Punto effe 6 2015

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Anno XVI | N째 6 | 7 aprile 2015

18/11/14 12.07

Corrado Giua Farmacisti clinici: una rete virtuosa

Parliamone Rischi e benefici del capitale

Convegni Il futuro delle indipendenti

Marketing Esplorando la rete


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Anche i farmaci generici hanno un nome. EG ®

Anche i farmaci generici equivalenti hanno un nome: EG®, da sempre, garanzia di sicurezza e qualità. Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci di marca e più attenzione al prezzo. Quando scelgo un generico, chiedo EG ®


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Sommario

6

Direzione, Redazione, Marketing

via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione)

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37

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Produzione

Walter Castiglione - w.castiglione@lswr.it - Tel. 02.88184.222

Editoriale 5

Professione

PARLIAMONe Tra noi

Medicina

Rischi e benefici del capitale

Un profilo in evoluzione 6

Interventi Non si ferma il vento con le mani

Dal mondo

Farmaci etici on line in Cina

PRIMO PIANO Incontri Corrado Giua

Convegni

Il futuro delle indipendenti

Attualità

Intervista a Francesco Giavazzi

Marketing

Esplorando la rete

Uno strumento anti crisi

Galenica

Rischi calcolati

10

Cosmetologia

12

Ecm

Il paradosso del rossetto La malattia di Parkinson

Diritto

Vizio di motivazione 14 18 20 22

RUBRICHE

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28 32 34 37

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40 50

Iniziative 52 Farmanews 55 Spigolature 57 Come eravamo 58 Consigli per le vendite 60 Farmacisti di carta 64

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Editoriale

Due farmacie All’ultimo Forum europeo dei farmacisti, a Bruxelles, è stato presentato il primo Libro Bianco dell’Epf, dal titolo “Il ruolo della farmacia a sostegno della salute dei cittadini”. Sono cinque le aree importanti, secondo i colleghi dei quindici Paesi che partecipano al Forum, sulle quali la farmacia potrà avere un forte impatto nel migliorare la salute della popolazione: ◆ Aderenza alla terapia: il farmacista aiuterà i pazienti a capire i farmaci prescritti,

migliorando quindi l’assunzione dei farmaci e i risultati della terapia. ◆ Vaccinazioni: la somministrazione dei vaccini in farmacia aumenta il numero

di persone vaccinate. ◆ Screening: le farmacie possono identificare precocemente le persone più a rischio,

permettendo quindi di intervenire tempestivamente. ◆ Autocura: aiutando i cittadini a prendersi cura della propria salute, sarà alleggerita

la richiesta di cure presso gli altri operatori sanitari. ◆

Prevenzione delle malattie: le farmacie offrono servizi di sanità pubblica

che possono cambiare i comportamenti. «L’Epf ritiene che, entro il prossimo decennio, la farmacia assumerà un ruolo preminente nella prevenzione delle malattie, nella sanità pubblica e nella gestione delle patologie croniche», spiega il presidente Marco Nocentini Mungai nella presentazione del Libro Bianco. «Questi servizi dovranno essere su ampia scala, per poter veramente fare la differenza per la salute di tutta la popolazione, incrementando l’efficienza dei sistemi sanitari. Per le cure sanitarie oggi si usano molte nuove tecnologie e le farmacie dovranno trarne vantaggio per migliorare l’assistenza offerta ai pazienti». Si arricchisce dunque il dibattito su una farmacia dei servizi rimasta finora, nel nostro Paese, troppo sulla carta e dà un contributo prezioso anche Assofarm, a pagina 28. Non perdetevi però un altro articolo di questo numero: l’ intervista di Maurizio Bisozzi all’economista Francesco Giavazzi. C’è una farmacia di grande qualità, che tutti gli addetti ai lavori stanno faticosamente cercando di far crescere e c’è una farmacia “da autogrill” di cui si parla sui grandi quotidiani. Non si pretende che prima di scrivere su argomenti che non conoscono, gli autorevoli editorialisti si studino le sentenze della Corte di giustizia o della Corte costituzionale che riguardano la farmacia ma non se ne può più di leggere certe dichiarazioni: «Il presidio sanitario può essere offerto anche dal farmacista che opera in autogrill, certo più facile da raggiungere la domenica sera della farmacia di turno che non so mai quale sia e come raggiungerla». La farmacia che ha in mente Giavazzi è un’altra farmacia, che nulla ha a che fare con il presidio sanitario e che non si può permettere di “migliorare la salute della popolazione”. Una questione di modelli, una questione di risorse. E la farmacia - come struttura, come presidio aperto ovunque che funziona, non che tira a campare - è oggi più che mai preziosa sul territorio, con la popolazione che invecchia, con i medici che si aggregano, con i turni a costo zero per l’Ssn. Altro che domeniche in autogrill. 5 aprile 2015

di Laura Benfenati


Parliamone Tra noi

Rischi e benefici del capitale Al convegno palermitano organizzato da Utifarma, commercialisti e avvocati a confronto sulle novità del Ddl concorrenza di laura benfenati

C’

erano tutti i maggiori con-

«L’argomento del nostro convegno è di dram-

e che definiscano bene le incompatibilità. Poi

sulenti del nostro settore a

matica attualità», ha esordito Tobia, «i farma-

dovremo diventare catene di noi stessi, met-

Palermo, al convegno “La

cisti stanno rischiando di diventare tutti servi

tendo al centro le aggregazioni per affrontare il

farmacia e la sua sostenibili-

della gleba di un rinnovato Medioevo. Il 26 per

futuro. Cambiare oggi, per i titolari di farmacia,

tà economica al tempo della

cento delle farmacie è in grande difficoltà

è necessario».

crisi”, organizzato da Roberto Tobia, presidente

economica e il capitale entrerà a gamba tesa.

di Utifarma, l’associazione dei titolari palermi-

Il ministro Guidi ha dichiarato che le è sem-

La situazione economica

tani, un paio di settimane dopo l’approvazione

brato moderno togliere il vincolo delle quattro

Il quadro sulla situazione della farmacia è stato

in Consiglio dei ministri del Ddl concorrenza.

farmacie e che vuole irrobustire il canale con

fatto da Giampietro Brunello, amministratore

Durante la giornata di lavori il protagonista è

nuove risorse economiche; tutti noi invece

delegato Sose: «Analizzando l’andamento

stato quindi “Il capitale”, di cui non bisogna

vogliamo dire no all’ingresso del capitale nella

della spesa farmaceutica nei primi nove me-

avere paura, ma che è necessario conoscere,

proprietà delle nostre aziende e abbiamo il do-

si del 2014, scomponendo il dato relativo al

affrontare, arginare anche, in qualche modo,

vere di regolamentare la norma con paletti che

contenimento complessivo della spesa terri-

per quanto sarà possibile.

limitino l’accesso in percentuale dei nuovi soci

toriale (-1,7 per cento rispetto al 2013) nelle

6 aprile 2015


Parliamone Tra noi

Le incompatibilità? Per l’industria ci sono già, non può gestire catene di farmacie; nemmeno le società di gestione delle farmacie comunali in cui sono soci i Comuni possono acquisire farmacie private, perché i Comuni, che delle farmacie sono appunto titolari, sarebbero incompatibili

sue componenti, si rileva che mentre la spesa

della farmacia nei confronti dei suoi fornitori.

convenzionata netta è diminuita del 3,3 per

Nel triennio 2010-2012 le farmacie in crisi di

cento, la distribuzione diretta e per conto di

liquidità sono passate da 307 a 372».

fascia A è aumentata del 3,3 per cento. La distribuzione regionale della composizione

Aspetti positivi e non

della spesa farmaceutica distinta tra distri-

Il capitale sicuramente porterebbe risorse a

buzione diretta e Dpc evidenzia come il peso

queste farmacie ma non solo. «Il capitale po-

della prima sia preponderante (78,7 per cento

trebbe essere sinergico al mantenimento della

non può gestire catene di farmacie; nemmeno

del totale). Le differenze regionali sono molto

pianta organica nell’interesse dei cittadini di

le società di gestione delle farmacie comunali

marcate. In Abruzzo, per esempio, è assente

avere la copertura del servizio farmaceutico su

in cui sono soci i Comuni possono acquisire

la Dpc mentre in alcune Regioni il peso della

tutto il territorio nazionale», ha spiegato Bru-

farmacie private, perché i Comuni, che delle

Dpc è molto elevato».

nello. «Se infatti entrerà a pieno titolo nelle far-

farmacie sono appunto titolari, sarebbero in-

Come è noto, l’andamento del prezzo per fu-

macie, avrà di certo meno interesse a spingere

compatibili. Una grande industria come la Fiat

stella evidenzia un continuo calo tra il 2012 e

perché venga eliminata la pianta organica. Non

poi non potrà comprare farmacie direttamente,

il 2014: il prezzo medio nazionale per fustella

dimentichiamo che nel 1913 è stata introdotta

dovrà creare un’apposita società (con oggetto

è passato da 10,46 euro di luglio 2012 a 9,60

per garantire il presidio di una farmacia anche

esclusivo) e non potrà esserci una catena mo-

euro di luglio 2014, con un ulteriore ribasso a

nei Comuni più piccoli, con meno di mille/mil-

nopolista, nemmeno a livello locale, perché

9,57 euro a dicembre 2014.

lecinquecento abitanti. Ovviamente, in cambio,

interverrebbe l’Antitrust. «Molti aspetti della

Interessante l’analisi presentata a Palermo

andrebbe tolto l’obbligo del farmacista abilitato

riforma sono positivi perché offrono nuove

da Brunello sulle farmacie in seria difficoltà: a

per vendere farmaci di automedicazione nelle

opportunità finanziarie, societarie, ereditarie

partire dal contenuto informativo della Banca

parafarmacie e nei corner della Gdo. E questo,

e fiscali», ha spiegato Tarabusi. «Nella prima

Dati Be On Business, sono state effettuate

come nel resto del mondo, renderebbe pos-

stagione ci sarà tenuta e crescita del valore

alcune elaborazioni statistiche e analisi di na-

sibile vendere Otc anche nelle aree di servizio

della farmacia. Fare le società con il potente

tura economica finalizzate ad individuare le

delle autostrade, senza obbligare l’automobili-

capitale però va bene all’inizio, ma tra qualche

farmacie che risultano trovarsi in una condi-

sta che ha bisogno urgente di tali medicinali ad

anno i nuovi soci chiederanno modifiche legi-

zione di forte carenza di liquidità.

uscire al primo casello».

slative e la farmacia privata perderà quote di

L’individuazione di tali farmacie si è basata

Di quale capitale stiamo parlando? si è chiesto

mercato. I sistemi complessi con grandi catene

sulla durata dei debiti superiore a 180 giorni e

Marcello Tarabusi, commercialista dello Stu-

creano problematiche, si delineano differenze

sull’ammontare dei debiti a lungo termine che

dio Guandalini di Bologna: «Industriale, che ha

qualitative che potranno portare in futuro an-

assumono un peso di oltre l’80 per cento sul

quindi competenze gestionali; finanziario, che

che a diversi livelli di accreditamento. Inoltre, le

totale dei ricavi: «Tale condizione mette l’im-

ha bisogno di tali competenze; distributivo,

catene si organizzeranno per servire a domi-

presa in seria difficoltà», ha spiegato Brunel-

che realizzerebbe una fortissima integrazio-

cilio, ben oltre la pianta organica».

lo, «poiché stretta in una morsa tra il rimborso

ne verticale o infine convertito dai debiti dei

annuale dello stock di debito accumulato con

principali creditori delle farmacie (grossisti e

gli istituti finanziari (con pagamento dei re-

finanziarie)? Interagire con ciascuno di questi

Dal gruppo d’acquisto al gruppo partners

lativi interessi) e l’affanno teso a saldare la

quattro tipi di capitale sarà molto diverso per i

Giovanni Trombetta ha lanciato, come vi abbia-

situazione debitoria che si ripercuote sicu-

titolari». E i paletti allo strapotere dei nuovi soci

mo anticipato nell’editoriale del numero 5, una

ramente nella minore capacità contrattuale

di cui tanto si parla? Per l’industria ci sono già,

proposta decisamente “forte”: «Monetizziamo 

7 aprile 2015


Parliamone Tra noi

I sistemi complessi con grandi catene creano problematiche, si delineano differenze qualitative che potranno portare in futuro anche a diversi livelli di accreditamento Da sinistra: Nicola Guerriero, Giampietro Brunello, Roberto Tobia, Giovanni Trombetta e Marcello Tarabusi

mettere l’azienda in sicurezza: «La sentenza sul

trust ha avuto l’innegabile aspetto positivo di il pericolo scampato con l’uscita della fascia C,

fragili e quindi per questo facilmente aggredibili

confermare che la conservazione della farmacia

che si aggira intorno al 25 per cento del valore

dal capitale. Lo ha ribadito anche Anna Arena,

nel patrimonio familiare non la toglie dal mercato

delle farmacie, conferiamo in un’unica azienda

dello Studio Arena di Catania: «La farmacia che

ed è più che legittima». Con le misure previste

questa quota, diamo la mancata perdita teorica

uscirà dal concorso straordinario sarà molto di-

dal nuovo Ddl concorrenza, però, il trust avrà an-

al partner di rete che si è già guadagnato la fidu-

versa da quella che conosciamo, è una farmacia

cora una sua utilità nei passaggi generazionali?

cia del farmacista su alcune scelte commerciali

che nasce già con le stampelle e avrà quindi bi-

In realtà c’è ancora molto da capire, sulle con-

di mercato. Se lo fanno 100 farmacie insieme,

sogno facilmente di una sedia a rotelle». E il tanto

seguenze dell’entrata dei capitali nella proprietà

avranno un patrimonio tale da consentire loro di

discusso trust? Quintino Lombardo dello Studio

delle farmacie. Quello che sconforta è che se ne

sostenere importanti investimenti e affrontare

Cavallaro, Duchi e Lombardo di Roma e Milano

parla da molti anni e ancora una volta la cate-

i nuovi scenari senza alcuna difficoltà». Pren-

e Paola Castelli, dello Studio Castelli di Varese,

goria si sta facendo imporre scelte che, con un

diamo a esempio una farmacia da un milione di

ne hanno elencato gli innegabili vantaggi, anche

po’ di lungimiranza, avrebbe potuto governare

euro: potrebbe conferire ben 250.000 mila euro

fiscali, sia nel passaggio generazionale sia per

qualche anno fa.

nella nuova azienda, pensate che potenzialità. In realtà del cosiddetto gruppo partners, ha ricordato Trombetta, si sta parlando da molti anni ma senza mai vederlo realizzato. Inizialmente po-

GESTIONE ACCURATA E PROGRAMMAZIONE

trebbe essere rappresentato da una federazione di consorzi, alla lunga si scremerà e diventerà una

Se si continua con questo trend, il reddito dell’impresa farmacia sarà negativo nel 2020, se-

federazione di imprenditori svincolata dalla di-

condo Nicola Guerriero, dello studio Farmadati di Napoli. E soprattutto non si può continuare

stribuzione intermedia. Avete presente Conad?

a fare in farmacia sconti generalizzati, un vero suicidio per i titolari, e a frammentare gli acquisti: «È venuto il momento di essere importanti per qualche distributore, massimizzando i fattu-

Fragilità pericolose

rati ed evitando il più possibile ogni dispersione nella gestione». Quindi budget sott’occhio per

Nel pomeriggio al convegno palermitano i

poter confrontare gli andamenti effettivi con quelli ipotizzati e accurati strumenti di gestione,

protagonisti sono stati, dopo i commercialisti

come sottolineato da Giovanna Castelli, dello studio Castelli di Varese. La commercialista

del settore, gli avvocati. Sul concorso straor-

ha anche ricordato che nelle società di professionisti l’ingresso del capitale non è avvenuto

dinario Paolo Leopardi, dello Studio Leopardi

a gamba tesa: «Non ci vengano a raccontare che è più delicata la professione dell’avvocato

di Roma, ha sottolineato che dal 2012 c’è una

rispetto a quella del farmacista». Occhio poi alle misure di legge che premiano l’imprendito-

richiesta continua di chiarimenti perché le nor-

rialità, ricordate da Franco Lucidi, dello Studio Sediva di Roma: nel cosiddetto “Salva Italia” per

me sono state scritte male e sono spesso in

esempio si prevede un premio con detassazione del 4,5 per cento per gli imprenditori che

contraddizione con norme pregresse. Inoltre,

non prelevano utile: «Lasciate i soldi nella farmacia, non trasferiteli sui conti personali. Quello

la regola della compartecipazione, che costrin-

che conta è il saldo alla fine dell’anno». E poi si deve imparare a fare una programmazione

ge i titolari delle nuove sedi che hanno concor-

triennale e non a un mese, come ha ribadito Franco Falorni dello Studio Falorni di Pisa, che ha

so in associazione a rimanere in società per

aggiunto, rivolgendosi ai farmacisti presenti in sala: «Sul capitale state guardando il grammo

dieci anni, creerà molti problemi: molte farmacie

e non il chilo, a me non fa paura, crearci attorno rotoli di filo spinato è sbagliato».

apriranno e rischieranno di chiudere, saranno 8 aprile 2015


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9 aprile 2015

TÀ VI O N

Parliamone Tra noi


Parliamone Interventi

Non si ferma il vento con le mani Nel Ddl concorrenza anche la possibilità di crescere per le farmacie indipendenti. Evitando le derive commerciali di Augusto Luciani, presidente di Federfarma Umbria

D

a anni ci confrontiamo anche

apertura del nostro comparto alle istanze

alla modalità di trasferimento della gestio-

in maniera forte e appas-

che settori più o meno ampi della società

ne della cronicità dall’ospedale al territorio.

sionata su come proiettare

promuovevano. Abbiamo riflettuto sulle

Il tutto in un orizzonte di riferimento quanto

nel futuro la professione e

modalità concrete di declinazione nel terri-

mai fluido e dinamico, che rendeva anco-

la figura del farmacista. Ci

torio della farmacia dei servizi, inserendoci

ra più complessa qualsiasi seria attività di

siamo divisi sul grado e sulle modalità di

così anche nel più ampio dibattito in ordine

programmazione.

10 aprile 2015


Parliamone Interventi

Le novità

eccetera. Tutte funzioni per le quali non

Ci imporrà, questo sì, di organizzarci e per-

Il Ddl concorrenza presentato dal ministro

sono preparati e che potranno/dovranno

tanto dovremo imprimere rapidamente gli

Guidi in occasione del consiglio dei Ministri

delegare.

adeguati input alle nostre cooperative del-

dello scorso 20 febbraio introduce novità

A chi lo ritiene opportuno viene data la

la distribuzione intermedia, favorendone

importanti e delicate, ma al contempo la-

possibilità di cedere tutta o in parte la sua

e stimolandone un’innovazione coerente

scia il quadro immutato per quanto riguar-

farmacia, o la sua quota, in un mercato di

con quella richiesta alle nostre farmacie.

da numero delle farmacie, pianta organica

possibili acquirenti molto allargato rispetto

Dobbiamo coinvolgere tutte le aziende e

e distanze, esclusiva nella dispensazione

a oggi, per evidenti motivi, e quindi con la

strutture riconducibili ai titolari di farmacia,

del farmaco su ricetta. La disposizione di

possibilità di realizzare un adeguato risulta-

utilizzandone appieno forza e potenzialità:

interesse per le farmacie che approda in

to economico.

da soli si va più veloce, ma insieme si va più

Parlamento riformula, come noto, l’articolo

Da ultimo, ma non per importanza, le in-

lontani e solo insieme potremo “costruire”

7 della legge 362/91, estendendo la titola-

novazioni di cui sopra potranno contribuire

catene di farmacie professionali da contrap-

rità delle farmacie anche alle società di ca-

al risanamento delle farmacie attualmen-

porre alle catene di farmacie commerciali

pitali. Verrebbero meno anche le limitazioni

te in crisi e favorire una ripresa dei livelli

che sicuramente si costituiranno.

relative al numero massimo delle farmacie

occupazionali.

Tuttavia possiamo, anzi dobbiamo, interve-

possedute dalla società, farmacie che po-

nire nei passaggi parlamentari del Ddl per

tranno essere situate in qualsiasi parte del

Opportunità e rischi

territorio italiano.

Non ritengo altresì lungimiranti e in pro-

tare o salvaguardare l’aspetto professionale

Io ritengo che tale novità, se gestita e affron-

spettiva solide le affermazioni secondo

del servizio nel nuovo contesto di riferimen-

tata in maniera corretta, possa rappresen-

cui, aprendosi a soggetti estranei, la mis-

to che va delineandosi, in altri termini “met-

tare un’opportunità che può consentire alle

sione della farmacia venga snaturata. No,

tere quei paletti” che pur non snaturando

migliorare quegli aspetti che possono esal-

farmacie di ritagliarsi uno spazio significativo nel “ridisegno” dell’architettura dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese. Inoltre: ◆

ai titolari che desiderino restare indipen-

denti viene concessa di fatto e di diritto la possibilità di costituire società con la presenza dei propri congiunti, o altri soggetti esterni alla famiglia, indipendentemente dal

Non ritengo lungimiranti e in prospettiva solide le affermazioni secondo cui, aprendosi ai soggetti estranei, la missione della farmacia venga snaturata. No, la farmacia, per fortuna dei cittadini e dei farmacisti, resta la stessa dal punto di vista normativo

fatto che siano farmacisti o meno. E questo lo considero un grande passo avanti per equiparare i diritti dei figli a prescindere dal la farmacia, per fortuna dei cittadini e dei

l’essenza del provvedimento, ne mitiga le

Viene data la possibilità ai titolari di realiz-

farmacisti, resta la stessa dal punto di vista

possibili derive commerciali che non giove-

zare catene tra loro o con soggetti fisici e/o

normativo. L’apertura alla proprietà a sog-

rebbero a nessuno, in primis ai cittadini.

giuridici diversi, accrescendo così il potere

getti fisici e giuridici diversi non potrà influire

Io credo che ci troviamo di fronte a una sfida

contrattuale nei confronti dei fornitori e al

sulla qualità dei servizi, tutt’altro. Si pensi

eccezionale, abbiamo la possibilità concreta

contempo creando i presupposti per dispor-

per esempio alle farmacie comunali di Reg-

di dimostrare che i valori e le capacità mo-

re di adeguate risorse finanziarie da utilizza-

gio Emilia o a quelle gestite da Admenta Ita-

rali e professionali che hanno reso grande la

re per innovazione tecnologica e strutturale

lia: i gestori non sono farmacisti, ma i clienti

nostra professione per 800 anni possono

delle farmacie; per migliorare e incremen-

non se ne accorgono; infatti tali farmacie

competere a viso aperto e vincere la sfida

tare i servizi; per favorire la formazione del

funzionano egregiamente e sono presenti

che deriva dalla sicura “discesa in campo”

personale; per realizzare adeguate forme di

anche in zone disagiate. E i farmacisti fan-

di soggetti imprenditoriali apparentemente

comunicazione; per dotarsi di diverse figu-

no i farmacisti, con più tempo da dedicare

più forti e strutturati e che si proporranno ai

re professionali - in particolare manageriali

ai clienti/pazienti, al laboratorio, alla forma-

cittadini e al Paese solo attraverso logiche

- utili a una gestione efficiente ed efficace.

zione e all’aggiornamento professionale.

di mercato.

Per dare insomma la possibilità ai farmacisti

In ogni caso chi vuole restare indipendente

Infine anche Federfarma dovrà cambiare,

di fare i farmacisti e non i burocrati, i buyer,

lo può fare; è una decisione personale. La

adeguando la sua governance alle esigenze

gli esperti di marketing o di comunicazione,

legge non li obbliga, non ci obbliga a vendere.

di una nuova e più moderna realtà.

titolo di studio posseduto. ◆

11 aprile 2015


Dal mondo

a cura di Attilia Burke, farmacista

Corporate Crime Reporter - Usa Catena di farmacie accusata di conflitto d’interesse dall’Antitrust americano. L’American antitrust institute (Aai) ha chiesto alla Federal trade commission (Ftc) di indagare sui nuovi regolamenti della Cvs Health Corporation per sospetto conflitto di interessi. Cvs, oltre a essere una delle più estese catene di farmacie negli Usa e una delle maggiori Pharmacy benefits manager (Pbm, compagnie di intermediazione che si occupano dell’acquisto dei farmaci), è una vera e propria impresa multifunzione che offre svariati servizi sanitari, ampiamente integrata con il sistema sanitario Usa. A destare attenzione la nuova politica “antifumo” di Cvs, il cui nuovo regolamento prevede che ogni volta che un paziente con un’assicurazione appoggiata alla Pbm Cvs Caremark si presenta con una prescrizione in una farmacia che vende tabacco deve pagare una sorta di tassa pari a 15 dollari. Secondo l’Aai le decisioni prese dalla Cvs avrebbero poco a che vedere con la lotta contro il tabacco e molto più a che fare con l’interesse a escludere dal mercato tutte le farmacie non appartenenti alla catena Cvs, la cui recente decisione di smettere di vendere tabacco all’interno dei propri retail era stata molto chiacchierata dai militanti antitabacco. «Se la tua compagnia di assicurazione si appoggia a Cvs Caremark per la gestione dei benefit relativi ai farmaci e gli acquisti non avvengono presso farmacie appartenenti alla catena Cvs, è molto facile che tu debba cambiare punto vendita per evitare di pagare la penale. Considerando che altre big chain come Walgreens e Rite Aid non hanno in previsione di sospendere la vendita del tabacco, è molto facile che non vi sarà alcuna riduzione nelle vendite di sigarette, ma solo un incremento dei prezzi per i consumatori che comprano nelle farmacie non Cvs» afferma Albert Foer, presidente dell’Aai.

Thomson Reuters - Cina La Cina ha approvato la vendita on line dei farmaci soggetti a prescrizione. È stata approvata in Cina la vendita on line dei farmaci su prescrizione, una politica che spalancherà le porte di un mercato da oltre 130 miliardi di euro ai grandi colossi che già operano in questo settore come Alibaba Group Holding Ltd, Wal-Mart Stores Inc. e non solo. Il governo cinese avrebbe preso questa decisione con lo scopo di aiutare a riformare un mercato frammentato e poco trasparente, controllato da distributori e da ospedali statali. Attualmente circa il 70 per cento dei farmaci venduti ai consumatori arriva dagli ospedali. Tra i rivenditori, le farmacie on line sono autorizzate a vendere solo farmaci Otc e rimedi naturali o integratori. La nuova politica potrebbe eventualmente permettere a farmacie on line come Alibaba Health Information Technology Ltd e la piattaforma JD.com Inc di accaparrarsi molte vendite che prima erano gestite solo dagli ospedali. Questa politica porterà benefici a tutte le farmacie con una presenza on line, a partire da grossi colossi come la Jo-Jo Drugstores (quotata negli Stati Uniti) e la China Nepstar Chain Drugstor Ltd, ma anche ai piccoli rivenditori on line in generale. Marketplaces Alibaba e JD.com, così come il rivenditore statunitense Wal-Mart, possiedono già le licenze necessarie per vendere farmaci Otc su internet. Inizialmente, prima della diffusione tra i rivenditori, è probabile che le vendite dei farmaci da prescrizione on line saranno business-to-business (B2B). La dimensione potenziale del mercato del farmaco B2B varia da un minimo di 40 miliardi di euro a un massimo di circa 109 miliardi, secondo le stime della Deutsche Bank. Potrebbero invece essere a rischio gli intermediari che operano off line come Sinopharm Group Co Ltd, Shanghai Pharmaceuticals e China Medical Systems Holdings Ltd. Sicuramente ci vorrà molto tempo prima che le imprese e gli stessi consumatori si abituino al nuovo modello.

12 aprile 2015


Dal mondo

Pharmabiz.com - India In India i farmacisti chiedono maggiore riconoscimento della professione all’interno del sistema sanitario nazionale. Maggiore riconoscimento in quanto figure professionali importanti non solo per il Sistema sanitario nazionale, ma anche in ambito accademico e nell’area della ricerca e dello sviluppo. Lo chiedono i farmacisti indiani e pare che la cosa cominci a concretizzarsi, grazie all’inclusione della farmacia nel nuovo piano di politica sanitaria (Draft health policy), recentemente annunciato dal ministero della Sanità. I farmacisti hanno chiesto a tutte le associazioni professionalmente legate alla farmacia di scrivere a chi detiene il potere legislativo eventuali suggerimenti su come integrare i servizi farmaceutici nella politica sanitaria, dando particolare rilevanza al settore dell’istruzione. La campagna di rivalutazione della professione del farmacista è partita da Ranchi, capitale dello Stato di Jharkhand, dove il dipartimento di Scienze farmaceutiche dell’Istituto di tecnologia Birla a Mesra si sta mobilitando e sta ottenendo il sostegno di tutte le istituzioni educative legate alla farmacia, con l’aiuto degli state pharmacy council, come spiega Rn Gupta, docente del dipartimento. A detta di Gupta, la comunità dei farmacisti vorrebbe presentare suggerimenti circa la professione accademica del farmacista e i servizi dei farmacisti negli ospedali. Chi si occupa di scrivere le leggi purtroppo, a detta degli esperti, non sarebbe abbastanza informato su tutto ciò che concerne la formazione del farmacista e, di conseguenza, sottovaluterebbe l’importanza di questa figura professionale nell’assistenza sanitaria. Proprio per questo motivo è importante che chi sta al governo venga informato sui progressi nel campo della formazione del farmacista, in particolare sui programmi accademici: corsi e specializzazioni come Pharm D, PhD, M Pharm e B Pharm. In particolare, secondo il professore, in diversi punti del nuovo report sulla politica sanitaria ci sarebbero alcuni riferimenti ai servizi offerti dai farmacisti dove il ruolo del farmacista non è adeguatamente riconosciuto.

Emirates 24/7 News (emirates247.com) - Emirati Arabi A Dubai farmaci a domicilio gratis per chi ha problemi di mobilità. È sufficiente essere in possesso di una speciale ricetta medica per poter accedere al nuovo servizio di consegna a domicilio dei medicinali dalla farmacia pubblica più vicina direttamente a casa, a costo zero. Succede a Dubai, dove l’iniziativa promossa dall’autorità sanitaria locale è già attiva. Il servizio di home-delivery è parte di un progetto voluto dalla Dubai health authority (Dha), che mira ad alleviare l’onere per coloro che hanno difficoltà a raggiungere una farmacia per problemi di salute o logistici. «Per accedere al servizio esistono due modalità», spiega Sami Mana Ahmad bin Ahmad Ali, specialista in medicina di comunità. «I pazienti possono andare in farmacia subito dopo la visita medica, e presentare l’apposito modulo compilato dal dottore. Il medicinale verrà consegnato al paziente senza che debba aspettare». Altrimenti «la richiesta può essere fatta on line, senza la necessità di visitare una farmacia. Il modulo che è stato consegnato dal medico al paziente dovrà essere caricato sul sito della Dha, dopo di che è possibile fare l’ordine». Il servizio di consegna si rivolge a varie categorie di pazienti: gli anziani che non sono in grado di andare in farmacia personalmente e pazienti che vivono in zone remote o molto impegnati a causa del lavoro. Allo stesso modo, può essere utilizzato dai pazienti che necessitano di farmaci per un lungo periodo di tempo. Le farmacie pubbliche solitamente forniscono ai pazienti medicinali per proseguire la terapia per un massimo di tre mesi. Tuttavia, alcuni pazienti, specialmente quelli con patologie croniche, seguono trattamenti farmacologici più lunghi, o addirittura a vita. Queste persone potranno usufruire dell’opzione home-delivery. «Faremo in modo che i farmaci vengano consegnati a casa una settimana prima della fine del periodo di tre mesi», afferma Ali Sayed, direttore del Dipartimento dei servizi farmaceutici di Dha. «In ogni caso, il paziente è tenuto a presentare una ricetta medica. Nelle farmacie convenzionate con il sistema sanitario nessuno può ottenere un farmaco senza prescrizione medica». Diverso è il discorso per le farmacie private, alcune delle quali forniscono già servizi di consegna a domicilio, ma solo e unicamente di farmaci non soggetti a prescrizione.

13 aprile 2015


Primo piano Intervista

Farmacisti clinici: una rete virtuosa

Sifac è il braccio scientifico della professione, che con metodologia e rigore realizza e valida protocolli d’approccio terapeutico standardizzato al paziente: a colloquio con il presidente Corrado Giua di FRANCESCA GIANI

P

artire dal paziente, mettendo al centro i suoi bisogni di salute, è un principio che sta guidando molte delle evoluzioni che stanno attraversando il sistema sa-

nitario, i modelli assistenziali, la gestione delle patologie, ma anche la relazione tra professionisti di salute e cittadini. Quando però a porsi questo obiettivo è una società scientifica, e per di più la società scientifica delle farmacie di comunità, significa che anche la figura del farmacista, così come siamo abituati a concepirlo, è destinata a cambiare, innescando un’evoluzione che investe l’approccio al paziente, i modelli di prevenzione e la risposta assistenziale che arriva dalle farmacie, l’integrazione e la relazione con gli altri operatori

Un presidente con tre anime

sanitari sul territorio, in particolare medici, e con le istituzioni, ma anche le possibilità stes-

Corrado Giua è un presidente con tre anime: l’anima del docente universitario, l’anima del

sa di conoscere esigenze e bisogni di salute

ricercatore e l’anima del farmacista clinico.

della popolazione. Corrado Giua racconta atti-

Si forma presso la prestigiosa scuola di neurofarmacologia di Cagliari, fondata da Gianluigi

vità e risultati della Società italiana di Farmacia

Gessa, (la stessa di Luca Pani, direttore generale dell’Aifa ndr) dove ha svolto ricerche nel

clinica (Sifac), che ha fondato nel 2012 e di cui

campo delle neuroscienze pubblicate su autorevoli riviste internazionali.

è presidente, aprendo anche una prospettiva

Dalla farmacologia il principale impegno scientifico e didattico si concentra sull’approfondi-

di evoluzione della professione e del sistema.

mento della fitoterapia e della farmacia clinica. Ideatore e responsabile scientifico del master internazionale in Fitoterapia promosso

Partiamo da Sifac: come la possiamo

dall’ateneo di Trieste e dall’università Complutense di Madrid, divenuto ormai un riferimen-

inquadrare?

to per la formazione europea post lauream di medici e farmacisti nella fitoterapia.

La Sifac è la prima società scientifica delle far-

Nel 2012 ritorna alla sua prima passione: la farmacologia. Fonda la Società italiana di

macie di comunità. Siamo una rete di farmaci-

Farmacia clinica (Sifac), progetta e coordina il primo master in Clinical Pharmacy istituito

sti, tutti caratterizzati da una specializzazione

dalle università di Milano, Cagliari e Granada. Ricopre importanti ruoli di docenza e consu-

post lauream, con competenze riconosciute,

lenza in ambito universitario, scientifico e professionale e cura la redazione di libri e articoli

alcuni provenienti dall’ambito ospedaliero e

scientifici.

della ricerca, capaci quindi di apportare punti di

Dal 2014 è eletto all’unanimità presidente della Società italiana di Farmacia clinica.

vista e contributi differenti, ma con una vision condivisa.

14 aprile 2015


Primo piano Intervista

E quale è la vostra mission? Il nostro obiettivo è realizzare e validare protocolli d’approccio terapeutico standardizzato al paziente che consentano al farmacista di gestire le problematiche di salute di sua pertinenza secondo linee guida di riferimento, così come avviene per le altre professioni sanitarie.

Promuoviamo studi epidemiologici attraverso reti di farmacie di comunità e sviluppiamo progetti nell’ambito della farmacovigilanza attiva e della pharmaceutical care, in collaborazione con la classe medica e con centri di ricerca di eccellenza

Promuoviamo studi epidemiologici attraverso reti di farmacie di comunità e sviluppiamo progetti nell’ambito della farmacovigilanza attiva e della pharmaceutical care. Il tutto in collaborazione con la classe medica e con

LA SECONDA CONVENTION SIFAC A FARMACISTAPIÙ

centri di ricerca di eccellenza. Sono contenuti, progetti e strumenti inediti in questo setting

Un appuntamento ricco la seconda Convention della Sifac che si terrà a Milano, in occasio-

assistenziale. A questo affianchiamo l’alta

ne di FarmacistaPiù, l’assise annuale di tutti i farmacisti voluta dalla Fondazione Cannavò

formazione post lauream, attraverso la pro-

con il patrocinio della Fofi e organizzata da Edra, in programma dall’8 al 10 maggio presso

gettazione e la promozione di due master

Fieramilanocity. Oltre a fare il punto sulle attività a due anni dal primo appuntamento, sarà

universitari internazionali.

l’occasione per presentare i due studi clinici osservazionali condotti attraverso le reti di farmacie di comunità specializzate e le due prime linee guida per farmacisti.

Possiamo ricapitolare i principi e i valori a cui

«Abbiamo preferito darci un appuntamento biennale» spiega Corrado Giua, presidente Si-

si ispira Sifac?

fac, «così da riuscire a presentare i risultati concreti del nostro lavoro. E non a caso saranno

Siamo una società di giovani farmacisti con

proprio gli esiti delle principali progettualità di Sifac a riempire di contenuti le due sessioni

una grande passione: competenza, affidabilità

tematiche in cui è organizzata la Convention. In entrambe le sessioni (linee guida e studi

nel raggiungimento dei risultati e elevata per-

osservazionali) non mancherà un confronto con i modelli di eccellenza internazionali al fine

formance sono i valori che ci caratterizzano.

di verificare come tali strumenti vengono utilizzati in altri Paesi europei e costituiscono già

Come società scientifica siamo andati a col-

modelli di assistenza evoluti al paziente».

mare un vuoto, diventando il braccio scientifico della professione.

Prima sessione: le linee guida Due sono le linee di indirizzo portate a compimento: una riguardante le problematiche

Che cosa intende per performance?

muscolo scheletriche, che ha visto il confronto di cinque linee guida internazionali, l’altra

Organizziamo il lavoro in modo tale da pro-

sulle problematiche gastrointestinali, più precisamente dispepsia e reflusso gastroesofa-

durre risultati finalizzati nei tempi e negli

geo, per le quali sono state confrontate sette linee guida internazionali. Per le prime linee

obiettivi. E qui veniamo ai tratti che ci rendo-

guida l’esposizione di progetto e di dati sarà affidata al farmacista clinico Stefano Miggos e

no diversi dagli altri.

al medico Giorgio Gandolini, responsabile del Centro di reumatologia presso la Fondazione Don Gnocchi di Milano a significare la sinergia che esiste tra la classe medica e quella della

Che sarebbero?

farmacia; per le seconde Enrico Keber, ricercatore Sifac, e Vincenzo Savarino, presidente

Innanzitutto metodologia e rigore scientifico,

della Sige, la Società italiana di gastroenterologia, professore e direttore del dipartimento di

cooperazione con la classe medica, innova-

gastroenterologia all’Università di Genova.

zione e originalità. È nota la ricerca effettuata in ospedale o in altri contesti, mentre risulta

Seconda sessione: gli studi osservazionali

totalmente assente nelle farmacie di comu-

Saranno poi presentati due progetti realizzati con una raccolta dei dati effettuata attraverso

nità. Quello che facciamo è introdurre nel set-

un osservatorio costituito da una rete multicentrica di farmacie di comunità, e una succes-

ting assistenziale della farmacia di comunità il

siva analisi statistica portata avanti da laboratori di statistica biomedica: oggetto della prima

metodo scientifico nella raccolta e nell’elabo-

survey sono i disturbi gastroesofagei, per i quali è stato chiesto il supporto del laboratorio

razione dei dati. Proprio in questi giorni sono

di Biostatistica del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, e della seconda la gestione

stati pubblicati su riviste internazionali indiciz-

del dolore pelvico con la partecipazione del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità

zate su Pubmed due studi di farmacovigilanza

dell’Università di Milano.

attiva, frutto della collaborazione di Sifac con i

ricercatori dell’Istituto Mario Negri. 15 aprile 2015


Primo piano Intervista

Perché e per chi fate tutto questo?

clinical monitor che raccoglie i dati tramite una

rafforza e diventa più difficilmente sostituibile

Abbiamo messo al centro della nostra atten-

piattaforma informatica e li trasmette al board

nel sistema, con un vantaggio strategico che si

zione il paziente, ritenendo in questo modo

scientifico che sovrintende lo studio clinico.

semina oggi per il domani.

gestione dei disturbi minori e per supportarlo,

E come è stata recepita la novità delle survey

In che modo le linee d’indirizzo garantiscono

in affiancamento al medico, nelle patologie so-

in farmacia?

un approccio condiviso?

cialmente rilevanti. Per ottenere questo risul-

Durante gli studi abbiamo rilevato un’alta gra-

Nascono da un’attività di confronto critico delle

tato la vera sfida è la specializzazione: servono

tificazione da parte del paziente, che si sente

più autorevoli linee guida internazionali per pa-

farmacisti che vogliano acquisire nuove com-

preso in carico, avverte una particolare atten-

tologia, portata avanti da un gruppo di lavoro

petenze certificate in ambito clinico.

zione verso il suo stato di salute e molto spes-

multidisciplinare che comprende specialisti

so aumenta la fiducia nel farmacista. Stesso

dell’area tematica, medici di medicina genera-

E che afferiscano anche al territorio. Questo

gradimento lo abbiamo riscontrato anche da

le, farmacisti clinici e farmacologi. Il primo pas-

asset è un punto di forza?

parte dei medici di medicina generale, preav-

so è selezionare e cucire insieme, pezzo per

La farmacia di comunità è un osservatorio

vertiti dello studio epidemiologico in atto, e

pezzo, le problematiche gestibili in farmacia di

privilegiato che consente di raccogliere da-

questo può rappresentare un passo in avanti

comunità sulle quali si verticalizza poi la revi-

ti inediti su una popolazione che per circa il

verso un processo di cooperazione e integra-

sione sistematica. Infine le linee guida passano

50 per cento non è intercettata nelle survey

zione nelle cure primarie.

attraverso un board esterno di validazione, do-

di poter essere un punto di riferimento per la

mediche. Produrre dati epidemiologici di ta-

ve possono essere corrette e integrate, per la

le portata è un valore per il sistema farmacia,

Perché delle linee guida in farmacia?

certificazione finale.

perché da un lato comunicano agli stakeholder

Il contesto in cui si pongono tali strumenti è la

le potenzialità della rete come sistema di rile-

necessità di tutti gli operatori sanitari di opera-

Quali obiettivi vi ponete per il futuro?

vazione, dall’altra confermano la necessità di

re, nel percorso diagnostico e terapeutico, se-

Il completamento del processo di realizza-

implementare il ruolo dei farmacisti di comuni-

condo protocolli uniformi e convalidati. Se per

zione dei protocolli standard di approccio al

tà con maggiori competenze specialistiche. Di

i medici tali strumenti sono quasi scontati, per

paziente, in modo da arrivare alla fine di que-

questo se ne avvantaggia il paziente in termini

i farmacisti di comunità ne va rilevata la totale

sto lungo cammino alla realizzazione di linee

di prevenzione e ottimizzazione della terapia, il

mancanza. È innegabile pertanto che costitui-

guida per la maggior parte dei disturbi che

farmacista ai fini della crescita professionale e

rebbero un grande avanzamento per la qualità

possono essere gestite nella farmacia di co-

della sostenibilità economica e il Ssn nell’otti-

del servizio, l’uniformità di accesso alle cure e

munità. Nel giro di un quinquennio, si potreb-

mizzazione delle risorse.

in termini di appropriatezza del sistema.

bero realizzare 10-12 linee guida, arrivando a coprire il 90 per cento delle esigenze di salute

Che cosa vogliono indagare gli studi

A che punto siete?

del cittadino gestibili nella pratica del farma-

epidemiologici?

Abbiamo finalizzato le prime due linee guida

cista. Ma il nostro obiettivo è anche quello di

Abbiamo portato a compimento due macro

che presenteremo a maggio all’assise di Far-

accreditarci sempre di più presso le istituzioni

survey: la prima fotografa la storia terapeutica

macistaPiù: da oggi il paziente con patologie

sanitarie, come società scientifica dei farma-

di pazienti con disturbi gastroesofagei (mil-

funzionali digestive o problemi muscolo schele-

cisti di comunità, che promuove ricerca scien-

le i pazienti arruolati); la seconda analizza la

trici potrà ricevere un approccio corretto e stan-

tifica in farmacia e che può fornire dati utili alle

gestione del dolore pelvico. Obiettivo è stato

dardizzato, indipendentemente dalla farmacia

autorità regolatorie.

valutare l’efficacia e la sicurezza delle terapie in

in cui si reca e dal professionista a cui si rivolge.

assunzione dai pazienti che entrano in farma-

Un po’ come ha fatto la Simg per i medici di

cia, con particolare riferimento alla compliance,

Con vantaggi anche per la farmacia?

cure primarie?

agli effetti collaterali e alle interazioni con altre

Certamente: a fronte di un lieve maggiore im-

La società della medicina generale ha rap-

terapie croniche. Il metodo prevede la sommi-

pegno nel colloquio con il paziente, si può im-

presentato un fondamentale cambio di passo

nistrazione ai pazienti di un questionario arti-

maginare con certezza un ritorno favorevole

per il riconoscimento dei ruolo dei medici di

colato, in un’area riservata.

in termini di fidelizzazione e di gratificazione

base, così come la Sifo costituisce il sostegno

del paziente, nella costruzione della fiducia

scientifico della farmacia ospedaliera. La Si-

Come vengono selezionate le farmacie?

interpersonale, ma anche nell’edificazione di

fac si fregia invece di essere la prima società

Gli studi sono effettuati esclusivamente attra-

un’immagine di professionista autorevole, ca-

scientifica dei farmacisti di comunità e pro-

verso reti di farmacie che hanno al loro interno

pace ed efficace nella rapida risoluzione di un

muove la ricerca clinica in farmacia con pas-

un farmacista clinico. Le reti sono coordinate dal

problema. È così che la figura del farmacista si

sione, rigore scientifico e innovatività.

16 aprile 2015


Primo piano Intervista

Contest Farmacia Etica

Marco Belli

QUANDO GUSTO E PIACERE DIVENTANO SALUTE Le Ricette di Cucina ideate dai farmacisti italiani nel rispetto del proďŹ lo alimentare di ogni persona

PARTECIPA E INVIA LA TUA RICETTA www.ricettariodellasalute.it

Le migliori ricette vinceranno la partecipazione alla prestigiosa scuola di formazione Food & Supplement Cooking Academy di CNM Italia

Il futuro della Professione

Con il contributo educazionale di

Con il patrocinio di 17 aprile 2015


Primo piano Convegni

Il futuro delle indipendenti Aggregazione ineluttabile Per Troein di Ims Health ha raccontato che il mercato farmaceutico continua a crescere ma soprattutto a vantaggio degli ospedali, più che delle farmacie: le vendite al dettaglio in alcuni Paesi sono a crescita zero, c’è un incremento dei volumi ma non dei valori. Come possono sopravvivere dunque le farmacie? Massimizzando il numero dei pazienti e le prescrizioni, riducendo i costi e investendo su commerciale e servizi: «Dovete legare i pazienti alle vostre farmacie, avere buoni contatti con chi prescrive a livello locale e non fornire servizi in concorrenza con i medici». I servizi attirano e mantengo-

Alla settima convention di Alphega Pharmacy, Ornella Barra sottolinea l’impegno del suo gruppo a sostegno delle farmacie non di proprietà di una catena

no i clienti ma essenziale, secondo Troein, sarà ridurre i costi: «In futuro se non si appartiene a un gruppo che fa acquisti centralizzati, sarà molto difficile gestire la farmacia da soli». Saranno almeno tre i modelli di farmacia nei prossimi anni: il primo, Troein lo ha chiamato “modello del

di Laura Benfenati

P

benzinaio”, che guadagna vendendo non più benzina ma tanti altri prodotti. Il farmacista “mo-

iù di 1.000, provenienti da otto

precisa domanda se Boots arriverà a breve in

dello benzinaio” si concentrerà sui prodotti da

Paesi, i farmacisti presenti a Mon-

Italia, Barra ha risposto che il suo gruppo va-

banco, quelli da prescrizione passeranno in se-

tecarlo alla settima convention

luterà a tempo debito, come ha sempre fatto

condo piano. Se invece si punta sugli etici, con-

di Alphega Pharmacy “Resta in-

anche in altri Paesi, quando c’è stata l’aper-

viene incrementare i servizi che fanno entrare

dipendente, guida il tuo futuro”.

tura al capitale. Per Walgreens Boots Alliance

le persone in farmacia e acquistare al prezzo più

Tema più attuale che mai per i titolari italiani,

vanno bene tutti i sistemi, purché supportino i

basso possibile. Il modello misto, quello vincen-

ancora scossi dal recente Ddl concorrenza che

farmacisti, che sono, secondo Barra, le risorse

te probabilmente, prevede invece marketing e

dà il via alle catene reali di farmacie nel nostro

più preziose a disposizione dei sistemi sanitari

Paese. Ornella Barra, executive vice president

in rapida evoluzione. Le farmacie indipenden-

di Walgreens Boots Alliance e president and

ti hanno quindi il dovere di fornire risposte sui

chief executive di Global wholesale and inter-

servizi e le tecnologie: «Il nostro impegno nei

national retail, non ha nascosto la sua approva-

confronti della professione e dei farmacisti in-

zione per il Ddl: «Se nel suo iter parlamentare

dipendenti rimane forte e immutato. Siamo la

rimarrà invariato, sarà una fortuna per la far-

prima azienda globale del comparto farmacia

macia italiana». Ai giornalisti che le chiedevano

incentrata sulla salute e il benessere, e l’abbina-

come potranno convivere le due realtà, le far-

mento della nostra forza, dimensione e know-

macie in catena e quelle indipendenti, ha rispo-

how porterà benefici aggiuntivi ai farmacisti

sto che in Inghilterra lo fanno da sempre: ci sono

indipendenti e permetterà ad Alphega Phar-

6.000 farmacie in catena e 6.000 autonome

macy di continuare a prosperare. La farmacia è

e tra queste 1.000 sono Alphega, la catena di

una delle priorità di Walgreens Boots Alliance e

farmacie indipendenti creata dal gruppo Allian-

aspetto con impazienza nuove opportunità in-

ce-Boots (che non era ancora Walgreens). A

teressanti che potremo cogliere assieme». 18 aprile 2015

Ornella Barra, executive vice president di Walgreens Boots Alliance


Primo piano Convegni

collaborare con le aziende farmaceutiche, au-

Un colosso mondiale Walgreens Boots Alliance è la prima azienda globale del comparto farmacia incentrata sulla salute e il benessere a livello mondiale. È nata dalla fusione di Walgreens e Alliance Boots nel 2014, è presente in 25 Paesi e conta 370.000 dipendenti. Leader mondiale per prodotti e servizi per salute e benessere in farmacia, con oltre 12.800 punti vendita in 11 Paesi, è la prima rete di distribuzione farmaceutica e prodotti correlati, con oltre 340 centri di distribuzione che consegnano a oltre 180.000 farmacie, medici, centri per la salute e ospedali in 19 Paesi. Walgreens Boots Alliance è il primo acquirente al mondo di farmaci a prescrizione e di molti altri prodotti per la salute e il benessere.

mentare i volumi di Alliance Healthcare e sostenere lo sviluppo dei marchi del gruppo. «Ogni mercato ha le sue caratteristiche ma ci sono esigenze che i farmacisti hanno indipendentemente da dove risiedono: innovazioni e idee, supporti in tempi difficili, vantaggi competitivi e condizioni ottimali». Sorrell ha illustrato dunque l’Alphega digital strategy, che consente di creare un’offerta integrata on line perché il 54 per cento di chi compra su internet vuole essere rassicurato con un’interazione umana. Sorrell ha parlato anche di una piattaforma per gestire meglio i servizi, che saranno diversi a seconda del Paese. La forza del gruppo, infatti, è avere una massa critica che consente di adattarsi alle realtà dei diversi Paesi. Sulla carta fedeltà, per esempio, Alphega può contare sull’esperienza di Boots: 18 milioni di persone hanno la fidelity card del gruppo in Inghilterra, ogni famiglia ne ha almeno una. Poi c’è il progetto contro il fumo, che è stato avviato in 450 farmacie Boots. E su altri servizi c’è l’esperienza Walgreens: nelle loro farmacie negli Stati Uniti si effettuano ogni anno otto milioni di vaccinazioni e cinque milioni di analisi.

Servizi innovativi Per quel che riguarda i servizi Alphega, In Germania è stata avviata in farmacia la prevenzione cardiovascolare, In Inghilterra e Francia il tamCaitlin Sorrell, managing director di Alphega

pone faringeo per lo screening del mal di gola, in Norvegia lo screening dei nei. «La farmacia sarà sempre di più il luogo dove i pazienti trovano i servizi», ha aggiunto Barra. «Non si può restare immobili in questo momento, perché si

comunicazione, economia di scala per gli ac-

accumula ritardo. La farmacia italiana si è evolu-

quisti, programmi di successo creati in partner-

ta più lentamente rispetto al resto del mondo. Il

ship con alcune aziende. Il titolare non dovrà mai

paziente ha bisogno del farmacista ma lui deve

smettere di porsi alcune domande: «Quanto mi

anticipare i tempi, non adattarsi semplicemente

occupo del mio paziente?», «Quanto gestisco

ai cambiamenti». Fondamentale è innanzitutto

bene il mio negozio?», «Sono vincitore verso i

valorizzare il marchio, perché al momento quello

competitors?», «Ho un mio guadagno?».

di Aphega non è certo paragonabile, per esem-

Per fare tutto questo è ineluttabile l’aggrega-

pio, al marchio Boots. «La logica di Alphega è

zione. E Alphega, ha spiegato l’amministratore

consentire alle farmacie di ottenere tutti i van-

delegato Caitlin Sorrell, ha obiettivi chiari per

taggi che un grande gruppo può offrire, rima-

affrontare queste sfide insieme ai farmaci-

nendo indipendenti», ha concluso Barra. «E noi

sti: diventare il primo network, per qualità e

di Walgreens Boots Alliance offriremo a questo

adesione, in ciascun Paese in cui è presente,

network tutto il meglio possibile». 19 aprile 2015

Alphega Pharmacy Dal lancio nel 2001, Alphega Pharmacy si è estesa e oggi sono 6.000 le farmacie indipendenti aderenti al network in otto Paesi: Repubblica Ceca, Francia, Italia, Spagna, Russia, Paesi Bassi, Germania e Regno Unito. Alphega Pharmacy offre una gamma di servizi, fra cui l’utilizzo del marchio, la formazione professionale, i servizi per incrementare l’attività di vendita, dando l’opportunità al farmacista di diventare un punto di riferimento per la collettività. Durante la convention si sono ricordati gli sviluppi nell’ultimo anno del marchio Alphega: in Germania, per esempio, c’è stato il rebranding delle farmacie “Vivesco”, ora Alphega, iniziato a luglio 2014; nei Paesi Bassi c’è stato il completamento del rebranding delle farmacie Alphega; in Francia il lancio di nuovi servizi, compreso il tampone faringeo per lo screening del mal di gola. Nel Regno Unito oltre metà delle farmacie aderenti hanno la propria pagina web sul sito per i consumatori; in Spagna è stata lanciata una guida per aiutare e dare sostegno a chi si prende cura dei pazienti in carico e in Turchia è stato avviato un primo progetto pilota, a Istanbul, per adattare i servizi di Alphega Pharmacy al mercato locale.


Primo piano Attualità

Fuori tutto

I

l Ddl concorrrenza elaborato dal ministro Federica Guidi comporterà, per alcuni, modernizzazione ed economie di scala. Per altri sembra un’opportunità offerta ad alcuni grandi fornitori per impossessarsi

La fascia C liberalizzata? Nessun problema secondo Francesco Giavazzi, economista dell’Università Bocconi

di farmacie in difficoltà finanziarie, azzerando i loro crediti inesigibili ed evitando quindi una procedura di fallimento per loro penalizzante. Ne abbiamo parlato con Francesco Giavazzi,

di Maurizio Bisozzi, farmacista

20 aprile 2015


Primo piano Attualità

che quello delle farmacie in difficoltà finanziaria sia un fenomeno molto diffuso. Il vantaggio dell’ingresso di società di capitali sta evidentemente nelle economie di scala che esse potrebbero portare e nel loro maggior potere contrattuale con i distributori. Tutto a vantaggio dei consumatori. In nessun Paese europeo i farmaci con ricetta si vendono fuori della farmacia. La proposta che aleggia da tempo di portare la fascia C fuori della farmacia non ci avvicina al Terzo Mondo farmaceutico? Non parliamo di consentire la vendita di questi

Francesco Giavazzi, docente di Economia all’Università Bocconi ed editorialista del Corriere della sera

farmaci in profumeria, anche se io non vedo controindicazioni all’esposizione dell’Aspirina o della Tachipirina sugli scaffali di un super-

me vivere in uno Stato simile proprio non pia-

mercato. Ciò di cui si parla è la possibilità per

cerebbe (rileggere il dibattito sul “libero arbi-

strutture quali un supermercato o un autogrill

trio” da Tommaso d’Aquino a Cartesio).

di aprire punti vendita interni serviti da un laureato in Farmacia. Secondo me in tali luoghi si

La concorrenza sfrenata e l’uscita della fa-

dovrebbe poter vendere ogni tipo di farmaco

scia C dalla farmacia non rischiano di sot-

perché non vedo la differenza tra un farmaci-

trarre alla farmacia risorse economiche

sta che opera in una farmacia e lo stesso far-

essenziali per sostenere i costi organizzativi

macista che opera in un punto vendita interno

e le ristrutturazioni di spazi e risorse umane

a un supermercato. Il vantaggio per i consu-

necessari a far uscire la farmacia dei servizi

matori è evidente. Tutte le famiglie, tornan-

da una semplice dichiarazione di intenti?

do da una domenica fuori porta si fermano

Il “presidio sanitario” può essere offerto an-

in un autogrill. Non sarebbe più semplice se,

che dal farmacista che opera in un autogrill,

oltre a qualcosa per la cena, che già posso-

certo più facile da raggiungere la domenica

no acquistare, potessero anche acquistare,

sera di cui sopra della “farmacia di turno” che

per esempio, una confezione di Tachipirina

non so mai quale sia e come raggiungerla.

o, avendo con sé la prescrizione del medico, un medicinale che la richiede, senza girare la

Malgrado una martellante campagna me-

citta alla ricerca della farmacia di turno quella

diatica a favore delle liberalizzazioni, in so-

domenica sera?

lo quattro giorni poco più di 200 farmacie hanno raccolto oltre 40.000 firme di citta-

L’esposizione dei medicinali sugli scaffali del-

dini contrari ai farmaci nei supermarket. Non

la Gdo, tra generi di largo consumo, non por-

andrebbe tenuta in debito conto l’opinione

ta a una banalizzazione del bene, malgrado

dell’utente della farmacia?

docente di Economia alla Bocconi ed edi-

la presenza di un farmacista, instillando nel

È evidente che raccogliere firme dai propri

torialista del Corriere della sera. Un opinion

consumatore una immagine consumistica del

clienti non è un modo corretto per valutare le

leader tra i più autorevoli e un fautore delle

farmaco pericolosa per la salute pubblica?

opinioni dei cittadini. L’Alitalia face simili inda-

liberalizzazioni più estreme.

Certo, seguendo questa filosofia lo Stato do-

gini fra i propri passeggeri nel momento in cui

vrebbe proibire le auto di cilindrata superiore

si affacciavano sul mercato le compagnie low

Una prima impressione, professore, sul Di-

ai 1.000 cc, le motociclette, dovrebbe vietare

cost. Evidentemente bisogna che un consu-

segno di legge.

ai cittadini di nuotare spingendosi al largo e di

matore provi che cosa significa l’apertura di un

Bisogna guardare al di là delle situazioni con-

tuffarsi dagli scogli. Dovrebbe anche proibire

punto vendita farmaceutico in un supermer-

tingenti. Non conosco i dati ma non mi pare

la vendita nelle edicole di giornali “stupidi”. A

cato perché possa valutare se è d’accordo.

21 aprile 2015


Primo piano Marketing

Esplorando la rete

Come si muovono pazienti, istituzioni, aziende. Seconda parte di un’indagine su salute e web di Laura Iacovone, dipartimento di Economia, management e metodi quantitativi, Università di MIlano

è

ormai quasi un decennio che si

risultino essere, in assoluto, tra i più ricerca-

di socializzazione della malattia, nei casi più

osserva lo sviluppo del rapporto

ti nell’ambito dei motori di ricerca. Nel 2013,

gravi (Censis, 2013). In ogni caso il “medico di

tra salute e web, in tutte le sue

in Italia la keyword generica “medico” è sta-

base” rimane la fonte primaria (56 per cen-

declinazioni, in virtù delle diverse

ta cercata quasi un milione e 830 mila volte,

to), ma subito dopo appare internet (11 per

forme di digitalizzazione dell’in-

mentre “medicina” un milione e mezzo. Allo

cento) e il ricorso al consiglio del farmacista

formazione (dalla telemedicina alle applica-

stesso modo, aumenta la ricerca di contenuti

(4 per cento). La motivazione più ricorren-

zioni mobile). Non si tratta a evidenza solo di

forniti da un “medico on line” (12.100 ricerche

te a favore del web è la ricerca di chiarimenti

un fenomeno di mera diffusione dell’informa-

al mese), che ha superato significativamente

sulle patologie (90 per cento dei casi), sulle

zione attinente la salute nel senso più genera-

il termine “medicina on line” (solo 7.000 ri-

strutture a cui rivolgersi (59 per cento) e l’e-

le del termine, ma di come le nuove tecnologie

cerche mensili, Adnkronos Salute 2013). Più

sigenza di confrontarsi con altri utenti. I temi

siano sempre più in grado di apportare reale

in generale, le fonti di informazione maggior-

sono i più diversi: dalle malattie rare, alla me-

innovazione, tanto a supporto della medici-

mente consultate in merito alla salute sono i

dicina estetica; dalla pediatria alla medicina

na all’interno dei presidi tradizionali (le Asl),

motori di ricerca generalisti e i siti specializzati

generale; dall’osteoporosi all’alimentazione e

quanto nella prestazione di servizi a livello ter-

o scientifici; ben più indietro si trovano le se-

alla sessualità; dalla ricerca di casi clinici alle

ritoriale (le farmacie), con una crescente par-

zioni dei quotidiani on line e i social network e,

riviste scientifiche. Appare quindi evidente la

tecipazione diretta da parte dell’utente finale.

infine, i siti istituzionali, che dovrebbero rap-

necessità di comprendere la natura e le origini

presentare la fonte primaria (figura 1).

del fenomeno, dal momento che - al di là del

Ricerche on line

Si evidenzia in particolare come siano soprat-

beneficio offerto dall’immediata accessibi-

Per avere una prima idea della dimensione

tutto i pazienti a ricercare indicazioni, com-

lità delle informazioni sul web rispetto a una

del fenomeno, basti ricordare come dal 2007

menti e scambi di esperienze, manifestando

visita tradizionale presso il proprio medico

i termini correlati alla salute e al benessere

un oggettivo bisogno di dialogo e, spesso,

di fiducia - si pone un problema, da un lato,

22 aprile 2015


Primo piano Marketing

benessere, rifiutando semplici atti di fede nei

Quali strumenti usa il cittadino per ottenere informazioni sulla propria salute

confronti delle diverse categorie professionali. Allo stesso tempo il web intercetta anche la

Siti istituzionali

necessità dei pazienti di superare la propria

Social network Sezione salute dei quotidiani online

solitudine di malato (vedi la disabilità) o l’inco-

Siti specializzati o scientifici

ri sanitari, ove si tratti di malattie stigmatizzate

municabilità nei confronti degli stessi operato-

Motori di ricerca generalisti 0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

Fonte: Censis, 2013

Figura 1

o scarsamente considerate. Certamente il web 2.0 ha contribuito notevolmente in questo senso, perché oltre a garantire una maggiore e più ampia accessibilità delle informazioni, consente la condivisione e la creazione di propri contenuti, con un effet-

di percezione di relativa autorevolezza della

Due punto zero

to positivo sull’empowerment dei pazienti. In

classe medica e, dall’altro, di affidabilità delle

Si evidenzia pertanto come gli individui ri-

questo senso hanno trovato ampio sviluppo

fonti, non sempre verificabile. Altro tema rile-

vendichino un ruolo da protagonista nella

le health-community, sia generiche sia spe-

vante è la predisposizione nei confronti di un

presa di decisioni sempre più informate e

cifiche per singola malattia, che svolgono un

servizio di consulenza on line, palesando una

consapevoli circa la propria salute e i relati-

ruolo di primo piano nel diffondere e facilitare

richiesta già matura, che trova già soddisfa-

vi comportamenti, così come privilegino una

la partecipazione, il coinvolgimento e la presa

zione in altri Paesi, quali per esempio il Regno

partecipazione attiva anche nel processo di

di consapevolezza dei pazienti. Esse nasco-

Unito, particolarmente avanti in questo senso

miglioramento del proprio stato di salute e

no per consentire lo scambio di esperienze e

(canali televisivi tematici, applicazioni mobile e così via), che pone grande attenzione nel garantire il massimo livello di professionalità. Nell’ultimo anno si è registrato un ulteriore aumento del fenomeno e-health, con il 41,7 per

Circostanze che si sono verificate in conseguenza dell’uso di internet per questioni sanitarie

cento degli italiani che ricerca normalmente informazioni sulla salute on line; i cittadini si reputano inoltre più informati e più attenti a tutto ciò che riguarda la salute, tanto da affermare di tradurre autonomamente quanto appreso in tv, sulla stampa o su internet in comportamenti finalizzati alla prevenzione o alla cura di problematiche relative a se stessi o ai propri familiari (Censis, 2014). È pertanto indubbio che ciò abbia oggettivamente contribuito a ridisegnare il rapporto tradizionale tra paziente e medico (o con altri operatori sanitari), affievolendo il disequilibrio conoscitivo che da sempre aveva caratterizzato tali

Cercare su internet informazioni per capire meglio le indicazioni del medico Verificare la diagnosi e le indicazioni del medico mediante una ricerca su internet Discutere con il medico dei risultati delle sue ricerche su internet Prenotare una prestazione o ottenere un servizio amministrativo on line Non ricorrere al medico perché ha già ottenuto su internet le informazioni necessarie per far fronte al suo problema sanitario Contestare al medico l’esattezza della diagnosi e terapie in base a quanto appreso su internet Ricevere attraverso i social network informazioni utili sulla salute senza averle cercate Seguire un blog o far parte di un forum di discussione su temi della salute Consultare un sito di associazioni dei pazienti per capire meglio le caratteristiche di una malattia, cosa fare, a chi rivolgersi

che le informazioni reperite on line vengono

Iniziare una cura grazie alle informazioni reperite su internet senza parlarne con il medico Discutere sui social network di episodi relativi alla salute

chiamate in causa al momento del confronto

Chiedere un consulto medico su un forum

relazioni. Sempre più spesso accade infatti

diretto con il medico (58,1 per cento dei casi) o

Altro

utilizzate per discutere e confrontarsi sui risultati (37,1 per cento), nonché per contestare al medico l’esattezza stessa della sua diagnosi

58,1 55,3 37,1 29,8 21,6 20,5 20,4 19,9 19,3 18,8 17,8 16,2 3,0

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte Fonte: Indagine Censis, 2014

(20,5), come si vede nella figura 2.

Figura 2  23 aprile 2015


Primo piano Marketing

per facilitare una gestione più collettiva delle

(Doctornews/Doctor33, Univadis…). Anche

possa essere rilevante la capacità di ascolto,

patologie, che non si costruisca soltanto con

gli stessi farmacisti si rivolgono alla rete ormai

soprattutto nei confronti dei “discorsi sulla

il rapporto con il medico o con le aziende sani-

quotidianamente (il 90 per cento), alla ricer-

salute” da parte di specifiche categorie di ma-

tarie, ma che si sostenga anche nella relazio-

ca di informazioni su patologie, farmaci e di

lati (per esempio i pluritrattati), dai quali pos-

ne tra gli stessi pazienti. Allo stesso modo, la

carattere normativo/legale. Anche in questo

sono emergere informazioni preziose, su ogni

ricerca di informazioni coinvolge forum e blog.

caso i siti più frequentati sono quelli istituzio-

aspetto della malattia, cosi come delle cure

Questi ultimi si configurano come diari redat-

nali (Aifa, ministero della Salute, Federfarma)

seguite (terapie, effetti collaterali e così via), a

ti principalmente per raccontare esperienze

e i magazine on line (Farmacista 33, Il Farma-

un costo di ricerca quasi irrisorio. Accanto per-

personali e condividerle, amplificando la pro-

cista on line).

tanto a iniziative volte a promuovere la salute

pria voce e di conseguenza la loro influenza

Un altro aspetto che viene rilevato è la tipolo-

e la propria immagine, le aziende farmaceuti-

sulle scelte che li riguardano. I primi sono quelli

gia di device utilizzata dai professionisti e per

che sono coinvolte in attività di web listening e

più utilizzati perché, a differenza dei blog per-

quale attività (figura 3). Oltre il 90 per cento

di web analytics delle community di pazienti,

sonali, consentono un grado di interazione

dei medici italiani ha e usa un computer (fisso

proprio per monitorare la propria reputazione

maggiore e l’intervento di esperti, nonché oltre

o portatile), circa il 57 uno smartphone, 1 su 3

e quella dei farmaci, individuare bisogni insod-

alla condivisione del proprio vissuto, anche la

ha un tablet (Eurisko 2013). Il medico digitaliz-

disfatti dei propri target e fornire il giusto indi-

sensazione di appartenenza a una comunità

zato per l’81 per cento usa internet come ri-

rizzo alle proprie politiche di marketing.

che deve affrontare gli stessi disagi.

sorsa di aggiornamento collegandosi non solo

Il pericolo nello sviluppo di tali fenomeni è, per

attraverso il pc dell’ospedale, dello studio o di

Fonti credibili

molti, l’eccesso di informazione al quale il pa-

casa, ma anche attraverso gli smartphone,

In questo contesto, il ruolo delle società me-

ziente può esser esposto, tale da alterare la

utilizzati da oltre il 50 per cento degli specia-

dico-scientifiche dovrebbe essere centra-

percezione relativa al proprio effettivo livello

listi. Il giudizio dei medici sulle informazioni da

le, dal momento che rappresentano la fonte

di conoscenza su tematiche sanitarie, anche

loro direttamente trovate sulla rete è sostan-

ufficiale in grado di certificare la veridicità e

quando si è direttamente coinvolti da una

zialmente positivo: il 53 per cento afferma di

l’attendibilità delle informazioni sulla salute

specifica patologia. Nell’ultimo anno la mag-

riuscire a trovare tutte le informazioni di cui

che giungono al cittadino. Nonostante l’auto-

gioranza degli italiani ha infatti dichiarato che

ha bisogno. A fronte di tali fenomeni, le azien-

revolezza della fonte, i dati sul traffico in rete

troppe informazioni sulla salute rischiano di

de farmaceutiche hanno compreso quanto

dimostrano come esse non vengano prese 

creare confusione e incertezza (Censis, 2014). Tra i pazienti affetti da fibrillazione atriale, per esempio, solo il 58,8 per cento ha correttamente definito l’ictus una malattia del cervello, con un dato che varia con il titolo di studio: dal 74,1 di chi ha più titoli di studio al 45,6 di chi ha titoli più bassi, rivelando un’incertezza particolarmente grave in quanto presente in una popolazione ad alto rischio. Ma non sono solo i pazienti a essere protagonisti sul web. Anche gli stessi professionisti della salute fanno ampio ricorso ai canali digitali. Per quanto concerne i medici, ormai il 90 per cento consulta quotidianamente la rete per motivi professionali, il 35 fra un paziente e l’altro e il 7 addirittura durante le visite (Asim-Assolombarda, 2013). In questo caso l’interesse verte più specificatamente sulla letteratura scientifica e sulla normativa, nonché alla ricerca di approfondimenti sui farmaci, frequentando sia siti istituzionali (per esempio ministero della Salute), sia magazine on

line o di singole aziende autorevoli nel settore

Il ricorso a Pc e mobile device in ambito professionale da parte di medici e farmacisti Per quali delle seguenti attività ha utilizzato PC, tablet o smartphone? MEDICI

Farmacisti

Cercare materiali o informazioni per aggiornamento scientifico Accedere a materiale informativo di case farmaceutiche

91% 93% 64%

Comunicare con i pazienti

56%

Comunicare con Isf case farmaceutiche Promuovere, far conoscere la propria attività

28% 13%

90% 95% 83%

Comunicare con agente case farmaceutiche

60%

Comunicare/scambiare informazioni con colleghi

Cercare materiali o informazioni per aggiornamento scientifico Accedere a materiale informativo di case farmaceutiche

79%

Comunicare/scambiare informazioni con colleghi

67% 51%

Comunicare con i clienti

32%

Promuovere, far conoscere la propria attività

41%

81%

Le percentuali a fianco delle righe rosse si riferiscono alle macroaree “accedere a informazioni“ e “comunicare”

Fonte: Survey Ims Health 2013

Figura 3 24 aprile 2015


Primo piano Marketing

Plantari febologici, reumatici e ammortizzanti

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Headquarter: ORTHOSERVICE AG Chiasso · Switzerland Niederlassung Deutschland: Orthoservice GmbH · Baden-Baden


Primo piano Marketing

I media sociali vengono sempre più di frequente integrati in programmi e campagne volti a informare o sensibilizzare il pubblico su specifici temi concernenti la salute

più rilevanti (Censis 2013), le prenotazioni di

rimanendo mondi paralleli che spesso non

visite ed esami presso le strutture sanitarie:

interagiscono tra loro;

15 per cento degli internauti , che sono quasi

il 10 per cento degli italiani. Nel settore della

porta necessariamente la capacità di svi-

sanità pubblica, salute in rete significa un’as-

luppare strategie realmente interattive e

sistenza sanitaria che sfrutta l’applicazione

collaborative; ciò che fa la differenza è infatti la

sistematica di sistemi informatici sanitari al

modalità con il quale essi vengono combinati

il ricorso a strumenti innovativi non com-

fine di facilitare l’accesso e la condivisione di

e utilizzati (non è infatti raro che siti web, app

informazioni, oltre all’analisi di dati sulla salu-

o social media siano gestiti alla stregua di una

in considerazione, se non strettamente dagli

te dei pazienti nei vari sistemi sanitari locali.

pubblicità unidirezionale);

addetti ai lavori, rimanendo attori di una co-

Facendo ricorso alle attuali conoscenze e alle

municazione tendenzialmente unidirezionale

nuove tecnologie è quindi possibile promuo-

no individuare il giusto equilibrio tra la pro-

e autoreferenziale (Digital Health Summit,

vere la comunicazione e la collaborazione tra i

pria leadership, imponendo degli obiettivi di

Aboutpharma, 2014). Da qui un processo di

vari stakeholder coinvolti nella salute del pa-

comunicazione dall’alto (top down), e la ne-

revisione della strategia di comunicazione

ziente, specialisti e responsabili della sanità,

cessità di aprire spazi di libera interazione nei

è necessario che le organizzazioni sappia-

sul web che consenta di rendere accessibile

a favore di sistemi sanitari integrati in grado

confronti degli utenti-pazienti, promuovendo

ai pazienti informazioni validate e obiettive,

potenzialmente di ottimizzare gli accessi alle

sperimentazione e innovazione dal basso

mediante l’utilizzo degli strumenti di comu-

cure e allo stesso tempo il controllo dei costi

(bottom up);

nicazione innovativi; adeguare il linguaggio

a livello clinico e gestionale. I media socia-

della comunicazione alle caratteristiche degli

li vengono sempre più di frequente integrati

professionali (i contenuti attinenti alla salute)

utenti; garantire un’integrazione trasversale

in programmi e campagne volti a informare

con quelle tecniche (la giusta combinazione

delle esperienze maturate da società ope-

o sensibilizzare il pubblico su specifici temi

di media in grado di seguire il paziente in tutti

ranti nel campo di discipline specialistiche

concernenti la salute o per promuovere l’a-

i possibili momenti di interazione);

diverse; nonché fornire ai pazienti affetti da

dozione e il mantenimento di comportamenti

molteplici patologie croniche informazioni

salutari e corretti sul piano dell’aderenza te-

te deve fare fronte uno sforzo di recupero

capaci di delineare una visione complessiva

rapeutica. Le applicazioni del web sono infatti

dell’autorevolezza percepita da parte delle

del loro stato di salute. A tale fine è auspica-

efficaci nell’attivare, fidelizzare o coinvolgere

istituzioni centrali; molti sono stati infatti i casi

bile il ricorso a nuovi strumenti tecnologica-

gli utenti finali, poiché sono in grado di ge-

in cui si è rischiato di minare il rapporto di fidu-

mente evoluti per la ricerca e l’aggregazione

nerare una comunicazione interpersonale,

cia (vedi la Sars o i vari scandali sui vaccini).

delle informazioni in aree critiche della salu-

favorendo decisioni informate e tendenzial-

La soluzione è assumere sempre come rife-

te (per esempio le malattie rare), basate su

mente responsabili.

rimento la prospettiva con la quale il singolo

sistemi di content management e motori di

vi è la necessità di combinare competenze

all’empowerment del cittadino-pazien-

cittadino-paziente (il primo stakeholder) vive

ricerca semantica. A ciò si aggiunga lo sfor-

Limiti e prospettive

una patologia o un qualsiasi disagio (si pensi

zo di garantire il rispetto dei criteri minimi per

Da quanto illustrato appare quindi evidente

alle malattie rare, a quelle sotto diagnosti-

l’accreditamento delle strutture sanitarie sul

come tutti i soggetti che operano nel campo

cate o al supporto alla compliance nelle te-

territorio nazionale a tutela dei cittadini, al fi-

della professione medico-sanitaria possa-

rapie croniche). A ciò si aggiunga la capacità

ne di porsi come interlocutori accreditati delle

no trovare giovamento nel ricorrere ai diver-

di alimentare e sviluppare “discorsi” sulla

istituzioni; nonché di fornire pareri certificati

si canali digitali (website, social, mobile, blog,

malattia e sulla relativa terapia, alla stregua

da comunità scientifiche sulle problematiche

broadcast, print, microblog, video sharing

di un racconto sulla cura e sulla guarigione

sanitarie di particolare criticità - non in qua-

search), superando le distanze che li separa-

(storytelling), che si dipana in modo differen-

lità di consulenti ad hoc, spesso autorefe-

no dalle risorse conoscitive di cui hanno biso-

ziato e al contempo complementare a secon-

renziali (vedi il caso vaccini) - ma per fornire

gno. Eppure nonostante le ottime intenzioni

da dei media e dei device utilizzati, avendo

ai pazienti strumenti semplici ed efficaci per

da parte di tutti gli attori, si è ben lontani dagli

cura di affrontare insieme alla relativa health

migliorare la compliance alle terapie som-

obiettivi che ognuno dichiara di voler perse-

community, oltre all’aspetto diagnostico

ministrate (per esempio interagendo anche

guire. In particolare si rileva che:

e farmacologico, la dimensione personale

con la farmacia). Oltre al web quale media di

pur gravitando tutti in un medesimo luogo

dell’individuo, in merito alla relazione con le

informazione, va inoltre ricordato come esso

quale il web, i diversi attori - cittadini/pazien-

strutture sanitarie e il personale, all’impatto

sia sempre più il luogo in cui si sta sviluppando

ti, professionisti della salute, enti e società

economico e sulla qualità della vita profes-

la vendita e l’erogazione di servizi: tra le voci

scientifiche - frequentano contesti diversi,

sionale e familiare.

26 aprile 2015


?

Primo piano Marketing

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27 aprile 2015

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Primo piano Professione

Uno strumento anti crisi La farmacia dei servizi nei risultati di un’indagine Assofarm di Fosco Foglietta, Assofarm

C

on sempre maggiore continuità

- presente e soprattutto futura - è determinata

consegnata al futuro, si configura ancora un

il tema della farmacia dei servizi

dal sorgere e dallo svilupparsi della propensione

presente contrassegnato dal “vorrei ma non

si sta imponendo all’attenzione

della farmacia a volgersi verso la «tutela glo-

posso”. Cercheremo, nella seconda parte delle

del Sistema sanitario italiano e

bale della qualità e della dignità della vita di cia-

presenti note, di sfatare questa sorta di rasse-

condiziona in misura crescente la

scuna persona attraverso prestazioni di beni

gnazione negativista che scoraggia e rallenta;

visione che i farmacisti - specialmente in tempi

e di servizi per la cura della salute e la terapia

solleva molti timori e alimenta una inerzia con-

di crisi - hanno del proprio futuro. Conscia di ciò,

del dolore garantita nei due ambiti di interven-

servatrice al di là di tutte le migliori, dichiarate,

Assofarm ha promosso una doppia indagine

to delle farmacie territoriali». Si è aperta, così,

intenzioni.

relativa allo stato dell’arte della diffusione e della

una prospettiva - continua l’autore - in cui in-

consistenza qualitativa della farmacia dei servizi

tegrare il sistema farmacia. «C’è da augurarsi

L’indagine

all’interno del lotto dei propri associati. Ne sca-

che tale rinascita», conclude Nicoloso, «venga

La consacrazione normativa della farmacia dei

turisce l’immagine di un campo d’azione al cui

sentita dai farmacisti come una palingenesi

servizi avviene nel biennio 2009/2010 (Legge

interno si sono ormai consolidati servizi storici e

professionale in quell’unicum di professione-

69/2009, Dlgs 153/2009, decreti ministeriali

tradizionali (in misura abbondantissima, attorno

struttura-servizio che trova nelle responsabi-

del 16 dicembre 2010). Si realizza, in altri termi-

all’80-90 per cento degli esercizi) e al contem-

lità giuridiche ed etiche loro ascritte la chiave di

ni, in un triplice contesto di crisi: economico/fi-

po compaiono nuove tendenze all’allargamento

volta del sistema farmacia».

nanziaria europea e nazionale; di conseguente

dell’offerta di prestazioni di natura sia diagnosti-

Del resto, questa enfasi verso un futuro pre-

forte contrazione del Fondo sanitario naziona-

ca sia terapeutica. E qui nasce il problema.

valentemente segnato da nuovi e più artico-

le (Fsn) e, quindi, di progressiva riduzione della

lati servizi erogabili dalle farmacie si coglie dal

“offerta” assistenziale; di ridimensionamen-

La premessa

vissuto percettivo espresso da innumerevoli

to progressivo, anno dopo anno, dei margini

In un recente articolo (“Il costruttivismo in far-

titolari nelle ricerche sopra richiamate. E però,

di reddittività del settore farmaceutico, con il

macia”, Punto Effe n. 1/2015) l’avvocato Bruno

pur nell’acquisita consapevolezza che le far-

conseguente collasso di un crescente numero

Riccardo Nicoloso afferma che una «riforma

macie dei servizi ci sono e potranno svilup-

di farmacie (soprattutto piccole e periferiche).

copernicana, una rivoluzione culturale e una

parsi, le resistenze al loro concreto dispiegarsi

Alcuni dati ci aiutano a meglio comprendere

riforma concettuale hanno riordinato il si-

sono innumerevoli. In altri termini, si coglie in

quali fattori abbiano contraddistinto gli sce-

stema farmacia». Tale profonda innovazione

modo evidente come, a fronte di una certezza

nari critici di una trasformazione (ritengo

28 aprile 2015


Primo piano Professione

irreversibile) del nostro sistema sanitario. La

La crisi del settore

finanziario minimale; messa in rete attraverso

diminuzione del Fsn è stata , dal 2009 al 2013,

La crisi latente della farmacia super tradizionale,

supporti e-care eccetera.

di circa 17 miliardi di euro (-13 per cento) cui

mero “spaccio” di prodotti farmaceutici, è esplo-

◆ Un presidio sanitario capillarizzato

si è associato: l’ulteriore contenimento della

sa in concomitanza con il profondo travaglio del

La forte esigenza di capillarità può (deve), poi,

spesa del personale (-10,4 per cento del tetto

Servizio sanitario nazionale e con la crescente

trovare risposta reimpostando l’ampiezza della

rilevato al 2004); la riduzione delle “tariffe” -

concorrenza espressa da altre forme di eroga-

offerta assistenziale attribuibile ai presidi sa-

ospedaliere e territoriali - e degli importi rela-

zione del prodotto. Da ciò è derivata una pro-

nitari che sono presenti e possono rimanere,

tivi a contratti per la fornitura di beni e servizi

fonda caduta di reddittività che nel periodo di

con larga diffusione, sul territorio. In questa

(-5 per cento); la contrazione della spesa ter-

riferimento (2009/2012), è pari a un 31 per cen-

prospettiva la farmacia, erogatrice di un nu-

ritoriale per farmaci (dal 13,1 del 2012 all’11,5

to. In ragione di ciò il rapporto Ceis 2013 esprime

mero, crescente e vario, di servizi, rappresenta

per cento del 2013); la diminuzione del Fondo

sinteticamente la seguente sentenza: le grandi

una soluzione pressoché ideale, alla “porta di

nazionale per la non autosufficienza di oltre il

farmacie urbane resistono discretamente alla

casa” del cittadino. Farmacia dei servizi, dun-

50 per cento (da 745 milioni nel 2007 a 300

crisi; quelle urbane di medie e piccole dimensio-

que, intesa come presidio sanitario territoriale

milioni nel 2013).

ni sopravvivono più o meno stentatamente; le

fortemente capillarizzato. Per trasformare la

Da tutto ciò (e da altro ancora, di cui per brevi-

farmacie rurali collassano, con ciò ulteriormente

farmacia, classica dispensatrice di beni sanitari

tà non si dà cenno) derivano e si consolidano

acuendo il rapporto negativo fra bisogno, do-

in un presidio territoriale erogatore di prestazioni

inevitabili conseguenze. Cresce, infatti, il biso-

manda e “offerta” assistenziale nelle zone peri-

diagnostiche e terapeutiche occorre, però, che

gno assistenziale nel mentre si contraggono le

feriche e disagiate del Paese.

si verifichino alcune condizioni fondamentali

risorse. Si determina, in tal modo, una forbice

Lo scenario sopra illustrato impone - nel ten-

sul versante delle strategie di riorganizzazione

fra domanda e offerta, che è determinata da

tativo di superare i molteplici fattori di crisi - di

dell’offerta territoriale da parte delle Aziende

alcune, grandi trasformazioni di sistema.

ripensare l’organizzazione dell’offerta dei servi-

sanitarie; della comprensione della appetibilità

Ne citiamo solo alcune di dimensioni macro, tra

zi territoriali e, al loro interno, delle funzioni che

di tale prospettiva da parte dei farmacisti; della

le tante, a titolo esemplificativo:

possono caratterizzare, in termini di progressi-

praticabilità giuridica - alla luce della normativa

vo cambiamento, il ruolo delle farmacie.

già esistente - della trasformazione insita nel

il decrescere delle risorse finanziarie im-

pone la riduzione della “offerta” di servizi e

nuovo modello rappresentato dalla farmacia

prestazioni. Ciò non riguarda solo, né prin-

Risorse e prestazioni

dei servizi.

cipalmente, come è avvenuto in un recente

◆ Domiciliarità e volontariato

Riconsideriamo, partitamente, ciascuno di

passato, l’articolazione della struttura ospe-

I processi di concentrazione dei servizi gene-

questi ultimi tre punti.

daliera ma anche le reti dei servizi territoriali.

rano, a contrariis, una crescente domanda di

◆ Farmacia dei servizi e sanità locale

In particolare tendono ad affievolirsi, fino a

prestazioni a elevato coefficiente di capillarità.

Già da tempo la farmacia non è più ai margini del

scomparire, a causa della mera chiusura delle

Quelle, in particolare, che rispondono al biso-

sistema territoriale dei servizi sanitari e, per più

sedi o della concentrazione massiva presso

gno della popolazione più stanziale; si perpe-

aspetti, ne costituisce una componente orga-

altre sedi (si pensi alla espansione delle case

tuano nel tempo, con continuità; postulano

nica. Si pensi per esempio alla erogazione dei

della salute e alla crescente strutturazione

assistenza sanitaria integrata e assistenza

servizi amministrativi in convenzione con l’Asl

delle medicine di gruppo) quei servizi, di base

sociale e tutelare; richiedono un basso livello

(dalla prenotazione di visite specialistiche, al

e intermedi, che si collocavano storicamente

di specializzazione clinica. In altri termini, pres-

pagamento ticket, al ritiro referti, per esempio)

nelle aree più periferiche e a bassa densità

soché tutte le forme di lunga assistenza domi-

e alla Distribuzione per conto di farmaci ospe-

demografica, in genere sempre più popolate

ciliare in cui si esplica, in misura prevalente, la

dalieri. Ora, però, i tempi sono maturi affinchè

da elevate percentuali di popolazione anziana.

metodica del Chronic care model. In rapporto a

la farmacia dei servizi realizzi un vero e proprio

Anche a seguito di ciò si riscontra, negli

questo tipo di approccio assistenziale, in modo

salto di qualità nel proporsi come un punto cen-

ultimi anni, un crescente disagio da parte di

particolare a fronte di una crescente penuria

trale nella rimodulazione della offerta dei servizi

tale fascia di popolazione, normalmente a

di figure professionali pubbliche, diviene indi-

territoriali locali (maxime, decentrati e capillari).

basso reddito e con evidenti difficoltà di spo-

spensabile promuovere il coinvolgimento delle

La farmacia dei servizi diviene, così, oggetto

stamento. Da un lato, dunque, la crescita di

risorse del volontariato familiare e/o associa-

peculiare di valutazione programmatoria; ac-

esigenze curative e assistenziali (acute o di

tivo; parentale o costituito da collaborazioni

canto a vecchi e nuovi servizi di cure primarie;

lungo periodo), dall’altro una maggiore dif-

acquisite. Il care giver diviene così il fulcro dei

fattore organico di innovazione organizzativa e

ficoltà a trovare risposte facilmente coglibili

processi espansivi della domiciliarità e ogget-

assistenziale per continuare ad assicurare, al-

a fronte di una progressiva rarefazione delle

to di strategie di coinvolgimento; integrazio-

meno in parte, quelle prestazioni non più eroga-

condizioni di accesso.

ne; formazione e addestramento; sostegno

te da servizi territoriali destinati alla estinzione. 

29 aprile 2015


Primo piano Professione

Appetibilità agli occhi del farmacista

autonomo del farmacista. Cerchiamo di rispon-

«prestazioni analitiche di prima istanza», so-

Le indagini promosse da Assofarm indicano una

dere a tali quesiti.

no soggette ai «limiti e alle condizioni stabiliti

netta propensione dei farmacisti a considerare

◆ Il profilo giuridico soggettivo del farmacista

con decreto…». Decreto che è stato emanato il

la farmacia dei servizi come vettore di quella pa-

Il Dpr 761/1979 - decreto che ha consentito di

16/12/2010 (“Disciplina dei limiti e delle condi-

lingenesi professionale che l’avvocato Nicoloso

trasferire il personale operante nei precedenti

zioni delle prestazioni analitiche di prima istan-

auspica nell’articolo sopra citato. L’approccio po-

sottosistemi sanitari (ospedaliero, degli en-

za”). Il punto d) dell’art.1 del Dlgs 153/2009

sitivo è, però, condizionato - passando dalla idea

ti mutualistici e degli enti locali) all’interno del

contiene, però, riferimenti più ampi e generali:

generale al particulare della sua esplicitazione

nuovo Servizio sanitario nazionale (Legge

da un lato, infatti, correla l’erogazione dei ser-

concreta - dal verificarsi di alcune condizioni. In

833/1978) - istituisce, in ogni Regione, ruo-

vizi di secondo livello alla loro «coerenza con le

linea di massima, esse coincidono con i requisiti

li nominativi distinti in sanitario, professionale,

linee guida e i percorsi diagnostico-terapeutici

che i servizi erogabili in farmacia devono posse-

tecnico e amministrativo. E aggiunge (art.1):

previsti per le specifiche patologie», con ciò

dere per garantire, al farmacista, una accettabile

«nel ruolo sanitario sono iscritti… per i rispettivi

non limitando i trattamenti alla sola diagnostica,

sostenibilità economica. Ne esemplifichiamo

profili, i medici, i farmacisti, i veterinari, i biologi, i

ma prevedendo anche «percorsi terapeutici»

alcuni: l’allestimento degli spazi atti a contene-

chimici, i fisici, gli psicologi». A tale articolazione

(a seguito, è ovvio, di prescrizione da parte dei

re i servizi non deve risultare particolarmente

si sono coerentemente ispirati i successivi con-

Mmg e dei Pediatri di libera scelta.). Dall’altro

oneroso; le modalità erogative devono essere il

tratti Cnl nei quali le professioni sanitarie sono

lato, la norma sottolinea come la erogazione di

più possibile tali da coinvolgere il solo persona-

state suddivise in mediche e sanitarie. All’inter-

tali servizi può realizzarsi «anche avvalendosi

le di farmacia (Home of care); i costi di esercizio

no di queste ultime è stata collocata la figura del

di personale infermieristico» e, quindi, non solo

molto bassi. Per converso, si conviene che le

farmacista (cfr. Ccnl 2006/2009 - Contratto

tramite di esso, con ciò presupponendo, impli-

prestazioni erogate debbano assicurare risultati

collettivo nazionale della dirigenza sanitaria,

citamente e logicamente, anche una possibi-

clinici assolutamente attendibili ed essere ven-

per esempio). La Conferenza Stato/Regioni ha

lità erogativa posta in capo al solo farmacista.

dute a prezzi estremamente contenuti.

approvato (7/02/2013) un provvedimento in

Partendo da una tale premessa, l’evoluzione

cui si ribadisce che le attività di cura, diagnosi,

successiva delle norme che tendono a qua-

riferimento

prevenzione, assistenza e riabilitazione sono

lificare ulteriormente il ruolo e, soprattutto, le

Le obiezioni che non infrequentemente i farma-

riservate alle professioni sanitarie poste sotto la

funzioni della farmacia dei servizi trova la sua

cisti - pubblici e privati - sollevano a giustifica-

vigilanza del ministero della Salute. E che esse

più recente esplicitazione nel Patto per la Sa-

zione di quell’approccio reticente e dubbioso,

sono: medico chirurgo; dentista; farmacista; ve-

lute 2014/2016 (sottoscritto ai sensi dell’art.8

che abbiamo già sintetizzato nell’adagio “vorrei

terinario; psicologo-psicoterapeuta.

della L. 131/2013). È rilevantissimo il fatto che

ma non posso”, sono essenzialmente di due

◆ Le prestazioni erogabili dal farmacista

la farmacia dei servizi debba essere promossa

tipi. La prima, risibile ma ricorrente, che pone

Al fine di comprendere quali siano le prestazioni

- attraverso «specifici atti d’indirizzo regiona-

in dubbio la possibilità di considerare quella del

che il farmacista può erogare autonomamen-

li» - quale modello assistenziale orientato alla

farmacista come professione sanitaria. La se-

te all’interno della farmacia dei servizi analiz-

promozione attiva della salute anche tramite

conda, più fondata, riguarda invece la caratte-

ziamo il quadro, presente e tendenzialmente

l’educazione della popolazione ai corretti stili di

rizzazione di tali prestazioni - solo diagnostiche

futuro, delle normative che la istituiscono e ne

vita, nonché «all’assunzione dei bisogni di sa-

o anche terapeutiche? Di quale complessità? -

regolano il funzionamento. Quadro che è ca-

lute prima dell’insorgere della malattia, o prima

in rapporto alla possibilità di erogarle all’interno

ratterizzato da una rapida transizione. Le prime

che essa si manifesti, o si aggravi, anche tramite

della farmacia attraverso l’impegno diretto e

norme di riferimento compaiono tra il 2009 (L.

una gestione attiva della cronicità». In queste

69 e Dlgs 153) e il 2010 (Dm 16/12/2010). Al-

brevi righe d’indirizzo programmatico si sanci-

la luce di tali norme, nelle farmacie dei servizi,

sce, sostanzialmente, che la farmacia dei servizi

sono erogabili prestazioni di counseling; am-

possa connotarsi come presidio sanitario terri-

ministrative (prenotazioni, pagamento ticket;

toriale in cui realizzare un continuum tra azione

ritiro referti…); di informazione/educazione a

preventiva primaria (sani stili di vita) e azione

marcata connotazione preventiva (servizi di

terapeutica a tutto campo: prima che la malattia

primo livello). Si può, inoltre, partecipare ai ser-

si manifesti o si aggravi. Dunque, la farmacia dei

vizi di assistenza domiciliare integrata e, nel fare

servizi che la L. 69/2009 e successivi decreti

ciò, le farmacie possono mettere a disposizione

indicavano come luogo d’informazione, educa-

infermieri, fisioterapisti e operatori socio-sani-

zione, erogazione di prestazioni amministrative

tari. Infine, si contempla l’erogazione di servizi di

e diagnostiche e di servizi a domicilio diviene,

secondo livello che, nella loro connotazione di

anche nel Patto per la salute, luogo di cura.

Margini applicativi delle normative di

L’allestimento degli spazi atti a contenere i servizi non deve risultare particolarmente oneroso; le modalità erogative devono essere il più possibile tali da coinvolgere il solo personale di farmacia; i costi di esercizio molto bassi

30 aprile 2015


Primo piano Professione

Del resto, un autorevole documento elaborato

il Dlgs 153/2009 lasciava trasparire sottoline-

dal ministero della Salute - dipartimento della

ando come i servizi di secondo livello potesse-

Programmazione e dell’ordinamento del Ssn:

ro realizzarsi «anche avvalendosi di personale

“Linee di indirizzo sugli strumenti per concor-

infermieristico». Nel documento ministeriale

rere a ridurre gli errori in terapia farmacologica

scompare, infatti, ogni riferimento ad altro e di-

nell’ambito dei servizi assistenziali erogati dalle

verso personale sanitario per l’effettuazione

farmacie di comunità” (maggio 2014) - afferma

delle prestazioni elencate e rimane soltanto l’e-

(punto 5.7.) che le «farmacie rappresentano

videnziazione di vincoli relativi alla idoneità della

sempre di più un punto di riferimento, la “bus-

struttura fisica dal punto di vista della separa-

sola” all’interno dell’intero sistema sanitario.

tezza degli ambienti e del loro essere adegua-

Dal 2009 a oggi vari interventi legislativi stanno

tamente attrezzati e igienizzati. Ne consegue

consolidando il ruolo crescente delle farmacie

come sia contraddetta la tesi che vorrebbe le

trasformandole, così, in centri che offrono di-

prestazioni diagnostico-terapeutiche assicu-

versi servizi, soprattutto perché l’esplosione

rabili dalle farmacie dei servizi erogate solo da

della spesa ospedaliera e, più in generale, l’in-

figure professionali diverse dal farmacista. Al

vecchiamento della popolazione impongono di

contrario, nella versione evolutiva che il Patto

spostare la cura delle patologie croniche dall’o-

per la salute 2014/2016 offre per la farmacia dei

spedale al territorio, ponendo il farmacista co-

servizi, il farmacista si configura sempre di più

me partner ideale del medico specialista e del

come soggetto erogatore di trattamenti anche

usufruire delle prestazioni di cui ritengono di

Mmg per la gestione sul territorio del paziente

terapeutici (sempre a seguito di prescrizione

aver bisogno con maggiore frequenza senza

cronico». Data questa premessa, il medesimo

medica) oltre che diagnostici, di secondo livello.

dover scontare lunghi tempi di attesa; pagan-

documento, al punto 5.3 (prestazioni professio-

Ciò è, peraltro, tanto più vero quanto più tali te-

do, se è il caso, prezzi modestissimi; nelle im-

nali in farmacia) articola tali prestazioni in:

rapie possono essere eseguite mediante una

mediate vicinanze della propria abitazione.

test di autodiagnostica, cui segue l’elen-

strumentazione preimpostata sulla base di pro-

co già contenuto nel Decreto ministeriale del

tocolli terapeutici standard e attraverso il mero

dalla farmacia all’interno della propria pro-

16/12/2010; test che «in via ordinaria sono

posizionamento (come nel caso delle ventose

grammazione locale, possono rendere meno

gestibili direttamente dal paziente in funzione

sul torace del paziente per la effettuazione della

traumatica per la popolazione, soprattutto

di autocontrollo»;

telecardiologia) di applicatori esterni.

nei territori periferici, la progressiva riduzione

e «servizi di secondo livello, tramite di-

Per le Asl, che, inserendo i servizi erogabili

dell’offerta delle prestazioni di base.

spositivi strumentali sia per la misurazione

Conclusioni

della pressione arteriosa e della attività car-

Dunque, l’idea, così diffusa, che la farmacia

sono indicare ai loro pazienti (in particolare a

diaca, della capacità polmonare tramite auto-

dei servizi sia una bella ma incompiuta pro-

quelli più “affezionati” e sistematicamente

spirometria, della saturazione percentuale

spettiva - destinata, per ora, a erogare solo

presenti nei loro ambulatori) una rapida e co-

dell’ossigeno; sia per l’effettuazione di elet-

prestazioni elementari, di auto-diagnosi; am-

moda alternativa a servizi pubblici più lontani

trocardiogrammi con modalità di telecardiolo-

ministrative; consulenziali e mai terapeutiche

nello spazio e nel tempo o a servizi privati più

gia, da effettuarsi in collegamento con centri

- risulta essere sostanzialmente errata. Il po-

onerosi. Inoltre, la capillarità (residuale) del-

di cardiologia accreditati dalla Regione».

tenziale realizzativo già insito nelle normati-

la farmacia e il suo nuovo ruolo di erogatrice

Il documento esplicita, poi, come «gli accerta-

ve di riferimento sopra esaminate toglie ogni

di servizi ne fa un partner ideale dei Medici di

menti effettuati in farmacia possano essere

alibi alla inerzia delle volontà. Il problema dello

medicina generale per strutturare sempre di

un utile supporto all’attività dei Mmg nelle si-

sviluppo della farmacia dei servizi si eviden-

più forme di collaborazione orientate alla con-

tuazioni in cui l’esecuzione degli stessi accer-

zia conseguentemente, per quello che è: di

tinuità della assistenza, soprattutto a favore

tamenti negli studi dei medici di assistenza

natura culturale e programmatoria locale. In

dei pazienti cronici.

primaria e dei pediatri di libera scelta non risulti

questa direzione occorre, dunque, operare,

possibile dal punto di vista organizzativo. Andrà,

fornendo chiarimenti e sensibilizzando tutti

status di presidio territoriale erogatore di pre-

tuttavia, precisato come l’effettuazione dell’ac-

gli stakeholder. Facendo loro comprendere

stazioni convenzionabili con il Ssn, si propone

certamento diagnostico non possa sostituirsi

come la farmacia dei servizi può generare un

come protagonista nel processo di riorganiz-

alla valutazione clinica». Si riprende e rafforza, in

vantaggio per tutti:

zazione dell’offerta dei servizi di base e divie-

questo testo, quella autonomia di trattamento,

riferibile al solo personale di farmacia, che già

li cronicizzati, stanziali, anziani), che possono

per i cittadini-utenti (soprattutto quel-

31 aprile 2015

Per i medici di medicina generale, che pos-

Infine per la farmacia che, acquisendo lo

ne un punto sempre più strategico all’interno dei processi di continuità assistenziale.


Primo piano Medicina

Un profilo in evoluzione

L

o scorso mese di gennaio il Comitato di valutazione del rischio per la farmacovigilanza dell’Ema (Prac) ha concluso la rivalutazione dei medicinali con-

tenenti ambroxolo e bromexina, successivamente avallata da parte del Gruppo di coordinamento per le procedure di mutuo riconoscimento e decentrate per i medici-

Nuove possibilità di impiego per ambroxolo

nali a uso umano (Cmdh). La rivalutazione è stata richiesta dall’Agenzia belga del far-

di Stefania Cifani

maco a seguito di un aumento del numero di segnalazioni di reazioni allergiche e reazioni avverse cutanee gravi (Scars) collegabili ad ambroxolo. Lo studio ha riguardato anche i medicinali contenenti bromexina, suo pro farmaco e a sua volta collegato all’insorgenza di reazioni allergiche. La decisione dell’Ema è l’ultimo di una serie di provvedimenti che hanno riguardato, in vari Paesi europei, la classe dei mucolitici. In Italia l’Aifa, dopo avere condotto una revisione sulla sicurezza di alcuni principi

32 aprile 2015


Primo piano Medicina

attivi (acetilcisteina, carbocisteina, ambroxolo, bromexina, sobrerolo, neltenexina, erdosteina e telmesteina), nel 2010 ne controindicava l’impiego orale e rettale nei bambini al di sotto dei due anni di età. Il comunicato conclusivo del Prac non contiene riferimenti a limitazioni di età per l’uso di ambroxolo e bromexina, mentre ha confermato un basso rischio di reazioni allergiche e un basso rischio di Scars associati alle due molecole. La decisione dell’Ema impone quindi la modifica dei foglietti illustrativi: le reazioni cutanee gravi dovranno essere inserite tra gli effetti indesiderati, così come il consiglio di interrompere immediatamente il trattamento in caso di manifestazione di sintomi di reazioni cutanee.

Non solo mucolitico Ambroxolo è tradizionalmente impiegato come fluidificante. Il suo profilo appare tuttavia in evoluzione, a quanto risulta da dati recentemente pubblicati. «L’impiego di ambroxolo», afferma Giorgio Piacentini, ordinario di Pediatria all’Università

rappresenti un elemento di complicanza di

proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti.

di Verona, «si addice a tutte le situazioni in

una patologia respiratoria. Si tratta di una

Inoltre non va trascurata l’azione analgesica

cui siano presenti secrezioni importanti, nel-

molecola che nella mentalità comune di

a livello locale, che è stata dimostrata in af-

le patologie delle alte vie respiratorie come

medici e farmacisti viene vista solo come

fezioni dell’orofaringe».

le sinusiti per l’azione fluidificante e nelle af-

mucolitico, ma alcuni recenti studi ne spo-

Secondo altre ricerche ambroxolo produ-

fezioni broncopolmonari per l’azione mu-

stano la caratterizzazione. Se dieci anni fa

ce l’effetto di aumentare la produzione di

coregolatoria. Inoltre, la sua azione

l’ambroxolo era visto solo come fluidificante

surfattante polmonare. «I risultati di una

sull’aumento della frequenza del

e per favorire l’espettorazione di secrezioni

metanalisi cinese di recente pubblicazione,

battito ciliare rappresenta un

muco purulente, studi più recenti dimostra-

e basata sui dati di oltre 1.300 casi, indica-

aspetto di sicuro interes-

no un’efficacia sullo stress ossidativo tipi-

no che la molecola può aumentare la pro-

se laddove la riduzione

co di diverse patologie respiratorie che ne

duzione di surfattante polmonare nei nati

della funzionalità cilia-

amplia notevolmente il potenziale campo

prematuri, nei quali potrebbe contribuire a

re, e di conseguen-

scientifico di applicazione. Tutto questo, a

prevenire la sindrome da distress respirato-

zal’aumentodel

mio parere, contribuisce a delineare la mo-

rio» precisa Piacentini. «In generale», con-

ristagno di

lecola in modo più articolato, dotata, oltre

clude il pediatra, «ambroxolo va considerato

muco,

che delle ben note azioni mucoregolatrici,

un farmaco con un’attività più complessa

di proprietà antiossidanti che possono ave-

rispetto alla tradizionale azione mucoliti-

re un effetto antinfiammatorio. Tali effetti

ca e per questo è importante farne un uso

emergono anche dai risultati di una recente

ragionato. Come con tutti i farmaci non ri-

metanalisi condotta su 10 RCTs per un totale

tengo opportuno prescriverlo indiscrimina-

di 508 pazienti adulti affetti dalla sindrome

tamente, ma in modo da poterne sfruttare

da distress respiratorio. I risultati suggeri-

appieno le potenzialità. Ritengo, in conclu-

scono che il trattamento con ambroxolo sia

sione, che gli esiti delle revisioni degli ultimi

in grado di migliorare importanti parametri

mesi abbiano autorevolmente riconfermato

respiratori, secondo gli autori grazie alle sue

la validità di ambroxolo».

33 aprile 2015


Primo piano Galenica

Rischi calcolati La sicurezza del laboratorio in rapporto alle preparazioni eseguite di Marco Fortini, segretario Società italiana farmacisti preparatori

L

a Sifap, nell’ideare il position pa-

al contempo più consapevole, la scelta del si-

l’attività galenica di una farmacia territoriale

per, descritto nei precedenti ar-

stema di assicurazione della qualità adatto al

italiana. A tal fine lo studio osservazionale che

ticoli, con la messa a punto di un

laboratorio in cui opera in relazione a tipologia

si è deciso di realizzare è, come appare nel

albero decisionale corredato dalla

e quantità di preparazioni eseguite. Scopo di

prosieguo, a “schemi” ricalcando una meto-

matrice del rischio, si è assunta il

questo articolo è dimostrare nella pratica di

dica di valutazione che ogni farmacista pre-

preciso impegno di facilitare il compito del far-

laboratorio l’utilità di questi nuovi strumen-

paratore potrebbe rapidamente eseguire nel

macista preparatore rendendo più agevole, e

ti, descrivendo ed esaminando in dettaglio

laboratorio in cui opera.

34 aprile 2015


Primo piano Galenica

Premessa A conferma dell’attualità dell’argomento si rimanda alla lettura dell’articolo apparso sulla rivista Journal of pharmaceutical compounding

Prescrizioni anno 2013: 755 Preparazioni per applicazione cutanea

(Vol. 18 n. 6 Nov/Dic 2014) nel quale vengono descritti metodiche di raccolta dati e risultati di uno studio condotto sull’attività galenica di alcune farmacie territoriali e ospedaliere nor-

Soluzioni Per esempio soluzioni per i capelli e per le verruche

140

damericane. Riassumendo per sommi capi lo studio, alcuni studenti della locale facoltà di Farmacia sono stati inviati nelle farmacie vicine per raccogliere i dati delle prescrizioni

Preparazioni orali Solide (cps) Per esempio preparazioni fitoterapiche; prescritte da medici specialisti in scienze dell’alimentazione e dietologi; a base di DHEA; preparazioni a uso pediatrico a base di ossibutinina HCl, propranololo HCl, indometacina, riboflavina, aminoacidi ramificati. In particolare: 69 prescrizioni di medici dietologi e 17 di clorazepato dipotassico

181

Semisolide Soluzioni Per esempio preparazioni a base di 307 Per esempio captopril, propranolo HCl e sospensioni orali 127 estratti fitoterapici, creme schiarenti di omeprazolo e a base di testosterone propionato

galeniche magistrali e suddividerle in base a

Tabella 2

indicazioni terapeutiche, forma farmaceutica e stabilità. Le prescrizioni raccolte sono state classificate secondo le categorie farmaceu-

magistrali spedite da una farmacia territoriale

tiche riconosciute nel formulario del servizio

urbana nell’anno 2013. Le prescrizioni sono

ospedaliero americano. I dati sono stati otte-

state suddivise secondo la forma farmaceuti-

nuti da 555 prescrizioni, disponibili da 113 fonti

ca e l’età dei pazienti, evidenziando le prescri-

e suddivise come esposto nella tabella 1. Può essere interessante osservare che le sospen-

Preparazioni magistrali pediatriche Captopril sol. acquosa orale

36

Creme emollienti

6

zioni pediatriche e le preparazioni di principi

Indometacina cps

5

attivi considerati ad alto rischio farmacolo-

Miscela aminoacidi ramificati cps

3

sioni sono le preparazioni più frequentemente

gico, intendendo con tale termine un indice

Nitroglicerina ung. est.

5

eseguite da entrambe le categorie di farma-

di rischio che aumenta all’aumentare degli

Omeprazolo in pellets cps

3

cie, territoriali e ospedaliere, nonché tecnica-

effetti collaterali connessi all’iper o ipodosag-

Omeprazolo sospensione orale

67

mente più complesse da realizzare in quanto

gio e al rischio di assuefazione o dipendenza.

Ossibutinina HCl cps

4

comportano la dispersione in un liquido di so-

Al termine della raccolta dei dati, applicando i

Potassio permanganato sol. acquosa uso esterno

6

stanze solide insolubili.

criteri elaborati nell’albero decisionale e nel-

Propranololo HCl sol. acquosa orale

16

Riboflavina cps

4

Sodio benzoato sol. acquosa orale Spironolattone cps

8 6

la matrice del rischio, si passa a valutare se il

Studio osservazionale italiano

sistema di assicurazione della qualità che si è scelto sia appropriato o meno (tabelle 2 e 3).

Tabella 3

Seguendo la metodica operativa descritta ne del laboratorio, lo studio riporta l’esame

Preparazioni richieste ma non eseguite

svolgere l’attività di preparazione galenica

e la successiva classificazione delle ricette

La farmacia in esame non aveva i requisiti per

del laboratorio.

allestire colliri e preparazioni di 5-fluorouraci-

In base al numero totale di preparazioni magi-

le ad uso topico; pertanto, come previsto dalle

strali allestite (755), al numero di preparazioni

NBP, è stata indicata la farmacia in grado di

magistrali ad uso pediatrico (169) e al numero

eseguire tali preparazioni.

di preparazioni in capsule prescriventi principi

nella procedura Sifap n. 20 - Autoispezio-

Prescrizioni galeniche suddivise per categoria terapeutica Disturbi gastrointestinali

41% Farmacie territoriali 54% Farmacie ospedaliere 46%

Pelle e mucose

26% Farmacie territoriali 76% Farmacie ospedaliere 24%

Anti-infettivi

14% Farmacie territoriali 27% Farmacie ospedaliere 73%

Altro

19%

Tabella 1

attivi ad alto rischio farmacologico è possibile

Verifica appropriatezza sistema assicurazione qualità

classificare ad alto rischio questa attività di laboratorio.

La farmacia in esame applica le procedure in-

Conclusioni e consigli

tegrali delle NBP - eseguendo le preparazio-

Si evidenzia la necessità di riportare sul foglio

ni in spazi appositamente dedicati e separati,

di lavorazione delle singole preparazioni, oltre

uno riservato ai preparati magistrali, l’altro a

ai controlli di qualità eseguiti, anche lo studio

quelli officinali e ai prodotti salutistici - parte-

della formulazione con ricerca bibliografica,

cipa ai Round Robin proposti da Sifap e im-

ove possibile, relativamente a stabilità, even-

piega due collaboratori, oltre al titolare, per

tuali incompatibilità dei principi attivi, rischio 

35 aprile 2015


Primo piano Galenica

farmacologico. Questa documentazione do-

ai fini di convalide di processo (pagg. 1.421-

la propria attività, prendendo anche in esame

vrebbe essere disponibile per ogni allesti-

1.422, NBP, FU XII ed.), si può prendere in

la possibilità di potenziarla con le attrezzature

mento successivo della stessa formulazione,

esame la possibilità di verificare per alcune

e le procedure richieste dalla Nbp per realiz-

per rendere più agevoli le operazioni e limitare

particolari preparazioni specifici controlli del

zare farmaci sterili o ad alto rischio tossico-

il rischio di errori. È consigliabile, ove possibile,

titolo ottenuto.

logico per l’operatore. In tal modo, in sintonia

dedicare parte di materiali, vetreria e appa-

con le richieste del territorio, si realizzerà in

recchiature ad alcune preparazioni o classi di

Note finali

concreto la insostituibile funzione del farma-

preparazioni. Oltre ai controlli del Round Robin

Emerge chiaramente come l’applicazione di

cista preparatore di soddisfare le esigenze

Sifap (vedi box in questa pagina), significativi

questo metodo consenta di valutare al meglio

terapeutiche della comunità.

ROUND ROBIN SIFAP Sifap, da sempre, si pone quale obiettivo primario il continuo aggior-

il continuo aggiornamento tecnico e normativo a garanzia della

namento tecnico e normativo a garanzia della qualità delle prepara-

qualità dei preparati. Sifap, dal 2008, ha promosso periodica-

zioni allestite in farmacia. I risultati dei controlli di qualità eseguiti dal

mente controlli di qualità per sollecitare i farmacisti a verificare il

2008 a oggi, dovrebbero esortare tutti i farmacisti che preparano

proprio modus operandi ed eventualmente apportarvi utili modi-

medicinali a verificare periodicamente la qualità delle preparazioni

fiche. Il conseguimento di un risultato positivo, oltre a significa-

allestite nel proprio laboratorio.

re cha la preparazione è accettabile, può contribuire a valutare il processo, nel senso che, ripetendo le stesse operazioni tecniche

Cos’è un Round Robin?

più volte, si può ragionevolmente presumere di ottenere risultati

L’espressione Round Robin viene usata in molti contesti per riferirsi a

conformi anche per preparazioni successive e diverse. I risultati

un sistema in cui il partecipante a un’attività si confronta versus tutti

delle esperienze realizzate in questi ultimi anni, seppur condot-

gli altri. Nell’inglese moderno, il termine Round Robin si utilizza per

te su un numero ancora troppo esiguo di campioni, evidenziano

riferirsi a una lettera circolare, ovvero inviata identica a molti destina-

molteplici criticità nell’allestimento dei medicinali in farmacia. Il

tari. In realtà l’espressione deriva dal francese Ruban Rond (letterale

conseguimento di un risultato positivo, oltre a significare cha la

“fiocco rosso”), in uso nel XVII secolo, per riferirsi al modo di disporre

preparazione è accettabile, può contribuire a stabilire una “con-

in circolo le firme di una petizione inviata alle autorità, in modo che

valida di processo”, nel senso che, ripetendo le stesse operazioni

non fosse possibile identificare un “capolista” della petizione o un

tecniche, anche per preparazioni successive, si può ragionevol-

ordine gerarchico fra i firmatari.

mente ritenere di ottenere risultati conformi. Qualora, invece, il risultato non fosse positivo, sarà necessaria un’approfondita va-

L’esperienza tedesca

lutazione per verificare dove può risiedere l’eventuale errore tec-

L’idea di lanciare un Round Robin per verificare la qualità dei pre-

nico o strumentale (per esempio difettosa taratura della bilancia,

parati allestiti in farmacia è già stata applicata con risultati inco-

correzione del volume per la densità eccetera); il tutto finalizzato

raggianti in Germania. Le farmacie possono verificare la qualità

a migliorare il modus operandi. L’obiettivo Sifap più volte dichia-

dei preparati con la partecipazione a test organizzati dal Labora-

rato è quello di promuovere tra i farmacisti preparatori la filosofia

torio centrale dei farmacisti tedeschi. Ogni anno i farmacisti sono

del controllo di qualità: preparo, quindi controllo. Ciò dovrebbe

chiamati a partecipare a uno dei tre Round Robin. Attraverso que-

diventare una vincente consuetudine a garanzia dell’operato del

sta metodica le farmacie ottengono dati sul prodotto allestito e

farmacista e in primis del paziente. Non potendo per ogni singola

un confronto con quelli delle altre farmacie. L’analisi dei risultati ha

preparazione estemporanea attendere i tempi tecnici necessari a

contribuito a ottimizzare le procedure di preparazione, elemento

ottenere i risultati delle analisi né sostenere gli elevati costi, par-

di grande importanza a garanzia della qualità.

tecipare a un Round Robin consente di verificare la propria tecnica di allestimento ed è, in ogni caso, un messaggio forte: metto in

Obiettivi Sifap

atto ogni comportamento che mi consenta di realizzare un medi-

Esortare i farmacisti a controllare la qualità dei preparati allestiti e

cinale con i maggiori requisiti di qualità possibile.

promuovere l’allestimento dei medicinali in farmacia stimolando

Per maggiori informazioni www.sifap.org

36 aprile 2015


Primo piano Cosmetologia

Il paradosso del rossetto In tempo di crisi, sorprendenti picchi di vendita di Umberto Borellini, cosmetologo

C

erto, oggi giorno esistono

non sono tossici (come da notizia Tgcom24 di

Lip story

problemi ben più seri, ma i

qualche tempo fa). Tracce di piombo e di altri

Zone delicate ed esposte a continue solleci-

rossetti rappresentano forse

metalli pesanti si trovano ovunque. Pensate

tazioni, le labbra sono spesso danneggiate e

l’ultima risorsa di bellezza per

che in un litro di acqua naturale (e si consiglia

necessitano di particolari attenzioni. Come per

le donne europee in epoca di

di berne due litri al giorno), se ne possono as-

le mani, le labbra parlano muovendosi, ma an-

spending review. Infatti il rossetto, con la

sumere sino a 100 mg, più quindi di quelli che si

che stando ferme, essendo cariche di signifi-

sua forza decorativa, è il protagonista del

possono ingerire con il rossetto (non ho capito

cati comunicativi. Infatti le labbra, oltre a essere

famoso paradosso secondo cui, ovvero in

poi come le donne facciano a mangiarlo). Inol-

uno dei punti di massima sensibilità percettiva

tempo di forte crisi economica o durante

tre tutti i cosmetici (rossetti compresi) hanno

(ecco perché i bambini esplorano le caratteri-

i conflitti bellici, mentre i beni di consumo

l’obbligo di indicare gli ingredienti in ordine de-

stiche degli oggetti con la bocca), sono anche

crollano, il rossetto reagisce con sorpren-

crescente (art. 8 Legge 713/86), cosicché tutti

estremamente curate per la loro correlazione

denti picchi di vendita. Non è un mistero

possono verificarne la composizione. Infine,

sessuale. Si spiega così il millenario e perenne

ma una sorta di piccola rivalsa psicologica

il nuovo regolamento Ue (1223/09) prevede

successo dei rossetti.

tutta femminile: «Rinuncio al ristorante, al

procedure di sicurezza per i prodotti cosmetici

Già dalla preistoria si sono potute osservare

cinema, alle scarpe nuove, ma non alla mia

ancora più rigide e selettive.

donne intente ad applicare pigmenti colorati

beauty routine». Soprattutto se si tratta di

Spero quindi, anche per il bene della nostra

per decorare le labbra. Questi proto-rossetti in

truccare ed evidenziare le labbra, la più sen-

industria cosmetica, apprezzata in tutto il

realtà mimavano gli organi sessuali, per poter

suale tra le parti femminili esposte.

mondo, che questa mia osservazione pos-

attrarre il potenziale pretendente. Il rosso, in

Da cosmetologo vorrei tranquillizzarvi: i rossetti

sa giovare.

particolar modo, applicato sulle labbra inviava 37 aprile 2015


Primo piano Cosmetologia

un chiaro messaggio non verbale di invito,

consistenza, ma poiché non è in grado di im-

la sigla Ci (Colour index) seguita da un numero

come quando le piccole labbra assumono un

partire sufficiente brillantezza si aggiungono

a cinque cifre.

colore rosso acceso prima di un rapporto. Ecco

altre cere vegetali come la candelilla e la car-

◆ Antiossidanti: vitamina E.

forse spiegato il successo dei rossetti che, ol-

nauba. Inoltre sostanze lipidiche quali l’olio di

tre a colorare, lucidano e idratano le labbra.

ricino e l’olio di germe di grano oltre a conferire

alimentare e conferiscono un gusto gradevole

Le labbra quindi rappresentano da sempre

al prodotto caratteristiche protettive, donano

(vaniglia o frutta) a un cosmetico che, per la sua

sensualità e femminilità. Sofisticate, altere,

maggior lucidità. Le più recenti formulazioni ab-

stessa collocazione, viene spesso assaporato.

ammiccanti, le labbra rosse hanno da sem-

binano anche pigmenti naturali a componenti

pre contraddistinto dive e divine. Dai Sumeri a

trasparenti, filtri solari e vitamine liposolubili

gere alla tradizionale funzione estetica del

oggi, il rosso rappresenta l’elemento cromati-

quali la A e la E le quali, oltre a svolgere un’azio-

rossetto un qualcosa in più in modo da riu-

co dominante per il trucco delle labbra. Con-

ne antiossidante e quindi opporsi all’irrancidi-

scire anche a trattare e proteggere le labbra

dannato laddove l’influenza religiosa era più

mento del prodotto, sono in grado di idratare,

(idratanti, filtri Uv, vitamine, sostanze riepi-

opprimente, come nel Medioevo ed esaltato

stimolare la riepitelizzazione e ridurre l’aridità.

telizzanti e oli vegetali).

Aromi: questi ultimi devono essere di tipo

Sostanze funzionali: servono ad aggiun-

nell’antico Egitto o nella Roma imperiale dove le matrone non uscivano mai di casa senza “intonaco” e in particolare la bocca spiccava

A parte l’aspetto decorativo, delle labbra ci si occupa assai poco, preferendo i prodotti per il viso e il contorno occhi. E così ci si accorge di esse soltanto quando esplode un herpes o compaiono evidenti screpolature

con un rosso cinabro (solfuro di mercurio) che risaltava tantissimo su un incarnato reso bianco dalla cerussa (carbonato di piombo). In questo caso sì che il pericolo di un avvelenamento era concreto, viste le dosi molto alte di metalli pesanti presenti. Alla corte francese nei secoli XVII e XVIII, il rosso sulle labbra era un’usanza quotidiana per tutte le donne… ma anche per gli uomini. Le attrici di Hollywood dettarono legge

L’identikit

con le loro labbra turgide e invitanti: da Joan

Crawford a Rita Hayworth e, naturalmente,

partiscono brillantezza. A proposito di silico-

all’immortale Marylin Monroe. Anche oggi il

ni (spesso vituperati) sono definitivamente

rosso per le labbra viene sempre ripropo-

considerati eccipienti validi da parte dell’intel-

Oli di ricino, di vaselina e oli siliconici. Im-

sto come immagine-moda. Intenso, saturo,

lighenzia cosmetologica. Alcuni sono di con-

vellutato, sulla bocca di tutte. A parte que-

sistenza cerosa e attribuiscono ai prodotti un

sto aspetto decorativo però delle labbra ci si

tatto particolare aumentando lo skin feel, altri

occupa ancora assai poco, preferendo i pro-

a minor peso molecolare sono maggiormen-

dotti per il viso e il contorno occhi. E così ci si

te volatili e con l’evaporazione conferiscono

accorge di esse soltanto quando esplode un

una maggiore presa dei pigmenti applicati

herpes o compaiono evidenti screpolature.

(tecnologia no transfer).

Eppure quest’area che segna il passaggio tra

la pelle del viso e la mucosa che tappezza l’in-

ba, candelilla), sintetiche (ozocherite). Servo-

terno della cavità orale, e viene infatti definita

no a dare consistenza.

Cere: animali (cera d’api,) vegetali (carnau-

Burri: burro di cacao e di karitè proteggono

zona di transizione cutaneo-mucosa, è deci-

samente delicata e sensibile.

e nutrono.

Ma vediamo come sono fatti tecnicamen-

te i rossetti. I rossetti classici sono costituiti

scono e conferiscono lucidità.

da una miscela di cere e corpi grassi additivati

con aromatizzanti, antiossidanti e, ovviamente

rali inorganici (ossidi di ferro e titanio) pigmenti

coloranti (opachi o perlacei) tutti completa-

organici resi insolubili (lacche) e sostanze per-

mente selezionati a norma di legge. Tra le cere

lescenti (mica). Notare bene: nei prodotti co-

ricordiamo quella d’api, usata come fattore di

smetici i coloranti vengono indicati nell’Inci con

Lanolina e derivati: idratano, ammorbidiColoranti: sono costituiti da pigmenti mine-

38 aprile 2015


Primo piano Cosmetologia

Le esigenze dermocosmetiche delle labbra nascono dalla loro peculiare struttura in cui il loro epitelio, composto da cellule in continuo turn over, richiede componenti che si ritrovano anche nei fosfolipidi delle membrane cellulari come gli acidi grassi polinsaturi presenti negli oli e nei burri vegetali

Disidratazione e screpolature Sole, vento, freddo o quando l’aria è particolarmente secca come succede in aereo o in ambienti condizionati dove, proprio a causa dell’ambiente chiuso, circola aria ricicla-

protettivi risulta essenziale per mantenere in

e petrolati, sicuramente filmogeni, ma privi di

ta: da qui la sensazione di labbra che tirano.

buono stato le labbra anche al sole; ricordiamo

ogni aspetto di dermoaffinità.

In maniera analoga, l’esposizione al fumo di

che i danni provocati dal sole sono disidrata-

Quanto alla forma, i prodotti destinati alla

sigaretta irrita e disidrata l’epidermide, in-

zione, fotoinvecchiamento e immunodepres-

protezione delle labbra possono presentarsi

crementa la produzione dei radicali liberi re-

sione (favorendo la comparsa di un’infezione

sotto forma di bastoncino (il classico stick), di

sponsabili dell’invecchiamento provocando il

virale ricorrente da Herpes labialis, caratteriz-

unguento (che è un po’ meno solido e quindi

caratteristico “codice a barre”, rughette ver-

zata dalla presenza di vescichette piene di un

è confezionato in vasetto e va prelevato con il

ticali che appaiono attorno alla bocca. In tutti

liquido trasparente su base infiammata).

polpastrello) oppure di emulsione. Queste ul-

questi casi le labbra si seccano e si disidrata-

Insieme ai corpi grassi e cerosi, risultano uti-

time sono generalmente presentate in tubet-

no facilmente, perciò è necessario utilizzare

li ingredienti lenitivi (bisabololo, calendula)

ti, risultano più agevoli da impiegare e anche

prodotti specifici, emollienti e altamente pro-

e schermi solari quali il biossido di titanio e

più igieniche.

tettivi per evitare rughe, screpolature e lace-

l’ossido di zinco. Quindi le esigenze dermo-

Le formulazioni a declinazione più antiage

razioni che risultano dolorose e antiestetiche.

cosmetiche delle labbra nascono dalla loro

possono contenere oli essenziali quali zen-

peculiare struttura in cui il loro epitelio com-

zero e cannella che con il loro blando potere

Stick e balsami labbra

posto da cellule in continuo turn over richiede

rubefacente, rendono le labbra più turgide

Meno decorativi dei rossetti, gli stick svolgono

componenti che si ritrovano anche nei fosfo-

con un effetto rimpolpante e acido ialuronico

un’azione maggiormente protettiva. Trattasi di

lipidi delle membrane cellulari, come gli acidi

a effetto umettante.

evoluzioni formulative rispetto al tradizionale

grassi polinsaturi presenti negli oli e nei burri

burro di cacao. Le labbra, essendo presso-

vegetali. Una loro eventuale carenza provoca

Considerazione finale

ché prive della protezione cheratinica e delle

infatti disidratazione, ritardo nella cicatrizza-

I prodotti per le labbra hanno un reale significa-

ghiandole sebacee, con vasi sanguigni ben

zione e fragilità epidermica. Il farmacista an-

to cosmetologico sia per le proprietà protettive

visibili, necessitano di particolari attenzio-

cora una volta può rappresentare un punto di

sia per quelle normalizzanti e decorative. Così

ni e, a causa della loro perenne esposizione,

riferimento importantissimo per consigliare le

come altri cosmetici, rappresentano un vanto

vengono continuamente aggredite da vento,

formulazioni più efficaci e più rispettose della

dell’industria cosmetica italiana, per l’alto valore

freddo o secchezza dell’ambiente, e ciò por-

fisiologia cutanea per esempio evidenziando

tecnologico che queste produzioni richiedono.

ta alla comparsa di screpolature e piccoli tagli,

come nei prodotti più efficaci siano presenti

Non solo, molte aziende cosmetiche famose

che possono rappresentare il terreno ideale

ingredienti di origine naturale come il burro

in tutto il mondo fabbricano le loro referenze

per varie infezioni.

di karitè, il burro di cacao, e la cera d’api, so-

presso terzisti italiani, i quali, in questi ultimi anni,

Considerando inoltre che le labbra non con-

stanze naturali molto più performanti rispet-

forti delle loro tecniche produttive, hanno resi-

tengono neanche melanina, l’uso di stick

to agli stick “industriali”, saturi di oli minerali

stito stoicamente alla crisi incalzante.

39 aprile 2015


ECM La malattia di Parkinson

Terapia non farmacologica, aspetti medico-legali, costi e punto di vista del paziente Abstract In questo modulo vengono trattati vari argomenti relativi alla Malattia di Parkinson (MP). In particolare: la terapia chirurgica, le terapie riabilitative e i costi dell’assistenza, sia di quella a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sia di quella affrontata direttamente dal paziente o dalla sua famiglia. Un cenno viene infine fatto sia alle tutele legali attualmente previste per il soggetto con MP con problemi fisici o psichici, sia alle agevolazioni sociali ed economiche. La conclusione del modulo è affidata a due pazienti che hanno voluto, attraverso la loro testimonianza, sottolineare i problemi, le difficoltà e soprattutto il cambiamento della qualità di vita delle persone colpite dalla MP

Pietro Biagio Carrieri1, Giuseppe De Michele1, Silvio Peluso1, Giuseppe Orefice1, Ettore Novellino2, Vincenzo Iadevaia2 Dipartimento di Neuroscienze, Scienze Riproduttive e Odontostomatologiche, Università Federico II, Napoli, 2 Dipartimento di Farmacia, Università Federico II, Napoli 1

TERAPIA CHIRURGICA

Meccanismo d’azione della DBS

Negli ultimi decenni, la gestione delle fasi avanzate della MP si è arricchita di differenti approcci chirurgici e da interventi di ablazione di varie strutture encefaliche si è passati alla stimolazione di specifiche aree cerebrali. I gangli della base hanno ricevuto nel tempo particolari attenzioni, scaturite dalle prime occasionali osservazioni di interventi a carico del nucleo caudato o di accidentali lesioni striatali, in corso di interventi di neurochirurgia, in grado di determinare la scomparsa del tremore e della rigidità nei soggetti con MP. Successivamente furono prodotte chirurgicamente, attraverso tecniche stereotassiche, lesioni irreversibili su specifiche strutture sottocorticali come il talamo, il globo pallido e il nucleo subtalamico (figura 1). Benabid et al. (1987) osservarono che la stimolazione elettrica ad alta frequenza del nucleo erogata sul nucleo intermedio-ventrale del talamo migliorava i tremori nella MP, aprendo di fatto la porta a un nuova terapia conosciuta oggi come Deep Brain Stimulation (DBS) o stimolazione cerebrale profonda. Questa procedura chirurgica è stata approvata dalla US Food and Drug Administration per il trattamento della MP nel 2002 e, più di recente, per il tremore essenziale, la distonia e i disturbi ossessivo-compulsivi. Rispetto alle tecniche di ablazione impiegate in passato, come la talamotomia o la pallidotomia, molti autori sottolineano la reversibilità, la programmabilità e la sicurezza delle procedure della DBS.

Nonostante il largo impiego in ambito terapeutico, i meccanismi d’azione della DBS rimangono a tutt’oggi non completamente chiariti. L’effetto principale di questa metodica potrebbe risiedere nella modulazione dei pattern di scarica di strutture sottocorticali. Quando applicata al nucleo subtalamico, la DBS sembra aumentare la scarica del nucleo ventrale del talamo e ridurre la frequenza di scarica dei neuroni della pars reticulata della substantia nigra e della porzione interna del globo pallido. I processi di neuromodulazione coinvolgono sia i neuroni posti nelle immediate vicinanze dell’elettrodo stimolatore sia le fibre afferenti alla struttura stimolata. La stimolazione ad alta frequenza potrebbe esercitare un effetto inibitorio sia attraverso un blocco depolarizzante sia attraverso l’induzione di uno stato di iperpolarizzazione. Gli effetti della neuromodulazione prodotta dalla DBS risultano evidenti anche in strutture lontane dai target anatomici stimolati. Studi condotti su animali hanno mostrato come, a seguito della DBS del nucleo subtalamico, sia possibile rinvenire un aumento delle capacità metaboliche delle cortecce sensorimotoria, supplementare motoria, cingolata, insulare e dell’emisfero cerebellare controlaterale. Accanto agli effetti neuromodulatori, la DBS sembra poter modificare le concentrazioni intracerebrali di neurotrasmettitori inibitori ed eccitatori, stimolare la neurogenesi e svolgere un’azione plastica a carico non solo

40 aprile 2015


ECM La malattia di Parkinson

Tecnica Il sistema DBS ha tre componenti: l’elettrodo, l’estensione e il neuro stimolatore (figura 2a). L’elettrodo viene inserito attraverso una piccola apertura nel cranio e impiantato nel cervello con la punta posizionata all'interno della specifica area individuata, mentre l'estensione è un filo isolato che viene fatto passare sotto la cute della testa, del collo e della spalla e connette l’elettrodo al neurostimolatore. Quest’ultimo è il dispositivo generatore di impulsi (Implantable Pulse Generator - IPG) (figura 2b), simile a un pacemaker cardiaco e dalle dimensioni di un cronometro, responsabile della stimolazione elettrica (figura 3).

Nuclei della base: talamo, globo pallido e nucleo subtalamico

Impianto della Deep Brain Stimulation (DBS)

Figura 1

delle membrane neuronali e delle sinapsi, ma anche di altre cellule, come gli astrociti (Fenoy et al, 2014). La DBS potrebbe aumentare i livelli di attività delle cellule dopaminergiche residue della substantia nigra e aumentare i livelli intrastriatali di dopamina; in aggiunta, potrebbe agire sulla trasmissione purinergica, incrementando il rilascio di adenosina a opera degli interneuroni colinergici presenti all’interno dello striato.

Selezione dei pazienti candidati per la DBS

1 Neurostimolatore; 2 Estensione; 3 Elettrodo

È di fondamentale importanza la selezione dei pazienti, perché oltre il 30 per cento degli insuccessi della metodica sono legati a scelte non corrette. I fattori critici sono in particolare l’età, la durata della malattia, la risposta alla levodopa e la presenza di altre comorbilità. I miglioramenti sono più significativi in soggetti di età al di sotto dei 56 anni, con una durata di malattia inferiore a 16 anni, anche se allo stato attuale non vi sono specifici limiti di età. È necessario altresì valutare la presenza di comorbilità o di rischio di ictus ischemico o emorragico. Importante è anche la risposta alla levodopa che è un fattore predittivo per il buon esito del trattamento con DBS. Da considerare inoltre che la DBS non sarebbe molto efficace in presenza di segni assiali, come l'instabilità posturale o il freezing, specie nei soggetti con modesta risposta alla levodopa. Anche i fattori neuropsicologici o psichiatrici vanno valutati prima dell’intervento e nel decorso postoperatorio. Sono riportati casi di ipomania o depressione postoperatoria e talora anche un incremento dei tentativi suicidiari soprattutto entro il primo anno dall’intervento rispetto alla popolazione generale, evento, quest’ultimo, forse correlato alla riduzione dell’assunzione di farmaci dopaminergici. Sono anche descritti deficit neuropsicologici e declino della fluenza verbale. C’è infine un consenso unanime sulla esclusione dei soggetti che presentino una franca demenza o marcati deficit esecutivi. I pazienti con MP devono essere esaminati da un pool di esperti, tra cui, oltre a neurologi e neurochirurghi, anche psichiatri, neuropsicologi e fisiatri. Solo una percentuale compresa tra il 10 e il 20 dei pazienti con MP è candidata alla DBS.

Figura 2a

Implantable Pulse Generator - IPG

Figura 2b 41

aprile 2015


ECM La malattia di Parkinson

Per l’installazione dell’elettrodo viene utilizzata un’apparecchiatura stereotassica da applicare sul cranio del paziente il giorno dell’intervento. Allo scopo di identificare e localizzare l’esatto bersaglio all’interno dell’encefalo e per scegliere una traiettoria sicura viene utilizzato un sistema di coordinate, individuate con l’impiego di avanzate tecniche di imaging. Per catturare le immagini possono essere utilizzate la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica o una combinazione delle due procedure. Le zone bersaglio sono rappresentate, in generale, dal nucleo subtalamico, dal globo pallido o dal talamo (figura 4). L’IPG è di solito impiantato sotto la cute vicino alla clavicola o più in basso nel torace o in sede addominale, in anestesia generale. L’impianto per la DBS potrà essere mono o bilaterale. A questo punto sono poi inviate, attraverso l’IPG, correnti di bassa intensità che vengono gradualmente intensificate fino a ottenere un’ottimale regolazione, definita come quella in grado di dare i massimi benefici con modesti o nulli effetti collaterali. Il training del paziente e del caregiver è condotto da persona esperta che di solito è un neurologo, ma può essere anche un neurochirurgo.

La DBS può causare effetti collaterali in una percentuale oscillante fra l’1 e il 3 per cento caratterizzati da sanguinamento intracranico, infezioni cutanee in corrispondenza della tasca di permanenza dell'IPG o complicanze legate all'anestesia. È opportuno inoltre ricordare che l’IPG può essere rimosso e che i parametri di stimolazione possono essere opportunamente modificati per ottimizzare il risultato clinico .

Efficacia della DBS La rigidità e il tremore sono i sintomi che più facilmente vengono influenzati favorevolmente dalla DBS. Vari studi hanno anche dimostrato la superiorità della DBS rispetto alla migliore terapia farmacologica per il trattamento delle fluttuazioni motorie, naturalmente in soggetti accuratamente selezionati (Follett et al, 2005; Deuschl et al, 2006; Williams et al, 2010). In particolare, è stato osservato un decremento dei periodi off e delle discinesie e un miglioramento della qualità di vita del paziente e si assiste, in maniera variabile da soggetto a soggetto, a una significativa riduzione degli effetti collaterali causati dal trattamento a lungo termine con levodopa come le discinesie, anche se molti individui sono costretti ad assumere ugualmente la terapia farmacologica, seppure con un carico ridotto. Per molti anni si è preferito come target il nucleo subtalamico, rispetto al globo pallido, ma più di recente è stata dimostrata un’efficacia pari tra la DBS applicata al nucleo subtalamico e quella applicata al globo pallido. La DBS non migliora i disturbi cognitivi e in qualche caso può anche peggiorarli, se già presenti, per cui è opportuna un’attenta valutazione neuropsicologica prima dell’intervento. Come tutti i farmaci utilizzati in corso di MP, neanche la DBS rallenta la progressione della neurodegenerazione.

Esempi di neurostimolatori

TERAPIA RIABILITATIVA La maggior parte dei pazienti non ha risposte sempre positive con farmaci o terapie di fase avanzata, per quanto riguarda l’instabilità posturale, il freezing della marcia, i cambiamenti di direzione, l’esitazione di inizio deambulazione, o la festinazione. Inoltre, molte attività della vita quotidiana come guidare, lavorare o cucinare sono compromesse, nonostante un buon trattamento farmacologico dei sintomi motori. Ancora più importante, i farmaci intervengono solo parzialmente sui disturbi della parola e della deglutizione. Pertanto, un servizio integrato di riabilitazione per la MP dovrebbe essere in grado di coprire tali aspetti per migliorare l’indipendenza e le funzioni quotidiane.

Figura 3

Sezione coronale dell’encefalo: traiettoria per l’impianto della DBS

Fisioterapia Valutazione generale Il fisiatra e il fisioterapista devono innanzitutto valutare le ragioni delle difficoltà del movimento, che potranno essere motorie o anche cognitive, in modo da eseguire un trattamento specifico e personalizzato. Ci sono prove sufficienti che la plasticità neuronale operi anche nelle fasi avanzate di malattia e, pertanto, la fisioterapia ha un ruolo essenziale nel mantenimento e nel consolidamento delle capacità motorie (Van der Kolk e King, 2012). Approccio standard La fisioterapia potrà essere iniziata con esercizi tradizionali di riscaldamento, stretching e rafforzamento, di tipo aerobico. In seguito, il fisioterapista dovrebbe prendere in particolare considerazione gli esercizi di equilibrio che si sono dimostrati efficaci sulla coordinazione generale e sulla prevenzione delle cadute. Risulta fondamentale educare le persone con MP a processare coscientemente le informazioni sui movimenti: per esempio si chiederà loro

Figura 4 42

aprile 2015


ECM La malattia di Parkinson

di concentrarsi sul camminare a grandi passi o sull’eseguire volontariamente le sincinesie pendolari. Inoltre, l’uso di stimoli esterni a carattere sensitivo (tattile, visivo) potrà notevolmente migliorare la marcia.

tivo con nanotecnologie in grado di trasformare il calore umano in energia vibratoria (Volpe et al, 2014). Queste vibrazioni determinerebbero impercettibili contrazioni muscolari con stimoli che implementerebbero l’integrazione spinale delle informazioni propriocettive, rendendo il soggetto più abile a rispondere alle possibili influenze esterne e interne. Questo strumento si è mostrato sicuro e ben tollerato ed è risultato efficace nel migliorare la percezione di equilibrio, la disabilità, le cadute e , di conseguenza, la qualità di vita.

Tecniche di supporto: idroterapia ed exergame Risultati incoraggianti sono stati recentemente presentati per l’idroterapia, che sembrerebbe più efficace della tradizionale fisioterapia, presentando un rilevante beneficio sull’equilibrio e sulle cadute (Volpe et al, 2014 b). In particolare, le proprietà dell’acqua possono giocare un ruolo importante nel miglioramento dell’equilibrio nella MP, consentendo l’esercizio in un ambiente sicuro e riducendo la paura e il rischio di cadere. Inoltre, la resistenza opposta dall'acqua all'esercizio fisico potrà trasformare un movimento automatico in uno volontario, con lo sviluppo di nuovi schemi cognitivi a significato motorio. Negli ultimi anni, l’uso di nuove tecnologie ha favorito la creazione di exergame, giochi che fanno da esercizio, facilitando notevolmente la disponibilità di sedute fisioterapeutiche (Barry et al, 2013). Allo stato ci sono ancora pochi dati, sull’efficacia a lungo termine di queste terapie.

Terapia occupazionale Alla prima valutazione occorre definire le capacità del paziente nelle cure personali, nel lavoro e nelle attività di tempo libero, considerando non solo la componente motoria, ma anche quella psichica e cognitiva. Si insegneranno quindi al paziente e a chi lo assiste tecniche e strategie alternative (anche mediante l’uso di stimoli esterni a carattere sensitivo, tra cui la musica). Si raccomanderà poi l’uso di appositi presidi, come sediolini all’interno di una doccia, rendendo così l’ambiente domestico più sicuro e accogliente, con il fine ultimo di prevenire le cadute. Infine si educherà il paziente a tecniche di conservazione dell’energia e di economia del movimento, per massimizzare le capacità motorie e per favorire al massimo le interazioni sociali. In ultima analisi, ci si prefigge di migliorare le attività a casa e sul lavoro, per rendere il paziente più capace di prendersi cura di se stesso e di provare piacere nella vita di tutti i giorni (Foster et al, 2014).

Tecniche riabilitative per il freezing della marcia Il freezing della marcia si caratterizza per un arresto brusco del passo con una difficoltà nel ricominciare a camminare ed è presente dal 7 per cento delle persone in fase iniziale di MP, fino al 60 in fase avanzata. Oltre a essere particolarmente penoso per la persona che ne è colpito, il freezing è frequente causa di cadute, con conseguente tendenza al ritiro sociale. Può essere peggiorato dallo stress, dall’ansia o da stati emozionali ed essere scatenato da fattori ambientali come passaggi stretti o luoghi affollati. Nonostante i numerosi studi sull’uso di alcuni farmaci, non sembrano esserci strategie farmacologiche efficaci per il freezing della marcia, e, pertanto, la fisioterapia può rivestire un ruolo fondamentale (Morris et al, 2008). A oggi la tecnica di maggior efficacia nel ridurre la gravità del freezing sembra essere la fisioterapia con l’ausilio di stimoli sensoriali ritmici (per esempio suoni ritmici generati da un metronomo settato sul passo ideale del paziente, flash generati da una luce Led inserita negli occhiali, o vibrazioni periodiche prodotte da un braccialetto). Bisogna poi educare il paziente a superare i momenti improvvisi di freezing con tecniche adeguate, come contare ad alta voce oppure sollevare il piede a ritmo di musica. Vale la pena segnalare che l’uso del deambulatore peggiora il freezing, probabilmente a causa delle sequenze motorie obbligate che questo ausilio richiede.

Logopedia La MP colpisce frequentemente la respirazione, la produzione vocale, la ricchezza della voce e la chiarezza dell’eloquio con una tipica incoordinazione tra emissione della parola e respiro. Un paziente può presentare sintomi come ipofonia, freezing della parola, perdita della mimica facciale o difficoltà nella deglutizione. Il logopedista dovrà pertanto individuare questi singoli aspetti per trattarli singolarmente. Tra le varie metodiche oggi disponibili, vale la pena citare la Lee Silverman Voice Treatment (LSVT), una metodica di esercizio intensivo che si focalizza sull’altezza vocale e che ha mostrato notevole efficacia nella MP (Fox et al, 2012). Per quanto riguarda la deglutizione e il conseguente rischio di aspirazione, la prevenzione è assolutamente essenziale. La terapia della disfagia ha come obiettivo il miglioramento della funzione dei muscoli colpiti attraverso l’uso di strategie compensatorie per una deglutizione più sicura, prevenendo quindi tutte le possibili complicanze. In linea generale, andrebbero preferiti i cibi morbidi e cremosi, che richiedono una minore masticazione.

Tecniche riabilitative per l’instabilità posturale L’instabilità posturale è di estrema importanza nella progressione della MP, in quanto può provocare cadute, immobilità e ospedalizzazioni. Dal punto di vista fisiopatologico, l’instabilità posturale nella MP dipende da un progressivo peggioramento delle interazioni tra i vari sistemi deputati al mantenimento dell’equilibrio (visivo, vestibolo-cerebellare, somato-sensitivo). Il controllo posturale, nelle persone con MP, dipende in larga parte dal controllo visivo, che pertanto rappresenterebbe un sistema compensatorio di una compromissione prevalentemente propriocettiva. Pertanto, in aggiunta a un programma standard di riabilitazione, la stimolazione vibratoria rappresenterebbe un valido approccio per il miglioramento delle funzioni motorie nella MP, come ha già dimostrato sulle oscillazioni del tronco e sulla marcia. Un recente studio randomizzato in doppio cieco ha mostrato l’efficacia sull’instabilità posturale di uno strumento portatile: si tratta di un disposi-

TERAPIE ALTERNATIVE E COMPLEMENTARI Aspetti generali Ci sono diversi termini volti a indentificare questo gruppo di trattamenti alternativi a quelli tradizionali e che andrebbero intesi come supporto alle terapie convenzionali. L’uso di queste terapie è estremamente diffuso (fino al 42 per cento dei pazienti nordamericani), ma c’è una notevole variabilità in considerazione delle differenze culturali tra le differenti aree regionali e nazionali. È pertanto molto difficile ottenere studi metodologicamente confrontabili su tali terapie. Tuttavia, specialmente quando i risultati delle cure farmacologiche sono insoddisfacenti, le terapie alternative rappresentano una scelta valida contribuendo anche a una maggiore socializzazione e umanizzazione del suo trattamento.  43

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di MP pertanto è costato mediamente al Ssn, per diagnosi e terapia, tra i 3.500 e i 4.800 euro con un’ampia variabilità regionale (Nord 4.032 euro, Centro 4.291, Sud 3.637). In particolare i Servizi sanitari regionali del Centro hanno sostenuto costi maggiori rispetto a quelli del Nord e del Sud. Ulteriori differenze significative sono risultate evidenti rispetto all’età e, in particolare, come del resto atteso, costi medi più elevati sono stati registrati per pazienti di età superiore ai 71 anni. L’impatto economico maggiore per il Ssn infine è dato dai pazienti gravi e molto gravi: sono stati registrati infatti costi pari a 2.774 euro per i pazienti lievi e a 5.196 per i pazienti molto gravi. I farmaci antiparkinson sono risultati uno dei principali componenti di tale spesa. I costi sostenuti direttamente dai pazienti nel 2011 sono quantificabili invece tra i 550 e i 770 milioni di euro, con una media per paziente tra i 3.500 e i 4.800 euro.

Terapie alternative Nell’ambito delle terapie alternative è possibile individuare almeno cinque diverse categorie: 1) medicine alternative, come i preparati di Mucunapruriens, erba di origine indiana che verosimilmente contiene levodopa; 2) interventi mente-corpo, come la meditazione e il biofeedback; 3) terapie naturali; 4) massaggi e interventi sul corpo, per esempio chiropratica o agopuntura; 5) terapie energetiche, come il Qigongo e il Tai Chi. Anche se non ci sono evidenze di attività sui sintomi motori, tali pratiche possono migliorare la percezione del movimento e soprattutto la qualità di vita del paziente (Wang et al, 2013). Integratori alimentari Vanno citati in particolare gli integratori con possibile attività neuroprotettiva, come l’acido alfa-lipoico, coenzima q10, gli acidi grassi Omega-3 e la vitamina E. Mancano tuttavia studi metodologicamente validi che ne dimostrino l’efficacia nell’uomo. Solamente il coenzima Q10 sembrerebbe avere qualche capacità di modificare il decorso della MP.

TUTELE MEDICO-LEGALI Nel soggetto con MP possono manifestarsi, negli stadi più avanzati di malattia, una compromissione cognitiva, definita anche come mild cognitive impairment, o una franca demenza, la cui prevalenza in corso di MP è molto variabile, collocandosi mediamente intorno al 30 per cento dei casi. C’è da sottolineare tuttavia che il profilo della demenza nella MP differisce rispetto a quello della malattia di Alzheimer. Infatti i soggetti con demenza in corso di MP hanno maggiore compromissione dell’attenzione, delle funzioni esecutive e visuo-spaziali, mentre risultano meno compromessi la memoria ed il linguaggio. In particolare nelle demenze in corso di MP, rispetto alla malattia di Alzheimer, sono più frequenti le allucinazioni, la depressione del tono dell’umore, i disturbi del sonno e le fluttuazioni cognitive. Pertanto anche il soggetto con MP, in caso di compromissione delle sue capacità cognitive e dei poteri di critica e di giudizio, può andare incontro a particolari condizionamenti con effetti giuridici dannosi nei suoi stessi confronti, come la circonvenzione d’incapace (articolo 643 del Codice Penale). In altre situazioni, la persona affetta da MP potrebbe trovarsi a stipulare un atto, per esempio un contratto di compravendita di un immobile, pur non essendo in grado di valutare appieno le conseguenze del suo stesso atto: questa condizione va sotto il nome di incapacità naturale o di fatto (art. 428 C.C.). In questo caso l’atto potrebbe anche essere annullato se venisse dimostrato una condizione di incapacità proprio nel momento di compimento dello stesso atto. Quando il soggetto con MP si trova «in condizioni di abituale infermità di mente che lo rende incapace di provvedere ai propri interessi» (artt. 414 e seguenti del C.C) si può fare ricorso all’interdizione che è uno strumento previsto dalla legge per tutelare il soggetto incapace di intendere e di volere, o nei casi meno gravi all’istituto dell’inabilitazione. Tuttavia oggi si preferisce ricorrere alla nomina di un amministratore di sostegno (Legge n. 6 del 9/1/2004), figura giuridica che tutela le persone in cui sia ravvisabile una compromissione nelle funzioni della vita quotidiana, allo scopo di tutelare sia gli interessi patrimoniali sia la cura della persona. Nei soggetti con MP le menomazioni possono essere sia di natura fisica, per esempio impaccio motorio nella deambulazione, sia cognitiva, con impossibilità a provvedere ai propri interessi. Al contrario dell’interdizione, l’ufficio dell’amministrazione di sostegno non prevede l’annullamento delle capacità del beneficiario a compiere validamente atti giuridici e può essere limitata anche solo ad alcuni atti. Può essere proprio la persona

I COSTI DELL’ASSISTENZA Negli ultimi cinquant’anni l’invecchiamento demografico delle popolazioni, che ha riguardato anche il nostro Paese, ha determinato un cambiamento del quadro epidemiologico, caratterizzato dal prevalere delle patologie croniche ad elevato impatto assistenziale. Questa nuova condizione di salute della popolazione ha determinato un’enorme crescita della domanda di prestazioni sanitarie, generando un rapporto “critico” tra il “bisogno di salute” e le risorse economiche che risultano progressivamente insufficienti. In tale contesto si colloca la MP che rappresenta una delle patologie neurodegenerative più diffuse nel mondo con un notevole impatto economico e sociale. L’esigenza di disporre di informazioni economiche attendibili sulla qualità e sulla quantità delle risorse impiegate per la MP riguarda, a tutt’oggi, le varie realtà nazionali e internazionali. Le analisi comparative dei costi degli interventi o programmi alternativi in ambito sanitario sono molto comuni in tutte le forme di valutazione economica, anche se con un’ampia variabilità nei risultati ottenuti dalle ricerche disponibili attualmente in letteratura. Alcuni autori (Cicchetti et al.) hanno valutato sia l’impatto economico della MP sia la qualità di vita dei pazienti affetti da tale patologia in Italia. Al fine di identificare le risorse consumate è stato somministrato ai malati di MP un questionario elaborato dal Censis. La prospettiva adottata per l’analisi dei costi è stata quella del SSN, del paziente e della società e per questo sono stati stimati i costi diretti sanitari e non sanitari (esami diagnostici, la riabilitazione, le visite e le prestazioni ambulatoriali, farmaci, trasporti, eccetera) e i costi indiretti (perdita di produttività correlata alla malattia). I dati di costo e di efficacia raccolti con il questionario sono stati stratificati in base all’età, al sesso e alla gravità della patologia. Il campione dello studio è risultato costituito da 312 pazienti provenienti dal Lazio, dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dal Veneto e dal Sud con Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. I risultati hanno rivelato che il Ssn ha sostenuto, per i 220.000 casi di Parkinson al 2011, una spesa compresa tra 1,1 e 1,3 miliardi di euro. Un malato

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maniera costruttiva e non distruttiva». Il secondo autore, Corda, ribadisce: «Da questa malattia non si guarisce. Il trauma è enorme, sufficiente a far sprofondare chiunque nel baratro della depressione suicida, ma bisogna reagire alle angherie del mostro, non sentirsi più vittime ma antagonisti. Combattere per risentirsi vivi, per riconquistare la speranza di una vita migliore». La scelta dei due contributi non è stata casuale, in quanto sia Corda sia D’Antuono hanno voluto testimoniare la loro vita, le loro preoccupazioni e il loro disagio in due libri, citati in bibliografia, senza paure e senza ipocrisie. ◆ “Il Parkinson è un ospite indesiderato che abita dentro di noi” (di Francesco D’Antuono)

affetta da MP a richiedere l’intervento del giudice tutelare per la nomina dell’amministratore di sostegno, oppure il coniuge, un parente prossimo, un affine o il pubblico ministero. In altri casi saranno i responsabili dei servizi sanitari e sociali a chiedere la nomina di un amministratore di sostegno quando vengano a conoscenza di particolari situazioni di disabilità fisica o psichica. Agevolazioni sociali ed economiche Il soggetto con MP può ricevere delle agevolazioni sociali ed economiche quali il riconoscimento della invalidità civile, dell’indennità di accompagnamento o dello stato di handicap. Sono anche previste agevolazioni fiscali per i figli a carico, per l’acquisto di autoveicolo o di sussidi tecnici ed informatici, o per l’abbattimento di barriere architettoniche.

La mia storia Voglio raccontare la mia storia con una punta di ironia e tanta consapevolezza, che maturano con il tempo e la calma, quando la rabbia e la disperazione lasciano il posto alla saggezza di chi sa che quell'ospite sarà difficile da sfrattare del tutto. “Ma si potrà controllarlo, governarlo”, aspettando un miracolo della ricerca scientifica in grado di guarire me e tutte le persone che soffrono di questa malattia invalidante. Che gusto c'è, in fondo, a godere di un miracolo da soli? Ho scoperto la malattia nel 2005, all’età di 37 anni. Una mattina d’agosto ho preso in mano lo spazzolino da denti e mi sono accorto che non riuscivo a muovere ritmicamente la mano. Un semplice gesto quotidiano era diventato impossibile da praticare. Naturalmente mi sono preoccupato e ho fatto una visita neurologica; i medici mi hanno consigliato una risonanza magnetica, ma il radiologo, esaminando il referto, ha ipotizzato una sospetta demielinizzazione, che equivale alla Sclerosi Multipla. Sono stato ricoverato in una clinica romana per un mese e durante questo tempo ho fatto tutti gli accertamenti del caso atti a confermare l’ipotesi di Sclerosi Multipla ma gli esami svolti non corroborarono tale ipotesi. Il giorno seguente sono andato a Napoli per essere visitato da un neurologo dell’Università Federico II. Fu lui il primo a dirmi che non ero malato di Sclerosi Multipla e che il problema era la dopamina. Così, a seguito di accertamenti ho scoperto di essere malato di Parkinson. Naturalmente da quel giorno ho iniziato ad assumere medicinali, inizialmente la amantadina, un farmaco blando che ha il potere di ridurre notevolmente il tremore corporeo. Nel frattempo ho iniziato a star male psicologicamente, perché avevo il terrore di dover tremare tutta la vita: l’idea di condurre un’esistenza da malato di Parkinson era insopportabile. Paradossalmente, a rovinarti la vita sono solo cinquecentomila misere cellule dopaminergiche. Purtroppo il tremore, seppur mitigato dai farmaci, aumenta con l’ansia e ogni qual volta uscivo di casa per fare la spesa il mio tremore aumentava vistosamente, perché sentivo lo sguardo delle persone su di me, sulle mie mani. La maggior parte delle volte inventavo una scusa con la cassiera del supermercato: dicevo di aver dimenticato il portafogli, lasciavo lì la spesa e fuggivo più in fretta che potevo, lontano dagli sguardi della gente. In quel periodo vivevo male, non uscivo più di casa, litigavo con tutti i familiari. Nel 2006 ho inviato una lettera alla redazione di un quotidiano locale di Ladispoli, la mia cittadina. Nella missiva, pubblicata dal giornale, raccontavo la mia situazione, dicevo di essere malato di Parkinson, di non essere quindi né un drogato né un alcolizzato; raccontavo le difficoltà quotidiane legate alla mia situazione, l'impossibilità di compiere alcune azioni o la lentezza nel riuscire a compierne altre, azioni che per le persone sane sono 

Invalidità civile È una condizione caratterizzata dalla presenza di infermità fisiche o psichiche, come quelle presenti nella MP, che comportino una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo. Inabilità Agli invalidi civili, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, in cui sia stata individuata dalle apposite Commissioni sanitarie una condizione di invalidità civile, può essere riconosciuta anche una inabilità lavorativa permanente e totale (del 100 per cento), ma solo quando il reddito personale sia inferiore a determinate soglie stabilite annualmente. Indennità di accompagnamento È concessa agli invalidi civili con 100 per cento di invalidità, quando non siano in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, oppure quando non siano in grado di compiere, in maniera autonoma, gli atti quotidiani della vita, come alimentarsi, lavarsi o andare in bagno. L’indennità di accompagnamento è indipendente dall'età e dal reddito.

IL PUNTO DI VISTA DEL PAZIENTE “Ogni medico dovrebbe essere ricco di conoscenze e non soltanto di quelle che sono contenute nei libri: i suoi pazienti dovrebbero essere i suoi libri”. Paracelso Le continue ricerche sulle malattie neurologiche, in particolare, nei campi della epidemiologia, della neurogenetica e della farmacoterapia, insieme alle sempre più sofisticate e perfezionate strumentazioni diagnostiche e al diffondersi di sempre più raffinati medical device, sono componenti fondamentali della moderna medicina al servizio dell’umanità. Tuttavia, questo immenso universo scientifico può generare nel medico la tentazione di essere solo un interprete ex cathedra di tanta dottrina, lontano dalla realtà quotidiana. Ma fortunatamente viene in suo soccorso la sintesi scientifica e umana dell’esperienza clinica e soprattutto il confronto con il vero protagonista: la persona che soffre. È proprio questa persona, che nonostante tutti i problemi che incontra sulla sua strada, riesce a esprimere ancora un inno alla vita. Questo sentimento si può cogliere in maniera intensa nelle testimonianze, di seguito riportate, di due persone affette dalla MP. E in effetti il primo dei due autori, D’Antuono, afferma: «Sono consapevole che questa malattia non la si può sconfiggere (almeno per il momento), però la si può vivere in 45

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dar voce ai malati, forse il vero quadro della situazione sarebbe finalmente svelato.

semplici e automatiche. Narravo in sostanza la mia vita di malato, nella speranza di essere compreso e accettato dagli abitanti della mia città. La lettera venne letta da un giornalista, Giovanni Piazza, il quale mi contattò e mi propose di scrivere un libro con la sua collaborazione. E così è stato. Nel 2008 il libro L’inquilino dentro, scritto a quattro mani, ha visto la luce. L’inquilino dentro è il titolo del libro che, attraverso una divertente metafora, descrive il mio difficile rapporto con il Parkinson. Per descrivere al meglio il rapporto tra il malato e la malattia ho immaginato un condominio e ho scritto che un tale, il signor P., ne aveva occupato abusivamente il piano attico, provvisto anche di giardino pensile, insomma, la parte più bella del condominio. Proprio sotto di lui abito io, anzi fino a poco tempo prima l'attico era mio. Il signor P. non è un inquilino tranquillo: fa continuamente dispetti e per di più tiene accesa una radio a tutto volume 24 ore al giorno, e di conseguenza ai piani inferiori tutto trema. Nel libro racconto le tante avventure poste in atto per tentare di cacciarlo dallo stabile, tutte miseramente fallite. Poi mi sono arreso e adesso do qualche indicazione per una convivenza più civile possibile. Sono consapevole che questa malattia non la si può sconfiggere (almeno per il momento), però la si può vivere in maniera costruttiva e non distruttiva. La metafora che ho utilizzato nel libro è calzante, perché il Parkinson è come una radiolina sparata a tutto volume nelle orecchie, ogni ora del giorno e della notte, ed è un disturbo che non puoi cancellare spegnendo definitivamente la radio, ma puoi abbassare il volume, puoi governare la malattia e smettere di sentirti completamente in sua balìa. Non intendo fare l’eroe, anche se cerco di sorridere e mostrarmi ottimista con mia moglie e i miei figli, non sono poche le volte in cui vorrei piangere: mi rendo conto che se facessi così risulterei insopportabile e questo non mi piace.

I caregiver A loro raccomando di avere pazienza, di rispettare i ritmi e i tempi (lenti) del loro caro. Non è facile convivere con un malato di Parkinson e per lui non è facile convivere con la società nella quale è immerso, perché la fretta regna sovrana, tutti sono sempre di corsa, la società li vuole svelti, efficienti, attivi. Chi soffre di questa patologia, al contrario, è rallentato dai farmaci e dalla malattia, e tante sono le azioni che compie con difficoltà. Quando non ce la faccio, mi siedo, anche se corro il rischio di passare per un pigro. Spero di guarire dal Parkinson, ma se un giorno qualcuno mi offrisse la possibilità di guarire gli direi che non vorrei farlo da solo, vorrei che tutte le persone, che come me soffrono a causa di questa patologia, potessero uscirne e non stare male un giorno di più. La mitologia greca narra che il sapiente Chirone, un centauro immortale, un giorno fu ferito a un ginocchio da una freccia scoccata da Eracle. La ferita causava a Chirone sofferenze indicibili, ma non lo portava mai alla morte (era immortale): così Chirone conviveva ogni giorno con questo enorme dolore. Ecco, il malato di Parkinson si sente proprio così e nessuno dovrebbe sperimentare questa sensazione. ◆ La lotta tra Cesare e Mister Parkinson (di Cesare Corda)

Il 14 aprile del 1999, prima della mia elezione nel Consiglio Regionale, andò in onda nel TG5 il mio ultimo servizio. Erano trascorsi dodici anni dall’inizio della mia intensa collaborazione con Mediaset. Durante i cinque anni di mandato elettorale, non per incompatibilità ma per correttezza, interruppi l’attività giornalistica. Lasciai anche la politica. Ancora pochi anni e le mie mani iniziarono a tremare, ero scoordinato nei movimenti, avevo difficoltà a camminare. Preso da una grande debolezza facevo fatica anche a salire un gradino. Mi si contraevano i muscoli dai piedi alla schiena e al collo, provocandomi una disabilitante rigidità. Il viso divenne sempre più inespressivo. La mancanza di coordinazione mi mandava in confusione. Scendere le scale era un problema perché, totalmente scoordinato, sbagliavo gradino e cadevo come un sacco di patate. Per fortuna me la sono sempre cavata con qualche ammaccatura. Iniziavo a biascicare le parole e a perdere bava dall’angolo della bocca. Durante la notte il mio sonno era popolato da mostri, serpenti, assassini. Avevo degli scatti improvvisi incontrollabili e colpi di sonno fulminanti: a cento all’ora abbattei un palo dell’illuminazione pubblica disintegrando la macchina. Decine di volte mi sono addormentato mentre fumavo il sigaro, svegliandomi per il bruciore della brace. Le mie tute e maglioni che uso in casa sono pieni di buchi per le bruciature. Per fortuna mi sono sempre svegliato prima che la combustione si trasformasse in fiamma. Non ero più padrone del mio corpo. Mi vergognavo e cercavo di nascondere la malattia raccontando bugie, temevo la compassione, la commiserazione della gente. Ma un amico medico mi convinse a fare dei controlli, il risultato: morbo di Parkinson. Iniziai subito la terapia farmacologica. Dopo lo scoramento iniziale, la reazione, la voglia di non arrendermi. Ma battersi contro un avversario invisibile, impalpabile, inimmaginabile, era difficile. Avevo studiato il comportamento della bestia, le strategie, la temporali-

I farmaci Gli effetti collaterali sono devastanti. Come si può facilmente immaginare, nel tempo ho provato tutti i medicinali disponibili, comprese le medicine agli effetti collaterali più potenti. Prendiamo per esempio il pramipexolo: tra gli effetti collaterali ci sono allucinazioni, gioco d’azzardo compulsivo, ipersessualità, atteggiamenti compulsivi e ossessivi in genere. Personalmente ho avuto diversi episodi allucinatori: una volta stavo guidando e, guardando dallo specchietto retrovisivo, ho visto distintamente una persona che mi ha detto «Vai piano». Io ero consapevole che in macchina con me non ci fosse nessuno. Il fatto di assumere farmaci con importanti effetti collaterali crea anche pregiudizi nei familiari, perché se compri anche un solo “Gratta e vinci” tutti pensano che si stia innescando dentro di te la voglia di giocare d’azzardo. Oppure se fai un acquisto dettato da un impulso improvviso nasce subito il timore che tu stia sviluppando una forma di shopping compulsivo e siffatti timori non agevolano la serenità familiare e coniugale. Questi particolari non vengono esposti durante i congressi medici, ma sono molto comuni e talora anche imbarazzanti per un parkinsoniano. Quasi mai i malati di Parkinson sono invitati a esprimere le proprie considerazioni o i propri timori. Di solito si preferisce dare la parola alla classe medica, che si dilunga sulla questione dei farmaci affermando che le ultime medicine sono molto efficaci, oppure sulle ultime scoperte nell’ambito della ricerca, ma dei pesanti effetti collaterali di questi medicinali non parla mai nessuno e nessuno racconta tutte le difficoltà che un malato di Parkinson incontra lungo il cammino della sua malattia. Se si iniziasse a 46

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Schema riassuntivo: diagnosi e trattamenti della malattia di Parkinson - 1

Sintomi di parkinsonismo asimmetrico Escludere altre cause di parkinsonismo

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PET con F- Dopa o DaT-SCAN

Conferma della diagnosi di MP (solo in pochi casi)

Diagnosi della MP

Risposta nulla o lieve a levodopa

Diagnosi ritardata

MP da lieve a moderata (mediamente compromessa AVQ&QOL, UPDRS - III<30)

MP da moderata a severa (significativamente compromessa AVQ&QOL, UPDRS -III> 30) Levodopa non tollerata

Considerare l’età fisiologica non quella cronologica Pazienti con età < di 70 anni

◆ DA non ergolinici ◆ Selegilina, Rasagilina

Pazienti con età > 70 anni

DA non tollerati

Risposta clinica non ottimale

◆ Titolare la dose dei DA ◆ Associare la Levodopa

◆ Levodopa

◆Associare il Domperidone ◆Titolare lentamente la Levodopa ◆Considerare il lento rilascio di levodopa

Risposta clinica non ottimale

◆ Incrementare la dose di Levodopa ◆ Associare i DA non ergolinici ◆ Associare l’I - COMT

◆ Levodopa

Risposta clinica non ottimale

◆ Aumentare la dose di Levodopa ◆ Associare i DA non ergolinici ◆ Associare l’I - COMT

Sviluppo di complicanze motorie

Box1a

Ma in un paese dove comunque si lottava per sopravvivere, si apprendono tante cose. Imparavi a correre veloce a piedi scalzi, i primi sandali di sughero fatti da mia madre li ebbi all’età di otto anni, quando avevi rubato una mela da un albero, perché avevi fame e i barracelli, una sorta di guardiani delle campagne, ti inseguivano. Ma imparai a essere leale, scoprii cosa sono l’amicizia, l’appartenenza, la generosità. Poteva accadere che quella mela rubata la dividessi con un tuo compagnetto che aveva fame quanto te». Grazie a una corretta terapia farmacologica, all’attività sportiva, agli straordinari stimoli che mi danno le mie bambine, mia moglie, gli amici, alle centinaia di persone che mi scrivono e mi chiedono aiuto, richieste che io naturalmente giro ai medici, grazie al mio ruolo di sfidante del manigoldo, alla mia attività di narratore, ma grazie alla mia irrefrenabile voglia di vivere senza desiderare nulla di più di quello che ho, ho fatto regredire tutti i sintomi della malattia. Così come recita il sottotitolo del mio libro Così ho zittito il mostro. Concludendo, per esorcizzare la sofferenza bisogna conoscere il mostro

tà, la ferocia dei suoi attacchi. Lo immaginai come un folletto magrissimo, con gli occhi piccoli e feroci, denti sporgenti e insanguinati, pelle biancastra ricoperta da una peluria rossiccia e per voce, un grugnito raggelante. Gli detti il nome di Mister Parkinson. Dopo un periodo di riflessione decisi di accettare la proposta di rendere pubblica la mia malattia. Insomma di rimettermi a fare il giornalista come inviato dal fronte del Parkinson. Per trovare la forza di sopportare gli attacchi del mostro, per superare il timore di perdere la battaglia ed essere destinato a diventare un disabile, per continuare ad affrontare un nemico così agguerrito, dovevo trovare il coraggio e la forza per accettare la sofferenza senza risentimento, senza piangermi addosso. Dal libro: «Iniziai a vagare nei ricordi e mi ritrovai bambino a Villamassargia, un paese di poche migliaia di abitanti, a 50 km da Cagliari nel cuore del Sulcis Iglesiente. Lì sono cresciuto dai primi giorni di vita fino a 14 anni. Eravamo 12 figli, 11 viventi. Io (Cesarino), l’ultimo arrivato, dovetti fare i conti con la fame che segnò la mia vita fin dalla nascita. Furono anni di stenti e di privazioni.

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Schema riassuntivo: diagnosi e trattamenti della malattia di Parkinson - 2 Fattori di rischio

◆ Lunga durata della MP ◆ Dosi cumulative o equivalenti

Complicazioni motorie nella MP

più alte di levodopa

◆ Lunga esposizione a levodopa ◆ Insorgenza in giovane età

Procedure riabilitative

Stadio Avanzato

Stadio iniziale Acinesia diurna

Precoci wearing “off ”

Prolungata fase off

Discinesie

Picco della dose

+/-

Picco bifasico Raro

◆ Levodopa a rilascio

controllato prima di dormire ◆ Levodopa in forma dispersibile al mattino ◆ Apomorfina (s.c.)

Fenomeni “ On/Off ”

◆ Abbassare lentamente la

◆ Associare I-COMT o

aumentare il dosaggio dell’LCE ◆ Aggiungere i DA non ergolinici ◆ Massimizzare l’assorbimento di levodopa ◆ Modificare la dose di Levodopa

◆ Massimizzare l’assorbimento di Levodopa ◆ Aggiungere il Domperidone ◆ Aggiungere l’I -COMT ◆ Aumentare la dose di Levodopa ◆ Apomorfina (s.c.)

dose individuale di Pianificare dosi di Levodopa più elevate ad intervalli non Levodopa distanti tra loro ◆ Abbassare la dose di Levodopa ed aumentare quella dei DA ◆ Abbassare la dose di Levodopa ed aggiungere un I -COMT ◆ Agenti antidiscinetici ◆ Evitare il rilascio controllato di levodopa

◆ Titolare lentamente l’I-COMT o un DA con modifica della dose di levodopa

◆ Ridistribuzione di proteine nella dieta

◆ Infusione s.c. di Apomorfina

Fluttuazioni complesse

Trattamenti riabilitativi nella MP: STN DBS

◆ Fisioterapia con approccio standard: migliora i movimenti e la loro coordinazione

GPi DBS

◆ Fisioterapia domiciliare con stimoli sensoriali ritmici per il freezing della marcia Considerare la riduzione della dose dei farmaci dopaminergici

◆ Fisioterapia con stimolazione vibratoria per migliorare l’instabilità posturale ◆ Idroterapia ed exergame : migliorano l’equilibrio riducendo il numero di cadute

MP : Malattia di Parkinson; FDOPA: fluorodopa; PET: tomografia ad emissione di positroni; AVQ : attività di vita quotidiana; QOL: quality of life; UPRDS: Unified Parkinson’s Disease Rating Scale; COMT: catecol -Ometiltransferasi; LCE: Levodopa/Carbidopa/Entacapone; DA: dopamino - agonisti; STN: nucleo subtalamico; GPi : globus pallidus interno; DBS: deep brain stimulation; s.c.: sottocutanea; LSVT( Lee Silverman Voice Treatment)

◆ Terapia occupazionale con l’ausilio di appositi presidi ◆ Logopedia: LSVT

Box1b

timismo. Ma anche della speranza o forse dell’illusione di sconfiggere un nemico mortale. Ho cercato di rendere meno cruda la cronaca di questi anni di sofferenza, descrivendo momenti di svago e fotografie di una comunità in festa. Poiché è un’autobiografia, in parte, vi ho raccontato le cose più salienti della mia vita, lasciando, solo per me, qualche piccolo o grande segreto, legati a sogni, speranze o rimpianti che ognuno ha il diritto di custodire nel proprio cuore. In chiusura consentitemi un’autocelebrazione. Vorrei dire un grazie particolare a Cesarino, un bambino nato a Cagliari ma sfollato a Villamassargia. Quel piccolo indiano con i piedi scalzi, che nelle strade di quel piccolo paese del Sulcis Iglesiente, ha imparato a sopportare la fame, la sofferenza, ha scoperto la lealtà, il senso dell’appartenenza, dell’amicizia, il coraggio. Insomma ha imparato a diventare uomo. Lui è stato, in questa durissima avventura, il mio più grande alleato. Grazie Cesarino, abbiamo combattuto una bella battaglia, forse abbiamo anche vinto. Sshh!, cittirì, non arriasta, de ghinò s’ inglesu s’ incazzara (Sshh, stai zitto, non ridere che sennò l’inglese si incazza)».

che ci affligge e con gli stimoli giusti della famiglia, degli amici, del grande amore per la vita, accettando con serenità e con ottimismo ciò che viene, troveremo il coraggio di combattere, abbandonando così il ruolo di vittima per essere un avversario con pari dignità del mostro. L’importante è avere al fianco un buon medico. Combattendo si può vincere o perdere ma saremo di nuovo padroni e artefici del nostro destino. Ecco le pagine finali del mio libro Benvenuto Mister Parkinson: «Scrivere questo libro mi ha aiutato a sopportare meglio la malattia. Mi ha consentito di avere un ruolo diverso da quello di vittima. Mi sono sentito controparte di un avversario infido e malefico, attribuendomi il diritto di contrastarlo quasi da pari grado, con pari dignità. Ho vissuto momenti di panico e anche di scoramento, ma almeno per il momento li ho superati. Mai dire mai, perché lui è sempre lì. Sono proprio una persona fortunata. Grazie al Parkinson ho potuto riprendere l’attività giornalistica avendo il privilegio di fare un reportage dall’interno di una delle malattie più invalidanti che ci siano. Vi ho potuto raccontare di questo folletto spietato e delle sue feroci strategie. Della sofferenza, della paura, dei momenti di sconforto che ho sempre cercato di nascondere sotto l’ombrello dell’ot-

48 aprile 2015


ECM La malattia di Parkinson

Bibliografia

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Test

Modalità di partecipazione al corso Punto Effe, per il 2015, propone 3 corsi FAD per complessivi 37,5 crediti formativi, aperti a tutti i farmacisti territoriali. è possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Per maggiori informazioni www.edracorsi.it

1) QUALI SONO I SINTOMI PIÙ FACILMENTE INFLUENZATI DALLA STIMOLAZIONE CEREBRALE PROFONDA O DBS?

4) QUALI SERVIZI SANITARI REGIONALI HANNO SOSTENUTO I COSTI MAGGIORI?

a) b) c) d)

a) Centro 2) Sud (escluso Sicilia e Sardegna) 3) Nord 4) Sicilia e Sardegna

Rigidità e tremore Tremore ed equilibrio Freezing e instabilità posturale Tremore e instabilità posturale

2) QUALI SONO I TARGET PREFERITI PER LA STIMOLAZIONE CEREBRALE PROFONDA O DBS?

5) COSTI SOSTENUTI DIRETTAMENTE DAI PAZIENTI NEL 2011 SONO QUANTIFICABILI TRA:

a) b) c) d)

a) 2) 3) 4)

Globo pallido e nucleo subtalamico Putamen e nucleo subtalamico Globo pallido e substantia nigra Substantia nigra e nucleo subtalamico

0,5 e 0,8 miliardi di euro 1,1 e 1,4 miliardi di euro 2,6 e 2.9 miliardi di euro 1,7 e 2,1 miliardi di euro

3) LA SPESA SOSTENUTA DAL SSN PER TUTTI I PAZIENTI CON MP NEL 2011 È COMPRESA TRA:

6) QUAL È MEDIAMENTE LA PERCENTUALE DI DEMENZA NEI SOGGETTI AFFETTI DA MP?

a) 2) 3) 4)

a) 30% 2) 10% 3) 50% 4) 40%

1,1 e 1,3 miliardi di euro 3,5 e 4.0 miliardi di euro 0,5 e 0,8 miliardi di euro 2.0 e 2,4 miliardi di euro

49 aprile 2015


Primo piano Legale

nde) e di cui all’articolo 118, secondo comma (in punto di compatibilità: nde) e per la lesione, in particolare e tra l’altro, della normativa e della giurisprudenza comunitaria, analiticamente richiamata, sulla tutela della concorrenza e sulla repressione dell’abuso di posizioni dominanti» (Corte Costituzionale, 27 febbraio 2015, n. 24).

La rilevanza della questione A tacere della discutibile irrilevanza ascritta al pregiudiziale scrutinio di costituzionalità rispetto al giudizio pendente avanti il Tar del Veneto avanti al quale il contenzioso potrà proseguire, appare implicitamente individuato dal-

Vizio di motivazione La Consulta non esamina la questione di costituzionalità della Legge di pianificazione delle farmacie n. 27/2012

la stessa Consulta, che ha ritenuto la questione risolvibile dal Giudice a quo senza il ricorso allo scrutinio costituzionale l’eccesso di potere che vizia insanabilmente l’impugnato provvedimento di pianificazione territoriale. Infatti la stessa pronuncia della Corte Costituzionale fa salva la sua consolidata giurisprudenza in cui si muove la materia del contendere - ben nota ai frequentatori di questo osservatorio legale (Punto Effe n. 14/2012: “Malgoverno”; n. 17/2012: “Incompetenza e incompatibilità”; n. 2/2013: “Autodichia pro domo sua”; n. 10/2013: “Alla Corte, alla Corte”; n.

a cura dello studio dell’avvocato bruno riccardo nicoloso Firenze - Roma (b.r.nicoloso@tin.it)

L

12/2013: “Il ruggito della lobby”) - che ha segnato un punto fermo in tema di pianificazione territoriale delle sedi farmaceutiche (con le de-

a Corte Costituzionale ha ritenu-

alla carenza di motivazione del nesso di pregiu-

cisioni n. 27/2003, n. 87 /2006 e n. 255/2013),

to di non potersi pronunciare sulla

dizionalità di tale questione rispetto alla deci-

nel cui contesto si pone la questione sulla se-

questione d’illegittimità costituzio-

sione del ricorso amministrativo al suo esame,

parazione tra i poteri di regolamentazione ed i

nale dell’articolo 11 della Legge n.

con la conseguente ma irrituale trasformazione

poteri di gestione delle farmacie.

27/2012 (che ascrive ai Comuni,

di un giudizio incidentale di costituzionalità in

Con la sentenza n. 27/2003 la Consulta ha

e non più alle Regioni, la pianificazione stra-

un inammissibile proposizione “in via diretta”

riconosciuto che la pianta organica delle se-

ordinaria di nuove sedi farmaceutiche da as-

del controllo di costituzionalità. Così che non

di farmaceutiche rappresenta lo strumento di

segnare mediante concorso per soli titoli) che

hanno potuto trovare ingresso «le pur artico-

pianificazione primaria del servizio farmaceu-

era stata sollevata dal Tar del Veneto con l’Or-

late deduzioni della parte privata ricorrente nel

tico sul territorio e che tale servizio pubblico e

dinanza 17 maggio 2013 n. 713 per violazione

giudizio a quo (il farmacista di Treviso che si era

sociale viene affidato in regime concessorio

di specifici principi fissati dalla Costituzione:

dato carico di sollevare la questione avanti il Tar

alla professione farmaceutica svolta in una

articolo 41: principio di finalizzazione dell’atti-

del Veneto: nde) dirette a estendere il thema

struttura organizzata in forma di impresa per

vità economica all’interesse generale; articolo

decidendum tramite la denuncia dell’asserito

garantire, in modo uniforme e con continui-

97: principio di trasparenza dell’azione ammi-

contrasto della norma censurata, oltre che con

tà temporale e territoriale attraverso la “rete

nistrativa: articolo 118: principio di sussidiarietà

gli specifici parametri evocati nell’ordinanza di

delle farmacie” il servizio farmaceutico a tutela

verticale. Questo, secondo la Consulta, per la

rimissione, anche per contrasto con gli ulteriori

della qualità e della dignità della vita attraver-

impropria attivazione, da parte del Giudice ri-

principi costituzionali di cui all’articolo 117, primo

so la cura della salute e la terapia del dolore.

mettente, dello scrutinio costituzionale dovuto

e secondo comma (in punto di competenza:

Tale istituto - la cui vigenza nel contesto della

50 aprile 2015


Primo piano Legale

novella normativa di cui all’articolo 11 della leg-

che, secondo l’ordinamento sezionale (articolo

ge n.27/2012 è stata confermata dalla Corte

9, Legge n. 475/1968), ne possono avere in at-

Costituzionale con le sentenze n. 255/203 e

to o in potenza la gestione - si pone in evidente

216/2014 e dalla consolidata giurisprudenza

contrasto con la postulata dissociazione tra le

del Consiglio di Stato (da ultimo la sentenza

funzioni di regolazione e le funzioni di gestione

n.4705/2014) - rappresenta la chiave di volta

di un servizio pubblico di rilevanza economica

della questione.

ed interesse generale, quale è quello garantito

Con la sentenza n. 87/2006 la Corte ha poi

sul territorio dalle farmacie, private e comunali:

approfondito l’indagine sugli elementi del si-

le une e le altre su concessione regionale che

stema farmacia, così delineato come unicum di

ne abilita l’esercizio.

del Servizio sanitario nazionale di cui alla Legge

professione/struttura/servizio, riconoscendo

Nella stessa logica può esser letto l’obiter dic-

n. 833/1978 che, nel contesto del federalismo

l’indiscussa natura imprenditoriale della strut-

tum nella sentenza della Consulta n. 255/2013

sanitario, affida alle Regioni (e non ai Comuni)

tura aziendale che garantisce il servizio far-

(paragrafi 7.1. e 7.2.) che - in materia di pianifi-

le competenze in materia farmaceutica che

maceutico, ma ne ha sottolineato il carattere

cazione del servizio farmaceutico sul territorio

vengono esercitate (direttamente o per il tra-

marginale - viene detto testualmente: «mar-

- ha individuato una attrazione verso il basso,

mite delle Aziende sanitarie locali) e attengono

ginale» - rispetto alle esigenze del servizio

ascrivibile ai Comuni, in quanto appartenenti a

le concessioni-provvedimento che ne abilita-

medesimo, ponendo in nuce la diversa valen-

un livello di governo più vicino ai cittadini, del-

no l’esercizio da parte delle farmacie (private

za concettuale dei due elementi del sistema e

le funzioni propositive di allocazione delle sedi

e comunali) e la vigilanza sul suo svolgimento

che ne impone una distinzione tra le esigenze

farmaceutiche, e una attrazione verso l’alto,

(articolo 32, Legge n. 833/1978) e le conces-

d’interesse privato della struttura e le esigenze

ascrivibile alle Regioni, in quanto depositarie

sioni-contratto che attengono l’assistenza far-

d’interesse pubblico del servizio, che si traduce

della disciplina del Servizio farmaceutico nel

maceutica erogata per il tramite delle farmacie

in una separazione tra le funzioni di regolazione

contesto del Servizio sanitario nazionale di-

(private e comunali) e ne disciplinano le moda-

e le funzioni di gestione del servizio farmaceu-

sciplinato dalla Legge 833/1978 (articolo 32

lità (articolo 48; Legge n. 837/1978): di tal che

tico, quale servizio pubblico di rilevanza econo-

relativo al servizio farmaceutico e articolo 48

non vedesi sul piano logico, prima ancora che

mica e di interesse generale.

relativo alla assistenza farmaceutica) svolto

sul piano giuridico, come le funzioni riguardanti

dalle farmacie sul territorio e della sua pro-

lo svolgimento del servizio farmaceutico sul

Il diritto europeo dell’economia

grammazione attuata attraverso la periodica

territorio ascritte alle Regioni possano essere

revisione della relativa pianta organica, delle

disgiunte da quelle riguardanti la sua program-

Tale distinzione è stata peraltro postulata in

funzioni di pianificazione delle sedi farmaceu-

mazione e pianificazione.

chiave comunitaria dal “Libro verde” (21 mag-

tiche, così come localizzate. Tutto questo può/

gio 2003) e dal “Libro bianco” (12 maggio

deve avvenire attraverso un procedimento a

Un’occasione perduta?

2004) della Commissione Ue sui servizi d’inte-

formazione progressiva che fa salve - nell’u-

In conclusione si può ragionevolmente ritenere

resse economico generale: ciò con riferimen-

nitarietà dell’intervento - la collaborazione e

che la questione sulla separazione tra le fun-

to agli indirizzi espressi nei trattati dell’Unione

la concertazione tra gli enti territoriali dello

zioni di regolazione e le funzioni di gestione del

Europea (Tfue già Tce) sulla tutela della con-

Stato apparato e le reciproche competenze

servizio farmaceutico - quale servizio pubblico

correnza (articolo 101 Tfue) e sulla repressione

- già individuate dalla sentenza della Corte

di rilevanza economica e di interesse generale

dell’abuso di posizioni dominanti (articoli 102,

Costituzionale n. 303/2003 - ma anche la

garantito dalle farmacie - da parte dei Comuni,

104, 106 Tfue) nelle logiche della sussidiarietà

dissociazione tra le funzioni di regolazione e

non può dirsi superata con il no contest prati-

e della proporzionalità (articolo 5 Tfue) e, nella

le funzioni di gestione di un servizio pubblico

cato dalla Consulta per la carente motivazione

fattispecie, con riferimento agli indirizzi a pro-

di rilevanza economica e d’interesse genera-

data dal Giudice a quo nel proporla al suo esa-

tezione della salute umana (articolo 168 TFUE),

le, quale è il servizio farmaceutico. In tal senso

me, ma permane e può essere non solo risolta

riconducibili al Diritto europeo dell’economia di

si è mossa la più recente giurisprudenza am-

con una sentenza adeguatrice ovvero ripropo-

immediata applicazione nell’ordinamento na-

ministrativa che ha fatto proprio il dictum del-

sta in termini esaustivi allo scrutinio della stes-

zionale, così come riconosciuto dalla Consulta

la Consulta sui due livelli di pianificazione del

sa Corte Costituzionale, da parte dello stesso

con la sentenza n. 325/2011. In questa logica

servizio farmaceutico sul territorio (Tar della

(o di altro) Giudice amministrativo, ma può/

si pone l’eccezione di illegittimità costituzio-

Puglia, Bari 19 febbraio 2015, n. 320).

potrebbe essere fatto propria ex lege da un

nale dell’articolo 11, commi 1 e 2, della legge

Si aggiunge che la postulata ripartizione delle

Parlamento più attento al rapporto tra impresa

n.27/2012, che - nell’affidare la pianificazione

funzioni pianificatorie del servizio farmaceu-

e interesse generale (e un po’ meno impres-

territoriale delle sedi farmaceutiche ai Comuni,

tico sul territorio risponde altresì alla disciplina

sionista di quello di Monet).

51 aprile 2015

La più recente giurisprudenza amministrativa ha invece fatto proprio il precedente dictum della Consulta sui due livelli di pianificazione del servizio


Iniziative

di Claudio Buono

A

quanto ammonta il conto del dolore cronico nel nostro Paese? A questo e ad altri interrogativi ha cercato di rispondere la due giorni di

convegno “Hope - Health over pain expe-

rience” che si è tenuta a Roma, chiamando

a raccolta alcuni fra i massimi esperti in materia. Il convegno, patrocinato dal ministero della Salute e dall’Aifa, ha permesso di ricostruire l’attuale scenario del problema in Italia, focalizzando in particolare l’analisi sui fattori che ancora ostacolano l’appropriatezza terapeutica e sulle conseguenze dei trattamenti inadeguati. Per l’occasione, è stato anche presentato ufficialmente il Libro bianco sul dolore croni-

co, edito con il grant di Mundipharma. Il volume fornisce per la prima volta una fotografia tutta italiana, anche se basata su stime di massima, sul reale impatto sociosanitaro ed economico legato al dolore cronico. Il primo dato che emerge è che su circa 13 milioni di pazienti stimati sono circa 8 quelli rilevanti per gli effetti economici sulla spesa pubblica, in quanto si può ritenere che un terzo non si curi o lo faccia da sé in privato. Circa le risorse impiegate per far fronte al problema e i loro costi unitari in Italia, Carlo Lucioni, senior health economist di Health Publishing and Services ha illustrato come «il costo sociale medio annuo del dolore cronico per paziente, calcolato con una stima al ribasso, ogni anno sia di 4.557 euro, di cui 1.400 per costi diretti a carico del Servizio sanitario nazionale (farmaci, ricoveri, diagnostica) e 3.156 per costi indiretti (giornate

Lenti progressi

lavorative perse, distacchi definitivi dal lavoro)». Moltiplicando i costi diretti per 8 milioni di pazienti, si arriva a un onere annuo pari a 11,2 miliardi di euro, con un’incidenza sulla spesa sanitaria pubblica complessiva del 9,6 per cento. Sempre sulla stessa base, il totale dei costi indiretti ammonta invece a 25,2 miliardi. Dalla somma dei due importi risulta che la stima del costo sociale del dolore cro-

Dolore cronico, Italia ancora in ritardo nel consumo di oppiodi. Nonostante una legislazione all’avanguardia 52 aprile 2015

nico che grava sulle casse dello Stato è quindi di 36,4 miliardi all’anno, corrispondenti al 2,3 per cento del Pil.


Iniziative

La Legge 38/2010 è stata la prima al mondo a sancire ufficialmente per tutti cittadini il diritto a non soffrire, tramite l’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative

NOVITà 2015

LA spesa per Fans e oppioidi

dei pazienti, all’autoprescrizione di antinfiam-

Per completare il quadro sui numeri del pro-

matori, con evidente sottostima dei possibili

blema, il Libro Bianco evidenzia come - nono-

effetti collaterali.

stante un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, con una crescita negli ultimi quat-

Il ruolo di Aifa

tro anni dell’utilizzo di analgesici oppioidi, sdo-

«Nonostante i grandi passi avanti compiuti

ganati nel loro impiego antalgico - il confronto

con la Legge 38 promulgata dal Parlamento

di vendite con i Fans sia ancora sbilanciato a fa-

italiano nel 2010 - la prima al mondo a sancire

vore di questi ultimi, nonostante i loro possibili

ufficialmente per tutti i cittadini il diritto a non

effetti collaterali e in controtendenza con le Li-

soffrire, tramite l’accesso a terapia del dolore

nee guida, i warning delle autorità regolatorie e

e cure palliative - sussistono ancora margini

i dati di letteratura. Nel 2013, infatti, si è toccata

di miglioramento per raggiungere l’appropria-

quota 240 milioni di euro per gli antinfiamma-

tezza nell’approccio diagnostico e terapeuti-

tori non steroidei, contro i 179 degli oppioidi, di

co alla malattia-dolore», sottolinea Guido

cui 101 milioni per quelli forti.

Fanelli, presidente della commissione mini-

Tra i principali Paesi europei, l’Italia si confer-

steriale Terapia del dolore e cure palliative.

ma così all’ultimo posto per uso di oppioidi

I dati Ims e i rapporti dell’Osservatorio na-

COME SONO FATTI I COSMETICI

(considerato sia in valore economico sia in

zionale sull’impiego dei medicinali (Osmed)

Guida pratica alla lettura dell’INCI

volumi) e al primo per impiego di Fans. An-

restituiscono, infatti, un quadro di grandi di-

che il dato sulla spesa pro capite in oppioidi

sparità nell’accesso alle terapie tra le diverse

G. Penazzi

forti evidenzia il ritardo del nostro Paese e le

Regioni italiane. Proprio su questo fronte, nel

barriere culturali che ancora ostacolano l’im-

capitolo del libro a firma di Aifa, emerge co-

piego di questi farmaci: 2,11 euro, mentre in

me l’Agenzia abbia attuato, attraverso vari

Germania, per esempio, la stessa spesa sale

strumenti (Note Aifa), un’azione di racco-

a oltre 10 euro a cittadino (992 milioni di euro,

mandazione e di indirizzo, volta a promuovere

il valore più alto in Europa), seguita da 636

un appropriato utilizzo dei farmaci impiegati

milioni nel Regno Unito, 484 in Francia e 252

nella cura del dolore, alla luce della migliore

in Spagna. Viceversa la spesa pro capite dei

evidenza scientifica disponibile (in particolare,

Fans in Italia risulta la più elevata: 3,91 euro, a

su oppiacei deboli, Fans e Coxib). Inoltre, at-

fronte di 3,52 euro pro capite del contesto te-

traverso il rapporto dell’Osmed, Aifa pubblica

desco, 3,11 euro della Spagna, 2,66 euro della

regolarmente i dati sulla spesa sanitaria e il

Francia e 1,82 euro del Regno Unito. Le dina-

consumo dei farmaci utilizzati nella terapia del

miche distributive, inoltre, mostrano come in

dolore. Si tratta di strumenti fondamentali sia

Italia gli oppioidi forti vengano prescritti man-

per favorire una prescrizione farmacologica il

tenendo uno stretto controllo ospedaliero,

più possibile conforme alle indicazioni cliniche

mentre i Fans hanno una maggiore distribu-

per le quali il farmaco si è dimostrato efficace e

zione territoriale (canale retail). Ciò si spiega

a quelle d’uso (dose e durata del trattamento),

PER INFORMAZIONI

con la perdurante diffidenza nell’utilizzo degli

sia per intervenire sulle differenze regionali,

EDRA LSWR SpA

oppioidi per il trattamento del dolore cronico

assicurando un accesso omogeneo alle cure

non oncologico e con la tendenza, da parte

sull’intero territorio nazionale.

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53 aprile 2015

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dalle aziende

a cura della redazione

Crescere è un percorso continuo

Anno XVI | N° 1 | 22

gennaio 2015

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John Chave Uno sguardo oltre

confine

FITOTERAPIA

MERCATO Catene Una distribuzione zata sempre più organiz

Punto

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Consiglio L’automedicazione con inibitori di pompa

FISCO

diritto Il costruttivismo in farmacia 07/01/15 14.04

GALENICA

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ATTUALITÀ E-COMMERCE

STRATEGIE DI MARKETING

FORMAZIONE ECM OMEOPATIA

54 aprile 2015

FARMACOLOGIA

COSMESI

NUTRIZIONE

DIRITTO


Farmanews

di Stefania Cifani

Rifaximina nella malattia epatica cronica Con un’azione selettiva sul microbiota intestinale, questo farmaco è indicato nei pazienti che abbiano manifestato il primo episodio di encefalopatia

U

na nuova indicazione per rifaximina alfa, registrata nel 2012 per il trattamento delle recidive dell’encefalopatia epatica. Tra le complicanze associate

alla malattia epatica cronica l’encefalopatia è la meno nota: se tutti i pazienti temono infatti di andare incontro a tumore, emorragia o ascite, pochi sono a conoscenza dei segni che accompagnano questa condizione clinica, la cui manifestazione è inoltre molto variabile da individuo a individuo. Ogni malato di cirrosi, specie se con un passato di abuso di alcol e sostanze stupefacenti, è a rischio di sviluppare encefalopatia epatica ma non è possibile stabilire a priori se e quando questo accadrà. A causare la malattia è la

violento, cadere in un sonno profondissimo o

farmaci. Obiettivo della terapia farmacologica,

sopraggiunta incapacità del fegato di purificare

andare in coma. In genere le persone colpite

riequilibrare l’ambiente batterico presente

il sangue dalle sostanze tossiche in esso pre-

da encefalopatia epatica non sono in grado di

nell’intestino, così da limitare la produzione di

senti. L’ammoniaca in particolare, non viene

vivere da sole: la malattia condiziona la pro-

ammoniaca. Il lattulosio è la terapia di prima

più metabolizzata efficacemente e raggiunge

grammazione della vita in tutti i suoi aspetti e

linea per il trattamento dell’encefalopatia epa-

il cervello in quantità eccessiva provocando

anche i familiari del paziente si trovano spesso

tica: agisce sia sulla flora batterica intestinale

edemi e innescando processi infiammatori

disorientati e in preda a un senso di smarri-

sia sul metabolismo dell’ammoniaca, senza

che compromettono il corretto funzionamen-

mento e impotenza.

essere assorbito a livello sistemico ma con

to delle sinapsi.

Riconoscere la malattia in fase iniziale sarebbe

alcuni effetti collaterali come nausea, vomito,

I primi segni dell’encefalopatia epatica sono

invece auspicabile per prevenirne la progres-

diarrea e flatulenza.

difficili da riconoscere. Possono comprendere

sione. È certo infatti che a un primo episodio

La rifaximina, con un’azione selettiva sul

irritabilità, alterazioni del carattere, transitori

ne seguiranno altri, più gravi e a distanza di

microbiota intestinale, evita l’insorgenza di

momenti di confusione, difficoltà a dormire

tempo sempre più ravvicinata, con una impor-

fenomeni di resistenza batterica ed è indicata

e cali dell’attenzione. Questi, insieme a defi-

tante compromissione del già precario stato di

nei pazienti che abbiano manifestato il primo

cit delle abilità spaziali, accrescono il rischio

salute del paziente. La terapia si basa sia sulla

episodio di encefalopatia nei quali previene le

di incidenti stradali. Nella forma conclamata

prevenzione dei fattori che possono scatenare

recidive e riduce il numero di ospedalizzazio-

il malato mostra deficit cognitivi, disturbi del

l’encefalopatia, come uso di benzodiazepine e

ni. La terapia prevede la somministrazione di

linguaggio, difficoltà a svolgere lavori manuali

diuretici, alimentazione iperproteica, stipsi, aci-

due compresse da 550 mg al giorno per al-

di precisione. Può inoltre diventare irascibile e

dosi/alcalosi e infezioni, sia sull’assunzione di

meno sei mesi.

55 aprile 2015


Spigolature

a cura della redazione

ABBONAMENTI 2015 Anno XVI | N° 1 | 22

gennaio 2015

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P14/2015

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Spigolature

a cura della redazione

Una App per la pelle FotoSkin è la nuova applicazione sviluppata da Isdin per favorire l’autocontrollo della pelle, come prima misura di prevenzione contro i danni causati dal sole. Oltre a offrire informazioni utili su macchie cutanee, danno attinico e corrette abitudini di esposizione al sole, la App di Isdin integra un sistema di monitoraggio fotografico, che consente di raccogliere informazioni nella valutazione del rischio di una particolare macchia o neo e nella diagnosi precoce di un eventuale tumore della pelle. Studiata dal dermatologo pensando al paziente, FotoSkin offre consigli e suggerimenti su come prendersi cura della propria pelle, informazioni me-

Integratori per due italiani su tre I risultati dell’indagine condotta da Gfk Eurisko per Federsalus sono significativi: nel 2014 due italiani su tre hanno utilizzato integratori alimentari. La ricerca si è sviluppata su un campione di 7.118 italiani, rappresentativo della popolazione adulta over 18, e uno di 807 medici, rappresentativo di Mmg e specialisti. Medico e farmacista, seppure con ruoli diversi, si confermano gli interlocutori di riferimento per il consumatore, che si rivolge a loro in due casi su tre per un consiglio su tali prodotti. In crescita anche il ruolo dello specialista, che consiglia integratori nel 33 per cento dei casi. Le donne si confermano i principali consumatori di tali prodotti (il 58 per cento del totale) mentre il ruolo consulenziale del farmacista si concentra soprattutto sui disturbi da raffreddamento (38 per cento), problemi di capelli (32), sonno (30), tono ed energia (28), vitamine e sali minerali (25). I motivi di utilizzo degli integratori riguardano solo in parte il “tono e rinforzo” (38 per cento), mentre prevalgono esigenze di “cura” (40) e “prevenzione” (39), soprattutto tra gli over 65 e le donne.

diche e persino l’indice di radiazione Uv della posizione in cui l’utente si trova. FotoSkin è un’applicazione di carattere informativo e di autocontrollo fotografico che non sostituisce la visita e la diagnosi professionale del dermatologo. La App è scaricabile gratuitamente da AppStore e Google play.

Automedicazione stabile nel 2014

Aggregazione tra Alfa Wassermann e Sigma Tau

Il bilancio stilato da Assosalute sul mercato dell’automedicazione nel 2014 conferma una sostanziale tenuta del settore: i valori fanno segnare +0,4 per cento mentre i volumi calano del 2,4 per cento, anche in ragione della crescente concorrenza di integratori e prodotti erboristici. Entrando nel dettaglio, gli Otc denunciano una contrazione dei volumi (-1,4 per cento) e un leggero aumento delle vendite, che ammontano a quasi 1,8 miliardi di euro; quanto ai Sop, le confezioni vendute diminuiscono del 5,3 per cento e il giro di affari si ferma a 638 milioni. Tra i canali di vendita la farmacia detiene la quota del 91 per cento per quanto riguarda i volumi e del 92 per cento per ciò che concerne i valori. Quanto ai prodotti, la leadership spetta ancora ai farmaci per le affezioni respiratorie (oltre 100 milioni di confezioni), seguiti dai farmaci per l’apparato digerente (oltre 64 milioni di confezioni) e dagli analgesici (60 milioni).

Alfa Wassermann e Sigma-Tau hanno siglato un accordo per un progetto di aggregazione industriale che prevede la costituzione di una nuova società in cui confluiranno le attività farmaceutiche dei due gruppi. Dall’operazione nascerà un gruppo che si posizionerà tra i primi cinque operatori del settore farmaceutico, in Italia, sia per i prodotti da prescrizione sia per quelli di automedicazione. A livello internazionale sarà direttamente presente in 18 Paesi, tra i quali cui Usa, Cina, Russia e diversi Paesi Europei. Il nuovo Gruppo avrà inizialmente un fatturato di oltre 900 milioni di euro con interessanti prospettive di crescita e un organico di circa 2.800 dipendenti, di cui circa 1.840 operanti in Italia e 960 nelle sedi estere. Le sedi operative in Italia saranno Bologna, Milano, Pomezia, Alanno e Sermoneta. In queste ultime tre localizzazioni sono situati gli insediamenti produttivi che utilizzano tecnologie all’avanguardia.

57 aprile 2015


Come eravamo

di Raimondo Villano

Le scuole ceramiche La tradizione dell’alto artigianato italiano dalle origini alle soglie del Novecento

N

umerose sono le scuole ceramiche italiane prestigiose, tra le quali ricordiamo quelle di Castelli, Deruta, Faenza, Cerreto e Napoli. L’origine della scuola ceramica di

Castelli (paese alle falde del Gran Sasso), una delle più famose manifatture di maioliche d’arte del centro Italia, risale ai monaci benedettini di San Salvatore, che intorno all’anno 1000 si insediano in quelle contrade, allora sotto la tutela dei Conti di Pagliara. Da quel momento e fino al Quattrocento inoltrato la produzione ceramica contempla una ricca realizzazione di ingobbiate, dipinte, graffite e invetriate. E si distinguono artisti come Nardo Castelli, Tito e Raimondo Pompei, Orazio Pompei.

La svolta del Cinquecento

Anversa degli Abruzzi. Della sua produzione

1730, per la spezieria di San Domenico a Soria-

La produzione di maioliche vere e proprie non

si conosce poco, mentre è consistente quella

no Calabro; il terzo, del 1735, per la famosissima

comincia prima degli inizi del Cinquecento,

del figlio Carmine (1678-1763) allievo dello zio

spezieria napoletana di Carlo Mondelli. Gesual-

con l’impiego di smalto stannito introdotto dai

Carlo Antonio Grue, cui è affidato giovanissi-

do Fuina, poi, è uno dei principali innovatori dei

contatti con la cultura ispano-moresca e con

mo, dopo la morte del padre. Carmine riesce a

modi espressivi della maiolica di Castelli.

l’avvento dei primi artisti noti, Polidoro e Remo

tradurre brillantemente su ceramica numerose

Verso la fine del Settecento la maiolica va in-

da Lanciano. In questi anni prende corpo la

tematiche figurative di storia sacra e contem-

contro a una profonda crisi, principalmente

produzione ceramica della tipologia del Cor-

poranea, di mitologia e paesaggistiche, e lavora

dovuta all’avvento della porcellana. Tuttavia la

redo Farnese e quella detta Orsini-Colonna.

a lungo per una clientela vasta ma selezionata,

tradizione di Castelli perdura ancora: sono molti

Nel Seicento e nel Settecento le “dinastie” dei

fornendo vasi da farmacia per importanti com-

i laboratori che ancora oggi producono cerami-

Grue, dei Cappelletti e dei Gentili fanno rag-

plessi monastici ed ospedalieri.

ca e la esportano in tutto il mondo.

giungere alla lavorazione i massimi livelli: maio-

Francescantonio Saverio Grue, poi, oltre a es-

Le prime espressioni della ceramica di Deruta

liche ricche di riferimenti iconografici agli ordini

sere uno dei più famosi maiolicari di Castelli, at-

sono documentate dai manufatti in maiolica

monastici, vedute lacustri e montane o scene

tivo intorno alla prima metà del XVII, è per lungo

arcaica, databili alla seconda metà del Trecento.

bucoliche e alle casate nobiliari - napoletane

tempo anche attivo presso la Real fabbrica di

Si tratta di oggetti di uso comune come catini,

in particolare - tra i più importanti committenti

Capodimonte a Napoli. Oggi si conoscono tre

scodelle, boccali e piatti, decorati con motivi

della scuola castellana.

grandi corredi da lui dipinti: il primo, del 1729,

geometrici e floreali in verde e bruno. La fase

La prima personalità di spicco della famiglia

per la Certosa di Santo Stefano del Bosco (og-

più famosa e celebrata della maiolica derutese

Gentili è Berardino il Vecchio, originario di

gi Serra San Bruno) in Calabria; il secondo, del

è quella del Rinascimento.

58 aprile 2015


Come eravamo

Agli inizi del Cinqucento si collocano le tipologie

distinguere le produzioni di ceramica fine

della petal-back family, con semplici decora-

delle fabbriche di Cerreto da quelle napoleta-

zioni a forma di petali sul retro di piatti e coppe.

ne mentre risulta più facile identificare come

Nello stesso periodo si afferma la produzione

cerretesi quelle maioliche che presentano

di maiolica a lustro dalle caratteristiche iride-

una più marcata impronta rustica e popola-

scenze metalliche e dorate, che renderà nota

resca. A un ceramista napoletano della fami-

Deruta in tutto il mondo.

glia Giustiniani, forse Domenico, va attribuita

La coeva produzione policroma è caratteriz-

l’introduzione nel repertorio delle fabbriche

zata dagli ornati a “corona di spine”, a “girali

cerretesi della decorazione paesistica a chia-

floreali”, alla “porcellana”; i soggetti preferiti

roscuro turchino (camaieu bleu), peculiare

sono il ritratto di belle donne, le scene allego-

delle fabbriche sei-settecentesche napole-

riche, mitologiche e sacre, spesso ispirate alla

tane. Questa decorazione in chiaroscuro tur-

scuola pittorica umbra del tempo. Verso la

chino uniforma la considerevole produzione di vasi farmaceutici delle fornaci di Cerreto

metà del Cinquecento il pittore Giacomo Mancini, detto il Frate, porta a Deruta la tipologia

stili caratterizzanti: lo stile “a compendiario” e

dopo il 1721; esempi di tali corredi farmaceu-

della pittura istoriata, cioè la riproduzione su

quello “a decoro istoriato”, ciascuno dei quali

tici sono gli albarelli attualmente conservati al

piatti e vasi di scene di ispirazione mitologica

riconoscibile per alcuni elementi tipici.

Museo del Sannio, a Benevento.

o sacra. Dalla metà del secolo fino a tutto il

Lo stile “a compendiario” ha obiettivo di puro

A partire dalla seconda metà del Settecen-

Seicento si diffonde lo stile compendiario: es-

ornamento per subordinare l’ornato alla forma

to la produzione cerretese di artistici vasi da

senziale e riassuntivo (da cui il nome) sia nei

e valorizzare la materia stessa, ovvero lo smal-

spezieria si indirizza verso le più eleganti e

soggetti rappresentati sia nel tratto. Fra la fine

to bianco, facendo nascere un nuovo genere

sinuose forme rococò. I manufatti perdono la

dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento

d’arte. È la maiolica bianca o leggermente de-

svelta e semplice linea cilindrica degli albarelli

si distinguono le opere pittoriche su maiolica

corata, con cromia ridotta, dei famosi “bianchi

per assumere la forma comunemente detta

di significativi artisti come Micheletti, Magnini,

di Faenza”, che influenzano tutta l’arte cerami-

“a pera capovolta”. La tavolozza diventa ricer-

Grazia e Zipirovic. La loro opera contribuisce a

ca occidentale del Seicento. È caratterizzato da

cata, raffinati accostamenti cromatici vengono

rinnovare, con gusto storicista, la grande sta-

blu monocromo su smalto bianco o lievemente

impiegati nelle rappresentazioni “alla cinese”

gione rinascimentale della maiolica di Deruta,

azzurrato - dovuto all’introduzione di cobalto

e nei motivi a rocaille che le racchiudono. Il re-

ricca non solo di copie ingegnose del passato

nell’impasto -, da fiori stilizzati detti “palmette

pertorio è naturalmente mediato dalle vicine

ma anche di un lavoro di recupero dei motivi

persiane”, che diventeranno “pigne”, lunghe

officine napoletane. Celebre è la manifattura

decorativi classici tra cui il preferito è il ritratto.

foglie sottili con estremità accartocciate, tralci

di Nicola Giustiniani, capostipite di una dinastia

di viticci recanti rosette a “occhio di penna di

di ceramisti, che appronta vasellame raffina-

Il modello faentino

pavone”. Lo stile “a decoro istoriato” trae inve-

to destinato alle spezierie dei monasteri (per

La scuola di Faenza, tra le più blasonate al mon-

ce ispirazione da incisioni, libri, disegni o quadri

esempio l’abbazia benedettina di Loreto di

do, intorno al 1600 assorbe la maggior parte

d’epoca e va in auge quando lo “stile severo”

Monte Vergine, in provincia di Avellino). Intor-

delle produzioni richieste da “spedali”, spezie-

del Quattrocento lascia il posto allo “stile

no al 1754 Nicola Giustiniani trasferisce la sua

rie e officine farmaceutiche dell’Italia centrale,

bello” dell’Umanesimo rinascimentale, nel

bottega a Napoli, ove rimane aperta per oltre

fino a diventare l’incontrastata dominatrice dei

quale primeggiano le fabbriche dei Bergantini

un secolo. Tra i ceramisti cerretesi si devono ri-

mercati europei. Il decoro faentino a partire dal

e dei Pirotti. È caratterizzato da

XV secolo si emancipa, staccandosi comple-

policromie a grottesca con

tamente dall’influenza orientale per assu-

volti di profilo che, pur

primi decenni del XIX secolo

mere connotati assolutamente originali, tipici

rimanendo elementi de-

le fornaci cerretesi decado-

italiani, diventando l’incontrastato dominatore

corativi, assumono, per

no e il processo è comune a

dei mercati europei. Lo stile di Faenza, nell’ac-

la prima volta nei decori

tutti gli altri centri meridionali

cezione generale, è definito gotico-floreale:

faentini, una rappresenta-

minori: quelli abruzzesi, cam-

unisce reminiscenze dell’estetica orientale con

zione realistica, che porta

pani e salentini. L’attività dei

quelle derivanti dall’arte greco-romana e vi ap-

su ceramica ambienti e

porta elementi naturalistici con suggerimenti

personaggi in azione.

della scultura e architettura gotica. Nella Scuola

Molti vasi napoletani emigra-

Faentina di decoro si alternano due differenti

no a Cerreto; è difficile, pertanto,

cordare, inoltre, Giovanni Festa e Tommaso Marchitto. Dopo i

figuli è continuata solo nelle sue più umili forme e per il fab-

59 aprile 2015

bisogno del semplice vasellame in terracotta verniciata.


Consigli per le vendite

di elena bottazzi

Vitamina C topica Dalle virtù dell’acido ascorbico nasce un nuovo prodotto, perfezionatore di pelle, di Resultime Il Sérum Perfecteur de Peau è un siero multiazione che apporta una dose consistente di Vitamina C innestata, una forma fino a venti volte più attiva della molecola naturale, in grado, quindi, di penetrare più in profondità garantendo un’efficacia maggiore. In questo modo il prodotto contribuisce a lisciare l’epidermide, correggere i pori, uniformare l’incarnato e attenuare macchie e rossori. I liposomi contenuti nella formulazione affinano delicatamente la grana della pelle, mentre un peptide di nuova generazione amplifica gli effetti anti-età della vitamina C, donando al viso un aspetto sano, disteso e luminoso. L’87

per cento delle utilizzatrici ha notato una pelle più liscia e vellutata dopo 48 ore, il 70 per cento ha constatato un miglioramento globale dell’aspetto del viso e il 68 per cento una riduzione dei pori dilatati. Il Sérum Perfecteur de Peau è ideale per un uso quotidiano, indicato particolarmente per proteggere la pelle dall’inquinamento e dalle basse temperature in inverno, mentre d’estate, utilizzato sotto la protezione solare, aiuta a prevenire l’invecchiamento cutaneo. Grazie alla texture leggera e delicata è ideale per tutti i tipi di pelle e per le diverse età. Utilizzato mattina e/o sera su viso e collo prima della crema abituale dona un aspetto più giovane alla pelle.

MONITORAGGIO TECNOLOGICO

I TIRALATTE I principali vantaggi dell’estrazione doppia rispetto alla singola sono il risparmio di tempo, l’aumento del flusso di latte, con un contenuto energetico superiore dello stesso, importante soprattutto per i neonati prematuri e indice di un maggiore drenaggio del seno. Anche dopo la dimissione ospedaliera le mamme possono usufruire di tali vantaggi con Freestyle e Swing Maxi di Medela, entrambi dotati della tecnologia 2-Phase Expression che imita il ritmo naturale di allattamento del bambino. Il primo è di dimensioni molto ridotte ed è dotato di memoria, display Lcd e batteria ricaricabile al litio. Swing Maxi è adatto per l’estrazione quotidiana del latte, di semplice utilizzo.

PELLE AL SOLE Carovit Forte Plus Rottapharm è un integratore alimentare in capsule alleato di una più sicura ed efficace esposizione della pelle al sole, indicato per rinforzare le difese naturali dagli stress ossidativi tipici dell’esposizione solare, aiutando a ridurre il rischio di eritema solare. La vitamina E protegge dallo stress ossidativo le membrane cellulari, mentre la vitamina C difende le componenti idrofile della pelle e svolge un ruolo importante nella guarigione delle lesioni cutanee. è inoltre presente un concentrato di antocianine e flavanoni derivati dalle arance rosse (Red Orange Complex), indicati specialmente per la protezione delle cellule cutanee dai raggi UV.

60 aprile 2015

iHealth propone iHealth Align, dispositivo medico di auto-monitoraggio glicemico, fornito con 10 aghi e una penna pungidito automatica. Si collega direttamente alla porta dati di smartphone o tablet tramite l’applicazione dedicata iHealth Gluco-Smart, in grado di registrare le misurazioni automaticamente; è così possibile un consulto immediato dei dati del paziente sotto forma di grafici, conservando la cronologia per valutare l’evoluzione delle misurazioni all’interno di un determinato lasso temporale. Le strisce reattive hanno, per ogni confezione, un codice Qr che, una volta scansionato tramite l’applicazione, permette la calibrazione delle stesse.


Consigli per le vendite

BEAUTY SUN

COSMESI PER L’UOMO

Dolomia make-up lancia Protect&Bronze, una limited edition dedicata al sole. Il fondotinta compatto solare, disponibile in due tonalità, protegge la pelle dai raggi Uv grazie ai filtri Spf 50+ e Uva ed enfatizza l’abbronzatura dando al viso un colore naturale, leggero, luminoso e coprendo le piccole imperfezioni. Seychelles, la terra solare dalla texture vellutata, dona al viso un colorito uniforme e luminoso, grazie al mix tra le due polveri. I prodotti della collezione seguono il principio di formula sicura di Dolomia make-up: non contengono profumo, sono senza conservanti a rischio (kathon, bromo-derivati), hanno superato la verifica dei residui di metalli pesanti e sono testati dermatologicamente.

Il nuovo Dopobarba Antiage Prep for Men con formula anti-età aiuta a proteggere la pelle dell’uomo dalle irritazioni prevenendo l’invecchiamento. La presenza dell’acido ialuronico contribuisce a idratare la pelle attenuando la comparsa delle rughe, rafforzando la tonicità del tessuto cutaneo. Inoltre interagisce con le fibre elastiche di collagene e compatta la pelle. Completano la formula glicerina, pantenolo, olio di riso e di mandorle dolci: un mix di attivi con potere idratante, emolliente, lenitivo ed addolcente.

IGIENE ORALE Baby Smile è un dentifricio in gel con bassa abrasività per l’igiene e la cura dei denti da latte, studiato da tau-marin per facilitare l’approccio dei bambini all’igiene orale quotidiana, con un effetto rinfrescante e lenitivo delle gengive irritate nella fase di dentizione. Contiene sodio monofluorofosfato che garantisce un’efficace protezione da placca e carie, aiutando la rimineralizzazione dello smalto dei denti. La presenza di estratti vegetali di saw palmetto, rosa canina e albicocca fornisce un effetto antinfiammatorio e lenitivo delle gengive irritate e sanguinanti della fase di dentizione. Al gradevole gusto banana.

VEGETALI ANTIAGE Verattiva Trattamento Antirughe contribuisce a rassodare la pelle di viso, collo e dècolletè. Contiene IdrAloe, puro gel di aloe vera biologica e Multivitamin Complex (con vitamina C, E, pantenolo e idrolizzato di soia). Probiofactor è un complesso di probiotici e fibre prebiotiche, mentre le ceramidi danno maggior compattezza ed elasticità cutanea. Il Dmae ha un effetto lifting e le cellule staminali derivanti da Malus Domestica, attive nel ridurre la profondità delle rughe e promuovere la rigenerazione della pelle, aiutano a ritardare la comparsa dei segni d’invecchiamento. Completa la formulazione una miscela di oli vegetali: avocado, babassù, borragine, jojoba e karité.

VIRTù DELL’ACETO

BUONA DIGESTIONE L’integratore alimentare Eudigest EnzimActive favorisce la digestione evitando la formazione di gas intestinali. Contiene un pool di enzimi ottenuti dalla fermentazione dell’amido di riso (processo brevettato) che, insieme alla bromelina apportata dall’ananas e all’alfa-galattosidasi, favoriscono la digestione. Il finocchio aiuta a contrastare la formazione dei gas, lo zenzero a stimolare la secrezione dei succhi gastrici e ridurre la nausea mentre la melissa regola la motilità intestinale. è prodotto da Bios Line in confezione da 30 compresse. 61 aprile 2015

A base di aceto di sidro, pectina e fibre di mela e guaranà, Dévorcal Dukan è un integratore il cui complesso di sostanze favorisce la sensazione di sazietà in caso di assunzione di alimenti ricchi di proteine o grassi. L’azione di Dévorcal è specifica nella fase di crociera della dieta Dukan, rispetto alla fase di attacco, in cui la perdita di peso avviene in maniera più semplice e rapida. Durante la fase di crociera, infatti, la perdita di peso può rallentare e il prodotto fornisce un sostegno utile a evitare i periodi di stagnazione che causano scoraggiamento e inducono a effettuare “strappi alle regole” nella dieta.


Consigli per le vendite

SNACK DIETETICO

BARRETTA ANTIOSSIDANTE

“La natura che piace” è la linea di prodotti multicereale senza glutine e ricca di fibre di Schär, di cui Fruit Bar è l’ultima novità: una barretta dietetica, un biscotto croccante con un ripieno di fichi e prugne, fonte di vitamina B1, ideale per una pausa sana senza glutine, senza lattosio e ricca di fibre. Contiene il 56 per cento di ripieno alla frutta, è priva grassi idrogenati, coloranti, conservanti o aromi ed è disponibile nella confezione da 125g (5x25g).

Un gruppo di studiosi inglesi ha messo a punto la formula delle barrette antinvecchiamento Bio-age superfood, studiate per mantenere l’equilibrio ormonale per l’uomo e la donna e diversificata per fascia di età (fino ai 45 anni e dai 45 in su). Garantiscono un apporto bilanciato di proteine e di fitormoni, utili per l’elasticità della membrana cellulare, e micronutrienti. Le barrette entrano nel canale farmacia grazie a Named, contrastando lo stress ossidativo, favorendo l’equilibrio ormonale e incidendo sul metabolismo di trasformazione degli zuccheri e dei grassi in energia che in caso di anomalie può portare a diabete, obesità e quindi a invecchiamento precoce.

DETERGE E STRUCCA Inclusa nella linea Pur di Galénic, all’acqua di fiori di Meliloto, l’Acqua Micellare Struccante Viso e Occhi, trasparente cristallina e dalle note fresche di fiori bianchi, aiuta a detergere e struccare delicatamente viso e occhi. Le micelle intrappolano le impurità all’interno della loro struttura per un miglior effetto struccante, senza irritare la pelle. Senza bisogno di risciacquo, si applica con un dischetto di cotone e permette alle pelli più sensibili di struccarsi rapidamente.

TRE AZIONI, UN PRODOTTO Papaya bio-fermentata Zuccari è una linea d’integratori con papaya bio-fermentata e atomizzata con il processo “spray-dry” che frantuma la papaya in polvere contenente le proprietà del frutto: immunomodulanti, antiossidanti ed energizzanti. La granulazione Optigran offre una maggiore solubilità e il formato stick-pack è ideale per il consumo sublinguale. Papaya Start-up unisce maggior quantità di prodotto (5 g di papaya) e BioPerine, estratto naturale di pepe nero che ottimizza l’assimilazione dei principi attivi da parte dell’organismo; la vitamina B12 sostiene naturalmente l’organismo durante le attività della giornata. Papaya Pura e Papaya Pocket invece contengono 3 g di attivo ma in due formati: 30 o 7 stick-pack.

BB CREAM

CEROTTO Sì, DOLORE NO Il cerotto medicato a base di diclofenac epolamina idrogel, Flector, torna nel listino di Ibsa Farmaceutici, che l’aveva lanciato. Negli anni la via transdermica ha avuto un notevole sviluppo, anche nel campo del trattamento del dolore e dell’infiammazione. I Fans sono un importante strumento terapeutico in reumatologia per il dolore cronico e acuto. Differenti formulazioni di diclofenac topico si sono dimostrate superiori al placebo e comparabili con la via orale nei pazienti affetti da dolore reumatico, con una minore incidenza di effetti collaterali gastrointestinali, caratteristica utile soprattutto nei soggetti a rischio di effetti collaterali sistemici come anziani e pazienti cardiopatici. 62 aprile 2015

Vichy presenta la crema che risponde al bisogno di bellezza degli adulti con pelle grassa e imperfezioni. Normaderm Bb Clear è arricchita in pigmenti minerali per uniformare l’incarnato, affinare la grana della pelle ed esaltarne la luminosità. L’agente opacizzante Air LiciumTm, dalla ricerca dei Laboratori L’Oréal, combinato con polveri assorbenti (caolino, silice), è in grado di assorbire il sebo in eccesso e tenere sotto controllo l’effetto lucido. La formula è arricchita con acido salicilico e zinco, anti-batterico e sebo-regolatore rispettivamente, per accelerare il rinnovamento cellulare, liberando la pelle dalle cellule morte e purificando i pori.


Consigli per le vendite

io vado a

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MArcO NOceNtINI MUNgAI Presidente Urtofar

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63 aprile 2015

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Farmacisti di carta

Come sono fatti i cosmetici Una guida pratica per interpretare il contenuto dei prodotti di bellezza, partendo dalla classificazione internazionale

l’opera Dalla fine degli anni Novanta gli ingredienti dei prodotti dermocosmetici sono espressi nel linguaggio Inci (In-

ternational nomenclature of cosmetic ingredients). Ciò nonostante agli stessi esperti di componenti chimici non è sempre chiaro, tuttora, come leggere e interpretare le etichette. Il volume di Giulia Penazzi parte da questi presup-

Con quale meccanismo chimico detergono i

posti e dall’ovvia considerazione che

tensioattivi

per poter valutare al meglio un co-

Partiamo dall’osservare una goccia d’acqua

smetico e la sua efficacia è necessario

appoggiata su una superficie solida: essa si

conoscerne i componenti. Si tratta di

dispone nella forma più rotondeggiante pos-

una vera e propria guida, che si occupa

sibile per avere meno punti di contatto con la

della materia a tutto tondo: si articola in

superficie su cui poggia.

venti capitoli ed è suddivisa in due am-

Si definisce tensione superficiale dell’acqua

pie parti. La prima è dedicata alle forme

quella forza che tiene coese le molecole tra

cosmetiche (soluzioni, tensioliti, gel,

loro e riduce la possibilità di contatto con la

paste…); la seconda alle funzionalità

superficie di appoggio.

cosmetiche (prodotti per la detersione,

I tensioattivi disciolti nell’acqua abbassano

per i capelli, deodoranti…). In appendice

questa tensione superficiale, la goccia non

gli approfondimenti sui conservanti nei

rimane più rotondeggiante, ma aumenta i

cosmetici e sui siliconi in cosmesi.

punti di contatto con la superficie su cui poggia. La riduzione della tensione superficiale

Concentrazione micellare critica e sostanza

è il meccanismo che dà origine alla schiuma.

attiva lavante o Sal

La quantità di schiuma generata dal deter-

I tensioattivi, nei detergenti, sono solubilizzati

gente non è però un reale indice dell’azione

nell’acqua. Quando si aggiunge un tensioattivo

l’autore

lavante. Infatti, non è detto che i tensioliti più

all’acqua, esso entra in soluzione come mole-

Laureata in Farmacia, Giulia Penazzi

schiumogeni detergano meglio, così come, al

cola singola. Pian piano l’acqua si concentra del

ha successivamente conseguito un

contrario, i detergenti oleosi che non gene-

tensioattivo e, una volta raggiunta una certa

dottorato di ricerca in Biotecnologia

rano schiuma detergono in maniera efficace

concentrazione, diversa da tensioattivo a ten-

degli alimenti e una specializzazione in

poiché solubilizzano lo sporco.

sioattivo e definita concentrazione micellare

Scienza e tecnologia cosmetiche. Da

Il meccanismo con cui i tensioattivi rimuo-

critica o Cmc, le molecole non rimangono più

quindici anni svolge la sua attività nel

vono lo sporco si può schematizzare in tre

in soluzione da sole, ma si uniscono a formare

settore cosmetico, di cui ha esplorato

passaggi:

dei gruppi di forma sferica chiamati micelle. Le

i vari ambiti. Lunga e intensa l’espe-

1) le catene lipofile si miscelano per affinità

molecole dei tensioattivi si dispongono nelle

rienza diretta in laboratorio, dove crea,

con il sudiciume, che si può descrivere come

micelle con la parte lipofila posizionata all’inter-

formula e produce prodotti per lo skin

una sorta di miscuglio di sporco-grasso de-

no, mentre la testa idrofila si espone all’esterno.

care di adulti e bambini. È specializzata

positato sulla pelle;

I tensioattivi presenti in soluzione come mo-

nella cosmesi antiage. Ha al suo attivo

2) le micelle avvolgono e inglobano questo

lecole singole sono molto più irritanti e sgras-

quattro volumi a carattere divulgativo:

composto;

santi degli stessi raggruppati in micelle.

La pelle e i cosmetici naturali, La pelle del bambino, Cosmetici naturali faidate

3) grazie alla parte idrofila, le micelle, insieme (Da Come sono fatti cosmetici. Guida pratica

e Cosmesi anti-age. Il suo sito internet

nate dalla superficie cutanea dall’acqua di

alla lettura dell’Inci, Edra, 2015, p. 35).

è www.giuliapenazzi.com.

risciacquo.

Tutte le informazioni su www.edizioniedra.it.

alla miscela di sporco-grasso, sono allonta-

64 aprile 2015




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