Sommario
20 Direzione, Redazione, Marketing
via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione)
Editore
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Redazione
Giuseppe Tandoi - g.tandoi@lswr.it
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38
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Editoriale 5
Ecm
PARLIAMONE Tra noi
Farmacologia
Il costo della verità
PRIMO PIANO Incontri
La farmacia vaticana
Mercato
Il parafarmaco in crescita
Attualità
L’obiezione di coscienza
Convegni
L’integrative pharmacy
Galenica
Il preparato magistrale
Il diabete mellito Novità sul melanoma
6
Diritto
Nella terra del Sassetta
Fisco
Il registro non abitativi 10 14 20 23 28
Immagini
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Farmanews 47 Iniziative 48 Spigolature 51 Intervista a...
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Dalle aziende
59
Consigli per le vendite
60
Farmacisti di carta
64
Testata in corso di certificazione per il periodo 1/1/2013 - 31/12/2013
Testata Associata
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Editoriale
Io vado a FarmacistaPiù Quando, nel 2000, si sparse la notizia che stava per nascere una nuova rivista per i farmacisti, Punto Effe, tutti coloro che lavoravano nel settore - noi compresi, che allora dirigevamo la rivista della Utet - si domandarono chi era il pazzo
di Laura Benfenati
incosciente che si stava buttando in quella pericolosa avventura. Negli anni, come è noto, un paio di testate concorrenti hanno chiuso i battenti e Punto Effe è oggi un punto di riferimento sicuro per molti titolari e, come abbiamo scritto nel numero 1, una rivista che con il nuovo Editore sta investendo risorse ed energie per fornire sempre nuovi stimoli e contenuti concreti alla categoria. Con questo spirito nasce FarmacistaPiù, anche se nel settore esistono già una fiera nazionale e alcune locali. Con l’ampio programma elaborato da Fofi e Fondazione Cannavò, si è messa al centro la professione del farmacista. «Nell’era della globalizzazione che ha elevato i livelli di complessità della governance in sanità» spiega Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente del Comitato scientifico della manifestazione, «è necessario che la professione farmaceutica costruisca nuove prospettive professionali e recuperi centralità di ruolo nel sistema socio-sanitario assistenziale. Questo ineludibile percorso impone un ancoraggio solido alla dimensione professionale e al suo patrimonio di saperi, che devono adeguarsi alle sfide dei tempi. Con questi presupposti e questi obiettivi nasce FarmacistaPiù, assise nazionale dei farmacisti italiani che riconsegna alla regia della Professione la bussola della navigazione, con un percorso aperto ad approfondimenti, confronti e dibattiti estesi a tutti gli attori del sistema». Venerdì 4 aprile si inizierà dunque parlando di pharmaceutical care, con analisi specifiche sull’argomento servizi in farmacia. Al pomeriggio un convegno sulla formazione post laurea e un altro sull’impresa professionale e sul suo passaggio generazionale. Il sabato mattina, alla presenza del ministro Lorenzin, si discuterà di sostenibilità della farmacia nel Ssn e al pomeriggio, in collaborazione con Fenagifar, di commercio on line e contraffazione di medicinali. La domenica mattina poi si terrà un importante convegno organizzato da Federfarma Lazio e dagli Ordini della Regione, che hanno molto da raccontare ai farmacisti di altre parti d’Italia su come si gestisce il rapporto con le istituzioni locali. Questi sono soltanto alcuni degli appuntamenti di FarmacistaPiù: altri momenti saranno dedicati alla gestione dello spazio in farmacia, al ruolo del farmacista nel consiglio in cosmetica e nell’integrazione alimentare, al sistema cooperativistico. E poi c’è il congresso Sifap, che si terrà in contemporanea alla fiera. Nel sito www.farmacistapiù.it potete già iscrivervi all’evento e da metà marzo avrete la possibilità di inviare le vostre domande a tutti i relatori, convegno per convegno. Io vado a FarmacistaPiù, dunque, un grande forum dal vivo in cui tutte le domande dei colleghi trovino risposta, un appuntamento da non perdere, studiato e pensato dai farmacisti per i farmacisti. 5 marzo 2014
Parliamone Tra noi
R
egioni in deficit che nel 2012 hanno tagliato personale del 4 per cento; e Regioni “ricche” che nello stesso anno assumevano. I dati della Ragioneria
dello Stato rivelano alcune conseguenze dei tagli lineari voluti dalla spending review e an-
cor prima. Da anni in sanità si tira la cinghia su tutte le voci. Anche se invece qualche reparto nelle Regioni in deficit andrebbe potenziato per evitare i viaggi della speranza. Si sente peraltro dire che l’antidoto è in arrivo: alla Conferenza Stato-Regioni si discutono i costi-standard. In pratica, per la Conferenza si dovrebbe fare come l’Emilia-Romagna e l’Umbria, mai in deficit, che spuntano i prezzi migliori con i fornitori. Sulla base dei costi sostenuti in queste e altre Regioni “virtuose” sarà d’ora in poi ripartito tra ventuno assessori il Fondo sanitario nazionale. Ma anche qui c’è il rischio di non riuscire a capire dove si spreca. E di continuare a far crescere la spesa. «Quelli di cui si parla a Roma non sembrano proprio costi standard, come abitualmente si intende, ma un diverso modo di elaborare le spese pro capite delle Regioni», sottolinea Alberto Pasdera, direttore scientifico del Network italiano sanitario (Nisan), associazione di venti tra Asl, aziende ospedaliere e istituti scientifici che oggi confrontano on line i propri esborsi per migliorarsi in efficienza. «Si parla di spesa storica, che si è dovuta sostenere. Ma sapere quanto costa una siringa a Roma o a
Il costo della verità
Milano non ci dice che cosa si è ottenuto con la cifra spesa: una volta appreso che - mettiamo - a Roma costa di più e, senza altri dati disponibili, le chiediamo di tagliare una percentuale fissa su tutte le voci di spesa, ne indeboliamo tutti i servizi, non solo quelli inefficienti. È il classico taglio lineare, che alla fine in Italia incide sui costi variabili
Le Regioni si orientano a determinare le tariffe e i fabbisogni sulla base delle spese sostenute, perdendo di vista l’efficienza recuperabile con una vera analisi dei costi. L’esperienza del Network italiano sanitario
(per beni, servizi, informatica) e sugli investimenti futuri del Servizio sanitario, ma per esempio non intacca facilmente il personale e non redistribuisce i fattori produttivi in modo efficiente. Anche per questa debolezza i sistemi che tagliano la spesa vedono fin qui aumentare i costi».
di MAURO MISERENDINO
6 marzo 2014
Parliamone Tra noi
Il consorzio Nisan
costo per output), per sapere quanto denaro
i singoli casi trattati, standardizzano i dati del-
Pasdera rovescia il ragionamento. Anziché in
si spende passo passo. Il terzo è andare un
le singole schede di dimissione ospedaliera, le
termini di spesa (risorse assegnate) nell’am-
po’ più in là e considerare i costi “pesando” il
considerano in base a parametri condivisi dal
bito del Nisan si valutano i sistemi sanitari
consumo di ciascuno di questi beni e servizi
consorzio e mettono in rete le schede rielabo-
calcolando le risorse consumate dall’azien-
per ogni prestazione erogata offerta da questi
rate perché tutti i partecipanti si commisurino a
da sanitaria - i costi standard - per ottenere
strumenti. In questo terzo caso è possibile sa-
questi benchmark per prestazioni omogenee.
un prodotto come visita, test diagnostico,
pere quanto costa ogni prestazione prodotta.
«Man mano che la banca dati si arricchisce
intervento chirurgico, ricovero in degenza o
La prima strada è quella “vecchia”; la differen-
il sistema dà le medie di costo di ogni presta-
riabilitazione.
za tra la seconda e la terza è sostanziale, solo
zione, tenendo conto di casi particolari (per
Secondo la Legge 133 del 6 agosto 2008 le
l’ultimo modello ci fa capire quanto pesa nell’a-
esempio le complicanze). Il confronto tra que-
tariffe delle prestazioni pagate dai servizi sa-
nalisi dei costi la differenza nella composizione
ste medie e i costi effettivi realmente sostenu-
nitari regionali devono discendere dai costi
della spesa, nella produttività dei fattori utiliz-
ti», sottolinea Lagostena, «offre strumenti per
standard. Ma le Regioni conoscono i veri costi
zati, nella quantità e qualità delle produzioni»
capire se in una prestazione incidono di più, per
standard per prestazione? La risposta è no, o
(vedi box a pag. 8).
esempio, i costi di personale o di attrezzatura o di energia; dove c’è uno scostamento for-
almeno: alcuni manager si stanno impegnando a capire, ma solo chi accetta confronti og-
Activity based budgeting
te verso l’alto può annidarsi uno spreco, e va
gettivi come quello avviato dal Nisan in Italia
È dunque essenziale il dettaglio delle varia-
chiesta ragione. Ma anche qui, se in una strut-
può verificare come nascono e si sviluppano
bili che influiscono sui costi di un’azienda. Per
tura si fanno troppi esami di laboratorio non
i costi e impostare revisioni di spesa secondo
ottenerlo, gli aderenti a Nisan catalogano tutti
si può tagliare indiscriminatamente, bisogna
logiche diverse dai tagli lineari. Nel 2009 quattro contesti eterogenei - l’Ospedale Galliera di Genova, l’Asl di Rovigo, la Provincia di Bolzano e l’Irccs Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo - stanchi di litigarsi pochi spiccioli in più con le altre Aziende in Regione, e vogliosi piuttosto di analizzare cosa si può fare con i miliardi già in cassa, decisero di confrontare i costi sostenuti per singolo intervento su paziente a partire dal 2007 e si consorziarono nel Nisan, che oggi,
Esempi di “sensibilità” dei costi standard ◆ Standard analitici e generici
Due Regioni spendono ognuna mille euro a paziente, dal punto di vista della spesa sono ugualmente virtuose o viziose, a seconda del parametro di riferimento, ma una spende 800 in personale e 200 in farmaci e l’altra, viceversa, 800 in farmaci e 200 in personale. I mille euro sono lo standard generico, ma se vogliamo un sistema coerente dobbiamo confrontare gli standard di farmaci e personale, abbiamo bisogno di confrontare la composizione della spesa, o c’è il rischio di mandare a monte nel primo caso le terapie e nel secondo il servizio.
con venti Aziende partecipanti, costituisce la terza banca dati europea sui costi standard dopo quelle britannica e tedesca. Ogni azienda iscritta deve rilevare i costi delle proprie attività in funzione di standard riconosciuti in base a procedure scientifiche. Dal confronto nasce lo standard Nisan.
I costi standard «Aziende e Regioni oggi hanno tre strade per contrattare allocazioni del Ssn e determinare tariffe», entra nel dettaglio Adriano Lagostena, direttore generale dell’Ospedale Galliera di Genova e coordinatore del Nisan. «Una è conoscere la spesa pro capite, dividendo la spesa sanitaria storica, occorsa in un certo anno, per i pazienti “pesati” per età, e andare a reclamare risorse commisurate. La seconda è analizzare
+
+
◆ Differenza tra spesa e costo
Confrontiamo due aziende: una spende cento per un consulente che offre una prestazione all’anno, un’altra paga mille un consulente che di prestazioni ne fa cento/anno: una prestazione nel secondo caso costa dieci e nel primo cento, cioè dieci volte di più. Chi ragiona in termini di spesa dirà di spendere meno, ma di fatto assume su di sé costi dieci volte maggiori, perché nell’altra azienda il consulente è dieci volte più produttivo. Allo stesso modo cinque medici che - a parità di stipendio complessivo - producono nello stesso tipo di reparto dieci volte più prestazioni di cinque loro colleghi nello stesso reparto di un altro ospedale non devono subire le stesse razionalizzazioni. Se si determinano standard sulla base della spesa grezza però si danno soldi allo stesso modo, incentivando chi non produce, disincentivando chi produce.
gli esborsi sostenuti per beni e servizi (cioè il 7 marzo 2014
e
e
Parliamone Tra noi
Glossario ragionato ◆ Hpc (Hospital patient costing): è il metodo internazionale stabilito per determinare i costi effettivi (quanto mi costa una prestazione nell’ospedale x) e i costi standard (quanto mi dovrebbe costare in tutti gli ospedali). In Italia non è ancora adottato. In Macedonia, per esempio, sì. Il Nisan utilizza questo criterio. ◆ Habc (Health activity based costing): tecnica specifica all’interno del metodo Hpc per distribuire i costi di una prestazione o di un prodotto (ricovero, percorso diagnostico terapeutico) sulla base dell’attività svolta. Beninteso, per prestazione s’intende una visita, un esame; per prodotto s’intende un pacchetto di prestazioni. ◆ Cso (Controllo strategico ospedaliero): è il sistema informatico che permette di gestire ed elaborare on line i costi analitici presentati dalle strutture aderenti alla banca dati Nisan. ◆ Micro-costing: al di sopra dei metodi ci sono le filosofie, in sanità ce ne sono due: mettere al centro l’utente (micro-costing) e mettere al centro la spesa (gross-costing). ◆ Hrg (Healthcare resource groups): sistema in vigore in Gran Bretagna, Canada, Australia e nei Paesi scandinavi, che ingloba anche la tariffa ospedaliera Drg considerando l’intero percorso di diagnosi e cura tra ospedale e territorio. ◆ Activity based budgeting: sistema di budget che si basa sulle attività; ha come obiettivo di rendere coerenti i vincoli di spesa con le esigenze degli utenti. A monte bisogna conoscere i costi delle singole attività su prestazione (in servizi, per esempio diagnostica strumentale) o prodotto (in reparti, per esempio medicina generale).
Le più grandi banche dati sui costi standard
Australia:
Independent hospital pricing authority, raggruppa tutti gli ospedali australiani (www.ihpa.gov.au).
Canada:
Canadian institute for health information, la più grande banca dati sanitaria del mondo (www.cihi.ca).
sapere per quali pazienti si fanno questi esami
e non richiede spiegamento di personale né
e com’è finita». «A quel punto», aggiunge Pa-
costi eccessivi», dice Lagostena. Da questa
sdera, «è più facile scoprire i processi in cui vi
base si può partire per riallocare le risorse tra
sono “ridondanze” da ridurre per destinare le
le aziende di una singola regione. «Un pro-
risorse a un’attività da valorizzare. Così si ridi-
gresso auspicabile, dal momento che i no-
Gran Bretagna:
stribuiscono risorse senza tagliare prestazioni.
stri dati dicono che i costi sostenuti per una
Healthcare financial management
In uno stato sociale il taglio di un servizio può
prestazione superano mediamente le tariffe.
association, utilizza il sistema Hrg
essere una sconfitta, mentre la ricerca dell’ef-
Per un euro incassato ne escono 1,3». Segno
contando anche i costi per presta-
che i Drg sono superati? «I Diagnosis related
zioni sostenute sul territorio (www.
groups, nati negli Usa 25 anni fa, sono tariffe
hfma.org.uk).
ficienza si rivela l’antidoto».
I disagi del sistema Italia
che aggregano quantità teoriche di risorse
I dati Nisan scoprono alcune peculiarità italia-
occorrenti per una prestazione e classificano
ne: per esempio, un terzo dei costi sostenuti
le prestazioni in base ai valori complessivi di
dalle aziende Ssn non si rivolge al servizio ma
questi aggregati, ma senza particolare sensi-
nasce e muore per la loro organizzazione, che
bilità per la difficoltà clinica maggiore o mino-
a seconda delle realtà assorbe dal 18 al 40 per
re di alcuni interventi, o per gli scostamenti nei
Stati Uniti:
cento delle risorse.
costi da paziente a paziente per una stessa
Health economics resource center,
Un’altra scoperta da indagare sta nella mag-
prestazione. Un intervento per una varice fi-
banca dati dei veterani delle basi Usa
giore adesione alle tecniche di analisi di costo
nisce per valere metà di un intervento per tu-
in tutto il mondo, comprende anche
da parte di aziende che godono di direttori
more al colon». E nel Drg italiano, poi, le spese
le loro famiglie (www.herc.research.
generali più stabili. «Dove c’è meno conti-
storiche sostenute rientrano in qualche mo-
va.gov).
nuità e si lega la permanenza del manager a
do dalla finestra. «E qualcuno poi dice che i
risultati di breve respiro si potrebbe finire, per
costi standard non esistono. Un nonsenso»,
Tutte e quattro le strutture citate
assurdo, con lo spendere di più. Al contrario, la
sottolinea Pasdera, «che all’Italia è costato di
sono anche le strutture che hanno
complessa analisi dei costi standard, una vol-
essere uno dei pochi Paesi al mondo a deter-
stabilito nei loro manuali le regole
ta che diventa un metodo di calcolo quotidia-
minare le risorse per la sanità pubblica senza
dell’Hospital patient costing.
no, consente di allinearsi a parametri virtuosi
tener conto del costo standard». 8 marzo 2014
Parliamone Tra noi
CURASEPT
速
9 marzo 2014
Primo piano Intervista
Uno sguardo oltre Tevere
Viaggio all’interno della Farmacia Vaticana, dove transitano ogni giorno fino a duemila persone di Sergio Meda
Il direttore della Farmacia Vaticana Rafael Cenizo
Tre soli direttori nel Novecento L’incarico di istituire una farmacia in Vaticano venne affidato dal
l’incarico fu affidato a fra Diodato Camurani che nel 1894 fu rileva-
cardinale Antonelli, su invito di Papa Pio IX, a padre Giovanni Alfieri,
to da fra Prosdocimo Bianchini. Nel 1905 subentrò padre Narciso
priore generale dell’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio (Fa-
Durchschein, direttore sino al 1956, poi fra Fabian Hynes, in carica
tebenefratelli) il 2 marzo 1874. Padre Alfieri stabilì che fra Eusebio
sino al 2008. In pratica nel Novecento si sono avvicendati tre soli
Frommer, religioso dei Fatebenefratelli, di nazionalità tedesca,
direttori. Negli anni più recenti due soltanto: nel biennio 2008-2009
praticante farmacista presso l’Ospedale dell’Isola Tiberina, fosse la
fra Joseph Kattackal, cui è subentrato fra Rafael Cenizo, che regge le
persona adatta a occuparsene e lo nominò direttore. La logica di
sorti della farmacia da poco più di cinque anni. Nel 1917, per dotarla
allora era quella di mantenere in un locale non ampio una riserva di
di locali più adeguati, la Farmacia Vaticana fu trasferita a pochi passi
medicinali per il Papa e i cardinali. Nel 1892 in Vaticano si insediò in
dall’ingresso della Via di Sant’anna; poi, nel 1929, l’anno dei Patti La-
forma stabile la prima comunità dei Fatebenefratelli e la farmacia fu
teranensi, a Palazzo del Belvedere, dove si trova tuttora. Successive
aperta sotto il portico del cortile di San Damaso. Nella nuova sede
migliorie e ampliamenti si sono avuti nel 1964 e nel 1987.
10 marzo 2014
Primo piano Intervista
C
hi abita a Roma o lavora nella Capitale può esserne geloso, la ritiene un’ottima opportunità, in qualche caso un privilegio. Per molti romani è un presidio sa-
nitario come altri, magari più ampio e meglio rifornito. Parecchi farmacisti, nella Capitale e altrove, non la vedono di buon occhio, qualcuno la taccia di “concorrenza sleale”, ma l’addebito non regge perché la Farmacia Vaticana fa riferimento a uno Stato estero, con regole sue proprie e per una volta il Concordato che disciplina i rapporti fra lo Stato italiano e la Chiesa non entra in gioco. Certo, chi è abituato alla pianta organica in vigore in Italia può stupirsi apprendendo il dato numerico dei residenti in Vaticano (circa 2.000), di fatto molto simile al numero di coloro che ogni giorno frequentano la farmacia oltre Tevere: vi tran-
Da sinistra: Vito Marchese, responsabile medicinali non registrati in Italia, Francesco Monterosso, responsabile farmaci in circolazione in Italia, e Rafael Cenizo
sitano quotidianamente dalle 1.800 alle 2.000 persone, come a dire non meno di mezzo milione di “visitatori” in un anno. Per metà sono
di importanti ospedali in Spagna, retti dalla
all’interno delle Mura Leonine. «Di fatto la
clienti ben noti in quanto residenti in Vaticano
sua Congregazione, oltre alla direzione di un
farmacia è aperta di giorno e di notte, per
o lavoratori presso la Santa Sede (e loro fami-
grande Centro per i problemi dei disabili fisici
ogni singolo caso che richieda la disponibili-
liari, anch’essi opportunamente schedati), cui
e mentali. Al suo attivo, dagli anni in seminario
tà urgente di un farmaco». Frase, quest’ulti-
si aggiungono, per la metà residua, gli “stra-
che già da adolescente ne orientavano le pro-
ma, che chiarisce un gigantesco dubbio, dal
nieri”, soggetti loro pure al vaglio del corpo di
pensioni, «45 anni di servizio», nel senso più
momento che nel sito internet il calendario
guardia a Porta S. Anna, alle spalle di piazza
pieno del termine.
della Farmacia Vaticana annota la chiusura
San Pietro, non altro che la frontiera fra i due
La comunità in forza alla farmacia è compo-
ogni sabato pomeriggio e la domenica, oltre a
Stati. Da Via di Porta Angelica senza un docu-
sta da sette religiosi, inclusi due infermieri
lunghi periodi in occasione delle festività na-
mento d’identità e una prescrizione medica
professionali che prestano servizio presso
talizie e pasquali. «Vero tutto questo», dice il
relativa a uno o più farmaci da acquistare, lo
la Direzione sanità e Igiene (il ministero del-
direttore, «ma non riporta che siamo sempre
“straniero” non ha accesso in farmacia. Il ri-
la Salute Vaticano). I sette - due polacchi,
a disposizione, non solo per chi risiede in Va-
fiuto dei gendarmi vaticani è netto: «Nessuna
un vietnamita, un africano, un indiano e due
ticano, in caso di particolari urgenze interve-
deroga, nessuna eccezione».
spagnoli (di cui uno è il direttore) - alloggiano
niamo anche su singole necessità di privati».
La guida Nel nostro viaggio di conoscenza della Farmacia Vaticana ci accompagna fra Rafael Cenizo,
Il fondo assistenza sanitaria conta 12.000 assistiti
spagnolo dell’Ordine dei Fatebenefratelli, che
Dal 1952 lo Stato della Città del Vaticano ha una propria assicurazione sanitaria chia-
da cinque anni ne è il direttore, opportuna-
mata Fondo di assistenza sanitaria (Fas) che conta ben 12.000 assistiti. Il resto degli
mente coadiuvato da Francesco Monterosso e
acquirenti non ha rapporto diretto con il Vaticano ma si reca in farmacia per acqui-
Vito Marchese, farmacisti di vasta esperienza,
stare i medicinali senza dover corrispondere il ticket. Oltre ai farmaci in commercio
rispettivamente preposti ai medicinali in com-
in Italia la farmacia eroga anche i farmaci testati, approvati e autorizzati dall’Ema, in
mercio in Italia e a quelli non ancora registrati
vendita in altri parti del mondo ma non ancora in Italia. L’attuale assetto dell’Ordine dei
nel nostro Paese ma autorizzati dalla Agenzia
Fatebenefratelli (Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio) annota in tutto il mondo
europea dei farmaci, l’Ema. Fra Rafael tiene a
1.150 confratelli impegnati in 350 opere sociali; 4.500 collaboratori; 8.000 volontari;
precisare che è un «uomo di gestione», non a
800.000 persone assistite e 50.000 benefattori.
caso i suoi trascorsi lo vedono alla conduzione
11 marzo 2014
Primo piano Intervista
configurazione di un locale con arredi adeguati, ma quelli antichi - gli armadi del passato,
I preparati galenici
i vasi della tradizione - sono stati preservati e
In base alle antiche arti di preparazione
collocati altrove». Inevitabile pensare, per co-
dei frati la Farmacia Vaticana annota
sì tanti prodotti, all’automazione, ma questa è
svariati prodotti galenici (lozioni, pa-
stata esclusa da chi ne è normale sollecitato-
ste, pomate, tinture madri, eccetera)
re: «Non è stato possibile usare i robot perché
nonché liquori alle erbe (anice e chi-
i tempi di inoltro dei farmaci si dilaterebbero,
na) e acque profumate (di lavanda e di
creando inopportuni ingorghi». A disciplinare
colonia) elaborati sul posto seguendo
l’afflusso, in orario continuato - dalle 8.30 alle
le indicazioni storiche di fra Diodato
18.00, il sabato solo sino alle 13.00 - provvedo-
Camurani, uno dei più noti frati farma-
no i display alfanumerici che scandiscono i vari
cisti che operarono nel Novecento e
percorsi: il numerino collegato alla A è riservato
quelle tramandate nei secoli dai frati di
ai dipendenti del Vaticano e loro familiari, la C è
Fatebenefratelli.
per la dispensazione di farmaci e parafarmaci,
Il laboratorio galenico è stato rinnovato
agevolato in parte dalla lettera E (cassa veloce
di recente con apparecchiature all’a-
per chi ha due sole prescrizioni), mentre la F si
vanguardia. Particolarmente apprez-
destina a prelati e religiosi, nonché al ritiro delle
zati i saponi, proposti in sei fragranze
prenotazioni di farmaci non registrati in Italia.
diverse. Sono presenti anche prodotti
«Per le consegne di questi ultimi fuori Roma
omeopatici ma non nella versione in
è contemplato il solo corriere. Entro il 2015 la
globuli e grani. Le patologie più fre-
farmacia dividerà i suoi reparti di vendita tra-
quenti trattate sono: sindrome emor-
sferendo l’intera sezione cosmetica in un locale
roidale, artriti, artrosi, arteriosclerosi,
adiacente alla sede attuale».
tumori, patologie psicotiche, malattie dell’apparato digerente. Questi i farma-
Il giusto profitto
ci esteri più venduti: Hamolind (sindro-
Senza malizia, la Farmacia Vaticana evoca, in
me emorroidale), Bengay (muscoli),
apparenza, una sorta di “catena di montag-
Contractubex (cicatrici), Pantogar (ca-
gio” o di “supermercato del farmaco” in cui
duta capelli), Osteo-Bi-Flex (artico-
tutto sembra spersonalizzarsi, a partire dal
lazioni, cartilagini), Aspir Low, aspirina americana con protettore gastrico.
Le referenze
ruolo chiave, quello del farmacista consiglie-
Oltre 40.000 sono le referenze commercia-
re. Quando lo diciamo al direttore questi rea-
li della Farmacia Vaticana, cui provvedono
gisce con fermezza: «Non si faccia ingannare
quattro grandi grossisti, oltre agli ordini diretti
dalla folla in attesa, la consulenza al cliente è
con attenzione anche nel confronto continuo
con le aziende farmaceutiche. Referenze tutte
un nostro punto di forza, gli dedichiamo tutto
con i medici degli ospedali romani, con i quali
gestite da un personale che potrebbe, que-
il tempo che occorre per rimuovere dubbi e
interagiamo». La farmacia provvede dal lonta-
sto sì, muovere parecchie invidie: «Sono 70
incertezze. Non lasciamo quesiti inevasi, i con-
no 1874 alle forniture ospedaliere del San Gio-
gli addetti, di cui 16 laureati in Farmacia, oltre
sigli al banco riguardano sia i farmaci venduti in
vanni di Dio, nosocomio posto all’Isola Tiberina
a due infermieri al servizio del Papa e di chi
Italia sia quelli al momento presenti solo da noi.
e gestito dall’Ordine dei Fatebenefratelli, ma si
ne avesse necessità. Ogni turno prevede la
Spesso approfondiamo le ricerche farmaco-
raffronta anche con i docenti delle università
presenza in farmacia di diciotto persone, nei
logiche, d’intesa con la Direzione sanitaria del
capitoline. «Siamo aperti al mondo», segnala
vari ruoli, la gran parte alla vendita». Entrando
Vaticano rintracciamo le soluzioni e le comuni-
il direttore.
trovate la sezione estetica/cosmesi, segui-
chiamo telefonicamente al cliente. La clientela
Un ultimo quesito, le logiche economiche che
ta dall’ampio settore riservato ai farmaci, da
è fidelizzata, ci vive come un importante punto
sono alle spalle della Farmacia Vaticana: «Il
prescrizione e da banco. I locali della farmacia
di riferimento. Anche la possibilità di utilizza-
giusto profitto», risponde il direttore, «perché
si sviluppano su una superficie di 1.000 metri
re prodotti non reperibili in Italia è importante,
questo concorre alle necessità delle opere, in
quadrati, suddivisi in tre zone: vendita, uffi-
viste le cautele d’obbligo. Interazioni e reazioni
tutto il mondo. Intendo le opere religiose, assi-
ci amministrativi e magazzini. «I processi di
avverse, quelle che voi chiamate corretta-
stenziali, educative della Chiesa e le necessità
ammodernamento hanno portato all’attuale
mente farmacovigilanza, sono da noi gestite
di funzionamento del Vaticano».
12 marzo 2014
Primo piano Intervista
13 marzo 2014
Primo piano Mercato
Salute a 360 gradi Il consuntivo 2013 conferma la crescita del parafarmaco e rivela segnali positivi nel sell out di categorie importanti. La panoramica e il dettaglio dell’intero comparto di Chiara Fauda
C
ome già visto sul numero 3/2014
apparati (come colliri e siringhe intra-articolari);
del parafarmaco, hanno ottenuto performance
di Punto Effe, in un quadro com-
agli integratori per le esigenze più specifiche
positive che hanno controbilanciato la perdita di
plessivo di sostanziale stabilità,
(colesterolo, ossa, pressione, menopausa ec-
fatturato registrata nell’etico, contribuendo co-
nel mercato del parafarmaco si
cetera); a tutto l’ambito dei trattamenti per le
sì al pareggio in chiusura. Come abbiamo visto
osservano segnali positivi sia a
patologie della pelle e delle mucose, che inclu-
in dettaglio nel numero precedente, nel 2013 il
fatturato sia a pezzi. Oltre ai comparti tradizio-
de detergenti, disinfettanti, idratanti specifici e
parafarmaco rappresenta il 29,5 per cento del
nalmente più forti in quest’ambito (sanitari e
così via; agli alimenti speciali; agli omeopatici,
fatturato complessivo della farmacia (tabella
alimenti dietetici, in cui spiccano gli integratori)
solo per fare qualche esempio. Il consuma-
1), per un totale di 477.118 euro medi annui, e ha
ve ne sono altri (fitoterapia, omeopatia e ve-
tore da una parte conferma la percezione di
registrato un aumento del 3,4 per cento a valori
terinaria) in costante crescita che, per quanto
un maggior valore aggiunto dell’acquisto in
e del 6 a volumi.
non rappresentino ancora una quota preva-
farmacia per certi prodotti, dall’altra continua
lente del fatturato complessivo della farmacia,
a essere orientato ancora alla farmacia dall’a-
mostrano buone potenzialità.
bituale robusto driver del medico. Si tratta
Performance dei singoli mercati
Elena Folpini, responsabile della Divisione ricer-
quindi di un ambito con elevate opportunità,
Per quanto non si osservino segni negativi,
che di mercato di New Line, ci offre la sua inter-
strettamente legate al ruolo professionale del
all’interno del parafarmaco si riscontra etero-
pretazione dei dati. «I trend positivi, registrati
farmacista, da sviluppare, però, tenendo conto
geneità nei risultati, con alcuni sottocomparti
dalla farmacia proprio nell’ambito più commer-
anche delle leve di marketing proprie dell’ambi-
essenzialmente stabili mentre altri sono in più
ciale della propria attività», spiega, «possono
to commerciale. Leve che, se sfruttate appie-
netta crescita (tabella 2).
sorprendere se pensiamo al contesto generale,
no, possono potenziare le vendite, inducendo
sia di crisi sia di maggiore competizione. Dob-
l’effetto virtuoso di un aumento della redditività
Alimenti e dietetici
biamo tuttavia tenere presente che la maggior
complessiva».
Il gruppo di prodotti che rappresenta la fet-
parte dei parafarmaci è tuttora legata a un biso-
Al contrario di quanto accaduto nel 2012, anno
ta maggiore dell’ambito parafarmaco è quello
gno di salute ed è spesso trainata dal consiglio
in cui la crisi si era abbattuta indistintamente su
degli alimenti dietetici (152.228 euro medi per
professionale del farmacista e anche del medi-
tutti i comparti della farmacia, nel 2013 i pro-
farmacia, pari al 31,9 per cento del totale pa-
co. Pensiamo ai presidi per la protezione degli
dotti commerciali, e in particolare tutto l’ambito
rafarmaco) che registra nell’anno una crescita
14 marzo 2014
Primo piano Mercato
del 4,3 per cento a fatturato e rimane di fatto stabile a volumi (+0,6, tabella 3). Al suo interno
Giro d’affari della farmacia media italiana 2013
emergono gli integratori, che ne rappresentano la quota maggiore, e che riprendono buoni ritmi
Fatturato in euro
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
di crescita, dopo i risultati sempre positivi ma
GLOBALE
1.615.411
+0,9
100,0
+1,8
più contenuti del 2012, segnando un +6,3 per
ETICO
994.688
-0,2
61,6
+2,5
cento a fatturato e un +5,3 a pezzi. Nel mondo
COMMERCIALE
620.724
+2,9
38,4
+0,7
degli integratori alimentari si osserva una gran-
PARAFARMACO
477.118
+3,4
29,5
+1,6
de frammentazione di aziende: le prime dieci
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, gennaio - dicembre 2013
Tabella 1
detengono solo il 14,6 per cento dell’intero mercato. Focalizzandoci sui prodotti troviamo, tra le prime cinque referenze, segni positivi (attorno al +10 per cento a fatturato) per Armolipid plus
Giro d’affari parafarmaco 2013
20cpr, Enterolactis plus 20cps e Lactoflorene
Fatturato in euro
Δ% valore
PARAFARMACO
477.118
+3,4
100,0
+1,6
ALIMENTI E DIETETICI
152.228
+4,3
31,9
+0,6
81.548
+4,2
29,4
+2,5
79.114
-0,2
16,6
-0,6
52.414
+0,5
11,0
+2,3
17.336
+10,2
3,6
+6,9
OMEOPATIA
17.353
+5,3
3,6
+1,0
VETERINARIA
17.204
+5,9
3,6
+4,4
1.361
+2,0
0,3
-0,3
12fiale 10ml. Situazione pressoché stabile a fatturato (-0,4 per cento) e in lieve perdita a pezzi (-4,3) per gli alimenti speciali, dove si osserva un
SANITARI
lieve calo a fatturato per le prime tre aziende del
DERMOCOSMESI
mercato (Dr. Schar, Dieterba e Biaglut) e segni
IGIENE FITOTERAPIA
di crescita solo dalla quarta posizione in poi, dove si colloca Nutricia. I dietetici crescono anche nel 2013 (+4,7 per cento a fatturato), seppure a un ritmo rallentato rispetto a quanto registrato nel 2012. Infine, in calo anche quest’anno gli
ALTRO (materie prime,
ossigeno, enologia, editoria)
quota %
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, gennaio - dicembre 2013
Δ% pezzi
Tabella 2
alimenti per bambino, che rimangono stabili in quanto a quota sul comparto degli alimenti dietetici, ma perdono un 9,3 per cento a valori. I sanitari, che qui vengono considerati al netto
Alimenti dietetici 2013
dei prodotti in convenzione (tabella 4), rappresentano il 17,1 per cento del parafarmaco e
Fatturato in euro
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
ALIMENTI E DIETETICI
152.228
+4,3
100,0
+0,6
rato, a fronte di un incremento a pezzi del 2,5.
INTEGRATORI
121.455
+6,3
79,8
+5,3
In questo comparto il segno positivo registra-
ALIMENTI SPECIALI
15.941
-0,4
10,5
-2,3
DIETETICI
3.534
+4,7
2,3
+4,2
ALIMENTI BAMBINO
9.449
-9,3
6,2
-8,5
ALTRO (fini speciali, edulcoranti, caramelle, acque)
1.849
-4,0
1,2
-3,8
crescono nell’anno del +4,2 per cento a fattu-
to è determinato fondamentalmente dal +9,1 ottenuto dai presidi per la protezione degli apparati, che rappresentano la fetta maggiore del mercato (25.464 euro medi annui sugli 81.548 del totale sanitari). Tra le principali refe-
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, gennaio - dicembre 2013
renze di questo mercato segni particolarmen-
Tabella 3
te positivi per Hyalubrix sir 30mg/2ml 3PZ di Fidia Farmaceutici (+12,9 per cento), Systane
La dermocosmesi (tabella 5), considerata per
rappresentare nel 2013, così come nei due an-
ultra gocce oculari 10ml di Alcon Italia (+9,9)
alcuni anni un importante ammortizzatore
ni precedenti, circa il 5 per cento del fatturato
e Optive plus, soluzione oft 10ml di Allergan
dei risultati non positivi di altre categorie, ha
complessivo della farmacia media. Nei prin-
(+14,1). Crescono anche, seppure in misura mi-
ottenuto segni negativi nel 2012 che si so-
cipali ambiti della dermocosmesi osserviamo
nore, l’abbigliamento, i prodotti odontoiatrici e
no arrestati nel 2013, anno in cui il fatturato
tendenziale stabilità ovunque, specialmente
la categoria mista composta da ottica, casa e
si è mantenuto stabile (-0,2 per cento), così
nei sotto-comparti principali: trattamenti viso,
ambiente, accessori, mentre perdono i sotto-
come i pezzi venduti (-0,6). Il comparto, inol-
trattamento corpo e capelli, fatta eccezione
comparti di minori dimensioni (contraccezione,
tre, non ha modificato il proprio peso rispetto
per il +2,8 per cento dei prodotti per la pulizia
diagnostici, ortopedia).
all’attività totale della farmacia, continuando a
del visto e per il -8,3 dei prodotti per uomo.
15 marzo 2014
Primo piano Mercato
-6,1 per cento registrato nell’ambito dell’i-
Sanitari 2013
giene per il bambino. Fatturato in euro
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
100,0
+2,5
+9,1
31,2
+6,6
Fitoterapia, omeopatia, veterinaria
-1,1
20,1
-1,8
Passiamo ora ad analizzare fitoterapia, omeo-
9.078
-1,6
11,1
+4,3
patia e veterinaria che, per quanto rappresen-
ORTOPEDIA PUERICULTURA DIAGNOSTICI
4.542 4.235 4.346
-3,4 -6,4 -5,0
5,6 5,2 5,3
-5,9 -9,2 -1,7
tino ancora una quota di minoranza nel mondo
CONTRACCEZIONE
4.250
-7,7
5,2
-8,4
ABBIGLIAMENTO
3.370
+3,8
4,1
+4,4
ODONTOIATRICI
1.337
+2,3
1,6
-0,5
8.505
+4,6
10,4
+2,7
SANITARI (esclusi i prodotti in convenzione)
81.548
+4,2
PRESIDI PER LA PROTEZIONE DEGLI APPARATI
25.464
MEDICAZIONE
16.420
ELETTROMEDICALI
ALTRO (ottica,casa e ambiente,accessori)
del parafarmaco, con il loro 11 per cento, pari a un fatturato medio annuo complessivo di 51.893 euro, hanno sicuramente ottime potenzialità, come segnalano i buoni risultati ottenuti sia nell’anno sia in tutti i singoli mesi. La fitoterapia, con un fatturato medio di 17.336
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, gennaio - dicembre 2013
Tabella 4
euro annui, ha registrato un ottimo risultato sia a valori (+10,2 per cento) sia a volumi (+6,9). Ricordiamo che, in questa analisi, nella fitoterapia
Dermocosmesi 2013
sono inclusi tutti i prodotti la cui composizione Fatturato in euro
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
sia prevalentemente di origine vegetale, indi-
79.114
-0,2
100,0
-0,6
pendentemente da come siano stati registra-
27.463
+0,3
34,7
-1,6
ti (dispositivi, integratori botanicals e prodotti
PULIZIA VISO
4.129
+2,8
5,2
+2,8
erboristici). Il mercato così definito vede la
TRUCCO
5.987
+0,2
7,6
+3,0
leadership di Aboca, che ne detiene una quota
TRATTAMENTI CORPO
13.776
+0,6
17,4
+2,2
del 42 per cento, e che è cresciuta nell’anno del
CAPELLI
12.157
+0,0
15,4
+0,9
10,4 per cento a fatturato. Anche tutte le altre
452
-8,3
0,6
-4,3
imprese operanti nel settore hanno realizzato
SOLARI
8.334
-1,2
10,5
+0,4
trend molto positivi, a riprova delle potenzialità
ALTRO (mani, piedi, labbra)
6.816
-4,2
8,6
-5,9
del comparto. «L’analisi del ranking delle prin-
DERMOCOSMESI TRATTAMENTI VISO
UOMO
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, gennaio - dicembre 2013
Tabella 5
cipali referenze», dice Folpini, «rivela come i prodotti fitoterapici coprano un ampio spettro di bisogni, con diversi prodotti per la cura delle patologie invernali, coadiuvanti nel controllo del
Igiene 2013
peso, referenze per combattere l’acidità di stoFatturato in euro
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
maco o per risolvere i problemi intestinali, pro-
IGIENE TOTALE
52.414
+0,5
100,0
+2,3
biotici, colliri, solo per fare riferimento alle prime
IGIENE ORALE
18.725
+1,9
35,7
+3,0
venti referenze del mercato».
IGIENE INTIMA
8.507
+1,6
16,2
+2,8
L’omeopatia, il cui peso a fatturato è pari a
IGIENE CORPO
9.340
-0,7
17,8
+0,4
quello della fitoterapia (17.353 euro medi an-
IGIENE BAMBINO
8.553
-6,1
16,3
+1,2
nui), ha registrato nel 2013 una crescita del 5,3
ALTRO (depilazione, insettorepellenti, lozioni, creme curative)
7.290
+5,7
13,9
+3,7
per cento a fatturato e una sostanziale stabili-
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, gennaio - dicembre 2013
Tabella 6
tà a pezzi (+1,0), mostrando quindi una buona ripresa dopo il -2,4 per cento a fatturato del 2012 (rispetto al 2011). Anche in questo caso il
Igiene
qui le prime tre aziende, che ne detengono
mercato è abbastanza concentrato (tabella 8),
Anche l’igiene (tabella 6) registra un anda-
una quota del 50 per cento, ottengono ri-
con le due principali aziende, Laboratoires Boi-
mento stabile a fatturato (+0,5 per cento) e
sultati stabili o in crescita. Si registra un -0,7
ron e Guna, che ne detengono il 57,7 per cen-
in lieve crescita a pezzi (+2,3). Il suo compar-
per cento per Procter&Gamble, un +8,1 per
to, e generalmente in crescita, con trend stabili
to principale, quello dell’igiene orale, registra
Curaden e un +4,8 per GlaxoSmithKline C.H.
o positivi per tutte le principali aziende, anche
un +1,9 per cento a valori e un +3 a volumi e
Unico segno negativo nel mondo igiene è il
quelle con quote inferiori. «I trend di fitoterapia
16 marzo 2014
Con il patrocinio di
Primo piano Mercato Segreteria organizzativa
Fondazione Francesco Cannavò
io vado a
Per informazioni: Tel. 02 88184 368 eMail: farmacistapiu@lswr.it
L’assise annuale dei farmacisti italiani. Innovazione, sostenibilità, assistenza al paziente, cura, formazione: queste le parole chiave che caratterizzano la nuova manifestazione. Il Farmacista torna ad essere il protagonista di una manifestazione promossa da FOFI che mette al centro la professione. Il Comitato Scientifico, presieduto dal Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, vice presidente FOFI, ha definito un ricco programma di appuntamenti focalizzato sui temi di maggior interesse per il Farmacista.
www.Farmacistapiu.it 17 marzo 2014
FpIù01-2014
Roma paLazzo deI CongreSSI eUr 4|5|6| apRile 2014
Primo piano Mercato
Infine uno sguardo al mondo della veterinaria,
Graduatoria prodotti fitoterapia 2013
che porta nelle casse della farmacia lo stesso
Azienda
Fatturato in euro
FITOTERAPIA TOTALE
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
fatturato medio annuo dei due comparti appe-
17.336
+10,2
100,0
+6,9
na analizzati (17.204 euro). Si sono osservati
+31,5 +45,0 +19,0 +2,7 +3,1 +4,4 +26,0 +11,6
4,8 3,3 3,2 2,4 2,1 1,7 1,4 1,4
+27,6 +40,0 +15,1 +0,7 -0,3 +4,6 +23,8 +8,7
trend positivi durante tutto l’anno che si rias-
re nuovi clienti guidati, in primis, dall’esigenza
GRINTUSS PEDIATRIC SCIR 210G LIBRAMED FITOMAGRA 138CPR GRINTUSS ADULTI SCIROPPO 210G EMATONIL PLUS EMULSIONE GEL 50 SOLLIEVO BIO 90TAV LE DIECI ERBE 100TAV 40G ADIPROX FITOMAGRA CONC FLUI320 PROPOL2 EMF SPR FT 30ML
ABOCA
ABOCA
836 575 550 419 368 301 249 240
BIOANACID 24TAV
ABOCA
168
+2,7
1,0
+0,3
IMMUNOMIX PLUS SCIROPPO 210G
ABOCA
146
+8,9
0,8
+5,4
NO DOL 60CPS
ESI
145
+18,6
0,8
+21,0
THEISS ARNICA GEL FORTE 100ML
NATURWAREN
140
+16,5
0,8
+12,4
PROPOL2 EMF SPR NO ALCOOL 30ML ABOCA
127
+14,1
0,7
+11,0
ACUVIS GOCCE OCULARI 10F 0,5ML IMMUNOMIX PLUS 50OPR
122 119
+2,2 +18,6
0,7 0,7
+0,6 +15,0
ABOCA ABOCA BAYER ABOCA ESI ABOCA
PLANTA MEDICA ABOCA
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, gennaio - dicembre 2013
Tabella 7
sumono nel +5,9 per cento a fatturato e +4,4 a pezzi realizzati nel 2013 rispetto al 2012. Questo comparto, che mostra buone opportunità (nel 2012 il trend era stato del +1,6 per cento a valori e del +0,4 a volumi), merita sicuramente di essere sviluppato con attenzione: richiamadi cura dei propri animali domestici rappresenta un buon bacino potenziale anche per gli altri settori della farmacia. «Anche il 2013 non è stato un anno semplice per le famiglie italiane, che non hanno recuperato la perdita di reddito disponibile e di potere d’acquisto subita nel 2012 e che continuano quindi a tenere sotto controllo la spesa per consumi», conclude Folpini. «In questo contesto la farmacia, si-
Graduatoria aziende omeopatia 2013 Fatturato in euro
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
OMEOPATIA TOTALE
17.353
+5,3
100,0
+1,0
LABORATOIRES BOIRON GUNA CEMON I.M.O.IST.MED.OMEOPATICA LOACKER REMEDIA OTI WELEDA NAMED
5.680 4.337 1.238 1.189 1.119 643 504 471
+5,5 +8,2 +14,8 +8,6 +3,1 +0,6 +1,4 -2,0
32,7 25,0 7,1 6,9 6,5 3,7 2,9 2,7
-2,3 +4,2 +13,4 +4,2 +1,9 -2,8 -0,2 -3,6
curamente affaticata dalla generale perdita di redditività associata al minor valore del comparto etico, è riuscita a ottenere risultati stabili nel complesso e anche segni positivi, soprattutto in alcuni comparti del parafarmaco. In quest’ambito, soprattutto per i prodotti legati all’extrafarmaco, è sicuramente importante investire per recuperare marginalità, incrementando il valore dello scontrino attraverso
HOMEOPHARM
360
-3,6
2,1
-5,0
un mix di vendita che ne sfrutti le potenziali-
HERING
235
+14,8
1,4
+16,4
tà. A questo proposito è utile tenere in consi-
Fonte: Campione New Line, dati medi per farmacia, gennaio - dicembre 2013
Tabella 8
derazione che per la farmacia media italiana il valore della vendita combinata di farmaco e parafarmaco è superiore a quello relativo
e omeopatia rivelano una crescente attenzio-
alla vendita del solo farmaco, fatto che sot-
elaborazioni e dati a cura di new line ricerche di mercato
ne del consumatore verso il mondo dei pro-
tolinea le potenzialità di un buon mix di ven-
dotti naturali e verso la cura della persona nel
dita». Stiamo assistendo in buona sostanza a
I dati riportati nell’articolo si riferiscono alle vendite
suo insieme», dice Folpini. «I risultati positivi
un momento di cambiamento della domanda
rilevate su un campione di 4.500 farmacie, statistica-
mostrano che la farmacia riesce a risponde-
che richiede un’attenzione maggiore alla co-
mente rappresentativo del mercato italiano.
re bene a queste esigenze proprio perché si
noscenza del cliente e dei modi per soddisfa-
I valori nelle tabelle e nei grafici indicano la vendita
tratta di prodotti legati alla doppia dimensione
re le sue esigenze, sfruttando strumenti quali
media ponderata per farmacia. La suddivisione nelle
della cura - poco invasiva per le lievi patologie
l’analisi dei dati, le leve del marketing, oltre alla
principali categorie del farmaco e del parafarmaco è
- e della prevenzione, ambito in cui il farmacista
professionalità propria del farmacista. Questa
realizzata a partire dalla Banca Dati Federfarma e per-
“consulente della salute” può cogliere molte
sfida è importante, se non vitale, ma opportu-
fezionata attraverso uno studio continuo mirato alla
opportunità. Del resto la stabilità del numero
nità e segnali positivi ci sono.
costruzione di mercati omogenei per area terapeutica
di ingressi medi che abbiamo registrato negli
Un’analisi approfondita delle dinamiche lega-
e per bisogni di consumo.
ultimi anni non è altro che una conferma della
te agli ingressi in farmacia verrà pubblicata su
fiducia verso questo canale specializzato».
uno dei prossimi numeri di Punto Effe.
18 marzo 2014
Primo piano Mercato
CASSETTIERA AUTOMATICA PER FARMACIE 19 marzo 2014
Primo piano Attualità
L’obiezione di coscienza in farmacia L’aspetto normativo deve rispettare il sentimento personale e i convincimenti religiosi individuali ma senza ledere la libertà del paziente. Un convegno a Roma organizzato dall’Unione cattolica farmacisti italiani di Maurizio Bisozzi, farmacista
Q
uello dell’obiezione di co-
invitando personaggi di spicco della politica
la sua. Nei secoli successivi altri cattolici, anar-
scienza del farmacista è ar-
e delle professioni medica e farmaceutica.
chici, non violenti e liberi pensatori si trovarono
gomento delicato, scottante
Sbaglia di grosso chi reputa l’obiezione di co-
accomunati nel sacrificio della libertà, spesso
e di quotidiana attualità. Be-
scienza fenomeno sociale esploso nell’ultimo
della vita, per difendere il diritto di seguire il
ne ha fatto l’on Gian Luigi
secolo dello scorso millennio. In realtà il primo
proprio convincimento. Posizione sostenuta
Gigli, nella sua qualità di membro della Com-
“non voglio” fu gridato da San Massimiliano,
ai giorni d’oggi da don Milani, quando affer-
missione Affari sociali alla Camera, a ospitare
allo scadere del terzo secolo dopo Cristo, e il ri-
mava che bisogna «Avere il coraggio di dire
nella sala Aldo Moro un convegno sul tema,
fiuto di offendere un’altra vita umana gli costò
ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui
20 marzo 2014
Primo piano Attualità
l’obbedienza non è ormai più una virtù, ma la
Come predicava San Cipriano, vescovo di
assenza di contraddittorio sfuma l’occasione
più subdola delle tentazioni, che non credano
Cartagine e padre della Chiesa: «Il mon-
di un confronto costruttivo, per scivolare in-
di potersene far scudo né davanti agli uomini
do è bagnato di sangue fraterno: ecco che
vece nella improduttiva autoreferenzialità.
né davanti a Dio, che bisogna che si sentano
l’omicidio è crimine quando sono i singo-
Non è emerso un solo suggerimento su
ognuno l’unico responsabile di tutto».
li a commetterlo, ma diventa virtù quando è
come uscire dal cul de sac di conciliare il ri-
compiuto in nome dello Stato. L’impunità per
spetto della propria fede con il diritto del non
i delitti non l’assicura il motivo dell’innocenza,
credente, dall’altra parte del bancone, ad
Tornando al convegno nella sala Aldo Moro,
ma la grandezza della ferocia».
avere la sua confezione di anticoncezionali,
sotto lo sguardo accigliato del busto dedicato
Mentre i politici lasciavano il convegno alla spic-
regolarmente prescritta per motivi di salute
allo statista tragicamente scomparso, il mo-
ciolata, curiosamente chiamati da impellenti
e non di puro “svago”.
deratore ha lanciato i semi della discussione,
riunioni in commissioni varie e sbugiardando
Nessuno si è posto la storica domanda di John
accennando a una branca sanitaria nata negli
le statistiche che li indicano tra i più pigri e ne-
Stuart Mill «La mia libertà finisce dove inizia
ultimi decenni, la “medicina del desiderio” a
gligenti in Europa, la parola è passata ai tecnici.
quella degli altri?» Kant sosteneva di sì, ma in un
La medicina del desiderio
suo dire non sempre ossequiosa dei principi
contesto meno elementare e più articolato. Nello specifico è noto che, nel caso del me-
manda ai tecnici sull’esatta definizione della
Contraccettiva o abortiva?
pillola del giorno dopo, se cioè catalogabile tra
Dopo aver ricordato che tramite internet
assistenza sanitaria se manca un sostituto.
i contraccettivi o gli abortivi e infine stimolan-
è possibile accedere a prodotti puramente
Se a una donna non viene effettuata l’in-
do una riflessione sulla necessità di adeguare
abortivi come la pillola RU486 o al Cytotec e
terruzione di gravidanza, il medico rischia la
una normativa sulla dispensazione del far-
che in Italia le minorenni sono il 55 per cen-
radiazione dall’albo professionale, il licenzia-
maco, promulgata mentre Peppino Meazza
to delle utilizzatrici della pillola del giorno e di
mento e l’interessata può chiedere il risarci-
alzava nel cielo di Francia la Coppa del Mondo
queste solo il 20 per cento conosce i propri
mento del danno biologico.
di calcio: era il 1938.
giorni fertili, con sontuosa esposizione di dia-
Se ipotizziamo lo scenario di una farmacia
L’intervento dell’on. Piccoli Nardelli ha sottoli-
positive Bruno Mozzanega, della Clinica oste-
unica sede insulare o isolata in paesini iner-
neato il concetto di obiezione non solo come
trica e ginecologica dell’univarsità di Padova,
picati sui monti, esiste una disparità di trat-
forma di protezione individuale, ma come
ha sviscerato i concetti di modalità e tempi
tamento ricevuto dal paziente di quei luoghi,
momento istituzionale di formazione di una
del concepimento. Mentre sulle modalità le
rispetto al cittadino che non deve far altro che
coscienza critica, toccando poi il tasto della
posizioni possono essere varie, ma sostan-
cambiare farmacia?
puramente ippocratici. Ha poi posto la do-
dico obiettore, egli ha l’obbligo di prestare
dignità della figura del farmacista. Tasto ovviamente ripetutamente pigiato dall’on. collega Fabrizio Di Stefano, ricordando il dovere del farmacista come educatore sanitario e stretto filtro dei messaggi pubblicitari. Sulla negazione del nostro aspetto di puri bottegai si è espressa l’on. Paola Binetti, asserendo che l’aspetto normativo deve rispet-
Se ipotizziamo lo scenario di una farmacia unica sede insulare o isolata in paesini inerpicati sui monti, esiste una disparità di trattamento ricevuto dal paziente di quei luoghi, rispetto al cittadino che non deve far altro che cambiare farmacia?
tare il sentimento personale e i convincimenti religiosi individuali, lasciando quindi il farmacista libero di rifiutare, per esempio, la pillola del giorno dopo. Filo del discorso tessuto a segui-
zialmente convergenti sullo scopo, i tempi del
Queste le domande rimaste in bocca al con-
re dall’on. Eugenia Roccella, che non ha rispar-
concepimento dividono da sempre la comuni-
vitato di pietra, mentre il collega Piero Uroda,
miato un richiamo alla Fofi, a suo dire reticente
tà scientifica. La vita inizia al momento dell’in-
presidente della Unione cattolica farmacisti
al confronto su queste tematiche.
contro tra spermatozoo e ovulo o quando
italiani, concludeva i lavori sostenendo che
Fino a qui tutti gli interventi hanno posto sul
questo si annida nell’utero? Sembra accade-
il diritto all’obiezione di coscienza è sancito
banco degli imputati una normativa che di
mico, ma è il discrimine che rende la pillola del
dall’art 3 del Codice deontologico approvato
fatto obbliga il sanitario a rendersi partecipe
giorno dopo contraccettiva o abortiva.
dalla Fofi e la netta opposizione dei farmaci-
di atti contrari alla sua coscienza, per il solo
Se un’ombra ha velato il senso e il valore del
sti cattolici a una vita sessuale senza regole,
fatto che vengono commessi in nome del
convegno, è forse stata l’eccessiva concor-
tempi e modi che la rendano ricca di sviluppo
pubblico interesse.
dia di posizione da parte di tutti relatori, in
affettivo della persona.
21 marzo 2014
Primo piano Convegni
R
22 marzo 2014
Primo piano Convegni
L’
annuale appuntamento con il Corso evoluzione di Apoteca Natura riserva sempre incontri stimolanti e sorprese. Quest’anno è stato soprattutto l’intervento del diret-
tore generale Conad, la più grande organizzazione cooperativa di imprenditori indipendenti, a inchiodare alla sedia gli oltre 200 farmacisti presenti a Parma: Francesco Pugliese non ha infatti risparmiato dure critiche alla categoria, alcune peraltro condivisibili.
Siete agli anni Sessanta Francesco Pugliese è stato invitato alla convention per raccontare ai farmacisti cosa significa “posizionamento distintivo” di un’azienda di distribuzione ed è stato intervistato da Davide Pellegrini, docente di marketing integrato dell’università di Parma. Secondo gruppo nel mondo distributivo, con 3.000 punti vendita e 7,2 milioni di clienti, Conad rappresenta un modello di catena spesso citato anche dai farmacisti. La gestione dell’insegna avviene rigorosamente a livello centrale, con regole e controlli molto precisi e un adeguamento tassativo a determinati parametri, senza deroghe. Ci sono otto poli regionali di cooperative all’ingrosso che dialogano con il sistema centrale e la fidelizzazione negli acquisti dei singoli punti ven-
L’integrative pharmacy
dita è altissima: il 95 per cento della merce si compra dalle cooperative. Ci sono poi, a livello centrale, varie commissioni di soci per la definizione delle strategie in termini di assortimento, marketing, comunicazione, tutti gruppi di lavoro focalizzati su specifici obiettivi e molto operativi. «Non esiste sistema che funzioni senza regole precise e chiare e conseguenti premi e punizioni: si va dai cartellini gialli, che significano meno
Il provocatorio intervento del direttore generale di Conad e il percorso delle farmacie dalla multispecializzazione al centro salute focalizzato sui bisogni funzionali dei pazienti e sul consiglio. L’annuale convention Apoteca Natura a Parma di Laura Benfenati
risorse per il punto vendita a quelli rossi in cui si toglie l’insegna, ma che finora non si sono mai verificati», ha raccontato Pugliese. «I tre punti di forza di Conad sono rappresentati dal reparto freschi, dai prodotti a marca commerciale
Da sinistra Davide Pellegrini con Francesco Pugliese
23 marzo 2014
Primo piano Convegni
e dal fatto che in ogni singolo punto vendita
internazionali pronti a scendere in Italia e ad
mission dei farmacisti deve essere focalizzarsi
è sempre presente l’imprenditore. Nel com-
acquisire migliaia di farmacie. «Non siamo
sui bisogni funzionali, guidando i consumatori
mercio al dettaglio conta la cura appunto del
noi i vostri concorrenti: ci saranno al massimo
nel loro percorso di salute e non soltanto sfrut-
dettaglio, innanzitutto nella scelta dell’assor-
200 corner Conad, altri 200 Coop, non è que-
tando l’occasione di acquisto».
timento: che senso ha, per esempio, tenere
sto per voi il pericolo. Quanto impiegheranno
Non si vendono dunque in farmacia prodotti
sei lassativi e non soltanto due, scelti da noi e
i grandi gruppi a comprare le 1.000 comunali,
ma soluzioni e sono fondamentali un’accurata
con il miglior rapporto qualità-prezzo?».
appena sarà possibile? Datevi una mossa, noi
selezione dell’assortimento e un’ottimizzazio-
Pugliese ha ricordato che Conad gestisce 80
lo abbiamo fatto. Voi farmacisti, per difendere
ne degli spazi espositivi. Tutto questo richiede
parafarmacie, con un milione in media di fat-
un orticello che si sta sgretolando da solo, vi
però percorsi di formazione coerenti, che por-
siete sempre opposti alle liberalizzazioni, che
tino a protocolli di consiglio per esigenza, argo-
invece rappresentano uno stimolo a fare me-
mento caro ai farmacisti di Apoteca Natura, che
glio e a promuovere i cambiamenti, come è
da tempo li stanno sviluppando e seguendo.
accaduto nell’ambito del commercio».
«Un chiaro posizionamento sul mercato e
Massimo Mercati: la multispecializzazione per categorie merceologiche, con i cosiddetti “settori della salute” sarà sempre più difficile da sostenere economicamente in farmacia
un’identità precisa sono indispensabili», ha
specializzazione in salute
proseguito Mercati, «l’integrative pharmacy è
«La multispecializzazione per categorie mer-
focalizzata sui problemi e sulle persone, il su-
ceologiche - con i cosiddetti “settori della sa-
permarket della salute sui prodotti e sui prez-
lute” - sarà sempre più difficile da sostenere
zi». I format della farmacia vanno insomma
economicamente in farmacia», ha proseguito
dalla despecializzazione - etica tradizionale,
il padrone di casa, Massimo Mercati, ammini-
farmacia generalista - alla commerciale spe-
stratore unico di Apoteca Natura, «si fraziona-
cializzata e quindi alla multispecializzazione
no gli acquisti, c’è necessità di ampi spazi e di
con focus sui prodotti e al supermarket della
turato annuo e prezzi dei prodotti inferiori del
personale dedicato in ogni reparto, aumenta-
salute in cui la variabile chiave è il prezzo. «Il
25 per cento a quelli presenti delle farmacie.
no le scorte, i costi di back office e i margini si
ritorno è rappresentato invece dalla integrati-
La selezione dell’assortimento è chirurgica:
riducono». Inoltre, non si comunica un’identità
ve pharmacy, in cui ci si focalizza sui bisogni di
«Non lasciamo alle aziende, che certo non
chiara al consumatore e la farmacia diventa
salute e la variabile chiave è il consiglio» (figura
si occupano dei bisogni dei retailer, le leve
un supermarket della salute in cui la variabile
1), ha concluso Mercati. «La farmacia diventa
della vendita e dell’offerta. Si devono fare
fondamentale è soltanto il prezzo. «La strada
punto di riferimento sanitario grazie alla dispo-
scelte: creare un posizionamento distintivo
giusta è invece rappresentata dalla specializ-
nibilità sistematica di informazioni ai consuma-
è per le farmacie in questo momento l’unica
zazione in salute», ha proseguito Mercati, «la
tori su stili di vita e prevenzione primaria».
strada percorribile. La multispecializzazione è in realtà despecializzazione: basti pensare a come Decathlon e MediaWorld abbiano messo in seria crisi gli ipermercati». Pugliese ha concluso il suo intervento con la stoccata finale ai titolari: «Siete ancora al 1960 in termini di evoluzione del processo di retailing, giocate invece la vostra partita, create differenziazione, promuovete l’imprenditorialità tra i dipendenti, date loro incentivi personalizzati e non necessariamente monetari. E l’assortimento lo dovete decidere voi: l’imprenditore che entra in farmacia con il Sole
24 Ore sotto il braccio non conosce la sua impresa e i suoi collaboratori». Pugliese ha sottolineato che l’attuale legislazione non reggerà e a breve sarà ineluttabile l’entrata del capitale nella proprietà delle farmacie e quindi la nascita delle catene: ci sono gruppi
Fonte: Apoteca Natura
Figura 1 24 marzo 2014
Primo piano Convegni
25 marzo 2014
Primo piano Convegni
Gli indicatori di performance L’università di Parma ha creato con Apoteca Natura i key performance indicators, che forniscono una radiografia perfetta della farmacia. Analizzando, per esempio, i dati delle 34 far-
Più aumenta l’indice di specializzazione della farmacia, più aumentano sia il valore dello scontrino medio commerciale sia la capacità di fare vendite complementari e il valore medio dei singoli pezzi
macie i cui titolari hanno partecipato al master organizzato da Apoteca Natura in collaborazione con l’università, si è visto che più aumenta l’indice di specializzazione della farmacia, più
promozioni in farmacia, invece, spesso non uti-
passo fondamentale che deve essere fatto
aumentano sia il valore dello scontrino medio
lizza in modo evoluto la leva prezzo». C’è anco-
con comportamenti coerenti, con l’obiettivo di
commerciale - fino a 24-25 euro - sia la ca-
ra tanto da imparare insomma, prima di partire
rafforzare e migliorare le prestazioni individuali
pacità di fare vendite complementari e il valore
lancia in resta, imitando in modo maldestro la
e di gruppo. In farmacia ci deve essere una co-
medio dei singoli pezzi.
Gdo con grandi superfici “despecializzate”.
municazione costante con il personale, tempo
Gli indicatori di performance sono molti e van-
Un altro parametro valutato nelle 34 farma-
specifico dedicato ai feedback e un sistema
no dall’indice di specializzazione al numero di
cie è quello del tempo di front office: «I minuti
meritocratico che lo sia realmente, con incen-
referenze trattate, dalle promozioni al traffico, ai
dedicati al cliente in alcuni casi si traducono in
tivi adeguati, singoli o di gruppo, parametrati su
margini, ai secondi di front office del persona-
marginalità e in altri no: non si può trascurare il
sell out generale oppure sulla media scontrino,
le per scontrino, all’incidenza del commerciale
fatto che un minuto di un collaboratore costa
in base al numero di servizi erogati o anche
sul fatturato complessivo, ai servizi, al prezzo,
0,45 euro; in alcuni casi abbiano visto che so-
della formazione effettuata. L’ultimo giorno
al valore dello scontrino medio, alle scorte, alle
no stati dedicati al cliente al banco 8,4 minuti,
di convention i farmacisti sono stati divisi in
vendite per metro quadrato (figura 2).
davvero troppi».
gruppi da sei, con uno nel ruolo del titolare e gli
«Ci sono farmacie piccole che non rinunciano
Pellegrini ha precisato che non è in alcun mo-
altri dei collaboratori e si sono confrontati su un
ad avere gli stessi assortimenti delle grandi»,
do possibile generalizzare e che è necessario
caso concreto, hanno lavorato per trovare i kpi
ha spiegato Davide Pellegrini, «ce ne sono al-
in ogni farmacia - e ognuna è diversa dall’al-
fondamentali, sviluppare il protocollo di consi-
cune in cui c’è molto traffico, un numero di pezzi
tra - definire gli indicatori di performance per
glio sull’esigenza lassativi, fare un piano di for-
elevato per scontrino e poco servizio, alto indi-
introdurre processi di miglioramento: «Quanto
mazione e incentivazione e illustrarlo.
ce di specializzazione ma troppe promozioni e
siete, per esempio, realmente pronti a gestire
Insomma, il passaggio dal supermarket del-
quindi margini bassi. Ricordiamoci che in realtà
i vostri collaboratori? Dovete porvi obiettivi
la salute all’integrative pharmacy richiede
come Conad le promozioni non sono genera-
comportamentali, di processo ed economici».
obiettivi chiari e un percorso complesso e
lizzate: nei prodotti non in promo, quelli “fuori
E per puntare sulla specializzazione e sul
condiviso con la squadra. La professionalità
volantino” si tengono prezzi molto alti. Chi fa
consiglio, il coinvolgimento della squadra è un
al centro, innanzitutto, la consapevolezza del proprio posizionamento strategico, del tutto personale, che consentirà alla farmacia di rimanere punto di riferimento indispensabile nell’ambito della filiera della salute. Il futuro insomma è la clinical pharmacy, sono i centri salute, ben lontani dai supermercati. Che però, come è emerso dall’intervento di Franceco Pugliese, non devono essere visti come il nemico assoluto: più che criticarli e offendersi per le parole del direttore generale Conad, oggi i titolari dotrebbero fare tesoro di alcune strategie e modalità operative della Gdo. Perché se alcuni colleghi farmacisti presenti a Parma ci hanno detto: «Sì, però, i singoli imprenditori Conad non sono più imprenditori», altri alle parole di Pugliese hanno sussurrato:
Fonte: Apoteca Natura
Figura 2 26 marzo 2014
«Ha ragione su tutta la linea».
Primo piano Convegni
eglab.it
Anche i farmaci generici hanno un nome. EG ®
Anche i farmaci generici equivalenti hanno un nome: EG®, da sempre, garanzia di sicurezza e qualità. Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci di marca e più attenzione al prezzo. Quando scelgo un generico, chiedo EG ® 27 marzo 2014
Primo piano Galenica
Il preparato magistrale I galenici sono prima di tutto un servizio sociale per i cittadino, ci racconta Cosimo Violante, tra i soci fondatori di Sifap e consigliere della Società . E rappresentano un’opportunità professionale importante per i farmacisti di Claudio Buono
28 marzo 2014
Primo piano Galenica
I
ntroduciamo una nuova rubrica di gale-
Tanto per cominciare, ricordiamo cosa può
nica sulla rivista, dedicando particolare
in questo momento essere preparato in
attenzione al ruolo di preparatore ma-
farmacia.
gistrale, un aspetto fondamentale della
Il decreto legislativo 219/06 definisce e distin-
professione del farmacista le cui poten-
gue in modo chiaro ciò che può essere allesti-
zialità di sviluppo, ci sembra di capire, sono
to in farmacia, cioè quello che genericamente
ancora poco conosciute. Per fare un po’ di
viene definito “farmaco galenico”. Il preparato
chiarezza su questo tema, abbiamo deciso
magistrale è un medicinale preparato in far-
di parlarne con un vero esperto in mate-
macia in base a una prescrizione medica de-
ria, Cosimo Violante, farmacista consulente
stinata a un determinato paziente, mentre il
nonché socio fondatore e attualmente con-
preparato officinale è un medicinale preparato
sigliere della Società italiana farmacisti pre-
in farmacia in base alle indicazioni di una Far-
paratori (Sifap).
macopea dell’Unione europea e destinato a
Esiste in realtà una terza categoria di prodotti che può essere allestita in farmacia senza alcuna autorizzazione aggiuntiva: i preparati salutistici, vale a dire prodotti ottenuti da piante, che non possono vantare proprietà terapeutiche
essere fornito direttamente ai pazienti che si servono di tale farmacia. Esiste in realtà una terza categoria di prodotti che può essere
definizioni. Tanto per chiarire, il preparato gale-
preparata in farmacia senza alcuna autorizza-
nico non è un prodotto finito, quindi può essere
zione aggiuntiva: mi riferisco ai preparati saluti-
allestito in farmacia utilizzando principi attivi di
stici, vale a dire prodotti ottenuti da piante, che
diversa natura (naturale, di sintesi o altro), ma
non possono vantare proprietà terapeutiche.
viene approntato estemporaneamente per un singolo paziente.
Quali forme farmaceutiche si possono allestire in farmacia, e in che natura e quantità?
Per quali patologie si ricorre ai preparati ma-
Direi che tra le numerose forme farmaceuti-
gistrali e quanto è frequente la loro richiesta?
che, le più diffuse sono capsule, compresse,
Più che parlare di patologie, le risponderei che
polveri per uso orale o topico, preparazioni
tutti i medici possono ricorrere ai preparati
liquide per uso orale o per applicazione cuta-
magistrali ma questo dovrebbe avvenire solo
nea, preparazioni semisolide topiche, suppo-
ed esclusivamente quando non esiste un far-
ste o preparazioni per uso vaginale.
maco analogo in commercio.
Natura e quantità della preparazioni allestite da una farmacia dipendono dalle attrezzature
Come si giustifica, oggi, la preparazione di far-
a disposizione, dalla specializzazione del per-
maci ad hoc, a maggior ragione in un mercato
sonale ma soprattutto dalle richieste ricevu-
come l’attuale, capace di fornire la risposta
te. Non sono molte, per esempio, le farmacie
adeguata per ogni esigenza?
che allestiscono preparati sterili. Questi, infatti,
La preparazione magistrale trova la sua base
richiedono un investimento in locali, attrezza-
razionale nell’assicurare al paziente la possi-
ture e formazione del personale che rischia
bilità di ottenere un medicinale che non è di-
di diventare poco remunerativo se non giu-
sponibile sul mercato come prodotto di origine
stificato da un consistente numero di ricette
industriale. Perciò, il preparato magistrale non
di tali prodotti. Al titolare di farmacia spetta
deve essere una copia di un prodotto già esi-
quindi una scelta, che è anche di carattere
stente, in quanto perderebbe ogni significato.
imprenditoriale.
In tal senso, direi che spesso rappresenta un servizio sociale per il cittadino e non un van-
Molti clienti scambiano i galenici con i farmaci
taggio economico per il farmacista.
naturali o omeopatici di tipo fitoterapico, allestiti a livello industriale o dal farmacista stes-
Portiamo degli esempi pratici…
so. Possiamo fare gli opportuni distinguo?
In sintesi, si ricorre ai preparati magistrali in
Credo che la confusione sia generata dalla
caso di personalizzazione del dosaggio, quan-
scarsa conoscenza dei prodotti e delle loro
do, cioè, quest’ultimo deve essere variato nel
29 marzo 2014
Primo piano Galenica
Mi auguro che in futuro, in casi eccezionali e urgenti, e quindi senza che tutto ciò diventi una consuetudine, possa essere contemplata la possibilità, per il farmacista, di allestire un preparato magistrale senza ricetta medica
ciò diventi una consuetudine, possa essere contemplata la possibilità, per il farmacista, di allestire un preparato magistrale senza ricetta
Cosimo Violante in un laboratorio galenico
medica, così come avviene in alcuni casi per le specialità medicinali. tempo o stabilito ad hoc per ogni paziente (in
mentre quelli officinali la Farmacopea ufficiale,
funzione dell’età, del peso, della tolleranza in-
come previsto dalla normativa comunitaria.
I farmaci galenici sono mutuabili?
dividuale…); in caso di farmaci “orfani” (quelli
Per entrambi, comunque, l’autorizzazione alla
È difficile rispondere oggi a questa domanda,
cioè che non vengono prodotti o immessi sul
produzione è insita nella concessione all’aper-
anche perché la rimborsabilità delle prepa-
mercato a causa della domanda insufficien-
tura della farmacia, che deve essere necessa-
razioni, così come dei farmaci, può variare da
te a coprire i costi di produzione e fornitura) o
riamente provvista di un laboratorio.
Regione a Regione. Tanto per dire, in Trentino
“instabili” (quando l’instabilità chimica o fisica
esiste un prontuario galenico e molte prepara-
di un principio attivo non consente di produrre
Tutte le farmacie sono attrezzate per sod-
zioni sono rimborsabili, cosa che invece in Sicilia
industrialmente un medicinale che lo contenga,
disfare un cliente che si presenta con una ri-
avviene soltanto per alcune tipologie di prepa-
per via dei tempi legati alla commercializzazio-
chiesta del medico per un galenico?
rati, mentre in altre Regioni, come la Lombardia
ne); se si vuole modificare la forma farmaceu-
Teoricamente tutte le farmacie, sia territoria-
per esempio, i pazienti affetti da patologie rare
tica (sciroppo anziché capsule, per esempio) o
li sia ospedaliere, possono allestire preparati
possono godere dell’esenzione totale.
gli eccipienti di un farmaco (in caso di allergie e
galenici, ma solo alcune si sono specializzate
intolleranze); per realizzare placebo o sacche
nelle preparazioni più complesse, mentre nella
Come se ne determina il prezzo?
personalizzate per la nutrizione artificiale.
maggior parte dei casi vengono approntate le
Nel caso del magistrale è stata applicata per an-
forme farmaceutiche più semplici, come so-
ni la tariffa nazionale dei medicinali, dalla quale è
Parliamo di sicurezza dei galenici in farmacia.
luzioni o creme. Vorrei sottolineare, però, che
possibile evincere un prezzo determinato per
Dopo l’introduzione in Farmacopea delle Nor-
tutto ciò non penalizza il servizio al cittadino
l’onorario professionale che compete al far-
me di Buona preparazione (NBP), linee guida a
in quanto, come si legge nelle Nbp, le farma-
macista, e calcolare il costo delle materie prime
cui il farmacista deve attenersi nell’allestimen-
cie che non eseguono preparazioni magistrali
secondo alcune semplici regole, a partire dal
to di un preparato galenico, al fine di ottenere
sono tenute a segnalare al paziente quella più
prezzo di acquisto della sostanza. Alcuni auto-
un medicinale della qualità richiesta, suppor-
vicina, in grado di allestire il prodotto richiesto.
revoli colleghi sostengono che, dopo la liberaliz-
to imprescindibile all’efficacia e alla sicurezza
zazione degli onorari del governo Monti, anche
della terapia, si può affermare con sicurezza
Sempre a proposito di prescrizione medica, è
la tariffa così come la conosciamo noi, possa
che i galenici in farmacia siano efficaci e sicuri
questa una condizione imprescindibile per la
essere superata a favore di un prezzo libero.
quanto i medicinali prodotti nelle industrie.
preparazione del prodotto o, in via ecceziona-
Personalmente, auspicherei che fosse fatta fi-
le, è consentito allestire un preparato magi-
nalmente chiarezza in merito. Posso dirle però,
Devono sottostare alle stesse autorizzazioni
strale anche senza ricetta? Se sì, in quali casi?
con certezza, che per quanto riguarda i prodotti
imposte all’industria farmaceutica?
Al momento serve la prescrizione del medico,
officinali o i cosiddetti “salutistici” a base di erbe,
No, i preparati magistrali prevedono come
senza eccezioni. Mi auguro che in futuro, in casi
il prezzo è già libero e questo favorisce il farma-
fonte di legittimazione la ricetta del medico,
eccezionali e urgenti, e quindi senza che tutto
cista, che può stabilire il ricarico che preferisce.
30 marzo 2014
Primo piano Galenica
31 marzo 2014
ECM Il diabete mellito
Terapia non farmacologica del diabete Abstract Nel paziente diabetico la terapia dietetica, da sola o integrata con quella farmacologica, ha come scopo principale l’ottimizzazione del controllo glicemico; in secondo luogo, la dieta, con le sue capacità pleiotropiche, mira al miglioramento degli eventuali fattori di rischio cardiovascolare (obesità, dislipidemia, ipertensione arteriosa) che si associano frequentemente alla patologia diabetica. Inoltre, soprattutto nel paziente diabetico tipo 1, particolare attenzione va rivolta a strategie nutrizionali e comportamentali per la prevenzione dei fenomeni di ipoglicemia, che possono essere talvolta fatali
Gabriele Riccardi, Claudia Vetrani Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia Università Federico II, Napoli
Autocontrollo glicemico
Esercizio fisico
Il termine autocontrollo glicemico si riferisce al monitoraggio della glicemia capillare, mediante glucometro, e all’interpretazione dei risultati glicemici e i conseguenti interventi terapeutici per migliorarli. Numerose evidenze scientifiche hanno mostrato che l’autocontrollo glicemico è una componente rilevante nella gestione della malattia diabetica sia per ottenere un buon controllo metabolico sia per prevenire l’ipoglicemia nel diabete mellito tipo 1. Inoltre, rappresenta la modalità più efficace per il controllo dell’iperglicemia post prandiale e, quindi, per l’adozione della terapia più idonea e personalizzata del singolo paziente. Molti pazienti che utilizzano l’autocontrollo trovano notevoli benefici fra i quali la riduzione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c), identificazione e riduzione dei fenomeni ipoglicemici, maggiore flessibilità nello stile di vita, rinforzo delle capacità di autogestione. Nelle nuove raccomandazioni redatte dall’Associazione Medici Diabetologici e la Società Italiana di Diabetologia (AMD-SID) per l’autocontrollo della glicemia nel paziente diabetico, si raccomanda ai soggetti erogatori/ distributori (farmacie private, servizi farmaceutici ASL) di non sostituire il glucometro indicato dallo specialista prescrittore. La sostituzione dello strumento di misurazione, da parte di personale non specializzato per la formazione del paziente all’impiego di un altro prodotto, può essere fonte di rischio per il paziente.
L’incremento dell’attività fisica è importante sia per facilitare la perdita di peso sia per prevenire il recupero del peso perso. Inoltre, numerose evidenze scientifiche hanno mostrato che l’esercizio fisico aerobico e di resistenza incrementa l’attività insulinica, assicurando un migliore compenso glicemico, e migliora la lipemia e la pressione arteriosa, che rappresentano i principali fattori di rischio cardiovascolare. Pertanto, il livello minimo di esercizio fisico da consigliare a un paziente diabetico è di 30-60 minuti di attività fisica moderata per almeno cinque giorni la settimana. Tuttavia, devono essere prese precauzioni per evitare crisi ipoglicemiche in pazienti in terapia insulinica o con sulfaniluree. Prima dell’attività fisica è opportuno assumere un supplemento di carboidrati che dipende dalla glicemia di partenza del soggetto e dall’intensità dello sforzo fisico.
Dieta Secondo le recenti linee guida dell’European Association for the Study of Diabetes (EASD) la terapia nutrizionale per il paziente diabetico deve essere meno prescrittiva rispetto al passato. Inoltre, in base alle evidenze scientifiche, a oggi non è stato ancora identificato il modello alimentare più efficace per la gestione della patologia diabetica e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari; pertanto, restano valide le raccomandazioni per una sana alimentazione rivolte alla popolazione generale.
32 marzo 2014
ECM Il diabete mellito
In particolare, la dieta deve avere le seguenti caratteristiche: a) deve fornire un apporto energetico tale da mantenere il peso corporeo nei range ottimali e ridurlo nei soggetti in sovrappeso/obesi; b) deve assicurare la presenza di tutti i nutrienti nelle quantità adeguate; c) deve essere facilmente realizzabile e quanto più simile alle abitudini di vita del paziente, dal momento che deve essere seguita per tutta la vita. Le raccomandazioni principali riguardanti sia l’apporto calorico sia la composizione della dieta vengono riportate nella tabella 1. L’apporto calorico deve essere adeguato all’età, al sesso, all’indice di massa corporea e al livello di attività fisica del paziente. La maggior parte dei soggetti con diabete tipo 2 (circa l’80 per cento) e molti di quelli affetti da diabete tipo 1 (circa il 30 per cento) sono in sovrappeso; pertanto, quando si presenta questa condizione, l’introito energetico della dieta deve essere ridotto al fine di ottenere una significativa riduzione ponderale. In genere, nei pazienti in cui l’eccesso ponderale è moderato (indice di massa corporea inferiore a 30) è sufficiente consigliare di ridurre il consumo di alimenti “voluttuari” a elevato contenuto energetico (dolci, formaggi, bevande zuccherate, carni grasse) al fine di contenere l’energia complessiva della dieta entro le 1.200-1.500Kcal. In figura 1 sono fornite alcune indicazione pratiche per ridurre l’introito calorico di circa 300 calorie. Nel caso in cui si presenti forte obesità è consigliabile seguire un regime ipocalorico più spinto o ricorrere a terapia farmacologica o addirittura consigliare al paziente di sottoporsi a chirurgia bariatrica. Ovviamente la decisione terapeutica in questi casi deve essere affidata allo specialista diabetologo. Il paziente diabetico presenta un rischio cardiovascolare aumentato e, pertanto, l’apporto di acidi grassi saturi e trans deve essere limitato al 10 per cento e all’1 per cento delle calorie totali ingerite, rispettivamente. La quota di grassi totali non deve essere superiore al 35 per cento delle calorie totali e deve essere rappresentata in larga parte dagli acidi grassi monoinsaturi
Esempi di alimenti da eliminare dalla dieta abituale per ridurre l’introito energetico di circa 300 calorie
Quantità
Grassi (% /kcal totali) - Acidi grassi saturi (% /kcal totali) - Acidi grassi monoinsaturi (% /kcal totali) - Acidi grassi polinsaturi (% /kcal totali) - Acidi grassi polinsaturi n-3 (% /kcal totali)
30-35 < 10 (< 8 se LDL-colesterolo elevato) 10-20 < 10 2-3 porzioni di pesce/settimana e vegetali ricchi in n-3 <1 ≤ 300 45-60 < 50 > 20 10-20
- Acidi grassi trans (% /kcal totali) Colesterolo (mg/die) Carboidrati (% /kcal totali) - Zuccheri (g/die) Fibre (g/1000 kcal/die) Proteine (% /kcal totali) Alcol (g/die)
≤ 10 nelle donne ≤ 20 nelle donne
Sale(g/die)
<6
60 g di cioccolata
70 g di insaccati
Un gelato
80 g di formaggio
Una fetta di torta farcita
Una salsiccia
3 cucchiai di olio
Una busta di patatine
3 bicchieri di vino
Figura 1
(20 per cento delle calorie totali). L’apporto degli acidi grassi polinsaturi deve mantenersi entro il 10 per cento delle calorie totali; deve essere consigliato il consumo di pesce, preferibilmente “pesce azzurro”, e vegetali ricchi in acidi grassi n-3 per assicurare un adeguato apporto di tali acidi grassi. Per quanto riguarda il colesterolo, è opportuno limitare il consumo degli alimenti che ne sono particolarmente ricchi (uova, frattaglie, condimenti animali, crostacei e formaggi) per non superare i 300 mg al giorno. I carboidrati devono rappresentare il 45-60 per cento delle calorie totali. La quantità, la fonte e la distribuzione durante la giornata devono facilitare quanto più possibile un costante controllo della glicemia. A tal fine sono da preferire alimenti che inducono una bassa risposta glicemica, come legumi, frutta e verdura che sono ricchi in fibra, soprattutto solubile. La fibra, grazie alla sua struttura chimico-fisica, rallenta la digestione dei carboidrati causando un minore aumento della glicemia nel periodo post prandiale e un rischio minore di ipoglicemia lontano dai pasti. L’apporto di fibra alimentare raccomandato è di circa 20g per 1.000 kcal al giorno. Inoltre, anche alimenti amidacei come pasta, gnocchi di patate, eccetera inducono un aumento della glicemia meno importante rispetto ad altri. Per questo motivo, gli alimenti vengono classificati in base al loro effetto sulla risposta glicemica (tabella 2). Il parametro utilizzato per questa classificazione è l’indice glicemico, che rappresenta il rapporto percentuale tra la risposta indotta da 50 g di carboidrati contenuti in un alimento test e quella osservata dopo l’ingestione di 50 g di un alimento di riferimento (come alimento di riferimento viene scelto il pane perché è l’alimento di uso più comune). Pertanto, l’indice glicemico è un indicatore utile nella scelta dei cibi contenenti carboidrati da consigliare al paziente diabetico. Tuttavia, poiché la risposta glicemica di un alimento dipende anche dalla quantità dei carboidrati, l’indice glicemico non può essere utilizzato come unico criterio per la scelta degli alimenti da consigliare al paziente diabetico, soprattutto se affetto da diabete tipo 1, in cui l’assenza assoluta della secrezione insulinica non permette di adeguare la risposta insulinica alla quantità di carboidrati ingeriti. Pertanto, al fine di considerare sia la qualità sia la quantità di carboidrati è stato introdotto il concetto di carico glicemico, che viene calcolato moltiplicando l’indice glicemico dell’alimento per la quantità di carboidrati in esso contenuti e dividendo per 100. Per maggiore chiarezza le formule matematiche per calcolare l’indice e il carico glicemico sono riportate in figura 2. È importante non eccedere con la quota di proteine della dieta per il rischio di nefropatia; pertanto, le proteine non devono superare il 20 per cento delle
Raccomandazioni per la terapia dietetica del diabete Nutrienti
Cornetto alla crema
(European Society of Cardiology. Guidelines on diabetes, pre-diabetes, and cardiovascular diseases developed in collaboration with the European Association for the Study of Diabetes; Eur Heart J. 2013)
Tabella 1
33 marzo 2014
ECM Il diabete mellito
“persone che soffrono di un metabolismo glucidico perturbato (diabete)”, una “Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sugli alimenti destinati alle persone che soffrono di metabolismo glucidico perturbato (diabete)” (COM (2008) 392– Bruxelles, 26.6.2008) ha concluso che non ci sono evidenze scientifiche sufficienti per definire criteri specifici di composizione di questi alimenti. Pertanto, gli alimenti “per diabetici” rientrano nel campo normativo più generale del Regolamento (CE) n. 953/2009 della Commissione relativo alle sostanze che possono essere aggiunte a scopi nutrizionali specifici ai prodotti alimentari destinati a un’alimentazione particolare. Tale regolamento contiene un elenco dettagliato di sostanze, quali vitamine, minerali e altri composti, che possono essere utilizzate in alimenti dietetici, escluse quelle che possono essere utilizzate in alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento, in alimenti a base di cereali e in altri alimenti destinati a lattanti e a bambini, oggetto di direttive particolari. L’inclusione di nuove sostanze nell’elenco è subordinata alla valutazione scientifica dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) In Italia, i prodotti alimentari e bevande cosiddetti “per diabetici” maggiormente rappresentati sono i prodotti della linea dolci e cereali, che riportano in etichetta la dicitura “senza zuccheri aggiunti”. Gli zuccheri aggiunti ad alimenti e bevande possono essere sostituiti, in maniera totale o parziale, da dolcificanti non assorbibili come l’aspartame, la saccarina, il maltitolo e altri polialcoli, eccetera o da zuccheri quali fruttosio e sciroppi ad alta concentrazione di fruttosio derivanti dal mais (HFCS). In particolare, questi ultimi forniscono le stesse calorie del glucosio (3,75 kcal per grammo) ma hanno un potere dolcificante che è del 50 per cento maggiore rispetto al saccarosio e un indice glicemico più basso. Per queste caratteristiche, il fruttosio e l’HFCS sono attualmente utilizzati in sostituzione del saccarosio in numerose bevande e prodotti dolciari. I prodotti “senza zuccheri aggiunti” sono promossi dalle aziende produttrici al fine di facilitare la riduzione dell’apporto calorico e abbassare la glicemia post prandiale. Tuttavia, tali alimenti non sono raccomandati dalle società scientifiche poiché, per esempio, alcuni studi hanno mostrato che il consumo cronico ed eccessivo di alimenti/bevande addizionate con fruttosio ed HFCS ha effetti sfavorevoli sulla salute perché incrementa i trigliceridi in fase post prandiale e i livelli delle LDL piccole e dense, che sono considerati fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
Esempi di alimenti di uso comune classificati in base al loro indice glicemico ALTO (≥70)
MEDIO (56-69)
BASSO (≤ 55)
◆ Patate
◆ Pasta
◆ Legumi
◆ Pane
◆ Gnocchi di patate
◆ Yogurt
◆ Pizza ◆ Riso
◆ Banane
◆ Riso parboiled ◆ Arance
◆ Latte ◆ Mele
◆ Carote
Tabella 2
Formule matematiche per il calcolo dell’indice e del carico glicemico Indice glicemico (IG):
Carico glicemico (CG):
Area incrementale Alimento Area incrementale pane
x 100
Indice glicemico x Quantità di Carboidrati 100
Figura 2
calorie totali. Tale quota deve essere ridotta all’insorgenza dei primi segni di nefropatia (microalbuminuria 30-300 mg/die). Per quanto riguarda il consumo di alcol, al paziente diabetico normopeso è concessa un’assunzione moderata di bevande alcoliche a bassa gradazione durante i pasti (1 bicchiere da 150 cc di vino o di birra) poiché l’eccesso del consumo di alcol si associa a ipertrigliceridemia e ipertensione. Inoltre, l’uso di alcolici deve essere sconsigliato lontano dai pasti poiché può favorire l’insorgere di ipoglicemie in pazienti in terapia insulinica o con alcuni ipoglicemizzanti orali. Infine, per migliorare o prevenire l’ipertensione arteriosa, il consumo di sale deve essere inferiore ai 6 g giornalieri.
Alimenti Funzionali L’European Commission Concerted Action on Functional Food Science (FUFOSE) definisce un alimento “funzionale” se è dimostrato con sufficiente chiarezza il suo effetto positivo su una o più funzioni dell’organismo in maniera tale da essere rilevante per il miglioramento dello stato di salute e/o nella riduzione del rischio di malattia, indipendentemente dal suo effetto nutrizionale; inoltre, deve poter esercitare i suoi effetti per le quantità normalmente consumate con la dieta. Numerosi sono gli alimenti funzionali che hanno dimostrato di esercitare proprietà benefiche sul controllo glicemico e dell’iperlipidemia. Tuttavia, a oggi solo pochi di essi (fibre viscose, i fitosteroli, la soia e la frutta secca) hanno ottenuto il conferimento di un “health claim”. Ciò deriva dalla carenza di evidenze scientifiche basate su studi d’intervento nell’uomo che giustifichino un “health claim”. Gli alimenti funzionali si dividono in “convenzionali” e “modificati”. Alla
Alimenti per diabetici Secondo la normativa vigente, i prodotti per diabetici sono “alimenti destinati a un’alimentazione particolare” (ADAP) e rientrano nel campo di applicazione dei prodotti alimentari destinati a un’alimentazione particolare (Direttiva 2009/39/CE “Direttiva quadro sugli alimenti dietetici”). Secondo la definizione, i prodotti ADAP si distinguono dai prodotti alimentari di consumo corrente in quanto sono ottenuti mediante un particolare processo di fabbricazione e sono intesi a soddisfare le esigenze nutrizionali particolari di determinate categorie della popolazione. Tuttavia, un numero crescente di prodotti alimentari è attualmente commercializzato ed etichettato come ADAP a causa dell’ampiezza della definizione contenuta nella Direttiva 2009/39/CE. Per quanto concerne le disposizioni particolari per gli alimenti destinati a
34 marzo 2014
ECM Il diabete mellito
Il consumo di questi prodotti favorisce la crescita selettiva di bifido batteri e lattobacilli, aumenta la resistenza dell’intestino alle infezioni da parte dei batteri patogeni e migliora l’infiammazione. Inoltre, l’interesse per questa classe di composti funzionali in relazione al diabete deriva da evidenze scientifiche che suggeriscono che la flora batterica intestinale è coinvolta nello sviluppo dell’obesità e dell’insulino-resistenza. Pertanto, la pasta arricchita con l’inulina (1,9 per cento) potrebbe rappresentare un esempio concreto di alimento con proprietà prebiotiche da poter inserire nell’alimentazione quotidiana del paziente con diabete.
prima categoria appartengono i cereali integrali, la frutta secca, la soia, i pomodori, alimenti in cui le componenti fisiologicamente attive (per esempio fibre, betacarotene, licopene, eccetera) sono già naturalmente presenti nell’alimento. Invece, rientrano nella seconda categoria i prodotti per i quali la tecnologia: a) arricchisce o addiziona l’alimento di uno o più componenti con effetti benefici (per esempio fibre, prebiotici, vitamine, eccetera); b) rimuove dall’alimento uno o più componenti con effetti negativi (per esempio, proteine allergizzanti, alcol eccetera); c) sostituisce un componente con un altro con effetti benefici (per esempio. sostituzione di grassi con inulina ad alto peso molecolare); d) migliora la biodisponibilità di molecole con effetti benefici per la salute (per esempio, la prefermentazione della farina di frumento integrale aumenta la biodisponibilità dell’acido ferulico). Cereali integrali, frutta, verdura e legumi rappresentano gli alimenti funzionali convenzionali più utili per la riduzione del rischio di sviluppare diabete tipo 2. Uno dei meccanismi alla base di tale effetto sembra essere mediato dalla fibra alimentare; infatti, numerose evidenze hanno dimostrato che la fibra riduce l’assorbimento dei grassi e rallenta quello dei carboidrati con effetti positivi sia sul profilo lipidico sia su quello glicidico. Inoltre, essa migliora la peristalsi intestinale e stimola la crescita della flora batterica nel colon, stimolando la produzione di acidi grassi a corta catena (acetato, butirrato e propionato). Questi agiscono attraverso diversi meccanismi contrastando l’infiammazione subclinica e migliorando la sensibilità insulinica. Inoltre, aumentando il senso di sazietà, contribuiscono a prevenire il sovrappeso/obesità. Tra gli alimenti funzionali modificati si inseriscono i cibi nei quali i grassi e gli zuccheri semplici, che rappresentano un’importante fonte di energia e contribuiscono all’incremento dell’incidenza di sovrappeso e obesità, vengono sostituiti per ottenere alimenti a basso contenuto energetico. Nei formaggi freschi, per esempio, la sostituzione dei grassi con acqua permette di ridurre il loro valore calorico fino al 40 per cento (formaggi light). Nell’industria alimentare, l’inulina ad alto peso molecolare (HP) è usata in sostituzione dei grassi per la produzione di creme spalmabili a basso contenuto in grassi, grazie alla sua scarsa solubilità in acqua. Infatti, l’inulina HP miscelata all’acqua o al latte forma microcristalli che conferiscono un aspetto cremoso. Anche gli alimenti a basso indice glicemico ottenuti mediante l’arricchimento con fibre altamente viscose (beta-glucano, fibre di avena e di psyllium) sono considerati come alimenti funzionali modificati. In particolare, le fibre d’avena hanno ricevuto l’“health claim” dalla Food and Drug Administration (FDA) per i loro effetti benefici sui livelli di colesterolo e sul senso di sazietà. Tuttavia, va sottolineato che non è stato ancora riconosciuto l’health claim per i benefici sulla glicemia. Un altro beneficio derivante dall’arricchimento in fibre degli alimenti è la riduzione della loro densità energetica, che contribuisce a incrementare il senso di sazietà prevenendo l’aumento del peso corporeo. Infine, un’altra categoria di alimenti funzionali modificati è rappresentata da prebiotici, probiotici e simbiotici. I prebiotici (frutto-oligosaccaridi, oligosaccaridi, inulina, eccetera) sono composti che non vengono idrolizzati dagli enzimi digestivi dell’uomo e raggiungono il colon, dove sono fermentati dalla flora batterica intestinale. I probiotici sono alimenti nei quali si ritrovano organismi vivi quali bacilli lattici, bifido batteri, eccetera, mentre i simbiotici nascono dall’associazione di pre e probiotici.
Aspetti organizzativi e gestionali Per assicurare una buona adesione alla terapia dietetica è necessario suggerire al paziente diabetico alcune strategie pratiche in modo tale da ottenere un adeguato compenso glicemico. In primo luogo, è utile suddividere la quota giornaliera di carboidrati nei 2 pasti principali della giornata (pranzo e cena) e 4 spuntini (colazione, spuntino di metà mattina, metà pomeriggio e prima di dormire) soprattutto per i pazienti affetti da diabete tipo 1 per i quali il piano terapeutico prevede l’utilizzo di insulina regolare. Gli spuntini dovranno contenere il 6-9 per cento della quota di carboidrati totali mentre per i pasti principali la quota deve rappresentare circa il 35 per cento della quantità raccomandata. Il frazionamento dei pasti assicura il mantenimento di una glicemia costante durante la giornata, evitando picchi iperglicemici post prandiali e/o crisi ipoglicemiche legate alla somministrazione di insulina. In secondo luogo, stabilire una quota giornaliera costante di carboidrati permette di evitare le oscillazioni della glicemia che non permettono di ottimizzare la terapia farmacologica, rendendo più difficile il controllo metabolico del paziente. Infine, un aspetto molto importante per l’educazione alimentare dei pazienti affetti da diabete tipo 1 è il metodo del counting (in italiano “conteggio”). Il counting è un approccio che permette di stimare l’introito di calorie, grassi e carboidrati concedendo al paziente di gestire autonomamente la propria alimentazione e di gestire le situazioni “ad alto rischio” (festività, pranzi/cene di lavoro, pasti fuori casa, eccetera) assicurando un compenso glicemico e un introito calorico ottimali. Per utilizzare questo metodo è necessario un forte impegno da parte del paziente, che deve imparare a calcolare le calorie e la quota di carboidrati introdotte con l’alimentazione abituale nel rispetto delle raccomandazioni nutrizionali. Sebbene non vi siano evidenze scientifiche certe sulla superiorità del counting rispetto agli altri approcci nutrizionali, questo metodo sembra assicurare una migliore adesione alla dieta nel tempo perché più compatibile con le esigenze relazionali e sociali dei pazienti. Tuttavia, sono necessarie sessioni di controllo con personale specializzato per valutare le registrazioni del cibo consumato, i comportamenti, i risultati e suggerire i necessari cambiamenti.
Conclusioni Sulla base delle evidenze disponibili, le società scientifiche raccomandano i principi generali per una corretta alimentazione e uno stile di vita sano anche per il trattamento del diabete e per la prevenzione delle complicanze cardiovascolari nei soggetti affetti da questa patologia. Pertanto, nella dieta del paziente diabetico, particolare attenzione deve essere posta a: a) apporto calorico, che deve essere adeguato al fabbisogno per età, sesso, indice di massa corporea e livello di attività fisica; ovviamente, l’apporto ca lorico deve essere ridotto in persone con sovrappeso o obesità;
35 marzo 2014
ECM Il diabete mellito
Infine, per facilitare la gestione della malattia diabetica sono indicate alcune strategie comportamentali; in primo luogo, l’autocontrollo glicemico, se eseguito secondo le modalità suggerite dal diabetologo, può rappresentare uno strumento utile per raggiungere il compenso glicemico nei soggetti trattati con insulina e, in alcuni casi, anche nei pazienti affetti da diabete tipo 2. Inoltre, la partecipazione a gruppi di supporto con il medico, l’infermiere, il dietista e, talora, lo psicologo, facilitano la gestione di situazioni ad “alto rischio” dal punto di vista clinico e metabolico. In sintesi, la terapia non farmacologica permette di controllare il profilo metabolico e aiuta a prevenire le complicanze legate alla malattia nel lungo termine, senza ostacolare la vita sociale del paziente diabetico. Pertanto, essa rappresenta il primo presidio terapeutico per il paziente con diabete tipo 2 e, in ogni caso, uno dei fondamenti della terapia del diabete.
b) qualità dei carboidrati della dieta, preferendo alimenti ricchi in fibra e a basso indice glicemico; c) apporto di grassi, limitando l’assunzione di acidi grassi saturi e trans. Inoltre, è consigliabile ridurre il consumo di bevande alcoliche e sale e incrementare l’attività fisica quotidiana. Per incrementare i benefici della dieta, è consigliata, talora, l’assunzione di alimenti funzionali, che facilitano il compenso metabolico e possono aiutare a prevenire le complicanze cardiovascolari. Al contrario, l’utilizzo di “alimenti per diabetici” è da valutare con attenzione, in quanto può indurre nei pazienti la falsa consapevolezza di poterne “abusare”; questo, ovviamente, non è consigliabile in quanto tali alimenti sono spesso ricchi in grassi o in fruttosio e forniscono un significativo apporto energetico.
Test
Modalità di partecipazione al corso Punto Effe, per il 2014, propone 3 corsi FAD per complessivi 37,5 crediti formativi, aperti a tutti i farmacisti territoriali. è possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Per maggiori informazioni www.edracorsi.it
1) La dieta per il paziente diabetico dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: a) b) c) d)
5) L’alcol per un paziente diabetico in terapia insulinica è:
Lipidi totali 25%, saturi <10%, carboidrati totali 35-65%, fibre <20g/die Lipidi totali 25%, polinsaturi >10%, carboidrati totali 65-70%, fibre >20g/die Lipidi totali 30-35%, saturi < 10%, carboidrati totali 45-60%, fibre >35 g/die Lipidi totali 30-35%, proteine 10%, carboidrati totali 50-65%, fibre <20g/die
a) b) c) d)
2) Per indice glicemico degli alimenti si intende:
Da assumere con moderazione Da assumere con moderazione solo durante i pasti Da assumere con moderazione solo fuori dai pasti Da evitare totalmente
6) Quale tra questi componenti ha ricevuto un health claim per gli effetti benefici sul colesterolo:
a) La quantità di carboidrati dell’alimento b) La quantità di carboidrati dell’alimento rispetto alla quantità di carboidrati del pane c) Il rapporto tra la risposta glicemica dell’alimento rispetto alla risposta glicemica del pane a parità di contenuto di carboidrati
a) Fruttosio b) Aspartame c) Maltitolo d) Fibra d’avena
d) La quantità di fibre idrosolubili dell’alimento
3) Tra i seguenti alimenti indicare quello a più basso indice glicemico:
7) La fibra alimentare:
a) b) c) d)
a) b) c) d)
Legumi Pane Banane Pasta
Aumenta l’assorbimento di glucosio Rallenta l’assorbimento di glucosio Riduce l’utilizzazione di glucosio Rallenta la secrezione insulinica
4) La quota proteica nella dieta del paziente diabetico deve essere:
8) Un probiotico è un alimento funzionale contenente:
a) b) c) d)
a) b) c) d)
10-20% delle calorie totali Minore del 10% delle calorie totali 30-35% delle calorie totali 20-30% delle calorie totali
36 marzo 2014
Microrganismi vivi Grassi insaturi Inulina Proteine
PRIMO CORSO 2014
fad
12
CREDITI FORMATIVI ECM P2-2014
Il diabete mellito: prevenzione, tutela assistenziale, servizi sanitari territoriali Responsabile Scientifico:
Ettore Novellino Direttore Dipartimento di Farmacia, Università degli studi “Federico II” di Napoli Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società consortile di Diagnostica e Farmaceutica Molecolare - Presidente della Conferenza Nazionale dei Direttori di Farmacia e Farmacia Industriale - Direttore del CIRFF (Centro Interdipartimentale di ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Professore ordinario di Chimica farmaceutica e tossicologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Punto Effe propone 3 corsi FAD per l’anno 2014, per complessivi 37,5 crediti formativi, realizzati con la pubblicazione dei Dossier che costituiscono i contenuti di base. I corsi sono realizzati da Edra Lswr S.p.A. che ha conseguito accreditamento ECM FAD (Rif.n° 4252) presso la commissione Nazionale per la Formazione Continua. Edra Lswr S.p.A. è accreditata dalla Commissione nazionale ECM a fornire programmi di formazione continua per tutte le professioni. Edra Lswr S.p.A. si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza etica di questa attività ECM.
37,5
CREDITI FORMATIVI ECM PER 3 CORSI FAD
Modalità di partecipazione: La Fad di Punto Effe è aperta a tutti i Farmacisti territoriali. È possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Modalità di fruizione: Autoapprendimento con tutoraggio Durata della formazione: 8 ore, articolate su 6 moduli didattici, Punto Effe n° 1 – 2 – 3 – 4 – 5 e 6 ObiettivO Del pRiMO cORSO: Il Corso si propone di offrire ai discenti gli strumenti culturali necessari per la comprensione dei fattori che condizionano lo sviluppo di diabete al fine di identificare correttamente gli individui a rischio e di promuovere le corrette procedure per la prevenzione e la diagnosi precoce della malattia e delle sue complicanze. Particolare enfasi verrà data all’intervento farmacologico al fine di consentire ai partecipanti di conoscere i vantaggi e gli effetti collaterali di ciascun principio attivo utilizzato nella cura del diabete nonché dei possibili rischi legati alla combinazione di farmaci diversi. Si intende, pertanto, offrire ai partecipanti gli strumenti culturali per consigliare ed educare gli utenti in relazione allo stile di vita, i percorsi diagnostico-terapeutici, la prevenzione primaria, secondaria e terziaria e il corretto uso dei farmaci. Avvio e conclusione del corso: L’avvio del corso è fissato in data 7 gennaio 2014. La compilazione e superamento dei questionari di valutazione dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2014, data di chiusura del corso stesso. Questionario di valutazione: L’erogazione dei crediti formativi è subordinata al superamento dei questionari di valutazione (75% di risposte esatte totali), e allo svolgimento del percorso formativo dei 6 moduli didattici.
Per maggiori informazioni: www.ecm33.it
Primo piano Farmacologia
Farmaci per il melanoma: ancora novità Una vera e propria rivoluzione nella terapia sistemica di questa patologia, grazie all’identificazione di target molecolari coinvolti nello sviluppo della malattia e nella risposta immunitaria dell’ospite di Eleonora Veglia Dottorando di ricerca, Università di Torino e Arianna Carolina Rosa Ricercatore in farmacologia, Università di Torino
I
n questi ultimi anni si sta assistendo a una
discusso in precedenza (Punto Effe n.2 del
maggiore selettività di azione e una presunta
vera e propria rivoluzione nella terapia
12 febbraio 2013), l’avanzamento rispetto alla
maggiore efficacia rispetto alla sola dacar-
sistemica del melanoma, una patologia
chemioterapia tradizionale si basa sull’iden-
bazina, farmaco ancora oggi di riferimento.
curabile attraverso l’asportazione chi-
tificazione di target molecolari coinvolti nello
In particolare, l’ipilimumab è il primo modu-
rurgica nella maggioranza dei casi di dia-
sviluppo del melanoma e nella risposta immu-
latore del checkpoint immunitario, e altri
gnosi precoce, ma con una prognosi ancora
nitaria dell’ospite, e si realizza con l’introduzione
anticorpi monoclonali in sviluppo ne condi-
oggi infausta quando metastatica. Come
in terapia di nuovi farmaci (tabella 1) dotati di
vidono l’impatto funzionale: il tremelimumab
Nuovi farmaci per il melanoma Approvazione EMA
ATC
Indicazione terapeutica
Via di somministrazione
Regime di dispensazione
Ipilimumab
luglio 2011
L01XC11
e.v.
OSP
Vemurafenib
febbraio 2012
L01XE15
orale
RNRL
Dabrafenib
giugno 2013
L01XE23
melanoma avanzato (non operabile o metastatico) che abbia ricevuto una precedente terapia monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con melanoma inoperabile o metastatico positivo alla mutazione del Braf V600 monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con melanoma inoperabile o metastatico positivo alla mutazione Braf V600
orale
n.d.
Trametinib*
-
L01XE15
trattamento di pazienti adulti con melanoma inoperabile o metastatico positivo alla mutazione Braf orale V600E o V600K che non abbiano ricevuto un precedente inibitore di Braf
-
* Approvazione FDA: maggio 2013; EMA: in via di valutazione L01XC =Agenti antineoplastici, anticorpi monoclonali L01XE = Agenti antineoplastici, inibitore delle protein-chinasi
Tabella 1 38 marzo 2014
Primo piano Farmacologia
la mancanza di studi testa a testa tra ipilimu-
nascono due possibili approcci: inibire il Pd-l1,
mab e tremelimumab e la non superiorità del
con il Bms-936559, oppure il Pd1 con nivolu-
tremelimumab in prima linea rispetto alla che-
mab e lambrolizumab. Di questi farmaci, men-
mioterapia standard restano punti ancora da
tre il Bms-936559 è solo in fase I, il nivolumab,
risolvere (Ribas et al., 2013).
a oggi, è quello in fase di sperimentazione più
Migliori prospettive sembrano avere gli altri
avanzata, ed è tra i 28 anticorpi monoclonali
farmaci inibitori del checkpoint immunitario: il
in fase III considerati più promettenti nel 2013
nivolumab, il lambrolizumab e il Bms-936559,
(Reichert, 2013). Questo farmaco ha infatti
tutti farmaci che agiscono a livello dell’asse
dimostrato di migliorare, in pazienti con mela-
Programmed Death (Pd)1/Pd-l1. Infatti, nella
noma avanzato, la sopravvivenza complessiva
sua funzione di regolatore negativo della atti-
(16,8 mesi): il 44 per cento e il 40 per cento dei
vazione immunitaria, il Ctla4 è coadiuvato dalla
pazienti erano ancora vivi dopo due e tre anni
proteina Pd1. Questo recettore, pur avendo
rispettivamente (Sznol et al., 2013). L’analisi
una struttura simile a Ctla4, presenta funzioni
del profilo di sicurezza delinea il quadro di un
biologiche distinte. Ctla4, come detto, regola
farmaco ben tollerato, con reazioni di tossicità
l’attivazione delle cellule T. Pd1 è espressa dal-
di grado 3/4 nel 21 per cento dei casi: i più co-
le cellule T e interagisce con due ligandi Pd-l1 e
muni linfocitopenia, fatigue, diarrea, nausea e
Pd-l2, di cui il primo è selettivamente espresso
anemia (1-3 per cento). La fase III, attualmente
all’interno del microambiente tumorale in rispo-
in corso, prevede il confronto in prima linea di
sta a stimoli infiammatori. Questa interazio-
nivolumab e dacarbazina (NCT01721772). Al-
ne porta a un segnale di regolazione negativa
la luce di questi dati, sebbene non siano stati
dell’attivazione delle cellule T, con conseguente
condotti ancora studi testa a testa, sembra
riduzione della risposta immunitaria. Preveni-
che l’inibizione dell’asse Pd1/Pd-l1 sia più effi-
re l’interazione tra Pd1 e Pd-l1 blocca il segnale
cace e meno tossica rispetto a quella del Ctla4
inibitorio con un effetto sovrapponibile a quello
(Menzies & Long, 2013). Di contro, la sinergia
esercitato dal blocco del Ctla4 sull’attivazio-
d’azione delle due vie nella regolazione dell’at-
(fase III di sperimentazione clinica), che pre-
ne e la proliferazione delle cellule T, nonché
tivazione delle cellule T, nonché l’azione cellulo-
senta anche lo stesso bersaglio molecolare; il
sull’infiltrazione dei linfociti (figura 1). Da qui
specifica mediata dagli anticorpi che agiscono
lambrolizumab (fase II in corso e fase III pianificata), il nivolumb (fase III) e il BMS-936559 (fase I), che regolano la risposta immunitaria con un bersaglio molecolare differente. L’ipilimumab e il tremelimumab, anticorpi mo-
Ipilimumab vs nivolumab: meccanismo d’azione
noclonali umanizzati diretti contro lo human
cytotoxic T-lymphocyte antigen-4 (Ctla4), antagonizzano l’effetto del Ctla4 sull’attivazione e la proliferazione delle cellule T. Infatti, il Ctla4 può legare con alta affinità sia il Cd80 che il Cd86 presenti sulle cellule presentanti l’antigene (Apc), impedendone il legame con il Cd28, e quindi l’attivazione delle cellule T. Nel confronto, i due anticorpi monoclonali si distinguono per tipo di immunoglobulina ed emivita: il primo è un IgG1 con emivita di 12-14 giorni, e il secondo è una IgG2 non fissante il complemento con emivita di 22 giorni; consentendone la somministrazione 1 volta ogni 90 giorni rispetto all’ipilimimuab che richiede un trattamento ogni tre settimane. Tuttavia,
Figura 1 39 marzo 2014
Primo piano Farmacologia
su Pd1 e su Ctla4 (figura 1), ha portato a ipotiz-
malattia entro 5-7 mesi (Romano et al., 2013).
zare l’uso in associazione di ipilimumab e nivo-
I meccanismi, sebbene diversi, confluiscono
lumab/lambrolizumab. I primi risultati positivi
nella riattivazione di Mek e/o Erk. Una pri-
in tal senso sono stati pubblicati a luglio 2013
ma risposta a questa problematica sembrava
sul N Engl J Med. Nell’insieme, questi due studi
essere il trametinib. Questo farmaco, iniben-
presentano risultati coerenti, dimostrando che
do Mek, è attivo indipendentemente dalla
l’associazione di nivolumab o lambrolizumab e
specifica mutazione di questa proteina, ed è
ipilimumab risulta in una rapida e sostenuta re-
stato infatti approvato per il melanoma me-
gressione tumorale, senza aggravare gli effetti
tastatico sia Braf V600E sia V600K positivo
delle strategie oggi perseguite, che compren-
tossici dei singoli trattamenti (Wolchok et al.,
(tabella 1). Tuttavia, nonostante l’ipotesi che
dono anche l’uso di un inibitore di Mapk e un
2013; Hamid et al., 2013).
potesse rappresentare una speranza terapeu-
inibitore del checkpoint immunitario, sulla
Lo sviluppo invece di farmaci quali il vemu-
tica per i pazienti che acquisiscono resistenza
base dell’evidenza che l’inibizione di Braf cau-
rafenib ed il dabrafenib si basa sulle acqui-
agli inibitori di Braf V600E, non si è dimostrato
sa un’aumentata espressione degli antigeni
site conoscenze del profilo genomico del
efficace in pazienti precedentemente tratta-
di differenziamento e un influsso di linfociti in
melanoma, che ha permesso di identificare
ti con un inibitore di Braf (Kim et al. 2013). La
sede tumorale (Menzies & Long, 2013). Se il
nella mutazione V600E dell’oncogene Braf
strategia terapeutica attualmente perseguita
primo tentativo in tal senso, vemurafenib + ipi-
la forma di mutazione più comunemente
è quella di una combinazione tra un inibitore
limumab è stato interrotto a causa di tossicità
rappresentata nel melanoma metastatico.
di Braf e un inibitore di Mek, in questo caso in-
epatica (Ribas et al., 2013), altre combinazioni
Vemurafenib e dabrafenib inibiscono selet-
fatti, agendo su due punti diversi della cascata
quali dabrafenib+ impilimumab +/- trametinib
La sfida più complessa resta ancora il problema delle resistenze
tivamente Braf V600E (figura 2).
di segnale, si dovrebbe prevenire l’insorgenza
sono ancora in fase di valutazione.
La loro efficacia ne ha portato l’introduzione
di resistenze, prolungando la sopravvivenza
In conclusione, si è assistito a significativi
in commercio per il trattamento di melano-
libera da progressione. Un esempio risiede
progressi nella terapia del melanoma me-
mi positivi per questa mutazione (tabella 1).
nell’associazione dabrafenib + trametinib, at-
tastatico con l’introduzione in commercio di
Tuttavia, in circa il 50 per cento dei pazien-
tualmente in fase III di sperimentazione. Que-
diversi farmaci, tutti in fascia H e la cui pre-
ti insorge resistenza con progressione della
sta associazione costituisce solo un esempio
scrizione è vincolata alla compilazione del piano terapeutico, siano essi di uso ospedaliero come per l’ipilimumab o domiciliare come per il vemurafenib (tabella 1). La sfida
Farmaci che agiscono a livello delle mutazioni genetiche
più complessa resta ancora il problema delle resistenze, tuttavia nuovi farmaci attualmente in studio presentano le potenzialità per un ulteriore passo avanti.
Bibliografia ◆
Ribas et al., 2013 JCO 31: 616-22
◆ Reichert, 2013 MAbs 5: 1-4
Sznol et al., 2013 JCO 31 (suppl. abstr. CRA9006)
◆
Figura 2 40 marzo 2014
◆
Wolchok et al., 2013 NEJM 369: 122-33
◆
Hamid et al., 2013 NEJM 369: 134-44
◆
Menzies & Long, 2013 Ther Adv Med Oncol 5: 278-285
◆
Ribas et al., 2013 NEJM 368:1365-1366
◆
Kim et al., 2013 JCO 31: 482-9
◆
Romano et al., 2013 Clin Cancer Res 19: 5749-57
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41 marzo 2014
Primo piano Legale
Nella terra del Sassetta
M
Un’interpretazione manipolatrice della pianificazione delle farmacie a cura dello studio dell’avvocato bruno riccardo nicoloso Firenze - Roma (b.r.nicoloso@tin.it)
erita un’esegesi la recente
2014, n. 86 è andato oltre, fissando le seguenti
normative che attribuivano alle Regioni la re-
sentenza del Giudice am-
cinque massime (qui annotate una per una).
lativa competenza finale, rimanendo ascritte
ministrativo che, nell’alveo
alle Regioni le sole funzioni programmatorie
della pronunce negative sui
La costituzionalità
relative alla istituzione delle farmacie (in de-
ricorsi avverso la recente
I - «La nuova sistematica prevista dall’ar-
roga) già preterdeterminata dalla Legge n.
pianificazione delle sedi farmaceutiche nel
ticolo 11 della Legge n. 27/2012 è del tutto
27/2012 nelle stazioni ferroviarie e maritti-
contesto della novella normativa di cui all’ar-
incompatibile con la precedente normativa
me, negli aeroporti e nei centri commerciali».
ticolo 11 della Legge n. 27/2012, ne ha dato
anche regionale che attribuiva alle Regioni la
Per contro la Corte Costituzionale, con la
un’interpretazione manipolatrice che si pone
competenza finale in materia di approvazio-
sentenza 31 ottobre 2013, n. 255, ha statui-
al di là della stessa “mamma” di tutte le de-
ne degli strumenti programmatori in materia
to ben al di là del riconoscimento delle com-
cisioni rese al riguardo: la sentenza del Con-
di farmacie: ciò in quanto la novella normativa
petenze ascritte alle Regioni in riferimento
siglio di Stato, 19 settembre 2013, n. 4667
ascrive completamente al livello comunale la
all’istituzione delle farmacie “in deroga” e ha
(Punto Effe n. 16/2013: “Troppi avvocati”). Il
relativa competenza programmatoria, così
fissato una generale attrazione verso il bas-
Tar della Toscana, con la sentenza 20 gennaio
determinando l’inoperatività delle previsioni
so (ascritta ai Comuni) delle funzioni attinenti
42 marzo 2014
Primo piano Legale
l’allocazione delle sedi farmaceutiche di
Per contro un tale conflitto d’interessi si ha non
servizio farmaceutico ai cittadini residenti in
nuova istituzione e un’attrazione verso l’alto
solo in termini attuali, ma anche in termini po-
aree scarsamente abitate a norma dell’articolo
(ascritta alle Regioni e alle Province autono-
tenziali, così come statuito dalla Corte di giusti-
11 della Legge n. 27/2012, e non già in funzio-
me) delle funzioni attinenti la pianta organica
zia europea, con la sentenza 17 febbraio 2011,
ne d’incrementi demografici e urbanistici del
delle sedi farmaceutiche così localizzate, ri-
C-52/09, che ha censurato le posizioni ege-
tutto eventuali o di utenze turistiche che non
badendo pertanto l’attualità del procedimen-
moni in materia di servizi pubblici di rilevanza
vengono in considerazione perché riservate
to amministrativo a formazione pregressiva
economica: il che si verifica se mai i Comuni si
ad altri strumenti di pianificazione secondaria
dell’intervento programmatorio che trova un
possano predisporre, ora per allora, in funzione
(Punto Effe, n.16/2012: “Il castello di Udine”).
impulso comunale razionalizzato in un ambito regionale attraverso uno strumento di più ampio respiro (Punto Effe n. 19/2013: “Il giudizio di Salomone”). II - «Rientra nella competenza statale in materia di fissazione dei principi fondamentali non derogabili del legislatore regionale, a norma dell’articolo 117, comma terzo, della Costi-
Non si può certo pretendere che il parere consultivo dell’Ordine professionale (e della Azienda sanitaria locale) possa andare al di là del riscontro della rispondenza della localizzazione della sede farmaceutica di nuova istituzione ai presupposti fissati ex lege
tuzione, la previsione normativa del metodo fondamentale di organizzazione del servizio farmaceutico costituito dalla regola della pro-
di un successivo momento pianificatorio in cui
Il procedimento
porzione tra la popolazione comunale e il nu-
la funzione di programmazione e la funzione di
V - «È sostanzialmente irrilevante la disatte-
mero delle farmacie presenti sul territorio (di
gestione delle farmacie rimarrebbero confuse
sa, operata dal Comune nel procedimento di
cui al criterio demografico fissato dall’articolo
in violazione dell’articolo 118 della Costituzione
istituzione di una nuova sede farmaceutica, del
11 della Legge n. 27/2012 recante modifiche
(Punto Effe n. 2/2013: “Pro domo sua”), co-
parere sfavorevole sulla relativa localizzazione
all’articolo 1 della Legge n. 475/1968) che è
sì come rilevato dalla ben nota Ordinanza del
reso dall’Ordine professionale a norma dell’ar-
caratterizzato dalla indubbia natura pro-con-
TAR del Veneto n. 713/2013 che ha rimesso la
ticolo 11 della Legge n. 27/2012: ciò in conside-
correnziale volta al sostanziale miglioramento
questione alla Corte Costituzionale (Punto Effe
razione della pacifica natura non vincolante del
del servizio, agevolmente e completamente
n. 10/2013: “Alla Corte, alla Corte”).
parere e della assenza di motivazione nell’apporto consultivo che si limiti a richiamare la pre-
risolvibile in sede comunale, in attuazione piuttosto che in violazione dell’articolo 118,
Il merito
scrizione normativa che impone di considerare
comma primo, della Costituzione».
IV - «La localizzazione di una nuova sede far-
anche le esigenze delle zone disagiate».
Per contro nessuno ha mai messo in discus-
maceutica nel capoluogo del Comune (ove
Per contro non si può certo pretendere che
sione che nella ripartizione delle competenze
opera un’altra farmacia) anziché in una frazione
il parere consultivo dell’Ordine professionale
legislative concorrenti in materia di tutela del-
(priva di assistenza farmaceutica) appare legit-
(e della Azienda sanitaria locale) possa an-
la salute l’articolo 117 della Costituzione riservi
tima se determinata dall’analisi dell’incremento
dare al di là del riscontro della rispondenza
alla legislazione regionale la programmazione
della popolazione (che privilegia nella fattispe-
della localizzazione della sede farmaceutica
del servizio farmaceutico sul territorio, ma nel
cie il capoluogo: 1,1 per cento rispetto alla frazio-
di nuova istituzione ai presupposti fissati ex
rispetto dei principi fondamentali fissati dal-
ne: 0,7 per cento), dalla posizione centrale del
lege (a meno che si pensi, per paradosso, che
la legislazione statale (Punto Effe, n. 5/2013:
capoluogo rispetto alle “case sparse” diffuse
i pareri consultivi, obbligatori ma non vinco-
“Dissonanze”).
sul territorio, dalla previsione di una notevole
lanti, debbano anche allocare le sedi farma-
III - «La tassativa esclusione della prelazio-
crescita di nuovi insediamenti produttivi e inse-
ceutiche di nuova istituzione).
ne comunale di cui all’articolo 9 della Legge n.
diamenti nel capoluogo, dalla necessità di sod-
475/1968 sulle sedi farmaceutiche vacan-
disfare la notevole presenza di utenza turistica
In conclusione
ti o di nuova istituzione, che è stata fissata
nel capoluogo».
Rimane da dire che nella terra del Sassetta
dall’articolo 11 della Legge n. 27/2012, esclude
Per contro nessuno di tali suggestivi elementi
- quale è quella in cui è ubicato il Comune in
la possibilità, almeno in sede di prima applica-
risponde ai criteri fissati ex lege per l’istitu-
questione - ove sono bene delineati i confi-
zione, di una commistione delle funzioni di re-
zione di nuove sedi farmaceutiche, che deve
ni tra le mura cittadine e le convalli circostanti
golazione e di gestione delle farmacie afferenti
essere invece programmata solo in funzio-
(non sempre) popolate di case e d’uliveti, ci si
le nuove sedi farmaceutiche (pur istituite dagli
ne di una loro equa distribuzione sul terri-
sarebbe potuto aspettare di più (o di meno),
stessi Comuni)».
torio allo scopo di garantire l’accessibilità del
ma di meglio.
43 marzo 2014
Primo piano Fiscale
Il registro non abitativi Panoramica sulla normativa riguardante i fabbricati a uso non residenziale di Stefano De Carli Studio Guandalini, Bologna-Modena-Parma
N
el numero 1/2014 di Punto Effe abbiamo brevemente analizzato le conseguenze della riforma dell’imposta di registro sul regime delle transazioni
immobiliari di tipo abitativo in essere dal primo gennaio di quest’anno, evidenziando una generale convenienza delle novità introdotte dal Dlgs 23/2011 sia nei casi di acquisto “prima casa” sia nelle altre situazioni. Passando a esaminare il comparto dei fabbricati a uso non residenziale occorre premettere che l’impatto delle novità legislative sarà certamente meno marcato e soprattutto meno benevolo sia per la costruzione generale del sistema sia perché nell’ambito del “non abitativo” è di gran lunga maggiore l’incidenza di vendite effettuate in regime imprenditoriale, soggette quindi all’imposta sul valore aggiunto, il che comporta una certa marginalizzazione dell’influenza dell’imposta di registro.
Nel dettaglio Sarà molto più probabile che chi compra un negozio o un ufficio se lo veda offrire da una società, spesso a gestione esclusivamente immobiliare, piuttosto che da un privato. Ciò come logica conseguenza del fatto che tali tipi di immobili, essendo considerati fiscalmente “strumentali” - vuoi per destinazione (cioè per il fatto di essere utilizzati nell’attività di impresa) vuoi per natura (per la sola condizione di essere classificati nelle categorie catastali A/10, B, C ed E) e come 44 marzo 2014
Primo piano Fiscale
tali in grado di assicurare la detraibilità dell’I-
applicazione il principio dell’alternatività tra
è presente l’immobile in cui viene esercita-
va in acquisto - consentono di accedere a un
registro e Iva, mentre continuano, come pri-
ta l’attività. La cessione d’azienda non è un
“circuito” fiscale più conveniente. Ovviamen-
ma, a colpire la transazione anche le imposte
atto soggetto a Iva ma a imposta di registro,
te per usufruire dei benefici di tale “circuito”,
catastali e ipotecarie nella medesima misura
ordinariamente al 3 per cento. Quando tut-
occorre che l’immobile rimanga nell’ambito
maggiorata, del 4 per cento. Cosicché com-
tavia sono presenti cespiti immobiliari, questi
imprenditoriale. Cosicché, per esempio, chi
plessivamente una cessione, per esempio,
ultimi subiscono una tassazione loro propria,
compra un locale da una impresa di costru-
di un negozio, subirà l’imposizione Iva del
che è del tutto simile a quella che abbiamo
zione per la propria farmacia, detrarrà com-
22 per cento, ipotecarie e catastali del 4 per
visto nel caso di acquisti da privati. Avremo
pletamente l’Iva solo se il fabbricato verrà
cento e un fisso di 200 euro per il registro. Un
quindi una aliquota del 9 per cento (anziché
inserito tra i beni dell’azienda, con le note
vero e proprio salasso per il privato che ac-
del 7 per cento prevista sino al 2013) sul
conseguenze in termini di deduzione di am-
quista e che non può mettersi in detrazione
valore degli immobili, oltre a imposte fisse
mortamenti, costi di gestione, minusvalenze
l’Iva, tant’è che tale tipologia di transazione
ipotecarie e catastali per complessivi euro
e imponibilità di plusvalenze.
resta ragionevolmente limitata alla catena
100 (anziché il 3 per cento pre-riforma) con
Vediamo comunque le variazioni apportate
privato/privato o privato/azienda. Certa-
un complessivo vantaggio. Qualora vengano
dal citato Decreto 23 anche in campo non
mente più affrontabile resta invece l’acqui-
trasferiti dei debiti che l’acquirente si accolle-
abitativo. La modifica principale è il passag-
sto, anche in ambito personale, nel caso in
rà, questi ultimi saranno attribuiti pro-quota alla diverse componenti, mobiliari e immo-
Complessivamente una cessione, per esempio, di un negozio, subirà l’imposizione Iva del 22 per cento, ipotecarie e catastali del 4 per cento e un fisso di 200 euro per il registro. Un vero e proprio salasso per il privato che acquista e che non può mettersi in detrazione
biliari, della cessione, così da avere una riduzione proporzionale delle basi imponibili delle diverse aliquote. Quanto sopra non riguarda tuttavia i conferimenti in società o le cessione di quote che scontano tutt’altro trattamento. In ogni caso il beneficio maggiore concesso dalla riforma sarà in capo a coloro che hanno in animo di effettuare un investimento immobiliare di diversa natura: le novità apportate
gio dell’aliquota dell’imposta di registro dal 7
cui l’impresa venda in esenzione d’Iva. In tale
dal Dlgs 23/2011 si estendono infatti anche
al 9 per cento, fermo restando il minimo di
situazione chiaramente non vi sarà alcun ad-
ai non-fabbricati e cioè tipicamente ai terre-
mille euro ricordato nel precedente articolo,
debito di tale imposta, mentre quella di regi-
ni. Sino al 31 dicembre 2013, chi acquistava
mentre è chiaro che non avrà mai applicazio-
stro resta dovuta nella sola misura fissa pari
tale tipo di bene, senza essere coltivatore
ne la misura agevolata del 2 per cento che è
a 200 euro. In sostanza l’unica tassazione
diretto o imprenditore agricolo professiona-
riservata alla “prima casa”; tuttavia l’aggravio
sarà per imposte catastali e ipotecarie che
le, doveva pagare un pesante 15 per cento di
viene più che compensato dal fatto che non
incidono sempre complessivamente per il 4
imposta di registro, oltre alle usuali catastali
si pagheranno più in misura proporzionale del
per cento dell’imponibile. In entrambi i casi di
e ipotecarie al 3 per cento. Da quest’ anno
3 per cento le imposte ipotecarie e catastali
trasferimento in regime d’Iva il quadro impo-
l’aliquota per il registro viene abbassata al 12
che sono ora dovute solo nella misura fissa
sitorio rimane quindi praticamente immutato
per cento e le catastali e ipotecarie si limita-
di 50 euro ciascuna. Tutto ciò nel caso che
rispetto a quanto accadeva sino al 2013, con
no alla misura fissa, per un totale di 100 euro.
l’acquisto avvenga da un privato. Nell’ipotesi
la sola eccezione dell’aumento, già ricorda-
Per cui, riprendendo il classico esempio di
invece, più frequente, come si è visto, in cui
to, delle imposte fisse che passano da 168 a
una compravendita di valore di 100.000 eu-
chi vende agisca in regime di impresa oc-
200 euro. Anche i tributi minori (bollo e tasse
ro, l’incidenza complessiva della tassazione
corre distinguere se la cessione è imponibile
ipotecarie) restano confermati in 320 euro.
ammonta a 12.100 euro contro i precedenti
ovvero esente nei confronti dell’imposta sul
18.000, con un risparmio di ben 5.900 euro.
valore aggiunto, evitando peraltro di entrare,
Il caso farmacia
in questa sede, nell’analisi delle condizio-
Ma cosa accade se l’immobile dovesse far
sto di arre fabbricabili o terreni non agricoli: il
ni in base alle quali una operazione rientra o
parte di un compendio aziendale che viene
registro passa dall’8 al 9 per cento ma le ipo-
meno nell’imponibilità. Qualora la cessione
trasferito? Il caso tipico, per il nostro set-
tecarie/catastali sono dovute in misura fissa
sia soggetta a Iva, l’imposta di registro resta
tore, è quando viene ceduta una azienda-
anziché al 3 per cento. Che sia un incentivo
dovuta nella misura fissa di 200 euro (sino
farmacia (sia che questa sia gestita in forma
ad abbandonare le nostre attività e a tornare
all’anno scorso era di 168 euro), trovando
di ditta individuale sia di società) nella quale
a una vita più campestre?
45 marzo 2014
Limitato invece il vantaggio in caso di acqui-
dalle aziende
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marzo 2014
Farmanews
di Elena Bottazzi
Ultime generazioni I nuovi anticoagulanti orali sinora introdotti in terapia, come rivaroxaban, dimostrano un buon profilo di efficacia e sicurezza, unito a un miglioramento della compliance nei pazienti
B
asata sulle scoperte farmacologiche presenti ormai da circa cinquant’anni sul mercato, negli ultimi tempi la terapia anticoagulante orale sembra essere a un
punto di svolta, con l’introduzione di una nuova generazione di molecole, come rivaroxaban, approvato anche in Italia per alcune importanti indicazioni: prevenzione del tromboembolismo venoso nei pazienti adulti sottoposti a intervento elettivo di sostituzione dell’anca e del ginocchio; prevenzione dell’ictus nella fibrillazione atriale; trattamento della trombosi venosa profonda; prevenzione delle eventuali recidive e dell’embolia polmonare. Il farmaco è classificato tra i nuovi anticoagulanti orali (Nao) in virtù del meccanismo d’azione, che differisce da quello del cumarolo, delle eparine e dell’Aspirina, basandosi in questo caMeccanismo d’azione di rivaroxaban
so sull’inibizione diretta, specifica e reversibile
nei tre studi Einstein. Inoltre, a favore della com-
del fattore Xa. Un’altra importante differenza
pliance e dell’aderenza alla terapia, in alcuni casi
rispetto alle terapie finora impiegate è la non
può essere sufficiente un’unica somministra-
necessaria continua valutazione dei parame-
zione orale giornaliera, tra i 10 e i 20 mg.
scrupolo, regolarità ed attenzione», ricorda
tri della coagulazione, soprattutto per alcune
«Rivaroxaban non è solo la prima alternativa ai
Alessandro Filippi, responsabile dell’area car-
categorie di pazienti, in quanto rivaroxaban ha
vecchi farmaci orali nella terapia a lungo termi-
diovascolare della Società italiana di medicina
mostrato di possedere un buon profilo di sicu-
ne, ma è anche e soprattutto il primo farmaco
generale (Simg). Anche se è stata riscontrata
rezza, oltre che di efficacia, negli studi sino a ora
che elimina la necessità di sottoporre il pazien-
una riduzione degli eventi emorragici, è infat-
effettuati. In particolare, per quanto riguarda la
te, nella fase acuta della patologia, a una terapia
ti imprescindibile un corretto monitoraggio
prevenzione dell’ictus correlato a fibrillazione
parenterale, perché è efficace fin dalla prima
dell’andamento della terapia, così come la va-
atriale, il trial internazionale Rocket Af ha mes-
somministrazione», spiega Walter Ageno,
lutazione del rapporto rischio/beneficio, so-
so in luce la superiorità del Nao rispetto a war-
professore associato di Medicina interna pres-
prattutto per i pazienti con lesioni, procedure e
farin, parallelamente a un’inferiore incidenza di
so il Dipartimento di medicina clinica e speri-
trattamenti concomitanti, che possono accre-
emorragie. Lo stesso dicasi per il trattamento
mentale dell’Università degli studi dell’Insubria.
scere il rischio di sanguinamento maggiore. Di
della trombosi venosa profonda e in generale
Tuttavia, pur semplificando la vita dei malati e
conseguenza, fondamentale è il ruolo di tutti
per la cura del tromboembolismo venoso, dove
migliorandone la qualità, questa nuova opzio-
gli operatori sanitari che si relazionano con il
rivaroxaban può sostituire la terapia standard,
ne terapeutica «non deve essere banalizzata:
paziente, per l’individuazione e l’obbligatoria
caratterizzata dalle eparine a basso peso mo-
per dare i migliori risultati in termini di efficacia
segnalazione di eventuali reazioni avverse in
lecolare e da warfarin, come è stato dimostrato
e sicurezza deve essere seguita con estremo
corso di terapia.
47 marzo 2014
Iniziative
I
primi pionieri della rete ricorderanno che la parola internet ha cominciato a essere conosciuta dai farmacisti, notoriamente categoria un po’ in ritardo sulle novità tecnologiche, sul finire del secolo scorso.
Lo sviluppo delle modalità di comunicazione legate al web, con l’affermazione dei pc portatili prima e dei tablet e degli smartphone poi, è successivamente proceduta a passi da gigante e oggi è possibile collegarsi a internet in qualsiasi situazione e da qualunque luogo. In Italia, le transazioni on line per quanto riguarda l’e-commerce sono minori rispetto al resto del mondo occidentale ma,
di Antonio Astuti, farmacista
La farmacia on line L’innovativa piattaforma realizzata da Farmacentro, cooperativa di farmacisti del Centro Italia
in proporzione, l’aumento procede più velocemente, a dimostrazione che anche da noi ormai sta diventando usuale fare riferimento alla rete per indirizzare i propri acquisti, con particolare riferimento a viaggi e supporti informatici. Visto inoltre che la parola “salute” è una delle più cliccate, in questo contesto, le recenti novità legislative in materia, con il
Le recenti novità legislative hanno dato un forte stimolo alla presenza delle farmacie su internet
recepimento della direttiva europea, hanno dato un forte input alla presenza delle farmacie su internet, rendendo il progetto di Farmacentro “La tua farmacia on line”, più attuale che mai.
L’inizio Partiamo quindi dai suoi presupposti. Circa due anni fa, una commissione formata da soci della cooperativa e da operativi interni, supportata dalla società Krealia del gruppo Infarma, ha cominciato a lavorare alla creazione di una piattaforma tecnologica che potesse dare alle farmacie la possibilità di pubblicare un sito internet che, oltre alla 48 marzo 2014
Iniziative
sua funzione informativa, avrebbe potuto
controllo su cui è stata effettuata una appro-
interagire direttamente con il magazzino
fondita fase di formazione propedeutica alla
di Farmacentro, per allargare la proposta
pubblicazione dei siti. È altrettanto vero che
commerciale on line. L’idea è stata svilup-
Farmacentro offre agli associati anche la pos-
pata nel tempo, attraverso sperimentazioni
sibilità di sgravarsi dei compiti organizzativi
e prove e, nel 2013, in perfetta linea con il
dei siti, mettendo a disposizione degli stessi
programma, ben 110 farmacie associate alla
un efficiente servizio di supporto.
cooperativa hanno così realizzato il proprio sito web, sbarcando su internet con un la-
Sito e gestione logistica
yout comune, simile ma non uguale, per
Il primo fautore della realizzazione del proget-
rispettarne le varie specificità. A differenza
to è stato l’amministratore delegato di Far-
di quanto accade di solito, la grande novità
macentro, Alessandro Bruschi, forte della sua grande propensione all’innovazione legata alle nuove tecnologie: «Senza dubbio, l’aspetto
Il navigatore visita il sito della farmacia e compra un prodotto, che gli viene recapitato direttamente dal magazzino di Farmacentro
maggiormente apprezzato dai nostri soci è stato il pacchetto integrato sito web e vendite on line» spiega l’ingegnere, «con i relativi risparmi per la farmacia in termini di gestione logistica delle spedizioni e amministrativa, in virtù del sistema centralizzato di spedizione e fatturazione. In pratica, la cooperativa si occupa di allestimento, spedizione della merce ed emissione della fattura per conto della farmacia. Un’operazione nel comples-
riguarda quindi l’ampiezza della gamma dei
so molto difficile per la singola farmacia che
prodotti che si possono acquistare, dato che
non potrebbe vendere con l’e-commerce un
il sistema messo a punto da Farmacentro
listino vastissimo come quello Farmacentro,
prevede che il navigatore visiti il sito della far-
per di più a prezzi concorrenziali». Ma quali
macia, compri qualcosa e si veda recapitare
ulteriori sviluppi prevede il progetto “La tua
il prodotto direttamente dal magazzino, che,
farmacia on line”? «Fatto il passaggio più
con la sua logistica e organizzazione, si pre-
difficile, cioè la partenza», prosegue Bruschi,
occuperà di tutta la fase relativa alla spedizio-
«entro breve, con le grandi potenzialità della
ne e alla consegna. In pratica, la farmacia fa da
nostra piattaforma, le farmacie potranno, in
interfaccia sulla rete e tutta la parte operativa
maniera del tutto autonoma, profilare le ri-
spetta a Farmacentro. Ovviamente, i margini
spettive clientele, diffondere i servizi offerti
economici di questa operazione, per quanto
con possibilità di prenotazione degli stessi,
interessanti non sono elevatissimi, ma chi co-
integrarsi con altri sistemi finalizzati alle pre-
nosce il web sa bene che più che i conti, nudi
notazioni di visite mediche specialistiche ed
e crudi, la cosa più importante è “esserci”, per
esami diagnostici, fornire approfondimenti in
non perdere un treno sul quale anche la far-
tema di salute e benessere attraverso con-
macia è salita. Appena in tempo, forse, prima
sigli e contributi di esperti, interfacciarsi con
che se ne andasse per sempre favorendo,
l’e-commerce anche integrando le giacenze
magari, altri competitor o avventurieri di in-
dei propri magazzini». Il web insomma ha
ternet, come quelli che tuttora si travestono
dimostrato di essere diventato un punto di
da farmacie e vendono Viagra, di non si sa
riferimento assoluto per chiunque intenda
quale fattura, a pochi euro a compressa. L’ag-
stare sul mercato in maniera pro-attiva: a non
giornamento del sito e i servizi elargibili sono
“cavalcarlo”, seppur consapevoli delle sue
gestibili autonomamente dalle singole farma-
caratteristiche, si rischia quindi di rimanerne
cie, grazie all’utilizzo di un intuitivo pannello di
fatalmente fuori.
49 marzo 2014
P41-2013
novità 2014 abbonamento + corsi fad Puntoeffe, da quattordici anni il quindicinale di riferimento per la farmacia, in collaborazione con la Facoltà di Farmacia dell’università di napoli presenta i corsi FAD (formazione a distanza)
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Firma La informiamo che tutti i dati da lei forniti saranno trattati sia manualmente sia mediante strumenti informatici. Le modalità di trattamento dei dati saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potranno eventualmente essere comunicati a soggetti con i quali EDRA LSWR intrattiene rapporti contrattuali necessari all’espletamento delle attività di cui alle finalità descritte. Il titolare del trattamento dei dati è EDRA LSWR SpA, via Spadolini 7, 20141 Milano, al quale lei si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.
❏ esprimo il mio consenso al trattamento in base all’informativa di cui sopra Data
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Spigolature
a cura della redazione
Corte di giustizia: deroga alla pianta organica in Austria Di un certo rilievo la recente pronuncia della Corte di giustizia europea di Lussemburgo in merito alla legittimità o meno della pianta organica delle farmacie. Questa volta a fare ricorso alla Corte era stata una farmacista austriaca che si era vista opporre dall’ordine professionale un rifiuto alla richiesta di apertura in un piccolo villaggio situato nel land dell’Alta Austria, in quanto non disponeva di un bacino di utenza di 5.500 abitanti, come prescritto dalla legge. Un divieto che, secondo la farmacista, contraddiceva ai principi di libera circolazione di beni e servizi sui quali si basa l’Unione europea. Ebbene, la Corte - pur confermando la validità dei sistemi
Congresso Fenagifar a Catania Si terrà all’Una Hotel Palace di Catania, il 22 e 23 marzo prossimi, il nono congresso della Federazione nazionale giovani farmacisti, incentrato su “Il farmacista in rete. Fare sistema nella nuova sanità: obiettivi e strategie della professione”. «A nostro parere», dichiara il presidente di Fenagifar Claudio Distefano (nella foto), «il tema del congresso centra l’argomento oggi al centro del dibattito, non solo all’interno della professione farmaceutica, ma nell’agenda di tutte le professioni sanitarie e non solo. Per questa ragione il congresso vedrà, nei due giorni di lavori, la partecipazione di esponenti di grande prestigio della politica nazionale, dell’Accademia, della professione medica, rappresentanti dei cittadini e delle professioni, oltre ai più autorevoli esponenti del mondo della farmacia italiana. Ribadisco che, secondo la nostra visione, il farmacista nel futuro modello di sanità, se non vuole avviarsi verso un declino culturale e professionale, dovrà fare propria l’esigenza di saper fare “rete”, ovvero “sistema”, creando una collaborazione interprofessionale con gli attori che fanno parte del mondo della sanità». Per informazioni più dettagliate sull’evento: Zeroseicongressi, tel. 06.8416681; www.fenagifar.it; fenagifar@zeroseicongressi.it.
che presiedono, in Austria come in altri Paesi, Italia compresa, alla distribuzione delle farmacie sul territorio, in base a criteri geo-demografici - ha dichiarato che essi devono essere applicati in modo non troppo restrittivo. In altre parole sono possibili deroghe al principio generale qualora si tratti di aprire nuove sedi farmaceutiche in luoghi dove lo si ritenga opportuno per venire incontro alle esigenze della popolazione, costretta altrimenti a spostamenti disagevoli. Una sentenza che non mancherà di riaprire la discussione sulla pianta organica, e non solo in Austria.
Assogenerici: costa non fidarsi del generico
Teva e la cultura della donazione
Il proposito è chiaro: far conoscere all’opinione pubblica quanto ci rimettono, in termini economici, i cittadini che, evidentemente, non si fidano del generico. E così Assogenerici ha deciso di inserire - sul sito istituzionale www.assogenerici.it - il widget “Il salvadanaio della salute”, che calcola quotidianamente quanto spendono i cittadini italiani per coprire la differenza di prezzo tra l’equivalente e il farmaco di marca. «Nel 2013 dalle tasche dei cittadini sono usciti oltre 850 milioni di euro», recita una nota ufficiale dell’associazione, «e dall’inizio dell’anno a oggi la tendenza si mantiene, tanto che dal primo gennaio la somma totalizzata è di 103 milioni, e 30 milioni solo dal primo febbraio a oggi. Insomma, ogni giorno in media si spendono 2,3 milioni di euro sottratti ad altri bisogni sanitari e non solo».
Da qualche anno Teva, gruppo multinazionale leader di mercato nel settore dei farmaci equivalenti, figura tra gli sponsor della Pallacanestro Varese, squadra tra le più vittoriose del basket nazionale, con una particolare attenzione al settore giovanile. Da questo connubio nasce oggi la campagna sociale “Tifoso immortale”, svolta in collaborazione con Avis, Admo e Aido. Il progetto vuole sensibilizzare i tifosi di basket alla donazione di sangue, midollo osseo e organi. Nel corso delle partite i volontari delle tre associazioni distribuiranno materiale informativo; a chi è interessato verrà consegnata una tesserina in cui sono specificate le associazioni alle quali il tifoso desidera aderire. Un contatto preliminare che verrà poi ufficializzato in un secondo tempo attraverso il rapporto diretto tra il donatore e l’associazione scelta.
51 marzo 2014
Spigolature
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52 marzo 2014
DIS32014
.it
a cura della redazione
Spigolature
Una farmacista al governo: Maria Carmela Lanzetta È stata una sorpresa per tutti. Scorrendo i giornali nei giorni immediatamente precedenti la formazione, per la verità abbastanza celere, del governo Renzi, non ci si era imbattuti nel nome di Maria Carmela Lanzetta (nella foto), titolare di farmacia a Monasterace (Reggio Calabria) e già sindaco “anti ‘ndrangheta” del paese della Locride. A Lanzetta - chi voglia conoscerla meglio può leggere su www.puntoeffe.it l’intervista di copertina che ci ha concesso per il numero 5/2013 - è stato affidato il ministero degli Affari regionali. Un compito gravoso e un riconoscimento al tempo stesso a una persona che si è battuta a testa alta contro l’illegalità in una regione difficile eppure così piena di potenziali risorse come la Calabria. Auguri sinceri di buon lavoro dalla redazione di Punto Effe alla prima farmacista ministro della storia della Repubblica. Auguri che estendiamo anche a Beatrice Lorenzin, confermata alla guida del ministero della Salute, con il plauso delle associazioni di categoria, che ne hanno apprezzato l’operato nell’anno scarso di vita del governo Letta.
Banco farmaceutico bene anche in tempi di crisi La quindicesima edizione della Giornata di raccolta del farmaco, meglio conosciuta come Banco Farmaceutico, si è conclusa con numeri più che confortanti: 350.000 i farmaci donati dai cittadini che si sono recati in farmacia l’8 febbraio scorso. Quest’anno hanno aderito all’iniziativa 3.561 farmacie distribuite tra 1.200 Comuni e 95 Province italiane. «La Giornata di raccolta», commenta Paola Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico, «è un esempio virtuoso di come si possa, secondo il principio di sussidiarietà, dare una risposta concreta a una nuova povertà, quella sanitaria, che sempre più colpisce famiglie italiane e anziani soli. Quest’anno abbiamo assistito a un vero miracolo della solidarietà e ancora una volta il cuore degli italiani si è dimostrato grande». Il ricavato della giornata verrà devoluto a 1.576 enti assistenziali che intervengono su una realtà di circa 600.000 poveri. Non solo immigrati e profughi, ma anche sempre più italiani in difficoltà. 53 marzo 2014
Intervista a...
di giuseppe tandoi
Il bello della crisi Per Pfizer Consumer Healthcare è questo il momento giusto per rafforzare il legame con la farmacia, attraverso iniziative ad hoc. A colloquio con Agnes Regnault, responsabile della business unit per Italia, Spagna e Portogallo
L
a mia formazione è di carattere
unit Consumer Healthcare di Pfizer per
pensare a nuovi approcci». Certo il momen-
finanziario, nel 1998 ho inizia-
Italia, Spagna e Portogallo. Dei Paesi in crisi
to è delicato, lo stress non manca, ma la cri-
to a lavorare in questo ambito
manca solo la Grecia…». Scherza Agnes Re-
si offre grandi opportunità di cambiamento,
nella sede centrale europea di
gnault, francese, anzi tiene a precisare che
anche per il canale farmacia, «che ha tutto
Wyeth, Divisione Veterinaria, ad
sta affrontando questa nuova “avventura”
per affrontare il futuro con ottimismo, senza
Amsterdam. Cinque anni dopo ero direttore
professionale con grande entusiasmo: «È
timori, per esempio, nei confronti degli altri
finanziario di Wyeth Consumer Healthcare
una bellissima sfida, che ti permette di avere
canali di distribuzione, che non hanno di cer-
Italia e in seguito ho fatto alcuni passaggi,
una visione globale della situazione e, insie-
to risorse paragonabili alle sue. È chiaro che
come si dice in gergo, “laterali”: finanza, risor-
me, di relativizzare i problemi, considerando
il punto di arrivo, per la farmacia, sarà com-
se umane, marketing. Dal 2011, infine, sono
tre Paesi invece che uno. Mi sto diverten-
pletamente diverso da quello di partenza, il
responsabile della direzione della business
do molto nell’elaborare nuovi progetti, nel
rinnovamento sarà radicale».
54 marzo 2014
Intervista a...
I prodotti Oggi il consumatore è più esigente, più con-
Automedicazione e salute
sapevole. Questo “bisogno di salute” è testi-
Pfizer Consumer Healthcare Italia è la sesta azienda sul mercato nazionale dell’automedicazione (Otc + salutistico - fonte Nielsen), con un fatturato di circa 90 milioni di euro. Le retail sales ammontano a 130 milioni di euro (fonte Nielsen). Due dei primi cinque marchi del mercato automedicazione in Italia sono di Pfizer Consumer Healthcare: Polase e Multicentrum. Il primo è un marchio esclusivamente italiano, il secondo è diffuso a livello internazionale, con il nome di Centrum. Altri marchi di punta: Thermacare, Preparazione H, Magnesia. L’80 per cento del portafoglio Pfizer Consumer Healthcare viene prodotto in Italia, ad Aprilia, nello stabilimento Pfizer, che produce anche per tutta l’Europa. Sono 125 i collaboratori in Italia (escluso il sito di Aprilia). Tre sono le figure Pfizer Consumer Healthcare che operano sul territorio: l’agente Pch e il pharmacy coach, entrambi dedicati a servire al meglio le farmacie clienti, e l’informatore medico scientifico presso il medico generalista.
moniato dalla crescita costante del mercato degli integratori. «Quando si tratta di salute», spiega Regnault, «per il cittadino non è fondamentale risparmiare quanto trovare il best
value for money. In altre parole, è disposto a spendere, a patto di ricevere in cambio la qualità: del prodotto, del consiglio, del servizio. Le indagini dimostrano che quella del farmacista è tuttora una delle figure professionali più apprezzate. Il cittadino, in generale, si fida del suo farmacista». Si fida ma pretende sempre di più; nonostante il proliferare di informazioni (non sempre attendibili) sul web, è in cerca di un consiglio qualificato, che lo aiuti a orizzon-
farmaceutica che punta sull’automedicazio-
un accorto utilizzo degli integratori alimentari
tarsi di fronte a un’offerta di prodotti sempre
ne e sul parafarmaco. Certo le campagne sui
aiutano, per esempio, a rinforzare il sistema
più ampia, in quello che si definisce - senza
corretti stili di vita cominciano a produrre i loro
immunitario e a prevenire determinati di-
alcuna intenzione di sminuirlo - “reparto com-
effetti, le sollecitazioni a fare della prevenzione
sturbi. Tutti devono concorrere a un uso più
merciale”. Un ambito, sottolinea Regnault,
non passano invano. «Comincia a diffondersi
sostenibile delle risorse sanitarie. I farmacisti,
nel quale si sta sviluppando una convergenza
anche in Italia la mentalità, presente soprat-
ma anche i medici, quando eccedono nel pre-
virtuosa tra gli interessi del canale farmacia,
tutto nei Paesi del nord Europa, secondo cui
scrivere antibiotici, e gli stessi genitori, quando
sempre più alle prese con i ristretti margi-
le risorse del Servizio sanitario pubblico non
intasano gli studi pediatrici portandoci i figli al
ni derivanti dall’etico, con quelli dell’azienda
sono inesauribili. Un’alimentazione corretta e
primo giorno di febbre».
Il target «Per molto tempo», sintetizza Regnault, «il target della nostra comunicazione sono stati i consumatori, e solo marginalmente il canale farmacia. Dal 2011 stiamo invece avvicinandoci a esso, affiancando la categoria con iniziative ad hoc che contribuiscano a migliorare il servizio che offre al pubblico. Fermo restando che continuiamo a essere tra le aziende che investono di più nei media tradizionali». Regnault rifugge la contrapposizione tra aziende farmaceutiche e farmacie: o si cresce insieme o non si cresce. Da qui l’idea di “Insieme per crescere”, il progetto realizzato con le farmacie nel 2012. “Value” è invece la nuova partnership, ancor più ambiziosa, appena avviata (vedi box a pag.
56). Due gli obiettivi, strettamente connessi: far conoscere al farmacista i prodotti attualmente in promozione sui media tradizionali; migliorare la capacità di consiglio dello stes-
Agnes Regnault, responsabile di Pfizer Consumer Healthcare per Italia, Spagna e Portogallo
so, attraverso appositi programmi formativi. «Condizione essenziale perché queste 55 marzo 2014
Intervista a...
partnership funzionino è che entrambe le parti, l’azienda e la farmacia, condividano la stessa filosofia. Se il titolare per primo ci crede, sarà in grado di trasmettere la sua convinzione allo staff che lavora con lui. Ci possono poi essere farmacie che per proprie scelte strategiche non condividono questa filosofia e con le quali collaboriamo su altre iniziative.
One size does not fit all».
“Condizione essenziale perché queste partnership funzionino è che entrambe le parti, l’azienda e la farmacia, condividano la stessa filosofia. Se il titolare per primo ci crede, sarà in grado di trasmettere la sua convinzione allo staff che lavora con lui. Ci possono poi essere farmacie che per proprie scelte strategiche non condividono questa filosofia e con le quali collaboriamo su altre iniziative. One size does not fit all”
Il “reclutamento” delle farmacie avviene in seguito a un colloquio nel quale il team di Pch verifica che ci siano le condizioni per partire, una farmacia appena ristrutturata o arredata
di farmacia italiana», conclude Regnault, «ma
lontà di coinvolgere il personale in un nuovo
ex novo, con le isole al posto del tradizionale
io questo modello, almeno nell’ambito com-
percorso formativo. L’obiettivo, in termini nu-
banco, sia più moderna e più capace di comu-
merciale, non lo vedo, anche perché, di farma-
merici, è quello di raggiungere all’incirca 1.700
nicare. Quella che conta è la coerenza di fondo,
cia in farmacia, cambiano i bacini di utenza e le
farmacie. «Aiutare, attraverso il consiglio, il
la chiarezza della strategia e che il team sia
esigenze dei clienti. Bisogna evitare anche le
cliente che sta davanti al banco è un atto di
tutto allineato sulla stessa posizione».
mode, come quella di puntare su un compar-
grande nobiltà, anche quando si parla di un
Le liberalizzazioni? Posto che la nascita di para-
to - per esempio la dermocosmesi - e spre-
prodotto che non è stato richiesto. Non c’è
farmacie e corner ha sottratto ben poco fattu-
merlo fino all’osso. In definitiva, non esistono
nulla di male nel vendere, eppure qualche far-
rato alle farmacie, la liberalizzazione dei prezzi
le strategie buone per tutti, ogni farmacia deve
macista ha ancora molto pudore a riguardo».
ha dato, secondo, Regnault, uno strumento in
individuarne una buona per se stessa. E ma-
L’appropriatezza non è solo quella prescrittiva,
più al farmacista. Giocare sulla leva prezzo può
gari, prima di pensare a che cosa si vuole fare,
di competenza dei medici, ma anche quella del
essere un nuovo elemento di fidelizzazione,
sarebbe opportuno mettere in chiaro che cosa
farmacista che deve sapere dare il consiglio
purché non si faccia delle promozioni l’unica
non si vuole fare. La vera competizione non è
appropriato riguardo all’automedicazione e
strategia su cui puntare.
con il “fuori canale” ma con la farmacia di fian-
al parafarmaco. Settori destinati sempre più
Ecco il punto: quante farmacie oggi hanno una
co. C’è spazio per tutti, purché non si faccia
a espandersi. «Intendiamoci, non è detto che
strategia chiara? «Si parla tanto di un modello
tutti la stessa cosa».
ovvero che sia percepibile, nel titolare, la vo-
Il progetto Value Con la partnership Value Pfizer Consumer Health propone alle farmacie più fidelizzate un supporto allo sviluppo del loro team in materia di comunicazione: consiglio efficace, cross-selling, up-selling. L’azienda mette a disposizione del team tre sessioni annue di “allenamento” in farmacia, con una nuova figura sul canale, il pharmacy coach, formato specificamente per questo ruolo. «Sappiamo che per i titolari alla guida di piccoli team», spiega Regnault, «non è facile mandare i collaboratori in sessioni di formazione esterne. Abbiamo sviluppato, quindi, alcuni tools molto semplici, interattivi e concreti che vengono usati dai nostri pharmacy coach in farmacia al fine di organizzare sessioni di allenamento che possano durare da un’ora circa a un paio d’ore. Parole d’ordine: utile, concreto, direttamente fruibile. I primi riscontri che abbiamo da parte dei nostri partner e dei loro team sono molto incoraggianti». Le farmacie che aderiscono al progetto possono usufruire anche del servizio On air: ogni martedì riceveranno una newsletter di aggiornamento sugli spottv di tutti i brand dell’automedicazione - non solo quelli di Pfizer Consumer Healthcare - in onda dalla domenica precedente e sugli spot Pfizer in programmazione per la settimana successiva. In questo modo potranno ottimizzare l’esposizione dei prodotti in farmacia e sfruttare appieno la visibilità che deriva dagli investimenti pubblicitari delle aziende farmaceutiche.
56 marzo 2014
Intervista a...
57 marzo 2014
dalle aziende
60 marzo 2014
dalle aziende
Farmacologia omeopatica e gastropatie Nux vomica-heel: un nuovo approccio alla gastrite
N
di come questa patologia possa essere curata tenendo conto della complessità della sua etiologia. Con Nux vomica-Heel siamo in grado di agire su più target della funzionalità gastrica e soprattutto regoliamo la secrezione, senza bloccarla. Nella struttura di questo farmaco
multicomponent-multitargeted è inscritto il suo razionale d’azione. Cuore del farmaco è il componente Nux vo-
mica (e quindi la stricnina, suo più importante principio attivo) che, alla diluizione presente in Nux vomica-Heel, presenta fenomeno ormetico, ovvero inverte il proprio effetto agendo da agonista della glicina (mediatore inibitorio
egli ultimi anni, nella terapia non
esse è controllata. Bloccare la funzione di una
dell’interneurone della fibra nervosa): sulla fibra
solo sintomatica delle gastropa-
di queste cellule corrisponde all’alterazione di
parasimpatica, che innerverà la cellula parietale
tie una nuova generazione di far-
tutto il network e, con esso, l’alterazione (talvol-
della mucosa gastrica, questo effetto si traduce
maci si è affermata, non solo per
ta irreversibile) di ogni funzione della mucosa.
in una sensibile azione anticolinergica. Ne con-
efficacia e sicurezza d’uso, ma
L’arrivo del cibo nello stomaco stimola le cellule
segue una riduzione dello spasmo, del crampo,
come valida soluzione anche nei trattamenti
G a secernere gastrina; questa, a sua volta, sti-
ma anche la normalizzazione della secrezione
long-term. Di questo gruppo di farmaci Nux vo-
mola le cellule enterochomaffin like a secernere
ghiandolare gastrica (per modulazione del to-
mica-Heel rappresenta il riferimento principale.
istamina. È l’istamina che, legandosi al recettore
no della muscolatura liscia) e, in ultima analisi,
Pochi apparati come l’apparato gastrointestina-
H2 della cellula parietale fa partire il segnale per
una sensibile riduzione della secrezione di HCl
le sono espressione della complessità neuro-
la produzione dell’HCl. È interessante osservare
e quindi dell’iperacidità.
immuno-endocrina dell’organismo umano e
“l’intelligenza” del network cellulare della mu-
È possibile affermare che Strycnos Nux vo-
pochi tessuti come la mucosa digerente, e in
cosa gastrica: lo stesso HCl stimola le cellule D
mica agisca primariamente sull’etiologia della
particolare la mucosa gastrica, rappresentano
a secernere somatostatina; sarà la somatosta-
patologia gastritica e, modulando la secrezione
in sè il microcosmo Pnei (Psico neuro endocri-
tina che, con feedback negativo, bloccherà le
di HCl, anche sulla sintomatologia che da que-
no immunologia). Il nuovo approccio terapeu-
cellule G nella loro produzione di gastrina. E non
sta ipersecrezione è sostenuta. Ma la rapidità
tico descritto in questa pagina parte proprio da
solo: grazie al Sistema nervoso enterico, altre
d’azione del medicinale Nux vomica-Heel è
questo elemento di originalità: solo un interven-
cellule del network, le cellule enterocromaffini,
ascrivibile soprattutto agli altri componenti
to integrato e multitargeted sulle diverse cause
producendo serotonina, esercitano una mo-
(Pulsatilla D4, Antimonium crudum D6, Argen-
etiopatogenetiche delle patologie funzionali e
dulazione della funzione delle cellule parietali;
tum nitricum D6, Asenicum Album D6, Carbo
infiammatorie del sistema digerente può avere
in altre parole, “controllano” la secrezione aci-
vegetabilis D6), a spiccata azione antinfiamma-
successo e andare oltre la sola efficacia sui sin-
da. Appare evidente, dunque, che bloccando
toria e antiputrefattiva, veri rimedi sintomatici
tomi. Di contro, quando parliamo di gastrite, la
la cellula parietale si cortocircuita la funzione
su pirosi, acidità, meteorismo. Nux vomica-He-
nostra attenzione va immediatamente e princi-
dell’intera mucosa. La cellula parietale non so-
el si configura quindi come farmaco in grado di
palmente alla cellula parietale della mucosa ga-
lo secerne HCl ma produce fattore intrinseco,
regolare la secrezione acida senza bloccare la
strica; è lei infatti che secerne l’HCl responsabile
fondamentale per l’assorbimento della vitami-
funzione della cellula parietale; ideale nel trat-
dell’infiammazione della mucosa e della conse-
na B12; la sua carenza è responsabile di quadri
tamento della sintomatologia acuta e cronica
guente sintomatologia (iperacidità e pirosi), ed è
patologici complessi e gravi come danni neu-
della gastrite e, per l’assenza di effetti collaterali,
chiaro, quindi, che l’approccio one drug (H2 an-
rologici o anemia perniciosa. Oggi sappiamo
medicinale di riferimento nelle terapie long term
tagonisti o PPI-Inibitori di Pompa Protonica) one
che l’uso protratto per oltre due anni di farmaci
come, per esempio, quella complementare ga-
target (recettore H2 o pompa protonica) possa
inibitori della secrezione acida può essere cor-
stroprotettiva in pazienti sotto trattamento con
apparire ideale per bloccare l’ipersecrezione
responsabile di questi quadri.
Fans. La posologia standard della formulazione
acida. Ma oggi non possiamo non considera-
Nux vomica-Heel (compresse), farmaco ome-
in compresse, salvo differente parere medico, è
re che la cellula parietale è solo un elemento di
opatico complesso, studiato per la terapia non
di 1 cpr. 3 volte al dì; nella sintomatologia acuta
un complesso network nel quale ogni cellula
solo sintomatica della gastrite acida ipersecre-
la posologia può essere portata fino a 1 cpr. ogni
controlla la funzione delle altre, e a sua volta da
tiva acuta e cronica, rappresenta il paradigma
15 minuti per massimo 2 ore.
59 marzo 2014
Consigli per le vendite
di elena bottazzi
Per non scordare la terapia Stiplastics, specializzata nella produzione di dispositivi in tecnopolimeri per il mercato sanitario, ha introdotto una linea di portapillole per le differenti esigenze dei pazienti Molte persone, in particolar modo i sogget-
è un portapillole settimanale, con sette scom-
ti anziani, non sono in grado di seguire cor-
parti separati e quattro per modulo e dotato di
rettamente le terapie farmacologiche per la
sistema brevettato di apertura e distribuzione
perdita di memoria, dovuta a patologie come
dei medicinali. Adatto ai soggetti politerapi-
per esempio il morbo di Alzheimer. L’utilizzo
ci sedentari e/o non autonomi, contiene una
di portapillole è un ausilio consigliato anche
scheda che consente di ricordare le informa-
dall’Organizzazione mondiale della sanità, per
zioni terapeutiche importanti. Per persone che
permettere di rispettare l’orario e il numero
si muovono spesso, alle quali viene prescritto
delle assunzioni delle terapie e la durata del
un trattamento in un’unica assunzione quoti-
trattamento. La linea Pilbox offre un aiuto alle
diana, Pilbox® Liberty invece è un portapillole
diverse necessità di chi deve assumere rego-
settimanale compatto, con sette scomparti
larmente compresse o capsule. Pilbox Classic
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60 marzo 2014
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PASTO ANTI AGE
Acerola 1000 è una compressa al gusto di frutti rossi a base di acerola, piccola ciliegia dei Caraibi e dell’Amazzonia, molto ricca in vitamina C, che contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, al normale metabolismo energetico e alla funzionalità del sistema immunitario, messo alla prova soprattutto durante la stagione invernale, a causa d’influenza e raffreddori. Ogni compressa contiene 180 mg di vitamina C naturale e biodisponibile. È un prodotto Arkopharma.
Gli snack Bio-Age Superfood di Named contengono sostanze antiossidanti e antiaging, per le esigenze di uomo e donna. Con vitamine B6 e B1, Avena sativa, papaya fermentata e isoflavoni, Bio-Age Superfood “Donna Under 45” aiuta a rallentare lo stress ossidativo e ad aumentare l’energia. Per uomo under 45, curcuma, Gingko biloba, maca, arginina e altri aminoacidi contrastano l’invecchiamento e incrementano i livelli energetici. In aggiunta, “Uomo Over 45” è formulato con zinco e Tribulus terrestris, per coadiuvare la regolazione ormonale. Per donne over 45, il cromo aiuta a regolare il metabolismo, mentre la vitamina D3, il boro e altre sostanze fitoterapiche supportano la calcificazione ossea e il buon funzionamento cardiovascolare.
RAFFREDDORI E RINITI Lo spray ipertonico Nutrabalm® Rinitis di Isdin aiuta a eliminare l’eccesso di liquido della mucosa nasale congestionata, disinfiammandola, pulendo il canale nasale e favorendo la respirazione. La presenza di ectoina al 2 per cento aumenta la fluidità della membrana cellulare e ne migliora i meccanismi di difesa, riducendo i processi infiammatori. Studi clinici hanno dimostrato che Nutrabalm® Rinitis può migliorare i sintomi associati a rinite e rinosinusite, con diminuzione di edema, secrezione ed eritema. Il prodotto è adatto anche ai bambini e può essere impiegato a scopo preventivo.
BRACCIALE ANTI NAUSEA Contro la cinetosi o per attenuare la nausea di varia eziologia si possono consigliare i bracciali P6 Nausea Control Sea-Band, che agiscono per acupressione sul punto “P6 Neiguan”, collocato secondo la medicina cinese tre dita sotto la piega del polso. Trattandosi di un rimedio fisico e non prevedendo somministrazione, non provoca gli effetti collaterali di altre terapie antiemetiche ed è quindi creato anche per i bambini oltre che durante la gravidanza.
Estratti naturali per tosse secca e grassa
PARTICOLARI NECESSITà In collaborazione con gli omeopati, la Ricerca elmex® ha sviluppato il dentifricio elmex® senza mentolo, privo di oli essenziali come menta piperita e mentolo. Il fluoruro amminico presente (1250 ppm F-) forma uno strato protettivo sulle superfici dei denti, inibendo l’attività metabolica dei batteri e riducendo la loro produzione di acidi, stimolando allo stesso tempo l’assorbimento del fluoruro da parte dello smalto, che si rinforza e diventa più resistente alla carie. Adatto anche a persone allergiche al mentolo. 61 marzo 2014
A base di miele, estratti di piantaggine, timo e sambuco, Lisonatural di Sanofi è un dispositivo medico Ce indicato per tosse secca e grassa, in particolare quando accompagna le infezioni delle alte vie aeree. Grazie alla presenza di sostanze di origine naturale, esercita un’azione meccanica formando una “pellicola” che protegge la mucosa dal contatto con gli agenti esterni irritanti, favorendo l’idratazione del muco e facilitandone la fisiologica rimozione. Privo di glutine, coloranti e conservanti, è disponibile in formulazione per adulti e bambini a partire da un anno.
Consigli per le vendite
di elena bottazzi
ESIGENZE AL MASCHILE
ATOPIA INFANTILE
Multicentrum Uomo Pfizer è un integratore alimentare multivitaminico-multiminerale in compresse formulato per supportare le esigenze specifiche degli uomini. Contiene le vitamine del gruppo B che contribuiscono al normale metabolismo energetico, aiutando a rilasciare energia dal cibo; in particolare, la vitamina B1 collabora alla normale funzionalità del muscolo cardiaco. Le difese naturali sono sostenute dalla presenza di rame, zinco, selenio e vitamina C. Quest’ultima, assieme alla presenza della vitamina E, contribuisce a ridurre il rischio di danno ossidativo cellulare.
In caso di dermatite atopica la pelle viene trattata con eventuali farmaci, precauzioni a livello alimentare e d’igiene e prodotti dermocosmetici specifici: Mustela ha creato il Latte per il corpo Stelaprotect, con zuccheri vegetali rari che ripristinano la funzione di barriera cutanea, innalzando la soglia di tollerabilità cutanea e prevenendo i rischi d’infezione. In caso di acutizzazione, il Balsamo Rilipidizzante Stelatopia è composto da ceramide 3 e fitosfingosine, per ristrutturare la barriera cutanea, mentre la cera di Carnauba apporta sostanze utili al cemento lipidico dello strato corneo; l’oleodistillato di girasole attiva la rilipidizzazione.
IDRATAZIONE INVERNALE Per chi non beve a sufficienza, un valido supporto è offerto dai drenanti, che aiutano ad assumere l’acqua necessaria durante l’intera giornata. Nutrition & Santé presenta Drenante ProtiPlus al gusto tè alla pesca, per mantenere una buona idratazione durante tutto l’anno. La formula, liquida, è costituita da un mix di estratti vegetali: il thè Verde favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso e l’equilibrio del peso corporeo. Carvi e malva aiutano le funzioni intestinali, mentre il lino coadiuva le funzioni del sistema digerente e il transito intestinale. Associato a un buon livello di attività fisica, supporta il dimagrimento e il controllo del peso.
CAPELLI SEMPRE GIOVANI I cambiamenti fisiologici, l’avanzare dell’età e la menopausa spesso modificano l’aspetto dei capelli, che diventano più sottili e fragili, anche a causa dell’invecchiamento del follicolo. Per donare nuova giovinezza, la Ricerca Anticaduta Giuliani ha creato la linea TricoAGE+ (Shampoo, Balsamo e Maschera), dedicata alle donne. Con BioEquolo® - brevetto Giuliani - un complesso di estratti selezionati di Ajuga reptans e Soja fermentata; la Biogenina® è il noto brevetto, con attivi tra cui biotina e calcio pantotenato; Hair Barrier Complex®, associazione di sostanze lipidiche simili a quelle presenti sui capelli, e infine l’antiossidante brevettato p-Fulvine®.
SEDATIVO NATURALE
GRAVIDANZA SICURA Omegagil capsule di Ganassini è un integratore alimentare contenente Dha della serie Omega-3 sotto forma di trigliceride, ottenuto mediante un processo di fermentazione biotecnologica di microalghe Schizochytrium sp., controllato e approvato. In relazione all’elevato contenuto in Dha, è indicato soprattutto in gravidanza e allattamento, per ridurre il rischio di sviluppo di depressione post partum o di diabete gestazionale e ipertensione.
62 marzo 2014
Per calmare la tosse secca, da irritazione o da allergia, si può utilizzare il dispositivo medico Arkovox® Sciroppo. Con estratto di altea, ialuronato di sodio e gomma xantana, crea un effetto barriera, formando una pellicola in grado di proteggere la gola e donare così sollievo immediato e duraturo. Arkovox® Sciroppo calma le irritazioni e le infiammazioni, riducendo l’intensità e la frequenza della tosse. è al gusto di miele ed è adatto a partire dai 6 anni. È un prodotto Arkopharma.
Farmacisti di carta
Rimedi naturali per la famiglia Sessanta ricette per curare in modo efficace e veloce un’ampia gamma di disturbi e dolori. Grazie alle piante medicinali Vino al rosmarino
Preparazione
Il rosmarino calma i nervi e al contempo riat-
1. Strappate gli aghi di rosmarino dal rametto
tiva la circolazione, accendendo il cervello. Da
e tritateli finemente. Sbucciate lo zenzero.
questa profumata pianta medicinale traggono
2. Versate il vino in una bottiglia di vetro scu-
profitto soprattutto le persone più anziane che
ro, aggiungete il rosmarino tritato, lo zenzero
soffrono di pressione bassa. Il rosmarino dona
sbucciato e una bastoncino di cannella.
un sollievo immediato anche in caso di mal di
3. Richiudete la bottiglia e lasciate il vino in
testa e crampi allo stomaco. Non a caso, infatti,
infusione in un luogo assolato per 2 settima-
questa pianta medicinale nel 2011 è stata eletta
ne. In questo periodo agitate energicamente
pianta dell’anno.
la bottiglia una volta al giorno. 4. Dopo 14 giorni, servendovi di un colino
Lo uso per …
filtrate il vino e con un imbuto travasate il li-
Potenziare la memoria; in caso di spossatez-
quido in una seconda bottiglia, richiudete e
za e mal di testa.
riponete al fresco.
Cosa serve
Uso e scadenza
Se, come recita la quarta di coperti-
1 noce di radice di zenzero fresco (circa 2 cm)
l’opera ◆ Bevete 1 bicchierino raso di vino al rosma-
na, «un numero sempre maggiore
5 rametti freschi di rosmarino
rino dopo cena. Per non far
di persone decide di non assumere i
1 bottiglia di vino rosso secco (da
diventare questo rito serale
farmaci tradizionali non appena la go-
coltura biologica)
un’abitudine, dopo 4 settima-
la comincia a prudere, la testa a dolere
1 bastoncino di cannella
ne dovreste fare una pausa di
o lo stomaco a bruciare», questo vo-
1 coltello affilato
1 mese.
lume fa al caso loro. È proprio il caso di
1 tagliere
◆ Il vino si conserva in frigorife-
dire che chi ha qualche passione per
1 imbuto
ro per circa 2 mesi.
il “fai da te” - e qui siamo in una zona mista tra cucina, galenica e cosme-
1 filtro da tè 2 bottiglie di vetro scuro (ognu-
(Da Rimedi naturali per la fami-
si - può unire l’utile al dilettevole. La
na almeno 750 ml)
glia, 2013, Lswr, p. 133)
possibilità cioè di curare i disturbi minori con le piante medicinali attraverso ricette, ben sessanta, preparate in
l’AUTORE
prima persona. Si va dalla pomata alla
Melanie Wenzel è nata nel 1969 a Treviri, in Germania. Nel 2001 si è specializzata in omeo-
maggiorana allo sciroppo al miele e
patia classica e, data la sua formazione di naturopata, ha aperto un proprio ambulatorio. Vi-
sambuco, allo sciroppo per la tosse al
ve a Colonia con la famiglia. L’interesse per la naturopatia è nato in lei fin dalla più tenera età,
rafano, all’aceto medicinale, alla tintu-
grazie agli insegnamenti della nonna. Oggi può vantare una grande esperienza sul campo,
ra di iperico e così via.
della quale si giova anche l’emittente tv tedesca Wdr: Wenzel è infatti consulente e ospite
In chiusura un indispensabile glossa-
frequente di Fit & Gesund, rubrica giornaliera del programma Daheim und Unterwegs.
rio delle principali piante medicinali.
64 marzo 2014
Io posso essere orgogliosa di far parte di un team in cui ognuno garantisce la qualità dei nostri prodotti, indipendentemente dal luogo di produzione.
Io posso...
perché Mylan è una delle maggiori e affermate aziende al mondo produttrici di farmaci equivalenti e specialistici. I nostri team conducono accurati controlli su tutti i medicinali, dal principio attivo alla distribuzione. In Mylan, la priorità siete voi e i vostri pazienti.
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Veronique Mylan Plant Senior Director
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