LA GIAL E I SER ni i 6 an da
Valeria Conti
Emozioni batticuore Otto racconti per imparare ad affrontare le emozioni
Per volare con la fantasia
Collana di narrativa per ragazzi
Editor: Paola Valente Coordinamento redazionale: Emanuele Ramini Approfondimenti e schede didattiche: Paola Valente Team grafico: AtosCrea Ufficio stampa: Francesca Vici
I Edizione 2019 Ristampa 7 6 5 4 3 2 1
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Valeria Conti
EMOZIONI BATTICUORE
Illustrazioni di
Elena Iarussi
GELOSIA Non lo sopporto proprio! Berto è un cagnolino con una grande
macchia scura sull’occhio che gli dà un’aria simpatica e giocherellona. Sa di essere fortunato, vive in un appartamento di città, con lucidi parquet e tappeti soffici dove può distendersi e dormicchiare. All’ora di cena se ne va in cucina e trova sempre la sua ciotola con il cibo che lui si affretta a spazzolare. Un pomeriggio la Padrona torna a casa con un fagotto. Senza neanche togliersi il cappotto, dice a Berto: 5
– Guarda che cosa ho qui! E gli mette sotto il naso una palla pelosa. Il cane annusa e non sa cosa pensare. – È una micina – spiega la Padrona. – È piccola, ma appena crescerà sono sicura che diventerete buoni amici. Berto non capisce. “Che bisogno c’era di un altro animale in casa? Non bastavo io?” si domanda. 6
Gelosia “E poi un gatto, figuriamoci!” La Padrona si dà un gran da fare per preparare una cesta comoda. Nel frattempo continua a chiacchierare con Berto: – Credo che la chiamerò Pallotta. Cosa ne dici? Berto non ha proprio niente da dire. La novità non gli piace neanche un po’ e decide che la Padrona si è occupata fin troppo di quel cosetto peloso: adesso è il momento che pensi un po’ a lui. Corre a cercare la pallina di gomma e gliela deposita sui piedi. – Non adesso, Berto, lo vedi che sono impegnata? – dice lei, mentre sistema in cucina una ciotola nuova di zecca e un pacco di cibo per gatti. 7
Berto ci resta male: è la prima volta che la Padrona non ha voglia di giocare con lui. Le cose non migliorano con il passare dei giorni: la gatta Pallotta, infatti, sta prendendo confidenza e ficca il naso per tutta la casa. Berto è sempre più nervoso e irritabile. Un pomeriggio, il cagnolino rientra nell’appartamento dopo aver fatto una lunga passeggiata. È contento, ha finalmente avuto la Padrona tutta per sé. “Forse l’arrivo di quella gatta non è poi una tragedia” si dice. “Ma sì, sono certo che, passata la novità, la Padrona si stancherà di lei e non la guarderà neanche più”. 8
Gelosia Decide di schiacciare un pisolino e se ne va verso il suo posto preferito. Di colpo si blocca e rimane paralizzato dallo stupore. Pallotta ha osato anche stendersi sul suo tappeto, sotto il tavolo da pranzo. Quando è troppo è troppo! Berto decide che è ora di agire. – Questo posto è mio! – dichiara con decisione, piantandosi davanti alla gatta. Pallotta ha un soprassalto per la sorpresa. Intimidita, si rivolge con gentilezza al cagnolino: – Ti chiedo scusa, non lo sapevo… Si alza e se ne va. Berto è sollevato. – È stato facile. In fondo, a volte le cose basta dirle. 9
Berto sta per distendersi sul tappeto, quando un odore pungente gli arriva alle narici e si accorge che Pallotta ha lasciato dietro di sé una grande chiazza di pipì. “Accidenti, ma non poteva stare più attenta?” Il cane sta esaminando da vicino il guaio, quando la Padrona entra nella stanza. – Berto, quante volte ti ho detto di non fare pipì sui tappeti? Cattivo! – grida arrabbiatissima. Berto guarda Pallotta che se ne sta in un angolo con l’aria da santerellina. – Se succede un’altra volta, avrai una punizione con i fiocchi! – promette la Padrona, sempre più infuriata. E lo incenerisce con un’occhiata. 10
Gelosia
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Berto sente una fitta, un chiodo che gli si conficca nel profondo del cuore. Tristissimo, va a nascondersi nell’angolo dietro il divano, dove può piangere in santa pace. Perché la Padrona non gli vuole più bene? Da quando è arrivata Pallotta, non lo guarda neanche. E dà a lui la colpa di tutto! Berto resta un bel pezzo dietro il divano, con le orecchie ciondoloni e l’aria abbattuta. È così che lo trova la Padrona. – Eccoti qui! Non ti vedevo più ed ero preoccupata – dice carezzandogli la testa. – Sai, credo che tu sia un po’ geloso di Pallotta. All’inizio è normale, ma vedrai che poi ti piacerà. L’ho presa per tenerti compagnia quando sono fuori. 12
Gelosia “La micia è stata presa per me?” si chiede Berto, stupito. Nel frattempo la Padrona continua: – Ho bisogno del tuo aiuto: dovresti portare Pallotta sulla terrazza. Lei è piccola e non è mai uscita di casa, dovresti stare attento che non finisca nei pasticci. Puoi farlo per me? E così dicendo stampa un bacione sulla testa del cagnolino. Berto adesso si sente molto meglio e decide che aiuterà la Padrona. – Ti andrebbe di andare a passeggio in terrazza? – domanda alla micina. Vorrebbe far capire a Pallotta che non gliene importa niente di lei, è gentile solo per amore della Padrona. La gatta, però, non se ne accorge e risponde con un gran sorriso: 13
– Oh sì, mi piacerebbe molto! – D’accordo, allora seguimi. Ci sono delle regole di sicurezza che devi conoscere: non sporgerti dalla ringhiera e non avvicinarti al bordo. Capito? – Sì – risponde la gattina. – E vedi di non combinare guai! – aggiunge il cane, in tono ancora più severo. Il resto del pomeriggio trascorre sereno, Berto deve ammettere che con la micina si sta bene: è sempre pronta a giocare e a obbedirgli alla lettera. E poi è così buffa! – È ora di rientrare, sta diventando freddo – decide Berto, quando vede il sole calare. Pallotta gli si avvicina. – Grazie di avermi portato con te. 14
Gelosia Poi comincia a vibrare, in modo strano, come se avesse ingoiato un motorino. – Cosa stai facendo? – domanda lui stupito.
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– Le fusa – risponde la micia. Berto ha l’aria sempre più meravigliata. Pallotta spiega: – Quando siamo contenti e ci piace qualcuno, noi gatti facciamo così. Nei giorni scorsi, ti guardavo da lontano e desideravo tanto giocare con te. Mi dicevo, però, che un cane importante non ha tempo da perdere con una micetta. Perciò grazie! E gli rivolge un’occhiata piena di adorazione. Berto deve confessare che Pallotta gli piace sempre di più, e poi quelle fusa sono una trovata molto carina. “Chissà, forse io e la micetta finiremo davvero per diventare grandi amici” riflette mentre entra in casa. 16
Gelosia LÏ lo aspetta un bel calduccio e la sua ciotola piena di pappa. In fondo, il cuore della Padrona è grande abbastanza per tutti e due.
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