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qUeSte igrituzioni a
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semestre
I BILANCI PUBBLICI FRA ECONOMIA E POLITICA (1) Flessibilità e contenimento della spesa pubblica nei paesi industriali
4/Quale flessibilità per la politica di bilancio?
di Ann Robinson e Ben gt-Christer Ysander
Il bilancio nazionale è divenuto, nella gran parte dei paesi industriali, una questione poli-
tica di grande rilievo: è questo un fatto che le stesse cronache politiche mettono in grande evidenza. Basterebbe sfogliare la stampa dei principali paesi per notare quanto spazio sia dato, ormai da molti anni a questa parte, alle vicende della preparazione e della approvazione dei bilanci. Nella realtà sono sempre più dure le annuali battaglie sul bilancia in molti parlamenti occidentali e sempre maggiore energia vi impiegano gli Esecutivi. Se si va indietro con la memoria gli anni Cinquanta e Sessanta quasi mai presentano vicende analoghe. Quel che potremmo chiamare l'« issue » bilancia aveva allora ben minore significato e peso politico. E' forse banale osservare che questo è uno dei segni dell'attuale epoca economica che grosso modo a cominciare dal primo schock petrolifero, è tornata ad essere anche nei paesi industriali un'epoca delle risorse scarse o, comunque, delle risorse non più illimitate come lo sviluppo senza precedenti di quegli anni aveva fatto supporre che fossero. Quegli anni Cinquanta e Sessanta che alcuni studiosi hanno chiamato l'« età aurea » dello sviluppo: il che è stato, per i paesi industriali, non solo perché le risorse sembravano ed erano storicamente illimitate ma anche perché molte domande sociali erano rimaste lino a quel momento abbastanza contenute. Dunque gli avvenimenti si sono incaricati di riverniciare a fresco quel che le vecchie carte del costituzionalismo avevano insegnato: che cioè il bilancio è un documento chiave dei rapporti Ira Esecutivo e Parlamento, ed uno strumento essenziale per il governo dell'Am-