Punto effe 9 2018

Page 1

Anno XIX | N° 9 17 maggio 2018 | www.puntoeffe.it

2018 L’unico prontuario completo e affidabile TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI SEMPRE A PORTATA DI MANO

PARLIAMONE In tema di deontologia

Veterinaria La vendita on line

Farmacologia Il diabete giovanile

QUESTIONE

di empatia

Per vincere le sfide della professione, servizi, informazione, dermocosmesi e un’attenzione alla clientela multietnica. Una farmacia aperta al futuro

Santo Barreca



www.msd-animal-health.it Materiale Riservato ai Sigg. Farmacisti - per ulteriori informazioni consultare l’RCP.


SOMMARIO

Editoriale| Ibn al sayadli, figlio di farmacista

4

Controcorrente| Abbiamo già dato

6

InnovAzione| Azienda vuol dire fiducia

8

Interventi| Le vere priorità

10

Un farmacista a scuola| Fattori determinanti

12

PARLIAMONe DEONTOLOGIA | Il nuovo Codice

14

primo piano ECHI DAL WEB | Bilancio di un anno 18 INCONTRI | Santo Barreca 22

14

PROFESSIONE | Il valore della conoscenza 26 LA BUONA GESTIONE | Nuove competenze 29

33

COSMESI | L’ora delle alleanze

30

VETERINARIA | La vendita on line

33

FARMACOLOGIA | Il diabete giovanile

36

NUTRIZIONE | Perché dimagriamo in vacanza

42

RUBRICHE

Legale | Abusivismo professionale Iniziative | Affrontare il cambiamento Farmanews | Patologie di ritorno, la gotta Dalle aziende | Più grandi per competere

42

Dalle aziende | Addio alla coda Spigolature Il libro | A norma di legge Consigli The Blind Spot | Un passo indietro?

Direzione, Redazione, Marketing Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 - Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione)

Editore EDRA S.p.A. Direttore responsabile Giorgio Albonetti Direttore editoriale Ludovico Baldessin Direttore scientifico Paolo Vintani Coordinamento redazionale Giuseppe Tandoi - g.tandoi@lswr.it

2

maggio 2018 |

Collaboratori Silvia Ambrogio, Maurizio Bisozzi, Carla Carnovale, Sergio Cattani, Elisa Da Vinci, Francesco Giani, Erika Mallarini, Luigi Marafante, Marco Melosi, Bruno Riccardo Nicoloso, Luca Pani, Davide Petrosillo, Simona Zazzetta

Grafica e Immagine Emanuela Contieri - e.contieri@lswr.it

Responsabile pubblicità Stefano Busconi dircom@lswr.it - Tel. 02.88184.404

I diritti di riproduzione delle immagini sono stati assolti in via preventiva. In caso di illustrazioni i cui autori non siano reperibili, l’Editore onorerà l’impegno a posteriori

Traffico Donatella Tardini (Responsabile) d.tardini@lswr.it - Tel. 02.88184.292 Ilaria Tandoi - i.tandoi@lswr.it Tel. 02.88184.294 Abbonamenti Tel. 02.88184.317 - Fax: 02.56561.173 abbonamentiedra@lswr.it

Produzione Walter Castiglione w.castiglione@lswr.it - Tel. 02.88184.222 Immagini Shutterstock, Thinkstock. Foto di copertina: Elisa Da Vinci

Stampa Grafica Veneta S.p.A., Via Malcanton 2, 35010 Trebaseleghe (PD) Prezzo di una copia euro 0,70. A norma dell’art. 74 lett. C del DPR 26/10/72 n° 633 e del DPR 28/12/72. Il pagamento dell’IVA è compreso nel prezzo di vendita. Ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori

46 49 50 52 54 56 58 60 64

saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.lgs 196/03. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.lgs 196/03.

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione Per il periodo 1/1/2017 - 31/12/2017 Periodicità: Quindicinale Tiratura media: 10.519 Diffusione media: 9.660 Società di Revisione: RE.FI.MI. S.r.l.



editoriale

I

di Paolo Vintani

bn al sayadli

figlio di farmacista

Uno dei “tavoli” promossi a Cosmofarma che più mi hanno affascinato è stato quello sulla diversity. Ricordiamoci che ben l’8 per cento dei nostri clienti ormai è extracomunitario, prima di tutto da un punto farmacologico; nell’epoca della farmacologia di genere escludo che non ci possano essere differenze di dosaggio tra etnie. Anni fa il dottor Roberto Gatto, che si interessava di fitoterapia cinese, fece un lavoro immane pubblicato per il Ministero, che proponeva con criteri clinici e farmacologici i dosaggi proposti nella fitoterapia cinese vs. la popolazione caucasica (ovvero noi). Voglio pensare che sarebbe molto interessante trovare sintesi che ci propongano quanto paracetamolo possiamo azzardarci a dare a un asiatico. Altra cosa molto importante, non è solo la lingua quella che deve essere compresa in medicina, ma cosa tenta di dirci il cliente. Il dolore è una sensazione più che un sintomo, mediato da tanti fattori, certamente ben diversi tra un muratore rumeno e un nostro adolescente spaventato da una siringa. Ma quello che mi affascina ancora di più è l’opportunità di inclusione che può dare la farmacia. Quel pochissimo di Ayurveda che conosco m’ha permesso di non trasalire quando un ultra

4

maggio 2018 |

cinquantenne mi chiese qualcosa per lo sperma liquido. Nella medicina Indiana la valutazione anche organolettica dei secreti è essenziale per il medico, e uno sperma più liquido, per un adulto, è sinonimo di minor spermatozooi, perché meno prodotti e non per qualche patologia. Una banalità ma, come dicono, mi è servito «per entrare meglio nelle persone». In questo periodo, nell’alternanza scuola-lavoro, ospito un ragazzo marocchino, che mi ha dato spunto di riprendere in mano testi che mi erano stati regalati, tra i quali un Trattato dei semplici tradotto da Leclerc e di un autore che a me era sconosciuto, tale Ibn Al Baytar. Grazie a lui ho capito come gli autori spesso siano preceduti da questo prefisso Ibn Al che vuol dire “figlio di…”, che prima di tutto è sinonimo di tradizione, tramandare. La frenesia del nuovo ci fa dimenticare le nostre radici e trovare nelle pagine del libro lo stesso modo di approcciare il malato nella sua globalità, come nel nostro Medioevo ma anche nelle medicine tradizionali (cinese e vedica), e scoprire che le proprietà delle erbe erano descritte in parole forse diverse ma concettualmente uguali ai libri del Mattioli e altri maestri. Credo che la farmacia possa continuare a mantenere quest’aggancio al passato, proprio grazie alla sua storia, che ci consente di essere protagonisti anche nei rapporti con i popoli e le culture. In fondo la prima necessità è proprio lo star bene: sapremo tradurre anche questo.

af-Futuwah (la Cavalleria) è: permettere agli altri di conservare il benessere nel quale si trovano



corrente

A

di Maurizio Bisozzi

ortnoc

bbiamo

già dato In un mare di burocrazia ci mancava soltanto, per le farmacie, il Regolamento europeo sulla privacy

Uno dei pilastri, corrosi ma immortali, su cui poggiano in Italia politica e burocrazia ha inciso alla base: «Davanti a un problema, non cercare soluzioni, trova un responsabile». Intendiamoci, abbiamo quantità di irresponsabilità sufficiente a sostenere un lungo assedio, avere qualcuno che si assuma responsabilità di qualcosa è di una logicità quasi irreale alle nostre latitudini. È l’uso sciocco e improprio di un concetto giusto, quale l’assunzione di responsabilità, che pennella di ridicolo una strada lastricata di buone intenzioni, che un filosofo tedesco affermava portare all’inferno. Ogni intervento, legislativo o giudiziario, deve avere ben presente l’ambito di applicazione: a chi ruba una mela per fame non si applica la pena del bancarottiere. Vabbè, diciamo che dovrebbe essere così. In uno stabilimento industriale che ospita centinaia di lavoratori e nel quale si possono sviluppare cortocircuiti, incendi, fughe tossiche, cadute di carichi, porre in atto sistemi di allarme, indicare vie di fuga, usare materiali adatti è sacrosanto e indispensabile nominare un responsabile della sicurezza dei lavoratori. È l’ambito che richiede la legge, ma quando le stes-

6

maggio 2018 |

indiscutibilmente necessaria, dopo che Fase precauzioni escono dal pertinente, dicebook e cuginetti vari si sarebbero imventano impertinenti e grottesche. possessati dei nostri dati, facendone Prendiamo la farmacia media italiana, mercato. Si parla di centinaia di milioni di quella delle statistiche: circa sessanta mesoggetti interessati e il tri quadri, quattro admio pensiero torna alla detti di cui spesso un un eccesso farmacia media italiapaio imparentati in di adempimenti na, quella che abbiagrado variabile tra loche impedisce m o l a s c i a t o a ro. Bene, i quattro adcontrollare l’olio per alla detti hanno quasi più terra e le uscite di sicucariche che teste per categoria rezza e oggi alle prese reggerle: il titolare è redi dedicarsi con un sistema giusto sponsabile della sicuappieno quando applicato a rezza, compito che alla grandi numeri, ridicolo porta diligentemente nella nostra media fatavanti con il rappreprofessione t i s p e c i e . R id ic olo sentante dei lavoratori quanto costoso. Per fortuna Promofarma, (!). Insieme collaborano per individuare le in cambio di 90 euro più Iva, ci fornirà gli mille trappole che in 60 mq attentano alla adempimenti documentali: dallo scioglilinsalute comune, individuano le uscite di sigua “policy della privacy” alla valutazione curezza (!!), si accertano che nessuno rodi impatto sulla protezione dei dati, dall’avesci taniche di olio per terra (!!!), nalisi del rischio all’inevitabile nomine dei rendendo il pavimento viscido e pericoloresponsabili e altro ancora. so, vigilano e reprimono le eventuali fiamResta il senso dell’enfatico, del ridondante, me vive (!!!!), pongono i corrimano per le dell’ennesima presa in giro legislativa abscale. Ho visto farmacie, delle dimensioni battuta su una categoria ancora una volta di cui parliamo, con una mappa attaccata strappata alla professione e inchiodata alla al muro e il pallino rosso “Voi siete qui” a croce della burocrazia, senza che l’ennesidue passi dalla porta di ingresso. Il buonmo responsabile possa almeno invocare senso è come Alice: non abita più qui. Rel’art 17 del Gdpr: il diritto all’oblio. centemente il topolino Europa ha Una preghiera agli occhiuti legislatori: in partorito una montagna, il Gdpr: acronifuturo usate un calibro, non un piccone, mo che riassume un regolamento per il avete già dato molto. E noi pure. trattamento dei dati personali. La legge è



A Innovazione

di Erika Mallarini, Sda Bocconi Professor, Government Health & Not For Profit Division, Focus Management Consultant

zienda

vuol dire fiducia Sapere mantenere le promesse è un grande valore per un’impresa. Ma se le aspettative dei consumatori cambiano?

Qual è la variabile che maggiormente incide sui risultati di un’azienda? Studi internazionali intersettoriali ci dimostrano che è la fiducia, ovvero l’aspettativa dei clienti che i prodotti e servizi rispondano nel miglior modo possibile alle loro esigenze. Ma esiste qualcosa che crei o rafforzi la fiducia? Fino a qualche anno fa il brand è stato l’elemento prevalente, in quanto in grado di alimentare la cosiddetta fiducia relazionale: la notorietà di un’azienda infatti determina anche sui non clienti una percezione di familiarità. Ma il cambiamento nei rapporti tra imprese e acquirenti, in particolare con l’avvento dei social, ha avvicinato, sebbene virtualmente, soggetti anche sconosciuti, facendo di fatto perdere forza al brand quale fattore determinante la fiducia. Per distinguere l’efficacia tra un prodotto e un altro le persone hanno iniziato ad avvalersi di elementi diversi, che generassero una fiducia di tipo razionale, o almeno percepita da loro come tale. Tecnologie, physical evidence e servizi associati al prodotto danno l’idea che l’impresa faccia investimenti importanti nella qualità. La fiducia è diventata in sintesi la capacità concreta di un’azienda di mantenere le

8

maggio 2018 |

promesse. Tuttavia, la capacità di mantevelocemente (il tempo è oggi la risorsa nere le promesse è inutile quando le maggiormente preziosa), semplicissimi aspettative del cliente non combaciano da preparare in un’epoca in cui sempre più con tali promesse. E l’evoluzione del meno persone sanno cucinare perché customer behaviour sta cambiando molcresciuti lontano dalle famiglie ma in to velocemente le aspettative. Spesso gli cui l’alimentazione è sempre di più un stessi leader di mercavalore, e regionali to fanno fatica a rileperché il luogo di il brand vare tempestivamente origine assume un queste discontinuità significato di apfarmacia nelle attese, anche partenenza. non è più perché queste, essenLa stessa Barilla è sufficiente do più legate alle mos t at a sconfitt a dalità di distribuzione a differenziare nientemeno che dei prodotti e di eroda Ikea nel lancio il canale gazione dei servizi, delle polpette. Bapossono venire alla lurilla è, come si è ce in settori diversi da quelli in cui l’adetto, ritenuta affidabile sulla pasta, zienda opera. mentre Ikea è identificato come un retaiPer esempio, il lancio della pasta fresca ler, quindi affidabile come selettore e, di Barilla non ha tratto vantaggio dal pertanto, su category anche appartebrand alimentare, perché la promessa nenti a settori diversi da quello specifiche ha tradizionalmente dimostrato di co. Oggi non ci si può permettere di mantenere è sulla pasta di semola. La painnovare sui mattoni, bisogna innovare sta fresca è un’innovazione di prodotto vendendo la casa, perché solo essa rapper Barilla, ma non per il mercato, dove presenta una soluzione e le soluzioni l’azienda di riferimento è Rana, la quale non sono confrontabili tra di loro. innova continuamente integrando la noQuesto vuol dire, tradotto nel settore torietà del brand con elementi di tipo vadella dispensazione del farmaco, che il loriale come il biologico e con la customer “brand farmacia” non è più sufficiente a solution, come i sughi freschi per compledifferenziare il canale; e che distribuire tare il piatto. Oppure con i freschi pronti nuovi farmaci o parafarmaci non serve che rispondono alla svolta salutistica, al più ad alimentare la fiducia dei pazienti. valore del tempo in quanto si cucinano Sono solo mattoni.


M

DER

O

-

NICHEL, CROMO, COBALTO TESTED

T

IN ERBORISTERIA, FARMACIA E PARAFARMACIA

I

EN

KIT MINI-SIZE 50 ML DELLA PROTEZIONE SPF50, SPF30 E BALSAMO CORPO DOPO SOLE IN UNA GRAZIOSA POCHETTE IN JUTA.

TO LO G

AM

TRAVEL KIT PER PROTEGGERE LA PELLE DI TUTTA LA FAMIGLIA

A

C

NANO PARABENI ALCOOL OGM PETROLATI SLES, SLS

IDEALE PER BAMBINI*

www.specchiasol.it - seguici su

NO

T ES TAT

4

FAT TORI DI PROTEZIONE UVA - UVB - IR RADICALI LIBERI

E

* Riferito a Verattiva Sole spf 50

Solo il meglio del sole!


interventi

L

di Davide Petrosillo, presidente Fenagifar

e vere

priorità

Ricordo, come fosse ieri, il mio primo giorno di lavoro in farmacia. Fresco di laurea ed esame di Stato, mi infilo il camice con il caduceo lucente e percorro orgoglioso i pochi metri che separano lo spogliatoio dal banco. Mi sentivo pronto e preparato per “dispensare salute”. Eppure, sono bastati pochi minuti, da solo di fronte agli assistiti, per farmi sentire inadeguato e farmi capire che la mia preparazione non era per nulla completa. Da quel momento, ho iniziato una ricerca continua per colmare le mie carenze. Alcune di queste lacune, per esempio l’utilizzo del software gestionale della farmacia, credo non siano neppure affrontabili durante il percorso di formazione universitaria. Infatti, per prima cosa, bisogna conoscere le condizioni in cui si svolge l’attività professionale e poi l’evoluzione è talmente rapida che qualsiasi corso specifico universitario diventerebbe in poco tempo obsoleto. Quando poi ho iniziato a frequentare l’Agifar, ho appreso, tramite lo scambio di esperienze, che quella mia prima impressione, non proprio piacevole, è stata provata allo stesso modo da tutti i neolaureati di ogni parte d’Italia. Questo bisogno di formazione post-laurea ci ha spinto alla

10

maggio 2018 |

La Fondazione Agifar Academy per contribuire a formare farmacisti davvero consapevoli del proprio ruolo. E del fatto che l’etica conta più del commercio

mentre ci sono attori sulla scena che spincreazione della Fondazione Agifar Acagono verso corsi di marketing o comundemy, al fine di dare supporto pratico ai que verso corsi che permettano di giovani farmacisti che si affacciano alla ottimizzare la rendita commerciale della professione, offrendo strumenti specifici farmacia, le richieste dei colleghi sono di approfondimento per materie che, altriverso gli aspetti che costituiscono l’immenti, verrebbero apprese solo sul campronta nobile della nostra professione: la po, con qualche defaillance. galenica, la presa in Sono passati diversi carico del paziente, anni da quando mi sol’impronta l’aderenza alla terano affacciato per la nobile pia, la comunicazione prima volta al banco della efficace tra medico e della farmacia e quel farmacista, eccetera. senso di inadeguatezprofessione: Indubbiamente, la za ha lasciato il posto galenica, gestione della parte alla consapevolezza che, per essere al pas- presa in carico, commerciale è imaderenza portante per la sosteso con i tempi e per nibilità, ma questa fornire un servizio alla terapia, all’altezza delle aspetcomunicazione specifica domanda di formazione è un altro tative, la formazione efficace segnale del mondo deve essere constancon il medico che sta cambiando e te, diventare un’esidi una farmacia che è genza “spontanea”. sempre più vista come possibile presidio È così per ogni aspetto della professione e a forte connotazione sanitaria. La nostra lo è per tutte le età. Lo dimostra la parteintenzione è proprio quella di offrire forcipazione di colleghi ampiamente over 35 mazione, dando risposta alle aspettative ai nostri corsi, nonostante siano pensati dei nostri colleghi, neo-laureati o con per una fascia di giovani farmacisti. È una esperienza alle spalle. D’altronde, come necessità che si è riscontrata anche nelle mi ha detto una persona molto più saggia ricerche svolte dalle Agifar, da cui è emerdi me, quando credi di sapere tutto e di so come la formazione post universitaria non avere più bisogno di conoscenza, sia vista anche come possibile soluzione puoi anche smettere perché significa che per trovare più velocemente un impiego. hai perso la passione per quello che fai. La cosa più interessante è notare che,



un farmacista a scuola

F Lo scorso 9 maggio, presso la sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano, sono stato invitato a partecipare a un laboratorio di idee in merito al tema “Competenze e soluzioni per connettere cibo e salute”, nell’ambito di “Food for All! 2018”. Si trattava di una serie di incontri tra giovani imprenditori e practitioner da un lato ed esperti professionisti e accademici dall’altro, su alcuni temi di approfondimento a partire dall’argomento della sostenibilità agroalimentare e le innovazioni nell’industria legata al cibo. L’idea di connettere cibo e salute è alla base della nostra vita, dal momento che tutti dobbiamo mangiare per vivere e che numerose malattie (prima di tutto quelle cardiovascolari) sono legate al metabolismo e a quello che mangiamo. Per questo

12

maggio 2018 |

di Sergio Cattani, farmacista ed educatore

attori

determinanti Le scelte alimentari dipendono anche dallo status socio-economico dell’individuo

ho trovato stimolante intervenire e naturalmente sono partito parlando di quello che facciamo, l’educazione alimentare a scuola. Ho pensato fosse necessario condividere innanzitutto le pratiche, ovvero in che modo i nostri pensieri si concretizzano nell’impegno lavorativo. Tuttavia, non sarebbe giusto delegare completamente all’educazione la costruzione di un legame solido e duraturo tra cibo e salute. Le scelte alimentari di ognuno di noi sono sì legate a cultura, gusto e idee individuali (su questo può fare sicuramente presa la scuola) ma anche allo status socio-economico. Quest’ultimo è la risultante di una serie di parametri che, in ultima analisi, sono legati al livello di istruzione (la scuola in qualche modo c’entra sempre, come si vede) e al reddito.

Dai risultati di uno studio recente - “Abitudini alimentari e disuguaglianze sociali: l’esperienza della collaborazione Epic-Italia” di Ricceri et al, Epidemiologia e Prevenzione, 2015) emerge che la dieta è uno dei principali determinanti di un peggiore stato di salute nella popolazione italiana più svantaggiata. Anche in Italia, infatti, esiste una stretta relazione tra il livello di istruzione e le abitudini alimentari, seppure con peculiarità geografiche e di genere. Inoltre, si rileva una relazione tra status socio-economico e stili dietetici più salutari, evidenziati dall’aderenza alla dieta mediterranea. Pertanto, è necessario contrastare la visione, probabilmente figlia del neoliberismo, secondo cui lo stato di salute di ognuno di noi dipende solamente dalla scelta individuale. Le politiche di un governo possono intervenire sulla salute del singolo, attraverso il contrasto alla dispersione scolastica e la diminuzione della povertà. D’altronde la carta di Ottawa, sottoscritta dagli stati appartenenti all’Organizzazione mondiale della sanità nel 1986, recita testualmente: «La promozione della salute mira all’uguaglianza in materia di salute. Le sue azioni hanno il fine di ridurre le differenze attuali che caratterizzano il livello di salute e di offrire a tutti gli individui le stesse possibilità e gli stessi mezzi per realizzare pienamente le loro potenzialità nel campo della salute». Più chiaro di così.


Diarrea?

Contrastala rispettando l’intestino

PEDIATRIC

Bustine granulari da sciogliere in acqua

ADULTI

Capsule

Da 1 anno di età

senza glutine gluten free

L’antidiarroico DI NUOVA GENERAZIONE specifico per la fase acuta della DIARREA di adulti e bambini che: - riduce le scariche diarroiche senza bloccare la funzionalità dell’intestino - favorisce il ripristino della funzionalità intestinale e l’equilibrio della flora batterica

NOVITÀ STUDIO CLINICO CHE CONFERMA L’EFFICACIA, LA RAPIDITÀ D’AZIONE E LA SICUREZZA FORTI INVESTIMENTI NELLA STRATEGIA OTX A SUPPORTO DEL SELL OUT: Campagna pubblicitaria

sul tema “DIARREA DEL VIAGGIATORE”

Formazione, Campioni e Materiali di merchandising per il punto vendita Informazione medica su Pediatri e Centri Ospedalieri di Pediatria PER SCOPRIRE TUTTI I DETTAGLI

CONTATTA L’AGENTE DI ZONA O L’UFFICIO COMMERCIALE (frontoffice@aboca.it - 0575 746 316) 0477 È UN DISPOSTIVO MEDICO Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso.

Aboca S.p.A. Società Agricola - Loc. Aboca, 20 - 52037 Sansepolcro (AR) www.aboca.com

MATERIALE AD ESCLUSIVO USO PROFESSIONALE

Actitan

Con complesso molecolare di tannini


parliamone

U

di Francesca Giani

n decennio

dopo

La formulazione del nuovo Codice deontologico, che succede a quello varato nel 2007, è un percorso di riforma inevitabile, sottolinea il presidente della Fofi Andrea Mandelli

L’ultima versione risale al 2007, ma, da allora a oggi, molte sono le evoluzioni che hanno investito il settore, tanto da rendere una revisione del codice deontologico quanto mai «necessaria», come ribadito da Andrea Mandelli, presidente della Fofi. Uno dei cambiamenti più rilevanti di cui si è dovuto tenere conto è, sicuramente, il «venir meno della riserva della titolarità al farmacista», voluto dalla legge sulla Concorrenza. Di grande impatto sono anche il diffondersi della cronicità e la territorializzazione delle cure, che hanno portato alla ribalta la presa in carico del paziente; il nuovo ruolo del farmacista, sancito, da ultimo, dal finanziamento della Legge di Bilancio 2018 alla sperimentazione dei servizi, con il concetto di aderenza alla terapia e pharmaceutical care. Senza dimenticare le medicine non

14

maggio 2018 |

convenzionali, l’e-commerce, o i fenomeni riguardanti le dinamiche occupazionali. Tutti nodi che hanno trovato posto nella nuova formulazione del Codice deontologico, in un percorso di riforma, coordinato dal vicepresidente della Fofi, Luigi D’Ambrosio Lettieri, che è culminato con l’approvazione, all’unanimità, del nuovo testo da parte del Consiglio nazionale della Federazione nella seduta del 7 maggio. E ora, per la sua applicazione, secondo le previsioni della legge Lorenzin, sarà necessario un ultimo passaggio formale, con l’ok da parte di tutti gli Ordini provinciali: «Al momento ne sono arrivati tre, ma stanno procedendo in maniera serrata».

LA NECESSITÀ DI CAMBIARE «La scelta di aggiornare il Codice deontologico», dichiara Mandelli a Punto Effe, «è il frutto della presa d’atto che il ruolo del farmacista, e le condizioni in cui esercita la professione, sono significativamente cambiate e, per quanto riguarda i rapporti con il paziente e con il Servizio sanitario, si tratta di un’evoluzione destinata a continuare. Vorrei fosse chiaro che i principi fondanti non cambiano, ma la loro declinazione deve tenere conto di questi importanti mutamenti. Il farmacista ha sempre avuto il dovere di agire secondo scienza e coscienza verso la persona che si rivolge a lui, ma è evidente che se, accanto alla dispensazione del bene

farmaco, acquistano una sempre maggiore importanza le prestazioni cognitive rivolte alla persona, occorre esplicitare aspetti come l’adesione al principio di universalità del Servizio sanitario al cui interno operiamo. L’agire professionale deve avere come riferimento il concetto di presa in carico del paziente, dando il giusto rilievo anche alle Linee guida che devono orientarlo. Possiamo dire che il nuovo ruolo del farmacista disegnato nel Documento di Palazzo Marini nel 2006 - che abbiamo perseguito e anche sperimentato scientificamente - trova ora una traduzione anche nel Codice deontologico. Ci sono poi riformulazioni dovute alla necessità di contrastare fenomeni che fino a poco tempo fa non si presentavano. Così si è scelto, per esempio, di chiarire che l’unico tirocinio possibile in farmacia è quello dello studente prima della laurea: la stessa normativa impedisce il ricorso al tirocinio per coprire prestazioni di professionisti abilitati e iscritti all’Ordine. Quanto ai mutamenti strutturali del servizio farmaceutico è evidente che il fatto più importante viene dalla legge sulla Concorrenza, con l’apertura alle società di capitali e, quindi, la possibilità che a essere titolare della farmacia non sia un farmacista. A questo punto si è affidato un ruolo di garanzia del rispetto delle disposizioni del Codice al direttore della farmacia, in ragione delle responsabilità connesse a tale qualifica. Infine vorrei sotto-


parliamone lineare un altro aspetto cruciale: quello della formazione continua. All’Articolo 11 si richiama esplicitamente il Dossier formativo di gruppo federale, che è un’innovazione che la Fofi ha richiesto e ottenuto, sia per agevolare l’assolvimento degli obblighi Ecm sia, soprattutto, per disegnare un percorso formativo coerente con le effettive necessità della professione e del sistema di tutela della salute. Credo sia chiaro che anche dal nuovo Codice deontologico emerga chiaramente il ritratto di una professione che amplia il suo ruolo e se ne assume la responsabilità». Ma vediamo nel dettaglio le principali novità.

PRINCIPIO DI AUTONOMIA Una prima conseguenza del «venir meno della riserva della titolarità» è la «necessità di una più dettagliata articolazione dei principi di autonomia del farmacista nei confronti di considerazioni estranee all’azione secondo scienza e coscienza» spiega Mandelli. Così, all’articolo 3 (Titolo II

| maggio 2018 15


parliamone

“Principi e doveri generali”, Capo I “I doveri generali del farmacista”) si fa ora riferimento alla «Libertà, indipendenza e autonomia della professione» e, in particolare, al comma c), si prevede che il farmacista operi «in piena autonomia, libertà, indipendenza e coscienza professionale, conformemente ai principi etici propri dell’essere umano e tenendo sempre presenti i diritti del malato e il rispetto della vita, senza sottostare a interessi, imposizioni o condizionamenti di qualsiasi natura». Parallelamente, nel Titolo VIII, relativo all’Attività professionale nella farmacia, viene eliminata, sotto il profilo deontologico, l’indissolubilità del ruolo di farmacista professionista e di farmacista imprenditore.

Art. 31 “Prescrizioni per l’attività professionale negli esercizi commerciali” 1. Il farmacista responsabile dell’esercizio commerciale di cui all’art. 5 del Dl 223/2006, convertito, con modificazioni, dalla L. 248/2006 deve curare che l’esercizio sia organizzato in modo conforme alle normative vigenti. 2. Le eventuali insegne dell’esercizio commerciale di cui al comma 1 devono essere chiare e non ingannevoli. La relativa croce eventualmente esposta deve essere di colore diverso dal verde. 3. Il farmacista responsabile deve assicurare che nell’esercizio commerciale di cui al comma 1 non siano presenti o spedite ricette del Ssn e non siano detenuti o dispensati medicinali con obbligo di ricetta medica, a eccezione di quelli previsti dalla normativa vigente. Qualora il farmacista responsabile non riesca a far rispettare le disposizioni del presente articolo dalla proprietà dell’esercizio ha il dovere di segnalare l’inosservanza all’Ordine.

DIRETTORE DI FARMACIA Ma la conseguenza di maggior impatto la si vede nelle responsabilità del direttore: sempre nel Titolo VIII, all’articolo 24, viene chiarito meglio che «1. Il direttore è responsabile dell’organizzazione complessiva della farmacia e deve curare, in particolare, che l’esercizio sia organizzato in modo adeguato al ruolo che la farmacia svolge in quanto presidio sociosanitario e centro di servizi sanitari». Vengono poi aggiunti due commi: «2. Il direttore è garante e personalmente responsabile, nell’ambito della farmacia da lui diretta, del rispetto delle disposizioni di legge e di tutte le regole deontologiche vigenti che saranno applicate in maniera uniforme, omogenea e senza distinzioni; 3. Eventuali inosservanze alle previsioni che precedono saranno valutate in sede disciplinare, secondo criteri di omogeneità, par condicio e uniformità e senza distinzioni in ordine alla proprietà della farmacia. Qualora la proprietà della farmacia non faccia osservare le prescrizioni del Codice deontologico il farmacista direttore ha il dovere di segnalare l’inosservanza all’Ordine». Quest’ultima previsione, peraltro - nella formula «Qualora il direttore o il farmacista responsabile non riescano a far rispettare le disposizioni del presente articolo dalla proprietà della farmacia o dell’esercizio di vicinato hanno il dovere di segnalare l’inosservanza all’Ordine» - viene richiamata anche a proposito di altri obblighi, tra cui quello relativo al “Distintivo professionale e camice bianco” («Il

16

maggio 2018 |

direttore di farmacia pubblica o privata e il farmacista responsabile» di parafarmacia «devono curare che il distintivo professionale unitamente al camice bianco siano prerogativa esclusiva del farmacista») o alla pubblicità e informazione sanitaria («Il farmacista non può accettare né proporre l’esposizione di comunicazioni pubblicitarie relative alla propria farmacia o alla parafarmacia, negli studi, ambulatori medici e veterinari, cliniche e strutture sanitarie e socio-assistenziali»). Come pure per quanto riguarda camice bianco e tirocini.

STRETTA SUI TIROCINI Su questo tema, in particolare, la posizione della Fofi è nel solco di quanto indicato dall’Accordo Stato-Regioni del 25 maggio 2017 che, nell’aggiornare le linee guida, aveva escluso la possibilità di attivare tirocini extracurriculari, cioè post lauream, «in favore di professionisti abilitati o qualificati all’esercizio di professioni regolamentate, per attività tipiche ovvero riservate alla professione». Non a caso una prima modifica è al Titolo V, dedicato appunto ai “Rapporti professionali con i colleghi e i tirocinanti”. In questo caso c’è una riformulazione: se nel Codice del 2007, nell’articolo dedicato al “Dovere di collaborazione”, si leggeva che «il farmacista che accoglie i tirocinanti, concorre, di concerto con l’Università e l’Ordine professionale, alla loro formazione, verifican-

do che questi acquisiscano le necessarie competenze professionali e deontologiche» (art. 16,2), la nuova versione diventa più specifica rispetto all’unica tipologia di tirocinio possibile in farmacia: «Il farmacista che accoglie gli studenti in tirocinio pre lauream concorre, di concerto con l’Università e l’Ordine professionale, alla loro formazione, verificando che questi acquisiscano le necessarie competenze tecnico-professionali e deontologiche. La relativa presenza in farmacia deve avvenire nel rispetto delle disposizioni vigenti, anche di natura regolamentare, ivi incluse quelle in materia di sicurezza (art. 19, 2)». Altra modifica, per il tirocino pre lauream, è nel Capo II, “Obblighi professionali del farmacista”, all’articolo 7, relativo al “Distintivo professionale e camice bianco”. In particolare, se in precedenza il camice bianco era prerogativa dei farmacisti - «Il titolare o il direttore di farmacia pubblica o privata deve curare che il distintivo professionale e il camice bianco siano prerogativa esclusiva del farmacista» - questo riferimento non viene più ripreso nel nuovo Codice deontologico, mentre nella nuova versione si legge: «2. Il camice bianco unitamente a un tesserino identificativo recante la relativa qualificazione è, altresì, indossato dai tirocinanti». In generale, l’obbligo di portare il «tesserino identificativo con indicazione del nome, del cognome, nonché del numero di iscrizione


PRESA IN CARICO, PHARMACEUTICAL CARE, ADERENZA TERAPEUTICA

contribuendo a garantire un maggiore livello di efficacia delle medesime a tutela della salute del paziente e di un corretto governo della spesa del Servizio sanitario nazionale. 3. Il farmacista collabora con il medico e con le strutture del Servizio sanitario nazionale, al fine di assicurare la migliore appropriatezza terapeutica (Art. 10)». Il nuovo ruolo del farmacista ha poi ripercussioni sui “Rapporti con medici, veterinari e altri sanitari” (Titolo IV) che all’Articolo 16 vengono meglio declinati: «2. Il farmacista, nel rapporto con gli altri operatori della sanità, deve attenersi al principio del rispetto reciproco, favorendo la collaborazione, l’integrazione e la condivisione, nell’ambito delle rispettive competenze e correlate responsabilità, anche attraverso lo scambio di conoscenze ed informazioni».

Come abbiamo visto, grande spazio è dedicato al nuovo ruolo del farmacista. Così, fin dai “doveri generali”, c’è un richiamo alla presa in carico del paziente: il farmacista deve «d) nel rispetto del principio costituzionale di uguaglianza assicurare, con diligente professionalità, la presa in carico di ogni paziente, senza alcuna discriminazione, e perseguire il principio di universalità del Servizio sanitario nella tutela della salute». Il tema viene poi ampliato nel titolo III, dedicato ai “Rapporti con i cittadini”, dove è staRICERCA E MEDICINE to aggiunto un intero articolo (art. 13 NON CONVENZIONALI “Pharmaceutical care e presa in carico del Di pari passo con una evoluzione del dipaziente”): «1. Il farmacista deve assicurare battito sanitario relativo alle medicine il rispetto dei principi ispiratori della profesnon convenzionali, vi si trova per la prima sione, anche promuovendo la pharmaceutivolta un loro riconoscimento anche nel cal care e la presa in Codice deontologico: carico del paziente; 2. così, tra i “Doveri geuna novità Il farmacista assicura nerali del farmacista assoluta: che la prestazione (Titolo II, Capo I, Art. il dovere dei nuovi servizi ero6) si legge che «1. Il gati dalle farmacie del farmacista farmacista, nell’ambinell’ambito del Servito delle sue compedi estendere zio sanitario nazionale tenze e prerogative la propria avvenga nel rispetto professionali, garanticompetenza della normativa vigensce un’informazione te e in conformità alle alle medicine corretta e veritiera fiLinee guida approvanalizzata a evitare non te dalla Federazione convenzionali che il paziente si sotnazionale degli ordini tragga da trattamenti dei farmacisti». scientificamente fon“Aderenza e appropriatezza terapeutica” dati e di comprovata efficacia. 2. Il farmacompaiono anche nel capo II “Obblighi procista si impegna a estendere la propria fessionali del farmacista” (titolo II) dove il competenza professionale alle medicine capitolo relativo alla Farmacovigilanza è non convenzionali». stato ampliato: «1. Il farmacista concorre alNuovo anche il riferimento all’“Attività di la tutela della salute pubblica attraverso sperimentazione e ricerca” (Art. 5): «1. Il una puntuale osservanza delle norme di farfarmacista, nell’attività di ricerca e sperimacovigilanza, provvedendo alla segnalamentazione approvata dal competente zione di Adr alle autorità competenti. 2. Il Comitato Etico, persegue il progresso farmacista pone in essere ogni utile iniziatiscientifico, il cui obiettivo primario è quelva professionale volta ad assicurare l’adelo di migliorare le conoscenze al fine di turenza alle terapie farmacologiche, telare la salute dei pazienti».

VENDITE ON LINE E PARAFARMACIE E proposito di fenomeni nuovi che il codice deontologico ha dovuto intercettare c’è quello delle parafarmacie, che non erano ancora state normate, ma soprattutto quello più recente dell’e-commerce. Per il primo punto, viene introdotto un nuovo Titolo, il IX, “Attività professionale negli esercizi commerciali di vicinato”, che riportiamo integralmente (box nella pagina a fianco). Quanto all’e-commerce (Titolo XIII “Vendita di medicinali tramite internet e prodotti diversi dai medicinali”), in precedenza vietato («Non è consentita al farmacista la cessione, tramite Internet o altre reti informatiche, di medicinali, sia su prescrizione, sia senza obbligo di prescrizione, anche omeopatici, in conformità alle direttive della Ue e delle linee guida dell’Oms, fatte salve le specifiche normative nazionali»), è stato ora delimitato nelle sue possibilità: all’art. 37 si legge: «1. Le farmacie e gli esercizi commerciali di cui all’art. 5 del D.L. 223/2006, convertito, con modificazioni, dalla L. 248/2006, autorizzati ai sensi dell’articolo 112-quater del Dlgs 219/2006, possono effettuare la fornitura a distanza al pubblico dei medicinali senza obbligo di prescrizione tramite Internet o altre reti informatiche, nel rispetto delle specifiche tecniche e normative previste».

parliamone

all’Albo e dell’Ordine di appartenenza», «oltre a quello di indossare il camice bianco e il distintivo professionale», vale per tutti i farmacisti. «Il distintivo può essere integrato anche nel tesserino identificativo».

PUBBLICITÀ Una riflessione va dedicata anche alle indicazioni relative a “Pubblicità e informazione sanitaria” (Titolo VII, art. 23) sia relativa alla professione di farmacista (comma 1) sia della farmacia (comma 4) di cui vengono dettagliati meglio i principi: la pubblicità e l’informazione sanitaria, «con qualunque mezzo diffuse, sono consentite nel rispetto dei principi di correttezza, veridicità, trasparenza e non devono essere equivoche, ingannevoli o denigratorie. Esse devono essere funzionali all’oggetto e realizzate in modo consono alle esigenze di tutela della salute di cui la professione di farmacista è garante» o di «salvaguardia della salute di cui la farmacia è presidio».

| maggio 2018 17


echi dal web

B

ilancio

di Simona Zazzetta, Farmacista33

di un anno

Spesa convenzionata 2017, i dati resi pubblici da Federfarma: in calo i consumi, in crescita la Distribuzione per conto

18

maggio 2018 |


Spesa farmaceutica netta Ssn in calo (-1,9 per cento rispetto al 2016) nel 2017, diminuzione di consumi, un rilevante incremento della spesa (+13,3 per cento) e del numero di pezzi di farmaci (+11 per cento) erogati in Distribuzione per conto e un incremento della spesa complessiva per farmaci acquistati direttamente dalle strutture pubbliche, che nel 2017 è stato pari al 3,9 per cento. Questo il quadro generale dell’andamento della spesa farmaceutica convenzionata nel consuntivo 2017 trasmesso da Federfarma. A livello nazionale, commenta il sindacato «prosegue il trend di riduzione della spesa per farmaci erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale». Tale calo «è stato determinato da una diminuzione dell’1,2 per cento del numero delle ricette Ssn e da un’analoga riduzione del valore medio della ricetta (netto -0,7 per cento; lordo -0,4), conseguente alla diminuzione del prezzo medio dei farmaci prescritti in regime convenzionale (-0,7 per cento)».

NUMERI Nell’anno passato le ricette risultano «oltre 580 milioni, pari in media a 9,57 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre 1.103 milioni (-1,2 per cento rispetto al 2016). Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 18,2 confezioni di medicinali a carico del Ssn, di prezzo medio pari a 9,42 euro (9,48 euro nel 2016)». Il contributo diretto delle farmacie, al contenimento della spesa, tra sconto per fasce di prezzo, payback, trattenuta dell’1,82 per cento sulla spesa farmaceutica, «nel 2017, è stato di circa 670 milioni di euro». Federfarma ricorda che lo sconto a carico delle farmacie ha un carattere progressivo, cioè «aumenta all’aumentare del prezzo del farmaco, facendo sì

che i margini reali della farmacia siano regressivi rispetto al prezzo. Le farmacie rurali sussidiate e le piccole farmacie a basso fatturato Ssn godono di una riduzione dello sconto dovuto». Nell’anno passato risulta aumentata l’incidenza di ticket, passata dal 14,2 per cento del 2016 al 14,4 del 2017. Nelle Regioni con ticket più incisivo le quote di partecipazione hanno un’incidenza sulla spesa lorda tra il 12,3 e il 20,9 per cento (in Valle d’Aosta). Complessivamente i cittadini hanno pagato oltre 1,5 miliardi di euro di ticket sui farmaci, di cui più del 67 per cento (dato Aifa) dovuto alla differenza di prezzo rispetto al farmaco equivalente meno costoso. Sul fronte regionale il calo di spesa più evidente si registra in Puglia, Sardegna, Sicilia, dove è correlato a un sensibile calo del numero delle ricette. «In controtendenza la Lombardia, l’unica a far registrare un incremento di spesa, nonostante il calo del numero delle ricette. L’aumento di spesa è legato a una crescita del valore medio delle ricette».

echi dal web

prosegue il trend di riduzione della spesa per farmaci erogati dalle farmacie nel normale regime convenzionale

CATEGORIE DI FARMACI L’analisi dei consumi rileva che i farmaci per il sistema cardiovascolare restano la categoria a maggior spesa ma con una diminuzione di spesa (-3,6 per cento) e di consumi (-0,3) attribuibile al maggior utilizzo di farmaci equivalenti. Gli inibitori di pompa protonica sono i farmaci più prescritti anche nel 2017 che però hanno un calo nei consumi (-3,2 per cento rispetto al 2016). Tra i farmaci antipertensivi continua l’aumento delle prescrizioni di betabloccanti. Prosegue anche la crescita dei consumi di vitamina D (+6,5 per cento rispetto al 2016). Tra le specialità medicinali più prescritte, la cardioaspirina, con un calo delle prescrizioni (-1,4 per cento rispetto al 2016), seguita dal dibase (farmaco per le carenze di vitamina D), in leggera crescita (+0,5). In forte aumento i consumi del farmaco equivalente metformina Teva (per il trattamento del diabete di tipo 2).

| maggio 2018 19


2018

L’unico prontuario completo e affidabile TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI SEMPRE A PORTATA DI MANO

Edizione completa

ACQUISTA SUBITO

la tua versione

Medicinali e Tascabile Medicinali

EDRA SpA Tel. 02 88184 317 - 243 Via Spadolini, 7 - 20141 Milano

clienti.codifa@lswr.it www.edizioniedra.it/if


2018 MODULO D’ORDINE EDIZIONE 2018 - Da compilare e spedire via Fax allo 02 9366 4151 o tramite email a clienti.codifa@lswr.it Codice campagna

18015

OFFERTE PER IL PROFESSIONISTA

Prezzo

N° Copia/e

Totale

L’INFORMATORE FARMACEUTICO 2018: Volume medicinali – Volume prodotti salutistici – Volume indirizzi – VOLUME TASCABILE

€ 149,00

_______________

€ _____________

L’INFORMATORE FARMACEUTICO 2018: Volume medicinali – VOLUME TASCABILE

€ 79,00

_______________

€ _____________

L’INFORMATORE FARMACEUTICO 2018: Volume medicinali

€ 59,00

_______________

€ _____________

* Codifa Premium può essere facilmente consultabile da tutto il personale dell’azienda attraverso il controllo dell’indirizzo IP da abilitare Versione online della Banca dati Codifa e interazioni elaborate con il supporto scientifico del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano

PAGAMENTO Carta di credito

CartaSì

Visa

Mastercard

n. carta | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ | _ |

Scad. | _ | _ | _ | _ |

CVC* | _ | _ | _ |

* Ultime 3 cifre del numero che si trova sul retro della carta di credito, nello spazio destinato alla firma.

Intestata a

Firma

Data

Bonifico bancario anticipato Bonifico bancario 30 gg d.f.m IBAN IT92F0303201610010000003186 (trasmettere copia del bonifico)

Bonifico bancario 60 gg d.f.m.

Pagamento in contrassegno (valido solo per i prodotti cartacei) Spese per contrassegno: 6 € La ringraziamo per la preferenza accordataci e Le chiediamo di fornirci i Suoi dati anagrafici, al fine di consentirci di inviarle quanto richiesto. La informiamo che il mancato conferimento non ci consentirà di effettuare il suddetto invio. Ragione sociale Att.ne Nome Via CAP C.F. (obbligatorio) Qualifica eMail Indirizzo IP da abilitare

Cognome N. Prov.

Città P. IVA Tel.

Fax

CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 (Codice Privacy), il sottoscritto ______________________________ esprime il proprio espresso e specifico consenso al trattamento dei dati ai fini di: - Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, se autorizzato dal cliente, da parte di Edra spa o di società da essa controllate, collegate o partecipate; Esprimo il mio consenso ☐ Nego il mio consenso ☐ - Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, se autorizzate dal cliente per finalità di profilazione (come ad es. memorizzazione di abitudini di consumo) volte a migliorare le offerte nei confronti del cliente, da parte di Edra Spa o di società da essa controllate, collegate o partecipate; Esprimo il mio consenso ☐ Nego il mio consenso ☐ - Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, e di profilazione se autorizzato dal cliente, per conto di società terze (appartenenti alle categorie editoria, professionisti della salute, case farmaceutiche ecc), non facenti parte di Lswr Group. Esprimo il mio consenso ☐ Nego il mio consenso ☐

Esprimo il mio consenso al trattamento in base all’informativa di cui sopra.

Data

EDRA Spa Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02 88184 317 -243 - Fax 02 9366 4151

Firma

eMail: clienti.codifa@lswr.it www.edizioniedra.it/if


incontri

U

di Elisa Da Vinci

na questione

di empatia

Per vincere le sfide della professione, servizi, informazione, dermocosmesi, veterinaria e attenzione alla clientela multietnica. La farmacia aperta al futuro di Santo Barreca

22

maggio 2018 |

fatto di attenzione, di consigli, di competenAscolto ed empatia: queste sono le caratteze accumulate negli anni e rese disponibili ristiche che secondo Santo Barreca, titolare a chi ne ha bisogno. della farmacia Lamiranda di Sesto San Giovanni (città post industriale dell’hinterland milanese) permettono e permetteranno ai Qual è il segreto? farmacisti italiani di mantenere un ruolo imL’empatia è lo skill indispensabile per il portante nel futuro delfuturo perché le perla salute dei cittadini. sone che non stanno nessuna Capacità che nessubene hanno bisogno macchina na tecnologia potrà di essere ascoltate e mai riprodurre e che rassicurate, specie può guardare lui ha sviluppato, indi fronte a una manegli occhi sieme alla moglie Calattia o al passare il nostro rolina Caputo, anche degli anni. Nessuna cliente e lei farmacista, nella macchina può guarrassicurarlo sua prima farmacia rudare negli occhi il rale a Berbenno, nella nostro cliente e rasmentre gli valli bergamasche (dal sicurarlo mentre gli dispensiamo ’95 al ’98) e che ha poi dispensiamo un farun farmaco saputo adattare alle maco che, spesso, nuove sfide che un terpuò salvargli la vita. ritorio metropolitano come quello del quarIn questa ottica la farmacia Lamiranda, tiere sestese richiedeva e a cui si è dedicato anche per il futuro, punta soprattutto sul con grande passione. farmaco e sui servizi. Oggi la farmacia di via Petrarca può contare su un flusso di pubblico pari a 250/300 Quali sono le principali attività presenze giornaliere, composto in maggiodella farmacia? ranza da donne e da persone dai 60 anni in La dispensazione del farmaco resta al censu, con una discreta presenza di clienti giotro del nostro lavoro. E per questo abbiamo vani. Quest’anno la farmacia - che fa parte un assortimento ampio per quanto riguardella rete Farmacie Specializzate di Unifarda l’elenco di medicinali del Servizio sanico - festeggerà i suoi primi vent’anni di attitario nazionale, con un buon orientamento vità al servizio delle persone che, secondo il verso il generico che viene venduto con farmacista, sono al centro del suo lavoro, una quota più alta di 3 punti percentuali ri-


incontri

spetto alla media. Abbiamo poi un ampio reparto dermocosmetico (che cura in particolare mia moglie), centrato sul prodotto a nostro marchio e arricchito di altri brand selezionati con cura e che siano sempre un servizio alla salute. Perché anche il make up - specie se deve essere utilizzato da una persona in cerca soluzioni di estetica oncologica - deve necessariamente essere sicuro e di qualità. Abbiamo poi un comparto omeopatico e di fitoterapia, seguito dalla dottoressa Marina Imbriani che si preoccupa anche della selezione dei prodotti e del loro sviluppo verso la clientela. Un segmento di nicchia è la veterinaria, che abbiamo scelto di trattare dato il nostro amore per gli animali che, naturalmente, abbiamo anche in famiglia. E poi i servizi.

Quali sono i suoi punti di forza? Da quando la legge lo ha permesso, sono diventati fondamentali i servizi, che oggi all’interno della struttura sono erogati in un corner di 10 mq. In questo spazio i cittadini possono effettuare test e analisi di prima istanza, elettrocardiogramma, holter pressorio, misurazione della pressione, spirometria, servizio infermieristico (un’ora al giorno tutti i giorni), analisi della pelle e molto altro. La farmacia dei servizi ha un rilievo economico di bassa incidenza ma è invece molto qualificante per la farmacia, così come il servizio di prenotazione per analisi e visite mediche, il Cup, amatissimo dai nostri clienti. Questo mostra ancora una volta che poter effettuare un’analisi primaria presso la propria farmacia, in un ambiente conosciuto, con personale professionale, in modo rapido, è un elemento di rassicurazione che non ha eguali. Non a caso i servizi più richiesti sono proprio l’autoanalisi, il Cup e il servizio infermieristico. Per garantire poi alle persone e ai medici - nonché a noi stessi - l’elevata qualità dei servizi abbiamo scelto di certificarli.

In che modo? Da tre anni abbiamo scelto di certificare i nostri servizi secondo le metodiche Tüv, assumendo tutti i sistemi di controllo che l’ente certificatore ci ha imposto con ispezioni annuali stabilite. Un altro punto di forza della farmacia sono gli orari di apertura. È ba-

| maggio 2018 23


incontri

E che metodo ha adottato? Per questo lavoro con budget forecast da oltre cinque anni e da poco abbiamo inserito un robot per velocizzare il nostro lavoro di magazzino. Ai miei collaboratori delego responsabilità di reparto, soluzioni alle criticità, scelta di fornitori e prodotti e condivido con loro obiettivi e trattative economiche con le aziende. Preferisco che ognuno di loro lavori in armonia tenendo presente che la farmacia è unica e che tutti devono contribuire a raggiungere gi obiettivi che ci proponiamo.

Il mondo digitale fa ormai parte della vita della farmacia: quali sono i supporti che mette al servizio dei cittadini?

stato anticipare di mezz’ora sia al mattino sia al pomeriggio il nostro orario (alle 8.00 e alle 15.00) e prolungare l’attività anche al sabato pomeriggio, per ampliare notevolmente il lavoro e avere l’apprezzamento incondizionato dei clienti.

Come ha organizzato il lavoro del suo team? Tenendo presente che il titolare della farmacia è sempre l’elemento unificante del gruppo di persone che lavorano con lui (quattro laureati in Farmacia e due persone non laureate), ho strutturato il lavoro per responsabilità di reparto. At-

24

maggio 2018 |

tualmente mia moglie si occupa di quello della dermocosmesi, la dottoressa Marina Imbriani di quello omeopatico e naturale, il dottor Alberto Viganò di servizi, il dottor Francesco Larizza della galenica, la dottoressa Chiara Signorini è la responsabile del banco mentre la signora Carmela Mirabella si occupa del magazzino. Inoltre mi avvalgo della collaborazione del signor Ignazio Delcane che mi aiuta nella gestione e nelle pratiche burocratiche. A me ovviamente compete la gestione economica, poiché non dimentico che la farmacia è un’impresa e come tale va gestita.

Sono appassionato di tecnologia, mi piace molto e la reputo importante per la nostra attività. Uno dei primi servizi che ho avviato era l’ordine via Whatsapp credo tra i primi - e come farmacia abbiamo anche una pagina Facebook (con un seguito di oltre 1.900 persone) non per proporre offerte commerciali ma come canale di comunicazione, consiglio, supporto alle nostre campagne informative (raccolta farmaci, anche per gli animali) e per fornire informazioni utili su temi importanti come, per esempio, l’obbligo di vaccinazione. Abbiamo anche un sito che oggi è meno frequentato perché risultano più interattivi i social network. Non facciamo e-commerce ma siamo tempestivi nel rispondere alle email. Tutti questi strumenti digitali, però, non hanno eliminato l’informazione cartacea, che è ancora molto valida e per questo abbiamo in farmacia un magazine e molta documentazione, che ci permettono di mantenere informate tutte le persone che si rivolgono a noi.

Ma come si conquista oggi la fedeltà dei propri clienti a cui proponente anche una carta apposita? Sempre restando al loro servizio e calibrando tutte le iniziative in funzione del territorio. La nostra struttura è ubicata in un quartiere di periferia, in una città di 80.000 abitanti, dotata di tre ospedali e


incontri sone alle loro etnie. L’ideale sarebbe poter avere all’interno della farmacia un mediatore culturale per rapportarsi con le varie comunità straniere, perché non è facile comprendere come approcciano le tematiche della salute e del benessere nelle diverse realtà.

Quali sono quindi le sfide che vi aspettano nel prossimo futuro?

venti farmacie. Per questo è importante fare la differenza e saper seguire le indicazioni che vengono dal territorio, che ormai influenzano l’offerta e condizionano l’assortimento. Se si sanno seguire queste indicazioni si conquista anche la fedeltà dei clienti che sanno di poter trovare da noi risposte efficaci ed efficienti, al miglior prezzo possibile. La nostra carta fedeltà è nata con due intenti: fornire vantaggi a chi acquista prodotti non detraibili dalla denuncia dei redditi e conservare uno storico delle preferenze dei clienti. Grazie ai punti accumulati, infatti, il cliente acquisisce sconti su altri prodotti acquistabili in farmacia (nel parafarmaco o nella dermocosmesi).

Nel suo quartiere e in tutta la città di Sesto San Giovanni sono in crescita le comunità etniche: come è il rapporto con la clientela straniera in tema di salute? Anche in questo caso la passione che ci guida è quella di andare in aiuto dei bisogni delle persone. Nella nostra zona ci sono molti sudamericani e molti cinesi, oltre agli arabi. È importante rispettarli e conoscere meglio le loro esigenze, perché è possibile far crescere relazioni e lavoro. Non a caso ho adottato sistemi che potessero avvicinarli di più alla mia farmacia, per esempio reglette espositive in tre lingue o sviluppo di prodotti calibrati sulle richieste più con-

Sono convinto che le catene di farmacie a marchio potranno occupare una parte del mercato ma non la totalità e quindi c’è ancora molto spazio per le farmacie tradizionali. Però, per essere veramente efficienti non è possibile affrontare le sfide del mercato da soli. Prima di tutto perché ci sono cose che non tutti riescono a fare senza aiuto - una bella esposizione, vetrine accattivanti, una gestione economica perfetta, la scelta del gestore telefonico e tanto altro - e poi perché il mercato è cambiato ed è diventato difficile interpretarlo. Va ricordato però che la farmacia non è un supermercato e le persone che entrano da noi non sono alla ricerca del prezzo basso o dello sconto. Il cliente, italiano o straniero, che entra in farmacia vuole relazionarsi con il farmacista, vuole essere ascoltato e consigliato, specialmente sulla propria salute, perché è sempre il bisogno che spinge, ancora oggi, le persone in farmacia. Un bisogno che necessita di risposte concrete date con tanta passione.

| maggio 2018 25


professione

I

di Giuseppe Tandoi

l valore

della conoscenza La Scuola di alta formazione in farmacia oncologica, un progetto culturale finalizzato a creare professionisti qualificati in questo specifico ambito

Tra i corsi di formazione più innovativi a livello del territorio italiano, possiamo annoverare la Scuola di alta formazione in farmacia oncologica, un percorso formativo multidisciplinare per farmacisti che prevede 50 crediti Ecm. Il corso - che è organizzato da Edra e ha come sponsor unico l’azienda farmaceutica Sandoz - è già una realtà per i primi cinquanta farmacisti, che hanno iniziato le lezioni: la scuola dura sei mesi, con due sessioni residenziali, di apertura e chiusura, e quattro centrali in modalità webinar, molto comoda per seguire le lezioni direttamente dalla farmacia o da casa. Numerosi i temi proposti (vedi box a fianco) per un totale di 60 ore di lezione.

IL PERCORSO Questo tipo di formazione, unica nel suo genere, può contare su un percorso didattico che si conclude con la certificazione (da parte di un ente esterno, Certiquality) della farmacia oncologica. Chi completa il corso avrà così la possibilità di essere riconosciuto, a partire dalla vetrina della farmacia, con una targa e con una spilla per il camice. Questo importante passaggio sancisce una novità per il mondo della farmacia: il cliente interessato può riconoscere quella in cui c’è una preparazione specializzata sull’argomento “oncologia” già prima di entrarci. Non solo: visto che è in fase di realizzazione il sito dedicato alle farmacie oncologiche, il paziente, ma an-

26

maggio 2018 |

che l’oncologo, potranno indirizzare la scelta di una farmacia che possa consigliare in ambito oncologico, per quanto riguarda integrazione, nutrizione, supporto psicologico e cosmetico.

UN PRIMO BILANCIO I farmacisti che hanno già partecipato alle prime sessioni formative sono entusiasti di questo tipo di approfondimento tematico. Basti pensare che nell’ultima sessione la dottoressa Rachele Aspesi, che si occupa del modulo di “Alimentazione in oncologia”, sono state poste via webinar ben 110 domande da parte dei trenta partecipanti. Così come, alla fine del primo modulo residenziale con l’oncologo Claudio Verusio, i farmacisti presenti sono tornati entusiasti dalle due giornate di formazione. «La Scuola è strutturata per dare ai farmacisti elementi concreti da poter utilizzare da subito in farmacia», commenta il responsabile scientifico del progetto Elena Penazzi. «Se vogliamo, possiamo proprio definirlo un corso da banco. Da farmacista so bene quale sia il valore di una formazione concreta, specifica e altamente professionale come quella che offriamo con la nostra Farmacia Oncologica. I docenti sono i migliori professionisti nei vari settori e molti di loro sono proprio farmacisti. Questo a garanzia del fatto che gli argomenti proposti durante le lezioni sono pertinenti e incentrati sul lavoro in farmacia. Sappiamo che esistono altri

Gli argomenti del corso Oncologia e farmaco oncologico; nutrizione in oncologia; medicina alternativa e complementare; cosmetica ed estetica oncologica; interazioni farmacologiche ed effetti collaterali; supporto psicologico.


professione percorsi di formazione in oncologia, tra tutti quello proposto in Emilia Romagna dall’Irst (Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori): una formazione completamente diversa, perché mette in relazione oncologo e farmacista attraverso la condivisione delle cartelle cliniche dei pazienti. Penso che se si mettessero in comune le forze di progetti di questo genere, si otterrebbe un grande beneficio, tutto a vantaggio dei pazienti sul territorio».

UN AGGIORNAMENTO CONTINUO Il corso Farmacia Oncologica non termina certo con i sei moduli iniziali: il programma prevede infatti un continuo aggiornamento a partire dal secondo anno, con approfondimenti su vari argomenti inerenti la problematica oncologica, con conseguente allargamento della capacità di consiglio e di accoglimento del paziente oncologico in farmacia. «Stiamo già programmando almeno altre venti ore formative per anno, su svariati argomenti, dalla galenica alla dermatologia, alla prevenzione», precisa Penazzi. «Questo anche a garanzia della continuità in ottica certificazione, che andrà rinnovata attraverso i controlli specifici dell’ente Certiquality. È importante sottolineare che il programma della scuola è stato presentato ad altre nazioni, attraverso Sandoz, e ha ottenuto grandi apprezzamenti, nonché la volontà di

replicare il nostro programma. Questo è motivo di grande orgoglio da parte nostra. Oltre alle istituzioni del mondo della farmacia, Fofi, Federfarma e Fenagifar, abbiamo ottenuto il patrocinio della Sipo (Società italiana di psicooncologia), delle associazioni dei pazienti e di altre realtà che vedono in questa scuola una grande opportunità di crescita per il mondo della farmacia».

L’IMPORTANZA DELLE SCELTE In passato, quando ai farmacisti non era chiesto null’altro che svolgere in maniera seria la loro professione, la formazione e l’aggiornamento non erano contemplati se non per una piccola parte degli iscritti all’Ordine. Oggi le cose sono radicalmente cambiate, e le scelte formative da parte della farmacia territoriale sono imprescindibili nell’attività quotidiana. Numerose sono le possibilità: corsi, master, lezioni universitarie, agenzie specializzate. In ogni settore del mondo della farmacia è oggi possibile trovare insegnamenti e approfondimenti. Ma qual è il valore della formazione? «C’è chi dice che tutto dovrebbe essere gratuito, che l’attività di approfondimento dei temi riguardanti la professione dovrebbe essere garantita», conclude Penazzi. «Questo, se si vuole ottenere un alto livello formativo, non è economicamente possibile: i docenti e l’organizzazione tutta richiedono un dispendio notevole in termini di costi.

A oggi il livello di costi per ora di lezione si aggira, per master universitari e corsi di alta formazione, sugli 80-100 euro/ora per partecipante. Un’ora di formazione accreditata Ecm può corrispondere a un valore economico molto variabile. Questo valore è da tenere bene in considerazione, ponderando attentamente la scelta dei corsi su cui investire: lezioni brevi, con pochi crediti Ecm, in proporzione, non sempre hanno costi così ottimamente valorizzati come avviene per alcuni corsi e scuole, decisamente più impegnative a livello di orario ma anche differenti per quanto riguarda l’alto profilo dell’attività didattica e di approfondimento».

info Responsabile scientifico: Elena Penazzi Docenti: Claudio Verusio, Alice Ballerio, Angela Noviello, Elisabetta Casale, Rachele Aspesi, Paolo Vintani, Lara Bellardita Segreteria scientifica organizzativa: Edra Spa, Via G. Spadolini 7, 20141 Milano. Tel. +39 02 88184.533; cell. +39 344 283 2944; fax 02 93661.721; email: c.maurizio@lswr.it.

| maggio 2018 27


Innovazione

Una formula matematica, risultato di un innovativo laboratorio di confronto sul futuro della farmacia nell’evoluzione delle cure‌

ordina su www.edizioniedra.it 28

aprile 2018 |

N


uove

competenze

la buona gestione

N

di Marco Alessandrini, Amministratore Delegato di Credifarma Spa

Pianificazione e controllo di gestione, prime fasi da affrontare

Negli ultimi anni la farmacia è stata interessata da profondi cambiamenti sotto molteplici aspetti: normativi, gestionali, economici e così via. Il farmacista nella maggior parte dei casi ha dovuto far fronte in prima persona a tali mutamenti in qualche modo “inventandosi”, nel bene e nel male, attività che tradizionalmente non gli appartenevano. Su queste e altre tematiche un punto di riferimento è il commercialista di fiducia, portatore di una cultura aziendalistica all’interno della farmacia, componente oggi indispensabile per poter competere alla luce di scenari sempre più complessi. Tra le nuove competenze richieste al farmacista le prime sono “pianificazione e controllo di gestione”, non sempre affrontati con cognizione di causa e sovente affidandosi a strumenti che invece tali non sono. A questo si aggiunga che una concezione della farmacia di altri tempi possa indurre a sottovalutare entrambe le fasi, evidentemente diverse e separate tra di loro, ma intimamente ben connesse al fine di una sana e corretta gestione aziendale. Il punto di partenza è declinare obiettivi in termini di risultati quantomeno per un esercizio, ma meglio per tre, in quanto le domande che il farmacista deve porsi sono: «Dove voglio portare la mia farmacia?»; «In che modo?»; «Con quali strumenti?»; «Quali sono i fattori abilitanti?». In altre parole significa avere una strategia per raggiungere il risultato che ci si prefig-

ge; ma, per poter individuare gli obiettivi, bisogna conoscere non solo la propria azienda e il livello di ambizione che ci si pone, ma anche il contesto all’interno del quale ci troviamo a operare, l’andamento economico e quello settoriale. La pianificazione andrà quindi a interessare tutte le dimensioni dell’azienda, sia in termini di ricavi sia di costi, costituendo una fase da costruire con scrupolo con oggettivi elementi di valutazione sui quali declinare le previsioni. Subentra quindi il controllo di gestione, ossia le attività che rappresentano non solo come stia andando l’azienda nell’esercizio in corso ma anche di quanto il risultato si discosti dagli obiettivi. Non basta il dato aggregato ma è utile avere gli elementi analitici che lo compongono, così come è

necessario fare un monitoraggio sistematico dei risultati. Il fatturato della mia farmacia è aumentato del 3 per cento: è tanto o poco? Bisogna vedere come è andato il settore in generale e, nell’ambito di questo, come sono andati i vari comparti. Per esempio, la mia farmacia sta tenendo il ritmo di crescita a doppia cifra della nutraceutica? Per incrementare il dato del fatturato ho dovuto comprimere i margini? Sono tematiche che, inizialmente, possono apparire complesse; eppure, se supportate da un adeguato sistema gestionale, nel giro di non molto tempo possono contribuire a dare una misura della nostra azienda farmacia più oggettiva e, quindi, maggiormente profittevole.

| maggio 2018 29


cosmesi

L’

di Elisa Da Vinci

ora delle

alleanze

Partendo da un dato di mercato che conferma una crescita di due punti percentuali per la dermocosmesi in farmacia, Cosmetica Italia rafforza la collaborazione con i farmacisti e punta a un’alleanza che coinvolga anche i dermatologi

Consolidare la collaborazione proficua tra industria e farmacisti e attivare con costanza incontri di formazione, favorendo lo scambio di informazioni sulla validità del dermocosmetico come segmento in continua crescita, sono stati gli elementi che hanno caratterizzato la presenza di Cosmetica Italia, attraverso il gruppo di aziende che operano in questo canale, a Cosmofarma 2018. Lo conferma Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi dell’associazione rappresentativa della maggioranza delle imprese cosmetiche in Italia, che ha sottolineato come il comparto dei cosmetici in farmacia, a fine 2017, sia cresciuto del 2 per cento rispetto all’anno precedente - rag-

giungendo un fatturato di 1.868 milioni di euro - al di sopra della media del mercato cosmetico globale. «I dati resi noti alla manifestazione bolognese», specifica Positano, «mostrano una tendenza alla specializzazione per quanto riguarda il segmento dei prodotti viso che, con 516 milioni di euro, sono cresciuti del 3,3 per cento, mentre c’è una specializzazione minore nei prodotti corpo, con un valore di 453 milioni di euro e una crescita dell’1,5 per cento. Inoltre, questi prodotti sono molto ben distribuiti poiché con le prime due referenze (viso e corpo) la farmacia raggiunge il 51 per cento della distribuzione, con le prime tre (il terzo comparto

Tabella 1 previsionecanali CANALI Farmacia

CONSUNTIVI CONSUNTIVI 2016 2017

PREVISIONI I SEMESTRE 2018

- 0,1

2,0

1,3

Erboristeria

1,1

0,9

1,0

Profumeria

0,9

- 0,5

0,5

Mass market

- 1,0

1,5

1,5

Vendite dirette*

9,3

8,7

9,0

Acconciatura

1,0

1,9

1,5

Estetiste

2,1

2,4

2,5

Terzisti

4,2

10,0

8,5

*Include e-commerce. Var.% rispetto al periodo precedente di riferimento. Fonte: Cosmetica Italia

30

maggio 2018 |


cosmesi è costituito dai prodotti di igiene corpo) raggiunge il 61 per cento e ha anche interessanti quote di crescita per merceologie inusuali, come quello dei prodotti per capelli e cuoio capelluto che costituiscono il 10 per cento del fatturato della farmacia. O i dermocosmetici per uomo che, pur rimanendo un comparto di nicchia, continua a crescere anno su anno. Questi risultati ci fanno ben sperare in una conferma di un incremento del 2 per cento anche per fine 2018. Un dato scaturito dalle nostre analisi, inoltre, mostra che la farmacia copre ormai il 18,5 per cento di tutti i cosmetici consumati in Italia (cinquant’anni fa era a malapena il 12 per cento) e sta ormai raggiungendo il canale profumeria che, quest’anno, è sotto il 20 per cento». Interessante è anche la rilevazione riferita al

mondo della cosmetica green che, pur non essendo una specializzazione tipica di questo canale, guadagna quote distributive. Sempre secondo i dati commentati dal direttore del Centro Studi di Cosmetica Italia, infatti, in farmacia si vende la terza quota di tutti i prodotti “verdi” distribuiti in Italia (il 13 per cento) e farmacia più parafarmacia raggiungono una quota del 20 per cento, contro il 21 delle erboristerie tradizionali e il 47 dei negozi monomarca.

EVENTI E INCONTRI Molto seguiti gli eventi che il Gruppo cosmetici in farmacia (Gcf) e l’associazione hanno promosso anche in questa edizione - appuntamenti della durata di circa trenta minuti l’uno - mettendo al centro i temi caldi del momento.

«Il primo giorno abbiamo organizzato, infatti, un incontro sui dati e i trend del cosmetico in farmacia, a cura del nostro Centro Studi, con dati di scenario sul canale distributivo», sintetizza Federica Borsa, advisor di Gcf. «Abbiamo presentato i nuovi modelli di consumo e quelli di distribuzione supportati dalle piattaforme digitali. Un appuntamento è stato dedicato al digital marketing, con al centro gli argomenti che riguardano la presenza su web e all’interno dei social network, che ha anche approfondito argomenti quali la percezione e l’emozione sui media digitali. Abbiamo inoltre presentato un interessante volume scritto da docenti dei master in cosmetologia dal titolo La scienza dietro la bellezza, sul valore scientifico del cosmetico, che è stato pubblicato in due versioni: una dedicata a farmacisti, operato-

| maggio 2018 31


cosmesi

dedicata ai servizi, di una collettiva di aziende terziste di Cosmetica Italia, che hanno stretto accordi con farmacisti intenzionati a proporre sul mercato dermocosmetici a loro marchio.

RICHIESTE E SUGGERIMENTI CON UNA NOVITÀ

Federica Borsa, advisor di Gcf

ri del settore e consumatori evoluti e un’altra, più semplice, per il grande pubblico, ovvero per i clienti delle farmacie. Infine, abbiamo organizzato un seminario, tenuto da New Line, dedicato al mercato del dermocosmetico nella relazione con la farmacia, al fine di fornire utili indicazioni per gestire gli elementi sempre più complessi che compongono l’offerta anche in termini di aziende e referenze, notorietà e reputazione della marca, l’influenza del dermatologo e il tasso di innovazione». Tutti gli incontri sono stati seguiti con interesse, ribadisce Borsa, con la preferenza degli studenti in Farmacia, rivolta al volume sulla scientificità del cosmetico, e quella di titolari di farmacie e aziende verso gli incontri dedicati ai dati e ai trend del mercato. Tra le novità la presenza, all’interno dell’area

Se i dati di Cosmofarma sembrano quindi mettere in luce la consapevolezza nei farmacisti che prodotti come il dermocosmetico siano ormai una voce importante dell’attività odierna, grazie alla loro buona marginalità, dall’altro manca ancora la giusta attenzione alla componente formazione e informazione. «L’area formativa nella dermocosmetica continua a guadagnare terreno», sottolinea Positano, «tanto è vero che in una rilevazione che abbiamo condotto su oltre 900 farmacisti proprio a Cosmofarma 2018 è risultato evidente che, per crescere nel futuro, loro stessi debbano investire di più in formazione su un segmento che oggi è considerato “chiave” e si pone davanti ad altri comparti quali gli integratori o l’alimentazione specifica (prodotti per celiaci, diabetici, eccetera). Ritengono che l’impre-

sa sia determinante per qualificare la form a z ione c o s ì c ome c on fer m a no l’importanza di eventi come Cosmofarma per continuare un confronto dialettico e sviluppare un rapporto di alleanza. Non va perso, infatti, il rapporto con il farmacista e con lo sviluppo della sua attività, anche se esiste un rischio di sistema condizionato dall’entrata dei grandi gruppi di capitale nella farmacia che potrebbe portare a una modifica nei rapporti interpersonali». L’attività di Cosmetica Italia a Cosmofarma 2018 è servita, inoltre, a rafforzare le idee su un nuovo progetto di collaborazione che andrà sviluppandosi nell’anno ossia una collaborazione più ampia fra vari specialisti. «È in cantiere un interessante progetto che svilupperemo nell’interesse dei farmacisti e delle imprese che rappresentiamo», conclude Positano, «e ha come obiettivo la sensibilizzazione del mondo dei dermatologi che possono proporre l’uso di dermocosmetici in associazione ai farmaci per curare la pelle. Il cosmetico può essere ormai percepito come un coadiuvante della cura farmacologica e la collaborazione tra imprese, dermatologi e farmacisti è ormai fondamentale».

Grafico 1 mercatoitalia2017 +1,5% 4.500

4.160

4.000

930

3.500

10.097

Monomarca (+3,5%) Discount (+0,8%) Tradizionale (- 6,8%)

milioni di euro

valore dei consumi italiani di cosmetici nel 2017

3.000 2.500

+2,0%

-0,5%

1.868

2.008

1.393

(+8,2%) 1.

2.000

1.000

1.836 2. (-1,0%)

500 0

(var. 2017-16 + 1,7%)

+8,7%

1.500

+0,9% 440

Farmacia

Profumeria

Grande distribuzione e altri canali*

Erboristeria

812

+1,9%

340 3. 472 4. Vendite dirette

+2,4%

574

236

Saloni Centri di bellezza di acconciatura

1. Self Service Specialist Drug 3. Corrispondenza + e-commerce 2. Super/Iper 4. Domicilio

Fonte: Cosmetica Italia

32

maggio 2018 |

Valori in milioni di euro, elaborazione Centro Studi






di Marco Melosi, presidente Anmvi

a vendita

on line

veterinaria

L Rubrica a cura di Associazione Medici Veterinari Italiani

Precisazioni in merito a una questione molto delicata, sulla quale stanno lavorando da tempo anche le istituzioni europee

La vendita on line di medicinali veterinari è vietata. Lo prevede una normativa nazionale che a breve sarà anche confortata dal legislatore di Bruxelles. E, a scanso di equivoci, aggiungiamo qui che non è nemmeno possibile un apparentamento con l’e-commerce introdotto, nel 2014, nel Codice dei medicinali a uso umano. Quella infatti è tutta un’altra storia e non ha niente a che vedere con le terapie negli animali. I farmaci veterinari seguono percorsi e logiche normative a sé stanti che il ministero della Salute (Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari) si è visto costretto a ribadire dopo alcune segnalazioni di iniziative on line non consentite: «Qualsiasi attività di vendita on line», ha precisato una nota ministeriale del 26 marzo, «è espressamente esclusa per i medicinali veterinari autorizzati con obbligo di prescrizione medico-veterinaria nonché per i medicinali veterinari autorizzati senza obbligo di prescrizione, i quali devono essere dispensati solamente in presenza del farmacista». Il rigore della normativa ha spinto il Ministero a un invio universale, all’indirizzo dei Servizi veterinari, delle industrie, dei distributori dei farmaci veterinari, degli Ordini e delle organizzazioni di categoria (sia dei medici veterinari sia dei farmacisti). Della nota di marzo sono stati informati anche i Carabinieri per la tutela della salute.

| maggio 2018 33


veterinaria ECCEZIONI È vero che questo divieto generale, così assoluto nel principio di fondo, conosce qualche eccezione. Si possono vendere on line alcune categorie di prodotti «purché non sia previsto l’obbligo di prescrizione medico-veterinaria», e anche in questo caso con dei limiti precisi. Infatti, la circostanza che possano essere pubblicizzati all’utilizzatore finale (decreto 14 giugno 2002) non implica un generale via libera alla vendita on line di tutti i medicinali veterinari acquistabili senza ricetta. È appunto questo il cuore della precisazione ministeriale e forse l’origine di fraintendimenti e segnalazioni. Per fare chiarezza sull’eccezione, si tenga presente che la vendita on line è consentita solo per i medicinali veterinari autorizzati ai sensi dell’articolo 90 del decreto legislativo 193/2006 la cui vendita non è riservata esclusivamente alle farmacie e non è soggetta all’obbligo di ricetta medico veterinaria. Quali dunque? È il caso di farmaci veterinari ad azione antiparassitaria e disinfestante per uso esterno (e, ricordiamolo, senza obbligo di ricetta) e di alcune categorie particolari di prodotti, destinate esclusivamente ai pesci di acquario, agli uccelli da gabbia e da voliera, ai piccioni viaggiatori, agli animali da terrario, a furetti, conigli da compagnia e a piccoli

34

maggio 2018 |

roditori (sempre che non sia previsto l’obbligo di prescrizione veterinaria). C’è un altro avviso ai naviganti della Rete, che medici veterinari e farmacisti devono considerare nel loro quotidiano rapporto con proprietari di animali sempre più immersi nel web e nei social: i medicinali veterinari con ricetta non possono essere rappresentati visivamente nei siti web, né per immagini, rappresentazioni grafiche o fotografie della confezione. E nessun sito può suggerirne le modalità di acquisto e i relativi prezzi di vendita.

IN EUROPA La cautela del legislatore nazionale, che non si può disgiungere dagli obiettivi di tracciabilità e di monitoraggio introdotti con la Legge Europea 2017, è condivisa dalle istituzioni europee che, dal 2014, si confrontano su un nuovo regolamento, al passo con le sfide tecnologiche e le farmaco-resistenze. A febbraio, i negoziati a tre (triloghi) tra Commissione, Europ a rl a ment o e C on s ig l io h a n no affrontato proprio la questione della vendita on line dei medicinali veterinari. Tra i negoziatori è emerso un consenso sul divieto di vendita via Internet, quando è necessaria la prescrizione. Il divieto è naturalmente pensato per il pubblico degli utilizzatori finali, perché

La cautela del legislatore nazionale non si può disgiungere dagli obiettivi di tracciabilità e di monitoraggio introdotti con la legge europea 2017

per quanto riguarda l’approvvigionamento a distanza da parte dei medici veterinari il discorso si fa molto complesso, al punto che i triloghi non ne sono ancora venuti a capo. Si registra però la voce della Federazione dei veterinari europei (Fve) che, ragionevolmente, fa notare l’importanza per il medico veterinario di conoscere la disponibilità dei medicinali veterinari negli altri Stati membri. Se il nuovo regolamento realizzerà un mercato europeo dei farmaci veterinari più “unico” dell’attuale, allora la creazione di una banca dati unionale agevolerà i medici veterinari nell’acquisire informazioni on line sulla disponibilità di medicinali veterinari in altri Stati Membri. Per questo la Fve ha sollecitato il Consiglio della Ue a una rapida implementazione di questo database.



farmacologia

I

di Carla Carnovale, Pharmacovigilance Service, Unit Clinical Pharmacology, Department of Biomedical and Clinical Sciences, University Hospital “Luigi Sacco”, University of Milan, Asst Fatebenefratelli-Sacco

n rapida

espansione Diabete giovanile: dimensione della patologia e approcci terapeutici disponibili

Tra le patologie pediatriche in continua e rapida espansione, il diabete a esordio giovanile (di tipo I o insulino-dipendente) rappresenta sicuramente una tra le più influenti (si registrano circa 3,6 per cento casi in più ogni anno 1). In Italia circa 20.000 bambini e adolescenti convivono giornalmente con questa patologia cronica causata dalla distruzione delle cellule che producono insulina. Il considerevole aumento della diffusione della malattia (a oggi il diabete mellito a esordio giovanile costituisce la più frequente malattia endocrina dell’età pediatrica) e la progressiva diminuzione dell’età alla diagnosi, pongono considerevoli criticità correlate alla gestione pratica della patologia, spesso gravata da numerose e severe complicanze che possono influire in modo drammatico sullo stato di benessere psico-fisico di un numero sempre crescente di bambini, talvolta piccolissimi (il tasso d’incremento annuo è di circa il 3-4 per cento al di sotto dei quattro anni di età1,2).

36

maggio 2018 |

IL DIABETE DI TIPO I: MECCANISMO PATOLOGICO A differenza del diabete tipo II, più frequentemente riscontrato nell’adulto e secondario a insulino-resistenza, il diabete di tipo I è una patologia metabolica cronica autoimmune nella quale la causa dell’iperglicemia è ascrivibile alla riduzione progressiva della produzione di insulina causata dalla distruzione su base autoimmunitaria delle cellule beta pancreatiche deputate alla produzione dell’ormone. In particolare, ciò che si determina è una condizione in cui i linfociti iniziano ad aggredire le cellule del pancreas fino a distruggerle completamente attraverso lo stesso meccanismo che normalmente le cellule del sistema immunitario attuano contro i virus e i batteri responsabili dell’insorgenza delle comuni malattie infettive3. Di conseguenza, l’organismo risponde mediante la produzione di autoanticorpi diretti contro particelle specifiche del proprio organismo. Nei bambi-

ni si registra una più rapida distruzione delle cellule rispetto agli adulti in cui si riscontra tipicamente una forma lentamente progressiva.

CAUSE: TRA LUCI E OMBRE Sebbene sia noto il meccanismo specifico che porta alla carenza di insulina, a oggi la causa specifica del diabete di tipo I non è ancora del tutto stata chiarita. Esistono molteplici ipotesi sul possibile coinvolgimento di cause genetiche (supportate dalla tendenza all’ereditarietà), di fattori ambientali (azione di batteri, virus, sostanze chimiche contro il nostro organismo) e immunitari (legati a una particolare difesa del nostro organismo contro le infezioni). Tuttavia, la comunità scientifica sta ancora cercando di far luce su molti aspetti legati alle ragioni dell’insorgenza della patologia. Dati recenti attualmente disponibili indicano che soggetti geneticamente predisposti possono sviluppare malattie


FARMACOLOGIA autoimmuni, incluso il diabete di tipo 1, seppure debbano essere presenti anche fattori immunitari e/o fattori ambientali affinchè la malattia si sviluppi4-6.

SINTOMATOLOGIA: L’IMPORTANZA DI INDIVIDUARE TEMPESTIVAMENTE I CAMPANELLI DI ALLARME Una precoce diagnosi riveste un ruolo di cruciale importanza per salvaguardare lo stato di salute dei pazienti diabetici (la carenza assoluta di insulina è incompatibile con la vita), poiché consente un tempestivo trattamento insulinico. La carenza o la totale assenza di insulina impediscono all’organismo di utilizzare il glucosio per produrre l’energia necessaria al suo funzionamento, così quello introdotto con l’alimentazione non viene utilizzato e viene eliminato dal corpo attraverso le urine. Di conseguenza, i sintomi principali (campanelli di allarme che necessitano di una tempestiva consultazione medica), so-

no rappresentati da poliuria (aumento della quantità di urine con aumento della frequenza delle minzioni, che spesso comporta continui risvegli durante la notte per l’impellente bisogno di urinare), polidipsia (sete eccessiva con aumento dell’assunzione di liquidi) e polifagia paradossa, ovvero una sensazione di fame eccessiva con aumento dell’assunzione di cibo associata a improvviso dimagrimento (poichè non vengono trattenute le sostanze nutritive). Si possono inoltre verificare dolori addominali non riconducibili ad altre patologie1. Nei casi più gravi, o in fase avanzata, possono essere presenti stato confusionale, stanchezza eccessiva, respiro pesante e faticoso, accompagnato dall’alterazione di alcune funzioni mentali. La mancanza dell’insulina, che non consente al corpo di utilizzare gli zuccheri introdotti attraverso l’alimentazione, costringe l’organismo a produrre energia in altri modi, principalmente attraverso il metabolismo dei grassi, con produzione di corpi chetonici, il cui

cause genetiche, fattori ambientali e immunitari concorrono all’insorgenza del diabete di tipo 1 accumulo nell’organismo può portare nei casi più gravi a coma.

DIAGNOSI PRECOCE PER CONTRASTARE LE COMPLICANZE La diagnosi di diabete si effettua mediante esami del sangue che possono essere facilmente eseguiti utilizzando una semplice goccia di sangue o un campione di urine. La presenza di iperglicemia definita me-

| maggio 2018 37


farmacologia

Un’altra forma di diabete che interessa l’età pediatrica Sebbene la forma di diabete mellito di tipo I sia quella più frequentemente riscontrata in età pediatrica, le recenti scoperte scientifiche hanno messo in luce altre forme di diabete non autoimmuni, con conseguenti implicazioni multiple correlate alle decisioni terapeutiche e all’approccio educativo da suggerire. Un’altra forma di diabete a insorgenza giovanile è rappresentata dal Mody (Maturity onset diabetes of the young), forma rara di diabete (1-2 per cento dei diabetici), non autoimmune, caratterizzata da una iperglicemia familiare con un’eredità autosomica dominante (la patologia si trasmette facilmente da una generazione all’altra, senza preferenza di trasmissione da padre a madre, senza distinzioni di sesso nella prole) che comprende oltre tredici tipi

una complicanza diffusa e molto temuta è la comparsa di iperglicemia, che può insorgere per molteplici cause diante valori di glicemia ≥ 126 mg/dl dopo digiuno di otto ore e/o ≥ 200 mg/dl 2 ore dopo inizio del test orale di tolleranza al glucosio o Ogtt (che deve essere eseguito con un carico orale di glucosio contenente l’equivalente di 75 g di glucosio), sono paradigmatici della presenza della patologia7. La concomitante presenza dei classici sintomi di diabete sopra menzionati e dell’iperglicemia plasmatica su prelievo random ≥ 200 mg/dl (11,1 mmol / L) rappresenta un altro importante criterio diagnostico. Per la diagnosi è inoltre utile il dosaggio

38

maggio 2018 |

diversi1. È causata da una mutazione di un punto o di una sequenza di un singolo gene, importanti per lo sviluppo o la funzionalità della ß-cellula pancreatica, con conseguente alterazione della secrezione di insulina. Grazie alle attuali avanzate tecniche di biologia mole col a re d i s p on i bi l i è p o s s i bi le diagnosticare questa forma di diabete attraverso test genetici specifici10. In Italia la forma più frequente è quella di tipo 2 (nel 67 per cento dei casi con diagnosi clinica di diabete Mody), dovuta a mutazioni del gene codificante la glucochinasi, enzima essenziale nella regolazione del metabolismo glucidico. Il trattamento è essenzialmente dietetico, con esclusione di zuccheri semplici, associato ad attività fisica; solo raramente è necessario ricorrere agli ipoglicemizzanti orali.

della emoglobina glicata o HbA1c (in caso di diabete: valori di HbA1c ≥6,5%) che è un indicatore della glicemia media degli ultimi due - tre mesi1.

COMPLICANZE DELLA PATOLOGIA: COME INTERVENIRE IN CASO DI IPO O IPERGLICEMIA SEVERA L’ipoglicemia è la complicanza più preoccupante nei giovani con diabete di tipo I. Sebbene possa essere asintomatica, nei casi di ipoglicemia severa possono comparire pallore, sudorazione, tremore, senso di fame e palpitazioni; se la condizione persiste possono inoltre insorgere confusione mentale, disorientamento e debolezza, rendendo necessario un pronto intervento (assunzione di liquidi ricchi di zuccheri) al fine di incorrere in eventi clinicamente più rilevanti, quali perdita di coscienza, convulsioni e raramente coma. In quest’ultimo caso limite è necessario somministrare mezza fiala o una fiala (a seconda del peso del bambino) di glucagone

per provocare l’immediato aumento della glicemia1. Un’altra complicanza diffusa e molto temuta è la comparsa di iperglicemia, che può insorgere per molteplici cause, tra cui un pasto troppo abbondante o non indicato, per via di una scarsa compliance al regime terapeutico o di dimenticanze nelle somministrazioni della terapia insulinica. In questi casi i sintomi caratteristici sono rappresentati dalla necessità di urinare frequentemente, sete intensa, stanchezza, vista annebbiata, irritabilità, difficoltà di concentrazione e cefalea. È estremamente importante controllare subito i valori di glicemia ed effettuare una somministrazione extra di insulina poichè casi di iperglicemia cronica possono causare danni a carico dei piccoli vasi sanguigni, con conseguenti complicanze microvascolari quali retinopatia diabetica, nefropatia diabetica e neuropatia diabetica1. Fortunatamente, grazie ai continui miglioramenti degli standard di cura, solo molto raramente il diabete comporta tali complicanze.


APPROCCI TERAPEUTICI: NUOVE EVIDENZE IN MERITO L’approccio terapeutico del diabete di tipo I si basa sostanzialmente sulla somministrazione di insulina (tre o quattro somministrazioni sottocute) integrata a uno schema nutrizionale e a un programma di attività fisica individualizzato. Parallelamente ai dispositivi iniettori a penna, utilizzati dalla maggior parte dei pazienti grazie alla praticità di utilizzo, esistono modalità di somministrazione dell’insulina alternative che vanno dai microinfusori sottocutanei che infondono insulina 24 ore su 24, ai recentissimi microinfusori che ricevono i dati della glicemia misurata in tempo reale e sono in grado di modificare la somministrazione di insulina sulla base del dato ottenuto. Questi “pancreas artificiali”, grazie alla loro struttura (un sensore che legge la glicemia, un microinfusore che infonde insulina e un algoritmo che mette in comunicazione sensore e microinfusore) sono in grado di rilasciare autonomamente

le unità di insulina sulla base dell’andamento glicemico rappresentando dunque innovazioni tecnologiche in grado di cambiare radicalmente la gestione della malattia8. Recenti evidenze scientifiche hanno inoltre messo in luce le promettenti potenzialità di una specifica terapia genica nel far funzionare e sopravvivere le cellule beta del pancreas, ripristinando i normali livelli di glicemia nel sangue nei ratti con diabete di tipo I9. I ricercatori hanno trasportato (mediante un virus adeno-associato) due proteine, Pdx1 e MafA necessarie per lo sviluppo, maturazione e proliferazione delle cellule beta, all’interno del pancreas. In modelli sperimentali, per adesso, le nuove cellule beta sono state in grado di ripristinare la secrezione di insulina e normalizzare la glicemia, arrestando il diabete. I progressi scientifici e tecnologici raggiunti negli ultimi anni nel diabete ad esordio infantile hanno contribuito anche alla scoperta di altre forme di diabete non auto-immune.

1. Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Sied). Disponibile al link: http://www.siedp.it/files/Assist.Diabetologica.pdf | 2. Sundberg F, Sand P, Forsander G. “Health-related quality of life in preschool children with Type 1 diabetes”. Diabet Med. 2015 Jan;32(1):116-9. | 3. Marca V, Gianchecchi E, Fierabracci A. “Type 1 Diabetes and Its Multi-Factorial Pathogenesis: The Putative Role of NK Cells”. Int J Mol Sci. 2018 Mar 10;19(3). | 4. “Polymorphism rs2476601 in the PTPN22 gene is associated with type 1 diabetes in children from the South Region of Brazil”. Gene. 2018 Apr 15;650:15-18. | 5. F. Abbasi, S. Soltani, A. Saghazadeh, E. Soltaninejad, A. Rezaei, A. Zare Bidoki, T. Bahrami, A.A. Amirzargar, N. Rezaei “PTPN22 singlenucleotide polymorphisms in Iranian patients with type 1 diabetes mellitus”. Immunol. Investig., 46 (2017), pp. 409-418. | 6. Abdelrahman HM, Sherief LM, Abd Elrahman DM, Alghobashy A, Elsaadani HF, Mohamed RH. “The association of P T P N 2 2 ( r s 2 476 6 01 ) a nd I L 2 R A (rs11594656) polymorphisms with T1D in Egyptian children”. Hum Immunol. 2016 Aug;77(8):682-686. | 7. Hanas R, Donaghue K, Klingensmith G, Swift P, Colagiuri S: Global IDF/ISPAD guideline for diabetes in childhood and adolescence. 2011. | 8. Foerster V, Severn M. A Hybrid Closed-Loop “Insulin Delivery System for the Treatment of Type 1 Diabetes. CADTH Issues in Emerging Health Technologies. Ottawa (ON): Canadian Agency for Drugs and Technologies in Health; 2016-. 155. | 9. Xiao X, Guo P, Shiota C, Zhang T, Coudriet GM, Fischbach S, Prasadan K, Fusco J, Ramachandran S, Witkowski P, Piganelli JD, Gittes GK. “Endogenous Reprogramming of Alpha Cells into Beta Cells, Induced by Viral Gene Therapy, Reverses Autoimmune Diabetes”. Cell Stem Cell. 2018 Jan 4;22(1):78-90. | 10. http://monogenicdiabetes.uchicago.edu/for-healthcare-professionals/gck-mody-mody-2/

farmacologia

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

| maggio 2018 39


Il giusto mix di preparazione scientifica e aggiornamento, di spirito di impresa e deontologia

Il quindicinale da 18 anni al fianco dei titolari di farmacia

Una voce autorevole, aperta a tutte le opinioni, per il presente e il futuro della professione

.. . I D O N UN AN

ISTE V R E T N I o ti del mond is ai protagon nità cia e della sa della farma

ENTI estera FONDIM acia APPRO rm fa ndo della dal mo

CA GALENI

OMEOPATIA

ENTI arketing STRUM e l social m di Digita

COSMESI

ANEWS FARi M farmaci i nuov

www.puntoeffe.it

ZIONE COMUNICAO VENDITA: NEL PUNoT rativi consigli pe

LE iù attuali FISCaA c ti he p le tem

A MEDICIN COLOGIA RMAsulle nuove terapie E FA fondimento l’appro

LsE GaA LoE o ulle ri to sserv

l’ sentenze più recenti

IONE

NUTRIZ

IO COMMERC NOVITÀ IN

acia GESTIONE della farme ting rk l’evoluzionse a eem n io s fe ro p tra


ABBONAMENTI 2016 ABBONAMENTI 2018 scegli la qualità oggi Continua a essere PROTAGONISTA per della tua tuo FUTURO farmacia di domani

Abbonati subito!

FORMAZIONE 2016

dei titolari di farmacia

online COMPILA LA CARTOLINACorso QUI1 SOTTO Preparazioni galeniche ● Una voce autorevole, aperta a tutte

DA GENNAIO 2016

19,5 Crediti ECM E ATTIVA SUBITO IL TUO ABBONAMENTO

le opinioni, per il presente e il futuro della professione

A SOLI

70 €

Corso 2 online Farmacia dei servizi: prestazioni analitiche di prima istanza e altri servizi di secondo livello 18 Crediti ECM

● e aggiornamento, di spirito di impresa e deontologia

DA LUGLIO 2016

Paola Brusa Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e Farmacia Professore Associato Università di Torino, Dip. di Scienza e Tecnologia del Farmaco

ATTIVA SUBITO IL TUO ABBONAMENTO Codice campagna 16025

L’offerta comprende: ➜ ABBONAMENTO ANNUALE alla rivista (19 numeri) ➜ 2 CORSI FAD online per complessivi 37,5 crediti ECM ➜ VOLUME in omaggio*

140 €

37,5 CREDITI ECM

Per abbonamenti: Tel. 02 88 18 4317

Fax 02 56 56 11 73

IN OMAGGIO*

IN OMAGGIO Come diventare titolare di farmacia solo per pagamenti di G.C. Pacenticon carta di credito Il libro offre un’ampia panoramica di informazioni e di consigli su comeEdra intraprendere l’attività e portarla Il TACCUINO

perfetto per scrivere, prendere appunti Per maggiori informazioni: www.edizioniedra.it e riportare osservazioni e pensieri * Fino a esaurimento scorte

abbonamentiedra@lswr.it

www.puntoeffe.it

PAGAMENTO ¨

Nome e Cognome Farmacia – Azienda

¨ Indirizzo Cap

Addebito su carta di credito ❏ Visa Carta Sì ❏ Mastercard n. |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_| scadenza |_|_| / |_|_| CVC |_|_|_|

Firma

Città

CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003 (Codice Privacy)

Telefono

Il sottoscritto

eMail

n Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, se autorizzato dal cliente, da parte di Edra Spa o di società da essa controllate, collegate o partecipate; Esprimo il mio consenso ¨ Nego il mio consenso ¨

|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|

n ne (come ad es. memorizzazione di abitudini di consumo) volte a migliorare le offerte nei confronti del cliente, da parte di Edra Spa o di società da essa controllate, collegate o partecipate; Esprimo il mio consenso ¨ Nego il mio consenso ¨

Partita IVA |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|

n Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, e di DESIDERO SOTTOSCRIVERE IL SEGUENTE ABBONAMENTO 2018: ¨ (Codice campagna 18008 ) ABBONAMENTO ANNUALE (19 numeri)

Per la corretta evasione dell’ordine si consiglia di indicare sempre, in tutta la corrispondenza, il codice campagna specificato accanto all’offerta

€ 70,00

sionisti della salute, case farmaceutiche ecc), non facenti parte di Lswr Group. Esprimo il mio consenso ¨ Nego il mio consenso ¨

Data e luogo

Firma

EDRA SpA - Via Spadolini , 7 - 20141 Milano - Customer Service Tel. 02 88184.317 - Fax. 02 565 6 1173 - eMail: abbonamentiedra@lswr.it


Nutrizione

P

di Silvia Ambrogio, biologa nutrizionista

erché

dimagriamo in vacanza?

Il ruolo dell’asse Hpa nella regolazione della risposta allo stress

42

maggio 2018 |

Conosciamo tutti almeno una persona a cui è capitato di trovarsi in un periodo di forte stress e ingrassare, o al contrario di sottoporsi a mille diete senza perdere un etto e andare in vacanza mangiando di certo più del dovuto e tornare a casa con qualche chilo di meno. È tutta, o quasi, colpa della disregolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (Hpa). L’asse Hpa è uno degli assi neuro-endocrini che svolge un ruolo importante nella regolazione della risposta allo stress, rego-

lando la secrezione di glucocorticoidi: cortisolo nell’uomo e corticosterone negli animali. Prima l’ipotalamo produce e rilascia l’ormone rilasciante la corticotropina (Crh), che successivamente stimola la sintesi e il rilascio di adrenocorticotropina (Acth) dall’ipofisi anteriore, e questa stimola la sintesi e il rilascio di cortisolo o corticosterone da parte della corteccia surrenale. I livelli fisiologici di glucocorticoidi seguono un ritmo circadiano: un picco mattutino appena prima del risveglio,


Nutrizione una rapida diminuzione nelle ore successive e un declino più graduale nel corso della giornata, fino a livelli molto bassi prima di coricarsi. La prova del coinvolgimento dell’asse Hpa nella regolazione del peso corporeo e della distribuzione del grasso corporeo si riscontra in due estremi di concentrazioni plasmatiche di cortisolo nell’uomo. La malattia di Addison, caratterizzata da ipocortisolismo, è correlata alla perdita di peso e la sindrome di Cushing, ipercortisolismo, è correlata al

rapido aumento di peso, in particolare all’aumento di grasso nel tronco e nel viso, ma non negli arti. Inoltre soggetti obesi con accumulo di grasso viscerale mostrano un’iperattivazione cronica dell’asse Hpa, ovvero una riduzione dei livelli di cortisolo salivare e sierico, un incremento della secrezione urinaria di cortisolo, un aumento della risposta al cortisolo e un aumento della secrezione di cortisolo dopo l’attività fisica e condizioni di stress psicologico.

i livelli fisiologici di glucocorticoidi seguono un ritmo circadiano

| maggio 2018 43


Nutrizione Un recente studio ha osservato anche una relazione inversa tra il funzionamento dell’asse HPA e l’accumulo di grasso viscerale dopo attività fisica ad alta intensità, accompagnata dall’ingestione di 4 mg di desametasone, suggerendo che l’accumulo di grasso viscerale si riferisca proprio al disturbo di questo asse.

COME AGISCE Lo stress sembra alterare l’assunzione di energia in due modi, sia in presenza di eccesso di cibo sia in carenza dello stesso. In questo senso sono molto interessanti due indagini: la prima è una retrospettiva che ha valutato l’assunzione di cibo da parte dei Marine degli Stati Uniti durante un combattimento, dimostrando come lo stress di quel tipo di pericolo abbia comportato una diminuzione dell’apporto energetico; il secondo è invece uno studio in una popolazione studentesca alle prese con “stress da esame” che ha comportato un aumento dell’appor-

44

maggio 2018 |

lo stress sembra alterare l’assunzione di energia in due modi, sia in presenza di eccesso di cibo sia in carenza di esso to energetico. Una recente recensione di Scott et al. descrive elegantemente il ruolo dello stress sociale, che si trova negli ambienti di lavoro degli esseri umani nello sviluppo dell’obesità e recentemente un altro tipo di stress sempre legato alle condizioni di lavoro attuali ha guadagnato molta attenzione nella comunità scientifica, vale a dire privazione del sonno. La privazione totale o

parziale del sonno è associata a un aumento della secrezione di cortisolo e al conseguente aumento dell’apporto energetico. Con la diminuzione della quantità media di sonno nella popolazione generale, la privazione del sonno può diventare uno dei più importanti fattori di stress moderati presenti nella nostra società, accanto a fattori di stress legati al lavoro e emotivi.

NON SCEGLIAMO Gli studi sull’uomo che valutano gli effetti del cortisolo sull’assunzione di energia sono limitati, ma generalmente supportano le scoperte negli animali da laboratorio: la stimolazione dell’apporto energetico da parte dei glucocorticoidi è specifica per i macronutrienti. Quando i ratti avevano una libera scelta per diverse composizioni di pasti, l’astinenza da corticosterone li spingeva principalmente all’assunzione di grassi, che è mediata da un effetto del corticosterone sulla secrezione di insulina. Inoltre, i ratti


COMFORT FOOD In teoria ciascuno di noi ha il proprio cibo di conforto, ma se ci si confronta si può facilmente notare come vi sia comunanza di nutrienti, glucosio e grasso, tanto da permettere la definizione di comfort food. Sebbene le persone credano che questi cibi forniscano benefici per l’umore, diversi studi stanno mettendo in luce che questi alimenti ricchi di calorie, zuccheri e grassi non forniscono una dose di “conforto” maggiore rispetto a quello di altri alimenti (o di nessun cibo). Tutta colpa, o merito, delle nostre credenze: se siamo convinti che questi alimenti migliorino rapidamente il nostro umore ciò può accadere. E gli studi di emotional eating mostrano che problemi comuni della vita influenzano in modo determinante il consumo di cibo, ma lo fanno in modo differente a seconda del peso delle persone. Dopo emozioni negative le donne di peso normale hanno aumentato il consumo di cibi dolci, acquisendo un incremento ponderale maggiore rispetto alle donne in sovrappeso, ma queste hanno consumato cibi più salati, fritti e dolci. Il cibo sano non sembra purtroppo essere mai scelto in queste condizioni. È probabile che il con-

E se fosse colpa di fruttosio e cortisolo? Tradizionalmente, l’ipotesi principale riguardante lo sviluppo dell’obesità comporta uno squilibrio calorico, per cui la quantità di calorie consumate supera la quantità di calorie bruciate che causa l’obesità. Un’altra ipotesi sul perché ingrassiamo è emersa nell’ultimo decennio: l’eccessivo consumo di zuccheri aggiunti e carboidrati raffinati inducono insulino-resistenza e alti livelli di insulina causano l’obesità. A questa se ne aggiunge un’altra in cui riveste un ruolo importante proprio il cortisolo: il consumo eccessivo di fruttosio causa infiammazione in tutte le cellule che lo metabolizzano rapidamente e quando ciò avviene negli adipociti sottocutanei, la successiva infiammazione porta ad un aumento del cortisolo intracellulare. Sfortunatamente, l’aumento del cortisolo intracellulare porta a un aumento del flusso di acidi grassi dagli adipociti sot-

seguente bilancio energetico positivo determini un aumento della lipogenesi e della conservazione del grasso, sotto l’influenza dei glucocorticoidi. Gli adipociti viscerali hanno un numero quadruplo superiore di recettori glucocorticoidi rispetto agli adipociti in altri depositi di grasso. L’iperattivazione associata allo stress cronico dell’asse Hpa e il conseguente ipercortisolismo determinano un

tocutanei consentendo un maggiore substrato per lo stoccaggio del grasso nel tessuto adiposo viscerale. Inoltre l’infiammazione del fegato indotta da fruttosio porta anche a un aumento del cortisolo intracellulare attraverso una sovraregolazione dell’idrossisteroide deidrogenasi di tipo 1 11-B che causa un maggiore accumulo di grasso nel fegato, cioè fegato grasso. In sostanza, la risposta infiammatoria del cortisolo indotta dal fruttosio causa un corpo “sottile all’esterno, grasso all’interno”. Inoltre, il fruttosio, quando raggiunge il cervello, sia attraverso la barriera emato-encefalica, sia dalla formazione endogena del glucosio attraverso la via dei polioli, stimola un aumento del rilascio di cortisolo causando gluconeogenesi epatica che porta all’insulino-resistenza generale e ulteriore ingrassamento del corpo.

Nutrizione

sottoposti a stress ripetuto aumentavano in modo specifico grassi e zuccheri e ciò suggerisce che le azioni dei glucocorticoidi possano essere alla base della preferenza per determinati macronutrienti e tipi di alimenti nell’uomo in situazioni di stress, in particolare cibi ricchi di grassi saturi e zuccheri. Sono diversi gli studi che hanno preso in esame gli effetti del consumo di pasti con contenuto di macronutrienti diversi, alto contenuto di proteine rispetto ad alto contenuto di carboidrati, sui livelli di cortisolo o sull’umore quando chi sceglieva era stressato. In generale, si è vista una maggiore attività dell’asse Hpa in seguito a un pasto negli uomini rispetto alle donne, indipendentemente dalle differenze nella composizione corporea, nella distribuzione del grasso corporeo, nelle variabili psicologiche o nell’età. Tutti questi fattori contribuiscono all’aumento di peso e all’obesità, possibilmente diminuendo l’efficacia degli interventi di perdita di peso.

aumento della conservazione del grasso in particolare nella regione viscerale, contribuendo ulteriormente alle relative conseguenze avverse metaboliche. La comunità scientifica è concorde nel sottolineare come l’asse Hpa svolga un ruolo essenziale nell’epidemia di obesità della società occidentale, dove sono presenti in abbondanza elevati livelli di stress ambientale e disponibilità di cibi grassi e dolci.

BIBLIOGRAFIA Klatzkin RR, Baldassaro A, Hayden E. “The impact of chronic stress on the predictors of acute stress-induced eating in women”. Appetite. 2018 Apr 1;123:343-351. | Sinha R. “Role of addiction and stress neurobiology on food intake and obesity”. Biol Psychol 2018 Jan; Vol. 131, pp. 5-13 | Wagner HS et al. “The myth of comfort food”. Health Psychol. (2014) | Femke Rutters et al. “The Hypothalamic-Pituitary-Adrenal Axis, Obesity, and Chronic Stress Exposure: Foods and HPA Axis”. Curr Obes Rep (2012) 1:199-207 | Di Nicolantonio JJ, Mehta V, Onkaramurthy N, O’Keefe JH. “Fructose-induced inflammation and increased cortisol: A new mechanism for how sugar induces visceral adiposity”. Prog Cardiovasc Dis. 2017 Dec 8.

| maggio 2018 45


Legale

A

a cura dello studio dell’avvocato Bruno Riccardo Nicoloso, Firenze-Roma (b.r.nicoloso@tin.it)

busivismo

professionale

La Legge n. 3/2018 aggrava il profilo dell’esercizio abusivo della professione

Non può certo passare sotto silenzio, ma deve essere annotata a chiare lettere la portata dell’articolo 12 della Legge n. 3/2018 che ha modificato gli articoli 348, 589 e 590 del Codice Penale. Se ne riporta il testo, evidenziando le relative modificazioni. Articolo 348. Esercizio abusivo di una professione 1. Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro. 2. La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e, nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti regolarmente una professione o attività, la trasmissione della sentenza medesima al competente Ordine, albo o registro ai fini dell’applicazione dell’interdizione da uno a tre anni dalla professione o attività regolarmente esercitata. 3. Si applica la pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 15.000 a euro 75.000 nei confronti del professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma ovvero ha diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo

46

maggio 2018 |

Articolo 589. Omicidio colposo 1. Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. 2. (omissis) 2 bis. (omissis) 3. Se il fatto è connesso nell’esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato o di un’arte sanitaria, la pena è della reclusione da tre a dieci anni. 4. (omissis) Articolo 590. Lesioni personali colpose 1. Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro 309. 2. Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi o della multa da euro 123 a euro 619, se è gravissima, della reclusione da tre mesi a due anni o della multa da euro 309 a euro 1.239. 3. (omissis) 3 bis. Se i fatti di cui al secondo comma sono commessi nell’esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato di un’arte sanitaria, la pena per lesioni gravi è della reclusione da sei mesi a due anni e la pena per lesioni gravissime è della reclusione da un anno e sei mesi a quatto anni. 4. (omissis)


Legale 5. Il delitto è punibile a querela della persona offesa (omissis)

INTRA ET EXTRA MOENIA Il testo delle modificazioni dei testi normativi è talmente chiaro (anche per quanto riguarda l’aggravamento del regime sanzionatorio) da non richiedere ulteriori specificazioni, se non quella, che potrebbe sembrare lapalissiana, secondo cui il

reato può essere commesso da chi non sia un farmacista e lo commetta in farmacia con il consenso del suo titolare ovvero al di fuori della farmacia in danno al titolare della farmacia, e non solo, in quest’ultima fattispecie, ma nella ben più incisiva prima fattispecie: ciò in riferimento al concorso del titolare della farmacia che ha determinato altri che non sia laureato in Farmacia a commettere il reato e ne ri-

sponde sul piano penale con sanzione detentiva e pecuniaria, e sul piano disciplinare con sanzione interdittiva: il tutto, per esempio, quando l’abusivismo professionale si concreti a seguito di una (non rara) ipotesi di dispensazione di un medicinale da parte di un dipendente della farmacia non laureato in farmacia. Di contro al rigore della normativa potrebbe apparire rilevante, ma come vedremo

| maggio 2018 47


Legale 48

non lo è, il fatto che la sanzione della interOcchiali da vedere per vedere: dizione dalla professione o dall’attività sia Giulietta e Romeo posta a carico di chi abbia abusivamente di Shakespeare esercitato una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione, ma Il rigore normativo sull’abusivismo professionale ricorda ancora lo speziale della che invece una tale interdizione non sia tragedia di Shakespeare, già citata in riferimento alla novella normativa sui mestata ascritta anche a carico del professiodicinali scaduti, e qui riproposta (in una versione tradotta in italiano. nista (nella fattispecie, il titolare/direttore della farmacia) che abbia determinato alRomeo. (....) Il mondo ti è nemico e così pure la Legge. tri a commettere il reato. Il mondo non ha Legge per farti ricco: Il che non è invece rilevante, tenuto conto ma non restare povero, infrangi la Legge che il titolare/direttore di farmacia che e prendi queste monete. abbia concorso nel reato può essere sanSpeziale. La mia miseria le accetta, non la mia volontà. zionato dall’Ordine professionale di apparRomeo. E io pago la tua miseria, non la tua volontà. tenenza indipendente da una tale (....) Prendi il tuo denaro: il denaro è il veleno peggiore previsione normativa, quando l’ente espoper l’anima umana, in questo odioso mondo; nenziale della professione farmaceutica esso uccide più di queste deboli misture abbia comunque avuto la notitia criminis che tu non potresti vendere. e l’illecito penale possa comportare sul Io ti vendo il veleno, non sei tu a darmelo. (...) piano deontologico la sospensione dall’esercizio della professione per un abuso o una mancanza nel suo svolgimento ovvero per un comportamento disdicevole al decoro professionale, a norma dell’articodanno o del pericolo, da valutarsi secondo la realizzazione del quale si richiede una lo 38 del Dpr n. 221/1950 in riferimento i criteri dell’articolo 133 del Codice Penale condotta che si dipani con i necessari all’articolo 1, comma 2, del Codice deon(natura, specie, mezzi, oggetto, tempo, caratteri della ripetitività, della continuitologico del farmacista (Commissione luogo e ogni altra modalità dell’azione, tà e della professionalità o anche solo centrale esercenti professioni sanitarie, gravità del danno o del pericolo cagionato della eventuale abitualità, ossia in pre9 maggio 2007, n. 65): di tal che alla fine alla persona offesa dal reato, intensità del senza di una pluralità di atti tipici (Casè ben difficile ipotizzare una disparità di dolo o grado della colpa). Quanto alla non sazione Penale, Sezione sesta, 13 trattamento nella abitualità del comfebbraio 2017, n. 6664). paritetica soggeziola tenuità portamento, la stessa Rimane da dire che l’esercizio abusivo ne alle due sanzioni viene in consideraziodella professione può essere commesso del fatto ablative. ne solo se sussista la anche dal farmacista, titolare/direttore o si può Va detto, infine, che i tenuità dell’offesa voldipendente che sia, il quale in farmacia articolare reati di cui alla previta a escluderne la pueserciti la professione medica nell’eserciin due indici, sione degli articoli nibilità. zio di un’attività di diagnosi e cura che ne348 e 590 del Codice Tutto questo richiede cessita la laurea in Medicina e la che sono Penale rientrano tra un’approfondita indaiscrizione al relativo albo professionale: il la modalità quelli per i quali viegine che non lascia tutto quando l’abusivismo professionale della condotta certo spazi per una si concreti a seguito di una (non rara) ipone prevista dall’artie l’esiguità colo 131 bis del applicazione generatesi di dispensazione di un farmaco sogCodice Penale (introlizzata dalla novella getto alla prescrizione medica da parte di del danno dotto dal Dlgs n. o del pericolo normativa (Cassazio- un farmacista non laureato in medicina al 28/2015) la non punine Penale, Sezione di fuori dei casi consentiti ex lege, con bilità, che riservano al Giudice penale un terza, 8 aprile 2015, n. 15449). Prova ne sia quel che ne consegue. ampio spazio di valutazione che è dato che la causa di non punibilità per particoIn questo contesto sarà ancora possibile non solo dal limite di pena, ma dalla partilare tenuità del fatto trova applicazione, vedere in farmacia un magazziniere che colare tenuità del fatto e dalla non abituaunitamente alle altre condizioni, quando il faccia il farmacista o un farmacista che lità del comportamento comportamento del reo risulti non abituafaccia il medico in un pericoloso gioco Quanto alle tenuità del fatto, la stessa si le ed è pertanto incompatibile con il reato delle parti recitato dal finto farmacista e può articolare in due indici, che sono la di esercizio abusivo di una professione di dal finto medico come nella decalcomamodalità della condotta e l’esiguità del cui all’articolo 348 del Codice Penale per nia di Magritte?

maggio 2018 |


Affrontare

il cambiamento

iniziative

a cura della redazione

La quinta edizione di FarmacistaPiù il 12 e il 13 ottobre a Roma

La quinta edizione di FarmacistaPiù si svolgerà a Roma, presso l’Auditorium Parco della musica, il 12 e 13 ottobre prossimi. Al centro del congresso dei farmacisti italiani “Il paziente, il farmacista, la farmacia: la nuova alleanza interprofessionale per l’efficienza del Sistema sanitario nazionale”. L’evento - organizzato da Edra, Fofi, Utifar e Fondazione Cannavò con la partecipazione di Federfarma - è stato presentato a Roma. «Sono molti gli elementi di confronto che scaturiscono, in primis, dall’approvazione e dall’entrata in vigore del Ddl Concorrenza», sottolinea Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente del Comitato scientifico e vice presidente di Fofi. «Le condizioni socio-culturali e economiche in cui il farmacista svolge la sua attività professionale sono cambiate radicalmente. È necessario affrontare il cambiamento puntando sull’aggregazione organizzativa e funzionale della rete delle farmacie, sull’innovazione e sulle prestazioni professionali rivolte a beneficio della salute pubblica. Presa in carico del paziente cronico e aderenza alle terapie sono due capitoli della sfida contenuta nelle politiche di pharmaceutical care che dobbiamo saper declinare operativamente, secondo linee guida validate e omogenee sul territorio nazionale, per la creazione di un nuovo modello virtuoso che integri sfera sociale e sanitaria e riconosca al farmacista un ruolo strategico nell’assistenza sanitaria territoriale e la remunerazione della prestazione professionale». «Il progetto della Fofi di un congresso nazionale che fosse la casa di tutti farmacisti giunge oggi alla quinta edizione, un traguardo che testimonia la validità di una formula centrata

sull’analisi dei temi centrali della nostra professione, ma soprattutto del contributo che i farmacisti italiani possono dare alla salvaguardia del sistema salute nella sua interezza», aggiunge l’onorevole Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini «Ancora una volta il lavoro di squadra premia», è il commento del presidente di Federfarma Marco Cossolo. «Stiamo conseguendo importanti risultati con un lavoro armonico tra le rappresentanze del mondo della farmacia: FarmacistaPiù sarà per Federfarma un’occasione centrale per sviluppare la collaborazione con Fofi e Utifar per l’evoluzione della professione e per proseguire il confronto su temi cruciali per il futuro della farmacia, per consolidare le sinergie con tutti gli attori del

sistema salute e per approfondire con loro temi fondamentali per la governance farmaceutica». «I temi di cui discutere saranno molteplici in questa importante quinta edizione di FarmacistaPiù», commenta Eugenio Leopardi, presidente di Utifar. «Come sempre, Utifar partecipa a quel che può essere considerato come un momento fondante per i farmacisti. Stiamo lavorando affinché il congresso sia un concreto spunto per il confronto, il dibattito, e per cercare di conferire sempre maggior unitarietà alla categoria». «È necessario capire tutti insieme che la nuova professionalità del farmacista deve volgersi al servizio del cittadino, cui bisogna dedicare tutta l’attenzione possibile», conclude Enrica Bianchi, presidente della Fondazione Cannavò.

| maggio 2018 49


di Giuseppe Tandoi

farmanews

Patologie

di ritorno Gotta, un nuovo trattamento riduce il riassorbimento di acido urico Tra le fake news sulla salute (nel suo senso più ampio) che proliferano sul web ci sono anche quelle sulle caratteristiche delle patologie. Un caso emblematico è quello della gotta: «un malattia di altri tempi», «una malattia che colpisce solo gli anziani»… Ovviamente non è così, ma il risultato finale è quello di una patologia poco conosciuta, a volte sottodiagnosticata e non adeguatamente trattata. Interessanti i dati che emergono da una survey realizzata da Edra con il supporto di Grünenthal Italia e condotta su medici di medicina generale, specialisti (reumatologi, cardiologi, urologi, nefrologi, ortopedici, internisti e geriatri), farmacisti e cittadini, per un totale di 3.200 rispondenti. Il 50 per cento dei medici di medicina generale e degli specialisti ritiene che la gotta sia dovuta principalmente allo stile di vita e che servirebbe più formazione per conoscere le linee guida sulla patologia. Sette cittadini su dieci dicono di non avere mai parlato con il proprio medico dei livelli di acido urico, del loro monitoraggio e del rischio di gotta e solo un paziente su due dichiara di assumere terapia continuativa. Infinem, il 55 per cento dei farmacisti afferma che la gotta non è conosciuta dai cittadini. «Questi dati», commenta Leonardo Punzi, direttore della Uoc di Reumatologia dell’Azienda ospedaliera dell’Università di Padova, «indicano la necessità di approfondire l’argomento per fare chiarezza e dare informazioni più puntuali su una patologia erroneamente considerata una malattia del passato. Per esempio, bisogna chiarire che lo stile di vita o la dieta equilibrata contribuiscono a una riduzione del solo 10 per cento del valore totale di uricemia mentre è un modo per favorire l’assunzione di meno

50

maggio 2018 |

farmaci ed evitare fattori che comportano gli attacchi acuti. Più frequentemente, invece, le cause della malattia sono genetiche». La gotta è un’artropatia infiammatoria che ha come condizione predisponente l’iperuricemia (eccesso di acido urico nel sangue) e che «se non curata può avere conseguenze a livello articolare, cardiovascolare e renale», precisa Punzi. Tuttavia, evidenzia Gerardo Medea, Medico di medicina generale, «il 60-70 per cento dei pazienti che ne soffre dopo circa sei mesi tende a sospendere la terapia nel momento in cui gli attacchi scompaiono». Importante, per Medea, il contributo dei farmacisti: nel suggerire l’esame per verificare la quantità di acido urico nel sangue (test disponibile anche in farmacia); nel mettere sull’avviso il paziente quando l’utilizzo prolungato di farmaci da banco non produce effetti; infine, fondamentale, nel monitorare l’aderenza alla terapia. In Italia, sottolineano gli esperti, fino a qualche mese fa non erano disponibili uricosurici, farmaci che aumentano l’escrezione

renale di acido urico. «Da oggi invece è disponibile anche nel nostro Paese un uricosurico di nuova generazione, lesinurad», aggiunge Punzi, «che, a differenza dei vecchi trattamenti, non interferisce sui sistemi di eliminazione renale di metaboliti del nostro organismo o con altri farmaci. Questo trattamento, da somministrare in associazione ad allopurinolo o febuxostat, riduce il riassorbimento dell’acido urico dal rene al plasma, e corregge la ridotta escrezione renale di acido urico. Visti i meccanismi che portano all’iperuricemia, si tratta di un approccio più “fisiologico” al trattamento dell’iperuricemia e della gotta rispetto al passato». «Questa nuova soluzione rappresenta un nuovo trattamento per la gotta, che ci permette di rispondere a necessità terapeutiche non soddisfatte», dichiara Thilo Stadler, general manager di Grünenthal Italia, «siamo orgogliosi di mettere a disposizione dei nostri pazienti ancora una volta un prodotto capace di fare veramente la differenza».



dalle aziende

di Autore

Piùtitolo grandi

per competere titolo A Cosmofarma un incontro sul recente accordo tra InFarma esommario la francese Pharmagest

Le operazioni che si chiamano, in gergo, di merger&acquisition sono una regola in molti settori produttivi, soprattutto se di grandi dimensioni, come in ambito big pharma. A esserne coinvolte, spesso, aziende di diversa nazionalità. Diverso il discorso quando si parla di un mondo dalle dimensioni contenute, almeno in Italia, come quello dei servizi alla farmacia. Ma esistono le eccezioni. Il gruppo Macrosoft, di cui InFarma fa parte, ha ceduto il pacchetto di maggioranza alla francese Pharmagest, appartenente a La Coopéra-

52

maggio 2018 |

t i v e We l c o o p . «Nonostante siamo leader sul mercato nazionale, restiamo troppo piccoli per affrontare le nuove grandi sfide», spiega a Bologna Mario Mariani, presidente e fondatore di InFarma, «e così abbiamo scelto di unirci a Pharmagest, leader europeo del software per farmacia, con le sue diecimila farmacie servite in Francia. Con questo importante accordo societario vogliamo garantire al mercato

la continuità e la forza finanziaria e strutturale necessaria a sostenere i grandi progetti utili alla far macia italiana, offrendo al contempo ai clienti, retailer e distributori, un’adeguata predisposizione alla prevedibile fase di internazionalizzazio-

ne». Quella della Coopérative Welcoop è una galassia di attività che comprende - oltre all’ampia gamma di servizi informatici offerti da Pharmagest - i prodotti a marchio, la produzione di generici e di farmaci di automedicazione. Un gruppo che conta 3.600 soci farmacisti, 12.000 clienti e 1.400 collaboratori, per un fatturato consolidato, nel 2017, di 500 milioni di euro. «Ci siamo avvicinati a InFarma», ricorda il suo presidente, Thierry Chapusot, «sposando la visione strategica della sua leadership e per l’integrazione dei suoi prodotti che si rivolgono sia alla Distribuzione intermedia sia alla farmacia. Finalmente un partner in cui credere; insieme offriremo innovazione, rispettando gli equilibri e sostenendo il mercato nella complessa fase che è chiamato a gestire». Le ambizioni non sono certo di basso profilo: «Vogliamo diventare il primo player globale in ambito healthcare d’Europa. Il nostro obiettivo è quello di creare un sistema integrato ed efficiente per la gestione della salute, attraverso le farmacie e la loro indipendenza, di certo non attraverso la loro acquisizione».



dalle aziende

di Autore

Addio titolo

alla coda titolo Butler, il sistema innovativo per rivoluzionare sommario l’attesa in farmacia firmato AMlab

La staticità della coda in farmacia è un problema di gestione complesso sia per il farmacista sia per il cliente, che reagisce all’attesa con un atteggiamento passivo, preoccupato di perdere la priorità acquisita. La soluzione innovativa che pone fine ai disservizi della coda in farmacia arriva da AMlab, che a Cosmofarma ha presentato Butler, il primo sistema di gestione delle code intelligente.

DI COSA SI TRATTA? Butler è un dispositivo elettronico di gestione dell’attesa e di prenotazione del proprio turno in farmacia e rappresenta la soluzione alla staticità della coda.

54

maggio 2018 |

Entrando in farmacia, il cliente preleva un dispositivo Butler che immediatamente interagisce con lui, informandolo sul numero di persone in attesa e aggiornando automaticamente il messaggio con l’avanzamento dei clienti serviti al banco. L’innovazione di tale sistema è la comunicazione continua dispositivo-consumatore: Butler si prende cura del cliente dall’ingresso nel punto vendita alla presa in gestione da parte del farmacista, richiamando l’attenzione illuminandosi e vibrando e indicando a quale banco dovrà dirigersi. Mentre i tradizionali sistemi “eliminacode” risolvono il problema della priorità acquisita,

Butler si spinge oltre e trasforma l’approccio dei clienti da passivo a proattivo. Grazie a questo strumento, che gestisce i turni e richiama l’attenzione al momento opportuno, i clienti possono scoprire lo spazio vendita in modo autonomo e libero, rinunciando alla staticità a favore della dinamicità, incrementando così gli acquisti da libero servizio.

IL CASO STUDIO Il sistema Butler è stato recentemente scelto dai farmacisti della Pharmacie Bandel di Belleville (Francia), una realtà eccezionale ideata, progettata e realizzata da AMlab, che conta 450 mq di superficie di ven-

dita e dodici postazioni banco. L’implementazione di Butler all’interno di Pharmacie Bandel, che conta circa mille ingressi giornalieri, ha registrato un incremento dello scontrino medio di circa tre euro. Il cambiamento più significativo di Butler si riscontra nel modo di vivere lo spazio e il tempo in farmacia, come spiega Marion Bandel-Bardonnet, la titolare: «Prima dell’arrivo di Butler i clienti restavano in attesa avendo il timore di perdere il proprio posto… Butler ha restituito loro la libertà e il tempo per fare i propri acquisti. Anche chi viene in farmacia esclusivamente per la ricetta, grazie a Butler attende in totale serenità».


MARIA ELENA CAPITANIO, ANDREA DI CICCO

COMUNICARE

DA LEADER L’arte di convincere nell’era della post-verità

“Il libro non è rivolto solo a chi voglia cimentarsi con la politica o sia giù un politico navigato, ma è stato pensato per quanti desiderino puntare sulla leadership in qualsiasi settore: manager, capitani d’industria, piccoli imprenditori ricchi di ambizioni, ma anche donne stufe di accontentarsi di posti di lavoro mediocri o sottopagati e decise a ritagliarsi uno spazio migliore nel mondo” M. E. Capitanio, A. Di Cicco.

SCOPRILO NEL MANUALE PRATICO PER DIVENTARE DEI COMUNICATORI MIGLIORI IN OGNI CONTESTO LAVORATIVO

Come comunicare? Come porsi in pubblico? Come creare sui social media un’immagine efficace di sé?

ACQUISTALO SU WWW.EDIZIONILSWR.IT

PREZZO: 22,90 € PAGINE: 272


Spigolature

I nuovi vertici

di Ibsa Farmaceutici Ibsa Farmaceutici Italia annuncia l’ingresso ai suoi vertici di due manager già noti nel mondo farmaceutico. Luca Crippa (nella foto) assume la carica di Ceo e direttore Generale, mentre Giuseppe Celiberti è il nuovo direttore commerciale. Crippa, milanese classe 1973, laureato in Chimica alla Statale di Milano, ha studiato Business Administration alla Sda Bocconi, all’Insead e alla Lon-

don Business School. Prima di entrare in Ibsa ha lavorato in Bayer e Nestlé Health Science, con ruoli di responsabilità «Sono orgoglioso di questo nuovo incarico», dichiara Crippa. «Ibsa è un’azienda dalle grandi potenzialità, caratterizzata da un modello di sviluppo unico che l’ha portata in breve tempo a risultati straordinari; la filiale italiana del gruppo è un ottimo esempio di questo

successo». Quanto al nuovo direttore commerciale, Giuseppe Celiberti, quarantasette anni, è laureato in Chimica e tecnologie farmaceutiche. Ha iniziato la sua carriera in Gsk, per poi passare a Chiesi Farmaceutici, Novadynamics Healthcare e Medel International. «Questa azienda sta vivendo un momento di crescita importante sotto molti punti di vis ta», dichiara, «è una

Nomina in

situazione molto stimolante, una sfida che promette di regalare grandi soddisfazioni».

Sanofi Italia

Sanofi annuncia la nomina di Ana-Garcia Cebrian (nella foto) a general manager della divisione Diabete e cardiovascolare per l’Italia. Con un’esperienza ventennale nell’industria farmaceutica, Cebrian ha iniziato la sua carriera come consulente nell’ambito delle politiche sanitarie e del market access. Master in organizzazione industriale all’Università di Madrid e ulteriore master a York, ha lavorato per Msd ed Eli Lilly, per entrare in Sanofi nel 2004. Dal 2016, come general manager di Sanofi Genzyme Portogallo, ha guidato con successo la crescita del business e come country chair ha costruito solide fondamenta in termini di governance e piano strategico insieme al Country Council.

Latiroide.eu

contro le fake news Notizie affidabili e sempre aggiornate per chiarire i dubbi sulla tiroide, sul suo funzionamento e sulle malattie che possono colpirla e, al contempo, utili a sfatare i falsi miti: da lunedì 14 maggio si possono trovare on line sul nuovo portale www.latiroide.eu, nato dalla collaborazione tra Ibsa e Edra. Inaugurato nella settimana mondiale dedicata a questa piccola ghiandola che produce un ormone importantissimo per il nostro organismo, il sito, diviso in sezioni, fornisce dati e informazioni sulla tiroide e affronta approfondimenti su tutte le patologie che la riguardano. Una sezione è dedicata all’alimentazione e a come questa può influire sull’attività ormonale, mentre un’altra è dedicata alla figura dei caregiver, coloro che si prendono cura di chi soffre di patologie legate alla tiroide. Fondamentale l’area sui falsi miti in circolazione, che ha l’obiettivo di smascherare le dicerie che spesso si ricorrono in rete a favore della diffusione di una corretta informazione: per esempio, non è vero che «Non si può vivere senza tiroide» oppure «non è vero che i carcinomi tiroidei sono quasi sempre di natura maligna». Un focus in particolare viene dedicato alle fake news da smascherare - e chiarire - riguardo a tiroide e gravidanza. Attraverso il sito sarà possibile individuare l’endocrinologo più vicino e a breve sarà attiva la sezione “Chiedi all’esperto”, attraverso la quale si potrà chiedere il consulto on line di uno specialista. Oggi in Italia soffrono di problemi alla tiroide oltre sei milioni di italiani. Per scoprire come affrontare la malattia e decifrare i campanelli d’allarme che lancia il nostro organismo è necessario informarsi in maniera adeguata e ovviamente rivolgersi per accertamenti e cure agli specialisti del settore.

56

maggio 2018 |


di Assoram

Assoram, associazione nazionale degli operatori logistici e commerciali della distribuzione farmaceutica primaria, ha rinnovato le sue cariche associative per il triennio 2018. Pierluigi Petrone (nella foto) è il nuovo presidente. Azionista e amministratore delegato di Pe-

trone Group, è nato a Napoli nel 1970 e vanta una lunga esperienza internazionale nel settore farmaceutico, avendo ricoperto e ricoprendo tuttora incarichi di prestigio in aziende

e associazioni riconosciute a livello. Il nuovo vice presidente è Monica Mutti; laurea in Ctf, è cresciuta professionalmente nel gruppo Difarco, dove ha la responsabilità della divisio-

ne farmaceutica. Il resto della squadra di comitato è composto da: Maria Francesca Ripa (A.c.r.a.f./Angelini), Andrea Nuti (Medifarma), Giampiero de Mestria (Pharmaideal,) Natalìa Felsani (Felpharma), Luca Perfetto (Arvato Services Italia).

Spigolature

Petrone nuovo presidente

Il checkup

di Apoteca Natura Per prevenire le patologie minori più diffuse tra la popolazione, le 630 farmacie della rete Apoteca Natura, in collaborazione con la Società italiana di medicina generale (Simg), sono a disposizione dei cittadini gratuitamente per tutto il mese di maggio, con un percorso di salute personalizzato sulle singole necessità dell’individuo. Il

servizio si articola in due semplici step. Il primo è quello di prenotare un appuntamento in una Farmacia Apoteca Natura oppure registrarsi on line (tramite app Apoteca Natura o tramite il sito www.apotecanatura.it) e compilare il questionario di interesse: prevenzione cardiovascolare, sonno, problemi di

stomaco e intestino, sovrappeso e obesità, menopausa e osteoporosi. Il secondo step consiste nel recarsi nella farmacia Apoteca Natura di fiducia per ritirare la risposta commentata dal farmacista ed effettuare una misurazione in autodiagnosi gratuita a scelta fra quelle messe a disposizione. Inoltre Apoteca Natura

mette a disposizione opuscoli informativi ben dettagliati per ogni area di interesse.

Campagna Alphega contro il fumo

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, il network di farmacie indipendenti Alphega promuove a partire dal mese in corso iniziative dedicate alla salute polmonare. Oltre 200 farmacie Alphega in tutta Italia mettono a disposizione un servizio di misurazione dell’età polmonare destinato a fumatori, ex fumatori e chiunque abbia difficoltà respiratorie o sia a contatto con polveri fini. I farmacisti Alphega eseguono un test semplice e veloce e forniscono indicazioni e consigli preziosi su come adottare stili di vita sani e migliorare la propria salute polmonare. Il test viene eseguito dal farmacista direttamente all’interno della farmacia grazie a un dispositivo certificato e tecnologicamente avanzato che consente di realizzare uno screening spirometrico di prima istanza. Per trovare la farmacia aderente all’iniziativa più vicina, è possibile consultare il sito www.alphega-farmacia.it o la pagina Facebook di Alphega.

| maggio 2018 57


a cura della redazione

il libro

A norma

di leGGe Un manuale di legislazione rivolto tanto ai farmacisti territoriali quanto agli studenti universitari

Il testo, derivante dal lavoro svolto in passato per il Manuale di legislazione farmaceutica, arrivato alla quinta edizione, è stato completamente revisionato e riorganizzato. Riporta la normativa in essere a fine marzo 2018 L’intento del volume è quello di mettere a disposizione uno strumento pratico e costantemente aggiornato per il farmacista che opera in una farmacia di comunità, oltre che per lo studente in Farmacia e Ctf. Al centro della trattazione tutti i principali argomenti rientranti nel campo della normativa dei medicinali e in quello dei prodotti per la salute. Tra gli argomenti affrontati dagli autori: la gestione dei medicinali stupefacenti in farmacia, in relazione sia ai formalismi necessari per la prescrizione, sia alla dispensazione; le indicazioni specifiche riguardanti la spedizione di tutte le ricette mediche previste dalla normativa vigente in ambito sia umano sia veterinario; un’analisi della normativa inerente l’introdu-

58

maggio 2018

zione di servizi presso le farmacia di comunità; una trattazione della legislazione inerente al laboratorio galenico e una analisi della normativa relativa agli alimenti, compreso il settore degli integratori alimentari e dei cosmetici. Su alcune questioni è stato volutamente fatto riferimento all’esperienza piemontese per fornire applicazioni pratiche legate al territorio con cui c’è maggiore scambio reciproco. Va ricordato infatti che il Piemonte è forse la regione nella quale la sinergia tra rappresentanze di categoria e università ha prodotto i maggiori risultati. Infine, occorre sottolineare che i diritti d’autore vengono versati alla onlus Aid progress pharmacist agreement-Appa onlus (www.progettoappa.it), che si occupa, nell’ambito della Cooperazione sanitaria internazionale, dell’apertura di laboratori galenici in strutture sanitarie in Paesi in via di sviluppo dell’Africa e dell’America Latina.

MANUALE DI NORMATIVA DEI MEDICINALI E DEI PRODOTTI PER LA SALUTE Francesca Baratta, Davide Valle, Paola Brusa Edizioni Libreria Cortina, Torino, 2018


L’INFORMAZIONE

fa crescere da 13 anni il quotidiano del farmacista

Attualità Cronaca Opinion leader Diritto

Galenica Fitoterapia Omeopatia Blog

OLTRE crescono con 108.000 Farmacista33

UTENTI* MENSILI

*Testata certificata Baker Tilly Revisa S.p.a.

iscriviti subito alla newsletter www.farmacista33.it


consigli

di Luigi Marafante

Un naturale

supporto PER SOSTENERE MEMORIA E CONCENTRAZIONE Gingkomemo Plus di Aboca è caratterizzato da una particolare formulazione che impiega esclusivamente piante officinali e costituisce un valido aiuto per affrontare al meglio gli impegni di ogni giorno, soprattutto nelle situazioni che richiedono memoria e concentrazione. Le foglie di Ginkgo sono ricche di terpen-

lattoni e ginkgoflavonglucosidi, dai quali derivano le note proprietà; mentre l’eleuterococco favorisce la fisiologica r is pos t a di adatt amento dell’organismo alle sollecitazioni di ogni giorno. Gli estratt i l iof i l i z z at i , t i t ol at i e standardizzati di queste due benefiche piante, uniti all’olio essenziale di salvia spagnola,

fanno di GinkgoMemo plus un prodotto altamente concentrato e prontamente assimilabile. Precauzioni d’uso: se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto. Si sconsiglia l’uso del prodotto in gravidanza e durante l’allattamento. www.aboca.com

SI RAFFORZA LA GAMMA DEI PRODOTTI NUTRACEUTICI UltraMag di Pharmanutra è il primo integratore interamente a base di magnesio sucrosomiale, in grado di fornire il 100% di VNR di magnesio (375 mg) per serving (bustina). Il magnesio sucrosomiale dimostra una biodisponibilità più rapida ed elevata rispetto ad altre tipologie di magnesio. UltraMag è l’integratore ideale per coloro che necessitano di reintegrare i normali livelli di magnesio nell’organismo durante periodi particolarmente intensi e stressanti. Contribuisce a modulare l’umore, ridurre la stanchezza e favorire il riposo notturno. Inoltre, agisce direttamente sulla funzione muscolare e aiuta a mantenere l’equilibrio elettrolitico. www.pharmanutra.it

60

maggio 2018 |

MAL DI GOLA IN AGGUATO? Lenigola Compresse orosolubili è un integratore alimentare a base di propoli decerata e purificata. Senza glutine e senza zucchero, con edulcorante, è disponibile nei gusti Latte & miele e Agrumi. Indicato per adulti e bambini, si assume senz’acqua. Le compresse si sciolgono lentamente in bocca. Sviluppato da Euritalia Pharma con estratto di propoli standardizzato, ottenuto con tecnologia Med (Multi estrazione dinamica) che garantisce l’alto contenuto di polifenoli e flavonoidi caratteristici della propoli. Lenigola Compresse Orosolubili è privo di glutine e zucchero. Si consigliano massimo quattro compresse al giorno da sciogliere in bocca o da masticare. Ogni compressa contiene 0,9 mg di flavonoidi totali espressi in galangina (3,6 mg/4 compresse). www.lenigola.it


consigli SE MI AMI MI PROTEGGI La bella stagione si é aperta, ora più che mai é tempo di agire efficacemente contro i parassiti. MSD Animal Health, azienda leader mondiale nella salute animale e impegnata a preservare e a migliorare la salute e il benessere degli animali, presenta Scalibor Protector Band: l’unico collare antiparassitario per cani indicato per ridurre il rischio di leishmaniosi viscerale, patologia infettiva e contagiosa trasmessa dal flebotomo (o pappatacio). L’effetto repellente del collare bianco Scalibor protegge il vostro pet da pappataci, ma anche da zanzare, pulci e zecche in modo efficace. Il collare è senza obbligo di prescrizione e resiste all’acqua. Disponibile in due misure, si adatta a ogni taglia grazie al cinturino facilmente regolabile. www.msd-animal-health.it

TRATTAMENTO URTO PER UN CORPO PERFETTO In vista dell’estate e della prova costume, Planet Pharma lancia un’esclusiva novità: Redux Patch Perfect Body Rimodellante e rassodante cosce, glutei e braccia, un innovativo trattamento urto in patch transdermici in tessuto ultra morbido con tecnologia di cessione controllata Cts (Controlled technology system) per rassodare e rimodellare le zone critiche ed agire efficacemente contro gli inestetismi della pelle, quali cellulite e perdita di tono. La tecnologia Cts permette il rilascio localizzato in otto ore degli estratti naturali contenuti nei patches direttamente sulla zona da trattare, svolgendo così un’azione mirata e prolungata. www.planetpharma.it

PER LA PELLE SENSIBILE E PER I TATUAGGI

IN OMAGGIO EMULSIONE DEODORANTE PIEDI

Per proteggere la pelle sensibile dall’azione nociva dei raggi Uvb-Uva e allo stesso tempo i tatuaggi - preservandone i colori ed evitando che sbiadiscano - Prep ha sviluppato la nuova Crema Solare SPF 50+ ideale per pelli tatuate. Un’innovativa crema solare che, grazie all’elevato fattore di protezione solare, protegge efficacemente le pelli sensibili e le pelli con nei, cicatrici e tatuaggi. La speciale formula contiene il Tattoo Defence Complex - un complesso di ingredienti specifici arricchito con antiossidanti che impedisce alle radiazioni di raggiungere il tatuaggio, proteggendone i colori.

Per essere sempre al top, Dermafresh ha pensato ad una promozione perfetta per l’estate. Acquistando una confezione di deodorante Dermafresh Ipersudorazione Latte corpo o Dermafresh Ipersudorazione roll-on avrai in omaggio 50ml di emulsione deodorante piedi. La linea con le sue tre formulazioni, risponde in modo efficace a chi ha problemi di traspirazione eccessiva. Dermafresh Ipersudorazione emulsione piedi, contrasta l’eccessiva traspirazione plantare, combatte efficacemente il cattivo odore, previene le screpolature interdigitali della cute e le affezioni micotiche e/o batteriche. Rinfresca e ammorbidisce la pelle. www.prep.it

www.rottapharm.it

| maggio 2018 61


consigli

PER UN SORRISO PIÙ BIANCO E PIÙ NATURALE Avere un sorriso sano e smagliante è indubbiamente il modo migliore per affrontare la giornata; ma come fare per preservare quotidianamente il bianco naturale dei denti? Professional Black è l’innovativo spazzolino tau-marin ideato per garantire un sorriso dal bianco impeccabile. Grazie alle setole attive, elimina macchie e imperfezioni dello smalto dentale, per un sorriso perfetto. È stato progettato e curato nei minimi dettagli per offrire quotidianamente una corretta igiene orale. Ogni confezione è corredata da copritestina, per offrire la massima igiene al proprio spazzolino anche quando non lo si utilizza. www.tau-marin.it

PRENDERSI CURA DEI PIÙ PICCINI

CONCENTRATO RIEQULIBRANTE.

La linea dermocosmetica di Mister Baby, grazie al complesso NMF7, è l’alleato ideale per prendersi cura della pelle del proprio bambino fin dalla nascita. Il Bagnetto Protettivo Mister Baby deterge la pelle del bambino in modo delicato mantenendola morbida e idratata. L’innovativo complesso NMF7, un mix di sette componenti attivi - alcuni naturalmente presenti nella pelle dei neonati - aiuta a prevenire secchezza e irritazione, replicando le naturali azioni di idratazione e protezione del Nmf (Natural moisturizing factor) della pelle del bambino. Assicura un’azione delicata sulla pelle e sulla cute aiutando a mantenerne la naturale idratazione e salute.

È un siero leggero, realizzato da YourGoodSkin, da utilizzare due volte al giorno dopo la detersione e prima dell’idratazione. Combatte le cause dello squilibrio della pelle, aiutando a prevenire la comparsa di problemi cutanei. Le problematiche della pelle contro cui agisce sono lucidità, secchezza, pori visibili, opacità, tono della pelle non omogeneo. È composto da un esclusivo complesso antiossidante con tè verde e vitamina C, che combattono molte tipologie di radicali liberi, formulato esclusivamente con ciò di cui la pelle ha bisogno. Senza parabeni e oli, dermatologicamente testato e adatto ad ogni tipo di pelle, anche quella sensibile. www.misterbaby.it

www.yourgoodskin.com

COMBATTERE I SEGNI DEL TEMPO Il siero anti-età di Longevity iCare è un potente attivatore della sintesi di nuovo collagene e della ricostruzione della matrice cutanea. Contrasta la degenerazione della matrice extracellulare e stimola la for-

62

maggio 2018 |

mazione di nuove proteine strutturali, quali elastina e collagene. Principi attivi specifici della linea: fitoestrogeni che costituiscono linfa vitale alla base della giovinezza cutanea, molto importanti per il

rallentamento dell’invecchiamento della pelle. Il particolare fitoestrogeno derivato dall’iris, ricco di flavonoidi, fortifica l’epidermide, preserva la membrana cellulare e la coesione della pelle. www.sirpea.com


Silvio Garattini, Vittorio Bertelè

FARMACI SICURI La sperimentazione come cura

consigli

FARMACIA

Il termine “sperimentazione clinica” porta alla mente immagini di cavie, provette e pazienti considerati alla stregua di animali da esperimento. Niente di più sbagliato: la sperimentazione è infatti l’unico modo eticamente e scientificamente corretto per superare la mancata conoscenza di un trattamento che potrebbe, potenzialmente, aiutare nella terapia di una patologia. L’avvio di una sperimentazione clinica deve procedere secondo una serie precisa di regole scientifiche ed etiche che spesso non sono immediate agli occhi del cittadino. “Farmaci sicuri - La sperimentazione come cura” fornisce gli strumenti utili a comprendere i come e i perché della sperimentazione clinica sull’uomo. Partendo dagli aspetti più basilari che ne guidano il disegno e l’esecuzione fino agli aspetti prettamente etici e all’importanza del coinvolgimento dei pazienti quali elementi chiave nel fornire una prospettiva complementare a quella dei medici, gli autori accompagnano il lettore nel capire cosa effettivamente implichi una sperimentazione clinica, quali siano i diritti e i doveri dei cittadini e delle aziende farmaceutiche e i numerosi benefici che questa può portare alla società.

ACQUISTALO SU www.edizioniedra.it Prezzo: 9,90 euro Pagine: 160

EDRA SpA Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02 881841 - Fax 02 56561 173 eMail: libri.comm@lswr.it | maggio- www.edizioniedra.it 2018 63


The Blind Spot

di Luca Pani, @Luca__Pani, University of Miami

Un passo

indietro? Amazon retrocede sulla distribuzione dei farmaci, meno semplice di quanto si pensasse. Ma medita nuove mosse nel settore healthcare

Amazon ha scoperto sulla sua pelle che i farmaci non sono dondoli o rubinetti d’ottone da giardino. Pare sia stata una doccia fredda e di freddo si deve essere realmente trattato, ma non solo. Sembra infatti che gli algoritmi che ormai pensano, spesso male, al posto dei grandi (sic) manager del business della distribuzione planetaria, e non solo di quella, non avessero tenuto conto della “catena del freddo”, che è invece necessaria, spesso obbligatoria, quando si vogliono trasportare e conservare medicinali. Due variabili logistiche che né i giganteschi magazzini di Amazon né gli autoarticolati di Fedex o Ups sono attrezzati per fare e, soprattutto, certificare. È pur vero che alcuni produttori di surgelati usano la piattaforma di Amazon per distribuire quello che vendono ma, in questi casi, utilizzano trasportatori dedicati e l’ordine non si può cancellare una volta inoltrato, e tantomeno restituire. La sottile differenza tra passare una serata in allegria grazie a un gelato al cioccolato perfettamente ordi-

64

maggio 2018 |

ne occupi. Sempre di una doccia fredda si è trattato quando Amazon ha cercato di convincere i grandi ospedali e i Pharmacy Benefit Management a sostituire le loro reti di reciproche relazioni umane personali, ultradecennali e leali, con un’interfaccia computerizzata che, per quanto efficiente potesse essere, non offriva - evidentemente - le stesse “garanzie”. Chi tuttavia, facendo parte della concorrenza, cantasse prematuramente vittoria commetterebbe un gravissimo errore sia tecnico sia strategico. Esiste infatti la seria possibilità che, dopo l’acquisto di Whole Foods, gli algoritmi di Amazon stiano profilando, in dettaglio, le caratteristiche di sottogruppi di persone che comprano e usano con precisi pattern cognitivo-comportanato e consegnato da Amazon e salvarsi mentali prodotti dell’area benessere, dagli la vita grazie a un vaccino o un anticorpo integratori ai bio-alimenti. Se, a quel punto, monoclonale era sfuggita ai ragazzi Amazon fosse in grado di dell’headquarter di mettere le mani su un nuSeattle e la marcia inl’importanza mero sufficiente di dati dietro è sembrata a della che riguardano l’uso di molti il risultato di un farmaci da banco (che esperimento in supercatena negli Stati Uniti sono molficialità, qualcosa per del ti di più che in Italia), allocui, invece, Amazon freddo? ra potrebbe lanciare un non è famosa. Anzi, Non ci avevano nuovo modello di busitutto il contrario. ness del farmaco basato pensato E allora c’è chi dice direttamente sui consuche la catena del fredmatori per muoversi poi - in una seconda do non c’entra niente e che, se veramente rapidissima fase - nel vasto spazio dei faravesse voluto, Amazon avrebbe facilmente maci da prescrizione, partendo dalla base superato il problema. In effetti la fetta di tore non da accordi commerciali apicali che, ta è grande e ghiotta, dato che si stima che i per il momento, sembrano essere falliti. prodotti farmaceutici che richiedono una distribuzione refrigerata varranno circa 480 miliardi di dollari (400 miliardi di euro) nel PER UN APPROFONDIMENTO: 2021, lasciando perdere il valore, oltre che https://www.cnbc.com/2018/04/16/ doppio, dei prodotti che non richiedono refriamazon-business-not-selling-drugs-butother-amazon-groups-might.html gerazione. Troppo perché Amazon non se




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.