numero 1 | FEBBRAIO 2022 | VOLUME 72
Il latte sorpassa la pandemia
IDF: nuovi standard sulla sicurezza
La filiera sfida la sostenibilità
Prodotti protagonisti sui mercati esteri
ISSN 0390-6361
& IN QUESTO NUMERO
DIRETTORE RESPONSABILE Marco Zani DIRETTORE EDITORIALE TECNICO-INDUSTRIALE Vincenzo Bozzetti COMITATO EDITORIALE TECNICO-INDUSTRIALE Paolo Cernuschi - Clerici-Sacco Giovanna Contarini - CREA Lodi Maria Chiara Ferrarese - CSQA Ivana Gandolfi - Parmalat Massimo Malacarne - Università di Parma Chiara Marinuzzi - Studio Legale Forte Luciano Negri - Fattorie Cremona Erasmo Neviani - Università di Parma Luisa Pellegrino - Università di Milano Vittorio Emanuele Pisani - Consorzio Tutela Provolone Valpadana Valentina Pizzamiglio - Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano COORDINAMENTO EDITORIALE Chiara Scelsi chiara.scelsi@quine.it REDAZIONE Diletta Gaggia diletta.gaggia@quine.it
Lente di ingrandimento Il siero innesto naturale: una “vecchia” soluzione con ancora molti segreti da scoprire e studiare 4 E. Neviani
Normativa Primo Piano
Pillole legislative
Obiettivo a fuoco Nel mondo il latte “sorpassa” la pandemia 6
La filiera lattiero casearia alle prese con la sfida della sostenibilità 40
V. Bozzetti
S. Checchi
Annual report
Scientific papers/Original article
Report annuale IDF: nuovi standard e sistemi alimentari sostenibili M. Halker
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Attualità Mercato Fotografia del settore lattierocaseario mondiale 16 M. Halker
ABBONAMENTI Tel. 02 88184.117 abbonamenti@quine.it www.quine.it Costo copia singola: 1,30 euro Abbonamento annuale: 30 euro PUBBLICITÀ
Focus Diritto e rovescio Grattugiati: performance di tutto rispetto 20 M. Halker
Microbiological and physicochemical profile of sugar added ewe’s Ricotta during storage 46 Profilo microbiologico e fisico-chimico della ricotta di pecora zuccherata durante la conservazione V. Puccio, A. Moscarelli, P. Messina, N. Francesca, G. Moschetti, R. Gagli, L. Settanni
Preliminary results of the use of bacteriocins in pre- and postdipping products for dairy cows 53 Risultati preliminari dell’uso di batteriocine in prodotti pre- e postdipping per bovine da latte R. Piccinini, M.C. Bianchi, A. Comparelli, S. Bonizzi, A. Gazzola, L. Bava, M. Zucali, S. Morandi, M. Brasca
Luigi Mingacci l.mingacci@lswr.it Tel. 320 4093415
Economia Il lattiero caseario protagonista sui mercati esteri 24
Dalle Aziende
TRAFFICO
L.A. Ferraro
Cultura
Ornella Foletti ornella.foletti@quine.it
Ricerca scientifica internazionale
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PRODUZIONE Antonio Iovene
Tecnica
STAMPA
Tecnologia applicata
AG PRINTING Peschiera Borromeo (Mi)
Stelvio DOP, il formaggio dei masi di montagna 34 M. Halker
Quine Srl - www.quine.it Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia Autorizzazione del Tribunale di Parma n. 377 del 31.03.1965 Iscrizione al ROC n. 12191 del 29.10.2005
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Storia lattiero-casearia Gli idrogalattofori
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News
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V. Bozzetti
La Grattugia Qual è l’obiettivo? 72 V. Bozzetti
Tutti gli articoli pubblicati su Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dal GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Quine Srl intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine Srl, Via Spadolini 7 - 20141, Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.
Cosa hanno in comune il milgior formaggio stagionato oltre i 24 mesi e i 6 Parmigiano Reggiano Super Gold, con i Grana Padano, i Pecorino Toscano ed vincitori dei riconoscimenti i 125 vinci che, anche quest'anno, hanno distinto l' Italia al World Cheese Awards 2021 ?
Hanno il meglio... Chi ama veramente il proprio lavoro gli dedica ogni giorno senza alcuna fatica. Ricerca sempre la qualità, al miglior prezzo. Consapevole che la qualità ha un prezzo. Non cerca facili scorciatoie e si sofferma sulla perfezione dei singoli dettagli, perché crede nel percorso che ha intrapreso e si impegna perchè sia svolto al meglio. I risultati, col tempo, naturalmente arrivano. Nel nostro lavoro abbiamo la fortuna di collaborare con alcuni di questi illuminati produttori. Vogliamo dedicare questa pagina a loro, che ispirano il nostro lavoro e ci spingono a migliorare ogni giorno.
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LENTE D’INGRANDIMENTO
Il siero innesto naturale: una “vecchia” soluzione con ancora molti segreti da scoprire e studiare Le colture naturali costituiscono un caposaldo della tecnologia casearia italiana. Inizialmente i formaggi erano prodotti con tecnologie artigianali che favorivano una selezione naturale del microbiota presente nel latte crudo. Il processo artigianale, conseguentemente, era caratterizzato da una significativa variabilità nella riuscita organolettica del formaggio. Nel tentativo di ridurre questi problemi, tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, alcuni illuminati esperti del settore proposero l’innesto naturale come metodo per indirizzare i processi fermentativi in caldaia. Il basso costo di utilizzo, il successo tecnologico e la “magia” della sua preparazione ne hanno favorito la diffusione e l’affermazione nel tempo. Una semplice e geniale idea che, a più di 100 anni dai suoi esordi, continua a fare il suo dovere e a sorprenderci per funzionalità tecnologica, duttilità e resilienza. Il microbiota del siero innesto naturale utilizzato per i formaggi a pasta cotta a lunga stagionatuERASMO NEVIANI
ra, come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, si sviluppa per selezione, in particolare, in
Presidente Comitato Italiano FIL-IDF
seguito alla cottura della cagliata. La cottura determina la prima selezione dell’ecosistema microbico del latte di caldaia, che a sua volta deriva dalla sommatoria di quello del latte crudo con quello dell’innesto naturale aggiunto in lavorazione. I consorzi microbici che caratterizzano il siero innesto sono costituiti da specie e biotipi differenti che possono svolgere differenti ruoli complementari nel corso della fermentazione che accompagna la caseificazione. La caratteristica delle caseificazioni che utilizzano il siero innesto naturale è questo ininterrotto “legame microbiologico” che, attraverso il siero derivante dalla lavorazione di ogni giorno, si trasferisce a quella del giorno successivo. Il siero è di fatto l’anello di congiunzione che collega le caseificazioni che si susseguono giorno dopo giorno. Questo filo biologico ininterrotto, la cui intensità è modulata
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LENTE D’INGRANDIMENTO
dal modo di produrre il formaggio e dalla variabilità delle caratteristiche microbiologiche del latte crudo, è una tipica delle caseificazioni che prevedono l’impiego di siero innesto naturale. Le comunità microbiche naturali possono quindi affrontare diverse pressioni selettive biotiche durante il loro sviluppo. In generale si può affermare che i consorzi microbici complessi, rispetto alle colture pure, svolgono attività più versatili e siano maggiormente “robusti” rispetto alle variazioni nell’ecosistema. Il principale vantaggio dell’innesto naturale è dunque la capacità intrinseca di evolversi e modificarsi in relazione a fattori esterni caratteristici del singolo caseificio. Recenti acquisizioni nell’ambito della resilienza delle popolazioni microbiche del siero innesto naturale hanno evidenziato la coesistenza nel siero innesto naturale di biotipi che ben si adattano al latte crudo, quindi utili all’acidificazione del latte in caldaia, di biotipi che ben si adattano invece allo sviluppo in siero, utili a ottenerne la corretta acidificazione, e collateralmente di biotipi minoritari che ben si adattano a svilupparsi in cagliata. Nella coltura naturale coesistono quindi specie e biotipi che meglio si adattano a questi differenti ecosistemi e che nell’ambito dell’utilizzo quotidiano si alternano per essere i protagonisti principali o i secondari, se non spettatori in alcuni casi, della fermentazione. Il mantenersi di questa complessità biologica definita dalla spinta selettiva dei parametri tecnologici di caseificazione adottati quotidianamente è il segreto della funzionalità delle colture naturali in siero. I sieri innesto naturali sono quindi colture microbiche complesse di alto valore pratico, la cui funzionalità tecnologica trova una verifica quotidiana in caseificazione. La loro versatilità e complessità biologica probabilmente non sono ancora state completamente comprese e valorizzate. Proprio per questo motivo, nonostante la loro non più giovane età, i sieri innesto naturali sono ancora meritevoli di studi approfonditi.
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PRIMO PIANO
OBIETTIVO A FUOCO
Nel mondo il latte “sorpassa” la pandemia La produzione mondiale di latte – di tutte le specie – supera i 900 milioni di tonnellate. I consumi domestici sorpassano le perdite dei consumi fuori casa causati dal Covid-19 Vincenzo Bozzetti
L
6
a pubblicazione del Bulletin 512/2021
zione globale emerge che la produzione
menti doppi rispetto ai trend del latte vacci-
della FIL-IDF (Federazione Internazio-
mondiale di latte di tutte le specie, per la pri-
no nel resto del mondo. In complesso i dati
nale del Latte) avvenuta nei giorni 13-
ma volta nella storia, ha superato le 900 mi-
pubblicati consentono di affermare che in
15 ottobre, durante la Conferenza Mondiale
lioni di tonnellate. Registrando un incremen-
tutto il mondo, le restrizioni alle libertà di
Lattiero Casearia di Copenaghen in forma
to del 3% sui dati del 2019 e, consolidando
spostamento alle popolazioni hanno incre-
ibrida, ha messo a disposizione degli opera-
il risultato acquisto dalla filiera mondiale,
mentato i consumi domestici di latte e latti-
tori e studiosi il tradizionale rapporto sulla
con un ulteriore incremento del 2% nel pri-
cini. Infatti, le vendite dei canali al dettaglio
“Situazione Lattiero Casearia Mondiale”,
mo semestre 2021. Il rallentamento del
hanno compensato e sopravanzato le perdi-
con i dati relativi al 2020 e al primo semestre
trend (2021 su 2020) sarebbe principalmen-
te dei canali dei consumi fuori casa. Le sti-
2021. Il rapporto disponibile sul sito fil-idf.
te dovuto alle difficoltà di produzione create
me per il 2021 prevedono il pieno recupero
org consta di ben 248 pagine e oltre ai dati
dalla pandemia da Covid-19 in alcune aree
della situazione ante-pandemia, seppur in
cumulativi, presenta le singole situazioni di
asiatiche, proprio laddove l’aumento delle
un quadro di aumento dei costi delle mate-
50 nazioni. Dall’articolata e poliedrica situa-
produzioni del latte di bufalo realizza incre-
rie prime.
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OBIETTIVO A FUOCO
PRIMO PIANO
La produzione mondiale di latte: 2010-2020 Dal 2010 al 2020 la produzione mondiale di latte è aumentata da 725 milioni di tonnellate a 910, pari a un incremento medio del 25%, registrando un aumento del 22,5% per il latte vaccino, il 49% per il latte bufalino, il 16% per il latte caprino e il 10% per quello pecorino. Rilevante e meritevole di attenzione l’affermarsi degli allevamenti bufalini basilarmente realizzati nei Paesi in via di sviluppo.
La produzione mondiale di latte: stima per il 2021 La stima, basata sui dati realizzati nel primo semestre 2021, prevede di arrivare a una produzione complessiva di 930 milioni di tonnellate, con un aumento medio del 2,1% sui dati 2020; il che lascia intravedere: a) un rallentamento del trend di sviluppo causato da significative flessioni causate nelle zone rurali dalla pandemia Covid-19 presso alcuni Paesi; b) rilevanti incrementi dei costi delle materie prime con eventuali ripercussione nel secondo semestre.
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PRIMO PIANO
OBIETTIVO A FUOCO
Other,18%
Argentina,2%
EU 28,35%
New Zealand,5% Russia,5% Brasil,6% China,7%
USA,22% Produzioni lattiero casearie con latte vaccino, per macro-aree, nel 2020 Il blocco dei Paesi dell’Unione Europea svolge chiaramente il ruolo di Leader con un rotondo 35% dei volumi del latte processato, seguono gli Stati Uniti che totalizzano il 22%, e sale al terzo posto la Cina con il 7%. L’India resta “nascosta” per la rilevante presenza locale di latte di bufala. Meritevole d’attenzione il 5% trasformato in Nuova Zelanda, per il 90% destinato all’esportazione.
Trasformazioni lattiero casearie: confronto sviluppi 2010/2020 Rilevante lo sviluppo delle produzioni di burro che segnano un incremento del 47%, toccando i 12,5 milioni di tonnellate. Il formaggio prosegue la sua avanzata produttiva registrando nel decennio un aumento del 24%, arrivando così a superare le 22,3 milioni di tonnellate. Il latte in polvere nel suo complesso è in procinto di toccare le 10 milioni di tonnellate: di cui 5 di latte scremato e 4,8 di latte intero, con un incremento rispettivo del 36 e 20%.
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OBIETTIVO A FUOCO
PRIMO PIANO
Consumi mondiali pro-capite dei prodotti lattiero caseari Le stime dei consumi mondiali pro-capite dei vari prodotti lattiero caseari, trasformati tutti in “equivalente latte”, segnano un consumo medio di 116,9 Kg/pro capite/anno. Purtroppo il 48% dei consumi avviene ancora per canali informali (senza trattamenti igienico sanitari). Il burro svolge la funzione di leader, seguito dal formaggio e dai prodotti freschi. Le polveri di latte restano invece ingredienti nelle preparazioni alimentari.
Popolazione mondiale e consumi: confronto sviluppi 2010/2020 Nell’ultimo decennio trascorso la popolazione mondiale è aumentata di circa il 13%, passando dai 6,9 miliardi del 2010 ai 7,8% del 2020. Nel contempo i consumi di latte e latticini sono aumentati da 105,3 Kg/pro capite/anno a 116,9 pari a incremento in termini percentuali di circa l’11%. Riconfermando, in caso di bisogno, l’elevato valore sociale, alimentare ed economico della filiera latte mondiale.
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PRIMO PIANO
OBIETTIVO A FUOCO
Quote di mercato dei maggiori esportatori in equivalente latte Nel 2020 il commercio mondiale ha subito il severo impatto della pandemia Covid-19. Ciò nonostante il volume totale delle esportazioni è aumentato del 1,6%, raggiungendo il volume complessivo di quasi 82 milioni di tonnellate. Il che rappresenta mediamente il 9-10% della totale produzione lattiero casearia mondiale, escludendo gli scambi tra Paesi aderenti all’Unione Europea.
Top 20 operatori mondiali lattiero caseari Pochi sono stati i cambiamenti nel corso del 2020: Lactalis ha finalizzato l’acquisizione delle attività casearie di Kraft Heinz in Canadà e USA; Fonterra ha consolidato il fatturato con segno negativo dell’1%; DFA ha rilevato 44 strutture da Dean Food per un totale di 443 milioni di USD; in Cina Yili ha realizzato uno sviluppo positivo del 7%, mentre Mengniu ha registrato una diminuzione del 4%. Anche nell’Unione Europea, Italia compresa, sono state realizzate fusioni e acquisizioni.
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PRIMO PIANO
ANNUAL REPORT
Report annuale IDF: nuovi standard e sistemi alimentari sostenibili Nel Report annuale 2020-2021, l’IDF prende in considerazione diversi aspetti, come il ruolo vitale dei prodotti lattiero-caseari nei sistemi alimentari sostenibili, la definizione di nuovi standard sulla sicurezza alimentare, sulla salute e il benessere animale, sui metodi di analisi e campionamento, sui sistemi di gestione della qualità e sicurezza
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ANNUAL REPORT
PRIMO PIANO
Martina Halker
D
urante il vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite, tenutosi a settembre 2021, è emersa la neces-
sità di pensare a soluzioni in grado di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs) entro il 2030. Secondo l’IDF è fondamentale che il ruolo dei prodotti lattierocaseari non venga dimenticato o sottovalutato nelle discussioni sui sistemi alimentari sostenibili, così come il loro contributo a diete sane e sostenibili.
Un settore lattiero caseario sostenibile Nel suo Report annuale 2020-21, l’IDF ha trattato lo sviluppo e la promozione di prati-
lattiero-casearia nella valutazione e la ridu-
normativi sulla protezione dei termini
che sostenibili lungo la filiera lattiero-casea-
zione delle emissioni di gas serra lungo la
lattiero-caseari.
ria. Nel Rapporto IDF Animal Health n°14,
filiera.
L’IDF ha lavorato anche a una bozza di linee
Paesi diversi e 3 organizzazioni internazio-
Raggiungere standard elevati
veglianza della resistenza agli antimicrobici
nali, si parla di benessere animale, sosteni-
L’IDF è attualmente coinvolta in diverse atti-
di origine alimentare e ha partecipato alle ri-
bilità complessiva degli allevamenti, solu-
vità di definizione degli standard: per il
unioni del Comitato Codex sui metodi di
zioni per ridurre lo stress da calore, la ge-
commercio internazionale e la sicurezza ali-
analisi e campionamento. In particolare è
stione delle mastiti supportata da sistemi di
mentare con il Codex; per la salute e il be-
stato stabilito un nuovo standard IDF/ISO
sensori.
nessere animale con l’OIE; per i metodi di
per l’identificazione delle impurità in altre
Attenzione è stata data anche allo sviluppo
analisi e campionamento in collaborazione
polveri lattiero-casearie, nello specifico è
sostenibile con l’IDF Dairy Sustainability
con ISO e con AOAC, USP; per mungitrici,
stato evidenziato la necessità di fornire un
Outlook n° 4 2021. Trovare nuovi modi per
sistemi di gestione della qualità e sicurezza,
metodo armonizzato adatto a una gamma
ridurre l’impatto sull’ambiente, gestire le ri-
standard ambientali etc. con ISO e altre
di prodotti molto più ampia rispetto all’at-
sorse in modo efficiente e aumentare i be-
organizzazioni.
tuale limitato a caseine/caseinati (ISO 5739 |
nefici per la biodiversità e la bioeconomia è
In particolare l’IDF ha emanato un bollettino
IDF 107), fornendo risultati oggettivi e quan-
una parte cruciale dell’impegno del settore
sulla protezione dei termini lattiero-caseari,
titativi, piuttosto che un giudizio soggettivo
lattiero-caseario per il miglioramento conti-
il n° 507/2020, diviso in due parti: l’aggior-
e qualitativo per alleviare le conseguenti
nuo, come la produzione di prodotti a bas-
namento del vecchio bollettino IDF del
barriere commerciali. La revisione dei meto-
se emissioni di carbonio. L’IDF sta contri-
2005 e la compilazione degli attuali quadri
di per i prodotti lattiero-caseari è stata com-
contenente 17 articoli, provenienti da 11
guida del Codex sul monitoraggio e la sor-
buendo con il PIL e la FAO all’iniziativa Net Zero, Pathways to Low-Carbon Dairy (NZP) presentata al Summit delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari. Un Team dell’IDF sta lavorando alla revisione dell’“Approccio comune sull’impronta di carbonio per il settore lattiero-caseario” 2015 (metodologia LCA per il settore lattiero-caseario). Lo sco-
LO SCOPO DEL PROGETTO È GUIDARE L’INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA NELLA VALUTAZIONE E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA LUNGO LA FILIERA
po di questo progetto è guidare l’industria
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PRIMO PIANO
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ANNUAL REPORT
pletata e adottata dalla Commissione del
mondo, stimato in oltre 500.000.000 di test/
2021, definisce i criteri che potrebbero es-
Codex Alimentarius (novembre 2021). Ri-
anno. L’SCC viene utilizzato nella legislazio-
sere utilizzati per aiutare a mappare poten-
mane un punto di discussione sulla determi-
ne alimentare, nel pagamento del latte cru-
ziali metodi.
nazione dell’umidità nel latte in polvere e in
do, influisce sulla composizione e sulla
L’IDF ha anche pubblicato una nuova guida
altri prodotti a base di latte in polvere.
qualità del latte e ha anche un impatto im-
sull’applicazione della risonanza magnetica
Le riunioni del gruppo di lavoro CCFA del
portante sulla gestione dell’allevamento e
nucleare (NMR) per la determinazione del
Codex Committee on Food Additives hanno
sui programmi di allevamento. Ottenere
grasso nei prodotti lattiero-caseari, al fine di
riguardato in particolare l’allineamento delle
conteggi affidabili con un metodo di riferi-
fornire linee guida IDF/ISO armonizzate.
disposizioni sugli additivi alimentari per di-
mento è una sfida importante. L’attuale
versi standard lattiero-caseari, tra cui for-
standard internazionale ISO 13366-1 che si
maggi, ricotta, formaggio grattugiato, e la
basa sulla conta microscopica diretta delle
Il ruolo dei prodotti lattiero-caseari nella nutrizione
revisione delle disposizioni nelle categorie
cellule somatiche potrebbe essere migliora-
L’IDF Nutrition Symposium conferma il ruolo
lattiero-casearie per alcuni additivi, nonché
to con l’uso delle nuove tecnologie. Negli
importante dei prodotti lattiero-caseari nelle
coloranti e dolcificanti. Le disposizioni sugli
ultimi anni sono stati sviluppati nuovi meto-
diete sane. Lo scorso maggio, oltre 1.000
additivi alimentari dei restanti standard lat-
di per l’identificazione delle cellule che di-
nutrizionisti, dietologi e professionisti della
tiero-caseari saranno affrontate nel 2022.
pendono meno dall’operatore (ad esempio
salute di tutto il mondo hanno partecipato
IDF e ICAR hanno collaborato allo sviluppo
citometria a flusso, analisi delle immagini
all’evento. I temi trattati hanno riguardato:
di un sistema di riferimento per il conteggio
migliorate) e forniscono misure precise e af-
l’importanza del latte e dei latticini come fon-
delle cellule somatiche con l’obiettivo di mi-
fidabili. Il Bollettino dell’IDF n° 510/2021
te di nutrienti biodisponibili, il ruolo positivo
gliorare l’equivalenza dei risultati. Il conteg-
“Inventario, valutazione e prospettive sui
dei latticini nei confronti di malattie non tra-
gio delle cellule somatiche (SCC) è uno dei
metodi per la determinazione della conta
smissibili come quelle cardiovascolari, il dia-
test più frequentemente eseguiti in tutto il
delle cellule somatiche”, pubblicato nel
bete di tipo 2, la salute muscoloscheletrica e
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ANNUAL REPORT
PRIMO PIANO
alcuni tipi di cancro come quello al seno e
Prodotti lattiero-caseari sicuri
251:2021) nel latte crudo o liquido (pasto-
del colon-retto. È stato messo in evidenza
Per aumentare la consapevolezza sulla si-
rizzato, UHT e latte in polvere ricostituito e
come il latte e i latticini non sembrano svol-
curezza dei prodotti lattiero-caseari lo scor-
proteine del siero di latte estratti).
gere un ruolo nello sviluppo dell’obesità
so 7 giugno, durante la Giornata mondiale
Linee guida Codex specifiche per i prodotti
nell’infanzia, ma diano un contributo impor-
della sicurezza alimentare 2021, l’IDF si è
lattiero-caseari per il controllo dell’Escheri-
tante all’assunzione di nutrienti per la cresci-
unita alle celebrazioni del Codex. Un grup-
chia coli produttore di tossine Shiga (STEC)
ta e lo sviluppo e per la salute delle ossa.
po di esperti dell’IDF in sicurezza alimenta-
Il Codex ha assunto l’incarico di sviluppare
L’IDF ha puntualizzato anche che una dieta
re ha evidenziato le raccomandazioni, gli
Linee guida generali e di settore per il con-
sostenibile deve essere ottimizzata da ali-
strumenti e le pratiche in atto nel settore lat-
trollo dell’Escherichia coli produttore di tos-
menti di origine animale, come i prodotti lat-
tiero-caseario in tutto il mondo per garanti-
sine Shiga (STEC). Un annesso è dedicato
tiero-caseari. La sostituzione di questi con
re che i prodotti lattiero-caseari siano sicuri,
ai formaggi a latte crudo ea latte crudo.
altre fonti alimentari di proteine e/o calcio
condividendo dettagli su come il settore
Nuove linee guida IDF/ISO sulla convalida e
comporterebbe un significativo aumento
combatte i problemi di sicurezza alimenta-
la verifica delle procedure di test quantitativi
dell’apporto calorico e richiederebbe un uso
re, inclusi quelli microbiologici: presenza di
rapidi per l’aflatossina M1. Sono disponibili
irrealistico di terra e acqua.
agenti patogeni di origine alimentare come
versioni migliorate dei tradizionali test ELISA
Per aumentare la comprensione del ruolo
la listeria o salmonella, sostanze chimiche,
e nuove generazioni di metodi quantitativi
dei latticini e del lattosio nelle linee guida
come residui di detergenti o farmaci veteri-
come LFD (Lateral Flow Devices), talvolta
dietetiche, l’IDF ha pubblicato il Bollettino
nari, e contaminanti fisici. A tal proposito
combinati con IAC (colonne di immunoaffi-
IDF 509/2021: Lattosio, un nutriente impor-
sono state emanate le Linee guida per la
nità). Questo documento spiega in dettaglio
tante: sostenere un approccio politico rivi-
validazione dei test di screening qualitativi
come convalidare qualsiasi metodo rapido e
sto per i prodotti lattiero-caseari e il suo
per la rilevazione dei residui di farmaci vete-
quantitativo per l’aflatossina M1 rispetto a
zucchero intrinseco nell’aprile 2021.
rinari
un metodo di riferimento come HPLC.
(ISO/TS
23758:2021
Febbraio/2022
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IDF/RM
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DIRITTO E ROVESCIO ATTUALITÀ MERCATO
Fotografia del settore lattiero-caseario mondiale Dalla scheda informativa IDF 21/2021 è emerso che nei principali Paesi produttori di latte e derivati hanno segnalato un persistere di effetti pandemici, anche se il settore lattierocaseario mondiale si è dimostrato resiliente, adattabile e reattivo alle nuove situazioni ed esigenze di mercato Martina Halker
L 16
a scheda informativa IDF 21/2021 “IDF
il marketing e i prezzi dei prodotti lattiero-ca-
Factsheet 21/2021 Executive Summa-
seari e di quelli alla stalla, le prospettive futu-
esaminato i risultati e le condizioni di merca-
ry of IDF Country Update”, pubblicata
re, il benessere animale, alimentazione e sa-
to aggiornati in 18 Paesi durante gli ultimi sei
lo scorso dicembre, si è occupata di diverse
lute. I membri dello Standing Committee on
mesi del 2021: Australia, Belgio, Brasile, Ca-
tematiche: la produzione di latte, il mercato,
Dairy Policy and Economics e dello Standing
nada, Danimarca, Francia, Germania, India,
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Committee on Marketing dell’IDF hanno
MERCATO
ATTUALITÀ
ampiamente previsto che il ritorno alle tendenze normali non sia imminente. Formaggi e creme hanno registrato una crescita nella maggior parte dei Paesi. Diminuzioni più comuni sono state osservate nelle bevande a base di latte e nelle polveri. Ogni Paese ha riportato settori in aumento e altri in calo. Vendite generalmente negative si sono evidenziate in Francia, Israele e Canada. Meglio invece Australia e Nuova Zelanda, che hanno vissuto la pandemia in modo molto diverso da altre parti del mondo. L’IDF afferma che il commercio globale di prodotti lattiero-caseari è cresciuto nonostante le sfide alle catene di approvvigionamento.
Marketing dei prodotti lattiero-caseari Irlanda, Israele, Giappone, Paesi Bassi, Nuo-
stata una forte crescita in Nord America,
Le politiche marketing dei prodotti lattiero-
va Zelanda, Norvegia, Russia, Sud Africa,
Nuova Zelanda e Irlanda. I fattori comuni
caseari continuano a promuovere temi co-
Svizzera, Stati Uniti. Sparsi in tutto il mondo,
che hanno influenzato la crescita della pro-
me i benefici per la salute e una dieta equili-
questi Paesi rappresentano oltre la metà del-
duzione sono stati i bassi prezzi del latte ri-
brata. La messaggistica positiva ha preso in
la produzione mondiale di latte e una quota
spetto ai costi di produzione più elevati. An-
considerazione anche lo stile di vita, eviden-
ancora maggiore del commercio mondiale di
che i requisiti per ottenere risultati ambien-
ziando in particolar modo la versatilità o il
prodotti lattiero-caseari.
tali migliori, sia per regolamentazione che
piacere dei prodotti lattiero-caseari e i bene-
È emerso che nel secondo anno della pan-
per preferenza di mercato, stanno aggiun-
fici che questi apportano a neonati e bambi-
demia di Covid-19, l’industria lattiero-case-
gendo costi alla produzione di latte in molti
ni. Sempre più spesso, i professionisti del
aria di tutto il mondo ha dimostrato di esse-
Paesi.
marketing si stanno concentrando su come
re abbastanza resiliente, nonostante le nu-
i prodotti lattiero-caseari affrontano proble-
merose sfide alla produzione, alle catene di
Mercati dei prodotti lattiero-caseari
mi sociali più grandi, come la sostenibilità
approvvigionamento e all’accesso dei con-
Un tema generale nell’evoluzione della pan-
ambientale ed economica e la fiducia della
sumatori. In ogni Paese, su un calendario
demia è stata la riduzione dei pasti consu-
comunità o i valori sociali. Inoltre, l’attenzio-
leggermente diverso ma per lo più simile, i
mati fuori casa, sia per restrizioni che per
ne agli standard di qualità viene sempre più
mercati si stanno muovendo nella direzione
scelta dei governi. Nel 2021, la maggior
evidenziata nel marketing, a causa della me-
dei modelli pre-Covid, ma gli effetti della
parte dei Paesi ha visto un allentamento o
ticolosità alla sicurezza alimentare e alla fi-
pandemia rimangono. Altri fattori che hanno
l’eliminazione delle restrizioni e i consuma-
ducia durante la crisi del Covid-19.
modellato i mercati lattiero-caseari per qual-
tori si sono spostati verso modelli di consu-
che tempo continuano a influenzare la pro-
mo pre-pandemia. In generale, questo ha
duzione di latte e la scelta dei consumatori.
influito positivamente sulle vendite di pro-
Prezzi del latte alla stalla e dei prodotti lattiero-caseari
dotti lattiero-caseari apprezzati anche al ri-
I prezzi del latte alla stalla si sono stabilizza-
Produzione di latte
storante, come i formaggi. Il consumo tota-
ti rispetto alla turbolenza e all’incertezza del
Il tasso di crescita medio è stato dello
le di latte e latticini nel mondo rimane stabi-
2020. Il mercato ha evidenziato prezzi che
0,5%, ma entro un ampio intervallo com-
le, ma con alti e bassi che riguardano tipo-
sono storicamente sopra la media, ma an-
preso tra -2,4% e +6%. I cali maggiori sono
logie specifiche. Molti Paesi stanno veden-
cora insufficienti per sostenere la produzio-
stati registrati nella maggior parte dell’Euro-
do che i modelli di consumo iniziano a tor-
ne di latte a lungo termine a causa dei costi
pa, in Sud Africa e India. Al contrario, c’è
nare ai volumi pre-pandemia, ma è
più elevati.
Febbraio/2022
17
DIRITTO E ROVESCIO ATTUALITÀ MERCATO
I prezzi effettivi all’ingrosso e al consumo dei prodotti lattiero-caseari sono in gran parte in linea con i modelli storici e non hanno seguito la tendenza di altri prodotti alimentari, che hanno subito rincari a causa di aumenti di produzione, marketing, manodopera, trasporti e altri costi della catena di
IL COMMERCIO GLOBALE DI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI È CRESCIUTO NONOSTANTE LE SFIDE ALLE CATENE DI APPROVVIGIONAMENTO
approvvigionamento.
Condizioni e prospettive del mercato
nita, ma che ci sono altri fattori importanti
dei prodotti lattiero-caseari. Quando la vita
L’anno scorso c’era una diffusa speranza
che richiedono maggiore attenzione.
e il lavoro hanno iniziato a tornare sempre
che la situazione tornasse più alla normalità
18
più agli stili pre-pandemia, i numerosi bene-
nel 2021, anche grazie alla disponibilità dei
Ambiente
fici di questi alimenti per la salute di tutta la
vaccini. Sebbene i modelli di marketing sia-
Uno di questi è sicuramente l’ambiente. I
famiglia sono diventati un tema comune nel
no chiaramente tornati ai livelli pre-Covid, la
Paesi sviluppati, in particolare, sono in pri-
marketing dei prodotti lattiero-caseari.
pandemia, insieme ad altri fattori come il
ma linea nell’attuazione di strategie e prati-
cambiamento climatico, continuano a in-
che per ridurre l’impatto ambientale dell’al-
Sistemi di allevamento
fluenzare la produzione e il consumo. No-
levamento lattiero-caseario. Questo mes-
Il benessere degli animali continua a inte-
nostante tutto questo, c’è ottimismo per il
saggio è stato trasmesso con forza al Sum-
ressare molti consumatori e gli sforzi di
mercato dei prodotti lattiero-caseari, anche
mit delle Nazioni Unite sui sistemi alimenta-
comunicazione dell’industria lattiero-ca-
grazie alla resilienza dimostrata da allevato-
ri (UNFSS) a settembre ed è stato accolto
searia si stanno concentrando proprio per
ri e trasformatori di fronte a sfide straordi-
positivamente dai leader mondiali. Ciò evi-
far passare il messaggio che i sistemi di
narie, dimostrando anche che questi ali-
denzia sia la necessità che il valore di co-
produzione del latte possono inserirsi in
menti sono fondamentali nella maggior par-
municare questo importante impegno.
un contesto naturale e sociale, in linea con
te delle diete dei consumatori. Il settore lat-
Alimentazione e salute
gli obiettivi delle Nazioni Unite per la so-
tiero-caseario guarda al 2022 con la consa-
La pandemia ha ricordato, alla maggior par-
stenibilità nelle diete, nelle comunità e
pevolezza che la pandemia non è ancora fi-
te dei consumatori, la centralità e la bontà
nell’ambiente.
Febbraio/2022
Lasciati guidare dai 5 sensi, scopri i benefici delle colture di maturazione Chr. Hansen La stagionatura (o maturazione) del formaggio è una fase del processo di caseificazione molto complessa e unica che prevede numerosi processi microbiologici e biochimici. Queste complesse attività metaboliche possono avvenire con cinetiche differenti, consentono di caratterizzare l’aroma, il gusto e la struttura tipiche di una specifica tipologia di formaggio.
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Ottenere il flavor perfetto e la complessità aromatica desiderata
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Commercializzare il prodotto in tempo riducendo scarti e costi di stagionatura. Ad esempio in formaggi semicotti a pasta dura le colture DVS® Delight, Buttery 01 o CR-540 ti permettono di ridurre in media, dal 10 al 25%, la durata della stagionatura a parità di profilo aromatico e texture desiderata.
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Creare nuove occasioni di consumo del formaggio, offrendo ai consumatori uno snack gustoso e salutare
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DIRITTO ROVESCIO FOCUS EDIRITTO E ROVESCIO
Grattugiati:
performance di tutto rispetto
Grattugia etrusca conservata presso il Museo nazionale etrusco e necropoli di Chiusi (SI)
L’aumento delle vendite e delle referenze a scaffale segnano il successo dei formaggi grattugiati, forti del contenuto di servizio che solo i prodotti pronti all’uso sanno dare. La tecnologia di grattugia, confezionamento e conservazione mantengono inalterate la qualità del prodotto originario Martina Halker
20
L
a recente pandemia ha evidenziato – an-
dotti pronti all’uso sono sempre più graditi dai
cora una volta – l’elevata resilienza dei
consumatori. Il confezionamento in atmosfera
prodotti lattiero caseari, nei momenti di
modificata e il rispetto della catena del freddo,
crisi. I formaggi grattugiati non solo hanno resi-
anche dopo l’apertura del prodotto, preservano
stito, ma hanno incrementato le vendite, indi-
le caratteristiche organolettiche di questi for-
cando alle aziende lattiero-casearie che i pro-
maggi da aria, luce e calore.
Febbraio/2022
DIRITTO E ROVESCIO
PAOLO PINNA direzione marketing F.lli Pinna Industria Casearia
“Auspicabile una maggiore chiarezza sulle composizioni dei mix”
FOCUS
È sempre auspicabile innovare Più che nel 2021 la forte crescita del grattu-
una maggiore chiarezza sulle composizioni.
giato a libero servizio noi l’abbiamo avuta
Innovare invece, banale a dirsi, non fa mai
nel 2020, in piena pandemia. La spiegazio-
male. Soprattutto per chi ha forza commer-
ne è semplice e nota: la gente stava in casa
ciale e finanziaria per imporre nuove e pro-
e cucinava alla grande! Ora vediamo un for-
prie ricette.
te impulso nel segmento industriale, quindi
Variabili quali aria, luce, calore, umidità e
nel formato da 1 kg e 5 kg, per via della
grasso sono abbastanza sotto controllo.
nuova esplosione del consumo di Pecorino
Semmai il problema c’è quando a causa
Romano DOP nei sughi e nei piatti pronti.
delle scarse giacenze si è dovuto grattugia-
Per quanto riguarda la situazione giuridica,
re un formaggio più fresco e quindi con
non credo ci sia nulla da normare; c’è già
maggiore umidità. Però sono scelte assolu-
tanto da rispettare. Sinceramente non vedo
tamente controllabili e di cui si risponde con
cosa bisognerebbe regolare. Forse nei mix
il severo esame del consumatore finale.
Un nuovo formato per tutelare i consumatori
ANNA RIZZI Responsabile Marketing di Trentingrana Consorzio dei Caseifici Sociali Trentini
“La sfida sta nel miglioramento continuo delle filiere, per un prodotto e una supply chain sempre più efficienti e sostenibili”
La vendita di Trentingrana Grattugiato Fre-
damentali nella ristorazione quali: controllo
sco ha conosciuto una buona performance
del food cost (il prodotto è dosato corretta-
nel 2021, come negli anni precedenti. La
mente per la monoporzione), controllo del
componente di servizio unita alla genuinità
food waste (il prodotto non utilizzato non
del prodotto (solo latte di montagna, sale e
deve essere buttato) e praticità di stoccag-
caglio, e da filiera NO OGM) ha permesso a
gio. Per preservare al massimo le caratteri-
questa referenza di crescere costantemen-
stiche del grattugiato abbiamo predisposto
te negli ultimi anni, andando incontro alle
una zip di chiusura “salva freschezza” per la
nuove abitudini di consumo. Siamo poi riu-
sua conservazione una volta aperto, in mo-
sciti ad adattare il prodotto alle esigenze di
do che si possa avere sempre un formaggio
consumo emerse con la pandemia propo-
come appena grattugiato.
nendo sul mercato un formato monodose
Le abitudini di consumo odierne e la dimen-
da 5 g, destinato al settore Ho.Re.Ca, che
sione/composizione dei nuclei familiari,
ha fatto registrare nel corso di quest’anno
nonché i trend che si registrano rispetto a
ottimi risultati. Tale referenza è stata molto
questi fattori, ci indicano che la strada cor-
apprezzata in un momento in cui l’attenzio-
retta con cui proporsi sul mercato è il pron-
ne all’igiene e alla tutela dei consumatori
to all’uso. Crediamo che la sfida maggiore
devono essere ancora più elevate del solito
per i produttori, in termini di innovazione,
ed è necessario che i momenti di condivi-
sia il miglioramento continuo delle filiere,
sione si svolgano in totale sicurezza. Ciò si
per un prodotto e una supply chain sempre
unisce ad altre componenti di servizio fon-
più efficienti e sostenibili.
Febbraio/2022
21
DIRITTO ROVESCIO FOCUS EDIRITTO E ROVESCIO
Un anno dai numeri record
STEFANO BERNI Direttore generale del Consorzio Grana Padano
“La GDO separi i prodotti DOP dagli altri, affinché il consumatore compia una scelta consapevole”
Per quanto ci riguarda dal prodotto grattu-
sta positiva spinta sia da attribuire all’Italia
giato continuano ad arrivare buone notizie.
o all’estero o a entrambe le destinazioni, ma
È infatti andato molto bene anche settem-
è un ennesimo dato che denota un buono
bre, dopo un agosto record, con una cre-
stato di salute del comparto Grana Padano.
scita di +9.930 forme (sfridi compresi), pari
Il trend positivo del Grana Padano DOP
al +6,8%, di cui +6,9% in forme intere e
grattugiato ha probabilmente visto scende-
+6,6% in sfridi. Questo dato ci porta a un
re le vendite per altri grattugiati, ma si tratta
+3,1% nei nove mesi gennaio/settembre
di dati che ogni consorzio verifica in auto-
per un totale di 1.287.939 forme di cui
nomia.
1.106.618 forme intere e 181.321 forme in
Crediamo sia il caso che la GDO separi i
sfridi. Se la tendenza proseguirà allo stesso
prodotti DOP dagli altri. Proprio perché l’of-
ritmo nell’ultimo trimestre, a fine anno ci
ferta è aumentata, e senza nulla togliere ad
proietterà a 1.750.000 forme lavorate senza
altri prodotti senza denominazione d’origi-
crosta, segnando un nuovo primato.
ne protetta, il consumatore, a maggior ra-
La crescita del +6,6% degli sfridi anticipa
gione, deve essere messo nelle condizioni
una buona uscita anche di porzionato con
di cogliere le differenze tra i prodotti e di
crosta. Al momento non sappiamo se que-
compiere una scelta consapevole.
Promuovere le biodiversità del prodotto DOP
22
Il 2021 si sta rivelando un anno estremamente
slancio ai prodotti enogastronomici e il Parmi-
positivo per il Parmigiano Reggiano, nel primo
giano Reggiano non fa eccezione. Di fatto, nel
semestre le vendite a volume hanno registrato
ciclo di vita di un prodotto la domanda tende a
una crescita del +7,5% rispetto al periodo pre-
scendere quando gli imprenditori non riescono
pandemia, 17.239 tonnellate contro le 15.330
a rinnovare il ciclo dell’offerta. Attenzione però,
del 2019, mentre gli altri formaggi stagionati a
innovare significa anche utilizzare tutte le mo-
pasta dura si sono fermati sotto l’1%.
derne piattaforme di comunicazione per dialo-
CARLO MANGINI Direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale del Consorzio Parmigiano Reggiano
Per quanto riguarda il segmento dei formaggi
gare con consumatori sempre più evoluti, ma-
grattugiati, le vendite complessive sono au-
turi e curiosi. Sempre più persone, infatti, desi-
mentate del + 6,1% nel 2021 (fonte: Nielsen,
derano conoscere la storia, il luogo di origine e
Consumi domestici avvenuti dopo acquisti ef-
le tradizioni del prodotto che acquistano. Il
“Innovare significa anche utilizzare tutte le moderne piattaforme di comunicazione per dialogare con consumatori sempre più evoluti, maturi e curiosi”
fettuati nel canale della moderna distribuzio-
Consorzio vuole soddisfare questa esigenza ri-
ne). Nello stesso periodo, però, il Parmigiano
correndo a un efficace media mix.
Reggiano è cresciuto del +7,1% dimostrando
Detto questo, la differenziazione dell’offerta ri-
ancora una volta di essere la locomotiva del
entra nella strategia del Consorzio già da diver-
comparto. La pandemia ha favorito i prodotti di
si anni e si sta facendo ed è stato fatto un gran-
qualità e ha permesso lo sviluppo di nuovi seg-
de lavoro per promuovere le tante biodiversità
menti di domanda: dalle varie stagionature, in
della DOP. Dedicheremo sempre più risorse
particolare il 40 mesi, alla gamma delle razze e
all’innovazione e saremo al fianco dei nostri
delle biodiversità (vacca rossa, bianca e bru-
soci e imprenditori che presidiano la fase più
na), dal biologico alla produzione di montagna.
delicata della filiera, quella vicina al momento
L’innovazione è il volano giusto per dare nuovo
del consumo.
Febbraio/2022
DIRITTO E ROVESCIO
FOCUS
Controlli efficaci e proprietà organolettiche inalterate LAURA FERRARI Presidente di Ferrari G. Industria Casearia
ferto è apprezzato dai consumatori, ma che
Tali controlli sono nell’interesse dei consuma-
la qualità media è riconosciuta come ade-
tori e dei produttori e contrastano, a mio pa-
“La crescita di questi formaggi dimostra che il servizio offerto è apprezzato e che la qualità è riconosciuta come adeguata e soddisfacente”
guata e soddisfacente.
rere, in modo efficace e attivo le frodi.
L’innovazione è un importante driver di cre-
La qualità dei formaggi grattugiati è preser-
scita in generale e in particolare per i pro-
vata da un confezionamento che richiede
dotti, come i grattugiati, a elevato contenu-
impianti e competenze tecniche specializ-
to di servizio. La nostra azienda ha lanciato
zati. La tecnologia ormai comunemente dif-
recentemente innovazioni di prodotto, an-
fusa è quella del confezionamento in atmo-
che sostenute da investimenti in comunica-
sfera protettiva e il prodotto, per la migliore
zione. Per il futuro stiamo progettando in-
conservazione, deve essere refrigerato. La
Il mercato dei formaggi grattugiati è tra i più i
novazioni nel pack in direzione di una mag-
luce è anche responsabile del deperimento,
dinamici del largo food e del comparto for-
giore sostenibilità.
conseguentemente le “finestre” trasparenti
maggi in particolare. Nel 2020 è cresciuto del
I formaggi grattugiati non presentano parti-
sono gradite al consumatore, ma se ampie
10,8% (Totale Italia+Discount) – +11% nella
colari criticità che richiedano una normativa
diminuiscono la barriera ai fattori esterni.
GDO – e la sua crescita continua nel mercato
ad hoc. Per quanto riguarda la tutela delle
Inoltre, i formaggi grattugiati distribuiti ed
nazionale, dove a settembre 2021 abbiamo
DOP, deve essere ricordato che i Consorzi di
esposti nel punto vendita a temperatura
avuto una crescita totale del 3,3% (Totale
Tutela delle più importanti DOP nazionali,
ambiente comportano un rischio di deperi-
Italia+Discount), trainata dal canale discount
Grana Padano e Parmigiano Reggiano, inve-
bilità molto elevato, salvo siano disidratati o
che cresce dell’11% e in sviluppo anche nella
stono da anni ingenti risorse (nell’ordine di
parzialmente disidratati e quindi non defini-
GDO. Anche l’export vede una costante cre-
milioni di euro all’anno) per i controlli. Sia nel-
bili correttamente “freschi” . I formaggi di
scita dei formaggi grattugiati di origine italiana.
la fase della produzione e confezionamento
qualità mantengono le loro caratteristiche
La crescita dei mercati e l’aumento della
presso gli stabilimenti, sia nelle verifiche della
se grattugiati e confezionati freschi, non
penetrazione nelle famiglie dimostrano
tracciabilità, sia con prelievi di prodotto finito
sottoposti a trattamenti che ne alterino le
concretamente non solo che il servizio of-
nel mercato nazionale e sui mercati esteri.
proprietà organolettiche.
Febbraio/2022
23
FOCUS
ECONOMIA
Il lattiero caseario protagonista sui mercati esteri Il settore nel biennio 2020-2021 24
Cerved Market Intelligence: la piattaforma per conoscere i Mercati, davvero. Febbraio/2022 Approfondisci il Food&Beverage e i suoi 65 settori, sempre aggiornati. Scrivici a info.marketingsolutions@cerved.com
ECONOMIA
forte ripresa delle vendite sui mercati esteri e
lattiero-caseario un ruolo di rilievo è rico-
in misura moderata allo sviluppo del mercato.
perto anche dall’Italia, 6° Paese nella clas-
L’export rappresenta un canale di sbocco
sifica dei maggiori esportatori.
FOCUS
di crescente importanza per le aziende del
di Luigi Antonio FERRARO Specialista di analisi competitiva esperto del comparto lattiero-caseario Cerved Group
I
settore, compensando gli scarsi spazi di
Il saldo commerciale nazionale, in tenden-
manovra di un mercato interno poco dina-
ziale miglioramento negli ultimi anni, è di-
mico. Infatti, è in atto un continuo sviluppo
ventato positivo nel corso del 2019. Nel
della rete commerciale estera per diverse
2021 cresce sensibilmente a favore dell’Ita-
aziende del settore.
lia attestandosi sui 900 Mn di euro (Tabella
A livello internazionale esistono eccellenti
2). Nel commercio con l’estero è necessario
potenzialità di crescita per molti prodotti (so-
considerare separatamente:
prattutto per i formaggi DOP) della tradizione
• Formaggi: il saldo commerciale è in net-
italiana (es. Parmigiano Reggiano, Grana
to miglioramento grazie alla buona quali-
Padano, Mozzarella di Bufala Campana
tà dei prodotti italiani. Le esportazioni so-
etc.), come testimoniato dall’andamento
no trainate dai prodotti “tipici” della ga-
delle esportazioni negli ultimi anni, trainati
stronomia italiana, come i formaggi Gra-
l comparto lattiero caseario nazionale,
dall’immagine positiva del cibo italiano.
na Padano e Parmigiano Reggiano e
nel suo complesso, ha dimostrato duran-
Vi sono inoltre prodotti non DOP (mascar-
mozzarelle. Tendenzialmente l’Italia im-
te l’emergenza sanitaria di essere dotato
pone, ricotta, crescenza) che sono unici nel
porta prodotti di fascia medio-bassa ed
di resilienza e dinamicità, reggendo l’impat-
panorama produttivo mondiale e che hanno
to della pandemia e assicurando ai consu-
buone potenzialità di sviluppo sui mercati
matori prodotti sani, sicuri e nutrienti.
esteri nel medio e lungo termine.
esporta prodotti di fascia alta. • Burro: quasi tutte le aziende produttrici di burro, in particolare quelle che impiegano panna di affioramento nel processo
La produzione del lattiero caseario, primo settore alimentare italiano, nel 2020 ha registrato
produttivo, utilizzano burro in pani di im-
solo un lieve calo del fatturato settoriale
GLI SCAMBI COMMERCIALI
portazione (da centrifuga) per migliorare
(-0,7%) mentre il preconsuntivo 2021 denota
L’analisi degli scambi commerciali mondiali
la qualità del prodotto. Si stima che il bur-
una buona crescita (stimata intorno al 4,3%
del comparto lattiero-caseario mostra un
ro estero destinato a questo impiego sia
rispetto al 2020), con valori che dovrebbero
significativo dinamismo. Il Paese leader del
circa il 40% del totale burro importato.
attestarsi sui 15,9 Miliardi di euro (Tabella 1).
settore è la Nuova Zelanda, le cui esporta-
• Latte confezionato: la presenza degli
Le performance della produzione settoriale
zioni hanno superato gli 8 miliardi di euro
importatori è particolarmente rilevante
nel 2021 sono da attribuirsi in particolare alla
nel 2020. Seguono, fra i maggiori esporta-
nel latte confezionato a lunga conserva-
tori, diversi paesi appartenenti all’Unione
zione; bassa invece la quota delle impor-
Europea, a cui si aggiungono, gli Stati Uniti.
tazioni di latte fresco. Poco significative
Tra i principali protagonisti del comparto
le esportazioni di latte confezionato (fre-
Tabella 1 - DATI DI SETTORE Anno 2021 (1) Valore della produzione (Mn. €) Export (Mn. €) Import (Mn. €) Saldo commerciale (Mn. €) Valore del mercato (Mn. €) Export/Produzione (%) Import/Mercato interno (%) (1) Preconsuntivo Fonte: Analisi e stime Cerved su fonti qualificate
15.880 3.910 3.010
Tabella 2 - BILANCIA COMMERCIALE DEL SETTORE LATTIERO CASEARIO, DAL 2018 AL 2021. DATI IN MILIONI DI EURO, VARIAZIONI PERCENTUALI
900 14.980 24,6 20,1
2018 Export Import Saldo commerciale
3.134 3.270 -136
2019 3.538 3.356 182
2020 3.462 2.961 501
Preconsuntivo
Var %
Var %
2021
2020/ 2019
2021/ 2020
-2,1 -11,8
12,9 1,7
3.910 3.010 900
Fonte: Elaborazione Cerved su dati ISTAT
Febbraio/2022
25
FOCUS
ECONOMIA
Tabella 3 - SCAMBI COMMERCIALI DEL SETTORE LATTE E DERIVATI: COMPOSIZIONE PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO, 2021 (1). INCIDENZA IN VALORE, VARIAZIONI PERCENTUALI Prodotto Formaggi e latticini Siero di latte e prodotti costituiti di componenti naturali del latte Latte e panna (non concentrati) senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti Burro Latticello, latte e crema coagulati, chefir e altri tipi di latte e creme fermentati o acidificati Yogurt Totale
Export
Import
89,4
57,2
5,9
4,0
2,3 1,8 0,3 0,3 100,0
15,5 9,5 4,9 8,9 100,0
(1) L’incidenza per l’anno 2021 è relativo al periodo gennaio-settembre. Fonte: Elaborazioni Cerved su dati ISTAT
sco e uht) che incidono per meno del 2%
In forte crescita le esportazioni di panna
no di produzione estera (poco più a valo-
sulla produzione a valore.
uht che nel biennio 2020-2021 raggiun-
re). Le esportazioni incidono sulla produ-
gono il 19% a valore della produzione.
zione per il 10% circa a volume. Rilevanti
• Panna: non significativi gli scambi commerciali per il prodotto fresco, mentre le
• Yogurt e dessert: l’incidenza delle im-
importazioni a volume della panna uht sui
portazioni è elevatissima: il 45% circa dei
consumi pesano per oltre il 12% a valore.
prodotti consumati in Italia (a volume) so-
le importazioni intercompany. Sono rilevanti le importazioni di latte (in diverse forme) dato che la produzione interna di latte vaccino è insufficiente a coprire l’in-
Yogurt Latticello Burro Yogurt Latte e panna Siero di latte Formaggi e latticini
0,3 0,3 1,8 2,3 5,9 3,8 89,4 100,0
Grafico 1. Ripartizione in valore dell'export lattiero caseario per segmento, 2021 (incidenza in valore)
tero fabbisogno nazionale. Bisogna però segnalare che il trend di crescita della produzione negli ultimi anni, e quello atteso nel medio e lungo periodo, avvicinerà l’Italia all’autosufficienza.
I NUMERI DELL’EXPORT Nel 2021 si stima una crescita dell’export a valore che sfiora il 13% rispetto al 2020, toccando i 3,9 miliardi di euro. Il peso maggiore è rappresentato da formaggi e latticini che sfiorano il 90% sul totale (Tabella 3,
18.7% 26.2%
17.6%
8.8% 8.4%
Francia Germania Regno Unito USA Svizzera Belgio Spagna Olanda Austria Altri
18,7 17,6 8,8 8,4 4,9 4,7 4,6 3,1 3,0 26,2
Grafico 1). Seguono il siero del latte (5,9%), latte e panna (2,3%) e burro (1,8%). Poco significativo il peso degli altri prodotti. Ad apprezzare particolarmente i prodotti Made in Italy troviamo Francia, Germania e Stati Uniti (Tabella 4, Grafico 2), che complessivamente concentrano quasi il 46% dell’export settoriale. Segue il Regno Unito che, nonostante la Brexit, registra un calo
Grafico 2. Esportazioni italiane di latte e derivati per Paese in
contenuto (-2,6%).
valore, 2020 (incidenza % in valore)
Nell’export settoriale, un ruolo di primo piano spetta ai formaggi, il cui fiore all’occhiel-
26
Febbraio/2022
ECONOMIA
FOCUS
Tabella 4 - PRINCIPALI PAESI DI DESTINAZIONE DEL SETTORE LATTE E DERIVATI, 2021 (1). INCIDENZA IN
Grana Padano, Parmigiano Reggiano Mozzarella Formaggi grattugiati Altri formaggi freschi Altri formaggi stagionati Fiore sardo, Pecorino Gorgonzola Provolone Altri formaggi a pasta erborinata Formaggi fusi
VALORE, VARIAZIONI PERCENTUALI Export
Inc. % 2021 (1)
Var. % Gen-sett 2021/ Gen-sett 2020
Francia
19,7
12,2
Germania
16,0
-2,2
10,0 7,4 5,1 4,7 4,6 3,1 2,8 1,9 1,9 1,6 1,5 1,4 1,4 1,3 1,2 1,0 0,9 0,8 0,5 0,5 10,5 100,0
42,0 -2,6 19,2 7,9 11,7 14,5 -0,1 10,0 0,6 18,8 21,0 6,6 26,8 32,9 19,0 71,7 13,6 -5,3 -3,2 47,0 23,8 12,8
Stati Uniti Regno Unito Belgio Svizzera Spagna Paesi Bassi Austria Canada Giappone Svezia Polonia Danimarca Corea del Sud Grecia Australia Cina Romania Repubblica Ceca Slovenia Irlanda Altri Totale
(1) L’incidenza per l’anno 2021 è relativo al periodo gennaio-settembre Fonte: Elaborazioni Cerved su dati ISTAT
31,7 18,1 13,9 13,8 10,5 5,4 4,1 1,4 0,6 0,4
Grafico 3. Esportazioni italiane di formaggi per tipologia in valore, Genn-sett 2021 (incidenza % in valore)
Francia Germania Stati Uniti Regno Unito Svizzera Belgio Spagna Paesi Bassi Austria Svezia Canada Giappone Altri
20,6 16,3 10,5 7,6 4,9 4,8 4,6 3,2 2,7 2,2 2,0 2,0 18,6
Grafico 4. Esportazioni italiane di formaggi per Paese in valore, Genn-sett 2021 (incidenza % in valore)
lo sono le 54 produzioni casearie del nostro
primi 9 mesi del 2021, con un’incidenza sul
ACCORDI INTERNAZIONALI
Paese che si possono fregiare della deno-
totale export formaggi del 31,7% (Grafico 3).
Per supportare lo sviluppo dell’export set-
minazione di origine (52 DOP e 2 IGP).
Segue la mozzarella con vendite all’estero
toriale sono stati stretti diversi accordi inter-
Quasi tutte le categorie di formaggi sono in
pari a 483,1 milioni di euro (gennaio-settem-
nazionali, tra cui:
forte crescita nei primi 9 mesi del 2021 (Tabel-
bre 2021) e un peso del 18,1% sul totale.
• Giugno 2021. È stata firmata la sospen-
la 5). Fanno eccezione i formaggi fusi, che re-
I primi Paesi per le esportazioni di formaggi a
sione per 5 anni dei dazi tra UE e USA.
gistrano un calo del 32,8%, e la categoria
valore (Grafico 4) sono Francia (20,6%), Ger-
L’export italiano tra formaggi, salumi, li-
Asiago, Caciocavallo, Montasio, Ragusano
mania (16,3%), e USA (10,5%). In forte cre-
quori, agrumi ed altri prodotti da ottobre
che registrano un modesto +1,4%. Brillanti i ri-
scita le esportazioni verso Francia (+12,4%),
2019 a febbraio 2021 hanno subito dazi
sultati dei formaggi a pasta dura, del Fiore sar-
USA (+42%), Belgio, Svezia e Polonia con in-
aggiuntivi del 25% a causa del conten-
do, Pecorino, Provolone e formaggi freschi.
crementi che sfiorano il 20%, Cina (+58,2%),
zioso sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus
Le due principali DOP nazionali, Grana Pada-
Corea del Sud (+39,4%) e Canada (+10%).
e Boeing. L’intesa tra USA e UE arriva a
no e Parmigiano Reggiano, da sole realizzano
Stabili le vendite in Germania, in lieve calo
poco più di tre mesi dalla sospensione
vendite all’estero per 846,4 milioni di euro nei
Regno Unito e Austria.
temporanea della tariffa aggiuntiva.
Febbraio/2022
27
FOCUS
ECONOMIA
Tabella 5 - EXPORT FORMAGGI: RIPARTIZIONE A VALORE PER TIPOLOGIA. MN DI EURO Tipologia
Gen-sett 2020
Formaggi stagionati di cui Grana Padano, Parmigiano Reggiano Fiore sardo, Pecorino Provolone Asiago, Caciocavallo, Montasio, Ragusano Altri formaggi stagionati Formaggi freschi di cui Mozzarella Altri formaggi freschi Formaggi a pasta erborinata di cui Gorgonzola
Gen-sett 2021
Var. % Gen-sett 2021/ gen-sett 2020
1.162,5
1.309,1
12,6
760,6 109,0 30,7 8,8 253,3
846,4 145,0 35,9 8,9 272,8
11,3 33,1 16,9 1,4 7,7
745,5
850,7
14,1
436,8 308,7
483,1 367,6
10,6 19,1
118,9
126,3
6,3
104,6
109,9
5,0
Altri formaggi a pasta erborinata
14,3
16,4
14,7
Formaggi grattugiati
337,9
371,4
9,9
13,9
9,3
-32,8
2.378,6
2,666,8
12,1
Formaggi fusi Totale Fonte: Elaborazioni Cerved-Databank su dati ISTA
28
• Marzo 2021. È entrato in vigore l’accor-
• Febbraio 2019. È entrato in vigore l’ac-
fala Campana, Parmigiano Reggiano, Pe-
do tra UE e Cina sulle indicazioni geogra-
cordo tra UE e Giappone (Economic Part-
corino Romano, Pecorino Toscano, Pro-
fiche (IG), firmato il 14 settembre 2020.
nership Agreement, EPA) che prevede una
Prevede la mutua protezione di 100 DOP
progressiva liberalizzazione dei rispettivi
• Settembre 2017. È entrato in vigore in
e IGP europee e altrettante provenienti
mercati. Per i formaggi, saranno soppres-
via provvisoria il Comprehensive Econo-
dalla Cina, per un totale di 200 nomi ico-
si i dazi su molte tipologie a pasta dura, at-
mic and Trade Agreement (CETA) tra l’UE
nici dell’agroalimentare europeo e cinese
tualmente al 29,8%, e sarà stabilito un
e il Canada. Il CETA, oltre a eliminare i
che saranno tutelati dall’imitazione. Le IG
contingente esente da dazio per i formag-
dazi sulla maggior parte dei beni e dei
italiane che saranno protette in Cina sono
gi freschi come la mozzarella. Riguardo le
servizi scambiati, ha approvato una quo-
26, tra queste diversi formaggi, sia fre-
Indicazioni Geografiche, l’accordo ricono-
ta da 17.700 tonnellate per i formaggi
schi che stagionati, incluso il Gorgonzola,
sce oltre 200 prodotti europei DOP-IGP
europei, supplementare a quella già pre-
il Grana Padano e il Parmigiano Reggia-
che godranno in Giappone dello stesso li-
vista dagli accordi Wto. L’Italia è uno dei
no, la Mozzarella di Bufala Campana, il
vello di tutela riconosciuto nella UE. L’EPA
più grandi esportatori UE di prodotti ca-
Pecorino Romano, il Taleggio e l’Asiago.
prevede il riconoscimento di 18 Indicazio-
seari in Canada. L’accordo, inoltre, pre-
Nel corso dei prossimi quattro anni, l’ac-
ni Geografiche italiane, tra cui quelle di
vede il riconoscimento e la tutela di 140
cordo si amplierà fino a coprire altri 175
ben 10 formaggi: Asiago, Fontina, Gor-
IG europee, delle quali 11 sono formaggi
nomi da entrambe le parti.
gonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bu-
italiani DOP.
Febbraio/2022
volone Valpadana, Taleggio.
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RICERCA SCIENTIFICA
DOI:10.1016/j.fbio.2021.101104
La temperatura di fermentazione influisce sulla qualità dello yogurt: uno studio di metabolomica Fermentation temperature affects yogurt quality: A metabolomics study. Food Bioscience, Volume 42, agosto 2021 S. Yang, D. Yan, Y. Zou, D. Mu, X. Li, H. Shi, X. Luo, M. Yang, X. Yue, R. Wu, J. Wu Poiché negli ultimi anni i consumatori continuano ad assaporare diversi yogurt di alta qualità, la lavorazione raffinata e differenziata dello yogurt e il miglioramento delle condizioni di processo sono diventati le tendenze in via di sviluppo nella lavorazione di questo prodotto. In questo studio, sono stati utilizzati il latte fresco come materia prima e Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus come ceppi di fermentazione per produrre yogurt a diverse temperature di fermentazione (30, 37, 40, 42 e 45°C). Sono state valutate la
cati alle diverse temperature di fermentazione. Inoltre, sono stati
qualità nutrizionale, le caratteristiche fisico-chimiche, la consistenza
identificati diversi metaboliti alle diverse temperature di fermentazio-
e il sapore e sono stati analizzati i metaboliti prodotti durante la fer-
ne, i principali dei quali erano lipidi, molecole simili ai lipidi, acidi or-
mentazione dello yogurt utilizzando la metabolomica non mirata. La
ganici e loro derivati e composti eterociclici. Tra questi, i lipidi e le
qualità nutrizionale (aminoacidi liberi, acidi grassi), le proprietà fisico-
molecole simili ai lipidi erano i più abbondanti. I risultati sono utili per
chimiche (cromaticità, capacità di ritenzione idrica), la consistenza e
determinare la temperatura di fermentazione per ottenere lo yogurt
il sapore dei campioni di yogurt sono stati significativamente modifi-
della migliore qualità.
DOI: 10.1016/j.lwt.2021.111163
Un nuovo modello predittivo per la descrizione della crescita di Salmonella spp. nella ricotta fresca italiana A new predictive model for the description of the growth of Salmonella spp. in Italian fresh ricotta cheese. LWT, volume 143, maggio 2021 E. Tirloni, S. Stella, C. Bernardi, PS. Rosshaug
30
In questo studio sono stati sviluppati modelli predittivi per la misura-
tà di prevedere il tasso di crescita specifico massimo μmax utilizzan-
zione dei valori cardinali dei parametri di crescita di Salmonella spp.
do due indici: fattore di distorsione (Bf) e fattore di accuratezza (Af) e
in diverse marche di ricotta fresca italiana. Sono stati proposti due
la zona di simulazione accettabile (ASZ). I nuovi modelli per Salmo-
modelli, compreso l’effetto della temperatura o l’effetto combinato
nella spp. hanno mostrato buone prestazioni con Bf di 1,11-1,10
di temperatura, pH e concentrazione di acido lattico, citrico e aceti-
(modello con 1 o 5 variabili) e una media del 91% e dell’89% delle
co. La convalida dei modelli includeva una valutazione della capaci-
osservazioni all’interno dell’ASZ (modello rispettivamente con 1 o 5
Febbraio/2022
>
RICERCA SCIENTIFICA
DOI: 10.3168/jds.2020.19517
Identificazione del gruppo Pseudomonas fluorescens come responsabile del pigmento blu sul formaggio fresco Identification of the Pseudomonas fluorescens group as being responsible for blue pigment on fresh cheese. Journal of Dairy Science ,Volume 104, Issue 6, giugno 2021, Pag. 6548-6558 C. Carrascosa, R. Martínez, E. Sanjuán, R. Millán, C. del Rosario-Quintana, F. Acosta, A. García, JR. Jaber I recenti casi di pigmentazione blu del formaggio hanno favorito studi per identificare l’agente causale e i fattori che favoriscono la comparsa del pigmento. Tuttavia, pochissimi studi hanno descritto la fonte di contaminazione e le misurazioni per eradicarla nei caseifici, determinando la relazione tra la colorazione blu del formaggio fresco e il gruppo Pseudomonas fluorescens. Sono stati analizzati 60 campioni da un caseificio, comprendenti formaggio, superfici delle attrezzature, acqua di rubi-
SpeI hanno confermato che l’acqua del rubinetto è la fonte conta-
netto, latte crudo e pastorizzato, mediante sequenziamento fenoti-
minata iniziale. Il suddetto risultato era essenziale per evitare la
pico, MALDI-TOF, 16S rRNA e test di elettroforesi su gel a campo
contaminazione da Pseudomonas dovuta all’inattivazione della
pulsato per determinare l’agente causale. I risultati ottenuti dall’e-
maggior parte dei microrganismi residui attraverso un nuovo pro-
lettroforesi su gel in campo pulsato con enzimi di restrizione XbaI e
gramma di disinfezione.
>
variabili). Confrontando le prestazioni di altri modelli esistenti applicati alla ricotta, è stata evidenziata una generale sottoprevisione del tasso di crescita. I modelli proposti possono essere applicati da un elevato numero di utenti con l’obiettivo di valutare i livelli di questo patogeno nella ricotta in condizioni ambientali sia statiche che dinamiche, essendo utili per il settore lattiero-caseario in quanto le condizioni testate coprono un’ampia gamma dei marchi disponibili sul mercato.
Febbraio/2022
31
RICERCA SCIENTIFICA
DOI: 10.1016/j.spc.2021.07.022
Integrare la modellazione dei processi e la valutazione della sostenibilità per migliorare la sostenibilità ambientale ed economica nell’industria casearia Integrating process modelling and sustainability assessment to improve the environmental and economic sustainability in the cheese industry. Sustainable Production and Consumption, Volume 28, ottobre 2021, pag. 969-986 P. Gosalvitr, RM. Cuéllar-Franca, R. Smith, A. Azapagic
32
Questo documento combina la progettazione e la modellazione dei
Uniti e Regno Unito. Sono stati valutati il ciclo di vita e il costo del ci-
processi con la valutazione della sostenibilità del ciclo di vita per
clo di vita, la sostenibilità ambientale ed economica del formaggio
identificare le opportunità di migliorare le prestazioni ambientali ed
per le diverse opzioni dall’azienda agricola a quella casearia fino al
economiche nell’industria casearia. Considerando sia la prospettiva
consumo, quindi in una strategia Farm to Fork. L’opzione 4 risulta es-
della produzione che quella del consumo, lo studio considera prima
sere la migliore alternativa per tutti gli impatti e i costi. Ad esempio, ri-
una serie di opzioni di miglioramento nel processo di produzione del
spetto al caso base, l’impatto del cambiamento climatico e i costi del
formaggio, seguito da una valutazione del resto del ciclo di vita. Per il
ciclo di vita del formaggio sono ridotti rispettivamente del 148% e del
processo di fabbricazione, l’accento è posto sull’efficienza energeti-
158% per la prospettiva della produzione e del 3,4% e dell’8% per la
ca e sulla valorizzazione dei rifiuti con quattro opzioni considerate:
prospettiva del consumo. Tali riduzioni sono dovute principalmente
l’opzione 1 è un caso base che riflette le pratiche di fabbricazione at-
alla coproduzione di bioetanolo e mangimi. La produzione di biogas
tuali ed esclude quindi il recupero di energia e l’utilizzo dei rifiuti; l’op-
dal siero di latte nell’opzione 3 ha un impatto ambientale maggiore ri-
zione 2 include l’integrazione del calore applicata per recuperare il
spetto al caso base, il che la rende l’alternativa peggiore. Prendendo
calore di scarto dal processo; l’opzione 3 considera la combinazione
come esempio il consumo di formaggio nel Regno Unito, i migliora-
dell’integrazione termica con il trattamento del siero di formaggio tra-
menti nel processo di produzione tramite l’opzione 4 potrebbero ri-
mite digestione anaerobica per produrre biogas; nell’opzione 4, l’in-
durre l’impatto annuale del cambiamento climatico del settore ali-
tegrazione del calore è combinata con il trattamento del siero di latte
mentare di circa 209 kt CO2 eq./anno e la domanda di energia prima-
tramite fermentazione al fine di produrre bioetanolo e mangime per
ria di 6,7 PJ/anno, aumentando il valore aggiunto del formaggio fino
animali. Il formaggio Cheddar è stato selezionato a titolo di esempio
all’11%. Questi risultati risultano interessanti per i produttori di for-
come uno dei formaggi più consumati in diversi Paesi, tra cui Stati
maggio, di alimenti, i consumatori e i responsabili politici.
Febbraio/2022
Organizzato da Italian Journal of Dairy Science and Technology Rivista dell’Associazione Italiana Tecnici del Latte Journal of the Italian Dairy Science Association Le varianti A1 e A2 della β-caseina non hanno un effetto significativo sul microbiota del latte The A1 and A2 β-casein variants have not impact on milk microbiota
Registro delle Indicazioni Geografiche: intervista a Massimo Vittori, direttore di oriGin Report Gira Food: COVID-19 colpisce la filiera mondiale del latte Il lattiero-caseario italiano alla prova dell’emergenza COVID-19: il parere dei protagonisti
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DIRITTO TECNICAE ROVESCIO TECNOLOGIA APPLICATA
Stelvio DOP, il formaggio dei masi di montagna Unico formaggio DOP dell’Alto Adige, lo Stelvio è prodotto con latte dei masi di montagna. La crosta è compatta e ruvida al tatto, mentre la pasta morbida presenta un’occhiatura regolare e distribuita uniformemente. L’aroma ricorda i toni del latte, di tostatura e di noci. I microrganismi autoctoni aggiunti alla salamoia esaltano le caratteristiche di questo formaggio 34
Febbraio/2022
TECNOLOGIA APPLICATA
TECNICA
Martina Halker
N
el 2007 lo Stelvio ha conseguito,
La produzione del formaggio “Stelvio o
va sia economicamente che socialmente
come unico formaggio dell’Alto
Stilfser” storicamente è identificabile a par-
per il territorio altoatesino.
Adige, il marchio DOP. Si tratta di
tire dal 1914, dove in alcuni documenti del
un formaggio tradizionale a base di latte dei
caseificio di Stilf (Stelvio) si parla della pro-
masi di montagna dell’Alto Adige. Il latte
duzione di questo formaggio. Tracce dell’u-
IL PROCESSO PRODUTTIVO
fresco utilizzato per la produzione dello
tilizzo dello Stelvio presso la popolazione
Secondo l’articolo 3 del disciplinare di pro-
Stelvio DOP viene raccolto tutti i giorni
contadina e non risalgono già a secoli pri-
duzione, il latte destinato alla produzione
presso 350 masi dell’Alto Adige che per il
ma. Questo formaggio ha rappresentato
del formaggio “Stelvio” o “Stilfser” deve
97% si trovano a oltre 1.000 metri di altitu-
per la prima metà del XX secolo il nutrimen-
avere grasso: ≥ 3,45% e proteine: ≥ 3,10%.
dine e viene lavorato in tempi brevissimi. La
to della povera gente, mentre successiva-
L’alimentazione delle bovine è basata pre-
zona di raccolta rientra nel territorio delle
mente e fino ai giorni nostri grazie alla costi-
valentemente sull’utilizzo di foraggi ottenuti
seguenti comunità comprensoriali della
tuzione delle cooperative dei produttori e
all’interno del territorio delimitato. Le vac-
provincia di Bolzano: Val Venosta, Burgra-
trasformatori di latte è stato creato un in-
che, durante la fase di allevamento in malga
viato, Salto-Sciliar, Val Pusteria, Val d’Isarco
dotto economico e sociale che ha permes-
(se previsto), si alimentano prevalentemen-
e Territorio del comune di Bolzano
so di creare una realtà produttiva significati-
te con erba fresca. La razione base delle
Il latte viene preriscaldato per la produzione del formaggio
Febbraio/2022
35
DIRITTO TECNICAE ROVESCIO TECNOLOGIA APPLICATA
Colture di formaggio autoctone per lo Stelvio DOP
Al latte preriscaldato viene aggiunto il caglio
36
Analisi della massa di formaggio cagliato
Febbraio/2022
TECNOLOGIA APPLICATA
TECNICA
bovine da latte, allevate all’interno delle stalle, dev’essere fornita da foraggio affienato ad libitum, insilato d’erba fino a un massimo di 15 kg/capo (i prodotti contenenti silomais ottenuto al di fuori della zona delimitata non sono consentiti). L’articolo 4 prevede che il caseificio garantisca l’assenza di mescolamento con latte non proveniente dalla zona delimitata dal disciplinare e non idoneo. È consentito raffreddare il latte fino a una temperatura non inferiore a 4°C per un massimo di 48 ore. Complessivamente il latte deve essere avviato alla caseificazione entro 72 ore dalla raccolta. Il latte, eventualmente pulito tramite bactofuga, può essere leggermente scremato,
La massa di formaggio addensato (cagliata) viene tagliata
mediante scrematrice, in modo tale da regolare il tenore in materia grassa entro valo-
della massa in agitazione fino a 36-40°C, fi-
forma deve essere apposto il contrassegno
ri compresi fra 3,45 e 3,60%.
no a ottenere un adeguato prosciugamento
riportante le indicazioni identificative del
Il trattamento termico avviene a una tempe-
dei granuli della cagliata. L’estrazione della
caseificio produttore del formaggio, nonché
ratura di 72°C per non meno di 3 secondi.
cagliata, mediante scarico su tavolo spes-
le informazioni sufficienti a permettere l’i-
L’eventuale addizione di fermenti lattici pre-
sore o vasca, permette l’allontanamento del
dentificazione e la rintracciabilità dei lotti di
vede l’impiego di colture mesofile, in quanti-
siero in eccesso, completato mediante una
produzione, secondo quanto necessario.
tà prossima all’1% della massa del latte in
blanda pressatura della massa. Si procede
La stagionatura avviene a 10-14°C e un’u-
caseificazione. È ammesso l’impiego di liso-
alla formatura della stessa e all’immissione
midità relativa dell’85-95% e su tavole in le-
zima (max. 2 g per 100 litri di latte), mentre il
delle forme ottenute negli stampi cilindrici
gno. Essa prevede il tradizionale trattamen-
nitrato di potassio non viene più utilizzato.
da avviare alla pressatura, per un periodo di
to costituito da rivoltamenti e lavaggi super-
Al latte, entro 85 minuti, viene addizionato il
tempo variabile da 30 minuti a 2 ore. Le for-
ficiali delle forme intere con blanda soluzio-
caglio di vitello in forma liquida o in polvere
me sostano in un locale condizionato fino a
ne salina, 2 volte a settimana. Alla soluzione
a una temperatura di circa 32-33°C. Il caglio
un sufficiente livello di acidificazione della
salina viene aggiunta, nelle prime due-tre
presenta un’attività di 1:15.000 ed è compo-
pasta (pH ≤ 5,5). Si può procedere even-
settimane di stagionatura, la tipica micro-
sto dal 75% di chimosina e dal 25% di pep-
tualmente al raffreddamento e rassoda-
flora autoctona, formata da vari ceppi di
sina. Il tempo di coagulazione del latte, nelle
mento delle forme mediante immersione
batteri aerobi appartenenti ai generi Artho-
condizioni tipo, varia da 20 a 27 minuti.
delle stesse in acqua fresca per 1-3 ore. Ta-
bacterium ssp.e Brevibacterium ssp., che
Dopo tale periodo si procede alla rottura del
le operazione consente di regolare l’anda-
caratterizzano la formazione della patina
coagulo caseoso; questa operazione dura
mento fermentativo e l’acidificazione della
esterna delle forme, di colorazione variabile
10-15 minuti, ottenendo come risultato fi-
pasta, evitando dannosi eccessi di acidità
dal giallo-arancio all’arancio-marrone, così
nale dei grani di pasta delle dimensioni di
che potrebbero ripercuotersi negativamen-
come il profumo e il sapore dello Stelvio.
chicco di mais. Una volta raggiunte le di-
te sulla qualità del formaggio maturo.
Possono essere eventualmente aggiunti lie-
mensioni finali di rottura, si procede con un
La salatura viene effettuata esclusivamente
viti naturali per favorire la disacidificazione
periodo di agitazione della massa della du-
mediante immersione del formaggio in sa-
in crosta. La composizione di questa cultu-
rata di 8-12 minuti. Si prosegue quindi con
lamoia non oltre 48 ore, impiegando solu-
ra mista è unica ed esclusiva e viene pro-
lo scarico di parte del siero di lavorazione,
zioni saline alla concentrazione di 16-22°C
dotta in caseificio. Le colture vengono colti-
pari al 25-35% della massa lavorata, al fine
di cloruro di sodio, a una temperatura di 12-
vate su particolari substrati a temperatura
di procedere al successivo riscaldamento
15°C. Durante la pressatura su ogni singola
ambiente e in determinate condizioni di lu-
Febbraio/2022
37
DIRITTO TECNICAE ROVESCIO TECNOLOGIA APPLICATA
CARATTERISTICHE SENSORIALI Aspetto: lo Stelvio Dop ha una crosta consistente, asciutta, di colore da giallo pallido a giallo scuro, compatta e ruvida al tatto, asciutta e non trasuda. La pasta si presenta da giallo chiaro a giallo paglierino a seconda del periodo dell’anno, con un’occhiatura regolare e distribuita uniformemente con buchi tondi disposti singolarmente. Consistenza: al palato è molto morbida, raffinata e il formaggio si scioglie in bocca quasi fosse burro. Odore e sapore: il profumo della crosta si orienta su note vegetali, erba secca e fieno, con un lieve sentore di noci. Riconoscibili gli aromi lievi e leggeri di legno che sono riconducibili alla stagionatura su assi di legno. L’aroma ricorda i toni del latte, di tostatura e di noci. A seconda della maturazione si accentuano gli aromi burrosi rispetto a quelli caramellati. I profumi vengono accentuati dal maggiore grado di invecchiamento.
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO FINITO Stagionatura: almeno sessanta giorni; Umidità: ≤ 44%; Grasso sul secco: >50%; Forma cilindrica; Facce piane o quasi piane; Scalzo diritto o leggermente concavo; Diametro: 34-38 cm; Altezza: 8-11cm; Peso: 8-10 kg; Crosta: colorazione variante dal giallo-arancio all’arancio-marrone; Pasta: a struttura compatta e di consistenza cedevole ed elastica, colorazione tra giallo chiaro e paglierino, con occhiatura irregolare di piccola e media grandezza.
38
Febbraio/2022
Controllo del valore pH della cagliata
TECNOLOGIA APPLICATA
La cagliata di formaggio viene pressata
TECNICA
Il formaggio viene messo nel bagno di sale
Valori nutrizionali per 100 g Energia
1549/373
kj/kcal
Grassi
30,5
g
Carboidrati
0,5
g
Proteine
24
g
ce. La durata può essere variabile, dipende dal raggiungimento di un valore prefissato di pH e dal colore della coltura. Affinché lo “Stelvio o Stilfser” possa considerarsi maturo e pronto al consumo le operazioni di stagionatura si devono protrarre almeno fino al sessantesimo giorno di età del prodotto a decorrere dalla immissione in forma. Lo “Stelvio o Stilfser” è commercializzato in forma intera e porzionata, dopo sessanta giorni di stagionatura e successiva apposizione del contrassegno identificativo della denominazione.
Lo Stelvio DOP matura su tavole di legno
39
NORMATIVA
PILLOLE LEGISLATIVE
La filiera lattiero casearia alle prese con la sfida della sostenibilità Efficaci campagne di comunicazione, certificazioni dei prodotti posti in commercio, gestione delle acque e recupero dei fluidi, utilizzo di packaging compostabili o riciclabili sono sufficienti? Avv. Sara Checchi Studio Legale Gaetano Forte
I 40
l tema della sostenibilità è di grande attualità e riguar-
risposta concreta ai cittadini e ai consumatori europei;
da anche il settore lattiero caseario il quale è chiamato
tuttavia le problematiche ambientali non sono l’unica sfi-
ad affrontare nuove sfide e a raggiungere gli obiettivi
da da affrontare: a fronte dell’incremento della popola-
dettati dalle nuove politiche green europee (New Green
zione che si realizzerà nei prossimi anni vi sarà una mag-
Deal, Farm to Fork, nuova PAC) che rispondono alle ri-
gior richiesta di cibo nonché l’esigenza di garantire la so-
chieste della società in termini di sostenibilità ambienta-
stenibilità economica dei prodotti (ad esempio per quan-
le, rispetto del benessere animale e dei lavoratori. Attra-
to riguarda il prezzo del latte). Si tratta di aspetti difficili
verso queste strategie comunitarie si cerca di fornire una
da far coesistere senza l’impegno delle imprese produt-
Febbraio/2022
PILLOLE LEGISLATIVE
NORMATIVA
tive ad aumentare l’efficienza della filiera attraverso strumenti come efficaci campagne di comunicazione, certificazioni dei prodotti posti in commercio, gestione delle acque e recupero dei fluidi, utilizzo di packaging compostabili o riciclabili etc. È quindi indispensabile elaborare dei benchmark di riferimento per individuare gli obiettivi da raggiungere e fare chiarezza per tutti gli operatori della filiera. Il termine sostenibilità è strettamente collegato alla zootecnia e al comparto lattiero caseario che costituisce uno dei pilastri dell’economia italiana ed è riconosciuto all’interno dell’Unione Europea come settore di grande successo in quanto una quota rilevante del latte prodotto è impiegata per la trasformazione in formaggi di alta qualità esportati e conosciuti in tutto il mondo.
Uno sguardo alla nuova PAC Lungo il percorso che accompagnerà l’agricoltura e la zoo-
Come comunicare correttamente ai consumatori le iniziative a favore della sostenibilità?
tecnia a essere più green, gli agricoltori saranno coadiuvati
Negli ultimi tempi si è assistito a una proliferazione dei cd.
dalle istituzioni europee: la recente riforma della PAC del
“green claim” (ad esempio: biodegradabile, eco friendly,
periodo 2023/2027 assicura cospicue risorse finanziarie
amico della natura etc.); a fronte di tali slogan che cattura-
che dovranno essere distribuite in modo flessibile secondo
no l’attenzione del consumatore e indirizzano le sue scelte
modalità stabilite dai singoli stati membri dell’Unione Euro-
d’acquisto, sarebbe necessario mettere a disposizione dei
pea e venendo incontro alle concrete esigenze delle filiere.
cittadini la rendicontazione ambientale dell’intero processo
Ne consegue che a livello nazionale sarà fondamentale l’e-
di filiera. Occorrerà infatti elaborare un’analisi dell’impronta
laborazione di un piano strategico adeguato per gestire gli
reale dei singoli processi produttivi, delle tecniche allevato-
aiuti in maniera efficiente ed efficace al fine di sostenere la
riali e agronomiche utilizzate, al fine di consentire una preci-
transizione verso l’innovazione delle aziende agricole.
sa determinazione degli impegni ambientali raggiunti, non-
Al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità sociale, l’ac-
ché di quanto si dovrà fare nel futuro per raggiungere gli
cesso agli aiuti stanziati dalla Politica Agricola Comune potrà
obiettivi europei (es. la riduzione delle emissioni di CO2 en-
essere vincolato a un sistema di protezione sociale relativo
tro l’anno 2030). Risulta quindi fondamentale comunicare
alla prevenzione degli infortuni, alla tutela della sicurezza sul
correttamente al consumatore che le aziende della filiera
lavoro e al rispetto dei diritti dei lavoratori della filiera.
lattiero casearia, al fine di soddisfare tale esigenza, stanno
Per quanto invece concerne la sostenibilità etica, secondo
riducendo il proprio impatto ambientali tramite la pubblica-
un recente studio di Ismea, nei prossimi cinque anni la pro-
zione dei dati relativi agli indicatori quali ad esempio, i far-
duzione di latte aumenterà, di conseguenza l’export sarà
maci per la cura degli animali, l’analisi sulla circolazione
fondamentale per collocare il prodotto e si dovranno elabo-
dell’acqua, sui bilanci dei nutrienti, sulla biodiversità, le mo-
rare politiche di adeguato sostegno del prezzo. Occorrerà
dalità di gestione della sostanza organica nel suolo etc.
quindi implementare un approccio di sistema e un percorso
A fronte della diffusione di un crescente interesse dei citta-
di aggregazione delle imprese del sistema lattiero caseario.
dini europei riguardo al tema della sostenibilità, il mondo
A FRONTE DELL’INCREMENTO DELLA POPOLAZIONE CHE SI REALIZZERÀ NEI PROSSIMI ANNI VI SARÀ UNA MAGGIOR RICHIESTA DI CIBO NONCHÉ L’ESIGENZA DI GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DEI PRODOTTI Febbraio/2022
41
NORMATIVA
PILLOLE LEGISLATIVE
scientifico si trova in difficoltà rispetto
produttivo e sistemi che possano ca-
Italy che si posizioneranno in una nic-
all’elaborazione di indicatori specifici
talogare i dati al fine di elaborare un
chia di mercato riservata ai consuma-
e ben definiti. La zootecnia è indiziata
algoritmo in grado di individuare i
tori più sensibili al tema del benessere
come antagonista della sostenibilità
benchmark di riferimento. Anche la
animale.
ambientale perché emette gas serra
gestione digitale della tracciabilità (ad
ma si deve considerare che tutte le at-
esempio raccolta del latte tramite
CONCLUSIONI
tività produttive hanno impatti emissi-
blockchain) sarà imprescindibile per
La sostenibilità è un valore aggiunto
vi commisurati alla loro natura. Non
dare informazioni sulla sostenibilità
che deve essere comunicato al con-
bisogna trascurare che i processi che
dei prodotti lattiero caseari.
sumatore finale attraverso informazio-
coinvolgono gli agrosistemi sono no-
Per quanto concerne il rispetto delle
ni corrette che tengano conto delle
toriamente complessi, pertanto sa-
normative sul benessere animale con
scelte ambientali, etiche e sociali delle
rebbe opportuno regolarne cicli non-
l’art. 224bis[1] del cd. Decreto Rilan-
aziende. È auspicabile che dall’analisi
ché i rapporti con ogni altro impattan-
cio (DL 34/2020) è stato istituito il “Si-
delle misure e delle pratiche imple-
te ambientale. In Italia, sono stati fatti
stema di qualità nazionale per il be-
mentate dagli operatori della filiera
notevoli progressi in questa direzione,
nessere animale”: una certificazione
lattiero casearia sarà possibile in futu-
ma uno strumento che potrebbe im-
volontaria che si caratterizza per l’ap-
ro elaborare una definizione di latte
plementare e migliorare ulteriormente
plicazione di regole sul benessere ani-
sostenibile che garantisca un adegua-
il sistema è la digitalizzazione: si do-
male superiori agli standard di legge.
to rispetto delle prerogative di tutela
vrebbero sviluppare tecniche di misu-
Ciò significa valorizzazione massima
ambientale, benessere degli animali e
razione delle pratiche di ogni impianto
della sostenibilità dei prodotti Made in
rispetto dei diritti dei lavoratori.
NOTE [1] Al fine di assicurare un livello crescente di qualità alimentare e di sostenibilità economica, sociale e ambientale dei processi produttivi nel settore zootecnico, migliorare le condizioni di benessere e di salute degli animali e ridurre le emissioni nell’ambiente, è istituito il “Sistema di qualità nazionale per il benessere animale”, costituito dall’insieme dei requisiti di salute e di benessere animale superiori a quelli delle pertinenti norme europee e nazionali, in conformità a regole tecniche relative all’intero sistema di gestione del processo di allevamento degli animali destinati alla produzione alimentare, compresa la gestione delle emissioni nell’ambiente, distinte per specie, orientamento produttivo e metodo di allevamento. L’adesione al Sistema è volontaria e vi accedono tutti gli operatori che si impegnano ad applicare la relativa disciplina e si sottopongono ai controlli previsti. Con uno o più decreti del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro della salute, secondo le rispettive competenze, adottati previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definiti la disciplina produttiva, il segno distintivo con cui identificare i prodotti conformi, le procedure di armonizzazione e di coordinamento dei sistemi di certificazione e di qualità autorizzati alla data di entrata in vigore della presente disposizione, le misure di vigilanza e controllo, le modalità di utilizzo dei dati disponibili nelle banche di dati esistenti, nazionali e regionali, operanti nel settore agricolo e sanitario, nonché di tutte le ulteriori informazioni utili alla qualificazione delle stesse banche di dati, comprese le modalità di alimentazione e integrazione dei sistemi in cui sono registrati i risultati dei controlli ufficiali, inclusi i campionamenti e gli esiti di analisi, prove e diagnosi effettuate dagli istituti zooprofilattici sperimentali, dei sistemi alimentati dal veterinario aziendale e le garanzie di riservatezza. A tale fine, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, adottato di concerto con il Ministro della salute, è istituito e regolamentato un organismo tecnico-scientifico, con il compito di definire il regime e le modalità di gestione del Sistema, incluso il ricorso a certificazioni rilasciate da organismi accreditati in conformità al regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, con la partecipazione di rappresentanti dell’Ente unico nazionale per l’accreditamento. Ai componenti del predetto organismo tecnicoscientifico non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati. All’attuazione del presente comma le amministrazioni pubbliche interessate provvedono nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
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SCIENTIFIC EDITORIAL BOARD Federico Baruzzi (Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, Bari) Luciana Bava (Università degli Studi di Milano) Giovanni Cabassi (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia agraria-CREA, Lodi) Cinzia Caggia (Università di Catania) María Remedios Carrasco Sánchez (QueRed Zafra, Spain) Bianca Castiglioni (Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, Lodi) Fabio Coloretti (Università di Bologna) Roberto Consonni (Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, Milano) Maria Luisa Dettori (Università degli Studi di Sassari) Paolo Formaggioni (Università degli Studi di Parma) Piero Franceschi (Università degli Studi di Parma) Elena Franciosi (Fondazione Edmund Mach, San Michele all’Adige) Monica Gatti (Università degli Studi di Parma) Giorgio Giraffa (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia agraria-CREA, Lodi) Yesid González Torres (Fundación Universitaria Juan de Castellanos, Tunja, Colombia) Nadia Innocente (Università degli Studi di Udine) Alejandra A.Latorre (Universidad de Concepción, Chillan, Chile) Camilla Lazzi (Università degli Studi di Parma) Massimo Malacarne (Università degli Studi di Parma) Lucia Monti (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia agraria -CREA, Milano) Luisa Pellegrino (Università degli Studi di Milano) Giovanni Piredda (Agenzia Regionale per la Ricerca in Agricoltura, Sassari) Luca Settanni (Università degli Studi di Palermo) Tiziana Silvetti (Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, Milano) Andrea Summer (Università degli Studi di Parma)
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Scientific papers / Original article
Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia / Vol 72, n.1, 46 - 52, 2022
Valeria Puccio1, Angelo Moscarelli1, Piero Messina2, Nicola Francesca1, Giancarlo Moschetti1, Raimondo Gaglio1, Luca Settanni1*
Microbiological and physicochemical profile of sugar added ewe’s Ricotta during storage Profilo microbiologico e fisico-chimico della ricotta di pecora zuccherata durante la conservazione 1 2
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Ed. 5, Università degli Studi di Palermo, Viale delle Scienze, 90128, Palermo, Italy BIOPEK di A. e P. Messina snc, Via Empedocle Restivo 11, 91024 Gibellina TP, Italy
*Corresponding author:
Luca Settanni
Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Ed. 5, Università degli Studi di Palermo, Viale delle Scienze, 90128, Palermo, Italy Tel.: +39 091 238 96043, E-mail: luca.settanni@unipa.it
Abstract The microbiological and physicochemical traits of fresh ewe’s Ricotta made with (40% w/w) and without sucrose were investigated. Sugar added Ricotta (SAR) and control Ricotta (CTR) were packaged and stored at 4°C for 90 d. Salmonella spp., Listeria monocytogenes, Escherichia coli, coagulase positive staphylococci, Enterobacteriaceae, total coliforms, Pseudomonas, yeasts, moulds and clostridia were undetectable during the entire monitoring. Total mesophilic and psychrotrophic microorganisms and mesophilic cocci lactic acid bacteria increased over time, but their development was li-
46
2022; (1)72: 46 - 52
mited in SAR production. The acidification was observed only for CTR. Water activity was consistently low (0.897 on average) in SAR that were also characterized by the highest percentage of dry matter (45.27 – 47.36%). Fat, protein and salt contents were in the range typical for ewe’s Ricotta. The results provided evidences on a 40-d shelf life for SAR product. Keywords: J
Cheese whey
J
Ewe’s Ricotta
J
Microbiological stability
J
Shelf life
J
Sugar added Ricotta
Received: Apr 23, 2021 Accepted: May 31, 2021 DOI: 10.36138/STLC.01.2022.01
Riassunto Nel presente studio, sono state analizzate le caratteristiche microbiologiche e fisico-chimiche di ricotte fresche di pecora prodotte con (40% p/p) e senza aggiunta di zucchero. Sia le ricotte zuccherate (SAR) che quelle della produzione controllo (CTR) sono state confezionate e conservate a 4°C per 90 g. Salmonella spp., Listeria monocytogenes, Escherichia coli, stafilococchi coagulasi positivi, Enterobacteriaceae, coliformi totali, Pseudomonas, lieviti, muffe e clostridi erano sotto il limite di rilevabilità per l’intera durata del monitoraggio. I livelli dei microrganismi mesofili e psicrotrofi totali e quelli dei batteri lattici cocchi mesofili sono aumentati nel tempo, sebbene il loro sviluppo fosse più limitato nei campioni SAR. L’acidificazione è stata osservata
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soltanto per le ricotte della produzione controllo. L’attività dell’acqua è risultata particolarmente bassa (in media 0.897) nelle ricotte zuccherate che hanno mostrato anche la percentuale più alta di sostanza secca (45.27 – 47.36%). Le percentuali di grasso, proteine e sali rilevate sono risultate in media con i valori generalmente riportati per la ricotta di pecora. Infine, i risultati hanno chiaramente mostrato che la shelf life della ricotta di pecora zuccherata è di circa 40 giorni. Parole chiave: J
Ricotta di pecora
J
Ricotta zuccherata
J
Shelf life
J
Siero
J
Stabilità microbiologica
DOI: 10.36138/STLC.01.2022.01 © 2022 QUINE
Scientific papers / Original article
Valeria Puccio, Angelo Moscarelli, Piero Messina, et al.
INTRODUCTION Ricotta is a dairy product, manufactured from the whey residual from cheese production, but cannot legally be defined as a cheese. It derives from the coagulation and precipitation of whey proteins favored by pH decrease and heating at 80-90°C (1). In these conditions, lactalbumins and lactoglobulins solidify coming to the surface in the form of flakes which are collected and transferred into perforated plastic molds (2). Ricotta can be made from goat’s, ewe’s and cow’s whey individually or combined (3). In the last years, the demand for Ricotta increased consistently. This phenomenon is mainly related to the consumers’ choice for healthy foods with high nutritional value. However, due to the high moisture level, a high concentration of residual sugars and an initial pH > 6.0, Ricotta constitutes an optimal substrate for the growth of several micro-
Figure 1. Main Sicilian desserts containing ewe’s Ricotta as main ingredient: A, cassata siciliana; B, cannolo; C, sfincia di San Giuseppe; D, cassata al forno; E, cassatella; F, cartoccio di ricotta; G, iris fritta.
organisms. As a consequence, this product is highly perishable and its shelf life is particularly short (4). Even though the thermal treatment
steel tilting steam cooking vessel (Cappellotto V. snc, Sarcedo, Italy)
kills the majority of raw milk microbial populations and only a few ther-
and initially heated at 60°C. Bulk whey was added with 5% (v/v) pa-
moduric bacteria may survive the high temperatures applied during
steurized ewe’s whole milk and kitchen salt (5 kg). The temperature
production, Ricotta is susceptible to secondary contaminations that,
was raised up to 82°C and 0.3 % (w/v) calcium and magnesium salts
generally, occurs during transport, storage and commercialization (5).
(Syd Sal, Sidex S.p.A, Cercola, Italy) were added. Once whey proteins
Sardinia and Sicily are Italian regions where sheep milk is produced at
coagulated they were collected from the surface and placed into per-
consistent levels (6) and the main Ricotta produced and sold in the
forated plastic molds for the control (CTR) production. Sugar added
islands are made from ewe’s whey. Traditional ewe’s Sicilian Ricotta is
Ricotta (SAR) (Fig. 2B) was obtained from fresh Ricotta to which 40%
produced enriching whey with whole raw milk (5-15%) and salt (0.5-
(w/v) fine white sugar (Nordzucker, Braunschweig, Germany) was ad-
1.5%) to increase yield and improve the organoleptic characteristics (1,
ded. SAR was then passed through a smoothing-homogenizing ma-
7). As a matter of fact, ewe’s Ricotta represents an excellence of gastro-
chine mod. V5LLISC-L15-000-00 (Plastitalia Group, Borgo San Lo-
nomy in Sicily, where it is commonly used as a topping ingredient for
renzo, Italy) to obtain a homogeneous creamy product. Finally, both
dressing pastas and, especially to prepare desserts, rather than being
Ricotta formulations (100 g) were packaged into three-layer coextru-
consumed as a dairy product (8). Several Sicilian desserts and confec-
ded plastic film “sac à poche” bags (Implast srl, Palazzolo sull’Oglio,
tioneries like “cassata siciliana”, “cannolo”, “sfincia di San Giuseppe”,
Italy), compliant to the Reg. CE 1935/2004 and 2023/2006 and Reg.
“cassata al forno”, “cassatelle”, “cartoccio fritto palermitano”, “iris frit-
UE 10/2011, hermetically sealed and stored at 4°C until 90 d. CTR
ta”, etc. contain sugar added ewe’s Ricotta as main ingredient (Fig. 1).
and SAR productions were replicated independently in three conse-
The aim of this work was to evaluate the shelf life of sugar added
cutive weeks. Each bag represented an individual sample. Sample
ewe’s Ricotta produced at industrial level strictly respecting the go-
collection was performed at 0, 15, 30, 40, 60, 75 and 90 d. In each
od hygienic practices (GHP) and packaged in plastic film. The clas-
production day, two bags per sampling time were obtained to perform
sical Ricotta formulation obtained from the same whey was used as
a duplicate technical repeat. Thus, six samples per collection time
control trial. Microbiological and physicochemical parameters were
(two technical repeats for three production days) were analyzed.
monitored during the entire 90-d storage.
Microbiological analyses
MATERIALS AND METHODS
Fifteen grams of each sample of CTR and SAR, for all sampling times,
Production of Ricotta and sample collection
were transferred into sterile plastic bags, added with 135 mL of 2%
Ricotta was produced at the industrial dairy factory Biopek snc loca-
(w/v) sodium citrate and homogenized by stomacher (BagMixer®
ted at Gibellina (TP, Italy) applying the traditional protocol (Fig. 2A).
400, Interscience, Saint Nom, France) for 2 min at the maximum
Briefly, ewe’s whey (1,500 L) obtained after curd breaking and draining
speed. All homogenized samples were serially diluted (1:10) in Rin-
(average temperature 37 – 38°C) was poured into a AISI 304 stainless
ger’s solution (Sigma-Aldrich, Milan, Italy) into 10 mL-volume test tu-
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DOI: 10.36138/STLC.01.2022.01 © 2022 QUINE
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Scientific papers / Original article
Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia / Vol 72, n.1, 46 - 52, 2022
(Oxoid); Listeria spp. and Listeria monocytogenes on Listeria selective agar base with SR0140E supplement (Oxoid); Salmonella spp. and Escherichia coli on Hektoen Enteric agar (HEA) (Microbiol). All plates were incubated at 37°C for 24 h. Furthermore, clostridia were also object of investigation on Reinforced Clostridial medium (RCM). Clostridium content was estimated by the most probable number (MPN) technique using a 3 x 3 scheme: undiluted samples and decimal dilutions were pasteurized at 85°C for min an inoculated into RCM tubes supplemented with 1.4% (v/v) Na- lactate (Sigma-Aldrich, Milan, Italy); after that, test tubes were sealed with 2% (w/v) water agar. Clostridia were incubated at 37°C for 7 d.
Physicochemical analyses The values of pH of the different samples of Ricotta were determined by a Figure 2. Flow diagram of Ricotta production. A, control production; B, sugar added Ricotta.
Seven Compact model S220 pH meter
bes homogenized by vortex. Cell suspensions were analyzed for the
dom).
(Mettler Toledo, Leicester, United King-
following microbial groups: total mesophilic aerobic microorganisms
Total titratable acidity (TTA) was determined by titration on 10 g of
(TMM) and total psychrotrophic microorganisms (TPM) by spread pla-
each Ricotta sample with 0.1 N NaOH until the pink phenolphthalein
ting on skimmed milk Plate Count Agar (milkPCA) (Biokar Diagnostics,
end-point and expressed as mL of NaOH/10 g. Specifically, 10 g of
Allonne, France), incubated at 30°C for 48 h and at 7°C for 6-7 d, re-
Ricotta were added with 90 mL of distilled water and homogenized
spectively; Pseudomonas spp. on Pseudomonas Agar Base (PAB)
by stomacher as reported above. The homogenates were transfer-
(Oxoid Microbiology Products, Thermo-Scientific, Milan, Italy) incuba-
red into beakers, added with five drops of phenolphthalein (1% w/v
ted at 22°C for 72 h; yeasts and molds on yeast extract dextrose pep-
in ethanol) and titrated. Water activity (aw) of CTR and SAR samples
tone (YPD) supplemented with chloramphenicol (0. 1 g/L), incubated
was determined by the Rotronic Hygropalm HC2-AW (Rotronic AG,
for 2-7 d at 25°C; presumptive mesophilic and thermophilic lactic acid
Bassersdorf, Switzerland).
bacteria (LAB) cocci on M17 agar (Microbiol, Cagliari, Italy) incubated
Moisture, fat, protein, saturated fatty acid, residual dry matter and
anaerobically for 72 h at 30°C and 44°C, respectively; presumptive
salt content were determined by FoodScan TM 2 Lab (Instrument
mesophilic and thermophilic LAB rods on MRS agar (Microbiol) adju-
number 91861723 - Foss Electric A/S, Hillerød, Denmark). This in-
sted to pH 5.4 with 5 Mol lactic acid, incubated anaerobically for 72 h
strument is based on near infrared (NIR) technology (9).
at 30°C and 44°C, respectively; total coliforms and Enterobacteria-
All physicochemical measurements were carried out in triplicate.
ceae on Violet red bile agar (VRBA) and Violet red bile glucose agar
48
(VRBGA), respectively, both incubated at 37° C for 24 h. In addition, all
Statistical analyses
samples were also analyzed for the presence of the main pathogenic
Microbiological and physicochemical data were subjected to one-
microorganisms: coagulase-positive staphylococci (CPS) on Baird
way variance analysis (ANOVA) using XLStat software version 7.5.2
Parker (BP) supplemented with rabbit plasma fibrinogen (RPF)
for Excel (Addinsoft, New York, USA). The Duncan procedure and
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Valeria Puccio, Angelo Moscarelli, Piero Messina, et al.
Tukey’s test was applied for pairwise comparison. Statistical signifi-
the end of storage. LAB rods were detected in CTR samples at the
cance was attributed to p values of p < 0.05.
75th day and increased consistently in levels at 90 d, when they reached 5.05 and 6.52 Log CFU/g for mesophilic and thermophilic
RESULTS
groups, respectively.
Microbiological characteristics of Ricotta The results of the microbiological monitoring of the two formulations of
Determination of the physicochemical parameters of Ricotta
ewe’s Ricotta (CTR and SAR), commonly produced in Sicily, are repor-
The physicochemical characteristics of Ricotta are reported in Table
ted in Fig. 3 only for the microbial groups above the detection limit. No-
1. The values of pH were comparable between CTR and SAR Ricot-
ne of CTR and SAR samples revealed the presence of detectable le-
ta for the first 15 d. After that, a continuous drop of pH was registered
vels of Pseudomonas spp., yeasts and molds, total coliforms, mem-
for CTR production until reaching 5.63 at the 90th day. Regarding SAR
bers of Enterobacteriaceae family, CPS, L. monocytogenes, Salmonel-
samples, pH remained almost constant until the 75th day and the pH
la spp. and E. coli at any sampling time.
recorded at the end of the monitoring was only slightly lower (6.28).
Just after production, all other microbial groups object of investiga-
Concomitantly to pH drop, from the 30th day on, TTA of CTR Ricotta
tion were below the detection limit, but at the 15th day of refrigerated storage TMM, TPM and mesophilic LAB cocci were enumerated in CTR samples. At the same time, SAR samples displayed detectable levels of TMM and mesophilic LAB cocci only. At 15 d, the levels of TMM for CTR samples (3.81 Log CFU/g) were almost two orders of magnitude higher than those registered for SAR samples (2.07 Log CFU/g), while the differences were lower (almost one Log cycle) for the group of mesophilic LAB cocci. At the 30th day of monitoring, TPM appeared also in SAR samples, but their cell densities were lower than those found in CTR samples (2.71 and 4.02 Log CFU/g, respectively). In general, an increasing trend in bacterial levels for TMM, TPM and mesophilic LAB cocci was observed for both Ricotta productions during time until the 75th day of analysis. The levels of these three groups were not statistically different from those estimated at the end of monitoring (90 d). During the entire refrigerated storage the levels of TMM, TPM and mesophilic LAB cocci of SAR samples were always lower than those of CTR samples. From the 30th day on, CTR showed the presence of thermophilic LAB cocci (3.74 Log CFU/g) whose levels increased until 6.98 Log CFU/g at
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Figure 3. Microbial loads (Log CFU/g) of Ricotta samples during storage. A, total mesophilic microorganisms; B, total psychrotrophic microorganisms; C, mesophilic coccus LAB; D, thermophilic coccus LAB; E, mesophilic rod LAB; F, thermophilic rod LAB. Results indicate mean values and standard deviation of six plate counts (carried out in duplicate for three independent productions). Abbreviation: CTR, control production; SAR, Sugar added Ricotta. Different lowercase letters indicate significant differences on microbial concentrations according to Duncan's test between CTR and SAR for p < 0.05, while different uppercase letters indicate significant differences on microbial concentrations according to Tukey’s test between the same sample (CTR or SAR) at the different days of refrigerated storage for p < 0.05.
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Table 1. Physicochemical traits of Ricotta samples during storage. Parameters Samples
pH
TTA
aw
Moisture
Fat
Protein
Salt
Saturated fatty acids
Residual dry matter
CTR
6.41 ± 0.03a
2.15 ± 0.10a
0.991 ± 0.002a
67.29 ± 0.48a
16.33 ± 0.74
6.69 ± 0.11
0.74 ± 0.16
10.66 ± 0.39
32.72 ± 0.48b
SAR
6.40 ± 0.02a
1.55 ± 0.20b
0.898 ± 0.005b
54.73 ± 0.31b
nr
nr
nr
nr
45.27 ± 0.41a
CTR
6.34 ± 0.02a
2.30 ± 0.00a
0.989 ± 0.003a
67.97 ± 0.69a
16.03 ± 0.77
7.10 ± 0.51
0.86 ± 0.13
10.59 ± 0.23
32.03 ± 0.69b
SAR
6.38 ± 0.04a
1.80 ± 0.10b
0.897 ± 0.002b
54.64 ± 0.52b
nr
nr
nr
nr
45.36 ± 0.52a
CTR
6.05 ± 0.01b
3.61 ± 0.10a
0.989 ± 0.005a
69.54 ± 0.35a
16.08 ± 0.36
7.95 ± 0.28
0.81 ± 0.11
10.41 ± 0.30
30.46 ± 0.35b
SAR
6.43 ± 0.02a
1.97 ± 0.10b
0.897 ± 0.001b
53.42 ± 0.30b
nr
nr
nr
nr
46.58 ± 0.40a
CTR
5.90 ± 0.04b
4.33 ± 0.10a
0.989 ± 0.003a
67.98 ± 0.31a
16.61 ± 0.38
7.70 ± 0.58
0.77 ± 0.13
10.73 ± 0.42
32.02 ± 0.21b
SAR
6.41 ± 0.02a
2.02 ± 0.20b
0.898 ± 0.002b
53.11 ± 0.64b
nr
nr
nr
nr
46.89 ± 0.64a
CTR
5.86 ± 0.02b
5.55 ± 0.20a
0.986 ± 0.004a
69.58 ± 0.35a
15.68 ± 0.29
7.99 ± 0.12
0.86 ± 0.16
10.04 ± 0.14
30.42 ± 0.35b
SAR
6.39 ± 0.03a
2.23 ± 0.20b
0.897 ± 0.003b
52.64 ± 0.97b
nr
nr
nr
nr
47.36 ± 0.47a
CTR
5.64 ± 0.01b
6.27 ± 0.10a
0.987 ± 0.002a
69.41 ± 0.55a
16.23 ± 0.92
8.04 ± 0.22
0.73 ± 0.11
10.43 ± 0.31
30.60 ± 0.55b
SAR
6.39 ± 0.01a
2.66 ± 0.10b
0.897 ± 0.002b
52.99 ± 0.44b
nr
nr
nr
nr
47.01 ± 0.44a
CTR
5.63 ± 0.03b
5.41 ± 0.10a
0.988 ± 0.001a
70.98 ± 0.55a
15.08 ± 0.92
7.55 ± 0.22
0.64 ± 0.11
10.03 ± 0.31
29.02 ± 0.68b
SAR
6.28 ± 0.04a
2.88 ± 0.00b
0.897 ± 0.002b
53.28 ± 0.53b
nr
nr
nr
nr
46.72 ± 0.53a
Day 0
Day 15
Day 30
Day 45
Day 60
Day 75
Day 90
Results indicate mean values ± standard deviation of six determinations (carried out in duplicate for three independent productions). Data within a column followed by the same letter between the CTR and SAR at the same day of refrigerated storage are not significantly different according to Duncan test at p ≤ 0.05. Abbreviation: CTR, control production; SAR, Sugar added Ricotta; TTA, total titratable acidity; aw, water activity; nr, not reported
increased consistently until 6.41 mL NaOH/10 g at the 90th day. On
from 67.29 to 70.98 %. On the contrary, SAR samples, showing a
the contrary, TTA of SAR samples increased slightly during time and
consistently lower moisture content that CTR samples, were cha-
the final value was 2.88 mL NaOH/10 g.
racterized by a decreasing moisture level (from 54.73 to 53.28 %).
aw was evaluated for both CTR and SAR productions. In both cases,
50
aw remained almost constant during storage with an average value
DISCUSSION
of 0.988 and 0.897 for CTR and SAR Ricotta samples, respectively.
Even though Reg. EC No 2073/2005 of European Commission does
Table 1 reports also the compositional analysis of Ricotta samples.
not set any contamination limit for Enterobacteriaceae in whey pro-
However, due to the interference of the high sugar content with so-
ducts, Ricotta are often analysed for this bacterial group and the
me determinations the results of fat, protein, salt and saturated fatty
subgroups represented by total coliforms and E. coli. Scatassa et. al.
acid percentages are not reported for SAR samples. CTR samples
(1) during a retrospective analysis on the hygienic quality of fresh Ri-
were characterized by a moisture content that increased over time
cotta produced in Sicily from 2002 to 2016 revealed that Enterobacte-
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Valeria Puccio, Angelo Moscarelli, Piero Messina, et al.
riaceae were detected in 21% of the samples analysed while E. coli in
sugar was added aw decreased of ca. 0.090 which is a consistent di-
13%. The authors attributed these results to a post thermal treatment
minution of availability of water for the development of bacteria, ex-
contamination, since Enterobacteriaceae and E. coli should not be
plaining the high differences in terms of bacterial cell densities betwe-
able to survive the high temperatures applied during the heat tre-
en CTR and SAR. Salts and sugars are solutes that bind water (19) li-
atment of the whey (10). This is also confirmed by a very low inciden-
miting the microbial development (20). Casti et al. (21) reported an aw
ce of coliforms in Sicilian Ricotta (10 CFU/g in only one samples out
in the range 0.973 – 0.978 in ewe’s Ricotta subjected to a dry salting
of eight samples analysed) when modified atmosphere packaging
step (“Ricotta salata”) and stored for 90 d.
(MAP) was applied (4). A similar trend was observed by Pala et al. (11)
The more rapid drop of pH in CTR samples is due to the quicker de-
who analysed ewe’s Sardinian fresh Ricotta finding detectable levels
velopment of LAB than in SAR samples. In general, pH decrease is
(3.09 Log CFU/g) of Enterobacteriaceae in only one sample produced
related to the growth of LAB and their lactic acid production (22).
by a single farm (out of three farms monitored) and subjected to MAP.
TTA is correlated linearly with pH, since a decrease of pH correspon-
The same sample was also positive for the presence of Pseudomo-
ds to an increase of the mL of NaOH (23). The slow growth of LAB in
nas. However, when smoking was applied to Ricotta, Pseudomonas
SAR resulted in a low TTA kinetics while the increase in TTA registe-
were not detected (12). The exponential increase of the levels of TMM
red for CTR samples was due to the production of organic acids pro-
and LAB over time is generally observed in fresh cow’s and ewe’s Ri-
duced by LAB whose cell densities increase during storage (24).
cotta (4, 13). In relation to the different LAB groups, our data are in
A moisture content above 70% is generally reported for ewe’s Ricot-
agreement with those reported by Mancuso et al. (4) who displayed
ta (11, 25). The lower moisture content revealed in Sicilian ewe’s Ri-
lower levels of LAB rods and thermophilic LAB cocci than mesophilic
cotta in comparison with those produced in Sardinia is imputable to
LAB cocci in fresh ewe’s Ricotta produced in Sicily. The lower levels of
a higher percentage of whole milk added during Ricotta processing
TMM, TPM and LAB detected during the monitoring of SAR are impu-
in Sicily. In fact, in Sicily milk addition to whey can be even 15% (v/v)
table to the presence of a high concentration of sucrose that reduces
(1), while 1.5 – 2% addition is generally performed in Sardinia (11).
the availability of water (acts as an aw depressor) for the bacterial de-
As expected, the residual dry matter was estimated at higher levels
velopment and causes an osmotic stress (14). Food matrix composi-
in SAR. Similar levels (around 45%) of total solids are also reported
tion impacts the development of LAB (15). Although aw is not reported
for salt added Ricotta salata (42.13 – 44.65%) (21). Regarding the
as a particularly critical parameter for LAB development (16, 17), low
content of fat, protein and salt, generally measured by other authors
3
aw values are not favourable for the growth of LAB (18). For this rea-
analyzing fresh ewe’s Ricotta, there are several differences with the
son, aw was evaluated for both CTR and SAR productions. In both ca-
works available in literature, but these differences are not only impu-
ses, aw remained almost constant during storage with an average va-
table to the percentage of full fat milk addition, because also sheep
lue of 0.988 and 0.897 for CTR and SAR samples, respectively. Simi-
breeds, season, environmental temperature, age, nutrition, stage of
lar values for fresh ewe’s Ricotta were reported by Pala et al. (11) after
lactation and other factors influence the chemical composition of
application of MAP for 21 d of refrigerated storage. When 40% (w/w)
milk (26, 27) and, as a consequence, that of Ricotta (28).
CONCLUSIONS
ed that, at the 30th day, CTR production overcame the marketabili-
The present work confirmed that ewe’s Ricotta is a highly perisha-
ty deadline. Due to the relevance of sugar added Ricotta for the Si-
ble product with a short shelf life. Traditional ewe’s Ricotta produ-
cilian confectionery industry and for the production of Sicilian des-
ced in Sicily is characterized by a pH around 6.4 and a high aw that
sert outside Sicily, this study analyzed also the characteristics of
represent intrinsic factors favorable for the development of a wide
SAR during storage. In this case, the addition of 40% (w/w) sucro-
range of microorganisms. In general, the product obtained in small
se determined a stability of all parameters, but especially the
dairy factories that does not undergo a proper packaging can be
bacterial counts indicated that the shelf life cannot be longer than
commercialized within 4 – 6 d, but a packaging applied soon after
40 d when TMM and LAB were comparable with those registered
production together with GHP and maintenance of refrigeration
at 15 d for CTR production. The absence of process hygiene indi-
temperatures determined a marketability of fresh Ricotta at around
cators and food safety microorganisms indicated the respect of
15 – 20 d. Even though chemical composition did not greatly chan-
the Regulation EC No 2073/2005 on microbiological criteria for fo-
ge over time, microbiological data and acidification kinetics show-
odstuffs during the production of both Ricotta formulations.
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CONFLICT OF INTEREST DISCLOSURE All authors declare that they have no conflict of interest inherent the present paper FUNDING This work was financially supported by the project for industrial research Prog. F/050267/03/X32-COR 109494-CUP: B78I17000260008 of the Ministry of the Italian Ministry of Economic Development, General Management for Business Incentives.
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Febbraio/2022
DOI: 10.36138/STLC.01.2022.01 © 2022 QUINE
Scientific papers / Original article
Renata Piccinini, Maria Cecilia Bianchi, Alice Comparelli, et al.
Renata Piccinini1, Maria Cecilia Bianchi2*, Alice Comparelli2, Serena Bonizzi2, Alessandra Gazzola1, Luciana Bava2, Maddalena Zucali2, Stefano Morandi3, Milena Brasca3
Preliminary results of the use of bacteriocins in pre- and postdipping products for dairy cows Risultati preliminari dell’uso di batteriocine in prodotti pre- e post-dipping per bovine da latte Dipartimento di Medicina Veterinaria (DIMEVET) – Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze Agrarie e Alimentari (DISAA) – Università degli Studi di Milano 3 Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari, (CNR-ISPA), Milano 1 2
*Corresponding author:
Maria Cecilia Bianchi
Dipartimento di Scienze Agrarie e Alimentari (DISAA), Università degli Studi di Milano Via Celoria 2, 20133 Milano, Italia E-mail: mariacecilia.bianchi@unimi.it
Abstract The aim of this study was testing a bacteriocin product for udder disinfection during milking. The herd was divided in two groups: treatment (T) and control (C). Sterile milk was collected from every single quarter during 3 months. At each sampling, an operator evaluated animal hygiene and teat apex conditions. The results of cyto-bacteriological analyses showed similar bacterial frequencies as well as somatic cells counts in the two groups, despite of the poor
Received: Jun 17, 2021 Accepted: Sep 27, 2021 DOI: 10.36138/STLC.01.2022.02
Riassunto hygiene conditions of the herd. Therefore, given the results, the tested product resulted comparable to the conventional one to ensure udder health. Further studies are needed to confirm these results. Keywords:
Il presente studio ha avuto lo
mente alle frequenze di infezio-
scopo di testare l’utilizzo di due
ni, né alla conta delle cellule so-
prodotti naturali per il pre- e
matiche, aspetto ancor più in-
post-dipping a base di batterio-
coraggiante viste le scarse con-
cine, nella prevenzione dell’in-
dizioni igieniche degli animali
sorgenza di infezioni mamma-
coinvolti nella prova. Pertanto,
rie. La prova è stata effettuata
si può ipotizzare una reale pos-
suddividendo le bovine di un’a-
sibilità di utilizzo dei due formu-
zienda lombarda in due gruppi
lati sperimentali, poiché la
di pari numero: trattamento (T) e
mammella ha mantenuto condi-
J
Dairy cows
J
Antibiotic resistance
controllo (C). Nel corso della
Milking procedures
zioni analoghe agli animali trat-
J
prova è stato prelevato, me-
tati con il prodotto tradizionale.
J
Dipping
diante prelievo sterile, il latte per
In ogni caso, si ritengono ne-
J
Bacteriocins
singolo quarto, si sono valutate
cessari ulteriori studi a riguardo.
le condizioni igieniche degli animali e le condizioni degli apici
2022; (1)72: 53 - 59
Parole chiave:
capezzolari. Dalle analisi cito-
J
Vacche da latte
batteriologiche del latte non so-
J
Antibiotico-resistenza
no emerse peggiori condizioni
J
Mungitura
delle bovine del gruppo T ri-
J
Disinfettanti
spetto al gruppo C, né relativa-
J
Batteriocine
Febbraio/2022
DOI: 10.36138/STLC.01.2022.02 © 2022 QUINE
53
Scientific papers / Original article
Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia / Vol 72, n.1, 53 - 59, 2022
INTRODUZIONE
può, inoltre, causare reazioni allergiche e incrementare il problema
Le gravi ripercussioni sanitarie, economiche e ambientali dovute al fe-
dell’antibiotico resistenza [7]. Per queste ragioni, nella produzione di
nomeno dell’antibiotico-resistenza, cioè la resistenza dei batteri pato-
formaggio, il latte delle vacche curate con antibiotici non può essere
geni ai trattamenti con antibiotici, sono ormai note da anni. Si è stima-
mescolato con il resto del latte destinato alla caseificazione, ma de-
to che, senza un intervento mirato e tempestivo, entro il 2050, le infe-
ve essere munto separatamente e destinato allo smaltimento.
zioni batteriche potrebbero causare più decessi del cancro [1]. A cau-
Per arginare questa problematica, a livello nazionale viene emanato
sa del fenomeno dell’antibiotico-resistenza, inoltre, si è calcolato che si
annualmente, dal Ministero della Salute, il Piano Nazionale per la Ri-
impiegheranno circa 11 miliardi di euro, solo in Italia, da qui al 2050 [2].
cerca dei Residui [8], il quale ha lo scopo di controllare l’utilizzo dei
Il problema delle resistenze, però, non riguarda solo gli antibiotici:
farmaci in allevamento e il rispetto dei limiti stabiliti delle quantità di
negli ultimi anni, si sono rilevati fenomeni di resistenza multipla ri-
residui negli alimenti.
guardanti anche alcuni biocidi e disinfettanti, come il rame e lo zinco;
Considerato che la cura della mastite comporta il consumo di circa il
oltre a ciò, l’esposizione a concentrazioni sub letali di alcuni biocidi
70% delle sostanze antibiotiche complessive somministrate negli alle-
sembrerebbe agevolare fenomeni di co-resistenza nei confronti di
vamenti da latte [9], i ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e
determinati antibiotici, come i fluorochinoloni, spesso impiegati nel
del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno condotto uno studio per
settore zootecnico [3,4], uno dei settori maggiormente coinvolti nel
sperimentare l’utilizzo di un prodotto, pre- e post-dipping, alternativo
fenomeno delle resistenze. Se si considera poi l’allevamento di bovi-
agli antibiotici in prevenzione all’insorgenza di infezioni mammarie.
ne da latte, emerge un ulteriore problema relativo all’uso di antibioti-
Per la sperimentazione sono stati formulati in laboratorio due pro-
ci: si è rilevato, infatti, che i residui di antibiotici nel latte, anche a
dotti per la pulizia e sanificazione dei capezzoli (pre- e post-dipping)
concentrazioni inferiori rispetto ai limiti di legge [5], possono inibire i
contenenti una coltura di cvo= Lactococcus lactis subsp. cvo= cre-
batteri lattici responsabili della caseificazione, con conseguenti ri-
moris ITEM 18332, produttore di batteriocine. Questo ceppo, isola-
percussioni sul processo di trasformazione del latte e sulle caratteri-
to da un formaggio caprino, è stato in precedenza selezionato in se-
stiche sensoriali del formaggio [6]; la presenza di residui nel latte
guito a prove in vitro in quanto produttore di molecole proteiche con
Tabella I. Valori medi, deviazione standard e valori minimi e massimi delle variabili produttive medie della mandria. Dati ottenuti dai controlli funzionali Table I Mean values, standard deviation, minimum and maximum values of herd mean productive variables. Functional controls data.
54
Variabile
Unità di misura
Media
Dev.st
Min
Max
Numero di lattazioni
n.
2,25
1,50
1,00
9,00
Giorni di lattazione
gg
172
104
11,0
466
Produzione di latte individuale
kg/giorno
31,4
8,44
10,0
60,0
Grasso
%
3,95
0,78
2,00
6
Proteine
%
3,43
0,40
2,60
4,80
Produzione di latte individuale corretta al 4% di grasso
kg/giorno
32,1
9,08
0,00
66,0
Conta Cellule Somatiche
cellule/ml x1000
204
555
4
8.300
Conta Cellule Somatiche
log10 cellule/mL
4,82
0,58
3,60
6,92
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Renata Piccinini, Maria Cecilia Bianchi, Alice Comparelli, et al.
attività inibente nei confronti di microorganismi patogeni [10].
in totale, sono state effettuate 5 rilevazioni, nel periodo compreso tra
Lo scopo del presente lavoro è stato quello di testare l’efficacia di ta-
gennaio e maggio 2020.
li prodotti nel prevenire l’insorgenza delle infezioni mammarie, in
Il primo campionamento ha avuto lo scopo di valutare lo stato di sa-
confronto con i prodotti usati tradizionalmente.
lute complessivo della mandria per poi suddividere gli animali in due gruppi omogenei: trattato (T) e controllo (C), dove è stato impiegato un prodotto post-dipping a base di acido lattico (5%) e un’elevata
MATERIALI E METODI
concentrazione di iodio (2500 ppm). Il gruppo T contava circa 67
L’attività antimicrobica della coltura batterica è stata preliminarmen-
animali per rilevazione, il gruppo C circa 73.
te testata in vitro, prima della sperimentazione, per valutare il suo ef-
Nel corso della prova è stato prelevato il latte di ogni singolo quarto me-
fetto, sia sulle principali specie di batteri lattici, sia sulla popolazione
diante prelievo sterile di ogni vacca dei due gruppi; inoltre, sugli stessi
patogena del latte [10].
animali, sono state effettuate la valutazione dello stato di integrità dei
La base dei due prodotti era la stessa utilizzata dall’azienda nelle for-
capezzoli, con il modello di valutazione del Teat Apex Score [11], e la va-
mulazioni commerciali e conteneva acido lattico al 5%, nel prodotto di
lutazione dello stato di imbrattamento di fianchi, arti posteriori e mam-
pre-dipping, e sostanze emollienti e filmanti, nel prodotto di post-dip-
mella, utilizzando lo schema dell’Hygiene Score [12]. Le condizioni dei
ping. A queste due formulazioni è stato aggiunto il prodotto a base di
capezzoli e lo stato di pulizia degli animali sono, infatti, fattori coinvolti
batteriocine; il fattore di diluizione, calcolato in base all’attività antimi-
nell’insorgenza di infezioni batteriche della mammella; purtroppo, que-
crobica nei confronti dei principali batteri mastidogeni della vacca da
ste valutazioni sono state eseguite fino al mese di marzo, per impossi-
latte (Staphylococcus aureus, Streptococcus agalactiae, Str. uberis,
bilità di proseguire le rilevazioni anche nelle uscite successive.
Str. dysgalactiae, Escherichia coli, Enterococcus faecalis), era di 1:4.
I campioni di latte sono stati sottoposti ad analisi batteriologica e al-
La sperimentazione ha avuto luogo in un’azienda di bovini da latte di
la Conta delle Cellule Somatiche (CCS), eseguita con lo strumento
razza Frisona, situata nella Pianura Padana. Al momento delle anali-
Bentley Somacount. Le colonie di crescita sono state identificate
si, l’azienda contava circa 120 bovine in lattazione. Durante la prova,
secondo le indicazioni del N.M.C. [13], il valore di CCS è stato tra-
Tabella II. Hygiene Score (HS) e Teat Apex Score (TAS) medi. Numero campione HS fianchi: 418, HS zampe: 418, HS mammella: 416. Numero campione TAS anteriore destro: 393, anteriore sinistro: 394, posteriore destro: 393, posteriore sinistro: 393 Table II. Means of Hygiene Score (HS) and Teat Apex Score (TAS). Number of hips HS observations: 418, legs HS: 418, udder HS: 416. Number of front right TAS observations: 393, front left TAS: 394, back right TAS: 393, back left TAS: 393 Variabile
Parametro
Media
Dev. St.
Osservazioni 3-4 (%)
Hygiene Score
Fianchi
1,88
0,97
25
Zampe
2,35
0,69
33
Mammella
1,97
0,74
21
Quarto anteriore Destro
1,93
0,72
18
Quarto anteriore Sinistro
1,98
0,77
22
Quarto posteriore Destro
1,81
0,61
10
Quarto posteriore Sinistro
1,81
0,60
8
Teat Apex Score
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Scienza e Tecnica Lattiero-Casearia / Vol 72, n.1, 53 - 59, 2022
sformato in log10 cellule/mL. La validità dei prodotti sperimentali è
Nella valutazione dei dati occorre sottolineare che, generalmente,
stata determinata calcolando il numero di nuove infezioni, diagnosti-
nell’analisi dell’Hygiene Score sono considerate accettabili percen-
cate tramite le analisi microbiologiche dei campioni di latte e la CCS.
tuali di osservazioni pari a 3 e 4 comprese tra il 6 e il 17% per i fian-
I dati raccolti sono stati analizzati utilizzando i programmi Microsoft
chi, tra il 24 e il 54% per le zampe e tra il 5 e il 10% per l’area mam-
Excel e Statistical Analysis System (SAS). I risultati ottenuti sono sta-
mella. Dai valori sopra riportati, si evince pertanto una condizione
ti sottoposti ad analisi della varianza; nel modello sono stati inclusi
igienica aziendale non ottimale e con un certo margine di migliora-
l’effetto gruppo (T e C) e l’interazione tra il gruppo ed il mese e sono
mento per quanto riguarda la pulizia di fianchi e mammelle.
state considerate come covariate i valori di cellule somatiche del
Per quanto riguarda i capezzoli, invece, si considera come valore so-
mese di gennaio (ottenuto dai controlli funzionali effettuati mensil-
glia il 20% di valutazioni negative nel Teat Apex Score [11]. In questo
mente in azienda) e i giorni di lattazione. Nel modello l’effetto anima-
caso, le percentuali di 3 e 4 sono ancora accettabili, ad eccezione del
le è stato incluso come repeated.
punteggio relativo al capezzolo anteriore sinistro, il quale supera di poco il 20%. Si può ipotizzare che una maggior percentuale di valutazioni negative per i capezzoli anteriori, rispetto ai posteriori, sia do-
RISULTATI E DISCUSSIONE
vuta al fatto che solitamente i quarti anteriori producono meno latte
In Tabella I sono riportati alcuni parametri che permettono di definire le
(40% anteriori, 60% posteriori) e che quindi, terminando prima la se-
caratteristiche dell’azienda dove si è svolta la sperimentazione. All’inizio
crezione di latte, vengano sovra-munti con più frequenza. I gruppi di
della prova, per il gruppo C risultava una media pari a 236 ±90 giorni di
mungitura dell’azienda, sono provvisti di stacco automatico che va a
lattazione, mentre nel gruppo T il dato medio era pari a 96 ±47 giorni.
ridurre la possibilità di generare ipercheratosi all’apice capezzolare
In Tabella II, si riportano, invece, i valori relativi alle valutazioni di igie-
[14], ma il livello di flusso a cui è tarato lo stacco automatico si riferi-
ne degli animali e dello stato di ipercheratosi dei capezzoli. Oltre ai
sce al flusso mammario e non al flusso del singolo quarto.
valori medi, si riportano le percentuali dei punteggi che hanno rileva-
In Figura 1, si riportano gli andamenti delle frequenze di Staph. aureus
to situazioni critiche, quindi pari a 3 e 4, sul totale delle valutazioni.
(grafico 1), altre specie di Stafilococchi (grafico 2) e altri patogeni (gra-
Tabella III. Analisi della varianza della Conta delle Cellule Somatiche e del Teat Apex Score totale in relazione al gruppo di appartenenza Table III. Somatic Cells Count and total Teat Apex Score Analysis of Variance in relation with groups Variabile
Unità di misura
Quarto
Gruppo controllo
Gruppo trattato
p value
Conta Cellule Somatiche
Log10
Anteriore Sinistro
3,96
3,53
<0,001
Anteriore Destro
3,87
3,69
0,06
Posteriore Sinistro
3,89
3,70
0,03
Posteriore Destro
4,09
3,66
<0,001
Anteriore Sinistro
2,09
1,84
0,04
Anteriore Destro
2,05
1,79
0,02
Posteriore Sinistro
1,89
1,74
0,12
Posteriore Destro
1,86
1,76
0,33
Teat Apex Score
56
2022; (1)72: 53 - 59
N
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fico 3), riscontrate nel latte degli animali dei due gruppi ottenuti nei 3
Score, valori inferiori, e, dunque, migliori, nel gruppo trattato. La re-
mesi di prova. Le frequenze dei patogeni nel gruppo T e nel gruppo di
lazione tra tale parametro e il tipo di trattamento effettuato è risulta-
C sono piuttosto simili. In particolare, l’andamento delle frequenze ri-
ta però significativa solo per quanto riguarda i quarti anteriori. Si ten-
portate nei grafici 1 e 3 sembra indicare un’efficacia del prodotto spe-
ga inoltre in considerazione che il Teat Apex Score è stato misurato
rimentale utilizzato nel gruppo di controllo, analoga a quella del pro-
solo nelle prime tre rilevazioni, e sarebbero quindi necessarie ulterio-
dotto commerciale. Soprattutto nei mesi finali della sperimentazione,
ri rilevazioni per avere un dato più attendibile.
infatti, la frequenza batterica di Staph. aureus e di patogeni ambienta-
Come atteso, il parametro Hygiene Score non ha influito sul tratta-
li negli animali del gruppo C è pressoché sovrapponibile a quella degli
mento in quanto gli animali osservati appartenevano alla stessa
animali del gruppo T. Per quanto riguarda il grafico 2, si evidenzia un
mandria e quindi vivevano nello stesso ambiente.
lieve innalzamento delle infezioni nel gruppo T.
La Figura 2 mette in evidenza l’andamento delle cellule somatiche
Nella Tabella III si può notare che i valori di CCS di tutti e quattro i quar-
dei gruppi C e T, misurate per singolo quarto, suddividendo i dati per
ti sono stati influenzati dai trattamenti ai quali sono stati sottoposti gli
mese di rilevazione. Dalla figura emerge come nelle prime tre rileva-
animali in prova. In modo particolare, tali valori sono risultati più alti nel
zioni, per i capezzoli anteriore sinistro e posteriore destro, il valore di
gruppo controllo rispetto al trattato. Dunque, il trattamento potrebbe
CCS sia significativamente inferiore per il gruppo T rispetto al grup-
aver favorito una diminuzione delle CCS. I risultati ottenuti potrebbero
po C, facendo quindi ben sperare sulla reale efficacia del prodotto;
essere stati influenzati anche da altri fattori quali, ad esempio, i giorni di
successivamente, complice forse anche un cambiamento climatico,
lattazione, inseriti quindi nel modello di analisi della varianza.
anche per il gruppo T sono stati riscontrati valori di CCS più elevati,
Analogamente, si possono osservare, per il parametro Teat Apex
annullando le differenze riscontrate precedentemente.
Figura 1. Andamento delle frequenze di patogeni mastidogeni distinte per gruppo di Trattamento (T) e di Controllo (C) nei mesi Figure 1. Trend of the frequencies of mastidogenic pathogens subdivided by Treatment (T) and Control (C) group over the months
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Figura 2. Andamento della Conta delle Cellule Somatiche, suddivisa per singolo quarto, nel corso della prova Figure 2. Somatic Cells Count trend, subdivided by each quarter during the trial * : p. value <0.05 **: p. value <0,01 ***: p value <0,001
58
CONCLUSIONS
È possibile osservare, infatti, come la frequenza di patogeni nel
La sperimentazione, seppure relativa a una sola realtà aziendale,
latte abbia mostrato nel corso dei mesi, un andamento molto si-
ha evidenziato che l’impiego dei due prodotti contenenti compo-
mile nei due gruppi, T e C. Le cellule somatiche del latte dei
sti proteici ad attività antimicrobica è in grado di assicurare una
quattro quarti sono risultate significativamente inferiori per il
protezione contro gli agenti mastidogeni paragonabile a quella di
gruppo T rispetto al gruppo C nei mesi di gennaio, febbraio e
un prodotto di comprovata efficacia a base di iodio. Consideran-
marzo, mentre nei mesi successivi non si sono riscontrate diffe-
do, infatti, le caratteristiche aziendali e le condizioni igieniche
renze significative tra i due gruppi, ad eccezione dei capezzoli
della stalla evinte dalle valutazioni dello stato di imbrattamento
posteriori. I risultati ottenuti, che andranno necessariamente ap-
degli animali, si ritiene positivo il fatto di non aver ottenuto peg-
profonditi con ulteriori studi, lasciano ipotizzare una reale possi-
gioramenti nel gruppo T durante i mesi della prova, né relativa-
bilità di utilizzo dei due formulati sperimentali, poiché, pur conte-
mente alle frequenze di batteri patogeni nei campioni di latte dei
nendo sostanze biocide naturali, hanno garantito la sanità della
singoli quarti analizzati, né nella conta delle cellule somatiche.
mammella nel corso dei mesi di trattamento.
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CONFLITTO DI INTERESSI Non esistono conflitti di interesse di ordine economico o di altro tipo sull’articolo presentato. RINGRAZIAMENTI Si ringrazia il Dott. Daniele Beretta, dell’azienda Allegrini S.p.A., per il supporto tecnico alla formulazione dei prodotti sperimentali. FINANZIAMENTI ALLO STUDIO Il lavoro è stato finanziato dal progetto “Strategie sostenibili per ridurre l’impiego di antibiotici nell’allevamento delle bovine da latte (RABOLA)” finanziato dalla Regione Lombardia (Bando 2018 d.d.s. n. 4403 del 28/03/2018)
BIBLIOGRAFIA 1. Comunicazione della commissione al consiglio e al parlamento europeo, Piano d’azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica, Bruxelles, 29.6.2017 COM (2017) 339 final 2. Stemming the Superbug Tide: Just A few Dollars More, OECD (2018) 3. Randall L.P., Cooles S.W., Coldham N.G., Penuela E.G., Mott A.C., Woodward M.J., Piddock L.J.V., Webber M.A. (2007), Commonly used farm disinfectants can select for mutant Salmonella enterica serovar Typhimurium with decreased susceptibility to biocides and antibiotics without compromising virulence. J. antimicrobial Chemotherapy, 60:1273-1280 4. Davies R., Wales A. (2019), Antimicrobial resistance on farms: a review including biosecurity and the potential role of disinfectants in resistance selection. Comprehensive Reviews in Food Science and Food Safety, Vol. 18 5. REGOLAMENTO (UE) n. 37/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio. Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, L 15/1 6. Gamba V., Bolzoni G., Monastero P, Losio M.N., Daminelli P. (2020), Residui di antibiotici sulle colture lattiche del siero innesto e nel formaggio, Grana Padano Insieme, 1 gennaio 2020, 58-68 7. Le Breton M.H., Savoy-Perroud M.C., Diserens J.M., Validation and comparison of the Copan Milk Test and Delvotest SP-NT for the detection of antimicrobials in milk. ScienceDirect, Analytica Chimica Acta 586 (2007) 280–283 8. Piano nazionale per la ricerca dei residui, 2020. Ministero della Salute, Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione.
2022; (1)72: 53 - 59
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DALLE AZIENDE
Sviluppo di caglio ed enzimi coagulanti: qualità, sostenibilità ed etica al primo posto
E
ra il 1874, quando Christian D.A. Hansen sviluppò per
stanze conservanti. Il caglio animale è inoltre un esem-
primo una procedura di estrazione di caglio puro
pio di come un prodotto possa svolgere un importante
dall’abomaso dei vitelli, assicurando così ai caseifici
ruolo per la sostenibilità sociale, contribuendo a man-
un prodotto di elevata qualità e standardizzato per la
tenere vive le tradizioni e specialità locali che alimenta-
produzione dei loro formaggi. Nonostante l’evoluzione
no un’intera filiera produttiva. L’esempio più concreto
tecnologica porti sempre più verso l’utilizzo di enzimi
di questo impegno è NATUREN®.
coagulanti di origine microbica, il caglio animale rap-
Mantenendo al centro il tema sostenibilità, ma pren-
presenta ancora oggi il coagulante principe per la pro-
dendo in considerazione enzimi coagulanti ottenuti
duzione dei formaggi DOP e tradizionali, vettori
per fermentazione, Chr. Hansen ha sviluppato la terza
dell’immagine del Made in Italy nel mondo. Per i pro-
generazione del prodotto CHY-MAX® (chimosina pro-
dotti DOP è fondamentale garantire ai caseifici stan-
dotto per fermentazione): il CHY-MAX® Supreme.
dard qualitativi elevati e co-
Lanciato nel 2019, è un enzima coagulante sviluppato
stanti lungo l’intera filiera, dai
per ottimizzare ulteriormente il processo produttivo,
processi ai prodotti finiti e du-
consentendo di utilizzare al meglio ogni millilitro di lat-
rante la stagionatura e la
te, incrementando le rese di trasformazione e miglio-
conservazione; per l’azienda
rando le funzionalità del formaggio. Sulla base dei test
innovazione significa produr-
condotti sul campo, grazie all’utilizzo di CHY-MAX®
re caglio animale puro dal
Supreme è possibile incrementare la resa di trasfor-
punto di vista enzimatico al
mazione fino all’1%, controllare e ridurre la proteolisi
fine di preservare l’unicità
del formaggio durante la shelf-life, assicurandosi mag-
delle caratteristiche sensoria-
giore flessibilità operativa e un generale miglioramento
li delle eccellenze casearie
delle performances di processo. CHY-MAX® Supre-
Italiane. La purezza enzimati-
me, è quindi un secondo esempio di come un enzima
ca del caglio consente di evi-
coagulante possa contribuire al raggiungimento degli
tare difettosità nel prodotto
obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’ONU nel
finito, mentre grazie al con-
2015: un caso di studio concreto testimonia come un
trollo accurato della qualità
miglioramento della resa dell’1% consente di ridurre di
del processo produttivo si ri-
3,3 tonnellate la produzione di CO2 del processo, pari
esce a evitare l’utilizzo di so-
a 400.000 auto in meno in strada. CHR. HANSEN www.chr-hansen.com
60
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DALLE AZIENDE
L’eccellenza del Test CowSide II
D
a quando aziende, caseifici e laboratori utilizzano il
in laboratorio che in campo. Da quando CowSide II è
test CowSide II è emerso chiaramente che questo test
presente sul mercato, molti operatori hanno eliminato
è più attendibile e attuale di altri test presenti sul mer-
completamente i vecchi test e hanno cominciato a uti-
cato. Tanti sono i problemi risolti nella caseificazione,
lizzarlo poiché hanno verificato la validità dei risultati.
poiché con CowSide II si rilevano intere famiglie di ini-
Sono stati intensificati i controlli alle stalle e sono
benti che altri test non sono in grado di individuare.
emerse percentuali di positività che prima d’ora non
CowSide II è l’unico test che, oltre ai tradizionali Beta-
erano state possibile individuare. Aver adottato
lattamici, rileva Sulfamidici, Tetracicline, Aminoglico-
CowSide II significa dare maggiore tranquillità in
sidi, Macrolidi in pieno rispetto dei Limiti Europei
azienda, ma soprattutto la convinzione di avere im-
(MRL) nonché Ceftiofur e tutti i suoi Metaboliti. Il suc-
messo sul mercato un prodotto sicuramente privo di
cesso è stato raggiunto grazie a un continuo confron-
sostanze nocive alla salute del consumatore finale.
to tra persone e aziende che hanno un alto concetto
Oggi CowSide II è l’unico ad avere raggiunto un suc-
di qualità. Charm, produttrice di CowSide II, ha dato
cesso di riconoscimento: Il Gold Standard, per i più
risposte eccellenti e complete con test praticabili sia
alti standard di eccellenza sul mercato. ALITEST www.alitest.it
Febbraio/2022
61
DALLE AZIENDE
BacSomaticTM, conteggio integrato della Carica Batterica e delle Cellule Somatiche nel latte crudo
B
acSomatic™, introdotto da FOSS, è il primissimo stru-
respinto prima di essere utilizzato nel processo.
mento integrato che permette di effettuare l’analisi ra-
BacSomatic™ offre un’alternativa rapida alla valuta-
pida delle condizioni igieniche del latte crudo (Carica
zione manuale o ai metodi semiautomatici che richie-
Batterica Totale e Cellule Somatiche contemporanea-
dono la preparazione dei reagenti. I risultati della con-
mente) al suo arrivo alla centrale del latte o al caseificio.
ta batterica sono disponibili in nove minuti e mezzo,
Lo strumento non richiede alcuna preparazione di re-
mentre i risultati del conteggio delle cellule somatiche
agenti e offre risultati costanti. È lo strumento ideale
sono disponibili in un minuto e mezzo.
per caseifici e piccoli laboratori che hanno bisogno di
BacSomatic™ è basato sulla stessa tecnologia impie-
un analizzatore dalle prestazioni elevate per volumi ri-
gata nella gamma di punta degli analizzatori per latte
dotti.
BactoScan™ e Fossomatic™ utilizzati per i test uffi-
La conta rapida dei batteri totali e delle cellule somati-
ciali nei laboratori centralizzati di tutto il mondo. L’uni-
che consente di controllare e separare le consegne.
ca differenza è nel volume di analisi che possono es-
Inoltre, il latte non conforme allo standard può essere
sere effettuate. FOSS www.foss.it
62
Febbraio/2022
DALLE AZIENDE
Linea Kefir: i fermenti lattici del “sentirsi bene”
D
i origine caucasica, il Kefir è ottenuto dalla fermenta-
nuli di Kefir, formata da batteri mesofili omo ed etero-
zione di latte di pecora, di vacca o di capra ed è simi-
fermentanti, che convivono in simbiosi con i lieviti. Tali
le a uno yogurt dalla consistenza liquida. Contiene
enzimi contengono meno dell’1% di acido lattico e
molteplici specie di batteri e lieviti, che, come sugge-
quantità variabili di alcool e CO2, in funzione del nume-
rito da diversi studi, migliorano il sistema immunitario,
ro di lieviti presenti e delle condizioni di maturazione.
il processo digestivo e la salute delle ossa. Il suo nome, infatti, deriva dalla parola turca “keif” che significa
Come afferma la Dott.ssa Elena Mogna, CEO del
appunto “sentirsi bene”.
Gruppo “Abbiamo selezionato i cosiddetti Grani del Profeta direttamente nell’area del Caucaso, per poter
Il Gruppo Alce mette a disposizione dei suoi clienti
offrire ai nostri clienti un prodotto autentico e origi-
un’intera linea di fermenti lattici liofilizzati, sia a ino-
nale, in grado di garantire una rapida acidificazione, il
culo diretto che a inoculo semidiretto per la produzio-
potenziamento dell’aroma del prodotto finale e la pro-
ne di differenti tipologie di Kefir – più o meno viscosi,
duzione di gas, in base alle diverse esigenze. La no-
con o senza lieviti, etc. I fermenti Alce sono composti da
stra ricerca, però, non si ferma mai: dal 1948 siamo
una miscela di ceppi tipici dell’area di origine dei gra-
sempre in fermento”. ALCE www.alce.eu
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www.anugafoodtec.com
Salone Internazionale delle Tecnologie Alimentari e delle Bevande
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DALLE AZIENDE
Lo stato dell’arte nella produzione del siero innesto
L'
utilizzo e la produzione di fermenti rivestono un ruolo
mentativa, energetica e la garanzia di un ottimo pro-
fondamentale nella produzione casearia. Le innovati-
dotto.
ve Fermentiere di Tecnomeccanica Bellucci, frutto
È dimostrato che l’agitazione troppo energica del sie-
della storica esperienza e di continue ricerche sul
ro innesto possa sensibilmente ostacolare il processo
campo, rappresentano lo stato dell’arte in questa ti-
di fermentazione. Perciò la rotazione dell’agitatore è
pologia di impianti.
gestita da inverter a frequenza variabile in base alla fa-
La regolazione della temperatura, ad esempio, è ge-
se del ciclo, migliorando altresì l’efficienza energetica.
stita da due sonde poste alle estremità del serbatoio
Il plc di gestione, affiancato a un sistema di supervi-
che, oltre a differenziare la misurazione in base alla
sione capillare ma molto intuitivo, offre elevata flessi-
posizione, fungono da sicurezza: in caso di danneg-
bilità nella gestione del siero, un controllo costante
giamento di una sonda, il sistema la esclude dalla mi-
delle curve fermentative, la registrazione storica delle
surazione e mantiene la produzione sicura.
temperature, la gestione dei cicli di lavaggio e la sani-
Il raffreddamento è regolato da un circuito chiuso di
ficazione dell’impianto.
acqua distillata raffreddata con acqua gelida, studiato
Ricerca, innovazione, sicurezza, flessibilità ed estre-
per mantenere la temperatura della parete di poco in-
ma facilità d’uso sono le pregevoli qualità che si so-
feriore a quella del prodotto col fine di evitare shock
stanziano nell’impianto di Tecnomeccanica Bellucci.
termici dannosi per l’attività fermentativa. La copertu-
Senza dubbio un passo avanti della tecnologia a favo-
ra meccanica del serbatoio, garantisce efficienza fer-
re dell’arte casearia. GRUPPO BELLUCCI www.gruppobellucci.com
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CULTURA
GLI IDROGALATTOFORI VINCENZO BOZZETTI
“Laudato sii mi Signore, per sora acqua la
era genuino, se invece si spandeva: no! Si
quale è molto utile…” con le parole del
poteva impiegare anche un ferro da calza
Cantico delle creature di San Francesco e
immerso nel bianco latte, se usciva più o
con la sua affilata ironia, il professor Luigi
meno pulito segnala indizi di frode. Anche
Zannoni (1918-2014) iniziava a raccontare,
l’uovo, galleggiando più o meno, poteva la-
a fine secolo XX, le sue cacce agli “annac-
sciar presagire aggiunte idriche improprie.
quatori del latte”, ribattezzati con il suo bel
Per farla breve tra le Due Guerre, nel 1931 a
neologismo grecoromano: gli idrogalatto-
Milano un’indagine all’uopo registrò una
fori. Un nuovo termine che lo stesso Zan-
media del 15% di latte annacquato, con
noni definisce: idoneo a nobilitare una cosa
punte che hanno toccato il 35% in certe
che nobile non è!
zone. Verso la fine della Seconda Guerra
Luigi Zannoni, laureato in Chimica e in Far-
Mondiale le cose peggiorarono e la caccia
macia, era docente in Igiene del latte e de-
ai frodatori era all’ordine del giorno. Un
rivati. Il professore – per chi ha avuto la for-
grande contributo all’eradicazione della
tuna di conoscerlo – è ricordato con affet-
cattiva usanza è arrivato con il crioscopio
to, soprattutto, per il suo incarico di direttore del Centro Lattiero Caseario di Parma e
Professor Luigi Zannoni, inizi Anni 60
del latte, decretava al di là di ogni ragionevole dubbio la frode. La lotta tra controllori
storico direttore della rivista Scienza e Tec-
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che, misurando il punto di congelamento
nica Lattiero Casearia dal 1965 ai primi An-
semplice (ancora in funzione nel XIX seco-
e controllati era comunque serrata, senza
ni 2000. Nella premessa del suo “manua-
lo) per svelare l’eventuale frode: bastava
esclusioni di colpi. Spesso si doveva arri-
letto di caccia” il professore ricordava che i
porre una goccia di latte sospetto sull’un-
vare al prelievo legale con la prova di stalla.
vecchi ed esperti casari avevano un modo
ghia del pollice; se restava compatta il latte
Inoltre tra l’analista e il frodatore, interferi-
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CULTURA
vano i casari e anche i presidenti delle lat-
La virago prima e la lepre poi
terie sociali che volevano far valere il loro
“Arrivammo al recapito ove ci aspettavano
potere. A seguire, alcuni episodi stralciati
quattro conferenti… tutto bene i quattro se
dall’introvabile, ma quanto preziosa, pub-
ne andarono. Quinta e buon ultima arrivò un
blicazione.
donnone di tutto rispetto… Fu un attimo e il suo tentativo di rovesciare fallì. Afferrai con
1° controllo, 1° fiasco
risolutezza il secchio. Mi strattonò ma non
“Ero al mio primo controllo, il cosiddetto
mollai. Allora rivolse la sua attenzione al mio
battesimo del fuoco… in novembre una
cilindro con il densimetro e tentò di strap-
nebbia fitta avvolge noi, il testimone e l’au-
parmelo dalla sinistra. Nel dilemma scelsi di
to nascosti tra le case del piccolo borgo
salvare il cilindro. Il latte fu versato, il garzo-
denominato La Dogana. L’uomo era arriva-
ne dall’alto del camion rideva e il fattaccio
to… Sulla strada stava solo e abbandonato
sarebbe stato risolto in qualche modo dal
il secchio. E l’uomo? tra la nebbia intrave-
presidente della latteria. Un po’ risentito ver-
demmo la nostra preda che se ne stava ri-
so il guidatore me ne stavo riccantucciato
tornando al suo monte… L’inseguimento fu
sul mio sedile, quando accadde un fatto che
breve, non era lui. Ritornammo al ponte e
mi rappacificò con il garzone. etc. sino a
finalmente l’incontrammo con il secchio
non mai caricato. Il giovane aiutante casaro
vuoto… disse che era inciampato.”
con un balzo salto nel fosso e ne uscì trion-
Bidone ovale a spalla per il trasporto del latte da 25 litri (Fonte: Museo del Parmigiano Reggiano e della Civiltà Contadina in Val d’Enza)
IL CENTRO LATTIERO CASEARIO, MEZZO SECOLO DI STORIA 1949-1999 Il 5 gennaio 1956 nasceva ufficialmente il Centro Lattiero Caseario di assistenza e sperimentazione “Antonio Bizzozzero”. Cinquant’anni dopo il professor Luigi Zannoni scriveva la sua storia e la introduceva con queste parole: “Nella norma son degne di essere ricordate con una ‘storia’ entità artistiche, culturali, per tralasciare quelle sociali o politiche. Di primo acchito sono queste attività che sembrano degne di un ricordo. Un istituto lattierocaseario è qualcosa nell’immagine popolare di banale, collegato terra a terra con una realtà quotidiana che non ha nulla di aulico né tanto meno di ragguardevole. Come ogni organismo tecnico viene osservato con un distacco che è legato all’incapacità del grosso pubblico di capire la sua funzione e la sua importanza. A prima vista un organismo tecnico non produce, ma aiuta a produrre. Ora questo concetto necessita di essere sviluppato facendo presente che l’assistenza tecnica nel settore alimentare produce ricchezza con il ridurre gli scarti in lavorazione e con il migliorare i prodotti stessi. Tenendo presente tutto ciò possiamo asserire, senza tema di smentita, che nei 50 anni di sua attività il Centro Lattiero Caseario ha prodotto miliardi di ottimo Parmigiano-Reggiano annullando difetti e aumentando la qualità. La storia del Centro Lattiero Caseario non sarà certo affascinante per i più, ma speriamo interessante per i pochi che hanno contribuito con il loro lavoro e tanti sacrifici al mantenimento e al miglioramento del nostro prodotto principe. Vogliamo inoltre parlare del passato, descrivere fatiche e successi, per creare nelle nuove leve un desiderio di emulazione e di passione per un lavoro che ha come fine la produzione di un capolavoro: il Parmigiano Reggiano.“ Ancora oggi parole sulle quali riflettere!
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CULTURA
fante con un leprotto. Il controllore rimase in
Boccaccio ’70
silenzio sino a quando non ottenne la rispo-
Il conferente indagato questa volta era la
sta: il giovane, nei primi giorni di caccia,
bellissima moglie dello stradino-contadino
passando di notte abbagliava i leprotti che
e, tra Lei e il giovane casaro correva una
poi portava in trattoria come trofei di caccia
certa simpatia in attesa che diventasse più
per le mangiate con gli amici che cenavano
intima. In questa attesa il latte cominciò a
con circospezione cercando inutilmente dei
essere allungato... Mentre quando la con-
pallini da caccia… che non c’erano.”
segna veniva fatta dallo stradino il latte era genuino: “Si doveva operare al mattino alle
I trampolieri del Taro
cinque… l’auto fu lasciata nel paese di sot-
“…i contadini si sentivano a torto sfruttati.
to. Alle cinque vidi uscire la mia vittima nel
Allora si pagava il latte solo a peso e il loro
baluginare dell’alba di quella fredda prima-
latte così sostanzioso era sottopagato…
vera del 1970. Tutto filò per il meglio. Il gar-
Buona parte del latte utilizzato – prodotto
zone fece da testimone. Ora il nostro uomo aveva un certificato legale di analisi per ri-
da undici conferenti – proveniva da oltre Taro, portavano il latte a spalla con recipienti a zaino. Guadavano sui trampoli.
Professor Luigi Zannoni, fine degli Anni 80
cattare la sua vittima, che, a quanto poi seppi, fu ben felice di essere ricattata.”
Secondo il casaro quell’acqua così limpida e fresca era una tentazione e la cosa andava
Fu un gesto di disperazione provocato dal
Scarpe grosse e cervello fine
controllata. Partimmo. Il casaro avanti, il
convincimento, come era evidentemente ac-
“Era un artista… aggiungeva acqua con mo-
mulo in mezzo e io dietro. Brutto posto per
caduto in altre occasioni, che i fratelli avreb-
derazione: solo il 2%... occorreva, prelevato
chi conosce i muli... Il baluginar dell’alba e i
bero a loro difesa, rifilato a Lui la colpa.”
legalmente un primo campione, prelevarne
riflessi del Taro precedettero la nostra uscita
L’uomo si salvò, ma rimase senza voce.
un secondo assistendo alla mungitura. Si trattava della cosiddetta prova di stalla. Dal
dal bosco. Fu un attimo e ci trovammo sul
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greto, ma ci ricevette il concerto spaventoso
La vedetta elusa
confronto dei dati avremmo appurato la veri-
di dieci recipienti rovesciati contemporane-
Indubbiamente gli idrogalattofori erano per-
tà. Alla presenza del testimone assistemmo
amente. Solo uno si offerse al controllo.”
sonaggi estrosi e rendevano la loro caccia
alla mungitura. I due secchi di latte appena
ancor di più stimolante. Infatti andava accu-
munto furono portati fuori, ove attendeva il
Latte e sangue
ratamente preparata, con analisi preliminari
bidone di raccolta capovolto su di un palo.
“C’era da pizzicare un conferente residente
per decidere se e quando fare il controllo
Eravamo d’inverno e il freddo era intenso. Mi
presso la strada Fidenza-Soragna. Più che
ufficiale con astuzia e intelligenza, come in
venne un sospetto e volli controllare: sul fon-
un conferente si trattava di tre fratelli: due
questo caso: “Il frodatore stava in uno di
do del bidone un velo di ghiaccio era in ag-
svegli, uno un po’ meno. Mi appostai con te-
quei casoni quadrati con piccionaia sul tet-
guato. Se non avessi scoperto l’astuzia. Il
stimone presso un distributore di benzina.
to… dove sistemava il nonno munito di bi-
conferente avrebbe potuto dimostrare che le
All’uscita dei due conferenti ci precipitammo
nocolo. Una volta accertato che non v’era
sue vacche producevano un latte anomalo
sulla nostra preda, ma ecco che in piena
controllo, né controllore… veniva aggiunta
simulante un annacquamento.”
operazione di prelievo essi ci abbandonaro-
l’acqua. Alla furbizia contadina si oppose la
no per rientrare in casa richiamati da un forte
furbizia del casaro. Per sette/otto giorni sul
Fuori testo…
trambusto. Istintivamente pensai a uno stra-
sedile di destra dell’autocarro comparve un
Di certo oggi le condizioni sono diverse,
tagemma per non firmare il verbale e con lo
grosso sacco di patate. Dopo alcuni giorni
certe frodi non avvengono più, purtroppo
stesso e i campioni mi precipitai in casa. Qui
di collaudo, scomparsa la diffidenza e il ti-
ne avvengono altre! Facilitate dai grandi
mi aspettava una scena orribile. Sul tavolo di
more, ecco ricomparire l’acqua nel latte. A
impianti di mungitura e dalle successive di-
cucina, il terzo fratello giaceva rantolante
questo punto sul sacco mi ci infilai io di
luizioni nei serbatoi di refrigerazione, stoc-
con la gola squarciata… Seppi poi che il feri-
buona grazia. Vi lascio immaginare lo stu-
caggio e trasporto. Cambiano velocemen-
to si era procurato il taglio con una roncola.
pore del conferente… scornato.”
te i tempi, meno le debolezze umane!
Febbraio/2022
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Convegno di Scienza e Tecnologia Alimentare
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NEWS
ORIGIN INFORMA
Consultazione pubblica Etichettatura
L
a Commissione ha lanciato il 13 dicembre la consultazione pubblica sulla revisione del regolamento (UE) n. 1169/2011 sulle informazioni
alimentari ai consumatori. La Commissione afferma di voler fare una proposta per un’etichettatura nutrizionale armonizzata e obbligatoria a livello UE sulla parte anteriore della confezione e una proposta per “profili nutrizionali” corrispondenti a soglie di nutrienti come grassi, zuccheri e/o sale negli alimenti, oltre le quali le indicazioni nutrizionali e sulla salute saranno limitate o vietate. Si cerca anche di regolare l’etichettatura d’origine per diverse categorie di prodotti. Il periodo di consultazione resterà aperto fino al 07 marzo 2022.
Accordo Rakuten-ICQRF
A
lla presenza anche di Origin Italia, il 14 dicembre è stato siglato, dal Sottosegretario Francesco Battistoni, dal Capo dipartimento dell’Icqrf
Felice Assenza e dal vicepresidente esecutivo del gruppo Rakuten Kazunori Takeda, il Memorandum of Understanding tra l’ICQRF e Rakuten Group, la più grande piattaforma e-commerce giapponese. Con l’accordo, le Indicazioni Geografiche italiane tutelate dall’Economic Partnership Agreement (Epa) tra UE e Giappone, entrato in vigore il 1º febbraio 2019, e che saranno commercializzate sul sito del gruppo giapponese, saranno controllate da una task force operativa dell’ICQRF del MIPAAF, sul modello delle collaborazioni già esistenti con le altre principali piattaforme e-commerce online. L’ICQRF quotidianamente cercherà i prodotti contraffatti e segnalerà a Ratuken le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale delle DOP e IGP nonché delle pratiche sleali relative alla corretta informazione sugli alimenti.
Opposizione al Nutri-score
D
urante l’audizione congiunta alle Commissioni Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato del 14 dicembre, il Ministro
Patuanelli ha confermato il massimo impegno del governo circa l’opposizione al Nutri-score, ricordando che anche il Presidente Draghi, dopo l’incontro con il Presidente Macron, ne ha dichiarato in modo chiaro la criticità, confermata anche da Francia e Spagna. Il Ministro si è detto fiducioso che sul Nutri-score si possa mettere una pietra tombale con una minoranza di blocco pronta a bloccare eventuali fughe in avanti e ha fatto sapere che l’Italia si confronta in maniera costante con la Spagna dove è cambiato notevolmente il sentimento rispetto a questo tema.
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ORIGIN INFORMA
NEWS
Pratiche commerciali sleali
D
al 15 dicembre è entrato in vigore il decreto legislativo di attuazione della direttiva europea che
vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare. Sul sito del MIPAAF è online la pagina “Pratiche sleali” con le indicazioni e le istruzioni per presentare segnalazioni di abusi e azioni scorrette, sia tra imprese che in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli.
Pubblicazione nuova PAC e modifiche al Reg. (UE) n.1151/2012
I
l 6 dicembre sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE i regolamenti della PAC e le riforme del Regolamento di qualità n. 1151/2102.
Tra le principali novità sul Reg. n. 1151/2012, in vigore a partire dal 1° Gennaio 2022, rientrano: la possibilità di includere, su base volontaria, aspetti che riguardano lo sviluppo sostenibile nei disciplinari di produzione; il miglioramento della tutela delle IG contro lo sfruttamento e la diluizione della reputazione per le merci vendute online e per quelle in transito nell’UE; il campo di applicazione del Reg. n. 1151/2012 è esteso ai prodotti vitivinicoli aromatizzati; il ruolo della CE nell’esame della domanda di registrazione delle IG è limitato al controllo dell’assenza di errori manifesti; la procedura di opposizione è stata semplificata e consisterà in una dichiarazione motivata da presentare alla CE entro 3 mesi; piani produttivi possibile per tutte le IG.
Legge UE anticoercizione
L
a Commissione Europea ha svelato un nuovo strumento commerciale proposto per contrastare l’uso della coercizione economica da parte
di Paesi terzi. L’obiettivo è quello di dissuadere i Paesi terzi dal limitare o minacciare di limitare il commercio o gli investimenti e quindi cercare di cambiare la politica dell’UE in settori come il cambiamento climatico, la tassazione o la sicurezza alimentare. Le misure che potrebbero essere prese sono, per esempio, l’imposizione di tariffe e la limitazione delle importazioni dal Paese in questione, restrizioni sui servizi o sugli investimenti o misure per limitare l’accesso del Paese al mercato interno dell’UE. La proposta della CE deve ora essere discussa e adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri.
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GRATTUGIA
Qual è l’obiettivo?
D
opo ventiquattro mesi di pandemia non sappiamo come sia iniziata e ancora peggio non abbiamo idea di quando, se mai succederà, e come finirà. Qualcuno, etichettato come “facilone”, disse: “È come una guerra!” Purtroppo ebbe ragione, infatti, tutto non andò bene e in generale non siamo affatto migliori.
Ma la storia umana ci insegna che in qualche modo ne usciremo, nonostante le difficoltà. Per venire alla nostra filiera, anche in questa occasione ha confermato le sue naturali doti di resilienza. Con tempi diversi nei vari Paesi, la filiera ha chiuso i canali dei consumi fuori casa, riaprendo e incrementando i consumi domestici. Secondo Rabobank sono diminuite le M&A (Mergers & Aquisitions - Fusioni & Acquisizioni), però altre analisi dicono che sono rinvigorite le PMI (Piccole e Medie Imprese). In altri termini la filiera latte non si ferma. Almeno per ora! In futuro si vedrà! Certamente, oltre alle ondate pandemiche, avremo a che fare con altre fluttuazioni. Infatti, alcuni “marosi” segnalano all’orizzonte l’attacco dei prodotti vegetali e dei prodotti di imitazioni. È vero, esiste la norma che vieta loro di usare i termini lattiero caseari, però manca chi controlla e la fa applicare. Altri “cavalloni” vorrebbero sostituire latte e derivati con prodotti di fermentazione. E qui, la prevenzione potrebbe ancora dare il suo miglior contributo. Una sorta di “tsunami”, invece, pare sia stato scatenato dall’Unione Europea, con lo spostamento del 25% del mercato agro-alimentare a favore degli organic foods, ovvero i prodotti biologici. Il disastro delle quote latte non ha proprio insegnato niente? Purtroppo no. Il mercato funziona solo se è libero, quando viene alterato reagisce di conseguenza e gli effetti sono imprevedibili. I prodotti biologici sono nel mercato da ormai vent’anni e hanno la loro quota
VINCENZO BOZZETTI
di mercato, incrementarla a tavolino portandola a un terzo del mercato totale (con interventi mirati) implica effetti collaterali ignoti. Notoriamente l’agricoltura biologica produce meno con costi superiori, quindi il consumatore dovrebbe spendere di più. Quindi o si aumenta la capacità di spesa o si spinge il consumatore verso nuovi surrogati con prezzi civetta. È forse il secondo il vero obiettivo?
Volete dire la vostra? Scrivete a: editorialoffice.stlc@quine.it
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SCIENCES INC
Nothing works like a Charm
CHARM EZ Il futuro è qui
Piccolo, Rapido e Semplice, i residui nel latte hanno....
....il MINUTO Contato !!!