Punto effe 7 2015

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Anno XVI | N° 7 | 22 aprile 2015

manchette.indd 1

18/11/14 12.07

Venite a trovarci

I.P.

a COSMOFARMA 17/19 Aprile 2015

Bologna Marco Cossolo

Stand F2-G1

Nel fare sistema... c’è un capitale

Padiglione 36 N.1 IN ITALIA E NEL MONDO NEI FARMACI EQUIVALENTI MARKETING una strategia digitale

Farmacoeconomia I cost driver del diabete

medicina Se il bambino non cresce


Il nostro impegno nei Farmaci Equivalenti Tra le prime aziende al mondo nel settore farmaceutico, Teva è da sempre impegnata nel rendere accessibili terapie di alta qualità attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di farmaci equivalenti, farmaci innovativi, specialità farmaceutiche e principi attivi.

Con i nostri farmaci curiamo il presente per sostenere il futuro


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Anno XVI | N° 7 | 22 aprile 2015

18/11/14 12.07

Marco Cossolo Nel fare sistema... c’è un capitale

MARKETING una strategia digitale

Farmacoeconomia I cost driver del diabete

medicina Se il bambino non cresce


Sviluppo

Ci dedichiamo ai piccoli pensando in grande. per tradizione. Pediatria: una delle aree d’eccellenza di Abiogen Pharma. è infatti del 1949 il primo farmaco utilizzato da generazioni di pediatri per patologie legate alla difficoltà di accrescimento. Abiogen Pharma dedica un’attenzione par ticolare al mondo dell’infanzia: a quell’importante caposaldo si sono poi affiancati farmaci per il trattamento di sintomi dolorosi, infezioni dell’apparato respiratorio, cura delle malattie rare. Perché crediamo davvero che per fare crescere in modo sano un Paese bisogna cominciare dai piccoli.

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6

Sommario Direzione, Redazione, Marketing

via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione)

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Mariasandra Aicardi, Elena Bottazzi, Attilia Burke, Stefania Cifani, Rosella Gemma, Francesca Giani, Luigi Lamarina, Enrica Menditto, Carmine Nicoletta, Bruno Riccardo Nicoloso, Filippo Semeria, Enrica Targhetta, Alessandro Vatrella

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Grafica e Immagine

Emanuela Contieri - e.contieri@lswr.it

Produzione

Walter Castiglione - w.castiglione@lswr.it - Tel. 02.88184.222

Immagini

Editoriale 5

Farmacoeconomia

PARLIAMONe Tra noi

Medicina

Una nuova logica

Dal mondo

Chiuse farmacie illegali in India

I cost driver della malattia diabetica 26 Se un bambino non cresce

6

Cosmesi

Sollecitazioni da Cosmoprof 10

Ecm

La Bpco

PRIMO PIANO Incontri Marco Cossolo

Marketing

Strategia digitale

Convegni

Una laurea per il futuro

Attualità

Reflusso, una gestione condivisa

Professione

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I medici son medici, i farmacisti no 44 12

Fisco

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16 20 23 24

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RUBRICHE Spigolature 50 Intervista a...

53

Dalle aziende

54

Consigli per le vendite

60

Farmacisti di carta

64

Per il periodo 1/1/2014-31/12/2014 Periodicità: Quindicinale Tiratura media: 13.498 Diffusione media: 13.107 Certificato CSST n. 2014-2521 del 3/3/2015 Società di Revisione: Metodo

Testata Associata


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Editoriale

Il corretto messaggio Il presidente di una società scientifica di recente ci ha raccontato di non avere invitato i giornalisti al suo congresso annuale «perché cercano sempre lo scoop a tutti i costi e riportano quello che viene detto ai convegni in modo scorretto». Soluzione un po’ discutibile, quella di censurare l’evento - come sta accadendo anche a Expo, al cui sito la stampa non avrà più accesso fino alla fine dei lavori - invece che organizzare un buon ufficio stampa che possa aiutare i colleghi giornalisti a cogliere i punti essenziali di un congresso, di una questione, e a non scrivere corbellerie. Molti di noi hanno assistito alla puntata di “Porta a Porta” in cui Bruno Vespa ha chiesto alla presidente Racca quando potrà acquistare l’Aspirina al supermercato… Il noto giornalista, prima di condurre una trasmissione sull’argomento liberalizzazioni, poteva documentarsi e scoprire che la vendita dei farmaci Otc al supermercato è possibile nel nostro Paese da quasi dieci anni. Non entriamo nel merito della tanto discussa performance a “Porta a Porta” della presidente di Federfarma che peraltro, a nostro parere, ha fatto del suo meglio nella fossa dei leoni in cui era e ha continuato a lottare per far passare messaggi che nessuno voleva sentire. Il punto è proprio che, sulla questione farmaci di fascia C, il messaggio fondamentale non è ancora arrivato al grande pubblico. La sgradevole - per il tono - domanda del ministro Guidi su che differenza c’è tra un farmacista che dispensa in farmacia e uno che dispensa in parafarmacia o al supermercato sottolinea l’errore di fondo che la categoria dei titolari continua a fare: non mettere in evidenza che la differenza sostanziale non è tra farmacista e farmacista ma tra struttura e struttura, tra un presidio del Ssn e altri più commerciali che niente hanno a che fare con il Servizio sanitario. Se si indebolisce la prima a vantaggio delle seconde - a vantaggio di monopoli, tra l’altro - togliendole in questo momento risorse economiche vitali, il servizio farmaceutico capillare ed efficiente crolla. Al grande pubblico che segue “Porta a Porta” non interessano le sentenze della Corte costituzionale e della Corte di giustizia, né la differenza tra fascia C e farmaci di automedicazione. Se gli si spiega però che l’uscita della fascia C provocherà la chiusura di un gran numero di farmacie, soprattutto di quelle sotto casa nei piccoli paesi, forse l’argomento può risultare più interessante. Che servizio farmaceutico si vuole? Fofi, Federfarma e Assofarm, insieme, potrebbero organizzare una conferenza stampa su questo argomento, per informare in modo corretto i giornalisti su una questione tutt’altro che marginale per i cittadini. Dati, numeri, dimostrano, come ha spiegato il giornalista Mario Giordano durante la trasmissione, che i monopoli post liberalizzazioni non producono risparmi nelle tasche dei consumatori. La battaglia sulla fascia C è tutt’altro che vinta, come si è capito anche dalle parole del ministro Guidi a “Porta a Porta”. Cosa aspettiamo a spiegare ai cittadini che è una battaglia anche loro e non soltanto dei titolari di farmacia?

5 aprile 2015

di Laura Benfenati


Parliamone Tra noi

Una nuova logica Pharmaceutical care, capitale e forme di distribuzione. L’evoluzione del sistema farmacia al centro di un convegno romano di Rossella Gemma

U

n settore, quello farmaceutico,

«La farmacia italiana è qualcosa di bello e che

espressamente dichiarato di considerare le

in forte evoluzione, sia per l’in-

funziona, oggi parliamo di come evolverà»:

farmacie una risorsa della sanità pubblica, ab-

gresso delle società di capitale

non usa mezzi termini il presidente di Feder-

biamo sottoscritto quello che può essere, ed è,

nella proprietà, sia per l’evo-

farma Lazio, Franco Caprino, in apertura del

legittimamente considerato il miglior accordo

luzione del ruolo stesso della

convegno “Farmacia italiana, modello fun-

sulla Dpc oggi esistente in Italia, non soltanto

farmacia che deve essere ripensato, per

zionale per la salute dei pazienti”, promossa

per i suoi contenuti economici, ma anche per

valorizzare e non disperdere il grande pa-

e organizzata a Roma da Business Interna-

una serie di altri profili: l’attenzione particolare

trimonio di etica professionale, radicamento

tional. «Nella Regione Lazio», spiega Caprino,

alle farmacie rurali, la possibilità di dispensare i

sul territorio e presidio sanitario, che ha per

«grazie anche all’attenzione e alla sensibilità

farmaci più innovativi (ex Osp 2) e, soprattutto,

tutta la popolazione italiana.

dimostrate dal presidente Zingaretti, che ha

il riconoscimento e la remunerazione del ruolo

6 aprile 2015


Parliamone Tra noi

Rapporto farmacie/abitanti in Italia (marzo 2015) REGIONE

NUMERO FARMACIE COMPLESSIVE

VALLE D’AOSTA PIEMONTE LIGURIA

PRIVATE*

PUBBLICHE°°

ABITANTI

ABITANTI PER FARMACIA

50

43

7

128.591

2.572

1.577

1.467

110

4.436.798

2.813

598

576

22

1.591.939

2.662

LOMBARDIA

2.863

2.406

457

9.973.397

3.484

VENETO

1.349

1.236

113

4.926.818

3.652

BOLZANO

124

118

6

515.714

4.159

TRENTO

167

143

24

536.237

3.211

FRIULI-V.GIULIA

389

364

25

1.229.363

3.160

1.258

1.042

216

4.446.354

3.534

506

430

76

1.553.138

3.069

EMILIA-ROMAGNA MARCHE TOSCANA

1.132

902

230

3.750.511

3.313

LAZIO

1.504

1.342

162

5.870.451

3.903

UMBRIA

272

221

51

896.742

3.297

ABRUZZO

508

472

36

1.333.939

2.626

MOLISE

169

166

3

314.725

1.862

CAMPANIA

1.618

1.560

58

5.869.965

3.628

PUGLIA

1.114

1.092

22

4.090.266

3.672

BASILICATA

205

201

4

578.391

2.821

CALABRIA

768

761

2

1.980.533

2.596

1.457

1.445

12

5.094.937

3.497

578

573

5

1.663.859

2.879

18.201

16.560

1.641

60.782.668

3.340

SICILIA SARDEGNA Totale nazionale

* Dati Federfarma comprensivi dei 518 dispensari °° Dati Assofarm popolazione residente al 1/1/2014 Fonte: ISTAT

Tabella 1

professionale del farmacista nelle attività di

Croce, presidente dell’Ordine dei farmacisti

anni: dai decreti Storace e Bersani, alle rifor-

governo della spesa e di controllo dell’appro-

di Roma, «perché se le norme del Ddl Con-

me di Monti, per arrivare fino a oggi. Per tutti

priatezza prescrittiva. È chiaro che questo tipo

correnza saranno approvate tali e quali dal

un unico obiettivo: ripensare il ruolo del far-

di distribuzione per conto, profilata guardando

Parlamento, metteranno in discussione tut-

macista nell’ottica del counseling al pazien-

alla logica della pharmaceutical care, rappre-

te le disposizioni accumulatesi dalla legge

te, approfondendo le nuove competenze

senta la prima e secondo me più importante

Giolitti del 1913 in poi. Norme che prevedono

della farmacia dei servizi anche in rapporto

prestazione di quella farmacia dei servizi che

vincoli e incompatibilità affinché la titolarità

con gli altri operatori del settore sanitario.

tutti vogliamo realizzare e che è sicuramente il

della singola farmacia coincida con la per-

traguardo al quale guardare».

sonale direzione dell’esercizio da parte di un

Qualche numero

Al centro del dibattito, mai come ades-

farmacista, ponendo a suo carico la relati-

Secondo i dati Nomos, in Italia nel 2014, cir-

so, soprattutto il tema delle liberalizzazioni

va responsabilità». L’intervento di Rossana

ca il 70 per cento delle vendite del mercato

che, dopo l’approvazione del Ddl Concor-

Rubino, esperta del centro studi parlamen-

farmaceutico è stato gestito dalle piccole

renza, preoccupa non poco la categoria.

tari “Nomos Lab-Laboratorio politiche sa-

farmacie rurali e urbane; e parlando invece

«L’ingresso del capitale non è certamente

nitarie”, ha invece proposto una sintesi delle

della distribuzione sul territorio, disponia-

una prospettiva neutra», sottolinea Emilio

principali riforme del settore negli ultimi dieci

mo di un farmacista ogni 1.050 pazienti e di 

7 aprile 2015


Parliamone Tra noi

Configurazione del mercato illegale dei farmaci acquistati sul web

Un’eccellenza made in Italy La produzione dei farmaci in “conto terzi” è diventata una specializzazione e un’eccellenza del made in Italy. Oggi sono infatti 6.000 gli addetti del

contract manufacturing, con 1,2 miliardi di fatturato e 850 milioni (71 per cento del totale) di export. Un trend costantemente in crescita, considerato che negli ultimi otto anni fatturato e occupazione sono aumentati del 10 per cento all’anno. Una presenza molto forte anche in Emilia Romagna dove queste imprese occupano circa 800 addetti e producono 160 milioni di fatturato. «Trasformare realtà di-

Fonte: Carabinieri Nas

Figura 1

namiche e proattive in realtà grandi e affermate», ha spiegato Roberto Teruzzi, presidente del gruppo pro-

un medico generale ogni 1.200. È ormai cosa

che in molti centri, piccoli, piccolissimi Comuni

duttori conto terzi di Farmindustria,

certa che l’attuale presenza delle farmacie sul

o frazioni sono aperti armadi farmaceutici ge-

«intercettando una domanda inter-

territorio nazionale è capillare. E esiste alme-

stiti, di norma, dalla farmacia più vicina. In tal

nazionale che cresce: è questo che

no una farmacia in ciascuno degli oltre 8.000

modo viene assicurato il servizio farmaceutico

stanno cercando di fare le industrie

Comuni italiani e a livello nazionale una farma-

anche in centri in cui una farmacia non potreb-

che si occupano di produzione ‘in

cia serve in media 3.440 abitanti. Si tratta del

be sopravvivere.

conto terzi». In Europa secondo uno

rapporto più vicino al dato medio europeo. E il

studio Frost & Sullivan nel 2011 que-

numero delle farmacie è destinato ad aumen-

Il mercato nero

sto mercato aveva una dimensione di

tare a seguito della nuove aperture previste

Il mercato dei farmaci illegali sul web vale più

dieci miliardi di dollari e si svilupperà

in base al Dl n. 1/2012. Il numero degli abitanti

della cocaina: a lanciare l’allarme sono da qual-

a ritmi molto rapidi con una proie-

per farmacia è particolarmente basso nelle

che tempo i Nas. Secondo quanto emerso dai

zione per il 2018 di oltre 21 miliardi. E

Regioni con una determinata conformazione

dati in loro possesso, il mercato nero dei far-

l’Italia potrà fare la sua parte. Valore

geomorfologica e con una presenza diffusa di

maci illegali su internet genera più profitti del

e qualità dell’industria farmaceutica

piccole comunità montane e rurali che hanno

traffico di stupefacenti: una crescita costante,

che opera in Italia sono riconosciuti a

fatto ricorso in misura rilevante alla possibilità

che rappresenta un grave pericolo per la salute

livello internazionale, tanto è vero che

di apertura di farmacie in piccoli Comuni, in de-

dei cittadini. Si calcola infatti che questo bu-

riusciamo a essere competitivi anche

roga al criterio demografico. Questo nel caso

siness milionario costi la vita a circa 200.000

nei confronti di quei Paesi con un co-

particolari esigenze dell’assistenza farmaceu-

persone, ma secondo altre stime i farmaci il-

sto del lavoro più conveniente. L’Emilia

tica in rapporto alle condizioni topografiche e di

legali fanno ogni anno un milione di morti. Si è

Romagna in particolare - con una lun-

viabilità lo richiedano. Per quanto riguarda Bol-

parlato anche di questo nel corso dell’incontro

ga storia farmaceutica fortemente hi

zano, il fatto che il numero degli abitanti serviti

romano. A spiegare le dinamiche del fenome-

tech, competenze diffuse, un indotto

da una farmacia sia più alto che altrove è do-

no il comandante dei Nas di Roma, capitano

di eccellenza, leader a livello mondia-

vuto alla particolare conformazione montuosa

Dario Praturlon, che ha illustrato l’attività che

le nella produzione di macchine, una

del territorio, con centri abitati piccoli e sparsi,

i militari al servizio della salute svolgono (an-

filiera che funziona e ingenti investi-

e alla circostanza che i servizi essenziali sono

che) in materia di vigilanza sulle farmacie e

menti - ha tutte le caratteristiche per

concentrati nei centri più grandi.

di contrasto dei fenomeni illeciti. Alla base di

rimanere una punta di diamante.

Aldilà delle medie occorre tenere presente

questo fenomeno allarmante le aumentate 8 aprile 2015


Parliamone Tra noi

La contraffazione coinvolge farmaci di marca e farmaci generici, medicinali salvavita e life style saving. È possibile distinguere diverse tipologie di contraffazione poiché un medicinale può contenere le medesime sostanze di quello originale o sostanze/dosaggi diversi

possibilità di acquisto on line negli ultimi anni e anche i furti di farmaci dagli ospedali pubblici. I farmaci più illegalmente commercializzati sono gli antitumorali. Un chilogrammo di medicinali monoclonali che contrastano il cancro hanno infatti un costo di 8-200 milioni di euro nel mercato legale. Ma lo stesso quantitativo di medicinali, se venduto illegalmente, garantisce un guadagno cash pari almeno alla metà di tale importo. L’Italia, prima di altri Paesi, ha compreso il valore della cooperazione istituendo la task force nazionale “Impact Italia”, della quale fanno parte le principali istituzioni interessate al fenomeno della contraffazione: Aifa, ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, Comando Carabinieri per la tutela della salute-Nas, ministero dello Sviluppo economico e Agenzia della dogana. La contraffazione coinvolge farmaci di marca e farmaci generici, medicinali salvavita e life style

saving. È possibile distinguere diverse tipologie di contraffazione poiché un medicinale contraffatto può contenere le medesime sostanze di quello originale o sostanze/dosaggi diversi; può non contenere alcun principio attivo; o addirittura può essere composto da ingredienti contaminati e pericolosi. Le diverse tipologie hanno tuttavia un comune denominatore nella scarsa qualità, in quanto la produzione, anche laddove realizzata con ingredienti non tossici, non avviene secondo le norme di buona fabbricazione e distribuzione (Gmp|Gdp) stabilite a livello mondiale. Ultima ora: il ministro Lorenzin ha annunciato che dal primo luglio sarà possibile vendere on line farmaci non soggetti a ricetta medica.


Dal mondo

a cura di Attilia Burke, farmacista

Zawya.com - Emirati Arabi Direttore generale Dha, tecnologia all’avanguardia sarà parte integrante del sistema sanitario. La tecnologia giocherà un ruolo sempre più di spessore nel sistema sanitario nazionale di Dubai. A ribadirlo è il direttore generale della Dubai health autority (Dha). Un parere perfettamente in linea con quello del vice presidente e primo ministro degli Emirati arabi uniti (Uae), nonché governatore di Dubay, Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Tra le principali iniziative a cui si fa riferimento c’è quella delle smart pharmacies. Un sistema che prevede l’utilizzo di robot ad alta tecnologia in grado di smistare i medicinali in maniera “intelligente”, riducendo i tempi d’attesa del paziente al bancone del 90 per cento, e limitando in maniera drastica l’errore umano e gli sprechi. Il farmacista dovrà semplicemente depositare i farmaci nel caveau, e questi verranno automaticamente messi in ordine in base al codice a barre e alla scadenza. Quando il paziente entra in farmacia e richiede uno specifico prodotto, il farmacista dovrà semplicemente digitare il nome del farmaco sul display. «La macchina farà arrivare direttamente sul bancone il medicinale più vicino alla scadenza in modo da ridurre gli sprechi», spiega Manal Taryam, amministratore delegato di Primary health care. «Se c’è un prodotto scaduto nel sistema, questo verrà automaticamente scartato». Questo sistema presenta canali “a elevata velocità”, utilizzati per i farmaci più venduti, che consentono di dispensare fino a un centinaio di prodotti in trenta secondi. La capacità del sistema, in base alle dimensioni, varia da 15.000 a 100.000 mila scatolette e, in media, possono essere erogati fino a 400 medicinali in meno di mezz’ora. L’utilizzo di questo robot, associato all’uso delle ricette on line, consentirebbe addirittura di annullare totalmente i tempi d’attesa del paziente. «Nel momento in cui il dottore carica on line una ricetta, il farmacista la visualizza sul proprio pc e mette da parte il farmaco ancora prima che il paziente si sia presentato in farmacia», conclude Nadia Al Marzouqui, ricercatrice della Primary Healthcare.

The Times of India - India Fda indiana fa chiudere centinaia di farmacie per mancata emissione di scontrini e vendita irregolare di farmaci. La Food and drug administration indiana ha revocato le licenze di 213 farmacie e sospeso quelle di altri 276 rivenditori in tutta l’area di Aurangabad, suddivisione dell’India composta da nove distretti e più di 870.000 abitanti. Tra le motivazioni che hanno spinto l’Fda a tale azione c’è l’erogazione senza prescrizione di farmaci con obbligo di ricetta, la mancata emissione regolare di scontrini fiscali e l’assenza di farmacisti qualificati nella maggior parte dei punti vendita. L’Fda ha inoltre portato in tribunale ben diciassette produttori di medicinali, con l’accusa di immissione sul mercato di farmaci con caratteristiche quali-quantitative inferiori rispetto agli standard previsti dalla legge. Nel corso dell’anno 2014, l’Fda aveva condotto ispezioni in 4.131 negozi al dettaglio nella suddetta area. «Un sondaggio ha rivelato l’assenza di farmacisti qualificati nel 90 per cento delle farmacie al dettaglio», afferma Viraj Paunikar, responsabile della divisione di Aurangabad. La politica repressoria dell’Fda è in linea con i risultati di un’indagine dalla quale emergevano dati preoccupanti sull’utilizzo scorretto dei farmaci, a partire dall’uso irrazionale del 65 per cento degli antibiotici venduti. L’annullamento delle licenze è stato fatto anche sulla base della non conformità nelle modalità di erogazione dei farmaci, e della mancata emissione di scontrini fiscali. Secondo il report, infatti, «solo dal 20 al 30 per cento delle farmacie emette lo scontrino per i farmaci venduti». I funzionari della Fda sono sul piede di guerra per ciò che riguarda la conformità di tutte le farmacie alla cosiddetta Schedule H1, tabella che riporta l’elenco dei farmaci vendibili su prescrizione, appendice del Drugs and cosmetics rules. Lo scopo è quello di educare i rivenditori. «Abbiamo organizzato diverse riunioni a livello distrettuale per sensibilizzare i rivenditori circa l’importanza della conformità alla Schedule H1», conclude Paunikar. 10 aprile 2015


Dal mondo

The Guardian - Uk Farmacisti figure chiave nella risoluzione della crisi di ambulatori e pronto soccorso. Con il National health service e il sistema assistenziale che scricchiolano sotto le pressioni di una stagione invernale particolarmente aggressiva per quanto riguarda influenze e malanni, c’è un gruppo di professionisti della sanità che avrebbe accolto molto volentieri le fiumane di pazienti che si sono affollate presso gli ambulatori. Si tratta dei farmacisti, i quali reclamano il diritto di svolgere la loro attività in maniera completa. Dai registri nazionali risulta che solo una chiamata su cento al numero di emergenza 111 avviene dopo che il paziente si è consultato con il farmacista. Eppure molti studi suggeriscono che fino al 20 per cento del tempo di un medico di base sono spesi per curare tosse, raffreddore e altre malattie minori che potrebbero essere trattate dal farmacista. Ci sono più di 11.000 farmacie solo in Inghilterra, visitate da 1,6 milioni di persone al giorno. Si stima che circa il 96 per cento della popolazione possa raggiungere una farmacia in venti minuti a piedi o con i mezzi pubblici. È stato dimostrato che un adeguato follow-up da parte del farmacista migliora l’aderenza alle terapie dei pazienti che assumono farmaci su prescrizione per il trattamento di patologie croniche. Tuttavia, quando si tratta di fare progressi in generale, qualcosa sembra sempre mettersi in mezzo. Questo è stato il tema spinoso affrontato in occasione della conferenza annuale di apertura della University College London School of Pharmacy. Il perché di tutto questo? In parte colpa di una debole leadership da parte dei farmacisti, in parte una questione di soldi e mentalità. Il farmacista vorrebbe vedere pagato il servizio supplementare fornito ma gli altri professionisti della salute sono diffidenti; temono che il farmacista abbia troppi interessi economici in ballo. I rappresentanti delle associazioni di farmacisti vorrebbero ventiquattro personalità chiave riunite intorno a un tavolo per sviscerare la questione e realizzare questo «aggiornamento radicale nella prevenzione e della salute pubblica», previsto nel Five Year Forward View.

The Wall Street Journal - Usa Abolita la legge che aggirava l’Fda per importare farmaci a prezzi più bassi. Acquistare farmaci con obbligo di prescrizione in quantità ingenti e a prezzi più bassi dall’altra parte del mondo. A farlo in maniera totalmente legale, almeno fino a pochi giorni fa, erano i residenti dello Stato del Maine, Usa. La legge, conosciuta come Maine Pharmacy Act, era stata emanata due anni fa nel tentativo di ridurre il sempre più elevato costo di questa categoria di farmaci, e faceva dei residenti dell’omonimo Stato dei veri e propri “privilegiati” rispetto al resto della popolazione americana. I residenti erano stati autorizzati ad acquistare medicinali su prescrizione da farmacie con licenza in Canada, Regno Unito, Nuova Zelanda e Australia, attraverso un broker. Tuttavia, pochi giorni fa, in una sentenza di 19 pagine, il giudice distrettuale Nancy Torresen ha decretato che lo Stato non avesse il diritto di emanare una legge del genere, perché è il governo federale - in questo caso, la Food and drug admnistration (Fda) - ad avere giurisdizione sull’importazione. La legge del Maine «compromette la struttura strettamente regolamentata dal Food, drug & cosmetic act, e la capacità del governo federale di “parlare con una sola voce” quando si regola il commercio estero» spiega nel report Torresen. La legge federale non permette agli americani di importare negli Usa farmaci su prescrizione, fatta eccezione per il loro uso personale, non di rivendita. Abolire questa legge ha rappresentato una grande vittoria per l’industria farmaceutica, secondo la quale questo non era stato niente di più di un tentativo di aggirare l’autorità regolatoria federale. Le imprese del settore affermano che questo tipo di importazione potrebbe compromettere la sicurezza del paziente, aumentando le prospettive di un afflusso di medicinali contraffatti negli Stati Uniti. Non la pensano allo stesso modo i sostenitori del Maine Pharmacy Act come il senatore repubblicano John McCain, secondo il quale i farmaci su prescrizione importati dal Canada sono meno costosi e «hanno gli stessi standard di sicurezza e gli stessi dosaggi di quelli venduti negli Stati Uniti». 11 aprile 2015


Primo piano Intervista

Nel fare sistema… c’è un capitale «Occorre un’impostazione collaborativa e, per così dire, la pace sociale nel sindacato. Non possiamo permetterci che qualche idea non venga colta perché è dell’opposizione o viceversa»: a colloquio con Marco Cossolo, coordinatore del consiglio delle Regioni di Federfarma di Francesca Giani

NON SOLO FARMACISTA Marco Cossolo si è laureato in farmacia a Torino nel 1988 e ha seguito numerosi corsi di specializzazione in Medicina naturale e omeopatica. A fianco dell’attività in farmacia, ha un’intensa attività pubblica: dal 1998 al 2001 è stato segretario dell’Associazione giovani farmacisti (Agifar) della Provincia di Torino. Poi dal dicembre 2007 ha ricoperto la carica di segretario di Federfarma Torino, mantenendo la delega al controllo amministrativo di tutte le società di proprietà di Federfarma Torino. Dal maggio 2008 entra nel Consiglio regionale di Federfarma (Federfarma Piemonte) in cui ha la delega ai rapporti economici con l’Assessorato alla sanità regionale e da novembre 2011 diventa segretario di Federfarma Piemonte, carica che attualmente ricopre. Dal maggio 2012 è membro del consiglio delle Regioni di Federfarma nazionale per essere poi eletto coordinatore nazionale del consiglio delle Regioni dal luglio 2014. Varie sono anche le esperienza imprenditoriali e manageriali: dal 2008 è amministratore delegato della Farmagruppo società cooperativa che gestisce una catena virtuale di 410 Farmacie. Nel novembre 2011 con questo ruolo gestisce la fusione con Farmaciapiù e Farmacuore creando una cooperativa di circa 900 farmacie in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Completato il proprio compito, si dimette e viene rinominato alla carica di amministratore delegato del nuovo soggetto nel primo Consiglio di amministrazione del 2012. Dal gennaio 2006 è amministratore delegato della Farmaservizi srl, società che gestisce il marchio Farmacia Amica, fino ad aprile 2011, quando diventa presidente della Farmadati srl, società di proprietà di Federfarma Torino che gestisce la contabilità di circa 450 farmacie. Dall’aprile 2011 è amministratore delegato della Farmatributi srl, società che gestisce le pratiche fiscali di 450 farmacisti e circa 100 loro famigliari. All’interno della stessa organizza il controllo di gestione di 120 farmacie. Da novembre 2013 è amministratore delegato di Unifarma spa, capogruppo della nota holding della distribuzione Intermedia. Cossolo ricopre anche incarichi politici: dal maggio 2001 è consigliere comunale di Carignano, eletto come indipendente nelle liste di “Carignano per la Libertà”, nella medesime consultazioni elettorali dove risulta il più votato dei candidati, e dal giugno 2006 è sindaco della città di Carignano, carica che attualmente ricopre.

12 aprile 2015


Primo piano Intervista

U

n consiglio delle Regioni teso a dare più voce alle esperienze locali e a rilevare e diffondere

best practice, utili anche a por-

tare maggiore competitività

per un eventuale ingresso del capitale, un

Nostro compito deve essere quello di organizzarci per dare forza e capacità competitiva a chi vorrà rimanere - in parte o in tutto - indipendente e non vorrà vendere la farmacia. In questo, sarà necessaria anche una rivisitazione del ruolo statutario del sindacato

sindacato alle prese con cambiamenti «epocali», come il Ddl concorrenza, che deve darsi, in tempi rapidi, «una nuova progettualità», passando da un atteggiamento di «difesa»

ma nel momento in cui si cerca di lavorare in-

lavorare bene il consiglio delle Regioni, potre-

a uno «propositivo». E poi si deve chiudere

sieme occorre un’impostazione collaborativa

mo fornire materiale utile anche alla commis-

quanto prima «una convenzione robusta»,

e, per così dire, la pace sociale. Non possiamo

sione sulla convenzione.

ma contemporaneamente c’è «ottimismo»

permetterci che qualche idea non venga col-

perché nelle peculiarità del modello italiano

ta perché è dell’opposizione o viceversa. Dalla

Quali sono per ora i risultati?

di farmacia, nella professionalità e nella pos-

mia formazione politica giovanile ho imparato

Un tema forte è stata la Dpc: qui abbiamo fatto

sibilità di «fare sistema» c’è una risposta ai

che chi lavora creando divisioni può trarre van-

un’analisi dei vari accordi, che in effetti sono

capitali, a garanzia dell’indipendenza. È sta-

taggi nel breve periodo, ma per portare avanti

molto diversi - da una diretta spinta di alcu-

ta una lunga chiacchierata quella con Marco

un’organizzazione vincente occorre creare le

ne Regioni a esperienze più avanzate - e su

Cossolo, da luglio coordinatore del consiglio

condizioni per collaborare nel migliore dei modi.

questa base abbiamo approntato una bozza

delle Regioni di Federfarma, che ha raccon-

Sia chiaro: questo non significa appiattirsi sulle

di protocollo che potrebbe servire come base

tato le novità della sua gestione, a nove mesi,

idee altrui. E mi pare che i fatti parlino da sé: la

o, meglio, come guida per le trattative. L’idea è

e si è soffermato sulle problematiche del sin-

gestione attuale è diversa dalla precedente.

infatti di sottoporlo al prossimo consiglio delle

dacato, chiamato a interrogarsi su se stesso alla luce dei tanti cambiamenti all’orizzonte.

Regioni: se verrà approvato potrebbe costiIn che cosa è diversa?

tuire una sorta di impegno da parte di tutti. Il

Al momento sto lavorando in tre direzioni. La

documento è organizzato in cinque macro-

Partiamo dal suo mandato come coordina-

prima è un’attività di rilevazione, confronto e

categorie, che vanno dalla remunerazione, più

tore nel consiglio delle Regioni: come intende

diffusione delle pratiche in essere nelle varie

legata alle peculiarità locali, ad aspetti formali,

questo ruolo?

Regioni, per arrivare a una fotografia dell’esi-

relativi all’impostazione: per esempio, un pun-

Dando corpo e facendo funzionare al meglio

stente e offrire una base di conoscenza utile:

to importante è l’attenzione alla valorizzazione

l’organismo, per quelle che sono le sue fun-

durante ogni Consiglio le Regioni sono chia-

dell’aspetto professionale, con la separazione

zioni. In questa direzione ho introdotto alcune

mate a relazionare su quello che avviene nei

dell’attività di mera consegna dall’assisten-

novità per stimolare il confronto e far emerge-

loro territori in tema di Dpc, pharmaceutical

za al paziente, ma anche la circoscrizione dei

re e diffondere tutto quello che di buono c’è

care, servizi professionali e di front office e al

prodotti oggetto di Pht dagli altri in Dpc. Ma un

nelle varie esperienze regionali. Ma, ci tengo a

momento siamo arrivati a circa una decina.

altro importante campo di analisi riguarda gli

sottolineare, l’impronta è propositiva e non di

Nostro obiettivo è individuare e divulgare, in

accordi inerenti a tutti quelli che sono i centri

contrapposizione.

ogni campo, best practice, nella speranza che

di costo delle farmacie. Anche qui la speran-

possano essere esportate anche in altri ter-

za è di rilevare e diffondere best practice, che

Alcuni hanno letto questo come un cambio di

ritori, e portare alla luce eventuali problema-

potrebbero avere anche un’investitura a livello

segno e le hanno rimproverato di aver smor-

tiche e criticità, proprio perché altri possano

nazionale, attraverso l’approvazione del con-

zato il ruolo di opposizione.

farne tesoro. Si tratta di informazioni e dati

siglio di Presidenza.

Ormai è cosa chiarita e già nel momento in

che stiamo facendo confluire in uno schema di

cui mi è stato chiesto di candidarmi al coor-

analisi, a disposizione di tutti. E qui veniamo al

E la terza direzione del suo mandato?

dinamento ho sottolineato che avrei cercato

secondo punto: attraverso l’analisi delle attivi-

È stato inaugurato con la mia gestione una

di lavorare per dare un senso all’organismo,

tà regionali, vorremmo arrivare a comporre un

sorta di question time, con la possibilità per

evitando dannosi contrasti. Questo è un fran-

documento - che raccolga quelle più interes-

tutti di richiedere chiarimenti al consiglio di

gente in cui è necessario mantenere unita

santi - da girare al consiglio di Presidenza, per-

Presidenza e di avanzare richieste. Anche in

la categoria e cercare di tirare fuori il meglio

ché costituisca uno strumento di conoscenza,

questo caso l’impostazione non è di tipo cen-

da tutti. Il giudizio sull’operato passato della

di stimolo e di dibattito all’interno dell’esecu-

sorio, ma propositivo. Si tratta di un’occasione

maggioranza l’ho espresso in più occasioni,

tivo. Sono certo che se facciamo discutere e

di confronto dove presidente e vicepresidente

13 aprile 2015


Primo piano Intervista

Per i miei criteri di velocità di azione - lo spe-

Vedo, nel futuro del sindacato, una duplice valenza: una funzione, per così dire di lobbying, di tutela e difesa degli interessi delle farmacie; ma anche un’attività di razionalizzazione, efficientamento e soprattutto di organizzazione di tutte quelle attività economiche, ora molto frammentate, che ruotano attorno alla farmacia

cifico in un periodo di pace - non posso che ribadire che il sindacato è un po’ lento. Però bisogna anche capire che proprio perché è unitario e deve rappresentare tutte le farmacie, dalla più grande alla più piccola, può proporre attività e azioni che siano il più possibile adeguate e accettabili anche per il soggetto più debole. Sono convinto che sulla velocità di

chiariscono gli indirizzi e i membri del consiglio

dare forza e capacità competitiva a chi vorrà

azione, la capacità strategica, l’efficacia nell’in-

possono portare idee e suggerimenti.

rimanere - in parte o in tutto - indipendente e

cidere e preparare questo cambiamento - che

non vorrà vendere la farmacia. In questo, sarà

è epocale – potremo misurare il sindacato da

E in effetti la rappresentatività c’è anche per

necessaria anche una rivisitazione del ruolo

qui in avanti. Fino a qui, l’attività portata avan-

la base?

statutario del sindacato.

ti è stata prevalentemente di difesa: adesso è

Nei termini previsti dallo statuto, che si pos-

tempo di essere propositivi, di consolidare il

sono considerare sufficienti o meno. Detto

In che direzione il sindacato deve evolvere?

ruolo professionale nell’ambito convenzionale

questo, ritengo che la possibilità di incidere

Vedo, nel futuro del sindacato, una duplice va-

e prepararsi per supportare coloro che vorran-

passi per la forza delle idee. Non credo che

lenza: una funzione, per così dire di lobbying,

no rimanere indipendenti.

ci sia una strutturazione o una visione del

di tutela e difesa degli interessi delle farmacie;

sindacato che impedisca a priori alle idee di

ma anche un’attività di razionalizzazione, effi-

E vede un cambiamento già in atto? Le pro-

emergere. E personalmente non mi posso

cientamento e soprattutto di organizzazione

poste di azione circolate finora sul Ddl con-

lamentare: quando ho portato innovazione

di tutte quelle attività economiche, ora molto

correnza sembrano ancora un po’ vaghe.

sono stato ascoltato e ho avuto la possibilità

frammentate, che ruotano attorno alla farma-

È certamente ancora presto, anche perché il

di cambiare non poco nel modello di funzio-

cia. Parlo di servizi quali consulenza fiscale e

sindacato non è un ente monolitico, ma ha di-

namento del consiglio delle Regioni.

del lavoro, formazione, gestione e marketing,

verse sensibilità al suo interno. Ma posso di-

ma anche dei grossisti. Occorre avere chiaro

re che il dibattito c’è e che gli argomenti sono

Le problematiche sul tappeto sono molte, tra

che grossi gruppi e catene sono in grado di fare

chiari nella testa dei massimi dirigenti. Se poi

le quali il Ddl concorrenza. Quale ruolo per il

una serie di economie di scala che hanno l’ef-

mi chiede se il soffio innovatore in questo mo-

sindacato?

fetto di ridurre sensibilmente i costi ma anche

mento è prevalente o se il sistema sia predi-

Quello che serve in questo frangente è dare un

di selezionare fornitori più specializzati e quindi

sposto all’innovazione, dico di no. Però abbiamo

assetto organizzato alla farmacia. E lo si può

più qualificati. E compito del sindacato dovrà

creato le condizioni perché tutti insieme ci si

fare, anche qui, in tre direzioni. La prima è ar-

essere quello di mettere le farmacie indipen-

possa lavorare. Questo è un momento in cui le

rivare al più presto a una convenzione robusta,

denti nelle condizioni di competere.

idee possono venire fuori ed essere ascoltate.

integrazione con il Servizio sanitario nazio-

Come potrebbe farlo Federfarma?

Un altro appunto che è stato mosso riguarda

nale e che aggiunga alla dispensazione tutta

Alcune esperienze, in Regioni più organizzate,

la rappresentatività. C’è chi dice che il sinda-

una serie di servizi di assistenza al paziente

già ci sono. Ma poi abbiamo un esempio che

cato non è abbastanza ascoltato.

su aderenza alla terapia e utilizzo del farmaco.

funziona: sulla fattura elettronica Promofar-

Guardi, a tanti altri è andata peggio. Il sinda-

Certamente, poi, occorre seguire il Ddl concor-

ma è stata in grado di mantenere il prezzo

cato è ascoltato, su questo non ci sono dub-

renza. Per quanto riguarda la linea politica da

basso e di offrire un servizio uniforme e per

bi. Il problema è caso mai quello di avere una

tenere durante l’iter parlamentare, l’assem-

tutti. La nostra forza è di essere un sindaca-

progettualità nuova, perché ci sta cambiando

blea si è già espressa all’unanimità: cercare di

to unitario: occorre fare rete e sistema con

il mondo intorno. E la variabile tempo è fon-

mitigarne gli effetti negativi e di valorizzare,

le realtà che già ci sono. E penso anche a

damentale. La sfida, come dicevo, è arrivare

se ci sono, gli effetti positivi. Ma la battaglia

Federfarma Servizi, che potrebbe essere un

pronti ed è anche qui che servono le best prac-

importante è a latere del percorso legislativo

partner in questa operazione.

tice di cui parlavo prima. Sia chiaro, non è che

che ribadisca il ruolo della farmacia nella sua

di punto in bianco possiamo far diventare tutti

e riguarda il sistema farmacia che si riuscirà a costruire all’indomani dell’eventuale approva-

In questo frangente, una delle rimostranze

imprenditori. Ma quello che possiamo fare, co-

zione dell’ingresso di capitali e catene. Nostro

che sono state mosse al sindacato è un po’ di

me dicevo, è prevedere una rete, un sistema di

compito deve essere quello di organizzarci per

immobilismo.

supporto a tutto tondo, che fornisca strumenti 14 aprile 2015


Primo piano Intervista

manageriali e di marketing e una modalità di

più facile che il farmacista riesca a compensare

gestione che riproduca i meccanismi che use-

la mancanza di competenze gestionali e ma-

ranno gli altri competitor, di modo che il farma-

nageriali, attraverso, come si diceva, una rete

cista possa mettere in campo quello che è il

di supporto, che per un manager tout court

suo vero vantaggio competitivo: la professio-

creare le condizioni perché si espleti al meglio

nalità. Al di là del lavoro di rappresentanza, che,

la professione, da quello che è il lavoro al banco

per quanto se ne dica, sono convinto faccia

alla gestione di un presidio così particolare. In-

bene, il sindacato deve fare quest’altro sforzo.

tendo dire che per il farmacista che vuole fare il farmacista, c’è la possibilità di trovare ester-

Tra le linee d’azione, è stata messa in luce an-

namente strumenti competitivi, nella rete di cui

che l’importanza del ruolo delle cooperative.

abbiamo parlato, mentre calare ex novo queste

Che devono evolvere. Nel nostro settore ci tro-

logiche nel sistema delle farmacie non è im-

viamo ancora al primo stadio dell’aggregazio-

mediato, soprattutto da parte di chi non è del

ne cooperativistica, basato sostanzialmente

mestiere. Il nostro è un settore peculiare e non

sul gruppo di acquisto, mentre sono neces-

è detto che certi meccanismi siano vincenti

sari altri tipi di servizi ai soci. Basta guardare le

anche nella farmacia italiana. E questo mi lascia

evoluzioni avvenute negli altri settori. Il lavoro

ben sperare. Detto questo, sono tutti punti di

che può fare il mondo della cooperazione è

forza da giocarsi bene.

eccezionale e ci sono casi di aggregazione da cui si potrebbe trarre ispirazione, pur con tut-

Cioè?

ti i distinguo legati al settore. Cito l’esempio di

Le farmacie devono far capire, in modo inequi-

Conad, di fatto un’organizzazione cooperativa

vocabile, che vendono salute, posizionarsi sulla

di imprenditori indipendenti, che, nel mercato

professionalità sanitaria, creando dei format

più liberalizzato, sta andando meglio degli iper-

chiari e comunicativi. E questo è un lavoro, ap-

mercati. Qui il punto di forza è il mantenimento

punto, che potrebbero fare le cooperative.

sancite dalla legge. E in questo credo che il vero pericolo sia l’integrazione verticale, non tan-

della relazione con il territorio e con il cliente. Quindi nell’immediato da chi ci si deve aspet-

to del distributore, quanto del produttore. Poi

Auspica quindi un’evoluzione anche culturale.

tare un’azione più rapida?

mantenere, all’interno della compagine socie-

E nel farmacista?

Un ruolo potrebbe averlo la distribuzione in-

taria, il farmacista, lasciandogli la responsabilità

Certo, il farmacista deve capire che la coo-

termedia, facilitata anche dalla situazione de-

della convenzione e dell’aspetto professiona-

perativa sarà da ora in avanti un partner per

bitoria di alcune farmacie nei suoi confronti,

le. In termini pratici, forse si può ragionare sul

affrontare lo scenario futuro e che quell’atteg-

che in alcuni casi potrebbe essere anche for-

mantenere il capitale al di sotto di una certa

giamento munifico che c’è stato finora non sa-

zata. Per questo, a maggior ragione, occorre

soglia, per esempio del 30-40 per cento, come

rà più possibile. Ora c’è il problema della difesa

essere pronti.

previsto per altre professioni. Anche se, con i

e per fare questo serve la capacità di investire.

patti parasociali, è un paletto facilmente ag-

Ma sono convinto che, al di là di quanto scritto

E le cooperative avrebbero la forza finanziaria

girabile. Forse sarebbe più efficace l’idea di un

nel Ddl, i cambiamenti non saranno così veloci

per sostenere certe situazioni?

tetto al numero di farmacie.

come si pensa e probabilmente non avverran-

Anche le cooperative vantano crediti, anche

no nelle modalità che temiamo.

se la situazione è complessa perché magari i

Nel momento in cui dovessero affacciarsi

debiti delle farmacie sono verso più soggetti.

grandi gruppi, questi potrebbero confluire in

La sento ottimista….

Riporto ancora una volta il caso di Conad, dove i

altre realtà o creare una rappresentanza loro?

L’Italia ha una struttura oro-geografica non

centri di distribuzione intermedia sono entrati a

Certo è una possibilità. Ma dipenderà molto an-

facile e talvolta - parlo in generale - non così

supporto di alcuni imprenditori in difficoltà. Ma il

che da come verrà declinato il Ddl concorrenza.

attraente per i grandi gruppi, ma soprattutto

presupposto deve essere la buona gestione. E

Se l’aspetto sanitario sarà prevalente, anche

ha abitudini di consumo peculiari. Figuriamo-

non in tutti i casi c’è questa situazione.

questi soggetti potrebbero avere l’interesse a

ci in un settore delicato come la salute. Non è

mantenere un legame con Federfarma. È sicura-

detto che le catene ritengano conveniente, al

Da un punto di vista legislativo, quali paletti

mente un problema da affrontare. E d’altra parte i

momento, entrare in Italia. Ma c’è soprattutto

sarebbe importante mettere?

cambiamenti aprono spazi nuovi: bisogna saperli

una considerazione: per la mia esperienza, è

Innanzitutto ribadire le incompatibilità già

occupare, altrimenti li occupa qualcun altro.

15 aprile 2015


Primo piano Marketing

Una visione strategica del marketing digitale

I

Internet ha cambiato l’approccio verso il consumatore, sradicando violentemente e in poco tempo le strategie di dialogo unidirezionale. Sebbene questo sia un dato accertato, sono ancora pochissimi gli ambiti di sua applicazione nel settore farmacia

l marketing ha subito dei profondi cambiamenti negli ultimi anni dovuti anche all’ingresso di nuove tecnologie che hanno reso possibile fare molte cose che in passato erano solo teorizzate o avevano

enormi barriere di ingresso e di utilizzo. Il marketing digitale non è un nuova materia ma rappresenta un’evoluzione del marketing tradizionale con strumenti propri e metodologie nuove. Da un punto di vista accademico possiamo affermare che il marketing digitale è il settore del marketing che si occupa di internet e dei suoi strumenti on line. Dove finisce il marketing tradizionale e inizia il digitale è un confine sempre più labile e che tende nella pratica di tutti i giorni a scomparire per lasciare spazio a una visione congiunta e strategica senza soluzione di continuità. Si prenda a esempio una neo mamma che entra in farmacia e la sua attenzione è catturata, con una corretta logica espositiva, su una promozione particolare o su un nuovo prodotto della prima infanzia. Prendere il proprio smartphone, fotografare il prodotto e inviarlo tramite WhatsApp al gruppo di amiche mamme, per informarle e otte-

di Luigi Lamarina, marketing director Zeppelin Group

nere immediatamente feedback, non è più un’eccezione ma è pratica diffusissima e riscontrabile tutti i giorni. Può bastare questo esempio per capire come marketing tradizionale e marketing on line coesistano, essendo uno l’estensione dell’altro e che oggi è sempre più necessario avere una visione d’insieme. Nei prossimi articoli saranno analizzati strumenti e tecniche di internet marketing: web

sites, e-commerce, social network e azioni di advertising on line. Prima di affrontare questi specifici temi si rende necessario partire da 16 aprile 2015


Primo piano Marketing

una visione d’insieme del marketing in un’ot-

di paese, offerte per ristoranti, post personali,

La farmacia non è solo un punto vendita ma di-

tica strategica. Infatti, più che di semplici ini-

video di partite di calcio, investiture politiche,

venta un luogo di comunicazione bidirezionale

ziative estemporanee o strumenti operativi,

riduzioni per ingressi in discoteca, offerte esclu-

tra farmacista e cliente.

oggi più che mai si ha bisogno di un piano

sive di prodotti monotematici, trasformando di

Con la diffusione di internet la comunicazione

strategico per la nostra farmacia.

fatto la percezione degli utenti e facendo dimi-

e interazione con i clienti è sempre più fattore

nuire la fiducia verso l’intera struttura.

determinante.

Ritorni misurabili

Definire un piano di comunicazione della pro-

I clienti entrano in farmacia, acquistano ed

Il digitale è intorno a noi in qualsiasi ora della

pria farmacia, dei suoi servizi e delle sue spe-

escono. Ma cosa vi rimane di loro? Li conosce-

giornata e in qualsiasi luogo attraverso va-

cializzazioni non è più una possibile opzione

te davvero? Sapete cosa pensano di voi e cosa

ri strumenti: smartphone, notebook, tablet,

ma diventa oggi una scelta obbligata.

dicono di voi? Sono soddisfatti?

smart totem, smart tv che coinvolgono la qua-

Un metodo semplice per raccogliere feedback

Una relazione personalizzata

da parte dei clienti può essere la richiesta di

Perché il marketing on line suscita tanto interesse? Perché rappresenta una vera rivoluzio-

Una strategia di marketing inoltre non può

ne in merito ai servizi offerti e alle aspettative

ne? Sono tanti i fattori del suo successo ma

prescindere da un altro fattore: l’analisi del

del consumatore. Un questionario strutturato

uno più di tutti è rilevante: il marketing on line

consumatore.

in poche domande, incentivato da un omaggio

misura i ritorni in maniera più immediata e det-

Oggi la farmacia deve interagire con un consu-

o un coupon, permetterebbe di raccogliere le

tagliata di quanto sia stato fatto in passato.

matore sempre più informato, consapevole e

opinioni dei clienti e di soddisfarli di più rispetto

Molte volte capita che un farmacista, rappor-

attento alle proprie scelte.

al tradizionale calendario di fine anno.

tandosi con le nuove tecnologie, svolga un’a-

Inoltre il mercato diventa sempre più compe-

Anche in questo il web è uno strumento pre-

zione spot più per sperimentazione o curiosità

titivo con l’ingresso di soggetti, reali o virtuali,

zioso perché facilita nel raccogliere, leggere

che per strategia.

dei quali fino a pochi anni fa non si immaginava

e analizzare le informazione dei clienti e per-

Questa tipologia di azioni non strutturate rara-

l’esistenza.

mette di comunicare con loro in maniera velo-

mente porta a dei vantaggi e spesso è seguita

Il cliente della farmacia è sempre più alla ri-

ce e diretta.

da una fase di frustrazione perché la dedizione

cerca di punti di riferimento qualificati che

Conoscere i propri clienti e soddisfarli al meglio

al mezzo non ha portato i risultati sperati.

assicurino una soluzione al suo bisogno. Il

costituisce un fattore strategico per la farma-

Iniziare delle azioni senza aver prima definito

consiglio altamente specializzato provenien-

cia sia sul piano del maggior profitto sia su

una strategia con obiettivi chiari e misurabili

te da soggetti professionali è la chiave di suc-

quello di una maggiore fedeltà e passaparola.

non solo porta a non avere successo ma può

cesso delle farmacie.

Diventa sempre più necessario raccogliere in-

addirittura generare un’immagine e percezio-

Si passa dal concetto «L’ho acquistato in far-

formazioni su stili di vita, abitudini, caratteristi-

ne negativa della nostra farmacia.

macia» a quello di «Me lo ha consigliato il mio

che dei clienti abituali, occasionali e potenziali

Si prenda a esempio un’esperienza tentata da

farmacista», evitando «Ho trovato su internet

in modo da poter costruire con il tempo una re-

molti farmacisti come l’apertura di un profilo o

la soluzione».

lazione personalizzata con comunicazione di

di una pagina facebook della propria farmacia,

Il consiglio di un farmacista ben informato e at-

iniziative e promozioni mirate.

senza tra l’altro distinguere la differenza tra pa-

tento ai bisogni del consumatore rappresenta

gina e profilo.

un’altra leva su cui puntare per la costruzione

Raccogliere informazioni

Molti partono da un presupposto elementare:

di un piano di marketing efficace.

Le aziende che oggi capitalizzano di più al

su facebook ci sono quasi tutti, lo strumento

Al piano strategico devono seguire azioni con-

mondo sono aziende fortemente orientate al

è di facile comprensione e utilizzo, ci si passa

crete. In primis occorre formazione specia-

marketing (Apple, Google, Microsoft, Alibaba,

volentieri un po’ di tempo ogni giorno, è appa-

lizzata e aggiornamenti continui in linea con i

Facebook) che detengono informazioni dei

rentemente gratuito.

bisogni crescenti del consumatore. È necessa-

propri clienti come mai è avvenuto in passato

Affermazioni che corrispondono al vero ma

rio formare i propri collaboratori per far sì che

e tutto questo in pochi anni.

che portano a inevitabili fallimenti se non inse-

comunichino con i clienti in modo appropriato

La tecnologia permette non solo di raccoglie-

rite in una logica marketing strutturata.

e che raccolgano da questi continui feedback

re informazioni ma anche di offrire servizi che

Nella speranza di ottenere vantaggi, ci si av-

che saranno oggetto di analisi e confronto

aiutano il farmacista a fidelizzare i clienti.

si totalità delle persone.

compilazione di un questionario di soddisfazio-

ventura in maldestre esperienze social, crean-

all’interno del team.

Prenotare un farmaco tramite web o tramite

do di sovente un effetto negativo.

La farmacia con personale qualificato ottiene

un’app, ricevere una notifica via email o sms

Capita continuamente su facebook di imbatter-

una maggiore fidelizzazione e soddisfazione

quando il prodotto è disponibile sono metodo-

si in bacheche di farmacie piene di inviti a sagre

del cliente.

logie in rapida diffusione. 17 aprile 2015


Primo piano Marketing

Internet è un alleato importante anche per

Grazie alle rete, il consumatore entra sempre

Sebbene questo sia un dato accertato, ancora

comunicare velocemente novità, iniziative

più spesso in farmacia con obiettivi chiari e

sono pochissimi gli ambiti di sua applicazione

speciali, promozioni, couponing, programmi di

precisi. Agli italiani, come è stato rilevato da più

nel settore farmacia.

fidelizzazione. Più il livello di aspettativa è ele-

studi, piace molto il fenomeno chiamato “info

Sia le aziende farmaceutiche sia le farmacie

vato, più la farmacia deve offrire servizi all’al-

e-commerce” cioè cercare informazione sulla

devono adottare canali comunicativi non più

tezza e più si instaura un rapporto di fiducia.

rete per far nascere o supportare la motivazio-

dall’alto verso il basso, con approccio unidire-

La vicinanza non è più il motivo principale per

ne d’acquisto. Si consultano siti web specializ-

zionale, ma in ottica peer to peer.

cui viene scelta oggi una farmacia. La disponi-

zati, si leggono e si scambiano opinioni su blog

Un approccio a senso unico non consente di

bilità, l’affidabilità, la professionalità dei consigli,

e forum tematici, ci si confronta attraverso i

conoscere bene il nostro cliente e di conse-

la percezione positiva degli spazi, l’assorti-

social network. Ogni giorno osserviamo qual-

guenza non riesce a soddisfarlo pienamente

mento dei prodotti, l’innovazione, i servizi e la

cuno che, attirato da un prodotto o servizio sul

portando a una inevitabile disaffezione fino a

comunicazione costituiscono il mix vincente.

punto vendita o tramite messaggio promo-

perdere molto più del profitto.

Rimanere sempre aggiornati su iniziative,

zionale, utilizza il suo tablet o smartphone per

È di qualche settimana fa la notizia che a Milano

tendenze e opportunità di mercato, tecnolo-

cercare informazioni più dettagliate, analizzare

è stata inaugurata la prima farmacia vegana.

gie, studi e analisi, per adattarli al contesto in

opinioni e per comparare i prezzi. Che internet

A un’attenta analisi, questa notizia cambia

cui si opera è buona prassi per avere il mas-

influisca nella decisione d’acquisto in maniera

tutto e non cambia niente. Non cambia nulla

simo del riscontro.

significativa è un fenomeno che possiamo ri-

perché si tratta di una farmacia “classica” con

Offrire servizi innovativi e prodotti specifici per

scontrare quotidianamente nel nostro vissuto

i servizi tipici di tutte le farmacie ma cambia

rispondere in modo pronto alle esigenze del-

e si stima che un acquisto su quattro su un

tutto perché il titolare di questa farmacia ha

la clientela, anticiparne i bisogni, specializzarsi

punto vendita è influenzato dalla ricerca in rete

deciso di specializzarsi anche sul segmento

e aggiornarsi, adottare un piano di marketing

(fonte Netcomm). È evidente che il comporta-

vegetariano e vegano sia da un punto di vista

integrato con il digitale, consente di avere la

mento d’acquisto sta cambiando, coinvolgen-

di assortimento di prodotti sia da quello della

giusta visione strategica. Molti farmacisti non

do anche il settore delle farmacie, non solo per

formazione del personale.

tengono conto del fatto che la concorrenza

l’ingresso di nuovi attori commerciali ma anche

Specializzazione maturata partendo dai dati

non nasce solo per mano di un competitor più

per mutamenti di carattere sociale.

di mercato che indicano che nel 2014 in Italia i

agguerrito o più strutturato ma anche perché

Qualsiasi cosa vediamo la cerchiamo su inter-

vegetariani erano 4,2 milioni con un aumento di

il cliente è più esigente e informato ed è alla ri-

net per un maggiore approfondimento e con-

quasi il 15 per cento rispetto al 2013 (fonte Euri-

cerca di nuove soluzioni anche in termini di ge-

fronto con gli altri. Si cerca tutto e in qualsiasi

spes). Quindi essere riconosciuti come specia-

stione, comunicazione e soddisfazione.

momento grazie all’ampia possibilità di acce-

lizzati su questo target sempre più numeroso

Comprendere le esigenze dei clienti permette

dere alla rete attraverso i dispositivi mobili.

(oltre il 7 per cento della popolazione italiana)

non solo di trarre più profitto economico ma

Sono 26,5 milioni gli italiani che accedono a

è segno di come la farmacia oggi cambia e si

soprattutto di attuare attività specifiche molto

internet tramite cellulare e 9,5 milioni da tablet

evolve con il mercato. Più le necessità dei con-

più efficaci e di abbandonare attività costose

(fonte Audiweb). Sarà sicuramente capitato

sumatori si evolvono più le farmacie sono te-

anche in termini di tempo e dagli esiti incerti.

a molti di voi di chiedersi l’età di quell’attri-

nute a specializzarsi. Essere riconosciuti però

ce o di quel cantante. Consultando il proprio

con una sola specializzazione può bastare?

Il comportamento d’acquisto

smartphone, tramite Google e Wikipedia, la

Sicuramente no. Nel prossimo futuro occor-

curiosità viene soddisfatta in pochi secondi.

reranno sempre più focus di specializzazione.

Quando si parla di internet in farmacia, la

Grazie alla rete siamo molto più informati su

E probabilmente se oggi Pirandello riscrivesse

principali obiezione è relativa ala fascia di età

tutto e in real time. Ma non solo amenità: l’u-

uno dei suoi più celebri romanzi, Vitangelo Mo-

della propria clientela. Si reputa infatti che in-

tente è sempre più alla ricerca di informazioni

scarda svestirebbe i panni del banchiere per

ternet sia materia ad appannaggio di giovani e

su benessere e salute e l’acquisto on line di

indossare un camice da farmacista e constata-

giovanissimi.

prodotti correlati a questo settore è in crescita

re ancora una volta che anche la sua farmacia

I vari studi di settore da anni ci indicano che la

anno per anno. Internet ha cambiato profon-

viene vista in centomila modi diversi, uno per

fascia di età che presidia maggiormente il web

damente l’approccio verso il consumatore,

ogni cliente che la visita. Sarebbe davvero in-

è quella compresa tra 25 e 54 anni ed il cluster

sradicando violentemente e in poco tempo le

teressante conoscere tutti questi punti di vista,

tra 55 e 74 anni nel 2014 era composto da oltre

strategie di dialogo unidirezionale.

attraverso un approccio di digital marketing co-

5 milioni di italiani, il 15 per cento del totale dei

Il cliente non è un target solo da colpire ma è

me evoluzione del marketing, che permetterà

navigatori con un aumento progressivo anno

un partner con il quale collaborare, relazionarsi

di essere sereni e liberi, non più in uno ospizio,

per anno (fonte Doxa).

e raccogliere informazioni.

ma questa volta nel mercato.

18 aprile 2015


Primo piano Marketing

Io posso essere certo che l’impegno di Mylan per la qualità è costante

Io posso…

Mylan sottopone ogni fase produttiva dei propri farmaci a rigorosi controlli di qualità, dal principio attivo e gli eccipienti utilizzati, fino al prodotto finito e all’imballaggio, indipendentemente dal sito di produzione.

Eamon Ricercatore Mylan

La nostra Mylan è la vostra Mylan.

In Italia, Mylan è la prima realtà commerciale ad aver ottenuto nel gennaio 2013 da AIFA l’autorizzazione GMP (Good Manufacturing Practices) come sito di rilascio lotti sul mercato. Un’importante garanzia di qualità riconosciuta dall’autorità competente. Visitate: Mylan.it


Primo piano Convegni

Una laurea per il futuro Agli incontri Asis di Tirrenia confronto aperto tra rappresentanti di categoria, università e industria di Giuseppe Tandoi

G

Boots Alliance, un laureando in Farmacia

aver valutato ogni dettaglio e ogni possibile

dell’Università di Pisa le si rivolge senza tanti

controindicazione, si disinveste in alcuni ca-

fronzoli: con la prossima apertura alle società

si (vedi la Grecia) prima che sia troppo tardi.

di capitale ci sarà più spazio o meno spazio

Un ragionamento che, su scala più piccola,

per chi sceglie questo corso di studi? Simpa-

si può applicare ai titolari di farmacia italiani:

tico scambio di battute con lo studente (che

«Occorre una certa dose di lungimiranza, che

si autocandida a lavorare nel mega gruppo)

consenta di prevenire certe situazioni e non di

li annuali incontri dell’Associa-

e poi Barra rassicura l’uditorio: ci saranno più

subirle a giochi fatti. Sta a loro la decisione di

zione studi sull’industria della

possibilità di lavoro, non meno. E, in ogni caso,

restare indipendenti o di cercare nuovi soci. Il

salute (Asis) di Tirrenia hanno

la scelta della farmacia come attività profes-

capitale in farmacia è una chance che si può

il pregio di guardare al mondo

sionale ha un futuro: «Tre le parole chiave:

cogliere, purché nei tempi giusti». Anche qui, prima che sia troppo tardi.

della farmacia, e del farmaco,

passione, curiosità coraggio. Su cosa pun-

nella sua integralità. Si esce, in altre parole, da

tare? L’utilizzo delle nuove tecnologie sarà

quel circuito un po’ autoreferenziale nel quale

sempre più ampio, per esempio nell’ambito

Il sollievo dei rurali

si tende a parlare solo della stretta attualità e,

della diagnostica che passa dalla farmacia, da

Ai farmacisti rurali presenti a Tirrenia suona-

possibilmente, solo tra farmacisti. “Innovare

connettere sempre più ai nuovi device». Pro-

no dolci le parole del deputato Pd Federico

per crescere”, l’evento Asis di quest’anno -

getti già avviati negli Stati Uniti che presto o

Gelli, membro della commissione Affari so-

artefice massimo Marco Macchia, ordinario di

tardi approderanno anche in Italia. E la vendita

ciali della Camera. Il parlamentare toscano

Chimica farmaceutica all’Università di Pisa - ha

di farmaci on line? Nemmeno quella, secon-

ricorda che la decisione di rinunciare alla fa-

messo a confronto rappresentanze di catego-

do Barra, deve rappresentare un tabù, purché

scia C fuori canale corrisponde «a un preciso

ria, rurali in primis, imprenditori del settore e

gestita con accortezza.

intento del governo, quello di salvaguardare il

mondo accademico. Alla presenza di una folta

Certo la storia dell’imprenditrice ligure - da

sistema farmacia. In questo contesto le far-

delegazione di studenti di alcuni dipartimenti

titolare di farmacia rurale ad azionista e top

macie rurali devono rimanere uno dei pilastri

di Farmacia che, al seguito dei loro professori,

manager di un colosso della distribuzione

dell’attuale assetto, per loro funzione sociale

hanno assistito a una due giorni di discussione

globale quotato alla Borsa di New York - ha

e la loro capacità di garantire il servizio far-

non priva di spunti. E con un messaggio chiaro:

il carattere dell’eccezionalità. Gli inizi con una

maceutico nelle zone più disagiate e meno

la laurea in Farmacia non è morta, resta tuttora

piccola società di distribuzione, l’incontro e il

popolate». A raccogliere il testimone prima

un corso di studi denso di opportunità. Un’inie-

sodalizio a tutto tondo con Stefano Pessina,

Alfredo Orlandi, presidente Sunifar, che ri-

zione di ottimismo che, in tempi di crisi e di au-

la strategia europea con la rete Alphega e

corda il cammino legislativo che ha condotto

toflagellazione, male non può fare. Anzi.

poi globale, culminata con la fusione Boots-

negli anni all’istituzione delle rurali e alla ne-

Walgreens. Un trentennio di ambizioni ele-

cessità di mantenere l’indennità di residenza

Un modello di successo

vatissime ma anche di operazioni cum grano

per una parte di esse, a garanzia di una rete

Alla fine della lectio magistralis di Ornella Bar-

salis. Perché la globalizzazione è un’arma

di assistenza davvero capillare. A ruota il vi-

ra, vice presidente esecutivo di Walgreens

a doppio taglio: si investe in un Paese dopo

ce presidente Sunifar Luigi Sauro sposa la

20 aprile 2015


Primo piano Convegni

ridefinizione delle rurali come “farmacie so-

ufficialmente. Soprattutto riguardo al tema

la chiave di una possibile svolta di tutto il si-

ciali” patrocinata da Gelli, auspicando anche

cruciale delle risorse finanziarie.

stema: «Occorre ridisegnare la politica della

un crescente utilizzo delle nuove tecnologie:

ricerca e dell’industria nel nostro Paese, do-

telemedicina, telediagnosi… Auspicio più che

Le risorse

ve sono presenti competenze elevatissime

condivisibile, non fosse che il digital divide -

I dibattiti di Tirrenia confermano che la que-

e ambiti di ricerca di eccellenza. La qualità dei

fa notare Riccardo Froli, rurale e presidente di

stione delle risorse è quanto mai impellente.

nostri ricercatori non è inferiore a quella che

Federfarma Pisa - condiziona pesantemente

«Negli ultimi dieci, quindici anni», sintetizza

si riscontra in Francia, Paese che però inve-

l’accesso agli strumenti digitali più comples-

Fabrizio Gianfrate (Università di Ferrara), «il

ste in ricerca il doppio delle risorse». Eppure

si. Tema che, a dire il vero, coinvolge tutte le

sistema sanità ha retto perché sono stati

il settore farmaceutico è tra i pochi a gode-

attività economiche presenti nelle aree me-

pochi i nuovi farmaci lanciati. Ora, con il dif-

re di buona salute, a livello nazionale. «Nel

no urbanizzate del Paese e che pare sia tra le

fondersi dei costosissimi “biologici”, cambia

2014 il comparto», conferma l’ex presidente

priorità del governo. E il capitale in farmacia?

tutto. Solo per fare un esempio, sofosbuvir,

di Farmindustria Gian Pietro Leoni, «ha as-

Il presidente dell’Ordine di Pistoia Andrea Gia-

farmaco per curare l’epatite c, è un farmaco

sorbito 3.000 nuovi posti di lavoro e il 70 per

comelli manifesta qualche dubbio sul fatto

a limitato accesso. Al momento sono trat-

cento della produzione è destinata all’ex-

che l’ingresso in gioco delle multinaziona-

tati 400 pazienti su 5.000 potenziali. Cosa

port. Nel 2003 cominciarono le delocalizza-

li non abbia ripercussioni sull’indipendenza

bisognerebbe fare? Destinare tre miliardi in

zioni dei siti produttivi, ora sta cominciando il

dei titolari. Timori analoghi quelli di Massimo

più degli 800 di spesa pubblica complessiva

trend inverso: le aziende dall’estremo orien-

Betti, rurale toscano, che nell’avvento dei

alla farmaceutica. E dovrebbe essere l’Aifa in

te tornano in Europa. Il fattore qualità è trop-

megastore ravvisa un pericolo per la soprav-

prima persona a chiederli». Archiviata que-

po importante».

vivenza delle piccole farmacie urbane. Da

sta ipotesi tra i sogni impossibili - in questi

Last but not least anche l’indotto della far-

parte sua il presidente di Credifarma Carlo

giorni si parla anzi di ulteriori tagli - più per-

maceutica annovera, in Italia, aziende che

Ghiani assegna al Ddl concorrenza il caratte-

corribile è la strada, indicata da Gianfrate, di

fanno profitti e sanno imporsi anche ol-

re dell’ineluttabilità: «Il provvedimento nasce

puntare sulla prevenzione , rimborsando an-

tre i confini nazionali. Tra le altre Stevanato

dal fatto che il 25 per cento delle farmacie ita-

che prodotti che, sulla carta, riducono i rischi

Group (contenitori in vetro, ma non solo) e

liane si trova in difficoltà più o meno marcate.

di insorgenza di patologie gravi. Giuseppe

Palladio Zannini (packaging), rappresentate

Tra le cause la cattiva gestione da parte dei

Turchetti (Scuola superiore Sant’Anna di Pi-

ai massimi livelli, hanno portato le loro te-

titolari, a partire dall’acquisto della farmacie,

sa), da parte sua, individua nell’innovazione

stimonianze a Tirrenia.

realizzato a volte a prezzi esorbitanti».

riforma alle porte Nel suo intervento Gelli fa anche riferimen-

I premi a studenti e dottori di ricerca

to alla riforma sanitaria che, dopo quelle di scuola e lavoro, è nei programmi del governo. Preceduta dalla “controriforma” del titolo V della Costituzione, con la quale si intende restituire allo Stato centrale il timone della sanità nazionale, ponendo fine al regime dei ventuno sistemi sanitari, quante sono le Regioni, alle quali rimarrebbe soltanto l’ambito organizzativo. «Tra gli obiettivi principali», sottolinea Gelli, «quello di garantire i Lea su tutto il territorio nazionale e di evitare le disparità attuali nella qualità dell’assistenza sanitaria». Forse il “ritorno al centro” della sanità è cosa inevitabile, visti gli sconquassi delle Regioni in materia. Restiamo quindi in attesa di valutare nel dettaglio il provvedimento an-

Giunto alla terza edizione, il concorso “Il cuore di Carlo” è organizzato da Laboratorio Farmacia e riservato agli studenti di Farmacia dell’Università di Pisa che partecipano al corso di Economia aziendale tenuto da Franco Falorni. I vincitori del primo premio, sono stati - per il video “Un mondo su misura”, dedicato al tema delle farmacie rurali - Cecilia Ferrarese, Silvia Granata, Giacomo Caliandro, Valentina Giorgi, Diana Dubovac e Samuele Pera. Quanto alle tesi di dottorato, il premio Marai è stato vinto da Benedetta Mannini (dipartimento di Scienze biomediche, Università di Firenze) con l’elaborato Early-forming aberrant aggregates in protein deposition diseases: structural characteristics, interaction with molecular chaperones, ability to trigger inflammation. Il premio Colbacchini è andato invece a Sandra Misale (Istituto di Candiolo-Irccs) per l’elaborato Mechanisms of acquired resistance to anti-EGFR targeted therapies in metastatic colorectal cancer.

ticipato da Gelli quando verrà presentato 21 aprile 2015


? Primo piano Attualità

farmacia & Paziente:

Fpiù 11-15

COMe INNOVAre?

MILANO FIERAMILANOCITY 8 | 9 | 10 | Maggio 2015 Per INfOrMAzIONI:

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22 aprile 2015

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Primo piano Attualità

Un nuovo approccio Reflusso gastroesofageo, un documento di consenso unisce farmacisti, medici di medicina generale e specialisti di Giuseppe Tandoi

N

on linee guida in senso stretto

è finalizzata a informare il farmacista sulle

ma un documento di consen-

linee guida internazionali e sulle risultanze

so che coinvolge farmacisti,

della Evidence based medicine. Questo per

medici di medicina generale e

fargli superare le difficoltà finora incontrate

specialisti: “I sintomi da reflus-

nella gestione degli Ipp». Sulla stessa linea

so gastroesofageo: verso una gestione con-

Eugenio Leopardi, presidente di Utifar, che

divisa”. La pubblicazione, presentata a Milano,

vede nel rapporto tra farmacista e paziente

è stata realizzata da Edra con il supporto in-

con reflusso - cui sottoporre un questionario

condizionato di Pfizer Consumer Healthcare.

ad hoc - un’esemplificazione di quella phar-

Obiettivo primario, quello di favorire l’integra-

maceutical care considerata dai più il cardine

zione tra le diverse figure professionali nel

della professione che cambia. Ma l’autome-

nome dell’efficacia clinica, dell’appropriatezza

dicazione per il reflusso comporta dei rischi?

e della sostenibilità del sistema nel suo com-

«Lo escludo», risponde Enzo Ubaldi, respon-

plesso. Con un occhio particolare al ruolo del

sabile dell’area gastroenterologia della Socie-

farmacista e alla sua attività di counselling in

tà italiana della medicina generale e delle cure

relazione a una patologia così diffusa.

primarie. «L’esomeprazolo è un medicinale di grande sicurezza e, più in generale, gli Ipp

Un fenomeno ampio

sintomatologia può anche scomparire per

sono una classe di medicinali presente sul

«In media il 44 per cento delle popolazione

periodi non brevi e in seguito ripresentarsi».

mercato da trent’anni. Il problema non sono i

dei Paesi occidentali», sottolinea Vincenzo

Certo è che la presenza di alcune formulazio-

farmaci ma, ancora una volta, l’approccio con

Savarino, presidente della Società italiana di

ni di inibitori di pompa protonica (Ipp) nell’am-

il paziente e la sua gestione».

gastroenterologia ed endoscopia digestiva,

bito dell’automedicazione ha accresciuto il

Concordi tutti, in ogni caso, nel considerare

«soffre di pirosi gastrica e di altri sintomi da

ruolo del farmacista nella sua relazione con

che in tema di inibitori della pompa protonica

reflusso gastroesofageo. Possono esse-

il paziente. «La farmacia di comunità», con-

non guasti sollecitare i medici all’appropria-

re episodi sporadici oppure fenomeni che

ferma Corrado Giua, presidente della Socie-

tezza prescrittiva, anche in chiave di rispar-

tendono a cronicizzare e che quindi vanno

tà italiana di farmacia clinica (Sifac), «è già

mio Ssn. Troppe volte vengono utilizzati

adeguatamente trattati. In generale so-

il punto di riferimento di prima istanza per i

come semplici gastroprotettori e, in fondo, la

no patologie dall’andamento altalenante, la

disturbi lievi. L’attività di Sifac, nello specifico,

cosa si può evitare.

23 aprile 2015


Primo piano Professione

Formazione sul campo Il percorso strutturato per il farmacista di comunità piemontese nell’ambito del Progetto interateneo “Farmacia di comunità” di Enrica Targhetta e Filippo Semeria, farmacisti collaboratori

I

l Progetto interateneo “Farmacia di Comu-

coinvolgendo medici specialisti ma anche

Prima fase

nità”, attivo in Piemonte dal 2012, prevede

farmacisti che, come i loro colleghi presen-

In questo contesto, il farmacista responsa-

per il farmacista piemontese una forma-

ti in aula in qualità di discenti, esercitano la

bile del corso si occupa per prima cosa della

zione di alto livello relativamente alle quat-

professione nell’ambito territoriale.

“validazione di procedure per l’utilizzo di stru-

tro patologie che attualmente incidono in

Allo scopo di condividere con il lettore le

menti di autodiagnostica presso le farmacie di

maniera sostanziale sulla spesa sanitaria: dia-

tematiche discusse in aula dai colleghi far-

comunità”. Tale argomento è stato sviluppato

bete, Broncopneumopatia cronica ostruttiva

macisti, di seguito tratteremo la prima parte

al fine di analizzare e comprendere le criticità

(Bpco), dislipidemie e scompenso cardiaco.

dell’intervento che viene svolto nell’ambito

delle diverse apparecchiature disponibili, stan-

Il percorso di formazione è stato costruito

dei corsi relativi al diabete.

dardizzare la metodica di esecuzione dei test

24 aprile 2015


Primo piano Professione

e dunque poter garantire la riproducibilità dei

studiata. In ognuna delle farmacie il primo a

campione. Inoltre, dai dati dello studio è risul-

risultati e la loro significatività. In particolare, in

eseguire le analisi è stato il farmacista, seguito

tato evidente che, indipendentemente dall’ap-

aula vengono discussi i risultati di uno studio,

poi dallo sperimentatore in modo che quest’ul-

plicazione di una Pos, i risultati non sono mai

svolto dall’Università di Torino nell’ambito del

timo non lo influenzasse nell’esecuzione.

attendibili se l’apparecchio non è conservato

Progetto “Farmacia di comunità”, che è stato

Per tutti i test è stato utilizzato un siero artificia-

e tarato in maniera corretta o se i capillari uti-

condotto utilizzando i tre apparecchi per au-

le - titolato in colesterolo totale, Hdl, trigliceridi e

lizzati non sono della dimensione prevista dal

todiagnostica maggiormente diffusi presso le

glicemia - prodotto da una ditta specializzata.

fabbricante.

farmacie di comunità del territorio piemontese.

Sono stati considerati accettabili scarti massimi

Il primo passo dello studio è stato quello di

del 5 per cento tra i dati ottenuti dal farmacista

La discussione

prendere in considerazione le tre procedure

e quelli ottenuti dallo sperimentatore. L’analisi

Una volta discussi in aula i risultati dello studio

operative fornite dalle aziende che producono

dei risultati ottenuti ha permesso di eviden-

sperimentale, il farmacista responsabile del

i tre strumenti considerati, tali procedure sono

ziare che la mancata applicazione di una Pos

corso discute con i colleghi quali siano i com-

state analizzate e ne sono state messi in evi-

comporta che la percentuale di errore rilevata

portamenti che, in linea generale, debbano

denza gli eventuali punti critici. A questo pun-

sia stata estremamente elevata, anche fino al

essere seguiti per garantire la bontà del dato

to le apparecchiature sono state testate e si è

30 per cento, indipendentemente dal parame-

ottenuto. Tali indicazioni vengono analizza-

cercato di capire quali fossero i passaggi per i

tro considerato. A titolo di esempio la figura 1

te collegialmente in aula, indipendentemente

quali la probabilità di commettere errori fosse

riporta i risultati ottenuti per la quantificazione

dall’apparecchiatura specifica a cui si riferisco-

maggiore. Fatto ciò, è stata elaborata una Pro-

del glucosio con le tre diverse apparecchiature:

no, al fine di valutare insieme i punti maggior-

cedura operativa standard (Pos) specifica per

dall’immagine si evince come gli errori siano di

mente critici. Ognuno dei partecipanti dovrà

ogni apparecchiatura che, se applicata, per-

entità non trascurabile e generalmente di tipo

poi, nella pratica quotidiana, mettere in essere

mette di ottenere sempre risultati riproducibili.

procedurale. Tra questi, quelli commessi più

le indicazioni utili per la propria realtà.

La seconda fase dello studio ha coinvolto 60

di frequente sono ascrivibili a due tipologie:

In generale le indicazioni principali sono le

farmacie del territorio piemontese che hanno

quelli causati da una non completa formazio-

seguenti:

aderito volontariamente e presso cui è stata

ne del farmacista all’utilizzo dell’apparecchio al

testata la manualità del farmacista nell’ese-

momento dell’acquisto e quelli provocati dall’i-

disinfettante prima di procedere alla puntura

guire le analisi: i risultati ottenuti dal farmacista

nosservanza di quanto previsto dal produttore.

del dito;

sono stati confrontati con quelli ottenuti da un

Esempi di questa seconda tipologia sono: er-

sperimentatore dell’Università, il quale ha ese-

rata conservazione dei reagenti, errato riem-

fuoriesce in seguito alla puntura;

guito i test applicando la Pos appositamente

pimento del capillare, errata miscelazione del

attendere la completa evaporazione del

eliminare la prima goccia di sangue che

◆ utilizzare aghi pungidito e capillari rigorosa-

mente dei modelli previsti dal fabbricante; ◆

assicurarsi di prelevare solo sangue: in pre-

senza di bolle ripetere il prelievo;

Glucosio: valore medio ottenuto dallo sperimentatore applicando la procedura standard vs risultato ottenuto dal farmacista

riempire il capillare rigorosamente fino al

segno appositamente predisposto; ◆

30,00

nel caso delle strisce reattive, fare atten-

zione a espellere il sangue esclusivamente 25,00

sulla parte assorbente; ◆

20,00

verificare se i reattivi in dotazione debbano

essere conservati in frigo. In tale caso prima di utilizzarli attendere che raggiungano la tem-

15,00

APPARECCHIO 1

10,00

5,00

APPARECCHIO 2

peratura ambiente e poi riporli nuovamente in frigorifero immediatamente dopo l’uso; ◆

se prevista una miscelazione, eseguirla un

numero standard di volte. 0,00 0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

APPARECCHIO 3

sta in aula riguarda le attività che i collegi sono

-5,00

attivamente chiamati a svolgere sul territorio

In rosso sono evidenziati gli ERRORI PROCEDURALI -10,00

La seconda parte dell’intervento del farmaci-

nell’ambito del Progetto interateneo, ma di

Farmacie

Figura 1 25 aprile 2015

questo parleremo nel prossimo articolo.


Primo piano Farmacoeconomia

I cost driver della malattia diabetica Oggi questa patologia costa al nostro Paese circa 9 miliardi di euro e incide per il 5,6 per cento sulla spesa sanitaria di Enrica Menditto, Centro di ricerca in farmacoeconomia e farmacoutilizzazione, Cirff, Università Federico II di Napoli

I

l diabete di tipo 2 è una malattia a elevato

è stata stimata pari al 6,4 per cento nel 2010 e

che a oggi, ci sono oltre tre milioni di italiani con

impatto sulla società del nostro tempo a

in crescita fino al 7,7 per cento nel 2030.

diabete di tipo 2 diagnosticato. Ne sono af-

causa della sua crescente prevalenza, la na-

Nel nostro Paese sia l’incidenza che la preva-

fetti maggiormente gli uomini (5,6 per cento)

tura cronica della malattia stessa e il rischio

lenza della malattia è in continua crescita e si

rispetto alle donne (5,3 per cento) e la preva-

di gravi complicanze di natura micro e ma-

sta riducendo l’età alla diagnosi di diabete di

lenza della malattia aumenta con l’avanzare

crovascolare. La prevalenza mondiale del dia-

tipo 2. Secondo i più recenti dati Istat la preva-

dell’età, raggiungendo percentuali pari al 20,4

bete (cioè il numero di casi di diabete esistente

lenza della malattia è passata dal 3,9 per cento

per cento nelle persone con una età superio-

in un determinato momento nella popolazione)

nel 2001 al 5,4 per cento nel 2013. Ciò vuol dire

re ai 75 anni: in pratica una persona su cinque.

26 aprile 2015


Primo piano Farmacoeconomia

Inoltre, esiste nel nostro Paese, un gradiente

(rispettivamente 5.432; 5.470; 5.899 euro)

Nord-Sud: la prevalenza risulta più alta nel Sud

(figura 1). Il rapporto mette in luce le criticità

e nelle isole con un valore del 6,6 per cento, se-

che devono essere affrontate in relazione alle

guita dal Centro con il 5,3 per cento e dal Nord

enormi ricadute in termini assistenziali ed eco-

con il 4,6 per cento. I fattori socio-economici

nomici legate alle complicanze cardiovascolari,

sembrano avere una relazione direttamente

renali, oculari e neuropatiche del diabete che

inversa con la prevalenza della malattia: mino-

potrebbero in pochi anni rendere non più so-

re è il livello educazionale e il redditto, maggiore

stenibili e qualitativamente inadeguate le risor-

è la prevalenza.

se disponibili per fronteggiare la malattia.

Oltre a fattori demografici quali l’invecchia-

Lo studio più importante finora condotto, che

mento della popolazione, l’epidemia del diabe-

abbia stimato non solo i costi diretti della ma-

te è da attribuire, in larga misura, all’aumento

lattia ma anche gli indiretti (perdita di produt-

della percentuale di persone obese, dovuto

tività) e gli intangibili (qualità della vita) è stato

I costi diretti del diabete Ricoveri ospedalieri

Farmaci per il diabete

Prestazioni ambulatoriali

Altri farmaci

6,2% 13,5%

56,9% 23,3%

alla progressiva riduzione dell’attività fisica e

il Code-2 (Costs of diabetes in Europe - Type

al cambiamento delle abitudini alimentari. A tal

2). Si tratta di uno studio condotto nel corso

proposito, un dato allarmante è quello relativo

del 1999 basato sulla prevalenza, di tipo os-

all’elevata percentuale di bambini sovrappeso

servazionale, a selezione prospettica, con dati

e obesi. Ciò non è da sottovalutare, in quanto

raccolti retrospettivamente in riferimento al

dopo 25 anni di obesità una persona su due

1998. Dai risultati di questo studio è emerso

sono funzione delle complicanze: con una

sviluppa diabete: questo significa che il 50 per

chiaramente che il diabete richiede cospicue

sola complicanza il costo medio per paziente

cento dei bambini obesi sarà diabetico a 30-

risorse per il suo trattamento, soprattutto

triplica (1.100 euro vs 3.120); con due com-

35 anni.

quando è causa di complicanze a lungo ter-

plicanze la spesa è circa sei volte superiore

mine, quali quelle cardiovascolari e renali. Il

(1.100 euro vs 5.650).

L’impatto economico

ramo italiano dello studio è stato condotto su

Lo studio ha stimato inoltre i costi indiretti,

Da un punto di vista economico, per i sistemi

un campione di 1.263 pazienti selezionati sia

mostrando un impatto relativamente limitato

sanitari, i costi crescono parallelamente all’au-

da medici di medicina generale sia da specia-

(4,5 per cento del totale) ma comunque non

mentare della prevalenza della malattia. L’im-

listi dei Centri di diabetologia e ha permesso

trascurabile su questa malattia. Tale risultato

patto sociale della malattia diabetica è di tale

di calcolare che il paziente diabetico assorbe

probabilmente è dovuto al fatto che la popola-

entità e il numero di pazienti così elevato che

mediamente risorse sanitarie per circa 3.000

zione diabetica, in gran parte anziana, risultava

in numerosi Stati del mondo la spesa sanitaria

euro annui. Dallo studio è risultato che, più

già fuori dal processo produttivo al momento

per questa malattia ha raggiunto il 10 per cento

della metà (59,8 per cento) delle risorse im-

dello studio. Relativamente alla qualità della vi-

della spesa sanitaria globale.

piegate nel trattamento del diabete di tipo 2,

ta, lo studio ha mostrato che questa è inferiore

Oggi il diabete costa al nostro Paese circa 9 mi-

serve a coprire il costo dei ricoveri ospedalieri;

del 10 per cento nei pazienti diabetici rispetto

liardi di euro. La London School of Economics

la parte restante è impiegata per l’assistenza

alla popolazione generale.

ha di recente elaborato un’analisi che mette a

ambulatoriale (18,5 per cento) e per le terapie

confronto l’andamento della malattia diabetica

farmacologiche (21,7 per cento). In particolare,

in cinque Paesi Europei: Germania, Francia, Ita-

per quanto concerne i farmaci, il costo degli

L’incidenza delle complicanze

lia, UK, Spagna. Dall’analisi si evidenzia che, in

antidiabetici orali è risultato inferiore a un deci-

Gli studi più recenti, condotti nel nostro Pae-

Italia, i costi per curare il diabete incidono per il

mo (9,8 per cento) del totale, così come quel-

se, sui costi del diabete, hanno utilizzato come

5,6 per cento sulla spesa sanitaria e per lo 0,3

lo per l’insulina (9,5 per cento), mentre quello

fonte dati le banche dati sanitarie ammini-

per cento sul Pil. Dal confronto con gli altri Paesi

per i farmaci cardiovascolari, la cui assunzione

strative (ricoveri ospedaleri, prescrizioni far-

europei la percentuale sulla spesa sanitaria ri-

è propriamente legata a uno specifico tipo di

maceutiche, specialistica ambulatoriale). Un

sulta più bassa: Spagna 5,73 per cento; Francia

complicanze diabetiche, ammonta a più di un

recente lavoro condotto da Marchesini et al

5,98 per cento, Regno Unito 12,18 per cento e

terzo (34,1 per cento) del costo totale.

del 2011, basato su una banca dati di popola-

Germania 16,73 per cento. Per quanto riguarda

Ciò che emerge chiaramente è che il valore

zione che copre circa 7 milioni di abitanti italiani,

i costi diretti medi per paziente/anno, a parte

complessivo delle risorse per la cura delle

ha valutato i costi diretti del diabete pari a circa

la Spagna con un costo di 1.708 euro, in Italia

complicanze supera largamente quello delle

2.600 euro. Di questi, più del 50 per cento è

tale costo è di 2.783 euro, di gran lunga inferio-

risorse per il trattamento del diabete. Per di

dovuto agli accessi in ospedale e il 30 per cen-

re rispetto a quello di Francia, Uk e Germania

più i costi medi annui del paziente con diabete

to circa al trattamento farmacologico (di cui

27 aprile 2015

Figura 1


Primo piano Farmacoeconomia

quali strumenti principali per combattere tale

Le complicanze della malattia diabetica sono ancor oggi la principale problematica del trattamento di tale patologia in termini sia clinici sia economici

fenomeno, potrebbe consentire una riduzione importante del peso clinico, sociale ed economico della malattia. In tale quadro un ruolo chiave potrebbe essere svolto dal farmacista, nel contesto di un approccio alle cure integrato e multidisciplinare.

solo il 7 per cento riguarda i farmaci per il dia-

dipeptidil-peptidasi 4 (Dpp-4) (-42,6 per cen-

bete, mentre il 23 per cento è legato alle terapie

to rispetto al 2013, relativamente ai consumi

per le complicanze e le patologie concomitanti

erogati in convenzionata vs +3,6 per cento nei

Bibliografia

(tabella 1).

consumi dei medicinali erogati dalle strutture

Emerge chiaramente come le complicanze

sanitarie pubbliche), per le insuline ad azione

Disponibile al sito http://www.istat.

della malattia diabetica siano ancor oggi la

lunga (-51,4 per cento rispetto al 2013, relati-

it/en/files/2013/12/ASI_2013.pdf

principale problematica del trattamento di tale

vamente ai consumi erogati in convenzionata

Ultimo accesso Febbraio 2015.

patologia, sia in termini clinici che economici.

vs +17,6 per cento, relativamente ai consumi

Da una prospettiva di tipo economico, le com-

erogati dalle strutture sanitarie pubbliche) e

plicanze coprono ancora più della metà della

per biguanidi e sulfonamidi in associazione

disease and management in 5 EU

spesa totale per il diabete, mentre i pazienti dia-

(-17,7 per cento rispetto al 2013, relativamen-

countries. Disponibile al sito http://

betici non complicati rappresentano una spesa

te ai consumi erogati in convenzionata vs +19,2

www.lse.ac.uk/LSEHealthAndSocial-

minoritaria per il Servizio sanitario nazionale,

per cento, relativamente ai consumi erogati

Care/research/LSEHealth/MTRG/

dal momento che la maggior parte dei farma-

dalle strutture sanitarie pubbliche).

LSEDiabetesReport26Jan2012.pdf

ci ipoglicemizzanti ha un costo ampiamente

La prevenzione, e in particolar modo la pro-

Ultimo accesso Febbraio 2015

contenuto. A tal proposito, è interessante ri-

mozione di corretti stili di vita, rappresenta un

portare quanto emerge dal recente rapporto

intervento prioritario delle politiche sanita-

OsMed Gennaio-Settembre 2014, ossia che

rie a livello nazionale e regionale. Sostenere

nedetti M, Mazzi S, Serra G; CODE-2

per i medicinali impiegati nel trattamento del

campagne di prevenzione in maniera capillare

Italian Advisory Board. The costs of

diabete, si osserva un pattern risultante dal

rappresenta uno strumento chiave per la pre-

type 2 diabetes mellitus in Italy: a

trasferimento dell’erogazione di questi medici-

venzione primaria del diabete di tipo 2 e per

CODE-2 sub-study. Treat Endocrinol.

nali dall’assistenza convenzionata verso quella

limitare la crescita della malattia. Da studi ef-

2003;2(2):121-33.

sostenuta dalle strutture sanitarie pubbliche.

fettuati risulta che interventi minimi sulle abi-

In particolare, ciò si verifica per gli inibitori della

tudini di vita, quali una maggiore attività fisica,

seguire una dieta equilibrata, controllare pe-

Berti A, De Rosa M; ARNO Working

riodicamente la pressione e il valore glicemico,

Group. The direct economic cost of

sono in grado di ritardare per almeno tre anni la

pharmacologically-treated

comparsa del diabete di tipo 2 nel 58 per cento

in Italy-2006. The ARNO observato-

dei soggetti a rischio. In questo senso il farma-

ry. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2011

cista svolge un ruolo fondamentale sia nelle

May;21(5):339-46.

Costo medio/anno per soggetto con diabete francia GERMANIA

ITALIA

SPAGNA REGNO UNITO

5.432 e 5.899 e

2.783 e

1.708 e 5.470 e

Tabella 1

ISTAT. Annuario Statistico; 2013.

Diabetes expenditure, burden of

Lucioni C, Garancini MP, Massi-Be-

Marchesini G, Forlani G, Rossi E,

diabetes

azioni di emporwement del paziente sia per Osservatorio Nazionale sull’impie-

consentire di scoprire i primi segni della ma-

lattia o individuare in anticipo le componenti

go dei Medicinali. L’uso dei farmaci in

familiari ed ereditarie.

Italia. Rapporto Nazionale Gennaio-

L’invecchiamento della popolazione e la cre-

Settembre 2014. Roma: Agenzia Ita-

scente incidenza di obesità, specialmente nei

liana del Farmaco, 2015. Disponibile

bambini, rappresentano una sfida importante

al sito http://www.agenziafarmaco.

per il nostro Sistema sanitario in quanto es-

gov.it/sites/default/files/Rapporto_

si sono i driver del rischio di aumentata pre-

OsMed_gennaio-settembre_2014.

valenza del diabete in futuro. Focalizzarsi su

pdf Ultimo accesso Febbraio 2015.

azioni di prevenzione primaria e secondaria, 28 aprile 2015


Primo piano Farmacoeconomia

Abiogen Pharma S.p.A. - Materiale promozionale depositato presso AIFA in data 02/03/2015

Per prevenire e trattare la carenza di vitamina

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Primo piano Medicina

anche la crescita: un buono stato di salute è infatti necessario per una crescita ottimale. La crescita normale e lo sviluppo puberale sono regolati finemente attraverso l’interazione complessa di fattori ormonali, genetici, ambientali, psicologici e nutrizionali. Per crescere sani servono dunque una buona alimentazione (sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo), attività fisica regolare (che aiuta a produrre più ormone della crescita) e un ambiente sereno e positivo. Su quest’ultimo aspetto, non c’è dubbio infatti che gli stress psicologici o emotivi intensi possono giocare un ruolo negativo. In casi estremi, come il nanismo psicosociale, un rallentamento importante della crescita è dovuto a gravi carenze affettive ed emozionali».

lo sviluppo La bassa statura rappresenta una delle condizioni più comuni in ambito pediatrico, generalmente non riconducibile a una reale situazione di malattia, ma a semplici deviazioni dal normale ritmo di crescita. Lo svilup-

Se un bambino non cresce

po staturale è seguito dai pediatri di famiglia,

La bassa statura è frequente in età pediatrica e può dipendere da varie cause sulle quali è possibile intervenire

oltre l’80 per cento della popolazione mon-

in occasione dei bilanci periodici di salute, con l’aiuto delle curve dei centili. «Per favorire una corretta valutazione della crescita dei bambini e degli adolescenti di tutte le diverse etnie» precisa Sartorio «abbiamo recentemente pubblicato la raccolta “Crescere nel mondo” che contiene oltre 500 carte di altezza e peso di 83 differenti Paesi, con una copertura di diale. Uno strumento utile per il pediatra per valutare correttamente, oltre ai bambini italiani, anche la crescita dei bambini immigrati e adottati da Paesi in via di sviluppo».

di Stefania Cifani

Si considera affetto da bassa statura un bambino che abbia un’altezza inferiore al terzo

S

centile in rapporto all’età ed al sesso. La statura di un bambino è strettamente correlata e cresce bene vuol dire che è sa-

Italiano di Milano «è in effetti un indicatore

a quella dei suoi genitori: genitori alti avranno

no»: una pillola di saggezza po-

molto affidabile dello stato generale di salu-

con maggiore probabilità figli alti, mente ge-

polare non priva di fondamento

te di un bambino o di un adolescente. Quasi

nitori bassi avranno più probabilmente figli di

scientifico. «La crescita» affer-

tutte le malattie croniche gravi o recidivanti, e

bassa statura. Ovviamente, preoccupa mol-

ma Alessandro Sartorio, prima-

talvolta gli effetti collaterali dei trattamenti ri-

to di più la bassa statura di un bambino figlio

rio endocrinologo presso l’Istituto Auxologico

chiesti, possono influenzare negativamente

di genitori alti (con fratelli e sorelle anch’essi

30 aprile 2015


Primo piano Medicina

alti), rispetto a un bambino i cui familiari siano

il campo delle indagini. In condizioni normali,

di bassa statura.

l’età ossea avanza di anno in anno in modo

Per iniziare a capire, a grandi linee, se la cresci-

praticamente parallelo all’avanzamento dell’e-

ta di un bambino è in linea con il suo potenziale

tà cronologica. Questo tuttavia non risponde

familiare è possibile calcolare l’altezza bersa-

al vero durante la pubertà in quanto, nel perio-

glio familiare (nel maschio sommando all’al-

do di massima crescita staturale, anche l’età

tezza del padre quella della madre +13, il tutto

ossea tende ad avanzare più rapidamente.

diviso per 2; nella femmina, sommando all’al-

Un’età ossea avanzata rispetto all’età crono-

tezza del padre quella della madre -13, il tutto

logica ha un significato prognostico peggiore

l’altezza del bambino è inferiore al terzo centile,

diviso per 2). Se l’altezza “prevista” per il bam-

per quanto riguarda la crescita staturale, visto

è di natura familiare o costituzionale. Un bam-

bino è simile all’altezza bersaglio è altamente

che le cartilagini di crescita si salderanno più

bino di bassa statura, figlio di genitori bassi, con

probabile che la sua crescita sia nei limiti della

precocemente rispetto all’età normale. Per

una crescita lenta ma costante, non richiede

normalità. In caso contrario, sarà opportuno un

contro, quando l’età ossea è inferiore (ritar-

generalmente particolari esami. Preoccupa di

approfondimento diagnostico.

data) rispetto a quella cronologica, come nei

più l’arresto improvviso e inspiegato della cre-

«L’età cronologica/anagrafica non è sempre

ritardi costituzionali di crescita e sviluppo pu-

scita staturale: la flessione della curva di cre-

un indice fedele della reale maturazione biolo-

berale, la bassa statura iniziale del ragazzo-a

scita di un bambino da un centile più alto (per

gica del bambino» dice Sartorio.

potrà tendere a normalizzarsi e a portarsi nel

esempio il 50°) a uno più basso (per esempio

«La misura comunemente adottata per la va-

range di bersaglio familiare in seguito, avendo

il 10°) richiede più attenzione ed eventuali ap-

lutazione della maturità biologica di un bam-

il ragazzo-a la possibilità di crescere più a lungo

profondimenti diagnostici volti a capirne la

bino è la maturazione scheletrica, espressa

nel tempo».

causa. Lo stesso dicasi per un bambino la cui

come età ossea. Il modo più semplice e mi-

In pratica, quando un genitore deve sospettare

statura, pur rientrando in un fascia “di nor-

gliore per valutare l’età ossea è quello di ra-

un problema di crescita del proprio figlio e con-

malità” secondo le carte di crescita, sia molto

diografare il polso e la mano, un esame che dà

sultare uno specialista?

distante da quella dei suoi genitori e/o fratelli.

un’indicazione del potenziale residuo di cre-

Il 90 per cento delle forme di bassa statu-

«Anche nei casi di bassa statura familia-

scita del bambino e può aiutare a restringere

ra, convenzionalmente definita tale quando

re» aggiunge Sartorio «si può comunque 

31 aprile 2015

La misura comunemente adottata per la valutazione della maturità biologica di un bambino è la maturazione scheletrica


Primo piano Medicina

PUBERTà PRECOCE Tra i disturbi della crescita si annoverano anche i disordini legati allo

La somministrazione di ormone somatotropo, in dose stabilita in base al peso del paziente, avviene per via sottocutanea per almeno sei giorni alla settimana

sviluppo sessuale. Negli ultimi anni l’età della maturazione sessuale tra le bambine si è abbassata notevolmente, e sono aumentati i casi di pubertà

cercare di stimolare la crescita correggendo

alla settimana, preferibilmente nelle ore serali.

precoce.

l’alimentazione (se carente e di cattiva qualità)

Nuovi dispositivi, pronti all’uso e di facile utilizzo

La pubertà viene definita come pre-

e aumentando l’attività fisica. Un supporto con

anche da parte di bambini, sono stati recente-

coce quando la comparsa dei ca-

aminoacidi, per esempio, può essere di aiuto

mente immessi sul mercato per la sommini-

ratteri sessuali secondari avviene

per far guadagnare al bambino alcuni centi-

strazione del farmaco biosimilare. «L’efficacia

prima degli 8 anni nelle femmine e

metri rispetto al suo potenziale familiare».

del trattamento è tanto maggiore quanto più

dei 9 anni nei maschi. La comparsa

viene iniziato precocemente e seguito scru-

dei segni di sviluppo e la loro succes-

Deficit di GH

polosamente» afferma Sartorio, che aggiun-

sione è identica alla pubertà normale,

La carenza di ormone della crescita (Growth

ge: «quando il bambino e la famiglia sono ben

ma essa avviene in anticipo per una

Hormone, Gh) è una situazione molto rara, re-

informati, l’aderenza alla terapia è ottima. Un

attivazione precoce degli ormoni di

sponsabile di bassa statura.

bambino ben motivato di solito accetta bene la

ipotalamo e ipofisi. «I primi segni che

Il sospetto di deficit di Gh viene posto in un

terapia ed è in grado di seguirla correttamen-

portano a consultare lo specialista»

bambino con normali proporzioni corporee, in

te. Per questo all’inizio è molto importante dare

precisa Sartorio «sono di solito, per

presenza di statura inferiore al 3° centile e/o

regole ben precise, attraverso contatti/incontri

le femmine, lo sviluppo del seno, la

velocità di crescita staturale annua inferiore al

periodici con la famiglia. Il rapporto medico-

sudorazione acre, la peluria pubica

25° centile, dopo aver escluso tutte le cause

paziente è fondamentale: lo specialista auxo-

e ascellare, l’acne, l’accelerazione di

di bassa statura non dipendenti da alterazioni

logo del centro crescita, il pediatra, la famiglia

crescita improvvisa. Per i maschi, i

ormonali. «L’età ossea è tipicamente molto ri-

devono lavorare in stretta sinergia per garantire

motivi più frequenti sono la peluria

tardata rispetto all’età cronologica. La diagnosi

il migliore risultato della cura».

pubica, l’aumento di volume del pene,

viene posta eseguendo due test di stimolo

La durata della terapia dipende dalla valuta-

l’aumento delle masse muscolari e

per valutare la riserva ipofisaria di Gh, eseguiti

zione del singolo caso: deve essere sospesa

della crescita, l’acne, spesso cambia-

in due giornate differenti. Vista la complessità

quando le cartilagini sono saldate, quando la

menti comportamentali con aumento

degli esami e il disagio per il bambino, questi

velocità di crescita tende a rallentare oppure

di aggressività e frequenti erezioni».

approfondimenti diagnostici devono essere

quando il ragazzo ha raggiunto il proprio tar-

Una volta fatta la diagnosi di pubertà

riservati esclusivamente ai casi necessari. Per-

get familiare. Nei casi conclamati di deficit di

precoce vera con la valutazione clini-

tanto non è indicato sottoporre a test di stimolo

Gh, il trattamento deve essere invece protratto

ca, gli esami strumentali (età ossea ed

del Gh bambini di bassa statura con una velo-

anche in età adulta (solo dopo aver confer-

ecografia pelvica nella femmina) ed

cità di crescita normale, senza ritardo dell’età

mato la persistenza del deficit con opportuni

ormonali (test con GnRh), si deve af-

ossea e normali livelli plasmatici di Igf-1, una

esami). Infatti, l’ormone della crescita svolge

frontare il problema di evidenziarne la

sostanza prodotta dal Gh che dà un’idea indi-

importanti effetti metabolici sistemici, che

causa. Nella stragrande maggioranza

retta della sua secrezione» conclude Sartorio.

vanno ben al di là del solo effetto stimolatorio

dei casi si tratta di forme senza causa

sulla crescita staturale. Il trattamento con Gh

evidente e il meccanismo di innesco

La terapia

della pubertà può attivarsi da solo:

Nei bambini con un diagnosi certa di deficit di

dettaglia molto precisamente le indicazioni,

è quello che succede in genere nelle

Gh la terapia sostitutiva consente di recupera-

anche per le situazioni che non si accompa-

bambine. In queste situazioni, il trat-

re il difetto staturale. Da circa 30 anni l’ormone

gnano a deficit: sindrome di Turner, sindrome

tamento della pubertà precoce vera

somatotropo, inizialmente estratto dall’ipofisi di

di Prader Willi, insufficienza renale cronica.

prevede l’uso di farmaci (agonisti del

individui deceduti, è ottenuto con la tecnica del

Una recente nuova indicazione riguarda i

GnRh) che fanno regredire lo sviluppo

dna ricombinante. La somministrazione, in do-

bambini nati piccoli per età gestazionale, cioè

dei caratteri sessuali secondari.

se stabilita in base al peso del paziente, avvie-

con bassa statura e basso peso alla nascita.

ne per via sottocutanea per almeno sei giorni

http://www.cresceresani.it/

è regolamentato dalla nota Aifa 39 che ne

32 aprile 2015


Primo piano Medicina

33 aprile 2015


Primo piano Cosmesi

Una cosmetica sempre più salutare Il mercato in farmacia cresce e i consumatori chiedono risposte sempre più terapeutiche. Dati e tendenze da Cosmoprof, manifestazione leader nel settore di Mariasandra Aicardi, farmacista

M

ai come quest’anno il Cosmoprof è stato così ricco, in tutti i sensi. Il profumo della ripresa è già nell’aria, con numeri grandi e tanta

gente, a cominciare dai 2.483 espositori visitati da ben 248.000 persone, il 20 per cen-

experience è soddisfatta solamente dalle

quello delle profumerie era il 31 per cento e og-

to in più rispetto all’edizione precedente, con

grandi profumerie di catena e dai nuovi mono-

gi è il 22 per cento. Va tenuta d’occhio la cresci-

79.000 arrivati per l’occasione dall’estero (+30

marca. Anche la a Gdo ha un segno meno : -1,9

ta di un mercato che si rivela antico e moderno

per cento). L’industria globale e il popolo del

per cento se valutato insieme all’erboristeria,

al tempo stesso: quello delle vendite dirette,

beauty sono stati i protagonisti del variopinto

che invece fa un +4 per cento, e ai monomarca,

porta a porta, (540 milioni, +2,8 per cento) a

mondo che ha popolato per qualche giorno

e che diventa un severo -3 per cento se consi-

dimostrare quanto sia importante un rapporto

la fiera dall’apparenza frivola e vanitosa, ma

deriamo solo la Grande distribuzione. Continua

di fiducia con chi ti vende il cosmetico. I con-

che ha riempito di emozioni i sensi e non ha

il calo dei consumi nei canali professionali, gli

sumatori oggi chiedono prodotti più versatili,

nascosto l’ossatura forte, fatta di ricerca e in-

acconciatori chiudono l’anno a -3,5 per cento

veloci da applicare e si spostano su fasce di

novazione, e il grande impatto commerciale. I

e le estetiste a -3,6 per cento. Si salvano quin-

prezzo e su canali più economici, anche se non

numeri della bellezza ancora una volta parlano

di pochi mercati, uno dei quali ci sta molto a

rinunciano ai prodotti premium, emarginando

chiaro: il mercato in Italia tiene, con un fatturato

cuore, ed è quello della farmacia, che con il suo

la fascia di prezzo intermedia.

globale di 9.400 milioni. Segnano di nuovo un

+1,1 per cento e un fatturato di 1.776 milioni sta

calo (-2,5 per cento) le vendite in profumeria,

raggiungendo i valori della profumeria (2.059

mercato dove chiudono i battenti tanti esercizi

milioni). Ne abbiamo fatta di strada, se pensia-

Ricerche on line e acquisti in negozio

tradizionali, in un settore che ha perso identi-

mo che nel 1976 il nostro mercato era il 12,2 per

Oggi il poco tempo a disposizione e la ricchez-

tà e non ne cerca una nuova, in cui la shopping

cento del totale e ora è il 19 per cento, mentre

za delle informazioni on line hanno ridotto

34 aprile 2015


Primo piano Cosmesi

Ne abbiamo fatta di strada, se pensiamo che nel 1976 il nostro mercato era il 12,2 per cento del totale e ora è il 19 per cento, mentre quello delle profumerie era il 31 per cento e oggi è il 22 per cento

dei consumatori nel rispetto dell’ambiente:

eccezione delle zone in cui non c’è, il rifiuto del

«L’impegno? Informazioni corrette, anche in

pack (scelta di flaconi senza la confezione di

pubblicità, e fabbricazione di cosmetici che

cartone) è ancora scarso, anche se la raccolta

implichino meno energia e più pack riciclabi-

differenziata, se ben fatta, ha un grande suc-

li». La rappresentante dello Stato ha conclu-

cesso. Le parole Eco e Bio sono in crollo nella

so la sua presentazione con l’annuncio della

reputazione collettiva, c’è bisogno di qualche

proposta di legge della Camera dei Deputati

cosa di più, per esempio una comunicazione

sulle disposizioni concernenti la certificazione

razionale, estendendo anche a questi prodotti

ecologica dei prodotti cosmetici. «La bellezza

i foglietti illustrativi».

è nel Dna dell’industria cosmetica e la salute ne è il pilastro», afferma Emmanuel Pauze,

La risposta salutistica

di Sprim Health Group (Londra), consulente

I consumatori non chiedono solo sostenibi-

e stratega nell’ambito della salute, che si do-

lità, intesa come rispetto dell’ambiente, ma

drasticamente la visita al negozio o l’osser-

manda come comunicare in modo non ingan-

vogliono una risposta “salutistica”(no dan-

vazione delle vetrine. È stato perciò coniato

nevole la sostenibilità del prodotto. Quali sono

ni), prevenzione e funzione terapeutica del

il termine Ropo (Research online purchase

però le vere attese del consumatore? Rispon-

cosmetico (vietata dalla Legge europea). La

offline), proprio perché spesso la ricerca del

de il sociologo Enrico Finzi con un’indagine ad

domanda di cure, non di care è quindi estesa

prodotto è on line e l’acquisto è off line, visto

hoc. «Gli esordi dell’ecologismo risalgono a

ai non farmaci e il megatrend è la ricerca del

l’accesso immediato alle informazioni legate a

25 anni fa e a quel tempo era un movimento

benessere psicofisico, ovvero la riduzione

un prodotto, in ogni luogo e da ogni dispositivo.

minoritario e politicizzato, con le liste verdi i

degli effetti, ritenuti perversi, dello stress esi-

Secondo uno studio europeo curato dal Grup-

cui militanti entrarono poi in una crisi suici-

stenziale inteso come la crescente “fatica di

po GfK e Google in vari settori, il 50 per cento

da e perciò persero efficacia, mentre intorno

vivere”, che la crisi ha esasperato. Secondo

degli utenti di internet ha studiato e confronta-

si diffondeva una nuova forma di sensibilità

Enrico Finzi sono quattro i tipi di stress che ci

to i prodotti online, mentre il 40 per cento degli

collettiva». La ricerca rivela che oggi l’80 per

affliggono: stress da carenza, stress da tempo

acquirenti off line ha condotto una ricerca on

cento degli italiani ha una sensibilità ecologica,

(ritmi di vita troppo frenetici), stress da con-

line prima di acquistare off line. Un simile com-

spesso all’acqua di rose, magari banalizzata,

flitto (lavoro/politico/mediatico/relazionale)

portamento del consumatore è motivato da

ma è di massa. Nei confronti del cosmetico

e infine stress da mancanza di equilibrio. E qui

diversi elementi, quali il voler vedere, toccare

sostenibile, gli scettici e i negativi sono il 38

entrano in gioco i cosmetici, ai quali viene ri-

e provare un prodotto o conoscere le persone

per cento, mentre il 62 per cento degli inter-

chiesto un contributo per ritrovare l’equilibrio

coinvolte; non voler aspettare per la consegna,

vistati ha una forma di cultura eco: il 38 per

perduto. Come? Nel modo più soft, i troppo

e magari evitare spese di spedizione. In più,

cento ce l’ha debole e selettiva, il 30 per cen-

aggressivi non sono ben accettati. In fondo,

molti tra gli acquirenti sono restii a condividere i

to ha una sensibilità intensa e il rimanente 14

oggi non si fugge anche dal farmaco a favore

dati personali on line. Ecco che le parole chiave,

per cento ha per la sostenibilità un’attenzione

di integratori e medicine alternative? «I co-

emerse incrociando i numeri della cosmetica

maniacale, che si connette a vissuti perse-

smetici sono gli ammortizzatori degli impatti

con il nuovo comportamento dei consumatori,

cutori con visioni di aggressioni all’ambiente

aspri della vita, l’approccio olistico è proprio

sono: multifunzione, multicanale, e-commer-

ovunque, e questi sono perlopiù vegetariani e

del 82 per cento delle donne e soft è la parola

ce, social-media e green. Sono questi i trend

vegani. Gli “attenti” sono per la maggioranza

chiave», conclude l’esperto, «che significa un

e le sfide che i numerosi eventi durante il Co-

donne, che hanno un’intimità maggiore con il

approccio dolce, morbido, moderato, carez-

smoprof hanno approfondito, a cominciare dal

cosmetico, mentre c’è da parte del maschio

zevole nei confronti dell’ambiente, come soft

convegno internazionale dedicato alla soste-

italiano una resistenza forte per la sostenibilità

è il gesto di applicazione della crema, che ri-

nibilità in cosmetica, che ha aperto la kermesse

di prodotti di uso quotidiano. «Questa cultura

corda una carezza. Questi prodotti resistono

ancora prima del taglio del nastro.

è un po’ squilibrata», afferma Finzi, «perché

alla crisi perché connessi alla nostra condizio-

riguarda molto l’industria (ingredienti/pack/

ne di umani, al nostro bisogno di sostegno per

L’attenzione all’ambiente

processi produttivi) e poco gli interessati».

una parte lunghissima della nostra vita. Tutti

“Per la Bellezza, la salute e l’ambiente” ha

Infatti, quando si parla di personal sensibility

noi abbiamo bisogno di essere accarezzati, in

visto, come prima relatrice, Marletta Mar-

casca l’asino, ci sono molte contraddizioni e

una sorta di regressione, e il cosmetico non è

cella, direttore generale del Ministero del-

i comportamenti coerenti sono pochi e de-

solo bellezza, è psicoterapeutico, in quanto ha

la Salute, con un intervento volto alla tutela

boli: lo spreco dell’acqua è dappertutto, ad

a che fare con la nostra autostima».

35 aprile 2015


ECM La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

La BPCO: definizione, epidemiologia e fattori di rischio Abstract La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è una malattia caratterizzata da sintomi respiratori, quali tosse con espettorazione e dispnea da sforzo o a riposo, che possono in modo ricorrente riacutizzarsi. I sintomi sono causati da un’ostruzione bronchiale irreversibile o parzialmente reversibile che si sviluppa solitamente dopo i quarant’anni in fumatori o ex fumatori. La BPCO rappresenta a livello mondiale una delle principali cause di morbosità e mortalità e comporta un costo economico e sociale consistente e crescente.

Introduzione

Alessandro Vatrella, Carmine Nicoletta Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Università degli Studi, Salerno

attraverso l’esame spirometrico (box 2). Nella storia naturale della BPCO i pazienti possono presentare episodi più o meno frequenti di riacutizzazione, durante i quali si osserva un peggioramento clinico e funzionale, che richiedono il ricorso all’intervento medico e, in alcuni casi, al ricovero ospedaliero. Il termine BPCO non identifica un’entità anatomopatologica definita, ma comprende quadri diversi caratterizzati essenzialmente dall’infiammazione cronica e dal rimodellamento delle vie aeree sia a livello periferico (bronchioli) sia centrale (bronchi) e dall’enfisema polmonare, cioè la distruzione del tessuto polmonare (parenchima polmonare) deputato allo scambio gassoso (figura 1). Le alterazioni sopra descritte contribuiscono in varia misura alla realizzazione dell’ostruzione cronica bronchiale e si sviluppano in maniera progressiva e disomogenea in ogni singolo paziente. Enfisema o distruzione delle superfici di scambio dei gas del polmone (alveoli) è un termine anatomopatologico, spesso utilizzato impropriamente in ambito clinico, che esprime solo una delle alterazioni morfologiche della BPCO. La definizione di bronchite cronica (presenza di tosse ed espettorazione per almeno tre mesi l’anno per due anni consecutivi) rimane utile in ambito clinico ed epidemiologico, tuttavia è importante riconoscere che la tosse cronica e la produzione di espettorato rappresentano un’entità nosologica indipendente che può precedere o seguire lo sviluppo della limitazione del flusso aereo e può essere associata con la comparsa e/o la progressione di una persistente ostruzione bronchiale. La bronchite cronica può manifestarsi anche in soggetti con spirometria normale. In sintesi si può parlare di BPCO in presenza di: ◆ sintomi respiratori cronici; ◆ ostruzione bronchiale persistente;

La BPCO è una patologia cronica caratterizzata da ostruzione al flusso aereo, irreversibile o solo parzialmente reversibile, associata a sintomi respiratori quali dispnea e tosse e a un progressivo deterioramento dello stato di salute, spesso connesso alla concomitante presenza di patologie sistemiche ed extrapolmonari. Essa rappresenta un importante problema di sanità pubblica, costituendo una delle principali cause di mortalità e morbilità nei Paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo (World Health Organization, 2000). Si prevede che nei prossimi decenni il peso globale della BPCO aumenterà, sia a causa della continua esposizione ai fattori di rischio, in primo luogo al fumo di sigaretta, sia per l’invecchiamento della popolazione.

Definizione Nell’ultimo report del progetto mondiale GOLD (Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease) (box 1), aggiornato al 2014, la BPCO viene così definita: «Una frequente malattia prevenibile e trattabile, caratterizzata da una persistente limitazione al flusso aereo, che è solitamente evolutiva e si associa a una aumentata risposta infiammatoria cronica delle vie aeree e del polmone a particelle nocive o gas. Le riacutizzazioni e la presenza di comorbidità contribuiscono alla gravità complessiva nei singoli pazienti». La BPCO è caratterizzata dal punto di vista clinico da sintomi respiratori cronici (dispnea da sforzo o a riposo e tosse cronica solitamente con espettorazione). Solitamente la malattia, a differenza dell’asma, altra patologia ostruttiva delle vie aeree (vedi capitolo asma), si manifesta in età adulta, dopo i quarant’anni, in soggetti fumatori o ex fumatori. La diagnosi clinica viene confermata dalla dimostrazione di presenza di ostruzione bronchiale persistente

36 aprile 2015


ECM La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

Questo dato può essere spiegato dal diverso profilo di rischio delle popolazioni, ma anche dalla definizione di caso e dai criteri diagnostici utilizzati. La prevalenza dei sintomi aumenta con l’età e interessa più del 50 per cento dei maschi fumatori di età superiore ai sessant’anni. In ogni caso, anche nella popolazione più giovane, si dimostra una prevalenza non trascurabile dei sintomi di ostruzione. Lo studio multicentrico ECRHS (European Community Respiratory Health Survey) - condotto in sedici nazioni su una popolazione di quasi 18.000 soggetti di età compresa tra i 20 e i 44 anni - ha rilevato una prevalenza media di bronchite cronica pari al 2,6 per cento e, comunque, variabile dallo 0,7 al 9,7 per cento. A dimostrazione dell’eterogeneità delle stime di prevalenza, un successivo studio condotto sulla medesima popolazione, ma che ha fatto uso dei criteri diagnostici GOLD relativi al periodo d’indagine, ha dimostrato una prevalenza complessiva di BPCO del 3,6 per cento, con l’11,8 per cento dei pazienti (IC 95 per cento: 11,3-12,3 per cento) in stadio 0, cioè senza segni di ostruzione ma con sintomi cronici, 2,5 per cento (IC 95 per cento: 2,2-2,7 per cento) in stadio I, e 1,1 (IC 95 per cento: 1,0-1,3 per cento) in stadio II-III (de Marco et al, 2004). Le stime più basse di prevalenza sono di solito quelle che si basano sui casi di BPCO o condizione equivalente riportati dai singoli medici. Per esempio, la maggior parte dei dati nazionali evidenzia che la diagnosi di BPCO si riscontra in meno del 6 per cento della popolazione, dimostrando che la BPCO è diffusamente sottostimata e sottodiagnosticata. Malgrado tali complessità, i dati emergenti permettono di trarre conclusioni sulla prevalenza della BPCO, grazie anche all’aumento del controllo di qualità dei dati. Una revisione sistematica e una meta-analisi di studi condotti in 28 Paesi tra il 1990 e il 2004 e uno studio aggiuntivo giapponese forniscono evidenze di una prevalenza di BPCO significativamente più elevata nei fumatori e negli ex-fumatori rispetto ai non fumatori, nei soggetti di quarant’anni e oltre rispetto a quelli di età inferiore e più alta negli uomini che nelle donne. Lo studio PLATINO (Latin American Project for the Investigation of Obstruc-

Il Progetto GOLD Quando, nel 1998, viene lanciato il programma Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD), uno degli obiettivi è produrre raccomandazioni per la gestione della BPCO basate sulle migliori informazioni scientifiche disponibili. Il primo report, Global Strategy for Diagnosis, Management and Prevention è stampato nel 2001. Nel 2006 e, ancora, nel 2011 viene preparata una revisione completa basata sulla ricerca pubblicata. Questi report e i loro documenti accompagnatori sono stati largamente distribuiti, tradotti in molte lingue e inseriti nel sito www.goldcopd.org. Il Comitato Scientifico GOLD viene formato nel 2002 per controllare il materiale pubblicato sulla ricerca relativa a gestione e prevenzione della BPCO, valutandone l’impatto nelle raccomandazioni dei documenti GOLD ed inserendo gli aggiornamenti annuali sul sito. I membri del Comitato sono esperti riconosciuti nel campo della ricerca e della pratica clinica, invitati ad adempiere al compito come volontari. Il primo aggiornamento del report 2011 è stato distribuito nel 2013. Il secondo aggiornamento, distribuito nel gennaio 2014, è basato sull’impatto delle pubblicazioni dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013. Sul sito web sono pubblicate, oltre ai documenti aggiornati, una lista di tutte le pubblicazioni revisionata dal Comitato. Nel 2011 il GOLD ha pubblicato il report Strategie globali per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione della BPCO. Questo raccomandava una revisione importante nel trattamento della BPCO rispetto al documento originale pubblicato nel 2001. I report aggiornati pubblicati nel gennaio 2013 e gennaio 2014 sono basati sulla letteratura scientifica dal completamento del documento del 2011 ma mantengono lo stesso paradigma di trattamento. La diagnosi di BPCO si basa sul livello dei sintomi del paziente, sul rischio di future esacerbazioni, sulla severità delle anomalie spirometriche e sull’identificazione delle comorbidità.

Box1

◆ fattori di rischio (fumo, esposizione ambientale, deficit di a-1 antitripsina); ◆ età superiore ai 40 anni.

Epidemiologia La BPCO rappresenta una delle principali cause di morbosità e mortalità nel mondo e comporta un costo economico e sociale consistente e crescente (Mathers CD et al, 2006). La prevalenza, la morbilità e la mortalità della BPCO variano tra i diversi Paesi e tra i diversi gruppi di popolazione nell’ambito di una stessa nazione. La BPCO è il risultato di un’esposizione persistente ai fattori di rischio nel corso del tempo e anche se spesso la sua prevalenza è direttamente correlata alla prevalenza dell’abitudine tabagica, oggi in molti Paesi l’inquinamento ambientale, professionale e degli ambienti interni, dovuto alla combustione di legna o di altri biocombustibili, sta rivestendo un ruolo importante tra i fattori di rischio prevalenti di malattia. Nei prossimi decenni è previsto un aumento della prevalenza e dell’impatto della BPCO dovuto alla persistente esposizione ai fattori di rischio e al progressivo invecchiamento della popolazione mondiale (Mathers CD et al, 2006).

Alterazioni patologiche nella BPCO

Prevalenza I dati disponibili sulla prevalenza della BPCO mostrano una notevole variabilità, imputabile alle differenze nei metodi d’indagine, nei criteri diagnostici e negli approcci analitici usati per rilevarli. La prevalenza di BPCO a livello europeo si attesta tra il 4 per cento e il 7 per cento: i maschi e le età più avanzate sono maggiormente interessati da tale condizione patologica. Tuttavia, dal confronto dei dati di diverse nazioni, emerge un’importante eterogeneità nelle stime di prevalenza della malattia.

Fonte: Hansel TT e Barnes PJ, Lancet 2009

37 aprile 2015

Figura 1 


ECM La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

tive Lung Disease) ha esaminato la prevalenza dell’ostruzione bronchiale post-broncodilatatore tra soggetti di età superiore ai quarant’anni nelle cinque principali città dell’America Latina, in Brasile, Cile, Messico, Uruguay e Venezuela. In tutti i Paesi la prevalenza della BPCO cresce progressivamente con l’aumento dell’età, con un picco massimo tra i soggetti di età superiore ai sessant’anni, dal 7,8 per cento di Città del Messico (Messico) al 19,7 di Montevideo (Uruguay). In tutti i Paesi la prevalenza era sensibilmente superiore negli uomini rispetto alle donne, in contrasto con i risultati rilevati in alcune città europee come Salisburgo (Schirnhofer L et al, 2007). Il programma BOLD (Burden of Obstructive Lung Diseases) ha svolto indagini in varie parti del mondo, documentando tra i non fumatori una condizione più grave di quanto precedentemente riportato e una prevalenza di BPCO compresa fra il 3 e l’11 per cento. Le stime di prevalenza della BPCO si basano su una serie di misure, tra cui self-report, database amministrativi e test di funzionalità polmonare. In generale, si riscontra una maggiore prevalenza tra gli uomini con le analisi di database amministrativi, mentre il self report mostra una maggiore prevalenza tra le donne (Camp PG et al, 2007). Negli Stati Uniti, tra il primo e il terzo NHANES (National Health and Nutrition Examination Surveys), la prevalenza della BPCO determinata con la spirometria è risultata in aumento tra le donne da 50,8 a 58,2 per 1.000, mentre è diminuita tra gli uomini da 108,1 a 74,3 per 1.000. I risultati del NHIS (National Health Interview Survey) mostrano che la prevalenza della BPCO self-report (bronchite cronica ed enfisema) negli Stati Uniti non è cambiata tra il 1998 e il 2009, rimanendo più elevata tra le donne che tra gli uomini. Modelli simili sono stati osservati in altri Paesi a elevato sviluppo economico come Canada, Olanda e Austria (Schirnhofer L Pet al, 2007). Per quanto concerne il nostro Paese, a oggi, non esistono dati precisi circa la reale prevalenza di BPCO nella popolazione italiana. Ciò a causa di diversi problemi, tra cui la mancanza di studi epidemiologici condotti su scala nazionale adeguati alla rilevazione della porzione di popolazione con una patologia ancora non diagnosticata, e le difficoltà nell’attribuire una corretta stadiazione della malattia in assenza di un dato spirometrico ancora scarsamente presente. Dai dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) disponibili emergono percentuali di prevalenza di bronchite cronica di 5,9 per cento tra le donne e 7 tra gli uomini, con valori tuttavia superiori al 18 per cento dopo i 65 anni, e al 33 dopo i 75 anni, nella popolazione maschile (ISTAT, 2001). L’entità della sottodiagnosi della BPCO oscilla, tuttavia, tra il 25 e il 50 per cento raggiungendo, talora, livelli anche più elevati. Si stima, infatti, che solo a una modesta quota di pazienti la patologia sia correttamente diagnosticata e curata: è quindi d’obbligo una maggiore attenzione alla malattia, a livello sia di programmazione sanitaria nazionale e regionale sia, soprattutto, di approccio diagnostico-terapeutico-assistenziale dei singoli professionisti nei confronti dei pazienti affetti.

mazioni sono disponibili dall’Evidenza del Dipartimento per la Politica Sanitaria dell’OMS (www.who.int/evidence). È importante sottolineare che i dati vanno interpretati con cautela a causa di un uso improprio della terminologia relativa alla BPCO. Nella decima revisione dell’ICD (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems 10th), proposta dall’OMS, i decessi per BPCO o per ostruzione cronica delle vie aeree sono compresi nella vasta categoria delle “condizioni di BPCO e affini” (ICD-10 codici J42-46). Anche la sottostima e la sottodiagnosi di BPCO influenzano l’accuratezza dei dati sulla mortalità (Pena VS et al, 2000) e sebbene la BPCO sia spesso una delle cause principali di decesso essa vie-

LA SPIROMETRIA Attraverso questa prova è possibile misurare alcuni volumi polmonari e alcune capacità (intendendo per queste ultime l’insieme di più volumi polmonari). L’indicazione dei valori assoluti sotto riportata ha solo un valore indicativo proporzionale in quanto bisogna tener conto della variabili peculiari di ogni individuo. Volume corrente (VC): volume che viene mobilizzato a ogni atto respiratorio tranquillo. È pari a circa 500 ml. Volume di riserva espiratoria (VRE): volume d’aria che può essere ulteriormente espirato dopo una espirazione tranquilla. Corrisponde a circa 1.500 ml. Volume di riserva inspiratoria (VRI): volume d’aria che può essere ulteriormente inspirato dopo una normale inspirazione. Corrisponde a circa 3.000 ml. Capacità vitale (CV): è la quantità di aria che può essere mobilizzata durante un atto respiratorio massimale. È composta da: VRE + VC + VRI. Corrisponde a circa 4.800-5.000 ml. Capacità inspiratoria (IC): volume d’aria che può essere inspirato dopo una espirazione tranquilla. È composta da: VC + VRI. È di circa 3.500 ml.

Massima inspirazione CI CV CPT

VC

CFR

Massima espirazione

VRE VR

Lo studio dei volumi polmonari dinamici si effettua mediante la lettura delle curve volume-tempo e flusso/volume ottenibili attraverso l’esecuzione di una manovra respiratoria forzata. Con le prime è possibile misurare la capacità vitale forzata (CVF) ed il volume espiratorio forzato al primo secondo (VEMS o FEV1). Con la curva flusso volume si possono misurare anche il picco di flusso espiratorio (PEF), il massimo flusso espiratorio medio (MMEF25-75) e i flussi espiratori forzati relativi a determinati volumi polmonari (MEF25, MEF50, MEF75). 8

Volume (L)

A

PEF

Mortalità

6

Le malattie dell’apparato respiratorio rappresentano la terza causa di decesso in Italia e la BPCO è responsabile di circa il 50 per cento dei decessi da patologia respiratoria. A livello mondiale, le malattie respiratorie croniche ostruttive costituiscono la quarta causa di decesso, rendendosi responsabili del 5 per cento di tutte le morti; si stima peraltro che la BPCO sia destinata a divenire la terza causa di mortalità nel 2020 (Murray CJL et al, 1997). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblica statistiche di mortalità per cause selezionate di morte ogni anno per tutte le regioni; ulteriori infor-

B

Flusso (L/sec) MEF75 MEF50

4

FEV1

Esp

CPT

MEF25 VR Volume (L)

Insp

2 0

CVF

Tempo (sec)

Box2 38

aprile 2015


ECM La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

ne indicata come concausa di morte oppure viene omessa del tutto nel certificato di morte. È chiaro comunque che la BPCO rappresenta una delle più importanti cause di morte in molti Paesi. L’aumento della mortalità per BPCO è determinato dall’incremento dell’abitudine tabagica, dalla riduzione di mortalità per altre cause (per esempio la cardiopatia ischemica e le malattie infettive) e dall’invecchiamento della popolazione mondiale. Attualmente la distribuzione della mortalità nella popolazione dimostra una maggiore prevalenza nelle fasce d’età più avanzate e nel sesso maschile (in cui la mortalità è due-tre volte maggiore rispetto al sesso femminile) tuttavia, negli ultimi anni si è osservata un’inversione di tendenza, con un aumento di mortalità per BPCO nelle donne, verosimilmente legata al fatto che sempre più uomini smettono di fumare mentre sempre più donne iniziano o continuano a fumare.

do una stima conservativa, viene attribuito alla patologia almeno il 6 per cento dell’intera spesa sanitaria italiana. In uno studio del 2003, attraverso una survey telefonica, è stato stimato che la spesa media annuale attribuibile ai costi diretti della BPCO era di circa 1.200 euro per paziente: per tre quarti essa veniva spiegata dai costi di ospedalizzazione. I costi indiretti erano risultati, invece, di minore entità dal momento che la popolazione maggiormente interessata dalla patologia era in età avanzata. Recentemente, lo studio SIRIO (Social Impact of Respiratory Integrated Outcomes), condotto a livello multicentrico nell’arco di un anno, si è focalizzato sui costi dei pazienti con BPCO, stimando un costo medio totale per paziente/anno di oltre 2.100 euro, con una preponderanza dei costi per ricoveri ospedalieri e per il trattamento farmacologico (Dal Negro RW et al, 2008). Va anche ricordato come le riacutizzazioni della malattia possano, infatti, rendere necessario sia il ricovero in ospedale sia terapie complesse e costose, come l’ossigenoterapia domiciliare a lungo termine. Per esempio, nello studio ICE (Italian Costs for Exacerbations in COPD), condotto su 24 centri italiani e su un totale di 706 pazienti, il costo medio generale dei ricoveri ospedalieri per riacutizzazioni di BPCO, misurato su tutti i DRG (Diagnosis-Related Group), è risultato pari a 3.218 euro (IC 95 per cento: 2.923-3.513 euro). I costi sono pertanto notevolmente diversi a seconda del livello di severità della malattia. Le patologie respiratorie figurano al terzo posto tra le cause di assenza dal lavoro per malattia: tra queste, la BPCO è responsabile del 56 per cento per il sesso maschile e del 24 per quello femminile. Si stimano pertanto, annualmente, circa dieci milioni di giornate lavorative perse.

Costo economico Il costo economico della BPCO è significativamente elevato. In Europa, i costi diretti complessivi delle malattie respiratorie ammontano a circa il 6 per cento del budget sanitario totale, su cui la BPCO grava per il 56 per cento (38,6 miliardi di euro). Negli Stati Uniti i costi diretti per BPCO sono stati di 29,5 miliardi di dollari e i costi indiretti di 20,4 miliardi di dollari (NHS, 2009). Le riacutizzazioni della BPCO rappresentano la causa di maggior spesa per il Sistema Sanitario. Non sorprende che esista una stretta relazione diretta tra il livello di gravità della BPCO e il costo del trattamento e che la distribuzione dei costi cambi con la progressione di malattia. Per esempio, i costi dei ricoveri ospedalieri e quelli dell’ossigenoterapia aumentano con l’incremento di gravità della BPCO. Qualsiasi stima delle spese mediche dirette sottovaluta il costo reale delle cure domiciliari per la società, in quanto non considera il valore economico dell’assistenza fornita dai familiari ai pazienti con BPCO. Nei Paesi in via di sviluppo, le spese mediche dirette possono essere meno importanti rispetto al costo della BPCO sulla produttività lavorativa e domestica. Poiché le strutture sanitarie possono non fornire servizi di cura di supporto a lungo termine per i pazienti gravemente invalidi, la BPCO può costringere i soggetti ad abbandonare il lavoro, sia il paziente sia il familiare che deve restare a casa per accudire il malato invalido. Poiché il capitale umano è spesso la principale risorsa per i Paesi in via di sviluppo, i costi indiretti della BPCO possono rappresentare una seria minaccia per la loro economia.

Principali cause di DALY nel mondo

Costo sociale Poiché la mortalità offre una prospettiva limitata sul carico della malattia sull’uomo, è auspicabile identificare altri indicatori coerenti e misurabili nei vari Paesi. Gli Autori del Global Burden of Disease hanno disegnato un metodo per stimare la quota di mortalità e di invalidità attribuibili alle principali lesioni e malattie, utilizzando una misura composita del costo di ogni problema sanitario, il Disability-Adjusted Life Year (DALY) (Murray CJ et al, 1997). Il DALY per una specifica condizione rappresenta la somma degli anni persi a causa di morte prematura e anni di vita trascorsi in condizione di invalidità, aggiustata per gravità di disabilità. Nel 1990, la BPCO era al dodicesimo posto tra le principali cause di perdita di DALY nel mondo, responsabile del 2,1 per cento del totale. Secondo le ultime proiezioni, nel 2020 la BPCO rappresenterà la quinta causa di perdita di DALY nel mondo (figura 2). La BPCO, oltre a rappresentare una patologia ad alta rilevanza epidemiologica e clinica, ha anche un importante impatto sulle risorse economiche: utilizzan-

Fonte: WHO, 2000

39 aprile 2015

Figura 2 


ECM La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

Fattori di rischio

Crescita e sviluppo polmonare

Sebbene il fumo sia il fattore di rischio più importante e meglio studiato della BPCO, esso non rappresenta l’unico fattore; vari studi indicano in maniera evidente che anche i non fumatori possono sviluppare un’ostruzione cronica delle vie aeree. La maggior parte delle evidenze che riguardano i fattori di rischio per la BPCO deriva da studi epidemiologici trasversali, che identificano un’associazione piuttosto che un rapporto di causa-effetto. Nonostante diversi studi longitudinali sulla BPCO abbiano seguito gruppi e popolazioni (Anthonisen NR et al, 2002) per periodi fino a vent’anni, nessuno di essi ha monitorato la progressione della malattia nel suo intero decorso oppure ha compreso il periodo pre- e peri-natale, che possono essere importanti nella determinazione del rischio futuro individuale di BPCO. Pertanto, la comprensione attuale dei fattori di rischio della BPCO è per molti aspetti ancora incompleta. La BPCO deriva da un’interazione gene-ambiente. Tra le persone con la medesima storia di fumo non tutti svilupperanno BPCO a causa delle differenze di predisposizione genetica verso la malattia o della durata di vita. I fattori di rischio per la BPCO possono anche essere correlati in un modo più complesso. Per esempio, il sesso può influenzare il fatto che una persona cominci a fumare o sia esposta a determinati inquinanti professionali oppure ambientali; lo stato socioeconomico può correlarsi al peso del bambino alla nascita (questo influisce sulla crescita e sullo sviluppo polmonare e a sua volta sulla suscettibilità a sviluppare la malattia); una più lunga aspettativa di vita permetterà una maggiore esposizione ai fattori di rischio. La comprensione delle relazioni e delle interazioni fra i vari fattori di rischio richiede comunque ulteriori ricerche.

La crescita polmonare è correlata ai processi che accompagnano la gravidanza, la nascita e alle esposizioni durante l’infanzia e l’adolescenza. La massima riduzione della funzionalità polmonare raggiunta e misurata con metodica spirometrica può identificare i soggetti che presentano un aumentato rischio di sviluppare BPCO. Qualsiasi fattore che influenza la crescita polmonare durante la gestazione e l’infanzia ha la capacità di aumentare il rischio individuale di BPCO. Per esempio, un ampio studio e una meta-analisi hanno confermato un’associazione positiva tra il peso alla nascita e il volume espiratorio forzato al primo secondo (VEMS) in età adulta, e numerosi studi hanno trovato un effetto delle infezioni respiratorie nella prima infanzia. Uno studio ha osservato che nei primi anni di vita i fattori denominati “fattori di svantaggio infantili” sono stati tanto importanti quanto il consumo significativo di fumo nel predire il livello di funzionalità polmonare nella prima età adulta (Kohansal R et al, 2009).

Esposizione al fumo di sigaretta e ad altri particolati In tutto il mondo il fumo di tabacco rappresenta di gran lunga il principale fattore di rischio per la BPCO. I fumatori presentano una maggior prevalenza di sintomi respiratori e di alterazioni della funzionalità polmonare, un maggior tasso annuale di riduzione del VEMS e un più alto tasso di mortalità per BPCO rispetto ai non fumatori (Leuenberger P et al, 1994). Altri tipi di tabacco, per esempio pipa, sigaro, pipa ad acqua e marijuana rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo di BPCO. L’esposizione al fumo passivo (conosciuta anche come Environmental Tobacco Smoke o ETS) può contribuire alla sintomatologia respiratoria e alla BPCO, aumentando il carico globale di particelle e gas inalati dal polmone (Gan WQ et al, 2006). Fumare durante la gravidanza può rappresentare un rischio per il feto, influenzando la crescita e lo sviluppo del polmone in utero e forse anche lo sviluppo del sistema immunitario. Uomini e donne possono avere una differente suscettibilità al fumo di tabacco. Le donne sviluppano una forma di BPCO più severa in giovane età rispetto agli uomini e con più bassi livelli di esposizione al fumo. Nello studio NETT (National Treatment Trial Enfisema), forme ugualmente gravi di BPCO erano associate ad una minore quantità totale di sigarette fumate nelle donne rispetto agli uomini. Inoltre una meta-analisi del 2006 su fumo e BPCO ha mostrato che le fumatrici presentavano una caduta annuale del VEMS più rapida rispetto ai fumatori (Hnizdo E et al, 2002). Inoltre, Sørheim et al hanno osservato che tra le persone con BPCO di età inferiore a 60 anni, le donne avevano un VEMS mediamente più basso e una forma più grave di BPCO pur con una minore esposizione. La maggiore suscettibilità al fumo di sigaretta riscontrata nelle donne potrebbe avere diverse cause, in particolare: ◆ predisposizione genetica sesso-specifica; ◆ maggiore suscettibilità al tabacco dose-dipendente, avendo polmoni e vie aeree più piccoli rispetto agli uomini, la stessa quantità di fumo si associa ad una maggiore esposizione, anche l'esposizione al fumo passivo; le differenti preferenze riguardo la marca di sigarette e la tecnica di inalazione sembrano anche essere coinvolte; ◆ differenze ormono-mediate nel metabolismo del fumo di tabacco, studi su animali dimostrano che gli enzimi del citocromo P450 sono sovraregolati dall’estradiolo, rendendo i polmoni femminili potenzialmente più suscettibili agli agenti ossidanti fumo-correlati.

Genetica

Il fattore di rischio genetico meglio documentato è il deficit ereditario grave di -1 antitripsina (Wilk JB et al, 2009), un importante inibitore delle proteasi sieriche. Sebbene il deficit di -1 antitripsina sia rilevante solo per una piccola parte della popolazione, esso rappresenta un esempio evidente di interazione tra i geni e l’esposizione ambientale che conduce alla BPCO. Un rischio familiare significativo di ostruzione al flusso aereo è stato osservato nei fratelli fumatori di pazienti affetti da BPCO grave, suggerendo che i fattori genetici potrebbero influenzare questa suscettibilità. Singoli geni, come il gene che codifica per la metallo-proteinasi 12 (MMP12), presentano una relazione con il declino della funzionalità polmonare. Sebbene gli studi di genetica abbiano apportato importanti conoscenze sul ruolo di alcuni geni specifici come il gene del recettore nicotinico dell’acetilcolina e altri pochi geni, rimane comunque una discrepanza tra i risultati dell’analisi di BPCO e della funzionalità polmonare così come tra l’analisi di studi sull’intero genoma e l’analisi di geni candidati (Sorheim IC et al, 2010).

Età e sesso L’età è spesso indicata come un fattore di rischio per lo sviluppo di BPCO. Non è chiaro se un invecchiamento in condizioni di salute conduca alla BPCO oppure se l’età rifletta invece la somma di esposizioni cumulative durante la vita. In passato, la maggioranza degli studi ha mostrato che la prevalenza e la mortalità della BPCO erano maggiori negli uomini rispetto alle donne, ma dati di studi condotti in Paesi sviluppati evidenziano che oggi l’incidenza della malattia è praticamente uguale nei due sessi, riflettendo probabilmente il cambiamento dell’abitudine tabagica. Alcuni studi suggeriscono anche che le donne possano essere più suscettibili degli uomini agli effetti nocivi del fumo (Svanes C et al, 2010).

40 aprile 2015


ECM La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

Le esposizioni professionali a polveri organiche e inorganiche, agenti chimici e fumi, sono fattori di rischio sottostimati per la BPCO. Lo studio epidemiologico NHANES III su un’ampia popolazione statunitense di circa 10.000 adulti di età compresa tra 30 e 75 anni ha stimato che la frazione di BPCO attribuibile al lavoro era in totale del 19,2 per cento, mentre era del 31,1 (Abbey DE et al, 1998) tra coloro che non avevano mai fumato. Queste stime erano coerenti con un rapporto dell’American Thoracic Society in cui risultava che l’esposizione professionale è responsabile del 10-20 per cento dei sintomi e del deterioramento funzionale presenti nella BPCO. Il rischio per l’esposizione professionale in aree meno controllate del mondo è probabilmente più grande di quello riportato in studi europei e nordamericani. Legno, escrementi animali, avanzi delle coltivazioni e carbone, solitamente bruciati in fuochi all’aria aperta, e stufe malfunzionanti, possono condurre a elevati livelli d’inquinamento degli ambienti interni. L’esposizione cronica a polveri sul luogo di lavoro è un fattore di rischio per lo sviluppo delle patologie respiratorie. Esposizioni professionali comuni legate alla BPCO comprendono quelle che provengono da miniere (carbone, metalli pesanti), l'agricoltura (polveri organiche), e altre industrie (fumi metallici come cadmio è alluminio). Queste occupazioni sono classicamente svolte da uomini. Tuttavia, con la riassegnazione dei ruoli sessuali e più famiglie monoparentali, un numero maggiore di donne si sta dedicando a quei lavori storicamente svolti dai maschi. Inoltre, le donne, in particolare nei paesi in via di sviluppo, lavorano in settori come la produzione di tessili, rubinetteria, ceramiche e vetro, associati a esposizione alle polveri. Evidenze continuamente crescenti mostrano che l’inquinamento interno da combustibili di biomasse per cucinare e riscaldare abitazioni scarsamente ventilate è un fattore di rischio importante per la BPCO. Almeno tre miliardi di persone al mondo utilizzano biomasse e carbone come fonte principale d’energia per cucinare, riscaldare e per altre necessità domestiche, di conseguenza la popolazione mondiale a rischio è molto alta. Gli elevati livelli di inquinamento urbano sono dannosi nei soggetti cardiopatici o con patologia respiratoria. Il ruolo dell’inquinamento ambientale nel determinare la BPCO non è chiaro, ma sembra essere inferiore rispetto a quello del fumo di sigaretta. È difficile stabilire anche gli effetti dei singoli contaminanti nelle esposizioni a lungo termine agli inquinanti atmosferici. Tuttavia, l’inquinamento da combustibili fossili, in primo luogo derivante dalle emissioni dei veicoli a motore in ambito urbano, è associato a riduzione della funzionalità respiratoria (Vonk JM et al, 2003). Gli effetti relativi di esposizioni a basso grado a breve termine, a picco di elevata esposizione e a lungo termine, restano ancora da chiarire.

asmatici mostravano un rischio di sviluppare la BPCO nel tempo dodici volte superiore rispetto ai soggetti non asmatici, anche dopo correzione per l’abitudine tabagica. Un altro studio longitudinale su una popolazione con asma ha trovato che il 20 per cento circa dei soggetti sviluppa limitazione irreversibile del flusso aereo e riduzione del coefficiente di diffusione (de Marco R et al, 2011) mentre in un altro studio longitudinale l’asma riferita dal paziente era associata ad un importante declino del VEMS nella popolazione generale. Nella European Community Respiratory Health Survey, l’iperreattività bronchiale era seconda solo al fumo di sigaretta come fattore di rischio principale per la BPCO, responsabile del 15 per cento per il rischio attribuibile di popolazione (rispetto al fumo che aveva un rischio attribuibile di popolazione del 39 per cento). L’ostruzione bronchiale cronica negli asmatici non fumatori e nei fumatori non asmatici è decisamente diversa, suggerendo che le due entità di malattia possono rimanere diverse, anche quando si presentano con simile riduzione della funzionalità polmonare. Distinguere clinicamente l’asma dalla BPCO può, tuttavia, non essere facile. L’iperreattività bronchiale può esistere anche in assenza di una diagnosi clinica di asma e ha dimostrato di essere un fattore predittivo indipendente di BPCO in studi di popolazione, così come un indicatore del rischio di declino elevato della funzionalità polmonare nei pazienti con lieve BPCO. Le persone con asma sono a rischio molto più elevato di sviluppare BPCO. Uno studio longitudinale ha evidenziato che, rispetto ai non asmatici, gli asmatici avevano un rischio dieci volte superiore, di sviluppare i sintomi di bronchite cronica, un rischio diciassette volte maggiore di enfisema e dodici volte più elevato di sviluppare BPCO, anche dopo normalizzazione per storia di fumo e altri potenziali fattori confondenti. (Silva GE et al, 2004). L’influenza del sesso sull’asma è stata ampiamente studiata. Diversi studi mostrano un aumento dell'incidenza e della prevalenza di asma nelle donne e che le donne asmatiche, nonostante un trattamento medico e una funzione polmonare simili a quella degli uomini, presentano, rispetto a questi, una qualità di vita inferiore (QoL) ed un maggior ricorso all’assistenza sanitaria. Le cause di questa differenza tra i due sessi sono da ricercare nel potenziale effetto degli ormoni sessuali, una differente percezione dell’ostruzione delle vie aeree, atopia, una più accentuata iperreattività bronchiale, aderenza alla terapia, eccetera.

Bronchite cronica Nello studio fondamentale di Fletcher et al, la bronchite cronica non era associata a declino della funzionalità polmonare. Tuttavia, studi successivi hanno trovato un’associazione tra ipersecrezione di muco e declino del VEMS, e nei giovani adulti che fumano la presenza di bronchite cronica aumenta significativamente la probabilità di sviluppare BPCO (de Marco R et al, 2007).

Stato socioeconomico La povertà è chiaramente un fattore di rischio per la BPCO, ma i componenti della povertà che contribuiscono a questo fenomeno non sono ancora chiari. Esiste una forte evidenza che il rischio di sviluppare la BPCO sia inversamente correlato allo stato socioeconomico. Non è chiaro, tuttavia, se questo rifletta l’esposizione a inquinanti degli ambienti interni ed esterni, il vivere in ambienti affollati, la carenza di alimentazione, le infezioni o altri fattori correlati al basso livello socioeconomico.

Infezioni Un’anamnesi positiva per gravi infezioni respiratorie infantili è stata posta in relazione con una riduzione della funzionalità polmonare e con un aumento dei sintomi respiratori nell’adulto. La suscettibilità alle infezioni gioca un ruolo sicuro nelle riacutizzazioni di BPCO ma l’effetto sullo sviluppo della malattia è meno chiaro. L’infezione da HIV accelera l’insorgenza dell’enfisema fumo-correlato. È stato scoperto che la tubercolosi rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di BPCO, costituisce una potenziale comorbidità ed entra in diagnosi differenziale con la BPCO. 

Asma/Iperreattività bronchiale L’asma può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo della BPCO anche se non esistono evidenze conclusive. Nei risultati dello studio longitudinale Tucson Epidemiological Study of Airway Obstructive Disease, gli adulti

41 aprile 2015


ECM La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

Bibliografia

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Test

Modalità di partecipazione al corso Punto Effe, per il 2015, propone 3 corsi FAD per complessivi 37,5 crediti formativi, aperti a tutti i farmacisti territoriali. è possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Per maggiori informazioni www.edracorsi.it

1) LA BPCO SI MANIFESTA PIÙ FREQUENTEMENTE IN:

4) NELLA BPCO I FATTORI DI RISCHIO SONO:

a) b) c) d)

a) b) c) d)

Giovani allergici Adulti fumatori Adulti allergici Giovani fumatori

Esclusivamente genetici Importanti solo nell’età adulta Esclusivamente le sigarette Soprattutto rappresentati da fumo e inquinanti

5) I COSTI PER BPCO SONO DOVUTI SOPRATTUTTO A:

2) LA PREVALENZA DI BPCO IN ITALIA È COMPRESA TRA:

a) Riacutizzazioni b) Farmaci c) Cicli di riabilitazione d) Prove funzionali

a) 15-20% b) 1-5% c) 5-10% d) 10-15%

3) LA BPCO È UNA MALATTIA:

6) LA BPCO È RESPONSABILE DI DECESSO PER PATOLOGIA RESPIRATORIA NEL:

a) Cronica evolutiva b) Ostruttiva reversibile c) Ereditaria d) Poco frequente

a) b) c) d)

42 aprile 2015

10% dei casi 50% dei casi 20% dei casi 15% dei casi


ECM La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva

io vado a

Fpi첫 14-2015

ELENA PENAZZI Farmacista e giornalista

MILANO FIERAMILANOCITY 8 | 9 | 10 | Maggio 2015 PER INFORMAZIONI:

farmacistapiu@lswr.it

43 aprile 2015

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Primo piano Legale

I medici son medici, i farmacisti no

44 aprile 2015


Primo piano Legale

Il Tribunale di Roma non riconosce l’equiparazione economico-normativa delle due professioni nell’ambito della formazione specialistica ospedaliera a cura dello studio dell’avvocato bruno riccardo nicoloso Firenze - Roma (b.r.nicoloso@tin.it)

I

fatti sono noti ai più. I farmacisti iscritti al-

formazione (medica per gli uni e farmaceu-

giudizio promosso dal Codacons (sentenza

la Scuola di specializzazione in Farmacia

tica per gli altri) che è interdisciplinare tra lo-

n. 695/2013) che offriva a contrariis le mo-

ospedaliera presso la Sapienza-Universi-

ro. È stato sottolineato al riguardo lo stretto

tivazioni su cui fondare la richiesta avanzata

tà di Roma nel vigore della riforma di cui

collegamento esistente tra l’evoluzione della

allo stesso Tribunale ordinario di Roma volta

al Decreto Miur, 1 agosto 2005, nonché

disciplina delle Scuole di specializzazione in

a rimuovere la ben diversa discriminazione

gli enti esponenziali di categoria (Sifo e Si-

Farmacia ospedaliera in termini di esigenze

(agli effetti economici) tra il medico in for-

nafo) e dell’intera professione farmaceuti-

e obiettivi formativi nonché in relazione ai

ca (Fofi) hanno rivendicato, con un’azione

modelli tipo dei relativi piani di studio e di pra-

d’accertamento introdotta avanti il compe-

tica professionale comparati tra il vecchio e il

tente Giudice ordinario di Roma nei confronti

nuovo loro ordinamento ante e post 2005 (D.

dell’Amministrazione dello Stato e della Sa-

Miur 1 agosto 2005) e alla parallela evoluzio-

pienza-Università di Roma, l’equiparazione

ne delle competenze riservate alle farmacie

al trattamento economico in forma di “borsa

ospedaliere non solo nell’ambito ospedaliero

di studio” (nella misura prevista dai Dcpm 7

(area T e H-T) ma anche nell’ambito terri-

marzo e 6 luglio 2007) riservata ai medici

toriale (area T) che è conseguente alla vera

iscritti a un’analoga Scuola di specializzazio-

e propria riforma copernicana ante e post

mazione rispetto al farmacista in formazio-

ne in Medicina ospedaliera a norma dell’ar-

2001 (Legge 16 novembre 2001, n. 405) che

ne: ciò mediante una sentenza adeguatrice

ticolo 8 della Legge n. 401/2000, che trae

ha riservato un nuovo sbocco professiona-

al dettato costituzionale, ovvero mediante

origine dalla previsione del Dlgs n. 368/1999.

le ai medici e ai farmacisti ospedalieri, quali

la remissione della questione non manife-

La causa petendi fatta valere in giudizio ha

protagonisti in tale contesto di un intervento

stamente infondata della sopravvenuta il-

evidenziato l’illegittimità costituzionale so-

sanitario interdisciplinare che presuppone un

legittimità costituzionale della normativa di

pravvenuta di tale normativa attualmente in

analogo percorso formativo svolto dagli uni e

riferimento allo scrutinio additivo della Corte

contrasto con i principi della Costituzione di

dagli altri nelle due Scuole di specializzazione

Costituzionale.

cui all’articolo 34 (diritto allo studio reso ef-

dell’area sanitaria che costituisce il titolo per

fettivo), all’articolo 35 (tutela del lavoratore in

avere l’accesso meritocratico al medesimo

La sentenza

formazione), all’articolo 36 (equo trattamen-

Servizio di diagnosi e cura, che viene garan-

Il Tribunale ordinario di Roma è stato di di-

to del lavoratore anche in formazione) in re-

tito dalle strutture ospedaliere loro tramite.

verso avviso, con una motivazione a dir po-

lazione all’articolo 3 (uguaglianza sostanziale

Sotto l’uno e sotto l’altro profilo è stato ac-

co dissuasiva, nel non ritenere rilevante la

in posizioni analoghe) e all’articolo 97 (buon

centuato come tutto questo accomunasse i

questione d’illegittimità costituzionale delle

andamento e imparzialità dell’azione ammi-

medici e i farmacisti in formazione anche ai

norme che disciplinano il trattamento eco-

nistrativa) unificati dall’articolo 117 (scrutinio

fini economici per l’attività prestata durante

nomico-normativo dei laureati in Medicina

di ragionevolezza delle leggi).

detto percorso formativo (teorico e pratico),

in formazione specialistica, nella parte in cui

Il vaglio costituzionale è stato posto in ri-

secondo quanto previsto dal vigente Pia-

non prevedono che il medesimo trattamento

ferimento alla riforma delle Scuole di spe-

no sanitario nazionale, rispetto a ogni altro

sia assicurato anche ai laureati in Farmacia in

cializzazione in Farmacia ospedaliera, che

laureato non medico in formazione, cui non

formazione specialistica, tenuto conto che

equipara il percorso formativo (teorico e

è riferibile un’analoga equiparazione anche

tali norme hanno un carattere settoriale, ri-

pratico) dei medici e dei farmacisti in for-

ai soli fini della conseguente ricaduta eco-

conducibile agli obblighi derivanti alla appar-

mazione e comporta l’esigenza di sop-

nomica per l’incomparabile attività svolta

tenenza dell’Unione europea che, in materia

perire alle esigenze economiche degli uni

durante il periodo di formazione. Il tutto, così

di trattamento economico, non si estendono

e degli altri per l’impegno a tempo pieno

come era già stato accertato nei loro con-

alla specializzazione in materia diversa (da

prestato nella rispettiva area sanitaria di

fronti dal Tribunale ordinario di Roma in un

quella in medicina).

45 aprile 2015

Il vaglio costituzionale è stato posto in riferimento alla riforma delle Scuole di specializzazione in farmacia ospedaliera


Primo piano Legale

Il primo argomento a sostegno di tale conclusione è (sarebbe) costituito dalle «scelte operate, già dal 1975, dalla Comunità europea, i cui organi, muniti di poteri legislativi, hanno ritenuto di non assimilare il trattamento economico dei medici specializzandi a quel-

Il discrimine tra le due categorie - adeguato a giustificare il diverso trattamento economico - è dato dal differente grado di incidenza assunto dalle diverse figure professionali nella tutela della salute, che è maggiore nel caso dei medici

lo dei farmacisti specializzandi in Farmacia ospedaliera, come a nessun altra categoria di laureati specializzandi: ciò in considerazione della maggior rilevanza attribuita in sede co-

dell’area medica, perseguita con la previsio-

indipendentemente dalla «identità, o co-

munitaria al settore della medicina rispetto

ne di un percorso formativo comune, non

munque similitudine - con riferimento sia al

ad altri settori coinvolti nella tutela del diritto

impone automaticamente la previsione di

tempo profuso nelle attività didattiche, sia

alla salute. Da tale valutazione, riproducibile

un trattamento economico eguale per gli

ai limiti previsti per l’espletamento di un’altra

anche in sede nazionale, discende (discen-

studenti iscritti a tali scuole, il quale ben può

attività lavorativa al di fuori della struttura

derebbe) che la disparità di trattamento, nel

essere differenziato in relazione alla tipologia

presso la quale lo specializzando si impegna

trattamento economico riservato ai medici

delle attività e al grado di incidenza che que-

- tra il percorso di formazione dei medici e

specializzandi rispetto a quello riservato ai

ste hanno sulla tutela del diritto alla salute

quello seguito dai farmacisti specializzandi,

farmacisti specializzandi, è (sarebbe) ragio-

che gli studenti verranno a svolgere nel corso

come riformato dal Dm Istruzione del 1 ago-

nevolmente giustificata dal diverso ambito

della loro specializzazione» (sentenza citata).

sto 2005» (sentenza citata). Tutto questo, se pure nella fattispecie ciò si ponga in evidente

della tutela del diritto alla salute in cui avviene la formazione di medici e farmacisti e

La fattoria di Orwell

contrasto con i principi fissati dalla Costitu-

che questi sono destinati a presidiare. Il pri-

A tacere, se si potesse tacere, che una tale

zione di cui s’è detto, e sui quali il Tribunale

mo riguarda, infatti, la formazione di figure

ricostruzione della tutela della salute sfugge

ordinario di Roma non si è pronunciato, pur

professionali che si occupano direttamente

sul piano concettuale all’unitarietà dell’in-

riconoscendo che, esclusa una pronuncia

dell’attività terapeutica e di prevenzione; il

tervento riservato nei due paralleli momenti

adeguatrice, il thema decidendum si incen-

secondo invece, inerisce (inerirebbe) a un

operativi alla professione medica e alla pro-

trava sulla non manifesta infondatezza della

ambito, pur di indubbia rilevanza, che riveste

fessione farmaceutica a tutela della qualità e

questione d’illegittimità costituzionale so-

però essenzialmente un ruolo strumentale e

della dignità della vita attraverso la cura della

pravvenuta della normativa di riferimento.

di ausilio rispetto al primo. Di tal che anche a

salute e la terapia del dolore su cui si fonda il

fronte di un’eventuale identità organizzati-

patto di solidarietà sociale garantito nel plu-

Le prospettive

va di percorsi di formazione, il discrimine tra

ralismo organizzatorio del Servizio sanitario

Ne consegue che sussistano delle buone

le due categorie - adeguato a giustificare il

nazionale di cui alla Legge n. 833/1978 ed a

ragioni per un’impugnativa di tale decisione

diverso trattamento economico - è dato dal

tacere altresì della identità di appartenenza al

per gli errori (in procedendo et in judican-

differente grado di incidenza assunto dalle

ruolo sanitario riconosciuto ai medici ospe-

do) che inficiano le sue motivazioni: tal che

diverse figure professionali nella tutela della

dalieri e ai farmacisti ospedalieri dal Giudice

il buon diritto dei farmacisti in formazione

salute, che è maggiore, è più pregnante nel

amministrativo (Consiglio di Stato, 29 lu-

specialistica possa essere perseguito non

caso dei medici» (sentenza citata).

glio 1997, n. 840), l’apodittica affermazione

solo «a seguito di una modifica legislativa»,

Il secondo argomento a sostegno di tale con-

del Tribunale ordinario di Roma riconduce

come suggerito dallo stesso Tribunale ordi-

clusione è (sarebbe) costituito dal fatto che

la questione al suo esame nella “fattoria di

nario di Roma (ed è l’unico dictum della deci-

«l’avvenuta riconduzione, a opera dell’arti-

Orwell” in cui tutti i sanitari sono uguali, ma

sione che nella sua tautologia evidenzia il no

colo 2 del Dm Istruzione del 1 agosto 2005,

i medici sono più uguali degli altri: peggio, fa

contest), ma già in sede giudiziaria ove ci si

delle Scuole di specializzazione della materia

risalire tale postulato alla loro formazione

è, al momento, dimenticati che le due profes-

sanitaria in un’unica macroarea (area sani-

specialistica che è, al contrario calibrata pro-

sioni sanitarie, medica e farmaceutica, sono

taria) non è dirimente ai fini dell’affermazio-

prio in funzione di uno sbocco professiona-

state unificate nel XIII secolo da Federico II

ne di una completa equiparazione tra le due

le complementare dei medici in formazione

stupor mundi molto prima che alla Sapien-

situazioni, atta a giustificare la previsione di

specialistica a quello dei farmacisti in for-

za-Università di Roma le facoltà di Medicina

un identico trattamento economico (atteso

mazione specialistica. Di qui è stato tratto

e di Farmacia si fossero fuse nella Facoltà di

che) la necessità di conseguire l’uniformità

il dogma della sperequazione economico-

Farmacia e Medicina: sì, s’è letto bene, non di

nell’ambito delle Scuole di specializzazione

normativa dalle due situazioni analoghe: ciò

Medicina e Farmacia.

46 aprile 2015


Informazioni riservate ai signori medici e farmacisti

Primo piano Legale

La ricetta perfetta

per la regolarità intestinale , grazie al bulking effect, forma un gel che è fondamentale per favorire lo sviluppo di una massa fecale soffice, voluminosa e scorrevole, adatta a facilitare i regolari movimenti peristaltici intestinali e ad aumentare la velocità di transito a livello del colon. I gusti: Arance rosse

Tè limone

Fragola

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NATHURA.COM 47 aprile 2015


Primo piano Fiscale

Novità di inizio anno Split payment e fattura Pa, istruzioni per l’uso di Stefano De Carli, Studio Guandalini, Bologna-Modena-Parma

S

cissione dei pagamenti (o split

n. 633 del 1972. Devono, pertanto, ritenersi

Ambito di applicazione

payment) e fattura elettronica

escluse dal predetto meccanismo le operazio-

Ma split payment e fattura Pa non sempre

verso la pubblica amministrazio-

ni (per esempio le piccole spese) certificate

vanno di pari passo. Sempre la circolare 1/2015

ne (o fattura Pa) sono i due ar-

dal fornitore mediante il rilascio della ricevuta

ricorda che l’ambito di applicazione soggettivo

gomenti più gettonati sul fronte

fiscale di cui all’art. 8 della Legge 10 maggio

è limitato ai seguenti soggetti:

contabile delle farmacie in questo inizio d’anno.

1976, n. 249, o dello scontrino fiscale di cui al-

Stato e altri soggetti qualificabili come or-

Ne abbiamo già parlato sul numero 2/2015 di

la legge 26 gennaio 1983, n. 18, e successive

gani dello Stato, ancorché dotati di autonoma

Punto Effe con riguardo alla distinta contabile,

modificazioni (cfr. art. 12, comma 1, della L. n.

personalità giuridica, ivi compresi, per esem-

paventando le pesanti conseguenze finanzia-

413 del 1991) ovvero non fiscale per i soggetti

pio, le istituzioni scolastiche e le istituzioni per

rie e burocratiche qualora fosse passata la li-

che si avvalgono della trasmissione telema-

l’alta formazione artistica, musicale e coreu-

nea “fondamentalista” dell’inclusione della Dcr

tica dei corrispettivi ai sensi dell’art. 1, com-

tica (Afam);

nel nuovo meccanismo della scissione. Per

mi 429 e ss. della Legge 30 dicembre 2004,

◆ Enti pubblici territoriali (Regioni, Province, Co-

una volta tanto non è stato così, essendo stato

n. 311, ovvero altre modalità semplificate di

muni, Città metropolitane) e consorzi tra essi

accolto dall’Agenzia delle entrate quale esi-

certificazione specificatamente previste» ha

costituiti ai sensi dell’art. 31 del Testo unico degli

mente proprio l’argomento principale portato,

convinto le Unità sanitarie locali a consentire

enti locali (Tuel), comprese le Comunità mon-

nell’articolo citato, a sostegno dell’esclusione.

la redazione della distinta con l’ordinario ad-

tane, le Comunità isolane e le Unioni di Comuni;

Per cui il passaggio della circolare n. 1 E del 9

debito dell’Iva, in molti casi revocando prece-

◆ Camere di commercio, industria, artigianato e

febbraio 2015 dell’Agenzia nel quale si affer-

denti e contrarie prese di posizione e facendo

agricoltura (Cciaa), come pure Unioni regionali

ma che «la scissione dei pagamenti riguarda

presumere, a maggior ragione, che l’attua-

delle Camere di commercio, industria, artigia-

le operazioni documentate mediante fattura

le riepilogo mensile rimarrà immune anche

nato e agricoltura;

emessa dai fornitori, ai sensi dell’art. 21 del Dpr

dall’obbligo della fattura elettronica.

◆ Istituti universitari;

48 aprile 2015


Primo piano Fiscale

Aziende sanitarie locali ed enti pubblici che

Mentre, quindi, i destinatari dell’innovazione

sull’applicabilità della scissione si potrà inol-

sono subentrati ai soggetti del Servizio sani-

dello split sono solo coloro che rientrano in

trare specifica istanza di interpello.

tario nazionale nell’esercizio di una pluralità di

alcune sezioni dell’Ipa, i soggetti ai quali si è

Nessun problema ovviamente se il cliente

funzioni amministrative e tecniche;

obbligati a emettere la fattura Pa sono quel-

è l’interlocutore più classico della farmacia, e

li riportati nell’intero indice, il quale contiene

cioè l’Azienda sanitaria locale. In questo caso

anche la data a partire dalla quale il servizio

non vi sono dubbi: l’operazione, in tutti i casi in

di fatturazione elettronica è attivo. È all’Ipa

cui venga emessa la fattura, è soggetta sia alla

Enti ospedalieri, a eccezione degli enti eccle-

siastici che esercitano assistenza ospedaliera; ◆

Enti pubblici di ricovero e cura aventi preva-

lente carattere scientifico (Irccs.);

infatti che fa riferimento per una puntuale in-

scissione dei pagamenti a partire dal 1 gennaio

Enti pubblici di assistenza e beneficenza, os-

dividuazione dei soggetti interessati la circo-

2015 sia alla fattura Pa a partire dal 31 marzo

sia Istituzioni pubbliche di assistenza e benefi-

lare congiunta del Mef e della Presidenza del

2015. Con un’incidenza di costo amministra-

cenza (Ipab) e Aziende pubbliche di servizi alla

Consiglio dei ministri n. 1 del 31 marzo 2014,

tivo considerevole sia in termini di tempi di

persona (Asp);

“bypassando” di fatto la normativa che im-

compilazione sia di costi di emissione, soprat-

◆ Enti pubblici di previdenza (Inps, Fondi pubbli-

porrebbe la consultazione del lunghissimo

tutto in considerazione del fatto che i servizi e i

ci di previdenza).

elenco, annualmente aggiornato, curato dall’I-

beni addebitati alle Asl hanno un valore medio

Per meglio individuarli, l’Agenzia consiglia di

stat, delle amministrazioni pubbliche inserite

piuttosto basso. Fortunatamente, perlomeno

consultare l’Indice delle pubbliche amministra-

nel conto economico consolidato. Attenzione

sul fronte dei costi, le iniziative concorrenziali

zioni (il cosiddetto Ipa) nelle categorie:

quindi quando si fatturerà a partire dal 31 mar-

stanno producendo un vero e proprio tracollo

Aziende ospedaliere, Aziende ospedaliere

zo prossimo: tra le amministrazioni pubbliche

dei prezzi. Dagli iniziali 15/20 euro per fattura

universitarie, policlinici e Istituti di ricovero e

troviamo molti casi, soprattutto quelli inseriti

si è passati agli attuali pacchetti una tantum da

cura a carattere scientifico pubblici - codice L8;

nella sezione “enti produttori di servizi, assi-

31 euro/anno proposti da Promofarma o ad-

Aziende pubbliche di servizi alla persona -

stenziali, ricreativi e culturali”, per esempio le

dirittura gratuiti se abbinati a servizi informatici

codice L34;

varie Federazioni sportive o l’Accademia della

di altro tipo quale l’offerta di Edocitalia.

◆ Aziende sanitarie locali - codice L7;

Crusca che ben difficilmente si potrebbe pen-

◆ Camere di commercio, industria, artigianato e

sare rientrino nell’obbligo della fattura Pa.

In definitiva

agricoltura e loro Unioni regionali - codice L35;

In estrema sintesi non sempre una pubblica

A ulteriore conferma della complessità della

◆ Città metropolitane - codice L45;

amministrazione applicherà la scissione men-

situazione creatasi, una osservazione che

tre sarà in ogni caso obbligatoria l’emissione del

riguarda le farmacie comunali: come è noto,

documento elettronico.

ai sensi della Legge 8 giugno 1990, n. 142,

Comuni e loro Consorzi e Associazioni - co-

dice L6; Comunità montane e loro Consorzi e Asso-

Di ciò si ha riscontro anche nel tracciato record

le stesse possono essere gestite nelle se-

ciazioni - codice L12;

in formato XML che occorre seguire per la

guenti forme:

◆ Forze di Polizia a ordinamento civile e militare

corretta compilazione della fattura Pa. È stato

◆ in economia;

per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubbli-

infatti da poco inserito un flag che prevede la

◆ a mezzo di azienda speciale;

ca - codice C11;

scelta tra “fatturazione immediata”, “fattura-

zione differita” (anche se questa opzione non

stione delle farmacie di cui sono titolari;

ha più senso essendo stata di fatto abrogata) e

◆ a mezzo di società di capitali costituite tra il

appunto “scissione dei pagamenti”.

Comune e i farmacisti che, al momento della

Istituti di istruzione statale di ogni ordine e

grado - codice L33; ◆

Istituzioni per l’alta formazione artistica, mu-

a mezzo di consorzi tra Comuni per la ge-

sicale e coreutica, Afam – codice L43;

Ci si troverà quindi di fronte, quando si dovrà

costituzione della società, prestino servizio

◆ Organi costituzionali e di rilievo Costituzionale

fatturare a soggetti che non siano pacifica-

presso farmacie di cui il Comune abbia la

- codice C2;

mente qualificabili come “non pubblici”, a di-

titolarità.

◆ Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministe-

verse difficoltà del tutto inedite:

Orbene, solo le farmacie condotte in eco-

ri e Avvocatura dello Stato - codice C1;

Province e loro Consorzi e Associazioni -

codice L5;

individuazione se il cliente rientri o me-

nomia e a mezzo di consorzi tra Comuni

no nell’elenco Ipa ai fini della fatturazione

rientrano sia nella cessione dei pagamenti

elettronica;

sia nella fatturazione Pa. Tutte le altre, com-

◆ Regioni, Province autonome e loro Consorzi e

individuazione se il cliente rientra nelle ca-

prese quelle costituite tra il Comune e i pri-

Associazioni - codice L4;

tegorie dell’Ipa soggette allo split, ricordando

vati non dipendenti, non essendo incluse né

peraltro che l’Agenzia precisa, ancora nella

nell’elenco dell’Ipa né tanto meno in quello

circolare 1/2015, che il richiamo alle cate-

Istat non vengono considerate pubbliche

gorie elencate potrebbe non essere esau-

amministrazioni e quindi sono escluse da

stivo e che qualora sussistessero dubbi

entrambi gli obblighi.

Unioni di Comuni e loro Consorzi e Associa-

zioni - codice L18; ◆

Università e Istituti di istruzione universitaria

pubblici - codice L17.

49 aprile 2015


Spigolature

a cura della redazione

Farmacisti in prima linea ad Agrigento Agifar Agrigento e Associazione farmacisti volontari protezione civile festeggiano cinque anni di impegno e di successi con nuove iniziative focalizzate sulla professionalità e il servizio agli altri. «Nate l’una dall’altra nel 2010, grazie al grande supporto e alla stretta e costante collaborazione con l’Ordine di Agrigento», spiega la presidente di Agifar Silvia Nocera, «in pochi anni sono diventate due realtà sempre più presenti sul proprio territorio. Dal progetto “Farmacia mobile”, lanciato da Agifar Agrigento, nasce l’Associazione farmacisti volontari, che tuttora costituisce un ponte tra i giovani dell’Agifar e l’esperienza dei colleghi dell’Ordine Insieme riusciamo ad acquistare il secondo “camper farmacia”, a oggi unico in tutto il Mezzogiorno. Comincia così un cammino, in cui abbiamo voluto riscoprire la vera essenza della nostra professione, il servizio agli altri. In tutti questi anni, abbiamo

Regnault presidente di Assosalute Agnès Regnault (nella foto), managing director per Italia, Spagna e Portogallo di Pfizer Consumer Healthcare, è il nuovo presidente dell’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute), che rappresenta ventitre aziende del comparto. «Con grande piacere accolgo questo nuovo ruolo nel mondo associativo che si aggiunge al percorso professionale che mi ha portato in azienda ad esplorare diversi mercati europei», dichiara Regnault. «Sono convinta che l’azione di Assosalute sia un tassello fondamentale per lo sviluppo del comparto dei farmaci di automedicazione. L’associazione, infatti, può farsi portavoce di messaggi positivi che mettono al centro il cittadino - le sue esigenze di salute, benessere e cura - in un quadro di promozione all’uso responsabile dei farmaci senza obbligo di ricetta, come strumento sicuro ed efficace per la gestione dei piccoli disturbi di salute». Intendo continuare a lavorare per una associazione che diventi sempre di più un punto di riferimento credibile e riconoscibile per i cittadini, promuovendo iniziative e contenuti in grado di far emergere il valore dei farmaci di automedicazione e sviluppando partnership strategiche e operative con tutti gli attori del sistema salute, dai medici ai farmacisti, dalle istituzioni ai consumatori». Regnault succede a Gaetano Colabucci; alla vice presidenza sono stati confermati Roberto Antonini (Zambon), Mauro Caimi (GlaxoSmithkline Consumer Healthcare), Giampaolo Girotti (Alfa Wassermann).

portato la nostra professionalità fuori dalle farmacie, a incontrare chi per condizione sociale, economica, culturale rimane ai margini». Molte le iniziative tuttora attive. Tra le altre, la presenza costante nelle corsie del reparto di Pediatria dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata (foto

sotto); l’assistenza domenicale nelle mense dei poveri; la campagna di educazione sanitaria denominata “A scuola di prevenzione in farmacia”, rivolta agli studenti delle scuole superiori.

Agifar Academy sbarca in Liguria La professione e la professionalità al centro con Agifar Academy: questo il progetto dei giovani farmacisti, un’idea lombarda che a oggi conta centinaia di presenze e una capillarità territoriale inaspettata. Cos’è Academy? Una valida proposta di formazione ideata dai giovani per i giovani, con gli ingredienti della ricerca e dell’originalità che hanno permesso di riscoprire e attualizzare tematiche lavorative tra le più importanti. Si tratta, come accennato, di un progetto partito localmente, a Bergamo, città del fondatore presidente Agifar Bergamo Davide Petrosillo, esteso poi alle limitrofe province di Lecco, Como e Milano. Nell’ottobre del 2014 Academy compie il salto, approdando in Liguria, come un progetto destinato a camminare contando ormai sulle proprie forze: «Un successo annunciato di un qualcosa che non può non funzionare, ma funziona bene», spiega Carolina Carosio, presidente di Agifar Savona. «È stata una scommessa portare un’idea dal sapore lombardo nella stretta Liguria, ma da subito il progetto mi ha convinta per semplicità e concretezza, valori tutt’altro che scontati». Da qui Agifar Academy diviene nazionale con la prima città ligure, Savona, in cui risulta concluso il primo modulo e in corso di attivazione il prossimo. (Elena Bottazzi) 50 aprile 2015


Spigolature

In farmacia per i bambini con la Fondazione Rava La Fondazione Francesca Rava-Nph Italia Onlus, che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, sarà presente con uno stand a Cosmofarma (Padiglione 25, Spazio Socialfarma) per presentare i risultati dell’edizione 2014 e le novità del 2015 dell’iniziativa “In farmacia per i bambini” che si svolgerà il prossimo 20 novembre. Allo stand si prenderanno le prime iscrizioni delle farmacie interessate e saranno inoltre presenti le aziende che hanno partecipato nel 2014 per raccontare la propria esperienza e il loro coinvolgimento. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, sarà un momento di sensibilizzazione dei clienti della farmacia sui diritti dell’infanzia e di raccolta di farmaci e prodotti pediatrici che verranno poi dedicati a enti che si occupano di bambini in condizioni d povertà sanitaria. Sono previsti due momenti di presentazione. Il 17 aprile, alle ore 16.30, “In farmacia per i bambini: responsabilità sociale del farmacista, delle aziende e del pubblico”, con le testimonianze di farmacisti, aziende ed enti che hanno partecipato all’edizione 2014; il 18 aprile, ore 16.30, il meeting “Non solo celiachia: il glutine e i suoi eccessi nella pratica del farmacista. In Italia come in Haiti guarire carenze ed eccessi nel rispetto della persona”, con il nutrizionista e immunologo Attilio Speciani che incontrerà i farmacisti che vogliono conoscere strade nuove per il benessere di tutti. Un convegno per aiutare il farmacista a comprendere le cause della sensibilità al glutine non celiaca e suggerire su base scientifica gli strumenti utili per riconquistare la tolleranza. Con un percorso simile a quello di chi aiuta, tramite la giornata “In farmacia per i bambini”, lo sviluppo di realtà locali che hanno bisogno di quegli strumenti tecnici e umani che il farmacista può dare. «Invitiamo», spiega Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione, «farmacisti, aziende e volontari a unirsi a noi per fare della prossima edizione di “In farmacia per i bambini”, un’occasione ancor più di aiuto per tanti bambini in difficoltà e di sensibilizzazione per i diritti dell’infanzia». Tutte le informazioni su www.nph-italia.org.


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Intervista a...

di Giuseppe Tandoi

Il significato di innovazione Marco Grespigna, responsabile di Zentiva Italia, parla di NextPharmacy, progetto che sarà presentato a FarmacistaPiù

L’

I farmacisti devono raccontare le loro esperienze innovative nell’ambito del management, del paziente al centro e del network. In quali di questi tre ambiti, a suo parere, la categoria è già innovativa? Onestamente credo che in tutte e tre ci sia ancora molto da fare. Non tanto per quanto ri-

innovazione in farmacia non è

guarda singole iniziative innovative che di certo

qualcosa di diverso dal concetto

esistono sul mercato, quanto per il fatto che

generale di innovazione. Come in

ancora non si è riusciti a metterle a sistema e

altri settori, anche in farmacia si

a renderle trasversali a tutti i settori che com-

tratta di innovare o migliorare ser-

pongono il sistema sanitario. Spesso un buon

vizi, processi, marketing e vendite. In farmacia,

progetto è operativo in farmacia ma magari non

in particolare, l’innovazione è diventata vitale

coinvolge a dovere medici, istituzioni e strutture

per continuare a rappresentare il punto di ri-

ospedaliere, perdendo gran parte della spinta

ferimento sul territorio in tema di salute per i

innovatrice e soprattutto di efficacia. In quale modo un’azienda come Zentiva con-

cittadini e per competere con una sempre più ampia schiera di nuovi player sul mercato della

L’originalità del progetto NextPharmacy sta

tribuisce a creare innovazione in farmacia?

salute. Ne parliamo con Marco Grespigna, re-

anche nella scelta dei partner: perché Edra e

La strategia di Zentiva è basata su due asset

sponsabile di Zentiva Italia.

Wired?

fondamentali: paziente e innovazione. Sup-

Edra è stato un partner fondamentale per im-

portare i farmacisti, nostri clienti, attraverso lo

L’iniziativa NextPharmacy avrà un importante

postare il progetto e renderlo operativo in quan-

sviluppo di progettualità e servizi destinati ai

spazio a FarmacistaPiù. Di cosa si tratta?

to è la società che lo ha messo in esecuzione

cittadini è diventata di conseguenza una delle

Il progetto è nato diversi mesi fa con l’intento

e integrato in FarmacistaPiù, uno degli eventi

nostre attività più importanti, che si affianca alla

di proporre qualcosa di realmente utile per i

principali del 2015 dedicati ai farmacisti. Zenti-

nostra mission: produrre farmaci di alta qualità,

farmacisti in un momento in cui tutti parlano di

va, che supporta l’evento, non solo ha contribu-

sicurezza ed efficacia a prezzi accessibili. Que-

innovazione e cambiamento rispetto al pas-

ito alla definizione iniziale del progetto e al suo

sto approccio ci sta premiando in modo entu-

sato senza però, il più delle volte, dare un reale

perfezionamento, ma ha anche il merito di aver

siasmante se consideriamo che da due anni

supporto né indicazioni su come farlo. I team di

fatto da raccordo fra Edra e Wired, testata di ri-

consecutivi, nel mercato del farmaco generico,

Zentiva, divisione farmaci equivalenti di Sano-

ferimento per l’innovazione, riconosciuta in Ita-

abbiamo il tasso di crescita maggiore verso

fi, e di Edra si sono uniti per creare qualcosa di

lia e nel mondo (www.wired.it), con cui abbiamo

l’anno precedente e che, all’interno del “peri-

nuovo che rispondesse alla richiesta di cambia-

costruito una altrettanto innovativa campagna

metro” Sanofi, l’Italia è la nazione che cresce di

mento; è nato quindi il progetto NextPharmacy

media partita in questi giorni, sia sulla loro rivi-

più in Europa con il marchio Zentiva (fonte Ims).

che presenta due fasi differenti ma conse-

sta cartacea sia sui canali digitali rappresentati

quenziali fra loro: il #nextpharmacycontest che

dal sito e dalla rivista digitale per tablet. L’incon-

Per chiudere, un auspicio.

consentirà a tutti i farmacisti che lo vorranno di

tro ha portato Wired a diventare media partner

Invito tutti i farmacisti che hanno voglia di co-

condividere le proprie idee e best practices fra

del progetto NextPharmacy il che, oltre a dare

gliere la sfida del cambiamento, a venirci a

loro; e il #nextpharmacyforum, dove presen-

una importanza completamente diversa all’i-

trovare a Milano il 9 maggio al NextPharmacy

teremo le più interessanti proposte iscritte al

niziativa, ci consente di ottenere importanti

forum per approfondire il nostro approccio alla

contest, e consentiremo a 5/6 autori di progetti

sinergie fra le due attività ovviamente a favore

farmacia e ai pazienti “rivolto al futuro” e magari

già operativi di presentarsi per dare spunti e

dei farmacisti e della nostra notorietà di mar-

darci una chance di condividere con loro i nume-

indicazioni operative. Ovviamente l’invito è di

chio. Per saperne di più invito i lettori a visitare

rosi progetti presenti e futuri entrando nel mon-

iscriversi gratuitamente, inviare le proprie idee

www.zentiva.it o la nostra pagina Facebook,

do “Zentiva Più” di cui sono disponibili maggiori

al contest e poi partecipare al forum a Milano.

www.facebook.com/zentivaitalia.

informazioni sul sito www.younique.it.

53 maggio 2015


dalle aziende

La visione della farmacia AMlab continua a puntare sul progetto Farmacia 3.0 e lavora alla nuova release 3.1, incentrata su valori, emozioni e memoria

esigenze dei clienti, sempre alla ricerca di “nuove esperienze”.

Il ruolo del servizio A tutt’oggi l’erogazione di servizi rappresenta ancora un’integrazione al modello commerciale e professionale della farmacia; quello che ci attende e che caratterizzerà strategicamente la farmacia di terza generazione è un nuovo modello d’offerta incentrato sui servizi, intorno ai quali graviteranno tutte le attività in esso sviluppate. Essere preparati a questo “cam-

A

biamento radicale”, significa rivedere completamente i canoni progettuali che sino a oggi

Mlab crea luoghi unici capaci di

affrontando una corsa contro il tempo per far

hanno reso gli spazi per i servizi complementari

restituire valore al tempo di ac-

evolvere nuovi modelli in grado di assecondare

a quello per la vendita e immaginare nuovi con-

quisto e generare esperienze

il “prodotto positivo” che la crisi economica ha

testi in cui interazione, relazione e condivisione

sensoriali, sviluppando nuove

generato: un nuovo “concetto di valore”. Valori

siano la chiave per lanciarsi nel futuro. In termini

modalità di interazione e nuove

che siano in grado di restituire quella “felicità

pratici, l’idea di spazi ristretti in cui districarsi tra

forme di coinvolgimento dei consumatori: «Per

quotidiana” ricercata nell’importanza dei lega-

merci eterogene dovrà lasciare spazio a luoghi

definire il luogo farmacia, partiamo sempre dal-

mi e delle relazioni, nel rispetto per l’ambiente,

rassicuranti e sensoriali dedicati alla relazione

le esigenze del cliente e dagli studi sul compor-

nel dare e avere fiducia, nella riscoperta delle

slow, che intercorrerà tra farmacisti e consu-

tamento d’acquisto dei consumatori: in questo

radici e delle eccellenze locali.

matori. Uno scenario futurista? Assolutamente

modo riusciamo a trovare la soluzione più ef-

no: una realtà prossima che restituirà alla far-

ficace in termini estetici, funzionali e d’investi-

UN MODELLO IN EVOLUZIONE

macia la giusta linfa per uscire definitivamente

mento economico. Inoltre assicuriamo sempre

In questo processo evolutivo la farmacia deve

da un periodo di difficoltà e distinguersi come

un supporto costante dalla definizione della

capitalizzare i vantaggi che, rispetto ad altri

unico comparto specializzato nei servizi orien-

strategia, alla progettazione fino alla realizza-

canali distributivi, mantiene: prossimità, flussi,

tati alla prevenzione.

zione». Gli spazi concepiti da AMlab si basano

percezione diffusa del valore professionale,

su un layout innovativo ed esperienziale, capa-

ma, allo stesso tempo, deve rifunzionalizzare

Come cambiano i luoghi

ce di far dialogare prodotti, clienti e persone.

gli spazi. Il tema dei servizi e dell’accompa-

La farmacia ha origini autentiche che, nel corso

La farmacia diventa un territorio nel quale il

gnamento in farmacia ha messo in luce i limiti

dei decenni, l’hanno distinta rispetto agli altri

consumatore si muove agevolmente e in cui

del modello “classico” e originato nuovi criteri

modelli distributivi, pur rendendola meno re-

viene, di volta in volta, attirato dall’esposizione

da applicare nella progettazione. Agli occhi

attiva nei momenti di grande transizione. Se da

e invitato a rilassarsi e a dedicarsi del tempo,

del consumatore, la farmacia rappresenta

un lato tutti i valori che essa racchiude in sé de-

grazie a luci, suoni e colori, appositamente stu-

una realtà in cui il valore professionale, offerto

vono essere salvaguardati, dall’altro è neces-

diati. In questo modo, l’acquisto diventa un’e-

attraverso il servizio, supera notevolmente il

sario un coraggioso “salto in avanti” per non

sperienza unica e sensoriale.

livello espresso in altri settori: è però fonda-

perdere le grandi opportunità che si prospet-

In generale stiamo assistendo a un radicale

mentale che la farmacia sia in grado di accre-

tano. Dal punto di vista “estetico”, intendendo

mutamento di tutto il mondo della distribu-

scere e trasferire il valore del contesto in cui

per tale i tratti somatici che hanno identificato

zione e dei servizi; in qualsiasi ambito si sta

opera, facendolo corrispondere alle crescenti

la farmacia di seconda generazione, siamo

54 aprile 2015


dalle aziende

giunti all’omologazione di un formato. Finché la logica prevalente all’interno di uno spazio vendita è stata lo scambio economico, la necessità di caratterizzare in modo unico il proprio ambiente poteva non rappresentare una priorità. Nel momento in cui invece s’impone un’economia simbolica in cui il valore del tempo e della relazione supera notevolmente la logica precedente, differenziarsi è un obbligo. Saper meravigliare è la visione di AMlab circa la farmacia di terza generazione. Per il consumatore poter cogliere, osservare e fare propria la realtà

punto vendita dal layout alla store-interaction,

unico”. Il settore farmacia ha attraversato un

che lo circonda gioca un ruolo decisivo nella

passando attraverso la sensorialità e la re-

lungo periodo d’inattività dal punto di vista

scelta. Valorizzare, con l’ausilio delle compe-

lazione. È inoltre un modello professionale e

dell’innovazione, generando un’omologazione

tenze e delle conoscenze, il tempo cronologico

commerciale sviluppato secondo le dottrine

del modello d’offerta e dello spazio vendita. Le

trascorso all’interno di un luogo per i servizi, tra-

del marketing 3.0. Il marketing 1.0 colpiva alla

nuove dinamiche di consumo si sono dimo-

sformandolo in tempo psicologico è la grande

pancia dei consumatori ed era incentrato sui

strate in forte contrasto con la farmacia media,

risorsa che la farmacia ha da mettere in gioco.

prodotti. Il marketing 2.0 colpiva al cuore ed

che, nell’immaginario comune, è rimasta un

La tempestività non corrisponde alla capacità

era focalizzato sul consumatore, ora tutto que-

luogo in cui recarsi solo in caso di stretta ne-

di servire freneticamente il maggior numero di

sto non è più sufficiente. Il marketing 3.0 non

cessità e per il minor tempo possibile. AMlab

clienti, bensì è la capacità di intervenire nel mo-

è più focalizzato su prodotti o consumatori,

realizza un “luogo nuovo” in cui è piacevole

mento giusto e nel modo giusto, elaborando e

ma “guidato dai valori” e l’obiettivo è la felicità

permanere e in cui la relazione con il prodotto

rigenerando nuovi comportamenti.

umana. I consumatori sono persone dotate di

e con le persone avviene secondo nuove mo-

testa, cuore e anima e desiderano trasforma-

dalità. Il progetto Farmacia 3.0 propone spazi

UN CONCEPT PER IL FUTUR0

re il mondo per renderlo migliore. La portata

aperti e percorsi liberi, al fine di migliorare la

Dopo aver professato l’importanza di affermare

emozionale dei luoghi d’acquisto amplifica la

permanenza del cliente e la sua fidelizzazione,

l’identità della farmacia, come elemento

relazione con gli altri e con i prodotti e permette

e presenta elementi espositivi e isole d’inte-

differenziante rispetto alla concorrenza, di

alla nostra memoria di custodire momenti felici

razione caratterizzate da materiali naturali in

costruire un’esperienza d’acquisto unica,

di confronto e condivisione. Gli spazi vendita

un’ottica di sostenibilità ecologica. Gli elementi

capace di coinvolgere il consumatore, e di

emozionali, ma allo stesso tempo educativi

espositivi sono funzionali ed essenziali per va-

potenziare il consiglio del farmacista, come

e portatori di cultura quotidiana, rivestono un

lorizzare i prodotti, restituendo loro il ruolo da

valore aggiunto in grado di fidelizzare la clientela,

ruolo importante in questo processo di rige-

protagonisti, e per contestualizzare le catego-

AMlab crea nel 2012 il concept Farmacia

nerazione dei consumi. Il mondo della farmacia

rie merceologiche in base a colori, materiali e

3.0 e oggi lavora alla prossima release 3.1.

deve misurarsi con una rete di consumatori in

dettagli unici. Le isole d’interazione, dedicate a

La Farmacia 3.0 è un concept innovativo, ac-

cerca di relazioni autentiche e originali, uniche

quei prodotti per cui necessita una particolare

cessibile, sensoriale ed eco-thinking, che rom-

e irripetibili, alla ricerca della massima felicità.

teatralizzazione, sono strumenti indispensa-

pe ogni schema associato alla visione classica

AMlab sviluppa il concept Farmacia 3.0 con

bili alla presentazione delle novità, al testing e

della farmacia e rivoluziona il modo di vivere il

l’obiettivo di offrire alla collettività un “luogo

all’interazione con il cliente. Nella Farmacia 3.0 l’innovazione emerge dalla capacità di combinare ambiente, prodotti e persone e di farli collaborare sinergicamente per creare quell’unicità capace di durare nel tempo.

AMlab Viale degli Angeli 1 - 12100 Cuneo info@am-lab.it www.am-lab.it

55 aprile 2015


Iniziative PARACETAMOLO PENSA RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE. Paracetamolo Pensa 500 mg compresse Paracetamolo Pensa 1000 mg compresse 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Paracetamolo Pensa 500 mg compresse Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo Paracetamolo Pensa 1000 mg compresse Ogni compressa contiene 1000 mg di paracetamolo Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Compressa Paracetamolo Pensa 500 mg compresse Compressa bianca, di forma allungata, con inciso “500” su un lato e liscia sull’altro lato. (17.5 mm di lunghezza x 7.3mm di larghezza x 5.7 mm di spessore) Paracetamolo Pensa 1000 mg compresse Compressa bianca o biancastra , di forma allungata, con un’incisione tra “10” e “00” su un lato e tra “PA” e “RA” sull’altro lato. (21.4 mm di lunghezza x 9.0mm di larghezza x 6.9 mm di spessore) La compressa può essere divisa in due metà uguali. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento sintomatico del dolore lieve e moderato e delle affezioni febbrili. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Le dosi dipendono dal peso corporeo e dall’età; una singola dose varia da 10 a 15 mg/kg di peso corporeo ad un massimo di 60 mg/kg per dose giornaliera totale. Lo specifico intervallo fra le dosi dipende dai sintomi e dalla massima dose giornaliera. Tuttavia, esso non deve essere inferiore alle 4 ore. Paracetamolo Pensa 500mg compresse Peso corporeo (età) 33 kg - 43 kg (bambini da 11 a 12 anni) 44 kg - 65 kg (adulti e adolescenti oltre i 12 anni) >65 kg

Dose singola Max. dose giornaliera (24 h) (dose equivalente di paracetamolo) (dose equivalente di paracetamolo) 500 mg

2000 mg

500 mg

3000 mg

500 – 1000 mg

3000 mg

Paracetamolo Pensa 1000mg compresse (la compressa da 1000 mg può essere divisa in due metà uguali) Peso corporeo (età) 33 kg - 43 kg (bambini da 11 a 12 anni) 44 kg - 65 kg (adulti e adolescenti oltre i 12 anni) >65 kg

Dose singola

Max. dose giornaliera (24 h)

500 mg

2000 mg

500 mg

3000 mg

1000 – 500 mg

3000 mg

La massima dose giornaliera di paracetamolo non deve superare i 3000 mg. Non somministrare Paracetamolo Pensa per più di 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Popolazioni speciali. Pazienti anziani Non è necessario ridurre il dosaggio nei pazienti anziani. Funzione epatica o renale compromessa. Nei pazienti con funzione epatica o renale compromessa o con sindrome di Gilbert, la dose deve essere ridotta o l’intervallo di dosaggio prolungato. Pazienti con funzione renale compromessa Nei pazienti con insufficienza renale, la dose deve essere ridotta: Filtrazione glomerulare 10-50 ml/min < 10 ml/min

Dose 500 mg ogni 6 ore 500 mg ogni 8 ore

Per compresse da 500 mg: Bambini e adolescenti con ridotto peso corporeo Paracetamolo Pensa non è raccomandato nei bambini al di sotto di 11 anni o con un peso corporeo inferiore a 33 kg, in quanto tale dosaggio non è adatto a questa fascia di età. Tuttavia, ci sono appropriati dosaggi e/o formulazioni disponibili per questa fascia d’età. Per compresse da 1000 mg (divisibili): Bambini e adolescenti con ridotto peso corporeo Paracetamolo Pensa non è raccomandato nei bambini al di sotto di 11 anni o con un peso corporeo inferiore a 33 kg, in quanto tale dosaggio non è adatto a questa fascia di età. Tuttavia, ci sono appropriati dosaggi e/o formulazioni disponibili per questa fascia d’età. Modo di somministrazione. Uso orale Ingerire le compresse con un bicchiere d’acqua. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità al paracetamolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Non superare la dose indicata. Se si verificano affezioni febbrili o segni di infezioni secondarie o se i sintomi persistono per più di 3 giorni, deve essere consultato un medico. In generale, i medicinali che contengono paracetamolo devono essere presi solo per pochi giorni senza il consiglio di un medico o un dentista e non a dosaggi elevati. Bambini al di sotto di 11 anni: non è raccomandato senza parere medico. I pazienti devono essere informati di non assumere contemporaneamente altri medicinali contenenti paracetamolo. Il paracetamolo deve essere usato con cautela in caso di disidratazione e malnutrizione cronica. Si raccomanda cautela nella somministrazione di paracetamolo nei pazienti con grave compromissione renale o epatica o grave anemia emolitica. I rischi da sovradosaggio sono maggiori nei pazienti con malattia epatica alcolica non-cirrotica. Nei pazienti che fanno abuso di alcol la dose deve essere ridotta. In tal caso, la dose giornaliera non deve superare i 2 grammi. Deve essere prestata cautela quando il paracetamolo è utilizzato in combinazione con induttori del CYP3A4 o sostanze che inducono gli enzimi epatici, come ad esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici come glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina. In seguito ad una somministrazione a lungo termine, ad elevato dosaggio, ad un uso scorretto di analgesici, possono verificarsi mal di testa che possono non essere trattati con più alte dosi di medicinale. In generale, l’assunzione abituale di analgesici, in particolare una combinazione di più sostanze analgesiche, può portare a danni renali permanenti con il rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). L’uso prolungato o frequente è sconsigliato. Assumere più dosi giornaliere in una sola somministrazione può danneggiare gravemente il fegato; in tal caso non si verifica uno stato di perdita di coscienza. Tuttavia, deve essere immediatamente richiesta assistenza medica. L’uso prolungato se non sotto controllo medico può essere dannoso. In bambini trattati con 60mg/kg di paracetamolo al giorno, la combinazione con un altro antipiretico non è

giustificata se non in caso di inefficacia. Una brusca interruzione dopo un utilizzo a lungo termine, ad alto dosaggio, o scorretto di analgesici può causare mal di testa, stanchezza, dolori muscolari, nervosismo e sintomi autonomici.Questi sintomi da astinenza si risolvono entro pochi giorni. Fino a questo momento, l’ulteriore assunzione di analgesici deve essere evitata e non deve essere ripresa senza consiglio medico. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione L’effetto anticoagulante del warfarin e di altri cumarinici può essere incrementato da un uso giornaliero regolare e prolungato di paracetamolo, con un aumentato rischio di sanguinamento. L’interazione è dose-dipendente, ma può verificarsi già a dosi giornaliere di 1,5-2g. Dosi occasionali non hanno un effetto significativo. La somministrazione concomitante di paracetamolo e AZT (zidovudina) aumenta la tendenza a neutropenia. Questo medicinale deve pertanto essere somministrato in associazione con AZT solo su consiglio medico. L’assunzione concomitante di farmaci che accelerano lo svuotamento gastrico, come la metoclopramide, accelera l’assorbimento e l’insorgenza degli effetti del paracetamolo. L’assunzione concomitante di medicinali che rallentano lo svuotamento gastrico può ritardare l’assorbimento e l’insorgenza degli effetti del paracetamolo. La velocità di assorbimento del paracetamolo può essere aumentata da metoclopramide o domperidone, e l’assorbimento ridotto dalla colestiramina. L’assunzione di colestiramina e paracetamolo deve essere separata da almeno un’ora. Probenecid riduce la clearance del paracetamolo quasi del 50%. Di conseguenza, la dose di paracetamolo può essere dimezzata durante il trattamento concomitante. L’abuso di alcol aumenta il rischio di intossicazione da paracetamolo. I farmaci induttori enzimatici quali rifampicina, alcuni farmaci antiepilettici o l’Erba di San Giovanni possono dar luogo a ridotte concentrazioni plasmatiche e ridurre l’efficacia del paracetamolo. Inoltre, ci si attende che il rischio di danni epatici sia maggiore nei pazienti trattati contemporaneamente con induttori enzimatici e con la massima dose terapeutica di paracetamolo. Il paracetamolo può influenzare le concentrazioni plasmatiche di cloramfenicolo. Durante il trattamento con cloramfenicolo iniettabile è consigliato il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche. Effetti sui test di laboratorio L’assunzione di paracetamolo può influenzare i test per l’acido urico che utilizzano acido fosfotungstico e le analisi del glucosio nel sangue che utilizzano glucosio-ossidasi-perossidasi. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento Gravidanza I dati epidemiologici riguardanti l’uso di dosi terapeutiche orali di paracetamolo non indicano effetti indesiderati sulla gravidanza o sulla salute del feto / neonato. Dati prospettici su gravidanze esposte a dosi eccessive non hanno mostrato un aumento del rischio di malformazioni. Studi riproduttivi per via orale non hanno evidenziato alcuna malformazione o effetti fetotossici. Di conseguenza, in condizioni normali di utilizzo, il paracetamolo può essere utilizzato per tutta la durata della gravidanza, dopo una valutazione rischiobeneficio. Durante la gravidanza, il paracetamolo non deve essere assunto per lunghi periodi, a dosi elevate o in combinazione con altri medicinali, in quanto la sicurezza d’uso in questi casi non è stabilita. Allattamento Dopo un uso orale, il paracetamolo viene escreto nel latte materno in piccole quantità. Non sono stati segnalati effetti indesiderati sui lattanti. Durante l’allattamento possono essere utilizzate dosi terapeutiche di questo medicinale. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Il paracetamolo non ha alcuna influenza sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100 e <1/10) Non comune (≥1/1.000 e <1/100) Raro (≥1/10.000 e <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Patologie del sistema emolinfopoietico Rari: anemia, non-emolisi e depressione del midollo, trombocitopenia. Patologie cardiache Patologie vascolari: Raro: edema. Patologie gastrointestinali Rare condizioni di pancreas esocrino, pancreatite acuta e cronica. Emorragia, dolore addominale, diarrea, nausea, vomito, insufficienza epatica, necrosi epatica, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro: prurito, eruzioni cutanee, sudorazione, porpura, angioedema, orticaria. Patologie renali e urinarie Raro: nefropatie, nefropatie e patologie tubulari. Il paracetamolo è stato ampiamente utilizzato; le segnalazioni di reazioni avverse sono rare, e sono generalmente associate a sovradosaggio. Gli effetti nefrotossici sono non comuni e non sono stati segnalati in associazione con dosi terapeutiche, se non dopo somministrazione prolungata. 4.9 Sovradosaggio C’è il rischio di avvelenamento, in particolare in soggetti anziani, in bambini piccoli, in pazienti con malattie epatiche, in casi di alcolismo cronico, in pazienti affetti da malnutrizione cronica. In questi casi il sovradosaggio può essere fatale. Il danno epatico è possibile in adulti che hanno assunto 10g o più di paracetamolo. L’ingestione di 5g o più di paracetamolo può causare danni al fegato se il paziente ha fattori di rischio (vedi sotto). Si ritiene che quantità eccessive di un metabolita tossico (di solito adeguatamente detossificate dal glutatione quando vengono ingerite dosi normali di paracetamolo) si legano irreversibilmente al tessuto epatico. Fattori di rischio: Se il paziente a. È in trattamento a lungo termine con carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, primidone, rifampicina, erba di San Giovanni o altri farmaci che inducono gli enzimi epatici. o b. Consuma regolarmente etanolo in quantità eccessive o c. è probabile che abbia una deplezione di glutatione, p. es. disturbi nutrizionali, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia. Sintomi: I sintomi di sovradosaggio da paracetamolo nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico può diventare apparente da 12 a 48 ore dopo l’ingestione. Possono verificarsi anomalie del metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. Nell’avvelenamento grave, l’insufficienza epatica può progredire in encefalopatia, emorra56 gia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. L’insufficienza renale acuta con necrosi tubulare aprile 2015

acuta, fortemente indicata da dolore lombare, ematuria e proteinuria, può svilupparsi in assenza di gravi danni al fegato. Sono state segnalate aritmie cardiache e pancreatiti. Terapia Un trattamento immediato è essenziale nella terapia del sovradosaggio da paracetamolo. Nonostante la mancanza di sintomi precoci significativi, i pazienti devono essere urgentemente condotti in ospedale per cure mediche immediate. I sintomi possono essere limitati a nausea o vomito e possono non riflettere la gravità del sovradosaggio o il rischio di danno d’organo. La terapia dovrebbe essere in accordo alle linee guida riconosciute sul trattamento (vedere la sezione sovradosaggio del BNF). Se il sovradosaggio si è verificato entro 1 ora, si deve considerare un trattamento con carbone attivo. Le concentrazioni plasmatiche di paracetamolo dovrebbero essere misurate dopo 4 ore o più dall’ingestione (concentrazioni più precoci non sono affidabili). Il trattamento con N-acetilcisteina può essere utilizzato fino a 24 ore dopo l’ingestione di paracetamolo, comunque, il massimo effetto protettivo si ottiene fino a 8 ore dopo l’ingestione. L’efficacia dell’ antidoto diminuisce bruscamente dopo tale tempo. Se necessario al paziente deve essere somministrata N-acetilcisteina per via endovenosa, in accordo con la posologia stabilita. Se il vomito non costituisce un problema, la somministrazione orale di metionina può essere una valida alternativa per le aree remote, lontane dall’ospedale. La terapia dei pazienti che presentano una disfunzione epatica grave dopo 24 ore dall’ingestione deve essere discussa con un centro antiveleno o una unità di epatologia. La dialisi può ridurre la concentrazione plasmatica di paracetamolo. 5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: ANALGESICI ,ALTRI ANALGESICI ED ANTIPIRETICI, Anilidi, Codice ATC: N02BE01 Il paracetamolo è un antipiretico ed analgesico. Il paracetamolo produce antipiresi attraverso l’azione sul centro di termoregolazione dell’ipotalamo e analgesia mediante l’elevazione della soglia del dolore. Il paracetamolo ha azione analgesica e antipiretica simile all’aspirina, ma non ha utili proprietà anti-infiammatorie. Il paracetamolo produce il suo effetto analgesico inibendo la sintesi delle prostaglandine. Le prostaglandine sembrano sensibilizzare i recettori del dolore alla stimolazione meccanica o ad altri mediatori chimici. Il paracetamolo abbassa la temperatura corporea in pazienti con febbre, ma raramente abbassa la normale temperatura corporea. Ciò è ancora una volta dovuto all’inibizione della sintesi e del rilascio di prostaglandine. Il farmaco agisce anche sull’ipotalamo per produrre antipiresi; la dissipazione del calore è aumentata come conseguenza della vasodilatazione e dell’aumento del flusso sanguigno periferico. Il paracetamolo è generalmente ben tollerato dai pazienti con ipersensibilità all’acido acetilsalicilico. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Il paracetamolo viene rapidamente e quasi completamente assorbito dal tratto digerente. Il picco delle concentrazioni plasmatiche si verifica dopo 30 minuti fino a due ore dopo la somministrazione orale. Il paracetamolo è metabolizzato nel fegato ed escreto nelle urine principalmente come glucuronide e coniugati del solfato, con circa il 10% come coniugati del glutatione. Meno del 5% viene eliminato come paracetamolo immodificato. L’emivita di eliminazione varia circa da 1 a 4 ore. Il legame alle proteine plasmatiche è trascurabile alle concentrazioni terapeutiche usuali, sebbene sia dosedipendente. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Negli esperimenti animali riguardanti tossicità acuta, subcronica e cronica di paracetamolo in ratti e topi, sono state osservate lesioni gastro-intestinali, alterazioni dell’emocromo, degenerazione del parenchima epatico e renale fino alla necrosi. Le cause di questi cambiamenti sono attribuite da un lato al meccanismo d’azione e dall’altro al metabolismo del paracetamolo.Approfondite indagini non hanno mostrato evidenza di un rischio genotossico rilevante con paracetamolo a dosi terapeutiche, cioè dosi non tossiche. Studi a lungo termine su ratti e topi non hanno fornito alcuna evidenza di rilevanti effetti cancerogeni a dosaggi non epatotossici di paracetamolo. Il paracetamolo passa attraverso la placenta. Gli studi sugli animali non hanno dato evidenza di tossicità riproduttiva. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Sodio amido glicolato Tipo A Povidone (K-30) Amido di mais pregelatinizzato Acido stearico 6.2 Incompatibilità Non pertinente. 6.3 Periodo di validità 500 mg : 60 mesi 1000 mg : 36 mesi 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blisters in PVC/alluminio Confezioni: 10/12/20/24/30/100 compresse da 500 mg 12/16/18/24/100 compresse da 1000 mg Flaconi da 200ml in HDPE bianco opaco con tappi a vite in polipropilene da 38 mm con chiusura a prova di bambino e anello a prova di manomissione. Confezioni: 500 compresse da 500 mg È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento Il prodotto non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Titolare A.I.C.: Pensa Pharma S.p.A. - Via Ippolito Rosellini, 12 - 20124 Milano 8. NUMERI DI AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO “500 mg compresse”10 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432016 “500 mg compresse” 12 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432028 “500 mg compresse” 20 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432030 “500 mg compresse”24 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432042 “500 mg compresse” 30 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432055 “500 mg compresse” 100 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432067 “500 mg compresse” 500 compresse in flacone HDPE AIC n.041432079 “1000 mg compresse” 12 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432081 “1000 mg compresse”16 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432093 “1000 mg compresse”18 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432105 “1000 mg compresse”24 compresse in blister PVC/AL AIC n.041432117 “1000 mg compresse”100 compresse in blister PVC/AL AIC n. 041432129 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE 30 aprile 2012 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO Ottobre 2014


dalle aziende

La sfida della sicurezza

Le strategie di Aegate per combattere la contraffazione dei farmaci

Q

uella del commercio di medi-

Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia,

ma crea un considerevole reddito per loro.

cinali contraffatti - favorito dal

Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Po-

Aegate darà vita a una rete digitale europea di

diffondersi di siti internet fuori

lonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia e

alto valore sia per l’industria farmaceutica sia

controllo - è una delle grandi

Regno Unito. Una rete di partner che si avval-

per le autorità regolatorie».

sfide che deve affrontare in

gono in particolare di AegateProtect. Un si-

Approdato nel 2014 ad Aegate, l’amministra-

questi anni la filiera del farmaco, a livello inter-

stema real-time, universalmente applicabile,

tore delegato Mark De Simone ha alle spalle

nazionale. Il tema è stato al centro dell’evento

sviluppato per rendere l’autenticazione facile

esperienze ai massimi livelli in multinazionali

tenutosi ad Amsterdam: “Aegate Safe Medici-

e affidabile per tutti gli attori della filiera far-

delle telecomunicazioni e delle nuove tecno-

ne Ecosystem Partner Program”. Il programma

maceutica in linea con le recenti direttive della

logie. «Il farmacista rappresenta l’ultimo punto

lanciato da Aegate - gruppo leader nella for-

Commissione europea.

di contatto con il paziente e gioca un ruolo fon-

nitura di servizi di autenticazione - ha come

Graham Smith, direttore commerciale di

damentale nella sua assistenza sia dal punto

principale obiettivo l’attuazione dei requisiti

Aegate, sintetizza la tempistica relativa alla

di vista della sicurezza sia del consiglio», spie-

necessari in tutta Europa per l’adeguamento

menzionata Direttiva europea: «Gli atti de-

ga De Simone. «Aegate offre oggi un canale

alla recente Direttiva sui medicinali contraffatti

legati saranno adottati dalla Commissione

di interazione digitale in tempo reale, in grado

(Fmd-Falsified medicines directive).

europea entro la fine del secondo trimestre

di informare in modo immediato e tempe-

di quest’anno e verranno pubblicati alla fine

stivo tutti gli attori della filiera farmaceutica

In prospettiva

del terzo trimestre, a seguito di un esame da

per valorizzare al meglio le competenze del

Aegate opera da dieci anni in Europa e da

parte del Consiglio europeo e del Parlamen-

farmacista e migliorare la salute del paziente.

sette in Italia, con una sede centrale a Cam-

to. I produttori e gli altri stakeholder avranno

E puntiamo sempre più sull’Italia: il sistema

bridge e sedi distaccate a Londra, Bruxelles e

poi tre anni per l’adeguamento in tutti i Paesi

Aegate è già integrato nel 90 per cento delle

Milano. All’evento olandese hanno preso par-

europei». Philippe Coene, direttore generale

farmacie italiane e l’Italia è per noi un Paese di

te i rappresentanti di numerosi Paesi europei

di Aegate Benelux, sottolinea da parte sua

grande importanza strategica. Grazie al nostro

con delegati delle associazioni di categoria

«che il sistema non solo permette alle sof-

servizio sono protetti oltre 17 milioni di pazienti

e stakeholder del settore: Belgio, Bulgaria,

tware house di risparmiare tempo e denaro,

in tutta Europa».

57 aprile 2015


033/05

DIBASE 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione 10 ml contengono: colecalciferolo (vitamina D3) 2,5 mg pari a 100.000 U.I. 1 goccia contiene: 250 U.I. di vitamina D3. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Un contenitore monodose contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 0,625 mg pari a 25.000 U.I. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Un contenitore monodose contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 1,25 mg pari a 50.000 U.I. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile Una fiala contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 2,5 mg pari a 100.000 U.I. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile Una fiala contiene: colecalciferolo (vitamina D3) 7,5 mg pari a 300.000 U.I. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. FORMA FARMACEUTICA

soluzione iniettabile; soluzione orale; gocce orali, soluzione.

4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche

Prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D.

4.2 Posologia e modo di somministrazione

DIBASE può essere somministrato a cadenza giornaliera, settimanale, mensile o annuale (vedere paragrafo 5.2). In caso di terapia per via orale, si raccomanda di somministrare DIBASE durante i pasti (vedere paragrafo 5.2). La terapia per via intramuscolare è indicata solo in caso di sindromi da malassorbimento. Prevenzione della carenza di vitamina D: la somministrazione preventiva di DIBASE è consigliata in tutte le condizioni caratterizzate da maggior rischio di carenza o da aumentato fabbisogno. È generalmente riconosciuto che la prevenzione della carenza di vitamina D deve essere effettuata: - in maniera sistematica nel neonato (in particolare nel prematuro), nel lattante, nella donna in gravidanza (ultimo trimestre) e nella donna che allatta alla fine dell’inverno e in primavera, nel soggetto anziano, eventualmente nel bambino e nell’adolescente se l’esposizione solare è insufficiente; - nelle seguenti condizioni: • scarsa esposizione solare o intensa pigmentazione cutanea, regime alimentare squilibrato (povero di calcio, vegetariano, ecc.), patologie dermatologiche estese o malattie granulomatose (tubercolosi, lebbra, ecc.); • soggetti in trattamento con anticonvulsivanti (barbiturici, fenitoina, primidone); • soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee a lungo termine; • patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica); • insufficienza epatica. Trattamento della carenza di vitamina D: la carenza di vitamina D deve essere accertata clinicamente e/o con indagini di laboratorio. Il trattamento è teso a ripristinare i depositi di vitamina D e sarà seguito da una terapia di mantenimento se persiste il rischio di carenza, ad un dosaggio di vitamina D idoneo alla prevenzione (vedi sopra “Prevenzione della carenza di vitamina D”). Nella maggior parte dei casi è consigliabile non superare, in fase di trattamento, una dose cumulativa di 600.000 U.I. all’anno, salvo diverso parere del medico. A titolo indicativo si fornisce il seguente schema posologico, da adattare a giudizio del medico sulla base della natura e gravità dello stato carenziale (vedere anche paragrafo 4.4).

DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione

Le posologie giornaliere sotto indicate possono essere assunte anche una volta alla settimana moltiplicando per sette la dose giornaliera indicata. Neonati, Bambini e Adolescenti (<18 anni) Prevenzione: 2-4 gocce al giorno (pari a 500-1.000 U.I. di vitamina D3). Trattamento: 8-16 gocce al giorno (pari a 2.000-4.000 U.I. di vitamina D3) per 4-5 mesi. Donne in gravidanza 3-4 gocce al giorno (pari a 7501.000 U.I. di vitamina D3) nell’ultimo trimestre. Adulti e Anziani Prevenzione: 3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3). In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio fino a 8 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I. di vitamina D3). Trattamento: 20-40 gocce al giorno (pari a 5.000-10.000 U.I. di vitamina D3) per 1-2 mesi. Istruzioni per l’uso La confezione contiene 1 flacone ed un contagocce. Il flacone è dotato di una capsula a prova di bambino. Il contagocce è dotato di una custodia. Per l’impiego seguire le istruzioni sotto riportate: a. aprire il flacone rimuovendo la capsula nel modo seguente: premere e contemporaneamente svitare (vedi Figura 1); b. svitare la custodia in plastica che avvolge la punta del contagocce (vedi Figura 2); c. inserire il contagocce nel flacone per prelevare il contenuto. Dosare le gocce in un cucchiaio e somministrare (vedasi “Posologia e modo di somministrazione”); d. chiudere il flacone (vedi Figura 3). Riavvitare la custodia sulla punta del contagocce; e. riporre il flacone ed il contagocce nella confezione.

Figura 1

Figura 2

Figura 3

Per aprire il flacone, premere e contemporaneamente svitare la capsula.

Prima di utilizzare il contagocce, svitare la custodia che avvolge la punta.

Per chiudere il flacone, avvitare la capsula (non è necessario premere).

DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale

Neonati, Bambini e Adolescenti (<18 anni) Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) ogni 1-2 mesi. Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta a settimana per 16-24 settimane. Donne in gravidanza 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese nell’ultimo trimestre. Adulti e Anziani Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 25.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 2 contenitori monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese. Trattamento: 2 contenitori monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta alla settimana per 8-12 settimane.

DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale

Neonati, Bambini e Adolescenti (<18 anni) Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) ogni 2-4 mesi. Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta a settimana per 8-12 settimane. Donne in gravidanza 2 contenitori monodose (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) all’inizio dell’ultimo trimestre. Adulti e Anziani Prevenzione: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) ogni 2 mesi. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese. Trattamento: 1 contenitore monodose (pari a 50.000 U.I. di vitamina D3) una volta alla settimana per 8-12 settimane.

DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile

Neonati fino a 24 mesi Prevenzione: Si consiglia di somministrare le dosi con DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione oppure con DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale o con DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale. Trattamento: 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese per 4-6 mesi. Bambini e Adolescenti (2-18 anni) Prevenzione: 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) ogni 4-8 mesi. Trattamento: 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese per 4-6 mesi. Donne in gravidanza 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) all’inizio dell’ultimo trimestre. Adulti e Anziani Prevenzione: 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) ogni 4 mesi. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 1 fiala (pari a 100.000 U.I. di vitamina D3) ogni 2 mesi. Trattamento: 2 fiale (pari a 200.000 U.I. di vitamina D3) una volta al mese per 3 mesi. Istruzioni per l’uso Le dosi possono essere somministrate per via orale o intramuscolare. Le fiale sono dotate di anello di prerottura e devono essere aperte nel modo seguente: tenere con una mano la parte inferiore della fiala; porre l’altra mano sulla parte superiore posizionando il pollice al di sopra dell’anello bianco ed esercitare una pressione.

DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile

Neonati fino a 24 mesi Si consiglia di somministrare le dosi con DIBASE 10.000 U.I./ ml gocce orali, soluzione oppure o con DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale o con DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale. Bambini e Adolescenti (2-18 anni) Prevenzione: 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) una volta all’anno. Trattamento: 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) da ripetere dopo 3 mesi. Adulti e Anziani Prevenzione: 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) una volta all’anno. In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio a 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) ogni 6 mesi. Trattamento: 1 fiala (pari a 300.000 U.I. di vitamina D3) da ripetere dopo 6 settimane. Istruzioni per l’uso Le dosi possono essere somministrate per via orale o intramuscolare. Le fiale sono dotate di anello di prerottura e devono essere aperte nel modo seguente: tenere con una mano la parte inferiore della fiala; porre l’altra mano sulla parte superiore posizionando il pollice al di sopra dell’anello bianco ed esercitare una pressione.

4.3 Controindicazioni

Ipersensibilità al colecalciferolo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Ipercalcemia, ipercalciuria. Calcolosi renale (nefrolitiasi, nefrocalcinosi). Insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

In caso di somministrazioni prolungate con alti dosaggi, si consiglia di monitorare il livello sierico di 25-idrossi-colecalciferolo. Interrompere l’assunzione di DIBASE quando il livello sierico di 25-idrossi-colecalciferolo supera i 100 ng/ml (pari a 250 nmol/l). Nei pazienti anziani già in trattamento con glicosidi cardiaci o diuretici è importante monitorare la calcemia e la calciuria. In caso di ipercalcemia o di insufficienza renale, ridurre la dose o interrompere il trattamento. Per evitare un sovradosaggio, tenere conto della dose totale di vitamina D in caso di associazione con trattamenti contenenti già vitamina D, cibi addizionati con vitamina D o in caso di utilizzo di latte arricchito con vitamina D. Nei seguenti casi può essere necessario un aumento dei dosaggi rispetto a quelli indicati: • soggetti in trattamento con anticonvulsivanti o barbiturici (vedere paragrafo 4.5); • soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee (vedere paragrafo 4.5);


• soggetti in trattamento con ipolipidemizzanti quali colestipolo, colestirami-

na e orlistat (vedere paragrafo 4.5); • soggetti in trattamento con antiacidi contenenti alluminio (vedere paragrafo 4.5); • soggetti obesi (vedere paragrafo 5.2); • patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica); • insufficienza epatica. Il prodotto deve essere prescritto con cautela a pazienti affetti da sarcoidosi, a causa del possibile incremento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. In questi pazienti occorre monitorare il livello del calcio nel siero e nelle urine. Pazienti affetti da insufficienza renale presentano un alterato metabolismo della vitamina D; perciò, se devono essere trattati con colecalciferolo, è necessario monitorare gli effetti sull’omeostasi di calcio e fosfato.

4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

L’uso concomitante di anticonvulsivanti o barbiturici può ridurre l’effetto della vitamina D3 per inattivazione metabolica. In caso di trattamento con diuretici tiazidici, che riducono l’eliminazione urinaria del calcio, è raccomandato il controllo delle concentrazioni sieriche di calcio. L’uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D3. In caso di trattamento con farmaci contenenti la digitale, la somministrazione orale di calcio combinato con la vitamina D aumenta il rischio di tossicità della digitale (aritmia). È pertanto richiesto lo stretto controllo del medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e delle concentrazioni sieriche di calcio. Un concomitante uso di antiacidi contenenti alluminio può interferire con l’efficacia del farmaco, diminuendo l’assorbimento della vitamina D, mentre preparati contenenti magnesio possono esporre al rischio di ipermagnesiemia. Studi sugli animali hanno suggerito un possibile potenziamento dell’azione del warfarin quando somministrato con calciferolo. Sebbene non vi siano simili evidenze con l’impiego di colecalciferolo è opportuno usare cautela quando i due farmaci vengono usati contemporaneamente. La colestiramina, il colestipolo e l’orlistat riducono l’assorbimento della vitamina D, mentre l’alcolismo cronico diminuisce le riserve di vitamina D nel fegato.

4.6 Gravidanza ed allattamento

Gravidanza Nei primi 6 mesi di gravidanza la vitamina D deve essere assunta con cautela per il rischio di effetti teratogeni (vedi paragrafo 4.9). Allattamento Quando necessario, la vitamina D può essere prescritta durante l’allattamento. Tale supplementazione non sostituisce la somministrazione di vitamina D nel neonato.

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono disponibili dati sugli effetti del prodotto sulla capacità di guidare. Tuttavia, un effetto su tale capacità è improbabile.

4.8 Effetti indesiderati

Se la posologia è conforme alle effettive esigenze individuali, DIBASE è ben tollerato, grazie anche alla capacità dell’organismo di accumulare il colecalciferolo nei tessuti adiposi e muscolari (vedere paragrafo 5.2). Gli effetti indesiderati segnalati con l’uso della vitamina D sono i seguenti: Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: debolezza, anoressia, sete. Disturbi psichiatrici: sonnolenza, stato confusionale. Patologie del sistema nervoso: cefalea. Patologie gastrointestinali: costipazione, flatulenza, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, gusto metallico, secchezza delle fauci. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, prurito. Patologie renali e urinarie: nefrocalcinosi, poliuria, polidipsia, insufficienza renale. Esami diagnostici: ipercalciuria, ipercalcemia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/ rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

4.9 Sovradosaggio

Interrompere l’assunzione di DIBASE quando la calcemia supera i 10,6 mg/dl (2,65 mmol/l) o se la calciuria supera 300 mg/24 h negli adulti o 4-6 mg/kg/die nei bambini. Il sovradosaggio si manifesta come ipercalciuria e ipercalcemia, i cui sintomi sono i seguenti: nausea, vomito, sete, polidipsia, poliuria, costipazione e disidratazione. Sovradosaggi cronici possono portare a calcificazione vascolare e degli organi, come risultato dell’ipercalcemia. Il sovradosaggio durante i primi 6 mesi di gravidanza può avere effetti tossici nel feto: esiste una correlazione tra eccesso di assunzione o estrema sensibilità materna alla vitamina D durante la gravidanza e ritardo dello sviluppo fisico e mentale del bambino, stenosi aortica sopravalvolare e retinopatia. L’ipercalcemia materna può anche portare alla soppressione della funzione paratiroidea nei neonati con conseguente ipocalcemia, tetania e convulsioni. Trattamento in caso di sovradosaggio Interrompere la somministrazione di DIBASE e procedere alla reidratazione.

5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: Vitamina D e analoghi, colecalciferolo. Codice ATC: A11CC05 La vitamina D corregge una situazione carenziale della stessa e aumenta l’assorbimento intestinale di calcio.

5.2 Proprietà farmacocinetiche

Come per le altre vitamine liposolubili, l’assorbimento del colecalciferolo a livello intestinale è favorito dalla concomitante assunzione di alimenti contenenti grassi. Il colecalciferolo è presente nel circolo ematico in associazione a specifiche α-globuline che lo trasportano al fegato, dove viene idrossilato a 25-idrossi-colecalciferolo. Una seconda idrossilazione avviene nei reni, dove il 25-idrossi-co-

lecalciferolo viene trasformato in 1,25-diidrossi-colecalciferolo, che rappresenta il metabolita attivo della vitamina D responsabile degli effetti sul metabolismo fosfocalcico. Il colecalciferolo non metabolizzato viene accumulato nei tessuti adiposi e muscolari per essere reso disponibile in funzione del fabbisogno dell’organismo: per questo motivo DIBASE può essere somministrato anche a cadenza settimanale, mensile o annuale. Nei soggetti obesi si riduce la biodisponibilità della vitamina D a causa dell’eccesso di tessuto adiposo. La vitamina D viene eliminata attraverso le feci e le urine.

5.3 Dati preclinici di sicurezza

Gli studi preclinici condotti in varie specie animali dimostrano che gli effetti tossici si verificano nell’animale a dosi nettamente superiori a quelle previste per l’uso terapeutico nell’uomo. Negli studi di tossicità a dosi ripetute, gli effetti più comunemente riscontrati sono stati: aumento della calciuria, diminuzione della fosfaturia e della proteinuria. A dosi elevate, è stata osservata ipercalcemia. In una condizione prolungata di ipercalcemia le alterazioni istologiche (calcificazione) più frequenti sono state a carico dei reni, cuore, aorta, testicoli, timo e mucosa intestinale. Gli studi di tossicità riproduttiva hanno dimostrato che il colecalciferolo non ha effetti nocivi sulla fertilità e riproduzione. A dosi che sono equivalenti a quelle terapeutiche, il colecalciferolo non ha attività teratogena. Il colecalciferolo non ha potenziale attività mutagena e carcinogena.

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti

DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione: olio di oliva raffinato. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: olio di oliva raffinato. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: olio di oliva raffinato. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile: olio di oliva raffinato per uso iniettabile. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile: olio di oliva raffinato per uso iniettabile.

6.2 Incompatibilità

Non sono note eventuali incompatibilità con altri farmaci.

6.3 Periodo di validità

DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione: 3 anni a confezionamento integro. Dopo prima apertura del flacone: 5 mesi. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: 2 anni. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale: 2 anni. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile: 3 anni. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile: 3 anni.

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Conservare a temperatura non superiore ai 30° C e nella confezione originale per tenere il medicinale al riparo dalla luce. Non congelare.

6.5 Natura e contenuto del contenitore

DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione Flacone in vetro ambrato contenente 10 ml, chiuso con una capsula a prova di bambino in polipropilene. La confezione contiene 1 flacone ed 1 contagocce. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Contenitore in vetro ambrato contenente 2,5 ml, chiuso con una capsula in polipropilene. Confezioni da 1, da 2 o da 4 contenitori monodose. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale Contenitore in vetro ambrato contenente 2,5 ml, chiuso con una capsula in polipropilene. Confezioni da 1, da 2 o da 4 contenitori monodose. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile Fiala in vetro ambrato. La confezione contiene 6 fiale. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile Fiala in vetro ambrato. La confezione contiene 2 fiale.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione Nessuna istruzione particolare.

7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO ABIOGEN PHARMA S.p.A. via Meucci 36 Ospedaletto - PISA

8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

DIBASE 10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione – flacone 10 ml 036635011. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 1 contenitore monodose 2,5 ml 036635047. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 2 contenitori monodose 2,5 ml 036635098. DIBASE 25.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 4 contenitori monodose 2,5 ml 036635050. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 1 contenitore monodose 2,5 ml 036635062. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 2 contenitori monodose 2,5 ml 036635086. DIBASE 50.000 U.I./2,5 ml soluzione orale – 4 contenitori monodose 2,5 ml 036635074. DIBASE 100.000 U.I./ml soluzione iniettabile – 6 fiale 1 ml 036635023. DIBASE 300.000 U.I./ml soluzione iniettabile – 2 fiale 1 ml 036635035.

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Ottobre 2010

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Determinazione AIFA del Marzo 2014

25.000 U.I./2,5 ml 1 flaconcino monodose 50.000 U.I./2,5 ml 1 flaconcino monodose 10.000 U.I./ml gocce orali 100.000 U.I. 6 fiale 300.000 U.I. 2 fiale Classe A - RR

5,42 € 8,50 € 5,42 € 4,00 € 3,50 €

25.000 U.I./2,5 ml 4 flaconcini monodose Classe C - RR

20,50 €


Consigli per le vendite

di elena bottazzi

Tornare in forma Le diete ipocaloriche o iperproteiche spesso sono inefficaci poiché non prevedono un bilanciamento tra i nutrienti, causando alterazione dell’equilibrio acido-base, rischioso per la salute Snell Balance Program è il nuovo programma alimentare dei centri ricerca Specchiasol che aiuta a tornare in forma tramite la corretta gestione dei livelli d’insulina. Fa parte della linea Snell Balance CarboLimit, integratore con beta glucani e proteine del baccello di fagiolo, utile per regolare il metabolismo dei carboidrati e come coadiuvante nelle diete rivolte alla riduzione del peso. Amino W.H.O., integratore a base di aminoacidi essenziali, utile per sostenere la massa

magra; contiene L-leucina, L-lisina cloridrato, L-valina, L-isoleucina, L-treonina, Lfenilalanina, L-metionina, L-triptofano, ed estratto di Sambucus nigra L. Peso Balance è un integratore alimentare in capsule che può essere utile per favorire l’equilibrio del peso corporeo. Contiene un mix di fitocomplessi, Green 4 Fit, costituito da estratto di tè verde e caffè verde per favorire l’equilibrio del peso corporeo, capsico stimolante del metabolismo e pepe nero con azione antiossidante.

NO DOLORE Dolorelax Med Euritalia pharma, dispositivo medico, è un cerotto autoriscaldante di materiale soffice che aiuta ad alleviare le tensioni muscolari, articolari, reumatiche e anche i crampi da dismenorrea. è costituito da una combinazione di ferro-carbone che si attiva in presenza dell’ossigeno e sviluppa calore (circa 40°) che si mantiene a temperatura gradevole fino a otto ore. In questo modo si ha un aumento della circolazione di sangue nei tessuti, che possono ricevere più ossigeno, aiutando il muscolo a tornare a un normale stato di benessere. Allo stesso tempo si ha una stimolazione delle terminazioni nervose, sensibili al calore, interrompendo la trasmissione del dolore.

CONTRO LE PUNTURE

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60 aprile 2015

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Consigli per le vendite

SOLO FRUTTA

INTEGRAZIONE PROTETTIVA

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Immun’Âge Named è un “functional food” perché agisce sia fornendo aiuto contro eventuali carenze di sostanze sia favorendo protezione contro lo stress ossidativo. È ottenuto da Carica Papaya tramite bio-fermentazione brevettata di 10 mesi. Il frutto fresco possiede solo discrete proprietà antiossidanti esogene attribuibili alle vitamine A e C ma non svolge attività sul sistema antiossidante endogeno o immunomodulante. Grazie a questo processo invece si ottengono beta glucani che favoriscono il sistema antiossidante endogeno, contribuendo a proteggere membrane cellulari e Dna dallo stress ossidativo. Commercializzato in bustine da sciogliere sotto la lingua, da 3 o 9 grammi.

I DENTI DEI BAMBINI Joy è lo spazzolino di tau-marin per bambini dai 6 ai 12 anni, con setole a struttura scalare, con inclinazione 15° per agevolare i movimenti per una maggior pulizia. Le setole sono in tynex, fibra che evita la proliferazione di batteri, e presentano punta arrotondata per evitare traumi a denti e gengive. Le setole inoltre presentano due colori che corrispondono a differenti durezze: semirigide, per una corretta rimozione della placca, e morbide per un buon massaggio delle gengive. Il manico è anatomicamente studiato per una corretta impugnatura, e la forma lievemente curva favorisce un’efficace spazzolatura nei punti nascosti.

ACQUA PER LA PELLE Laboratoire Svr ha creato l’acqua fisio-adatta, un’acqua purificata e isotonica con zinco (idratante e anti-ossidante), magnesio (idratante e rigenerante), componenti del Natural Moisturizing Factors, e manganese (antiossidante e alleviante); il lattato di sodio aiuta a preservare l’equilibrio cellulare e permette l’isotonia. L’acqua è presente in Hydraliane, composta dalla crema leggera, per pelli normali e miste, dalla crema ricca per maggiori necessità d’idratazione e dalla bb cream in due tonalità. La formula comprende zuccheri fisiologici che aiutano a fissare a lungo l’acqua all’interno delle cellule, cristalli liquidi simili a quelli delle cellule, per maggiore affinità e diffusione, e burro di Karité, per donare comfort.

CALZE ESTETICHE

SPRAY VEGETALE Rinosol 2Act Planta medica è uno spray nasale indicato per congestione e irritazione della mucosa nasale, nelle sindromi influenzali, raffreddore, riniti allergiche e sinusiti acute e croniche. Agisce grazie ad ActiFilm, complesso vegetale di tannini, resine, polisaccaridi e flavonoidi che interagisce con la mucosa nasale, con formazione di un film mucoadesivo ad azione barriera, per proteggere la mucosa dal contatto con gli agenti esterni mentre favorisce la fluidificazione del muco, promuovendone l’eliminazione. Il rispetto della fisiologia della mucosa nasale è consentito dal carattere isotonico della formulazione. è indicato per adulti, anche in gravidanza e allattamento, e bambini da 8 anni. 61 aprile 2015

Yaluronica è il brand nato in casa Calze Gt ed è una linea realizzata in fibra Meryl Hyaluronan, filato con all’interno acido ialuronico e particelle d’oro la cui combinazione favorisce un effetto anti età e rassodante per le varie parti del corpo che presentano inestetismi dovuti all’età e alla mancanza di tonicità. Grazie a questa combinazione di sostanze gli indumenti, una volta indossati, aiutano a ridefinire la silhouette e idratare l’epidermide, per effetti estetici visibili rapidamente. In questo modo è possibile eseguire un “trattamento estetico” durante la giornata oppure comodamente da casa, poiché non sono visibili sotto gli indumenti.


Consigli per le vendite

SEMPRE AL TOP

DEODORANTI BIO

Integratore alimentare indicato per periodi di attività intensa e stanchezza mentale, in cui concentrazione e memoria sono messe alla prova: è Mag Mente Attiva di Sanofi. La formulazione combina le proprietà del magnesio che, assunto regolarmente, contribuisce al fisiologico funzionamento del sistema nervoso e al mantenimento delle funzioni psicologiche, a quelle della Centella asiatica, che favorisce il corretto mantenimento di memoria e funzioni cognitive. L’acido pantotenico contribuisce a preservare le prestazioni mentali e a ridurre stanchezza e affaticamento, la caffeina aiuta a migliorare la concentrazione e aumentare l’attenzione.

Deolatte rosa Dr. Hauschka, per pelli sensibili, è delicatamente profumato con l’acqua di rosa, mentre un’essenza di alchemilla aiuta a regolare i processi di idratazione della pelle. Sono inoltre presenti oli emollienti come l’olio essenziale di rosa e l’olio di jojoba. Deolatte salvia menta, privo di oli, contiene estratti di salvia e di amamelide, riequilibranti e importanti per il benessere della pelle, e di menta, per una maggiore freschezza durante la giornata. Ideale durante l’attività sportiva, può essere utilizzato anche dall’uomo.

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PURIFICAZIONE PRIMAVERILE Il carciofo, la gramigna e il cardo mariano sono principi vegetali che contribuiscono ai processi di depurazione e alla funzione digestiva dell’organismo; la betulla, il finocchio e la pilosella favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Per questo motivo Protiplus li ha inseriti in Box Detox, programma detossificante che si articola in 7 giorni e rappresenta un aiuto pratico alla richiesta di benessere e purificazione. La confezione comprende uno stick da diluire in acqua e limone prima di colazione, 2 capsule accompagnate da un pasto leggero, un ulteriore stick da diluire nel tè verde nel pomeriggio e 2 capsule da accompagnare a una cena leggera.

INTESTINO IN REGOLA

COPRIRE E ILLUMINARE La linea Couvrance di Avène è studiata per correggere e minimizzare i difetti della pelle del viso, migliorando l’incarnato e donando luminosità. Le ciprie mosaico sono disponibili in tre tonalità diverse e differenti texture, a seconda dell’esigenza della consumatrice. La cipria a Effetto Traslucido, dalle nuances trasparenti, aiuta ad opacizzare e a fissare il maquillage. La cipria Effetto Luminosità contribuisce a donare maggiore luminosità, mentre la cipria Effetto Sole, dalle nuances dorate, dona un effetto abbronzato naturale alla pelle. Tutte le formule di Couvrance sono studiate anche per le pelli più sensibili e intolleranti. 62 aprile 2015

Per problemi legati a irregolare transito intestinale e gonfiore, dovuto anche a pasti consumati fuori casa e in breve tempo, si può consigliare l’integrazione della dieta con Yovis Regola. Il prodotto unisce le fibre (fruttoligosaccaridi a catena corta) che favoriscono il transito intestinale liberando da senso di costipazione e gonfiore, ai fermenti lattici Bb 12 l (Bifidobacterium Lactis), lattobatteri naturalmente presente nell’intestino umano con efficacia nello stabilire la regolarità intestinale, documentata da diversi studi clinici. è prodotto da Sigma-tau in confezione da 12 stick.


Crescere è un percorso continuo

Anno XVI | N° 1 | 22

gennaio 2015

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John Chave Uno sguardo oltre

confine

fitoterapia

Mercato Catene Una distribuzione zata sempre più organiz

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Consiglio L’automedicazione con inibitori di pompa

fisco

diritto Il costruttivismo in farmacia 07/01/15 14.04

galenica

eventi

attualità e-commerce

strategie di marketing

FORMAZIONE EcM omeopatia

farmacologia

cosmesi

nutrizione

diritto


Farmacisti di carta

Nel labirinto della memoria Terzo romanzo giallo di Paolo Betto con il farmacista Raimondi come protagonista

Quando il commissario Salvo entrò in farma-

crita della moglie! Prima non faceva altro che

afferrato dall’espositore e aveva iniziato a

cia, davanti al banco c’era una fila di sei-sette

trattarlo male. Adesso che se n’è andato sta lì

ciucciare, il giovanotto infagottato che tossiva

persone. La dottoressa Lucina era rossa in

nello studio a piagnucolare come una vedova

e si soffiava il naso. “È meglio se mi tolgo da

viso. Dentro ribolliva di rabbia. “Non bastavano

inconsolabile. Almeno potrebbe venire a darmi

qui, sennò mi becco qualcosa” pensò il com-

le giornate intere che mi lasciava sola in farma-

una mano!” La compassione nei confronti della

missario, dicendo ad alta voce: “Dottoressa,

cia per andare a farsi i comodi suoi. Adesso è

moglie di Raimondi era già acqua passata.

scusi, polizia, devo parlare con la signora Rai-

proprio sparito. Se n’è andato. E mi ha lascia-

Il commissario, che si era fermato all’ingresso,

mondi”. I presenti si voltarono verso il nuovo

ta qui, da sola, con quest’ultima ondata di in-

inspirò profondamente. Gli era sempre piaciuto

arrivato. La farmacista alzò lo sguardo dal

fluenza che sta facendo una strage. Almeno

quel buon odore che si respirava in farmacia.

banco, dove stava tentando di decifrare una

poteva aspettare un paio di settimane. Ma

Si mise a guardare le persone in fila: il vecchiet-

ricetta che sembrava scritta in caratteri ciril-

quando torna, se torna - si corresse - gliene

to con la ricetta nella mano tremante, la mam-

lici. Gli occhi azzurri e gelidi di Luciana lo ful-

dico quattro. Prendo e me ne vado. Apro una

ma con il passeggino che tentava di strappare

minarono. “È di là” disse stizzita, infilando il

bella parafarmacia qui vicino! E poi quell’ipo-

al figlio il tubetto di crema che il piccolo aveva

corridoio. La signora Raimondi stava seduta nello studio del marito, con il viso tra le mani. L’arredamento era molto semplice: addossata a una parete c’era una scrivania bianca piena di fogli, sulla quale troneggiava l’ingombrante

l’autore

schermo di un computer, ai lati c’erano scaffali

Paolo Betto è nato a Roma nel 1963. Giornalista, è entrato in Federfarma nel 1991

metallici pieni di libri, fogli, cartelline e scatolo-

come addetto stampa. Attualmente ricopre la carica di responsabile dell’ufficio rap-

ni. Nella stanza accanto, attraverso una porta

porto istituzionali e di vice direttore della Federazione. Nel labirinto della memoria è

accostata si intravedevano gli scaffali con le

il suo terzo romanzo: ha cominciato con il Collezionista di capsule (2002) per prose-

scatole di medicinali e altri prodotti, disposti in

guire con Il segreto dell’urna (2004). La trilogia di Raimondi.

buon ordine. “Signora, buongiorno!”. La voce del commissario fece sobbalzare Maria. “Mi perdoni, se l’ho spaventata, non pensavo…” “Ah, è lei, non si preoccupi, venga pure… ci sono novità?” disse Maria, con il cuore in gola e le mani tremanti. Temeva che il commissario

l’opera

fosse venuto a darle una brutta notizia. “Si-

Continuano le avventure di Luigi Raimondi, farmacista che suo malgrado si trova

gnora, ancora nessuna, purtroppo…”

immischiato in casi polizieschi che ne sconvolgono la vita familiare e professionale.

Le parole del commissario sembrarono tran-

Questa volta però è lo stesso Raimondi a scomparire, nel dolore, non si sa quanto

quillizzarla. “Nessuna nuova, buona nuova”

sincero, dalla moglie. A occuparsi della scomparsa il commissario Salvo (un omag-

sussurrò tra sé.

gio a Montalbano?). E intanto l’attività della farmacia, crocevia di mille rapporti e di (Da Nel labirinto della memoria, Editoriale

mille chiacchiere, prosegue.

Giornalidea, 2015, pp. 17-18). 64 aprile 2015




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