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GIUGNO 2011 10
12. cover story GOLF & TURISMO ... il golf non è uno sport che può essere vinto ma solo giocato...
18. cool people DELPODIO E CAMPANILE intervista doppia a due giovani promesse del gof
22. cool place
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ROYAL PARK I ROVERI
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respiro della natura e charme del circolo
26. cool event MARIO BIONDI intervista al cantante in concerto il 9 luglio al Gru Village
30. cool event GIUSEPPE GIACOBAZZI il 21 giugno con “una vita da pavura”
30
In copertina: Golf e Turismo il tema di questo numero: un viaggio fatto di analisi, proposte, interviste su tutto ciò che ruota attorno a questo affascinante sport! Spazio anche alla grande musica e al cabaret d’autore con Biondi e Giacobazzi.
36 MUSICA syria, scrivere al futuro
36
38 CINEMA tutti per uno
40 COMICS WORLD tutti i colori di frezzato
42 TEATRO festival luigi pirandello
44 LIBRI ultime novità in libreria
48 FASHION CORNER cosabella
40
50 FASHION CORNER cosabella brand story
58 FASHION TIME gambe in primo piano
62 PERSONAL SHOPPER abbigliamento da golf
64 BEAUTY formule for men
66 IMAGE ADVISER l’incredibile uomo!
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68 COOL & FOOD nuova rubrica dedicata alla cucina
70 COACHING allenare mentalmente uno sportivo
72 TENNIS WORLD il regolarista da fondocampo
74 GOLF WORLD la pratica
76 NAUTICA azimunt, magellano 50’
78 AUTO 90
nuova porsche panamera
80 MOTO bmw r 1200 r
82 ANIMALI love boat love dog
84 TRAVEL marrakech affacciata sul green
90 WEEKEND DI COOLTO a cavallo tra presente e passato
94 ASTROLOGIA i consigli dalle stelle
PRIMA DELL’EDITORIALE
magazine Aut. Trib.di Torino n.13 del 26/03/2009 - Iscrizione R.O.C. 17970 Salvo accordi scritti, la collaborazione a questo giornale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In mancanza di un contratto scritto tra le parti, la pubblicazione di adv è da considerarsi a titolo gratuito. Nell’eventualità che testi e illustrazioni altrui siano riprodotti in questa pubblicazione, l’editore é a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, dietro segnalazione, ad eventuali non volute omissioni e/o errori nei relativi riferimenti.
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coordinamento di redazione: Maria Greco maria.greco@puntozeroedizioni.it hanno collaborato a questo numero: Alessandra Luti, Anna Agosto, Aurora Minardi, Chiara Avidano, Cristina Rosso, Desirèe, Elena Panzica, Enrica Dolza, Francesca Simonetti, Fulvio Gatti, Greta Grossi, Isabella Puma, Lele e Marco, Luigi Bertino, Marco Todaro, Mario Villani, Michele Guzzon, Paola Gamberutti, Tamara Gavina, Vittorio Pavesio
proprietà e redazione: PUNTO ZERO Edizioni tel/fax: 011.7807531 viale Gramsci, 141 • 10095 Grugliasco (To) tipografia: GRAFICHE LUVRITI Srl Via Stazione Vecchia, 92 • Provaglio d’Iseo (Bs)
w w w. c o o l t o m a g a z i n e . i t
Ilio Masprone “Giramondo sin dalla giovane età, dopo numerose esperienze in ambito artistico approdo al giornalismo. La passione per la “carta stampata” mi renderà la vita allucinante e affascinante al tempo stesso.”
Daniele Smaltini “Le grandi idee nascono dai sogni... se c’è la volontà, perchè non sognare! Una continua sfida tra desideri e razionalità, in un mondo in cui cercare di crescere!”
Maria Greco “Per quanto si possa pensare al proprio futuro, capitano delle variabili improvvise che possono dare svolte inaspettate alla nostra vita... disegnando tratti e colori ai quali non avremmo mai pensato!”
Mario Villani Laureato in economia, dirige strutture ricettive da molti anni e si occupa di consulenza e formazione nel settore del turismo. Innamorato delle cose “belle” ama condividerle, raccontandole ai propri lettori.
Chiara Avidano “Mi piace scrivere perché è la miglior occasione per riflettere, crescere e spesso ridere di gusto. Scrivere mentre il gatto ronfa acciambellato, una torta cuoce nel forno e per la sera ti aspetta un invito in un ristorante gourmand!”
Paola Gamberutti “Dal Liceo Artistico a laurea in Sociologia. Venticinque anni anagrafici e diciannove dichiarati: la coerenza non è la mia peculiarità, ma la passione sì! È in tutto ciò che faccio”.
Cristina Rosso “Un intuito brillante ed uno spirito frizzante animano il mio piglio multimediale, espressione di un'esigenza istintiva e spontanea. Il cuore della notizia mi attrae quanto la necessità di riportarla nel modo più coerente e fedele possibile”.
Isabella Puma Studio “Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo”. Vivo “di corsa” dividendomi tra vari interessi; sono comunicativa, solare e un po’ curiosa. Amo viaggiare e dedicarmi alla vita che... amo “mordere”! Per me “Volere è potere”.
Tamara Gavina - Personal Coach “...lavoro con le persone, per far loro identificare che cosa ci sia realmente dietro il proprio desiderio di cambiamento”.
Marco Todaro - Image Adviser “La bellezza è un patrimonio universale. Chi conosce la materia deve mettere a disposizione tutto ciò che sà, per avere un mondo sempre più bello! Sono convinto che bisogna essere generosi e condividere la propria conoscenza”.
Anna Agosto - Personal Shopper “Dopo un percorso professionale iniziato a Parigi e passato da Milano, ho deciso di portare questa nuova attività qui nella mia città, Torino, per far convergere tutte le mie conoscenze acquisite nel settore Glamour!”
Luigi Bertino - Tennis Coach FIT “Ho dedicato la vita alla mia passione, facendo sì che questa diventasse la mia professione. La comunicazione nello sport fa parte dell’insegnamento; scrivo e mi prodigo come relatore in numerosi simposi internazionali”.
EDITORIALE
Ben ritrovati!
B
Dopo un mese di maggio ricco di soddisfazioni in seguito alla parteciapazione come media partner a due importanti eventi per Torino, dedicati alla cultura (Salone del Libro) e all’artigianato di lusso (Orologi & Charme), la redazione di CoolTo continua il suo “approccio” al mondo del golf, in occasione del Bmw Italian Open di Golf di Torino. Ma lo facciamo tenendo fede a quel respiro cool che caratterizza la nostra linea editoriale, senza immolarci a rivista tecnica di settore quale non siamo e non vogliamo essere, ma predendo spunto dall’attualità che ci circonda per dare vita ad una serie di argomenti che abbiamo un leit motiv il più possibile definito. Quindi, così come il mese scorso abbiamo voluto farvi compiere un viaggio attraverso alcuni argomenti che avessero un legame col “tempo” (la storia dell’orologio da polso, il matrimonio, il tempo per leggere e la lettura nel tempo con la crescita dei book reader), per questo nuovo numero di CoolTo abbiamo preso come riferimento il golf per sviluppare una serie di servizi che fossero tangenti a questo sport senza perdere la nostra identità di rivista generalista, dedicata ad un pubblico trasversale, dai molteplici interessi, qual’è quello rappresentato dal nostro lettore tipo. Prima di salutarvi con un “arrivederci al prossimo mese” vi segnalo la presenza di una nuova rubrica molto gustosa, curata dalla new entry Chiara Avidano, che vi accompagnerà attraverso un percorso sensoriale fatto di curiosità, passione e tendenze raccontate direttamente dagli chef dell’italica penisola! A queso punto non mi resta che lasciarvi gustare della buona lettura...
Daniele Smaltini
COVER STORY di Mario Villani • mv@mariovillani.com
Golf & Tu r i s m o
I
“…il Golf non è uno sport che può essere vinto ma solo giocato, così io continuo a giocare. Gioco per i momenti che devono ancora venire, cercando il mio posto in campo...” Jack Lemmon from “the legend of Bagger Vance” Questa frase evidenzia più di ogni altra lo spirito inconsueto di questo sport che mette il giocatore in conflitto con se stesso, più che con un invisibile avversario. Facile intuire perchè questo sport stenti a decollare in paesi come l'Italia, dove lo spirito di competizione è presente in ogni singolo cromosoma e dove si è abituati a mettere in di-
scussione tutto, dalle avversità atmosferiche al Governo... tranne se stessi! Altrettanto facile risulta però, capire quante potenzialità possieda una disciplina del genere. Il Golf offre molte opportunità ed altrettante promesse: la possibilità di immergersi nella meraviglia di paesaggi incontaminati che possono riportare l'individuo alla centralità della sua stessa esistenza, facendogli dimenticare impegni, problemi, insoddisfazioni e fretta; offre inoltre l’opportunità di mettersi davvero in gioco, misurando sia il proprio concetto di abilità e di tenacia, che quello di correttezza e di lealtà, nella pace e nella solitudine della natura. Nel Golf, se bari, prendi in giro solo te stesso. Le promesse, pienamente mantenute, sono quelle di lunghe giornate vissute in modo soddisfacente e gratificante, i cui tempi sono scanditi soltanto dal ritmo del proprio corpo e della natura, in cui il gioco stesso vive e respira, in un incanto di silenzio e libertà. Proprio per questo il Golf può essere una straordinaria occasione per godere di certi angoli di paradiso di cui la nostra penisola è ricchissima e per apprezzare la storia unica delle nostre regioni con la pratica di una tradizione sportiva che non può che esaltare cultura, sport e territorio. Il matrimonio sembra perfetto: portiamo in dote paesaggi ricchi di colline, acque, pianure e coste che il mondo intero ci invidia; storia, tradizioni, cultura gastronomica ed un clima favorevole e benevolo per quasi dodici mesi l’anno! Per contro, manchiamo spesso di perseveranza, rispetto e tenacia nel mantenere e difendere le nostre stesse tradizioni, per non parlare del bisogno, anzi dell’assoluta necessità, di valorizzare alcune aree del nostro Paese ingiustamente dimenticate e da sempre in attesa di essere apprezzate e riconosciute. Molte zone del Sud dell'Italia, per esempio, meriterebbero davvero una rivincita territoriale per poter offrire il meglio delle loro potenzialità spesso sottovalutate. Il Golf non è solo questo... sull'onda di una nuova, e necessaria consapevolezza ambientale, in America, a Miramichi Lakes (ex Woodstock), sta per nascere il primo campo da golf con certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design una certificazione ambientalista sviluppata dal US Green Building Council USGBC che detta precise norme e regolamentazioni per ogni tipo di costruzione), a dimostrazione delle enormi potenzialità anche in termini di ecosostenibilità, che questo sport può rappresentare per ogni paese che ospiti i suoi campi. Inoltre si tratta di una disciplina che, qui da noi, non risentirebbe né di limitazioni “stagionali” né “territoriali”: si potrebbe giocare tutto l'anno ed ovunque. Facile quindi immaginare che una serie di campi da Golf in regioni come la Puglia, la Calabria, la Campania e la Sicilia, costituirebbe un'attrattiva turistica molto importante stimolando l’arrivo in queste zone di gruppi di appassionati sportivi in ogni mese dell'anno, sfatando finalmente il mito dell’alta stagione trasformata in un’altra stagione lunga dodici mesi. I dati del resto parlano chiaro, e riportano cifre di tutto rispetto: il turismo legato al Golf è in crescita dell'8 per cento annuo ed ogni anno, nel mondo circa 25 milioni di sportivi-turisti si muovono per giocare a Golf, un mercato valutato approssimativamente
COVER STORY
intorno ai 40 miliardi di dollari!
questo ambizioso obiettivo è indispensabile un
Il turismo, in Italia, rimane ancora oggi la nostra
diverso modo di agire ed imparare a fare teso-
maggiore ricchezza ma, paradossalmente, la no-
ro delle esperienze più significative, speri-
stra potenzialità meno sviluppata e riconosciuta.
mentate con successo in altri Paesi come la Spa-
I motivi sono purtroppo spesso legati all’inca-
gna, per esempio, che ha fatto del Golf una vera
pacità di chi ci governa ad affrontare in modo
molla di rilancio turistico.
professionale la questione, svincolandosi da lo-
Il Golf è un valore aggiunto di grande importanza
giche clientelari e opportunistiche.
nel settore del Real Estate, aumenta in modo
è possibile, che lo sport del Golf, così “diffici-
esponenziale la capacità attrattiva di una strut-
le” come lo definì Sir W.Churchill in una celebre
tura turistica e residenziale. Purtroppo in Italia
frase: “Golf is a game whose aim is to hit a very
l'offerta è ancora frammentaria e non rispon-
small ball into an even smaller hole, with wea-
dente, salvo poche eccezioni, agli standard del-
pons singularly ill-designed for the purpose.” (Il
la richiesta internazionale che sono molto alti.
golf è un gioco il cui scopo è quello di colpire
Su oltre 250 green privati pochissimi hotel han-
una palla molto piccola per mandarla in un buco
no campi da golf o costituiscono un sistema, e
ancor più piccolo con armi singolarmente mal
spesso non sono consolidati e strutturati in modo
progettate a tal scopo), ed anche così diverso
apprezzabile gli itinerari turistici legati al mon-
dall'idea di sport che noi italiani abbiamo,
do del Golf con coinvolgimenti culturali, artistici,
possa alla fine aiutarci più di quanto possiamo
paesaggistici ed enogastronomici.
immaginare. Una maggiore diffusione di que-
Si calcola che i golfisti praticanti nel mondo sia-
sto sport potrebbe aiutarci a valorizzare l'enor-
no oltre 60 milioni. Usa e Asia sono le realtà più
me patrimonio di natura e cultura di cui, spes-
interessanti, rispettivamente con il 40 e il 14 per
so immeritatamente, disponiamo ed educarci ad
cento dei giocatori. Anche se in Italia negli ul-
un diverso concetto di sport, meno spettacola-
timi dieci anni c’è stato un formidabile avvici-
re, più maturo e consapevole ma non per que-
namento a questa pratica sportiva passando da
sto meno appassionante.
cinquantacinquemila a circa centomila giocatori,
Il quesito è questo: “Il Golf può portare l'Italia
siamo in ogni caso lontanissimi dal + 165 per
nel circuito del turismo sportivo con flussi di viag-
cento registrato dalla crescita in Spagna e al +117
giatori in tutti i mesi dell’anno e non solo nel-
per cento della Germania.
l’alta stagione?” Esempi concreti dimostrano che
Straordinaria invece la crescita dei campi di pra-
il golf è, senza dubbio, occasione di cono-
tica nel nostro Paese aumentati del 400 per cen-
scenza, rilancio o riposizionamento di desti-
to e questo dato, se analizzato attentamente ci
nazioni turistiche. Chiaro è che per raggiungere
deve entusiasmare perché significa che questo
14
COVER STORY sport è in fase di forte sviluppo ma nel contempo
una maggiore capacità di spesa deve corri-
ci dovrebbe anche preoccupare perché paral-
spondere un’offerta di eccellenza. Un esempio
lelamente bisogna creare i presupposti per at-
lungimirante di attenzione al territorio è quel-
tirare giocatori da altri Paesi affinchè un “sistema
lo del Golf Club di Castelvolturno, che ha ri-
golf turismo” diventi un fattore di sviluppo eco-
qualificato un'area degradata ed è in grado di
nomico. Preoccupante è invece un altro dato che
offrire a mezz'ora di auto patrimoni quali la reg-
è emerso da un’indagine sulle motivazioni che
gia di Caserta e il sito di Pompei. Questo pro-
spingono le persone ad avvicinarsi al Golf: ol-
getto ha permesso di formare esperti ed addetti
tre il 50 per cento del campione intervistato pen-
del settore attingendo risorse dal territorio, of-
sa al golf come uno sport per creare occasio-
frendo lavoro e portando un gran numero di
ni di business e per il 35 per cento è un'op-
charter di turisti del nord Europa.
portunità unica per relazionarsi
con im-
Indispensabile porre attenzione alle esigenze
prenditori di settori e Paesi diversi. Molti Pae-
della domanda: per attrarre turisti e costituire
si europei hanno invece compreso il potenzia-
un “sistema turismo” non basta un campo solo
le del gioco del Golf abbinato a proposte turi-
ma serve creare un comprensorio con 3 o 4 cam-
stiche: In Portogallo il governo ha scelto il golf
pi di Golf nel raggio di 20-30 km di distanza tra
come mezzo per rilanciare il Turismo propo-
loro, facilmente collegabile ad infrastrutture
nendo abbinamenti di vacanze “spalmate” su
come aeroporti e stazioni ferroviarie e soprat-
tutti i mesi dell’anno. L’impegno profuso dalla
tutto in prossimità di località di interesse sto-
Spagna per portare a Valderrama una prova del-
rico, artistico e paesaggistico per completare l’of-
la Ryder Cup (la maggiore e più seguita mani-
ferta e creare valore aggiunto.
festazione golfistica) nel 1997 ha fatto cono-
Oggi in Italia permane il problema di dialoga-
scere in tutto il mondo il proprio territorio, e i
re con le istituzioni, i progetti stazionano spes-
vantaggi derivati sono stati altamente significativi
so troppi anni prima di prendere corpo e c'è il
in termini di presenze turistiche lungo tutto l’ar-
rischio che l’intuizione iniziale sia superata dai
co dell’anno. Lo stesso discorso vale per l'Ir-
mutamenti sociali ormai estremamente veloci.
landa che ha ospitato nel 2006 la stessa im-
Da qui la necessità di progettare i green all'in-
portantissima manifestazione sportiva e, da al-
terno di una visione turistica dell'area e in ac-
lora, il Paese è percepito come una destinazio-
cordo con le indicazioni dei finanziatori.
ne in cui i giocatori vorrebbero confrontarsi. Ogni
Nel Golf il connubio pubblico privato di cui tan-
anno i proventi del turismo, per il solo settore
to si parla, potrebbe davvero contribuire ad au-
golfistico, in Irlanda raggiungono i 142 milio-
mentare i flussi turistici nel nostro Paese con-
ni di euro. In Italia il primo nodo da sciogliere
tribuendo in modo sostanziale a migliorare il
è di carattere culturale: bisogna sfatare il mito
sistema turismo con tutte le conseguenze po-
che i golfisti spendono molto e se anche in
sitive che possono derivarne per la nostra eco-
alcuni casi può essere vero, è evidente che ad
nomia nazionale.
&
COOL PEOPLE di Cristina Rosso
AGONISMMO Intervista doppia a Matteo Delpodio e Alberto Campanile...
apprezzare. Le 2 promesse che intendiamo presentar-
vi provengono entrambi dalla realtà torinese e lentamente stanno macinando un risultato dopo l’altro per riuscire ad accedere a livelli agonistici sempre più alti. Tori-
no gode di un’ottima tradizione in termini golfistici: dopo aver sfornato l’accoppiata vincente dei fratelli Molina-
ri che continuano a fornire importanti conferme ora è tempo di dare spazio a chi strenuamente sta lavorando per raggiungere traguardi ambiziosi. Come ad esempio Alberto Campanile, classe 1985, reduce dalle fatiche del circuito Alps Tour in cui sta cercando di imporsi a seguito delle ultime gare disputate tra Francia e Marocco. Stesso abitudinario delle competizioni internazionali è Matteo Delpodio, pari età del collega, militante però nel Challenge Tour (“campionato” -ribattezziamolo così per i non addetti- ancor più competitivo), avendo lui vinto l’Alps Tour lo scorso anno. Proprio riconducendoci al discorso dei risultati, Matteo Delpodio
qual è stata la vittoria più significativa per te da quando hai iniziato a giocare a golf?
Partiamo dal presupposto che di golf non se ne parla mol-
A.C. Quella conseguita agli Europei Boys (under 18) a
to, se non altro meno di quello che si dovrebbe dato che
squadre - a cui ha partecipato anche Matteo - nel 2003
l’Italia vanta giocatori di tutto rispetto dalle posizioni di
perché ha consacrato quel momento con il mio ingres-
primissimo piano nel ranking mondiale. Considerando
so ufficiale nella categoria agonistica in questo sport.
che lo sport nel nostro paese gode di una forte incli-
Anche se effettivamente la carriera da professionista l’ho
nazione “calcio-centrica” vogliamo assestare una sfer-
inaugurata poi nel 2008.
zata di vitalità innovativa con un’inversione di tenden-
M.D. Ne dovrei menzionare 2 che hanno attribuito al mio
za netta rispetto ai consueti commenti sportivi intro-
percorso un significato del tutto profondo: la prima, ot-
ducendo una sezione dedicata alle giovani leve che cal-
tenuta da professionista nel 2010 nel circuito dell’Alps
cano i green di mezzo mondo per affermarsi in un set-
Tour a Valencia e la seconda, in ordine temporale ma
tore poco conosciuto dal pubblico ma che speriamo in
non di importanza, al termine dello scorso anno in cui
questo modo i nostri lettori imparino a conoscere e ad
ho conseguito la vittoria dello stesso circuito a Marsiglia.
18
&
PASSIONE ASSIONE ...similitudini e differenze di due giovani promesse
Esiste un’età specifica per iniziare a giocare a golf secondo te nel caso in cui si voglia intraprendere per professione questa strada? A.C. Il golf lo si sta promuovendo nelle scuole proprio perché, al di là di ciò che si pensa, prima ci si avvicina e meglio è, si ha più tempo per impratichirsi, anche se non esiste un’età precisa per iniziare o diventare professionista. Certo il talento conta molto e quello lo si può scoprire anche più avanti, proprio in virtù del fatto che non sussistono limiti anagrafici per accedere alle competizioni se si consegue un ponteggio necessario per effettuare l’iscrizione. Indicativamente l’età emergente per un golfista si aggira intorno ai 26-28 anni e si può smettere anche a 45. Ora comunque è diventato uno sport molto più fisico, richiede ulteriore allenamento, 7 giorni su 7 -la palestra è fondamentale- ed una rigida e ferrea dieta alimentare. In fondo 18 buche richiedono circa 7 km di cammino. M.D. Non si può individuare un’età precisa per iniziare ad approcciarsi al golf ma di certo vanta un primato di
Alberto Campanile
longevità come sport, tanto è vero che in altri settori un
sono fuori mano rispetto ai centri storici ma si fa l’abi-
giocatore a 25 anni si trova sulla soglia del tramonto
tudine a quello, ci si concentra sulla gara e si crea un
invece questa attività consente, a questa stessa età, di
buon rapporto con gli altri concorrenti, si instaurano an-
conseguire una maturità mentale e competitiva tale per
che solide amicizie: se si appartiene allo stesso torneo
cui possa essere mantenuta e migliorata con il tempo,
si frequentano le stesse gare, si viaggia insieme e ci si
previo allenamento costante, anche fino ai 40.
ritrova per un anno intero sui medesimi campi di gara.
Siete tenuti a viaggiare molto per via di questo sport.
M.D. Se la destinazione è il sud Europa allora le condi-
Anche se luoghi in cui si tengono le competizioni ri-
zioni climatiche sono più favorevoli ed il soggiorno, seb-
sultano sempre location molto prestigiose ti manca
bene legato ad una competizione, risulta piacevole, al
mai l’aria di casa?
contrario in nazioni come l’Inghilterra talvolta le con-
A.C. Purtroppo non si ha molta occasione di visitare i
dizioni meteorologiche che si presentano sono esaspe-
luoghi in cui si tengono le competizioni e poi solitamente
rate dal vento e dalla pioggia per cui si avverte mag-
COOL PEOPLE
giormente la nostalgia di casa. Poi occorre puntualiz-
zie a cui ci si sprona reciprocamente a migliorare ed a
zare che, in quanto italiani, noi già godiamo di paesaggi
maturare il proprio stile di gioco.
splendidi, climi appaganti e di una tradizione culinaria
M.D. Sergio Bertaina ha rappresentato per me una tap-
sublime. Difficile rapportarsi con requisiti paritetici.
pa determinante all’interno del mio percorso profes-
Ha qualcosa di speciale Torino considerando che im-
sionale: mi ha trasmesso infatti un’impostazione di gio-
matricola campioni dalla caratura non indifferente
co ed un metodo di lavoro per affrontare le gare sen-
partendo dai fratelli Molinari per arrivare alle giovani
za i quali non mi sarebbe stato possibile effettuare quel
leve che magari un domani erediteranno i loro stes-
salto di qualità che mi ha consentito di divenire pro-
si risultati come te?
fessionista.
A.C. Torino, che dispone di 2 circoli presso il Parco del-
Dovessi invitare chi non conosce questo sport ad av-
la Mandria-il Royal Park ed il Torino-, innanzi tutto van-
vicinarsi alla pratica ed a cimentarsi sui campi
ta tra i più bei campi da golf in Italia; il Royal Park- il
come presenteresti il golf in modo appetibile ed in-
club a cui sono iscritto- è proprio il 1° ha 18 buche e ne
vitante?
sta costruendo un altro da altrettante. Sono circoli ben
A.C. Il golf affascina in quanto sport completo, emo-
gestiti, strutture attrezzate con palestre per allenarsi e
zionante, adrenalinico persino per certi versi, sicuramente
campi da gioco rinnovati, che pertanto consentono di im-
anche distensivo, ti fa crescere e maturare, è un modo
parare dai migliori giocatori che proprio lì si allenano.
per conoscere molti ragazzi tra l’Italia e l’Europa e per
M.D. Torino costituisce senz’altro un valore aggiunto per
relazionarsi con loro. Ci sono molti più praticanti che si
i professionisti di questo settore in quanto vanta ottimi
avvicinano al golf adesso anche se non è un dato mol-
campi per allenarsi, probabilmente i migliori in Italia,
to divulgato: considera che esistono più tesserati tra i
tanto è vero che attraggono i più importanti campioni
giocatori in questo sport rispetto a quelli nel
per effettuare pratica. C’è inoltre da dire che i torinesi
calcio….l’avresti mai detto?!
ci mettono del loro: con la mentalità sabauda che si ri-
M.D. Il golf rappresenta uno sport che la gente tende a
trovano sono dei lavoratori instancabili che tentano di
non praticare a causa dei pregiudizi che nutre nei suoi
perseguire, se possibile, la perfezione.
confronti -pressochè imperniate sull’aura di elitarietà
Il fatto che abbiate condiviso lo stesso preparatore
che aleggia intorno ad esso- , invece ho notato che, qua-
tecnico può influire in questo senso?
lora ne avesse la possibilità, se vi si avvicina, poi fini-
A.C. Sergio Bertaina infatti è lo stesso allenatore tecni-
sce per sgretolare le false credenze, cambiare idea ed
co della nazionale, un maestro fondamentale, una for-
appassionarsi. Il mio consiglio è quello di provare a pren-
tuna averlo avuto, anche se non è individuale ma con-
dere qualche lezione per farsi un’opinione propria e poi
diviso da diversi giocatori. Con gli altri atleti prepara-
decidere se si tratti di un’attività lontana o meno dagli
ti da lui però si possono ingaggiare sfide avvincenti gra-
stereotipi che le affibbiano.
20
COOL PLACE di Chiara Avidano
Il respiro calmo della natura ben si fonda con l’atmosfera di charme del Circolo
ROYAL PARK
I ROVERI
22
foto: Luigi Toso
I
Il circolo - La posizione suggestiva lo rende unico in Europa: circondato dalle Alpi Olimpiche e immerso nel Parco Regionale della Mandria, il Royal Park I Roveri sorge a pochi passi dalla Reggia di Venaria Reale, la più grande delle residenze sabaude, a soli 15 km dal centro di Torino e a 10 km dall’aeroporto di Caselle. Posizione davvero invidiabile, sia dal punto di vista logistico che paesaggistico, immerso nella foresta secolare antica riserva del re, da cui l'altisonante Royal. Il respiro profondo e calmo della natura ben si fonda con l’atmosfera di charme del Circolo, un mix tra lo chic metropolitano e la rispettosa e riservata tradizione sabauda. Girando per il campo, si gode del silenzio rigoroso e al contempo dolce, mentre la vista si sofferma tra il manto erboso, un salice piangente appoggiato a bor-
foto: Luigi Toso
do lago e i germani che galleggiano mollemente a pelo d'acqua. Ci raccontano che all'alba i cervi scorrazzano padroni insieme a qualche scoiattolo. L’attenzione ai dettagli, i servizi personalizzati e l’ampia offerta di strutture per il relax e per il wellness ne fanno un luogo di straordinaria eccellenza, non solo per la pratica del golf, da due anni al primo posto nel ranking Top Ten “Il Mondo del Golf” e da 30 anni tra i primi 10. Facilities - Completamente ammodernate, oggi le strutture a disposizione dei soci e degli ospiti comprendono un nuovo campo pratica con zona approcci e putting green, un ProShop, una piscina, una palestra e un centro congressi. Ultimo solo in termini di elenco, il conosciuto e curato ristorante interno alla Club House propone i classici della tradizione piemontese, accompagnati da una ricca selezione di etichette. Diamo uno sguardo nel dettaglio all'offerta di servizi: la piscina è adagiata in un’area verde progettata dal prestigioso architetto Paolo Peyrone, dispone di un ampio solarium e di un bar riservato. La palestra, oltre ai tradizionali corsi di ginnastica per piccoli gruppi, offre ai giocatorti un accurato lavoro personalizzato sulla base di una visita posturale preventiva. Technogym, partner di Royal Park I Roveri e leader nel campo delle soluzioni globa-
COOL PLACE
li per il benessere, garantisce un alto standard di risul-
to, ampia zona in erba naturale, area approcci con re-
tati e da poco offre uno “Studio” relax&stretching, una
lativi bunker. Perfetto.
nuova area attrezzata con macchinari di ultima gene-
Il Royal Park quindi, un campo tra storia e modernità,
razione, per il rilassamento e l’allungamento dopo l’at-
tra etichetta e capacità imprenditoriale, confermata dal
tività fisica. Capiente e strutturato il Centro Congres-
progetto di partnership per le aziende che mirano a mas-
si: due sale che possono ospitare può ospitare in un uni-
simizzare i ritorni in termini di immagine e di ricaduta
co ambiente fino a 100 persone, è dotato dei più mo-
commerciale. In base alle più recenti ricerche sul mon-
derni strumenti multimediali e tecnologici. Chicca finale
do del marketing sportivo, il golf appare ai primi posti
il ProShop, per professionisti e appassionati: abbiglia-
fra le discipline cui le aziende guardano con più interesse
mento, accessori e prodotti per il golf di tutte le migliori
per una sponsorizzazione. Essere un'azienda partner si-
marche. Ma quello che rende il Royal Park I Roveri im-
gnifica avere accesso ad una piattaforma di pubbliche
portante e unico sono i percorsi che lo caratterizzano,
relazioni esclusiva, un vero “contenitore” di eventi e re-
primo tra tutti il TRENT JONES Sr. Risale al 1971, anno
lazioni unico in Italia. Un punto di riferimento golfisti-
di nascita del Circolo, per opera dell’architetto Robert
co per stile e qualità oltrechè un innovativo progetto com-
Trent Jones Senior, famoso nel mondo per la grazia in-
merciale. Le conferenze stampa alle presentazioni
nata con cui progettava i suoi campi, inserendoli alla per-
commerciali per il lancio di prodotti, le campagne di co-
fezione nell’ambiente naturale.
municazione e il team building, sono solo alcune delle
Seguendo con maestria la morfologia del Parco Naturale
attività svolte; a queste si aggiungono gli incontri bu-
della Mandria, si caratterizza per un uso decisamente
siness to business, le sfilate, gli spettacoli a fini pro-
innovativo dei bunker e degli ostacoli d’acqua, oltre che
mozionali, i pranzi o le cene di lavoro, le gare di golf con
per la disposizione di green e hazard in grado di stimolare
format dedicato.
una più attenta strategia di gioco
Come raggiungere il Royal Park - Per chi arriva in mac-
Il PERCORSO HURDZAN FRY, nuovo, porta la firma di
china dalla tangenziale è consigliata l’uscita BORGARO,
uno dei più famosi progettisti contemporanei di cam-
imboccata la SP 501 si prosegue in direzione LANZO co-
pi da golf a livello mondiale: l’architetto Michael Hurdzan,
steggiando il muro della tenuta “La Mandria“. All’altez-
padre di alcuni dei migliori campi da golf del Nord Ame-
za dell’indicazione della località Robassomero si trova
rica e riconosciuto relatore internazionale sul tema del-
sulla sinistra l’ingresso principale della tenuta e del Cir-
l’impatto ambientale del Golf. Insignito di numerosi pre-
colo. Per chi arriva dall’aeroporto di Caselle immettersi
mi e riconoscimenti – tra cui il titolo di “Architect of the
sulla SP2 in direzione Ciriè, dopo 5,5 Km prendere la quar-
Year” assegnato nel 1999 e nel 2001 – l’architetto Hur-
ta uscita della rotonda in direzione Robassomero SP18
dzan ha firmato per il Royal Park i Roveri il suo primo
(via Robassomero) e prosegure per 5 Km, immettersi sul-
campo europeo.
la SP1 (via Lanzo) in direzione Torino per 500 mt. cir-
Immancabile e funzionale infine, il CAMPO PRATICA:
ca, svoltare a destra in Via Lanzo 1 per l’ingresso del Par-
30 postazioni in erba sintetica, 6 postazioni al coper-
codella Mandria. Informazioni: www.royalparkgolf.it
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COOL EVENT di Daniele Smaltini
MARIO
BIONDI
al GruVillage, sabato 9 luglio, in tour con la Big Orchestra
V
Vorrei arrivare sempre di più al mercato mondiale! Or-
bro vocale ascoltando i dischi di personaggi come Lou
mai sta diventando una leggenda, lo dico sempre, ma
Rawls, Al Jarreau e Isaac Hayes.
l’Europa la stiamo conquistando... adesso stiamo spin-
La svolta arriva nel 2004 con This Is What You Are. Il sin-
gendo sul mercato americano!”, così Mario Biondi rac-
golo era stato pensato per il mercato giapponese, ma
conta all’Ansa quelli che sono i suoi prossimi progetti
arriva anche sul tavolo delle radio europee.
musicali. La voce più sensuale e calda del panorama mu-
Il famoso dj inglese Norman Jay lo inserisce a sorpre-
sicale italiano ha inaugurato il suo nuovo tour che lo por-
sa nella scaletta del suo programma alla BBC1 e la voce
terà anche GruVillage di Grugliasco (TO) il 9 luglio pros-
di Mario Biondi, prima ancora del suo nome, si diffon-
simo.
de in tutto il vecchio continente. Arriva il riconoscimento
Sul palco insieme a lui la Big Orchestra di 40 elemen-
del Consolato britannico alla Cerimonia di premiazio-
ti che per due ore accompagna la sua esibizione live dan-
ne dell'associazione UK-Italy Business.
do vita ad un’atmosfera sognante. Tra i suoi prossimi
Nel 2006 esce il suo primo album, Handful of Soul, in-
impegni: 11 giugno Bratislava JazzFestival, 10 luglio Mon-
ciso col gruppo High Five Quintet, che lo porta alla ri-
treux Jazz Festival, 6 luglio a Milano con Burt Bacharach,
balta facendogli conquistare, dopo soli tre mesi, il pri-
il 10 a Lucca e il 12 a Taormina.
mo dei quattro dischi di platino.
Mario Biondi, nome d'arte di Mario Ranno (Catania, 28
Da quel momento un susseguirsi di successi: dal Festival
gennaio 1971), è un cantante e compositore italiano. La
di Sanremo a voce per la Walt Disney, passando attra-
scelta del nome d'arte è in ricordo del cognome che usa-
verso prestigiose collaborazioni con artisti del calibro
va il padre, il cantante Stefano Biondi.
di Burt Bacharach, Claudio Baglioni, Renato Zero, In-
IFin da piccolo dimostra la passione per la musica. A 12
cognito e tanti altri.
anni inizia come corista in chiesa e, attraverso varie espe-
Il 6 novembre del 2009 esce il nuovo album If, antici-
rienze e tanta gavetta in giro per l'Italia, percorre un cam-
pato dal singolo Be Lonely. Nel 2010 è la volta del suo
mino professionale che sembra appartenere più a un can-
ultimo album, Yes You (live),
tante d'oltreoceano. Si perfeziona nella lingua inglese,
Per i lettori di CoolTo abbiamo avuto il piacere e l’ono-
che diventa la lingua con cui canta.
re di poter scambiare quattro parole con Mario Biondi
Turnista nelle sale di registrazione per etichette di nic-
tra una data e l’altra del suo nuovo tour, nell’attesa di
26
chia, dal 1988 inizia a fare da spalla a celebri big del-
ascoltare la sua voce dal palco del GruVillage.
l'epoca, come Ray Charles.
Ben trovato, Mario. La prima domanda è quasi d'ob-
Appassionato di musica soul, forgia il suo particolare tim-
bligo. Come cambia la vita di un uomo che ha rag-
COOL EVENT giunto una grande popolarità?
attraverso i concerti nei club o nelle piazze?
Ti dirò, neanche così tanto! Faccio sempre tardi la not-
Penso che il futuro è sempre una rivisitazione del pas-
te, con i soliti ritmi. Non sono una persona che cerca la
sato, sicuramente riletto e rivisto. Ma sono convinto che
popolarità attraverso gli occhi della gente per sentirti
il palco, con il suo pubblico, sia la vera scuola... certa-
qualcuno! Non posso nasconderti che ora ho molto più
mente non il pubblico televisivo. Penso che alcuni ragazzi,
potere decisionale. Questo sì! Posso permettermi di sce-
sommersi improvvisamente dal successo televisivo,
gliere di più, in ambito professionale, senza essere ob-
subiscano un carico troppo importante e troppo forte
bligato ad accettare compromessi o situazioni che non
senza neanche sapere perché... è questo è molto peri-
mi soddisfano...
coloso. Sia professionalmente che psicologicamente.
Te lo aspettavi il successo?
E tu, che rapporto hai con i media?
Assolutamente no... speravo di ricavarmi una nicchia
Non ho un rapporto conflittuoso; non frequento molto
di pubblico che mi permettesse di suonare in club di un
la televisione per scelta e per coerenza. Ma non ho pre-
certo livello, di arrivare a guadagnare quel tanto che ba-
clusioni. Mi nutro della televisione come di tutte le altre
stasse per condurre una vita agiata.
forme di comunicazione per quello che sono e devono
Quanto è stata importante l'esperienza maturata come
essere.
turnista e quanto ha influito nel tuo modo di vivere
Qual’è il percorso emotivo che vuoi far vivere al tuo
la musica oggi?
pubblico in questo nuovo tour?
Direi che tutto fa brodo, sono convito che un artista deb-
Coinvolgimento di energie forti sul palco! Ogni sera, gra-
ba crescere imparato da tutti e da qualsiasi situazione.
zie anche ai musicisti che mi accompagnano, estrema-
Ovviamente la musica suonata dal vivo ti fa maturare
mente carichi, motivati e che si mettono in discussione,
in maniera esponenziale, ma anche le esperienze fatte
riusciamo a creare degli spettacoli veri... unici! Non uti-
in sale d’incisione contribuiscono a farti vivere la pro-
lizziamo “click” o sequenze e questo ci porta ad avere
fessione a 360°!
una energia data dalla condivisione del rischio che vie-
In un mondo musicale sempre
ne trasmessa alle persone che ci ascoltano.
più orientato a lanciare artisti
Cosa vorresti che venisse ricordato di te attraverso
che arrivano da programmi
l’ascolto dei tuoi cd e dei tuoi concerti da un pubblico
televisivi e talent, quanto
trasversale come può essere quello rappresentato dai
pensi che sia ancora
lettori di CoolTo?
importante prendere
Non vorrei ripetermi, ma vorrei che venisse ricordata
confidenza con il pal-
la mia capacità e voglia di condividere. Fino a qualche
co e con il pubblico
anno fa la musica alla quale mi ispiro veniva descritta come “musica di nicchia”. Da quando ho pubblicato il primo album posso asserire che la musica pop non esiste più! La gente è portata ad ascoltare qualsiasi genere musicale. Le classifiche di vendita lo dimostrano ampiamente! (ride soddisfatto, NdR) In conclusione, permettimi una riflessione più personale: Mario Biondi è un artista giramondo ma anche un papà... Cerco di essere molto presente nonostante i miei impegni... ma l’idea di famiglia è un elemento molto importante del mio
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percorso di vita. Senza di questo niente avrebbe motivo di essere. Se non fosse così, col passare del tempo, per cosa dovresti alzarti e andare a lavorare?
COOL EVENT di Cristina Rosso
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GIUSEPPE
GIACOBAZZI
al Gru Village, martedì 21 giugno, in “Una vita da pavura”
G
Giuseppe Giacobazzi lo si ricorda per le sue incur-
tici spot pubblicitari sia televisivi che radiofonici e
sioni in punta di piedi a Zelig da sei anni a questa
nel 1999 ha partecipato a 10 puntate della tra-
parte, con quella sua parlata romagnola accattivante,
smissione televisiva "Zappando zappando" con Na-
sempre composto, cordiale e cortese nelle sue ester-
talino Balasso e Duilio Pizzocchi in onda su ITALIA
nazioni implacabili e lucidissime sul genere maschile
7. Con quest’ultimo dal 2000 ad oggi conduce una
e femminile indiscriminatamente ed impeccabile nei
striscia giornaliera radiofonica a Radio Italia anni ‘60.
suoi sandali da mare, rigorosamente indossati con
Nel 2001 pubblica il libro di "povesie" "Sburoni si na-
l’impietoso calzino bianco a vista.
sce" di cui e' l'autore. Debutta quindi in teatro nel
Questo artista vanta però una lunga gavetta ven-
febbraio 2003 con lo spettacolo omonimo "Sburo-
tennale maturata negli anni di militanza nel ramo
ni si nasce" e prende parte alle trasmissioni "Che cal-
comico a partire dal 1985, quando e' stato con-
cio vuoi" e "Dolce amaro" su Telesanterno. L'estate
duttore radiofonico in una radio privata, sino al 1992,
2004 consacra l’inizio delle sue ospitate sulle reti
e contemporaneamente fungeva da simpatica com-
nazionali con il programma "Tisana Bum Bum", fic-
parsa in diverse trasmissioni televisive private, tra
tion comica andata in onda su Rai Due. Nel 2005 cal-
cui Rete 7 - Emotivitalia e Femminilitalia. Il suo de-
ca per la prima volta il palcoscenico di Zelig Off, che
butto sul palco lo si data però nel 1993, al “Costi-
da quel momento sancisce il suo successo presso
panzo Show”, programma che va in onda prima su
il grande pubblico, tanto è vero che nel 2006 i re-
Telesanterno, per trasferirsi poi nel 1994 su Rete7
lativi autori Gino e Michele lo arruolano per la pri-
riscuotendo notevoli ascolti. Il “poveta”, personag-
ma serata di Canale 5. Ulteriore gratificazione gli de-
gio a cui da vita e che ritroveremo nei suoi mono-
riva dalla chiamata di Raffaella Carra' che lo reclu-
loghi, da amante della musica, incide nello stesso
ta come ospite in prima serata su RAI 1 nella sua tra-
anno il suo primo cd dal titolo "Balla sui cubi". Dal
smissione "Amore". L’anno successivo Zelig ricon-
1995 al 1997 appare in varie trasmissioni televisi-
ferma la sua presenza nel palinsesto dove consoli-
ve su reti private ed in questo lasso di tempo scri-
da i riscontri positivi ricevuti precedentemente
ve inoltre il brano "patacca rap" che reinterpreta in
narrando vicende di vita quotidiana con una mimi-
vari spettacoli dal vivo ed il cui disco viene uffi-
ca contagiosa ed un sagace umorismo. Nel 2008 esce
cialmente inciso nell'estate 2007.
la sua seconda fatica letteraria: “Una vita da pavu-
Dal 1997 ad oggi si è reso protagonista di simpa-
ra” e partecipa al progetto TOM TOM Cabaret pre-
COOL EVENT stando la sua voce all’omonimo navigatore satelli-
li che evidentemente risultano possedere un comu-
tare. Giacobazzi, al culmine dell’attuale notorietà,
ne denominatore.
si esibirà in “Vernice Fresca” durante la serata di mar-
Non è la prima volta che transita a Torino. Cosa
tedì 21 giugno al Gru Village di Grugliasco di Via Crea
ne pensa? Crede si potrebbe ironizzare anche su-
10, prendendo in esame vicende di vita quotidiana,
gli abitanti di questa città?
analizzando l’attualità italiana, dai reality show ai
Sanno ridere benissimo i torinesi, molto spesso sono
rifiuti di Napoli ed infine presentando l’amletico e
venuto qui e mi sono sempre trovato bene, ravvi-
fondamentale rapporto con le donne: poterne fare
sando molto calore nel pubblico ed un ottimo sen-
a meno è assolutamente inconcepibile. Non man-
so dell’umorismo da parte sua.
cherà l’ironia di sempre con cui analizza gli stereotipi
Questa città oltre tutto sta rinascendo oltre che ar-
del “romagnolo-tipo” partendo dal look, un auten-
chitettonicamente anche dal punto di vista del-
tico must: sguardo ammaliante dietro gli irrinunciabili
l’apertura al turismo: non difetta in umanità né si
Ray-Ban, capelli leccati anche se assenti, catenona
presenta fredda. Tornare a Torino lo si fa sempre
al collo con Crocifisso in scala 1:2. Perchè il roma-
volentieri, tra le altre anche per-
gnolo non pensa: fa e basta. Il tutto servito in una
ché si mangia egregiamente.
sequenza di vicissitudini sempre travolgenti, dai risvolti quasi saggi! Ma ci racconti un po’… questo rapporto con le donne è davvero così problematico? Non insieme a loro ma neanche senza di loro… Risulta problematico per coloro che credono di esservi superiori. Non si può assolutamente vivere senza di loro, non varrebbe la pena stare al mondo. Ed il romagnolo-tipo che racconta, risulta più scafato nel gestirle o arranca pure lui come tutti gli altri uomini? Il romagnolo arranca come tutti, nessuno si salva, chi convive o è sposato non ha scampo! Il problema è di chi agisce senza riflettere, in assenza di una strategia, in quel modo si finisce senz’altro nei guai. Qual è il “Giacobazzi-pensiero” per affrontare con leggerezza ed autoironia le difficoltà quotidiane? È fondamentale cogliere il lato comico delle cose, se si possono risolvere i problemi si può anche ridere delle sventure, sempre nel limite del lecito. Nella quotidianità risulta necessario esorcizzare le paure e le negatività ironizzandoci su. Ci dica la verità: trae spunto dagli altri, è frutto di una sua semplice ispirazione o i suoi monologhi sono liberamente tratti da vicende autobiografiche? In parte attingo da fatti autobiografici, dai racconti degli amici che ho constatato di per-
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sona o storie da loro raccontate ma comunque tutte citazioni tratte da vicende rea-
MUSICA di Maria Greco
Syria scrivere al futuro Cecilia Syria Cipressi nasce a Roma nel 1977. Cresciuta in una famiglia dove la musica è di casa, frequenta il liceo artistico dove si diverte a prendere parte all’attività delle varie band che animavano la vita studentesca. Nell’estate successiva all’esame di maturità incontra Claudio Mattone che viene conquistato dalla sua freschezza e la convince a tentare l’avventura di Sanremo giovani diventando il suo primo produttore. È’ il 1995 e la carriera di Syria inizia nel migliore dei modi con la vittoria a “Sanremo giovani” con la cover
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di “Sei bellissima” di Loredana Bertè. Guadagna così di diritto l’accesso al Festival di Sanremo dell’anno successivo nella categoria Giovani, dove si classifica al primo posto con il brano “Non ci sto”, che dà anche il titolo al suo primo album firmato da Claudio Mattone.
Nel 1997 partecipa nuovamente a Sanremo nella categoria Big. La sua “Sei tu” conquista il terzo posto e fa da apripista al secondo album “L’angelo”, con brani di Claudio Mattone e Alberto Salerno. “L’angelo” si aggiudica il disco d’oro. Syria vince insieme a Carmen Consoli, in quello stesso anno, il Telegatto di “Vota la voce” come artista rivelazione dell’anno. Dopo “Station Wagon”, uscito nel 1998, Syria interpreta “Riflesso”, brano che fa da colonna sonora al cartoon della Disney Mulan. Nel 2000 vede la luce “Come una goccia d’acqua”, prodotto da Biagio Antonacci. Nel suo quarto lavoro Syria veste per la prima volta i panni di autrice scrivendo il testo di “Maledetto il giorno” su musica di Marina Rei. Il primo singolo “Se t’amo o no” imperversa sulle radio ed è uno dei più suonati dell’estate 2000. Nel 2001 Syria torna a Sanremo con un brano di Biagio Antonacci dal titolo “Fantasticamenteamore”, inserito successivamente nella ristampa di “Come una goccia d’acqua”, album che supera abbondantemente il traguardo del disco d’oro arrivando a vendere quasi 100.000 copie. Nello stesso anno, dall’unione con Pierpaolo Pe-
COOLTO
CONSIGLIA DEATH CAB FOR CUTIE CODES AND KEYS Undici pezzi in scaletta come da tradizione, prodotti per la prima volta non da Chris Walla, ma dal leggendario Alan Moulder (Jesus and Mary Chain, Nine Inch Nails, Depeche Mode), chiamato probabilmente per mischiare le oramai note carte in tavola in casa Death Cab. Che in altri termini significa addio alle schitarrate ben definite di “Narrow stairs” e tastiere a profusione per un suono molto più impastato e soft.
roni, produttore degli 883, nasce la piccola Alice. Un susseguirsi di album e successi, come “Le mie favole”, “Non è peccato”... Desiderosa di cimentarsi in nuove esperienze, Syria inizia ad alternare la carriera di cantante con quella di attrice teatrale vestendo i panni della protagonista nello spettacolo teatrale “Jovinelli varietà” scritto da Serena Dandini e interpretato al fianco di Francesco Paolantoni. Nel 2006 la strada di Syria si incrocia con quella di Paolo Rossi con il quale collabora a “Chiamatemi Kowalski, il ritorno” novantacinque repliche nei più bei teatri italiani. Sempre nel 2006 Syria strizza un occhio anche al cinema con un cameo nel film “Manuale d’amore 2- Capitoli successivi”, di Giovanni Veronesi. Sul fronte musicale Syria inizia a sperimentare nuovi orizzonti e collabora con alcuni gruppi della scena indie prestando la sua voce ai dischi dei Non voglio che Clara, degli Atleticodefina e ai live dei Perturbazione. Inizia per Syria un viaggio ricco di incontri, confronti, e nuovi mondi da raccontare. Cesare Malfatti dei La Crus la aiuta a mettere insieme i tasselli e il risultato è “Un’altra me”. E poi ancora “Vivo, Amo, Esco” dove Syria adotta la pseudonimo di Airys. Dopo un intenso anno che la vede alternare concerti acustici come Syria, esibizioni all’Heineken Jammin Festival, la presenza nel concerto benefico e nel successivo dvd “Amiche per l’abruzzo” e apparizioni su Mtv nelle vesti di inviata, il 3 maggio 2011 esce il nuovo album di canzoni inedite con Sony Music dal titolo “Scrivere al Futuro”. Il cd segna il ritorno al pop di Syria, un pop originale e raffinato, espresso da canzoni che ‘suonano’ moderne e internazionali con gran classe e leggerezza, ‘parlano’ di sentimenti al femminile con verità e passione. Con questo album, Syria e il suo team di lavoro – che ha visto all’opera due tra gli artisti più apprezzati della scena indie-pop, Dario Moroldo come autore dei testi e Sergio Maggioni, compositore delle musiche e produttore del cd - hanno centrato un obiettivo difficile: far arrivare a chi ascolta ‘il cuore’ dell’interprete, che batte all’unisono con quello dei personaggi di cui sta raccontando le storie, nell’espressione dell’autenticità più pura e credibile. Scrivere è un’azione che implica sempre un confronto con il futuro e dunque si “scrive” sempre al “futuro”. Il futuro, e in una certa maniera il passaggio del tempo, diventano il nocciolo poetico di questo nuovo disco di Syria. Se dovessimo delineare un concept preciso potremmo parlare di come l'amore cambia e si trasforma nel passaggio del tempo. Tante frasi cantate in questo disco sono "vive". Queste frasi a volte urlate con la pancia, o sussurrate con la testa sono state raccolte e condensate in queste canzoni. syria.it - facebook.com/syriamusic
BEYONCÈ 4 Anticipato dal singolo Run the world (girls). Oltre all’evidente riferimento al quarto lavoro da solista, Beyoncé ha scelto di intitolare ’4′ il suo disco perchè è anche il suo numero fortunato, essendo nata il 4 settembre del 1981, così i fan, attraverso le pagine web dei social network, hanno espressamente richiesto questo titolo per il nuovo cd. Beyoncé non ha esitato nell’esaudire il loro desiderio. FRIENDLY FIRES PALA Il secondo album dei Friendly Fires era uno dei più attesi del 2011 in ambito indie, soprattutto in Inghilterra. I Friendly Fires hanno le capacità ed hanno buon gusto: la capacità di donare un gusto pop non banale e fresco ai loro pezzi, il buon gusto di scegliersi con cura le fonti d'ispirazione alle quali attingere. La maggior parte dei brani sono perfetti per la stagione estiva con ritmi elettronici ballabili imbevuti nella collaudata formula funk. ZERO ASSOLUTO PERDERMI Il disco, lanciato dal singolo tormentone “Questa estate strana”, sarà il primo progetto discografico degli Zero Assoluto ad uscire su etichetta Emi Music dopo anni di autoproduzione: “Avevamo bisogno di nuovi e diversi stimoli e li abbiamo trovati” hanno dichiarato Thomas e Matteo. Dieci brani in stile pop-rock, con suoni che vanno dalla dance, al pop elettronico fino alle ballate.
CINEMA di Paola Gamberutti
COOLTO
TUTTI PER UNO Tra chi viaggia per evadere dalla propria vita, e chi per salvarla
Arriva il mese di giugno e porta con sé un pensiero chiamato turismo. È infatti proprio questo il momento dell’anno in cui nasce maggiormente il bisogno di progettare viaggi e vacanze. Il viaggio è un’esperienza allettante che può però essere pensata e vissuta in modi diversi. Si può partire alla scoperta di nuove terre per ampliare la propria conoscenza. Ci si può regalare un periodo di relax. Crearsi una parentesi di trasgressione per staccare la spina dalla quotidianità. Ci si può mettere in fuga per allontanarsi da ansie e problemi, ricaricandosi per una nuova vita. O per chi la propria vita l’ha costruita lontana dalle proprie radici, è il momento per tornare alle origini e alla vera “casa”. Ma viaggiare, per chi non può concedersi il tempo di dedicarsi a cercare relax o altro, può anche significare salvezza.
CONSIGLIA LONDON BOULEVARD Mitchell è un ex detenuto che, determinato a cambiare vita tenendosi lontano dal crimine, accetta di diventare la guardia del corpo di Charlotte. La giovane attrice, all’apice del successo, ha deciso di abbandonare il cinema. Il compito di Mitchell sarà quello di proteggerla tenendo lontani i paparazzi. E tra un’attrice e il suo salvatore, in una cornice di fughe dal passato che ritorna e bisogno di protezione, come potrebbe non nascere un amore? LE DONNE DEL 6° PIANO Jean-Louis è un uomo rigorosamente borghese. Tra schemi e perbenismo, la sua vita subisce una scossa inaspettata di nome Maria, giovane governante appena arrivata dalla Spagna. L’interesse per la ragazza farà scoprire all’uomo una nuova realtà rappresentata dalle donne del sesto piano: un gruppo di allegre signore spagnole che vivono nella soffitta del suo palazzo. Quell’esuberante vitalità metterà in discussione la sua rigida visione del mondo.
Ed è proprio la storia di Milana che rappresenta i viaggi necessari per salvare la propria vita, e il film “Tutti per uno” (“Les mains en l’air”) ne è la storia. È il 2067 e l’ormai adulta Milana ricorda la sua infanzia. Nata in Cecenia, trascorre lì i suoi primi tre anni, fino al viaggio verso Parigi che rappresenta la speranza per una vita migliore. E finalmente gli anni dell’infanzia prendono la forma che si meritano, e l’amicizia con i compagni della scuola elementare la sorregge. Nasce un gruppo di amici uniti da una solidarietà unica e genuina, non minacciata ma fortificata dalla diversità di colore e provenienza. Giunta però all’età di dieci anni, il mondo intorno le sembra impazzito: le nuove politiche francesi sull’immigrazione causano l’espulsione di molti clandestini. L’amico Youssef è costretto ad abbandonare Parigi con i genitori senza permesso di soggiorno.
CARS 2 I motori ruggenti sono tornati! Saetta McQueen si prepara per una nuova sfida: il Gran Premio Mondiale che incoronerà l’auto più veloce del pianeta. Tre gare. Tanti sfidanti. Qualche nemico determinato a fermarlo. Un indiscusso alleato: il carro attrezzi Cricchetto, che si cimenterà in un’avventura nello spionaggio internazionale. Un giro del mondo tra Europa e Giappone, tra risate e colpi di scena… ma il posto d’onore spetta come sempre all’amicizia.
Ed è proprio ciò che accadrà anche a Milana. Ma con la solidarietà ingenua e pura che esiste solo tra bambini, il gruppo si mobilita per salvarla dall’espatrio, evitandole un viaggio traumatico. Il piccolo leader Blaise riesce a farla ospitare in casa sua, con il sostegno della madre. La donna riuscirà anche a portare la bambina in vacanza: un viaggio all’insegna del divertimento che rappresenta quella normalità scontata, ma tanto ambita da una bambina in quelle condizioni. I bambini organizzeranno in seguito una sparizione di gruppo suscitando l’attenzione dei media. Così, con l’innocenza e l’entusiasmo che si perdono con il passare del
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tempo, questa piccola banda darà vita a una vera battaglia sociale. L’età dell’innocenza è proprio quella, il periodo dell’unione che salva, fino a quando ci si troverà con le mains en l’air verso il mondo degli adulti.
UN TUFFO NEL PASSATO Adam è stato lasciato dalla fidanzata. Lou è sempre in cerca di feste e occasioni per bere. Nick ha un matrimonio infelice. Jacob è ossessionato dai videogames. Uniti dall’amicizia e accomunati dall’insoddisfazione per le loro vite, si regalano una vacanza nella stazione sciistica che frequentavano da ragazzi. Una notte nella vasca idromassaggio dell’hotel si trasformerà in un viaggio nel tempo. Si ritroveranno così nel 1986, con la facoltà di cambiare il passato.
COMICS WORLD a cura di Vittorio Pavesio, testi di Fulvio Gatti
tutti i colori di
FREZZATO
Il momento è solenne. Un piccolo gruppo di persone già si è fermato a osservare la scena. I non iniziati potrebbero non notare nulla di interessante. In fondo, per il momento, si vede solo un uomo magrissimo, capelli arruffati e sguardo spiritato. Davanti a lui una tela bianca, ai suoi piedi colori di
Tavola Portfolio Lanificio Cerruti © Frezzato
vario genere, pronti per l'uso. Ma i bene informati sanno che sta per iniziare qualcosa di speciale: l'artista sul punto di “andare in scena” si chiama Massimiliano Frezzato, per brevità chiamato Frezz, ed è conosciutissimo nell'ambito del fumetto. Suo, infatti, il successo internazionale della saga I custodi del Maser, strabiliante viaggio su un mondo alieno “ritratto” in più volumi. Anche chi conosce il Frezzato fumettista, però, potrebbe avere qualche sorpresa a vederlo all'opera dal vivo, perché quelle del demiurgo dei Maser sono innanzitutto performance. Non usa quasi mai pennelli, bensì le dita; diffonde il colore sulla tela, crea macchie, dilata sagome variandone la forma; pian piano, prima che l'osservatore si accorga di quello che sta succedendo, un'immagine di notevole impatto ha fatto la sua comparsa in intensi contrasti cromatici. Può essere un volto umano, un'ambientazione o quant'altro la creatività gli suggerisca sul momento: perun artista di impulso istantaneo e vulcanica energia; per usare un'espressione abusata possiamo inserirlo nella categoria del “genio e sregolatezza”. Lo abbiamo visto ad Angoulême, la più importante fiera francofona del fumetto, mentre realizzava inconfondibili dediche “a dita” in grado di trasformare in pezzi unici i già pregiati volumi di sue opere; Torino Comics 2010 ha celebrato con una mostra la prestigiosa collaborazione con il Lanificio Cerruti, alcune intriganti tavole disponibili per i collezionisti in un lussuoso cofanetto. Una performance come quelle descritte ha dato vita a un'opera subito donata (e subito aggiudicata!) nell'asta benefica a favore di un orfanatrofio di Bali, Indonesia, organizzata dal
40
collega Lucio Parrillo. In questo momento Frezz è immerso in mille nuovi pro-
getti, ma segnaliamo in particolare la sua personale rilettura del personaggio di Pinocchio, in un gustoso volumetto autoprodotto.
© frezzato
ché Frezz è innanzitutto questo,
TEATRO
COOLTO
di Francesca Simonetti
RUBRICA
FESTIVAL NAZIONALE
L U I G I PIRANDELLO Il Festival è giunto al quinto anno, parte da Torino per poi estendersi nella Provincia incentivando anche gli aspetti turistici del territorio Il Festival anche quest'anno si avvale della partecipazione della Regione Sicilia, un fatto im-
Teatro Stabile di Torino Teatro Carignano piazza Carignano 6, Torino tel. 011.51.76.246 Teatro Agnelli via Sarpi 111, Torino Tel: 011-612136 Alfa Teatro via Casalborgone 16/I, Torino tel. 011.81.95.803 Teatro Alfieri Torino Spettacoli piazza Solferino 4, Torino tel. 011.56.23.800 Teatro Araldo via Chiomonte 3, Torino tel. 011.33.17.64
portante nell'anno di Italia 150. Inoltre, il Comitato Italia 150 e Turismo Torino e Provincia danno il loro sostegno, come i comuni di Giaveno, Coazze e la new entry Valgioie. Direttore del Festival è il regista Giulio Graglia che dice: “quest’anno abbiamo cercato, nonostante il perdurare dei tagli, di costruire un Festival che guardasse alla storia, alla nostra Italia e alla piccola e grande memoria del nostro territorio, dalla Sicilia al Piemonte, ospitando grandi artisti, investendo sui giovani e producendo con grande sforzo e soddisfazione uno spettacolo intorno a Natalino Balasso”. “Nel 1901 Luigi Pirandello si reca a Coazze, in Piemonte, ospite della sorella Lina. Di quel soggiorno ci resta un delizioso taccuino, con appunti su luoghi visitati e persone incontrate. Disegna sul taccuino il campanile della Cattedrale che porta una scritta che gli si imprime nella mente: Ognuno a suo modo. In queste pagine ci sono anticipazioni delle novelle Gioventù (1902), Le Medaglie (1904), Di Guardia (1905), del bozzetto La Messa di quest’anno (1905), della poesia Cargiore (1903) e dei romanzi Suo marito e Giustino Roncella nato Boggiolo. La commedia “Ciascuno a suo modo”.” Il Festival parte da Torino (Teatro Gobetti e OGR dove è allestita la prestigiosa mostra “Fare gli Italiani”) per poi estendersi nella Provincia di Torino. Tra gli allestimenti in cartellone: “E’ una cosa seria?” progetto di Balasso-Graglia con Natalino Balasso, regia Giulio Graglia. Il ritorno di Mariella Lo Giudice con il Teatro Stabile di Catania. “Diablogus” con Vetrano e Randisi. Non manca una proposta in lingua piemontese del “Giustino Roncella nato Boggiolo” con Mario Brusa e una serie di giovani compagnie. Di particolare interesse la rilettura di Sabrina Gonzatto della novella “Gioventù” fortemente influenzata dalla villeggiatura del Premio Nobel a Coazze, interpretata da Mariella Lo Giudice. Rinnovate le collaborazioni con: il Sistema Teatro Torino e Provincia, la Fondazione del
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Teatro Stabile di Torino, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino ed il prezioso contributo della Fondazione CRT.
Teatro Cardinal Massaia via Sospello 32, Torino tel. 011.25.78.81 Teatro Colosseo via Madama Cristina 71, Torino tel. 011.66.98.034 - 65.05.195 Teatro Erba Torino Spettacoli corso Moncalieri 241, Torino tel. 011.66.15.447 Garybaldi Teatro via Garibaldi 4, Settimo Torinese tel. 011.89.70.831 Teatro Gioiello Torino Spettacoli via C. Colombo 31, Torino tel. 011.58.05.768 - 011 66.15.447 Teatro Juvarra via Juvarra 15, Torino tel. 011.54.06.75 Teatro Matteotti via Matteotti 1, Moncalieri tel. 011.64.03.700 Teatro Monterosa via Brandizzo 65, Torino tel. 011.28.40.28 Teatro Nuovo corso Massimo d'Azeglio 17, Torino tel. 011.65.00.200 Piccolo Teatro Perempruner piazza Matteotti 39, Grugliasco tel. 011.78.08.717
Info su www.linguadoc.it
Teatro Regio piazza Castello 215, Torino tel. 011.88.151
LIBRI di Greta Grossi
IL LIBRO SEGRETO DI DANTE di Francesco Fioretti - Newton Dante è davvero stato ucciso dalla malaria, come tutti a Ravenna credono? Oppure qualcuno aveva dei motivi per desiderare la sua morte e la scomparsa di un segreto insieme a lui? Tormentati da questo dubbio, la figlia del poeta, suor Beatrice, un ex templare di nome Bernard e un medico, Giovanni da Lucca, iniziano una doppia indagine per fare chiarezza su quanto è accaduto. Cercano con fatica di decifrare un messaggio in codice lasciato da Dante su nove fogli di pergamena e intanto si mettono sulle tracce dei suoi presunti assassini, scoprendo che molti nutrivano una profonda avversione per il poeta.
IL BACIO SVELATO di Lara Adrian – Leggereditore Guerriera invincibile, Renata non ha rivali nemmeno fra gli avversari di sesso opposto, vampiri o umani che siano. La sua arma più micidiale è una straordinaria forza psichica, un dono rarissimo e altrettanto mortale. Ma ora un misterioso estraneo minaccia l’indipendenza che lei si è conquistata con tanta fatica. Si tratta di Nikolai, un vampiro bello oltre ogni immaginazione, che la trascina nel regno della notte e della passione più incontrollabile. I due uniscono le loro forze e si ritrovano a fare i conti con un sentimento che potrebbe salvarli o trascinarli per sempre fra le ombre eterne.
MATCHED di Ally Condie – Fazi Editore Immaginate un mondo dove non esiste scelta. Un mondo in cui ogni passaggio della vita viene scandito e orchestrato della Società. Un mondo dove l’amore è stato ridotto a una semplice unione di individui geneticamente compatibili, in grado di creare una progenie perfettamente in salute, priva di difetti. A diciassette anni una cerimonia vi assegnerà il vostro compagno ideale, a ventuno vi sposerete e al compimento degli ottanta anni, non un giorno di più, una morte felice e tranquilla vi rimuoverà da una Società alla quale non siete più utili. Questo è il mondo di Matched.
AUTOPSIA VIRTUALE di Patricia Cornwell – Mondadori Port Mortuary - letteralmente il porto dei morti - è il luogo in cui vengono smistati i cadaveri dei caduti in guerra della base dell'Aeronautica militare di Dover. È qui che Kay Scarpetta sta seguendo un corso di addestramento sulle autopsie virtuali quando, in una fredda sera di febbraio, viene richiamata in tutta fretta dalla nipote Lucy e dall'investigatore Pete Marino al CFC di Boston, il nuovo centro di medicina forense civile e militare da lei diretto. Qualcosa di molto grave e inspiegabile è appena accaduto, qualcosa che potrebbe rovinarla sia professionalmente che personalmente, travolgendo nello scandalo la struttura sperimentale di cui è a capo.
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COSABELLA è stata fondata nel 1983 da una coppia di coniugi italiani, Ugo e Valeria Campello. L'azienda di abbigliamento intimo ha mosso i primi passi nel mondo della moda con il disegno di body a metà degli anni ottanta. Il marchio si è evoluto con il cambio generazionale portato alla guida del gruppo dai figli Silvia e Guido Campello. COSABELLA si sta espandendo a livello globale con un mix di prodotti diversificato di lingerie, costumi da bagno e shapewear. Progettato a Miami, Florida e prodotto in Italia il brand COSABELLA di giorno in giorno ha rafforzato la sua reputazione come icona nella moda di lusso e del fine artigianato italiano. Il brand è diventato famoso per l’uso di colori all’avanguardia e per le stampe di tendenza ed oggi la maggior parte delle celebrità più sensuali di Hollywood indossano COSABELLA! Composta da un centinaio di capi declinati in numerose combinazioni di colore, la Collezione Mare 2011 firmata COSABELLA si ispira ai temi dell’urban safari con le linee Jungle Fever e Camouflage che si sviluppano con tessuti naturali e nei modelli dei fuori acqua con l’uso del lino proposto in 12 colori. Le coloriture principali sono il whaikiky, lo strawberry, il blu polveroso con tocchi di plum e per la nuova Collezione COSABELLA ha scelto le migliori licre e tessuti mare presenti sul mercato, con finezze impalpabili e grandi doti di asciugabilità e vestibilità.
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in vendita presso: Via A. Doria, 6 10123 Torino tel. 011 531 348 store181@sary-srl.com Via Monferrato, 1 10131 Torino tel. 011 819 31 49 store183@sary-srl.com Via S. Martino, 6 10024 Moncalieri tel. 011 641 785 store184@sary-srl.com
SARY
FASHION TIME di Maria Greco
Gambe in primo piano
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COLLEZIONI SS 2011
01_Moschino 02_Blugirl 03_Emporio Armani 04_Marc by Marc Jacobs 05_DSquared 06_Philipp Plein
07_Les Copains 08_Hermès 09_Just Cavalli 10_Nanette Lepore 11_Nina Ricci 12_Antonio Marras
Shorts, uno dei capi di abbigliamento che non devono mancare in questa stagione estiva nel guardaroba femminile. Hot pants, bloomers e bermuda maschili. A voi la scelta!
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01_D&G 02_Moschino Cheap and Chic 03_Just Cavalli 04_Phillip Lim 05_Elie Saab 06_Barbara Bui
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COLLEZIONI SS 2011
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PERSONAL SHOPPER di Anna Agosto • anna.agosto@emozionidimmagine.com • www.emozionidimmagine.com • www.gruradio.it
Quando pensiamo all’abbigliamento da golf, spesso, la prima immagine è un ometto che indossa una polo (o anche camicia+cravattino), un maglioncino scozzese, pantaloni larghi e coppolina. In realtà, oggi, lo stile è ben cambiato ed è diventato più variegato e versatile. Non sempre è necessario avere un abbigliamento ultra tecnico e carissimo, soprattutto i principianti,possono indossare una t-shirt, dei pantaloni morbidi e un maglioncino. È fondamentale invece avere le scarpe giuste che devono essere sicuramente impermeabili vista la probabilità di giocare su un campo umido o addirittura infangato, piuttosto che su un terreno perfettamente asciutto. In più devono offrire al giocatore una perfetta stabilità e trazione durante il gioco. I capi più tecnici sono importanti quando il tempo è freddo o piovoso, in tal caso dobbiamo scegliere particolari tessuti che ci proteggano dal vento o dalla bassa temperatura, ma che nel contempo ci lascino liberi e agili nei movimenti come lo swing. Importantissimi gli accessori,in particolare la sacca,di 2 diversi tipi, una più grande e pesante in pelle ed impermeabile,da trasportare con il carrello, l’altra più piccola e leggera in tela da portare in spalla. Altro accessorio fondamentale è il guanto, da indossare solo sulla sinistra, di tre materiali diversi: pelle di capretta,tessuto sintetico, o sintetico con inserti in pelle. Una curiosità: per essere funzionale deve calzare un po’ “stretto”. Terminiamo il look con un cappellino impermeabile Chervò
con visiera. Indubbiamente il golf è uno sport prevalentemente maschile, anche se ultimamente vi si stanno cimentando parecchie donne,
nel nostro caso il look adatto è costituito da polo, maglioncino, bermuda o gonnelline. Possiamo anche scegliere un pantalone Capri come variante chic; per completare la mise indossiamo cappellino, scarpette, calze e occhiali da sole. Per chi gioca ad un buon livello ci sono abiti disegnati da grandi marchi che uniscono moda e tecnica. Come l’innovativa linea della Colmar Golf, "Orgoglio italiano" prodotta per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia o la “Cocona”, creata con un filato derivato dal cocco. La Mizuno, per preservare la giusta temperatura corporale ha prodotto la linea “Breath Thermo Virtual Body”. La Nike con la “Dri-Fit” propone un tessuto che ci tiene asciutti anche ad alte temperature. Belle e supertraspiranti anche le gonne e i vestitini di questa collezione. Per chi è sempre in movimento ecco la Puma Travel Golf con tessuti pratici e leggeri. Ma l’azienda leader per quel che riguarda l’abbigliamento da golf è senza dubbio la Chervò, che per questa primavera-estate 2011 presenta 4nuove collezioni che mixano glamour e tecnologie avanzate come la Nano-Safe, un finissaggio antimacchia e anti-acqua creato attraverso le nanotecnologie. Per quel che riguarda le scarpe vi parlo di Footjoy che garantisce comfort, stabilità e durata, e della Geox che ha proposto la nuova collezione Golf con tomaia traspirante ed impermeabile,suola a trazione modulata per un grip perfetto e sistema di traspirazione NET. E infine, come potrei tralasciare i grandi Stilisti! Se volete immergervi nel British style non potete perdervi la linea di Friedrich Graham, mix tra tradizione e innovazione. Etro crea bermuda leggeri ma impermeabili, Trussardi disegna una collezione casual e comoda. La maison Henry Cotton's, che fu uno dei più importanti golfisti del secolo scorso, crea una linea con tessuti innovativi, unendo tocchi
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di storia del costume british. Per quel che riguarda gli accessori vi suggerisco i nuovi cappelli Borsalino resistenti
all’acqua o quelli griffatissimi di Gucci, e la borsa porta swing in pelle di vitello di Louis Vuitton. Dunque, quest’estate 2011, per essere stilosi e comodi sul green abbinate una polo Chervò della linea ”Next Essential”, ad una gonna Nike “Dry-Fit” o a un bermuda Colmar, con scarpe Geox Golf Donna o “Icon”Footjoy Uomo.
BEAUTY di Aurora Minardi
F O R M U L E
1_Face Scrub di Clinique: Prepara la pelle a una rasatura perfetta. I suoi granelli sottili, non abrasivi sollevano i peli della barba e aiutano a ridurre la presenza di peli incarniti. Favorisce la pulizia dei pori ostruiti e l’eliminazione delle impurità dalla superficie cutanea, per una pelle pulita e trasparente.
FOR MEN
Nuove formule for-men-only: dai dopobarba che diventano idratanti alle creme che danno energia e addolciscono le lame del rasoio.
2_High Recharge Energy Shot di Biotherm Homme: Nascondere la stanchezza e idratare in profondità per evitare rughe e perdita di tono. Sette ingredienti che rassodano, combattono i radicali liberi e rafforzano le difese naturali dell’epidermide. Dà subito una sensazione di pelle più tonica e scattante, e il viso è più compatto.
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3_Sensi-Baume Mineral di Vichy: Una doppia azione: allevia irritazioni e rossori mentre distende e tonifica. L’acqua termale, lenitiva e ricca di minerali, più il calcio, rigenerante. Texture piacevole, da usare anche la sera prima di uscire. 4_Dopobarba Pelli Sensibili di Collistar: Delicatissimo e analcolico, questo dopobarba è stato studiato per assicurare il massimo comfort alle epidermidi sensibili che più facilmente si irritano con la rasatura. Ultra-addolcente e protettivo, neutralizza l’aggressione del rasoio e assicura immediato sollievo alla pelle prevenendo e calmando rossori e fastidi post-rasatura.
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5_Baume Super Hydratant di Clarins Men: Contrastare gli shock da rasoio e inquinamento, idratare in profondità e rinnovare la pelle. Acido ialuronico, idratante e calcio rigenerante, mixati a estratti naturali calmanti ed energizzanti.
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6_Men Expert Hydra Energetic di L’Oreal: Fatica, stress, mancanza di sonno? La tua pelle non è invincibile! Dopo un certo tempo diventa carente di energia, di forza; diviene opaca, la fatica si insedia. Ideale per pelli stanche, affaticate e stressate Hydra Energetic di Men Expert è la crema idratante arricchita di Vitamina C che agisce contro i segni della fatica della pelle dell'uomo. 8
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7_Balsamo Extreme Comfort di Nivea: Il Balsamo Dopobarba dà sollievo immediato e comfort estremo. L’innovativa formula lenitiva del NaturalMicroTec allevia dal fastidio causato dai micro-tagli da rasatura. Grazie all’innovativa formula con Natural Micro Tecnologia, gli attivi naturali (estratti di Camomilla e di radice di Liquirizia) vengono assorbiti più in fretta e agiscono ancora più efficacemente. 8_Sisleyum for Men di Sisley: Risponde a tutti i bisogni della pelle: idrata, nutre e decongestiona la cute dopo la rasatura, distende i segni di fatica, combatte le rughe, tonifica e non unge. La formula delicata si affida a estratti di piante, minerali e oli essenziali. Dà una sensazione di relax al viso per tutto il giorno. 9_Gel Esfoliante purificante di Deborah: Gel che agisce in modo deciso ma delicato per purificare la pelle in profondità prevenendo l’ostruzione dei pori e la formazione di peli incarniti.
IMAGE ADVISER di Marco Todaro • marco.todaro@officinadellostile.net • www.officinadellostile.net
L’incredibile...
UOMO!
nelle foto a sinistra: immagine discromica data dalla colorazione nelle foto a destra: immagine armocromica
TM FOTO:
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FOTOGRAFIA
Da quando Bekam ha esordito ai mondiali di calcio con il suo (all’epoca) singolare look con la cresta, nei saloni di acconciatura si sono impennate in maniera esponenziale le presenze maschili. Oggi le creste si sono abbassate trasformandosi in nuovi stili, ma è proprio grazie “all’occasione Bekam” che l’uomo si è sensibilizzato di più alla cura della sua immagine e, per quanto riguarda la nostra categoria, all’attenzione sui capelli. Non mi dilungo su sopracciglia, cerette e quant’altro ma solo capelli! Negli ultimi anni è diventata un esigenza irrinunciabile quella di inserire in colezione le tendenze maschili. Dal taglio siamo arrivati alle paste modellanti per strutturare nuovi look, ai prodotti di detersione per ottimizzare la qualità del capello, alle colorazioni specifiche dedicate all’uomo. Nel frattempo le Aziende di prodotti per capelli più attente hanno creato linee specifiche per la colorazione dell’uomo, fornendo un nuovo e valido strumento di lavoro a tutti gli operatori del settore. Proprio così! L’uomo ama colorarsi! Vediamo nello specifico diverse situazioni: se è vero che il brizzolato rende l’uomo affascinante è altrettanto vero che chi lo indossa può sentirsi invecchiato. Nel mondo del cinema spesso la colorazione dei capelli viene utilizzata in maniera strategica e di supporto al ruolo che l’attore deve svolgere. Un esempio ecclatante lo ritroviamo nel film di Richard Gere “l’amore infedele”: in questo film di gran successo, dove il protagonista scopre di essere stato tradito dalla moglie, nasce la necessità di comunicare un’immagine inevitabilmente depressa; il regista ha fatto colorare i capelli a Richard Gere di una tonalità biondo medio dorato, in modo da distruggere il fascino naturale dell’attore e raggiungere lo scopo. I giovani, alcuni anni fa, si decoloravano i capelli (come cantante rapper Eminem) per moda, definendo così un fattore di tendenza e di costume da collocare in un periodo ben stabilito. Altri invece scelgono di colorarsi i capelli per mascherare i primi capelli bianchi, altri ancora per coprire completamente i capelli bianchi. Ma perchè vengono scelte sempre tonalità della gamma del biondo... per di più caldo? Prendiamo ad esempio un personaggio pubblico come Michele Santoro con il suo nuovo colore di capelli: a mio parere, da professionista e studioso del colore, posso dire che dal punto di vista estetico ha ottenuto l’effetto contrario, minando la sua credibilità d’immagine al punto da rischiare di danneggiare il suo ruolo professionale. La colorazione maschile, sopratutto quella con lo scopo di mimitizzare o coprire i capelli bianchi, si basa su regole ben precise che, a differenza della donna, devono essere rispettate. Mentre una donna può permettersi di cambiare colore: dal chiaro allo scuro, dal caldo al freddo, per il piacere di osare... all’uomo questo non è concesso! L’uomo deve rimanere in linea a quelle che erano le sue dominanze cromatiche prima della comparsa dei capelli bianchi. Le aziende di prodotti per capelli hanno messo a punto prodotti in grado di riprodurre molto fedelmente delle nuance naturali senza creare effetto ricrescita, ma rivolgetevi sempre a professionisti, se volete che il risultato sia credibile! Ovviamente valido il trattamento glooss and colors che si può fare a chiunque perchè non altera la base naturale ma crea un effetto lucido che dona aspetto salutare alla capigliatura. Ricordiamoci che stiamo parlando di prodotti chimici, per cui è obbligatorio un tocco di prova almeno 24 ore prima di eseguire il servizio per verificare che non ci siano intolleranze o addirittura sostanze incompatibili che provocherebbero allergie.
COACHING di Tamara Gavina • info@tamaragavina.com • tamaragavina.com
COME TI ALLENO MENTALMENTE UNO SPORTIVO Come si centra una buca lontanissima con un sol colpo nel golf? Quanto è lontana o vicina nella mia mente una buca? E ancora, quanto posso metaforicamente avvicinarla a me e renderla grande a tal punto da centrarla? Più volte nella mia rubrica ho spiegato del Life Coaching e della sua applicazione nei vari ambiti della vita di una persona; da questo numero comincerò a parlarvi del Coaching anche in altri ambiti, come ad esempio quello sportivo. Il termine “coach” nasce nel mondo sportivo e viene usato per definire la persona che guida un atleta o una squadra verso un risultato (l’obiettivo desiderato o programmato). Anche in questo ambito il Coach lavora sull’allenamento mentale per far raggiungere i risultati attesi. L'atleta, pur possedendo le necessarie competenze fisiche, tecniche, tattiche, che sviluppa con un bravo allenatore, non conosce tutte quelle capacità necessarie per avere quella forza interiore (emotiva e mentale) che solo un lavoro di Coaching può dare. Il Coach aiuta l’atleta ad esprimere il meglio di sé, ad andare oltre, a vedere già il risultato raggiunto. Con l’allenamento mentale, si va ad attingere una parte di forza inespressa che è dentro l’atleta, nonostante il grande allenamento fisico. Il Coach è il miglior alleato dell’atleta e lavora per potenziare la sua intelligenza emotiva ed agonistica. Basti pensare a tutte quelle emozioni che sviluppa un’atleta prima di una prestazione: l’ansia pre-gara, la paura, la fatica, il dolore fisico, l’influenza contagiosa di un team, la mancanza di sonno, la necessità di recuperare, senza escludere i problemi personali che ognuno porta con sé. Sicuramente è più utile ed tranquillizzante arrivare ad una gara con quell’atteggiamento di sicurezza in sé stessi che continua a darti forza anche durante la prestazione. Dati sugli allenamenti fatti da Coach in aula, ci dicono che l’allenamento mentale è pari all’allenamento fisico. Se si uniscono i due modelli, non si può che ottenere prestazioni da record. In America questo modello di allenamento ormai fa storia. Avere un Coach che ti guida, supporta, aiuta, fa parte della cultura. Nel nostro paese numerosi sono i campioni che si rivolgono ad un Coach per l’allenamento mentale, molto spesso viene richiesto loro di evitare di rendere noto al pubblico che stanno svolgendo un lavoro insieme. Cosa teme lo sportivo nel comunicare che ha il suo coach personale? “Non permettere mai di essere vinto dalle tue vittorie o sconfitto dalle tue sconfitte” Napoleone Bonaparte.
COOL & FOOD di Chiara Avidano
CUCINA?
ANIMA EMOZIONE CULTURA DESIDERIO In questa nuova rubrica attraverseremo la mente degli chef tra tendenze, moda e tradizione Temporary restaurant, ortomania, foodblogger, cucina floreale, molecolare, underground destrutturata e chi più ne ha… Ma la cucina è tutto questo? Anche, e molto di più. E' anima, emozioni, cultura, desideri, curiosità. Per questo merita almeno una rubrica. Oggi di cucina tutti ne sanno, tutti ne fanno, tutti ne parlano; lei, affabile o sdegnosa, come le pare, attraversa il tempo e “prende tutti per il naso”. Io e lei c'incontrammo sulla tavola di legno chiaro dove nonna impastava nuvole di gnocchi. La vena culinaria in famiglia scorreva trasversale: nonna portava in cucina gli stili concreti delle montagne venete dov’era cresciuta, genere polenta e osei; la mater et magistra, dedita più alle arti letterarie che a quelle casalinghe, aveva un tocco magico nelle carni, ma poca affezione ai ritmi lenti dei fornelli; papà, che aveva l'incarico del pranzo del sabato, nonostante il fratello gourmet, mi ha lasciato come dote culinaria soltanto delle strepitose patate in padella. Però, in casa, il rito del 'convivio' è sempre stato sacro, il senso dell'appartenenza e del gruppo creato attraverso il tavolo imbandito. Su tutto, regnava il tè pomeridiano: verso le 17.00 non potevi esimerti dal gergale “ti fa voglia una tazza di tè?” e così, entravi in un tunnel aromatico di biscotteria&pasticcini&toast. Ai tempi della danza classica, io e la rossa Patrizia, tra un arabesque e un bignè alla crema, orchestravamo saggi di danza e di cucina per la gioia dei genitori! Sull'onda dell'adolescenza più dark e incerta, sfornavo torte e dolcetti con l'amica del cuore, degustando tortellini crudi la cui presenza rassicurante animava i barattoli in vetro della cucina. All'università, budget permettendo, coltivavo il mio personale interesse con un'attenta frequentazione dei luoghi dove 'masticare' cucina: ristoranti, piole, pub, pizzerie, locali storici o innovativi. Così qualche idea cresceva in me, insieme alla collaborazione con un sito internet dedicato alle cene fuori casa e fuori porta. Ma quanto ancora da scoprire! Galeotti i tempi olimpici, quelli della Torino indimenticabile accesa di musica, passione e ritmi conviviali. Esisteva allora un luogo di delizie dove ogni sera una coppia o un terzetto di top chef del territorio offriva un menù elaborato a più mani. Più chef, e che chef, nella stessa cucina, con le mani in pasta sulla stessa ricetta: un meraviglioso passapartout per il mondo della cucina gourmand. Ora che sono immersa come una giuggiola in questo brodo 'culinario', non posso che promettervi l'occasione di un viaggio: di sapori, profumi, idee... di stili, mode, tracciati antichi e moderni... di amori e passioni. Perchè questo è la cucina: una passione infinita. Attraverseremo la mente degli chef narrando di ricette e tendenze, percorreremo le mode per sezionarle, smontarle e sposarle, innamorati pazzi o dimenticarle annoiati; guarderemo insieme il mercato, i suoi protagonisti, artisti o artigiani, sco-
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veremo le vere cuoche di casa, web 2.0 o vecchio stile, scopriremo prodotti, noti e nascosti, per farne ricettario di tutti i giorni. Seguiteci: un viaggio d'amore è una bella occasione.
TENNIS WORLD di Luigi Bertino
il REGOLARISTA da FONDOCAMPO Ana Ivanovic
tipi di gioco e strategie
Negli articoli precedenti abbiamo visto come la scelta del tipo di gioco ideale sia dettata rigorosamente da alcuni fattori determinanti quali la personalità, le caratteristiche fisiche, i punti forti e deboli e gli schemi di gioco di un giocatore. Nel tennis moderno ci sono quattro tipologie di gioco che costituiscono le strategie principali di tutti i giocatori. Questo fatto porta alla comprensione di tre aspetti importanti. Primo, ovviamente è quello di conoscere questi tipi di gioco; secondo, quello di determinare il vostro tipo di gioco ideale, e terzo, di riconoscere i differenti stili di gioco dei vostri avversari, in modo da poter comprendere meglio come affrontarli. IL REGOLARISTA DA FONDOCAMPO • Questo tipo di giocatore è di base un giocatore difensivo che imposta il proprio gioco come reazione al gioco dell’avversario. Raramente prende il comando del punto, anzi spesso volutamente lascia all’avversario l’iniziativa del gioco. La sua posizione ottimale in campo è quella dietro la linea di fondocampo da dove gioca spesso dei colpi alti e carichi di rotazione; è bravo nei passanti e nei pallonetti e soprattutto possiede delle ottime qualità negli spostamenti in campo. Anche se nel tennis professionistico questo tipo di giocatore è in fase di estinzione, il regolarista da fondocampo è ancora molto comune a livello medio-basso e dunque merita di essere analizzato. PERSONALITA’: devono essere mentalmente forti e dunque possedere le qualità di chi “non molla mai”; sono giocatori dotati di grande pazienza e molta calma che sanno stare in campo per ore senza problemi. CARATTERISTICHE FISICHE: possiedono una condizione fisica eccellente. La resistenza aerobica ed anaerobica è molto sviluppata come l’agilità negli spostamenti. PUNTI FORTI: bisogna avere dei colpi di rimbalzo molto consistenti ed un buon controllo di palla. Occorre sapere colpire bene la palla in corsa ed in equilibrio dinamico e sapere difendersi con dei passanti micidiali oppure con dei lob sia offensivi che difensivi. SCHEMI DI GIOCO: Palleggio da fondocampo incrociato ad alta percentuale • Passanti a due colpi; prima palla incrociata e poi passante vincente • Palleggio incrociato con cambi di ritmo lungolinea • Apertura del campo con angolazioni strette e ricerca del punto sul campo lasciato scoperto. TATTCHE DI GIOCO CONTRO DIVERSI TIPI DI AVVERSARIO: per concludere questo articolo vi ricordo che la scelta dello stile di gioco ideale deve massimizzare i vostri punti forti e minimizzare quelli deboli. Il primo obiettivo è quello di imporre la vostra strategia di base; tuttavia occorre anche riconoscere lo stile del vostro avversario per apportare dei sottili aggiustamenti durante la partita. Questo significa che, mentre la vostra strategia di base rimane la stessa, le tattiche più efficaci contro un avversario non sono necessariamente altrettanto efficaci con altri tipi di giocatori. Ho quindi delineato alcuni principi tattici che possono essere utilizzati contro un regolarista da fondocampo. Contro un Regolarista da Fondocampo: concentrarsi sul finire un punto con un vincente aspettandosi però di giocare molti colpi prima di raggiungere lo scopo. Essere pazienti. Aspettare l’opportunità per chiudere il punto senza cercare un colpo vincente prematuramente. Attaccare appena si presenta una buona opportunità. Quando vi trovate in difesa non cercate una soluzione troppo rischiosa poiché il vostro avversario difficilmente prenderà l’iniziativa del gioco. Cercate spesso il contropiede in modo da frenare le capacità di spostamento tipiche del giocatore regolarista. Rompete spesso il ritmo del vostro avversario con cambi di velocità, di rotazione alternando colpi profondi a colpi stretti e smorzate.
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GOLF WORLD di Lele e Marco – segreteria@multigolf.it – www.multigolf.it
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PRATICA fondamentale per migliorare il proprio gioco Come promesso questo mese parleremo di golf, distogliendo gli occhi di tutti coloro che invece li avranno puntati sull’Open d’Italia che si gioca a Torino, raccontandovi come sia possibile avvicinarsi a questo sport in maniera semplice e poco dispendiosa, attraverso i numerosi campi pratica che Torino e provincia offrono ai golfisti e non golfisti. I primi perché spesso nei loro intervalli di tempo approfittano di queste strutture per andare ad allenarsi velocemente, i secondi perché grazie a queste realtà possono iniziare il loro cammino sportivo. In questo numero parleremo di: LA MANDRIA GOLF CLUB che in questa stagione ha prodotto notevoli sforzi nel ricondizionare la struttura, que-
sto per merito del neo presidente Bauducco Patrizio e del segretario Budgen Antony. Situato a Druento, dispone di 9 postazioni coperte e 11 scoperte più una vasta zona di battitori in erba. La zona approcci permette di simulare le più svariate situazioni critiche che normalmente si affrontano in campo e per ultimo il putting geen invita a piacevoli sfide con gli amici. Il circolo dispone inoltre di un piccolo bar che invita ad un momento di relax, in segreteria la gentilezza di Giada potrà fornire le indicazioni utili alla pratica di questo splendido gioco. Per informazioni telefonate allo 011.9846111 o visitate il sito www.lamandriagolf.it CIRCOLO GOLF GRUGLIASCO, con un driving range di oltre 200 metri, 50 postazioni (di cui 5 coperte), area approcci, putting green ed un tecnico percorso di 3 buche (Par5, Par 4 e Par3), si definisce una perfetta “Officina” del golfista. Un struttura a gestione famigliare, affiancata però da 5 maestri PGAI coadiuvati dalla “Blue Team Golf Academy” il tutto a prezzi contenuti. Con l’avvento del 2011 in più è in atto la costruzione della nuova Club House, alla quale saranno abbinati anche un ristorante, un pro shop e tanto altro ancora. Visitate il sito www.circologolfgrugliasco.it e accedete alla sezione Club House per saperne di più sulle news, gli eventi, le manifestazioni e la photogallery. Sono inoltre presenti nella cintura di Torino altri campi pratica quali: Il Colonnetti (011.605706, Il Golf Orbassano (www.golforbassano.it) e il Golf Settimo (www.golfsettimo.it). Per quanto riguarda “il gatto e la volpe”, abbiamo iniziato anche noi attraverso una struttura simile ai campi pratica di oggi, era il Golf Club Vinovo nel lontano 1986. Questo circolo, che oggi non esiste più, sostituito dalla sede di allenamento della Juventus (chi vi scrive è più legato alle strutture in muratura come il Filadelfia….), aveva organizzato una giornata di avvicinamento al golf pubblicizzandola sulla Stampa. Nell’occasione, quando il professionista durante la sua esibizione, dichiarò prima di tirare, di colpire con la pallina un albero a 150 mt., per poi prenderlo in pieno, fu amore a prima vista e
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da li a pochi anni questa passione divenne il nostro lavoro. Nel prossimo numero incontreremo tre golfisti di età diverse che ci parleranno delle loro vacanze.
NAUTICA di Alessandra Luti
AZIMUT
MAGELLANO 50’
Autentica passione per la navigazione
È il primo motoryacht da 50’ che può navigare sempre, ovunque, e nel massimo rispetto dell’ambiente, grazie alla omologazione in classe A e alla contestuale notazione di classe Rina Green Plus. Il primo - nelle imbarcazioni “New Classic” - ad offrire cascate di luce ed ampie finestrature in tutto il ponte inferiore. Il primo 50’ in assoluto ad offrire un salotto esterno nella zona di prua e quattro alternative di layout nel sottocoperta per rispondere perfettamente alle esigenze del suo armatore. Infine è la prima barca a poter disporre del nuovo sistema Easy Hybrid, progetto esclusivo realizzato dal dipartimento R&D di Azimut-Benetti per navigare fino ad 8 nodi con motori elettrici, nel silenzio più assoluto e con la massima semplicità. Magellano 50’ è stato presentato in anteprima mondiale al Salone Nautico Internazionale di Genova lo scorso otto-
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bre 2010. E’ il modello di medie dimensioni della nuova linea Magellano, creata da Azimut per tutti gli armatori che desiderano un’esperienza di yachting sempre più autentica, in cui l’amore per il mare ed il piacere della navigazione diventano protagonisti indiscussi. Elevata compatibilità ambientale, sicurezza e stabilità di navigazione in ogni con-
dizione di mare, grande autonomia, semplicità d’uso ed efficienza nei consumi, massimo comfort per prolungati soggiorni a bordo ed un naturale gusto per il bello sono le caratteristiche di questa innovativa imbarcazione in cui modernità e tradizione nautica si fondono per la prima volta in un mix perfetto. La linea Magellano è pensata per navigare a lungo ed in tutte le possibili condizioni meteo marine, soprattutto quelle impreviste. Magellano 50 per questo motivo è omologato in classe A e beneficia dell’esclusiva carena “Dual Mode”, una carena semidislocante di nuova concezione disegnata da Bill Dixon, firma di progetti a vela e a motore universalmente considerati eccellenti. Le caratteristiche peculiari della carena sono la sezione di prua a V profonda, un deadrise contenuto a poppa, spigoli accentuati che introducono dei pattini di sostentamento piuttosto larghi e una caratteristica fluidità delle forme nella sezione centrale. Tutti questi fattori concorrono nel rendere estremamente agevole il passaggio da regimi dislocanti a plananti, garantendo sia un’ottima stabilità e confort di navigazione che un’elevata reattività ed efficienza dello scafo ad ogni regime. La prua verticale riduce inoltre l’accelerazione verticale a vantaggio di una navigazione più confortevole. Unitamente ad un più favorevole bilanciamento fra superficie laterale immersa e centro di gravità verticale dell’imbarcazione e alle caratteristiche linee di carena, garantisce una stabilità di rotta ed una manovrabilità eccellente. A bordo i camminamenti e le aree di tonneggio sono larghe e sicure. Il tender è alabile facilmente e velocemente sulla spiaggetta, dove trova ospitalità in un semi garage ricavato sotto il pozzetto, soluzione inedita in campo nautico. Un punto a favore della semplicità e sicurezza di utilizzo che si somma all’ausilio di tecnologie come il joystick di manovra, il sistema di stabilizzazione giroscopica Seakeeper ed il touch screen per il monitoraggio di bordo, all’area di prua completamente sgombra, ai mancorrenti esterni alti a protezione di ogni area del ponte principale e del fly e alla presenza di tienti-bene posizionati ovunque sia necessario ed integrati perfettamente nell’arredamento. La linea Magellano è un nuovo risultato della grande capacità innovativa, della expertise progettuale e delle tecnologia produttiva che pongono Azimut Yachts ai vertici dell’industria nautica mondiale. A distanza di un solo anno dal lancio del primo modello, il Magellano 50 andrà ad affiancarsi al più grande Magellano 74 e sarà presto seguito da un terzo modello nel range dei 40’ con l’obiettivo di sviluppare in pochi anni una gamma di Magellano adatta alle diverse esigenze degli armatori. www.azimutyachts.com
AUTO di Michele Guzzon
nuova
Porsche PANAMERA
Oltre 1.200 km di autonomia per un infinito piacere di guida Con la nuova Porsche Panamera Diesel il concetto di Gran Turismo estende i propri confini e diventa ancora più grande. Sportività, assoluto comfort di guida e prestazioni eccellenti sono per l’ennesima volta una conferma annunciata. Ma a caratterizzare ulteriormente questo modello c’è la novità di un ridimensionamento davvero significativo per quanto riguarda i consumi: solo 6,3 l ogni 100 km*. Panamera Diesel si propone infatti come berlina decisamente votata all’autonomia. Il suo capiente serbatoio da 80 litri permette di coprire senza problemi una distanza di circa 1.200 chilometri. Come dire Bologna/Berlino senza sosta carburante. Bastano da sole queste prime caratteristiche per definire l’assoluta unicità della nuova Panamera Diesel. Ben più di una semplice 4 posti sportiva. Lo si capisce dalla sua attitudine, ma anche dal suo equipaggiamento: il propulsore è un V6 turbodiesel da 250 CV con 550 Nm di coppia massima (valore raggiunto anche grazie agli iniettori piezoelettrici da 2000 bar di pressione). Il cambio è un automatico ad otto rapporti Tiptronic S, che consente uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi per una velocità massima di 242 km/h ed emissioni di CO2 di soli 172 g/km. Anche con Panamera
Diesel,
dunque,
l’innovazione
tecnologica PIP, Porsche Intelligence Performance, conquista nuovi traguardi. Por-
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tando al massimo la potenza di un motore riducendo al minimo consumi ed emissioni, Porsche detta ancora una volta il passo nel
mondo dei motori di ultima generazione. Concepita per essere una quattro posti, Panamera Diesel non rinuncia a nulla in fatto di stile. Pur mantenendo la tipica ed immancabile silhouette bassa e filante, i suoi interni offrono ampio spazio per tutti i passeggeri. Una commistione di tecnologia, design e comfort ancora una volta eccellente. La nuova Porsche Panamera Diesel sarà disponibile da fine giugno. E’ possibile prenotare fin da ora il test drive presso il Centro Porsche Torino / Alessandria / Cuneo. • (NEDC Nuovo Ciclo di Guida Europeo) Torino
Alessandria
Erre Esse
Cuneo
S.p.A.
Centri Porsche Piemonte e Valle d’Aosta
Dopo aver raccolto il testimone dall’esperienza quarantennale della prima Concessionaria Porsche per il Piemonte e Valle d’Aosta, la Erre Esse S.p.A. inaugura nel 2001 la nuova sede del Centro Porsche Torino. Negli anni successivi, prosegue la sua scelta strategica di copertura del territorio attraverso l’apertura di tre nuove sedi rispettivamente a Tortona (Al), Borgomanero (No) e Cuneo. Il Centro Porsche Torino, con i suoi saloni espositivi di oltre 1500 metri quadri si trova in Strada della Pronda 52/88, nel quartiere di Pozzo Strada. Facilmente raggiungibile sia per chi proviene dal centro Città (fermata Metro “Marche”) sia per chi proviene dalle tangenziali (uscita C.so Regina poi proseguire C.so Marche), si estende su una superficie di oltre 20.000 metri quadri completamente dedicata a Porsche ed ai suoi numerosi servizi. Il Centro Porsche Cuneo, viene inaugurato nel 2007, a Madonna dell’Olmo in via Villafalletto 7. Situato nella vasta area commerciale alle porte della Città, nasce con una missione molto importante: sopperire alle esigenze di tutti gli appassionati Porsche della “provincia Granda” e delle zone limitrofe. La sede di Tortona, di costruzione ancora più recente viene inaugurata nel 2009 per ospitare il Centro Porsche Alessandria. Dislocata nei pressi del crocevia delle principali direttrici autostradali del Piemonte orientale (A7 e A21), è dedicata a tutti i residenti in Alessandria e provincia, ma la sua posizione strategica la rende facilmente raggiungibile anche dagli appassionati che provengono dalle regioni limitrofe. Un’ azienda dalle dimensioni importanti, con uno showroom in grado di accogliere un elevato numero di vetture nuove ed usate. In tutti i Centri Porsche Erre Esse, si possono visionare non solo i nuovi modelli della gamma Porsche, ma anche un vasto assortimento di vetture usate rigorosamente certificate e garantite. Riservatezza e discrezione sono i valori che contraddistinguono lo staff di vendita che mette al servizio della propria clientela un’esperienza in grado di soddisfare chi, nello scegliere la propria automobile, decide di intraprendere un percorso pensato “a misura” delle proprie esigenze. Un’attenzione e una professionalità che si estende anche nell’offerta dei servizi post vendita, quali l’assistenza tecnica specializzata Porsche e il servizio vendita ricambi originali. Il reparto service, composto da tecnici qualificati e certificati Porsche, garantisce un servizio di eccellenza in grado di soddisfare le esigenze di tutti i modelli Porsche in circolazione indipendentemente dall’età. I Centri Porsche Erre Esse, si propongono come migliore guida alla scoperta del mondo Porsche a 360°.
MOTO di Michele Guzzon
BMW
R1200R nelle discese in piega è una libellula! Con la nuova BMW R 1200 R e la nuova R 1200 R Classic BMW Motorrad presenta i modelli rivisitati della BMW R 1200 R, dando seguito alla lunga trazione dei modelli Roadster. Le due varianti di modello combinano un design moderno e sportivo con uno stile classico e grazie al nuovo propulsore boxer con doppio albero a camme in testa aumenta la dinamicità di guida ed il divertimento di guida. Il nuovo propulsore boxer incrementa le prestazioni ed assicura un’indole più sportiva alla moto. Il propulsore precedente assicurava spinta ed accelerazione in qualsiasi condizione d’uso, il nuovo motore migliora ulteriormente la risposta e la performance complessiva. L’abbinamento tra tecnologia moderna e differente design consente un posizionamento differente di forte personalità per le due roadster BMW. Mentre la BMW R 1200 R, dotata nella versione di base di cerchi in lega fucinati, ha un carattere versatile e trasversale, la BMW R 1200 R Classic, equipaggiata con cerchi a raggi, si rivolge soprattutto ai clienti che ricercano dei tratti ed una connotazione più tradizionale. La differenza tra le due Roadster è sottolineata dal colore oltre che da una serie di equipaggiamenti. Ad esempio, la R 1200 R Classic in Saphirschwarz metallizzato e abbellita da una striscia centrale in Alpinweiß pastello che si estende lungo il serbatoio e il parafango della ruota anteriore e ricorda i classici modelli Roadster del passato. Anche se la R 1200 R e la R 1200 R Classic si presentano molto diverse a livello estetico, esse condividono la stessa tecnologia. Il telaio centrale e posteriore, composto da due sezioni, è stato realizzato in una leggera costruzione di tubi d’acciaio ed il motore stesso è elemento portante. Questa configurazione assicura la massima resistenza e rigidità. La sospensione anteriore della nuova BMW R 1200 R adotta il collaudato schema BMW Telelever in combinazione con una nuova forcella. A richiesta, sia la R 1200 R che la R 1200 R Classic sono equipaggiabili con il sistema di regolazione elettronica delle sospensioni: ESA. Al posteriore si possono regolare la compressione della molla e la risposta sia in fase di compressione che di estensione, mentre all’anteriore si può regolare la risposta della fase di estensione. Questo sistema ha dimostrato di essere la migliore soluzione nella guida stradale e turistica dal punto di vista del comfort. L’impianto frenante è equipaggiabile ex fabbrica con il BMW Motorrad Integral ABS - nella versione semintegrale - e con il controllo automatico della stabilità ASC, la cui combinazione offre il massimo livello di sicurezza sia in frenata che in accelerazione su fondi con una non perfetta aderenza. BMW Motorrad offre tradizionalmente dei sistemi completi, così che anche per la nuova R 1200 R e per la nuova R 1200 R Classic sono stati sviluppati numerosi optional e un’ampia gamma di accessori su misura per una maggiore personalizzazione.
ANIMALI di Enrica Dolza
LOVE BOAT
LOVE DOG La speranza oltre il mare, per una zampa al di là del mare! Il mitico Luca Enoch, papà di famosi fumetti della Bonelli come Sprayliz, Gea e della recente Lilith ha collaborato con l’Associazione LiberiTutti di Torino creando appositamente un disegno per una linea di abbigliamento, sia per adulti che per bambini. I proventi permetteranno all’Associazione di continuare il proprio lavoro focalizzato sul sostegno ai cani e gatti senza famiglia della Sardegna. Abbiamo scoperto che Luca Enoch, oltre ad essere molto bravo è anche molto buono! La tavola che ha realizzato per l’Associazione, immortala il momento del viaggio di quattro speranzosi randagi sardi su una barchetta diretta verso la penisola. E’ una scena apparentemente buffa e comica, che in realtà maschera una realtà desolante, fatta di storie molto tristi. L’Associazione LiberiTutti ha sede a Torino, ma si occupa di cani e gatti provenienti dalla Sardegna. Questa decisione è maturata dopo che i volontari hanno visto con i propri occhi quale sia il tragico panorama sulla nostra bellissima isola. I rifugi sono pochissimi e spesso gestiti da privati, le sterilizzazioni non sono praticate, le adozioni quasi non esistono e le uniche persone che posseggono dei cani sono cacciatori e pastori che il più delle volte si disfano dei loro fedeli compagni in modi atroci. In quest’orrido e deprimente quadro generale ci sono, per fortuna, delle note liete. L’associazione LiberiTutti aiuta il rifugio “Noi e gli altri” di Ossi in provincia di Sassari, che ospita ben 180 cani e 70 felini. I volontari che operano in loco sono tre e lottano con tutte le loro forze, dedicando ogni minuto del proprio tempo per non far mancare nulla ai loro amici a quattro zampe. E’ qui che entrano in gioco i volontari di Torino, che si occupano della gestione delle adozioni, della spedizione di cibo e medicinali. Molti dei cani presenti nel rifugio non sono mai usciti dal loro box e non conoscono nulla del modo esterno; i cuccioli invece non si rendono ancora conto del triste destino da reclusi che potrebbe attenderli. Per tutti loro l’unica speranza è un lungo viaggio in nave verso il continente, accompagnati dalle poche ma energiche volontarie di LiberiTutti che, più o meno una volta al mese, prendono macchina e traghetto per raggiungere il suolo sardo e recuperare i quatto zampe con richiesta di adozione (sempre verificate tramite rigorosi controlli preaffido). Certo è sempre un trauma affrontare così tante novità tutte insieme, ma ne vale la pena, perché a Genova, Torino e Milano ci sono le famiglie che li aspettano per ricompensarli con tutto quell’amore che finora il destino ha loro negato. Al momento dell’affido c’è sempre una grande emozione, soprattutto quando si tratta di cani adulti: finalmente anche loro, dopo anni di reclusione, potranno aspirare ad una vita normale fatta di passeggiate, coccole e tanto affetto. Per realizzare tutto questo c’è però bisogno dell’aiuto di tutti. Per questo sul sito dell’Associazione è possibile contribuire alla nobile causa comprando le t-shirt (da donna, da uomo, da bambino) , le canotte e le felpe con il logo disegnato dal
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mitico Luca Enoch. C’è anche la possibilità di adottare online un cane o un gatto del rifugio di Ossi…e se proprio i suoi occhi così profondi e tristi vi colpiranno, potrete sempre adottarlo davvero. Contatti: Bianca 380.31.30.298 • associazioneliberitutti@gmail.com • www.associazioneliberitutti.it
TRAVEL di Elena Panzica
MARRAKECH la città ROSSA affacciata sul GREEN 84
in collaborazione con:
www.francorosso.it/golf Quando si parla di Marrakech le prime immagini evocate sono sicuramente quelle dell’affascinante città rossa racchiusa tra alte mura, ai piedi delle montagne dell’Atlante, con i dedali di viuzze strette della Medina, i souq gonfi di ogni mercanzia e i gatti che popolano indisturbati i suoi vicoli. Se questi sono sicuramente i tratti distintivi di questa magica città, da qualche tempo entrata a far parte delle mete obbligate del jet set internazionale, esiste anche un aspetto forse meno noto, se non ai più esperti, che è quello di meta golfistica d’eccellenza. Marrakech, ma il Marocco più in generale, è infatti una destinazione ideale per praticare questo sport tutto l’anno, grazie al clima mite, all’elevato numero di campi da golf e all’altissima qualità dei servizi offerti. E’ infatti possibile scegliere tra 20 campi da golf ubicati in diverse aree del paese; Agadir, Tetouan, Fez, Rabat, Meknes e, ovviamente, Marrakech, sono solo alcune delle località dove praticare questo sport. La tradizione golfistica marocchina vede i suoi esordi ai primi anni del ‘900, divenendo lo sport preferito di Sua Maestà Hassan II, che diede in seguito rilevanza internazionale al golf in Marocco grazie alla creazione del prestigioso torneo a lui intitolato. A testimoniare il successo di questa vocazione, il Marocco ha recentemente ottenuto un importante riconoscimento durante il Golf Travel Market, la fiera più importante del settore, ricevendo il trofeo di “Destinazione golfistica per l’anno 2010” per la regione del Nord Africa, Medio Oriente e Oceania. Un soggiorno a Marrakech, infatti, è l’esempio più fulgido del riuscito connubio tra una vacanza intrisa dei profumi dell’Africa, nonché ricchissima di spunti culturali e la possibilità di scegliere tra ben 108 buche suddivise in cinque campi, un’offerta in grado di accontentare giocatori di qualsiasi livello. Cominciamo con il Golf D’Amelkis (18 buche, par 72, 6.657 m) che deve il suo nome a quello della regina di una tribù berbera. Progettato da Cabell B. Robinson, fu inaugurato nel 1995 e offre ai suoi frequentatori un meraviglioso sfondo, con le montagne dell’Atlante protagoniste indiscusse. Il Royal Golf di Marrakech (27 buche, par 72, 5.888 m), uno dei
TRAVEL
al maaden
campi preferiti di Sua Maestà Re Hassan II, è stato ampliato di recente arrivando a contare 27 buche; diversi illustri giocatori, come Winston Churchill, Lloyd George, Eisenhower hanno giocato qui. Arnaud Massy lo progettò negli anni ’20; oltre alla vista delle cime innevate dell’Atlante, gode di un ambiente incantato, tra cipressi, palme, ulivi, aranci, albicocchi. E poi ancora il Golf de la Palmeraie (27 buche, par 72, 6.200 m), creato da Robert Trent Jones nel 1992, con 27 buche su 100 ettari di terreno orlato da 7 laghetti, che esaltano il contrasto con l’arida zona circostante. Il Golf Al Maaden (18 buche, par 72, 6.644 m), è stato progettato su un vasto terreno ondulato con un paesaggio disegnato dall’architetto americano Kyle Philips che, pur prendendo spunto dai grandi giardini marocchini, ricchi di geometrie d’acqua, ha qui ricreato in parte l’atmosfera dell’altra sua realizzazione, il Kingsbarn a St. Andrews in Scozia. Per finire, il Golf Samanah (18 buche, par 72, 6.800 m), che vanta anche una sede della David Leadbetter Golf Academy, una delle migliori istituzioni al mondo in fatto di insegnamento golfistico. Marrakech, ovviamente, non è solo golf. Decidere di passare un lungo week end o una settimana in questa città significa anche poter scegliere tra hotel 5 stelle nella parte moderna della città e deliziosi riad all’interno delle mura. I riad, parola che in arabo significa “giardino”, sono antiche dimore padronali la cui struttura architettonica si sviluppa attorno ad un cuore centrale, un patio o un giardino; sono luoghi che offrono al viaggiatore un ambiente raffinato, ornato da preziosi tessuti e un’atmosfera di pace e silenzio.
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Una volta riposta la sacca da golf nell’armadio si può scoprire una destinazione davvero unica, un luogo la cui versatilità deriva dalla sua storia millenaria di crocevia di carovane che qui sono transitate con il loro carico di merci e culture, un movimento continuo che ha generato questa incredibile predisposizione all’ospitalità. Marrakech ti ac-
coglie in un caldo abbraccio, ti colma di emozioni e ti restituisce alla quotidianità arricchito da un’esperienza densa e unica. La Medina, la città vecchia racchiusa tra le mura, è un caotico labirinto di vicoli, un luogo senza tempo dove addentrarsi e lasciarsi trasportare dai colori e dai profumi di uno spazio incantato. Si incapperà così, quasi senza volerlo, nelle principali attrazioni della città. Sicuramente una passeggiata porterà, prima o poi, in piazza Jemaa El Fna, uno spazio che cambia veste a seconda dell’ora, passando da silenziosa spianata del primo mattino al caotico via vai del pomeriggio, riempiendosi di bancarelle colorate di venditori di ogni genere; all’imbrunire, decine di carretti trasformano ancora una volta il paesaggio facendo apparire un enorme ristorante all’aperto dove gustare le saporite specialità locali. Dopo cena, artisti di strada - musicisti, cantastorie, incantatori di serpenti - intrattengono i passanti con spettacoli di ogni genere. Non si potrà poi evitare di imbattersi nella moschea Koutoubia che con i suoi 70 metri di altezza domina la città; e poi i Souq, viuzze anguste sature di negozietti e bancarelle e la Kasbah, il quartiere reale, con i suoi meravigliosi palazzi. Una visita a Marrakech non può dirsi completa, però, se non ci lasceremo sedurre almeno una volta dal rito dell’Hammam, scegliendo fra le tantissime Spa della città, dove mani sapienti ristoreranno le nostre forze e il al maaden samanah
nostro spirito in vista di un altro lungo giro alla scoperta della città.
WEEKEND DI COOLTO di Isabella Puma
A CAVALLO
TRA PRESENTE E PASSATO In questi giorni ho trascorso le mie vacanze nella Maremma toscana. Era la prima volta che visitavo questa terra e l’esperienza è stata piacevole e sorprendente. Arrivando dalla città ed entrando nei polmoni verdi della Maremma sono rimasta incantata. Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il silenzio; un “religioso” silenzio che rievoca l’antica tradizione monastica toscana ed il detto “ora et labora” mi è sembrato più attuale che mai. Abituata all’assordante rumore cittadino, allo stress delle persone mi sono ritrovata immersa in una realtà che pare essersi fermata alcuni secoli fa. Mi riferisco in particolare alle graziose cittadine con i caratteristici agriturismi, in cui sono stata. Ho scoperto una realtà incontaminata, completamente nel verde ed a contatto con la natura. La Maremma credo mai come in questo periodo sia meravigliosa da visitare: i colori intensi della rigogliosa vegetazione, le diverse tipologie di piante, i profumi ed aromi allettanti dei fiori mi sono rimasti impressi. La quiete rilassante mi ha fatto “ritrovare me stessa”: questo credo significhi una vacanza in Toscana, riscoprire la pace ed il benessere derivanti dal continuo contatto con la natura, contatto che stiamo sempre più perdendo. Gli agriturismi offrono la possibilità di deliziarsi di cibi completamente genuini e riscoprire valori autentici: le famiglie che li gestiscono fanno la pasta a mano, preparano e sfornano loro stessi il pane e gli alimenti sono davvero naturali. Una semplicità che caratterizza sia la cucina sia il modo stesso di vivere delle persone.
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Rinomate e di forte appeal sono le passeggiate organizzate a cavallo nelle ampie distese verdi delle colline; l’esperienza più affascinante è stata la passeggiata che ho fatto a cavallo. E’ stato interessante scoprire, tramite i racconti della proprietaria dell’agriturismo, quanto sia antica questa consuetudine. Risale alle generazioni passate dei but-
teri che sui loro cavalli seguivano le mandrie. Infatti la tradizione dei pellami e delle finiture per i cavalli è molto seguita e curata. Montando in sella al cavallo è piacevole sentire l’odore caratteristico dell’animale e quello del cuoio e delle rifiniture in pelle delle briglie. Per i più glamour andare a cavallo rappresenta anche una moda di vestiti classico-chic. Passeggiare nel verde a cavallo rappresenta un’esperienza sensoriale fortissima: il contatto con l’animale è molto forte e si crea una simbiosi. Da sempre il cavallo è stato il fedele amico dell’uomo sia nell’aiuto in agricoltura sia in passato in guerra. In Toscana le ippovie sono numerosissime e quasi ogni agriturismo offre la possibilità per i suoi ospiti di fare questo tipo di escursioni a cavallo. L’agriturismo è sicuramente la forma di vacanza più caratteristica della Toscana: antiche fattorie circondate da vigneti, casolari in pietra immersi nella campagna. Negli ultimi anni i proprietari di molti poderi hanno sistemato queste vecchie strutture: il risultato è che antico e moderno, tradizione ed innovazione, relax ed attività sportiva si mescolano perfettamente e danno vita ad un tipo di vacanza molto richiesto in questi ultimi anni. L'agriturismo riscuote molto successo soprattutto per centri minori dell’entroterra toscano, che sono circondati da una splendida campagna. Le strutture, in molti casi, valgono da sole la vacanza. Splendide case rurali dell'’800 con arredi d'epoca, grandi saloni comuni, attrezzature per lo sport e le vaste aree verdi. Il soggiorno in agriturismo permette di rilassarsi in ambienti incontaminati, osservare da vicino la vita contadina e scoprire i sapori più genuini e salutari della cucina toscana. Tra i vari agriturismi, l’ “Agriturismo Poderi di Coiano” a Vaglia in provincia di Firenze e l’ “Agriturismo Fattoria I Ricci” a Vicchio in provincia di Firenze sulle colline del Mugello offrono la
WEEKEND DI COOLTO possibilità di gite a cavallo. Questa terra è dunque ricca di cultura e di straordinari paesaggi; l’eccezionale simbiosi tra questi due aspetti è proprio uno dei punti di forza della regione. La possibilità di passare in poco tempo da famose città d’arte a paesaggi naturali unici consente di organizzare le vacanze secondo i propri gusti ed esigenze: sono numerosi sono gli itinerari tematici. In estate il calendario degli eventi in Toscana si intensifica. La manifestazione più importante è sicuramente il Palio di Siena (2 luglio e 16 agosto), spettacolare corsa di cavalli che si tiene nello splendido contesto di Piazza del Campo. A Firenze si celebra una rievocazione del calcio storico, un gioco di origine rinascimentale antico parente del moderno sport. Questa terra vanta un patrimonio di bellezze paesaggistiche e naturalistiche di straordinario valore. Più si scende lungo la costa della Toscana e più la natura sembra prendere il sopravvento. L’Argentario e la Maremma offrono paesaggi quasi incontaminati, una vegetazione ricca. L’antica tradizione toscana legata all’equitazione fa della Maremma lo scenario ed itinerario adatto per splendide escursioni a cavallo. L’alta competenza e l’insegnamento di questo sport elitario ne rendono la regione un luogo ideale per gli appassionati di passeggiate a cavallo nel verde collinare. Gli appassionati di golf possono giocare in uno dei numerosi golf club sparsi un po’ ovunque in tutte le province toscane. Tutti i golf club in Toscana offrono strutture ed ambienti estremamente eleganti e raffinati dove ci si può rilassare tra una partita e l’altra. I campi da golf sono realizzati e mantenuti con cura e professionalità e situati spesso in ambienti naturali di grande fascino. Dai campi potrete godere di splendidi panorami sulle colline del Chianti, tra vigneti e uliveti, sul mare della Versilia o dell’Argentario. Di notevole rilievo sono il “Golf Hotel Corallo”, un delizioso albergo nel centro di Montecatini ed il “UNA Poggio Dei Medici Golf & Resort”, un'elegante struttura nel cuore del Mugello. Il Resort sorge tra le verdi colline della Toscana. Una realtà di gran moda e che si sta sempre più diffondendo è l’agriturismo di charme. Si tratta di un agriturismo di lusso, dove il fascino della campagna con un bel paesaggio si combina con l’accoglienza in antichi edifici e alloggi arredati con mobili d’epoca e dotati di ogni comfort. Insomma un agriturismo di alto livello capace di offrire davvero una vacanza di lusso. L’agriturismo di charme ha accanto a sè anche una agricoltura di alta qualità, capace di produrre specialità tipiche del territorio nel pieno rispetto delle tradizioni più raffinate, proponendo una ristorazione a base di ricette della più sorprendente cucina contadina, preparate, appunto, con materie prime alimentari di raro pregio. Anche le attività ricreative dell’agriturismo di charme sono indirizzate verso un pubblico di alto livello, attraverso un taglio organizzativo che comunque resta coerente con le testimonianze più nobili la ruralità, la valorizzazione culturale della vacanza e il rispetto del paesaggio e dell’ambiente. Ecco quindi a disposizione la piscina, il maneggio per imparare il
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turismo a cavallo, le biciclette per il cicloturismo. Alla vacanza di charme contribuisce anche la storia dei proprietari, spesso provenienti da antiche famiglie che curano da generazioni un determinato luogo, una azienda agricola di nobile tradizioni, capace di esprimere un lusso esplicito eppure sempre patinato dallo stile della vita di campagna.
ASTROLOGIA a cura di Desirèe
ariete dal 21/3 al 20/4 Con il mese di giugno sentite la necessità di mostrare a tutti la vostra forma e la vostra voglia di vivere. Apparizioni mondane, feste e il vostro modo di fare brillante e spigliato faranno di voi dei veri intrattenitori in questo periodo di inizo estate.
toro dal 21/4 al 20/5 Questo giugno è davvero il periodo giusto per voi del Toro. Da poco “invecchiati” di un anno avete invece acquisito forse la maturità di cui avevate bisogno per fare le scelte giuste al momento giusto, e di qui a poco avrete l’opportunità di svoltare davvero in meglio.
gemelli dal 21/5 al 21/6
oroscopo
Questo mese inizia con non poca apprensione. Avete troppa ansia di guardare oltre per scoprire cosa il futuro ha in serbo per voi e non sapete mantenere calma e tranquillità. Cercate di prendere dei momenti di riflessione per voi stessi e sfruttare le amicizie e conoscenze per ottenere distrazioni alle vostre ansie.
cancro dal 22/6 al 22/7
Il mese di giugno inizia davvero in discesa, sarà un mese da vivere in tutta tranquillità, senza esagerare né voler strafare: cercate di sfruttare al meglio il periodo favorevole che gli astri vi mettono a disposizione, e cercate di farlo usando la testa.
leone dal 23/7 al 23/8
Il mese di giugno si farà sentire a rilento: la vostra testa è ancora fissa sui vostri impegni di lavoro e di affari, non avrete molto tempo per curare questo inizio d’estate. Iniziate se potete a dedicarvi più a voi stessi, se non altro il tempo necessario per sentirvi rilassati e in pace col mondo.
vergine dal 24/8 al 22/9
La vigilia dell’estate porta con sé tante e brillanti novità: le state vivendo con passione e non dovete perdere il meglio che questo periodo ha in serbo per voi. I vostri sentimenti stanno per essere soddisfatti e qualora abbiate un partner è innegabile come la stabilità del vostro rapporto sappia sempre rendervi felici e mai come prima appagati.
bilancia dal 23/9 al 22/10
Per voi della bilancia la parola d’ordine di questo giugno sarà equilibrio. Sapete cosa fare e sapete come ottenerlo: calma e tenacia faranno il vostro successo, e il vostro saper dosare il carattere a seconda delle situazioni in cui vi troverete tornerà sicuramente a vostro favore.
scorpione dal 23/10 al 22/11
Siamo arrivati al mese di giugno e voi dello scorpione state vivendo con molta ansia questo inizio d’estate. Avete sicuramente dei compiti da sbrigare e qualcosa da sistemare, ma affrontare gli impegni in questi termini non sempre porta ai frutti sprerati. Cercate di ragionare a mente fredda e a non voler esagerare come spesso capita.
sagittario dal 23/11 al 21/12
Sembra davvero che per voi del sagittario questo mese con la sua estate non sia davvero iniziato. Tenaci ed efficaci a lavoro siete davvero molto concentrati in quello che state facendo e i risultati non tarderanno certo ad aspettare.
capricorno dal 22/12 al 20/1
Questo giugno porterà per voi di questo segno zodiacale un desiderio di svago e di divertimento che farà con sé venir meno la voglia di fare. Svogliatezza e desiderio di svago faranno in questo mese da padroni.
acquario dal 21/1 al 19/2 Questo giugno sarà il periodo che fa per voi. Grande voglia di far festa e di vivere l’inizio dell’estate al meglio: siete allegri, forse troppo, e non ci tenete certo a nasconderlo, ma fate attenzione che qualcuno non possa dubitare della vostra serietà.
pesci dal 20/2 al 20/3
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Inizia l’estate e voi dei pesci state aspettando molto questo momento: il momento del vostro riscatto, per far vedere a tutti quanto valete. Le occasioni per mettervi in mostra non mancheranno assolutamente, e dovrete coglierle secondo le vostre possibilità, senza eccedere in avidità.