Punto G - 46

Page 1

n° 46

il fantasma

per arretrati ed approfondimenti http://MovimentoHyronista.com

fiammeggiante capitolo primo

Questo mese vi offriamo la lettura gratuita del primo capitolo del libro fantasy “Il fantasma fiammeggiante” che potete trovare su Amazon o nelle librerie di firenze che trovate infondo a questo numero del giornale... il viaggio ha inizio. Una tranquilla notte d’estate in un cimitero americano di “The Artist” è il titolo del film diretto da Michel Hazanavicius uscito nel 2011, che vede come interpreti e protagonisti gli attori Jean Dujardin e Bérénice Bejo. Ma passiamo direttamente alla trama. George Valentin è un attore rinomato, un divo del cinema hollywoodiano con una brillante carriera alle spalle ed un enorme talento, supportato oltretutto da una grandiosa presenza scenica e dal suo ruolo di “icona”. La sua vita però subirà un drastico cambiamento a causa di due avvenimenti: l’incontro con la giovane Peppy Miller e l’invenzione del sonoro. Peppy Miller è una ragazza che lavora nel cinema solo come comparsa, ha però una grande energia e determinazione, e, nel giro di pochissimo tempo, riuscirà a diventare un’attrice di successo. La causa del suo successo è paradossalmente anche la causa della discesa nell’anonimato per Valentin. Infatti l’invenzione del sonoro, sul finire degli anni ‘20, porterà quest’ultimo a non voler più lavorare nel cinema, non credendo affatto in questa rivoluzione, sentendosi ormai rimpiazzato e lasciato fuori. Col passare degli anni Peppy diventerà una vera e propria star (“la ragazza che amerete amare”), riceverà tutti i ruoli principali e sarà indispensabile per il produttore Al Zimmer (John Goodman), parallelamente Valentin si ritroverà costretto a vendere tutto ciò che possiede, ridotto a bere ed a convivere con la depressione. Portato all’esasperazione e logorato da un’infinita tristezza, finirà per dare fuoco a tutti i vecchi nastri dei film nei quali aveva recitato che conservava ancora in casa; ciò scatenerà un incendio dal quale l’attore del muto verrà salvato grazie al Jack Russel sempre rimasto al suo fianco. La carriera di Peppy è ormai stellare, eppure neanche lei è felice. Da sempre innamorata di George ha provato ha fare il possibile per aiutarlo, senza però effettivamente riuscirci a causa dell’orgoglio di quest’ultimo. La sua perseveranza la porterà però a salvarlo: arriverà da lui qualche secondo prima della sua morte, avendo intuito la sua intenzione di suicidarsi. Anche se si tratta indubbiamente di un film drammatico il finale non lo è per niente, anzi, oserei dire che rappresenta, in questo caso, i colori all’interno di un mondo bianco e nero. Al Zimmer, persuaso da Peppy, deciderà di riprendere Valentin con grande entusiasmo, colpito da una nuova performance, ideata dai due attori e ballerini innamorati. Infatti, da quel momento, si parlerà di una nuova forma d’arte, musica, cinema e teatro: il musical, che vedrà come protagonisti proprio Peppy e George, uniti in un duetto di danza. Film interessante ed anche se uscito in bianco e nero e senza audio (come un vero film di Murnau, Vidor o Borzage) estremamente moderno ed innovativo. Gli interpreti non avrebbero potuto essere più convincenti: entrambi hanno una mimica facciale parlante che ha permesso loro di comunicare, commuovere ed emozionare senza bisogno di alcuna parola, per non parlare del physique du rôle, sembrano essere usciti realmente dal 1920.

Giasmina D’Angelo liceo classico Michelangiolo

città, pieno di lapidi che giocano a essere antiche, tenute male, preda ogni tanto di qualche ragazzino che viene a spaventarsi per ridere. Il cimitero è vasto, la notte chiara, la luna, pacificamente dimezzata dal suo corso naturale. Una brezza lieve e fresca fruscia fra gli alberi spogli. In una cripta dal cancello rugginoso e sgangherato troneggia al centro un sarcofago con il coperchio raffigurante un cavaliere dalle mani ben salde sulla spada, una scritta sul fianco recita in italiano arcaico quattro versi sconquassati: Qui ripuosa la salma dell’audace Che mille sconfisse inimici crudi Che mai per noi conobbe requie o pace Che cadde infine sotto alli ciento scudi

Il coperchio è leggermente ruotato, probabilmente qualche profanatore di tombe l’ha scoperchiato e depredato, poi lasciato ricadere scompostamente. Portato forse dal vento, un osso piccolo e corroso esce dalla fessura, gira alto in aria e cade a terra. Rotolarotolarotola. Si ferma. Vibra. Come per magia tutte le altre ossa escono dal sar-

Per i primi filosofi era comune riflettere sul perché i parenti si assomigliassero l’uno con l’altro. Aristotele teorizzò che il padre fornisse una forma simile alla propria e che la madre la nutrisse prima e dopo il parto. Come spiegava la nascita di una femmina? Era semplicemente un errore dato dal corpo della madre. Vittoria Nannelli liceo classico Michelangiolo


sta in piedi. Si muove cieco verso il suo sarcofago, traballa, sembra voglia ritornare nella pace. Arriva al bordo, getta le braccia dentro al buio. Estrae un teschio. Kri-krick.

cofago e lo raggiungono, seguendo quasi il flauto d’un incantatore. Adesso è un mucchietto. Un turbinare di vento silenzioso lo fa alzare tutto in volo, assumere una forma, rattaccarsi, connettersi, scrocchiare e... sembra proprio si sorregga. È uno scheletro completo, senza testa. Vacilla, ma

Se lo mette in cima al collo e pare che lo attacchi. Muove passi tremuli verso l’uscita della cripta. Fragile creatura di completa debolezza. Si regge male in piedi ancora quando posa le ossa della mano allo stipite del cancello, e con l’altra fa leva sul ferro gettandosi in avanti con tutto il suo poco peso per aprirlo. Skreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee eeeeee........ poi SKRANG! S’apre d’un colpo.

Prove concrete dell’addomesticamento delle bovini, risalgono al periodo del Neolitico antico (circa 9000 anni fa), confermando senza ombra di dubbio che tutte le razze di buoi domestici del mondo abbiano avuto origine da un unico antenato selvatico, “L’URO”, sopravvissuto dal Pleistocene fino al secolo XVII. La maggior parte delle razze odierne hanno avuto origine per selezione artificiale esaltando una delle qualità di questi animali (attitudine a produrre latte, carne o forza lavoro) o tutte e tre insieme. Ai giorni nostri, oltre che per la produzione di carne e di latte, i bovini sono utilizzati dove non si è ancora diffuso l’uso esclusivo di macchine agricole per le fasi meccaniche della lavorazione del terreno, come il dissodamento e l’aratura. In alcune parti del mondo, il toro, invece, è utilizzato in spettacoli circensi o in altre manifestazioni tradizionali come la corrida o il rodeo. Gaia Masi ISIS Galileo Galilei

«Che tempo è questo? Che mondo? Come sono arrivato fino a qui? Chi m’ha chiamato? Che m’ha destato? È già il mio tempo o devo tornare alla nera coltre?» Avanza due passi spaesati nel vento, un gufo lo guarda e fa l’indifferente. Tutti gli animaletti nottambuli di quel luogo lo conoscono meglio di quanto lui non si conosca. Un alito di vento più forte d’altri fa accendere le ossa di un piede di una piccola fiammella, poi un’altra sulla stessa gamba, il fuoco si diffonde, si avvolge sulle membra, si arrampica per le costole, si avviticchia ad ogni vertebra, arriva fino al teschio e lo avvolge, finché tutto lo scheletro è in fiamme e scrocchia le giunture dal piacere. Apre la bocca e la richiude, allunga braccia e gambe, si alza di un buon metro su per l’aria.

Gli omini verdi sono un gruppo punk\hardcore decisamente innovativo che si sa ben distinguere dal resto dei numerosi gruppi punk. Con le loro canzoni orecchiabili e dal ritmo coinvolgente creano un energico guazzabuglio di punk giovanile. I loro brani sono principalmente di denuncia contro le ipocrisie della chiesa e contro un governo egoista e corrotto, quindi nelle loro canzoni trasuda un sentimento di vergogna e di rifiuto di far pareti tale società. nell’ambito musicale gli omini verdi prevalgono la ritmica travolgente che scavalca spesso il suono dando così vita a un punkrock intenso e passionale. Sara Mattioli liceo Pascoli

«Aaah... mio buon vecchio amico, finalmente... che piacere triste e sconsolato è dover tornare ancora un tempo a fiammeggiare nel buio del dolore; ma ogni vita, per quanto grama, è uno splendore al suo tornare... ecco, amico, avvolgimi, scaldami, mi fai male ma rinfranchi… ecco! Torna tutto il mio sistema di nervi fatui e muscoli roventi... ecco il fuoco di vendetta che mi dà vita, ecco la fonte della vita che rinfranca le mie membra e rinnova i miei tessuti. Adesso è certo. Sono tornato per restare. Non so quanto e non so perché ma impossibile è fuggire dinnanzi al duro mio dovere... » Avanza sicuro e a grandi falcate di nuovo al suo sarcofago e lo scoperchia con violenza. Una vecchia armatura polverosa inizia a tremare sul fondo, si alza in volo e inizia a prender posto sul corpo del suo padrone. «... così, armatura mia... contieni il mio esplosivo corpo acciocché io possa toccare gli esseri umani senza ferirli...» Adesso un cavaliere medievale alto e vigoroso, nella sua armatura nera e argento da cui filtra luce incendiaria, cammina deciso verso il muro di cinta del cimitero. Con un salto mortale lo


puro e gli occhi di un demone al posto dei fanali. «... lo so, lo so, mio piccolo... la lotta non finirà mai...» Spariscono in cielo con un rombo a metà tra il motore di un camion e il tuono d’un temporale. «Daniel, svegliati... è ora di andare a scuola.» «Non ce la faccio.» «Andiamo che oggi fai vedere ai tuoi amici la scavalca. Un turbinare di scintille scon- motocicletta nuova che ti ha riparato papà...» volge l’aria e un cavallo di fuoco puro ap- «Non ce la faccio...» «Ma che sogno stavi facendo, che borbottavi tutte pare davanti allo spirito rinato. quelle cose strane?». Daniel si alza dal letto, tira indietro i capelli dagli occhi, guarda sua madre. «Ma che ne so. Un sogno nitido, ma una cavolata.» «Andiamo su...» «Vengo, vengo...». Daniel inizia a vestirsi. ... continua la lettura sul libro ;)

«Fyro, mio vecchio Fyro... quante battaglie... e quante altre ancora... ma non ci manifesteremo così, in questa epoca... che la mia armatura divenga quella di un guerriero di questo tempo...» L’armatura si tramuta in un vestito di pelle nera irto di spunzoni d’acciaio, che lascia scoperto il teschio fiammeggiante. «Che la mia spada divenga una spada di questo tempo...» La spada si tramuta in una catena chiodata che si arrotola docilmente al braccio del suo padrone. «... e che tu mio buon Fyro, cavallo volante, diventi un cavallo di questo tempo...» Il cavallo diventa un’immensa motocicletta di acciaio nero con le ruote di fuoco

NON SI MUORE PIÙ 20 miliardi di persone e una terra troppo piccola per contenerle. Negli ultimi decenni, la medicina e la scienza avevano fatto scoperte stupefacenti. La morte per malattia si era estinta. Le città avevano aumentato la sicurezza ovunque e questo portò ad una diminuzione, se non annullamento degli incidenti. Morire non era più tanto facile. Il problema della sovrappopolazione non risparmiava nessun paese. In ogni appartamento convivevano tre o quattro generazioni. La vita era cambiata, a partire dal cibo, i supermercati chiusero perché vennero inventate delle pillole nutritive. Economiche e funzionali. La bellezza, la bontà, il godere delle piccole cose si era perso. Tutto era diventato scontato. Le persone erano scontate. I più vecchi parlavano di piazze vuote, case disabitate e della desolazione dei deserti. La maggior parte degli animali venne sterminata. Non c’era posto per loro. Le opere d’arte, i musei, le biblioteche, i negozi dell’artigianato… tutto venne bruciato. Lo scopo della terra era quello di funzionare, come un macchinario perfettamente assemblato. Era un mondo grigio scuro, tendente al nero. L’unica cosa che aveva davvero il potere di colorarlo era la morte. Nel “ Vecchio mondo”, Dove la morte era all’ordine del giorno, le persone riuscivano a dare davvero un senso al tempo che passava. Prima esistevano le fotografie. Avevano il potere di bloccare dei momenti e se venivano perse era un gran dolore, perché quel momento non si sarebbe mai ripresentato. Ma in una vita eterna questo timore non c’era, perché avrebbero potuto presentarsi mille e mille altre situazioni simili e dimenticarsi quelle passate. Aver paura di perdere tempo prezioso, aver paura di perdere una persona e approfittare di ogni momento passato con lei… Tutto ciò, in un mondo senza morte, non era concepibile. Se da una parte c’era chi non pensava alla morte, dall’altra c’era qualcuno che lo faceva...si formò in America una setta che rivendicava l’importanza di morire. Dei killer. Un gruppo segreto di persone che con un’ ottima organizzazione riuscivano ad uccidere senza venire scoperti. Le vittime aumentavano giorno dopo giorno, questo attirò l’attenzione di molti. Dopo pochi mesi il fenomeno arrivò alle orecchie di tutti. La setta di killer si espanse. Il mondo iniziava ad avere paura! Le vittime non venivano scelte con una logica, per questo si iniziò ad aver paura di non poter più incontrare l’amico, l’amato... Terrore. Killer che portano via la vita per ridarle un senso. Emma Sofia Santoro liceo Pascoli


Danny è un ragazzo normale. Normalissimo. Fin quando in lui qualcosa cambia. S’infiamma. Scopre così di essere la reincarnazione del Fantasma Fiammeggiante, una presenza oscura che prenderà a tormentarlo, ma che lo renderà inarrestabile. Deciso a riprendere il controllo sulla sua vita, Danny tenterà di conoscere le sue esistenze passate, alla ricerca di un modo per sentirsi nuovamente se stesso. Nato in rete nel 2006, “Il Fantasma Fiammeggiante” è il primo capitolo della saga “L’ombra della Torre”, una storia di avventura e magia, col fascino di una fiaba antica e lo stile di un classico moderno. Libro molto molto bello! Parla dell’uscita dalla fase manicheista della vita di un ragazzo. Si affrontano temi importanti che ci accompagnano a qualunque età e in qualunque epoca. Concetti di giusto e di sbagliato. Si tocca persino l’amore, senza però ridurlo a un Bacio Perugina. Veloce da leggere, ma senza che risulti mai piatto o noioso. È, infatti, contaminato da vocaboli filosoficamente importanti come “panortosia” e linguaggi storici ricercati come l’italiano parlato nel Rinascimento. La storia è avvincente e dinamica, ricca di colpi di scena (un po’ in stile “Game of Thrones”). Lo consiglierei fortemente ai ragazzi e alle ragazze dai 13 anni in su e agli amanti degli anni Novanta. Buona lettura! - recensione su LibreriaUniversitaria.it Un libro emozionante che ti tiene incollato dall’inizio alla fine. Un approccio completamente nuovo al fantasy. Una boccata di aria fresca. E un finale che... beh... semplicemente top. - recensione su Amazon.com

Impaginazione e direzione: Guido Giacomo Gattai Grafiche: Guido G. Gattai e Leonardo Martinelli Vuoi contattarci o collaborare? Puoi trovare il romanzo “L’Ombra della Torre - Il fantasma fiammeggiante” clickando qui sopra con lo sconto Amazon oppure nelle liberie pubblicizzate in questa pagina, o ancora all’edicola accanto al liceo Michelangiolo e Castelnuovo.

associazionehyronista@gmail.com

FaceBook: Movimento Hyronista Instagram:

punto_g_giornale MOVIMENTOHYRONISTA

Telegram:

https://t.me/movimentohyronista

sito: MovimentoHyronista.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.