COOLTO MAGAZINE marzo 2011

Page 1




MARZO 2011

14

8.cover story

42

Primavera, risveglio dei sensi desiderio di novità nei modi di essere

14.cool people L’Ironia è sexy

quattro battute con Debora Villa

18.cool event Torino Comics

17° Salone e mostra mercato del fumetto

24.cool place

Museo dell’Automobile omaggio alla storia d’Italia

28.attualità Ciccolatò 2011

© foto Marina Alessi

Torino si riconferma la capitale del cioccolato

64.image adviser

Comunicare con la propria immagine un nuovo spazio da dedicare a noi stessi

70.tennis world Perchè giocare?

iniziamo questo percorso facendo un’analisi sui benefici del Tennis!


60

RUBRICHE 5 editoriale 32 trend in the city

62

82.travel

36 design & tendenze 38 arte & cultura 40 cinema 42 teatro 44 comics world 46 musica

Cambogia

la semplice bellezza della natura

50

34 hi tech

88.weekend di coolto Pamplona

un weekend a portata di primavera

48 libri 50 fashion corner 56 fashion time 60 personal shopper 62 beauty 64 image adviser 66 wellness 68 life coach

88

In copertina:

82

70 tennis world 72 sport event 74 auto 76 moto 78 nautica

Il risveglio della sensualitĂ attraverso

80 animali

il look, il modo di approcciarsi alla vita

82 travel

senza prendersi troppo sul serio: con ironia e comicitĂ . Il desiderio

88 weekend di coolto

di conoscere cose e persone nuove,

94 astrologia

senza rinnegare il passato!


PRIMA DELL’EDITORIALE

Ilio Masprone “Giramondo sin dalla giovane età, dopo numerose esperienze in ambito artistico approdo al giornalismo. La passione per la “carta stampata” mi renderà la vita allucinante e affascinante al tempo stesso.” Daniele Smaltini “Le grandi idee nascono dai sogni... se c’è la volontà, perchè non sognare! Una continua sfida tra desideri e razionalità, in un mondo in cui cercare di crescere!”

magazine direttore responsabile:

Ilio Masprone ilio.masprone@puntozeroedizioni.it direttore editoriale:

Daniele Smaltini daniele.smaltini@puntozeroedizioni.it

Maria Greco “Per quanto si possa pensare al proprio futuro, capitano delle variabili improvvise che possono dare svolte inaspettate alla nostra vita... disegnando tratti e colori ai quali non avremmo mai pensato!” Barbara Odetto “Credo nei colpi di fulmine: per un’opera d’arte, una canzone o un panorama. Vivo di passioni: scrivere, sciare, viaggiare. A otto anni sapevo che sarei diventata giornalista: un amore lungo una vita”. Mario Villani Laureato in economia, dirige strutture ricettive da molti anni e si occupa di consulenza e formazione nel settore del turismo. Innamorato delle cose “belle” ama condividerle, raccontandole ai propri lettori. Paola Gamberutti “Dal Liceo Artistico a laurea in Sociologia. Venticinque anni anagrafici e diciannove dichiarati: la coerenza non è la mia peculiarità, ma la passione sì! È in tutto ciò che faccio”. Cristina Rosso Un intuito brillante ed uno spirito frizzante animano il mio piglio multimediale, espressione di un'esigenza istintiva e spontanea. Il cuore della notizia mi attrae quanto la necessità di riportarla nel modo più coerente e fedele possibile. Isabella Puma Studio “Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo”. Vivo “di corsa” dividendomi tra vari interessi; sono comunicativa, solare e un po’ curiosa. Amo viaggiare e dedicarmi alla vita che... amo “mordere”! Per me “Volere è potere”. Tamara Gavina - Personal Coach “...lavoro con le persone, per far loro identificare che cosa ci sia realmente dietro il proprio desiderio di cambiamento”.

coordinamento di redazione:

Maria Greco maria.greco@puntozeroedizioni.it collaboratori di redazione:

Barbara Odetto Cristina Rosso Isabella Puma Mario Villani Paola Gamberutti Tamara Gavina grafica & adv:

adv@cooltomagazine.it info & comunicati editoriali:

redazione@cooltomagazine.it marketing:

tel. 011.7807531 info@puntozeroedizioni.it proprietà e redazione:

PUNTO ZERO Edizioni tel/fax: 011.7807531 viale Gramsci, 141 • 10095 Grugliasco (To) tipografia:

GRAFICHE LUVRITI Srl

Via Stazione Vecchia, 92 • Provaglio d’Iseo (Bs)

hanno collaborato a questo numero: Alessandra Luti, Aurora Minardi, Francesca Martinengo, Francesca Simonetti, Fulvio Gatti, Giorgio Basile, Greta Grossi, Luigi Bertino, Marco Todado, Maria Tucci, Michele Guzzon, Paola Varallo, Vittorio Pavesio Salvo accordi scritti, la collaborazione a questo giornale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In mancanza di un contratto scritto tra le parti, la pubblicazione di adv è da considerarsi a titolo gratuito. Nell’eventualità che testi e illustrazioni altrui siano riprodotti in questa pubblicazione, l’editore é a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, dietro segnalazione, ad eventuali non volute omissioni e/o errori nei relativi riferimenti.

Nessuna parte di questo giornale comprese le inserzioni pubblicitarie può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editrice. La Redazione non è responsabile di eventuali variazioni di programmazione.

Aut. Trib.di Torino n.13 del 26/03/2009 Iscrizione R.O.C. 17970

www.cooltomagazine.it


EDITORIALE

B

Ben ritrovati! In questo numero abbiamo voluto dedicare a voi lettori un argomento tematico tra quelli che più rispecchiano la nostra identità di redazione: l’ironia, la comicità e l’essere professionali senza mai prenderci troppo sul serio! Personalmente accuso dei seri problemi di allergia all’epidermide quando mi confronto con i cultori del “sono tutto io...” o del “siamo sempre i migliori, i più belli, i più letti... gli unici”! Preferisco ancora emozionarmi dal confronto con gli altri; altrimenti a forza di sentirsi unici si rischia di rimanere soli! Come anticipato nell’editoriale del mese scorso, sfogliando le pagine di CoolTo potrete accorgervi della presenza di due nuovi spazi che ci terranno compagnia in questo 2011: uno dedicato al mondo del tennis; l’altro curato da un consulente d’immagine che già più volte ha fatto capolino sul nostro magazine per presentare le sue collezioni. Attraverso le loro parole avrete modo e piacere di affrontare argomenti, trovare le risposte, o farvi assalire da curiosità per le quali formulare nuove domande da farci pervenire in redazione. Un ulteriore passo verso il completamento del ventaglio di proposte che la redazione si è prefissa di portare agli occhi del nostro lettorato. Buon relax, con la lettura dele prossime pagine... Daniele Smaltini

5




COVER STORY di Mario Villani • mv@mariovillani.com

8


PRIMAVERA, risveglio dei

SENSI

L

desiderio di novità nei modi di essere e comportarsi

La primavera stimola un risveglio sensoriale che si manifesta principalmente nel desiderio di novità e nei modi di essere e comportarsi. Si dice che è la stagione degli amori e il fatto che la natura si risvegli, gli animali escano dal letargo,

le giornate si al-

lunghino con più luce ed energia vitale; è un segnale forte che conferma questa sensazione. L’autunno e l’inverno condizionano negativamente l’uomo provocando una sorta di letargo dei sensi che viene interrotto dal rifiorire dei colori e dal dolce tepore primaverile. Tutto riprende vita sfruttando l’energia positiva che ci arriva dalla nuova stagione; le ore di luce aumentano, si sta più volentieri all’aria aperta, lo stress diminuisce. Si attivano olfatto, vista, udito, tatto, gusto e uomini e donne si attraggono con rinnovato entusiasmo. In primavera sentiamo il bisogno di uscire di più dai nostri spazi e a trascorrere più tempo all’aperto ma il bisogno di aprirsi non è solo fisico ma soprattutto sensoriale ed emotivo. Siamo più predisposti ad intraprendere iniziative diverse, a varare nuovi progetti, a cercare nuovi amori e ad aprirci alle novità. Con la primavera, gli abiti si alleggeriscono, ci si “sbot-


COVER STORY

tona” un po’ di più…è come spalancare una finestra

deriamo sentirci rinnovati nello spirito e nel corpo; si

e respirare a pieni polmoni sensazioni fresche ed ine-

fa footing, si va in palestra, in piscina e ci si affida a

brianti. Si fanno le cose con più lentezza per assapo-

specialisti per la dieta o per il benessere.

rarle meglio, si lascia da parte la quantità a favore delLa primavera, stagione di rinascita, ha da sempre ispi-

dei piaceri e della calma. Ogni vetrina di negozio di-

rato grandi artisti, dando vita ad una serie d’immagi-

venta irresistibile, così ricca di luci e colori che ogni

ni a volte festose e colorite, altre volte più meditate,

capo proposto diventa irrinunciabile. Il desiderio di co-

finalizzate a rappresentare un fervore che annuncia la

lori tenui e luminosi prevale sui toni grigi dell’inver-

nuova stagione, intesa non solo in senso temporale.

no appena trascorso. Gli stilisti di moda fanno a gara

Basti pensare al grande pittore Sandro Botticelli con la

nel proporre capi leggeri, dai colori accattivanti che fan-

sua straordinaria Primavera, capolavoro del Rinasci-

no risaltare in modo sensuale e voluttuoso le forme fem-

mento italiano, dove il rapporto Primavera-giovinezza

minili. Il parrucchiere diventa improvvisamente indi-

è evidenziato dai personaggi raffigurati nel famoso di-

spensabile per un nuovo taglio, un colore diverso e un

pinto e dalla presenza delle tre Grazie. La giovinezza

nuovo look. La voglia di novità si concretizza nel-

a cui si allude, non è solo quelle effimera e passeggera

l’esaltazione di sé e della propria immagine; si è più

dell'età giovanile, ma è una giovinezza di spirito che

propensi a sorridere ad allacciare relazioni ed amici-

per essere mantenuta va nutrita di Natura con il giar-

zie, a ritrovare il gusto della compagnia e la voglia di

dino ricco di fiori colorati; Gioia, Benessere e Splendore

confrontarsi. Tutti questi stimoli ci portano a presta-

con la presenza delle Tre Grazie; uso della Ragione, con

re maggior attenzione alla nostra forma fisica, desi-

la raffigurazione di Mercurio simbolo della ragione ap-

in foto la modella Bar Rafaeli

la qualità per riscoprire l’importanza di piccoli gesti,

10



COVER STORY punto; Amore, con Cupido nell’atto di scoccare il suo dardo implacabilmente dolce e stregato, la Bellezza rappresentata da una splendida Venere e ovviamente la personificazione della Primavera rappresentata come una donna vestita con un meraviglioso abito fiorito nell’atto di spargere a terra i fiori che tiene in grembo. Questo meraviglioso quadro rappresenta in modo inconfutabile il rapporto tra natura ed erotismo. Altre straordinarie opere pittoriche inneggianti alla Primavera sono state realizzate da Goya, Munch, Monet, Van Gogh, Chini; solo per citare i più famosi. In musica la Primavera è stata sublimata da Antonio Vivaldi nella sua opera più importante “Le quattro stagioni”, dove l’autore rappresenta in dolcissime note il canto degli uccelli, il riposo del pastore con il suo cane e la danza finale con i violini che imitano il suono delle foglie fruscianti. Come non citare la dolcissima poesia di Giacomo Leopardi: “Primavera d’intorno Brilla nell’aria, e per li campi esulta, sì che a mirarla intenerisce il core…” poche righe per esprimere in modo sublime tutta la sensibilità impregnata di romanticismo del grande poeta. no presentarsi in abbigliamenPer tornare ai nostri tempi basta passeggiare nelle vie

to seducente con il sottile e in-

del centro di qualunque città per vedere donne sorri-

trigante gioco del vedo - non vedo che risulta essere

denti che si dedicano a fare shopping. Lo shopping di

conturbante e sensualissimo: i corpi si mostrano a metà

primavera è certamente uno dei passatempi a cui nes-

e lasciano spazio all'immaginazione.

suna donna sa resistere e gli uomini…idem! Del resto il divertentissimo film “I love shopping” tratto dal ce-

Un’anticipazione della moda di questa primavera-esta-

lebre romanzo di Sophie Kinsella e magistralmente in-

te è rappresentato dal colore “rosa”. Un colore auda-

terpretato dalla bella attrice Isla Fisher nel ruolo di Re-

ce, ideale per la donna e per gli uomini energici che

becca Bloomwood, ha fatto tendenza e ha creato uno

non temono di coprirsi di ridicolo; una bella cravatta

stuolo di fashion victims, irresistibilmente innamora-

rosa su una camicia bianca, un golfino rosa sopra un

te dello shopping e fatalmente attratte dai negozi. Pri-

paio di jeans blu… Il rosa può essere usato in modo “leg-

mavera è dunque risveglio dei sensi, desiderio di no-

gero” di giorno ma anche di sera, perché si abbina ot-

vità, voglia di apparire e di stupire con i colori, l’alle-

timamente sia con il bianco sia con il nero e con il blu.

12

gria e con quel tocco d’eleganza meno sobria e rigorosa legata alla stagione invernale e certamente più sba-

Un consiglio che giunge a noi dall’antica Roma e che

razzina, eccentrica e sensuale; che consente di met-

giro a voi lettori esortandovi a seguirlo è quello del poe-

tere in risalto le forme del corpo per catturare gli sguar-

ta Orazio che ci tramanda questa semplice frase: “Godi

di che scaldano il cuore e rendono felici. Le donne ama-

la dolcezza della Primavera!”



COOL PEOPLE di Cristina Rosso

14

© foto Marina Alessi

L’IRONIA È SEXY


È

Quattro battute con Debora Villa, per scoprire dove un approccio brillante si rivela seducente. La Sensualità primaverile della comicità femminile

È innegabile che la predisposizione mentale che prelu-

na al Teatro Concordia, sito presso Venaria Reale in

de il cambiamento climatico stagionale primaverile ri-

Corso Puccini sabato 12 marzo 2011. Debora è sta-

sulti più spregiudicata rispetto all'inerzia indolente in-

ta scelta a rappresentare un importante traguardo con

vernale; all’entusiasmo della bella stagione che incom-

una manifestazione di respiro nazionale ma di creazione

be vi associamo infatti solitamente un atteggiamento più

e gestione tutta torinese, che festeggia 2 lustri di atti-

solare, ben rappresentato da un sorriso e dal suo calore,

vità di ricerca e celebrazione della comicità femminile

dal piacere di cambiare look per incontrare consensi nel-

a suon di argute battute.

l’altro sesso qualora l’approccio consueto e dimesso cam-

E’ stata infatti troppo spesso considerata, a torto, ad esclu-

bi rotta verso un’apertura di spirito maggiormente di-

sivo appannaggio maschile, la comicità che ora in que-

sinvolto. Un tocco classico e charmant nell’abbigliamento

st’occasione si declina anche al femminile con il pregio

ad esempio può essere rivisitato e corretto alla luce di

di offrire allo spettatore un punto di vista alternativo e

una voglia di osare più consapevolmente nel vestirsi, per-

originale, nonchè squisitamente sagace. Le artiste che

seguendo una linea dallo stile più audace: i dettagli raf-

si contenderanno la vittoria dovranno distinguersi nel-

finati distinguono la scelta dei più attenti intenditori nel

l’ardua arte del far ridere di fronte ad una doppia giu-

proporsi moderatamente sfrontati senza mai eccedere.

ria: quella tecnica (composta da giornalisti ed esperti del

I materiali freschi e leggeri che si intrecciano in trame

settore che assegnerà il premio Femina Ridens) e quel-

ventilate possono lasciar presagire un animo intrigan-

la del pubblico in sala, che potrà votare tramite sms la

te che gioca con colori eclettici ed accostamenti glamour.

vincitrice del Festival.

La sofisticatezza si può cogliere nei contrasti come nelle sfumature ma non è solo questo che sottolinea l’allure di una persona, bensì una variegata commistione di elementi atti a riprodurre un risultato ottimale da un’addizione azzeccata di attributi. Conta molto infatti nel gioco della seduzione non presentarsi mai banali e scontati in ogni circostanza. Talvolta infatti occorrerebbe semplicemente sdrammatizzare aulici stereotipi e dettami di una stantia deontologia amorosa per concentrarsi su altre leve che aprano scenari inediti sugli orizzonti dei rapporti di coppia in potenza: il trucco consiste nel non prendersi troppo sul serio in questo delizioso contendere puntando su un’ironia disimpegnata che tradisca buon umore e voglia di esorcizzare ironicamente i consueti drammi e dilemmi sentimentali perennemente irrisolti. Un consiglio senz’altro potremmo chiederlo ad un’esperta in materia, Debora Villa, che ha fatto dell’arte comica un’arma di seduzione non indifferente, confermata anche dal successo decretato dalla sitcom esplosiva del 2009 “Così fan tutte” che si è distinta all’interno di un palinsesto tradizionale per un’inconsueta e sensualissima autoironia femminile. Non sarà un caso pertanto che sia stata chiamata proprio quest’artista d’eccezione a presentare la decima Edizione del Festival nazionale del cabaret in rosa, in sce-


COOL PEOPLE Come ti senti investita di questo compito rappresentativo che porta una strategica visibilità ai talenti comici femminili? Onorata e orgogliosa. Pink power!!! ;) Sei d’accordo con il fatto che l’ironia femminile apporti innovatività all’universo comico in cui si è ritagliata una sezione rilevante ed inizialmente inaspettata? Assolutamente. Le donne fanno ridere tanto quanto gli uomini. Oppure non fanno ridere, se non sono brave... ma sempre tanto quanto gli uomini! A tuo parere le donne facendo leva sulla propria ironia possono giocarsi una carta importante nella conquista degli uomini? Guarda ho 41 anni e ancora non ho capito molto dello straordinario universo cerebrale maschile. Vai a sapere cosa può passare per quell'immenso spazio disabitato. Certo vista con gli occhi di un uomo ti potrei rispondere così: “a me piacciono le gnocche, ma se non ne trovo ripiego sulla prima che capita...se poi mi fa ridere beh, meglio!" (Di solito dopo un pensiero tanto elaborato segue rutto e grattata di pancia). Le donne secondo te sanno essere più au© foto Marina Alessi

toironiche degli uomini? Si. Decisamente. Per un fatto naturale e culturale. L'uomo qualunque cosa faccia la vive come fosse un'epopea. Si sente come Ulisse anche quando e' alla posta o come Spartaco quando è nel traffico. L'uomo è sempre concentrato su se stesso. La donna al contrario per un fatto naturale e culturale è talmente abituata a venire all'ultimo posto che... se non ci ridesse su potrebbe diventare una serial killer. La primavera risveglia i sensi ad entrambi i sessi ed acuisce la reciproca scaltrezza nel proporsi all’altro: puntando sulla simpatia, sulla sensualità o sulla alchemica commistione di entrambe? Se la primavera è arrivata vige il detto:

16

" 'ndo cojo, cojo!" Torino rappresenta un palco d’onore perché celebra da anni questa manifestazione unica a carattere nazionale: ti inorgoglisce calcarlo e consideri Torino una valida scena per proporre talenti comici? Torino è una citta viva e attualmente anch'io sono viva, credo che io e Torino andremo molto d'accordo.



COOL EVENT di Daniele Smaltini

18


COMICS 8-9-10 APRILE 2011

M

17° salone e mostra mercato del fumetto

Matite che danzano abili su fogli bianchi, costruendo li-

tale, pronto a passare dal pc dell'autore all'ipad del let-

nea dopo linea volti e ambienti, realistici oppure di to-

tore senza l'intercessione di un editore. L'atmosfera di

tale fantasia. Variopinti costumi indossati da giovani e

una fiera dei comics, quale che sia il suo sfondo, è in-

giovanissimi, in gruppi che reagiscono con entusiasmo

confondibile in ogni angolo d'Italia. E i Piemontesi, da

a ogni proposta di mettersi in posa per una foto di grup-

ben diciassette anni, hanno il loro appuntamento fisso,

po. Chiacchiere dell'ultima storia di Rat-Man, un albo raro

all'incirca in primavera (quest'anno dall'8 al 10 aprile),

di Capitan Miki trovato su una delle bancarelle, nostal-

regolarmente annunciato da riviste specializzate e

gia del fumetto cartaceo e prospettive per quello digi-

giornali, grandi manifesti e siti web. Ne è passata di ac-

Vittorio Pavesio - Direzione artistica e Organizzativa

TORINO


COOL EVENT

20



COOL EVENT

qua sotto i ponti da quando Torino Comics muoveva i suoi primi passi, negli spazi di Torino Esposizioni, come semplice mostra mercato di fumetto. Erano anni “ruggenti” e c'è persino chi li rimpiange, probabilmente con la mente un pizzico annebbiata dalla no-

colore di Silver e della sua creatura più celebre, Lupo Alberto, contribuirà a offrirci un'idea più chiara delle potenzialità del fumetto umoristico, grazie anche a una mostra che ripercorre la carriera del grande artista modenese. Dai maestri agli allievi: una rassegna di disegni

stalgia. Certo è

originali anche per France-

che in spazi a vol-

sca Mengozzi e Giovanni Mar-

te inadeguati, e

cora, talentuoso duo creatore

con qualche limi-

di Kill the Granny, grottesca

te nell'organizzazione a cui sopperiva la passione, hanno fatto la loro comparsa autori internazionali come Jim Lee e il maestro della narrativa disegnata per eccellenza Will Eisner. Cosa è cam-

“saga” in tre volumi con ancora qualche asso nella manica da sfoderare proprio durante la fiera (tutto top secret, per ora). Ma a disegnare e incontrare i lettori ci saranno anche Luca Enoch, Stefano Frassetto, autori delle scuderie Pavesio, Bonelli, Star Comics, Panini e non solo. Si

biato da allora? L'organizzazione di Torino Comics,

sa che il fumetto è diventato ormai parte della cultura

in testa il direttore artistico Vittorio Pavesio, ras-

pop, contaminando cinema, videogiochi, giochi e mol-

sicura: nello spirito, assolutamente nulla. Moltis-

to altro: immancabili quindi le varie aree che già ben

simo invece dal punto di vista dell'esperienza, api-

conosciamo della fiera subalpina. Si va dal Quartiere

ce l'investitura anche culturale ricevuta nella scorsa edizione grazie alla visita torinese dell'Aristotele dei comics, Scott McCloud, protagonista anche di un reading e di una illuminante chiacchierata presso il Circolo dei Lettori. Nell'anno 2011 la

Giapponese, punto di raccolta degli appassionati del Sol Levante e naturalmente del Cosplay, che darà vita a sfilate di costumi competitive e non competitive; si prosegue con la sterminata fila di tavoli del Torino Games, che spazia tra le varie tipologie di giochi per dare vita ad an-

manifestazione subalpina sceglie

teprime, dimostrazioni, tornei validi su sca-

di spostare la sua attenzione sul

la nazionale e “semplici” sfide all'ultimo in-

fumetto umoristico – non solo

cantesimo;

strisce, ma anche tutte quelle

si approda

storie disegnate il cui tratto

allo Star Wars

non aderisce ai canoni del

Fest, omaggio alla saga

“realistico”, quello di Tex e Diabolik per intenderci. A raccontarci come la storia di Paperon De' Paperoni possa diventare un'opera in più parti, collocata storicamente e geografi-

creata da George Lucas che oltre agli ingredienti conosciuti – mostre, rarità, costuming, videogiochi, proiezioni – fa un annuncio di tutto rispetto: sarà in fiera David Prowse, l'imponente

camente, ci sarà il maestro americano Don

caratterista che vestì l'armatura di Darth Vader durante

Rosa, abile come pochi altri a narrare le av-

i tre film originali di Guerre Stellari e ancora oggi por-

venture della famiglia dei paperi. Mentre la

ta in giro il “verbo” tra i fan raccontando aneddoti e

vicenda professionale tutta tri-

curiosità. Insomma, come mancare?



COOL PLACE Isabella Puma

IL “NUOVO” MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO: OMAGGIO ALLA STORIA D’ITALIA ATTRAVERSO UNA DELLE SUE PIÙ IMPORTANTI TRADIZIONI

I

Il 19 marzo 2011 il Museo riapre le porte al pubblico alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. 33 milioni di euro investiti per i lavori di ristrutturazione e allestimento

Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino ria-

zione, dai centri di ricerca alla produzione. Per il ca-

pre dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione ed

poluogo piemontese l’automobile non è solo un fat-

ampliamento e con un nuovo nome. L’investimento

to produttivo ma un fenomeno culturale e sociale va-

complessivo ammonta a 33 milioni di euro, di cui 22

lorizzato ed espresso nella trasformazione del Museo.

milioni destinati alla ristrutturazione dell’edificio e

Il Museo, che vanta una delle collezioni più rare ed

11 milioni agli allestimenti interni.

interessanti nel suo genere con quasi 200 automobili

Il museo cambia il suo volto, ma soprattutto cambia

originali di 80 diverse marche comprendenti un pe-

la sua natura e la sua mission: non una semplice ri-

riodo che va dal 1769 al 1996, racconta nei suoi 19.000

strutturazione architettonica ma un intervento che

mq di spazio espositivo la storia dell’automobile ma

mira a posizionare in modo dinamico e sensazio-

anche quella di una cultura e di una società attra-

nale la nuova realtà museale all’interno del pano-

verso un percorso unico al mondo per linguaggio

rama culturale italiano.

e per patrimonio.

Il suo aspetto, contemporaneo e avveniristico, è sta-

All’esposizione museale si aggiungono uno spazio

to progettato e ideato dall’architetto Cino Zucchi e

eventi, un centro congressi, un centro di documen-

l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo sceno-

tazione oltre al centro didattico, al bookshop e alla

grafo François Confino, che a Torino ha già allesti-

caffetteria e ristorante.

to il Museo del Cinema.

Al vertice del Museo Nazionale dell’Automobile di To-

Il 2011 sarà un anno significativo per Torino e per l’Ita-

rino il Presidente, Giuseppe Alberto Zunino, il Vice

lia: 150 anni fa veniva istituita nel capoluogo piemontese la prima capitale del neonato stato italiano, dove vi rimase fino al 1865, 51 anni fa nasceva il primo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che oggi riapre per essere il museo di tutti, dedicato non

24

solo agli appassionati ma anche ai giovani e ai bambini. Un’esperienza che racconta l’intero percorso dell’automobile, dalla produzione all’uso come mezzo di trasporto di massa, diventato il simbolo di una delle più importanti tradizioni nazionali. Torino capitale italiana dell’automobile: dall’industria al design, dalla progettazione all’ingegnerizza-


Presidente, Fiorenzo Alfieri e il Direttore Rodolfo Gaf-

LA RINASCITA DEL MUSEO E IL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE

fino Rossi.

Gli spazi del Museo sono quasi raddoppiati, passan-

«Sono stati concepiti degli allestimenti particolarmente

do dagli 11.000 mq della struttura originale agli ol-

suggestivi – commenta il Presidente Zunino - nei qua-

tre 19.000 mq di quella attuale. Interno ed esterno si

li la vettura è vista come oggetto straordinario, esso

fondono in un unico progetto sinergico in cui le due

stesso “ricreato” dall’immaginazione di chi lo possie-

parti si completano a vicenda. La ristrutturazione ar-

de. A ciò si aggiungono una scenografia sonora e una

chitettonica esterna è stata affidata all’architetto

serie di effetti speciali che rendono l’esposizione emo-

Cino Zucchi, che tra gli altri progetti ha ridisegnato

zionale e interattiva. Le auto della collezione saran-

l’area Alfa Romeo-Portello a Milano conseguendo una

no “messe in scena” e racconteranno i grandi avve-

menzione alla Medaglia d’oro all’architettura Italiana

nimenti culturali e sociali del periodo».

2009, mentre l’allestimento interno è firmato dallo sce-

«Il fenomeno “automobile” appare come una delle

nografo franco-svizzero François Confino, celebre per

espressioni più significative della nostra civiltà – spie-

aver predisposto nel 1977 a Parigi la mostra inaugu-

ga lo scenografo François Confino - l’auto è cultura,

rale del Centre Pompidou e che a Torino ha già alle-

e ciò nel vero senso antropologico del termine. Più che

stito il Museo del Cinema. Le scenografie del nuovo

esporre semplicemente le sue auto, il Museo vuole rac-

museo sono originali, supportate da un’illuminazio-

contare al visitatore la “leggenda” dell’automobile: una

ne dinamica e da numerose proiezioni di filmati e do-

storia nella quale personaggi e situazioni reali si me-

cumentari.

scolano a personaggi e situazioni nate dall’immagiMUSEO: UNA STORIA LUNGA

70

nazione dello scenografo. Tale intreccio di realtà e fin-

IL

zione ha il compito di far riflettere su temi e proble-

Il Museo dell’Automobile nasce a Torino nel 1932 da

mi contrastanti legati all’uso dell’automobile, come la

un’idea di due pionieri del motorismo nazionale, Ce-

passione ed i suoi eccessi, il fascino ed i pericoli, gli

sare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia e figu-

effetti nocivi sull’ambiente e le virtualità positive del-

ra tra i più antichi Musei dell’Automobile del mondo.

la mobilità, il connubio fra tecnica e arte».

Fu Carlo Biscaretti di Ruffia (figlio di Roberto) a legare

Dal 20 marzo 2011 il Museo sarà aperto il lunedì dal-

indissolubilmente il proprio nome al Museo Nazionale

le 10 alle 14; il martedì dalle 14 alle 19; il mercole-

dell’Automobile di Torino: fu lui ad idearlo, radunar-

dì, il giovedì e la domenica dalle 10 alle 19; il vener-

ne la collezione iniziale, battersi per farlo nascere e

dì e il sabato dalle 10 alle 21. Il costo del biglietto è:

adoperarsi tutta la vita per dargli una sede dignitosa.

intero 8 euro, ridotto 6 euro, scuole 2,50 euro.

Nel 1956 l’A.N.F.I.A. (Associazione Nazionale fra In-

ANNI


COOL PLACE

OLTRE

IL MUSEO

In sintonia con molti esempi europei contemporanei e con una vocazione internazionale, il nuovo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino vuole riposizionarsi a pieno titolo come punto di riferimento nella vita cittadina e culturale di Torino e del territorio, che in questi ultimi anni hanno dimostrato particolare dustrie Automobilistiche ed Affini) e la Famiglia

vivacità e coraggio intellettuale, oltreché imporre la

Agnelli, con il pieno assenso del Comune di Torino,

moderna immagine del museo quale luogo da vivere

decisero di promuovere la costruzione di una sede per-

e non solo da visitare. Le funzioni propriamente espo-

manente in corso Unità d'Italia. Con rogito notarile del

sitive del museo saranno integrate da una serie di at-

22 febbraio 1957 fu costituito il Museo dell'Automobile

tività complementari quali uno spazio eventi, un cen-

di Torino. La sede storica fu progettata dall’Architet-

tro congressi, un centro di documentazione, un cen-

to Amedeo Albertini, sulla sponda sinistra del Po a poca

tro didattico, il bookshop e la caffetteria e il ristorante.

distanza dal Lingotto. L’edificio, i cui lavori iniziaro-

A ciò si aggiunge un rinnovato bisogno di intensifi-

no nell’aprile del 1958 e si conclusero nell’autunno

care la missione didattica e di servizio documen-

del 1960, rappresenta un raro esempio di architettura

tario, che il museo riconosce come cruciale, e dare un

moderna. Il museo fu ufficialmente inaugurato il 3 no-

nuovo senso alla collezione, moltiplicandone i signi-

vembre del 1960 ed intitolato alla memoria del suo

ficati e inserendola all’interno della storia del Nove-

primo Presidente, Carlo Biscaretti di Ruffia.

cento, non solo italiano ma anche europeo.

26



ATTUALITA a cura dell’Ufficio Stampa Francesca Martinengo

CIOCCOLATÒ

2011 I

Torino si riconferma La Capitale del Cioccolato con una nuova edizione di Cioccolatò che… si fa in due. Ad anticipare l’edizione in programma dal 25 marzo al 3 aprile sarà, infatti, un’apertura straordinaria dal 17 marzo, in concomitanza con i 150 anni dell’Unità d’Italia

Il claim della prossima edizione di Cioccolatò sarà La Ca-

jecTo, pensato per rappresentare, attraverso una linea

pitale del Cioccolato che riconferma il ruolo di Torino

di articoli di merchandising originali, attuali e dallo sti-

come città simbolo del piu’ importante Distretto del Cioc-

le innovativo, il “prodotto Torino” nella sua interezza.

colato Made in Italy con i suoi storici caffè, le sue anti-

L’appuntamento torinese con il cibo degli dei è orga-

che cioccolaterie e le tante aziende industriali ed arti-

nizzato dal Gruppo Apice Srl leader in Italia per l’orga-

gianali, oltre che richiamare la sua storia di capitale d’Ita-

nizzazione di eventi dedicati al Cibo degli Dei (Euro-

lia, proprio mentre ricorrono i 150 anni dell’Unità del

chocolate in primis) con il patrocinio ed il supporto del-

Paese.

la Città di Torino, della Provincia di Torino, della Regione

Ad accompagnare il claim una nuova immagine che na-

Piemonte, di UnionCamere Piemonte e della Camera di

sce dalla volontà di coniugare la storia e la tradizione

Commercio I.A.A. di Torino.

con la tecnologia e la modernità. Accanto alla figura del-

L’evento vede poi coinvolte in maniera attiva le piu’ im-

la Mole Antonelliana, monumento simbolo del capoluogo

portanti Associazioni di Categoria come Ascom, Con-

piemontese ecco, dunque, un computer di ultima ge-

fesercenti, Cna e Confartigianato.

nerazione in cui è inserita una chiavetta USB a forma di

Cioccolatò si svilupperà nel centro storico del capoluogo

Gianduiotto, il cioccolatino piemontese per eccellenza.

piemontese,ed in particolare in Piazza Vittorio dove, ol-

Un piccolo oggetto di design che richiama il brand Ob-

tre alla grande area commerciale di Cioccolatò in cui sa-

28


ranno presenti oltre 6mila referenze di cioccolato, sud-

fra i suoi principali monumenti, vanto dell’arte e del-

divise tra prodotti piemontesi –ai quali sarà dedicata una

l’architettura italiana nel mondo, fra cui la Mole Anto-

speciale sezione-, del resto d’Italia ed, infine, stranieri,

nelliana, il Duomo di Milano, il campanile di San Marco

saranno dislocate tutte le attività di animazione e cul-

a Venezia, il Faro di Genova, la Fontana Maggiore a Pe-

turali legate al tema del cacao e del cioccolato, dalle mo-

rugia, il Colosseo, il Maschio Angioino di Napoli ed al-

stre agli incontri internazionali che vedranno protago-

tri ancora. Lo staff artistico di Cioccolatò –con la colla-

nisti i produttori, i consumatori e le diverse esperien-

borazione tecnica dell’Italia in miniatura, partner d’ec-

ze fatte in tutto il mondo a qualsiasi livello della filiera

cezione dell’iniziativa- si sostituirà simbolicamente a Ga-

produttiva; dalle degustazioni guidate ai corsi finalizzati

ribaldi e ai suoi Mille per dare vita a questa Italia unita,

a favorire una maggiore consapevolezza del consuma-

tutta rigorosamente in cioccolato fondente 60%.

tore, fino ai laboratori ludico-didattici per bambini e gli

Ad affiancare la grande Italia ci saranno i Mille di Cioc-

spettacoli.

colatò, i mille cioccolati italiani, rappresentativi di tutti

Non mancherà, naturalmente, il coinvolgimento diret-

i distretti italiani del cioccolato, dal Gianduja District del

to delle cioccolaterie storiche di Torino per le quali è sta-

Piemonte ai distretti del cioccolato di Cuneo, Varese e

to studiato un apposito circuito degustativo e dei ri-

Belluno, dalla Tuscan Chocolate Valley alla tradizione cioc-

storanti che, per tutta la durata della manifestazione, po-

colatiera dell’Umbria fino a Modica, toccando anche le

tranno proporre ai propri clienti un goloso quanto ori-

specialità al cioccolato di altre regioni italiane, tutti in-

ginale Menù tutto cacao, dall’antipasto al dolce.

discussi protagonisti di apposite degustazioni guidate

Nel cuore del cosiddetto Gianduja District, il Distretto

per scoprirne caratteristiche e piacere. Nell’esclusiva bou-

del Cioccolato Piemontese, non mancheranno neanche

tique de I Mille di Cioccolatò si potranno trovare anche

le Merende Reali, per ripercorrere il tradizionale rito del-

i curiosi gadget a tema.

la merenda di Casa Savoia che vedeva tra i protagoni-

Completerà il percorso “goloso” dedicato all’Unità

sti indiscussi proprio il cioccolato sia in tazza che come

d’Italia la mostra Gli Italiani e il Cioccolato che ripercorre

pregiato cioccolatino artigianale. I tantissimi golosi che

gli ultimi 150 anni della storia del cioccolato nel nostro

arriveranno a Torino per Cioccolatò, inoltre, potranno

Paese e la sua evoluzione da cibo di lusso disponibile

avere a disposizione un importante strumento di pro-

solo per l’élite a prodotto di massa e di auto consumo,

mozione, il Chocopass, che – attivo tutto l’anno in cit-

con un focus particolare sulla tradizione cioccolatiera

tà - in occasione della kermesse sarà ancora più ricco

di Torino e del Piemonte.

e vantaggioso. Inoltre, perchè che i golosi amanti del cibo degli dei possano unire al gusto del cioccolato tutto il piacere di una visita a Torino, città magica e bellissima, saranno ideati speciali pacchetti week end che permetteranno di conoscere non solo il cioccolato ma anche la straordinaria ricchezza della città. Insomma, dal 25 marzo al 3 aprile prossimo Torino si riconfermerà La Capitale del Cioccolato. E a proposito di capitale... vedrete una grande Italia interamente in cioccolato: sarà attraverso questa maxi installazione, lunga oltre 13 metri e dal peso di 14 tonnellate che Cioccolatò festeggerà il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, anticipando, con un’edizione straordinaria, l’apertura della manifestazione torinese dedicata al cibo degli dei. Dal 17 Marzo 2011, giornata ufficiale dell’inizio dei festeggiamenti e fino al 3 Aprile, il pubblico che gremirà Piazza Vittorio potrà dunque ammirare l’ originale quanto golosa riproduzione in scala della penisola e alcuni




TREND IN THE CITY di Barbara Odetto

CANOTTAGGIO passion la nuova tendenza sotto la Mole? Andare in canoa Sarà perché con l’arrivo della primavera sboccia la voglia di abbandonare gli sport indoor, sarà perché il Po procede sinuoso e taglia in due la nostra città regalando scorci stupendi, ma passeggiando lungo le sue sponde si vedono sempre più imbarcazioni scorrere silenziose. Il capoluogo piemontese, d’altronde, vanta una lunga tradizione canottiera che risale alla fine del 1800 e la stessa Fédération Internationale des Sociétés d'Aviron (FISA) fu fondata il 25 giugno del 1892 presso la torinese Reale Società Canottieri Cerea che dal 1962 organizza i Campionati del mondo; nel 1888 venne inoltre creato il Rowing Club Italiano, l'attuale Federazione Italiana Canottaggio, e furono organizzate le prime regate nazionali e internazionali. Il canottaggio, non solo in Italia, è considerato a pieno titolo uno sport di alto livello ed è dal 1900 che partecipa ai Giochi olimpici, annoverando tra i suoi atleti di punta Rossano Galtarossa, Elia Luini ed i fratelli Abbagnale. Non stupisce quindi che all’ombra della Mole siano sorte negli anni alcune tra le più prestigiose società dedicate proprio a questo sport e che, con la bella stagione così come in autunno e in inverno, il fiume più lungo d’Italia sia protagonista di gare di richiamo nazionale, ma non solo. L’ultima in ordine cronologico è stata la ventottesima edizione della regata internazionale di gran fondo “D’inverno sul Po” che si è tenuta il 12 e 13 febbraio ed è stata organizzata dalla Società Canottieri Esperia. Gli oltre milleottocento atleti – provenienti da diverse regioni italiane e da Francia, Portogallo, Svizzera, Germania, Irlanda, Olanda, Grecia, Principato di Monaco e Argentina – si sono sfidati su un percorso di seimila metri regalando al pubblico uno spettacolo davvero emozionante. Tra i vari club impegnati in questo sport, alcuni dei quali di lunga tradizione, ricordiamo quello che era conosciuto come il Mek-Mek e che il 25 febbraio del 1874 ha mutato il proprio nome sociale in Armida; i suoi soci hanno vinto ottantadue titoli di Campione d'Italia, suddivisi nelle varie categorie, e vantano due partecipazioni olimpiche – a Roma nel 1960 e a Berlino nel 1986 – e due titoli mondiali, ad Amsterdam nel 2005 e a Eton l’anno seguente. Fondata il 30 maggio 1886, la Società Canottieri Esperia negli anni venti del secolo successivo si unì alla Società Ginnastica Torino in un’unica sede ed ebbe il patrocinio di Gabriele D'Annun-

32

zio al quale si deve il motto della società: Si spiritus pro nobis, qui contra nobis ed il pennone dell'incrociatore Trieste ancora usato come portabandiera. Il Circolo Eridano nacque invece nel 1863 e nel 1896 fu rilevato dal Circolo degli Artisti di Torino che proseguì con la tradizionale attività di canottaggio; il Caprera, infine, fu inaugurato nel

1883 ad opera di diciannove soci e nel 1884, in occasione della Esposizione Generale Italiana di Torino, si distinse con successo nelle regate internazionali bandite in Italia per la prima volta. Tutti in canoa, dunque, per una primavera torinese trendy e sporty.



HI TECH di Aurora Minardi

L’iPad rimpiazza i menù al ristorante La catena di ristoranti Stacked in California ha annunciato di aver quasi ultimato il progetto che prevede l’utilizzo di un Apple iPad in sostituzione del classico menu cartaceo presso tutti i suoi ristoranti, attraverso il quale ogni cliente avrà la possibilità di ordinare direttamente tramite il tablet le proprie pietanze oppure creare la propria pizza o hamburger in base agli ingredienti disponibili, con la possibilità di pagare il conto a termine del proprio pasto. Una novità questa che snellirebbe moltissimo i tempi di attesa per ogni ordinazione e renderebbe allo stesso tempo il cliente più soddisfatto in quanto avrà la possibilità di vedere su iPad come sarà il suo piatto ancora prima che questo venga realmente preparato. Molti ristoranti, alcuni anche italiani, utilizzano l’iPad come vera e propria carta dei vini digitale, tramite la quale gli utenti possono scegliere ed ordinare una bottiglia di vino per la loro cena. Tutti i ristoranti danno infatti la possibilità di inserire recensioni delle varie bottiglie di vino, alcune anche di esperti del settore. In questo modo, anche un cliente che non sa nulla di vini ha la possibilità di leggere le recensioni e magari farsi convicere per l’acquisto di una specifica bottiglia.

Intreeo Vivid multicolor Pesa solo 170 g ed è ottimo anche per musica e video. È molto veloce nel ruotare, nell’ingrandire il testo e nell’accedere al menù grazie ai pratici tasti laterali. Il case è completamente in plastica, con colore altamente fluorescente, l’Intreeo Vivid è un 6 pollici E-Ink, 8 livelli di grigio, con memoria da 2 GByte espandibile tramite micro SD.

Barnes&Noble Nook

34

Kiwie Five-Book Lo schermo da 5’’ a colori facilita la visualizzazione dei testi. Ha 50 libri preinstallati e un buono da €170 per acquistare i libri in vendita su eboogle.it.

L’e-reader più hip del momento ha un display touchscreen di soli 3,5’’, ma perfettamente visibile anche sotto la luce del sole.



DESIGN & TENDENZE di Aurora Minardi

Patrizia Pepe, accessori ispirati alla natura Patrizia Pepe per la primavera-estate ci propone una collezione di accessori in cui diventa grande protagonista la natura lasciando impreziosire bracciali, orecchini, collane, spille, pochette e sandali da deliziosi animali declinati in colori fluo e brillanti, creando oggetti preziosi in ogni dettaglio caratterizzati da mix cromatici iper-tecnologici che li rendono

assolutamente

esclusivi.

Tutti i bijoux e gli accessori di questa linea sono realizzati con una lavorazione interamente manuale che combina insieme materiali metallici con resine lavorate singolarmente e che quindi, una volta cristallizzate, si presentano con venature cromatiche diverse, rendendo ogni pezzo unico. Una ventata di colore e di freschezza perfetta per dare alle nostre mise quel tocco in più di brio e di stile.

Vasca da bagno tempestata di Swarovski per Fido Baby Bathtub è il nome di una vasca pensata per i cagnolini dei ricchi, ai quali concede il piacere di un bagno in una preziosa “culla” tempestata di cristalli Swarovski. Difficile dire se gli amici a quattro zampe di chi se la passa bene sapranno apprezzare un simile lusso, ma forse si accontenterebbero di più semplici gesti d’affetto. A prescindere dai punti di vista, questo è un prodotto per i padroni che non badano a spese per i loro animali. Forse anche i cuccioli si faranno catturare dallo splendore dei riflessi. I prezzi sono ancora da confermare, ma si parla di circa 4 mila dollari.

Le sedie che si abbracciano Si chiamano Lat (Love Approach Together).

36

Le ha create l’olandese Jeroen Van Laarhoven perchè è bello star seduti stretti stretti. Info su: www.jeroenvanlaarhoven.com



ARTE & CULTURA di Paola Varallo

ART MEETS CHARITY Fino al 31 marzo negli spazi della Galleria Zabert di Torino La Fondazione ANDI Onlus (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) presenta "Art Meets Charity” un progetto che nasce dalla volontà della Fondazione di sostenere attraverso l’arte la ricerca sulle Malattie Rare, in particolare , la Displasia Ectodermica. “Tre sale per tre artisti”, a cura di Ivana Celona e Roberto Grasselli, è il primo appuntamento di questo circuito, negli spazi della Galleria Zabert di Torino, dal 3 al 31 Marzo 2011. “Tre sale per tre artisti” è alla sua 2° edizione nella storica galleria che si affaccia sui giardini di piazza Cavour (la prima risale al 2008 con V. Beaufils H., L. Mangili, M.Negri) e vede il coinvolgimento di tre artisti e delle loro diverse forme d’arte. I nuovi protagonisti sono Isidoore Goddeeris, con la scultura, per la prima volta in Italia, Francesca Manca di Villahermosa, con la fotografia e Marco Miceli con la pittura. Il leitmotiv della mostra è uno sguardo che va oltre il punto di vista della realtà, supera l’aspetto puramente materico ed esplora l’essere che trascende. La sala centrale ospita i lavori di Isidoore Goddeeris, artista molto amato in Belgio e conosciuto all’estero per sue virtuose sculture nella pietra e nel marmo. Per molti è il “mâitre du trompe l'oeil”, pochi sanno del suo nuovo percorso come architetto di sogni e di poesia. Le sue sculture possono essere definite come “una riflessione sui sentimenti e sui desideri che si nascondono sotto la superficie della materia sensibile”. Costruisce cupole, ponti, scale in pietra che cercano la luce o l’infinito … Ha tradotto la formula del pendolo di Foucault all’interno di una struttura immaginaria, un modellino architettonico, il sogno di un giovane alchimista. Le sue strutture, a volte, sembrano fragili poemi, altre volte sono costituite da linee tremolanti, in altre appaiono imponenti come teatri, altre volte sono pure e minimali. La sala che ospita il lavoro di Francesca Manca di Villahermosa è costellata di fotografie in cui ritorna continuamente il rapporto tra il corpo umano e l’elemento acqua. Il percorso segue una immaginaria linea voro d’immagini sovrapposte, sequenze di scatti, corpi che si aprono a specchio, talvolta tasselli replicabili all’infinito. Il processo creativo di Francesca non si limita allo scatto fotografico, ma prosegue con l’elaborazione al computer che virando i colori, le luci, le ombre e le stesse prospettive, mira alla realizzazione di un’immagine bidimensionale, che superi la comune percezione del reale, alla ricerca di una nuova dimensione trascendentale – Caterina Manca di Villahermosa. Nella sala accanto, il lavoro di Marco Miceli, anch’esso realizzato appositamente per la mostra è lo spazio della pittura, a volte sono angeli custodi con volti di ragazzi, oppure robot sensibili, soggetti che

38

appartengono al panorama passato ed attuale dell’artista. Immagini serafiche, da cui emerge nello stesso tempo un senso d'inquietudine. Nei suoi quadri tutto vola, naviga, tutto é profondamente pittura, che viaggia con il fascino di colori meravigliosi e splendenti, descrivendo un universo capace di far nascere tutti i futuri possibili e di cui abbiamo bisogno - Francesco Sani. “Mi piace l'idea – sostiene l’artista – di proporre un’arte contemporanea anche per i ragazzi: facile e immediata, anche se forse soltanto in apparenza...”.

Angelo su Giallo oil on canvas. Courtesy Carla Bruni Sarzoky

a terra, mediante light boxes sulle quali appaiono volti che emergono dall’acqua e sulle pareti un la-



CINEMA di Paola Gamberutti

Tournée Quando la sensualità incontra l’ironia… nasce un momento chiamato burlesque! La parola d’ordine è sedurre! Ma non si tratta di una seduzione velata e calibrata, finalizzata alla conquista. Lo scopo non è adescare uomini, ma divertire tutti. In scena non ci sono corpi perfetti. Non ci sono trucchi misurati che esaltano i pregi e celano i difetti. Tutto è esagerato. Tutto è colore, piume, lustrini e paillettes. Una vera trasgressione, nel pieno della sua disordinata eccessività. I protagonisti del film Tournée sono delle donne, un produttore e uno show. Ma tutto è fuori dal comune. E allora le donne hanno corpi fuori dagli schemi che confinano la bellezza entro uno stereotipato recinto. Sono decisamente oversize. Fiere di quella bellezza esplosiva, la loro liberazione è mostrarsi appieno in tutta la loro esuberante femminilità. Ma sono anche quelle donne in cui tutte si possono identificare. Non sono le modelle che sfilano su una passerella,

40

ma le donne comuni che camminano per la strada. Anche l’impresario è fuori dagli schemi della classica imprenditoria. Joachim Zand è un ex produttore della televisione francese che si trova negli Stati Uniti nel tentativo di ripartire da zero.


COOLTO

CONSIGLIA THE FIGHTER La vera storia di Micky Ward e Dicky Eklund. Due fratellastri diversi l’uno dall’altro, ma con qualcosa che li unisce: il pugilato. Micky: un grande cuore, ma troppe delusioni che lo portano a un ritiro prematuro. Dicky: un grande potere autodistruttivo che lo guida tra crimini e droga, e al passaggio da una brillante carriera alla galera. Uscitone e riabilitato, diventerà l’allenatore di suo fratello, e lo aiuterà a trasformarsi da perdente in vincitore.

Nel suo paese ha lasciato tutto: figli, amori, amici e nemici. Giunto il momento di tornare in patria, farà appello a tutte le sue forze per organizzare un ritorno degno di un principe. Lo guidano quella voglia di rivalsa tipica di chi si è allontanato dalle proprie radici in cerca di fortuna, e nel momento del ritorno, si trova alle prese con pungenti bilanci. Cosciente di non poter sopportare la frustrazione di chi non è riuscito nel suo intento, lo guida la speranza di capire che non ha lasciato il tutto per il niente. E allora questo impresario e queste donne così anticonvenzionali, non possono che dare vita a uno show anch’esso sopra le righe. Joachim organizza una tournée di new burlesque da portare sui palcoscenici francesi, come suo trionfale ritorno in patria. Scompigliato e disordinato, si troverà a gestire i pro-

IL BUONGIORNO DEL MATTINO Becky Fuller è una giovane e determinata produttrice televisiva. Licenziata dalla tv locale in cui lavora, approderà nello studio televisivo di “Daybreak”, programma del mattino sull’orlo del fallimento. Per salvare lo show vi porterà lo storico conduttore Mike Pomeroy. Per lui saranno scontri con la collega Colleen Peck, ex reginetta di bellezza. E per la coraggiosa Becky, sarà una lotta per salvare non solo lo show, ma anche il suo nuovo amore.

blemi della tournée, e a contenere l’esuberanza delle sue ballerine. Ma la sua grande motivazione lo porterà a trovare il modo di sapersela cavare in ogni situazione, sempre attento al benessere delle sue artiste. E proprio loro non saranno più il suo passaporto per tornare a casa, ma diventeranno la sua famiglia. Il film Tournée infatti non è solo la ribalta e il retroscena di uno show. E’ anche un viaggio nei ricordi e nella nostalgia. Un’incredibile ondata di umanità che si muove tra rimpianti e rimorsi. E poi ancora musica, piume e paillettes, proprio come il burlesque vuole. E parlando della febbre in continua ascesa per questo fenomeno, non si può non pensare al film Burlesque, nelle sale già dal mese di febbraio. Ma se in Tournée i canoni di bellezza sono assenti, Burlesque li vede trionfare.

DYLAN DOG – IL FILM E’ un tipo solitario. La paura lo affascina e di professione indaga l’incubo. Indossa una camicia rossa, una giacca nera e dei blue jeans. E allora non può che essere lui: Dylan Dog. Questa non è la trasposizione cinematografica di una storia già narrata a fumetti, ma un’avventura tutta nuova. Trasferitosi da Londra a New Orleans, ha abbandonato il suo mestiere. Ma saranno nuovi eventi, e una nuova donna, a portarlo a indagare ancora il paranormale.

Sul palcoscenico non ci sono donne comuni, ma sexy e attraenti pin-up dai corpi perfetti, tra cui svetta quello di Christina Aguilera. A coordinare il tutto non ci pensa un impresario arruffato, ma l’eterna femme fatale Cher. Dunque burlesque per tutti i gusti! Per chi sfoggia con orgoglio un corpo imperfetto, e per chi esibisce un fisico da vamp. Per chi è incerto e confuso, e per chi è sicuro e determinato. Per chi possiede vere doti da showgirl, e per chi è disposto a imparale divertendosi. E se tutta questa esagerazione porta a sentirsi belle e piacenti, e a restare giovani in eterno, allora è la benvenuta. Forse sono proprio la normalità e gli schemi a portare le donne a sentirsi insicure e invecchiate? In fondo, niente invecchia una donna quanto vivere in campagna. (Colette)

SORELLE MAI Sei episodi e un’unica storia, un’unica famiglia. Sara, attrice in cerca di successo. Suo fratello Giorgio, un futuro incerto e tanti sogni nel cassetto. Elena, figlia di Sara che si appresta a vivere l’adolescenza. Le anziane zie che la crescono nella casa di famiglia a Bobbio. C’è chi continua a vivere in quel paese, e chi parte in cerca di altro. Ma è proprio lì, sulle sponde del Trebbia, che tutti tornano a rifugiarsi. Il richiamo di questo paese è immutabile, da cui non riesco a separarmi.


TEATRO di Francesca Simonetti

TERRYBILMENTE DIVAGANTE 1, 2 e 3 aprile, al Teatro Colosseo di Torino, appuntamento con il tour teatrale 2011 della “graffiante” comica siciliana! Teresa Mannino racconta, sorride, graffia. Teresa ha la consapevolezza del “fuori luogo” ed è costantemente in bilico fra mondi contrapposti: il Nord operoso e il Sud filosofico; l’universo operoso femminile e quello infantil-materialista maschile. Teresa affronta “l’altra metà del cielo” con affettuosa consapevolezza e guarda i maschietti con il sorriso ironico di chi non aggredisce ma comprende, però fino a un certo punto… Teresa Mannino racconta e chiacchiera con la spontaneità di chi si trova su un palcoscenico ma conserva la stessa immediatezza che avrebbe in un salotto. Ovviamente non un salotto con pretese di mondanità, ma un salotto qualsiasi, in un pomeriggio qualsiasi. Come se gli spettatori non avessero prenotato un biglietto, ma avessero semplicemente suonato il citofono per una visita improvvisata. Solare presenza del panorama comico italiano, che coniuga una raffinata tecnica attoriale con una capacità di improvvisazione assolutamente spontanea e originale. Teresa è siciliana, fortemente legata alla sua terra, laureata in filosofia, ha studiato teatro a Milano che è diventata la sua città d’adozione, dal 2007 si è aggiudicata a pieno titolo, con i suoi accattivanti monologhi, il palcoscenico della prima serata di Canale 5 a Zelig Tv, passando per una formativa esperienza come conduttrice di tre edizioni di Zelig OFF (2007/2008/2009). La sua comicità è graffiante, leggera, intelligente e sottile. Le sue storie dalla

42

Sicilia attraversano tutta l’Italia per fermarsi nel grande nord, per accendere un sorriso, far riflettere, scatenare una risata.


COOLTO

RUBRICA Teatro Stabile di Torino Teatro Carignano piazza Carignano 6, Torino tel. 011.51.76.246 Teatro Agnelli via Sarpi 111, Torino Tel: 011-612136 Alfa Teatro via Casalborgone 16/I, Torino tel. 011.81.95.803 Teatro Alfieri Torino Spettacoli piazza Solferino 4, Torino tel. 011.56.23.800 Teatro Araldo via Chiomonte 3, Torino tel. 011.33.17.64 Teatro Cardinal Massaia via Sospello 32, Torino tel. 011.25.78.81 Teatro Colosseo via Madama Cristina 71, Torino tel. 011.66.98.034 - 65.05.195 Teatro Erba Torino Spettacoli corso Moncalieri 241, Torino tel. 011.66.15.447 Garybaldi Teatro via Garibaldi 4, Settimo Torinese tel. 011.89.70.831 Teatro Gioiello Torino Spettacoli via C. Colombo 31, Torino tel. 011.58.05.768 - 011 66.15.447 Teatro Juvarra via Juvarra 15, Torino tel. 011.54.06.75 Teatro Matteotti via Matteotti 1, Moncalieri tel. 011.64.03.700 Teatro Monterosa via Brandizzo 65, Torino tel. 011.28.40.28 Teatro Nuovo corso Massimo d'Azeglio 17, Torino tel. 011.65.00.200 Piccolo Teatro Perempruner piazza Matteotti 39, Grugliasco tel. 011.78.08.717 Teatro Regio piazza Castello 215, Torino tel. 011.88.151


COMICS WORLD

SUPERGULP

PRESENTA

© BONVI - DE MARIA

A cura di Vittorio Pavesio & Fulvio Gatti

che cos'è il fumetto? Non ci troviamo in un quiz, perciò la somma è solo una GIUMBOLO © DE MARIA

metafora per enfatizzare la complessità della questione. Vogliamo davvero addentrarci in un vespaio del genere? Perché no? Siamo qui proprio per parlare di fumetto, ci lavoriamo tutti i giorni e perciò possiamo fare almeno un tentativo. E saremo molto

44

sintetici: il fumetto è unione tra parole e immagini, con una serie di regole codificate a delimitare i reciproci spazi. Per esempio che le parole sono all'interno di quelle “nuvolette” con il codino rivolto verso la bocca dei personaggi, e rappresentano ciò che il personaggio sta dicendo. Banale, per chi legge fumetto regolarmente; incomprensibile, per qual-

DI MONTAGNA

da un miliardo di euro:

LEGGERE

VITA

Domanda

© PAVESIO

Figure da


DISEGNO © VITTORIO PAVESIO TAVOLA

DI

FABIO RUOTOLO © RUOTOLO

FABIO RUOTOLO - DISEGNO I CUSTODI

DEL

MASER © FREZZATO

cuno che si approcci a questo specialissimo linguaggio per la prima volta nella sua vita. Per fortuna, almeno in Italia, l'ultimo caso è altamente improbabile, vista l'importanza che il fumetto ha avuto per la cultura popolare, anche nella sua versione televisiva con la mitica trasmissione Supergulp! È stato facile, dopotutto, no? Ma non ci accontentiamo e proviamo, quasi fossimo scienziati, a verificare il contrario – con tanto di piccola eccezione. Il fumetto è ancora tale se togli una delle due componenti? Naturalmente no se dalle parole porti via le immagini: avrai un racconto in prosa. Ma si possono eccome togliere le parole e avere ancora un fumetto, è sufficiente che le immagini siano in sequenza, e che i disegni, a questo punto, siano chiarissimi in movimenti ed espressioni dei personaggi. Ci ha provato con successo Fabio Ruotolo, autore di Vita di Montagna, racconto semiserio di vicende autobiografiche tra i boschi, in cui il giovane artista torinese mette a frutto gli anni al fianco di Massimiliano Frezzato per la saga I Custodi del Maser enfatizzando volti, gesti, movimenti, e dimostrando che le parole non sono essenziali. Sta lavorando a qualcosa di simile anche Vittorio Pavesio, veterano del fumetto umoristico, che questa volta porta in scena un coniglio dalle pessime intenzioni.La storia uscirà in edicola ad aprile sul numero 6 di iComics, rivista a fumetti nazionale, ma possiamo anticipare un bozzetto in questa pagina


MUSICA di Cristina Rosso

GIUSY

FERRERI dal mare immensio di Sanremo ad un successo inarrestabile Ne ha fatta di strada Giuseppa Gaetana Ferreri, in arte semplicemente Giusy Ferreri, cantautrice nata a Palermo ma cresciuta ad Abbiategrasso. Studia musica fin da piccola, a partire dal 1993 inizia a cimentarsi con le sue prime creazioni ma sarà nel 2002 che firmerà una primordiale raccolta chillout. Questa sperimentazione prelude un’inversione di tendenza che prende corpo nel 2005 quando pubblica, con lo pseudonimo Gaetana, un singolo con la BMG intitolato “Il party”, proposto per le selezioni di Sanremo all’interno delle “Nuove Proposte” dello stesso anno ma allora scartato. Nel 2008 partecipa ai provini per la prima edizione italiana del talent show musicale “X Factor”, venendo assoldata in corso d’opera nella squadra di Simona Ventura. Nel giro di una manciata di puntate fa incetta di consensi e rischia anche di vincere il programma ma si classifica seconda anche se il singolo che presenta alla finale svetta subito alla prima posizione della classifica FIMI per 3 mesi. Poco dopo pubblica il suo primo EP dal titolo “Non ti scordar mai di me” , brano scritto per lei da Tiziano Ferro. L'EP, disco d'oro nel giro della sola prima settimana di uscita e di cui si stimeranno poi circa 300.000 copie vendute, vanta alla fine ben quattro dischi di platino. Riprenderà il suo primo nome d’arte, Gaetana, ribattezzando così un album in corrispondenza della registrazione di nuove tracce, tra cui la prima estratta, “Novembre” ha debuttato alla prima posizione della classifica FIMI mantenendo la vetta per settimane. Il secondo brano tratto dalla raccolta è “Stai fermo lì”, riecheggia in radio ad inizio 2009 poco prima della partenza del “Giusy Ferreri Tour 2009”. Durante la stessa estate partecipa al Coca Cola Live @ MTV - The Summer Song. Il suo terzo singolo sarà “La scala”. Ad ottobre 2009 l'uscita del terzo album “Fotografie”, che contiene collaborazioni illustri tra cui nuovamente quella di Tiziano Ferro, anticipata dalla cover di Rino Gaetano “Ma il cielo è sempre più blu”. Da maggio ad ottobre 2010 la can-

46

tante è stata occupata con il “Fotografie Tour”. Di questo disco viene realizzata anche la "Deluxe edition", contenente il duetto virtuale di “Ciao amore ciao” con Luigi Tenco.

Durante l’estate del 2010 alla quinta edizione dei Venice Music Awards riceve inoltre il premio "Multiplatino" per aver superato il milione di copie di album vendute in due anni di carriera. Prende quindi parte alla 61a edizione del Festival di Sanremo con il brano “Il mare immenso”, che firma lei stessa insieme

a Bungaro ed a Max Calò, con la collaborazione di Corrado Rustici. Ne segue il suo nuovo album “Il mio universo”, che lo contiene. Il palco della prestigiosa kermesse però non le ha reso giustizia a causa degli esigui voti ricevuti, un risicato


decimo posto ed una tiepida accoglienza riservatale dal parterre accreditato. Giusy ha pagato lo scotto di proporre un brano ruggente forse non troppo nelle corde tradizionali della Canzone italiana, anche se il suo timbro graffiante, deciso e potente avrà modo di rifarsi grazie alla persistente presenza all’interno della programmazione radiofonica. Giusy cerca una rivincita nella versatilità di questo nuovo disco dal colore acceso, intenso, nato dall’esigenza di incidere brani più incalzanti e rock firmati a più mani con artisti ed autori che stima, tra cui Bungaro, Luca Rustici, Enrico Ruggeri, che firma il brano “Dejà Vu” insieme a Luigi Schiavone, Roberto Casalino, Rudy Marra, Massimiliano Zanotti, Ania, Gennaro Cosmo Parlato e Francesco Bianconi. Le premesse gettano le basi per tornare a dominare le classifiche. Giusy comunque non rinnega l'esperienza sanremese che ha costituito in ogni caso per lei una vetrina d’eccezione, se pur scandita da ritmi frenetici e da un livello di competizione altissimo. Ora la attende un mini tour nei

COOLTO

CONSIGLIA EMMA MARRONE A ME PIACE COSÌ Il motivo principale di questa “Sanremo edition” è la partecipazione alla 61esima edizione del Festival della Canzone Italiana con i Modà, insieme ai quali ha presentato il brano “Arriverà”, qui incluso. Inoltre sono stati inseriti altri due episodi inediti: “Io son per te l'amore” e “Per sempre”. Da segnalare una cover de “La lontananza”, brano composto da Enrica Bonaccorti e cantato in origine da Domenico Modugno nel 1970.

principali Fnac Store del Bel Paese per presentare al pubblico il nuovo album pubblicato con etichetta Sony Music. L’appuntamento presso il Centro Commerciale Le Gru allo Fnac Store di Grugliasco è fissato per sabato 12 marzo alle ore 17, mentre ad aprile prenderà il via la tournée vera e propria, con i concerti nelle arene e nei teatri italiani, tra i quali quello della Concordia a Venaria - Torino - il 13 aprile. La scaletta riproporrà tutti i suoi vecchi successi insieme ai brani inediti del nuovo disco che, a suo dire, presentano una marcia in più rispetto ai lavori precedenti in termini di coerenza di stile, di tematiche a lei affini e scelte personali legate al mondo femminile. Pochi giorni fa intanto, colta in piena frenesia organizzativa e promozionale, Giusy ha ricevuto un’importante nomination ai TRL Awards 2011 nella categoria Best Talent Show Artist.

ROBERTO AMADÈ COME PIOGGIA Il cantautore piemontese si è classificato in terza posizione nella sezione giovani al Festival di Sanremo con il brano “Come pioggia”, una canzone introspettiva sugli errori e gli sbagli della vita che servono per crescere. Lo stesso titolo è stato scelto per il suo album, dodici episodi pop-rock arrangiati con sonorità orchestrali, prodotti da Bruno Tibaldi. Da segnalare il brano “Terra”, parte della colonna sonora del film “La terra nel sangue”. PATTY PRAVO NELLA TERRA DEI PINGUINI Patty Pravo torna con un nuovo album di inediti contenente undici brani (nella versione standard), di cui due composti dal cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi (“Cielo” e “Unisono”). La versione deluxe include invece tre bonus track, per un totale di 14 episodi: “Sogno” colonna sonora del film “Mine vaganti”, il duetto con Morgan sul singolo sanremese e l'omaggio di Nicoletta Strambelli ai 150 anni dell'unità d'Italia con “Mille lire al mese”. AUA MARTEDÌ cco il suo primo album ufficiale intitolato “Martedì”. Sonorità folk-pop ispirate al sound di artisti come Lisa Germano e Charlotte Gainsbourg, testi incentrati sul tema dell'amore, in diverse forme, visto dal punto di vista delle donne. Da segnalare anche una cover di “Canta ragazzina”, canzone presentata nel 1967 al Festival di Sanremo da Bobby Solo e Connie Francis, e reinterpretata nello stesso anno da Mina.


LIBRI di Greta Grossi

RADIANT SHADOWS di Melissa Marr - Fazi Editore Per metà umana e per metà essere fatato, Ani è guidata dai propri appetiti. Ma sono gli stessi che guidano anche nemici potenti e deboli alleati, come Devlin che è stato modellato per essere un assassino. Lui però vuole salvare Ani dalle sue sorelle, sapendo che, se fallisce, sarà lui lo strumento con cui la ragazza verrà uccisa. Ani ha abbastanza coraggio da proteggere se stessa e alterare i piani di Devlin. I due sono legati da un destino che li rende minaccia e protezione l'uno per l'altra. Quando la loro vicinanza diventa più stretta, un inganno si prepara a mettere in pericolo il mondo fatato.

SIAMO SOLO AMICI di Luca Bianchini – Mondadori Giacomo è un portiere d'albergo veneziano. Rafael è un ex portiere di calcio brasiliano. L'essere stati davanti a una porta è l'unica cosa che hanno in comune: lontani di età, di carattere. Ma sono entrambi a un appuntamento con il destino. Il primo sta per rivedere quella che crede la donna della sua vita, dopo cinque anni di attesa: una signora di Torino sposata e benestante - il suo mantra è "non si bada a spese" - eternamente in conflitto tra i precetti religiosi e quelli astrali. Il secondo è all'inseguimento di un'attrice di telenovela in fuga dal personaggio che le ha rubato l'anima: Carmelinda Dos Santos.

L'UOMO CHE NON VOLEVA AMARE di Federico Moccia – Rizzoli Tancredi è l'uomo dei sogni: possiede un'isola alle Fiji, splendide ville ed è di una bellezza magnetica. Tutte le donne cedono al suo fascino. Ma lui non sa dimenticare una ferita del passato che l'ha cambiato per sempre. Odia la felicità e non vuole più amare. Sofia è una pianista dotata di un talento innato, ma un voto d'amore l'ha costretta a troncare la sua carriera. La sua vita ora è accanto ad Andrea, rimasto paralizzato in seguito a un incidente. Un giorno Tancredi entra in una chiesa e sente un coro di bambini che cantano. Rimane lì, emozionato da quella musica quando improvvisamentela vede...

GIURO CHE NON MI SPOSO di Elizabeth Gilbert – Rizzoli Doveva finire così la favola di Elizabeth Gilbert e del suo Felipe. Alla fine di Mangia prega ama li avevamo lasciati sulla spiaggia di Bali, innamoratissimi e decisi a non sposarsi mai più. Un primo matrimonio rovinosamente fallito per ciascuno era più che sufficiente: d’ora in avanti avrebbero celebrato l’amore a modo loro, senza bisogno di riti ufficiali, senza vincoli e senza il rischio di future complicazioni legali. Avrebbero continuato a viaggiare e lavorare come prima, con Philadelphia come base e il passaporto sempre in tasca. Ma i solerti agenti del Dipartimento per l’immigrazione e la sicurezza dell’aeroporto di Dallas avevano in mente un finale diverso.

48



FASHION CORNER photoshoot dedicato a...

50

CATALOGO GOLF P/E 2011



FASHION COVER

52



FASHION COVER

54


www.colmar.it


FASHION TIME

La tavolozza dei colori!

di Maria Greco

1

56

4

2

3

5

6


01_Louis Vuitton 02_Versus 03_Chapurin 04_Etro 05_Maurizio Pecoraro 06_Albino

COLLEZIONI SS 2011

Tinte accese e colori brillanti per questa primavera-estate. Colori forti e decisi, vitaminici e di impatto. Magenta, lime ma anche tinta-remix a base di blu, verde e rosso per look abbaglianti easy e bon ton.

07_Sportmax 08_Gucci 09_Carlos Miele 10_Jil Sander 11_Adidas 12_Loewe

7

8

9

10

11

12


FASHION TIME

Il trucco sta nel mescolare diverse nuance per completare il look di una donna che non ha paura di esprimere la propria personalitĂ multicolore e riscoprire il look anni '80.

1

58

4

2

3

5

6


COLLEZIONI SS 2011

01_Marni 02_Martin Grant 03_Blumarine 04_Mila Schon 05_Brioni 06_Diane Von Furstenberg

07_Carlos Miele 08_Aquilano Rimondi 09_Max Mara 10_Krizia 11_Akris 12_C’N’C Costume National

7

8

9

10

11

12


PERSONAL SHOPPER di Paola Gamberutti • scriveta a: redazione@cooltomagazine.it

INTIMA SEDUZIONE

Ok by CoolTo! Intimo e accessori evidenziati in rubrica sono in vendita presso Sary Calze, Torino.

Cara Paola, sta arrivando una nuova stagione, ma per me anche un nuovo periodo della mia vita, e un nuovo amore. Ho deciso di rifare il mio look per prepararmi alle novità! Parlando del nuovo amore, vorrei chiederti un consiglio: la biancheria intima è davvero importante nella seduzione, oppure siamo noi donne a pensarci, e gli uomini non la notano nemmeno? - Patrizia Cara Patrizia, la risposta è assolutamente si! La biancheria intima è molto importante nel gioco della seduzione. Pensa che i primi indumenti intimi comparvero già nell’antico Egitto, sotto forma di tuniche. La lingerie nel corso della storia ha poi subito trasformazioni e mutamenti. Fino all’Ottocento ha avuto la funzione di comprimere e nascondere il corpo. Ne sono un esempio gli antenati dei reggiseni che, nati durante il periodo romano, erano fasce di cuoio create per appiattire il seno. Ma è dal Novecento che la biancheria intima lascia respirare la femminilità. Nel 1914, proprio per i reggiseni, arriva una grande novità: tessuti leggeri alternati alle prime trasparenze. Gli anni ‘30 vedono poi il boom della sottoveste. I mutandoni, un tempo lunghi fino al ginocchio, si riducono fino a diventare slip, e le donne indossano le prime calze in nylon, arricchite dalle giarrettiere. L’intimo cessa di espandersi durante la seconda guerra mondiale, per rifiorire negli anni ’50. Si ritorna così ai bustini e alle guepiere che costringono il corpo, ma ciò che è nuovo è lo scopo di quegli indumenti. Non è più nascondersi, ma valorizzarsi e sedurre. E quella seduzione diventerà anche pubblica, arrivando sui grandi schermi per mano delle dive degli anni ‘60. Ma anni ‘60 significa anche tensioni sociali e lotte per la vera emancipazione femminile. Nascerà così un intimo all’insegna della comodità e della libertà di movimento. Ed ecco reggiseni e slip elasticizzati, non sexy e appariscenti per uomini da compiacere, ma comodi e pratici per donne attive che non temono

60

di apparire poco sexy, coscienti che la loro forza è tutto ciò di cui hanno bisogno. Sarà così fino agli anni ‘80, quando la biancheria intima verrà definitivamente consacrata strumento di seduzione, e allora si darà il via alla creatività. Dunque, tornando a te e al tuo nuovo amore, divertiti nel gioco della seduzione! E quando lui sarà talmente preso da te da non accorgersi di che biancheria indossi, allora ce l’avrai fatta! A quel punto non sarà sedotto. Sarà innamorato!



BEAUTY di Aurora Minardi

SFUMATURE

1_Ombre Perlées di Chanel: gioca con i riflessi delle perle tanto care a Madame Coco.

primaverili

2_Palette Cannage n.002 Gris Soupirs di Christian Dior: vero accessorio da borsetta rivestita di pelle, è impreziosita da un charms con le lettere della griffe.

Viola, blu intensi, bagliori dorati e argentati, tocchi di rosa... Colori vivaci e texture ultra luminose. Un make-up intenso per una sensualità primaverile.

3_La Rose Butterflies di Lancôme: è un incantevole decor ultraromantico quello racchiusa nell’illuminatore universale di Lancome, che può essere usato sia sul viso (per scaldare le guance), sia sugli occhi, per creare punti di luce. 4_Ombres 5 Lumières di Yves Saint Laurent: la palette della primavera secondo Yves Saint Laurent, composta da 5 coloratissime cialde.

1

5_Pure Colore Eyeshadow five di Estée Lauder: il viola s’intreccia con i colori della terra nella palette di Estée Lauder.

2

6_Ecrin 6 Coleurs Rue de Rivoli di Guerlain: una spirale di nuance cipriate racchiude una cialda di fucsia, colore simbolo della primavera. Un piccolo gioiello da sfoggiare.

3

6

8

4

4

5

7

10

7_Le Prisme 78 di Givenchy Candide Garden: le sfumature della terra in 4 cialde geometriche.

62

8_Neo Pastels di Clarins: tonalità confetto in edizione limitata. 9_Ombretto 24 ore Velvet di Deborah: a lunga tenuta, dalla texture setosa, vellutata e dal colore puro e intenso. Anche per occhi sensibili. Uso wet&dry. 10_Neo Pastels di Collistar: tre ombretti in formula wet/dry capaci di illuminare lo sguardo femminile.

ETRO PE 2011

9



IMAGE ADVISER di Marco Todaro

COMUNICARE con la propria

IMMAGINE

un nuovo appuntamento per sviluppare riflessioni e sensibilità su noi stessi!

Cari amici del bello … Parte la rubrica dedicata ai consigli beauty curata da...me: Marco Todaro! Vorrei occupare parte di questo primo appuntamento per presentarmi a voi lettori, per attirare la vostra attenzione su una rubrica che vi accompagnerà nei prossimi mesi. Nella vita professionale sono un consulente d’immagine a 360 gradi. Mi divido tra gli impegni del salone e le più famose trasmissioni televisive, curando anche il look di personaggi di fama internazionale (tra i quali Eros Ramazzotti, con il suo nuovo taglio di capelli al Premio Golden Camera di Berlino). Sono Direttore Artistico del brand Officina dello stile, collaboro con Matrix per la realizzazione delle Collezioni Moda, Make Up e Capelli , mi avvalgo di un team Beauty tra i più richiesti nel panorama della moda, del cinema, della tv e dei grandi eventi in generale... Ora vi starete chiedendo: ma cosa mai dovrà dirci Marco Todaro che ci può tornare utile? Beh! Un po’ di tutto: dai segreti del dietro le quinte, a cosa andrà di moda da qui a poco, a tutti i piccoli accorgimenti che potranno facilitarci nel quotidiano per migliorarci ed avere sempre un aspetto più gradevole. In primis per noi ma anche per tutti quelli con cui ci relazioniamo tutti i giorni. Un appuntamento mensile da non perdere! Iniziamo questo percorso parlando di coerenza d’immagine; per arrivare alle collezioni moda, a come salvaguardare i capelli e la pelle dagli agenti atmosferici o dai prodotti che utilizziamo (i prodotti solari), parleremo di sensualità e seduzione, della scelta dei colori ideali e non ideali per noi, dei tessuti e degli accessori che ci aiutano a valorizzarci sempre di più e tante altre curiosità direttamente dai back stage di moda. La nostra immagine parla di noi! Spesso si commette l’errore di acquistare un bel capo d’abbigliamento, un accessorio, o di farci un colore e taglio di capelli solo perché lo abbiamo visto su questo o quell’altro personaggio… ma in tutto ciò spesso si dimentica di fare una valutazione fondamentale dove alla base ci sono semplici domande che ci potranno aiutare nella nostra scelta: quello che stò acquistando mi rappresenta? Racconta chi sono e come mi sento? E’ in linea con il mio carattere, ruolo personale e professionale? Come si può notare le domande che ci dobbiamo porre sono semplici e chiare; queste ci indirizzeranno a sviluppare una riflessione ed una sensibilità mirata su noi stessi. Iniziamo dalla prima domanda che è: cosa voglio dire di me stesso attraverso la mia immagine? A questa occorre una risposta che per ognuno sarà differente, in quanto ognuno di noi è diverso da un altro, una volta sintetizzato con tre aggettivi chi siamo! Esempio: creativo, solare, giovanile… andrò davanti allo specchio

64

e mi autovaluterò partendo dai capelli per arrivare fino alle scarpe, verificando che in ogni parte della mia immagine globale questi aggettivi siano coerenti. Subito dopo attaccheremo il nostro guardaroba e divideremo i capi che non hanno alcun elemento che riporta agli aggettivi che abbiamo dichiarato e ci faremo la giusta violenza per eliminare questi capi. Inizia così il nostro percorso di cambiamento, con questa efficace prima lezione che si ottimizzerà sempre di più ad ogni numero in uscita di Coolto. Alla Prossima!



WELLNESS di Maria Tucci

CAVITAZIONE ESTETICA un prodotto di tecnologia avanzatissima per ottenere la riduzione di adiposità localizzate e cellulite È una recente tecnica utilizzata negli studi di medicina in Italia. in cosa consiste? Si basa tutto sugli ultrasuoni. L’operatore passa sulle zone da trattare una piccolo rullo che invia ultrasuoni non udibili a bassa frequenza, si lavora a circa 40 Khz. La cavitazione è la formazione di cavità gassose all’ interno di un liquido, in questo caso degli adipociti che poi collassano ed implodono grazie agli ultrasuoni. L’onda d’urto produce l’implosione delle bolle all ‘interno del liquido interstiziale ma è in grado di danneggiare solo cellule adipose, infatti se gli impulsi vengono diretti su muscoli o altre zone del corpo non colpite da cellulite o grasso non vengono danneggiate per via della bassa frequenza. Le cellule adipose vengono poi espulse dal corpo tramite il sistema linfatico che li porta a reni e fegato. E’ quindi indicata per la riduzione di grasso in qualsiasi parte del corpo come braccia, gambe, addome, cosce, collo, glutei, ma anche per combattere la formazione dei famosi fibronuduli della cellulite responsabili della pelle a buccia di arancio. L’intervento non è solo appannaggio delle donne ma anche gli uomini possono ricorrere alla cavitazione. La differenza con la liposuzione o liposcultura è abbastanza evidente. In questo caso non stiamo parlando di intervento chirurgico e non ci sarà bisogno di anestesia. Nella liposuzione si inseriscono cannule all’interno dell’adipe che lasciano cicatrici e sanguinamenti che poi si rimarginano. Qui non c’è bisogno di tutto ciò. Si lavora in superficie con onde d’urto ad ultrasuoni a bassa frequenza. Le complicazioni sono al limite legate ai rossori che possono verificarsi al termine della seduta, ma se non effettuata in maniera adeguata da mani esperte i risultati potranno deludere. Quanto dura il trattamento della cavitazione estetica? Quasi tutti gli studi medici parlano di dieci sedute per ottenere risultati considerevoli, ma molti riferiscono che anche dopo il primo intervento si possono notare dei miglioramenti con 1,5-2 cm di riduzione del grasso. Sta a voi la scelta, soprattutto dipende dalla gravità del vostro problema, se si tratta di togliere 15 cm o invece poche decine di millimetri, potete magari iniziare con qualche seduta e poi decidere. Alla cavitazione si accompagna spesso, alla fine del trattamento, un massaggio di linfodrenaggio che servirà ad eliminare le scorie accumulate.



LIFE COACH di Tamara Gavina • info@tamaragavina.com • tamaragavina.com

LA BELLEZZA E LA SENSUALITÀ ...di Audrey Hepburn

Per avere labbra morbide: pronuncia sempre parole gentili. Per gli occhi luminosi: guarda sempre il bello negli altri. Per avere una figura slanciata: condividi il tuo cibo con chi ha fame. Per i capelli soffici: lascia che un bambino ci metta dentro le manine almeno una volta al giorno. Per un nobile portamento: cammina sapendo che non sei mai sola. Le persone, molto più delle cose, hanno bisogno di essere rinnovate, rivitalizzate, volute ed apprezzate. Prendi cura di tutti. Se a volte hai bisogno di una mano che ti aiuti, la troverai alla fine del tuo braccio. Invecchiando scoprirai che hai due mani: una per aiutare te stessa e una per aiutare gli altri. La bellezza di una donna non è nella forma del corpo, negli abiti che indossa o nella pettinatura. La bellezza di una donna è dentro i suoi occhi,

68

che sono la porta del suo cuore, perché è lì che abita l’amore. Pensi di credere a ciò che vedi, in realtà vedi ciò che credi. Gli occhi sono un’appendice del nostro cervello, sono il mezzo per trasferire al cervello informazioni ed elaborarle per costruire l’immagine che vediamo.



TENNIS WORLD di Luigi Bertino

Perché giocare? Iniziamo questo percorso facendo un’analisi sui benefici del Tennis! Non c’è da meravigliarsi se gli scienziati e i medici di tutto il mondo considerano il tennis come una delle attività fisiche più salutari per la pratica sportiva di bambini, giovani e adulti. Ci sono altri sport che forniscono dei benefici per la salute, ma nessuno come il tennis è in grado di farlo contemporaneamente per le capacità fisiche, mentali ed emotive. Il tennis è lo sport ideale per i bambini, che attraverso i moderni programmi di Mini Tennis sono in grado di sviluppare fin dai 4-5 anni le capacità tecnico-motorie fondamentali per un apprendimento corretto di questo meraviglioso gioco. Tuttavia il tennis è uno sport che si presta benissimo anche a chi, in età adulta, intenda iniziare a praticarlo con costanza e passione; infatti il corpo umano è in grado di apprendere uno sport a qualsiasi età e dunque di beneficiare di tutti i vantaggi che il tennis può arrecare all’individuo. Il tennis è veramente lo sport per tutta la vita! Secondo studi medici internazionali, le persone che normalmente giocano a tennis 3 ore la settimana riducono del 50 % le cause di morte più comuni. I tennisti presentano dei valori di ottimismo ed autostima più elevati rispetto a quelli di altre discipline sportive. Inoltre il tennis essendo uno sport tattico-strategico favorisce lo sviluppo di nuove connessioni tra il sistema nervoso ed il cervello. La USTA (United States Tennis Association) ha individuato 33 buoni motivi per praticare lo sport del tennis durante la vita. Vediamo insieme dunque quali sono prima le ragioni fisiche e poi quelle psicologiche. Ragioni Fisiche: il tennis migliora la capacità aerobica, la capacità anaerobica, la capacità di accelerazione, la capacità di partenza, la capacità di velocità, la orza degli arti inferiori, la coordinazione motoria, la coordinazione motoria, l’agilità, l’equilibrio dinamico, il cross-training (il tennis offre ad atleti di altri sport un’ottima disciplina complementare in quanto completo), il rafforzamento osseo, le abitudini alimentari, la coordinazione occhio-mano, la flessibilità. Ragioni Psicologiche: il tennis consente di sviluppare un’etica del lavoro, la disciplina, gestire gli errori, imparare a gareggiare uno contro uno, assumersi le responsabilità, gestire le avversità, controllare lo stress, Imparare a recuperare, pianificare la strategia, imparare a risolvere i problemi, sviluppare dei rituali (questo si può trasferire al dover sostenere un esame, condurre una riunione ecc.), imparare la sportività, imparare a vincere con grazia e a perdere con onore, imparare il lavoro di squadra, sviluppare le relazioni sociali, DIVERTIRSI!!!

70

I sentimenti di sano divertimento, di competitività e di sfida sono legati fra di loro nello sport. Vi bastano 33 motivi per iniziare a giocare a tennis, oppure per continuare a praticarlo? Nei prossimi articoli ci addentreremo più da vicino nel mondo del tennis, affrontando tematiche che riguardano la oanalisi.

Ana Ivan ovi c

tecnica, la tattica, la preparazione fisica, l’aspetto mentale e la vide-



SPORT EVENT di Daniele Smaltini

LG Snowboard FIS World Cup Bardonecchia La regina delle nevi, in Alta Val di Susa, ospita l’ultima tappa Italiana dellCoppa del Mondo Snowboard, l’unica delle discipline Free Style, le più spettacolari ! Bardonecchia ospiterà le gare della LG Snowboard FIS World Cup 2011, riconfermandosi una delle mete d’eccellenza e di riferimento dello snowboard italiano. La destinazione piemontese infatti è una delle due tappe italiane della Coppa del Mondo, l’unica dedicata alle discipline Free Style. Tra il 10 e il 13 marzo i migliori snowboarder mondiali si sfideranno nel Bardonecchia Snowpark a Melezet, fiore all’occhiello della stazione, che attrae ogni anno migliaia di giovani riders da tutto il mondo. In programma le gare di Half Pipe e Slope Style, maschile e femminile, organizzate sotto l’egida della FIS (Federazione Internazionale Sci). Prevista la partecipazione di circa 200 persone tra atleti, allenatori e accompagnatori in rappresentanza di 22/25 nazioni. La manifestazione ha un’importante rilevanza per il territorio in quanto coinvolge tutta la città di Bardonecchia. Le ultime edizioni delle Coppa del Mondo hanno infatti registrato più di 1.300 presenze giornaliere. In questi ultimi anni sono state moltissime le gare che si sono susseguite sul rinomato comprensorio piemontese: ben 10 edizioni della Coppa del Mondo, le indimenti-

72

cabili Olimpiadi di Torino 2006, le Universiadi del 2007, le World Cup Finals del 2004, i Campionati Italiani Assoluti del 2006, tutte gare che hanno riscontrato un notevole successo tra gli atleti e gli spettatori. Per questo imponente background organizzativo la Federazione Internazione ha premiato la località assegnandole le gare per il prossimo quadriennio (sino al 2015) a dimostrazione della passione e dedizione organizzativa dimostrata in tutti questi anni. LE COMPETIZIONI: In programma gare di Half Pipe, mezzo tubo di neve con muri alti 6 metri, la gara di Slope


Style, percorso composto da una sessione di rails e jumps in sequenza, dalle dimensioni eccezionali. Si evolve la tradizione con una gara di Super Pipe, ospitata in una struttura artificiale costruita per le Olimpiadi Torino 2006, unica nel suo genere in Italia, che vanta caratteristiche tecniche di livello mondiale. Lo Slope Style è una nuova disciplina molto spettacolare che ha debuttato nel circuito mondiale della FIS solamente nel 2009, proprio a Bardonecchia. La gara si svolgerà nello Snowpark del Melezet accanto all’Half Pipe Olimpico. Per la specialità Slope Style verrà assegnata anche la Coppa del Mondo 2010-2011. Le zone d’arrivo di entrambe le gare sono vicinissime e prossime alla base degli impianti di risalita, facilmente raggiungibili dal pubblico a piedi. L’ufficio gare è predisposto presso il Palazzo delle Feste di Bardonecchia, edificio storico, polivalente, della cittadina montana, che ospita le riunioni dei capi squadra, i giornalisti e lo staff tecnico che ruota intorno alla LG Snowboard FIS World Cup. La preparazione delle strutture e l’organizzazione dell’evento è seguita dallo Staff della Colomion Spa e dallo Sci Colomion Srl, coadiuvati da Cristian Filippone per la parte tecnica e da Gianmarco Peri per la parte organizza-

IL PROGRAMMA DELLE GARE:

tiva.

Lunedì 7 marzo

TOP RIDER:

Arrivo e accredito concorrenti

Manuel Pietropoli, il giovane atleta della squadra italiana, vincitore della

Martedì 8 marzo

passata edizione della LG Snowboard FIS World Cup, Bardonecchia 2009.

Allenamenti Slope Style e Half Pipe

Holly Crawford, fortissima atleta australiana, attualmente al 2° posto della

Mercoledì 9 marzo

classifica di coppa del mondo Half Pipe in grado di combattere sempre per

Allenamenti Slope Style e Half Pipe

il podio.

Giovedì 10 marzo

Johnstone Nathan, atleta del team australiano attualmente al 2° posto della

Qualifiche gara di Half Pipe

classifica di coppa del mondo Half Pipe.

Venerdì 11 marzo

Thovez Mirabell, giovanissima atleta francese emergente.

Finali gara di Half Hipe

LO SHOW:

Sabato 12 marzo

I campioni dello snowboard mondiale, un maxi schermo per trasmettere le

Qualifiche gara Slope Style

competizioni nel dettaglio, collocato tra i due campi di gara, il villaggio spon-

Domenica 13 marzo

sor, la tenda del “Rider’s Sofa” collocata a fianco dell’half Pipe, tanta mu-

Finali gara di Slope Style

sica, faranno da corollario alla manifestazione. Una grande festa a Bardonecchia in onore di uno sport spettacolare ed emozionante, che coinvolge i giovani talenti dello snowboard che vogliono provare emozioni sportive. WEB – AGGIORNAMENTI GARE E CONTENUTI SPECIALI: Sul web le gare potranno essere seguite in live streaming sul sito della FIS SNOWBOARD WORLD CUP, www.fissnowboardworldcup.com. Per chi volesse conoscere le curiosità del back stage delle competizioni, potrà seguire i report sul sito www.bardonecchiaski.com, su www.snowbox.it, attraverso il programma “Bardonecchia World Cup Back Stage on Rider’s Sofa”, con interviste agli atleti, agli spettatori, allo staff organizzativo e altre sorprese. GLI ORGANIZZATORI: L’organizzazione delle gare coinvolgerà l’Associazione Sportiva Colomion e il Comune di Bardonecchia che sono coadiuvati dal Consorzio Turismo di Bardonecchia, dalla Società degli impianti di risalita Colomion Spa, dagli albergatori, dai maestri di sci e tutti gli operatori turistici di Bardonecchia. INFORMAZIONI: Associazione Sportiva Colomion Srl - tel. 012299137 Consorzio Turismo Bardonecchia - tel. 0122 902463


AUTO di Michele Guzzon

nuova

Porsche 911 Speedster Molto piatta, molto sportiva e molto rara: la Porsche riedita una piccola serie di una nuova 911 Speedster. In omaggio al primo modello Porsche denominato Speedster – la 356 Speedster del 1954 – l’edizione del nuovo modello è limitata a 356 esemplari. La biposto si distingue in modo rilevante dagli altri modelli della serie 911. In linea con la migliore tradizione, il profilo marcato della nuova 911 Speedster è caratterizzato dal parabrezza più corto di 60 millimetri, dai contorni piatti della capote a comando manuale con design sportivo e dal caratteristico doppio deflettore del calore sul cofano del vano capote. Questi dettagli mettono ancora più in risalto la maggiore larghezza della carrozzeria – 44 millimetri in più – nella parte posteriore della sportiva a trazione posteriore. La nuova 911 Speedster unisce le caratteristiche classiche di questo Tipo di auto sportiva della Porsche con la performance più avanzata dell’attuale generazione delle 911.

74

Le sue caratteristiche principali sono le seguenti: 911 Speedster Motore Boxer da 3,8 litri con 408 CV (300 kW); trazione posteriore, Porsche-Doppelkupplungsgetriebe (PDK) a sette marce; accelerazione 0 – 100 km/h con tasto Sport Plus in 4,4 secondi; velocità massima 305 km/h; consumo (NCPE) 10,3 l/100 km. Nella parte anteriore si riconosce la Speedster dal suo speciale rivestimento frontale, dai gruppi ottici frontali schermati e dai bordi tondi di colore nero dei fari. I longheroni sotto - porta laterali e il particolare rivestimento della coda con la scritta “Speedster” in nero com - pletano la sua presenza particolare. Il nuovo modello mantiene la sua perfetta linea tipica Speedster sia con la capote aperta sia con l’abitacolo chiuso. A tale fine, gli ingegneri della Porsche


hanno sviluppato una capote specifica con azionamento esclusivamente manuale. La nuova 911 Speedster esprime le sue ambizioni sportive anche con numerosi dettagli che minimizzano il suo peso. Le porte in alluminio, la rinuncia ai sedili posteriori e l’impiego dell‘impianto frenante di serie con dischi in ceramica (PCCB) consentono riduzioni di peso rilevanti. Anche il nuovo cofano del vano capote è realizzato in alluminio e pesa pertanto poco più del cofano analogo, ma più piccolo, della 911 Carrera S Cabriolet. Il tipico design da biposto con cofano del vano capote completamente chiuso della 911Speedster lascia, comunque, spazio aggiuntivo per i bagagli dietro i sedili. Oltre al classico bagagliaio frontale delle 911, questa classe delle Roadster biposto offre pertanto una capienza dei vani bagaglio, che è perfettamente idonea all’uso quotidiano della vettura e perfino adatta ai viaggi di vacanza. La 911 Speedster più recente è stata concepita da Porsche Exclusive, il Servizio aziendale che è specializzata nella personalizzazione di tutte le vetture e nella realizzazione delle piccole serie Porsche. La 911 Speedster segna l’inizio delle celebrazioni per il 25esimo anniversario di Porsche Exclusive nel 2011. Dopo il grande successo della 911 Sport Classic, essa mette nuovamente in evidenza il particolare know-how di Porsche Exclusive nel campo delle piccole serie.


MOTO di Michele Guzzon

G650 GS BMW rispolvera la “mono” per giovani e neofiti Dopo aver fatto strage di cuori e di clienti, conquistando la leadership di mercato con un prodotto premium come la R 1200 GS (nonostante il prezzo non proprio alla portata di tutte le tasche), BMW non pare per nulla soddisfatta. L’ultima creazione si chiama G 650 GS, una monocilindrica molto attenta al listino: 6.950 euro chiavi in mano, primo tagliando incluso. Economica, semplice, essenziale, ma non per questo scarsa di contenuti, la piccola GS prende in prestito il motore dalla vecchia F 650 GS, quella prodotta fino al 2007. Al collaudato “exRotax” (ora Loncin) a 4 tempi raffreddato ad aria di 652 cc, gli ingegneri tedeschi non hanno chiesto l’impossibile, limitandosi ad ottenere 48 cv a 6.500 giri/minuto e una coppia di 60 Nm a 5.000 giri/minuto. Valori in grado di preservare l’indiscutibile affidabilità dei prodotti BMW e, al contempo, garantire il pacchetto idoneo a chi si avvicina per la prima volta alle due ruote o, più semplicemente, desidera una moto razionale ed economica. Azzeccata la posizione di guida. Il manubrio largo e ben distanziato dal piano sella e il giusto posizionamento delle pedane assicurano il comfort indispensabile per macinare migliaia di chilometri, anche in condizioni meteo estreme. Piacevole da condurre e facile da controllare in condizioni di scarsa aderenza, la G 650 GS alleggerisce, in parte, la stazza (192 kg in ordine di marcia) grazie ad una sella “rasoterra” di soli 780 mm. Come vuole la tradizione, ricco il catalogo di accessori destinati alla nuova entry level: si va dalle manopole riscaldate (benedette durante la prova) alla presa di corrente, passando per la staffa di protezione del motore, l’antifurto, diversi parabrezza ecc. Se non bastasse, la BMW G 650 GS è disponibile anche nella versione depotenziata a 25 kW, quella per i neopatentati.

76



NAUTICA di Alessandra Luti

new AMER 116

Permare s.r.l. via del Castillo 17 - Portosole - 18038 Sanremo tel. 0184 504050 - 0184 504051 - fax 0184 504052 info@gruppopermare.it

Il Gruppo Permare nasce negli anni 70 come centro assistenza imbarcazioni, dapprima come concessionaria di marchi primari e poi intraprendendo la strada della costruzione navale. Negli anni 80 produce la serie Ouragan, un 15 mt che permetteva già la personalizzazione degli interni. Negli anni 90 il Gruppo Permare sceglie di costruire con marchio proprio ed inizia un percorso evolutivo che porta a produrre per una clientela sempre più fidelizzata imbarcazioni da 19 a 25 mt. La svolta avviene con la serie Amer che dal 2002 con l’86’, successivamente il 92’ ed oggi con il 116’, offre la sintesi degli investimenti e dello spirito innovativo che caratterizza il Gruppo. La Permare è stata tra i primi cantieri ad adottare un sistema che consente un’andatura a dislocamento oltre a quella planante per ridurre i consumi in caso di lunghi trasferimenti o navigazione notturna. Presentato al Salone di Genova 2009, il 116’ ha vinto il pre-

78

mio ”Barca dell’Anno”. La particolare divisione degli interni denota la grande capacità del cantiere nella personalizzazione ed interpretazione del layout. Tre grandi cabine ed uno scenografico ascensore sono ele-

menti che caratterizzano gli interni, in un’atmosfera sofisticata che unisce colori della memoria e spazi moderni in un equilibrio destinato a non stancare.


Il profilo dell’Amer 116’ è caratterizzato da una potenza che corre filante dalla spiaggetta lungo tutta la fiancata fino a prora; inoltre lega esteticamente i due ponti e protegge i camminamenti laterali, chiudendo morbidamente sul pozzetto. A poppa si accede esternamente al fly, di dimensioni generose, dove può essere alloggiata una vasca idromassaggio. Dalla piattaforma bagno si apre un capiente garage rivestito in teak che ospita i tender di bordo. Gli interni dei tre ponti sono giocati su nuance di colori caldi tra mogano lucido ed opaco, pannellature rivestite in pelle, tessuti pregiati e pavimenti in rovere. Dimensioni eccezionali e simmetria degli arredi caratterizzano il salone, separato verso prua dalla zona pranzo da un decorativo ascensore; procedendo si accede alla cucina in corian bianco ed elementi in acciaio, pratica e funzionale dotata di portavivande per servire il fly. L’ascensore collega fly, salone e ponte inferiore. è avvolto da una scala che ne evidenzia l’estetica grazie all’effetto di trasparenze dei gradini e della cabina di cristallo, in contrasto con la struttura di acciaio. Sul ponte principale, a prua della cucina, un corridoio porta alla cabina Armatore: una suite esclusiva dotata di una vista privilegiata grazie alle grandi finestrature. Alcuni gradini a prua rivelano l’accesso al bagno armatoriale da due aperture simmetriche. Una grande vasca idromassaggio centrale, due capienti armadi laterali ad ante scorrevoli, doccia e servizi separati in un luminoso ambiente completano questa preziosa cabina creata per preservare la privacy dell’armatore. La zona notte ospiti ha un layout originale e di grande impatto: si arriva in un disimpegno con una vista spettacolare dagli oblò posti lateralmente. Dal centro barca si accede alle due cabine a tutto baglio. Sia la matrimoniale con bagno cabina armadio, sia la doppia con letti gemelli alla francese sono arredate con materiali pregiati. Domina il mogano abbinato al parquet di rovere e marmo di Brescia per i bagni. L’equipaggio dispone di alloggi indipendenti a prua, accessibili da un ingresso esterno a babordo e tramite il bagno della cabina ospiti. Includono una cabina singola e una doppia, due bagni e cucina. Il progetto dell’Amer 116’ vanta una particolare attenzione alla distribuzione dei pesi, così come ad innovative soluzioni di isolamento acustico e coibentazione. La sala macchine può ospitare motorizzazioni da 1825 a 2637 hp, che offrono sia consumi ridotti che eccellenti prestazioni.


ANIMALI di Maria Greco

Basse t Hound Il gentleman che viene dalla Francia non è un cane testardo, ma riesce a ottenere ciò che vuole senza fatica con i suoi languidi occhi per far cadere tutti alle proprie zampe! Il Basset Hound è una razza di cane originaria dell'Europa, il cui nome deriva dall'unione del termine francese "Bas" (bassetto), e dalla parola inglese "Hound" (segugio). Le origini della razza derivano da cani da caccia francesi e dal Bloodhound. In particolare da una selezione dei cosiddetti "bassetti", cani di taglia medio-grande (ossatura compresa), che però hanno le zampe corte. I bassetti da cui deriva il nostro Basset Hound sono il Basset d'Artois ed il Normand, oggi riuniti in un'unica razza: Basset Artesien Normand. Alle origini, il Basset Hound era impegnato nella caccia di animali da tana, come volpi, lepri e alcune specie di uccelli. A detta degli appassionati, infatti, il Basset Hound in questo campo non ha rivali. Il segreto del suo successo sta nella conformazione molto particolare di questi cani, che hanno un fiuto finissimo e allo stesso tempo zampe molto corte. Le sue lunghe orecchie permettono al Basset-Hound di convogliare gli odori risalenti dal terreno direttamente al suo tartufo, gli arti corti con unghie molto lunghe e spesse sono invece molto utili per infilarsi in tane o cespugli, mentre la coda, che spesso termina bianca in punta permette al cacciatore di rintracciare il cane nell'erba alta. Oggi la caccia non è più il maggior settore di utilizzo dei Basset Hound, anche se questo cane dall’aspetto delizioso ha mantenuto intatte tutte le sue doti di cane da seguita, prima fra tutte quella del fiuto. Il suo carattere dolce, leale e pieno di dignità, l’ha portato a essere apprezzato in tutta Italia (e non solo), anche come compagno delle famiglie, soprattutto dei bambini coi quali riesce a instaurare un rapporto d’eccezione. Quanto affettuoso, tanto è caparbio: grazie alla sua espressione triste il Basset-Hound riesce spesso ad ottenere ciò che vuole. Questi affascinanti animali hanno gli arti

80

molto corti e torti, proprio per questa loro caratteristica è indispensabile che i Basset Hound non vengano sovra alimentati: un peso eccessivo potrebbe danneggiare seriamente le zampe e la spina dorsale. Le condizioni ideali del Basset Hound possono essere rappresentate benissimo anche dalla vita d’appartamento, purchè sia scandita da passeggiate e giochi all’aria aperta. Molto pantofolai all’interno del focolare domestico, questi cani si trasformano non appena hanno la possibilità di scorazzare liberamente in un parco. In quel frangente li vedremo infatti recuperare tutto il loro istinto per la caccia e l’esuberanza tipica dei cani sani e felici. Siamo sicuri che sarà per voi un compagno eccezionale!



TRAVEL di Giorgio Basile

CAMB Dal piccolo aeroporto di Luang Prabang in Laos mi imbarco su un volo Vietnam Airlines per raggiungere Siem Reap, moderna città cambogiana, situata nelle vicinanze dell'immenso lago Tonle Sap, il più grande del Sud Est Asiatico. Inizia così la scoperta di un

82

paese semplice ed ospitale. Mi accoglie in aeroporto la simpaticissima guida Chem, che dopo avermi spiegato come orientarmi in città mi accompagna in hotel. Pasto leggero con khmer noodles, piatto tipico che ricorda le nostre fettuccine con carne e qualche verdura. Poi parto con la guida per il Tonle Sap, il Grande Lago, dove ci imbarchiamo su una barchetta per raggiungere il villaggio galleggiante.


BOGIA La semplice bellezza della natura Sul lago vivono sia cambogiani che vietnamiti in vere e proprie città galleggiante, formate da barche di diverse dimensioni dove si trovano case, negozi, scuole, chiese, giardini tutto sul lago! Gli abitanti di questo luogo vivono principalmente di pesca e molti di loro sulla terraferma ci vanno raramente, quasi come il Barone Rampante di Italo Calvino. Ci fermiamo in un ristorantino dove si trova anche un "allevamento" di coccodrilli. Rientriamo a Siem Reap e mi attende un po' di riposo perchÊ il giorno dopo avrò una full immersion nei templi di Angkor. Infatti, sveglia presto, colazione abbondante e alle 7 siamo all'ingresso del sito. Il primo tempio che si visita è l'imponente Angkor Wat, circondato da un enorme fossato che si supera attraversando un ponte con scolpiti dei bellissimi serpenti Naga. La struttura vuole


TRAVEL rappresentare l'universo ed infatti la torre centrale, simboleggia il monte Meru, la montagna che nella mitologia induista e buddista è il centro dell'universo. I bassorilievi che si trovano sulla cinta esterna delle mura sono spettacolari e lunghissimi e rappresentano le battaglie e le storie del Mahabharata e del Ramayana, poemi epici della mitologia indù. Il caldo umido debilita un po' i movimenti ma la bellezza del tempio è un più che valido motivo per continuare la visita! Il tempio successivo è il Ta Phrom, immerso nella giungla con giganteschi alberi che sembrano magiare le rovine. Il posto è fantastico e camminare tra questi ruderi con le radici degli alberi che sembrano dei polipi giganti è un'esperienza unica! Sosta per il pranzo e poi ripartiamo per la visita del Ta Keo, enorme tempio con 5 grandi torri sulla cima della "piramide". Passiamo per l'antica città di Angkor Thom, che al momento del suo massimo splendore arrivò ad avere circa un milione di abitanti.

84


Sono rimaste in piedi le porte e alcune "terrazze", mentre tutti gli altri edifici che erano in legno sono spariti. Nel centro (per lo meno quello che doveva essere una volta il centro) di Angkor Thom si trova lo splendido tempio di Bayon, un'immensa struttura con 54 torri decorate con la faccia di Avalokiteshvara, una santità locale. Passeggiamo tra le torri e le stanze del tempio, anche se le forze stanno per esaurire, teniamo le ultime per raggiungere la cima della collina dove si trova il tempio di Phnom Bakheng. Da qui la visita spazia su tutta la piana di Angkor, con le 5 guglie dell'Angkor Wat che svettano tra gli alberi. Purtroppo un po' di nuvole rovinano lo spettacolare tramonto, in ogni caso un'ottima immagine finale dopo questa intensa giornata di visite tra i templi. E così questa mio brevissimo soggiorno in Cambogiia è finito, sicuramente un posto da esplorare con molta più calma e molto più tempo. Della Cambogia, oltre ai bellissimi templi e gli splendidi paesaggi ricorderò il sorriso della gente che è veramente contagioso e unico, gente semplice come la bellezza di questa terra.

via Vespucci, 9 10128 Torino Tel: +39.011.0519575 Fax: +39.011.5684245 Email: info@nbts.biz Sito internet: www.nbts.it


86



WEEKEND DI COOLTO di Francesca Simonetti

PAMPLONA un weekend a portata di primavera!

Primavera, stagione l’ideale per passeggiare alla scoperta di itinerari storici, esperienze d’arte antica e d’avanguardia, passeggiate nel verde e suggestioni zen. Pamplona è tutto questo e tanto altro, con sorprese gustose quando viene l’ora del poteo, a caccia di saporiti pinchos. La primavera in Navarra è la stagione ideale per andare alla scoperta della sua capitale in un clima rilassato e particolarmente gradevole, lontano dalla frenesia delle sanfermines e dell’appassionante corsa dell’encierro. Scoprire una città che al fascino del suo ricco passato medievale ha saputo aggiungere una forte impronta di modernità, grazie a interessanti proposte culturali da abbinare al tradizionale poteo, il passeggio per assaggiare sfiziosi pinchos (stuzzichini) accompagnati dai vini e liquori tipici nei bar del centro storico. Per chi ama la storia - Medioevo e Rinascimento due epoche storiche, due itinerari d’obbligo per conoscere la capitale del Reyno de Navarra. L’antico nucleo medievale racchiude tre splendide chiese che in passato servirono anche come fortezze. San Nicolás, in stile gotico su pianta a croce latina con tre navate, la cattedrale di Santa Maria co-

88

struita nel XIV secolo su un preesistente impianto romanico e ancora il chiostro e il mausoleo con la tomba di Carlo III. Dal campanile della chiesa fortezza di San Saturnino i rintocchi della campana di bronzo - che risale al 1499 - segnano lo scoccare dell’ora d’inizio della corsa all’encierro. La Ciudadela, appena fuori dal centro della città, co-

struita nel 1571 su richiesta del re Filippo II, è uno dei più notevoli insiemi difensivi costruiti in Europa.La sua struttura originale aveva la forma di un pentagono regolare con cinque baluardi agli angoli. Al suo interno, altre fortificazioni ed edifici minori sono attualmente adibiti a spazi pubblici per il tempo libero e la cultura e accolgono mostre, cineforum e dibattiti legati all’arte contemporanea.


La Navarra è on-line, con informazioni e immagini, al sito: www.visitnavarra.es e per informazioni generali risponde al numero +34 848 420 420 Sulle orme del mito - Se qualcuno ha contribuito a rendere famosa la Navarra, questo è il romanziere, giornalista e avventuriero statunitense Ernest Hemingway. Lo scrittore, nato nel 1899 nello stato dell’Illinois, fu infatti spettatore di ben nove edizioni dell'internazionale festa di San Fermín. La magnifica impressione che ebbe della cultura taurina, della gastronomia e del carattere della gente, lo indussero a pubblicare vari articoli e il romanzo Fiesta (Il sole sorge ancora), basato su questa celebrazione. La Navarra rende ora omaggio a questo illustre visitatore con l’Itinerario di Hemingway: a Pamplona, questo percorso turistico passa per una dozzina di luoghi, di cui gli imperdibili si trovano nella Plaza del Castillo: il Café Iruña, il bar Txoko, e il Gran Hotel La Perla dove lo scrittore alloggiò nella stanza 217, con vista sulla via Estafeta, per poter vedere gli encierros. Quattro passi nel verde - Ancora per qualche mese è possibile fare passeggiate, magari alla ricerca di emozioni zen. Nel grande Parco Yamaguchi, 85.000 metri quadrati celebrano le quattro stagioni secondo il progetto di paesaggisti giapponesi: il parco infatti, è l’accurata trasposizione di un tipico giardino del Sol Levante ed è il simbolo del gemellaggio delle città di Pamplona e di Yamaguchi, situata molto vicino ad Hiroshima. Piante e alberi, alcuni dei quali autoctoni, convivono con elementi ornamentali come la suhama (spiaggia), l'azumaya (casetta sullo stagno), lo yatsubashi e l'ishibasi (due ponti), il taki (cascata) o il geyser del lago, un getto d'acqua che raggiunge i venti metri E quando viene l’ora del happy hour - Andar per tapas, qui al nord viene detto poteo. La tradizione è la medesima: bighellonare per aperitivi con i pinchos, sfiziosi spuntini nell’area di Plaza del Castillo, prelibatezze mignon a base di verdura, pesce, carne e buon vino! Il “bien vivre” spagnolo non fa eccezione in questa terra del Nord, provare per credere... in un weekend alla scoperta di un insolito assaggio di Spagna!


CARCIOFI GOLD, CROSTINI AL FORMAGGIO, RAVIOLI RIPIENI DI ZUCCHINE… LA “SEMANA DEL PINCHO” TI ASPETTA! Se vi viene l'acquolina in bocca, non esitate: Navarra vi attende all'XI edizione della Settimana del Pincho dal 25 Marzo al 2 Aprile 2011 con queste e molte altre tentazioni… Grazie alla Semana del Pincho, organizzata da ormai 12 anni dall'Associazione del Settore alberghiero della Navarra, questa regione si è attestata ai primi posti della Spagna nell'elaborazione di pinchos. Infatti, ha stimolato la creatività e l'entusiasmo dei ristoratori della regione ed è diventata un appuntamento al quale non si può mancare, nonché un'ottima scusa per venire a trovarci. Circa cento bar di diverse località della Navarra, di cui la maggior parte a Pamplona, partecipano ogni anno a questa manifestazione presentando pinchos innovativi, fantasiosi ed esclusivi e naturalmente il maggiore assortimento di proposte si può degustare a Pamplona. I partecipanti gareggiano per ottenere uno dei premi in palio: la medaglia d'oro, d'argento, di bronzo o i premi speciali per i pinchos elaborati con i prodotti della regione quali, tra gli altri, gli asparagi, i carciofi o la carne di vitello. Non solo nel corso della Settimana del Pincho, ma in qualsiasi periodo dell'anno, la degustazione dei pinchos è una tradizione molto radicata in Navarra, assolutamente da non perdere per i visitatori. L'assortimento di questi manicaretti spazia da quelli più tradizionali fino agli esempi di alta cucina in miniatura in cui l'equilibrio di sapori è protagonista alla pari dell'accuratissima presentazione, che in alcuni casi è davvero spettacolare. Bando alle esitazioni! Venite in Navarra nel mese di Marzo e date il benvenuto alla primavera concedendovi il lusso di degustare questa irresistibile gastronomia in miniatura.

"Hotel Palacio Guendulain": Costruito alla metà del XVIII secolo da re Sebastián de Eslava, viceré della Nuova Granada (16851759), è uno degli edifici più singolari e rappresentativi di Pamplona, situato nel centro storico. Dopo una lunga storia come residenza di famiglia, per un breve periodo come residenza reale, "Palacio Guendulain" si apre in un magnifico hotel con 25 camere e suite con vista sul Plaza del Consejo e su un cortile interno con giardino. All'interno, gli ospiti troveranno un carrozza eccezionale dei primi del XVIII secolo e una portantina molto bella. Sempre nel giardino del cortile è stata creata una zona speciale dove si trova una collezione di carrozze d'epoca originali. Guendulain Palace offre ai suoi ospiti un singolare equilibrio tra il comfort di un moderno hotel di lusso e la storia e il fascino di un edificio del XVIII secolo. FUGA GASTRONOMICA 1 notte e colazione europea. Due menú degustazione nel Ristorante Gastronómico. (Vino Bodega Inurrieta inclusa). Visita alla “Bodega Chivite Señorío de Arinzano” (no transfers). Camera doppa Classica da 210.00 € (letto matrimoniale o due letti) Camera Doppia Deluxe da 240.00 € (letto matrimoniale o due letti) Suite da 310.00 € (letto matrimoniale o due letti) Tutti i giorni della settimana. Da verificare la disponibilità. I.V.A. non inclusa. Valido del 1° gennaio fino al 30 Dicembre 2011 (eccetto San Fermín, dal 5 al 14 luglio). Prenotare minimo 7 giorni prima della data di arrivo. Se si cancella con meno di 2 giorni di anticipo, si preleverà l’intera somma..

90

FUGA SPECIALE 2 notti e colazione europea. Aperitivo di benvenuto e visita alla Bodega Otazu. (no transfers). Camera doppa Classica da 245.00 € (Letto matrimoniale o due letti) Camera Doppia Deluxe da 305.00 € (letto matrimoniale o due letti) Suite da 445.00 € (letto matrimoniale o due letti) Da domenica a giovedì. Da verificare la disponibilità. I.V.A. non inclusa. Valido del 1° gennaio fino al 30 Dicembre 2011 (eccetto San Fermín, dal 5 al 14 luglio). Prenotare minimo 7 giorni prima della data di arrivo. Se si cancella con meno di 2 giorni di anticipo, si preleverà l’intera somma..

FUGA ROMANTICA 2 notti e colazione europea. Mazzo di fiori in camera e 1 bottiglia di spumante all’arrivo. Camera doppa Classica da 270.00 € (Letto matrimoniale o due letti) Camera Doppia Deluxe da 330.00 € (letto matrimoniale o due letti) Suite da 470.00 € (letto matrimoniale o due letti) Tutti i giorni della settimana. Da verificare la disponibilità. I.V.A. non inclusa. Valido del 1° gennaio fino al 30 Dicembre 2011 (eccetto San Fermín, dal 5 al 14 luglio). Prenotare minimo 7 giorni prima della data di arrivo. Se si cancella con meno di 2 giorni di anticipo, si preleverà l’intera somma...

Hotel Palacio Guendulain - www.palacioguendulain.com - info@palacioguendulain.com





ASTROLOGIA a cura di Desirèe

ariete dal 21/3 al 20/4 Marzo è davvero il vostro mese. Il vostro lavoro procede a gonfie vele e riuscirete a dedicare lo spazio giusto anche alla vita privata, che ultimamente avete un po’ troppo trascurato.

toro dal 21/4 al 20/5 Il 2011 è iniziato per voi al massimo delle vostre aspettativa. Dopo un periodo in discesa a fine 2010 il nuovo anno prosegue in questa linea e marzo ne sarà la dimostrazione pratica. Tanti i vecchi rapporti approfonditi, tante le nuove opportunità di lavoro o di consolidamento della vostra posizione sociale.

oroscopo

gemelli dal 21/5 al 21/6

Tante le novità alle porte in questo marzo per voi gemelli. Piacevoli imprevisti vi potrebbero capitare in ambito affettivo e di amore, e potreste riscoprire davvero vicino a voi persone la cui distanza rappresentava uno standard.

cancro dal 22/6 al 22/7

Sarà un mese di transizione. Siete nella condizione di non accontentarvi più della posizione che avete ricoperto finora e vi sieti finalmente resi conto di valere davvero di più di quanto non vi fosse tributato. Cogliete l’occasione di questo marzo per riscattarvi e far vedere agli altri quello che valete.

leone dal 23/7 al 23/8

Possibilità quasi illimitate per voi del Leone in questo marzo 2011. Dopo le brillanti novità che vi hanno visto trionfanti nei mesi precedenti, state cercando di fare il massimo per mantenere le posizioni acquisite con fatica.

vergine dal 24/8 al 22/9

Marzo è il mese che dimostra a voi del segno della Vergine di stare bene: avete bisogno di dimostrarlo agli altri, di farvi valere e di rafforzare le posizioni che avete conquistato nel tempo.

bilancia dal 23/9 al 22/10

In passato forse non avete dato il massimo e questo mese sarà il periodo giusto per riscattare voi stessi e gli errori commessi. Avrete la possibilità di recuperare al massimo qualche occasione persa in passato: un legame mai approfondito, un’amicizia che avrebbe potuto diventare un amore e, in ambito lavorativo, l’occasione per svoltare a livello professionale, come avete sempre desiderato.

scorpione dal 23/10 al 22/11

Siamo finalmente arrivati al mese di marzo: gran periodo di iniziative per voi dello Scorpione. In passato non sempre avete saputo cogliere il meglio delle occasioni che vi si sono prospettate ed oggi avrete la possibilità di riscattarvi.

sagittario dal 23/11 al 21/12

Marzo sarà per voi del segno del Sagittario un periodo di transizione. Da un periodo di recente passato di tranquillità a un periodo di gran movimento, positivo, si intende, durante il quale il corso degli eventi potrebbe far svoltare in meglio la vostra vita, per lo meno lavorativa.

capricorno dal 22/12 al 20/1

Tante le aspettative in questo marzo 2011 per voi del Capricorno. Avete pianificato davvero molto ed è giunto finalmente il periodo di mettere a frutto quanto avete fino ad oggi messo sulla carta.

acquario dal 21/1 al 19/2

94

Un mese alla riscoperta di voi stessi. Voi dell’Acquario state attraversando un periodo di transizioni che vi vedrà uscire però trionfanti. Le tante aspettative che avete riposto in voi stessi non vi deluderanno e vi renderete conto di poter avere la fiducia in voi stessi che forse in passato vi era venuta meno.

pesci dal 20/2 al 20/3

Dopo tanta tranquillità che vi ha reso poco attivi nei recenti periodi passati, è giunto il momento per voi dei Pesci, di mettervi in gioco. Le occasioni in questo mese non mancheranno di certo e starà a voi far capire agli altri di voler cambiare e volerlo fare davvero sul serio.






Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.