Lunario 2004

Page 1


I


II


A

/

XQDULH GH OX 8DVWH RYYHUR

O造$OPDQDFFR GHL YDVWHVL

a cura di Giuseppe Tagliente Paolo Calvano Giovanni Di Rosso

1


Vasto, città di grazia, fiore della mia terra. G. d’Annunzio

2


3UHPHVVD Pur conservando intatte le caratteristiche che ne hanno determinato il successo di pubblico e consentito la diffusione in duemilacinquecento copie nel solo 2003, l’edizione di quest’anno si presenta con qualche novità in più rispetto alle precedenti. L’introduzione del colore, soprattutto, e la diversa impostazione grafica, che ha reso possibile una più ricca gamma di notizie e di immagini, le conferisce, almeno così ci piace pensare, una maggiore vivacità e gradevolezza, che non dovrebbero dispiacere ai lettori. Sotto il profilo della ricerca abbiamo voluto, inoltre, continuare ad approfondire le tematiche del folklore locale, rivolgendo l’attenzione alle superstizioni ed alle credenze della comunità vastese, e proseguendo nella selezione di altre canzoni dialettali contenute in un secondo compactdisc riproposto come inserto. Una novità assoluta è poi costituita dalla presenza di un dizionarietto di termini dialettali che, pur concepito per consentire un’agevole comprensione dei testi in vernacolo, costituisce un primo, timido e fors’anche imperfetto, passo nella direzione di raccogliere e catalogare buona parte dei termini e delle espressioni della nostra parlatura paesana. Insomma, l’esplorazione sulla rotta della vastesità continua, con la consapevolezza ormai acquisita di aver tanti cari amici come compagni di viaggio Gli autori

3


&DUWD G造,GHQWLWj Nome: Vasto (Istonio dal 1938 al 1944) Denominazione antica: Histonium Altitudine: 143 m. s.l.m. Superficie: 70,63 Kmq Denominazione abitanti: vastesi, localmente vastaroli Numero abitanti: 36.785 al 30/09/2003 Provincia: Chieti Economia: a prevalenza industriale, commerciale. Fiorentissimo il turismo Santo Patrono: San Michele Arcangelo (dal 1827 con breve papale di Leone XII) Gemellata con Perth (W.A.) dal 1989

4


&HQQL VWRULFL “Antico municipio dei romani, ove apersi le luci ai rai del giorno, Tu che ornando la spiaggia dei Frentani, hai l’Adria a fronte e lieti colli intorno...” Il verso iniziale del canto poetico che Gabriele Rossetti dedicò alla sua città natale richiama la sua storia millenaria. Una storia che sconfinando addirittura nella leggenda la vuole fondata da Diomede, uno dei mitici eroi dell’Iliade di Omero, ma che, in realtà, ha inizio con l’arrivo dei Frentani, una popolazione italica di stirpe sannitica dedita soprattutto al commercio della lana.

Histonium, dal greco Iston che vuol dire appunto tela di lana, fu, quindi, il nome con cui venne anticamente denominata Vasto ed istoniesi furono detti i suoi primi abitanti. Alleata di Roma, Histonium ne condivise gli eventi divenendo una delle città più fiorenti della costa adriatica con il privilegio della cittadinanza romana e della potestà di imporre tributi (municipium vuol dire appunto “munus capere”, ossia la potestà di esigere tasse). Con la caduta dell’impero e la invasione dei barbari la città divenne sede di guastaldato, cioè residenza di un guastaldo (amministratore di giustizia) del ducato longobardo di Benevento. Per questa ragione venne denominata “Guasto” da cui derivò il nome Vasto. Distrutta dai Franchi di Pipino, figlio di Carlo Magno, la città venne divisa tra il Guastaldo Aymone e il Guastaldo Gisone, conservando tale ripartizione amministrativa anche con i successivi feudatari. Saccheggiata e distrutta, a più riprese, dai Saraceni e dagli Ungari, restituita - infine -ad unità territoriale nel 1385 per decreto di Carlo III di Durazzo, Guasto fu feudo dapprima dei Caldora, quindi dei Guevara ed infine dei d’Avalos, che la tennero ininterrottamente dal 1496 al 1798. Per tre secoli la storia della città si confuse con quella di questa nobile famiglia di origine spagnola, i cui esponenti di maggior spicco furono Alfonso II, governatore del ducato di Milano, Ferrante Francesco, famoso condottiero vincitore della battaglia di Pavia contro i francesi di Francesco II di Valois e marito di Vittoria Colonna, Francesco Ferdinando che fu viceré di Sicilia e Cesare Michelangelo, ricordato per aver fatto coniare moneta (il tallero del Vasto, il mezzo tallero, lo zecchino ed il mezzo zecchino) e per aver ottenuto da Carlo III il diploma con il quale vennero conferiti a Vasto il 29 Marzo del 1710 il titolo di Città e l’autorizzazione a sede vescovile. Gli avvenimenti conseguenti alla rivoluzione francese del 1789, i moti del 1799 e l’instaurazione della monarchia napoleonica di Gioacchino Murat che abolì le leggi feudali, ebbero un notevole influsso sulla vita della Città, che fu uno dei centri abruzzesi più attivi nella lotta per l’indipendenza e l’unità d’Italia a cui tributò un notevole contributo. All’inizio del nuovo secolo e dopo quello che ha visto due guerre mondiali ed una profonda e radicale trasformazione della società, Vasto è una città moderna, tra le più popolose ed industriose d’Abruzzo che guarda al futuro con fiducia e con nuove e più che legittime ambizioni.

5


)LJOL ,OOXVWUL Tra i tanti concittadini che nei secoli hanno onorato la Città ricordiamo: Lucio Valerio PUDENTE, incoronato poeta all’età di 13 anni in Campidoglio a Roma dall’Imperatore Traiano; Caio DIDIO, ammiraglio della flotta romana nella guerra tra Cesare e Pompeo; Riccio DE PARMA, uno dei tredici cavalieri italiani che sfidarono i francesi a Barletta; Bernardino CARNEFRESCA, detto il Lupacchino, (ca. 1490 - post 1555) musicista autore di famosi madrigali e maestro del Palestrina; Giulio Cesare DE LITIIS, (1734 - 1816) autore di dipinti a soggetto religioso; Nicola dei conti TIBERI, (1745 - 1805) pittore, incisore e poeta; Gabriele ROSSETTI, (1783 - 1854) poeta e patriota esule in Inghilterra. Padre di Dante Gabriel, capofila della Confraternita Preraffaellita; Francesco ROMANI, (1785 - 1852) medico, che introdusse l’omeopatia in Italia; Luigi CARDONE, (1789 - 1855) patriota e carbonaro; Luigi MARCHESANI, (1802 - 1870) medico, autore della Storia di Vasto; Gabriele SMARGIASSI, (1798 - 1882) pittore della scuola napoletana. PALIZZI Filippo (1819 - 1899), Giuseppe (1812 - 1888), Nicola (1820 - 1870) e Francesco Paolo (1825 - 1870) pittori insigni di scuola napoletana; Silvio CICCARONE, (1821 - 1897) patriota, comandante del battaglione Vasto della Guardia Nazionale nel periodo risorgimentale; Valerico LACCETTI, (1836 - 1909) pittore e tragediografo; Giuseppe de’ CONTI RICCI, (1844 - 1867) patriota caduto nella battaglia di Mentana; Gaetano MUROLO, (1858 - 1903) poeta dialettale autore di originalissimi sonetti in vernacolo; Luigi ANELLI, (1860 - 1944) storico patrio e dialettologo, autore di saggi e commedie in vernacolo; Ernesto CORDELLA, (1864 - 1905) capitano di artiglieria combattente ad Adua ed esploratore nel Congo Belga; Francesco DEL GRECO, (1864 - 1947) psichiatra ed antropologo; Francesco CARDONE, (1865 - 1937) pittore, di gusto ottocentesco, erede della tradizione dei Palizzi di cui fu allievo; Giuseppe MANZITTI, (1871 - 1925) fondò la società di assicurazioni Mutua Marittima Nazionale con sede a Genova, prima iniziativa previdenziale nel settore; Ettore IANNI, (1875 - 1956) scrittore e giornalista; per anni una delle firme più prestigiose del “Corriere della Sera”, di cui fu anche direttore; Camillo MANZITTI, (1877 - 1958) ingegnere diresse la produzione di cannoni alla Ansaldo durante la prima guerra mondiale, poi si specializzò del settore nautico; 6


Romualdo PANTINI, (1877 - 1945) poeta e tragediografo, collaboratore della prestigiosa rivista letteraria “Il Marzocco”; Nicola GALANTE, (1883 - 1969) artista tra i più rappresentativi della pittura del Novecento, esponente del “Gruppo dei sei” operante a Torino e Genova; Florindo RITUCCI CHINNI, (1886 - 1955) artista eclettico e raffinato, autore di liriche e di canzoni in vernacolo, pittore di grande sensibilità; Carlo D’ALOYSIO da Vasto, (1892 - 1971) pittore e xilografo; Raffaele MATTIOLI (1895 - 1973) il “banchiere umanista” che per un quarantennio diresse la Banca Commerciale Italiana; Elena SANGRO (1897 - 1969) (nome d’arte di Maria Antonietta Bartoli Avveduti), attrice che ebbe grande notorietà nel periodo del cinema muto; Giuseppe SPATARO, (1897 - 1979) uomo politico, fondatore della Democrazia Cristiana con Don Sturzo, più volte ministro nei governi del secondo dopoguerra; Giuseppe PERROZZI, (1899 - 1973) poeta dialettale tra i più noti ed apprezzati; Vittorio d’ANELLI, (1902 - 1999) cultore di storia locale e di araldica; Aniello POLSI, (1905 - 1983) musicista, autore di notissime melodie popolari; Espedito FERRARA, (1908 - 1992) giornalista e commediografo; Ernesto CIANCI, (1908 - 1992) esperto economista e dirigente industriale; Filandro LATTANZIO, (1908 - 1986) pittore che ha operato per decenni in Francia; Antonio CICCARONE, (1909 - 1983) ricercatore e docente universitario di patologia vegetale; Giuseppe PIETROCOLA, (1909 - 2001) pubblicista ed appassionato cultore della storia patria; Michele FIORE, (1910 - 1973) pittore sensibile e delicato che operò soprattutto a Genova; Luigi MARTELLA, (1911 - 1971) pittore ed educatore; Michele RONZITTI, (1912 - 1984) Pittore del genere naif tra i più apprezzati in Italia. Don Salvatore PEPE, (1915 - 1997) sacerdote e oratore valentissimo, cultore della parlature paisane; Carlo ANELLI, (1924 - 1997) insigne giurista, professore universitario e presidente del Consiglio di Stato.

Numerosi i vastesi che si sono distinti all’estero. Tra questi: Carlo DELLA PENNA, (1879 - 1971) emigrato in Argentina divenne uno dei più valenti industriali. Editore e fondatore della rivista culturale “Histonium”; Luigi RUZZI, (1881 - 1945) dopo aver fatto fortuna in Argentina come industriale fece costruire nel 1931 il Politeama; Franco PAOLANTONIO (1887 - 1979) affermato ritrattista molto apprezzato in Sud America; Juan DEL PRETE, (1897 - 1987) pittore di grande notorietà in America Latina; Pietro DI DONATO, (1911 - 1992) autore di Cristo tra i muratori e Tre cerchi di luce, romanzi che narrano le vicende degli emigrati vastesi in USA. 7


L 6LQGDFL

dall’Unità d’Italia

1860-1866

Filoteo D’IPPOLlTO

1866-1876

Silvio CICCARONE Senior

1876

Carlo NASCI

1878-1896

Francesco PONZA

1897

Luigi D’ALOISIO

1897-1919

Luigi NASCI

1919

Gelsomino ZACCAGNINI

1920-1921

Filoteo PALMIERI

1921-1923

Florindo RITUCCI CHINNI

1924-1933

Pietro SURIANI

1934-1935

Gaetano DEL GRECO

1937-1940

Erminio SCARDAPANE

1941

Francescopaolo GIOVINE

1942-1943

Silvio CICCARONE Junior

1943-1944

Emilio ZARA

1944-1945

Giuseppe NASCI

1946-1955

Florindo RITUCCI CHINNI

1955-1956

Olindo ROCCHIO

1956-1962

Idiano ANDREINI

1962-1973

Silvio CICCARONE Junior

1973-1979

Nicola NOTARO

1979-1993

Antonio PROSPERO

1994-2000

Giuseppe TAGLIENTE

2000-2001

Giovanni BOLOGNESE

2001-

Filippo

COLA

8

PIETRO-


OR 6WHPPD $UDOGLFR

Lo stemma della città è uno scudo quadripartito a scacchiera con i colori del rosso e dell’argento tra di loro incrociati, circondato dalla scritta “VASTUM OLIM HISTONIUM ROMANUM MUNICIPIUM” (Vasto l’antica Histonium Municipio Romano)

9


L’inno

8DVWH EEHOOH WHUUD G¤HXUH di Francesco Paolo Votinelli*

M’ arecorde de lu Uaste lu paĂŠse addò so’ nate, cande jè’ pe la bbisagne a sta terra ajje migrate. Nemme puzze ma scurdaje fore la porte a lu Cuastelle, addò Sande PandalĂ une vennĂ ive ndriche e sciavunèlle. Uaste bbèlle, terra d’Êure notte e jurne penz’ a ttaje ma fa prima che mme mĂŠure te putĂŠsse arevidaje. De la fĂ mmene a la Mèreche l’ome fanne nu cciudaje: ppĂŠn’ asciute da la scagne dĂ nne satte a fĂ bbattaje. Se le mbiĂ schene la facce nghe la ciprie e lu rusciatte ma nen vĂ lene nu pĂ ile de na tosta cafunĂ tte. Uaste bbèlle, ecc. Se vvulème fĂ le bbagne s’ ha da ije a SĂ ute BbĂŹcce ma nge sta le bbille scuje che ttinème a la Pinnicce. Aècche, l’acche de lu mare mbuzzenite de bbinzèine: a CcasĂ rze sinde l’acche addurĂ de quarajèine. Uaste bbèlle, ecc.

* Francesco Paolo Votinelli Nasce a Vasto il 13 ottobre 1891 e dopo una giovinezza vissuta nel popoloso quartiere del “castelloâ€? a 16 anni parte da Napoli per la mitica America alla ricerca di lavoro e di un futuro migliore. A New York lavora come sarto e per il suo carattere gioviale diventa un punto di riferimento per tutta la comunitĂ vastese. Viene chiamato “lu pelajjeâ€? proprio per la sua capacitĂ di insaporire gli incontri dei concittadini emigranti e in una serata tra amici nasce “Uaste bbelle, terra d’eureâ€? che diverrĂ l’inno dei Vastesi. Nel 1965 la nostalgia della terra natia lo spinge a tornare a Vasto dove si spegne il 14 Novembre 1969, tra l’unanime cordoglio della cittĂ . 10


Il personaggio dell’anno

(VSHGLWR )HUUDUD Ferrara nasce a Vasto nel 1908. Poeta, commediografo, profondo conoscitore e studioso del dialetto vastese, attento ricercatore dei motti più arguti e più caratteristici della parlature paisane è continuatore del teatro dialettale e ultimo autore significativo di questo genere. Le sue radici nell’humus popolare risultano salde e profonde per una formazione trasmessagli dalla madre Angela Marchesani e soprattutto dalla prozia Serafina Falcone (1862-1942) in possesso di un ricchissimo patrimonio folclorico ereditato da una lunga tradizione familiare. Ventenne partecipa all’audizione vastese all’EIAR di Roma il 14 dicembre 1930. Direttore della filodrammatica locale da alle scene quattro commedie dialettali in prosa più volte rappresentate. Core mé (commedia musicata in dialetto abruzzese, ideata e strutturata col maestro Aniello Polsi, che ne ha curato le partiture) resta la prima e quella che ha goduto di maggiore popolarità. Giacobbe, Raffajéle e Sprecaciànnere (1931), commedia che evidenzia ed esprime il sentire popolare alternando gaiezza e malinconia. Aria di città (1932), commedia in tre atti in dialetto vastese. Quadro ambientato in un modesto pianterreno che vive degli umori esterni, dei lazzi da casa a casa, dei frasari di vicolo. ‘Ssa fa’ Dde’ (1931), farsa più che commedia, in cui si narra di una famiglia artigiana che in un momento di difficoltà viene salvata dall’irrompere dell’imprevisto. Ferrara ha anche composto una commedia musicale inedita ‘Sta Madúnnelle, del 1942, e una commedia in dialetto abruzzese Terre nostre (1943), rielaborata l’anno successivo come azione teatrale Terra nostra. Da ricordare la sua pluridecennale attività di pubblicista, prima come collaboratore di diversi quotidiani romani e, poi come direttore ed editore di “Histonium” (19471966), concreto legame tra Vasto e gli emigranti sparsi per il mondo. 11


Direttore del Museo Civico e della Biblioteca Comunale, ha anche vissuto i tragici momenti della frana della zona orientale di Vasto negli anni ’50. Ha curato l’allestimento di diversi eventi culturali come la “Mostra del libro”, “Il presepe nell’arte” e la Mostra del “Risorgimento Vastese”, presentata oltre che nella nostra Città anche a Caserta e all’Aquila. La famiglia conserva numerose poesie in gran parte inedite e nel 2002 ha editato un CD, Il nostro calendario, con testi dialettali raccolti o composti negli anni ’80 contenenti detti, proverbi, versi, aneddoti e ricordi. In sintesi, Espedito Ferrara è ricordato e indicato come esempio di operatore culturale che, spaziando in vari ambiti, ha saputo esprimere l’identità vastese.

Il Dopolavoro Artistico-Culturale e Filodrammatica riuniti per la rappresentazione de “Il Sabato del Villaggio”. Si riconoscono in prima fila Pierino Mariani, Aniello Polsi ed Espedito Ferrara.

12


I luoghi della memoria

&KLHVD GL 6DQ 3LHWUR La tradizione narra che la Chiesa è stata fondata sui resti della struttura del tempio della dea Cerere. Le prime notizie documentate sono medievali. Nel 1015 viene ceduta dal Conte Trasmondo di Chieti, per redenzione dei suoi peccati, ai benedettini di S.Giovanni in Venere che vi impiantano un convento. I benedettini rimangono fino al 1410; da allora la custodia e l’amministrazione, con giurisdizione parrocchiale, sono affidate ad un capitolo di preti che vi eleggono il prevosto. Nel 1690 il Cardinale Altieri dona alla Chiesa una reliquia della Santa Croce, ancor’oggi custodita in artistici ostensori di argento cesellato e venerata dal popolo vastese. Nel 1739 diviene Collegiata insigne e nel 1754, su progetto dell’architetto Clerici, nelle tre navate vengono alterate le originarie linee architettoniche romaniche con rivestimenti e decorazioni a stucco. A causa delle continue liti tra le due Collegiate Vastesi, nel 1808, Giuseppe Bonaparte le sopprime ambedue unificandole in un unico Capitolo ed un’unica Parrocchia, quella di S. Giuseppe. Nel 1915 viene di nuovo eretta in Parrocchia, ma bisogna attendere il 1922 perché D. Romeo Rucci, nuovo parroco, ne prenda possesso. Nel 1777 Papa Pio VI concede indulgenza plenaria in forma di Giubileo nella 3ª domenica di gennaio, privilegio che viene tuttora lucrato nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova, nuova sede parrocchiale dopo la frana del 1956 e l’abbattimento della struttura secolare nel 1959. 13


San Pietro com’era 1 ) Cappella del Purgatorio o del Pio Monte dei Morti, sorta nel 1652, ingrandita nel 1759 e decorata nel 1885 conteneva il quadro “Il Purgatorio”e la statua del Cristo morto del Manella. Era officiata dalla Congrega del Pio Monte dei Morti. 2 ) Altare di San Francesco da Paola, di origine antichissima con l’ottocentesca statua del Santo del vastese Florindo Naglieri. 3 ) Cappella del SS. Sacramento o del Preziosissimo Sangue, officiata dalla Confraternita del SS. Sacramento, nata nel 1830. Ampliata nel 1825, decorata nel 1838. Sull’altare era “Il cieco di Gerico”(1853) di Francesco Paolo Palizzi ora al Museo. 4 ) Altare del S. Cuore di Gesù, eretto nel 1923 dal parroco don Romeo Rucci con il quadro “S. Cuore di Gesù che appare alla Beata Margherita Maria Alacoque”. 5 ) Altare di S. Francesco Saverio, un tempo gentilizio dei conti Tiberi e dei Vassetta, con la tela “S. Francesco Saverio”. 6 ) Altare dei Sette Dolori o della Concezione, un tempo gentilizio dei baroni Genova. 7 ) Cappella di S. Giovanni Battista, un tempo del SS. Sacramento. Già dedicata a S.Giovanni nel 1581. Riedificata nel 1899 con l’aggiunta di un lucernario per accogliere la tela “Ecce Agnus Dei”, opera di Filippo Palizzi, donata ai vastesi ora al Museo. 8 ) Altare maggiore marmoreo del 1789. 9 ) Altare di S. Omobono, una volta dedicato a S. Giacinto, eretto nel 1895 a spese dei sarti con la statua del Santo. 10) Altare di S.Sebastiano, eretto alla fine del 1700 a devozione dei muratori con la statua del Santo. 11) Altare del preziosissimo Sangue o della Pietà, ristrutturato nel 1830, un tempo gentilizio dei De Pompeis e dei Nasci. Sull’altare il settecentesco Crocifisso ligneo del Colombo ora nell’abside di S. Antonio da Padova e le statue della Madonna, della Maddalena e di S.Giovanni battista. A lato il dipinto incompiuto “La Pietà” di Filippo Molino. 12) Altare della Madonna del Rosario, una volta gentilizio dei Cardone, officiato dalla Congregazione del SS. Rosario, sorta nel 1889. Decorato nel 1907 esponeva la tela “Madonna del Rosario”, attribuita al Correggio ora al Museo e una statua proveniente dalla chiesa dei Domenicani. 13) Altare di S. Vincenzo de’ Paoli, già gentilizio degli Spatocco. 14) Altare di S. Filippo Neri, un tempo gentilizio dei Barbarotta. 15) Cappella della S. Croce, decorata a stucco nel 1746, riedificata e decorata nel 1923 con un artistico tabernacolo contenente le Reliquie della S. Croce. Nel lato sinistro della cappella era il quadro di Nicola Tiberi “L’invenzione della Croce”. 16) Battistero, riedificato nel 1922 per la rinnovata Parrocchia. 17) Cantoria. 18) Torre. 19) Ingressi alla Cripta di S. Espedito, terminata nel 1875 con la statua lignea di autore francese del 1903. Si accedeva dalle scale poste prima del presbiterio. 20) Sagrestia. Vi erano tre bozzetti di Francesco Paolo Palizzi e due quadri di notevoli dimensioni “La Sacra Famiglia” di Nicola Tiberi e “La strage degli innocenti”. Alcune tele, raffiguranti 18 prevosti dei secoli passati, ora sono alloggiate nella Chiesa della Madonna delle Grazie. 21) Statua lignea di S. Pietro, opera del 1794 di Luigi Vassetta. Nella Chiesa erano custodite anche la statua opera di Luigi Vassetta raffigurante S. Luigi, quella del Redentore Risorto ed i quadri “Gesù nell’orto” di Nicola Tiberi, “La presentazione della Beata vergine” e “La Visitazione” di scuola veneziana, quest’ultimo da poco restaurato e posto nella Chiesa dell’Annunziata. 14


Pianta della Chiesa di San Pietro disegnata dall’Arch. Antonio Celenza

San Pietro. Facciata e campanile (foto Scotti) 15


$PRUH GL )LJOLR Mi scruti Vasto dagli alti davanzali con uno sguardo già illanguidito da un preludio di luna e dalle stelle dell’Orsa. Legioni di colline men che aspre si rincorrono sul tuo proscenio splendente come una festa. Mi sferzi col tuo vento dal profondo dell’infanzia satura d’echi e di deliri, pago di te, delle tue rive, dove il mare parlotta di profumi e il bronzo della Bagnante si burla dei pudori. Mi sei cara anche per la tua accidia ancor più per le rondini che sfiorano deliranti i tuoi comignoli. Sono fiero di te e dei nostri avi, delle tue storie non sempre liete pur fra tanti crucci per i viventi. Ma è pur sempre amore anche se è castigo ad un limìo d’indicibile smarrimento. Non chiedermi di più: sai che non potrei. Mi guardi, ti guardo, tu ed io, soli, per un amore che non ha quiete, per un amore d’antichi aneliti che non accetta commiati. Renato Terpolilli (1999)

16


Una magnifica incisione di Basilio Cascella (1860-1950) della serie V Abruzzo o Pregiudizi. “Terra vergine”, terra antica, in Abruzzo si sono tramandate di generazione in generazione credenze, superstizioni, rituali di cui non s’è persa ancora memoria e che si ritrovano anche a Vasto. 17


decèmbre / decèmbre / december

1ÂŞ summane

lunedĂŹ

29

Sande DĂĄvede

martedĂŹ

30

Sande RuggiĂŤre

mercoledĂŹ

31

Sande SilveĹĄtre

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL Primo dell’anno nuovo, Gennaio è il mese nel quale si assomma forse il maggior numero di credenze popolari. Tutte ovviamente basate sulla comune presunzione che quelle che sse fa ‘n Cape d’anne se fa tutte l’anne (ciò che si fa ad inizio d’anno si fa tutto l’anno). Gennaio è insomma il mese dal quale si traggono previsioni ed auspici che la saggezza contadina ha tradotto in proverbi e modi di dire ancora assai diffusi. Se jennare mĂŠtte la jjĂŠrve: lu hrane che ttĂŹ, tĂŹttele ‘n serbe (se gennaio mette l’erba metti in serbo il grano che giĂ hai), è uno dei piĂš diffusi, non meno d’altri altri d’ uguale tenore come, ad esempio: Se jennare sta ‘n gamĂŹsce, Marze se fa tanda rĂŹse (se gennaio sta in camicia, marzo si fa tante risate) oppure Chi ppòte a la mancanze de jennare cojje l’uve a stare a stare (chi pota alla mancanza di gennaio coglierĂ uva in abbondanza). Numerosi i rituali benauguranti che si svolgono in occasione del Capodanno, dell’Epifania (la Pasquette), delle ricorrenze di Sant’Antonio (Lu Sand’AndĂšnie), e di San Sebastiano (Sande BbastiejĂ ne). A Sant’Antonio Abate e a San Sebastiano si rivolgono anche invocazioni per la guarigione dall’erpes zoster (lu foche de Sand’AndĂšnie) e dalla polmonite (la pundĂšre). Un rito ormai quasi scomparso, che si celebra alla vigilia dell’Epifania, è quello della foglia dell’ulivo, una variante locale dell’antichissima usanza della dafnomanzia, per la quale si usa invece la foglia d’alloro: si buttano sul fuoco foglie d’ulivo e dallo scoppiettĂŹo che ne deriva si traggono buoni o cattivi presagi. 18

Jennare Gennaio -HQQDUH Pp FXUWqVH *Qj q OD œQGUjWH &FXVFu ID OD VSpVH *HQQDLR PLR FRUWHVH FRP¡q O¡HQWUDWD FRVu ID OD VSHVD

Buon Compleanno 0LFKHOH 0HPPR $QWRQLR /RQJR &HQ]LQR 0LOHQR *LDQQL &DVWDOGL *LRUJLR &ULVFL 0DULR 3HUUR]]L


jennare / gennaio / january giovedì

1

Cape d’Anne

venerdì

2

Sande Ggrigorie

3

domenica

4

Sand’Angela

Foto Michele Calvano

sabato

Sanda Genuèffe

19


jennare / gennaio / january

2ÂŞ summane

lunedĂŹ

5

martedĂŹ

6

Sanda ‘MĂŤliene

la BbufanĂŠje

mercoledĂŹ

7

Sande Raimande

)qWW H IDWWDULOOH

La Cipullate /$ &,32//$7$

AL vespasiano Gerardo Tringinille, pressato dal futuro suocero Mazzangolle decide di sposarsi. Non avendo però alcuna possibilitĂ economica, chiede un prestito a Ernesto Baiunatte. Passa del tempo, ma Tringinille non solo non restituisce il capitale, ma toglie persino il saluto a BaiunĂ tte. Anzi evita sempre d’incontrarlo cambiando strada. Un giorno però i due s’incontrano faccia e faccia nel vespasiano di via IV Novembre. ÂŤHuĂŠ chi s’ arivaide? Canda m’aridĂŹ chilli sodde? Accuscè ti live lu pĂŹnzire!Âť. (Oh chi si rivede, quando mi restituisci i soldi? CosĂŹ ti togli il pensiero!) E l’altro, affatto imbarazzato: ÂŤErnĂŠ, ’nde n’ ingaricĂ , tinghe n’affare grosse pi li mène e t’assichiure ca lu prème bĂźche c’attĂźre ‘iè lu tè!Âť. (Non preoccuparti, ho un grosso affare per le mani, e ti assicuro che il primo “bucoâ€? che tapperò sarĂ il tuo!). 20

,QJUHGLHQWL NJ GL FLSROOH JUDPPL GL SRPRGRUL IHWWH GL SDQH DEEUXVWROLWR ROLR VDOH H SHSH 3UHSDUD]LRQH WDJOLDUH D IHWWH OH FLSROOH VDODUOH H URVRODUOH D IXRFR OHQWR LQ ROLR FRQ XQ SL]]LFR GL SHSH $JJLXQJHUH DOOH FLSROOH LQGRUDWH L SRPRGRUL HG XQ PHVWROR G¡DFTXD ODVFLDQGR FXRFHUH SHU FLQTXH PLQXWL DQFRUD 9HUVDUH TXLQGL VXOOH IHWWH GL SDQH DEEUXVWROLWR H VHUYLUH D WDYROD 8Q SLDWWR WDOPHQWH JUDGLWR GD LVSLUDUH XQ YHFFKLR FDQWR SRSRODUH FKH DSSXQWR GLFH /D PRMMH FKH YR¡ EEHQH D OX PDULWH OD VHUH MH OH ID OD FLSXOODWH


jennare / gennaio / january giovedĂŹ

8

venerdĂŹ

9

Sande Severiane

Sande Adriane

sabato

10

Sande Alde

domenica

11

Sanda UnurĂźate

GIORGIO CRISCI Nasce a Roma discendente da una delle piÚ antiche famiglie vastesi che dal XVI secolo ha dato mastrogiurati alla città . Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita nel 1947 entra nella Magistratura e al culmine di una splendida carriera ottiene le Presidenze del Tar Sicilia, della IV sezione Giurisdizionale del Consiglio di Stato ed infine del Consiglio di Stato stesso. Presidente delle Ferrovie dello Stato, capo di Gabinetto in svariati Ministeri, componente del Consiglio d’Amministrazione dell’Anas e della Commissione Tributaria Centrale. Riconoscimenti significativi gli sono stati tributati dalla città : la cittadinanza onoraria conferitagli nel 1986 e nel 2001 il Premio San Michele. 5 gennaio 1983 - la studentessa universitaria Emanuela Volpi viene selezionata per svolgere il ruolo della Madonnina nella XXII edizione del Presepe vivente di Rivisondoli.

/¡RPPHQH VHQ]D OD IiPPHQH q PH]]H SD]]H PD OD IiPPHQH VHQ]D O¡RPPHQH q SD]]H œQ WLWWH /¡XRPR VHQ]D OD GRQQD q PH]]R SD]]R PD OD GRQQD VHQ]D O¡XRPR q SD]]D LQ WXWWR 21


jennare / gennaio / january

3ª summane

lunedì

12

martedì

13

mercoledì

14

Sande Mudešte

Sande Ilarie

Sande Primïane

)qWW H IDWWDULOOH

Suor Frumenzia

Mattità

Discreta ed in silenzio come ha vissuto è tornata a Dio dalla sua amata Africa, dove ha trascorso tutta la vita, Suor Frumenzia, al secolo Filippa D’Adamo. In tanti la ricordano per la sua profonda religiosità ed il suo spirito di servizio in favore dei più deboli e per l’attaccamento alla città natale. La vediamo festeggiata, nel giorno del suo 80º compleanno, nella Missione di Dongara (Etiopia).

Peppène Colletorte, va a rendere visita ad un amico che purtroppo era finito in manicomio a Teramo. Conclusa la visita, torna all’auto sotto un violento acquazzone e nota una gomma a terra. Incurante del maltempo si adopera per cambiarla, ma nella concitazione del momento perdi i bulloni che la pioggia trascina in un tombino. Quindi si dispera ed impreca non sapendo come fare. Dal balcone del manicomio l’amico ricoverato, con serafica calma gli suggerisce di svitare un bullone per ogni restante ruota in modo da poter ripartire con tre bulloni per ciascuna ruota. Peppène Colletorte, sorpreso e meravigliato per tanto acume, dice al ricoverato: «Embè, si ‘ccuscé ‘ndèste e t’hanne aricuvurète?» Dal balcone questi gli risponde «Huè Colletorte, aecche m’hanne aricuvurète peccà ‘so ‘mmatte, mìche peccà ‘so sceme ?!?». 22

16 gennaio 1960 - viene inaugurato dal sindaco Idiano Andreini e da altre autorità cittadine il circolo Iston Club, in via XXIV maggio.


jennare / gennaio / january giovedì

15

venerdì

16

domenica

18

Sande Maure

Sande Marcellëine

sabato

17

Sande Andunie

Sanda Lebbrate Lu Giubbullé

LU SARTÀRE (il sarto) Era ritenuto l’artigiano nobile perché esercitava il mestiere ben pulito e vestito. I fratelli Mario e Romeo Del Prete (nella foto insieme agli apprendisti), tenevano bottega in via Santa Maria. Ed erano apprezzati non solo per il mestiere, ma per le belle maniere e per la simpatica verve che caratterizzava entrambi: come attori consumati, l’uno faceva la spalla all’altro in ruoli esattamente intercambiabili, che richiamavano i perfetti doubleface che sapevano confezionare. Cultori del bel canto furono loro ad aggiungere alla canzone La péchera spirdìte l’esclamazione finale Scioscia ma!. Altri sarti che ricordiamo sono Mbila Piducchie, Lu Mutarille, Lu Monece, Pete di Ciace.

17 Gennaio 1926: S. Antonio Abate

La mattina della festa di S. Antonio Abate, vi è nel Vasto la consuetudine di portare a benedire i cavalli nella chiesetta della Madonna delle Grazie; cerimonia che, fino alla metà del secolo scorso, veniva celebrata nella cappella di S. Antonio Abate, oggi rovinata che sorgeva in quei pressi. Anche quest’anno numerosi cavalli, con gualdrappe dai colori smaglianti e con le teste ornate di piume e di sonagliere, inforcati dai rispettivi padroni, fecero durante tutta la mattinata i rituali tre giri intorno alla chiesetta. Ad ogni giro sostavano per un momento dinanzi la porta, ove il prete li benediva; ed al terzo giro i padroni, dopo aver offerto il loro obolo, ed avuto in cambio un’immagine di carta del Santo, che attaccavano arrotolata come un trofeo alla testa dei loro cavalli, li riconducevano nelle stalle, contenti come pasque; perché, grazie alla benedizione ricevuta S. Antonio avrebbe pensato a preservare i loro animali, durante l’anno, da qualsiasi disgrazia.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR 23


jennare / gennaio / january

4ª summane

lunedì

19

martedì

20

mercoledì

21

Sande Màrie

Sande Baštiane

Sanda ‘Gnaise

Società Operaria di Mutuo Soccorso I Presidenti del Sodalizio

Il 25 luglio 1864, dal gruppo liberale della Destra Storica guidata da Silvio Ciccarone, nasce con scopi ricreativi e sociali la Società Operaia di Vasto. Nella prima seduta viene eletto Presidente Eligio Del Guercio e Presidente Onorario Giuseppe Garibaldi. La Società accoglie nel suo seno tutte le categorie produttive, dagli operai propriamente detti agli artigiani, ai piccoli commercianti fino ai liberi professionisti, e si succedono alla sua guida personaggi significativi della società vastese, come il fotografo Giuseppe de Guglielmo, i fratelli giornalisti Emilio e Silvio Monacelli, Gaetano Anelli, padre dello storico Luigi. La Scuola di disegno istituita dalla Società rappresenta per decenni un sostegno ed un aiuto alla formazione professionale ed artistica degli artigiani locali. Nel 1890 la denominazione viene cambiata in “Società di Mutuo Soccorso degli Operai di Vasto”. Quest’anno si festeggiano i 140 anni di attività. 20 gennaio 1985 - Il nuovo Arcivescovo di Chieti e Vasto, Mons. Antonio Valentini, nominato dal Santo Padre in sostituzione di Mons. Vincenzo Fagiolo, entra solennemente in Città per prendere possesso della Diocesi. 24

Eligio Del Guercio Gaetano Anelli Giuseppe De Guglielmo Francescopaolo Chinni Emilio Monacelli Giulio Giovine Michele Canci Silvio Monacelli Michele D’Aloisio Florindo Ritucci Chinni Raffaele Scolavino Ettore Cavallone Enrico Ponza Florindo Ritucci Chinni Luigi Muzii Carlo Boselli Ennio Palucci Francescopaolo Cieri Nicola Ferrara. Ottavio Di Tullio Roberto Del Borrello


jennare / gennaio / january giovedì

22

venerdì

23

domenica

25

Sande Vincenze

Sande Bernarde

sabato

24

Sande Frangische

Sand’Arcangele

5 Febbraio 1927: Nuovo Politeama I sigg. Cav. Luigi Ruzzi, Francescopaolo Desiati e Gaetano Martone si sono costituiti in questi giorni in società per la costruzione di un gran Politeama su due lotti di terreno acquistati a sinistra del nuovo corso Rossetti. Questo Politeama, su disegno dell’ing. Izzi, sorgerà in tempo relativamente breve e si spera di poterlo inaugurare nel prossimo settembre. Di tale iniziativa va data lode ai promotori ed in special modo al Cav. Ruzzi, che dopo aver nell’Argentina realizzato una cospicua fortuna nel commercio della carta, ha pensato, da buon cittadino, di dotare la nostra Vasto di un elegante ritrovo, capace di contenere molto pubblico, e del quale si sentiva molto bisogno. ,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR 25


jennare / gennaio / january

5ÂŞ summane

lunedĂŹ

26

martedĂŹ

27

mercoledĂŹ

28

Sanda Paola

Sande Vitaliane

San Tumuasse lu filĂłsofe

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL

Furbare Febbraio

La particolaritĂ d’essere il mese piĂš corto e di essere anche quello che nell’antico calendario solare segnava la fine dell’inverno ha dato spazio alla fantasia popolare originando una serie di riti con i quali si auspica la fine del brutto tempo e si esorcizzano i mali di stagione. La Candelora, che ricorre il 2 del mese, viene salutata come un passaggio alla bella stagione: La Candelore, u ce nĂŠnghe u ce piove da lu vĂŠrne sĂŠme fore (alla Candelora con la neve o con la pioggia dall’inverno siamo fuori). Il giorno successivo, dedicato a San Biagio, Sande Biasce, viene praticata l’unzione della gola ai fedeli nel corso della celebrazione liturgica, al fine di debellare il mal di gola, lu strangajĂšne. Il 5, festa di Sant’Agata, è il giorno dedicato alle donne che allattano, soprattutto a quelle affette da agalassia, e la preghiera rivolta alla Santa è la seguente: Sand’Achete benedĂ tte, famme arevenĂ lu latte pĂŠ stu cĂŠtele mĂŠ e je puzz’avanzĂ che le puzza dĂ a tutte lu vicinate. (¡

)XUEDUH FXUWH FXUWH 8 OX PpMMH X OX SqJJH GH WXWWH

XVDQ]D DQFRUD GL IDU EHUH DOOD SXHUSHUD XQ GHFRWWR ULFDYDWR GDOO¡HEROOL]LRQH GL FDYDOOXFFL PDULQL Un’ultima consuetu-

dine praticata è quella di compiere abluzioni del petto con la rugiada delle siepi per scongiurare mali al seno e per renderlo piĂš bello. Altra ricorrenza importante è quella dedicata a Santa Apollonia (Sanda ‘Bbellonie), che viene invocata per la cura del mal di denti.

26

)HEEUDLR FRUWR FRUWR ,O PHJOLR RG LO SHJJLR GL WXWWL

Buon Compleanno /XLJL &DQFL *HJq 'H 0XWLLV 0DULR 6DQWDUHOOL *DHWDQR 0DUWRQH 6SLQD 6SXWRUH 1LFROD 0DODWHVWD 0DWLOGH 'H 0XWLLV 1LFROD 'HO 3UHWH


jennare / gennaio / january giovedì

29

venerdì

30

Sande Cuštanze

Sanda Savene

31

domenica

1

Sanda Virdejane

Foto Michele Calvano

sabato

Sande Giuvuánne Bbosche

27


furbare / febbraio / february

6ª summane

lunedì

2

martedì

3

mercoledì

4

la Cannelëre

Sande Biasce

Sande Gilberte

1 febbraio 1976 – scompare Padre Alberto Mileno, cappuccino, parroco di Stella Maris e fondatore dell’Istituto Medico Psicopedagogico San Francesco d’Assisi. Gli succede nella direzione Padre Fulgenzio Fantini, anche lui nativo di Vasto.

Torna, caro ideale

1938. Il regista Guido Brignone realizza un film sulla vita di Francescopaolo Tosti ispirato al titolo della sua celebre romanza Torna, caro ideale. Gli esterni sono girati a Francavilla e a Casalbordino con la partecipazione di comparse abruzzesi. Il gruppo di Vasto, guidato dalla signorina Teresa Cavallone, è protagonista del ballo sull’aia del convento michettiano. Nella foto di scena è riconoscibile la signora Nella De Luca Palma. 28


furbare / febbraio / february giovedĂŹ

5

venerdĂŹ

6

domenica

8

Sand’Àghete

Sande CusumÍine Lu Viat’Angele

sabato

7

Sande RumĂźalde

Sande Ggelòrme

GABRIELE ROSSETTI

Ricorre quest’anno ricorre il 150° anniversario della morte. Nato a Vasto da un fabbro ferraio si trasferisce a Napoli per interessamento del conte Venceslao Mayo, che ne intuisce le grandi qualitĂ . Qui si mette in evidenza come abile prosatore anche estemporaneo e compositore di libretti in musica. Nel periodo Murattiano lavora nel Real Museo di Napoli e dopo il ritorno dei Borboni, insofferente della Restaurazione, aderisce alla Carboneria, impegnandosi nei tumulti del 1821 tanto da risultare incluso nell’elenco dei condannati a morte dopo il fallimento dei moti rivoluzionari. Fugge da Napoli per approdare a Malta e poi in Inghilterra. A Londra sposa nel 1826 Francesca Polidori e vive, prima dando lezioni private di italiano e, dal 1831, insegnando letteratura italiana nel Collegio del Re. Interessanti le sue appassionate liriche di patriota ed originali e controverse le sue opere su Dante, a cui attribuisce significati allegorici di tipo politico-religioso. Muore a

Londra nel 1854 e riposa nel cimitero di Highgate. Di questo grande vastese ha di recente pubblicato un saggio lo scrittore Umberto Eco.

)qWW H IDWWDULOOH

Tra moglie e marito

Lui a lei: ÂŤCarmè, cĂšcime ddĂš èva frètteÂť (Carmela, cuocimi due uova fritte). ÂŤGiuĂ , la hallène ujje n’à fetĂ teÂť (Giovanni, la gallina oggi non le ha fatte), dice lei di rimando. ÂŤMbo?! dumuĂ ne me ne vajj’ a magnĂ a mammeÂť (Ah, è cosĂŹ?! domani vado a pranzo da mia mamma), ribatte lui provocatoriamente. ÂŤFfĂŹ bbène, marite mè, accuscè mi sparagn’ a fĂ li piètteÂť (Fai bene, marito mio, cosĂŹ mi risparmio di lavare i piatti), conclude lei in tono canzonatorio. 29


furbare / febbraio / february

7ª summane

lunedì

9

Sanda ‘Pullonie

martedì

10

mercoledì

11

Sanda Durutué

La Madonne de Lurde

LA MAMMÈNE (la levatrice) Quando si nasceva in casa, non come oggi in ospedale, c’era la levatrice, la mammène, ad accorrere al letto della puerpera ed a dare il benvenuto al bebè. Angela Jacobucci (nella foto) ha esercitato sin dai primi anni cinquanta la professione ed ha assistito mediamente una nascita al giorno. In venti anni di attività ha riccodde oltre settemila vastesi sentendosi spesso ripetere: «Sperame ca j’è lìbbere e ‘bbèlle e te pîre nu ‘bbélle pinnilicce...»

Momenti di lavoro a Punta Penna: i pescatori Pantaleo Di Bari ed Elio Alessandrini 30


furbare / febbraio / february giovedĂŹ

12

venerdĂŹ

13

domenica

15

Sand’Adolfe

Sanda RemeggĂŤlde

sabato

14

Sande ValendĂŤine

Sande GgiacĂŤnde

Il Muro delle Lame agli inizi del ‘900 in un’immagine di Nicola Anelli.

12 febbraio 1981 – Un cargo battente bandiera boliviana, la nave Maria Kappa, affonda all’imbocco del porto. 13 Febbraio 1958 - Il sen. Leone presenta un progetto di legge per l’istituzione della Provincia di Vasto. L’iniziativa legislativa si affianca a quella del collega sen. Caporale che ne aveva presentato un altro allo stesso Senato della Repubblica per il riconoscimento di Lanciano Provincia.

&DQGD VLQG¡j VVXQj OD FDPEiQH j ORQJKH VV¡p PPRUWH œQX VLJQjUH FDQGD OL VLQG¡j VVXQj OHVWH OHVWH VV¡q PPyUWH œQX SXYHUpOOH 4XDQGR VHQWL VXRQDUH OD FDPSDQD OHQWDPHQWH q PRUWR XQ VLJQRUH TXDQGR OD VHQWL VXRQDUH YHORFHPHQWH q PRUWR XQ SRYHUHOOR 31


furbare / febbraio / february

8ª summane

lunedì

16

martedì

17

mercoledì

18

Sanda Ggiulïana

Sande Romele

Sande Liaune

*OL $PLFL GHO /XQDULR

Ludovico Iasci

Sono ormai lontani gli anni cinquanta, quando dai dintorni di Lanciano i fratelli Iasci si insediarono in contrada Colli di Vasto con un allevamento di bovini da latte. Erede di quella bella tempra di lavoratori che riuscirono a guadagnarsi il rispetto e la considerazione di tutti, Ludovico, per gli amici Lu (nella foto con il padre Sebastiano), è al vertice di un’azienda che opera nel campo della meccanica di precisione, fornitrice di Denso SpA, Fiat auto, e Ford nei vari stabilimenti sparsi nel mondo.

16-17 Febbraio 1931 ‘Ssa fa’ a Ddè’

)qWW H IDWWDULOOH

Nel teatrino del Circolo cattolico di S. Filippo Neri sono state rappresentate:‘Ssa fa’ a Ddè’- Commedia in due atti atti in dialetto vastese del rag. Espedito Ferrara. Il burattinaio di Norimberga- vaudeville in un atto dell’avv. Florindo Ritucci Chinni e La leggenda del trovatore- tango chanson del violinista Salvatore Ruggieri su versi del rag. Espedito Ferrara.

Stoicismo

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR 32

Giosué era un tipo che aveva fatto sua, senza saperlo, la filosofia degli stoici. A chi gli chiedeva: «Gna jàme, Giusé?» (Come va, Giosué?), curiosamente rispondeva con appena un fil di voce e senza scomporsi affatto: «Mezze mezze».


furbare / febbraio / february giovedĂŹ

19

venerdĂŹ

20

domenica

22

Sande CurradĂŤine

Sande ‘Leuterie

sabato

21

Sande FelĂŤice

Sanda MarecarĂŤite

/D à WRULH GL )HUQDQGR 'œ$QQXQ]LR 9XOpVVHPH VFXUGj O¡DQQH SDVVjWH SH¡ WDQWD FRVD EEUXWWH FKH F¡q üWDWH SHUz ´/D äWRULH¾ DGj SDUOj GL WXWWH GL FRVD EELOOH H GL FRVD EEUXWWH ( VLFFRP¡ q &DUQLYDOH FL PLWWpPH SHSH H VDOH VHULDPHQWH R SH¡ VFKLU]j FXPXQ]jPH OX FDQWj $ULQJUD]LDQQH OD WHOHYLVLRQH OX 8DüWH QRüWUH q MXWH œQ WUDVPLVVLRQH D ´/D 'XPHQLFKH GL OX YLOODJJH¾ V¡q YLüWH OD FLWWj H OD EEHOOD VSLDJJH $FFXVFu WDQWD WXULüWH GRSSH TXHOOH FK¡KDQQH YLüWH D OX 8DüWH KDQQH PLQ WH FKL OL VD VH œM¡j SLDFL WH"

( OD EEDQGuUD EEO M¡KDQQ¡ DULGjWH FKL VD VH YHUDPHQGH q PHULWjWH GD TXHOOH FKH VL YHGH H FKH VL OHJJH SDULVFH FD VL YD VHPSUH FFKL SHJJH +DQQH GLWWH FKH D OX 8DüWH FKLüWX SUHPLH O¡KDQQH GDWH SLFFKq D¡SSDUH DOO¡DGGUH YLMH OL YDFDQ]H q FFKL VDODWH (¡ œQD VSHUDQ]H GL RJQH QD]]LzQH HOLPLQj¡ OD GLVRFFXSD]LRQH SHUz D OX 8DüWH FKL QLQ Wq¡ ODYRUH PR VL Sz PHWW¡ D ID O¡RPEUHJJLDWRUH 4XDQW¡q OORQJKH SH¡ OD VSLDJJH RUDPjL q WWXWW¡ XPEUHJJH VH W¡DMMXWH FDFFKH 6VDQGH SXUL WX S ID GXPDQGH

Il gruppo di animazione della Storia di Carnevale, costituito in seno al Circolo culturale Sant’Antonio Abate. Si riconoscono nella foto: Giuseppe Desiati, Carlo Corbo, Domenico Scampoli, Carmine D’Ermilio, Nicola Stivaletta, Giovanni D’Ermilio, Giovanni Salvatorelli, Antonio Villamagna, Pietro Bevilacqua, Nicola Zappacosta, Don Domenico Larcinese, Fernando D’Annunzio. 33


furbare / febbraio / february

9ÂŞ summane

lunedĂŹ

23

martedĂŹ

24

mercoledĂŹ

25

Sande LĂ zzere

Sand’Ida CarnÍvale

Sanda CuĹĄtanze Li CiĂĄnnere

Lu ‘Bballe mĂŽte

(il ballo muto)

(UD OD GDQ]D GL FDUQH YDOH ,O FRUSR GL EDOOR HUD FRVWLWXLWR GD FRSSLH OH GDPH HUDQR XRPLQL YHVWLWL FRQ DELWL IHPPLQLOL /D PXVLFD UHQGHYD SRVVLELOH UHDOL]]DUH GHL TXDGUL Ă€JXUDWLYL SHU FRPSOHVVLYH RWWR Ă€JX UH VFHQRJUDĂ€FKH SHU OD GXUDWD GL PLQXWL /XLJL 3UDFLOLR PDHVWUR PXUDWRUH GLULJHYD /X ÂśEEDOOH PvWH FKH VL HVL ELYD QHL TXDUWLHUL R QHL SUHVVL GHOO¡DELWD]LRQH /X EEDOOH PvWH GHOOH Ă€GDQ]DWH GHL SUR WDJRQLVWL , SL DVVLGXL HG DIIH]LRQDWL RUJDQL]]DWRUL HUDQR 9LQFHQ]R &XSDLROL H *LQR 0DOD WHVWD FRQ Ă€VDUPRQLFD *DHWDQR &LDQFLR %DOODUqQH $QJHOR 0LVFLRQH FRQ FKLWDUUD 1LFROD 'HO 3UHWH FRQ PDQGROLQR

)qWW H IDWWDULOOH

Botta e risposta

Da tutti ritenuto un minorato, Paolo dava però ogni tanto ai burloni che lo prendevano in giro risposte che lasciavano di stucco. Come quella volta che, replicando ad uno spiritosone che gli chiedeva perchĂŠ si stesse grattando il capo senza togliersi il basco, affermò serio serio: “Ma piccĂ ti, canda ti rètte lu quĂŹle, ti chèle li caŧŧÎne?â€? (Ma perchĂŠ tu, quando ti gratti il sedere, ti cali le braghe?) 34


furbare / febbraio / february giovedì

26

venerdì

27

domenica

29

Sanda Matëlde

Sande Habbriéle de la ‘Ddulluruate

sabato

28

Sande Macarie

Sande Rumüane

Y A Ã l Þ A l ¦ { ç 28 febbraio 1903 - Il consiglio comunale delibera all’unanimità di chiedere al Governo ed al Parlamento l’istituzione del Tribunale a Vasto. Altri argomenti esaminati: il rinvio, comunicato dal Ministero dei Lavori Pubblici. della costruzione del faro; i sicuri contributi governativi per i danni delle recenti alluvioni, e l’ipotesi di utilizzo del legato Romani allo scopo di diffondere l’istruzione agraria e fornire il credito agli agricoltori. 28 febbraio 1970 – Si inaugura nei nuovi locali realizzati in via San Michele dall’Impresa Angelo Ciancaglini la filiale dei Magazzini Gamma. La grande distribuzione si affaccia timidamente pure a Vasto. 35


marze / marzo / march

10ª summane

lunedì

1

martedì

2

mercoledì

3

Sande Ruggïre

Sanda ‘Gnàise

Sanda Camëlle

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL E’ il mese nel quale fa il suo ingresso la primavera e le giornate tendono ad allungarsi: Lu sole de Marze fa male a la cocce (il sole di marzo fa male alla testa), dice un vecchio adagio, al quale fa eco un altro che dice: canda fiorisce lu prèzzechì, tande la notte e tande lu dì (quando fiorisce il prezzemolo, tanto dura il giorno e tanto la notte). E’ anche il mese del Carnevale, che celebra appunto il passaggio alla bella stagione con tanti riti propiziatori ed abbuffate pantagrueliche a base di ravioli di ricotta e di ciciricchiate. Una credenza popolare impone che nel primo venerdì del mese si accorcino i capelli per scongiurare malocchi e dolori di testa. Il malocchio, inteso come una influenza maligna che scaturisce da uno sguardo invidioso (n’ ucchie malamente) e che provoca mal di testa, malinconia, stanchezza, si esorcizza di solito con la pronuncia di uno scongiuro accompagnata da alcuni gesti rituali. Si fanno cadere tre gocce d’olio su un piatto con appena un po’ d’acqua: se la goccia si allarga è malocchio e le persone che l’hanno fatto sono tante quante le gocce che si formano.Se la goccia si allarga a forma di rosa a fare il malocchio è stata una donna, se la goccia assume la forma di una bottiglia, allora è stato un uomo. Quindi si recita la formula: Malucchie, malucchiatte, tand’ucchie t’ha ‘dducchiàte, tre Sande t’ha jutate, nnòme de lu Padre, de lu Féje e de lu Spirde Sande, ‘stu malucchie n’ha dà jjè chiù avande. Da ultimo si traccia il segno della croce con il dito bagnato nell’acqua e nell’olio. 36

Marze Marzo 0pVH GH 0DU]H 9jUHFKH D PPDUqQH ( PPDUH EXQj]]H 0HVH GL PDU]R %DUFKH DOOD PDULQD ( PDUH LQ ERQDFFLD

Buon Compleanno *LXOLR 3DJOLRQH 1LFROLQR '·8JR (WWRUH 5DVSD 3HUWK &DORJHUR 0DUUROOR 9LQFHQ]R 5DVSD 0DULQR $UWHVH


marze / marzo / march giovedì

4

venerdì

5

domenica

7

Sande Casemire

Sande Usébbie

6

Sanda Filëciatte

Foto Michele Calvano

sabato

Sanda Rose

37


marze / marzo / march

11ÂŞ summane

lunedĂŹ

8

martedĂŹ

9

Sande Giuvuanne de DdĂŤ

Sanda Frangiasca RumĂźane

mercoledĂŹ

10

Sande Simblèce

Girato l’anno scorso a Vasto, il Posto dell’Anima, diretto da Riccardo Milani, interpreti Silvio Orlando, Michele Placido, Paola Cortellesi, ha riscosso consensi di pubblico e di critica. NonchÊ la simpatia di tanti concittadini coinvolti come comparse nelle riprese. 2 marzo 1985 - La Domenica del Corriere pubblica un articolo a firma di Esther Marconi nel quale si sostiene che i bronzi di Riace erano stati ripescati nell’Adriatico, al largo della costa vastese, e non in Calabria. Tesi sostenuta da Federico Zeri. 38

/X PpGHFKH SLDWjVH ID OD SLDFD YLUPLQjVH ,O PHGLFR SLHWRVR ID OD SLDJD YHUPLQRVD


marze / marzo / march giovedì

11

venerdì

12

domenica

14

Sande Cuštandëine

Sand’Uriaune

sabato

13

Sanda Patrëzie

Sanda Matëlde

LUCIA MOLINO Lucia Molino ormai da tanti anni dirige, presso l’ex convento dei frati minori di Sant’Onofrio, la Casa di accoglienza e di riposo per persone bisognose ed anziane. Quanta storia racchiude la struttura antichissima di Sant’Onofrio non è qui il luogo di riportare, ma l’intenzione nostra è quella di sottolineare, ancora una volta, la nobiltà d’animo e lo spirito di servizio che la Molino quotidianamente profonde nella sua direzione. Il suo costante impegno ha ridato dignità e prestigio all’ex convento tanto caro a Vasto che, tramite le sue diverse associazioni presenti nel territorio, in più momenti ha voluto premiare la sua nobile figura, la funzione e la dedizione anche nelle prestazioni più umili. 11 MARZO 1906 - Inaugurazione dell’impianto per l’erogazione della luce elettrica. Nell’archivio Spataro conservato presso l’Archivio Storico di Chieti è conservato un invito rivolto ad Alfonso Spataro, nel quale si può leggere il ricco menù servito agli invitati durante il pranzo ufficiale: ostriche di Taranto per antipasto, e di seguito zuppa alla reale, pesce con salsa maionese, noce di vitella alla giardiniera, galantina allo specchio, fagiolini al burro nocciola, faraona e caccia, insalata verde, cassata alla siciliana, formaggio, frutta, caffè liquori. Nell’elenco dei vini figurano Chianti, Capri bianco, Barbera stravecchio e Champagne. 39


marze / marzo / march

12ª summane

lunedì

15

martedì

16

mercoledì

17

Sanda Lujëise

Sande Ggiulïàne

Sanda Gertrude

*OL $PLFL GHO /XQDULR

Antonella Marrollo

La fijje de la hatte li surge acchiappe, dice un vecchio proverbio. In effetti Antonella ha ereditato da papà Riccardo la tempra e lo spirito manageriale inanellando anno dopo anno, ancora giovanissima, successi professionali ed incarichi prestigiosi presso l’Associazione Industriale di Chieti, l’Ance, l’Atecap, tanto da essere ritenuta l’emula abruzzese di Emma Marcegaglia, l’intraprendente capitana d’industria del Mantovano. Mamma di tre figli, ha saputo coniugare, anche con la collaborazione del simpatico marito Francesco Ottaviano, lavoro e famiglia, interesse professionale ed impegno sociale.

«Istonio» è il primo settimanale della città uscito ininterrottamente dal 1888 al 1912. Ne è direttore Emilio Monacelli, esponente di spicco della Destra storica e presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Strumento indiscusso del dibattito politico-culturale tra Otto e Novecento, diventa punto di riferimento di tutto lo schieramento filospaventiano d’Abruzzo. «Istonio» raccoglie l’eredità ideologica di «In Vacanza», il primo settimanale cittadino pubblicato nell’ultimo trimestre del 1878, diretto da Raffaele De Luca. Nella foto, la testata del 1° numero: 13 maggio 1888. 40


marze / marzo / march giovedì

18

venerdì

19

domenica

21

Sande Salvataure

San Giusueppe

sabato

20

Sanda Sandre

Sande Ermanne

Associazione culturale Stella Azzurra Costituita nel 1899 da un gruppo di giovani liberali non identificabili nei due grandi schieramenti storici contrapposti stabilisce la sua sede in Via Vescovado. Tra i fondatori spiccano i nomi di Francesco Paolo Giovine, Nicola d’Aloisio e Raffaele Scolavino. La Società si afferma organizzando gite e momenti ricreativi alternati a conferenze sugli argomenti più svariati. Nel 1903 istituisce un interessante corso di lezioni popolari, con il coinvolgimento degli insegnanti della Regia Scuola Tecnica e di affermati professionisti, in un programma eclettico, educativo, patriottico e civile, senza nessun carattere religioso o politico, che lascia libere tutte le coscienze e tutte le opinioni. Questa Università Popolare continua le lezioni anche negli anni successivi. Nel 1911 espande le proprie attività costituendo una sezione sportiva: oltre alla squadra di calcio promuove anche attività meno diffuse come il tamburello e il baseball.

)qWW H IDWWDULOOH

Paternità

«Ndò, addovì ngh ‘ssa carrìre?» (Antonio, dove vai così di corsa?), dice un tale all’ amico che attraversa correndo la piazza. «Vajj’ à chiamà la mammène» (vado a chiamare la levatrice), gli risponde tutto affannato quest’ultimo. «Piccà, se da fijjè majète?» (perché, deve partorire tua moglie ?) E questi di rimando: «E chi cce vajje à fà, pe la hatte?» (E per chi sennò, per la gatta?) 41


marze / marzo / march

13ÂŞ summane

lunedĂŹ

22

martedĂŹ

23

mercoledĂŹ

24

Sande Uttävie

Sande BenedĂ tte

Sande HabbrĂŹele

)qWW H IDWWDULOOH

GraviĂşle de Ricotte 5$9,2/, ', 5,&277$

Sull’Autostrada Pierino chiede ripetutamente al papĂ di arrestare l’auto perchĂŠ ha necessitĂ di fare pipĂŹ. Il papĂ , dopo avere piĂš volte invitato il figlio a “trattenereâ€?, essendo prossimo l’arrivo, decide infine di fermarsi per dar sollievo alla vescica del figlio, ma anche alla sua. Pierino scende, fa pipĂŹ, torna in macchina e, dopo un bel po’, sollecita il papĂ a “sbrigarsiâ€?. Ma il padre risponde: ÂŤAspĂŹtte. Mo vinghe, scimmaddatte! Ni li sĂŠ ca ‘ndò mĂ tte li mĂŠne mammete ‘nz’ aritrove ma niènde?Âť. 3LQ]¡j PXUq FD FL VWD FKL W¡DVVXWWpUUH SHQVD D PRULUH FKH F¡q FKL WL VRWWHUUD 42

,QJUHGLHQWL JUDPPL GL IDULQD XRYD JUDPPL GL ULFRWWD SHFRULQR JUDWWXJLDWR SUH]]HPROR QRFH PRVFDWD VDOH ]XFFKHUR ROLR H SHSH 3UHSDUD]LRQH VFKLDFFLDUH OD ULFRWWD IUHVFD FRQ OD IRUFKHWWD DJJLXQJHQGR OH XRYD VEDWWXWH VDOH SHSH H SUH]]HPROR ]XFFKHUR D SLDFHUH XQ YHOR GL QRFH PRVFDWD H GL FDQQHOOD WULWDWD )RUPDUH XQD VIRJOLD VRWWLOH GL SDVWD FRQ LO PDWWHUHOOR H WDJOLDUOD D GLVFKL GDO GLDPHWUR GL FLQTXH R VHL FHQWLPHWUL TXLQGL GLVSRUUH DO FHQWUR GL RJQL GLVFR XQ FXFFKLDLR GHOO¡LPSDVWR GL ULFRWWD 3LHJDUH OD SDVWD VFKLDFFLDQGR EHQH L ERUGL GHL UDYLROL H EROOLUH L UDYLROL SHU FLQTXH PLQXWL &RQGLUH SRL L UDYLROL FRQ UDJ GL FDUQH H VSROYHUDUH FRQ SHFRULQR 3DUWLFRODULWj GHL UDYLROL DOOD YDVWHVH q TXHOOD GL HVVHUH GROFL GL VDSRUH


marze / marzo / march giovedì

25

venerdì

26

domenica

28

La ‘Nnungiaziàne

Sande ‘Manuele

sabato

27

Sande ‘Libberte

Sande Sište

Le Nevi del Kilimanjaro Vasto è, a quanto pare, non solo città di gente di mare, ma anche d’alta quota. Sì, perché l’arch. Franco Salvatorelli nel 1998 ha partecipato e conquistato, con Massimo Altieri, la più alta vetta del continente africano: il Kilimanjaro (Uhuru Peak) su cui sventola anche il nostro vessillo municipale. Il Kilimanjaro è anche il vulcano spento più alto del mondo; la sua via Machame è la più spettacolare e meno confortevole per mancanza di rifugi e bivacchi per la notte. Giorni di ascesa, fatiche, pernottamenti in tenda, grandiosi e spettacolari panorami; al settimo giorno, il 2 luglio 1998, dopo sei ore di salite ripide e faticosissime, il nostro architetto ha conquistato la vetta “Uhuru Peak” a quota m. 5895. Della spedizione ha fatto parte anche Franco Piscicelli. 30 MARZO 2003 - Alla presenza dell’arcivescovo di Chieti - Vasto, Mons. Edoardo Menichelli, di padre Luciano Antonelli, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini, di padre Franco Berti, direttore della Fondazione Padre Alberto Mileno onlus –Istituto San Francesco d’Assisi e di padre Agostino Frezza, parroco di Stella Maris, viene consacrata ed inaugurata la Chiesa di San Francesco d’Assisi a Vasto Marina. La realizzazione della Chiesa era stata tenacemente voluta da padre Fulgenzio Fantini. 43


marze / marzo / march

14ÂŞ summane

lunedĂŹ

29

martedĂŹ

30

mercoledĂŹ

31

Sande SecundĂŤine

Sande BeniamĂŤine

Sanda Giuvuanna

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL Marze tĂŠgne, abbreile depĂŠgne (marzo tinge, aprile dipinge). Il detto antico sintetizza il passaggio al mese dai colori piĂš vivi, dai contorni piĂš nitidi, dal clima ormai primaverile. E’ il mese della Santa Pasqua e dei riti liturgici che l’accompagnano, che a Vasto iniziano con la celebrazione e la processione della Santa Spina organizzata dalla Confraternita della Spina e del Gonfalone. E’ anche il mese delle prime feste rurali: a Pagliarelli, dedicata a San Vincenzo Ferreri, che si svolge nel lunedĂŹ dell’Angelo (lu Ppascòne), ed all’Incoronata nell’ultima domenica. Tradizionalmente, soprattutto in coincidenza della Pasqua, si confezionano pani lievitati o dolci a forma d’agnello, di bambole, di cavalli o di serpenti addirittura, che assumono un evidente significato sacrale, ricorrente anche in altre occasioni, come ad esempio a Natale, a San Sebastiano, a San Biagio e a Santa Lucia. Il pane è dono di Dio (grazie de Ddè) ed è diffusa la credenza che in esso dimori addirittura la DivinitĂ , al punto che se un pezzo di pane cade a terra viene subito raccolto e baciato. Usanza analoga è quella di non calpestare neanche le briciole cadute a terra, che vanno invece immediatamente raccolte, per non essere costretti a farlo all’altro mondo nghe le pĂŠnnezze dell’ucchie (con le ciglia degli occhi) 44

Abbreile Aprile $EEUHLOH DEEULOpWWH 2JQH MM UQH ÂľQD UDPpWWH $SULOH DSULOHWWR 2JQL JLRUQR XQ UDPHWWR

Buon Compleanno 5RVDQQD &RODQ]L 0LFKHOH 1RWDUDQJHOR )HUQDQGR &DOYDQR *LXVHSSH 0DULQR 3HSSLQR )RUWH $QJHOR &LDQFL 1LFROD ,DFREXFFL 0LFKHOH 6SDWRFFR 1LFROD )DEUL]LR


abbreile / aprile / april giovedì

1

venerdì

2

domenica

4

Sand’Ughe

Sande Frangische de Paole La Sanda Spéne

3

Sand’Isidëre lu jurne de le Palme

Foto Michele Calvano

sabato

Sande Rëccarde

45


abbreile / aprile / april

15ÂŞ summane

lunedĂŹ

5

martedĂŹ

6

mercoledĂŹ

7

Sande Vingenze Ferrare

Sanda Ggiulϕane

MercluddĂŠ Sande

Cannaruzzitt’ e patà ne

&$11$52==(77, ( 3$7$7(

,QJUHGLHQWL JUDPPL GL SRPRGRUL IUHVFKL WDJOLDWL D SH]]HWWLQL XQD FLSROOD JUDPPL GL SDWDWH JUDPPL GL FDQQDUR]]HWWL 3UHSDUD]LRQH SUHSDUDUH XQ VXJR OHJJHUR FRQ SRPRGRUR IUHVFR R SDVVDWR VEXFFLDUH OH SDWDWH WDJOLDUOH D WRFFKHWWL H YHUVDUOH QHO VXJR JLj SURQWR 9HUVDUH TXLQGL VXJR H SDWDWH VXL FDQQDUR]]HWWL EROOLWL D SDUWH

/X SXzUFKH FDQGH VV¡DEERWWH DUqPPRFFKH OX WUXRFFKH ,O PDLDOH TXDQGR V¡LQJUDVVD URYHVFLD LO WUXRFFROR 46

Dal silenzio del buon tempo andato, riemergono voci e personaggi di una lontana Santa Pasqua. Come quella di un tal Cazzarillo, lustrascarpe, che soleva far gli auguri... in rima.


abbreile / aprile / april giovedĂŹ

8

venerdĂŹ

9

GiuvuddĂŠ Sande

VennardĂŠ Sande

sabato

10

Sabbete Sande

domenica

11

la Ppasche

ETTORE JANNI

Nasce a Vasto da genitori atessani l’11 ottobre 1875 in una casa sul Belvedere Romani, luogo emblematico tra collina e mare, che rimarrĂ nel suo ricordo per luce, colore e calore. Resta per pochi anni nella nostra cittadina per trasferirsi prima per gli studi liceali a Chieti e poi per quelli universitari a Firenze. Laureato inizia l’attivitĂ giornalistica a Napoli per poi passare a Milano a “La Lombardiaâ€? e al “Corriere della Seraâ€?. Eletto al parlamento nel 1919 dai combattenti del collegio di Vasto si ritira ben presto dall’attivitĂ politica continuando il suo impegno sulla terza pagina del “Corriereâ€? di cui diviene fugace direttore dal 25 luglio all’8 settembre 1943. Sue le traduzioni dal francese dei testi dannunziani La Pisanella e Il martirio di S. Sebastiano. Impegnato anche nella saggistica biografica (S. Francesco d’Assisi, Macchiavelli...) e nella critica letteraria (I poeti minori dell’ottocento e In piccioletta barca) fu soprattutto giornalista autorevole. 9 aprile 1988 - Inaugurazione della Scuola Civica Musicale, che viene intitolata a Florindo Ritucci Chinni. L’Istituzione viene ubicata a Villa Paradiso donata dalla famiglia Ritucci Chinni al Municipio. A lato, la cartolina commemorativa illustrata da John Betty. 47


abbreile / aprile / april

16ª summane

lunedì

12

martedì

13

mercoledì

14

Sande Tibberie Lu Pasquane

Sande Remeneggelde

Sande Masseme

Madonna dei Miracoli di Casalbordino. Mercato boario agli inizi del Novecento in una foto di Lelio De Francesco, allievo di Giuseppe De Guglielmo. Le fiere più importanti del circondario si tenevano a Miracoli, a Monteodorisio e a Vasto il 6 e il 16 agosto. 12/13 Aprile 1980 - Ad iniziativa dell’Assessorato comunale alla cultura, retto dalla Sig,ra Angela Poli Molino, e della Cooperativa Agorà, di cui è animatore il prof. Sante Petrocelli, si tiene, a sette anni dalla scomparsa, un convegno sulla figura e l’opera di Raffaele Mattioli, il banchiere umanista vastese che per un quarantennio diresse la Banca Commerciale Italiana. Alla commemorazione partecipano illustri uomini politici ed economisti, tra i quali l’on. Giovanni Malagodi, l’on. Giorgio Amendola e il senatore a vita Leo Valiani. 48


abbreile / aprile / april giovedì

15

venerdì

16

domenica

18

Sande Ducudére

Sand’Irene

sabato

17

Sande Fabbie

Sanda ‘Pullonie

L’URTULÀNE (l’ortolano)

Erano in tanti a svolgere tale mestiere nei terreni circostanti Vasto e soprattutto in quelli digradanti verso il mare. Coltivavano verdure ed aranci; molti di essi facevano mercato a Vasto e tanti nei paesi del suo circondario. Più degli altri erano i D’Adamo e i Fiore dediti a tale attività (nella foto a lato vediamo Nicola Štobbéne, Nicola lu Dîuche, Vincenzo Paolo lu Spizziche, Francescopaolo Štobbéne). Zi ‘Ndonie, distinto e ricercato nel vestire, invece della normale cravatta (la scolle) preferiva quella a farfalla, la scullàtte, da cui il soprannome. Alcune espressioni dialettali tipiche degli ortolani. Jáme a vuddà l’ácche; vajje a vanne fore terre; vajje addacquà; la raselàlle; la pischire; lu pundungiàlle; la réule; abbasse (o a mmonde) all’orte. 49


abbreile / aprile / april

17ª summane

lunedì

19

martedì

20

mercoledì

21

Sande ‘Spedëite

Sanda ‘Gnàise

Sand’Anzelme

Compagnia teatrale “Due Pini” Nasce nel 1977 come compagnia stabile attenta al repertorio tradizionale, all’interno della struttura salesiana della Parrocchia di S. Giovanni Bosco. Ha portato sulla scena lavori teatrali dei concittadini Luigi Anelli, Espedito Ferrara e Paolo De Guglielmo. Si è anche ispirata ad opere del poeta lancianese Fagiani ed a Eduardo De Filippo, tradotto in vastese. Il gruppo ha partecipato alle più importanti rassegne del teatro dialettale abruzzese ottenendo significativi riconoscimenti. Ne hanno fatto o ne fanno ancora parte: Gino Pierabella, Antonio D’Adamo, Pietro Palumbo, Carmela Camperchioli, Filippo Spadaccini, Laura Trovarelli, Teresa Di Biase, Antonio Cianci, Fernando Reale, Peppino Raimondi, Gino Stivaletta, Antonella Tana, Gino Marchesani. 23 Aprile 1962 - La Finanziaria Breda del Gruppo Efim, rappresentata dal presidente Pietro Sette, e la Sofid del Gruppo Eni, rappresentata dal presidente rag. Salvatore Pisarri (originario di Vasto), costituiscono la Siv-Società Italiana Vetro spa, con sede in Vasto. Della nuova società entra poco dopo a far parte con un terzo del valore azionario l’americana Libbey-Owens-Ford Glass. 50

)qWW H IDWWDULOOH

Nella chiesa di San Pietro La rivalità tra le parrocchie di San Pietro e Santa Maria era tale che spesso dava origine in passato ad episodi come questo. Durante una funzione un contadino rimane ostentatamente muto ed in piedi tra i fedeli che pregano all’interno della chiesa di San Pietro. Incuriosito, un prete gli si avvicina discreto e gli dice: “fratello, perché non preghi?“ E questi bruscamente: “n’ so fràtte e doppe sò de Sanda Marèjje” (non sono tuo fratello e poi sono di Santa Maria).


abbreile / aprile / april giovedĂŹ

22

venerdĂŹ

23

domenica

25

Sanda Flavie

Sande Giorge

sabato

24

Sande Gelarde

Sande Marche

Festa dell’Incoronata. La statua della Madonna viene trasferita dal Santuario alla città la settimana precedente la celebrazione solenne. Alla processione la partecipazione partecipano numerosi fedeli e confraternite.

&DQGD O¡jVHQH DUUjMMH YR¡ OD SiMMH FDQGD O¡RPH VXVSqUH YR¡ OD PiMMH 4XDQGR O¡DVLQR UDJOLD YXRO OD SDJOLD TXDQGR O¡XRPR VRVSLUD YXRO OD PRJOLH

Aprile 1972 - Viene inaugurato ed aperto al traffico il tratto dell’autostrada A14 Vasto Nord-Vasto Sud 51


abbreile / aprile / april

18ÂŞ summane

lunedĂŹ

26

martedĂŹ

27

mercoledĂŹ

28

Sande Marcelleine

Sanda ZĂŠite

Sande Mizie

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL Mese dell’amore, a mĂ je va ‘n ammore pure l’èsene (a maggio vanno in amore anche gli asini), maggio, che prende il nome da Maya invocata dai pagani per la fertilitĂ dei campi e delle donne, è caratterizzato dal bel tempo, dagli alberi in fiore, dai primi frutti, è tembe de cerĂŠsce (è tempo di ciliege), dai profumi intensi e dai riti e dalle feste ancora molto diffusi nelle campagne. La festivitĂ religiosa piĂš importante è quella del Santo Legno della Croce, che si celebra il giorno tre con una solenne processione, ma non meno sentite sono quelle dedicate alla Madonna della Penna, a San Nicola della MĂŠta, a Sant’Antonio Abate. Le belle serate si riempiono di lĂšcene ‘ccappelle (lucciole) che si confondono con le stelle in cielo, ma attenzione a non contare gli astri con le dita perchĂŠ potrebbero nascervi porri sulle mani. Insomma è il mese dell’incanto e dell’incantesimo, dello charme, come dicono i francesi, da cui sembra derivare il termine dialettale lu ‘ngiarmatĂ re, che sta ad indicare appunto l’incantatore ed in particolare un curatore di cristiani o d’animali dotato di poteri magici. A Vasto veniva riconosciuto come ‘ngiarmatĂ re o ‘ngiarmatrĂŠce il settimo di sette figli maschi o l’ultima di sette figlie femmine. 52

Majje Maggio 0DMMH œQ IpVWH H IÀ UH PH QH YjMH 0DJJLR LQ IHVWH H ÀRUL PH QH YDGR

Buon Compleanno 5REHUWR 6XULDQL )DELDQR 0DUFRYHFFKLR 5HQDWD '¡$UGHV /XLJL 'L 7XOOLR /XFLD 0ROLQR (GRDUGR 7LERQL


abbreile / aprile / april giovedì

29

venerdì

30

Sanda Catarëine

Sande Vitale

1

domenica

2

La Madonne de la ‘Ngurnuate

Foto Michele Calvano

sabato

Sande Giusuéppe Arteggiane

53


maje / maggio / may

19ª summane

lunedì

3

martedì

4

mercoledì

5

lu Legne de la Cráce

Sande Flurïane

Sande Ninzie

1958. Processione del Legno della Croce, Sono riconoscibili il celebrante don Salvatore Pepe, don Mario D’Ippolito e, penultimo a destra, Angelo Ialacci

3 Maggio 1932: Vasto - Lanciano 5-0 Nella ricorrenza della festa del S. Legno della Croce all’Aragona ha avuto luogo una partita amichevole tra le squadre del Dopolavoro di Vasto e di Lanciano. Per la squadra vastese giocano: Laccetti, De Lerma, Romano, Di Camillo, De Fanis, Fiore, Meninni, La Verghetta I, La Verghetta II, Ferrara, Santarelli. Sin dall’inizio è stata evidente la superiorità della compagine locale che ha chiuso il primo tempo con 2 a 0, per merito dell’attaccante Meninni, autore delle segnature. Nel secondo tempo ancora due gol di Meninni ed uno di Ferrara. Il risultato di 5 a 0 premia la sicurezza dei padroni di casa e poteva essere ancora più rotondo se il portiere del Lanciano non avesse disputato un ottimo incontro.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR

54


maje / maggio / may giovedì

6

venerdì

7

domenica

9

Sanda Bbenedatte

Sande ‘Nnucienze

sabato

8

Sande Vittàure

Sande Libbratàure

EDOARDO TIBONI Un vastese che ha diffuso in ambito nazionale la cultura abruzzese. Dalla fine degli anni quaranta raccoglie intorno a sé le migliori intelligenze regionali (Flaiano, Silone, Janni, Pomilio, Bonanni…), col proposito di far rinascere in Abruzzo, un fecondo dibattito di idee e di rinvigorire l’interesse per gli studi umanistici, sociologici e economici. Dal 1951 al 1953 è ai vertici del “Mattino d’Abruzzo”, primo quotidiano pubblicato in regione. Direttore della Rai regionale dal 1953 al 1988; nel 1973 fonda la rivista mensile “Oggi e Domani” che dirige tuttora. Impossibile elencare tutte le sue creazioni culturali: in oltre cinquant’anni di attività ha fondato, diretto e ideato Istituti, periodici, centri studi, festivals, premi, musei, società, associazioni culturali. D’Annunzio, Flaiano e Croce i suoi riferimenti; cinema, teatro e giornalismo le sue passioni.

& &+.2" !& 01 0"/ /1,), /2+, #/ + , #",) $& ++& ,)&3 /,) +!, !& + /!, + +!, &* ,/+,+" Gli anni ‘60 vedono l’esplosione dei complessi musicali. Gli Spiders inaugurano questa stagione seguiti a ruota dai 5 di stasera. 55


maje / maggio / may

20ª summane

lunedì

10

martedì

11

mercoledì

12

Sande ‘Ndunëine

Sande Fabbïane

Sande Nerè

I ragazzi di Ciaci Nel maggio 1999, le “vecchie glorie” della Pro Vasto hanno organizzato una sfida all’Aragona per festeggiare l’allenatore la Ciacianella, accomunate dalla passione per il calcio e dalla riconoscenza per un allenatore che è stato maestro di vita.

Nelle foto: Rullo, Battista, Anzivino, Recinelli, Savastio, Giancola, Bosco, Sorgente, Russo, Raimondi, Levantesi, Reale, Scampoli, D’Onofrio, Natalini, Baccaglini, Bosco, Raimondi, Pomponio, Zocaro, Tenaglia e Ritucci.

14 Maggio 1933 Come canta il popolo vastese Serata folkloristica al teatro comunale Rossetti con Luigi Anelli sul tema Come canta il popolo Vastese. Verranno eseguiti i canti: Ninna Nanna; Lucineccappelle; Piove e piove; Ahisce, ahisce, sole sande; Canzona a arie; A mezzanotte in sogno l’ho veduto; Canto della mietitura; Canzona suspitte; Mi vujje fa’ ‘na case a la marine; La campagnola; Capidanne; La Pasquetta; La Zingarella; La pastorella; La storia di Pippinille; Mare majje! Scura majje!; Evviva Maria; Cunciuttì; Lu Cardille; Uaste belle, terra d’ore! canzone dei vastesi d’America. Maestro concertatore al piano: Aniello Polsi. Concertisti: Nicola Martella (flauto), Nicola Fiore e Salvatore Ruggieri (violini) Nicola La Verghetta (clarinetto), Ciro Suriani (oboe), Domenico Florio (tromba si bemolle), De Guglielmo Nicola e Antonio Molino (chitarre), Vincenzo Cupaioli (fisarmonica), Giuseppe Ciffolilli (cornamusa). Cantanti: Bernardino Smargiassi, Alfonso Cianci e Guglielmo Del Monte (tenori) Paolo Martone e Levino Lattanzio (Bassi).

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR 56


maje / maggio / may giovedì

13

venerdì

14

domenica

16

La Madonne de Fàteme

Sande Matté

sabato

15

Sanda Matalene

)qWW H IDWWDULOOH

Sande Ubbualde

Si tocca?

Zi’ Nicola il bagnino di tutti, alla bella signora milanese che da anni veniva a far le ferie da sola allo stabilimento balneare, nel vederla passeggiare in acqua bagnata fin quasi alle tette, tra il serio e lo scherzoso, dice: «Signora si tocca?». La villeggiante, sempre gentile, risponde: «No grazie, quest’anno c’è mio marito».

15 Maggio 1957 - Viene costituita l’Associazione Vastese della Stampa ad iniziativa dei pubblicisti e giornalisti operanti nel comprensorio. Ne fanno parte l’avv. Antonio Fanghella, Giuseppe Catania, Oscar Raspa, Ugo Talamazzi, Berinto Aloè, Mario Santarelli, Angelo Del Moro, Vincenzo Di Lanciano, Adriano Ciccarone, Nicola Catalano, Michele Molino, Nicola Miscione, Angelo Muzii.

Foto di gruppo di qualche anno fa dell’Assostampa vastese 57


maje / maggio / may

21ª summane

lunedì

17

martedì

18

mercoledì

19

Sande Pasquale

Sande Venanzie

Sande Cilištëine

PASQUALE PICCIRILLI Si dice non sia cresciuto in altezza per aver portato tutta la vita il Comune sulle spalle. E la diceria potrebbe anche esser vera, se si considera che il nostro Pasquale ha davvero lavorato sin quasi da bambino in Municipio come custode tuttofare. Cortese, servizievole, mite, instancabile, onnipresente, popolarissimo anche per il suo fanatico attaccamento alla squadra bianco-rossa, ha rappresentato per generazioni di vastesi la parte forse più simpatica dell’Istituzione municipale. 17 maggio 1983 - Arrivo del 66° Giro d’Italia. Lo spagnolo Chozas si aggiudica sul traguardo di Corso Garibaldi la vittoria della tappa TerniVasto. 18 Maggio 1969 - Festeggiamenti per la promozione della Pro Vasto in serie C. La squadra vincitrice è così composta: Di Mascio, Taverna, Di Paolo, Lo Vecchio, Mileno, Trozzi, Maio, Romoli, Ronzitti, De Filippis, Amodio, Colizzi, Iuso, Tarquini, De Foglio. L’allenatore è Feliciano Orazi. Nella foto una delle formazioni di quella stagione. 58

20 maggio 1971 - Vengono appaltati alla Società Italcogim di Milano i lavori di realizzazione e di gestione della rete metanifera. Dalle cucine delle famiglie cominciano a sparire le bombole di gas.


maje / maggio / may giovedì

20

venerdì

21

domenica

23

Sande Bernardëine

Sande Sicundëine

sabato

22

Sanda Rëite da Cascie

Don

La ‘Scenziaune

Nicola (1911-1989)

Don Nicola Di Clemente, originario di Chieti, pochi anni dopo la sua ordinazione sacerdotale, viene assegnato alla Parrocchia di Santa Maria Maggiore quale vice parroco di don Pio Pomponio. Ha guidato la popolosa Parrocchia per oltre quarant’anni con grande integrità morale. Negli anni Cinquanta è stato assistente regionale dell’Azione Cattolica Italiana. E’ stato delegato dell’Opera Diocesana Assistenza (ODA), dell’ONARMO e della POA (Pontificia Opera Assistenza) contribuendo ad alleviare il disagio di tante famiglie bisognose nel periodo post bellico. E’ stato Vicario della Diocesi ed a lui si deve l’istituzione della Casa di accoglienza della Comunità Incontro per il recupero dei tossicodipendenti, fondata da don Pierino Gelmini. 17 MAGGIO 1965 - Convegno presso il salone dell’asilo Carlo Della Penna sul tema della valorizzazione industriale della Valle del Trigno. Partecipano al convegno il sen. Giuseppe Spataro, il sindaco Silvio Ciccarone, il sottosegretario on. Remo Gaspari, l’on. Carlo Bottari, l’on. Remo Sammartino, parlamentare della vicina Agnone. Sulle colonne de «Il Messaggero» il cronista Luciano Ragno annota: “ Finalmente si sono gettate le basi per la creazione della industrializzazione, questa grossa parola che fino a qualche anno fa sembrava monopolio del vocabolario della ricca gente del nord e di quella del sud che poteva usufruire di molte provvidenze governative.” 59


maje / maggio / may

22ª summane

lunedì

24

martedì

25

mercoledì

26

Sanda Giuvëine

Sande Gregorie

Sande Feleppe

Il disastro ferroviario di Hansrote

6WRULH GHOO·HPLJUD]LRQH

Il 26 maggio del 1913 nei pressi di Hansrote, cittadina della Virginia dell’Ovest, un convoglio ferroviario investe un gruppo di operai al lavoro sulla strada ferrata travolgendo 11 persone. Muoiono otto lavoratori emigrati provenienti da Vasto: Del Borrello Giuseppe di 34 anni; La Verghetta Carmine di 27 anni; Di Spalatro Luigi, di 41 anni; Suriani Cesario di 35 anni; Marchesani Pietro, di 47 anni; Cicchini Vincenzo, di 35 anni; Cicchini Vincenzo di 31 anni e Cicchini Giuseppe di 23 anni. Gli sfortunati concittadini sono stati ricordati durante la Festa del Ritorno 2003 e in quella occasione, per interessamento del Comm. Silvio Petroro, l’Associazione “Pro Emigranti Abruzzesi” ha editato una pubblicazione a loro dedicata, curata da Paolo Calvano (nella foto) e Renata D’Ardes.

Sartine

con la maestra di cucito Maria Spina Monteferrante alla Villa Comunale 60


maje / maggio / may giovedĂŹ

27

venerdĂŹ

28

domenica

30

Sande FederĂŤiche

Sande EmĂŤlie

sabato

29

Sande MassimĂŤine

La Pendecoste

LU FERRARE (il fabbro) Mestiere duro, pesante come pochi quello del fabbro, esercitato per lo piÚ, come nell’antro del dio Vulcano, in spelonche buie, appena illuminate dal riverbero della forgia e del ferro incandescente. Maťte MiccalÏcce, al secolo Michele Celenza, che vediamo nella foto con il figlio Liborio, era uno dei piÚ bravi artigiani del ferro e sotto le sue mani possenti ed incallite il metallo si piegava docile fino DG DVVXPHUH OH IRUPH SL VYDULDWH 5LFRUGLDPR WUD L IDEEUL &LDFFDULOOH 0DU FLOOvQH %ULROH )UDVFDUHOOH 6DQGDWLOOH

)qWW H IDWWDULOOH

Non farti illusioni Litigio tra moglie e marito un po’avanti negli anni. Qualche parola di troppo da parte di lei e lui che alla fine sbotta: “Aspitte pĂŠ la honna nĂ re e n’ti mĂ tte ‘n girimònie. Je cambe fin’à cend’anne e n’ti li facce gudè la viduvĂ nzeâ€? (Aspetta a metterti l’abito nero e non farti illusioni. Io campo sino a cent’anni e non te la faccio godere la vedovanza).

24 Maggio 1959 - 42° Giro d’Italia, tappa Napoli-Vasto di 206 Km.. Per la prima volta i girini fanno sosta a Vasto. Taglia il traguardo per primo Gastone Nencini. 27 maggio 1973 – S’inaugura alla Marina, ad iniziativa dei fratelli Baiocco, la discoteca Wast d’Aymon Club. 61


maje / maggio / may

23ÂŞ summane

lunedĂŹ

31

Sande Giurduane

martedĂŹ

1

mercoledĂŹ

2

Sande GiuĹĄtĂŤine

Sand’Uggenie

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL Se maggio è lu muèse de la Madonne (il mese della Madonna), giugno viene definito come quello de lu Core de GgisĂŹ (del Cuore di GesĂš). Un mese solare, nel quale arrivano a maturazione il grano e gli altri frutti della terra e che reca celebrazioni importanti. La ricorrenza piĂš importante è quella del 24, dedicata a San Giovanni, che coincide, San GgiuhuĂ nne sparte l’anne (San Giovanni divide l’anno), con il solstizio d’estate, un appuntamento che richiama antiche credenze e paure mai sopite di presenze magiche e soprannaturali. La notte de San GgiuhuĂ nne le strĂ iche s’arestrĂŠgne a lu cummuĂ nne (la notte di San Giovanni le streghe si riuniscono a comando). Questo giorno è anche considerato punde de stĂ lle (punto di stella) infausto per uscire in mare. Concludiamo con una nota piĂš gentile: s’usa in questa festa suggellare comparanze offrendo, con un ramoscello o un mazzetto di fiori (la ramajĂŠtte), doni che saranno ricambiati il 29, festa dei Santi Pietro e Paolo. 62

GgĂŽgne Giugno $ *JuQLH WuWWH FDU¡H FFKuXUH /D FDPSDJQH H OD PLWLWL UH $ JLXJQR WLHQL FDUD H FXUD /D FDPSDJQD H OD PLHWLWXUD

Buon Compleanno *HQQDUR 6WUHYHU %DUEDUD 0ROLQR 1LFROD 2WWDYLDQR &DUPLQH 'HOOD 3HQQD /XFLDQR 7RVRQH 3DROD =LOOL


gginîe / giugno / june giovedì

3

venerdì

4

domenica

6

Sanda Clutëlde

Sande Quirëine

5

La Ternetè

Foto Michele Calvano

sabato

Sande Fiurenze

63


gginîe / giugno / june

24ª summane

lunedì

7

martedì

8

mercoledì

9

Sande Robberte

Sande Severëine

Sande Preme

Aldo Spadaccini, fotoreporter Aldo Spadaccini, titolare dello studio “Grandangolo”, è il fotoreporter del Team “Futura: l’autovettura ad energia solare”, che sperimenterà nuove tecnologie sulla “Train-road” Darwin-Adelaide, percorrendo oltre 3000 chilometri nel deserto australiano. Al nostro concittadino i nostri rallegramenti e, come suol dirsi, “in bocca al lupo”, anzi pardon “in bocca al cangaroo”. 2 Giugno 1946 - Referendum istituzionale. 5.604 vastesi votano a favore della monarchia e 4.257 per la repubblica.

)qWW H IDWWDULOOH

Al mercato del pesce Un avventore al pescatore: “Micchè, stu pasce te ‘na tampe…” (Michele, questo pesce ha un tanfo…) E questi di rimando: “Pe’ fforze, l’addìre sott’a la càute.” (Per forza, l’annusi sotto la coda) 64

&DQGD ¶QD IDPPHQH VWD ¶P EHQqVWUH /D KDWWH DEEiWH« D OD PHQqVWUH 4XDQGR OD GRQQD VWD LQ ÀQHVWUD q OD JDWWD FKH SHQVD D FXFLQDUH


gginĂŽe / giugno / june giovedĂŹ

10

venerdĂŹ

11

domenica

13

Sande ‘RrĂŤiche

Sande ZaccarĂŤje

sabato

12

Madonne di li MerĂŠcle

Lu Corpus Ddòmmene

FRANCO PAOLANTONIO

Giovanissimo, dopo aver studiato con profitto nelle Accademie di Napoli, Firenze e Roma, nel 1908, seguendo quello che è il destino di molti suoi concittadini, decide di partire per l’America Latina. A Buenos Aires svolge un’intensa attivitĂ artistica e dopo pochi anni si trasferisce in Cile. Nella capitale Santiago inizia una proficua e coinvolgente attivitĂ di ritrattista, inframmezzata da lavori su paesaggi e nature morte, in cui rappresenta i principali personaggi del mondo culturale cileno e latino-americano. Sua la celebre tela che raffigura il concittadino cav. Carlo Della Penna. Due suoi dipinti nella Pinacoteca Comunale ci testimoniano il livello raggiunto nelle opere del periodo giovanile. 6 Giugno 1998 - Inaugurazione del nuovo Museo Archeologico. Dopo un decennio di chiusura, a seguito del dissesto della storica sede di Palazzo d’Avalos, viene completato il riallestimento dell’antico Gabinetto Archeologico Vastese. L’intervento, coordinato dal dottor Andrea Staffa, viene realizzato sulla base di una collaborazione fra la Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo, diretta prima da Maria Rosaria Sanzi e poi da Anna Maria Sestieri, ed il Comune di Vasto guidato dal sindaco Giuseppe Tagliente. 65


gginîe / giugno / june

25ª summane

lunedì

14

martedì

15

mercoledì

16

Sanda Alëicela

Sande Vete

Sand’Ureliane

Scuja scuje La spiaggia bbelle nghi la rena d’ore è di lu Uašte noštre la ricchezze, ognùne che li vede s’annammore, l’acqu’azzurre li vasce e l’accarezze.

Libbirtìne šta sott’a nu cuštòne, Punta d’Erce fa rimanè ‘ngandàte, camine solamente ‘n’addre ccone e fin’a Mottagrosse si’ ‘rrivate.

Ma ci šta la scujjìre all’addre late che fa, ‘nturn’a lu Uašte, da mirlette, sott’a ‘na vešta verde arracamate nghi li trabbucche e nghi li spiaggette.

Chi cchiù e chi mene tutti chišti pušte, pe’ nu mutive o ‘n’addre mi šta a ccore e a rividérle mo ci prove hùšte e ‘n mente li ricurde m’ariffiòre:

Dumane se t’aèzze prištarelle ti porte, scuja scuje, ‘nzimbr’a me; da la Marine fin’ all’Asinelle šta tanta bbilli pušte da vidè.

quand’acchiappave ciòcchile e pilùse, ricci di mare, grènge e lambatìne e ‘n San Dumìniche, mo cchiù n’z’aùse, javàm’a ttoje tanta quarajjìne;

Šta Scalamurze e doppe Cungarelle, Casarze e pu’ ci šta Sanda Nicole e sicutànne pe’ ‘na vijarelle s’arrive a La Canale e pu’ a Vignole.

quande pi’ secce, nghi lu ferre, jave e di sere pi’ vrùnghele, nghi l’ame ; quande Sanda Nicole si ‘mbarcave e quande lu cannizze faciavàme.

Da la Lebbe s’arrive a la Pinnucce, doppe, appress’a lu purte, sta ‘na spiagge e se camine ‘n’addre ccungillucce cumenze tutte ‘n’addre paesagge.

Ma nzimbr’a ‘šti ricurde tinghe pure ‘na pene e nu prisindimende bbrutte, picchè, nghi li ricinte e nghi li mure, ‘štu paradìse nin è cchiù di tutte. Fernando D’Annunzio

66


gginîe / giugno / june giovedì

17

venerdì

18

domenica

20

Sande Adolfe

Sande Curnuelie

sabato

19

Sande Rumüalde

Sanda Micchelëine

,O 1HUR HG LO 5RVVR

Vincenzo Russo e Domenico Laporese, per tutti Cenzino e Mimì. Il primo anticomunista, anzi nostalgico fascista, ed il secondo comunista, anzi fervente stalinista. Due personaggi, purtroppo scomparsi, che hanno caratterizzato la politica locale negli anni del secondo dopoguerra quando la piazza, prima della comparsa del televisore, era il luogo del confronto e dello scontro d’infiammate campagne elettorali. Uomini di fede sincera, avversari feroci ma sempre leali, inconfessabilmente legati dallo stesso ideale di giustizia e di rinnovamento sociale, da un eguale incontenibile amore per la Città, che servirono attivamente per anni in Consiglio Comunale. Quando Mimì prematuramente abbandonò la politica e la vita, che per lui era la stessa cosa, Cenzino ne seguì commosso il feretro, affatto imbarazzato dallo sventolio delle odiate bandiere rosse, ed a chi gli chiedeva ragione della sua presenza rispondeva commosso: Era un galantuomo.

21 giugno 1903 - La votazione per il parziale rinnovo del Consiglio Comunale conferma l’Amministrazione del Sindaco. Luigi Nasci. Sono stati eletti i consiglieri con i seguenti voti di preferenza: 1) Ciccarone avv. Francesco (498); 2) Nasci cav. dott. Luigi (496); 3) Celano cav. uff. avv. Francesco (440); 4) Spataro Alfonso (424); 5) De Benedictis Giuseppe (422); 6) Mayo avv. Uranio (412); 7) Monacelli Emilio (410); 8) Marchesani notar Michele (407); 9) Genova barone Oscar (405); 10) Mariani ing. agr. Carlo (404); 11) Anelli Carlo (401); 12) Casilli Romualdo (386); 13) Sargiacomo Luigi (382); 14) Pietrocola ing. prof. Luigi (377); 15) Jecco Alfonso (364); 16) Peluzzo Luigi (360); 17) Di Rosso prof. Vincenzo (349); 18) Mariani ing. agr. Nicola (281). 67


gginîe / giugno / june

26ª summane

lunedì

21

martedì

22

mercoledì

23

Sande Lujëgge

Sande Paulëine

Sande Nazzarie

Panocchie Aripiéne (CICALE RIPIENE)

Ingredienti: 800 grammi di cicale di mare; aglio; prezzemolo; pangrattato; vino bianco secco; limone; olio; sale e pepe. Preparazione: lavare bene le cicale, asciugarle e tagliarle sul dorso per tutta la lunghezza. Preparare un ripieno a base di aglio e prezzemolo tritati, mollica di pane con sale e pepe. Riempire le cicale con l’impasto ed ungere con olio abbondante. Adagiare le cicale in una teglia appena cosparsa d’olio, versare vino bianco secco e cuocere per venti minuti. Il CIRCOLO NAUTICO che ha sede a Punta Penna, ha suscitato la passione per la vela. Sono tanti ormai a Vasto gli Skipper. 68


gginîe / giugno / june giovedì

24

venerdì

25

domenica

27

Sande Giuuánne Battešte

Sande Hujerme

sabato

26

Sande Rudolfe

Sande Clemende

Il Golfo d’Oro Premio Stefania Rotolo e Premio Paolo Valenti Eugenio D’Alberto ha indissolubilmente legato il suo nome alla manifestazione Il Golfo d’oro, giunta alla XX edizione ed affermata ormai in campo nazionale. Scopo dell’iniziativa, che si articola in un annuale simposio scientifico riguardante le problematiche relative al cancro ed in uno spettacolo dedicato a Stefania Rotolo, la popolare vedette televisiva prematuramente scomparsa qualche anno fa, è quello di raccogliere fondi per il finanziamento della ricerca e dello studio sui tumori ed assegnare un premio alle personalità maggiormente distintesi nel campo della scienza e delle arti in Italia ed all’estero. Nel corso degli anni sono stati assegnati riconoscimenti a Mikhail Gorbaciov, Biagio Agnes, Indro Montanelli, Renato Zero, Giovanni Agnelli, Sabrina Ferilli, Silvio Garattini, Fernando Aiuti... . All’infaticabile Eugenio, che è stato negli anni settanta anche uno dei leaders nazionali del comitato promotore per l’ istituzione del Sindacato di Polizia, auguriamo ancora tanto successo. 69


gginĂŽe / giugno / june

27ÂŞ summane

lunedĂŹ

28

martedĂŹ

29

mercoledĂŹ

30

Sand’IrenÊ

San’Bitre e Pavele

Sande ‘NnuciĂŠnze

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL Battuto dal sole, luglio, muĂŠse assutte (mese asciutto), porta i colori del giallo intenso del grano maturo pronto per la mietitura e dell’erba che avvizzisce. Per il mal di testa dovuto all’eccessiva esposizione ai raggi solari si invoca San Silvestro. Contro la grandine, che secondo la credenza popolare sarebbe provocata da spiriti maligni, da bambini morti senza battesimo, da streghe o da diavoli, si fanno scongiuri invocando San Giovanni Battista: Sande GgiuhuĂ nne BattĂŠste, battĂŹzze ‘sta nivĂŠla trĂŠste (San Giovanni Battista, battezza ‘sta nuvola trista). Contro lu scijjòne, la tromba marina che spesso si forma all’improvviso d’estate, i pescatori mimano con un coltello dal manico nero il gesto di tagliare la nuvola minacciosa, mentre pronunciano uno scongiuro all’indirizzo di Sande Libbòrie (San Liborio), la cui festa è prevista in calendario al giorno 23. Anche Santa Barbara viene invocata nelle stesse circostanze: Sanda Barbre benedĂ tte, ‘n fa calĂ nĂŠ filmĂŠne nĂŠ sajĂ tte (Santa Barbara benedetta, non far scendere nĂŠ fulmini nĂŠ saette). Nella credenza popolare esistono poi giorni in cui è pericoloso uscire o bagnarsi in mare. Sono i giorni di punto di stella, che ricadono l’11, il 15 , il 24 e 29 giugno, il 16 luglio, il 2 ed il 15 agosto. 70

LĂŽjje Luglio &DQGD Yp OX PXpVH GH OuMH 7XWWH MpUYH GHYqQGH SDPEXLMH 4XDQGR DUULYD LO PHVH GL OXJOLR 2JQL HUED GLYHQWD VHFFD

Buon Compleanno 1LFROz 0DUFRYHFFKLR 0LFKHOH &DQFL 1LFROLQR '¡$GDPR 3LHUJLRUJLR &DQFL *LXVHSSH 0DURWWD 5REHUWR GHO %RUUHOOR 9LQFHQ]R 6SXWRUH


lîjje / luglio / july giovedì

1

venerdì

2

domenica

4

Sande Štefene

Madonne di li Grazie

3

Sanda Sabbette

Foto Michele Calvano

sabato

Sande Tumuásse

71


lîjje / luglio / july

28ª summane

lunedì

5

martedì

6

mercoledì

7

Sanda Filummuéne

Sanda Maréjja Guràtte

Sanda Cláudie

VASTOPHIL Data il 10 luglio del 1983 la prima edizione di Vastophil, manifestazione filatelico-numismatica di richiamo nazionale, arrivata ormai, dopo qualche anno di stasi, alla XVII edizione. All’intraprendenza ed all’entusiasmo del suo animatore, Rino Piccirilli, chiamato di recente a far parte del direttivo della Federazione Italiana Società Filateliche, si deve il rilancio e la proiezione in campo internazionale dell’iniziativa.

EROS VASTESE No, non ad una storia erotica si vuol far riferimento, ma ad Eros Donnini, che ogni anno, in occasione di Vastophil, omaggia la Città d’una splendida incisione. Urbinate come Raffaello, Donnini ha frequentato la famosa Scuola del Libro, che ha ospitato grandi artisti contemporanei da Fiume a Brindisi, e collabora da anni con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per il quale ha realizzato prestigiosi francobolli, come quelli della serie dedicata alle Fontane d’Italia e Ville d’Italia. Il suo magico bulino ha trovato negli scorci più suggestivi del centro storico vastese una ricca fonte d’ispirazione.

72


lîjje / luglio / july giovedì

8

venerdì

9

Sand’Adriane

Sande Ggiste

sabato

10

Sanda Isabella

)qWW H IDWWDULOOH

Saluti... In occasione di una mostra estemporanea di pittura, Vasto viene tappezzata di manifesti con la scritta: «Vasto, saluta gli artisti del pennello». Due vecchi barbieri leggono ed uno esclama: «Mašte Caddà si lètte? Finalmente un po’ di giustizia. Lu Sèneche saluta pure a ‘nni, artisti del pennello!!».

domenica

11

Sande Bbenedàtte

Luglio 1931 Gran ponte sul Trigno Finalmente Vasto non è più isolata dai territori circostanti a causa dei fiumi limitrofi. Il 28 ottobre 1930 è stato inaugurato il ponte sul Sinello; il 24 novembre il gran ponte sul Trigno. Fervono i lavori per la costruzione del tratto Trigno-stazione di Petacciato da parte della ditta del cav. Tenaglia Salvatore. Il 28 ottobre 1931 è prevista l’inaugurazione da parte del ministro dei lavori pubblici on. Di Crollalanza di questo tratto di strada che permetterà di collegare ininterrottamente tutta la costa orientale italiana.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR

Giovanni Monteferrante, Pan’ e fraffe, e l’amico Cosimo De Fazio si accompagnano con gli strumenti nel salone di via Arcivescovado. 73


lîjje / luglio / july

29ª summane

lunedì

12

martedì

13

mercoledì

14

Sande Furtunüate

Sande ‘Rreiche

Sande Camélle

Premio Vasto d’Arte Contemporanea Il premio esordì nel 1959 con una mostra antologica dedicata a dieci pittori locali. Le più recenti edizioni sono state dedicate a percorsi di ricerca diversi al fine di ricomporre le tessere di un mosaico complesso ed articolato in cui si muove la ricerca artistica dell’arte figurativa. L’edizione 2003, curata da Lorenzo Canova, è stata dedicata alla multiformità dell’immagine con particolare attenzione ai giovani esponenti dell’arte italiana anche allo scopo di avvicinare all’arte contemporanea le nuove generazioni. Hanno presieduto le giurie o curato le trentasei edizioni del Premio: Mario Massarin, Franco Miele, Raffaello Biordi, Emilio Notte, Giorgio Grai, Virgilio Guzzi, Renzo Biasion, Luigi Carluccio, Alberico Sala, Floriano De Santi, Giorgio Maschera, Giuseppe Rosato, Mario De Micheli, Guido Montana, Claudio Cerritelli, Giorgio Seveso, Antonio Gasbarrini, Giammario Sgattoni, Leo Strozzieri, Gabriele Simongini, Enzo Di Martino, Carlo Fabrizio Carli, Enrico Crispolti. 74


lîjje / luglio / july giovedì

15

venerdì

16

domenica

18

Sande Bbonavendïre

La Madonna de lu Cármene

sabato

17

Sande Cirille

Sanda Marëine

FEDERICO DE MUTIIS Difficile da rimuovere nell’immaginario collettivo vastese l’equazione Calcio = Federico De Mutiis. A detta di tutti è solo lui che conosce e capisce di pallone ed è lui ancora l’unica vera autorità cittadina in tema di futt’ e bàlle. In effetti il foot-ball c’è l’ha nel sangue e si deve soprattutto a lui se la Pro Vasto è balzata agli onori delle cronache sportive negli anni d’oro del ventennio settanta-ottanta: al suo impegno, alla sua competenza, alla sua grinta, alla sua caparbia volontà di credere nella squadra biancorossa, spesso a prezzo di critiche ingrate. Con De Mutiis anche la Vastese ha avuto il suo Avvocato, come la Juventus e l’Inter.

15-16 Luglio 1931 Festa del Carmine Per la festa del Carmine quest’anno al suono delle campane è iniziato un bombardamento eseguito dal fuochista Filippo d’Amore e poi durante la imponente processione sono state sparate diverse batterie. Come di consueto veri divertimenti popolari e una ricca pesca di beneficenza hanno allietato i festeggiamenti. In Piazza Lucio Valerio Pudente musica sinfonica con la banda di Vasto e quella di Roccasecca. Alla sera fuochi pirotecnici preparati da Francesco Esposito di Villa S. Maria e Gennaro Basilico di Gissi.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR

18 LUGLIO 1996 - Con una solenne cerimonia che si svolge nella sala del cinema Corso viene firmata la convenzione tra l’Università G. D’Annunzio ed il Comune di Vasto per l’istituzione di un corso di laurea breve. Firmano il protocollo il Magnifico Rettore, prof. Uberto Crescenti, il sindaco Giuseppe Tagliente, il preside della Facoltà di lingue, prof. Gabriele Aldo Bertozzi, l’assessore Antonio Obino, il dirigente del Comune, Domenico Smerilli. 75


lîjje / luglio / july

30ª summane

lunedì

19

martedì

20

mercoledì

21

Sand’Arsenie

Sand’Aurelie

Sande Claudie

*OL $PLFL GHO /XQDULR

Peppino Fino

Peppino Fino “il meccanico soprafFino”. Originario di Savignano Irpino (Av), si trasferisce a Vasto invogliato da uno zio residente in Montenero di Bisaccia. Appassionato di auto da corsa, sportive e d’epoca, partecipa a competizioni nazionali ed estere dove ha conquistato numerosi riconoscimenti. Con altri appassionati ha fondato il “Club veicoli storici” di Vasto.

La stessa vocazione turistica: ieri come oggi

76


lîjje / luglio / july giovedì

22

venerdì

23

domenica

25

Sanda Maréjja Matalene

Sanda Bbréggede

sabato

24

Sanda Cristëine

Sande Giàcheme

*OL $PLFL GL ´9LD &LULOORµ TXDUWLHUH ´&URFLµ

Dal 1997 ogni primo sabato dopo Ferragosto una cinquantina di famiglie, già abitanti negli anni Cinquanta in Via Cirillo, si ritrovano per un conviviale infarcito di canti, ricordi, versi, declamazioni, tornei esclusivi e premiazioni. In massima parte si tratta di cinquantenni che hanno trascorso la loro infanzia in quella popolare strada. Oggi sono residenti a Milano, Padova, Roma, Bologna, Perth, Philadelfia, Dusseldorf, Bruxelles, mentre solo pochissimi sono rimasti in Via Cirillo. Animatori e co-segretari del sodalizio sono Francesco Cianci e Michele Spatocco, mentre Presidente del Club è mastro Nicola D’Annunzio (Pugnàtte), padre dell’altrettanto socio arch. Michele D’Annunzio, dirigente del Comune. 22 Luglio 1984 - Viene inaugurato dal ministro Remo Gaspari il viadotto Histonium, concepito come variante stradale per decongestionare il traffico di piazza Verdi.

Luglio 1922 – Esce in coincidenza con l’arrivo della stagione balneare Tic-Tac, numero unico di un giornale satirico nato, scrive l’ignoto articolista del fondo di presentazione, per…ridere di me, di voi e…degli altri. 77


lĂŽjje / luglio / july

31ÂŞ summane

lunedĂŹ

26

martedĂŹ

27

mercoledĂŹ

28

Sand’Anne e GiuvuacchÍine

Sande CelestĂŤine

Sanda Serene

Voci d’Emigranti Riportiamo con vera commozione un breve scritto di Nicola Di Bussolo (emigrato in Argentina nel 1954 e residente in Temperley - Buenos Aires ) che tramite il concittadino prof. Franco Del Casale ci fa avere delle struggenti lettere intrise di nostaglia e che a volte ci paiono non seconde a liriche di massimi poeti se teniamo conto che lui, classe 1920, ha potuto frequentare soltanto la terza elementare e conseguire la licenza medesima in corsi serali.

=XFFKHUH FDIq H SSpSH WUpWH OD IDPPHQH FKH SLDJQH Yz OX PXDUpWH =XFFKHUR FDIIq H SHSH WULWR /D GRQQD FKH SLDQJH YXRO PDULWR 78


lĂŽjje / luglio / july giovedĂŹ

29

venerdĂŹ

30

Sanda Marte

Sanda BiatrĂŤice

sabato

31

domenica

Sande ‘Gnazie

1

Sande ‘Liffanze

Francesco Smargiassi, il Presidente E’ stato uno dei piĂš attivi imprenditori commerciali del vastese, motore trainante dell’azienda familiare costituita con i fratelli Gennarino e Nicola, operante nel settore alimentare. Per i suoi indubbi meriti imprenditoriali è stato chiamato a ricoprire gli incarichi di Presidente dell’Unione Commerciale dell’Abruzzo e di Consigliere Nazionale della Confcommercio. In sua memoria ogni anno si svolge a Vasto il Trofeo bancarella, appuntamento espositivocommerciale che richiama operatori provenienti da tutta l’Italia e che ha raggiunto la XVII edizione. 1 Agosto 1946 - Viene distribuito nelle edicole il primo numero del quindicinale Histonium, fondato da Carlo Marinucci e diretto da Espedito Ferrara.

&KL SDFKH SUqPH q PDOH VLUYqWH &KL SDJD SULPD q PDO VHUYLWR 79


ahâťte / agosto / august

32ÂŞ summane

lunedĂŹ

2

martedĂŹ

3

mercoledĂŹ

4

Sand’Usebbie

Sanda Lèdie

Sande Giuvuanne

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL Lu cĂ lle d’AhĂ ste! Giornate lunghe, piene di luce di calore e di mare, di ore festose sino a notte tarda. Mese pieno di ricorrenze che ripropongono rituali antichi. C’è, ad esempio, quella di offrire la “corallinaâ€?, la quarajène, consigliata per “la vermenĂ re dei bambini, la tenia intestinale che, una volta soprattutto, addolorava i bambini. Il decotto di corallina, ma anche l’aglio e la ruta, è il rimedio ritenuto piĂš efficace contro questo malanno. Anticamente, alla somministrazione del decotto faceva seguito la pronunzia di una formula accompagnata da una carezza sulla pancia del bambino : vĂŹrmi nĂŹre, vĂŹrme bbiĂ nche e vĂŹrmi turchĂŹne, in nome de la Santissima TrinitĂ , tutte li dulĂšre ti pòzza passa. Altre ricorrenze sono quella di S. Osvaldo, invocato contro i terremoti e quella di S. Donato, al quale ci si rivolge per guarire dall’ epilessia. Lu muĂ le San DunĂ te,è appunto chiamata questa malattia, la cui origine viene, secondo la credenza, attribuita all’esser nati nella notte di Natale oppure al morso di una ranocchia o di un rospo.Per scongiurarlo s’usa la seguente formula Puzza jetta’ lu sanghe a tĂŹne a tĂŹne e mmĂ ne a sande Dunate sbuffe lu vilĂŠne. Tra le altre usanze praticate si ricordano quelle di assaggiare le noci nel giorno di S. Lorenzo e quella di donare le campanelle ai bambini e le ciotoline alle bambine nel giorno della fiera di S. Rocco. 80

Ahâťte Agosto 0XpVH GœDKRVWH $ OX OqWWH Q¡ JH VWj SRVWH 0HVH G¡DJRVWR $ OHWWR QRQ F¡q SRVWR

Buon Compleanno /DPEHUWR &DUSL 9LWWRULR 7DJOLHQWH 0LFKHOH 6SDGDFFLQL 3LHWUR 3HUUR]]L 0DULD 5RVDULD 'HO /XSR 9DOHULD 'H )DQLV *LXVHSSH 5DXGLQR


ahâšte / agosto / august giovedì

5

venerdì

6

domenica

8

Sand’Osvalde

Sand’Uttaviane

7

Sande Ddumuéneche

Foto Michele Calvano

sabato

Sande Caddane

81


ahâšte / agosto / august

33ª summane

lunedì

9

Sande Rumüane

martedì

10

mercoledì

11

Sande Lurenze

Sanda Chiare

Un pioniere del turismo, Nicola Perrozzi Imprenditore lungimirante ed attivissimo fu anche ammistratore comunale nei primi anni Cinquanta. Installò la prima fabbrica di ghiaccio nel 1926 ed un impianto di distribuzione di carburante che aveva sede nella centralissima piazza Verdi. A lui si deve anche la realizzazione del Motel Perrozzi e di una azienda per l’imbottigliamento di bevande gassate che si affermò in Abruzzo e Molise. Sposò Maria Zaccaria dalla quale ebbe Pietro, Mario, Aldo e Giorgio.

82


ahâťte / agosto / august giovedÏ

12

venerdĂŹ

13

domenica

15

Sand’Erculßane

Sand’Ippolete

sabato

14

Sande Massemiliane

L’Assunziane de Sanda MarÊjje

ROMUALDO PANTINI

Intellettuale di livello internazionale è l’ultimo discendente di una nobile famiglia bergamasca trapiantata a Vasto alla fine del ‘600. Si laurea all’Ateneo Fiorentino con una tesi sull’opera di Dante Gabriel Rossetti. Artista poliedrico, scrive su periodici e quotidiani (“La Critica Letteraria ed Artisticaâ€?, “La Nuova Antologiaâ€?, “L’illustrazione Italianaâ€?, “Il Corriere della Seraâ€? “La Stampaâ€?, “Il Mattinoâ€?). Si segnala con la pubblicazione di raccolte poetiche e poi si specializNella valle za nella critica d’arte. OtGrigia d’ulivi e fresca di vigneti tiene successi s’apre la valle in contro a la marina di critica e di che di zona la chiude cilestrina pubblico con quasi a propiziarne i sogni quieti. la rappresentazione delle tragedie “Tiberio Graccoâ€? e “La Quivi io riposo. E vision m’allieti notte di S.Giulianoâ€?. Viandante alla ricerca e o pensiero mi turbi, ogni mattina pellegrino del bello, è incessantemente in viagcoglier mi giova da la mia villina gio. Muore povero e dimenticato nel 1945 nelfra querci e pioppi murmuri secreti. la casa all’angolo di Piazza Caprioli in cui aveva visto per la prima volta la luce. Uno studio E se talor sul flutto di cobalto critico sulla figura e sull’opera del poeta si deve una raminga vela bianca accenna, al prof. Gianni Oliva. laggiĂš, verso la Punta della Penna. Io col desĂŹo su quelle cime salto, e m’illudo cosĂŹ, sospeso in alto, l’onda sfidar da una superba antenna. Romualdo Pantini

10 AGOSTO 1985 - Nasce su impulso del comm. Silvio Petroro l’Associazione “Pro Emigranti Abruzzesiâ€? con la finalitĂ di realizzare un ponte di amicizia e di collaborazione con i vastesi all’estero. 83


ahâšte / agosto / august

34ª summane

lunedì

16

martedì

17

mercoledì

18

Sande Rocche

Sande Settëmie

Sand’Elene

9DVWR )LOP )HVWLYDO Torna per gli appassionati l’appuntamento estivo con il grande cinema. Cinque giorni di anteprime, di retrospettive e di incontri con le star del mondo della celluloide

Agosto 1930: Spettacoli teatrali Il dopolavoro, attrezzando la palestra ginnastica del palazzo scolastico come teatro all’aperto, capace di contenere oltre mille persone ha organizzato la rappresentazione de La leggenda di Arlecchino, lavoro in un atto su musica di Florindo Ritucci Chinni e versi di Francesco Pisarri. Per una ventina di sere nello stesso luogo ha operato la compagnia della Casa Lombarda, diretta da Dedè Mercedes, portando in scena le operette: I merletti di Burano; Primarosa, Casa innamorata, Il paese dei campanelli; Cri-cri; Città di rose; Scugnizza; Addio giovinezza; Casta Susanna.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR

84


ahâšte / agosto / august giovedì

19

venerdì

20

domenica

22

Sanda Sare

Sande Bernarde

sabato

21

Sande Fabbrézie

Sanda Maréjje Riggëine

LU FALEGNAME (il falegname)

Sembra di sentirli ancora nei vicoli del vecchio centro i rumori delle seghe, delle pialle e delle martellate e gli odori acuti delle colle provenienti dalle botteghe di falegnamerie. Una di queste era quella di Mašte Dduminiche Memmo, lu calafàre, soprannominato così perché da ragazzo aiutava il papà che esercitava il mestiere di impermeabilizzare il fasciame le barche con stoppa e pece. Maštre Ddumîniche aveva bottega vicino alla torre campanaria di Santa Maria Maggiore. Lo vediamo nella foto insieme al figliolo Michele, attuale Segretario presso il Municipio. Ricordiamo ancore li puteche di Raspitìlle, Rasotérre, Mosiamolì, Lu Mmaštarille. 85


ahâšte / agosto / august

35ª summane

lunedì

23

martedì

24

mercoledì

25

Sanda Réuse

Sande Bartlummué

Sanda Lucille

)qWW H IDWWDULOOH

A li Varevachëne Ferdinando lu Prucitàne aveva portato quella mattina alla piazza del mercato una bella cesta di fichi. Gli s’avvicina tutto cerimonioso un certo Paolo e gli dice: “Ferdinà, gna li vènne ‘sti féchire? ( Ferdinà, a quanto li vendi questi fichi?). “A ‘na lère lu quèle” gli risponde questi. “Mamma mà, famme sparagnà, ca se te mùre te vajj’à ddèce li rèquia terne”(Mamma mia, ma se mi fai risparmiare ti canterò le litanie quando morirai).

24 Agosto 1930 Coppa Ciccarone Al giro podistico notturno con in premio la coppa Ciccarone hanno partecipato una quindicina di corridori. Un numeroso pubblico ha seguito con grande interesse la gara che si è snodata nelle vie del centro. La partenza è data da Silvio Ciccarone, segretario politico da P.za L.V. Pudente. Il percorso tocca via Adriatica per poi salire su corso Dante e ritornare in piazza Rossetti. L’arrivo in Corso de Parma ha visto meritato vincitore Padano, seguito ad una certa distanza da De Fanis, Ciampagna e Di Cintio.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR

Premio Nazionale Histonium

Istituito nel 1986, è giunto alla XIX edizione con la precipua finalità di richiamare il ruolo della stampa e del volontariato. Si celebra nella seconda metà di settembre e vengono assegnati i Premi Cultura a giornalisti e a personalità del volontariato e della ricerca. Tra i nomi di maggiore spicco cui è stato consegnato l’Histonium d’oro, ricordiamo Enzo Biagi, Gaspare Barbiellini Amidei, Vittorio Messori, Piero Badaloni, Mons. Ersilio Tonini, Sergio Zavoli, don Pierino Gelmini, don Antonio Mazzi, Enza Sampò, Romano Battaglia, Arrigo Levi, Antonino Zichichi e il regista Francesco Josè Fernandez. Presidente del Premio è Giuseppe Catania, mentre è segretario generale Luigi Alfiero Medea. Nella foto Medea mentre premia nell’edizione 2003 la candidata al Nobel per la letteratura Màrcia Theòphilo. 86


ahâšte / agosto / august giovedì

26

venerdì

27

domenica

29

Sande ‘Lessandre

Sanda Mòneche

sabato

28

Sande ‘Hušteine

Sanda Candede

in pigiama e prendisole; Espedito Sarodi, Bagninooo... Marina Spidète, passato alla storia minuta della villeggia-

La vita balneare sulla spiaggia, qui come altrove sulla riviera, è caratterizzata dalla figura del bagnino, che può assumere contorni e connotazioni diverse a seconda dei personaggi che la interpretano, ma che resta pur sempre una presenza amica alla quale si guarda, anche con l’occhio della memoria, con affetto e simpatia. Bagnini “mitici” sono stati Midiuccio Novembre, nel tempo in cui s’andava alla

tura locale per le battute salaci e grevi pronunziate con l’inconfondibile voce roca e Tindaro Pontillo, asciutto, timido e salvator cortese degli anni sessanta. Oggi, senza far torto a nessuno di quelli che indossano la maglia del salvamento, è Nicola Tenaglia, da tutti affettuosamente chiamato Abo, il rappresentante più popolare della categoria. Perché Abo? Osservatelo nella foto e capirete.

Midiuccio Novembre

Espedito Sarodi “Spidète”

Tindaro Pontillo

Nicola Tenaglia “Abo”

87


ahâťte / agosto / august

36ÂŞ summane

lunedĂŹ

30

martedĂŹ

31

Sanda SabbĂŤine

Sande MarĂŤine

mercoledĂŹ

1

Sand’Eggedie

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL A settèmbre e a fĂšrbĂ re notte e jjĂšrne pare pare. L’autunno incalza e le giornate si accorciano. Anche questo mese, in coincidenza con alcune ricorrenze religiose, presenta i suoi rituali e le sue usanze. L’intervento di S. Matteo, che si festeggia il 21, s’ invoca per guarire dalla sciatica mentre ai santi martiri Cosma e Damiano, protettori dei medici, s’ intercede per ottenere la guarigione da tutti i malanni possibili. Soprattutto per i bambini. La preoccupazione di proteggere la salute e la crescita dei bambini ha dato origine anche ad alcuni rimedi e comportamenti, oggidĂŹ poco praticati o meccanicanicamente ripetuti senza cognizione di causa. Uno di questi, ad esempio, è l’usanza di non baciare il neonato non battezzato, perchĂŠ considerato ancora pagano; cosĂŹ come appuntargli alla camicia o sulla culla oggettini scaramantici a forma di corno, di cuore o di Ă ncora. Diffusa rimane la credenza, inoltre, di non far passare il bambino sotto la tavola imbandita, perchĂŠ ciò ne impedirebbe la crescita, e di non dirgli mai che è bello, ma sempre che Dde l’abbendĂŹche, che Dio lo benedica. Delicata, con un tratto di poesia, è poi la pratica di non mettere il lutto quando muore un bambino al di sotto dei dodici anni, perchĂŠ è considerato come un angelo tornato dal cielo. 88

Sittèmbre Settembre 6HWWpPEUH 8 WDQGœDœDFFKH X WDQGH VDFFKH 6HWWHPEUH R WDQW¡DFTXD R WDQWL VDFFKL

Buon Compleanno $QWRQLR 1RFFLROLQR /HYLQR 0ROLQR 5REHUWR &LQTXLQD 0LFKHOH 0XUDWRUH *LXVHSSH 5DLPRQGL /HOOR 6FRODYLQR 6WHIDQLD &DFFDYHOOR :LOO\ *DJOLDUGL


ssettembre / settembre / september giovedì

2

venerdì

3

domenica

5

Sande ‘Lpedie

Sande Durutué

4

Sanda Riggëine

Foto Michele Calvano

sabato

Sanda Rosalie

89


ssettembre / settembre / september

37ÂŞ summane

lunedĂŹ

6

martedĂŹ

7

mercoledĂŹ

8

Sanda Eve

Sande Sticchenicchje

Cand’è nate Sanda MarĂŠjje

3 Settembre 1967 - Madrina la contessa Nicoletta Paolucci Marcozzi, figlia di Raffaele Paolucci, l’eroico affondatore della Viribus Unitis. Presenti alla solenne manifestazione il Ministro della Marina Mercantile, On. Lorenzo Natali, il vice presidente del Senato, Sen. Giuseppe Spataro, l’Ammiraglio Mario Gigli in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina Michelagnoli, il delegato regionale dell’Anmi (Associazione Nazionale Marinai d’Italia), Maggiore medico Carlo Sabatini, il presidente del gruppo Anmi di Vasto Giuseppe Muzii. Celebrano la messa al campo, alla quale fa seguito la benedizione del monumento, il Cappellano Militare Maridipart di Ancona, don Bruno Martignon, ed il Vicario della Diocesi di Vasto Mons. Vincenzo Russo. Per la realizzazione del Cippo la Marina Militare dona l’ancora del sommergibile Tazzoli.

Nella foto, il palco delle Autorità . L’ANMI festeggia quest’anno il 77º di fondazione 90

Rusciulette nghi la Pammadère

75,*/,(77( $/ 3202'252 ,QJUHGLHQWL NJ GL WULJOLHWWH JUDPPL GL SRPRGRUL IUHVFKL VSLFFKL G¡DJOLR XQ SHSHURQH GROFH IUHVFR SUH]]HPROR VDOH ROLR G¡ROLYD LQ DEERQGDQ]D 3UHSDUD]LRQH YHUVDUH ROLR LQ DEERQGDQ]D LQ XQD WHJOLD GL WHUUDFRWWD LQVLHPH D Ă€OHWWL GL SHSHURQH IUHVFR SRPRGRUL VDOH DJOLR H SUH]]HPROR WULWDWR /DVFLDUH VXO IXR FR OHQWR SHU TXDOFKH PLQXWR H TXLQGL DGDJLDUH OH WULJOLHWWH SXOLWH LQ SUHFH GHQ]D ODVFLDQGROH FXRFHUH SHU DOWUL SRFKL PLQXWL 6HUYLUH FDOGL LQ WDYROD SHU VHQWLUVL GLUH FRPH LO SRHWD *DHWDQR 0XUROR 8K 5XVFLXOqWWH QJKL OD SDPPDGqXUH


ssettembre / settembre / september giovedì

9

Sanda Sarafëine

venerdì

10

domenica

12

Sanda Nichëule da Tulundëine

sabato

11

Sande Guide

Gabriele d’Annunzio le chiamava ragni di mare, queste originalissime macchine da pesca che caratterizzano ancor oggi l’intera costa della Provincia di Chieti. Costruite all’inizio da pescatori provenienti da San Vito Chietino, a Vasto se ne potevano contare sino a diciotto, tutte allineate nel tratto di costa da Punta d’Erce alla punta del Trave, a pochi metri dalla spiaggia. In particolare la mappa dei trabocchi, sino a tutti gli anni venti del novecento, era la seguente: due a punta d’Erce, due a Torre Saracena, una rispettivamente a Santa Maria della Penna, allo scoglio della Madonna, allo scoglio della Forgia, alla Cava di Lebba, alla Grotta del Saraceno, a Vignola, tre a San Nicola della Mèta, uno al Colle dell’impiccato, due a Casarza, uno a Cungarelle e l’ultimo a Punta Trave. Di questi rimangono ancora in piedi ed operanti i trabocchi della Grotta del Saraceno, di Vignola e di San Nicola della Mèta. A partire dagli anni quaranta, in concomitanza con la realizzazione del porto di Punta Penna, sono stati infine realizzati sette trabocchi all’esterno del molo nord e quattro all’interno.

Li Trabbùcche I Trabocchi

Soto Michele Benedetti

Sanda Ggiacënde

91


ssettembre / settembre / september

38ª summane

lunedì

13

martedì

14

Sande Lebborie

Sande Crescenze

mercoledì

15

La Madonne de le Sette Dilïure

UMBERTO MARINO Nato a Vasto nel 1926 si è laureato giovanissimo in ingegneria meccanica all’Università di Pisa. Assunto presso la Breda si è distinto per impegno, professionalità e capacità manageriale sino a diventarne Presidente e Amministratore Delegato. Presidente dell’Oto Melara, è consulente di grandi aziende operanti nel settore della meccanica.

4 01, ( ,*" 4 ,,!01, ( Vasto come Woodstock? L’accostamento non deve essere sembrato ardito ai giovani di Democrazia Proletaria, un movimento politico di estrema sinistra attivo negli anni settanta, che a Vasto organizzarono dal 13 al 17 settembre 1978 un meeting nazionale nel camping La Grotta del Saraceno. Dell’iniziativa parlarono all’epoca tutti i giornali e Panorama gli dedicò un articolo di cui riportiamo stralci: “Wastock, un tranquillo festival di politica, mare e musica. Per alcuni quasi troppo “tranquillo”: senza neanche un “autonomo violento”, nessuna autoriduzione, senza nemmeno l’ombra di uno spacciatore di eroina. Per altri quasi troppo efficiente con quell’organizzazione così perfetta in un posto così bello e attrezzato, sopra una baia stupenda ed una grandissima spiaggia. E infine quasi un po’ pedante: con le troppe commissioni vecchio stampo sulla disoccupazione giovanile, le donne, il servizio di leva, il teatro e tanti serissimi argomenti con l’unica eccezione pseudo-creativa della commissione “spaccaballe”, un gruppo un po’ fricchettone che propagandava il “fumo continuo” e lo “sballo di lunga durata”. Pare insomma che, nonostante i tornei di calcio, la tintarella, le cantate in gruppo con la chitarra, molti dei partecipanti si siano annoiati”. 92


ssettembre / settembre / september giovedì

16

venerdì

17

Sande Cipriane

Sande Robberte

sabato

18

domenica

Sanda Sufuëje

19

Sande Gennere

Settembre 1932: Salvataggio Il balilla Francesco Saverio Ritucci Chinni, di appena 8 anni, ha salvato la vita ad un bimbo di 5 anni, Sebastiano Vinciguerra che giocando con una barchetta in una vasca nei pressi dell’orto di casa, cadde nell’acqua profonda. Francesco si tuffò nella vasca e trasse in salvo il bimbo che altrimenti sarebbe annegato.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR

LU SCARPARE LO FDO]RODLR

Avere un bel paio di scarpe nuove o ben risuolate era per tanti, sino a qualche decennio fa, un vero e proprio lusso e lu scarpàre era un artigiano molto apprezzato che svolgeva spesso il lavoro direttamente a domicilio, nei casolari di campagna soprattutto. Un calzolaio di cui si conserva memoria è un tal Mašte Liffanze (Mastr’Alfonso), anche per essere il protagonista d’ una storiella appresa dal suo ragazzo di bottega, Peppino Scampoli (nella foto). Mašte Liffanze si trovava per l’appunto a rifare le suole in una masseria insieme al suo aiutante. All’ora di pranzo la padrona di casa mette in tavola un piatto di formaggio e cipolle ed invita, non potendo per buona creanza farne a meno, anche i due ospiti. Il marito di costei, non gradendo di dover dividere il frugalissimo pasto con i due estranei, nel tentativo di indurli a lasciargli almeno il formaggio, afferra la forchetta e comincia a mangiare una cipolla dietro l’altra, ripetendo soddisfatto ad ogni boccone: cand’è bbone sta cipàlle (quant’è buona questa cipolla!). Il giovane Peppino, allettato dalle parole del

padrone di casa, fa quindi per afferrare anche lui una cipolla, ma subito gli arriva un sonoro manrovescio dal maestro, accompagnato da questa solenne affermazione: «Maleducate e scrìanzate che ‘nzi addre. Mbìle lu furmagge e lande la cipàlle, ca piace tande a lu patràne!» (Maleducato e screanzato chè non sei altro. Prendi il formaggio e lascia stare la cipolla, che piace tanto al padrone!). Ricordiamo tra gli altri La Halléine, Mezzetácche, Lu Carpatille, Najjabbiságne, Lu Cruvelláre, Lu Pulàse. 93


ssettembre / settembre / september

39ª summane

lunedì

20

martedì

21

mercoledì

22

Sanda ‘Usebbie

Sande Mattè

Sande Maurëzie

-Ãl Í0A Í" Y l l Il Premio è stato istituito dall’Associazione Culturale San Michele per onorare i vastesi che si sono distinti nei campi della cultura, della scienza, della finanza, dell’imprenditoria e del volontariato. Nella foto i premiati dell’edizione 2003, Nicola D’Adamo, Michele Spadaccini, Tito Spinelli, Edoardo Tiboni, Riccardo Marrollo e Lelio Scopa. Insieme a loro Paolo Anelli (per il padre Francesco) e Vincent Scurria ai quali è stato consegnato un diploma dal comm. Silvio Petroro. Il premio è stato assegnato altresì ad Ettore Raspa, residente in Australia.

27 Settembre 1931: Festa dell’uva

L’opera Nazionale Dopolavoro di vasto ha organizzato la festa dell’uva. Una specie di rievocazione di antichi riti pagani, rappresentati nei vasi istoniesi di tre millenni fa. Un corteo folkloristico con orchestra diretta dal maestro Polsi e tre carri tirati da buoi di casa GenovaRulli, addobbati con pampini e grappoli d’uva, su cui erano trasportati i cantori vestiti da contadini del XIX sec. Partendo da Piazza Rossetti il gruppo ha cantato canzoni vendemmiali, facendo due ore di giri per la città e sostando ai crocicchi delle vie. Si ringraziano le ditte che hanno donato l’uva. ,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR 94


ssettembre / settembre / september giovedì

23

venerdì

24

domenica

26

Sande Lëine

Sande Pacëfeche

sabato

25

Sande Sérge

Sande Coseme e Damïane

La Fondazione Genova-Rulli

27 settembre 1950- Si inaugura l’orfanotrofio femminile Genova Rulli con sede nel Palazzo dei cento diavoli a Punta Penna. L’istituzione benefica si sostiene con i proventi di un legato testamentario disposto per onorare la memoria di Ludovico dei baroni Genova-Rulli (nella foto con le insegne di cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio) prematuramente scomparso. Nell’immagine della cerimonia si riconoscono seduti l’On Giuseppe Spataro, quarto da sinistra, il sindaco Florindo Ritucci Chinni e don Romeo Rucci, rispettivamente settimo e ottavo. In piedi terzo da sinistra l’avv. Antonio Fanghella. 30 SETTEMBRE 1951 - Viene inaugurato il nuovo edificio sede delle Poste in via Cavour. 95


ssettembre / settembre / september

40ª summane

lunedì

27

martedì

28

mercoledì

29

Sande Terrenzie

Sande Fauste

Sande Mecchele

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL Ottobre, mese del vino, della vendemmia e della semina. In campagna è tutto un gran daffare prima dell’inverno. Ricorrenze religiose importanti sono San Luca Evangelista, patrono dei pittori, Sant’Orsola, patrona delle maestre, i Santi Crispino e Crispiniano, patroni dei calzolai, per i quali è ancora diffuso il detto Sande Crespine e Ccrispeniàne: l’àsene, lu porche e lu scarpàre. Anche se non strettamente legata al mese, c’è una credenza ancora molto diffusa che val la pena di richiamare, legata alla presenza sulla pelle delle cosiddette voglie, le vojje. La tradizione popolare attribuisce queste macchie sulla pelle ad un desiderio insoddisfatto delle partorienti. Per questo ogni desiderio della donna incinta diventa un ordine per le persone a lei vicine, a cominciare dal padre. Altrimenti le macchie testimonieranno il desiderio non appagato e l’egoismo di chi non ha provveduto a soddisfare la richiesta. 96

Uttábbre Ottobre 8WWiEEUH /X KUDQH VH VSDQQH H OX KXtQH V¶DUHSiQQH 2WWREUH ,O JUDQR VL VHPLQD H LO YLQR YD LQ FDQWLQD

Buon Compleanno *LDQQL 3HWURUR %HQLWR 0DVFLWWL ,ODL]D 7DJOLHQWH /XGRYLFR -DVFL *DHWDQR &LDQFLR 5REHUWR 9HQWXUD


ssettembre / settembre / september giovedì

30

Sande Gelòrme

venerdì

1

domenica

3

Sande Trisëine de Ggisì

2

Sande Mudešte

Foto Michele Calvano

sabato

Sande Remegie

97


uttabbre / ottobre / october

41ª summane

lunedì

4

martedì

5

mercoledì

6

Sande Frangische

Sande Sande

Sande Brune

)qWW H IDWWDULOOH

il Caffè di piazza Caprioli A piazza Caprioli c’era una volta, intorno al 1930, una piccola bottega del caffè. Non un bar, come s’intende oggi con tanto di macchina espresso, ma un locale in cui lu cuafè veniva bollito in un pentolino di rame e passato in uno scolino prima di essere servito. Proprietario n’era un uomo di poche parole che per evitare discussioni aveva affisso ben visibile sulla parete un cartello con questa scritta: «Qui il sole risplende, buon caffè si vende, allegri entrate, di politica non parlate e prima di uscire…pagate». 3 Ottobre 1966 La Casa Salesiana inizia le proprie attività con l’arrivo di don Marino Marinelli, che ne diventa il direttore, e del confratello don Sidney Stella. 98

Scimmie e Burloni Non è esatto che l’accidia sia il difetto dei vastesi, i quali son capaci, non meno dei toscani, anche di brillanti e goliardiche trovate. Come hanno dimostrato alcuni allegri compari che, tornati qualche anno fa da una vacanza a Cuba, diffusero la notizia di aver riportato dall’isola un’idea per raccogliere in maniera più rapida ed economica le olive. Come? Mediante le scimmie. Sì, scimmie talmente ben addestrate per la raccolta delle noci di cocco, che avrebbero potuto essere utilizzate anche per quella delle olive, appunto. La notizia, sparata su un quotidiano locale, fece rapidamente (ed inaspettatamente) il giro della penisola ed attirò l’attenzione della stampa e delle televisioni nazionali, che pensavano di ricavarne chissà quale scoop. Trovandosi però di fronte a quei burloni, Teodoro (Dorino) e Michele Spadaccini e Mario Perrozzi i quali, tra le risate e lo sconcerto dei creduloni, ammisero ch’era stata tutta una burla.


uttabbre / ottobre / october giovedĂŹ

7

venerdĂŹ

8

la Madonne de lu Rusuarie

Sande ScimĂ une

sabato

9

domenica

Sanda Sare

10

Sande CiattĂŠ

BENIAMINO LACCETTI

Nasce a Vasto nel 1855 ma sin da giovane, seguendo la naturale propensione all’avventura e al commercio, inizia una peregrinazione che lo porta in molte parti del mondo. una lunga esperienza coloniale gli consente di suggerire soluzioni ai piĂš svariati problemi economici e sociali della societĂ a cavallo tra l’otto e il novecento. Consigliere della SocietĂ Africana di Napoli, conferenziere apprezzato, economista ha lasciato una “bibliotecaâ€? di monografie, frutto di cinquant’anni di “lavoro sul campoâ€?. Un particolare ringraziamento la cittĂ gli deve per la tenacia con cui lanciò e difese il progetto per la realizzazione del Porto di Punta Penna.

*ULF *URF H 0DQLFKH GfDQJLQH Gric, Groc e Maniche d’Ancine è un motto abruzzese tratto da una novella popolare ch’era diffusa in diverse versioni nell’Italia centro-meridionale. La trascrizione abruzzese racconta che Gric e Groc erano due ladri professionisti, tanto bravi nel loro mestiere, che dopo essersi messi insieme arrivarono a rubare una parte del tesoro di S. Pietro. Il Capo di Roma chiese allora aiuto ad un furbone chiamato Maniche d’Ancine, che consigliò di versare della pece liquida nella stanza che racchiudeva ciò che era rimasto del tesoro. Arrivando i due ladri nei pressi dell’edificio Groc entrò per primo e sprofondò nella pece. Dopo inutili tentativi di trarlo in salvo Gric fu costretto, per non farsi scoprire, a tagliare la testa a Groc ed a portarsela a casa. La novella prosegue nell’illustrare tutti i geniali consigli di maniche d’Ancine al Capo di Roma, volti a fargli acciuffare Gric. Tentativi che però si risolvono sempre in un insuccesso a causa della formidabile intelligenza di Gric. Alla fine Gric si presenta al Capo di Roma per ostentare le sue malefatte e gli viene tributato un premio. Il motto, rimasto nella fantasia popolare, ci parla quindi di malviventi che eludendo le autoritĂ lo fanno con tanta maestria da rimanere non solo impuniti, ma da essere addirittura premiati. 99


uttabbre / ottobre / october

42ª summane

lunedì

11

martedì

12

mercoledì

13

Sande Sandëine

Sande Serafëine

Sande ‘Duarde

ARIALDO SERAFINI, “FOTO LAMPO” Dapprima organista, è stato poi apprezzato fotografo. Tanti ricordano ancora il suo primo laboratorio in via Osidia, aperto nel 1952, e gli episodi simpatici che ne hanno caratterizzato la figura. All’Aragona si appostava dietro la porta ospite, e quando arrivava il goal, esultava tanto da mandare letteralmente all’aria se stesso, la macchinetta fotografica e lo scatto agognato. Tutto in un “lampo” di gioia!

)qWW H IDWWDULOOH

Ureste Puggitille A la piazze di lu pásce “don Peppino” è cliente fisso di Rocche Mmalatéste e accatte risciùle, mirlícce, sfoije, ’rráhaste e addre pásce prilibbáte. Pronde paghe e doppe dice a Rocche: «Damme na frittîre pi la hatte». E, a lu pahà, Rocche jà rispánne: «Don Peppi, la hatte di signurè nin paghe nijènde». Sinde e arisinde stu finale Ureste Puggitille fa mimorie e nu sábbete che don Peppino ‘nza ricorde pi la hatte, s’avvicène a Rocche lu “pisciarèle” e j’ dèce: «Don Ro’, mi putisse dà la frittîre di la hatte di don Peppino?». «Scène.., ma ci vò mille lère!». «Ma come? – risponde Oreste – don Peppino ch’ è già Štobbéne nin paghe niende e jé nin puzze resse manghe la hatta sé? 100

Ottobre 1931 Mostra di pittura Nelle sale del Dopolavoro e dell’Associazione Combattenti si sono svolte le mostre personali di pittura di tre giovani e valenti concittadini: Luigi Martella, Michele Fiore e Filandro Lattanzio. Notevole il successo di pubblico e di critica.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR


uttabbre / ottobre / october giovedĂŹ

14

venerdĂŹ

15

domenica

17

Sanda FurtunĂźate

Sanda Terese

sabato

16

Sanda MarecarĂŤite

Le PrejulĂ te

(le pri-

olate) Erano serenate augurali, fatte alla vigilia della festa dei Santi Protettori, portate nelle case dei mastri artigiani con accompagnamento di violini. L’accompagnamento consisteva in una scala semitonata ascendente e discendente, eseguita su una delle corde dello strumento, mentre il canto, con la chiusa augurale alla “signora Prioreâ€?, la moglie del capo di casa, si risolveva a volte anche in una strofa a dispetto. Gli ultimi violinisti popolari sono stati MaĹĄte Fulizinze De Fanis, Lu Ggidice Massone e Pitre lu luĂĄpe Scopa, come risulta da una breve comunicazione di Carlo Boselli, allora Presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Vasto, al VII Congresso Nazionale delle Tradizioni Popolari svoltosi nel 1957 a Chieti.

1¡ WL FL PDWWH œQJKL FKLOOu YYz OD SDMMH JQH FHQGH FDYqOOH

1RQ W¡ DFFRPSDJQDUH FRQ TXHOOD GRQQD RFFRUURQR VROGL TXDQWR WDQWD SDJOLD SHU FHQWR FDYDOOL

Sande Ruduolfe

La PrejulĂ te de li fabbricatĂ­re

(la priolata dei muratori) Veniva cantata nella vigilia di San Sebastiano il 19 di gennaio.

Pe ‘Ssan BbastiĂ ne Sajje a lu monte e huarde lu piane, se vvite assaije se spĂŠre poche se vvite poche si spĂŠre assaije. 17 Ottobre 1932 Recupero in mare Un idrovolante Breda della Regia marina proveniente da Venezia e diretto a Taranto, attraversando il nostro golfo, per avarie al motore è stato costretto ad ammarare nei pressi della spiaggia. L’apparecchio soccorso dalle barche da pesca S.Cesario di Biase Marchesani e S. Michele di Giuseppe BaccalĂ , attraccato dalla barca a motore Chofferino dei fratelli Olivieri, venne condotto a terra. L’apparecchio è poi stato visionato dai tecnici e dopo essere stato smontato è stato spedito per ferrovia all’arsenale di Taranto.

,O 9DVWHVH G¡2OWUH 2FHDQR 101


uttabbre / ottobre / october

43ª summane

lunedì

18

martedì

19

mercoledì

20

Sande Lìuche

Sanda Lauratte

Sanda ‘Delëine

LA LAVANNÀRE DO ODYDQGDLD

Non c’erano, cinquanta anni fa, né lavanderie né lavatrici automatiche. Il bucato si faceva alla fonte, al lavatoio pubblico, alla peschiera o nella tinozza ‘nghi la sdirrazze. Chi poteva lo dava a fare alla lavandaia la lavannàre. Cenere e sapone fatto in casa con grasso di maiale e soda caustica erano i detersivi a disposizione. Tra le ultime lavannàre ricordiamo Za’ Juvine a Li Cruce e Za’ Filummé’ a Sand’Andune.

*OL $PLFL GHO /XQDULR

Lamberto Carpi

Papà Dante, originario di Rimini, si trasferì a Vasto nel 1950, per entrare come carrozziere alle dipendenze della Ditta Di Fonzo. Di lì a poco aprì una autocarrozzeria. Lamberto ha continuato la tradizione di famiglia restando nel campo delle automobili. Nel 1975 ha avviato con successo insieme al fratello una concessionaria di una nota marca di auto in Via Ciccarone. Nel 1983 ha realizzato la nuova sede aziendale “Lamcar” nella spaziosa zona di Punta Penna. Vastese ormai a pieno titolo, si è guadagnato il rispetto e la considerazione dei cittadini e dimostrando una particolare sensibilità nei confronti delle tradizioni locali. 102


uttabbre / ottobre / october giovedì

21

venerdì

22

domenica

24

Sand’Ursulëine

Sande Dunüate

sabato

23

Sande Giuvuanne de Capeštrane

Sande Raffajele

Vasto in una interpretazione del noto umorista Lucio Troiano 103


uttabbre / ottobre / october

44ª summane

lunedì

25

Sanda Grazie

martedì

26

Sand’Umbüerte

mercoledì

27

Sande Crispëine

Fichera sécche (FICHI SECCHI AL FORNO)

Tagliare i fichi a metà facendo attenzione a non dividerli del tutto. Inserire mezzo gheriglio di noce per ogni fico e richiudere le due parti. Sistemare i fichi distanti tra di loro su un testo da introdurre nel forno preriscaldato a 150 gradi. Sfornarli appena dorati e quindi sistemarli a strati in scatole di latta foderate di carta oleata, alternando tra uno strato e l’altro abbondanti semi di anice. Lasciar raffreddare, coprire con un foglio di carta oleata, chiudere la scatola e conservare.

Nino Benvenuti a Vasto 26 Ottobre 1970 - Il campione del mondo di boxe Nino Benvenuti si esibisce sul quadrato allestito all’interno del Politeama Ruzzi in un incontro di allenamento in vista dell’incontro con Monzon. La manifestazione sportiva viene organizzata dal Gruppo sportivo Avis, del quale fanno parte Silvio Petroro, Eugenio D’Alberto, Arnaldo Di Berardino, Vincenzo Massimiani, Angelo Del Moro, Mario Santarelli, Luigi Salvatorelli, Franco Ferro.

Nella foto il famoso boxeur mentre riceve in Municipio una medaglia ricordo dal sindaco Silvio Ciccarone, affiancato da Silvio Petroro e Peppino Bontempo. 104


uttabbre / ottobre / october giovedì

28

Sande Taddè

venerdì

29

Sand’Unurüate

sabato

30

Sanda Duruté

SAN CESARIO MARTIRE Il corpo attribuito a S.Cesario, soldato di origine africana, forse morto a Terracina, fu fatto traslare dal cimitero di Castuli, così ci assicura Luigi Marchesani, nel 1695 dal marchese Cesare Michelangelo d’Avalos per donarlo alla Chiesa di S.Maria. Si conserva incorrotto in un’artistica teca settecentesca insieme con un’ampolla vitrea che ne contiene il sangue ed è da secoli oggetto della devozione del popolo vastese, in particolare nel giorno della sua festa, il 3 novembre, data del suo arrivo a Vasto. Nelle trasformazioni ottocentesche della collegiata l’arca con le reliquie viene definitivamente alloggiata nella cripta a tal fine progettata nel 1852 da Nicola Maria Pietrocola. La tradizione popolare asserisce che il corpo del Santo si stia alzando, e molti anziani confermano che dalla prima metà del sec. XX ad oggi la sua posizione sia variata in modo sensibile.

domenica

31

Sande Quindëine

28 Ottobre 1932

X anniversario della marcia su Roma Nel cortile del palazzo d’Avalos si sono riuniti le autorità, le organizzazioni fasciste, i sindacati, i combattenti ed i mutilati, le scuole medie ed elementari e gran folla di popolo. Dopo la lettura del messaggio di Mussolini alle camicie nere, letto dal podestà si formò un imponente corteo che al suono degli inni della patria attraversando le vie del centro si diresse al cimitero dove vennero deposti fiori sulle tombe dei defunti: Di Candido Angelo e La Verghetta Nicola; particolare commozione si produsse per la visita a Paolantonio Giovanni, Lattanzio Filandro e Marino Umberto tre camicie nere che parteciparono con altri 32 vastesi alla marcia su Roma. Alla sera sul balcone centrale di palazzo d’Avalos comparve la scritta, formata da centinaia di lampadine. VIVA IL DUCE ,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR 105


nnuvembre / novembre / november

45ª summane

lunedì

1

martedì

2

mercoledì

3

Tutte li Sende

L’Alme di li Murte

Sande ‘Ggisarie

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL Inizia con la festa di Ognissanti, che anticamente rappresentava una sorta di festa della Befana con la distribuzione di doni ai bambini che la sera prima avevano appeso le calze al camino. Il giorno successivo ricorre l’Alme de li murte, la Commemorazione dei morti, durante la quale vengono ripetuti rituali antichissimi, come quello di tenere la tavola imbandita durante la notte della vigilia con i piatti pieni di cibo oppure di offrire in memoria pizzelle al forno e fave arreccète. Derètte u turte, rèqui’ a li murte, dritti o cattivi requiem ai morti, afferma un antico proverbio per sottolineare il rispetto che si deve ai defunti. Novembre è però anche il mese dell’estate di San Martino e della prima spillatura del vino nuovo, tant’è il detto Sande Martine se spìnele lu huìne. San Martino viene anche invocato per la cura del mal di pancia, nghe lu nome de lu Patre, de lu Fijje e de lu Spirde Sande, stu dolore de panze nin puzz’ j’ cchiù nnanze.

Nnuvembre Novembre 1QXYHPEUH /X PXHVH GH OO¶DOPH GH OX 3UXKDGRULH 1RYHPEUH ,O PHVH GHOOH DQLPH GHO 3XUJDWRULR

Buon Compleanno 5HQDWR &DQQDUVD *LXVHSSH )LQR *LXVHSSH %RVFR 1LFROD '·$QQXQ]LR 7LWR 6SLQHOOL ' 6WHOOHULQR '·$QQLEDOOH

106


nnuvembre / novembre / november giovedì

4

venerdì

5

domenica

7

Sande Carle Burrumué

Sande Giude

6

Sand’Ernešte

Foto Michele Calvano

sabato

Sande Faušte

107


nnuvembre / novembre / november

46ÂŞ summane

lunedĂŹ

8

martedĂŹ

9

Sande Guffrede

Sanda DĂŠure

mercoledĂŹ

10

Sanda Germane

Ciao Mario Se n’è andato ancora giovane, all’improvviso, con la discrezione che gli era tipica, lasciando un vuoto nella famiglia e nei tantissimi amici che lo amavano e lo stimavano per la generositĂ , la competenza e l’impegno nel lavoro. Con Mario Celenza la CittĂ ha perso non solo un imprenditore capace e serio, che era riuscito a creare dal niente una solida e moderna azienda alberghiera (Hotel Acquario), ma un operatore economico affermato e lungimirante che ha dato tanto per lo sviluppo e per la crescita del turismo locale, dapprima come promotore del Consorzio Golfo d’Oro, di cui fu per anni attivissimo presidente, e quindi come responsabile provinciale di Federalberghi.

&DQGD YHMH 6DQGH ¡0PDUWpLQH WXWWH œPPDüW¡ q IDWWH YpLQH 4XDQGR YLHQH 6DQ 0DUWLQR WXWWR PRVWR q IDWWR YLQR 108

5 novembre 1999 – La giuria del Premio di saggistica Toson d’Oro, composta da Franco Cardini, presidente, Ferruccio Parazzoli, Giuseppe Sermonti, Renato Befana, Lucio D’Arcangelo, assegna il premio ad Alberto Arbasino per il libro Paesaggi italiani con zombi, edito da Adelphi. La cerimonia di consegna avviene nel Teatro Rossetti.


nnuvembre / novembre / november giovedì

11

venerdì

12

domenica

14

Sande Martëine

Sande Giusaffátte

sabato

13

Sande Bonomme

Sande Giuquande

ANTONIO SANTINI

Completato il ciclo di studi a Vasto, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena dalla quale è uscito con il grado di ufficiale percorrendo tutte le tappe della carriera sino al raggiungimento del grado di generale. Laureato in Scienze strategiche presso l’Università di Torino, ha assolto numerosi incarichi e conseguito diverse specializzazioni. Dal 1995 al 2000 è stato a capo della commissione ministeriale per la ricerca e rimpatrio dei Resti dei Caduti in Russia, Ucraina, Bielorussia, Cecoslovacchia, Slovenia e Croazia che ha portato al ritrovamento e al rimpatrio di oltre 6000 resti di soldati italiani caduti tra il 1941/1943.

Vastesi caduti in Russia

Dal 3 al 15 novembre 2002 si è tenuta nel piano nobile di Palazzo d’Avalos la “Mostra fotografica e disegni della campagna di Russia OSIR-ARMI.I.R. (1941/1943)”. L’iniziativa, promossa e organizzata dal Generale Antonio Santini, ha reso omaggio ai centomila caduti sul fronte orientale. Fra questi valorosi figurano i seguenti vastesi: Bray Vincenzo classe 1917; Del Casale Domenico cl. 1909; Di Tommaso Nicola cl.1915; Galante Luigi cl.1916; La Palombara Nicola cl.1920; Menna Rocco cl.1914; Napolitano Luigi cl.1912; Perla Antonio cl. 1912, Roselli Luigi cl.1918, Silvestri Nicola cl. 1922, Smargiassi Michele cl.1921; Verna Francesco cl. 1919; Vitelli Nicola cl.1920; Vitelli Nicola cl.1920; Zanatta Aldo cl.1918. 109


nnuvembre / novembre / november

47ÂŞ summane

lunedĂŹ

15

martedĂŹ

16

mercoledĂŹ

17

Sande ‘Libberte

Sanda MarecarĂŤite

Sanda Sabbette

PL 2000 e TV 2000 Cime de rape strascinète

&,0( ', 5$3( 675$6&,1$7(

,QJUHGLHQWL NJ GL FLPH GL UDSH VSLFFKL G¡DJOLR SHSHURQL VHFFKL ROLR H VDOH

Si deve ad un gruppo di imprenditori ed a Raffaele Petroro, detto Lello, se la CittĂ ha potuto avere una sua testata televisiva, che battezzata dapprima PL2000, è stata poi chiamata TV2000. L’emittente vastese nasce, tra le prime in Abruzzo, nel 1987 ed ha sede in via IV Novembre in un garage appositamente trasformato in studio televisivo. Con il cambio di proprietĂ in capo a Maria Teresa Ferrara la sede si trasferisce in via Catullo e cessa purtroppo le trasmissioni nel 1999 lasciando un vuoto nel campo dell’informazione locale. Hanno collaborato all’emittente, che è stata una vera e propria palestra per molti giovani giornalisti e tecnici: Peppino Forte, Paola Calvano (nella foto), Rosanna Raimondi, Nicola Del Prete, Marina Recinelli, Gaetano Quagliarella, Pino Cavuoti, Michele Tana, Mariagrazia Pezzuto, Luigi Alfiero Medea, Gianfranco Daccò, Gianni Pitetti, Bruno D’Adamo, Pino Catania. 110

3UHSDUD]LRQH SXOLUH DFFXUDWDPHQWH OH FLPH GL UDSH VFDUWDQGR OH IRJOLH SL GXUH ODYDUOH H SRL OHVVDUOH ,Q XQD SDGHOOD ÂśQD Ă€VVRUH VRIIULJJHUH O¡ROLR FRQ XQ DJOLR VFKLDFFLDWR HG XQ SHSHURQH VHFFR 9HUVDUH TXLQGL QHOOD SDGHOOD OH FLPH GL UDSH FRQGLUOH FRQ VDOH H ODVFLDUOH FXRFHUH SHU TXDOFKH PLQXWR SULPD GL VHUYLUOH FDOGH LQ WDYROD


nnuvembre / novembre / november giovedì

18

venerdì

19

domenica

21

Sande Crištejìane

Sanda Tëlde

sabato

20

Sand’Uttavie

Crëšte Rrà

)qWW H IDWWDULOOH

La Sezione A.I.A.

In Canonica

Inaugurata nel maggio del 1974 , la sezione vastese dell’Associazione Italiana Arbitri di calcio ha pienamente risposto alle aspettative riposte dai soci fondatori Gianni e Giuseppe Castaldi e Gaetano Martone (nella foto), diventando uno dei più attivi e partecipati sodalizi cittadini. Nel momento in cui s’accinge a festeggiare il trentennale può vantare al suo attivo di aver fornito alla Federazione Nazionale numerosi giudici di gara, che si sono fatti notare per preparazione e competenza anche nelle serie calcistiche superiori, come lo stesso Gianni Castaldi, il fratello Giuseppe,Vincenzo Sputore e Massimiliano Cavuoti.

Silvio Petroro entra in chiesa e vede don Decio che spolvera un grande crocifisso e subito dice: «Monsigno’, stai attento, a non spolverarGli i piedi ché gli faresti solletico !» Don Decio replica: «Ha già sorriso vedendoti e mi ha detto che se ti confessi, per penitenza dovrò mandarti da “Sprusciavidille” a comprare 100 paia di scarpe e solo quando le avrai consumate tutte potrai andare per sempre da Lui in Paradiso».

(Associazione Italiana Arbitri)

19 Novembre 1961 - Ad iniziativa del parroco don Felice Piccirilli viene inaugurata la Domus Pacis, struttura di carità per l’infanzia bisognosa. La sede dell’Istituzione è annessa alla Parrocchia di S. Giuseppe. 111


nnuvembre / novembre / november

48ª summane

lunedì

22

martedì

23

mercoledì

24

Sanda Cecëlie

Sande Clemende

Sanda Flére

Circolo San Filippo Neri

Impegnata ed attiva già agli inizi del ‘900, rappresenta il riuscito tentativo di fare cultura della componente più viva e aperta dell’ambiente cattolico vastese. Attorno ai sacerdoti giovani e alla parte culturalmente più impegnata delle Confraternite locali e della media borghesia si plasma il nucleo dei quadri del nascente Partito Popolare. Intensa l’attività con evidente scopo formativo organizzata in cicli di conferenze su argomenti filosofico-storico-religioso o su tematiche politiche di attualità. Considerevole anche l’attività sportiva che il sodalizio promuove dal 1911. Novembre 1993 - A seguito di ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale vengono annullate le elezioni amministrative del giugno dello stesso anno e la proclamazione del sindaco Giuseppe Tagliente. Alla base della sentenza l’erronea interpretazione della nuova legge elettorale che prevede 1/3 di presenze femminili in ciascuna lista. L’amministrazione del Comune passa nelle mani del commissario prefettizio Dott. Eligio Cammarota e del sub commissario rag. Giulio Cesare Mirra in attesa delle nuove elezioni. 112


nnuvembre / novembre / november giovedĂŹ

25

venerdĂŹ

26

domenica

28

Sanda CatarĂŤine

Sande Lunuarde

sabato

27

Sande VirgĂŤlie

24 Novembre 1929 Lucio Valerio Pudente a New York A Greater New York grande festa dell’Associazione Lucio Valerio Pudente tra i vastesi con recita in dialetto e ballo all Webster Hall, 119 – 125 East XI Street. Presidente Ulrico Miscione; vice presidente Nicola Martella. Altri organizzatori: Matteo Bottari, Antonio Martone, Giulio Lazzaro, Giuseppe Ranghelli, Pietro Benedetti, Vincenzo del Moro, Giuseppe di Candido, Giuseppe Valenzio, Luigi Guidone, Michele Clarella, Michele Santoro, Teodoro Teutonico, Michele Verre, Luigi Ronzitti, Vincenzo Budano, Cesare Navigante. Giacchè le leggi americane proibiscono di mascherarsi nel giorno di domenica, la polizia non ha concesso il permesso ed il ballo non sarĂ mascherato. ,O 9DVWHVH G¡2OWUH 2FHDQR

/D ERQD PDMMH ID OX ERQH PDUqWH /D EXRQD PRJOLH ID LO EXRQ PDULWR

Sande Giacheme

Lu Pullastr’ aripià ne

32//2 5,3,(12 $//$ 9$67(6(

,QJUHGLHQWL SROOR QRVWUDQR XRYD VDOH SHSH URVPDULQR QRFH PRVFDWD VHPL GL ÀQRFFKLR DJOLR SUH]]HPROR ROLR IRUPDJJLR JUDWWXJLDWR PDQGRUOH OHVVDWH H VSHOODWH

3UHSDUD]LRQH WDJOLDUH D SH]]HWWLQL OH LQWHULRUD GHO SROOR H VRIIULJJHUOH FRQ ROLR VDOH SHSH URVPDULQR H PDQGRUOH WULWDWH 8QD YROWD URVRODWH YHUVDUH VXOOH LQWHULRUD OH XRYD VEDWWXWH H FRPSRUUH XQD IULWWDWD 4XLQGL ULHPSLUH LO SROOR DFFXUDWDPHQWH FRVSDUVR DOO¡LQWHUQR GL VDOH H SHSH GHOOD IULWWDWD H FXFLUH L OHPEL GHO SHWWR FRQ XQR VSDJR GD FXFLQD $GDJLDUH LO SROOR FRVu IDUFLWR VX XQD WHJOLD FRQ XQ SRFR G¡ROLR H IDU FXRFHUH LQ XQ IRUQR FDOGR D JUDGL SHU XQ¡RUD H PH]]R 113


nnuvembre / novembre / november

49ÂŞ summane

lunedĂŹ

29

martedĂŹ

30

Sande SaturnĂŤine

Sand’AndrÊ

mercoledĂŹ

1

Sanda ‘Ligge

6XSHUVWL]LRQL H &UHGHQ]H 3RSRODUL L’anno volge al termine e ci si prepara a la Sande Natale. Ancor prima si festegga a dicembre Santa Barbara, che viene invocata dai marinai e dalle loro famiglie contro la tromba marina, lu scijĂ ne; San Nicola, invocato dalle mamme per il dono della parola ai figli, Sanda Nichèle, la bbèlla parèle, ma anche contro la grandine e gli incendi; quindi l’Immacolata Concezione e Santa Lucia. Quest’ultima ricorrenza è tradizionalmente sentita forse per la coincidenza nel calendario antico con il giorno piĂš corto dell’anno. A Sanda LucĂŹje ci si rivolge per la cura dalle affezioni degli occhi in genere ed in particolare dell’orzaiolo, l’ujaròle. Sino a qualche anno fa si praticava ancora il rituale della distribuzione de l’Úcchie de Sanda Lucijè, pasticcini di pane azzimo a forma di occhio. L’arrivo del Natale ripropone infine usanze che affondano l’origine nella notte dei tempi e che vengono vissute per lo piĂš in famiglia, nella condivisa convinzione che sia assolutamente necessario trascorrere Natale nghe li tĂš e Ppasche nghe cchi vĂš. 114

Decèmbre Dicembre Natale nghe li tÚ e Ppasche nghe cchi vÚ. 1DWDOH FRQ L WXRL H 3DVTXD FRQ FKL YXRL

Buon Compleanno /XLJL 3LHUDEHOOD &LFFLOOR 0XUROR *LXVHSSH '¡$GDPR $QQD 'HOOD 3HQQD /HOLR 6FRSD *LDQQL 4XDJOLDUHOOD


decèmbre / decèmbre / december giovedì

2

venerdì

3

domenica

5

Sanda Bibbïane

San Frangische Saverie

4

Sande Vasse

Foto Michele Calvano

sabato

Sanda Barbere

115


decèmbre / decèmbre / december

50ª summane

lunedì

6

martedì

7

mercoledì

8

Sanda Nichëule de Bare

Sande Urbane

la Cungiuzïaune

La Ventricina solo col maiale felice «La vera chicca abruzzese è la ventricina del Vastese. Si trova in tutti i negozi di salumi, ma quella vera si fa solo, come dicono all’Accademia della ventricina di Scerni, con un maiale felice ovvero allevato all’aperto. Insaccato nella vescica del maiale, fatto con pezzi magri tagliati grossi a coltello e pancetta mescolati con impasto di sale, fiori di finocchio e peperoncino. Deve stagionare sui cucuzzoli dove l’aria di mare si scontra con quella gelida di montagna. Quella vera si trova nelle case private o all’Accademia e non costa meno di 30 euro al chilo». (dal settimanale OGGI a firma del noto gourmé Guido Stecchi). Come non essere d’accordo con Guido Stecchi, al quale però facciamo notare che ventricine altrettanto prelibate si possono trovare anche a Guilmi, Roccaspinalveti e in altri centri del vastese.

4 Dicembre 1931: Corsa campestre

Gara comunale eliminatoria per il IV campionato provinciale di corsa campestre su un vario ed accidentato di circa 5 Km. Subito dopo il via dato dal segretario politico Ing. Pietro Mariani, l’atleta Cesario Mileno ha dominato la gara senza problemi giungendo fresco al traguardo. Buon risultato è anche quello raggiunto dal giovanissimo Cinquina Michele, ottimo secondo a 2’. Nell’ordine sono poi arrivati Reale Michele a 2’ 15, Vicino Michele a 2’30”, Celenza Giuseppe a 3’, Di Nisio Giuseppe a 4’, Di Nisio Fiorangelo a 6’ e Pompeo Pasquale a 6’30”.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR

116


decèmbre / decèmbre / december giovedÏ

9

Sanda Valerie

venerdĂŹ

10

domenica

12

la Madonne de Lurète

sabato

11

Sande SabbĂŤine

Sanda Amalie

V ALERICO LACCETTI Entra nel 1857 all’Accademia delle Belle Arti di Napoli e nel primo periodo di attivitĂ , seguendo l’influsso e la guida di Filippo Palizzi, si dedica allo studio degli animali. I lunghi soggiorni a Roma e a Parigi ne maturano la vena artistica. Dopo aver partecipato ed ottenuto riconoscimenti in Mostre Internazionali decide di cambiare genere pittorico dedicandosi alle rappresentazioni storiche. Interessanti risultati ottiene con il “Christus imperatâ€?, (1882) ora nella sala del Consiglio Provinciale di Chieti, frutto di quattro anni di lavoro e con

il “Christus vincitâ€?, (1891) piĂš modesto nelle dimensioni ma profondo nella partecipazione emotiva. Gli ultimi anni di alacre impegno lo trovano attivo nella produzione di tragedie a tema storico, come l’ “Arrigo VIIIâ€? e il “S.Francesco d’Assisiâ€?. 117


decèmbre / decèmbre / december

51ÂŞ summane

lunedĂŹ

13

martedĂŹ

14

mercoledĂŹ

15

Sanda LucĂŤie

Sande Giuvuanne de la Crauce

Sanda Silvia

)qWW H IDWWDULOOH

In Trattoria a Milano Saverio Molino, dirigente della Comit, ama ritrovarsi ogni tanto con i paesani emigrati a Milano che son soliti riunirsi in un’osteria di via Torino. Entra e dice: ÂŤHuĂŠ fra, coma â€˜ĹĄtĂŠte? Che ’sse fa a lu Uaste?Âť. L’oste inebetito domanda: ÂŤMa dottore, che lingua parlate?Âť E Molino pronto: ÂŤL’arabo, sciur BrambillaÂť. Qualche giorno dopo capita nel locale una comitiva di marocchini e dopo averli sentiti parlare, il Brambilla si rivolge ai vastesi dicendo: ÂŤLe propri vera che anca vu parlat arabo!Âť e Molino ribatte: ÂŤPuò darsi, ma no semo mica pirla sciur BrambillaÂť.

Cavatille nghi lu capefiĂ re &$9$7(//, &21 &$92/),25(

,QJUHGLHQWL JUDPPL GL FDYDWHOOL IDWWL LQ FDVD DFTXD H IDULQD NJ GL FDYROĂ€RUH ƒ JUDPPL GL SHFRULQR FXFFKLDL GL ROLR G¡ROLYD DJOLR VDOH H SHSHURQFLQR URVVR WULWDWR 3UHSDUD]LRQH OHVVDUH XQ FDYROĂ€RUH SHU XQD GHFLQD GL PLQXWL H TXLQGL IDU FXRFHUH L FDYDWHOOL QHOOD VWHVVD DFTXD GL FRWWXUD $SSHQD FRWWL YHUVDUH VX GL HVVL L FDYROL OHVVDWL DJJLXQJHQGR VDOH DJOLR LQGRUDWR D SDUWH 0HVFRODUH FRQ FXUD DJJLXQJHQGR SHSH H SHFRULQR

17 Dicembre 1930: Premiato Alfredo Anelli Il maestro Alfredo Anelli, conosciuto come pianista ed insegnante, questa volta si è imposto come compositore alla Serenissima di Genova con Canzone d’inverno che ha ottenuto la medaglia d’oro dal centro opera d’arte e cultura “Nuova Italiaâ€?.

,O 9DVWHVH G¡2OWUH 2FHDQR 118


decèmbre / decèmbre / december giovedì

16

venerdì

17

domenica

19

Sanda Adelaide

Sande Làzzere

sabato

18

Sande Graziane

Sande Darie

LU VARVÌRE (il barbiere) Se le barberie erano, e forse ancora sono, dei veri e propri club in cui si discute di tutto, i barbieri, li varvìre, erano, e forse ancora sono, personaggi quasi sempre brillanti, allegri, versatili, accattivanti, beninformati. I barbieri di qualche tempo fa (barbieri, badate! non parrucchieri) erano poi persone eccezionali, che alternavano all’esercizio delle forbici quello della chitarra o del mandolino o addirittura degli attrezzi da cerusico. Maestri del rasoio da ricordare sono: Zannutille, La Scemmie, Cellescacazze, La Vozze, Sciarlotte, Minanze e Ricciuleine. Leonardo D’Adamo, comunemente noto come Nardìcce, era uno di questi ed aveva la putéche (la bottega) all’angolo di corso Palizzi con corso Dante. Da lui sono transitate generazioni di apprendisti, tra i quali Tonino Pollutri che ancor’oggi esercita in via Cavour, ed una clientela tra le più qualificate che an-

noverava il maestro Aniello Polsi, il poeta Peppino Perrozzi, il pittore Vincenzo Canci e don Salvatore Pepe. Leonardo aveva una spiccata sensibilità musicale riconosciutagli dallo stesso Polsi, che non disdegnava di sottoporgli ogni tanto qualche composizione, chiedendogli poi sornione: «Huè Nardì, che ne pìnze?»

Dicembre 1903 - Primi risultati della sottoscrizione per il monumento Rossetti. Il Comune ha stanziato £. 5.000. Famiglia Rossetti da Londra 810; vastesi residenti ad Indianapolis (USA) 257,50; Barone Luigi De Riseis 300; Luigi Genova 300; Luigi Nasci 300; Francesco Ciccarone 300; Alfonso Genova 200; Alfonso Marchesani 150; G.B. Crisci 150; Giacomo Marchione 150; Francesco Miscione 100; Romualdo Pantini 100; Michele Marchesani 100; Quarto di Belgioioso 50; Alfonso Spataro 50; Giulio Monteferrante 50; Giuseppe de Guglielmo 50; Luigi Pietrocola 50; Camillo Barbarotta 40; Giuseppe de Benedictis 30; Francesco Celano 25; Luigi Anelli 25; Gelsomino Zaccagnini 25; Salvatore Miscione 25; Francesco Marchesani 25; Uranio Mayo 20; Alfonso Ricci 20; Luigi Tiberi 20; Oscar Genova 15; Federico Marchesani 10; Francesco Roberti 10. 119


decèmbre / dicembre / december

52ª summane

lunedì

20

martedì

21

mercoledì

22

Sande Libbrate

Sande Severëine

Sande Flaviane

Carte da gioco... a la uaštarële L’asinìcce (l’asinuccio), lu trèssette (il tressette), la bbréschele (la briscola), la stoppe (lo stop), la schépe (la scopa), la passatélle (la passatella), sono i giochi più praticati nel periodo natalizio. Le carte usate sono quelle napoletane, anche se hanno assunto appellativi popolari, ancora in uso, che vale la pena ricordare.. L’asso di denari viene chiamato, ad esempio, pizzacàlle; il quattro di denari, surgitélle; il re di denari, la matte; l’asso di coppe, cuncarélle; l’asso di spade, sirpitélle; la donna di spade la scirràte; l’asso di mazze, cillàtte; il tre di mazze deféce

21 Dicembre 1926 Incidente ferroviario Alle ore 6 il treno merci 7548 proveniente dalla stazione di S. Salvo investiva il treno merci 7026 che stava facendo manovra nella stazione di Vasto. Nell’urto moriva il giovane conduttore ferroviario Checchia Antonio.

,O 9DVWHVH G·2OWUH 2FHDQR 120

&KL GD OX MpTXH DVSpWWH VXFFlUVH M· pVFH OX SjOH FRPH O·iUVH &KL GDO JLRFR DVSHWWD VRFFRUVR DYUj LO SHOR OXQJR FRPH O·RUVR


decèmbre / dicembre / december giovedì

23

venerdì

24

domenica

26

Sanda Vittorie

Sanda Irmëinela

sabato

25

Sanda Natale

Giochi di Natale: l’Asinicce

L’Asinìcce, il Sett’e mezzo ed il Mercante in fiera sono i giochi che caratterizzano le serate in famiglia o tra gli amici nel periodo di Natale e Capodanno. L’Asinicce, in particolare, altrimenti detto l’Asino, è ancora praticato anche dai più giovani, che non disdegnano di affiancarlo allo stesso poker. Il gioco è coinvolgente e si presta a canzonature e ad allegri sfottò tra i partecipanti. Il mazziere, dopo aver raccolto una somma uguale di denaro da ciascun partecipante e stabilito tre poste di diverso valore, distribuisce tre carte napoletane a ciascun giocatore e ne scopre una, lu striùmpe, che indica, come nella briscola, il colore con il quale si può partecipare al gioco. Chi non possiede nessuna delle carte a striùmpe può astenersi (ed è consigliabile che lo faccia) dalla partita, a meno che non abbia realizzato un punto, anche con carte di diverso segno, che gli dà diritto a fine partita ad un premio in denaro da parte di tutti i partecipanti Questi punteggi, detti accuse, vengono stabiliti prima dell’inizio e sono normalmente l’asse a denàre, la quénece ( il quindici), la diciassètte (Il diciassette), la vènte (il venti), e cioè un cinque, un sette ed una figura accompagnati da un’altra figura a colore e quindi lu pariàne, un sei ed un sette dello stesso segno,la frùsce, tutte e tre le carte d’ uguale colore, e quindi terzàtte (tre carte uguali anche se di segno diverso, ad esempio tre assi, tre due, tre figure), scalàtte ( una scala a colore) ed infine scala reale ( il fante, il cavaliere ed il re dello stesso colore). E’ ovvio che chi ha un’accusa a striùmpe può, anzi deve, giocare con quelli che non hanno montato, cioè rinunciato a giocare, o incrociato le carte in attesa d’essere pagati per il punto totalizzato. La partita è breve: partendo da chi è di mano, i giocatori scoprono le carte una alla volta secondo le regole della briscola e vince, aggiudicandosi una delle tre poste in palio chi ha di volta in volta la carta più alta. Chi non prende nessuna delle somme va asino, tra le risate di tutti e paga una penale.

Sande Štefene

Lu capetàne de Natale (CAPITONE ALLO SPIEDO) Tagliare il capitone a pezzi di sei o sette centimetri, bucarli con un punteruolo da parte a parte ed infilarli in uno spiedo inserendo tra un pezzo e l’altro una foglia di alloro. Far cuocere sui carboni sino a quando la pelle del capitone apparirà ben croccante e sgrassata. Servire in un bel piatto caldo con una leggera spruzzatina di olio d’oliva.

121


decèmbre / decèmbre / december

1ÂŞ summane

lunedĂŹ

27

martedĂŹ

28

mercoledĂŹ

29

Sande Giuvuannele

Sende ‘nnucĂŻnde

Sande Davede

6DQGH 6DOYqVWUH &K¡KD GDWH KD GDWH ( FK¡KD œY WH KD œYLWH )DFHPHMH œQD EELY WH 6DQ 6LOYHVWUR FKL KD GDWR KD GDWR FKL KD DYXWR KD DYXWR IDFFLDPRFL XQD EHYXWD

...j’ ti salÎte chissa bbella veťte pi’ ccanda pÎnde a messe la maťtre... Antico Capodanno 122


decèmbre / decèmbre / december giovedì

30

venerdì

31

Sanda lIane

Sande Silveštre

sabato

1

Cape d’Anne

domenica

2

Sande Ggrigorie

Calendarietti dalle più svariate fragranze, che serbano soprattutto il profumo del buon tempo andato. Con essi, vogliamo dare il BUON ANNO, come facevano lì varvìre d’una volta, Pasquale Celenza Passalàcche, Paolo De Guglielmo Cappucciàlle, Peppino Melle, Angelo De Innocentis, Angelo Miscione, Claudio Crisci. Accompagnando il dono con una scaramantica spazzolata sulle spalle del cliente.

123


/¤$PPLQLVWUD]LRQH &RPXQDOH OD *LXQWD Sindaco Filippo PIETROCOLA Vice Sindaco Francesco TROILO Assessori: Dario Ciancaglini - Pietro Falcucci - Guido Giangiacomo Nicola Mastrovincenzo - Michele Monteferrante - Vincenzo Sputore Nicola Traino

LO &RQVLJOLR Vincenzo Ottaviano - Antonio Catalano - Michele Notarangelo Camillo Litterio - Giovanni Claudio Conti - Alfonso De Filippis Saverio Scampoli - Roberto Suriani - Massimo Desiati Lorenzo Russo - Paolo Leonzio - Etelwaldo Sigismondi Giacinto Mariotti - Francesco Paolo D’Adamo - Sabrina Scampoli Mario Olivieri - Nazario Augelli - Fernando Fiore - Andrea Bischia Nicola Del Prete - Nicola D’Adamo - Roberto Molino - Fabio Giangiacomo Antonio Di Santo - Lucio Basso Ritucci - Gaetano Fuiano Francesco Piccolotti - Nicola Tiberio - Rocco Cerulli Segretario Generale Michele Memmo

L 'LULJHQWL Michele D’Annunzio (Urbanistica) Roberto D’Ermilio (Lavori pubblici, Servizi, Acquedotto) Giovanni Finarelli (Polizia urbana) Mariapia D’Ugo (Pianificaizone territoriale, PRG, Tributi) Vincenzo Marcello (Pubblica istruzione, Cultura, Beni culturali) Giacinto Palazzuolo (Direttore Generale) Domenico Smerilli (Commercio, Annona, Turismo) Caterina Barbato (Direttrice della Istituzione dei Servizi Sociali) 124


/H ,VWLWX]LRQL 6FRODVWLFKH

Liceo Scientifico “R.Mattioli” - Dirigente Nicolangelo D’Adamo Ist. Tec. Industriale “E.Mattei” - Dirigente Fernando Fiore Liceo Classico “L.V.Pudente” e Ist. D’Arte - Dirigente Franco Palombo Ist. Tec. Comm. E Geom. “F. Palizzi” - Dirigente Luigi Sabatini Ist. Magistrale “R.Pantini” - Dirigente Francesco Santulli Scuola Media “G. Rossetti” - Dirigente Letizia Daniele Scuola Media “R. Paolucci” - Dirigente Florindo Marchione I Circolo Didattico “G. Spataro” - Dirigente Maria Manso III Circolo Didattico - Dirigente Amelia Zaccardi

/D 0DJLVWUDWXUD

Presidente Tribunale Dott. Guido Ghionni Procura della Repubblica - Procuratore Capo Dott. Vincenzo Colantonio

/H )RU]H GHOO¤2UGLQH

Commissariato Polizia di Stato - Vice Questore Dott. Fiorindo Di Lorenzo Compagnia Carabinieri - Cap. Massimiliano Maccarone Tenenza Guardia di Finanza - Ten. Fernando Capezzuto

/D $ 6 /

Dir. Generale - Dott. Elio Tilli

&RQVRU]LR ,QGXVWULDOH GHO 9DVWHVH Commissario - Ing. Francesco Troilo

&RQVRU]LR GL %RQLILFD

Commissario - Ing. Giuseppe Dolce

/H 3DUURFFKLH

Concattedrale di S.Giuseppe - Mons. Giovanni Pellicciotti S.Maria Maggiore - Mons. Decio D’Angelo S.Pietro in S.Antonio - Sac. Stellerino D’Anniballe S. Paolo Apostolo - Sac. Gianni Sciorra S.Maria Incoronata - Padre Eugenio Di Giamberardino S. Maria del Sabato Santo co-parroci Sac. Tommaso Di Stefano e Sac. Domenico Larcinese Stella Maris - Padre Agostino Frezza S. Giovanni Bosco - Sac. Giovanni Molinari S. Lorenzo - Sac. Andrea Sciascia S. Marco Evangelista - Mons. Luigi Smargiassi 125


9XRL VDSHUH LQ TXDOH JLRUQR GHOOD VHWWLPDQD VHL QDWR"

126


&DQÂ? QH 8DVWDU OH Interpreti: Peppino Raimondi, Gino Pierabella, Paolo Di Bussolo, Francescopaolo Gileno, Fernando, Cesario e Nicola Valentini, Gino Stivaletta, Nino Reale, Nicola Gileno, Domenico Ronzitti, Sergio De Guglielmo, Antonio Scurti, Domenico Pagliarelli, Tonino Raimondi, Pietro Di Bello.

Gaetano Ciancio 127


%XRQ &DSRGDQQR /D ]LQJDUHOOD Noi veniamo a darvi il buon anno Il buon anno dell’allegria A voi tutti in compagnia: Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

Iddio ti salvi bella Signora e ti doni buona ventura, sono una donna zingarella, benché sia poverella.

Bella la madre di clemenza, mostra di gran sapienza, mostra meno per tuo favore il tuo figlio Redentore.

Questa notte di cortesia Vi daremo il buon Capo d’Anno, A chi ci apre e a chi ci dà; Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

Mi parlava ognora il cuore mi diceva: esci fuori e che sorte fu la mia d’incontrarla per la via.

Voi venite da Nazzaretto senza aver alcun ricetto, e faceste, Signora mia, da trecento ottanta miglia.

Questa sera prima del dormire Vi daremo il buon Capo d’Anno; Domani è principio d’anno: Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

Ben trovata, sorella mia, la sua grazia Iddio ti dia; ti perdoni ogni peccato l’infinita sua bontà.

Siate sempre da Dio lodato, Signora mia, perdonatemi non avete più timore che vi trovate da una buon’ora.

Ricevete buon Capo d’Anno Dalla nostra compagnia; Vi cantiamo con allegria: Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

Oh che notte d’allegrezza! Piena era di contentezza e diceva ogni pastore chi era nato il Salvatore.

Io sono una donna zingarella benché sia poverella ci preferisco la casa mia benché non sia casa per te.

Il buon Capo d’Anno lasciamo Questa notte a voi signori; Noi vi canteremo qui fuori: Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

Era come una grotta, umida era e poco asciutta; a mezzanotte partoriste, Voi, Signora, come faceste?

Ci sta anche una stalletta che sia buona pel somarello paglia e fieno c’è col tetto e da tutto il ricetto.

Domani è principio d’anno, D’amore e d’allegria; Accettiamo quel che sia; Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

Lo metteste poi, Signora, tra il bue e l’asinello, la culla fu la mangiatoia e la vera bella Signora.

Siete venuta in queste parti l’arte vostra qui non corre, ma con tessere e con filare voi potete ben campare.

Sotto l’alba della luna Cantiamo il Capo d’Anno; Daremo a voi il buon anno: Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

Ora tu, Signora mia, hai la presenza di una regina, hai la presenza di una regina il mio cuore ti lascia via.

Sia sempre da Iddio lodato e da tutti ringraziato; sorella mia le vostre parole consolano il mio cuore.

Febbraio della neve Marzo spiga i fiori, Aprile degli amori: Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

Anna chiamasi tua madre, Gioacchino tuo padre, ti chiamerò, Signora mia, col bel nome di Maria

Senti, senti Signora mia una grazia ti voglio pregare: dacci un poco di cortesia a quella donna zingarella.

Buon Capo d’Anno, signori, Lasciamo a voi l’allegria; Noi tuti in compagnia; Buon Capo d’Anno - Principio d’anno.

San Giuseppe il tuo sposo molti santi graziosi e per miracolo di Dio la sua verga fiorì.

Non voglio né oro né denaro, non voglio né oro né denaro a ciò quest’anima dopo morta entrerà a celeste porta.

Dàgli a mio caro sposo un figlio grazioso a questa donna zingarella che l’indovina la ventura.

Buona sera, miei signori, quanti ne siamo dentro e fuori quanti ne siamo dentro e avanti Buona Pasqua a tutti quanti.

Quanto è bello questo figlio pare fatto col pennello non c’è chi lo rassomigli: bella la madre, bello il figlio. 128


/X 6DQG¤$QGXQLH Bona sàir’ a tutte quende Bona ggenda cristijane; Bona sàir e allecramente Ca vi dèiche ch’ è dumane

Ma dapù chi ci aripenze, Pi’ li corne ti l’afferre; Nghi na viss’ a vija ‘nnenze Li fa ji’ di cule ‘nderre.

Lu dumonie scurtuquate Ni lassav’ a ji’ ppritanne; Sand’Andune dispirate Pi’ purcille si li scanne:

Sand’Andune binidatte Nghi la mazz’ e tu purcatte.

‘M bette i piande nu hinucchie E da fèure i fa ‘sci l’ucchie!

Si li spezz, si li sale, E ci fa bon Carnivale.

Li parind’ a Sand’Andune Li vulèven’ accasaje: Ma lu Sande penze bbune E al diserte si ni vaje,

Sand’Andune nghi la mbisse Jav’ a cacce a ciammajjèiche; Lu dumonie nghi ‘na visse Li fa ji sopr’ a l’ardeiche.

S’ àjje dette ‘sta sturielle E pi’ ress’ arihalate Figatezze, custatelle, Saggicciutt’ e sangunate:

Pi ‘n’ avè’ la siccatiure D’alluvà’ li crijature.

Sand’Andune ci si stezze, Gnè nu céfere s’arrezze.

Chi mi da’ lu porche sane Sci bbindatte chili mane.

E cambanne da rumèite Va’ lu céfer’ a tindarle: Li disfèit’ a ‘na partèite... Ma lu sande poche parte:

Arrizzete Sand’Andonie Nghi l’ardèiche fa nu fasce, E acchiappate lu dumonie Prèim annende l’arimbasce,

Nghi sta nèuve chi vi porte E firniute lu quandaje; Arrapèteme ‘ssi porte, Ca mi vujj’ ariscallaje:

Li vichèle scole chilme E tu cefre mann’ all’ hilme.

Po’ vuddat’ a part’ arrete I li striusce a lu sucrete.

Ca ‘stu fradde malidatte Mi fa’ sbatte li hangatte.

A la cassce Sand’Andonie Ci tinè du caracèine; Annaschiusce lu dumonie L’assimav’ ògne matèine.

Lu dumonie a tanda hueje Pi ‘n’ zi fa’ cchiù ‘rruvuneje Dèice: Ndu’ vi ch’è nu scherze, ‘N’ di li tojje ‘a la dimmerze.

Sand’Andun’ ci li toppe E i fa’ sunà’ la groppe.

E lu sande: Pure jejje l’àjje fatte pi’ pascejjè.

Sand’Andun’ aripizzave Nghi la sibber’ e nghi l’ache; Lu dumonie i stuqquave Mò lu ràife e mò lu spache.

Sand’Andunie huatte huatte Jav’ a faje nu bbusagne; Lu dumonie da ‘na fratte I smicceve la vrivagne.

Ma ‘na vodde ci l’ingojje E l’ ammàine gnè nu bojje.

Lu rumeite si ‘na ddàune E i’ ammolle lu gruppàune.

Pi’ suspette lu dumonie J’ arimmocche la pignete; ‘Ngifirèite Sand’Andonie Ti l’aggrapp’ a vij’ arrete;

‘N’ addra vodde si va a matte A ffa a lotte nghi tu sande, Lu rumèite ti l’ahhuande Ti ti matt’ a cocce satte;

L’appindàune a nu curnacchie E i màcceche ‘na racchie.

E nghi l’acche di cutèine I li fa nu lavatèine.

‘Na matèine Sand’Andonie Si magnà’ du taijulèine; Zitti zette lu dumonie I sbascesce la fircèine;

Lu dumonie pi currèive I va a ‘ccèite lu purcatte; Sand’Andune vive vèive Si li scorce a la bassatte:

E tu sande nin zi ‘nganne Nghi li mene si li magne.

Nghi la pelle loche lèuche Ci si fa’ du bbille chièuchie. 129


/D SqFKHUD VSLUGLXWH Anonimo

Mare majje, scur’ a màje tu sì mmorte e jè che facce mo me sceppe trecce e facce mo mm’ accèit ‘n goll’ a ttàje. Mare maje e scur’ a maje mo mm’accèite ‘n goll’ a ttajje, sciòscia rnàje! So ‘na pèchera spirdiute, lu mundàune m’ ha lassate, lu cacciune sembr’ abbaje pe’ la fame mo’ s’arraje. Mare maje ecc. Tinghe ‘ngolle ‘na sbirraje scazz’ e nnìute e ppijatàuse che la notte s arisbaje: vo’ tu puàne e jè ne ll’àje. Mare maje ecc. J’ tenè ‘na casarèlle: mò me manghe lu ruccètte senza fèuche, senza lette senza véine e cumbanaje.

130

Mare maje ecc. La sbirraje me turmende pe le dèbbete e ppisìure, me siquestre lu cuttire la fissàure e la tinaje. Mare maje ecc. Jurn’ arrète n’ tinè pane: penze bbèune da j’ fèure a ccavaje du cechèure p’ accibbèje la famèje. Mare maje ecc. Accumenz’ a darme plette ‘na quatrare, che m’ affrande; jè nghe na petrate ‘mbrande n’ addre ccàune 1’ annucchève. Mare maje ecc. E nghe tutte ca nisciune m’ avè vèste, vudd’ e ggèire a la càuse, chi sse tèire, nghe tre mèisce me ne vaje.

Mare maje ecc. Pe j’ ppiagne a lu cumbère c’ appattasse la jucuète mar’ a mmà m’ aj’ abbuschète na vattènne nghe la sdaje. Mare maje ecc. Criste mè, famm’ ascì preste nu muarèite strippilàune, canda manghe lu mundàune va la pèchere a ‘ddammaje. Mare maje ecc.


/D 6FDIIpWWH

Versi e musica di Aniello Polsi I Pe’ tòjeme ‘na vulije, nin ride zi’ Pumpè’, so’ fatte tre mila mije pe’ sta’ a lu Vaste me. Sentive ‘na nustalgije da tante tempe che de corse so’ riminute, pe’ vive gne nu re. Ajje accattate ‘na bella scaffette, oh che vrudette massere ajja fa’! - sfojie, merlicce, risciúle e cianghétte, vi’ che finezze de pesce sta qua? Ancora vive e prufume de mare sta panucchielle, che te’ a zampijà’; e sta lucerne e stu calamare? t’addore ‘mmocche, te fa rdicrijà’! II L’America è grande e ricche e te’ quelle che vu’, stu ciele però e stu mare teneme sole nu’. A èlle se campe bone, chiù bbone n’ zi po’ sta’, ma ècche se campe mejje s’arpurte li «dollàr»!

/XFLMq

Versi di G. Canci e musica di A. Polsi ‘Na vote pi viderte, n’ ci durmive, passave e ripassave suspiranne… e tu da la finestre mi guardive e na risate mi facive andanne ogne node arrive a lu pettine, ah, ah, ah! ogne dente trove lu pane, ah, ah, ah! Se na vote corre tu lebbre, e l’addre lu cane… pi sta vodde attòcche a te, Luciè, Luciè! Massere tutte ggire a lu ‘ncuntrarie, massere mi va lisce come l’ojje… Tu cirche di vulerme pi nu svarie, ma j’ ci facce passa e nin ti vojje! A fatte l’anne che ti facè la corte… lu core m’è guarite pi’ furtune! Bbillezza mè, chilà passione è morte: massere ride e cante pi la lune!

Ajje accattate ‘na bella scaffette, ecc. ecc. III Oh quanta malincunije se prove e n’ c’è da fa’, se pense ch’ arvè’ lu jurne de riturnà’ de là... All’ore de la partenze lu core lass’ a te, o terra felice e care, o bèlle Uašte me’! Ajje accattate ‘na bella scaffette, ecc. ecc.

131


$ 0LUDPDUH

6LULQjWH

Mmezza lu verde tra vigne e tra live, mbacci‘ a lu mare ch’addore di scojje: ‘Na casarelle nascoste t’accojje Addò tranquille e cuntente si stà!

Canda jè, Canda jè, t’addummánnave Si tu bene mi vulèive, si tu bene mi vulèive. Aji vojie a sganganarme, tu cchiù ni’ mm’arispunnève

Versi e musica di Florindo Ritucci Chinni

A Miramare jame ja’ A Miramare jame ja’ E’ ogne stagione, ‘na nuvità. A Miramare jame ja’ A Miramare jame ja’ Tutta la gente... corre e si stà. Canda lu sole tramonte a punente, e da lu mare s’aázze la lune. si ‘nu turmente tu tì ndi n‘addune; si ti ‘na raje ti sinde cuntente. A Miramare jame ja’ ... Si ti vu tojje da mmezz’a li guaje si vu passà ‘na mezzore di pace, va a Miramare, fatte capace: Nu paradise cchiù bbelle ngi stà... A Miramare jame ja’ ...

132

Versi di L. Anelli e musica di V. Marchesani

Canda jè ti sfriculijeve Tu cchiù mi stubbútieve. Canda jè, ti sfriculieve, tu cchiù mi stubbútieve. E cummúllite, e cummúlite ‘na bona vote Nin ggià déme arriggnà a stu manne Giusu Crèste ha li Cummanne. Pi nu vasce a la ndrasatte Nu scúzzone mi si date, nu vrígnole mi si fatte pi nu vasce chi t’hai date. Nu vrígnole mi si fatte, pi nu vasce chi t’hai date. Tu a ssù lètte, belle e calle Stire tuttà ddù si cosse, stire tuttà ddù si cosse. Ma ji cand’a lu suraine, mi si stinnirisce l’osse, Víja si, vimm’a’ rrapéjje, Ni mi fajje cchiù gniléje Víja si, vimm’a’ rrapéjje, Ni mi fajje cchiù gniléje.


Le edizioni precedenti possono essere richieste telefonando al n. 0873.69733

133


5LQJUD]LDPR Pier Canosa per l’immagine della copertina L’artista nasce a Vasto nel 1940. Ha viaggiato molto soprattutto lungo le vie degli oceani. Autodidatta, divoratore d’immagini, ha seguito istintivamente gli artisti liberty, i preraffaeliti per giungere infine ai manieristi di cultura nordica. Ama le immagini dell’onirico, rifiutandone le inquietudini ed abbandonandosi piuttosto al fascino dell’ironia e del bizzarro. Dal 1968 vive a Genova. Ha partecipato ad importanti mostre collettive ed a rassegne ed è presente in numerose collezioni pubbliche in Italia ed all’estero. I Musei civici in Palazzo d’Avalos espongono suoi dipinti sui costumi abruzzesi.

Michele Calvano per le foto dei mesi Artigiano con anima d’artista, ha fissato con l’obiettivo paesaggi e momenti di vita di Vasto, città nella quale vive e dov’è nato nel 1944. Ha di recente dato alle stampe una raccolta di fotografie dal titolo Vasto un mare di colori, firmata insieme alla figlia Laura.

134


Il 22 agosto 2003, alla presenza di S.E. Mons. Edoardo Menichelli, del Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Tagliente, del Sindaco Filippo Pietrocola e dei rappresentanti degli emigrati vastesi, coniugi Di Lallo e Ratta da Perth, MimÏ Salvati da Toronto, coniugi Ciccotosto da Padova, e di numerosi fedeli, l’Associazione Pro Restauro Chiesa di San Michele, ha voluto sottolineare con una cerimonia religiosa la conclusione dei lavori iniziati nel 1999, ai quali ha contribuito anche questo lunario con la devoluzione del ricavato delle vendite.

135


Si ringrazia la SocietĂ METAMER srl per il contributo alla realizzazione del CD allegato al Lunario 2004 136


A

*ORVVDULR GHL WHUPLQL GLDOHWWDOL XVDWL

abbàlle avv. sotto. Mmond’e bbàlle abbicinà v. avvicinare Abbreile m. Aprile acchiappá v. prendere, acchiappare accušcè avv. così adducchiá v. adocchiare addurá v. odorare aècche avv. qua aèlle avv. là ahàšte s. m. agosto ànne s.m. anno aridà v. ridare, restituire ariminè v. tornare aripànne v. stipare, mettere da parte arištrègne v. raccogliere arrajjà v. ragliare, ma anche arrabbiare arritruvá v. ritrovare arrividá v. rivedere arze s. m. orso ašcë v. uscire àsene s.m. asino; al plurale èsene aspittà v. aspettare assicuré v. assicurare assutturrá v. sotterrare atturé v. turare avà v. avere. Indicativo presente: ajje avànde pre. avv. annende avanti

B

Bbaiunàtte soprannome ‘Bbaštiàne Sebastiano battižžá v. battezzare bbèlle agg. bello bbéne s.m bene bbinidátte agg. benedetto bbîsce s.m. buco bbóne-a agg. buono

C

capefiàre s.m. cavolfiore calafàre s.m. calafatatore calafatá v. calatafare cambá v. campare camëisce s.f. camicia cànde avv. quando Canniléure la Candelora càpe s.f. testa Cappucciàlle soprannome cárte agg. corto cáute s.f. coda cavatìlle s.m. pl. gnocchetti fatti a mano incavati con le dita cažžîne s.m. calzoni cchiù avv. più cëtele s.m. bambino, s’usa anche bbardàsce o anche quatràre chëile s.m. chilo chëlle pr. pers.,plur. essi chéure s.m. cuore chillì pr.pers quella lì chissì- chištì pr. pers. codesta, questa chîule s.m. sedere, culo cirésce s.m. ciliegie ciciricchiáte s.f. cicerchiata, dolce tipico di carnevale cipàlle s.f. cipolla cipulláte s.f. cipollata cirimónie s.f. cerimonia cócce s.f. testa còjje v. cogliere cuciuná v. cucinare; cùceme ossia cucinami cullî pr. pers. egli. Cungarelle località sulla scogliera

D

dà v. dare. Indicativo presente: dìnghe Ddé s.m. Dio ddëce v. dire 137


depëgne v. dipingere. Più diffuso è il verbo pittá dóppe avv. dopo dumàne s.m. domani Dumìniche Domenico duvundá v. diventare

I innáre s.m. gennaio

E

Èsse v. essere. Indicativo presente sing:sé, sì, è; plur. séme, séte, sònne.

F

fàmmene s.f. femmina, donna fëchere s.m. fico fëjje s.f.e m. figlia fèšte s.f. festa fetà v. far le uova da parte della gallina fijáure s.m. fiore, al plurale li fîure fóche s.m. fuoco fóre avv fuori fràffe s.m. muco del naso. Pan’e fràffe fràte s.m. fratello. Tuo fratello si dice fràtte fràtte s.f. siepe Frittîre s.f. frittura frummagge s.m. formaggio furbàre s.m. febbraio

G

Ggîdice s.m. giudice Ggîgne Giugno Ggisî Gesù Ggiuvànne Giovanni Gna avv come Grósse agg. grosso

H

Hallëine s.f. gallina Hanne s.f. gonna Hàtte s.f. gatto Hràne s.m. grano Hudè v. godere 138

J

J’ Pron. Pers. sing. io ‘Jë v. andare. Indicativo presente. Vajje jëreve s.f. erba Juqué s.m. gioco Jurne s.m. giorno

L

la-lu art. sing. m., f. il, la. li-lì art. i. Articolo plurale maschile e femminile làupe s.m. lupo landá v. lasciare lavannáre s.f. lavandaia lëbbere agg. libero lëire s.f. lira lètte s.m. letto Liffanze Alfonzo lîjje s.m. luglio lucenecappelle s.f. lucciola lunarie s.m. lunario Lu Uašte Vasto

M

magná v. mangiare màise s. m. mese máje maggio màjje s.f. moglie malùcchie s.m. malocchio mamméme s.f. levatrice maštre s.m. maestro matène s.f. mattina mátte s.m. matto mattitá s.f. mattità, pazzia


‘mbilé v. infilare mé pr. poss. mio mèdeche s.m. medico mejje agg. meglio méne s.f. mano mežže agg. mezzo minë v. venire. Indicativo presente: vinghe mimórie s. f. memoria mirlîcce s. f. merluzzo mîte s. m. muto mititîre s. m. mietitore ‘mmèrne s. m. inverno murë v. morire

N

‘na art. ind. una Nardîcce Leonardo, diminutivo ‘ndó avv. dove ‘Ndònie Antonio ‘ngaricá v. preoccupare, fartene carico ‘nghi prp. con ‘ngiarmatàre s.m. mago, incantatore, al femminile ‘ngiarmatréce ni pron. pers, plur. Noi nijènde niente nîvele s.f. nuvola

O

ogne ogni òmmene s.m. uomo

P

pahá v. pagare pàile s.m. pelo pajje s.f. paglia pammadére s. f. pomodoro pásce s. m. pesce Passalàcche soprannome di persona patràne s.m. padrone pèchere s.f. pecora pelajje s.m. origano pennèzze s. pl. le ciglia degli occhi, le

pennezze dell’ucchie piacé v. piacere piccá perché pinnilîcce s.m. pendolino, pisellino pinžá v. pensare Pìtre Pietro prillibbàte agg. prelibato póšte s.m. posto Pugnàtte soprannome di persona punde s.m. punto, punde de štelle pundùre s.f. la polmonite pusciaréle s.m. pescatore putá v. potere. Indicativo presente: puzze puté v. potere

R

ràjje s.f. rabbia ramajjétte s.f. rametto ramétte s.m. rametto requiametèrne s.f. requiem eterna risciùle s.m. triglia risciulëtte s.m. trigliette rise s.m. riso, il ridere rispànne v. rispondere Rocche Rocco ‘rrahášte s.m. aragosta

S

sàbbete s.m. sabato sajàtte s.f. saetta, fulmine sande s.m. santo sapá v. sapere. Indicativo presente: sàcce scëne sì scijàne s.m. tromba marina scimmadàtte espress. gerg., sii maledetto scióscia s.f. amata, bella scrianžàte agg. screanzato scullàtte s.f. cravatta a papillon šdirràzze s.f. tavola di legno per lavare il bucato sëneche s.m. sindaco sfójje s.f. sogliole sindë v. sentire sódde s.m. soldo 139


sparagná v. risparmiare sparàgne s.m. risparmio Spidëte Espedito spirdîte agg. sperduto Sprusciavidìlle soprannome, letteralmente chi pulisce le budella ‘ssi-‘ssi agg. dim. pl. m. e f. quelli ‘ssu-‘ssa agg. dim. sing. m. e f. quello, quella štà’ v. stare. Indicativo presente: stinghe šti agg. dim. pl. questi štrangajùne s.m. mal di gola štù-šta agg. dim. questo, questa succàrse s.m. soccorso suspëre s.m. sospiro

T

támbe s.f. puzza, odore nauseabondo tande-a agg. tanto, tanta tégne v. tingere tèrre s.f. terra tì pron. pers. sing. tu tiná v. tenere. tìttele, tienile. Indicativo presente: tinghe trèšte agg. triste Tringinìlle soprannome

140

U

Uašte (Lu) Vasto uaštaréle vastese ucchie s.m. occhio ujje s.m. oggi

V

vàreche s.f. barca vàreve s.f. barba varevìre s.m. barbiere vénne v. vendere vì pron. pers. plur. voi viduvanze s.f. vedovanza virginèlle s.f. verginella, giovinetta virminàre s.f. la verminara, disturbi intestinali vóve s.m. bue vulé v. volere. Indicativo presente vùjje


%LEOLRJUDILD Luigi Anelli, Fujj ‘ammesche, Vasto, Anelli & Manzitti, 1892 Luigi Anelli, Origine di alcuni modi di dire popolari del dialetto vastese, Vasto, Anelli & Manzitti, 1897 Luigi Anelli, Proverbi vastesi, Vasto, Anelli & Manzitti, 1897 Luigi Anelli, Vocabolario vastese, Vasto, Anelli & Manzitti, 1901 Luigi Anelli, Ricordi di storia vastese, Vasto, Anelli & Manzitti, 1906 Luigi Anelli, Histonium ed il Vasto attraverso i secoli, Guglielmo Guzzetti, 1929 Raffaele Artese, Lu Mazzemarelle, Vasto, Cannarsa Michele Benedetti (a cura), Arte sacra a Vasto, Vasto, D’Adamo, 1995 Zulia Benelli, Gabriele Rossetti, Avezzano, Adelmo Polla, 1982 Antonio Bevilacqua, Don Felice Piccirilli un testimone del nostro tempo, Vasto, Arte della stampa, 1993 Antonio Bevilacqua, Storia religiosa di Vasto e del suo territorio, Vasto, Il Nuovo, 1998 Candido Calabrese, La cucina abruzzese, Villa S. Maria, Mauria, 2000 Michele Calvano, Laura Calvano, Vasto, un mare di colori, Vasto, Il Nuovo, 2003 Paolo Calvano, Renata D’Ardes (a cura), Archivi Vastesi, Vasto, Assoc. Cult. S.Michele, 2003 Paolo Calvano, Renata D’Ardes, Per una vita più umana, Vasto, Ass. Pro Emigranti Abruzzesi, 2003 Giuseppe Catania, Natale, Capodanno, Epifania, Lanciano, Botolini, 1987 C. Cerreti, A. Cardelli Antinori, M. C. Ricciardi, P. Calvano, M. Ciarma, Afriche. Tre esploratori abruzzesi, Chieti, Medium, 2001 Francesco Ciccarone, Ricordi. Società e politica a Vasto dall’unità d’Italia al fascismo, a c. di C. Felice, Vasto, Cannarsa, 1998 Pietro Cupido, Trabocchi, traboccanti & Briganti, Ortona, D’Abruzzo libri, ed. Menabò, 2003 Francescopaolo D’Adamo, Testimonianze storiche di cultura vastarola, Vasto, Histonium, 1993 Nicola D’Adamo, Felice Piccirilli sacerdote, Vasto, Cannarsa, 1988 Vittorio d’Anelli, Histonium ed il Vasto, Vasto, Cannarsa, 1977 Vittorio d’Anelli, Ricerche di araldica vastese, Vittorio d’Anelli, La collazione del Toson d’oro al Connestabile Fabrizio Colonna nella città del Vasto, in “La Rivista Araldica”, anno LVIII n. 10, Roma, Ottobre 1960 Fernando D’Annunzio, ‘Nghi t tutte lu core, Vasto, Ed. Histonium, 2001 Gabriele D’Annunzio, Alla Piacente, a c. di L. Sciascia, Milano, Nuovo portico-Bompiani, 1988 Nino D’Antonio, Pittura e costume a Napoli fra otto e novecento, Fausto Fiorentino, 1995 Panfilo De Filippis, Arie de casa nostre, Roma, Ed. La Conca, 1997 Nicola Del Casale, Lu Vuaste dumane, Pescara, Ferretti, 1970 141


Antonio Di Lello - Antonio Stanziani, Cucina marinara abruzzese, Pescara, CARSA, 1999 Giovanna Di Matteo (a cura), Ecce Agnus Dei, testamento di un’artista, Teramo, Edigrafital, 1999 Alfonso Maria Di Nola, Le superstizioni degli italiani, Bari, Laterza, 1993 Francesco Feola, Le paranze. Fatti, dati e miti, Lanciano, Carabba, 1997 Espedito Ferrara, Calendario Vastese, dattiloscritto inedito Espedito Ferrara, Aria di Città, Roma, RES Beniamino Fiore (a cura), Centoventi anni di vita in immagini fotografiche (Voll. I-II-III-IV), Vasto, Cannarsa, 1999 - 2000 - 2001 - 2002 Beniamino Fiore (a cura), I primi 100 anni del calcio vastese, Vasto, Graphic Art, 2002 A. Gandolfi - E. Mattiocco, Ori e argenti d’Abruzzo. Dal medioevo al XX secolo, Pescara, Carsa, 1996 Emiliano Giancristofaro, Le supestizioni degli abruzzesi, Quaderno 46 della Rivista Abruzzese, Lanciano, 2003 Lia Giancristofaro, Cultura popolare abruzzese. Storia letteraria e metodologia della ricerca, Regione Abruzzo, assessorato alla promozione culturale, 1999 Gabriella Izzi Benedetti, Luigi Marchesani, Vasto, Cannarsa, 1992 Ettore Janni, In piccioletta barca, Milano, ed. Alpes, 1921 Pino Jubatti, La cucina di tradizione in Abruzzo, Vasto, Il Nuovo, 2000 Lucio Martella, Florindo Ritucci Chinni, Carissima anima di artista, in “Immagini di Vasto. Vastophil 1987”, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1988 Gaetano Murolo, Sonetti Dialettali (1886-1898), a c. di Tito Spinelli, Vasto, Cannarsa, 1979 Luigi Murolo, Teatro Rossetti, Vasto, Histonium, 1987 Luigi Murolo, Le muse tra i negozi, Roma, Bulzoni, 1992 Luigi Murolo (a cura), Cominciammo a suonar le chitarre, Vasto, Amm. Comunale, 1992 Luigi Murolo, Le sorprese della “poubelle”, in Vastophil 1999, Vasto, Histonium, 1999 Luigi Murolo, Cammini abituali, Vasto, Il Torcoliere, 1998 Luigi Murolo, Carlo Marchesani, Luigi Di Tullio, Nostra Signora del Vasto, Vasto, Il Torcoliere, 2001 Luigi Murolo, Cosa strana e nuova. Istruzione tecnica e territorio: un caso abruzzese tra Otto e Novecento, Vasto, Il Torcoliere, 2002 Luigi Murolo, Dalle stanze del tempo, Vasto, Il Torcoliere, 2003 Ernst Nolte, Coscienza Europea e coscienza Nazionale, Vasto, Di Rico, 1998 Gianni Oliva (a cura), Romualdo Pantini, tutte le poesie, Vasto, Marinucci Editore, 1975 Gianni Oliva, Il verismo di Gaetano Murolo e di Luigi Anelli, in Vastophil, Roma, Ist. Poligrafico e Zecca dello Stato, 1985 Gianni Oliva (a cura), Romualdo Pantini nella cultura italiana ed Europea tra Otto e Novecento, Vasto, Il Torcoliere, 1997 Romualdo Pantini, Antifonario, Vasto, Arte del libro, 1905 Romualdo Pantini, Canti inediti, Vasto, Amici dell’Arte, 1946 Giovanni Peluzzo (a cura), 1864 Un secolo di Civismo, Vasto, Soc. Operaia di Mutuo Soccorso, 1964 Giovanni Peluzzo, Scrittori a Vasto, Vasto, A. D’Adamo, 1981 142


Giuseppe Perrozzi, Dicémele a la nostre, Vasto, Histonium, 1966 Giuseppe Perrozzi, Luigi Anelli, nella vita e nelle opere, Vasto, Histonium, 1968 Giuseppe Pietrocola, L’occhio della memoria, in Vastophil, Roma, Ist. Poligrafico e Zecca dello Stato, 1986 Giuseppe Pietrocola (a cura), Ettore Janni, poesie, Roma, Ist. Poligrafico e Zecca dello Stato, 1992 Serafino Razzi, Cronaca vastese (1576-1577), a cura di Luigi Anelli, Vasto, Anelli e Manzitti, 1897 Michele Ronzitti, Don Romeo Rucci e la vita religiosa di Vasto nel 1900, Vasto, Di Cicco, 1999 Michele Ronzitti, Memorie religiose - sociali - artistiche Vasto 1900, Vasto, Di Cicco, 2002 Michele Ronzitti, Chiesa e Parrocchia di San Pietro in Vasto,Vasto, Di Cicco, 2003 Virgilio Sambuco, Padre Valeriano Mileno, cappuccino, Terni, E.F.I. Pasquale Spadaccini, La morte che viene dal cielo, in “Il Nuovo”, Vasto, 2000 Pasquale Spadaccini, Pietro Muzii, un protagonista della storia vastese nella prima metà dell’Ottocento, Vasto, Cannarsa, 2002 Tito Spinelli, Il Teatro Dialettale di Espedito Ferrara, Vasto, 1981 Andrea R. Staffa, La Necropoli Italica del Tratturo di Vasto, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 2000 Domenico Suriani, Reliquia del Santo Legno della Croce, Vasto, Arte della Stampa, 1930 Giuseppe Tagliente, Le immagini e la memoria. I bagni di mare, Vasto, Il Nuovo, 1994 Giuseppe Tagliente - Paolo Calvano, Ernesto Cordella. L’uomo, il soldato, l’esploratore, Vasto, Il Torcoliere, 2001 Giuseppe Tagliente - Mario Giudici, Memorie di Vasto: un secolo di storia nelle cartoline d’epoca, Milano, Arti grafiche Caggioni, 1990 Lucio Trojano, I Frentani, Lanciano, Officine Grafiche Anxanum, 1985 Pierino Ubalducci, Li suprannume di lu Uaste, Vasto, Cannarsa, 1995 55 ricette del cuore, Vasto, Associazione amici degli anziani e Tele Radio Vasto, Filandro Lattanzio, Catalogo delle 20 opere donate al comune di Vasto, Vasto, A. D’Adamo, 1988 L’Abruzzo a tavola. Annuario dei ristoranti e delle aziende vinicole d’Abruzzo, Pescara, Abruzzo Promozione Turismo, 2001 Comune di Vasto, Carlo D’Aloysio da Vasto, Catalogo opere, Vasto, 1981 Associazione Culturale S. Michele, Albo d’onore, Vasto, Histonium, 2002 Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo, Decimo premio Vasto, Vasto, Histonium, 1968 Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo, Ippocampo 1972, Torino, T.E.C.A., 1972 Città del Vasto, Ricordo di Carlo Della Penna, Vasto, Histonium, 1995 Città del Vasto, Quaderni del Toson d’Oro I e II, Vasto, Graphic Art, 1999 Congrega del SS. Sacramento in S. Pietro, Manna del cielo, Vasto, Ed. G. Guzzetti, 1920 Istituto Italiano di Storia delle Tradizioni Popolari, Atti del Settimo Congresso nazionale delle Tradizioni Popolari, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1959

143


144


,QGLFH GHL 1RPL Agnelli Giovanni, 69 Agnes Biagio, 69 Aiuti Fernando, 69 Alacoque Margherita Maria, beata, 14 Alessandrini Elio, 30 Aloè Berinto, 57 Altieri (cardinale), 13 Altieri Massimo, 43 Amendola Giorgio, 48 Amodio, 58 Andreini Idiano, 8, 22 Anelli Alfredo, 118 Anelli Carlo, 7, 67 Anelli Gaetano, 24 Anelli Luigi, 6, 50, 56, 132, 119, 141, 142, 143 Anelli Nicola, 31 Anelli Paolo, 94 Antonelli Luciano, 43 Anzivino, 56 Arbasino Alberto, 108 Arrigo VIII, 117 Artese Marino, 36 Artese Raffaele, 141 Augelli Nazario, 124 Aymone (di Dordona), 5 Baccaglini, 56 Baccalà Giuseppe, 101 Badaloni Piero, 86 Baiocco fratelli, 61 Barbarotta (famiglia), 14 Barbarotta Luigi, 119 Barbato Caterina, 124 Barbiellini Amidi Gaspare, 86 Basilico Gennaro, 75 Battaglia Romano, 86 Battista, 56 Belgioioso Quarto di, 119 Benedetti Michele, 91, 141 Benedetti Pietro, 113 Benelli Zulia, 141 Benvenuti Nino, 104 Berardozzi Michele, 46 Berti Franco, 43 Bertozzi Gabriele Aldo, 75 Besana Renato, 108 Betty John, 47

Bevilacqua Antonio, 141 Bevilacqua Pietro, 33 Biagi Enzo, 86 Biasion Renato, 74 Biordi Raffaello, 74 Bischia Andrea, 124 Bolognese Giovanni, 8 Bonanni, 55 Bonaparte Giuseppe, 13 Bontempo Peppino, 104 Borboni (famiglia), 29 Bosco, 56 Bosco, 56 Bosco Giovanni, 50 Bosco Giuseppe, 106 Boselli Carlo, 24, 101 Bottari Carlo, 59 Bottari Matteo, 113 Bray Vincenzo, 109 Brignone Guido, 28 Brindisi, 72 Bruno Bartolo, 55 Budano Vincenzo, 113 Caccavello Stefania, 88 Calabrese Candido, 141 Caldora (famiglia), 5 Calvano Fernando, 44 Calvano Laura, 136, 141 Calvano Michele, 19, 27, 37, 45, 53, 63, 71, 81, 89, 97, 107, 115, 134, 141 Calvano Paola, 110 Calvano Paolo, 1, 60, 141, 143, 157 Cammarota Eligio, 112 Camperchioli Carmela, 50 Canci Giuseppe, 131 Canci Luigi, 26 Canci Michele, 24 Canci Michele, 70 Canci Piergiorgio, 70 Canci Vincenzo, 119 Cannarsa Renato, 105 Canosa Piero, 134 Canova Lorenzo, 74 Capezzuto Fernando, 125 Caporale, 31 Cadelli Antinori A., 141 145


Cardini Franco, 108 Cardone (famiglia), 14 Cardone Francesco, 6 Cardone Luigi, 6 Carli Carlo Fabrizio, 74 Carlo Magno, 5 Carlo III d’Austria, 5 Carlo III di Durazzo, 5 Carluccio Luigi, 74 Carnefresca Bernardino, 6 Carpi Dante, 102 Carpi Lamberto, 80, 102 Cascella Basilio, 17 Casilli Romualdo, 67 Castaldi Gianni, 18, 111 Castaldi Giuseppe, 111 Catalano Antonio, 124 Catalano Nicola, 57 Catania Giuseppe, 57, 86, 141 Catania Pino, 110 Cavallone Ettore, 24 Cavallone Teresa, 28 Cavuoti Massimiliano, 111 Cavuoti Pino, 110 Celano Francesco, 67, 119 Celenza Antonio, 15 Celenza Giuseppe, 116 Celenza Liborio, 61 Celenza Mario, 108 Celenza Michele, 61 Celenza Pasquale, 123 Cerreti Claudio, 141 Cerritelli Claudio, 74 Cerulli Rocco, 124 Cesare Giulio, 6 Checchia Antonio, 120 Chinni Francescopaolo, 24 Chozas, 58 Ciampagna, 86 Ciancaglini Angelo, 35 Ciancaglini Dario, 124 Cianci Alfonso, 56 Cianci Angelo, 44 Cianci Antonio, 50 Cianci Ernesto, 7 Cianci Francesco, 77 Ciancio Gaetano, 34, 96, 127 Ciarma Miria, 141 Ciccarone Adriano, 57 Ciccarone Antonio, 7 Ciccarone Francesco, 67, 119, 141 146

Ciccarone Silvio junior, 8, 59, 86, 104 Ciccarone Silvio senior, 6, 8, 24 Cicchini Giuseppe, 60 Cicchini Vincenzo, 60 Cicchini Vincenzo, 60 Ciccotosto Adriano e moglie, 135 Cieri Francescopaolo, 24 Ciffolilli Giuseppe, 56 Cinquina Michele, 116 Cinquina Roberto, 88 Cirillo, 77 Clarella Michele, 113 Clerici Michele, 13 Colantonio Vincenzo, 125 Colanzi Rosanna, 44 Colizzi, 58 Colombo Giacomo, 14 Colonna Fabrizio, 141 Conti Giovanni Claudio, 124 Corbo Carlo, 33 Cordella Ernesto, 6, 143 Correggio (Antonio Allegri da), 14 Cortellesi Paola, 38 Crescenti Uberto, 75 Crisci (famiglia), 21 Crisci Claudio, 123 Crisci Gianbattista, 119 Crisci Giorgio, 18, 21 Crispolti Enrico, 74 Croce Benedetto, 55 Cupaioli Vincenzo, 34, 56 Cupido Pietro, 141 Daccò Gianfranco, 102 D’Adamo (famiglia), 49 D’Adamo Antonio, 49 D’Adamo Antonio, 50 D’Adamo Bruno, 102 D’Adamo Filippa, 22 D’Adamo Francescopaolo, 141 D’Adamo Francesco Paolo, 49 D’Adamo Francesco Paolo, 124 D’Adamo Giuseppe, 114 D’Adamo Leonardo, 119 D’Adamo Nicola, 49 D’Adamo Nicola, 49 D’Adamo Nicola, 94 D’Adamo Nicolangelo, 124, 125, 141 D’Adamo Nicolino, 70 D’Adamo Vincenzo Paolo, 49 D’Alberto Eugenio, 69, 104


D’Aloisio Luigi, 8 D’Aloisio Michele, 24 D’Aloisio Nicola, 41 D’Aloysio Carlo, 7, 143 D’Amore Filippo, 75 D’Anelli Vittorio, 7, 141 Daniele Letizia, 125 D’Angelo Decio, 111, 125 D’Anniballe Stellerino, 106, 125 D’Annunzio Fernando, 33, 66, 141, 157 D’Annunzio Gabriele, 2, 47, 55, 75, 91, 141 D’Annunzio Michele, 77, 124 D’Annunzio Nicola, 77, 106 D’Antonio Nino, 141 D’Arcangelo Lucio, 108 D’Ardes Renata, 52, 60, 141 d’Avalos (famiglia), 5, 105, 109, 136 d’Avalos Alfonso II, 5 d’Avalos Cesare Michelangelo, 5, 105 d’Avalos Ferrante Francesco, 5 d’Avalos Francesco Ferdinando, 5 De Benedictis Giuseppe, 67, 119 De Fanis, 54, 86 De Fanis Fulizinze, 101 De Fanis Valeria, 80 De Fazio Cosimo, 73 De Filippis Alfonso, 58, 124 De Filippis Ferdinando, 86 De Filippis Panfilo, 141 De Filippo Eduardo, 50 De Foglio, 58 De Francesco Lelio, 48 De Guglielmo Giuseppe, 24, 48, 119 De Guglielmo Paolo, 50, 123 De Guglielmo Sergio, 127 De Innocentis Angelo, 123 Del Borrello Giuseppe, 60 Del Borrello Roberto, 24, 70 Del Casale Franco, 78 Del Casale Luigi, 109 Del Casale Nicola, 142 De Lerma, 54 Del Greco Francesco, 6 Del Greco Gaetano, 8 Del Guercio Eligio, 24 De Litiis Giulio Cesare, 6 Della Penna Anna, 114 Della Penna Carlo, 7, 59, 65, 143 Della Penna Carmine, 62 Del Moro Angelo, 104 Del Lupo Maria Rosaria, 80

De Micheli Mario, 74 Del Monte Guglielmo, 56 Del Moro Angelo, 57 Del Moro Vincenzo, 113 Del Prete Juan, 7 Del Prete Mario, 23 Del Prete Nicola, 26, 34, 110, 124 Del Prete Romeo, 23 De Luca Palma Nella, 28 De Luca Raffaele, 40 De Mutiis Federico, 26, 75 De Mutiis Matilde, 26 de Parma Riccio, 6, 86 De Pompeis (famiglia), 14 De Riseis Luigi, 119 D’Ermilio Carmine, 33 D’Ermilio Giovanni, 33 D’Ermilio Roberto, 124 De Santi Floriano, 74 Desiati Francescopaolo, 25 Desiati Giuseppe, 33 Desiati Massimo, 124 Di Bari Pantaleo, 30 Di Bello Pietro, 127 Di Berardino Arnaldo, 104 Di Biase Teresa, 50 Di Bussolo Nicola, 78 Di Bussolo Paolo, 127 Di Camillo, 54 Di Candido Angelo, 105 Di Candido Giuseppe, 113 Di Cintio, 86 Di Clemente Nicola, 59 Di Crollalanza, 73 Didio Caio, 6 Di Donato Pietro, 7 Di Fonzo fratelli, 102 Di Giamberardino Eugenio, 125 Di Lallo Albert e moglie, 135 Di Lanciano Vincenzo, 57 Di Lello Antonio, 142 Di Lorenzo Fiorindo, 125 Di Martino Enzo, 74 Di Mascio, 58 Di Matteo Giovanna, 142 Di Memmo Cesare, 157 Di Nardo Rolando, 55 Di Nisio Fiorangelo, 116 Di Nisio Giuseppe, 116 Di Nola Alfonso Maria, 142 Diomede, 5 147


Di Paolo Giovanni, 58 D’Ippolito Filoteo, 8 D’Ippolito Mario, 54 Di Rosso Giovanni, 1 Di Rosso Vincenzo, 67 Di Santo Antonio, 124 Di Spalatro Luigi, 60 Di Stefano Tommaso, 125 Di Tommaso Nicola, 109 Di Tullio Luigi, 52, 142 Di Tullio Ottavio, 24 Donnini Eros, 72 D’Onofrio, 56 D’Ugo Maria Pia, 124 D’Ugo Nicolino, 36 Eco Umberto, 29 Esposito Francesco, 75 Fabrizio Nicola, 44 Fagiani Cesare, 50 Fagiolo Vincenzo (cardinale), 24 Falcone Serafina, 11 Falcucci Pietro, 124, Fanghella Antonio, 57, 95 Fantini Fulgenzio, 28, 43 Felice Costantino, 141 Feola Franco, 55, 142 Fernandez Francesco Josè, 86 Ferrara, 54 Ferrara Espedito, 7, 11, 12, 32, 50, 79, 95, 97, 105, 115, 142, 143 Ferrara Maria Teresa, 110 Ferrara Nicola, 24 Ferilli Sabrina, 69 Ferro Franco, 104 Filippo Neri, santo, 14, 32 Finarelli Giovanni, 124 Fino Giuseppe, 76, 106 Fiore (famiglia), 49 Fiore, 54 Fiore Beniamino, 142 Fiore Fernando, 124, 125 Fiore Michele, 7, 100 Fiore Nicola, 56 Fiume, 72 Flaviano Ennio, 55 Florio Domenico, 56 Forte Giuseppe, 44, 110 Francesco da Paola, santo, 14 Francesco d’Assisi, santo, 28, 43, 47, 117 148

Francesco II di Valois, 5 Francesco Saverio, santo, 14 Frezza Agostino, 43, 125 Fuiano Gaetano, 124 Gagliardi Willy, 88 Galante Luigi, 109 Galante Nicola, 7 Gandolfi A. 142 Garattini Silvio, 69 Garibaldi Giuseppe, 24 Gasbarrini Antonio, 74 Gaspari Remo, 59, 77 Gelmini Pierino, 86 Genova, baroni (famiglia), 14 Genova Alfonso, 119 Genova Luigi, 119 Genova Oscar, 67, 119 Genova-Rulli (famiglia), 94, 95 Genova Rulli Ludovico, 95 Ghionni Guido, 125 Giancola, 56 Giancristofaro Emiliano, 142 Giancristofaro Lia, 142 Giangiacomo Fabio, 124 Giangiacomo Guido, 124 Gigli Mario, 90 Gileno Francesco Paolo, 127 Gileno Nicola, 127 Giovanni, santo, 62 Giovanni Battista, santo, 14, 70 Giovanni Paolo II (Papa), 24 Giovine Francescopaolo, 8, 41 Giovine Giulio, 24 Gisone, 5 Giudici Mario, 143 Gorbaciov Mikhail, 69 Gracco Tiberio, 83 Grai Giorgio, 74 Guevara (famiglia), 5 Guidone Luigi, 113 Guzzi Virgilio, 74 Iacobucci Angela, 30 Iacobucci Nicola, 44 Ialacci Angelo, 54 Ianni Ettore, 6, 47, 55, 142, 143 Imbornone Nando, 55 Iuso Lorenzo, 58 Izzi Antonio, 25 Izzi Benedetti Gabriella, 142


Jasci Ludovico, 32, 96 Jasci Sebastiano, 32 Jecco Alfonso, 67 Jubatti Pino, 142 Laccetti, 54 Laccetti Beniamino, 99 Laccetti Valerico, 6, 117 La Palombara Nicola, 109 Laporese Domenico, 67 Larcinese Domenico, 41, 125 Lattanzio Filandro, 7, 100 Lattanzio Filandro, 105, 143 Lattanzio Levino, 56 La Verghetta I, 54 La Verghetta II, 54 La Verghetta Cesario, 60 La Verghetta Nicola, 56 La Verghetta Nicola, 105 Lazzaro Giulio, 113 Leone Giovanni, 31 Leone XII (Papa), 4, 6 Leonzio Paolo, 124 Levantesi, 56 Levi Arrigo, 86 Liborio, santo, 70 Litterio Camillo, 124 Longo Antonio, 18 Lo Vecchio Tanino, 58 Luigi, santo, 14 Maccarone Massimiliano, 125 Macchiavelli Nicolò, 47 Maio, 58 Malagodi Giovanni, 48 Malatesta Gino, 42 Malatesta Nicola, 26 Malatesta Rocco, 100 Manella, 14 Manso Maria, 125 Manzitti Camillo, 6 Manzitti Giuseppe, 6 Marcegaglia Emma, 40 Marcello Vincenzo, 124 Marchesani Alfonso, 119 Marchesani Angela, 11 Marchesani Biase, 101 Marchesani Carlo, 142 Marchesani Federico, 119 Marchesani Francesco, 119

Marchesani Gino, 50 Marchesani Luigi, 6, 105 Marchesani Michele, 67, 119 Marchesani Pietro, 60 Marchesani Vincenzo, 132 Marchione Florindo, 125 Marchione Giacomo, 119 Marconi Esther, 38 Marcovecchio Fabiano, 52 Marcovecchio Nicolò, 70 Maria Maddalena, santa, 14 Mariani Carlo, 67 Mariani Nicola, 67 Mariani Pietro, 12, 116 Marinelli Marino, 98 Marino Giuseppe, 44, 95 Marino Umberto, 92 Marinucci Carlo, 79 Mariotti Giacinto, 124 Marotta Giuseppe, 70 Marrollo Antonella, 40 Marrollo Calogero, 36, 40, 94 Martella Lucio, 142 Martella Luigi, 7, 100 Martella Nicola, 56, 113 Martignon Bruno, 90 Martone Antonio, 113 Martone Gaetano, 25, Martone Gaetano, 26, 111 Martone Paolo, 56 Maschera Giorgio, 74 Mascitti Benito, 96 Massarin Mario, 74 Massimiani Vincenzo, 104 Massone, 101 Mastrovincenzo Nicola, 124 Mattioli Raffaele, 7, 47 Mattiocco E., 142 Mazzi Antonio, 86 Mayo Uranio, 67, 119 Mayo Venceslao, 29 Medea Luigi Alfiero, 86, 110 Melle Peppino, 123 Memmo Domenico, 85 Memmo Michele, 18, 85, 124 Menichelli Edoardo, 43, 135 Meninni. 54 Menna Rocco, 109 Mercedes Dedè, 84 Messori Vittorio, 86 Miele Franco, 74 149


Milani Riccardo, 38 Mileno Alberto, 28, 43 Mileno Cenzino, 18, 58 Mileno Cesario, 116 Mileno Valeriano, 143 Miscione Angelo, 34, 123 Miscione Francesco, 119 Miscione Nicola, 57 Miscione Salvatore, 119 Mirra Giulio Cesare, 112 Miscione Ulrico, 113 Molinari Giovanni, 125 Molino Antonio, 56 Molino Barbara, 62 Molino Filippo, 14 Molino Levino, 88 Molino Lucia, 39, 52 Molino Massimo, 157 Molino Michele, 57 Molino Roberto, 124 Molino Saverio, 118 Monacelli Emilio, 24, 40, 67 Monacelli Silvio, 24 Montana Guido, 74 Montanelli Indro, 69 Monteferrante Giovanni, 73 Monteferrante Giulio, 119 Monteferrante Maria Spina, 60 Monteferrante Michele, 124 Monzon, 104 Murat Gioacchino, 5, 29 Muratore Michele, 88 Murolo Ciccillo, 114 Murolo Gaetano, 6, 90, 142 Murolo Luigi, 142, 147, 157 Mussolini Benito, 105 Muzii Angelo, 57 Muzii Giuseppe, 90 Muzii Luigi, 24 Muzii Pietro, 143 Naglieri Florindo, 14 Napolitano Luigi, 109 Nasci (famiglia), 14 Nasci Carlo, 8 Nasci Giuseppe, 8 Nasci Luigi, 8, 67, 119 Natali Lorenzo, 90 Natalizi, 56 Navigante Cesare, 113 Nencini Gastone, 61 150

Nicola da Bari, santo, 52 Nocciolino Antonio, 88 Nolte Ernst, 142 Notarangelo Michele, 44, 124 Notaro Nicola, 8 Notte Emilio, 74 Novembre Emidio, 87 Obino Antonio, 75 Oliva Gianni, 55, 83, 142 Olivieri fratelli, 101 Olivieri Mario, 124 Omero, 5 Orazi Feliciano, 58 Orlando Silvio, 38 Ottaviano Francesco, 40 Ottaviano Nicola, 62 Ottaviano Vincenzo, 124 Padano, 86 Pagliarelli Domenico, 127 Paglione Giulio, 36 Palazzuolo Giacinto, 124 Palizzi Filippo, 6, 14, 117 Palizzi Francescopaolo, 6, 14 Palizzi Giuseppe, 6 Palizzi Nicola, 6 Palmieri Filoteo, 8 Palombo Franco, 125 Palucci Ennio, 24 Palombo Pietro, 50 Pantini Romualdo, 7, 83, 119, 142 Paolantonio Franco, 7, 65 Paolantonio Giovanni, 105 Paolucci Marcozzi Nicoletta, 90 Paolucci Raffaele, 90 Parazzoli Ferruccio, 108 Pelliccia Placido, 125 Pellicciotti Giovanni, 125 Peluzzo Giovanni, 142 Peluzzo Luigi, 67 Pepe Salvatore, 7, 54, 119 Perla Antonio, 109 Perrozzi Aldo, 82 Perrozzi Giorgio, 82 Perrozzi Giuseppe, 7, 119, 143 Perrozzi Mario, 18, 82, 98 Perrozzi Nicola, 82 Perrozzi Pietro, 80, 82 Petrocelli Sante, 48 Petroro Gianni, 96


Petroro Lello, 110 Petroro Silvio, 60, 83, 94, 104, 111 Pezzuto Maria Grazia, 110 Piccirilli Felice, 111, 141 Piccirilli Pasquale, 58 Piccirilli Rino, 72 Piccolotti Francesco, 124 Pierabella Luigi, 50, 114, 127 Pierluigi da Palestrina, 6 Pietrocola Filippo, 8, 124, 135 Pietrocola Giuseppe, 7, 143 Pietrocola Luigi, 67, 119 Pietrocola Nicolamaria, 105 Pipino, 5 Pisarri Francesco, 84 Pisarri Salvatore, 50 Piscicelli Franco, 43 Potetti Gianni, 110 Placido Michele, 38 Polidori Francesca, 29 Pollutri Antonio, 119 Polsi Aniello, 7, 11, 12, 56, 94, 119, 131 Pompeo, 6 Pomilio Mario, 55 Pompeo Pasquale, 116 Pomponio, 565 Pomponio Pio, 59 Pontillo Tindaro, 87 Ponza Enrico, 24 Ponza Francesco, 8 Pracilio Luigi, 34 Prospero Antonio, 8 Pudente Lucio Valerio, 6, 75, 86, 113

Reale Nicola, 56 Reale Nino, 127 Recinelli Marina, 110 Ricci Alfonso, 119 Ricci Giuseppe, 6 Ricciardi M. C., 141 Ritucci, 56 Ritucci Lucio Basso, 124 Ritucci Chinni (famiglia), 47 Ritucci Chinni Florindo, 7, 8, 24, 32, 47, 84, 95, 132, 142 Ritucci Chinni Francesco, 93 Roberti Francesco, 119 Rocchio Olindo, 8 Romani Francesco, 6, 35 Romano, 54 Romoli, 58 Ronzitti, 43 Ronzitti Luigi, 113 Ronzitti Michele, 7 Ronzitti Michele, 143 Rosato Giuseppe, 74 Roselli Luigi, 109 Rossetti Dante Gabriel, 6, 83 Rossetti Gabriele, 5 , 6, 25, 29, 86, 94, 108, 141 Rotolo Stefania, 69 Rucci Romeo, 13, 14, 95, 143 Ruggieri Salvatore, 32, 56 Rullo Lucio, 56 Russo Lorenzo, 124 Russo Vincenzo, 67 Russo Vincenzo, 90 Ruzzi Luigi, 7, 25, 104

Quagliarella Gaetano, 110 Quagliarella Gianni, 114

Sabatini Carlo, 90 Sabatini Luigi, 125 Sala Alberico, 74 Salvati MimÏ, 135 Salvatorelli Francesco, 43 Salvatorelli Giovanni, 33 Salvatorelli Luigi, 104 Sambuco Virgilio, 143 Sammartino Remo, 59 Sampò Enza, 86 Sangro Elena (Bartoli Avveduti M. Antonietta), 7 Santarelli, 54 Santarelli Mario, 26, 57, 104 Santini Antonio, 109 Santoro Michele, 113 Santoro Osvaldo, 157 Santulli Francesco, 125

Raimondi, 56 Raimondi Antonio, 127 Raimondi Francesco, 56 Raimondi Giuseppe, 50, 88, 127 Raimondi Rosanna, 110 Ranghelli Giuseppe, 113 Raspa Oscar, 57 Raspa Ettore, 36, 94 Raspa Vincenzo, 36 Ratta coniugi, 135 Raudino Giuseppe, 80 Razzi Serafino, 143 Reale Fernando, 50 Reale Michele, 116

151


Sanzi Maria Rosaria, 65 Sanzio Raffaello, 72 Sargiacomo Luigi, 67 Sarodi Espedito, 87 Savastio, 56 Scafetta, Francesco Michele, 157 Scampoli Domenico, 33 Scampoli Saverio, 124 Scampoli Giuseppe, 93 Scampoli Sabrina, 124 Scardapane Erminio, 8 Sciascia Andrea, 125 Sciascia Leonardo, 141 Sciorra Gianni, 125 Scolavino Lello, 88 Scolavino Raffaele, 24, 41 Scopa Lelio, 94, 114 Scopa Pietro, 101 Scotti Nicola, 15 Scurria Vincent, 94 Scurti Antonio, 127 Sebastiano, santo, 14, 18, 44, 47 Serafini Arialdo, 100 Sermonti Giuseppe, 108 Sestieri Maria, 65 Sette Pietro, 50 Seveso Giorgio, 74 Sgattoni Giammario, 74 Sigismondi Etelwaldo, 124 Silone Ignazio, 55 Silvestri Nicola, 109 Simongini Gabriele, 74 Smargiassi Bernardino, 56 Smargiassi Francesco, 79 Smargiassi Gabriele, 6 Smargiassi Gennarino, 79 Smargiassi Luigi, 125 Smargiassi Michele, 109 Smargiassi Nicola, 79 Smerilli Domenico, 75, 124 Sorgente, 56 Spadaccini Aldo, 64 Spadaccini Filippo, 50 Spadaccini Michele, 80, 94 Spadaccini Michele, 98 Spadaccini Pasquale, 143 Spadaccini Teodoro, 98 Spataro (famiglia), 39 Spataro Alfonso, 39, 67, 119 Spataro Giuseppe, 7, 59, 90, 95 Spatocco (famiglia), 14 152

Spatocco Michele, 44, 77 Spinelli Tito, 94, 106, 142, 143 Sputore Spina, 26 Sputore Vincenzo, 70, 111, 124 Staffa Andrea, 65, 143 Stanziani Antonio, 142 Stecchi Guido, 116 Stella Sidney, 98 Stivaletta Luigi, 50, 127 Stivaletta Nicola, 33 Strever Gennaro, 62 Strozzieri Leo, 74 Sturzo Luigi, 7 Suriani Cesario, 60 Suriani Ciro, 56 Suriani Domenico, 143 Suriani Pietro, 8 Suriani Roberto, 52, 124 Tagliente Giuseppe, 1, 8, 65, 75, 112, 135, 143, 157 Tagliente Ilaiza, 96 Tagliente Vittorio, 80 Talamazzi Ugo, 57 Tana Antonella, 50 Tana Michele, 110 Tarquini, 58 Taverna, 58 Tenaglia, 56 Tenaglia Nicola, 87 Tenaglia Salvatore, 73 Terpolilli Renato, 16 Teutonico Teodoro, 113 Theòfilo Marcia, 86 Tiberi, conti, (famiglia), 14 Tiberi Luigi, 119 Tiberi Nicola, 6, 14 Tiberio Nicola, 124 Tiboni Edoardo, 52, 55, 94 Tilli Elio, 125 Tonini Ersilio, 86 Tosone Luciano, 62 Tosti Francescopaolo, 28 Traiano (Imperatore), 8 Traino Nicola, 124 Trasmondo (conte di Chieti), 13 Troiano Lucio, 103, 143 Troilo Francesco, 124, 125 Trovarelli Laura, 50 Trozzi, 56


Ubalducci Pierino, 143 Valenti Paolo, 69 Valentini Antonio (vescovo), 24 Valentini Cesario,127 Valentini Fernando, 127 Valentini Nicola, 127 Valenzio Giuseppe, 113 Valiani Leo, 48 Vassetta (famiglia), 14 Vassetta Luigi, 14 Ventura Roberto, 96 Verna Francesco, 109 Verre Michele, 113 Vicino Michele, 116 Villamagna Antonio, 33 Vincenzo de’ Paoli, santo, 14 Vincenzo Ferreri, santo, 44 Vinciguerra Michele, 56

Vinciguerra Sebastiano, 93 Vitelli Nicola, 109 Volpi Emanuela, 21 Votinelli Francesco Paolo, 10 Zaccagnini Gelsomino, 8, 119 Zaccardi Amelia, 125 Zaccaria Maria, 82 Zanatta Aldo, 109 Zappacosta Nicola, 33 Zara Emilio, 8 Zavoli Sergio, 86 Zeri Federico, 38 Zero Renato, 69 Zichichi Antonino, 86 Zilli Paola, 62 Zocaro, 56

153


154


,QGLFH Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

3

Carta d’identità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

4

Cenni storici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

5

Figli illustri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

6

I Sindaci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

8

Lo stemma araldico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

9

L’Inno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

10

Il Personaggio dell’anno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

11

I luoghi della memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

13

Il Lunario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p.

18

Le Istituzioni Cittadine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 124 Canzune di lu Uašte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 127 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 137 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 141 Indice dei nomi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .p. 145

155


156


*OL DXWRUL ULQJUD]LDQR SHU OD FROODERUD]LRQH /XLJL 0XUROR 2VYDOGR 6DQWRUR H )UDQFHVFR 0LFKHOH 6FDIHWWD SHU OH GHQRPLQD]LRQL GHL 6DQWL LQ YDVWHVH

)HUQDQGR '·$QQXQ]LR 0DVVLPR 0ROLQR &HVDUH 0HPPR H WXWWL FRORUR FKH KDQQR PHVVR D GLVSRVL]LRQH LO PDWHULDOH DQFKH VH QRQ SXEEOLFDWR

,O PDWHULDOH VWRULFR IRWRJUDÀFR q WUDWWR GDOOH FROOH]LRQL &DOYDQR H 7DJOLHQWH (GLWR D SURSULH VSHVH GDJOL DXWRUL

6WDPSDWR SUHVVR OD /LWRJUDÀD %UDQGROLQL 6DPEXFHWR 6 *LRYDQQL 7HDWLQR QHO QRYHPEUH

157


158


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.