Anno XV | N° 12 | 8 luglio 2014
ECM 2014 - 3 corsi
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CREDITI FORMATIVI ECM
fad Farmaci innovativi per le patologie croniche: diabete, malattia di Alzheimer, sclerosi multipla
07/02/14 09.44
Laura Fabrizio Un impegno su più fronti
parliamone La sfida del mercato Otc
CONVEGNI L’ora dei biosimilari
gestione Occhio al magazzino
eglab.it
Anche i farmaci generici hanno un nome. EG ®
Anche i farmaci generici equivalenti hanno un nome: EG®, da sempre, garanzia di sicurezza e qualità. Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci di marca e più attenzione al prezzo. Quando scelgo un generico, chiedo EG ®
Sommario Direzione, Redazione, Marketing
via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione)
10
Editore
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Redazione
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Collaboratori
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32
Direzione commerciale
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Produzione
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Immagini
Editoriale 5
Medicina Mai abbassare la guardia
PARLIAMONE Tra noi
La sfida del mercato Otc
Interventi
Rielezione fatalista o con fiducia?
PRIMO PIANO Incontri Laura Fabrizio
Convegni
Il fattore bio
Attualità
Quando l’etica è social
Mercato
Autoanalisi al top
Comunicazione
Il consumatore in coda
28
Stampa
Farmacia clinica 6 10
Prima della partenza
16 20 22 26
36
Gestione Occhio al magazzino
12
32
Ecm La malattia di Alzheimer
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48
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Diritto Il rito laziale
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RUBRICHE Come eravamo
55
Spigolature 58 Iniziative 60 Consigli per le vendite
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Farmacisti di carta
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Editoriale
Il progetto cefalee in Piemonte Insistiamo - e continueremo a farlo - sull’importanza per la categoria dei farmacisti di produrre numeri, documentazioni, studi scientifici, di promuovere progetti che sfruttino la capillarità della farmacia per la raccolta di dati epidemiologici. Un po’ di concretezza in più - al di là di generici e purtroppo spesso ripetitivi discorsi sui risultati raggiunti dalla categoria e le opportunità future - a nostro parere non guasta. Ci rallegriamo quindi quando veniamo a conoscenza della pubblicazione di ben due lavori scientifici tutti italiani, anzi piemontesi su una prestigiosa rivista come Neurogical Sciences: “Prevention, education and information: the role of the community pharmacist in the management of headaches” e “Migraine attacks in the pharmacy: a survey in Piemont, Italy”. Il “progetto cefalee”, oggetto degli studi, è nato da una collaborazione tra l’università di Torino, l’Ordine dei farmacisti della Provincia, la Fondazione italiana cefalee (Ficef Onlus) e l’Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee (Anircef) e ha prodotto una grande quantità di dati raccolti presso le farmacie piemontesi e analizzati da esperti del settore. Gli specialisti di Anircef, sotto l’egida di Ficef Onlus, hanno elaborato uno specifico questionario, somministrato dal farmacista a tutti i soggetti che, con un attacco di cefalea in corso, richiedevano un consiglio in farmacia. L’obiettivo era valutare le modalità di utilizzo e di dispensazione dei medicinali analgesici utilizzati da pazienti con mal di testa, identificare quelli affetti da emicrania che usano farmaci Otc, comprendere se questi pazienti hanno condiviso con il farmacista tutte le loro condizioni cliniche, conoscere quale sia il medicinale maggiormente utilizzato e i consigli dati dal farmacista, sapere quale specialista sta eventualmente seguendo il paziente. Sono stati distribuiti in due mesi, in cinque province piemontesi, 9.100 questionari e di questi 3.065 sono stati compilati correttamente. I risultati? Il 34,3 per cento di chi dice di avere mal di testa non è emicranico; il 60,9 per cento dei probabili emicranici assume Fans, il 43 per cento degli emicranici certi assume triptani, il 39,1 per cento dei probabili emicranici non si rivolge a nessuno, il 27,4 degli emicranici certi si rivolge al centro cefalee, il 20 per cento degli emicranici certi “fa da sé”. Dal questionario emerge che il farmacista è sicuramente la figura professionale di riferimento, soprattutto per le donne; che il 29,2 per cento degli intervistati si autocura e che il 20 per cento degli emicranici provvede autonomamente alla terapia, senza rivolgersi al medico. Un farmacista adeguatamente formato è in grado, oltre che di consigliare la terapia Otc più appropriata, di identificare le persone che soffrono di emicrania e inviarle dal medico e di fornire importanti informazioni sulla gestione delle terapie a persone in trattamento acuto e preventivo. L’adeguata formazione del farmacista, ci dicono i due studi, consente di diminuire l’abuso di antidolorifici non specifici, il dolore cronico da cefalea, il fai da te e i costi sanitari. Vi sembra poco? 5 luglio 2014
di Laura Benfenati
Parliamone Tra noi
All’annuale meeting dell’Aesgp, a Londra, si è discusso di innovazione, semplificazione e comunicazione, perché l’autocura possa davvero rappresentare una risorsa per i cittadini e i sistemi sanitari di Laura Benfenati
L’
Italia, nell’automedicazione, ha ancora un bel po’ di strada da fare, rispetto ad altri Paesi europei: mancano molecole che altrove sono già “switchate” - farmaci
per l’ipertrofia prostatica benigna e statine, per esempio - c’è poca innovazione, le procedure burocratiche per l’accesso al mercato di un nuovo Otc sono complesse. Semplificazione e innovazione potrebbero essere le parole chiave del 50esimo meeting dell’Aesgp, - l’associazione europea dei produttori di farmaci di automedicazione - che si è tenuto a Londra ai primi di giugno.
La sfida del mercato Otc
Il segmento dell’Otc è destinato a crescere a livello mondiale del 5-6 per cento tra il 2013 e
è sempre più vitale per commercializzare nuovi
reali bisogni dei pazienti: sono questi i due sco-
il 2025, secondo i dati presentati da Joe Jime-
prodotti ed è la chiave per lo sviluppo del mer-
gli che rendono più complesso l’accesso del
nez, ceo di Novartis (figura 1) ma questo acca-
cato Otc», ha spiegato Tisman. «In Gran Bre-
paziente a questi farmaci, in Paesi come il no-
de soprattutto grazie ai nuovi mercati (Russia,
tagna 6 dei 10 top brands sono stati di recente
stro più che in altri. Generalmente si attendono
America Latina, Asia). «Il 40 per cento del fat-
oggetto di switch». Il sistema regolatorio deve
almeno cinque anni di osservazione medica
turato degli Otc per Novartis», ha spiegato Ji-
diventare più snello, deve crescere la consa-
prima di procedere alla richiesta di registrare un
menez, «arriva dai mercati emergenti».
pevolezza che l’automedicazione consente ai
farmaco su prescrizione come Otc. «Potreb-
Il mondo sta diventando sempre più “grande”
Sistemi sanitari di risparmiare. E si deve tra-
bero diventare due per alcuni gruppi specifici di
e più vecchio e il mercato della salute è desti-
smettere al cittadino il valore dell’autocura, an-
pazienti e per precise indicazioni», ha spiegato
nato a crescere (figura 2). Con i suoi 86 miliardi
che utilizzando i social media, che consentono
il direttore di Ema Guido Rasi. «E si dovrebbe
di euro, quello dell’Otc mostra un ottimo share
di fare arrivare i messaggi ai più giovani.
anche cominciare a pensare a modelli di ricerca
sul totale del pharma (figura 3), secondo quan-
e sviluppo innovativi e a percorsi più snelli per
to presentato da Andy Tisman, Senior principal
Nuovi modelli di sviluppo
la registrazione di nuove molecole, che entri-
consumer health di Ims Health. Con la crescita
In Europa, il mercato dei farmaci Otc a valore è
no subito nel mercato dell’automedicazione,
limitata soltanto ad alcuni Paesi, però, semplifi-
il 15,4 del farmaceutico totale. Il corrispondente
in poco tempo, non più di un anno. In questo ci
cazione e innovazione sono indispensabili per
dato italiano è invece 13,7. Procedure regolatorie
saranno di supporto le nuove tecnologie». Rasi
l’incremento dell’automedicazione anche in
troppo rigide, che allungano i tempi degli switch
ha parlato di App dedicate che potrebbero aiu-
quelli in cui il mercato è già maturo. «Lo switch
e mancanza di prodotti nuovi, che soddisfino i
tare a valutare la compliance e l’aderenza alla
6 luglio 2014
Parliamone Tra noi
terapia, con il coinvolgimento dei medici di medicina generale in studi osservazionali. «Una proposta molto interessante, che crea una corsia preferenziale per l’Otc», ha commentato il past president di Assosalute Stefano Brovelli, «dando alle aziende la possibilità di investire nell’automedicazione con maggiore convinzione, per andare incontro alle richieste crescenti di autocura della popolazione. Oggi le aziende, sono disincentivate a investire nell’Otc e puntano sulla nutraceutica. Al
La crescita del mercato Otc
contrario, se ci fosse una semplificazione delle regole di accesso al mercato dell’Otc e corsie
USD billions + 5-6%
∼230-250
CAGR 2013-25
preferenziali e più rapide, ricomincerebbero invece a investire sui farmaci di automedicazione. Per favorire questo comparto è però necessaria una volontà politica, che si concre-
∼8%
tizzi, oltre che in procedure più snelle, in campagne di comunicazione al cittadino».
126
Semplicemente salute
Emerging Markets ∼1,5%
Developed Markets
Di comunicazione a Londra si è parlato molto. L’informazione sui temi di salute non è sufficiente, secondo Ilaria Passarani, Head Food
2013
and Health dell’European consumer organi-
2025
zation (Beuc): «I consumatori hanno bisogno
Fonte: Euromonitor, BMI
Figura 1 7 luglio 2014
di supporto professionale per interpretare le
Parliamone Tra noi
medicinali di automedicazione «mentre as-
La spesa per la salute
sistiamo quasi ogni giorno a comunicazioni che di fatto si appropriano e propongono
Nominal Healthcare spend USD trillions
contenuti farmaceutici e terapeutici, senza essere minimamente riferite a prodotti di
Developed markets Emerging markets
questo tipo».
+ 6,3%
15,6
4,8%
9,8
7,5 5,6
double
interazione sui brand. Essere visibili sui social
media, con alta qualità dei contenuti, diventa per le aziende oggi indispensabile per essere credibili e mantenere la propria reputazione. Un bel esempio di comunicazione e di partnership è stato presentato a Londra proprio tario generale di Cittadinanzattiva ha raccontato il progetto “La salute vien clicc@ndo?”
2025
2013
Il consumatore si aspetta maggior dialogo e
dal nostro Paese: Antonio Gaudioso, segre-
10%
5,8
1,9
Nominal healthcare spend to
CAGR ‘13-’25
che ha coinvolto i docenti e gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado
Fonte: Economist Intelligence Unit
Figura 2
ed è stato promosso dall’associazione dei consumatori in collaborazione con Assosalute. La presentazione del video “La vera forza è dire no!” contro l’utilizzo degli anabolizzan-
Mercato Otc e mercato Pharma Year on Year Value Growth & OTC Share of Total Pharma Data for MAT to Q4 2013
16,0 14,0
Value Growth (%)
12,0
ti- andatelo a vedere su You Tube - ha avuto
11,7% 11,3%
Total Pharma = e 701 bn Total OTC = e 86 bn
11,3%
11,0%
11,0%
11,3% 11,3%
16% 14%
11,5%
11,7% 12,0%
12,3% 12% 10%
10,0 9,5 8,0 6,0 4,0
7,4
7,2 7,2
6,7
6,2
6,7
5,0
7,5 5,6
4,7
3,9
3,2
6,9 6,8
7,6
4,4
7,2* 8% 6%
5,1
4,6 4,6 4% 2,6 2%
2,0 0,0
2003 2004
2005
Pharma Growth (%)
2006
2007 2008 OTC Growth (%)
2009
2010
2011
2012
2013
0%
Assosalute ha oggi deciso di promuovere una nuova campagna di comunicazione, che sarà presentata a settembre, “Semplicemente salute”, con un sito dedicato alle informazioni sulle piccole patologie e la loro terapia di autocura, con eventi e opuscoli informativi distribuiti nelle farmacie, negli studi medici e nelle palestre.
Il ruolo del farmacista John Chave, segretario generale del Phar-
maceutical group of European Union (Pgeu) ha raccontato come stanno cambiando la farmacie e ha presentato la bella slide che
Otc Share of Total Pharma (%)
* NB. Trend break due to change in estimation methodology
Fonte: IMS OTC audits plus estimates
molto successo a Londra.
Figura 3
trovate a pag. 9 (figura 4) sui diversi sistemi di remunerazione in Europa. La farmacia rimane però, nonostante tutto, la struttura sanitaria più accessibile e capillare, aperta per
informazioni nell’ambito della salute. Chiedia-
esigenze di interazione con i consumatori
molte ore al giorno e contattabile senza ap-
mo più chiarezza, figure e pittogrammi e an-
nello spazio digitale. E, spiega il neo presi-
puntamento: «Una recente indagine del Pgeu
che una migliore classificazione dei prodotti
dente di Assosalute Gaetano Colabucci (vedi
ha messo in evidenza che il 98 per cento dei
borderline, che il consumatore non riesce a
riquadro a pagina 9), una semplificazione
cittadini europei può raggiungere una farma-
distinguere dai farmaci veri e propri». Anche
della comunicazione è necessaria per ri-
cia entro 30 minuti e il 58 per cento entro 5»,
sull’advertising la discussione è aperta: la le-
spondere ai bisogni informativi dei cittadi-
ha spiegato Chave. «È sicuramente evidente
gislazione spesso non riesce a soddisfare le
ni e poter spiegare meglio a cosa servono i
che il 30 per cento delle visite negli studi dei
8 luglio 2014
Parliamone Tra noi
Colabucci ai vertici di Assosalute Gaetano Colabucci è il nuovo presidente dell’Associazione nazionale dei farmaci di automedicazione per il triennio 2014-2017, affiancato da Roberto Antonini, Mauro Caimi e Giampaolo Girotti come vicepresidenti. «Abbiamo raggiunto un punto fermo: noi siamo farmaci», ha esordito Colabucci nel suo discorso di insediamento. «Non è una novità e mi fa piacere che non lo sia, lo ha ricordato anche il past president Stefano Brovelli nella sua relazione. Quella che ho in testa è un’associazione che si batte, propone, afferma il valore dei farmaci di automedicazione; il valore prima di tutto terapeutico, quella misura di efficacia che, in fondo, è l’unica cosa che ci distingue dal resto dell’offerta salutistica di libera vendita». La proposta politica del nuovo triennio è innanzitutto aprire l’associazione a tutto ciò che riguarda il grande tema della salute e del benessere, intervenire nel dibattito, essere presenti e costruire occasioni di confronto. «Il dialogo diretto con il consumatore è cruciale», ha proseguito Colabucci, «dobbiamo diventare un punto di riferimento credibile, riconoscibile e affidabile. Il progetto “Semplicemente Salute” è proprio questo: svilupperemo un nuovo sito dell’associazione, creeremo occasioni di incontro e contatto con il pubblico a livello territoriale, coinvolgeremo istituzioni e categorie a livello locale, spingeremo per avere visibilità sui media». Poi bisogna agire sull’offerta, anche se è evidente che non si possono imporre alle aziende gli switch. «Bisogna dunque investire in analisi e studi, perché esistono aree terapeutiche, di comportamento e anche di prevenzione verso cui ampliare l’offerta dei farmaci di automedicazione». Le istituzioni devono sicuramente fare di più, soprattutto sul fronte della comunicazione, per spiegare al consumatore a cosa servono e cosa fanno i farmaci di automedicazione: il bollino deve diventare sempre di più sinonimo di affidabilità. Infine, categorie e consumatori: un’alleanza con loro è fondamentale per trasmettere ai cittadini la cultura dell’automedicazione.
I sistemi di remunerazione delle farmacie in Europa medici di medicina generale non è necessario. La consultazione in farmacia è meno costosa per il Servizio sanitario di altre forme di inter-
Pure Margin Predominantly Margin Pure fee Predominantly fee Fee/Margin
vento professionale nell’ambito della salute». In termini di sicurezza, poi, il farmacista è prezioso soprattutto nella consulenza sull’automedicazione: «In un recente studio tedesco è stato dimostrato che almeno il 20 per cento delle interazioni farmacista-paziente met-
Recent changes
te in evidenza problemi nell’autocura, inclusi prodotti, dosaggi e usi inappropriati». Il futuro dell’automedicazione è quindi sì switch, regole più semplici, innovazione e comunicazione ma è anche coinvolgimento del farmacista che spesso, come dimostrano i dati di mercato, oggi consiglia al suo cliente-paziente un
Fonte: PGEU GPUE
Figura 4 9 luglio 2014
nutraceutico invece di un Otc.
Parliamone Interventi
Rielezione fatalista o con fiducia?
La struttura verticistica del sindacato impedisce una vera partecipazione dei titolari di Maurizio Guerra
M
olto interessanti i recenti
nei metodi: anche se entra qualcuno ed esce
Tutte balle. Come dice il “vecchio leone”, og-
interventi su Punto Effe del
qualcun altro è solamente per poter “com-
gi con la tecnologia, la firma digitale, le email
“giovane
pensare” gli accordi preelettorali che reggono
Pec (e la teleconferenza, aggiungo io) tutto
(si fa per dire) Franco Mu-
la maggioranza.
si può fare, basta volerlo. Inoltre, uno o due
schietti, del “vecchio leo-
Infatti, come da sempre dico - concetto final-
congressi nazionali sono facilmente orga-
ne” Alberto Ambreck, e della “nobile regina”
mente ripreso dal “vecchio leone” - il sistema
nizzabili, basta considerare la partecipazione
Annarosa Racca. Le recenti elezioni di Feder-
verticistico del sindacato non vuole assoluta-
di decine di migliaia di farmacisti, la maggior
farma - al di là delle scontate interpretazioni di
mente far partecipare i titolari alla discussio-
parte titolari, a Cosmofarma, a FarmacistaPiù
ognuno - hanno posto l’accento su una spac-
ne, alle proposte e alle decisioni, per semplice
e a Farmadays; tre momenti di incontro che
catura verticale del sindacato, è innegabile:
paura di non riuscire a controllare le spinte in-
potrebbero essere sfruttati anche per orga-
intere grandi e piccole Regioni unitamente a
novative e per timore di perdere il “potere” fa-
nizzare in concomitanza i congressi sindacali.
diverse Province sparse, da una parte, tutti gli
ticosamente raggiunto.
La verità è che la struttura piramidale e rigi-
avanguardista”
altri dall’altra.
da, pensata 45 anni fa dai padri fondatori allo
Tuttavia, come è sempre stato nella storia
Le cause
scopo di unificare i tanti sindacati sparsi per
di questa categoria, la teoria che la lotta per
Le giustificazioni sono prima ridicole che as-
il territorio nazionale, oggi non ha più senso
migliorare la difesa della farmacia si debba
surde: lo statuto nazionale e quelli regionali
poiché origina l’effetto opposto: far scappare
fare dall’interno continua a essere persegui-
non prevedono questa partecipazione; poi, è
chi vorrebbe rinnovare o comunque propor-
ta. Pertanto i minimi cambiamenti (quasi solo
impossibile spostare migliaia di titolari e orga-
re metodi alternativi. Non è affatto vero, co-
tecnici) concessi dalla dirigenza non portano
nizzare congressi tanto ampi; ancora, rendere
me dice la “nobile regina”, che dall’interno si
quasi ad alcun rinnovamento nelle persone e
possibile un voto tanto allargato è inattuabile.
possa proporre innovazione poiché i numeri
10 luglio 2014
Parliamone Interventi
ristretti di Assemblea e Consiglio delle Regio-
apprezzamento per il comportamento della
interno. Anche i delegati al Consiglio delle Re-
ni (solo consultivo) permettono di governare
dirigenza di Federfarma».
gioni sono scelti all’interno dei Consigli regionali.
le riunioni e anche il voto.
Dunque, ancora una volta i titolari sono esclusi.
Lo dice chiaro il giovane avanguardista: «il
Il distacco
gruppo che gestisce ormai da troppi anni il
La verità vera è solamente una: così come in
zia? Com’è credibile discutere di possibilità di
sindacato… ha indetto elezioni convocando
politica, il distacco tra base e vertice è sempre
influire sulle proposte e sulle decisioni, sulle
l’assemblea soltanto dieci giorni prima se-
più ampio e genera insicurezza e sfiducia che
tattiche e sulle strategie, sulle azioni sindacali
condo il minimo previsto dallo statuto»; e
si traduce in non partecipazione. E, quel che è
se i titolari, unici a costituire realmente la base
«ci ha abituato a colpi di mano e furbizie da
peggio, in mancanza di stima verso chi diri-
sindacale e il sindacato stesso, sono esautorati
magliari»; e ancora «la reazione infuriata di
ge che si autoelegge e si autoconsacra: 260
da ogni diritto a partecipare?
Unioni regionali e Associazioni provinciali che
delegati su 17.000 sono molti di più che i 900
Bene ha fatto il neo sindacato nazionale, nato
hanno disertato l’Assemblea elettiva»; e in-
parlamentari su sessanta milioni di italiani, ma
in Veneto, a prevedere nello statuto costitu-
fine «l’unità sindacale non è un precetto da
rappresentano allo stesso modo una cupola. I
tivo l’iscrizione diretta dei titolari a un unico
predicare per convenienza ma un valore da
17.000 titolari non possono mai dire la loro, non
livello nazionale, senza intermediazioni locali;
Com’è possibile parlare ancora di democra-
confermare con i fatti». Egli dimostra poi l’impossibilità di continuare a lottare dall’interno con la scelta, forte della storica compattezza (o insicurezza) della provincia, di costituire un nuovo sindacato nazionale che sta raccogliendo un po’ alla volta gli scontenti delle Province venete e di altre Province italiane. Certamente ha motivazioni personali di ri-
Una volta eletti i consiglieri provinciali (a volte in modo bulgaro o comunque non democratico), i titolari non sono più coinvolti in quanto il Consiglio vota il presidente, il Consiglio nomina i rappresentanti a livello regionale nel suo interno, e i regionali nominano i rappresentanti nazionali
vendicazione, avendo perso un ruolo importante in Federfarma nazionale e regionale e non avendo più possibilità di ritentare la sca-
possono intervenire, proporre, contestare, né
l’elezione diretta da parte di tutti gli iscritti dei
lata, ma ha giustamente cavalcato uno spirito
decidere chi li rappresenta a livello regionale
dirigenti, dal presidente ai consiglieri. Bene fa-
e una necessità di indipendenza che in Vene-
e nazionale, e non possono promuovere né
rebbe, quindi, anche Federfarma a organizzar-
to sono sempre molto apprezzati e continui
approvare o respingere le proposte innovative,
si in tal senso cambiando davvero lo statuto,
durante tutta la sua storia.
nemmeno attraverso gli organi locali.
vecchio di 45 anni, anche se più volte ritoccato
Come dice anche il vecchio leone: «i 17.000
Il “sistema” Federfarma è stato studiato in
nel tempo (alle vecchie case si dà una mano di
titolari sono demotivati alla partecipazione alla
modo che i titolari di farmacia (praticamente,
vernice per mostrarle rinnovate ma restano
vita sindacale»; e ancora: «la farmacia italiana
gli unici ad aver diritto a iscriversi e che costi-
vecchie case) e prevedere l’iscrizione diretta
non troverà pace e coerenza sociale se non
tuiscono il sindacato) non possano influire sulle
dei titolari a Federfarma, abolendo i livelli locali
darà un’immagine di sé e della propria dignità»
decisioni nazionali e regionali, ma solo a livello
intermedi e trasformandoli in uffici di rappre-
poiché «il carattere della farmacia italiana esi-
provinciale, dove non hanno che rapporti con
sentanza e per i rapporti, quelli regionali; e in
ste ed è una ricchezza e un impegno».
le Aulss. Una volta eletti i consiglieri provin-
semplici delegati da parte degli iscritti di ogni
Ha un bel dire la nobile regina: «l’incapacità
ciali (a volte in modo bulgaro o comunque non
singola Aulss per i rapporti con tali enti, quel-
dell’opposizione di scegliere un candidato in
democratico), i titolari non sono più coinvolti in
li attualmente provinciali, che non hanno più
grado di attrarre i voti necessari, di far vale-
quanto il Consiglio vota il presidente, il Consi-
alcun senso di esistere. Si risparmierebbe una
re idee nuove, migliori delle nostre». In dieci
glio nomina i rappresentanti a livello regionale
quantità enorme di denaro; si eliminerebbero i
giorni come sarebbe mai possibile? E anco-
nel suo interno, e i regionali nominano i rappre-
baronetti locali e le loro velleità personali; si ot-
ra: «chi non la pensa come noi lo deve dire a
sentanti nazionali. Su tutto questo i titolari non
terrebbe una compattezza sindacale mai rag-
chiara voce all’interno dell’istituzione… le pro-
possono influire.
giunta grazie al filo diretto titolare-Consiglio di
poste alternative generano confronto, anche
L’Assemblea regionale è costituita dai delegati
presidenza nazionale. Ma, quello che è asso-
aspro»; e infine: «voci contrarie sono utili se
dei Consigli provinciali e il Consiglio regionale
lutamente più importante, i titolari potrebbero
si mantengono all’interno del sistema… c’è il
è eletto al suo interno, pertanto, i titolari sono
finalmente sentirsi rappresentati da chi scel-
Consiglio delle Regioni (solo consultivo n.d.r.)
esclusi. L’Assemblea nazionale, analogamen-
gono personalmente; partecipare attivamen-
e l’Assemblea che è l’organo decisionale», «la
te, è composta da delegati provinciali e regio-
te alla vita sindacale; votare per eleggere, per
mia rielezione per la terza volta testimonia un
nali nominati dai rispettivi Consigli al proprio
approvare, per deliberare.
11 luglio 2014
Primo piano Intervista
Un impegno su più fronti La ricerca di un più stretto dialogo con i colleghi delle farmacie di comunità e i progetti finalizzati ad accrescere la professionalità dei farmacisti ospedalieri. A colloquio con la presidente della Sifo Laura Fabrizio
L’
ultima volta che avevamo incontrato Laura Fabrizio, presidente della Società italiana di farmacia ospedaliera, era stato in occasione del congresso annuale, a Torino,
l’ottobre scorso. Un periodo di polemiche, non nuove, tra Federfarma e Sifo, in merito alle diverse forme di distribuzione del farmaco. Ora il clima sembra essersi rasserenato: «Al di là dei leciti e spesso proficui scambi di idee o di visioni tra i farmacisti delle Aziende sanitarie e i farmacisti di comunità, sono convinta che qualsiasi punto aperto alla discussione debba essere letto come un’opportunità per analizzare le cause dei problemi e arrivare a soluzioni
di Giuseppe Tandoi
che siano migliorative per la professione, ma soprattutto per l’assistenza farmaceutica rivolta ai cittadini».
Direttore al Policlinico Gemelli
Che cosa è successo in questi mesi? Nel mese di gennaio del 2014 è stato istituito
Laura Fabrizio ricopre dal 2008 la cari-
un tavolo tecnico tra Sifo e Federfarma per
ca di presidente della Società italiana di
confrontarsi su quale sia la modalità di distri-
farmacia ospedaliera e ne coordina, a
buzione più corretta e adeguata dei farmaci
livello nazionale, le attività rappresen-
del Pht. Questo tavolo è la palese dimostra-
tandola presso le istituzioni. Dal 1987 al
zione di una collaborazione professionale e
2013 ha lavorato presso diverse Aziende
scientifica tra le due organizzazioni finalizzata
sanitarie. Ha svolto la sua attività presso
ad assicurare ai pazienti farmaci appropriati e
il Dipartimento farmaceutico della Asl
una migliore aderenza alle terapie, e agli ope-
Roma C con incarico di responsabile di
ratori l’opportunità di ulteriori forme di par-
Unità operativa dipartimentale a valen-
tecipazione professionale. Sentiamo infatti
za ospedaliera e territoriale. Laureata
l’esigenza di sostenere e far crescere la siner-
con il massimo dei voti in Farmacia alla
gia tra professionisti che svolgono un’analoga
Sapienza di Roma e specializzata in
attività ma in contesti operativi diversi: la far-
Farmacia ospedaliera, ha conseguito,
macia di comunità, la farmacia ospedaliera e il
inoltre, un master in Management dei
servizio farmaceutico distrettuale.
dipartimenti farmaceutici. A oggi ricopre la carica di Direttore della farmacia inter-
Quali i primi passi?
na del Policlinico Universitario A. Gemelli
Il tavolo si è riunito operativamente il 7 mag-
di Roma. È docente presso le scuole di
gio scorso per individuare criteri condivisi per
specializzazione in Farmacia Ospedalie-
determinare quale sia la modalità più congrua
ra e i master universitari delle facoltà di
di distribuzione dei diversi farmaci del Pht,
Farmacia di Camerino, Roma la Sapien-
tenendo conto del percorso diagnostico tera-
za, Torino. In esse tiene corsi di Tecnica
peutico del paziente; delle condizioni cliniche
socioeconomica e legislazione farma-
legate alla sua patologia; delle caratteristiche
ceutica e Programmazione dei servizi
peculiari della classe dei farmaci. Quanto so-
sanitari. È autrice di numerosi articoli su
pra anche nell’ottica di supportare l’autorità
riviste scientifiche e libri su temi sanitari.
sanitaria nel processo di adeguamento del Pht alle esigenze dei pazienti, valorizzando le
12 luglio 2014
Primo piano Intervista
professionalità del farmacista sia ospedaliero
farmaci del Pht, invece, che per le peculiarità
sia territoriale.
legate al prodotto, al percorso diagnosticoterapeutico del paziente e alla sua patologia,
Un confronto proficuo?
potranno essere dispensati attraverso le
L’incontro ha rappresentato un momento di
farmacie convenzionate e dove il paziente,
scambio culturale e di arricchimento tra pro-
grazie a una maggiore capillarità del servizio,
fessionisti con esperienze operative diverse
potrà accedere con più facilità. Questi ele-
sul campo e ha gettato le basi per futuri lavori
menti ben si inquadrano nello sviluppo della
e ulteriori proposte operative di lavoro. La col-
cosiddetta farmacia dei servizi.
laborazione continua e profonda sono certa che potrà consentire di delineare le soluzioni
In quali termini?
più adeguate per fare arrivare il farmaco al cit-
Sta emergendo una nuova identità del farma-
tadino nella maniera più agevole e più sicura e
cista di comunità tesa a trasformare sempre
per facilitare il monitoraggio da parte del Servi-
di più la farmacia tradizionale in un centro po-
zio sanitario nazionale di spesa e consumi.
lifunzionale improntato alla pharmaceutical
care. Un centro che si presenta a pieno titolo Rimanendo in tema, cosa pensa dell’emenda-
come luogo di promozione e produzione della
mento Mandelli, inserito nell’ultima Finanzia-
salute, di supporto socio-sanitario e di riferi-
ria, che prescrive l’aggiornamento periodico
mento a cui rivolgersi prima di ricorrere a pre-
da parte dell’Aifa dei farmaci del Pht e, in pro-
stazioni, servizi e strutture di ben più elevata
spettiva, il ritorno nelle farmacie territoriali
complessità. In questo modello il farmacista di
dei farmaci innovativi?
comunità sarà chiamato ad assumere funzioni
L’emendamento risulta essere in armonia con
tali da determinare un dinamico e non egoisti-
attivamente al processo di cura e di assumere
i passi che si stanno facendo proprio nel tavo-
co rapporto con il mondo esterno. Dovrà quindi
nuovi compiti nell’ambito di un team sempre
lo Federfarma-Sifo. Se da un lato è corretto
acquisire nuove e più ampie qualità, attitudini,
più specialistico e multidisciplinare.
individuare ogni anno un elenco di medicinali
aspetti cognitivi e dovrà rivedere anche il suo
del Pht che potranno essere dispensati attra-
armamentario concettuale.
I prossimi sviluppi? Dopo l’esperienza positiva del progetto ap-
verso le farmacie convenzionate, dall’altro si deve tenere conto di criteri di sicurezza, qualità
Uno dei cavalli di battaglia di Sifo è il farmaci-
pena illustrato, Sifo ha deciso di proseguire in
e sostenibilità delle cure. È necessario tenere
sta di reparto, ci può aggiornare sulle ultime
questo senso e sviluppare un’altra esperienza
presente innanzitutto i vantaggi per i pazienti,
novità in merito?
nel campo dell’infettivologia, che rappresenta
che necessitano di un accesso più comodo e
Nell’anno 2011 si è concluso il “Progetto di
un’area strategica e trasversale nel panorama
per il Ssn che deve trovare anche un equilibrio
studio e implementazione del modello di far-
sanitario. È stato così promosso il progetto
tra costi, efficacia e sicurezza.
macista di dipartimento in ambito oncologico”,
“Antimicrobial Stewardship in medicina: im-
promosso dal ministero della Salute e condot-
plementazione della figura del farmacista di
Entriamo nel dettaglio.
to da Sifo, Fofi, Eahp (i farmacisti ospedalieri
dipartimento nelle Aziende sanitarie” nato con
La distribuzione attraverso le farmacie pri-
europei), Aiom (gli oncologi) e alcune direzioni
l’obiettivo di testare un modello di riferimento
vate di farmaci innovativi non ridurrà i costi
sanitarie. Le motivazioni che hanno portato a
per l’introduzione della figura del farmacista
per il Ssn: nelle Aziende sanitarie essi sono
questa innovativa azione nel campo sanitario
clinico di dipartimento nelle aziende sanitarie
acquistati a un prezzo scontato, la loro ge-
risiedono nel fatto che nell’ambito della clinical
italiane nell’ambito specifico dell’infettivologia.
stione e l’erogazione ai pazienti non impli-
governance il farmacista di dipartimento, at-
La decisione di focalizzare l’interesse sul te-
ca costi aggiuntivi perché non c’è nessun
traverso la collaborazione sinergica con altre
ma dell’antimicrobial stewardship nasce dalla
margine di guadagno al contrario di quanto
figure professionali, contribuisce significati-
consapevolezza dei problemi legati all’uso dei
richiesto dagli esercizi privati. Determina-
vamente alla sicurezza dei pazienti, e alla so-
farmaci antimicrobici, dei possibili rischi as-
te terapie farmacologiche “innovative” (per
stenibilità del sistema, intervenendo in ognuna
sociati all’uso improprio di questi farmaci - tra
esempio quelle oncologiche), necessitano
delle fasi che caratterizzano il percorso del
cui le resistenze - con conseguenze ricadu-
di un monitoraggio intensivo sia del farmaco
farmaco in ospedale. Il nuovo scenario impone
te negative dal punto di vista sia sanitario sia
sia del paziente che solo l’ambiente ospeda-
alla figura del farmacista ospedaliero di evol-
economico. Nel Progetto, della durata prevista
liero può garantire e agevolare. Ci sono altri
versi coerentemente per contribuire ancor più
di diciotto mesi, sono coinvolte le più rilevanti
13 luglio 2014
Primo piano Intervista
Ma non finisce qui…
disposizione la nostra professionalità per i pa-
Il farmacista delle aziende sanitarie si impe-
zienti affetti da queste patologie rare.
gna, inoltre, nel favorire l’accesso alle terapie farmacologiche orfane sia in ospedale sia
Ultima questione, i piani di studio: come si po-
nelle strutture territoriali, a verificare l’appro-
trebbe ridurre l’iter universitario necessario a
priatezza del trattamento in base alle norma-
diventare farmacista ospedaliero e renderlo
tive, alle evidenze scientifiche e ai protocolli
al contempo più in linea con le esigenze clini-
terapeutici, a governare il processo di acqui-
che attuali?
sto, gestione e distribuzione del farmaco e a
Come Sifo teniamo sempre alta l’attenzione
effettuare la produzione galenica magistrale
con i nostri interlocutori sul percorso universi-
e officinale di preparazioni e dosaggi orfani,
tario e di formazione per la figura del farmacista
spesso per l’uso nei bambini o negli anziani.
ospedaliero; attualmente l’ordinamento di tipo
In Italia sono almeno 73 i centri con laborato-
quadriennale configura una specializzazione
rio galenico che si occupano di malattie rare:
sanitaria articolata trasversalmente fra mana-
farmacie di Aziende ospedaliere, Irccs, Presidi
gement, clinica e attività di ricerca. I decreti or-
istituzioni e associazioni di riferimento, sia na-
ospedalieri e Servizi farmaceutici territoriali,
dinanti hanno dato la possibilità di estendere le
zionali sia europee.
dislocati in sedici Regioni.
competenze e i ruoli del farmacista ospedaliero
Obiettivo finale?
Vi avvalete anche di strumenti on line?
necessarie per esercitare, per esempio, i ruoli
Attraverso esperienze pratiche sul campo,
Sul sito www.sifoweb.it è in studio un’area de-
di terzietà sulle prescrizioni mediche.
effettuate in sette ospedali italiani apposita-
dicata ai laboratori galenici del Servizio sani-
mente selezionati, saranno elaborati specifici
tario nazionale che preparano farmaci orfani,
Dove si può intervenire allora?
indicatori di processo e di esito e un manuale
al fine di dare la possibilità a operatori sani-
Per formare un farmacista ospedaliero/ter-
che potrà essere utilizzato da altri centri per
tari, pazienti e officine di produzione di fruire
ritoriale i quattro anni attualmente previsti
implementare la figura del farmacista di dipar-
delle informazioni in esso contenute. Questo
dalla specializzazione sono fondamentali ma
timento nei reparti di medicina per l’antimicro-
canale di comunicazione web permetterà di
purtroppo il titolo di “farmacista ospedaliero”
bial stewardship.
semplificare e velocizzare l’accesso alle te-
risente la mancanza di una “etichetta spe-
rapie da parte dei soggetti affetti da malattie
cifica”. Il percorso sarebbe migliorabile ridi-
Un progetto recente al quale Sifo tiene molto
rare, identificando tutti i siti produttivi e i rela-
mensionando il mix di parte chimica e parte
è quello che vede le farmacie ospedaliere in
tivi farmacisti responsabili, ed elaborando un
medica fin dal corso di laurea, per esempio
prima linea nella produzione di preparazioni
protocollo nazionale unico per la richiesta e la
basterebbe costituire un tronco comune di
galeniche destinate alla cura di malattie rare.
distribuzione dei farmaci.
materie ed esami da condividere con la fa-
rispetto al passato, rafforzando le competenze
Ce ne vuole parlare?
coltà di Medicina, che impegnerebbe me-
Le patologie rare riconosciute in Italia sono
Per chiudere il cerchio, i cittadini.
no lo studente nel percorso specialistico.
circa 500 e molte di esse necessitano di far-
Proprio così, Sifo non è solo impegno ma anche
Altra possibilità potrebbe essere data dalla
maci specifici e personalizzati. Sifo ha isti-
ricerca, come nel caso del progetto condot-
scomposizione del quadriennio specialistico
tuito nel 2012 un’area scientifica dedicata a
to con Cittadinanzattiva e concluso nel 2013;
in 3 anni + 1, dove il quarto anno sarebbe da
progetti e a studi proprio sulle malattie rare.
un’indagine per verificare i problemi di accesso
dedicarsi al rilascio di un certification board
L’ impegno da parte dei farmacisti ospeda-
ai farmaci (anche orfani) per i cittadini-pazienti.
specialistico di area organizzativa/regolato-
lieri per i pazienti affetti da queste patologie è
Sempre in collaborazione con Cittadinanzatti-
ria oppure di area clinica: oncologia, infettivo-
molteplice. In particolare vi è una forte atten-
va e su iniziativa dell’Area informazione scienti-
logia, cardiologia, nefrologia… Immaginiamo
zione nel reperire i farmaci non in commercio
fica Sifo è stato creato uno spazio d’incontro on
insomma un percorso di studi più regola-
in Italia, lavorare a preparazioni galeniche ad
line tramite una pagina del sito internet dedica-
mentato e possibilmente “snello”, alla fine del
hoc per ogni paziente, curare l’approvvigio-
ta allo scambio di informazioni tra il cittadino-
quale il farmacista ospedaliero possa essere
namento delle farmacie ospedaliere in siner-
paziente e il farmacista afferente alla Società:
sempre più integrato con il sistema di cura, nel
gia con le aziende produttrici e partecipare
www.sifoweb.it/spazio-cittadini.html. I farma-
quale possa assumere nuove responsabilità
alle commissioni a livello regionale, nazionale
cisti ospedalieri lavorano ogni giorno affinché
e contribuire a un miglioramento del proces-
e aziendale per la valutazione delle tipologie e
l’assistenza a questi malati sia paragonabile a
so di monitoraggio terapeutico e di approccio
delle modalità di accesso alle cure.
quella per i malati cronici, mettendo a completa
generale alla salute dei pazienti.
14 luglio 2014
RSBITALIA
Primo piano Intervista
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Risultati ripetibili, nel tempo.
Il Kilometro Rosso della Tua Farmacia 17 Settembre 2014
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www.shackleton.it 15 luglio 2014
Primo piano Convegni
E
quivalenti e biosimilari hanno prodotto risparmi per oltre quattro miliardi di euro dal 2000 a oggi, ma se i risparmi generati non rimangono nel settore, non servono ad
ampliare l’accesso alle cure dei pazienti o a coprire i costi dei nuovi farmaci che arriveranno sul
Il fattore bio
mercato, nessuno sarà realmente incentivato a usare i generici, e ancor più i biosimilari». Parole chiare, di semplice buon senso in fondo, quelle di Enrique Häusermann, presidente di Assogenerici, in apertura del convegno “Una sanità accessibile, una sanità etica”, tenutosi a Roma, nelle sale del Museo dell’Ara Pacis. La sostenibilità del sistema? Un obiettivo raggiungibile ma il cammino è arduo.
Un piano d’azione La spesa farmaceutica è una questione di numeri, di miliardi che escono dalle casse dello Stato nei termini più o meno previsti, ma prima ancora un fattore etico, di assistenza alla persona: «Quando le risorse sono limitate, se le usi male lasci qualcuno senza cura, di solito i più deboli». Parola di Häusermann, la cui relazione
Risparmi sicuri negli ultimi anni con gli equivalenti mentre sta per arrivare il turno dei biosimilari. Un convegno di Assogenerici a Roma
delinea una road map di cui certo Assogenerici può farsi parte attiva ma che non può funzionare senza un’adeguata sponda nelle istituzioni. I punti: sostenere il mercato degli equivalenti come fonte di risparmio per il cittadino e per il
di Giuseppe Tandoi
16 luglio 2014
Primo piano Convegni
Servizio sanitario nazionale; puntare per le me-
del mercato farmaceutico complessivo - i valori
desime ragioni sui biosimilari, senza porre tem-
sono ancora bassi, superando di poco il 20 per
po in mezzo come è successo a suo tempo con
cento della spesa totale. Qualche esempio: su
i generici; sollecitare il pagamento nei tempi
36 milioni di pazienti diabetici, nell’Europa a 28,
dovuti da parte delle pubbliche amministrazioni.
20 si curano con i generici; su 82 milioni di iper-
Ritardi, questi ultimi, che in combinazione con
tesi, 48 si curano con i generici.
il «paradossale» meccanismo del pay back
Il caso italiano è particolare, visto che i bioequi-
fanno sì che le aziende finiscano “cornute e
valenti sono arrivati sul mercato solo un decen-
mazziate”, tenute cioè a ripianare gli sforamenti
nio fa e tuttora fanno fatica a imporsi nell’ambito
del budget ospedaliero (che nasce già sottosti-
off patent, dove prevalgono ancora i farmaci
mato) prima ancora di avere incassato il corri-
branded. Lo conferma Paolo Siviero, coordina-
spettivo delle forniture pattuite con le strutture
tore dell’area Strategia e politiche del farmaco
pubbliche. Altra parola d’ordine: sburocratizzare,
dell’Aifa: in base agli ultimi dati il 41 per cento
snellendo per esempio le procedure Aifa, in mo-
della spesa farmaceutica Ssn è off patent, ma
do da evitare che le imprese fuggano dall’Italia
questo ampio spicchio si suddivide, a valori, tra
perché altrove è più rapido aprire uno stabili-
un 25 per cento di branded e un 16 per cento di
mento o fare approvare dall’agenzia regolatoria
generici puri. Se ci limitiamo al canale farmacia,
le migliorie apportate al sito produttivo. Infine:
senza distinzione di classe, constatiamo che
mettere mano al titolo quinto della Costituzione,
la quota di mercato degli equivalenti sfiora il 20
La tavola rotonda pomeridiana del convegno Assogenerici
affinché l’uniformità delle prestazioni sanitarie sul territorio sia effettiva e non solo sulla carta. O che l’accesso a un determinato farmaco, facile in una certa Regione, non sia una chimera in un’altra, dovendo passare dall’imbuto dei prontuari regionali, la cui ragione di esistere risulta un po’ oscura, visto che prima di essi operano Ema e Aifa. Un libro dei sogni, quello di Häusermann? Sì se si pensa a un “tutto e subito”, cosa del resto impossibile dalle nostre parti; no, se il siste-
Mettere mano al titolo quinto della Costituzione, affinché l’uniformità delle prestazioni sanitarie sul territorio sia effettiva e non solo sulla carta. O che l’accesso a un determinato farmaco, facile in una certa Regione, non sia una chimera in un’altra, dovendo passare dall’imbuto dei prontuari regionali, la cui ragione di esistere risulta un po’ oscura, visto che prima di essi operano Ema e Aifa
ma sanità procede unito, facendo prevalere gli interessi collettivi su quelli di una singola corporazione, di una singola categoria produttiva.
per cento a volumi ma non arriva ancora al 10
addetti ai lavori non hanno grande dimesti-
per cento a valori. Nulla di male - Siviero tiene a
chezza. Nel 2013, lo ricorda Siviero, la spesa
Nello specifico
sottolinearlo - nel fatto che molti cittadini pre-
per i biosimilari, in Italia, si è attestata sui 355
Ricevendo il testimone da Hausermann, Nick
feriscano sborsare di tasca propria la differenza
milioni di euro, ma siamo solo all’inizio. Da qui
Haggar, presidente dell’European generic me-
tra il prezzo di riferimento di un determinato ge-
al 2018, con le progressive scadenze brevet-
dicines association (Ega), continua sulla stessa
nerico e il prezzo del branded a brevetto scadu-
tuali di farmaci biologici che oggi comportano
falsariga. «Oltre il 50 per cento delle prescrizioni,
to. Va semmai sottolineato che le Regioni dove
una spesa di 1,5 miliardi di euro solo in Italia,
nell’Unione europea, riguardano i generici», sin-
il consumo dei generici è più basso sono anche
i risparmi previsti per il Ssn arriveranno a
tetizza, «il che garantisce ogni anno 35 miliardi
quelle (a eccezione del Piemonte) che sforano,
toccare, secondo le stime di Assogenerici, i
di risparmi, consentendo maggiori investimenti
nel 2013, il tetto previsto per la farmaceutica
500 milioni nel 2020. Häusermann cita il ca-
negli “innovativi” e garantendo la sostenibilità
territoriale e che sono sottoposte a piano di ri-
so di Filgastrim biosimilare come esempio di
del sistema nel suo complesso. In termini pro-
entro: Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Moli-
farmaco che ha consentito di ampliare note-
duttivi il settore dei bioequivalenti in Europa
se, Piemonte, Puglia, Sicilia.
volmente l’accesso alle cure di qualità, in Italia
comprende oltre mille aziende e offre 150.000
come in Europa; cosa che non accade per gli
posti lavoro». Un settore strategico, a livello
Una nuova era
anticorpi monoclonali, ancora sottoutilizza-
economico, visto che tre quarti degli equivalenti
Non si può parlare dei biosimilari in Italia co-
ti nella terapia di artrite reumatoide e sclerosi
in circolazione sono prodotti in Europa. Certo, se
me di un oggetto misterioso ma forse come
multipla. Ambiti terapeutici che dovrebbero
i volumi sono molto consistenti - il 54 per cento
di una categoria di medicinali con la quale gli
trarre grande giovamento dall’introduzione dei
17 luglio 2014
Primo piano Convegni
prudenza insieme. Le rassicurazioni di Angelo Lino Del Favero, direttore dell’Istituto superiore di sanità, riguardo alla sovrapponibilità di biologici e biosimilari, non rassicurano del tutto. Massimo Di Maio, consigliere dell’Associazione italiana di oncologia medica afferma che «i biosimilari sono una risorsa e se all’inizio suscitavano qualche scetticismo era per la scarsa conoscenza che se ne aveva. Grande attenzione dunque ma anche cautela nell’impiego». «In ambito nefrologico l’eritropoietina
Chiude Häusermann con un appello: approfittando del semestre di presidenza europea, il governo italiano cerchi di accelerare l’approvazione della Direttiva europea sulla trasparenza dei criteri di fissazione dei prezzi e del livello di rimborso dei farmaci
biosimilare ha dato grandi benefici», testimonia Giovambattista Capasso, presidente della Società italiana di nefrologia, «ma la cosa più importante è la continuità terapeutica». Tra
Il presidente di Assogenerici Enrique Häusermann
i primi a introdurre i biologici nelle terapie, i reumatologi possono vantare oggi un 20 per cento dei pazienti che soffrono di malattie
biosimilari. «Li vogliamo usare per far sì che il
reumatiche coperto da questo tipo di farma-
nostro sistema sanitario non sia universali-
ci. Farmaci costosi, peraltro, sottolinea Marco
stico solo sulla carta ma lo rimanga veramen-
Matucci Cerinic, presidente della Società ita-
te e nella pratica?» si chiede retoricamente
liana di reumatologia: «L’ideale sarebbe uti-
Häusermann.
lizzarli all’insorgere della malattia, quando se
La tavola rotonda del pomeriggio entra nel
ne potrebbero somministrare dosi minime».
merito, chiamando a raccolta fior di specialisti per sapere cosa ne pensino dei biosimilari. Il
Da parte sua Anna Kohn, direttore dell’Uoc di Il presidente di Ega Nick Haggar
quadro che ne emerge è di grande interesse e
Gastroenterologia al San Camillo Forlanini di Roma, sollecita nuovi studi di comparabilità tra biologici e biosimilari, visto che per alcune malattie sono del tutto assenti. Sollecitazioni che Siviero raccoglie, a nome dell’Agenzia
Lo stato del biotech farmaceutico
del farmaco: posto che Ema e Aifa già garan-
Quasi in concomitanza con il convegno romano di Assogenerici, Farmindustria ha pre-
tiscono sicurezza ed efficacia in materia di
sentato il “Rapporto sulle biotecnologie del settore farmaceutico in Italia 2014”, realizza-
biosimilari, ulteriori approfondimenti possono
to in collaborazione con Assobiotec. Di seguito un brano tratto da pag. 7:
essere svolti sulle evidenze che provengono
«In Italia il settore delle biotecnologie si identifica essenzialmente con quello del farma-
dalla pratica clinica, con il concorso di tutti gli
co: le 176 imprese del farmaco biotech generano l’84,2 per cento del fatturato (5.939 su
operatori del settore e a beneficio esclusivo
7.050 milioni di euro), il 71,3 degli investimenti in R&S (1.082 su 1.517 milioni di euro) e
dei pazienti.
danno impiego al 70,3 per cento degli addetti in R&S dell’intero settore biotecnologico in
Chiude Häusermann con un appello: approfit-
Italia (4.658 su 6.626). Sebbene anche nel Rapporto 2014 il settore del farmaco biotech
tando del semestre di presidenza europea, il
evidenzi un contributo positivo alla crescita economica del Paese in termini di fattura-
governo italiano cerchi di accelerare l’approva-
to (+0,8% rispetto al 2011) e investimenti (+2,4), la riduzione intervenuta nel numero di
zione della Direttiva europea sulla trasparenza
addetti in R&S (-2,7) rappresenta un primo campanello d’allarme da non ignorare se si
dei criteri di fissazione dei prezzi e del livello di
vuole garantire la futura crescita del comparto e i conseguenti benefici per il Paese».
rimborso dei farmaci. Ne scaturirebbe, per l’I-
Attualmente sono 110 i farmaci biotecnologici disponibili in Italia, distribuiti tra 12 aree te-
talia, il divieto, che oggi non esiste, di collegare
rapeutiche (infettivologia e oncologia in testa). Quanto alla pipeline, 403 i prodotti biotech
la scadenza del brevetto alla contrattazione
in fase sviluppo: il 62 per cento è in fase II e in fase III. Il 42 per cento dei progetti com-
sul prezzo di rimborso; la normativa vigente
plessivi fa capo all’oncologia; principali oggetti di ricerca sono gli anticorpi monoclonali e i
ostacola, secondo Häusermann, l’ingresso dei
prodotti a basso peso molecolare.
generici sul mercato al momento della effettiva scadenza del brevetto. 18 luglio 2014
Primo piano Convegni
sogni. Perchè i bambini piccoli hanno grandi Prendersi cura dei propri piccoli significa fornirgli la forza
e l’energia necessaria per realizzare i loro grandi sogni. Per questo Vibovit ha introdotto una nuova gamma di prodotti multivitaminici * dedicati ai bambini, senza conservanti , senza aromi artificiali e senza zuccheri.
Ognuno di questi prodotti è formulato con il giusto equilibrio di vitamine e minerali per supportare al meglio la loro crescita e il loro sviluppo, ad ogni specifica età. *Vibovit Bebè: come da normativa vigente sui prodotti per bambini.
Accompagna la crescita del tuo bambino. 19 luglio 2014
GRAVIDANZA
ALLATTAMENTO
BEBÈ
0-1
JUNIOR
4-7
PREADOLESCENTI
8-12
Primo piano Attualità
Quando l’etica è social Nasce Pharmetics, network digitale che avvicina farmacisti e aziende di Mariasandra Aicardi
U
n bel fiocco è appeso sulla por-
ai lavori di un’accademia volta a formare un
raggiunge anche lo scopo di abbattere i costi
ta della farmacia italiana: è nato
farmacista counselor, guida del cittadino nel-
della salute. L’etica non è negoziabile: quando
Pharmethics, il primo network
la prevenzione dal punto di vista della salute,
è proiettata verso il cittadino, significa respon-
che dà voce alla farmacia etica
del benessere, della responsabilità sociale e
sabilità sociale, e il bilancio sociale deve coin-
(www.pharmethics.it).
ambientale e della valorizzazione del capitale
cidere con il bilancio economico. Lo scopo di
Aperto agli studenti, a tutti i farmacisti, alle
umano», afferma con entusiasmo Silvia Sora-
questo network è quello di stimolare e incen-
aziende del settore che condividono questi
ce Maresca, che con Elena Vecchioni è una delle
tivare l’abitudine alla responsabilità», sostiene
concetti nella loro filosofia, alle associazioni e
infaticabili “madri” del progetto, che ha tra i suoi
Elena Vecchioni nel corso della presentazione
alle persone, ha come scopo quello di costruire
artefici anche Giulio Sensi, affermato consulen-
del progetto, a Cosmofarma. Elenca poi una
insieme una farmacia più forte, più colta e ric-
te e conoscitore del mondo farmacia.
serie di case history, come il progetto “In farmacia per i bambini” a cui hanno aderito più di
ca, partendo dall’impegno condiviso mirato alla sostenibilità sociale, ecologica ed economica.
Un nuovo concetto
300 farmacie per la prima edizione, svoltasi il
«Nella community gli iscritti farmacisti trova-
Un network aperto a 18.039 squadre, tante
20 novembre 2013, in occasione della Gior-
no le risposte alle domande che la quotidianità
sono le farmacie italiane, che devono essere
nata mondiale dei diritti dell’infanzia; la lotteria
della professione pone e le aziende possono
pronte a evolversi e a costruire insieme, mat-
benefica di Natale organizzata da La Mia Far-
mettere in luce gli aspetti etici che le caratteriz-
tone dopo mattone, un nuovo concetto di far-
macia di Verona; la “Camminata per tenersi in
zano e insieme possono produrre e partecipare
macia. «Etica significa fare prevenzione: così si
forma” , ideata dalla farmacia San Giuseppe
20 luglio 2014
Primo piano Attualità
Da sinistra, Silvia Sorace Maresca, Elena Vecchioni e Giulio Sensi, fondatori di Pharmethics
I fondatori Qualche breve nota sui tre fondatori di di Settimo Torinese; “Non giocatevi la pelle”,
definire la buona qualità della vita, quali salu-
Pharmethics. Silvia Sorace Maresca è
evento, giunto alla quinta edizione, organizza-
te, istruzione e soldi», spiega Frey. «Siamo di
cotitolare della Farmacia Sorace Maresca
to dalla farmacia Zolino di Imola per il controllo
più, consumiamo di più e siamo imitati da altri
di Castel Maggiore (Bologna) e si occupa
dei nei; e infine la farmacia dalle “pareti attive”,
popoli. Equità significa usare meglio le risorse,
di prevenzione proponendo percorsi che
trattate per evitare gli agenti inquinanti, che
cioè fare meglio con meno. La green economy
utilizzano discipline diverse tra loro, in
promuove la raccolta di fondi per fare lo stesso
cambia il paradigma e ci fa riflettere». Di quali
quanto ritiene che diversi siano gli stati da
con le pareti delle scuole del paese. Vecchio-
prodotti abbiamo realmente bisogno? «I citta-
mantenere in equilibrio per raggiungere il
ni cita Geoff Mulgan, uno dei policy maker più
dini influenzano il mercato, e votano con il por-
benessere. Si dedica inoltre a numerose
innovativi d’Europa, il quale sostiene che «si
tafoglio, in un’epoca in cui calano i consumi e
iniziative di responsabilità sociale e so-
ha evoluzione sociale quando nuove idee, che
aumentano i rifiuti», afferma Frey. «Il Cermes,
stenibilità ambientale per il mondo della
funzionano, danno soluzioni a bisogni sociali
Centro di ricerca marketing e servizi dell’Uni-
farmacia. Elena Vecchioni è titolare della
ancora insoddisfatti e che, allo stesso tempo,
versità Bocconi, che pone il cliente al centro di
Farmacia Roma a Verona e volontaria
creano nuove relazioni e nuove collaborazioni».
tutte le decisioni che ogni impresa e istituzio-
della Fondazione Francesca Rava, per la
Altro tema fondamentale è il rispetto dell’am-
ne deve assumere per generare e trasferire un
quale segue in particolare i progetti sa-
biente, che si attua attraverso la riduzione degli
valore irresistibile, ci conferma in una sua inda-
nitari. Cultore dell’economia aziendale,
sprechi, il risparmio energetico, lo smaltimento
gine che la farmacia non è un negozio come
Giulio Sensi è amministratore unico di
dei rifiuti, la scelta di materiali ecologici, il riuti-
tutti gli altri». Cosa chiedono oggi i cittadini?
Laboratorio Farmacia srl e consulente in
lizzo e il recupero delle eccedenze, la gestione
«Prendiamo a esempio il mercato Usa, dove
gestione e sviluppo delle risorse umane;
delle scorte, l’utilizzo di fonti di energie rinnova-
stiamo assistendo a un cambio di rotta radicale.
collabora da anni con lo Studio Falorni di
bili, l’abbattimento degli agenti inquinanti.
Una ricerca del Mit rivela che la metà delle im-
Pisa, occupandosi di formazione e consulenza alle farmacie private e pubbliche.
Il farmacista, non è più solo il counselor sul far-
prese ha virato a favore della sostenibilità, so-
maco, ma allarga il suo orizzonte alle tematiche
stanzialmente per tre motivi: il primo è dovuto
relative alla nutrizione, al movimento, all’inte-
alla richiesta del mercato, il secondo è a causa
grazione, alla gestione dello stress e all’edu-
delle scarse disponibilità (quindi per risparmia-
si gioca su social media e passaparola. Frey cita
cazione ambientale. Tutto questo si ottiene
re) e l’ultimo è perché lo fanno i competitor». La
Michael Porter, che nel 2011 formulò la “teoria
grazie alla partnership con aziende altrettanto
ricetta è: in un luogo di positività commerciale
del valore condiviso”, esprimendo un pen-
etiche per prodotti e obiettivi.
proporre un prodotto o un servizio con inguari-
siero in cui le aziende debbono attivarsi per
bile ottimismo e rispettare l’ambiente in senso
riconciliare business e società. Bisogna creare
Sostenibilità a tutto tondo
ampio (la terra ce l’hanno prestata). Anche il
valore economico in modalità tali da generare
Reputation Institute Italia afferma che il pro-
contemporaneamente valore per la società,
Per Marco Frey, direttore dell’Istituto di ma-
dotto conta solo per il 40 per cento nella scelta
rispondendo a un tempo alle necessità stesse
nagement della Scuola Superiore Sant’Anna
finale d’acquisto da parte del consumatore: la
dell’azienda e alle esigenze di tipo sociale. Un
di Pisa, la sostenibilità non è solo quella legata
quota rimanente è determinata dalla positiva
nuovo punto di vista che concerne la valorizza-
all’ambiente, ma anche quella economica e
percezione di fattori, come l’etica d’impresa, la
zione del know how dell’impresa e la riconfigu-
sociale (i cui pilastri sono coesione ed equi-
sostenibilità, la trasparenza, la capacità di rag-
razione delle relazioni lungo la catena del valore:
tà). «L’indice di sviluppo umano scaturisce da
giungere e mantenere risultati nel lungo termi-
creo valore per me e per te, ma la somma è di
una serie di valori, che sono utili parametri per
ne. Oggi la maggior parte della brand reputation
più di quello che si fa in due.
21 luglio 2014
Primo piano Mercato
direttamente sulla farmacia: «Ci siamo concentrati sui dispositivi per la misurazione della glicemia, comparto che, per quanto rappresenti il 2,2 per cento del fatturato complessivo della farmacia (con un fatturato medio annuo di circa 38.000 euro) e l’1,3 dei volumi (con circa 2.400 pezzi medi annui venduti), è rilevante sia per il trend positivo sia per le opportunità per il farmacista di svolgere un ruolo importante non solo nella cura ma anche nella prevenzione e nell’offerta di servizi specifici».
Volumi: crescita a due cifre Il mercato dei dispositivi per la misurazione della glicemia in pazienti diabetici, tutti gestiti in convenzione, ha registrato, nell’anno mobile terminante a novembre 2013, trend positivi sia a fatturato (+8,6 per cento) sia a pezzi (+14,8). Dalla tabella 1 si osserva che anche due delle quattro sottocategorie che compongono il comparto sono in crescita, così come il mercato nel suo insieme: i test per la glicemia, che ne rappresentano l’88,6 per cento, registrano infatti un +8,7 per cento a fatturato e +13,4 a volumi; le lancette pungidito, la cui quota è del 10,7 per cento, hanno chiuso l’anno con un +9,6 per cento a fatturato e con +16,9 a volumi; i glucometri e gli apparecchi pungidito, che compongono la parte
Autoanalisi al top Positivo il trend dei dispositivi per la misurazione della glicemia. E molto importante, nella scelta, il consiglio del farmacista di CHIARA FAUDA
residuale, nell’anno calano rispettivamente del 9,7 e del 9,6 per cento a fatturato e del 7,4 e 13 per cento a volumi. Il mercato è caratterizzato da un alto grado di concentrazione, per quanto riguarda sia le aziende (tabella 2) sia i principali dispositivi (ta-
bella 3). Guardando innanzitutto il ranking delle aziende in termini di fatturato medio nell’anno si osserva che le prime tre aziende del merca-
L
to ne rappresentano, da sole, il 73,6 per cento
a crescente rilevanza del diabe-
mentre il 25,3 per cento è composto da quelle
te (fonti ministero della Salute e
che si collocano dalla quarta alla decima posi-
Istat) fa sempre più guardare alla
zione. Si osservano trend positivi o stabili per
farmacia come a un importante
tutte le prime dieci ditte, a partire dalla prima,
punto di riferimento nella preven-
Roche Diagnostics, che cresce dell’8 per cen-
zione, nell’aderenza alla terapia e nella propo-
to nell’anno, fino ad arrivare al +22,2 di Abbot
sta di servizi di autoanalisi specifici.
Diabetes Care e al + 157,2 Bayer (Div. Diagn.)
Elena Folpini, direttore operativo di New Li-
Uno sguardo alle principali referenze vendute
ne Ricerche di Mercato, presenta l’analisi del
nell’anno rivela ancora un alto grado di con-
mercato di riferimento per la quota che incide
centrazione: quasi il 60 per cento del mercato
22 luglio 2014
Primo piano Mercato
è suddiviso tra le prime dieci referenze, che appartengono tutte al sottocomparto dei test
Mercato totale e sottocategorie
per la glicemia, a riprova del fatto che questo è sicuramente l’ambito più rilevante in termini sia di fatturato sia di volumi.
Analisi degli ingressi «Abbiamo potuto analizzare nel dettaglio il comparto dei dispositivi per la glicemia»,
TOTALE MERCATO TEST GLICEMIA LANCETTE PUNGIDITO GLUCOMETRI APPARECCHI PUNGIDITO
Fatturato in euro
€ +/- %
38.266 33.917 4.082 242 24
+8,6 +8,7 +9,6 -9,7 -9,6
quota %
pz +/- %
100,0 88,6 10,7 0,6 0,1
+14,8 +13,4 +16,9 -7,4 -13,0
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, dicembre 2012-novembre 2013
Tabella 1
sottolinea Folpini, «anche attraverso un’approfondita analisi degli scontrini nel trimestre settembre-novembre 2013, che ci ha permesso di misurare il numero di ingressi legati alla richiesta di questi dispositivi e di studiarne le dinamiche mensili». Gli ingressi medi mensili legati alla richiesta di questi dispositivi sono abbastanza stabili nel trimestre e ammontano a circa 45; a ogni ingresso è mediamente associata la richiesta di tre pezzi per un fatturato di circa 40 euro, con, in media, un solo tipo di prodotto acquistato. Spiega Folpini che «le dinamiche degli ingressi non stupiscono se si pensa che stiamo parlando di dispositivi legati a una patologia
Graduatoria aziende Nome ditta ROCHE DIAGNOSTICS JOHNSON & J.DIV.LIFESCAN A.MENARINI (Div.Diagn.) ABBOTT DIABETES CARE BAYER (Div.Diagn.) SANOFI-AVENTIS
Fatturato in euro
+/- %
quota %
12.532 8.458 7.161 3.815 3.715
+8,0 +0,9 -0,8 +22,2 +15,5
32,8 22,1 18,7 10,0 9,7
1.193
+157,9
3,1
BIOSEVEN
391
+33,2
1,0
ARTSANA
275
+7,1
0,7
ME.TE.R. TERUMO ITALIA
175 120
+41,7 -9,2
0,5 0,3
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, dicembre 2012-novembre 2013
Tabella 2
cronica, per cui il bisogno da parte dei clienti/ pazienti è costante e le tipologie di dispositivi richieste non variano molto da persona a persona, una volta identificato il prodotto adatto alle singole esigenze. Questo è anco-
Graduatoria prodotti
ra più vero se si pensa che tutti i dispositivi in
Dispositivo
Ditta
analisi sono gestiti in regime di convenzione».
ONETOUCH ULTRA 25STR ACCU-CHEK AVIVA 25STR ACCU-CHEK AVIVA 50STR GLUCOCARD G SENSOR 50STR GLUCOCARD G SENSOR 25STR FREESTYLE LITE 25STRISCE ONETOUCH VITA 25STR GLICEMIA ACCU-CHEK ACTIVE 25STR ELITE 25STR GLICEMIA ACCU-CHEK MOBILE 50STR
JOHNSON & J.DIV.LIFESCAN ROCHE DIAGNOSTICS ROCHE DIAGNOSTICS A.MENARINI (Div.Diagn.) A.MENARINI (Div.Diagn.) ABBOTT DIABETES CARE JOHNSON & J.DIV.LIFESCAN ROCHE DIAGNOSTICS BAYER (Div.Diagn.) ROCHE DIAGNOSTICS
Guardare ai trend può, date le specifiche caratteristiche dei dispostivi per la misurazione della glicemia, darci invece indicazioni sull’evoluzione della patologia nel tempo. Il fatto che si osservino trend positivi sia negli ingressi medi del trimestre (+9,1 per cento) che nel numero medio di pezzi per scontrino (+8,1) può essere un’indicazione di un aumento della domanda legato alla presenza di
Fatturato in euro
+/- %
quota %
3.978 3.822 2.753 2.348 2.304 1.617 1.494 1.303 1.251 1.233
-5,8 +25,8 +21,0 -20,8 -12,1 +34,5 +3,7 -5,6 -14,7 +24,3
10,4 10,0 7,2 6,1 6,0 4,2 3,9 3,4 3,3 3,2
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, dicembre 2012-novembre 2013
Tabella 3
un maggior numero di persone diabetiche (i
trend di diffusione della malattia sono, purtroppo, in generale crescita nel nostro Paese, sia per un maggior numero di malati sia per la
interessante osservare che sia nel trimestre
giornalieri venduti, nella prima settimana di
sopravvivenza media più lunga di chi è affetto
settembre-novembre 2013 sia nel corri-
ogni mese e un andamento decrescente nelle
da questa patologia, fonte Istat).
spondente periodo dell’anno precedente,
settimane successive. La richiesta di test per
Sono stati poi analizzati gli ingressi settima-
gli ingressi rivelano un andamento ciclico
la glicemia sembra quindi essere maggiore
nali al fine di studiare le dinamiche tempo-
nel mese. Si evidenzia un picco di ingressi,
all’inizio del mese e diminuire man mano che
rali legate all’acquisto di questi dispositivi. È
a cui corrisponde un picco nei pezzi medi
ci si avvicina alla fine del periodo (grafico 1).
23 luglio 2014
Primo piano Mercato
Andamento settimanale degli ingressi e delle vendite medie giornaliere: settembre-novembre scr medi gg 2012
scr medi gg 2013
pz medi gg 2012
pz medi gg 2013 7
4
6 3
5 4
2
3 2
1
1 0
0 1° sett set
2° sett set
3° sett set
4° sett set
1° sett ott
2° sett ott
3° sett ott
4° sett ott
1° sett nov
2° sett nov
3° sett nov
4° sett nov
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, settembre-novembre 2013
Grafico 1
Quello che emerge dall’analisi scontrini è in linea con quanto tracciato dall’Istat riguardo la diffusione della patologia in Italia, maggiore al
Pezzi medi e fatturato medio per scontrino per area geografica
Sud, minore al Nord e minore ancora al Centro. È stato infatti calcolato che gli ingressi medi del trimestre nelle tre aree sono, rispettivamente,
pz medi scontrino
51,65 3,66
4
(grafico 2) possiamo individuare una dinami-
70
47,49 3,03
2,67
ca differente tra le tre aree geografiche, caratterizzata da un valore maggiore al Centro (3,7
63,28
6
234 al Nord, 185 al Centro e 374 al Sud. Se ora analizziamo i pezzi medi per scontrino
fatt medio scontrino
35
2
pezzi medi), seguito dal Sud (3 pezzi medi) e dal Nord (2,7 pezzi medi). Anche il fatturato medio per scontrino è maggiore al Centro mentre i valori si invertono tra Nord e Sud. Al Nord, infatti, a un numero di pezzi medi per
0
0
NORD
CENTRO
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, settembre-novembre 2013
scontrino inferiori corrisponde un fatturato
SUD
Grafico 2
medio per scontrino maggiore (51,6 euro a fronte dei 47,4 euro del Sud), a rivelare una più alta spesa media per singolo prodotto «Guardando ai numeri, alle dinamiche e alle
elaborazioni e dati a cura di new line ricerche di mercato
differenze regionali, possiamo dire», conclude
I dati riportati nell’articolo si riferiscono alle vendite rilevate su un campione di 4.500 far-
Folpini, «che questo comparto, oltre a esse-
macie, statisticamente rappresentativo del mercato italiano. I valori nelle tabelle e nei
re in crescita, offre l’opportunità di affiancare
grafici indicano la vendita media ponderata per farmacia. La suddivisione nelle principali
alla terapia indicata dal medico l’attenzione
categorie del farmaco e del parafarmaco è realizzata a partire dalla Banca Dati Federfarma
del farmacista verso l’aderenza alla terapia, la
e perfezionata attraverso uno studio continuo mirato alla costruzione di mercati omoge-
proposta di servizi di autoanalisi specifici e la
nei per area terapeutica e per bisogni di consumo.
venduto.
prevenzione». 24 luglio 2014
Primo piano Mercato
25 luglio 2014
Primo piano Comunicazione
Il consumatore ha fretta sino a quando è in coda
I
farmacisti italiani hanno addestrato i con-
Peccato che «velocemente» significhi acqui-
sumatori ad avere fretta.
stare quanto programmato, generalmente un
Questa affermazione potrebbe sembrarvi
prodotto etico (bassa marginalità per il titola-
una provocazione ma di fatto è la risultante
re) rinunciando ad acquisti commerciali (alta
di un atteggiamento diffuso da diversi de-
marginalità). Ne deriva che nel nostro Paese
cenni nelle farmacie italiane.
il tempo medio di permanenza in farmacia è
Per molti anni il farmacista ha operato al banco
pari a soli quattro minuti e dieci secondi, con
etico con una velocità direttamente propor-
una abitudine del consumatore a uscire nel
zionale al numero di consumatori che stazio-
minor tempo possibile.
navano in coda con la ricetta in mano.
Risulta persino vero che qualcuno di fronte
Questo premuroso atteggiamento del titola-
a una coda e a una attesa di qualche minuto
re e dei suoi collaboratori ha consolidato nei
superiore al consueto decida di rinunciare al
clienti una convinzione: «In farmacia si è serviti
servizio o all’acquisto e di tornare in farmacia
velocemente».
in un altro momento. 26 luglio 2014
Gli esercizi commerciali tentano di trattenere il più possibile il consumatore nello spazio di vendita. Il tempo medio di permanenza in farmacia è invece di quattro minuti e dieci secondi, con evidente penalizzazione degli acquisti aggiuntivi e complementari di Bassano Gualteri direttore trade marketing, Pierre Fabre Italia
Primo piano Comunicazione
In Francia la battaglia verso l’addestramento
scattare l’acquisto aggiuntivo e complemen-
alla visita lenta in farmacia e alla maggiore os-
tare. Cento clienti serviti in fretta fanno rispar-
servazione dell’offerta commerciale è combat-
miare 16 minuti in un giorno al banco dell’etico
tuta da anni con successo: il consumatore resta
ma fanno anche rinunciare a cento consigli che
mediamente in farmacia 9 minuti e 22 secondi.
statisticamente possono rappresentare 10
L’attesa però non è per nulla passiva ma è una
vendite commerciali perse.
vera e propria esplorazione e interazione con
E se qualche cliente ha rinunciato all’attesa,
l’offerta e l’assortimento.
cosa avrà perso la farmacia?
In aula durante le sessioni formative sulla “ot-
Probabilmente 4 ricette che, magari, risulte-
timizzazione del punto vendita”, dedicate ai
ranno solo posticipate di qualche ora.
titolari di farmacia, ciò che definisco “la fretta
Se il calcolo lo facciamo sul margine la rinuncia
del farmacista” la possiamo contenere anche
sarà davvero impercettibile.
attraverso un’efficace comunicazione e un’ordinata esposizione che attragga e intrattenga il
Una proficua scoperta
consumatore.
Quali sono dunque gli elementi che trattengo-
Un aiuto concreto per limitare sia la fretta sia
no con piacere il consumatore in farmacia?
l’attesa passiva in coda e magari la fuga del
Una chiara e comprensibile comunicazione
cliente dal punto vendita.
promozionale, un’ordinata esposizione e la
Se a questo associamo la pazienza e la proat-
possibilità del libero servizio, ma anche il dia-
tività dell’addestratore, il farmacista, il risultato
logo con il proprio farmacista di fiducia e il suo
è accessibile a tutti.
atteggiamento a tenere aperta la relazione con il cliente.
Il dialogo vale l’attesa
Il comportamento del farmacista che incentiva
Di fronte a un cliente che se ne va per la coda, il
il consumatore ad avere fretta deve sparire per
farmacista ne potrà servire decine con l’atten-
far emergere un nuovo comportamento che
zione che si meritano e con un dialogo efficace
stimoli al dialogo, alla osservazione dell’offerta
Da questa “fuga” nasce una grande frustra-
per soddisfare anche i bisogni latenti e non pa-
e allo sviluppo di acquisti non programmati.
zione del titolare che, per combattere il feno-
lesi che sfoceranno in acquisti aggiuntivi.
Purtroppo l’abitudine di tutto il team della
meno, accelelerà ulteriormente il servizio al
Il cliente ha fretta sino a quando è in coda e ap-
farmacia ad avere fretta quando c’è coda sul
banco, producendo una spirale senza fine di
prezza in modo straordinario il meritato premio
punto vendita (in media il 25 per cento del-
minore permanenza possibile del consumato-
che il farmacista è pronto a dare: il consiglio
la giornata) viene reiterata anche quando la
re in farmacia.
tecnico, preventivo e salutistico.
coda non c’è.
Strano questo fenomeno, se pensiamo che
In altre parole, il dialogo e il consiglio del far-
Il farmacista stile bancomat se persevera nel
tutti gli altri esercizi commerciali operano pro-
macista valgono il prezzo dell’attesa in farma-
suo atteggiamento di “dispensatore rapido di
prio in modo contrario, con l’obiettivo di trat-
cia: per questo premio il cliente sarà disposto
scatolette” cosa continuerà a perdere?
tenere il più possibile i clienti nel proprio spazio
a rifare, alla prossima occasione, la coda in
Dialogare con il consumatore è una profes-
di vendita. Negli anni la Grande distribuzione
farmacia.
sione complementare a quella del farmacista,
organizzata ha ottenuto visite che superano
Il consumatore ha dichiarato, in un’eccellen-
che ha nel consiglio il suo elemento distintivo
anche i 90 minuti. Eppure il consumatore è
te indagine del 2012, che in farmacia «impara
nell’universo commerciale.
sempre lo stesso... ma senza fretta.
ogni volta qualcosa». Ricordiamoci di questo
I dati di performance di alcuni punti vendita
Solo trattenendo i consumatori sul pun-
fantastico riconoscimento che ha il consiglio
osservati in questi ultimi due anni, che hanno
to vendita c’è lo sviluppo dell’osservazione
del farmacista. Perché negare questa magia
adottato questo stile, indicano un risultato ri-
dell’offerta e degli acquisti aggiuntivi governati
fidelizzante?
levante perché sono passati da 1,07 pezzi per
dall’istinto. Se pensiamo che nelle farmacie
Per erogare un consiglio ricordiamoci dunque
scontrino (etico escluso) a 1,26.
italiane il tempo di osservazione medio dell’e-
il tempo necessario: in media al banco si par-
Stiamo parlando del 20 per cento in più di fat-
sposizione dei prodotti è di soli 38 secondi,
la con un ritmo di 150 parole al minuto, questo
turato commerciale e di permanenze dei pro-
comprendiamo facilmente il motivo della mo-
significa che in 10 secondi possiamo erogare
pri clienti in farmacia che sfiorano i sei minuti.
desta attività di acquisti di impulso che limita il
un apprezzabile consiglio composto da 25 pa-
Addestrare il cliente a non avere fretta sarà una
business commerciale.
role. Una manciata di secondi che possono far
piacevole e proficua scoperta.
27 luglio 2014
Primo piano Medicina
Mai abbassare la guardia Il tumore al seno rappresenta per la donna la neoplasia più frequente, con 38.000 nuovi casi all’anno nel nostro Paese. In calo però la mortalità, con un trend che si mantiene costante nel tempo di Claudio Buono
L’
Istituto europeo di oncologia ha
la propria esperienza di pazienti operate con
Cominciamo con il fornire qualche dato
celebrato il suo primo ventennio
successo di tumore al seno. L’evento ha per-
aggiornato.
d’attività con la giornata “Ieo per
messo anche di fare il punto sugli straordinari
Il tumore mammario rappresenta per la don-
le donne 2014”. Un appuntamento
progressi nella diagnosi e nel trattamento di
na la neoplasia più frequente (30 per cento
che ha richiamato centinaia di par-
questa patologia negli ultimi trent’anni. Ne ab-
dei tumori femminili) e purtroppo è un fe-
tecipanti da ogni parte d’Italia, molte delle quali
biamo parlato con Alberto Luini, direttore della
nomeno in crescita. Nel nostro Paese os-
hanno approfittato dell’incontro per raccontare
divisione di Senologia dello Ieo.
serviamo oltre 38.000 nuovi casi ogni anno
28 luglio 2014
Primo piano Medicina
Quanto conta la prevenzione? La diagnosi precoce sta diventando una sana e buona abitudine tra le donne, merito anche delle numerose campagne di sensibilizzazione su questo problema. Da parte nostra, non ci stancheremo mai di consigliare, anche a quei soggetti che non presentano elementi di rischio come la familiarità, screening periodici a partire dai 50 anni in poi. Già a 40 però un controllo potrebbe rivelarsi utile per individuare una lesione pre-tumorale prima che diventi ri-
Alberto Luini, direttore della divisione di Senologia dello Ieo
schiosa per la salute, o eventuali piccoli noduli o calcificazioni. In questo ambito, ci sembra di capire che
E per quanto riguarda le terapie medico-
anche la farmacia possa rappresentare un
chirurgiche?
punto di riferimento importante.
Direi che entrambe sono progredite notevol-
Certamente. Tutte le farmacie, grazie alla
mente in questi ultimi anni, proprio grazie a
capillare distribuzione sul territorio naziona-
una caratterizzazione del tumore sempre più
le e all’indubbia professionalità del personale
precisa, non solo a livello istologico, ma anche
che vi opera, sono di fondamentale impor-
biologico e molecolare. Oggi, infatti, abbiamo a
tanza per una valida educazione alla salute.
disposizione più strumenti per aggredire il tu-
Nello specifico, poi, della sensibilizzazione
more e tutto ciò aumenta le possibilità di suc-
circa l’utilità di controlli senologici tempestivi
cesso nella lotta alla malattia.
e costanti, rileviamo che da sempre le farmacie sono in prima linea per la diffusione di
Qual è la fascia di età più a rischio?
tutte le informazioni necessarie alla preven-
Diciamo che questa forma tumorale è piutto-
zione di questa patologia, non solo tramite
sto rara nelle prime due decadi della vita, ma
il contatto diretto con il pubblico femminile,
successivamente comincia gradualmente ad
ma anche attraverso la distribuzione e affis-
aumentare, tanto che già intorno ai 40 anni
sione di materiale stampato, come depliant,
riscontriamo un innalzamento della frequenza
brochure e locandine.
dei casi (dai 100 ai 200 ogni 100.000 donne). Numero che va progressivamente crescen-
Quali vantaggi offrono le nuove metodiche
do, fino a raggiungere il picco di 300 casi ogni
diagnostiche?
100.000 donne intorno ai 60 anni.
L’evoluzione della diagnostica senologica, sia intesa come apparecchiature sempre più
Quali sono i fattori di rischio correlati al suo
sensibili sia come competenza del radiolo-
sviluppo?
go senologo, ci porta a scoprire con grande
I fattori di rischio conosciuti sono molti. Fra
frequenza lesioni mammarie anche molto
questi, il più importante è legato a mestrua-
piccole e quindi non palpabili, che non danno
zioni precoci, cioè in età molto giovane, o a
e oggi si calcola che una donna su otto, nel
sintomi, ma che fortunatamente rappresen-
menopausa tardiva (dopo i 55 anni). Va poi
corso della propria esistenza, vada incontro
tano la tipologia più diffusa e poco aggres-
considerato il fattore ereditario: avere avuto
al rischio di questa malattia. Il dato impor-
siva. Nel prossimo futuro è ipotizzabile che
più casi di tumore al seno in famiglia rappre-
tante, però, che ci conforta e ci incoraggia a
potrà essere individuato precocemente al-
senta un elemento di rischio importante. C’è
proseguire nella lotta a questa patologia, è il
meno il 50 per cento delle neoplasie mam-
da dire, però, che questi ultimi incidono solo
calo della mortalità, con un trend che si man-
marie (oggi siamo intorno al 30 per cento),
per il 5 per cento, rispetto al numero totale di
tiene costante nel tempo.
aumentando così la possibilità di guarigione.
neoplasie mammarie registrate annualmente.
29 luglio 2014
Primo piano Medicina
Quali sono gli esami principali per individuare
captare e identificare il segnale emesso dalla
giorno. La procedura prevede che l’intervento
il tumore al seno?
sostanza radioattiva precedentemente intro-
avvenga nel più breve tempo possibile (1-2
L’esame principale è senza dubbio la mam-
dotta, e potrà effettuare un intervento di tipo
ore al massimo) di modo che la persona ope-
mografia, utilizzata anche nelle campagne di
“conservativo”, vale a dire un’asportazione
rata possa essere dimessa già nel pomerig-
screening, ma in casi particolari e a discrezio-
chirurgica della lesione tumorale molto circo-
gio, cosa tra l’altro molto gradita alle nostre
ne del radiologo si può procedere con esami
scritta e mirata, sacrificando al contempo la
pazienti, che in tal modo possono evitare lo
di secondo livello, come ecografia mammaria
minore quantità possibile di tessuto ghiando-
stress della degenza ospedaliera.
o risonanza magnetica, che oggi permettono
lare sano, nel pieno rispetto dell’integrità del
di individuare tumori anche molto piccoli. Se
corpo femminile ma garantendo comunque la
C’è poi il fattore estetico, che tendenzial-
da una prima diagnosi risulta la presenza di
massima sicurezza oncologica. Da sottolinea-
mente passa in secondo piano rispetto a
un nodulo sospetto, può essere necessario
re, infine, che già durante l’intervento può es-
quello terapeutico. Vero, ma noi riteniamo che a un’efficace cura
L’intervento di mastectomia (30 per cento circa dei casi) oggi è meno mutilante rispetto al passato, dato che il più delle volte, già in sede d’intervento, è possibile effettuare una ricostruzione del seno con una protesi o, se necessario, con un espansore, il quale consente di creare le condizioni ideali per una ricostruzione definitiva
del tumore al seno si debba accompagnare anche una particolare attenzione per il risultato estetico, che a sua volta si tradurrà in una migliore qualità di vita della paziente. Anche l’intervento di mastectomia (30 per cento circa dei casi) oggi è meno mutilante rispetto al passato, dato che il più delle volte, già in sede d’intervento, è possibile effettuare una
sottoporre la paziente a un esame citologico e
sere effettuata una radioterapia che consente
ricostruzione del seno con una protesi o, se
istologico per definire con precisione la natura
di controllare l’evoluzione locale della malattia.
necessario, con un espansore, il quale con-
delle cellule prelevate, e completare il quadro
sente di creare le condizioni ideali per una ri-
clinico con tutta una serie di indagini specifiche
Sempre nell’ambito della chirurgia conser-
costruzione definitiva, che verrà effettuata a
inerenti la ghiandola mammaria o anche di ca-
vativa del tumore mammario, quale ruo-
distanza di alcuni mesi. In questa occasione, il
rattere più generale, per escludere l’eventuale
lo gioca l’esame del cosiddetto “linfonodo
chirurgo plastico sarà anche in grado di defi-
presenza di localizzazioni in altra sede.
sentinella”?
nire i rapporti tra la mammella operata e quella
Oltre a rappresentare un test che consente di
sana, optando per un eventuale rimodella-
Come si interviene?
comprendere meglio lo stato attuale, nonché
mento, così da offrire alla paziente un risultato
Attualmente la Roll (Radioguided occult le-
l’evoluzione locale del tumore nell’ambito del-
funzionale ed estetico ottimale.
sion localization) - da me ideata anni fa in-
la ghiandola mammaria, l’esame del linfonodo
sieme al collega Giovanni Paganelli, direttore
sentinella rappresenta certamente un impor-
Per finire, quanto conta il sostegno psicologi-
della Medicina nucleare di Ieo - è ancora oggi
tante sviluppo della chirurgia conservativa, in
co per chi deve affrontare questa patologia?
la metodica più affidabile e diffusa, tanto da
quanto ci permette di selezionare in maniera
La donna che si trova ad affrontare una dia-
essere adottata ormai in tutto il mondo per il
molto precisa e accurata i casi che richiedono
gnosi di tumore al seno è, come possiamo
riconoscimento e l’asportazione delle lezioni
l’asportazione dei linfonodi ascellari patolo-
ben immaginare, una persona molto fragile,
mammarie occulte. La loro localizzazione ra-
gici, da quelli per i quali l’intervento si può in-
spaventata, ansiosa, che ha bisogno innan-
dioguidata consente di operare con una preci-
vece evitare. La buona notizia è data dal fatto
zitutto di essere rassicurata e, in un certo
sione estremamente accurata.
che in presenza di tumori che non superano il
senso, accompagnata in quello che sarà il
centimetro o anche meno, la probabilità che il
suo iter terapeutico. Per questo non trascu-
Entriamo più nel dettaglio.
linfonodo sentinella sia sano è molto elevata e
riamo di mantenere un filo diretto con le no-
Più specificamente, la Roll consiste nell’iniet-
si aggira attorno all’80-85 per cento dei casi.
stre assistite, dal momento della diagnosi a
tare una piccola quantità di un tracciante de-
quello inerente la terapia e la fase successiva
bolmente radioattivo, legato a molecole di
L’intervento per la rimozione del tumore al
al trattamento chirurgico. Fondamentale è poi
albumina, in un micronodulo sospetto o all’in-
seno prevede una lunga degenza?
l’ascolto, che se da un lato consente alle pa-
terno di un piccolo gruppo di microcalcifica-
Oggi molto spesso l’intervento chirurgico,
zienti di esprimere il proprio stato d’animo e
zioni. Successivamente, in sala operatoria, il
specie se conservativo per una piccola le-
di dare libero sfogo a dubbi e timori, dall’altro
chirurgo troverà molto facilmente questo pun-
sione, può essere effettuato in regime di
ci offre l’occasione di capirle fino in fondo e di
to esatto, grazie a una sonda che consente di
day surgery, ovvero con il ricovero di un solo
diventare medici migliori.
30 luglio 2014
Primo piano Medicina
Primo piano Farmacia clinica
Prima della partenza Il ruolo prezioso del farmacista nella medicina dei viaggiatori di Corrado Giua, docente Master Clinical Pharmacy, Università di Milano e Cagliari e Simonetta Neri, Certificate in Travel medicine, Cth
L’
Organizzazione mondiale del tu-
la categoria dei viaggiatori-lavoratori, spesso
prevenzione di queste ultime esistono vaccini
rismo calcola in circa 880 milioni
molto attenti a problemi di sicurezza per fe-
molto efficaci, altamente immunogeni e ben
per anno le persone (tra di esse 27
nomeni socio-politici o per fatti correlati a in-
tollerati, ma molto si ottiene adottando sem-
milioni di italiani) che viaggiano nel
fortuni, ma completamente disattenti verso i
plici norme igieniche alimentari.
globo. Gran parte di loro non co-
rischi derivanti da patologie infettive.
Le infezioni sessualmente trasmissibili hanno
nosce i rischi sanitari associati ai trasferimenti
un’incidenza annua di 340 milioni di casi e co-
e non consulta prima della partenza un’appro-
Una disciplina complessa
stituiscono uno dei più importanti problemi di
priata figura sanitaria professionale.
La medicina dei viaggi è un’ars interdisciplinare,
salute pubblica in tutto il mondo. La situazione
Si viaggia soprattutto per turismo e per lavo-
poliedrica e in continua evoluzione. Chi la pra-
è più grave se consideriamo anche i conta-
ro, e il 10 per cento delle mete è rappresentato
tica con competenza sa correlare geografia
gi connessi all’Hiv, diventato da anni una vera
dalle zone tropicali e subtropicali, dove condi-
sanitaria, epidemiologia, infettivologia, immu-
e propria emergenza soprattutto nei Paesi
zioni igienico-sanitarie, alimentazione e clima
nologia, farmacologia, problemi psicosociali
dell’area africana. Ricordiamo che il viaggio è
sono molto diversi da quelli europei. Maggiore
e così via per informare i pazienti circa i rischi
potenzialmente induttore di un’attività ses-
è il tempo di permanenza, più alto sarà il rischio
sanitari senza creare false ansie ma al contra-
suale occasionale, spesso favorita dal consu-
di contrarre una patologia di tipo infettivo, che
rio infondendo fiducia ed entusiasmo verso
mo di alcool e/o droghe. Una corretta gestione
sarebbe prevenibile con i vaccini, la chemio-
qualsiasi viaggio.
sanitaria imporrebbe almeno l’uso del preser-
profilassi e l’adozione di semplici misure igie-
I problemi correlati ai viaggi sono molteplici e
vativo, ma il viaggiatore medio sembra non
niche e comportamentali.
non solo infettivi: effetti del clima, delle radiazio-
saperlo. Pericolosa anche la grande categoria
Aumentano i viaggiatori anziani, i bambini e i
ni solari (colpo di calore, di sole, disidratazione),
delle malattie da puntura o morso d’insetti, ove
neonati, le donne in gravidanza e le persone
delle temperature estreme (congelamento),
l’unica difesa è il rigoroso rispetto delle norme
con malattie croniche o handicap, categorie
sindrome da jet lag, patologie legate al mezzo
comportamentali. La malaria è una malattia
con una maggior predisposizione a sviluppare
di trasporto, patologie da altitudine.
potenzialmente letale, con il triste record di
condizioni patologiche. Sono in forte ascesa i
Le malattie in cui più spesso si può incorrere
oltre un milione di morti per anno. Per preve-
viaggi last minute e “avventurosi” che non per-
in viaggio sono quelle subdole a trasmissione
nirla non è consigliato il “fai da te”, brutta abi-
mettono un’attenta pianificazione così come
sessuale e a trasmissione oro-fecale. Per la
tudine soprattutto tra i viaggiatori last minute.
32 luglio 2014
Primo piano Farmacia clinica
I fenomeni descritti devono indurre alla con-
la condivisione e di conseguenza la soddi-
le domande giuste che chiariscano il pensiero
sapevolezza della crescente importanza di
sfazione del paziente, ovvero la compliance.
dell’altro.
una corretta educazione dei viaggiatori, che
Comunicare “bene” significa comunicare “ef-
Per garantire una comunicazione funziona-
prima di partire dovrebbero beneficiare di un
ficacemente” e ciò si ottiene se prima di par-
le allo scopo bisogna adoperarsi per ridurre il
counselling da parte di un operatore sanitario
lare si mette in pratica un buon ascolto. Questo
contrasto cognitivo, riconoscere l’importan-
specializzato in Medicina dei viaggi, in grado
significa che:
za delle teorie proprie dei pazienti sui sintomi,
di fornire loro tutte le informazioni utili per af-
◆ si consente a chi parla di concludere il discor-
che anche se non scientifiche spesso sono
frontare il viaggio in maniera responsabile e
so, stando in silenzio;
fortemente radicate (autodiagnosi, credenze
con un’adeguata percezione del rischio.
◆
si verifica di aver capito ciò che l’altro inten-
de, riformulando e ricapitolando i concetti;
Una struttura ideale
◆
in caso di mancata comprensione, si fanno
sulla salute, valutazione del rischio). Le emozioni e le aspettative sono fondamentali per il progetto terapeutico e quindi vanno raccolte e
Nei Paesi anglosassoni i farmacisti clinici esperti nel campo della Travel medicine operano all’interno delle farmacie di comunità, pre-
Travel case 1
scrivono la terapia farmacologica e forniscono
Una coppia di giovani trentenni prossimi al matrimonio entra in farmacia e chiede consigli
un counselling di medicina preventiva efficace.
riguardo l’imminente viaggio di nozze in Messico/Guatemala/Caraibi. Il farmacista a sua
In Italia le figure accreditate per la gestione
volta si informa sul viaggio e sullo stato di salute dei viaggiatori. Da questa prima indagine
del rischio sanitario in viaggio sono i medici
risultano i seguenti dati:
specializzati in Medicina tropicale e gli igienisti
◆ viaggio di nozze in Messico e Guatemala, seguito da crociera nei Caraibi;
che operano presso i Centri vaccinali delle Asl,
◆ periodo: 1 - 24 agosto;
strutture non sempre ben segnalate e pre-
◆ sistemazione alberghiera: ottima in tutte le località visitate;
senti in numero ridotto sul territorio, con orari
◆ stato generale di salute dei viaggiatori: buono.
di accesso limitati da parte del pubblico.
Si tratta di un viaggio di durata intermedia, prevalentemente in zone rurali con clima caldo-
La farmacia invece garantisce una presenza
umido seguito da una settimana di crociera; quindi è classificabile come viaggio con rischio
capillare e continuativa sul territorio. Il farma-
sanitario moderato, da affrontare principalmente mediante il rispetto di comuni norme
cista non inibisce il paziente, con il quale ha
comportamentali che vengono illustrate ai viaggiatori:
già nella maggior parte dei casi un rapporto di
◆ indispensabile e continuo uso di repellenti cutanei e su abiti e zanzariere, anche perché il
fiducia consolidato, ed è sempre più frequen-
viaggio si svolge durante la stagione delle piogge. Si raccomandano prodotti con concentra-
temente il referente del cliente-viaggiatore.
zioni di Deet del 30 per cento;
La farmacia pertanto rappresenta la struttu-
◆ rispetto delle norme igieniche alimentari (solo acqua imbottigliata, no a verdure crude, sì a
ra ideale per promuovere la diffusione di una
pesce e carne ben cotti, no a cibo acquistato per strada, no ghiaccio);
corretta e completa informazione e il luogo
◆ uso di probiotici prima e durante il viaggio;
di più facile accesso per ricevere un corretto
◆ uso di abbigliamento e calzature adeguate a proteggere i viaggiatori da punture di insetti,
counselling pre-viaggio. È però necessario
morsi di animali, accidentali cadute; quindi pantaloni e maniche lunghe e scarpe da trekking.
che il farmacista conosca i concetti base della
La crociera non è priva di rischi, legati ai forti sbalzi termici (caldo umido all’esterno e forte
Travel medicine, che gli consentano di avere un
aria condizionata in tutti gli ambienti interni alla nave), al forte irraggiamento solare (siamo ai
corretto approccio con il viaggiatore, indican-
Caraibi, occhio ai “bagni di sole”) e ai buffet ricchi di cibi cotti e lasciati raffreddare.
do le giuste strategie preventive ed evitando
Il farmacista passa poi a organizzare il kit con tutti i farmaci e i presidi per curare le eventuali
provvedimenti errati e spese inutili.
patologie che possano malauguratamente insorgere durante il viaggio: malattie da raffred-
L’efficacia di un buon counselling pre-viaggio
damento, febbre, diarrea del viaggiatore, jet lag, punture di insetti e piccoli traumi.
è certamente subordinata a un corretto pro-
Kit: probiotici ad alte concentrazioni di lactobacilli che non necessitino la conservazione in fri-
cesso comunicativo tra l’operatore sanitario e
gorifero, loperamide, antibiotico intestinale, paracetamolo, Fans, sali reidratanti orali, crema a
il viaggiatore. Quando si affronta il tema della
base di corticosteroidi, melatonina, insettorepellente (Deet 30 per cento), protezione solare
prevenzione, e non della malattia conclama-
(50+), cerotti e salviette disinfettanti.
ta, può risultare difficile comunicare il rischio,
Di comune accordo con il medico del Centro di medicina dei viaggi non viene consigliata la
soprattutto se chi ascolta è già proiettato con
profilassi antimalarica ma si opta per una buona e continua profilassi comportamentale e
la mente a un periodo di vacanza e relax. Lo
si suggerisce la somministrazione dei seguenti vaccini: antitetano/antidifterica (richiamo),
scopo di una buona tecnica comunicativa è
epatite A/epatite B, antitifica.
aumentare la comprensione, l’accettazione, 33 luglio 2014
Primo piano Farmacia clinica
Con il patrocinio di
Segreteria organizzativa
Fondazione Francesco Cannavò
FPIÙ4-2014
SECONDA EDIZIONE
FIERAMILANOCITY 8|9|10 | MAGGIO 2015
Per informazioni: Tel. 02 88184 368 eMail: farmacistapiu@lswr.it
www.FarmacistaPiu.it 34 luglio 2014
Primo piano Farmacia clinica
valutate. Inoltre occorre ricordare che sul mo-
In tutti i casi va sempre fatta da parte del far-
In tale contesto il farmacista deve occupare
mento può essere “assorbito” solo un numero
macista una veloce ma attenta valutazione
una posizione di prima linea ma tutto il vantag-
limitato di informazioni, che devono essere mi-
del rischio per il viaggiatore e della percezio-
gio rischia di essere vanificato da un’assen-
rate e adattate ai diversi utenti (età, cultura, tipo
ne che lo stesso ne ha, correggendo tutte le
za di risposte corrette e chiare alle esigenze
e motivo del viaggio). Quindi vanno espresse
credenze o gli atteggiamenti errati e propo-
dei viaggiatori. È pertanto indispensabile che
poche regole, chiare e precise, uguali per tut-
nendo la soluzione adatta per gestirlo.
il farmacista sia qualificato per sostene-
ti. Per ovviare a queste difficoltà è necessario
Concludendo, anche in Italia, il farmacista
re un counselling dal punto di vista dei conte-
pianificare un “percorso di counselling” che
entrerà a pieno titolo tra gli operatori sa-
nuti scientifici e dell’aspetto comunicativo.
permetta al farmacista di comprendere il caso
nitari in grado di effettuare un counselling
La Travel medicine deve entrare a pieno ti-
con poche domande mirate e consenta di for-
pre-viaggio, lavorando in sinergia con me-
tolo nel bagaglio di conoscenze del farmaci-
nire un’altrettanto rapida risposta, sfruttando
dici, pediatri e Centri vaccinali delle Asl, e
sta clinico di comunità, al fine di garantire al
i pochi minuti di ascolto attivo del suo interlo-
impiegando linguaggio e schemi propri del
crescente numero dei pazienti-viaggiatori
cutore. Non esiste una situazione standard ma
settore, affinché giunga forte un messaggio
un’assistenza specifica, sicura, efficace ed
occorre sempre prendere in considerazione le
univoco al cittadino.
efficiente.
caratteristiche specifiche del caso. Età, patologie pregresse croniche, controindicazioni alla somministrazione di vaccini o profilassi farma-
Travel case 2
cologiche, ma anche latitudini, alloggi, trasporti,
Un uomo di 45 anni si reca in farmacia per
Domande da porre al viaggiatore
eccetera sono parametri simili che si combina-
acquistare farmaci da banco da portare
◆ Qual è la tua destinazione?
no sempre diversamente dando luogo a casi
con sé durante un viaggio di lavoro di due
◆ Che itinerario seguirai?
unici. Il counselling deve essere sempre perso-
settimane negli Stati Uniti. Itinerario: New
◆ Qual è la ragione del viaggio?
nalizzato e non deve suscitare nel viaggiatore
York (tre giorni), Boston (tre giorni), San
◆ Quanto tempo durerà il viaggio?
timori o indurre spese inutili.
Francisco (tre giorni), Grand Canyon e Las
◆ Che tipo di attività effettuerai in viaggio?
Vegas (quattro giorni), Los Angeles (tre
◆ Soffri di qualche patologia pregressa?
Un esempio
giorni). Periodo: 5-20 settembre.
A titolo di esempio ipotizziamo che il nostro
L’uomo soffre di ipertensione e diabete.
cliente non abbia mai oltrepassato i confini na-
Il viaggio presenta un rischio sanitario
zionali e abbia in programma un viaggio in una
basso, poiché ha una durata media e pre-
regione poco turistica dell’Africa equatoriale.
vede la permanenza all’interno di hotel
Argomenti da trattare durante il counselling
Buona norma è iniziare il colloquio infonden-
con ottimi standard igienico-sanitari. Le
◆ Farmaci da portare in viaggio
do fiducia ed entusiasmo nei confronti del
uniche attività turistiche previste sono
◆ Protezione dagli insetti e malattie
viaggio, evocando immagini positive dei luo-
limitate all’esplorazione del Grand Can-
correlate
ghi e delle popolazioni che saranno visitati.
yon con temperature molto alte. Tenendo
- Malaria e profilassi antimalarica
Seguirà l’instaurazione di una comunicazione
conto che il viaggiatore fa uso di ipogli-
- Arbovirosi (dengue, chikungunya,
comprensibile per entrambi, sfruttando, se
cemizzanti orali e di antiipertensivi, il far-
esiste, la propria conoscenza dei luoghi arric-
macista consiglia di portarli in quantitativi
◆ Alimentazione corretta e profilassi
chita da una eventuale esperienza diretta sul
sufficienti e di tenerli sempre nel bagaglio
comportamentale contro la diarrea
territorio. La padronanza dell’argomento si è
a mano. Inoltre, in considerazione dei
◆ Malattie sessualmente trasmesse
rivelata infallibile strumento di acquisizione
frequenti spostamenti aerei e dei diver-
◆ Temperature estreme (climi troppo
della fiducia con un grande riconoscimento di
si fusi orari attraversati, viene suggerita
autorevolezza.
la melatonina per ridurre i disturbi da jet
◆ Rischi da radiazioni solari
Porre le corrette domande è fondamenta-
lag e un anticinetosico per prevenire il mal
◆ Altitudine o comportamento in mare
le così come prestare molta attenzione alle
d’aereo. Infine si consiglia di utilizzare un
(per esempio immersioni subacquee)
risposte. Occorre un ordine di priorità per la
abbigliamento adeguato alle alte tempe-
◆ Vaccinoprofilassi
trattazione degli argomenti, soprattutto se il
rature del Grand Canyon (tessuti naturali,
◆ Jet lag
cliente appare frettoloso, approfondendo con
colori chiari, cappello e occhiali da sole
◆ Igiene personale
maggior dettaglio alcuni argomenti in presen-
con alto fattore di protezione Uv) per evi-
◆ Infezioni parassitarie
za di soggetti dubbiosi o pavidi, sempre man-
tare il “colpo di calore” .
◆ Assicurazione sanitaria
tenendosi disponibili all’ascolto attivo. 35 luglio 2014
eccetera)
caldi o troppo freddi)
ECM La malattia di Alzheimer
La terapia farmacologica della malattia di Alzheimer Abstract Nel modulo sono illustrati i farmaci attualmente disponibili per la terapia della malattia di Alzheimer (AD). Vengono indicati i luoghi e le modalità per la prescrizione e i percorsi per la valutazione della risposta, il monitoraggio, l’aderenza alla terapia e i tempi di inizio e fine trattamento. Nel modulo sono altresì indicati i farmaci disponibili per la terapia delle complicanze comportamentali, che spesso compaiono nel corso della malattia e le nuove classi di farmaci che sono in corso di sperimentazione
introduzione
Alfredo Postiglione1, Graziella Milan2, Paolo Sorrentino2, Enrica Menditto3, Daria Putignano3, Ettore Novellino3 1. Dipartimento di Medicina clinica e chirurgia, Università Federico II, Napoli
Centro geriatrico Frullone Asl Napoli 1 Centro - Napoli
2.
Dipartimento di Farmacia , Università Federico II, Napoli
3.
colinergici cerebrali delle aree centrali, sottocorticali e, in particolare, dell’ippocampo (quest’ultima struttura encefalica svolge un ruolo fondamentale nell’apprendimento e nei processi di memorizzazione) possono causare perdita della memoria (vedi modulo 1° e 2°). Difatti i terminali dei neuroni colinergici presenti nella corteccia di pazienti affetti da AD sono significativamente ridotti. Per questo motivo è stato proposto l’utilizzo di farmaci capaci di potenziare la trasmissione colinergica, in modo da combattere i sintomi della malattia. Fra le numerose strategie proposte nel corso degli anni, l’uso di inibitori delle colinesterasi ha avuto un discreto successo clinico. Gli enzimi in questione, sono l’AChE e la butirril - colinesterasi (BuChE). Un inibitore ideale dell’AChE deve avere, come requisiti fondamentali, la specificità verso l’enzima e la possibilità di attraversare la barriera ematoencefalica, oltre a un’azione prolungata nel tempo. I farmaci anticolinesterasici differiscono per il tipo di interazione chimica con il sito attivo enzimatico e vengono distinti in tre gruppi: ◆ reversibili a breve durata d’azione (per esempio, tacrina, donepezil, galantamina); ◆ reversibili a media durata d’azione (per esempio, rivastigmina); ◆ irreversibili (per esempio, gas tossici nervini). A tutt’oggi, gli inibitori reversibili, in Italia dal 2000, sono i farmaci più utilizzati per il trattamento della malattia di Alzheimer (AD). In studi preclinici è stato evidenziato che gli inibitori dell'AChE (AChEI) sono in grado di influenzare i processi alla base della patogenesi dell’AD esplicando quindi, un effetto neuroprotettivo e disease modifying. Gli AChEI influenzerebbero, in particolare, l’espressione delle isoforme dell’AChE, aumentando l’espressione dei recettori nicotinici, e influendo sulla produzione e sulla tossicità della proteina precursore della beta-amiloide.
Il progressivo invecchiamento della popolazione occidentale e l’alta incidenza della malattia di Alzheimer (AD) hanno spinto, negli ultimi decenni, un significativo numero di ricercatori e buona parte dell’industria farmaceutica ad affrontare, in maniera sistematica e con ingenti risorse umane ed economiche, il tema della farmacoterapia in tale patologia. Data la lunga durata, l’inarrestabile evoluzione dell’AD e la crescente disabilità che si manifesta in questi pazienti, il trattamento farmacologico dovrebbe: ◆ consentire al paziente di preservare le attività quotidiane e le funzioni cognitive; ◆ migliorare la qualità della vita del paziente e del caregiver; ◆ ridurre le ospedalizzazioni, i costi extra-ospedalieri, le visite mediche; ◆ non indurre gravi eventi avversi. Attualmente, i farmaci disponibili in commercio sono prevalentemente sintomatici, anche se tendono a rallentare la progressione della malattia, senza però poter in nessun modo modificarne la etio-patogenesi (tabella 1). Vi sono due principali classi di farmaci per i quali è riconosciuta una certa efficacia terapeutica: ◆ Inibitori delle colinesterasi (AChEI) ◆ Antagonisti dei recettori N-metil D-aspartato (NMDA).
Inibitori dell’acetilcolinesterasi L’acetilcolina riveste un ruolo fondamentale nelle funzioni dell’apprendimento e della memoria ma è immediatamente inattivata dall’acetilcolinesterasi (AChE) (figura 1). È noto da diversi decenni che le alterazioni delle funzioni dei neuroni
36 luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
L’efficacia degli AChEI è stata rilevata in numerosi studi randomizzati in doppio cieco in pazienti con forme lievi o moderate di AD. Alla luce della crescente conoscenza dei meccanismi eziologici e sintomatici dell’AD, negli studi di efficacia vengono ormai inclusi le Activities of Daily Living (ADL) e i disturbi comportamentali (Behaviourial and Psycological Symptoms of Dementia - BPSD). Tali farmaci hanno determinato un miglioramento, anche se modesto: 1) delle capacità cognitive e globali in generale, seppure per durata limitata di 6-9 mesi e in alcuni studi aperti fino a tre anni, forse con un rallentamento nella progressione dei sintomi della malattia; 2) delle autonomie del vivere quotidiano (ADL), il cui declino risulta rallentato; 3) dei sintomi neuropsichiatrici e comportamentali, con ritardo nella comparsa dei sintomi, miglior controllo dell’apatia, dell’ansia, della depressione e delle allucinazioni. La maggior parte degli studi scientifici, seppur con qualche voce discorde, suggerisce che dosaggi maggiori siano più efficaci, compatibilmente con il rischio del potenziamento degli effetti collaterali tipici.
Sinapsi neuronale colinergica
Proprietà farmacodinamiche, posologia e modalità di somministrazione Tacrina La tacrina è il capostipite della categoria terapeutica degli AChEI. Questo farmaco fu approvato dalla Food and Drug Administration nel 1993, ma la sua diffusione in Europa è risultata limitata e in Italia non è stato mai commercializzato. La tacrina è in grado di migliorare i test della memoria e quelli cognitivi negli stadi iniziali e intermedi della malattia. Tuttavia la sua breve durata d’azione, la frequenza degli effetti collaterali, tra cui l’epatotossicità, le frequenti interazioni con altri farmaci comunemente somministrati all’anziano e la conseguente difficoltà di identificare la dose ottimale hanno di fatto portato all’abbandono di questa molecola, sostituita da altri farmaci come donepezil, rivastigmina e galantamina (box 1). Questi ultimi farmaci, attualmente disponibili in commercio, hanno efficacia più o meno simile tra loro. Il medico dovrà scegliere il farmaco più appropriato in base alle patologie concomitanti, alla presenza di altri farmaci, alla tolleranza, agli effetti collaterali e alla compliance del paziente (tabella 2). Al momento non esistono indicazioni o linee guida che orientino la scelta verso uno dei farmaci rispetto a un altro.
Figura 1
Donepezil Il donepezil è considerato il farmaco di primo impiego in grado di migliorare la memoria e/o rallentare l’evoluzione della demenza in pazienti con AD di grado lieve-moderato. È una molecola altamente lipofila, che di conseguenza diffonde rapidamente nel SNC agendo principalmente sull’AChE e in minor misura sulla BuChE. La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta 3-4 ore dopo la somministrazione orale. La sua emivita di eliminazione terminale è di 70 ore, con un conseguente raggiungimento dello steady state in tre settimane. Il donepezil si lega alle proteine plasmatiche per il 95 per cento e viene metabolizzato dal citocromo CYP450. L’eliminazione della molecola avviene per il 55 per cento per via renale e per il 15 per cento per via fecale.
Farmaci per la terapia dell’AD attualmente disponibili in commercio ATC
Gruppo chimico
Principio attivo
Forme farmaceutiche in commercio
Range dose/die
N06DA02
Anticolinesterasici
Donepezil
Compresse
5 - 10 mg
N06DA03
Anticolinesterasici
Rivastigmina
Capsule Cerotti transdermici
1,5- 3-4,5 e 6 mg 4,6 mg/24h, 9,5 mg/24 13,3 mg/2
N06DA04
Anticolinesterasici
Galantamina
Compresse rivestite Capsule RP
4 - 8 - 12 mg 8-16 - 24 mg
N06DX01
Altri farmaci anti-demenza
Memantina
Compresse Compresse RP Soluzione orale
10 - 20 mg 20 mg 5mg/erogazione
Tabella 1 37 luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
Inibitori della acetilcolinesterasi DONEpezIL
GALANTAMINA
RIVASTIGMINA
Inibitore specifico e reversibile della acetilcolinesterasi. È una molecola altamente lipofila che si concentra nel Sistema Nervoso Centrale, inibendo l’acetilcolinesterasi piu che la butirril colinesterasi.
Inibitore selettivo, competitivo e reversibile dell’acetilcolinesterasi. Aumenta l’azione intrinseca dell’acetilcolina sui recettori nicotinici, probabilmente legandosi a un sito allosterico del recettore.
Inibitore dell’acetil- e butirril colinesterasi di tipo carbamidico. Facilita la neurotrasmissione colinergica, rallentando l’inattivazione della acetilcolina rilasciata dai neuroni colinergici integri.
Determina miglioramento della memoria e/o rallentamento evoluzione della AD.
Determina un aumento dell’attività del sistema colinergico associato a un miglioramento della funzione cognitiva nei pazienti con AD.
Forma un complesso legame covalente che inattiva temporaneamente le colinesterasi, interagendo con i suoi enzimi bersaglio, con miglioramento dei deficit cognitivi a mediazione colinergica.
È indicato nel trattamento sintomatico della AD di grado lieve-moderato.
È indicato nel trattamento sintomatico della AD di grado lieve-moderato
È indicato nel trattamento sintomatico della AD di grado lieve-moderato e nella demenza associata a malattia di Parkinson di grado lieve -moderato
Assorbimento
La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta 3-4 ore dopo la somministrazione orale. L’emivita di eliminazione terminale è di circa 70 ore e pertanto la somministrazione multipla di dosi giornaliere consente un raggiungimento graduale dello stato stazionario. Al raggiungimento dello stato stazionario, in genere dopo 3 settimane, le concentrazioni plasmatiche di donepezil presentano variazioni giornaliere minime.
La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta rapidamente entro circa un’ora dalla somministrazione orale. La biodisponibilità è elevata e la presenza di cibo non influenza il grado di assorbimento.
La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta entro un’ora dalla somministrazione. L’assunzione di rivastigmina orale con il cibo ritarda l’assorbimento di 90 minuti, riduce i valori di concentrazione plasmatica massima e aumenta l’AUC del 30 per cento.
Distribuzione
Si lega per il 95 per cento alle proteine plasmatiche. Donepezil e i suoi metaboliti possono rimanere nell’organismo per oltre 10 giorni.
Il volume medio di distribuzione è di 175 litri. Il legame alle proteine plasmatiche è basso (18 per cento).
Attraversa rapidamente la barriera ematoencefalica. Circa il 40 per cento di rivastigmina si lega alle proteine plasmatiche,
Metabolismo
Donepezil viene metabolizzato dal citocromo CYP450 in diversi metaboliti non tutti identificati.
La galantamina viene metabolizzata dal CYP2D6 in O-desmetilgalantamina e dal CYP3A4 in galantamina N-ossido.
La rivastigmina viene metabolizzata rapidamente nel metabolita decarbamilato, principalmente per idrolisi da parte della colinesterasi.
Escrezione
Viene escreto per circa il 55 per cento immodificato nelle urine e per il 15 per cento nelle feci. La biotrasformazione e l’escrezione urinaria rappresentano le principali vie di eliminazione.
Il 18-22 per cento della dose viene escreto immodificato nelle urine in 24 ore.
L’escrezione renale dei metaboliti è rapida e praticamente completa (90 per cento) nelle 24 ore. Solo una piccola percentuale (1 per cento) della dose somministrata viene escreta nelle feci.
Effetti collaterali
Gli eventi avversi più comuni sono diarrea, crampi muscolari, affaticabilità, nausea, vomito e insonnia.
Gli eventi avversi più comuni sono nausea, vomito soprattutto durante la fase di titolazione.
Gli eventi avversi più comuni sono nausea (38 per cento) e vomito (23 per cento) soprattutto durante la fase di titolazione. Le donne sono risultate più sensibili a questo tipo di reazioni.
Controindicazioni
È controindicato nei pazienti con ipersensibilità accertata verso il donepezil e i derivati della piperidina oppure a qualsiasi degli eccipienti.
È controindicato nei pazienti con ipersensibilità accertata verso la galantamina o verso gli eccipienti. e nei soggetti con grave compromissione epatica e/o renale.
È controindicato nei pazienti con ipersensibilità accertata verso la rivastigmina o verso gli eccipienti. Per i soggetti con compromissione epatica e/o renale clinicamente significativa è necessario un attento monitoraggio della terapia.
Meccanismo d’azione
Effetti farmacologici
Impiego
Avvertenze
A causa della loro azione farmacologica, gli inibitori della colinesterasi possono avere effetti vagotonici sulla frequenza cardiaca. L’effetto di questo meccanismo può essere particolarmente rilevante nei pazienti con “malattia del nodo del seno” o con altri disturbi della conduzione cardiaca sopraventricolare (blocco atrioventricolare o seno atriale).
Box 1
Il donepezil è presente in commercio sia come classiche compresse sia come compresse oro-dispersibili da 5 mg e 10 mg. La dose iniziale è di 5 mg/ die in un’unica somministrazione. Tale dose, dopo 4-6 settimane può essere aumentata a 10 mg/die. Tale principio attivo è stato sperimentato anche in pazienti con demenza vascolare (VD) e con malattia di Lewy bodies (DLB), dimostrando tuttavia una minore efficacia sui sintomi comportamentali e sulle autonomie, per cui la Food and Drugs Administration non ha concesso l’allargamento prescrittivo a tali patologie.
Galantamina La galantamina è un alcaloide naturale che funge da inibitore selettivo competitivo dell’AChE, a lunga durata d’azione. Tale molecola aumenta l’azione intrinseca dell’acetilcolina anche sui recettori nicotinici, probabilmente legandosi a un sito allosterico del recettore. Di conseguenza si può ottenere una aumentata attività del sistema colinergico associata a un miglioramento della funzione cognitiva nei pazienti affetti da AD. La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta rapidamente entro circa un’ora dalla somministrazione orale. La sua biodisponibilità è elevata, ma la presenza di
38 luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
In studi sperimentali è stato dimostrato che la rivastigmina ha una prevalente selettività per l’AChE mentre è limitata per la BuChE (L. Annunziato e G. Di Renzo - Trattato di farmacologia Ediz. Idelson-Gnocchi). I due enzimi non sono distribuiti in modo omogeneo: l’AChE si concentra soprattutto nella corteccia, la BuChE soprattutto nell’amigdala e nell’ippocampo. La rivastigmina inibirebbe preferenzialmente gli enzimi situati nella corteccia e nell’ippocampo e, interagendo con i suoi enzimi bersaglio, forma un complesso legame covalente che inattiva temporaneamente le colinesterasi. Si determina così un miglioramento dei deficit cognitivi a mediazione colinergica, sia in corso di AD sia nella demenza associata alla malattia di Parkinson (PD-D). La rivastigmina, inoltre, sembra presentare la migliore selettività per le ChE cerebrali rispetto a quelle periferiche; pertanto appaiono bassi gli effetti colinergici periferici, come la bradicardia (Morganroth J. Et al. J. Clin. Pharmacol. 2002, 42: 558-68). La rivastigmina viene assorbita in modo rapido e completo. La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta entro un’ora dalla somministrazione. Il cibo ritarda l’assorbimento di rivastigmina di 90 minuti, riduce i valori di concentrazione plasmatica massima e aumenta l’AUC (Area sotto la curva) del 30 per cento. Circa il 40 per cento di rivastigmina si lega alle proteine plasmatiche. La rivastigmina attraversa rapidamente la barriera ematoencefalica e viene metabolizzata in modo rapido ed esteso nel metabolita decarbamilato, principalmente per idrolisi da parte della colinesterasi.
cibo rallenta la velocità di assorbimento e riduce la concentrazione ematica massima del 25 per cento, senza influenzarne il grado di assorbimento. Il volume medio di distribuzione è di 175 litri e il legame alle proteine plasmatiche è basso (18 per cento). L’escrezione avviene dopo metabolizzazione da parte del CYP2D6 in O-desmetilgalantamina e del CYP3A4 in galantamina N-ossido. Il 18-22 per cento della dose viene escreto immodificato nelle urine in 24 ore. La galantamina è commercializzata in compresse rivestite con film da 4 mg, 8 mg e 12 mg e in capsule rigide a rilascio prolungato da 8 mg, 16 mg e 24 mg. Deve essere assunta, preferibilmente con il cibo, al mattino e alla sera con acqua o altri liquidi. Si inizia con 4 mg due volte al giorno e, dopo quattro settimane, si può aumentare la dose a 8 mg due volte al giorno. Se il farmaco è ben tollerato, il medico può aumentare la dose a 12 mg al mattino e alla sera. Anche per la galantamina la dose di mantenimento è quella più alta tollerata e, dopo la fase di titolazione, al fine di ridurre il numero delle somministrazioni/die, può essere utile la scelta di formulazioni a rilascio prolungato (RP) per consentire la monosomministrazione. Rivastigmina La rivastigmina è un farmaco di elevata potenza in grado di inattivare le due colinesterasi (AChE e BuChE) in maniera pseudo-irreversibile attraverso un processo di carbamilazione.
Linee guida per l’utilizzo degli inibitori dell’acetilcolinesterasi nella gestione della malattia di Alzheimer Evidenza per l’uso di AChE-inibitori
Classe di evidenza(a) Linee guida per l’usodi AChE-inibitori
“Forza”delle linee guida b
Influenzano positivamente lo stato cognitivo
I
Devono essere considerati al fine di controllare i disturbi cognitivi
Standard
Influenzano positivamente lo stato funzionale
I
Devono essere considerati al fine di controllare lo stato funzionale
Standard
Riducono efficacemente i BPSD
I–II
Devono essere considerati al fine di controllare i BPSD
Standard
Mostrano efficacia nella AD da moderata a severa (MMSE < 10)
I–II
Devono essere considerati in caso di AD da moderata a severa
Raccomandazione
Possono rallentare la progressione della malattia
II–III
Iniziare il trattamento il prima possibile
Opzione pratica
Continuare il trattamento in pazienti che hanno tratto beneficio, anche in pazienti con MMSE < 10
Opzione pratica
Non devono essere considerati per prolungare la sopravvivenza
Opzione pratica
I
Non sono controindicati in presenza di sintomi indicanti malattia cerebrovascolare o fattori di rischio vascolare in pazienti con AD
Standard
Donepezil, galantamina e rivastigmina hanno mostrato un’efficacia simile, nei trials clinici, alle dosi raccomandate
I–II
Possono essere utilizzati per controllare i sintomi cognitivi, senza differenziazione tra composti specifici e secondo le preferenze del singolo medico
Standard
Gli effetti indesiderati sembrano essere meno frequenti con donepezil rispetto a galantamina o rivastigmina ai dosaggi raccomandati
II–III
Donepezil può essere preferito a galantamina e rivastigmina a causa di una minore incidenza di effetti indesiderati
Opzione pratica
Gli effetti indesiderati non precludono l’uso di AChE-inibitori nella pratica clinica
Standard
Le performance cognitive e funzionali possono diminuire se il trattamento viene interrotto Non vi è sufficiente evidenza riguardo alla maggiore sopravvivenza Mostrano efficacia in caso di AD con malattia cerebrovascolare o fattori di rischio vascolare
I principali effetti indesiderati comprendono problemi gastrointestinali, cardiaci, respiratori e muscolari
III II–III
I
BPSD = behavioural and psychological symptoms of dementia (sintomi comportamentali e psicologici della demenza); MMSE = Mini-Mental State Examination. a
Evidenze sostenute da trial randomizzati e controllati (classe I), da studi osservazionali o caso-controllo (classe II) o dal parere degli esperti (classe III).
Le linee guida devono essere adottate per garantire il miglior esito possibile per il paziente (standard), dovrebbero essere utilizzate ove possibile per assicurare il miglior esito per il paziente (raccomandazione) o possono essere prese in considerazione in situazioni particolari (opzione pratica).
b
Fonte: Linee Guida per il Trattamento della malattia di Alzheimer della Associazione Italiana di Psicogeriatria, Traduzione italiana tratta da: “Pathogenetic Implications and Clinical Guidelines for the Treatment of Alzheimer’s Disease”. Drugs & Aging 2005; Vol. 22 (Sup. 1): 1-40
Tabella 2 39 luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
L’escrezione renale dei metaboliti è rapida e praticamente completa (90 per cento) nelle 24 ore. Solo una piccola percentuale (meno dell’1 per cento) della dose somministrata viene escreta nelle feci. La rivastigmina è commercializzata sia in capsule rigide sia in cerotti. Tale farmaco va somministrato con una dose iniziale di 1,5 mg due volte al giorno, a colazione e a cena, e le capsule vanno deglutite intere. Se questa dose risulta ben tollerata per almeno due settimane, si può aumentare la dose del farmaco a 3 mg due volte al giorno. Gli aumenti a 4,5 mg e 6 mg due volte al giorno possono essere consentiti dopo un periodo di buona tollerabilità di almeno due settimane. Se durante il trattamento compaiono reazioni avverse, come nausea, vomito, dolore addominale, inappetenza, perdita di peso o peggioramento dei sintomi extrapiramidali nei soggetti con Parkinson-Demenza (PD-D) si può ridurre il trattamento di una o più dosi. Se gli effetti collaterali persistono, si deve ridurre la dose a quella precedentemente tollerata o sospendere il trattamento. La dose di mantenimento è quella più alta tollerata. Il trattamento deve essere mantenuto fin quando sia evidente un beneficio terapeutico, ma se il trattamento viene interrotto per diversi giorni, è necessario riprendere dalla dose più bassa (1,5 mg bid). Infine, se i sintomi della demenza non sono più influenzati dalla terapia si deve prendere in considerazione la sospensione del trattamento. I cerotti transdermici sono presenti in commercio in diversi dosaggi: 4,6 mg/24h, 9,5 mg/24h e 13.3 mg/24h. Il cerotto transdermico si deve applicare una volta al giorno sulla cute delle braccia, del torace o della schiena, se possibile alla stessa ora, iniziando dal dosaggio più basso (4,6 mg/24h). È possibile aumentare la dose, con le precedenti modalità, qualora sia presente una buona tolleranza.
Recettori AMPA e NMDA agonisti dell’acido glutammico
Figura 2 AChEI: sono consigliati dosaggi più bassi in pazienti con forme lievi o moderate. L’uso degli AChEI è associato a perdita di peso. Gli AChEI possono avere un effetto miorilassante succinilcolinico durante l’anestesia: opportuna la loro sospensione prima di un intervento chirurgico. Sconsigliata, infine, la loro somministrazione in associazione a farmaci con azione colinomimetica o anticolinergica.
Effetti collaterali Gli effetti collaterali dei farmaci AChEI sono molto simili (box 1). Quelli più comuni si manifestano con disturbi del tratto gastrointestinale come nausea, vomito, diarrea e inappetenza. Sono in rapporto alla dose, spesso fugaci e di solito superabili con una titolazione più lenta e con la loro somministrazione in concomitanza ai pasti. Gli effetti collaterali cardiovascolari (bradicardia e sincope) sono rari. Con i cerotti transdermici di rivastigmina si possono osservare reazioni cutanee al sito di applicazione come dermatite da contatto, di solito prevenibile cambiando quotidianamente il luogo di applicazione; se la dermatite persiste è opportuno sospenderre l'applicazione del cerotto con eventuale somministrazione del farmaco per via orale.
Antagonista N-metil-D-Aspartato (NMDA): la memantina Proprietà farmacodinamiche, posologia e modalità di somministrazione La memantina è l’unico antagonista non competitivo dei recettori NMDA voltaggio-dipendente, a moderata affinità. La sua azione si concretizza attraverso la riduzione di livelli patologicamente elevati di glutammato. Mentre nei soggetti sani l’antagonismo del recettore per l’NMDA inibisce sia l’apprendimento sia la memoria, nei soggetti con AD il farmaco contrasta l’eccessiva stimolazione dei recettori per il glutammato limitando gli effetti eccito-tossici e rallentando la progressione della malattia (tabella 3). La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta tra le 3 e le 8 ore. La memantina ha una biodisponibilità assoluta pari a circa il 100 per cento e il suo assorbimento non viene influenzato dal cibo. Circa il 45 per cento di memantina si lega alle proteine plasmatiche, mentre il volume di distribuzione si aggira intorno ai 10 l/kg. Nell’uomo, circa l’80 per cento del materiale in circolo rapportabile a memantina è presente come composto principale. I principali metaboliti umani sono N-3,5-dimetil-gludantano, la miscela isomerica di 4- e 6-idrossi-memantina, e 1-nitroso-3,5-dimetil-adamantano. Nessuno di questi metaboliti mostra un’attività antagonista-NMDA. La memantina viene eliminata per via renale: la gestione al livello renale coinvolge anche il
Controindicazioni Tutti gli inibitori della colinesterasi presentano alcune controindicazioni, tra cui particolari forme di cardiopatia, come la sindrome del nodo del seno o i disturbi della conduzione (blocco seno-atriale o atrio-ventricolare). Particolare prudenza deve essere poi osservata nel trattamento di soggetti con ulcera gastrica o duodenale, per l’aumento di secrezioni acido-gastriche. Tali farmaci vanno prescritti con attenzione a pazienti con anamnesi positiva per asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva. Gli AChEI possono causare ostruzioni urinarie o crisi convulsive, per cui particolare cautela deve essere posta in pazienti predisposti a questo tipo di disturbi. Per l’effetto colinomimetico gli AChEI possono peggiorare o indurre sintomi extrapiramidali, come bradicinesia o discinesia. In caso di grave compromissione renale o epatica è sconsigliato l’uso di
40 luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
Controindicazioni La memantina deve essere prescritta con cautela in pazienti con epilessia, storia di convulsioni o con fattori predisponenti l’epilessia e in pazienti con recente infarto del miocardio o insufficienza cardiaca congestizia non controllata. È consigliabile evitare l’uso concomitante di altri farmaci antagonisti-NMDA, quali l’amantadina, la ketamina o destrometorfano. Farmaci a base di cimetidina, ranitidina, procainamide, chinidina, chinina e nicotina portano a un potenziale rischio di aumento dei livelli plasmatici della memantina. Il concomitante uso di idroclorotiazide può ridurre i livelli plasmatici del diuretico. Gli effetti collaterali di L-DOPA, agonisti dopaminergici, anticolinergici possono aumentare se questi farmaci sono utilizzati insieme alla memantina. Al contrario gli effetti di barbiturici e neurolettici possono essere ridotti.
Inibitori N- methyl - D- aspartate reporter (NMDA) MEMANTINA Meccanismo d’azione
Antagonista non competitivo dei recettori NMDA voltaggiodipendente, a moderata affinità. Modula gli effetti dei livelli tonici patologicamente elevati di glutammato che possono comportare una disfunzione neuronale.
Effetti farmacologici
Si ritiene che il farmaco abbia un duplice effetto: sintomatico, migliorando in alcuni casi i sintomi cognitivi e comportamentali, e neuroprotettivo.
Impiego
È indicato nel trattamento sintomatico della demenza di Alzheimer di grado moderato-grave.
Assorbimento
La massima concentrazione plasmatica viene raggiunta tra le 3 e le 8 ore. La memantina ha una biodisponibilità assoluta pari a circa il 100 per cento. Non vi sono indicazioni relative all’influenza del cibo sull’assorbimento di questo farmaco.
Distribuzione
Circa il 45 per cento di memantina si lega alle proteine plasmatiche. Il volume di distribuzione si aggira intorno ai 10 l/kg.
Metabolismo
Nell’uomo, circa l’80 per cento del materiale in circolo rapportabile a memantina è presente come composto principale. I principali metaboliti umani sono N-3,5dimetil-gludantano, la miscela isomerica di 4- e 6-idrossimemantina, e 1-nitroso-3,5-dimetil-adamantano. Nessuno di questi metaboliti mostra un’attività antagonista-NMDA.
Escrezione
La memantina viene eliminata per via renale. La gestione al livello renale coinvolge anche il riassorbimento tubulare, probabilmente mediato da proteine di trasporto cationico.
Effetti collaterali
Gli eventi avversi più comuni sono capogiri, cefalea, stipsi, sonnolenza e ipertensione.
Controindicazioni
È controindicato nei pazienti con ipersensibilità accertata verso la memantina oppure a qualsiasi degli eccipienti.
Avvertenze
Si raccomanda cautela in pazienti con epilessia, precedente storia di convulsioni o pazienti con fattori predisponenti per l’epilessia. Evitare l’uso concomitante di antagonisti-N-metilD-aspartato (NMDA) quali amantadina, ketamina, o destrometorfano. Questi principi attivi agiscono sullo stesso sistema recettoriale su cui agisce la memantina: quindi le reazioni avverse potrebbero essere più evidenti.
Switch prescrittivo Nei casi in cui, nonostante l’eventuale aumento di dosaggio fino alla massima dose tollerata, si assista a una perdita di efficacia del farmaco o all’insorgenza di effetti collaterali non tollerabili, è possibile passare a un altro degli AChEI oppure, nel caso in cui la demenza sia peggiorata da forma lieve a moderata, alla memantina. La procedura di verifica di efficacia e tollerabilità in questi casi seguirà le stesse regole della prima somministrazione, con un monitoraggio a uno e a tre mesi, e in caso di risposta efficace dopo ulteriori sei mesi di trattamento.
Co-prescrizione di inibitori delle colinesterasi e di memantina Al momento esistono alcuni studi scientifici che hanno indagato l’efficacia terapeutica e la tollerabilità della co-somministrazione di AChEI e di memantina con risultati contraddittori e di interpretazione ancora dubbia. Il razionale di tali studi è dettato dalla differente modalità di azione di queste due classi di farmaci, che potrebbero avere un effetto sinergico sulla neurodegenerazione e permettere una maggiore stabilizzazione delle condizioni cliniche del paziente. Ciò nonostante, nel 2012 il Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) e l’European Medicines Agency (EMA) hanno espresso parere negativo all’immissione in commercio di una formulazione combinata di donepezil e memantina, ritenendo che non vi fosse un beneficio clinico, ma solo più effetti collaterali. Pertanto al momento non sembra raccomandabile la somministrazione contemporanea di AChEI e memantina, da considerare off-label.
Box 2
riassorbimento tubulare, probabilmente mediato da proteine di trasporto cationico (box 2). La memantina è disponibile in commercio come compresse rivestite con film da 10 mg e 20 mg e soluzione orale da 5 mg. Tale farmaco deve essere somministrato una volta al giorno, di solito al mattino, ai pasti. La dose massima giornaliera è di 20 mg, raggiunta aumentando di 5 mg per settimana per le prime tre settimane con il seguente schema posologico: ◆ prima settimana, mezza compressa da 10 mg o una erogazione della soluzione una volta al giorno; ◆ seconda settimana, una compressa da 10 mg o due erogazioni una volta al giorno; ◆ terza settimana, una compressa e mezza o tre erogazioni al giorno; ◆ dalla quarta settimana in poi: 1 compressa da 20 mg o quattro erogazioni una volta giorno. La dose di mantenimento consigliata è di 20 mg al giorno.
Regimi di dispensazione I farmaci utilizzati per la terapia della malattia di Alzheimer sono sottoposti a Nota AIFA 85 (Determinazione AIFA 22 Settembre 2009 - G.U. n. 238 13.10.2009) secondo la quale la prescrizione a totale carico del Servizio sanitario nazionale deve essere effettuata su diagnosi e piano terapeutico delle Unità di Valutazione Alzheimer (UVA), riconosciute a livello regionale. La prescrizione dei farmaci rimborsabili dal SSN è consentita per i pazienti AD con i seguenti valori della scala MMSE: ◆ per MMSE tra 21 e 24, AD di "grado lieve": donepezil, rivastigmina, galantamina;
Effetti collaterali Il farmaco è ben tollerato, anche se può causare vertigini, cefalea, astenia, stipsi, sonnolenza e ipertensione arteriosa.
41 luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
◆ per MMSE tra 10 e 20, AD di "grado moderato": donepezil, rivastigmina, ga-
Altri trattamenti farmacologici
lantamina e memantina. Le UVA hanno il compito di effettuare o, eventualmente, confermare la diagnosi precedente e di stabilire il grado di gravità in accordo alla scala MMSE. Il piano terapeutico deve essere formulato sulla base della diagnosi iniziale di probabile AD di grado lieve-moderato. È necessario il monitoraggio della risposta clinica alla terapia ai seguenti intervalli di tempo: ◆ a un mese, per la valutazione degli effetti collaterali e per l’aggiustamento del Piano Terapeutico; ◆ a tre mesi, per una prima valutazione della risposta e per il monitoraggio della tollerabilità: la rimborsabilità del trattamento oltre i tre mesi deve basarsi sul non peggioramento dello stato cognitivo del paziente valutato tramite MMSE ed esame clinico; ◆ ogni sei mesi per successive valutazioni della risposta e della tollerabilità. I farmaci sopra descritti sono presenti nel Prontuario Ospedale Territorio (PHT) (Determinazione AIFA 29.10.2004). Solo i farmaci destinati alla terapia di patologie che necessitano di diagnosi differenziale e controllo periodico del paziente da parte della struttura specialistica possono essere inseriti nel suddetto prontuario. Le varie modalità di dispensazione dei medicinali inclusi nel PHT si devono conciliare con l’esigenza di mantenere un controllo centralizzato a livello ospedaliero della patologia e la possibilità per il paziente di accedere, senza particolari disagi, all’erogazione dei farmaci. La dispensazione può avvenire sia attraverso le farmacie ospedaliere e/o distrettuali tramite “distribuzione diretta” (DD), sia presso la rete capillare delle farmacie territoriali, tramite la “distribuzione per conto” (DPC) in base agli accordi stipulati a livello regionale.
Farmaci nootropi e psicostimolanti Esiste un’ampia disponibilità di farmaci cosiddetti nootropi e psicostimolanti (box 3), utilizzabili in pazienti con demenza, per i quali non è però confermata l’efficacia terapeutica. Sulla maggior parte di queste molecole sono in corso studi sperimentali su animali di laboratorio e trial clinici dai quali si attendono maggiori evidenze sia sulla efficacia sia su potenziali effetti collaterali. I farmaci nootropi e psicostimolanti attualmente impiegati sono per esempio piracetam, selegelina, acetil-L-carnitina, glicerofosforiletanolammina e citicolina.
Altri farmaci Altri farmaci, normalmente indicati per il trattamento di tutt’altre patologie, hanno dimostrato in studi farmacologici un effetto pleiotropo nel trattare l’AD e altre demenze; al momento il loro uso è limitato ai soli trial farmacologici. ◆ Le statine sono indicate nel trattamento dell’ipercolesterolemia e nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari. Inoltre, si sono dimostrate efficaci nel ridurre l’estensione della lesione ischemica in pazienti con ictus cerebrale di tipo ischemico. Diversi studi hanno evidenziato una loro efficacia nella prevenzione dell’AD, ma alcune metanalisi e altre valutazioni ad hoc hanno smentito queste aspettative. Tuttavia, la somministrazione di statine nel ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari può avere un “razionale” nel prevenire le complicanze vascolari cerebrali che favoriscono la comparsa di AD nei pazienti anziani o inducono una demenza vascolare. ◆ La terapia con farmaci antipertensivi ha dimostrato una riduzione
Linee guida per l’uso di memantina e di altre farmacoterapie nella gestione della malattia di Alzheimer Evidenza in pazienti con AD
Classe di evidenzaa
Linee guida in pazienti con AD
“Forza” delle linee guidab
Memantina influenza positivamente lo stato cognitivo e funzionale in caso di AD da moderata a severa
I
Memantina deve essere considerata per il controllo della sintomatologia e il deterioramento cognitivo in caso di AD da moderata a severa
Standard
Memantina è efficace in associazione a donepezil in pazienti con AD da moderata a severa
I
Memantina deve essere considerata per pazienti con AD da moderata a grave già sotto trattamento con donepezil
Standard
Non vi è evidenza che gli NSAID siano efficaci nel trattamento della AD
I–II
Gli NSAID non devono essere considerati per il trattamento della AD
Standard
Esistono dati insufficienti circa l’efficacia di Gingko biloba
I–II
Gli estratti di Gingko biloba non devono essere connsiderati
Opzione pratica
La HRT è inefficace nelle donne con AD
I
La HRT non deve essere considerata in donne con AD
Standard
La vitamina E riduce la velocità di progressione della AD
I–II
La vitamina E può essere considerata in associazione ad altri trattamenti
Raccomandazione
SSRI e TCA sono efficaci nel trattamento della depressione, sebbene gli SSRI siano meglio tollerati
I
Gli SSRI, in particolare citalopram e sertralina, devono essere considerati per la depressione
Standard
Gli antipsicotici convenzionali e atipici sono efficaci contro i BPSD, sebbene gli agenti atipici siano meglio tollerati
I
Bassi dosaggi di olanzapina, quetiapina, risperidone o anche citalopram devono essere considerati per i BPSD
Standard
Usare gli antipsicotici atipici con cautela dopo la conferma che l’intervento non farmacologico è risultato inefficace
Standard
Gli antipsicotici atipici possono aumentare il rischio di eventi cerebrovascolari
II–III
BPSD = behavioural and psychological symptoms of dementia (sintomi comportamentali e psicologici di demenza); HRT = terapia sostitutiva ormonale; NSAID = farmaco antinfiammatorio non steroideo; SSRI = inibitore selettivo del reuptake della serotonina; TCA = antidepressivo triciclico. a
Evidenze sostenute da trial randomizzati e controllati (classe I), da studi osservazionali o caso-controllo (classe II) o dal parere degli esperti (classe III).
Le linee guida devono essere adottate per garantire il miglior esito possibile per il paziente (standard), dovrebbero essere utilizzate ove possibile per assicurare il miglior esito per il paziente (raccomandazione) o possono essere considerate in situazioni particolari (opzione pratica) b
Fonte: Linee Guida per il Trattamento della malattia di Alzheimer della Associazione Italiana di Psicogeriatria, Traduzione italiana tratta da: “Pathogenetic Implications and Clinical Guidelines for the Treatment of Alzheimer’s Disease”. Drugs & Aging 2005; Vol. 22 (Sup. 1): 1-40
Tabella 3 42 luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
Farmaci nootropi e psicostimolanti nella terapia per l’AD Principio attivo (ATC)
Piracetam (ATC: N06BX03)
Selegilina (ATC: N04BD01)
Carnitina (ATC: A16AA01)
Proprietà farmacodinamiche Effetti farmacologici Impiego
Forma Farmaceutica Dose/die
Categoria farmacoterapica Psicostimolanti, nootropi Farmacodinamica Il farmaco forma complessi mobili con i fosfolipidi di membrana aumentandone la stabilità. Impiego Dati gli effetti neuronali e vascolari, viene utilizzato per la terapia dei disturbi cognitivi da AD o da altre forme di demenza.
◆ Compresse 1.200 mg
Categoria farmacoterapeutica: Sostanze dopaminergiche Farmacodinamica Inibitore irreversibile e selettivo del sistema enzimatico MAO- B e a dosi elevate anche del MAO- A. Impiego Il farmaco è indicato nel trattamento della malattia di Parkinson, della depressione e della demenza senile. Categoria farmacoterapeutica Agonista funzione mitocondriale Farmacodinamica/Impiego Data la somiglianza strutturale con l’acetilcolina, l’acetil – L – Carnitina può essere impiegato come parasimpaticomimetico nella cura della malattia di Alzheimer e altre demenze.
◆ Soluzione orale o EV 3 g. ◆ Soluzione per infusione da12 g
Dose/die 7,2 g raggiungendo i 24 g nei giorni successivi ◆ Compresse ◆ Soluzione orale
Dose/die 10 mg
◆ Soluzione IM 1- 2- 2,5 g ◆ Soluzione orale 1- 1,5- 2 g ◆ Compresse 1 g ◆ Soluzione per infusione 2,5/250 ml
Dose /die (adulto) 2-4 g
Glicerofosforil-etanolammina (ATC: N06BX)
Citicolina (citidina-difosfato-colina) (ATC:N06BX06)
Categoria farmacoterapeutica Psicostimolanti Farmacodinamica La a-glicerofosforiletanolammina costituisce un intermedio fosfolipidico in grado di attivare la sintesi della fosfotidiletanolammina e della fosfodilcolina che partecipano alla composizione dei fosfolipidi di membrana e alla sintesi dell’acetilcolina. Impiego Impiegata nel trattamento coadiuvante delle sindromi involutive cerebrali dell’anziano con compromissione delle funzioni cognitive e mnesiche.
◆ Soluzione IM e EV da 500 mg: dose IM e EV 1g/die
Categoria farmacoterapeutica Psicostimolanti, nootropi Farmacodinamica Il farmaco è un intermedio della biosintesi della fosfatidilcolina (precursore dell’ACh). Modifica la funzionalità delle membrane neuronali. Impiego Trova indicazione nelle affezioni cerebrovascolari degenerative.
Soluzione IM, EV e per infusione da 500 e 1000 mg
◆ Soluzione orale da 500 mg: dose 500 mg bid ◆ Compresse da 500 mg: dose 500 mg bid
Dose/die 1g
Box 3
e di flavonoidi) in particolare un suo estratto - EGb761 -, ritenuto in passato efficace sui sintomi cognitivi di pazienti con AD, studi più recenti non hanno confermato tale effetto, ma solo un’azione leucopenizzante nelle prime fasi di malattia.
dell’incidenza di ictus cerebrale ischemico ed emorragico. Essendo l’ipertensione arteriosa il fattore di rischio più importante per le vasculopatie cerebrali, è evidente che l’effetto di questi farmaci possa ridurre il rischio di AD e di demenza vascolare in generale. ◆ Altri farmaci proposti nella prevenzione e nel trattamento della AD sono gli estrogeni utilizzati in fase post menopausale. Tuttavia la loro somministrazione non ha ridotto il rischio di AD e di altre demenze in donne in fase post menopausale, né ha migliorato i sintomi cognitivi in donne già affette da AD. Neanche uno studio di associazione rivastigmina ed estrogeni ha dato risultati positivi. ◆ La vitamina E è stata ritenuta per molto tempo utile nella prevenzione delle demenze, ma studi randomizzati in doppio cieco non hanno dimostrato alcuna efficacia. ◆ Anche per il Gingko-biloba, (presenza nelle foglie di terpeni, di polifenoli
I disturbi del comportamento Come già descritto in parte nei moduli precedenti, nel corso della storia naturale delle demenze sono spesso presenti disturbi del comportamento (Behavioral and Psycological Symptoms of Dementia, BPSD), che influiscono seriamente sulla qualità di vita del paziente, del caregiver e di tutta la famiglia e che pertanto devono essere adeguatamente trattati. Tali disturbi risultano eterogenei e non prevedibili, possono variare nel corso della stessa giornata in modo circadiano e sono sempre causa di grande sofferenza e preoccupazione. La loro diagnosi e la loro valutazione 43
luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
MOLECOLE IN GRADO DI RIDURRE LA PRODUZIONE DI AMILOIDE- b-42 (A- b -42) La produzione del peptide Ab-42 è regolata da un complesso sistema enzimatico che ha il compito di processare la Proteina Precursore della Amiloide (APPA). Il complesso enzimatico è costituito da due vie: una fisiologica non amiloidogenica, cioè non in grado di produrre il frammento Ab-42, e una in grado di produrlo detta amiloidogenica. La prima via, non amiloidogenica, costituita dall’alpha-secretasi taglia l’APP in maniera da produrre frammenti più lunghi non tossici. La seconda via amiloidogenica, invece attraverso la β-secretasi (BACE)1 produce frammenti che, successivamente tagliati da un altro enzima, la gamma-secretasi, rilasciando l’A b-42 tossico. Con questi presupposti sono state prodotte molecole, ancora in sperimentazione, dotate della capacità di inibire BACE con l’obiettivo di ridurre la produzione di A b-42. α - secretasi
β - secretasi
γ - secretasi
VIA NON AMILOIDOGENICA La a-secretasi fisiologica taglia l’APP in frammenti che non sono tossici. Visto il complessivo insuccesso ottenuto dagli studi con molecole che inattivano la via amiloidogenica, si è provato a produrre farmaci in grado di potenziare l’attività dell’alfa-secretasi che invece innesca la via non amiloidogenica della degradazione della APP. In questa classe di farmaci il principale è stato l’ansiolitico etazolate. Esso ha mostrato effetti positivi sulle performance cognitive di animali da esperimento, non confermati però in studi clinici sull’uomo.
VIA AMILOIDOGENICA La b-secretasi (BACE) dall’APP produce frammenti che vengono ulteriormente tagliati da un altro enzima (g-secretasi) rilasciando l’Ab-42-tossico. La conoscenza di questo processo ha portato la ricerca a produrre molecole, ancora in sperimentazione, dotate di capacità di inibire BACE con l’obiettivo di ridurre la produzione di A b-42. Di interesse sono gli studi effettuati su due nuovi farmaci per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, roglitazone e pioglitazone entrambi agonisti del recettore PPAR-γ (Peroxisome Proliferator-Activated Receptor gamma), che hanno mostrato la capacità di agire come inibitori della BACE e di promuovere la riduzione dei livelli di A β-42. I risultati non sembrano incoraggiarne l’uso nella demenza, anche se il legame tra diabete mellito tipo 2 e Alzheimer è oggetto di intense ricerche con quesiti ancora aperti.
VIA AMILOIDOGENICA La produzione di Ab-42 dall’APP aumenta con l’attività secretoria della g-secretasi, mentre l’inibizione di essa riduce il carico di A-β42. La maggior parte delle sperimentazioni cliniche con molecole in grado di inibire l’azione della g-secretasi riguardano il begacestat, il semagecestat e l’avagacestat. La produzione di tali farmaci, dopo un iniziale entusiasmo, è stata via via abbandonata da tutte le aziende farmaceutiche a causa della assenza di risultati sperimentali positivi e dello sviluppo di importanti effetti collaterali. Altra classe di molecole in grado di modulare l’attività della g-secretasi è costituita dai farmaci detti Selective Amyloid-Lowering Agent (SALA) il cui capostipite è l’antifiammatorio non steroideo tarenflurbil. Tale farmaco, utilizzato a basso dosaggio, non è in grado di inibire il sistema enzimatico COX, ma riduce la secrezione di amiloide b 42, favorendo la formazione di frammenti di b amiloide più brevi. Questa attività è stata dimostrata sia in colture cellulari sia in modelli animali. Tarenflurbil sembra in grado di modificare il processamento della proteina precursore dell’amiloide (APP) avendo come target il complesso enzimatico g- secretasi.
Box 4
sono fatte di solito con un’intervista al caregiver o ai familiari, che spesso non sono preparati ad affrontarne i disagi. I disturbi emotivi sono molto frequenti, anche se spesso quelli depressivi, come tristezza, infelicità e senso di preoccupazione sono difficili da comprendere. L’apatia e l’anedonia sono clinicamente evidenti, così come la preoccupazione per sé e l’ansia, che spesso portano ad irritabilità e aggressività. Questi ultimi sintomi sono spesso aggravati dalla concomitante presenza di insonnia o dolore. Frequenti anche il senso di abbandono da parte dei familiari, le false credenze o i sospetti, come idee deliranti di persone che vengono in casa per rubare, o del coniuge considerato come un impostore (sindrome di Capgras), oppure le accuse di infedeltà, di abbandono o ancora le manie di persecuzione. I disturbi della percezione sono frequenti in particolare nella DLB e consistono di solito in allucinazioni visive, ricorrenti, descritte dai pazienti nei singoli dettagli. Il movimento e la parola possono essere rallentati; in alcuni casi è presente un vagabondaggio afinalistico (wandering) L’agitazione si può esprimere con attività vocali, verbali o motorie inappropriate, peggiora con il progredire della malattia fino ad arrivare all’“urlo compulsivo” nella fasi terminali. I pazienti possono essere classificati in quattro categorie di comportamento: 1
1) fisicamente non aggressivi; 2) verbalmente non aggressivi; 3) fisicamente aggressivi; 4) verbalmente aggressivi. La perdita del ritmo circadiano e dell’orientamento temporale si manifesta in una grave insonnia, o con sonno frammentato, accompagnato di solito da periodi di sonno durante il giorno. La perdita dell’appetito è molto frequente e difficile da poter gestire: vi sono periodi anche lunghi di inappetenza, che talvolta si alternano con iperfagia. Il peso corporeo tende a diminuire con il progredire della malattia, anche in modo indipendente dall’alimentazione, e contribuisce al peggioramento delle condizioni cliniche e mentali del paziente. Il trattamento dei BPSD è all’inizio non farmacologico. È importante mantenere la calma, parlare con voce tranquilla e non insistere su alcuni comportamenti. Il paziente affetto da demenza non riesce a mantenere l’attenzione per molto tempo, per cui il caregiver o il familiare dovrebbero semplicemente cambiare argomento. Il vagare per casa in modo afinalistico non deve essere contrastato se il paziente non arreca danni a sé o ad altri. Non insistere sull’alimentazione, ma far consumare i pasti in compagnia, in modo da stimolare l’imitazione da parte del paziente che talora
BACE: Beta- Site APP- Cleaving Enzyme
44 luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
non si rende conto del cibo o del suo utilizzo. Bisogna evitare che il paziente dorma durante il giorno e occorre mantenere il più possibile un ritmo sonno-veglia adeguato. Gli ambienti da frequentare non devono essere né affollati né vuoti. Bisogna sempre escludere altre condizioni causa di BPSD, quali il dolore per varie patologie, la febbre, il malessere come la costipazione. Anche l’uso di farmaci impropri o non opportuni deve essere considerato, come l’effetto “paradosso” di alcuni tranquillanti, che possono eccitare invece di calmare. La mancata sedazione con farmaci neurolettici e tranquillanti e la necessità di aumentarne le dosi in tempi rapidi possono far sospettare un effetto da sovradosaggio; in questo caso bisogna convincere il caregiver e i suoi familiari a sospendere il farmaco per qualche giorno prima di tentare altre terapie. L’uso di alcuni farmaci potrebbe essere considerato un fattore predisponente l’insorgenza di BPSD, come gli antibiotici chinolonici, spesso causa di allucinazioni nel soggetto anziano e ancor più in quello con demenza. Quando i BPSD sono difficilmente controllabili, bisogna somministrare farmaci antipsicotici (tabella 4). Questi farmaci sono classificati come tipici e atipici. I farmaci antipsicotici tipici più utilizzati sono l’aloperidolo, la promazina, la clorpromazina. Quelli atipici o di seconda generazione sono la clozapina, l’olanzapina, il risperidone, la quietapina. Questi farmaci, sia tipici che atipici, non sono privi di effetti collaterali. Ricordiamo in particolare i sintomi extra-piramidali minori con antipsicotici atipici, la disfagia, l’eccessiva sedazione, la discinesie tardive, disturbi nella deambulazione con aumento del rischio di cadute. In un recente studio sembra che l’aloperidolo abbia un rischio (1,5) maggiore di morte rispetto a risperidone, olanzapina e quietapina, sebbene solo nei primi trenta giorni di trattamento. Gli antipsicotici sono controindicati nei pazienti con DLB, perché peggiorano i sintomi extra-piramidali. In questi casi è opportuna la somministrazione di benzodiazepine, sempre considerando il loro maggiore rischio di effetti paradossi e la possibile inibizione del respiro in pazienti predisposti con insufficienza respiratoria cronica. I farmaci antipsicotici devono essere somministrati a un dosaggio iniziale basso e successivamente aumentato lentamente, se necessario. Le dosi devono essere inferiori a quelle comunemente usate in giovani pazienti con disturbi psichiatrici, tenendo presente che un rapido aumento della dose del farmaco può determinare un effetto paradosso da sovradosaggio. Tutti i pazienti affetti da demenza in trattamento con farmaci antipsicotici devono essere assiduamente controllati per l’insorgenza di effetti collaterali indesiderati.
Immunoterapia passiva e attiva Nel 1999 furono presentati i primi risultati della somministrazione di un vaccino su topi transgenici: fu dimostrata la riduzione drastica di A-beta nelle placche senili attraverso la potente risposta del sistema immunitario. Analogo effetto, è stato rilevato sempre in modelli animali, anche con l’immunoterapia passiva, cioè con la somministrazione di anticorpi specifici che producevano un aumento della clearance dell’amiloide e la conseguente riduzione nelle placche senili. Alla luce di tali incoraggianti risultati sono stati pertanto iniziati studi clinici sull’uomo, su soggetti affetti da AD. In studi clinici sull’uomo sono stati effettuati trattamenti di immunoterapia attiva e passiva. ◆ L'immunoterapia attiva si attua attraverso la somministrazione di un vaccino che induce una risposta immunitaria contro la proteina A-beta. ◆ L'immunoterapia passiva prevede la somministrazione di anticorpi antiamiloide con l’obiettivo di ridurre o impedire la formazione di placche senili. I primi studi sull’uomo con immunoterapia attiva (vaccino AN1792) dopo una prima fase di entusiasmo, sono stati interrotti a causa dell’insorgenza, in alcuni pazienti, di una grave forma di meningoencefalite asettica, secondaria a una reazione infiammatoria del SNC. Da allora sono stati brevettati altri vaccini, (ad es., 1-11E2, il UB-311) che hanno mostrato significativa efficacia in modelli animali. In particolare un vaccino di seconda generazione, CAD 106, utilizzato in studi clinici su pazienti AD lievi, ha mostrato un ottimo profilo di tollerabilità e sicurezza, producendo una buona risposta immunitaria. Così come per molte altre malattie, la strada della immunoterapia passiva è sembrata da subito una valida strategia terapeutica alternativa alla immunoterapia attiva, gravata da non pochi effetti collaterali. Gli studi su modelli animali prevedono la somministrazione intra-craniale di anticorpi anti-amiloide, che in tempi rapidissimi portano alla riduzione degli accumuli di amiloide con un aspetto “ripulito” delle regioni cerebrali interessate. Pertanto, sulla base di questi incoraggianti risultati sono stati prodotti anticorpi monoclonali da somministrare all’uomo. Nel gennaio del 2014 sul The New England Journal of Medicine - Salloway S, et al. hanno pubblicato i risultati degli studi di fase 3 su soggetti affetti da AD utilizzanti due anticorpi monoclonali, solanezumab e bapineuzimab. Per entrambi questi farmaci i risultati sono stati deludenti, seppur con differenze tra i due anticorpi. Per il solanezumab i ricercatori non hanno notato benefici clinici, anche se è stato possibile dimostrare la sostanziale sicurezza dell’anticorpo con assenza di effetti collaterali di rilievo. Al contrario in una sottopopolazione di pazienti, in uno stadio molto lieve di malattia, l’anticorpo avrebbe mostrato una efficacia clinica significativa e promettente al punto da indurre l’approvazione di un nuovo studio, la cui conclusione è prevista per il 2017 . Anche per l’altro anticorpo monoclonale contro la proteina beta-amiloide, il bapineuzimab, i risultati sono stati molto deludenti sia in termini di efficacia, che di sicurezza: in un gruppo di pazienti è stata osservata l’insorgenza di edema cerebrale.
Box 5
L’uso di farmaci antipsicotici dovrebbe essere limitato nel tempo e somministrato sotto stretta osservazione medica. Gli effetti collaterali più comuni da olanzapina, risperidone e quietamina sono i seguenti: aumento del peso corporeo, ipotensione ortostatica, tachicardia, stipsi, vertigini, sincope, sonnolenza, secchezza delle fauci, dispepsia e dolore addominale. Deve essere sempre considerato il rischio di interazioni farmacologiche nell’associazione tra farmaci antipsicotici e antidepressivi, in particolare con gli inibitori del reuptake della serotonina. Alcuni studi hanno indicato un maggior rischio di infarto del miocardio e di ictus durante il trattamento con antipsicotici, ma più recenti valutazioni sembrano escludere questa associazione.
I principali farmaci per i BPSD nella demenza Antipsicotici
Altri Farmaci
Tipici
Atipici
Trazodone
Aloperidolo
Risperidone
Antiepilettici
Promazina
Olanzapina
Litio
Clorpromazina
Quetiapina
Benzodiazepine
Clozapina
Ipnotici (zolpidem, zoplicone, zaleplon)
Tabella 4 45
luglio 2014
ECM La malattia di Alzheimer
terapeutiche sono volte a ridurre l’effetto neurotossico di tali proteine attraverso molecole in grado di agire proprio contro il peptide neurotossico Abeta-42. Ciò avviene attraverso la riduzione della produzione e dell'aggregazione in fibrille, oppure aumentandone la clearance o riducendo i suoi effetti neurotossici. Altri possibili interventi farmacologici futuri sono costituiti dalla immunoterapia attiva e passiva. Le linee di ricerca attuali, orientate principalmente verso i suddetti obiettivi, sono riportate nei box 4 e 5. è evidente dai risultati dei lavori scientifici sinora pubblicati che la possibilità di utilizzare farmaci innovativi per il trattamento dell’AD non sono prossimi nel tempo. Quando farmaci simili saranno disponibili, dovranno essere prescritti solo in fase iniziale di malattia, per cui la diagnosi precoce di AD, come già accennato nei moduli precedenti, assumerà un ruolo sempre più importante e determinante per una terapia valida.
I farmaci antidepressivi possono essere utilizzati nel trattamento dei sintomi depressivi, in particolare gli inibitori del reuptake della serotonina. I più utilizzati sono la sertralina (50-100 mg/die), il citalopram (5-20 mg/ die), l’escitalopram (5-10 mg) soprattutto nel controllo dell’irritabilità, della depressione e dei disturbi del comportamento. L’uso di farmaci antiepilettici (valproato, carbamazepina) non è indicato per il trattamento dei BPSD; il loro uso è però spesso opportuno per il controllo di eventuali crisi epilettiche.
Nuove prospettive farmacologiche Nella patogenesi dell’AD il ruolo principale è svolto dall’accumulo di betaamiloide (A-beta), in particolare dal frammento Abeta42 nelle placche senili e di proteina tau nei grovigli neurofibrillari. Le nuove prospettive
Test
Modalità di partecipazione al corso Punto Effe, per il 2014, propone 3 corsi FAD per complessivi 37,5 crediti formativi, aperti a tutti i farmacisti territoriali. è possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Per maggiori informazioni www.edracorsi.it
4) La memantina è:
1) Quale associazione farmacologica è corretta nella terapia dell’AD? a) b) c) d)
a) b) c) d)
Rivastigmina + donepezil Donepezil + memantina Rivastigmina + galantamina Rivastigmina + memantina + tacrina
5) Donepezil, rivastigmina, galantamina e memantina sono rimborsati dal SSN con Piano Terapeutico dell’UVA se:
2) I cerotti transdermici a base di rivastigmina sono presenti in commercio in più dosaggi, quale tra le affermazioni di seguito riportate è corretta? a) b) c) d)
Un inibitore dell’acetilcolinesterasi Un antagonista non competitivo dei recettori NMDA Un inibitore irreversibile dell’acetilcolinesterasi Un antagonista competitivo dei recettori NMDA
a) b) c) d)
4,6 mg/24h -9,5 mg/24h e 13,3 mg/24h 3,5 mg/48h- 10 mg/24 h e 15 mg/24h 2,5 mg/24h – 5 mg bid 4 mg/48h- 8 mg/24 h
Prescritti a pazienti con AD di grado lieve-moderato Prescritti a pazienti con AD di grado grave Prescritti a pazienti con AD in fase avanzata della malattia Prescritti a pazienti con malattia di Parkinson-Demenza (PD-D)
3) Qual è la dose iniziale di rivastigmina per os nella terapia dell’AD?
6) I disturbi del comportamento correlati all’AD possono essere trattati con:
a) b) c) d)
a) b) c) d)
1,5 mg bid 4 mg/die 8 mg bid 6 mg/die
46 luglio 2014
Antipsicotici tipici e atipici Antidepressivi Stabilizzanti del tono dell'umore Antiepilettici
SECONDO CORSO 2014
ECM La malattia di Alzheimer
fad
Malattia di Alzheimer: il paziente, la famiglia, la società
P2-2014
13,5
CREDITI FORMATIVI ECM
Responsabile Scientifico:
Ettore Novellino Direttore Dipartimento di Farmacia, Università degli studi “Federico II” di Napoli Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società consortile di Diagnostica e Farmaceutica Molecolare - Presidente della Conferenza Nazionale dei Direttori di Farmacia e Farmacia Industriale - Direttore del CIRFF (Centro Interdipartimentale di ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Professore ordinario di Chimica farmaceutica e tossicologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Punto Effe propone 3 corsi FAD per l’anno 2014, per complessivi 37,5 crediti formativi, realizzati con la pubblicazione dei Dossier che costituiscono i contenuti di base. I corsi sono realizzati da Edra Lswr S.p.A. che ha conseguito accreditamento ECM FAD (Rif.n° 4252) presso la commissione Nazionale per la Formazione Continua. Edra Lswr S.p.A. è accreditata dalla Commissione nazionale ECM a fornire programmi di formazione continua per tutte le professioni. Edra Lswr S.p.A. si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza etica di questa attività ECM.
37,5
CREDITI FORMATIVI ECM PER 3 CORSI FAD
Modalità di partecipazione: La Fad di Punto Effe è aperta a tutti i Farmacisti territoriali. È possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Modalità di fruizione: Autoapprendimento con tutoraggio Durata della formazione: 9 ore, articolate su 7 moduli didattici, Punto Effe n° 7 – 8 – 9 – 10 – 11-12 e 13 ObiettivO Del SeCONDO CORSO: La Demenza di Alzheimer (AD) rappresenta una malattia di indiscussa rilevanza sociale e di preoccupante incidenza epidemiologica nell’immediato futuro a causa dell’invecchiamento generale della popolazione soprattutto nella società industrializzata: infatti, l’età è un’incontestabile fattore di rischio. Il corso, dedicato al farmacista territoriale o di comunità (legge 69/2009), si pone come valido strumento di approfondimento ed aggiornamento culturale su una patologia cronica che richiede complessi servizi assistenziali. Sulla Malattia di Alzheimer vengono fornite ai partecipanti sintetiche ed esaustive trattazioni, scientificamente rigorose, sulle diverse problematiche di natura clinico-epidemiologica, diagnostica, terapeutica ed assistenziale per questa tipologia di paziente. L’acquisizione di nuove competenze tecnico-scientifiche costituiscono gli elementi fondamentali indispensabili perché il farmacista intervenga per l’applicazione della pharmaceutical care. Avvio e conclusione del corso: L’avvio del corso è fissato in data 3 aprile 2014. La compilazione e superamento dei questionari di valutazione dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2014, data di chiusura del corso stesso. Questionario di valutazione: L’erogazione dei crediti formativi è subordinata al superamento dei questionari di valutazione (75% di risposte esatte totali), e allo svolgimento del percorso formativo dei 7 moduli didattici.
47 luglio 2014
Primo piano Gestione
Occhio al magazzino Un elemento da valutare con attenzione ai fini di una corretta amministrazione finanziaria di Nicola Brunello, Studio Brunello e partner (Venezia)
nell’analisi abbiamo disponibile l’informazione del costo medio ponderato, tale configurazio-
P
ne di costo deve essere presa sia nell’anno N-1 che nell’anno N. Nel nostro caso abbiamo fatto
erché un altro articolo sulla ge-
dell’analisi, era che l’unico valore di bilancio che
riferimento al prezzo di vendita al lordo Iva e al
stione del magazzino? Perché ci
aveva subito una forte variazione, da un an-
prezzo di acquisto altrettanto al lordo Iva. Spie-
serve, in continuazione del discor-
no all’altro, era il magazzino, che evidenziava
ghiamo rapidamente i tre indicatori che trovere-
so iniziato nel numero 6/2014 di
un aumento di circa 17.000 euro, passando da
te nel corso dell’analisi:
Punto Effe, evidenziare i riflessi
157.000 euro a 174.000 euro. Gli altri 1.000 euro
◆
della gestione del magazzino sulla gestione fi-
di diminuzione di liquidità erano persi in alcune
magazzino sul fatturato dell’anno conside-
nanziaria in applicazione di un approccio al pro-
voci con importi unitari molto bassi, quindi non li
rato. Tale indicatore consente di mettere in
blema il più possibile pragmatico. Per ricostruire
consideriamo.
relazione le dinamiche delle vendite con le
sta di un cliente il quale ci comunicava come,
Premessa
◆
nonostante dalla analisi delle statistiche di ven-
Prima di analizzare il magazzino è importante
cenze, tra due momenti specifici: questo in-
dita emergesse un risultato nel complesso po-
specificare che la sua crescita non indica di per
dicatore mi spiega in quali comparti siano gli
sitivo, la situazione bancaria del conto corrente
sé una performance negativa di gestione, pur-
eventuali aumenti/diminuzioni di giacenze, e
non seguisse il medesimo andamento. Questo
ché però sia il risultato di un processo decisiona-
quindi mi dice dove c’è stato drenaggio o libe-
mette in evidenza come le dimensioni della
le. Virtualmente se un soggetto economico non
razione di liquidità;
gestione aziendale (reddituale, patrimoniale
avesse vincoli finanziari, fisici (spazio), i prodotti
◆ il terzo, che merita una spiegazione un po’ più
e finanziaria) siano “disaccoppiate” da alcuni
non avessero scadenza o obsolescenza e non ci
approfondita, è l’indice di rotazione delle merci,
fenomeni, uno dei quali è proprio il magazzino.
fosse il rischio di invenduto, potrebbe approvvi-
che esprime il numero di volte in cui le scorte
Nel prosieguo, pertanto, cerchiamo di spiegare
gionarsi tutte le volte che trova delle condizioni
di merci si rinnovano completamente nell’arco
quanto sopra asserito, anche se con qualche
di acquisto vantaggiose, portando un migliora-
di tempo preso in esame. Il periodo di tempo
deroga alla rigorosità scientifica, e di capire cosa
mento della marginalità della sua attività. Que-
considerato potrà essere l’anno, ma anche un
è successo nello specifico caso d’impresa. Tor-
sto, evidentemente, impegnerebbe però molto
periodo inferiore. In genere si prende l’arco di
nando infatti al caso di studio, il sintomo, ovvero
capitale. In realtà è premiato chi riesce a otte-
un anno, eventualmente “scorrevole” (gli ultimi
il peggioramento della posizione finanziaria per
nere i migliori risultati impegnando adeguata
dodici mesi antecedenti al momento di analisi)
circa 25.000 euro, era parzialmente spiegato da
quantità di capitale in giusto equilibrio tra buone
per analizzare l’andamento.
una diminuzione del margine di contribuzione di
condizioni di acquisto e dimensioni economiche
Il calcolo dell’indice di rotazione del magazzino
circa 6.900 euro, a sostanziale parità di altri in-
del magazzino. Giova ripetere che le analisi de-
è importante per comprendere qual è il tempo
dicatori economici. Quindi dovevamo spiegare
vono essere effettuate utilizzando criteri uni-
necessario affinché i mezzi finanziari investiti
l’origine della variazione per altri 18.000 euro
formi per i vari esercizi. Se l’anno N-1 i dati sono
nelle merci vengano recuperati. Più alto è l’indice
circa di liquidità, che mancavano all’appello. La
al lordo Iva, dovranno avere le stesse caratteri-
di rotazione, migliore è la performance del ma-
conclusione, a cui siamo pervenuti nel corso
stiche anche i dati dell’anno N; analogamente se
gazzino. Nel caso in analisi abbiamo calcolato,
da dove siamo partiti: l’analisi è nata dalla richie-
il primo è l’incidenza del valore al 31/12 del
dinamiche del magazzino;
48 luglio 2014
il secondo è la variazione in euro delle gia-
Primo piano Gestione
essendo l’unica informazione per la quale ave-
caratteristiche degli acquisti, la tipologia di clien-
percentuale); variazione margine di comparto in
vamo a disposizione i dati, la rotazione del ma-
tela e una serie di altri fattori che alle volte pon-
euro; variazione delle vendite tra anno N e N-1
gazzino a valore, anche se sarebbe importante
gono dei vincoli strutturali. Fatta questa prima
(scostamento percentuale). Nel caso in analisi,
verificare anche la rotazione a quantità per ana-
e semplicistica analisi, andiamo ad analizzare i
si osserva che proprio i comparti che eviden-
lizzare altri fenomeni della gestione d’impresa.
singoli comparti che compongono il magazzino,
ziano un aumento di valore di giacenze, etico
Quindi stimando i dati di scorta media per il pe-
cercando di scomporre la variazione nelle sue
A e C e parafarmaco - e, all’interno del para-
riodo (giacenze iniziali + rimanenze finali)/2), la
singole componenti, per capire se l’aumento è
farmaco, alimentazione e dietetica e igiene e
rotazione è stata calcolata come segue:
un fenomeno che poteva essere evitato o me-
cosmesi - denunciano una diminuzione (leg-
Indice di rotazione del magazzino al 31/12
no. Per fare il confronto abbiamo preso, come
gasi peggioramento) dell’indice di rotazione. Lo
dell’anno N: vendite dell’anno
già evidenziato, due periodi confrontabili, le gia-
stesso risultato si evince anche dall’aumento
N/giacenza media anno N.
cenze medie dell’anno n e quelle dell’anno N-1.
dei giorni medi di giacenza. Va segnalato co-
Analogamente, se l’analisi è ristretta a un
Come si vede da un anno all’altro, il magazzino è
me ci siano anche altri comparti che riportano
comparto, faremo riferimento solo ai dati del-
cresciuto di oltre 17.000 euro, che è buona par-
un peggioramento che però, essendo di entità
lo specifico comparto. Il valore che l’indicato-
te del valore restituito dall’analisi della liquidità
molto ridotta, determinano un impatto minimo
re mi restituisce può essere trasformato nel
(banalmente, il confronto fra due estratti conto
dal punto di vista finanziario. Pertanto in sede
numero di giorni medi durante i quali le merci
del medesimo periodo in anni differenti). Come
di analisi non li andremo a considerare. Trovata
restano a magazzino, quindi rappresenta il
si vede i dati sono “testardi” ci restituiscono l’in-
la differenza, abbiamo capito insieme al titolare
tempo intercorrente tra il momento della con-
formazione richiesta, si tratta solo di abituarsi a
da un lato le ragioni dell’accaduto e dall’altro se
segna e il momento della vendita, con questa
capire dove cercarla. Nello specifico i tre com-
fosse necessario prendere qualche iniziativa.
semplice formula:
parti che hanno portato la totalità dell’aumento
Le eventuali azioni correttive non sono neces-
Numero di giorni di giacenza medio:
sono: etico (fascia A e C) e parafarmaco. Tra-
sariamente univoche.
365/Indice di rotazione del magazzino.
lasciando fascia A e C per ragioni di spazio e
A nostro parere questo ultimo indicatore ren-
approfondendo il parafarmaco del quale inse-
de molto bene l’idea di quanto importante sia
riamo il dettaglio, si vede come le giacenze dei
Analisi dei dati insieme al titolare
l’indicatore in analisi. Proseguendo con l’analisi
comparti alimentazione e dietetica e igiene e
Il titolare non si era accorto che erano cresciute
del magazzino, abbiamo trovato le cause della
cosmesi costituiscano la ragione della crescita.
le giacenze, in particolare di etico A e di parafar-
variazione negativa di disponibilità finanzia-
Agli stessi risultati si sarebbe arrivati analizzan-
maci. L’aumento delle giacenze di etico A è stato
ria per la sua quasi totalità. Il passo successivo
do gli indici di rotazione e la loro variazione tra un
fatto risalire alla circostanza che, per contrasta-
è cercare di andare a capire il perché di questa
anno e l’altro. Nella tabella 3 abbiamo riassunto
re le minori vendite, il titolare è ricorso ad acquisti
variazione di magazzino, superando alcune re-
in una unica serie di informazioni quanto detto.
diretti per cercare di migliorare la marginalità. Tali
sistenze (emotive) da parte del titolare, che si
Le colonne rappresentano le seguenti infor-
acquisti hanno portato solo parzialmente i risul-
sentiva accusato di mala gestio del magazzino.
mazioni: valore delle giacenze medie anno N e
tati sperati, anche per effetto della progressiva
Lo scopo è capire le cause che hanno portato a
anno N-1; indice di rotazione anno N e anno N-1;
“genericazione” delle vendite. Il risultato è stato
questi valori, per individuare se e come liberare
variazione dell’indice di rotazione tra anno N e
comunque un aumento importante di giacenza,
la liquidità “intrappolata” nel magazzino stesso.
anno N-1 (scostamento percentuale); stima dei
forse evitabile in questa fase. Le giacenze di eti-
Premettiamo: un aumento di vendite, come è
giorni di giacenza media delle merci nell’anno N
co fascia C sono cresciute per le stesse ragioni,
il caso corrente, generalmente porta - a parità
e nell’anno N-1 (giorni medi); margine di ricarico
ma il beneficio è stato più tangibile. L’analisi del
di condizioni - un aumento di magazzino. Ri-
percentuale sulle vendite; variazione marginali-
contributo al margine effettuata nell’articolo
correndo al sopra citato indicatore di incidenza,
tà sulle vendite tra anno N e N-1 (scostamento
del n. 6/2014, e riportata per semplicità nella
siamo in grado di stimare che la variazione di magazzino legata alla variazione di fatturato è circa pari a 2.000 euro. Si veda l’esempio numerico nella tabella 1. Non entriamo nel merito della valutazione se il 12 per cento di incidenza
Stima della variazione del magazzino legata alla variazione del fatturato Anno N-1
del magazzino sul fatturato annuo sia un da-
to adeguato, anche se dalla nostra esperienza
Anno N
Fatturato
Magazzino
Incidenza
Fatturato
Magazzino Reale
€ 1.313.162
€ 157.579
12,0%
€ 1.329.280
€ 174.713
13,1%
potrebbe risultare un dato elevato. Ma per giu-
Magazzino Teorico a Parità di Incidenza
€ 1.329.280
€ 159.514
12,0%
dicare correttamente questa incidenza biso-
Variazione di Magazzino Legata all’aumento di Fatturato
Magazzino
Incidenza
€ 1.934
Tabella 1
gna analizzare la specificità della farmacia, le 49 luglio 2014
Primo piano Gestione
Analisi degli scostamenti a valore delle giacenze di magazzino al 31/12 Magazzino
Anno N-1 (Giacenze al 31/12)
Anno N-1 (Giacenze al 31/12)
Scostamenti Valore Giacenze
Valore
Incidenza % Valore
Valore
Incidenza % Valore
€
Etici A
€ 35.573
22,6%
€ 42.105
24,1%
Etici C
€ 9.214
5,8%
€ 11.624
6,7%
Tipologia
Scostamento Valore Vendite Anno N/Anno N-1
Scostamento %
€
Scostamento %
€ 6.532
18,4%
-€ 16.098
-2,7%
€ 2.410
26,2%
€ 14.697
10,1%
SOP
€ 3.496
2,2%
€ 4.084
2,3%
€ 588
16,8%
€ 4.126
11,1%
OTC
€ 15.517
9,8%
€ 15.534
8,9%
€ 17
0,1%
€ 2.784
3,3%
Parafarmaci
€ 90.880
57,7%
€ 98.484
56,4%
€ 7.604
8,4%
€ 11.028
2,9%
Omeopatici
€ 1.466
0,9%
€ 1.218
0,7%
-€ 248
-16,9%
-€ 293
-3,6%
Ospedalieri
€ 35
0,0%
€ 25
0,0%
-€ 10
-28,8%
-€ 7
-5,5%
Veterinari
€ 581
0,4%
€ 832
0,5%
€ 251
43,2%
-€ 135
-1,4%
Materie Prime
€ 306
0,2%
€ 369
0,2%
€ 63
20,5%
€ 172
9,8%
€ 511
0,3%
€ 438
0,3%
-€ 74
-14,4%
-€ 157
-0,3%
€ 174.713
100,0%
€ 17.134
10,9%
€ 16.118
1,2%
Altri Totale Magazzino Parafarmaco Tipologia Galenica Omeopatia e Medicina Naturale
€ 157.579
100,0%
Anno N-1 (Giacenze al 31/12) Incidenza % Valore
Valore € 124
0,1%
Anno N-1 (Giacenze al 31/12) Valore € 113
Incidenza % Valore 0,1%
Scostamenti Valore Giacenze €
Scostamento %
-€ 11
-8,6%
Scostamento Valore Vendite Anno N/Anno N-1 €
Scostamento %
-€ 49
-18,6%
€ 47
0,1%
€ 28
0,0%
-€ 19
-40,3%
-€ 49
-18,6%
€ 423
0,5%
€ 348
0,4%
-€ 75
-17,8%
-€ 418
-16,0%
€ 18.858
20,8%
€ 23.695
24,1%
€ 4.837
25,6%
€ 11.601
9,4%
€ 76
0,1%
€ 193
0,2%
€ 117
155,4%
€ 317
279,9%
Igiene e Cosmesi
€ 36.146
39,8%
€ 39.539
40,1%
€ 3.394
9,4%
-€ 323
-0,3%
Articoli Sanitari
€ 35.206
38,7%
€ 34.568
35,1%
-€ 638
-1,8%
-€ 51
-0,0%
Totale
€ 90.880
100,0%
€ 98.484
100,0%
€ 7.604
8,4%
€ 11.028
2,9%
Erboristeria e Fitoterapia Alimentazione e Dietetica Acque Minerali
Tabella2
tabella 3, evidenzia come il contributo a livello
comparto è cresciuto di 11.500 euro circa e il
clienti attraverso gli sconti. Il tutto senza portare
di margine della fascia C ha più che annullato
magazzino di 5.000 circa. Probabilmente per
un sensibile aumento delle vendite. L’aumen-
la perdita di margine della fascia A. Una cre-
conquistare nuovi spazi di vendita il farmacista
to del magazzino era servito a non intaccare i
scita di giacenze che ha quindi portato il risul-
ha ritenuto di aumentare la profondità dell’of-
ricavi, ma probabilmente andava implemen-
tato atteso.
ferta e agire sugli sconti. Forse l’indicatore più
tata una strategia di differenziazione più che di
Per il parafarmaco va fatto un discorso più arti-
critico su questo comparto è la perdita di margi-
ampliamento dell’offerta. Generalmente, dalla
colato. Con riferimento alla classificazione Atc,
nalità e non il rallentamento della rotazione. Una
nostra esperienza, per questo comparto un va-
sono state analizzate le categorie presenti nella
rotazione di 6,33 per l’anno N è un dato proba-
lore della rotazione del magazzino pari a 2,63 è
gestione della farmacia, focalizzando l’appro-
bilmente migliorabile, ma paga lo scotto di un
abbastanza comune e deriva dal valore medio
fondimento prevalentemente sui comparti di
anno di investimenti sul comparto.
di prodotti che girano soddisfacentemente be-
igiene e cosmesi e alimentazione e dietetica,
◆
Igiene e cosmesi: su questo comparto, per
ne e prodotti slow moving che vanno monitorati
che sono i due comparti che hanno evidenziato
mantenere le vendite si è agito sull’ampiez-
attentamente. Questi ultimi alle volte rappre-
le variazioni più significative. Le altre categorie
za dell’offerta e, a sensazione del titolare, era
sentano la maggior parte dei prodotti presenti
di parafarmaco, quali veterinaria, apparato ga-
stato raggiunto un miglioramento dei margini
nel comparto.
strointestinale, dermatologici, organi di senso
a seguito di migliori condizioni in fase di ac-
e altro, che nel caso in analisi risultavano vuote,
quisto. In realtà tale risultato non si legge sul
E adesso?
non sono state considerate.
bilancino gestionale perché parte del migliora-
Adesso che abbiamo capito insieme al titolare
mento in fase di acquisto era stato trasferito ai
le cause degli scostamenti, e discusso se valga
◆
Alimentazione e dietetica: il fatturato del
50 luglio 2014
Primo piano Gestione
Analisi delle rotazioni del magazzino comparata con la variazione di marginalità del comparto Magazzino Tipologia
Anno N-1 (Valori Medi di Giacenza) Valore
Anno N (Valori Medi di Giacenza)
Indice Rotazione
Var. Indice di Rotazione
Valore
Indice Rotazione
%
Stima Giorni Medi di Giacenza
Margine %
N-1
N
N
N-1
Var Margine %
Var Margine €
Var Vendite
%
€
%
Etici A
€ 35.395
16,79
€ 38.810
14,90
-11,3%
22
24
28,4%
28,4%
0,1%
-€ 4.442
-2,7%
Etici C
€ 9.168
15,82
€ 10.404
15,35
-2,9%
23
24
33,1%
33,1%
0,1%
€ 4.921
10,1%
SOP
€ 3.478
10,67
€ 3.787
10,89
2,1%
34
34
37,0%
35,4%
-4,3%
€ 872
11,1%
OTC
€ 15.439
5,54
€ 15.543
5,68
2,6%
66
64
40,5%
39,1%
-3,6%
-€ 176
3,3%
Parafarmaci
€ 90.425
4,17
€ 94.707
4,10
-1,7%
87
89
24,0%
21,2%
-11,5%
-€ 8.026
2,9%
Omeopatici
€ 1.458
5,53
€ 1.346
5,77
4,4%
66
63
30,9%
31,5%
2,0%
-€ 43
-3,6%
Ospedalieri
€ 35
3,45
€ 30
3,77
9,3%
106
97
27,7%
28,7%
3,6%
-€ 1
-5,5%
Veterinari
€ 578
16,17
€ 705
13,08
-19,1%
23
28
29,2%
31,7%
8,5%
€ 189
-1,4%
Materie Prime
€ 305
5,78
€ 337
5,73
-0,8%
63
64
44,9%
41,1%
-8,5%
€4
9,8%
Altri
€ 509
106,96
€ 476
114,01
6,6%
3
3
9,4%
9,0%
-3,7%
-€ 203
-0,3%
€ 156.792
8,38
€ 166.146
8,00
-4,5%
44
46
27,9%
27,1%
-3,1%
-€ 6.905
1,2%
Var Margine %
Var Margine €
Var Vendite
%
€
%
Totale Magazzino Parafarmaco Tipologia Galenica
Anno N-1 (Valori Medi di Giacenza) Valore
Anno N (Valori Medi di Giacenza)
Indice Rotazione Val
Valore
Var. Indice di Rotazione
Indice Rotazione Val
%
Stima Giorni Medi di Giacenza
Margine %
N-1
N
N
N-1
€ 123
2,14
€ 119
1,81
-15,5%
171
202
42,4%
43,5%
2,6%
-€ 18
-18,6%
€ 47
5,64
€ 38
5,68
0,7%
65
64
24,9%
23,1%
-7,1%
-€ 16
-18,6%
€ 421
6,19
€ 387
5,66
-8,6%
59
65
29,9%
30,4%
1,4%
-€ 115
-16,0%
Alimentazione e Dietetica
€ 18.764
6,55
€ 21.246
6,33
-3,3%
56
58
21,9%
19,1%
-13,0%
-€ 1.288
9,4%
Acque Minerali
€ 75
1,51
€ 133
3,23
114,6%
242
113
29,4%
29,5%
0,3%
€ 94
279,9%
Omeopatia e Medicina Naturale Erboristeria e Fitoterapia
Igiene e Cosmesi
€ 35.965
2,78
€ 37.848
2,63
-5,3%
132
139
26,9%
24,1%
-10,2%
-€ 2.802
-0,3%
Articoli Sanitari
€ 35.030
4,32
€ 34.936
4,33
0,2%
84
84
23,6%
21,0%
-10,8%
-€ 3.879
-0,0%
Totale
€ 90.425
4,17
€ 94.707
4,10
-1,7%
87
89
24,0%
21,2%
-11,5%
-€ 8.026
2,9%
Tabella3
o meno la pena di prendere qualche iniziativa
scopo di capire se esistono linee che girano più
che compari dati tra loro dipendenti, anche se
per porvi rimedio, il passo successivo (e qui
lentamente delle altre. Il tutto tenendo in con-
differenti), l’analisi della redditività delle gia-
dipende dal gestionale presente in farmacia) è
siderazione anche il layout e il posizionamento
cenze di magazzino, o il vendor rating (vie-
quello di effettuare dei carotaggi, termine me-
fisico nel punto vendita per capire se tutti gli
ne così chiamata la metodologia che cerca di
diato dalla geologia e utilizzato per l’analisi dei
spazi hanno gli stessi livelli di efficacia all’inter-
oggettivare l’analisi dei fornitori in tutti i suoi
dati, sui comparti sui quali intervenire. In questo
no del punto vendita. La stessa metodologia
aspetti, non solo il prezzo ma anche il servizio).
senso, ci siamo lasciati con il titolare che avreb-
applicata si può utilizzare per tutti i comparti
Quello che ci interessa è comunque dimostra-
be fatto lui gli approfondimenti del caso. Noi,
dove risulti necessario un approfondimento.
re come già con alcune analisi semplici e disponibili in quasi tutti i gestionali, si riesca a fare
personalmente, gli abbiamo detto che avremmo approfondito in particolare il comparto igie-
Concludendo
un lavoro di prima scrematura che può portare
ne e cosmesi, cercando di vedere le rotazioni
Esistono altre tecniche di analisi riferite al ma-
a una potenziale ottimizzazione delle giacenze
dei sottocomparti e magari, se disponibile, un
gazzino, anche molto potenti, quali la cross
di magazzino e pertanto del risultato della ge-
indicatore di rotazione per produttore allo
analysis (viene così chiamata qualsiasi analisi
stione di impresa.
51 luglio 2014
Primo piano Legale
Il rito laziale La competenza in materia di revisione della pianta organica ai Comuni con la surroga della Regione a cura dello studio dell’avvocato bruno riccardo nicoloso Firenze - Roma (b.r.nicoloso@tin.it)
I
l problema delle competenze amministrative in tema di pianificazione delle sedi farmaceutiche nel contesto della novella normativa di cui articolo 11 della Legge n. 27/2012 è già stato affronta-
to da questo osservatorio legale non solo in riferimento alla istituzione delle nuove farmacie mediante l’applicazione del nuovo quorum demografico di cui all’articolo 11, comma 1, lettera a) e comma 2, della Legge n. 27/2012, da assegnare mediante il concorso straordinario per soli titoli previsto dall’articolo 11, comma 3, della Legge n. 27/2012 (Punto Effe n. 17/2012: “Incompetenza e
incompatibilità”), ma anche in relazione alla revisione ordinaria delle sedi farmaceutiche secondo la previsione dell’articolo 11, comma 1, lettera c) della Legge n. 27/2012, e l’eventuale istituzione di nuove sedi farmaceutiche da assegnare mediante il concorso ordinario per titoli ed esami previsto dall’articolo 4 della Legge n. 362/1991 (Punto Effe n. 19/2013: “Il giudizio di Salomone”). Sotto quest’ultimo profilo sono in atto le iniziative che, a vari livelli amministrativi, preannunciano la revisione biennale della pianta organica della farmacia per il 2014 (anno pari di riferimento) e si pone al riguardo come antesignana la Circolare della Regione Lazio n. 160867 del 14 marzo 2014, che ha attivato il procedimento di revisione della pianta organica delle farmacie dei Comuni del Lazio per l’anno 2014, fissando le seguenti Linee guida: a) la competenza amministrativa relativa alla pianificazione viene riservata ai Comuni; b) il dato di riferimento per l’applicazione dei criteri di pianificazione è quello della situazione in atto al 31 dicembre 2013; c) il procedimento prevede la partecipazione 52 luglio 2014
Primo piano Legale
consultiva delle Asl e degli Ordini professionali;
momenti pianificatori delle sedi farmaceu-
farmaceutiche, attuata attraverso l’applica-
d) i provvedimenti programmatori devono
tiche ha un’evidente ricaduta non solo sul
zione del novello criterio demografico di pia-
essere inviati dai Comuni alla Regione entro
piano della legittimità costituzionale della
nificazione e alla loro assegnazione attraverso
il 30 giugno 2014, ma in caso d’inerzia dei
relativa compatibilità programmatoria in ri-
un concorso straordinario per soli titoli con l’e-
Comuni alla programmazione provvederà la
ferimento all’articolo 117, primo comma e
spressa esclusione dell’offerta e dell’esercizio
Regione entro il 30 agosto 2014. Tale provve-
all’articolo 118, primo e secondo comma,
del diritto di prelazione dei Comuni sulla ge-
dimento mette in discussione diverse pro-
della Costituzione relativi ai principi di sus-
stione di tali sedi (articolo 11, comma 3, Legge
blematiche attinenti la competenza (punto
sidiarietà verticale, di libertà economica fi-
n. 27/2012). Tale pianificazione si è esaurita
a), il procedimento (punto b e c) e la surroga-
nalizzata all’utilità generale e di imparzialità
(nel 2012) mediante l’adozione, da parte dei
zione (punto d).
dell’azione amministrativa (Tar del Veneto,
Comuni, dei provvedimenti di istituzione delle
ordinanza 17 maggio 2013, n. 713: in Punto
nuove sedi farmaceutiche che sono in corso di
La competenza
Effe n. 10/2013: “Alla Corte, alla Corte”), ma
assegnazione attraverso il concorso straordi-
Quanto alla competenza di cui al punto a) la
anche in riferimento alla normativa comuni-
nario per soli titoli di cui s’è detto.
direttiva regionale non sembra tenere conto
taria sulla distinzione tra le funzioni di rego-
b) Essa appare ancor più evidente in relazio-
che la relativa programmazione si pone nel
ne alla previsione di cui all’articolo 11, comma
contesto del potenziamento del servizio far-
11, lettera c), della Legge n. 27/2012, relativa
maceutico e accesso alla titolarità delle farmacie (di cui alla sua epigrafe dell’articolo 11 della Legge n. 27/2012) che evidenzia, secondo la lettura datane dalla sentenza della Corte Costituzionale 31 ottobre 2013, n. 255 (estensore Sabino Cassese) due ben distinti momenti a due diversi livelli dell’intervento programmatorio: quello immediato, diretto a favorire l’accesso alla titolarità delle farmacie e la procedura per l’istituzione e l’assegnazione di nuove sedi attraverso un concorso straordinario (articolo 11, comma 1, lettera a) e commi 2 e 3, Legge n. 27/2012); e quello mediato, diretto ad assicurare nel tempo una maggiore accessibilità al servizio farmaceutico attraverso la periodica (biennale) revisione della pianta organica delle sedi
La decisione della Consulta ha così attribuito ai Comuni, in chiave urbanistica, la competenza relativa alla localizzazione delle nuove sedi farmaceutiche, ma nel contempo ha riservato incidenter tantum alle Regioni l’attribuzione della competenza relativa alla periodica revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche così come individuate dai Comuni
farmaceutiche (articolo 11, comma 1, lettera
alla periodica pianificazione ordinaria delle sedi farmaceutiche, attuata attraverso il tipico procedimento programmatorio di revisione della relativa pianta organica, che può dar luogo alla possibile istituzione di nuove sedi farmaceutiche non soltanto mediante l’applicazione del criterio demografico di pianificazione di cui all’articolo 1 della Legge n. 475/1968 che è stato modificato dall’articolo 11 della Legge n. 27/2012, ma anche mediante l’applicazione del criterio topografico di pianificazione di cui all’articolo 2 della Legge n. 369/1991 che non è stato modificato dall’articolo 11 della Legge n. 22/2012, per l’istituzione di nuove sedi farmaceutiche da assegnare non solo attraverso l’ordinario concorso per titoli ed esami (articolo 4, Legge n. 362/1991) e anche attraverso l’of-
c) Legge n. 27/2012) che può prevedere l’i-
ferta e l’esercizio del diritto di prelazione dei
stituzione di nuove sedi farmaceutiche da
lazione e le funzioni di gestione di un servizio
Comuni sulla gestione di tali sedi (articolo 9,
assegnare mediante un concorso ordinario
pubblico locale nelle logiche del diritto eu-
Legge n. 475/1968), ma che può dar luo-
ovvero il decentramento delle sedi farma-
ropeo dell’economia (Corte Costituzionale,
go anche al possibile decentramento delle
ceutiche già esistenti (articolo 1, 2 e 5, Legge
17 novembre 2011, n. 325: in Punto Effe n.
sedi farmaceutiche già esistenti mediante
n. 362/1991). La decisione della Consulta ha
2/2013: Pro domo sua).
l’applicazione del criterio urbanistico di pia-
così attribuito ai Comuni, in chiave urbanisti-
La rilevanza di tali profili, costituzionale e co-
nificazione di cui all’articolo 5 della Legge n.
ca, la competenza relativa alla localizzazio-
munitario, incide infatti su entrambi i procedi-
362/1991 che non è stato modificato dall’ar-
ne delle nuove sedi farmaceutiche, ma nel
menti pianificatori delle farmacie sul territorio.
ticolo 11 della Legge n. 27/2012.
contempo ha riservato incidenter tantum
a) Essa appare ben evidente per le riserve
Tali criteri, tuttora vigenti, ascrivono le relative
alle Regioni l’attribuzione della competenza
già espresse in relazione alla previsione di
competenze programmatorie alle Regioni e
relativa alla periodica revisione della pianta
cui all’articolo 11, comma 1, lettera a) in riferi-
non ai Comuni, tanto meno nell’esercizio di un
organica delle sedi farmaceutiche così come
mento ai commi 2 e 3 della Legge n. 27/2012,
potere sostitutivo. Una tale pianificazione è
individuate dai Comuni.
relativa alla atipica pianificazione straordi-
attualmente in atto (nel 2014) per la cadenza
La natura, straordinaria e ordinaria, dei due
naria finalizzata alla istituzione di nuove sedi
biennale del procedimento di revisione della
53 luglio 2014
Primo piano Legale
pianta organica delle sedi farmaceutiche, da
pianificazione, al momento della revisione
alla popolazione legale dei Comuni alla data
parte dei Comuni, cui si pensa di ascrivere la
biennale della relativa pianta organica: ciò a
del 31 dicembre 2013 comunicata all’Istat
relativa competenza programmatoria nel-
partire dal 21014, anno pari in cui deve esse-
previa ricostruzione intercensuaria del dato
la pretesa prevalenza della previsione di cui
re effettuata tale revisione con riferimento
anagrafico di riferimento.
articolo 11, comma 1, lettera a) della Legge
al dato anagrafico riferibile alla data del 31
n.27/2012 relativa alla pianificazione stra-
dicembre 2013 a norma dell’articolo 11 com-
La surrogazione
ordinaria sulla previsione di cui all’articolo 11,
ma 1, della Legge n. 27/2012. In entrambi i
Quanto alla surrogazione della Regione
comma 1, lettera c) della Legge n. 27/2012
casi si pone la valenza di tale dato anagrafico
nell’attività programmatoria di cui al punto d),
in relazione agli articoli 1, 2 e 5 della Legge n.
che i Comuni sono tenuti a comunicare all’I-
il provvedimento sembra ricalcare la previsio-
362/1991 relativa alla pianificazione ordinaria,
stat e deve corrispondere con la risultanza
ne di cui all’articolo 11, comma 9, della Legge
che privilegerebbe la competenza program-
del Censimento per la determinazione della
n. 27/2012 relativa alla istituzione delle sedi
matoria dei Comuni in utroque, aggravando
popolazione legale attuata mediante la ri-
farmaceutiche da assegnare mediante il con-
la commistione in atto delle funzioni di rego-
costruzione intercensuaria secondo le mo-
corso straordinario di cui all’articolo 11, com-
lazione e di gestione delle farmacie afferenti
dalità stabilite dall’Istat a norma dell’articolo
ma 3, della Legge n. 27/2012 cui viene fatto
sedi farmaceutiche istituite dagli stessi Co-
46 del Dpr n. 223/1989: dato anagrafico del
un criptico riferimento con una semplicistica
muni cadendo, per quanto fin qui detto, in una
Censimento (9 ottobre 2011) +/- bilancio
analogia che non trova un supporto normati-
“contraddizion che nol consente”.
anagrafico (nati/morti, iscritti/cancellati)
vo. Però ci si dimentica del carattere eccezio-
dal 9 ottobre 2011 al 31 dicembre 2010 (per
nale di una tale surrogazione prevista ex lege
Il procedimento
la pianificazione straordinaria dei cui all’ar-
nel caso in cui i Comuni non avessero provve-
Quanto al procedimento di cui ai punti b) et
ticolo 11, comma 2, della Legge n. 27/2014)
duto nel termine fissato per l’individuazione
c), merita attenzione il riferimento alla rico-
e dal 9 ottobre 2011 al 31 dicembre 2013
delle nuove sedi farmaceutiche istituite con
struzione intercensuaria del dato anagra-
(per la successiva pianificazione ordinaria
il (solo) criterio demografico di pianificazione e di come tale istituto possa essere applicato, in mancanza di una previsione normativa
Questo comporta che le sedi farmaceutiche istituite (nel 2012) mediante un’erronea applicazione del parametro demografico di riferimento alla popolazione legale dei Comuni alla data del 31 dicembre 2010 comunicata all’Istat senza la relativa ricostruzione intercensuaria, siano soprannumerarie, e se mai non ancora assegnate debbano essere soppresse (nel 2014) al momento della revisione della relativa pianta organica
espressa, solo da parte degli enti sovraordinati in caso d’inadempimento degli enti a loro sott’ordinati, ma non può certo dirsi che i Comuni si trovino in una tale posizione rispetto alla Regione. Questo, a tacere che, nella fattispecie, la Regione (del Lazio) si dovrebbe surrogare ai Comuni (del Lazio) nel procedimento di revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche mediante l’applicazione non solo del criterio demografico, ma anche
fico di riferimento nella pianificazione delle
di cui all’articolo 11, comma 1, della Legge n.
mediante l’applicazione dei criteri topografico
sedi farmaceutiche (31 dicembre 2013) che
27/20121). Il che comporta che le sedi far-
e urbanistico che, come s’è già detto, non è
potrebbe magari condurre alla cassazio-
maceutiche istituite (nel 2012) mediante
ascrivibile ai Comuni.
ne di sedi farmaceutiche soprannumerarie
un’erronea applicazione del parametro de-
non ancora aperte al pubblico (Punto Effe
mografico di riferimento alla popolazione
Le conclusioni
n. 9/2014: “La ricostruzione intercensua-
legale dei Comuni alla data del 31 dicembre
Sotto ciascun profilo il rito laziale (che ricor-
ria”). In effetti tale profilo avrebbe dovuto
2010 comunicata all’Istat senza la relativa
da Paolo Farnese con i nipoti) appare ben
coinvolgere l’applicazione del criterio demo-
ricostruzione intercensuaria, siano sopran-
contorto nella sua apparente semplicità ed
grafico relativo alla istituzione delle nuove
numerarie, e se mai non ancora assegna-
è indubbiamente foriero di un contenzioso in
sedi farmaceutiche riferito alla popolazione
te debbano essere soppresse (nel 2014) al
sede d’applicazione, invece evitabile se si fos-
residente alla data del 31 dicembre 2010 a
momento della revisione della relativa pianta
sero seguite le linee guida dei due momenti e
norma dell’articolo 11, comma 2, della Legge
organica e che in ogni caso a tale momen-
dei due livelli di pianificazione che sono stati
n. 27/2012, ma dovrà coinvolgere l’applica-
to non possano essere istituite nuove sedi
ipotizzati dalla Consulta e fatto comunque
zione di tale criterio (demografico), insieme
farmaceutiche mediante l’applicazione del
riferimento alla ricostruzione intercensuaria
agli altri criteri (topografico e urbanistico) di
criterio demografico, se non in riferimento
dei dati anagrafici di riferimento.
54 luglio 2014
Come eravamo
di Raimondo Villano
Il complesso ospitaliero della Santissima Annunziata, a Sulmona, e la sua pregiata spezieria
Gioielli d’Abruzzo
L
a chiesa e l’ospedale della SS. An-
San Giovanni - depositari di un’autorevole e
L’Ordine dei Gerosolimitani dal 1310 ha il suo
nunziata di Sulmona, sorti nel 1310,
lunga tradizione nel campo dell’assistenza
quartier generale a Rodi e, a livello istituzionale,
diedero origine a un Ente che com-
pubblica. Erano nati intorno al 1080 a opera
è sovrano su un territorio e gode di estrema
prendeva beni fondiari, armentizi e
del Beato Gerardo che, per soddisfare la mag-
libertà di decisione e movimento. Appena nove
manifatturieri. Ne derivavano in-
giore necessità di spazio per l’accoglienza di
anni prima, con la soppressione dei Templari,
genti rendite destinate al sostegno dell’attività
un più elevato flusso di pellegrini in Terrasan-
la commissione speciale nominata da Papa
liturgica della chiesa, dell’ospedale, dell’orfa-
ta, con un manipolo di frati aveva costruito la
Clemente V aveva imposto l’assimilazione di
notrofio e del conservatorio.
chiesa di San Giovanni Battista, creando una
parte dei beni prevalentemente immobiliari e
Il rapporto della SS. Annunziata con l’autorità
pia fondazione e uno xenodochium (luogo di
assistenziali dei Templari in quelli Ospedalieri
centrale, l’organismo municipale e le autorità
ospitalità).
mentre il re di Francia Filippo IV aveva indotto il
ecclesiastiche è caratterizzato sin da pochi
L’11 febbraio 1113, con la Bolla Piae postulatio
Pontefice a obbligare i Cavalieri Gerosolimitani
anni dopo la fondazione da contraddizioni,
voluntatis, Papa Pasquale II aveva concesso
a corrispondergli un enorme indennizzo per la
confronti e conflitti e da una sostanziale poca
ai Fratres Hospitalis S. Ioannis l’approvazione
prosecutio negocii Templariorum, nonostante
linearità. Il peso delle autorità ecclesiastiche,
della Santa Sede e aveva accolto l’istituzione
i Giovanniti fossero creditori del re di circa il 40
in particolare, aumentò in breve tempo giac-
sotto il Beati Petri Apostoli Patrocinio, che
per cento di quella somma di denaro. L’atto di
ché la chiesa e l’ospedale furono acquisiti
conferiva la massima esenzione secondo il
soggezione dell’Annunziata ai Fra’ del Prio-
dall’Ordine dei Gerosolimitani - o Cavalieri di
diritto canonico medievale.
rato di Capua dell’Ordine dei Gerosolimitani,
55 luglio 2014
Come eravamo
giunto fino a noi integro, fu stipulato ad Avi-
Vi erano, inoltre, un “controloro”, spesso coin-
speziale, in linea di massima, risultano stipulati
gnone il 21 gennaio 1321, anno quinto del pon-
cidente con la figura dell’infermiere maggiore,
con clausole uniformi e spesso integralmente
tificato di Giovanni XXII. Il 1321 è anche l’anno
e un cappellano. Il personale, dunque, era pa-
ripetute, eccetto che per la parte economico-
in cui dall’amministrazione centrale dell’Ordine
lesemente insufficiente in rapporto ai pazienti
finanziaria. Risultano, infatti, variabili e oggetto
emergono preoccupazioni economiche rileva-
che da una media di circa 23 (in base a un
di contrattazione l’estaglio (una forma di con-
te nel Capitolo Generale convocato a Lione. Nel
Regolamento del 1877 i posti letto disponibili
tratto) relativo ai locali e lo sconto sulle tariffe
1326 il Papa, preoccupato di fronte alla situazio-
erano 25) passava a picchi elevatissimi in oc-
dei medicamenti forniti all’Ospedale.
ne amministrativa ed economica dei Giovanni-
casione degli spostamenti militari, soprattutto
È evidente una correlazione proporzional-
ti, esenta l’Ordine Gerosolimitano da tutte le
nella prima metà del XIX secolo. Per giunta,
mente inversa tra l’entità del fitto pattuito per
tassazioni. Forse l’assoggettamento dell’Ente
dal XVIII secolo il servizio medico era regolato
i locali della spezieria e la percentuale di sconto
della SS. Annunziata ai futuri Cavalieri di Malta
in modo tutt’altro che funzionale e pratico: un
praticato sulle forniture: a un fitto di 180 ducati
rispose anche a una logica espansiva finalizza-
solo medico lavorava per tre mesi continuativi
corrisponde il 33 per cento di sconto mentre,
ta ad assicurare floride rendite da cui drenare
all’anno e a fine trimestre non era prevista al-
per esempio, su un fitto di 237 ducati lo sconto
linfa per le esauste casse dell’Ordine. Oppure,
cuna rendicontazione clinica al medico suben-
scende al 22 per cento. La politica dell’Ente pa-
più probabilmente, fu conseguenza di un pres-
trante. Solo nel 1795 fu fatto obbligo ai medici
re nel corso degli anni orientata a privilegiare
sante interesse della Curia vescovile ad avere
di tenere conferenze di aggiornamento clinico
l’abbattimento dei costi di affitto della spezie-
maggior potere sull’Ente e, soprattutto, della
degli assistiti. I degenti dell’ospedale erano in
ria a favore di un incremento della scontistica
Curia di Santa Romana Chiesa, tesa a ottenere
prevalenza poveri, militari, detenuti e prostitute.
applicata sulla tariffa dei medicamenti forniti.
un’eccellente gestione cristiana e sanitaria.
Va ricordato che gli ospedali militari esistenti
Per lo speziale, invece, i medicamenti venduti
espletavano le funzioni assistenziali istituzio-
L’attività sanitaria
al pubblico sono a tariffa intera.
nali ai soldati stanziali mentre l’assistenza e il
Tra i conduttori della spezieria spicca Melchia-
Tra le funzioni assistenziali svolte dall’Ente della
ricovero dei soldati ammalatisi o feriti durante
de Amata (1818-1820), protagonista di uno
SS. Annunziata un ruolo centrale fu senza dub-
i movimenti delle truppe erano assicurati dagli
dei più duri contenziosi tra l’Ente e gli speziali,
bio rivestito dall’attività ospitaliera. Un impiego
ospedali civili e religiosi. Erano quindi frequenti
causati, soprattutto, dalla lentezza nell’eroga-
presso la SS. Annunziata era assai ambito dai
in questi ultimi il sovraffollamento e l’inade-
zione delle spettanze economiche a fronte dei
medici sulmonesi. L’organico fisso comprende-
guatezza non solo infrastrutturale ma anche
servizi prestati e delle forniture effettuate.
va un numero di medici variabile da tre a cinque,
di attrezzature e medicamenti specifici per la
Nel caso specifico Amata aveva accumulato
più uno o due chirurghi e un ristretto numero
categoria dei degenti militari, caratterizzata da
in circa diciotto mesi un ingente credito verso
variabile di infermieri, barbieri e inservienti.
casistiche fisiopatologiche ben precise.
l’Ospedale della SS. Annunziata. Constatata la mancata corresponsione delle spettanze
La spezieria
Portone d’ingresso dell’ospedale
dovute, adotta una durissima forma di pro-
L’apertura di una spezieria risale, con molta
testa: si rifiuta, addirittura, di effettuare ulte-
probabilità, a un’epoca non lontana da quella
riori forniture ai degenti, posizione da cui, poi,
della fondazione dell’Ospedale; tuttavia, un
è costretto a recedere. Le varie vicissitudini
primo elemento di riscontro documentale è
giudiziarie che coinvolgono l’Ente ne provo-
costituito da un rogito notarile risalente appe-
cano il discredito come controparte contrat-
na al 1639. L’Ospedale, in pratica, soleva affit-
tuale economico-finanziaria, al punto da non
tare l’esercizio a uno speziale assicurandogli
indurre alcuno a sottoscrivere una stipula
l’esclusiva della fornitura dei medicamenti a
notarile di affitto.
condizione che fosse presente «sì notte che
Si rende quindi necessaria l’assegnazione di
di giorno» nella spezieria e che risiedesse di
un cosiddetto “appalto provvisorio” che, in
fatto all’interno dell’ospedale stesso; in grado
realtà, dura un intero settennato e soggiace
di fornire ogni medicamento necessario; dota-
a clausole contrattuali del tutto svantaggiose
to di competenza e abilità. A tal proposito, era
per la SS. Annunziata.
prevista una vigilanza medica sulla spezieria;
La spezieria assolveva il compito di fornire
in caso di inadempienze gravi o reiterate, era
l’Ospedale e le altre strutture dell’Ente e, nel
facoltà dell’Ospedale di commissariarla av-
contempo, espletava l’attività di esercizio
valendosi di un ispettore e addebitandone
commerciale aperto al pubblico. La sua stes-
le spese allo speziale. I contratti tra l’Ente e lo
sa collocazione rifletteva questo spiccato
56 luglio 2014
Come eravamo
La statua di Ovidio (nato a Sulmona)
duplice ruolo: era, infatti, sistemata all’interno
travertino, sovrastato da un porticato con
della struttura muraria dell’Ospedale, con il
capitelli prospiciente le corsie. Addentrandosi
quale comunicava attraverso una porta che
sulla sinistra del cortile si accede ai locali riser-
accedeva sul cortile, su cui si affacciavano le
vati alla spezieria dell’Ospedale, dalle spesse
corsie di degenza, mentre l’ingresso principa-
mura e dalle alte volte ad archi incrociati, oggi
le si trovava sulla più importante via cittadina.
adibiti a sale museo con reperti archeologici a
L’accesso a essa avveniva attraverso la porta
vista e anticamente suddivisi in un ambiente
dell’Ospedale, la prima a destra della porta
di dispensazione e un retrobottega con la-
di accesso alla Chiesa della SS. Annunziata,
boratorio di preparazione. In un’altra parte del
mentre alla parte aperta al pubblico si acce-
complesso ospitaliero può essere ammirata
deva dall’ultima porta del complesso edilizio,
un’iscrizione marmorea contenente la precet-
all’angolo opposto della Chiesa.
tistica comportamentale religiosa essenziale da osservare nel periodo di degenza.
Stemma della SS. Annunziata recante l’acronimo AMGP(Ave Maria Gratia Plena)
Il complesso
L’accesso alla spezieria aperta al pubblico è
Dal maestoso ingresso marmoreo con por-
possibile, invece, da una porta marmorea ad
tone a listoni lignei chiodati dell’Ospedale ci
arco e colonne contrapposte ricca di parti-
si immette in un ampio e lungo atrio sulla cui
colari religiosi e simbolici risalenti all’incirca
parete destra si trova una lastra marmorea
al 1512. L’esercizio, dotato di un alto portone
commemorativa della visita reale di Umberto I
in legno a coni con un portoncino di servizio
e consorte, mentre sulla parete frontale, ai lati
nella sua parte laterale sinistra, consta di un
di due stemmi non coevi, campeggia una bella
locale di vendita e di un retrobottega a circon-
statua sormontata da capitello e raffigurante il
darlo per due dei suoi lati. La parte di arredo
poeta romano Ovidio, nativo di Sulmona. Alla
pervenutaci, ben rifinita nella sua sostanziale
destra della parete della statua, varcando un
sobria eleganza e in ottimo stato di manu-
alto cancello in ferro ci si immette nell’ampio
tenzione, risale al XIX secolo e consta di un
cortile dell’Ospedale, alberato e pavimen-
bancone ligneo di oltre cinque metri con vani
tato a listelli di cotto centrale incorniciato da
e scomparti nel retro ed essenziale nelle sue rifiniture anteriori; di un imponente mobile a vetrina di oltre quattro metri per tre di altezza sormontato da un pregevole stemma ligneo della SS. Annunziata; una cassettiera in legno con ben 191 cassetti sormontata da capitelli. Sul bancone, inoltre, erano collocate due statue in legno raffiguranti la Madonna e l’Arcangelo Gabriele, allusive della Vergine della SS. Annunziata. I medicamenti erano custoditi in vasi e contenitori sia in vetro sia, prevalentemente, in ceramica. Nel laboratorio erano presenti un imponente mortaio in bronzo di circa 80 chilogrammi, vari mortai più piccoli, sia in pietra sia in bronzo, e un grande torchio. La Chiesa, infine, è suggestiva e ricca di opere interessanti, come la statua di Re Salomone, posta sull’Altare della Confraternita.
Il cortile centrale dell’ ospedale
57 luglio 2014
Spigolature
Giua nuovo presidente Sifac Corrado Giua Marassi (nella foto) è il nuovo presidente della Società italiana di farmacia clinica. Quarantaquattro anni, Giua è docente universitario e coordinatore scientifico di due master accademici internazionali, quello in Fitoterapia e quello in Clinical pharmacy. Nata nel 2012, Sifac è oggi una società scientifica in continua crescita, punto di riferimento dei farmacisti di comunità. Tra i principali obiettivi del suo mandato Giua indica «la stesura e la validazione delle prime linee guida per il farmacista di comunità. È importante definire percorsi diagnostici e terapeutici per l’approccio standardizzato al paziente nell’ambito dei
minor disease e nell’automedicazione, definendo in modo preventivo le situazioni in cui il farmacista è tenuto a inviare dal medico e quelle di sua pertinenza».
La supply chain dei dispositivi Si è tenuto a Milano il seminario “Dispositivi medici: what’s up? Aspetti legislativi, regolatori e organizzativi”. Tra i relatori Sabrina Staiano, healthcare marketing manager di Ups Europe, che ha illustrato quali siano le strategie di successo per affrontare le sfide della supply chain nell’healthcare, un settore su cui la multinazionale della logistica sta puntando fortemente, come risulta dagli investimenti annunciati nei mesi scorsi e relativi all’apertura di tre strutture in America Latina: a Città del Messico, San Paolo e Santiago del Cile.
a cura della redazione
Terza fase del progetto I-Mur Il Comitato etico provinciale di Brescia ha approvato lo studio - promosso dalla Fofi e dalla Medway School of Pharmacy dell’Università del Kent - “Valutazione randomizzata della Revisione italiana dell’uso dei farmaci (I-Mur) fornita dai farmacisti di comunità usando l’asma come modello”. «Si tratta della terza e più importante fase del nostro progetto», spiega il presidente della Federazione Andrea Mandelli, «che punta a dimostrare non solo che nella farmacia italiana è possibile erogare le prestazioni avanzate della pharmaceutical care, ma che queste hanno un impatto significativo sulla salute del paziente e contribuiscono quindi a ridurre i costi sanitari». Scopo dello studio è valutare in quale misura la revisione dell’uso che il paziente fa dei medicinali prescritti dal medico - con particolare attenzione al rispetto delle indicazioni in termini di posologia contribuisce a migliorare il controllo della malattia e, quindi, a ridurre aggravamenti e nuove prestazioni sanitarie, dagli accessi al pronto soccorso ai ricoveri.
Maglione confermato alla guida del Gruppo cosmetici in farmacia
Il consiglio direttivo di Farmacieunite
L’assemblea annuale dei soci del Gruppo cosmetici in farmacia di Cosmetica Italia ha designato i componenti della Commissione direttiva per il triennio 20142017. Vincenzo Maglione (Rottapharm) è stato confermato presidente, mentre a Federico Monaci (Istituto Ganassini) è stata affidata la carica di vice presidente. Gli altri membri della Commissione sono: Fabio Berchi (Sifarma), Franco Brambilla (Icim), Stefano Fatelli (Difa Cooper), Antonio Guglielmelli (Idi Farmaceutici), Filippo Manucci (Ales Group), Massimo Marzano (Mila), Michela Marchese Patti (Paglieri), Angelo Prandi (Evoc), Maria Cristina Spezia (Pierre Fabre Italia).
Prime elezioni per Farmacieunite, sindacato dei titolari di farmacia nato nel 2013. Il Consiglio direttivo, che sarà in carica per i prossimi quattro anni, è così composto: presidente, Franco Gariboldi Muschietti (nella foto); vice presidente vicario, Agostino Bruscagnin; segretario, Andrea Dodi; tesoriere e coordinatore gruppi territoriali, Paolo Grigio; rappresentante farmacisti rurali e delegato Farmarca, Federico Conte; consigliere e delegata Farmarca, Federica Della Libera. Gli altri consiglieri sono Maurizio Giacomazzi, Lorenzo Mina e Marco Pianezzola.
58 luglio 2014
Spigolature
Master Chiara Colombo a Torino Sono aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2014-2015 al master universitario di secondo livello in Farmacia territoriale “Chiara Colombo”. Il master, che nasce dalla collaborazione tra Università di Torino e Ordine dei farmacisti, è giunto alla quarta edizione e ha per oggetto tutte quelle competenze che non fanno ancora parte del programma di studi accademico ma che sono imprescindibili per la pratica professionale in farmacia. Tra queste la conoscenza dei principi economico-finanziari dell’impresa farmacia, le nozioni di contabilità e quelle riguardanti la materia fiscale, le medicine non convenzionali, la bioetica. Oltre alle lezioni frontali riguardanti gli argomenti precedenti, sono in programma interventi di singole personalità del mondo della farmacia italiana che illustreranno case history relativi alle pratiche di eccellenza legate alla professione e ai fenomeni che li hanno maggiormente interessati negli ultimi anni. Sono previsti massimo trenta iscritti, con un numero minimo di quindici; tre le borse di studio previste a totale copertura della quota di iscrizione.
Corso universitario in Scienze nutraceutiche a Napoli Il dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II attiva a partire dal prossimo anno accademico 2014-2015 un nuovo corso di laurea in Scienze nutraceutiche, unico in Italia e di durata triennale. Si amplia in questo modo l’offerta formativa del dipartimento, sempre più fortemente indirizzata a rispondere alle nuove esigenze del mercato del lavoro che si evolve e del territorio. Il corso intende costituire un riferimento in questo settore, nuovo, ma che è già di estremo interesse per le numerose opportunità che offre in ambiti occupazionali diversi. Il numero di studenti ammessi è determinato in cento iscritti al primo anno di corso; per l’ammissione è obbligatoria una prova di accesso articolata in test a risposta multipla (una sola risposta esatta tra le cinque indicate) su argomenti di cultura generale e delle materie scientifiche di base (biologia, chimica, fisica e matematica).
Iniziative
di Giuseppe Tandoi
Un’impresa che comunica Suggerimenti per una gestione moderna della farmacia al secondo Osservatorio Th.Kohl svoltosi a Verona
C
omunicare i valori della farmacia” è l’obiettivo dell’Osservatorio Th. Kohl, giunto alla seconda edizione e tenutosi a Verona, a pochi chilometri dal-
la sede del gruppo. Il presupposto: la farmacia italiana, riconosciuta tra le più efficienti e capillari in senso assoluto, non è ancora riuscita a fare quel salto nella contemporaneità che i cambiamenti avvenuti nell’ultimo decennio impongono. Adottare nuove forme di comunicazione - verso il pubblico, verso le aziende, verso l’opinione pubblica in genere - appare allora un imperativo categorico. Senza sprofondare negli abissi della “civiltà dell’immagine” ma senza nemmeno ignorare strategie di marketing e politiche commerciali che si possono prendere a prestito
L’intervento di Franco Falorni, affiancato dal musicista Nino Pellegrini
da altri settori senza per questo snaturarsi.
Nuovi consumi Tra le ricadute della crisi economica c’è il de-
marketing, in linea con i nuovi tempi, con la
in senso stretto». I prodotti legati al benesse-
clino del marketing esperienziale, capace di
sobrietà che li caratterizza, o che li dovrebbe
re trovano sempre più spazio in farmacia, cibi
coinvolgere il potenziale cliente in un’esperien-
caratterizzare. Il consumatore non è più un
salutistici compresi. E allora tutto lo staff deve
za sensoriale a tutto tondo ma sconfinando a
target - un “pollo da spennare” si diceva una
essere formato ai nuovi paradigmi della comu-
volte nello show fine a se stesso. Lo ricorda in
volta (l’espressione è nostra, ovviamen-
nicazione, in grado di instaurare nuove relazio-
apertura Simonetta Carbonaro, psicologa del
te) - semmai l’altro capo di una relazione, più
ni con il cliente, di puntare con intelligenza sul
consumo con cattedra all’Università di Boras,
paritaria, che si sviluppa in vari modi. Quanto
cross-selling.
in Svezia, e grande conoscenza dei brand in-
alla farmacia, tutto ruota intorno a una parola,
ternazionali: «L’abbondanza di merci dispo-
vecchissima eppure nuova: salute. «Il concetto
Modelli possibili
nibili sul mercato ha creato prima una bulimia
di salute è oggi difficile da definire», sottolinea
Fare impresa in farmacia non è impossibi-
dei consumi poi una sorta di nausea. Oggi non
Carbonaro, «ha più a che fare più con i nostri
le, ma presuppone nel titolare un radicale
esistono più né l’una né l’altra, l’era del consu-
comportamenti che con l’esistenza o meno di
cambiamento di mentalità. Franco Falorni,
mo spensierato è finita, insieme a quel senso
una malattia. Sempre più va affermandosi la
commercialista e docente al dipartimento di
di sicurezza che lo accompagnava». Quello
differenza tra care e cure, tra assistenza e tera-
Farmacia dell’Università di Pisa, ricorda che
che oggi si affaccia sulla scena è l’humanistic
pia, tra prendersi cura, di sé e degli altri, e curare
nel 2013 sono state 173 le farmacie fallite o
60 luglio 2014
Iniziative
che hanno avviato le procedure di concordato preventivo (da sottrarre al numero complessivo qualche parafarmacia) e che il 25 per cento di quelle oggi aperte sono alle prese con problemi finanziari più o meno accentuati. Ciò nonostante, in base a recenti valutazioni di Bnl sul settore, il mondo della farmacia resta tra i meno soggetti al rischio fallimento, se paragonato ad altri ambiti produttivi che cercano sostegno nel credito bancario. Falorni, da parte sua, sollecita nei titolari il ritorno al realismo di un tempo, rifacendosi a un motto, “azienda ricca, famiglia povera”, tornato di moda con l’attuale presidente di Confindu-
Nicola Posa, senior partner di Shackleton Consulting
Mirto Pellicari, art director di Th.Kohl Interiors
stria. Da commercialista è abituato a dialogare con i numeri e, a questo proposito, ha ideato una app, Labfarma, disponibile gratuitamente su Apple Store, che consente al titolare di ta-
La slow pharmacy che propone Nicola Po-
che aumentano i prezzi: bisogna puntarci so-
stare il polso della sua attività inserendo pochi
sa, senior partner di Shackleton Consulting,
pra, senza eccedere. Gli investimenti? Giusto
parametri essenziali. Allo stesso tempo con-
non è certo sinonimo di lentezza, semmai di
farli ma poi occorre valutare quanto rendono,
sidera importante parlare di etica, di armonia,
qualità e di attenzione al cliente. Palese l’acco-
perché non siano controproducenti.
di meraviglia. Un insieme di fattori che, uniti,
stamento alla filosofia dello slow food, ormai
possono fare della farmacia un luogo vivo, di
ampiamente diffusa, che ha voluto sottrarre
L’importanza del luogo
relazione; segreti di un lavoro che non puoi mai
l’alimentazione alle logiche del puro consu-
«Non più un punto vendita ma un luogo di
essere solo di routine. La platea di farmacisti
mo per farne un fatto culturale tipicamente
relazione. Lo spazio comunica, esprime il ca-
approva e si gode la bella esibizione al con-
italiano. Bene, ma posto che in farmacia non
rattere dell’azienda e da questo punto di vista
trabbasso di Nino Pellegrini, musicista jazz
si va per mangiare (anche se il nutrizionale è
ogni aspetto va curato, dal visual merchan-
che Falorni ha portato con sé per far intendere
un comparto ben presente), che deve fare il
dising a ciò che della farmacia si vede dal di
cosa sia l’armonia.
titolare? «Innanzitutto non fidarsi troppo dell’i-
fuori: la facciata, le vetrine, l’edificio di cui fa
stinto nella gestione della propria attività»,
parte, l’accessibilità». Evidente nelle parole di
spiega Posa, «l’apporto di un consulente può
Mirto Pellicari, art director di Th.Kohl Interiors,
essere utile ma prima ancora il titolare deve
la sollecitazione a creare una identità precisa,
sentire il polso della sua clientela, cercare di
riconoscibile, capace di attrarre il cliente al di là
capire perché un’iniziativa promossa in far-
della funzione sociale che si svolge. Parlare di
macia è andata bene e un’altra invece non ha
“bellezza in farmacia” significa quindi propor-
dato i risultati sperati». E poi mettere da parte
re ai clienti una nuova esperienza, condurlo
ogni pudore: guardare cosa fa la concorrenza,
per mano attraverso un luogo piacevole. Ecco
ovvero che cosa fanno le altre farmacie, che
allora, ricorda Pellicari, il sistema free flow di
politiche commerciali conducono. Ispirarsi ai
Th. Kohl, la possibilità per il pubblico di visitare
modelli più classici del retail (Gdo, catene di
ogni area della farmacia prima di arrivare al
abbigliamento o di elettronica) non è peccato,
banco delle prescrizioni e così di visualizzare
anzi induce a migliorarsi giorno per giorno.
la gran parte dei prodotti esposti. Le statisti-
Per esempio, secondo Posa, nella rotazione,
che dicono che tre quarti delle vendite di ex-
accorta e frequente, degli articoli in esposizio-
trafarmaco avviene nel tragitto dall’entrata al
ne o nel puntare con convinzione sulle fidelity
banco delle prescrizioni: perché non moltipli-
Simonetta Carbonaro, psicologa del consumo
card, strumento ampiamente sottoutilizzato in
care allora gli itinerari possibili all’interno dello
farmacia. Il “commerciale”, secondo le ultime
spazio farmacia? Non esiste una ricetta unica
stime, sta garantendo alle farmacie un au-
per ognuna di esse, ma l’ispirazione del bello
mento dei fatturati, complici anche le aziende
può accomunarle tutte.
61 luglio 2014
Consigli per le vendite
di elena bottazzi
La tecnologia al servizio del diabete Il controllo della glicemia può diventare meno gravoso, grazie a nuove strumentazioni che favoriscono la compliance e l’interattività del paziente diabetico Harmonium Pharma presenta il nuovo dispositivo Dario che, grazie ad apposita applicazione mobile e web, funziona in soluzione di continuità con pc, smartphone e tablet per permettere al paziente, oltre al monitoraggio della glicemia, di usufruire di alcuni servizi aggiuntivi utili per la gestione quotidiana della patologia. Si tratta di un sistema tascabile che include un pungidito regolabile, una cartuccia con 25 strisce e un glucometro. Tramite l’applicazione è in grado di supportare la persona con diabete nella conta dei carboidrati, suggerendo le unità d’insulina sulla base degli
alimenti che vengono selezionati all’interno di un database personalizzabile. Dario permette inoltre di monitorare il residuo d’insulina nel corpo e l’esercizio fisico durante la giornata e fornisce una stima periodica dell’emoglobina glicata. Possono essere quindi visualizzati report e grafici semplici ed intuitivi, per avere una visione d’insieme accessibile da una persona cara o da un medico, oltre che dalla persona stessa, attraverso una interfaccia web aggiornata in tempo reale. Infine Dario dà accesso a una community di persone con diabete dove potersi confrontare.
DUPLICE AZIONE
DEPURAZIONE DALL’INTERNO
Il dentifricio Biorepair® Whitening, grazie alle particelle biomimetiche di idrossiapatite ha un effetto sbiancante, per una maggiore lucentezza alla superficie dello smalto, prevenendo il deposito di microrganismi esterni. Inoltre contribuisce a contrastare la pigmentazione estrinseca causata dall’usura meccanica dello spazzolino e da quella chimica di cibi e bevande acide, tramite la presenza del polimero sbiancante Pvp, che forma un complesso polimero-macchia maggiormente solubile rispetto alla sola macchia e, per tale ragione, più facilmente removibile. Privo di fluoruro, nitrato di potassio, parabeni, biossido di titanio e sodio lauril solfato, è prodotto da Coswell.
Il percorso Detoxase® 10 Days Total Body Reset favorisce la depurazione dell’organismo, quindi l’eliminazione di tossine e scorie che derivano, per esempio, da abitudini alimentari scorrette, stress, nervosismo, sedentarietà, uso di fumo, alcol e farmaci. È arricchito con Wasabi, conosciuto nella tradizione fitoterapica giapponese per le sue proprietà benefiche, tra cui la prevenzione delle intossicazioni. Il prodotto non contiene acqua, conservanti e alcool, al fine di non contrastare l’eliminazione delle tossine. è disponibile in stick monodose ed è distribuito da Zuccari.
NATURALMENTE ANTIOSSIDANTE Nature’s Bounty propone Verde-Melograno, integratore alimentare in capsule contenente un estratto standardizzato di frutto di melograno titolato in acido ellagico al 40 per cento, che offre una miscela di antiossidanti indicata per contrastare l’attività dei radicali liberi. Oltre a ostacolare i processi ossidativi, il prodotto può essere utilizzato anche per fornire un’azione di supporto nel controllo fisiologico di problematiche infiammatorie.
62 luglio 2014
Consigli per le vendite
CONTRO LE PUNTURE
ALLENARE LA VISTA
Zanzarella Z-Protection è un prodotto cosmetico che crea una barriera protettiva idratante sulla pelle, naturalmente sgradita alle zanzare. La formulazione in spray è ideale per un’applicazione uniforme, mentre la lozione si adatta bene alla pelle delicata dei bambini. Entrambe le referenze hanno un profumo delicato, contribuiscono ad idratare la pelle e possono essere utilizzate quotidianamente.
DRENAGGIO ESTIVO Pensato per le donne over 45, Hydroslim drenante 45+ di Pesoforma unisce un’azione drenante a funzioni specifiche, grazie all’azione sinergica degli estratti vegetali di sei piante contenute nella formulazione. In particolare il tè verde favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso e l’equilibrio del peso corporeo; la malva contribuisce al transito intestinale. Carvi e melissa aiutano le funzioni intestinali. Il lino favorisce le funzioni del sistema digerente e del transito intestinale, mentre la dioscorea aiuta a contrastare i disturbi della menopausa. Al gradevole gusto di tè alla menta, è confezionato in bottiglia da 500 ml.
AZIONE DI CONTRASTO La cellulite non è più considerata solo un problema estetico, ma viene trattata come vera e propria patologia. è quindi molto importante un’azione di contrasto anche “dall’interno”. Le gocce Drops di Named hanno un effetto drenante e depurativo e possono essere utili anche in caso di assunzione della pillola anticoncezionale. La presenza del fucus, contenente iodio, favorisce la stimolazione del metabolismo e gli scambi osmotici; la pilosella ha proprietà diuretiche, astringenti e antinfiammatorie. Il frassino esplica un’azione depurativa, facilitando l’eliminazione di liquidi e tossine, mentre la centella è flebotonica e aiuta la riparazione del tessuto connettivo.
Ispirandosi alla ginnastica oculare introdotta in America da William Bates, Mg Fitness ha ideato gli occhiali GoodLuck Bionaif, dispositivo medico che permette all’occhio di svolgere tali esercizi senza l’ausilio di un tecnico educatore visivo. Indicati per i principali disturbi (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia), sono dotati di lenti con schermi concavi e microfori disposti a nido d’ape che aiutano a evitare l’atteggiamento errato di chi ha difficoltà visive, ovvero concentrarsi su un punto, sforzando gli occhi per mettere a fuoco. Il paziente avverte una riduzione di bruciore, stanchezza e tensione visiva, che si traduce con il tempo in un miglioramento visivo.
INTESTINO SOTTO CONTROLLO
SHAMPOO VELOCE Per una veloce detersione dei capelli, o per distanziare i lavaggi o in caso di viaggi e spostamenti frequenti, si può consigliare lo Shampoo Secco Klorane, presente in due varianti, a seconda della tipologia di cuoio capelluto: al latte d’avena o all’ortica. Il primo è addolcente e protettivo, per una pulizia delicata. Il secondo è adatto ai capelli grassi, grazie all’azione seboregolatrice dell’ortica. Entrambe le referenze sono disponibili in spray da 150 ml.
63 luglio 2014
Proflora™ bustine di Guna contiene sei ceppi di bifidobatteri e lactobacilli in forma microincapsulata gastroprotetta, per una sinergica colonizzazione dei segmenti intestinali. Lactobacillus salivarius permette l’adesione alla mucosa, promuovendo la colonizzazione degli altri ceppi. Lactobacillus rhamnosus e Lactobacillus plantarum contribuiscono a limitare lo sviluppo dei batteri coliformi. I fruttooligosaccaridi a catena corta, prebiotici, sono coinvolti nel metabolismo dei carboidrati e dei lipidi, oltre a favorire l’effetto “barriera” della mucosa intestinale, promuovendo l’assorbimento di calcio e magnesio. Proflora™ è privo di allergeni, glutine, lattosio e glucosio.
Farmacinema
di sergio meda
Piccola evasione dagli schermi cinematografici a quelli televisivi per parlare di una serie francese dedicata al celebre commissario creato da Simenon
UN AUTORE PROLIFICO E DISCUSSO Ricco di nomi di battesimo George Simenon, all’anagrafe anche Joseph e Christian, è dapprima oscuro giornalista e poi affermatissimo scrittore belga che i francesi rivendicano spesso come loro, per affinità di lingua. Nativo di Liegi, quindi vallone, Simenon non poteva certo esprimersi in fiammingo. Alcuni
Un Maigret in farmacia
O
critici lo catalogano scrittore di quantità, capace di produrre dalle sessanta alle ottanta cartelle al giorno, sottostimandone la qualità che pure aveva evidenti: pur con uno stile che rifuggiva dai compiacimenti, molto poco letterario, Simenon ha avuto il pregio del periodare piano, asciutto, che non gli ha impedito di transitare da molti generi, dal romanzo popolare a quello d’appendice, dal
ra che La 7 ne ripropone
come rifugio una pensione familiare, in un pa-
noir al romanzo psicologico. Simenon
la serie di sabato in prima
ese vicino, prima di decidersi a denunciare in
in 86 anni di vita ha scritto centinaia di
serata, con due puntate
commissariato il delitto di cui è stata suo mal-
romanzi e racconti, tra i quali spiccano
consecutive, da non perde-
grado testimone. Maigret, interpretato sullo
quelli del commissario Maigret che lo
re è il film per la tv Maigret
schermo da Bruno Cremer (foto in alto), si tro-
hanno reso famoso in tutto il mondo.
e la moglie del farmacista - comodamente
va in vacanza nella località in cui si svolgono i
Tradotto in cinquanta lingue, Simenon
rintracciabile su youtube digitando il tito-
fatti e decide di occuparsi del caso al posto di
pare abbia venduto 700 milioni di copie.
lo - ambientato in un sonnecchioso paesino
un ispettore amico suo, bisognoso di stacca-
Incuriosisce la sua bulimia sessuale, un
della provincia francese a metà degli anni
re. Lo manda in vacanza e avvia le indagini -
vero e proprio chiodo fisso, di cui non
Cinquanta. Un piccolo centro in cui la farma-
sul cadavere che non si trova e sul farmacista,
ha mai fatto mistero, ben ricambiato
cia troneggia sulla piazza del mercato. Dalla
anch’egli sparito nel nulla, ma soprattutto per
nelle sue passioni, ovviamente insta-
penna di George Simenon sgorga una trama
controllare le affermazioni della moglie, che
bili. Al suo attivo due matrimoni andati
gialla dai risvolti inattesi, felicemente tradot-
potrebbe essere una mitomane - prendendo
in fumo e una quantità di relazioni che
ta in immagini. Tutto ha inizio con una tardiva
alloggio nella pensione che ospita donna e fi-
autorizzano i bacchettoni a parlare di
denuncia alla polizia della consorte del far-
gli (pestiferi). Giusto per rimanere in tema di
“eccesso di promiscuità”. Inesauribile
macista, convinta che il marito, un donnaiolo
farmaci Maigret si spaccia per un informato-
anche il suo nomadismo: nel corso della
impenitente, abbia assassinato una donna
re medico-scientifico, diventando monsieur
sua esistenza Simenon ha avuto modo
nella serra attigua alla casa. Ai flic del locale
Fontaine. Null’altro possiamo raccontare di
di cambiare ben 33 residenze tra Belgio,
commissariato la donna racconta che il con-
una storia che coinvolge anche figure margi-
Francia, Canada, Stati Uniti e Svizzera,
sorte ha continuato imperterrito a occuparsi
nali ma gustose: il laboratorista-preparatore
dove ci ha lasciato nel 1989, nella quiete
di giardinaggio non lontano dal cadavere di
costretto a lavare le vetrine della farmacia in
di Losanna, non lontano dall’imbarca-
una ragazza distesa carponi, che la moglie
assenza della tirocinante, entrambi partecipi
dero di Ouchy.
annota, non vista. Tutto questo nel cuore
di uno spaccato che incarna, intrighi a parte,
della notte. Trascorsi un paio di giorni la don-
una piacevole realtà dell’epoca non solo in
na decide di scappare portando con sé i due
Francia. La vicenda avrebbe potuto essere
figli e nella fuga, preoccupata che il marito
ambientata anche nella provincia italiana del
possa rintracciarli e far loro del male, sceglie
primo Dopoguerra. Magari al nord. 64 luglio 2014
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Prodotto Prodotto ESCITALOPRAM ESCITALOPRAM DOC DOCGenerici Generici 28 28cpr cprriv. riv.con confilm film 10 10mg mg ESCITALOPRAM ESCITALOPRAM DOC DOCGenerici Generici 28 28cpr cprriv. riv.con confilm film 20 20mg mg ESCITALOPRAM DOC ESCITALOPRAM DOC sol. sol.per pergocce gocceorali orali 20 20mg/ml, mg/ml,fl.fl.15 15ml ml ESCITALOPRAM ESCITALOPRAM DOC DOCGenerics Generics 28 28cpr cprorodispersibili orodispersibili 10 10mg mg ESCITALOPRAM ESCITALOPRAM DOC DOCGenerics Generics 28 28cpr cprorodispersibili orodispersibili 20 20mg mg
Classe Classe SSN SSN
Prezzo Prezzo al alpubblico pubblico€€
Regime Regimedi di dispensazione dispensazione
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€€ 8,30 8,30
RR RR
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Depositatopresso pressoAIFA AIFAinindata data06.06.2014 06.06.2014 Depositato
C C
BottegadellaComunicazione.it BottegadellaComunicazione.it BottegadellaComunicazione.it BottegadellaComunicazione.it
I.P. I.P.
COVER_2_RCP_ESCITALOPRAM_140x230mm.pdf COVER_2_RCP_ESCITALOPRAM_140x230mm.pdf
RCP_ESCITALOPRAM_10mg_20mg-CPR_RIV_140x230mm.pdf
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ESCITALOPRAM DOC Generici 10 mg compresse rivestite con film 20 mg compresse rivestite con film RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE ESCITALOPRAM DOC Generici 10 mg compresse rivestite con film ESCITALOPRAM DOC Generici 20 mg compresse rivestite con film 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA ESCITALOPRAM DOC Generici 10 mg: una compressa contiene 10 mg di escitalopram (come ossalato) ESCITALOPRAM DOC Generici 20 mg: una compressa contiene 20 mg di escitalopram (come ossalato) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compressa rivestita con film ESCITALOPRAM DOC Generici 10 mg: compressa rivestita con film di forma ovale (ca. 8.1 x 5.6 mm), bianca, con linea di frattura su un lato. La compressa può essere divisa in due metà uguali ESCITALOPRAM DOC Generici 20 mg: compressa rivestita con film di forma ovale (ca. 11.6 x 7.1 mm), bianca, con linea di frattura su un lato. La compressa può essere divisa in due metà uguali. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento di episodi depressivi maggiori. Trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia. Trattamento del disturbo d’ansia sociale (fobia sociale). Trattamento del disturbo d’ansia generalizzato. Trattamento del disturbo ossessivo compulsivo 4.2 Posologia e modo di somministrazione La sicurezza di una dose giornaliera superiore a 20 mg non è stata dimostrata. ESCITALOPRAM DOC Generici viene somministrato in un’unica dose giornaliera e può essere assunto indipendentemente dall’assunzione di cibo. Episodi depressivi maggiori La dose abituale è di 10 mg una volta al giorno. Sulla base della risposta individuale del paziente, la dose può essere aumentata ad un massimo di 20 mg al giorno. Per ottenere la risposta antidepressiva sono necessarie in genere 2 - 4 settimane. Dopo la risoluzione dei sintomi, è necessario un trattamento di almeno 6 mesi per il consolidamento della risposta. Disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia Per la prima settimana di trattamento la dose iniziale raccomandata è 5 mg al giorno per poi essere aumentata a 10 mg al giorno. La dose può essere ulteriormente aumentata fino ad un massimo di 20 mg al giorno, sulla base della risposta individuale del paziente. La massima efficacia si raggiunge dopo circa 3 mesi. Il trattamento dura diversi mesi. Disturbo d’ansia sociale La dose abituale è di 10 mg una volta al giorno. In genere sono necessarie 2-4 settimane per ottenere un miglioramento dei sintomi. Successivamente, sulla base della risposta individuale del paziente, la dose può essere ridotta a 5 mg o aumentata fino a un massimo di 20 mg al giorno. Il disturbo d’ansia sociale è una patologia a decorso cronico, si raccomanda il trattamento per 12 settimane al fine del consolidamento della risposta. Il trattamento a lungo termine dei pazienti che hanno risposto al trattamento è stato studiato per 6 mesi e può essere considerato su base individuale per la prevenzione delle ricadute; i benefici del trattamento devono essere rivalutati ad intervalli regolari. Il disturbo d’ansia sociale è una terminologia diagnostica ben definita di un disturbo specifico, che non deve essere confuso con l’eccessiva timidezza. La farmacoterapia è indicata solo se il disturbo interferisce significativamente con le attività professionali e sociali. L’impiego di questo trattamento in confronto alla terapia cognitiva comportamentale non è stato valutato. La farmacoterapia è parte di una strategia terapeutica globale. Disturbo d’ansia generalizzato La dose iniziale è 10 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a un massimo di 20 mg al giorno sulla base della risposta individuale del paziente. L’utilizzo a lungo termine nei pazienti che hanno risposto al trattamento è stato valutato per almeno 6 mesi in pazienti che assumevano 20 mg al giorno. I benefici del trattamento ed il dosaggio devono essere rivalutati ad intervalli regolari (vedere paragrafo 5.1). Disturbo ossessivo compulsivo Il dosaggio iniziale è 10 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a un massimo di 20 mg al giorno sulla base della risposta individuale del paziente. Poiché il disturbo ossessivo compulsivo è una patologia a decorso cronico, i pazienti devono essere
trattati per un periodo dosaggio devono esse Anziani (> 65 anni) La dose iniziale è 5 m della risposta individu L’efficacia di ESCITAL anziani. Popolazione pediatric ESCITALOPRAM DO di sotto dei 18 anni d Ridotta funzionalità re Non è necessario un a ta. Si raccomanda ca ml/min.) (vedere para Ridotta funzionalità e La dose iniziale racco compromissione epat essere aumentata fino posologica in pazient Metabolizzatori lenti Per i pazienti noti pe iniziale di 5 mg al gio 10 mg al giorno sulla Sintomi da sospension Deve essere evitata l’ escitalopram le dosi ridurre il rischio di sin intollerabili dopo la possibilità di ripristina ma in modo più gradu 4.3 Controindicazion Ipersensibilità ad esci E’ controindicato il tra no-ossidasi (MAO-ini sta con agitazione, tre La combinazione di e bemide) o con linezo causa del rischio di in Escitalopram è contro congenita del QT lun Escitalopram è contro dell’intervallo QT (ve 4.4 Speciali avvertenz Le seguenti avvertenz (Inibitori Selettivi dell Uso in bambini e ado ESCITALOPRAM DO di sotto dei 18 anni d Comportamenti suicid comportamento di co effettuati su bambini e nonostante, per ragio monitorato al fine di i termine in bambini ed tamentale non sono d Ansia paradossa Alcuni pazienti con d sintomi ansiosi all’in decrescere nel corso fine di ridurre la prob Convulsioni Il farmaco deve esser aumento della frequen devono essere evitati essere attentamente m Mania Gli SSRI devono esse
RCP_ESCITALOPRAM_10mg_20mg-CPR_RIV_140x230mm.pdf
ram (come ossalato) ram (come ossalato)
(ca. 8.1 x 5.6 mm),
(ca. 11.6 x 7.1 mm),
e può essere assunto
del paziente, la dose
po la risoluzione dei isposta.
orno per poi essere n massimo di 20 mg
i.
mane per ottenere un del paziente, la dose
mento per 12 settima-
studiato per 6 mesi e efici del trattamento
o specifico, che non il disturbo interferi-
non è stato valutato.
massimo di 20 mg al
lutato per almeno 6 aggio devono essere
massimo di 20 mg al
zienti devono essere
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trattati per un periodo sufficiente a garantire che siano liberi dai sintomi. I benefici del trattamento e il dosaggio devono essere rivalutati ad intervalli regolari (vedere paragrafo 5.1) Anziani (> 65 anni) La dose iniziale è 5 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a 10 mg al giorno sulla base della risposta individuale del paziente (vedere paragrafo 5.2). L’efficacia di ESCITALOPRAM DOC Generici nel disturbo d’ansia sociale non è stata studiata in pazienti anziani. Popolazione pediatrica ESCITALOPRAM DOC Generici non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età (vedere paragrafo 4.4). Ridotta funzionalità renale Non è necessario un aggiustamento del dosaggio in pazienti con compromissione renale lieve o moderata. Si raccomanda cautela in pazienti con grave riduzione della funzione renale (CLCR minore di 30 ml/min.) (vedere paragrafo 5.2). Ridotta funzionalità epatica La dose iniziale raccomandata per le prime due settimane di trattamento è di 5 al giorno in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata. Sulla base della risposta individuale del paziente la dose può essere aumentata fino a 10 mg al giorno. Si consiglia cautela ed una attenzione maggiore nella titolazione posologica in pazienti con funzionalità epatica gravemente ridotta (vedere paragrafo 5.2). Metabolizzatori lenti del CYP2C19 Per i pazienti noti per essere metabolizzatori lenti in merito al CYP2C19 è raccomandata una dose iniziale di 5 mg al giorno durante le prime due settimane di trattamento. La dose può essere aumentata a 10 mg al giorno sulla base della risposta individuale del paziente (vedere paragrafo 5.2). Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento Deve essere evitata l’interruzione improvvisa del trattamento. Quando si interrompe il trattamento con escitalopram le dosi devono essere gradualmente ridotte nell’arco di almeno una o due settimane per ridurre il rischio di sintomi da sospensione (vedere paragrafo 4.4 e 4.8). Qualora si manifestassero sintomi intollerabili dopo la riduzione della dose o durante la sospensione del trattamento, considerare la possibilità di ripristinare la dose precedente. Successivamente il medico può continuare a ridurre la dose, ma in modo più graduale. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità ad escitalopram o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. E’ controindicato il trattamento in concomitanza con inibitori non selettivi irreversibili delle mo-noammino-ossidasi (MAO-inibitori) a causa del rischio di insorgenza di sindrome serotoninergica che si manifesta con agitazione, tremore, ipertermia ecc. (vedere paragrafo 4.5). La combinazione di escitalopram con inibitori reversibili delle monoamminossidasi (ad esempio mo-clobemide) o con linezolid, inibitore reversibile non selettivo delle monoamminossidasi, è controindicata a causa del rischio di insorgenza di sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.5). Escitalopram è controindicato in pazienti affetti da noto prolungamento dell’intervallo QT o sindrome congenita del QT lungo. Escitalopram è controindicato in co-somministrazione con medicinali noti causare un prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5). 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso Le seguenti avvertenze speciali e precauzioni sono applicabili all’intera classe terapeutica degli SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina). Uso in bambini e adolescenti sotto 18 anni ESCITALOPRAM DOC Generici non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età. Comportamenti suicidi (tentativi di suicidio e ideazione suicida) e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di contrasto e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Se, ciò nonostante, per ragioni cliniche, si decide di iniziare il trattamento, il paziente deve essere attentamente monitorato al fine di individuare la comparsa di sintomi suicidi. Inoltre, gli effetti sulla sicurezza a lungo termine in bambini ed adolescenti sulla crescita, sulla maturazione e sullo sviluppo cognitivo e comportamentale non sono disponibili. Ansia paradossa Alcuni pazienti con disturbo da attacchi di panico possono andare incontro ad un’accentuazione dei sintomi ansiosi all’inizio della terapia con antidepressivi. Tale reazione paradossa di solito tende a decrescere nel corso di due settimane di trattamento continuato. Si consiglia una dose iniziale bassa al fine di ridurre la probabilità di un effetto ansiogeno (vedere paragrafo 4.2). Convulsioni Il farmaco deve essere sospeso se il paziente sviluppa convulsioni per la prima volta oppure se c’è un aumento della frequenza delle crisi convulsive (in pazienti con precedente diagnosi di epilessia). Gli SSRI devono essere evitati nei pazienti con epilessia instabile e i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati. Mania Gli SSRI devono essere usati con cautela in pazienti con un’anamnesi di mania/ipomania. Gli SSRI
devono essere sospe Diabete Nei pazienti diabet iperglicemia). Può e orale. Suicidio/ideazione s La depressione è ass suicidio-correlati). Q Poiché il miglioram devono essere attent E’ esperienza clinica malattia. Anche altre patologi ad un maggior rischi tà con il disturbo de disturbo depressivo patologie psichiatric È noto che i pazien significativo grado d di ideazione suicida trattamento. Una meta-analisi de adulti affetti da distu pazienti di età inferi La terapia con antid particolare di quelli di dosaggio. I pazienti (e le person rare qualsiasi peggi comportamentali, e Acatisia/irrequietezz L’uso di farmaci SSR spiacevole e stressan di stare seduti o ferm Nei pazienti che svi Iponatriemia Iponatriemia, proba stata segnalata raram E’ necessaria cautela con altri medicinali Emorragia Durante il trattamen cutanee, quali ecch concomitanza con a (per esempio, antip acetilsalicilico e ant con nota tendenza a TEC (terapia elettroc I dati inerenti l’espe pertanto si consiglia Sindrome Serotonine Si consiglia cautela n gico come sumatript In rari casi è stata seg za con medicinali se ipertermia, possono In questo caso il tra ed istituito un trattam Erba di San Giovann L’uso concomitante ricum perforatum) p Sintomi da sospensio I sintomi da sospens l’interruzione avvien l’interruzione del tra nel 15% dei pazient Il rischio di compars dose della terapia e Le reazioni più fre
RCP_ESCITALOPRAM_10mg_20mg-CPR_RIV_140x230mm.pdf
i del trattamento e il al giorno sulla base
a studiata in pazienti
mbini e adolescenti al
nale lieve o modera(CLCR minore di 30
orno in pazienti con paziente la dose può iore nella titolazione o 5.2).
omandata una dose ò essere aumentata a 5.2).
pe il trattamento con o due settimane per anifestassero sintomi ento, considerare la are a ridurre la dose,
afo 6.1. li delle mo-noammiergica che si manife-
(ad esempio mo-closi, è controindicata a
vallo QT o sindrome
e un prolungamento
rapeutica degli SSRI
mbini e adolescenti al
almente aggressività, za negli studi clinici con placebo. Se, ciò essere attentamente lla sicurezza a lungo cognitivo e compor-
n’accentuazione dei sa di solito tende a ose iniziale bassa al
lta oppure se c’è un di epilessia). Gli SSRI a controllata devono
/ipomania. Gli SSRI
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devono essere sospesi in pazienti che stanno per entrare in una fase maniacale. Diabete Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI può alterare il controllo glicemico (ipoglicemia o iperglicemia). Può essere necessario un aggiustamento della dose di insulina e/o di ipoglicemizzante orale. Suicidio/ideazione suicida o peggioramento del quadro clinico La depressione è associata ad un maggior rischio di ideazione suicida, autolesionismo e suicidio (eventi suicidio-correlati). Questo rischio persiste sino a quando non si verifica una significativa remissione. Poiché il miglioramento può non avvenire durante le prime settimane o più di trattamento, i pazienti devono essere attentamente monitorati fino a quando non si verifichi tale miglioramento. E’ esperienza clinica generale, che il rischio di suicidio aumenti nelle prime fasi di miglioramento della malattia. Anche altre patologie psichiatriche per le quali sia stato prescritto escitalopram possono essere associate ad un maggior rischio di suicidio eventi-correlati. Inoltre, queste condizioni possono essere in comorbidità con il disturbo depressivo maggiore. Le stesse precauzioni osservate quando si trattano pazienti con disturbo depressivo maggiore devono essere quindi osservate anche quando si trattano pazienti con altre patologie psichiatriche. È noto che i pazienti con una storia precedente di eventi suicidio-correlati, o che manifestano un significativo grado di ideazione suicida prima dell’inizio del trattamento, sono soggetti a maggior rischio di ideazione suicida o di tentativi di suicidio, e devono quindi essere attentamente controllati durante il trattamento. Una meta-analisi degli studi clinici con farmaci antidepressivi in confronto con il placebo in pazienti adulti affetti da disturbi psichiatrici ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicida nei pazienti di età inferiore a 25 anni trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. La terapia con antidepressivi deve sempre essere associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo modificazioni di dosaggio. I pazienti (e le persone coinvolte nella cura del paziente) devono essere allertati sulla necessità di monitorare qualsiasi peggioramento del quadro clinico, comportamenti o pensieri suicidari o cambiamenti comportamentali, e di rivolgersi immediatamente al medico se compaiono questi sintomi. Acatisia/irrequietezza psicomotoria L’uso di farmaci SSRI/SNRI è stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione spiacevole e stressante di irrequietezza con bisogno di muoversi spesso e accompagnata dalla incapacità di stare seduti o fermi in piedi. Questo è più probabile che appaia entro le prime settimane di trattamento. Nei pazienti che sviluppano tali sintomi, un aumento della dose può essere dannoso. Iponatriemia Iponatriemia, probabilmente dovuta ad inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico (SIADH), è stata segnalata raramente con l’uso degli SSRI e generalmente si risolve con l’interruzione della terapia. E’ necessaria cautela nei pazienti a rischio, quali anziani, pazienti con cirrosi o se usati in concomitanza con altri medicinali che possono causare iponatriemia. Emorragia Durante il trattamento con SSRI sono stati riferiti casi di anomalie nelle manifestazioni emorragiche cutanee, quali ecchimosi e porpora. Si consiglia particolare cautela in pazienti che assumono SSRI in concomitanza con anticoagulanti orali, medicinali noti per la loro influenza sulla funzione piastrinica (per esempio, antipsicotici atipici e fenotiazine, la maggior parte degli antidepressivi triciclici, acido acetilsalicilico e antinfiammatori non steroidei (FANS), ticlopidina e dipiridamolo) e anche nei pazienti con nota tendenza al sanguinamento. TEC (terapia elettroconvulsiva) I dati inerenti l’esperienza clinica della somministrazione concomitante di SSRI e ECT sono limitati, pertanto si consiglia cautela. Sindrome Serotoninergica Si consiglia cautela nell’utilizzare escitalopram in concomitanza con medicinali con effetto serotoni-nergico come sumatriptan o altri triptani, tramadolo e triptofano. In rari casi è stata segnalata la sindrome serotoninergica in pazienti che assumevano SSRI in concomitanza con medicinali serotoninergici. Una combinazione di sintomi, come agitazione, tremore, mioclono e ipertermia, possono indicare lo sviluppo di questa condizione. In questo caso il trattamento con SSRI e farmaci serotoninergici deve essere interrotto immediatamente ed istituito un trattamento sintomatico. Erba di San Giovanni (Iperico) L’uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali contenenti Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) può risultare in un’aumentata incidenza di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.5). Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento I sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento sono frequenti, in particolare se l’interruzione avviene bruscamente (vedere paragrafo 4.8). Negli studi clinici, eventi avversi durante l’interruzione del trattamento sono stati osservati in circa il 25% dei pazienti trattati con escitalopram e nel 15% dei pazienti trattati con placebo. Il rischio di comparsa di sintomi da sospensione può dipendere da diversi fattori, compresi la durata e la dose della terapia e la velocità di riduzione della dose. Le reazioni più frequentemente segnalate sono capogiri, disturbi sensoriali (comprese parestesia e
sensazione di scossa nausea e/o vomito, irritabilità e disturbi pazienti, possono es Generalmente quest sono stati segnalati c dimenticato di assum In genere questi sint sebbene in alcuni so interrompe il trattam diverse settimane o quando si interromp Cardiopatia coronar A causa della limita (vedere paragrafo 5. Prolungamento dell’ Escitalopram è risult enza post-marketing ri, inclusa Torsione un preesistente prolu 4.8, 4.9 e 5.1). Si consiglia cautela acuto del miocardio Squilibri elettrolitici devono essere corre Se si trattano pazien prima di iniziare il t Se durante il trattam essere sospeso e dev 4.5 Interazioni con Interazioni farmaco Associazioni contro IMAO non selettivi i Casi di reazioni grav inibitori non selettiv interrotto il trattame In alcuni casi il pazi È controindicata la s Il trattamento con es IMAO irreversibile. rere almeno 7 giorn Inibitore delle MAO A causa del rischio come moclobemide deve iniziare con il Inibitore delle MAO L’antibiotico linezol a pazienti trattati c dosaggio minimo e Inibitore delle MAO In somministrazione causa del rischio di state co–somministr Prolungamento dell’ Non sono stati cond altri medicinali che pram con tali medic medicinali che prolu fenotiazinici, pimo sparfloxacina, mox alofantrina), alcuni a Associazioni che ric Medicinali serotonin La co-somministraz portare a sindrome s Medicinali che abba Gli SSRI possono ab medicinali che abba
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mico (ipoglicemia o di ipoglicemizzante
mo e suicidio (eventi ificativa remissione. attamento, i pazienti ento. miglioramento della
ono essere associate essere in comorbidirattano pazienti con no pazienti con altre
che manifestano un etti a maggior rischio controllati durante il
placebo in pazienti tamento suicida nei on placebo. anza dei pazienti, in dopo modificazioni
necessità di monitodari o cambiamenti ntomi.
a da una sensazione nata dalla incapacità mane di trattamento. o.
diuretico (SIADH), è uzione della terapia. sati in concomitanza
tazioni emorragiche e assumono SSRI in funzione piastrinica ssivi triciclici, acido e anche nei pazienti
e ECT sono limitati, effetto serotoni-ner-
SSRI in concomitantremore, mioclono e
tto immediatamente
an Giovanni (Hypeere paragrafo 4.5).
nti, in particolare se enti avversi durante i con escitalopram e
mpresi la durata e la
mprese parestesia e
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sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. In genere questi sintomi sono di entità lieve o moderata; tuttavia, in alcuni pazienti, possono essere di entità grave. Generalmente questi sintomi compaiono entro i primissimi giorni di interruzione del trattamento; tuttavia sono stati segnalati casi molto rari di comparsa di questi sintomi in pazienti che avevano inavvertitamente dimenticato di assumere una dose. In genere questi sintomi sono auto-limitanti e di solito si risolvono spontaneamente entro due settimane, sebbene in alcuni soggetti possono essere più prolungati (2-3 mesi o più). Si consiglia quindi, quando si interrompe il trattamento con escitalopram, di ridurre gradualmente la dose di farmaco nell’arco di diverse settimane o mesi, secondo le necessità del paziente (vedere “Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento”, paragrafo 4.2). Cardiopatia coronarica A causa della limitata esperienza clinica si raccomanda cautela in pazienti con cardiopatia coronarica (vedere paragrafo 5.3). Prolungamento dell’intervallo QT Escitalopram è risultato causare un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo QT. Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (vedere pa-ragrafi 4.3, 4.5, 4.8, 4.9 e 5.1). Si consiglia cautela in pazienti affetti da significativa bradicardia, oppure in pazienti con recente infarto acuto del miocardio o con insufficienza cardiaca non compensata. Squilibri elettrolitici come ipopotassemia e ipomagnesemia aumentano il rischio di aritmie maligne e devono essere corretti prima di iniziare il trattamento con escitalopram. Se si trattano pazienti con patologia cardiaca stabile, si deve considerare di effettuare un controllo ECG prima di iniziare il trattamento. Se durante il trattamento con escitalopram si presentano segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere sospeso e deve essere effettuato un ECG. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Interazioni farmacodinamiche Associazioni controindicate: IMAO non selettivi irreversibili Casi di reazioni gravi sono stati segnalati in pazienti in trattamento con SSRI in co-somministrazione con inibitori non selettivi irreversibili delle monoamminossidasi (IMAO) ed in pazienti che avevano da poco interrotto il trattamento con un SSRI e avevano iniziato quello con tali IMAO (vedere para-grafo 4.3). In alcuni casi il paziente ha sviluppato una sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.8). È controindicata la somministrazione concomitante di escitalopram con IMAO non selettivi irreversibili. Il trattamento con escitalopram può essere iniziato 14 giorni dopo l’interruzione del trattamento con un IMAO irreversibile. Prima di iniziare un trattamento con IMAO non selettivi irreversibili devono trascorrere almeno 7 giorni dall’interruzione del trattamento con escitalopram. Inibitore delle MAO A selettivo reversibile (moclobemide) A causa del rischio di sindrome serotoninergica, l’associazione di escitalopram e inibitori delle MAO A come moclobemide è controindicata (vedere paragrafo 4.3). Se l’associazione si rendesse necessaria, si deve iniziare con il dosaggio minimo raccomandato e intensificare il monitoraggio clinico. Inibitore delle MAO non selettivo reversibile (linezolid) L’antibiotico linezolid è un inibitore non selettivo reversibile delle MAO e non deve essere somministrato a pazienti trattati con escitalopram. Se l’associazione si rendesse necessaria, si deve iniziare con il dosaggio minimo e sotto stretto monitoraggio clinico (vedere paragrafo 4.3). Inibitore delle MAO-B selettivo, irreversibile (selegilina) In somministrazione concomitante con selegilina (inibitore MAO–B irreversibile) è richiesta cautela a causa del rischio di sviluppo di sindrome serotoninergica. Dosi di selegilina fino a 10 mg al giorno sono state co–somministrate senza problemi con il citalopram racemo. Prolungamento dell’intervallo QT Non sono stati condotti studi di farmacocinetica e farmacodinamica sull’associazione tra escitalopram e altri medicinali che prolungano l’intervallo QT. Non può essere escluso un effetto additivo di escitalopram con tali medicinali. Di conseguenza è controindicata la co-somministrazione di escitalopram con medicinali che prolungano l’intervallo QT, quali antiaritmici di classe IA e III, antipsicotici (come derivati fenotiazinici, pimozide, aloperidolo), antidepressivi triciclici, alcuni agenti antimicrobici (co-me sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina IV, pentamidina, trattamenti antimalarici, in particolare alofantrina), alcuni antistaminici (astemizolo, mizolastina). Associazioni che richiedono cautela: Medicinali serotoninergici La co-somministrazione con farmaci serotoninergici (come tramadolo, sumatriptan e altri triptani) può portare a sindrome serotoninergica. Medicinali che abbassano la soglia convulsiva Gli SSRI possono abbassare la soglia convulsiva. Si richiede pertanto cautela in co-somministrazione con medicinali che abbassano tale soglia (ad esempio antidepressivi (triciclici, SSRIs), neurolettici (fenotiazi-
ne, tioxanteni e buti Litio, triptofano Sono stati segnalati c o triptofano, pertant Erba di San Giovann L’uso concomitante (Hypericum perforat 4.4). Emorragia Quando escitalopram tto anticoagulante. I dei parametri della paragrafo 4.4). L’uso tendenza a sanguina Alcool Non si prevedono in que, come con altri Interazioni Farmaco Effetti di altri medici Il metabolismo di e contribuire al meta demetilato) sembra e La co-somministrazi CYP2C19) porta ad u mativamente il 50% La co-somministrazi generale moderatam ti-che di escitalopra escitalopram in com Si raccomanda perta omeprazolo, esome escitalopram può ess to concomitante. Effetti di escitalopram Escitalopram è un in pram con medicina terapeutico ristretto, cardiaca), o alcuni m mente metabolizzati o antipsicotici come necessario. La co-somministrazi due volte dei livelli Studi in vitro hanno Si raccomanda caute 4.6 Fertilità, gravida Gravidanza Per escitalopram son In studi sulla tossic embrio-fetotossici, m ESCITALOPRAM DO necessario e solo do I neonati di madri gravidanza, soprattu del trattamento deve Anche i seguenti sin avanzati della gravid ra corporea, diffico nervosismo, irritabil possono essere inte maggior parte dei ca Dati epidemiologici periodo della gravid (PPHN). Il rischio os verificano 1-2 casi d Allattamento Ci si aspetta che esc trattamento.
, agitazione o ansia, , instabilità emotiva, a; tuttavia, in alcuni
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nibitori delle MAO A ndesse necessaria, si clinico.
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ne tra escitalopram e additivo di escitalodi escitalopram con cotici (come derivati ntimicrobici (co-me arici, in particolare
n e altri triptani) può
omministrazione con eurolettici (fenotiazi-
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ne, tioxanteni e butirrofenoni, meflochina, bupropione e tramadolo). Litio, triptofano Sono stati segnalati casi di potenziamento degli effetti quando gli SSRI sono somministrati insieme a litio o triptofano, pertanto l’uso concomitante di SSRI e di queste specialità medicinali richiede cautela. Erba di San Giovanni (Iperico) L’uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali contenenti Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) può risultare in un’aumentata incidenza di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Emorragia Quando escitalopram è somministrato con anticoagulanti orali si possono verificare alterazioni dell’effetto anticoagulante. I pazienti in terapia con anticoagulanti orali devono ricevere un attento monitoraggio dei parametri della coagulazione all’inizio o all’interruzione della terapia con escitalopram (vedere paragrafo 4.4). L’uso concomitante di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) può aumentare la tendenza a sanguinare (vedere paragrafo 4.4). Alcool Non si prevedono interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra escitalopram e alcool. Comunque, come con altri medicinali psicotropi, tale combinazione non è consigliabile. Interazioni Farmacocinetiche Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica di escitalopram Il metabolismo di escitalopram è principalmente mediato da CYP2C19. CYP3A4 e CYP2D6 possono contribuire al metabolismo sebbene in misura minore. Il maggiore metabolita S-DCT (escitalopram demetilato) sembra essere parzialmente catalizzato dal CYP2D6. La co-somministrazione di escitalopram con 30 mg una volta al giorno di omeprazolo (un inibitore del CYP2C19) porta ad un incremento moderato delle concentrazioni plasmatiche di escitalopram (approssimativamente il 50%). La co-somministrazione di escitalopram e cimetidina 400 mg due volte al giorno (inibitore enzimatico generale moderatamente potente) è risultata in un moderato incremento delle concentrazioni plasmati-che di escitalopram (approssimativamente il 70%). Si raccomanda cautela quando si somministra escitalopram in combinazione con cimetidina. Possono essere necessari aggiustamenti della dose. Si raccomanda pertanto cautela nell’utilizzarlo in concomitanza con inibitori del CYP2C19 (ad esempio omeprazolo, esomeprazolo, fluvoxamina, lansoprazolo, ticlopidina). Una riduzione della dose di escitalopram può essere necessaria sulla base del monitoraggio di effetti indesiderati durante il trattamento concomitante. Effetti di escitalopram sulla farmacocinetica di altri medicinali Escitalopram è un inibitore dell’enzima CYP2D6. Si raccomanda cautela nel co-somministrare escitalopram con medicinali che vengono metabolizzati prevalentemente da questo enzima e con un indice terapeutico ristretto, per esempio, flecainide, propafenone e metoprololo (quando usati nell’insufficienza cardiaca), o alcuni medicinali che agiscono a livello del sistema nervoso centrale e che sono principalmente metabolizzati dal CYP2D6 quali antidepressivi come desipramina, clomi-pramina, e nortriptilina o antipsicotici come risperidone, tioridazina e aloperidolo. Un aggiustamento della dose può rendersi necessario. La co-somministrazione con desipramina o metoprololo ha portato in entrambi i casi ad un aumento di due volte dei livelli plasmatici di questi due substrati CYP2D6. Studi in vitro hanno dimostrato che escitalopram può anche causare una debole inibizione del CYP2C19. Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di medicinali metabolizzati dal CYP2C19. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza Per escitalopram sono disponibili soltanto limitati dati clinici in merito all’esposizione in gravidanza. In studi sulla tossicità riproduttiva effettuati con escitalopram nei ratti, sono stati osservati effetti embrio-fetotossici, ma nessun aumento dell’incidenza delle malformazioni (vedere paragrafo 5.3). ESCITALOPRAM DOC Generici non deve essere usato durante la gravidanza a meno che strettamente necessario e solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. I neonati di madri che hanno continuato l’assunzione di escitalopram fino agli ultimi periodi della gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, devono essere tenuti sotto osservazione. L’interruzione brusca del trattamento deve essere evitata durante la gravidanza. Anche i seguenti sintomi possono comparire nel neonato dopo l’uso materno di SSRI/SNRI negli stadi più avanzati della gravidanza: difficoltà respiratorie, cianosi, apnea, convulsioni, instabilità della temperatura corporea, difficoltà di nutrizione, vomito, ipoglicemia, ipertonia, ipotonia, iperiflessia, tremore, nervosismo, irritabilità, letargia, pianto continuo, sonnolenza e difficoltà nel dormire. Tali sintomi possono essere interpretati sia come effetti serotoninergici sia come sintomi da sospensione. Nella maggior parte dei casi le complicanze iniziano immediatamente o subito dopo il parto (entro 24 ore). Dati epidemiologici indicano che l’uso di farmaci SSRI durante a gravidanza, in particolare nell’ultimo periodo della gravidanza, può aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente del neonato (PPHN). Il rischio osservato è stato di circa 5 casi ogni 1000 gravidanze. Nella popolazione generale si verificano 1-2 casi di PPHN per 1000 gravidanze. Allattamento Ci si aspetta che escitalopram venga escreto nel latte. Pertanto, non è raccomandato allattare durante il trattamento.
Fertilità I dati sugli animali paragrafo 5.3). Nell l’effetto sulla qualità Finora non è stato o 4.7 Effetti sulla capa Sebbene escitalopra psicomotoria, i med devono essere avve veicoli o di usare m 4.8 Effetti indesider settimana di trattam Le reazioni avverse con placebo sia com zione per sistemi e o Le frequenze riporta è così definita: molto raro (da ≥1/10.000 sulla base dei dati d
istrati insieme a litio chiede cautela.
ba di San Giovanni se (vedere paragrafo
alterazioni dell’effeattento monitoraggio scitalopram (vedere S) può aumentare la
m e alcool. Comun-
e CYP2D6 possono -DCT (escitalopram
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Fertilità I dati sugli animali hanno dimostrato che citalopram può influire sulla qualità dello sperma (vedere paragrafo 5.3). Nell’uomo, segnalazioni provenienti da pazienti trattati con SSRI hanno mostrato che l’effetto sulla qualità dello sperma è reversibile. Finora non è stato osservato impatto sulla fertilità. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Sebbene escitalopram abbia dimostrato di non influire sulle funzioni intellettive o sulla performance psicomotoria, i medicinali psicoattivi possono influenzare la capacità di giudizio o d’azione. I pazienti devono essere avvertiti del potenziale rischio che possa venire influenzata la loro capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Le reazioni avverse si manifestano più frequentemente durante la prima o seconda settimana di trattamento, per poi diminuire d’intensità e frequenza con la continuazione del trattamento. Le reazioni avverse conosciute per gli SSRI e segnalate anche con escitalopram, sia negli studi controllati con placebo sia come segnalazioni spontanee post-marketing, sono elencate sotto secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza. Le frequenze riportate sono quelle osservate negli studi e non sono corrette verso placebo. La frequenza è così definita: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Classificazione per sistemi e organi
Frequenza
Effetto indesiderato
olo (un inibitore del citalopram (approssi-
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota
Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario
Raro
Reazione anafilattica
inibitore enzimatico centrazioni plasmaando si somministra nti della dose. YP2C19 (ad esempio ione della dose di durante il trattamen-
Patologie endocrine
Non nota
Secrezione inappropriata di ADH
Comune
Riduzione dell’appetito, aumento dell’appetito, aumento del peso
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
mministrare escitaloma e con un indice ati nell’insufficienza che sono principalmina, e nortriptilina a dose può rendersi
si ad un aumento di
o allattare durante il
Comune
Ansia, irrequietezza, sogni anomali Donne e uomini: riduzione della libido Donne: anorgasmia
Disturbi psichiatrici
ne in gravidanza. tati osservati effetti paragrafo 5.3). eno che strettamente
/SNRI negli stadi più lità della temperatuperiflessia, tremore, ormire. Tali sintomi sospensione. Nella rto (entro 24 ore). articolare nell’ultimo sistente del neonato olazione generale si
Riduzione del peso Iponatriemia, anoressia2
Non comune
zione del CYP2C19. C19.
ultimi periodi della ’interruzione brusca
Non comune Non nota
Bruxismo, agitazione, nervosismo, attacchi di panico, stato confusionale
Raro
Aggressività, depersonalizzazione, allucinazioni
Non nota
Mania, ideazione suicida, comportamento suicida1
Comune
Insonnia, sonnolenza, capogiri, parestesie, tremore Non comune Alterazioni del gusto, disturbi del sonno, sincope
Patologie del sistema nervoso
Raro
Sindrome serotoninergica
Non nota
Discinesia, disturbi del movimento, convulsioni, irrequietezza psicomotoria/ acatisia2
Patologie dell’occhio
Non comune
Midriasi, disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune
Tinnito
Non comune
Tachicardia
Raro
Bradicardia
Non nota
Prolungamento del tratto QT, aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta
Patologie cardiache
1 Casi
di ideazione suicida
2 Questi
eventi sono stati s dell’intervallo QT e di aritmi
Effetti di classe Studi epidemiologic del rischio di fratture che determina quest Sintomi da sospensio L’interruzione del tra sospensione. Le rea parestesia e sensazio ne o ansia, nausea e tà emotiva, irritabilit tanti; tuttavia, in alc Si consiglia quindi, q mente il trattamento 4.9 Sovradosaggio Tossicità I dati clinici sul sovra di altri farmaci conc sovradosaggio di es parte dei casi si tratt e 800 mg di solo esc Sintomi I sintomi osservati n nervoso centrale (da e coma), al sistema dia, prolungamento tassemia, iponatrem Trattamento Non esiste un antido ossigenazione e fun
ello sperma (vedere hanno mostrato che
o sulla performance d’azione. I pazienti capacità di guidare
e la prima o seconda ione del trattamento. negli studi controllati econdo la classifica-
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Patologie vascolari Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Patologie gastrointestinali
Patologie epatobiliari
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
7
Non nota
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Ipotensione ortostatica
Comune
Sinusite, sbadiglio
Non comune
Epistassi
Molto comune
Nausea
Comune
Diarrea, stipsi, vomito, bocca secca
Non comune
Emorragie gastrointestinali (comprese emorragie rettali)
Non nota
Epatite, alterazione dei test di funzionalità epatica
Comune
Aumento della sudorazione
Non comune
Orticaria, alopecia, eruzione cutanea, prurito
Non nota
Ecchimosi, angioedema
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune
Artralgia, mialgia
Patologie renali e urinarie
Non nota
Ritenzione urinaria
Comune
Uomini: disturbi di eiaculazione, impotenza
Non comune
Donne: metrorragia, menorragia
Non nota
Galattorrea Uomini: priapismo
Comune
Affaticamento, febbre
Non comune
Edema
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
1 Casi
di ideazione suicida e comportamenti suicidi sono stati segnalati durante la terapia con escitalopram o nelle prime fasi dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). eventi sono stati segnalati per la classe terapeutica degli. Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (ve-dere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1). 2 Questi
Effetti di classe Studi epidemiologici, condotti principalmente su pazienti di 50 anni o più anziani, mostrano un aumento del rischio di fratture ossee nei pazienti trattati con SSRI e antidepressivi triciclici (TCAs). Il meccanismo che determina questo rischio non è noto. Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento L’interruzione del trattamento con SSRI/SNRI (soprattutto se brusca) determina comunemente sintomi da sospensione. Le reazioni più frequentemente segnalate sono: capogiri, disturbi sensoriali (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. In genere questi eventi sono di entità lieve o moderata e autolimitanti; tuttavia, in alcuni pazienti, possono essere di entità grave e/o avere durata prolungata. Si consiglia quindi, quando non è più necessario il trattamento con escitalopram, di sospendere gradualmente il trattamento riducendo progressivamente la dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). 4.9 Sovradosaggio Tossicità I dati clinici sul sovradosaggio di escitalopram sono limitati e in molti casi sono associati a sovradosaggio di altri farmaci concomitanti. Nella maggior parte dei casi i sintomi erano assenti o lievi. Casi fatali da sovradosaggio di escitalopram sono stati raramente segnalati con il solo escitalopram; nella maggior parte dei casi si trattava di sovradosaggio con più medicinali concomitanti. L’assunzione di dosi fra 400 e 800 mg di solo escitalopram non ha determinato la comparsa di sintomi di grave entità. Sintomi I sintomi osservati nei casi di sovradosaggio di escitalopram sono stati soprattutto relativi al sistema nervoso centrale (da capogiri, tremore, e agitazione a rari casi di sindrome serotoninergica, convulsioni e coma), al sistema gastrointestinale (nausea/vomito), al sistema cardiovascolare (ipotensione, tachicardia, prolungamento dell’intervallo QT e aritmie) ed alla condizione di equilibrio idroelettrolitico (ipopotassemia, iponatremia). Trattamento Non esiste un antidoto specifico. Stabilire e mantenere la pervietà delle vie aeree, assicurare un’adeguata ossigenazione e funzionalità respiratoria. Considerare la possibilità di effettuare una lavanda gastrica e
l’utilizzo di carbone orale. Si raccomand supporto. In caso di sovradosa congestizia/bradiarit l’intervallo QT o di epatica. 5. PROPRIETA’ FAR 5.1 Proprietà farma Categoria farmacote Codice ATC: N 06 A Meccanismo d’azion Escitalopram è un in legame primario. In 1000 volte inferiore Escitalopram non ha D1 e D2, adrenorece benzodiazepine e o L’inibizione del re-u effetti farmacologici Effetti farmacodinam In uno studio in dop nel QTc (correzione msec (90% IC: 8.6, 4.9). Efficacia Clinica Episodi di depressio Escitalopram è risult breve termine (8 se termine sulla preven con escitalopram 10 il trattamento con e studio, nei pazienti ricadute significativa Disturbo d’ansia soc Nel trattamento del termine (12 settiman che hanno risposto studio dose-finding Disturbo d’ansia gen L’escitalopram in do verso placebo. L’insieme dei dati ot pram e 419 trattati risposto al trattamen sintomatologica. Un In uno studio rando su 373 pazienti che dimostrato il manten Disturbo ossessivo c In uno studio clinic differenziato dal pla dosi di escitalopram In pazienti che hann aperto e che sono en placebo, è stata dim 5.2 Proprietà farma Assorbimento L’assorbimento è qu concentrazione (Tm Ci si aspetta che la racemo citalopram. Distribuzione Il volume apparente alle proteine plasma Biotrasformazione Escitalopram è meta gicamente attivi. In Sia il farmaco di orig
rime fasi dopo l’interruzione mento (vedere paragrafo 4.4). nalati casi di prolungamento con ipopotassemia o con un grafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1).
mostrano un aumento CAs). Il meccanismo
unemente sintomi da ensoriali (comprese ogni vividi), agitazioalpitazioni, instabilimoderata e autolimilungata. sospendere gradual).
ciati a sovradosaggio o lievi. Casi fatali da pram; nella maggior zione di dosi fra 400 entità.
o relativi al sistema nergica, convulsioni potensione, tachicaroelettrolitico (ipopo-
sicurare un’adeguata a lavanda gastrica e
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l’utilizzo di carbone attivo. La lavanda gastrica deve essere eseguita appena possibile dopo l’ingestione orale. Si raccomanda il monitoraggio cardiaco e dei segni vitali oltre alle normali misure sintomatiche di supporto. In caso di sovradosaggio è consigliabile un monitoraggio ECG in pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia/bradiaritmie, nei pazienti che fanno uso concomitante di medicinali che prolungano l’intervallo QT o di condizioni di alterato metabolismo, come ad esempio in caso di compromissione epatica. 5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: antidepressivi, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina. Codice ATC: N 06 AB 10 Meccanismo d’azione Escitalopram è un inibitore selettivo del re-uptake della serotonina (5-HT) con alta affinità per il sito di legame primario. Inoltre si lega ad un sito allosterico del trasportatore della serotonina, con un’affinità 1000 volte inferiore. Escitalopram non ha o ha una minima affinità su un certo numero di recettori inclusi 5-HT1A, 5-HT2, DA D1 e D2, adrenorecettori α1-, α2-, ß-, recettori istaminergici H1, colinergici muscarinici, e recettori per benzodiazepine e oppioidi. L’inibizione del re-uptake di 5-HT è l’unico probabile meccanismo d’azione in grado di spiegare gli effetti farmacologici e clinici di escitalopram. Effetti farmacodinamici In uno studio in doppio cieco sull’ECG, controllato con placebo in volontari sani, la modifica dal basale nel QTc (correzione di Fridericia) è stata di 4.3 msec (90% IC: 2.2, 6.4) alla dose di 10 mg/die e di 10.7 msec (90% IC: 8.6, 12.8) alla dose sopraterapeutica di 30 mg/die (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.8 e 4.9). Efficacia Clinica Episodi di depressione maggiore Escitalopram è risultato efficace nel trattamento acuto degli episodi depressivi maggiori in 3 dei 4 studi a breve termine (8 settimane) condotti in doppio cieco e controllati con placebo. In uno studio a lungo termine sulla prevenzione delle ricadute, 274 pazienti che hanno risposto al trattamento di 8 settimane con escitalopram 10 o 20 mg/die durante la fase iniziale in aperto, sono stati randomizzati a continuare il trattamento con escitalopram con lo stesso dosaggio o con il placebo per 36 settimane. In questo studio, nei pazienti che hanno continuato a ricevere escitalopram si è verificato un tempo libero da ricadute significativamente più lungo rispetto a placebo durante le 36 settimane. Disturbo d’ansia sociale Nel trattamento del disturbo d’ansia sociale, escitalopram è risultato efficace sia in 3 studi a breve termine (12 settimane) sia in uno studio della durata di 6 mesi sulla prevenzione delle ricadute in pazienti che hanno risposto al trattamento. L’efficacia di escitalopram 5, 10, 20 mg è stata dimostrata in uno studio dose-finding di 24 settimane. Disturbo d’ansia generalizzato L’escitalopram in dosi di 10-20 mg al giorno è risultato efficace in 4 su 4 degli studi controllati condotti verso placebo. L’insieme dei dati ottenuti da tre studi con disegno simile comprendenti 421 pazienti trattati con escitalopram e 419 trattati con placebo mostrano che rispettivamente il 47,5% e il 28,9% dei pazienti hanno risposto al trattamento e che rispettivamente il 37,1% e il 20,8% dei pazienti sono risultati in remissione sintomatologica. Un effetto sostenuto si è osservato dalla prima settimana di trattamento. In uno studio randomizzato di mantenimento dell’efficacia della durata da 24 a 76 settimane, condotto su 373 pazienti che avevano risposto ad un iniziale trattamento in aperto per 12 settimane, è stato dimostrato il mantenimento dell’efficacia da parte di escitalopram alla dose di 20 mg al giorno. Disturbo ossessivo compulsivo In uno studio clinico, randomizzato, in doppio cieco, escitalopram alla dose di 20 mg al giorno si è differenziato dal placebo secondo il punteggio totale Y–BOCS dopo 12 settimane. Dopo 24 settimane, le dosi di escitalopram da 10 e 20 mg/die si sono rivelate superiori rispetto al placebo. In pazienti che hanno risposto al trattamento con escitalopram nel corso di uno studio di 16 settimane in aperto e che sono entrati in uno studio in doppio cieco di 24 settimane, randomizzato e controllato con placebo, è stata dimostrata per escitalopram alla dose di 10 e 20 mg/die la prevenzione delle recidive. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Assorbimento L’assorbimento è quasi totale ed indipendente dall’assunzione di cibo (il tempo medio per la massima concentrazione (Tmax medio) è di 4 ore dopo dosi multiple). Ci si aspetta che la biodisponibilità assoluta di escitalopram sia di circa l’80%, come per il composto racemo citalopram. Distribuzione Il volume apparente di distribuzione (Vd,ß/F) dopo somministrazione orale è circa 12 - 26 L/kg. Il legame alle proteine plasmatiche è inferiore all’80% per escitalopram e per i suoi metaboliti principali. Biotrasformazione Escitalopram è metabolizzato nel fegato in metaboliti demetilati e didemetilati. Entrambi sono farmacologicamente attivi. In alternativa, l’azoto può essere ossidato e formare il metabolita N-ossido. Sia il farmaco di origine che i metaboliti sono in parte escreti come glucuronidi. A seguito di dosi multiple
le concentrazioni m concentrazione di mediata principalme Eliminazione La emivita di elimin (Clo-ral) di circa 0.6 Si prevede che escit epatica (metabolica) La farmacocinetica è na. Le concentrazion una dose giornaliera Anziani (> 65 anni) Escitalopram sembr L’esposizione sistem (vedere paragrafo 4. Funzionalità epatica In pazienti con disfu è risultata circa due funzionalità epatica Funzionalità renale Con il citalopram ra one in pazienti con metaboliti non sono Polimorfismo È stato osservato che di escitalopram dop osservate variazioni paragrafo 4.2). 5.3 Dati preclinici d Non è stato effettua tossicologici condot tutte le informazioni In studi tossicologic inclusa insufficienza hanno causato toss plasmatiche piuttost di non effetto erano escitalopram era so citalopram, i valori d clinico. I dati sono p agli effetti farmacolo ischemia. Comunqu clinica con citalopra avere un termine di In alcuni tessuti è s lunghi periodi con e risultati nel fegato e nell’uomo. L’effetto dosi) negli animali è se questo fenomeno Nello studio di toss peso fetale e ritardo all’esposizione raggi Non si sono verifica mostrato una soprav in eccesso rispetto a I dati sugli animali dell’indice di gravid esposizione ben al d Per escitalopram no 6. INFORMAZIONI 6.1 Elenco degli ecc Nucleo della compr Cellulosa microcrist Croscarmellosa sodi Silice colloidale anid Magnesio stearato (E Rivestimento della c Ipromellosa (E464) Titanio diossido (E17
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le concentrazioni medie dei demetil e didemetil metaboliti sono rispettivamente del 28-31% e <5% della concentrazione di escitalopram. La biotrasformazione di escitalopram nel metabolita demetilato è mediata principalmente da CYP2C19. E’ possibile un contributo degli enzimi CYP3A4 e CYP2D6. Eliminazione La emivita di eliminazione (t½ ß) dopo dosi multiple è di circa 30 ore e la clearance plasmatica orale (Clo-ral) di circa 0.6 L/min. I metaboliti principali hanno una emivita significativamente più lunga. Si prevede che escitalopram ed i suoi principali metaboliti vengano eliminati attraverso entrambe le vie, epatica (metabolica) e renale, con la maggior parte della dose escreta in forma di metaboliti nelle urine. La farmacocinetica è di tipo lineare. I livelli plasmatici allo steady state sono raggiunti in circa 1 settimana. Le concentrazioni medie di 50 nmol/l (range 20 a 125 nmol/l) allo steady state vengono raggiunte con una dose giornaliera di 10 mg. Anziani (> 65 anni) Escitalopram sembra essere eliminato più lentamente negli anziani rispetto ai pazienti più giovani. L’esposizione sistemica (AUC) negli anziani è di circa 50% più elevata rispetto ai giovani volontari sani (vedere paragrafo 4.2). Funzionalità epatica ridotta In pazienti con disfunzione epatica lieve o moderata (Criteri A e B Child-Pugh), l’emivita di escitalopram è risultata circa due volte più lunga e l’esposizione di circa il 60% più alta che nei pazienti con una funzionalità epatica normale (vedere paragrafo 4.2). Funzionalità renale ridotta Con il citalopram racemo è stata osservata una emivita più lunga ed un minor incremento dell’esposizione in pazienti con ridotta funzionalità renale (CLCR 10-53 ml/min). Le concentrazioni plasmatiche dei metaboliti non sono state studiate, ma possono essere elevate (vedere paragrafo 4.2). Polimorfismo È stato osservato che gli individui lenti metabolizzatori del CYP2C19 hanno concentrazioni plasmatiche di escitalopram doppie rispetto a quelle degli individui con un metabolismo esteso. Non sono state osservate variazioni rilevanti dell’esposizione in soggetti lenti metabolizzatori del CYP2D6 (vedere paragrafo 4.2). 5.3 Dati preclinici di sicurezza Non è stato effettuato un programma completo di studi preclinici, in quanto gli studi tossicocinetici e tossicologici condotti nei ratti con citalopram e escitalopram hanno mostrato un profilo simile. Pertanto tutte le informazioni su citalopram possono essere estrapolate per escitalopram. In studi tossicologici comparativi nei ratti, escitalopram e citalopram hanno causato tossicità cardiaca, inclusa insufficienza cardiaca congestizia, dopo alcune settimane di trattamento utilizzando dosaggi che hanno causato tossicità generale. La cardiotossicità sembra correlata al picco delle concentrazioni plasmatiche piuttosto che all’esposizione sistemica (AUC). Concentrazioni plasmatiche di picco a livelli di non effetto erano in eccesso (8 volte) rispetto a quelle raggiunte nell’uso clinico, mentre l’AUC di escitalopram era solo di 3-4 volte più alta dell’esposizione raggiunta durante l’uso clinico. Per citalopram, i valori di AUC dell’S-enantiomero erano 6-7 volte più alti dell’esposizione raggiunta nell’uso clinico. I dati sono probabilmente correlati ad una influenza esagerata sulle ammine biogene, secondaria agli effetti farmacologici primari, che risultano in effetti emodinamici (riduzione del flusso coronarico) ed ischemia. Comunque, l’esatto meccanismo della cardiotossicità nei ratti non è chiaro. L’esperienza clinica con citalopram e gli studi clinici con escitalopram, non indicano che i dati menzionati possano avere un termine di correlazione clinico. In alcuni tessuti è stato osservato un incremento nel contenuto in fosfolipidi dopo il trattamento per lunghi periodi con escitalopram e citalopram, ad esempio polmone, fegato ed epididimo nei ratti. Questi risultati nel fegato e nell’epididimo sono stati riportati in seguito ad esposizioni simili a quelle utilizzate nell’uomo. L’effetto è reversibile dopo la sospensione del trattamento. L’accumulo di fosfolipidi (fosfolipidosi) negli animali è stato osservato in associazione con molti medicinali cationici anfifilici. Non è noto se questo fenomeno abbia una qualche rilevanza nell’uomo. Nello studio di tossicità sullo sviluppo dei ratti, sono stati osservati effetti embriotossici (riduzione del peso fetale e ritardo reversibile dell’ossificazione) per esposizioni, in termini di AUC, in eccesso rispetto all’esposizione raggiunta nell’uso clinico. Non si sono verificati aumenti nella frequenza delle malformazioni. Uno studio pre- e post-natale ha mostrato una sopravvivenza ridotta durante il periodo dell’allattamento per esposizioni in termini di AUC in eccesso rispetto all’esposizione raggiunta nell’uso clinico. I dati sugli animali hanno dimostrato che citalopram induce una riduzione dell’indice di fertilità e dell’indice di gravidanza, una riduzione nel numero di impianti, spermatozoi anormali a livelli di esposizione ben al di sopra dell’esposizione umana. Per escitalopram non sono disponibili dati sugli animali relativi a questo aspetto. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Nucleo della compressa Cellulosa microcristallina (E460) Croscarmellosa sodica (E468) Silice colloidale anidra Magnesio stearato (E470b) Rivestimento della compressa Ipromellosa (E464) Titanio diossido (E171)
Macrogol 400 6.2 Incompatibilità Non applicabile. 6.3 Validità 4 anni 6.4 Precauzioni par Questo medicinale n 6.5 Natura e conten Blister OPA/Alu/PVC 7, 10, 14, 15, 20, 28 30 x 1, 49 x 1, 100 Non tutte le confezi 6.6 Speciali precauz Nessuna in particola 7. TITOLARE DELL’ DOC Generici Srl V 8. NUMERI DELLE A 042563015 - 10 mg 042563027 - 10 mg 042563039 - 10 mg 042563041 - 10 mg 042563054 - 10 mg 042563066 - 10 mg 042563078 - 10 mg 042563080 - 10 mg 042563092 - 10 mg 042563104 - 10 mg 042563116 - 10 mg 042563128 - 10 mg 042563130 - 10 mg 042563142 - 10 mg 042563155 - 10 mg 042563167 - 10 mg 042563179 - 10 mg 042563181 - 10 mg 042563193 - 10 mg 042563205 - 10 mg 042563217 - 20 mg 042563229 - 20 mg 042563231 - 20 mg 042563243 - 20 mg 042563256 - 20 mg 042563268 - 20 mg 042563270 - 20 mg 042563282 - 20 mg 042563294 - 20 mg 042563306 - 20 mg 042563318 - 20 mg 042563320 - 20 mg 042563332 - 20 mg 042563344 - 20 mg 042563357 - 20 mg 042563369 - 20 mg 042563371 - 20 mg 042563383 - 20 mg 042563395 - 20 mg 042563407 - 20 mg 9. DATA DELLA PR Febbraio 2014 10. DATA DI REVIS Febbraio 2014
28-31% e <5% della abolita demetilato è A4 e CYP2D6.
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Macrogol 400 6.2 Incompatibilità Non applicabile. 6.3 Validità 4 anni 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Questo medicinale non richiede particolari condizioni per la conservazione. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister OPA/Alu/PVC-Alluminio contenente 7, 10, 14, 15, 20, 28, 30, 49, 50, 56, 60, 84, 90, 98, 100, 200, 500 compresse (blister) 30 x 1, 49 x 1, 100 x 1 compresse (blister dose singola) Non tutte le confezioni sono in commercio. 6.6 Speciali precauzioni per lo smaltimento Nessuna in particolare. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO DOC Generici Srl Via Turati 40 - 20121 Milano 8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 042563015 - 10 mg compresse rivestite con film - 7 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563027 - 10 mg compresse rivestite con film - 10 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563039 - 10 mg compresse rivestite con film - 14 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563041 - 10 mg compresse rivestite con film - 15 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563054 - 10 mg compresse rivestite con film - 20 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563066 - 10 mg compresse rivestite con film - 28 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563078 - 10 mg compresse rivestite con film - 30 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563080 - 10 mg compresse rivestite con film - 49 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563092 - 10 mg compresse rivestite con film - 50 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563104 - 10 mg compresse rivestite con film - 56 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563116 - 10 mg compresse rivestite con film - 60 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563128 - 10 mg compresse rivestite con film - 84 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563130 - 10 mg compresse rivestite con film - 90 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563142 - 10 mg compresse rivestite con film - 98 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563155 - 10 mg compresse rivestite con film - 100 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563167 - 10 mg compresse rivestite con film - 200 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563179 - 10 mg compresse rivestite con film - 500 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563181 - 10 mg compresse rivestite con film - 30 X 1 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al mono-dose 042563193 - 10 mg compresse rivestite con film - 49 X 1 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al mono-dose 042563205 - 10 mg compresse rivestite con film - 100 X 1 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al mono-dose 042563217 - 20 mg compresse rivestite con film - 7 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563229 - 20 mg compresse rivestite con film - 10 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563231 - 20 mg compresse rivestite con film - 14 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563243 - 20 mg compresse rivestite con film - 15 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563256 - 20 mg compresse rivestite con film - 20 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563268 - 20 mg compresse rivestite con film - 28 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563270 - 20 mg compresse rivestite con film - 30 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563282 - 20 mg compresse rivestite con film - 49 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563294 - 20 mg compresse rivestite con film - 50 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563306 - 20 mg compresse rivestite con film - 56 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563318 - 20 mg compresse rivestite con film - 60 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563320 - 20 mg compresse rivestite con film - 84 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563332 - 20 mg compresse rivestite con film - 90 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563344 - 20 mg compresse rivestite con film - 98 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563357 - 20 mg compresse rivestite con film - 100 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563369 - 20 mg compresse rivestite con film - 200 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563371 - 20 mg compresse rivestite con film - 500 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al 042563383 - 20 mg compresse rivestite con film - 30 X 1 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al mono-dose 042563395 - 20 mg compresse rivestite con film - 49 X 1 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al mono-dose 042563407 - 20 mg compresse rivestite con film - 100 X 1 compresse in blister Opa/Al/Pvc/Al mono-dose 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Febbraio 2014 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO Febbraio 2014
DOC Generici S.r.l. - Via Turati, 40 - 20121 Milano - e-mail: segreteria@genericidoc.it - sito: www.docgenerici.it
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ESCITALOPRAM DOC 20 mg/ml gocce orali, soluzione 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE ESCITALOPRAM DOC 20 mg/ml gocce orali, soluzione 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni ml di soluzione contiene: 20 mg di escitalopram (pari a 25,55 mg di escitalopram ossalato). Ogni goccia contiene 1 mg di escitalopram. Eccipienti con effetti noti: ogni goccia contiene 4,8 mg di etanolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Gocce orali, soluzione. Soluzione trasparente, da quasi incolore a giallognola 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento di episodi depressivi maggiori. Trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia. Trattamento del disturbo d’ansia sociale (fobia sociale). Trattamento del disturbo d’ansia generalizzato. Trattamento del disturbo ossessivo compulsivo. 4.2 Posologia e modo di somministrazione La sicurezza di una dose giornaliera superiore a 20 mg (20 gocce) non è stata dimostrata. ESCITALOPRAM DOC viene somministrato in un’unica dose giornaliera e può essere assunto indipendentemente dall’assunzione di cibo. ESCITALOPRAM DOC gocce orali, soluzione può essere miscelato con acqua, succo d’arancia o succo di mela. Posologia Episodi depressivi maggiori La dose abituale è di 10 mg (10 gocce) una volta al giorno. Sulla base della risposta individuale del paziente, la dose può essere aumentata ad un massimo di 20 mg (20 gocce) al giorno. Per ottenere la risposta antidepressiva sono necessarie in genere 2-4 settimane. Dopo la risoluzione dei sintomi, è necessario un trattamento di almeno 6 mesi per il consolidamento della risposta. Disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia Per la prima settimana di trattamento la dose iniziale raccomandata è 5 mg (5 gocce) al giorno per poi essere aumentata a 10 mg (10 gocce) al giorno. La dose può essere ulteriormente aumentata fino ad un massimo di 20 mg (20 gocce) al giorno, sulla base della risposta individuale del paziente. La massima efficacia si raggiunge dopo circa 3 mesi. Il trattamento dura diversi mesi. Disturbo d’ansia sociale La dose abituale è di 10 mg (10 gocce) una volta al giorno. In genere sono necessarie 2-4 settimane per ottenere un miglioramento dei sintomi. Successivamente, sulla base della risposta individuale del paziente, la dose può essere ridotta a 5 mg (5 gocce) o aumentata fino a un massimo di 20 mg (20 gocce) al giorno. Il disturbo d’ansia sociale è una patologia a decorso cronico, si raccomanda il trattamento per 12 settimane al fine del consolidamento della risposta. Il trattamento a lungo termine dei pazienti che hanno risposto al trattamento è stato studiato per 6 mesi e può essere considerato su base individuale per la prevenzione delle ricadute; i benefici del trattamento devono essere rivalutati ad intervalli regolari. Il disturbo d’ansia sociale è una terminologia diagnostica ben definita di un disturbo specifico, che non deve essere confuso con l’eccessiva timidezza. La farmacoterapia è indicata solo se il disturbo interferisce significativamente con le attività professionali e sociali. L’impiego di questo trattamento in confronto alla terapia cognitivo comportamentale non è stato valutato. La farmacoterapia è parte di una strategia terapeutica globale. Disturbo d’ansia generalizzato La dose iniziale è 10 mg (10 gocce) una volta al giorno. La dose può essere aumentata a un massimo di 20 mg (20 gocce) al giorno sulla base della risposta individuale del paziente. Il trattamento a lungo termine dei pazienti che hanno risposto al trattamento è stato valutato per almeno 6 mesi in pazienti che assumevano 20 mg (20 gocce) al giorno. I benefici del trattamento ed il dosaggio devono essere rivalutati ad intervalli regolari (vedere paragrafo 5.1). Disturbo ossessivo compulsivo Il dosaggio iniziale è 10 mg (10 gocce) una volta al giorno. La dose può essere aumentata a un massimo di 20 mg (20 gocce) al giorno sulla base della risposta individuale del paziente. Poiché il disturbo ossessivo compulsivo è una patologia a decorso cronico, i pazienti devono essere trattati per un periodo sufficiente a garantire che siano liberi dai sintomi. I benefici del trattamento e il dosaggio devono essere rivalutati ad intervalli regolari (vedere paragrafo 5.1).
Anziani (> 65 anni) La dose iniziale è 5 al giorno sulla base L’efficacia di ESCITA Popolazione pediatr ESCITALOPRAM DO dei 18 anni di età (v Ridotta funzionalità Non è necessario un ta. Si raccomanda c ml/min.) (vedere par Ridotta funzionalità La dose iniziale racc pazienti con compro la dose può essere a maggiore nella titol paragrafo 5.2). Metabolizzatori lent Per i pazienti noti iniziale di 5 mg (5 risposta individuale paragrafo 5.2). Sintomi da sospensi Deve essere evitata escitalopram le dos ridurre il rischio di intollerabili dopo la possibilità di ripristin ma in modo più gra 4.3 Controindicazio Ipersensibilità ad esc È controindicato il t no-ossidasi (MAO-in sta con agitazione, t La combinazione d moclobemide) o con dicata a causa del ri Escitalopram è cont congenita del QT lu Escitalopram è cont dell’intervallo QT (v 4.4 Avvertenze spec Le seguenti avverte (Inibitori Selettivi de Popolazione pediatr ESCITALOPRAM DO dei 18 anni di età (essenzialmente agg frequenza negli stud trattati con placebo. re il trattamento, il sintomi suicidi. Per adolescenti per quan Ansia paradossa Alcuni pazienti con sintomi ansiosi all’i decrescere nel corso fine di ridurre la pro Convulsioni Escitalopram deve e aumento della frequ devono essere evita essere attentamente Mania Gli SSRI devono es devono essere sospe Diabete Nei pazienti diabet
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strata. ere assunto indipen-
co d’arancia o succo
osta individuale del o. po la risoluzione dei isposta.
ce) al giorno per poi umentata fino ad un iente. i.
ie 2-4 settimane per dividuale del pazien20 mg (20 gocce) al
mento per 12 settima-
studiato per 6 mesi e efici del trattamento
o specifico, che non il disturbo interferinon è stato valutato.
ata a un massimo di
valutato per almeno mento ed il dosaggio
entata a un massimo
zienti devono essere
vedere paragrafo 5.1).
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Anziani (> 65 anni) La dose iniziale è 5 mg (5 gocce) una volta al giorno. La dose può essere aumentata a 10 mg (10 gocce) al giorno sulla base della risposta individuale del paziente (vedere paragrafo 5.2). L’efficacia di ESCITALOPRAM DOC nel disturbo d’ansia sociale non è stata studiata in questa popolazione. Popolazione pediatrica ESCITALOPRAM DOC non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età (vedere paragrafo 4.4). Ridotta funzionalità renale Non è necessario un aggiustamento del dosaggio in pazienti con compromissione renale lieve o moderata. Si raccomanda cautela in pazienti con grave riduzione della funzione renale (CLCR minore di 30 ml/min.) (vedere paragrafo 5.2). Ridotta funzionalità epatica La dose iniziale raccomandata per le prime due settimane di trattamento è di 5 mg (5 gocce) al giorno in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata. Sulla base della risposta individuale del paziente la dose può essere aumentata fino a 10 mg (10 gocce) al giorno. Si consiglia cautela ed una attenzione maggiore nella titolazione posologica in pazienti con funzionalità epatica gravemente ridotta (vedere paragrafo 5.2). Metabolizzatori lenti del CYP2C19 Per i pazienti noti per essere metabolizzatori lenti in merito al CYP2C19 è raccomandata una dose iniziale di 5 mg (5 gocce) al giorno durante le prime due settimane di trattamento. A seconda della risposta individuale del paziente, la dose può essere aumentata a 10 mg (10 gocce) al giorno (vedere paragrafo 5.2). Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento Deve essere evitata l’interruzione improvvisa del trattamento. Quando si interrompe il trattamento con escitalopram le dosi devono essere gradualmente ridotte nell’arco di almeno una o due settimane per ridurre il rischio di sintomi da sospensione (vedere paragrafo 4.4 e 4.8). Qualora comparissero sintomi intollerabili dopo la riduzione della dose o durante la sospensione del trattamento, considerare la possibilità di ripristinare la dose precedente. Successivamente il medico può continuare a ridurre la dose, ma in modo più graduale. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità ad escitalopram o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 È controindicato il trattamento in concomitanza con inibitori non selettivi irreversibili delle monoammino-ossidasi (MAO-inibitori) a causa del rischio di insorgenza di sindrome serotoninergica che si manifesta con agitazione, tremore, ipertermia ecc. (vedere paragrafo 4.5). La combinazione di escitalopram con inibitori reversibili delle monoammino-ossidasi (ad esempio moclobemide) o con linezolid, inibitore reversibile non selettivo delle monoammino ossidasi, è controindicata a causa del rischio di insorgenza di sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.5). Escitalopram è controindicato in pazienti affetti da noto prolungamento dell’intervallo QT o sindrome congenita del QT lungo. Escitalopram è controindicato in co-somministrazione con medicinali noti causare un prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5). 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Le seguenti avvertenze speciali e precauzioni sono applicabili all’intera classe terapeutica degli SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina). Popolazione pediatrica ESCITALOPRAM DOC non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidi. Per di più, non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Ansia paradossa Alcuni pazienti con disturbo da attacchi di panico possono andare incontro ad un’accentuazione dei sintomi ansiosi all’inizio della terapia con antidepressivi. Tale reazione paradossa di solito tende a decrescere nel corso di due settimane di trattamento continuato. Si consiglia una dose iniziale bassa al fine di ridurre la probabilità di un effetto ansiogeno (vedere paragrafo 4.2). Convulsioni Escitalopram deve essere sospeso se il paziente per la prima volta manifesta convulsioni oppure se c’è un aumento della frequenza delle crisi convulsive (in pazienti con precedente diagnosi di epilessia). Gli SSRI devono essere evitati nei pazienti con epilessia instabile e i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati. Mania Gli SSRI devono essere usati con cautela in pazienti con un’anamnesi di mania/ipomania. Gli SSRI devono essere sospesi in pazienti che stanno per entrare in una fase maniacale. Diabete Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI può alterare il controllo glicemico (ipoglicemia o
iperglicemia). Può e Suicidio/ideazione s La depressione è as (eventi suicidio-corr ne. Poiché il miglior devono essere attent È esperienza clinica malattia. Anche altre associate ad un mag comorbidità con il pazienti con disturb pazienti con altre pa È noto che i pazien significativo grado d rischio di ideazione durante il trattament Una meta-analisi de adulti affetti da distu pazienti di età infer terapia con antidep particolare di quelli di dosaggio. I pazienti (e le person rare qualsiasi peggi comportamentali, e Acatisia/irrequietezz L’uso di farmaci SSR spiacevole e stressan di stare seduti o ferm Nei pazienti che svi Iponatriemia Iponatriemia, probab è stata segnalata rara E’ necessaria cautela con altri medicinali Emorragia Durante il trattamen cutanee, quali ecch concomitanza con a esempio, antipsicoti licilico e antinfiamm tendenza al sanguin ECT (terapia elettroc I dati inerenti l’espe pertanto si consiglia Sindrome Serotonine Si consiglia cautela gico come sumatrip serotoninergica in p combinazione di sin di questa condizion interrotto immediata Erba di San Giovann L’uso concomitante ricum perforatum) p Sintomi da sospensio I sintomi da sospens l’interruzione avvien l’interruzione del tra nel 15% dei pazient Il rischio di sintomi terapia e la velocità Le reazioni più freq sensazione di scossa nausea e/o vomito, t irritabilità e disturbi pazienti, possono es Generalmente quest sono stati segnalati c
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/ipomania. Gli SSRI
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iperglicemia). Può essere necessario modificare la dose di insulina e/o di ipoglicemizzante orale. Suicidio/ideazione suicidaria o peggioramento del quadro clinico La depressione è associata ad un maggior rischio di ideazione suicidaria, autolesionismo e suicidio (eventi suicidio-correlati). Questo rischio persiste sino a quando non si verifica una significativa remissione. Poiché il miglioramento può non avvenire durante le prime settimane o più di trattamento, i pazienti devono essere attentamente monitorati fino a quando non si verifichi tale miglioramento. È esperienza clinica generale che il rischio di suicidio aumenti nelle prime fasi di miglioramento della malattia. Anche altre patologie psichiatriche per le quali sia stato prescritto escitalopram possono essere associate ad un maggior rischio di suicidio eventi-correlati. Inoltre, queste condizioni possono essere in comorbidità con il disturbo depressivo maggiore. Le stesse precauzioni osservate quando si trattano pazienti con disturbo depressivo maggiore devono essere quindi osservate anche quando si trattano pazienti con altre patologie psichiatriche. È noto che i pazienti con una storia precedente di eventi suicidio-correlati, o che manifestano un significativo grado di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento, sono soggetti a maggior rischio di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono quindi essere attentamente controllati durante il trattamento. Una meta-analisi degli studi clinici con farmaci antidepressivi in confronto con il placebo in pazienti adulti affetti da disturbi psichiatrici ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicida nei pazienti di età inferiore a 25 anni trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. La terapia con antidepressivi deve sempre essere associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo modificazioni di dosaggio. I pazienti (e le persone coinvolte nella cura del paziente) devono essere allertati sulla necessità di monitorare qualsiasi peggioramento del quadro clinico, comportamenti o pensieri suicidari o cambiamenti comportamentali, e di rivolgersi immediatamente al medico se compaiono questi sintomi. Acatisia/irrequietezza psicomotoria L’uso di farmaci SSRI/SNRI è stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione spiacevole e stressante di irrequietezza con bisogno di muoversi spesso e accompagnata dalla incapacità di stare seduti o fermi in piedi. Questo è più probabile che appaia entro le prime settimane di trattamento. Nei pazienti che sviluppano tali sintomi, un aumento della dose può essere dannoso. Iponatriemia Iponatriemia, probabilmente dovuta ad una secrezione inappropriata dell’ormone antidiuretico (SIADH), è stata segnalata raramente con l’uso degli SSRI e generalmente si risolve con l’interruzione della terapia. E’ necessaria cautela nei pazienti a rischio, quali anziani, pazienti con cirrosi o se usati in concomitanza con altri medicinali che possono causare iponatriemia. Emorragia Durante il trattamento con SSRI sono stati riferiti casi di anomalie nelle manifestazioni emorragiche cutanee, quali ecchimosi e porpora. Si consiglia particolare cautela in pazienti che assumono SSRI in concomitanza con anticoagulanti orali, con medicinali noti per influenzare la funzione piastrinica (per esempio, antipsicotici atipici e fenotiazine, la maggior parte degli antidepressivi triciclici, acido acetilsalicilico e antinfiammatori non steroidei (FANS), ticlopidina e dipiridamolo) come anche nei pazienti con tendenza al sanguinamento. ECT (terapia elettroconvulsiva) I dati inerenti l’esperienza clinica della somministrazione concomitante di SSRI e ECT sono limitati, pertanto si consiglia cautela. Sindrome Serotoninergica Si consiglia cautela nell’utilizzare escitalopram in concomitanza con medicinali con effetto serotoninergico come sumatriptan o altri triptani, tramadolo e triptofano. In rari casi è stata segnalata la sindrome serotoninergica in pazienti che assumevano SSRI in concomitanza con medicinali serotoninergici. Una combinazione di sintomi, come agitazione, tremore, mioclono e ipertermia, possono indicare lo sviluppo di questa condizione. In questo caso il trattamento con SSRI e medicinali serotoninergici deve essere interrotto immediatamente ed istituito un trattamento sintomatico. Erba di San Giovanni (Iperico) L’uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali contenenti Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) può risultare in un’aumentata incidenza di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.5). Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento I sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento sono frequenti, particolarmente se l’interruzione avviene bruscamente (vedere paragrafo 4.8). Negli studi clinici, eventi avversi durante l’interruzione del trattamento sono stati osservati in circa il 25% dei pazienti trattati con escitalopram e nel 15% dei pazienti trattati con placebo. Il rischio di sintomi da sospensione può dipendere da diversi fattori, compresi la durata e la dose della terapia e la velocità di riduzione della dose. Le reazioni più frequentemente segnalate sono capogiri, disturbi del sensorio (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. In genere questi sintomi sono di entità lieve o moderata; tuttavia, in alcuni pazienti, possono essere di entità grave. Generalmente questi sintomi compaiono entro i primissimi giorni di interruzione del trattamento; tuttavia sono stati segnalati casi molto rari di comparsa di questi sintomi in pazienti che avevano inavvertitamente
dimenticato di assum In genere questi sint sebbene in alcuni so interrompe il trattam diverse settimane o quando si interromp Cardiopatia coronar A causa della limita (vedere paragrafo 5. Prolungamento dell’ Escitalopram è risult enza post-marketing ri, inclusa Torsione un preesistente prol 4.8, 4.9 e 5.1). Si consiglia cautela del miocardio o con Squilibri elettrolitici devono essere corre Se si trattano pazien prima di iniziare il t Se durante il trattam essere sospeso e dev Glaucoma ad angol Gli SSRI incluso esc Questo effetto di m pressione intraocula deve pertanto essere ma. Questo medicinale c Ogni goccia contien 4.5 Interazioni con Interazioni farmaco Associazioni contro IMAO non selettivi i Casi di reazioni grav inibitori non selettiv poco interrotto il tra In alcuni casi il pazi È controindicata la s Il trattamento con es IMAO irreversibile. rere almeno 7 giorn Inibitore delle MAO A causa del rischio come moclobemide deve iniziare con il Inibitore delle MAO L’antibiotico linezol a pazienti trattati c dosaggio minimo e Inibitore delle MAO In somministrazione causa del rischio di state co-somministra Prolungamento dell’ Non sono stati cond altri medicinali che pram con tali medic medicinali che prolu fenotiazinici, pimo sparfloxacina, mox alofantrina), alcuni a Associazioni che ric Medicinali serotonin La somministrazion sumatriptan ed altri
zzante orale.
sionismo e suicidio gnificativa remissioattamento, i pazienti ento. miglioramento della pram possono essere ni possono essere in e quando si trattano e quando si trattano
che manifestano un soggetti a maggior ntamente controllati
placebo in pazienti tamento suicida nei ati con placebo. La nza dei pazienti, in dopo modificazioni
necessità di monitodari o cambiamenti ntomi.
a da una sensazione nata dalla incapacità mane di trattamento. o.
ntidiuretico (SIADH), uzione della terapia. sati in concomitanza
tazioni emorragiche e assumono SSRI in ione piastrinica (per clici, acido acetilsache nei pazienti con
e ECT sono limitati,
n effetto serotoninergnalata la sindrome serotoninergici. Una indicare lo sviluppo inergici deve essere
an Giovanni (Hypeere paragrafo 4.5).
i, particolarmente se enti avversi durante i con escitalopram e
urata e la dose della
mprese parestesia e , agitazione o ansia, , instabilità emotiva, a; tuttavia, in alcuni
trattamento; tuttavia ano inavvertitamente
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dimenticato di assumere una dose. In genere questi sintomi sono auto-limitanti e di solito si risolvono spontaneamente entro due settimane, sebbene in alcuni soggetti possono essere più prolungati (2-3 mesi o più). Si consiglia quindi, quando si interrompe il trattamento con escitalopram, di ridurre gradualmente la dose di farmaco nell’arco di diverse settimane o mesi, secondo le necessità del paziente (vedere “Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento”, paragrafo 4.2). Cardiopatia coronarica A causa della limitata esperienza clinica si raccomanda cautela in pazienti con cardiopatia coronarica (vedere paragrafo 5.3). Prolungamento dell’intervallo QT Escitalopram è risultato causare un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo QT. Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (vedere paragrafi 4.3, 4.5, 4.8, 4.9 e 5.1). Si consiglia cautela in pazienti affetti da significativa bradicardia, o in pazienti con recente infarto acuto del miocardio o con insufficienza cardiaca non compensata. Squilibri elettrolitici come ipopotassemia e ipomagnesemia aumentano il rischio di aritmie maligne e devono essere corretti prima di iniziare il trattamento con escitalopram. Se si trattano pazienti con patologia cardiaca stabile, si deve considerare di effettuare un controllo ECG prima di iniziare il trattamento. Se durante il trattamento con escitalopram si presentano segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere sospeso e deve essere effettuato un ECG. Glaucoma ad angolo chiuso Gli SSRI incluso escitalopram possono avere effetti sulla dimensione della pupilla causando midriasi. Questo effetto di midriasi può potenzialmente restringere l’angolo dell’occhio causando aumentata pressione intraoculare e glaucoma ad angolo chiuso, in particolare nei pazienti predisposti. Escitalopram deve pertanto essere usato con cautela in pazienti con glaucoma ad angolo chiuso o anamnesi di glaucoma. Questo medicinale contiene piccole quantità di etanolo (alcool) inferiori a 100 mg per dose. Ogni goccia contiene 4,8 mg di etanolo. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Interazioni farmacodinamiche Associazioni controindicate: IMAO non selettivi irreversibili Casi di reazioni gravi sono stati segnalati in pazienti in trattamento con SSRI in co-somministrazione con inibitori non selettivi irreversibili delle monoammino-ossidasi (IMAO) ed in pazienti che avevano da poco interrotto il trattamento con un SSRI e avevano iniziato quello con tali IMAO (vedere paragrafo 4.3). In alcuni casi il paziente ha sviluppato una sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.8). È controindicata la somministrazione concomitante di escitalopram con IMAO non selettivi irreversibili. Il trattamento con escitalopram può essere iniziato 14 giorni dopo l’interruzione del trattamento con un IMAO irreversibile. Prima di iniziare un trattamento con IMAO non selettivi irreversibili devono trascorrere almeno 7 giorni dall’interruzione del trattamento con escitalopram. Inibitore delle MAO A selettivo reversibile (moclobemide) A causa del rischio di sindrome serotoninergica, l’associazione di escitalopram e inibitori delle MAO A come moclobemide è controindicata (vedere paragrafo 4.3). Se l’associazione si rendesse necessaria, si deve iniziare con il dosaggio minimo raccomandato e rafforzare il monitoraggio clinico. Inibitore delle MAO non selettivo reversibile (linezolid) L’antibiotico linezolid è un inibitore non selettivo reversibile delle MAO e non deve essere somministrato a pazienti trattati con escitalopram. Se l’associazione si rendesse necessaria, si deve iniziare con il dosaggio minimo e sotto stretto monitoraggio clinico (vedere paragrafo 4.3). Inibitore delle MAO-B selettivo irreversibile (selegilina) In somministrazione concomitante con selegilina (inibitore MAO B irreversibile) è richiesta cautela a causa del rischio di sviluppo di sindrome serotoninergica. Dosi di selegilina fino a 10 mg al giorno sono state co-somministrate senza problemi con il composto racemo citalopram. Prolungamento dell’intervallo QT Non sono stati condotti studi di farmacocinetica e farmacodinamica sull’associazione tra escitalopram e altri medicinali che prolungano l’intervallo QT. Non può essere escluso un effetto additivo di escitalopram con tali medicinali. Di conseguenza è controindicata la co-somministrazione di escitalopram con medicinali che prolungano l’intervallo QT, quali antiaritmici di lasse IA e III, antipsicotici (come derivati fenotiazinici, pimozide, aloperidolo), antidepressivi triciclici, alcuni agenti antimicrobici (come sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina IV, pentamidina, trattamenti antimalarici, in particolare alofantrina), alcuni antistaminici (astemizolo, mizolastina). Associazioni che richiedono cautela per l’uso: Medicinali serotoninergici La somministrazione concomitante con medicinali ad azione serotoninergica (ad esempio tramadolo, sumatriptan ed altri triptani) può causare sindrome serotoninergica.
Medicinali che abba Gli SSRI possono ab medicinali che abba tioxanteni e butirrofe Litio, triptofano Sono stati segnalati c o triptofano, pertant Erba di San Giovann L’uso concomitante (Hypericum perforatu Emorragia Quando escitalopra fetto anticoagulante. gio dei parametri de paragrafo 4.4). L’uso concomitante sanguinare (vedere p Alcool Non si prevedono in que, come con altri Medicinali che induc Si raccomanda caut mia poiché queste c Interazioni Farmaco Effetti di altri medici Il metabolismo di e contribuire al meta demetilato) sembra e La co-somministrazi risulta in un increm mente il 50%). La co-somministrazi generale di moderat di escitalopram (app pram in combinazio Si raccomanda perta omeprazolo, esome dose di escitalopram trattamento concom Effetti di escitalopram Escitalopram è un in pram con medicina terapeutico stretto, p cardiaca), o alcuni m mente metabolizzati antipsicotici come ri Un aggiustamento d La co-somministrazi due volte dei livelli Studi in vitro hanno d Si raccomanda caute 4.6 Fertilità, gravida Gravidanza Per escitalopram son In studi sulla tossic embrio-fetotossici, m ESCITALOPRAM DO e solo dopo un’atten I neonati di madri gravidanza, soprattu improvvisa del tratta I seguenti sintomi p periodi della gravida corporea, difficoltà d smo, irritabilità, leta essere interpretati sia dei casi le complica Dati epidemiologici
entro due settimane, lia quindi, quando si armaco nell’arco di ospensione osservati
rdiopatia coronarica
QT. Durante l’esperidi aritmie ventricolapopotassemia o con re paragrafi 4.3, 4.5,
recente infarto acuto
di aritmie maligne e
re un controllo ECG
, il trattamento deve
a causando midriasi. causando aumentata isposti. Escitalopram anamnesi di glauco-
per dose.
omministrazione con enti che avevano da edere paragrafo 4.3). rafo 4.8). selettivi irreversibili. l trattamento con un ibili devono trascor-
nibitori delle MAO A ndesse necessaria, si nico.
essere somministrato deve iniziare con il
è richiesta cautela a 10 mg al giorno sono
ne tra escitalopram e additivo di escitalodi escitalopram con cotici (come derivati antimicrobici (come arici, in particolare
esempio tramadolo,
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Medicinali che abbassano la soglia convulsiva Gli SSRI possono abbassare la soglia convulsiva. Si richiede pertanto cautela in co-somministrazione con medicinali che abbassano tale soglia (ad esempio antidepressivi (triciclici, SSRI), neurolettici (fenotiazine, tioxanteni e butirrofenoni, meflochina, bupropione e tramadolo). Litio, triptofano Sono stati segnalati casi di potenziamento degli effetti quando gli SSRI sono somministrati insieme a litio o triptofano, pertanto l’uso concomitante di SSRI e di queste specialità medicinali richiede cautela. Erba di San Giovanni (Iperico) L’uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali contenenti Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) può risultare in un’aumentata incidenza di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Emorragia Quando escitalopram è somministrato con anticoagulanti orali si possono verificare alterazioni dell’effetto anticoagulante. I pazienti in terapia con anticoagulanti orali devono ricevere un attento monitoraggio dei parametri della coagulazione all’inizio o all’interruzione della terapia con escitalopram (vedere paragrafo 4.4). L’uso concomitante di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) può aumentare la tendenza a sanguinare (vedere paragrafo 4.4). Alcool Non si prevedono interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra escitalopram e l’alcool. Comunque, come con altri medicinali psicotropi, tale combinazione non è consigliabile. Medicinali che inducono ipopotassemia/ipomagnesemia Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di medicinali che inducono ipopotassemia/ipomagnesemia poiché queste condizioni aumentano il rischio di aritmie maligne (vedere paragrafo 4.4) Interazioni Farmacocinetiche Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica di escitalopram Il metabolismo di escitalopram è principalmente mediato da CYP2C19. CYP3A4 e CYP2D6 possono contribuire al metabolismo sebbene in misura minore. Il maggiore metabolita S DCT (escitalopram demetilato) sembra essere parzialmente catalizzato dal CYP2D6. La co-somministrazione di escitalopram e omeprazolo 30 mg una volta al giorno (inibitore del CYP2C19) risulta in un incremento moderato delle concentrazioni plasmatiche di escitalopram (approssimativamente il 50%). La co-somministrazione di escitalopram e cimetidina 400 mg due volte al giorno (inibitore enzimatico generale di moderata potenza) è risultato in un moderato incremento delle concentrazioni plasmatiche di escitalopram (approssimativamente il 70%). Si raccomanda cautela quando si somministra escitalopram in combinazione con cimetidina. Possono essere necessari aggiustamenti della dose. Si raccomanda pertanto cautela nell’utilizzarlo in concomitanza con inibitori del CYP2C19 (ad esempio omeprazolo, esomeprazolo, fluvoxamina, lansoprazolo, ticlopidina) o cimetidina. Una riduzione della dose di escitalopram può essere necessaria sulla base del monitoraggio di effetti indesiderati durante il trattamento concomitante. Effetti di escitalopram sulla farmacocinetica di altri medicinali Escitalopram è un inibitore dell’enzima CYP2D6. Si raccomanda cautela nel co-somministrare escitalopram con medicinali che vengono metabolizzati prevalentemente da questo enzima e con un indice terapeutico stretto, per esempio, flecainide, propafenone e metoprololo (quando usati nell’insufficienza cardiaca), o alcuni medicinali che agiscono a livello del sistema nervoso centrale e che sono principalmente metabolizzati dal CYP2D6 quali antidepressivi come desipramina, clomipramina, e nortriptilina o antipsicotici come risperidone, tioridazina e aloperidolo. Un aggiustamento della dose può rendersi necessario. La co-somministrazione con desipramina o metoprololo ha portato in entrambi i casi ad un aumento di due volte dei livelli plasmatici di questi due substrati CYP2D6. Studi in vitro hanno dimostrato che escitalopram può anche causare una debole inibizione del CYP2C19. Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di medicinali metabolizzati dal CYP2C19. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza Per escitalopram sono disponibili solo limitati dati clinici per quanto riguarda l’esposizione in gravidanza. In studi sulla tossicità riproduttiva effettuati nei ratti con escitalopram, sono stati osservati effetti embrio-fetotossici, ma nessun aumento dell’incidenza delle malformazioni (vedere paragrafo 5.3). ESCITALOPRAM DOC non deve essere usato durante la gravidanza a meno che strettamente necessario e solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. I neonati di madri che hanno continuato l’assunzione di escitalopram fino agli ultimi periodi della gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, devono essere tenuti sotto osservazione. L’interruzione improvvisa del trattamento deve essere evitata durante la gravidanza. I seguenti sintomi possono comparire nel neonato dopo l’uso materno di SSRI/SNRI durante gli ultimi periodi della gravidanza: difficoltà respiratorie, cianosi, apnea, convulsioni, instabilità della temperatura corporea, difficoltà di nutrizione, vomito, ipoglicemia, ipertonia, ipotonia, iperiflessia, tremore, nervosismo, irritabilità, letargia, pianto continuo, sonnolenza e difficoltà nel dormire. Tali sintomi possono essere interpretati sia come effetti serotoninergici sia come sintomi da sospensione. Nella maggior parte dei casi le complicanze iniziano immediatamente o subito dopo il parto (entro 24 ore). Dati epidemiologici indicano che l’uso di farmaci SSRI durante la gravidanza, in particolare nell’ultimo
periodo della gravid (PPHN). Il rischio os verificano 1-2 casi d Allattamento Ci si aspetta che esc Pertanto, non è racc Fertilità I dati sugli animali paragrafo 5.3). Nell’uomo, segnala qualità dello sperma Finora non è stato o 4.7 Effetti sulla capa Sebbene escitalopra psicomotoria, i med devono essere avve veicoli o di usare m 4.8 Effetti indesider Le reazioni avverse trattamento, per poi Tabella degli effetti Le reazioni avverse con placebo sia com cazione per sistemi Le frequenze riporta è così definita: molto raro (da ≥1/10.000 sulla base dei dati d
omministrazione con rolettici (fenotiazine,
istrati insieme a litio chiede cautela.
ba di San Giovanni edere paragrafo 4.4).
e alterazioni dell’efn attento monitoragescitalopram (vedere
ntare la tendenza a
m e l’alcool. Comun-
ssemia/ipomagneserafo 4.4)
e CYP2D6 possono DCT (escitalopram
bitore del CYP2C19) am (approssimativa-
inibitore enzimatico trazioni plasmatiche omministra escitaloa dose. YP2C19 (ad esempio Una riduzione della desiderati durante il
mministrare escitaloma e con un indice ati nell’insufficienza che sono principalmina, e nortriptilina o
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Classificazione per sistemi e organi
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Frequenza
Effetto indesiderato
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota
Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario
Raro
Reazione anafilattica
Patologie endocrine
Non nota
Secrezione inappropriata di ADH
Comune
Riduzione dell’appetito, aumento dell’appetito, aumento del peso
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune
Riduzione del peso
Non nota
Iponatriemia, anoressia2
Comune
Ansia, irrequietezza, sogni anomali Donne e uomini: riduzione della libido Donne: anorgasmia
Non comune
Bruxismo, agitazione, nervosismo, attacchi di panico, stato confusionale
Raro
Aggressività, depersonalizzazione, allucinazioni
Non nota
Mania, ideazione suicida, comportamento suicida1
Molto comune
Cefalea
Comune
Insonnia, sonnolenza, capogiri, parestesie, tremore
Non comune
Alterazioni del gusto, disturbi del sonno, sincope
Raro
Sindrome serotoninergica
Non nota
Discinesia, disturbi del movimento, convulsioni, irrequietezza psicomotoria/ acatisia2
Disturbi psichiatrici
izione in gravidanza. tati osservati effetti paragrafo 5.3). ettamente necessario
ultimi periodi della ione. L’interruzione
RI durante gli ultimi tà della temperatura ia, tremore, nervosiali sintomi possono Nella maggior parte re). articolare nell’ultimo
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periodo della gravidanza, può aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente del neonato (PPHN). Il rischio osservato è stato di circa 5 casi ogni 1000 gravidanze. Nella popolazione generale si verificano 1-2 casi di PPHN per 1000 gravidanze. Allattamento Ci si aspetta che escitalopram venga escreto nel latte. Pertanto, non è raccomandato allattare durante il trattamento. Fertilità I dati sugli animali hanno dimostrato che citalopram può influire sulla qualità dello sperma (vedere paragrafo 5.3). Nell’uomo, segnalazioni provenienti da pazienti trattati con SSRI hanno dimostrato che l’effetto sulla qualità dello sperma è reversibile. Finora non è stato osservato impatto sulla fertilità. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Sebbene escitalopram abbia dimostrato di non influire sulle funzioni intellettive o sulla performance psicomotoria, i medicinali psicoattivi possono influenzare la capacità di giudizio o d’azione. I pazienti devono essere avvertiti del potenziale rischio che possa venire influenzata la loro capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Le reazioni avverse si manifestano più frequentemente durante la prima o seconda settimana di trattamento, per poi diminuire d’intensità e frequenza con la continuazione del trattamento. Tabella degli effetti indesiderati Le reazioni avverse conosciute per gli SSRI e segnalate anche con escitalopram, sia negli studi controllati con placebo sia come segnalazioni spontanee post-marketing, sono elencate più sotto secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza. Le frequenze riportate sono quelle osservate negli studi e non sono corrette verso placebo. La frequenza è così definita: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
si ad un aumento di
zione del CYP2C19. C19.
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Patologie del sistema nervoso
1 Casi
di ideazione suicida
2 Questi
eventi sono stati s dell’intervallo QT e di aritmi
Effetti di classe Studi epidemiologic del rischio di frattur rischio non è noto. Sintomi da sospensio L’interruzione del tr mente sintomi da so sensorio (comprese sogni vividi), agitazi palpitazioni, instabil moderata e autolim prolungata. Si consiglia quindi, q mente il trattamento Prolungamento dell’ Durante l’esperienza aritmie ventricolari, ipopotassemia o co (vedere paragrafi 4.3
sistente del neonato olazione generale si
ello sperma (vedere
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Patologie dell’occhio
Non comune
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune
Tinnito
Non comune
Tachicardia
conda settimana di amento.
negli studi controllati o secondo la classifi-
acebo. La frequenza a ≥1/1000 a <1/100), n può essere definita
Midriasi, disturbi visivi
Raro
Bradicardia
Patologie cardiache
Non nota
Prolungamento del tratto QT, aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta
Patologie vascolari
Non nota
Ipotensione ortostatica
Comune
Sinusite, sbadiglio
Non comune
Epistassi
Molto comune
Nausea
to che l’effetto sulla
o sulla performance d’azione. I pazienti capacità di guidare
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune
Diarrea, stipsi, vomito, bocca secca
Non comune
Emorragie gastrointestinali (comprese emorragie rettali)
Non nota
Epatite, alterazione dei test di funzionalità epatica
Comune
Aumento della sudorazione
Non comune
Orticaria, alopecia, eruzione cutanea, prurito
Non nota
Ecchimosi, angioedema
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune
Artralgia, mialgia
Patologie renali e urinarie
Non nota
Ritenzione urinaria
Comune
Uomini: disturbi di eiaculazione, impotenza
Non comune
Donne: metrorragia, menorragia
Non nota
Galattorrea Uomini: priapismo
Comune
Affaticamento, febbre
Non comune
Edema
Patologie gastrointestinali
Patologie epatobiliari
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione 1 Casi
di ideazione suicida e comportamenti suicidi sono stati segnalati durante la terapia con escitalopram o nelle prime fasi dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). eventi sono stati segnalati per la classe terapeutica degli. Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (ve-dere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1). 2 Questi
Effetti di classe Studi epidemiologici, condotti principalmente su pazienti di 50 anni o più anziani, mostrano un aumento del rischio di fratture ossee nei pazienti trattati con SSRI e TCA. Il meccanismo che determina questo rischio non è noto. Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento L’interruzione del trattamento con SSRI/SNRI (soprattutto se avviene bruscamente) determina comunemente sintomi da sospensione. Le reazioni più frequentemente segnalate sono: capogiri, disturbi del sensorio (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. In genere questi eventi sono di entità lieve o moderata e autolimitanti; tuttavia, in alcuni pazienti, possono essere di entità grave e/o avere durata prolungata. Si consiglia quindi, quando non è più necessario il trattamento con escitalopram, di sospendere gradualmente il trattamento riducendo progressivamente la dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Prolungamento dell’intervallo QT Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1).
Segnalazione delle r La segnalazione del importante, in quan Agli operatori sanit nazionale di segnala 4.9 Sovradosaggio Tossicità I dati clinici sul sovr di altri farmaci conc sovradosaggio di es parte dei casi si tratt e 800 mg di solo esc Sintomi I sintomi osservati n nervoso centrale (da e coma), al sistema dia, prolungamento tassiemia, iponatrem Trattamento Non esiste un antido ossigenazione e fun l’utilizzo di carbone orale. Si raccomand supporto. In caso di sovradosa congestizia/bradiarit QT, o in pazienti co 5. PROPRIETÀ FARM 5.1 Proprietà farma Categoria farmacote Codice ATC: N06AB Meccanismo d’azion Escitalopram è un in legame primario. In 1000 volte inferiore Escitalopram non ha D2, adrenorecettori zepine e oppioidi. L’inibizione del re-u farmacologici e clin Effetti farmacodinam In uno studio in dop nel QTc (correzione msec (90% CI: 8.6, 1 Efficacia Clinica Episodi Depressivi m Escitalopram è risult breve termine (8 se termine sulla preven con escitalopram 10 il trattamento con e studio, nei pazienti ricadute significativa Disturbo d’ansia soc Nel trattamento del termine (12 settiman che hanno risposto studio dose-finding Disturbo d’ansia gen L’escitalopram in do verso placebo. L’insieme dei dati ot pram e 419 trattati risposto al trattamen sintomatologica. Un In uno studio rando su 373 pazienti che dimostrato il manten
rime fasi dopo l’interruzione mento (vedere paragrafo 4.4). nalati casi di prolungamento con ipopotassemia o con un grafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1).
mostrano un aumento he determina questo
determina comuneapogiri, disturbi del compresi insonnia e one, cefalea, diarrea, ono di entità lieve o ve e/o avere durata
sospendere gradual).
ll’intervallo QT e di esso femminile, con patologie cardiache
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco. gov.it/it/responsabili”. 4.9 Sovradosaggio Tossicità I dati clinici sul sovradosaggio di escitalopram sono limitati e in molti casi sono associati a sovradosaggio di altri farmaci concomitanti. Nella maggior parte dei casi i sintomi erano assenti o lievi. Casi fatali da sovradosaggio di escitalopram sono stati raramente segnalati con il solo escitalopram; nella maggior parte dei casi si trattava di sovradosaggio con più medicinali concomitanti. L’assunzione di dosi fra 400 e 800 mg di solo escitalopram non ha determinato la comparsa di sintomi di grave entità. Sintomi I sintomi osservati nei casi di sovradosaggio con escitalopram sono stati soprattutto relativi al sistema nervoso centrale (da capogiri, tremore, e agitazione a rari casi di sindrome serotoninergica, convulsioni e coma), al sistema gastrointestinale (nausea/vomito), al sistema cardiovascolare (ipotensione, tachicardia, prolungamento dell’intervallo QT e aritmie) ed alla condizione di equilibrio idroelettrolitico (ipopotassiemia, iponatremia). Trattamento Non esiste un antidoto specifico. Stabilire e mantenere la pervietà delle vie aeree, assicurare un’adeguata ossigenazione e funzionalità respiratoria. Considerare la possibilità di effettuare una lavanda gastrica e l’utilizzo di carbone attivo. La lavanda gastrica deve essere effettuata appena possibile dopo l’ingestione orale. Si raccomanda il monitoraggio cardiaco e dei segni vitali oltre alle normali misure sintomatiche di supporto. In caso di sovradosaggio è consigliabile un monitoraggio ECG in pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia/bradiaritmie, in pazienti che utilizzano medicinali concomitanti che prolungano l’intervallo QT, o in pazienti con alterazioni del metabolismo, ad esempio compromissione epatica. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: antidepressivi, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina. Codice ATC: N06AB10 Meccanismo d’azione Escitalopram è un inibitore selettivo del re-uptake della serotonina (5 HT) con alta affinità per il sito di legame primario. Inoltre si lega ad un sito allosterico del trasportatore della serotonina, con un’affinità 1000 volte inferiore. Escitalopram non ha o ha una minima affinità su un numero di recettori inclusi 5 HT1A, 5-HT2, DA D1 e D2, adrenorecettori α1-, α2, ß, recettori istaminergici H1, colinergici muscarinici, recettori per benzodiazepine e oppioidi. L’inibizione del re-uptake di 5 HT è l’unico probabile meccanismo d’azione in grado di spiegare gli effetti farmacologici e clinici di escitalopram. Effetti farmacodinamici In uno studio in doppio cieco sull’ECG, controllato con placebo in volontari sani, la modifica dal basale nel QTc (correzione di Fridericia) è stata di 4.3 msec (90% CI: 2.2, 6.4) alla dose di 10 mg/die e di 10.7 msec (90% CI: 8.6, 12.8) alla dose sopraterapeutica di 30 mg/die (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.8 e 4.9). Efficacia Clinica Episodi Depressivi maggiori Escitalopram è risultato efficace nel trattamento acuto degli episodi depressivi maggiori in 3 dei 4 studi a breve termine (8 settimane) condotti in doppio cieco e controllati con placebo. In uno studio a lungo termine sulla prevenzione delle ricadute, 274 pazienti che hanno risposto al trattamento di 8 settimane con escitalopram 10 o 20 mg/die durante la fase iniziale in aperto, sono stati randomizzati a continuare il trattamento con escitalopram con lo stesso dosaggio o con il placebo per 36 settimane. In questo studio, nei pazienti che hanno continuato a ricevere escitalopram si è verificato un tempo libero da ricadute significativamente più lungo rispetto a placebo durante le 36 settimane. Disturbo d’ansia sociale Nel trattamento del disturbo d’ansia sociale, escitalopram è risultato efficace sia in 3 studi a breve termine (12 settimane) sia in uno studio della durata di 6 mesi sulla prevenzione delle ricadute in pazienti che hanno risposto al trattamento. L’efficacia di escitalopram 5, 10, 20 mg è stata dimostrata in uno studio dose-finding di 24 settimane. Disturbo d’ansia generalizzato L’escitalopram in dosi di 10-20 mg al giorno è risultato efficace in 4 su 4 degli studi controllati condotti verso placebo. L’insieme dei dati ottenuti da tre studi con disegno simile comprendenti 421 pazienti trattati con escitalopram e 419 trattati con placebo mostrano che rispettivamente il 47,5% e il 28,9% dei pazienti hanno risposto al trattamento e che rispettivamente il 37,1% e il 20,8% dei pazienti sono risultati in remissione sintomatologica. Un effetto sostenuto si è osservato dalla prima settimana di trattamento. In uno studio randomizzato di mantenimento dell’efficacia della durata da 24 a 76 settimane, condotto su 373 pazienti che avevano risposto ad un iniziale trattamento in aperto per 12 settimane, è stato dimostrato il mantenimento dell’efficacia da parte di escitalopram alla dose di 20 mg al giorno.
Disturbo ossessivo c In uno studio clinic differenziato dal pla sia 10 che 20 mg al In pazienti che hann aperto e che sono en placebo, è stata dim 5.2 Proprietà farma Assorbimento L’assorbimento è qu concentrazione (Tma La formulazione goc biodisponibilità asso Distribuzione Il volume apparente alle proteine plasma Biotrasformazione Escitalopram è meta gicamente attivi. In farmaco di origine c concentrazioni med concentrazione di mediata principalme Eliminazione La emivita di elimin (Cloral) di circa 0.6 Si prevede che escit epatica (metabolica) La farmacocinetica è na. Le concentrazion una dose giornaliera Anziani (> 65 anni) Escitalopram sembra one sistemica (AUC paragrafo 4.2). Funzionalità epatica In pazienti con disfu è risultata circa due funzionalità epatica Funzionalità renale Con il composto ra dell’esposizione in plasmatiche dei met Polimorfismo È stato osservato che di escitalopram due nell’esposizione è st 5.3 Dati preclinici d Non è stato effettua tossicologici condot tutte le informazioni In studi tossicologic inclusa insufficienza hanno causato tossic picco piuttosto che a effetto erano in ecce pram era solo di 3/4 di AUC dell’S-enant probabilmente corre primari, che risultan meccanismo esatto studi clinici con esc In alcuni tessuti è s lunghi periodi con e reperti nel fegato e nell’uomo. L’effetto dosi) negli animali è se questo fenomeno Nello studio di toss
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one del medicinale è chio del medicinale. ta tramite il sistema ”.
ciati a sovradosaggio o lievi. Casi fatali da pram; nella maggior zione di dosi fra 400 entità.
to relativi al sistema nergica, convulsioni potensione, tachicaroelettrolitico (ipopo-
sicurare un’adeguata a lavanda gastrica e ile dopo l’ingestione isure sintomatiche di
nsufficienza cardiaca olungano l’intervallo atica.
erotonina.
affinità per il sito di nina, con un’affinità
T1A, 5-HT2, DA D1 e cettori per benzodiadi spiegare gli effetti
modifica dal basale 10 mg/die e di 10.7 3, 4.4, 4.5, 4.8 e 4.9).
iori in 3 dei 4 studi a uno studio a lungo mento di 8 settimane mizzati a continuare settimane. In questo un tempo libero da
a in 3 studi a breve e ricadute in pazienti a dimostrata in uno
i controllati condotti
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Disturbo ossessivo compulsivo In uno studio clinico, randomizzato, in doppio cieco, escitalopram alla dose di 20 mg al giorno si è differenziato dal placebo secondo il punteggio totale Y–BOCS dopo 12 settimane. Dopo 24 settimane, sia 10 che 20 mg al giorno di escitalopram erano superiori rispetto al placebo. In pazienti che hanno risposto al trattamento con escitalopram nel corso di uno studio di 16 settimane in aperto e che sono entrati in uno studio in doppio cieco di 24 settimane, randomizzato e controllato con placebo, è stata dimostrata la prevenzione delle recidive per escitalopram alla dose di 10 e 20 mg/die. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Assorbimento L’assorbimento è quasi totale ed indipendente dall’assunzione di cibo (il tempo medio per la massima concentrazione (Tmax medio) è di 4 ore dopo dosi multiple). La formulazione gocce orali, soluzione è bioequivalente a Escitalopram compresse e ci si aspetta che la biodisponibilità assoluta di escitalopram sia di circa l’80%, come per il composto racemo citalopram. Distribuzione Il volume apparente di distribuzione (Vd,ß/F) dopo somministrazione orale è circa 12 - 26 L/kg. Il legame alle proteine plasmatiche è inferiore all’80% per escitalopram e per i suoi metaboliti principali. Biotrasformazione Escitalopram è metabolizzato nel fegato in metaboliti demetilati e didemetilati. Entrambi sono farmacologicamente attivi. In alternativa, l’azoto può essere ossidato e formare il metabolita N-ossido. Sia il farmaco di origine che i metaboliti sono in parte escreti come glucuronidi. A seguito di dosi multiple le concentrazioni medie dei demetil e didemetil metaboliti sono del 28-31% e <5% rispettivamente della concentrazione di escitalopram. La biotrasformazione di escitalopram nel metabolita demetilato è mediata principalmente da CYP2C19. È possibile un contributo degli enzimi CYP3A4 e CYP2D6. Eliminazione La emivita di eliminazione (t½ß) dopo dosi multiple è di circa 30 ore e la clearance plasmatica orale (Cloral) di circa 0.6 l/min. I metaboliti principali hanno una emivita significativamente più lunga. Si prevede che escitalopram ed i suoi principali metaboliti vengano eliminati attraverso entrambe le vie, epatica (metabolica) e renale, con la maggior parte della dose escreta in forma di metaboliti nelle urine. La farmacocinetica è di tipo lineare. I livelli plasmatici allo steady state sono raggiunti in circa 1 settimana. Le concentrazioni medie di 50 nmol/l (range 20 a 125 nmol/l) allo steady state vengono raggiunte con una dose giornaliera di 10 mg. Anziani (> 65 anni) Escitalopram sembra eliminato più lentamente negli anziani rispetto ai pazienti più giovani. L’esposizione sistemica (AUC) negli anziani è di circa 50% più elevata rispetto ai giovani volontari sani (vedere paragrafo 4.2). Funzionalità epatica ridotta In pazienti con disfunzione epatica lieve o moderata (Criteri A e B Child-Pugh), l’emivita di escitalopram è risultata circa due volte più lunga e l’esposizione di circa il 60% più alta che nei pazienti con una funzionalità epatica normale (vedere paragrafo 4.2). Funzionalità renale ridotta Con il composto racemo citalopram è stata osservata una emivita più lunga ed un minor incremento dell’esposizione in pazienti con ridotta funzionalità renale (CLcr 10-53 ml/min). Le concentrazioni plasmatiche dei metaboliti non sono state studiate, ma possono essere elevate (vedere paragrafo 4.2). Polimorfismo È stato osservato che i metabolizzatori lenti, rispetto al CYP2C19, hanno una concentrazione plasmatica di escitalopram due volte più alta rispetto ai metabolizzatori veloci. Nessuna variazione significativa nell’esposizione è stata osservata nei metabolizzatori lenti rispetto al CYP2D6 (vedere paragrafo 4.2). 5.3 Dati preclinici di sicurezza Non è stato effettuato un programma completo di studi preclinici, in quanto gli studi tossicocinetici e tossicologici condotti nei ratti con citalopram e escitalopram hanno mostrato un profilo simile. Pertanto tutte le informazioni su citalopram possono essere estrapolate ad escitalopram. In studi tossicologici comparativi nei ratti, escitalopram e citalopram hanno causato tossicità cardiaca, inclusa insufficienza cardiaca congestizia, dopo alcune settimane di trattamento utilizzando dosaggi che hanno causato tossicità generale. La cardiotossicità sembra correlata alle concentrazioni plasmatiche di picco piuttosto che all’esposizione sistemica (AUC). Concentrazioni plasmatiche di picco a livelli di non effetto erano in eccesso (8 volte) rispetto a quelle raggiunte nell’uso clinico, mentre l’AUC di escitalopram era solo di 3/4 volte più alta dell’esposizione raggiunta durante l’uso clinico. Per citalopram, i valori di AUC dell’S-enantiomero erano 6/7 volte più alti dell’esposizione raggiunta nell’uso clinico. I dati sono probabilmente correlati alla influenza esagerata sulle amine biogene, secondari agli effetti farmacologici primari, che risultano in effetti emodinamici (riduzione del flusso coronarico) ed ischemia. Comunque, il meccanismo esatto della cardiotossicità nei ratti non è chiaro. L’esperienza clinica con citalopram e gli studi clinici con escitalopram, non indicano che i dati menzionati possano avere un correlato clinico. In alcuni tessuti è stato osservato un incremento nel contenuto in fosfolipidi dopo il trattamento per lunghi periodi con escitalopram e citalopram, ad esempio polmone, fegato ed epididimo nei ratti. Questi reperti nel fegato e nell’epididimo sono stati ritrovati in seguito ad esposizioni simili a quelle utilizzate nell’uomo. L’effetto è reversibile dopo la sospensione del trattamento. L’accumulo di fosfolipidi (fosfolipidosi) negli animali è stato osservato in associazione con molti medicinali cationici anfifilici. Non è noto se questo fenomeno abbia una qualche rilevanza nell’uomo. Nello studio di tossicità sullo sviluppo dei ratti, sono stati osservati effetti embriotossici (riduzione del
peso fetale e ritardo all’esposizione ragg Non si sono verific mostrato una soprav in eccesso rispetto a I dati sugli animali dell’indice di gravi esposizione ben al d Per escitalopram no 6. INFORMAZIONI 6.1 Elenco degli ecc Propil gallato Acido citrico anidro Etanolo 96% Sodio idrossido Acqua depurata. 6.2 Incompatibilità In assenza di studi d 6.3 Periodo di valid 33 mesi. Dopo l’apertura, la s 6.4 Precauzioni par Dopo l’apertura, il f 6.5 Natura e conten Flacone contagocce contenente 15 ml go 6.6 Precauzioni par Nessuna istruzione p 7. TITOLARE DELL’ DOC Generici Srl Via Turati 40 20121 Milano 8. NUMERI DELLE A 20 mg/ml gocce ora 9. DATA DELLA PR Dicembre 2013 10. DATA DI REVIS Aprile 2014
20 mg al giorno si è Dopo 24 settimane,
io di 16 settimane in ato e controllato con di 10 e 20 mg/die.
edio per la massima
e ci si aspetta che la acemo citalopram.
2 - 26 L/kg. Il legame i principali.
mbi sono farmacololita N-ossido. Sia il o di dosi multiple le ispettivamente della abolita demetilato è A4 e CYP2D6.
nce plasmatica orale nte più lunga. erso entrambe le vie, etaboliti nelle urine. nti in circa 1 settimangono raggiunte con
giovani. L’esposiziolontari sani (vedere
ivita di escitalopram nei pazienti con una
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peso fetale e ritardo reversibile dell’ossificazione) per esposizioni, in termini di AUC, in eccesso rispetto all’esposizione raggiunta nell’uso clinico. Non si sono verificati aumenti nella frequenza delle malformazioni. Uno studio pre e post natale ha mostrato una sopravvivenza ridotta durante il periodo dell’allattamento per esposizioni in termini di AUC in eccesso rispetto all’esposizione raggiunta nell’uso clinico. I dati sugli animali hanno dimostrato che citalopram induce una riduzione dell’indice di fertilità e dell’indice di gravidanza, una riduzione nel numero di impianti, spermatozoi anormali a livelli di esposizione ben al di sopra dell’esposizione umana. Per escitalopram non sono disponibili dati sugli animali relativi a questo aspetto. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Propil gallato Acido citrico anidro Etanolo 96% Sodio idrossido Acqua depurata. 6.2 Incompatibilità In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti. 6.3 Periodo di validità 33 mesi. Dopo l’apertura, la soluzione in gocce orali deve essere utilizzata entro 8 settimane. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Dopo l’apertura, il flacone deve essere conservato ad una temperatura non superiore ai 25°C. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Flacone contagocce (LDPE) in vetro scuro (tipo III) con chiusura a prova di bambino (polietilene) contenente 15 ml gocce orali, soluzione 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento Nessuna istruzione particolare. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO DOC Generici Srl Via Turati 40 20121 Milano 8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 20 mg/ml gocce orali, soluzione - flacone di vetro da 15 ml – AIC 041838018 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Dicembre 2013 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO Aprile 2014
n minor incremento . Le concentrazioni re paragrafo 4.2).
ntrazione plasmatica iazione significativa re paragrafo 4.2).
udi tossicocinetici e ofilo simile. Pertanto
o tossicità cardiaca, izzando dosaggi che zioni plasmatiche di picco a livelli di non e l’AUC di escitalor citalopram, i valori o clinico. I dati sono effetti farmacologici hemia. Comunque, il con citalopram e gli n correlato clinico. o il trattamento per dimo nei ratti. Questi li a quelle utilizzate fosfolipidi (fosfolipianfifilici. Non è noto
ossici (riduzione del
DOC Generici S.r.l. - Via Turati, 40 - 20121 Milano - e-mail: segreteria@genericidoc.it - sito: www.docgenerici.it
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ESCITALOPRAM DOC Generics 5 mg compresse orodispersibili 10 mg compresse orodispersibili 15 mg compresse orodispersibili 20 mg compresse orodispersibili 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE ESCITALOPRAM DOC Generics 5 mg compresse orodispersibili ESCITALOPRAM DOC Generics 10 mg compresse orodispersibili ESCITALOPRAM DOC Generics 15 mg compresse orodispersibili ESCITALOPRAM DOC Generics 20 mg compresse orodispersibili 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA ESCITALOPRAM DOC Generics 5 mg: ogni compressa contiene 5 mg di escitalopram, corrispondenti a 6.3875 mg di escitalopram ossalato. ESCITALOPRAM DOC Generics 10 mg: ogni compressa contiene 10 mg di escitalopram, corrispondenti a 12.775 mg di escitalopram ossalato. ESCITALOPRAM DOC Generics 15 mg: ogni compressa contiene 15 mg di escitalopram, corrispondenti a 19.1625 mg di escitalopram ossalato. ESCITALOPRAM DOC Generics 20 mg: ogni compressa contiene 20 mg di escitalopram, corrispondenti a 25.55 mg di escitalopram ossalato. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa da 5 mg contiene 58.935 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa da 10 mg contiene 117.87 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa da 15 mg contiene 176.805 di lattosio monoidrato. Ogni compressa da 20 mg contiene 235.74 di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compressa orodispersibile. ESCITALOPRAM DOC Generics 5 mg: compressa rotonda, di colore da bianco a quasi bianco, piatta, smussata ai bordi, con diametro di 7 mm e “5” inciso su un lato. ESCITALOPRAM DOC Generics 10 mg: compressa rotonda, di colore da bianco a quasi bianco, piatta, smussata ai bordi, con diametro di 9 mm e “10” inciso su un lato. ESCITALOPRAM DOC Generics 15 mg: compressa rotonda, di colore da bianco a quasi bianco, piatta, smussata ai bordi, con diametro di 11 mm e “15” inciso su un lato. ESCITALOPRAM DOC Generics 20 mg: compressa rotonda, di colore da bianco a quasi bianco, piatta, smussata ai bordi, con diametro di 12 mm e “20” inciso su un lato. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento di episodi depressivi maggiori. Trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia. Trattamento del disturbo d’ansia sociale (fobia sociale). Trattamento del disturbo d’ansia generalizzato. Trattamento del disturbo ossessivo compulsivo. 4.2 Posologia e modo di somministrazione La sicurezza di una dose giornaliera superiore a 20 mg non è stata dimostrata. Modo di somministrazione ESCITALOPRAM DOC Generics deve essere somministrato in una singola dose giornaliera e può essere assunto con o senza cibo. La compressa deve essere posta sulla lingua dove si disintegra rapidamente e può essere ingerita senza acqua. La compressa orodispersibile è fragile e deve essere maneggiata con cura. ESCITALOPRAM DOC Generics compresse orodispersibili è bioequivalente alla compressa rivestita con film di escitalopram, con assorbimento simile per quantità e velocità. Ha lo stesso dosaggio e frequenza di somministrazione delle compresse rivestite con film. Le compresse orodispersibili ESCITALOPRAM DOC Generics possono essere assunte in alternativa alla compresse rivestite con film di escitalopram. Posologia Episodi depressivi maggiori Il dosaggio abituale è di 10 mg una volta al giorno. Sulla base della risposta individuale del paziente, la dose può essere aumentata ad un massimo di 20 mg al giorno. Per ottenere la risposta antidepressiva sono necessarie in genere 2–4 settimane. Dopo la risoluzione dei sintomi, è necessario un trattamento di almeno 6 mesi per il consolidamento della risposta. Disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia Per la prima settimana di trattamento la dose iniziale raccomandata è 5 mg al giorno per poi essere aumentata a 10 mg al giorno. La dose può essere ulteriormente aumentata fino ad un massimo di 20 mg al giorno, sulla base della risposta individuale del paziente. La massima efficacia si raggiunge dopo circa 3 mesi. Il trattamento dura diversi mesi.
Disturbo d’ansia soc La dose abituale è d miglioramento dei s può essere ridotta a Il disturbo d’ansia so ne al fine del consol Il trattamento a lung può essere consider devono essere rivalu Il disturbo d’ansia so deve essere confuso sce significativamen L’impiego di questo La farmacoterapia è Disturbo d’ansia gen La dose iniziale è 1 giorno sulla base de hanno risposto al tra giorno. I benefici d paragrafo 5.1). Disturbo ossessivo c Il dosaggio iniziale è La dose può essere a paziente. Poiché il disturbo o trattati per un period dosaggio devono es Anziani (> 65 anni) La dose iniziale è 5 della risposta individ L’efficacia di ESCITA anziani. Popolazione pediatr ESCITALOPRAM DO età inferiore ai18 an Ridotta funzionalità Non è necessario un ta. Si raccomanda c ml/min.) (vedere par Ridotta funzionalità La dose iniziale racc compromissione epa essere aumentata fin posologica in pazien Metabolizzatori lent Per i pazienti noti iniziale di 5 mg al individuale del pazi Sintomi da sospensi Deve essere evitata escitalopram le dos ridurre il rischio di intollerabili dopo la possibilità di ripristin ma in modo più gra 4.3 Controindicazio Ipersensibilità ad esc È controindicato il t no-ossidasi (MAO-in sta con agitazione, t La combinazione d moclobemide) o con dicata a causa del ri Escitalopram è cont congenita del QT lu Escitalopram è cont dell’intervallo QT (v 4.4 Avvertenze spec Le seguenti avverte (Inibitori Selettivi de
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Disturbo d’ansia sociale La dose abituale è di 10 mg una volta al giorno. In genere sono necessarie 2-4 settimane per ottenere un miglioramento dei sintomi. Successivamente, sulla base della risposta individuale del paziente, la dose può essere ridotta a 5 mg o aumentata fino a un massimo di 20 mg al giorno. Il disturbo d’ansia sociale è una patologia a decorso cronico, si raccomanda il trattamento per 12 settimane al fine del consolidamento della risposta. Il trattamento a lungo termine dei pazienti che hanno risposto al trattamento è stato studiato per 6 mesi e può essere considerato su base individuale per la prevenzione delle ricadute; i benefici del trattamento devono essere rivalutati ad intervalli regolari. Il disturbo d’ansia sociale è una terminologia diagnostica ben definita di un disturbo specifico, che non deve essere confuso con l’eccessiva timidezza. La farmacoterapia è indicata solo se il disturbo interferisce significativamente con le attività professionali e sociali. L’impiego di questo trattamento in confronto alla terapia cognitivo comportamentale non è stato valutato. La farmacoterapia è parte di una strategia terapeutica globale. Disturbo d’ansia generalizzato La dose iniziale è 10 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a un massimo di 20 mg al giorno sulla base della risposta individuale del paziente. Il trattamento a lungo termine dei pazienti che hanno risposto al trattamento è stato valutato per almeno 6 mesi in pazienti che assumevano 20 mg al giorno. I benefici del trattamento ed il dosaggio devono essere rivalutati ad intervalli regolari (vedere paragrafo 5.1). Disturbo ossessivo compulsivo Il dosaggio iniziale è 10 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a un massimo di 20 mg al giorno sulla base della risposta individuale del paziente. Poiché il disturbo ossessivo compulsivo è una patologia a decorso cronico, i pazienti devono essere trattati per un periodo sufficiente a garantire che siano liberi dai sintomi. I benefici del trattamento e il dosaggio devono essere rivalutati ad intervalli regolari (vedere paragrafo 5.1). Anziani (> 65 anni) La dose iniziale è 5 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a 10 mg al giorno sulla base della risposta individuale del paziente (vedere paragrafo 5.2). L’efficacia di ESCITALOPRAM DOC Generics nel disturbo d’ansia sociale non è stata studiata in pazienti anziani. Popolazione pediatrica ESCITALOPRAM DOC Generics non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti di età inferiore ai18 anni (vedere paragrafo 4.4). Ridotta funzionalità renale Non è necessario un aggiustamento del dosaggio in pazienti con compromissione renale lieve o moderata. Si raccomanda cautela in pazienti con grave riduzione della funzione renale (CLCR minore di 30 ml/min.) (vedere paragrafo 5.2). Ridotta funzionalità epatica La dose iniziale raccomandata per le prime due settimane di trattamento è di 5 al giorno in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata. Sulla base della risposta individuale del paziente la dose può essere aumentata fino a 10 mg al giorno. Si consiglia cautela ed una attenzione maggiore nella titolazione posologica in pazienti con funzionalità epatica gravemente ridotta (vedere paragrafo 5.2). Metabolizzatori lenti del CYP2C19 Per i pazienti noti per essere metabolizzatori lenti in merito al CYP2C19 è raccomandata una dose iniziale di 5 mg al giorno durante le prime due settimane di trattamento. A seconda della risposta individuale del paziente, la dose può essere aumentata a 10 mg al giorno (vedere paragrafo 5.2). Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento Deve essere evitata l’interruzione improvvisa del trattamento. Quando si interrompe il trattamento con escitalopram le dosi devono essere gradualmente ridotte nell’arco di almeno una o due settimane per ridurre il rischio di sintomi da sospensione (vedere paragrafo 4.4 e 4.8). Qualora comparissero sintomi intollerabili dopo la riduzione della dose o durante la sospensione del trattamento, considerare la possibilità di ripristinare la dose precedente. Successivamente il medico può continuare a ridurre la dose, ma in modo più graduale. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità ad escitalopram o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. È controindicato il trattamento in concomitanza con inibitori non selettivi irreversibili delle monoammino-ossidasi (MAO-inibitori) a causa del rischio di insorgenza di sindrome serotoninergica che si manifesta con agitazione, tremore, ipertermia ecc. (vedere paragrafo 4.5). La combinazione di escitalopram con inibitori reversibili delle monoammino-ossidasi (ad esempio moclobemide) o con linezolid, inibitore reversibile non selettivo delle monoammino ossidasi, è controindicata a causa del rischio di insorgenza di sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.5). Escitalopram è controindicato in pazienti affetti da noto prolungamento dell’intervallo QT o sindrome congenita del QT lungo. Escitalopram è controindicato in co-somministrazione con medicinali noti causare un prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5). 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Le seguenti avvertenze speciali e precauzioni sono applicabili all’intera classe terapeutica degli SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina).
Popolazione pediatr Escitalopram non de anni. Comportamenti suic tà, comportamento clinici effettuati su b Qualora, in base ad paziente deve essere più, non sono dispon concerne la crescita Ansia paradossa Alcuni pazienti con sintomi di ansia all decrescere nel corso fine di ridurre la pro Convulsioni Escitalopram deve es aumento della frequ devono essere evita essere attentamente Mania Gli SSRI devono es devono essere sospe Diabete Nei pazienti diabet iperglicemia). Può e Suicidio/ideazione s La depressione è as (eventi suicidio-corr ne. Poiché il miglior devono essere attent È esperienza clinica malattia. Anche altre patologi ad un maggior rischi dità con il disturbo d disturbo depressivo patologie psichiatric È noto che i pazien significativo grado d rischio di ideazione durante il trattament Una meta-analisi de adulti affetti da distu pazienti di età inferi La terapia con antid particolare di quelli di dosaggio. I pazienti (e le person rare qualsiasi peggi comportamentali inu Acatisia/irrequietezz L’uso di farmaci SSR spiacevole e stressan di stare seduti o fer trattamento. Nei paz Iponatriemia Iponatriemia, probab è stata segnalata rara È necessaria cautela con altri medicinali Emorragia Durante il trattamen cutanee, quali ecchi in concomitanza con esempio, antipsicoti licilico e antinfiamm al sanguinamento. ECT (terapia elettroc I dati inerenti l’espe
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Popolazione pediatrica Escitalopram non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere sorvegliato attentamente per quanto concerne la comparsa di sintomi suicidi. Per di più, non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungo termine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Ansia paradossa Alcuni pazienti con disturbo da attacchi di panico possono andare incontro ad un’accentuazione dei sintomi di ansia all’inizio della terapia con antidepressivi. Tale reazione paradossa di solito tende a decrescere nel corso di due settimane di trattamento continuato. Si consiglia una dose iniziale bassa al fine di ridurre la probabilità di un effetto ansiogeno (vedere paragrafo 4.2). Convulsioni Escitalopram deve essere sospeso se il paziente per la prima volta manifesta convulsioni oppure se c’è un aumento della frequenza delle crisi convulsive (in pazienti con precedente diagnosi di epilessia). Gli SSRI devono essere evitati nei pazienti con epilessia instabile e i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati. Mania Gli SSRI devono essere usati con cautela in pazienti con un’anamnesi di mania/ipomania. Gli SSRI devono essere sospesi in pazienti che stanno per entrare in una fase maniacale. Diabete Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI può alterare il controllo glicemico (ipoglicemia o iperglicemia). Può essere necessario modificare la dose di insulina e/o di ipoglicemizzante orale. Suicidio/ideazione suicidaria o peggioramento del quadro clinico La depressione è associata ad un maggior rischio di ideazione suicidaria, autolesionismo e suicidio (eventi suicidio-correlati). Questo rischio persiste sino a quando non si verifica una significativa remissione. Poiché il miglioramento può non avvenire durante le prime settimane o più di trattamento, i pazienti devono essere attentamente monitorati fino a quando non si verifichi tale miglioramento. È esperienza clinica generale che il rischio di suicidio aumenti nelle prime fasi di miglioramento della malattia. Anche altre patologie psichiatriche per le quali sia stato prescritto escitalopram possono essere associate ad un maggior rischio di suicidio eventi-correlati. Inoltre, queste condizioni possono essere in co-morbidità con il disturbo depressivo maggiore. Le stesse precauzioni osservate quando si trattano pazienti con disturbo depressivo maggiore devono essere quindi osservate anche quando si trattano pazienti con altre patologie psichiatriche. È noto che i pazienti con una storia precedente di eventi suicidio-correlati, o che manifestano un significativo grado di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento, sono soggetti a maggior rischio di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono quindi essere attentamente controllati durante il trattamento. Una meta-analisi degli studi clinici con farmaci antidepressivi in confronto con il placebo in pazienti adulti affetti da disturbi psichiatrici ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicida nei pazienti di età inferiore a 25 anni trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. La terapia con antidepressivi deve sempre essere associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo modificazioni di dosaggio. I pazienti (e le persone coinvolte nella cura del paziente) devono essere allertati sulla necessità di monitorare qualsiasi peggioramento del quadro clinico, comportamenti o pensieri suicidari o cambiamenti comportamentali inusuali, e di rivolgersi immediatamente al medico se compaiono questi sintomi. Acatisia/irrequietezza psicomotoria L’uso di farmaci SSRI/SNRI è stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione spiacevole e stressante di irrequietezza con bisogno di muoversi spesso e accompagnata dalla incapacità di stare seduti o fermi in piedi. Questo è più probabile che si verifichi entro le prime settimane di trattamento. Nei pazienti che sviluppano tali sintomi, un aumento della dose può essere dannoso. Iponatriemia Iponatriemia, probabilmente dovuta ad una secrezione inappropriata dell’ormone antidiuretico (SIADH), è stata segnalata raramente con l’uso degli SSRI e generalmente si risolve con l’interruzione della terapia. È necessaria cautela nei pazienti a rischio, quali anziani, pazienti con cirrosi o se usati in concomitanza con altri medicinali che possono causare iponatriemia. Emorragia Durante il trattamento con SSRI sono stati riferiti casi di anomalie nelle manifestazioni emorragiche cutanee, quali ecchimosi e porpora. Si consiglia cautela in pazienti che assumono SSRI, particolarmente in concomitanza con anticoagulanti orali, con medicinali noti per influenzare la funzione piastrinica (per esempio, antipsicotici atipici e fenotiazine, la maggior parte degli antidepressivi triciclici, acido acetilsalicilico e antinfiammatori non steroidei (FANS), ticlopidina e dipiridamolo) e nei pazienti con tendenza al sanguinamento. ECT (terapia elettroconvulsiva) I dati inerenti l’esperienza clinica della somministrazione concomitante di SSRI e ECT sono limitati,
pertanto si consiglia Sindrome Serotonin Si consiglia cautela gico come sumatrip In rari casi è stata se za con medicinali se ipertermia, può indi In questo caso, il tra te ed istituito un trat Erba di San Giovann L’uso concomitante (Hypericum perforatu Sintomi da sospensi I sintomi da sospens l’interruzione avvie l’interruzione del tra nel 15% dei pazient Il rischio di sintomi terapia e la velocità Le reazioni più com sensazione di scossa nausea e/o vomito, irritabilità e disturbi pazienti, possono es Generalmente quest sono stati segnalati c dimenticato di assum In genere questi sint sebbene in alcuni so interrompe il trattam diverse settimane o quando si interromp Cardiopatia coronar A causa della limita (vedere paragrafo 5. Prolungamento dell’ Escitalopram è risult enza post-marketing ri, inclusa torsione d preesistente prolung 4.9 e 5.1). Si consiglia cautela del miocardio o con Squilibri elettrolitici devono essere corre Se si trattano pazien prima di iniziare il t Se durante il trattam essere sospeso e dev Glaucoma ad angol Gli SSRI incluso esc Questo effetto di m pressione intraocula deve pertanto essere Contiene lattosio. I Lapp-lattasi o da ma nale. 4.5 Interazioni con Interazioni farmaco Associazioni contro IMAO non selettivi i Casi di reazioni grav inibitori non selettiv poco interrotto il tra In alcuni casi il pazi È controindicata la s Il trattamento con es IMAO irreversibile. rere almeno 7 giorn
di età inferiore ai 18
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pertanto si consiglia cautela. Sindrome Serotoninergica Si consiglia cautela nell’utilizzare escitalopram in concomitanza con medicinali con effetto serotoninergico come sumatriptan o altri triptani, tramadolo e triptofano. In rari casi è stata segnalata la sindrome serotoninergica in pazienti che assumevano SSRI in concomitanza con medicinali serotoninergici. Una combinazione di sintomi, come agitazione, tremore, mioclono e ipertermia, può indicare lo sviluppo di questa condizione. In questo caso, il trattamento con SSRI e medicinali serotoninergici deve essere interrotto immediatamente ed istituito un trattamento sintomatico. Erba di San Giovanni (Iperico) L’uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali contenenti Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) può risultare in un’aumentata incidenza di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.5). Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento I sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento sono comuni, particolarmente se l’interruzione avviene bruscamente (vedere paragrafo 4.8). Negli studi clinici, eventi avversi durante l’interruzione del trattamento sono stati osservati in circa il 25% dei pazienti trattati con escitalopram e nel 15% dei pazienti trattati con placebo. Il rischio di sintomi da sospensione può dipendere da diversi fattori, compresi la durata e la dose della terapia e la velocità di riduzione della dose. Le reazioni più comunemente segnalate sono capogiri, disturbi del sensorio (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. In genere questi sintomi sono di entità lieve o moderata; tuttavia, in alcuni pazienti, possono essere di entità grave. Generalmente questi sintomi compaiono entro i primissimi giorni di interruzione del trattamento; tuttavia sono stati segnalati casi molto rari di comparsa di questi sintomi in pazienti che avevano inavvertitamente dimenticato di assumere una dose. In genere questi sintomi sono auto-limitanti e di solito si risolvono spontaneamente entro due settimane, sebbene in alcuni soggetti possono essere più prolungati (2-3 mesi o più). Si consiglia quindi, quando si interrompe il trattamento con escitalopram, di ridurre gradualmente la dose di farmaco nell’arco di diverse settimane o mesi, secondo le necessità del paziente (vedere “Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento”, paragrafo 4.2). Cardiopatia coronarica A causa della limitata esperienza clinica si raccomanda cautela in pazienti con cardiopatia coronarica (vedere paragrafo 5.3). Prolungamento dell’intervallo QT Escitalopram è risultato causare un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo QT. Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa torsione di punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (vedere paragrafi 4.3, 4.5, 4.8, 4.9 e 5.1). Si consiglia cautela in pazienti affetti da significativa bradicardia, o in pazienti con recente infarto acuto del miocardio o con insufficienza cardiaca non compensata. Squilibri elettrolitici come ipopotassemia e ipomagnesemia aumentano il rischio di aritmie maligne e devono essere corretti prima di iniziare il trattamento con escitalopram. Se si trattano pazienti con patologia cardiaca stabile, si deve considerare di effettuare un controllo ECG prima di iniziare il trattamento. Se durante il trattamento con escitalopram si presentano segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere sospeso e deve essere effettuato un ECG. Glaucoma ad angolo chiuso Gli SSRI incluso escitalopram possono avere effetti sulla dimensione della pupilla causando midriasi. Questo effetto di midriasi può potenzialmente restringere l’angolo dell’occhio causando aumentata pressione intraoculare e glaucoma ad angolo chiuso, in particolare nei pazienti predisposti. Escitalopram deve pertanto essere usato con cautela in pazienti con glaucoma ad angolo chiuso o anamnesi di glaucoma. Contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp-lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo prodotto medicinale. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Interazioni farmacodinamiche Associazioni controindicate: IMAO non selettivi irreversibili Casi di reazioni gravi sono stati segnalati in pazienti in trattamento con SSRI in co-somministrazione con inibitori non selettivi irreversibili delle monoammino-ossidasi (IMAO) ed in pazienti che avevano da poco interrotto il trattamento con un SSRI e avevano iniziato quello con tali IMAO (vedere paragrafo 4.3). In alcuni casi il paziente ha sviluppato una sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.8). È controindicata la somministrazione concomitante di escitalopram con IMAO non selettivi irreversibili. Il trattamento con escitalopram può essere iniziato 14 giorni dopo l’interruzione del trattamento con un IMAO irreversibile. Prima di iniziare un trattamento con IMAO non selettivi irreversibili devono trascorrere almeno 7 giorni dall’interruzione del trattamento con escitalopram.
Inibitore delle MAO A causa del rischio d come moclobemide deve iniziare con il Inibitore delle MAO L’antibiotico linezol a pazienti trattati co dosaggio minimo e s Inibitore MAO-B irre In somministrazione causa del rischio di state co-somministra Prolungamento dell’ Non sono stati cond altri medicinali che pram con tali medic Di conseguenza è co l’intervallo QT, qua aloperido-lo), antide eritromicina IV, pen (astemizolo, mizolas Associazioni che ric Medicinali serotonin La somministrazione sumatriptan ed altri Medicinali che abba Gli SSRIs possono a con medicinali che (fenotiazine, tioxant Litio, triptofano Sono stati segnalati c o triptofano, pertant Erba di San Giovann L’uso concomitante (Hypericum perforatu Emorragia Quando escitalopra fetto anticoagulante. gio dei parametri de paragrafo 4.4). L’uso concomitante sanguinare (vedere p Alcool Non si prevedono in que, come con altri Medicinali che induc Si raccomanda caut mia poiché queste c Interazioni Farmaco Effetti di altri medici Il metabolismo di e contribuire al meta demetilato) sembra e La co-somministrazi risulta in un increm mente il 50%). La co-somministrazi generale di moderat di escitalopram (app pram in combinazio Si raccomanda perta omeprazolo, esome dose di escitalopram trattamento concom
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i, particolarmente se enti avversi durante i con escitalopram e
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Inibitore delle MAO A selettivo reversibile (moclobemide) A causa del rischio di sindrome serotoninergica, l’associazione di escitalopram e inibitori delle MAO A come moclobemide è controindicata (vedere paragrafo 4.3). Se l’associazione si rendesse necessaria, si deve iniziare con il dosaggio minimo raccomandato e rafforzare il monitoraggio clinico. Inibitore delle MAO non selettivo reversibile (linezolid) L’antibiotico linezolid è un inibitore non selettivo reversibile delle MAO e non deve essere somministrato a pazienti trattati con escitalopram. Se l’associazione si rendesse necessaria, si deve iniziare con il dosaggio minimo e sotto stretto monitoraggio clinico (vedere paragrafo 4.3). Inibitore MAO-B irreversibile selettivo (selegilina) In somministrazione concomitante con selegilina (inibitore MAO-B irreversibile) è richiesta cautela a causa del rischio di sviluppo di sindrome serotoninergica. Dosi di selegilina fino a 10 mg al giorno sono state co-somministrate senza problemi con il composto racemo citalopram. Prolungamento dell’intervallo QT Non sono stati condotti studi di farmacocinetica e farmacodinamica sull’associazione tra escitalopram e altri medicinali che prolungano l’intervallo QT. Non può essere escluso un effetto additivo di escitalopram con tali medicinali. Di conseguenza è controindicata la co-somministrazione di escitalopram con medicinali che prolungano l’intervallo QT, quali antiaritmici di classe IA e III, antipsicotici (come derivati fenotiazinici, pimozide, aloperido-lo), antidepressivi triciclici, alcuni agenti antimicrobici (come sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina IV, pentamidina, trattamenti antimalarici, in particolare alofantrina), alcuni antistaminici (astemizolo, mizolastina). Associazioni che richiedono cautela per l’uso: Medicinali serotoninergici La somministrazione concomitante con medicinali ad azione serotoninergica (ad esempio tramadolo, sumatriptan ed altri triptani) può causare sindrome serotoninergica. Medicinali che abbassano la soglia convulsiva Gli SSRIs possono abbassare la soglia convulsiva. Si richiede pertanto cautela in co-somministrazione con medicinali che abbassano tale soglia (ad esempio antidepressivi (triciclici, SSRIs), neurolettici (fenotiazine, tioxanteni e butirrofenoni), meflochina, bupropione e tramadolo). Litio, triptofano Sono stati segnalati casi di potenziamento degli effetti quando gli SSRI sono somministrati insieme a litio o triptofano, pertanto l’uso concomitante di SSRI e di questi medicinali richiede cautela. Erba di San Giovanni (Iperico) L’uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali contenenti Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) può risultare in un’aumentata incidenza di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Emorragia Quando escitalopram è somministrato con anticoagulanti orali si possono verificare alterazioni dell’effetto anticoagulante. I pazienti in terapia con anticoagulanti orali devono ricevere un attento monitoraggio dei parametri della coagulazione all’inizio o all’interruzione della terapia con escitalopram (vedere paragrafo 4.4). L’uso concomitante di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) può aumentare la tendenza a sanguinare (vedere paragrafo 4.4). Alcool Non si prevedono interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra escitalopram e l’alcool. Comunque, come con altri medicinali psicotropi, tale combinazione non è consigliabile. Medicinali che inducono ipopotassemia/ipomagnesemia Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di medicinali che inducono ipopotasse-mia/ipomagnesemia poiché queste condizioni aumentano il rischio di aritmie maligne (vedere paragrafo 4.4) Interazioni Farmacocinetiche Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica di escitalopram Il metabolismo di escitalopram è principalmente mediato da CYP2C19. CYP3A4 e CYP2D6 possono contribuire al metabolismo sebbene in misura minore. Il maggiore metabolita SDCT (escitalopram demetilato) sembra essere parzialmente catalizzato dal CYP2D6. La co-somministrazione di escitalopram e omeprazolo 30 mg una volta al giorno (inibitore del CYP2C19) risulta in un incremento moderato delle concentrazioni plasmatiche di escitalo-pram (approssimativamente il 50%). La co-somministrazione di escitalopram e cimetidina 400 mg due volte al giorno (inibitore enzimatico generale di moderata potenza) è risultato in un moderato incremento delle concentrazioni plasmatiche di escitalopram (approssimativamente il 70%). Si raccomanda cautela quando si somministra escitalopram in combinazione con cimetidina. Possono essere necessari aggiustamenti della dose. Si raccomanda pertanto cautela nell’utilizzarlo in concomitanza con inibitori del CYP2C19 (ad esempio omeprazolo, esomeprazolo, fluvoxamina, lansoprazolo, ticlopidina) o cimetidina. Una riduzione della dose di escitalopram può essere necessaria sulla base del monitoraggio di effetti indesiderati durante il trattamento concomitante.
Effetti di escitalopram Escitalopram è un in pram con medicina terapeutico stretto, p cardiaca), o alcuni m mente metabolizzat antipsicotici come necessario. La co-somministrazi due volte dei livelli Studi in vitro hanno Si raccomanda caut 4.6 Fertilità, gravida Gravidanza Per escitalopram son za. In studi sulla to embrio-fetotossici, m ESCITALOPRAM DO necessario e solo do I neonati di madri gravidanza, soprattu improvvisa del tratta I seguenti sintomi po gli ultimi periodi de temperatura corpore tremore, nervosismo sintomi possono es Nella maggior parte Dati epidemiologici periodo della gravid (PPHN). Il rischio os verificano 1-2 casi d Allattamento Ci si aspetta che esc Pertanto, non è racc Fertilità I dati sugli animali paragrafo 5.3). Nell’uomo, segnala qualità dello sperma Finora non è stato o 4.7 Effetti sulla capa Sebbene escitalopra psicomotoria, i med devono essere avve veicoli o di usare m 4.8 Effetti indesider Le reazioni avverse trattamento, per poi Tabella delle reazio Le reazioni avverse con placebo sia co classificazione per s Le frequenze riporta è così definita: molto raro (da ≥1/10.000 sulla base dei dati d
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Effetti di escitalopram sulla farmacocinetica di altri medicinali Escitalopram è un inibitore dell’enzima CYP2D6. Si raccomanda cautela nel co-somministrare escitalopram con medicinali che vengono metabolizzati prevalentemente da questo enzima e con un indice terapeutico stretto, per esempio, flecainide, propafenone e metoprololo (quando usati nell’insufficienza cardiaca), o alcuni medicinali che agiscono a livello del sistema nervoso centrale e che sono principalmente metabolizzati dal CYP2D6 quali antidepressivi come desipramina, clomipramina, e nortriptilina o antipsicotici come risperidone, tioridazina e aloperidolo. Un aggiustamento della dose può rendersi necessario. La co-somministrazione con desipramina o metoprololo ha portato in entrambi i casi ad un aumento di due volte dei livelli plasmatici di questi due substrati CYP2D6. Studi in vitro hanno dimostrato che escitalopram può anche causare una debole inibizione del CYP2C19. Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di medicinali metabolizzati dal CYP2C19. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza Per escitalopram sono disponibili solo limitati dati clinici per quanto riguarda l’esposizione in gravidanza. In studi sulla tossicità riproduttiva effettuati nei ratti con escitalopram, sono stati osservati effetti embrio-fetotossici, ma nessun aumento dell’incidenza delle malformazioni (vedere paragrafo 5.3). ESCITALOPRAM DOC Generics non deve essere usato durante la gravidanza a meno che strettamente necessario e solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. I neonati di madri che hanno continuato l’assunzione di escitalopram fino agli ultimi periodi della gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, devono essere tenuti sotto osservazione. L’interruzione improvvisa del trattamento deve essere evitata durante la gravidanza. I seguenti sintomi possono comparire nel neonato dopo l’uso di SSRI/SNRI da parte della madre durante gli ultimi periodi della gravidanza: difficoltà respiratorie, cianosi, apnea, convulsioni, instabilità della temperatura corporea, difficoltà di nutrizione, vomito, ipoglice-mia, ipertonia, ipotonia, iperreflessia, tremore, nervosismo, irritabilità, letargia, pianto continuo, sonnolenza e difficoltà nel dormire. Tali sintomi possono essere interpretati sia come effetti serotoninergici sia come sintomi da sospensione. Nella maggior parte dei casi le complicanze iniziano immediatamente o subito dopo il parto (entro 24 ore). Dati epidemiologici indicano che l’uso di farmaci SSRI durante la gravidanza, in particolare nell’ultimo periodo della gravidanza, può aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente del neonato (PPHN). Il rischio osservato è stato di circa 5 casi ogni 1000 gravi-danze. Nella popolazione generale si verificano 1-2 casi di PPHN per 1000 gravidanze. Allattamento Ci si aspetta che escitalopram venga escreto nel latte. Pertanto, non è raccomandato allattare durante il trattamento. Fertilità I dati sugli animali hanno dimostrato che citalopram può influire sulla qualità dello sperma (vedere paragrafo 5.3). Nell’uomo, segnalazioni provenienti da pazienti trattati con SSRI hanno dimostrato che l’effetto sulla qualità dello sperma è reversibile. Finora non è stato osservato impatto sulla fertilità umana. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Sebbene escitalopram abbia dimostrato di non influire sulle funzioni intellettive o sulla performance psicomotoria, i medicinali psicoattivi possono influenzare la capacità di giudizio o d’azione. I pazienti devono essere avvertiti del potenziale rischio che possa venire influen-zata la loro capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Le reazioni avverse si manifestano più frequentemente durante la prima o seconda settimana di trattamento, per poi diminuire d’intensità e frequenza con la continuazione del trattamento. Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse conosciute per gli SSRI e segnalate anche con escitalopram, sia negli studi controllati con placebo sia come segnalazioni spontanee post-marketing, sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza. Le frequenze riportate sono quelle osservate negli studi e non sono corrette verso placebo. La frequenza è così definita: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
mministrare escitaloma e con un indice ati nell’insufficienza che sono principalmina, e nortriptilina o a dose può rendersi
asi ad un aumento di
izione del CYP2C19. C19.
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Classificazione per sistemi e organi
Frequenza
Effetto indesiderato
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota
Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario
Raro
Reazione anafilattica
Patologie endocrine
Non nota
Secrezione inappropriata di ADH
Comune
Riduzione dell’appetito, aumento dell’appetito, aumento del peso
Non comune
Riduzione del peso
Non nota
Iponatriemia, anoressia2
Comune
Ansia, irrequietezza, sogni anomali Donne e uomini: riduzione della libido Donne: anorgasmia
Non comune
Bruxismo, agitazione, nervosismo, attacchi di panico, stato confusionale
Raro
Aggressività, depersonalizzazione, allucinazioni
Non nota
Mania, ideazione suicida, comportamento suicidario1
Molto comune
Emicrania
Comune
Insonnia, sonnolenza, capogiri, parestesie, tremore
Non comune
Alterazioni del gusto, disturbi del sonno, sincope
Raro
Sindrome serotoninergica
Non nota
Discinesia, disturbi del movimento, convulsioni, irrequietezza psicomotoria/ acatisia2
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Disturbi psichiatrici
osizione in gravidanstati osservati effetti paragrafo 5.3). eno che strettamente
ultimi periodi della ione. L’interruzione
della madre durante oni, instabilità della otonia, iperreflessia, tà nel dormire. Tali omi da sospensione. l parto (entro 24 ore). articolare nell’ultimo sistente del neonato polazione generale si
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Patologie del sistema nervoso
Patologie dell’occhio
Non comune
Midriasi, disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune
Tinnito
Non comune
Tachicardia
ello sperma (vedere
Raro
Bradicardia
to che l’effetto sulla
Non nota
Prolungamento del tratto QT, aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta
Patologie vascolari
Non nota
Ipotensione ortostatica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune
Sinusite, sbadiglio
Non comune
Epistassi
Molto comune
Nausea
o sulla performance d’azione. I pazienti capacità di guidare
conda settimana di amento.
negli studi controllati seguito secondo la
acebo. La frequenza a ≥1/1000 a <1/100), n può essere definita
Patologie gastrointestinali
Patologie epatobiliari
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune
Diarrea, stipsi, vomito, bocca secca
Non comune
Emorragie gastrointestinali (comprese emorragie rettali)
Non nota
Epatite, alterazione dei test di funzionalità epatica
Comune
Aumento della sudorazione
Non comune
Orticaria, alopecia, eruzione cutanea, prurito
Non nota
Ecchimosi, angioedema
Comune
Artralgia, mialgia
Non nota
Ritenzione urinaria
Comune
Uomini: disturbi di eiaculazione, impotenza
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Non comune
Donne: metrorragia, menorragia
Non nota
Galattorrea Uomini: priapismo
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune
Affaticamento, febbre
Non comune
Edema
Patologie renali e urinarie
1 Casi
di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono stati segnalati durante la terapia con escitalopram o nelle prime fasi dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). 2 Questi eventi sono stati segnalati per la classe terapeutica degli SSRI.
Prolungamento dell’ Durante l’esperienz aritmie ventricolari, ipopotassemia o co (vedere paragrafi 4.3 Effetti di classe: Stu mostrano un aumen determina questo ris Sintomi da sospensi L’interruzione del tr mente sintomi da s sensorio (comprese sogni vividi), agitazi palpitazioni, instabi moderata e autolim prolungata. Si consiglia quindi, q mente il trattamento 4.9 Sovradosaggio Tossicità I dati clinici sul sovr di altri farmaci conc sovradosaggio di es parte dei casi si tratt e 800 mg di solo esc Sintomi I sintomi osservati n nervoso centrale (da e coma), al sistema dia, prolungamento tassemia, iponatriem Trattamento Non esiste un antido ossigenazione e fun l’utilizzo di carbone orale. Si raccomand supporto. In caso di sovradosa congestizia/bradiarit QT, o in pazienti co 5. PROPRIETÀ FARM 5.1 Proprietà farma Categoria farmacote Codice ATC: N06AB Meccanismo d’azion Escitalopram è un in legame primario. In 1000 volte inferiore Escitalopram non ha D2, adrenorecettori zepine e oppioidi. L’inibizione del re-u farmacologici e clin Effetti farmacodinam In uno studio in dop nel QTc (correzione msec (90% CI: 8.6, 1 Efficacia Clinica Episodi Depressivi m Escitalopram è risult breve termine (8 se termine sulla preven con escitalopram 10 il trattamento con e studio, nei pazienti ricadute significativa Disturbo d’ansia soc Nel trattamento del termine (12 settiman
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Prolungamento dell’intervallo QT Durante l’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassemia o con un preesistente prolungamento dell’intervallo QT o altre patologie cardiache (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1). Effetti di classe: Studi epidemiologici, condotti principalmente su pazienti di 50 anni o più anziani, mostrano un aumento del rischio di fratture ossee nei pazienti trattati con SSRI e TCA. Il meccanismo che determina questo rischio non è noto. Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento L’interruzione del trattamento con SSRI/SNRI (soprattutto se avviene bruscamente) determina comunemente sintomi da sospensione. Le reazioni più comunemente segnalate sono: capogiri, disturbi del sensorio (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. In genere questi eventi sono di entità lieve o moderata e autolimitanti; tuttavia, in alcuni pazienti, possono essere di entità grave e/o avere durata prolungata. Si consiglia quindi, quando non è più necessario il trattamento con escitalopram, di sospende-re gradualmente il trattamento riducendo progressivamente la dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). 4.9 Sovradosaggio Tossicità I dati clinici sul sovradosaggio di escitalopram sono limitati e in molti casi sono associati a sovradosaggio di altri farmaci concomitanti. Nella maggior parte dei casi i sintomi erano assenti o lievi. Casi fatali da sovradosaggio di escitalopram sono stati raramente segnalati con il solo escitalopram; nella maggior parte dei casi si trattava di sovradosaggio con più medicinali concomitanti. L’assunzione di dosi fra 400 e 800 mg di solo escitalopram non ha determinato la comparsa di sintomi di grave entità. Sintomi I sintomi osservati nei casi di sovradosaggio con escitalopram sono stati soprattutto relativi al sistema nervoso centrale (da capogiri, tremore, e agitazione a rari casi di sindrome serotoni-nergica, convulsioni e coma), al sistema gastrointestinale (nausea/vomito), al sistema cardiovascolare (ipotensione, tachicardia, prolungamento dell’intervallo QT e aritmie) ed alla condizione di equilibrio idroelettrolitico (ipopotassemia, iponatriemia). Trattamento Non esiste un antidoto specifico. Stabilire e mantenere la pervietà delle vie aeree, assicurare un’adeguata ossigenazione e funzionalità respiratoria. Considerare la possibilità di effettuare una lavanda gastrica e l’utilizzo di carbone attivo. La lavanda gastrica deve essere effettuata appena possibile dopo l’ingestione orale. Si raccomanda il monitoraggio cardiaco e dei segni vitali oltre alle normali misure sintomatiche di supporto. In caso di sovradosaggio è consigliabile un monitoraggio ECG in pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia/bradiaritmie, in pazienti che utilizzano medicinali concomitanti che prolungano l’intervallo QT, o in pazienti con alterazioni del metabolismo, ad esempio compromissione epatica. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: antidepressivi, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina. Codice ATC: N06AB10 Meccanismo d’azione Escitalopram è un inibitore selettivo del re-uptake della serotonina (5 HT) con alta affinità per il sito di legame primario. Inoltre si lega ad un sito allosterico del trasportatore della serotonina, con un’affinità 1000 volte inferiore. Escitalopram non ha o ha una minima affinità su un numero di recettori inclusi 5 HT1A, 5-HT2, DA D1 e D2, adrenorecettori α1-, α2, ß, recettori istaminergici H1, colinergici muscarinici, recettori per benzodiazepine e oppioidi. L’inibizione del re-uptake di 5 HT è l’unico probabile meccanismo d’azione in grado di spiegare gli effetti farmacologici e clinici di escitalopram. Effetti farmacodinamici In uno studio in doppio cieco sull’ECG, controllato con placebo in volontari sani, la modifica dal basale nel QTc (correzione di Fridericia) è stata di 4.3 msec (90% CI: 2.2, 6.4) alla dose di 10 mg/die e di 10.7 msec (90% CI: 8.6, 12.8) alla dose sopraterapeutica di 30 mg/die (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.8 e 4.9). Efficacia Clinica Episodi Depressivi maggiori Escitalopram è risultato efficace nel trattamento acuto degli episodi depressivi maggiori in 3 dei 4 studi a breve termine (8 settimane) condotti in doppio cieco e controllati con placebo. In uno studio a lungo termine sulla prevenzione delle ricadute, 274 pazienti che hanno risposto al trattamento di 8 settimane con escitalopram 10 o 20 mg/die durante la fase iniziale in aperto, sono stati randomizzati a continuare il trattamento con escitalopram con lo stesso dosaggio o con il placebo per 36 settimane. In questo studio, nei pazienti che hanno continuato a ricevere escitalopram si è verificato un tempo libero da ricadute significativamente più lungo rispetto a placebo durante le 36 settimane. Disturbo d’ansia sociale Nel trattamento del disturbo d’ansia sociale, escitalopram è risultato efficace sia in 3 studi a breve termine (12 settimane) sia in uno studio della durata di 6 mesi sulla prevenzione delle ricadute in pazienti
che hanno risposto studio dose-finding d Disturbo d’ansia gen L’escitalopram in do verso placebo. L’insieme dei dati ot pram e 419 trattati c risposto al trattamen sintomatologica. Un In uno studio random su 373 pazienti che dimostrato il manten Disturbo ossessivo c In uno studio clinic differenziato dal pla sia 10 che 20 mg al In pazienti che hann aperto e che sono en placebo, è stata dim 5.2 Proprietà farma Assorbimento L’assorbimento è qu concentrazione (Tma La formulazione goc biodisponibilità asso Distribuzione Il volume apparente alle proteine plasma Biotrasformazione Escitalopram è meta gicamente attivi. In farmaco di origine c concentrazioni med concentrazione di mediata principalme Eliminazione La emivita di elimin (Cloral) di circa 0.6 Si prevede che escit epatica (metabolica) Linearità/non-lineari La farmacocinetica è na. Le concentrazion una dose giornaliera Anziani (> 65 anni) Escitalopram sembra one sistemica (AUC paragrafo 4.2). Funzionalità epatica In pazienti con disfu è risultata circa due funzionalità epatica Funzionalità renale Con il composto rac dell’esposizione in plasmatiche dei met Polimorfismo È stato osservato che di escitalopram due nell’esposizione è st 5.3 Dati preclinici d Non è stato effettua tossicologici condot tutte le informazioni In studi tossicologic inclusa insufficienza hanno causato tossic picco piuttosto che a effetto erano in ecce
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ll’intervallo QT e di esso femminile, con patologie cardiache
anni o più anziani, A. Il meccanismo che
determina comuneapogiri, disturbi del compresi insonnia e one, cefalea, diarrea, sono di entità lieve o ave e/o avere durata
sospende-re gradual4).
ciati a sovradosaggio o lievi. Casi fatali da pram; nella maggior zione di dosi fra 400 entità.
to relativi al sistema nergica, convulsioni potensione, tachicaroelettrolitico (ipopo-
sicurare un’adeguata a lavanda gastrica e ile dopo l’ingestione isure sintomatiche di
nsufficienza cardiaca olungano l’intervallo atica.
erotonina.
affinità per il sito di nina, con un’affinità
T1A, 5-HT2, DA D1 e cettori per benzodiadi spiegare gli effetti
modifica dal basale 10 mg/die e di 10.7 3, 4.4, 4.5, 4.8 e 4.9).
iori in 3 dei 4 studi a uno studio a lungo mento di 8 settimane mizzati a continuare settimane. In questo un tempo libero da
a in 3 studi a breve e ricadute in pazienti
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che hanno risposto al trattamento. L’efficacia di escitalopram 5, 10, 20 mg è stata dimostrata in uno studio dose-finding di 24 settimane. Disturbo d’ansia generalizzato L’escitalopram in dosi di 10-20 mg al giorno è risultato efficace in 4 su 4 degli studi controllati condotti verso placebo. L’insieme dei dati ottenuti da tre studi con disegno simile comprendenti 421 pazienti trattati con escitalopram e 419 trattati con placebo mostrano che rispettivamente il 47,5% e il 28,9% dei pazienti hanno risposto al trattamento e che rispettivamente il 37,1% e il 20,8% dei pazienti sono risultati in remissione sintomatologica. Un effetto sostenuto si è osservato dalla prima settimana di trattamento. In uno studio randomizzato di mantenimento dell’efficacia della durata da 24 a 76 settimane, condotto su 373 pazienti che avevano risposto ad un iniziale trattamento in aperto per 12 settimane, è stato dimostrato il mantenimento dell’efficacia da parte di escitalopram alla dose di 20 mg al giorno. Disturbo ossessivo compulsivo In uno studio clinico, randomizzato, in doppio cieco, escitalopram alla dose di 20 mg al giorno si è differenziato dal placebo secondo il punteggio totale Y–BOCS dopo 12 settimane. Dopo 24 settimane, sia 10 che 20 mg al giorno di escitalopram erano superiori rispetto al placebo. In pazienti che hanno risposto al trattamento con escitalopram nel corso di uno studio di 16 settimane in aperto e che sono entrati in uno studio in doppio cieco di 24 settimane, randomizzato e controllato con placebo, è stata dimostrata la prevenzione delle recidive per escitalopram alla dose di 10 e 20 mg/die 5.2 Proprietà farmacocinetiche Assorbimento L’assorbimento è quasi totale ed indipendente dall’assunzione di cibo (il tempo medio per la massima concentrazione (Tmax medio) è di 4 ore dopo dosi multiple). La formulazione gocce orali, soluzione è bioequivalente a Escitalopram compresse e ci si aspetta che la biodisponibilità assoluta di escitalopram sia di circa l’80%, come per il composto racemo citalopram. Distribuzione Il volume apparente di distribuzione (Vd,ß/F) dopo somministrazione orale è circa 12 - 26 L/kg. Il legame alle proteine plasmatiche è inferiore all’80% per escitalopram e per i suoi metaboliti principali. Biotrasformazione Escitalopram è metabolizzato nel fegato in metaboliti demetilati e didemetilati. Entrambi sono farmacologicamente attivi. In alternativa, l’azoto può essere ossidato e formare il metabolita N-ossido. Sia il farmaco di origine che i metaboliti sono in parte escreti come glucuronidi. A seguito di dosi multiple le concentrazioni medie dei demetil e didemetil metaboliti sono del 28-31% e <5% rispettivamente della concentrazione di escitalopram. La biotrasformazione di escitalopram nel metabolita demetilato è mediata principalmente da CYP2C19. E’ possibile un contributo degli enzimi CYP3A4 e CYP2D6. Eliminazione La emivita di eliminazione (t½ ß) dopo dosi multiple è di circa 30 ore e la clearance plasmatica orale (Cloral) di circa 0.6 l/min. I metaboliti principali hanno una emivita significativamente più lunga. Si prevede che escitalopram ed i suoi principali metaboliti vengano eliminati attraverso entrambe le vie, epatica (metabolica) e renale, con la maggior parte della dose escreta in forma di metaboliti nelle urine. Linearità/non-linearità La farmacocinetica è di tipo lineare. I livelli plasmatici allo steady state sono raggiunti in circa 1 settimana. Le concentrazioni medie di 50 nmol/l (range 20 a 125 nmol/l) allo steady state vengono raggiunte con una dose giornaliera di 10 mg. Anziani (> 65 anni) Escitalopram sembra eliminato più lentamente negli anziani rispetto ai pazienti più giovani. L’esposizione sistemica (AUC) negli anziani è di circa 50% più elevata rispetto ai giovani volontari sani (vedere paragrafo 4.2). Funzionalità epatica ridotta In pazienti con disfunzione epatica lieve o moderata (Criteri A e B Child-Pugh), l’emivita di escitalopram è risultata circa due volte più lunga e l’esposizione di circa il 60% più alta che nei pazienti con una funzionalità epatica normale (vedere paragrafo 4.2). Funzionalità renale ridotta Con il composto racemo citalopram è stata osservata una emivita più lunga ed un minor incremento dell’esposizione in pazienti con ridotta funzionalità renale (CLcr 10-53 ml/min). Le concentrazioni plasmatiche dei metaboliti non sono state studiate, ma possono essere elevate (vedere paragrafo 4.2). Polimorfismo È stato osservato che i metabolizzatori lenti, rispetto al CYP2C19, hanno una concentrazione plasmatica di escitalopram due volte più alta rispetto ai metabolizzatori veloci. Nessuna variazione significativa nell’esposizione è stata osservata nei metabolizzatori lenti rispetto al CYP2D6 (vedere paragrafo 4.2). 5.3 Dati preclinici di sicurezza Non è stato effettuato un programma completo di studi preclinici, in quanto gli studi tossicocinetici e tossicologici condotti nei ratti con citalopram e escitalopram hanno mostrato un profilo simile. Pertanto tutte le informazioni su citalopram possono essere estrapolate ad escitalopram. In studi tossicologici comparativi nei ratti, escitalopram e citalopram hanno causato tossicità cardiaca, inclusa insufficienza cardiaca congestizia, dopo alcune settimane di trattamento utilizzando dosaggi che hanno causato tossicità generale. La cardiotossicità sembra correlata alle concentrazioni plasmatiche di picco piuttosto che all’esposizione sistemica (AUC). Concentrazioni plasmatiche di picco a livelli di non effetto erano in eccesso (8 volte) rispetto a quelle raggiunte nell’uso clinico, mentre l’AUC di escitalopram
era solo di 3/4 volte AUC dell’S-enantiom probabilmente corre primari, che risultan meccanismo esatto studio clinico con e In alcuni tessuti è s lunghi periodi con e risultati nel fegato e nell’uomo. L’effetto dosi) negli animali è se questo fenomeno Nello studio di toss peso fetale e ritardo all’esposizione ragg zioni. Uno studio pr mento per esposizio I dati sugli animali dell’indice di gravi esposizione ben al animali relativi a qu 6. INFORMAZIONI 6.1 Elenco degli ecc Cellulosa microcrist Lattosio monoidrato Croscarmellosa sodi Polacrilin potassio Acesulfame di potas Neoesperidina-diidr Magnesio stearato Aroma menta [conte (Mentha arvensis)] Acido cloridrico con 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di valid 30 mesi 6.4 Precauzioni par Questo medicinale n mento originale per 6.5 Natura e conten Blister pelabile carta Confezione da 28 c È possibile che non 6.6 Precauzioni par Qualsiasi prodotto m ai requisiti di legge 7. TITOLARE DELL’ DOC Generici S.r.l Via Turati, 40 20121 Milano Italia 8. NUMERO(I) DEL ESCITALOPRAM DO ESCITALOPRAM DO ESCITALOPRAM DO ESCITALOPRAM DO 9. DATA DELLA PR Dicembre 2013 10. DATA DI REVIS Dicembre 2013
a dimostrata in uno
i controllati condotti
trattati con escitalodei pazienti hanno isultati in remissione ento. settimane, condotto 2 settimane, è stato g al giorno.
20 mg al giorno si è Dopo 24 settimane,
io di 16 settimane in ato e controllato con di 10 e 20 mg/die
edio per la massima
e ci si aspetta che la acemo citalopram.
2 - 26 L/kg. Il legame i principali.
mbi sono farmacololita N-ossido. Sia il o di dosi multiple le ispettivamente della bolita demetilato è A4 e CYP2D6.
nce plasmatica orale nte più lunga. erso entrambe le vie, etaboliti nelle urine.
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o tossicità cardiaca, izzando dosaggi che zioni plasmatiche di picco a livelli di non AUC di escitalopram
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era solo di 3/4 volte più alta dell’esposizione raggiunta durante l’uso clinico. Per citalopram, i valori di AUC dell’S-enantiomero erano 6/7 volte più alti dell’esposizione raggiunta nell’uso clinico. I dati sono probabilmente correlati alla influenza esagerata sulle amine biogene, secondari agli effetti farmacologici primari, che risultano in effetti emodinamici (riduzione del flusso coronarico) ed ischemia. Comunque, il meccanismo esatto della cardiotossicità nei ratti non è chiaro. L’esperienza clinica con citalopram e lo studio clinico con escitalopram non indica che i dati menzionati possano avere un correlato clinico. In alcuni tessuti è stato osservato un incremento nel contenuto in fosfolipidi dopo il trattamento per lunghi periodi con escitalopram e citalopram, ad esempio polmone, fegato ed epididimo nei ratti. Questi risultati nel fegato e nell’epididimo sono stati ritrovati in seguito ad esposi-zioni simili a quelle utilizzate nell’uomo. L’effetto è reversibile dopo la sospensione del trattamento. L’accumulo di fosfolipidi (fosfolipidosi) negli animali è stato osservato in associazione con molti medicinali cationici anfifilici. Non è noto se questo fenomeno abbia una qualche rilevanza nell’uomo. Nello studio di tossicità sullo sviluppo dei ratti, sono stati osservati effetti embriotossici (riduzione del peso fetale e ritardo reversibile dell’ossificazione) per esposizioni, in termini di AUC, in eccesso rispetto all’esposizione raggiunta nell’uso clinico. Non si sono verificati aumenti nella frequenza delle malformazioni. Uno studio pre e post natale ha mostrato una sopravvivenza ridotta durante il periodo dell’allattamento per esposizioni in termini di AUC in eccesso rispetto all’esposizione raggiunta nell’uso clinico. I dati sugli animali hanno dimostrato che citalopram induce una riduzione dell’indice di fertilità e dell’indice di gravidanza, una riduzione nel numero di impianti, spermatozoi anormali a livelli di esposizione ben al di sopra dell’esposizione umana. Per escitalopram non sono disponibili dati sugli animali relativi a questo aspetto. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Cellulosa microcristallina Lattosio monoidrato Croscarmellosa sodica Polacrilin potassio Acesulfame di potassio Neoesperidina-diidrocalcone Magnesio stearato Aroma menta [contenente Maltodestrina (di mais), Amido modificato E1450 (mais ceroso) e olio di menta (Mentha arvensis)] Acido cloridrico concentrato (per la regolazione del pH) 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 30 mesi 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Questo medicinale non richiede particolari condizioni per la conservazione; conservare nel confezionamento originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall’umidità. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister pelabile carta/PET/alluminio//PVC/alluminio/oPA Confezione da 28 compresse orodispersibili È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento Qualsiasi prodotto medicinale non utilizzato o i materiali di scarto devono essere smaltiti in conformità ai requisiti di legge locali. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO DOC Generici S.r.l Via Turati, 40 20121 Milano Italia 8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO ESCITALOPRAM DOC Generics 5 mg compresse orodispersibili – 28 compresse – AIC 041975018 ESCITALOPRAM DOC Generics 10 mg compresse orodispersibili – 28 compresse –AIC 041975020 ESCITALOPRAM DOC Generics 15 mg compresse orodispersibili – 28 compresse –AIC 041975032 ESCITALOPRAM DOC Generics 20 mg compresse orodispersibili – 28 compresse –AIC 041975044 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’ AUTORIZZAZIONE Dicembre 2013 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO Dicembre 2013
DOC Generici S.r.l. - Via Turati, 40 - 20121 Milano - e-mail: segreteria@genericidoc.it - sito: www.docgenerici.it
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