Punto Effe n. 15/2018

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Anno XIX | N° 15 4 ottobre 2018 | www.puntoeffe.it

2018 L’unico prontuario completo e affidabile TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI SEMPRE A PORTATA DI MANO

PARLIAMONE I nove punti di Assogenerici

veterinaria La ricetta digitale

Alfredo Procaccini

FARMACOLOGIA In gravidanza

UN MODELLO

pertutti

I primi passi e la strategia a lungo termine di Sistema Farmacia Italia, obiettivo: la rete delle reti, a sostegno dei titolari indipendenti. A colloquio con il presidente



Anno XIX | N° 15 4 ottobre 2018 | www.puntoeffe.it

2018 L’unico prontuario completo e affidabile TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI SEMPRE A PORTATA DI MANO

PARLIAMONE I nove punti di Assogenerici

veterinaria La ricetta digitale

Alfredo Procaccini

FARMACOLOGIA In gravidanza

UN MODELLO

pertutti

I primi passi e la strategia a lungo termine di Sistema Farmacia Italia, obiettivo: la rete delle reti, a sostegno dei titolari indipendenti. A colloquio con il presidente



www.msd-animal-health.it Materiale Riservato ai Sigg. Farmacisti - per ulteriori informazioni consultare l’RCP.


SOMMARIO

Editoriale| A Roma, con FarmacistaPiù

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Controcorrente| Auspici di fine estate

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Innovazione | Odio e dunque sono

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Interventi| I giovani farmacisti a FarmacistaPiù

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Un farmacista a scuola| Un dramma sociale

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PARLIAMONe

ASSEMBLEA ASSOGENERICI | Un piano in nove punti

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primo piano

ECHI DAL WEB | Quota cento e dintorni 21 INCONTRI | Alfredo Procaccini

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PROFESSIONE | Torna il DiaDay 30

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SPECIALE STRESS | Un nemico da arginare 32 VETERINARIA | La ricetta digitale

38

GALENICA | Opzione citrullina

42

FARMACOLOGIA | Associazioni da verificare

44

RUBRICHE Il libro | Per la salute pubblica

44

Legale | La grotta del sale Spigolature Consigli The Blind Spot | L’alfabeto della salute

Direzione, Redazione, Marketing Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 - Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione)

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Collaboratori Maurizio Bisozzi, Carla Carnovale, Sergio Cattani, Francesca Giani, Luca Guizzon, Erika Mallarini, Luigi Marafante, Marco Melosi, B. R. Nicoloso, Luca Pani, Davide Petrosillo Responsabile pubblicità Stefano Busconi dircom@lswr.it - Tel. 02.88184.404 Traffico Donatella Tardini (Responsabile) d.tardini@lswr.it - Tel. 02.88184.292 Ilaria Tandoi - i.tandoi@lswr.it Tel. 02.88184.294

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Coordinamento redazionale Giuseppe Tandoi - g.tandoi@lswr.it

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ottobre 2018 |

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Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione Per il periodo 1/1/2017 - 31/12/2017 Periodicità: Quindicinale Tiratura media: 10.519 Diffusione media: 9.660 Società di Revisione: RE.FI.MI. S.r.l.


NOVITÀ


editoriale

A

di Paolo Vintani

Roma, con

FarmacistaPiù

Siamo vicini alla quinta edizione di FarmacistaPiù e, come ogni anno, viene spontaneo non muoversi dalla nostra poltrona, magari parlarne, magari informarsi ma, dopo giorni di lavoro, chi ce lo fa fare? Non voglio elencare i vantaggi che potremo trovare, né citare i tanti ospiti che potremmo incontrare, né citare i convegni interessanti da ascoltare. Tutto ciò è ovvio, l’esperienza che FarmacistaPiù ha accumulato in questi anni è una garanzia. Desidero dire, prima di tutto a me stesso, che mai come ora abbiamo bisogno di stare insieme, di sentire che non siamo soli, e la caratteristica di FarmacistaPiù, incentrata sui convegni, con la nuova dirigenza Federfarma, ma anche con Fofi, Utifar e Fondazione Cannavò, lo rende il luogo ideale. Invito ad andare non per cercare cose nuove per la propria farmacia, ma per essere “più farmacisti”, stimolando quel senso di

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appartenenza che troppo spesso ci manca. Sono sicuro che, a prescindere dalle strette di mano formali, andremo a incontrare colleghi, a confrontarci con le nuove generazioni, a scoprire nuovi scenari. Il mondo è cambiato, non dobbiamo avere paura del mondo nuovo, è il mondo che deve avere paura di noi: della nostra esperienza, della nostra capacità di adeguarci. Mi fanno paura l’immobilismo e, come dice Baglioni, «le parole inghiottite e gli sguardi da bambini». Noi dei bambini dobbiamo saper coglierne lo stupore e l’energia, il gusto del nuovo. Ho letto da poco La lingua geniale: nove ragioni per amare il greco di Andrea Marcolongo, fantastica scrittrice trentenne che mi ha ricordato che nel greco antico oltre che il singolare e il plurale esiste un altro tempo: il duale, con un’accezione diversa. Non sono solo a pensare o ragionare e non siamo nemmeno tutti a ragionare e pensare, ma possiamo essere due con la stessa idea che rappresentano una entità in più. La forza delle singole entità ha un potere maggiore della sommatoria dei singoli perché prevede una discussione e una condivisione. Non so se dietro “la rete delle reti” possa esserci una interpretazione filologica di questo tipo, io voglio sperare di sì. Perché, come un albero cresce con un tronco, e da questo nascono due rami e poi quattro rami e così via, rappresentiamo veramente una forza con radici profonde e, come dice Tolkien, «le radici non gelano mai».

Sulla poltrona i nostri paltò parole inghiottite e sguardi bambini e come poterti dire che tu eri più del vino più più del pane più della pelle delle ossa più più dei sassi più più dell’erba più più di tanto più di tutto più (Claudio Baglioni)



corrente

A

di Maurizio Bisozzi

ortnoc

uspici

di fine estate Alla convention di Unico in Sardegna emerge una encomiabile unità di intenti tra i maggiori artefici della distribuzione intermedia di proprietà dei farmacisti

L’autunno si sdraia nel languore della vendemmia, l’inverno ruota sul mistico Natale, la primavera si esalta nella fioritura, vedi cosa ti combina la lavanda in Provenza. L’estate, complice il caldo, ha rituali pagani: tuffi in mare, serate infinite, birra, esposizione di riscoperti decimetri quadrati di pelle, costumi che si allentano, sciolgono, infine cadono. In tutti i sensi. Per molti farmacisti, il rituale di fine estate è l’appuntamento di settembre con la convention di Unico Spa. A ridosso della riapertura delle scuole, è il saluto all’estate che se ne va e l’inizio di un nuovo anno. Sarà perché in dialetto sardo settembre si dice cabudanni, sarà perché andare in Sardegna in settembre non ha bisogno di un perché, fatto sta che i dintorni di Villa Simius si sono popolati di una eccitata fauna farmaceutica, pronta a tirare un rigo sulle vacanze e ripartire. Tra un torneo di tennis e uno di calcetto, tra un bagno e una seduta di acquagym, non sono mancate le occasioni di confronto e approfondimento di temi particolarmente caldi e attuali. Brillanti esperti ci hanno intrattenuti sugli effetti del Decreto Dignità, sull’evoluzione informatica dei riordini, sul futuro che ormai non ci aspetta, ma è ve-

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del punteggio all’ultimo concorsone e pubnuto direttamente a prenderci. Con agili blicazioni spesso più vicine alla gastronopennelli e tinte vivaci, il presidente Riccarmia o all’astronomia che alla farmacia. La do Ludergnani ha dipinto lo scenario sul platea si è molto rasserenata al solenne imcui sfondo si andranno a stagliare le farpegno preso da Marco Cossolo, di opporsi macie del domani, lasciando all’ad Lorenstrenuamente a qualunque stravolgimento zo Vitali il compito di delineare le linee di dell’attuale normativa. Festa anche per la indirizzo di Unico. La grande novità è l’inipresentazione della sezio di una integrazioconda neonata di quene di tipo verticale, discutere sto periodo, la società passando per l’acquia settembre Sistema Farmacia Itasizione - parziale o todi decreto lia, con il compito di ortale - di farmacie, da ganizzare e coordinare ge s tire sott o un dignità sistemi informativi cobrand comune, sfrute delle muni, formazione diatando economie di eterne gnostica, telemedicina scala. Abbiamo aprivendicazioni e altro ancora. Sotto lo plaudito convinti la delle stesso tetto e la direnascita di una nuova zione di Alfredo Prosocietà costituita allo parafarmacie caccini, si troveranno scopo, costola di Uniorchestrali di Federfarma e di Federfarma co, dal curioso nome di Unica. Abbiamo Servizi, tra cui i due ad di Cef e Unico, Vitapplaudito, meno convinti, i creativi che torino Losio e Lorenzo Vitali. hanno tirato fuori dal cilindro un nome coHo chiesto al collega seduto accanto a me sì fantasioso. se potevamo leggere questo gomito a goInteressante e gradita la visita del presimito come il preludio di un connubio in dente Marco Cossolo, arrivato troppo tarsboccio. «Macchè», è stata la risposta secdi per godersi almeno pochi minuti di ca, «secondo me hanno applicato il detto spiaggia, ma in tempo per sciorinare lo del presidente Lyndon Johnson: meglio stato dell’arte. Al primo posto, ovviamenaverlo in tenda che piscia fuori, piuttosto te, la questione parafarmacie: corrono che fuori che piscia dentro». tante voci, alcune delle quali inquietanti. Posizione che non condivido, ma troppo Il presidente ha ricordato che già è stato divertente e suggestiva per non essere riconcesso troppo ai titolari di parafarmaportata. cia con una maggiorazione vergognosa


LO STRESS È UNO, MA SI MANIFESTA IN MODI DIVERSI

In caso di

Affaticamento mentale, nervosismo e sbalzi d’umore Mag Stress Resist Novità

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Quando lo stress porta affaticamento mentale, nervosismo e sbalzi d’umore, può essere utile Mag Stress Resist. La sua formulazione contiene ingredienti selezionati, tra cui estratto di Rhodiola Rosea, che favorisce le capacità adattive dell’organismo alle diverse situazioni di stress emotivo, contribuisce a ridurre la stanchezza mentale e sostiene il normale tono dell’umore, e Vitamina B9, utile per le normali funzioni psicologiche, come la resistenza allo stress. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.


Innovazione

O

di Erika Mallarini, Sda Bocconi Professor, Government Health & Not For Profit Division, Focus Management Consultant

dio e dunque

sono

Ho congelato a data da destinarsi il mio profilo Faceb o ok . P rendo c ome pretesto questa mia scelta per parlare di come l’hate speech, ovvero la spirale di insulti che si autoalimentano e infestano internet, reprima l’innovazione (oltre che sfinire la mia proverbiale pazienza). In questi giorni ho provato con mano che gli hater non esistono solo in campo diversity; la violenza verbale e l’odio on line non si limita alle donne, vittime del 63 per cento dei post/tweet, né agli omosessuali ai quali è riservato il 10,8 per cento dei commenti di disprezzo, né i migranti che subiscono il 10 per cento degli shitstorm (questo preferisco non tradurlo, per chi non mastica l’inglese c’è Google Translator), e nemmeno i diversamente abili (6,4 per cento). Ci sono persone che si scagliano contro bar e negozi. In questi giorni si è scatenata una violenta polemica contro l’apertura in Italia di Starbucks, la catena americana di coffee shop più famosa al mondo che vanta 3.100 locali sparsi in quaranta Paesi. Non è una caffetteria standard, sono 2.300 metri quadri di locale pensato per il pubblico italiano: uno spazio conviviale dove al centro c’è una grande macchina tostatrice in funzione 24 ore su 24 che spara, per mezzo di tubi in ra-

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Come gli hater digitali reprimono l’innovazione

me posti sul soffitto, caffè Arabica di altistore di Costa, il suo primo concorrente al sima qualità nei silos dei vari bar. Oltre alle mondo, che vede come uno stimolo all’intanto criticate dagli hater bevande calde, novazione. Sempre Shultz ci insegna che lo da Starbucks si possono gustare eccellenspirito di un imprenditore è pensare fuori ze di grandi imprenditori italiani del food, dagli schemi, non solo quelli tradizionali, così come italiani sono gli arredi e la stessoprattutto quelli innovativi che devono essaa macchina tostatrice, costruita a Cinisere studiati per essere superati. Prendersello Balsamo dall’azienda Scolari sela con format diversi da quelli ai quali Engineering. Criticato ancor prima dell’asiamo abituati vuol dire non avere nessuno pertura (quindi senza orientamento all’innovanemmeno sapere cosa zione. Un format ci può i casi si critica), ma anche i di starbucks piacere o non piacere, clienti, giudicati poco inma negarne a priori il e boots telligenti e privi di gupotenziale successo e e delle sto. A parte che oggi chi additare chi lo apprezza beve l’espresso tradiziocome poco intelligente, recenti nale è solo un 18 per è segnale di assoluta aperture cento degli italiani che chiusura mentale. a milano sono sempre più speriSempre nei giorni scorsi mentatori di marocchini, ha aperto a Milano ancaffè in ghiaccio o con panna, ginseng, per che la prima farmacia Boots. Aspettiamo non parlare di tutte le varianti delle quali gli hater. Ma Boots non è un bar, non lo apmolte sono state innovazioni dell’italianisprezzerà nessun italiano, e quelli che lo fasimo Illy; da Starbucks in Piazza Cordusio ranno saranno sicuramente intelligenti si va per degustare e fare un’esperienza (per evitare fraintendimenti vorrei specifisensoriale e narrativa del caffè. Il personacare che questa mia affermazione è ironile che ha frequentato più di tre mesi di traica). D’altra parte, in farmacia a che serve ning, spiega con dovizia le mille sfumature innovare? Abbiamo solo clienti vecchietti. della bevanda proponendo di odorare, lapSperiamo non muoiano mai. A proposito, pare e infine gustare l’infuso sentendone da Starbucks ci sono stata, e di vecchietti tutti gli aromi di cioccolato, caramello, gelce ne erano parecchi e, prima che mi diciasomino. Il grande innovatore Schultz, papà te che Milano non è l’Italia, ho fatto una della catena, ha sempre sostenuto: c’è spapiacevolissima chiacchierata con una copzio per tutti nel futuro. È un grande estimapia di settantenni di Napoli.



interventi

O

di Davide Petrosillo, presidente Fenagifar

rgoglio

e passione La partecipazione dei giovani farmacisti alla quinta edizione di FarmacistaPiù

Nelle passate edizioni, FarmacistaPiù ha sempre visto presenti e attive Fenagifar e le Agifar, ma quest’anno il presidente di Fenagifar è stato invitato, per la prima volta, a far parte del comitato scientifico del congresso. Un motivo per noi motivo di grande orgoglio. Abbiamo così potuto portare il punto di vista e il contributo dei giovani farmacisti nell’”intelligenza” del congresso, partecipando, a fianco di illustri esponenti del mondo della sanità, alla formazione delle linee tematiche e alla composizione del corpus delle attività congressuali dell’edizione 2018; da qui, la gratitudine per la considerazione mostrata da Fofi, Federfarma, Utifar e Fondazione Cannavò nei confronti dei giovani laureati e delle loro problematiche. Per quanto poi riguarda la presenza di Fenagifar al congresso, saremo presenti con due distinti progetti: una nuova esperienza di AgifarLab e il passo evolutivo della fondazione Agifar Academy. AgifarLab è il nostro laboratorio di idee, mira a conoscere le istanze e le problematiche dei giovani farmacisti, in modo da poterle riunire in una sorta di libro bianco che costituisca una guida per le eventuali iniziative della Federazione. Nell’edizione del 2017 di FarmacistaPiù a Milano, ha organizzato i tavoli

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120 corsi accreditati Ecm, complessivamentematici di confronto con i giovani sui nuovi te sviluppatisi attorno a una ventina di temi ruoli professionali e sulle aspettative occudiversi. L’esperienza di questo triennio è pazionali, acquisendo informazioni che, instata fortemente positiva, tanto da interessieme ai dati di uno specifico sondaggio sare sia giovani che meno giovani e, visto realizzato in collaborazione con l’Università l’importante clima di collaborazione e sinerBocconi, hanno permesso di pubblicare un gia riscontrato da Fofi, da decidere di evolprimo dossier sullo stato del lavoro e sulle vere la fondazione verso una formula di aspettative professionali del giovane farmamaggior pregio e di più ampio raggio nei cista. Quest’anno, AgifarLab vuole scrivere contenuti e nella definizione dei destinatari. un nuovo capitolo del dossier pensando al Presenteremo, quindi, la processo evolutivo del setFondazione Farma Acatore. Promuoverà, infatti, formazione demy, con un nuovo consiun’iniziativa che vuole raced glio di amministrazione che cogliere contributi e idee sul tema dell’e-commerce. e-commerce prevede la partecipazione della Fofi, e il supporto di Crediamo che sia un argoal centro un comitato scientifico di mento molto delicato e sul della prestigio, con la partecipaquale spesso ci è stato discussione zione di rappresentanti delchiesto quale fosse la nole istituzioni di categoria e stra posizione. Dal lavoro del mondo universitario. dei tavoli verrà prodotta una sorta di posiFaremo quindi conoscere la neonata Fartion paper dei giovani farmacisti. ma Academy e il suo nuovo programma Il secondo progetto riguarda la fondazione formativo che proseguirà nell’intento di riAgifar Academy, nata nel 2015 con un preconoscere, interpretare e cavalcare il camciso mandato della nostra squadra alla guibiamento, per mantenere la nostra da di Fenagifar: quello dell’impegno nella professione in un ruolo fondamentale del formazione, promuovendo innovazione ed sistema sanitario e, in particolare, vicino al eccellenza e stimolando la diffusione di una cittadino e al suo percorso terapeutico. Ricultura omogenea su tutto il territorio nazioteniamo così di avere unito la passione e la nale. All’avvio, avvenuto in Lombardia, è sevoglia di innovare dei giovani farmacisti guito un processo catalizzatore che ha all’esperienza di chi ha tanto da insegnarportato allo sviluppo di un programma di atci, con il fine ultimo di costruire insieme un tività che ha coinvolto tutte le Agifar italiabuon futuro della professione. ne, portando sul territorio in tre anni circa



un farmacista a scuola

I

di Sergio Cattani, farmacista ed educatore

struzione

facoltativa Il fenomeno dell’abbandono scolastico è un dramma sociale di cui si parla poco, in quanto poco mediatico

«Ma pesano di più sui deriori statali non hanno completato il corso stini della società italiana di studi. Il 30,6 per cento, con un trend forun milione di migranti o tunatamente in discesa ma comunque tre milioni e mezzo di adodrammatico, per numeri assoluti e percenlescenti che nello stesso tuali. Come se l’intera popolazione della arco di tempo hanno abToscana avesse abbandonato la scuola, bandonato la scuola?». negli ultimi ventitre anni. Un’enormità. È una delle domande Ma cosa significa questo dal punto di vicentrali di “La scuola costa economico? La spesa annua per forlabrodo”, il dossier di Tutmare senza successo gli studenti che toscuola dedicato alla abbandonano è pari a 2,9 miliardi di euro. dispersione scolastica. Tenuto conto che lo Stato investe per ogni Questo fenomeno è strutturale nel nostro studente della scuola secondaria superioPaese e non riguarda re 6.914,31 euro l’anno solo la scuola, ma an(dati Ocse), il costo per dal 1995 a oggi quei 3,5 milioni di stuche la formazione protre milioni fessionale, l’università, denti che non ce l’hanil mondo del lavoro e in no fatta si può stimare e mezzo fin dei conti l’intera soin 55 miliardi di euro. di giovani cietà, perché un Paese Una spesa improduttiiscritti che “perde per strada” va, in quanto incapace quasi un terzo dei pro- alle superiori di arrestare il fenomenon hanno pri giovani studenti è no, di rendere la scuodestinato a impoverirsi la attrattiva, solidale, concluso il sempre di più. Dal 1995 ciclo di studi inclusiva (per usare un a oggi infatti, per ogni termine molto di moda ciclo quinquennale, sonel mondo scolastico). no mancati all’appello nella scuola secon«La scuola ha un problema solo. I ragazzi daria superiore statale dai 150 ai 200.000 che perde», diceva don Milani più di cinstudenti, tra tutti coloro che si erano iscritquant’anni fa. Le cose non sembrano esti al primo anno, cinque anni prima. Comsere cambiate e i governi non sono plessivamente, questo significa che tre interessati a risolvere il problema, dal momilioni e mezzo (su 11 milioni e 430.000) mento che le notizie d’attualità oscillano di ragazzi italiani iscritti alle scuole supetra l’attenzione politico-mediatica al tema

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migranti, artatamente presentato come un ostacolo alla diminuzione delle disuguaglianze, e ai tagli a istruzione e sanità. Se l’obiettivo è contrastare la dispersione scolastica, tutto sembra andare nella direzione opposta. Ma come si deve comportare un docente e un educatore, per tappare i buchi di questo colabrodo? Francesca Sironi su l’Espresso ha intervistato Cesare Moreno, maestro elementare dal 1983, tra i fondatori di Progetto Chance, che si occupa a Napoli del recupero di alunni scappati dai banchi, oggi presidente di Maestri di strada. «La scuola presenta un rapporto intergenerazionale che fa schifo, un sistema educativo cui continua a mancare la pratica, perdendosi in prediche e parole, parole, parole: è necessario investire in laboratori, che coinvolgano i giovani da protagonisti. Gli studenti si annoiano, non si sentono capiti e noi non sappiamo aiutarli a comprendere quello che è giusto per loro». C’è bisogno di più ascolto insomma, ma anche - secondo Tuttoscuola - di piani di studio personalizzati e contenimento delle bocciature, che colpiscono soprattutto i più poveri e aumentano di sei volte il rischio di abbandono. Questi dati sono eloquenti e riguardano tutti noi, visto che il 44 per cento degli italiani ha a che fare con la scuola. Nessun’altra agenzia ha così tanti stakeholder.



parliamone

U

di Giuseppe Tandoi

na questione

sociale

Solidarietà e sostenibilità, facce della stessa medaglia. L’assemblea pubblica di Assogenerici a Roma

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Dopo Farmindustria è la volta di Assogenerici che, con la sua assemblea pubblica, celebra i quarant’anni del Servizio sanitario nazionale e propone una piattaforma programmatica, articolata in nove punti, da discutere con le istituzioni. Riformare la governance sanitaria è un’esigenza sentita da tutti le componenti del settore e Giulia Grillo ha creato, a tal fine, un tavolo ministeriale. Ora non resta che attenderne gli esiti. Assogenerici c’è ma prima di arrivare al tema il presidente Enrique Häusermann parla di solidarietà. Argomento molto a


ACCESSO ALLE CURE, UN NODO CRUCIALE «L’obiettivo che ci dobbiamo porre è quello di limitare l’impatto di fattori socio-economici sullo stato di salute delle persone. Sono troppi i cittadini, italiani e stranieri, che rinunciano alle cure o alle prestazioni mediche per ragioni che hanno a che fare con il proprio reddito; e noi crediamo che la cura per questa vera e propria malattia della società in cui viviamo sia la sinergia tra istituzioni, aziende, mondo del no profit e cittadini». Häusermann vuole rimarcare un punto fondamentale: parlare di sostenibilità del sistema sanitario significa prendere atto, allo stesso tempo, di un disagio sociale che impedisce a un crescente numero di persone di avere accesso alle cure. Su Punto Effe ne abbiamo parlato spesso, la costante crescita della spesa farmaceutica out of pocket - a carico cioè del cittadino - è un segnale preoccupante, ma non il solo, di un progressivo allontanamento da un servizio sanitario che si percepisce sempre meno come universalistico. A maggior ragione se la sanità pubblica diventa una chimera, una forma di assistenza cui

si rinuncia, sfiduciati, e non soltanto per una questione di costi. Assogenerici, da parte sua, ha deciso di partecipare al progetto Farmacie di strada (vedi box), in sinergia con alcuni enti benefici e con la Fofi. E così le iniziative di medicina solidale già presenti in alcune zone nevralgiche della capitale si arricchiscono di un nuovo, significativo, contributo.

parliamone

cuore anche a Enrico Bertolino, che ha intrattenuto la platea parlando del progetto solidale avviato da tempo in Brasile.

IL TREND 2018 Secondo il report realizzato dall’Ufficio studi Assogenerici-Ibg, nel primo semestre 2018 i farmaci equivalenti hanno rappresentato il 21,95 per cento del totale del mercato farmaceutico a volumi nel canale farmacia e il 13,14 a valori, facendo registrare una performance positiva rispetto al primo semestre 2017 (tutte le classi), del 5,7 per cento a unità e del 12,1 a valori. Complessivamente il mercato dei generici vale 1,84 miliardi di euro in prezzi ex factory e assorbe il 17,6 per cento del mercato farmaceutico nazionale, pari a circa 10,5 miliardi di euro (sempre prezzi ex factory). Il giro d’affari del comparto si concentra per lo più in classe A, per un totale di 1,45 miliardi che rappresentano il 78,8 per cento del totale della spesa per farmaci generici (l’89,5 per cento a confezioni). Più nel dettaglio - e sempre in relazione al

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parliamone

Il progetto Farmacie di strada

canale farmacia - nel periodo gennaio-giugno 2018 si rileva una flessione dell’1 per cento del numero di confezioni rimborsate dal Ssn rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Calano i consumi di farmaci ancora coperti da brevetto (-15,4 per cento) mentre aumentano quelli di off patent; gli equivalenti, in particolare, coprono il 29,3 per cento dei consumi a unità, registrando una crescita del +3,9. Esigua la presenza dei generici in classe C: il 2,1 per cento di confezioni vendute i farmaci soggetti a prescrizione, solo lo 0,3 di quelle relative di farmaci di automedicazione.

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Il progetto sperimentale “Farmacie di strada” è proposto dall’Istituto di medicina solidale onlus e promosso, oltre che da Assogenerici, da Fondazione Banco Farmaceutico, associazione Banco Farmaceutico Research e Fofi. Negli ambulatori di medicina solidale di Tor Bella Monaca e del colonnato del Bernini sarà sperimentato per dodici mesi un modello pilota che prevede la distribuzione di farmaci donati da aziende e privati. Grazie all’operato di farmacisti volontari e secondo le prescrizioni mediche rilasciate dagli ambulatori stessi. L’Istituto di Medicina Solidale Onlus (Imes) - nato in collabo-

razione con l’Università e il Policlinico di Roma Tor Vergata e sostenuto dal volontariato di alcuni medici universitari - ha avviato il Servizio di medicina solidale e delle migrazioni nel 2004 a Tor Bella Monaca, Municipio VI di Roma, caratterizzato dal più alto indice di povertà nella capitale. Nei sei ambulatori oggi gestiti l’assistenza medica è assicurata da trenta volontari medici specialisti, psicologi e infermieri che garantiscono 15.000 prestazioni l’anno. L’ultimo ambulatorio solidale è stato inaugurato nel 2016 a piazza San Pietro, per i poveri assistiti dall’Elemosineria Apostolica.


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parliamone

I nove punti di Assogenerici 1) compensazione trasversale tetti-fondi, mantenendo ogni avanzo nel capitolo della spesa farmaceutica; 2) revisione del pay back con criteri di equità e certezza (ripiani per quota di mercato impresa; sfondamento innovativi e orfani a regole attuali); 3) reinvestire nella farmaceutica tutti i risparmi derivanti da equivalenti e biosimilari; 4) prevedere l’obbligo di riapertura della gara ospedaliera all’avvento del primo equivalente; 5) disegnare capitolati di gara che garantiscano prevedibilità e sostenibilità delle forniture (anti-carenza); 6) rivedere il Pht, uniformando l’elenco dei farmaci in distribuzione diretta e per conto ed escludendo i farmaci fuori brevetto di normale utilizzo nell’assistenza territoriale; 7) eliminare il patent linkage (una norma che ritarda l’ingresso sul mercato italiano dei generici); 8) semplificare le procedure autorizzative e negoziali dei farmaci equivalenti; 9) sostenere l’adozione dell’Spc Waiwer, sia per l’export sia per lo stoccaggio, eliminando i paletti oggi previsti nella proposta della Commissione Ue. (Si tratta di un provvedimento che, se varato, consentirebbe la produzione di medicinali generici durante la vigenza del Certificato di protezione complementare ai soli fini dell’esportazione nei mercati dove questo sia scaduto o non in vigore).

NON UN DECALOGO MA QUASI Va ricordato che entro il 2023 andranno in scadenza di brevetto farmaci che determinano una spesa di 3,1 miliardi di euro l’anno; nel triennio 2018-2020, con l’arrivo dei farmaci equivalenti di diverse molecole in scadenza di brevetto, si raggiungeranno risparmi cumulati superiori a 800 milioni di euro. Mentre sul fronte dei biologici, tra il 2018 e il 2022 perderanno la protezione

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brevettuale sette molecole (adalimumab, trastuzumab, bevacizumab, insulina lispro, ranibizumab, teriparatide, pegfilgrastim) che oggi vantano un mercato annuale di circa un miliardo di euro. «L’obiettivo deve essere quello di limitare l’impatto di fattori socio-economici sullo stato di salute delle persone e sostenere il Ssn, un modello unico, che troppo spesso diamo per scontato», sintetizza Häuser-

mann. «In quest’ottica la scelta di equivalenti e biosimilari è una scelta etica». Di qui le nove proposte di Assogenerici al Tavolo della governance istituito dal ministro Grillo (vedi box). In breve, un piano di lavoro imperniato sulla necessità che i risparmi per il Servizio sanitario nazionale garantiti da generici e biosimilari siano reinvestiti nella filiera; che l’annosa discussione sul payback - l’onere per le aziende di riparare agli sforamenti di budget della spesa farmaceutica - arrivi alla agognata revisione di una procedura considerata punitiva per le imprese; che il comparto industriale dei produttori di equivalenti venga tutelato da misure che consentano loro di non ridurre i margini ai minimi termini, causando un ridimensionamento del settore.


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Diamo forza alla crescita WWW.D3BASEJUNIOR.IT | ottobre 2018 19


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D3Base Junior è un integratore alimentare fonte di vitamina D3 (colecalciferolo) in forma di caramelle gommose con edulcorante. Disponibile nel piacevole gusto Arancia o Frutti di Bosco.

PER CHI È INDICATO D3BASE JUNIOR

D3Base Junior è indicato per i bambini dai 4 anni in su.

QUANTA VITAMINA D3 CONTIENE D3BASE JUNIOR

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Ciascuna caramella gommosa D3Base Junior contiene 600 U.I. di vitamina D3.

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QUANTO D3BASE JUNIOR PUÒ ASSUMERE UN BAMBINO

Si consiglia di assumere 1 caramella gommosa al giorno da masticare fino a quando si scioglie. La quantità di vitamina D3 contenuta in ciascuna caramella (600 U.I.) equivale a quanto raccomandato dai Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti (LARN) su base giornaliera, stabiliti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU)1.

QUANTE CARAMELLE GOMMOSE CONTIENE UNA CONFEZIONE DI D3BASE JUNIOR

Una confezione di D3Base Junior contiene 30 caramelle gommose in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali del bambino per 30 giorni.

PERCHÉ È IMPORTANTE L’INTEGRAZIONE CON D3BASE JUNIOR

D3Base Junior è adatto per integrare le esigenze nutrizionali di vitamina D3 del bambino quando il fabbisogno giornaliero non è assicurato. La vitamina D3 si forma quasi esclusivamente in seguito all’esposizione della cute alla luce solare. Gli alimenti infatti ne contengono quantità limitate ed è dunque altamente improbabile riuscire a coprire il fabbisogno attraverso la normale alimentazione2.

IN CHE MODO D3BASE JUNIOR CONTRIBUISCE AL MANTENIMENTO DI OSSA SANE

La vitamina D svolge un ruolo importante nella regolazione dei processi di mineralizzazione ossea promuovendo l’assorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale. L’ottimizzazione dello stato vitaminico D è pertanto necessario al fine di promuovere i processi di acquisizione della massa ossea che avvengono durante l’età evolutiva, fino al raggiungimento del picco di massa ossea che può essere considerato il livello più elevato di massa ossea raggiungibile durante la vita come risultato di una crescita normale2.

IN CHE MODO D3BASE JUNIOR CONTRIBUISCE AL MANTENIMENTO DELLA NORMALE FUNZIONE MUSCOLARE

La vitaminasasasa D stimola lo sviluppo del tessuto muscolare contribuendo alla regolazione dei livelli intracellulari di calcio, alla differenziazione e alla composizione delle proteine contrattili che formano il muscolo. Il muscolo rappresenta il principale stimolo meccanico per la crescita e lo sviluppo del tessuto osseo perché il carico e la tensione esercitati dalla massa muscolare sull’osso ne influenzano la forza e la resistenza e promuovono i processi di acquisizione della massa ossea2.

IN CHE MODO D3BASE JUNIOR CONTRIBUISCE ALLA NORMALE FUNZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

La vitamina D svolge un ruolo importante nella modulazione del sistema immunitario e quindi nella risposta contro le infezioni. L’attività immunoregolatoria è dimostrata infatti dal riscontro della presenza di recettori in grado di legare la vitamina D su numerose cellule del sistema immunitario e dalla capacità di stimolare la produzione di potenti composti antimicrobici in grado di difendere l’organismo dalle infezioni in genere2. INFORMAZIONI NUTRIZIONALI CONTENUTI MEDI Valore energetico GRASSI

Per 100 g

Per caramella gommosa (2 g)

191 Kcal

3,8 Kcal

797 KJ

15,9 KJ

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di cui saturi

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CARBOIDRATI

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di cui zuccheri di cui polioli PROTEINE SALE VITAMINA D3

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72 g

1,4 g

4,4 g

0,1 g

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750 µg (30.000 U.I.)

15 µg (600 U.I.)

VNR* (%)

300

*VNR = Valore nutritivo di riferimento giornaliero [Reg. (UE) n. 1169/2011]

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura non superiore a 25°C. Evitare l’esposizione a fonti di calore localizzate, ai raggi solari e tenere al riparo dall’umidità. Il termine minimo di conservazione si riferisce al prodotto in confezione integra, correttamente conservato.

AVVERTENZE

Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di un sano stile di vita. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. Non superare la dose giornaliera consigliata. Un consumo eccessivo può avere effetti lassativi.

D3BASE JUNIOR NON CONTIENE GLUTINE, LATTOSIO E ZUCCHERI

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Via Meucci, 36 Ospedaletto - Pisa Bibliografia 1. Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN); IV Revisione. SICS Editore, 2014 2. Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale. Consensus Vitamina D in età pediatrica. Pediatria Preventiva & Sociale 2015;3(Suppl 3):142-258

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echi dal web

Q

di Francesca Giani, Farmacista33

uota cento

e dintorni

Dall’eventuale riforma del sistema pensionistico qualche timore per i giovani. La stabilità delle casse farmacisti sotto osservazione

Qualsiasi ipotesi di modifica al sistema allo studio i tecnici ed è in corso il bracprevidenziale che comporti oneri financio di ferro con il ministro dell’Economia ziari deve essere oggetto di particolare Giovanni Tria. Con “quota cento” si porattenzione e i principali timori vanno alle terebbe l’uscita dal lavoro a 62 anni d’egiovani generazioni. E, anche se al motà, a fronte di 38 anni di contributi, ma ci mento sembra che le possibili modifiche potrebbero essere anche altre combinaalla legge Fornero non intacchino l’autozioni: 63 anni di età e 37 di contributi, a nomia ordinamen64 e 36 e 65 e 35. tale riconosciuta A seconda di come il presidente alle casse previdenverrà modulata, podell’enpaf ziali dei professionitrebbe interessare, croce: sti, tra cui l’Enpaf, è stato stimato, nel qualsiasi «sarà massima la 2019, 492.000 lavomodifica nostra attenzione ratori, per un costo nel dibattito parladi circa otto miliardi del sistema mentare q ualora di euro. previdenziale emergano possibili Il dibattito è aperto. che comporti estensioni alle CasDa Alberto Brambilse, e ciò a tutela oneri finanziari la, presidente del non solo dell’equilicentro studi e ricerva seguita brio previdenziale con attenzione che Itinerari Previnel medio-lungo pedenziali ed esperto riodo, ma anche delle aspettative di tutedella Lega per la previdenza e l’assistenla delle giovani generazioni, che non za, è stata lanciata l’idea di «far operare i possono farsi carico di oneri impropri». fondi di solidarietà e i fondi esubero», Parole di Emilio Croce, presidente Enpaf, con un intervento delle imprese, mentre che abbiamo sentito all’indomani del ditra le ipotesi per far decollare la propobattito attorno a una delle proposte per sta ci sarebbe anche il riscatto di laurea la Legge Bilancio 2019, la cosiddetta penanticipato. E ner frattempo è arrivato il sione a quota 100, che mira a rivedere la monito dell’Ocse, per non disfare la legLegge Fornero. Sul tema, come sulle alge Fornero. tre proposte - tra cui la pensione “di citta«Premesso che è difficile valutare una d i n a n za” dei C i nq ue S t elle, che proposta quando la stessa non risulta esporterebbe la minima a 780 euro - sono sere formalizzata in nessun documento»,

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echi dal web

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titolo sommario

sasasa

sottolinea Croce, «è innegabile che qualsiasi ipotesi di modifica al sistema previdenziale che comporti oneri finanziari deve essere oggetto di particolare attenzione. La cosiddetta quota cento “totale degli anni derivanti dalla somma tra anzianità anagrafica e contributiva” - sulla base della quale appaiono oggi indirizzarsi gli sforzi della politica per rimodulare gli effetti della legge Fornero sulle pensioni - produce effetti finanziari ben diversi a seconda che la quota prevista imponga o meno una età anagrafica più vicina a quella prevista per il pensionamento, ov-

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vero, se l’uscita anticipata verso la pensione sia bilanciata da un ricalcolo totale della prestazione su base contributiva. Alcune notizie di stampa sembrano avvalorare la tesi che le possibili modifiche alla legge Fornero non intacchino l’autonomia ordinamentale riconosciuta alle Casse previdenziali dei professionisti, tra cui l’Enpaf. Sarà massima la nostra attenzione nel dibattito parlamentare qualora emergano possibili estensioni alle Casse, e ciò a tutela non solo dell’equilibrio previdenziale nel medio-lungo periodo, ma anche delle aspettative di tutela delle

giovani generazioni, che non possono farsi carico di oneri impropri». A Croce abbiamo chiesto anche un punto sul cumulo dei periodi contributivi per chi ha versato contributi in diverse casse pensionistiche: «Per quanto riguarda l’applicazione nel nostro ente dell’istituto del cumulo pensionistico, le domande in lavorazione sono 160, e 23 sono già in liquidazione. Ricordo che l’applicazione del cumulo richiede una stretta collaborazione tra l’Enpaf e gli altri istituti previdenziali (tra cui l’Inps) dove risultano accreditati gli spezzoni contributivi dell’assicurato».


titolo

titolo Accanto al tuo benessere, ogni giorno

Innovazione

di Autore

sommario

www.dompe.com | ottobre 2018 23


incontri

U

di Francesca Giani

n modello

per tutti

I primi passi e la strategia a lungo termine di Sistema Farmacia Italia, obiettivo: la rete delle reti. A colloquio con il presidente Alfredo Procaccini

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attività più semplici, ma comunque fondaEra il 27 giugno quando è stata costituita mentali, come l’organizzazione degli uffici o Sistema Farmacia Italia, la società di scola carta intestata, a quelle più complesse, po di cui Federfarma e Federfarma Servizi come il nuovo sito internet o i rapporti con sono socie al 50 per cento e che dovrà reale aziende. Difficile dire a che punto siamo: lizzare la cosiddetta Rete delle Reti. Il procertamente stiamo lavorando intensamengetto, studiato da Focus Management, te, con grande impegno e ritmi serrati. per valorizzare la professionalità delle farmacie e rispondere all’ingresso di capitali e catene nel sistema. Oggi la newco sta I prossimi passi muovendo i primi passi: ci si prepara per e appuntamenti? avviare i primi progetti e servizi all’inizio Stiamo organizzando serate, in accordo con dell’anno prossimo, ma intanto si è al lale Federfarma locali, per incontrare sul tervoro anche per dare una struttura alla soritorio, de visu, tutti i colleghi e per far conocietà e, soprattutto, scere attività e per far conoscere le servizi. Il primo apessendo proposte a titolari e puntamento è a Rouna startup farmacisti, con un ma il 16 ottobre ma fitto calendario di ne seguiranno altri quella appuntamenti. Con nelle varie province che stiamo Alfredo Procaccini, (vedi box). In ogni realizzando consigliere di Federcaso, anche per favoè la struttura rire la sinergia all’infarma Roma e presidente di Sistema terno della categoria, portante Farmacia Srl, abbiaalcuni di questi indell’azienda mo ripercorso tutte contri saranno orgale tappe presenti e nizzati nelle sedi future del progetto. delle cooperative e delle società di farmacisti. Ma abbiamo previsto anche appuntamenti in tutte le iniziative di rilievo Presidente, a che punto attualmente in calendario, da PharmEvolusiamo con i lavori? tion, che si è tenuto a Taormina, a FarmaciEssendo una start-up, buona parte dello sta Più, in corso in questi giorni a Roma, sforzo è diretto a mettere in piedi la struttuseguito poi, il 18-19-20 ottobre a Mestre, dalra che rappresenta la base di funzionamenla Convention di Federfarma.Co-Federfarto e la quotidianità della azienda: dalle


incontri

ma Servizi. Quanto alla tempistica delle attività, l’obiettivo che ci siamo posti è di poter partire con i primi servizi cognitivi per alcune patologie all’inizio dell’anno prossimo. Al momento stiamo studiando e mettendo a punto i progetti, con la collaborazione di alcune società scientifiche e il supporto di aziende farmaceutiche. L’idea è di poter aderire a contratti con aziende e soggetti privati, sulla base dei quali si potranno erogare servizi remunerati.

Andiamo ora all’origine: come sono nati il progetto e la società? L’iniziativa è nata con l’insediamento del nuovo consiglio di Federfarma, che ci ha creduto molto e ha dato incarico alla società di consulenza Focus Management di elaborare un modello di rete per valorizzare la farmacia. Il percorso è durato poco meno di un anno ed è partito da una analisi dello stato dell’arte di farmacie, società e cooperative di farmacisti e degli stakeholder che insistono sul settore. È stato tracciato il fabbisogno di salute e di servizi da parte del pubblico e del privato, analizzato il mercato, fatta una mappatura dei servizi erogati. Ma sono state messe sotto la lente anche le varie società collegate, quali Federfarma. Co e Promofarma, e raccolte le iniziative condotte nell’ambito delle Federfarma locali e nazionale. L’obiettivo di tutto questo lavoro è stato capire che cosa la farmacia può dare oggi al sistema e al servizio sanitario, ma anche in quali sfide future può inserirsi. Da qui, poi, è stato elaborato un modello, che rispondesse al requisito di essere a geometria variabile.

Che cosa significa? Uno degli obiettivi che abbiamo indicato al gruppo di lavoro è che la proposta potesse adeguarsi ai vari territori, alle diverse esigenze delle farmacie, che hanno caratteristiche e bisogni differenti, nonché alle varie richieste degli stakeholder, istituzionali ed economici. L’idea emersa, quindi, è stata quella di un sistema strutturato in diversi livelli di attività, all’interno del quale la singola farmacia può posizionarsi. Dal nostro punto di vista, vogliamo un modello in cui tutti possano partecipare. Non a caso, un

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incontri

va o un distributore privato. Anzi, devo dire che contiamo proprio sulle farmacie in rete o maggiormente fidelizzate alla propria cooperativa per costituire uno zoccolo duro iniziale che, in via sperimentale, inizierà questo percorso.

punto che riteniamo fondamentale è quello di prestare grande attenzione alle farmacie che hanno meno possibilità e che hanno più bisogno di assistenza. Da parte nostra, infatti, vogliamo portare omogeneità sul territorio e tra colleghi, e offrire a tutti la possibilità di sentirsi parte integrante di un grande progetto.

Un nodo importante è la struttura informatica. Come funzionerà?

Sullo sfondo c’è la Legge concorrenza? Il nostro obiettivo è certamente quello di mettere in protezione la farmacia indipendente e fornire un supporto nella risposta ai bisogni di salute dei pazienti. Ma c’è anche tutto il tema della cronicità: la farmacia è il primo baluardo nella gestione delle cure. Sono le farmacie di comunità a essere in grado di capire che cosa fa il paziente e come si relazione al farmaco e alla sua patologia. Per questo, diventa un obiettivo primario interfacciarci con le istituzioni pubbliche, ma anche con il terzo pagante, strutture private e industria, in modo da far capire l’importanza della pharmaceutical care all’interno della farmacia e, in generale, del sistema farmacia nella gestione del paziente cronico.

Entriamo ora nel merito della società. Che cosa farà? Il modello è sviluppato attorno a due macro-aree di attività, professionale e commerciale. L’idea è di strutturare le relative attività in livelli, a cui corrisponde un pacchetto di iniziative comuni, di modo che ciascuna farmacia, a seconda delle esigenze, scelga fino a dove arrivare. C’è, quindi, l’ambito professionale, legato alla pharmaceutical care, che è quello a cui si sta lavorando ora e che sarà il primo a partire. Questa area, a sua volta, è strutturata in due articolazioni attorno cui si svilupperà l’offerta di servizi: diagnostica di primo livello e telemedicina. Poi c’è l’aspetto più commerciale, che prevede una Centrale di negoziazione come livello base, attività di sellout, come secondo livello, format comune e insegna identificativa come terzo step. L’adesione al sistema informativo e informatizzato, come pure a percorsi di formazione standardizzati, è un requisito base

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sono previste due macro aree di attività, professionale e commerciale, a loro volta suddivise in diversi livelli

per la partecipazione. Questo perché sono necessari, per avere credibilità ed essere apprezzati dagli stakeholder, dati centralizzati e uniformi relativi al paziente e un approccio omogeneo al servizio, che garantisca predicibilità e riproducibilità nei risultati.

Nel concreto, chi può partecipare? Il progetto è aperto a tutte le farmacie e, anzi, la nostra aspirazione è che tutte le 18.000 si associno.

Nessuna preclusione per chi è già in rete? Come dicevo, possono associarsi si quelle già in rete sia quelle singole, come pure quelle che si servono presso una cooperati-

È un tassello molto importante in quanto permette l’inserimento e la gestione da parte delle farmacie dei dati relativi ai servizi. L’idea è di mettere a sistema le risorse già presenti all’interno della categoria, interfacciando la piattaforma per la pharmaceutical care di Promofarma, Dottorfarma, e quella di Federfarma.Co, Sec, che traccia i consumi di farmaci, da prescrizione e non, e l’andamento della patologia. Sono stati fatti una serie di test e si sta operando per rendere il più possibile efficiente il collegamento tra le due realtà.

Creare una società da zero significa anche darle una impronta, una filosofia di base… I principi e i valori che ispirano Sistema Farmacia Italia sono gli stessi che ispirano Federfarma nazionale e Federfarma Servizi: essere un riferimento, ognuno per le sue competenze, per il mondo della farmacia, in coordinamento con tutti gli altri player.

Per ora, che riscontri state avendo dai colleghi? C’è tantissima attenzione e attesa su questa iniziativa e sono tantissimi i colleghi che ci chiedono informazioni. Questo ci dà la carica per lavorare.

Che clima si respira nel team? Più ottimismo o più preoccupazione? Siamo ottimisti perché convinti di aver intrapreso la strada giusta. Al contempo, siamo anche preoccupati, perché bisogna comprendere che non abbiamo la bacchetta magica e stiamo iniziando ora. Mi auguro che i colleghi lo capiscano e ci concedano il giusto tempo per il decollo del progetto.


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La squadra Il consiglio di amministrazione si è insediato a fine giugno ed è espressione paritaria di entrambi i soci, con tre membri scelti da ciascuno. Federfarma ha messo in campo, in qualità di presidente, Alfredo Procaccini, consigliere di Federfarma Roma e con un’esperienza in Credifarma. Con la qualifica di vice presidente è stato nominato dal Consiglio delle Regioni del Sunifar Gianluca Ceccarelli e Salvatore Cassisi come consigliere. I componenti di Federfarma Servizi sono Alberto Drei, che sarà consigliere delegato, Vittorino Losio, presidente di Cef, e Lorenzo Vitali, ad di Unico, entrambi consiglieri. Sistema farmacia Italia ha la forma giuridica della Srl e prevede da statuto un capitale sociale di 10.000 euro.

como Leopardi, è stata sicuramente una scuola fondamentale. Negli ultimi anni mi sono anche rivolto al mondo delle cooperative e società di farmacisti (sono consigliere di Unicospa) e sicuramente ho accresciuto il mio bagaglio d’esperienza, integrato anche con una parte attiva nel sindacato di Roma.

Si immaginava un impegno di questo tipo? Come riesce a conciliare tutto? È stato difficile scegliere il nome? Sono innocente: è stata una scelta dei soci. Naturalmente il concetto di “fare sistema” andava evidenziato. Ora, abbiamo in cantiere l’idea di creare un brand specifico per il successivo format.

Perché la scelta è caduta su di lei per guidare la newco? Questo me lo sono chiesto spesso. Ora ho smesso e penso soltanto a lavorare. Probabilmente l’esperienza maturata in tanti anni di militanza nella politica di categoria, ma anche la capacità dimostrata nel risolvere problemi e, non ultimo, un ottimo rapporto con i colleghi.

Possiamo ripercorrere le sue esperienze? Il mio impegno parte da lontano, fin da quando sono stato presidente di Fenagifar. Poi, la presenza nel consiglio dell’ordine professionale di Roma, con alla guida Gia-

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È una iniziativa importante e come tale non l’ho presa alla leggera. Certamente l’impegno è enorme: cominciare da zero non è facile. Con il team, dobbiamo prendere decisioni di continuo, ma siamo molto affiatati e questo è un grande vantaggio. Riuscire a conciliare tutto è il mio nodo gordiano, anche perché ancora non riesco a rinunciare ai miei interessi e comunque la famiglia, che voglio qui ringraziare per il supporto, rappresenta sempre un impegno inderogabile; per fortuna dormo poco e quindi guadagno tempo rispetto a tanti altri.

Quale sarà secondo lei il momento più difficile e quello di maggiore gratificazione della vita della società? Il momento più difficile, per me, è proprio questo, in cui stiamo avviando società e progettualità. Le soddisfazioni verranno quando i colleghi iscritti vedranno i vantaggi dell’affiliazione e la gratificazione quando il primo collega ci dirà grazie. Mi basterà questo.

Un auspicio? Sicuramente di non tradire le aspettative e la fiducia che hanno riposto in me i soci.

Dati i cambiamenti all’orizzonte, che messaggio possiamo dare ai titolari? Un noto dirigente sindacale romano diceva sempre che non aveva la sfera di cristallo. Personalmente non sono d’accordo: credo che questo valga per i colleghi della base che ci seguono e ci danno fiducia, ma che non hanno responsabilità di vertice. Chi presiede il sindacato o qualunque altra attività di categoria deve avere il polso sul futuro e cercare di anticiparlo. La nascita di Sfi e la rapidità con la quale la società è stata creata danno un senso alla lungimiranza dell’attuale governance dei titolari di farmacia. Il messaggio è credere nelle nostre strutture e rendere, con la loro presenza in Sfi, l’insieme di farmacie indipendenti dal capitale una rete di riferimento per il cittadino e per le istituzioni.

Gli incontri programmati a livello locale Roma - 16 ottobre Torino - 23 ottobre Latina – 24 ottobre Napoli - 30 ottobre Roma - 21 novembre Palermo - 23 novembre Verona - 14 dicembre


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professione

R «Il DiaDay è la prima iniziativa della nuova dirigenza Federfarma, in linea con lo sviluppo dei servizi in farmacia. In questo caso si tratta di analisi di prima istanza nella logica della prevenzione primaria e dell’educazione al cittadino. L’anno scorso abbiamo coinvolto 7.500 farmacie, noi puntiamo a 18.000. Ma per questo serve un cambio culturale dei colleghi». Nel presentare, a Roma la seconda edizione, Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ricorda che se la partecipazione del primo anno è stata ampia molto di più si può fare. Far cambiare mentalità alla categoria? Anche a questo servono simili iniziative.

CAMPAGNA D’AUTUNNO L’edizione 2018 del DiaDay (che si avvale del patrocinio di Fofi, Fnomceo, Amd, Sid e Cittadinanzattiva, con il supporto non condiozionato di Teva) si svolgerà da lunedì 12 a domenica 18 novembre in concomitanza con la Giornata mondiale del diabete (il 14). Intervenuto alla presentazione, Luigi D’ambrosio Lettieri, vice presidente della Fofi, afferma che «l’iniziativa conferma la farmacia come centro credibile di salute. Si tratta di un chiaro esempio di come la farmacia possa essere un soggetto di primaria importanza nell’attuazione di screen ing di preven zione pr i m a r ia e secondaria.». «DiaDay è un progetto partito come sperimentazione con Federfar-

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di Giuseppe Tandoi

ipetere giova

...alla salute Dal 12 al 18 novembre lo screening sul diabete torna in farmacia con la seconda edizione del Diaday

ma Umbria», aggiunge Silvia Pagliacci, presidente del Sunifar. «Il diabete è un grave problema di salute pubblica e di costi per il Ssn e per questo è fondamentale che partecipino all’iniziativa anche le farmacie rurali».

RISULTATI 2017 Sui 160.313 soggetti esaminati nell’edizione 2017 ne sono risultati 19.077 diabetici (11,90 per cento del campione). Di questi, 14.662 sono persone che hanno dichiarato nel questionario di aver ricevuto una dia-

Un libro per ricordare Per condividere e far conoscere i numeri dell’iniziativa dell’anno scorso e per raccontare l’esperienza di chi vi ha partecipato, i dati del Diaday 2017 sono stati raccolti in un volume edito da Edra che verrà distribuito a tutte le farmacie: Diaday, la più importante iniziativa italiana di screening del diabete. Curata da Silvia Pagliacci, la pubblicazione si avvale del contributo, tra gli altri, di Domenico Mannino (presidente dell’Associazione medici diabetologi), Giorgio Sesti (presidente della Società italiana di diabetologia) e Paola Pisanti (coordinatrice della Commissione cronicità del ministero della Salute).

gnosi pregressa di diabete; 4.415 sono persone che non sapevano di avere il diabete (pari al 3 per cento dei soggetti che si sono sottoposti allo screening senza aver ricevuto in precedenza una diagnosi di diabete). Un dato molto interessante perché permette a oltre 4.000 persone di curarsi evitando l’aggravamento della malattia e le conseguenti complicanze. Anche da un punto di vista economico curarsi tempestivamente significa minori costi sia per il singolo che per il Servizio sanitario nazionale.


professione

il 3 per cento delle persone sottoposte a screening nel 2017 non sapeva di avere il diabete: 4.400 in tutto Lo screening è stato comunque utile anche per gli oltre 14.000 diabetici che sapevano già di esserlo, in quanto il valore rilevato della glicemia ha permesso di valutare il grado di compensazione della patologia. Di tutti i soggetti risultati affetti da diabete, il 64,07 per cento ha più di 64 anni e il 19,63 ha tra i 55 e i 64 anni. Altro dato da ricordare: l’1,95 per cento dei soggetti con diabete ha un’età inferiore a 34 anni.

IL VALORE SOCIALE «Le campagne di screening in farmacia hanno un grande valore sociale», sottolinea Michelangelo Galante presidente di Federfarma Rovigo e componente del Centro studi del sindacato titolari, in un’intervista a Farmacista33. «Non dimentichiamo che le farmacie operano in un regime di concessione, quindi offrono per conto dello Stato un servizio fondamentale. Devono garantire l’accesso e il diritto alla salute di concerto con altri attori. Alcuni colleghi operano in contesti dove servono 700-800 persone. I sacrifici sono tanti e il ruolo sociale, laddove non ci sono più scuole, carabinieri, posta, è di conforto e offre un luogo di socializzazione. Ecco allora che attraverso il coinvolgimento in uno screening è possibile intercettare anche quelle problematiche che il farmacista intuisce nel paziente, conoscendo la

propria clientela in modo diretto». Secondo i calcoli fatti dal Centro Studi Federfarma, prosegue Galante, «un paziente diabetico controllato e ben curato costa al Ssn circa 800 euro l’anno, mentre un diabetico scompensato o con diagnosi tardiva può arrivare a pesare fino a 36.000 euro l’anno. Considerando che lo scorso anno, in occasione del DiaDay, sono stati individuati quasi 19.000 casi di prediabete e 4.400 di nuove diagnosi, è facile capire quanto possa essere importante anche dal punto di vista del risparmio sanitario il lavoro degli screening in farmacia. Soprattutto per quelle malattie subdole, che non danno sintomi finché non sono a uno stadio avanzato. Quindi, non solo la malattia diabetica, ma anche il tumore del colon retto, il cui screening in molti territori, per esempio a Rovigo, è già gestito dalle farmacie».

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speciale stress

S

di Carla Carnovale, Pharmacovigilance Service, Unit of Clinical Pharmacology, Department of Biomedical and Clinical Sciences, University Hospital “Luigi Sacco”, University of Milan

tress: un nemico

da arginare

Le sue manifestazioni a livello fisico e mentale. La possibilità di ridurne l’impatto

Sebbene lo stress sia geneticamente intrins e c o a l l a n at u r a dell’uomo, e dunque abbia sempre rappresentato una costante nella storia dell’individuo, i livelli e il conseguente impatto raggiunti a oggi nella società contemporanea appaiono estremamente allarmanti. Un numero sempre crescente di persone è infatti costantemente bersagliato e afflitto da condizioni stressanti che per via di molteplici cause e fattori (ambiente, lavoro, natura relazionale, conflittualità inte-

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riore), influiscono negativamente sullo stato di salute generale dell’individuo, con un impatto significativo sulla qualità della vita. Le innumerevoli problematiche correlate allo stress sono infatti molteplici e complesse, e spaziano da fastidiosi disagi transitori a patologie psichiche e/o fisiche clinicamente rilevanti e debilitanti. Ognuno di noi si interfaccia più o meno quotidianamente con stimoli stressogeni di lieve o media entità (di natura relazionale, familiare, occupazionale) che, senza neppure rendercene conto, generano in noi innate risposte fisiologiche e psicologiche adattative, necessarie per consentirci di adeguarci al mutevole contesto fisico e sociale che ci circonda.


speciale stress QUANDO E COME NASCE IL CONCETTO DI STRESS Sebbene i meccanismi fisiologici alla base dello stress siano gli stessi da milioni di anni, fu il neuroendocrinologo Hans Selye, nel 1936, a fornirne la prima definizione scientifica. Lo scienziato osservò che animali da esperimento sottoposti a diversi stimoli stressogeni manifestavano una comune reazione biologica interna dell’organismo, caratterizzata da iper trofia corticosurrenale, atrofia del timo e delle ghiandole linfatiche e ulcere gastriche (risposta o reazione da stress)1. Lo stato di attivazione dell’asse ipotalamo-corticosurrene, con produzione e secrezioni di adrenalina e cortisolo osservata in tutti i

mammiferi, a dispetto della diversità degli stimoli stressogeni implicati, ha portato lo scienziato a concludere che lo stress rappresenti sostanzialmente la risposta “strategica” che l’organismo mette in atto per adattarsi a qualunque esigenza, sia fisiologica che psicologica, cui venga a esso sottoposto. Le importanti osservazioni di Selye permisero di mettere a punto la definizione di stress che oggi noi conosciamo: Sindrome generale di adattamento (Sga) atta a ristabilire un nuovo equilibrio interno (omeostasi) a livello endocrino, umorale, organico, biologico, in seguito a fattori stressogeni. L’organismo umano è dunque in grado di affrontare o quanto-

meno sopportare le difficoltà, procurando l’energia necessaria tramite un processo fisiologico paragonabile a un innato meccanismo di adattamento che consente di adeguare le reazioni individuali all’imprevedibile e costante variare delle circostanze. Il meccanismo difensivo messo in atto dall’organismo si sviluppa sia in caso di stress acuto (quindi per periodi di breve durata), sia in caso di stress cronico; l’attivazione prolungata di tale processo (può persistere per giorni, settimane, anni e, in casi estremi, tutta la vita) comporta un considerevole e pericoloso dispendio di energie con gravi ripercussioni sulla salute del soggetto coinvolto.

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speciale stress ASPETTI FISICI E MENTALI: PERCHÉ AVVERTIAMO UNA SERIE DI FASTIDIOSI SINTOMI QUANDO SIAMO STRESSATI Nel processo alla base di ogni reazione da stress, si possono individuare nell’organismo tre fasi fondamentali (tanto complesse quanto affascinanti) che coinvolgono una serie di reazioni a catena a livello dei sistemi nervoso, endocrino e immunitario: 1) reazione di allarme; 2) resistenza o adattamento; 3) esaurimento. Quando l’individuo percepisce un fattore in grado di minare il suo equilibrio psicofisico, l’organismo mette a disposizione le proprie risorse disponibili per una risposta immediata (fase di allarme). È qui che entra in gioco l’ipotalamo, minuscola area dell’encefalo deputato alla conservazione dell’omeostasi; la sua attivazione produce tre effetti immediati, ovvero il rilascio di cortisolo, adrenalina e noradrenalina; la stimolazione di numerosi organi (muscolatura liscia, varie ghiandole) e inibizione della motilità intestinale e la produzione di betaendorfine, che consentono l’innalzamento della soglia del dolore. In conseguenza di ciò, il cuore accelera i propri

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battiti, la pressione sanguinea si innalza, la sudorazione aumenta, si ha un incremento della funzione respiratoria e si avverte la caratteristica sensazione di vuoto allo stomaco. La funzione digestiva tende ad arrestarsi causando spesso nausea che può diventare mal di stomaco. Intanto, i muscoli scheletrici si contraggono. Successivamente, nella fase di adattamento l’individuo si adegua alle nuove circostanze; l’evento chiave è l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e la sovrapproduzione di cortisolo che determina la soppre s sione delle di fe se immunitarie. Si avverte inoltre un’accelerazione del ritmo cardiaco e tensione dei muscoli scheletrici. Se questa fase si prolunga nel tempo (come comunemente accade) la condizione di stress cronico può danneggiare il sistema immunitario con conseguente compromissione della funzionalità del timo compromettendo la maturazione di milioni di linfociti B e T. La fase conclusiva, si sviluppa quando il “pericolo” viene percepito come superato o quando l’energia da stress comincia a scarseggiare, e ha l’obiettivo di assicurare all’organismo il necessario periodo di riposo.

MENTE E CORPO: IMPATTI DELLO STRESS In circostanze fisicamente e/o emotivamente energicamente dispendiose, la fisiologica risposta di adattamento allo stress (indipendentemente dalla natura e origine dei fattori stressogeni), determina quindi un’attivazione disfunzionale con conseguente progressiva perdita di risorse fisiche o psicologiche; tale condizione costituisce terreno fertile per la comparsa di innumerevoli sintomi fisicamente o psicologicamente avvertiti come fastidiose condizioni spesso debilitanti, talvolta sottostimati. Sebbene esista un’ampia variabilità individuale nella risposta allo stress sul piano fisico e psicologico (ogni individuo reagisce in base alle caratteristiche e predisposizioni costituzionali)2, nella maggior parte dei casi, la tensione fisica e nervosa conseguente all’esposizione agli stimoli stressogeni, sul piano fisico comporta la comparsa di intensi stati di spossatezza, affaticamento, tensione muscolare, emicrania, spasmi intestinali, crampi, tremore delle palpebre. Anche l’aspetto psicologico degli individui esposti a situazioni particolarmente


stressanti può essere significativamente intaccato; la fisiologica funzionalità psichica e mentale impattata da stati di intenso stress determina la comparsa di stati di affaticamento mentale, ansia e depressione, nervosismo, irritabilità, repentini cambi di umore, irreq uietezza, iperemotività, fame nervosa, problemi di concentrazione e memoria3. Un ulteriore importante fattore da considerare è legato al fatto che l’insieme di tali somatizzazioni conseguenti a condizioni di notevole stress, se protratte, costituiscono fattori eziologici coinvolti nell’insorgenza di malattie cardiovascolari, disordini neuroendocrini, disturbi dell’apparato digerente e nell’aumentata suscettibilità ad alcune infezioni virali, o alle loro recidive a causa di un’iperattività del sistema vegetativo e aumentata produzione di cortisolo, concorrendo a perpetrare il danno e ad alimentare il circolo vizioso3.

IL RUOLO DEL MAGNESIO NEL COMBATTERE LO STRESS Il magnesio è un micronutriente essenziale dotato di straordinaria forza riequilibrante che gioca un ruolo strategico nel corretto funzionamento dell’organismo; è coinvolto nella produzione dell’energia necessaria allo svolgimento delle funzioni vitali, e in particolar modo contrasta il sovraffaticamento fisico, presiedendo quindi al mantenimento nell’equilibrio della sfera nervosa. Questo prezioso “minerale antistress” è infatti essenziale per l’attività del sistema nervoso a livello del quale esplica un’azio-

ne distensiva e calmante, mediante un’attenuazione dell’eccitabilità nervosa e muscolare. Esiste infatti uno stretto legame tra lo stress e la riduzione dei livelli di magnesio nel nostro organismo; questo minerale è in grado di influenzare e moderare la risposta allo stress mediante molteplici attività6. Interviene regolando la trasmissione degli impulsi nervosi e neuromuscolari, normalizzando l’attività dell’ipotalamo, contrastando i livelli in eccesso di adrenalina e cortisolo, giocando un ruolo cruciale nel produrre energia, conservarla ed usarla nel modo corretto7,8. Stimoli stressogeni determinano la liberazione di adrenalina e cortisolo (l’ormone dello stress per eccellenza) che mantengono l’organismo in uno stato continuo di allarme favorendo la perdita di magnesio; di conseguenza, la risposta del nostro corpo agli stimoli stressogeni si può trasformare in una riduzione significativa della disponibilità di magnesio nel nostro organismo. Studi a livello cellulare, biochimico e fisiologico hanno inoltre rilevato che in risposta allo stress si determina un drastico cambiamento nel rapporto tra magnesio e calcio all’interno della cellula con conseguente inversione della composizione cellulare. L’alterazione determina un improvviso aumento delle concentrazioni degli ioni calcio all’interno delle cellule e un abbassamento del rapporto Mg-Ca al loro interno6. Tale abbassamento del rapporto

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di Mg-Ca può aumentare la secrezione di adrenalina e la risposta delle cellule all’ormone. Di conseguenza, una carenza di magnesio può impedire che una risposta allo stress si estingua in modo opportuno. Nei casi più critici, in cui il livello di magnesio nel corpo diviene estremamente basso, la carenza stessa del minerale diventa uno stimolo che causa ulteriore stress rendendo pressoché impossibile contrastarlo a causa della insufficiente quantità di magnesio disponibile. Quando il periodo di stress è prolungato e i livelli del minerale si abbassano considerevolmente, le conseguenze si manifestano con una serie di sintomi fisici che comunemente avvertiamo quando siamo particolarmente stressati: stanchezza fisica, affaticamento, tensione muscolare. Maggiore sarà il fabbisogno di magnesio, più pronunciati saranno i sintomi riscontrabili10. Inoltre, la minor disponibilità del minerale antistress, a sua volta, rende più sensibile l’individuo agli stimoli stressogeni, innescando un vero e proprio circolo vizioso. Ripristinare adeguati livelli di magnesio con una corretta integrazione è dunque cruciale per contrastare le risposte e gli effetti comportamentali dell’esposizione allo stress11.

MAGNESIO E AZIONE ANTI-STRESS CONTRO I SINTOMI FISICI Lo stress notoriamente produce tensione muscolare per via dell’attivazione del sistema ortosimpatico che aumenta la produzione di adrenalina e noradrenalina, implicate a loro volta nel determinare un aumento significativo della tensione dei muscoli conducendo nel tempo a crampi, rigidità e dolori diffusi. Il magnesio contrasta tali processi, e combatte dunque l’insieme dei fastidiosi sintomi fisici associati allo stress poiché stimola le funzioni muscolari, rilassa la muscolatura liscia, riduce la tensione nervosa, la tachicardia e le palpitazioni causati da intensi stimoli stressogeni. Il prezioso minerale interviene regolando la trasmissione degli impulsi neuromuscolari contribuendo ad una corretta comunicazione fra cellule, aiutando così la

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produzione di energia, regolando il ritmo cardiaco, normalizzando l’attività dell’ipotalamo e riducendo la secrezione di ormoni coinvolti nel depauperamento delle scorte di magnesio, esercitando dunque una vera e propria azione anti-stress12.

MAGNESIO PIDOLATO: MAGGIORE BIODISPONIBILITÀ E RAPIDA INSORGENZA DEGLI EFFETTI TERAPEUTICI CONTRO I SINTOMI FISICI DELLO STRESS Al fine di contrastare la comparsa dei numerosi disturbi associati allo stress è quindi consigliabile optare per un’opportuna integrazione del minerale, scegliendo con cura la formulazione più adeguata tra le tante disponibili in commercio. Per via del loro più elevato assorbimento, le forme organiche del minerale (magnesio pidolato, gluconato, glicerofosfato, bisglicinato, aspartato, citrato) rappresentano sicuramente quelle da preferire rispetto a quelle inorganiche (per esempio cloruro di mg, il mg ossido, il carbonato di mg, il mg solfato)15,16. Tra le formulazioni costituite dai sali organici, l’ottima biodisponibilità del pidolato, rende in particolar modo questa specifica opzione una delle più vantaggiose poiché più facilmente assimilabile dall’organismo. Il magnesio pidolato è un sale organico che si ottiene tramite il legame tra magnesio e acido pidolico, ovvero una forma di magnesio chelato utile a ottimizzarne l’assorbimento intestinale e la metabolizzazione, e lo rende ancor più tollerabile da un punto di vista gastroenterico. Il magnesio pidolato, oltre a favorire l’integrità del prezioso minerale durante il transito gastrico, ne facilita l’ingresso all’interno della cellula e ne assicura una più rapida disponibilità sia a livello extracellulare che intra-cellulare con conseguente immediata reintegrazione delle concentrazioni fisiologiche del minerale. Tali proprietà assicurano un’ottima efficacia anche in caso di grave e conclamata carenza di magnesio. Rispetto ai sali inorganici del magnesio, il pidolato oltre a presentare un migliore assorbimento a livello cellulare ed intestina-

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le; la rapida insorgenza degli effetti terapeutici (il tempo di assorbimento è breve; è in grado di agire su stanchezza, affaticamento muscolare e crampi stresscorrelati, già dopo 60-90 minuti dall’assunzione di una singola dose orale si evidenzia un incremento della magnesiemia circolante) si associa inoltre a un effetto di più lunga durata e a un migliore profilo di tollerabilità gastroenterica; ragioni per cui costituisce un approccio terapeutico dall’ottimo profilo di efficacia e sicurezza in caso di stress.

ALTRI INGREDIENTI SPECIFICI CON AZIONE SINERGICA CONTRO LO STRESS PER FAVORIRE LA FISIOLOGICA FUNZIONALITÀ PSICHICA E MENTALE

geni che avevano assunto un estratto di Rhodiola Rosea per 28 giorni, hanno manifestato una maggiore concentrazione e una significativa diminuzione di stanchezza mentale rispetto al gruppo consasasa Oltre al magnesio, particolaremente utile trollo19. Questi stessi risultati sono stati otteper fronteggiare i sintomi fisici associati allo stress, esistono altri ingredienti specifici nuti in uno studio clinico randomizzato in che hanno un’azione sui disturbi stress doppio cieco in cui soggetti le cui perforcorrelati maggiormente attinenti la sfera mance lavorative erano state compromesmentale-psicologica. se da condizioni di stress, hanno mostrato Gli estratti naturali di Rhodiola Rosea, pianun significativo beneficio in termini di mita perenne originaria dalla gelida Siberia glioramento delle prestazioni intellettuali in orientale (cresce spontanea nelle regioni seguito al trattamento con estratti di Rhosettentrionali d’Europa e in Alaska, tra i diola Rosea, rispetto al gruppo placebo20. 900 e i 3000 metri di quota), presentano un Gli estratti naturali della Rhodiola Rosea (i elevato potere adattogeno, grazie alle molprincipi vegetali dotati di tali proprietà si teplici interazioni che esplicano con diversi trovano solo nella varietà “rosea” e non nelpathway molecolari a livello dei sistemi le altre numerose varietà della pianta), posneuroendocrino ed immunitario. siedono un effetto multi-target sulla Proprio in virtù delle capacità di rinforzare trascrizione genica implicata nella regolala difese non-specifiche zione della risposta celdell’organismo a stress lulare, con conseguente la rhodiola non infettivi e prevenire impatto positivo sulle rosea ha disordini in condizioni vie di segnalazione assodi stress prolungato, ciate a significativi effetla capacità rafforzando le capacità di rinforzare ti benefici sulla sfera adattative fisiologiche emotiva, psicologica e le difese dell’organismo, le poponeurologica21. non lazioni locali siberiane I costituenti della Rhospecifiche utilizzano da secoli la diola rosea sono diretpianta (chiamata “radice dell’organismo t a m e n t e i m p l i c a t i d’oro”) per combattere i nell’aumento dei livelli a stress sintomi legati allo stress di serotonina (coinvolta non infettivi nel controllo dell’umore, quotidiano. Le sue proprietà benefimemoria e capacità d’ache sono state più recentemente individuadattamento) nel sangue mediante l’inibite in uno studio clinico in cui il gruppo di zione dell’enzima deputato all’inattivazione pazienti sottoposti a intensi fattori stressodel neurotrasmettitore e grazie alla stimo-


lazione del trasporto del precursore della serotonina attraverso la barriera ematoencefalica. Diversi studi hanno inoltre dimostrato che la Rhodiola rosea stimola la biosintesi di ormoni quali, epinefrina, e norepinefrina che, attivando l’adenilatocidiasi a livello delle cellule adipose, promuovono il rilascio degli acidi grassi nel sangue per la produzione di Atp. Gli estratti della Rhodiola rosea stimolano l’attività mentale, apportando un miglioramento della concentrazione, della lucidità e del potenziale mnemonico. La Rhodiola ha inoltre la capacità di ridurre la quantità di glutammato e la sua capacità di determinare la cascata molecolare responsabile dello stress; presenta inoltre un ottimo profilo di sicurezza e tollerabilità. In accordo a recenti evidenze scientifiche, i meccanismi coinvolti nell’elevato potere adattogeno della pianta, sono principalmente ascrivibili alla capacità di21,22: stimolare il sistema nervoso centrale; regolare i livelli dei principali mediatori della risposta allo stress, tra cui cortisolo, ossido nitrico, proteine da stress (per esempioHSP70), c-Jun N-terminale protein chinasi e vari fattori di trascrizione coinvolti nello stress ossidativo; aumentare i livelli e le attività delle monoamine (dopamina, adrenalina, norepinefrina, serotonina), attraverso un’inibizione dell’enzima responsabile della loro degradazione, con conseguente miglioramento delle attività metaboliche e intellettuali; proteggere dalle lesioni neuronali e dalla morte cellulare apoptotica indotte dal glutammato;

mento cerebrale e nervoso; contribuisce in particolar modo alle normali funzioni psicologiche, come la resistenza allo stress, contrastando inoltre eventuali alterazioni delle funzioni cognitive. Prodotti a base di estratti naturali di Rhodiola rosea e vitamina B9, grazie a un’efficace azione sinergica potenziano e accrescono la resistenza dell’organismo nel fronteggiare situazioni di stress di varia natura, contrastando efficacemente le ripercussioni negative a livello del sistema nervoso. In caso di stress, prediligere un’integrazione a base di prodotti contenenti tale combinazione consente di alleviare la fatica mentale, migliorare il tono dell’umore e ripristinare efficacemente la fisiologica funzionalità psichica e mentale.

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ridurre la concentrazione di calcio libero intracellulare. Particolarmente indicata per ripristinare la fisiologica funzionalità psichica e mentale, la vitamina B9 o acido folico, costituisce un altro valido sostegno per la riduzione dello stress e dei disturbi correlati. La vitamina B9 non può essere accumulata nell’organismo, ma deve essere regolarmente assunta attraverso l’alimentazione o integrazione. In condizioni di stress eccessivo in cui l’organismo tende a consumarne maggiori quantità causando irritabilità e tensione nervosa, svolge un ruolo chiave nella produzione del materiale genetico (Dna, Rna) e degli amminoacidi necessari per la crescita cellulare. È di conseguenza fondamentale per un corretto funziona-

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N

di Marco Melosi, presidente Anmvi

veterinaria

Rubrica a cura di Associazione Medici Veterinari Italiani

ovità

digitali

Considerazioni sulla ricetta veterinaria elettronica, in partenza dal gennaio 2019

La ricetta veterinaria elettronica, grande novità del momento, ha in realtà una lunga storia. L’idea di tracciare per via informatica i farmaci veterinari risale al 2006, quando l’Italia recepì il Codice europeo dei medicinali veterinari. La prima pietra, però, venne posata nel 2013, con una prima tracciabilità sperimentale che coinvolgeva solo le aziende farmaceutiche e i grossisti. Trasparenza, si disse, e poi lotta alle contraffazioni e alle filiere illegali. Nel 2015 vennero coinvolti i medici veterinari degli allevamenti e fu la vera svolta. Fu allora, infatti, che iniziò a prendere forma il primo modello di prescrizione veterinaria digitale culminato, a distanza di quasi tre anni, in quello che andrà a regime dal primo gennaio 2019. Nel mezzo c’è stato un grande lavoro di sperimentazione, non privo di sorprese e di battute d’arresto, durante il quale abbiamo potuto osservare da vicino lo sviluppo della digitalizzazione della filiera del farmaco veterinario, dall’Aic fino alla somministrazione.

L’ITER Non si è trattato solo di traslare dall’analogico al digitale il gesto prescrittivo, perché l’informatizzazione ha comportato una profonda (e benefica) riflessione sul significato stesso della ricetta, della scelta e della responsabilità terapeutica del medico veterinario.

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Non a caso, si è cominciato dal settore degli animali produttori di alimenti destinati al consumo umano, un settore dove il tema dell’antibiotico-resistenza si è fatto sempre più scottante, fino a diventare una priorità sanitaria globale. L’uso prudente del medicinale veterinario (e, ricordiamolo, del mangime medicato) è particolarmente avvertito dai medici veterinari degli allevamenti, che si sono accostati alla ricetta elettronica con una consapevolezza professionale encomiabile, facendo da testa d’ariete per il modello che sarebbe stato poi adottato dal settore degli animali non produttori di alimenti. E qui è arrivata la sorpresa: fino a un anno fa, la ricetta veterinaria elettronica era considerata da tutti come una innovazione applicabile solo alle prescrizioni destinate agli animali da reddito, poi, a ottobre del 2017, è stata annunciata la sua estensione anche ai trattamenti farmacologici negli animali da compagnia. Il fulmine a ciel sereno ha certamente spiazzato i medici veterinari, ma forse anche gli stessi legislatori: improvvisamente si spalancava un mondo di milioni di proprietari e di famiglie italiane, con le quali rapportarsi in modo nuovo, e soprattutto milioni di animali da compagnia, dal cane al rettile d’affezione, bisognosi di medicinali veterinari. Ebbene sì, gli animali non tradizionali sono in aumento e anche le specie non convenzionali (naturalmente


veterinaria legalmente detenute) vanno curate e non sfuggono al principio one health. Anche nel settore dei pet, misurandoci attivamente con la sperimentazione della ricetta elettronica, è emerso che non si trattava solo di traslare la prassi abituale dalla carta al computer, ma che il sistema informatizzato costringeva a una implementazione ragionata del modello digitale. Se c’è un aspetto positivo di tutta questa innovazione è senza dubbio l’aver potuto (ri)costruire il ragionamento prescrittivo, riproducendo nell’ambiente digitale una base logica di comportamento professionale che aiuterà il medico veterinario a una emissione ragionata della propria ricetta, con la tecnologia che contribuirà all’eliminazione degli errori formali di prescrizione. Se le tecnologie non aiutano non servono, per questo lo sforzo compiuto dalla nostra associazione è sta-

to di trarre il più possibile vantaggio da questo inevitabile cambio di pelle.

PER UNA VERA SVOLTA Certamente si tratta di un mutamento epocale, complesso per tutti gli attori della tracciabilità del medicinale veterinario, al punto da richiedere svariati differimenti temporali. L’entrata a regime avverrà il primo gennaio 2019 e da quel momento, risulterà ancora più evidente l’importanza della collaborazione tra il medico veterinario e il farmacista. Concorreremo ad alfabetizzare i cittadini-proprietari e a costruire la Smart Nation, direbbe qualcuno; ma non perdiamo di vista il rapporto umano che ci caratterizza come professione sanitaria, teniamoci stretti a quel buon senso pratico che nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituire. Ce lo aspettiamo da tutti.

la vera sorpresa è stata l’estensione del provvedimento al mondo degli animali da compagnia In definitiva, siamo favorevoli alla ricetta veterinaria elettronica? Non siamo certamente tra quelli che si erano messi in fila per averla, siamo però sicuramente tra quelli che hanno fatto in modo - e continueranno a farlo - che sia davvero un valore aggiunto e una semplificazione per tutti. Intanto, teniamo a mente che stampare su carta una copia della ricetta elettronica non è vietato. Aiutiamoci e aiutiamo il nostro cliente.

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galenica

O

di Luca Guizzon

pzione

citrullina Terapia sostitutiva in patologie pediatriche con difetto del ciclo dell’urea e intolleranza alle proteine con lisinuria

La citrullina è un aminoacido che deriva il suo nome dal frutto nel quale è stato isolato per la prima volta: il Citrullus lanatus (ovvero, l’anguria). Sintetizzata a partire dall’ornitina o per idrolisi dall’arginina, la citrullina è un aminoacido coinvolto nel ciclo dell’urea. Viene utilizzata sia in caso di astenia, sia in patologie più complicate sia in anomalie nel ciclo dell’urea. In alcuni casi, si può utilizzare anche nel caso di intolleranza alle proteine con lisinuria. Questa situazione si presenta quando un bambino è svezzato e i sintomi possono variare da vomito ricorrente o diarrea, fino a shock o coma dopo un pasto ricco di proteine. Altri sintomi sono il

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Altro utilizzo è nei casi di sarcopenia o afrallentamento di crescita, proteinasi degli faticamento muscolare, in quanto precuralveoli polmonari e malattie renali. Infine, sore dell’arginina, che a sua volta può possono presentarsi anche anormalie aumentare la produzioematologiche come ne di NO. Infatti, per anemia e leucopenia. IL CONSUMO questo scopo la somSe nel trattamento acuAPPROPRIA TO ministrazione per via to si utilizza arginina orale di arginina non per via endovenosa per RISULTA ha dimostrato effetti bloccare la produzione BEN soddisfacenti nell’audi specie ammoniacali, TOLLERATO mento di sintesi di NO. la prevenzione della DA ADULTI Cosa che invece ha dicomparsa e il trattaE BAMBINI mostrato la citrullina, mento a lungo termine per un miglior assorbiprevede la somminimento. La supplementazione riesce a ristrazione di citrullina e farmaci scavenger durre la pressione arteriosa, oltre a delle specie azotate.


DATA LIMITE DI UTILIZZO Sei mesi, ma solo qualora il periodo di validità residuo di ogni componente lo consenta. Altrimenti il 25 per cento della validità.

galenica

impieghi a lungo termine e per le donne in gravidanza o allattamento. n gravidanza e allattamento il consumo di questo aminoacido mediante una varia e corretta alimentazione risulta sicuro, è bene invece evitare l’assunzione di integratori a base di questa sostanza dal momento che non sono ancora noti gli eventuali effetti dovuti a un consumo di quantità maggiori di citrullina.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO La valutazione del rischio secondo il protocollo Sifap assegna un rischio mediobasso alla preparazione.

PREPARAZIONE Materiali: cilindro graduato, incapsulatrice, mortaio, pestello. Citrullina: 300 mg. Eccipienti: qb. Nel cilindro trasferire la quantità totale di principio attivo da utilizzare, quindi addizionare eccipiente fino ad arrivare ad un volume confacente il tipo di capsule da impiegare. Per esempio, per 100 capsule tipo 0 il cilindro dovrà arrivare a 68 ml. Levigare quindi su mortaio con il pestello fino a omogeneità. Dopo aver preparato l’incapsulatrice si procede quindi al riempimento delle capsule.

CONTROLLI DI QUALITÀ

migliorare la resistenza allo sforzo nei pazienti trattati.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE La citrullina è utilizzata per la terapia sostitutiva in patologie pediatriche con difetto del ciclo dell’urea e intolleranza alle proteine con lisinuria o, in alternativa all’arginina, nel trattamento dell’iperammoniemia causata da anomalie nel ciclo dell’urea.

Disponendo di una bilancia elettronica sensibile al milligrammo (terza cifra decimale), si può rapidamente effettuare il saggio dell’uniformità di massa su un campione significativo, per esempio il 10 per cento delle capsule realizzate. Si opera prendendo a caso dieci capsule, queste si pesano ottenendo il peso x che diviso per dieci (cioè il numero delle capsule pesate) darà m definito peso medio. Si pesano quindi una a una le dieci capsule prescelte e nessuna deve risultare con un peso esterno al valore m ± 10%. Esempio: le dieci capsule prescelte pesano 3,5 g. Tale valore diviso per 10 dà 350 mg, cioè il peso medio m. Pesando una a una le dieci capsule nessuna deve avere un valore esterno a m ± 10%, cioè nessuna deve avere un peso maggiore di 385 mg, né minore di 315 mg, ma tutte devono essere comprese nell’intervallo 315/385.

CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE

MODALITÀ D’USO E POSOLOGIA

Il consumo appropriato di citrullina risulta ben tollerato sia dagli adulti che dai bambini. Mancano dati di sicurezza per

I dosaggi variano in genere da 100 ai 250 mg/kg/die secondo il protocollo prescritto dal medico.

ETICHETTA Ragione sociale, indirizzo e telefono della farmacia. Nome del medico e nome del paziente (ove riportato dal medico). Prep. n. desunto dal numero attribuito alla ricetta. Data... , utilizzare entro il ... Composizione q uali-q uantitativa completa di principio attivo ed eccipienti (se la farmacia adotta il Dm 18 novembre 2003 “Procedure semplificate”); quali-quantitativa dei principi attivi e qualitativa degli eccipienti (qualora la farmacia segua le Procedure integrali, come previsto dalle Nbp). Posologia come indicata dal medico. Prezzo di vendita scorporato in sostanze, onorario, costo del recipiente.

TIPO DI RICETTA Ricetta ripetibile, validità sei mesi.

ADEMPIMENTI DEL FARMACISTA Il farmacista conserva ordinatamente, per i sei mesi successivi alla spedizione copia della ricetta dove avrà apposto timbro, data di spedizione e prezzo praticato.

FONTI Nunes V, Niinikoski H., “Lysinuric Protein Intolerance”, GeneReviews [Internet]. Seattle (WA): University of Washington, Seattle; 1993-2018. | Allerton TD, Proctor DN, Stephens JM, Dugas TR, Spielmann G, Irving BA., “l-Citrulline Supplementation: Impact on Cardiometabolic Health”, Nutrients. 2018 Jul 19;10(7). pii: E921. doi: 10.3390/nu10070921.

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farmacologia

A

di Carla Carnovale, Pharmacovigilance Service, Unit Clinical Pharmacology, Department of Biomedical and Clinical Sciences, University Hospital “Luigi Sacco”, University of Milan

ssociazioni da

verificare Paracetamolo durante la gravidanza e rischio di deficit di attenzione e iperattività

Oltre l’85 per cento delle donne in gravidanza assume farmaci; tra questi, il paracetamolo rappresenta in assoluto quello più comunemente utilizzato (dopo le vitamine) durante l’intero periodo di gestazione1. Secondo alcuni studi in merito, circa il 70 per cento delle donne americane e il 60 per cento di quelle europee assume il farmaco abitualmente per il trattamento della febbre e del dolore durante la gravidanza. Sebbene sia in grado di attraversare la barriera placentare, le evidenze scientifiche a oggi disponibili ne attestano un ottimo profilo di efficacia e tollerabilità anche in questa delicata fascia della popolazione2; alle dosi tera-

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peutiche (<4 gr/die), è infatti ampiamente considerato il farmaco antipiretico e analgesico di prima scelta tra le donne in attesa. In base a quanto riportato sul portale ufficiale dell’Aifa (sezione specifica dedicata ai farmaci in gravidanza)3, l’assunzione dell’analgesico durante il primo e secondo trimestre di gravidanza non è stata associata a un aumento di anomalie congenite nei nati esposti al farmaco, rispetto a quanto ci si attendesse4. Tuttavia, alcuni studi epidemiologici hanno individuato un aumento del rischio di insorgenza di gastroschisi (difetto di formazione della parete addominale che generalmente interessa circa 1 su

10.000/20.000 nati vivi e, che in oltre il 90 per cento dei casi è risolvibile con un intervento chirurgico) e di criptorchidismo (alterazione del funzionamento del testicolo che può comportare problemi di sterilità e incrementare il rischio di tumori maligni in questa sede) in feti o neonati esposti a sostanze analgesiche in combinazione (paracetamolo, pseudoefedrina, aspirina e altri Fans) durante i primi due mesi di gravidanza. A causa dei possibili fattori confondenti presenti negli studi a oggi disponibili (responsabili di una non attendibilità del dato), i risultati necessitano tuttavia di ulteriori e specifici approfondimenti.


FARMACOLOGIA Recenti studi su vasta scala hanno inoltre segnalato una possibile associazione tra l’assunzione a lungo termine (più di ventotto giorni) o cronica del paracetamolo in vari periodi di gravidanza e l’insorgenza del Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd), disturbo evolutivo dell’autocontrollo che include difficoltà di attenzione e concentrazione. Anche in questo caso, i risultati ottenuti in tali studi sono tuttavia oggetto di valutazione critica (in relazione soprattutto alla possibile presenza di fattori confondenti) e necessitano di essere confermati mediante studi prospettici5. Proprio allo scopo di far luce

sulla possibile correlazione causale, di recente è aumentato considerevolmente il numero di studi (con conseguente disponibilità di ulteriori evidenze scientifiche) focalizzati sulla delicata tematica.

ADHD, I PRIMI SEGNALI DI ALLARME L’Adhd è un disturbo neurobiologico a esordio infantile caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che complica in modo estremamente considerevole (nei casi più gravi, impedisce) il normale sviluppo, l’integrazione e l’adattamento sociale di chi ne è affetto. Insorge ti-

picamente nei bambini (range tra il 3 e il 5 per cento) e in una percentuale di casi compresa tra il 30 e il 50 per cento, i soggetti continuano a manifestare i sintomi anche in età adulta6. Le prime allarmistiche evidenze sono state riportate nel 2013 sull’illustre rivista scientifica Jama Pediatrics, nella quale per la prima volta è stato segnalato un aumento del rischio di insorgenza di sintomi correlati alla Adhd in bambini nati da madri che durante la gravidanza avevano assunto paracetamolo7. I ricercatori danesi hanno arruolato una coorte di 64.322 coppie madre/figlio (inseriti nel registro Danish Natio-

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farmacologia nal Birth Cohort) nel periodo 1996-2002. L’uso del paracetamolo è stato valutato prospetticamente tramite tre interviste telefoniche computerizzate sia durante la gravidanza sia sei mesi dopo il parto. Tramite i Registri amministrativi-sanitari nazionali è stato possibile recuperare specifiche informazioni sulle prescrizioni erogate e sulle diagnosi effettuate in ambito ospedaliero relativi alla coorte arruolata nello studio. Più della metà di tutte le madri ha riferito di aver fatto uso di paracetamolo durante la gravidanza. L’esposizione all’analgesico durante la gravidanza ha determinato un incremento del rischio di assunzione di farmaci prescritti per il trattamento della Adhd (tra cui il metilfenidato) e un’aumentata probabilità di disturbi ipercinetici (forma grave di Adhd) nella prole dei neonati esposta al farmaco (intorno al settimo anno di età). Sebbene tali risultati fossero comprensibilmente di notevole impatto clinico, poco tempo dopo, è stato pubblicato sullo stesso numero della rivista, un altro studio che evidenziava alcune debolezze della ricerca8. Il disegno correlazionale dello studio che ha sollevato il segnale non ha consentito di effettuare una diretta e attendibile correlazione causale farmaco-Adhd; pertanto, si raccomandava di utilizzare estrema cautela nell’interpretazione di quanto emerso, almeno fino a una successiva estensione e replicazione dei risultati. Pochi mesi dopo, un altro gruppo di ricercatori ha tentato di far luce sull’argomento9 replicando lo studio (e contestualmente ap-

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Febbre in gravidanza La gravidanza determina sempre un rialzo della temperatura corporea rispetto a quella basale (dell’ordine di qualche decimo); l’elevata produzione di progesterone comporta infatti una dilatazione dei vasi e dei capillari sanguigni che si traduce in maggior calore corporeo, compreso di solito tra i 3 e i 5 decimi. L’aumento termico che compare fin dall’inizio della gestazione costituisce uno dei segnali caratteristici. La nuova temperatura fisiologica che si instaura nel periodo della gravidanza in certi casi può raggiungere i 37,1 o 37,2 gradi; in base alla nuova temperatura basale la donna in attesa potrà capire quando è in corso un vero e proprio episodio febbrile. Un forte rialzo termico durante la gestazione (superiore a 38 o 38,2 gradi) rappresenta un problema per il feto.

portando delle migliorie nel disegno sperimentale; tra cui l’inclusione di ulteriori covariate che avrebbero potuto inficiare i dati). Anche in questo caso i bambini di madri che hanno usato paracetamolo durante la gravidanza hanno manifestato un aumentato rischio di Adhd a 7 e 11 anni, rafforzando la tesi che l’esposizione al paracetamolo in gravidanza incrementa il rischio di comportamenti simili all’Adhd.

Nel primo trimestre di gravidanza l’iperpiressia influisce sul corretto sviluppo del sistema nervoso fetale; nel secondo trimestre può determinare un aumento del rischio di aborto; mentre nel terzo può causare la comparsa di contrazioni dell’utero e aumentare il rischio di parto pre-termine. Se non adeguatamente trattata, la febbre alta può dunque avere delle gravi ripercussioni su sulla madre e sul feto. Sebbene l’iperpiressia sia prevalentemente correlata a un fenomeno infettivo, la terapia farmacologica dovrebbe essere messa in atto dopo una diagnosi eziologica. Il paracetamolo rimane il farmaco di prima scelta in gravidanza, in quanto privo di controindicazioni. È tuttavia opportuno evitare la concomitante somministrazione di pseudoefedrina, aspirina o altri Fans.

ULTIME EVIDENZE IN MERITO Più recentemente, nel 2017, secondo quanto riportato dal gruppo di ricerca norvegese che ha condotto lo studio (i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Pediatrics), l’abuso di paracetamolo in gravidanza provocherebbe un aumento del rischio di insorgenza di Adhd nel nascituro10. Le analisi effettuate su un campione costituito da 113.000 coppie madre/figlio hanno


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rilevato che le madri che hanno assunto paracetamolo solo durante un trimestre hanno un aumento della probabilità di avere un figlio con Adhd del 7 per cento. Tale rischio aumenterebbe al 22 per cento tra le donne che assumono il medicinale per due trimestri e fino al 27 per cento se il farmaco viene utilizzato nel corso di tutta la gravidanza, anche dopo aggiustamento per indicazioni d’uso, rischio familiare di Adhd e altri potenziali fattori confondenti. L’uso a breve termine, invece (inferiore agli otto giorni), non sarebbe stato associato all’aumento del rischio di Adhd, con una probabilità di avere figli con il disturbo del 10 per cento inferiore rispetto alle madri che non usavano il farmaco. Sebbene le ricerche descritte abbiano i limiti relativi alla natura osservazionale e retrospettiva degli studi, nell’insieme sembrano suggerire che effettivamente il paracetamolo possa avere effetti sullo sviluppo del bambino (tale effetto sembra essere correlato alla durata dell’esposizione). Ulteriori studi sono comunque necessari per confermare le evidenze attualmente disponibili. Ancor più recentemente (aprile 2018), è stata pubblicata la prima interessantissima metanalisi volta ad analizzare criticamente tutte le evidenze scientifiche in merito all’argomento a oggi disponibili, per tentare di far chiarezza sulla qualità e quantità delle evidenze a supporto della correlazione farmaco-Adhd11.

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Sono stati analizzati i risultati provenienti da sette studi retrospettivi di coorte (per un totale di 132.738 coppie madre/figlio) con un follow up medio di 6,7 anni. L’uso prolungato del paracetamolo (superiore a un mese) nelle donne in gravidanza ha determinato un aumento del rischio di Adhd nella prole pari al 30 per cento. Tutti gli studi inclusi nella revisione critica hanno accertato la tempistica di assunzione del farmaco, la durata e in che periodo della gravidanza fosse la madre, prendendo in considerazione anche possibili covariabili, quali l’età della madre all’epoca della gravidanza. Gli autori hanno rilevato che, all’aumentare dell’età della madre, cresceva l’associazione tra farmaco e condizione clinica. I risultati vanno interpretati con estrema cautela, in quanto la revisione della letteratura ha analizzato i dati provenienti da studi di natura osservazionale (suscettibili a diverse potenziali fonti di pregiudizio) e molto eterogenei tra di loro (soprattutto in riferimento alla durata dell’esposizione e nella valutazione dei risultati). La febbre alta e prolungata tra le gestanti è tra l’altro dannosa di per sé; quindi le eventuali complicanze potrebbero essere state generate dal problema medico in corso piuttosto che dal farmaco. Seppur significativi e degni di nota, tali dati non comporteranno modifiche alle linee guida attuali relative all’uso del paracetamolo in gravidanza.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1. Werler MM, Mitchell AA, HernandezDiaz S, Honein MA. “Use of over-thecounter medications during pregnancy”. Am J Obstet Gynecol. 2005;193(3, pt 1):771-777. | 2. Kennedy D. “Analgesics and pain relief in pregnancy and breastfeeding”. Aust Prescr 2011; 34: 8-10. | 3. http://www.farmaciegravidanza.gov. it/content/paracetamolo. Data di accesso: 3 luglio 2018. | 4. Rebordosa C, et al. “Acetaminophen use during pregnancy: effects on risk for congenital abnormalities”. Am J Obstet Gynecol 2008; 198: 178. e1-7. | 5. http://www.farmaciegravidanza.gov.it/content/paracetamolo. Data di accesso: 3 luglio 2018. | 6. Linnet KM, Wisborg K, Agerbo E, Secher N-J, Thomsen PH, et al. (2006) “Gestational age, birth weight, and the risk of hyperkinetic disorder”. Arch Dis Child 91: 655660. | 7. Liew Z, Riutz B, Rebordosa C, Lee PC, Olsed J. “Acetaminophen use during pregnancy, behavioural problems, and hyperkinetic disorders”. Jama Pediatr. 2014 Apr;168(4):313-20. | 8. Cooper M, Langley K, Thapar A. “Antenatal acetaminophen use and attention-deficit/ hyperactivity disorder: An interesting observed association but too early to infer causality”. Jama Pediatr. 2014 Apr;168(4):306-7. | 9. Thompson JM1, Waldie KE2, Wall CR3, Murphy R4, Mitchell EA1; “ABC study group. Associations between acetaminophen use during pregnancy and ADHD symptoms measured at ages 7 and 11 years”. PLoS One. 2014 Sep 24;9(9):e108210. | 10. Eivind Ystrom, Kristin Gustavson, Ragnhild Eek Brandlistuen, et al. “Prenatal Exposure to Acetaminophen and Risk of ADHD”. Pediatrics. 2017 Nov;140(5). | 11. Masarwa R, Levine H, Gorelik E, Reif S, Perlman A, Matok I. “Prenatal Exposure to Acetaminophen and Risk for Attention Deficit Hyperactivity Disorder and Autistic Spectrum Disorder: A Systematic Review, Meta-Analysis, and Meta-Regression Analysis of Cohort Studies”. Am J Epidemiol. 2018 Apr 24.

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il libro

a cura della redazione

Per la salute

pubblica

Sapere “comunicare i vaccini” è un imperativo categorico in tempi di fake news e pericolose sottovalutazioni del pericolo

«Questo libro si pone la finalità ambiziosa di stimolare gli igienisti, i pediatri, gli assistenti sanitari, gli operatori sanitari a vario titolo impegnati nelle attività vaccinali, i divulgatori scientifici e i cittadini interessati o cultori della specifica tematica, ad accrescere conoscenze e competenze relative alla comunicazione del rischio in ambito vaccinale». Come si può dedurre da questo frammento dell’Introduzione si tratta di un volume che ha il suo pubblico di elezione negli addetti ai lavori del settore sanità ma in realtà si rivolge a tutti i cittadini. Si potrebbe parlare di un instant book, vista la stretta attualità dei temi trattati, ma dell’instant book non ha la brevità e (spesso) la frettolosità. Qui siamo di fronte a un lavoro molto articolato, cui hanno partecipato numerosi collaboratori, coordinato da quattro esperti, dirigenti della sanità pubblica ed esponenti nel mondo accademi-

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co. Ne è derivata una pubblicazione che ha, per così dire, un carattere pedagogico, insegna a trattare un argomento così delicato nel modo più corretto, sfatando le cosiddette fake news, che altro non sono che le dicerie, le superstizioni e le opinioni antiscientifiche che hanno sempre caratterizzato l’approccio “popolare” ai progressi della medicina. Nel caso specifico, il paradosso è che oggi ci sono Paesi di quello che una volta si chiamava “terzo mondo” nei quali si muore per la carenza di vaccini, mentre le società ricche si concedono un lusso in più: quello di mettere in discussione uno strumento di prevenzione ormai consolidato. Molti genitori, di certo in buona fede, hanno oggi perso la consapevolezza dei danni che il calo delle coperture vaccinali può causare a livello socio-sanitario. Anche un libro può servire a invertire la tendenza.

COMUNICARE I VACCINI PER LA SALUTE PUBBLICA Daniel Fiacchini, Giancarlo Icardi, Pier Luigi Lopalco, Michele Conversano Edra, 2018, pp. 219


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Legale

L La haloterapia può essere praticata in un centro benessere gestito da una farmacia?

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a cura dello studio dell’avvocato Bruno Riccardo Nicoloso, Firenze-Roma (b.r.nicoloso@tin.it)

a grotta

del sale Non è certo questa la sede per una diEsclusa la riconduzione dell’attività tra le squisizione sulla valenza della haloteraterapie sanitarie, la fattispecie deve essepia, ov vero del l ’ a s sorbi ment o d i re ascritta non già alla concessione saniparticelle saline in riva al mare ovvero taria per l’esercizio della farmacia delle particelle salmastre naturali che si nell’area della salute, ma in quella dell’aupuò sviluppare per il relativo microclima torizzazione commerciale nell’area del sapresente nelle stazioni balneari e nelle lutare della farmacia. In tale ambito deve gallerie di sale, ma che può essere realizessere ricondotta la haloterapia, mediante zato artificialmente la predisposizione di una nei centri benessere cabina all’interno dei lonon mediante micronizzacali della farmacia ovvetrattandosi tori di salgemma ioro di una “grotta del sale” nizzato e disperso in un centro benessere in di terapia nell’ambiente o diffulocali a questa adiacenti. di valenza so all’interno di cabiSi può così ragionevolmedica ne costruite ad hoc mente ritenere che sia non può allo scopo di ottenere applicabile a tale strutturientrare un benessere per la ra la disciplina dei centri salute e principalbenessere allocati all’innel novero mente per le vie reterno o all’esterno della dei servizi spiratorie. farmacia e che questi siin farmacia R imane invece un ano riferibili a un soggetpunto fermo la consito ter zo r ispetto al derazione che non si tratta in nessun catitolare di farmacia che gli affitti dei locali so di una terapia di valenza medica, se traendo profitto del passaggio di un’utenpur alternativa, che possa ricondurre la za altrui e dall’impiego di prodotti salutari relativa attività in un ambito sanitario, e vendibili dalla farmacia ovvero che siano così tale da mettere in discussione che riferibili allo stesso titolare della farmacia. possa rientrare tra i “servizi” previsti in Nel primo caso, la struttura non ricade farmacia dall’articolo 11 della Legge n. nel divieto della adiacenza degli studi 69/2009, tanto meno in relazione all’artimedici alla farmacia, che è vietata colo 1, comma 2, del Dlgs n. 153/2009 dall’articolo 45 del R.D. n. 1706/1938; con le specifiche prescrizioni previste da mentre ogni problematica relativa allo D. Minisan 16 dicembre 2010. svolgimento della relativa attività ricade


Legale sul gestore e residua al titolare della farmacia il solo approntamento di locali idonei secondo la normativa di livello regionale e comunale che ne disciplina i requisiti. Nel secondo caso, a prescindere della idoneità dei locali della struttura, la relativa attività è riconducibile tra le attività imprenditoriali della farmacia nel contesto della autorizzazione commerciale per il suo esercizio nell’area del salutare, che è complementare, come s’è detto, alla concessione sanitaria per il suo esercizio nell’area del farmaco. Nell’una come nell’altra delle

ipotesi è comune, come s’è detto, l’idoneità dei locali e, tra l’altro, il rispetto della normativa sulla privacy.

CENTRO BENESSERE Sgomberato il campo da una forzata riconduzione dell’attività di haloterapia tra i servizi che possono essere svolti in farmacia a norma dell’articolo 11 della Legge n. 69/2009, rimane il problema dell’attivazione della procedura per l’esercizio di tale attività da parte del titolare della farmacia in locali, nella fattispecie, esterni alla farmacia e quello della richiesta del nulla osta

igienico-sanitario per il suo avvio da parte dello stesso titolare della farmacia. Una sentenza del Giudice amministrativo (Tar del Lazio, Roma, Sezione seconda, 20 maggio 2013, n. 5036, passata in giudicato) ha risolto, in senso favorevole entrambe le questioni con riferimento alla ben più articolata ipotesi di un centro estetico in farmacia. La citata sentenza ha ritenuto che «sebbene la disciplina regolamentare (nel contesto dell’articolo 1 della Legge n. 1/1990: nde) non preveda espressamente la possibilità di esercizio dell’attività di estetista presso le farmacie, non può annettersi a

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tale mancata previsione una valenza ostativa a detta possibilità, dovendo ritenersi l’elenco delle attività presso i cui locali può essere svolta l’attività di estetista di carattere meramente esemplificativo, e non esaustivo, tenuto conto della locuzione di chiusura, ivi contenuta, riferita ad “altre strutture similari”, che attesta la natura non tassativa dell’elencazione e il carattere aperto della tipologia di attività che possono essere svolte congiuntamente con quella di estetista». Di tal che «posto che sia le farmacie che i centri commerciali sono accomunati dalla vendita di farmaci, non si vede per quale ragione solo all’interno dei primi sarebbe consentita l’attività di estetista, e non nelle farmacie, non potendo ravvisarsi alcuna incompatibilità o interferenza tra tale ultima attività e quella sanitaria cui la farmacia è deputata in via principale». In tutto questo viene invocata «la ratio di liberalizzazione delle attività commerciali sottesa alla normativa primaria nel tempo sopravvenuta, come dettata dal decreto legge n. 138 del 2011, ai sensi del quale deve intendersi consentita qualsiasi attività economica privata non espressamente vietata dalla legge, e dal Decreto legge n. 201 del 2011, sulla cui base devono intendersi abrogate tutte le norme che impongono divieti e restrizioni alle attività economiche non adeguati o non proporzionati alle finalità pubbliche perseguite, con conseguen-

te necessità di adottare un’interpretazione macie, tanto meno nella logica che le equirestrittiva delle disposizioni che recano lipara ai centri commerciali, un tale dubbio, miti o divieti». pur superato della citata giurisprudenza, La normativa liberalizzante che viene citata non senza un’intrinseca forzatura (Punto prevede che le restrizioni all’accesso e all’eEffe n. 7/2014: Le bain), non può in ogni sercizio dell’attività econocaso riguardare l’attività mica devono, peraltro e a di haloterapia per la vanecessario stretto rigore, essere oglenza latamente salutare, il parere getto d’interpretazione reper non dire complemendel Servizio tare all’attività sanitaria strittiva «fermo restando quanto previsto per le prosvolta da una farmacia, di igiene fessioni» (articolo 3, comse pur in locali adiacenti, e ma 6, Dl n. 138/2011 in cui venga esercitata, sanità convertito nella Legge n. quando una farmacia della asl 148/2011) e impone che non può di certo essere «la limitazione sia funziocompetente concettualmente assiminale a ragioni d’interesse lata a un centro commerpubblico tra cui in particolare quelle conciale, quanto a un presidio sanitario che nesse alla tutela della salute umana» (articoospita anche un centro benessere in forma lo 5, comma 11, lettera a, Dl n. 138/2011 di “grotta del sale” per l’haloterapia a tutela convertito nella Legge n. 148/2011). della qualità della vita. Ora è pacifico che le farmacie, recte il sisteSu questa articolata premessa si articolama farmacia, quale unicum di professione, no gli adempimenti per ricondurre a caustruttura e servizio, afferisca una professiosa tipica l’intento pratico dell’allestimento ne svolta attraverso un’impresa che garandi una “grotta del sale” in locali adiacenti tisce un servizio pubblico e sociale a tutela la farmacia per cui svolgere l’attività di della salute umana, recte della qualità e haloterapia. della dignità di vita, attraverso la cura della Sotto questo profilo operativo la citata salute e la terapia del dolore, e che, in tale sentenza del giudice amministrativo, se ottica, è marginale l’indubbia natura impur riferita a un centro estetico, suggeriprenditoriale della relativa attività. sce e a maggior ragione nella fattispecie Ne consegue che, se pure si possa dubitadi un centro benessere, la richiesta di un re che la postulata liberalizzazione non parere igienico-sanitario sui locali e sulle possa essere applicata tout court alle farattrezzature della struttura organizzata per lo svolgimento dell’attività di haloterapia, da parte del Servizio di igiene e saniOcchiali da vedere per vedere: tà della Azienda sanitar ia locale Die Hebriden, opus 26 competente per territorio. A questo deve seguire l’attivazione, a norLa grotta del sale conduce inevitabilmente alla Fingalshohle di Felix Mendelsma del Decreto legislativo n. 222/2016 (desohon, composta dal musicista ventenne nel 1830 in occasione della visita alla creto Scia 2), di una Segnalazione certificata grotta di Fingal sull’isola di Staffa nell’arcipelago delle Ebridi al largo della codi inizio attività (Scia) con l’indicazione del sta occidentale della Scozia. La composizione, che viene catalogata come una responsabile della struttura, che si potrebbe ouverture, costituisce più propriamente un vero e proprio, pur breve, poema sinindividuare nella stessa persona del titolafonico (forse il primo, a tacere delle anteprime di Vivaldi nelle Stagioni ovvero di re/direttore della farmacia (se pure appare Haendel nei Reali fuochi d’artificio, della storia della musica). Essa esprime uno opportuno, per evitare latenti sovrapposiziostato d’animo romantico più che la descrizione di un luogo, se pure nel primo teni, l’indicazione di in un suo dipendente) ovma evochi l’impatto dell’ascoltatore/viaggiatore la potenza all’impatto con le vero nella persona del suo gestore. colonne basaltiche scavate nella roccia della grotta, per poi adeguarsi nel seLa valutazione della Scia deve venire rimescondo tema sul movimento delle onde del mare che le schiaffeggiano. sa al Comune di residenza e attuata sulla scorta del Regolamento comunale, se pur Appare esemplare la liricità dell’interpretazione che ne ha dato Sir John Eliot meramente indicativo della attività esercitaGardiner con la London Symphony. bili nella relativa struttura.

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In caso di

Spossatezza, tensione muscolare e crampi, Mag2

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LO STRESS È UNO, MA SI MANIFESTA IN MODI DIVERSI

Spossatezza, tensione muscolare e crampi sono sintomi che possono comparire quando situazioni di stress provocano un abbassamento della quota fisiologica di magnesio nell’organismo.1,2 Mag2, a base di magnesio pidolato ad alto assorbimento3,4, ripristina rapidamente il livello fisiologico di magnesio e aiuta a combattere questi sintomi.

1) Antonini L. et al.; Giornale italiano di ricerche cliniche e terapeutiche 1993; 14:74-786. 2) De Baaij, JHF et al.; Physiol Rev 2015; 95: 1–46. 3) Mag2 RCP. 4) Millart H. et al.; Magnesium-Bulletin 2/1982 Depositato ad AIFA: 31/08/2018 Codice Materiale: SAIT.MAG2.18.08.0706 Classe C bis - medicinale di automedicazione. RCP incluso. Prezzo a discrezione del farmacista.

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RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE MAG2 1,5 g/10 ml soluzione orale MAG2 2,25 g polvere per soluzione orale 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Un flaconcino contiene: Principio attivo: Magnesio pidolato 1,500 g (corrispondenti a 122 mg di ione Mg++) Eccipienti: saccarosio, metile p-idrossibenzoato sodico, propile p-idrossibenzoato sodico. Una bustina monodose di soluzione contiene: Principio attivo: Magnesio pidolato 1,500 g (corrispondenti a 122 mg di ione Mg++) Eccipienti: saccarosio, metile p-idrossibenzoato sodico, propile p-idrossibenzoato sodico. Una bustina contiene: Principio attivo: Magnesio pidolato 2,250 g (corrispondenti a 184 mg di ione Mg++) Eccipienti: saccarosio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1 3. FORMA FARMACEUTICA Soluzione orale. Polvere per soluzione orale. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Stati carenziali di magnesio. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Solo per adulti: 3 flaconcini o 3 bustine monodose di soluzione o 2 bustine di polvere al giorno. Nei bambini, la posologia potrà essere stabilita dal medico previamente consultato. Attenzione: usare solo per brevi periodi di trattamento. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 30 mL/min). Da non somministrare nei soggetti sottoposti a terapia digitalica. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego In pazienti con insufficienza renale è necessario ridurre la posologia e monitorare la funzionalità renale e la magnesemia. È opportuno considerare la possibilità che in corso di trattamento si verifichi depressione dell’attività cardiovascolare e respiratoria. Ogni flaconcino di MAG2 soluzione contiene 3,5 g di saccarosio. Ogni bustina monodose di soluzione di MAG2 contiene 3,5 g di saccarosio. Ogni bustina di MAG2 polvere contiene 2,985 g di saccarosio. Se preso in accordo con la dose consigliata, l’assunzione giornaliera di saccarosio corrisponde a 10,5 g per i flaconcini e le bustine monodose di soluzione e 5,97 per le bustine di polvere. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio, o deficit di saccarasi-isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. MAG2 soluzione orale contiene p-idrossibenzoati: possono causare reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione La somministrazione di magnesio per via orale può determinare un ridotto assorbimento delle tetracicline, pertanto è raccomandabile di non somministrare MAG2 contemporaneamente a farmaci a base di tetracicline, ma di mantenere almeno 3-4 ore di distanza fra le due somministrazioni. I chinoloni devono essere somministrati almeno 2 ore prima o 6 ore dopo la somministrazione di prodotti a base di Magnesio per evitare interferenze con il loro assorbimento. Nel caso di somministrazione concomitante di prodotti a base di magnesio e colecalciferolo (vitamina D3) si consiglia il controllo della calcemia per evitare la possibile comparsa di ipercalcemia. Si sconsiglia l’uso concomitante di preparati contenenti sali di calcio o fosfato poiché tali prodotti impediscono l’assorbimento del magnesio. L’assunzione contemporanea di prodotti a base di magnesio con farmaci deprimenti il Sistema Nervoso Centrale può potenziare gli effetti sul SNC del magnesio e deve essere valutata attentamente. 4.6 Gravidanza ed allattamento È consigliabile che in gravidanza e allattamento l’assunzione del farmaco avvenga sotto controllo medico e nei casi di effettiva necessità. Il magnesio è considerato compatibile con l’allattamento. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Mag2 non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Rari disturbi digestivi, diarrea, dolori addominali. Sono stati segnalati casi eccezionali di intolleranza individuale al magnesio, che possono essere trattati con antistaminici per via orale o parenterale. 4.9 Sovradosaggio In seguito a somministrazione massiva di magnesio o durante il trattamento di pazienti con insufficienza renale grave sono stati riportati casi di ipermagnesemia. I sintomi osservati comprendono disturbi del ritmo cardiaco, depressione respiratoria e disturbi della trasmissione neuromuscolare. Il trattamento deve prevedere reidratazione con ripristino di una diuresi abbondante o diuresi forzata. In presenza di insufficienza renale è necessario il trattamento dialitico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: supplementi minerali; Codice ATC A12CC08. La somministrazione di MAG2, grazie alla pronta disponibilità del magnesio, assicurata dall’anione acido pidolico, fattore che favorisce l’ingresso del magnesio nella cel-

lula, consente di reintegrare rapidamente la quota fisiologica di magnesio a livello plasmatico e soprattutto a livello intracellulare, garantendo la terapia efficace del deficit di magnesio. Il magnesio ha un’attività farmacologica di tipo calcio-antagonista e svolge un ruolo stabilizzatore delle membrane cellulari consentendo lo svolgimento ottimale dei trasporti ionici transmembrana, del processo di contrazione muscolare e di conduzione nervosa. Inoltre, il magnesio, intervenendo come coenzima nelle reazioni che coinvolgono l’ATP, rappresenta un elemento essenziale per l’integrità cellulare e assicura le condizioni migliori per il corretto svolgimento dei processi metabolici. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Assorbimento L’assorbimento orale del magnesio avviene lungo tutto il tratto intestinale, con una netta prevalenza a livello del duodeno, e non supera il 50% della dose somministrata. Distribuzione Nell’uomo la somministrazione di MAG2 comporta un rapido innalzamento della magnesemia, che raggiunge una concentrazione massima 60-90 minuti dopo la somministrazione di una dose singola per os. Eliminazione Il magnesio è escreto per via urinaria con un modello cinetico a due compartimenti. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Tossicità acuta: Nel topo la DL50 è risultata superiore a 10 g/kg/os, 1 g/kg/i.p. e di circa 0,340 g/kg/e.v. Nel ratto la DL50 è risultata superiore a 15 g/kg/os e 1 g/kg/i.p. Tossicità cronica: Il Magnesio pidolato somministrato per 26 settimane nel ratto albino a dosi fino a 1 g/kg/die per os e fino a 3 g/kg/die/s.c. non ha provocato alcun effetto tossico. Nel mini-pig sono state ben tollerate dosi di 6-12 g/die/p.o. e di 6 g/die/e.v. per 26 settimane. Nel ratto e nel coniglio il Magnesio pidolato è risultato privo di attività teratogena a dosi fino a 1 g/kg/die per os e alla dose di 0,250 g/kg/die via sottocutanea. Nel ratto la dose di 0,150 g/kg/die/s.c. non ha causato tossicità peri e post- natale. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti MAG2 1,5 g/10 ml soluzione orale Saccarosio, aroma d’arancia, metile p-idrossibenzoato sodico, propile p-idrossibenzoato sodico, acqua. MAG2 2,25 g polvere per soluzione orale Saccarina sodica, acido citrico monoidrato, saccarosio, aroma di limone. 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità MAG2 1,5 g/10 ml soluzione orale: 3 anni. MAG2 2,25 g polvere per soluzione orale: 4 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Soluzione orale: Conservare a temperatura non superiore a 25°C. Polvere per soluzione orale: Nessuna precauzione per la conservazione. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Astuccio di cartone litografato contenente 20 o 40 bustine. Astuccio di cartone litografato contenente 20 flaconcini. Astuccio di cartone litografato contenente 20 bustine monodose in pet/al/pe da 10 ml. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione MAG2 1,5 g/10 ml soluzione orale: È opportuno agitare il flaconcino prima dell’uso. Per aprire il flaconcino ruotare la parte superiore e staccarla. Assumere il contenuto del flaconcino o della bustina tal quale o diluirlo in acqua. MAG2 2,25 g polvere per soluzione orale: Sciogliere il contenuto di una bustina in acqua. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Sanofi S.p.A. Viale L. Bodio/37/B - IT - 20158 Milano (Italia) 8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO MAG2 1,5 g/10 ml soluzione orale in flaconcini AIC 025519036 MAG2 2,25 g polvere per soluzione orale AIC 025519048 MAG2 2,25 g polvere per soluzione orale AIC 025519075 MAG2 1,5 g/10 ml soluzione orale in bustine monodose in pet/al/pe da 10 ml AIC 025519063 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Data della prima autorizzazione 1,5 g/10 ml soluzione orale: 16 luglio 1985 2,25 g polvere per soluzione orale: 18 luglio 1993 1,5 g/10 ml soluzione orale in bustine monodose: 01.04.2015 Data ultimo rinnovo: 30 aprile 2009 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO SETTEMBRE 2016 11. CLASSE DI RIMBORSABILITÀ: C-bis 12. REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO: OTC - Medicinale non soggetto a prescrizione medica da banco 13. PREZZO: Prezzo a discrezione del farmacista.


Spigolature

Eriona Gjinukaj

nuova Coo di Dompé Eriona Gjinukaj (nella foto) è stata nominata Chief operating officer di Dompé. Trentotto anni, due figli, laurea in Economia e commercio alla Sapienza” e Mba al Politecnico di Milano, nel 2005 fa il suo ingresso in Bain & Company dove matura una esperienza consolidata e riconosciuta a livello internazionale nel settore healthcare. A Gjinukaj viene affidato il compito di guidare il progetto di internazionalizzazione dell’azienda, focalizzato in ambito biotecnologico e già avviato con le sedi in Germania, Francia e Spagna a cui si è aggiunta - in seguito alla recente approvazione Fda della prima terapia per la cura della cheratite neurotrofica la subsidiary di San Francisco come base per la Dompé Us.. La nuova Coo coordinerà tutte le attività di Dompé, comprese quelle dell’headquarter italiano.

Sandoz premiata

ai SuperBrands Awards Sandoz, divisione del gruppo Novartis, è stata premiata per il quarto anno consecutivo ai SuperBrands Awards, unica tra le aziende farmaceutiche a registrare questo risultato. Una giuria di esperti di marketing e comunicazione assegna ogni anno i premi ai brand che hanno raggiunto valori di eccellenza in termini di qualità della propria offerta, affidabilità e capacità di distinguersi sul mercato: caratteristiche fondamentali di una marca per poter essere definita “super”. «Siamo orgogliosi che l’impegno di Sandoz nel favorire l’accesso alla cure, attraverso farmaci equivalenti e biosimilari di qualità e a valore sostenibile, sia stato nuovamente confermato ed è la riprova della fiducia che i pazienti ripongono nel nostro brand», dichiara Manlio Florenzano (nella foto), amministratore delegato di Sandoz., «Il nostro impegno per favorire e ampliare l’accesso alle cure e scoprire nuovi modi per migliorare e prolungare la vita delle persone è diventato una responsabilità riconosciuta».

Make up oncologico a Verona

Tornano gli appuntamenti autunnali del programma “Benessere ed estetica”, promosso da Federfarma Verona con il patrocinio dell’Azienda Ulss 9 Scaligera e dedicato alle pazienti oncologiche che desiderano tornare ad occuparsi anche della propria bellezza per recuperare serenità e autostima Si tratta di sette incontri gratuiti di quattro ore ciascuno che vedranno la partecipazione di 6/8 pazienti oncologiche per volta (con la possibilità di intervenire a un solo incontro per ciclo) durante i quali verranno offerti dalle esperte Apeo (Associazione professionale di estetica oncologica), consigli professionali personalizzati di trucco correttivo per esaltare la bellezza

delle donne in terapia ed avere anche l’occasione di confrontare in ambiente sereno non medicalizzato le esperienze accumulate durante il percorso terapeutico. Il calendario: San Bonifacio 9 e 10 ottobre dalle 14,30 alle 18,30 (Casa della Giovane); Bussolengo 11 e 14 ottobre dalle 14,30 alle 18,30 (sede comunale Villa Spinola); Legnago 10, 17 e 24 ottobre dalle 14,30 alle 18,30 (Circolo Auser). Le pazienti potranno iscriversi prenotandosi presso tutte le 239 farmacie di Federfar ma Verona oppure telefonando direttamente alla segreteria di Federfarma Verona: tel. 045 594774 (da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 15).

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Spigolature

Alphega Farmacia Italia e la Campagna del Nastro Rosa

Alphega Farmacia, network di farmacie indipendenti presente su tutto il territorio nazionale, si unisce ad Airc e promuove, per il mese di ottobre, una campagna di informazione e sensibilizzazione per aumentare la prevenzione del tumore al seno e la diagnosi precoce, fattore determinante per migliorare significativamente il tasso di sopravvivenza. Le farmacie Alphega aderenti all’iniziativa distribuiranno al pubblico materiale informativo e sosterranno concretamente la ricerca distribuendo, a fronte di una donazione minima di due euro, le spillette di Airc con il simbolo della campagna: un Nastro Rosa incompleto, per ricordare che la sfida più grande è rendere il tumore al seno curabile al 100 per cento. Il cancro al seno colpisce oggi una donna su otto nell’arco della vita ed è il tumore femminile più frequente. Si stima che in Italia in un anno vengano colpite circa 50.000 donne. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi negli ultimi vent’anni è passata dall’81 all’87 per cento.

Analisi tricologica in farmacia promossa da Vichy

Vichy Dercos, grazie a un accordo siglato con Sitri (Società italiana di tricologia) e TricoItalia (Associazione italiana di tricologia), a partire a partire dal mese di ottobre offrirà gratuitamente analisi tricologiche volte a consigliare la migliore strategia per la problematica identificata. L’expertise tecnico scientifica, unita a quella dermocosmetica di Vichy, saranno messe a disposizione dei consumatori in

oltre 2.800 farmacie italiane (l’elenco in www.vichy.it). Il servizio di analisi tricologica si svolgerà in soli cinque minuti da personale appositamente formato. A una prima fase di approfondimento sul bisogno del cliente, farà seguito la compilazione di un questionario atto a raccogliere maggiori informazioni sulla persona. Quindi si procederà all’esame tattile e visivo dei capelli, anche grazie

a l l ’ au s i l io d i u n a m ic ro c a mera appositamente creata. Infine, il consiglio del tecnico. Non si tratterà di una visita medica, ma di un primo approccio per consigliare i cosmetici più adatti a risolvere un problema o per indirizzare al medico tricologo.

Aurobindo attiva

in dermatologia Siglato nei giorni scorsi un accordo tra Aurobindo International e Novartis che riguarda 300 prodotti dermatologici attualmente gestiti da Sandoz: il valore della transazione è di circa un miliardo di dollari. Si prevede che la transazione si concluderà nel corso del 2019. Sandoz ha ceduto circa 300 prodotti, che nel primo semestre 2018 hanno sviluppato un fatturato di circa 600 milioni di dollari. L’accordo prevede anche il trasferimento di 750 dipendenti che si sposteranno da Hicksville, Melville, Wilson e Princeton (New Jersey) nelle sedi americane di Aurobindo. «Siamo l’azienda più attiva e dinamica sul mercato internazionale», commenta Massimo Versace (nella foto), country manager Aurobindo Pharma Italia, «sia in termini di performance globali sia nello sviluppo di nuovi mercati e nelle attività di merger and acquisition. Lo stile Aurobindo sta dimostrando in Europa, negli Usa e in Italia che entusiasmo, concentrazione sugli obiettivi e qualità assoluta dei processi e prodotti sono valori che vengono riconosciuti e ripagano in termini di posizionamento globale sul mercato».

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consigli

SENTIRSI BENE BELLEZZA E BENESSERE

La pelle chiede nuova giovinezza Quando lo stile di vita è frenetico e senza sosta, l’inquinamento e lo stress possono riflettersi nel modo in cui ti mostri al mondo, sia emotivamente che fisicamente. Collagene è un integratore alimentare con Collagene Idrolizzato, Vitamina C e L-Ornitina. Il collagene è presente naturalmente nel tessuto connettivo di pelle e articolazioni. La Vitamina C contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, alla formazione del collagene per la buona funzionalità di pelle e cartilagini e alla normale funzione psicologica. Perché per essere belli agli occhi del mondo non sempre basta l’armonia di un bel viso, è importante sentirsi bene e in equilibrio.

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naturesbounty.it | ottobre 2018 63


The Blind Spot

di Luca Pani, @Luca__Pani, University of Miami

L’alfabeto

della salute La Silicon Valley è una miniera di brevetti che rivoluzionano il concetto stesso di healthcare. Ma tutto questo, in Italia, ha una pallida eco Chissà se oggi, sapendo quale significato ha per davvero saper usare bene l’alfabeto, Pinocchio avrebbe venduto per quattro soldi l’abbecedario al rigattiere di panni usati. Deve essere stata la comprensione dell’importanza dell’abbecedario e dell’analisi delle parole quanto, nel 2014, ha spinto Google ad acquistare Deepmind Health, che all’epoca funzionava “solo” come una piattaforma per estrarre lettere e numeri dalle cartelle cliniche e trasformarli in servizi sanitari migliori e più veloci. Google sapeva che le parole non sono solo frasi vuote e sapeva che l’intelligenza artificiale di Deepmind poteva elaborare milioni di informazioni mediche in pochi minuti. Larry Page, il fondatore di Google, scrive proprio nella prima pagina di Alphabet (il suo fondo di investimento che si occupa di finanziare progetti straordinari) che non intendono essere un’azienda convenzionale. Quando hai la fortuna, come è capitato a me, di essere invitato a visitare il campus di Mountain View per parlare un po’ con quelli di Google-X (www.x.company) e vedere le loro invenzioni nel settore della salute umana, capisci come tutto questo sia assolutamente vero. Nessun’altra azienda nella Silicon Valley sta investendo così tanto in società collegate alla sanità come Alphabet che, negli ultimi cinque anni, ha depositato quasi duecento domande di brevetto relative al settore della salute umana. L’attività brevettuale è stata principalmente generata da Verily Life Sciences e proprio da DeepMind. I brevetti coprono invenzioni nel campo della predizione di malattie croniche come il diabete, l’uso del-

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la sensoristica e bioelettronica o le sale operatorie “intelligenti”. Verily - che è, senza dubbio, uno dei “germogli” meglio cresciuti di Google-X - usa, tra le altre cose, alcuni degli stessi algoritmi che alimentano il più famoso motore di ricerca del mondo per analizzare ciò che rende o mantiene le persone sane. Dato che la ricerca virtuale non basta e l’intelligenza artificiale ha sempre bisogno di dati veri di salute, nell’aprile del 2017, Verily ha annunciato l’arruolamento di diecimila persone sane per valutare nel corso di quattro anni, dati genetici, campioni di sangue, immagini mediche e altre informazioni, utilizzando un sensore unico montato su una lente a contatto digitale in grado di rilevare parametri biologici essenziali. Per chi ha il coraggio e l’umiltà di ammetterlo è assolutamente evidente che la me-

dicina e la biologia per come le abbiamo conosciute e studiate sono finite. Sebbene la ricerca su questo tipo di raccolta dati e sul successivo apprendimento automatico sia ancora nelle fasi iniziali, Google ha avviato una partnership con il Servizio sanitario nazionale del Regno Unito su diverse questioni. Per esempio, sta collaborando con il Nhs Foundation Trust del Moorfields Eye Hospital per migliorare le terapie oftalmiche in base all’analisi di dati predittivi e ha messo a disposizione di molti ospedali inglesi gli applicativi del suo fenomenale programma gestionale Streams. Ogni volta che parlo con questi colleghi e leggo di quello che fanno mi chiedo: ma in Italia quelli che amministrano il nostro Servizio sanitario nazionale lo sanno dove sta andando il loro (e il nostro, purtroppo) mondo?

PER APPROFONDIRE: Su Google in healthcare: www.businessinsider.com e www.digitalhealth.net/2017/12/google-deepmind-streams-royal-free/



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