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Non solo parquet: scale pianerottoli e gradini di legno
Non solo parquet:
SCALE, PIANEROTTOLI E GRADINI DI LEGNO
TIPOLOGIE, PROPRIETÀ, MATERIALI E DIRETTIVE PER QUESTI IMPORTANTI COMPLEMENTI D’INTERNI
di prof. Domenico Adelizzi
Una scala interna di legno salendo o scendendo i gradini o so ermarsi sul pianerottolo a parlare, sono operazioni comuni, ma per far sì che siano anche sicure e semplici per chiunque occorre che il sistema scala/pianerottolo/gradini sia ben progettato, resistente, sicuro e a dabile. Con l’utilizzo del legno massiccio naturale e pannelli da esso ottenibili, soddisfare le sopraddette di erenti esigenze sono possibili, sempre che si operi con materiali idonei e si utilizzino tecniche costruttive congrue e consolidate.
Una scala di legno, perché?
Il legno, da sempre è il materiale per eccellenza che infonde calore e benessere, usato nel campo dell’edilizia e delle costruzioni fin dall’antichità. Una volta, nelle abitazioni più umili, o comunque prima dell’avvento del calcestruzzo armato, le scale si realizzavano di legno con specie legnose locali della zona e che meglio si adattavano all’ambiente. Oggi la scala di legno è
ritornata in auge come vero e proprio elemento d’ar-
redo. Molte sono le realizzazioni fatte interamente di legno, oppure con materiali misti come legno-acciaio o legno-vetro. Per esempio, una scala che collega due piani all’interno di un appartamento con una struttura d’acciaio e le pedate di legno e un parapetto in vetro donano un e etto di leggerezza e la scala diventa il fulcro dello spazio all’interno della casa. Per scegliere il legno più adatto non c’è che l’imbarazzo della scelta: Rovere, Faggio o Noce per quanto riguarda la resistenza e la durata, mentre quello che varia è la tonalità, il disegno e l’e etto determinato dalle venature del legno. In genere una scala di legno si accompagna con la pavimentazione di legno e magari dei mobili anch’essi di legno; ecco che per sceglierlo più adatto per le scale conviene scegliere un legno uguale o simile a quello esistente o uno che ben si abbina con il resto delle tonalità della casa.
Scale a giorno
Si caratterizzano per la struttura portante inclinata che costituisce il piano d’appoggio dei singoli gradini ed eventuali pianerottoli. Di solito la struttura si realizza con una coppia di travi laterali oppure un’unica centrale, sulla quale si fissano, con metodi e accessori diversi, i singoli gradini. L’elemento d’appoggio per le mani (il parapetto) spesso è anch’esso collegato alla struttura portante o alla base dei singoli gradini. Tra le particolarità di questa tipologia di scale, rilevante importanza assume la fruibilità perché è strutturata in modo da garantire sia la facilità d’accesso sia la calpestabilità dei singoli gradini. All’interno di uno spazio abitativo,
la scala giorno è un elemento che richiede maggiore ingombro rispetto a quelle a chiocciola o elicoidali; però, a suo favore vi è che lo spazio sottostante alla struttura è utilizzabile con l’inserimento di contenitori
o d’altri elementi. L’insieme scala-contenitori aumenta notevolmente le funzioni dello spazio occorrente per installare la scala cosicché rendono il sistema, un importante elemento estetico e funzionale per l’arredamento dell’ambiente.
Le configurazioni
Tipologie
Nel proseguimento di questo scritto si analizzano i diversi aspetti tecnici e qualitativi delle scale interne a base di legno che sono a tutti gli e etti degli elementi edili. Le scale prefabbricate di legno e non solo si possono raggruppare in tre grandi famiglie: a giorno, a chiocciola ed elicoidali, e la di erenza consiste dal tipo di sviluppo verticale della scala e di come i singoli elementi che la compongono si collegano tra loro
per assicurarne la stabilità, la tenuta e ovviamente l’utilizzo. Dal punto di vista compositivo, le scale a giorno si possono suddividere in tre grandi tipologie: diritte, con gradino a ventaglio e rotazione delle rampe e con pianerottolo e rotazione delle rampe. Le scale del tipo diritto sono le più semplici e si possono considerare l’archetipo delle scale per ambienti interni. L’elemento caratteristico delle scale diritte è la pendenza e del conseguente rapporto tra la parte verticale (alzata) e quella verticale (pedata). La pendenza della scala Alcune tipologie delle scale a giorno
Alcune tipologie delle scale a giorno
Diritte Con gradino a ventaglio e rotazione delle rampe Con pianerottolo e rotazione delle rampe Con pianerottolo e rotazione delle rampe
è un fattore caratteristico per la sua fruibilità e, per garantire la massima stabilità e utilizzo, l’inclinazione della scala è bene che rientri da 30° a 37°, utilizzando pedate di larghezza cm 27-29 e alzate comprese tra 15-17 cm. Nel caso in cui le scale diritte sono molto lunghe, per non rendere faticosa la salita, di solito s’interrompe la salita disponendo un pianerottolo intermedio a una lunghezza massima pari a 15 gradini. Le scale con gradino a ventaglio consentono di risparmiare spazio nelle rampe e l’uso dell’elemento detto “ventaglio”, che può essere di diversa angolazione (solitamente da 30° a 45°) permette di ottenere diverse articolazioni della scala sullo sviluppo verticale. Potendo ottenere molteplici e differenti configurazioni, è bene prevedere la configurazione e che il progettista s’informi delle prescrizioni limitative previste dai regolamenti locali. Spesso, i regolamenti prevedono espressamente l’utilizzo di pedate e alzate aventi forma regolare e con il pianerottolo corrispondente con particolare rotazione che consenta di mantenere il sistema scala perfettamente in piano.
Le scale con pianerottolo e rotazione delle rampe si caratterizzano dalla presenza di uno o più pianerottoli che consentono la rotazione reciproca delle rampe della scala. Sono scale che abbisognano di spazio e il loro utilizzo è previsto nelle situazioni in cui la scala deve essere racchiusa in un apposito vano, limitato ai muri perimetrali.
Scale a chiocciola
Sono quelle che si distinguono per lo sviluppo verticale attorno a un asse centrale che assolve la funzione di Diritte struttura portante. All’elemento centrale (detto palo o Con gradino a ventaglio e colonna), mediante specifici distanziali fissati allo stesrotazione delle rampe so ad altezze variabili da cm 17-25 si fissano i singoli gradini ai quali sono collegati i di erenti elementi che costituiscono il parapetto. Grazie alla razionalizzazione e standardizzazione dei singoli elementi che la costituiscono: palo; distanziali; gradini e parapetto; le scale a chiocciola si fabbricano industrialmente ed hanno configurazioni, disegni, fogge e formati alquanto diversi. Dal punto di vista funzionale, le scale a chiocciola
Alcune tipologie delle scale a chiocciola
A pianta tonda A pianta tonda A pianta quadra A pianta quadra Ibrida Ibrida
si caratterizzano sia per l’ingombro minimo, sia per
la praticità e sia per i veloci tempi d’installazione. Queste proprietà le rendono e caci nei casi di recupero e ristrutturazione edilizia, ma a causa della sua conformazione e contrariamente ad altri tipi, le scale a chiocciola che presentano raggi ridotti, non facilitano la fruibilità alle persone con di coltà motorie o anziane o per bambini piccoli.
Le configurazioni
Strutturalmente, le scale a chiocciola si possono suddividere in tre tipologie: a pianta tonda, quadrata e ibrida e, per definizione, la scala a pianta tonda è quella che identifica la scala a chiocciola. Tra le varie configurazioni, quella tonda è la più semplice e quella che occupa il minor ingombro. L’elemento strutturale ed estetico che caratterizza la scala a pianta tonda è la forma arrotondata dei gradini che si avvolgono attorno alla colonna centrale che oltre allo scopo di non inficiare la fruibilità, è bene che abbia il diametro non sia inferiore a cm 100-120. La scala a pianta quadra è strutturalmente identica a quella tonda e occupa maggior ingombro a causa della forma dei gradini che, per motivi costruttivi e funzionali, sono diversi tra loro e che, di conseguenza rendono più onerosa la sua costruzione. Ciò che caratterizza la configurazione, denominata ibrida, è l’assem-
blaggio delle due diverse tipologie delle scale. La base di solito è costituita da una scala diritta mentre, dall’intersezione del gradino con il palo di sostegno, la scala diventa una vera scala a chiocciola. Grazie a questo metodo costruttivo, le soluzioni ottenibili sono numerose e ciò consente sia di inserirle facilmente nell’alloggio sia di limitare il tipico disagio delle scale a chiocciola a pianta tonda o quadra.
Materiali lignei per gli elementi delle scale
La scala è un elemento che deve garantire fruibilità, stabilità, utilizzo continuo, resistenza e durata. Per assicurare queste proprietà a gradini, parapetti, palo di sostegno, travi e così via si deve prestare molta attenzione sia alle caratteristiche tecniche dei materiali, sia alle tecniche costruttive e applicative da adottate per assemblare i vari componenti. Nel caso in cui si utilizzi il legno naturale e i pannelli da esso ottenibili, le prime informazioni che occorrono conoscere sono la provenienza, la costituzione, la tipologia e ovviamente tutte le proprietà fisico-meccaniche. Tra quest’ultime, quelle che assumono più importanza per fabbricare pali di sostegno e gradini sono i comportamenti del materia-
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Tipologie di scale prefabbricate a chiocciola ad anima cava o piena le nei confronti dell’umidità e il comportamento alle
forze dinamiche esterne. Sono proprietà non di cili da garantire se si utilizzano specie legnose o pannelli lignei idonei; e per questi ultimi – grazie alle miscele adesive messe a punto dalle aziende – si sono realizzati pannelli a base di listelli, sfogliati, particelle o fibre, e caci per realizzare i vari elementi che costituiscono una scala.
C’è un tipo di legno più adatto per le scale di legno? In estrema sintesi, si può asserire che esistono diverse specie legnose adatte per il realizzo dei vari elementi della scala interna in legno che si possono suddividere in tre grandi famiglie: latifoglie locali come ad esempio Rovere, Frassino, Acero, Faggio, Pero, Ciliegio, Noce, Olmo, Betulla, Ontano, Acacia e Castagno; le conifere locali quali ad esempio: Larice, Abete e Pino; le latifoglie extraeuropee quali ad esempio: Acero canadese, Ciliegio Americano, Noce americana, Larice Siberiano, Mogano, Wengè, Cedro, Iroko, Paduka, Aniegrè, Doussié, Merbau e Teak. Per quanto riguarda i pannelli a base di legno, si ricordano quelli duri a base di fibre di legno (HDF), i pannelli a struttura orientata (OSB), i multistrati e quelli misti legno-cemento o legno e resine epossidiche. Si ricorda che tutti i tipi di specie legnose e pannelli lignei utilizzati per il realizzo dei vari elementi della scala possono essere lasciati al naturale oppure trattati e lavorati per modificare l’e etto estetico, per esempio applicando colorazioni, vernici, smalti, cere, oppure sbiancati per schiarire il colore naturale del legno attenuando le imperfezioni. La tipologia della specie legnosa e del pannello ligneo da scegliere spesso è in funzione sia delle caratteristiche tecniche sia di quelle estetiche in base ai propri gusti, nonché e all’ar-
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Tipici elementi di una scala interna di legno
redamento della casa, ma anche in funzione del tipo di pavimento… se poi questo è un parquet o a base di legno, il connubio è perfetto!
Travi laterali e pali di sostegno
Si è detto, che sono gli elementi delle scale a giorno (le travi) e a chiocciola (il palo di sostegno) su cui si assemblano i gradini. Nel caso in cui si voglia utilizzare il legno naturale, è indispensabile che esso sia omogeneo, privo d’alburno, che non abbia forti deviazioni della fibratura e che presenti il corretto contenuto % d’umidità. Sia il palo di sostegno, sia le travi laterali sono l’elemento strutturale delle scale e, come tale, dovrà garantire che gli altri elementi a esso accoppiato, si collega
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Tabella 1. Esempio del dimensionamento dei gradini delle scale a giorno
Requisito Uso pubblico (1) [mm] Uso Privato Principale (1) [mm]
Larghezza minima di passaggio utile 1.200 800
Pedata minima 300 250
Rapporto tra Pedata/Alzata 2A+P = 620 ÷ 640 2A+P = 620 ÷ 640
Note:
A = Alzata P = Pedata (1) Ogni rampa deve avere un numero di gradini no superiore a quindici (15). (2) È possibile avere alzate tamponate solo con pedate di 250 mm o superiori.
Uso Privato Secondario (2) [mm]
600
220
2AS+P = 600 ÷ 660
Tabella 2. Esempio dimensionamento gradini di raccordo tra rampe composte da gradini rettilinei
Destinazione d’uso Criterio di dimensionamento
Pubblico (1)
Privato principale (1) e (2)
Privato Secondario (2) Pianerottoli quadrati di lato uguale a quello della rampa e pianerottoli rettangolari di lato doppio
Pianerottoli o gradini a ventaglio a 45°: 30°; 22,30°; etc.
Pianerottoli o gradini a ventaglio a 45°: 30°; 22,30°; etc.
Note:
(1) In caso di pianerottolo intermedio a rampe conseguenti senza cambiamento di direzione, la misura del pianerottolo dovrà essere maggiore o uguale a 620 + P (lunghezza del passo in piano + una pedata). (2) A una distanza di 300 mm dal lato interno del passaggio utile deve essere garantita la pedata minima di cui alla tabella del par. 5.1. Verifcare sempre l’aggiornamento delle Leggi e/o Decreti leggi o Direttive.
Tabella 3. Esempio del dimensionamento gradini trapezoidali bilanciati
Destinazione d’uso Criterio di dimensionamento
Pubblico
Privato principale (2)
Privato Secondario (2) Non ammesso dalla legislazione vigente (1)
Divisione della linea di cambiamento in parti uguali dall’inizio alla fine delle rampe da collegare in modo da avere pedate costanti
Divisione della linea di cambiamento in parti uguali dall’inizio alla fine delle rampe da collegare in modo da avere pedate costanti
Note:
(1) Legge del 9 gennaio 1989 n°13 e relativo regolamento attrattivo DM. 236 del 14/6/89. (2) A una distanza di 300 mm. dal lato interno del passaggio utile deve essere garantita la pedata minima di cui alla tabella del par. 5.1. Verifcare sempre l’aggiornamento delle Leggi e/o Decreti leggi o Direttive.
Tabella 4. Esempio del dimensionamento dei gradini delle scale a giorno
Tipo di Requisito Uso pubblico (1)
Larghezza minima di passaggio utile (1) [mm] Angolo del gradino [gradi]
Alzata massima [mm] Non ammesso dalla legislazione vigente (2)
Non ammesso dalla legislazione vigente (2)
Non ammesso dalla legislazione vigente (2)
Note:
(1) Come defnita nella terminologia. (2) Legge del 9 gennaio 1989 n°13 e relativo regolamento attuativo DM. 236 del 14/6/89. Verifcare sempre l’aggiornamento delle Leggi e/o Decreti leggi o Direttive.
Uso Privato Principale (1)
700
22,30°
240
Uso Privato Secondario (2)
500
30°
300
in modo e cace, ossia ben a rancati e che garantisca tenuta, stabilità e resistenza. Nel caso in cui si volesse utilizzare il legno, una soluzione efficace può essere l’impiego d’elementi simili alle travi lamellari. L’utilizzo è idoneo e adatto perché le lamelle lignee, che s’incollano con gli anelli annuali contrapposti per garantire stabilità, assicurano maggiore stabilità dimensionale e resistenza meccanica.
Gradini
Come per il pavimento di legno, anche per i gradini, sono richieste doti estetiche ma soprattutto stabili-
tà, resistenza al calpestio, all’usura e tenuta con gli altri elementi della scala. A fronte di ciò, diversi sono i materiali lignei per il realizzo del supporto portante che assicurano le proprietà in precedenza, dette. Il legno naturale è e cace, ma dovrà essere ottenuto curando che le venature siano ortogonali al palo di sostegno o alla trave laterale, in modo da ottenere la massima rigidità ed elasticità. I multistrati con incollaggio melaminico o fenolico e con strato superficiale duro e resistente all’usura e al calpestio nel tempo, sono tra i più indicati specialmente quando la stabilità dimensionale e le resistenze meccaniche sono prioritarie. I pannelli di fibra a media densità (mdf) del tipo idrorepellente e/o ignoritardante, sono indicati se oltre alle resistenze si vuole evidenziare la linea della scala, come per esempio per le scale a chiocciola in cui la snellezza e la sinuosità della linea assumono particolare importanza estetico-funzionale. Buon utilizzo è anche l’impiego dei pannelli compositi, nei quali, la direzione e la disposizione degli elementi primari (siano essi tavolette, listelli o altro) garantisce stabilità, tenuta e il gradevole e etto estetico del legno natu-
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Tabella 5. Alcuni stralci di Leggi e Prescrizioni legislative
Documento Legislativo Proprietà
D.M. del 12/02/82 Resistenza carichi d’esercizio
Pedata minima
Alzata minima
Valori Medi stabiliti
Min. 4Kn/m2 (400 Kg/m2) Min. cm.30
Min. cm 16
DPR n°384
Profilo gradino
Altezza parapetto
Altezza Corrimano
Altezza pedata
Rapporto alzata / pedata
Parapetto Disegno continuo a spigoli arrotondati. Sotto grado inclinato rispetto al grado e formante con esso un angolo di circa 75°-80°. Se il disegno è discontinuo, l’aggetto del grado rispetto al sotto grado, deve essere minimo 2 cm e max. 2,5 cm
Min. cm 100
Min. cm 90 e sezione adeguata a facilitare la prensibilità
Min. 30 cm
La somma tra il doppio dell’alzata e la pedata deve essere tra 62/64 cm
Altezza minima cm 100 e non traversabile da una sfera di diametro 10 cm
DM n°236
Altezza corrimano
Altezza secondo corrimano Da 90 cm a 100 cm
Min. cm 75
Distanza parapetto / parete Min. 4 cm
Larghezza scala per uso no pubblico Min. 80 cm
Alzata pedata per scale non uso pubblico Verifcare sempre se si sono emesse nuove edizioni. Min. 25 cm
rale. Ovviamente per il rivestimento dei supporti dei gradini sono più che indicati le varie tipologie di elementi da posa utilizzati per il pavimento ligneo o parquet, cosicché si realizza un piano contiguo, continuo e regolare che personalizza l’intero piano di calpestio e camminamento.
Parapetto, corrimano, caposcala e balaustra
Oltre ad assicurare la fruibilità della scala, i diversi elementi citati determinano la linea, il disegno e la configurazione della scala. Di sovente, il materiale più utilizzato è il legno naturale anche perché consente di ottenere elementi di forma e foggia alquanto ampia e diversa in funzione del tipo di elemento.
Prescrizioni e leggi di riferimento
Le prescrizioni si possono suddividere in tre aspetti fondamentali: comportamento strutturale, morfologico e dimensionale. Per comportamento strutturale s’intende la capacità della scala di resistere alle sollecitazioni provocate dai carichi derivanti dal suo utilizzo negli anni. L’elemento più importante è che la scala non presenti deformazioni, degradi funzionali e rotture che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone. Secondo
Tabella 6. Alcune norme tecniche per le scale prefabbricate a base di legno
Norma Titolo Sommario
CEN/TS 15680 Scale Prefabbricate
EN 16481 Scale Prefabbricate
UNI 10810 Scale Prefabbricate Specifica il progetto ei requisiti per materiali e componenti da utilizzare in questi metodi di calcolo.
Progettazione di scale in legno e componenti a base di legno e legno utilizzati nelle scale mediante metodi di calcolo.
Determinazione della resistenza meccanica ai carichi statici distribuiti
UNI 10811 Scale Prefabbricate
UNI 10812 Scale Prefabbricate
UNI 10959 Scale Prefabbricate
UNI 10961 Scale Prefabbricate
UNI 11019 Accessori
UNI 11622-1
Pavimentazioni di legno per interni. Trattamenti di protezione superficiale. – Parte 1: Requisiti minimi dei cicli di verniciatura Requisiti minimi per i trattamenti di protezione superficiale di pavimentazioni di legno e/o a base di legno e di rivestimenti a esse assimilabili, come le superfici calpestabili di scale di legno, da destinare ad ambienti interni, nonché le modalità e i criteri di verifica delle prestazioni di un ciclo di verniciatura applicato a un supporto normalizzato
UNI CEN/TS 15680
Scale di legno prefabbricate - Prove meccaniche. La specifica tecnica fornisce i metodi di prova per scale di legno prefabbricate
UNI EN 12951 Accessori
UNI EN 1365-6 Scale Prefabbricate
UNI EN 14076 Terminologia
UNI EN 15644 Scale prefabbricate di legno massiccio
UNI EN 16481 Scale di legno - Progettazione strutturale - Metodi di calcolo Determinazione della resistenza meccanica ai carichi dinamici.
Flessione dei gradini - Metodo di prova. La norma definisce un metodo di prova di resistenza a flessione di gradini per scale prefabbricate di qualunque materiale. La norma si applica alle scale prefabbricate e non realizzate in opera e/o installate con l’ausilio di opere murarie
Resistenza meccanica ai carichi
Controllo ed etichettatura
Requisiti aggiuntivi per garantire la compatibilità con l’installazione di impianti servoscala
Specifica di prodotto e metodi di prova
Prove di resistenza al fuoco per elementi portanti - Parte 6: Scale
Definisce i termini generali relativi alle scale di legno o alle scale di legno prefabbricate, includendo i materiali a base di legno, per abitazioni e altri immobili
La norma fornisce i requisiti e le specifiche per scale prefabbricate di legno massicci di progettazione tradizionale - Specifiche e requisiti
Norma generale per la progettazione di scale di legno così come i componenti di legno e a base di legno utilizzati nelle scale mediante metodi di calcolo.
Tabella 7. Organizzazione della norma UNI EN 1090 per la Marcatura CE per strutture anche per le scale prefabbricate
Norma e Sezione Titolo Sommario
UNI EN 1090-1:2012
Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio. Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali Specifica i requisiti per la valutazione di conformità delle caratteristiche prestazionali dei componenti strutturali di acciaio e di alluminio e dei kit immessi sul mercato come prodotti da costruzione
UNI EN 1090-2:2018
Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio. Requisiti tecnici per strutture di acciaio Specifica i requisiti per l’esecuzione delle strutture di acciaio, indipendentemente dalla loro tipologia e forma (per esempio edifici, ponti, piastre, travi reticolari), comprese le strutture soggette a fatica o ad azioni sismiche. La norma si applica a strutture e ad elementi strutturali progettati secondo l’Eurocodice 3
UNI EN 1090-3:2019
UNI EN 1090-4:2018
NI EN 1090-5:2017
Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio. Requisiti tecnici per le strutture di alluminio Specifica i requisiti per l’esecuzione delle strutture di alluminio e la realizzazione di componenti strutturali di alluminio
Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio. Requisiti tecnici per elementi strutturali di acciaio formati a freddo e strutture formate a freddo per applicazioni su tetti, so tti, pavimenti e pareti Specifica i requisiti per l’esecuzione, cioè la produzione e l’installazione, di elementi strutturali di acciaio formati a freddo e strutture formate a freddo per applicazioni su tetti, so tti, pavimenti e pareti
Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio - Parte 5: Requisiti tecnici per elementi strutturali di alluminio formati a freddo e strutture di alluminio formate a freddo per applicazioni su tetti, so tti, pavimenti e pareti Specifica i requisiti per l’esecuzione, cioè la fabbricazione e l’installazione di componenti strutturali di alluminio formati a freddo, ottenuti da lastre profilate, per applicazioni su tetti, so tti, pavimenti e pareti, in condizioni principalmente di carico statico o sismico. La norma non tratta i prodotti di classe strutturale I e II secondo la EN 1999-1-4 utilizzati nelle strutture
quando prescrive il Decreto Ministeriale emesso, il 12 febbraio 1982 dal Ministero dei Lavori Pubblici (verificare edizioni aggiornate); per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi e quindi anche per la progettazione di una scala interna; si dovrà considerare un carico d’esercizio pari a 4 KN/m2, ossia 400 Kg per ogni metro quadrato. Tra gli aspetti progettuali e dimensionali, è consigliabile che il progettista della scala consideri le seguenti proprietà dimensionali: • • larghezza non inferiore a 0,8 metri; corretto rapporto tra pedata e alzata (pedata minimo 25 cm): la somma, tra il doppio dell’alzata e la pedata, sia compresa tra 62/64 cm; • • altezza minima del parapetto: 1 metro; interasse, tra gli elementi verticali del parapetto, non inferiori a 10 cm; Altre specifiche informazioni, si possono trarre consultando le disposizioni prescritte dalla Legge n. 13 del 1989 e relativo regolamento d’attuazione (D.M. n. 236 del 14 giugno 1989) con le successive modifiche e integrazioni. La legge stabilisce i requisiti base per garantire la fruibilità degli alloggi da parte degli utenti diversamente abili. Per le scale interne utilizzabili da parte dei portatori di handicap, si stabilisce che se l’alloggio è distribuito su più piani e la scala non è attrezzata con un servo scala, si dovrà prevedere uno spazio idoneo per l’eventuale inserimento di una piattaforma elevatrice.
MARCATURA CE
La marcatura europea CE delle scale avviene tramite il sistema di gestione e controllo della produzione di fabbrica, durante tutto il processo produttivo. L’implementazione del sistema di controllo per la produzione in fabbrica deve rispettare i requisiti stabiliti dalla norma armonizzata europea EN 1090 che consente di ottimizzare i processi di produzione con un reale incre-
mento della produttività, delle capacità tecniche e della qualità delle scale. La marcatura CE o re la possibilità di immettere sul mercato prodotti chiaramente distinguibili dai concorrenti dal punto di vista della conformità dei requisiti. Dall’1 luglio 2014, la norma EN 1090-1:2009/EC 1-2011 è cogente e rivolta ai produttori degli elementi strutturali in acciaio o in alluminio, o parti di essi, da incorporare in opere d’ingegneria civile. Queste organizzazioni devono introdurre un controllo della produzione (FPC) conforme alla norma EN 1090-1 2009/EC 1-2011 il cui titolo è: “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio Parte 1: Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali”. La norma descrive i requisiti e le modalità per l’apposizione della Marcatura CE, in accordo con il Regolamento Europeo (UE) n.305/2011.
CONCLUSIONI INCREDIBILE VARIETÀ. TINTE A OLIO.
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Salire e scendere le scale sono operazioni comuni: per far sì che siano anche sicure e semplici, occorre che il sistema a base di legno sia ben progettato, resistente, sicuro e a dabile. Con il legno e pannelli tutto ciò è possibile, ma è indubbio e necessario che si debbano impiegare sia materiali idonei sia tecniche di costruzione a dabili, ma anche e soprattutto verificare che la scala sia conforme a tutti i requisiti di sicurezza, tecnici e funzionali che le specifiche regole tecniche e Leggi stabiliscono. La medesima attenzione si dovrà avere per il rivestimento dei singoli gradini e pianerottoli, i quali, se ci si pensa, non sono altro che il prolungamento o parti della pavimentazione di legno che continua in questi altri elementi d’interno dove il legno in tutte le sue possibili esternazioni e forme è il re!
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Bibliografia consultata:
• Il Legno, Wolfang Nutsch 2010
Editore Sistemi Editoriali. • Cataloghi aziendali produttori di scale prefabbricate per interno. • Leggi, Direttive e Regolamenti
Italiani.
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