MAGGIO-LUGLIO 2015 la musica e le parole della Società del Quartetto di Vicenza
Anno XVII Numero 3 Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza
Navigare, CRESCERE e cantare
Mentre l’estate musicale vicentina offre un mare di proposte, dai concerti classici dei Notturni Palladiani alle serate più leggere sotto le stelle di OpeNights, Società del Quartetto e Orchestra del Teatro Olimpico iniziano a condividere le note e le parole di MusiCare
I numeri delle emozioni
Quantità e aneddoti della Stagione appena conclusa: 50 concerti, 12 location, 400 artisti, 80 autori, 20mila spettatori
Se la “classica” è un gioco
Lo spettacolo didattico Invento e canto nuovamente nei teatri Favotto (Veneto Banca): “La bellezza fa parte della nostra identità”
Maggio-Luglio 2015
coordinamento editoriale Giovanni Costantini collaboratori Filippo Lovato Paolo Meneghini Andrea Scarpari impaginazione Alessandra Melison per le foto l’Editore è a disposizione di quanti provassero diritti di Copyright
Periodico di cultura, musica e spettacolo della Società del Quartetto di Vicenza Direttore Resp.: Matteo Salin Editore: Società del Quartetto di Vicenza Redazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546 web www.quartettovicenza.org e-mail info@quartettovicenza.org Periodico iscritto al registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 977 Stampa: Tipolitografia Pavan snc su carta Passion 13 da 100 g/mq Tiratura 3000 copie Per questo numero si ringrazia: Luisa Tessariol
Paolo Pigato presidente Riccardo De Fonzo vice presidente Sandro Pupillo direttore generale Piergiorgio Meneghini direttore artistico Antonino Mangano tesoriere Donata Folco Zambelli Cattaneo Luciano Giacomelli Franco Scanagatta Luca Trivellato consiglieri Antonio Dal Maso revisore dei conti organizzazione Giovanna Reghellin amministrazione Alessandra Melison comunicazione e segreteria Maria Carolina di Valmarana relazioni esterne Giovanni Costantini MusiCare Paolo Meneghini ufficio stampa
rovate a pagina...
Anno XVII - Numero 3
La stecca « Da noi la musica resta un optional per pochi. Nessuno direbbe a cuor leggero: non capisco niente di letteratura o di pittura, mentre molti non si vergognano a dire che non capiscono nulla di musica.» (Salvatore Sciarrino, compositore italiano contemporaneo, in un’intervista al Corriere della Sera)
Ouverture
Aspettando di sentire la nota che accorda... di Filippo Lovato
Echi
Una giornata particolare di Paolo Meneghini
MusicaMese Notti brave (e belle) a cura della redazione
NotEventi
La musica di Wolfango, vent’anni dopo a cura della redazione
MusicaMese Dai madrigali alla samba di Giovanni Costantini
Registri&Note Se la “classica” è un gioco a cura della redazione
Tracce
La delicatezza del tocco e della voce di Filippo Lovato
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Giovanni Costantini
La nota
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Cambio di rotta”. Avrebbero potuto recitare così i caratteri di una copertina più giornalistica e chiassosa. Ma sulle vele di una barchetta fatta da mani tenere ed intelligenti, con un foglio rubato al genio di Beethoven abbandonato su di un leggio, non poteva soffiare il “solito” vento. La notizia, effettivamente, c’è. E come tutte le notizie nasce da un fatto che porta in sé un cambiamento. MusiCare - l’ impaginato d’informazione della Società del Quartetto che tenete tra le mani, nato quasi vent’anni anni fa su iniziativa dell’allora gruppo giovani degli allora Amici della Musica di Vicenza - si appresta ad arricchirsi della vita di un altro soggetto musicale cittadino, l’Orchestra del Teatro Olimpico. OTO e Società del Quartetto condividono da più di un anno la sede, ossia gli spazi in cui nascono e si formano le idee e le direzioni da seguire, nonché le teste che le producono: non solo quella del maestro Piergiorgio Meneghini, direttore generale da una parte e direttore artistico dall’altra, ma quelle di un intero staff di professionisti che ogni giorno lavora per l’organizzazione e la comunicazione di due Stagioni musicali, una orchestrale ed una cameristica. Risulta dunque più la prosecuzione di una buona navigazione che non un “cambio di rotta” il venire a condividere anche lo spazio comunicativo e rappresentativo offerto da MusiCare. Un cambiamento, piccolo e naturale, che auguriamo porti con sé anche altri cambiamenti più grandi, dall’allargamento delle collaborazioni alla grafica con cui presentarci ai lettori. Un cambiamento, provvisorio o duraturo che sia, che vogliamo porti una crescita, intesa come miglioramento e non necessariamente come dimensione o importanza. Anzi, forse, “restare piccoli” è proprio ciò che ci ha permesso di portarci vicino ai vent’anni di vita editoriale, anche in tempi di webmagazine e social network. In ufficio non passiamo il tempo a fare barchette di carta, ma sappiamo che, di tanto in tanto, cantare aiuta a fare meglio il proprio lavoro. ●
In copertina: La “barchetta di Elisabetta”, con una pagina del Quartetto op. 18 n. 6 di Beethoven.
Echi
Bilanci. 50 concerti in 12 diverse location, 20mila spettatori totali; 400 artisti e 80 autori proposti
Una giornata particolare Numeri e “qualità” della Stagione appena conclusa, tra aneddoti sugli artisti e lacrime del pubblico
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oi della Società del Quartetto di Vicenza viviamo ogni anno una giornata particolare. Succede di solito nel mese di giugno e la scintilla scocca in maniera del tutto casuale. Può essere la telefonata di un signore inglese che ci chiede quando apriremo le prevendite per il prossimo festival con András Schiff (in programma a maggio 2016!); oppure un “post” di chi ha appena assistito sul nostro canale YouTube al bis di Yuja Wang al Teatro Comunale (è già stato visto 17 mila volte); o, ancora, capita di riconoscere sulla copertina di una nota rivista internazionale il volto di un artista che abbiamo ospitato in Stagione. Capita, allora, che scatti “quella molla” che finalmente ci fa prendere coscienza di ciò che abbiamo fatto nel recente passato: quanti
eventi abbiamo realizzato, quanti musicisti abbiamo conosciuto, quanto materiale abbiamo prodotto (locandine, brochure, banner pubblicitari, programmi di sala, immagini, filmati), quanti spettatori hanno assistito ai nostri concerti... Ed immancabilmente, ogni anno, siamo i primi a stupirci della quantità di musica che abbiamo proposto al nostro pubblico, in dodici mesi di attività. È la giornata particolare: quella nella quale ci prendiamo il tempo per tirare un bel respiro e dirci “avanti così”. Nel corso della Stagione 2014/15, che ha preso il via il 18 settembre scorso con il festival “Musica delle Tradizioni”, abbiamo realizzato più di 50 concerti (in 12 diverse location cittadine), che sono stati seguiti da oltre 20 mila spettatori. La stagione princi
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emozionarsi fino alle lacrime ascoltando la struggente “Fratres” di Arvo Pärt, il malinconico Adagio dal Concerto per oboe di Marcello, l’esplosione gioiosa dell’Hallelujah di Händel, o l’incipit de “La Montanara”, cesellato dal Coro della SAT. Lacrime di tristezza e lacrime di gioia... comunque sia, lacrime di emozioni. E le emozioni fanno bene alla vita. Dunque, la cosa più bella è che ogni anno siamo in contatto con migliaia di persone: le incontriamo, le sentiamo al telefono, le raggiungiamo con la posta elettronica, con le newsletter e anche con questa pubblicazione. Persone per le quali lavoriamo, persone che lavorano per noi, persone che lavorano con noi. Una di queste - che ci è particolarmente cara - è stata costretta ad un “pit-stop” in officina più lungo del normale, per rimettere in sesto un motore giovane ma un po’ acciaccato. Siamo sicuri che molto presto sarà di nuovo in pista, sempre per la scuderia del Quartetto. ● Paolo Meneghini
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pale al Teatro Comunale ha fatto registrare il “tutto esaurito” (910 posti) in ben 8 occasioni; gli ingressi per il Festival “Omaggio a Palladio” 2015 con András Schiff sono stati “bruciati” già a febbraio, in poche settimane di prevendita. In tutto abbiamo ospitato più di 400 artisti di 5 continenti e 30 diverse nazionalità: dall’Iran all’Australia, dall’Uruguay alla Norvegia, dal Giappone agli Stati Uniti. Più di 80 sono stati gli autori proposti. Sul fronte della comunicazione, abbiamo prodotto 180 mila fra programmi di sala, cartoline pubblicitarie, locandine, totem, manifesti e quant’altro; abbiamo adattato, modificato e scattato migliaia di fotografie; con il materiale che abbiamo scritto per pubblicizzare i nostri concerti (su per giù mezzo milione di caratteri), avremmo potuto mandare alle stampe un libro... In più, dalla stagione 2014/15 la Società del Quartetto ha iniziato a curare la parte organizzativa e di comunicazione della OTO - Orchestra del Teatro Olimpico, che a sua volta ha realizzato 11 concerti ai quali sono da aggiungere i 6 appuntamenti estivi (in corso di svolgimento) nel cortile di Palazzo Barbarano. In mezzo a tanti numeri, tornano alla mente anche decine di episodi curiosi: dalla mise decisamente alternativa della famosa violinista, all’abito sbarazzino dell’altrettanto famosa e giovane pianista; dalla corsa in farmacia per il concertista che ha un gran mal di testa, alla corsa in albergo - a 10 minuti dall’inizio dello spettacolo - per recuperare lo spartito dimenticato in camera da un musicista con la testa un po’ troppo sulle nuvole. Questo - e molto altro - accade dietro le quinte. Un giorno, forse, ne faremo un libro pieno zeppo di aneddoti. A parte i numeri - importanti, significativi, ma in quanto numeri, pur sempre “freddi” – l’aspetto più gratificante per chi lavora al Quartetto rimane comunque il contatto con la gente, cioè con il pubblico, con i ragazzi delle scuole, con gli artisti, con il personale del teatro, con i tecnici... Il pubblico, in primis, perché anche nel corso della stagione appena conclusa molti artisti si sono complimentati per la “qualità” dei nostri spettatori: preparati, concentrati, numerosi e “avvolgenti”. In nessun altro teatro del mondo la pianista Yuja Wang era arrivata a concedere ben 6 bis! Un pubblico, il nostro, che abbiamo visto
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Notturni Palladiani. Sei serate di musica da camera nel cortile di Palazzo Barbarano
Notti brave (e belle) I giovanissimi musicisti della OTO in una serie di concerti all’aperto, sotto lo sguardo del Palladio
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ei serate di musica sotto lo sguardo di Andrea Palladio. S’intitola “Notturni palladiani” la nuova serie di concerti all’aperto avviata l’11 giugno scorso ed in scena nel cortile di palazzo Barbarano fino al 10 settembre. La regia di Musica Variabile ha assemblato la disponibilità del Palladio Museum - che ha sede proprio nel palazzo di Contrà Porti - e quella dei giovani musicisti dell’Orchestra del Teatro Olimpico, servendo alla città la prima edizione di un piccolo cartellone cameristico vario e accattivante. L’esordio, nel segno della grande tradizione operistica italiana, lo scorso 11 giugno con musiche di Cavallini, Rossini e Bassi, nelle esecuzioni di Fabio Maini al clarinetto e Emanuel Carrara al pianoforte. Nel secondo appuntamento, giovedì 25, le prime parti dei fiati della OTO hanno proposto quattro autori europei poco noti al grande pubblico: il
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francese Ibert, il tedesco Hindemith, l’italiano Cambini e l’ungherese Farkas. Il calendario prosegue giovedì 9 luglio, sempre con inizio alle 21, ancora con due grandi nomi dell’Opera italiana - Donizetti e Puccini - questa volta in versione di compositori da camera. In mezzo, il genio di Beethoven con il Quartetto in Do minore tratto dall’opera 18. Protagonisti quattro archi delle file della OTO. Una serata al chiaro di luna con la tenerezza del Brahms maturo ed il romanticismo sognante di un giovane Richard Strauss, che amava definirsi “il Mozart del Novecento”, è quanto prevede il programma di giovedì 23 luglio: Claudia Irene Tessaro al violino, accompagnata da Pierluigi Piran al pianoforte. Violino, clarinetto, corno e pianoforte, giovedì 6 agosto, per un programma dedicato a Francia e Germania tra ‘800 e ‘900. Un viaggio nella musica del Vecchio Continente
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Palazzo Barbarano, unica dimora urbana integralmente realizzata da Palladio, racchiude apparati decorativi a stucco e ad affresco di eccellenza, opera di Battista Zelotti, Anselmo Canera, Andrea Vicentino, Giovanni Battista Maganza, Lorenzo e Agostino Rubini. Dal 2012 è allestito il Palladio Museum, un luogo permanente ma in continua evoluzione che ha l’obbiettivo di raccontare l’architettura ai non architetti, narrando non una storia di edifici ma di uomini che li hanno concepiti, realizzati e comunicati. Mettendo in mostra gli strumenti del veicolo di questo pensiero, i disegni di architettura, insieme a modelli, fotografie, video.
Fondata nel 1990, la OTO - Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, ha da poco cambiato radicalmente volto nel segno dell’alta formazione dei giovani maestri d’orchestra che ne fanno parte. Nella stagione sinfonica appena conclusa la OTO, sotto la direzione principale di Alexander Lonquich, è stata protagonista di una serie di 7 concerti che sono stati seguiti da 6 mila spettatori. Ogni produzione viene preparata con intense giornate di lavoro durante le quali i musicisti della OTO (età media 24 anni) sono seguiti, nelle varie sezioni, da docenti che vantano una lunga esperienza in orchestre italiane ed europee.
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a cavallo fra due secoli fra la freschezza di ispirazione provenzale - a tratti sudamericana - di Milhaud, il Trio con corno di Brahms (strumento che il compositore tedesco amava moltissimo) ed il Trio di Reinecke, che a sua volta richiama atmosfere brahmsiane. Gran finale giovedì 10 settembre: la Carmen di Bizet, la Fanfare di Dukas, i Quadri di Musorgskij, il Tango di Piazzolla, i Calici di Verdi, il Musical di Bernstein, la Dolce vita di Nino Rota... in un tripudio di strumenti a fiato, con percussioni, per la serata conclusiva dei Notturni palladiani a Palazzo Barbarano. Prima dei concerti, introduzioni all’ascolto a cura del maestro Alberto Schiavo, clarinettista e compositore. Biglietto simbolico a 5 euro, fino all’esaurimento dei posti disponibili, motivo per cui si consiglia la prenotazione. In caso di maltempo, i concerti hanno luogo nella vicina chiesa di San Gaetano. ●
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Schola San Rocco con Silvio Celeghin all’organo: i brani sacri del maestro anche in CD per Tactus
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resca del recente successo della Theresien-Messe di Haydn nell’ambito del Festival “Omaggio a Palladio”, sotto la direzione di sir András Schiff, la Schola San Rocco, nota formazione corale vicentina, si è ripresenta in pubblico la sera dello scorso 17 maggio con un concerto interamente dedicato alle opere sacre di Wolfango Dalla Vecchia, compositore, organista e didatta scomparso 21 anni or sono. L’occasione è stata data dalla recente pubblicazione di un CD nel quale la Schola, diretta da Francesco Erle, ha registrato per l’etichetta Tactus alcune composizioni sacre del maestro. Il programma della serata ha proposto una serie di brani composti negli anni ‘80: Kyrie
e Gloria «d’après Beethoven» in honorem Sancti M.M. Kolbe, per coro a quattro voci miste e organo, Angele Dei per coro misto, Salve Regina per soprano solo e coro femminile a due, Sancte Michael Archangele per coro maschile a tre parti. Hanno completano la serata la Fantasia per organo solo del 1952 (con Silvio Celeghin all’organo) ed il Gloria di Francis Poulenc nella versione per organo, coro e organo che il maestro Dalla Vecchia trascrisse nel 1994 poco prima della sua morte. Il concerto è stato realizzato in collaborazione con la Società del Quartetto di Vicenza e con l’Associazione iniziative culturali della Parrocchia di San Paolo. ●
NotEventi
La musica di Wolfango, vent’anni dopo
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Il concerto per ricordare il maestro Dalla Vecchia, compositore, organista e didatta italiano
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MusicaMese
OpeNights. Nove serate di musica dal vivo nei cortili di Palazzo Montanari e Teatro Olimpico
Dai madrigali alla samba Tre generazioni di artisti professionisti locali e non per un cartellone senza confini di genere
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ornano le “notti all’aperto”, con la quarta edizione di OpeNights, grazie alla sinergia tra la Società del Quartetto di Vicenza, le Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari ed il Comune di Vicenza. Nove serate di musica dal vivo alternate in due magnifiche location: il cortile di Palazzo Leoni Montanari ed il giardino del Teatro Olimpico. La formula è quella degli anni scorsi: un modesto biglietto a 5 euro per una serata di buona musica arricchita da un piccolo aperitivo, compreso nel prezzo del biglietto. E se le belle cornici ai palcoscenici e le bollicine di prosecco soddisferanno gli occhi ed i palati tanto dei vicentini quanto dei turisti di passaggio a Vicenza, altrettanto si può dire del programma musicale, che spazierà dai madrigali di Monteverdi e Marenzio alla samba sudamericana. Tutti i concerti hanno inizio alle ore 21 e l’ingresso è consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili. L’intero programma della manifestazione è consultabile nel sito della Società del Quartetto (www.quartettovicenza.org). Una rapida scorsa al cartellone - che si estende dal 10 luglio all’8 agosto - permetterà di orientarsi tra l’universo femminile raccontato attraverso i successi di cantautrici che hanno segnato un’epoca, da Regina Spektor a Sia, da Tori Amos a Cyndi Lauper e le musiche originali di Saverio Tasca, per un omaggio agli uomini che hanno fatto la Grande Guerra. Non mancherà la serata con gli evergreen del jazz così come gli appassionati del pianoforte potranno godere di una “maratona sulla tastiera”. Spazio anche al jazz manouche e alla canzone d’autore italiana. Tre generazioni in palcoscenico con artisti locali e non, tutti rigorosamente professionisti. ● Giovanni Costantini
I concerti ospitati alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, sono preceduti alle ore 20:15, da una breve visita guidata alla mostra temporanea “La Grande Guerra. I luoghi e l’arte feriti”. BIGLIETTI E INFORMAZIONI: OPENIGHTS PALAZZO LEONI MONTANARI Visita guidata euro 5 (su prenotazione obbligatoria al n. 800.578875) Concerto euro 5 (compreso un drink) | ingresso gratuito fino ai 14 anni
OPENIGHTS TEATRO OLIMPICO Concerto euro 5 (compreso un drink) | ingresso gratuito fino ai 14 anni Società del Quartetto di Vicenza tel. 0444 543729 | cell. 344 0586002 | info@quartettovicenza.org Vicolo Cieco Retrone, 24 | www.quartettovicenza.org Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari tel. 800 578875 | info@palazzomontanari.com | Contra’ Santa Corona, 25 www.gallerieditalia.com
Prenotazione consigliata. L’ingresso ai concerti è consentito fino all’esaurimento dei posti a sedere. In caso di maltempo i concerti a Palazzo Leoni Montanari si terranno nel Salone d’Apollo, mentre i concerti nel giardino del Teatro Olimpico saranno rinviati ad altra data.
in collaborazione con
Registri&Note
Invento e canto. Tornato in scena lo spett
Se la “classic Il format di Società del Quartetto e Veneto Banca
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Educare alla bellezza
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Ideato due anni or sono nell’ambito delle attività promosse dalla Società del Quartetto e da Veneto Banca per il mondo della scuola, lo spettacolo “Invento e canto” è tornato in scena con un doppio appuntamento: sabato 6 giugno a Montebelluna (all’Auditorium Veneto Banca) ed il giorno seguente all’Auditorium San Gaetano di Malo. Alla guida dell’Orchestra d’archi “Santa Libera”, il maestro Mario Lanaro è stato il mattatore dello spettacolo, nelle vesti di direttore e, soprattutto, di intrattenitore. “Invento e canto” è uno spettacolo per bambini, ragazzi e genitori concepito come un’introduzione giocosa alla musica “classica” attraverso una serie di quadri musicali, di improvvisazioni orchestrali e di simpatici siparietti con i quali il maestro coinvolge il pubblico dei bambini e degli adulti. «L’approccio alla musica “colta” non deve essere necessariamente serio – spiega Lanaro – perché con la “classica” ci si può anche divertire, si può ridere e scherzare, ma imparando nel contempo come nasce un brano musicale, come funziona un’orchestra, che ruolo abbia il direttore e come una platea di spettatori possa magicamente trasformarsi in un grande coro». La risposta del pubblico non è mancata. In particolare, il giovane pubblico delle scuole ha riempito di attento silenzio e musicale partecipazione il bell’auditorium della sede centrale di Veneto Banca, a Montebelluna, segnando sicuramente un punto importante a favore dell’istituto bancario nell’ambito dei rapporti con le scuole del territorio. ● Francesco Favotto Presidente Veneto Banca
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deato due anni or sono nell’ambito delle attività promosse dalla Società del Quartetto e da Veneto Banca per il mondo della scuola, lo spettacolo “Invento e canto” è tornato in scena con un doppio appuntamento: sabato 6 giugno a Montebelluna (all’Auditorium Veneto Banca) ed il giorno seguente all’Auditorium San Gaetano di Malo. Alla guida dell’Orchestra d’archi “Santa Libera”, il maestro Mario Lanaro è stato il mattatore dello spettacolo, nelle vesti di direttore e, soprattutto, di intrattenitore. “Invento e canto” è uno spettacolo per bambini, ragazzi e genitori concepito come un’introduzione giocosa alla musica “classica” attraverso una serie di quadri musicali, di improvvisazioni orchestrali e di simpatici siparietti con i quali il maestro coinvolge il
Registri&Note
acolo didattico per un pubblico “musicale”
a” è un gioco a Montebelluna e Malo: divertirsi imparando
pubblico dei bambini e degli adulti. «L’approccio alla musica “colta” non deve essere necessariamente serio – spiega Lanaro – perché con la “classica” ci si può anche divertire, si può ridere e scherzare, ma imparando nel contempo come nasce un brano musicale, come funziona un’orchestra, che ruolo abbia il direttore e come una platea di spettatori possa magicamente trasformarsi in un grande coro». La risposta del pubblico non è mancata. In particolare, il giovane pubblico delle scuole ha riempito di attento silenzio e musicale partecipazione il bell’auditorium della sede centrale di Veneto Banca, a Montebelluna, segnando sicuramente un punto importante a favore dell’istituto bancario nell’ambito dei rapporti con le scuole del territorio. ●
Un’esperienza dinamica e coinvolgente ha animato l’ultimo sabato di scuola della mia classe scolastica, grazie allo spettacolo “Invento e canto”, con l’orchestra Santa Libera e il maestro Mario Lanaro. Assistere ad uno spettacolo musicale è sempre evento comunicativo collettivo “trascinante” e il termine “interattivo” che accompagnava la proposta aumentava le nostre aspettative, ma l’evento è andato davvero oltre. In poco più di un’ora abbiamo avuto la possibilità di sperimentare concretamente le nostre capacità di discriminazione di suoni e musiche, di percezione attiva delle fonti sonore e musicali, di scoperta e di manipolazione, nonché di coinvolgimento corporeo, in un crescendo di proposte e di attività che hanno tenuto vivo l’interesse di grandi e piccini. Così ci siamo divertiti a ricreare il temporale nel bosco o a musicare i nostri nomi guidati da semplici e sapienti indicazioni riuscendo a coordinarci magicamente con tutti gli altri 300 spettatori. Abbiamo scoperto le fasi della costruzione di un brano musicale, dalle parole alla melodia, e abbiamo seguito il gesto della mano che mostra l’andamento ascendente o discendente della musica. Alcuni di noi, sorprendentemente, hanno preso il posto del maestro e diretto l’orchestra e tutti ci siamo impegnati nel rintracciare le incursioni musicali nascoste nell’inno di Mameli. I miei alunni sono stati coinvolti e affascinati, e per noi insegnanti si è trattato di un vero e proprio compendio di didattica della musica, significativo e stimolante. Visto l’entusiasmo riscontrato e nei bambini e l’efficacia dell’intervento dal punto di vista didattico consiglierei a tutti di partecipare, nella speranza che tali iniziative siano riproposte con continuità nelle scuole. ● Luisa Tessariol, docente plesso di Pederiva di Montebelluna (TV)
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Comunicativo, collettivo e trascinante
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Due estratti tra le tante incisioni degli artisti da poco passati a Vicenza per “Omaggio a Palladio”
La delicatezza del tocco e della voce Schiff ha cambiato idea: ecco Schubert sul fortepiano
Soprano e tenore per i lieder d’occasione firmati Mozart
autore Franz Schubert titolo CD Sonate D894 e D960, Moments musicaux D780, Vier Impromptus D 935 et al. interpreti András Schiff (fortepiano) etichetta 2CD ECM New Series, 2425/26, DDD, 2015
autore Wolfgang Amadeus Mozart titolo CD Complete songs interpreti R. Ziesak (soprano), L. Odinius (tenore), U. Eisenlohr (piano), A. Lorch (mandolino) etichetta 2CD Naxos 8.557900-01, DDD, 2008
András Schiff ha cambiato idea. E lo ammette, nel libretto che accompagna questa recentissima registrazione. L’iniziale disincanto nei riguardi della filologia ha ceduto il passo a una nuova sensibilità verso gli strumenti d’epoca. Dopo aver affrontato Mozart sul fortepiano di Mozart, dopo aver inciso le variazioni Diabelli su un pianoforte Bechstein del 1921 e su un fortepiano Brodmann del 1820, il pianista ungherese torna al suo Brodmann per riprendere un autore di cui è interprete di riferimento, Franz Schubert. La tracklist di questo doppio CD allinea una splendida scelta di capolavori del viennese. Ci sono l’indiscussa Sonata in Si bemolle maggiore D960 e la non meno mirabile Sonata in Sol maggiore D894 che Schumann considerava la più perfetta tra le sonate schubertiane. Poi due eminenti raccolte di pensieri su pentagramma, i Momenti musicali e la seconda serie di Improvvisi. E, a completamento, la melodia ungherese in Si minore D817 e l’Allegretto in Do minore D915. Per Schiff, il fortepiano del tempo di Schubert possiede «qualcosa di essenzialmente viennese, la sua tenera dolcezza, la sua malinconica cantabilità». La scelta della tastiera è in realtà l’affinamento di un’idea. Così, sul Brodmann, l’interpretazione si solleva più leggera, morbida, articolata sulle punte. Schubert non perde in profondità, ma la grafia dei suoi sentimenti appare più chiara e il discorrere della sua malinconia più lucido. ●
Qualche pubblicazione, feste in onore di un aristocratico, cerimonie della loggia massonica, cerimonie religiose, la richiesta di una cantante (magari bella e brava), il desiderio di fare un favore a un amico, il semplice piacere di mettere in musica una poesia. Sono varie le occasioni per le quali Mozart compose i suoi lied. Poco più di una trentina, da An die Freude (su testo di Uz) kv 53, scritto a dodici anni, alla minicantata massonica per tenore e piano Die Ihr des Unermesslichen Weltalls Schöpfer ehrt, kv 619, datata 1791. Testi in francese (due), in italiano (uno, ma è un arrangiamento), in tedesco (il resto). E tutti raccolti in questo doppio CD, impaginato con affetto e intelligenza (i testi si scaricano dal sito). C’è anche un lied di Schubert, Luisens Antwort D319, che risponde a Das Lied der Trennung kv 519 del salisburghese. “Forse Luisa mi dimenticherà per sempre” canta il tenore in Mozart. “No, Luisa non ti dimenticherà mai”, risponde il soprano in Schubert. E poi i capolavori, da Das Veilchen kv 476 ad Abendempfindung an Laura kv 523, fino al notevolissimo frammento Einsam bin ich, meine Liebe kv 26 appendix. Mozart dipinge con pochi efficacissimi tocchi. Ruth Ziesak e Lothar Odinius articolano il canto con delicata partecipazione e giusto controllo: che l’incantesimo non si rompa. Ulrich Eisenlohr e Ariane Lorch li accompagnano con altrettanta cura. ● pagina a cura di Filippo Lovato
MALIKA AYANE IN “NAIF TOUR” A VICENZA IN ESCLUSIVA PER IL VENETO Accompagnata da una “superband” di undici elementi, Malika Ayane – che ha aperto il suo 2015 conquistando il Disco D’Oro con l’album “Naif” e il Premio della Critica al 65esimo Festival di Sanremo con il brano “Adesso e qui (Nostalgico presente) ” – porterà in scena le novità dell’ultimo lavoro discografico insieme alle sue canzoni più amate dal pubblico, e non mancheranno alcune sorprese pescate dal suo personale bagaglio musicale, rivisitate con lo stile unico e raffinato di Malika. Il concerto è in programma per sabato 7 novembre alle ore 21 al Teatro Comunale di Vicenza. INFO: www.quartettovicenza.org / www.tcvi.it
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gli appuntamenti segnalati dalla Società del Quartetto di Vicenza
il periodico Musicare è realizzato grazie a:
LUGLIO 2015 ore 21:00 Notturni palladiani Cortile di Palazzo Barbarano - Palladio Museum (Contrà Porti, 11) Quartetto d’archi con contorno italiano
Anton Bianco violino / Alessia Giusto violino Stefania Bottin viola / Alberto Tecchiati violoncello
LUGLIO 2015 ore 21:00 OpeNights Cortile di Palazzo Leoni Montanari (Contrà Santa Corona, 25) FACING WEST Thomas Sinigaglia fisarmonica / Maria Vicentini violino LUGLIO 2015 ore 21:00 OpeNights Cortile di Palazzo Leoni Montanari (Contrà Santa Corona, 25) ROCK SOTTO LE STELLE Sabrina Turri voce / Lele Sartori chitarra LUGLIO 2015 ore 21:00 OpeNights Giardino del Teatro Olimpico (Piazza Matteotti, 11) CANTANDO ITALIANO Bruno CONTE voce / Sergio BORGO chitarre / Ettore MARTIN sax
LUGLIO 2015 ore 21:00 Notturni palladiani Cortile di Palazzo Barbarano - Palladio Museum (Contrà Porti, 11) SERATA ROMANTICA PER DUE Claudia Irene TESSARO violino / Pierluigi PIRAN pianoforte
LUGLIO 2015 ore 21:00 OpeNights Cortile di Palazzo Leoni Montanari (Contrà Santa Corona, 25) L’UOMO CHE CAMMINA Saverio TASCA marimba / ALTERARCO quartetto d’archi
LUGLIO 2015 ore 21:00 OpeNights Giardino del Teatro Olimpico (Piazza Matteotti, 11) CARIOCA SAMBA MEU Luisa TORRESAN voce / Joel RODRIGUES tapping guitar LUGLIO 2015 ore 21:00 OpeNights Cortile di Palazzo Leoni Montanari (Contrà Santa Corona, 25) IL CANTO DELL’ALBA I POLIFONICI VICENTINI / Pierluigi COMPARIN direttore
AGOSTO 2015 ore 21:00 OpeNights Giardino del Teatro Olimpico (Piazza Matteotti, 11) A TUTTO JAZZ
THELONIOUS COOL BAND & THELORCHESTRA con Gianluca CAROLLO, Ettore MARTIN, Michele CALGARO, Danilo MEMOLI e Lorenzo CALGARO
AGOSTO 2015 ore 21:00 NOTTURNI PALLADIANI Cortile di Palazzo Barbarano - Palladio Museum (Contrà Porti, 11) FRANCIA & GERMANIA TRA ‘800 E ‘900
Agnese Maria BALESTRACCI violino / Edoardo DI CICCO clarinetto Claudia RIGONI corno / Greta Francesca GUASCONI pianoforte
AGOSTO 2015 ore 21:00 OpeNights Cortile di Palazzo Leoni Montanari (Contrà Santa Corona, 25) LA GINESTRA - MARATONA PIANISTICA otto fra i migliori studenti delle classi di pianoforte del Conservatorio Pedrollo in una serata ispirata a Leopardi AGOSTO 2015 ore 21:00 OpeNights Giardino del Teatro Olimpico (Piazza Matteotti, 11) GIPSY PALLADIANO LES MANOUCHES BOHéMIENS Federico ZALTRON violino Nicolò APOLLONI chitarra / Marco PENZO contrabbasso
SOCIETà DEL QUARTETTO DI VICENZA Vicolo Cieco Retrone, 24 - Vicenza tel. 0444 543729 info@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org la carta di questa pubblicazione è gentilmente offerta da