Musicare 3/2018

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LUGLIO-AGOSTO 2018

MusiCare 2018 - ANNO XX - Numero 3 - Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza

FUORI DAL TEATRO!

Nei cortili dei palazzi, nei giardini delle ville, nelle corti dei castelli. Prosegue la programmazione “off” di Società del Quartetto e Orchestra del Teatro Olimpico, per un’estate a suon di musica. Aspettando di tornare all’Olimpico per ascoltare la voce di AMBROGIO MAESTRI interpretare un Falstaff internazionale. DIAMO I NUMERI

Più concerti e abbonati per la OTO, 25mila spettatori e 300 artisti per il Quartetto

NON SI CANTA PIÙ

Le riflessioni di Bepi De Marzi sull’uso della voce, aspettando i Crodaioli a Musica delle Tradizioni 1

NEL NOME DI GIOVANNI

Una masterclass con Salvatore Accardo ed una borsa di studio in ricordo del maestro Guglielmo


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iamo in grado di cogliere la Bellezza? Ci fermiamo a viverla quando un attimo la cala nel nostro quotidiano? Sappiamo riconoscere il talento anche quando non è in copertina o sul palco, o battiamo le mani per abitudine e costume? Risale all’ormai lontano 2007 l’esperimento sociale voluto dal Washington Post per dare una risposta alle domande sopra, ma si può ancora visualizzare, “condividere”, con un semplice click su YouTube. Le parole chiave da immettere sono il nome del prestigioso violinista Joshua Bell e l’ambientazione del simpatico esperimento: la metropolitana di Washington. È in una frequentatissima stazione della subway di questa città che, in una fredda mattina di gennaio, colui che è considerato uno dei più grandi violinisti viventi suona per quasi un’ora quella che è considerata una delle musiche più grandi di tutti i tempi: le Sonate e Partite per violino solo di Bach. È addosso ad un muro della metro, ha la custodia aperta ai suoi piedi e veste semplice. Ma suona un violino del valore superiore ai 3 milioni di euro. E suona bene, molto bene, ovviamente! Non si ferma quasi nessuno. Solo un bambino di circa tre anni trattiene per qualche secondo una madre impaziente. A fine “esibizione” il maestro avrà raccolto pochi dollari di riconoscenza per le sue armonie bachiane. Nessuna foto, nessun autografo. Due giorni prima, al Teatro di Boston, il concerto di Joshua Bell aveva fatto il tutto esaurito. I posti erano in vendita alla media di 100 dollari l’uno. Non basta portare la musica fuori dai teatri. Bisogna anche crescere una popolazione che non sia solo pubblico da concerto, consumatore di eventi, numero da sold out. Ma persone capaci di cogliere la Bellezza, appezzarla e, se necessario, sostenerla o proteggerla. ● Giovanni Costantini

In copertina AMBROGIO MAESTRI, baritono italiano nato a Pavia nel 1970, tra i più prestigiosi cantanti lirici al mondo della sua generazione, sarà a Vicenza per interpretare Sir John Falstaff. Foto di Alberto Conti. Anno XX - Numero 3 Luglio-Agosto 2018

coordinamento editoriale Giovanni Costantini collaboratori Marco Bellano Silvia Ferrari Filippo Lovato Paolo Meneghini Leonardo Mezzalira Alberto Schiavo impaginazione Alessandra Melison per le foto l’Editore è a disposizione di quanti provassero diritti di Copyright

cartaCanta

di Leonardo Mezzalira

VERDI SI DIVERTÌ... Periodico di cultura, musica e spettacolo di Società del Quartetto di Vicenza e Orchestra del Teatro Olimpico Direttore Resp.: Matteo Salin Editore: Società del Quartetto di Vicenza Redazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546 web www.quartettovicenza.org e-mail info@quartettovicenza.org Periodico iscritto al registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 977 Stampa: Tipolitografia Pavan snc su carta Passion 13 da 100 g/mq Tiratura 3000 copie

G. VERDI FALSTAFF Opera lirica in tre atti ED. RICORDI, MILANO 2006 L’opera sarà eseguita dalla Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer nell’ambito del Vicenza Opera Festival il 12 e il 14 Ottobre 2018 alle 20.00 al Teatro Olimpico di Vicenza.

«Sono quarant’anni che desidero scrivere un’opera comica, e sono cinquant’anni che conosco Le allegre comari di Windsor; pure… i soliti, ma che sono dappertutto, si opponevano sempre a far pago questo mio desiderio. Ora Boito ha sciolto tutti i ma, e mi ha fatto una commedia lirica che non somiglia a nessun’altra. Io mi diverto a farne la musica; senza progetti di sorta, e non so nemmeno se finirò… ripeto: mi diverto… Falstaff è un tristo che commette ogni sorta di cattive azioni… ma sotto una forma divertente. È un tipo! Son sì vari i tipi! L’opera è completamente comica!» Giuseppe Verdi a Gino Monaldi, 1880

la carta di questa pubblicazione è gentilmente offerta da

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foto di Roberto Moretti


Indice

LA STECCA

«Dio mi dice come la musica dovrebbe essere, ma lei è di impedimento.» (Arturo Toscanini, direttore d’orchestra 1867-1957, ad un suonatore di tromba)

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contr’appunti

PIÙ CONCERTI E PIÙ ABBONATI: OTO IN CRESCENDO ROSSINIANO di Paolo Meneghini

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contr’appunti

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musicaMese

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ANCHE I NUMERI DEL QUARTETTO CANTANO UNA BELLA PARTE! di Paolo Meneghini

JAZZ, BLUES, MANOUCHE, CANZONI: ESTATE IN MUSICA SOTTO LE STELLE di Silvia Ferrari

musicaMese

LE SERENATE PER PICCOLA ORCHESTRA E LA “FIESTA” DELLE PERCUSSIONI... di Silvia Ferrari

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registri&note

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echi

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tracce

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MASTERCLASS E BORSA DI STUDIO NEL NOME DI GIOVANNI GUGLIELMO a cura della redazione

LA VOCE, IL TIMBRO, L’INTONAZIONE ...MA NON SI CANTA PIÙ. di Bepi De Marzi

IL SECOLO DI BERNSTEIN E LA LEZIONE DI ADAMS di Filippo Lovato

audioVisioni

SE UN FERMO-IMMAGINE RESTITUISCE LA MERAVIGLIA DI UN BATTITO... di Marco Bellano

d’altro ouverture canto Musica, tanta musica a Vicenza. Cameristica, sinfonica. Anche l’opera. Quest’anno, tra le maggiori, si sono contate tre nuove iniziative che arricchiscono un calendario di concerti già piuttosto ricco. Al moltiplicarsi delle proposte farà riscontro una moltiplicazione degli ascoltatori? Forse no. Se gli organizzatori operassero seguendo solo la logica economica, si chiederebbero se vale pena di competere per un mercato così ristretto. Perché poi, per riempire il teatro, si è costretti a svendere i biglietti o ad azzerarne il costo, con ricadute dannose per tutti. Il rischio è che si dia per scontato che di Mozart dal vivo è giusto fruire gratis, mentre è sacrosanto pagare per ascoltare Vasco Rossi. E se la disponibilità a pagare per un concerto di classica si riduce, chi rischierà di impegnarsi per i cachet elevati che i musicisti di fama internazionale pretendono? Così l’inflazione da offerta, lungi dallo stimolare, attraverso la concorrenza tra gli organizzatori, la qualità delle proposte, rischia piuttosto di deprimerla. E se non si può pretendere che un’autorità centrale neghi gli spazi liberi a chi li richiede, si può però auspicare che tale autorità promuova forme di collaborazione tra gli attori, nel maggiore interesse di tutti. Il passato, purtroppo, non è prodigo di esempi a cui fare riferimento. Concertare i concertanti, questa sarà una delle sfide da affrontare per la nuova Amministrazione. ●

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ouverture notEventi contr’appunti

di di Paolo Meneghini Paolo Meneghini

PIÙ CONCERTI E PIÙ ABBONATI: OTO IN CRESCENDO ROSSINIANO Orchestra del Teatro Olimpico. Collaborazioni e nuove iniziative per far vivere l’orchestra ed i giovani professori che la compongono: dai concerti cameristici alle repliche nel territorio, fino al ritorno al teatro da cui prende il nome, per un concerto quasi jazz...

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ella stagione appena conclusa ci sono state tante piacevoli novità per l’Orchestra del Teatro Olimpico. Partendo dall’ultima in ordine di tempo, registriamo il lusinghiero successo ottenuto dalla nuova serie di concerti domenicali a Palazzo Chiericati di Vicenza – i “Matinée al Chiericati” – nella quale i maestri d’orchestra della OTO, in varie formazioni, si sono brillantemente confrontati con il repertorio cameristico. Vale poi la pena ricordare la partecipazione alla produzione dell’opera per bambini “Il Mago di Oz” di Pierangelo Valtinoni (in Prima nazionale per Opera Estate Festival di Bassano del Grappa), l’esecuzione della Simple Symphony di Benjamin Britten nella serata di gala che ha celebrato i 10 anni del Teatro Comunale di Vicenza ed il concerto di diploma della Classe di Direzione d’orchestra del maestro Giancarlo Andretta, al Teatro Comunale di Lonigo. Per le festività di Natale la OTO, con il konzertmeister Filippo Lama, ha suonato alla Chiesa dei Servi di Vicenza e al Comunale di Belluno, diretta da Alexander Lonquich. Il tradizionale Gran Concerto di San Silvestro al Comunale di Vicenza – quest’anno la bacchetta era affidata al direttore ungherese Gábor Takács-Nagy – ha fatto segnare ancora una volta il tutto esaurito ed in più la trasmissione in diretta da parte dell’emittente TVA Vicenza. L’ultima piacevole sorpresa è stato il ritorno dell’orchestra al Teatro Olimpico, nell’ambito della Festival Vicenza Jazz, con un concerto ai confini del jazz che ha riunito intorno all’orchestra Lonquich padre e Lonquich figlio (il clarinettista Tommaso). Tutto ciò senza naturalmente dimenticare la stagio-

ne di sei concerti andata in scena al Comunale di Vicenza, che ha fatto registrare un sensibile aumento degli abbonamenti. Guardando a ciò che verrà, oltre alla consueta serie estiva dei “Notturni” – che quest’anno raddoppiano e saranno proposti, oltre che a Palazzo Barbarano di Vicenza, anche al Castello di Thiene – il 21 agosto la OTO si esibirà, diretta da Enrico Bronzi, nell’ambito del Festival Musicale di Portogruaro in un programma tutto-Prokofiev. Entro luglio, infine, sarà reso noto il programma della prossima stagione sinfonica al Teatro Comunale di Vicenza – confermati i sei concerti in cartellone, più il Gran Concerto del 31 dicembre – che inizierà lunedì 19 novembre con una brillante serata nella quale il maestro Alexander Lonquich ha pensato di proporre molte ouverture d’opera e di operetta. ●

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contr’appunti ouverture

di Paolo Meneghini

ANCHE I NUMERI DEL QUARTETTO CANTANO UNA BELLA PARTE! Bilancio 2017/2018. 50 eventi per 25mila spettatori, 300 artisti da 25 nazionalità: la macchina della Società del Quartetto viaggia a pieno ritmo, tra attese conferme e piacevoli sorprese, stagione ordinaria e iniziative inedite.

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uando, a primavera inoltrata, termina la programmazione della stagione concertistica al Teatro Comunale di Vicenza – che continua ad essere il fulcro delle attività musicali della Società del Quartetto – è consuetudine che negli uffici di Vicolo Cieco Retrone ci si fermi un attimo per tirare il fiato, ma soprattutto per tirare le somme su quanto fatto. Da settembre dello scorso anno abbiamo realizzato una cinquantina di eventi, suddivisi in varie rassegne, che sono stati seguiti complessivamente da 25 mila spettatori. Gli artisti che hanno suonato per noi sono stati oltre 300, di 25 diverse nazionalità e provenienti da 4 continenti. Anche il numero degli autori eseguiti è stato ragguardevole – una settantina – coprendo un arco temporale molto vasto (dalla musica rinascimentale a quella dei compositori contemporanei) e svariati generi musicali, anche se il repertorio cosiddetto “classico” l’ha fatta sicuramente da padrone. Fra i protagonisti della stagione principale andata in scena nella sala grande del “Comunale” di Vicenza ci sono state delle attese conferme (tre nomi su tutti: il complesso a cappella The King’s Singers, il baritono tedesco Matthias Goerne e la pianista Lilya Zilberstein, seppure in sostituzione di Murray Perahia) e delle piacevolissime sorprese, come il pianista coreano Seong-Jin Cho, l’arrembante Cuarteto Casals dalla Spagna, la violinista Suyoen Kim e il pianista canadese Jan Lisiecki, accompagnato dalla Camerata Salzburg, che abbiamo ritrovato più

maturo e maggiormente consapevole del suo enorme talento. I due eccezionali fuori programma al Teatro Olimpico (la voce di Magdalena Kožená con la Venice Baroque Orchestra di Andrea Marcon e il recital chitarristico del giapponese Kazuhito Yamashita) hanno richiamato nell’anfiteatro palladiano il pubblico delle grandi occasioni mentre la nuova edizione del Festival Omaggio a Palladio con Sir András Schiff e la Cappella Andrea Barca ha fatto arrivare ancora una volta a Vicenza centinaia di appassionati provenienti da tutta Europa. Fra le iniziative inedite, frutto di collaborazioni con altri soggetti musicali operanti in città, vogliamo ricordare la prima edizione di “all’Olimpico col Pedrollo” (una serie di quattro concerti in partnership con il Conservatorio di Vicenza) e “Orgelmesse”, 26 Messe accompagnate da musiche d’organo realizzate insieme al Festival Concertistico Internazionale “Organi Storici del Vicentino”. Ma adesso non c’è più tempo per guardarsi indietro. A luglio riparte la musica sotto le stelle delle “OpeNights” (al giardino dell’Olimpico e nel cortile di Palazzo Leoni Montanari); poi ci aspetta il Festival “Musica delle Tradizioni” e l’attesissima prima edizione del Vicenza Opera Festival con la Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer che propone al Teatro Olimpico il Falstaff di Giuseppe Verdi: nel ruolo da protagonista il grande Ambrogio Maestri. Dal 9 novembre, poi, inizia la nuova stagione di concerti al Teatro Comunale. ●

SERATA MEMORABILE CON LILYA ZILBERSTEIN

La pianista moscovita ha sostituito un indisposto Murray Perahia: a lei il grazie della SdQ e al maestro Perahia i migliori auguri. Un nuovo malanno fisico ha costretto Murray Perahia ad annullare definitivamente i concerti che aveva in programma questa primavera a Milano, Torino e Vicenza. Nell’augurare al maestro una pronta guarigione, la SdQ di Vicenza ringrazia di cuore Lilya Zilberstein che, lo scorso 28 mggio, ha accettato di suonare al Comunale di Vicenza nello stesso giorno in cui era previsto il recital di Murray Perahia, proponendo al pubblico della Società del Quartetto un bellissimo programma ed una serata memorabile.

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ouverture notEventi musicaMese

di Paolo Meneghini di Silvia Ferrari

JAZZ, BLUES, MANOUCHE, CANZONI: ESTATE IN MUSICA SOTTO LE STELLE OpeNights. Sette appuntamenti “leggeri ed estivi” con la musica dal vivo in due location storiche ed eleganti, il cortile di Palazzo Montanari ed il giardino del Teatro Olimpico. La musica a Vicenza non smette di risuonare per cittadini e turisti.

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he cosa succede se si uniscono le notti stellate vicentine alle sonorità musicali del jazz, del blues, della canzone italiana? E se si dipingono gli spazi storici con voci femminili? È quello che si scoprirà dal 13 luglio al 4 agosto con la settima edizione di OpeNights. Sette gli appuntamenti in cartellone, anche quest’anno in una doppia location dal fascino irresistibile: il Giardino del Teatro Olimpico e il cortile di Palazzo Leoni Montanari. Diversi i generi musicali protagonisti dei concerti nel giardino del teatro palladiano. Si comincia sabato 14 luglio con il sassofonista Claudio Fasoli, protagonista assoluto del jazz italiano, e il suo “Dal solo al tutti”.

Sabato 21 luglio tocca a Bruno Conte deliziare gli spettatori con un concerto dedicato alla canzone italiana di Genova, a cavallo degli anni ’50 e ’60, e ai suoi principali protagonisti (tra gli altri Bruno Lauzi, Fabrizio De Andrè e Gino Paoli). Sarà invece il blues al centro del terzo appuntamento del 28 luglio con la Nick Blues Band che proporrà i grandi classici del Chicago Blues e del Jump Blues degli anni ’50. L’ultimo appuntamento nel giardino dell’Olimpico sarà “Gipsy Mood” il 4 agosto con Michele Uliana (clarinetto), Niccolò Apolloni e Lallo Orlandi (chitarre) e lo stile manouche. I tre appuntamenti alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari saranno invece dedicati alle voci femminili e abbinati alla raffinata formula “art, music & drink”. Tre serate di musica dal vivo all’aperto accompagnate da un drink e precedute alle 20.30 dagli “Assaggi d’arte”, letture dedicate ad una particolare opera d’arte conservata alle Gallerie. Queste le ospiti d’eccezione: il 13 luglio la brasiliana Silvaina Dos Santos con i ritmi e i colori della sua terra d’origine; il 20 luglio Minji Kim, voce di stampo lirico che incontrerà la tastiera di Alessio Sebastio e l’assortimento cosmopolita di “World music”; e infine il 27 luglio Chiara Luppi e la sua voce soul di grande fascino per un viaggio intimo e coinvolgente. Tutti i concerti iniziano alle 21.15. ●

Claudio Fasoli

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ASSAGGI D’ARTE AL FEMMINILE Dalla seduzione nello sguardo degli antichi alle voci seducenti di tre donne cantanti di provenienze e generi diversi: le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari propongono un tema accattivante e “gustoso” nell’ambito di OpeNights. Bruno Conte

“Il canto femminile della seduzione” è il leitmotiv dei concerti che si terranno nel cortile di Palazzo Leoni Montanari nell’ambito di OpeNights 2018. La scelta trae origine dalla mostra in corso alle Gallerie: nell’ambito della rassegna Il Tempo dell’Antico, quaranta manufatti appartenenti alla collezione di Intesa Sanpaolo trattano il tema della seduzione, documentando aspetti amorosi, religiosi e sociali e narrando appassionanti storie che hanno come protagonisti divinità ed eroi mitici.

Nick Righele

Lallo Orlandi

Silvania Dos Santos e Giancarlo Bianchetti

Le tre serate proporranno prima degli “Assaggi d’arte”, letture brevi e frizzanti dedicate ad una particolare opera conservata alle Gallerie; dopo un drink si passerà alla musica dal vivo. Si inizia venerdì 13 luglio con le “Voci del sole”: il ruolo simbolico delle sibille tra il mondo antico e l’immaginario cristiano, e le sonorità brasileire di Silvania Dos Santos; il 20 luglio, le “Voci del mondo”: la scultura greca incontra la rigogliosa fantasia dell’arte barocca, e la voce di stampo lirico di Minji Kim si fonde col pianoforte jazz di Alessio Sebastio in un progetto di world music. Serata conclusiva venerdì 27 luglio, con le “Voci dell’immaginario”: dal canto inquieto e ammaliante delle sirene alla voce soul di Chiara Luppi, accompagnata da un trio jazz di tutto rispetto. Inizio del concerto alle 21:15, ma assaggio d’arte e drink alle 20:30. g.c.

Minji Kim

Chiara Luppi

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ouverture notEventi musicaMese

di Paolo Meneghini di Silvia Ferrari

LE SERENATE PER PICCOLA ORCHESTRA E LA “FIESTA” DELLE PERCUSSIONI... Notturni palladiani. Quarta edizione per la rassegna estiva che propone i musicisti della OTO in formazioni cameristiche: due concerti per orchestra d’archi, due serate coi fiati e una “notte” coi ritmi caraibici e sudamericani di vibrafoni e marimbe.

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na dimora storica nel cuore di Vicenza. Cinque appuntamenti sotto il cielo estivo per far risuonare la città di musica e grazia. Torna “Notturni palladiani”, la rassegna che accoglie le sezioni dell’Orchestra del Teatro Olimpico nell’incantevole cortile di Palazzo Barbarano. L’evento, organizzato in collaborazione con il Palladio Museum, è alla sua quarta edizione e si svolgerà quest’anno dal 21 giugno al 6 settembre. Al centro della scena ci saranno i giovani maestri d’orchestra della OTO che si presenteranno di volta in volta nella formazione di piccola orchestra di soli archi, fiati e percussioni. Al loro fianco i tre maestri formatori: Filippo Lama per gli archi, Davide Sanson per i fiati e Saverio Tasca per le percussioni. Cinque gli appuntamenti in cartellone con uno sguardo privilegiato rivolto al Settecento. Si

DAL PALAZZO AL CASTELLO: I NOTTURNI ANCHE A THIENE

nico da Venezia, “ingegnere” della Città di Vicenza. Il complesso è abbellito da 12 mila metri quadri di verde: sul fronte la grande corte nobile con barchesse e magnolie secolari; sul retro l’ampio parco con cedraia, ghiacciaia, roggia e grotta rinascimentale. Il castello di Thiene è custodito con passione dagli attuali proprietari che si impegnano nella sua valorizzazione al fine di renderlo sempre più fruibile allo studioso, al visitatore o al semplice curioso.

Nasce la prima edizione dei “Notturni al Castello”, replica della rassegna vicentina nell’elegante cornice della loggia del Castello di Thiene. Non solo Palazzo Barbarano e non solo Vicenza, per i “Notturni” estivi della OTO. Grazie alla collaborazione col Castello di Thiene, e col patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Thiene, nasce la prima edizione dei “Notturni al Castello”, replica della rassegna vicentina nell’elegante cornice della loggia del Castello di Thiene. Il castello di Thiene è un complesso monumentale di grande interesse per la qualità e quantità di elementi storici, architettonici artistici e paesaggistici che vi è conservata. Si tratta del più cospicuo edificio gotico del XV secolo sorto nel vicentino ad uso di dimora civile. Straordinario esempio di villa pre-palladiana, caposaldo nell’evoluzione delle ville venete, associa le caratteristiche del castello a quelle del palazzo veneziano e in particolare della casa-fondaco, ovvero abitazione e magazzino/luogo di commerci. L’edificio è da attribuire al grande architetto Dome-

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comincia il 21 giugno con gli archi e il concerto “Contrappunti barocchi”, un tuffo nelle magiche atmosfere dell’epoca barocca e tardobarocca risuonanti nelle città europee frequentate da Albinoni, Vivaldi, Dall’Abaco, Händel, Bach e von Biber. Il 5 luglio, il secondo appuntamento sarà dedicato ai musicisti viaggiatori tra Settecento e Novecento: gli archi della OTO eseguiranno brani di Mozart padre e figlio (Leopold e Wolfgang) Samuel Barber, Gustav Holst e Felix Mendellsohn-Bartoldy. Si continua poi il 19 luglio con una serata intitolata “Il prete rosso” e dedicata ai Concerti che Antonio Vivaldi compose per i fiati fra gli anni Venti e Trenta

del Settecento. Gli ultimi due appuntamenti saranno il 2 agosto e il 6 settembre, rispettivamente con “Fiesta latina” e “Il sommo Kantor”: il primo sarà un viaggio colorato nei ritmi caraibici e sudamericani eseguito dai percussionisti della OTO; il secondo sarà invece un percorso con i fiati nel mondo di Bach fra ritmi di danza, fughe e concerti strumentali. Tutti gli eventi iniziano alle 21 e in caso di maltempo si terranno nella Chiesa dei Servi di Piazza Biade. Il biglietto unico costa 7 euro ed è possibile sottoscrivere anche un conveniente abbonamento a tutta la rassegna. ●

BRONZI “RICAMBIA” L’INVITO

OTO in trasferta a Portogruaro a fine agosto, ospite del festival internazionale di cui è direttore artistico il violoncellista di Parma. Altra trasferta regionale per l’Orchestra del Teatro Olimpico. Grazie alla collaborazione col violoncellista e direttore Enrico Bronzi, il concerto dello scorso 7 aprile al Teatro Comunale di Vicenza, tenuto dal maestro di Parma alla guida della OTO, sarà replicato a Portogruaro il 21 agosto. Nell’ambito dei concerti del festival internazionale - di cui il maestro Bronzi è direttore artistico - la OTO debutterà con un programma interamente dedicato a Prokof’ev: la Suite da “Lieutenant Kijé”, la Sinfonia n. 3, il Concertino per violoncello, che venne ultimato dal grande Rostropovič.

Enrico Bronzi e la OTO

La società ha l’intento di guidare ogni utente in un percorso di crescita e mantenimento della salute, dalle prime fasi della vita, addirittura prenatale, fino all’età anziana, accompagnandolo nell’allenamento sportivo e nella cura del proprio equilibrio psico-fisico. Ed è proprio da questo obiettivo, che è nata la campagna “Ama, Vivi, Nuota”, progetto sociale promosso da Piscine Di Vicenza e Akron per promuovere la cultura dell’acqua facendo cogliere ai cittadini i reali benefici che possono trarne in termini di miglioramento della qualità della vita.

“Acqua e Benessere percorso di vita” La nostra mission

Piscine di Vicenza S.p.A. Viale Ferrarin, 71 - 36100 Vicenza / Tel. 0444 924868 Email: marketing@piscinedivicenza.it Sito internet: www.piscinedivicenza.it

La società si rivolge ad un ampio target, di seguito le nostre attività: - accompagnamento alla nascita (attività in acqua/palestra per gestanti); - neonatale in acqua; - scuola nuoto baby/ragazzi/teenager; - pallanuoto/sincronizzato/triathlon; - premaster; - scuola nuoto adulti; - acqua fitness; - palestra

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ouverture notEventi registri&note

Paolo Meneghini adicura della redazione

MASTERCLASS E BORSA DI STUDIO NEL NOME DI GIOVANNI GUGLIELMO Nuova collaborazione tra Quartetto, Gallerie d’Italia e Conservatorio “Pedrollo”. Il corso sarà dedicato alla formazione di giovani violinisti nell’ambito solistico e sarà tenuto dal maestro Accardo. Prova pubblica finale e borsa di studio importante.

Giovanni Guglielmo

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na masterclass ed una borsa di studio, nel nome del celebre violinista vicentino Giovanni Guglielmo, recentemente scomparso. Intesa Sanpaolo e Società del Quartetto di Vicenza, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “A. Pedrollo” di Vicenza, promuovono la prima edizione del Progetto Guglielmo , in programma a marzo 2019 alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo a Vicenza. Intento principale della nuova offerta è favorire la crescita artistica delle nuove generazioni di violinisti nell’ambito solistico, incentivando l’avviamento professionale attraverso l’assegnazione di una borsa di studio intitolata a Giovanni Guglielmo.

Salvatore Accardo

Potranno presentare domanda di ammissione i violinisti fino ai 26 anni. I 6 candidati che supereranno le due prove (la prima online e la seconda pubblica) potranno frequentare la masterclass tenuta dal maestro Salvatore Accardo, che si terrà dal 27 al 30 marzo 2019, a porte aperte. Coloro che non dovessero superare l’audizione potranno ugualmente assistere alle lezioni come uditori. Il ciclo di perfezionamento si concluderà con una prova pubblica sabato 30 marzo 2019 al termine della quale sarà assegnata la borsa di studio di € 8.000. Al vincitore verrà data inoltre la possibilità di effettuare alcune ulteriori lezioni con il maestro Accardo. ●

LA PRIMA SINFONIA A SETTEMBRE A causa di un grave lutto familiare che ha colpito il maestro Leon Spierer, il concerto di Progetto Orchestra 2018, che era in programma il 6 maggio scorso alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari è stato rinviato al 16 settembre Il programma del concerto prevede l’esecuzione dei brani affrontati dai giovani musicisti durante il corso col maestro Spierer: l’Ouverture «im italianischen Stile» di Schubert, la prima sinfonia di Beethoven e la “Classica” di Prokof’ev.

Leon Spierer

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echiouverture

di Bepi De Marzi

LA VOCE, IL TIMBRO, L’INTONAZIONE ...MA NON SI CANTA PIÙ. Musica delle Tradizioni. Aspettando la partecipazione de I crodaioli e di Bepi De Marzi al festival che si terrà il prossimo ottobre, ecco il pensiero del maestro sul primo strumento musicale di cui tutti sono dotati: la voce.

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el 1932, mentre si prospettava la criminale dittatura nazista, Hitler ha assoldato un celebre cantante d’opera, Paul Devrients, come Rhetoriklehrer. Voleva migliorare il timbro di voce, che aveva fioco e incolore, e soprattutto raggiungere una gestualità autoritaria, violenta, coinvolgente, mai vista prima. La gestualità! Toscanini non disdegnava, come poi von Karajan, di guardarsi allo specchio mentre seguiva con la mente le sue interpretazioni musicali. Oggi, e spiace dirlo, possiamo definire inguardabile il direttore della Cappella Sistina che anche per sollecitare un “amen” si agita in gesti incomprensibili. In uno dei suoi prodigiosi

passa con il cellulare e le cuffiette quasi urlando nel dialogo telefonico. I bellunesi, dai vocaboli tronchi, ma non dipende dal timbro, tendono a esprimersi tutti quasi sussurrando; il cantilenare è in tono retto. Anche sull’Altopiano di Asiago ci si esprime in tono orizzontale e il timbro è molto incisivo, pur se di limitata intensità. La Marca Trevigiana si fa ascoltare in timbro mediano, ma non in voce piena. E si ricordano i due caratteristici timbri friulani maschili: da basso profondo, come parlavano sapientemente padre Turoldo e il vescovo Nonis, e da tenore di falsetto, quasi denaturando la voce tra gola e zigomi, come il celebre giornalista sportivo Bruno Pizzul.

Bepi De Marzi

“Manuali” per gli attori, il Premio Nobel Dario Fo ha scritto: “Tra non molto scomparirà il professionismo nell’arte, in tutta l’arte. E anche la voce sarà soprattutto un’imitazione, annullando il timbro personale”. La voce. Il timbro. L’intonazione. Il timbro è sempre più un’imitazione. I nostri giovani industriali che vanno negli Stati Uniti a far pratica di “cinismo gestionale” tornano esprimendosi con una specie di falsetto acuto, nasale, grottesco, ridicolo. Che passa pian piano… Come “si prende” la cantilena, che è l’intonazione, si assimila il timbro, che significa qualità, caratteristica sonora. Nel Veneto si notano timbri diversi, come impressionano subito le intonazioni. A Verona il timbro maschile è rasposo; quello femminile è squillante. A Vicenza città il timbro è in voce piena, soprattutto quello maschile. E si nota una specie di gridato talvolta risibile, come di chi

Tutto ciò si esprime anche nel cantare. Ma diremo ampiamente dei gruppi organizzati. Prima è inevitabile ricordare il defunto cantare collettivo. Si cantava all’osteria. Ma le osterie sono scomparse. Si cantava nelle sere d’estate e del primo autunno durante qualche lavoro contadino sotto il portico. Ma non ci sono più contadini veri. Si cantava nelle filande: un ricordo lontanissimo. I canti di lavoro sono quasi tutti un’invenzione dei ricercatori. Come non si è mai cantato in guerra. Perciò non sono autentici i cosiddetti canti di soldati. Infine, ecco le chiese sempre più vuote. E mute. Ecco i sacerdoti sconcertati dalle rottamazioni operate implacabilmente dalle Curie. Pare quasi una diabolica vendetta. Parrocchie cancellate. Sacerdoti maturi e non ancora stanchi mandati a casa senza un gesto di riconoscenza. Sgomento e malinconia. E non si canta più. ●

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ouverture notEventi tracce

di Paolo Meneghini di Filippo Lovato

LA LEZIONE DI ADAMS IN UN COFANETTO IRRINUNCIABILE

I CENTO ANNI DEL GRANDE BERNSTEIN SUONANO ANCORA

autore J. Adams titolo CD The John Adams Edition interpreti Berliner Philharmoniker, dir. J. Adams, A. Gilbert, G. Dudamel, K. Petrenko, S. Rattle etichetta 4CD + 2 Blu-ray, BP Recordings, DDD, 2017

autore L. Bernstein titolo CD Orchestral Music interpreti Baltimore Symphony, Bournemouth Symphony, Sao Paulo Symphony, dir. M. Alsop etichetta 8CD + 1DVD Naxos, 8.508018, DDD, 2018

John Adams, il maggiore compositore americano vivente, negli anni della sua formazione scrisse a Bernstein deprecandone lo stile “retrogrado”. Era Boulez il modello da seguire. Di notte però lo studente di Harvard ascoltava i Beatles, così arrivò a chiedersi se i due mondi musicali non potessero fondersi. Il minimalismo gli fornì la soluzione. In questo sontuoso cofanetto sono incluse alcune delle più significative partiture dell’americano, Harmonienlehre, Short Ride in a Fast Machine, City Noir, Lollapalooza, Scheherazade.2, The Wound-Dresser e la cantata The Gospel According to the Other Mary, tutte registrate durante la residenza di Adams alla Filarmonica di Berlino tra il 2016 e il 2017 (quando ha festeggiato i 70 anni). I due Blu-ray permettono di vedere quello che gli altri dischi consentono di ascoltare. Le interpretazioni sontuose, un libretto di 103 pagine costellato di splendide foto e due bonus tra cui un’intervista ad Adams promuovono questa raffinata pubblicazione tra le irrinunciabili. Per chi Adams lo conosce e per chi vuole farne conoscenza. ●

Leonard Bernstein, uno dei musicisti più completi ed entusiasti che il Novecento abbia conosciuto, nacque cento anni fa. Per celebrare l’evento, Naxos ha raccolto in un cofanetto a basso prezzo tutte le registrazioni di brani orchestrali che la sua protégé Marin Alsop aveva licenziato dal 2003 in poi e il DVD del documentario Larger than life, un titolo che riassume bene la grandezza di un musicista che fu eccellente direttore, pianista, compositore e divulgatore. La tracklist include le partiture più famose di Lenny come le tre sinfonie, i Chichester Psalms, Mass, le suite dalle opere maggiori, Serenade e Divertimento. Ma ci sono anche le rarità quali la CBS music preparata da Bernstein per il 50esimo del network radio-televisivo e il bouquet di brani scritti da otto compositori (tra cui Berio) per i 70 anni del loro collega. Marin Alsop, nel libretto, scrivendo del Bernstein interprete, ne elogia la completa devozione alle “vere intenzioni” del compositore. Il suo impegno va nella stessa direzione, affiancata da musicisti di buono (e in certi casi ottimo) livello. ●

ouverture notEventi audioVisioni

di Paolo Meneghini di Marco Bellano

SE UN FERMO-IMMAGINE RESTITUISCE LA MERAVIGLIA DI UN BATTITO... https://www.youtube.com/watch?v=eC5H1ggaOEY

Iván Fischer

Tra i momenti delle sinfonie di Beethoven diventati celeberrimi nella cultura popolare, un posto speciale spetta all’inizio dello Scherzo della Nona; per due volte gli archi erompono in un perentorio ritmo, a cui rispondono i timpani da soli, con violenta sorpresa, prima che l’inciso venga concluso dal ritorno degli archi.

Questo uso “concertante” dei timpani fu uno dei tratti che più sbalordirono i primi ascoltatori della Nona. Un video che mostra Iván Fischer nell’atto di dirigere questa pagina al Royal Concertgebouw restituisce, in parte, quella meraviglia oggi stemperata dalla familiarità. Quando il movimento inizia e gli archi partono con le loro energiche irruzioni, l’immagine rimane enigmaticamente immobile, talmente ferma da far pensare persino a un problema tecnico. In primo piano, le mani di un timpanista reggono i mazzuoli con una posa dinamica, pronta allo scatto verso lo strumento. Si tratta forse proprio di un fermo immagine; sulla mano sinistra si nota un poco di motion blur. Poi, mentre la mente si interroga su tali questioni, già immaginando di dover ricaricare la pagina o spostarsi in cerca di un miglior segnale, ecco che al momento giusto l’immagine si anima e i timpani suonano. Subito dopo, un totale dell’orchestra col direttore ci rassicura: il video è partito, e la musica con lui. Resta con noi un sottile senso di straniamento misto a soddisfazione. Anche se causato da una trovata audiovisiva, forse avrebbe comunque fatto piacere a Beethoven. ●

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