ISSN 2612-3622
MAGAZINE DI INFORMAZIONE TECNICA E DI MARKETING PER IL POSATORE, L’IMPRESA E LO STUDIO DI PROGETTAZIONE
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QUINE SRL - VIA G. SPADOLINI, 7 - 20141 MILANO
ANNO 29 • N° 1 • GENNAIO/FEBBRAIO 2020
SPECIALE VIVERE IL LEGNO ANCHE IN CUCINA
DOMOTEX 2020 UN MATERIALE AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO
ELOGIO DEL POSATORE DI PARQUET
Natural Genius Fabrique Corde Design: Marc Sadler Location: Sadler Associati ph. Stefania Giorgi
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PROFESSIONAL
Sommario ANNO 29 • N° 1 • GENNAIO/FEBBRAIO 2020
Parquet Periodico bimestrale edito da Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277 redazione@quine.it Fondatore e Direttore tecnico Gabriele Marrazzini Direttore Responsabile Marco Zani Coordinamento editoriale Silvia Martellosio | redazione@quine.it
Consulenti tecnici Domenico Adelizzi - Filippo Cafiero - Mauro Errico - Antonio Viscardi Direttore commerciale Ornella Zanetti | o.zanetti@dimensionepulito.it
DESIGN
6 Cinque piani di X-Lam
Il Biocondominio “Gli Aceri” è stato concepito e sviluppato coniugando l’utilizzo di materiali naturali con sofisticate tecnologie. Il risultato? Un’abitazione efficiente sia per il livello energetico che per il comfort abitativo di Andrea Costa
12 Ottenere il giusto microclima
Una tipica casa vacanza valtellinese in cui il verde in copertura contribuisce a minimizzare l’impatto ambientale e a migliorare la trasmittanza, garantendo uno sfasamento estivo importante a cura della redazione
Pubblicità e Sviluppo Milena Acito, Alessandro Martinenghi, Edoardo Rossi, Paolo Simeoni, Filippo Viola Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Rosaria Maiocchi | traffico@quine.it Simona Agostinelli | traffico@quine.it Grafica e impaginazione LIFE sh.p.k. Collaboratori Domenico Adelizzi, Simone Biagiotti, Filippo Cafiero, Andrea Costa, Mauro Errico, Claudio Moltani, Marco Monti, Fabrizio Pirovano Responsabile della produzione Paolo Ficicchia Stampa Aziende Grafiche Printing Srl - Peschiera Borromeo (MI)
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Prezzi e abbonamenti Abbonamento annuale: 44,50 euro (IVA compresa) Annuale estero: 155 euro Copia arretrata: 17 euro Costo di una copia: 1.30 euro Testata Associata A.N.E.S. Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Gruppo Confindustria Responsabilità
Professional Parquet, periodico bimestrale registrato. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 250 dell’11/04/1992. Spedizione Posta Target Magazine - AUT.DBC centrale/PT Magazine Editori 96 valida dal 19/05/2004. La pubblicazione o la ristampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su Professional Parquet sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti.
INTERVISTA
16 Lo strumento che non c’era
Il mercato dei pavimenti in legno resiste alla crisi con consumi soddisfacenti, legati però ancora all’edilizia. Ratio, Monitor e Market Map gli strumenti guida del nuovo Rapporto FLA presentato lo scorso dicembre di Claudio Moltani
DOMOTEX 2020
INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs 196/2003. © Quine srl - Milano
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Benessere, sostenibilità e ambiente al centro di Domotex Anche quest’anno Domotex si è confermato un punto di riferimento irrinunciabile e un osservatorio privilegiato per individuare i trend e le innovazioni del settore di Silvia Martellosio
URBAN & PARTNER
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Sommario ANNO 29 • N° 1 • GENNAIO/FEBBRAIO 2020
46 Elogio del posatore di parquet La tendenza alla posa low cost sembra svalutare questa mansione, che necessita invece di perizia e professionalità. Il posatore-artigiano deve sapersi rinnovare, passando anche per la realtà digitale, senza perdere la sua identità professionale di Filippo Cafiero
48 ANPP, la nostra storia
Al centro dell’associazione il consumatore e i professionisti. Una piccola realtà che col tempo si è fatta portavoce della categoria di Mauro Errico
Speciale
24 Un materiale al di sopra di ogni sospetto A Domotex la mostra WOOD.WORKS, curata dall’architetto Giulio Ceppi, ha riscosso un interessante consenso per la sua capacità di presentare applicazioni, tecnologie, contesti e matericità legate all’utilizzo del legno di Claudio Moltani
CUCINE
SPECIALE
31 Vivere il legno anche in cucina
Luogo deputato alla convivialità, l’ambiente cucina richiede materiali e attenzioni specifiche. Vediamo in queste pagine come il parquet affronta queste esigenze, che vanno oltre una prestazione estetica da tutti riconosciuta che vede nel “calore del materiale” e nella sua naturalità i punti di forza ormai assodati e meritevoli di essere rilanciati nel tempo di Claudio Moltani
RUBRICHE
52 Compensazione dei crediti fiscali, le novità
Dal 2020 i crediti tributari potranno essere utilizzati in compensazione solo dieci giorni dopo la presentazione della relativa dichiarazione a cura di Assocaaf
54 Goal setting: raggiungere
POSA
40 Strumenti e attrezzature per le verifiche
del sistema “pavimentazioni di legno”
Per garantire la riuscita della posa e la finitura di un pavimento ligneo, il posatore dovrà avere in dotazione tutti gli strumenti utili a monitorare le singole fasi operative, dall’analisi dell’ambiente di lavoro alla verifica finale di conformità di Domenico Adelizzi
(facilmente) gli obiettivi
Conoscere nel dettaglio ciò che si vuole ottenere contribuisce ad aumentare in maniera esponenziale le possibilità di successo e aiuta le persone a trasformare i propri desideri in realtà di Fabrizio Pirovano e Marco Monti
56 News dal mondo 60 Vetrina prodotti 5
Design INTERIOR
Cinque piani DI X-LAM
Il Biocondominio “Gli Aceri” è stato concepito e sviluppato coniugando l’utilizzo di materiali naturali con sofisticate tecnologie. Il risultato? Un’abitazione efficiente sia per il livello energetico che per il comfort abitativo di Andrea Costa
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Design INTERIOR
I
l settore delle strutture di legno è in continua crescita, tanto da consentire agli investimenti privati e pubblici ampi margini di convenienza e guadagno. In questo ambito, l’impiego dei pannelli XLam – pannelli multistrato in tavole di legno massiccio – permette di ottenere, grazie a costi competitivi e a una progettazione architettonica e strutturale integrata con gli elementi tecnologici, un edificio con elevate performances in termini di sicurezza strutturale, sismica, risparmio energetico e comfort abitativo. È questo il caso del Biocondominio “Gli Aceri” di Piossasco (TO), nato dalla convinzione che oggi si può realizzare un’abitazione energeticamente efficiente, confortevole e salutare da abitare con dei costi di gestione e manutenzione ridotti e a un prezzo assolutamente competitivo. Una sfida che parte da una progettazione attenta, dove la casa è stata concepita e sviluppata per integrare armonicamente strutture, impianti e architettura.
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Design INTERIOR
COSTRUIRE IN X-LAM
Con i nuovi obblighi normativi imposti dalle N.T.C. (D.M. 17/01/2018) è diventato necessario produrre calcoli strutturali per le strutture di legno, al pari degli altri materiali. L’X-Lam è per i professionisti una grande occasione per rilanciare la professionalità in un settore che riconosce e premia le competenze specifiche. L’utilizzo dell’X-Lam si è esteso dai tradizionali chalet di montagna, alle più recenti realizzazioni, dove dimostra di essere un materiale assolutamente all’avanguardia nelle tipologie edilizie contemporanee. Ville, case plurifamiliari, ristrutturazioni e sopraelevazioni, edifici industriali e commerciali: in ogni situazione la struttura X-Lam rappresenta una soluzione ecologica, salubre, confortevole e conveniente. Ma, se fino a qualche tempo fa, era l’impresa a stabilire molti degli aspetti costruttivi, il più delle volte con cognizione di causa e grande professionalità, adesso le conoscenze si sono diffuse tra i professionisti che, al pari degli altri materiali, hanno le competenze – oltre che la prerogativa – per definire in maniera chiara i criteri costruttivi. Una volta scelto il partner incaricato della fornitura dei pannelli X-Lam, il tecnico professionista dovrà successivamente condividere i dettagli costruttivi: se da una parte non può essere solo il centro di taglio a decidere le lavorazioni da effettuare sul materiale, dall’altra il tecnico non può dare specifiche troppo vincolanti, al limite dell’irrealizzabile. È quindi necessaria una forte collaborazione e sinergia tra il committente e l’impresa.
Solo attraverso una profonda comunicazione tra progettista e centro di taglio sarà possibile realizzare un progetto esecutivo di qualità, in grado di consentire una realizzazione a regola d’arte e con le ottimizzazioni che si traducono in risparmio economico. È molto importante non confondere il ruolo del centro di taglio, il cui compito principale è quello di tagliare travi di legno lamellare e pannelli X-Lam, con il ruolo del progettista, il quale deve invece dettagliare a livello esecutivo il proprio progetto, determinando in maniera puntuale la discretizzazione degli elementi costruttivi dandoli come indicazione per il centro di taglio. Un altro elemento molto importante è la standardizzazione del dettaglio costruttivo che consente una maggiore leggibilità del progetto da parte delle squadre di posatori e una maggiore rapidità nella fase di verifica del lavoro eseguito da parte della direzione dei lavori. Oltre alle basilari verifiche di resistenza, deformazione e vibrazioni, il tecnico progettista dovrà anche progettare la logistica del cantiere, il trasporto, gli approvvigionamenti del materiale, l’assemblaggio, il rapporto con gli altri materiali e la manutenzione. Il discorso vale in realtà per tutti i materiali, ma per il legno è una sorta di strada obbligata, poiché il processo industriale che precede e accompagna la realizzazione dell’opera, non può prescindere da un approccio sistemicoolistico alla progettazione.
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Design INTERIOR
Caratteristiche
ORIENTAMENTO. Prima costruzione multipiano in Piemonte completamente realizzata in bioedilizia e certificata in classe energetica A+, l’edificio è stato realizzato pensando prima di tutto al suo orientamento. Da qui una soluzione architettonica che ha previsto il posizionamento della zona giorno, caratterizzata da ampie logge e balconi, sul lato sud e la possibilità di creare opportune ombreggiature fra i vari piani per attutire il riscaldamento solare nella stagione estiva. FONDAZIONI. Le fondazioni e il seminterrato sono stati realizzati con struttura portante in calcestruzzo armato. L’elemento strutturale delle fondazioni crea gli spazi per l’area interrata dove trovano posto le cantine e i garages di generose dimensioni. Botole di aerazione e intercapedini lungo le pareti controterra garantiscono una costante aerazione naturale.
Le singole unità abitative sono dotate di: • elevata coibentazione termica e acustica; • riscaldamento a pavimento; • ventilazione meccanica controllata con recupero
STRUTTURA X-LAM. I cinque piani fuori terra sono stati realizzati completamente in X-Lam, senza opere strutturali di cemento armato o acciaio. Questa tecnologia, oltre a fornire un ottimo isolamento termico, consente di assorbire l’umidità in eccesso per rilasciarla quando necessario. Inoltre, la struttura garantisce elevata resistenza antisismica e ottime prestazioni antincendio (da rei 60 a 90 a seconda dello spessore).
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del calore; centralina di controllo domotico; sistema di oscuramento comandato elettricamente; predisposizione impianto antifurto; predisposizione impianto TV satellitare; posto auto di pertinenza esterno e box interrati.
Design INTERIOR
CAPPOTTO. L’elemento di isolamento termico verso l’esterno è realizzato con pannelli di fibra di legno da 10 cm di spessore che garantiscono ottimo isolamento e sfasamento dell’onda termica di oltre 12 ore. CONTROPARETE INTERNA. All’interno della parete portante di X-Lam è stata realizzata una controparete in fibrogesso coibentata con lana di roccia, nella quale sono posati gli impianti elettrici. TETTO VENTILATO. Realizzato con travi di legno lamellare, il tetto è stato isolato con fibra di legno di 20 cm, mentre un’intercapedine sotto il manto di copertura assicura un ottimo isolamento termico. La copertura in lastre di acciaio preverniciato garantisce una tenuta all’acqua efficace e un’eccezionale durata nel tempo senza manutenzioni. PERSONALIZZAZIONI. La struttura portante delle pareti permette di personalizzare la suddivisione degli spazi interni di ogni singolo appartamento in base ai propri gusti e alle necessità. COMFORT ABITATIVO. La qualità dell’ambiente interno di un edificio è condizionata da: calore, umidità e costante ricambio dell’aria. Questi elementi sono regolati da un sistema
integrato che permette la gestione costante e automatica di questi parametri, ottimizzando i consumi ed evitando dispersioni e inefficienze. Il sistema è composto da due pompe di calore per la produzione di riscaldamento e raffrescamento e da un sistema radiante a pavimento per la diffusione del calore in modo omogeneo. Il trattamento e la deumidificazione dell’aria sono invece garantite da un sistema automatico che ne assicura il ricircolo costante, recuperando il calore (o il fresco) in uscita dall’aria viziata sino all’85%. I frangisole invece sono orientabili e permettono di ombreggiare opportunamente gli ambienti d’estate, mentre d’inverno permettono l’irraggiamento solare per contribuire al riscaldamento naturale degli ambienti. Tutta la gestione della climatizzazione è infine comandata da un sistema elettronico che attraverso un’interfaccia estremamente semplice e intuitiva fornisce informazioni costanti e permette inoltre di attivare tutti i servizi collegati come: videocitofono, sistema di allarme, accensione e spegnimento luci interne/ esterne e, volendo, consente di comandare e sorvegliare a distanza l’abitazione attraverso un cellulare o iPad. COSTI DI CLIMATIZZAZIONE. I costi di gestione della propria abitazione sono contabilizzati
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Design INTERIOR
“IL RISULTATO È UN EDIFICIO CHE HA BISOGNO DI POCHISSIMA ENERGIA PER GARANTIRE IL MASSIMO COMFORT”
singolarmente e controllabili. L’entità dell’energia richiesta è minima e legata comunque alle proprie abitudini. Si può ipotizzare per un appartamento tipo di 100 mq un fabbisogno per riscaldamento, raffrescamento e acqua sanitaria compreso fra i 280 e 350 € annuali. ILLUMINAZIONE A LED. Tutti i locali comuni interni ed esterni sono serviti da sistema di illuminazione a Led che garantisce consumi ridotti e spese di manutenzione e sostituzione lampade del 50% inferiore alle normali lampade a risparmio energetico.
ASCENSORI. Due ascensori con motori a risparmio energetico servono lo stabile. Luci locali comuni e ascensori sono serviti principalmente dall’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto. VERDE E PARCHEGGI. Le aree verdi, sia condominiali che private, sono servite da un sistema di recupero acque piovane per irrigazione gestito dal sistema domotico. La struttura prevede per ogni appartamento un posto auto esterno, garages privati e cantine. ■
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Design INTERIOR
Ottenere
IL GIUSTO
MICROCLIMA
Una tipica casa vacanza valtellinese in cui il verde in copertura contribuisce a minimizzare l’impatto ambientale e a migliorare la trasmittanza, garantendo uno sfasamento estivo importante a cura della redazione
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Design INTERIOR
U
na tipica casa vacanza in Valtellina sulle Alpi Retiche, in cui legno e verde sono protagonisti indiscussi. Situata nel Comune di Dazio (SO), la villa è stata progettata dallo studio bioprogettazionetarca per sfruttare la migliore esposizione solare possibile e trarre il massimo vantaggio dalle tecniche del verde, nello specifico dalla copertura.
Tecniche del verde e tetto verde
Nel loro ciclo naturale, infatti, gli alberi d’inverno si spogliano per permettere al sole, nella banda dell’infrarosso, di entrare e riscaldare passivamente gli ambienti; di contro, nei caldi periodi estivi le foglie – che funzionano come dei frangisole naturali – intercettano, schermano e assorbono la radiazione solare, creando all’interno dell’abitazione un microclima raffrescato e con umidità controllata. Il verde in copertura, inoltre, migliora la vista architettonica dell’edificio – minimizzandone l’impatto ambientale –, ottimizza le caratteristiche di trasmittanza della copertura, garantendo uno sfasamento estivo importante, filtra in parte le polveri sottili, incrementa notevolmente la coibentazione acustica e contribuisce alla regolazione dell’acqua piovana non sovraccaricando le condutture pubbliche nei periodi di intense piogge. La copertura a verde è stata realizzata con quattro varietà di Sedum, pianta rustica della zona molto resistente agli stress idrici e agli sbalzi di temperatura (norma di riferimento: UNI 11235/2007).
SISTEMA DI SCHERMATURE. Le tende regolabili permettono di avere luce e vista esterna, ma anche di tenere il sole al di fuori in estate
Composizione e materiali
L’accesso all’edificio, garantito dalla strada comunale, è contraddistinto dall’attraversamento del cancello pedonale, realizzato riproducendo gli elementi caratteristici dell’edificio principale (torre in pietra e frangisole). Dai gradini in pietra posizionati di fronte alla torre d’ingresso si accede all’abitazione principale. L’ingresso/torre è costituito da un doppio volume che funge da
entrata e disimpegno giorno, in cui è presente anche una scala di accesso alla zona notte. Il volume è costituito da intonaci a base calce molto grezzi di tinta grigio medio e da un soffitto in cemento armato a vista; piccole fessure danno una tonalità soffusa e più intima. Dall’ingresso, più buio, si accede alla zona giorno, separata
COPERTURA A VERDE realizzata con quattro varietà di Sedum, pianta rustica della zona molto resistente agli stress idrici e agli sbalzi di temperatura
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Design INTERIOR
ZONA GIORNO
da una quinta in muratura che fa intravedere il soggiorno, molto luminoso, per accedere al quale è necessario percorrere il disimpegno che corre parallelamente al soggiorno stesso. Il soggiorno è costituito da porte-finestre alternate a muratura in successione continua per sette aperture. Questa regolarità di pieni e vuoti è segnata dalla simmetria dei travetti rispetto alle aperture. Il legno di larice del soffitto e il rovere spazzolato del pavimento sono evidenziati e resi protagonisti rispetto al bianco opaco delle vernici della muratura, delle porte e dagli elementi della cucina; allo stesso tempo, contrastano con il soffitto in cemento armato grezzo della copertura piana della cucina.
sala da pranzo d’estate e protetta da tre alberi di Lagerstroemia (della famiglia delle Lytraceae). Il giardino ampio si sviluppa per lo più verso est rispetto all’edificio, ed è stato studiato in modo da richiedere minima manutenzione, ma con una varietà di essenze e colori per tutte le stagioni: siepe di gelsomino e rose (base sempreverde e due fioriture che rendono gradevole la siepe dal punto di vista cromatico e dei profumi, filtrando l’aria dall’esterno); Lagerstroemia di fronte alla terrazza pranzo d’estate; una spalliera di frutta a mascherare i pannelli solari, aiuole a coronamento delle zone esterne con azalee e stagionali varie, e infine una parte dedicata alle aromatiche. Il tetto verde è realizzato con il Sedum, essenza autoctona che, come già detto, si trova abitualmente sulle rocce e sui muretti dei terrazzamenti vitati valtellinesi, con sei tipi diversi che garantiscono una varietà cromatica durante quasi tutte le stagioni.
Gli ambienti
Al sorgere del sole, la luce del mattino è convogliata all’interno dall’apertura sviluppata sul piano di lavoro e sul tavolo colazione. Nel bagno giorno, sempre con il legno sia al pavimento che al soffitto, si è giocato con le piastrelle di rivestimento con i toni del bianco e grigio, il tutto reso soffice dalla luce del mattino tramite una piccola finestra. Sempre a piano giorno, nella parte nord, sono presenti una camera e un ripostiglio/ dispensa. La zona notte, accessibile dalla scala elicoidale in ferro e legno, è costituita da una camera padronale e tre camere secondarie e due bagni. La camera padronale ha a disposizione un terrazzo in parte rientrante e in parte a sbalzo in legno di larice, da cui è possibile scorgere le vette delle Alpi Orobie e parte della Valtellina verso Sondrio. Il volume è estruso nella zona giorno lungo il lato sud, così da avere il maggior numero di locali al sole. Le aperture sono collocate in modo da ottenere grande trasparenza verso l’esterno contatto con il verde esterno. La cucina ha una terrazza esterna in legno coperta in trasparenza, parapetti e frangisole fissi in legno di larice naturale della stessa tipologia, utilizzabile come
Le schermature
Il sistema di schermature è di tre tipologie. 1 - Mobile esterno al vetro con tende regolabili che permettono di avere luce e vista esterna, ma anche di tenere al di fuori il sole in estate a frangisole abbassato. In inverno, a frangisole alzato, il sole entra anche se non sono presenti gli utenti. Infatti, la centralina climatica al mattino alza automaticamente i frangisole per ricevere il sole e la sera li abbassa per ridurre l’emissione verso l’esterno.
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Design INTERIOR
ACCESSO ALLA ZONA NOTTE. Scala elicoidale in ferro e legno
2 - Fisso con le schermature di legno di larice naturale non trattato, studiato in riferimento all’altezza solare nei due solstizi estivo e invernale, con un frangisole della stessa tipologia del parapetto della terrazza. 3- Verde a foglia caduca, che permette naturalmente la schermatura solare, il controllo dell’umidità e del vento in estate, mentre in inverno, quando la pianta è spoglia, fa passare i raggi solari.
In conclusione
L’edificio presenta numerosi aspetti di interesse: • è una casa vacanza che prevede l’estrusione, in modo da creare un fronte sud più lungo possibile per avere un miglior sfruttamento del sole per la maggior parte dei locali; • abbina le tecniche del verde al recupero delle acque per l’irrigazione; • ottimizza le schermature fisse e mobili per il riscaldamento passivo invernale e per il raffrescamento estivo; • utilizza intonaci in calce e vernici interne naturali, un’ottima soluzione per la limitazione dei ponti termici; • impiega il solare termico per acqua calda sanitaria e per riscaldamento. In seguito saranno realizzati anche un impianto fotovoltaico e una piscina. Inoltre, si tratta di un edificio attivo, dotato di 18 mq di pannelli solari termici che riscaldano un woofer di 1000 litri, utili per l’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento invernale, mentre in estate l’acqua calda in esubero viene automaticamente commutata alla piscina (realizzazione futura). La coibentazione è stata realizzata con eliminazione
dei ponti termici e una parte a doppia pelle in corrispondenza del rivestimento in legno. Gli intonaci interni sono a base calce con successiva applicazione di vernice naturale. Il recupero delle acque per irrigare il giardino è stato ottimizzato utilizzando acqua solo di copertura. ■
Progetto architettonico, energetico, interno e verde: Studio biorprogettazionetarca di Tarca Davide | www.bioprogettazionetarca.it Realizzazione: Tarca costruzioni, Mello (SO) | www.tarcacostruzioni.it
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Mercato INTERVISTA
Lo strumento che NON C’ERA
IL MERCATO DEI PAVIMENTI IN LEGNO RESISTE ALLA CRISI CON CONSUMI SODDISFACENTI, LEGATI PERÒ ANCORA ALL’EDILIZIA. RATIO, MONITOR E MARKET MAP GLI STRUMENTI GUIDA DEL NUOVO RAPPORTO FLA PRESENTATO LO SCORSO DICEMBRE di Claudio Moltani
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Mercato INTERVISTA
“DA QUESTO LAVORO NASCE UN RAPPORTO CHE, NELLE SUE VARIE ARTICOLAZIONI, È UN VERO E PROPRIO ‘FERMO IMMAGINE’ DEL SETTORE; UN RAPPORTO CHE PUÒ ANCHE FARE DA APRIPISTA AD ALTRE REALTÀ INDUSTRIALI, E CHE PERMETTERÀ A TUTTA LA FILIERA DI SETTORE DI DISPORRE DI DATI, ANALISI, PROIEZIONI DI INESTIMABILE VALORE”
di mq (stabile sul 2017) e un export di 1,32 milioni (+8%). In generale, il settore vale 417 milioni (il 78% arriva dalle 40 aziende di cui sopra), la produzione è di 4.95 milioni di mq (e qui le 40 aziende fanno il 95%), e le vendite in Italia sono state di 9 milioni di mq (il 68% del Parq40). Un Rapporto, quello sui Pavimenti in Legno in Italia, che non solo offre agli operatori un formidabile strumento di analisi per la propria attività commerciale, ma permette di avere a disposizione un quadro economico di riferimento che prende in esame l’ultimo decennio. Ne parliamo con il Consigliere Incaricato del Gruppo Pavimenti di Legno di Edilegno/FederlegnoArredo, Andrea Margaritelli.
Grazie perché...
In primo luogo, vorrei partire dai titoli di coda – quelli che di solito non si guardano mai – ma che, in questo caso, sono davvero molto importanti, ovvero i ringraziamenti. Ringraziamenti che vanno suddivisi fra le singole persone, le strutture associative e le aziende. FederlegnoArredo, di questo Rapporto, ne è stata l’insostituibile baricentro, non solo per l’impegno di risorse profuso con l’intervento del suo Centro Studi, ma anche per aver accettato, fin dall’inizio, che il questionario sul quale si è poi basato tutto il lavoro venisse inviato a tutte le aziende del settore, siano state esse associate a FederlegnoArredo o no. In questo modo si sono potuti avere a disposizione tutti quei dati che, dopo un attento – e per certi versi inedito – lavoro, hanno permesso la formulazione di un vero e proprio strumento, rivolto certamente a tutti gli operatori della filiera, ma anche al legislatore, e che va a colmare una carenza informativa e di analisi che a nostro parere esisteva nell’intero settore delle rifiniture d’interni. Ringraziamento che va poi esteso alle aziende partecipanti, che su base volontaria hanno messo a disposizione dati sensibili relativamente a stati patrimoniali, bilanci, investimenti (dati che poi sono forniti all’ester-
ANDREA MARGARITELLI, Consigliere Incaricato del Gruppo Pavimenti di Legno di Edilegno/ FederlegnoArredo
L
o scorso dicembre, a Milano, è stata presentata la seconda edizione del Rapporto Pavimenti in Legno in Italia di FederlegnoArredo che analizza, nella sua prima parte, l’andamento 2019 dell’edilizia residenziale di nuova costruzione (stimata in 19.584 miliardi, in lieve crescita sull’anno precedente); interessante anche il dato 2018 relativo ai mutui per l’acquisto della prima casa, che rileva erogazioni per 44 miliardi di euro (+11% sull’anno precedente). Il Rapporto fa riferimento al Parq40, ovvero le 40 aziende italiane del panel Federlegno, che nel 2018 hanno registrato vendite pari a 323 milioni di euro (+4%), una produzione di 4,68 milioni
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Mercato INTERVISTA
UN BENE DUREVOLE CHE RISENTE DEI FATTORI ESTERNI
no solo in forma aggregata, e anche qui va evidenziato il lavoro di tutela di questi dati da parte dell’equipe FederlegnoArredo). Da questo lavoro nasce dunque un Rapporto che, nelle sue varie articolazioni, è un vero e proprio “fermo immagine” del settore; un Rapporto che può anche fare da apripista ad altre realtà industriali, e che permetterà a tutta la filiera di settore di disporre di dati, analisi, proiezioni di inestimabile valore.
Quanto evidenziato dal Centro Studi di FederlegnoArredo sottolinea un quadro europeo dei consumi di parquet (per mq) che in 10 anni, pur non avendo avuto un forte calo, ha risentito dei fattori esterni. Un decennio che ha visto il perpetuarsi della crisi economica e che ha delineato nuovi scenari di sviluppo per il mercato del pavimento in legno in Europa e in Italia. Solo nel 2007 si parla di un consumo pari a 110,2 mq, a fronte di 79,2 mq nel 2017.
Tre strumenti di lettura
La metodologia di lavoro seguita è stata poi una delle chiavi di lettura per capire l’importanza del lavoro nel suo insieme. Un metodo che ha portato alla definizione di tre strumenti di lettura del Rapporto: Ratios, Monitor e Market Map.
Ratios
Ratios degli indici di bilancio delle imprese del settore dei pavimenti in legno in Italia è una dettagliata relazione di analisi delle performance delle stesse aziende, basata sui risultati di bilancio realizzati dai 98 operatori esaminati per un periodo di 6 anni, e poi valutati non solo in senso assoluto, ma anche in confronto con quanto accaduto mediamente nel comparto nel suo insieme. Un’analisi che può essere utilizzata per il confronto con altri settori, più o meno vicini merceologicamente, come ad esempio il comparto delle porte.
In Italia la situazione è speculare a quella europea. Secondo il Monitor di FederlegnoArredo nel 2017 sono stati utilizzati 9 milioni di mq, per una produzione pari a 4,5 milioni, quasi 2 in meno di guadagno rispetto al 2007. In percentuale, dunque, la produzione sui consumi è del 47% rispetto al 55% del 2007 (Grafico 1). Nella Top 10 delle regioni per consumi totali, al primo posto troviamo la Lombardia, seguita poi dal Veneto e dal Lazio. A livello provinciale al primo posto Roma, a seguire Milano e Torino (Grafico 2 e 3).
Monitor
Il Monitor è il risultato, basato su un’indagine di mercato e di rilevazioni, di un’analisi degli indici di bilancio dei principali operatori del settore. È da qui che nasce il Parq40, ovvero il paniere delle 40 aziende italiane di riferimento, che con cadenza annuale saranno oggetto di monitoraggio costante. Questo panel rappresenta il 74% delle vendite di prodotto in Italia e ben il 94% della produzione di parquet, sempre sul territorio nazionale; altro dato significativo è che il Parq40 rappresenta un fatturato di 417 milioni di euro (questi dati sono tutti relativi al 2018). Da evidenziare anche il fatto che, per la prima volta, si sia aggiunto alle analisi un altro indicatore particolarmente significativo, proveniente da aziende italiane di adesivi per parquet. In questo modo, viene fornita all’intero mercato una reale fotografia d’insieme del settore.
Occorre mettere in evidenza (Grafico 4), poi, come in questo decennio il rapporto tra il mercato italiano e quello europeo sia stato scostante, soprattutto quello dei consumi – forse per una difficoltà a raccogliere dei valori assoluti – che vedono il primo periodo (2007-2008) di sostanziale equità per passare a un periodo di stasi (2009-2013) fino a giungere a un sorpasso dei consumi italiani (2015-2017). Come dichiarato da FLA, è chiaro che il pavimento in legno – anche la ceramica – sia fortemente legato all’andamento dell’edilizia, e abbia quindi subito sì l’andamento della crisi economica, ma è riuscito a difendere le proprie quote di mercato (Grafico 5 e 6).
Market Map
La “mappa” mette a disposizione uno strumento composito, in grado di stimare i potenziali di mercato area per area, e che è in grado di stimare anche ogni singola provincia italiana. Questo consente all’operatore di uno strumento di lavoro capace di analizzare le proprie quote di mercato e penetrazione commerciale nelle diverse realtà territoriali italiane. Importante sottolineare come l’Indice di Potenziale Commerciale è stato costruito sulla base di parametri legati al reddito (disponibilità e distribuzione di ricchezza), ma anche alle dinamiche economiche tipiche del settore (vendite immobiliari, ristrutturazioni), unico modo per evidenziare l’evoluzione del potere d’acquisto potenziale di un bene durevole, come quello dei pavimenti in legno. ■
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Mercato INTERVISTA
CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO
CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO
GRAFICO 1. Mercato Italia, produzione su consumi, val%
tor
2. Monitor
to Italia
Mercato Italia
zione su consumi
Consumi
GRAFICO 2. Consumi totali regione (migliaia metri quadri)
(milioni metri quadri)
Studi FLA
FEP | Centro Studi FLA
Centro Studi FLA
CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO
CENTRO STUDI |FEP OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO
Legno
GRAFICO 3. Consumi totali province (migliaia metri quadri)
tor
GRAFICO 4. Mercato Italia, consumi (milioni metri quadri) CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO
2. Monitor
mica | Parquet
Ceramica | Parquet
mi pavimenti
Consumi pavimenti
2007=100)
Consumo 2017 in PROVINCIA mq/1000 1 Roma 654 2 Milano 569 LEGNO CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI 3 Torino 368 GRAFICO 46. Consumi pavimenti, Napoli 270 Ceramica-Parquet (province) 5 Brescia 197 6 Padova 189 Consumo TOP 10 7 Bergamo 2017 in 185 PROVINCIA PROVINCE mq/1000 8 Verona 181 1 Roma 654 9 Bolzano 179 2 Milano 569 10 Venezia 169 3 Torino 368
(rapporto metri quadri)
azione o Pavimenti o FLA
TOP 10 PROVINCE
Elaborazione Gruppo Pavimenti di legno FLA
Ceramica
Ceramica
Legno
CENTRO STUDI | OSSERVATORIO PAVIMENTI LEGNO
3. Market Map
GRAFICO 5. Consumi pavimenti, Ceramica-Parquet (regioni) TOP 10 REGIONI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Province
Consumo Consumi totali 2017 in REGIONE (migliaia metri quadri) mq/1000 Lombardia 1.677 Veneto 934 3. Market Map Lazio 854 Piemonte 724 Emilia-Romagna 684 Province Campania 614 Consumi totali Sicilia 603 (migliaia metri quadri) Puglia 509 Toscana 501 Trentino-Alto Adige 284
4 5 6 7 8 9 10
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Legno
Napoli Brescia Padova Bergamo Verona Bolzano Venezia
270 197 189 185 181 179 169
Visti in fiera DOMOTEX 2020
Guarda la raccolta video completa: bit.ly/domotex-2020
Benessere,
SOSTENIBILITÀ E AMBIENTE al centro di Domotex 2020 Anche quest’anno Domotex si è confermato un punto di riferimento irrinunciabile e un osservatorio privilegiato per individuare i trend e le innovazioni del settore
I
l tema era “Atmysphere”, un gioco di parole per indicare gli aspetti che nei prodotti per le pavimentazioni contribuiscono al benessere generale degli abitanti, promuovendo naturalezza e sostenibilità (temi dominanti di questa edizione). Noi di Professional Parquet eravamo presenti ad Hannover durante i giorni dell’esposizione per scoprire le ultime novità dal mondo del parquet e delle pavimentazioni in legno.
di Silvia Martellosio
Battiscopa in abete In collaborazione con il partner tedesco Döllken Profiles, Karl Pedross presenta una nuova famiglia di battiscopa realizzati su supporto di vero legno, in particolare abete. I battiscopa sono rivestiti con una pellicola superficiale di polipropilene, senza cloro, che garantisce una protezione completa. I battiscopa saranno disponibili in quattro altezze e due spessori diversi. www.pedross.com
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Visti in fiera DOMOTEX 2020
Nuova gamma di colori per Ultracoat Oil Oltre alla colla silanica Ultrabond Eco S Lite, Mapei presenta la nuova gamma di colori di Ultracoat Oil: ampliata a 18 colori, con un nuovo range di prodotti modificati, più prestazionali e rapidi. Ultracoat è la proposta Mapei per fornire la massima protezione possibile al parquet, nel rispetto dell’ambiente – grazie alle bassissime emissioni di VOC – e della salute dell’applicatore e dell’utente finale, grazie alla loro formulazione non dannosa a base acqua. La linea si compone di vernici e olii ad alta protezione per pavimenti in legno, sia in edifici residenziali privati sia in esercizi pubblici, anche a intenso traffico pedonale. I prodotti sono stati formulati per una grande facilità d’utilizzo da parte dell’applicatore e per fornire le migliori prestazioni tecniche. www.mapei.com
Doppio trattamento per legno da esterni Ravaioli Legnami presenta Rhinowood, un pino sudafricano arricchito da due processi di trasformazione che lo rendono migliore per un uso esterno a pavimento o a rivestimento. Il termotrattamento lo rende più leggero e toglie umidità, mentre l’impregnazione a base di cera gli permette di diventare più duro e resistente, oltre che waterproof. La manutenzione è veloce ed economica: è sufficiente pulire la pavimentazione o il rivestimento con idropulitrice per ripristinarne l’estetica originale. Alternativa ai tradizionali legni esotici, Rhinowood non contiene tossine o altri composti organici volatili ed è prodotto utilizzando pino proveniente da foreste sostenibili. www.ravaiolilegnami.com
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Visti in fiera DOMOTEX 2020
Vernice di ripristino per parquet e PVC Carver, parte del gruppo Blanchon, presenta Renovation Lacquer, vernice bicomponente poliuretanica all’acqua per il ripristino e la manutenzione straordinaria di pavimenti già trattati. Rinnova le superfici di pavimenti in legno verniciati, oliati, preverniciati e preoliati senza bisogno di rilamatura a legno grezzo. È utilizzabile anche su pavimenti in laminato e PVC. www.carver.it
Sistema di posa brevettato Due le novità principali presentate da Parchettificio Garbelotto a Domotex 2020: il sistema di posa brevettato Clip Up System e Le Murrine, da quest’anno anche in forma circolare nella linea “Creator” e nella posa a spina, come sempre personalizzabili a 360°. Clip Up System, grazie a speciali clip in polimero, permette di posare senza colla le quadrotte, la spina e le doghe. Grazie al suo alto grado di stabilità e durabilità, è perfetto per i luoghi altamente frequentati e, inoltre, essendo facilmente rimovibile e ispezionabile, è adatto ai pavimenti sopraelevati. Nel caso in cui l’impianto sottostante richiedesse un intervento, infatti, basterà togliere le tavole in corrispondenza del guasto, sistemare l’inconveniente e riposizionare le doghe al loro posto. www.garbelotto.it
Verniciatura artigianale per il parquet Reflex System di Antico Filò è una verniciatura artigianale che richiede dai 2 ai 3 giorni di lavorazione. La collezione comprende otto colori, ma è in costante evoluzione. Conferendo una grande diversità di colorazione alle varie tavole, l’effetto Reflex rende ogni pavimento unico e ineguagliabile. Oltre a Reflex System, l’azienda produce i prodotti più vicini alle zone di lavorazione, come i Noci del Piave o il Castagno, anche questi lavorati in modo artigianale tavola per tavola. www.anticofilo.it
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Visti in fiera DOMOTEX 2020
WPC ancora più simile al legno Tarimatec produce un WPC realizzato con lolla di riso e un rinforzante minerale ad alto contenuto di silicio, che viene in seguito assemblato con polimeri prevalentemente puri (PVC in minima parte). Questo metodo di costruzione consente di avere una fibra irregolare a livello cromatico, senza la ripetizione tipica dei WPC plastici. Il materiale è completamente rigenerabile - già compatibile con le future normative in ambito di materie plastiche - ed esteticamente è il sintetico più vicino al legno che l’azienda può attualmente offrire sul mercato. www.tarimatec.com
Pavimentazioni resistenti all’acqua Ter Hürne presenta Dureco, pavimentazioni di nuova generazione totalmente plastic free e resistente all’acqua, tanto da avere un rigonfiamento entro il 5% nelle 24 ore. Un’importante caratteristica del materiale è la tecnologia di protezione dall’acqua Seal, condotta sfruttando la profilatura delle sezioni laterali e costruita in modo tale da evitarne l’aggressione. www.terhuerne.de
STUDIO TECNICO
VITTORIO CHIESA
Perito ed Esperto in problematiche relative alle pavimentazioni di legno
Dottore Forestale specializzato in Tecnologia del legno Iscritto al Registro dei Consulenti Tecnici del Legno accreditati presso FederlegnoArredo, matricola 044
Collaborazioni in curriculum Istituto per la Tecnologia del Legno dell’Università degli Studi di Firenze; CNR IRL (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Ricerca sul Legno)
Attività professionale in curriculum
CONTATTI Mob. +39 335 6012656 Mail: vittorio.chiesa@gmail.com
Direttore Commerciale con una esperienza pluriennale nel settore dei Pavimenti in Legno Per molti anni membro della commissione UNI Pavimenti legno Per cinque anni (1990 – 1995) direttore del CRS (Centro Ricerca e Sviluppo per il settore Legno di FederlegnoArredo)
TENDENZE DOMOTEX 2020
Un materiale
AL DI SOPRA
di ogni sospetto A Domotex 2020 la mostra WOOD.WORKS, curata dall’architetto Giulio Ceppi, ha riscosso un interessante consenso per la sua capacità di presentare applicazioni, tecnologie, contesti e matericità legate all’utilizzo del legno di Claudio Moltani
L
a mostra WOOD.WORKS ha analizzato la materia legno come elemento utile e indispensabile per conferire un senso di benessere agli ambienti indoor, soprattutto in riferimento alla crescente domanda di qualità sensoriale degli spazi. La mostra si è articolata in 5 aree tematiche specifiche, con una selezione di materiali attraverso alcuni casi aziendali emblematici: trattamento e purificazione dell’aria, resistenza all’acqua, controllo acustico, gestione della luce ed esperienza tattile.
L’intento è quello di ribadire quanto il legno sia un materiale capace di rinnovarsi attraverso nuove tecnologie e performance, ma senza perdere la biocompatibilità e la familiarità con la nostra stessa natura. Da sempre, infatti, il legno ci accompagna nella nostra evoluzione e nel desiderio di aver ambienti accoglienti e funzionali che, oggi più che mai, devono essere anche sostenibili. Una sfida non scontata, ma che il legno sta affrontando in maniere positiva e vincente.
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TENDENZE DOMOTEX 2020
Purification Partial Group
Gruppo Saviola
Partial Group è un player dinamico nel mercato del legno, dei pavimenti vinilici e nelle pavimentazioni da esterno. La “sartorialità” è una caratteristica della quale sono particolarmente orgogliosi: il bagaglio di esperienza e la passione per il mestiere li contraddistingue e li spinge a ricercare soluzioni distintive e personalizzate per i clienti. La collezione di legno riciclato è 100% Made in Italy, dove assi di legno e travi di antiche dimore sono rivestite da una patina che restituisce loro brillantezza e trasmette intense emozioni. Per questa collezione l’azienda ha deciso di combinare una finitura che protegge la superficie e rende anche salutare il parquet. Grazie a Ecopur – la finitura ionizzante antibatterica attiva che purifica l’aria senza consumare energia – il parquet restituisce salubrità 24 ore al giorno e ogni superficie coperta viene trasformata in un grande albero.
Saviola è il più importante processore di legno post-consumo al mondo. La filosofia di produzione è basata sui concetti di recycling e upcycling: il recupero e riutilizzo di rifiuti che trovano una seconda vita, senza bisogno di abbattere alberi, attraverso un ciclo economicamente ed ecologicamente sostenibile. Con il LEB (pannello a bassa emissione) è stato creato il primo pannello realizzato al 100% da legno post-consumo con la più bassa emissione di formaldeide al mondo. Con il processo di registro in rilievo sono state riprodotte fedelmente le caratteristiche del legno, sia visivamente che al tatto, divenendo la migliore alternativa ecosostenibile al mondo.
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TENDENZE DOMOTEX 2020
Sound Control Wood-Skin
Decopainel-EU
Wood-Skin è stata fondata nel 2013 con l’obiettivo di rendere flessibili le superfici rigide, far diventare tridimensionali le superfici piane, dare volume, vita e anima a una moltitudine di materiali che l’industria e la tecnologia hanno sempre relegato allo stato bidimensionale. Grazie a un ripensamento visionario dei processi di produzione e costruzione contemporanei, è ora possibile ottenere, in una singola fase di produzione, le geometrie di superficie che riproducono perfettamente anche i volumi tridimensionali più audaci. Wood-Skin è ora in grado di offrire ad architetti e costruttori una moltitudine di prodotti di rivestimento per pareti e soffitti.
Decopainel-EU è il pioniere brasiliano nella sensibilizzazione sulla necessità di preservare le foreste native, sfruttando in modo sostenibile le risorse, garantendo così un futuro per le nuove generazioni. Seguendo questa filosofia, hanno iniziato a coltivare le foreste che sono state successivamente certificate FSC, coinvolgendo la comunità attraverso investimenti, aggiungendo valore al legno, una delle risorse più antiche e importanti al mondo. Decopainel-EU mira a trasformare e migliorare gli spazi usando il design come fattore distintivo. Hanno sviluppato una linea di rivestimenti murali per il settore dell’architettura e dell’edilizia, l’industria del mobile di design, la decorazione di bar, ristoranti, hotel, con prodotti di alta qualità e versatili sempre in linea con le nuove tendenze.
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TENDENZE DOMOTEX 2020
Light Management Pavyro Pavyro produce pavimenti in papiro, rivestimenti e oggetti di design, un’alternativa ai tradizionali arredi in legno per case eleganti e sofisticate, suite d’albergo, yacht e uffici. Ha sede a Siracusa, dove esiste la più grande colonia di papiri in Europa e dove la produzione di fogli di papiro è iniziata nel 1781. Dopo specifici studi e prove, hanno brevettato “Pavyro”: un prodotto biocompatibile, totalmente fatto a mano. L’impianto è limitato, il lavoro richiede competenze specifiche, precisione e lunghi tempi di lavorazione. Per questi motivi Pavyro è un manufatto di lusso, un prodotto esclusivo, bello da vedere ed emozionante al tatto. L’attenta tessitura è esaltata dalla trasparenza degli apparecchi di illuminazione.
Arkimia Arkimia nasce dall’evoluzione dell’azienda fondata dal padre di Mauro Gaspari nel 1946, che dalla produzione di bottoni si è spostata verso accessori fashion per i più famosi brand di moda, fino ad arredi e oggetti dopo la partnership con il fornitore Filippino. Arkimia connette il gusto italiano e la rigorosa ricerca estetica con il sapere artigianato tipico dell’Asia orientale, un amalgama naturale e sintetico, creando pezzi unici con materiali innovativi e certificati. Arkimia seleziona attentamente le conchiglie coltivabili più belle, combinandole con legni, metalli e resine colorate.
Randa Line Randa Line è una delle aziende leader in Italia nella produzione di pavimenti in legno intarsiato. Il loro lavoro consiste nel mettere insieme, con cura e raffinatezza, tutti i diversi colori del legno, utilizzando una tecnologia all’avanguardia per realizzare prodotti innovativi. La tecnologia laser di intaglio del legno consente di ospitare il sistema di emissione della luce dando vita a dei pannelli di legno su misura in grado di creare giochi di luce ed effetti luminosi specifici. Decorazioni, colori, luminosità dinamica, intensità... tutto può essere organizzato per creare soluzioni ad hoc per interni e display, rendendo il legno vivo e consentendo nuovi effetti di luce.
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TENDENZE DOMOTEX 2020
Touch Experience Tabu Fondata nel 1927 a Cantù, TABU è l’eccellenza italiana nella tintura di impiallacciature di legno e garantisce l’uniformità del colore e la ripetibilità della struttura secondo standard di qualità non imitabili. Skeens è la nuova visione della boiserie con uno spessore quasi zero. Piallacci di legno preverniciati possono essere incollati direttamente su pareti, porte, rivestimenti e pannelli. Alcuni pannelli hanno affascinanti superfici in strutture 3D. Vengono impiegate solo specie legnose certificate e sostenibili FSC®: Bolivar, Eucalyptus, Frassino, Larice, Noce, Quercia, Limetta, provenienti dall’Europa o dal Nord America.
Élitis Creata nel 1988 da Patrice Marraud des Grottes, Élitis attirò immediatamente l’attenzione su di sé, offrendo sfondi e tessuti con effetti innovativi, oltre a una gamma di colori incredibilmente freschi e affascinanti. Questo è il motto di Élitis: cercare materiali eleganti e nuove trame, inventare un vocabolario visivo e tattile ispirato all’esperienza emotiva. Essences de Bois: le composizioni sono realizzate in legno riciclato; queste prodezze tecniche senza eguali sono realizzate manualmente, per volerne esaltare l’unicità. Peace Wood: rivestimento murale 3D adatto a luoghi pubblici, facile da pulire, lavabile, con proprietà acustiche. Élitis è il primo editore ad aver sviluppato questa tecnica, lanciata sul mercato dopo 2 anni di ricerca e sviluppo.
Giacobazzi Fondata nei primi anni ’60 a Sassuolo, in uno dei più importanti distretti ceramici d’Italia, Giacobazzi si è sempre distinta per la capacità di eseguire internamente l’intero ciclo produttivo del parquet e del rivestimento murale: dall’essicazione, alla lavorazione, fino alla finitura, che viene realizzata utilizzando i migliori materiali. Quattro generazioni che negli anni hanno padroneggiato le tecniche di lavorazione del legno e la conoscenza delle sue mutevoli caratteristiche naturali. La ricerca delle migliori materie prime, la lavorazione artigianale, i volumi di produzione industriale e una crescente attenzione al design, hanno portato l’azienda a collaborare con rinomati architetti e interior designer che cercano un prodotto unico in termini di qualità, personalizzazione e stile.
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TENDENZE DOMOTEX 2020
Water Management Materica Materica è stata creata in risposta alla sempre crescente domanda da parte del mondo dell’architettura, dell’arredamento e del design di un approccio di produzione di lusso unico e originale. Materico significa “legato alla materia”: forme di pittura i cui dettagli espressivi sono ottenuti attraverso l’uso di vernici materiche, metalli e materiali insoliti. Hanno l’atteggiamento e la creatività dell’artista, con un know-how che mescola un gusto raffinato con il senso pratico di un abile artigiano. Il loro “rivestimento di lusso” è un effetto sfarzoso applicato su diversi materiali attraverso personalizzazioni e tecniche uniche. Il loro processo di metallizzazione trasforma tutto in metallo, fondendo ottone, bronzo, rame e fili di zinco su diverse superfici.
Zanuso Legno Zanuso Legno è stata fondata nel 1959 in Italia diventando un marchio di riferimento per il settore del legno. Zanuso Legno recupera tronchi che sono finiti sotto terra a causa di frane e sconvolgimenti dell’area forestale e sono stati avvolti e protetti sotto strati di argilla. Nel tempo gli elementi strutturali in legno sono cambiati e ne sono stati aggiunti altri. Ora, dopo molto tempo, i tronchi emergono con tutto il loro carico di bellezza. La natura li ha protetti come gioielli preziosi e li ha resi unici. Unici sono i colori e la profondità della loro trama. Zanuso Legno li riporta nelle nostre case. ■
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w www.terminidellameccanica.com TUTTI I VOLTI E LE AZIENDE IL TRADUTTORE MULTILINGUE DELLA MECCATRONICA DELLA MECCATRONICA
BLU& #262 ROSSO
PERICOLO PISCINE
LEGIONELLA
Due prese di fondo per garantire la sicurezza
Mai sottovalutare la manutenzione
OTTOBRE 2018
PAGINA 11
Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
RAEE
Cosa cambia per i produttori di apparecchiature HVAC-R
Fondato nel 1952
N.8/2018 ottobre
EDITORIALE
di Gianni Massa
Ultimo decennio del vecchio millennio: un famoso pay off pubblicitario recitava “prevenire è meglio che curareâ€?. Fabrizio Casadio, ingegnere e mitico doppiatore della nostra radiotelevisione, è stato la voce di quel dentifricio che ancora in tanti oggi ricordano. In questo senso la medicina ha certamente fatto passi da gigante negli ultimi decenni. La prevenzione in campo medico è divenuta pilastro fondante della ricerca, della programmazione, degli investimenti. Un pezzo del bilancio della nazione. Sono aumentate sensibilitĂ e consapevolezza. Ăˆ anche vero che, per loro natura, slogan, cosĂŹ come in generale comunicazione e pubblicitĂ , si portano dietro criticitĂ che non voglio nascondere. CriticitĂ legate all’etica, al business, alla capacitĂ (o incapacitĂ ) di pensare a un futuro a lungo termine per le generazioni che verranno dopo di noi.
BRICODAY
Il mondo del bricolage si incontra a Milano
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Giungere prima
# 261 – Settembre 2018 **foto nel tondo da pagina 28 **foto a tutta pagina in cartella **ALTRI TITOLI
REPORT | DIAMOCI UNA SCOSSA
TERRITORIO
Una scossa in 430 piazze
TERRITORIO Un esempio di abbandono e non solo
“Sentieri da Percorrere�
Edizione Regionale
Terni
Sardegna
Lombardia
luglio 2018
“Proposte per il Sud�, il dossier della Federazione
Magazine di informazione tecnica e di marketing per il posatore, l’impresa e lo studio di progettazione
Milano | Bergamo | Brescia | Como | Cremona | Lecco | Lodi | Mantova | Monza | Pavia | Sondrio | Varese
IN CONVENZIONE CON
PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI ORDINI TERRITORIALI
CONTINUA A PAG. 4
Fondato nel 1952
63° CONGRESSO NAZIONALE
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Essere protagonisti di un nuovo ciclo di crescita del Paese
Supplemento al n.8 de Il Giornale dell’Ingegnere
L’evoluzione delle deroghe
Refitting dei Ponti del Morandi
Notizie recenti su cui riflettere Recuperare le infrastrutture Augusto Allegrini* la storia per nondicancellare
Una riflessione nel campo della Sicurezza Antincendio
1. Nuovo protocollo d’ intesa PAG. perfezionato 6 Presumibilmente entro la fine di ottobre verrà un nuovo di Franco Luraschi* protocollo d’ intesa tra CROIL e Regione Lombardia, rappresentata dal Presidente Attilio Fontana e dalla Sua Giunta.Pavia Il protocollo si Questo articolo vuole informare | DRONI pone in TECH continuità con l’analogo protocollo sottoscritto da CROIL i colleghi, che operano nel campo Settimana della Scienza con la giunta Maroni nel 2016: attualmente, si sta provvedendo all’aldella sicurezza antincendio, dell’eall’insegnadagli dell’ingegneria lineamento formale tra le competenze messe a disposizione voluzione qualitativa e quantitativa ingegneri lombardi in supporto alla Regione, e le deleghe dei nuovi delle deroghe che in questi anni assessorati dopo le elezioni del marzo scorso. Il protocollo è provengono sottoposte all’esame della Catanzaro dromo a una cabina di regia esclusiva tra ingegneri, governatorato e Direzione Regionale VVF della Lom-
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INDUSTRIA 4.0 | LE ATTIVITĂ€ PERITALI
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STATISTICHE PERIODO 2015-2017 |
EDITORIALE |
Le competenze dell’ingegnere a supporto della Regione
Gli ingegneri chiamati a costruire la nuova classe dirigente. Questo il tema portante del 63° Congresso Nazionale degli Ingegneri. La volontà è affrontare una questione quanto mai urgente per l’Italia. “Essere ingegnere oggi si esplica in una pluralitĂ di modalitĂ , di settori e di luoghi: la scuola, l’universitĂ , la pubblica amministrazione, le imprese.â€?
Tempi stretti per l’ interconnessione
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IL PORTALE BIM PER LA SANITA’
Trento
La prima Giornata Nazionale della prevenzione sismica e della messa in sicurezza, volta alla sensibilizzazione del cittadino e delle istituzioni Un grazie alle migliaia di tecnici che si sono messi a disposizione del cittadino: piÚ di 180 Ordini degli Architetti e degli Ingegneri hanno richiamato lo scorso 30 settembre il mese delle Prevenzione sismica che si terrà a novembre. Giornate come queste diventano necessarie alla luce dei fatti di Genova e degli ultimi terremoti che hanno colpito duramente il centro Italia. C’è tanto da fare e molto da migliorare.
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Parquet
Anno 27
N° 5
LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE IDROTERMOSANITARIO
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Bergamo
4. Indagine per la riduzione del consumo del suolo Importante sottolineare poi che in previsione della prossima approvazione del Piano Territoriale Regionale della Lombardia, la CROIL sta collaborando con l’assessorato regionale competente per una prima indagine sull’offerta territoriale dei Piani di Governo del Territorio su un campione di circa 450 comuni, ovvero quasi il 30% dei comuni lombardi. L’ indagine sarà utile per delle prime stime sperimentali finalizzate all’esercizio della riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato, ai sensi della normativa vigente di prossima attuazione, proprio per tramite dell’approvando Piano Territoriale regionale.
Organo uďŹƒciale FINCO LA RIVISTA CHE HA PORTATO LA PROGETTAZIONE #251 SOSTENIBILE IN ITALIA
Analisi del processo e case study
FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE
Guida
Costruzioni: utilizzo e valorizzazione del legno locale
Lecco
Varese
Gli Ingegneri al centro dello sviluppo
ISSN: 2038-0895
Organo Ufficiale AiCARR
Organo ufficiale
bimestrale
Rubinetti e sistemi doccia
L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE FOCUS Un anno di logistica MATERIA CONNECTION
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R NORMATIVA
Parola all’architetto Ristrutturare un mini attico
#251
NOVEMBRE/DICEMBRE 2016
MARCO BOSELLI Bosch riparte da‌ Bosch
ANNO 8 - FEBBRAIO 2017
Organo ufficiale
TAVOLA ROTONDA
Conto Termico e TEE. A che punto siamo?
A SCUOL DI EFFICIE
Produttori e distributori: ce la si può fare!
who’s who] ITS Dove va la filiera?
FOCUS Un anno di logistica
MATERIA della meccanica e dell’automazione CONNECTION
TREND Il bagno che ti calza a pennello
DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service�
ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva
TUTTI I VOLTI E LE AZIENDE DELLA MECCATRONICA
FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE
NG I D L I BU SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO�
COMMISSIONING
Organo ufficiale AiCARR www.bluerosso.it Terms ofOrgano ufficiale ANGAISA Mechatronics LA RIVISTA PER I LA ufficiale VOCE PIÙ DEL LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE www.commercioelettrico.com Organo FME AUTOREVOLE Organo ufficiale FINCO Il volto delle imprese PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R IL BUSINESS IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA SETTORE MAGAZINE IDROTERMOSANITARIO www.casaeclima.com LA RIVISTA CHE HA PORTATO DEI DISTRIBUTORI L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E E GROSSISTI DI LA PROGETTAZIONE MENSILE IND’INFORMAZIONE SOSTENIBILE ITALIA IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE MATERIALE ELETTRICO
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Organo ufficiale ANGAISA
#SKILLS
Data Driven innovation: quando il dato guida il business
ISSN n. 1974-7144
PER LE MACCHINE UTENSILI E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
Organo uďŹƒciale Confapi INFORMAZIONE TECNICO FOCUS SCIENTIFICA PER LE PMI
LA RIVISTA CHE H LA PROGETTAZION SOSTENIBILE IN ITA
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I BENEFICI DELLA NORMAZIONE alle pagg. 16Â17
TRACKING, RFID E IOT
EVENTI
TORNA IL FORUM MECCATRONICA
#ROBOT 1563
igus srl - Via delle Rovedine, 4 23899 Robbiate (LC) - Tel. 039 59061 - www.igus.it
e cambiamento di GIOVANNA ROSADA
O
gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n
R
iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.
In USA volano le infrastrutture
TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono
Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7
MENSILE PER LA SUBFORNITURA E LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
→ pag.37
segue a pag. 2
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
a pag. 7
I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre
Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18Â19
LA TRIVELLA
Professionisti al passo coi tempi... Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.
a pag. 9
Eucentre per ricostruire la sicurezza Tutti A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica
a pag. 10
i rinvii
DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER INGEGNERI E ARCHITETTI 27 NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE VIA MAIL
Spazio Tre Sas - Piazzale Archinto, 9 - 20159 Milano - n. 6 luglio/agosto 2018 / www.dimensionepulito.it
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Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18Â19
Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.
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iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.
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Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piÚ datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piÚ grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piÚ volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosÏ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchÊ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.
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“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?
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gredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la comwww.meccanica-automazione.com MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE petenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidenFINANZIAMENTI PMI TAVOLA ROTONDA Editoriale temente è diverso; ma ciò dimostra Via libera alla solo uno scollamento fra i problemi Italia scossa finanza innovativa, pratici della quotidianitĂ dell’individi Fabio Chiavieri quali risposte duo e l’incapacitĂ della politica ad Macerie ovunque, interi paesi INTERVISTA Il buon senso non fa da alla strettaadeguarsi. del credito? rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo sce[pag. 14] RS Components, guida; un referendum che fa contennario di guerra che ci arriva da to/scontento la metĂ dei cittadini con il cliente per scelta qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abiresta un problema non risolto. Il tuati. Ăˆ la forza devastante del cambiamento è necessario e la civiltĂ DOSSIERterremoto TRANSFER che ha colpito, e a farlo, il nostro Cenparla da sola a tal proposito; ma il Molto megliocontinua del previsto tro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquancambiamento dovrebbe godere della ta chilometri, una ferita su quelle terre che non fiducia e della certezza di tutti i citsi potrĂ piĂš rimarginare. MATERIE PRIME L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; tadini quando si parla di politica. Se schiaffeggiata dalla mano della natura che a M-Steel qualitĂ tutti quanti noi quando attraversiamo volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere da oltre 40 un anni ponte o saliamo sulla cima di un nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utiOvako, fornitore finlandese di acciai, rigrattacielo diamo per scontato di polizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove copropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. struzioni. terci fidare di chi ha pensato il proGrazie ad un incremento nella lavorabiCosa succede allora? Alessandro Martelli, Presi- In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante litĂ M-Steel si caratterizza per affidabigetto, forse non vuol dire che i prodente del Glis (Isolamento sismico e altre stralitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per lavorazioni, fessionisti potrebbero insegnare e ditegie di progettazione antisismica), ha dichiariducendo i cosĂŹ costi di prorato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano at[pag. 8] duzione. [pag. 12] con piĂš forza alla rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. re il loro pensiero tuale non è in grado di resistere ai terremoti che politica? n potrebbero colpirloâ€?.
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VIVERE IL LEGNO. ANCHE IN CUCINA Luogo deputato alla convivialità, l’ambiente cucina richiede per i materiali qui utilizzati, a causa della presenza di liquidi, umidità e oli, una cura e un’attenzione specifici. Vediamo in queste pagine come il parquet affronta queste esigenze, che vanno ben al di là di una prestazione estetica da tutti riconosciuta e che vede nel “calore del materiale” e nella sua naturalità i punti di forza ormai assodati e meritevoli di essere rilanciati nel tempo di Claudio Moltani
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Pavimenti 100% idroresistenti I pavimenti della collezione Luxury Vinyl Tiles di ter Hßrne sono la scelta migliore per ambienti sensibili e delicati come una cucina. In particolar modo, la collezione Perform con il suo pannello rigido di soli 6 mm di spessore garantisce il 100% di resistenza all’acqua e, a differenza delle classiche pavimentazioni disponibili in commercio, viene realizzato impiegando olio di soia che, grazie all’impiego di plastificanti a base biologica, lo rende privo di ftalati. www.terhuerne.de
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Eleganza e facilità di manutenzione Parquet prefiniti a due strati ottenuti assemblando una lamella di legno nobile (sp. 4 mm) a un supporto di compensato multistrato di betulla. L’incastro maschio e femmina e la bisellatura sui quattro lati assicurano una perfetta congiunzione dei bordi tra le doghe, consentendo una posa rapida e precisa. La superficie leggermente spazzolata, adatta ad ambienti domestici e raffinati, e l’ampia gamma di colorazioni ed essenze fanno della collezione Velvet la protagonista della casa. Un pavimento caldo ed elegante, ma allo stesso tempo pratico e semplice da manutenere, grazie a finiture di qualità che restituiscono al legno il suo aspetto naturale pur garantendo un’ottima resistenza al calpestio. Oltre all’introduzione della finitura a olio naturale LegnoAria+ a bassa emissione di VOC, Bruno Parquet utilizza per i suoi parquet prefiniti un supporto multistrato in betulla certificato CARB (California Air Resource Board). Tale certificazione, sebbene obbligatoria per ora solo in California, è stata assunta come standard di riferimento con la finalità di ridurre e controllare al massimo le emissioni di formaldeide. www.brunoparquet.it
Più resistenza a macchie e graffi Grazie al trattamento B-Protect®, Bauwerk garantisce durata e resistenza del parquet anche in cucina. Umidità, acqua, schizzi d’olio, sugo o altri alimenti smetteranno dunque di essere nemici. Basata sulle più avanzate ricerche nanotecnologiche, la finitura permette di pulire la superficie in modo molto semplice. La speciale laccatura opaca a base d’acqua e priva di solventi rende il legno più resistente alle macchie e perfino ai graffi. Ideale per chi non voglia rinunciare all’effetto “oliato”, la finitura si presenta in modo molto simile al legno naturale non trattato. www.bauwerk-parkett.com
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Spessori e lunghezze Rovere Europeo Select, classico, verniciato bianco light, è una proposta CP Parquet per l’ambiente cucina a tre e due strati. Spessori 15/20 per il tre strati e 11 per il due strati. Lunghezza da 1.200 a 2.400 e da 1.000 a 1.400 mm. www.cpparquet.it
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Impermeabilità e durevolezza Individuare l’essenza più adatta e accompagnarla con trattamenti di superficie performanti come l’oliatura, è la migliore garanzia nel tempo. Il parquet in cucina, nutrito con diversi strati di sostanze vegetali e minerali come il Fiemme 3000 BioPlus, è resistente ai liquidi e facile da pulire. Le essenze 100% naturali saturano i pori, lasciando il pavimento libero di respirare, assicurando impermeabilità e
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durevolezza, senza dimenticare l’estetica. Platino, della collezione Boschi, sceglie il nome del metallo più prezioso per descrivere questo rovere che sembra bruciato dal sole e riacceso dall’oliatura, in cui le sfumature di nocciola e grigio si alternano ai passaggi color tortora, con lampi biancastri che schiariscono nel tempo. La struttura è a tre strati incrociati. www.fiemme3000.it
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Innovazione e personalità Il parquet in cucina oggi è un’abitudine ormai consolidata grazie all’impiego di essenze legnose corrette e di piccoli accorgimenti quotidiani. Per dare carattere e personalità al pavimento in legno, Alma by Giorio propone diverse soluzioni per il parquet in cucina. Garanzia di qualità, i parquet firmati Alma sono disponibili in diversi formati, colori con abbinamenti inusuali, pose innovative e pezzi unici creati ad arte dalla maestria artigiana del territorio. Qui la collezione Spine, modello Duca, superficie spazzolata con trattamento naturalizzato. www.giorio.it
Parquet 100% Made in Italy Fior di Giglio presenta angoli bisellati e superficie spazzolata con trattamento a olio pigmentata. Tavole del Piave è un listone prefinito di grandi dimensioni a tre strati per pavimenti, controsoffitti e rivestimenti. Lo strato a vista è in legno nobile, disponibile in varie essenze e finiture. Un asset prestigioso, 100% Made in Italy, con il quale Itlas ha riscoperto i pavimenti di un tempo, riproponendoli con lo stesso pregio e la stessa emozione.
Lo strato a vista in legno nobile, la controfaccia di bilanciamento in legno massiccio di abete e anima centrale in compensato di betulla con minimo cinque strati posizionati in modo ortogonale agli altri strati danno grande equilibrio e stabilità. L’utilizzo del supporto in betulla e della colla vinilica, conferiscono al parquet le migliori garanzie di stabilità, rendendolo più sicuro anche in presenza del riscaldamento a pavimento. www.itlas.com
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Doghe al naturale Il progetto di AA Robins Architect si affaccia su una baia isolata delle Gulf Islands e il concept si concentra sull’inserimento della villa nel contesto ambientale e nell’utilizzo dei materiali di recupero, facendo attenzione al risparmio energetico. In un contesto dove il legno è protagonista, la cucina non poteva certo fare eccezione. Infatti, per garantire un’armonica continuità, sia nella zona living che in cucina sono state posate doghe in quercia della collezione Medoc Natural Genius, disegnata da Michele De Lucchi per Listone Giordano, la cui forma trapezoidale ricorda il profilo naturale di un tronco. L’effetto segato della superficie e le diverse tonalità di grigio stracciate a mano rispecchiano fedelmente la “visione” dell’architetto nell’immaginare un legno che ha vissuto la sua vita all’esterno, esposto alle intemperie, e conserva in sé questi segni caratteristici e ben visibili. www.listonegiordano.com
Tradizionale arte veneta Collezione Type, Rovere Thermo Foresta, tono scuro, spazzolato verniciato. Listone monoplancia due strati, spessore 15 mm, lunghezza da 1200 a 2000 mm. www.unikolegno.it
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Essenze resistenti e facilmente pulibili Molti pensano che posare il parquet in zone soggette a variazioni climatiche e a maggior calpestio sia una scelta azzardata. Sappiamo, contrariamente, quanto il legno sia un materiale resistente anche se soggetto ad abrasione e usura. La scelta ricade maggiormente su essenze più resistenti come Rovere e Teak, apprezzando una finitura a olio naturale che, per sua caratteristica, consente di rimuovere facilmente strisce superficiali o possibili macchie attraverso semplici accorgimenti che si possono eseguire con appositi prodotti di pulizia e manutenzione. Va comunque considerato che il legno è soggetto a un effetto naturale di invecchiamento che molte volte, per infondere calore e storicità, viene creato artificialmente per fornire al parquet un aspetto naturale e materico. www.friulparchet.it
Pavimento piallato e rifinito A Rovereto la riqualificazione di un attico privato, a cura di Simona Prezzi – Studio Moon Design, sfrutta il pavimento Rovere Caribou della collezione Signature di Woodco, scelto in una suggestiva variante piallata e rifinita con olio naturale per valorizzare ogni ambiente, tra cui la cucina. www.woodco.it
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STRUMENTI e attrezzature per le VERIFICHE del sistema “pavimentazioni di LEGNO”
PRIMA PARTE
PER GARANTIRE LA RIUSCITA DELLA POSA E LA FINITURA DI UN PAVIMENTO LIGNEO, IL POSATORE DOVRÀ AVERE IN DOTAZIONE TUTTI GLI STRUMENTI UTILI A MONITORARE LE SINGOLE FASI OPERATIVE, DALL’ANALISI DELL’AMBIENTE DI LAVORO ALLA VERIFICA FINALE DI CONFORMITÀ di Domenico Adelizzi
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nenti utili per la realizzazione di pavimentazioni lignee che, oltre a non possedere adeguate strumentazioni, utilizzano strumenti, metodi e modalità operative che ben poco si confanno con quelli unificati, standardizzati e stabiliti dalle norme tecniche nazionali (UNI), comunitarie europee (EN) e internazionali (ISO). È indubbio che, per garantire l’ottima riuscita della posa e finitura di un pavimento ligneo, il posatore dovrà verificare e tenere sotto controllo tutto l’iter del “sistema parquet”,
ffermare che è bene che ogni posatore di pavimentazioni di legno possegga una completa e idonea attrezzatura e strumentazione per eseguire verifiche e controlli durante tutto l’iter di posa in opera di qualsiasi tipo di pavimento ligneo sembra ovvio; ma purtroppo non è sempre così: più volte durante l’attività professionale capita di incrociare posatori, ma anche periti, consulenti e aziende produttrici dei vari compo-
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FIGURA 1. Termoigrometro per lettura della temperatura ed umidità relativa ambiantale e temperatura della superficie del pavimento di legno
avendo in dotazione strumenti e attrezzature che gli consentano di monitorare tutte le singole fasi che iniziano con la verifica degli ambienti di lavoro e del piano di posa e che terminano con gli accertamenti utili per verificare che il pavimento ligneo sia conforme e adeguato ai requisiti prestabiliti prima di consegnarlo al cliente.
Strumenti e attrezzature per le fasi operative
Ipotizzando di dover posare un pavimento di legno, identifichiamo le verifiche e i controlli da eseguire in ordine cronologico, a partire dalla misurazione dei locali e dell’ambiente di posa, per continuare con il piano di posa, gli elementi di legno da posare, gli adesivi, i prodotti vernicianti, e infine le verifiche da eseguire per l’opera realizzata, ossia la pavimentazione di legno. Il tutto focalizzando l’attenzione non sull’adeguatezza o meno della tecnica sull’esecuzione della fase operativa, ma sulle attrezzature e gli strumenti da utilizzare per eseguire al meglio le singole verifiche e controlli che, spesso, sono stabiliti da appropriate norme tecniche per garantire la conformità della singola verifica e dell’opera che si realizza.
DEFINIZIONI Per evitare fraintendimenti e incomprensioni, riportiamo alcune definizioni e il loro significato (dal dizionario Sabatini Coletti anno 2011): • Verifica. Accurato accertamento dell’esattezza, regolarità e efficienza di un prodotto o di un’operazione. • Controllo. Indagine volta a garantire, verificare e ispezionare qualcosa con l’aiuto di dispositivi specifici finalizzati a capire il contesto generale o il problema. • Strumento. Per eseguire una verifica è necessario svolgere una stima, un controllo operativo, utilizzando strumenti e attrezzature che, come caratteristica principale, non devono perturbare in modo apprezzabile la grandezza da misurare, devono possedere adeguate caratteristiche per il tipo di controllo da eseguire ed essere adeguatamente tarati.
Ambiente di lavoro
Le dimensioni, la forma e lo stato igrometrico degli ambienti di posa sono fondamentali, se non altro perché le misure e la forma dei locali da pavimentare consentono di conoscere le quantità di elementi lignei da posare, mentre lo stato dei serramenti, il tipo e le proprietà dell’impianto di riscaldamento, la temperatura e l’umidità ambientale sono fattori che incidono notevolmente sulla buona riuscita dell’opera. È palese che lo strumento fondamentale per la misurazione degli ambienti è il metro, il quale assume formato diverso in funzione della dimensione da misurare. Si va dal semplice metro ripiegabile costituito da listelli graduati incernierati agli estremi, normalmente tenuti ripiegati uno sull’altro per praticità di trasporto, che, una volta riallineati e distesi, realizzano con una certa rigidità la funzione di un’unica asta metrica di discrete dimensioni (es. 5 metri); al metro a nastro, costituito da un nastro
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che consente di monitorare nel tempo le condizioni igrotermiche ambientali è il datalogger che, in sintesi, è un registratore elettronico di temperatura e umidità dell’aria che memorizza dati nel tempo (Figura 2). Tutti i singoli dati sono registrati in una memoria interna, scaricabili su un computer e resi disponibili in tempi successivi all’evento che ha generato i dati. Una nuova generazione di datalogger si sta affacciando sul mercato: si tratta di dispositivi che inviano segnali – ed eventualmente allarmi – in tempo reale. In questo modo, l’utilizzatore può venire immediatamente a conoscenza del rischio di eventi negativi, con la possibilità di adottare subito azioni correttive.
flessibile graduato, normalmente tenuto arrotolato per praticità di trasporto, che mantiene la flessibilità una volta srotolato, comunemente usato in edilizia, nei cantieri o dove è necessario misurare lunghezze elevate, da 10 fino a 50 metri; per concludere con i metri elettronici e al laser, che sono in grado di effettuare misure anche determinando l’ampiezza in gradi degli angoli, i livelli dei piani, nonché la superficie e il volume dell’ambiente da pavimentare. Lo strumento fondamentale per le verifiche termiche e igrometriche dell’ambiente di posa è il termoigrometro. perché consente di effettuare misure precise e rapide relative al contenuto percentuale di umidità relativa nell’aria e la temperatura degli ambienti di posa (Figura 1). Esso è anche particolarmente adatto per le misurazioni dell’umidità durante l’esecuzione di perizie, stime di danni, deumidificazione, e per il controllo del cosiddetto “pronto alla posa” per rivestire pavimenti e/o pareti. Tutto ciò anche perché lo strumento è in grado di indicare simultaneamente sia l’umidità percentuale dell’aria (campo di misurazione da 5% a 95%) sia la temperatura in °C di questa (campo di misurazione da -20°C a +80 °C), oltre al punto di rugiada. Il mercato mette a disposizione una vasta gamma di questi strumenti sia analogici sia digitali, i quali, oltre alla precisione delle misurazioni, sono facili da trasportare e utilizzare grazie alla forma ergonomica. Un utile strumento
Piano di posa
Ancor prima di iniziare la posa in opera della pavimentazione, il posatore ha il compito di verificare e controllare a campione il formato, lo stato e le caratteristiche morfologiche e costitutive del piano di posa, sia esso un massetto nuovo o un preesistente pavimento su cui accorpare tavolette o listoni. Per queste importanti fasi del cosiddetto “sistema parquet”, si consiglia di consultare la norma UNI 11371 “Massetti per parquet e pavimentazioni di legno – Proprietà e caratteristiche prestazionali”, perché prevede il modo d’esecuzione di dieci tipi di verifiche, di cui otto necessitano l’utilizzo di specifici strumenti e/o attrezzature.
CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI •
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Portata. Valore massimo che lo strumento può misurare, spesso coincidente con il fondo scala dello strumento. Si ricorda che superare la portata danneggia irrimediabilmente lo strumento. Sensibilità. È anche denominata incertezza e identifica la variazione minima che lo strumento è in grado di fornire. In uno strumento graduato, la sensibilità è data dalla differenza tra le due tacche successive della scala. Prontezza. Tempo che lo strumento impiega per fornire la misura. La prontezza è spesso inferiore negli strumenti digitali, ove il valore è indicato da un numero su un quadrante, rispetto a quelli analogici, in cui il valore si legge su di una scala graduata. Precisione. Tecnicamente è il rapporto tra la sensibilità e la portata dello strumento. Uno strumento è tanto più preciso, quanto più è fedele e giusto. La precisione dipende dalla dispersione delle misure che, a sua volta, dipende dalla cura con cui è stato costruito lo strumento e graduata la scala, e dalla deteriorabilità al passare del tempo. Uno strumento adeguato ha una precisione sempre maggiore della sensibilità, quindi la
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precisione dipende dall’ordine di grandezza dell’unità per la misura usata. Fedeltà. Capacità di fornire la medesima risposta a parità di sollecitazione. È caratterizzata dall’errore di fedeltà dello strumento, cioè dalla dispersione delle misure. Classe. L’errore percentuale sulla portata dello strumento definito con la sigla C. Le norme fissano gli indici di classe di precisione e, per gli strumenti elettrici ed elettronici, sono previsti i seguenti: 0,05 – 0,1 – 0,2 – 0,3 – 0,5 – 1 – 1,5 – 2 – 2,5 – 3 – 5. Di solito, le classi 0,05 – 0,1 e 0,2 definiscono la classe degli strumenti di laboratorio, mentre le altre sono tipiche per gli strumenti d’uso normale in azienda o in cantiere. Taratura. La taratura ha lo scopo di definire le caratteristiche metrologiche dello strumento di misura tramite il confronto con uno strumento di riferimento, definito campione. La taratura si deve eseguire solo presso i centri di taratura specializzati, che in Italia sono i Centri SIT. Lo strumento dovrà essere tarato con la frequenza e secondo le disposizioni che solitamente sono fornite dal produttore.
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Dimensioni, formato e spessore del piano di posa
Presenza di fessure o crepe
Seppure la norma UNI 11371 non stabilisca valori limiti accettabili per lunghezza, larghezza e profondità delle fessure, il test si può eseguire utilizzando un semplice ed economico strumento denominato spessimetro costituito da n.10 o 20 lamelle di metallo affusolate di lunghezza 100 mm e spessore che incrementano di 0,05 mm. La misurazione avviene infilando la lamella nella fessura prendendo nota del primo spessore della lamella che penetra nella fessura. In questo modo si è in grado di conoscere sia la larghezza sia la profondità della fessura/crepa e quindi valutare il livello di gravità e quali precauzioni mettere in atto per risolvere l’anomalia delle fessure. Per misurare la lunghezza dei capillari si può ricorrere anche a un calibro a corsoio con precisione 1/10 mm (0,1 mm), o a un’asta metrica con precisione 1 mm, oppure a un metro flessibile o rigido, o ad un metro pieghevole avente il medesimo grado di precisione.
La misurazione di queste proprietà è eseguibile spaziando dai tradizionali metri flessibili o pieghevoli con precisione 1 mm ai distanziometri laser e/o a ultrasuoni con funzionamento a pila, spegnimento automatico, d’ingombro e peso contenuto e in grado di misurare un raggio d’azione compreso tra 0,20 e 200 mm con precisione di misura ± 2 mm. Strumenti che, oltre alle misurazioni di lunghezze e altezze, effettuano anche addizioni, sottrazioni, calcolo di superfici e volumi, nonché funzioni di livella a bolla; tutto con una prontezza di lettura entro pochi secondi.
Contenuto di umidità %
Le metodologie di verifica e il tipo di strumenti da utilizzare per monitorare questa fondamentale caratteristica del piano di posa sono disciplinati dalla norma UNI 10329 “Posa dei rivestimenti di pavimentazione Misurazione del contenuto di umidità negli strati di supporto cementizi o simili”. La norma, anche se è in vigore da più anni, sembra non essere ancora molto conosciuta e utilizzata al meglio. Per verificare questa importante proprietà la norma UNI 10329 prevede tre differenti metodologie di verifica con l’impiego di diversi e specifici strumenti e attrezzature: Per reazione chimica. Il metodo determina direttamente la quantità di umidità contenuta negli strati più profondi del massetto basandosi sul principio della formazione dell’acetilene per effetto di reazione chimica tra
FIGURA 2. Datalogger per la lettura della temperatura ed umidità relativa dell’aria ambientale
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TABELLA 1. Verifiche per massetti delle pavimenti di legno e parquet Caratteristica
N° Norma Tecnica
Stagionatura Fessure Umidità Spessore Quota Planarità
UNI 11371 : 2017
Compattezza per tutto lo spessore Durezza superficiale Resistenze meccaniche Pulizia
il carburo di calcio e l’umidità esistente nel campione. Il campione è pesato e frantumato e la quantità di umidità espressa come percentuale in massa del campione dedotta dalla pressione del gas è letta sul manometro dello strumento, comunemente denominato igrometro a carburo (Figura 3). Il mercato ne propone molti tipi diversi e, solitamente, una confezione completa comprende un sifone d’acciaio dotato di manometro; una bilancia con accuratezza pari a 0,4 grammi; quattro sfere di metallo di diverso diametro; fiale di carburo di calcio da 5,5÷7 grammi; uno scalpello, un martello, un mortaio e guanti utili per preparare il campione di massetto da verificare. Il campo di misura dell’igrometro è compreso tra 0,14 e 22,9 % CM (Moisture Content = Contenuto di umidità) attraverso la tabella di conversione e da 0,3% a 7,5% CM leggibile direttamente sul manometro. Per differenza di pesata. Determina la quantità totale dell’acqua contenuta nello strato del massetto, compresa anche quella che esce a causa del riscaldamento maggiore a 100°C. Il metodo, che non è adeguato per massetti costituiti con leganti di anidride o con gesso, molto spesso si esegue in laboratorio prove perché si necessita sia di una bilancia analitica con precisione 0,01 grammi, sia di una camera termostatica a circolazione d’aria con temperatura da 0 a 150 °C. Una possibilità da cantiere che funziona come le sopraddette strumentazioni è il kit comprensivo di bilancia analitica con precisione 0,1 o 0,01 grammi e piccola camera d’essiccazione con temperatura da 0°C a 150°C, dove inserire la porzione di massetto da esaminare e con l’opzione di una stampante per registrare i dati rilevati. Questa metodologia forse è un po’ costosa ma ha il grande vantaggio di poter fare più controlli in poco tempo, conoscere subito i dati reali della quantità totale di acqua contenuta nel massetto e, soprattutto, risulta più precisa degli altri metodi utilizzati. Metodo Elettrico. Determina la resistenza elettrica tra due elettrodi posti a distanza fissa. È noto che la conducibilità elettrica nei conglomerati cementizi è fortemente influenzata dalla loro umidità e il metodo elettrico propone una correlazione tra la resistenza elettrica e
FIGURA 3. Igrometro al carburo per la verifica per reazione chimica del contenuto umidtà % del massetto
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Queste proprietà rendono gli igrometri capacitivi ideali per eseguire controlli e stime preliminari e d’ausilio agli igrometri al calcio carburo prima analizzati.
l’umidità, senza dimenticare che la resistenza elettrica è influenzata anche dal dosaggio, tipo e finezza del cemento, granulometria degli aggregati usati e da altri fattori. Pertanto, l’igrometro elettrico con due elettrodi non è utilizzabile per determinare il valore assoluto di umidità % ma solo per eseguire verifiche e stime per malte di cemento Portland con aggregati naturali e, in assenza di parti metalliche (reti, fili, armature), di additivi antigelo, acceleranti e simili, perché modificano la conducibilità elettrica. La norma UNI 10329 prevede che i due elettrodi debbano essere conficcati nel massetto per una profondità non inferiore a 15 mm, dando il tempo di trasformare il valore della resistenza elettrica in contenuto % di umidità. Il mercato degli igrometri per massetti è illimitato: si producono igrometri elettronici con indicatori LCD a 2 o 3 righe per misurare l’umidità % sia di materiali per l’edilizia sia di specie legnose, dotando lo strumento di due elettrodi in grado di leggere anche oltre i 15 mm stabiliti dalla norma. Il campo di misura varia a secondo del materiale da saggiare: per le specie legnose da 4% a 25% con correzione delle specie legnose suddivise in gruppi; per materiali edili da 0,4% fino al 6,0 % del peso/massa per 3 generi di materiale edile e per 2 generi di materiale isolante/coibente. Una valida alternativa all’igrometro con i puntali è l’igrometro elettronico capacitivo con indicatore LCD a 2 o 3 righe, che funziona sul principio di misura della costante dielettrica ad alta frequenza tramite una sonda a sfera d’uso versatile, per localizzare in modo non distruttivo l’umidità % presente nei materiali edili d’ogni genere, come pure per rilevare la distribuzione dell’umidità in pareti, soffitti e massetti.
Temperatura e termografia del massetto
La temperatura di ogni singolo punto del massetto si misura con il lettore termico. Si ricorda che la conoscenza della temperatura superficiale del massetto è estremamente utile soprattutto quando è installato un sistema di riscaldamento radiante a pavimento, per verificare sia l’omogeneità di distribuzione del calore, sia per verificare se la temperatura del piano di posa sia congrua per la posa dei vari tipi di elementi a base di legno. Lo stato termico del massetto o delle pareti e i ponti termici si verificano con la telecamera termografica, la quale è una particolare telecamera, sensibile alla radiazione infrarossa, capace di ottenere immagini e/o riprese termografiche che, a seconda della radiazione rilevata, evidenziano la mappa grafica e numerica delle temperature delle superfici esposte. Lo strumento misura il valore di temperatura assoluto di ogni punto dell’immagine, che è costruita su una matrice di un certo numero di pixel per un certo numero di righe. L’elettronica dello strumento legge il valore di energia immagazzinata da ogni singolo pixel e genera un’immagine in bianco e nero o a colori della superficie sottoposta a verifica. La legenda del colore e della sua intensità consentono di interpretare al meglio sia l’immagine della superficie sia i dati numerici di solito presenti sul grafico potendo così valutare l’effettivo stato del massetto. ■
FIGURA 4. Termometro per la lettura della temperatura superficiale del pavimento di legno
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Posa LA NOTA LEGALE
ELOGIO del posatore di PARQUET LA TENDENZA ALLA POSA LOW COST SEMBRA SVALUTARE QUESTA MANSIONE, CHE NECESSITA INVECE DI PERIZIA E PROFESSIONALITÀ PER ESSERE SVOLTA CORRETTAMENTE. IL POSATORE-ARTIGIANO DEVE SAPERSI RINNOVARE, PASSANDO ANCHE PER LA REALTÀ DIGITALE, SENZA PERDERE PERÒ LA SUA IDENTITÀ PROFESSIONALE di Filippo Cafiero
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prenditoria, ha contribuito non poco a scaricare anche sul posatore di parquet il peso di questa “crisi” trovando nella tendenza al ribasso e nella posa low cost l’unica soluzione. Come se il lavoro e l’impegno – che comporta questa attività di posa – siano da considerarsi come “tanto al pezzo”, e non lavoro da professionisti con competenze tecniche particolari e specialistiche. Come se un’attività con un modello lavorativo e organizzativo fuori dalle grandi organizzazioni ed estraneo alle grandi manovre economiche sia da ritenersi marginalità operativa e risorsa dell’improvvisazione, a seconda della richiesta o della contingente esigenza del cliente. Ma è proprio in questa diversità che si costituisce la particolarità e la forza che caratterizzano questo posatore: egli è colui che più degli altri contribuisce a realizzare e, soprattutto, a rendere manifesto il processo generato a valle dalla filiera delle pavimentazioni di legno; un processo che è tanto più apprezzato e apprezzabile quanto più è coerente e corretto il risultato da lui, posatore, reso. Spesso e volentieri quasi una creazione di nuovo e particolare valore. Non solo del pavimento, ma dell’ambiente intero in cui questo viene a inserirsi.
otrebbe sembrare strano, ma è così. Proprio così: un elogio scritto da un avvocato dopo tanti anni di richiami e sollecitazioni al risveglio formativo e normativo, talvolta anche con note e accenti forti, soprattutto quando questo risveglio è sembrato non essere colto. Adesso però, dopo tanto incalzare, anche una nota di merito e di plauso in favore del posatore. Quasi a chiusura di un lungo percorso – durato non pochi anni – e a completamento dei precedenti interventi sui temi della posa e delle responsabilità che sarebbe bene tornare a leggere in continuità con il presente. Ma soprattutto un elogio, in apertura del nuovo decennio di questo 2020, come particolare augurio di buon lavoro e buona ripresa per il mondo del parquet e dei professionisti che vi operano e che hanno avuto la pazienza e la curiosità di leggermi in tutti questi anni, e ancora adesso.
La sottovalutazione del posatore
Senza dubbio, il contesto economico sofferente per il protrarsi della non crescita e delle incertezze che, ormai da troppo tempo, circondano il mondo dell’im-
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Posa LA NOTA LEGALE
Un cenno evidente di tutto questo era già stato reso con riguardo al rapporto tra posa e design (vedasi Professional Parquet, n. 2 2019), ma oggi – a guardare in particolare al posatore più che alla posa – merita un particolare cenno l’essere il posatore proprio il soggetto che contribuisce non poco a creare quel risultato e quel valore. Sia come parte attiva e fattiva di una ben particolare filiera, sia come interlocutore diretto e predominante con il cliente e, il più delle volte, anche utilizzatore finale. Altro che marginalità operativa, da relegare in ultimo piano e considerazione.
Probabilmente, fuori da quelle aule l’espressione è stata abusata e il significato stravolto, ma non è cambiandole l’abito che la si mette al riparo. Anzi, Il rischio è il medesimo e i segnali non mancano. Forse proprio perché si è generata una corsa a chi arriva prima a mettere questa veste nuova. Forse perché, come già segnalato da più parti, il cliente e soprattutto l’utilizzatore finale non sempre ha giusto e adeguato conto e finisce per subire un bombardamento comunicativo che lo distrae da ciò che in concreto deve fare la differenza per la soddisfazione della propria esigenza. Il posatore-artigiano professionista deve essere aperto e innovarsi, sempre nel rigore dell’attenzione così da non venir trascinato da ansie e mode mediatiche che lo portino ad anteporre altro al suo essere un professionista “professionale”. Il suo essere orientato al cliente, perché inevitabilmente a diretto contatto con lo stesso e con le sue esigenze e aspettative, deve imporgli altresì di sviluppare capacità di comunicazione e negoziazione, non per “vendere” un qualcosa, quanto piuttosto per offrire qualcosa che possa realizzare la massima soddisfazione di quel cliente, senza mettere a pregiudizio arte e tecnica. Anzi, esaltando queste ultime nell’applicazione che se ne farà anche in quel caso concreto.
Una nuova concezione di artigiano
Non a caso il posatore nasce tradizionalmente come artigiano e, proprio per superare qualsivoglia considerazione di marginalità, in lui si deve individuare correttamente anche questo essere “artigiano”. È vero che negli ultimi mesi – complice anche un ritorno all’attenzione del grande pubblico verso gli “artigiani della qualità” – è sembrato che si volesse celebrare il trionfo dell’artigiano nella comunicazione di un messaggio particolare, quasi a veicolarlo in maniera più diretta ed efficace. Ma, nel concreto del suo operare, questo suo essere artigiano vuole e deve avere molto di più. Il vero trionfo è riconoscere al posatore di parquet questa dimensione e collocazione con riguardo a ruolo e risultato. Riconoscimento che passa inevitabilmente attraverso la propria identificazione intrinseca di essere artigiano e professionista in quel campo: un artigiano professionista con professionalità e perizia. Un artigiano che non trascura le tecnologie più attuali. Un artigiano che unisce e non contrappone la manualità e l’abilità della tradizione con l’innovazione e la sfida della tecnologia. E non solo attraverso gli strumenti del suo lavoro, ma anche attraverso i nuovi materiali e le tecniche di lavorazione. Anche se caratterizzato da un’organizzazione e una struttura aziendale di modeste dimensioni, il posatore-artigiano professionista si pone con ruolo e atteggiamento dinamico e propositivo verso un contesto economico in continua evoluzione, che ricerca egli stesso per far sì che si possano riaffermare anche le lavorazioni tradizionali e le capacità del lavoro manuale. Quella manualità che possiamo definire “tecnica” ed “esperta”, e attenta alle sempre più incalzanti esigenze del mercato, avendo piena consapevolezza e coscienza del significato del lavoro “a regola d’arte”.
Una serialità che sminuisce l’unicità
Di recente si è parlato anche di “artigiano digitale”, a voler intendere la necessità dell’apertura delle figure e delle professioni artigianali alla nuova realtà digitale. Ma anche qui bisogna intendersi bene sul significato dell’espressione: bene, se implica l’avvicinarsi a questa realtà per far proprie le tecnologie, o le risorse, e le occasioni che essa offre e può offrire all’interno della caratterizzazione artigianale di quell’attività; altrettanto bene se si intende ampliare il proprio raggio d’azione, per promuovere diversamente i propri servizi e le proprie competenze; diversamente c’è da fare attenzione. Come c’è da fare attenzione anche laddove questo approccio finisca per far passare in secondo piano la prevalenza delle proprie abilità e capacità tecniche o per sminuire la concreta differenza rispetto alle lavorazioni in serie, tipiche delle lavorazioni industriali. L’eccellenza della lavorazione artigianale dell’incidenza su quel prodotto/servizio non può mai mancare e non deve mai sottostare ad altro. In tutta evidenza non si tratta di una attenzione per la paura di perdere tradizione e identità, si tratta piuttosto della necessità di evitare di non essere più in grado di offrire proprio quella particolarità che determina l’approccio del cliente alla figura del posatore-artigiano professionista, quale soggetto professionale con ruolo tecnico in quel settore e con proprio bagaglio di perizia, precisione, competenza e capacità. Come detto prima, dunque, un ruolo tecnico finalizzato alla corretta e concreta consapevolezza in capo al cliente della validità tecnica del risultato che per tal modo può conseguire. Dunque un ruolo che, dal lato del posatore, non può prescindere dalle capacità di dialogo con il mercato e i fruitori del prodotto “parquet”, e non solo per sé, posatore, ma per e nell’interesse dell’intera filiera. ■
“A posa d’arte”
E così dev’essere anche laddove sembra rincorrersi – talvolta anche con evidente affanno – l’attribuzione della caratterizzazione “posa di qualità”. A leggere correttamente anche tra i meandri delle rappresentazioni coreografiche di certe “operazioni di qualità”, si ritrovano sempre e soltanto i consolidati, e meno noti, principi della “regola dell’arte”. E senza neppure tanto sforzo, solo ragionando intorno all’unico significato, concreto, attribuito a questa espressione nelle aule di giustizia.
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Posa ASSOCIAZIONE
ANPP, la nostra storia
AL CENTRO DELL’ASSOCIAZIONE IL CONSUMATORE E I PROFESSIONISTI. UNA PICCOLA REALTÀ CHE COL TEMPO SI È FATTA PORTAVOCE DELLA CATEGORIA di Mauro Errico
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Primi passi
orta nel 2006, l’Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti è diventata nel tempo - sia pure con le inevitabili difficoltà che ha incontrato nel suo cammino - un punto di riferimento per diverse aziende del settore. Vogliamo riepilogare le tappe salienti di questa piccola, ma dinamica associazione, nata casualmente nella cittadina di Montespertoli (FI) dalla collaborazione di alcuni parchettisti della zona.
Il primo presidente dell'associazione è stato Michele Cinelli, parchettista tuttora in attività, che ha seguito le orme del padre Italo, suo maestro. Oltre a essere portatrice delle varie richieste da parte dei parchettisti presso le istituzioni, sotto la presidenza Cinelli l'associazione ha organizzato alcune riunioni "dimostrative" dedicate alle aziende produttrici del settore e si è fatta promotrice di alcune iniziative tese a formare un filo
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Posa ASSOCIAZIONE
diretto con il consumatore. Infatti, l'ANPP ha sempre ritenuto che la trasparenza verso il consumatore, sommata alla professionalità degli operatori, potessero essere fattori determinanti per il raggiungimento di certe quote in un mercato, ancora difficili da raggiungere.
Professionalità e qualità: iniziative
Nel 2008 – con l’ausilio di Mauro Errico, esperto in pavimentazioni di legno – Riccardo Sabatini (funzionario responsabile area ambiente CNA Toscana) e Anna Dedato (coordinatrice CNA Toscana) realizzarono e pubblicarono una guida dal titolo “A piedi nudi…sul parquet”, specifica per le pavimentazioni in legno. L'obiettivo era far comprendere come la professionalità degli operatori - attraverso una corretta informazione - potesse essere decisiva per mostrarsi trasparenti nei confronti del consumatore. Già allora, infatti, professionalità e qualità erano aspetti irrinunciabili per ogni azienda del settore. E come oggi, nel mercato esistevano e operavano alcuni soggetti che, non avendo scrupoli per il loro modus operandi, intervenivano con prezzi "al limite della decenza" e con scarsa professionalità. La guida, realizzata con il contributo della Camera di Commercio di Firenze, è stata largamente distribuita in tutta la provincia di Firenze e nel resto della Toscana. Ottenne un effetto positivo, ma soprattutto è stato utile e rilevante l'interesse che venne manifestato dalle associazioni dei consumatori. Per loro stessa ammissione, migliorò la consapevolezza nel consumatore che si indirizzava verso una scelta più ragionata del proprio pavimento in legno. Proseguendo nella propria collaborazione con CNA Toscana, l'associazione è poi riuscita a inserire delle nuove voci nel “Prezzario delle opere edili”, pubblicazione con rilevanza regionale e notevole valenza edito dalla C.C.I.A.A. e dalla Regione Toscana. Il Prezzario, fino a quel momento riservato solo alle opere edili e impiantistiche, si apriva per la prima volta alle pavimentazioni in legno. Divenne così un punto di riferimento importante per gli operatori del settore, i professionisti, la Pubblica Amministrazione e gli stessi consumatori. Sempre tramite i propri rappresentanti, l’associazione – unitamente a CNA Toscana – ha partecipato a diverse iniziative per il settore legno, in particolare riguardanti il tema sicurezza. Per quanto riguarda la qualificazione e la professionalità del parchettista - terreno importante, ma non di facile approccio - l'ANPP e CNA Toscana pensarono a una proposta regionale per la qualificazione delle imprese, ricalcando una legge che prevedeva la qualifica dei panificatori. Un percor-
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MICHELE CINELLI. Nel pubblico partecipante, il futuro e odierno presidente dell’associazione, Simone Biagiotti
Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti
so non facile sia a causa della normativa comunitaria, sia a varie difficoltà connesse alle competenze regionale per legiferare su tale materia. Associazione Nazionale Nonostante ciò, nel 2012 ha preso via a Firenze Parchettisti Professionisti - in collaborazione con Casartigiani Firenze, Università di Firenze Dipartimento di Chimica e Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, REG.E.A.parchettista (Registro delle Eccellenze Artigiane) - il corso di specializzazione aperto esclusivamente ad aziende che operavano nel settore della fornitura e installazione di pavimenti in legno. Il corso è stato il primo in assoluto in Italia e prevedeva circa 4/5 mesi di lezioni su vari argomenti tecnici e prove pratiche. Alla fine del ciclo di lezioni, previo esame specifico, il parchettista che superava la prova riceveva una qualificazione a norma di certificazione rilasciata da Certiquality dove si attestava che l'artigiano aveva seguito una formazione conforme e che le sue capacità tecnico/operative erano state validate attraverso prove campione. Inoltre, doveva effettuare aggiornamenti continui e subire una verifica periodica documentale della specifica ricevuta. L’iniziativa ottenne un rilevante successo, in particolare a livello regionale, con riunioni e dibattiti tenutisi presso Palazzo Vecchio alla presenza del futuro Sindaco di Firenze, Dario Nardella. Importante ricordare come il progetto REG.E.A. è stato precursore di ben tre anni della procedura tecnico-giuridica che poi avrebbe dato l'incipit nell'ottobre 2014 alla stesura della norma ANNP logo.indd 1
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Posa ASSOCIAZIONE
2020, ANNO DI INIZIATIVE che saranno chiamati in causa per suggerimenti e osservazioni sulle norme in revisione. Nel 2020 – in accordo con i componenti del consiglio direttivo Marco Brivio, Pasquale Commissione e Antonio Zilli – abbiamo deciso di prevedere almeno SIMONE BIAGIOTTI quattro incontri. Presidente di ANPP Marzo: “Web e marketing, utilizzo dei social quale strumento di business” | Roma. Maggio: “Nuovi impianti di riscaldamento a pavimento a basso spessore | Firenze. Sarà presente un tecnico esperto del settore che, insieme al nostro consulente Mauro Errico, ci spiegherà come operare in sicurezza nell'installazione di un parquet su questo nuovo tipo di supporti. Ottobre: Milano, argomento da definire. Dicembre: luogo e argomento da definire. Su questi ultimi due incontri sarà importante il contributo di idee e proposte degli associati che sono parte integrante, ma soprattutto determinante, dell'associazione stessa. Continuerà, anche per il 2020, la collaborazione con la rivista Professional Parquet. A tal proposito voglio nuovamente ringraziare l'instancabile Direttore, Gabriele Marrazzini, e tutto lo staff di Quine per la visibilità che viene offerta all'associazione. Per ulteriori informazioni e per restare sempre aggiornati sulle nostre iniziative, vi invitiamo a seguire il nostro sito internet www.anppitalia. com e la nostra pagina Facebook “Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti”.
di Simone Biagiotti Dopo aver ripercorso quello che l’associazione ha fatto in concreto in questi anni, riuscendo sempre a raggiungere gli obiettivi finalizzati alla tutela dell’artigiano parchettista, vediamo cosa ha fatto ANPP nell’anno appena trascorso. Prima di tutto, nel 2019 è stata rinnovata l'immagine dell'associazione, partendo dal nuovo logo associativo che rappresenta la nostra identità. La nascita poi del nuovo sito internet (www.anppitalia.com) ci ha permesso di creare una piattaforma istituzionale che, oltre a essere di supporto e consultazione per i nostri associati, promuove le nostre attività. In futuro non escludiamo che il sito possa diventare una vetrina di presentazione per coloro che saranno pronti a questo nuovo approccio. Riteniamo indispensabile per un artigiano che ambisce a stare al passo coi tempi usufruire di queste opportunità. L'istituzione di una segreteria organizzativa è stato il passo successivo per lo sviluppo e l'organizzazione dei futuri incontri dell'associazione e per la gestione delle comunicazioni fra gli associati. Inoltre, a novembre si è tenuto a Lissone un incontro sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, dove sono intervenuti l'ing Joseph Fiori, l'Avv. Filippo Cafiero e il Prof. Domenico Adelizzi, figura di elevato spessore tecnico e culturale nell'ambito delle pavimentazioni in legno. Nel mese di dicembre, ANPP ha ottenuto un altro importante traguardo storico: è entrata a fare parte della Commissione tecnica UNI CT/22 Legno, Gruppo di lavoro GL/05 "Legno non strutturale". Come associazione potremo far valere le nostre proposte all'interno della commissione. In questa fase sarà determinante l'apporto degli associati
manuale non andata a buon fine, sollevando il parchettista da danni diretti e indiretti.
UNI 11556 "Attività professionali non regolamentate - Posatori di pavimentazioni e rivestimenti di legno e/o a base legno - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza". Il progetto REG.E.A., quindi, è certamente stato il primo tentativo in assoluto a livello nazionale per regolamentare professionalmente e certificare la figura del parchettista. La necessità di avere aziende qualificate nel settore era ed è un problema da sempre avvertito anche da parte dei produttori. In occasione del corso formativo REG.E.A., l’ANPP ottenne – in collaborazione con Lloyd Adriatico e il Gruppo Allianz – la redazione e divulgazione di una polizza assicurativa specifica per il settore dei parchettisti: “Multigaranzia dell’impresa”. Per la prima volta veniva posta sul mercato un’assicurazione che copriva gli eventuali danni provocati da una lavorazione
Un percorso in itinere
Si deve dare atto a ANPP di avere sempre percorso la strada dell'informazione nella tutela dei propri associati, cercando nel contempo di darne visibilità sia a carattere regionale che nazionale. È indubbio che solo attraverso la partecipazione di tutti gli associati, che auguriamo essere sempre più numerosa, si potranno raggiungere obiettivi comuni a tutti per la tutela in un settore che sempre più subisce i malumori di quello edile. Si fa presto a parlare di globalizzazione, ma ognuno di noi vive la propria realtà giornaliera a livello locale. Per questo dobbiamo renderci conto che l’unione fa la forza. Vecchio detto, ma sempre attuale. ■
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Compensazione dei CREDITI FISCALI, le novità
DAL 2020 I CREDITI TRIBUTARI POTRANNO ESSERE UTILIZZATI IN COMPENSAZIONE SOLO DIECI GIORNI DOPO LA PRESENTAZIONE DELLA RELATIVA DICHIARAZIONE a cura di Assocaaf
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zontale dei credito IVA annuale superiore a 5.000 euro e dei crediti infrannuali può essere effettuato solo dal 10° giorno successivo alla presentazione della dichiarazione IVA annuale o del modello IVA TR.
on l’introduzione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), la possibilità di utilizzare in compensazione i crediti fiscali subisce alcune semplificazioni. Infatti, coloro che hanno ottenuto un risultato pari almeno a otto negli ISA relativi alla dichiarazione dei redditi presentata entro il 2 dicembre 2019 e relativa all’anno d’imposta 2018, hanno l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione orizzontale di crediti per un importo non superiore a 50.000 euro annui per quanto riguarda l’IVA e per un importo non superiore a 20.000 euro annui relativamente a imposte dirette e IRAP.
Compensazione imposte dirette e Irap
Ai fini delle imposte dirette, invece, il vantaggio riguarda la compensazione del credito della dichiarazione annuale relativa alle imposte dirette e all’Irap per il periodo d’imposta 2018. Il limite di 20.000 euro è da considerarsi con riferimento a ciascun tributo; pertanto, se dalla dichiarazione dei redditi emergono due diversi crediti d’imposta, entrambi inferiori al limite, ma nel complesso superiori alla soglia di 20.000 euro, si potranno utilizzare in compensazione senza l’apposizione del visto di conformità. I crediti scaturiti dalla dichiarazione dei redditi per l’anno 2018 potevano essere utilizzati in compensazione già a partire dal 1° gennaio 2019, senza la necessità di presentare prima la dichiarazione dei redditi e il modello ISA. Il decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020, per i crediti maturati dal periodo d’imposta in corso al 2019, ha previsto che la compensazione orizzontale per importi superiori a 5.000 euro possa essere effettuata dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione non solo per l’IVA (come già avveniva),
Compensazione crediti IVA
Ai fini dell’IVA, il vantaggio interessa la compensazione del credito risultante dalla dichiarazione IVA che verrà presentata nel 2020 relativa all’anno d’imposta 2019 e la compensazione dei crediti IVA infrannuali relativi ai primi tre trimestri 2020; tali compensazioni infrannuali possono essere effettuate solo se ricorrono i presupposti e se entro il mese successivo al termine del trimestre viene presentato il modello IVA TR. L’importo di 50.000 euro si riferisce a tutte le compensazioni orizzontali che verranno effettuate nel 2020; pertanto, bisognerà considerare sia le compensazioni relative al credito IVA 2019 che le compensazioni dei crediti IVA infrannuali relativi al 2020. Si ricorda che l’utilizzo in compensazione oriz-
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Consulenza FISCALE
debito scaduto nel suo ammontare complessivo; nella verifica non si devono considerare i debiti per i quali si abbia la sospensione della riscossione o qualora la somma sia stata rateizzata.
ma anche per la compensazione dei crediti delle imposte sui redditi, addizionali, imposte sostitutive e IRAP.
Il regime premiale non si trasferisce ai soci
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n.411 dell’11 ottobre 2019, ha chiarito che il regime premiale della società (nello specifico società artigiana) con esonero dal visto di conformità non si trasferisce ai soci.
Modalità di presentazione F24 e controlli preventivi
Tutte le compensazioni dei crediti maturati a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 dovranno transitare sui canali Entratel/Fisconline. I soggetti non titolari di partita Iva avranno l’obbligo di presentazione telematica dei modelli F24 che contengono compensazioni, senza alcun limite di importo, derivanti da crediti di imposte sui redditi, addizionali e imposte sostitutive. I modelli F24 contenenti compensazioni saranno soggetti ad un controllo preventivo da parte dell’Agenzia delle Entrate e per le deleghe presentate dal mese di marzo 2020 saranno previste pesanti sanzioni nel caso di crediti utilizzati in compensazione e ritenuti non spettanti. I controlli preventivi potranno portare alla mancata esecuzione della delega. L’Agenzia delle Entrate comunicherà telematicamente la mancata esecuzione e la relativa sanzione. Il contribuente avrà 30 giorni successivi per poter fornire chiarimenti. La mancata esecuzione delle deleghe di pagamento, per effetto dell’attività di controllo, comporterà la sanzione, per ogni delega non eseguita, pari al 5% dell’importo fino a 5.000 euro di crediti utilizzati in compensazione e ritenuti non spettanti; la sanzione sarà pari a 250 euro oltre i 5.000 euro di crediti utilizzati in compensazione. ■
Perdita del regime premiale
Un problema non irrilevante sorge nel caso in cui, a seguito di controlli successivi, venga meno il punteggio di almeno otto negli ISA. In questo caso, il contribuente che ha effettuato le compensazioni senza apposizione del visto di conformità, incorre nel rischio di non veder riconosciuti i versamenti effettuati utilizzando in compensazione orizzontale i crediti ed incorre, pertanto, nella sanzione del 30% per omesso/tardivo versamento delle imposte.
Compensazioni orizzontali e cartelle di pagamento
È bene ricordare che per poter procedere con le compensazioni orizzontali è sempre necessario non avere carichi erariali pendenti superiori, complessivamente, a 1.500 euro; nel calcolo si devono considerare: imposte, sanzioni, interessi, gli aggi e altre spese collegate come per esempio le spese di notifica della cartella. Nella verifica dei carichi erariali pendenti, bisogna far riferimento ai ruoli scaduti al momento del versamento e nel caso si abbiano più cartelle, bisogna verificare il
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Passione per il mondo del legno 53
Strategie
NELLA MENTE DEL CLIENTE
GOAL SETTING: raggiungere (facilmente) gli obiettivi CONOSCERE NEL DETTAGLIO CIÒ CHE SI VUOLE OTTENERE CONTRIBUISCE AD AUMENTARE IN MANIERA ESPONENZIALE LE POSSIBILITÀ DI SUCCESSO E AIUTA LE PERSONE A TRASFORMARE I PROPRI DESIDERI IN REALTÀ di Fabrizio Pirovano e Marco Monti* *Pirovano Monti Associati | www.pirovanomonti.it
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arliamo di goal, ossia di obiettivi. Tra le tante teorie organizzative di successo, occupa certamente un posto di rilievo quella del “Goal Setting”, nata per fornire strumenti efficaci per la definizione e il conseguente raggiungimento degli obiettivi dei singoli componenti di un’organizzazione. La teoria del Goal Setting si incentra sull’acronimo SMART, un abile gioco linguistico dal doppio significato; un obiettivo, infatti, oltre a essere “furbo” (smart, appunto) deve avere le caratteristiche rappresentate dalle iniziali dell’acronimo, ovvero essere: Specifico, Misurabile, Accettato, Realistico e Temporalmente definito. È una teoria piuttosto diffusa che consigliamo caldamente a chi debba definire obiettivi – sia per se stesso, sia per altri – e della quale abbiamo potuto constatare l’efficacia. Relativamente alle singole caratteristiche dell’acronimo SMART, si tende comunemente a ritenere fondamentale l’aspetto Realistico di un obiettivo, ovvero che non sia troppo facile, ma neppure impossibile da raggiungere. Senza nulla togliere all’importanza di questo primo punto, ci piace pensare che si debba però porre maggiore attenzione sulla caratteristica Accettato. Anche nel suo significato più comune, il fatto che un obiettivo sia accettato da chi lo riceve non va dato per scontato:
un obiettivo non accettato assume, infatti, i connotati di un fallimento in partenza. Difficilmente, però, si pone la dovuta attenzione al fatto che un singolo obiettivo debba essere accettato anche dal sistema che circonda colui che lo deve raggiungere. Intendiamo dire che non solo un obiettivo dovrà essere accettato dal suo proprietario, ma anche che il suo proprietario, nel raggiungerlo, dovrà farsi ecologicamente accettare dal sistema in cui vive. E non è una caratteristica di poco conto. Nel nostro lavoro di consulenti abbiamo incontrato molte persone (probabilmente troppe) che esprimevano orgogliosamente la propria determinazione con frasi del tipo: “Per raggiungere i miei obiettivi IO non guardo in faccia nessuno”. Sentendoli parlare ci veniva spontaneo immaginare clienti abbattuti in funzione del raggiungimento di un budget personale e colleghi asfaltati sotto lo schiacciasassi del completamento di un progetto. Perché loro, per i propri obiettivi, non guardavano in faccia nessuno. La vera essenza della lettera A dell’acronimo è questa: “Accettato dalla persona, ma accettabile anche per l’ecosistema dell’azienda”.
Esempi concreti di Goal Setting
Un dirigente ci raccontò una barzelletta che circolava in IBM all’inizio degli anni ‘80; narrava di uno dei loro venditori
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Strategie
NELLA MENTE DEL CLIENTE
ve al centro di ogni successo umano. Perché mai come durante un safari in Africa con alcuni colleghi della produin questi casi – ma anche in tanti altri, a dire il vero – la zione. Montata la tenda per la notte, si trattava di procacvostra riuscita dipende proprio dalla capacità di otteciare la cena. In un impulso di proattività tipica del ruolo, nere il consenso di chi vi sta ostacolando. Non ci sono il venditore partì armato di fucile al grido di: “Ci penso IO, alternative: “sconfiggerlo”, “metterlo in cattiva luce”, perché se non fosse per me, voi qui morireste di fame!”. “scavalcarlo” sono frasi che purtroppo ci sentiamo dire Dopo un incalcolabile lasso di tempo, il silenzio della savana spesso, ma sono attitudini che nulla hanno a che fare fu interrotto da una serie di ruggiti terrificanti che furono il con quel rapporto di reciproca collaborazione necessapreludio del passaggio del venditore a gambe levate attrario a far confluire il vostro obiettivo personale nell’insieverso la tenda, con i vestiti a brandelli e con il leone che lo me degli obiettivi dell’organizzazione e a raggiungere inseguiva ruggendo a pochi metri di distanza. La situazione finalmente l’obiettivo comune. In fondo, più spesso di non gli aveva però tolto l’incrollabile attitudine di sempre: quello che si creda, la parola “Consenso” per un’azienda “IO la cena ve l’ho portata, adesso cucinarla tocca a voi!”. si potrebbe tradurre in “Prosperità”. ■ Lui, in fondo, il suo obiettivo l’aveva raggiunto. Salvo che non siate un eremita in isolamento monastico in cima a una montagna o un venditore da barzelletta, è fondamentale che otteniate il consenso da parte di tutte le componenti del sistema azienda in merito al vostro operato nel raggiungimento di un obiettivo: vale certamente per le componenti esterne, ma non di meno per quelle interne. L’importanza di questo punto di vista è riassunta in una frase di Roy Kroc, fondatore di McDonald’s, che recita: “Nessuno di noi è tanto in gamba quanto noi tutti messi insieme”. Può un singolo giocatore ottenere più di una s q u a d ra c h e p ro ce d a compatta verso la meta? Ovviamente no. Sembrerebbe tutto molto logico e scontato, se non fosse per il fatto che troppo spesso ci viene riferito che, all’interno delle aziende, qualcuno che dovrebbe rappresentare un alleato si comporta come un ostacolo. In primo luogo non meravigliatevi: gli ostacoli fanno parte degli obiettivi (semCONFEZIONE: pre) come il successo (a 5L (FONdO + INdurItOrE) volte). In seconda analisi chiedetevi cosa avete fatto voi per aiutare lui. Perché si parte da lì: perCONSERVA L’ORIGINALE TONALITÀ DEL LEGNO ché quel tizio dovrebbe aiutarvi se pensa che • Idoneo per il trattamento di tutte le specie legnose più usate • Alta copertura (anche legni esotici) voi non aiutereste lui? • Facile da applicare Consigliato per il trattamento di grandi superfici Così, alla fine, torniamo • al leitmotiv di sempre: Consenso, la parola chia-
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News DAL MONDO
GIORGIO SQUINZI PREMIATO CON L’AMBROGINO D’ORO ALLA MEMORIA Il patron di Mapei, scomparso lo scorso 2 ottobre, ha ricevuto la Medaglia d’Oro di Benemerenza Civica alla memoria, massima onorificenza del Comune di Milano Giorgio Squinzi, Presidente di Mapei scomparso lo scorso 2 ottobre, ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro alla memoria, la massima onorificenza del Comune di Milano per l’impegno profuso nel dare lustro alla città. Di seguito le motivazioni del riconoscimento: “Non per nascita, ma milanese a tutti gli effetti. Come chimico e imprenditore, fonda e dirige un’azienda di successo, la Mapei, il cui sviluppo è riuscito a oltrepassare i confini nazionali trasformando l’impresa di famiglia in un gruppo industriale leader della produzione mondiale di adesivi e prodotti chimici per l’edilizia, capace di dare lavoro a più di 10mila persone in oltre 80 stabilimenti dislocati in tutto il mondo. Da appassionato di sport, diventa proprietario della squadra di calcio del Sassuolo che vivrà gli anni più floridi della sua storia. È presidente di Federchimica dal 1997 al 2003 e presidente di Confindustria tra il 2012 e il 2016. Uomo schivo e rigoroso, sostenitore del primato dell’economia reale e della fabbrica rispetto alla finanza, ha sempre reinvestito i dividendi in azienda, non ha mai licenziato nessuno né fatto ricorso alla cassa integrazione, non ha mai chiuso un bilancio in perdita. Da mecenate generoso di Milano, ha sostenuto il restauro del Teatro alla Scala, del Duomo e dei principali simboli della città”. La Civica Benemerenza si aggiunge a quella ricevuta nel 1996 per il suo impegno come imprenditore e sportivo a favore della città di Milano. La cerimonia di consegna dell’Ambrogino d’Oro si è tenuta sabato 7 dicembre presso il Teatro dal Verme, in occasione di Sant’Ambrogio. Giorgio Squinzi, nato a Cisano Bergamasco, ma milanese d’adozione, ha legato il nome di Mapei a molti monumenti simbolo della città. L’azienda, fondata nel 1937 da Rodolfo Squinzi, tutt’oggi ha sede in zona Bovisa a Milano, dove si trova il laboratorio di Ricerca & Sviluppo principale del Gruppo, a sottolineare la sua forte identità milanese.
GIORGIO SQUINZI, Presidente Mapei A Milano, Mapei ha contribuito con i suoi prodotti e le sue soluzioni al restauro del Teatro alla Scala, simbolo culturale della città. Dal 1984 Mapei è Abbonato Corporate e dal 2008 è entrata a pieno titolo tra i benefattori del Teatro divenendo Socio Fondatore. L’amore per l’opera e il Teatro ha spinto Giorgio Squinzi a entrare nel CDA del Teatro alla Scala nel 2016. Dopo numerosi interventi di sostegno per la riqualificazione del Duomo con il recupero e l’impermeabilizzazione delle terrazze e il trattamento protettivo delle decorazioni in facciata, Mapei è entrata nel 2018 a far parte dei Grandi Donatori della Veneranda Fabbrica. Con l’adesione al progetto “Adotta una Guglia”, Mapei ha contribuito al restauro delle 135 guglie del Duomo. Il legame diretto che lega Mapei al Duomo ha portato nel 2016 alla elezione di Giorgio Squinzi nel CDA della Veneranda Fabbrica del Duomo. Mapei è legata a Milano anche attraverso la collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di cui è stato Partner Tecnico di numerose aree espositive. Altre iniziative che legano Mapei alla città di Milano sono la sponsorizzazione dell’Orchestra Verdi e dello Spazio Teatro No’hma, e la ristrutturazione del Teatro dell’istituto penale minorile C. Beccaria. Infine, in occasione di EXPO, Mapei ha contribuito con i suoi prodotti e i suoi tecnici alla realizzazione di importanti opere di riqualificazione della città, come ad esempio la nuova Darsena, la metropolitana lilla M5 e opere viarie di collegamento.
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DA CARTA NASCE CARTA Più del 72% della carta e del cartone viene riciclato in Europa. Questa è una notizia, vera.
Scopri le notizie vere sulla carta www.naturalmenteioamolacarta.it Fonte: The European Paper Recycling Council, 2018 Europa: 28 Paesi dell’Unione europea + Norvegia e Svizzera
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News DAL MONDO
CONFINDUSTRIA SERBIA, PATRIZIO DEI TOS SI È INSEDIATO COME PRESIDENTE L’imprenditore veneto all’assemblea: “Investire all’estero non è una scelta facile, ma può dare nuova linfa alle nostre aziende in Italia”
la comunità italiana e che guarda con grande attenzione al nostro fare impresa, alla nostra serietà progettuale e alla nostra profusione quotidiana di impegno”. Dei Tos ha voluto sottolineare che chi sceglie di fare impresa fuori dai confini nazionali il più delle volte viene considerato esclusivamente un industriale che delocalizza con l’unico obiettivo di guadagnare in competitività. “Preferisco affermare che la nostra è internazionalizzazione. Perché nessuno di noi ha abbandonato le nostre imprese. Quello che ci spinge a esplorare nuove opportunità all’estero è il fare impresa per crescere e dare nuova linfa alle nostre aziende in Italia. E in alcuni casi per mantenerle in vita. Ho investito in Serbia ma, grazie a questo investimento, ho continuato ad assumere e ho potuto far crescere la mia azienda in Italia. Ecco perché voglio fare chiarezza e dire a gran voce che gli imprenditori italiani all’estero non sono imprenditori in fuga”. Il nuovo Presidente non ha dubbi, il know-how deve rimanere in Italia: “Sarebbe da considerare privo di una visione imprenditoriale vincente chi pensasse di trasferire altrove il nostro Made in Italy, che è la nostra identità. Unica, riconoscibile, inimitabile, simbolo di eccellenza e frutto di uno straordinario insieme di fattori storici e culturali”.
“Le piccole e medie imprese sono il motore dell’Italia. Imprese che ogni giorno devono trovare soluzioni efficienti ed efficaci per portare avanti il loro progetto. Investire all’estero a volte può essere una soluzione. Una scelta però non sempre facile”. Lo ha affermato Patrizio Dei Tos, fondatore e amministratore del Gruppo Labor Legno di Cordignano (Treviso), che martedì 4 febbraio a Belgrado si è insediato ufficialmente come Presidente di Confindustria Serbia. All’Assemblea della rappresentanza internazionale degli imprenditori italiani in Serbia erano presenti il vicepremier e ministro degli Affari esteri Ivica Dačić, il ministro delle Politiche agricole e forestali Branislav Nedimović e il presidente della Camera di Commercio della Serbia Marko Čadež. A rappresentare l’Italia – oltre all’ambasciatore a Belgrado Carlo Lo Cascio – il governatore del Veneto Luca Zaia, la presidentessa di Assindustria Venetocentro Maria Cristina Piovesana con il direttore generale Giuseppe Milan. Eletto l’11 dicembre scorso succedendo a Erich Cossutta, Patrizio Dei Tos – che dal 2015 ad oggi ha aperto due stabilimenti produttivi a Sremska Mitrovica – guiderà l’associazione fino al 2022. “La mia esperienza di imprenditore è nata e cresciuta in una terra speciale, il Veneto. Terra che oggi conta 600 mila partite Iva, 160 miliardi di Pil e un 80% di partite Iva con meno di quindici dipendenti. Quindi piccole e medie imprese che hanno tra le loro caratteristiche principali la flessibilità”, ha affermato il nuovo Presidente di Confindustria Serbia, che ha riservato un grande plauso a tutti i colleghi italiani che hanno deciso di investire e progettare in un Paese “che adotta con entusiasmo e la massima disponibilità
IL GOVERNATORE DEL VENETO, LUCA ZAIA, INSIEME AL NEO-PRESIDENTE, PATRIZIO DEI TOS
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News DAL MONDO
LA NEVE SOSTENIBILE PRODOTTA CON IL LEGNO DEGLI ALBERI CADUTI SnowResolution è un progetto che sfrutta il legno abbattuto dalla tempesta Vaia in Trentino per produrre neve artificiale Sviluppato dalla start-up NeveXN, il progetto SnowRESolution punta alla sostenibilità per il settore dell’innevamento programmato: si tratta di un impianto di tri-generazione in grado di produrre simultaneamente e ad alta efficienza energia elettrica e termica per il riscaldamento ed energia frigorifera sotto forma di neve. L’impianto di innevamento tecnico, Snow4ever Thermal, è stato progettato e realizzato presso la sede della centrale di teleriscaldamento BioEnergia Fiemme, a Cavalese (TN), per produrre neve a temperature superiori al punto di congelamento con il legno cippato proveniente dalla regione, utilizzabile in abbondanza dopo i danni della tempesta Vaia di fine ottobre 2018, che ha causato la distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste alpine. L’impianto può inoltre essere utilizzato per la produzione degli olii essenziali “Magnifica Essenza”, ricavati dall’abete rosso della Val di Fiemme. Durante la presentazione, Francesco Besana, fondatore di NeveXN, ha espresso la sua soddisfazione nel vedere realizzato un impianto di innevamento programmato che funzioni ad energie rinnovabili: “È stata una bella esperienza passare da un’idea ad un primo vero caso studio”. NeveXN fa parte di Demaclenko, azienda che opera nel campo dell’innevamento e si occupa di progettazione, sviluppo, produzione e vendita di impianti di innevamento e relativi componenti. Demaclenko fa parte del gruppo High Technology Industries, che riunisce altri marchi come Leitner, Prinoth e Poma. La startup costruisce anche impianti per l’innevamento sopra lo zero termico ad alimentazione elettrica. Tutti i generatori Snow4Ever
producono neve di qualità tra i -3° e i +16°. Questo particolare tipo di innevamento è reso possibile da un’innovazione scientifica all’interno del sistema, grazie alla quale vengono creati veri fiocchi di neve attraverso la formazione di cristalli, indipendentemente dalle temperature esterne e solo con acqua, senza aggiunta di additivi.
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JJ Il colore delle Dolomiti incontra il parquet
La finitura Grigio Dolomia dei listoni di rovere spazzolato Cadorin ricorda il colore delle rocce dolomitiche, in particolare il grigio della pietra Dolomia, variante pregiata che arriva dal Monte Serla a ovest del lago di Dobbiaco in Trentino Alto Adige. I listoni a spina 45°, 60° e 90° si discostano dalle dimensioni tradizionali del parquet a spina: i tipici stretti tasselli utilizzati in passato vengono infatti abbandonati a favore di listoni molto più larghi che regalano contemporaneità al pavimento. I listoni a 45° (spina ungherese o francese) sono stati scelti da dallacostaArchitetti per la ristrutturazione di un appartamento nel cuore del sestiere di Cannaregio a Venezia, all’ultimo piano di un palazzo nobiliare del Cinquecento, precedentemente adibito a studio professionale. www.cadoringroup.it
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Unikolegno presenta la collezione Eightcolor, ispirata ai colori della natura e della terra: un percorso cromatico che passa dal bianco al nero, attraverso 8 interpretazioni delle tinte neutre e naturali. Il nuovo effetto cromatico nasce da una speciale verniciatura all’acqua capace di trasmettere un aspetto più morbido e naturale, leggermente opaco. Le delicate trasparenze lasciano intravedere le venature, le qualità e le caratteristiche autentiche del legno. La finitura eco-friendly, a basso impatto ambientale, si unisce a una pregiata lavorazione artigianale, eseguita interamente in Italia. www.unikolegno.it
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