Punto effe 2 2018

Page 1

Anno XIX | N° 2 1 febbraio 2018 | www.puntoeffe.it

PARLIAMONE Incombenze fiscali

Farmacologia Sorveglianza social

Davide Pasini

Medicina Il punto sull’Alzheimer

LA FARMACIA

degli animali Anche in piccoli spazi è possibile sviluppare un progetto dedicato agli amici a quattro zampe. Senza dimenticare gli altri comparti



Anno XIX | N° 2 1 febbraio 2018 | www.puntoeffe.it

PARLIAMONE Incombenze fiscali

Farmacologia Sorveglianza social

Davide Pasini

Medicina Il punto sull’Alzheimer

LA FARMACIA

degli animali Anche in piccolo spazi è possibile sviluppare un progetto dedicato agli amici a quattro zampe. Senza dimenticare gli altri comparti


Froben Pagina Trade Influenza 230x285.indd 2

25/01/18 17:54


www.msd-animal-health.it Materiale Riservato ai Sigg. Farmacisti - per ulteriori informazioni consultare l’RCP.


SOMMARIO

Editoriale| Il poeta e il farmacista

4

Controcorrente| Verso sera

6

InnovAzione| Gestire la diversità

8

Interventi| In tema di occupazione

10

Dalle regioni| Prevenzione in rete

12

Un farmacista a scuola| Botanica per tutti

14

PARLIAMONe

16

DETRAZIONI FISCALI | Tutti gli oneri possibili

primo piano 16

INCONTRI | Davide Pasini 22 MERCATO | Opportunità pet 26 ECHI DAL WEB | In tema di cronicità 29 RETAIL | E luce sia 30

36

FARMACOLOGIA | Sorveglianza al tempo dei social

36

MEDICINA | Nuove strade per l’Alzheimer

40

RUBRICHE Fiscale | Dubbi da chiarire

Legale | La flessibilità dei numeri Dalle aziende | Profili di sicurezza What’s up Iniziative | Ben arrivati

40

Spigolature Il libro | Fatti straordinari Consigli The Blind Spot | Il primo farmaco digitale

Direzione, Redazione, Marketing Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 - Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione) Editore EDRA S.p.A. Direttore responsabile Giorgio Albonetti Direttore editoriale Ludovico Baldessin Direttore scientifico Paolo Vintani Coordinamento redazionale Giuseppe Tandoi - g.tandoi@lswr.it Collaboratori Maurizio Bisozzi, Mercedes Bradaschia, Claudio Buono,

2

febbraio 2018 |

Carla Carnovale, Sergio Cattani, Stefano De Carli, Carla De Meo, Chiara Fauda, Mario Giaccone, Erika Mallarini, Luigi Marafante, Feederico Marzari, Mauro Miserendino, Bruno Riccardo Nicoloso, Luca Pani, Davide Petrosillo, Chiara Romeo, Simona Zazzetta

Responsabile pubblicità Stefano Busconi dircom@lswr.it - Tel. 02.88184.404 Traffico Donatella Tardini (Responsabile) d.tardini@lswr.it - Tel. 02.88184.292 Ilaria Tandoi - i.tandoi@lswr.it Tel. 02.88184.294 Abbonamenti Tel. 02.88184.317 - Fax: 02.56561.173 abbonamentiedra@lswr.it Grafica e Immagine Emanuela Contieri - e.contieri@lswr.it

Produzione Walter Castiglione w.castiglione@lswr.it - Tel. 02.88184.222 Immagini Shutterstock, Thinkstock.

I diritti di riproduzione delle immagini sono stati assolti in via preventiva. In caso di illustrazioni i cui autori non siano reperibili, l’Editore onorerà l’impegno a posteriori

Stampa Grafica Veneta S.p.A., Via Malcanton 2, 35010 Trebaseleghe (PD) Prezzo di una copia euro 0,70. A norma dell’art. 74 lett. C del DPR 26/10/72 n° 633 e del DPR 28/12/72. Il pagamento dell’IVA è compreso nel prezzo di vendita. Ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.lgs 196/03. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. in-

44 48 50 52 53 54 57 60 64

trattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.lgs 196/03.

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica Per il periodo 1/1/2016 - 31/12/2016 Periodicità: Quindicinale Tiratura media: 10.661 Diffusione media: 10.376 Certificato CSST n. 2016-2602 del 2/3/2017 Società di Revisione: REFIMI

Testata Associata


VITAMINE e MINERALI energia per ogni etĂ linea completa, formulata e prodotta in Italia, garanzia di Marco Viti Farmaceutici

produzione italiana

chiedi al tuo farmacista di ďŹ ducia


editoriale

I

di Paolo Vintani

l poeta

e il farmacista

Dopo anni di ingiusta bassa retribuzione nella tariffa dei preparati galenici, la Tariffa nazionale ci fa onore. Nello stesso approccio all’atto professionale vengono considerati e valutati i dati tecnici farmaceutici piuttosto che il costo della sostanza: è l’unico momento in cui il farmacista è pagato perché fa il suo vero mestiere, perdonatemi, la sua arte. Ma ventitré anni di limbo senza aumenti hanno alzato l’asticella dei prezzi in maniera estrema. Mi è sembrato ingiusto il parlare di sconti, piuttosto di gradualità nell’introduzione dei nuovi prezzi, ma non commercializziamo e demonizziamo quello che è da santificare e comunicare. Ho sempre sostenuto che il laboratorio della farmacia debba essere quello del “sarto della salute”, arrivare dove non arriva l’industria, con la logica conseguenza di prezzi da abito su misura. Chi affronta il laboratorio è così, è un poeta e forse, come citato nel cerchio, un po’ mentitore, si pensa industriale (memore dei nostri colleghi che nei primi anni del secolo scorso hanno creato aziende come Carlo Erba, Bracco, Corvi eccetera), ma chi rimane in farmacia deve rendersi conto che fa qualcosa di diverso ma ugualmente grande. Nella società dell’uniformità,

4

febbraio 2018 |

noi diamo la possibilità alla diversificazione. Dice Pessoa: «Il Genio si distingue dal folle per il fatto che quest’ultimo perde il controllo con l’ambiente. Il folle e il genio sono entrambi dei disadattati, ma mentre il folle è totalmente disadattato, il genio lo è solo rispetto all’ambiente contiguo». Il nostro ambiente contiguo è la farmaceutica industriale, è la pubblicità del farmaco, è il rendere merce il farmaco. Il farmacista preparatore è un genio, gira tra i suoi alambicchi, spatole e cappe come in un antro di un alchimista, ma perfettamente conscio della modernità del suo operare. Il mio Maestro mi diceva sempre: «Dopo aver preparato una crema, prendine un po’ tra le dita e falla scorrere, solo allora capirai che hai agito bene». E allora è giusto che ci venga riconosciuto il dovuto. Ritengo inoltre che i colleghi che si impegnano concretamente nella realizzazione di preparati spesso introvabili o complessi, risolvendo piccoli e grandi problemi ai singoli pazienti o addirittura agli ospedali, siano bandiere da alzare perché qualificano ulteriormente la categoria. Un antico detto arabo diceva: «Quando la tua virtù sarà il mio onore avremo raggiunto la consapevolezza di appartenere a una casta eletta». Io sono onorato dei tanti colleghi che si impegnano nella galenica e delle loro virtù, che si sono battuti in anni nei quali la reddittività era iniqua. Se cediamo a un lassismo mercantile offendiamo prima di tutto loro e la professione.

Un poeta è un mentitore, finge così totalmente che arriva a dire che è dolore e dolore sente veramente (F. Pessoa)


Per prevenire e trattare la carenza di vitamina

*RCP Dibase - Materiale promozionale depositato presso AIFA in data 30/08/2017

50.000 U.I./2,5 ml 2 flaconcini monodose Euro 15,34

50.000 U.I./2,5 ml 1 flaconcino monodose Euro 8,50

25.000 U.I./2,5 ml 2 flaconcini monodose Euro 8,10

25.000 U.I./2,5 ml 1 flaconcino monodose Euro 5,42

*

10.000 U.I./ml gocce orali Euro 5,42

CLASSE A - RR

WWW.ABIOGEN.IT

L’ECCELLENZA, PER TUTTI.


corrente

ortnoc

V

di Maurizio Bisozzi

erso

sera Nell’era della precisione digitale l’approssimazione è l’unica via di scampo

Ieri sera, mio figlio adolescente aveva un appuntamento con una sua amica. Era freddissimo e il tenero cuore di padre mediterraneo non se l’è sentita di fargli prendere un autobus. Saliamo in macchina e, da bravo tassista avventizio, chiedo l’indirizzo della ragazza. «Lasciami a Piazza Cavour», la risposta, «ci vediamo verso casa sua». Sentire che la sinistra si sarebbe presentata unita e compatta alle prossime elezioni, mi avrebbe stupito meno. Verso casa è un’immagine appassita del passato, non dico una diapositiva in bianco e nero, ma poco ci manca. È un refolo di aria del passato, odore di lavanda nell’armadio della biancheria della nonna; è l’e-

6

febbraio 2018 |

pica di Sandokan ferito che mormora a Yanez «porta il praho verso Mompracem»”, è la vaghezza romantica di Sandrine Bonnaire, mentre concorda un incontro Verso sera, dando il titolo al delizioso film della Archibugi. L’approssimazione spazio-temporale non è figlia di questo tempo, scandito e misurato al millesimo da orologi digitali, dove Google Map non ti prende per mano, ma per le spalle, spingendoti a destinazione con precisione maniacale, calcolando il tempo per arrivare da Roma e Frascati in auto, treno, autobus e perfino a piedi. Viviamo incanalati in un’epoca priva di vie di fuga, senza potersi perdere, seguire un istinto, il richiamo

di un profumo, una musica intrigante. Un abbaglio di luce che ti strappa dal percorso non è immaginabile, manderebbe su tutte le furie il navigatore dell’automobile. Verso casa è un atto di ribellione, non so se e quanto cosciente, è un gesto mentale di rifiuto, rivolto contro la tirannia degli smartphone, che sanno e fanno puntualmente sapere dove sei esattamente agli utenti autorizzati e collegati in rete, lanciando allarmi di insurrezione contro la tua fuga dal punto esatto dell’appuntamento. Senza quasi accorgercene, stiamo entrando in simbiosi osmotica con le nostre creature meccaniche, scambiandoci il peggio: a loro la forma, la voce stentorea e male accentata, a noi i tratti caratteriali, la mentalità, i modi disumani di esistere. Ogni regola ha nella rigidità il suo tallone d’Achille, saltando sull’elastico della fantasia puoi aggirarla. Mio figlio e l’amica sono evasi dalla gabbia, usando l’arma rimasta alla mente umana per sfuggire agli eccessi tecnologici: l’imprecisione. L’inesattezza è sorella dell’umanità, quindi zia della poesia e di altri nipoti chiamati fantasia e creatività. «Verso casa» è un appello a rinunciare agli incentivi fiscali e impedire al braccio meccanico di un robot di chiudere definitivamente a chiave i cassetti scorrevoli della farmacia. Trovare ancora lo Zimox verso la fine della cassettiera, magari mischiato con lo Zoloft e un perplesso Torvast? Ci penserò.



Innovazione

G

estire

la diversità

Uno dei temi più d’attualità nel mondo del business è l’inclusione della diversity. Con diversità si fa riferimento al valore che differenzia gli individui e che affonda le sue radici nelle caratteristiche e nelle qualità personali di ciascuno. Non si diventa tutti uguali negando che esistano le differenze. Queste vanno riconosciute e valorizzate per trarre da ciascuna di esse il giusto valore dell’unicità. Il diversity management è quell’insieme di pratiche e politiche volte a valorizzare la diversità grazie alle quali le aziende attirano più talenti e clienti, generando quindi business. La gestione delle diversità non può essere interpretata come una moda manageriale: i trend demografici, l’apertura dei mercati, i cambiamenti politico-sociali la rendono una sfida presente e futura per le imprese di tutti i Paesi industrializzati. Secondo l’Università di Washington Tacoma esistono otto dimensioni della diversità delle quali un’organizzazione dovrebbe tenere conto: (1) età; (2) disabilità; (3) genere; (4) etnia; (5) razza; (6) religione; (7) orientamento sessuale; (8) status socio-economico. E queste sono tutte tematiche che la farmacia gestisce quotidianamente. Solo qualche esempio: (1) il supporto agli anziani; (2) i servizi per i disabili; (3) la medicina di genere,

8

di Erika Mallarini, Sda Bocconi Professor, Government Health & Not For Profit Division

febbraio 2018 |

Innovare nella tradizione: inclusione della diversity

ma anche il supporto soprattutto alle donne gliare un brand aumenta quando questo è per temi che vanno dalla gestione della faconsiderato inclusivo, arrivando fino al 70,8 miglia alla violenza; (4) la consulenza sui coper cento. Al contrario, per le aziende percesiddetti farmaci razziali che tengono conto pite dai consumatori come non inclusive delle differenze genetiche (come il BiDil, usaquesto valore scende fino al -43 per cento, to per curare lo scompenso cardiaco nei neri con un numero di detrattori (persone che americani); (5) la consulenza agli stranieri parlano male) più che triplo rispetto ai prosulle modalità di accesso al sistema sanitamotori. L’Nps è tratta di un indice che incide rio; le cure specifiche compatibili con alcune direttamente sul profitto aziendale generanreligioni; (7) il supporto psicologico a soggetdo fiducia e fedeltà nelle aziende. ti appartenenti alla comunità Lgbt; (8) i serNonostante la farmacia sia uno dei soggetti vizi e la consulenza a soggetti in condizioni maggiormente impegnati sull’area della disocio economiche disagiate. versity, non tutti gli stakeholder sono consaUna recente indagine svolta dalla società di pevoli non solo di quanto mette in atto per consulenza strategica Focus Management e l’inclusione, ma anche del suo grande potenl’associazione Diversity ziale. Perché questo va,impegnata a sradicare lore venga riconosciuto la propensione e generi risultati di busidalla società italiana i pregiudizi e le discrimi- a consigliare un ness positivi e tangibili nazioni, ha raccolto le brand aumenta è infatti indispensabile percezioni degli italiani misurarlo per comuniquando questo carlo. Per questa ragioriguardo alle diverse forè considerato me di diversità. La surne Federfarma Roma inclusivo vey ha verificato che il ha recentemente realiz52 per cento dei consuzato in collaborazione matori italiani privilegia brand che investocon Ocps Bocconi una ricerca funzionale a no sull’inclusione, valore che sale all’80 per costruire una formula per l’impegno della cento se si includono le persone che scelgofarmacia nell’inclusione della diversity. no brand inclusivi per ragioni che le coinvolUn tema innovativo come la diversity è nel gono direttamente. La ricerca ha verificato, Dna della farmacia: innovare in questo camediante l’utilizzo del Net Promoter Score so non è tanto nei contenuti, ma nella mo(Nps, un indicatore della soddisfazione del dalità di istituzionalizzarli e valorizzarli. cliente che valuta la fedeltà in una relazione Siamo inclusivi: impariamo a farlo sapere impresa-cliente), che la propensione a consiagli altri. Si è ciò che si comunica.


Leggere le avvertenze riportate sulla confezione.

un-usual.it

Materiale riservato agli operatori scentifici della Medicina, della Farmacia, dell’Erboristeria e dell’Alimentazione.

SCIENZA E NATURA INSIEME PER IL BENESSERE CARDIOVASCOLARE.

Riduce il colesterolo del 10% in 8 settimane. Formulato con 3mg di Monacolina K da Riso Rosso fermentato, Idrossitirosolo e altri principi vegetali, CardioVis Colesterolo migliora il quadro lipidico complessivo: uno Studio Clinico* ha dimostrato una riduzione del colesterolo totale (-10%), del colesterolo LDL (-15%) e dei trigliceridi (-18,5%); valori medi, dopo 8 settimane d’uso. 30 capsule vegetali €20,00

60 capsule vegetali €33,00

* Studio Clinico effettuato su 52 soggetti presso l’Unità di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

Chi sceglie Bios Line sa di poter contare sull’efficacia della scienza erboristica più avanzata e su materie prime naturali, sicure e ad alto dosaggio di principi attivi. Perché ricerchiamo e selezioniamo in tutto il mondo le migliori specie botaniche per poi sviluppare i nostri prodotti esclusivamente in Italia. È così che dal 1986 ci impegniamo per rispondere in modo naturale alle esigenze di salute e benessere.

biosline.com


interventi

I

di Davide Petrosillo, presidente Fenagifar

n tema

di occupazione Date alla farmacia quello che è della farmacia: la soluzione per molti problemi

Il quadro sull’occupazione tracciato su Farmacista33 da Maxim Liebl, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bolzano e delegato al Pgeu, è veramente preoccupante, soprattutto se letto in prospettiva. Se ogni anno dovesse continuare a registrarsi un esubero di circa 3.000 neolaureati in farmacia rispetto al fabbisogno, il tasso di disoccupazione raggiungerebbe quote inimmaginabili fino a qualche anno fa. Fenagifar, in collaborazione con la Fofi, ha condotto e pubblicato lo scorso anno uno studio finalizzato a circostanziare le tematiche di maggiore interesse per i giovani farmacisti. Ttra le altre, la difficoltà a trovare un posto di lavoro è emersa in tutta la sua serietà, più alta in alcune regioni d’Italia e in ogni caso crescente. È da notare che l’occupazione non era neppure tra i temi preselezionati per essere discussi agli specifici tavoli tematici, ma è nata spontaneamente e fuori programma durante lo sviluppo del dibattito, segno di difficoltà “vissuta” e, quindi della forte volontà di inserirla nel libro dei “bisogni”. Le motivazioni sono chiaramente da ricondurre alla prolungata fase di rallentamento dell’economia del Paese, che non poteva non interessare anche il settore delle farmacie, con le ripetute scelte centrali

10

febbraio 2018 |

riluttante ad andare dal medico, quando di questi ultimi anni di riduzione del figli si scopre per la prima volta, in farmacia, nanziamento del Fondo sanitario nazionauna pressione arteriosa massima di 220 le e le conseguenti decisioni regionali di mm/hg oppure una glicemia a digiuno di contenimento soprattutto della spesa far280 mg/dl. La nuova legge sulla Concormaceutica. Le scelte locali, indirizzate in renza, non credo possa migliorare la situaparticolare alla Distribuzione diretta, in zione occupazionale nel suo complesso. molti casi hanno completamente stravolto Senza voler entrare nel merito delle evenlo scenario dell’assistenza farmaceutica, tuali criticità sotto il profilo deontologico, attivando canali di dispensazione del farpotrà certamente offrire alcune opportunimaco in parallelo alla rete delle farmacie i tà con il bisogno di figure professionali con cui costi indiretti non sono indifferenti, ma caratteristiche managenon solo. riali, ma pensando ai Nessuno può di negare non credo quei 3.000 laureati anche in questo modo il livello di qualità del servi- che, sul fronte nualmente eccedenti e dei posti ad altre dinamiche che zio al cittadino ne risulti indirettamente potrebsicuramente penalizzadi lavoro, to, come non si può non la legge sulla bero portare alla “concentrazione”, non c’è ammettere che in queconcorrenza molto da sperare. sto modo si tolgono rip o s s a cambiare Si lasci fare alla farmasorse a una parte del cia di comunità il prosistema che comunque molto prio lavoro che è la serve al cittadino e al dispensazione del farmaco e si dia finalSsn. Si pensi solo alla funzione, non visibile mente avvio alla sperimentazione dei serma preziosissima, del filtro che la farmacia vizi in farmacia, oggi finalmente finanziata ogni giorno esercita in termini di prima rigrazie anche alla lungimiranza di alcune sposta alle domande di assistenza, riduforze politiche e al rinnovato attivismo sincendo in buona parte gli accessi del dacale. È l’unico modo per rimettere le cocittadino agli altri livelli di assistenza sanise a posto, con vantaggio per la qualità di taria (cure primarie, pronto soccorso, contiassistenza al cittadino, non depauperando nuità assistenziale, eccetera) o, meglio il patrimonio dello Stato rappresentato dalancora, alla silenziosa opera di prevenziole farmacie e, in ultima analisi, con comne primaria: non solo distribuire un piegheplessivo risparmio per il Ssn. vole, ma anche convincere un cliente

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K


Contro il tuo mal di testa

NOVITĂ€

MINICOMPRESSE

PICCOLE E FACILI DA DEGLUTIRE DOPO

5

MINUTI

Okitask granulato e compresse sono medicinali a base di ketoprofene sale di lisina che possono avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Aut. del 19/6/2017 MP 110/2017


dalle Regioni

U

di Mario Giaccone, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Torino e consigliere Regione Piemonte

na rete

preventiva Dodici raccomandazioni anticancro veicolate dalle farmacie piemontesi e valdostane, grazie alla sinergia tra sindacato e ordini

questi provocano è decisamente elevato. RiUna scatola di “Prevenil”, il durre il rischio di sviluppare un cancro è nuovo rivoluzionario farproprio l’opportunità che questa iniziativa maco che potrà dimezzare vuole offrire e ciò sarebbe possibile solo se l’incidenza dei tumori, vertutti seguissero le raccomandazioni conterà a breve esposto in tutte nute nel Codice europeo contro il cancro e le farmacie piemontesi e se si mettessero in atto tutti gli interventi di della Valle d’Aosta. Non è prevenzione. Questo, infatti, consentirebbe un farmaco qualunque, di evitare, ogni anno, circa 16-17.000 nuovi ma una medicina a base di malati di cancro in Piemonte e in Valle d’Aoprevenzione: una confeziosta, con una conseguente riduzione della dine che conterrà le dodici sabilità e della mortalità per cancro. raccomandazioni da segui1. Non fumare. Non consumare nessuna re del neonato Codice europeo contro il canforma di tabacco. cro. Sto parlando della 2. Rendi la tua casa libera nascita - nel dicembre del le linee dal fumo. Sostieni le politi2016, presso le Molinette guid a che che promuovono un di Torino - di un Patto, la del neonato ambiente libero dal fumo Rete per la prevenzione sul tuo posto di lavoro. del Piemonte e della Valle codice 3. Attivati per mantenere d’Aosta che sancisce europeo un peso sano; un’alleanza tra enti e ascontro 4. Svolgi attività fisica ogni sociazioni, che già da il cancro giorno. Limita il tempo che molti anni operano trascorri seduto. nell’ambito della preven5. Segui una dieta sana: consuma molti e zione del cancro. vari cereali integrali, legumi, frutta e verduL’iniziativa vede coinvolti alcuni Ordini dei ra; limita i cibi ad elevato contenuto calorico farmacisti piemontesi e Federfarma Pie(alimenti ricchi di zuccheri o grassi) ed evita monte che, attraverso la loro collaborazione, le bevande zuccherate; evita le carni conrenderanno “concreta” la Rete di prevenzioservate, limita il consumo di carni rosse e di ne. In Piemonte e Valle d’Aosta viene diaalimenti a elevato contenuto di sale; gnosticato un tumore a circa 33.000 6. Se bevi alcolici di qualsiasi tipo, limitane persone ogni anno e, anche se molti dei tuil consumo. Per prevenire il cancro è meglio mori sono curabili grazie alle attuali conoevitare di bere alcolici. scenze sanitarie, il carico di disabilità che

12

febbraio 2018 |

7. Evita un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto per i bambini. Usa protezioni solari. Non usare lettini abbronzanti. 8. Osserva scrupolosamente le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro per proteggerti dall’esposizione ad agenti cancerogeni noti. 9. Accerta di non essere esposto a concentrazioni naturalmente elevate di radon presenti in casa. Fai in modo di ridurre i livelli elevati di radon. 10. Per le donne: l’allattamento al seno riduce il rischio di cancro per la madre. Se puoi, allatta il tuo bambino; la Terapia ormonale sostitutiva (Tos) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso della Tos. 11. Assicurati che i tuoi figli partecipino ai programmi di vaccinazione contro: l’epatite B (per i neonati); il papillomavirus umano Hpv (per le ragazze); 12. Partecipa a programmi organizzati di screening per il cancro: dell’intestino; del seno; del collo dell’utero. La partecipazione a questo progetto ha per me un grande valore perché sta nella professione del farmacista creare una cerniera tra il Servizio sanitario e i cittadini, soprattutto a livello territoriale dove la vera sfida è il dialogo tra le varie professioni. Dialogo che in questo progetto non manca, grazie alla collaborazione tra medici, farmacisti e associazioni verso un percorso strutturato e condiviso in tema di prevenzione.


! À T I V NO

IL MERCATO DEI PROBIOTICI NON SARÀ PIÙ LO STESSO.

POTENCY 70+ Fino ad un massimo di 70 miliardi di fermenti lattici vivi alla scadenza

MULTICEPPI Fino ad un massimo di 5 ceppi clinicamente testati tra Bifidobatteri, Lattobacilli e Lieviti

SACCHAROMYCES BOULARDII1 10 miliardi di probiotici vivi per il trattamento della diarrea2

FORMULA UNICA Formula unica ed esclusiva realizzata con DuPont

7 PRODOTTI 7 soluzioni specifiche per le principali esigenze dei consumatori

SUPPORTO MEDICO SCIENTIFICO Letteratura scientifica a supporto del razionale della formula

MASSIMA COMPLIANCE Monodose giornaliera4, no frigo, orosolubile3,4

SENZA ECCIPIENTI Senza Glutine, Lattosio3, OGM, Acesulfame e Aspartame

SI VEG Adatto a una alimentazione vegana e vegetariana3

ACCESSIBILE Foglietto illustrativo in 10 lingue differenti

PER INFO E ORDINI: SANDOZ 800.900.233 sandoz.it 1. Contenuto nel FlorMidabìl Stop. 2. S. Boulardii, è sicuro ed efficace nei bambini con diarrea acuta. “Efficacy and Safety of Saccharomyces Boulardii for Acute Diarrhea” Sahar Feizizadeh et. Al. Pediatrics 2014;134;e176. 3. Non valido per FlorMidabìl Kids. 4. Non valido per FlorMidabìl Colesterolo

IT1708691152 - Materiale riservato agli operatori sanitari

LA SOLUZIONE PIÙ COMPLETA DEL MERCATO.


un farmacista a scuola

B

otanica

per tutti Un progetto, a Trento, in collaborazione con una cooperativa sociale che si occupa di disabilità

La cosa più difficile che ho fatto lo scorso anno è stato un laboratorio pratico con una realtà associativa di Trento. La cooperativa sociale La Rete, un riferimento a livello regionale per quanto riguarda le persone con disabilità, dal momento in cui si è dimostrata capace di creare vere e proprie reti di supporto tra pubblico, famiglie, professionisti e volontari, da qualche mese si occupa di ripristinare un orto di erbe aromatiche creato a poca distanza dal centro cittadino. Insieme a un botanico, sono riusciti a togliere le erbacce, piantare nuove specie e far crescere decine e decine di piante, alcune semplicemente decorative, altre di una certa rilevanza anche erboristica: timo, calendula, salvia, sideritis syriaca, aneto, rosmarino. Per sfruttare appieno queste proprietà nascoste, mi hanno chiesto di strutturare un laboratorio di estrazio-

14

di Sergio Cattani, farmacista ed educatore

febbraio 2018 |

ne e preparazione rimedi medicinali, che coinvolgesse le persone che sono seguite dalla cooperativa. Avendo alle spalle esperienze pluriennali di volontariato in questo mondo, lo conosco bene: ogni persona è un mondo a sé, per caratteristiche, esigenze, manualità, costanza, impegno. Per questo, ho progettato un’attività che si potesse rivolgere a chi presentava vari livelli possibili di interazione: raccolta e lavorazione delle erbe; preparazione all’essiccamento; frantumazione e messa in estrazione; filtrazione e stoccaggio; realizzazione basi topiche; incorporazione estratti; preparazione soluzioni orali; miscelazione spezie. E non solo… In otto incontri di tre ore, abbiamo seguito tutto l’iter classico di lavorazio-

ne di un prodotto vegetale: dalla raccolta, alla pulizia, all’essicamento, macerazione, filtrazione, preparazione del rimedio erboristico, invasettamento, etichettatura. Le difficoltà sono state tante, in quanto i gruppi che partecipavano al laboratorio erano diversi e quindi a ogni incontro era necessario strutturare le attività in modo diverso. Inoltre, i partecipanti erano persone che presentavano gradi di disabilità molto differenti tra loro. C’era chi era molto bravo a frantumare il sale nel mortaio, ma faticava a essere preciso nella pesata; allo stesso modo, c’era chi aveva memoria e precisione di ferro, ma difettava in manualità, e così via. Ma noi abbiamo tenuto duro. Con costanza e superando via via gli imprevisti, abbiamo preparato: unguento balsamico al timo, crema alla calendula, sciroppo al miele, sapone liquido aromatico, sale alle erbe, tisana alla sideritis syriaca composta. Grazie a un’esperienza didattica parallela alla nostra è stato curato il packaging di tutto, per poi essere presentato e venduto nel corso di un mercatino natalizio interno, rivolto a tutti gli amici della cooperativa la Rete. Alla fine del laboratorio ero orgoglioso di quanto fatto, non tanto per i risultati pratici, ma perché tutti insieme, sfruttando le potenzialità di ognuno, abbiamo dato un contributo a un’avventura lunga un mese: dalla terra al rimedio erboristico, in nome della solidarietà reciproca.


sempre al tuo fianco È indicato nel trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini: • • • •

sinusite batterica acuta • otite media acuta

esacerbazioni acute di bronchiti croniche • cistite infezioni della pelle e dei tessuti molli • pielonefrite

polmonite acquisita in comunità • infezioni ossee ed articolari1

Compresse 1g Prescrivibile SSN Classe A* Prezzo al pubblico: 10,20**

Bustine 1g

RCP Augmentin Compresse

RCP Augmentin Bustine

Prescrivibile SSN Classe A* Prezzo al pubblico: 10,20**

POSOLOGIA: Adulti e bambini di peso ≥ 40 kg: dose standard: 875mg/125mg due o tre volte al giorno in base all’indicazione.1 Le reazioni avverse più comunemente riportate sono diarrea, nausea e vomito.1 * Regime di fornitura: medicinale soggetto a prescrizione medica (RR) ** Sono fatte salve eventuali riduzioni e/o modifiche imposte autoritariamente dall’Autorità Sanitaria competente. BIBLIOGRAFIA: 1. Augmentin RCP. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito web dell’Agenzia Italiana del Farmaco: http://www.aifa.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa Codice ZINC: ITA/CAM/0010/17. Depositato presso AIFA – Ufficio Informazione medico scientifica ai sensi degli artt. 119-120 del D.Lvo n. 219/06 in data 18/07/2017

Classic Brands GSK: qualità, esperienza, risultati.


parliamone

T

di Mauro Miserendino

utti gli oneri

possibili

Il professionista è interessato alle spese mediche degli utenti in molti aspetti, dall’invio dati per il 730 precompilato alle prestazioni della farmacia dei servizi. Le commissioni tributarie in alcuni casi danno ragione a contribuenti e sanitari. Il punto in un convegno Agifar a Milano

16

febbraio 2018 |


parliamone Dalla ristrutturazione della casa al cappotto antisismico, dal recente sgravio per chi cura il verde al tesserino d’abbonamento al tram. Il governo Renzi ha censito fino a 300 tipi di detrazione dall’Irpef, incluse le spese sanitarie. Le detrazioni anziché diminuire di numero crescono. Sono un mezzo di contrasto all’evasione, un incentivo per il cittadino a farsi dare la fattura o lo scontrino in farmacia. Altro strumento anti-evasione è il controllo incrociato sulle spese sanitarie che si attiva con il 730 pre-

compilato: si tratta della maggior parte dei 102 miliardi che gli italiani hanno speso in oneri detraibili nel 2017, da cui sono derivati in tutto circa 20 miliardi di bonus tra ristrutturazioni e cure. Questi dati vengono inviati non più solo dai cittadini (e dai Centri di assistenza fiscale) a giugno, ma vengono “doppiati” in anticipo dai dati analoghi spediti al fisco ogni 31 gennaio da medici, farmacisti e altri sanitari. Da quest’anno sono tenute pure le parafarmacie, oltre a veterinari e

psicologi. Degli orientamenti del fisco sulle ricette e sulla tenuta dei documenti della farmacia si è parlato a un corso per professionisti a Milano, organizzato da Agifar con il Segretariato Giovani Medici, e con i giovani commercialisti e psicologi. I commercialisti Emanuele Serina e Stefania Serina di Crema hanno fatto luce pure su contraddizioni tra circolari ministeriali e sentenze delle Commissioni tributarie che danno ragione al cittadino richiedente detrazione.

| febbraio 2018 17


parliamone

IL 730 PRECOMPILATO Ben 825 milioni di detrazioni nel 2017 sono state inserite nei modelli 730 di oltre due milioni di italiani per un totale di 102 miliardi di spese denunciate. Per spedire i dati delle spese sanitarie degli utenti, i farmacisti oggi usano gestionali con cadenza d’invio giornaliera. L’anno scorso l’Agenzia delle entrate indicò un 4-5 per cento di farmacie inadempienti, quest’anno ha ravvisato anomalie nell’iscrizione al

sistema Tessera sanitaria (Ts) per 2.000 esercizi. Che però in gran parte rientrano tra quelli che hanno cambiato titolarità, dati identificativi rispetto al sistema Ts, o usano dispensari o succursali che trasmettono a “intermittenza” stagionale. Quasi metà delle farmacie utilizza poi un doppio canale, e per l’invio si rivolge alla Federfarma provinciale: una sicurezza in più. «Le anomalie vere dovrebbero essere a questo punto una percentuale minima,

quasi trascurabile», dice Fabrizio Zenobii amministratore delegato di Promofarma. E spiega come la scadenza del 31 gennaio sia oggetto ormai di adempimenti giornalieri e non più annuali: «I gestionali per l’invio della ricetta elettronica hanno applicazioni che utilizzano lo stesso sistema di accoglienza dati del ministero delle Finanze. Pertanto gli invii dei dati per il 730 sono contestuali a quelli spediti con le ricette dematerializzate».

Come sono cambiati gli scontrini Prima con il nome del farmaco, e ora senza nome commerciale ma con una dicitura che indica subito se il bene venduto - farmaco, dispositivo medico - è detraibile. Sono cambiati così negli anni gli scontrini, che dal 2015-16 le farmacie devono inviare al ministero dell’Economia per consentire la precompilazione del modello 730 in modo da monitorare le detrazioni e riscontrare la spesa sanitaria out of pocket degli italiani. «Fin dalla convenzione del 1998, quando tutti i dati prescrittivi erano su carta, avevamo preso l’impegno di inviare al ministero della Salute i dati della ricetta in formato elettronico», spiega Fabrizio Zenobii, Ad di Promofarma. «L’invio di dati di spesa aggregati fu formalizzato nell’ac-

18

febbraio 2018 |

cordo nazionale, Dpr 371, e reso operativo dal ’99. Nel 2003 con l’istituzione dell’Aifa, l’Agenzia del farmaco, la Legge 326 all’articolo 50 chiese alle farmacie la trasmissione mensile di dati disaggregati, i farmaci uno a uno, ricetta per ricetta, e di inviarli oltre che al ministero della Salute anche a quello dell’Economia attraverso un sistema d’accoglienza dati dedicato. Tale sistema fu sviluppato tra il 2004 e la fine del primo decennio del secolo. Ogni farmacia si è dotata in questi anni di credenziali di accesso al sistema Ts di Sogei, la società del ministero dell’Economia che gestisce i dati dei contribuenti. Su tale infrastruttura è stato costruito il sistema di lettura e archiviazione dei dati delle ricette dematerializzate». Inizialmente, a

fine mese, si faceva una copia del file di tutti i documenti corrispondenti alle ricette fornite agli assistiti e si inviava al Mef, ora con la ricetta dematerializzata le cose sono cambiate, si spedisce al Mef ogni volta che ci si connette al sistema Ts per prelevare le ricette dei medici di famiglia “spese” dai pazienti. È dalla farmacia che arriva il dato su ogni farmaco erogato rispetto alla prescrizione del Mmg. Sullo stesso sistema, al quale il farmacista accede con le stesse credenziali, viaggiano ora i dati degli scontrini utili a chi con essi precompila i modelli 730. Negli ultimi due anni lo scontrino dunque “parla” ma non “rivela” più il nome del farmaco, bensì il suo codice inquadrandone però l’eventuale detraibilità.


I dati da trasmettere al Sistema Ts devono riferirsi a fatture con tanto di data di avvenuto pagamento (criterio di cassa), non contenere somme ancora da liquidare, o spese per cui non si è acquisito il codice fiscale del contribuente. In caso di omessa, tardiva o errata trasmissione la sanzione è pari a euro 100 a comunicazione, fino a euro 50.000; in caso di errore nella comunicazione, niente sanzioni se si rimedia nei cinque giorni successivi alla scadenza, o nei cinque successivi a eventuale segnalazione dell’Agenzia delle entrate. Se la trasmissione corretta avviene entro sessanta giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta a un terzo.

SCONTRINI PARLANTI Sempre nel sistema Ts vengono inviati gli scontrini, che una volta i cittadini per avere la detrazione dovevano affiancare alla ricetta del medico. L’attuale “scontrino parlante”, in auge da inizio decennio, non ha bisogno dell’incrocio con la prescrizione, ma deve contenere la natura del bene, la sua descrizione quali-quantitativa, il codice fiscale del paziente, la data d’acquisto. Il nome del prodotto da due anni è stato sostituito da un codice alfanumerico Aic rilasciato dall’Aifa che si riferisce a un farmaco se inizia per A0, a un parafarmaco non detraibile se comincia con A9. «I farmacisti», spiega Stefania Serina, «riferiscono al commercialista problemi nel formulare la dicitura per i farmaci galenici da loro confezionati. Il suggerimento è inserire la categoria “farmaco” “f.co” “medicinale” (le diciture non sono tassative, circolare Agenzia entrate 156/07) specificando “preparazione galenica”». Stefania Serina sottolinea due casi limite: «Lo scontrino rilasciato da una farmacia italiana non può essere ricalcato o compilato a mano. Per evitare che i dati risultino illeggibili con il passare del tempo è bene fotocopiare gli scontrini, come da circolare Entrate 15 del 20/04/2005. Tuttavia una recente sentenza (5287 del 12 settembre 2017) della Commissione tributaria di Milano è favorevole a un contribuente che ha riscritto i propri dati su “carta chimica” con la “penna a sfera”. Caso diverso lo

scontrino rilasciato da una farmacia estera che invece va integrato a mano dal contribuente per riportare il codice fiscale non richiesto in un Paese terzo». Per inciso, l’acquisto on line di farmaci è detraibile a patto di acquistarli in farmacie autorizzate nell’elenco del ministero della Salute (circolare 24/2004 risposta 3.3).

NUOVI DETRAIBILI Sui dispositivi medici la dicitura generica non consente la detrazione, devono invece risultare chi sostiene la spesa e la marca Ce di conformità alle direttive europee (circolare 20/2011) e la protesi va prescritta dal medico; in alternativa è ammessa l’autocertificazione della “veridicità” della protesi da parte dell’utente: una contraddizione. Quest’anno sono detraibili pure alimenti a fini medici speciali per pazienti diabetici o con malattie metaboliche congenite di cui alla tabella ministeriale A1 acquistati nel 2017 e nel 2018 (questi ultimi vanno nell’Unico 2019 www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_3667_listaFile_itemName_1_file.pdf ). Restano non detraibili gli alimenti per celiaci e lattanti oltre a integratori alimentari e parafarmaci, anche prescritti dal medico (risoluzione 396/E del 2008). I dati che i pazienti accetteranno di utilizzare nelle dichiarazioni vanno conservati cin-

que anni più uno, e parimenti i farmacisti dovranno conservarli in base alla Finanziaria 2016, per cinque anni a partire dalla presentazione della dichiarazione, che avviene nell’anno successivo a quello in cui sono state effettuate le spese.

RICHIESTE DEGLI UTENTI

parliamone

LE SANZIONI

Al farmacista può essere chiesto, se in una famiglia tutti sono a carico di uno solo, di usare il codice fiscale di quest’ultimo, o quello del coniuge che ha più fardelli fiscali (per esempio, partita Iva). «In questi casi», spiega Stefania Serina, «il farmacista deve sapere che si è considerati familiari a carico con un reddito entro euro 2840,51; il codice fiscale deve essere quello del paziente che usa il farmaco o del familiare che ne può portare in detrazione la spesa. I farmaci acquistati a familiari non a carico ma malati cronici esenti ticket per patologia sono detraibili fino a 6.197,48 euro ad anno di imposta fino a concorrenza dell’Irpef dovuta. La quota residua non detratta non si detrae l’anno dopo ma va persa». Consigli “sempreverdi”: se un cittadino non vuole che i suoi dati siano utilizzati dall’Agenzia può chiedere che tutte, solo una parte o anche solo una spesa sostenuta per sé o per il familiare a carico, non entrino nel 730 on line. Può dire no in an-

Detraibilità dei potenziali servizi in farmacia Le prestazioni sanitarie rese dai professionisti sanitari di cui al Decreto ministeriale 29 marzo 2001 (infermieri, ostetrici, tecnici sanitari, di riabilitazione e prevenzione) sono detraibili anche senza la specifica prescrizione da parte di un medico, a condizione che dal documento di spesa risulti la figura profession a le e la pre s t a z ione re sa d a l professionista sanitario. Sono detraibili senza ricetta del medico (circolari Agenzia entrate 24 aprile 2015 e 4 aprile 2017) gli interventi di biologi nutrizionisti inseriti nei ruoli Ssn e fisioterapisti (Decreto

ministeriale del 29 marzo 2001 e circolare Entrate 19/2012). Non lo sono mai le spese di medicina estetica a meno che gli interventi non facciano fronte a conseguenze di malformazioni (Circolare 2 marzo 2016). Sono detraibili solo se in possesso della prescrizione medica le spese per trattamenti di mesoterapia e ozonoterapia, chiropratiche e per le cure termali. Logopedista, fisioterapista, podologo, terapista occupazionale sono detraibili anche senza ricetta. Con le norme più recenti, ora pure l’ottico può prescrivere gli occhiali.

| febbraio 2018 19


parliamone

Tabella 1 GLIONERISANITARIDELCITTADINO SPESE SANITARIE DEDUCIBILI DAL REDDITO COMPLESSIVO* * Solo per persone con disabilità e sostenute nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione. SPESE SANITARIE DETRAIBILI DALL’ALIQUOTA IRPEF**

** Dall’ammontare totale va sempre sottratta la franchigia di euro 129,11 tranne al punto 5.

Spese per prestazioni sostenute dal medico generico Spese di assistenza specifica (cure dell’infermiere, operatore tecnico assistenziale, educatore professionale, personale qualificato addetto ad attività d’animazione e terapia occupazionale) 1. Spese sanitarie e per medicinali (“Spese mediche”) 2. Spese al punto 1. sostenute per i familiari a carico 3. Spese al punto 1. sostenute per i familiari non a carico con esenzioni ticket per specifica patologia 4. Spese per disabili** (mezzi d’aiuto alla locomozione, trasporto ambulanza, ascensori) 5. Veicoli per disabili massimo 1 ogni 4 anni ed entro euro 18075,99** 6. Spese per acquisto di cani guida**

Tabella 2 Detraibilitàdiprestazioniefarmaci LE “SPESE MEDICHE”

I FARMACI “DETRAIBILI”

• Prestazioni chirurgiche; • prestazioni specialistiche; • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni; • acquisto o affitto di protesi dentarie e sanitarie in genere; • prestazioni di un medico generico (anche per medicina omeopatica); • ricoveri ospedalieri; • acquisto di medicinali; • acquisto o affitto di dispositivi medici (occhiali, lenti a contatto con liquidi, apparecchi per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna, siringhe, bende, cerotti); • trapianti d’organo; • cure termali (esclusi viaggio e soggiorno); • ticket per i farmaci del Ssn; • alimenti a fini speciali.

• Otc; • senza obbligo di prescrizione; • fascia C; • omeopatici; • preparati galenici, officinali, magistrali; • fitoterapici acquistati solo in farmacia; • di automedicazione; • ticket versati sui farmaci di fascia A a carico del Ssn; • differenza tra farmaco branded e generico equivalente; • dispositivi medici se risultano chi sostiene la spesa, la marca Ce di conformità alle direttive europee e ricetta medica o autocertificazione.

Per i soggetti portatori di handicap le spese non sono detraibili ma spetta la deducibilità dal reddito complessivo. L’imposta di bollo è detraibile se del tutto leggibile nel documento relativo alla spesa portata in detrazione.

ticipo a che una spesa rientri nel 730 precompilato, non porgendo al farmacista la tessera sanitaria. Oppure dopo, accedendo al Sistema Ts con Pin ad hoc o con il canale Fisconline, e comunicando opposizione per ogni spesa medica.

UN FISCO MENO “FISCALE” Il fisco si orienta a non scandagliare “troppo” la tracciabilità della fattura emessa. Sentenze delle commissioni tri-

20

febbraio 2018 |

butarie danno ragione a contribuenti che hanno chiesto detrazione per spese ben documentate almeno “a colpo d’occhio”. La sentenza 721 del 4 aprile 2014 (Comm. Trib. Reg. Firenze) “sana” la detraibilità della dentiera “auto prescritta” da un odontotecnico, e non dal dentista: l’Agenzia delle entrate non ha, per i giudici, il potere di andare così a fondo nel controllo riservatole su fattura e prescrizione medica fino a dire che la ricetta

per una patologia evidenziata andava emessa da un medico. All’Agenzia deve bastare che si tratti di una prestazione giudicabile sanitaria “a prima vista”. Emanuele Serina cita infine una terza sentenza della Commissione tributaria di Roma (4138 del 24 giugno 2016) secondo cui sono deducibili le spese di vitto e alloggio sostenute dal contribuente per stare vicino al familiare ricoverato in un hospice durante il fine vita.


occhiello sasasa

| febbraio 2018 21


incontri

L

di Chiara Romeo

a farmacia

degli animali

In una zona molto vivace di Milano, la Farmacia Raimondi in piccoli spazi ha sviluppato un grande progetto per gli amici a quattro zampe. Senza dimenticare gli altri comparti

Cinquanta metri quadri di spazio dedicati alla vendita, più cento tra magazzino e cabina estetica, nel centro di Milano. Affacciata su una piazza crocevia di eventi legati alla fashion week, in una zona di uffici di giorno e di ristoranti e locali serali, la Farmacia Raimondi si trova a due passi dal nuovo quartiere sorto attorno a Piazza Gae Aulenti con i grattacieli più alti della città. Il titolare, Davide Pasini - che lavora insieme a uno staff di cinque farmacisti, ognuno con una specializzazione - ha una visione “su misura” del consiglio in farmacia, per tutti i suoi clienti, con un occhio particolare a quelli a quattro zampe. Parole d’ordine: passione e coraggio.

Com’è organizzata, dottore, la sua farmacia? Nel lato vendita conta solo cinquanta metri quadrati. In questo spazio ho creato due zone distinte, grazie ai differenti materiali d’arredo e una particolare illuminazione. Il banco del farmaco è bianco, con illuminazione più fredda: è la zona più legata alla prescrizione. Per la zona della cosmesi abbiamo scelto colori caldi, illuminazione ricercata, arredi in legno. Un luogo accogliente, dove forniamo al cliente un consiglio di benessere personalizzato, facendolo sentire come a casa. In mezzo, la zona per gli amici animali, con un espositore dedicato e una ciotola di biscottini a disposizione.

22

febbraio 2018 |

E il restante spazio? Il locale sottostante è destinato al magazzino e a una cabina estetica, dove trovano spazio le classiche giornate promozionali delle case cosmetiche per la clientela. Una clientela molto diversificata: da una parte un forte presidio di residenti e di uffici; dall’altra, la posizione centrale vede anche un grande passaggio di turisti o di persone che entrano una sola volta.

Qual è la sua idea di farmacia? Per me è molto importante la sartorialità del consiglio in farmacia, perché credo che questo segni la differenza con altri attori del settore della salute e del benessere. Su questo principio ho aggregato il mio staff composto da cinque persone: due farmacisti fortemente specializzati sul farmaco, una delle quali ha anche una formazione specifica su omeopatia e fitoterapia; poi una farmacista più specializzata alla dermocosmesi e alla nutraceutica; una giovane dottoressa cosmetologa; infine una farmacista dedicata alla veterinaria che è anche l’anima del nostro nuovo progetto imprenditoriale dedicato agli animali.

Da dove nasce l’idea di dedicare parte della farmacia agli animali? Si tratta di un progetto nato da una mia passione che ha incontrato la passione e


incontri

uno staff di cinque persone, ognuna delle quali con particolari competenze: dall’omeopatia alla cosmetologia alla veterinaria

la competenza della farmacista Grazia Pagnozzi, esperta in veterinaria di piccoli e grandi animali. Il mio amore per gli animali nasce con me: io ho imparato a camminare attaccato alla coda del mio cane e ho sempre vissuto con animali nella mia casa di campagna. Quindi ogni volta che vedo entrare un animale nella mia farmacia qualcosa mi spinge a uscire dal banco per accoglierlo. Devo sottolineare, però, che dal punto di vista imprenditoriale la spinta è arrivata dai numeri.

| febbraio 2018 23


incontri Davide Pasini con Grazia Pagnozzi, farmacista specializzata in veterinaria

In che senso? La veterinaria, per quanto riguarda il fatturato, negli ultimi cinque anni ha visto incrementi importanti, segno che l’attenzione per la salute e il benessere degli amici a quattro zampe si è moltiplicata. E, se, da una parte, le esigenze degli animali da compagnia stanno aumentando, sono anche più numerosi gli animali che vivono nelle nostre case. In Italia, si contano sessanta milioni di animali da compagnia: un grande gruppo che comprende non solo cani e gatti, ma anche piccoli mammiferi, rettili e pesci. Fino a poco tempo fa erava-

24

febbraio 2018 |

mo abituati a intercettare solo i cani che entravano in farmacia, con la ricetta del veterinario; i nostri prodotti per gli animali erano chiusi in un cassetto in attesa della richiesta del cliente.

E ora? Il nuovo progetto scardina questo atteggiamento e si propone di andare oltre. Lavoriamo non solo sulla salute, ma anche sul benessere degli animali, offrendo uno spazio visivo all’interno della farmacia e uno spazio di competenza dietro al banco… O più spesso davanti al banco:

nel senso che appena vediamo entrare un cane, se non ci sono troppe persone in attesa facciamo un passo oltre e gli offriamo un biscottino. Nostri partner in questo progetto sono poi gli attori del mondo animale, che mai avrebbero pensato di poter collaborare realmente in modo diretto con le farmacie. In particolare una azienda, con una attenzione estrema per la qualità del prodotto, che fa alimenti secchi per animali, dai classici cani e gatti, ai conigli fino ai cavalli. I risultati non sono arrivati in tempi brevi, anche perché la clientela non ha recepito


immediatamente il nostro progetto. Interessante è stato vedere arrivare persone da lontano perché venute a conoscenza della nostra nuova specializzazione attraverso la nostra pagina Facebook.

La vostra comunicazione social è molto intensa: come usate la pagina Facebook e chi la cura? La pagina Facebook è molto attiva: oltre a una parte più commerciale, che usiamo per mettere a conoscenza i clienti delle nostre promozioni, c’è una parte di consiglio dedicato al pet. Si tratta di consigli attinenti alla sfera del farmacista, non volendo mai sovrapporci ai veter inar i, ai q uali siamo i pr imi a rimandare nel caso si evidenzino problematiche che richiedono competenze diverse da quelle del farmacista. Questo strumento ci consente di offrire qualcosa in più a chi già è cliente, ma anche a farci conoscere al di fuori del quartiere. La pagina è seguita da noi come team, con un lavoro di squadra.

In che modo? L’impegno non è poco, perché la comunicazione digitale impone una particolare attenzione nei toni e nei contenuti; oltre alla disponibilità all’interazione via web, perché la gente ci fa domande ed è necessario rispondere. Bisogna poi essere innovativi, mai ripetitivi, trovare nuove immagini e come farmacisti è una sfida nuova che ci si presenta. Il farmacista

non è preparato a essere propositivo e comunicativo, ma deve cominciare a pensare diversamente se vuole intercettare le nuove generazioni. Oggi il farmac i s t a non pu ò ac c ont ent a r s i d i soddisfare una richiesta, deve essere lui a proporre nuove soluzioni di benessere e prevenzione in modo continuativo, che sia un uomo o un animale. Insomma, abbiamo una grande ambizione…

Quale? Vorremmo diventare un punto di riferimento per il benessere degli animali: per questo abbiamo cambiato il logo della Farmacia Raimondi inserendo «noi amiamo gli animali» e abbiamo un indirizzo mail dedicato per chi ha richieste specifiche solo sugli animali, alle quali risponde direttamente la dottoressa Pagnozzi.

Quali sono le altre aree di competenza della farmacia Raimondi? Prima della veterinaria, la cosmesi e la nutraceutica sono sempre state molto importanti per la nostra farmacia. In questi settori abbiamo creduto e investito molto e rimangono una base forte. Riteniamo di avere un approccio innovativo anche in questo settore più classico per la farmacia.

Ce ne vuole parlare? Per quanto riguarda la nutraceutica, proponiamo in particolare quella per gli sportivi, insieme a test specifici come

incontri

ci guardiamo bene dal sovrapporci ai veterinari ai quali rimandiamo nei casi che richiedono maggiori competenze

quella del lattato, e ci dedichiamo anche a discipline più di nicchia come il golf. Uno sport meno conosciuto dal punto di vista delle esigenze di salute, che sono però sfaccettate. Per il numero elevato di ore in cui si sta sul campo, il golfista ha bisogno di una corretta idratazione, una buona protezione solare, repellenti per insetti, e l’integrazione adatta a uno sport di resistenza. Senza dimenticare l’equitazione, per la quale siamo in grado di aiutare cavaliere e cavallo.

Infine, la cosmetica. Esatto. Oltre alla sartorialità del consiglio, siamo particolarmente attenti alla ricerca delle linee da proporre: molto particolari, con caratteristiche uniche. Oltre alle linee più classiche, abbiamo scelto marchi biologici, che garantiscono ingredienti selezionati, senza conservanti e senza parabeni. Di una linea in particolare, siamo distributori unici: si tratta di cosmetici messi a punto da un medico, a base di una particolare specie di salvia, in grado di rallentare la senescenza cellulare; quello che ci ha colpito, oltre alla qualità del prodotto, sono la filosofia e i valori della casa produttrice, che utilizza pack completamente riciclati e riciclabili e devolve una parte degli incassi alla ricerca. Questo per far capire che le nostre scelte, di prodotto e di servizio, si basano su valori che vogliamo trasmettere e offrire alla nostra clientela. Nel nostro lavoro ci mettiamo la faccia, ci mettiamo passione e coraggio.

| febbraio 2018 25


mercato

O

pportunità

pet

Veterinaria, un comparto da conoscere più approfonditamente

La popolazione pet in Italia è principalmente costituita da pesci, cani, gatti, uccelli, piccoli mammiferi e rettili, in un rapporto di uno a uno con gli abitanti. Sono infatti circa sessanta milioni gli animali che convivono con le famiglie italiane, un numero che è rimasto stabile negli ultimi anni (Fonte: Rapporto Assalco-Zoomark 2017). I loro proprietari corrispondono a profili ben precisi: il 68 per cento è donna, il 31,5 uomo, anche se negli ultimi dieci anni la percentuale di uomini proprietari di animali è cresciuta, passando da 24,7 a 31,5 per cento. I proprietari over 65 sono saliti dal 21,5 al 23,7 per cento del totale negli ultimi sette anni e sono sempre più numerosi anche i single (dall’8,4 all’11,1 per cento) che compensano la solitudine con pet (Fonte: Indagine 2017 Anmvi- Associazione nazionale medici veterinari italiani). In particolare, oltre il 50 per cento degli over 65 convive con un animale d’affezione ormai da più di cinque anni (Fonte: ricerca di Senior Italia FederAnziani e Anmvi sul binomio Senior-Pet) e lo accudisce con continuità ed estrema attenzione.

I CANALI DI VENDITA Il mercato si articola in diversi canali: ipermercati, supermercati, libero servizio piccolo, tradizionali - inclusi i micromarket, punti di vendita inferiori ai 100 mq. - e discount, pet shop tradizionali, catene pet shop e farmacie.

26

di Chiara Fauda, New Line Ricerche di Mercato

febbraio 2018 |

La categoria del pet food nel canale che include ipermercati, supermercati, libero servizio piccolo, ha la maggiore quota del mercato, con oltre 908.600.000 euro a valore e quasi 292.000.000 pezzi venduti, in crescita del 2,3 per cento a valore e del 3,4 a volumi. In questo canale il segmento più importante è quello del cibo per gatti, umido, secco e snack, che complessivamente costituisce il 63 per cento sulle vendite anche se le migliori performance di periodo sono quelle degli snack per cani e gatti. (Fonte Iri: dati aggiornati a settembre 2017).

IN FARMACIA La categoria in farmacia ha fatturato, nell’anno mobile terminante a settembre 2017, oltre 328.300.000 euro, con un trend a valore positivo importante del 3,7 per cento. La quota maggiore è detenuta dal farmaco veterinario, pari all’80,2 per cento ma osserviamo che l’extrafarmaco ha il migliore trend e cresce del 6,6 per cento (tabella 1). Nel farmaco veterinario, il segmento degli antiparassitari rappresenta la categoria più importante, con una quota del 43,0 per cento e con un trend a segno positivo dell’1,7 per cento. Gli antibiotici sono invece in leggera decrescita (tabella 2). Nell’extrafarmaco veterinario, le vendite si concentrano prevalentemente sugli alimenti, con una quota del 75,8 per cento, in crescita del 7,0 per cento. Seguono i pro-


mercato | febbraio 2018 27


mercato

dotti per la toilettatura con una quota del 12,2 per cento, in crescita del 5,7 per cento. Più contenuti gli altri segmenti, anche se si nota che la medicazione, che rappresenta il 4,6 per cento dell’extrafarmaco, ha il trend più significativo dell’intera categoria, pari al 13,5 per cento (tabella 3).

LE AZIENDE Le prime tre aziende del farmaco veterinario detengono il 53,6 per cento delle vendite in farmacia. Merial è in prima posizione, con il 22,3 per cento delle vendite, seguita da Zoetis Italia e Bayer (divisione Veterinaria). Mentre nell’extrafarmaco la concentrazione è leggermente minore: le prime tre aziende rappresentano il 41,4 per cento delle vendite. In entrambi i segmenti, il trend è molto positivo e anche le aziende minori dimostrano una crescita interessante.

BEST PERFOMANCE Con un focus particolare sull’extrafarmaco veterinario, confrontiamo i risultati di vendita del dato Media Italia con un gruppo di oltre 350 farmacie Best performer che sono state selezionate sulla base della loro potenzialità nel mercato della Veterinaria. L’intento è quello di capire se ci sono tipologie di prodotti che attraggono di più il cliente e che potrebbero essere quindi “spinte” anche in una farmacia con un traffico medio su questi prodotti. Per la Media Italia i trend sono ottimi in tutti i segmenti di prodotto a eccezione degli antiparassitari. Gli alimenti registrano i migliori risultati e la Medicazione, seppur con un valore medio piuttosto basso, è in forte crescita. Anche se le Best performer sembrano cogliere bene la domanda di veterinaria sviluppando un fatturato quattro volte superiore rispetto alla farmacia media italiana, i trend sono analoghi e ciò dimostra che la gestione della categoria è buona in tutte le farmacie.

Tabella 1 MERCATOVETERINARIAINFARMACIA FATTURATO(X1.000)

Fatturato ( x 1.000) MAT 2017

Trend

Quota

TOTALE VETERINARIA

328.352

+ 3,7%

100,0%

TOTALE FARMACO VETERINARIO

263.447

+ 3,0%

80,2%

64.905

+ 6,6%

19,8%

TOTALE EXTRA FARMACO VETERINARIO

Fonte: New Line Ricerche di Mercato | settembre 2017

Tabella 2 ilfarmacoveterinarioFATTURATO(X1.000)

Fatturato ( x 1.000) TOTALE FARMACO VETERINARIO ANTIPARASSITARI ANTIBIOTICI ALTRI FARMACI

MAT 2017

Trend

Quota

263.447

+ 3,0%

80,2%

113.212

+ 1,7%

43,0%

49.211

- 1,6%

18,7%

101.023

+ 7,0%

38,3%

Fonte: New Line Ricerche di Mercato | settembre 2017

Tabella 3 L’EXTRAFARMACOVETERINARIO FATTURATO(X1.000)

Fatturato ( x 1.000) MAT 2017

Trend

Quota

64.905

+ 6,6%

19,8%

49.171

+ 7,0%

75,8%

TOELETTATURA

7.918

+ 5,7%

12,2%

MEDICAZIONE USO VETERINARIO

2.957

+ 13,5%

4,6%

ALTRI PRODOTTI PER ANIMALI

4.860

- 0,2%

7,5%

TOTALE EXTRA FARMACO VETERINARIO ALIMENTI PER ANIMALI

Fonte: New Line Ricerche di Mercato | settembre 2017

New Line Ricerche di Mercato Le elaborazioni sono a cura di New Line Ricerche di Mercato. “Da sempre con e per la farmacia”.

28

febbraio 2018 |


La gestione della cronicità secondo il modello lombardo e il contributo del farmacista. Un incontro a Bergamo

Le farmacie rurali della Lombardia, grazie a una delibera in fine d’anno, hanno avuto il riconoscimento del ruolo di microerogatori nel modello lombardo di gestione della cronicità secondo la recente riforma sanitaria regionale. E la sperimentazione avviata dalle farmacie di Bergamo con un Gestore accreditato conferma che la strategia vincente per cogliere le opportunità è fare rete. Se ne è parlato nel corso della serata che si è svolta ieri presso la sede di Cef di Lallio (Bg), organizzata dai presidenti di Federfarma Bergamo e Federfarma Lecco Gianni Petrosillo e Andrea Braguti. Nel modello lombardo di gestione della cronicità, come è noto, i pazienti cronici sono affidati a un Gestore, che può essere un’Asst, una clinica privata, un’aggregazione di Mmg o una rete di diversi soggetti. In questo percorso normativo, spiega Petrosillo «la farmacia aveva fatto capolino con la delibera di maggio 2017, ma senza una concreta definizione di ruoli e competenze. È stato solo con una più re-

echi dal web

L

di Simona Zazzetta, Farmacista33

avori

in corso essere già coinvolte, e già lo sono, in procente delibera, quella del 28 dicembre getti di prevenzione primaria, e la prospet2017, che si è aperto un piccolo spiraglio, tiva è di continuare a coinvolgerle in altri riconoscendo alla farmacia un ruolo di progetti. Si tratta di un’opportunità per la erogatore, di microerogatore, almeno per sanità regionale al fine di creare una rete le farmacie che operano in aree disagiate ancora più stretta con le farmacie territo(alta montagna e aree a bassa densità di riali e opportunità per le farmacie di reinpopolazione). Nel frattempo, le farmacie ventarsi un ruolo proattivo». bergamasche hanno avviato (già da giuE di opportunità parla, in chiusura, anche gno dello scorso anno), uno speciale perMarco Cossolo presidente di Federfarma corso e che le vede oggi in una posizione nazionale: «Quello della cronicità è una di vantaggio. La scelta di fare rete con il grandissima opportuniGestore Sant’Andrea Ontà e i farmacisti sono lus, ci ha anche portato a le farmacie, individuare un partner inizialmente parte integrante di questo percorso per il quale per l’allestimento di una escluse, sono intervenuti, rappiattaforma informatica st anno presentati da Federfardi dialogo tra tutti i sogma e Fofi, al Ministero getti che lo compongono tornando e tra questi e il Siss». protagoniste lo scorso 23 marzo. In quell’occasione hanno L’evoluzione del ruolo avuto la convocazione per la cabina di redella farmacia si inserisce in un percorso gia del tavolo e il giorno stesso è arrivata di trasformazione tuttora in corso della in Fofi, organo competente per la nomina, stessa riforma sanitaria regionale, come la richiesta della presenza in cabina di precisa Mara Azzi, direttore generale due colleghi, che molto probabilmente sadell’Ats Bergamo: «Nella fase iniziale Reranno uno di ispirazione Federfarma e gione Lombardia non aveva considerato il uno di ispirazione Fofi. Ma la gestione delruolo delle farmacia, ma ora la riforma sta le cronicità non sarà un’opportunità che rimettendo in discussione il ruolo di tutti e arriverà gratis, ce la dovremmo conquicon la definizione del ruolo delle rurali si è stare giorno dopo giorno, centimetro dopo fatto un grande passo avanti. In una fase centimetro con il nostro lavoro, perché di sperimentazione come questa poter enquello è il nostro futuro e il futuro dei notrare nella rete è fondamentale per reinstri figli, che sarà meraviglioso nella misuventarsi un ruolo proattivo. Anche se le ra in cui noi sapremo costruirlo». farmacie per come strutturate possono

| febbraio 2018 29


retail

E

di Federico Marzari, MOODproject.it

luce

sia

La qualità dell’illuminazione all’interno del punto vendita, un elemento da cui non si può presciendere

È certamente capitato a tutti noi di entrare in un punto vendita e immediatamente percepire la qualità della luce che ci accoglie. Sperimentare sensazioni di troppa o poca luce, magari di cattiva qualità, essere abbagliati o vivere sensazioni di “ambiente freddo”, rilevare le anomale e fastidiose differenze di colorazioni delle diverse lampade; sono purtroppo le mille situazioni che viviamo ogni giorno entrando in un punto vendita.

30

febbraio 2018 |

Molte volte, pur non conoscendo i motivi di questa spiacevole percezione, inevitabilmente, siamo portati a riconsiderare il punto vendita in maniera diversa, dove un’inadeguata illuminazione, scarsa o cattiva, influenza il nostro comportamento creandoci spesso una situazione di disagio. Il “fare shopping” è diventato un passatempo, l’era di internet - e di conseguenza degli acquisti che si possono fare direttamente seduti nel divano di casa -

ci porta a dover scegliere di implementare il nostro punto vendita verso ambientazioni fortemente emozionali e attrattive per il cliente. I negozi devono sempre più diventare luoghi di coinvolgimento e intrattenimento per i visitatori, comunicando, trasmettendo sensazioni, coinvolgendo i presenti in commozioni ed entusiasmi che influenzano i comportamenti di acquisto. Non crediate che tutto questo avvenga solo per i negozi fashion, anche nella no-


retail stra farmacia, e questo succederà sempre più, dovremo inevitabilmente confrontarci con questi importanti aspetti di scenografiche emozioni. Non diciamo nulla di nuovo, se ricordiamo che il 95 per cento delle nostre decisioni, è di fatto compiuto a livello di subconscio e che indagare i comportamenti dei clienti, le loro reazioni al variare della qualità della luce e i coinvolgimenti emotivi che seguono, sono le nuove ricerche delle più

importanti aziende del settore illuminotecnico. La luce, per definizione, dà forma, concretizza i volumi spaziali, crea il valore aggiunto. In sintesi, non basta solamente illuminare, bisogna invece progettare la qualità e la quantità di luce e concepire il tutto come un sistema unico, che si concretizza per vetrine, ingressi, percorsi e layout, pareti espositive, attrezzature, punti focali, eccetera.

il fare shopping è un’attività che non riguarda solo i negozi fashion ma, sempre più, anche le farmacie | febbraio 2018 31


retail 32

UNA PROGETTAZIONE ACCURATA Il corretto dimensionamento è estremamente importante perché si traduce nell’ottimizzazione dei costi di gestione. Oggi infatti i consumi per un’attività del terziario-commerciale incidono nei costi generali per un 20-25 per cento. Appare chiaro che una progettazione accurata non ci farà solamente ottenere ottimi risultati di qualità luminosa ma produrrà anche sorprendenti ottimizzazioni e importanti risparmi dei costi di gestione. Per questi strategici progetti - non ci stancheremo mai di suggerirlo - dovremo avvalerci della competenza tecnica di riconosciuti professionisti del settore. Troppe volte abbiamo visto importanti investimenti economici naufragare per improvvisazione, mancanza di conoscenze, errori tecnici e, spesso, poca professionalità. Esistono diverse soluzioni tecniche per rispondere a queste esigenze, che devono essere legate al risparmio energetico ma anche tener conto delle diverse necessità dell’utenza, del tipo di prodotti esposti, della quantità e della qualità della luce e di eventuali particolari e ricercati effetti scenici e cromatici. Spesso nei negozi, troviamo presenti diverse tipologie di lampade: a incasso, esterne, su binario, a parete; con sistemi fluorescenti, tubolari e/o puntiformi, a scarica, ad alogenuri metallici, eccetera. Sicuramente efficienti ma non sempre in grado di abbinare qualità luminosa, alta resa cromatica e un’elevata durata. Sono ancora molto utilizzate le lampade a incandescenza alogene, utilizzate per vetrine e interni, ideali per avere una luce intensa di qualità e localizzata mediante l’utilizzo di faretti direzionali, ma che hanno come controindicazioni gli alti costi di gestione per potenze (Watt assorbiti), generano molto calore e hanno una breve durata delle lampadine con gli inevitabili alti costi per le continue sostituzioni. Ultimamente si sono spesso sostituiti i vecchi corpi illuminanti con innovative lampade a Led, che hanno certamente abbassato il costo di gestione (bolletta),

febbraio 2018 |

ma spesso, mancando di un progetto globale di intervento, non hanno migliorato l’intera qualità dell’illuminamento del negozio. I principali vantaggi, oltre ai bassi consumi, sono certamente le piccole dimensioni dei corpi illuminanti, la flessibilità di spostamento, la facilità impiantistica e di montaggio, la lunga vita in termini di durata della pastiglia luminosa e la capacità di garantire fasci di luce estremamente concentrati. Le ridotte dimensione hanno poi permesso di inserire queste luci all’interno di arredi, di mensole, di pavimenti, di soffitti, di scaffali, garantendo affasci-

nanti effetti scenografici e decorativi. Ultimo vantaggio, ma non secondario, è che i Led, non producendo raggi ultravioletti (come le alogene) o infrarossi (come le fluorescenti), eliminano il rischio di rovinare tessuti o scolorire gli oggetti esposti.

TEMPERATURA COLORE E CRI Altri due aspetti fondamentali per la qualità della luce, sono la Temperatura colore-Cct (Correlated color temperature) e l’indice di Resa cromatica-Cri (Color rendering index). In illuminotecnica il termine Temperatura colore quantifica la tonalità della luce e si misura in gradi


LA LUCE PROGETTATA Un progetto illuminotecnico di nuova concezione deve prevedere: aspetti di unicità, autenticità, individualità, di risparmio energetico, di sostenibilità ambientale, di miniaturizzazione dei corpi illuminanti e di assoluta flessibilità. Dati questi presupposti appare chiaro che illuminare un punto vendita non è cosa facile; esperienza, tecnica, piccoli accorgimenti, alle volte trucchi e una particolare sensibilità e attenzione ci porteranno a un buon risultato di qualità luminosa. Un progetto di illuminazione inizia con la definizione della quantità di luce voluta e andrà misurata in Lux (secondo il sistema internazionale il Lux, simbolo lx, è l’unità di misura per l’illuminamento e cioè del flusso luminoso per unità di superficie. Un Lux è pari infatti a un Lumen fratto un metro quadrato). Per effettuare questi calcoli dovremo considerare l’intera superficie del negozio, tenere conto della diversa tipologia dei prodotti esposti, delle caratteristiche dei clienti frequentatori e anche degli obiettivi scenografici che si vogliono ottenere. Partiremo da un sistema di illuminazione omogenea diffusa, detta di sottofondo generale, alla quale aggiungeremo luci d’accento, o punti spot, per accentuare i focal point e/o particolari dettagli architettonici presenti nel punto vendita. Si eseguirà

quindi il disegno su pianta della griglia distributiva dei corpi illuminanti, con dimensioni variabili a seconda delle diverse aree del negozio. (generalmente si procede con un sistema di illuminazione diffuso che può oscillare tra 800 lx e 1.500 lx; il valore cambierà a seconda delle diverse tipologie di negozio e per le scelte di progetto). Seguirà la distribuzione dei corpi illuminanti lungo parete, creando effetti wallwasher (quasi bagnando di luce omogenea tutta la parete espositiva) e ancora dimensionando spot puntiformi, nei punti focali centrali e luci d’accento in alcune zone particolari, lungo parete (aggiungeremo quindi altri lx al sistema di illuminamento di base). Il passo successivo sarà di progettare il sistema di illuminazione per vetrine, con corpi illuminanti a spot per evidenziare gli oggetti presentati, mostrando le caratteristiche delle merci, enfatizzando la comunicazione e le eventuali immagini (generalmente le luci spot delle vetrine oscillano tra i 1.500-3.000 lx). Un piccolo suggerimento: la qualità della luce si manifesta anche grazie a un accurato puntamento dei faretti, lasciare il fascio luminoso verso ter ra e non orientandolo con attenzione verso il prodotto, sia esso a in vetrina, a parete o centrale, banalizza il risultato e neutralizza qualsiasi tentativo di ricerca della qualità dell’illuminamento.

retail

Kelvin (simbolo K). In maniera sintetica possiamo dire che una temperatura intorno ai 2000 K, corrisponde al colore arancione. Sotto questo valore, scendendo, troveremo la luce rossa e più giù ancora l’infrarosso, non più visibile all’occhio umano. Crescendo di gradi, invece, la luce dapprima si definisce bianca, quindi azzurra, violetta e poi ultravioletta. Troppe volte, delle colorazioni di luce, inadatte o sbagliate, tendono a banalizzare i prodotti esposti e talvolta addirittura cancellano, quasi totalmente, i colori e le caratteristiche di texture o superfici materiche. I gradi Kelvin che troviamo stampati sulle scatole delle luci Led, ci dicono quindi come sarà la luce e quale risultato otterremo. Una luce calda, avrà valori intorno ai 2.700-3.000 K, mentre una luce bianca neutra tra i 3.300 e i 5.300 K. È nella scala di valori che oscilla tra i 3.000-4.000 K che troviamo il maggior utilizzo nei punti vendita, infatti alla luce calda/bianca assoggettiamo sensazioni di accoglienza e calore. Una luce fredda (tendente al blu) avrà invece valori sopra ai 5.300 K. Questa ultima tonalità è spesso utilizzata per grandi spazi aperti (per esempio: supermercati, ospedali, e dove alla luce fredda vengono associate sensazioni di maggiore ordine e pulizia). Ed infine parliamo dell’Indice di resa cromatica, definito Cri (Color rendering index) di una sorgente luminosa, che è la misura di quanto i colori degli oggetti illuminati appaiono reali. Più il Cri è elevato (il limite massimo è 100) e migliore è la resa dei colori degli oggetti illuminati. Per una normale illuminazione, già superando la soglia degli 80, il Cri diventa accettabile, restituendo in maniera fedele i colori naturali degli oggetti. Riassumendo possiamo dire che dosando sapientemente la Temperatura Colore e il Cri, otterremo progetti illuminotecnici di grande impatto ed efficacia che non solo miglioreranno l’impatto psicologico del nostro cliente ma lo faranno stare bene all’interno di un negozio accogliente, progettato per eccellenti risultati.

| febbraio 2018 33


Il giusto mix di preparazione scientifica e aggiornamento, di spirito di impresa e deontologia

Il quindicinale da 18 anni al fianco dei titolari di farmacia

Una voce autorevole, aperta a tutte le opinioni, per il presente e il futuro della professione

.. . I D O N UN AN

ISTE V R E T N I o ti del mond is ai protagon nità cia e della sa della farma

ENTI estera FONDIM acia APPRO rm fa ndo della dal mo

CA GALENI

OMEOPATIA

ENTI arketing STRUM e l social m di Digita

COSMESI

ANEWS FARi M farmaci i nuov

www.puntoeffe.it

ZIONE COMUNICAO VENDITA: NEL PUNoT rativi consigli pe

LE iù attuali FISCaA c ti he p le tem

A MEDICIN COLOGIA RMAsulle nuove terapie E FA fondimento l’appro

LsE GaA LoE o ulle ri to sserv

l’ sentenze più recenti

IONE

NUTRIZ

IO COMMERC NOVITÀ IN

acia GESTIONE della farme ting rk l’evoluzionse a eem n io s fe ro p tra


ABBONAMENTI 2016 ABBONAMENTI 2018 scegli la qualità oggi Continua a essere PROTAGONISTA per della tua tuo FUTURO farmacia di domani

Abbonati subito!

FORMAZIONE 2016

dei titolari di farmacia

online COMPILA LA CARTOLINACorso QUI1 SOTTO Preparazioni galeniche ● Una voce autorevole, aperta a tutte

DA GENNAIO 2016

19,5 Crediti ECM E ATTIVA SUBITO IL TUO ABBONAMENTO

le opinioni, per il presente e il futuro della professione

A SOLI

70 €

Corso 2 online Farmacia dei servizi: prestazioni analitiche di prima istanza e altri servizi di secondo livello 18 Crediti ECM

● e aggiornamento, di spirito di impresa e deontologia

DA LUGLIO 2016

Paola Brusa Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e Farmacia Professore Associato Università di Torino, Dip. di Scienza e Tecnologia del Farmaco

ATTIVA SUBITO IL TUO ABBONAMENTO Codice campagna 16025

L’offerta comprende: ➜ ABBONAMENTO ANNUALE alla rivista (19 numeri) ➜ 2 CORSI FAD online per complessivi 37,5 crediti ECM ➜ VOLUME in omaggio*

140 €

37,5 CREDITI ECM

Per abbonamenti: Tel. 02 88 18 4317

Fax 02 56 56 11 73

IN OMAGGIO*

IN OMAGGIO Come diventare titolare di farmacia solo per pagamenti di G.C. Pacenticon carta di credito Il libro offre un’ampia panoramica di informazioni e di consigli su comeEdra intraprendere l’attività e portarla Il TACCUINO

perfetto per scrivere, prendere appunti Per maggiori informazioni: www.edizioniedra.it e riportare osservazioni e pensieri * Fino a esaurimento scorte

abbonamentiedra@lswr.it

www.puntoeffe.it

PAGAMENTO ¨

Nome e Cognome Farmacia – Azienda

¨ Indirizzo Cap

Addebito su carta di credito ❏ Visa Carta Sì ❏ Mastercard n. |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_| scadenza |_|_| / |_|_| CVC |_|_|_|

Firma

Città

CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 (Codice Privacy)

Telefono

Il sottoscritto

eMail

n Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, se autorizzato dal cliente, da parte di Edra Spa o di società da essa controllate, collegate o partecipate; Esprimo il mio consenso ¨ Nego il mio consenso ¨

|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|

n ne (come ad es. memorizzazione di abitudini di consumo) volte a migliorare le offerte nei confronti del cliente, da parte di Edra Spa o di società da essa controllate, collegate o partecipate; Esprimo il mio consenso ¨ Nego il mio consenso ¨

Partita IVA |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|

n Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, e di DESIDERO SOTTOSCRIVERE IL SEGUENTE ABBONAMENTO 2018: ¨ (Codice campagna 18008 ) ABBONAMENTO ANNUALE (19 numeri)

Per la corretta evasione dell’ordine si consiglia di indicare sempre, in tutta la corrispondenza, il codice campagna specificato accanto all’offerta

€ 70,00

sionisti della salute, case farmaceutiche ecc), non facenti parte di Lswr Group. Esprimo il mio consenso ¨ Nego il mio consenso ¨

Data e luogo

Firma

EDRA SpA - Via Spadolini , 7 - 20141 Milano - Customer Service Tel. 02 88184.317 - Fax. 02 565 6 1173 - eMail: abbonamentiedra@lswr.it


A farmacologia

di Carla Carnovale, Pharmacovigilance Service, Unit Clinical Pharmacology, Department of Biomedical and Clinical Sciences, University Hospital “Luigi Sacco”, University of Milan

l tempo

dei social

La sorveglianza post-marketing dei farmaci nell’epoca delle reti digitali. Le ultime evidenze scientifiche in merito al loro possibile utilizzo per rilevare segnali di safety

La travolgente espansione, a livello globale, dei social media, ha indubbiamente rivoluzionato il nostro agire sociale, influenzando drasticamente il modo di comunicare, di interagire e di acquisire informazioni. Piattaforme come Twitter e Facebook, che oggi costituiscono parte integrante della nostra quotidianità, registrano rispettivamente oltre 330 milioni e 1,4 miliardi di utenti1. La possibilità di condividere, ottenere e conservare istantaneamente una quantità di dati e documenti prima inimmaginabile ha di recente messo in luce l’enorme utilità dei social in numerosissimi setting, per esempio nei processi di individuazione degli epicentri del terremoto in Giappone2 o per mappare tempestivamente i focolai di epidemie di colera sul territorio haitiano3. Con lo sviluppo di internet e dei social network, anche il mondo scientifi-

36

febbraio 2018 |

co ha iniziato a esplorare i nuovi canali di comunicazione individuando potenziali utilità estremamente vantaggiose. La gestione di questi dati offre infatti la possibilità di condividere in tempo reale migliaia di informazioni per una migliore gestione di condizioni cliniche e consente di monitorare costantemente e tempestivamente l’insorgenza di reazioni indesiderate ai farmaci, contribuendo a integrare e supportare gli attuali sistemi di segnalazione spontanea con ricadute positive in termini di tutela della salute pubblica. La celere acquisizione e corretta processazione di un numero infinito di informazioni in merito ai possibili eventi avversi dei farmaci, inclusi quelli inattesi (non riportati sul foglietto illustrativo) potrebbero infatti concorrere significativamente ad individuare possibili segnali di allarme.

I SOCIAL PIÙ UTILIZZATI Così come riportato in letteratura scientifica internazionale, tra le numerosissime fonti potenzialmente utilizzabili in contesti di sorveglianza post-marketing dei farmaci, diversi network, tra i quali PatientsLikeMe, DailyStrength e MedHelp4, costituiscono vere e proprie piattaforme di ricerca costituite da comunità di pazienti, clinici e organizzazioni che chiedono, informano, condividono le rispettive esperienze e contribuiscono a ottimizzare la gestione delle condizioni cliniche degli utenti iscritti. In molti Paesi europei la percentuale di cittadini che ricorre a internet per ottenere informazioni sanitarie è superiore al 50 per cento. La registrazione ai portali è gratuita e prevede la raccolta di una serie di dati personali, il cui trattamento è generalmente governato da specifiche policy di tutela della


FARMACOLOGIA privacy. I vantaggi correlati all’utilizzo di tali piattaforme spaziano dalla possibilità di acquisire tempestivamente maggiori informazioni su un sintomo sperimentato, riconoscere gli effetti avversi del trattamento, condividere la propria esperienza comune ad altri utenti, ottenere consigli e suggerimenti utili per la gestione di specifiche condizioni cliniche, incluso il supporto emotivo5. Un sondaggio condotto dal Pew Research Center - che fornisce informazioni su problemi sociali, opinione pubblica, andamenti demografici sugli Stati Uniti ed il mondo in generale6 - ha messo in luce l’importanza dei social nella sanità pubblica moderna, rilevando che il 34 per cento dei caregiver (riferito a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile) e il 20 per cento dei pazienti, ricorrono abitualmente all’uso dei social

network per recuperare informazioni e farmaci inattese o clinicamente rilevanti, consigli utili per la gestione di condizioni la valutazione del nesso causale ha concliniche. Inoltre, l’11 per cento dei caregifermato il coinvolgimento dei medicinali ver e il 6 per cento dei imputati come sopazienti condividono spetti, suggerendo le comunità attivamente le proprie un’elevata sensibilità di pazienti esperienze e postano di questo approccio che si scambiano 7 quesiti clinici on line . nelle attività connespareri e dati se al monitoraggio Evidenze scientifiche dei farmaci. Inoltre, pubblicate in letteratuon line ra hanno di recente rappresentano paragonato ad altri interventi educazioconfermato l’utilità del la nuova nali mirati a impleprocesso di screening frontiera mentare le attività di delle infor mazioni segnalazione spontacontenute all’interno nea, l’utilizzo dei social media è stato asdell’enorme banca dati Facebook, per l’otsociato a un più elevato rendimento, in tenimento di informazioni sul profilo di sitermini di numerosità di report notificati curezza dei farmaci abitualmente assunti dai cittadini, contribuendo quindi a contedalla popolazione generale mondiale. Sepnere il fenomeno della sottosegnalazione pur attraverso il data mining gli autori che affligge tutti i sistemi di segnalazione non abbiano rilevato reazioni avverse ai

| febbraio 2018 37


farmacologia

Social media e aziende farmaceutiche: cosa prevede la normativa La travolgente espansione dei social media ha influito anche sui percorsi legislativi che regolamentano le attività di farmacovigilanza gestite dalle aziende farmaceutiche. La possibilità infatti di esplorare nuovi canali di comunicazione ha consentito lo sviluppo e l’attuazione di nuove direttive che stabiliscono nuovi percorsi innovativi volti alla ricerca di possibili segnali di allarme. In accordo a quanto riportato dalla normativa di farmacovigilanza12, i titolari di Aic sono tenuti a monitorare tutti i mezzi divulgativi digitali di cui sono responsabili (blog, social network, internet forum, chat, portali dedicati alla salute) con lo scopo di individuare precocemente eventuali eventi avversi correlati all’uso dei loro prodotti, sia branded che generici. Il titolare di Aic è tenuto notificare ogni possibile evento indesiderato al farmaco, indipendentemente:

spontanea8. Un altro studio ha recentemente messo in luce i possibili utilizzi di Twitter nella diffusione di dati post-marketing sul profilo di sicurezza dei farmaci; la rete sociale creata nel 2006 è tra le più testate grazie all’elevata percentuale di post pubblici (circa il 90 per cento) e al numero di utenti attivi (cresce di circa 135.000 utenti ogni giorno, generando 9.100 tweet al secondo). Gli autori dello studio hanno confrontato le informazioni contenute nei post dei pazienti che hanno segnalato una possibile reazione avverse tramite tweet (il più delle volte inconsapevolmente), con quanto notificato alla Fda. Il 7,3 per cento dei tweet totali analizzati (60.000) era effettivamente correlato alle informazioni contenute nelle segnalazioni inserite nel database americano dell’ente regolatorio nello stesso periodo di tempo, suggerendo quindi un eventuale nuovo utilizzo del

38

febbraio 2018 |

dalla rilevanza clinica della reazione avversa notificata; dalla possibilità di recuperare dettagli sulla persona fisica coinvolta nel post; dalla notorietà dell’evento avverso; dalla plausibile o meno correlazione causale; dal fatto che il segnalatore dichiari o meno di aver già notificato l’evento alle autorità competenti. Sebbene il titolare di Aic non sia tenuto a monitorare portali e social media non aziendali (quindi quelli comunemente accessibili sul web per tutta la popolazione generale), può tuttavia rilevare involontariamente reazioni av verse correlate all’uso del suo prodotto durante i processi di consultazione; in questi casi, la segnalazione viene comunque prontamente notificata al responsabile di farmacovigilanza aziendale che provvederà ad attuare specifiche strategie per un attento monitoraggio del caso.

social finalizzato alla rilevazione degli effetti indesiderati dei farmaci9.

ELEMENTI DI DISCUSSIONE La rilevazione dei segnali di farmacovigilanza nei social media pone tuttavia importanti quesiti e solleva criticità, connesse prevalentemente alla necessità di disporre di appropriati strumenti informatici in grado di rilevare e processare correttamente gli eventi e le reazioni avverse individuati su internet. Nonostante i vantaggi sopra discussi, le problematiche connesse all’utilizzo di strumentazioni e approcci non convenzionali rendono infatti necessario un corposo sforzo da parte di tutti i professionisti dei settori coinvolti (sanitario, legale, informatico), al fine di garantire un’adeguata e attendibile interpretazione e condivisione delle informazioni. La validazione dei dati contenuti su piattaforme dotate di libero accesso non consen-

te, per esempio, di identificare e qualificare il segnalatore responsabile della notifica di reazione avversa al farmaco, rendendo necessario una valutazione causale dell’evento al fine di non sovrastimare possibili rischi legati al trattamento farmacologico coinvolto. Un’errata interpretazione del dato potrebbe infatti falsare pericolosamente i risultati, attribuire erroneamente effetti indesiderati ai farmaci e creare quindi ingiustificati allarmismi. Le molteplici criticità gettano un’ombra considerevole sui reali vantaggi connessi al loro utilizzo e supportano lo scetticismo di molti esperti del settore, sia clinici sia rappresentanti delle aziende farmaceutiche. In base a quanto è emerso da un’indagine condotta dal Centro studi della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg) la maggior parte dei medici coinvolti nello studio dichiara di avere un’opinione negativa dell’informazione


la rilevazione dei segnali di farmacovigilanza pone tuttavia importanti quesiti e solleva criticità

scientifica ottenuta e condivisa sui social network. Tale diffidenza è condivisa anche dalla maggior parte delle aziende farmaceutiche; sebbene alcune di loro stiano pian piano esplorando strategie alternative di comunicazione improntate su un maggior utilizzo dei social, a oggi la maggioranza di esse ha optato per un atteggiamento estremamente cauto (vedi box). Secondo uno studio dell’Ims Institute for Healthcare Informatics, solo la metà delle cinquanta maggiori case farmaceutiche è attiva sui social media e solo dieci di esse usano tutti e tre i più grandi e conosciuti social media, (Facebook, Twitter e Youtube)10. La mancanza di una regolamentazione ben definita e i relativi rischi associati a un utilizzo non ancora adeguatamente supportato da processi e strategie volte a una corretta interpretazione del dato, giustificano tale riluttanza.

Tantissimo a oggi è stato già fatto; sono stati sviluppati numerosi linguaggi di processo, che coinvolgono dizionari di medicina, banche dati con le specialità medicinali dei farmaci, e più recentemente è stato elaborato un corpus definito Twimed, che analizza in maniera comparata le frasi recuperate su Twitter e Pubmed (la banca dati che raccoglie la letteratura scientifica internazionale) dotati di linguaggi diversi ma che consentono una rilevazione di informazioni relative alla possibile insorgenza di effetti avversi farmaco correlati11. Sono necessari ulteriori sforzi per migliorare i processi di acquisizione e di automazione delle informazioni, stabilire una regolamentazione che tuteli la privacy degli utenti e delineare strategie future che possano trarre vantaggi dall’utilizzo dei social senza rischiare di diffondere pericolosamente messaggi allarmistici.

1. www.statista.com/statistics/282087/ number-of-monthly-active-twitter-users/ | 2. Sakaki T, Okazaki M, Matsuo Y. “Earthquake shakes Twitter users: real-time event detection by social sensors”. In: Proceedings of the 19th international conference on World wide web. Raleigh, North Carolina, USA: ACM, 2010; 851-60. | 3. Chunara R, Andrews JR, Brownstein JS. “Social and news media enable estimation of epidemiological patterns early in the 2010 Haitian cholera outbreak”. Am J Trop Med Hyg 2012; 86: 39–45. | 4. Sloane R, Osanlou O, Lewis D, Bollegala D, Maskell S, Pirmohamed M. “Social media and pharmacovigilance: A review of the opportunities and challenges”. Br J Clin Pharmacol. 2015 Oct;80(4):910-20. | 5. Wicks P, Massagli M, Frost J, Brownstein C, Okun S, Vaughan T, Bradley R, Heywood J. “Sharing health data for better outcomes on PatientsLikeMe” J Med Internet Res. 2010 Jun 14;12(2):e19. | 6. The social life of health information. The Pew Research Center. www.pewinternet.org/2011/05/12/ the-social-life-of-health-information-2011/. | 7. Sarker A, Ginn R, Nikfarjam A, O’Connor K, Smith K, Jayaraman S, Upadhaya T, Gonzalez G. “Utilizing social media data for pharmacovigilance: A review”. J Biomed Inform. 2015 Apr;54:202-12. | 8. Knezevic MZ, Bivolarevic IC, Peric TS, Jankovic SM. Using “Facebook to increase spontaneous reporting of adverse drug reactions”. Drug Saf 2011; 34: 351-2. | 9. Clark C. Freifeld, John S. Brownstein, Christopher M. Menone, Wenjie Bao, Ross Filice, Taha Kass-Hout. “Digital Drug Safety Surveillance: Monitoring Pharmaceutical Products in Twitter”. Drug Safety, May 2014, Volume 37, Issue 5, pp 343-350. | 10. www.scribd.com/document/237291102/ Ims-Institute-Social-Media-Report-Final | 11. Alvaro N, Miyao Y, Collier N. TwiMed: “Twitter and PubMed Comparable Corpus of Drugs, Diseases, Symptoms, and Their Relations”. JMIR Public Health Surveill. 2017 May 3;3(2):e24. | 12. www.aifa.gov.it/ sites/default/files/COMUNICATO%20ALLE%20AZIENDE%20FARMACEUTICHE_ gennaio2014.pdf

farmacologia

BIBLIOGRAFIA

| febbraio 2018 39


medicina

I

di Carla De Meo

n cerca

di nuove strade

Alzheimer, la ricerca non getta la spugna ma ipotizza vie alternative. Un convegno a Torino

I numeri dell’Alzheimer - più in generale della demenza - sono in continua crescita. Stime ufficiali dicono che ogni tre secondi si registra nel mondo un caso di demenza: ogni anno si ammalano otto milioni di persone. Nel 2050 il numero dei malati supererà la soglia dei 131 milioni (l’Alzheimer incide intorno al 60 per cento). In Italia le persone colpite sono 1,3 milioni. Si tratta di una malattia che ha una diagnosi molto tardiva, con conseguente scarsa efficacia della terapia. Colpisce la fascia anziana della popolazione con pesanti ricadute sui costi sanitari e sulla presa in carico sul territorio, con forti disagi per le famiglie. Una patologia sempre più “comune” in una popolazione occidentale che vede allungare costantemente la propria aspettativa di vita, laddove i picchi di peggioramento si registrano proprio dopo gli ottant’anni.

UN CONCETTO CHE CAMBIA «Oggi l’Alzheimer è concettualmente diverso rispetto a quanto pensavamo quindici anni fa. Siamo di fronte a un’evoluzione rilevante», esordisce Alessandro Padovani, direttore della Clinica neurologica di Brescia, intervenendo al convegno “Il malato di Alzheimer: la sua presa in carico. Dal laboratorio al territorio», svoltosi alle Molinette di Torino. «La prima questione da porci è se l’Alzhei-

40

febbraio 2018 |


medicina | febbraio 2018 41


medicina

mer sia una malattia ovvero sia una condizione inesorabile come le rughe sul viso, le macchie sulla pelle, la presbiopia, la sordità. Perché se tutti morissimo a 65 anni probabilmente non parleremo di Alzheimer e lo considereremo una condizione rara (i malati di 65 anni rappresentano il 4 per cento della popolazione colpita, ndr)». Nella realtà, oltre l’80 per cento dei pazienti ha più di 75 anni, età in cui convergono anche altre patologie come ipertensione, diabete, artrite… «Questo ci porta ad affermare», spiega Padovani, «che l’Alzheimer non è probabilmente determinato da queste malattie ma è l’invecchiamento che determina la presenza di altre condizioni che in qualche modo riducono la capacità di resistere all’accumulo di beta amiloide». E sebbene dopo i 75 anni si viva in uno stato di salute già condizionato da troppi fattori, «il fallimento di molti trial clinici va forse ricondotto anche al fatto che sono stati inclusi spesso soggetti di età superiore».

sono molecole che non utilizziamo più ma che, combinate con altre, potrebbero sortire effetti molto più significativi di quanto crediamo». La via da seguire, dunque, potrebbe essere quella già sperimentata con successo nell’oncologia con multiterapie o terapie combinate. Il convegno di Torino si è svolto pochi giorni dopo l’annuncio che il colosso farmaceutico Pfizer ha deciso di interrompere la ricerca su nuovi farmaci per Alzheimer e Parkinson. «La notizia non mi ha impressionato molto», commenta Padovani. «Negli ultimi quindici anni abbiamo assistito a molti fallimenti ma diverse aziende continuano a investire su trial clinici. Ce ne sono numerosi in fase 2 e 3 e, grazie alla comunità neurologica e geriatrica, molti sono in essere presso centri nazionali».

DIAGNOSI PRECOCE CON OCCHIALI E SMARTPHONE

Dati per acquisiti il progressivo invecchiamento della popolazione, il fatto che la malattia colpisce in età avanzata e che inizia a manifestarsi anche vent’anni priMa esiste la possibilità di arrivare ad un ma, come arrivare a una diagnosi precotrattamento per l’Alzheimer? «Sono ottice? Perché la diagnosi precoce - e mista. Ho ancora speranza di poter agire precisa - è oggi molto complicata. Ma è sulle malattie neurodegenerative. Nei fondamentale per la ricerca, la terapia, la prossimi anni avremo risposte positive e presa in carico del paziente. E deve fare il nostro approccio alla malattia cambieriflettere che negli Stati Uniti e in Europa rà radicalmente», considera Padovani. - dove il sistema sanitario è efficiente «Ma non credo nel trattamento unico, nel meno del 50 per cento cosiddetto “Santo Gradelle persone con una al”. Piuttosto nella canei demenza riceve in vita pacità di convincere le una diagnosi corretta. aziende farmaceutiche prossimi In soccorso a quest’ura lavorare su terapie anni genza arriva ora una combinate. Un singolo l’approccio sperimentazione altafarmaco probabilmenalla mente tecnologica che te non modificherà la propone l’uso di ocstoria naturale di un malattia chiali avveniristici e singolo paziente, ma cambierà smartphone. Obiettivo: più farmaci potrebbero radicalmente utilizzare tecnologie essere in grado di agiall’avanguardia e dai re sull’amiloide, sull’incosti sostenibili per individuare nelle perfiammazione, sui network sinaptici e sone quelle a rischio di sviluppo malatsulla nostra capacità di rispondere posititia. Così da poterle sottoporre a ulteriori vamente dal punto di vista sintomatico». accertamenti, agendo sulla prevenzione. Va pensato un nuovo approccio terapeuNei prossimi mesi l’Ospedale Molinette deltico rispetto a una malattia così complesla Città della Salute di Torino sarà capofila sa soprattutto in età avanzata: «Forse ci

IL FUTURO NELLA TERAPIA COMBINATA?

42

febbraio 2018 |

del Progetto internazionale My-Aha, My active and healthy ageing. A essere coinvolto è il dipartimento di Neuroscienze della Città della Salute e dell’Università di Torino, coordinato da Alessandro Vercelli. Ad affiancarlo, istituti di ricerca e aziende europee, australiane, coreane e giapponesi. Nelle prossime settimane verranno reclutati da Innocenzo Rainero, docente del Dipartimento, 600 pazienti in tutto il mondo (80 alle Molinette). Tutti con un’età superiore ai 55 anni. Attraverso appositi device verrà valutato il rischio di malattia e di decadimento psicologico, fisico, cognitivo. Indosseranno speciali occhiali, prodotti dalla società giapponese Meme, che registrano i movimenti della testa e del corpo, determinando il livello di equilibrio della persona nello spazio. Sensori sulle stanghette regi-


medicina streranno i movimenti oculari. La qualità del sonno verrà tracciata da bande inserite nel materasso, prodotte dalla società tedesca Medisana. Gli smartphone, attraverso giochi realizzati ad hoc, valuteranno lo stato della memoria del soggetto, il suo orientamento e la capacità di problem solving. I dati verranno inviati a un sistema in grado di riconoscere eventuali peggioramenti nel tempo.

FATTORI DI RISCHIO Accanto alle nuove frontiere tecnologiche - il convegno ha approfondito anche le tecniche più avanzate di laboratorio e di medicina nucleare per la diagnosi precoce - è stato sottolineato coma si debba continuare a lavorare sulla prevenzione, sensibilizzando sui fattori di rischio. Questi

sono stati illustrati da Rainero: «Dopo anni di ricerca, possiamo dire che l’Alzheimer è una malattia eterogenea e che le cause sono correlate a una complessa interrelazione tra fattori di rischio ambientali e fattore di rischio genetico. I primi stanno diventando preponderanti: alcuni sono modificabili come lo stile di vita, altri no». Sul fronte genetico non si riesce ancora a spiegare la familiarità, la predisposizione e su questo gli studi genetici sono chiamati a dare una risposta. Sull’altro fronte, almeno 150 fattori ambientali diversi possono essere coinvolti nella malattia. Tra i più rilevanti, l’invecchiamento cerebrale, primo fattore di rischio. Poi la differenza di genere: secondo le statistiche due terzi delle persone malate sono donne. E oggi si ritiene troppo semplicistico attribuire questa

percentuale alla loro maggiore durata di vita. Altri fattori decisivi sono l’ipertensione arteriosa, l’obesità - soprattutto addominale -, il diabete mellito di tipo 2, il fumo. I traumi cranici ripetuti aumentano pure il rischio di malattia. Così come le patologie psichiatriche: c’è un rapporto molto stretto tra depressione, ansia e Alzheimer. Si evince chiaramente che ci troviamo di fronte a fattori di rischio estremamente eterogenei. La sfida è metterli insieme e approcciarli, facendoli rientrare in un concetto più allargato di “stato di fragilità” della persona. Perché su entrambi i fronti, ambiente e genetica, conclude Rainero, «l’obiettivo è arrivare per l’Alzheimer, così come per le altre malattie neurodegenerative, a una medicina personalizzata».

| febbraio 2018 43


fiscale

D

di Stefano De Carli, Studio Luce, Modena

ubbi

da chiarire Il Decreto fiscale e la questione degli sconti alle farmacie rurali sussidiate

La recente approvazione del decreto fiscale (Dl 148/2017) che innalza i tetti di fatturato fissati dalla Legge 662/96 per l’accesso allo sconto fisso all’1,5 per cento, a quello ridotto del 60 per cento oltre all’esenzione dall’extrasconto del 2,25 per cento, (da 750 milioni di lire a 450.000 euro per le rurali sussidiate e da 500 milioni di lire a 300.000 euro per le altre) del «fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale al netto dell’Iva» allargando così la platea delle farmacie beneficiarie, offre lo spunto per riassumere le varie interpretazioni sulle modalità applicative dello stesso, introdotto dalla Legge 405/2001.

DIATRIBE In particolare, i problemi si pongono proprio sulla modalità di determinazione delle soglie di fatturato oggetto della richiamata modifica del decreto fiscale. Le diatribe interpretative derivano in gran parte dall’infelice espressione utilizzata dal legislatore nel definire le vendite di riferimento realizzate nel corso di una annualità, il che ha portato a soluzioni non univoche anche tra uffici farmaceutici della medesima Regione. Il riferimento è infatti sempre al “fatturato”, termine che non trova riscontro né in campo fiscale (Iva e imposte dirette) né in campo civilistico ma solo nell’uso corrente per indicare la quantità (in valore) delle merci vendute da una azienda. Il dizionario Sa-

44

febbraio 2018 |

batini-Colletti lo definisce «volume delle vendite di un’azienda; il giro d’affari di un negozio, di un libero professionista in un determinato periodo». Non solo: a peggiorare le cose si pone l’ulteriore condizione che il fatturato annuo deve essere quello «in regime di Ssn», rendendo ulteriormente complicato stabilire ciò che rientri in tale locuzione. Il problema, in termini pratici, è se considerare o meno nel calcolo delle suddette soglie: il fatturato delle distinte integrative; gli sconti subiti dalla farmacia nella distinta ordinaria; i ticket incassati direttamente dalla farmacia. A tal proposito la giurisprudenza e la prassi hanno avuto sinora andamenti ondivaghi. Addirittura non è ancora stato chiarito se la competenza giurisdizionale a dibatterne sia della giustizia civile (Tribunali ordinari) o amministrativa (Tar e Consiglio di Stato), con conseguenti costosi e defatiganti rimpalli tra un canale e l’altro.

IN SINTESI Si può comunque sintetizzare quanto segue: esiste una unanime presa di posizione a favore dell’esclusione dal calcolo delle soglie sia dei ticket sia degli sconti,in particolare da parte della giustizia civile (Tribunale di Genova, sentenza 3859 del 10 dicembre 2013; Tribunale di Santa Ma-

ria di Capua Vetere, sentenza n. 696 del 14 novembre 2008; ma si segnala anche come prassi regionale la Regione Lombardia con circolare H1.2004.0015680 dell’8 marzo 2004 ), mentre per quanto riguarda l’inclusione dei prodotti in assistenza integrativa, a fronte di una prima fase del tutto favorevole, sia della giustizia civile che di quella amministrativa (Tar Veneto sentenza n. 284/2004; Tar Campania, sentenze n. 1487/2012 e 1828/2013; Corte d’Appello di Trento, sentenza n. 210 del 27 giugno 2012) si assiste a una decisa inversione di tendenza a seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. 1683 dell’8 aprile 2014 (a cui si è adeguato per esempio il Tar Toscana con sentenza n. 633 del 20 aprile 2015 o il Tar Piemonte con sentenza n. 675 del 13/5/2016). A livello regionale l’evoluzione giurisprudenziale ha portato prese di posizioni differenti. Per esempio, la Regione Emilia Romagna non ha perso tempo a fare proprie le conclusioni del Consiglio di Stato peraltro dimenticandosi che la sentenza 1683 considera solo la ricomprensione nel “fatturato Ssn” delle integrative senza esprimersi a riguardo delle altre voci oggetto di contenzioso. Con una tempestiva decisione, peraltro del tutto arbitraria, il direttore alla sanità ha così emesso una circolare in data 18 dicembre 2014 indirizzata agli uffici dei servizi farmaceutici delle Asl regionali in cui


fiscale delinea i criteri di calcolo dei fatturati di riferimento. Secondo la Regione, nel fatturato Ssn, vanno inclusi: l’assistenza integrativa; i ticket sulle prestazioni di assistenza farmaceutica (Dgr 1190/2010); mentre non vanno considerati: gli sconti di ogni natura; i ticket per compartecipazione alle liste di trasparenza. Dal momento che prassi vuole che i limiti si calcolino su quanto “fatturato” dalla farmacia nell’anno precedente e che le nuove soglie si applicano già dal 1 gennaio 2018, l’anno da considerare con i nuovi criteri dovrebbe già essere, salvo diverse

interpretazioni ministeriali o regionali, il 2017. Così si esprime anche Federfarma che, in una recente circolare precisa che «nel concreto quindi, le farmacie dovranno applicare le nuove misure a partire dalla compilazione della Dcr del prossimo gennaio e la scontistica va determinata rapportando il fatturato Ssn 2017 ai nuovi limiti». Attenzione, quindi, alla determinazione della propria fascia di fatturato in quanto si potranno avere gradite sorprese. Che si potrebbero tradurre in una consistente riduzione dello sconto con benefici superiori a oltre 10.000 euro annui oltre a ulteriori circa euro 5.000 per l’esenzione dell’extra sconto previsto dalla Legge 102/2010. È appena il caso di pre-

cisare che tali benefici devono intendersi al lordo dell’incidenza dell’Iva e dell’imposizione sui redditi: l’importo “magggiorato” della distinta contabile verrà infatti colpito dall’imposta sul valore aggiunto mentre la minore incidenza degli sconti comporterà un aumento della marginalità complessiva che si rifletterà in un maggiore imponibile ai fini Irpef/Irap e ora anche Ires per le società di capitali.

NOVITÀ DELL’ULTIMA ORA Tutto quanto sopra era la situazione sino al 24 gennaio, data in cui era già pronto per la stampa il presente intervento, che non si è potuto modificare per la prima parte e che si sarebbe dovuto chiudere

| febbraio 2018 45


fiscale

Principali riferimenti legislativi

46

Legge 28 dicembre 1995 n. 549, articolo 2, comma 1: «A decorrere dall’anno 1996 le quote di spettanza sul prezzo di vendita al pubblico delle specialità medicinali collocate nelle classi a) e b) di cui all’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, sono fissate per i grossisti e per i farmacisti al 7 per cento e al 26 per cento sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell’imposta sul valore aggiunto (Iva). Il Servizio sanitario nazionale, nel procedere alla corresponsione alle farmacie di quanto dovuto, trattiene a titolo di sconto una quota pari al 3 per cento dell’importo al lordo dei ticket, fatta eccezione per le farmacie rurali che godono dell’indennità di residenza alle quali è trattenuta una quota pari all’1,5 per cento. L’importo dello sconto dovuto dalla farmacia non concorre alla determinazione della base imponibile né ai fini dell’imposta né dei contributi dovuti dalla farmacia». Legge 662/1996, articolo 1, comma 40: «A decorrere dall’anno 1997, le quote di spettanza sul prezzo di vendita al pubblico delle specialità medicinali collocate nelle classi a) e b), di cui all’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, sono fissate per le aziende farmaceutiche, per i grossisti e per i farmacisti rispettivamente al 66,65 per cento, al 6,65 per cento e al 26,7 per cento sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell’imposta sul valore aggiunto (Iva). Il Servizio sanitario nazionale, nel procedere alla corresponsione alle farmacie di quanto dovuto, trattiene a titolo di sconto una quota sull’importo al lordo dei ticket e al netto dell’Iva pari al 3,75 per cento per le specialità medicinali il cui prezzo di vendita al pubblico è inferiore a lire 50.000, al 6 per cento per le specialità medicinali il cui

prezzo di vendita al pubblico è compreso tra lire 50.000 e lire 99.999, al 9 per cento per le specialità medicinali il cui prezzo di vendita al pubblico è compreso tra lire 100.000 e lire 199.999, al 12,5 per cento per le specialità medicinali il cui prezzo di vendita al pubblico compreso tra euro 103,29 e euro 154,94 e al 19 per cento per le specialità medicinali il cui prezzo di vendita al pubblico è superiore a euro 154,94 [7]. Il Ministero della salute, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle farmacie pubbliche e private, sottopone a revisione annuale gli intervalli di prezzo e i limiti di fatturato, di cui al presente comma. Per le farmacie rurali che godono dell’indennità di residenza ai sensi dell’articolo 2 della legge 8 marzo 1968, n. 221, e successive modificazioni, con un fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale al netto dell’Iva non superiore a lire 750 milioni, restano in vigore le quote di sconto di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 28 dicembre 1995, n. 549. Per le farmacie con fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale al netto dell’Iva non superiore a lire 500 milioni, le percentuali previste dal presente comma sono ridotte in misura pari al 60 per cento».

con un invito a proporre ricorso da parte delle farmacie che si trovavano appena sopra la soglia agevolata a causa dell’ incidenza delle integrative o dei ticket. Conclusione che si è dimostrata anacronistica dal momento che è intervenuto in tale data il parere del Ministero della salute,

su richiesta di Federfarma, che ha stabilito che il il “fatturato Ssn” comprende i farmaci ceduti in regime di Ssn al netto di Iva, sconti, assistenza integrativa e Dpc. Accogliendo così in pieno le conclusioni cui si era giunti dalle pagine di questa rivista già dal lontano 2004. Ci sono voluti

febbraio 2018 |

Legge 405/2001, articolo 11: «Il terzo e quarto periodo dell’articolo 1, comma 40, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, sono sostituiti dai seguenti: “Per le farmacie rurali che godono dell’indennità di residenza ai sensi dell’articolo 2 della legge 8 marzo 1968, n. 221, e successive modificazioni, con un fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale al netto dell’Iva non superiore a lire 750 milioni, restano in vigore le quote di sconto di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 28 dicembre 1995, n. 549. Per le farmacie

con fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale al netto dell’Iva non superiore a lire 500 milioni, le percentuali previste dal presente comma sono ridotte in misura pari al 60 per cento». Legge 122/2010, articolo 11: «Il Servizio sanitario nazionale, nel procedere alla corresponsione alle farmacie di quanto dovuto, trattiene ad ulteriore titolo di sconto, fermo restando quanto previsto dall’articolo 48, comma 32, del decretolegge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, una quota pari all’1,82 (ora 2,25 per effetto dell’articolo 15 c. 2 della Legge 135/2012) per cento sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell’imposta sul valore aggiunto. L’ulteriore sconto dell’1,82 (ora 2,25) per cento non si applica alle farmacie rurali sussidiate con fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, non superiore a euro 387.324,67 e alle altre farmacie con fatturato annuo in regime di Servizio sanitario nazionale, al netto dell’imposta sul valore agg iu nto, non s uper iore a eu ro 258.228,45». Decreto Legge 16/10/2017 n. 148 articolo 18 bis 1. «All’articolo 1, comma 40, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al quarto periodo, le parole: «non superiore a lire 750 milioni» sono sostituite dalle seguenti: «non superiore a euro 450.000»; b) al quinto periodo, le parole: «non superiore a lire 500 milioni» sono sostituite dalle seguenti: «non superiore a euro 300.000». 2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano dal 1° gennaio 2018».

quattodici anni ma si è arrivati finalmente a una soddisfacente vittoria di categoria, alla quale la presa di posizione di chi scrive, che per primo, e a più riprese, ha sostenuto quanto finalmente accettato del Ministero, si spera abbia contribuito ad ottenere.


Legale | febbraio 2018 47


Legale

L La distanza “significativa” tra le farmacie nella relativa pianificazione

48

febbraio 2018 |

a cura dello studio dell’avvocato Bruno Riccardo Nicoloso, Firenze-Roma (b.r.nicoloso@tin.it)

a flessibilità

dei numeri Ha destato un certo sconcerto l’Ordinanza merico, quale limite di tollerabilità della della Terza Sezione del Consiglio di Stato, lesione di un interesse giuridico fatto valere 22 dicembre 2017, n. 5639 secondo cui, ai fiin giudizio. Si pone infatti in dubbio che la tuni della sospensione d’efficacia del provvetela cautelare di una posizione giuridica fatdimento di istituzione di una “farmacia ta valere avanti un Giudice amministrativo aggiuntiva” in una stazione ferroviaria a abbia veramente una natura anticipatoria norma dell’articolo 11, comma 1, lettera b) della decisione di merito e la sua stessa strudella Legge n. 27/2012, ma in violazione del mentalità, ma possa vivere di vita autonoma limite di distanza dalla farmacia contermie si possa dare in tale sede un’interpretazione più vicina, fissato in 400 metri da tale ne della normativa su cui si fonda il fumus normativa, «non appare boni iuris, inteso come la connotato dei prescritti previsione di fondatezza riflessioni requisiti di gravità e ursui contenuti del ricorso, ma solo in genza il pregiudizio lafunzione del lamentato di una mentato (dal titolare periculum in mora, intediscussa della farmacia limitrofa), so come il verificarsi di tenuto conto, ai soli fini un danno grave e irrepaordinanza cautelari, del fatto che la del consiglio rabile patito e patendo violazione della distanza da parte dei controintedi stato minima (profilo che poressati alla esecuzione trà essere adeguatamente approfondito in del provvedimento lesivo nel periodo di temsede di giudizio di merito), anche ove sussipo intercorrente prima della pronuncia di stente, non dimostra, per la sua entità (esmerito relativa al suo annullamento. sendo la distanza dedotta di m. 378,35, a In questo modo l’inosservanza di un obiettifronte dei quella legale di metri 400), che il vo limite di distanza tra le farmacie conterlimite, in costanza del cui rispetto opera la mini che costituisce una presunzione iuris presunzione legislativa di tollerabilità del saet de iure di lesività per violazione di legge crificio subito dai titolari delle farmacie prein materia di pianificazione del servizio faresistenti, sia stato superato in misura maceutico, tale cioè da non consentire intersignificativa». pretazioni di sorta anche in termini di Il che pone in discussione, come El numero danno, viene per così dire ricondotta a una secreto di Dalì, alcuni punti fermi consolidati presunzione iuris tantum rimessa al prudenin tema di tutela cautelare e della stessa vate apprezzamento del Giudice ai fini della lenza, in quella sede, di un obiettivo dato nuvalutazione sulla lesività della violazione di


LA PRESUNZIONE DI TOLLERABILITÀ Non è questa la sede per valutare la portata di una tale pronuncia nomofilattica che viene a incidere sul rapporto tra la fase cautelare e la fase di merito del giudizio amministrativo in termini di tollerabilità significativa o meno di una violazione di legge ai fini cautelari, se non per trarne due considerazioni che attengono non solo l’ambito dello stesso giudizio in cui è stata svolta una tale esegesi, ma anche in riferimento alle conseguenze di un tale precedente in materia farmaceutica. Sotto il primo profilo è ragionevole rilevare che la mancata applicazione della misura cautelare non possa non consolidare nel tempo la lesione conseguente alla violazione di legge sul limite di distanza della farmacia aggiuntiva in questione rispetto alla farmacia contermine e possa condurre a una convalescenza dell’atto illegittimo che l’abbia provocata ed essere in tal senso valutata in sede di discussione del merito del ricorso. Sotto il secondo profilo è altrettanto ragionevole ritenere che un tale decisione possa costituire un autorevole quanto discutibile precedente nella pianificazione del servizio farmaceutico sul territorio e nella valutazione che ne potrà esser data in sede cautelare dell’inosservanza dei limiti postulati ex lege secondo precisi ed obiettivi dati numerici non solo in termini topografici di distanza tra le farmacie aggiuntive (400 ovvero 1.500 metri: articolo 11, comma 1, lettera b, Legge n. 27/2012) ma tra tutte le farmacie istituite con il criterio demografico (200 metri: articolo 1, Legge n. 362/1991) e con il criterio topografico (3.000 metri: articolo 2, Legge n. 362/1991), ma anche in termini geoantropologici (parametro di 3.300 abitanti o frazione superiore al 50 per cento per l’istituzione di una sede con il criterio demografico: articolo 11, comma 1, lettera a, Legge n. 27/2012) così da incidere sulla stessa loro pianificazione sul territorio (articolo 11, comma 1, lettera c, Legge n. 27/2012) e riattivare un nuovo contenzioso quanto meno in sede cautelare, me con epigoni in sede di merito ove potrebbe rispuntare la mala erba semi-

Legale

legge ai fini della misura cautelare che ne possa sospendere gli effetti.

nata all’entrata in vigore della novella normativa sul «potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica» di cui all’articolo 11 della Legge n. 27/2012 dalla esegesi burocratica sulla inoperatività della pianta organica delle sedi farmaceutiche (Nota ministeriale, 20 marzo 2012, reiterata con Nota ministeriale, 31 ottobre 2012) tradottasi nella flessibilità della periodica sua revisione (Consiglio di Stato, 17 dicembre 2015, n. 5701) attraverso una razionale individuazione della circoscrizione territoriale di ciascuna sede farmaceutica (Consiglio di Stato, 31 dicembre 2015, n. 5884). Tutto ciò se pure una tale tesi continua a far breccia sull’altare della liberalizzazione di un servizio pubblico e sociale che si pone come una contraddizione in termini da chi ritiene “marginale” l’enfasi delle ragioni dell’impresa attraverso cui le farmacie lo garantiscono sul territorio (Corte Costituzionale, 10 marzo 2006, n. 87) con continuità temporale e territoriale (Corte costituzionale, 4 febbraio 2003, n. 27) in un unicum di professione-struttura-servizio: il che è ben noto ai frequentatori presbiti di questo osservatorio che non saranno di certo indotti in tentazione dal precedente giurisprudenziale di cui s’è detto.

Occhiali da vedere per vedere: il Clavicembalo ben temperato La flessibilità dei numeri di cui s’è qui detto ricorda (arrossendo) il temperamento equabile, cioè l’accorgimento che sostituisce al sistema musicale pitagorico per quarte naturali un sistema che divide l’ottava in dodici semitoni. Così da ottenere, attraverso l’alterazione di ciascun accordo rispetto alle consonanze perfette, una variazione di tonalità e un colore caratteristico dipendente dal buon temperamento adottato. Sono noti al riguardo i due libri di preludi e fughe per strumento a tastiera (clavicembalo o clavicordo ma successivamente anche fortepiano o pianoforte) scritti da J.S. Bach - nel 1722, il primo libro, nel

1744 il secondo - del Clavicembalo ben temperato, in cui ciascun preludio e ciascuna fuga nelle stesse tonalità si rincorrono seguendo la scala cromatica fin al suo coronamento in tutte le tonalità maggiore e minore: do maggiore, la prima: do minore, la seconda; do diesis maggiore, la terza; do diesis minore, la quarta, e così via. Tutto questo, come precisa l’Autore, «per utilità ed uso della gioventù musicale avida di apprendere, ed anche per passatempo di coloro che in questo studio siano già provetti». Tra le numerose registrazioni spiccano quella di Gustav Leonhard per clavicembalo e quella di Glen Gould per pianoforte.

| febbraio 2018 49


dalle aziende

di Maurizio Bevilacqua, di Autore Servizio di endocrinologia e diabetologia, Ospedale L. Sacco, Milano

Levotiroxina titolo

in sicurezza titolo Dimostrazione farmacocinetica e farmacodinamica della completa assenza sommario contenuta in creme anticellulite di assorbimento sistemico della levotiroxina L’impiego topico di preparati contenenti tiroxina, alla luce delle recenti evidenze sperimentali che provano l’elevata efficacia a livello mitocondriale cutaneo (1) della levotiroxina e il suo possibile impiego in alcune malattie cutanee anche gravi(1) (oltre che nella cellulite), impone alcune conferme sulla sua assenza di biodisponibilità (assorbimento) a livello sistemico (sangue circolante). Di seguito i risultati di studi di tipo farmacocinetico (accurata misurazione nel sangue circolante di ormoni tiroidei e loro bersaglio ormonale) e di tipo farmacodinamico (misurazione di effetti istologici e biochimici cutanei) della tiroxina somministrata per via topica volti a smentire il suo assorbimento a livello sistemico.

LAVORI FARMACOCINETICI E FARMACODINAMICI Galbiati e al.(2) hanno studiato un preparato topico di levotiroxina in crema verso una crema senza tiroxina in uno studio in doppio cieco in 114 donne con cellulite alle cosce, dimostrando una maggiore efficacia clinica del prodotto contenente levotiroxina e una non diversità, rispetto al placebo senza l-tiroxina, dei principali parametri di tollerabilità cardiovascolare e dei principali esami ormonali tiroidei. Righini et al.(3) hanno rivalutato gli stessi parametri in uno studio, sempre in doppio cieco e controllato, sull’impiego dell’emulsione tradizionale in confronto a una nuova formulazione di levotiroxina, dimostrando dopo ripetute applicazioni cutanee l’efficacia clinica delle due preparazioni e la mancanza assoluta di assorbimento a livello ematico della l-tiroxina contenu-

ta nelle due formulazioni leggermente differenti per eccipienti. Queste osservazioni sono state confermate in vivo in donne trattate con levotiroxina contenuta in liposomi in uno studio coordinato dai più importanti studiosi di tiroide a livello mondiale (J. Chopra, J. Safer, E. Braverman e Aldo Pinchera) e confermato dagli stessi in uno studio effettuato su lembi cutanei asportati nel corso di masto plastiche riduttive(4). Dopo la messa a punto di una formulazione allo 0.1 % di levotiroxina micronizzata, Certan et al.(5) hanno valutato in uno studio aperto la possibilità della biodisponibilità di levotiroxina misurando al tempo 0, dopo 14 e 28 giorni di applicazione, freeT4, freeT3, TSH e reverse T3 (ormone che viene prodotto a livello cutaneo dal T4 per intervento di una deiodinasi presente nella pelle umana(6)) e non hanno osservato alcuna modificazione di tali parametri. Gli stu-

di eseguiti dosando con metodiche radioimmunologiche i livelli di freeT4 nel sangue, i livelli di metaboliti (freeT3 e reverse T3) e i possibili bersagli ormonali, non hanno mai dato evidenze né nell’impiego acuto né in quello cronico di biodisponibilità sistemica della levotiroxina nell’emulsione tradizionale o nella forma micronizzata. Esistono anche importanti studi di farmacodinamica (J. D. Safer(7)) che dimostrano come gli effetti positivi a livello cutaneo dell’applicazione topica di levotiroxina siano contrari agli effetti esercitati dalla somministrazione sistemica, confermando che la mancata biodisponibilità sistemica della levotiroxina per via epicutanea non è accompagnata dalla modificazione delle caratteristiche di organi e apparati bersagli della levotiroxina sistemica, quali si osservano, ad esempio, in corso di ipertiroidismo.

BIBLIOGRAFIA 1. 1. Vidali S., et. “Throid hormones enhance mitochondrial function in human epidermis”. J Investigative Dermatology 2016; 136: 2003-2012 2. Galbiati G. “Studio clinico, in doppio cieco di un preparato topico versus placebo in donne con panniculopatia edemato fibrosa localizzata alle cosce”. Giorn Ital Dermatol Venereol 2002; 137: 217-224 3. Righini V. et al. “Studio sulla biodisponibilità sistemica di l-tiroxina dopo ripetuta applicazione cutanea di un farmaco topico in commercio”. Giorn Ital Dermatol Venereol 2003;138:333-340 4. Santini F et al. “Role for inner ring deiodination preventing transcutaneous passage of thyroxine”. 2003; J Clin Endocrinol Metab 88: 2825-2830 5. Certan D et al. “Bioavailability of l-thyroxine and its metabolites after topical treatment with an emulsion containing 0.1 % micronised l-thyroxine”. Giorn Ital Dermatol Venereol ; 148: 287-2922013 ; 148:287-292 6. Safer JD., et al. “Thyroid hormone action on skin: diverging effects of topical versus intraperitoneal administration”. Thyroid 2003; 13: 159-165 7. Safer JD: “Thyroid hormone action on skin”. Curr Opin Endocrinol Diabetes Obes 2012; 19: 38

50

febbraio 2018 |



what’s up

di Chiara Romeo

Influweb

Una App nata dal progetto scientifico Influweb, che raccoglie informazioni sull’influenza in Italia. Influweb è su una piattaforma on line, basata su un sistema di partecipazione volontaria per il monitoraggio dell’influenza nel nostro Paese, realizzato attraverso i report che migliaia di volontari inviano ogni settimana, durante tutta la stagione influenzale. Le persone partecipano attivamente, facendo sapere che stanno bene o fornendo aggiornamenti sui sintomi influenzali e ottenendo informazioni utili sul virus. Chiunque sia residente in Italia può registrarsi e partecipare, riportando il proprio stato di salute settimanalmente, anche se non si è ammalati. Grazie ai dati raccolti tramite Influweb, i ricercatori ricevono informazioni sull’andamento dell’influenza in Italia, in tempo reale, e con una risoluzione geografica omogenea su tutto il territorio. Il sistema di monitoraggio per malattie di tipo influenzale basato sull’attività di volontari-utenti web è nato nel 2003, in Olanda e Belgio.

Salutile Pronto Soccorso

L’applicazione di Regione Lombardia permette di consultare l’elenco di tutti i Pronto Soccorso del territorio lombardo, conoscere qual è il numero di persone in coda in quel momento, i tempi di attesa e l’indice di affollamento. Grazie alla App è possibile visualizzare il numero dei pazienti in attesa e dei pazienti in trattamento, divisi per codice di priorità (rosso, giallo, verde e bianco); conoscere i tempi di attesa per i codici verde e giallo sulla base dell’ultimo paziente in coda; controllare l’indice di affollamento della struttura rispetto alle risorse disponibili; ottenere le indicazioni stradali della struttura più vicina. Infatti, si possono visualizzare sulla mappa le strutture più vicine, con la geolocalizzazione, ed eventualmente avviare la navigazione guidata verso il Pronto Soccorso scelto. Salutile Pronto Soccorso fa parte di un insieme di soluzioni mobile della sanità lombarda, che comprende anche le app Prenotazioni, Referti e Zampa a zampa.

Farmacia Vicina

Un’innovativa applicazione nata dalla sinergia tra Federfarma Genova e Zentiva, divisione farmaci equivalenti di Sanofi, che, attraverso le 302 farmacie private di Genova e provincia, fornisce una serie di servizi volti a facilitare la comunicazione con i farmacisti e l’accesso a farmaci efficaci a prezzi accessibili. Tramite la App è possibile sapere dove si trova la farmacia più vicina e, per quelle abilitate, conoscerne gli orari di apertura. Il cliente può comunicare tramite chat direttamente col proprio farmacista di fiducia in tempo reale, ma non solo: chiedere disponibilità di farmaci e prenotarne il ritiro, ricevere aggiornamenti sulle attività della farmacia, notizie urgenti, informazioni su controlli periodici e vaccinazioni stagionali e tanto altro ancora. Non si tratta dunque del solito e-commerce, ma di uno strumento di comunicazione tra farmacista e cittadino che rafforza quel prezioso rapporto di fiducia e contatto diretto che ha da sempre contraddistinto la farmacia sul territorio. 52

febbraio 2018 |


di Claudio Buono

iniziative

Ben

arrivati Infanzia, a Milano due kit di benvenuto per i nuovi nati, con il supporto delle farmacie Lloyds

Torna, per il secondo anno consecutivo, “Benvenuti nella casa delle coccole”, iniziativa che consentirà di regalare a tutti i neogenitori residenti a Milano un corredo completo di numerosi articoli utili per la salute e il benessere del bebè: prodotti nursery, pannolini, creme, salviette, accessori. Anche per il 2018 il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano ed Energie Sociali Jesurum Lab, attiva da anni nella creazione di progetti pubblico-privato, oltre che dalla partnership con LloydsFarmacia e un pool di aziende private. La nuova edizione è stata presentata a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche sociali, salute e diritti, Pierfrancesco Majorino e dall’assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici Roberta Cocco. Nel tracciare un bilancio della prima edizione, i relatori hanno sottolineato come il nuovo kit di benvenuto sia stato rimodulato assieme ai partner, tenendo in grande considerazione i consigli e suggerimenti forniti da coloro (si parla del 90 per cento) che nel 2017 hanno ritirato il loro pacco dono. Majorino evidenzia che «il progetto, a costo zero per l’Amministrazione grazie ai numerosi sponsor, si ispira ai Paesi scandinavi e da Milano è diventato un modello mutuato da molti altri Comuni (da Cremona a Bologna, fino a Prato) a dimostrazione dell’efficacia della collaborazione tra pubblico e privato. Collaborazione che, a sua volta, consente di innescare un meccanismo virtuoso che si traduce in un gesto concreto di attenzione verso i piccoli e i loro genitori». Da parte sua Cocco sottolinea come la partecipazione dei Servizi civici si concretizzi attraverso la fornitura degli elenchi anagra-

fici e il supporto concreto durante la fase organizzativa relativa alla distribuzione dei pacchi dono. E per Arianna Furia, direttore vendite Retail Admenta Italia, «questa iniziativa si colloca perfettamente nel più ampio progetto di LloydsFarmacia di attenzione e vicinanza ai cittadini/clienti, famiglie incluse. Ciò evidenzia il ruolo cruciale del farmacista nel promuovere un corretto stile di vita, informando anche i genitori circa l’importanza di trasmettere ai propri figli sane abitudini, già a partire dai primi anni di vita». Gli assessori hanno annunciato anche la nascita di “Benvenuti nella casa del sorriso”, un nuovo pacco dono dedicato all’igiene e alla prevenzione orale delle famiglie con bebè tra quattro e otto mesi, e contenente prodotti utili come dentifrici, spazzolino e massaggiagengive. Questa seconda iniziativa si inserisce all’interno

del più ampio progetto del Comune di Milano volto a promuovere una cultura di prevenzione ed educazione all’igiene orale e alimentare tra le famiglie. Ma come si ottengono i pacchi dono? A qualche settimana dal lieto evento, le famiglie dei nuovi nati ricevono una lettera con le istruzioni per ritirare gratuitamente, in una delle 84 LloydsFarmacie distribuite capillar mente sul ter r itor io comunale, i due kit per la salute del neonato, offerti in un comodo zainetto ecologico in cotone, unitamente a linee guida e indicazioni per ricostruire le proprie abitudini e giornate, e vivere con serenità e calore i primi giorni insieme. Il Comune di Milano partecipa alla composizione dello zainetto attraverso la fornitura di materiale informativo per facilitare i neo-genitori a un accesso semplificato ai servizi di welfare cittadini.

| febbraio 2018 53


Spigolature

Golinelli

nuovo presidente Aiipa Alessandro Golinelli (nella foto) è il nuovo presidente di Aiipa (Associazione italiana industrie prodotti alimentari), che appartiene a Confindustria e rappresenta aziende nazionali e multinazionali operanti in Itali nel settore degli integratori. Laureato in Farmacia, bolognese, 44 anni, Golinelli si occupa da oltre dieci anni di business

intelligence nel Corporate marketing department di Alfasigma, nata dall’unione di Alfa Wassermann e Sigma-Tau. «Ci attendono sfide impegnative», ricorda Golinelli, «ma sono certo che, grazie alla collaborazione e all’impegno dei nostri associati, le sapremo affrontare con successo. Il nostro obiettivo è di dare ulteriore impulso alla crescita

del settore, che rappresenta per l’economia del nostro Paese un importante volano economico: nel solo canale farmacia il fatturato 2017 è stato circa di 2,45 miliardi di euro (prezzo al pubblico), con una crescita di circa il 5,6 per cento rispetto all’anno precedente, e oltre 156 milioni di pezzi venduti, quasi il 4 per cento in più rispetto al 2016».

Frega country president

di Novartis Italia e Ceo di Novartis Farma Pasquale Frega (nella foto) è stato nominato country president di Novartis Italia e amministratore delegato di Novartis Farma. «Frega, manager italiano con una solida esperienza internazionale», recita una nota ufficiale, «proviene da Celgene, società biofarmaceutica leader per la quale ha ricoperto per diversi anni l’incarico di general manager della filiale italiana, prima di assumere, all’inizio del 2017, la guida della Region Centro e Nord Europa. In Italia è stato anche vice presidente delegato di Assobiotec, responsabile della componente farmaceutica». Nel 2016 il fatturato di Novartis Italia si è attestato a 1.631 milioni di euro e le risorse investite nella Ricerca & Sviluppo sono ammontate a 63 milioni di euro.

La scomparsa

di Ferdinando Foglia È mancato Ferdinando Foglia, decano dell’Ordine dei farmacisti di Caserta, di cui era presidente da molti anni, ruolo riconfermato lo scorso ottobre per il suo undicesimo mandato. A darne notizia i familiari e le edizioni di stampa locale che lo ricordano, riferisce Edizione Caserta, come «lo storico farmacista originario di Marcianise molto stimato e apprezzato in città. Sotto choc un’intera comunità per la sua scomparsa improvvisa. Aveva ottant’anni». E ancora: «Figura importantissima della politica locale. Più volte consigliere comunale, Foglia è stato anche presidente dell’Usl 17 di Marcianise. Per tutti, però, è il presidente dei farmacisti». Aveva ricoperto anche un ruolo ordinistico a livello nazionale. In occasione della sua rielezione provinciale aveva ricordato il suo impegno trentennale nel rappresentare la categoria come «stimolo importante e proficuo soprattutto alla luce di come è cambiata la nostra professione negli ultimi tempi». (Fonte: Farmacista33)

54

febbraio 2018 |


La nascita

Accendere i riflettori sulla persona-paziente e i suoi bisogni di salute: azioni precise, collaborazioni concrete, tutela del diritto alla salute dei cittadini: questo il principale obiettivo della neonata Fondazione Roche, presentata a Roma. «Fondazione Roche nasce dopo oltre un secolo di presenza del Gruppo Roche nel nostro Paese», commenta Fausto Massimino, che ne è il direttore generale, «120 anni in cui

l’azienda ha operato con integrità, coraggio e passione al fianco degli italiani, dei pazienti e di chi se ne prende cura. Oggi grazie al bagaglio ricco di conoscenze, iniziative e attività che abbiamo raccolto in questo lungo percorso, abbiamo deciso di rafforzare questo impegno per generare valore condiviso nella società, dando vita a una voce capace di garantire indipendenza, focus e continuità d’azione, in

Spigolature

di Fondazione Roche modo da contribuire alla riflessione sulle esigenze di salute sempre crescenti del Paese e sui diritti dei cittadini». «Ho accolto con entusiasmo il progetto di Fondazione Roche», gli fa eco la presidente Mariapia Garavaglia, «perché oggi più che mai l’impegno a promuovere e tutelare la salute e l’assistenza sanitaria necessita di una solida e trasparente partnership tra il pubblico e il mondo privato».

I dati sulle rapine in Lombardia

Secondo i dati forniti dalla Questura di Milano, nel 2017 sono diminuite del 35 per cento le rapine ai danni delle 874 farmacie associate di Milano, Monza e Province, passando dalle 117 del 2016 a 73. Lo rende noto l’Associazione lombarda tra titolari di farmacia.

«Ormai da diversi anni», commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, «si è instaurata un’intensa collaborazione tra la nostra associazione e gli uffici delle Forze dell’ordine preposti alle indagini sulle rapine negli esercizi commerciali, tanto da arrivare a organizzare corsi per i dipendenti

di farmacia su come gestire il post-rapina e la raccolta delle prove» Se nel corso dell’anno è calato il numero delle rapine, non è però diminuita la violenza nell’esecuzione: si è infatti registrato un aumento sia nell’uso di armi da fuoco (dal 23 per cento nel 2016, al 30 nel 2017) sia da taglio (dal 35 per cento del 2016

al 47 del 2017), a discapito di armi improvvisate. Il rapinatore è nella maggior parte dei casi un uomo che agisce da solo, quasi sempre nelle ore serali, con il volto semiscoperto, e che fugge a piedi dal luogo del reato.

Filippo Anelli presidente di fnomceo

Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari, è stato eletto presidente Fnomceo all’unanimità da parte del comitato centrale. A lui vanno rallegramenti e plauso del senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, vice presidente Fofi: «È motivo di orgoglio avere ai vertici nazionali una persona di gran valore e un rappresentante autorevole della classe medica con cui ho condiviso tanti momenti di impegno e di collaborazione che troveranno certamente occasioni di continuità. A lui e alla sua valente squadra faccio i miei migliori auguri di buon lavoro». Nella nuova squadra sono stati nominati vice presidente Giovanni Leoni, presidente dell’Ordine di Venezia, segretario Roberto Monaco (Siena), tesoriere Gianluigi D’Agostino, presidente Commissione Albo Odontoiatri di Torino. Per quanto riguarda i componenti il Collegio dei revisori dei conti sono stati nominati Ezio Casale, presidente, Francesco Alberti, Anna Maria Ferrari e Giovanni Pietro Ianniello (supplente). (Fonte: Farmacista33)

| febbraio 2018 55


il libro

di Mercedes Bradaschia

Eventi

straordinari Sono tanti i misteri che la mente umana non comprende. Un libro-testimonianza di Ivana Spagna

Vi è mai successo di andare in un posto nuovo, dove non siete mai stati, e avere l’impressione di esserci già passati, perché conoscete particolari di cui altrimenti non potreste essere al corrente? Vi è mai capitato di vedere in sogno situazioni che si sono trasformate in realtà? Vi è mai capitato di pensare a una persona che non vedete da tempo e poi incontrarla per strada? A Ivana Spagna, cantautrice e scrittrice di successo da oltre trent’anni, è diventata famosa tra il grande pubblico nella seconda metà degli anni Ottanta, quando i suoi singoli hanno scalato le classifiche italiane ed europee, queste cose sono successe ma finora non ne aveva parlato perché «la paura è sempre quella: essere presi per matti o, comunque, per persone dalla mente poco stabile». I tanti piccoli episodi tra sogni premonitori, eventi “miracolosi” e visioni di entità non umane che la cantante ha vissuto sono ora raccolti nel libro “Sarà capitato anche a te”. «Dopo tanti anni», spiega Ivana Spagna, «mi sono fatta coraggio e ho deciso di raccontare i fatti strani che mi sono ac-

56

febbraio 2018 |

caduti. E sto scoprendo che a viverli siamo in tanti». Infatti, ad ogni presentazione del libro, e soprattutto nelle trasmissioni televisive, si è accesa forte la discussione su questi delicati argomenti. L’autrice svela tra le pagine di “Sarà capitato anche a te” il legame speciale con la sua famiglia, la sua profonda fede cattolica e l’amore per gli animali. «Tanti sono i fatti straordinari mi sono capitati» spiega Spagna «e in questo libro racconto dei sogni dove ho incontrato i miei cari defunti che mi hanno parlato di cose che puntualmente sono accadute nei giorni successivi». Quello che emerge è l’autoritratto di una donna che crede nella famiglia, nei legami di amicizia sinceri, nella preghiera e nella semplicità. Un ritratto sconosciuto a gran parte del suo pubblico. «Non tutto ciò che ci accade si può spiegare, ma a tutto possiamo rivolgere uno sguardo attento e un cuore sincero» spiega la cantautrice, «gli episodi che racconto sono bagliori che aprono le porte su un’altra dimensione, mentre illuminano di gratitudine il mondo che ci circonda».

SARÀ CAPITATO ANCHE A TE Ivana Spagna Edizioni Lswr, 2017, pp. 176


LA MIGLIORE SCELTA TERAPEUTICA

CONOSCERE PER NON SBAGLIARE

SCEGLI IL CORRETTO DOSAGGIO

ELIMINA I DUBBI SUI FARMACI

VERIFICA LE CONTROINDICAZIONI E INTERAZIONI

ESCLUDI I RISCHI

LA SOLUZIONE È

.it Il “Google” italiano di tutti i prodotti della salute, farmaci e non solo. È il sistema informativo evoluto che il Professionista utilizza quotidianamente per scegliere la migliore soluzione terapeutica per il paziente

Milioni di informazioni aggiornate costantemente

+20.000

INTERAZIONI TRA PRODOTTI

+18.000

+120.000

FARMACI

OMEOPATICI

+11.600 PRODOTTI VETERINARI

+1.000.000 PRODOTTI SALUTISTICI

Codifa.it offre una usabilità ottimale su tutti gli strumenti, pc e laptop, ma anche tablet e smartphone grazie alla versione WebApp responsiva

EDRA Spa Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02 8818 41 - Fax 02 9366 4301 www.codifa.it

Realizzato con il contributo dell’Università degli Studi di Milano per l’analisi delle interazioni farmacologiche

| febbraio 2018 57


033/07

DIBASE

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione; DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale; DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale; DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile; DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione 10 ml contengono: colecalciferolo (vitamina D3) 2,5 mg pari a 100.000 U.I. 1 goccia contiene: 250 U.I. di vitamina D3. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Un contenitore monodose contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 0,625 mg pari a 25.000 U.I. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Un contenitore monodose contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 1,25 mg pari a 50.000 U.I. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile Una fiala contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 2,5 mg pari a 100.000 U.I. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile Una fiala contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 7,5 mg pari a 300.000 U.I. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA soluzione iniettabile; soluzione orale; gocce orali, soluzione. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D. 4.2 Posologia e modo di somministrazione DIBASE può essere somministrato a cadenza giornaliera, settimanale, mensile o annuale (vedere paragrafo 5.2). In caso di terapia per via orale, si raccomanda di somministrare DIBASE durante i pasti (vedere paragrafo 5.2). La terapia per via intramuscolare è indicata solo in caso di sindromi da malassorbimento. Prevenzione della carenza di vitamina D: la somministrazione preventiva di DIBASE è consigliata in tutte le condizioni caratterizzate da maggior rischio di carenza o da aumentato fabbisogno. È generalmente riconosciuto che la prevenzione della carenza di vitamina D deve essere effettuata: in maniera sistematica nel neonato (in particolare nel prematuro), nel lattante, nella donna in gravidanza (ultimo trimestre) e nella donna che allatta alla fine dell’inverno e in primavera, nel soggetto anziano, eventualmente nel bambino e nell’adolescente se l’esposizione solare è insufficiente; nelle seguenti condizioni: • scarsa esposizione solare o intensa pigmentazione cutanea, regime alimentare squilibrato (povero di calcio, vegetariano, ecc.), patologie dermatologiche estese o malattie granulomatose (tubercolosi, lebbra, ecc.); • soggetti in trattamento con anticonvulsivanti (barbiturici, fenitoina, primidone); • soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee a lungo termine; • patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica); • insufficienza epatica. Trattamento della carenza di vitamina D: la carenza di vitamina D deve essere accertata clinicamente e/o con indagini di laboratorio. Il trattamento è teso a ripristinare i depositi di vitamina D e sarà seguito da una terapia di mantenimento se persiste il rischio di carenza, ad un dosaggio di vitamina D idoneo alla prevenzione (vedi sopra “Prevenzione della carenza di vitamina D”). Nella maggior parte dei casi è consigliabile non superare, in fase di trattamento, una dose cumulativa di 600.000 U.I. all’anno, salvo diverso parere del medico. A titolo indicativo si fornisce il seguente schema posologico, da adattare a giudizio del medico sulla base della natura e gravità dello stato carenziale (vedere anche paragrafo 4.4). DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione Le posologie giornaliere sotto indicate possono essere assunte anche una volta alla settimana moltiplicando per sette la dose giornaliera indicata. Neonati, Bambini e Adolescenti (<18 anni) Prevenzione: 2-4 gocce al giorno (pari a 500-1.000 U.I. di vitamina D3). Trattamento: 8-16 gocce al giorno (pari a 2.000-4.000 U.I. di vitamina D3) per 4-5 mesi. Donne in gravidanza 3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3) nell’ultimo trimestre. Adulti e Anziani Prevenzione: 3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3). In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio fino a 8 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I. di vitamina D3). Trattamento: 20-40 gocce al giorno (pari a 5.000-10.000 U.I. di vitamina D3) per 1-2 mesi. Istruzioni per l’uso La confezione contiene 1 flacone ed un contagocce. Il flacone è dotato di una capsula a prova di bambino. Il contagocce è dotato di una custodia. Per l’impiego seguire le istruzioni sotto riportate: a. aprire il flacone rimuovendo la capsula nel modo seguente: premere e contemporaneamente svitare (vedi Figura 1); b. svitare la custodia in plastica che avvolge la punta del contagocce (vedi Figura 2); c. inserire il contagocce nel flacone per prelevare il contenuto. Dosare le gocce in un cucchiaio e somministrare (vedasi “Posologia e modo di somministrazione”); d. chiudere il flacone (vedi Figura 3). Riavvitare la custodia sulla punta del contagocce; e. riporre il flacone ed il contagocce nella confezione.

Figura 1

Figura 2

Figura 3

Per aprire il flacone, premere e contemporaneamente svitare la capsula.

Prima di utilizzare il contagocce, svitare la custodia che avvolge la punta.

Per chiudere il flacone, avvitare la capsula (non è necessario premere).

DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Neonati, Bambini e Adolescenti (<18 anni) Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) ogni 1-2 mesi. Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta a settimana per 16-24 settimane. Donne in gravidanza 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese nell’ultimo trimestre. Adulti e Anziani Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 2 contenitori monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese. Trattamento: 2 contenitori monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta alla settimana per 8-12 settimane. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Neonati, Bambini e Adolescenti (<18 anni) Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) ogni 2-4 mesi. Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta a settimana per 8-12 settimane. Donne in gravidanza 2 contenitori monodose (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) all’inizio dell’ultimo trimestre. Adulti e Anziani Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) ogni 2 mesi. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese. Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta alla settimana per 8-12 settimane. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile Neonati fino a 24 mesi Prevenzione: Si consiglia di somministrare le dosi con DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione oppure con DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale o con DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale. Trattamento: 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese per 4-6 mesi. Bambini e Adolescenti (2-18 anni) Prevenzione: 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) ogni 4-8 mesi. Trattamento: 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese per 4-6 mesi. Donne in gravidanza 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) all’inizio dell’ultimo trimestre. Adulti e Anziani Prevenzione: 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) ogni 4 mesi. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) ogni 2 mesi. Trattamento: 2 fiale (pari a 200.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese per 3 mesi. Istruzioni per l’uso Le dosi possono essere somministrate per via orale o intramuscolare. Le fiale sono dotate di anello di prerottura e devono essere aperte nel modo seguente: tenere con una mano la parte inferiore della fiala; porre l’altra mano sulla parte superiore posizionando il pollice al di sopra dell’anello bianco ed esercitare una pressione. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile Neonati fino a 24 mesi Si consiglia di somministrare le dosi con DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione oppure con DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale o con DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale. Bambini e Adolescenti (2-18 anni) Prevenzione: 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) una volta all’anno. Trattamento: 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) da ripetere dopo 3 mesi. Adulti e Anziani Prevenzione: 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) una volta all’anno. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) ogni 6 mesi. Trattamento: 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) da ripetere dopo 6 settimane. Istruzioni per l’uso Le dosi possono essere somministrate per via orale o intramuscolare. Le fiale sono dotate di anello di prerottura e devono essere aperte nel modo seguente: tenere con una mano la parte inferiore della fiala; porre l’altra mano sulla parte superiore posizionando il pollice al di sopra dell’anello bianco ed esercitare una pressione. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità al colecalciferolo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipercalcemia, ipercalciuria. Calcolosi renale (nefrolitiasi, nefrocalcinosi). Insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4). 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego In caso di somministrazioni prolungate con alti dosaggi, si consiglia di monitorare il livello sierico di 25-idrossi-colecalciferolo. Interrompere l’assunzione di DIBASE quando il livello sierico di 25-idrossi-colecalciferolo supera i 100 ng/ ml (pari a 250 nmol/l). Nei pazienti anziani già in trattamento con glicosidi cardiaci o diuretici è importante monitorare la calcemia e la calciuria. In caso di ipercalcemia o di insufficienza renale, ridurre la dose o interrompere il trattamento. Per evitare un sovradosaggio, tenere conto della dose totale di vitamina D in caso di associazione con trattamenti contenenti già vitamina D, cibi addizionati con vitamina D o in caso di utilizzo di latte arricchito con vitamina D. Nei seguenti casi può essere necessario un aumento dei dosaggi rispetto a quelli indicati:


• soggetti in trattamento con anticonvulsivanti o barbiturici (vedere paragrafo 4.5); • soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee (vedere paragrafo 4.5); • soggetti in trattamento con ipolipidemizzanti quali colestipolo, colestiramina e orlistat (vedere paragrafo 4.5); • soggetti in trattamento con antiacidi contenenti alluminio (vedere paragrafo 4.5); • soggetti obesi (vedere paragrafo 5.2); • patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica); • insufficienza epatica. Il prodotto deve essere prescritto con cautela a pazienti affetti da sarcoidosi, a causa del possibile incremento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. In questi pazienti occorre monitorare il livello del calcio nel siero e nelle urine. Pazienti affetti da insufficienza renale presentano un alterato metabolismo della vitamina D; perciò, se devono essere trattati con colecalciferolo, è necessario monitorare gli effetti sull’omeostasi di calcio e fosfato. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione L’uso concomitante di anticonvulsivanti o barbiturici può ridurre l’effetto della vitamina D3 per inattivazione metabolica. In caso di trattamento con diuretici tiazidici, che riducono l’eliminazione urinaria del calcio, è raccomandato il controllo delle concentrazioni sieriche di calcio. L’uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D3. In caso di trattamento con farmaci contenenti la digitale, la somministrazione orale di calcio combinato con la vitamina D aumenta il rischio di tossicità della digitale (aritmia). È pertanto richiesto lo stretto controllo del medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e delle concentrazioni sieriche di calcio. Un concomitante uso di antiacidi contenenti alluminio può interferire con l’efficacia del farmaco, diminuendo l’assorbimento della vitamina D, mentre preparati contenenti magnesio possono esporre al rischio di ipermagnesiemia. Studi sugli animali hanno suggerito un possibile potenziamento dell’azione del warfarin quando somministrato con calciferolo. Sebbene non vi siano simili evidenze con l’impiego di colecalciferolo è opportuno usare cautela quando i due farmaci vengono usati contemporaneamente. La colestiramina, il colestipolo e l’orlistat riducono l’assorbimento della vitamina D, mentre l’alcolismo cronico diminuisce le riserve di vitamina D nel fegato. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza Nei primi 6 mesi di gravidanza la vitamina D deve essere assunta con cautela per il rischio di effetti teratogeni (vedere paragrafo 4.9). Allattamento Quando necessario, la vitamina D può essere prescritta durante l’allattamento. Tale supplementazione non sostituisce la somministrazione di vitamina D nel neonato. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Non sono disponibili dati sugli effetti del prodotto sulla capacità di guidare. Tuttavia, un effetto su tale capacità è improbabile. 4.8 Effetti indesiderati Se la posologia è conforme alle effettive esigenze individuali, DIBASE è ben tollerato, grazie anche alla capacità dell’organismo di accumulare il colecalciferolo nei tessuti adiposi e muscolari (vedere paragrafo 5.2). Gli effetti indesiderati segnalati con l’uso della vitamina D sono i seguenti: Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: debolezza, anoressia, sete. Disturbi psichiatrici: sonnolenza, stato confusionale. Patologie del sistema nervoso: cefalea. Patologie gastrointestinali: costipazione, flatulenza, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, gusto metallico, secchezza delle fauci. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, prurito. Patologie renali e urinarie: nefrocalcinosi, poliuria, polidipsia, insufficienza renale. Esami diagnostici: ipercalciuria, ipercalcemia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. 4.9 Sovradosaggio Interrompere l’assunzione di DIBASE quando la calcemia supera i 10,6 mg / dl (2,65 mmol/l) o se la calciuria supera 300 mg/24 h negli adulti o 4-6 mg/ kg/die nei bambini. Il sovradosaggio si manifesta come ipercalciuria e ipercalcemia, i cui sintomi sono i seguenti: nausea, vomito, sete, polidipsia, poliuria, costipazione e disidratazione. Sovradosaggi cronici possono portare a calcificazione vascolare e degli organi, come risultato dell’ipercalcemia. Il sovradosaggio durante i primi 6 mesi di gravidanza può avere effetti tossici nel feto: esiste una correlazione tra eccesso di assunzione o estrema sensibilità materna alla vitamina D durante la gravidanza e ritardo dello sviluppo fisico e mentale del bambino, stenosi aortica sopravalvolare e retinopatia. L’ipercalcemia materna può anche portare alla soppressione della funzione paratiroidea nei neonati con conseguente ipocalcemia, tetania e convulsioni. Trattamento in caso di sovradosaggio Interrompere la somministrazione di DIBASE e procedere alla reidratazione. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: Vitamina D e analoghi, colecalciferolo. Codice ATC: A11CC05. La vitamina D corregge una situazione carenziale della stessa e aumenta l’assorbimento intestinale di calcio. 5.2 Proprietà farmacocinetiche

Come per le altre vitamine liposolubili, l’assorbimento del colecalciferolo a livello intestinale è favorito dalla concomitante assunzione di alimenti contenenti grassi. Il colecalciferolo è presente nel circolo ematico in associazione a specifiche α-globuline che lo trasportano al fegato, dove viene idrossilato a 25-idrossi-colecalciferolo. Una seconda idrossilazione avviene nei reni, dove il 25-idrossi-colecalciferolo viene trasformato in 1,25-diidrossi-colecalciferolo, che rappresenta il metabolita attivo della vitamina D responsabile degli effetti sul metabolismo fosfocalcico. Il colecalciferolo non metabolizzato viene accumulato nei tessuti adiposi e muscolari per essere reso disponibile in funzione del fabbisogno dell’organismo: per questo motivo DIBASE può essere somministrato anche a cadenza settimanale, mensile o annuale. Nei soggetti obesi si riduce la biodisponibilità della vitamina D a causa dell’eccesso di tessuto adiposo. La vitamina D viene eliminata attraverso le feci e le urine. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Gli studi preclinici condotti in varie specie animali dimostrano che gli effetti tossici si verificano nell’animale a dosi nettamente superiori a quelle previste per l’uso terapeutico nell’uomo. Negli studi di tossicità a dosi ripetute, gli effetti più comunemente riscontrati sono stati: aumento della calciuria, diminuzione della fosfaturia e della proteinuria. A dosi elevate, è stata osservata ipercalcemia. In una condizione prolungata di ipercalcemia le alterazioni istologiche (calcificazione) più frequenti sono state a carico dei reni, cuore, aorta, testicoli, timo e mucosa intestinale. Gli studi di tossicità riproduttiva hanno dimostrato che il colecalciferolo non ha effetti nocivi sulla fertilità e riproduzione. A dosi che sono equivalenti a quelle terapeutiche, il colecalciferolo non ha attività teratogena. Il colecalciferolo non ha potenziale attività mutagena e carcinogena. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione: olio di oliva raffinato. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: olio di oliva raffinato. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: olio di oliva raffinato. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile: olio di oliva raffinato per uso iniettabile. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile: olio di oliva raffinato per uso iniettabile. 6.2 Incompatibilità Non sono note eventuali incompatibilità con altri farmaci. 6.3 Periodo di validità DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione: 3 anni a confezionamento integro. Dopo prima apertura del flacone: 5 mesi. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: 2 anni. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: 2 anni. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile: 3 anni. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile: 3 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Conservare a temperatura non superiore ai 30° C, nella confezione originale per tenere il medicinale al riparo dalla luce. Non congelare. 6.5 Natura e contenuto del contenitore DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione Flacone in vetro ambrato contenente 10 ml, chiuso con una capsula a prova di bambino in polipropilene. La confezione contiene 1 flacone ed 1 contagocce. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Contenitore in vetro ambrato contenente 2,5 ml, chiuso con una capsula in polipropilene. Confezioni da 1, da 2 o da 4 contenitori monodose. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Contenitore in vetro ambrato contenente 2,5 ml, chiuso con una capsula in polipropilene. Confezioni da 1, da 2 o da 4 contenitori monodose. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile Fiala in vetro ambrato. Confezioni da 1 fiala, 3 fiale o 6 fiale. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile Fiala in vetro ambrato. Confezioni da 1 fiala o 2 fiale. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione Nessuna istruzione particolare. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO ABIOGEN PHARMA S.p.A. via Meucci 36 Ospedaletto - PISA 8. NUMERI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione – flacone 10 ml 036635011 DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 1 contenitore monodose 2,5 ml 036635047 DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 2 contenitori monodose 2,5 ml 036635098 DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 4 contenitori monodose 2,5 ml 036635050 DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 1 contenitore monodose 2,5 ml 036635062 DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 2 contenitori monodose 2,5 ml 036635086 DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 4 contenitori monodose 2,5 ml 036635074 DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile – 1 fiala 1 ml 036635100 DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile – 3 fiale 1 ml 036635112 DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile – 6 fiale 1 ml 036635023 DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile – 1 fiala 1 ml 036635124 DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile – 2 fiale 1 ml 036635035 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Data della prima autorizzazione: Ottobre 2005. Data del rinnovo più recente: Ottobre 2010 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO 05/2017 25.000 U.I./2,5 ml 1 flaconcino monodose 5,42 €; 25.000 U.I./2,5 ml 2 flaconcini monodose 8,10 €; 50.000 U.I./2,5 ml 1 flaconcino monodose 8,50 €; 50.000 U.I./2,5 ml 2 flaconcini monodose 15,34 €; 10.000 U.I./ml gocce orali 5,42 €; 100.000 U.I. 6 fiale 4,00 €; 300.000 U.I. 2 fiale 3,50 € - Classe A - RR 25.000 U.I./2,5 ml 4 flaconcini monodose 16,00 € - Classe C - RR


consigli

di Luigi Marafante

A tutto

minerale FOTOPROTEZIONE DEL VISO PRÊT-À-PORTER Isdin rivoluziona la fotoprotezione del viso con Fotoprotector Isdin SunBrush Mineral, il nuovo fotoprotettore 100 per cento minerale da portare sempre con sé, per una pelle protetta, liscia e senza rughe, 365 giorni all’anno. Grazie al pratico formato tascabile e alla texture ultraleggera che si adatta a qualsiasi tipo di in-

carnato e trucco, l’ultimo nato in casa Isdin protegge dai raggi solari e matifica in un solo gesto, difendendo al contempo la pelle dagli agenti inquinanti. Comodo e facilissimo da utilizzare grazie al pratico pennello applicatore, SunBrush Mineral offre una protezione ad ampio spettro Uva/Uvb SPF30 con filtri 100

per cento minerali e sfrutta la tecnologia Full Spectrum (Uvb, Uva, He Visible & Ir-A), che combina filtri e antiossidanti in modo avanzato, per prevenire il danno solare, agendo in modo efficace contro i raggi Uva/Uva, riflettendo la luce visibile azzurra e riducendo l’assorbimento degli infrarossi. www.isdin.com

A BASE DI ESTRATTI VEGETALI La Linea Notte di Erboristeria Magentina è un rimedio per l’insonnia in ogni età. Capsule Notte con Melatonina è un integratore alimentare a base di passiflora, escolzia e tiglio, per favorire il rilassamento in caso di stress ed il sonno. Il biancospino favorisce il rilassamento e il benessere mentale e la melatonina contribuisce a ridurre il tempo richiesto per prendere sonno. Aiuta il normale ritmo circadiano. Per chi ha difficoltà ad addormentarsi (anche a causa del jet lag) o non riesce a riposare bene. Favorisce il rilassamento e contrasta gli innalzamenti di pressione dovuti a stress.

www.erboristeriamagentina.it

PRODOTTI DEDICATI ALL’ALIMENTAZIONE DEI QUATTRO ZAMPE Lily’s Kitchen, l’azienda britannica che ha rivoluzionato il mondo del pet food, annuncia che dal 2018 le proprie preparazioni inizieranno a essere disponibili in un numero sempre crescente di farmacie e farmacie veterinarie. Preparati con carne fresca, ingredienti natu-

60

febbraio 2018 |

rali e biologici ed erbe aromatiche, senza utilizzare aromi, dolcificanti o conservanti artificiali, gli alimenti Lily’s Kitchen rappresentano una scelta sicura per tutti coloro che desiderano garantire il benessere ai propri quattro zampe con una sana alimentazione.. www.lilyskitchen.it


consigli IDRATANTE UOMO “EFFETTO GHIACCIO”

MANI E UNGHIE PROTETTE Da My Nails i Guanti con Acido Ialuronico per mani particolarmente secche, ruvide e screpolate. Trattamento intensivo ricco di sostanze con spiccata azione idratante quali acido ialuronico, betaina e allantoina, oli e burri vegetali di karité, oliva, argania, mandorla dolce e macadamia. La speciale formulazione contiene inoltre estratti vegetali selezionati ad azione emolliente, che contribuiscono a nutrire e a rendere la pelle morbida e setosa. I guanti con acido ialuronico rinforzano le unghie e ne prevengono l’indebolimento e la rottura. www.mynailsbeauty.it

La temperatura corporea maschile è fino a tre gradi maggiore di quella femminile. Inoltre gli uomini perdono calore più lentamente rispetto alle donne. Vichy lancia Hydra Cool il suo primo idratante uomo a “effetto ghiaccio”, adatto alla pelle più sensibile, con barba o rasata, ideale al mattino, dopo un allenamento sportivo in palestra o outdoor. Ipoallergenico, con acido ialuronico di origine naturale ed acqua termale mineralizzata. www.vichy.it

EMULSIONE PELLE PERFETTA

SIERO PROBIOTICO RIEQUILIBRANTE

L’emulsione pelle perfetta Insìum restituisce splendore immediato alla pelle donandole un aspetto più disteso. L’azione idratante e illuminante è intensa: i tratti sono definiti e distesi con una formula ridensificante e perfezionatrice dell’incarnato che mitiga i segni e la perdita di tono. La cute appare subito ridensificata, liscia, compatta e radiosa. La sua texture è leggera ed evanescente. Se abbinata ad altri prodotti Insìum, utilizzare a seconda del tipo di pelle, dopo il siero e/o la crema per garantire un effetto matifiant (opacizzante) e perfezionatore. Ideale per viso, contorno occhi, zona labiale superiore e decolleté. Adatta per tutti i tipi di pelle.

I laboratori Zoé Cosmetics hanno elaborato una soluzione efficace e all’avanguardia, in grado di ristabilire il pH fisiologico dell’epidermide e rinforzarne il meccanismo di idratazione. Il Siero probiotico riequilibrante Pro Balance di Zoé Cosmetics va a proteggere e allo stesso tempo rigenerare la pelle, combinando un’azione di rilipidizzazione ad una antiossidante. Questo rivoluzionario prodotto combina, infatti, le proprietà del Bifidus Probiotico, che agisce ripristinando il pH originario dell’epidermide e rinforzandone le difese naturali, al peruviano olio di Inca Inchi che, ricco di omega 3, aiuta a proteggere la barriera cutanea. www.insium.it

www.zoecosmetics.it

| febbraio 2018 61


consigli IL DESIGN DEL SORRISO PERFETTO Professional Black è l’innovativo spazzolino tau-marin ideato per garantire un sorriso dal bianco impeccabile. Il nuovo spazzolino garantisce un’azione anti-macchia efficace e naturale per il proprio sorriso. Il carbone attivo, grazie alle proprietà purificanti, elimina i cattivi odori e riduce il rischio di proliferazione batterica all’interno del cavo orale. Inoltre, aiuta a mantenere bianchi e privi di macchie anche i denti di chi non riesce a evitare le sigarette o di chi a volte esagera con caffè e vino rosso. Le setole a punta arrotondata sono raccolte in ciuffi densi e ravvicinati per evitare traumi a denti o gengive. www.tau-marin.it

ACQUA DI MARE E OLIO ESSENZIALE DI EUCALIPTO

SBIANCANTE IMMEDIATO BlanX White Shock Colluttorio Instant White è il nuovo collutorio sbiancante indicato per l’igiene orale quotidiana: i cristalli di ActiluX presenti nel collutorio si legano allo smalto dei denti e si attivano sin dal primo utilizzo grazie al contatto con la luce, liberando radicali capaci di eliminare le molecole organiche responsabili delle macchie e dell’ingiallimento dei denti. Da oggi con Blue Formula per un immediato effetto ottico sbiancante. Più luce riceve la formula White Shock durante l’arco della giornata, più intensa è la carica sbiancante. Mentre prosegue la sua azione sbiancante, rimuove efficacemente i batteri causa di placca e carie.

Congestione nasale, raffreddori, riniti, sinusiti o difficoltà respiratorie dovute a muco in eccesso, sono alcuni dei sintomi dei disturbi tipici della stagione fredda. Per sfuggire ai disturbi stagionali che coinvolgono l’apparato respiratorio è importante prendersi cura del proprio naso fin dai primi sintomi in modo delicato. Dall’esperienza Euritalia Pharma nasce Isomar Spray No Gas Decongestionante, con acqua di mare ipertonica ed estratto di Eucalipto, che aiuta a fluidificare e migliorare il drenaggio delle mucosità nasali per un rapido sollievo. www.euritaliapharma.it

www.blanx.it

TUTTI I BENEFICI DEL FANGO Il fango più ricco di minerali sulla terra, combinato con principi attivi avanzati, per fornire un potente nutrimento e benefici immediati per una pelle sana e radiosa. Ahava lancia due maschere per il trattamento del viso:

62

febbraio 2018 |

Clarifying Facial Treatment Ma s k e B r ig ht e n i ng & Hydrating Facial Mud Mask, che combinano l’incredibile fango minerale concentrato con potenti principi attivi per esaltarne ulteriormente le sue benefiche proprietà. Il

fango naturale del Mar Morto si è formato migliaia di anni fa, quando strati multipli di limo provenienti dal terreno montano hanno assorbito alte concentrazioni di minerali dall’acqua del Mar Morto. www.luxurylabcosmetics.it


Corrado Giua Marassi

Inquadramento clinico e gestione dei disturbi minori in farmacia Questo testo accompagna e supporta il farmacista verso il nuovo modello clinical pharmacy: da una professione incentrata sul farmaco a una incentrata sul paziente e sulla sua salute in termini di prevenzione e terapia. La scelta del farmaco appropriato, il monitoraggio dei suoi eventuali eventi avversi, la verifica del suo impiego in maniera razionale e sicura nonché la promozione della salute diventano quindi parte essenziale della professione del farmacista. Nel volume sono presi in esame i disturbi minori affrontabili dal farmacista, suddivisi per aree di gestione, tra quelli digestivi, muscolo scheletrici, dermatologici, delle vie aeree e del sistema nervoso centrale nonché i problemi specifici dell’età pediatrica, alla salute della donna e alla medicina dei viaggiatori. Una guida per il farmacista partendo dalla definizione della problematica e proseguendo con i quadri di presentazione dei sintomi, i casi in cui inviare il paziente al medico (red flag), l’inquadramento clinico, l’approccio terapeutico ed educazionale e le domande di autovalutazione.

Prezzo: 35,00 euro Pubblicazione: giugno 2017 ISBN: 978.88.214.4021.2

EDRA SpA Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02 881841 - Fax 02 93664 151 eMail: libri.comm@lswr.it - www.edizioniedra.it

ACQUISTALO ONLINE SU

www.edizioniedra.it


The Blind Spot

di Luca Pani, @Luca_Pani, University of Miami

Il primo farmaco digitale

Non una curiosità tecnologica ma una realtà già in fase di lancio, negli Stati Uniti, nel 2018 Totum novum sub sole Le nanotecnologie farmaceutiche hanno smesso di essere parole da mistero iniziatico e sono entrate nel mercato dei prodotti “ingeribili”. Si tratta di piccolissimi sensori trasmittenti che possono essere formulati all’interno di una capsula o durante la preparazione industriale di una compressa. Una volta arrivati nello stomaco grazie al pH acido si attivano e trasmettono informazioni circa il loro percorso digestivo e quindi sulle funzioni del tratto gastroenterico e sull’assorbimento del principio attivo con cui sono stati associati. Il tutto sarebbe ancora a livello di curiosità tecnologica se non fosse che la Fda ha appena autorizzato l’immissione in commercio al primo prodotto combinato con questo tipo di sensori che sarà prescrivibile negli Stati Uniti già dal 2018. Il nome commerciale è ®Abilify MyCite, sviluppato dall’azienda farmaceutica giapponese Otsuka, che produce l’antipsicotico aripiprazolo (Abilify appunto), in collaborazione con Proteus Digital Health, che produce il sensore. Con il consenso del paziente il farmaco digitale, una volta ingerito, comunica con un “cerotto” ricevente e l’informazione è quindi trasmessa a uno smartphone o a un tablet in possesso dello stesso paziente o di un’altra persona. Lo scopo finale è quello di misurare l’adesione terapeutica in individui adulti affetti da psicosi primarie come la schizofrenia o episodi maniacali o misti nelle diagnosi di sindromi affettive bipolari di tipo I.

64

febbraio 2018 |

Ingestible Sensor

Wearable Sensor

La parte clinica è piuttosto chiara e le conoscenze sull’aripiprazolo, che è ormai un farmaco equivalente, sono consolidate, ma la tecnologia del sensore è affascinante (figura sopra). Si tratta di un dispositivo inserito nella capsula/compressa che ha le dimensioni di un granello di sabbia (sic!) costituito da un circuito integrato compreso tra due strati di minerali essenziali (rame e magnesio) ricoperti da un disco a base di simil-cellulosa ed etile-citrato. Una volta a contatto con l’ambiente acido dello stomaco il sensore diventa una batteria biogalvanica e produce una corrente alternata a bassa intensità e di breve durata (5-7 minuti). Ogni sensore emette un segnale di codifica identificativo unico che si propaga attraverso il corpo per essere rilevato e registrato da un dispositivo di registrazione compatibile. Il ricevitore è un dispositivo medico adesivo che misura circa 10,2 cm. x 5,6 cm x 0,98 cm. e che contiene tutta la sensoristica in grado di rilevare non solo il momento temporale esatto dell’ingestione della compressa ma anche metriche fisiologiche e comportamentali come frequenza cardiaca, attività fisica,

General Computing Device

Il dispositivo indossabile è in grado di inoltrare a un tablet o a un telefono compatibile tutte le informazioni che possiede angolo del corpo (quindi rileva se chi lo indossa è in piedi o è sdraiato). Il dispositivo indossabile è in grado di inoltrare automaticamente a un tablet o a un telefono compatibile tutte le informazioni che possiede attraverso una connessione Bluetooth criptata e da qui poi verso il Cloud. Se pensate che tutto questo sia fantascienza ricredetevi, perché non solo i farmaci digitali sono già disponibili ma quello che avete appena letto è solo la prima, ancora rudimentale devo dire, tra le infinite possibilità che, in questo campo, arriveranno nei prossimi anni.


Tosse Tosse secca? secca? Puoi Puoi provare provare

Seki. Seki. Esperto della tosse secca. Seki 3,54mg/ml sciroppo

Cloperastina fendizoato Flacone da 200 ml


Farmacia Fabbrico (RE)

Senza titolo-1 1

29/01/18 10:47


30 capsule molli

I VANTAGGI DELLA CAPSULA MOLLE La forma farmaceutica in capsule molli raggiunge il picco di concentrazione plasmatica più rapidamente e presenta una migliore biodisponibilità rispetto ad altre forme. Il rilascio del principio attivo, essendo già in soluzione, è più rapido. Maggiore stabilità. Facilità di assunzione. Carattere insapore della preparazione. Praticità d’uso. Il beneficio per il paziente si traduce in maggiore efficacia del trattamento e maggiore compliance.

SENZA GLUTINE SENZA LATTOSIO


RIDUCE L’ASSORBIMENTO, LA SINTESI E L’OSSIDAZIONE DEL COLESTEROLO.

INTEGRATORE ALIMENTARE A BASE DI: FITOSTEROLI RISO ROSSO POLIFENOLI DELL’OLIVO Farmacia Fabbrico (RE)


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.