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Anno XVI | N째 6 | 7 aprile 2015
18/11/14 12.07
Corrado Giua Farmacisti clinici: una rete virtuosa
Parliamone Rischi e benefici del capitale
Convegni Il futuro delle indipendenti
Marketing Esplorando la rete
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37
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Editoriale 5
Professione
PARLIAMONe Tra noi
Medicina
Rischi e benefici del capitale
Un profilo in evoluzione 6
Interventi Non si ferma il vento con le mani
Dal mondo
Farmaci etici on line in Cina
PRIMO PIANO Incontri Corrado Giua
Convegni
Il futuro delle indipendenti
Attualità
Intervista a Francesco Giavazzi
Marketing
Esplorando la rete
Uno strumento anti crisi
Galenica
Rischi calcolati
10
Cosmetologia
12
Ecm
Il paradosso del rossetto La malattia di Parkinson
Diritto
Vizio di motivazione 14 18 20 22
RUBRICHE
Immagini
28 32 34 37
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40 50
Iniziative 52 Farmanews 55 Spigolature 57 Come eravamo 58 Consigli per le vendite 60 Farmacisti di carta 64
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Editoriale
Due farmacie All’ultimo Forum europeo dei farmacisti, a Bruxelles, è stato presentato il primo Libro Bianco dell’Epf, dal titolo “Il ruolo della farmacia a sostegno della salute dei cittadini”. Sono cinque le aree importanti, secondo i colleghi dei quindici Paesi che partecipano al Forum, sulle quali la farmacia potrà avere un forte impatto nel migliorare la salute della popolazione: ◆ Aderenza alla terapia: il farmacista aiuterà i pazienti a capire i farmaci prescritti,
migliorando quindi l’assunzione dei farmaci e i risultati della terapia. ◆ Vaccinazioni: la somministrazione dei vaccini in farmacia aumenta il numero
di persone vaccinate. ◆ Screening: le farmacie possono identificare precocemente le persone più a rischio,
permettendo quindi di intervenire tempestivamente. ◆ Autocura: aiutando i cittadini a prendersi cura della propria salute, sarà alleggerita
la richiesta di cure presso gli altri operatori sanitari. ◆
Prevenzione delle malattie: le farmacie offrono servizi di sanità pubblica
che possono cambiare i comportamenti. «L’Epf ritiene che, entro il prossimo decennio, la farmacia assumerà un ruolo preminente nella prevenzione delle malattie, nella sanità pubblica e nella gestione delle patologie croniche», spiega il presidente Marco Nocentini Mungai nella presentazione del Libro Bianco. «Questi servizi dovranno essere su ampia scala, per poter veramente fare la differenza per la salute di tutta la popolazione, incrementando l’efficienza dei sistemi sanitari. Per le cure sanitarie oggi si usano molte nuove tecnologie e le farmacie dovranno trarne vantaggio per migliorare l’assistenza offerta ai pazienti». Si arricchisce dunque il dibattito su una farmacia dei servizi rimasta finora, nel nostro Paese, troppo sulla carta e dà un contributo prezioso anche Assofarm, a pagina 28. Non perdetevi però un altro articolo di questo numero: l’ intervista di Maurizio Bisozzi all’economista Francesco Giavazzi. C’è una farmacia di grande qualità, che tutti gli addetti ai lavori stanno faticosamente cercando di far crescere e c’è una farmacia “da autogrill” di cui si parla sui grandi quotidiani. Non si pretende che prima di scrivere su argomenti che non conoscono, gli autorevoli editorialisti si studino le sentenze della Corte di giustizia o della Corte costituzionale che riguardano la farmacia ma non se ne può più di leggere certe dichiarazioni: «Il presidio sanitario può essere offerto anche dal farmacista che opera in autogrill, certo più facile da raggiungere la domenica sera della farmacia di turno che non so mai quale sia e come raggiungerla». La farmacia che ha in mente Giavazzi è un’altra farmacia, che nulla ha a che fare con il presidio sanitario e che non si può permettere di “migliorare la salute della popolazione”. Una questione di modelli, una questione di risorse. E la farmacia - come struttura, come presidio aperto ovunque che funziona, non che tira a campare - è oggi più che mai preziosa sul territorio, con la popolazione che invecchia, con i medici che si aggregano, con i turni a costo zero per l’Ssn. Altro che domeniche in autogrill. 5 aprile 2015
di Laura Benfenati
Parliamone Tra noi
Rischi e benefici del capitale Al convegno palermitano organizzato da Utifarma, commercialisti e avvocati a confronto sulle novità del Ddl concorrenza di laura benfenati
C’
erano tutti i maggiori con-
«L’argomento del nostro convegno è di dram-
e che definiscano bene le incompatibilità. Poi
sulenti del nostro settore a
matica attualità», ha esordito Tobia, «i farma-
dovremo diventare catene di noi stessi, met-
Palermo, al convegno “La
cisti stanno rischiando di diventare tutti servi
tendo al centro le aggregazioni per affrontare il
farmacia e la sua sostenibili-
della gleba di un rinnovato Medioevo. Il 26 per
futuro. Cambiare oggi, per i titolari di farmacia,
tà economica al tempo della
cento delle farmacie è in grande difficoltà
è necessario».
crisi”, organizzato da Roberto Tobia, presidente
economica e il capitale entrerà a gamba tesa.
di Utifarma, l’associazione dei titolari palermi-
Il ministro Guidi ha dichiarato che le è sem-
La situazione economica
tani, un paio di settimane dopo l’approvazione
brato moderno togliere il vincolo delle quattro
Il quadro sulla situazione della farmacia è stato
in Consiglio dei ministri del Ddl concorrenza.
farmacie e che vuole irrobustire il canale con
fatto da Giampietro Brunello, amministratore
Durante la giornata di lavori il protagonista è
nuove risorse economiche; tutti noi invece
delegato Sose: «Analizzando l’andamento
stato quindi “Il capitale”, di cui non bisogna
vogliamo dire no all’ingresso del capitale nella
della spesa farmaceutica nei primi nove me-
avere paura, ma che è necessario conoscere,
proprietà delle nostre aziende e abbiamo il do-
si del 2014, scomponendo il dato relativo al
affrontare, arginare anche, in qualche modo,
vere di regolamentare la norma con paletti che
contenimento complessivo della spesa terri-
per quanto sarà possibile.
limitino l’accesso in percentuale dei nuovi soci
toriale (-1,7 per cento rispetto al 2013) nelle
6 aprile 2015
Parliamone Tra noi
Le incompatibilità? Per l’industria ci sono già, non può gestire catene di farmacie; nemmeno le società di gestione delle farmacie comunali in cui sono soci i Comuni possono acquisire farmacie private, perché i Comuni, che delle farmacie sono appunto titolari, sarebbero incompatibili
sue componenti, si rileva che mentre la spesa
della farmacia nei confronti dei suoi fornitori.
convenzionata netta è diminuita del 3,3 per
Nel triennio 2010-2012 le farmacie in crisi di
cento, la distribuzione diretta e per conto di
liquidità sono passate da 307 a 372».
fascia A è aumentata del 3,3 per cento. La distribuzione regionale della composizione
Aspetti positivi e non
della spesa farmaceutica distinta tra distri-
Il capitale sicuramente porterebbe risorse a
buzione diretta e Dpc evidenzia come il peso
queste farmacie ma non solo. «Il capitale po-
della prima sia preponderante (78,7 per cento
trebbe essere sinergico al mantenimento della
non può gestire catene di farmacie; nemmeno
del totale). Le differenze regionali sono molto
pianta organica nell’interesse dei cittadini di
le società di gestione delle farmacie comunali
marcate. In Abruzzo, per esempio, è assente
avere la copertura del servizio farmaceutico su
in cui sono soci i Comuni possono acquisire
la Dpc mentre in alcune Regioni il peso della
tutto il territorio nazionale», ha spiegato Bru-
farmacie private, perché i Comuni, che delle
Dpc è molto elevato».
nello. «Se infatti entrerà a pieno titolo nelle far-
farmacie sono appunto titolari, sarebbero in-
Come è noto, l’andamento del prezzo per fu-
macie, avrà di certo meno interesse a spingere
compatibili. Una grande industria come la Fiat
stella evidenzia un continuo calo tra il 2012 e
perché venga eliminata la pianta organica. Non
poi non potrà comprare farmacie direttamente,
il 2014: il prezzo medio nazionale per fustella
dimentichiamo che nel 1913 è stata introdotta
dovrà creare un’apposita società (con oggetto
è passato da 10,46 euro di luglio 2012 a 9,60
per garantire il presidio di una farmacia anche
esclusivo) e non potrà esserci una catena mo-
euro di luglio 2014, con un ulteriore ribasso a
nei Comuni più piccoli, con meno di mille/mil-
nopolista, nemmeno a livello locale, perché
9,57 euro a dicembre 2014.
lecinquecento abitanti. Ovviamente, in cambio,
interverrebbe l’Antitrust. «Molti aspetti della
Interessante l’analisi presentata a Palermo
andrebbe tolto l’obbligo del farmacista abilitato
riforma sono positivi perché offrono nuove
da Brunello sulle farmacie in seria difficoltà: a
per vendere farmaci di automedicazione nelle
opportunità finanziarie, societarie, ereditarie
partire dal contenuto informativo della Banca
parafarmacie e nei corner della Gdo. E questo,
e fiscali», ha spiegato Tarabusi. «Nella prima
Dati Be On Business, sono state effettuate
come nel resto del mondo, renderebbe pos-
stagione ci sarà tenuta e crescita del valore
alcune elaborazioni statistiche e analisi di na-
sibile vendere Otc anche nelle aree di servizio
della farmacia. Fare le società con il potente
tura economica finalizzate ad individuare le
delle autostrade, senza obbligare l’automobili-
capitale però va bene all’inizio, ma tra qualche
farmacie che risultano trovarsi in una condi-
sta che ha bisogno urgente di tali medicinali ad
anno i nuovi soci chiederanno modifiche legi-
zione di forte carenza di liquidità.
uscire al primo casello».
slative e la farmacia privata perderà quote di
L’individuazione di tali farmacie si è basata
Di quale capitale stiamo parlando? si è chiesto
mercato. I sistemi complessi con grandi catene
sulla durata dei debiti superiore a 180 giorni e
Marcello Tarabusi, commercialista dello Stu-
creano problematiche, si delineano differenze
sull’ammontare dei debiti a lungo termine che
dio Guandalini di Bologna: «Industriale, che ha
qualitative che potranno portare in futuro an-
assumono un peso di oltre l’80 per cento sul
quindi competenze gestionali; finanziario, che
che a diversi livelli di accreditamento. Inoltre, le
totale dei ricavi: «Tale condizione mette l’im-
ha bisogno di tali competenze; distributivo,
catene si organizzeranno per servire a domi-
presa in seria difficoltà», ha spiegato Brunel-
che realizzerebbe una fortissima integrazio-
cilio, ben oltre la pianta organica».
lo, «poiché stretta in una morsa tra il rimborso
ne verticale o infine convertito dai debiti dei
annuale dello stock di debito accumulato con
principali creditori delle farmacie (grossisti e
gli istituti finanziari (con pagamento dei re-
finanziarie)? Interagire con ciascuno di questi
Dal gruppo d’acquisto al gruppo partners
lativi interessi) e l’affanno teso a saldare la
quattro tipi di capitale sarà molto diverso per i
Giovanni Trombetta ha lanciato, come vi abbia-
situazione debitoria che si ripercuote sicu-
titolari». E i paletti allo strapotere dei nuovi soci
mo anticipato nell’editoriale del numero 5, una
ramente nella minore capacità contrattuale
di cui tanto si parla? Per l’industria ci sono già,
proposta decisamente “forte”: «Monetizziamo
7 aprile 2015
Parliamone Tra noi
I sistemi complessi con grandi catene creano problematiche, si delineano differenze qualitative che potranno portare in futuro anche a diversi livelli di accreditamento Da sinistra: Nicola Guerriero, Giampietro Brunello, Roberto Tobia, Giovanni Trombetta e Marcello Tarabusi
mettere l’azienda in sicurezza: «La sentenza sul
trust ha avuto l’innegabile aspetto positivo di il pericolo scampato con l’uscita della fascia C,
fragili e quindi per questo facilmente aggredibili
confermare che la conservazione della farmacia
che si aggira intorno al 25 per cento del valore
dal capitale. Lo ha ribadito anche Anna Arena,
nel patrimonio familiare non la toglie dal mercato
delle farmacie, conferiamo in un’unica azienda
dello Studio Arena di Catania: «La farmacia che
ed è più che legittima». Con le misure previste
questa quota, diamo la mancata perdita teorica
uscirà dal concorso straordinario sarà molto di-
dal nuovo Ddl concorrenza, però, il trust avrà an-
al partner di rete che si è già guadagnato la fidu-
versa da quella che conosciamo, è una farmacia
cora una sua utilità nei passaggi generazionali?
cia del farmacista su alcune scelte commerciali
che nasce già con le stampelle e avrà quindi bi-
In realtà c’è ancora molto da capire, sulle con-
di mercato. Se lo fanno 100 farmacie insieme,
sogno facilmente di una sedia a rotelle». E il tanto
seguenze dell’entrata dei capitali nella proprietà
avranno un patrimonio tale da consentire loro di
discusso trust? Quintino Lombardo dello Studio
delle farmacie. Quello che sconforta è che se ne
sostenere importanti investimenti e affrontare
Cavallaro, Duchi e Lombardo di Roma e Milano
parla da molti anni e ancora una volta la cate-
i nuovi scenari senza alcuna difficoltà». Pren-
e Paola Castelli, dello Studio Castelli di Varese,
goria si sta facendo imporre scelte che, con un
diamo a esempio una farmacia da un milione di
ne hanno elencato gli innegabili vantaggi, anche
po’ di lungimiranza, avrebbe potuto governare
euro: potrebbe conferire ben 250.000 mila euro
fiscali, sia nel passaggio generazionale sia per
qualche anno fa.
nella nuova azienda, pensate che potenzialità. In realtà del cosiddetto gruppo partners, ha ricordato Trombetta, si sta parlando da molti anni ma senza mai vederlo realizzato. Inizialmente po-
GESTIONE ACCURATA E PROGRAMMAZIONE
trebbe essere rappresentato da una federazione di consorzi, alla lunga si scremerà e diventerà una
Se si continua con questo trend, il reddito dell’impresa farmacia sarà negativo nel 2020, se-
federazione di imprenditori svincolata dalla di-
condo Nicola Guerriero, dello studio Farmadati di Napoli. E soprattutto non si può continuare
stribuzione intermedia. Avete presente Conad?
a fare in farmacia sconti generalizzati, un vero suicidio per i titolari, e a frammentare gli acquisti: «È venuto il momento di essere importanti per qualche distributore, massimizzando i fattu-
Fragilità pericolose
rati ed evitando il più possibile ogni dispersione nella gestione». Quindi budget sott’occhio per
Nel pomeriggio al convegno palermitano i
poter confrontare gli andamenti effettivi con quelli ipotizzati e accurati strumenti di gestione,
protagonisti sono stati, dopo i commercialisti
come sottolineato da Giovanna Castelli, dello studio Castelli di Varese. La commercialista
del settore, gli avvocati. Sul concorso straor-
ha anche ricordato che nelle società di professionisti l’ingresso del capitale non è avvenuto
dinario Paolo Leopardi, dello Studio Leopardi
a gamba tesa: «Non ci vengano a raccontare che è più delicata la professione dell’avvocato
di Roma, ha sottolineato che dal 2012 c’è una
rispetto a quella del farmacista». Occhio poi alle misure di legge che premiano l’imprendito-
richiesta continua di chiarimenti perché le nor-
rialità, ricordate da Franco Lucidi, dello Studio Sediva di Roma: nel cosiddetto “Salva Italia” per
me sono state scritte male e sono spesso in
esempio si prevede un premio con detassazione del 4,5 per cento per gli imprenditori che
contraddizione con norme pregresse. Inoltre,
non prelevano utile: «Lasciate i soldi nella farmacia, non trasferiteli sui conti personali. Quello
la regola della compartecipazione, che costrin-
che conta è il saldo alla fine dell’anno». E poi si deve imparare a fare una programmazione
ge i titolari delle nuove sedi che hanno concor-
triennale e non a un mese, come ha ribadito Franco Falorni dello Studio Falorni di Pisa, che ha
so in associazione a rimanere in società per
aggiunto, rivolgendosi ai farmacisti presenti in sala: «Sul capitale state guardando il grammo
dieci anni, creerà molti problemi: molte farmacie
e non il chilo, a me non fa paura, crearci attorno rotoli di filo spinato è sbagliato».
apriranno e rischieranno di chiudere, saranno 8 aprile 2015
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9 aprile 2015
TÀ VI O N
Parliamone Tra noi
Parliamone Interventi
Non si ferma il vento con le mani Nel Ddl concorrenza anche la possibilità di crescere per le farmacie indipendenti. Evitando le derive commerciali di Augusto Luciani, presidente di Federfarma Umbria
D
a anni ci confrontiamo anche
apertura del nostro comparto alle istanze
alla modalità di trasferimento della gestio-
in maniera forte e appas-
che settori più o meno ampi della società
ne della cronicità dall’ospedale al territorio.
sionata su come proiettare
promuovevano. Abbiamo riflettuto sulle
Il tutto in un orizzonte di riferimento quanto
nel futuro la professione e
modalità concrete di declinazione nel terri-
mai fluido e dinamico, che rendeva anco-
la figura del farmacista. Ci
torio della farmacia dei servizi, inserendoci
ra più complessa qualsiasi seria attività di
siamo divisi sul grado e sulle modalità di
così anche nel più ampio dibattito in ordine
programmazione.
10 aprile 2015
Parliamone Interventi
Le novità
eccetera. Tutte funzioni per le quali non
Ci imporrà, questo sì, di organizzarci e per-
Il Ddl concorrenza presentato dal ministro
sono preparati e che potranno/dovranno
tanto dovremo imprimere rapidamente gli
Guidi in occasione del consiglio dei Ministri
delegare.
adeguati input alle nostre cooperative del-
dello scorso 20 febbraio introduce novità
◆
A chi lo ritiene opportuno viene data la
la distribuzione intermedia, favorendone
importanti e delicate, ma al contempo la-
possibilità di cedere tutta o in parte la sua
e stimolandone un’innovazione coerente
scia il quadro immutato per quanto riguar-
farmacia, o la sua quota, in un mercato di
con quella richiesta alle nostre farmacie.
da numero delle farmacie, pianta organica
possibili acquirenti molto allargato rispetto
Dobbiamo coinvolgere tutte le aziende e
e distanze, esclusiva nella dispensazione
a oggi, per evidenti motivi, e quindi con la
strutture riconducibili ai titolari di farmacia,
del farmaco su ricetta. La disposizione di
possibilità di realizzare un adeguato risulta-
utilizzandone appieno forza e potenzialità:
interesse per le farmacie che approda in
to economico.
da soli si va più veloce, ma insieme si va più
Parlamento riformula, come noto, l’articolo
◆
Da ultimo, ma non per importanza, le in-
lontani e solo insieme potremo “costruire”
7 della legge 362/91, estendendo la titola-
novazioni di cui sopra potranno contribuire
catene di farmacie professionali da contrap-
rità delle farmacie anche alle società di ca-
al risanamento delle farmacie attualmen-
porre alle catene di farmacie commerciali
pitali. Verrebbero meno anche le limitazioni
te in crisi e favorire una ripresa dei livelli
che sicuramente si costituiranno.
relative al numero massimo delle farmacie
occupazionali.
Tuttavia possiamo, anzi dobbiamo, interve-
possedute dalla società, farmacie che po-
nire nei passaggi parlamentari del Ddl per
tranno essere situate in qualsiasi parte del
Opportunità e rischi
territorio italiano.
Non ritengo altresì lungimiranti e in pro-
tare o salvaguardare l’aspetto professionale
Io ritengo che tale novità, se gestita e affron-
spettiva solide le affermazioni secondo
del servizio nel nuovo contesto di riferimen-
tata in maniera corretta, possa rappresen-
cui, aprendosi a soggetti estranei, la mis-
to che va delineandosi, in altri termini “met-
tare un’opportunità che può consentire alle
sione della farmacia venga snaturata. No,
tere quei paletti” che pur non snaturando
migliorare quegli aspetti che possono esal-
farmacie di ritagliarsi uno spazio significativo nel “ridisegno” dell’architettura dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese. Inoltre: ◆
ai titolari che desiderino restare indipen-
denti viene concessa di fatto e di diritto la possibilità di costituire società con la presenza dei propri congiunti, o altri soggetti esterni alla famiglia, indipendentemente dal
Non ritengo lungimiranti e in prospettiva solide le affermazioni secondo cui, aprendosi ai soggetti estranei, la missione della farmacia venga snaturata. No, la farmacia, per fortuna dei cittadini e dei farmacisti, resta la stessa dal punto di vista normativo
fatto che siano farmacisti o meno. E questo lo considero un grande passo avanti per equiparare i diritti dei figli a prescindere dal la farmacia, per fortuna dei cittadini e dei
l’essenza del provvedimento, ne mitiga le
Viene data la possibilità ai titolari di realiz-
farmacisti, resta la stessa dal punto di vista
possibili derive commerciali che non giove-
zare catene tra loro o con soggetti fisici e/o
normativo. L’apertura alla proprietà a sog-
rebbero a nessuno, in primis ai cittadini.
giuridici diversi, accrescendo così il potere
getti fisici e giuridici diversi non potrà influire
Io credo che ci troviamo di fronte a una sfida
contrattuale nei confronti dei fornitori e al
sulla qualità dei servizi, tutt’altro. Si pensi
eccezionale, abbiamo la possibilità concreta
contempo creando i presupposti per dispor-
per esempio alle farmacie comunali di Reg-
di dimostrare che i valori e le capacità mo-
re di adeguate risorse finanziarie da utilizza-
gio Emilia o a quelle gestite da Admenta Ita-
rali e professionali che hanno reso grande la
re per innovazione tecnologica e strutturale
lia: i gestori non sono farmacisti, ma i clienti
nostra professione per 800 anni possono
delle farmacie; per migliorare e incremen-
non se ne accorgono; infatti tali farmacie
competere a viso aperto e vincere la sfida
tare i servizi; per favorire la formazione del
funzionano egregiamente e sono presenti
che deriva dalla sicura “discesa in campo”
personale; per realizzare adeguate forme di
anche in zone disagiate. E i farmacisti fan-
di soggetti imprenditoriali apparentemente
comunicazione; per dotarsi di diverse figu-
no i farmacisti, con più tempo da dedicare
più forti e strutturati e che si proporranno ai
re professionali - in particolare manageriali
ai clienti/pazienti, al laboratorio, alla forma-
cittadini e al Paese solo attraverso logiche
- utili a una gestione efficiente ed efficace.
zione e all’aggiornamento professionale.
di mercato.
Per dare insomma la possibilità ai farmacisti
In ogni caso chi vuole restare indipendente
Infine anche Federfarma dovrà cambiare,
di fare i farmacisti e non i burocrati, i buyer,
lo può fare; è una decisione personale. La
adeguando la sua governance alle esigenze
gli esperti di marketing o di comunicazione,
legge non li obbliga, non ci obbliga a vendere.
di una nuova e più moderna realtà.
titolo di studio posseduto. ◆
11 aprile 2015
Dal mondo
a cura di Attilia Burke, farmacista
Corporate Crime Reporter - Usa Catena di farmacie accusata di conflitto d’interesse dall’Antitrust americano. L’American antitrust institute (Aai) ha chiesto alla Federal trade commission (Ftc) di indagare sui nuovi regolamenti della Cvs Health Corporation per sospetto conflitto di interessi. Cvs, oltre a essere una delle più estese catene di farmacie negli Usa e una delle maggiori Pharmacy benefits manager (Pbm, compagnie di intermediazione che si occupano dell’acquisto dei farmaci), è una vera e propria impresa multifunzione che offre svariati servizi sanitari, ampiamente integrata con il sistema sanitario Usa. A destare attenzione la nuova politica “antifumo” di Cvs, il cui nuovo regolamento prevede che ogni volta che un paziente con un’assicurazione appoggiata alla Pbm Cvs Caremark si presenta con una prescrizione in una farmacia che vende tabacco deve pagare una sorta di tassa pari a 15 dollari. Secondo l’Aai le decisioni prese dalla Cvs avrebbero poco a che vedere con la lotta contro il tabacco e molto più a che fare con l’interesse a escludere dal mercato tutte le farmacie non appartenenti alla catena Cvs, la cui recente decisione di smettere di vendere tabacco all’interno dei propri retail era stata molto chiacchierata dai militanti antitabacco. «Se la tua compagnia di assicurazione si appoggia a Cvs Caremark per la gestione dei benefit relativi ai farmaci e gli acquisti non avvengono presso farmacie appartenenti alla catena Cvs, è molto facile che tu debba cambiare punto vendita per evitare di pagare la penale. Considerando che altre big chain come Walgreens e Rite Aid non hanno in previsione di sospendere la vendita del tabacco, è molto facile che non vi sarà alcuna riduzione nelle vendite di sigarette, ma solo un incremento dei prezzi per i consumatori che comprano nelle farmacie non Cvs» afferma Albert Foer, presidente dell’Aai.
Thomson Reuters - Cina La Cina ha approvato la vendita on line dei farmaci soggetti a prescrizione. È stata approvata in Cina la vendita on line dei farmaci su prescrizione, una politica che spalancherà le porte di un mercato da oltre 130 miliardi di euro ai grandi colossi che già operano in questo settore come Alibaba Group Holding Ltd, Wal-Mart Stores Inc. e non solo. Il governo cinese avrebbe preso questa decisione con lo scopo di aiutare a riformare un mercato frammentato e poco trasparente, controllato da distributori e da ospedali statali. Attualmente circa il 70 per cento dei farmaci venduti ai consumatori arriva dagli ospedali. Tra i rivenditori, le farmacie on line sono autorizzate a vendere solo farmaci Otc e rimedi naturali o integratori. La nuova politica potrebbe eventualmente permettere a farmacie on line come Alibaba Health Information Technology Ltd e la piattaforma JD.com Inc di accaparrarsi molte vendite che prima erano gestite solo dagli ospedali. Questa politica porterà benefici a tutte le farmacie con una presenza on line, a partire da grossi colossi come la Jo-Jo Drugstores (quotata negli Stati Uniti) e la China Nepstar Chain Drugstor Ltd, ma anche ai piccoli rivenditori on line in generale. Marketplaces Alibaba e JD.com, così come il rivenditore statunitense Wal-Mart, possiedono già le licenze necessarie per vendere farmaci Otc su internet. Inizialmente, prima della diffusione tra i rivenditori, è probabile che le vendite dei farmaci da prescrizione on line saranno business-to-business (B2B). La dimensione potenziale del mercato del farmaco B2B varia da un minimo di 40 miliardi di euro a un massimo di circa 109 miliardi, secondo le stime della Deutsche Bank. Potrebbero invece essere a rischio gli intermediari che operano off line come Sinopharm Group Co Ltd, Shanghai Pharmaceuticals e China Medical Systems Holdings Ltd. Sicuramente ci vorrà molto tempo prima che le imprese e gli stessi consumatori si abituino al nuovo modello.
12 aprile 2015
Dal mondo
Pharmabiz.com - India In India i farmacisti chiedono maggiore riconoscimento della professione all’interno del sistema sanitario nazionale. Maggiore riconoscimento in quanto figure professionali importanti non solo per il Sistema sanitario nazionale, ma anche in ambito accademico e nell’area della ricerca e dello sviluppo. Lo chiedono i farmacisti indiani e pare che la cosa cominci a concretizzarsi, grazie all’inclusione della farmacia nel nuovo piano di politica sanitaria (Draft health policy), recentemente annunciato dal ministero della Sanità. I farmacisti hanno chiesto a tutte le associazioni professionalmente legate alla farmacia di scrivere a chi detiene il potere legislativo eventuali suggerimenti su come integrare i servizi farmaceutici nella politica sanitaria, dando particolare rilevanza al settore dell’istruzione. La campagna di rivalutazione della professione del farmacista è partita da Ranchi, capitale dello Stato di Jharkhand, dove il dipartimento di Scienze farmaceutiche dell’Istituto di tecnologia Birla a Mesra si sta mobilitando e sta ottenendo il sostegno di tutte le istituzioni educative legate alla farmacia, con l’aiuto degli state pharmacy council, come spiega Rn Gupta, docente del dipartimento. A detta di Gupta, la comunità dei farmacisti vorrebbe presentare suggerimenti circa la professione accademica del farmacista e i servizi dei farmacisti negli ospedali. Chi si occupa di scrivere le leggi purtroppo, a detta degli esperti, non sarebbe abbastanza informato su tutto ciò che concerne la formazione del farmacista e, di conseguenza, sottovaluterebbe l’importanza di questa figura professionale nell’assistenza sanitaria. Proprio per questo motivo è importante che chi sta al governo venga informato sui progressi nel campo della formazione del farmacista, in particolare sui programmi accademici: corsi e specializzazioni come Pharm D, PhD, M Pharm e B Pharm. In particolare, secondo il professore, in diversi punti del nuovo report sulla politica sanitaria ci sarebbero alcuni riferimenti ai servizi offerti dai farmacisti dove il ruolo del farmacista non è adeguatamente riconosciuto.
Emirates 24/7 News (emirates247.com) - Emirati Arabi A Dubai farmaci a domicilio gratis per chi ha problemi di mobilità. È sufficiente essere in possesso di una speciale ricetta medica per poter accedere al nuovo servizio di consegna a domicilio dei medicinali dalla farmacia pubblica più vicina direttamente a casa, a costo zero. Succede a Dubai, dove l’iniziativa promossa dall’autorità sanitaria locale è già attiva. Il servizio di home-delivery è parte di un progetto voluto dalla Dubai health authority (Dha), che mira ad alleviare l’onere per coloro che hanno difficoltà a raggiungere una farmacia per problemi di salute o logistici. «Per accedere al servizio esistono due modalità», spiega Sami Mana Ahmad bin Ahmad Ali, specialista in medicina di comunità. «I pazienti possono andare in farmacia subito dopo la visita medica, e presentare l’apposito modulo compilato dal dottore. Il medicinale verrà consegnato al paziente senza che debba aspettare». Altrimenti «la richiesta può essere fatta on line, senza la necessità di visitare una farmacia. Il modulo che è stato consegnato dal medico al paziente dovrà essere caricato sul sito della Dha, dopo di che è possibile fare l’ordine». Il servizio di consegna si rivolge a varie categorie di pazienti: gli anziani che non sono in grado di andare in farmacia personalmente e pazienti che vivono in zone remote o molto impegnati a causa del lavoro. Allo stesso modo, può essere utilizzato dai pazienti che necessitano di farmaci per un lungo periodo di tempo. Le farmacie pubbliche solitamente forniscono ai pazienti medicinali per proseguire la terapia per un massimo di tre mesi. Tuttavia, alcuni pazienti, specialmente quelli con patologie croniche, seguono trattamenti farmacologici più lunghi, o addirittura a vita. Queste persone potranno usufruire dell’opzione home-delivery. «Faremo in modo che i farmaci vengano consegnati a casa una settimana prima della fine del periodo di tre mesi», afferma Ali Sayed, direttore del Dipartimento dei servizi farmaceutici di Dha. «In ogni caso, il paziente è tenuto a presentare una ricetta medica. Nelle farmacie convenzionate con il sistema sanitario nessuno può ottenere un farmaco senza prescrizione medica». Diverso è il discorso per le farmacie private, alcune delle quali forniscono già servizi di consegna a domicilio, ma solo e unicamente di farmaci non soggetti a prescrizione.
13 aprile 2015
Primo piano Intervista
Farmacisti clinici: una rete virtuosa
Sifac è il braccio scientifico della professione, che con metodologia e rigore realizza e valida protocolli d’approccio terapeutico standardizzato al paziente: a colloquio con il presidente Corrado Giua di FRANCESCA GIANI
P
artire dal paziente, mettendo al centro i suoi bisogni di salute, è un principio che sta guidando molte delle evoluzioni che stanno attraversando il sistema sa-
nitario, i modelli assistenziali, la gestione delle patologie, ma anche la relazione tra professionisti di salute e cittadini. Quando però a porsi questo obiettivo è una società scientifica, e per di più la società scientifica delle farmacie di comunità, significa che anche la figura del farmacista, così come siamo abituati a concepirlo, è destinata a cambiare, innescando un’evoluzione che investe l’approccio al paziente, i modelli di prevenzione e la risposta assistenziale che arriva dalle farmacie, l’integrazione e la relazione con gli altri operatori
Un presidente con tre anime
sanitari sul territorio, in particolare medici, e con le istituzioni, ma anche le possibilità stes-
Corrado Giua è un presidente con tre anime: l’anima del docente universitario, l’anima del
sa di conoscere esigenze e bisogni di salute
ricercatore e l’anima del farmacista clinico.
della popolazione. Corrado Giua racconta atti-
Si forma presso la prestigiosa scuola di neurofarmacologia di Cagliari, fondata da Gianluigi
vità e risultati della Società italiana di Farmacia
Gessa, (la stessa di Luca Pani, direttore generale dell’Aifa ndr) dove ha svolto ricerche nel
clinica (Sifac), che ha fondato nel 2012 e di cui
campo delle neuroscienze pubblicate su autorevoli riviste internazionali.
è presidente, aprendo anche una prospettiva
Dalla farmacologia il principale impegno scientifico e didattico si concentra sull’approfondi-
di evoluzione della professione e del sistema.
mento della fitoterapia e della farmacia clinica. Ideatore e responsabile scientifico del master internazionale in Fitoterapia promosso
Partiamo da Sifac: come la possiamo
dall’ateneo di Trieste e dall’università Complutense di Madrid, divenuto ormai un riferimen-
inquadrare?
to per la formazione europea post lauream di medici e farmacisti nella fitoterapia.
La Sifac è la prima società scientifica delle far-
Nel 2012 ritorna alla sua prima passione: la farmacologia. Fonda la Società italiana di
macie di comunità. Siamo una rete di farmaci-
Farmacia clinica (Sifac), progetta e coordina il primo master in Clinical Pharmacy istituito
sti, tutti caratterizzati da una specializzazione
dalle università di Milano, Cagliari e Granada. Ricopre importanti ruoli di docenza e consu-
post lauream, con competenze riconosciute,
lenza in ambito universitario, scientifico e professionale e cura la redazione di libri e articoli
alcuni provenienti dall’ambito ospedaliero e
scientifici.
della ricerca, capaci quindi di apportare punti di
Dal 2014 è eletto all’unanimità presidente della Società italiana di Farmacia clinica.
vista e contributi differenti, ma con una vision condivisa.
14 aprile 2015
Primo piano Intervista
E quale è la vostra mission? Il nostro obiettivo è realizzare e validare protocolli d’approccio terapeutico standardizzato al paziente che consentano al farmacista di gestire le problematiche di salute di sua pertinenza secondo linee guida di riferimento, così come avviene per le altre professioni sanitarie.
Promuoviamo studi epidemiologici attraverso reti di farmacie di comunità e sviluppiamo progetti nell’ambito della farmacovigilanza attiva e della pharmaceutical care, in collaborazione con la classe medica e con centri di ricerca di eccellenza
Promuoviamo studi epidemiologici attraverso reti di farmacie di comunità e sviluppiamo progetti nell’ambito della farmacovigilanza attiva e della pharmaceutical care. Il tutto in collaborazione con la classe medica e con
LA SECONDA CONVENTION SIFAC A FARMACISTAPIÙ
centri di ricerca di eccellenza. Sono contenuti, progetti e strumenti inediti in questo setting
Un appuntamento ricco la seconda Convention della Sifac che si terrà a Milano, in occasio-
assistenziale. A questo affianchiamo l’alta
ne di FarmacistaPiù, l’assise annuale di tutti i farmacisti voluta dalla Fondazione Cannavò
formazione post lauream, attraverso la pro-
con il patrocinio della Fofi e organizzata da Edra, in programma dall’8 al 10 maggio presso
gettazione e la promozione di due master
Fieramilanocity. Oltre a fare il punto sulle attività a due anni dal primo appuntamento, sarà
universitari internazionali.
l’occasione per presentare i due studi clinici osservazionali condotti attraverso le reti di farmacie di comunità specializzate e le due prime linee guida per farmacisti.
Possiamo ricapitolare i principi e i valori a cui
«Abbiamo preferito darci un appuntamento biennale» spiega Corrado Giua, presidente Si-
si ispira Sifac?
fac, «così da riuscire a presentare i risultati concreti del nostro lavoro. E non a caso saranno
Siamo una società di giovani farmacisti con
proprio gli esiti delle principali progettualità di Sifac a riempire di contenuti le due sessioni
una grande passione: competenza, affidabilità
tematiche in cui è organizzata la Convention. In entrambe le sessioni (linee guida e studi
nel raggiungimento dei risultati e elevata per-
osservazionali) non mancherà un confronto con i modelli di eccellenza internazionali al fine
formance sono i valori che ci caratterizzano.
di verificare come tali strumenti vengono utilizzati in altri Paesi europei e costituiscono già
Come società scientifica siamo andati a col-
modelli di assistenza evoluti al paziente».
mare un vuoto, diventando il braccio scientifico della professione.
Prima sessione: le linee guida Due sono le linee di indirizzo portate a compimento: una riguardante le problematiche
Che cosa intende per performance?
muscolo scheletriche, che ha visto il confronto di cinque linee guida internazionali, l’altra
Organizziamo il lavoro in modo tale da pro-
sulle problematiche gastrointestinali, più precisamente dispepsia e reflusso gastroesofa-
durre risultati finalizzati nei tempi e negli
geo, per le quali sono state confrontate sette linee guida internazionali. Per le prime linee
obiettivi. E qui veniamo ai tratti che ci rendo-
guida l’esposizione di progetto e di dati sarà affidata al farmacista clinico Stefano Miggos e
no diversi dagli altri.
al medico Giorgio Gandolini, responsabile del Centro di reumatologia presso la Fondazione Don Gnocchi di Milano a significare la sinergia che esiste tra la classe medica e quella della
Che sarebbero?
farmacia; per le seconde Enrico Keber, ricercatore Sifac, e Vincenzo Savarino, presidente
Innanzitutto metodologia e rigore scientifico,
della Sige, la Società italiana di gastroenterologia, professore e direttore del dipartimento di
cooperazione con la classe medica, innova-
gastroenterologia all’Università di Genova.
zione e originalità. È nota la ricerca effettuata in ospedale o in altri contesti, mentre risulta
Seconda sessione: gli studi osservazionali
totalmente assente nelle farmacie di comu-
Saranno poi presentati due progetti realizzati con una raccolta dei dati effettuata attraverso
nità. Quello che facciamo è introdurre nel set-
un osservatorio costituito da una rete multicentrica di farmacie di comunità, e una succes-
ting assistenziale della farmacia di comunità il
siva analisi statistica portata avanti da laboratori di statistica biomedica: oggetto della prima
metodo scientifico nella raccolta e nell’elabo-
survey sono i disturbi gastroesofagei, per i quali è stato chiesto il supporto del laboratorio
razione dei dati. Proprio in questi giorni sono
di Biostatistica del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, e della seconda la gestione
stati pubblicati su riviste internazionali indiciz-
del dolore pelvico con la partecipazione del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità
zate su Pubmed due studi di farmacovigilanza
dell’Università di Milano.
attiva, frutto della collaborazione di Sifac con i
ricercatori dell’Istituto Mario Negri. 15 aprile 2015
Primo piano Intervista
Perché e per chi fate tutto questo?
clinical monitor che raccoglie i dati tramite una
rafforza e diventa più difficilmente sostituibile
Abbiamo messo al centro della nostra atten-
piattaforma informatica e li trasmette al board
nel sistema, con un vantaggio strategico che si
zione il paziente, ritenendo in questo modo
scientifico che sovrintende lo studio clinico.
semina oggi per il domani.
gestione dei disturbi minori e per supportarlo,
E come è stata recepita la novità delle survey
In che modo le linee d’indirizzo garantiscono
in affiancamento al medico, nelle patologie so-
in farmacia?
un approccio condiviso?
cialmente rilevanti. Per ottenere questo risul-
Durante gli studi abbiamo rilevato un’alta gra-
Nascono da un’attività di confronto critico delle
tato la vera sfida è la specializzazione: servono
tificazione da parte del paziente, che si sente
più autorevoli linee guida internazionali per pa-
farmacisti che vogliano acquisire nuove com-
preso in carico, avverte una particolare atten-
tologia, portata avanti da un gruppo di lavoro
petenze certificate in ambito clinico.
zione verso il suo stato di salute e molto spes-
multidisciplinare che comprende specialisti
so aumenta la fiducia nel farmacista. Stesso
dell’area tematica, medici di medicina genera-
E che afferiscano anche al territorio. Questo
gradimento lo abbiamo riscontrato anche da
le, farmacisti clinici e farmacologi. Il primo pas-
asset è un punto di forza?
parte dei medici di medicina generale, preav-
so è selezionare e cucire insieme, pezzo per
La farmacia di comunità è un osservatorio
vertiti dello studio epidemiologico in atto, e
pezzo, le problematiche gestibili in farmacia di
privilegiato che consente di raccogliere da-
questo può rappresentare un passo in avanti
comunità sulle quali si verticalizza poi la revi-
ti inediti su una popolazione che per circa il
verso un processo di cooperazione e integra-
sione sistematica. Infine le linee guida passano
50 per cento non è intercettata nelle survey
zione nelle cure primarie.
attraverso un board esterno di validazione, do-
di poter essere un punto di riferimento per la
mediche. Produrre dati epidemiologici di ta-
ve possono essere corrette e integrate, per la
le portata è un valore per il sistema farmacia,
Perché delle linee guida in farmacia?
certificazione finale.
perché da un lato comunicano agli stakeholder
Il contesto in cui si pongono tali strumenti è la
le potenzialità della rete come sistema di rile-
necessità di tutti gli operatori sanitari di opera-
Quali obiettivi vi ponete per il futuro?
vazione, dall’altra confermano la necessità di
re, nel percorso diagnostico e terapeutico, se-
Il completamento del processo di realizza-
implementare il ruolo dei farmacisti di comuni-
condo protocolli uniformi e convalidati. Se per
zione dei protocolli standard di approccio al
tà con maggiori competenze specialistiche. Di
i medici tali strumenti sono quasi scontati, per
paziente, in modo da arrivare alla fine di que-
questo se ne avvantaggia il paziente in termini
i farmacisti di comunità ne va rilevata la totale
sto lungo cammino alla realizzazione di linee
di prevenzione e ottimizzazione della terapia, il
mancanza. È innegabile pertanto che costitui-
guida per la maggior parte dei disturbi che
farmacista ai fini della crescita professionale e
rebbero un grande avanzamento per la qualità
possono essere gestite nella farmacia di co-
della sostenibilità economica e il Ssn nell’otti-
del servizio, l’uniformità di accesso alle cure e
munità. Nel giro di un quinquennio, si potreb-
mizzazione delle risorse.
in termini di appropriatezza del sistema.
bero realizzare 10-12 linee guida, arrivando a coprire il 90 per cento delle esigenze di salute
Che cosa vogliono indagare gli studi
A che punto siete?
del cittadino gestibili nella pratica del farma-
epidemiologici?
Abbiamo finalizzato le prime due linee guida
cista. Ma il nostro obiettivo è anche quello di
Abbiamo portato a compimento due macro
che presenteremo a maggio all’assise di Far-
accreditarci sempre di più presso le istituzioni
survey: la prima fotografa la storia terapeutica
macistaPiù: da oggi il paziente con patologie
sanitarie, come società scientifica dei farma-
di pazienti con disturbi gastroesofagei (mil-
funzionali digestive o problemi muscolo schele-
cisti di comunità, che promuove ricerca scien-
le i pazienti arruolati); la seconda analizza la
trici potrà ricevere un approccio corretto e stan-
tifica in farmacia e che può fornire dati utili alle
gestione del dolore pelvico. Obiettivo è stato
dardizzato, indipendentemente dalla farmacia
autorità regolatorie.
valutare l’efficacia e la sicurezza delle terapie in
in cui si reca e dal professionista a cui si rivolge.
assunzione dai pazienti che entrano in farma-
Un po’ come ha fatto la Simg per i medici di
cia, con particolare riferimento alla compliance,
Con vantaggi anche per la farmacia?
cure primarie?
agli effetti collaterali e alle interazioni con altre
Certamente: a fronte di un lieve maggiore im-
La società della medicina generale ha rap-
terapie croniche. Il metodo prevede la sommi-
pegno nel colloquio con il paziente, si può im-
presentato un fondamentale cambio di passo
nistrazione ai pazienti di un questionario arti-
maginare con certezza un ritorno favorevole
per il riconoscimento dei ruolo dei medici di
colato, in un’area riservata.
in termini di fidelizzazione e di gratificazione
base, così come la Sifo costituisce il sostegno
del paziente, nella costruzione della fiducia
scientifico della farmacia ospedaliera. La Si-
Come vengono selezionate le farmacie?
interpersonale, ma anche nell’edificazione di
fac si fregia invece di essere la prima società
Gli studi sono effettuati esclusivamente attra-
un’immagine di professionista autorevole, ca-
scientifica dei farmacisti di comunità e pro-
verso reti di farmacie che hanno al loro interno
pace ed efficace nella rapida risoluzione di un
muove la ricerca clinica in farmacia con pas-
un farmacista clinico. Le reti sono coordinate dal
problema. È così che la figura del farmacista si
sione, rigore scientifico e innovatività.
16 aprile 2015
Primo piano Intervista
Contest Farmacia Etica
Marco Belli
QUANDO GUSTO E PIACERE DIVENTANO SALUTE Le Ricette di Cucina ideate dai farmacisti italiani nel rispetto del proďŹ lo alimentare di ogni persona
PARTECIPA E INVIA LA TUA RICETTA www.ricettariodellasalute.it
Le migliori ricette vinceranno la partecipazione alla prestigiosa scuola di formazione Food & Supplement Cooking Academy di CNM Italia
Il futuro della Professione
Con il contributo educazionale di
Con il patrocinio di 17 aprile 2015
Primo piano Convegni
Il futuro delle indipendenti Aggregazione ineluttabile Per Troein di Ims Health ha raccontato che il mercato farmaceutico continua a crescere ma soprattutto a vantaggio degli ospedali, più che delle farmacie: le vendite al dettaglio in alcuni Paesi sono a crescita zero, c’è un incremento dei volumi ma non dei valori. Come possono sopravvivere dunque le farmacie? Massimizzando il numero dei pazienti e le prescrizioni, riducendo i costi e investendo su commerciale e servizi: «Dovete legare i pazienti alle vostre farmacie, avere buoni contatti con chi prescrive a livello locale e non fornire servizi in concorrenza con i medici». I servizi attirano e mantengo-
Alla settima convention di Alphega Pharmacy, Ornella Barra sottolinea l’impegno del suo gruppo a sostegno delle farmacie non di proprietà di una catena
no i clienti ma essenziale, secondo Troein, sarà ridurre i costi: «In futuro se non si appartiene a un gruppo che fa acquisti centralizzati, sarà molto difficile gestire la farmacia da soli». Saranno almeno tre i modelli di farmacia nei prossimi anni: il primo, Troein lo ha chiamato “modello del
di Laura Benfenati
P
benzinaio”, che guadagna vendendo non più benzina ma tanti altri prodotti. Il farmacista “mo-
iù di 1.000, provenienti da otto
precisa domanda se Boots arriverà a breve in
dello benzinaio” si concentrerà sui prodotti da
Paesi, i farmacisti presenti a Mon-
Italia, Barra ha risposto che il suo gruppo va-
banco, quelli da prescrizione passeranno in se-
tecarlo alla settima convention
luterà a tempo debito, come ha sempre fatto
condo piano. Se invece si punta sugli etici, con-
di Alphega Pharmacy “Resta in-
anche in altri Paesi, quando c’è stata l’aper-
viene incrementare i servizi che fanno entrare
dipendente, guida il tuo futuro”.
tura al capitale. Per Walgreens Boots Alliance
le persone in farmacia e acquistare al prezzo più
Tema più attuale che mai per i titolari italiani,
vanno bene tutti i sistemi, purché supportino i
basso possibile. Il modello misto, quello vincen-
ancora scossi dal recente Ddl concorrenza che
farmacisti, che sono, secondo Barra, le risorse
te probabilmente, prevede invece marketing e
dà il via alle catene reali di farmacie nel nostro
più preziose a disposizione dei sistemi sanitari
Paese. Ornella Barra, executive vice president
in rapida evoluzione. Le farmacie indipenden-
di Walgreens Boots Alliance e president and
ti hanno quindi il dovere di fornire risposte sui
chief executive di Global wholesale and inter-
servizi e le tecnologie: «Il nostro impegno nei
national retail, non ha nascosto la sua approva-
confronti della professione e dei farmacisti in-
zione per il Ddl: «Se nel suo iter parlamentare
dipendenti rimane forte e immutato. Siamo la
rimarrà invariato, sarà una fortuna per la far-
prima azienda globale del comparto farmacia
macia italiana». Ai giornalisti che le chiedevano
incentrata sulla salute e il benessere, e l’abbina-
come potranno convivere le due realtà, le far-
mento della nostra forza, dimensione e know-
macie in catena e quelle indipendenti, ha rispo-
how porterà benefici aggiuntivi ai farmacisti
sto che in Inghilterra lo fanno da sempre: ci sono
indipendenti e permetterà ad Alphega Phar-
6.000 farmacie in catena e 6.000 autonome
macy di continuare a prosperare. La farmacia è
e tra queste 1.000 sono Alphega, la catena di
una delle priorità di Walgreens Boots Alliance e
farmacie indipendenti creata dal gruppo Allian-
aspetto con impazienza nuove opportunità in-
ce-Boots (che non era ancora Walgreens). A
teressanti che potremo cogliere assieme». 18 aprile 2015
Ornella Barra, executive vice president di Walgreens Boots Alliance
Primo piano Convegni
collaborare con le aziende farmaceutiche, au-
Un colosso mondiale Walgreens Boots Alliance è la prima azienda globale del comparto farmacia incentrata sulla salute e il benessere a livello mondiale. È nata dalla fusione di Walgreens e Alliance Boots nel 2014, è presente in 25 Paesi e conta 370.000 dipendenti. Leader mondiale per prodotti e servizi per salute e benessere in farmacia, con oltre 12.800 punti vendita in 11 Paesi, è la prima rete di distribuzione farmaceutica e prodotti correlati, con oltre 340 centri di distribuzione che consegnano a oltre 180.000 farmacie, medici, centri per la salute e ospedali in 19 Paesi. Walgreens Boots Alliance è il primo acquirente al mondo di farmaci a prescrizione e di molti altri prodotti per la salute e il benessere.
mentare i volumi di Alliance Healthcare e sostenere lo sviluppo dei marchi del gruppo. «Ogni mercato ha le sue caratteristiche ma ci sono esigenze che i farmacisti hanno indipendentemente da dove risiedono: innovazioni e idee, supporti in tempi difficili, vantaggi competitivi e condizioni ottimali». Sorrell ha illustrato dunque l’Alphega digital strategy, che consente di creare un’offerta integrata on line perché il 54 per cento di chi compra su internet vuole essere rassicurato con un’interazione umana. Sorrell ha parlato anche di una piattaforma per gestire meglio i servizi, che saranno diversi a seconda del Paese. La forza del gruppo, infatti, è avere una massa critica che consente di adattarsi alle realtà dei diversi Paesi. Sulla carta fedeltà, per esempio, Alphega può contare sull’esperienza di Boots: 18 milioni di persone hanno la fidelity card del gruppo in Inghilterra, ogni famiglia ne ha almeno una. Poi c’è il progetto contro il fumo, che è stato avviato in 450 farmacie Boots. E su altri servizi c’è l’esperienza Walgreens: nelle loro farmacie negli Stati Uniti si effettuano ogni anno otto milioni di vaccinazioni e cinque milioni di analisi.
Servizi innovativi Per quel che riguarda i servizi Alphega, In Germania è stata avviata in farmacia la prevenzione cardiovascolare, In Inghilterra e Francia il tamCaitlin Sorrell, managing director di Alphega
pone faringeo per lo screening del mal di gola, in Norvegia lo screening dei nei. «La farmacia sarà sempre di più il luogo dove i pazienti trovano i servizi», ha aggiunto Barra. «Non si può restare immobili in questo momento, perché si
comunicazione, economia di scala per gli ac-
accumula ritardo. La farmacia italiana si è evolu-
quisti, programmi di successo creati in partner-
ta più lentamente rispetto al resto del mondo. Il
ship con alcune aziende. Il titolare non dovrà mai
paziente ha bisogno del farmacista ma lui deve
smettere di porsi alcune domande: «Quanto mi
anticipare i tempi, non adattarsi semplicemente
occupo del mio paziente?», «Quanto gestisco
ai cambiamenti». Fondamentale è innanzitutto
bene il mio negozio?», «Sono vincitore verso i
valorizzare il marchio, perché al momento quello
competitors?», «Ho un mio guadagno?».
di Aphega non è certo paragonabile, per esem-
Per fare tutto questo è ineluttabile l’aggrega-
pio, al marchio Boots. «La logica di Alphega è
zione. E Alphega, ha spiegato l’amministratore
consentire alle farmacie di ottenere tutti i van-
delegato Caitlin Sorrell, ha obiettivi chiari per
taggi che un grande gruppo può offrire, rima-
affrontare queste sfide insieme ai farmaci-
nendo indipendenti», ha concluso Barra. «E noi
sti: diventare il primo network, per qualità e
di Walgreens Boots Alliance offriremo a questo
adesione, in ciascun Paese in cui è presente,
network tutto il meglio possibile». 19 aprile 2015
Alphega Pharmacy Dal lancio nel 2001, Alphega Pharmacy si è estesa e oggi sono 6.000 le farmacie indipendenti aderenti al network in otto Paesi: Repubblica Ceca, Francia, Italia, Spagna, Russia, Paesi Bassi, Germania e Regno Unito. Alphega Pharmacy offre una gamma di servizi, fra cui l’utilizzo del marchio, la formazione professionale, i servizi per incrementare l’attività di vendita, dando l’opportunità al farmacista di diventare un punto di riferimento per la collettività. Durante la convention si sono ricordati gli sviluppi nell’ultimo anno del marchio Alphega: in Germania, per esempio, c’è stato il rebranding delle farmacie “Vivesco”, ora Alphega, iniziato a luglio 2014; nei Paesi Bassi c’è stato il completamento del rebranding delle farmacie Alphega; in Francia il lancio di nuovi servizi, compreso il tampone faringeo per lo screening del mal di gola. Nel Regno Unito oltre metà delle farmacie aderenti hanno la propria pagina web sul sito per i consumatori; in Spagna è stata lanciata una guida per aiutare e dare sostegno a chi si prende cura dei pazienti in carico e in Turchia è stato avviato un primo progetto pilota, a Istanbul, per adattare i servizi di Alphega Pharmacy al mercato locale.
Primo piano Attualità
Fuori tutto
I
l Ddl concorrrenza elaborato dal ministro Federica Guidi comporterà, per alcuni, modernizzazione ed economie di scala. Per altri sembra un’opportunità offerta ad alcuni grandi fornitori per impossessarsi
La fascia C liberalizzata? Nessun problema secondo Francesco Giavazzi, economista dell’Università Bocconi
di farmacie in difficoltà finanziarie, azzerando i loro crediti inesigibili ed evitando quindi una procedura di fallimento per loro penalizzante. Ne abbiamo parlato con Francesco Giavazzi,
di Maurizio Bisozzi, farmacista
20 aprile 2015
Primo piano Attualità
che quello delle farmacie in difficoltà finanziaria sia un fenomeno molto diffuso. Il vantaggio dell’ingresso di società di capitali sta evidentemente nelle economie di scala che esse potrebbero portare e nel loro maggior potere contrattuale con i distributori. Tutto a vantaggio dei consumatori. In nessun Paese europeo i farmaci con ricetta si vendono fuori della farmacia. La proposta che aleggia da tempo di portare la fascia C fuori della farmacia non ci avvicina al Terzo Mondo farmaceutico? Non parliamo di consentire la vendita di questi
Francesco Giavazzi, docente di Economia all’Università Bocconi ed editorialista del Corriere della sera
farmaci in profumeria, anche se io non vedo controindicazioni all’esposizione dell’Aspirina o della Tachipirina sugli scaffali di un super-
me vivere in uno Stato simile proprio non pia-
mercato. Ciò di cui si parla è la possibilità per
cerebbe (rileggere il dibattito sul “libero arbi-
strutture quali un supermercato o un autogrill
trio” da Tommaso d’Aquino a Cartesio).
di aprire punti vendita interni serviti da un laureato in Farmacia. Secondo me in tali luoghi si
La concorrenza sfrenata e l’uscita della fa-
dovrebbe poter vendere ogni tipo di farmaco
scia C dalla farmacia non rischiano di sot-
perché non vedo la differenza tra un farmaci-
trarre alla farmacia risorse economiche
sta che opera in una farmacia e lo stesso far-
essenziali per sostenere i costi organizzativi
macista che opera in un punto vendita interno
e le ristrutturazioni di spazi e risorse umane
a un supermercato. Il vantaggio per i consu-
necessari a far uscire la farmacia dei servizi
matori è evidente. Tutte le famiglie, tornan-
da una semplice dichiarazione di intenti?
do da una domenica fuori porta si fermano
Il “presidio sanitario” può essere offerto an-
in un autogrill. Non sarebbe più semplice se,
che dal farmacista che opera in un autogrill,
oltre a qualcosa per la cena, che già posso-
certo più facile da raggiungere la domenica
no acquistare, potessero anche acquistare,
sera di cui sopra della “farmacia di turno” che
per esempio, una confezione di Tachipirina
non so mai quale sia e come raggiungerla.
o, avendo con sé la prescrizione del medico, un medicinale che la richiede, senza girare la
Malgrado una martellante campagna me-
citta alla ricerca della farmacia di turno quella
diatica a favore delle liberalizzazioni, in so-
domenica sera?
lo quattro giorni poco più di 200 farmacie hanno raccolto oltre 40.000 firme di citta-
L’esposizione dei medicinali sugli scaffali del-
dini contrari ai farmaci nei supermarket. Non
la Gdo, tra generi di largo consumo, non por-
andrebbe tenuta in debito conto l’opinione
ta a una banalizzazione del bene, malgrado
dell’utente della farmacia?
docente di Economia alla Bocconi ed edi-
la presenza di un farmacista, instillando nel
È evidente che raccogliere firme dai propri
torialista del Corriere della sera. Un opinion
consumatore una immagine consumistica del
clienti non è un modo corretto per valutare le
leader tra i più autorevoli e un fautore delle
farmaco pericolosa per la salute pubblica?
opinioni dei cittadini. L’Alitalia face simili inda-
liberalizzazioni più estreme.
Certo, seguendo questa filosofia lo Stato do-
gini fra i propri passeggeri nel momento in cui
vrebbe proibire le auto di cilindrata superiore
si affacciavano sul mercato le compagnie low
Una prima impressione, professore, sul Di-
ai 1.000 cc, le motociclette, dovrebbe vietare
cost. Evidentemente bisogna che un consu-
segno di legge.
ai cittadini di nuotare spingendosi al largo e di
matore provi che cosa significa l’apertura di un
Bisogna guardare al di là delle situazioni con-
tuffarsi dagli scogli. Dovrebbe anche proibire
punto vendita farmaceutico in un supermer-
tingenti. Non conosco i dati ma non mi pare
la vendita nelle edicole di giornali “stupidi”. A
cato perché possa valutare se è d’accordo.
21 aprile 2015
Primo piano Marketing
Esplorando la rete
Come si muovono pazienti, istituzioni, aziende. Seconda parte di un’indagine su salute e web di Laura Iacovone, dipartimento di Economia, management e metodi quantitativi, Università di MIlano
è
ormai quasi un decennio che si
risultino essere, in assoluto, tra i più ricerca-
di socializzazione della malattia, nei casi più
osserva lo sviluppo del rapporto
ti nell’ambito dei motori di ricerca. Nel 2013,
gravi (Censis, 2013). In ogni caso il “medico di
tra salute e web, in tutte le sue
in Italia la keyword generica “medico” è sta-
base” rimane la fonte primaria (56 per cen-
declinazioni, in virtù delle diverse
ta cercata quasi un milione e 830 mila volte,
to), ma subito dopo appare internet (11 per
forme di digitalizzazione dell’in-
mentre “medicina” un milione e mezzo. Allo
cento) e il ricorso al consiglio del farmacista
formazione (dalla telemedicina alle applica-
stesso modo, aumenta la ricerca di contenuti
(4 per cento). La motivazione più ricorren-
zioni mobile). Non si tratta a evidenza solo di
forniti da un “medico on line” (12.100 ricerche
te a favore del web è la ricerca di chiarimenti
un fenomeno di mera diffusione dell’informa-
al mese), che ha superato significativamente
sulle patologie (90 per cento dei casi), sulle
zione attinente la salute nel senso più genera-
il termine “medicina on line” (solo 7.000 ri-
strutture a cui rivolgersi (59 per cento) e l’e-
le del termine, ma di come le nuove tecnologie
cerche mensili, Adnkronos Salute 2013). Più
sigenza di confrontarsi con altri utenti. I temi
siano sempre più in grado di apportare reale
in generale, le fonti di informazione maggior-
sono i più diversi: dalle malattie rare, alla me-
innovazione, tanto a supporto della medici-
mente consultate in merito alla salute sono i
dicina estetica; dalla pediatria alla medicina
na all’interno dei presidi tradizionali (le Asl),
motori di ricerca generalisti e i siti specializzati
generale; dall’osteoporosi all’alimentazione e
quanto nella prestazione di servizi a livello ter-
o scientifici; ben più indietro si trovano le se-
alla sessualità; dalla ricerca di casi clinici alle
ritoriale (le farmacie), con una crescente par-
zioni dei quotidiani on line e i social network e,
riviste scientifiche. Appare quindi evidente la
tecipazione diretta da parte dell’utente finale.
infine, i siti istituzionali, che dovrebbero rap-
necessità di comprendere la natura e le origini
presentare la fonte primaria (figura 1).
del fenomeno, dal momento che - al di là del
Ricerche on line
Si evidenzia in particolare come siano soprat-
beneficio offerto dall’immediata accessibi-
Per avere una prima idea della dimensione
tutto i pazienti a ricercare indicazioni, com-
lità delle informazioni sul web rispetto a una
del fenomeno, basti ricordare come dal 2007
menti e scambi di esperienze, manifestando
visita tradizionale presso il proprio medico
i termini correlati alla salute e al benessere
un oggettivo bisogno di dialogo e, spesso,
di fiducia - si pone un problema, da un lato,
22 aprile 2015
Primo piano Marketing
benessere, rifiutando semplici atti di fede nei
Quali strumenti usa il cittadino per ottenere informazioni sulla propria salute
confronti delle diverse categorie professionali. Allo stesso tempo il web intercetta anche la
Siti istituzionali
necessità dei pazienti di superare la propria
Social network Sezione salute dei quotidiani online
solitudine di malato (vedi la disabilità) o l’inco-
Siti specializzati o scientifici
ri sanitari, ove si tratti di malattie stigmatizzate
municabilità nei confronti degli stessi operato-
Motori di ricerca generalisti 0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Fonte: Censis, 2013
Figura 1
o scarsamente considerate. Certamente il web 2.0 ha contribuito notevolmente in questo senso, perché oltre a garantire una maggiore e più ampia accessibilità delle informazioni, consente la condivisione e la creazione di propri contenuti, con un effet-
di percezione di relativa autorevolezza della
Due punto zero
to positivo sull’empowerment dei pazienti. In
classe medica e, dall’altro, di affidabilità delle
Si evidenzia pertanto come gli individui ri-
questo senso hanno trovato ampio sviluppo
fonti, non sempre verificabile. Altro tema rile-
vendichino un ruolo da protagonista nella
le health-community, sia generiche sia spe-
vante è la predisposizione nei confronti di un
presa di decisioni sempre più informate e
cifiche per singola malattia, che svolgono un
servizio di consulenza on line, palesando una
consapevoli circa la propria salute e i relati-
ruolo di primo piano nel diffondere e facilitare
richiesta già matura, che trova già soddisfa-
vi comportamenti, così come privilegino una
la partecipazione, il coinvolgimento e la presa
zione in altri Paesi, quali per esempio il Regno
partecipazione attiva anche nel processo di
di consapevolezza dei pazienti. Esse nasco-
Unito, particolarmente avanti in questo senso
miglioramento del proprio stato di salute e
no per consentire lo scambio di esperienze e
(canali televisivi tematici, applicazioni mobile e così via), che pone grande attenzione nel garantire il massimo livello di professionalità. Nell’ultimo anno si è registrato un ulteriore aumento del fenomeno e-health, con il 41,7 per
Circostanze che si sono verificate in conseguenza dell’uso di internet per questioni sanitarie
cento degli italiani che ricerca normalmente informazioni sulla salute on line; i cittadini si reputano inoltre più informati e più attenti a tutto ciò che riguarda la salute, tanto da affermare di tradurre autonomamente quanto appreso in tv, sulla stampa o su internet in comportamenti finalizzati alla prevenzione o alla cura di problematiche relative a se stessi o ai propri familiari (Censis, 2014). È pertanto indubbio che ciò abbia oggettivamente contribuito a ridisegnare il rapporto tradizionale tra paziente e medico (o con altri operatori sanitari), affievolendo il disequilibrio conoscitivo che da sempre aveva caratterizzato tali
Cercare su internet informazioni per capire meglio le indicazioni del medico Verificare la diagnosi e le indicazioni del medico mediante una ricerca su internet Discutere con il medico dei risultati delle sue ricerche su internet Prenotare una prestazione o ottenere un servizio amministrativo on line Non ricorrere al medico perché ha già ottenuto su internet le informazioni necessarie per far fronte al suo problema sanitario Contestare al medico l’esattezza della diagnosi e terapie in base a quanto appreso su internet Ricevere attraverso i social network informazioni utili sulla salute senza averle cercate Seguire un blog o far parte di un forum di discussione su temi della salute Consultare un sito di associazioni dei pazienti per capire meglio le caratteristiche di una malattia, cosa fare, a chi rivolgersi
che le informazioni reperite on line vengono
Iniziare una cura grazie alle informazioni reperite su internet senza parlarne con il medico Discutere sui social network di episodi relativi alla salute
chiamate in causa al momento del confronto
Chiedere un consulto medico su un forum
relazioni. Sempre più spesso accade infatti
diretto con il medico (58,1 per cento dei casi) o
Altro
utilizzate per discutere e confrontarsi sui risultati (37,1 per cento), nonché per contestare al medico l’esattezza stessa della sua diagnosi
58,1 55,3 37,1 29,8 21,6 20,5 20,4 19,9 19,3 18,8 17,8 16,2 3,0
Il totale non è uguale a 100 perché erano possibili più risposte Fonte: Indagine Censis, 2014
(20,5), come si vede nella figura 2.
Figura 2 23 aprile 2015
Primo piano Marketing
per facilitare una gestione più collettiva delle
(Doctornews/Doctor33, Univadis…). Anche
possa essere rilevante la capacità di ascolto,
patologie, che non si costruisca soltanto con
gli stessi farmacisti si rivolgono alla rete ormai
soprattutto nei confronti dei “discorsi sulla
il rapporto con il medico o con le aziende sani-
quotidianamente (il 90 per cento), alla ricer-
salute” da parte di specifiche categorie di ma-
tarie, ma che si sostenga anche nella relazio-
ca di informazioni su patologie, farmaci e di
lati (per esempio i pluritrattati), dai quali pos-
ne tra gli stessi pazienti. Allo stesso modo, la
carattere normativo/legale. Anche in questo
sono emergere informazioni preziose, su ogni
ricerca di informazioni coinvolge forum e blog.
caso i siti più frequentati sono quelli istituzio-
aspetto della malattia, cosi come delle cure
Questi ultimi si configurano come diari redat-
nali (Aifa, ministero della Salute, Federfarma)
seguite (terapie, effetti collaterali e così via), a
ti principalmente per raccontare esperienze
e i magazine on line (Farmacista 33, Il Farma-
un costo di ricerca quasi irrisorio. Accanto per-
personali e condividerle, amplificando la pro-
cista on line).
tanto a iniziative volte a promuovere la salute
pria voce e di conseguenza la loro influenza
Un altro aspetto che viene rilevato è la tipolo-
e la propria immagine, le aziende farmaceuti-
sulle scelte che li riguardano. I primi sono quelli
gia di device utilizzata dai professionisti e per
che sono coinvolte in attività di web listening e
più utilizzati perché, a differenza dei blog per-
quale attività (figura 3). Oltre il 90 per cento
di web analytics delle community di pazienti,
sonali, consentono un grado di interazione
dei medici italiani ha e usa un computer (fisso
proprio per monitorare la propria reputazione
maggiore e l’intervento di esperti, nonché oltre
o portatile), circa il 57 uno smartphone, 1 su 3
e quella dei farmaci, individuare bisogni insod-
alla condivisione del proprio vissuto, anche la
ha un tablet (Eurisko 2013). Il medico digitaliz-
disfatti dei propri target e fornire il giusto indi-
sensazione di appartenenza a una comunità
zato per l’81 per cento usa internet come ri-
rizzo alle proprie politiche di marketing.
che deve affrontare gli stessi disagi.
sorsa di aggiornamento collegandosi non solo
Il pericolo nello sviluppo di tali fenomeni è, per
attraverso il pc dell’ospedale, dello studio o di
Fonti credibili
molti, l’eccesso di informazione al quale il pa-
casa, ma anche attraverso gli smartphone,
In questo contesto, il ruolo delle società me-
ziente può esser esposto, tale da alterare la
utilizzati da oltre il 50 per cento degli specia-
dico-scientifiche dovrebbe essere centra-
percezione relativa al proprio effettivo livello
listi. Il giudizio dei medici sulle informazioni da
le, dal momento che rappresentano la fonte
di conoscenza su tematiche sanitarie, anche
loro direttamente trovate sulla rete è sostan-
ufficiale in grado di certificare la veridicità e
quando si è direttamente coinvolti da una
zialmente positivo: il 53 per cento afferma di
l’attendibilità delle informazioni sulla salute
specifica patologia. Nell’ultimo anno la mag-
riuscire a trovare tutte le informazioni di cui
che giungono al cittadino. Nonostante l’auto-
gioranza degli italiani ha infatti dichiarato che
ha bisogno. A fronte di tali fenomeni, le azien-
revolezza della fonte, i dati sul traffico in rete
troppe informazioni sulla salute rischiano di
de farmaceutiche hanno compreso quanto
dimostrano come esse non vengano prese
creare confusione e incertezza (Censis, 2014). Tra i pazienti affetti da fibrillazione atriale, per esempio, solo il 58,8 per cento ha correttamente definito l’ictus una malattia del cervello, con un dato che varia con il titolo di studio: dal 74,1 di chi ha più titoli di studio al 45,6 di chi ha titoli più bassi, rivelando un’incertezza particolarmente grave in quanto presente in una popolazione ad alto rischio. Ma non sono solo i pazienti a essere protagonisti sul web. Anche gli stessi professionisti della salute fanno ampio ricorso ai canali digitali. Per quanto concerne i medici, ormai il 90 per cento consulta quotidianamente la rete per motivi professionali, il 35 fra un paziente e l’altro e il 7 addirittura durante le visite (Asim-Assolombarda, 2013). In questo caso l’interesse verte più specificatamente sulla letteratura scientifica e sulla normativa, nonché alla ricerca di approfondimenti sui farmaci, frequentando sia siti istituzionali (per esempio ministero della Salute), sia magazine on
line o di singole aziende autorevoli nel settore
Il ricorso a Pc e mobile device in ambito professionale da parte di medici e farmacisti Per quali delle seguenti attività ha utilizzato PC, tablet o smartphone? MEDICI
Farmacisti
Cercare materiali o informazioni per aggiornamento scientifico Accedere a materiale informativo di case farmaceutiche
91% 93% 64%
Comunicare con i pazienti
56%
Comunicare con Isf case farmaceutiche Promuovere, far conoscere la propria attività
28% 13%
90% 95% 83%
Comunicare con agente case farmaceutiche
60%
Comunicare/scambiare informazioni con colleghi
Cercare materiali o informazioni per aggiornamento scientifico Accedere a materiale informativo di case farmaceutiche
79%
Comunicare/scambiare informazioni con colleghi
67% 51%
Comunicare con i clienti
32%
Promuovere, far conoscere la propria attività
41%
81%
Le percentuali a fianco delle righe rosse si riferiscono alle macroaree “accedere a informazioni“ e “comunicare”
Fonte: Survey Ims Health 2013
Figura 3 24 aprile 2015
Primo piano Marketing
Plantari febologici, reumatici e ammortizzanti
PLANTARI
Il plantare Podifer di nuova concezione è la scelta ideale per un maggior benessere e comfort nella deambulazione. Nonostante una linea ultra-sottile che lo rende adatto ad ogni calzatura, questo plantare presenta un’elevata stabilità. Vanta inoltre caratteristiche di lunga durata e comodità di calzata dovute all’impiego di materiali speciali quali un rivestimento tessile esterno ed uno strato inferiore in PU. La parte anteriore può essere adattata a misura. La scocca rigida conferisce maggiore stabilità all’appoggio del piede, aumentando la stabilizzazione in prono-supinazione.
Foto Copertina: © Anna Omelchenko - Fotolia.com
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Headquarter: ORTHOSERVICE AG Chiasso · Switzerland Niederlassung Deutschland: Orthoservice GmbH · Baden-Baden
Primo piano Marketing
I media sociali vengono sempre più di frequente integrati in programmi e campagne volti a informare o sensibilizzare il pubblico su specifici temi concernenti la salute
più rilevanti (Censis 2013), le prenotazioni di
rimanendo mondi paralleli che spesso non
visite ed esami presso le strutture sanitarie:
interagiscono tra loro;
15 per cento degli internauti , che sono quasi
◆
il 10 per cento degli italiani. Nel settore della
porta necessariamente la capacità di svi-
sanità pubblica, salute in rete significa un’as-
luppare strategie realmente interattive e
sistenza sanitaria che sfrutta l’applicazione
collaborative; ciò che fa la differenza è infatti la
sistematica di sistemi informatici sanitari al
modalità con il quale essi vengono combinati
il ricorso a strumenti innovativi non com-
fine di facilitare l’accesso e la condivisione di
e utilizzati (non è infatti raro che siti web, app
informazioni, oltre all’analisi di dati sulla salu-
o social media siano gestiti alla stregua di una
in considerazione, se non strettamente dagli
te dei pazienti nei vari sistemi sanitari locali.
pubblicità unidirezionale);
addetti ai lavori, rimanendo attori di una co-
Facendo ricorso alle attuali conoscenze e alle
◆
municazione tendenzialmente unidirezionale
nuove tecnologie è quindi possibile promuo-
no individuare il giusto equilibrio tra la pro-
e autoreferenziale (Digital Health Summit,
vere la comunicazione e la collaborazione tra i
pria leadership, imponendo degli obiettivi di
Aboutpharma, 2014). Da qui un processo di
vari stakeholder coinvolti nella salute del pa-
comunicazione dall’alto (top down), e la ne-
revisione della strategia di comunicazione
ziente, specialisti e responsabili della sanità,
cessità di aprire spazi di libera interazione nei
è necessario che le organizzazioni sappia-
sul web che consenta di rendere accessibile
a favore di sistemi sanitari integrati in grado
confronti degli utenti-pazienti, promuovendo
ai pazienti informazioni validate e obiettive,
potenzialmente di ottimizzare gli accessi alle
sperimentazione e innovazione dal basso
mediante l’utilizzo degli strumenti di comu-
cure e allo stesso tempo il controllo dei costi
(bottom up);
nicazione innovativi; adeguare il linguaggio
a livello clinico e gestionale. I media socia-
◆
della comunicazione alle caratteristiche degli
li vengono sempre più di frequente integrati
professionali (i contenuti attinenti alla salute)
utenti; garantire un’integrazione trasversale
in programmi e campagne volti a informare
con quelle tecniche (la giusta combinazione
delle esperienze maturate da società ope-
o sensibilizzare il pubblico su specifici temi
di media in grado di seguire il paziente in tutti
ranti nel campo di discipline specialistiche
concernenti la salute o per promuovere l’a-
i possibili momenti di interazione);
diverse; nonché fornire ai pazienti affetti da
dozione e il mantenimento di comportamenti
◆
molteplici patologie croniche informazioni
salutari e corretti sul piano dell’aderenza te-
te deve fare fronte uno sforzo di recupero
capaci di delineare una visione complessiva
rapeutica. Le applicazioni del web sono infatti
dell’autorevolezza percepita da parte delle
del loro stato di salute. A tale fine è auspica-
efficaci nell’attivare, fidelizzare o coinvolgere
istituzioni centrali; molti sono stati infatti i casi
bile il ricorso a nuovi strumenti tecnologica-
gli utenti finali, poiché sono in grado di ge-
in cui si è rischiato di minare il rapporto di fidu-
mente evoluti per la ricerca e l’aggregazione
nerare una comunicazione interpersonale,
cia (vedi la Sars o i vari scandali sui vaccini).
delle informazioni in aree critiche della salu-
favorendo decisioni informate e tendenzial-
La soluzione è assumere sempre come rife-
te (per esempio le malattie rare), basate su
mente responsabili.
rimento la prospettiva con la quale il singolo
sistemi di content management e motori di
vi è la necessità di combinare competenze
all’empowerment del cittadino-pazien-
cittadino-paziente (il primo stakeholder) vive
ricerca semantica. A ciò si aggiunga lo sfor-
Limiti e prospettive
una patologia o un qualsiasi disagio (si pensi
zo di garantire il rispetto dei criteri minimi per
Da quanto illustrato appare quindi evidente
alle malattie rare, a quelle sotto diagnosti-
l’accreditamento delle strutture sanitarie sul
come tutti i soggetti che operano nel campo
cate o al supporto alla compliance nelle te-
territorio nazionale a tutela dei cittadini, al fi-
della professione medico-sanitaria possa-
rapie croniche). A ciò si aggiunga la capacità
ne di porsi come interlocutori accreditati delle
no trovare giovamento nel ricorrere ai diver-
di alimentare e sviluppare “discorsi” sulla
istituzioni; nonché di fornire pareri certificati
si canali digitali (website, social, mobile, blog,
malattia e sulla relativa terapia, alla stregua
da comunità scientifiche sulle problematiche
broadcast, print, microblog, video sharing
di un racconto sulla cura e sulla guarigione
sanitarie di particolare criticità - non in qua-
search), superando le distanze che li separa-
(storytelling), che si dipana in modo differen-
lità di consulenti ad hoc, spesso autorefe-
no dalle risorse conoscitive di cui hanno biso-
ziato e al contempo complementare a secon-
renziali (vedi il caso vaccini) - ma per fornire
gno. Eppure nonostante le ottime intenzioni
da dei media e dei device utilizzati, avendo
ai pazienti strumenti semplici ed efficaci per
da parte di tutti gli attori, si è ben lontani dagli
cura di affrontare insieme alla relativa health
migliorare la compliance alle terapie som-
obiettivi che ognuno dichiara di voler perse-
community, oltre all’aspetto diagnostico
ministrate (per esempio interagendo anche
guire. In particolare si rileva che:
e farmacologico, la dimensione personale
con la farmacia). Oltre al web quale media di
◆
pur gravitando tutti in un medesimo luogo
dell’individuo, in merito alla relazione con le
informazione, va inoltre ricordato come esso
quale il web, i diversi attori - cittadini/pazien-
strutture sanitarie e il personale, all’impatto
sia sempre più il luogo in cui si sta sviluppando
ti, professionisti della salute, enti e società
economico e sulla qualità della vita profes-
la vendita e l’erogazione di servizi: tra le voci
scientifiche - frequentano contesti diversi,
sionale e familiare.
26 aprile 2015
?
Primo piano Marketing
La farmacia del domani:
Fpiù 10-15
QUALI STrUMeNTI Per L’eVOLUzIONe?
MILANO FIERAMILANOCITY 8 | 9 | 10 | Maggio 2015 Per INfOrMAzIONI:
farmacistapiu@lswr.it
27 aprile 2015
www.farmacistapiu.it
Primo piano Professione
Uno strumento anti crisi La farmacia dei servizi nei risultati di un’indagine Assofarm di Fosco Foglietta, Assofarm
C
on sempre maggiore continuità
- presente e soprattutto futura - è determinata
consegnata al futuro, si configura ancora un
il tema della farmacia dei servizi
dal sorgere e dallo svilupparsi della propensione
presente contrassegnato dal “vorrei ma non
si sta imponendo all’attenzione
della farmacia a volgersi verso la «tutela glo-
posso”. Cercheremo, nella seconda parte delle
del Sistema sanitario italiano e
bale della qualità e della dignità della vita di cia-
presenti note, di sfatare questa sorta di rasse-
condiziona in misura crescente la
scuna persona attraverso prestazioni di beni
gnazione negativista che scoraggia e rallenta;
visione che i farmacisti - specialmente in tempi
e di servizi per la cura della salute e la terapia
solleva molti timori e alimenta una inerzia con-
di crisi - hanno del proprio futuro. Conscia di ciò,
del dolore garantita nei due ambiti di interven-
servatrice al di là di tutte le migliori, dichiarate,
Assofarm ha promosso una doppia indagine
to delle farmacie territoriali». Si è aperta, così,
intenzioni.
relativa allo stato dell’arte della diffusione e della
una prospettiva - continua l’autore - in cui in-
consistenza qualitativa della farmacia dei servizi
tegrare il sistema farmacia. «C’è da augurarsi
L’indagine
all’interno del lotto dei propri associati. Ne sca-
che tale rinascita», conclude Nicoloso, «venga
La consacrazione normativa della farmacia dei
turisce l’immagine di un campo d’azione al cui
sentita dai farmacisti come una palingenesi
servizi avviene nel biennio 2009/2010 (Legge
interno si sono ormai consolidati servizi storici e
professionale in quell’unicum di professione-
69/2009, Dlgs 153/2009, decreti ministeriali
tradizionali (in misura abbondantissima, attorno
struttura-servizio che trova nelle responsabi-
del 16 dicembre 2010). Si realizza, in altri termi-
all’80-90 per cento degli esercizi) e al contem-
lità giuridiche ed etiche loro ascritte la chiave di
ni, in un triplice contesto di crisi: economico/fi-
po compaiono nuove tendenze all’allargamento
volta del sistema farmacia».
nanziaria europea e nazionale; di conseguente
dell’offerta di prestazioni di natura sia diagnosti-
Del resto, questa enfasi verso un futuro pre-
forte contrazione del Fondo sanitario naziona-
ca sia terapeutica. E qui nasce il problema.
valentemente segnato da nuovi e più artico-
le (Fsn) e, quindi, di progressiva riduzione della
lati servizi erogabili dalle farmacie si coglie dal
“offerta” assistenziale; di ridimensionamen-
La premessa
vissuto percettivo espresso da innumerevoli
to progressivo, anno dopo anno, dei margini
In un recente articolo (“Il costruttivismo in far-
titolari nelle ricerche sopra richiamate. E però,
di reddittività del settore farmaceutico, con il
macia”, Punto Effe n. 1/2015) l’avvocato Bruno
pur nell’acquisita consapevolezza che le far-
conseguente collasso di un crescente numero
Riccardo Nicoloso afferma che una «riforma
macie dei servizi ci sono e potranno svilup-
di farmacie (soprattutto piccole e periferiche).
copernicana, una rivoluzione culturale e una
parsi, le resistenze al loro concreto dispiegarsi
Alcuni dati ci aiutano a meglio comprendere
riforma concettuale hanno riordinato il si-
sono innumerevoli. In altri termini, si coglie in
quali fattori abbiano contraddistinto gli sce-
stema farmacia». Tale profonda innovazione
modo evidente come, a fronte di una certezza
nari critici di una trasformazione (ritengo
28 aprile 2015
Primo piano Professione
irreversibile) del nostro sistema sanitario. La
La crisi del settore
finanziario minimale; messa in rete attraverso
diminuzione del Fsn è stata , dal 2009 al 2013,
La crisi latente della farmacia super tradizionale,
supporti e-care eccetera.
di circa 17 miliardi di euro (-13 per cento) cui
mero “spaccio” di prodotti farmaceutici, è esplo-
◆ Un presidio sanitario capillarizzato
si è associato: l’ulteriore contenimento della
sa in concomitanza con il profondo travaglio del
La forte esigenza di capillarità può (deve), poi,
spesa del personale (-10,4 per cento del tetto
Servizio sanitario nazionale e con la crescente
trovare risposta reimpostando l’ampiezza della
rilevato al 2004); la riduzione delle “tariffe” -
concorrenza espressa da altre forme di eroga-
offerta assistenziale attribuibile ai presidi sa-
ospedaliere e territoriali - e degli importi rela-
zione del prodotto. Da ciò è derivata una pro-
nitari che sono presenti e possono rimanere,
tivi a contratti per la fornitura di beni e servizi
fonda caduta di reddittività che nel periodo di
con larga diffusione, sul territorio. In questa
(-5 per cento); la contrazione della spesa ter-
riferimento (2009/2012), è pari a un 31 per cen-
prospettiva la farmacia, erogatrice di un nu-
ritoriale per farmaci (dal 13,1 del 2012 all’11,5
to. In ragione di ciò il rapporto Ceis 2013 esprime
mero, crescente e vario, di servizi, rappresenta
per cento del 2013); la diminuzione del Fondo
sinteticamente la seguente sentenza: le grandi
una soluzione pressoché ideale, alla “porta di
nazionale per la non autosufficienza di oltre il
farmacie urbane resistono discretamente alla
casa” del cittadino. Farmacia dei servizi, dun-
50 per cento (da 745 milioni nel 2007 a 300
crisi; quelle urbane di medie e piccole dimensio-
que, intesa come presidio sanitario territoriale
milioni nel 2013).
ni sopravvivono più o meno stentatamente; le
fortemente capillarizzato. Per trasformare la
Da tutto ciò (e da altro ancora, di cui per brevi-
farmacie rurali collassano, con ciò ulteriormente
farmacia, classica dispensatrice di beni sanitari
tà non si dà cenno) derivano e si consolidano
acuendo il rapporto negativo fra bisogno, do-
in un presidio territoriale erogatore di prestazioni
inevitabili conseguenze. Cresce, infatti, il biso-
manda e “offerta” assistenziale nelle zone peri-
diagnostiche e terapeutiche occorre, però, che
gno assistenziale nel mentre si contraggono le
feriche e disagiate del Paese.
si verifichino alcune condizioni fondamentali
risorse. Si determina, in tal modo, una forbice
Lo scenario sopra illustrato impone - nel ten-
sul versante delle strategie di riorganizzazione
fra domanda e offerta, che è determinata da
tativo di superare i molteplici fattori di crisi - di
dell’offerta territoriale da parte delle Aziende
alcune, grandi trasformazioni di sistema.
ripensare l’organizzazione dell’offerta dei servi-
sanitarie; della comprensione della appetibilità
Ne citiamo solo alcune di dimensioni macro, tra
zi territoriali e, al loro interno, delle funzioni che
di tale prospettiva da parte dei farmacisti; della
le tante, a titolo esemplificativo:
possono caratterizzare, in termini di progressi-
praticabilità giuridica - alla luce della normativa
vo cambiamento, il ruolo delle farmacie.
già esistente - della trasformazione insita nel
◆
il decrescere delle risorse finanziarie im-
pone la riduzione della “offerta” di servizi e
nuovo modello rappresentato dalla farmacia
prestazioni. Ciò non riguarda solo, né prin-
Risorse e prestazioni
dei servizi.
cipalmente, come è avvenuto in un recente
◆ Domiciliarità e volontariato
Riconsideriamo, partitamente, ciascuno di
passato, l’articolazione della struttura ospe-
I processi di concentrazione dei servizi gene-
questi ultimi tre punti.
daliera ma anche le reti dei servizi territoriali.
rano, a contrariis, una crescente domanda di
◆ Farmacia dei servizi e sanità locale
In particolare tendono ad affievolirsi, fino a
prestazioni a elevato coefficiente di capillarità.
Già da tempo la farmacia non è più ai margini del
scomparire, a causa della mera chiusura delle
Quelle, in particolare, che rispondono al biso-
sistema territoriale dei servizi sanitari e, per più
sedi o della concentrazione massiva presso
gno della popolazione più stanziale; si perpe-
aspetti, ne costituisce una componente orga-
altre sedi (si pensi alla espansione delle case
tuano nel tempo, con continuità; postulano
nica. Si pensi per esempio alla erogazione dei
della salute e alla crescente strutturazione
assistenza sanitaria integrata e assistenza
servizi amministrativi in convenzione con l’Asl
delle medicine di gruppo) quei servizi, di base
sociale e tutelare; richiedono un basso livello
(dalla prenotazione di visite specialistiche, al
e intermedi, che si collocavano storicamente
di specializzazione clinica. In altri termini, pres-
pagamento ticket, al ritiro referti, per esempio)
nelle aree più periferiche e a bassa densità
soché tutte le forme di lunga assistenza domi-
e alla Distribuzione per conto di farmaci ospe-
demografica, in genere sempre più popolate
ciliare in cui si esplica, in misura prevalente, la
dalieri. Ora, però, i tempi sono maturi affinchè
da elevate percentuali di popolazione anziana.
metodica del Chronic care model. In rapporto a
la farmacia dei servizi realizzi un vero e proprio
Anche a seguito di ciò si riscontra, negli
questo tipo di approccio assistenziale, in modo
salto di qualità nel proporsi come un punto cen-
ultimi anni, un crescente disagio da parte di
particolare a fronte di una crescente penuria
trale nella rimodulazione della offerta dei servizi
tale fascia di popolazione, normalmente a
di figure professionali pubbliche, diviene indi-
territoriali locali (maxime, decentrati e capillari).
basso reddito e con evidenti difficoltà di spo-
spensabile promuovere il coinvolgimento delle
La farmacia dei servizi diviene, così, oggetto
stamento. Da un lato, dunque, la crescita di
risorse del volontariato familiare e/o associa-
peculiare di valutazione programmatoria; ac-
esigenze curative e assistenziali (acute o di
tivo; parentale o costituito da collaborazioni
canto a vecchi e nuovi servizi di cure primarie;
lungo periodo), dall’altro una maggiore dif-
acquisite. Il care giver diviene così il fulcro dei
fattore organico di innovazione organizzativa e
ficoltà a trovare risposte facilmente coglibili
processi espansivi della domiciliarità e ogget-
assistenziale per continuare ad assicurare, al-
a fronte di una progressiva rarefazione delle
to di strategie di coinvolgimento; integrazio-
meno in parte, quelle prestazioni non più eroga-
condizioni di accesso.
ne; formazione e addestramento; sostegno
te da servizi territoriali destinati alla estinzione.
◆
29 aprile 2015
Primo piano Professione
Appetibilità agli occhi del farmacista
autonomo del farmacista. Cerchiamo di rispon-
«prestazioni analitiche di prima istanza», so-
Le indagini promosse da Assofarm indicano una
dere a tali quesiti.
no soggette ai «limiti e alle condizioni stabiliti
netta propensione dei farmacisti a considerare
◆ Il profilo giuridico soggettivo del farmacista
con decreto…». Decreto che è stato emanato il
la farmacia dei servizi come vettore di quella pa-
Il Dpr 761/1979 - decreto che ha consentito di
16/12/2010 (“Disciplina dei limiti e delle condi-
lingenesi professionale che l’avvocato Nicoloso
trasferire il personale operante nei precedenti
zioni delle prestazioni analitiche di prima istan-
auspica nell’articolo sopra citato. L’approccio po-
sottosistemi sanitari (ospedaliero, degli en-
za”). Il punto d) dell’art.1 del Dlgs 153/2009
sitivo è, però, condizionato - passando dalla idea
ti mutualistici e degli enti locali) all’interno del
contiene, però, riferimenti più ampi e generali:
generale al particulare della sua esplicitazione
nuovo Servizio sanitario nazionale (Legge
da un lato, infatti, correla l’erogazione dei ser-
concreta - dal verificarsi di alcune condizioni. In
833/1978) - istituisce, in ogni Regione, ruo-
vizi di secondo livello alla loro «coerenza con le
linea di massima, esse coincidono con i requisiti
li nominativi distinti in sanitario, professionale,
linee guida e i percorsi diagnostico-terapeutici
che i servizi erogabili in farmacia devono posse-
tecnico e amministrativo. E aggiunge (art.1):
previsti per le specifiche patologie», con ciò
dere per garantire, al farmacista, una accettabile
«nel ruolo sanitario sono iscritti… per i rispettivi
non limitando i trattamenti alla sola diagnostica,
sostenibilità economica. Ne esemplifichiamo
profili, i medici, i farmacisti, i veterinari, i biologi, i
ma prevedendo anche «percorsi terapeutici»
alcuni: l’allestimento degli spazi atti a contene-
chimici, i fisici, gli psicologi». A tale articolazione
(a seguito, è ovvio, di prescrizione da parte dei
re i servizi non deve risultare particolarmente
si sono coerentemente ispirati i successivi con-
Mmg e dei Pediatri di libera scelta.). Dall’altro
oneroso; le modalità erogative devono essere il
tratti Cnl nei quali le professioni sanitarie sono
lato, la norma sottolinea come la erogazione di
più possibile tali da coinvolgere il solo persona-
state suddivise in mediche e sanitarie. All’inter-
tali servizi può realizzarsi «anche avvalendosi
le di farmacia (Home of care); i costi di esercizio
no di queste ultime è stata collocata la figura del
di personale infermieristico» e, quindi, non solo
molto bassi. Per converso, si conviene che le
farmacista (cfr. Ccnl 2006/2009 - Contratto
tramite di esso, con ciò presupponendo, impli-
prestazioni erogate debbano assicurare risultati
collettivo nazionale della dirigenza sanitaria,
citamente e logicamente, anche una possibi-
clinici assolutamente attendibili ed essere ven-
per esempio). La Conferenza Stato/Regioni ha
lità erogativa posta in capo al solo farmacista.
dute a prezzi estremamente contenuti.
approvato (7/02/2013) un provvedimento in
Partendo da una tale premessa, l’evoluzione
cui si ribadisce che le attività di cura, diagnosi,
successiva delle norme che tendono a qua-
riferimento
prevenzione, assistenza e riabilitazione sono
lificare ulteriormente il ruolo e, soprattutto, le
Le obiezioni che non infrequentemente i farma-
riservate alle professioni sanitarie poste sotto la
funzioni della farmacia dei servizi trova la sua
cisti - pubblici e privati - sollevano a giustifica-
vigilanza del ministero della Salute. E che esse
più recente esplicitazione nel Patto per la Sa-
zione di quell’approccio reticente e dubbioso,
sono: medico chirurgo; dentista; farmacista; ve-
lute 2014/2016 (sottoscritto ai sensi dell’art.8
che abbiamo già sintetizzato nell’adagio “vorrei
terinario; psicologo-psicoterapeuta.
della L. 131/2013). È rilevantissimo il fatto che
ma non posso”, sono essenzialmente di due
◆ Le prestazioni erogabili dal farmacista
la farmacia dei servizi debba essere promossa
tipi. La prima, risibile ma ricorrente, che pone
Al fine di comprendere quali siano le prestazioni
- attraverso «specifici atti d’indirizzo regiona-
in dubbio la possibilità di considerare quella del
che il farmacista può erogare autonomamen-
li» - quale modello assistenziale orientato alla
farmacista come professione sanitaria. La se-
te all’interno della farmacia dei servizi analiz-
promozione attiva della salute anche tramite
conda, più fondata, riguarda invece la caratte-
ziamo il quadro, presente e tendenzialmente
l’educazione della popolazione ai corretti stili di
rizzazione di tali prestazioni - solo diagnostiche
futuro, delle normative che la istituiscono e ne
vita, nonché «all’assunzione dei bisogni di sa-
o anche terapeutiche? Di quale complessità? -
regolano il funzionamento. Quadro che è ca-
lute prima dell’insorgere della malattia, o prima
in rapporto alla possibilità di erogarle all’interno
ratterizzato da una rapida transizione. Le prime
che essa si manifesti, o si aggravi, anche tramite
della farmacia attraverso l’impegno diretto e
norme di riferimento compaiono tra il 2009 (L.
una gestione attiva della cronicità». In queste
69 e Dlgs 153) e il 2010 (Dm 16/12/2010). Al-
brevi righe d’indirizzo programmatico si sanci-
la luce di tali norme, nelle farmacie dei servizi,
sce, sostanzialmente, che la farmacia dei servizi
sono erogabili prestazioni di counseling; am-
possa connotarsi come presidio sanitario terri-
ministrative (prenotazioni, pagamento ticket;
toriale in cui realizzare un continuum tra azione
ritiro referti…); di informazione/educazione a
preventiva primaria (sani stili di vita) e azione
marcata connotazione preventiva (servizi di
terapeutica a tutto campo: prima che la malattia
primo livello). Si può, inoltre, partecipare ai ser-
si manifesti o si aggravi. Dunque, la farmacia dei
vizi di assistenza domiciliare integrata e, nel fare
servizi che la L. 69/2009 e successivi decreti
ciò, le farmacie possono mettere a disposizione
indicavano come luogo d’informazione, educa-
infermieri, fisioterapisti e operatori socio-sani-
zione, erogazione di prestazioni amministrative
tari. Infine, si contempla l’erogazione di servizi di
e diagnostiche e di servizi a domicilio diviene,
secondo livello che, nella loro connotazione di
anche nel Patto per la salute, luogo di cura.
◆
◆
Margini applicativi delle normative di
L’allestimento degli spazi atti a contenere i servizi non deve risultare particolarmente oneroso; le modalità erogative devono essere il più possibile tali da coinvolgere il solo personale di farmacia; i costi di esercizio molto bassi
30 aprile 2015
Primo piano Professione
Del resto, un autorevole documento elaborato
il Dlgs 153/2009 lasciava trasparire sottoline-
dal ministero della Salute - dipartimento della
ando come i servizi di secondo livello potesse-
Programmazione e dell’ordinamento del Ssn:
ro realizzarsi «anche avvalendosi di personale
“Linee di indirizzo sugli strumenti per concor-
infermieristico». Nel documento ministeriale
rere a ridurre gli errori in terapia farmacologica
scompare, infatti, ogni riferimento ad altro e di-
nell’ambito dei servizi assistenziali erogati dalle
verso personale sanitario per l’effettuazione
farmacie di comunità” (maggio 2014) - afferma
delle prestazioni elencate e rimane soltanto l’e-
(punto 5.7.) che le «farmacie rappresentano
videnziazione di vincoli relativi alla idoneità della
sempre di più un punto di riferimento, la “bus-
struttura fisica dal punto di vista della separa-
sola” all’interno dell’intero sistema sanitario.
tezza degli ambienti e del loro essere adegua-
Dal 2009 a oggi vari interventi legislativi stanno
tamente attrezzati e igienizzati. Ne consegue
consolidando il ruolo crescente delle farmacie
come sia contraddetta la tesi che vorrebbe le
trasformandole, così, in centri che offrono di-
prestazioni diagnostico-terapeutiche assicu-
versi servizi, soprattutto perché l’esplosione
rabili dalle farmacie dei servizi erogate solo da
della spesa ospedaliera e, più in generale, l’in-
figure professionali diverse dal farmacista. Al
vecchiamento della popolazione impongono di
contrario, nella versione evolutiva che il Patto
spostare la cura delle patologie croniche dall’o-
per la salute 2014/2016 offre per la farmacia dei
spedale al territorio, ponendo il farmacista co-
servizi, il farmacista si configura sempre di più
me partner ideale del medico specialista e del
come soggetto erogatore di trattamenti anche
usufruire delle prestazioni di cui ritengono di
Mmg per la gestione sul territorio del paziente
terapeutici (sempre a seguito di prescrizione
aver bisogno con maggiore frequenza senza
cronico». Data questa premessa, il medesimo
medica) oltre che diagnostici, di secondo livello.
dover scontare lunghi tempi di attesa; pagan-
documento, al punto 5.3 (prestazioni professio-
Ciò è, peraltro, tanto più vero quanto più tali te-
do, se è il caso, prezzi modestissimi; nelle im-
nali in farmacia) articola tali prestazioni in:
rapie possono essere eseguite mediante una
mediate vicinanze della propria abitazione.
test di autodiagnostica, cui segue l’elen-
strumentazione preimpostata sulla base di pro-
◆
co già contenuto nel Decreto ministeriale del
tocolli terapeutici standard e attraverso il mero
dalla farmacia all’interno della propria pro-
16/12/2010; test che «in via ordinaria sono
posizionamento (come nel caso delle ventose
grammazione locale, possono rendere meno
gestibili direttamente dal paziente in funzione
sul torace del paziente per la effettuazione della
traumatica per la popolazione, soprattutto
di autocontrollo»;
telecardiologia) di applicatori esterni.
nei territori periferici, la progressiva riduzione
◆
◆
e «servizi di secondo livello, tramite di-
Per le Asl, che, inserendo i servizi erogabili
dell’offerta delle prestazioni di base.
spositivi strumentali sia per la misurazione
Conclusioni
◆
della pressione arteriosa e della attività car-
Dunque, l’idea, così diffusa, che la farmacia
sono indicare ai loro pazienti (in particolare a
diaca, della capacità polmonare tramite auto-
dei servizi sia una bella ma incompiuta pro-
quelli più “affezionati” e sistematicamente
spirometria, della saturazione percentuale
spettiva - destinata, per ora, a erogare solo
presenti nei loro ambulatori) una rapida e co-
dell’ossigeno; sia per l’effettuazione di elet-
prestazioni elementari, di auto-diagnosi; am-
moda alternativa a servizi pubblici più lontani
trocardiogrammi con modalità di telecardiolo-
ministrative; consulenziali e mai terapeutiche
nello spazio e nel tempo o a servizi privati più
gia, da effettuarsi in collegamento con centri
- risulta essere sostanzialmente errata. Il po-
onerosi. Inoltre, la capillarità (residuale) del-
di cardiologia accreditati dalla Regione».
tenziale realizzativo già insito nelle normati-
la farmacia e il suo nuovo ruolo di erogatrice
Il documento esplicita, poi, come «gli accerta-
ve di riferimento sopra esaminate toglie ogni
di servizi ne fa un partner ideale dei Medici di
menti effettuati in farmacia possano essere
alibi alla inerzia delle volontà. Il problema dello
medicina generale per strutturare sempre di
un utile supporto all’attività dei Mmg nelle si-
sviluppo della farmacia dei servizi si eviden-
più forme di collaborazione orientate alla con-
tuazioni in cui l’esecuzione degli stessi accer-
zia conseguentemente, per quello che è: di
tinuità della assistenza, soprattutto a favore
tamenti negli studi dei medici di assistenza
natura culturale e programmatoria locale. In
dei pazienti cronici.
primaria e dei pediatri di libera scelta non risulti
questa direzione occorre, dunque, operare,
◆
possibile dal punto di vista organizzativo. Andrà,
fornendo chiarimenti e sensibilizzando tutti
status di presidio territoriale erogatore di pre-
tuttavia, precisato come l’effettuazione dell’ac-
gli stakeholder. Facendo loro comprendere
stazioni convenzionabili con il Ssn, si propone
certamento diagnostico non possa sostituirsi
come la farmacia dei servizi può generare un
come protagonista nel processo di riorganiz-
alla valutazione clinica». Si riprende e rafforza, in
vantaggio per tutti:
zazione dell’offerta dei servizi di base e divie-
questo testo, quella autonomia di trattamento,
◆
riferibile al solo personale di farmacia, che già
li cronicizzati, stanziali, anziani), che possono
per i cittadini-utenti (soprattutto quel-
31 aprile 2015
Per i medici di medicina generale, che pos-
Infine per la farmacia che, acquisendo lo
ne un punto sempre più strategico all’interno dei processi di continuità assistenziale.
Primo piano Medicina
Un profilo in evoluzione
L
o scorso mese di gennaio il Comitato di valutazione del rischio per la farmacovigilanza dell’Ema (Prac) ha concluso la rivalutazione dei medicinali con-
tenenti ambroxolo e bromexina, successivamente avallata da parte del Gruppo di coordinamento per le procedure di mutuo riconoscimento e decentrate per i medici-
Nuove possibilità di impiego per ambroxolo
nali a uso umano (Cmdh). La rivalutazione è stata richiesta dall’Agenzia belga del far-
di Stefania Cifani
maco a seguito di un aumento del numero di segnalazioni di reazioni allergiche e reazioni avverse cutanee gravi (Scars) collegabili ad ambroxolo. Lo studio ha riguardato anche i medicinali contenenti bromexina, suo pro farmaco e a sua volta collegato all’insorgenza di reazioni allergiche. La decisione dell’Ema è l’ultimo di una serie di provvedimenti che hanno riguardato, in vari Paesi europei, la classe dei mucolitici. In Italia l’Aifa, dopo avere condotto una revisione sulla sicurezza di alcuni principi
32 aprile 2015
Primo piano Medicina
attivi (acetilcisteina, carbocisteina, ambroxolo, bromexina, sobrerolo, neltenexina, erdosteina e telmesteina), nel 2010 ne controindicava l’impiego orale e rettale nei bambini al di sotto dei due anni di età. Il comunicato conclusivo del Prac non contiene riferimenti a limitazioni di età per l’uso di ambroxolo e bromexina, mentre ha confermato un basso rischio di reazioni allergiche e un basso rischio di Scars associati alle due molecole. La decisione dell’Ema impone quindi la modifica dei foglietti illustrativi: le reazioni cutanee gravi dovranno essere inserite tra gli effetti indesiderati, così come il consiglio di interrompere immediatamente il trattamento in caso di manifestazione di sintomi di reazioni cutanee.
Non solo mucolitico Ambroxolo è tradizionalmente impiegato come fluidificante. Il suo profilo appare tuttavia in evoluzione, a quanto risulta da dati recentemente pubblicati. «L’impiego di ambroxolo», afferma Giorgio Piacentini, ordinario di Pediatria all’Università
rappresenti un elemento di complicanza di
proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti.
di Verona, «si addice a tutte le situazioni in
una patologia respiratoria. Si tratta di una
Inoltre non va trascurata l’azione analgesica
cui siano presenti secrezioni importanti, nel-
molecola che nella mentalità comune di
a livello locale, che è stata dimostrata in af-
le patologie delle alte vie respiratorie come
medici e farmacisti viene vista solo come
fezioni dell’orofaringe».
le sinusiti per l’azione fluidificante e nelle af-
mucolitico, ma alcuni recenti studi ne spo-
Secondo altre ricerche ambroxolo produ-
fezioni broncopolmonari per l’azione mu-
stano la caratterizzazione. Se dieci anni fa
ce l’effetto di aumentare la produzione di
coregolatoria. Inoltre, la sua azione
l’ambroxolo era visto solo come fluidificante
surfattante polmonare. «I risultati di una
sull’aumento della frequenza del
e per favorire l’espettorazione di secrezioni
metanalisi cinese di recente pubblicazione,
battito ciliare rappresenta un
muco purulente, studi più recenti dimostra-
e basata sui dati di oltre 1.300 casi, indica-
aspetto di sicuro interes-
no un’efficacia sullo stress ossidativo tipi-
no che la molecola può aumentare la pro-
se laddove la riduzione
co di diverse patologie respiratorie che ne
duzione di surfattante polmonare nei nati
della funzionalità cilia-
amplia notevolmente il potenziale campo
prematuri, nei quali potrebbe contribuire a
re, e di conseguen-
scientifico di applicazione. Tutto questo, a
prevenire la sindrome da distress respirato-
zal’aumentodel
mio parere, contribuisce a delineare la mo-
rio» precisa Piacentini. «In generale», con-
ristagno di
lecola in modo più articolato, dotata, oltre
clude il pediatra, «ambroxolo va considerato
muco,
che delle ben note azioni mucoregolatrici,
un farmaco con un’attività più complessa
di proprietà antiossidanti che possono ave-
rispetto alla tradizionale azione mucoliti-
re un effetto antinfiammatorio. Tali effetti
ca e per questo è importante farne un uso
emergono anche dai risultati di una recente
ragionato. Come con tutti i farmaci non ri-
metanalisi condotta su 10 RCTs per un totale
tengo opportuno prescriverlo indiscrimina-
di 508 pazienti adulti affetti dalla sindrome
tamente, ma in modo da poterne sfruttare
da distress respiratorio. I risultati suggeri-
appieno le potenzialità. Ritengo, in conclu-
scono che il trattamento con ambroxolo sia
sione, che gli esiti delle revisioni degli ultimi
in grado di migliorare importanti parametri
mesi abbiano autorevolmente riconfermato
respiratori, secondo gli autori grazie alle sue
la validità di ambroxolo».
33 aprile 2015
Primo piano Galenica
Rischi calcolati La sicurezza del laboratorio in rapporto alle preparazioni eseguite di Marco Fortini, segretario Società italiana farmacisti preparatori
L
a Sifap, nell’ideare il position pa-
al contempo più consapevole, la scelta del si-
l’attività galenica di una farmacia territoriale
per, descritto nei precedenti ar-
stema di assicurazione della qualità adatto al
italiana. A tal fine lo studio osservazionale che
ticoli, con la messa a punto di un
laboratorio in cui opera in relazione a tipologia
si è deciso di realizzare è, come appare nel
albero decisionale corredato dalla
e quantità di preparazioni eseguite. Scopo di
prosieguo, a “schemi” ricalcando una meto-
matrice del rischio, si è assunta il
questo articolo è dimostrare nella pratica di
dica di valutazione che ogni farmacista pre-
preciso impegno di facilitare il compito del far-
laboratorio l’utilità di questi nuovi strumen-
paratore potrebbe rapidamente eseguire nel
macista preparatore rendendo più agevole, e
ti, descrivendo ed esaminando in dettaglio
laboratorio in cui opera.
34 aprile 2015
Primo piano Galenica
Premessa A conferma dell’attualità dell’argomento si rimanda alla lettura dell’articolo apparso sulla rivista Journal of pharmaceutical compounding
Prescrizioni anno 2013: 755 Preparazioni per applicazione cutanea
(Vol. 18 n. 6 Nov/Dic 2014) nel quale vengono descritti metodiche di raccolta dati e risultati di uno studio condotto sull’attività galenica di alcune farmacie territoriali e ospedaliere nor-
Soluzioni Per esempio soluzioni per i capelli e per le verruche
140
damericane. Riassumendo per sommi capi lo studio, alcuni studenti della locale facoltà di Farmacia sono stati inviati nelle farmacie vicine per raccogliere i dati delle prescrizioni
Preparazioni orali Solide (cps) Per esempio preparazioni fitoterapiche; prescritte da medici specialisti in scienze dell’alimentazione e dietologi; a base di DHEA; preparazioni a uso pediatrico a base di ossibutinina HCl, propranololo HCl, indometacina, riboflavina, aminoacidi ramificati. In particolare: 69 prescrizioni di medici dietologi e 17 di clorazepato dipotassico
181
Semisolide Soluzioni Per esempio preparazioni a base di 307 Per esempio captopril, propranolo HCl e sospensioni orali 127 estratti fitoterapici, creme schiarenti di omeprazolo e a base di testosterone propionato
galeniche magistrali e suddividerle in base a
Tabella 2
indicazioni terapeutiche, forma farmaceutica e stabilità. Le prescrizioni raccolte sono state classificate secondo le categorie farmaceu-
magistrali spedite da una farmacia territoriale
tiche riconosciute nel formulario del servizio
urbana nell’anno 2013. Le prescrizioni sono
ospedaliero americano. I dati sono stati otte-
state suddivise secondo la forma farmaceuti-
nuti da 555 prescrizioni, disponibili da 113 fonti
ca e l’età dei pazienti, evidenziando le prescri-
e suddivise come esposto nella tabella 1. Può essere interessante osservare che le sospen-
Preparazioni magistrali pediatriche Captopril sol. acquosa orale
36
Creme emollienti
6
zioni pediatriche e le preparazioni di principi
Indometacina cps
5
attivi considerati ad alto rischio farmacolo-
Miscela aminoacidi ramificati cps
3
sioni sono le preparazioni più frequentemente
gico, intendendo con tale termine un indice
Nitroglicerina ung. est.
5
eseguite da entrambe le categorie di farma-
di rischio che aumenta all’aumentare degli
Omeprazolo in pellets cps
3
cie, territoriali e ospedaliere, nonché tecnica-
effetti collaterali connessi all’iper o ipodosag-
Omeprazolo sospensione orale
67
mente più complesse da realizzare in quanto
gio e al rischio di assuefazione o dipendenza.
Ossibutinina HCl cps
4
comportano la dispersione in un liquido di so-
Al termine della raccolta dei dati, applicando i
Potassio permanganato sol. acquosa uso esterno
6
stanze solide insolubili.
criteri elaborati nell’albero decisionale e nel-
Propranololo HCl sol. acquosa orale
16
Riboflavina cps
4
Sodio benzoato sol. acquosa orale Spironolattone cps
8 6
la matrice del rischio, si passa a valutare se il
Studio osservazionale italiano
sistema di assicurazione della qualità che si è scelto sia appropriato o meno (tabelle 2 e 3).
Tabella 3
Seguendo la metodica operativa descritta ne del laboratorio, lo studio riporta l’esame
Preparazioni richieste ma non eseguite
svolgere l’attività di preparazione galenica
e la successiva classificazione delle ricette
La farmacia in esame non aveva i requisiti per
del laboratorio.
allestire colliri e preparazioni di 5-fluorouraci-
In base al numero totale di preparazioni magi-
le ad uso topico; pertanto, come previsto dalle
strali allestite (755), al numero di preparazioni
NBP, è stata indicata la farmacia in grado di
magistrali ad uso pediatrico (169) e al numero
eseguire tali preparazioni.
di preparazioni in capsule prescriventi principi
nella procedura Sifap n. 20 - Autoispezio-
Prescrizioni galeniche suddivise per categoria terapeutica Disturbi gastrointestinali
41% Farmacie territoriali 54% Farmacie ospedaliere 46%
Pelle e mucose
26% Farmacie territoriali 76% Farmacie ospedaliere 24%
Anti-infettivi
14% Farmacie territoriali 27% Farmacie ospedaliere 73%
Altro
19%
Tabella 1
attivi ad alto rischio farmacologico è possibile
Verifica appropriatezza sistema assicurazione qualità
classificare ad alto rischio questa attività di laboratorio.
La farmacia in esame applica le procedure in-
Conclusioni e consigli
tegrali delle NBP - eseguendo le preparazio-
Si evidenzia la necessità di riportare sul foglio
ni in spazi appositamente dedicati e separati,
di lavorazione delle singole preparazioni, oltre
uno riservato ai preparati magistrali, l’altro a
ai controlli di qualità eseguiti, anche lo studio
quelli officinali e ai prodotti salutistici - parte-
della formulazione con ricerca bibliografica,
cipa ai Round Robin proposti da Sifap e im-
ove possibile, relativamente a stabilità, even-
piega due collaboratori, oltre al titolare, per
tuali incompatibilità dei principi attivi, rischio
35 aprile 2015
Primo piano Galenica
farmacologico. Questa documentazione do-
ai fini di convalide di processo (pagg. 1.421-
la propria attività, prendendo anche in esame
vrebbe essere disponibile per ogni allesti-
1.422, NBP, FU XII ed.), si può prendere in
la possibilità di potenziarla con le attrezzature
mento successivo della stessa formulazione,
esame la possibilità di verificare per alcune
e le procedure richieste dalla Nbp per realiz-
per rendere più agevoli le operazioni e limitare
particolari preparazioni specifici controlli del
zare farmaci sterili o ad alto rischio tossico-
il rischio di errori. È consigliabile, ove possibile,
titolo ottenuto.
logico per l’operatore. In tal modo, in sintonia
dedicare parte di materiali, vetreria e appa-
con le richieste del territorio, si realizzerà in
recchiature ad alcune preparazioni o classi di
Note finali
concreto la insostituibile funzione del farma-
preparazioni. Oltre ai controlli del Round Robin
Emerge chiaramente come l’applicazione di
cista preparatore di soddisfare le esigenze
Sifap (vedi box in questa pagina), significativi
questo metodo consenta di valutare al meglio
terapeutiche della comunità.
ROUND ROBIN SIFAP Sifap, da sempre, si pone quale obiettivo primario il continuo aggior-
il continuo aggiornamento tecnico e normativo a garanzia della
namento tecnico e normativo a garanzia della qualità delle prepara-
qualità dei preparati. Sifap, dal 2008, ha promosso periodica-
zioni allestite in farmacia. I risultati dei controlli di qualità eseguiti dal
mente controlli di qualità per sollecitare i farmacisti a verificare il
2008 a oggi, dovrebbero esortare tutti i farmacisti che preparano
proprio modus operandi ed eventualmente apportarvi utili modi-
medicinali a verificare periodicamente la qualità delle preparazioni
fiche. Il conseguimento di un risultato positivo, oltre a significa-
allestite nel proprio laboratorio.
re cha la preparazione è accettabile, può contribuire a valutare il processo, nel senso che, ripetendo le stesse operazioni tecniche
Cos’è un Round Robin?
più volte, si può ragionevolmente presumere di ottenere risultati
L’espressione Round Robin viene usata in molti contesti per riferirsi a
conformi anche per preparazioni successive e diverse. I risultati
un sistema in cui il partecipante a un’attività si confronta versus tutti
delle esperienze realizzate in questi ultimi anni, seppur condot-
gli altri. Nell’inglese moderno, il termine Round Robin si utilizza per
te su un numero ancora troppo esiguo di campioni, evidenziano
riferirsi a una lettera circolare, ovvero inviata identica a molti destina-
molteplici criticità nell’allestimento dei medicinali in farmacia. Il
tari. In realtà l’espressione deriva dal francese Ruban Rond (letterale
conseguimento di un risultato positivo, oltre a significare cha la
“fiocco rosso”), in uso nel XVII secolo, per riferirsi al modo di disporre
preparazione è accettabile, può contribuire a stabilire una “con-
in circolo le firme di una petizione inviata alle autorità, in modo che
valida di processo”, nel senso che, ripetendo le stesse operazioni
non fosse possibile identificare un “capolista” della petizione o un
tecniche, anche per preparazioni successive, si può ragionevol-
ordine gerarchico fra i firmatari.
mente ritenere di ottenere risultati conformi. Qualora, invece, il risultato non fosse positivo, sarà necessaria un’approfondita va-
L’esperienza tedesca
lutazione per verificare dove può risiedere l’eventuale errore tec-
L’idea di lanciare un Round Robin per verificare la qualità dei pre-
nico o strumentale (per esempio difettosa taratura della bilancia,
parati allestiti in farmacia è già stata applicata con risultati inco-
correzione del volume per la densità eccetera); il tutto finalizzato
raggianti in Germania. Le farmacie possono verificare la qualità
a migliorare il modus operandi. L’obiettivo Sifap più volte dichia-
dei preparati con la partecipazione a test organizzati dal Labora-
rato è quello di promuovere tra i farmacisti preparatori la filosofia
torio centrale dei farmacisti tedeschi. Ogni anno i farmacisti sono
del controllo di qualità: preparo, quindi controllo. Ciò dovrebbe
chiamati a partecipare a uno dei tre Round Robin. Attraverso que-
diventare una vincente consuetudine a garanzia dell’operato del
sta metodica le farmacie ottengono dati sul prodotto allestito e
farmacista e in primis del paziente. Non potendo per ogni singola
un confronto con quelli delle altre farmacie. L’analisi dei risultati ha
preparazione estemporanea attendere i tempi tecnici necessari a
contribuito a ottimizzare le procedure di preparazione, elemento
ottenere i risultati delle analisi né sostenere gli elevati costi, par-
di grande importanza a garanzia della qualità.
tecipare a un Round Robin consente di verificare la propria tecnica di allestimento ed è, in ogni caso, un messaggio forte: metto in
Obiettivi Sifap
atto ogni comportamento che mi consenta di realizzare un medi-
Esortare i farmacisti a controllare la qualità dei preparati allestiti e
cinale con i maggiori requisiti di qualità possibile.
promuovere l’allestimento dei medicinali in farmacia stimolando
Per maggiori informazioni www.sifap.org
36 aprile 2015
Primo piano Cosmetologia
Il paradosso del rossetto In tempo di crisi, sorprendenti picchi di vendita di Umberto Borellini, cosmetologo
C
erto, oggi giorno esistono
non sono tossici (come da notizia Tgcom24 di
Lip story
problemi ben più seri, ma i
qualche tempo fa). Tracce di piombo e di altri
Zone delicate ed esposte a continue solleci-
rossetti rappresentano forse
metalli pesanti si trovano ovunque. Pensate
tazioni, le labbra sono spesso danneggiate e
l’ultima risorsa di bellezza per
che in un litro di acqua naturale (e si consiglia
necessitano di particolari attenzioni. Come per
le donne europee in epoca di
di berne due litri al giorno), se ne possono as-
le mani, le labbra parlano muovendosi, ma an-
spending review. Infatti il rossetto, con la
sumere sino a 100 mg, più quindi di quelli che si
che stando ferme, essendo cariche di signifi-
sua forza decorativa, è il protagonista del
possono ingerire con il rossetto (non ho capito
cati comunicativi. Infatti le labbra, oltre a essere
famoso paradosso secondo cui, ovvero in
poi come le donne facciano a mangiarlo). Inol-
uno dei punti di massima sensibilità percettiva
tempo di forte crisi economica o durante
tre tutti i cosmetici (rossetti compresi) hanno
(ecco perché i bambini esplorano le caratteri-
i conflitti bellici, mentre i beni di consumo
l’obbligo di indicare gli ingredienti in ordine de-
stiche degli oggetti con la bocca), sono anche
crollano, il rossetto reagisce con sorpren-
crescente (art. 8 Legge 713/86), cosicché tutti
estremamente curate per la loro correlazione
denti picchi di vendita. Non è un mistero
possono verificarne la composizione. Infine,
sessuale. Si spiega così il millenario e perenne
ma una sorta di piccola rivalsa psicologica
il nuovo regolamento Ue (1223/09) prevede
successo dei rossetti.
tutta femminile: «Rinuncio al ristorante, al
procedure di sicurezza per i prodotti cosmetici
Già dalla preistoria si sono potute osservare
cinema, alle scarpe nuove, ma non alla mia
ancora più rigide e selettive.
donne intente ad applicare pigmenti colorati
beauty routine». Soprattutto se si tratta di
Spero quindi, anche per il bene della nostra
per decorare le labbra. Questi proto-rossetti in
truccare ed evidenziare le labbra, la più sen-
industria cosmetica, apprezzata in tutto il
realtà mimavano gli organi sessuali, per poter
suale tra le parti femminili esposte.
mondo, che questa mia osservazione pos-
attrarre il potenziale pretendente. Il rosso, in
Da cosmetologo vorrei tranquillizzarvi: i rossetti
sa giovare.
particolar modo, applicato sulle labbra inviava 37 aprile 2015
Primo piano Cosmetologia
un chiaro messaggio non verbale di invito,
consistenza, ma poiché non è in grado di im-
la sigla Ci (Colour index) seguita da un numero
come quando le piccole labbra assumono un
partire sufficiente brillantezza si aggiungono
a cinque cifre.
colore rosso acceso prima di un rapporto. Ecco
altre cere vegetali come la candelilla e la car-
◆ Antiossidanti: vitamina E.
forse spiegato il successo dei rossetti che, ol-
nauba. Inoltre sostanze lipidiche quali l’olio di
◆
tre a colorare, lucidano e idratano le labbra.
ricino e l’olio di germe di grano oltre a conferire
alimentare e conferiscono un gusto gradevole
Le labbra quindi rappresentano da sempre
al prodotto caratteristiche protettive, donano
(vaniglia o frutta) a un cosmetico che, per la sua
sensualità e femminilità. Sofisticate, altere,
maggior lucidità. Le più recenti formulazioni ab-
stessa collocazione, viene spesso assaporato.
ammiccanti, le labbra rosse hanno da sem-
binano anche pigmenti naturali a componenti
◆
pre contraddistinto dive e divine. Dai Sumeri a
trasparenti, filtri solari e vitamine liposolubili
gere alla tradizionale funzione estetica del
oggi, il rosso rappresenta l’elemento cromati-
quali la A e la E le quali, oltre a svolgere un’azio-
rossetto un qualcosa in più in modo da riu-
co dominante per il trucco delle labbra. Con-
ne antiossidante e quindi opporsi all’irrancidi-
scire anche a trattare e proteggere le labbra
dannato laddove l’influenza religiosa era più
mento del prodotto, sono in grado di idratare,
(idratanti, filtri Uv, vitamine, sostanze riepi-
opprimente, come nel Medioevo ed esaltato
stimolare la riepitelizzazione e ridurre l’aridità.
telizzanti e oli vegetali).
Aromi: questi ultimi devono essere di tipo
Sostanze funzionali: servono ad aggiun-
nell’antico Egitto o nella Roma imperiale dove le matrone non uscivano mai di casa senza “intonaco” e in particolare la bocca spiccava
A parte l’aspetto decorativo, delle labbra ci si occupa assai poco, preferendo i prodotti per il viso e il contorno occhi. E così ci si accorge di esse soltanto quando esplode un herpes o compaiono evidenti screpolature
con un rosso cinabro (solfuro di mercurio) che risaltava tantissimo su un incarnato reso bianco dalla cerussa (carbonato di piombo). In questo caso sì che il pericolo di un avvelenamento era concreto, viste le dosi molto alte di metalli pesanti presenti. Alla corte francese nei secoli XVII e XVIII, il rosso sulle labbra era un’usanza quotidiana per tutte le donne… ma anche per gli uomini. Le attrici di Hollywood dettarono legge
L’identikit
con le loro labbra turgide e invitanti: da Joan
◆
Crawford a Rita Hayworth e, naturalmente,
partiscono brillantezza. A proposito di silico-
all’immortale Marylin Monroe. Anche oggi il
ni (spesso vituperati) sono definitivamente
rosso per le labbra viene sempre ripropo-
considerati eccipienti validi da parte dell’intel-
Oli di ricino, di vaselina e oli siliconici. Im-
sto come immagine-moda. Intenso, saturo,
lighenzia cosmetologica. Alcuni sono di con-
vellutato, sulla bocca di tutte. A parte que-
sistenza cerosa e attribuiscono ai prodotti un
sto aspetto decorativo però delle labbra ci si
tatto particolare aumentando lo skin feel, altri
occupa ancora assai poco, preferendo i pro-
a minor peso molecolare sono maggiormen-
dotti per il viso e il contorno occhi. E così ci si
te volatili e con l’evaporazione conferiscono
accorge di esse soltanto quando esplode un
una maggiore presa dei pigmenti applicati
herpes o compaiono evidenti screpolature.
(tecnologia no transfer).
Eppure quest’area che segna il passaggio tra
◆
la pelle del viso e la mucosa che tappezza l’in-
ba, candelilla), sintetiche (ozocherite). Servo-
terno della cavità orale, e viene infatti definita
no a dare consistenza.
Cere: animali (cera d’api,) vegetali (carnau-
Burri: burro di cacao e di karitè proteggono
zona di transizione cutaneo-mucosa, è deci-
◆
samente delicata e sensibile.
e nutrono.
Ma vediamo come sono fatti tecnicamen-
◆
te i rossetti. I rossetti classici sono costituiti
scono e conferiscono lucidità.
da una miscela di cere e corpi grassi additivati
◆
con aromatizzanti, antiossidanti e, ovviamente
rali inorganici (ossidi di ferro e titanio) pigmenti
coloranti (opachi o perlacei) tutti completa-
organici resi insolubili (lacche) e sostanze per-
mente selezionati a norma di legge. Tra le cere
lescenti (mica). Notare bene: nei prodotti co-
ricordiamo quella d’api, usata come fattore di
smetici i coloranti vengono indicati nell’Inci con
Lanolina e derivati: idratano, ammorbidiColoranti: sono costituiti da pigmenti mine-
38 aprile 2015
Primo piano Cosmetologia
Le esigenze dermocosmetiche delle labbra nascono dalla loro peculiare struttura in cui il loro epitelio, composto da cellule in continuo turn over, richiede componenti che si ritrovano anche nei fosfolipidi delle membrane cellulari come gli acidi grassi polinsaturi presenti negli oli e nei burri vegetali
Disidratazione e screpolature Sole, vento, freddo o quando l’aria è particolarmente secca come succede in aereo o in ambienti condizionati dove, proprio a causa dell’ambiente chiuso, circola aria ricicla-
protettivi risulta essenziale per mantenere in
e petrolati, sicuramente filmogeni, ma privi di
ta: da qui la sensazione di labbra che tirano.
buono stato le labbra anche al sole; ricordiamo
ogni aspetto di dermoaffinità.
In maniera analoga, l’esposizione al fumo di
che i danni provocati dal sole sono disidrata-
Quanto alla forma, i prodotti destinati alla
sigaretta irrita e disidrata l’epidermide, in-
zione, fotoinvecchiamento e immunodepres-
protezione delle labbra possono presentarsi
crementa la produzione dei radicali liberi re-
sione (favorendo la comparsa di un’infezione
sotto forma di bastoncino (il classico stick), di
sponsabili dell’invecchiamento provocando il
virale ricorrente da Herpes labialis, caratteriz-
unguento (che è un po’ meno solido e quindi
caratteristico “codice a barre”, rughette ver-
zata dalla presenza di vescichette piene di un
è confezionato in vasetto e va prelevato con il
ticali che appaiono attorno alla bocca. In tutti
liquido trasparente su base infiammata).
polpastrello) oppure di emulsione. Queste ul-
questi casi le labbra si seccano e si disidrata-
Insieme ai corpi grassi e cerosi, risultano uti-
time sono generalmente presentate in tubet-
no facilmente, perciò è necessario utilizzare
li ingredienti lenitivi (bisabololo, calendula)
ti, risultano più agevoli da impiegare e anche
prodotti specifici, emollienti e altamente pro-
e schermi solari quali il biossido di titanio e
più igieniche.
tettivi per evitare rughe, screpolature e lace-
l’ossido di zinco. Quindi le esigenze dermo-
Le formulazioni a declinazione più antiage
razioni che risultano dolorose e antiestetiche.
cosmetiche delle labbra nascono dalla loro
possono contenere oli essenziali quali zen-
peculiare struttura in cui il loro epitelio com-
zero e cannella che con il loro blando potere
Stick e balsami labbra
posto da cellule in continuo turn over richiede
rubefacente, rendono le labbra più turgide
Meno decorativi dei rossetti, gli stick svolgono
componenti che si ritrovano anche nei fosfo-
con un effetto rimpolpante e acido ialuronico
un’azione maggiormente protettiva. Trattasi di
lipidi delle membrane cellulari, come gli acidi
a effetto umettante.
evoluzioni formulative rispetto al tradizionale
grassi polinsaturi presenti negli oli e nei burri
burro di cacao. Le labbra, essendo presso-
vegetali. Una loro eventuale carenza provoca
Considerazione finale
ché prive della protezione cheratinica e delle
infatti disidratazione, ritardo nella cicatrizza-
I prodotti per le labbra hanno un reale significa-
ghiandole sebacee, con vasi sanguigni ben
zione e fragilità epidermica. Il farmacista an-
to cosmetologico sia per le proprietà protettive
visibili, necessitano di particolari attenzio-
cora una volta può rappresentare un punto di
sia per quelle normalizzanti e decorative. Così
ni e, a causa della loro perenne esposizione,
riferimento importantissimo per consigliare le
come altri cosmetici, rappresentano un vanto
vengono continuamente aggredite da vento,
formulazioni più efficaci e più rispettose della
dell’industria cosmetica italiana, per l’alto valore
freddo o secchezza dell’ambiente, e ciò por-
fisiologia cutanea per esempio evidenziando
tecnologico che queste produzioni richiedono.
ta alla comparsa di screpolature e piccoli tagli,
come nei prodotti più efficaci siano presenti
Non solo, molte aziende cosmetiche famose
che possono rappresentare il terreno ideale
ingredienti di origine naturale come il burro
in tutto il mondo fabbricano le loro referenze
per varie infezioni.
di karitè, il burro di cacao, e la cera d’api, so-
presso terzisti italiani, i quali, in questi ultimi anni,
Considerando inoltre che le labbra non con-
stanze naturali molto più performanti rispet-
forti delle loro tecniche produttive, hanno resi-
tengono neanche melanina, l’uso di stick
to agli stick “industriali”, saturi di oli minerali
stito stoicamente alla crisi incalzante.
39 aprile 2015
ECM La malattia di Parkinson
Terapia non farmacologica, aspetti medico-legali, costi e punto di vista del paziente Abstract In questo modulo vengono trattati vari argomenti relativi alla Malattia di Parkinson (MP). In particolare: la terapia chirurgica, le terapie riabilitative e i costi dell’assistenza, sia di quella a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sia di quella affrontata direttamente dal paziente o dalla sua famiglia. Un cenno viene infine fatto sia alle tutele legali attualmente previste per il soggetto con MP con problemi fisici o psichici, sia alle agevolazioni sociali ed economiche. La conclusione del modulo è affidata a due pazienti che hanno voluto, attraverso la loro testimonianza, sottolineare i problemi, le difficoltà e soprattutto il cambiamento della qualità di vita delle persone colpite dalla MP
Pietro Biagio Carrieri1, Giuseppe De Michele1, Silvio Peluso1, Giuseppe Orefice1, Ettore Novellino2, Vincenzo Iadevaia2 Dipartimento di Neuroscienze, Scienze Riproduttive e Odontostomatologiche, Università Federico II, Napoli, 2 Dipartimento di Farmacia, Università Federico II, Napoli 1
TERAPIA CHIRURGICA
Meccanismo d’azione della DBS
Negli ultimi decenni, la gestione delle fasi avanzate della MP si è arricchita di differenti approcci chirurgici e da interventi di ablazione di varie strutture encefaliche si è passati alla stimolazione di specifiche aree cerebrali. I gangli della base hanno ricevuto nel tempo particolari attenzioni, scaturite dalle prime occasionali osservazioni di interventi a carico del nucleo caudato o di accidentali lesioni striatali, in corso di interventi di neurochirurgia, in grado di determinare la scomparsa del tremore e della rigidità nei soggetti con MP. Successivamente furono prodotte chirurgicamente, attraverso tecniche stereotassiche, lesioni irreversibili su specifiche strutture sottocorticali come il talamo, il globo pallido e il nucleo subtalamico (figura 1). Benabid et al. (1987) osservarono che la stimolazione elettrica ad alta frequenza del nucleo erogata sul nucleo intermedio-ventrale del talamo migliorava i tremori nella MP, aprendo di fatto la porta a un nuova terapia conosciuta oggi come Deep Brain Stimulation (DBS) o stimolazione cerebrale profonda. Questa procedura chirurgica è stata approvata dalla US Food and Drug Administration per il trattamento della MP nel 2002 e, più di recente, per il tremore essenziale, la distonia e i disturbi ossessivo-compulsivi. Rispetto alle tecniche di ablazione impiegate in passato, come la talamotomia o la pallidotomia, molti autori sottolineano la reversibilità, la programmabilità e la sicurezza delle procedure della DBS.
Nonostante il largo impiego in ambito terapeutico, i meccanismi d’azione della DBS rimangono a tutt’oggi non completamente chiariti. L’effetto principale di questa metodica potrebbe risiedere nella modulazione dei pattern di scarica di strutture sottocorticali. Quando applicata al nucleo subtalamico, la DBS sembra aumentare la scarica del nucleo ventrale del talamo e ridurre la frequenza di scarica dei neuroni della pars reticulata della substantia nigra e della porzione interna del globo pallido. I processi di neuromodulazione coinvolgono sia i neuroni posti nelle immediate vicinanze dell’elettrodo stimolatore sia le fibre afferenti alla struttura stimolata. La stimolazione ad alta frequenza potrebbe esercitare un effetto inibitorio sia attraverso un blocco depolarizzante sia attraverso l’induzione di uno stato di iperpolarizzazione. Gli effetti della neuromodulazione prodotta dalla DBS risultano evidenti anche in strutture lontane dai target anatomici stimolati. Studi condotti su animali hanno mostrato come, a seguito della DBS del nucleo subtalamico, sia possibile rinvenire un aumento delle capacità metaboliche delle cortecce sensorimotoria, supplementare motoria, cingolata, insulare e dell’emisfero cerebellare controlaterale. Accanto agli effetti neuromodulatori, la DBS sembra poter modificare le concentrazioni intracerebrali di neurotrasmettitori inibitori ed eccitatori, stimolare la neurogenesi e svolgere un’azione plastica a carico non solo
40 aprile 2015
ECM La malattia di Parkinson
Tecnica Il sistema DBS ha tre componenti: l’elettrodo, l’estensione e il neuro stimolatore (figura 2a). L’elettrodo viene inserito attraverso una piccola apertura nel cranio e impiantato nel cervello con la punta posizionata all'interno della specifica area individuata, mentre l'estensione è un filo isolato che viene fatto passare sotto la cute della testa, del collo e della spalla e connette l’elettrodo al neurostimolatore. Quest’ultimo è il dispositivo generatore di impulsi (Implantable Pulse Generator - IPG) (figura 2b), simile a un pacemaker cardiaco e dalle dimensioni di un cronometro, responsabile della stimolazione elettrica (figura 3).
Nuclei della base: talamo, globo pallido e nucleo subtalamico
Impianto della Deep Brain Stimulation (DBS)
Figura 1
delle membrane neuronali e delle sinapsi, ma anche di altre cellule, come gli astrociti (Fenoy et al, 2014). La DBS potrebbe aumentare i livelli di attività delle cellule dopaminergiche residue della substantia nigra e aumentare i livelli intrastriatali di dopamina; in aggiunta, potrebbe agire sulla trasmissione purinergica, incrementando il rilascio di adenosina a opera degli interneuroni colinergici presenti all’interno dello striato.
Selezione dei pazienti candidati per la DBS
1 Neurostimolatore; 2 Estensione; 3 Elettrodo
È di fondamentale importanza la selezione dei pazienti, perché oltre il 30 per cento degli insuccessi della metodica sono legati a scelte non corrette. I fattori critici sono in particolare l’età, la durata della malattia, la risposta alla levodopa e la presenza di altre comorbilità. I miglioramenti sono più significativi in soggetti di età al di sotto dei 56 anni, con una durata di malattia inferiore a 16 anni, anche se allo stato attuale non vi sono specifici limiti di età. È necessario altresì valutare la presenza di comorbilità o di rischio di ictus ischemico o emorragico. Importante è anche la risposta alla levodopa che è un fattore predittivo per il buon esito del trattamento con DBS. Da considerare inoltre che la DBS non sarebbe molto efficace in presenza di segni assiali, come l'instabilità posturale o il freezing, specie nei soggetti con modesta risposta alla levodopa. Anche i fattori neuropsicologici o psichiatrici vanno valutati prima dell’intervento e nel decorso postoperatorio. Sono riportati casi di ipomania o depressione postoperatoria e talora anche un incremento dei tentativi suicidiari soprattutto entro il primo anno dall’intervento rispetto alla popolazione generale, evento, quest’ultimo, forse correlato alla riduzione dell’assunzione di farmaci dopaminergici. Sono anche descritti deficit neuropsicologici e declino della fluenza verbale. C’è infine un consenso unanime sulla esclusione dei soggetti che presentino una franca demenza o marcati deficit esecutivi. I pazienti con MP devono essere esaminati da un pool di esperti, tra cui, oltre a neurologi e neurochirurghi, anche psichiatri, neuropsicologi e fisiatri. Solo una percentuale compresa tra il 10 e il 20 dei pazienti con MP è candidata alla DBS.
Figura 2a
Implantable Pulse Generator - IPG
Figura 2b 41
aprile 2015
ECM La malattia di Parkinson
Per l’installazione dell’elettrodo viene utilizzata un’apparecchiatura stereotassica da applicare sul cranio del paziente il giorno dell’intervento. Allo scopo di identificare e localizzare l’esatto bersaglio all’interno dell’encefalo e per scegliere una traiettoria sicura viene utilizzato un sistema di coordinate, individuate con l’impiego di avanzate tecniche di imaging. Per catturare le immagini possono essere utilizzate la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica o una combinazione delle due procedure. Le zone bersaglio sono rappresentate, in generale, dal nucleo subtalamico, dal globo pallido o dal talamo (figura 4). L’IPG è di solito impiantato sotto la cute vicino alla clavicola o più in basso nel torace o in sede addominale, in anestesia generale. L’impianto per la DBS potrà essere mono o bilaterale. A questo punto sono poi inviate, attraverso l’IPG, correnti di bassa intensità che vengono gradualmente intensificate fino a ottenere un’ottimale regolazione, definita come quella in grado di dare i massimi benefici con modesti o nulli effetti collaterali. Il training del paziente e del caregiver è condotto da persona esperta che di solito è un neurologo, ma può essere anche un neurochirurgo.
La DBS può causare effetti collaterali in una percentuale oscillante fra l’1 e il 3 per cento caratterizzati da sanguinamento intracranico, infezioni cutanee in corrispondenza della tasca di permanenza dell'IPG o complicanze legate all'anestesia. È opportuno inoltre ricordare che l’IPG può essere rimosso e che i parametri di stimolazione possono essere opportunamente modificati per ottimizzare il risultato clinico .
Efficacia della DBS La rigidità e il tremore sono i sintomi che più facilmente vengono influenzati favorevolmente dalla DBS. Vari studi hanno anche dimostrato la superiorità della DBS rispetto alla migliore terapia farmacologica per il trattamento delle fluttuazioni motorie, naturalmente in soggetti accuratamente selezionati (Follett et al, 2005; Deuschl et al, 2006; Williams et al, 2010). In particolare, è stato osservato un decremento dei periodi off e delle discinesie e un miglioramento della qualità di vita del paziente e si assiste, in maniera variabile da soggetto a soggetto, a una significativa riduzione degli effetti collaterali causati dal trattamento a lungo termine con levodopa come le discinesie, anche se molti individui sono costretti ad assumere ugualmente la terapia farmacologica, seppure con un carico ridotto. Per molti anni si è preferito come target il nucleo subtalamico, rispetto al globo pallido, ma più di recente è stata dimostrata un’efficacia pari tra la DBS applicata al nucleo subtalamico e quella applicata al globo pallido. La DBS non migliora i disturbi cognitivi e in qualche caso può anche peggiorarli, se già presenti, per cui è opportuna un’attenta valutazione neuropsicologica prima dell’intervento. Come tutti i farmaci utilizzati in corso di MP, neanche la DBS rallenta la progressione della neurodegenerazione.
Esempi di neurostimolatori
TERAPIA RIABILITATIVA La maggior parte dei pazienti non ha risposte sempre positive con farmaci o terapie di fase avanzata, per quanto riguarda l’instabilità posturale, il freezing della marcia, i cambiamenti di direzione, l’esitazione di inizio deambulazione, o la festinazione. Inoltre, molte attività della vita quotidiana come guidare, lavorare o cucinare sono compromesse, nonostante un buon trattamento farmacologico dei sintomi motori. Ancora più importante, i farmaci intervengono solo parzialmente sui disturbi della parola e della deglutizione. Pertanto, un servizio integrato di riabilitazione per la MP dovrebbe essere in grado di coprire tali aspetti per migliorare l’indipendenza e le funzioni quotidiane.
Figura 3
Sezione coronale dell’encefalo: traiettoria per l’impianto della DBS
Fisioterapia Valutazione generale Il fisiatra e il fisioterapista devono innanzitutto valutare le ragioni delle difficoltà del movimento, che potranno essere motorie o anche cognitive, in modo da eseguire un trattamento specifico e personalizzato. Ci sono prove sufficienti che la plasticità neuronale operi anche nelle fasi avanzate di malattia e, pertanto, la fisioterapia ha un ruolo essenziale nel mantenimento e nel consolidamento delle capacità motorie (Van der Kolk e King, 2012). Approccio standard La fisioterapia potrà essere iniziata con esercizi tradizionali di riscaldamento, stretching e rafforzamento, di tipo aerobico. In seguito, il fisioterapista dovrebbe prendere in particolare considerazione gli esercizi di equilibrio che si sono dimostrati efficaci sulla coordinazione generale e sulla prevenzione delle cadute. Risulta fondamentale educare le persone con MP a processare coscientemente le informazioni sui movimenti: per esempio si chiederà loro
Figura 4 42
aprile 2015
ECM La malattia di Parkinson
di concentrarsi sul camminare a grandi passi o sull’eseguire volontariamente le sincinesie pendolari. Inoltre, l’uso di stimoli esterni a carattere sensitivo (tattile, visivo) potrà notevolmente migliorare la marcia.
tivo con nanotecnologie in grado di trasformare il calore umano in energia vibratoria (Volpe et al, 2014). Queste vibrazioni determinerebbero impercettibili contrazioni muscolari con stimoli che implementerebbero l’integrazione spinale delle informazioni propriocettive, rendendo il soggetto più abile a rispondere alle possibili influenze esterne e interne. Questo strumento si è mostrato sicuro e ben tollerato ed è risultato efficace nel migliorare la percezione di equilibrio, la disabilità, le cadute e , di conseguenza, la qualità di vita.
Tecniche di supporto: idroterapia ed exergame Risultati incoraggianti sono stati recentemente presentati per l’idroterapia, che sembrerebbe più efficace della tradizionale fisioterapia, presentando un rilevante beneficio sull’equilibrio e sulle cadute (Volpe et al, 2014 b). In particolare, le proprietà dell’acqua possono giocare un ruolo importante nel miglioramento dell’equilibrio nella MP, consentendo l’esercizio in un ambiente sicuro e riducendo la paura e il rischio di cadere. Inoltre, la resistenza opposta dall'acqua all'esercizio fisico potrà trasformare un movimento automatico in uno volontario, con lo sviluppo di nuovi schemi cognitivi a significato motorio. Negli ultimi anni, l’uso di nuove tecnologie ha favorito la creazione di exergame, giochi che fanno da esercizio, facilitando notevolmente la disponibilità di sedute fisioterapeutiche (Barry et al, 2013). Allo stato ci sono ancora pochi dati, sull’efficacia a lungo termine di queste terapie.
Terapia occupazionale Alla prima valutazione occorre definire le capacità del paziente nelle cure personali, nel lavoro e nelle attività di tempo libero, considerando non solo la componente motoria, ma anche quella psichica e cognitiva. Si insegneranno quindi al paziente e a chi lo assiste tecniche e strategie alternative (anche mediante l’uso di stimoli esterni a carattere sensitivo, tra cui la musica). Si raccomanderà poi l’uso di appositi presidi, come sediolini all’interno di una doccia, rendendo così l’ambiente domestico più sicuro e accogliente, con il fine ultimo di prevenire le cadute. Infine si educherà il paziente a tecniche di conservazione dell’energia e di economia del movimento, per massimizzare le capacità motorie e per favorire al massimo le interazioni sociali. In ultima analisi, ci si prefigge di migliorare le attività a casa e sul lavoro, per rendere il paziente più capace di prendersi cura di se stesso e di provare piacere nella vita di tutti i giorni (Foster et al, 2014).
Tecniche riabilitative per il freezing della marcia Il freezing della marcia si caratterizza per un arresto brusco del passo con una difficoltà nel ricominciare a camminare ed è presente dal 7 per cento delle persone in fase iniziale di MP, fino al 60 in fase avanzata. Oltre a essere particolarmente penoso per la persona che ne è colpito, il freezing è frequente causa di cadute, con conseguente tendenza al ritiro sociale. Può essere peggiorato dallo stress, dall’ansia o da stati emozionali ed essere scatenato da fattori ambientali come passaggi stretti o luoghi affollati. Nonostante i numerosi studi sull’uso di alcuni farmaci, non sembrano esserci strategie farmacologiche efficaci per il freezing della marcia, e, pertanto, la fisioterapia può rivestire un ruolo fondamentale (Morris et al, 2008). A oggi la tecnica di maggior efficacia nel ridurre la gravità del freezing sembra essere la fisioterapia con l’ausilio di stimoli sensoriali ritmici (per esempio suoni ritmici generati da un metronomo settato sul passo ideale del paziente, flash generati da una luce Led inserita negli occhiali, o vibrazioni periodiche prodotte da un braccialetto). Bisogna poi educare il paziente a superare i momenti improvvisi di freezing con tecniche adeguate, come contare ad alta voce oppure sollevare il piede a ritmo di musica. Vale la pena segnalare che l’uso del deambulatore peggiora il freezing, probabilmente a causa delle sequenze motorie obbligate che questo ausilio richiede.
Logopedia La MP colpisce frequentemente la respirazione, la produzione vocale, la ricchezza della voce e la chiarezza dell’eloquio con una tipica incoordinazione tra emissione della parola e respiro. Un paziente può presentare sintomi come ipofonia, freezing della parola, perdita della mimica facciale o difficoltà nella deglutizione. Il logopedista dovrà pertanto individuare questi singoli aspetti per trattarli singolarmente. Tra le varie metodiche oggi disponibili, vale la pena citare la Lee Silverman Voice Treatment (LSVT), una metodica di esercizio intensivo che si focalizza sull’altezza vocale e che ha mostrato notevole efficacia nella MP (Fox et al, 2012). Per quanto riguarda la deglutizione e il conseguente rischio di aspirazione, la prevenzione è assolutamente essenziale. La terapia della disfagia ha come obiettivo il miglioramento della funzione dei muscoli colpiti attraverso l’uso di strategie compensatorie per una deglutizione più sicura, prevenendo quindi tutte le possibili complicanze. In linea generale, andrebbero preferiti i cibi morbidi e cremosi, che richiedono una minore masticazione.
Tecniche riabilitative per l’instabilità posturale L’instabilità posturale è di estrema importanza nella progressione della MP, in quanto può provocare cadute, immobilità e ospedalizzazioni. Dal punto di vista fisiopatologico, l’instabilità posturale nella MP dipende da un progressivo peggioramento delle interazioni tra i vari sistemi deputati al mantenimento dell’equilibrio (visivo, vestibolo-cerebellare, somato-sensitivo). Il controllo posturale, nelle persone con MP, dipende in larga parte dal controllo visivo, che pertanto rappresenterebbe un sistema compensatorio di una compromissione prevalentemente propriocettiva. Pertanto, in aggiunta a un programma standard di riabilitazione, la stimolazione vibratoria rappresenterebbe un valido approccio per il miglioramento delle funzioni motorie nella MP, come ha già dimostrato sulle oscillazioni del tronco e sulla marcia. Un recente studio randomizzato in doppio cieco ha mostrato l’efficacia sull’instabilità posturale di uno strumento portatile: si tratta di un disposi-
TERAPIE ALTERNATIVE E COMPLEMENTARI Aspetti generali Ci sono diversi termini volti a indentificare questo gruppo di trattamenti alternativi a quelli tradizionali e che andrebbero intesi come supporto alle terapie convenzionali. L’uso di queste terapie è estremamente diffuso (fino al 42 per cento dei pazienti nordamericani), ma c’è una notevole variabilità in considerazione delle differenze culturali tra le differenti aree regionali e nazionali. È pertanto molto difficile ottenere studi metodologicamente confrontabili su tali terapie. Tuttavia, specialmente quando i risultati delle cure farmacologiche sono insoddisfacenti, le terapie alternative rappresentano una scelta valida contribuendo anche a una maggiore socializzazione e umanizzazione del suo trattamento. 43
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di MP pertanto è costato mediamente al Ssn, per diagnosi e terapia, tra i 3.500 e i 4.800 euro con un’ampia variabilità regionale (Nord 4.032 euro, Centro 4.291, Sud 3.637). In particolare i Servizi sanitari regionali del Centro hanno sostenuto costi maggiori rispetto a quelli del Nord e del Sud. Ulteriori differenze significative sono risultate evidenti rispetto all’età e, in particolare, come del resto atteso, costi medi più elevati sono stati registrati per pazienti di età superiore ai 71 anni. L’impatto economico maggiore per il Ssn infine è dato dai pazienti gravi e molto gravi: sono stati registrati infatti costi pari a 2.774 euro per i pazienti lievi e a 5.196 per i pazienti molto gravi. I farmaci antiparkinson sono risultati uno dei principali componenti di tale spesa. I costi sostenuti direttamente dai pazienti nel 2011 sono quantificabili invece tra i 550 e i 770 milioni di euro, con una media per paziente tra i 3.500 e i 4.800 euro.
Terapie alternative Nell’ambito delle terapie alternative è possibile individuare almeno cinque diverse categorie: 1) medicine alternative, come i preparati di Mucunapruriens, erba di origine indiana che verosimilmente contiene levodopa; 2) interventi mente-corpo, come la meditazione e il biofeedback; 3) terapie naturali; 4) massaggi e interventi sul corpo, per esempio chiropratica o agopuntura; 5) terapie energetiche, come il Qigongo e il Tai Chi. Anche se non ci sono evidenze di attività sui sintomi motori, tali pratiche possono migliorare la percezione del movimento e soprattutto la qualità di vita del paziente (Wang et al, 2013). Integratori alimentari Vanno citati in particolare gli integratori con possibile attività neuroprotettiva, come l’acido alfa-lipoico, coenzima q10, gli acidi grassi Omega-3 e la vitamina E. Mancano tuttavia studi metodologicamente validi che ne dimostrino l’efficacia nell’uomo. Solamente il coenzima Q10 sembrerebbe avere qualche capacità di modificare il decorso della MP.
TUTELE MEDICO-LEGALI Nel soggetto con MP possono manifestarsi, negli stadi più avanzati di malattia, una compromissione cognitiva, definita anche come mild cognitive impairment, o una franca demenza, la cui prevalenza in corso di MP è molto variabile, collocandosi mediamente intorno al 30 per cento dei casi. C’è da sottolineare tuttavia che il profilo della demenza nella MP differisce rispetto a quello della malattia di Alzheimer. Infatti i soggetti con demenza in corso di MP hanno maggiore compromissione dell’attenzione, delle funzioni esecutive e visuo-spaziali, mentre risultano meno compromessi la memoria ed il linguaggio. In particolare nelle demenze in corso di MP, rispetto alla malattia di Alzheimer, sono più frequenti le allucinazioni, la depressione del tono dell’umore, i disturbi del sonno e le fluttuazioni cognitive. Pertanto anche il soggetto con MP, in caso di compromissione delle sue capacità cognitive e dei poteri di critica e di giudizio, può andare incontro a particolari condizionamenti con effetti giuridici dannosi nei suoi stessi confronti, come la circonvenzione d’incapace (articolo 643 del Codice Penale). In altre situazioni, la persona affetta da MP potrebbe trovarsi a stipulare un atto, per esempio un contratto di compravendita di un immobile, pur non essendo in grado di valutare appieno le conseguenze del suo stesso atto: questa condizione va sotto il nome di incapacità naturale o di fatto (art. 428 C.C.). In questo caso l’atto potrebbe anche essere annullato se venisse dimostrato una condizione di incapacità proprio nel momento di compimento dello stesso atto. Quando il soggetto con MP si trova «in condizioni di abituale infermità di mente che lo rende incapace di provvedere ai propri interessi» (artt. 414 e seguenti del C.C) si può fare ricorso all’interdizione che è uno strumento previsto dalla legge per tutelare il soggetto incapace di intendere e di volere, o nei casi meno gravi all’istituto dell’inabilitazione. Tuttavia oggi si preferisce ricorrere alla nomina di un amministratore di sostegno (Legge n. 6 del 9/1/2004), figura giuridica che tutela le persone in cui sia ravvisabile una compromissione nelle funzioni della vita quotidiana, allo scopo di tutelare sia gli interessi patrimoniali sia la cura della persona. Nei soggetti con MP le menomazioni possono essere sia di natura fisica, per esempio impaccio motorio nella deambulazione, sia cognitiva, con impossibilità a provvedere ai propri interessi. Al contrario dell’interdizione, l’ufficio dell’amministrazione di sostegno non prevede l’annullamento delle capacità del beneficiario a compiere validamente atti giuridici e può essere limitata anche solo ad alcuni atti. Può essere proprio la persona
I COSTI DELL’ASSISTENZA Negli ultimi cinquant’anni l’invecchiamento demografico delle popolazioni, che ha riguardato anche il nostro Paese, ha determinato un cambiamento del quadro epidemiologico, caratterizzato dal prevalere delle patologie croniche ad elevato impatto assistenziale. Questa nuova condizione di salute della popolazione ha determinato un’enorme crescita della domanda di prestazioni sanitarie, generando un rapporto “critico” tra il “bisogno di salute” e le risorse economiche che risultano progressivamente insufficienti. In tale contesto si colloca la MP che rappresenta una delle patologie neurodegenerative più diffuse nel mondo con un notevole impatto economico e sociale. L’esigenza di disporre di informazioni economiche attendibili sulla qualità e sulla quantità delle risorse impiegate per la MP riguarda, a tutt’oggi, le varie realtà nazionali e internazionali. Le analisi comparative dei costi degli interventi o programmi alternativi in ambito sanitario sono molto comuni in tutte le forme di valutazione economica, anche se con un’ampia variabilità nei risultati ottenuti dalle ricerche disponibili attualmente in letteratura. Alcuni autori (Cicchetti et al.) hanno valutato sia l’impatto economico della MP sia la qualità di vita dei pazienti affetti da tale patologia in Italia. Al fine di identificare le risorse consumate è stato somministrato ai malati di MP un questionario elaborato dal Censis. La prospettiva adottata per l’analisi dei costi è stata quella del SSN, del paziente e della società e per questo sono stati stimati i costi diretti sanitari e non sanitari (esami diagnostici, la riabilitazione, le visite e le prestazioni ambulatoriali, farmaci, trasporti, eccetera) e i costi indiretti (perdita di produttività correlata alla malattia). I dati di costo e di efficacia raccolti con il questionario sono stati stratificati in base all’età, al sesso e alla gravità della patologia. Il campione dello studio è risultato costituito da 312 pazienti provenienti dal Lazio, dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dal Veneto e dal Sud con Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. I risultati hanno rivelato che il Ssn ha sostenuto, per i 220.000 casi di Parkinson al 2011, una spesa compresa tra 1,1 e 1,3 miliardi di euro. Un malato
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maniera costruttiva e non distruttiva». Il secondo autore, Corda, ribadisce: «Da questa malattia non si guarisce. Il trauma è enorme, sufficiente a far sprofondare chiunque nel baratro della depressione suicida, ma bisogna reagire alle angherie del mostro, non sentirsi più vittime ma antagonisti. Combattere per risentirsi vivi, per riconquistare la speranza di una vita migliore». La scelta dei due contributi non è stata casuale, in quanto sia Corda sia D’Antuono hanno voluto testimoniare la loro vita, le loro preoccupazioni e il loro disagio in due libri, citati in bibliografia, senza paure e senza ipocrisie. ◆ “Il Parkinson è un ospite indesiderato che abita dentro di noi” (di Francesco D’Antuono)
affetta da MP a richiedere l’intervento del giudice tutelare per la nomina dell’amministratore di sostegno, oppure il coniuge, un parente prossimo, un affine o il pubblico ministero. In altri casi saranno i responsabili dei servizi sanitari e sociali a chiedere la nomina di un amministratore di sostegno quando vengano a conoscenza di particolari situazioni di disabilità fisica o psichica. Agevolazioni sociali ed economiche Il soggetto con MP può ricevere delle agevolazioni sociali ed economiche quali il riconoscimento della invalidità civile, dell’indennità di accompagnamento o dello stato di handicap. Sono anche previste agevolazioni fiscali per i figli a carico, per l’acquisto di autoveicolo o di sussidi tecnici ed informatici, o per l’abbattimento di barriere architettoniche.
La mia storia Voglio raccontare la mia storia con una punta di ironia e tanta consapevolezza, che maturano con il tempo e la calma, quando la rabbia e la disperazione lasciano il posto alla saggezza di chi sa che quell'ospite sarà difficile da sfrattare del tutto. “Ma si potrà controllarlo, governarlo”, aspettando un miracolo della ricerca scientifica in grado di guarire me e tutte le persone che soffrono di questa malattia invalidante. Che gusto c'è, in fondo, a godere di un miracolo da soli? Ho scoperto la malattia nel 2005, all’età di 37 anni. Una mattina d’agosto ho preso in mano lo spazzolino da denti e mi sono accorto che non riuscivo a muovere ritmicamente la mano. Un semplice gesto quotidiano era diventato impossibile da praticare. Naturalmente mi sono preoccupato e ho fatto una visita neurologica; i medici mi hanno consigliato una risonanza magnetica, ma il radiologo, esaminando il referto, ha ipotizzato una sospetta demielinizzazione, che equivale alla Sclerosi Multipla. Sono stato ricoverato in una clinica romana per un mese e durante questo tempo ho fatto tutti gli accertamenti del caso atti a confermare l’ipotesi di Sclerosi Multipla ma gli esami svolti non corroborarono tale ipotesi. Il giorno seguente sono andato a Napoli per essere visitato da un neurologo dell’Università Federico II. Fu lui il primo a dirmi che non ero malato di Sclerosi Multipla e che il problema era la dopamina. Così, a seguito di accertamenti ho scoperto di essere malato di Parkinson. Naturalmente da quel giorno ho iniziato ad assumere medicinali, inizialmente la amantadina, un farmaco blando che ha il potere di ridurre notevolmente il tremore corporeo. Nel frattempo ho iniziato a star male psicologicamente, perché avevo il terrore di dover tremare tutta la vita: l’idea di condurre un’esistenza da malato di Parkinson era insopportabile. Paradossalmente, a rovinarti la vita sono solo cinquecentomila misere cellule dopaminergiche. Purtroppo il tremore, seppur mitigato dai farmaci, aumenta con l’ansia e ogni qual volta uscivo di casa per fare la spesa il mio tremore aumentava vistosamente, perché sentivo lo sguardo delle persone su di me, sulle mie mani. La maggior parte delle volte inventavo una scusa con la cassiera del supermercato: dicevo di aver dimenticato il portafogli, lasciavo lì la spesa e fuggivo più in fretta che potevo, lontano dagli sguardi della gente. In quel periodo vivevo male, non uscivo più di casa, litigavo con tutti i familiari. Nel 2006 ho inviato una lettera alla redazione di un quotidiano locale di Ladispoli, la mia cittadina. Nella missiva, pubblicata dal giornale, raccontavo la mia situazione, dicevo di essere malato di Parkinson, di non essere quindi né un drogato né un alcolizzato; raccontavo le difficoltà quotidiane legate alla mia situazione, l'impossibilità di compiere alcune azioni o la lentezza nel riuscire a compierne altre, azioni che per le persone sane sono
Invalidità civile È una condizione caratterizzata dalla presenza di infermità fisiche o psichiche, come quelle presenti nella MP, che comportino una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo. Inabilità Agli invalidi civili, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, in cui sia stata individuata dalle apposite Commissioni sanitarie una condizione di invalidità civile, può essere riconosciuta anche una inabilità lavorativa permanente e totale (del 100 per cento), ma solo quando il reddito personale sia inferiore a determinate soglie stabilite annualmente. Indennità di accompagnamento È concessa agli invalidi civili con 100 per cento di invalidità, quando non siano in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, oppure quando non siano in grado di compiere, in maniera autonoma, gli atti quotidiani della vita, come alimentarsi, lavarsi o andare in bagno. L’indennità di accompagnamento è indipendente dall'età e dal reddito.
IL PUNTO DI VISTA DEL PAZIENTE “Ogni medico dovrebbe essere ricco di conoscenze e non soltanto di quelle che sono contenute nei libri: i suoi pazienti dovrebbero essere i suoi libri”. Paracelso Le continue ricerche sulle malattie neurologiche, in particolare, nei campi della epidemiologia, della neurogenetica e della farmacoterapia, insieme alle sempre più sofisticate e perfezionate strumentazioni diagnostiche e al diffondersi di sempre più raffinati medical device, sono componenti fondamentali della moderna medicina al servizio dell’umanità. Tuttavia, questo immenso universo scientifico può generare nel medico la tentazione di essere solo un interprete ex cathedra di tanta dottrina, lontano dalla realtà quotidiana. Ma fortunatamente viene in suo soccorso la sintesi scientifica e umana dell’esperienza clinica e soprattutto il confronto con il vero protagonista: la persona che soffre. È proprio questa persona, che nonostante tutti i problemi che incontra sulla sua strada, riesce a esprimere ancora un inno alla vita. Questo sentimento si può cogliere in maniera intensa nelle testimonianze, di seguito riportate, di due persone affette dalla MP. E in effetti il primo dei due autori, D’Antuono, afferma: «Sono consapevole che questa malattia non la si può sconfiggere (almeno per il momento), però la si può vivere in 45
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dar voce ai malati, forse il vero quadro della situazione sarebbe finalmente svelato.
semplici e automatiche. Narravo in sostanza la mia vita di malato, nella speranza di essere compreso e accettato dagli abitanti della mia città. La lettera venne letta da un giornalista, Giovanni Piazza, il quale mi contattò e mi propose di scrivere un libro con la sua collaborazione. E così è stato. Nel 2008 il libro L’inquilino dentro, scritto a quattro mani, ha visto la luce. L’inquilino dentro è il titolo del libro che, attraverso una divertente metafora, descrive il mio difficile rapporto con il Parkinson. Per descrivere al meglio il rapporto tra il malato e la malattia ho immaginato un condominio e ho scritto che un tale, il signor P., ne aveva occupato abusivamente il piano attico, provvisto anche di giardino pensile, insomma, la parte più bella del condominio. Proprio sotto di lui abito io, anzi fino a poco tempo prima l'attico era mio. Il signor P. non è un inquilino tranquillo: fa continuamente dispetti e per di più tiene accesa una radio a tutto volume 24 ore al giorno, e di conseguenza ai piani inferiori tutto trema. Nel libro racconto le tante avventure poste in atto per tentare di cacciarlo dallo stabile, tutte miseramente fallite. Poi mi sono arreso e adesso do qualche indicazione per una convivenza più civile possibile. Sono consapevole che questa malattia non la si può sconfiggere (almeno per il momento), però la si può vivere in maniera costruttiva e non distruttiva. La metafora che ho utilizzato nel libro è calzante, perché il Parkinson è come una radiolina sparata a tutto volume nelle orecchie, ogni ora del giorno e della notte, ed è un disturbo che non puoi cancellare spegnendo definitivamente la radio, ma puoi abbassare il volume, puoi governare la malattia e smettere di sentirti completamente in sua balìa. Non intendo fare l’eroe, anche se cerco di sorridere e mostrarmi ottimista con mia moglie e i miei figli, non sono poche le volte in cui vorrei piangere: mi rendo conto che se facessi così risulterei insopportabile e questo non mi piace.
I caregiver A loro raccomando di avere pazienza, di rispettare i ritmi e i tempi (lenti) del loro caro. Non è facile convivere con un malato di Parkinson e per lui non è facile convivere con la società nella quale è immerso, perché la fretta regna sovrana, tutti sono sempre di corsa, la società li vuole svelti, efficienti, attivi. Chi soffre di questa patologia, al contrario, è rallentato dai farmaci e dalla malattia, e tante sono le azioni che compie con difficoltà. Quando non ce la faccio, mi siedo, anche se corro il rischio di passare per un pigro. Spero di guarire dal Parkinson, ma se un giorno qualcuno mi offrisse la possibilità di guarire gli direi che non vorrei farlo da solo, vorrei che tutte le persone, che come me soffrono a causa di questa patologia, potessero uscirne e non stare male un giorno di più. La mitologia greca narra che il sapiente Chirone, un centauro immortale, un giorno fu ferito a un ginocchio da una freccia scoccata da Eracle. La ferita causava a Chirone sofferenze indicibili, ma non lo portava mai alla morte (era immortale): così Chirone conviveva ogni giorno con questo enorme dolore. Ecco, il malato di Parkinson si sente proprio così e nessuno dovrebbe sperimentare questa sensazione. ◆ La lotta tra Cesare e Mister Parkinson (di Cesare Corda)
Il 14 aprile del 1999, prima della mia elezione nel Consiglio Regionale, andò in onda nel TG5 il mio ultimo servizio. Erano trascorsi dodici anni dall’inizio della mia intensa collaborazione con Mediaset. Durante i cinque anni di mandato elettorale, non per incompatibilità ma per correttezza, interruppi l’attività giornalistica. Lasciai anche la politica. Ancora pochi anni e le mie mani iniziarono a tremare, ero scoordinato nei movimenti, avevo difficoltà a camminare. Preso da una grande debolezza facevo fatica anche a salire un gradino. Mi si contraevano i muscoli dai piedi alla schiena e al collo, provocandomi una disabilitante rigidità. Il viso divenne sempre più inespressivo. La mancanza di coordinazione mi mandava in confusione. Scendere le scale era un problema perché, totalmente scoordinato, sbagliavo gradino e cadevo come un sacco di patate. Per fortuna me la sono sempre cavata con qualche ammaccatura. Iniziavo a biascicare le parole e a perdere bava dall’angolo della bocca. Durante la notte il mio sonno era popolato da mostri, serpenti, assassini. Avevo degli scatti improvvisi incontrollabili e colpi di sonno fulminanti: a cento all’ora abbattei un palo dell’illuminazione pubblica disintegrando la macchina. Decine di volte mi sono addormentato mentre fumavo il sigaro, svegliandomi per il bruciore della brace. Le mie tute e maglioni che uso in casa sono pieni di buchi per le bruciature. Per fortuna mi sono sempre svegliato prima che la combustione si trasformasse in fiamma. Non ero più padrone del mio corpo. Mi vergognavo e cercavo di nascondere la malattia raccontando bugie, temevo la compassione, la commiserazione della gente. Ma un amico medico mi convinse a fare dei controlli, il risultato: morbo di Parkinson. Iniziai subito la terapia farmacologica. Dopo lo scoramento iniziale, la reazione, la voglia di non arrendermi. Ma battersi contro un avversario invisibile, impalpabile, inimmaginabile, era difficile. Avevo studiato il comportamento della bestia, le strategie, la temporali-
I farmaci Gli effetti collaterali sono devastanti. Come si può facilmente immaginare, nel tempo ho provato tutti i medicinali disponibili, comprese le medicine agli effetti collaterali più potenti. Prendiamo per esempio il pramipexolo: tra gli effetti collaterali ci sono allucinazioni, gioco d’azzardo compulsivo, ipersessualità, atteggiamenti compulsivi e ossessivi in genere. Personalmente ho avuto diversi episodi allucinatori: una volta stavo guidando e, guardando dallo specchietto retrovisivo, ho visto distintamente una persona che mi ha detto «Vai piano». Io ero consapevole che in macchina con me non ci fosse nessuno. Il fatto di assumere farmaci con importanti effetti collaterali crea anche pregiudizi nei familiari, perché se compri anche un solo “Gratta e vinci” tutti pensano che si stia innescando dentro di te la voglia di giocare d’azzardo. Oppure se fai un acquisto dettato da un impulso improvviso nasce subito il timore che tu stia sviluppando una forma di shopping compulsivo e siffatti timori non agevolano la serenità familiare e coniugale. Questi particolari non vengono esposti durante i congressi medici, ma sono molto comuni e talora anche imbarazzanti per un parkinsoniano. Quasi mai i malati di Parkinson sono invitati a esprimere le proprie considerazioni o i propri timori. Di solito si preferisce dare la parola alla classe medica, che si dilunga sulla questione dei farmaci affermando che le ultime medicine sono molto efficaci, oppure sulle ultime scoperte nell’ambito della ricerca, ma dei pesanti effetti collaterali di questi medicinali non parla mai nessuno e nessuno racconta tutte le difficoltà che un malato di Parkinson incontra lungo il cammino della sua malattia. Se si iniziasse a 46
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Schema riassuntivo: diagnosi e trattamenti della malattia di Parkinson - 1
Sintomi di parkinsonismo asimmetrico Escludere altre cause di parkinsonismo
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PET con F- Dopa o DaT-SCAN
Conferma della diagnosi di MP (solo in pochi casi)
Diagnosi della MP
Risposta nulla o lieve a levodopa
Diagnosi ritardata
MP da lieve a moderata (mediamente compromessa AVQ&QOL, UPDRS - III<30)
MP da moderata a severa (significativamente compromessa AVQ&QOL, UPDRS -III> 30) Levodopa non tollerata
Considerare l’età fisiologica non quella cronologica Pazienti con età < di 70 anni
◆ DA non ergolinici ◆ Selegilina, Rasagilina
Pazienti con età > 70 anni
DA non tollerati
Risposta clinica non ottimale
◆ Titolare la dose dei DA ◆ Associare la Levodopa
◆ Levodopa
◆Associare il Domperidone ◆Titolare lentamente la Levodopa ◆Considerare il lento rilascio di levodopa
Risposta clinica non ottimale
◆ Incrementare la dose di Levodopa ◆ Associare i DA non ergolinici ◆ Associare l’I - COMT
◆ Levodopa
Risposta clinica non ottimale
◆ Aumentare la dose di Levodopa ◆ Associare i DA non ergolinici ◆ Associare l’I - COMT
Sviluppo di complicanze motorie
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Ma in un paese dove comunque si lottava per sopravvivere, si apprendono tante cose. Imparavi a correre veloce a piedi scalzi, i primi sandali di sughero fatti da mia madre li ebbi all’età di otto anni, quando avevi rubato una mela da un albero, perché avevi fame e i barracelli, una sorta di guardiani delle campagne, ti inseguivano. Ma imparai a essere leale, scoprii cosa sono l’amicizia, l’appartenenza, la generosità. Poteva accadere che quella mela rubata la dividessi con un tuo compagnetto che aveva fame quanto te». Grazie a una corretta terapia farmacologica, all’attività sportiva, agli straordinari stimoli che mi danno le mie bambine, mia moglie, gli amici, alle centinaia di persone che mi scrivono e mi chiedono aiuto, richieste che io naturalmente giro ai medici, grazie al mio ruolo di sfidante del manigoldo, alla mia attività di narratore, ma grazie alla mia irrefrenabile voglia di vivere senza desiderare nulla di più di quello che ho, ho fatto regredire tutti i sintomi della malattia. Così come recita il sottotitolo del mio libro Così ho zittito il mostro. Concludendo, per esorcizzare la sofferenza bisogna conoscere il mostro
tà, la ferocia dei suoi attacchi. Lo immaginai come un folletto magrissimo, con gli occhi piccoli e feroci, denti sporgenti e insanguinati, pelle biancastra ricoperta da una peluria rossiccia e per voce, un grugnito raggelante. Gli detti il nome di Mister Parkinson. Dopo un periodo di riflessione decisi di accettare la proposta di rendere pubblica la mia malattia. Insomma di rimettermi a fare il giornalista come inviato dal fronte del Parkinson. Per trovare la forza di sopportare gli attacchi del mostro, per superare il timore di perdere la battaglia ed essere destinato a diventare un disabile, per continuare ad affrontare un nemico così agguerrito, dovevo trovare il coraggio e la forza per accettare la sofferenza senza risentimento, senza piangermi addosso. Dal libro: «Iniziai a vagare nei ricordi e mi ritrovai bambino a Villamassargia, un paese di poche migliaia di abitanti, a 50 km da Cagliari nel cuore del Sulcis Iglesiente. Lì sono cresciuto dai primi giorni di vita fino a 14 anni. Eravamo 12 figli, 11 viventi. Io (Cesarino), l’ultimo arrivato, dovetti fare i conti con la fame che segnò la mia vita fin dalla nascita. Furono anni di stenti e di privazioni.
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Schema riassuntivo: diagnosi e trattamenti della malattia di Parkinson - 2 Fattori di rischio
◆ Lunga durata della MP ◆ Dosi cumulative o equivalenti
Complicazioni motorie nella MP
più alte di levodopa
◆ Lunga esposizione a levodopa ◆ Insorgenza in giovane età
Procedure riabilitative
Stadio Avanzato
Stadio iniziale Acinesia diurna
Precoci wearing “off ”
Prolungata fase off
Discinesie
Picco della dose
+/-
Picco bifasico Raro
◆ Levodopa a rilascio
controllato prima di dormire ◆ Levodopa in forma dispersibile al mattino ◆ Apomorfina (s.c.)
Fenomeni “ On/Off ”
◆ Abbassare lentamente la
◆ Associare I-COMT o
aumentare il dosaggio dell’LCE ◆ Aggiungere i DA non ergolinici ◆ Massimizzare l’assorbimento di levodopa ◆ Modificare la dose di Levodopa
◆ Massimizzare l’assorbimento di Levodopa ◆ Aggiungere il Domperidone ◆ Aggiungere l’I -COMT ◆ Aumentare la dose di Levodopa ◆ Apomorfina (s.c.)
dose individuale di Pianificare dosi di Levodopa più elevate ad intervalli non Levodopa distanti tra loro ◆ Abbassare la dose di Levodopa ed aumentare quella dei DA ◆ Abbassare la dose di Levodopa ed aggiungere un I -COMT ◆ Agenti antidiscinetici ◆ Evitare il rilascio controllato di levodopa
◆ Titolare lentamente l’I-COMT o un DA con modifica della dose di levodopa
◆ Ridistribuzione di proteine nella dieta
◆ Infusione s.c. di Apomorfina
Fluttuazioni complesse
Trattamenti riabilitativi nella MP: STN DBS
◆ Fisioterapia con approccio standard: migliora i movimenti e la loro coordinazione
GPi DBS
◆ Fisioterapia domiciliare con stimoli sensoriali ritmici per il freezing della marcia Considerare la riduzione della dose dei farmaci dopaminergici
◆ Fisioterapia con stimolazione vibratoria per migliorare l’instabilità posturale ◆ Idroterapia ed exergame : migliorano l’equilibrio riducendo il numero di cadute
MP : Malattia di Parkinson; FDOPA: fluorodopa; PET: tomografia ad emissione di positroni; AVQ : attività di vita quotidiana; QOL: quality of life; UPRDS: Unified Parkinson’s Disease Rating Scale; COMT: catecol -Ometiltransferasi; LCE: Levodopa/Carbidopa/Entacapone; DA: dopamino - agonisti; STN: nucleo subtalamico; GPi : globus pallidus interno; DBS: deep brain stimulation; s.c.: sottocutanea; LSVT( Lee Silverman Voice Treatment)
◆ Terapia occupazionale con l’ausilio di appositi presidi ◆ Logopedia: LSVT
Box1b
timismo. Ma anche della speranza o forse dell’illusione di sconfiggere un nemico mortale. Ho cercato di rendere meno cruda la cronaca di questi anni di sofferenza, descrivendo momenti di svago e fotografie di una comunità in festa. Poiché è un’autobiografia, in parte, vi ho raccontato le cose più salienti della mia vita, lasciando, solo per me, qualche piccolo o grande segreto, legati a sogni, speranze o rimpianti che ognuno ha il diritto di custodire nel proprio cuore. In chiusura consentitemi un’autocelebrazione. Vorrei dire un grazie particolare a Cesarino, un bambino nato a Cagliari ma sfollato a Villamassargia. Quel piccolo indiano con i piedi scalzi, che nelle strade di quel piccolo paese del Sulcis Iglesiente, ha imparato a sopportare la fame, la sofferenza, ha scoperto la lealtà, il senso dell’appartenenza, dell’amicizia, il coraggio. Insomma ha imparato a diventare uomo. Lui è stato, in questa durissima avventura, il mio più grande alleato. Grazie Cesarino, abbiamo combattuto una bella battaglia, forse abbiamo anche vinto. Sshh!, cittirì, non arriasta, de ghinò s’ inglesu s’ incazzara (Sshh, stai zitto, non ridere che sennò l’inglese si incazza)».
che ci affligge e con gli stimoli giusti della famiglia, degli amici, del grande amore per la vita, accettando con serenità e con ottimismo ciò che viene, troveremo il coraggio di combattere, abbandonando così il ruolo di vittima per essere un avversario con pari dignità del mostro. L’importante è avere al fianco un buon medico. Combattendo si può vincere o perdere ma saremo di nuovo padroni e artefici del nostro destino. Ecco le pagine finali del mio libro Benvenuto Mister Parkinson: «Scrivere questo libro mi ha aiutato a sopportare meglio la malattia. Mi ha consentito di avere un ruolo diverso da quello di vittima. Mi sono sentito controparte di un avversario infido e malefico, attribuendomi il diritto di contrastarlo quasi da pari grado, con pari dignità. Ho vissuto momenti di panico e anche di scoramento, ma almeno per il momento li ho superati. Mai dire mai, perché lui è sempre lì. Sono proprio una persona fortunata. Grazie al Parkinson ho potuto riprendere l’attività giornalistica avendo il privilegio di fare un reportage dall’interno di una delle malattie più invalidanti che ci siano. Vi ho potuto raccontare di questo folletto spietato e delle sue feroci strategie. Della sofferenza, della paura, dei momenti di sconforto che ho sempre cercato di nascondere sotto l’ombrello dell’ot-
48 aprile 2015
ECM La malattia di Parkinson
Bibliografia
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Test
Modalità di partecipazione al corso Punto Effe, per il 2015, propone 3 corsi FAD per complessivi 37,5 crediti formativi, aperti a tutti i farmacisti territoriali. è possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Per maggiori informazioni www.edracorsi.it
1) QUALI SONO I SINTOMI PIÙ FACILMENTE INFLUENZATI DALLA STIMOLAZIONE CEREBRALE PROFONDA O DBS?
4) QUALI SERVIZI SANITARI REGIONALI HANNO SOSTENUTO I COSTI MAGGIORI?
a) b) c) d)
a) Centro 2) Sud (escluso Sicilia e Sardegna) 3) Nord 4) Sicilia e Sardegna
Rigidità e tremore Tremore ed equilibrio Freezing e instabilità posturale Tremore e instabilità posturale
2) QUALI SONO I TARGET PREFERITI PER LA STIMOLAZIONE CEREBRALE PROFONDA O DBS?
5) COSTI SOSTENUTI DIRETTAMENTE DAI PAZIENTI NEL 2011 SONO QUANTIFICABILI TRA:
a) b) c) d)
a) 2) 3) 4)
Globo pallido e nucleo subtalamico Putamen e nucleo subtalamico Globo pallido e substantia nigra Substantia nigra e nucleo subtalamico
0,5 e 0,8 miliardi di euro 1,1 e 1,4 miliardi di euro 2,6 e 2.9 miliardi di euro 1,7 e 2,1 miliardi di euro
3) LA SPESA SOSTENUTA DAL SSN PER TUTTI I PAZIENTI CON MP NEL 2011 È COMPRESA TRA:
6) QUAL È MEDIAMENTE LA PERCENTUALE DI DEMENZA NEI SOGGETTI AFFETTI DA MP?
a) 2) 3) 4)
a) 30% 2) 10% 3) 50% 4) 40%
1,1 e 1,3 miliardi di euro 3,5 e 4.0 miliardi di euro 0,5 e 0,8 miliardi di euro 2.0 e 2,4 miliardi di euro
49 aprile 2015
Primo piano Legale
nde) e di cui all’articolo 118, secondo comma (in punto di compatibilità: nde) e per la lesione, in particolare e tra l’altro, della normativa e della giurisprudenza comunitaria, analiticamente richiamata, sulla tutela della concorrenza e sulla repressione dell’abuso di posizioni dominanti» (Corte Costituzionale, 27 febbraio 2015, n. 24).
La rilevanza della questione A tacere della discutibile irrilevanza ascritta al pregiudiziale scrutinio di costituzionalità rispetto al giudizio pendente avanti il Tar del Veneto avanti al quale il contenzioso potrà proseguire, appare implicitamente individuato dal-
Vizio di motivazione La Consulta non esamina la questione di costituzionalità della Legge di pianificazione delle farmacie n. 27/2012
la stessa Consulta, che ha ritenuto la questione risolvibile dal Giudice a quo senza il ricorso allo scrutinio costituzionale l’eccesso di potere che vizia insanabilmente l’impugnato provvedimento di pianificazione territoriale. Infatti la stessa pronuncia della Corte Costituzionale fa salva la sua consolidata giurisprudenza in cui si muove la materia del contendere - ben nota ai frequentatori di questo osservatorio legale (Punto Effe n. 14/2012: “Malgoverno”; n. 17/2012: “Incompetenza e incompatibilità”; n. 2/2013: “Autodichia pro domo sua”; n. 10/2013: “Alla Corte, alla Corte”; n.
a cura dello studio dell’avvocato bruno riccardo nicoloso Firenze - Roma (b.r.nicoloso@tin.it)
L
12/2013: “Il ruggito della lobby”) - che ha segnato un punto fermo in tema di pianificazione territoriale delle sedi farmaceutiche (con le de-
a Corte Costituzionale ha ritenu-
alla carenza di motivazione del nesso di pregiu-
cisioni n. 27/2003, n. 87 /2006 e n. 255/2013),
to di non potersi pronunciare sulla
dizionalità di tale questione rispetto alla deci-
nel cui contesto si pone la questione sulla se-
questione d’illegittimità costituzio-
sione del ricorso amministrativo al suo esame,
parazione tra i poteri di regolamentazione ed i
nale dell’articolo 11 della Legge n.
con la conseguente ma irrituale trasformazione
poteri di gestione delle farmacie.
27/2012 (che ascrive ai Comuni,
di un giudizio incidentale di costituzionalità in
Con la sentenza n. 27/2003 la Consulta ha
e non più alle Regioni, la pianificazione stra-
un inammissibile proposizione “in via diretta”
riconosciuto che la pianta organica delle se-
ordinaria di nuove sedi farmaceutiche da as-
del controllo di costituzionalità. Così che non
di farmaceutiche rappresenta lo strumento di
segnare mediante concorso per soli titoli) che
hanno potuto trovare ingresso «le pur artico-
pianificazione primaria del servizio farmaceu-
era stata sollevata dal Tar del Veneto con l’Or-
late deduzioni della parte privata ricorrente nel
tico sul territorio e che tale servizio pubblico e
dinanza 17 maggio 2013 n. 713 per violazione
giudizio a quo (il farmacista di Treviso che si era
sociale viene affidato in regime concessorio
di specifici principi fissati dalla Costituzione:
dato carico di sollevare la questione avanti il Tar
alla professione farmaceutica svolta in una
articolo 41: principio di finalizzazione dell’atti-
del Veneto: nde) dirette a estendere il thema
struttura organizzata in forma di impresa per
vità economica all’interesse generale; articolo
decidendum tramite la denuncia dell’asserito
garantire, in modo uniforme e con continui-
97: principio di trasparenza dell’azione ammi-
contrasto della norma censurata, oltre che con
tà temporale e territoriale attraverso la “rete
nistrativa: articolo 118: principio di sussidiarietà
gli specifici parametri evocati nell’ordinanza di
delle farmacie” il servizio farmaceutico a tutela
verticale. Questo, secondo la Consulta, per la
rimissione, anche per contrasto con gli ulteriori
della qualità e della dignità della vita attraver-
impropria attivazione, da parte del Giudice ri-
principi costituzionali di cui all’articolo 117, primo
so la cura della salute e la terapia del dolore.
mettente, dello scrutinio costituzionale dovuto
e secondo comma (in punto di competenza:
Tale istituto - la cui vigenza nel contesto della
50 aprile 2015
Primo piano Legale
novella normativa di cui all’articolo 11 della leg-
che, secondo l’ordinamento sezionale (articolo
ge n.27/2012 è stata confermata dalla Corte
9, Legge n. 475/1968), ne possono avere in at-
Costituzionale con le sentenze n. 255/203 e
to o in potenza la gestione - si pone in evidente
216/2014 e dalla consolidata giurisprudenza
contrasto con la postulata dissociazione tra le
del Consiglio di Stato (da ultimo la sentenza
funzioni di regolazione e le funzioni di gestione
n.4705/2014) - rappresenta la chiave di volta
di un servizio pubblico di rilevanza economica
della questione.
ed interesse generale, quale è quello garantito
Con la sentenza n. 87/2006 la Corte ha poi
sul territorio dalle farmacie, private e comunali:
approfondito l’indagine sugli elementi del si-
le une e le altre su concessione regionale che
stema farmacia, così delineato come unicum di
ne abilita l’esercizio.
del Servizio sanitario nazionale di cui alla Legge
professione/struttura/servizio, riconoscendo
Nella stessa logica può esser letto l’obiter dic-
n. 833/1978 che, nel contesto del federalismo
l’indiscussa natura imprenditoriale della strut-
tum nella sentenza della Consulta n. 255/2013
sanitario, affida alle Regioni (e non ai Comuni)
tura aziendale che garantisce il servizio far-
(paragrafi 7.1. e 7.2.) che - in materia di pianifi-
le competenze in materia farmaceutica che
maceutico, ma ne ha sottolineato il carattere
cazione del servizio farmaceutico sul territorio
vengono esercitate (direttamente o per il tra-
marginale - viene detto testualmente: «mar-
- ha individuato una attrazione verso il basso,
mite delle Aziende sanitarie locali) e attengono
ginale» - rispetto alle esigenze del servizio
ascrivibile ai Comuni, in quanto appartenenti a
le concessioni-provvedimento che ne abilita-
medesimo, ponendo in nuce la diversa valen-
un livello di governo più vicino ai cittadini, del-
no l’esercizio da parte delle farmacie (private
za concettuale dei due elementi del sistema e
le funzioni propositive di allocazione delle sedi
e comunali) e la vigilanza sul suo svolgimento
che ne impone una distinzione tra le esigenze
farmaceutiche, e una attrazione verso l’alto,
(articolo 32, Legge n. 833/1978) e le conces-
d’interesse privato della struttura e le esigenze
ascrivibile alle Regioni, in quanto depositarie
sioni-contratto che attengono l’assistenza far-
d’interesse pubblico del servizio, che si traduce
della disciplina del Servizio farmaceutico nel
maceutica erogata per il tramite delle farmacie
in una separazione tra le funzioni di regolazione
contesto del Servizio sanitario nazionale di-
(private e comunali) e ne disciplinano le moda-
e le funzioni di gestione del servizio farmaceu-
sciplinato dalla Legge 833/1978 (articolo 32
lità (articolo 48; Legge n. 837/1978): di tal che
tico, quale servizio pubblico di rilevanza econo-
relativo al servizio farmaceutico e articolo 48
non vedesi sul piano logico, prima ancora che
mica e di interesse generale.
relativo alla assistenza farmaceutica) svolto
sul piano giuridico, come le funzioni riguardanti
dalle farmacie sul territorio e della sua pro-
lo svolgimento del servizio farmaceutico sul
Il diritto europeo dell’economia
grammazione attuata attraverso la periodica
territorio ascritte alle Regioni possano essere
revisione della relativa pianta organica, delle
disgiunte da quelle riguardanti la sua program-
Tale distinzione è stata peraltro postulata in
funzioni di pianificazione delle sedi farmaceu-
mazione e pianificazione.
chiave comunitaria dal “Libro verde” (21 mag-
tiche, così come localizzate. Tutto questo può/
gio 2003) e dal “Libro bianco” (12 maggio
deve avvenire attraverso un procedimento a
Un’occasione perduta?
2004) della Commissione Ue sui servizi d’inte-
formazione progressiva che fa salve - nell’u-
In conclusione si può ragionevolmente ritenere
resse economico generale: ciò con riferimen-
nitarietà dell’intervento - la collaborazione e
che la questione sulla separazione tra le fun-
to agli indirizzi espressi nei trattati dell’Unione
la concertazione tra gli enti territoriali dello
zioni di regolazione e le funzioni di gestione del
Europea (Tfue già Tce) sulla tutela della con-
Stato apparato e le reciproche competenze
servizio farmaceutico - quale servizio pubblico
correnza (articolo 101 Tfue) e sulla repressione
- già individuate dalla sentenza della Corte
di rilevanza economica e di interesse generale
dell’abuso di posizioni dominanti (articoli 102,
Costituzionale n. 303/2003 - ma anche la
garantito dalle farmacie - da parte dei Comuni,
104, 106 Tfue) nelle logiche della sussidiarietà
dissociazione tra le funzioni di regolazione e
non può dirsi superata con il no contest prati-
e della proporzionalità (articolo 5 Tfue) e, nella
le funzioni di gestione di un servizio pubblico
cato dalla Consulta per la carente motivazione
fattispecie, con riferimento agli indirizzi a pro-
di rilevanza economica e d’interesse genera-
data dal Giudice a quo nel proporla al suo esa-
tezione della salute umana (articolo 168 TFUE),
le, quale è il servizio farmaceutico. In tal senso
me, ma permane e può essere non solo risolta
riconducibili al Diritto europeo dell’economia di
si è mossa la più recente giurisprudenza am-
con una sentenza adeguatrice ovvero ripropo-
immediata applicazione nell’ordinamento na-
ministrativa che ha fatto proprio il dictum del-
sta in termini esaustivi allo scrutinio della stes-
zionale, così come riconosciuto dalla Consulta
la Consulta sui due livelli di pianificazione del
sa Corte Costituzionale, da parte dello stesso
con la sentenza n. 325/2011. In questa logica
servizio farmaceutico sul territorio (Tar della
(o di altro) Giudice amministrativo, ma può/
si pone l’eccezione di illegittimità costituzio-
Puglia, Bari 19 febbraio 2015, n. 320).
potrebbe essere fatto propria ex lege da un
nale dell’articolo 11, commi 1 e 2, della legge
Si aggiunge che la postulata ripartizione delle
Parlamento più attento al rapporto tra impresa
n.27/2012, che - nell’affidare la pianificazione
funzioni pianificatorie del servizio farmaceu-
e interesse generale (e un po’ meno impres-
territoriale delle sedi farmaceutiche ai Comuni,
tico sul territorio risponde altresì alla disciplina
sionista di quello di Monet).
51 aprile 2015
La più recente giurisprudenza amministrativa ha invece fatto proprio il precedente dictum della Consulta sui due livelli di pianificazione del servizio
Iniziative
di Claudio Buono
A
quanto ammonta il conto del dolore cronico nel nostro Paese? A questo e ad altri interrogativi ha cercato di rispondere la due giorni di
convegno “Hope - Health over pain expe-
rience” che si è tenuta a Roma, chiamando
a raccolta alcuni fra i massimi esperti in materia. Il convegno, patrocinato dal ministero della Salute e dall’Aifa, ha permesso di ricostruire l’attuale scenario del problema in Italia, focalizzando in particolare l’analisi sui fattori che ancora ostacolano l’appropriatezza terapeutica e sulle conseguenze dei trattamenti inadeguati. Per l’occasione, è stato anche presentato ufficialmente il Libro bianco sul dolore croni-
co, edito con il grant di Mundipharma. Il volume fornisce per la prima volta una fotografia tutta italiana, anche se basata su stime di massima, sul reale impatto sociosanitaro ed economico legato al dolore cronico. Il primo dato che emerge è che su circa 13 milioni di pazienti stimati sono circa 8 quelli rilevanti per gli effetti economici sulla spesa pubblica, in quanto si può ritenere che un terzo non si curi o lo faccia da sé in privato. Circa le risorse impiegate per far fronte al problema e i loro costi unitari in Italia, Carlo Lucioni, senior health economist di Health Publishing and Services ha illustrato come «il costo sociale medio annuo del dolore cronico per paziente, calcolato con una stima al ribasso, ogni anno sia di 4.557 euro, di cui 1.400 per costi diretti a carico del Servizio sanitario nazionale (farmaci, ricoveri, diagnostica) e 3.156 per costi indiretti (giornate
Lenti progressi
lavorative perse, distacchi definitivi dal lavoro)». Moltiplicando i costi diretti per 8 milioni di pazienti, si arriva a un onere annuo pari a 11,2 miliardi di euro, con un’incidenza sulla spesa sanitaria pubblica complessiva del 9,6 per cento. Sempre sulla stessa base, il totale dei costi indiretti ammonta invece a 25,2 miliardi. Dalla somma dei due importi risulta che la stima del costo sociale del dolore cro-
Dolore cronico, Italia ancora in ritardo nel consumo di oppiodi. Nonostante una legislazione all’avanguardia 52 aprile 2015
nico che grava sulle casse dello Stato è quindi di 36,4 miliardi all’anno, corrispondenti al 2,3 per cento del Pil.
Iniziative
La Legge 38/2010 è stata la prima al mondo a sancire ufficialmente per tutti cittadini il diritto a non soffrire, tramite l’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative
NOVITà 2015
LA spesa per Fans e oppioidi
dei pazienti, all’autoprescrizione di antinfiam-
Per completare il quadro sui numeri del pro-
matori, con evidente sottostima dei possibili
blema, il Libro Bianco evidenzia come - nono-
effetti collaterali.
stante un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, con una crescita negli ultimi quat-
Il ruolo di Aifa
tro anni dell’utilizzo di analgesici oppioidi, sdo-
«Nonostante i grandi passi avanti compiuti
ganati nel loro impiego antalgico - il confronto
con la Legge 38 promulgata dal Parlamento
di vendite con i Fans sia ancora sbilanciato a fa-
italiano nel 2010 - la prima al mondo a sancire
vore di questi ultimi, nonostante i loro possibili
ufficialmente per tutti i cittadini il diritto a non
effetti collaterali e in controtendenza con le Li-
soffrire, tramite l’accesso a terapia del dolore
nee guida, i warning delle autorità regolatorie e
e cure palliative - sussistono ancora margini
i dati di letteratura. Nel 2013, infatti, si è toccata
di miglioramento per raggiungere l’appropria-
quota 240 milioni di euro per gli antinfiamma-
tezza nell’approccio diagnostico e terapeuti-
tori non steroidei, contro i 179 degli oppioidi, di
co alla malattia-dolore», sottolinea Guido
cui 101 milioni per quelli forti.
Fanelli, presidente della commissione mini-
Tra i principali Paesi europei, l’Italia si confer-
steriale Terapia del dolore e cure palliative.
ma così all’ultimo posto per uso di oppioidi
I dati Ims e i rapporti dell’Osservatorio na-
COME SONO FATTI I COSMETICI
(considerato sia in valore economico sia in
zionale sull’impiego dei medicinali (Osmed)
Guida pratica alla lettura dell’INCI
volumi) e al primo per impiego di Fans. An-
restituiscono, infatti, un quadro di grandi di-
che il dato sulla spesa pro capite in oppioidi
sparità nell’accesso alle terapie tra le diverse
G. Penazzi
forti evidenzia il ritardo del nostro Paese e le
Regioni italiane. Proprio su questo fronte, nel
barriere culturali che ancora ostacolano l’im-
capitolo del libro a firma di Aifa, emerge co-
piego di questi farmaci: 2,11 euro, mentre in
me l’Agenzia abbia attuato, attraverso vari
Germania, per esempio, la stessa spesa sale
strumenti (Note Aifa), un’azione di racco-
a oltre 10 euro a cittadino (992 milioni di euro,
mandazione e di indirizzo, volta a promuovere
il valore più alto in Europa), seguita da 636
un appropriato utilizzo dei farmaci impiegati
milioni nel Regno Unito, 484 in Francia e 252
nella cura del dolore, alla luce della migliore
in Spagna. Viceversa la spesa pro capite dei
evidenza scientifica disponibile (in particolare,
Fans in Italia risulta la più elevata: 3,91 euro, a
su oppiacei deboli, Fans e Coxib). Inoltre, at-
fronte di 3,52 euro pro capite del contesto te-
traverso il rapporto dell’Osmed, Aifa pubblica
desco, 3,11 euro della Spagna, 2,66 euro della
regolarmente i dati sulla spesa sanitaria e il
Francia e 1,82 euro del Regno Unito. Le dina-
consumo dei farmaci utilizzati nella terapia del
miche distributive, inoltre, mostrano come in
dolore. Si tratta di strumenti fondamentali sia
Italia gli oppioidi forti vengano prescritti man-
per favorire una prescrizione farmacologica il
tenendo uno stretto controllo ospedaliero,
più possibile conforme alle indicazioni cliniche
mentre i Fans hanno una maggiore distribu-
per le quali il farmaco si è dimostrato efficace e
zione territoriale (canale retail). Ciò si spiega
a quelle d’uso (dose e durata del trattamento),
PER INFORMAZIONI
con la perdurante diffidenza nell’utilizzo degli
sia per intervenire sulle differenze regionali,
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53 aprile 2015
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Anno XVI | N° 1 | 22
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54 aprile 2015
FARMACOLOGIA
COSMESI
NUTRIZIONE
DIRITTO
Farmanews
di Stefania Cifani
Rifaximina nella malattia epatica cronica Con un’azione selettiva sul microbiota intestinale, questo farmaco è indicato nei pazienti che abbiano manifestato il primo episodio di encefalopatia
U
na nuova indicazione per rifaximina alfa, registrata nel 2012 per il trattamento delle recidive dell’encefalopatia epatica. Tra le complicanze associate
alla malattia epatica cronica l’encefalopatia è la meno nota: se tutti i pazienti temono infatti di andare incontro a tumore, emorragia o ascite, pochi sono a conoscenza dei segni che accompagnano questa condizione clinica, la cui manifestazione è inoltre molto variabile da individuo a individuo. Ogni malato di cirrosi, specie se con un passato di abuso di alcol e sostanze stupefacenti, è a rischio di sviluppare encefalopatia epatica ma non è possibile stabilire a priori se e quando questo accadrà. A causare la malattia è la
violento, cadere in un sonno profondissimo o
farmaci. Obiettivo della terapia farmacologica,
sopraggiunta incapacità del fegato di purificare
andare in coma. In genere le persone colpite
riequilibrare l’ambiente batterico presente
il sangue dalle sostanze tossiche in esso pre-
da encefalopatia epatica non sono in grado di
nell’intestino, così da limitare la produzione di
senti. L’ammoniaca in particolare, non viene
vivere da sole: la malattia condiziona la pro-
ammoniaca. Il lattulosio è la terapia di prima
più metabolizzata efficacemente e raggiunge
grammazione della vita in tutti i suoi aspetti e
linea per il trattamento dell’encefalopatia epa-
il cervello in quantità eccessiva provocando
anche i familiari del paziente si trovano spesso
tica: agisce sia sulla flora batterica intestinale
edemi e innescando processi infiammatori
disorientati e in preda a un senso di smarri-
sia sul metabolismo dell’ammoniaca, senza
che compromettono il corretto funzionamen-
mento e impotenza.
essere assorbito a livello sistemico ma con
to delle sinapsi.
Riconoscere la malattia in fase iniziale sarebbe
alcuni effetti collaterali come nausea, vomito,
I primi segni dell’encefalopatia epatica sono
invece auspicabile per prevenirne la progres-
diarrea e flatulenza.
difficili da riconoscere. Possono comprendere
sione. È certo infatti che a un primo episodio
La rifaximina, con un’azione selettiva sul
irritabilità, alterazioni del carattere, transitori
ne seguiranno altri, più gravi e a distanza di
microbiota intestinale, evita l’insorgenza di
momenti di confusione, difficoltà a dormire
tempo sempre più ravvicinata, con una impor-
fenomeni di resistenza batterica ed è indicata
e cali dell’attenzione. Questi, insieme a defi-
tante compromissione del già precario stato di
nei pazienti che abbiano manifestato il primo
cit delle abilità spaziali, accrescono il rischio
salute del paziente. La terapia si basa sia sulla
episodio di encefalopatia nei quali previene le
di incidenti stradali. Nella forma conclamata
prevenzione dei fattori che possono scatenare
recidive e riduce il numero di ospedalizzazio-
il malato mostra deficit cognitivi, disturbi del
l’encefalopatia, come uso di benzodiazepine e
ni. La terapia prevede la somministrazione di
linguaggio, difficoltà a svolgere lavori manuali
diuretici, alimentazione iperproteica, stipsi, aci-
due compresse da 550 mg al giorno per al-
di precisione. Può inoltre diventare irascibile e
dosi/alcalosi e infezioni, sia sull’assunzione di
meno sei mesi.
55 aprile 2015
Spigolature
a cura della redazione
ABBONAMENTI 2015 Anno XVI | N° 1 | 22
gennaio 2015
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P14/2015
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Spigolature
a cura della redazione
Una App per la pelle FotoSkin è la nuova applicazione sviluppata da Isdin per favorire l’autocontrollo della pelle, come prima misura di prevenzione contro i danni causati dal sole. Oltre a offrire informazioni utili su macchie cutanee, danno attinico e corrette abitudini di esposizione al sole, la App di Isdin integra un sistema di monitoraggio fotografico, che consente di raccogliere informazioni nella valutazione del rischio di una particolare macchia o neo e nella diagnosi precoce di un eventuale tumore della pelle. Studiata dal dermatologo pensando al paziente, FotoSkin offre consigli e suggerimenti su come prendersi cura della propria pelle, informazioni me-
Integratori per due italiani su tre I risultati dell’indagine condotta da Gfk Eurisko per Federsalus sono significativi: nel 2014 due italiani su tre hanno utilizzato integratori alimentari. La ricerca si è sviluppata su un campione di 7.118 italiani, rappresentativo della popolazione adulta over 18, e uno di 807 medici, rappresentativo di Mmg e specialisti. Medico e farmacista, seppure con ruoli diversi, si confermano gli interlocutori di riferimento per il consumatore, che si rivolge a loro in due casi su tre per un consiglio su tali prodotti. In crescita anche il ruolo dello specialista, che consiglia integratori nel 33 per cento dei casi. Le donne si confermano i principali consumatori di tali prodotti (il 58 per cento del totale) mentre il ruolo consulenziale del farmacista si concentra soprattutto sui disturbi da raffreddamento (38 per cento), problemi di capelli (32), sonno (30), tono ed energia (28), vitamine e sali minerali (25). I motivi di utilizzo degli integratori riguardano solo in parte il “tono e rinforzo” (38 per cento), mentre prevalgono esigenze di “cura” (40) e “prevenzione” (39), soprattutto tra gli over 65 e le donne.
diche e persino l’indice di radiazione Uv della posizione in cui l’utente si trova. FotoSkin è un’applicazione di carattere informativo e di autocontrollo fotografico che non sostituisce la visita e la diagnosi professionale del dermatologo. La App è scaricabile gratuitamente da AppStore e Google play.
Automedicazione stabile nel 2014
Aggregazione tra Alfa Wassermann e Sigma Tau
Il bilancio stilato da Assosalute sul mercato dell’automedicazione nel 2014 conferma una sostanziale tenuta del settore: i valori fanno segnare +0,4 per cento mentre i volumi calano del 2,4 per cento, anche in ragione della crescente concorrenza di integratori e prodotti erboristici. Entrando nel dettaglio, gli Otc denunciano una contrazione dei volumi (-1,4 per cento) e un leggero aumento delle vendite, che ammontano a quasi 1,8 miliardi di euro; quanto ai Sop, le confezioni vendute diminuiscono del 5,3 per cento e il giro di affari si ferma a 638 milioni. Tra i canali di vendita la farmacia detiene la quota del 91 per cento per quanto riguarda i volumi e del 92 per cento per ciò che concerne i valori. Quanto ai prodotti, la leadership spetta ancora ai farmaci per le affezioni respiratorie (oltre 100 milioni di confezioni), seguiti dai farmaci per l’apparato digerente (oltre 64 milioni di confezioni) e dagli analgesici (60 milioni).
Alfa Wassermann e Sigma-Tau hanno siglato un accordo per un progetto di aggregazione industriale che prevede la costituzione di una nuova società in cui confluiranno le attività farmaceutiche dei due gruppi. Dall’operazione nascerà un gruppo che si posizionerà tra i primi cinque operatori del settore farmaceutico, in Italia, sia per i prodotti da prescrizione sia per quelli di automedicazione. A livello internazionale sarà direttamente presente in 18 Paesi, tra i quali cui Usa, Cina, Russia e diversi Paesi Europei. Il nuovo Gruppo avrà inizialmente un fatturato di oltre 900 milioni di euro con interessanti prospettive di crescita e un organico di circa 2.800 dipendenti, di cui circa 1.840 operanti in Italia e 960 nelle sedi estere. Le sedi operative in Italia saranno Bologna, Milano, Pomezia, Alanno e Sermoneta. In queste ultime tre localizzazioni sono situati gli insediamenti produttivi che utilizzano tecnologie all’avanguardia.
57 aprile 2015
Come eravamo
di Raimondo Villano
Le scuole ceramiche La tradizione dell’alto artigianato italiano dalle origini alle soglie del Novecento
N
umerose sono le scuole ceramiche italiane prestigiose, tra le quali ricordiamo quelle di Castelli, Deruta, Faenza, Cerreto e Napoli. L’origine della scuola ceramica di
Castelli (paese alle falde del Gran Sasso), una delle più famose manifatture di maioliche d’arte del centro Italia, risale ai monaci benedettini di San Salvatore, che intorno all’anno 1000 si insediano in quelle contrade, allora sotto la tutela dei Conti di Pagliara. Da quel momento e fino al Quattrocento inoltrato la produzione ceramica contempla una ricca realizzazione di ingobbiate, dipinte, graffite e invetriate. E si distinguono artisti come Nardo Castelli, Tito e Raimondo Pompei, Orazio Pompei.
La svolta del Cinquecento
Anversa degli Abruzzi. Della sua produzione
1730, per la spezieria di San Domenico a Soria-
La produzione di maioliche vere e proprie non
si conosce poco, mentre è consistente quella
no Calabro; il terzo, del 1735, per la famosissima
comincia prima degli inizi del Cinquecento,
del figlio Carmine (1678-1763) allievo dello zio
spezieria napoletana di Carlo Mondelli. Gesual-
con l’impiego di smalto stannito introdotto dai
Carlo Antonio Grue, cui è affidato giovanissi-
do Fuina, poi, è uno dei principali innovatori dei
contatti con la cultura ispano-moresca e con
mo, dopo la morte del padre. Carmine riesce a
modi espressivi della maiolica di Castelli.
l’avvento dei primi artisti noti, Polidoro e Remo
tradurre brillantemente su ceramica numerose
Verso la fine del Settecento la maiolica va in-
da Lanciano. In questi anni prende corpo la
tematiche figurative di storia sacra e contem-
contro a una profonda crisi, principalmente
produzione ceramica della tipologia del Cor-
poranea, di mitologia e paesaggistiche, e lavora
dovuta all’avvento della porcellana. Tuttavia la
redo Farnese e quella detta Orsini-Colonna.
a lungo per una clientela vasta ma selezionata,
tradizione di Castelli perdura ancora: sono molti
Nel Seicento e nel Settecento le “dinastie” dei
fornendo vasi da farmacia per importanti com-
i laboratori che ancora oggi producono cerami-
Grue, dei Cappelletti e dei Gentili fanno rag-
plessi monastici ed ospedalieri.
ca e la esportano in tutto il mondo.
giungere alla lavorazione i massimi livelli: maio-
Francescantonio Saverio Grue, poi, oltre a es-
Le prime espressioni della ceramica di Deruta
liche ricche di riferimenti iconografici agli ordini
sere uno dei più famosi maiolicari di Castelli, at-
sono documentate dai manufatti in maiolica
monastici, vedute lacustri e montane o scene
tivo intorno alla prima metà del XVII, è per lungo
arcaica, databili alla seconda metà del Trecento.
bucoliche e alle casate nobiliari - napoletane
tempo anche attivo presso la Real fabbrica di
Si tratta di oggetti di uso comune come catini,
in particolare - tra i più importanti committenti
Capodimonte a Napoli. Oggi si conoscono tre
scodelle, boccali e piatti, decorati con motivi
della scuola castellana.
grandi corredi da lui dipinti: il primo, del 1729,
geometrici e floreali in verde e bruno. La fase
La prima personalità di spicco della famiglia
per la Certosa di Santo Stefano del Bosco (og-
più famosa e celebrata della maiolica derutese
Gentili è Berardino il Vecchio, originario di
gi Serra San Bruno) in Calabria; il secondo, del
è quella del Rinascimento.
58 aprile 2015
Come eravamo
Agli inizi del Cinqucento si collocano le tipologie
distinguere le produzioni di ceramica fine
della petal-back family, con semplici decora-
delle fabbriche di Cerreto da quelle napoleta-
zioni a forma di petali sul retro di piatti e coppe.
ne mentre risulta più facile identificare come
Nello stesso periodo si afferma la produzione
cerretesi quelle maioliche che presentano
di maiolica a lustro dalle caratteristiche iride-
una più marcata impronta rustica e popola-
scenze metalliche e dorate, che renderà nota
resca. A un ceramista napoletano della fami-
Deruta in tutto il mondo.
glia Giustiniani, forse Domenico, va attribuita
La coeva produzione policroma è caratteriz-
l’introduzione nel repertorio delle fabbriche
zata dagli ornati a “corona di spine”, a “girali
cerretesi della decorazione paesistica a chia-
floreali”, alla “porcellana”; i soggetti preferiti
roscuro turchino (camaieu bleu), peculiare
sono il ritratto di belle donne, le scene allego-
delle fabbriche sei-settecentesche napole-
riche, mitologiche e sacre, spesso ispirate alla
tane. Questa decorazione in chiaroscuro tur-
scuola pittorica umbra del tempo. Verso la
chino uniforma la considerevole produzione di vasi farmaceutici delle fornaci di Cerreto
metà del Cinquecento il pittore Giacomo Mancini, detto il Frate, porta a Deruta la tipologia
stili caratterizzanti: lo stile “a compendiario” e
dopo il 1721; esempi di tali corredi farmaceu-
della pittura istoriata, cioè la riproduzione su
quello “a decoro istoriato”, ciascuno dei quali
tici sono gli albarelli attualmente conservati al
piatti e vasi di scene di ispirazione mitologica
riconoscibile per alcuni elementi tipici.
Museo del Sannio, a Benevento.
o sacra. Dalla metà del secolo fino a tutto il
Lo stile “a compendiario” ha obiettivo di puro
A partire dalla seconda metà del Settecen-
Seicento si diffonde lo stile compendiario: es-
ornamento per subordinare l’ornato alla forma
to la produzione cerretese di artistici vasi da
senziale e riassuntivo (da cui il nome) sia nei
e valorizzare la materia stessa, ovvero lo smal-
spezieria si indirizza verso le più eleganti e
soggetti rappresentati sia nel tratto. Fra la fine
to bianco, facendo nascere un nuovo genere
sinuose forme rococò. I manufatti perdono la
dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento
d’arte. È la maiolica bianca o leggermente de-
svelta e semplice linea cilindrica degli albarelli
si distinguono le opere pittoriche su maiolica
corata, con cromia ridotta, dei famosi “bianchi
per assumere la forma comunemente detta
di significativi artisti come Micheletti, Magnini,
di Faenza”, che influenzano tutta l’arte cerami-
“a pera capovolta”. La tavolozza diventa ricer-
Grazia e Zipirovic. La loro opera contribuisce a
ca occidentale del Seicento. È caratterizzato da
cata, raffinati accostamenti cromatici vengono
rinnovare, con gusto storicista, la grande sta-
blu monocromo su smalto bianco o lievemente
impiegati nelle rappresentazioni “alla cinese”
gione rinascimentale della maiolica di Deruta,
azzurrato - dovuto all’introduzione di cobalto
e nei motivi a rocaille che le racchiudono. Il re-
ricca non solo di copie ingegnose del passato
nell’impasto -, da fiori stilizzati detti “palmette
pertorio è naturalmente mediato dalle vicine
ma anche di un lavoro di recupero dei motivi
persiane”, che diventeranno “pigne”, lunghe
officine napoletane. Celebre è la manifattura
decorativi classici tra cui il preferito è il ritratto.
foglie sottili con estremità accartocciate, tralci
di Nicola Giustiniani, capostipite di una dinastia
di viticci recanti rosette a “occhio di penna di
di ceramisti, che appronta vasellame raffina-
Il modello faentino
pavone”. Lo stile “a decoro istoriato” trae inve-
to destinato alle spezierie dei monasteri (per
La scuola di Faenza, tra le più blasonate al mon-
ce ispirazione da incisioni, libri, disegni o quadri
esempio l’abbazia benedettina di Loreto di
do, intorno al 1600 assorbe la maggior parte
d’epoca e va in auge quando lo “stile severo”
Monte Vergine, in provincia di Avellino). Intor-
delle produzioni richieste da “spedali”, spezie-
del Quattrocento lascia il posto allo “stile
no al 1754 Nicola Giustiniani trasferisce la sua
rie e officine farmaceutiche dell’Italia centrale,
bello” dell’Umanesimo rinascimentale, nel
bottega a Napoli, ove rimane aperta per oltre
fino a diventare l’incontrastata dominatrice dei
quale primeggiano le fabbriche dei Bergantini
un secolo. Tra i ceramisti cerretesi si devono ri-
mercati europei. Il decoro faentino a partire dal
e dei Pirotti. È caratterizzato da
XV secolo si emancipa, staccandosi comple-
policromie a grottesca con
tamente dall’influenza orientale per assu-
volti di profilo che, pur
primi decenni del XIX secolo
mere connotati assolutamente originali, tipici
rimanendo elementi de-
le fornaci cerretesi decado-
italiani, diventando l’incontrastato dominatore
corativi, assumono, per
no e il processo è comune a
dei mercati europei. Lo stile di Faenza, nell’ac-
la prima volta nei decori
tutti gli altri centri meridionali
cezione generale, è definito gotico-floreale:
faentini, una rappresenta-
minori: quelli abruzzesi, cam-
unisce reminiscenze dell’estetica orientale con
zione realistica, che porta
pani e salentini. L’attività dei
quelle derivanti dall’arte greco-romana e vi ap-
su ceramica ambienti e
porta elementi naturalistici con suggerimenti
personaggi in azione.
della scultura e architettura gotica. Nella Scuola
Molti vasi napoletani emigra-
Faentina di decoro si alternano due differenti
no a Cerreto; è difficile, pertanto,
cordare, inoltre, Giovanni Festa e Tommaso Marchitto. Dopo i
figuli è continuata solo nelle sue più umili forme e per il fab-
59 aprile 2015
bisogno del semplice vasellame in terracotta verniciata.
Consigli per le vendite
di elena bottazzi
Vitamina C topica Dalle virtù dell’acido ascorbico nasce un nuovo prodotto, perfezionatore di pelle, di Resultime Il Sérum Perfecteur de Peau è un siero multiazione che apporta una dose consistente di Vitamina C innestata, una forma fino a venti volte più attiva della molecola naturale, in grado, quindi, di penetrare più in profondità garantendo un’efficacia maggiore. In questo modo il prodotto contribuisce a lisciare l’epidermide, correggere i pori, uniformare l’incarnato e attenuare macchie e rossori. I liposomi contenuti nella formulazione affinano delicatamente la grana della pelle, mentre un peptide di nuova generazione amplifica gli effetti anti-età della vitamina C, donando al viso un aspetto sano, disteso e luminoso. L’87
per cento delle utilizzatrici ha notato una pelle più liscia e vellutata dopo 48 ore, il 70 per cento ha constatato un miglioramento globale dell’aspetto del viso e il 68 per cento una riduzione dei pori dilatati. Il Sérum Perfecteur de Peau è ideale per un uso quotidiano, indicato particolarmente per proteggere la pelle dall’inquinamento e dalle basse temperature in inverno, mentre d’estate, utilizzato sotto la protezione solare, aiuta a prevenire l’invecchiamento cutaneo. Grazie alla texture leggera e delicata è ideale per tutti i tipi di pelle e per le diverse età. Utilizzato mattina e/o sera su viso e collo prima della crema abituale dona un aspetto più giovane alla pelle.
MONITORAGGIO TECNOLOGICO
I TIRALATTE I principali vantaggi dell’estrazione doppia rispetto alla singola sono il risparmio di tempo, l’aumento del flusso di latte, con un contenuto energetico superiore dello stesso, importante soprattutto per i neonati prematuri e indice di un maggiore drenaggio del seno. Anche dopo la dimissione ospedaliera le mamme possono usufruire di tali vantaggi con Freestyle e Swing Maxi di Medela, entrambi dotati della tecnologia 2-Phase Expression che imita il ritmo naturale di allattamento del bambino. Il primo è di dimensioni molto ridotte ed è dotato di memoria, display Lcd e batteria ricaricabile al litio. Swing Maxi è adatto per l’estrazione quotidiana del latte, di semplice utilizzo.
PELLE AL SOLE Carovit Forte Plus Rottapharm è un integratore alimentare in capsule alleato di una più sicura ed efficace esposizione della pelle al sole, indicato per rinforzare le difese naturali dagli stress ossidativi tipici dell’esposizione solare, aiutando a ridurre il rischio di eritema solare. La vitamina E protegge dallo stress ossidativo le membrane cellulari, mentre la vitamina C difende le componenti idrofile della pelle e svolge un ruolo importante nella guarigione delle lesioni cutanee. è inoltre presente un concentrato di antocianine e flavanoni derivati dalle arance rosse (Red Orange Complex), indicati specialmente per la protezione delle cellule cutanee dai raggi UV.
60 aprile 2015
iHealth propone iHealth Align, dispositivo medico di auto-monitoraggio glicemico, fornito con 10 aghi e una penna pungidito automatica. Si collega direttamente alla porta dati di smartphone o tablet tramite l’applicazione dedicata iHealth Gluco-Smart, in grado di registrare le misurazioni automaticamente; è così possibile un consulto immediato dei dati del paziente sotto forma di grafici, conservando la cronologia per valutare l’evoluzione delle misurazioni all’interno di un determinato lasso temporale. Le strisce reattive hanno, per ogni confezione, un codice Qr che, una volta scansionato tramite l’applicazione, permette la calibrazione delle stesse.
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Il nuovo Dopobarba Antiage Prep for Men con formula anti-età aiuta a proteggere la pelle dell’uomo dalle irritazioni prevenendo l’invecchiamento. La presenza dell’acido ialuronico contribuisce a idratare la pelle attenuando la comparsa delle rughe, rafforzando la tonicità del tessuto cutaneo. Inoltre interagisce con le fibre elastiche di collagene e compatta la pelle. Completano la formula glicerina, pantenolo, olio di riso e di mandorle dolci: un mix di attivi con potere idratante, emolliente, lenitivo ed addolcente.
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VIRTù DELL’ACETO
BUONA DIGESTIONE L’integratore alimentare Eudigest EnzimActive favorisce la digestione evitando la formazione di gas intestinali. Contiene un pool di enzimi ottenuti dalla fermentazione dell’amido di riso (processo brevettato) che, insieme alla bromelina apportata dall’ananas e all’alfa-galattosidasi, favoriscono la digestione. Il finocchio aiuta a contrastare la formazione dei gas, lo zenzero a stimolare la secrezione dei succhi gastrici e ridurre la nausea mentre la melissa regola la motilità intestinale. è prodotto da Bios Line in confezione da 30 compresse. 61 aprile 2015
A base di aceto di sidro, pectina e fibre di mela e guaranà, Dévorcal Dukan è un integratore il cui complesso di sostanze favorisce la sensazione di sazietà in caso di assunzione di alimenti ricchi di proteine o grassi. L’azione di Dévorcal è specifica nella fase di crociera della dieta Dukan, rispetto alla fase di attacco, in cui la perdita di peso avviene in maniera più semplice e rapida. Durante la fase di crociera, infatti, la perdita di peso può rallentare e il prodotto fornisce un sostegno utile a evitare i periodi di stagnazione che causano scoraggiamento e inducono a effettuare “strappi alle regole” nella dieta.
Consigli per le vendite
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“La natura che piace” è la linea di prodotti multicereale senza glutine e ricca di fibre di Schär, di cui Fruit Bar è l’ultima novità: una barretta dietetica, un biscotto croccante con un ripieno di fichi e prugne, fonte di vitamina B1, ideale per una pausa sana senza glutine, senza lattosio e ricca di fibre. Contiene il 56 per cento di ripieno alla frutta, è priva grassi idrogenati, coloranti, conservanti o aromi ed è disponibile nella confezione da 125g (5x25g).
Un gruppo di studiosi inglesi ha messo a punto la formula delle barrette antinvecchiamento Bio-age superfood, studiate per mantenere l’equilibrio ormonale per l’uomo e la donna e diversificata per fascia di età (fino ai 45 anni e dai 45 in su). Garantiscono un apporto bilanciato di proteine e di fitormoni, utili per l’elasticità della membrana cellulare, e micronutrienti. Le barrette entrano nel canale farmacia grazie a Named, contrastando lo stress ossidativo, favorendo l’equilibrio ormonale e incidendo sul metabolismo di trasformazione degli zuccheri e dei grassi in energia che in caso di anomalie può portare a diabete, obesità e quindi a invecchiamento precoce.
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Come sono fatti i cosmetici Una guida pratica per interpretare il contenuto dei prodotti di bellezza, partendo dalla classificazione internazionale
l’opera Dalla fine degli anni Novanta gli ingredienti dei prodotti dermocosmetici sono espressi nel linguaggio Inci (In-
ternational nomenclature of cosmetic ingredients). Ciò nonostante agli stessi esperti di componenti chimici non è sempre chiaro, tuttora, come leggere e interpretare le etichette. Il volume di Giulia Penazzi parte da questi presup-
Con quale meccanismo chimico detergono i
posti e dall’ovvia considerazione che
tensioattivi
per poter valutare al meglio un co-
Partiamo dall’osservare una goccia d’acqua
smetico e la sua efficacia è necessario
appoggiata su una superficie solida: essa si
conoscerne i componenti. Si tratta di
dispone nella forma più rotondeggiante pos-
una vera e propria guida, che si occupa
sibile per avere meno punti di contatto con la
della materia a tutto tondo: si articola in
superficie su cui poggia.
venti capitoli ed è suddivisa in due am-
Si definisce tensione superficiale dell’acqua
pie parti. La prima è dedicata alle forme
quella forza che tiene coese le molecole tra
cosmetiche (soluzioni, tensioliti, gel,
loro e riduce la possibilità di contatto con la
paste…); la seconda alle funzionalità
superficie di appoggio.
cosmetiche (prodotti per la detersione,
I tensioattivi disciolti nell’acqua abbassano
per i capelli, deodoranti…). In appendice
questa tensione superficiale, la goccia non
gli approfondimenti sui conservanti nei
rimane più rotondeggiante, ma aumenta i
cosmetici e sui siliconi in cosmesi.
punti di contatto con la superficie su cui poggia. La riduzione della tensione superficiale
Concentrazione micellare critica e sostanza
è il meccanismo che dà origine alla schiuma.
attiva lavante o Sal
La quantità di schiuma generata dal deter-
I tensioattivi, nei detergenti, sono solubilizzati
gente non è però un reale indice dell’azione
nell’acqua. Quando si aggiunge un tensioattivo
l’autore
lavante. Infatti, non è detto che i tensioliti più
all’acqua, esso entra in soluzione come mole-
Laureata in Farmacia, Giulia Penazzi
schiumogeni detergano meglio, così come, al
cola singola. Pian piano l’acqua si concentra del
ha successivamente conseguito un
contrario, i detergenti oleosi che non gene-
tensioattivo e, una volta raggiunta una certa
dottorato di ricerca in Biotecnologia
rano schiuma detergono in maniera efficace
concentrazione, diversa da tensioattivo a ten-
degli alimenti e una specializzazione in
poiché solubilizzano lo sporco.
sioattivo e definita concentrazione micellare
Scienza e tecnologia cosmetiche. Da
Il meccanismo con cui i tensioattivi rimuo-
critica o Cmc, le molecole non rimangono più
quindici anni svolge la sua attività nel
vono lo sporco si può schematizzare in tre
in soluzione da sole, ma si uniscono a formare
settore cosmetico, di cui ha esplorato
passaggi:
dei gruppi di forma sferica chiamati micelle. Le
i vari ambiti. Lunga e intensa l’espe-
1) le catene lipofile si miscelano per affinità
molecole dei tensioattivi si dispongono nelle
rienza diretta in laboratorio, dove crea,
con il sudiciume, che si può descrivere come
micelle con la parte lipofila posizionata all’inter-
formula e produce prodotti per lo skin
una sorta di miscuglio di sporco-grasso de-
no, mentre la testa idrofila si espone all’esterno.
care di adulti e bambini. È specializzata
positato sulla pelle;
I tensioattivi presenti in soluzione come mo-
nella cosmesi antiage. Ha al suo attivo
2) le micelle avvolgono e inglobano questo
lecole singole sono molto più irritanti e sgras-
quattro volumi a carattere divulgativo:
composto;
santi degli stessi raggruppati in micelle.
La pelle e i cosmetici naturali, La pelle del bambino, Cosmetici naturali faidate
3) grazie alla parte idrofila, le micelle, insieme (Da Come sono fatti cosmetici. Guida pratica
e Cosmesi anti-age. Il suo sito internet
nate dalla superficie cutanea dall’acqua di
alla lettura dell’Inci, Edra, 2015, p. 35).
è www.giuliapenazzi.com.
risciacquo.
Tutte le informazioni su www.edizioniedra.it.
alla miscela di sporco-grasso, sono allonta-
64 aprile 2015