Musicare 5/2014

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SETTEMBRE-OTTOBRE 2014 la musica e le parole della Società del Quartetto di Vicenza

Anno XVI Numero 5 Mensile in A.P. 70% C.P.O. Vicenza

Sorridi, è musica “Prima ancora che per motivi culturali, la musica andrebbe insegnata per farla vivere alle persone.” Parola di Pietro De Maria, pianista e papà eclettico. Una nuova Stagione di concerti, la numero 105, per non smettere di vivere la musica. Dal vivo.

PIIGS in festival

I Paesi europei in pausa economica danno lezioni di creatività: concerti aperitivo e incontri con gli artisti a Musica delle Tradizioni

OTO, giovane e preparata

Meneghini presenta il suo progetto di rinnovamento dell’orchestra cittadina: “Si punta sui giovani non per risparmiare ma per investire su di loro”


Trovate a pagina...

La stecca «Quando non ascolto musica ho l’impressione che mi manchi qualcosa, ma quando l’ascolto allora sì che mi manca…». (Robert Walser, poeta e scrittore svizzero di lingua tedesca, 1878-1956)

Anno XVI - Numero 5

Settembre-Ottobre 2014

coordinamento editoriale Giovanni Costantini collaboratori Filippo Lovato Paolo Meneghini Andrea Scarpari impaginazione Alessandra Melison per le foto l’Editore è a disposizione di quanti provassero diritti di Copyright

Periodico di cultura, musica e spettacolo della Società del Quartetto di Vicenza Direttore Resp.: Matteo Salin Editore: Società del Quartetto di Vicenza Redazione: vicolo cieco Retrone, 24 Vicenza Tel. 0444/543729 Fax 0444/543546 web www.quartettovicenza.org e-mail info@quartettovicenza.org Periodico iscritto al registro Stampa del Tribunale di Vicenza n. 977 Stampa: Tipolitografia Pavan snc su carta Passion 13 da 100 g/mq Tiratura 3000 copie

Paolo Pigato presidente Riccardo De Fonzo vice presidente Sandro Pupillo direttore generale Piergiorgio Meneghini direttore artistico Antonino Mangano tesoriere Donata Folco Zambelli Cattaneo Luciano Giacomelli Luca Trivellato consiglieri Antonio Dal Maso revisore dei conti organizzazione Giovanna Reghellin amministrazione Alessandra Melison comunicazione e segreteria Maria Carolina di Valmarana relazioni esterne Giovanni Costantini MusiCare Paolo Meneghini ufficio stampa

Ouverture

Aspettando di sentire la nota che accorda... di Filippo Lovato

MusicaMese

L’OCM battezza la 105 di Andrea Scarpari

Frasi&Accordi

Musica per vivere, col sorriso di Giovanni Costantini

NotEventi PIIGS in festival di Ilaria Fantin

Frasi&Accordi

Giovane e preparata, la nuova OTO

di Giovanni Costantini

Tracce

Le Mazurche di Chopin, i “Cipressi” di Dvořák

di Filippo Lovato

Stagione 2014/2015 Il programma della 105 a cura della redazione

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Giovanni Costantini

La nota

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i sono le cose che passano e quelle che restano. Un concerto per pianoforte e orchestra di Mozart passa, ma poi resta. Tant’è che a distanza di 250 anni c’è ancora chi lo suona per una sera, per un momento, e chi lo ascolta, in quel momento, quella sera. Il rituale si consuma in contemporanea in chissà quanti e quali palcoscenici, con chissà quante e quali musiche di ogni tempo, per milioni di persone. Proporre una stagione concertistica, oggi, è un azzardo, perché comporta una sfida su più fronti. Nell’era dell’alta definizione si può ascoltare meglio un cd a casa che una interpretazione dal vivo al Teatro Comunale di Vicenza. Per la società della “comunicazione 2.0”, un programma che dura più di un’ora non è contenibile dall’organizer di un “uomo dinamico”. Se poi questo programma si estende su più serate dell’anno e richiede costanza, regolarità, “affezionamento”, diventa davvero raro e non contemplato da una mentalità “mordi e fuggi”. Infine, pagare per qualcosa che poi finisce, quando l’accessibilità del web permette di raggiungere e riascoltare infinite volte musiche e artisti anche molto lontani, sembra davvero anacronistico. Restano quelle due brevi parole a fare la differenza: “dal vivo”. Non si tratta di un modo di dire, ma di una definizione che rovescia il tavolo del confronto, che annienta tutte le tecnologie e le pretese di queste. Quasi a voler significare che la “vita” c’è solo lì, quella sera, colta direttamente dalle dita di quell’artista, in quella sala, in quel momento. Viene in mente il signor Banks, di quel capolavoro Disney che è Mary Poppins, che si mette a cantare e ballare davanti al consiglio d’amministrazione della banca, riportato ad una vita più felice dall’armonia che pervade tutta la storia. Dove c’è musica c’è vita. Ecco che se anche la 105^ stagione di concerti della Società del Quartetto dovesse riproporre qualche programma già sentito o qualche artista già ascoltato, è l’esperienza dal vivo a fare la differenza. E poi, un concerto di Mozart dura poco, ma non passerà mai di moda. ●

In copertina: Pietro De Maria, pianista italiano nato nel 1967 a Venezia. Il suo Mozart, a Vicenza, il 3 novembre col Quartetto Bennewitz. Foto: credit Leonardo Ferri


Ouverture

Aspettando di sentire la nota che accorda... PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO Destinato ai solutori che abbiano una buona conoscenza della Stagione 105 del Quartetto (Filippo Lovato) 1

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(Destinato ai solutori che abbiano una buona conoscenza della stagione 105 della Società del Quartetto di Vicenza)

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ORIZZONTALI

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1.ORIZZONTALI Il nome della Armellini. 8. Yuja, dita volanti. 12. L’ensemble con Hantaï. 14. guerra cidella sonoArmellini. quelli aerei. 1. In Il nome 16. Le ultime di Cui. 8. Lo Yuja, dita in volanti. 17. è Giulia, un’opera di Spontini. 19. Con zero, in un libro di Calvino. 20. La città di un’apprezzata Orchestra da Camera. 21. Celebre coro trentino. 22. La madre di Ismaele. 24. Una compagnia di assicurazione. 25. Così si chiamava la moglie di Sibelius. 26. Compose le Kinderszenen (iniz.). 28. Non sono all’altezza del compito assegnato. 30. Bisogna sottoscriverlo. 34. Kenzaburo, Nobel giapponese per la letteratura. 35. Orchestra del teatro Olimpico. 36. La prima preposizione. 37. La nota operosa. 39. L’ossessione del Mazzarò di Verga. 41. Un affluente del Solnan. 43. Vi sciacquò i panni Manzoni. 45. Il Lupu pianista (iniz.). 47. Né tue, né sue. 48. Un avverbio definitivo. 49. In breve, lo strumento di Lonquich e De Maria. 51. E’ cattivissimo, in un film d’animazione. 53. Il Conte che omaggerà Gianni Ferrio. 55. Viktoria, in duo con Katia Labeque. 58. Così si chiamano due dei Bennewitz. 59. Xenakis, il compositore (iniz.).

VERTICALI

1. La violinista Gorna,VERTICALI per chi le dà del tu. 2. Il sommo sacerdote che istruì Samuele. 3. In fondo ad Hanoi. 4. Lucas, che dirigerà1. l’Accademia dell’orchestra Mozart. La violinista Gorna, per chi le dà del 5. Con nomen nel detto latino. 2. Ilinsommo 6. Li riceve solo chi paga contanti.sacerdote che istruì Samue 7. Un sinonimo di contrario. 9. Altari pagani. 10. La targa all’ombra del Vesuvio. 11. Kusturica ne racconta Il tempo in un film. 13. Le abitano la zebra, la gazzella e il leone. 15. Lo guarda lo stolto quando punta la luna. 18. La nota che accorda. 20. Congiunzione avversativa. 21. Il nostro è all’indirizzo www.quartettovicenza.org. 23. Il soprannome di Garcia Marquez. 25. Dinamici, sempre impegnati. 27. Eccentrico, ma ricercato nello stile. 29. Produce il Grande Fratello. 31. Frieder alla guida della Stuttgart Barockorchester. 32. Ideò le prime console per videogiochi. 33. Il primo nome di Rademann. 37. Il Dario di Mistero buffo. 38. Filippo, che eseguirà le sonate di Beethoven. 40. La farina migliore. 42. Peronato, l’oboista del Musagète. 44. Un formato di file compressi. 46. In trio con Guarino e Zadra. 49. L’autore de Il pozzo e il pendolo. 50. Suora, oltre Manica. 52. Periodi storici. 54. L’inevitabile fine di Spilmont. 56. La Costa del fagotto (iniz.). 57. Emanuel, pianista statunitense.


Pianoforte e orchestra al Comunale: programma eterogeneo con Beethoven, Kodály e Shostakovich

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omenica 26 ottobre, prime note di Stagione. L’ouverture dell’anno di concerti numero 105 è affidata all’Orchestra da Camera di Mantova, diretta da Alexander Lonquich. Si tratta di un gradito ritorno sul palco del Comunale, con un programma alquanto eterogeneo: Beethoven, Kodály e Shostakovich. La scelta di accostare compositori così lontani nello spazio e, soprattutto, nel tempo, costituisce una sfida in più per Lonquich, impegnato a trovare la chiave interpretativa che trasmetta un senso di unità alla serata; gli sarà d’aiuto, in questo senso, il “suo” pianoforte, protagonista del concerto n. 1 di Beethoven e del n. 2 di Shostakovich. Il primo fu composto intorno al 1797 e rivela già la maturità dell’autore, nemmeno trentenne, soprattutto nel secondo movimento, un Largo particolarmente espressivo e profondo. Beethoven, in quello scorcio di fine secolo, era noto più come pianista che come compositore; egli sapeva bene

105a Stagione Concertistica 14/15 domenica 26 ottobre 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA Alexander LONQUICH direttore e pianoforte musiche di Beethoven, Kodàly e Šostakovič

come il pubblico amasse vedere il solista impegnato a dimostrare la propria abilità e non mancano, nell’opera, le occasioni in cui è richiesto un certo virtuosismo: esso è inteso tuttavia mai fine a se stesso, quanto piuttosto come mezzo per aprire nuovi spazi musicali. Tale aspetto offre un inatteso ponte verso l’opera di Shostakovich. Datato tra il 1956 e l’anno seguente, il concerto è il regalo per il diciannovesimo compleanno del figlio Maxim, futuro pianista e direttore. La composizione è lontana dalla monumentalità e dalla severità “ufficiali”, cui spesso associamo il suo autore, ed anzi conserva un certo carattere fresco, giovanile: non mancano le citazioni da Hanon (i suoi studi sono stati la palestra di generazioni di virtuosi), ma il carattere complessivo è spontaneo e a tratti sentimentale. Fra i due concerti sarà proposta una celebre composizione di Kodály, le Danze di Galanta, ispirate alle melodie zingare che l’autore - ancora bambino - ascoltò nella città slovacca dove visse alcuni anni. Come Kodály stesso scrisse, la piccola compagine gitana che vi si esibiva rappresentò il suo primo contatto con una realtà orchestrale: l’autore ne rimase affascinato al punto da richiamare quelle sonorità nelle sue opere mature. ● Andrea Scarpari

MusicaMese

L’OCM battezza la 105

MusiCare Settembre-Ottobre 2014

Stagione Concertistica 2014-15. Apertura affidata alle dita e alla bacchetta di Lonquich

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Frasi&Accordi MusiCare Settembre-Ottobre 2014

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Pietro De Maria: parla il protagonista dei Kammerkonzert di Mozart col Quartetto Bennewitz

Musica per vivere, col sorriso

La riscoperta di Chopin, il bisogno di Bach, l’impegno per i giovani e la famiglia: un pianista eclettico

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ietro De Maria ha la capacità di emozionare chi lo ascolta. Niente di nuovo, per chi associa il suo nome al pianista italiano che ha appena terminato l’incisione dell’integrale dell’opera di Chopin, e che il prossimo 3 novembre interpreterà Mozart, assieme al Quartetto Bennewitz, per la stagione concertistica della Società del Quartetto. Ma Pietro De Maria emoziona anche quando parla, non solo quando suona. Perché distende i ragionamenti con la stessa linearità di una progressione mozartiana, racconta i pensieri con la stessa forza nella dolcezza di una frase di Brahms. E sorride, come nella copertina del suo ultimo cd. Ed ecco che il concerto monografico inserito nel cartellone 2014/15 diventa un ottimo

pretesto per dar voce ad uno dei più affermati e premiati musicisti italiani di questi anni. Veneziano, classe 1967, De Maria ha vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano (1990), al Géza Anda di Zurigo (1994); nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. Maestro De Maria, a Vicenza proporrà un programma mozartiano, ma il suo repertorio è davvero molto ampio: da Bach a Ligeti, sembra non esserci grande autore che lei non abbia esplorato. “È vero, mi piace spaziare. Appena terminato Chopin mi sono dedicato al Clavicembalo ben temperato, ho voluto tornare a Bach, anche per non essere etichettato come l’interprete di ‘quell’autore’. Di Mozart ho suonato tanto, ho già eseguito una decina dei suoi Concerti, e chissà non ci sia l’occasione di fare l’integrale anche di questi.” Intanto col Quartetto Bennewitz proponete la versione cameristica del K414 e del K449; se non erro, la serata di Vicenza segna il debutto della vostra collaborazione, primo di una serie di concerti. “Esattamente. Inoltre è la prima volta che eseguo questi Concerti in forma cameristica, e sono molto curioso. Ho suonato quelli di Chopin col quintetto d’archi, e da lì è nata l’idea di intraprendere anche quelli di Mozart. Tanto più che si tratta di veri e propri Kammerkonzert di cui lui parla anche nelle lettere al padre, legittimando l’esecuzione con questa formazione. Credo che come in tutte le cose si andrà a scoprire qualcosa, come è stato in Chopin: si perde la sonorità della massa orchestrale ma si guadagna in trasparenza delle linee.” In questo numero di Musicare presentiamo il cd che conclude l’integrale dell’opera di Chopin per pianoforte solo: ci racconta qualcosa su questo lavoro imponente? “A fine settembre esce il cofanetto con tutti i 13 cd… chiaramente è una soddisfazione. Chopin è conosciuto come il poeta


105a Stagione Concertistica 14/15 lunedì 3 novembre 2014 ore 20:45 Teatro Comunale

Pietro DE MARIA pianoforte QUARTETTO BENNEWITZ archi musiche di Mozart

Frasi&Accordi

“É vero, ho avvertito la necessità interiore, dopo la temperie romantica, di ripulirmi interiormente, anima e mente… una sorta di ritorno alle origini. Cosa porterei con me in un’isola deserta? Forse direi anch’io Bach, come i più, ma sono sempre stato abbastanza eclettico, fin da bambino. Come tutti, vi sono dei compositori che mi vengono meglio e altri che ho frequentato meno. Quel che è certo è che sia Mozart che Bach, Mendelssohn, Beethoven…a me fanno venire la pelle d’oca.” Oltre all’attività concertistica lei insegna ed è in giuria a diversi concorsi, in Italia e all’estero: i giovanissimi pianisti italiani si collocano sopra o sotto la media internazionale, a suo modo di vedere? “Assolutamente alla pari, se non sopra, rispetto ai colleghi di altri Paesi. Purtroppo in Italia siamo svantaggiati nelle strutture. Vi sono ottime scuole e ottimi insegnanti, ma poche possibilità per i giovani musicisti di emergere: poche occasioni di suonare, soprattutto con l’orchestra. Molti miei allievi dopo aver studiato qui sono andati all’estero.” È un suggerimento? “Andate all’estero?... No, no. La mia speranza è che si faccia di più in Italia. Però è innegabile che al momento in altri Paesi vi siano più borse di studio e condizioni mediamente più facili per chi studia. La musica dovrebbe far parte della cultura generale, fin dalla scuola materna o per lo meno dalla primaria. Ma i nostri politici cosa ne sanno di musica, poverini?... Ed è un peccato per loro, perché non sanno cosa si perdono. E non conoscendola è difficile che a loro volta la propongano e la sostengano. Tutti noi studiamo letteratura a scuola, senza per questo diventare poeti

MusiCare Settembre-Ottobre 2014

della tastiera, e posso essere d’accordo, ma altrettanto spero di aver evidenziato la sua sapienza timbrica, perché ha fatto cantare il pianoforte come nessuno prima: il canto dei temi si dipana in tutta la sua potenza. Ecco quindi uno Chopin diverso da quello che ci viene tratteggiato solitamente, debole, malaticcio: la sua musica esprime potenza, direi addirittura che ha forza epica… emerge e affascina la nostalgia, ma c’è anche tanta gioia di vivere. E poi il dominio della forma e del contrappunto: adorava Bach e anche nelle mazurke troviamo molto contrappunto; nell’Op. 56 n. 2 c’è un canone a due voci, ma con la quarta aumentata, tipica della mazurka…” Un innovatore anche nelle armonie. “Assolutamente! Verso la fine dell’Op. 50 n. 3 vi è un passaggio così cromatico che non si direbbe sia Chopin; stessa cosa nell’Op. 56 n. 3. È musica molto moderna… La Berceuse, ad esempio: tutto il brano è basato su due sole armonie; poi verso la fine se ne aggiungono altre due, nella mano sinistra, ma le variazioni della destra sono incredibili… anticipa Debussy.” Da come ha parlato prima, dopo questo Chopin traspariva quasi il bisogno di un ritorno a Bach… c’è un autore nel quale il suo animo si specchia maggiormente?

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Frasi&Accordi MusiCare Settembre-Ottobre 2014

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o letterati. Per Leopardi la musica era la prima arte; per i Greci la ginnastica serviva al corpo, quanto la musica all’anima.” La solita lacuna del nostro sistema scolastico. “Sì, ma è un male che viene da più lontano, ripeto. Prima ancora che per motivi culturali, la musica andrebbe insegnata per farla vivere alle persone. La musica sviluppa potenzialità particolari nel cervello e capacità di ascolto di sé stessi e degli altri. È il seme dell’apertura verso l’altro, si pensi alla musica da camera… E poi la musica come forma di disciplina e di capacità di concentrazione, soprattutto in questi tempi in cui la facoltà di concentrazione si riduce sempre più nei giovani: a scuola ne beneficerebbero anche le altre materie.” Capacità di concentrazione, di ascolto… quanta ce ne vuole per essere un bravo papà di tre figli, mantenendo un curriculum

come il suo? “Innanzitutto c’è bisogno di una donna speciale affianco. Sono convinto che un marito e padre musicista porti ad uno sbilanciamento all’interno della famiglia, perché coi miei spostamenti non è possibile una divisione equa dei carichi familiari: sono fortunato e grato a mia moglie che si fa carico di tante cose. È sicuramente difficile conciliare l’attività artistica col resto, ma la famiglia è un arricchimento umano insostituibile. Da quando ho iniziato ad avere figli non ho mai pensato a come sarebbe potuta essere la mia vita senza. I bambini ci danno molto, peccato non poterli godere abbastanza, nel mio caso.” Li porta con sé ai concerti? “Ecco, questo sì. Durante l’anno scolastico è più difficile, ma d’estate molto spesso. In Svizzera, dove sono ospite di una stagione estiva, andiamo sempre tutti e cinque: loro aspettano molto questo momento.” ● Giovanni Costantini


15 eventi, 300 musicisti, 1500 minuti di musica dal vivo solisti di fama internazionale, orchestre, ensemble, cori

NUOVI ABBONAMENTI DAL 23 SETTEMBRE BIGLIETTI DAL 30 SETTEMBRE ABBONAMENTI CONCERTISTICA (15 concerti) intero € 225 / ridotto over65 € 186 / ridotto under30 € 75 CONCERTISTICA BREVE (8 concerti) (concerti del 3 nov. - 17 nov. - 5 dic. - 12 gen. - 9 feb. - 3 mar. - 26 mar. - 28 apr.) intero € 152 / ridotto over65 € 120 / ridotto under30 € 68 SINFONICA intero € 108 / ridotto over65 € 90 / ridotto under30 € 36 TUTTOMUSICA (21 concerti 15 CONCERTISTICA+6 SINFONICA) intero € 283,50 / ridotto over65 € 231 / ridotto under30 € 105 BIGLIETTI CONCERTISTICA 1 (concerti del 26 ott. - 17 nov. - 15 dic. - 27 gen. - 18 feb. - 16 mar. - 26 mar. - 15 apr. - 28 apr.) intero € 25 / ridotto over65 € 20 / ridotto under30 € 12 CONCERTISTICA 2 (concerti del 3 nov. - 24 nov. - 5 dic. - 12 gen. - 9 feb. - 3 mar.) intero € 20 / ridotto over65 € 15 / ridotto under30 € 10,60 SINFONICA intero € 25 /ridotto over65 € 20 / ridotto under30 € 10,60 CONCERTO DI SAN SILVESTRO (fuori abbonamento) intero € 40 / ridotto over65 € 35 / ridotto under30 € 15

SOCIETà DEL QUARTETTO DI VICENZA Vicolo Cieco Retrone, 24 - Vicenza /tel. 0444 543729 / www.quartettovicenza.org BIGLIETTERIA TEATRO COMUNALE Viale Mazzini, 39 - Vicenza / tel. 0444 324442 / www.tcvi.it


NotEventi

Musica delle Tradizioni. Concerti aperitivo, incontri con gli artisti e un laboratorio multietnico

PIIGS in festival

I Paesi europei in pausa economica danno lezioni di creatività: la crescita si misura in cultura

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MusiCare Settembre-Ottobre 2014

IIGS: Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna. Paesi attualmente in pausa economica ma tradizionalmente ricchi di musica, arte e creatività. Ed è a questi paesi che è dedicata l’edizione 2014 del Festival delle Tradizioni: giovedì 18 settembre, dall’Irlanda Máirtín O’Connor, famoso fisarmonicista di Galway, riconosciuto come una delle figure principali della musica tradizionale irlandese, accompagnato dalla sua band; venerdì 19, dalla Spagna, Efrén López, uno dei più importanti esponenti della musica tradizionale su strumenti a corda come rabab, oud, kopuz, ghironda, in multietnico trio con Stelios Petrakis e Bijan Chemirani; sabato 20, dal Portogallo, la rinomata interprete di fado Joana Amendoeira, premiata dalla Fondazione “Amalia Rodrigues” per le sue perfette interpretazioni. I tre concerti si tengono al Teatro Comunale di Vicenza, con inizio alle ore 21.00, ma ogni appuntamento è preceduto da un concerto aperitivo in cui si esibiranno altri importanti musicisti della scena internazionale; sarà anche l’occasione per gustare piatti tipici dei paesi di volta in volta ospiti. A fine concerto,

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invece, i dolci prodotti offerti dalla pasticceria Loison accompagneranno la conclusione della serata, con quattro chiacchiere assieme agli interpreti. Il festival si conclude domenica 21 con uno spettacolo pomeridiano in Piazza Erbe, performance finale di un laboratorio tenuto da musicisti vicentini, diplomati al Conservatorio “A. Pedrollo”, e dedicato a ragazzi di varie nazionalità, alle prese con ritmi, musiche e colori del mondo. “Musica delle Tradizioni” si ripromette di lasciare da parte l’aspetto commerciale per concentrarsi semplicemente sull’identità e sulla cultura radicata dell’individuo, affrontando temi della vita come il lavoro nei campi, il ciclo delle stagioni e le raccolte, antiche storie d’amore o, come nel fado, drammatici racconti di emigrazione e separazione. Un’occasione da non perdere per diventare pubblico protagonista di una serata all’insegna di buona musica, interpretazioni originali, convivialità e reciproco arricchimento. ● Ilaria Fantin


MUSICA DELLE TRADIZIONI

#PORTOGALLO #ITALIA #IRLANDA #GRECIA #SPAGNA La musica tradizionale rinchiude il fascino delle melodie che hanno attraversato la storia, tramandandosi oralmente tra generazioni di musicisti. Sono anni di grandi revival e di commistioni di generi e forme, il folk di cui spesso si parla e tutte le sue moderne derivazioni. Il Festival vuole portare alla luce la musica tradizionale che, pur influenzata e contaminata da nuove forme, nasce dallo studio e dalla ricerca delle fonti. Un repertorio di musica semplice e complessa allo stesso tempo, che deriva da epoche lontane e che ha solcato i mari, trasformandosi. Il lavoro di Máirtín O’Connor, Joana Amendoeria e Efren Lopez, con i loro abili colleghi, è importantissimo non solo per la qualità artistica e tecnica esecutiva ma anche per il valore dell’eredità musicale che questi ensemble portano avanti. Grazie allo studio delle fonti e alle incisioni discografiche abbiamo la possibilità di venire a conoscenza di culture musicali profonde e piene di carica espressiva, usando la musica come collante tra identità diverse e creando un dialogo e una crescita individuale e sociale. Ecco il motivo per cui abbiamo coinvolto gruppi di paesi con una difficile realtà economica: perché nei momenti di crisi nasce la creatività e il bisogno di confronto.

GIOVEDì 18 SETTEMBRE Teatro Comunale biglietto unico € 10,60 ore 19:30 aperitivo musicale nel foyer

Katerina Ghannudi arpa e voce e Iain Alexander Marr whistles ore 21:00 MÁIRTÍN O’CONNOR BAND Máirtín O’Connor accordion / Cathal Hayden fiddle, banjo

Seamie O’Dowd guitars, vocals

VENERDì 19 SETTEMBRE Teatro Comunale biglietto unico € 5,60 ore 19:30 aperitivo musicale nel foyer

Thomas Sopilidis bouzouki e voce / Apostolos Georgakopoulos chitarra e voce ore 21:00 Efrén López ghironda, liuto cretese, rabab Stelios Petrakis lyra di Creta, liuto cretese / Bijan Chemirani zarb, bendir, daf

SABATO 20 SETTEMBRE Teatro Comunale biglietto unico € 10,60 ore 19:30 aperitivo musicale nel foyer

FUENTE FLAMENCA

musica spagnola e ballo con Elisabetta Mascitelli

ore 21:00 JOANA AMENDOEIRA voce / Pedro Amendoeira chitarra portoghese Rogério FERREIRA viola de fado / Paulo Paz basso

DOMENICA 21 SETTEMBRE PIAZZA DELLE ERBE

ore 16:00 MAPPAMONDO MUSICALE spettacolo di suoni e ritmi all’aperto

Biglietteria del Teatro Comunale www.tcvi.it / t. 0444 324442 / biglietteria@tcvi.it Società del Quartetto di Vicenza www.quartettovicenza.org / t. 0444 543729 info@quartettovicenza.org Filiali della Banca Popolare di Vicenza


Frasi&Accordi

Orchestra del Teatro Olimpico. Meneghini spiega il suo progetto di rinnovamento

Giovane e preparata, la nuova OTO “Quest’orchestra punta sui giovani non per risparmiare ma per investire su di loro”

MusiCare Settembre-Ottobre 2014

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Si parla troppo poco dell’occupazione dei musicisti, così come della prima fase della formazione, che i conservatori italiani coprono solamente in parte.” Piergiorgio Meneghini, direttore artistico della Società del Quartetto di Vicenza e neo direttore generale dell’Orchestra del Teatro Olimpico, dedica le prime battute ad un tema che gli è caro. Oggetto della chiacchierata è l’istituzione orchestrale cittadina e le sue recenti evoluzioni: inevitabile una premessa che muova da un’impietosa fotografia della formazione e degli sbocchi occupazionali del settore musicale in Italia, tanto più che il nuovo soggetto OTO sarà, in parte, anche formativo e avrà per protagonisti giovani professionisti. L’argomento è delicato e questa breve intervista vuol essere l’occasione per fare un po’ di chiarezza sul tema, a favore del pubblico e degli addetti ai lavori. Piergiorgio Meneghini, quale Orchestra del Teatro Olimpico ascolteremo nella prossima stagione sinfonica del Teatro Comunale? “Un’orchestra giovane ma molto preparata, il cui volto definitivo si delineerà ai primi di ottobre: i maestri Francesco Erle e Pierangelo Valtinoni opereranno una prima selezione sulla base dei curricula; a questa faranno seguito le

audizioni. In commissione ci saranno alcuni dei maestri che poi saranno docenti-formatori di questa nuova OTO: Filippo Lama, Francesco Fiore, Georg Egger, Stefano Guarino, Leon Spierer, Ubaldo Fioravanti, Giampaolo Pretto, Carlo Fabiano, Filippo Lama... ed altri in via di definizione. In commissione ci saremo anche io ed il neo direttore principale Alexander Lonquich, ma io mi asterrò dal voto.” Cosa chiedete e cosa offrite a coloro che concorreranno per un posto in OTO? “Chiediamo di essere diplomati ma giovani - il limite d’età è 30 anni - e di partecipare con uno spirito di crescita artistica e professionale. In quest’ottica, per ogni produzione - quattro giorni di prova e un concerto inserito nel cartellone del Teatro Comunale di Vicenza - offriamo vitto e alloggio nel bel contesto di Villa San Fermo a Lonigo (stessa sede utilizzata da András Schiff e dalla sua Cappella Andrea Barca nei giorni di “Omaggio a Palladio”, ndr), dando la possibilità di stare insieme, conoscersi e fare gruppo, tra giovani colleghi ma anche coi maestri preparatori. Oltre a questo riusciamo a dare un compenso di 250 euro lordi a produzione.” Qualcuno sostiene che così si va a lucrare sui giovani, abbassando la qualità dell’orchestra. “E sbaglia di grosso. Innanzitutto perché qui non c’è nulla da lucrare. Ciascun orchestrale


Frasi&Accordi

“Dal 4 giugno (giorno di approvazione all’unanimità del progetto e di ufficializzazione del’incarico, ndr) ad oggi ho lavorato a sistemare il pregresso e due mesi dopo posso dire di aver contattato tutti quanti i creditori della OTO. Nell’accettare questo incarico ho posto una condizione fermissima: paghiamo immediatamente i debiti. Ho incontrato gli orchestrali, ho promesso loro che nell’arco di un mese sarebbero stati pagati, e così è stato. Nessuna sponsorizzazione, solo un fido bancario, elargito da Veneto Banca grazie alla credibilità dell’attuale gestione.” State chiudendo tutte le situazioni debitorie, ma al tempo stesso bisogna partire con la nuova attività: per questa ci vorranno anche gli sponsor... “Certamente, com’è ormai per ogni impresa culturale. Al mio appello a collaborare alla creazione di questo nuovo soggetto artistico hanno risposto con entusiasmo molti musicisti, a cui va un mio personale ringraziamento, in primis al maestro Alexander Lonquich. Ora dobbiamo trovare la linfa per alimentarlo. È un appello che rivolgo anche al mondo imprenditoriale vicentino, perché la presenza di un’orchestra ‘residente’ in città e un progetto per i giovani sono due valori aggiunti per un territorio.” Meneghini, direttore artistico del Quartetto e direttore generale della OTO: quale rapporto si configura tra le due associazioni? “Per adesso la SdQ sta ospitando gratuitamente l’ufficio della OTO, in quanto quest’ultima non può permettersi di avere una sede. Il personale della SdQ, con la sua esperienza, sta collaborando al ‘risanamento’ della OTO, ma questo nel rispetto dell’assoluta autonomia delle due associazioni.” ● G. C.

MusiCare Settembre-Ottobre 2014

costerà all’Associazione più di 500 euro a concerto, che moltiplicato per 40 elementi porta a numeri importanti: in questo momento è già moltissimo. In secondo luogo perché i giovani sono professionisti preparati, selezionati e poi ulteriormente preparati: non si è pensato ai giovani per risparmiare economicamente. Semmai il contrario: si è partiti dalle forze che si potevano mettere in gioco e si è deciso di destinarle a coloro che escono dai conservatori e non trovano collocamento. Si tratta semplicemente di fare qualcosa per i giovani, in un’ottica che punti all’eccellenza: un’orchestra formata da talenti usciti dai conservatori (come nella sua vocazione statutaria) preparati da musicisti di chiara fama e grande esperienza, in grado di offrire al pubblico esecuzioni di assoluto pregio.” Come si è arrivati all’attuazione di questo progetto ed alla conseguente nomina a direttore generale? “Inizialmente sono stato contattato dall’allora presidente della OTO, Anna Maria Fiengo, la quale ha ritenuto poi di informare il vicesindaco, nonché Assessore alla Crescita, Jacopo Bulgarini d’Elci. Mi è stato chiesto di stendere un progetto che ha avuto l’apprezzamento del Consiglio di Amminstrazione dell’Associazione e dell’Amministrazione Comunale - che, sempre nella persona del Vicesindaco, ha fortemente sposato la scelta di politica culturale compiuta a favore delle nuove generazioni traducendola anche in una crescita qualitativa - e di alcuni addetti ai lavori, tra i quali il maestro Giancarlo Andretta, dal quale ho avuto dei suggerimenti molto importanti, che ho seguito alla lettera. E siamo arrivati qui.” E da che situazione si è partiti, per completezza d’informazione?

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Tracce MusiCare Settembre-Ottobre 2014

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De Maria “corregge” Chopin, il Bennewitz sperimenta Dvořák: due raccolte che vengono dall’est

Le Mazurche di Chopin, i “Cipressi” di Dvořák Ricerca di autentica bellezza, Pietro De Maria merita Chopin

Dal canto accompagnato agli archi cantabili: i “Cipressi” di Dvořák a confronto

autore F. Chopin titolo CD The Mazurkas e altri brani interpreti Pietro De Maria (piano) etichetta 3CD Decca, 476 4763, DDD, 2011

autore A. Dvořák titolo CD Cypresses interpreti M. Ullmann (tenore), M. Bruns (baritono), A. Frese (piano), Bennewitz Quartet etichetta 2CD Hänssler Classic, 98.641, DDD, 2012

Intanto l’audacia: perché senza una certa consapevolezza dei propri mezzi non si affronta Chopin, che fu di Cortot, di Rubinstein, di Benedetti Michelangeli, che è di Pollini, Ashkenazy e Barenboim. Per dirne solo alcuni. Ma Pietro De Maria, forte di un accurato studio dei testi, scrosta consuetudini interpretative, corregge errori di stampa, come aveva fatto il polacco a matita, errori che però hanno prevalso sulla volontà dell’autore. Il pianista veneziano ha inciso per Decca tutta l’opera per piano solo di Chopin. L’ultimo dei nove volumi è dedicato alle mazurche (con e senza numero d’opera), affiancate alla Fantasia op. 49, a Berceuse, Barcarolle e Bolero, a quattro Rondeau, per lo più giovanili. Le mazurche accompagnarono la breve vita di Chopin. Le prime, op. 6 e 7, apparvero tra il 1830 e il 1831, opera di un ventenne che distillava essenze polacche per l’Europa occidentale. L’op. 63 fu pubblicata nel 1846, tre anni prima della morte del suo autore. Le op. 67 e 68 sono postume. Pietro De Maria asseconda l’indole malinconica dei brani, il fluido barcollare del ritmo (è Chopin che vuole il rubato), con tempi rallentanti e articolazione d’acciaio. E rifugge dall’effetto, alla ricerca di una celata, autentica bellezza. ●

Per godere al meglio di questa bella registrazione è opportuno fare un uso quasi contemporaneo dei due CD. Nel primo i diciotto lied della raccolta Cipressi di Dvořák vengono proposti da Marcus Ullmann (tenore), Martin Bruns (baritono) e Andreas Frese (piano) nella loro versione originaria. Tenore e baritono si alternano nel canto delle appassionate liriche in ceco di Gustav Pfleger-Moravský. Nel secondo il quartetto Bennewitz propone dodici trascrizioni da Cipressi, opera dello stesso Dvořák, e sei trascrizioni realizzate ai nostri giorni, per completare la serie, da Hans-Peter Dott. In effetti le liriche di Cipressi impegnarono la gioventù del compositore boemo non meno della sua maturità, quando sentì l’urgenza di rivedere il suo lavoro. Così il giovane Dvořák del primo CD si confronta con il musicista esperto del secondo. E il passaggio dal canto accompagnato all’astratta conversazione degli archi sorprende. In genere i lied sono più semplici e schietti, i brani per quartetto denunciano una complessità maggiore. Gli interpreti sono convincenti: i due cantanti articolano con grande cura e il pianista li accompagna con tocco sensibile. I quattro Bennewitz propendono per tempi più comodi e assecondano con grazia e vigore la traccia emotiva dei testi scomparsi. ● pagina a cura di Filippo Lovato

Soluzioni del cruciverba di pag. 4 (Filippo Lovato) Orizzontali: 1 - Leonora; 8 - Wang; 12 - Alia Mens; 14 - Raid; 16 - Ui; 17 - Vestale; 19 - Ti; 20 - Mantova;

21 - SAT; 22 - Agar; 24 - INA; 25 - Aino; 26 - RS; 28 - Inetti; 30 - Abbonamento; 34 - Oe; 35 - OTO; 36 - Di; 37 - Fa; 39 - Roba; 41 - Sevron; 43 - Arno; 45 - RL; 47 - Mie; 48 - Mai; 49 - Piano; 51 - Me; 53 - Bruno; 55 Mullova; 58 - Stepan; 59 - IX.

Verticali: 1 - Laura; 2 - Eli; 3 - Oi; 4 - Navarro; 5 - Omen; 6 - Resti; 7 - Antonimo; 9 - Are; 10 - NA; 11

- Gitani; 13 - Savane; 15 - Dito; 18 - La; 20 - Ma; 21 - Sito; 23 - Gabo; 25 - Attivi; 27 - Snob; 29 - Endemol; 31 - Bernius; 32 - Atari; 33 - Hans; 37 - Fo; 38 - Gamba; 40 - OO; 42 - Remo; 44 - Rar; 45 - Lama; 49 - Poe; 50 - Nun; 52 - Evi; 54 - Nt; 56 - LC; 57 - Ax.


105a Stagione Concertistica 2014/2015 15 eventi, 300 musicisti, 1500 minuti di musica dal vivo, solisti di fama internazionale, orchestre, ensemble, cori domenica 26 ottobre 2014

mercoledì 18 febbraio

ricordando il marchese Giuseppe Roi

Yuja WANG pianoforte

musiche di Beethoven, Kodàly e Šostakovič

martedì 3 marzo

lunedì 3 novembre

Beethoven INTEGRALE DELLE 32 SONATE PER PIANOFORTE (1° CONCERTO)

ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA Alexander LONQUICH direttore e solista

QUARTETTO BENNEWITZ archi Pietro DE MARIA pianoforte

Coro della SAT

Le 19 armonizzazioni di Arturo Benedetti Michelangeli nel ventennale della sua scomparsa

lunedì 17 novembre

ACCADEMIA DELL’ORCHESTRA MOZART Lucas MACÍAS NAVARRO direttore e oboe solista

musiche di Mozart, Marcello e Haydn

lunedì 24 novembre

ENSEMBLE ALIA MENS Pierre HANTAÏ, Maude GRATTON, Olivier SPILMONT clavicembali Ryo TERAKADO, Sophie GENT violini Simon HEYERICK viola, James MUNRO violone Bach Concerti a due e a tre clavicembali

venerdì 5 dicembre Leonora ARMELLINI pianoforte

musiche di Chopin

giovedì 26 marzo

JUNGES STUTTGARTER BACH ENSEMBLE Hans-Cristopher RADEMANN direttore musiche di Bach

mercoledì 15 aprile ORA O MAI PIÙ

una serata in onore di Gianni Ferrio

JAZZ VICENZA ORCHESTRA Ettore MARTIN direttore - Claudia VALTINONI, Bruno CONTE voci

martedì 28 aprile

Salvatore ACCARDO violino Laura GORNA violino, Francesco FIORE viola, Cecilia RADIC violoncello

Mendelssohn-Bartholdy INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI (2° CONCERTO)

lunedì 15 dicembre

STUTTGART BAROCKORCHESTER Frieder BERNIUS direttore

Stagione Sinfonica 2014/2015 Orchestra del Teatro Olimpico

Händel Messiah

lunedì 12 gennaio 2015 Filippo LAMA violino Stefano GUARINO violoncello Riccardo ZADRA pianoforte

domenica 9 novembre 2014 Enrico BRONZI direttore e solista

musiche di Schumann e Schubert

venerdì 19 dicembre Alexander LONQUICH direttore e solista

Beethoven INTEGRALE DEI TRII CON PIANOFORTE (1° CONCERTO)

Viktoria MULLOVA violino Katia LABEQUE pianoforte

Filippo GAMBA pianoforte

lunedì 16 marzo

musiche di Mozart

martedì 27 gennaio

musiche di Chopin, Skrjabin, Granados, Albéniz e Schubert

musiche di Beethoven e Schumann

mercoledì 31 dicembre ore 22 Leon SPIERER direttore

Regula MÜHLEMANN soprano musiche di Mozart, Schubert, Cajkovskij, von Suppé, Stolz, Strauss jr., Lehar

martedì 20 gennaio 2015 Alexander LONQUICH direttore

musiche di Mozart, Schumann, Pärt, Takemitsu e Ravel

musiche di Mozart e Cajkovskij

lunedì 9 febbraio

lunedì 2 febbraio Salvatore ACCARDO direttore e solista

SOLISTI DELLA BAYERISCHER RUNDFUNK Stefan SCHILLI oboe, Christopher CORBETT clarinetto Wolfgang WIPFLER corno, Valentino ZUCCHIATTI fagotto ENSEMBLE MUSAGÉTE Fabio PUPILLO flauto, Remo PERONATO oboe, Luigi MARASCA clarinetto, Enrico BARCHETTA corno, Laura COSTA fagotto Serenate e suites per fiati musiche di Mozart, Gouvy e Gounod

ESTRIO Laura Gorna violino, Cecilia Radic violoncello, Laura Manzini pianoforte musiche di Mozart e Beethoven

mercoledì 11 marzo Giampaolo PRETTO direttore e solista musiche di Mozart, Campogrande, Mozart e Brahms

lunedì 20 aprile Umberto BENEDETTI MICHELANGELI direttore Alexander LONQUICH pianoforte musiche di Ravel, Chopin e Mozart

Tutti i concerti si tengono al Teatro Comunale di Vicenza con inizio alle ore 20.45. I prezzi di biglietti e abbonamenti sono indicati a pagina 9.


il periodico Musicare è realizzato grazie a:

SAVE THE DATE

gli appuntamenti segnalati dalla Società del Quartetto di Vicenza

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SETTEMBRE 2014 ore 21:00 Teatro Comunale di Vicenza

Musica delle Tradizioni

MÁIRTÍN O’CONNOR BAND Máirtín O’Connor accordion Cathal Hayden fiddle, banjo Seamie O’Dowd guitars, vocals

SETTEMBRE 2014 ore 21:00 Teatro Comunale di Vicenza

Musica delle Tradizioni

STELIOS PETRAKIS / EFRÉN LÓPEZ / BIJAN CHEMIRANI Efrén López chitarra senza tasti, ghironda, liuto cretese, rabab Stelios Petrakis lyra di Creta, liuto cretese Bijan Chemirani zarb, bendir, daf

SETTEMBRE 2014 ore 21:00 Teatro Comunale di Vicenza

Musica delle Tradizioni

Joana AMENDOEIRA voce Pedro Amendoeira chitarra portoghese Rogério FERREIRA viola de fado Paulo Paz basso

SETTEMBRE 2014

Piazza delle Erbe, Vicenza

Musica delle Tradizioni

ore 16:00 MAPPAMONDO MUSICALE La musica: il più antico strumento di globalizzazione OTTOBRE 2014 ore 20:45 concerto Stagione 2014/2015 Teatro Comunale di Vicenza ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA Alexander LONQUICH direttore e pianoforte musiche di Beethoven, Kodàly e Šostakovič NOVEMBRE 2014 ore 20:45 concerto Stagione 2014/2015 Teatro Comunale di Vicenza Pietro DE MARIA pianoforte QUARTETTO BENNEWITZ archi musiche di Mozart Società del Quartetto di Vicenza vicolo cieco Retrone, 24 - 36100 Vicenza tel. 0444 543729 e-mail info@quartettovicenza.org www.quartettovicenza.org

la carta di questa pubblicazione è gentilmente offerta da


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