Punto Effe n. 17/2018

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Anno XIX | N° 17 1 novembre 2018 | www.puntoeffe.it

Siamo sempre noi, semplicemente più grandi. Il 5 settembre 2018 CHEFARO PHARMA Italia è diventata PERRIGO Italia Srl.

PARLIAMONE Fondazione Farma Academy

MERCATO Il punto sull’automedicazione

Maria Teresa e Ornella Gianfrancesco

fARMACOLOGIA In tema di contraccezione

TRADIZIONE

difamiglia

Dermocosmesi, galenica e una grande attenzione alla formazione del personale. Due sorelle alla guida della farmacia Madonna della neve di Frosinone



Anno XIX | N° 17 1 novembre 2018 | www.puntoeffe.it

Siamo sempre noi, semplicemente più grandi. Il 5 settembre 2018 CHEFARO PHARMA Italia è diventata PERRIGO Italia Srl.

PARLIAMONE Fondazione Farma Academy

MERCATO Il punto sull’automedicazione

Maria Teresa e Ornella Gianfrancesco

fARMACOLOGIA In tema di contraccezione

TRADIZIONE

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Dermocosmesi, galenica e una grande attenzione alla formazione del personale. Due sorelle alla guida della farmacia Madonna della neve di Frosinone



www.msd-animal-health.it Materiale Riservato ai Sigg. Farmacisti - per ulteriori informazioni consultare l’RCP.


SOMMARIO

Editoriale| La centralità dello screening

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Controcorrente| Un futuro molto prossimo

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Innovazione | Non nel mio cortile

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Interventi| Vent’anni dopo

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Un farmacista a scuola| Alleati per la salute

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PARLIAMONe

FORMAZIONE | La Fondazione Farma Academy

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primo piano

LA BUONA GESTIONE | In quale contesto? 21

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ECHI DAL WEB | Una realtà in crescita

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INCONTRI | Maria Teresa e Ornella Gianfrancesco

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MERCATO | Il punto sull’automedicazione 30 COSMETICAMENTE | Una riforma necessaria 35

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VETERINARIA | Il Regolamento europeo

36

GALENICA | La soluzione di Lugol

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PROFESSIONE | Farmacia Oncologica 2019

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FARMACOLOGIA | Contraccezione ed epilessia

44

RUBRICHE Intervista a... | Di nuovo indipendenti

44

Farmanews | Nuove prospettive Il libro | A tutto tondo Legale | Perdita di chance? Spigolature Consigli The Blind Spot | L’ignoranza sapiente

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2

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Collaboratori Maurizio Bisozzi, Claudio Buono,

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novembre 2018 |

Produzione Walter Castiglione w.castiglione@lswr.it - Tel. 02.88184.222 Immagini Shutterstock, Thinkstock.

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Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione Per il periodo 1/1/2017 - 31/12/2017 Periodicità: Quindicinale Tiratura media: 10.519 Diffusione media: 9.660 Società di Revisione: RE.FI.MI. S.r.l.


NOVITÀ


editoriale

O

di Ludovico Baldessin, direttore editoriale di Punto Effe

ggi e

domani

Car-T è il tema di maggiore interesse nella comunità scientifica negli ultimi mesi: nuove terapie cellulari per la cura di linfomi e leucemia acuta. Alcune cellule del sistema immunitario vengono prelevate dal paziente, spedite oltreoceano, dove vengono geneticamente modificate in laboratorio per poter riconoscere le cellule tumorali, reinviate al centro e reinfuse nello stesso paziente nell’arco di 3-4 settimane. Terapie personalizzate: un’espressione che assume una valenza più pregnante, rispetto al passato recente, con terapie efficaci su soggetti con specifici geni, poiché la terapia è realmente individuale. Ma l’aspetto più saliente è che siamo all’alba di nuove terapie senza farmaco. È sicuramente presto per pensare a una medicina senza farmaci ma, in qualche modo, questo scenario non può non far riflettere sull’importanza delle prestazioni cognitive in farmacia: non è così lontano forse il giorno in cui “vestiremo” dispositivi che intervengono direttamente sul nostro sangue. L’evoluzione delle cure ma anche della domanda di salute - come spesso ci spiegano puntualmente dalle pagine di Punto Effe Luca Pani ed Erika Mallarini sta superando la nostra immaginazione. Altrettando chiaro appare, nelle politiche

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sanitarie dei Paesi occidentali, quanto siano indispensabili, per la sostenibilità dei sistemi e per raggiungere migliori risultati di cura, l’educazione alla salute, il supporto al paziente, lo screening e il monitoraggio dell’aderenza, la verifica dell’appropriatezza terapeutica. Il DiaDay 2018 è un nuovo importante passo per l’evoluzione e lo sviluppo delle prestazioni cognitive. L’adesione di oltre 6.000 farmacie testimonia un impegno concreto e convinto: un atto di fede nella capacità di essere i professionisti di cui la sanità di domani ha bisogno. E l’evoluzione del protocollo, che insiste non solo sullo screening ma anche sul monitoraggio dell’aderenza alla terapia, è la risposta intraprendente della farmacia alle linee tracciate dal Piano nazionale cronicità e ancora non pienamente concretizzate a livello territoriale. Ma oltre al valore professionale, sanitario e di immagine per la farmacia italiana, l’iniziativa risulta - nel coinvolgimento di centinaia di migliaia di cittadini - anche un momento di sintesi efficace dell’impatto sociale della farmacia: quel sostegno quotidiano offerto dal farmacista ogni giorno al cittadino che diventa evidente quando la categoria emerge coesa e armonica. In questo tumultuoso scenario di cambiamento la farmacia si può riconoscere nelle parole di Alan Kay, noto informatico statunitense: «Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo».

Il DiaDay 2018 e il futuro, lontano ma non troppo, di una medicina senza farmaci

L’editore, il direttore e tutta la redazione ringraziano l’amico Paolo Vintani per il bellissimo percorso condiviso e per le nuove entusiasmanti sfide che insieme affronteranno.



corrente

U

di Maurizio Bisozzi

n futuro

ortnoc

molto prossimo A FarmacistaPiù si è parlato anche di strumenti in grado di monitorare comportamenti e attitudini del paziente

Location di super lusso per l’edizione 2018 di FarmacistaPiù. L’Auditorium Parco della Musica di Roma ha spalancato sale, salette e saloni per accogliere l’appuntamento annuale con la professione. Evento organizzato dalla Fofi, con la presenza significativa dei vertici nazionali di Federfarma. Momento delicato, come sappiamo, anche se, passando da un momento all’altro, sono ormai un paio di lustri che la farmacia arranca in affanno. Tra scaloni imperiali punteggiati da graziose hostess, nell’affascinante struttura ideata da Renzo Piano, nelle sale impregnate dalla fragranza legnosa delle finiture, si è dibattuto, puntualizzato, progettato come evitare altre future legnate. La parola d’ordine è stata “compattezza nell’innovazione”: una categoria che ha ancora molto domani a patto che faccia fronte compatto non nella semplice difesa dell’esistente, ma nei progetti in grado di dare risposte efficaci alle domande di salute del decennio entrante. Non certo perché indegnamente moderato dall’autore di questo articolo ma, primus inter pares, ha destato molto interesse il convegno dedicato all’apporto del digitale nella farmacia del futuro. Con la prestigiosa benedizione

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tazione. Il farmacista avrà il ruolo di colletintroduttiva di Promofarma, nelle umane tore di raccolta dei dati sanitari del ed eleganti vesti del presidente Nicola Stapaziente, da arricchire con quanto di sua bile, si è parlato di un futuribile sistema di pertinenza, contribuendo all’aderenza (il rilevazione del transito e delle soste dei professor Pani mi perdonerà, ma se lui clienti all’interno dell’esercizio, collegato e questo termine lo riserverebbe agli pneuinterconnesso con le telecamere di videomatici, a me adesione sa troppo di colloso. sorveglianza e con il software gestionale Ancora scusi, professore) del paziente alla della farmacia. Nel completo anonimato e terapia. Controllo stretto e puntuale, grazie rispetto della normativa sulla privacy, il siai dati in possesso della farmacia sul nustema permette di evidenziare a video, mero di unità posologiche a disposizione a con colori diversi, le aree di maggior intecasa del malato e possibilità di allertare il resse commerciale, misurando perfino la medico su eventuali interazioni. Accade durata delle soste davanti lo scaffale. Struinfatti che il paziente esca da una visita mento intrigante per avere un riscontro specialistica con preoggettivo delle zone scrizioni all’insaputa “calde” o delle linee di di grande del medico curante e prodotti dotate di maginteresse possa quindi assumere gior appeal verso il un sistema inconsapevolmente farconsumatore. Ancora digitale maci in contrasto con maggiore attenzione ha destato la presentazioche dovrebbe la terapia in atto; più frequente ancora l’acne di un sistema digitagestire quisto in farmacia di le di arruolamento e la presa integratori in grado di presa in carico del pain carico interferire ostacolando ziente, uno degli snodi o esaltando l’effetto farcentrali dell’organizzamacologico delle cure assunte dal pazienzione della farmacia di domani. Veramente. In questo caso il farmacista, avendo te sarebbe qualcosa di fondamentale già davanti il quadro completo di tutto quanto nelle farmacie di oggi, i recenti stanziail paziente sta introducendo nell’organimenti pubblici per lo sviluppo della farmasmo, può informare il malato, avvisando al cia dei servizi dovrebbero essere i decisivi contempo il medico per gli eventuali opcatalizzatori di un processo finalizzato a riportuni interventi. Sbrighiamoci, se non portare la farmacia al centro del paese, vogliamo ritrovarci il futuro alle spalle. con il dovuto rispetto per la chiesa della ci-


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N Innovazione

di Erika Mallarini, Sda Bocconi Professor, Government Health & Not For Profit Division, Focus Management Consultant

on nel

mio cortile Nimby: l’innovazione ci piace, ma non azzardatevi a pensarla nel mio settore

Con Nimby (acronimo inglese di Not in my back yard, “Non nel mio cortile”) si indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico e non, che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite, per esempio grandi vie di comunicazione, cave, sviluppi insediativi o industriali, termovalorizzatori, discariche, depositi di sostanze pericolose, centrali elettriche e simili. Parlo di Nimby perché metaforicamente rappresenta quanto accade nella maggior parte dei settori quando si parla di innovazione: se non sono riferite al mio settore le innovazioni sono utili, positive, necessarie e addirittura oggetto di entusiasmo, ma quando toccano il mio settore, al di là della galvanizzazione verso il concetto astratto, hanno tutte le controindicazioni possibili. Not in my back yard si traduce in Not in my industry. Nella vita di mestiere faccio il docente. Nelle aule di professionisti della sanità (medici, manager di industrie farmaceutiche, farmacisti…) quando parlo di esempi di innovazione estranei al mondo della salute - vedi Stringify per controllare serrature, luci, temperature mentre si è fuori casa, dal cellulare; Google Glass tramite i quali è possibile visualizzare informazioni come sugli

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smartphone senza l’uso delle mani; Apple a uscire di casa per ritirare i farmaci, vorPay, app con la quale si effettuano pagarebbero avere pazienti attivi (il concetto di menti con il solo cellulare - tutti si esaltano. empowerment del paziente va molto di Soluzioni digitali, nuovi format, nuovi promoda), non si capacitano di non poter opedotti, tutto è una bellissima scoperta: «Ma rare in sinergia con gli altri professionisti. come mai nessuno ci aveva pensato priMa poi guardano con diffidenza, anzi si opma»; «Quanto ha cambiato in positivo la nopongono proprio a ogni forma di innovaziostra vita»; «Quanto sono stati sciocchi quelli ne. «Perché la salute è un valore e non una che non hanno cavalcato le opportunità ofmerce»; «Perché il paziente che partecipa ferte dall’innovazione e attivamente al proprio sono rimasti intrappolati percorso di cura farà il mondo nella loro visione ormai scelte inappropriate»; della sanit à obsoleta del business in «Perché la normativa è si dice molto restrittiva»; «Perché i mecui operano». Ma poi… Il loro atteggiadici sono analfabeti digiaperto mento cambia totaltali»; «I pazienti tutti al nuovo, mente quando si parla vecchi»; «I farmacisti rema spesso di prodotti digitali come trogadi»; «Le aziende farnon è così i wearable per il monimaceutiche mirano ad toraggio delle condizioavere il controllo del pani di salute; di canali come la vendita on ziente per vendere di più». line di farmaci di automedicazione (inPretesti, solo pretesti. Il mondo della sanità comprensibile visto che poi sono spesso i (ovviamente con le debite eccezioni) tende primi ad acquistare via Amazon anche i a guardare solo al proprio cortile e a essere prodotti alimentari freschi); di app per il riautoreferenziale e immunizzato all’innovatiro della ricetta e la consegna domiciliare zione, pur sostenendo di essere uno dei setdel farmaco, di nuovi format come le retail tori più aperti al nuovo. clinic che consentono al paziente di riceL’innovazione è solo teoricamente auspicavere una prestazione completa fatta da vita ma la realtà è che essa è osteggiata. La sita e prodotti. trappola del leader è in agguato, a innovare Si lamentano di non avere sufficiente tempo ci penserà qualcun altro, e il cittadino sarà per assistere i pazienti e di non poterli secostretto a cercare da solo, o accompagnaguire a casa per supportarli nel processo di to da qualcuno, altre strade. E le strade cura, contestano che i malati siano costretti qualcuno ha già iniziato a costruirle.


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interventi

V

di Davide Petrosillo, presidente Fenagifar

ent’anni

dopo

Nuova Convenzione: un codice di navigazione per la farmacia che cambia

Finalmente si ricevono concreti segnali dal tavolo Sisac per il rinnovo dell’accordo tra farmacie e Ssn. Certo non sono avvisi del tutto postivi, ma quanto meno annunciano una negoziazione ormai avanzata e già giunta a un testo su cui trattare. Lo scorso 17 ottobre infatti è stato presentato un progetto di Convenzione all’assemblea nazionale di Federfarma, frutto di modifiche e integrazioni apportate dal sindacato delle farmacie a un testo presentato dalla Sisac, l’organo che rappresenta le Regioni. L’aspetto non propriamente positivo emerge dal riscontro nella bozza Sisac di un’interpretazione minimale che le Regioni vorrebbero dare alla piattaforma che invece le farmacie, ormai da anni, sperano possa essere la solida base di rilancio professionale ed economico. Lo scorso mese l’accordo nazionale in essere ha compiuto esattamente vent’anni e in vent’anni il mondo della farmacia, e non solo quello, è totalmente cambiato. È come se oggi solcassimo mari difficili con un codice di navigazione totalmente inadeguato, rispetto a un nuovo, complicato e pericoloso traffico. Qualche dato: in questi vent’anni sono nate la Distribuzione per conto e la Distribuzione diretta, sono

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stione di ogni aspetto convenzionale, il reintervenuti e cresciuti sul mercato i farmacupero del valore professionale del ci generici e con questi una significativa farmacista che non distribuisce scatoletriduzione della redditività del fatturato te, ma dispensa salute, per utilizzare una Ssn, con i processi di dematerializzazione definizione di qualle Regioni hanno riscritto autonomamenla prima bozza che nostro maestro. Ancor più importante molte delle regole presentata te è considerare che, convenzionali, i prodalla sisac se è vero che oggi le cessi di liberalizzaziosinergie tra le profesne hanno introdotto appare forti elementi di comun po’ debole sioni sanitarie del territorio possono espetitività senza poi porispetto sere una delle efficater dare risposte serie alle ci risposte ai nuovi e concrete all’economia del Paese; intanto trasformazioni problemi di sostenibilità del Ssn - tra cui sono rimasti sulla carche hanno quello emergente è ta i primi tentativi di riguardato la gestione della croreazione della categoil sistema nicità, come ampiaria, come la farmacia farmacia ment e t rat t at o e dei servizi e la nuova dimostrato nell’ambiremunerazione. to dei lavori di FarmacistaPiù 2018 - è alÈ molto difficile, se non impossibile, recutrettanto vero che la farmacia costituisce perare con la stesura di un nuovo accordo un insostituibile anello della catena che tutto il terreno perso, ma sono legittime le genera quelle sinergie. Assodato che la speranze delle farmacie in un testo che rifarmacia debba guardare avanti nel proprenda pieno possesso della funzione di cesso di trasformazione che riguarda la regolamento delle attività della farmacia sanità in generale e non arroccarsi su nell’ambito del Ssn, ma non solo, che rapschemi vetusti e ormai indifendibili, è in presenti il nucleo progettuale di una farquesta logica che dovrebbe investire nelmacia che risponda ai nuovi bisogni la nuova Convenzione, inserendovi la dell’assistito e con questi alle mutate construttura base dello scafo sul quale codizioni in cui dovrebbe operare il medesistruire il nuovo, robusto e veloce vascello mo Ssn. Le doverose direttrici sono della farmacia italiana. l’uniformità nazionale delle regole di ge-



un farmacista a scuola

A

di Sergio Cattani, farmacista ed educatore

lleati per

la salute Un progetto territoriale per diffondere tra i cittadini la conoscenza di una emergenza sanitaria come l’antibioticoresistenza

Tra i progetti di educazioArna, 2016), nel giro di tre anni si è passati ne alla salute di quest’andal 5 al 7 per cento di persone che assumono a bbiamo scelto no antibiotici senza prescrizione medica, un’emergenza sanitaria acquistandoli in farmacia o riutilizzando mondiale: l’antibioticoresiscatole già presenti nelle abitazioni. Questenza. Ogni anno miete sto fenomeno va combattuto ed è una redecine di migliaia di vittisponsabilità tutta del farmacista. me, perlopiù persone deIn secondo luogo, abbiamo sottolineato il boli e r icoverate in nostro impegno a informare correttamente ospedali e case di riposo. le persone sul tema delle infezioni batteriOgnuno deve fare qualcoche e virali. Nella popolazione adulta le sa per prevenirla e comcondizioni cliniche nelle quali si riscontra batterla, a partire dalle istituzioni sanitarie, un consumo di antibiotici spesso inapproovviamente. priato sono le Iar (Infezioni acute delle vie Questa volta vi parlo di un intervento corespiratorie) e le Ivu (Infezioni acute non ordinato che stiamo organizzando in quecomplicate delle basse vie urinarie). sto periodo. Non posso ancora dirvi com’è Per quanto riguarda le Iar (bronchite, rinoandato perché siamo in sinusite, faringotonsillite, pieno svolgimento, tutotite), metà della popolalo stretto tavia sarà bello verificazione italiana ne è colpita rapporto re la sua ricaduta nei almeno una volta all’anprossimi mesi. In colla- tra farmacie no. Poiché l’80 per cento borazione con una fardi tali infezioni ha origine e mmG macia territoriale, molto virale, in genere gli antiva a tutto impegnata come noi biotici non sono indicati vantaggio nell’educazione sanitaper il loro trattamento. È dei ria, abbiamo scritto un importante che le persodocumento per descrine siano informate sul fatcittadini vere il nostro impegno to che la maggior parte quotidiano per la lotta contro l’antibioticodelle piccole patologie stagionali sono di resistenza, che verte intorno a tre punti. origine virale e non chiedano insistenteInnanzitutto, ci impegniamo a non dimente l’antibiotico, a noi e ai medici. spensare mai farmaci antibiotici senza riInfine, abbiamo descritto il nostro impecetta. Secondo uno studio recente (Studio gno per aiutare medici di medicina gene-

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rale e pazienti ad adottare una vigile attesa, consapevole e attenta. Questo concetto è sempre più presente su articoli scientifici e documenti ufficiali che si occupano di utilizzo ragionato di antibiotici. Si tratta di imparare ad aspettare, quando si è ammalati, curando i sintomi nell’attesa che il corpo combatta la malattia con le proprie armi più affilate, ovvero il sistema immunitario. Questo è più facile da dire che da fare, in una società che parla in continuazione di accelerare e rendere tutto più efficiente, oltre che un mercato del lavoro in cui si rischia di perdere il posto per un giorno di malattia. In farmacia abbiamo predisposto una serie di rimedi, oggetto di una recente formazione interna, volti a favorire la vigile attesa delle persone, così da curare il sintomo, aspettando la completa guarigione. Il documento finale è stato presentato alla popolazione con una conferenza pubblica e spiegato ai medici di medicina generale in una serata dedicata. Sono stati informati del nostro approccio nonché dei rimedi medicinali (rigorosamente Otc e fitoterapici), con i quali vogliamo collaborare con loro per sostenere la vigile attesa. Quest’ultima è fondamentale, non può essere vista solo dal punto di vista del professionista sanitario, bensì come “sintomo” (è proprio il caso di dirlo) dell’alleanza di fiducia tra terapeuta e paziente.



parliamone

U

di Giuseppe Tandoi

n connubio

formativo

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novembre 2018 |


parliamone

Presentata a FarmacistaPiù la Fondazione Farma Academy, nata dalla sinergia tra Fofi e Fenagifar. Intervista doppia a Maurizio Pace e Davide Petrosillo

«Farma Academy è il frutto di un cammino durato un anno e mezzo. Un periodo nel quale abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro svolto sul fronte della formazione da Fenagifar, una serie di iniziative che abbiamo anche patrocinato. All’interno del comitato centrale della Fofi si è ritenuto fosse giunto il momento di creare un percorso comune, di fondere l’entusiasmo e lo spirito di iniziativa dei giovani farmacisti e l’esperienza, sia quella professionale sia quella nell’ambito dell’Ecm, della Federazione. Era necessario creare un operatore capace di agire su scala nazionale in un ambito particolarmente delicato come quello della formazione rivolta alle giovani

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parliamone

ci sono molti operatori nel settore ma quello che manca è un disegno unitario, un progetto formativo complessivo leve, che si affacciano alla realtà dell’esercizio concreto della professione in una situazione non facile. Volendo sintetizzare: giovane formato, mezzo occupato». Maurizio Pace, segretario nazionale della Federazione degli ordini, va direttamente alle origini di un progetto che ha ricevuto il suo battesimo qualche settimana fa all’Auditorium Parco della musica di Roma, durante FarmacistaPiù.

Dottor Pace, ritiene che oggi l’offerta formativa sia insufficiente? Ritengo che ci sia una pluralità di attori e di proposte che però, al di là dei giudizi di merito, non può di per sé creare un disegno unitario, un progetto formativo complessivo. Riteniamo indispensabile che si creino invece programmi di maggior respiro, finalizzati a raggiungere un obiettivo ben definito.

Può fare qualche esempio? Nel modello della farmacia dei servizi ha un peso rilevante la diagnostica di prima istanza, ma formarsi su questo aspetto, essere in grado di gestire efficacemente questo servizio, significa affrontare temi clinici, il significato dei singoli parametri, ma anche aspetti tecnologici, legali, organizzativi. Lo stesso vale per servizi cognitivi come il supporto all’aderenza terapeutica e la riconciliazione farmacologica. Non sottovalutiamo che assolvere agli obblighi della formazione continua richiede un certo sacrificio, ed è compito sia della rappresentanza professio-

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nale sia delle associazioni dei farmacisti far sì che questo impegno non si disperda in mille rivoli ma si traduca in un reale miglioramento non soltanto delle conoscenze, del sapere, e del saper fare. E questo vale per tutti i farmacisti, giovani e meno giovani.

Quindi la farmacia dei servizi è il focus? Certamente è uno degli elementi cardine di un’attività formativa all’altezza dei tempi che stiamo vivendo. L’esercizio della professione nella farmacia di comunità attraverserà un radicale cambiamento, che va affrontato adeguatamente anche per garantire la stabilità della farmacia professionale. Ma un altro aspetto fondamentale è l’innovazione farmacologica.

Entriamo nel dettaglio. Oggi l’attenzione si è spostata dalla segnalazione dell’effetto avverso di un singolo medicinale, comunque fondamentale, a quello delle interazioni, a causa dell’aumento esponenziale delle persone che assumono svariati farmaci ogni giorno, oltre a essere divenuto sempre più critico l’aspetto degli studi di fase IV. Ultimo ma non ultimo, vi sono temi quali le medicine non convenzionali o la nutraceutica per i quali il farmacista è spesso il riferimento principale.

In che senso?

Insomma, tutto dipende dalla formazione...

Non è pensabile riuscire a riportare nella distribuzione territoriale i farmaci innovativi se non si acquisiscono le conoscenze necessarie a gestire in piena sicurezza medicinali che il farmacista di comunità finora non ha mai incontrato nella pratica professionale. E poi, altro tema a me molto caro, ci sono settori che oggi sono per così dire “migrati” dalla farmacia o per i quali è necessario impostare un approccio più strutturato: parlo della salute materno-infantile, della veterinaria, dei dispositivi medici. Accanto a questo aspetto va considerata anche la necessità di impostare su basi sistematiche un’attività fondamentale come quella della farmacovigilanza.

Le rispondo ricordando quanto detto dall’ex ministro della Sanità Maria Pia Garavaglia nel corso di FarmacistaPiù, citando il farmacologo Marco Trabucchi: il farmacista è l’amico colto del cittadino. Le conoscenze avanzano ogni giorno e al contempo aumenta la complessità della tutela della salute, noi farmacisti siamo presenti ovunque e siamo a disposizione dei cittadini, dobbiamo continuare a fornire loro risposte certe, basate sulle evidenze scientifiche e sul rigore deontologico. Questo richiede al professionista un’opera costante di aggiornamento. Sono certo che Farma Academy si impegnerà al massimo per contribuire a questo obiettivo.


parliamone | novembre 2018 17


parliamone

Senza dimenticare il gap creatosi tra neolaureati e domanda di lavoro… Proprio così. Un gap riassumibile nel rapporto 4,5 a 1: escono dall’università annualmente in 4.500 ma il mercato del lavoro ne assorbe solo 1.000. Ma è proprio il numero di ragazzi che si iscrive al corso di laurea in Farmacia che dimostra come la visione realistica e non propriamente promettente del settore non influisce negativamente sull’alta considerazione che esiste per questa professione, con i suoi risvolti etici e scientifici. E qui la specializzazione fa la differenza.

SUL VERSANTE FENAGIFAR

In che senso?

«Quando abbiamo assunto la guida di Fenagifar, siamo stati tutti concordi nel porre al centro del nostro mandato la formazione. Questo perché, per i giovani farmacisti, la formazione è considerata fondamentale, sia per l’inserimento nel mondo del lavoro, sia per migliorare la propria posizione lavorativa». Davide Petrosillo, presidente della Federazione nazionale giovani farmacisti, parla al plurale, si considera il terminale di un lavoro di squadra avviato con la sua elezione. La nuova Fenagifar, in effetti, si distingue per una maggiore interazione con le rappresentanze di categoria “più grandi”. A partire dal confronto diretto tra giovani farmacisti e rappresentanti degli Ordini che ha portato alla pubblicazione dei risultati in uno studio nel novembre 2017.

Il giovane vede la specializzazione professionale come strumento indispensabile per poter emergere tra quelle 4.500 lauree che ogni anno aumentano l’offerta di lavoro e per farsi valere e crescere una volta che ha trovato occupazione. Probabile che, a parità di formazione universitaria, un datore di lavoro sceglierà un candidato con maggiori competenze e premierà chi è più preparato. E c’è anche un’altra convinzione.

Qual è, presidente, il punto di vista dei giovani laureati nell’attuale scenario di settore? Hanno ben presente il quadro che si è ormai consolidato in questo ultimo decennio, che possiamo ricondurre ad alcuni punti. La conclamata sofferenza economica delle farmacie, causata da una sensibile riduzione della redditività del settore. L’impoverimento culturale del farmacista di comunità per la perdita della gestione dei farmaci frutto dell’innovazione farmacologica. Una prospettiva di sviluppo segnata da nuovi aspetti della professione, ufficialmente riconosciuti come utili, ma che faticano a esser tradotti in concretezze, sia operative sia economiche.

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Quale? Che la formazione sia un percorso inevitabile per essere pronti ad affrontare i cambiamenti, che ora si avvertono marginalmente, ma, prima o poi, anche grazie alla spinta dei progetti delle organizzazioni di categoria, interesseranno profondamente la farmacia di comunità. Sto parlando della presa in carico del paziente cronico, dei servizi cognitivi (aderenza alle cure, riconciliazione farmacologica), interessanti sia per i soggetti pubblici sia per quelli privati (pensiamo alle assicurazioni). Parlo della farmacia come parte integrata nelle strutture del Ssn, con i suoi servizi di telemedicina e come punto di orientamento dell’assistito e così via. Per avere un ruolo centrale in questo quadro la formazione è, pertanto, un primo passo fondamentale.

Già nel 2015 avevate fondato la Fondazione Agifar Academy… Nata con l’obiettivo di promuovere innovazione ed eccellenza, stimolando la diffusio-

ne di una cultura omogenea su tutto il territorio nazionale attraverso percorsi formativi. La formula è stata quella di combinare i contenuti di alta qualità scientifica con gli strumenti in grado di facilitarne l’applicazione nella realtà delle diverse farmacie italiane. Questa forma iniziale è stata creata grazie alla collaborazione di un gruppo di Agifar che, partendo dalla Lombardia, ha successivamente coinvolto tutte le Agifar italiane, portando sul territorio in tre anni circa 120 corsi accreditati Ecm focalizzati su una ventina di argomenti diversi.

Un’esperienza positiva che oggi, per così dire, viene implementata. Proprio così. La Fondazione Farma Academy ha un consiglio di amministrazione creato insieme alla Fofi e il supporto di un comitato scientifico prestigioso, avvalendosi della partecipazione di rappresentanti delle istituzioni di categoria e del mondo universitario. Riteniamo cosi di aver unito l’entusiasmo e la voglia di innovare dei giovani farmacisti con l’esperienza di chi ha tanto da insegnarci, con il fine ultimo di costruire insieme il futuro della professione.

composizione del cda A presiedere la Fondazione Farma Academy sarà Maurizio Pace mentre la carica di vice presidente spetta a Davide Petrosillo. Di seguito i nomi degli altri componenti del Consiglio di amministrazione della neonata istituzione: Paolo Gerosa; Michele De Tanti; Antonella Boldini; Carolina Carosio; Grieco Vladimiro; Matteo Zerbinato; Marcello Pittaluga; Angela Pellacchi; Giovanni Zorgno.


SABATO

VENERDÌ

parliamone

DOMENICA

GIOVEDÌ

MERCOLEDÌ

MARTEDÌ

LUNEDÌ 30 caramelle - 12,00 Euro Solo in farmacia

Leggere attentamente le avvertenze

NOVITÀ

Dalla ricerca Abiogen è nato il nuovo integratore alimentare di vitamina D3 in forma di caramella gommosa da 600 U.I. per i bambini dai 4 anni in su. Ne basta una al Dì ...anche il sabato!

Diamo forza alla crescita WWW.D3BASEJUNIOR.IT | novembre 2018 19


031/00

Innovazione

D3BASE JUNIOR COSA È D3BASE JUNIOR

D3Base Junior è un integratore alimentare fonte di vitamina D3 (colecalciferolo) in forma di caramelle gommose con edulcorante. Disponibile nel piacevole gusto Arancia o Frutti di Bosco.

PER CHI È INDICATO D3BASE JUNIOR

D3Base Junior è indicato per i bambini dai 4 anni in su.

QUANTA VITAMINA D3 CONTIENE D3BASE JUNIOR

Ciascuna caramella gommosa D3Base Junior contiene 600 U.I. di vitamina D3.

QUANTO D3BASE JUNIOR PUÒ ASSUMERE UN BAMBINO

Si consiglia di assumere 1 caramella gommosa al giorno da masticare fino a quando si scioglie. La quantità di vitamina D3 contenuta in ciascuna caramella (600 U.I.) equivale a quanto raccomandato dai Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti (LARN) su base giornaliera, stabiliti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU)1.

QUANTE CARAMELLE GOMMOSE CONTIENE UNA CONFEZIONE DI D3BASE JUNIOR

Una confezione di D3Base Junior contiene 30 caramelle gommose in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali del bambino per 30 giorni.

PERCHÉ È IMPORTANTE L’INTEGRAZIONE CON D3BASE JUNIOR

D3Base Junior è adatto per integrare le esigenze nutrizionali di vitamina D3 del bambino quando il fabbisogno giornaliero non è assicurato. La vitamina D3 si forma quasi esclusivamente in seguito all’esposizione della cute alla luce solare. Gli alimenti infatti ne contengono quantità limitate ed è dunque altamente improbabile riuscire a coprire il fabbisogno attraverso la normale alimentazione2.

IN CHE MODO D3BASE JUNIOR CONTRIBUISCE AL MANTENIMENTO DI OSSA SANE

La vitamina D svolge un ruolo importante nella regolazione dei processi di mineralizzazione ossea promuovendo l’assorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale. L’ottimizzazione dello stato vitaminico D è pertanto necessario al fine di promuovere i processi di acquisizione della massa ossea che avvengono durante l’età evolutiva, fino al raggiungimento del picco di massa ossea che può essere considerato il livello più elevato di massa ossea raggiungibile durante la vita come risultato di una crescita normale2.

IN CHE MODO D3BASE JUNIOR CONTRIBUISCE AL MANTENIMENTO DELLA NORMALE FUNZIONE MUSCOLARE

La vitamina D stimola lo sviluppo del tessuto muscolare contribuendo alla regolazione dei livelli intracellulari di calcio, alla differenziazione e alla composizione delle proteine contrattili che formano il muscolo. Il muscolo rappresenta il principale stimolo meccanico per la crescita e lo sviluppo del tessuto osseo perché il carico e la tensione esercitati dalla massa muscolare sull’osso ne influenzano la forza e la resistenza e promuovono i processi di acquisizione della massa ossea2.

IN CHE MODO D3BASE JUNIOR CONTRIBUISCE ALLA NORMALE FUNZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

La vitamina D svolge un ruolo importante nella modulazione del sistema immunitario e quindi nella risposta contro le infezioni. L’attività immunoregolatoria è dimostrata infatti dal riscontro della presenza di recettori in grado di legare la vitamina D su numerose cellule del sistema immunitario e dalla capacità di stimolare la produzione di potenti composti antimicrobici in grado di difendere l’organismo dalle infezioni in genere2. INFORMAZIONI NUTRIZIONALI CONTENUTI MEDI Valore energetico GRASSI

Per 100 g

Per caramella gommosa (2 g)

191 Kcal

3,8 Kcal

797 KJ

15,9 KJ

0g

0g

di cui saturi

0g

0g

CARBOIDRATI

72 g

1,4 g

di cui zuccheri di cui polioli PROTEINE SALE VITAMINA D3

0g

0g

72 g

1,4 g

4,4 g

0,1 g

0g

0g

750 µg (30.000 U.I.)

15 µg (600 U.I.)

VNR* (%)

300

*VNR = Valore nutritivo di riferimento giornaliero [Reg. (UE) n. 1169/2011]

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura non superiore a 25°C. Evitare l’esposizione a fonti di calore localizzate, ai raggi solari e tenere al riparo dall’umidità. Il termine minimo di conservazione si riferisce al prodotto in confezione integra, correttamente conservato.

AVVERTENZE

Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di un sano stile di vita. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. Non superare la dose giornaliera consigliata. Un consumo eccessivo può avere effetti lassativi.

D3BASE JUNIOR NON CONTIENE GLUTINE, LATTOSIO E ZUCCHERI

Abiogen Pharma S.p.A.

Via Meucci, 36 Ospedaletto - Pisa Bibliografia 1. Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN); IV Revisione. SICS Editore, 2014 2. Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale. Consensus Vitamina D in età pediatrica. Pediatria Preventiva & Sociale 2015;3(Suppl 3):142-258

20

aprile 2018 |


la buona gestione

I

di Marco Alessandrini, Amministratore Delegato di Credifarma Spa

n quale

contesto? Il riposizionamento della farmacia non può prescindere dalle trasformazioni sociali in atto, fortemente condizionate dalla crisi

Spesso il sistema farmacia non ha saputo riconoscere il contesto in cui si muoveva e ha peccato nel valutare il proprio posizionamento rispetto ad altri settori merceologici. In passato ha beneficiato di una posizione privilegiata di mercato che molto spesso è stata sottovalutata sul momento per poi essere invece apprezzata a posteriori. La farmacia si rivolge a un mercato esclusivamente domestico e nell’arco degli ultimi dieci anni ha presentato una caratteristica riconosciuta con grande soddisfazione dagli investitori: la stabilità del proprio fatturato. Di fronte a una Dcr che nello stesso periodo ha perso il 35 per cento del proprio valore, il fatturato del “sistema farmacia” è invece rimasto sostanzialmente uguale. Nello stesso periodo l’Italia ha incrementato le diseguaglianze, registrando una maggiore concentrazione dei redditi. Chi sta scontando pesantemente questo trend sono sicuramente i giovani: il 30 per cento delle persone con meno di trentacinque anni è priva di un reddito adeguato, e non è un caso che il tasso di occupazione giovanile sia solo del 30 per cento nel cluster 15-64 anni, esattamente la metà rispetto alla Germania. Le diseguaglianze non dipendono solo dall’età ma anche dal territorio, sia per quanto concerne la redistribuzione della ricchezza, sia per quanto attiene il tasso di occupazione: quest’ultimo in Sicilia è del 41

lineare il posizionamento strategico della per cento mentre in Emilia Romagna del 69. farmacia che, ferma restando la missione Una differenza di 28 punti percentuali che originaria che trova nella professione qualirisulta abissale considerando che questa ficata l’asse portante della propria attività, forbice è praticamente la metà, quindici deve individuare nuove forme, non solo per punti, in Spagna e in Gran Bretagna, ed è di ampliare il contenuto dei servizi offerti ma appena di dieci punti in Germania. anche per omogeneizzarli a livello territoNel 2016 il 60 per cento dei residenti nel riale, creando quindi una vera e propria riSud aveva un reddito di circa 22.000 euro conoscibilità degli stessi all’interno della mentre nel Centro e nel Nord la percentua“rete delle farmacie”. le si assestava al 30 per cento. È chiaro che le la necessità È necessario incrociare i profili generazionali diseguaglianze ci sono di presentare dei propri pazienti, e sempre state in un’Itaun’offerta quindi la capacità di lia divisa in due ma nespesa, declinando il gli ultimi anni si sono equilibrata giusto category manaaccentuate: nel 2000 il di gement, per sviluppare 40 per cento della popobenessere un’offerta equilibrata lazione più povera detee servizi di benessere e servizi; neva il 22 per cento del allo stesso tempo è nereddito complessivo cessario sfruttare in maniera adeguata l’ementre nel 2016 quest’ultima è scesa al 19. levato numero di informazioni che si Ancora più preoccupante è che dall’inizio possiedono. della crisi in Italia sono aumentate le perInfine, la farmacia deve utilizzare le nuove sone a rischio povertà, arrivando a un totecnologie anche per saper dialogare con i tale di diciotto milioni (+3,3 milioni rispetto propri pazienti. L’utilizzo dei social media al 2007), pari al 30 per cento della popolaè di fatto entrato nei costumi di tutti, ovzione. Evidentemente il generalizzato calo viamente con diverse sensibilità di utilizzo dei consumi trova in questo segmento il e forme, e sta cambiando lo stile di vita proprio punto di partenza, sebbene anche delle persone, così come la fruizione digiil ceto medio sia stato pesantemente riditale nel panorama dei servizi . Un ambito mensionato dalla crisi e presenti una minel quale, come testimoniato in altri Paesi, nore propensione alla spesa. stanno prendendo sempre più spazio proLe trasformazioni sociali descritte sino a prio la salute e il benessere. ora possono esserci di ausilio anche nel de-

| novembre 2018 21


echi dal web

U

di Francesca Giani, F-online

na realtà

in crescita

I trent’anni di Federfarma Servizi all’insegna di una maggiore visibilità esterna e presenza on line

22

novembre 2018 |

Oltre 14.000 farmacie servite su 19.000, quasi 5.200 i Comuni raggiunti in 106 province, con 18 aziende associate e una presenza in altrettante Regioni (a eccezione di Basilicata e Valle d’Aosta), 50 magazzini e un totale di personale occupato a livello nazionale di oltre 3.755 unità. Sono i numeri che Federfarma Servizi ha diffuso nel corso della Convention annuale - organizzata, insieme a Federfarma.Co, a Mestre e pubblicati in un opuscolo in occasione dei suoi trent’anni, per fare il punto delle attività. Una realtà, quella dell’associazione, che risulta in crescita, grazie anche a due nuovi ingressi, DM Barone e Svima. Numerose le attività messe in campo per le associate, dalla rappresentanza nei rapporti

con le istituzioni alle relazioni con le altre sigle della categoria, dal supporto tecnico e legale alla informazione e comunicazione. Un dato tra tutti: «Nel 2017, abbiamo inviato 3.557 comunicazioni e il dato provvisorio ci indica che nel 2018 saranno più di 4.000». Ma è in crescita anche la comunicazione

recenti i due ultimi ingressi nella associazione: dm barone e svima


Federfarma Servizi taglia il traguardo del suo trentennale e devo dire che lo fa in ottima salute, avendo raggiunto quella posizione di rilievo nell’ambito delle associazioni di rappresentanza della categoria che, fino a qualche anno fa non dico le era negata, ma, perlomeno agli occhi di molti, poco considerata. Tale risultato lo si è ottenuto, come spesso accade in questi casi, non per il volere di un singolo ma per la capacità di molti di perseguire tale scopo. In primo luogo delle aziende associate, che hanno creduto nella necessità di farsi rappresentare e far tutelare i propri diritti da chi, come loro, aveva a cuore sia le società di distribuzione intermedia sia le farmacie socie, ritenendo che una politica volta a salvaguardare entrambi gli anelli della filiera distributiva avrebbe permesso di continuare a svolgere al meglio e con la giusta ripartizione di ruoli quel servizio per il quale, prima la farmacia e poi le società di distribuzione trovano la loro legittimazione nel comparto sanitario. Tale strategia ha trovato il supporto di vari consigli direttivi succedutisi nel tempo che, pur se con una serie di avvicendamenti nella propria composizione, hanno saputo mantenere diritto il timone dell’attività dell’associazione verso quelle finalità che la base sociale come mandato aveva affidato loro. Se poi, come ben si sa, gli obiettivi che si vogliono raggiungere non hanno il contributo di una struttura adeguata, in grado di confrontarsi con continue sfide nel supporto sia tecnico sia legale da offrire ai propri associati, allora è chiaro che quegli obiettivi si fanno sempre più lontani. Non è stato il caso questo di Federfarma Servizi, che ha avuto sempre ruoli e funzioni nel proprio organico in grado di accompagnare e assistere in ogni necessità le aziende di

online e la visibilità verso l’esterno, con una forte presenza sui social: «In dodici mesi il profilo Facebook ha raggiunto 2.385 utenti, 1.169 like totali, con una crescita del 281 per cento, e 1.216 follower, con un incremento del 276 per cento. Nello stesso periodo, il profilo Linkedin ha totalizzato 8.351 utenti, con 4.161 collegamenti e 4.190 follower, segnando una crescita del 1.184,76 per cento. La composizione dei collegamenti vede 2.220 farmacisti, 357 persone appartenenti

distribuzione intermedia e, per il loro tramite, le farmacie da esse servite. Tutto ciò anche in situazioni di straordinaria emergenza, come in occasione del terremoto che ha colpito il Centro Italia due anni orsono, quando la raccolta di fondi e la capacità di coordinamento degli interventi a sostegno, delle farmacie colpite è stata davvero encomiabile. Per quanto mi riguarda, è già di per sé un onore presiedere un’associazione che raggiunge un traguardo così importante come quello dei trent’anni, ma lo è ancor di più se questa associazione rappresenta tutti quei valori e quei principi che hanno da sempre caratterizzato il mio percorso professionale. Primo tra tutti quello dell’aggregazione tra colleghi che oggi, con lo scenario della farmacia e della distribuzione intermedia in profonda trasformazione, rappresenta proprio il fattore in più che Federfarma Servizi e le aziende a essa associate possono mettere in campo per affrontare a viso aperto il confronto con i nuovi soggetti che, in seguito all’ingresso del capitale nella proprietà delle farmacie, si affacciano nel nostro mondo. È proprio questo l’augurio che rivolgo alla nostra associazione, con uno sguardo al passato ma soprattutto con la voglia di affrontare al meglio il futuro: avere la capacità di rimanere fedele ai propri principi, seppur adeguandosi al cambiamento dei tempi, per affermare la validità di un modello che negli ultimi trent’anni è stato un punto di riferimento per tanti colleghi e che ora più che mai assume un valore insostituibile per la tutela di una farmacia libera e indipendente. Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi

al mondo dei grossisti, 864 a quello delle aziende e 127 tra i giornalisti.

QUATTRO CANALI DI COMUNICAZIONE Il sito ufficiale, recentemente rinnovato (www.federfarmaservizi.it). La testata F-Online (www.f-online.it). I profili social Linkedin e Facebook. Comunicati stampa e contatti con la stampa di settore.

echi dal web

Il bilancio del presidente Mirone

DIECI SERVIZI INFORMATIVI

Comunicazioni dalle industrie; comunicazioni dall’Aifa; comunicazioni dal ministero della Salute; informazioni dalla Gazzetta Ufficiale; circolari tributarie e fiscali; circolari sulla spesa farmaceutica; circolari interne; informazioni da Federfarma; supporto legale e risposta a quesiti; rassegna stampa giornaliera.

| novembre 2018 23


incontri

P

di Elena Penazzi

er tradizione

di famiglia

Dermocosmesi, galenica e una particolare cura nella formazione del personale. La farmacia Madonna della neve di Frosinone delle sorelle Maria Teresa e Ornella Gianfrancesco

Due sorelle, una tradizione familiare classica che le porta naturalmente al banco della farmacia: Maria Teresa (a sinstra nella foto a pag. 25) e Ornella Gianfrancesco da quindici anni hanno assunto la titolarità e trasmettono valori di serietà e assistenza al cliente in ogni ambito della loro attività. La farmacia si trova a Frosinone, in una zona semicentrale, dove molto denso è il passaggio delle auto. Rispondono quasi sempre all’unisono, a significare una grande simbiosi, umana e professionale.

Raccontateci per prima cosa la storia della vostra farmacia. La sede è stata vinta a concorso nel 1964 da nostra nonna, già titolare di una farmacia a Santa Maria Capua Vetere da circa quarant’anni. Nel 1973 subentra alla titolarità nostra madre che, insieme a nostro padre, anch’egli farmacista, ha gestito la farmacia fino al 2005, anno in cui la titolarità è passata in forma societaria a noi due. Fino al 2005 la nostra era una classica impresa familiare, noi quattro farmacisti più un paio di magazzinieri. Poi, complice anche un cambiamento repentino del modo di lavorare, ci siamo strutturate in modo differente.

Il valore di lavorare con qualcuno della famiglia: chi fa che cosa? 24

novembre 2018 |

La nostra è stata sempre una famiglia unita; chiaramente non andiamo sempre d’accordo tra noi sorelle sulle varie linee di condotta da adottare. Le nostre discussioni però non durano più di cinque minuti e alla fine riusciamo sempre a raggiungere un equilibrio, cosa non semplice vista l’esuberanza di entrambe. In ogni caso abbiamo ruoli differenti, definiti soprattutto in base alle attitudini personali. Una cosa riteniamo entrambe fondamentale: la nostra costante presenza al banco. Una delle carte vincenti della farmacia.

Il reparto dermocosmetico è molto sviluppato ma ne avete altri ugualmente importanti. Abbiamo deciso di puntare su alcuni reparti quali la galenica, la nutrizione specializzata, dermocosmesi e piccola sanitaria. Ovviamente tutto ciò non è avvenuto dall’oggi al domani, abbiamo dovuto intraprendere un processo di formazione e specializzazione sia per noi sia per i nostri collaboratori. Fondamentale per la crescita del reparto dermocosmetico, oltre alla nostra formazione, è stata la collaborazione con una laureata in Scienze cosmetologiche nel 2003. Da allora bisogna dire che la gestione del reparto è completamente cambiata.


incontri In che modo?

Come si realizza?

Un tempo si facevano acquisti in quantità, ora occorre scegliere e fare grande attenzione ai margini e agli sconti offerti dalle aziende. Allo stesso tempo sono cambiate le richieste della clientela: le persone sono più esigenti, vogliono un consiglio personalizzato, sono attente al prezzo in rapporto alla qualità dei prodotti proposti. Noi crediamo che sviluppare il reparto dermocosmetico sia molto qualificante. In generale, la cosa più importante è avere un approccio professionale, da farmacisti, a ogni attività che si svolge.

Occorre porre assoluta attenzione ai bisogni della clientela e all’allineamento dell’intera squadra al consiglio: la preparazione globale e la risposta a 360 gradi al cliente ci differenzia da altri punti vendita dove comprare un cosmetico e basta. Per ottenere questo risultato, ovvero tutto il personale formato e capace di rispondere a tutte le esigenze del cliente, effettuiamo riunioni interne una volta al mese. Questo avviene non solo per la dermocosmesi ma anche per gli altri reparti specializzati. Cerchiamo, inoltre, non senza fatica, di condividere le competenze tra tutta la squadra.

grande attenzione ai bisogni della clientela e allineamento dell’intera squadra al consiglio | novembre 2018 25


incontri La farmacia offre un vasto assortimento di prodotti, dalla dermocosmetica, all’omeopatia, ai prodotti per l’infanzia. Il fiore all’occhiello della farmacia è un moderno laboratorio galenico dove effettuiamo preparati magistrali e officinali. Gestiamo anche l’allestimento della cannabis.

In che modo? Nel nostro laboratorio effettuiamo sia l’estrazione oleosa sia l’infuso. Le richieste locali sono scarse e le prescrizioni ci giungono da fuori provincia e da fuori regione. Purtroppo, a volte troviamo difficoltà di approvvigionamento della materia prima e i costi per i pazienti che non hanno diritto alla rimborsabilità sono elevati. Speriamo che in un futuro non tanto lontano si riescano a superare questi ostacoli, perché riteniamo che queste preparazioni, come avviene in tante altre parti del mondo, siano un aiuto importante e un altro punto distintivo per la farmacia.

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Il vostro modo di comunicare è molto attivo e moderno, ad esempio con video e immagini, utilizzate Whatsapp per interagire con i clienti. Chi se ne occupa? Che risultati dà? Abbiamo introdotto la prenotazione su una linea dedicata Whatsapp già da qualche anno e la cosa ovviamente è estremamente gradita dai nostri clienti. Per quanto riguarda Facebook, non essendo propriamente due millennial, inizialmente è stata un po’ una forzatura. Cercare argomenti interessanti e soprattutto apparire in video non è stato semplice. La pagina è egregiamente curata da una amica che ha intuizioni geniali e che spesso ci insegue per avere la nostra attenzione. Ma, come per tutti, il quotidiano è pesante e inserire anche l’aggiornamento della pagina Facebook non è così semplice. Uscire dalla nostra area di comfort del banco non è certo stato immediato, né per noi né per i nostri collaboratori. Ma la soddisfazione che ci

la preparazione della cannabis in laboratorio presenta alcune difficoltà ma è un altro punto qualificante della farmacia

danno i commenti gratificanti sulla pagina e il riscontro dei clienti che vengono in farmacia chiedendoci maggiori spiegazioni su ciò che postiamo, ci spingono a continuare.

Maria Teresa è impegnata con il gruppo Facebook “Pillole per titolari”, un movimento che viaggia parallelo a quelli istituzionali.


incontri | novembre 2018 27


incontri Che cosa ne pensate di questo tipo di comunicazione tra colleghi? Maria Teresa (risponde Ornella) è una delle amministratrici del gruppo FB di Pillole che mette in contatto tra loro circa 3400 titolari. La condivisione di idee ed informazioni tra colleghi è fondamentale e porta ad un arricchimento quotidiano che non ha eguali. Ultimamente il successo del gruppo Facebook è stato suggellato dalla prima convention di Pillole che si è svolta a Taormina, Maria Teresa ha portato la sua esperienza sui servizi della farmacia

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come facilitatore di uno dei gruppi del simposio: esperienza molto importante, resa possibile grazie alla imponente ed efficiente partecipazione di colleghi provenienti da tutta Italia e da noti esperti del settore. Da questa iniziativa abbiamo capito quanto sia importante il confronto con i colleghi in questo momento particolarmente impegnativo per tutto il mondo della farmacia italiana.

Parliamo del futuro: come vedete la vostra farmacia tra cinque anni?

Intanto (risponde Ornella) speriamo che si laurei Andrea, il figlio di Maria Teresa, che può portare una ventata di aria fresca: evolve tutto così rapidamente che è complicato fare previsioni a lungo temine. Il nostro lavoro sta cambiando molto rapidamente, complice una burocratizzazione eccessiva, l’avvento degli acquisti on line, il cliente più consapevole e preparato, ma altrettanto scettico. Come realtà individuale non abbiamo armi se non puntare sulla formazione nostra e dei nostri collaboratori, sul culto dell’accoglienza. Cerchiamo di colmare le lacune del nostro territorio con i servizi che ci è possibile erogare: Ecg, holter cardiaco, monitoraggio della pressione 24 e 48h, autoanalisi sangue e urine. Bisogna comprendere dove “vanno le masse”, cercare di intercettare i reali bisogni e adeguarsi. Per il momento combattiamo e siamo fiduciose, certo, ma non si può combattere contro i mulini a vento: se per cause politiche piuttosto che di cambi di abitudini e processi di acquisto (sia legati al Ssn sia alla parte commerciale) il sistema farmacia non avrà più senso di esistere dovremo reinventarci.


incontri

Campagna promossa da

12-18 novembre 2018 CONTROLLO GRATUITO in FARMACIA

La più importante iniziativa per la prevenzione del diabete e delle sue complicanze

Un milione e mezzo di italiani non sa di avere il diabete.1 Un milione e mezzo di italiani soffre di diabete ma non segue correttamente la terapia.2 Il diabete non deve essere sottovalutato: diagnosi precoce e rispetto della terapia sono fondamentali per contrastare le complicanze della malattia. 1. Indagine GFK Eurisko 2016 “I dati del Diabete in Italia: disease burden, soddisfazione per i servizi di cura e l’engagement”. 2. Dato OSMED 2016

Maggiori informazioni su www.federfarma.it o al numero verde 800.101.822 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Con il patrocinio di

Con il contributo non condizionato di

Partner Tecnici

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mercato

I

di Viki Nellas, New Line Ricerche di Mercato

n buona

salute

Il punto sull’automedicazione, che oggi copre quasi un quarto del giro d’affari della farmacia

LO SCENARIO

Il perimetro dell’automedicazione include tutte le specialità, farmaco senza ricetta (Otc e Sop) ed extrafarmaco (integratori, dispositivi, parafarmaco, ecetera), in differenti dose forma veicolanti principi attivi o fitocomplessi, volte al trattamento di patologie e/o sintomatologie minori per la cui dispensazione e somministrazione non è necessaria l’intermediazione del medico di base o specialista ma che lo stesso paziente può richiedere direttamente o su consiglio del farmacista.

Mentre i risultati globali del mercato farmacia hanno registrato un trend negativo delle vendite dell’1,8 per cento a valore, la categoria dell’automedicazione gode di buona salute e segna una crescita del 2,2 per cento a valore, superando i 5,6 miliardi di euro e raggiungendo una quota del 22,2 per cento dell’intero mercato (Fonte: Panel farmacie New Line Ricerche di Mercato, luglio 2017- giugno 2018). I segmenti gastrointestinali, dei prodotti

Grafico 1 automedicazione:ilpesodeisegmenti Fatturato MAT 2018 (Mio €)

Quota cumulata

1.200.000

810.943

73,43%

1.108.737

novembre 2018 |

98,37%

99,06%

99,70%

100,00%

74.431

38.348

36.597

16.651

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A LI IN TE ST IN RO ST A G

Fonte: New Line Ricerche di Mercato

156.062 125.955 122.948

U RO

217.675

0

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328.129

A

380.528

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464.077

19,68%

200.000

97,05%

94,87%

92,64%

650.500

39,25%

400.000

89,87%

65,19%

53,65%

600.000

80,18%

86,00%

O

800.000

1.103.167

ST

1.000.000


mercato per il sistema respiratorio, di vitamine, sali minerali, tonici e degli antidolorifici generano oltre il 70 per cento della categoria.

to, Reckitt Benckiser e Aboca registrano i migliori trend di fatturato, rispettivamente con un +6,1 e un +5,4 per cento.

testinale; gli antiacidi e antireflusso, che crescono dell’11,9 per cento a valore e del 2 per cento a pezzi (tabella 1).

LE AZIENDE

I GASTROINTESTINALI

Le prime quindici aziende generano quasi il 50 per cento del fatturato con quote simili. Sanofi, Angelini, Gloxosmithkline, Alfasigma, Bayer, Pfizer, Dompé, Aboca, Mylan, Reckitt Benckiser, Johnson & Johnson, Sofar, Recordati, Montefarmaco e Chiesi Farmaceutici sono ai primi venti posti del ranking. Nel periodo considera-

Con un prezzo medio di 10,55 euro, il segmento mostra un buon trend del +4 per cento a valore e sostanziale stabilità a pezzi. I segmenti con i migliori risultati sono i probiotici, che hanno anche un positivo trend del 4,7 per cento e che vedono crescere anche la domanda dell’1,5 per cento; i lassativi e coadiuvanti per la funzione in-

PRODOTTI PER IL SISTEMA RESPIRATORIO Con un prezzo medio leggermente più basso di 8,76 euro, il segmento mostra un trend positivo del 3,5 per cento a valore e dell’1 per cento a pezzi. I migliori risultati sono quelli dei prodotti per la tosse che crescono dell’1,9 per cento a fatturato e dello 0,2 a pezzi; degli antipiretici, che mostrano un

| novembre 2018 31


mercato

Tabella 1 TOTALEGAstrointestinali MAT (mil. €)

TREND fatturato

TREND pezzi

Prezzo medio €

PROBIOTICI

488.069,7

+4,7%

34.729

+1,5%

14,05

LASSATIVI E COAD. PER LA FUNZIONE INTESTINALE

253.030,2

-0,4%

35.801

-2,7%

7,07

ANTIACIDI E ANTIREFLUSSO

131.698,7

+11,9%

13.762

+2,0%

9,57

ANTIFLATULENZA

58.973,9

-5,3%

5.038

-8,7%

11,71

ANTIDIARROICI [E COAD. PER ...]

43.169,7

+13,9%

5.011

+3,6%

8,61

ANTINAUSEA [E COAD. PER ...]

38.274,4

+2,3%

3.828

-1,1%

10,00

EPATOBILIARI [E COAD. PER ...]

26.380,5

-8,9%

1.865

-15,6%

14,14

ALTRI GASTROINTESTINALI

24.271,1

+31,0%

1.119

+27,3%

21,67

DIGESTIVI [E COAD. PER ...]

23.569,6

+5,7%

1.548

+5,1%

15,22

ANTISPASTICI

18.878,6

+0,0%

2.143

-1,3%

8,81

2.420,6

+0,0%

259

-3,8%

9,35

1.108.737,0

+4,0%

105.109

-0,6%

10,55

LIEVITI TOT GASTROINTESTINALI

Pezzi

Fonte: New Line Ricerche di Mercato trend del +4,8 per cento, e dei prodotti per la gola. In evidenza la crescita degli antistaminici, che registrano un +34,2 per cento a valore e la cui domanda in termini di confezioni vendute cresce del 25,4 per cento (tabella 2). Il fenomeno del boom di allergie (rinite allergica, asma e alimentari), in atto da anni, ha portato alla pubblicazione di Linee guida da parte della World allergy organization (Wao) sulla prevenzione delle malattie

allergiche. Nel documento, tra l’altro, si suggerisce di usare i probiotici per prevenire le allergie nei neonati. In questo senso, il confine tra i segmenti dell’automedicazione diventa sempre più fluido e il consiglio del farmacista essenziale soprattutto in un’ottica di prevenzione.

VITAMINE, SALI E TONICI Uno sguardo al segmento mostra che a crescere sono le vitamine, con un +8,5 per

cento a valore e 4,6 per cento a pezzi, e i prodotti che afferiscono a problematiche di salute specifiche come deficit di memoria e le funzioni cognitive (tabella 3). Guardando all’andamento stagionale delle vendite dei sali minerali, osserviamo risultati inferiori rispetto all’anno precedente (Fonte: Monitor stagioni). L’osteoporosi registra i migliori risultati in termini di domanda, un dato che non sorprende, data la rilevanza del fenomeno: in

Tabella 2 TOTALESistemarespiratorio MAT (mil. €)

TREND fatturato

Pezzi

TREND pezzi

PRODOTTI PER LA TOSSE

297.314,9

+1,9%

28.409

+0,2%

10,47

ANTIPIRETICI

269.573,0

+4,8%

41.350

+1,1%

6,52

PRODOTTI PER LA GOLA

178.215,8

+3,8%

21.434

+0,4%

8,31

DECONGESTIONANTI NASALI

145.388,1

+5,5%

15.655

+1,8%

9,29

SOLUZIONI SALINE

96.607,9

+1,3%

10.355

+0,4%

9,33

FUNZIONI IMMUNITARIE [COAD. PER ...]

75.567,1

-1,2%

4.717

-1,9%

16,02

BENESSERE VIE RESPIRATORIE

14.952,2

+13,7%

1.174

+14,4%

12,73

UNGUENTI BALSAMICI

12.034,4

+9,3%

1.408

+5,5%

8,54

ANTISTAMINICI

9.547,5

+34,2%

1.068

+25,4%

8,94

ALTRO SISTEMA RESPIRATORIO

2.739,0

+2,9%

241

+2,6%

11,34

ALLERGIE [COAD. PER ...]

1.227,6

-17,8%

73

-16,2%

16,68

1.103.167,4

+3,5%

125.889

+1,0%

8,76

TOT SISTEMA RESPIRATORIO Fonte: New Line Ricerche di Mercato

32

novembre 2018 |

Prezzo medio €


MAT (mil. €)

TREND fatturato

SALI MINERALI

215.738,8

-0,0%

14.923

-1,3%

14,46

TONICI

160.334,0

+0,1%

10.517

-0,3%

15,24

VITAMINE

124.887,1

+8,5%

10.644

+4,6%

11,73

MULTIVITAMINICI - MULTIMINERALI

101.148,8

-1,3%

7.416

-1,6%

13,64

MEMORIA E FUNZIONI COGNITIVE

64.698,2

+7,6%

3.395

+6,0%

19,06

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO [COAD. PER ...]

61.620,6

+0,3%

3.126

-2,1%

19,71

ANTIOSSIDANTI MULTIFUNZIONALI

58.624,7

-2,6%

2.529

-2,2%

23,18

PRODOTTI PER LE OSSA

11.083,7

+29,0%

732

+32,2%

15,13

ANTIOSSIDANTI A BASE DI PAPAYA FERMENTATA

12.806,9

-6,4%

240

-10,2%

53,31

810.942,9

+1,7%

53.524

+0,6%

15,15

TOT VITAMINE SALI E TONICI

Pezzi

TREND pezzi

Prezzo medio €

mercato

Tabella 3 TOTALEVITAMINESALIETONICI

Fonte: New Line Ricerche di Mercato

la rilevanza del fenomeno osteoprosi si riflette nella richiesta crescente di integratori

Italia, il 23 per cento delle donne oltre i quarant’anni e il 14 per cento degli uomini con più di sessant’anni è affetto da osteoporosi e questi numeri sono in continua crescita, soprattutto in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita (Fonte: ministero della Salute).

Grafico 2 AUTOMEDICAZIONEPERTIPOLOGIADIPRODOTTO INTEGRATORI+DISP UROLOGICI

SOP+OTC

98,6%

METABOLISMO

1,4%

96,4%

VITAMINE, SALI E TONICI

3,6%

93,3%

6,7%

86,4%

SISTEMA NERVOSO OFTALMOLOGICI

65,8%

34,2%

SISTEMA CARDIOVASCOLARE

65,1%

34,9%

60,6%

SISTEMA RESPIRATORIO ANTIDOLORIFICI DERMATOLOGICI

39,4%

52,8%

STOMATOLOGICI

47,2%

50,3% 34,9% 32,5% 20,2%

Di fatto, si osserva uno spostamento della categoria dell’automedicazione in direzione degli integratori e dispositivi, soprattutto nei segmenti dei gastrointestinali, vitamine, sali e tonici, sistema cardiovascolare, oftamologici, dermatologici, sistema nervoso e urologici (grafico 2).

16,6%

GINECOLOGICI

OTOLOGICI

IN CONCLUSIONE

13,6%

83,4%

GASTROINTESTINALI

Si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5.000.000 di persone, di cui l’80 per cento sono donne in post menopausa. Da qui la maggiore attenzione a soluzioni che possono contribuire al suo trattamento e rallentamento o prevenzione che interessano anche l’ambito dell’integrazione alimentare.

49,7% 65,1% 67,5% 79,8%

Fonte: New Line Ricerche di Mercato

| novembre 2018 33


Innovazione

FARMACIA

Daniel Fiacchini, Giancarlo Icardi Pier Luigi Lopalco, Michele Conversano

#COMUNICARE i #VACCINI per la #SALUTE pubblica Per aiutare gli operatori sanitari a comprendere come si comunica, come contrastare con il dialogo le percezioni sbagliate e come confrontarsi sempre sul piano della razionalità nasce “#Comunicare i #vaccini per la #salute pubblica”, scritto da alcuni dei massimi esperti in materia di vaccini: Daniel Fiacchini, Giancarlo Icardi, Pier Luigi Lopalco e Michele Conversano. Il manuale, con un linguaggio semplice e chiaro, mette a disposizione di tutti le conoscenze essenziali e indispensabili per poter attuare corrette strategie comunicative e per poter affrontare al meglio il dibattito sul tema delle vaccinazioni. Il libro propone un percorso che parte dalla costruzione della credibilità del comunicatore e dal miglioramento della comunicazione istituzionale, per poi analizzare la comunicazione su vecchi e nuovi media, i colloqui individuali con i genitori esitanti e la gestione di un dibattito pubblico.

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34

aprile 2018 |

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U


na riforma

necessaria

cosmEticamente

U

di Umberto Borellini, farmacista cosmetologo

È giunto il momento di inserire “Prodotti cosmetici” tra gli esami obbligatori a Farmacia

A parte le prospettive di impiego alternatiduttile, esperto di compresse e sciroppi, ma ve al lavoro al banco - il settore è in perenne anche di creme. Il successivo passaggio alcrescita e i laureati in Farmacia hanno un la formulazione è stato poi ancora più intecanale preferenziale nelle selezioni del perressante poiché è emersa la possibilità di sonale da parte delle industrie cosmetiche unire la creatività alla funzionalità. Oggi più anche in farmacia un professionista di allora in questa nuova era ancor più edospecializzato in Cosmetologia ha la possibinistica che potremmo chiamare “selfietà”, lità di togliersi molte soddisfazioni. per il farmacista, quella della cosmesi, rapIo sono stato uno ragazzo fortunato: negli presenta un’opportunità enorme. La torta anni Ottanta ero uno studente di Farmacia. dei cosmetici (dati ufficiali di Cosmetica ItaEra il periodo dell’edonismo reganiano, del lia) vale quasi undici miliardi di euro e la riflusso, dei Duran Duran, dello shampoo fetta che spetta alle farmacie è molto intealla mela verde e del dopobarba specifico ressante, ogni anno cresce un po’ di più. per “l’uomo che non deve chiedere mai”. Il Ma potrebbe crescere moltissimo, poiché momento ideale per studiare prodotti conel mare magnum del mercato cosmetico smetici, visto il grigiore del plumbeo e auche va dalla grande distribuzione alla prostero decennio precedente: barba incolta, fumeria, passando dal mercato rionale fino eskimo e sciopero del deodorante. Ebbi la alle vendite domiciliari - una figura di riferifortuna di seguire le lezioni del professor mento con un profilo culturale così specifiIgino Bonadeo in viale Abruzzi a Milano, co, manca assolutamente. prima di trasferirmi a Trieste, dove mi lauLa maggior parte dei consumatori non si reai al fischio della bora, che preferivo a accontenta del solo prodotto, ma vuole esquello dei tram. Poi, dopo la laurea, tornato sere consigliato, rassicurato e guidato, visto in viale Abruzzi, l’esperienza deil caos che regna su internet, tra improbafinitiva durante il biennio di bili blogger gattare e pseudo specializzazione in “Sciensiti selettivi con esperte casaun mondo linghe che non conoscono la za e tecnologia cosmetiche”. E con la qualifica di magico fatto differenza tra vaselina e glicosmetologo sono entrato di emulsioni cerina, ma sono accomuin questo mondo magico nate dall’odio per il profumi, che adoro, fatto di “dimenticone”, meglio coshampoo, emulsioni, profumi, nosciuto come dimeticone, lozioni shampoo, lozioni... Inche odiano spalmarsi in somma un farmacista faccia ma poi ingoiano a litri

quando hanno la pancia gonfia meteoritica. Il consumatore vede nel farmacista un professionista con competenze mediche, quindi capace di erogare consigli in aree ben precise quali la tricologia, la protezione solare e la cosmesi antiage, dove è richiesta una competenza superiore. Il cosmetico oggi, alla luce delle continue evoluzioni in ambito formulativo e legislativo, possiede profili di efficacia sovrapponibili a molte specialità medicinali. Che dire poi dei cosiddetti “cosmeceutici” che, anche se non ben definiti merceologicamente, rappresentano un segmento importantissimo poiché contengono sostanze funzionali presenti da sempre nelle Farmacopee ufficiali. Ne sono un esempio ingredienti quali l’acido ialuronico, l’acido lipoico, il retinolo, la caffeina, i fitosteroli, l’escina e tanti altri attivi che possono essere considerati preziosi alleati di molti medici che gravitano attorno ai cosmetici (dermatologi, medici estetici, chirurghi plastici) che hanno compreso l’utilità di formulazioni sicure, efficaci, scientificamente validate e razionali. E le creme al caviale, i gel “scioglipancia” e i sieri afrodisiaci? Quelli, la gente li continuerà a comprare nelle televendite. Morale: l’hashtag del mese è #cosmetologia obbligatoria a Farmacia. Alla prossima.

| novembre 2018 35


T

veterinaria

Rubrica a cura di Associazione Medici Veterinari Italiani

di Marco Melosi, presidente Anmvi

erapie

più europee

È giunto finalmente in porto il Regolamento europeo sui farmaci veterinari, un tassello importante per rafforzare il mercato comunitario

Il nuovo Regolamento sui farmaci veterinari arriva in zona Cesarini, alla fine di questa legislatura europea. Ci sono voluti quattro anni e mezzo per arrivare a un testo che contiene significative innovazioni, a partire dalla scelta dello strumento giuridico: non una Direttiva da recepire da parte dei vari Stati membri, ma un Regolamento che sarà direttamente applicabile a essi.

NEL DETTAGLIO Una maggiore uniformità delle regole unionali, che Bruxelles ritiene sia meglio garantita da un Regolamento, è una esigenza del mercato dei farmaci veterinari: diventando più comunitario di prima, questo mercato sarà anche più forte e quindi in grado di aumentare la disponibilità di medicinali veterinari. Questi almeno gli intenti originari della Commissione Europea, che nel 2014 presentò una prima proposta regolamentare proprio con il duplice intento di sostene-

36

novembre 2018 |

re da un lato il mercato del farmaco veterinario e dall’altro la ricerca e la produzione di nuovi prodotti, specie per quei settori e per quelle specie animali cosiddette “minori” (Mums, Minor uses minor species) che talvolta risultano prive di adeguati presidi terapeutici. Il testo approvato dal Parlamento Europeo il 25 ottobre - dopo mesi di negoziati tra il Consiglio, la Commissione e gli Stati Membri - realizza un mercato più europeo anche per il medico veterinario prescrittore. La scelta del medicinale veterinario più indicato da somministrare all’animale in cura potrà essere vagliata sulla base dell’intero orizzonte farmaceutico unionale; non a caso è prevista la realizzazione di una banca dati europea dei medicinali veterinari che consentirà di allargare lo sguardo sulle autorizzazioni all’immissione in nale veterinario nel procommercio concesse in il tutto il territorio dell’Uregolamento, prio e anche in un altro Stato Membro, prima di nione. Questo allargarispetto alla accedere ai vari “gradimento di orizzonte si delibera ue, ni” delle opzioni in derorifletterà, per esempio, ga. Un’altra novità che nel cosiddetto uso in ha effetti deroga, sia per le scelte più immediati rende più europea la prescrizione veterinaria terapeutiche nel campo sul settore è la definizione di un degli animali da compamodello comune di rignia che di quelli procetta, della quale il nuovo regolamento duttori di alimenti. La cosiddetta cascata elenca i contenuti minimi. Possiamo a è cambiata unicamente laddove prevede buon diritto dire che il modello della ricetla verifica della disponibilità del medici-


veterinaria ta veterinaria elettronica messo a punto dal ministero della Salute corrisponda già a quello europeo, cioè vada già in direzione di quella uniformità del dato formale prescrittivo, necessario a poter stabilire parametri di raffronto e di tracciabilità senza i quali non è possibile monitorare, per esempio, le scelte d’utilizzo prudente del farmaco e in particolare degli antibiotici. D’altra parte non poteva essere diversamente anche per un’altra ragione: in quello stesso mercato europeo dei farmaci

veterinari si muovono professionisti altrettanto europei (si pensi alle direttive sulle qualifiche e sulla libertà di circolazione e di stabilimento) le cui prescrizioni potranno valere oltre i confini del loro Stato membro. Il medicinale prescritto deve poter essere dispensato in un altro Stato membro, tuttavia il principio del riconoscimento - teso ad abbattere le barriere amministrative nell’Unione - non pregiudicherà la facoltà del veterinario di rifiutarsi di dispensare il farmaco indicato per ragioni professionali o di dovere etico.

INFINE L’ultima annotazione, in questo scritto necessariamente generale e di primo approccio a un Regolamento di vasta portata, riguarda l’impegno portato avanti in tutte le sedi istituzionali europee dal nostro Paese per assicurare al medico veterinario l’esclusiva prescrittiva. Senza un forte accentramento della ricetta veterinaria nelle mani del medico veterinario sarebbe caduto ogni principio di utilizzo controllato, razionale e consapevole dei medicinali da somministrare agli animali in cura.

| novembre 2018 37


galenica

L

di Luca Guizzon

a soluzione

di Lugol

COMPOSIZIONE

Iodio metallico 2-5 g Potassio ioduro 4-10 g Acqua depurata qb a 100 g

VALORE AGGIUNTO La soluzione di Lugol prende il nome dal medico francese Jean Guillaume Auguste Lugol (1786-1851) che ne suggerì l’utilizzo nel trattamento della tubercolosi. È una soluzione acquosa iodo-iodurata di colore marrone chiaro, inodore. Può essere allestita come “debole” o “forte” variando la concentrazione di iodio e ioduro contenuta. Questa soluzione può essere impiegata per vari scopi, in primis come supplemento di iodio. Lo iodio è un elemento essenziale, in piccole quantità, nella dieta dell’uomo in quanto è necessario per la formazione degli ormoni della tiroide. Il fabbisogno giornaliero raccomandato dalla Who è di 150-300 µg. Nelle aree di gozzo endemico questa quota può essere raggiunta solo con supplementi alimentari, onde evitare una carenza organica dell’elemento porta a una serie di disturbi che comprendono gozzo endemico, cretinismo, insufficienza della funzionalità mentale nei bambini e negli adulti e aumento dell’incidenza della mortalità natale, perinatale ed infantile. Le soluzioni (idroalcoliche) di iodio al 2% possono essere utilizzate anche per ren-

38

novembre 2018 |

Numerosi gli impieghi, in primo luogo con funzione di supplemento dello iodio

dere potabile l’acqua (5 gocce per litro) e sono efficaci anche se l’acqua è contaminata da giardia (17 gocce per litro). Ma la soluzione di Lugol è molto impiegata per ridurre al minimo la dose di radiazioni alla tiroide dovuta allo iodio radioattivo in radioterapia. In questo secondo caso, lo scopo è inibire la captazione di iodio per un tempo sufficiente a consentire il decadimento e/o l’eliminazione del radioiodio. Il meccanismo sfruttato più comunemente prevede la saturazione con iodio stabile dei meccanismi ghiandolari di trasporto. La dose saturante comunemente accettata per gli adulti è di 100 mg di iodio stabile. Tale quantità è circa mille volte superiore al fabbisogno medio giornaliero ed è in grado di ridurre la successiva captazione del radioiodio a meno dell’1% del normale. La soluzione di Lugol forte contiene 130 mg di iodio/ml, portando la dose saturante a 0,8ml. Questo corrisponde a circa 6,5 mg/iodio goccia di soluzione, portando quindi la dose a 15 gocce/die. La soluzione debole, prevede di conseguenza l’uso di 1,9ml o 40 gocce/die. Sempre in ambito ospedaliero, la soluzione di Lugol viene utilizzata prima di operare pazienti affetti da morbo di Grave-Basedow in quanto in grado di ridurre la gravita di tirotossicosi e l’afflusso di sangue alla tiroide. Questo effetto si

manifesta sia nei pazienti con funzione della tiroide compromessa, sia nel caso in cui la tiroide non presenti ancora alterazioni funzionali. In particolare, dopo dieci giorni di trattamento si sono visti ridotti VEFG, IL-16 e flusso arterioso tiroideo.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE La soluzione viene impiegata come supplemento di iodio, per ridurre l’assorbimento di radio-iodio o come pratica pre-operatoria in pazienti con alterazioni della funzione tiroidea.

CONTROINDICAZIONI E AVVERTENZE Dosi eccessive di iodio possono portare a ipersensibilità, eruzioni acneiche, aritmie, sintomi nervosi (confusione, formicolio), ipo o iper tirodismo. Può anche esacerbare una tiroidite autoimmune.

PREPARAZIONE Lo iodio si presenta come lamine fragili o piccoli cristalli dal colore grigio-violetto o grigio-nero dotati di lucentezza metallica e di un odore caratteristico penetrante e irritante. Volatilizza lentamente a temperatura ambiente generando vapori corrosivi violetti. Lo iodio risulta poco solubile in acqua (1:3000) ma solubilissimo in soluzioni concentrate di ioduri con formazione di I3 che funge da deposito di I2 (iodoforo).


galenica In soluzione KI (ioduro di potassio) si dissocia e l’anione I- tende a reagire con lo iodio elementare, generando lo ione triioduro. Materiali: becher, bacchetta di vetro, agitator magnetico, bilancia, filtro. Sciogliere il potassio ioduro nell’acqua depurata bollita di fresco, quindi, mantenendo l’agitazione, si solubilizza lo iodio. Filtrare la soluzione ottenuta.

CONTROLLI DI QUALITÀ Assenza di insolubilizzazioni, controllo del confezionamento e della sua tenuta.

MODALITÀ D’USO E POSOLOGIA Secondo il protocollo prescritto dal medico, che valuta dosaggio da utilizzare.

DATA LIMITE DI UTILIZZO Trenta giorni

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

TIPO DI RICETTA

La valutazione del rischio secondo il protocollo Sifap assegna un rischio medio alla preparazione.

Ricetta non ripetibile (veleno) con quantità di iodio indicata in tutte lettere, validità trenta giorni dalla data di compilazione.

ETICHETTA

ADEMPIMENTI DEL FARMACISTA

Ragione sociale, indirizzo e telefono della farmacia. Nome del medico e nome del paziente (ove riportato dal medico). Prep. n. desunto dal numero attribuito alla ricetta - data... - utilizzare entro il ... Composizione quali-quantitativa completa di principio attivo ed eccipienti (se la farmacia adotta il Dm 18 novembre 2003 “Procedure semplificate”); quali-quantitativa dei principi attivi e qualitativa degli eccipienti (qualora la farmacia segua le Procedure integrali, come previsto dalle Nbp). Posologia come indicata dal medico. Prezzo di vendita scorporato in sostanze, onorario, costo del recipiente.

Il farmacista conserva ordinatamente, per i sei mesi successivi alla spedizione copia della ricetta dove avrà apposto timbro, data di spedizione e prezzo praticato e il nome e cognome della persona che ritira il farmaco. FONTI Huang SM, Liao WT, Lin CF, Sun HS, Chow NH. “Effectiveness and Mechanism of Preoperative Lugol Solution for Reducing Thyroid Blood Flow in Patients with Euthyroid Graves’ Disease”. World J Surg. 2016 Mar; 40(3):505-9. doi: 10.1007/s00268015-3298-8.

| novembre 2018 39


professione

N

di Chiara Romeo

ovità

in corso La Scuola di alta formazione Farmacia Oncologica, frequentata con passione e interesse da molti colleghi, per il 2019 propone dieci edizioni in diverse sedi, su tutto il territorio italiano

«Un approccio professionale al paziente oncologico: questo è quello che porto in farmacia dall’esperienza del corso», spiega Antonio Chiriacò, titolare della Farmacia San Giovanni di Veglie (Lecce). «Sono sempre stato attento al paziente malato di cancro che mi chiedeva consiglio, ma prima la mia era un’attenzione più che altro dal punto di vista umano e, laddove mi mancavano gli strumenti, dovevo fermarmi. Adesso ho un atteggiamento differente, e posso affrontare la problematica in modo completo e professionale». Il corso è “Farmacia Oncologica - Scuola di alta formazione per il consiglio e l’assistenza multidisciplinare al paziente deospedalizzato” , organizzato da Edra e patrocinato da Federfarma, Fofi, Cipomo (Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri), Aimac (Associazione italiana malati di cancro), Oti (Oncology training international), Sipo (Società italiana di psiconcologia) e Fenagifar (Federazione nazionale giovani farmacisti), con il supporto di Sandoz come sponsor unico. Il suo contenuto formativo ha la finalità di fornire gli strumenti necessari per arricchire le competenze dei farmacisti territoriali affinché sappiano interfacciarsi in modo efficace rispetto alla complessità delle dinamiche che riguardano il paziente oncologico, aiutandolo ad affrontare e a migliorare lo sfondo clinico e psicologico della propria condizione. Infatti, in farmacia entrano

40

novembre 2018 |

molti pazienti deospedalizzati, sottoposti a cure farmacologiche prolungate, che pongono al farmacista questioni complesse, che non chiamano in causa solo il supporto dello staff medico oncologico, ma richiedono un sostegno quotidiano per migliorare la qualità della vita: in questo contesto la formazione del farmacista può fare la differenza. Nel presentare il progetto per il 2019, Elena Penazzi, responsabile scientifico, sottolinea: «Sono molto orgogliosa ed emozionata perché si stanno mettendo in campo forze sempre più importanti per questo progetto e ci saranno grandi e importanti novità nel 2019, sempre finalizzate al miglioramento dell’immagine del farmacista e della farmacia che viene sempre più professionalizzata da progetti come questi». Il percorso si caratterizza per la struttura innovativa e per la proposta specifica per valorizzare la professione del farmacista nel supporto fattivo alle difficoltà di cui il paziente oncologico è portatore. La scuola dura sei mesi, con due sessioni residenziali, di apertura e chiusura, e quattro centrali in modalità webinar (Fad diretta live), molto comoda per seguire le lezioni direttamente dalla farmacia o da casa. Numerosi i temi proposti per un totale di sessanta ore di lezione. Sono previsti 50 crediti Ecm. Per il 2019 sono previste dieci edizioni, su tutto il territorio, organizzate anche in regioni che non sono state coinvolte lo scorso anno.

UN PERCORSO PER FARMACISTI DA FARMACISTI Il percorso è rivolto ai farmacisti e alle farmacie del territorio nazionale. Gli obiettivi sono molteplici: dal fornire conoscenze sulle terapie antiblastiche e sull’aderenza terapeutica, ad ampliare quelle sull’alimentazione e sull’uso di integratori al favorire il benessere psichico del paziente oncologico. «Ho seguito con entusiasmo il corso», afferma Alice Balestri, titolare della Farmacia Roma Est di Roma, che ha partecipato nel 2018, «perché è una tematica molto sentita in farmacia. È un corso pensato per farmacisti da farmacisti e molto spesso anche tenuto da farmacisti. Infatti, parecchi docenti sono loro stessi colleghi: questa è una notevole nota di merito, perché in questo modo hanno ben presente le domande che il paziente malato di cancro ci pone, dal momento in cui viene dimesso e si ritrova da solo. Riuscire a dare risposte a questa tipologia di paziente è per me molto importante e il corso offre una panoramica completa: dall’effetto collaterale della chemioterapia, ai problemi estetici relativi alla cicatrice, al cambiamento dei capelli, il dolore, i problemi psicologici». Ed è proprio la formazione psicologica è ritenuta da chi ha seguito il percorso formativo, una parte molto interessante e utile. «Nel contesto di una esperienza meravigliosa quale è stata il seguire tutto il corso, quello che per me ha fatto la differenza è stato il modulo dello psicologo», sottolinea


professione Sopra: da sinistra,Vittorio Contarina e Marco Cossolo, vice presidente e presidente di Federfarma nazionale, nella giornata conclusiva dell’edizione 2018. Foto a destra: alcuni momenti del corso

Chiriacò «Infatti, se è molto importante dare il farmaco da banco giusto, o l’integrazione vitaminica corretta, l’approccio psicologico ha un ruolo chiave». Il paziente oncologico sarà sempre più nel territorio, e con lui la famiglia: «Questo corso aiuta anche ad affrontare una malattia nella malattia, che è quella della sofferenza dei familiari. I docenti del corso sono riusciti ad offrire strumenti anche per aiutarci ed aiutare concretamente anche questo soggetti». Una testimonianza che trova riscontro anche nella collega Balestri, che spiega: «Tutti i moduli hanno affiancato nozioni teoriche a una parte pratica utile nella risoluzione dei problemi dei pazienti, ma la parte relativa alla psicologia ci ha fornito elementi fondamentali per aiutare concretamente chi cerca il nostro aiuto. E per farlo la docente ha trasformato una lezione teorica in un’esperienza che ci ha fornito idee pratiche su come operare». Ma il corso non si conclude con l’esperienza del primo anno. Come spiega Balestri, gli argomenti sono tanti e «frequentando il corso ci si rende conto della vastità delle problematiche da affrontare. Quindi senz’altro bisogna continuare a studiare: per questo un aspetto fondamentale della Scuola di alta formazione è l’aggiornamento annuale». Il corso Farmacia Oncologica prevede infatti un continuo aggiornamento a partire dal secondo anno, con approfondimenti su vari ar-

gomenti inerenti la problematica oncologica, con conseguente allargamento della capacità di consiglio e di accoglimento del paziente oncologico in farmacia. Si tratta di almeno altre venti ore formative per anno, su svariati argomenti, dalla galenica alla dermatologia, alla prevenzione.

LA CERTIFICAZIONE CERTIQUALITY Alla fine del percorso sarà possibile per il farmacista acquisire, oltre alla certificazione formativa del percorso, anche una certificazione specifica sui processi della farmacia, in modo che possa essere riconosciuta come presidio a cui indirizzare i pazienti per garantire il miglior supporto alla propria condizione. «L’obiettivo è quello di arrivare ad avere una comunità di farmacisti oncologici, mappati da un sito, che lavorino in sinergia con gli altri operatori sanitari del territorio, uno su tutti il medico di medicina generale», spiega Penazzi. La certificazione, da parte di un ente esterno, Certiquality, della farmacia oncologica prevede un marchio riconoscibile, su una targa da esporre sulla vetrina della farmacia e su una spilla per il camice. In questo modo il cliente interessato potrà riconoscere la farmacia in cui c’è una preparazione specializzata sull’argomento “oncologia” già prima di entrarci. È prevista a breve anche la messa online del sito dedicato.

OBIETTIVI SPECIFICI Fornire conoscenze sulle terapie antiblastiche e sull’aderenza terapeutica; fornire conoscenze sull’alimentazione e l’uso di integratori; fornire conoscenze sulla gestione degli effetti collaterali; saper riconoscere e valutare il rischio delle interazioni tra farmaci e tra questi e i cibi; favorire il benessere psichico e l’oncologia estetica.

info Responsabile scientifico: Elena Penazzi Docenti: Claudio Verusio, Alice Ballerio, Angela Noviello, Elisabetta Casale, Rachele Aspesi, Paolo Vintani, Lara Bellardita Segreteria scientifica organizzativa: Edra Spa, Via G. Spadolini 7, 20141 Milano. Tel. +39 02 88184.533; cell. +39 344 283 2944; fax 02 93661.721; email: c.maurizio@lswr.it.

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farmacologia

R

di Carla Carnovale, Pharmacovigilance Service, Unit Clinical Pharmacology, Department of Biomedical and Clinical Sciences, University Hospital “Luigi Sacco”, University of Milan

ischi da

considerare Contraccezione ormonale ed epilessia: interazioni farmacologiche responsabili di gravidanze inattese e fallimenti terapeutici

Per le donne in età fertile, la possibilità di affidarsi a un metodo contraccettivo che consenta di pianificare liberamente la propria maternità rappresenta un’opportunità estremamente vantaggiosa. Tra i metodi contraccettivi più utilizzati, gli anticoncezionali orali rappresentano quelli più largamente utilizzati e costituiscono il frutto di una evoluzione di oltre cinquant’anni di ricerca scientifica che ha consentito di ottenere numerosissime informazioni relative al loro profilo di sicurezza ed efficacia, ormai consolidato1.

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Un uso corretto dei contraccettivi ormonali combinati o COCs (costituiscono la forma universalmente più nota di contraccezione ormonale tra le donne in età fertile), garantisce infatti un’elevata protezione da gravidanze inattese e assicura un buon profilo di tollerabilità. Tuttavia esistono controindicazioni e specifiche raccomandazioni da considerare con attenzione, per via della possibile comparsa di interazioni clinicamente rilevanti con altri farmaci che possono ridurre significativamente l’efficacia del trattamento contraccettivo.

La gestione delle donne in età fertile con epilessia rappresenta una particolare condizione che richiede estrema cautela. Seppure in presenza di tale patologia si possa tranquillamente assumere la pillola contraccettiva (sempre previo consulto medico), alcuni farmaci antiepilettici (soprattutto quelli di vecchia generazione, quali la carbamazepina, la fenitoina e i barbiturici) riducono l’azione contraccettiva della pillola stessa, rendendola meno sicura, sia in termina di efficacia che di sicurezza.


FARMACOLOGIA UNA PATOLOGIA DIFFUSA L’epilessia, una delle patologie neurologiche più diffuse al mondo (colpisce 500.000 persone con 30.000 casi nuovi l’anno), è una condizione abbastanza comune tra le donne in età fertile2. Sebbene si manifesti in egual misura negli uomini e nelle donne, esistono, tuttavia, particolari aspetti estremamente delicati che rendono più complessa la gestione farmacologica delle pazienti di sesso femminile, rendendo necessarie alcune considerazioni specifiche.

In particolar modo, la scelta dei farmaci antiepilettici a causa delle loro interazioni bidirezionali con la terapia contraccettiva, rappresenta una componente estremamente critica della gestione delle donne epilettiche in età fertile. Gli estrogeni e i progestinici contenuti nei COCs sono metabolizzati dal sistema enzimatico del citocromo P450, in particolare dall’isoenzima 3A4 (deputato alla metabolizzazione della maggior parte dei farmaci che assumiamo comunemente). I farmaci antiepilettici, tra cui fenitoina, fe-

nobarbital, carbamazepina sono potenti induttori enzimatici del citocromo P450-3A4, e determinano quindi un conseguente aumento del metabolismo della componente estrogenica e/o progestinica dei COCs, riducendone in tal modo la loro efficacia e aumentando il rischio di gravidanze inattese3. Tali farmaci inducono inoltre la produzione della globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), una proteina prodotta nel fegato a cui i progestinici sono strettamente legati, determinando così concentrazioni più basse di progestinico libero con

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farmacologia

Una maggiore consapevolezza aiuta a ottimizzare la terapia convulsiva nelle donne in età fertile

possibile conseguente perdita dell’efficacia terapeutica del contraccettivo orale4. Seppur in misura minore, in quanto induttori meno potenti, anche il felbamato e il topiramato sono comunque in grado di alterare le concentrazioni plasmatiche dei contraccettivi ormonali. L’oxcarbazepina invece, sebbene abbia un potenziale di induzione enzimatica inferiore, esercita sui contraccettivi ormonali un effetto simile alla carbamazepina. L’induzione enzimatica esercitata da alcuni antiepilettici è dose-dipendente, risulta difficile, tuttavia, effettuare una stima quantitativa esaustiva per via dell’ampia variabilità interindividuale tra la popolazione. Studi in merito hanno riportato che un dosaggio di topiramato inferiore a 200 mg (assunto in monoterapia) non influisce significativamente sulla farmacocinetica dei COC contenenti 35 mg etinilestradiolo; tali

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I rischi riproduttivi legati all’uso degli antiepilettici in gravidanza (i figli di donne che assumono farmaci per il trattamento dell’epilessia durante la gravidanza possono essere esposti a rischio maggiore di ritardi nello sviluppo fisico e mentale secondo quanto stabilito da uno studio recente su un campione significativo2), sono ben noti anche tra le gestanti, tuttavia, diversi studi in merito hanno sollevato il problema della scarsa consapevolezza tra le donne in età fertile legata alle potenziali interazioni di tali farmaci con i contraccettivi orali. Da un sondaggio effettuato dalla British epilessia association, è emerso che il 51 per cento delle donne arruolate nello studio non aveva mai ricevuto consigli o raccomandazioni sulla contraccezione, con specifico riferimento alle possibili interazioni tra i contraccettivi orali e gli anticonvulsivanti; di conseguenza un’elevata perc e nt u a le d i don n e non e r a a conoscenza dei potenziali rischi o problematiche connessi a un approccio farmacologico complesso, incluse le conseguenze di un gravidanza non

dati sono estremamente importanti (e confortanti) considerato che molte donne in età fertile utilizzano il topiramato a bassi dosaggi per la profilassi dell’emicrania5. Dati provenienti da sporadici casi, suggeriscono invece che antiepilettici quali valproato, gabapentin, levetiracetam, zonisamide, lacosamide non influenzano il metabolismo dei COC; tali farmaci non indurrebbero quindi un rischio di fallimento della contraccezione. A rendere complessa la gestione farmacologica delle donne con epilessia, è l’eventualità che anche i COCs, a loro volta,

pianificata durante il trattamento antiepilettico. Il 70 per cento delle donne intervistate non era a conoscenza del fatto che il farmaco antiepilettico assunto avesse potuto influire sull’efficacia del contraccettivo orale. E ancora, il 28 per cento delle donne che assumeva un farmaco di categoria C (ovvero medicinali per i quali gli studi sugli animali hanno rilevato una tossicità per il feto e non ci sono studi metodologicamente validi e controllati sull’uomo, tuttavia i potenziali benefici del farmaco potrebbero giustificarne l’utilizz o ne l l a don n a i n g rav id a n z a nonostante i potenziali rischi per il feto) e il 41 per cento un farmaco di categoria D (gli studi sull’uomo e i dati di farmacovigilanza hanno evidenziato un rischio per il feto, tuttavia i poten zia l i benefici del fa r maco potrebbero giustificarne l’utilizzo nella donna in gravidanza nonostante i potenziali rischi per il feto)6 hanno dichiarato di avere una limitata (spesso inadeguata) conoscenza delle possibili complicazioni legate alle loro terapie farmacologiche.

possano influenzare il metabolismo e quindi ridurre le concentrazioni sieriche dei farmaci antiepilettici. I contraccettivi orali mediano infatti l’inibizione degli enzimi CYP e l’induzione di enzimi coinvolti nelle fasi di glucuronidazione di alcuni farmaci anticonvulsivanti, con conseguente rischio di mancata efficacia terapeutica e inadeguato controllo delle crisi. Dati di letteratura indicano che le concentrazioni sieriche di lamotrigina e valproato si riducono infatti se assunti in concomitanza con l’etinilestradiolo, presumibilmente a causa di un’accelerazione del processo


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farmacologia di glucuronidazione; tuttavia la rilevanza clinica del modesto effetto sul valproato non è ad oggi sufficientemente stato esplorato e chiarito. Le concentrazioni sieriche della lamotrigina possono invece diminuire di oltre il 50 per cento con conseguente comparsa di fallimento terapeutico e aumento della frequenza e dell’entità clinica delle crisi. L’effetto mediato dai COC sulla lamotrigina si manifesta e scompare entro pochi giorni dopo l’inizio e la sospensione della terapia ormonale. I dati disponibili suggeriscono che il metabolismo di levetiracetam, zonisamide, lacosamide e retigabina/ezogabina non viene invece influenzato della contraccezione ormonale. I COCs costituiscono il metodo contracettivo reversibile più efficace tra quelli in uso, una corretta assunzione è stata associata a un tasso di gravidanza dello 0,3 per cento dopo un anno di utilizzo; la percentuale può tuttavia raggiungere circa il 3-6 per cento nelle donne con epilessia 6. In accordo a quanto riportato in letteratura scientifica, meno del 50 per cento delle donne epilettiche arruolate

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nello studio aveva pianificato la propria gravidanza e in un caso su quattro, la mancata contraccezione dovuta all fallimento terapeutico dei COC è stata additata come causa (vedi box)7. L’acquisizione di una maggiore consapevolezza sulla complessità di tali interazio-

ni, da parte di tutti gli operatori sanitari coinvolti a più livelli nella gestione della contraccezione delle donne epilettiche, costituisce il primo passo fondamentale per aiutare ad ottimizzare la terapia convulsiva e a garantire contestualmente l’efficacia del trattamento ormonale.

BIBLIOGRAFIA 1. Portale ufficiale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia_https://www.sigo.it/ | 2. http://www.aifa.gov.it/content/epilessia-farmaci-assunti-gravidanza-legati-ritardidello-sviluppo-nei-bambini | 3. Reimers A, Brodtkorb E, Sabers A. “Interactions between hormonal contraception and antiepileptic drugs: Clinical and mechanistic considerations”. Seizure. 2015 May; 28:66-70. | 4. Reddy DS. “Clinical pharmacokinetic interactions between antiepileptic drugs and hormonal contraceptives”. Expert Rev Clin Pharmacol. 2010 Mar 1;3(2):183-192. | 5. Doose DR, Wang SS, Padmanabhan M, Schwabe S, Jacobs D, Bialer M. “Effect of topiramate or carbamazepine on the pharmacokinetics of an oral contraceptive containing norethindrone and ethinyl estradiol in healthy obese and nonobese female subjects”. Epilepsia 2003; 44:540-9. | 6. Kaneko S. “Pregnancy and quality of life in women with epilepsy”. Clin Ther 1998; 20 (Suppl. A): A30-47. discussion A58–A60. | 7. Fairgrieve SD, Jackson M, Jonas P, Walshaw D, White K, Montgomery TL, et al. “Population based, prospective study of the care of women with epilepsy in pregnancy”. BMJ 2000; 321:674–5. | 8. Davis, A. R., Pack, A., Camus, A., Yoon, A., and Krizer, J. (2007a). “Patient knowledge of teratogenicity and contraceptive interactions of antiepileptic drugs”. Obstet. Gynecol. 109, 60S.


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INTERVISTA A...

di Giuseppe Tandoi

Di nuovo

indipendenti

«Independent again». La prima cosa che vuole sottolineare Patrick Aghanian, ceo di Zentiva, è che l’azienda torna indipendente. Lo era già stata, infatti, prima che Sanofi la acquisisse, dieci anni orsono. Nel 2018 la nuova svolta, di cui mancava solo l’ufficialità, che è arrivata: Zentiva passa di mano, acquisita dal fondo di private equity Advent International, uno dei maggiori a livello globale, per 1,9 miliardi di dollari.

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L’EUROPA Le sue radici sono in Repubblica Ceca e risalgono addirittura al 1488, anno di nascita della farmacia praghese da cui tutto è nato e si è trasformato, attraverso i secoli. Tuttora il quartier generale di Zentiva si trova a Praga, l’Europa è il suo unico orizzonte. «Non abbiamo attività ai di fuori del continente e di questo andiamo orgogliosi», spiega Aghanian. «Per noi è un punto di forza quello di opera-

re in Paesi nei quali le istituzioni considerano la sanità come un diritto dei cittadini. Da parte nostra siamo molto fiduciosi che l’ingresso del nuovo azionista serva a consolidare la forza del gruppo sul mercato europeo. Le grandi sfide con le quali ci dobbiamo confrontare sono quelle del progressivo invecchiamento della popolazione e dei costi crescenti dei farmaci innovativi. In questo senso gli equivalenti rappresentano una fonte no-

tevole di risparmio per i sistemi sanitari e un contributo importante alla loro sostenibilità. Non siamo un’azienda di grandi dimensioni ma abbiamo una nostra unicità». I due poli produttivi di Zentiva sono situati a Praga e Bucarest e lì rimarranno; al momento producono un terzo dei farmaci a marchio Zentiva, con standard di produzione elevati. L’intenzione è quella di intensificare la produzione nei due stabilimenti senza doversi


rivolgere a fornitori localizzati, per esempio, in estremo oriente. Il nuovo corso dell’azienda sarà all’insegna di una sempre maggiore accessibilità al farmaco, con l’obiettivo di diventare leading player a livello continentale. Gli investimenti futuri potrebbero essere finalizzati a implementare le linee di automedicazione o puntare sugli integratori, mentre sono da escludere opzioni di diversa natura, per esempio quella

Marco Grespigna, capo di Zentiva Italia

dei farmaci biosimilari. Ma esiste una mission sociale, per Aghanian, che procede di pari passo con quella strettamente commerciale. Contribuire alla sostenibilità di un sistema sanitario significa anche sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questioni di non secondaria importanza: «Per esempio molto scarsa è la consapevolezza preso i cittadini del grado di innovazione che esiste anche nel comparto dei generici, solitamente associato all’attività di aziende che “copiano” farmaci già esistenti». Da parte sua Zentiva ospita, nella sede di Praga, un “centro innovazione” nel quale lavorano centinaia di persone: «C’è ancora moto da fare per aumentare la penetrazione dei generici su tutti i mercati europei». La filosofia di Aghanian in pillole (è proprio il caso di dire): qualità del lavoro, grande dedizione alla causa, volontà di “impattare” il mercato con l’ambizione di modificarne gli equilibri. È una nuova partenza, quella post Sanofi, e nessun obiettivo è precluso, anzi «everything is possible».

E L’ITALIA La particolarità italiana è quella di essere un mercato, per quanto concerne i generici, «guidato dal farmacista». Zentiva Italia - rimarca il ceo - è una delle filiali di punta sia per i risultati raggiunti sia per l’elevata competenza del team di lavoro. Al momento occupa il sesto posto sul mercato nazionale degli equivalenti, a breve si valuteranno le nuove strategie da adottare, considerando che si tratta di un Paese in cui la diffusione dei generici è ancora «relativamente bassa», rispetto ai Paesi trainanti a livello europeo. Da parte sua Marco Grespigna, capo di Zentiva Italia, ricorda con soddisfazione i 68 milioni di fatturato e i 109 addetti, gran parte dei quali under 30. E conferma la volontà della filiale italiana di avvicinarsi sempre più ai cittadini attraverso iniziative di carattere sociale come quella, appena avviata a Genova, che garantisce il servizio notturno di consegna gratuita a domicilio di farmaci urgenti nella zona colpita dal crollo del ponte Morandi. Un modo diverso per diffondere tra i cittadini quella «cultura del generico»

intervista a...

Zentiva, azienda che opera nel comparto dei farmaci equivalenti, passa da Sanofi al fondo di private equity Advent International

che negli anni ha fatto fatica ad affermarsi entro i confini nazionali. A vent’anni dall’ingresso di questi farmaci sul mercato è forse ozioso domandarsi le cause di un simile ritardo, resta il fatto che ancora molti pazienti preferiscono pagare di tasca propria per assumere il branded piuttosto che il relativo generico. «L’intento generale cui ispiriamo tutte le nostre iniziative», spiega Grespigna, «è quello di rendere più accessibile un settore, come quello della farmaceutica, che a volte non gode di ottima fama presso il pubblico, proprio per il legame tra business e salute che alcuni considerano poco chiaro. Per questo le nostre iniziative rivolte al pubblico puntano molto sull’accessibilità e sulla trasparenza. In questa direzione vanno anche le sponsorizzazioni sportive (lo sci, il Genoa Calcio). In questo modo Zentiva si fa conoscere al di fuori dei soliti circuiti, in contesti completamente diversi». E il legame con la farmacia? Sempre molto solido, «Zentiva è molto vicina alle farmacie attraverso le iniziative organizzate a livello locale. Più in generale, la rete delle farmacie deve continuare a operare sul territorio come ha sempre fatto, consapevole però del fatto che tutto è cambiato negli ultimi anni. Resistere al cambiamento comporta molti rischi».

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di Claudio Buono

farmanews

Nuove

prospettive Approvato in Italia ustekinumab, per la cura della malattia di Crohn Della malattia (o morbo) di Crohn, una patologia infiammatoria cronica e acuta che colpisce il tratto gastrointestinale e di cui non si conoscono ancora le cause precise, si calcola che nel mondo soffrano 1,3 milioni di persone, di cui circa 70.000 in Italia, con 8.000 nuovi casi all’anno. Per il trattamento di pazienti adulti affetti da malattia di Crohn attiva di grado da moderato a grave che hanno avuto una risposta inadeguata o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o a un antagonista del TNFalfa, o che hanno controindicazioni mediche per tali terapie è stato approvato in Italia ustekinumab, il primo di una nuova classe di anticorpi monoclonali indicati per questa patologia.

CHE COSA FA E COSA CAMBIA Ustekinumab è un anticorpo monoclonale delle interleuchine 12 e 23, il cui ruolo nella patogenesi della malattia di Crohn è stato dimostrato negli studi preclinici. L’azione del farmaco previene il legame tra i due fattori e il loro recettore, riducendo in questo modo l’attivazione delle cellule immunologiche. Il farmaco rappresenta una doppia novità in quanto colpisce contemporaneamente due target (le interleuchine 12 e 23, appunto), andando ad agire più a monte del processo infiammatorio responsabile della malattia di quanto sia stato possibile fare fino a ora. Questa du-

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plice azione si traduce in un beneficio clinico che, sulla base dei dati emersi dagli studi effettuati, ha dimostrato di offrire una combinazione mai osservata prima in termini di rapidità d’azione già nel breve periodo (con un alto tasso di risposta clinica di controllo dei sintomi entro le tre settimane dall’inizio della terapia) e, parallelamente, la persistente durata dell’effetto del farmaco (a due anni dall’avvio del trattamento, la malattia è risultata in remissione nel 75 per cento dei pazienti). «Inoltre, abbiamo a disposizione alcuni dati sull’azione sistemica antinfiammatoria del farmaco, tra cui la riduzione dei marcatori infiammatori, già dalla terza settimana di trattamento», aggiunge Silvio Danese, responsabile del Centro per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, Istituto clinico Humanitas di Rozzano. «Le molecole infiammatorie rappresentano un target per il miglioramento biologico, il che sostiene ulteriormente l’efficacia clinica della terapia. Data quindi l’azione sistemica di ustekinumab, possiamo aggiungere che un’opportunità ulteriore è quella che si prospetta per i pazienti con concomitanti malattie immunomediate, tra cui quelle dermatologiche e reumatologiche». Un altro, non meno importante, elemento di novità è rappresentato dallo schema di somministrazione del farmaco, che prevede solo la prima induzione per via endovenosa presso un Centro specializzato e, in seguito, la terapia di mantenimento (quattro iniezioni l’anno, una ogni tre mesi, per via sottocutanea) che il paziente potrà effettuare autonomamente presso il proprio domicilio.



a cura della redazione

il libro

A tutto

tondo

Mai la qualifica di manuale fu più appropriata in relazione a questo dettagliatissimo volume a firma di Umberto Borellini (che da questo numero riprende a collaborare con Punto Effe). Ogni segreto della cosmetologia è svelato dall’autore, un farmacista specializzatosi in Chimica e scienze cosmetologiche, che oggi insegna in numerosi master universitari e scuole di specializzazione, attività cui affianca quella di pubblicista e divulgatore. Il target del libro? «Il professionista del cosmetico (estetista, dermatologo, medico estetico, farmacista) deve esser conscio di rappresentare la punta della piramide, l’inizio della filiera, ovvero il punto di riferimento per un consumatore spesso disorientato e insicuro», scrive Borellini. Già la questione terminologica, in effetti, non è secondaria, tra neurocosmetici, cosmeceutica, biodoranti e oli eudermici. Una nuova frontiera tutta da scoprire. La trattazione è molto ampia. Si parte, nella prima parte, con la legislazione di settore, le nozioni di chimica generale, le materie prime. Nella seconda si parla di co-

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smesi applicata, la terza, infine, contiene alcune appendici, tra le quali, fondamentali, lo “Schema ingredienti secondo i nomi Inci” e il testo del “Regolamento del parlamento europeo e del Consiglio sui prodotti cosmetici”. Di grande interesse, inoltre, il sesto capitolo, che contiene la classificazione delle “Principali piante officinali d’uso cosmetico e dermatologico”: nome comune, nome botanico, droga, sostanza, funzionalità cosmetiche. Si fa tanto parlare, da alcuni anni a questa parte, di un farmacista che sappia coniugare lo spirito imprenditoriale con una preparazione scientifica sempre più ampia, e non solo focalizzata sul farmaco. La dermocosmesi, d’altro lato, è uno dei reparti che, secondo gli addetti ai lavori, ha più prospettive di crescita, in farmacia, nei prossimi anni. Forse la lettura di questo volume può servire al professionista dietro il banco come necessario viatico all’implementazione del reparto. Fermo restando che anche il cosiddetto “commerciale” non può prescindere da una preparazione scientifica adeguata.

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Legale

P L’Amministrazione risponde dei danni provocati al farmacista incolpevole

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a cura dello studio dell’avvocato Bruno Riccardo Nicoloso, Firenze-Roma (b.r.nicoloso@tin.it)

erdita

di chance? La questione non è nuova ed è stata fin qui ben poco sperimentata per i consueti tempi tecnici che ci sono voluti per ottenere in via giudiziaria una pronuncia sul petitum, ma nella fattispecie in esame si sono messe le promesse per ottenerla in tempi più che ragionevoli e vederla poi eseguita almeno per il riesame. In linea di fatto un farmacista assegnatario a concorso di una sede farmaceutica non ha trovato nei termini fissati ex lege i locali per l’apertura della farmacia nell’ambito della circoscrizione territoriale della sede farmaceutica prevista nel provvedimento di assegnazione: ciò per l’oggettiva loro carenza in tale ambito, e ha allora proposto al Comune che aveva istituito la sede farmaceutica la costruzione di un prefabbricato in un’area comunale destinata a servizi sociali. Il Comune gli ha negato l’autorizzazione edili zia e la Regione ha dichiarato (autunno 2017) la sua decadenza dell’assegnazione della sede farmaceutica per la mancata apertura della farmacia nel semestre fissato per il relativo adempimento. Il farmacista è ricorso allora (inverno 2017) al Capo dello Stato per l’annullamento di tale provvedimento con richiesta di risarcimento del danno per la perdita di chance. Il Capo dello Stato acquisito il parere del Consiglio di Stato (primavera 2018) secondo cui l’Ammini-

strazione avrebbe dovuto valutare funditus la posizione del ricorrente che aveva cercato d’individuare una soluzione, prospettandola al Comune; di tal che il superamento dei termini consentiti per aprire la farmacia non fosse imputabile al ricorrente - ha annullato il provvedimento di decadenza del ricorrente dalla assegnazione della sede farmaceutica (estate 2018), precisando che la Regione avrebbe dovuto tenere conto, in base al generalissimo principio secondo il quale nessuno può essere chiamato a rispondere per un fatto a lui non imputabile, di un tale presupposto, e ha dichiarato che la stessa Regione fosse tenuta al risarcimento del danno in relazione al proprio inadempimento nella adozione del provvedimento ablativo. La Regione ha provveduto (autunno 2018) alla riassegnazione della sede farmaceutica all’originario assegnatario, facendo venir meno il presupposto della perdita di chance, ma aprendo la strada alle iniziative stragiudiziali e giudiziali del (ri)assegnatario della sede farmaceutica de qua. L’inconsueto rincorrersi delle date indicate nella fattispecie rappresenta solo un’occasione di come possa/potrebbe/ dovrebbe essere ottenuta la tutela degli interessi legittimi nei confronti dell’Amministrazione nelle logiche degli articoli 24 e 97 della Costituzione.


STATUIZIONI Dal decisum del Capo dello Stato possono essere tratti tre punti fermi. a) Il primo, relativo al provvedimento ablatorio di decadenza dalla assegnazione di una sede farmaceutica conseguente alla mancata apertura della farmacia, da parte dell’assegnatario a concorso, nel semestre fissato ex lege dalla assegnazione della sede farmaceutica, che è volto a impedire che, una volta assegnata la sede farmaceutica l’assegnatario rimanga inerte per un eccessivo periodo di tempo omettendo di attivare il servizio. Di tal che il provvedimento sanzionatorio colpisce l’inattività colpevole del farmacista assegnatario ed è giustificato dal fatto che esercitare la farmacia è non solo un diritto, ma anche un onere, e che il provvedi-

mento a carattere sanzionatorio di decadenza non è un atto vincolato, ma presuppone una valutazione che tenga conto del carattere sanzionatorio del provvedimento ablativo da adottare da parte dell’Amministrazione, la cui mancanza non consente la relativa determinazione (così anche il Tar Toscana, n. 980/2017). b) Il secondo, relativo alla legittima aspettativa dell’interessato, ritornato in bonis, in ordine alla assegnazione della sede farmaceutica, previa modificazione della circoscrizione territoriale in funzione della apertura della farmacia a questa afferente. Questo appare possibile, sul presupposto che la vigente normativa di cui all’articolo 11 della Legge n. 27/2012 “impatta” sulla vecchia disciplina, operando una semplificazione delle procedure con

Occhiali da vedere per vedere: Zaide, il singspiel incompiuto Gli effetti ancora irrealizzati del decreto del Capo dello Stato, di cui s’è detto, ricordano il libretto di Zaide, l’opera K 345 di Mozart, che è andato quasi perduto, mentre si ricordano solo le bellissime arie che anticipano Il ratto del serraglio. Non può essere però dimenticato che nel 1981 lo scenografo inglese Alan Pollok ha chiesto e ottenuto da Italo Calvino di inventare un nuovo libretto che desse un finale a questa “opera aperta”, da rappresentare alla “Musica nel chiostro di Batignano” in Maremma (che non pochi ricordano con nostalgia) e che riuscisse a trovare una connessione logica per le arie esistenti. A seguito di questa felice invenzione, quasi sconosciuta, dallo scrittore italiano, l’opera è rientrata in repertorio.

Legale

l’attribuzione di un ruolo centrale ai Comuni, quali enti che governano il territorio, e risultano scelti dal legislatore per assicurare una maggiore accessibilità al servizio farmaceutico, ma anche un’equa distribuzione sul territorio comunale del servizio, che tenga conto dell’esigenza di garantire l’accessibilità ai residenti in aree scarsamente abitate (così anche il Consiglio di Stato, n. 2539/2017). La centralità dell’ente territoriale, che viene giustificata dalla piena conoscenza della realtà territoriale e della sua evoluzione, gli fa necessariamente assumere rilievo sia nella prevista fase della procedura di approvazione della pianta organica delle sedi farmaceutiche, sia a fortiori negli atti di concreta allocazione della farmacia nell’ambito della sede farmaceutica (così anche il Consiglio di Stato, n. 2379/2018). Di tal che se ne può dedurre, se pure il decreto non lo dica espressamente, che l’originar ia pianificazione delle sedi farmaceutiche possa essere modificata laddove l’individuazione dei confini di ciascuna circoscrizione territoriale sia avvenuta in relazione a un presumibile sviluppo urbanistico del territorio e, decorso del tempo, sia apparso evidente che le esigenze della popolazione non possano essere pienamente soddisfatte sulla scorta della originaria pianificazione delle sedi farmaceutiche sul territorio (così anche il Tar della Toscana, n. 917/2018). c) Il terzo, relativo alla domanda di risarcimento del danno per perdita di chanche, azionabile nella fattispecie solo in caso di diniego della modificazione della pianta organica delle sedi farmaceutiche che consenta l’apertura della farmacia nella nuova circoscrizione territoriale e/o di mancata concessione della proroga per il suo adempimento (così anche il Tar del Lazio, Roma, n. 5905/2018), cui sia conseguita la decadenza della assegnazione della sede farmaceutica.

PER UN APPROFONDIMENTO: B.R. Nicoloso, “La criticità nell’assegnazione delle farmacie nel concorso straordinario di cui alla Legge n. 27/2012”, in Rassegna di diritto farmaceutico e della salute, 2016, fascicolo 5, pagine 1013/1022.

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Spigolature

Premio letterario

#afiancodelcoraggio L’emofilia è al centro del premio letterario #afiancodelcoraggio edizione 2018, promosso da Roche. Non solo i pazienti, ma i papà, i fratelli, gli amici di persone con emofilia, saranno i protagonisti della terza edizione del premio, raccontando l’impegno al fianco dei cari colpiti dalla malattia. Le novità della manifestazione, che vede la collaborazione di Edra, sono state presentate a Roma. La nuova edizione del premio vuole dare proprio voce a tutti gli uomini, maggiori di sedici anni di età, che abbiano vissuto o stiano vivendo accanto ad una persona con emofilia. La serata romana è stata l’occa-

sione per l’anteprima del cort o m e t r a g g i o t r at t o d a l racconto vincitore dell’edizione 2017, che ha preso forma grazie a Enrico Vanzina e Lotus Production che ha realizzato uno spot cinematografico che sarà proiettato nelle sale italiane. Al centro dell’opera, firmata da Marco Lupia, la routine quotidiana di una coppia innamorata spezzata dalla diagnosi di sclerosi multipla. «Nelle prime due edizioni del premio #afiancodelcoraggio abbiamo scelto di dar voce a storie di vita legate a malattie oncologiche e alla sclerosi multipla, patologie molto conosciute e purtroppo molto

diffuse», afferma Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche in Italia. «Quest’anno vogliamo fare un ulteriore passo avanti e concentrarci su una malattia rara come l’emofilia, che rappresenta per noi di Roche un importante impegno scientifico e clinico, così come sociale, per essere al fianco di ogni singola famiglia che con amore e coraggio si dedica al proprio caro malato. Sappiamo che dietro ad ogni paziente c’è una storia, una quotidianità, una vita». I racconti di #afiancodelcoraggio saranno sottoposti alla votazione della giuria popolare che potrà

esprimere le proprie preferenze grazie a un semplice sistema di “like”. I dieci racconti che, alla data del 15 marzo 2019, avranno ottenuto il maggior numero di voti, saranno poi valutati dalla giuria tecnica indipendente (presieduta da Gianni Letta), che individuerà i tre finalisti, entro il 30 aprile 2019. È possibile caricare il proprio racconto direttamente sul sito https://afiancodelcoraggio.it fino al 31 gennaio 2019.

Convention Farla a Roma

La convention della cooperativa Farla si terrà presso l’hotel Marriott a Roma di il 25 novembre prossimo. Quali sono i comportamenti e le scelte che dovrà fare per essere parte attiva e determinante di questo cambiamento? «La convention aprirà le porte del nuovo mondo», si legge in una nota ufficiale, «proponendo ai soci e alle aziende partner un percorso di profonda e fattiva collaborazione per affermarsi tutti insieme come strutture elitarie per le scelte dei consumatori e come riferimento primario per il Sistema sanitario nazionale e soprattutto regionale e locale. Sono anche attesi gli importanti contributi dei presidenti Marco Cossolo, Emilio Croce e Antonello Mirone».

Collatina al vertice

dell’Italian biosimilars group Cambio ai vertici dell’Italian biosimilars group: Stefano Collatina, Hospital products business unit director di Baxter Italia, è il nuovo coordinatore dell’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci biosimilari in Italia e ricoprirà anche la carica di vicepresidente Assogenerici, con delega al comparto dei farmaci biosimilari. Collatina ha al suo attivo trent’anni di esperienza nel settore sanitario, sia in Italia sia negli Stati Uniti, principalmente in aziende multinazionali. Subentra a Manlio Florenzano, già amministratore delegato Sandoz Italia, che dal primo novembre, sarà a capo dell’organizzazione Sandoz in Russia, una delle più importanti sedi della multinazionale per dimensioni organizzative e di mercato. «A nome di tutti gli associati», dichiara Enrique Häusermann, presidente di Assogenerici, «ringrazio il dottor Florenzano per il grande impegno profuso in questi anni e auguro buon lavoro al dottor Collatina».

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Olivi

Amanda Olivi, collega, fondatrice e direttrice entusiasta per tanti anni della Fondazione Muralti presso Federfarma Milano, ci ha lasciato. Amanda era professionale, aggregatrice, vulcanica organizzatrice di eventi, sempre presente nelle lotte e nei momenti di gioia di Federfarma. Di Amanda ricordo che conservava, nella sua curatissima e amatissima casa, delle bacheche contenenti innumerevoli oggetti di cristallo, sempre luccicanti, ogni volta che pensavo di trovarli un pochino in disordine era una illusione, era un mondo perfetto, sempre presente, sempre perfettamente in ordine. E, come scrive Tennesse Williams, Amanda non vendeva illusioni ma donava una piacevole maschera: se stessa. Ha donato alla categoria tanto, ha donato alle sue “bambine” (assistite di persona in Africa) tanto, ha donato ai colleghi moltissimo, metteva il cuore in ogni cosa che faceva, ha ideato corsi di aggiornamento più di trent’anni anni fa, era il nostro gioiello di cristallo quando c’erano manifestazioni con importanti personalità per la sua eleganza, per la sua capacità di accogliere ma soprattutto per i suoi occhi e per il suo sorriso. Ci mancherà tanto e io ho perso una persona che non dimenticava mai di darmi una carezza per incoraggiarmi. Una vera signora, una cara amica e uno di quei casi che mi rendo conto che non riuscirò a riempire un vuoto così importante. «Sì, ho le tasche col doppiofondo e assi nella manica... ma non sono un prestigiatore. Piuttosto, sono il contrario: lui vi vende illusioni che hanno l’aspetto di cose reali; io vi dono verità dietro la piacevole maschera dell’illusione» (da Lo zoo di vetro di Tennesse Williams). Paolo Vintani

Spigolature

Ricordo di Amanda

Torriglia country manager di Mylan Italia

Mylan ha annunciato la nomina di Fabio Torriglia (nella foto) a nuovo country manager della filiale Italiana. Laureato in Farmacia all’Università di Milano, Torriglia vanta una lunga e solida esperienza nell’industria farmaceutica, con un percorso professionale che lo ha visto rivestire con successo posizioni manageria-

li all’interno delle più importanti realtà del settore. Torriglia approda infatti in Mylan dopo aver ricoperto il ruolo di general manager in Zambon Italia, dal 2014 fino al nuovo incarico, e in Pierre Fabre Pharma dal 2006 al 2014, nel ruolo di Country & Europe head. Precedentemente ha ricoperto diversi ruoli apicali in Roche

Italia e Boehringer Mannheim. «Considero un privilegio poter lavorare in Mylan, gestendo un listino prodotti unico nello scenario Italiano, che copre tutti i bisogni dei pazienti, in tutte le aree terapeutiche, con una offerta differenziata che va dal cosmetico fino al Biosimilare, passando per il farmaco di marca e il farmaco

equivalente di qualità», commenta Torriglia.

Federfarma Veneto

e lo psicologo in farmacia Un protocollo d’intesa è stato firmato tra Federfarma Veneto e Anpif (Associazione nazionale psicologi in farmacia) per l’attivazione del servizio di “Psicologia della salute in farmacia”. Il contributo dello psicologo aderente all’iniziativa consisterà nella messa a disposizione della propria pro-

fessionalità tramite una consulenza di sostegno psicologico da svolgersi all’interno della farmacia aderente al progetto, nei confronti dei pazienti interessati al servizio. «Con questo accordo i cittadini potranno trovare nelle farmacie un psicologo pronto ad aiutarli e supportarli. Si tratta

di un ulteriore servizio che offriamo ai cittadini e alle comunità», sottolinea Alberto Fontanesi, presidente di federfarma veneto». «Dopo tanti anni di lavoro sul campo», aggiunge la presidente dell’Anpif nazionale, Fiorella Palombo Ferretti, «e di impegno costante per la promozione della sa-

lute psicologica in farmacia sono soddisfatta di questo accordo, che consentirà agli psicologi di trovare uno spazio sul territorio, a contatto diretto con le persone, e di sperimentare nuove metodologie di lavoro integrato e interprofessionale in sinergia con il farmacista».

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consigli

di Luigi Marafante

Un approccio

multimodale L’INNOVAZIONE IN AREA DI PRE-IPERTENSIONE Grazie all’innovativo complesso molecolare composto da olivo, biancospino e goji, Minimas Advanced di Aboca agisce con un approccio multimodale: riequilibra i fisiologici livelli pressori nei casi di pressione alterata non patologica, protegge il cuore e i vasi san-

guigni ed esplica una potente azione antiossidante. Formulazione: olivo (Olea europea) foglie polvere, biancospino (Crataegus monogyna) sommità fiorite polvere, olivo foglie estratto liofilizzato, gelatina, biancospino sommità fiorite estratto liofilizzato. Non

superare le dosi consigliate. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e devono essere utilizzati nell’ambito di uno stile di vita sano. Il prodotto deve essere tenuto fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età. it.aboca.com

BENESSERE ARTICOLARE PER IL CANE E PER IL GATTO Candioli Pharma mette a disposizione Confis, la nuova gamma di prodotti da utilizzare come supporto in caso di osteoartrite del cane e del gatto. La linea si avvale delle più moderne tecnologie formulative. La gamma si compone di tre prodotti. Confis Ultra contiene flexide, un esclusivo mix di boswellia + thè verde + clorofilla dalle proprietà antiossidanti e b-2Cool. Confis Start contiene condroitin solfato CS biactive e glucosamina HCl ed è ideale per cani che possiedono fattori predisponenti l’osteoartrite. Confis Gatti, infine, contiene condroitin solfato CS biactive e glucosamina HCl, formulato per il supporto del metabolismo articolare in caso di osteoartrite per gatti. www.candioli-pharma.it

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SEMPRE PIÙ SOSTENIBILI Grazie a Friend of the Sea i consumatori di tutto il mondo hanno a disposizione la certificazione di sostenibilità per gli integratori di Omega-3. Essa agisce su tre livelli di verifica: sulla tracciabilità della catena di custodia, sul sistema di gestione per produttori e trasformatori e sul rispetto dei lavoratori di tutta la filiera. Nella maggior parte delle aziende operanti nel settore ittico si è delineata una nuova tendenza che prevede lo sviluppo di nuovi metodi di lavorazione degli scarti provenienti da attività di pesca e acquacoltura, considerati utili a produrre materiali biologici, compresi gli integratori alimentari di alta qualità. All’uso tradizionale del fegato di merluzzo per la produzione di Omega-3, si sono aggiunti quelli del salmone, del calamaro e del tonno. www.friendofthesea.org/IT


consigli

GOOVI: GOOD, EASY, NATURAL

UN’ESCLUSIVA FORMULA ANTIOSSIDANTE E DETOX SNELLENTE Con l’arrivo della stagione fredda aumentano i piccoli eccessi a livello alimentare. Ecco che nasce l’esigenza di una dieta drenante per depurarsi dalle scorie e tossine. Largo allora a frutta e verdura fresche, a cibi super food, tra i quali si aggiudica un ruolo da protagonista la curcuma, dalle indiscusse qualità antiossidanti, digestive e detossificanti. Pesoforma Nature, la nuova gamma tutta green, amplia la sua offerta di integratori alimentari con una novità esclusiva: curcuma e carciofo bio, il primo integratore alimentare da agricoltura biologica per un’efficace azione detox, snellente e antiossidante. www.pesoforma.com

FAVORIRE IL RILASSAMENTO

Goovi nasce dalla combinazione di ingredienti naturali con la filosofia Good Vibes. Ecco perché Goovi è Good: un brand autentico, positivo e affidabile, con prodotti 100% made in Italy. Easy: ogni giorno aiuta le mamme a sorridere e ad affrontare i loro mille impegni con entusiasmo. Natural: la qualità, la delicatezza e l’efficacia dei nostri prodotti è garantita da ingredienti di origine naturale fino al 99,5%. È stato pensato per le mamme sempre in movimento, punto di riferimento delle loro famiglie esuberanti e donne alla ricerca del giusto equilibrio tra la protezione dei propri cari e il raggiungimento dei loro obiettivi personali. www.goovi.com/it

SOSTENERE IL METABOLISMO DEI BIMBI

La linea Serenotte comprende specifici integratori alimentari a base di estratti vegetali e melatonina utile per ridurre il tempo richiesto per addormentarsi. L’escolzia favorisce il rilassamento e il sonno fisiologico. I disturbi del sonno sono molto diffusi e spesso causati da agitazione, malesseri fisici e/o psichici, pasti serali troppo pesanti o assunzione di bevande eccitanti (caffè, tè, cola…). Specchiasol ha miscelato estratti vegetali e specifici ingredienti funzionali, formulando una linea completa di integratori alimentari utile per favorire il rilassamento e il riposo notturno. Per tali caratteristiche la linea Serenotte può essere apprezzata anche in caso di sbalzi di fuso orario (jet-lag).

Naturvit Junior della linea NaturLabor è un integratore alimentare al gradevole gusto di arancia con vitamine del gruppo B (B1-B3-B5-B6-B12) e ferro che, insieme alla biotina, contribuiscono a sostenere il metabolismo energetico, risultando utili anche per bambini in età scolare (nei periodi di maggiore impegno). Ferro, acido folico, vitamina A e vitamina D coadiuvano il buon funzionamento del sistema immunitario. L’estratto vegetale di echinacea, la qualecontiene polisaccaridi che conferiscono alla pianta proprietà immunostimolante. Per questa ragione è usata per favorire le naturali difese, in quanto stiwww.specchiasol.it

mola il sistema immunitario, sostenendo così l’organismo contro gli attacchi infettivi.

www.naturlabor.it

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consigli

PROTEGGERE LA PELLE DEL BAMBINO La pelle del bambino è più sottile e delicata di quella dell’adulto, in particolare le parti a contatto con il pannolino sono facilmente soggette ad arrossamenti e irritazioni, principali cause dell’abbassamento del fattore naturale di idratazione e protezione della pelle. La soluzione ai problemi della pelle sensibile del bambino viene dall’esperienza Mister Baby. La Pasta Protettiva della linea Dermocosmetica è stata formulata per proteggere le parti più delicate del bambino, aiutando a prevenire irritazioni e arrossamenti. Grazie alla sua speciale formulazione con l’82% di ingredienti naturali, svolge una triplice azione: emolliente, protettiva e lenitiva. www.misterbaby.it

RIPRISTINARE L’EQUILIBRIO IDROLIPIDICO CUTANEO

PER IL BENESSERE DELLA GOLA Alle prime avvisaglie di mal di gola, è possibile masticare una compressa a base di propoli e acerola. I flavonoidi presenti nella propoli, come la galangina, esplicano un’attività antibatterica. L’acerola, fonte di Vitamina C, è un ingrediente che svolge un’azione protettiva e di supporto contro i disturbi da raffreddamento, rinforzando le difese immunitarie. Lenigola Compresse Masticabili è un integratore alimentare a base di propoli con acerola. Ogni compressa contiene 50 mg di propoli estratto secco e 6 mg di flavonoidi totali espressi in Galangina.

Sebamed Latte Corpo Nutriente è indicato per l’idratazione delle pelli sensibili, specialmente per quelle secche e stressate. Ideale come idratante quotidiano soprattutto nella stagione invernale. Latte ricco e ultra-idratante, ridona elasticità alla pelle secca e ripristina l’equilibrio idrolipidico cutaneo dopo la detersione. Sebamed Latte Corpo Nutriente idrata e nutre la pelle grazie alla sua ricca emulsione. Usato regolarmente dopo la detersione, ripristina l’equilibrio idrolipidico della pelle e ne migliora l’elasticità.

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consigli

emergency mother

ÂŽ

serenamente mamma!

bushflower.it | novembre 2018 63


The Blind Spot

di Luca Pani, @Luca__Pani, University of Miami

L’ignoranza

sapiente Recenti studi Usa si concentrano su una particolare attitudine del cervello: scegliere la conoscenza solo se, almeno negli auspici, arreca dei vantaggi Questo è un editoriale diverso dagli altri , si occupa del perché non solo abbiamo dei punti ciechi, ma del perché, talvolta, li cerchiamo attivamente. È stato appena scoperto che i meccanismi di gratificazione del cervello umano potrebbero svolgere un ruolo cruciale nella valutazione dell’opportunità o meno di acquisire nuove informazioni, di capire cioè se valga la pena o no studiare, proprio come fa per apprezzare il valore di ricompense come cibo, sesso o beni materiali. Abbiamo una poderosa macchina d’apprendimento dentro il cranio assetata di conoscenza che ha imparato come anche l’ignoranza è gioia. Il problema è come scegliere cosa sia più convenient e, per ogni dato momento, considerato che purtroppo il cervello usa lo stesso algoritmo e la medesima architettura cellulare per valutare se convenga faticare o meno. La ricerca pubblicata negli Atti della National academy of sciences Usa, e finanziata dal Wellcome Trust, dimostra come la scelta di acquisire conoscenza se si prevede un evento positivo equivalga a quella di restare ignoranti per uno negativo. La ricerca della conoscenza è certamente una caratteristica fondamentale della natura umana, tuttavia, in questioni che vanno dalla salute alla finanza, passando per la politica, soprattutto in presenza di una percezione, anche se falsa, che il mondo stia andando peggio, le persone scelgono talvolta di rimanere ignoranti perché questo li gratifica e migliora nettamente la qualità della loro vita.

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a volte decidere di rimanere ignoranti è molto più gratificante e migliora la qualità della vita

In effetti, se avete un conto bancario in cui vengono effettuati bonifici periodici è dimostrato che controllerete più frequentemente il saldo dopo un accredito atteso (lo stipendio) e meno dopo un addebito (una bolletta). In altri termini, i circuiti della ricompensa del cervello gestiscono selettivamente l’opportunità di acquisire conoscenze sui risultati futuri se sono favorevoli, ma non se sono sfavorevoli, perché conoscere potrebbe non sempre essere la strategia migliore, come dimostrato dal fatto che molte persone evitano le visite mediche quando sospettano che possano portare notizie negative e anche nei casi in cui potrebbero salvar loro la vita perché effettuate per tempo. I risultati sono coerenti con la teoria se-

condo cui le convinzioni hanno una propria utilità in sé e per sé indipendentemente da cosa sia vero o meno, come dimostrato dal potere delle fake news. Si conferma anche come credere che qualcosa accadrà abbia la capacità di influenzarci in modo positivo o negativo, e non perché gli eventi siano reali. Quindi, non dite mai a qualcuno «studia» e «datti da fare perché altrimenti resterai senza lavoro» (risultato negativo) perché è il modo migliore per spingerlo verso l’ignoranza e l’indolenza. Cercate sempre di mettere in una prospettiva positiva il futuro, se volete che il cervello selezioni l’acquisizione di conoscenza come la modalità con le maggiori probabilità di vivere una vita migliore e più dignitosa.

PER APPROFONDIRE: https://neurosciencenews.com/knowledge-ignorance-9446/


Siamo sempre noi, semplicemente più grandi. Il 5 settembre 2018 CHEFARO PHARMA Italia è diventata PERRIGO Italia Srl. Perrigo Company plc, fondata nel 1887 in USA e presente oggi in oltre 80 paesi, è tra le aziende leader a livello mondiale nel settore Healthcare, rappresentando uno dei più grandi produttori al mondo di farmaci da banco e fornitore di prodotti OTC (Over The Counter). La branch italiana di Perrigo Company nasce dall’acquisizione di Chefaro Pharma Italia Srl, sancendo così l’unione di due aziende di successo e in continua crescita, ponendosi come mission aziendale quella di mettere il consumatore finale, ed il suo benessere, al centro del proprio modello di business. Ogni anno oltre 10 milioni di nostri prodotti entrano nelle case degli italiani con marchi di successo locali e internazionali come Bronchenolo, XL-S, Libenar, Physiomer, Restivoil, Ymea, Bio-Oil, Angstrom, Paranix, Lactacyd, Optalidon, Vectavir, Niquitin, Jungle Formula, Valda, Verecolene, Efferdent, Wartner. Al centro del successo e dell’espansione globale di quest’azienda ci sono le persone che contribuiscono costantemente a promuovere un ambiente basato sull'integrità, il rispetto e la responsabilità sociale.

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