COOLTO MAGAZINE aprile 2011

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APRILE 2011 10

10. cover story IL RISORGIMENTO IN CUCINA gli spaghetti uniscono l’Italia a tavola

18. cool place LOCALI STORICI DI TORINO i luoghi che hanno visto nascere l’Unità d’Italia

22. cool people

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GUIDO GOBINO ha reso un’azienda coolturalmente prelibata

26. cool event TORINO COMICS highlights della manifestazione

28. cool event NOTTE MAX&CO.

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anteprima della nuova capsule collection

In copertina: Un viaggio attraverso l’Italia Unita, alla ricerca dei segreti e degli aneddoti della cucina che hanno fatto la storia del nostro... mangiar bene!

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32 TREND IN THE CITY baratti & milano

34 HI TECH leggi sull’e-reader

36 DESIGN & TENDENZE ballin e la sua limited edition

38 ARTE & CULTURA a flash of art

40 MUSICA r.e.m.

42 CINEMA 32

schermo tricolore

44 TEATRO alice nel paese delle meraviglie

46 COMICS WORLD nuovi mondi, vecchi strumenti

48 LIBRI ultime novità in libreria

50 FASHION CORNER pierre mantoux

56 FASHION TIME le scarpe più gettonate della P/E

60 PERSONAL SHOPPER 34

tour virtuale

62 BEAUTY smalti, i colori hot

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64 IMAGE ADVISER i capelli... mai nel guardaroba!

66 WELLNESS abbronzarsi al solarium

68 LIFE COACH la pasqua e il coaching

70 TENNIS WORLD cerca il tuo stile di gioco ideale

72 AUTO la nuova bmw serie 6 cabrio

74 MOTO 82

harley davidson blackline

76 MOTO ABBIGLIAMENTO nuova collezione harley

78 NAUTICA amer 92’

80 ANIMALI piante belle e pericolose

82 TRAVEL australia, outback

88 WEEKEND DI COOLTO zoagli, a portata di primavera

94 ASTROLOGIA i consigli dalle stelle


PRIMA DELL’EDITORIALE

magazine Aut. Trib.di Torino n.13 del 26/03/2009 - Iscrizione R.O.C. 17970 Salvo accordi scritti, la collaborazione a questo giornale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In mancanza di un contratto scritto tra le parti, la pubblicazione di adv è da considerarsi a titolo gratuito. Nell’eventualità che testi e illustrazioni altrui siano riprodotti in questa pubblicazione, l’editore é a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, dietro segnalazione, ad eventuali non volute omissioni e/o errori nei relativi riferimenti.

Nessuna parte di questo giornale comprese le inserzioni pubblicitarie può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editrice. La Redazione non è responsabile di eventuali variazioni.

direttore responsabile: lio Masprone ilio.masprone@puntozeroedizioni.it

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direttore editoriale: Daniele Smaltini daniele.smaltini@puntozeroedizioni.it

info & comunicati editoriali: redazione@cooltomagazine.it marketing: tel. 011.7807531 marketing@cooltomagazine.it

coordinamento di redazione: Maria Greco maria.greco@puntozeroedizioni.it hanno collaborato a questo numero: Alessandra Luti, Anna Agosto, Annalisa Costantino, Aurora Minardi, Barbara Odetto, Emanuela Bernascone, Francesca Simonetti, Fulvio Gatti, Greta Grossi, Cristina Rosso, Isabella Puma, Luigi Bertino, Marco Todaro, Maria Tucci, Mario Villani, Michele Guzzon, Paola Gamberutti, Tamara Gavina, Vittorio Pavesio

proprietà e redazione: PUNTO ZERO Edizioni tel/fax: 011.7807531 viale Gramsci, 141 • 10095 Grugliasco (To) tipografia: GRAFICHE LUVRITI Srl Via Stazione Vecchia, 92 • Provaglio d’Iseo (Bs)

w w w. c o o l t o m a g a z i n e . i t

Ilio Masprone “Giramondo sin dalla giovane età, dopo numerose esperienze in ambito artistico approdo al giornalismo. La passione per la “carta stampata” mi renderà la vita allucinante e affascinante al tempo stesso.”

Daniele Smaltini “Le grandi idee nascono dai sogni... se c’è la volontà, perchè non sognare! Una continua sfida tra desideri e razionalità, in un mondo in cui cercare di crescere!”

Maria Greco “Per quanto si possa pensare al proprio futuro, capitano delle variabili improvvise che possono dare svolte inaspettate alla nostra vita... disegnando tratti e colori ai quali non avremmo mai pensato!”

Mario Villani Laureato in economia, dirige strutture ricettive da molti anni e si occupa di consulenza e formazione nel settore del turismo. Innamorato delle cose “belle” ama condividerle, raccontandole ai propri lettori.

Barbara Odetto “Credo nei colpi di fulmine: per un’opera d’arte, una canzone o un panorama. Vivo di passioni: scrivere, sciare, viaggiare. A otto anni sapevo che sarei diventata giornalista: un amore lungo una vita”.

Paola Gamberutti “Dal Liceo Artistico a laurea in Sociologia. Venticinque anni anagrafici e diciannove dichiarati: la coerenza non è la mia peculiarità, ma la passione sì! È in tutto ciò che faccio”.

Cristina Rosso Un intuito brillante ed uno spirito frizzante animano il mio piglio multimediale, espressione di un'esigenza istintiva e spontanea. Il cuore della notizia mi attrae quanto la necessità di riportarla nel modo più coerente e fedele possibile.

Isabella Puma Studio “Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo”. Vivo “di corsa” dividendomi tra vari interessi; sono comunicativa, solare e un po’ curiosa. Amo viaggiare e dedicarmi alla vita che... amo “mordere”! Per me “Volere è potere”.

Tamara Gavina - Personal Coach “...lavoro con le persone, per far loro identificare che cosa ci sia realmente dietro il proprio desiderio di cambiamento”.

Marco Todaro - Image Adviser “La bellezza è un patrimonio universale. Chi conosce la materia deve mettere a disposizione tutto ciò che sà, per avere un mondo sempre più bello! Sono convinto che bisogna essere generosi e condividere la propria conoscenza”.

Anna Agosto - Personal Shopper “Dopo un percorso professionale iniziato a Parigi e passato da Milano, ho deciso di portare questa nuova attività qui nella mia città, Torino, per far convergere tutte le mie conoscenze acquisite nel settore Glamour!”

Luigi Bertino - Tennis Coach FIT “Ho dedicato la vita alla mia passione, facendo sì che questa diventasse la mia professione. La comunicazione nello sport fa parte dell’insegnamento; scrivo e mi prodigo come relatore in numerosi simposi internazionali”.


EDITORIALE

Cambiamento! Penso che questo sia uno tra gli ag-

C

gettivi più usati per identificare la primavera o, per lo meno, è tra quelli che sento più mio! Fedeli a questo desiderio di cambiamento anche in redazione abbiamo voluto fare un piccolo restyling ad alcune pagine di CoolTo, per dare spazio anche alle nuove e piacevoli collaborazioni nate nel corso di questi mesi. Da questo numero anche l’editoriale sarà diverso: più intimo e riflessivo; uno spaccato di vita di tutti i giorni da girare al lettore quasi a voler creare un dialogo, un confronto... seppur virtuale! Fatta questa piccola premessa, vi pongo la prima domanda: come si identifica un vero amico? Personalmente penso semplicemente che il vero amico... non abbia bisogno di identificarsi! Non siete d’accordo con me che se una persona ostenta amicizia in modo morboso senza le giuste fondamenta ottiene nella maggior parte dei casi l’effetto contrario, creando in voi uno stato di “allerta” misto ad un desiderio di distacco? L’amicizia non si impone, non si pianifica a tavolino; l’amicizia vera si sviluppa da se e cresce giorno per giorno attraverso ogni momento condiviso; che sia divertimento o turbamento. Ma niente ci è dovuto! Sta anche a noi fare attenzione agli sguardi, ai gesti e le parole che ci fanno capire di aver trovato un vero amico! Difficile? Certamente. Vale la pena? Sì! Daniele Smaltini

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COVER STORY di Mario Villani • mv@mariovillani.com

COOLinaria:


ILIN CUCINA!

RISORGIMENTO Difficilmente si trova un piatto italiano che sia presente in tutte le regioni. Ma gli spaghetti sono capaci di unire simbolicamente l’Italia a tavola

Q

Quando, insieme all’editore abbiamo deciso che avrei scritto un articolo sulla cucina italiana del “risorgimento”, ho pensato francamente di cimentarmi in un esercizio di ricerca semplice, intrigante e divertente. Mi sono ritrovato invece a scoprire che non esiste, di fatto, una “cucina italiana” ma tantissime straordinarie ricette che appartengono alla cucina regionale. Ho preso atto che il “federalismo” in cucina esiste da secoli! Anche grandi chef interpellati per il 150° anniversario dell’unità d’Italia la pensano come me. Difficilmente si trova un piatto italiano che sia presente in tutte le regioni. Pensiamo per esempio ai Pizzoccheri della Valtellina, non sono certo così famosi in Puglia o in Sicilia. Per contro i “Friarielli” partenopei o le “orecchiette con le cime di rapa” pugliesi non sono piatti tipici dell’Italia settentrionale, se si esclude il consumo che ne fanno gli emigrati in rispetto o per nostalgia delle tradizioni. Insomma, per farla breve, la mia ricerca si è arenata agli “spaghetti” che

pur conditi in modo differente, sono capaci di unire simbolicamente l’Italia a tavola. In ogni modo un po’ d’impegno nella ricerca l’ho profuso per i golosi in vena di riscoperta di patrimoni storicoculinari legati ai fondatori della Patria e vi propongo qualche chicca: la “finanziera” ad esempio, piatto povero


COVER STORY

della cucina piemontese che tanto piaceva al

dell’Emilia Romagna, si trova curiosamente ad

conte di Cavour, uno dei Padri della Patria,

unire il suo destino a quello dei festeggiamenti

e che consumava ai tavoli del Cambio di To-

per l’unità d’Italia: 150 anni fa nasceva la no-

rino; posso citare i “tajarin” piemontesi ama-

stra Patria e 100 anni fa, nel 1911, moriva a

ti da Vittorio Emanuele II, si racconta pre-

Firenze il più illustre cittadino di Forlimpopoli

parati personalmente per lui dalla “Bela Rosin”,

Pellegrino Artusi. Nato nel 1820 e, discen-

i “tagliolini freschi alle erbette fini con ca-

dente da una famiglia agiata, fu viaggiatore

stagnole di carne in salsa di Barolo”, le “la-

colto, curioso, instancabile ed implacabile nel

sagne alla papalina con mele e tartufo”, ser-

suo intento di “cucire”, consolidare ed isti-

viti in onore di papa Pio IX per il ventiquat-

tuzionalizzare due delle nostre principali

tresimo anno di pontificato, gli “gnocchi di

ricchezze: la lingua italiana e la nostra stra-

patate alla salsa di noci e mentuccia”, i pre-

ordinaria cucina regionale.

feriti del conte di Cavour. Non manca poi il

Nel pieno del Risorgimento, quando i politi-

“carpaccio di tacchino”, il piatto preferito da

ci si affannavano ad unire le varie diversità ita-

Garibaldi preparato per lui da Nino Bixio

liane, lui si adoperò ad “unificare” l’immenso

dopo lo sbarco a Marsala, il “pollo alla cam-

patrimonio di tradizioni e ricette, fino ad al-

pagnolo con verdure a tre colori”, le zuc-

lora tenute gelosamente nascoste tra le mura

chine, le patate e le carote, che formano il tri-

delle cucine, conservate e tramandate tra don-

colore, un piatto nato in onore di Mameli, pre-

ne, uniche custodi di segreti ed antiche al-

parato dalla madre di Mazzini ed il ”roast

chimie culinarie.

beef alla ligure”, piatto preferito dallo stes-

“La cucina è una bricconcella; spesso e vo-

so Mazzini.

lentieri fa disperare, ma dà anche piacere, per-

Sono comunque pressoché certo che questi

ché quelle volte che riuscite o avete supera-

piatti risultano quasi sconosciuti al resto d’Ita-

ta una difficoltà, provate compiacimento e

lia, se non per gli addetti ai lavori o per gli ap-

cantate vittoria”.

passionati. La mia ricerca mi ha portato comunque a dare un senso compiuto a questo piacevole lavoro e ve lo propongo in modo diverso da come lo avevo immaginato. In questo Duemilaundici, la storia di Forlimpopoli, piccola cittadina



COVER STORY Così si apre il suo celeberrimo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, 790 ricette con le quali Artusi sovrasta il mostro sacro ed intoccabile della cucina francese che in Italia spadroneggiava ormai sin dal Seicento. “l’Artusi” (così questo manuale è universalmente noto), rimane a tutt’oggi il libro di cucina più letto, una vera

“Bibbia”

per ogni cuoco e detiene con onore il merito di avere contribuito all’unificazione del nostro Paese. Una volta “codificata” e legittimata la nostra identità gastronomica nazionale, molto è cambiato nelle nostre cucine. Dopo il Risorgimento, le due Guerre Mondiali, ci riportano

povertà e fame come scomodissime

ospiti alle nostre tavole, e per un periodo piuttosto lungo, la cultura gastronomica ritorna a rinchiudersi tra le mura domestiche, se non addirittura nei ricordi o nella speranze di futuri tempi migliori. Negli anni quaranta, quando i Futuristi dichiararono “guerra” a tutto quello che ricordava il passato, neppure la Santa Pastasciutta, nè i nostri cibi più tradizionali furono risparmiati da queste “purghe ideologiche”. Ma il veto non sarebbe durato a lungo e di lì a dieci anni fu fondata, da Vergani,

l’Ac-

cademia Italiana della Cucina che, brandendo il volume dell’Artusi a mò di vessillo, iniziò una decisa ed energica crociata alla difesa di quelle tradizioni regionali più autentiche che rischiavano di andare irrimediabilmente perdute. Ma la cucina è materiale vivente, mutevole e capriccioso, si lascia influenzare dalle mode, dall’evoluzione dei gusti, dal progresso e dalle scoperte scientifiche che, lentamente ma inesorabilmente, cambiano la struttura delle nostre cucine, gli elettrodomestici e... soprattutto le nostre abitudini alimentari. Come dimenticare quale rivoluzione ha portato nella nostra alimentazione l’arrivo, tra il seicento e il settecento, in piena epoca



COVER STORY coloniale, di prodotti come il caffè, il cacao,

cina vive in uno stato di perenne formazione

la barbabietola da zucchero o la patata, o il

ed evoluzione.

grande aiuto giuntoci dagli esperimenti in la-

Festeggiare gli ideali del Risorgimento oggi,

boratorio portati avanti da Pasteur, fonda-

potrebbe sembrare un gesto anacronistico e

mentali non solo per l’industria casearia, ma

nostalgico ma solo a chi si ferma al significato

anche per il miglioramento delle conservazioni

letterale delle parole.

domestiche dei prodotti alimentari.

Ad una riflessione più accurata, risulta evi-

Oppure, molto più avanti, nel ventesimo se-

dente che in ogni cosa è già presente il ger-

colo, la straordinaria innovazione proposta da

me del cambiamento e celebrare e ricordare

Gualtiero Marchesi (foto), che con il suo ma-

il passato significa inequivocabilmente guar-

nuale “la mia nuova grande cucina italiana”

dare al futuro, abbracciare con entusiasmo il

ha ricreato l’idea della cucina, provando a co-

vento del domani, approcciarsi alla speranza

niugare l’inconiugabile: tradizione ed inno-

con la stessa leggerezza ed abbandono con

vazione, sobrietà e creatività, sostanza e leg-

la quale accostiamo le nostre labbra ad un ca-

gerezza… Insomma… come per l’Italia, così

lice di vino o ad un cibo profumato, cucina-

come per ognuno di noi, anche l’idea di cu-

to con amore da sapienti mani.

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COOL PLACE di Cristina Rosso

I

In questa memorabile ricorrenza in cui si celebrano i 150 anni dall’Unità d’Italia ci pare quantomeno doveroso ricordare gli ottocenteschi locali storici della nostra prestigiosa Torino - per altro prima capitale del Bel Paese dal 1861 al 1865 -, quali protagonisti che hanno attraversato un’epoca di pro-

locali

STORICI di

TORINO

fondo cambiamento risorgimentale resistendo strenuamente nel corso del tempo e conservando allo stesso momento i propri tratti tradizionali sino ad oggi. Si possono snidare attività commerciali dal sapore barocco tra le vie del centro, come il BICERIN nato nel 1763 in Piazza della Consolata, dove è possibile assaporare una tipica bevanda prelibata torinese da cui il locale ha tratto la denominazione, “bicerin” appunto - composta da una mescolanza di caffè, cioccolato e crema di latte dolcificata con sciroppo -, inventata proprio tra le mura di questo Caffè, dove sostavano il patriota Silvio Pellico ed il compositore Giacomo Puccini, il filosofo Nietzsche, il ministro Cavour, il poeta Gozzano, gli scrittori Calvino e Soldati e la regina del teatro di rivista Wanda Osiris. Il Caffè FIORIO invece risale al 1780 e lo si ricorda in quanto vanta uno tra i migliori gelati della città riconosciuto da personaggi del calibro di Cavour, D'Azeglio, Rattazzi e Nietzsche. Ancora oggi quelle sale di Via Po 8, magnificamente restaurate, raccolgono i segreti dei potenti dell’epoca. Carlo Alberto di Savoia infatti, ogni mattina, prima delle questio-

Ovvero i luoghi che hanno visto nascere e concretizzarsi l’Unità d’Italia

ni di Stato, chiedeva ai consiglieri che cosa si dicesse al Fiorio, perché costituiva il circolo dei più influenti conservatori, come Prati, Collegno, Balbo, Lisio e Santarosa, per i quali la libertà era una lenta conquista civile a cui bisognava allenare il popolo perché non la sciupasse. Il Caffè SAN CARLO è del 1822 ed è sito in Piazza San Carlo 156: roccaforte del Risorgimento, lo frequentavano D’Azeglio, Cavour, Lamarmora, Rattazzi e Giolitti. Qui Crispi convinse la Sinistra a intervenire in Africa e Gramsci ebbe l’idea di fondare “L’Ordine Nuovo”. L’ammiraglio Cigni e il Duca degli Abruzzi vi concepirono la spedizione nell’Artide del 1899 con la Stella Polare. Fu protagonista di vivaci salotti culturali animati da Einaudi, Croce, De Ami-

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cis, Casorati, Gobetti, Medardo Rosso e Bontempelli. La confetteria e pasticceria STRATTA viene fondata nel 1836 dai maestri confettieri e pasticceri Stratta e Reina in Piazza San Carlo 191, è un’istituzione per tutti coloro che amano i dolci e, soprattutto, le


che e composti curativi preparati secondo ricette tra-

ta con innumerevoli onorificenze che fanno bella mo-

dizionali dallo stesso farmacista, ormai introvabili

stra sulle antiche scatole esposte in vetrina, è un gio-

presso le strutture attuali. Si tratta delle botteghe di

iello ottocentesco che conserva, splendidamente re-

speziali di corte che hanno conservato allestimenti ed

staurati nel 2010, ambienti, arredi in stile carloalber-

oggetti del secolo scorso ma alcune affondano le loro

tino e facciata originale in legno.

origini addirittura nel Seicento.

L’Antico Ristorante PORTO DI SAVONA si affaccia sul-

Sotto i portici di Piazza Vittorio Veneto ad esempio,

la prestigiosa Piazza Vittorio Veneto al numero 2, è del

al n. 10, si trova la farmacia Algostino & Demiche-

1863 e nell’ottocento, proprio davanti a questa trattoria,

lis che è un gioiellino stile Impero, tutta boiserie e

partivano da qui le diligenze a cavallo che assicurava-

scaffalature, antichi vasi, dorature e fregi in tema far-

no ogni giorno i collegamenti con la Liguria ed in par-

maceutico, incluse le statue in gesso di Galeno ed Escu-

ticolare con il porto di Savona, che era di grande im-

lapio in cima a due armadi.

portanza mercantile per Torino. Conserva sale e arre-

Lungo Via Po invece, asse della Torino barocca, la far-

di in stile ottocentesco originale con delicati accenni Li-

macia Degli Stemmi, che risale al 1732, sita all’in-

berty e squisita cucina piemontese. Per anni meta ga-

terno dell'omonimo palazzo un tempo Ospedale di Ca-

stronomica dello scrittore Mario Soldati, è stato, come

rità, è un insieme di mobili e decori di epoche diver-

tutt’ora, cenacolo di uomini di cultura e spettacolo.

se: portale di marmo neoclassico ed arredi in noce di

Il Caffè e confetteria ABRATE, del 1866 e sito in Via Po

metà Ottocento.

10, è stato ristrutturato ed ampliato rispetto all’origi-

Nella Torino regale, quella che si raccoglie tra Piazza

nale ottocentesco, ripropone comunque arredi in sti-

Castello, il Palazzo Carignano del Primo Parlamento del

le piemontese e cimeli d’epoca. Ai tempi dei Savoia, era

Regno ed il Museo Egizio, è situata la maggiore con-

fornitore ufficiale delle colazioni per i Principi che si for-

centrazione di farmacie-museo, come la Bestente di Piaz-

mavano alla Scuola Regia di Cavalleria. La sua squisita tradizione pasticcera e confettiera ha addolcito i grandi in tournée al Teatro Regio, come Puccini, Rossini e Tamagno, e i grandi del Regno d`Italia, tra cui Lamar-

Caffè San Carlo

caramelle. Fornitrice della Real Casa Savoia e premia-

mora, Ricasoli, Rattazzi e Menabrea. BARATTI&MILANO, gioiello di piazza Castello situato al numero 27, è uno sfoggio di stile liberty, dagli arredi pregevolissimi dove sostarono personaggi quali Cesare Pavese e Luigi Einaudi. Ferdinando Baratti ed Edoardo Milano, nel 1858, aprirono un piccolo negozio in via di Dora Grossa (oggi Garibaldi) e nel 1875, il successo lo trasformò in confetteria in Galleria Subalpina che, per sotto i portici di piazza Castello. Opera dell’architetto Casanova è atto a soddisfare gola e occhi come fecero Mascagni o Gozzano. Caffè PLATTI sempre del 1875, è situato invece in Corso Vittorio Emanuele II 72, ed è stato realizzato dal celebre architetto Valabrega, nonchè assiduamente frequentato da Cesare Pavese e Luigi Einaudi. Per quanto concerne invece le antiche farmacie torinesi del centro sono state restaurate recentemente proprio perché sono da visitare come musei di antiquariato e di storia sabauda, in quanto ostentano arredi, vasi, mortai, banconi originali dell’800, se non di un’epoca ancora precedente. In questi negozi, oltre alle medicine moderne si possono acquistare ancora quelle galeni-

Caffè Al Bicerin

l’Esposizione Universale del 1911, si ampliò col Caffè


Caffè Fiorio

COOL PLACE Palazzo, allure da spezieria del secolo scorso - anche se l’istituzione è molto antica, del 1510 -, che presenta mobili in noce, vasi d’epoca, o la farmacia Bosio di via Garibaldi 24/26, dalla scenografica facciata scolpita ed un interno di legni dorati con fiori in stile art nouveau. Infine citeremo l’inconsueto bancone di noce ricurvo della farmacia Almasio, in Piazza Statuto, gli arredi eclettico-liberty della farmacia Montanaro di Corso Vinzaglio 31, i busti di Esculapio e Galeno con i fregi d’ottone della farmacia San Secondo, sita nell’omonima via al numero 9, e le aquile di pietra nell’insegna del-

Caffè Platti

la farmacia del Corso, all’angolo tra Corso Vittorio Emanuele II e Via Saluzzo e per concludere, in Borgo Vanchiglia e a pochi passi dalla Mole, la farmacia di fine ottocento Chimica Nazionale, in Via Vanchiglia 29, dall’arredo severo, tutto laccato in nero e marmo: era l’unica in Italia a produrre famosi elisir conosciuti in tutta Europa e ancora oggi vanta un cospicuo numero di affezionati clienti (che li richiedono e che vengono preparati solo su ricette conservate gelosamente Caffè Stratta

negli archivi vecchi d’un secolo).

za Carignano 2, nata nel 1833, ricca di arredi impero e antichi vasi, o la Masino di Via Maria Vittoria 3, una delle più antiche farmacie di corte, fondata nel 1667, che ostenta mobili settecenteschi, albarelle liguri ed un mortaio di bronzo. La Regia Farmacia - che prima si chiamava Schiapparelli - nel palazzo del Seminario di Via XX settembre risultano però ottocenteschi, e costituisce la meta migliore per ammirare gli stemmi di Casa Savoia e mobili in noce. Per gli appassionati del barocco piemontese poi la Regia Farmacia Anglesio in via Milano 11 presenta un’insegna scolpita e all’interno, alle spalle di un imponente bancone di noce, un altrettanto imponente vaso settecentesco di marmo. La farmacia Ferrero di Via del Carmine 1 conserva poi ancora scaffali e decorazioni come nel 1768, data

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in cui aprì i battenti al pian terreno di Palazzo SaluzzoPaesana, ma a Torino non mancano neppure quelle ottocentesche e liberty come la farmacia della Consolata di Via delle Orfane 25, a due passi da Porta

Ristorante Porto di Savona

87, è stata forse istituita nel ‘500, anche se i locali



COOL PEOPLE di Cristina Rosso

L’uomo che ha reso un’azienda cioccolateria “coolturalmente prelibata”

GUIDO

GOBINO 22


I

Il famoso laboratorio di produzione di cioccolato e

Non dimentichiamo l’impegno sociale assunto in que-

caramelle in quanto tale nasce nel 1946 in Via Cagliari

sti anni dalla’azienda Gobino tra la promozione del-

15/b a Torino - tutt’ora sede storica a cui è stato an-

le attività svolte da Casa OZ a sostegno delle fami-

nesso il primo punto vendita aperto al pubblico nel

glie di bambini affetti da gravi malattie o ancora cre-

1996 e rinnovato completamente nel 2003 - ma è solo

ando una particolare tavoletta di cioccolato il cui con-

nel 1964 che Giuseppe Gobino, grazie all’esperien-

tributo sull’acquisto contribuisce alla ricostruzione

za acquisita nel campo della raffinazione del cacao,

del reparto di neonatologia e terapia intensiva e neo-

entra nella società in qualità di responsabile della pro-

natale dell’Ospedale Sant’Anna di Torino. L’azien-

duzione e, nel 1980, ne diventa l’unico titolare. Ini-

da si è inoltre dimostrata sensibile a problematiche

zia così un lungo processo di specializzazione e ri-

alimentari annoverando svariati prodotti con l’eti-

cerca sui prodotti tipici piemontesi quali il Giandu-

chetta “senza glutine” all’interno del Prontuario del-

jotto, la crema Gianduja ed il cioccolato con noccio-

l’Associazione Italiana Celiachia (AIC).

la. La stessa tradizione prosegue poi con Guido Go-

Tra le novità vanno poi rimarcate alcune collabora-

bino che nel 1985 si inserisce nell’azienda determi-

zioni d’eccezione quale quella instaurata con il FIAT

nandone la definitiva affermazione in questo campo,

Cafè di Tokyo in cui viene servito l’autentico bicerin

promuovendone una ristrutturazione dei processi pro-

torinese e cioccolatini firmati Guido Gobino, la con-

duttivi nel rispetto delle antiche ricette torinesi ed of-

quista della Grande Mela grazie ai suoi prelibate e

frendo così un’esperienza sensoriale a base di cioc-

sopraffine specialità artigianali reperibili presso i mi-

colato e design, profumi, suoni, liquori che traccia-

gliori rivenditori di New York come BuonItalia o al-

no un percorso dal forte impatto emotivo.

l’Italian imported food e, dulcis in fundo, Guido Go-

I prodotti di Guido Gobino rappresentano una del-

bino ha da poco aperto una nuova bottega a Milano

le eccellenze del territorio piemontese e hanno ri-

in Corso Garibaldi 39 nell’elegante zona Brera.

cevuto molti riconoscimenti come tributo alla qua-

Come si è evoluta la produzione artigianale a par-

lità, all’innovazione ed alla creatività e tra i più ri-

tire dalla fondazione dell’azienda passando at-

levanti il marchio “Piemonte eccellenza Artigiana” che

traverso la tecnologia avanzata che ha applica-

tutela l’artigianato artistico e di qualità del territo-

to alle procedure industriali con il suo arrivo?

rio nel 2004, nel 2005 la nomina di “Maestro del

La produzione continua ad essere manuale e la tec-

Gusto” all’interno della guida realizzata dalla Camera

nologia è stata applicata ai processi di lavorazione

di Commercio di Torino in collaborazione con Slow

in modo da testare la qualità del prodotto finito quo-

Food che presenta le migliori realtà piemontesi del

tidianamente. Rappresenta una forma di sicurezza

settore enogastronomico e nel 2008 la vincita del-

ulteriore per me. Sono i tempi che impongono di ap-

l’Oscar come “miglior pralina del mondo”; c’è da sot-

portare innovazione al lavoro, e per starvi al passo,

tolineare che Gobino è stato il primo italiano ad im-

occorre ottimizzare le procedure con il vantaggio di

porsi in questa categoria conquistando il prestigioso

trarne anche un risparmio sui costi.

riconoscimento che arriva dalla “Academy of cho-

I riconoscimenti ottenuti hanno fatto in modo di

colate” di Londra, la più importante istituzione del

imporre il proprio marchio a livello nazionale e

settore. Occorre menzionare che nella centralissima

non solo in termini di riconoscibilità che punta

Via Lagrange 1 all’angolo con Via Maria Vittoria a

sul suo nome e su di una qualità attestata piut-

Torino nel maggio 2009 è stata aperta la nuova bot-

tosto che su di una produzione solo votata ad una

tega che nasce dall’attenta ristrutturazione di un an-

logica di volumi…

tico laboratorio artigiano: vi si possono gustare le

Infatti l’azienda vuole associare il proprio marchio

nuove creazioni dolciarie assaporando le tipiche spe-

ad un’attenzione alla qualità in quanto non ragio-

cialità, sorseggiare del vermuth Antica Ricetta op-

niamo in termini di volumi ma di cura del prodotto.

pure un ottimo rhum, accostare il cioccolato ad un

Esportare i propri prodotti in tutto il mondo si-

buon caffè dato l’importante accordo raggiunto con

gnifica per voi anche diffondere una cultura le-

Lavazza – grande altra azienda torinese nota in tut-

gata fortemente al territorio piemontese, che pre-

to il mondo – per fondere in un’unica esperienza due

mia una lavorazione certificata su ingredienti di

eccellenze storiche del nostro territorio.

primissima scelta…


COOL PEOPLE Tutto parte dalle materie prime che costituiscono del-

la mia vita poiché sono naturalmente animato dal-

le pietre miliari da cui non si può prescindere, an-

la curiosità di conoscere altri usi e costumi, rap-

che perché il nostro territorio fortunatamente van-

presentando inoltre una necessità lo spingersi oltre

ta esempi di eccellenza da cui poter attingere.

i propri confini, per arricchirsi non solo professio-

Lei risulta evidentemente attento ai propri pro-

nalmente ma anche culturalmente.

dotti quanto alle scelte istituzionali: sostiene in-

Da businessman torinese quale è che conside-

fatti cause sociali destinando fondi ad iniziative

razione ha per la sua città a livello di cultura pro-

solidali…

fessionale?

Ho deciso di intraprendere questo percorso per sot-

Torino ha apportato grandi rinnovamenti e miglio-

tolineare l’importanza di restituire al territorio un

rie a seguito delle Olimpiadi ed a fronte di un im-

po’ della fortuna che ci ha accompagnato sino ad

ponente lavoro svolto negli ultimi anni che comunque

ora lungo il nostro cammino. Costituisce un piace-

non ha portato a sviluppare a pieno tutte le poten-

re poter portare avanti tali iniziative.

zialità che ancora ha in serbo questa città. Occor-

Lei viaggia molto per lavoro. Considera que-

re solo effettuare un’ulteriore promozione ad una

st’aspetto una semplice appendice del suo lavo-

cultura, ed ormai anche ad un atteggiamento,

ro o un’occasione per crearsi un bagaglio atto ad

aperto mostrato dai nostri concittadini nei confronti

arricchire le sue competenze una volta tornato?

del turismo che la spinge di diritto ad essere inse-

Il viaggio costituisce un elemento fondamentale nel-

rita tra le più accattivanti mete europee.

24



COOL EVENT di Daniele Smaltini

Torino Comics highlights

17° salone e mostra mercato del fumetto. 8, 9 e 10 aprile 2011. Direzione artistica e organizzativa di Vittorio Pavesio

Sabato ore 14,30 Sala Moliterni

Domenica ore 14,00 Sala Moliterni

Sabato ore 11,00 Area Autori

UN CORTOMETRAGGIO IN CREATIVE COMMONS

(disegni, dediche e autografi allo stand)

La sfortuna di pestare un escremento, a volte, può cam-

IL GIORNO DEL LUPO

biarti la vita... in meglio. Lo racconta Merde, cortome-

Silver, all'anagrafe Guido Silvestri, sarà a Torino Comics

traggio animato tratto da un racconto a fumetti di Gud,

per l'intera giornata di sabato. Non perdete l'occasione

per la regia di Enrico Paolantonio e con le musiche dei

di incontrare uno dei maestri del fumetto umoristico ita-

Raggi Fotonici, che sarà proiettato in fiera accompagnato

liano! Silver disegnerà per i presenti nell'area autori.

da un incontro con gli autori. Il corto ha la particolari-

A lui è dedicato un incontro presso la Sala Moliterni. Al

tà di essere rilasciato con licenza Creative Commons.

suo percorso artistico e professionale è inoltre dedica-

Sabato ore 15,30 Sala Moliterni

ta la mostra, visitabile tutti e tre i giorni dell'apertura della fiera.

KAWAMA: DA ICOMICS A SHINIGAMI Mentre prosegue in tutte le edicole d'Italia l'avventura

Venerdì ore 11,00 Sala Moliterni

di iComics, la prima rivista a fumetti multimediale, Ka-

Domenica ore 14,00 Sala Rossa

wama sarà a Torino Comics per presentarne il sesto nu-

Tutti i giorni presso l'Area Autori

mero e la nuova iniziativa editoriale Shinigami. Annunciata

(disegni, dediche e autografi allo stand)

come un magazine a tema horror, prende il nome dal

INCONTRO CON L'UOMO DEI PAPERI

personaggio inedito, protagonista della parte a fumet-

Questione di becco e piume: le stesse che vedremo com-

ti. Ma il contenuto è arricchito inoltre da articoli di al-

parire dalla matita di Don Rosa, ospite d'onore diretta-

cune note firme horror. Intervengono per la presenta-

mente dagli Usa per raccontare la sua personale visio-

zione Roberto Dal Prà, direttore artistico di iComics, e

ne delle avventure di Zio Paperone e company. Sono pre-

Paolo Di Orazio, curatore e direttore editoriale di Shi-

viste sessioni di dediche e disegni nello spazio autori,

nigami.

ma momento culminante della tre giorni di comics sarà

Tutti i giorni

naturalmente l'incontro di domenica. Domande o curiosità

STAR WARS FEST

per il grande fumettista americano? Sarà a Torino per

Tre giorni di eventi nel segno della Forza... e non solo!

questo!

Lo Star Wars Fest, anno 2011, spazia dal fantasy alle miTutti i giorni Stand 13B

tiche serie tv degli anni '80 (in esposizione tra le altre

MAX FREZZATO, CAOS E MERAVIGLIA

le repliche di automobili da Supercar e Starsky&Hutch),

Avrà uno stand tutto suo Massimiliano Frezzato a To-

dagli incontri con i doppiatori allo speciale Poliziesco Ita-

rino Comics 2011. Lo potrete trovare intento a disegnare

liano. E poi duelli con le spade laser, incontri e firme con

con le matite, con il pennello o semplicemente con le

gli ospiti direttamente dalla galassia lontana lontana, sfi-

dita: non importa lo strumento, Frezz ormai semplice-

late di costumi e molto altro!

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mente “crea”, e osservarlo in azione è sempre stupefa-

Sabato ore 13,00 Sala Rossa

cente, almeno quanto indescrivibile con le parole di tut-

Domenica ore 14,00 Sala Gialla

ti i giorni. Bentornato a Torino, Frezz!

TORINO COSPLAY


Chi avrà il costume migliore? Quali nuovi personaggi faranno la loro comparsa per la fiera, contendendosi la vittoria nella sfilata competitiva? Scopritelo nei vari momenti di Torino Comics dedicati al cosplay. E mi raccomando: chi arriva in costume ha diritto al biglietto d'ingresso ridotto! Tutti i giorni TORINO GAMES

Frezzato

Il programma è fittissimo di eventi, i titoli ben noti agli appassionati del mondo ludico. Ci saranno dimostrazioni, tornei, sfide competitive e piccoli incontri amichevoli. Le armi consentite? Carte, miniature, tabelloni, ma soprattutto abilità e fantasia! Sabato e domenica Stand 04F LA BONELLI A TORINO COMICS Sabato e domenica vi aspetta un nutrito gruppo di disegnatori della prestigiosa scuderia Bonelli, che si avvicenderanno allo stand della casa editrice per disegni e dediche. Alcuni nomi? Luca Enoch (Lilith), Lola Airaghi (Dylan Dog), Luigi Piccatto (Dylan Dog), Fabio Valdambrini (Cassidy), Cristiano Spadavecchia (Brendon), Giuseppe Viglioglia (Brendon), Sergio Giardo (Nathan Never) e Nicola Genzianella (Dampyr).

Cosplay

Sabato ore 16,30 Sala Moliterni NOVITÀ STAR COMICS 2011 Dai manga al fumetto italiano da edicola: Star Comics presenta le novità 2011. Un incontro rivolto ai fan delle storie disegnate provenienti dal sol levante, per scoprire cosa ci riserva il prossimo futuro sul fronte di uscite e nuove serie in programma. Saranno presentati inoltre le nuove serie italiane: il primo numero di Dr. Morgue e, in anteprima a Torino Comics, il primo numero di The Secret. Intervengono gli autori. Sabato ore 11,00 Sala Rossa ANTEPRIMA TINTIN L'uscita del primo film dedicato alle avventure di Tintin si avvicina, per l'occasione ne parliamo con uno dei maggiori esperti italiani, il torinese Gianfranco Goria. La conferenza è curata dall'Anonima Fumenti d'intesa con Rizzoli Lizard: anteprime e indiscrezioni sulla pellicola e sul ritorno del celebre personaggio nelle librerie italiane. Sabato ore 18,00 Sala Rossa PREMIO PIETRO MICCIA: LA PREMIAZIONE C'è sempre molta attesa in fiera per scoprire i vincitori del Premio Pietro Miccia. Per loro, una cerimonia speciale con la consegna delle ambite statuette. Anche per l'edizione 2011 i finalisti saranno esposti nel corso di una speciale mostra a tema. E vinca il migliore!

Silver


COOL EVENT di Isabella Puma

Mercoledì 23 marzo la boutique

Abiti molto curati

MAX&Co. di via Roma 69 a To-

nei dettagli, sem-

rino è stata teatro di un even-

plici, ma nello

to dai tratti estremamente

stesso

cool: l’anteprima della nuova capsule collection. Il capoluogo pie-

tempo

molto chic ed eleganti. Questa è la donna proposta da MAX&Co.:

montese è stato

una donna icona di un tipo di

il primo appun-

femminilità senza tempo.

tamento di un tour di

Lo stile e la classe la contraddi-

presentazione che proseguirà su altre piazze italia-

stinguono e la rendono particolare, sofisticata ri-

ne ed estere (Parigi, Bruxelles, Berlino).

spetto alla moda di massa ed omogeneizzata. Abiti

MAX&Co. ha creato una linea di grande appeal: una

che donano alla donna che li indossa una forte allu-

preziosa capsule collection composta da abiti ed ac-

re e di conseguenza un potente richiamo ad una fem-

cessori ispirati al glamour ed alle realizzazioni sar-

minilità particolare e raffinata. Fondamentali sono

toriali degli anni Cinquanta e Sessanta. Capi ricer-

i pendant di questa collezione: scarpe intonate agli

cati nella costruzione, curati nei dettagli, realizzati

abiti con tacchi molto alti che slanciano e snelliscono

in materiali di pregio, che rielaborano ed attualizzano

la figura, sandali impreziositi da pietre che brilla-

le silhouette di modelli conservati nell’Archivio Sto-

no e riflettono la luce. Le borse sono piccole pochette,

rico di Max Mara Fashion Group. Tessuti lucidi – du-

deliziosamente curate nei dettagli della stoffa. Non

chesse e raso – o mat – repo e chiffon di seta. Bordi

può mancare il coprispalla a completamento della li-

di gros-grain, bottoni gioiello e decori di strass. Ab-

nea degli abiti proposti! Si amalgama nel colore al ve-

binamenti grafici di bianco e nero, stampe bicolore,

stito e si rende necessario nelle fresche serate pri-

accenti rosa couture. Un dress code elegante, fem-

maverili-estive. I contrasti fra toni accesi e bianco e

minile e contemporaneo, da adottare in occasioni spe-

nero. rappresentano il leitmotiv di questa collezione.

ciali, dal tramonto in poi.

Esaltata dunque l’italianità di prodotti di grande pre-

Lo stile è fortemente ispirato e ricalca il bon ton ed

gio e soprattutto la “portabilità” di tali abiti, pensa-

i toni glamour e decisamente femminili tipici del pe-

ti e realizzati per essere indossati nella vita quoti-

riodo storico della moda al quale si è fatto riferimento.

diana di tutte le donne.

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TREND IN THE CITY di Barbara Odetto

BARATTI & MILANO

Maestri di pasticceria dal 1858

Mentre il Paese celebra Torino quale prima capitale d’Italia, la città vive il suo momento di gloria esibendo le eccellenze che da sempre la caratterizzano. Tra queste non possono mancare i caffè storici, vero connubio di gusto, storia e raffinatezza, oltre che fiore all’occhiello della nostra tradizione culinaria. Tra i più conosciuti, non solo nel capoluogo sabaudo ma in tutta la penisola, Baratti e Milano vanta un posto d’onore. Fondata da Ferdinando Baratti e Edoardo Milano, l’antica caffetteria fu inaugurata nel 1858 in via Dora Grosso angolo via Fabbro e nel 1875 si trasferì nella splendida cornice della Galleria dell’Industria Subalpina. Epicentro della più illustre nobiltà torinese, il locale conquistò anche i reali e ricevette lo stemma di Casa Savoia da parte del Re Vittorio Emanuele II e del Principe Amedeo. Nel 1909 fu protagonista di un ampliamento strutturale ad opera dell’architetto bolognese Giulio Casanova e dello scultore Edoardo Rubino che firmarono le due sale che si affacciano dal lato della splendida piazza Castello. Nel tempo la caffetteria subì altri due interventi di restauro: nel dopoguerra e nel 2003, sempre nel rispetto dell’architettura esistente. Nel 1985 il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali ne riconobbe il valore storico imponendo il vincolo di tutela sul locale e sugli arredi. Oggi come allora gustare un gâteau da Baratti e Milano significa vivere un’esperienza unica fatta di sapori unici ed eleganza discreta: dalla qualità delle materie impiegate alla presentazione del dessert, tutto sottolinea la prestigiosa tradizione dolciaria torinese. In questi giorni di fermento “post risorgimentale” non stupisce quindi vedere turisti italiani e stranieri assaporare la Barattina, la Reale o le altre squisitezze monoporzione, così come i gianduiotti, i cremini, le gelatine, i confetti e le specialità proposte a pranzo dal menù à la carte. Il tutto rigorosamente circondato da stucchi, marmi, intarsi in legno, lumiere in cristallo e boiserie. Gli amanti del gelato, invece, possono avvicinarsi all’antico bancone del Liquorista dove un tempo venivano serviti liquori selezionati e dove oggi possono gustare semifreddi e coppe preparate nel laboratorio con prodotti di alta qualità. Come un tempo Guido Gozzano, Quintino Sella e Pietro Mascagni, anche noi oggi possiamo vivere un’esperienza fatta di piccoli

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grandi piaceri, un’occasione trendy per i turisti, una consuetudine raffinata per noi Torinesi.

Baratti e Milano Piazza Castello 29 – Galleria Subalpina Tel. 011 4407138 Chiuso il lunedì



HI TECH di Aurora Minardi

Chumby 8: in arrivo il nuovo gadget da comodino/scrivania connesso al web Fanatici di gadget e geek gioite, è in arrivo il nuovo Chumby 8, ultima evoluzione della serie di gadget a metà tra un computer, una sveglia e un cellulare. Caratterizzato da uno schermo da 8 pollici (800×600 pixel, touchscreen), processore da 800 MHz, 128 MB di RAM, WiFi, uscita audio e speakers integrati, Chumby 8 è un dispositivo da comodino o scrivania che offre una porta semplice e immediata sul web, sfruttando una serie di applicazioni e contenuti appositamente formattati. Tramite Chumby si controlla il meteo, si leggono le news, si ascolta la musica o si naviga su Facebook. Le applicazioni per questo dispositivo sono più di 1.500, suddivise in 30 diverse categorie. Per espanderne le funzionalità all’infinito troviamo anche un browser basato su WebKit (lo stesso motore di quello per iPhone per intenderci), la possibilità di caricare sui social media foto o video tramite SD, MMC, CF o chiavetta USB. A seconda del contesto Chumby può svolgere varie funzioni: sul comodino di fianco al letto diventa sveglia con suoni, podcast o radio (è attivabile anche la modalità sleep che spegne il device automaticamente) mentre sulla scrivania diventa una cornice digitale con la possibilità di consultare il calendario di Google o seguire gli stream degli amici su Facebook o Twitter. Chumby 8 sarà disponibile dai primi giorni di Aprile a 199.95$, circa 140€.

Sony Reader Pocket Edition PRS-350 Grazie al mini schermo touch da 5’’,

sta

facilmente

in

borsa.

La funzione cercaparole in ben 9

Asus Eee Reader DR900

lingue

aiuta

la

lettura

in

originale dei testi stranieri.

Con maxischermo da 9’’ e ultraslim, consente di aggiungere note grazie a una comoda tastiera virtuale. È un touch con un’eccezionale autonomia...

Pandigital Novel Sistema operativo Android per un lettore con schermo da

7’’

che

è

un

vero

dispositivo multimediale per

Onda MyTile

video e foto. La batteria resta

Puoi gestire il display touchscreen da

carica per 6 ore.

34

9,7’’ sia con il dito sia con uno speciale pennino. Hai anche un’e-mail client per controllare sempre la posta.



DESIGN & TENDENZE di Aurora Minardi

Gro propone il biliardino più caro del pianeta Il biliardino è nato come tavolo destinato agli amanti del calcio. Da parte degli inventori non c’era nessuna ambizione legata al lusso, ma quando si apprezza questo gioco e si ha una villa da sogno non ci si può accontentare di un prodotto da comune sala giochi. “The Beautiful Game” è la soluzione giusta per chi vive nell’oro. Questo modello, presentato alcuni anni fa da Gro, è ora proposto in edizione limitata, con un prezzo di partenza di 48.500 euro. Le forme sono ispirate alla grandiosità degli stadi moderni, che esprimono

una

bellezza

architettonica

forte

e scultorea, diventando punti di riferimento del paesaggio. Dicono gli autori: “Volevamo che il design del

nostro

calcio

balilla

fosse

altrettanto

spettacolare, arricchendo lo spazio interno destinato ad

accoglierlo“.

Il

risultato

estetico

convince

pienamente. Anche i giocatori in metallo cromato catturano

l’emozione

di

chi

ammira

l’opera,

numerata singolarmente.

Ballin celebra l'Unità d'Italia con una Limited Edition Per i 150 anni dell’Unità d’Italia il calzaturificio Ballin lancia una Limited Edition per omaggiare l’estro creativo e la qualità tipici della produzione Made Italy, i cui tratti di originalità, qualità ed eleganza sono noti in tutto il mondo. La raccolta si compone di 150 pezzi unici, decolletes in camoscio con cristalli Swarovski e piume di struzzo applicate rigorosamente a mano. Ogni scarpa è diversa dall’altra. I colori disponibili sono quelli del tricolore, mentre lo stile è quello tipico del brand: sensuale e ricercato nei dettagli.

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Vaso Oceano È il vaso sinuoso e sagomato, tutto in ceramica e proposto nelle finiture più preziose quali oro, platino e bronzo. Onde e flutti incisi lungo tutta la superficie che sembrano essere increspati da venti lontani.



ARTE & CULTURA di Emanuela Bernascone

A FLASH OF ART In collaborazione con Photology al Mirafiori Galerie presso Mirafiori Motor Village Dal 2 aprile al 19 maggio 2011 la Mirafiori Galerie ospiterà, in collaborazione con Photology, la mostra A Flash of Art – Immagini in corsa, una selezione di 40 stampe originali degli anni ’50, che fanno parte della mostra allestita a Palazzo Venezia nel 2004, curata da Achille Bonito Oliva. L’esposizione racconta l’Italia della Dolce Vita attraverso le immagini rubate dei “paparazzi”: “Come l’arte ha superato la pittura da cavalletto, la estatica posizione del pittore bloccato nella contemplazione della scena, così il fotografo avverte il bisogno di una diversa tattica di avvicinamento per introdurre un fattore di sorpresa ed oggettiva sopraffazione sul modello. Velocità, sorpresa, sopraffazione, disinibizione, appostamento, casualità e movimento costituiscono i tasselli dell’involontario mosaico poetico dei cosiddetti paparazzi. In precedenza la fotografia tendeva sempre ad alleggerire la presenza del suo autore, a smaterializzare il punto di osservazione per privilegiare assolutamente il bersaglio da visualizzare. Ora, nel bisogno quotidiano e famelico di documentare la Dolce Vita, dalla seconda metà degli anni Cinquanta fino agli anni Settanta i paparazzi introducono nella loro strategia il proprio corpo e diventano fotografi d’azione”. E quest’azione, questo movimento appaiono ancora più manifesti nelle foto dei personaggi a bordo di un’auto, da cui escono spavaldi o nella quale si nascondono, con la quale cercano di sfuggire all’appetito insaziabile della macchina fotografica oppure che utilizzano per impressionare i fans. Le 40 immagini esposte alla Mirafiori Galerie hanno dunque come fil rouge la presenza di un’automobile, uno strumento in più per raccontare e decifrare gli anni del boom economico in Italia, dagli anni ’50 agli anni ’70. Il medium fotografico come sempre ci aiuta a fissare e comprendere un’epoca più di tanta letteratura; perchè quelle immagini non sono solo il racconto dei personaggi che ritraggono ma sono la testimonianza delle ambizioni di un popolo che si accorgeva di poter di nuovo so-

Burton

gnare, di potersi permettere una serata al cinema o un’utilitaria a rate, sulla quale sfrecciare come i divi nelle pellicole americane. E noi spettatori di oggi che guardiamo le foto scattate 50 o 60 anni fa e proviamo a compararle con quelle

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che tappezzano i giornali ai giorni nostri, proviamo una forte nostalgia per quel mondo e quel rispetto che oggi non ci sono più. E ci accorgiamo di quando Dolce fosse veramente quella Vita.

Ava Gardner



MUSICA di Greta Grossi

Collapse into now, il nuovo lavoro della band, a tre anni di distanza da “Accelerate”

R.E.M.

Il “ritorno alla forma”… “un disco classico”, “il nuovo capolavoro”: avrete letto già diverse definizioni del nuovo disco dei R.E.M.. Uno dei dati di questa era digitale non è solo la facilità con cui ci arriva la musica, ma anche la facilità con cui si danno giudizi, magari dopo avere ascoltato qualche canzone in rete, magari con una pessima qualità. “Collapse into now”, è uscito a tre anni quasi esatti di distanza da “Accelerate” e dopo una lunga serie di anticipazioni sul web. Questo disco, il 15° di inediti del gruppo, è molto di più di queste de-

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finizioni sintetiche – o anche molto di meno, nel caso vi aspettiate qualcosa di rivoluzionario. “Collapse into now” è un ottimo disco, apparentemente immediato, ma che richiede invece diversi ascolti per coglierne tutte le sfumature. E ciò nonostante è, per certi versi, molto di maniera: il suono della


band è riconoscibilissimo, e nelle 12 canzoni sono rappresentate tutte le identità sonore del gruppo. Ecco, se volessimo riassumere in due concetti secchi “Collapse into now”, potremmo dire che è il disco più vario del gruppo da quindici anni a questa parte e che oggi i R.E.M. non sono niente di più e niente di meno che dei grandi artigiani della canzone. “Collapse into now” è infatti un disco “song-oriented”: la band, questa volta

COOLTO

CONSIGLIA CUT COPY ZONOSCOPE Sono trascorsi ben tre anni dall'ultimo lavoro dei Cut Copy “In ghost colours”, un periodo nel quale la band australiana ha girato tutto il globo in tour e si è dotata ufficialmente di un quarto membro, il bassista Ben Browning. “Zonoscope” è il titolo del loro terzo disco, un album dai toni dichiaratamente positivi, con melodie synth-pop debitrici di artisti come David Bowie e Tahiti 80, ma anche sfumature house, funk e kraut-rock.

è partita dalle canzoni, piuttosto che dal suono, in parte rinunciando a quella omogeneità di stile che aveva caratterizzato le prove precedenti (l’elettronica vintage di “Up”, i suoni solari di “Reveal”, la stratificazione di “Around the sun”, il rock compresso di “Accelerate”). Il risultato è un disco con ottimi brani su cui la band ha lavorato per sottrazione, togliendo più che aggiungendo. In “Collapse into now” trovate reminescenze di diverse fasi della storia del gruppo: il rock teso di “Discoverer” riporta a “Green”, gli arpeggi di “All the best” e “Mine smell like honey” riportano agli esordi, “Oh my heart” ad “Automatic for the people”, e così via, fino al capolavoro finale, “Blue”: una sorta di seguito di “Country feedback”, con uno spoken word psichedelico su cui entra, devastante per impatto emotivo, la voce di Patti Smith. Una menzione speciale va a “Everyday is yours to win”, un gioiello di grazia sonora e melodica che rappresenta bene la linea tematica del disco, ricorrente in diverse canzoni: vivere il presente, vivere la quotidianità nel miglior modo possibile (“Everyday is new again/Every day is yours to win/that’s how heroes are made”). E, sì, è un gran bel disco, questo “Collapse into now”. Ma lo è soprattutto per come i R.E.M. riescono a fregarti ogni volta, cesellando le canzoni come dei veri artigiani. Prendete “It happened today”, che sembra semplice semplice, con quel crescendo dritto e inarrestabile. E invece, se la ri-ascolti rivela diversi sottofondi nascosti, un lavoro ed un pensiero che solo l’esperienza di una grande band può mettere in piedi (se volete capirlo, provate a scaricare i file per remixare la canzone). E così ogni canzone è immediata, ma con dettagli che cogli solo al secondo, terzo o quarto o quinto ascolto. In questo ha sicuramente aiutato la produzione di Jacknife Lee, che aveva già dato nuova linfa alla band su “Accelerate”. La mano del produttore irlandese si sente, nel bene e anche nel male: infatti in alcuni brani – soprattutto quelli rock – il suono è nuovamente molto compresso, poco dinamico, e dà un tono un po’ scuro al tutto, lasciando la voce di Stipe un po’ indietro. I R.E.M. hanno già passato il climax della loro carriera, i loro capolavori li hanno già prodotti e a quei livelli non torneranno mai più, né gli si può chiedere di farlo. Però questa volta il gioco gli riesce bene, eccome se gli riesce bene. “Collapse into now” è un disco solido, sotto ogni aspetto. Ce ne fossero, di band che hanno la classe e la grazia dei R.E.M., che riescono a far album come questo dopo 30 anni di carriera.

NICCOLÒ AGLIARDI NON VALE TUTTO “Il titolo del mio nuovo disco è una semplice, ma necessaria, considerazione che ricordo a me stesso, tutti i giorni, davanti alle scelte importanti. Tutto ha un prezzo, ci insegna ferocemente l’attualità, ma la storia suggerisce che ad alcune cose (e solo ad alcune) andrebbe dato anche un valore.” Così il cantautore milanese Niccolò Agliardi ha presentato il suo nuovo album “Non vale tutto”, che include undici brani pop. ASSALTI FRONTALI PROFONDO ROSSO Gli Assalti Frontali sono una delle formazioni più longeve e militanti del panorama hip-hop italiano. “Profondo rosso” è il loro ottavo album e che ancora oggi Militant A e soci suonano e si confrontano con i sound system più underground della Capitale. Il nuovo disco è profondamente politico, un'invettiva contro la precarietà, il consumismo sfrenato e la schiavitù che lega alle banche ed ai Potenti. RICCARDO TESI MADREPERLA Nei sei anni che separano il nuovo album di Riccardo Tesi & Banditaliana i tre membri “storici” del gruppo si sono concentrati su progetti originali e paralleli. “Madreperla”, rispetto ai precedenti lavori fornisce maggiore peso alla canzone d'autore con ben sette brani su dodici in cui è presente la voce, mentre musicalmente Riccardo Tesi e soci attingono dalle sonorità popolari e mediterranee, ma anche yiddish, arabe, portoghesi, brasiliane e gitane.


CINEMA di Paola Gamberutti

SCHERMO TRIC COLORE Verde, bianco e rosso. Speranza, spiritualità e passione cinematograficamente italiane Aprile tinge l’Italia dei colori della primavera, e l’Italia tinge il cinema dei suoi colori. In scena ci sono storie italiane che non sono pizza e mandolino, disarmanti seduttori e disarmate sedotte, ma lo specchio di un popolo che cerca e trova la vita. I baci mai dati è una storia tinta di verdi speranze. Manuela è una tredicenne di Librino, quartiere periferico di Catania. È lì che vive con la sua famiglia. La madre, delusa ex miss del quartiere. La sorella, diva di periferia. Il padre, tra assenze e fallimenti. Lei, Manuela, è una come tante. Pensa ai suoi sogni, ma lì tutto sembra irraggiungibile. Un giorno però un bagliore illumina il suo buio: la statua della Madonna davanti casa sua le parla, o almeno sembra. La ragazza si inventa così di essere in grado di fare miracoli. La voce si diffonde, e Manuela diventa la detentrice delle speranze altrui. Tutti, guidati dal bisogno di credere, corrono da lei per chiederle una grazia. Sarà l’occasione per far emergere la necessità di essere ascoltati e aiutati, aprire il cuore e far cadere la maschera. E Manuela è proprio come tutti gli altri. Anche lei vorrebbe essere ascoltata. Vorrebbe ricevere quei baci che non ha mai ricevuto, e perciò non ha mai dato. Un giorno però qualcosa di incredibile potrebbe accadere davvero. Il colore bianco tinge La fine è il mio inizio. Tratto dall’ultimo libro di Tiziano Terzani, è il racconto della vita dello scrittore e giornalista italiano. Cosciente di essere alla fine dei suoi giorni, si ritira nella casa di famiglia in Toscana. Lì convoca il figlio Folco, con cui nascerà un appassionante dialogo. La fine diventerà l’inizio di una storia che è la sua vita. Dall’infanzia vissuta a Firenze, in una famiglia modesta con semplici e saldi valori morali. I brillanti successi accademici e i primi impieghi, fino all’esordio nel giornalismo. la fine è il mio inizio

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i baci mai dati

COOLTO

CONSIGLIA

Le collaborazioni con Il Giorno, il Corriere della Sera e La Repubblica, e il ruolo di corrispondente dall’Asia che lo portò a diventare uno dei più importanti giornalisti italiani a livello internazionale, e a redarre numerosi libri. E poi l’ultimo viaggio, quello più difficile, dentro di sé. Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio involontario, non previsto, per il quale non avevo carte geografiche, per il quale non mi ero in alcun modo preparato, ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora era il più impegnativo, il più intenso. A causa del cancro Terzani si ritirò dal giornalismo e si dedicò a un percorso spirituale in Asia, riuscendo ad accettare serenamente la morte. Ormai mi incuriosisce di più morire. Mi rincresce solo che non potrò scriverne. E poi arriva il colore rosso: la passione, la fiamma del fuoco dell’arte. Questo mondo è per te è la storia di Teo, diciannovenne toscano. Ha un diploma da pochi giorni, e un sogno da una vita: diventare uno scrittore. A causa della malattia del padre, la sua famiglia si trova in cattive acque. Teo sarà costretto a cercarsi un impiego, ritrovandosi catapultato nella vita adulta, tra lavori precari e senso di smarrimento. Ma per lui anche l’arrivo di Chiara, il grande amore che lo prenderà per mano offrendogli stima e sostegno, tutto quello che viene minato dal rapporto conflittuale con il padre, e dal precariato che affligge la sua vita. Teo dovrà progettare concretamente i suoi sogni, conquistandosi il suo mondo. Che sul finale sia vincitore o vinto non ha importanza, ciò che conta è la tenacia. La tenacia che si investe nel trasformare i propri sogni in realtà, imparando a bilanciare il libero arbitrio e i condizionamenti esterni.

COME L’ACQUA PER GLI ELEFANTI Io non so se scelsi quel circo, ma di certo quel circo aveva scelto me. Fu così che Jacob, studente di veterinaria in crisi esistenziale dopo la perdita dei genitori, iniziò un’incredibile nuova vita. Unitosi al circo Benzini Brothers, verrà “guarito” dalla figura dell’elefantessa Rosie, e dall’amore per l’acrobata Marlena, moglie del direttore del circo. Quell’amore sarà la fonte di una tragedia, ma lei era per lui come l’acqua per gli elefanti: indipensabile. GOODBYE MAMA Un dramma familiare che attraversa quattro decenni e quattro donne. Due sorelle legate da un amore profondo che sfocia nel sacrificio. Una madre resa crudele dalla vita. Una nonna in un ospizio: abbandonata dalla figlia per interesse, ma salvata dalle nipoti per amore. Una storia per riflettere sui rapporti familiari, sull’amore per i figli e l’abbandono dei genitori. Tra adolescenza e vecchiaia, un esame del passato per coglierne una speranza per il futuro. MIA MOGLIE PER FINTA Lui, lei e l’altra in un turbinio di divertenti bugie. Lui ha una strategia e uno scopo: fingere di essere vittima di un matrimonio infelice per conquistare le donne, senza correre il rischio di impegnarsi. Lei è la donna dei suoi sogni che arriva per stravolgere il suo scopo. E proprio quando lui, per amore, dovrebbe smettere di mentire, le menzogne si infittiscono. Entra così in scena l’altra, l’assistente personale di lui, che vestirà la parte di moglie per finta.

questo mondo è per te LIMITLESS Uno scrittore in preda a una crisi professionale cade in tentazione. Assume un farmaco sperimentale top secret che amplificherà le sue capacità intellettive, permettendogli di utilizzare il 100% del potenziale della sua mente La crisi lascerà il posto al successo e a un’ascesa inarrestabile. Dovrà però fare i conti con gli effetti collaterali del farmaco che colpiranno la sua salute mentale e la sua vita. Una volta che il mondo è tuo tutti ne vogliono una parte.


TEATRO

COOLTO

di Francesca Simonetti

RUBRICA Teatro Stabile di Torino Teatro Carignano piazza Carignano 6, Torino tel. 011.51.76.246

ALICE

Teatro Agnelli via Sarpi 111, Torino Tel: 011-612136

nel PAESE delle

Alfa Teatro via Casalborgone 16/I, Torino tel. 011.81.95.803

MERAVIGLIE

Teatro Alfieri Torino Spettacoli piazza Solferino 4, Torino tel. 011.56.23.800

il 9 e il 10 aprile il musical coinvolgerà grandi e piccoli rendendoli parte di un’avventura che difficilmente potranno dimenticare! Il musical porta in scena la favola nel suo aspetto più onirico e fiabesco: quello dell'immaginario dei bambini. Sul palcoscenico la poesia del mondo infantile e la magia della fiaba in un family show pronto a coinvolgere ed emozionare grandi e piccoli. La sceneggiatura è frutto della rielaborazione dei famosi scritti di Lewis Carroll. Componente fondamentale dello

spettacolo

è

la

grande creatività espressa in tutti gli aspetti artistici: suggestioni di luci e colori, scenografie incantevoli, costumi spettacolari ed effetti visivi di grande impatto. Attraverso i cambi di scena allo spettatore sembrerà

Teatro Araldo via Chiomonte 3, Torino tel. 011.33.17.64 Teatro Cardinal Massaia via Sospello 32, Torino tel. 011.25.78.81 Teatro Colosseo via Madama Cristina 71, Torino tel. 011.66.98.034 - 65.05.195 Teatro Erba Torino Spettacoli corso Moncalieri 241, Torino tel. 011.66.15.447 Garybaldi Teatro via Garibaldi 4, Settimo Torinese tel. 011.89.70.831 Teatro Gioiello Torino Spettacoli via C. Colombo 31, Torino tel. 011.58.05.768 - 011 66.15.447 Teatro Juvarra via Juvarra 15, Torino tel. 011.54.06.75 Teatro Matteotti via Matteotti 1, Moncalieri tel. 011.64.03.700

di sfogliare un libro di favole. NOTE DI REGIA di Christian Ginepro: ...perché raccontare Alice in questa epoca? La risposta è semplice come bere una tazza di the:per ricordarci che i nostri bambini sono sempre e semplicemente dei "bambini" e che trattarli come degli adulti sarebbe come mandare al potere una Regina Rossa in un paese dove ancora dovrebbe regnare il Bianco più candido e innocente. Ma soprattutto perché non ci può essere follia più triste del pensare

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che i confini di quel regno siano confini valicabili una volta e per sempre. Signore e Signori, l'esilio è terminato: si torna tutti ad occhi aperti nel NOSTRO Paese delle meraviglie... www.teatrocolosseo.it

Teatro Monterosa via Brandizzo 65, Torino tel. 011.28.40.28 Teatro Nuovo corso Massimo d'Azeglio 17, Torino tel. 011.65.00.200 Piccolo Teatro Perempruner piazza Matteotti 39, Grugliasco tel. 011.78.08.717 Teatro Regio piazza Castello 215, Torino tel. 011.88.151



COMICS WORLD a cura di Vittorio Pavesio, testi di Fulvio Gatti

Nuovi mondi, vecchi strumenti

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: le potenzialità del fumetto, rispetto agli altri media, sono immense. Pensiamo a una battaglia campale in pieno medioevo; per realizzarla in un film o per la televisione sarebbe necessario un investimento economico enorme, dalle comparse ai costumi agli effetti speciali; nel fumetto, invece, sono sufficienti l'estro e l'abilità del disegnatore per dare vita su carta ai personaggi e agli eventi, in tutta la loro drammaticità e intensità. Ed è probabilmente per questo che alcune delle tendenze nazionali più importanti dei racconti per immagini si sono concentrate sulla creazione di universi fantastici. Ma se negli Usa, con il filone dei supereroi, ci si è limitati a raccontare eventi ai confini della realtà, con qualche occasionale puntata su pianeti alieni – Superman, d'altro canto, è un tecnicamente un extraterrestre – è stato proprio la BD, fumetto in lingua francese, a concentrarsi sull'invenzione ed evocazione di mondi fittizi. Un nome per tutti, Jean Giraud alias Moebius, che per i

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non avvezzi al mondo delle nuvolette ricordiamo anche per il contributo al visionario Il quinto elemento di Luc Besson. Curioso notare come anche i comics siano progrediti nel tempo approfittando dei nuovi strumenti tecnologici, ma questi ultimi non siano assolutamente un requisito: vedi la colorazione digitale. Alcuni disegna-

sti, artista divenuto celebre per gli scenari mozzafiato che ha saputo ritrarre nella trilogia di Termite Bianca, edita in Italia e Francia da Pavesio. Più di recente, lo abbiamo visto al lavoro su Dylan Dog, per la precisione il Dylan Dog Color Fest, e anche in questo caso le vicende dell'indagatore dell'incubo si sono arricchite di netti contrasti, volumi e un notevole impatto visivo. Il tutto, ribadisce Patrizio, colorato a mano, una scelta diventata una sorta di marchio di fabbrica, e che rivedremo presto anche nella sua nuova fatica: totalmente top secret, a eccezione del fatto che si tratta ancora di fantascienza, ma questa volta sul versante sociologico tanto caro a scrittori americani come Frederick Pohl e Fritz Leiber...

AVE

todi tradizionali. Un nome per tutti, Patrizio Evangeli-

©P

e tecnologie futuristiche, scelgono di colorare con i me-

SIO

tori “resistenti”, pur amando realizzare navi spaziali


LIBRI di Greta Grossi

ALTERRA-L’ALLEANZA DEI TRE di Maxime Chattam - Fazi Editore Maxime Chattam dà vita a una saga, quella di "Alterra", ambientata in un mondo in cui gli unici sopravvissuti dotati di caratteristiche "umane" sono i bambini. Chattam crea un universo magico a metà tra Il signore degli Anelli, Harry Potter e Stephen King. “Nessuno si era accorto del suo arrivo, e di colpo è sopra tutta la città: una spaventosa, gelida tempesta. Quando Matt la vede vorrebbe avvisare i genitori, capire se c'è un reale pericolo. Ma è già troppo tardi: viene colpito da un fulmine e perde conoscenza. Quando si risveglia, è solo. La madre e il padre sono scomparsi, vuote le strade. Cosa è successo?

VIENI VIA CON ME di Roberto Saviano – Feltrinelli Otto capitoli, otto storie, un ritratto unico dell'Italia di oggi. Si scava dentro ferite vecchie e nuove che affliggono il Paese. Il mancato riconoscimento del valore dell'Unità nazionale, il subdolo meccanismo della macchina del fango, l’espansione della criminalità organizzata al Nord, l'infinita emergenza rifiuti a Napoli, le troppe tragedie annunciate. Accanto alla denuncia c’è anche il racconto di vite vissute con onestà e coraggio: la sfida senz'armi di don Giacomo Panizza alla ’ndrangheta calabrese, la lotta di Piergiorgio Welby in nome della vita e del diritto, la difesa della Costituzione di Piero Calamandrei.

L'UNICO FIGLIO di Anne Holt – Einaudi In un gelido e plumbeo febbraio norvegese, l'arrivo di un ragazzino in una casa famiglia alle porte di Oslo è causa di grande scompiglio. Il dodicenne Olav infatti, sottratto alla madre dai servizi sociali, pare infinitamente piú duro e indocile degli altri ragazzini e tutti i tentativi di domarlo sembrano fallire. Quando Agnes Vestavik, direttrice della casa famiglia, viene trovata uccisa nel suo ufficio ed emerge che Olav è scomparso dopo un brutale litigio con lei, la polizia di Oslo tenta di far luce sul caso. L'ispettore capo scende in srtada tra il peggior degrado ma anche nell'umanità piú dolorosamente viva.

CON UN POCO DI ZUCCHERO di Enzo Carabba – Mondadori Giulia e Camilla, vecchie signore di nobili natali piene di vita, da anni condividono una volontaria reclusione in un grande appartamento fiorentino. Solo a Emiliano, il rosticciere, concedono l'accesso alla loro fortezza, perché le rifornisca di cibo scadente ma pagato a peso d'oro. Sdegnate dalla volgarità dei contemporanei, l'unica compagnia a cui per nulla al mondo rinuncerebbero è quella dei Lorocari, voraci e tozzi pesci della taiga che a volte assumono le sembianze dei loro affetti scomparsi. Giulia e Camilla si muovono con grazia in un regno di mobili in palissandro, morbide pellicce, fili di perle, scampoli dei fasti di un passato glorioso, prigioniere del tempo e dei ricordi.

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FASHION CORNER photoshoot dedicato a...

Una collezione che mette in luce tutte le qualità della donna. Una donna che si distingue per le proprie particolarità: orgogliosa, mutevole, esigente, spesso capricciosa, sempre imprevedibile. Una donna che cerca le novità, vuole stile e glamour, qualità massima con il comfort assoluto. Pierre Mantoux risponde a questi desideri con modelli che si accendono di bagliori per far risplendere la sensualità e la femminilità della donna, attraverso un’eleganza sofisticata e mai urlata, che osa ma sempre con gusto. Così, Pierre Mantoux dà voce e corpo a “what women want”, facendo propria la luce e rendendola protagonista dei suoi bikini, interi e fuoriacqua per la primavera-estate 2011. L'energia luminosa del sole raccolta nel fulgore di dettagli ricercati: elementi che trasformano uno dei capi più ridotti dell'abbigliamento, in passepartout dell'estate. Giorno e notte. Per una donna che “viene alla luce”. Paillette come lucciole sui costumi da sera couture dai tagli ricercati, dove i virtuosismi sartoriali del plissé modellano la silhouette. Scintille sui push-up ricamati con swarovski e borchie sfaccettate che raccolgono e riverberano ogni raggio. Illuminano il viso, le applicazioni quadrate in metallo martellato dei costumi a triangolo. Eleganti riflessi sui bordi decorati da paillette ricamate a mano dei caftani in crepe de Chine doppiata. I graffiti delle stampe più metropolitane sono illuminati dall'accostamento del panna al nero. I motivi etnici alleggeriscono le fantasie cachemire sui grandi e avvolgenti parei in raso di seta. Cromie dinamiche e brillanti che accendono anche la modellistica più basic.

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La collezione primavera-estate 2011 presenta sei mood declinati in differenti linee, studiate per

tutti gli stili e tutte le caratteristiche fisiche: ognuna comprendente costumi e capi con peculiarità proprie e fantasie esclusive.


linea CORSE


FASHION COVER linea AQUITAINE

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linea MARSEILLE


FASHION COVER

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linea ANTIBES

La donna avventurosa e più selvaggia sceglierà la stampa animalier dei modelli Picardie. Lo spirito sbarazzino preferirà i piccoli fiori dal sapore provenzale ma sempre eleganti, dei capi Provence e Marseille. Chi ama i colori e i maxi fiori anni Ottanta sarà catturato dai costumi Grasse, Corse, Loire e Nantes dalle tinte caleidoscopiche. Thuya, Breeze e Mary Flor sono invece le linee studiate per chi predilige tagli semplici e sobri. Ricercatezza ed Eleganza nelle forme e nelle fantasie

caratterizzano

le

serie

Antibes,

Aquitaine

e Bordeaux. Per la donna più sensuale, infine, Pierre Mantoux ha messo a punto la linea Paris: capi couture con colori da sera, dettagli ricercati e tagli sartoriali. Tessuti preziosi: crepe de Chine, raso di seta, crepônne di viscosa, georgette. Materiali performanti: Sensitive Plus. Fibre fresche: cotone, mussola, tulle, jersey, maglina. Decorazioni di luce: swarovski, paillette, borchie sfaccettate, metallerie. Capi interpretati al meglio dall’obiettivo di Francesco Chiappetta che nella splendida cornice di una villa modernissima sullo sfondo della natura rigogliosa di Bali, ha ritratto la collezione indosso alla top Monica Resetkova.

in vendita presso: Via A. Doria, 6 10123 Torino tel. 011 531 348 store181@sary-srl.com Via Monferrato, 1 10131 Torino tel. 011 819 31 49 store183@sary-srl.com Via S. Martino, 6 10024 Moncalieri tel. 011 641 785 store184@sary-srl.com

SARY


FASHION TIME di Maria Greco

Sempre un passo avanti! 1

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07_Max Mara 08_Marlboro Classics 09_Loriblu 10_Roberto Cavalli 11_Fratelli Rossetti 12_Patrizia Pepe

13_Miu Miu 14_Diego Dolcini 15_Tods 16_Christian Louboutin 17_Cult 18_O Jour

COLLEZIONI SS 2011

COLLEZIONI SS 2011

01_Alberto Guardiani 02_Gianvito Rossi 03_Christian Louboutin 04_Guess 05_Loriblu 06_Car Shoe

19_Sebastian 20_Hoss 21_Casadei 22_Dior 23_Geox 24_Missoni

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FASHION TIME

Quest’anno la moda accontenta tutte noi con un mix di forme e colori. Scarpe molto colorate dai toni vivaci; non possono mancare i seducenti tacchi alti e le vertiginose zeppe ma anche calzature comode e pratiche come le ballerine.

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COLLEZIONI SS 2011

01_Haider Ackermann 02_Louis Vuitton 03_Versace 04_Marc by Marc Jacobs 05_Bottega Veneta 06_Jason Wu

07_Christian Dior 08_Roberto Cavalli 09_Gucci 10_Balmain 11_Prada 12_Yves Saint Laurent

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PERSONAL SHOPPER di Anna Agosto • anna.agosto@emozionidimmagine.com • www.emozionidimmagine.com • www.gruradio.it

TOUR VIRTUALE Isla Fisher - I Love Shopping

Mi presento: mi chiamo Anna Agosto, vivo a Torino e svolgo la professione di Personal Shopper e Personal Stylist. Normalmente la prima reazione dopo quest’ultima dichiarazione è sempre di grande curiosità; sia perché la professione di Personal Shopper e Consulente d’Immagine in Italia e nella nostra Torino è ancora nuovissima, sia perché la si pensa ancora riservata esclusivamente ai VIP. Nelle grandi metropoli, Parigi, Londra, NY, è invece consolidata e utilizzata da tutti coloro che ne hanno necessità; questo è sicuramente l’obbiettivo che deve essere raggiunto anche in Italia. Il mio percorso professionale è iniziato a Parigi presso la Maison di Moda d’Issey Miyake, stilista e designer giapponese; in seguito a Milano ho lavorato nell’ambito del Fashion per diversi uffici stampa e agenzie del settore. Entrando poi nel team di un’agenzia di Personal Shopping milanese, ho trovato e scelto la professione che ha fatto convergere tutte le mie conoscenze acquisite fino a quel momento nel settore del Glamour. Così ho deciso di portare questa nuova attività qui nella mia città: Torino, aprendo Emozioni d’Immagine, Agenzia specializzata in Personal Shopping, dall’abbigliamento all’oggettistica, e in Personal Re-Styling del look. Inoltre sono la Personal Shopper ufficiale di Shopville Le Gru a Grugliasco e curo la realizzazione di news giornaliere di Moda su Gruradio. La rubrica che curerò e che vi accompagnerà nei prossimi mesi, vuole proprio avvicinarvi al Mondo-Moda, dalle sfilate di Haute Couture alle passerelle di Pret-à-porter. Sarà un Tour virtuale per i negozi e boutiques di Torino e dintorni, dove vi accompagnerò idealmente e, perché no, se lo vorrete anche fisicamente, per consigliarvi e mostrarvi i capi e i look più adatti a voi, alla ricerca dei nuovi mood e di ciò che dovrete assolutamente avere nell’armadio stagione dopo stagione, dandovi anche qualche dritta su come indossarli e quando utilizzarli. Scoverò per voi le novità legate alla Moda e talvolta ve ne racconterò storia e tradizioni, tratterò di oggettistica e accessori trendy, trovando magari anche capi vintage e di “Coolto”! Il Personal Styling parte dal presupposto che le persone si facciano un’opinione di noi nei primi 5 secondi, attraverso la nostra immagine che influenza chi ci incontra. Perciò sarà mio piacere creare un filo diretto con voi, rispondere alle vostre domande in fatto di stile, abbinamenti, occasioni ed esigenze diverse, aiutandovi a risolvere (almeno in parte) i vostri dubbi,

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modo abbinarli e in quale occasione indossarli. Sarà un assaggio di Personal Styling.

to os Ag

preso in considerazione, consigliandovi in che

na An

osando capi, accessori e colori che mai avreste



BEAUTY di Aurora Minardi

S M A LT I

i colori hot

Questa è la stagione dei contrasti, non esistono limiti di colore e non possiamo parlare di una sola tendenza, ma di tante sfumature con le quali divertirsi di volta in volta.

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1_Vernis Please di Givenchy: diverse le colorazioni tra cui un effetto glitter nella tonalità pesca, perfetta soprattutto sulle pelli abbronzate. 2_Passione di Dolce & Gabbana Make Up: smalto color fucsia bouganville per la bella stagione. 3_Le Vernis Nail Colour di Chanel: hanno la brillantezza delle perle che piacevano tanto a Madame Coco gli smalti della collezione primaverile di Chanel. 4_New Revlon Scented Nail Enamel Ocean: nuovo e rivoluzionario questo smalto, che una volta asciugato profuma! Creato con un'esclusiva formula seta-silicone, consente di avere unghie levigate e brillanti a prova di scheggiatura. In vendita con 8 nuove colorazioni e profumi diversi. 5_Smalti CND: limited edition in collaborazione con lo stilista Jason Wu. 5 nuance (4 colori cremosi ed 1 “effetto speciale” dalla texture neutra), che portano il nome di altrettante icone di stile, da Sophia Loren a Brigitte Bardot.

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6_Smalti Collistar: Mandarino lacca, Blue Jeans e Confetto: ecco i colori trend secondo Collistar. 3

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7_Mitzah 2011 di Dior: collezione limitata ispirata all’icona di stile Mitzah Bricard, amatissima da Christian Dior. Smalti Caramel ed Ebony. 8_Top Speed di Revlon: Arancio, blu e color talpa dotati di una tecnologia ad asciugatura rapida.

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9_Sense Tech di Deborah: finish opaco per il viola intenso di Sense Tech by Deborah Milano. 10_Manicure Couture di Yves Saint Laurent: doppio gioco cromatico nelle nuance Favorite Chic.

CHRISTIAN DIOR-ALTA MODA PE 2011

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IMAGE ADVISER Mar co T odar o

di Marco Todaro • marco.todaro@officinadellostile.net • www.officinadellostile.net

I CAPELLI: l’unico capo che non lasceremo mai nel GUARDAROBA! Amici del Bello, eccoci ad un nuovo appuntamento che ci renderà sempre più consapevoli nella gestione della nostra immagine. Partiamo dalla testa: per prima cosa dobbiamo sapere che i capelli sono l’unico capo che non lasceremo mai nel guardaroba!!! Andreste mai in giro con una maglia infeltrita, sbiadita o leggermente rovinata? Credo proprio di no! È bene quindi avere una grande cura, per garantirne sempre un aspetto corposo e salutare. Per questo che mi sento di consigliare che prima di tutto bisogna conoscere bene lo stato di salute dei capelli e del proprio cuoio capelluto. Generalmente si fa un po’ di confusione proprio nella scelta e nell’utilizzo dei prodotti, confondendo anomalie del cuoio capelluto con salute della fibra. Pur essendo strettamente correlati, vanno trattati in maniera differente: la detersione (shampoing) si occupa del lavaggio del cuoio capelluto e dei capelli rimuovendo “lo sporco” (di fatto questo è il suo compito); lo shampoo da solo non è sufficiente ad apportare benefici sulla fibra, ed è per questa ragione che è opportuno effettuare subito dopo lo shampoing un trattamento specifico in base alla qualità di ogni capello, per migliorarne aspetto e performance, con un Conditioner o una Maschera. Detto questo suggerisco una diagnosi fatta da esperti in grado da indicare una gamma prodotto fatta su misura, in base alle esigenze e al proprio desiderio, creando un beauty capillare corretto. Aspetto fondamentale è la scelta del taglio! Regole principali: tenere conto dei propri tratti somatici, delle proporzioni (altezza, spalle, viso), della densità della capigliatura e delle proprie abitudini (gestualità e procedure di asciugatura). Tutti elementi importanti per semplificarci la gestione quotidiana dei capelli. Considerate le regole principali sopra elencate, facciamo il passo successivo: indossare il taglio di capelli in linea con i movimenti naturali che caratterizzano il nostro quotidiano e che ci rappresentano, considerando il ruolo sociale, professionale, personale, ecc. La scelta deve essere accurata. Non tutti i tagli di capelli si addicono a chiunque, non dimentichiamoci che la nostra immagine comunica chi siamo e si rivela attraverso una serie di elementi con cui ci caratterizziamo; uno di sione... non si fa mai la seconda volta! È bene quindi farci trovare preparati. Ricapitolando: nel primo numero della nostra rubrica abbiamo risistemato il guarda roba; in questo numero, invece,

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abbiamo iniziato a sensibilizzarci un po’ di più sulla materia capelli. Il tempo è scaduto! Volete un’anteprima sul tema del prossimo numero? Collezioni capelli e make-up primavera/estate 2011.

foto: Paolo Ranzani

questi, per eccellenza, è il taglio di capelli. La prima impres-



WELLNESS di Maria Tucci

ABBRONZARSI al SOLARIUM

regole per la corretta esposizione

Primavera! Voglia di svestirsi, di sentire l’aria sulla pelle, di entrare nuovamente in contatto con la natura. In questo appuntamento voglio rispondere ad alcune domande comuni, per fare una piccola presentazione di avvicinamento all’abbronzatura. Che differenza c’è tra le lampade a raggi uva e uvb? E quali sono più diffuse in Italia? Non esistono lampade a uva o uvb. Tutte le lampade emettono entrambe le lunghezze d’onda poiché entrambe sono necessarie per la produzione e l’ossidazione della Melanina. Quale è il programma di esposizione al quale attenersi? Le apparecchiature abbronzanti, nel momento in cui rispondono alle Norme imposte dalla Legge, non fanno altro che fornire alla pelle una luce realizzata con gli stessi identici elementi con cui si forma la luce solare. E’ pertanto scorretto, nel momento in cui il solarium sia a norma, pensare che vi siano delle differenze tra luce solare e luce prodotta da solarium; che la luce solare faccia bene mentre quella artificiale sia pericolosa e dannosa. Trattandosi della stessa “cosa”, luce solare e luce artificiale sono caratterizzate dai medesimi pro e contro: la giusta quantità fa bene, l’eccesso fa male. I costruttori per ogni modello prodotto sono tenuti a fornire dati molto precisi sull’utilizzo e le Estetiste a combinare queste indicazioni con il tipo di pelle dell’utente. Se quanto risulta dalla leggi in vigore è correttamente applicato fare un solarium e come esporsi al sole con un’estetista al fianco che ci consigli il corretto tempo di esposizione per assumere solo i benefici di un bagno di sole. Insomma la qualità va ricercata sia nella professionalità dell’addetto del centro che nell’apparecchiatura. Gli apparecchi UV non devono essere utilizzati da persone che si bruciano senza abbronzarsi quando si espongono al sole, da persone che soffrono d’eritema solare, da bambini o da persone che soffrono di o hanno precedentemente sofferto di neoplasia cutanea o che sono predisposte a neoplasia cutanea. Quali precauzioni devo usare prima di una seduta? Troppo spesso si pensa di “trasgredire” alle regole di una corretta esposizione, pensando di ottenere più rapidamente i risultati sperati. Sbagliato! Spesso si ottiene l’effetto contrario, così come accade in seguito ad una scorretta esposizione alla luce del Sole. Alcune semplici precauzioni da seguire: rimuovere i cosmetici prima dell’esposizione; astenersi dall’esposizione nel periodo in cui vengono assunti farmaci che aumentano la sensibilità alle radiazioni ultraviolette; seguire il programma d’esposizione raccomandato; far passare al-

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meno 48 ore dalle prime due esposizioni; in caso di pelli particolarmente chiare (fototipo 1 e 2) è necessario porre particolare attenzione, per le prime due sedute, alle zone dei glutei e del seno.



LIFE COACH di Tamara Gavina • info@tamaragavina.com • tamaragavina.com

LA PASQUA e il COACHING dichiaro la mia libertà Qual è il ruolo del Coach? Accompagnare il coachee (cliente) dallo stato attuale allo stato desiderato, facendo una dichiarazione di libertà. Qual è il significato della parola Pasqua in Ebraico? Passare oltre, tralasciare. E nel Cristianesimo? Modifica il suo significato con la parola “passaggio”, ovvero: il passaggio da morte a vita per Gesù Cristo; il passaggio a vita nuova. Perché ho citato la Pasqua nel Coaching? Perché la similitudine del lessico e l’interpretazione che possiamo darle ci permette di trasferirci meglio in questa visione. Per potermi liberare dalle catene invisibili che mi costringono a situazioni, comportamenti, atteggiamenti che mi schiavizzano, ho bisogno di dichiarare la mia volontà a liberarmi. Ho bisogno di trasformare le mie lamentele in richieste, le mie scuse in azioni, il mio atteggiamento di vittima in responsabile e la rassegnazione in serena ambizione. Non è forse con la Pasqua Cristiana che si connota il “passaggio” da morte a vita per Gesù Cristo? Ed in quella ebraica il “passaggio” dalla schiavitù dall’Egitto alla liberazione? Quando faccio Coaching chiedo ai miei clienti qual’ è la loro dichiarazione di libertà, per far capire meglio da “cosa” o da “chi” vogliono liberarsi ed andare incontro al cambiamento. E’ nel momento in cui dichiaro cosa voglio, che metto in azione pensieri e parole che mi faranno muovere verso… Penso alle emozioni di uno schiavo, al suo ri-sentire costantemente quello stato di appartenenza ad un altro essere umano. Penso a quanta forza sia necessaria nel suo pensiero per dichiarare la propria “libertà”. Diamo autorità a noi stessi. Passiamo da uno stato di dipendenza emozionale, di pensiero, di parole, voluto da altri, ad uno stato di “desiderio” creato da noi. Diamo voce ai bisogni soffocati e non esplicitati.

© gioba.it

Pasqua di risurrezione e/o Pasqua di liberazione?

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Incoraggiamo

la

nostra

Pasqua per passare alla nuova libertà fatta di dichiarazioni di volontà e soddisfazione di bisogni.



TENNIS WORLD di Luigi Bertino

Cerca il tuo STILE di GIOCO ideale primo appuntamento per un tema diviso in più puntate... TENNIS E PERSONALITA’ - Una delle difficoltà maggiori nella crescita tennistica di un giocatore non sta tanto nell’apprendere delle determinate abilità quali il servizio, il diritto, il gioco di gambe o la volèe, quanto piuttosto la capacità di esprimere durante la partita un tipo di gioco che utilizzi le diverse abilità in modo ordinato e sicuro. La chiave per un corretto sviluppo dello stile di gioco individuale sta sicuramente nella personalità del giocatore. Se il vostro stile di gioco non è in sintonia con la vostra personalità sarà impossibile divertirsi in campo e dunque ottenere i risultati sperati. Indipendentemente dal livello di gioco, junior agonista, veterano o amatore, la personalità del giocatore deve rappresentare il fattore trainante verso un corretto sviluppo della strategia e della tattica. Nel pieno di un match, quando la pressione è alle stelle, i migliori giocatori riescono ad esprimere sempre il meglio del loro gioco. Si può percepire la loro vera personalità dal modo nel quale essi competono e giocano i punti importanti. Essi semplicemente fanno ciò che viene loro più naturale, più facile e ciò che normalmente gli viene meglio. Immaginate Roger Federer o Ivan Ljubicic che, in un momento importante della partita, decidono di scegliere una strategia di gioco di attesa da fondocampo senza prendere dei rischi? Ovviamente no. Il tipo di gioco ideale di un giocatore pertanto deve adattarsi sì alle abilità tecniche ma altresì alla personalità del giocatore stesso. Se adottate una strategia che non è in sintonia con la vostra personalità non solo vi sentirete presto frustrati e scoraggiati in campo, ma soprattutto non riuscirete a esprimere il vostro stile di gioco ideale. Ricordate tuttavia che questo non significa che dovete diventare dei giocatori “unidirezionali” e cioè con un solo tipo di tattica; dovrete continuare ad aggiustare la tattica di gioco quando necessario utilizzando le strategie più consone a quel determinato match. Comunque il vostro tipo di gioco e le scelte tattiche che ne conseguono deve sempre rimanere fedele alla vostra personalità. STILE DI GIOCO, TATTICA O STRATEGIA? - Troppo spesso quando si sente parlare di tennis le parole “strategia” e “tattica” vengono utilizzate in maniera interscambiabile e il significato di entrambe viene di conseguenza mal interpretato. Anche nei libri di tennis o durante una telecronaca di una partita in TV questi due termini vengono confusi ed utilizzati spesso impropriamente. In realtà vi è una profonda differenza fra tattica e strategia. Prima di parlare dei diversi stili di gioco è opportuno chiarire in maniera esatta cosa si intende per stile, strategia e tattica. Conoscendo il significato di questi termini sarà per voi più facile comprendere il vostro tipo di gioco cor-

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rente, il gioco che volete sviluppare, i tipi di gioco dei vostri avversari e il modo in cui affrontarli.

(fine prima parte)

roger federer



AUTO di Michele Guzzon

la nuova

BMW Serie 6 Cabrio

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Mozzafiato, irresistibile, perfetta: questi sono i commenti che descrivono la storia delle Cabrio dell’elica! BMW porta avanti questa tradizione decennale presentando la nuova BMW Serie 6 Cabrio. La nuova BMW Serie 6 Cabrio è stata creata per gli amanti di un raffinato design automobilistico con un debole per la guida sportiva in cerca di un lusso innovativo e di un look eccezionale. All’interno della fascia delle Cabrio altamente esclusive, la 2+2 posti si distingue per mettere a disposizione i motori più efficienti, la tecnica di assetto più progressista e gli equipaggiamenti di comfort, d’infotainment e di sicurezza più innovativi del segmento di appartenenza. Le tipiche proporzioni di una Cabrio di BMW vengono dettate dal cofano motore allungato, dall’abitacolo arretrato, dal passo lungo e dalla linea Greenhouse particolarmente bassa. Nella nuova BMW Serie 6 Cabrio questi stilemi sono stati combinati con una classica capote di stoffa nel caratteristico design a pinne verticali. Delle superfici modellate con la massima cura e la dinamica delle linee anticipano la superiorità della performance. Il lussuoso ambiente interno offre il tipico cockpit del marchio orientato verso il guidatore e un abitacolo esclusivo disegnato per il benessere dei passeggeri. La funzionalità moderna degli interni viene sottolineata soprattutto dal nuovo Control Display a isola del sistema di comando di serie iDrive. Al momento di esordio la nuova BMW Serie 6 Cabrio sarà disponibile in due motorizzazioni. Il propulsore da otto cilindri della BMW 650i Cabrio eroga 300 kW/407 CV. Per la BMW 640i Cabrio è stata sviluppata una variante esclusiva del sei cilindri in linea con BMW TwinPower Turbo, iniezione diretta di benzina e VALVETRONIC che mette a disposizione 235 kW/320 CV. Entrambi i motori sono dotati di serie di un cambio automatico sportivo a otto rapporti. Tra le misure di BMW EfficientDynamics montate di serie nella BMW 640i Cabrio sia citata, a titolo esemplare, la funzione Start Stop automatico. L’esclusiva tecnica dell’assetto che completa i motori moderni, unica nel segmento di appartenenza, assicura la superiorità dinamica e un comfort di guida fortemente cresciuto rispetto a quello del modello precedente. La nuova BMW Serie 6 Cabrio è equipaggiata di serie con il Driving Dynamic Control che consente di tarare lo chassis secondo le preferenze individuali. A richiesta, è disponibile il sistema Adaptive Drive con ammortizzatori a regolazione elettronica e stabilizzazione antirollío. Oltre al servosterzo elettromeccanico di serie, un’altra offerta esclusiva nel segmento di appartenenza è l’Integral Active Steering, ordinabile come opzione. La nuova BMW Serie 6 Cabrio mette in mostra il proprio carattere progressista anche attraverso le numerose offerte di BMW ConnectedDrive, un’esclusiva di BMW. I sistemi di assistenza del guidatore disponibili come optional sono la telecamera di retromarcia, Surround View, BMW Night Vision con riconoscimento delle persone e il Park Assistant BMW. Inoltre, la BMW Serie 6 Cabrio è l’unica automobile del proprio segmento equipaggiabile con un Head-Up-Display. La nuova generazione del sistema che viene presentata per la prima volta, si distingue per una gamma

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MOTO di Michele Guzzon

Harley-Davidson Blackline tutta nera ed essenziale Da che mondo è mondo è il nero il colore Harley-Davidson per antonomasia. Un po’ perché è quello scelto più frequentemente dai clienti al momento dell’ordine, un po’ perché le serie speciali della casa di Milwakee sono spesso caratterizzate da una presenza massiccia di questa aggressiva tinta sulle parti metalliche di carrozzeria e meccanica. Non fa eccezione la nuovissima Blackline, versione minimalista e particolare della serie Softail, con la quale Harley Davidson saluta questo inizio di 2011. Il nero non è solo nel nome, ma anche nell’aspetto di questa nuova bicilindrica di 1570 cc, che utilizza il motore Twincam 96 B da 125 Nm di coppia, montato rigidamente nel telaio e dotato di contralberi di bilanciamento e cambio a sei marce. Tuttavia qui il total black cui siamo abituati lascia il posto a cromatismi nuovi, con i cilindri argento, gli scarichi cromati e il serbatoio bicolore dal nuovo disegno, caratterizzato da un profilo totalmente liscio sul lato sinistro e da un tappo serbatoio a profilo ribassato sul lato destro. Per il resto la nuova Blackline si ispira chiaramente al minimalismo delle “bobber” degli anni 50, quelle essenziali motociclette costruite con pochissimi, semplici pezzi intorno a un motore bicilindrico, a volte senza ricorrere al beneficio delle sospensioni. Ovviamente qui però l’essenzialità si sposa al confort, ai dettagli ricercati e alle amplissime possibilità di personalizzazione che il catalogo Harley è in grado – come sempre – di offrire. Lo dimostra la sospensione posteriore: sembra mancare, ma il forcellone è collegato a una coppia di ammortizzatori piazzato orizzontalmente sotto la moto. E lo sottolineano il sinuoso parafango posteriore e gli aggressivi scarichi Shotgun. Completano il quadro della Blackline il manubrio Split Drag, le bellissime ruote nere (anteriore da 21”) e la sella più bassa dell’intera produzione Harley Davidson (66 centimetri da terra). Per portarsela a casa servono 18.300 euro,

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che garantiscono anche la presenza di serie dell’oramai irrinunciabile Abs.



MOTO - SPECIALE ABBIGLIAMENTO di Michele Guzzon

Harley-Davidson: nuova collezione Spring La primavera Harley-Davidson ha il sapore degli anni ’50, con tantissime proposte dalle fantasie scozzesi e rigate, giacche da biker e maglie che sembrano uscire da una puntata di Happy Days. La collezione uomo è inoltre dominata da diverse proposte in tema camouflage, versatile e sportivo, per Lei via libera al divertimento e al colore con dettagli rosa shocking tutti da indossare. Vediamo alcune tra le proposte dedicate ai bikers HD! Per la collezione segnaliamo: la giacca reversibile Deceptor 12-in-1; una double face, da un lato tema camouflage, dall’altro tinta unita nera in puro cotone canvas. Il capo è fornito di cappuccio, chiusura a cerniera e maniche staccabili. La Short Sleeve Stripe Woven Shirt è invece una camicia a maniche corte in puro cotone con collo dal taglio classico. La Challenger Waterproof Leather Jacket è una giacca impermeabile in pelle di medio peso con interno misto sintetico e maniche foderate in tessuto twill. Lo Skull Hard Pack Backpack è uno zaino rigido con struttura in nylon balistico e guscio esterno in policarbonato. Per la collezione donna segnaliamo: la Woven Plaid Shirt, una canotta con schiena a vista in cotone per il 99% e tessuto Lurex®. La scollatura è a V e la chiusura a cinque bottoni, il tutto completato da due pratici taschini. La Short Sleeve Woven Plaid Shirt è una camicia a maniche corte in cotone per il 99% e tessuto Lurex®. La chiusura è con bottoni, ripresi anche dai due taschini. La Pink Label 3-in1 Casual Jacket è una giacca in puro cotone spigato con fodera in tessuto poliestere. Il capo dispone di interno in cotone con cappuccio indossabile separatamente o sotto la giacca stessa. La Pink Label Zip Front Woven Shirt è una camicia sciancrata in cotone per il 98% e tessuto spandex popeline per il 2% con chiusura a cerniera e cuciture a punto principessa. La Pink Label Hip Bag è una borsa in vera pelle utilizzabile come accessorio a mano, a tracolla o applicata a pantaloni e cintura grazie ai ganci predisposti. All’interno è divisa in due scomparti con cerniera. Dettaglio raffinato è il logo Bar & Shield di strass rosa. Pink Label Fleece Jacket è un pile con cerniera e laccio in vita completato da due comode tasche scaldamano. Le maniche sono percorse da dettagli catarifrangenti, stripes e ricami nella nuance rosa. Il Dazzle 3⁄4 Helmet è un casco jet in fibra di vetro con chiusura di sicurezza a doppio anello e clip a sgancio rapido. L’interno è rivestito con una comoda imbottitura di tessuto altamente traspirante. Con l’acquisto viene fornita una custodia protettiva dedicata. Non passerà inosservata la finitura rosa shocking metal flake, un tocco di grande personalità anche in moto. La Zipper Front Striped Tank, infine, è una canotta per Lei in 93% cotone e 7% tessuto spandex. La scol-

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latura è molto ampia ed accoglie una piccola cerniera con dettaglio in strass. Sempre in tema una romantica firma Harley impreziosita da strass. La Zipper Front si distingue in collezione per il rosa shocking delle sue righe, una nota di colore e femminilità che non passerà inosservata!



NAUTICA di Alessandra Luti

AMER 92’ L’Amer92 nasce come evoluzione del progetto Amer86, ereditandone e migliorandone le caratteristiche che ne hanno fatto una barca di successo. Ne segnaliamo in particolare la performance di carena , sia in termini di prestazioni, di manovrabilità e tenuta al mare, la completezza di dotazioni e, non ultima, la flessibilità del Cantiere nel produrne versioni personalizzate nel più piccolo dettaglio. Lo styling dell’imbarcazione è stato studiato in armonia con le apprezzate linee della sorella minore, mantenendo la continuità stilistica senza però rinunciare ad esaltarne le caratteristiche, utilizzando superfici più tese e ricche di spigoli. La maggior lunghezza è stata sapientemente investita nella creazione di un profilo affusolato ed accattivante. Il layout della versione standard dell’imbarcazione (se di standard si può parlare per un Cantiere che ha fatto della personalizzazione la bandiera del suo successo) ha beneficiato in ogni sua parte delle maggiori dimensioni dello scafo. Da poppa a prua ogni area è stata migliorata. Dalla cabina amatoriale in primis, all’alloggio marinai, passando per la cabina ospiti vip e le cabine ospiti gemelle, gli spazi sono stati rivisti, ampliati ed ottimizzati. Nuove finestrature consentono grande luminosità alle zone giorno. La distribuzione funzionale del main deck è stata variata sia rendendo la zona pranzo indipendente dal salone, sia utilizzando una singola discesa centrale al lower deck . Limitando l’incremento di spazio alle già funzionali zone di cucina e timoneria si è scelto inoltre di assegnare maggior lunghezza in coperta, privilegiando il pozzetto e rendendolo una zona di piena vivibilità. Nel definire gli obiettivi del nuovo progetto si è tenuto conto sia delle soluzioni

Permare s.r.l.

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via del Castillo 17 - Portosole 18038 Sanremo tel. 0184 504050 - 0184 504051 fax 0184 504052 info@gruppopermare.it


che le dimensioni maggiori consentono, sia delle nuove esigenze che il mercato in continua evoluzione richiede. Le dimensioni ed i volumi del 92’ hanno consentito la realizzazione di un tender garage a poppa ed una ulteriore ottimizzazione di tutti gli spazi, permettendo inoltre di offrire al cliente un’alternativa a 5 cabine . Quello che è l’alloggiamento del tender sul fly bridge del Amer86, sommato alla maggior lunghezza della Amer92, ha lasciato spazio ad un fly di dimensioni generose sul quale, oltre ad un ampio prendisole, ha trovato posto una piscina Jacuzzi. Dall’analisi del mercato e dalle sue nuove richieste, è scaturita forte la sensazione di una mutata sensibilità della clientela alle tematiche ambientali e di risparmio energetico. Tradotto in termini progettuali ciò si è concretizzato nella costante ricerca di efficienza e rendimento. Tale ricerca sarà in futuro tanto necessaria quanto di tendenza è stata fino ad oggi la ricerca di maggiori potenze. Non basterà dimostrare al cliente di aver aumentato la “cavalleria” (o le frigorie per il condizionamento) ma occorrerà dimostrarne la razionale efficienza. Lo staff PerMare , che ha fatto di questi concetti la propria filosofia, ha voluto privilegiare per questo nuovo progetto due punti essenziali: risparmi energetico e rispetto per l’ambiente. Dal controllo dei pesi e con l’utilizzo di nuovi materiali, è nata una barca leggera e resistente che, unita alle caratteristiche performanti della carena ed all’ottimizzazione della propulsione, consente al Amer92 i migliori consumi della propria categoria. Da test effettuati sul 86’ in configurazione di monopropulsione e navigazione in dislocamento, per lunghi trasferimenti si sono rilevati consumi

paragonabili

a

navette

dislocanti.

Queste

caratteristiche sono naturalmente alla base del nuovo progetto e consentiranno all’Amer92 lunghe navigazioni con consumi molto contenuti. I miglioramenti sul fronte del risparmio energetico hanno inoltre interessato l’intero studio degli interni: dall’ impianto elettrico all’illuminazione, dall’impianto di condizionamento alla coibentazione interna. Il risultato è una barca che, ad esempio, a parità di condizioni ambientali esterne di temperatura ed umidità, consente lo stazionamento in rada utilizzando solo una frazione della potenza richiesta ai generatori operanti su molti motoryachts di classe analoga. Le tecnologie di isolamento termico adottate hanno di riflesso incrementato anche il comfort acustico generale di bordo. L’adozione del trattamento di tutti i liquami prodotti a bordo, fornito di serie, consentirà di stazionare in porti e rada senza dover sottostare a norme che, nel tempo, saranno sempre più restrittive.


ANIMALI di Maria Greco

Piante

belle e pericolose Di solito, se si è amanti degli animali lo si è altrettanto o quasi anche delle piante La flora italiana conta più di 4.000 specie diverse di piante. Fra queste, quelle definibili in qualche modo pericolose, ammontano ad un centinaio. Non è sempre facile far prendere coscienza al pubblico dell’effettiva pericolosità di alcune piante, anche perchè, tra quelle incriminate se ne possono scoprire di molti comuni, reperibili ovunque e dall’aspetto decisamente innocuo. È questo il caso del ciclamino che, oltre al sottobosco, abita il terrazzo di casa nostra, dei coloratissimi anemoni, dei gialli ranuncoli che tappezzano tutta Italia nei campi primaverili, del rosso Anagallis, delle profumatissime caprifoglio e ginestra, degli aromatici germogli di vitalba. Le dimensioni, la bellezza, il profumo o il piacevole aroma di una pianta non ci fanno essere sicuri nel decidere se la stessa possa essere o meno pericolosa. Un criterio ancor meno sicuro è quello di affidarsi al fatto che la pianta sia comunemente consumata a scopo alimentare da animali a sangue caldo e da insetti. Infatti piante notoriamente tossiche per l’uomo possono essere invece innocue per alcune specie di animali e viceversa. I maiali ad esempio mangiano comunemente senza alcun problema i bulbi di ciclamino che sono invece tossici per l’uomo, così come gli uccelli beccano le bacche di vischio o di tasso che invece possono portare alla morte anche un bimbo. L’entità dei danni che si determinano è molto variabile. In un’ipotetica scala di gravità potremmo parlare di piante “innocue”, di piante “pericolose” in grado di provocare, specie se ingerite, intossicazioni più o meno gravi, e di piante “mortali”, è il caso dell’oleandro. Va anche detto che non esiste un criterio rigido e predefinito per classificare la pericolosità di una pianta, troppi sono gli elementi variabili da tenere in considerazione, variabili fisiche e biologiche quali l’andamento climatico e la variabilità delle precipitazioni stagionali, le qualità chimiche del terreno ecc. Di variabilità in variabilità non si deve dimenticare che la gravità dell’intossicazione è correlata strettamente alla quantità di materiale vegetativo ingerito, all’età dell’animale intossicato e al suo stato precedente di salute. Tutta questa mole imponente di variabili rende spesso la prognosi difficile se non impossibile. La dieffenbachia è moderamente irritante per i cani ma velenosa per i gatti e le foglie del lauroceraso contengono cianuro. Il tasso se ingerito provoca problemi cardio-respiratori e anche il rododendro provoca problemi digestivi e cardiaci. Il giglio è altamente tossico soprattutto per i gatti, ai quali mette in crisi la funzionalità renale, l’edera comune da moderatamente tossica a mortale a seconda della quantità di pianta ingerita, gli oleandri e i mughetti, che danno problemi di tipo cardiaco sia a cani che a gatti. L’aloe, il giacinto, il gladiolo, il filodendro, la felce, il pathos e la petunia sono, se non mortali, comunque pericolose per i nostri amici quattrozampe. Nell’elenco non manca neppure la stella di natale, tipicamente natalizie ma comunque pericolose per cani e gatti anche il vischio e l’agrifoglio, le cui foglie e bacche rosse sono moderatamente tossiche. Insomma, facciamo tanta attenzione a quello che com-

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binano i nostri cuccioli in giro per casa, ma soprattutto non mettiamoli nelle condizioni di farsi del male, per esempio “assaggiando” qualche prelibata foglia dell’oleandro piazzato proprio davanti all’entrata della nostra casetta al mare. E utilizziamo tutti i sistemi per tenere al sicuro la salute dei nostri quattrozampe salvaguardando al tempo stesso l’incolumità delle nostre belle piante d’appartamento e da giardino.



TRAVEL di Annalisa Costantino

Outback: Great Souther n Land

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photo credit Tourism Australia

Non c’è niente come l’Outback australiano. Più che un luogo, è l’idea dello spazio sconfinato e delle atmosfere accoglienti dei pub dove rivive lo spirito dei primi coloni. Passione, determinazione e complicità: i caratteri originali di questa stirpe di pionieri australiani, sono diventati elementi leggendari dell'identità nazionale. L'Outback è un luogo dal fascino immane dove le enormi distanze, la natura aspra e la sensazione di vuoto lasciano attoniti. E’ un luogo che non ha confini precisi: il Great Southern Land si estende a perdita d'occhio attraverso le lande infinite del territorio più antico, arido e pianeggiante del mondo. Qui il silenzio può addirittura essere assordante: una dimensione estrema, che indica l’accesso a una delle meraviglie del mondo divenute Patrimonio dell'Umanità. L'Outback ha una storia ricca di racconti: dai rudi ranger del bush, agli eroici pionieri delle corse all'oro, ma anche aviatori, agricoltori e una miriade di personaggi stravaganti affiancano le leggende tribali e i miti aborigeni. Molto tempo prima che gli esseri umani iniziassero la loro avventura sulla terra, più o meno 120 milioni di anni fa quando la maggior parte dell’Australia giaceva ancora sott’acqua, le misteriose forze di madre natura sollevarono l’intera costa meridionale dell’Australia elevandola fuori dall’oceano dando vita a un paesaggio irregolare, frastagliato con profonde vallate e fondali marini increspati: uno scenario che ha suggerito le più disparate teorie sull’origine della terra. In linea d’aria, i Flinders Ranges si estendono su una vasta area del South Australia che va da Crystal Brook per oltre 400 chilometri fino ad Arkaroola, verso nord. Se non avete mai avuto un’esperienza nell’Outback può sembrare un’area desolata, ma non c’è niente come quando, dopo i primi temporali primaverili, tutto si anima di forme di vita, animali e fiori in un vibrante caleidoscopio di colori. Incontrerete emu e wallaby e potrete assaggiare una tazza di billy tea. Nel cuore del Flinders Ranges National Park, c’è l’anfiteatro naturale di Wilpena Pound. Il sentiero geologico di Brachina Gorge è lungo 20 chilometri e attraversa 130 milioni di anni di storia geologica. “Non c’è niente come una cittadina calata nel bel mezzo del nulla o, come dicono gli abitanti del posto, del dovunque. Circondata per un raggio di 300 chilometri dal deserto, Broken Hill nel lontano west della regione del New South Wales è conosciuta per le sue miniere di argento e zinco e, soprattutto, per il carattere dei suoi indomiti minatori. Fu qui che uomini e donne vissero la corsa all’oro lavorando indefessamente per forgiare, anche in quest'angolo sperduto, un pezzo d’identità nazionale. Qui la concentrazione di pub è altissima e la cittadina è diventata set di molti film di grande successo.


TRAVEL

Appena fuori dalla città ci sono la riserva Living Desert e il Living Desert Flora & Fauna Sanctuary, una riserva di 2.400 ettari caratterizzati da scenari mozzafiato in cui si stagliano le dodici statue di pietra arenaria create da altrettanti artisti internazionali, ognuna delle quali narra una storia. Altre cittadine fantasma abitate a malapena sono Silverton, Milparinka e il centro delle miniere di opale White Cliffs; Menindee, è uno dei centri più amati per la pesca sportiva nel New South Wales. Il centenario Royal Hotel a Tilpa è un autentico pub animato da storie e personaggi incredibili. Tiny Tibooburra, che significa mucchio di rocce nell’idioma aborigeno locale è la cittadina più calda e isolata, punto ideale di partenza alla scoperta dell’Outback. Nullarbor Plain è una delle zone più aride al mondo: un immenso spicchio di calcare. L’unica via per attraversarlo, è la ferrovia oppure la strada più lunga che esista in Australia. 196 chilometri di tracciato, senza curve né dossi. E’ un luogo così remoto che non ci vive quasi nessuno. La cittadina di Cook ha una popolazione residente

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di appena quattro persone. Ci sono numerosi sentieri che conducono alla cima di colline della Great Australian Bight. E’ una terra rude e bella dagli ampi spazi sconfinati. Solo una volta che ci sarete stati, capirete perchè questo luogo è un’icona Australiana. OUTBACK FOR TWO Non c’è niente come un tè pomeridiano a Blinman con la visita delle sue miniere storiche per poi tornare al caratteristico Prairie Hotel a Parachilna, l’albergo più caratteristico dell’Outback apprezzato soprattutto per la sua cucina e la piacevolezza dei suoi ambienti. La cittadina di Quorn è rinomata per avere un pub ad ogni angolo di strada, e perché vi passa la Pichi Richi Railway; fu la via ferrata degli antichi pionieri, ed è un’esperienza indimenticabile così come seguire le antiche vie dei cammellieri a bordo del lussuoso treno Ghan. OUTBACK PER I GIOVANI Questa è la terra dei pionieri che qui, in molti, hanno dovuto arrendersi e abbandonare i loro sogni nel vasto spazio sconfinato. E, non c’è niente come una notte passata sottoterra nella città di minatori di opale di Coober Pedy, o a Silverton, alla riscoperta degli scenari dei kolossal Mad Max e Priscilla regina del deserto. Una notte come ai tempi del dreamtime? Dormite sotto il cielo stellato e assaporate una grigliata tra amici. In camper o in jeep, con tenda e sacco a pelo. I campeggi sono sempre situati in luoghi affascinanti e vi si possono conoscere simpatici compagni di viaggio. Per informazioni: www.australia.com • www.tourism.australia.com


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WEEKEND DI COOLTO di Isabella Puma

ZOAGLI 88


un weekend a portata di primavera! Zoagli è un piccolo borgo incastonato tra le più belle insenature e scogliere della riviera ligure nel Golfo del Tigullio (Riviera di Levante) tra Rapallo e Chiavari, in provincia di Genova. Conosciuta e apprezzata località balneare è celebre per la sua scogliera pedonale a ridosso sul mare realizzata negli anni trenta del XX secolo dalla quale si può godere di una incantevole vista del golfo e di tramonti indimenticabili. Nel territorio zoagliese sono presenti diversi percorsi naturali boschivi, le caratteristiche “crêuze” liguri, e mulattiere che permettono dal centro cittadino di raggiungere le frazioni e località del comune. La tranquillità regna nelle stradine, tra i parchi, le ville e gli ulivi da dove si respira anche il profumo del mare. Oggi Zoagli vive la sua dimensione di piccolo, esclusivo punto turistico conservando ancora intatte le testimonianze del suo passato e la fisionomia di borgo marinaro e artigiano. Durante l'amministrazione comunale del Sindaco Franco Rocca, attualmente Consigliere della Regione Liguria, sono state effettuate numerose opere di intervento riqualificativo a Zoagli. Rocca ha saputo abbinare la funzionalità architettonica moderna senza svilire la tradizione di antico borgo marinaro di Zoagli. Uno dei percorsi, ricalcante l'antica via Romana, è denominato "dei cinque campanili" poiché collega le antiche chiese frazionarie di San Pietro di Rovereto, Semorile, San Pantaleo, Sant'Ambrogio a quella centrale di San Martino per un totale complessivo di circa dodici chilometri. Come tutti gli anni, nella giornata del 22 Maggio prossimo si svolgerà la XXV edizione della “Marcia dei Cinque Campanili”. Essa è inserita nei circuiti di gara nazionali: ci sono dei punti sosta a base di focaccia e vino degli atleti che ce la fanno in poco più di un’ora e delle famigliole con cane che se la prendono comoda e non saltano un punto di ristoro, dei chili di biscotto tipico all’acciuga che i volontari preparano per chi arriva, ai premi dati gratuitamente da molte associazioni. Le "mulattiere" che portano sulle colline circostanti possono svelare autentiche sorprese. A Zoagli la tranquillità delle crêuze, le piccole stradine che corrono tra i parchi delle ville e le "fasce" coltivate ad ulivi, permette di abbracciare con lo sguardo i più bei panorami del Tigullio. Negli anni passati molti zoagliesi si spinsero nell'apprendere o creare nuovi mestieri come il pescatore o la tessitura e lavorazione dei velluti di seta. Proprio quest'ultimo impiego fece nei secoli, ma ancora oggi, la fortuna del borgo commerciando ed esportando nel mondo i suoi pregiati tessuti. La seta che si produce a Zoagli è un prodotto artigianale di nicchia, di ottima qualità, richiesto in tutto il mondo. Nel territorio operano ancora due botteghe per la tessitura mantenendo viva ancora oggi la tradizione locale. Il territorio comunale è una vera e propria costellazione composta da


numerose borgate, caratterizzate da tratti, sapori e colori sempre differenti. Tra gli edifici più interessanti del territorio ci sono diverse chiese, come la parrocchiale di San Martino del Settecento e quella di Sant’Ambrogio, che si affaccia su un piccolo piazzale da cui si gode di una vista magnifica sul golfo del Tigullio. Il ricco patrimonio artistico annovera le Torri Saracene dove annualmente vengono celebrati circa un centinaio di matrimoni civili, il Castello dei Conti Canevaro, il Castello di Sem Benelli, eretto su uno sperone di roccia a strapiombo sul mare. Le torri Saracene di Levante e di Ponente rappresentano i simboli d'eccezione del comune rivierasco. Sono state costruite entrambe nel XVI secolo per difendere il borgo da eventuali attacchi da parte dei pirati: da qui guardando verso il mare scorgiamo a poca distanza il famosissimo golfo di Portofino. La passata realtà piratesca ha fatto sì che i liguri vengano definiti chiusi ed all’apparenza diffidenti verso gli sconosciuti. Quando però si aprono dimostrano di possedere una ricchezza interiore ed un’onestà sconfinate. Ne sono simbolo le case liguri: apparentemente dall’esterno non svelano le meraviglie inaspettate che si celano al loro interno: ricchezze, affreschi pittorici murari ed opere d’arte

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di notevole rilievo. Questa è la Liguria ed i liguri: terre e persone da “scoprire” per poterle apprezzare. Realtà affascinanti si aprono per chi desidera calarsi in questa avventura. E’ notevole constatare quanto le attività ed imprese artigiane siano vive: le seterie rappresentano tuttora una


forte risorsa del paese. In un mondo dominato sempre più dalla tecnologia e dalla velocità è piacevole riuscire ad assaporare momenti di calma e riscoprire la rara genuinità dei rapporti personali, che sta sempre più scomparendo. Sono realtà “altre”, mondi opposti e paralleli che meritano di essere visitati per riscoprire uno scenario a dimensione umana. Colpisce il potersi fermare, rilassarsi e dilatare il tempo il più a lungo possibile, magari davanti ad un cocktail che si può assaporare nei bar della passeggiata a mare del paese, il “balcone” del Tigullio. Oppure sedersi ed appoggiarsi ai sedili naturali ricavati dalle rocce di ardesia, pietra recentemente riscoperta nell’arredamento d’interni. Scrutare l’orizzonte e vedere il sole che al tramonto si tuffa nell’indefinito di un mare e di un panorama tra i più suggestivi è davvero romantico. I ristoranti della cittadina affacciati sulla piazza fanno risaltare il carattere fortemente ligure di antico borgo marinaro; le navi issate sotto il ponte monumentale ricordano la vera vocazione di naviganti e di pescatori di Zoagli. La "Madonna del Mare" è una scultura in bronzo posta nel fondale antistante il molo levantino di Zoagli, di fronte alla grande rotonda della passeggiata a mare. Realizzata dalla scultrice Marian Hastianatte è alta circa 1.60 metri. Tale opera fu voluta per ricordare i comandanti di Zoagli che sfidarono gli oceani con le antiche imbarcazioni a vela e tutti i marinai che da sempre hanno combattuto in difesa della patria. Annualmente, la sera del 5 agosto, si svolge una processione subacquea dove i subacquei depongono ai piedi della scultura una corona d'alloro a memoria del giorno in cui è stata posata sul fondo marino. Nel corso della serata viene inoltre celebrata la Santa Messa sulla passeggiata a mare, mentre i lumini brillano sullo specchio d'acqua antistante e spettacolari e scenografici fuochi d’artificio illuminano lo scenario incantevole del borgo. L’economia si basa principalmente sul turismo specie nel settore balneare, ma anche nei mesi invernali tanti sono i turisti che scelgono questo angolo del Tigullio. Vi è la presenza di un unico albergo, mentre sono fioriti negli ultimi anni numerosi bed and breakfast gestiti da famiglie locali. Il paese, grazie agli splendidi fondali antistanti, è meta di chi ama lo sport subacqueo. In questo ambiente privilegiato, favorito dal felice flusso delle correnti, è possibile compiere safari fotografici di grande interesse e rarità. Il 2 ottobre 2010 Gianluca Genoni stabilisce nello specchio acqueo antistante Zoagli il record mondiale: 152 metri di profondità nell'assetto variabile regolamentato. Personalità legate a Zoagli: «La mattina andavo verso Sud, salendo per la splendida strada di Zoagli, in mezzo ai pini. Con l'ampia distesa del mare sotto di me». (Friedrich Nietzsche)




ASTROLOGIA a cura di Desirèe

ariete dal 21/3 al 20/4 In questo inizio primavera non mancheranno tanti e buoni spunti positivi: la vostra vita sentimentale è davvero attiva e state davvero dando il massimo da questo punto di vista ma cercate di non trascurare qualcuno che potrebbe essere risentito nei vostri confronti. Buona la vostra situazione lavorativa.

toro dal 21/4 al 20/5 Aprile 2011 non smentirà le tendenze benefiche dell’anno in corso. State dando il massimo sotto tutti i punti di vita: le vostre relazioni sentimentali vanno a gonfie vele. Anche dal punto di vista lavorativo non potete certo lamentarvi: ultimamente le righe.

gemelli dal 21/5 al 21/6

oroscopo

È giunto il momento di recuperare quello che avevate perso: il vostro tempo libero, le vostre passioni e i momenti per curare voi stessi e riflettere. La vostra vita sociale sta prendendo uno slancio consistente in questi ultimi tempi e l’avvento della primavera porta con se le occasioni giuste che saprete cogliere.

cancro dal 22/6 al 22/7

Avete una vita attiva ma non stressante e vi state impegnando al massimo per dare il meglio: tutto questo torna a vostro favore ed è una chiara manifestazione del vostro benessere psicologico. La gente che vi sta attorno vi apprezza davvero: forti di questo state avendo un’attiva vita sociale che porta con sé tutte le occasioni di cui avete bisogno e che aspettavate da tempo.

leone dal 23/7 al 23/8

La vostra forma smagliante sarà vostra valida alleata in questo mese. La vita sentimentale sarà davvero attiva e non mancheranno tante nuove occasini da sfruttare al meglio. Non mancheranno gli impegni lavorativi che vi terranno impegnati per gran parte del vostro tempo ma non sarà difficile nemmeno in questo periodo ritagliare i vostri spazi.

vergine dal 24/8 al 22/9

State vivendo la vostra vita al meglio delle vostre possibilità e forse in certi contesti state addirittura esagerando: cercate di controllarvi quando notate che la vostra esuberanza potrebbe infastidire qualcuno.

bilancia dal 23/9 al 22/10

Questo aprile avrà tante piacevoli sorprese, che vi aiuteranno a dare il meglio di voi in qualsiasi situazione vi si presenti. La fiducia in voi stessi che a sprazzi potrebbe venirvi meno, sarà ampiamente compensata da una serie di situazioni davvero favorevoli che vi aiuteranno a fare valere nei confronti degli altri quello che siete veramente. La vita sentimentale richiede per voi un periodo di tranquillità: la stabilità che voi e il vostro partner avete sempre cercato.

scorpione dal 23/10 al 22/11

Vita molto attiva in questo mese di aprile: gli impegni si faranno presenti copiosi e li affronterete al massimo delle capacità: state davvero dando il massimo sul lavoro e chi vi sta attorno non può davvero non notarlo.

sagittario dal 23/11 al 21/12

Il mese di aprile è un periodo fortunato per il lavoro, porterà con sè davvero tanti nuovi contati a sfruttare, sarà la vostra abilità a farvi cogliere il meglio. Vita sentimentale davvero tranquilla.

capricorno dal 22/12 al 20/1

Non lasciatevi intimorire da piccoli inconvenienti che possono sempre presentarsi: siete sempre stati forti abbastanza da passare sopra a piccolezze senza dar loro troppo peso, inutile dire che non vale la pena di sacrificare un rapporto o un’amicizia per qualcosa di davvero piccolo.

acquario dal 21/1 al 19/2 Siete davvero brillanti in questo periodo voi dell’acquario, e non state affatto cercando di nasconderlo: chi vi è attorno lo sta osservando e ne sta traendo conclusioni positive, cercate di non deluderlo. La famiglia vi è vicino e voi state davvero dando il meglio.

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pesci dal 20/2 al 20/3

Finalmente al meglio di voi state sperimentando una situazione nuova che vi sta appagando davvero molto: cogliete l’occasione per guardarvi attorno a 360° e capire quello che volete veramente; probabilmente avrete presto l’occasione per scoprirlo.






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