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Vasto pag.3 Inchiesta sul mercato immobiliare NON SI COMPRANO PIù CASE

Direttore Responsabile Giuseppe Tagliente Reg. al Tribunale di Vasto n.102 del 22/06/2002 Redazione: Corso Italia n.1 Vasto Tel & Fax 0873.362742 Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia 1,Vasto www.quiquotidiano.it mail: redazione@quiquotidiano.it

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16 maggio 2013 Anno 10 -N.33

quotidiano

LA NUOVA BANDIERA DELLA CITTà

Bandiera blu “dimezzata” e Stazione ferroviaria penalizzata


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Prima pagina

16 Maggio 2013

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Bandiera blu “dimezzata” e Stazione ferroviaria penalizzata

Sarà stata l’importante seduta del Consiglio Comunale per l’approvazione del conto consuntivo; saranno state le attese (andate deluse) sull’intervento del consigliere Marcello;sarà stato l’annuncio delle imminenti nozze del sindaco, ma altri due avvenimenti, ugualmente importanti, non hanno meritato la risonanza ed il clamore che meritavano. Ci riferiamo al problema della Bandiera Blu ed alla desertificazione della Stazione ferroviaria. Salutata come l’ennesima “conquista” di una corretta politica ambientalista dell’Amministrazione, aveva già suscitato qualche “riflessione”, (ne abbiam parlato proprio ieri su queste colonne) l’attribuzione del riconoscimento pur in presenza di qualche neo che poteva e doveva essere risolto già da tempo: ci riferiamo al monumento alla Bagnante, pericolante alla passeggiata nord, di Lungomare Cordella

precipitata a mare, ai tubi in spiaggia per lo smaltimento delle acque chiare, allo stato pietoso delle strade, al rumore, alla pista ciclabile, ai rifiuti, ecc. Oggi abbiamo avuto però un’informazione più precisa: in pratica, la motivazione della Fee chiarisce che la bandiera blu si riferisce non a tutta la costa vastese ma a tutto ciò che è a sud di Vignola. Parrà assurdo, ma la bandiera blu comprende tutto il litorale in corrispondenza della zona industriale, quella cioè che per definizione dovrebbe essere la più inquinata ed esclude l’ottanta per cento del litorale, in particolare proprio quello che costituisce il richiamo maggiore dal punto di vista turistico. L’altro avveni-

mento è l’abbandono al quale è stata condannata la Stazione Ferroviaria, interessata dal taglio delle fermate deliberato dalla Direzione dei Trasporti. In pratica esclusa dai traffici sia commerciali che turistici. Purtroppo anche in questo caso, come nel precedente, ciò che emerge è l’indifferenza della Amministrazione attiva (?). che peraltro ha brillato per l’assenza,anzi per la latitanza agli incontri che ci sono stati in questi ultimi giorni a livello regionale e nazionale in quelle sedi in cui si decidono le sorti degli scali ferroviari. Vasto, insomma, degrada sempre più. . La cosiddetta classe dirigente pensa a litigare per dividersi poltroncine e strapuntini indifferente a tutto il resto, soprattutto ai bisogni ed alle aspettative della gente e dei giovani. Una Amministrazione comunale in questo momento cosìparticolare dovrebbe pensare a dare speranza. Ma così non è, purtroppo. Altro che bandiera blu, quella che Vasto merita è la bandiera degli addormentati. (E.B.)


Qui 16 maggio 2013 Attualità inchiesta sul mercato immobiliare Vastese

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NON SI COMPRANO PIù CASE

un settore alla deriva, per responsabilità nazionali e colpe degli amministratori locali

La situazione critica in cui vivono numerose famiglie italiane adesso si ripercuote sul mercato immobiliare. I dati che emergono sulle compravendite effettuate nel 2012 mettono in luce una crisi del mercato immobiliare che riporta

l’Italia a ventotto anni fa. Le compravendite, nel 2012, hanno subito un calo del 25 %. Era dal 1985 che non si registrava un simile risultato, allora le transazioni furono 430 mila, l’anno scorso 485 mila. Probabilmente una loro diminuzione era stata prevista, visto che dal 1997 al 2006 le abitazioni compravendute erano cresciute dell’80 %. Ma era difficile immaginare un - 49% rispetto al 2006. Nel Nord-est dell’Italia si registra il calo più elevato delle transazioni -28,3%, seguono il Nord-ovest (-25,4%), Sud (-21,5%) e Centro

#eliopolis

e Isole (-26%). Sono di meno anche le case acquistate con il mutuo: -38 % rispetto al 2011 e -62 % rispetto al 2006. Le famiglie scelgono mutui con caratteristiche diverse rispetto al passato: durano in media 23 anni, con una rata di 720 € e un tasso del 4,25 %. E a Vasto? Come stanno andando le vendite delle case e gli affitti? Sul numero di domani del Qui Quotidiano un ampio approfondimento sul mercato immobiliare vastese., sul quale riflettono effetti negativi le politiche dell’Amministrazione comunale che hanno bloccato il Piano Regolatore e tutti i piani attuativi, a cominciare da quello del Centro Storico. (Stefano Lanzano)

L’ipocrisia della sinistra (locale e non) Non è un semplice gioco di parole ma l’applicazione “politica” della terza legge della dinamica. Tutti concordi nel prevedere un intervento piuttosto acceso da parte di Marcello e tutti concordi nel ritenerlo troppo acceso al punto che non gli è stata risparmiata neanche l’accusa di “malpancismo”. A questo poi si aggiunge lo scandalizzato commento, dal sito di Forte, sulla “vastesità” di Lapenna. Si può opinare sulla scelta delle parole nella parte relativa alla “vastesità” ma c’è qualcosa di più che vale la pena di sottolineare. Intanto il solito salire in cattedra per lezioni di etica politica quando si rimprovera a “Giustizia e Libertà” di aver scelto, a

livello nazionale, il centro destra con “un certo Catone” (il senso dispregiativo è evidente) alle elezioni di febbraio; ma se questa “appartenenza” al centro destra era una discriminante a partire da febbraio, perché non lo era anche due anni fa, in occasione delle ultime amministrative vastesi, quelle stesse in cui a Chieti GS era in giunta con la Destra ? Lo si scopre ora con l’acquisizione dei socialisti di cui uno, il neo assessore, transfuga da GS e della neoeletta Paolini, anche lei transfuga da GS e naturalmente indirizzata verso il Pd. Accusare quindi GS - ma in realtà Marcello, come ha fatto Del Casale - di cambio di casacca avendo nelle file della nuova maggioranza degli Houdini

alla Corrado Sabatini (da IdV a PSI), alla Gabriele Barisano (dal PD al PSI), alla Luigi Masciulli (da GS al PSI) ed alla Giovanna Paolini (da GS al PSI), mi sembra, oltre che estremamente ridicolo, particolarmente indicativo sulle vere intenzioni di Del Casale e di Forte. Sarebbe però doveroso chiedere alla Paolini ed a Masciulli con quale spirito si sono candidati in una lista definita di “destra”, come giustificheranno ai sacri censori del Pd la “sbandata” di una candidatura a destra e infine con quale spirito guarderanno in faccia il promotore di una lista che ha loro consentito di emergere. Elio Bitritto


Abruzzo

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la denuncia delle associazioni

CONVENZIONE REGIONE -TRENITALIA PER TRASPORTO GRATUITO DELLE BICI

Sembra non piacere proprio a nessuno la convenzione tra Trenitalia e Regione, inserita all’interno della Delibera di Giunta Regionale n.360 del 6 maggio scorso, che dovrebbe regolare il trasporto gratuito delle biciclette sui treni regionali. Dopo la politica, associazioni ambientaliste e di cicloamatori sottolineano infatti come il contratto di servizio sia totalmente a favore di Trenitalia, non prevedendo alcun obbligo per la società di trasporto ponendo, invece, numerose limitazioni per il trasporto gratuito delle biciclette sui treni regionali. “Le condizioni inserite all’interno del contratto - si legge in una nota inviata alla Regione - risultano particolarmente penalizzanti per chi volesse usufruire del servizio e rischiano di farlo diventare inefficace se non addirittura inutile”. Le associazioni sottolineano di aver inviato alla Regione analoghi contratti stipulati da altre realtà territoriali, dove erano previsti precisi ob-

blighi per Trenitalia e non erano riportate tutte le limitazioni inserite nella convenzione abruzzese, ma, visti i risultati, gli uffici regionali non ne hanno tenuto conto. “Nulla si dice in convenzione - ribadiscono le associazioni – sugli obblighi in capo a Trenitalia relativamente al miglioramento del servizio, come, ad esempio: obbligo di annunciare, nelle stazioni, l’arrivo del convoglio abilitato al trasporto gratuito delle biciclette; indicazione, negli orari e negli annunci fonici, delle carrozze dove è possibile

caricare le biciclette; predisposizione di un numero adeguato di treni idonei al trasporto delle biciclette; adeguamento delle stazioni ferroviarie con cicloparcheggi, canaline e ascensori per superare i sottopassi, servizi dedicati ai ciclisti, ecc”. La nota si conclude evidenziando anche che il costo previsto dal servizio, 30.000 euro, è pari al triplo di quanto pagato annualmente dalla limitrofa Regione Marche. “Con tale somma - affermano le associazioni - si potrebbe garantire il servizio per almeno tre anni, prevedendo un rinnovo tacito previo stanziamento delle somme nelle successive finanziarie”. In conclusione sembra che l’accordo, tanto auspicato dai ciclisti e dagli operatori turistici, si stia rivelando un pasticcio. “Non resta che aspettare la risposta della Regione – concludono le associazioni -, sperando che tenga conto delle criticità elencate da chi, in bicicletta, ci va davvero!”.


Qui

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Vasto

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Grande festa il 1 e 2 giugno per la due giorni di ciclismo

Tutto è pronto a Vasto per la due giorni di ciclismo riservata a chiunque ami pedalare nella più assoluta libertà, unendo passione e amore per le due ruote. Un vero è proprio gioco di squadra nell’organizzazione e nella gestione dell’evento, queste due giornate con il presidente di Assoeventi Gabriele Tumini grande motivatore, che con il suo grande entusiasmo è riuscito a creare un team di lavoro con i due gruppi sportivi BCC Valle del Trigno e Ciclo Club Vasto. Il nostro obiettivo – ha spiegato Gabriele Tumini presidente di Assoeventi – è organizzare iniziative che abbiano risvolti positivi sul nostro territorio a li-

Rassegna St...ramba

vello di turismo, d’immagine ed economico. L’intenzione è quella, col tempo, di promuovere eventi per ogni settimana, in modo da valorizzare la zona e renderla ancora più attrattiva”. “Vogliamo prolungare la stagione turistica e promuovere tutto il territorio con le sue eccellenze, paesaggistiche ed enogastronomiche. Il 1 giugno, dalle 17, ci sarà una passeggiata in bici non competitiva per il centro di Vasto, e chiunque può partecipare, basta avere una bicicletta e godere dei meravigliosi scenari del centro storico di Vasto. Il 2 giugno alle ore 9:30 il programma prevede, “Biciclettando in compagnia” presso il terminal dei pulman

In Parlamento si comportano RESTITUZIONE DELL’INDENpeggio che a casa con i propri NITA’. Fessi d’accordo, ma non fino a questo punto … compagni?

a cura di Piero Lisandrini

TITOLI DI STATO – IL TESORO LA CASA VA ALL’ASTA, SI DA’ LANCIA UN NUOVO BTP A 30 FUOCO CON MOGLIE E FIANNI. Forse era meglio se lo GLIA. Forse abbiamo toppato,

sono due notizie diverse..

te da Stalin.

TORNA SÈGOLÈNE (EX COMPAGNA DI HOLLANDE): “DONNE RIFIUTATE DALLA POLITICA”. Di chi la colpa se

SCELTA CIVICA, MONTEZEMOLO SI SMARCA E RAFFORZA ITALIA FUTURA. Più che

lanciavano appena raggiunta la futura, futtuta. Ormai. maggiore età …

COSTA CONCORDIA, RE- E ROMANO DISSE A LETTA: SPINTA DEI LEGALI DI ATTENTO AGLI AGGUATI. SoSCHETTINO: NO AL PATTEGGIAMENTO. E LUI CHIEDE I prattutto quelli tesi sa Tzi tzi e DANNI AI PM. Ha ragione, nei compagnucci della parrochietta DEPUTATI, ASSISTENZA SAviaggi precedenti lo “scoglio NITARIA AI CONVIVENTI DELinfame” non c’era … LO STESSO SESSO. Purché si TAV, ASSALTO CON LE MOLOTOV. Probabilmente forni-

in via Conti Ricci . Lo scopo è quello di far rivivere il piacere del pedalare, attività motorie dedicato ai bimbi da 6 a 12 anni,con mini sprint ,gimkana, passeggiate per bambini e genitori, la quota di iscrizione è di euro 5,00 comprensiva di assicurazione e gadget, sempre alle 9:30 c’è la partenza della 1 Prova del Campionato Nazionale Cicloturistico ”Vasto dal mare ai monti” ,valido per l’acquisizione ai fini del Campionato Regionale e Nazionale Cicloturistico: partenza da Vasto presso il palaBCC per dirigersi a San Salvo-Cupello- Monteodorisio, la quota di iscrizione è di euro 10,00 compreso di Pasta party con pasta, porchetta e vino.

TAV, ASSALTO AL CANTIERE – ALFANO: DELINQUENTI, LO STATO NON SI FERMA.

Quale Stato, quello di grazia? Quello Sociale? Quello di decomposizione? Quello che è Stato è Stato? E se sono delinquenti, perché non lio hanno arstabilisca, prima, chi tra uomo e restati? Strano, se di mezzo c’è uomo è il marito e tra donna e una corente politica, il cetriolo donna la moglie. In caso di parto si astiene dall’intervenire … di una delle … parti, dovrebbe APPALTI CEN A NAPOLI – essere facile stabilirlo. Penso. IZZO RISCHIA IL PROCESSO. GLI UFFICI DI MONTECITO- Processo per una Cen? Da alRIO: NON ACCETTIAMO LA libire …


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Cronache dall’Altra Italia

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Buenos Aires. Protesta per il trasloco del monumento a Colombo

Da indignati a rassegnati ? Dopo la protesta del 23-A, che è passata quasi inosservata per il governo e per i media, c’è chi si sente già a posto e spera che Colombo sia lasciato in pace e chi si è rassegnato, sapendo che c’è già la nuova destinazione del monumento, che l’operazione tecnica è stata affidata all’Università di La Plata, che i fondi a disposizione sono 25 milioni di pesos e che c’è anche l’impresa incaricata del trasloco. Rivolgiamoci agli Ambasciatori dell’Italianità e costituiamo un Comitato per difendere il “nostro” Colombo... Buenos Aires. E’ già passata una ventina di giorni dal 23-A, data in cui la nostra collettività si è mobilitata per manifestare il suo ripudio al governo per la decisione di traslocare il monumento del grande navigatore genovese alla città di Mar del Plata. Anche se opportunamente ci siamo occupati del tema, con la cronaca e i commenti (vedi TRIBUNA ITALIANA, “‘Indignados’ italiani e la marcia per Colombo”), abbiamo rinviato ulteriori considerazioni in attesa di altri elementi per poter fare una riflessione meno emotiva e più razionale su quanto avvenuto quel giorno. Dicono che le manifestazioni di protesta servono per richiamare l’attenzione del destinatario, che in questo caso è il governo argentino, ma l’obiettivo per avere successo richiede una condizione fondamentale: che sia un evento clamoroso. In questo caso, anche se l’entusiasmo era tanto, è stato insufficiente, appena 300 persone hanno risposto all’appello del Comites di Buenos Aires a radu-

narsi in Piazza de Mayo, deludendo le previsioni della vigilia che prevedevano una partecipazione molto superiore.La scarsa adesione è stata la ragione determinante perché la manifestazione sia passata quasi inosservata per governo o per i media. Forse non si è fatto sufficientemente caso al fatto che il destinatario ultimo della protesta, il presidente Cristina Kirchner, non rivolge molta attenzione alle richieste dei cittadini, modo di fare messo in evidenza ancora una volta durante la recente mobilitazione di oltre un milione di persone per le vie di Buenos Aires, senza ottenere alcun risultato.Nonostante la magra presenza alcuni, evidentemente troppo entusiasti e fatte salve le dovute distanze, hanno pensato alla battaglia delle “Termopoli, con 300 guerrieri spartani e Leonida” e si sono visti, 300 italo-argentini, indignati e arrabbiati, in una protesta pacifica e ordinata, senza sconfinamenti. Atteggiamento che ha meritato

la semplice e cruda riflessione che abbiamo già riportato l’altra settimana: “non illudetevi, che una civile protesta di 300 “tanitos” possa preoccupare la Signora fino a farla tornare indietro sulla decisione presa.” AZIONE E REAZIONE. Il cosiddetto “Scandalo Colombo”, sicuramente non toglie il sonno al cittadino medio, più preoccupato nel risolvere i problemi di tutti i giorni, ma comunque l’argomento ha suscitato un certo dibattito in un settore della società. Abbiamo letto e ascoltato commenti sull’ “operazione trasloco” con opinioni dispari, peculiari e persino severe. Tra esse prevale il classico del “porteño” non privo di ironia. Il trasferimento del monumento sembra lasciare indifferenti a buona parte dei vicini della città, anche se alcuni si preoccupano per i costi dello sgombero : “questo governo ha perso il senso delle priorità; con tutti i problemi che ha, spreca fondi pubblici in un progetto su-


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perfluo frutto di un capriccio, che potrebbero usarli per aiutare la gente che dorme per le strade o davanti alla cattedrale di Buenos Aires”.Altri invece non trovano motivi razionali per spiegare la volontà di togliere il monumento a Colombo, che fa parte del patrimonio culturale della città, cancellando di un colpo tutta la storia che portò a insediare la statua in quel posto un secolo fa.Ci sono chi pensano che in fondo l’obiettivo del governo è provocare situazioni di tensione come queste “per distrarci dai gravi problemi che abbiamo davanti a noi”.Altri ancora, ricorrendo al sarcasmo identificano questa iniziativa di sopprimere quanto ha a che fare con il Grande Ammiraglio che scoprì l’America , con la fissazione di sostituire, non soltanto monumenti, ma anche i nomi di strade, piazze e vie, come se fosse possibile cambiare la storia, imponendola sulla base di quel che proclama il governo di turno. Così, si suppone che il Teatro Colón potrebbe diventare Teatro Néstor Kirchner, Piazza Colón, cambiare in Evo Morales; mentre corso “Paseo Colón”, diventerebbe Hugo Chavez e il Club Atlético Colón de Santa Fe, sarebbe il futuro Club Atlético Fidel Castro.Di più, in questa che sembra una crociata della “Señora Presidenta” contro tutto quel che è foraneo, ma specialmente di origine europea, potrebbe raggiungere anchel’eliminazione di diversi monumenti, come quello di Don Pedro de Mendoza, fondatore della Città di Buenos Aires, perché conquistatore spagnolo e poi seguire con Garibaldi, Mazzini, “La torre de los Ingleses”, Piazza Francia, La

Cronache dall’Altra Italia Fontana degli spagnoli, tutti da sostituire con le sculture delle “nostre” 3-M: Messi, Maradona e Máxima e inoltre di Juana Azurduy, tra le altre. Rassegnazione o nuove iniziative ? “Consummatum est”? Al di la del dibattito tra i comuni cittadini, sul tema Colombo c’è una controversia in seno alla nostra comunità. Per una parte dei nostri dirigenti, non resta che rassegnarsi, vista l’inflessibilità delle posizione presidenziale che, tra l’altro, segue la strada segnata dall’estinto Hugo Chavez, che nel 2009 non ha avuto nessuna remora per abbattere la scultura al Grande genovese, che sorgeva in centro a Caracas. Questi dirigenti considerano irreversibile la decisione in base alle seguenti conclusioni: è già fissata la nuova destinazione del monumento, nella città di Mar del Plata; è confermato che la supervisione dell’operazione di rimozione e trasloco dell’opera è affidata all’Università nazionale di La Plata (UNLP); e si sa già che il trasporto costerà 25 milioni di pesos a pagare all’impresa Alpa Vial S.A. Altri personaggi della nostra comunità, trascorso già un tempo da quando è stata fatta la manifestazione di protesta, sembrano aver mutato l’entusiasmo di quei giorni in un indecifrabile “silenzio stampa”. Forse si tratta di una tregua, di un periodo di riflessione, per pensare ad organizzare altre azioni. O forse considerano che con la citata mobilitazione l’obiettivo è già stato raggiunto e che “ il monumento non si tocca?” C’è da domandarsi però cosa fare dopo la prima protesta del 23-A, per evitare lo spostamento della scultura a Colombo.Da parte

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nostra oltre alle proposte già fatte in precedenza, crediamo che sarebbe prioritario creare un Comitato di Notabili, costituito da personalità rappresentative di diversi settori: politici, imprenditori, giornalisti, artisti, ecc.e che possono essere selezionate tra l’altro, tra coloro che sono stati premiati come “Ambasciatori dell’Italianità”, dal Comites di Buenos Aires, che tra gli anni 2010/2011 consegnò 50 di questi riconoscimenti. Un numero più che sufficiente per scegliere i membri del Comitato, che dovrebbe raccogliere e coordinare ogni gestione davanti al governo e al quale dovranno unirsi i dirigenti delle nostre istituzioni rappresentative: Comites, Cgie, Feditalia, Fediba e in particolare i nostri parlamentari, il Senatore Claudio Zin e ll’on. Ricardo Merlo e Mario Borghese e per adesione, gli onorevoli Fabio Porta e Renata Bueno del Brasile. Ce la sentiamo di dire ai dirigenti e ad ognuno dei membri della nostra comunità, citando una strofa della canzone:“Fin che la barca va lasciala andare, finché la barca va, tu non remare”.... ma se le circostanze lo richiedono, come è in questo caso, tutti ai remi per salvare il nostro monumento” Abbiamo notato in buona parte della nostra comunità la transizione negli stati d’animo: da indignati a rassegnati e se alla fine effettivamente il monumento sarà portato via, siamo certi che proveranno rimpianto,, dicono che Seneca insegnava “La natura dell’uomo è tale che niente ama tanto quanto quello che ha perso”. Walter Ciccione ciccioneg@speedy.com.ar


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Qui e là

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Corsi di Alta Formazione al centro Europeo di studi Rossettiani

C’è tempo fino al 20 giugno per iscriversi ai corsi di formazione promossi dal Centro Europeo di Studi Rossettiani con il Lend, associazione culturale composta da insegnati italiani e stranieri per il rin-

n ov a m e n t o della scuola in un’ottica i n t e rc u l t u rale. Tra i corsi, che si terranno dal 22 al 27 luglio, il primo è incentrato s u l l ’ a g g i o rnamento Ict e Web 2.0, per i docenti di lingua straniera delle scuole medie e delle superiori. Sono rivolti soprattutto a coloro che desiderano accostarsi gradualmente alle learning technologies. Si tratta di 6 moduli di 2

ore e mezzo l’uno, che si terranno al liceo Pantini Pudente dalle 9 alle 11.30 (costo 180 euro). In programma anche un corso per docenti di discipline non linguistiche di scuola secondaria superiore, con competenza di lingua inglese, per l’approfondimento della metodologia Clil (Content language integrated learning – approccio educativo in cui un’altra lingua viene usata per l’insegnamento di materie diverse dalla lingua stessa). Saranno 5 moduli di 2 ore dalle 16.30 alle 18.30, sempre presso il liceo Pantini Pudenti (costo 120 euro). (Per informazioni info@centrorossetti.eu - 0873 362044)

“Notte dei Musei”, Palazzo d’Avalos aperto fino alle 22 Per la “Notte dei Musei” iniziativa riproposta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sabato 18 maggio i Musei Civici di Palazzo d’Avalos a Vasto rimarranno aperti fino alle 22. Dalle 19 alle 22, viene comunicato in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa del Comune, sarà consentito l’ingresso gratuito e alle 21 “sarà possibile seguire un suggestivo itinerario all’interno del Museo Archeologico alla scoperta delle testimonianze di italici e romani nel territorio vastese”. L’iniziativa rientra nello spi-

rito della manifestazione che vuole ampliare quanto più possibile la fruizione di musei anche a quelle fasce di utenza che non riescono a farlo negli orari

abituali di apertura. Per informazioni e prenotazioni: Musei Civici tel. 0873-367773 o 3343407240.


Sport

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Qui

BCC San gabriele volley

Niente fase nazionale per l’Under 16 le ragazze sbagliano e si fermano alla fase interregionale

Le campionesse regionali dell’Under 16 della BCC San Gabriele Vasto Volley terminano la stagione alla fase interregionale, quindi tutto rinviato al prossimo campionato per tentare nuovamente la scalata per il titolo nazionale. A Nola, contro le padrone di casa, al termine di quella che lo stesso staff tecnico vastese ha considerato la peggior partita disputata dalle proprie atlete, si è infranto il sogno della San Gabriele di staccare il biglietto per la fase nazionale dell’Under 16: 3-0 (25-20, 25-19 e 25-20) il pesante risultato inferto dalle campane che, di fatto, ha tagliato le gambe alle vastesi.

La gara sarà ricordata a lungo per i 37 errori commessi, per la maggior parte gratuiti, quasi a voler gettare la spugna da subito. A sentire coach Ettore Marcovecchio, però, ciò che fa più rabbia è che le avversarie si sono rivelate tecnicamente inferiori, ma agonisticamente più caricate e intenzionate a vincere senza fare sconti. Senza storia, invece, gli altri due incontri per la San Gabriele che ha battuto per 3-0 le umbre del Marsciano (25-13, 25-18 e 25-20) e le molisane del Termoli (25-13, 25-10 e 25-16). Per i riconoscimenti individuali alle vastesi, sono state premiate Claudia Celenza e Gaia Ge-

novesi, rispettivamente migliori palleggiatrice e schiacciatrice. Per l’Under 16 si chiude così una stagione, al di là di come è andata in Campania, a dir poco entusiasmante e che fa ben sperare per il futuro, specialmente in ottica prima squadra. A tal riguardo, Caterina De Marinis e compagne hanno ottenuto anzitempo la salvezza in Serie C, poiché sabato ha perso per 3-0 il Montesilvano, l’unica formazione che poteva contrastare le vastesi nella fase dei play out. Va da sé che la gara di recupero con il Vestina sarà ininfluente per la classifica. Michele Del Piano


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