Io imparo facile - Spirito libero 4

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spirito libero

Percorsi facilitati e semplificati

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IO IMPARO FACILE

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INTRODUZIONE IO IMPARO FACILE è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e in particolare a tutti coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES). Con questa espressione ci riferiamo a quanto è già stato descritto dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 in cui si fa riferimento a tre grandi sottocategorie ascrivibili ai BES: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Tra i disturbi evolutivi specifici ricordiamo i disturbi specifici dell’apprendimento, i disturbi del linguaggio e delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e della iperattività oltre ad alcune forme di funzionamento cognitivo limite in cui non risultano soddisfatti i criteri previsti dalle leggi 104 o 170. Anche alcune forme lievi di disturbo dello spettro autistico, purché senza disabilità intellettiva, possono rientrare tra i BES, pertanto ci è sembrato doveroso fornire all’insegnante quante più risorse possibili per rispondere in modo appropriato alle molteplici esigenze di questi alunni.

mento, alunni stranieri e alunni con difficoltà cognitive di tipo lieve, parallelamente al lavoro proposto all’intera classe, senza dover ricorrere ad adattamenti o ulteriori rielaborazioni. A cura di: Emanuele Gagliardini, dopo la laurea in psicologia, ha conseguito specializzazioni in psicoterapia dell’età evolutiva, nei disturbi del linguaggio e dell’apprendimento oltre che in analisi applicata del comportamento (ABA) presso l’Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano. Cofondatore del Centro “Liberamente” di Jesi, svolge attività di formazione per il Centro Studi Erickson di Trento e numerosi incarichi di docenza e consulenza psicopedagogica per insegnanti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado. È autore di numerose pubblicazioni in tema di disturbi dell’apprendimento della lettura, scrittura e calcolo, oltre che di strategie didattiche e psicoeducative.

Il materiale si compone di schede operative altamente specifiche in grado di avviare il bambino, in modo graduale, alla comprensione del testo, mantenendo i contenuti affini a quelli del sussidiario utilizzato dagli altri compagni di classe. La revisione semplificata dei testi è stata mirata alla riduzione dei livelli di complessità di tipo lessicale e morfosintattico e all’utilizzo di parole ad alta frequenza d’uso ed elevato grado di immaginabilità, al fine di favorire i processi di analisi e comprensione dei testi stessi. Tali accorgimenti hanno permesso la realizzazione di materiale pronto per essere utilizzato dall’insegnante, che può così intervenire nei confronti di alunni con difficoltà di apprendi-

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Bicicletta che passione Inizio

È sabato e Linus è in vacanza. Oggi è proprio la giornata ideale per divertirsi in bicicletta. Da oggi Linus ha un autentico manubrio da corridore sulla bicicletta. Stefan, il fratello di Linus, ha montato questo manubrio sulla bicicletta di suo fratello. Con questo manubrio, Linus riesce a piegarsi tutto in avanti come i corridori che vediamo alla televisione. Svolgimento

Linus è sulla sua bici, vorrebbe tanto guardarsi allo specchio per controllare la sua posizione sul manubrio e mentre pedala dice tra sé: “Guardate tutti, gente!”. Il maestro e la signora Le Neweber lo vedono e gli dicono: – Bravissimo Linus, sei un vero corridore! Linus si sistema la visiera del berretto e risponde: – Sono un corridore! – poi passa veloce davanti a due ragazze della IV C e si accorge che anche loro lo stanno ammirando. Linus decide di mostrare la sua bravura nella grande piazza davanti alla chiesa e con la sua bicicletta inizia a fare numerose acrobazie. Ma quando aziona la leva del cambio sente uno strano rumore alla catena. Conclusione

In un attimo Linus Finisce dritto a terra e si fa un lungo graffio sul viso. Ma non si lamenta e riparte come un vero campione! J. Pestun, Jonas il vendicatore, Piemme

MANUBRIO

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 24-25


Collega le parti del racconto al loro contenuto.

INIZIO

Linus cade, ma non si lamenta.

SVOLGIMENTO

Linus ha un nuovo manubrio da corridore sulla sua bicicletta.

CONCLUSIONE

Linus gira con la bicicletta per strada e fa vedere quanto è bravo.

Segna con una X se le fasi sono vere (V) o false (F). Linus è il personaggio principale del racconto.

V F

Ci sono altri personaggi nel racconto.

V F

I fatti avvengono all’aperto.

V F

È indicato il tempo esatto in cui si svolge la storia.

V F

Scegli il completamento esatto, segnandolo con una X. Linus ha: una biciletta nuova una sella nuova un manubrio da corridore Linus per per per

vorrebbe guardarsi allo specchio farsi guardare da tutti controllare la posizione sul manubrio vedere se è ben pettinato

Linus decide di mostrare le sue bravure: davanti a casa sua nella piazza davanti alla chiesa davanti alla scuola Quando Linus aziona la leva del cambio: si rompe il manubrio si buca la ruota sente uno strano rumore alla catena SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 24-25

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO REALISTICO Le mie domande

Le mie domande

La storia di Stack COSA narra un racconto realistico? DOVE si svolgono i fatti narrati? QUANDO accadono e quanto tempo durano? CHI sono i personaggi del racconto realistico? COME è strutturato un racconto realistico?

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Inizio In un punto della costa dell’Irlanda, c’è un faro bianco e rosso, che di notte illumina il mare. Il guardiano del faro si chiama Stack, è un vecchio che ogni sera sale in cima al faro e accende la lampada. Svolgimento Un giorno, dopo una forte tempesta, Stack sente dei versi da sotto la scogliera. Si sporge e vede un nido con dentro dodici piccoli gabbiani magri e con poche piume. Stack pensa che forse i genitori dei piccoli gabbiano sono stati uccisi dalla tempesta, così decide di pescare molti pesciolini e di portarli ai piccoli gabbiani tutti i giorni per farli crescere grandi e robusti. Un pomeriggio, mentre Stack porta loro da mangiare trova il nido vuoto: i gabbiani ormai erano cresciuti ed erano volati via in cerca di cibo da soli. Conclusione Quella sera i gabbiani sono andati da Stack, lo hanno guardato e hanno battuto le ali come per salutarlo! R. Piumini, Poco prima della notte, Einaudi

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 32-33


Le risposte

COSA

Il racconto realistico che hai letto narra la STORIA REALE di Stack, il guardiano del faro.

DOVE

Il fatto si svolge in LUOGO REALE, che esiste veramente: un faro lungo la costa d’Irlanda.

QUANDO

La storia di Stack avviene nel PRESENTE.

CHI

I PERSONAGGI di questo racconto sono PERSONE o ANIMALI REALI: • il PROTAGONISTA è Stack • i PERSONAGGI SECONDARI sono i gabbiani

COME

La STRUTTURA è formata da TRE PARTI. 1. L’INIZIO presenta il guardiano che lavora nel faro. 2. Nello SVOLGIMENTO Stack trova dodici piccoli gabbiani e li nutre. 3. Nella CONCLUSIONE i gabbiani cresciuti volano e salutano Stack. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 32-33

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Il diverso .......................................................................................................................................................................................................................

Zio Piero aveva due gatte, una nera e una bianca. Tutte e due dovevano partorire i gattini. – Di gatti ne ho abbastanza, non ne voglio più! Mi piacerebbe invece un bel cane – diceva zio Piero. .......................................................................................................................................................................................................................

Un giorno la gatta nera partorisce quattro micetti, zio Piero li porta al gattile, poi va da un suo amico a prendere uno dei cuccioli, che la sua cagna aveva appena partorito. Lo zio porta a casa il cucciolo, lo mette in un cestino con la paglia e prepara il biberon per dargli il latte. Il mattino dopo lo zio, quando si alza, trova il cagnolino nella stalla che sta succhiando il latte della gatta nera. La gatta abbraccia il cagnolino con le zampette come se fosse figlio suo. Lo zio corre subito a chiamarci per farci vedere questa bella scena. Qualche giorno dopo anche la gatta bianca partorisce e zio Piero porta i cuccioli al rifugio dei gatti. L’indomani, quando lo zio va nella stalla, trova le due gatte vicine, col cagnolino tra le loro zampe, che succhia il latte da entrambe. .......................................................................................................................................................................................................................

Lo zio Piero osserva la scena: – Queste bestiole danno una bella lezione a noi che abbiamo paura di tutti coloro che sono diversi. M. Lodi, Il cielo che si muove, Editoriale Scienza

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 34-35


Scegli la risposta esatta, segnandola con una X. Qual è il significato delle seguenti parole? Partorire: Cagna: far nascere cane appena nato partire cane femmina Scrivi le tre parole al posto giusto sui puntini nel testo.

INIZIO

SVOLGIMENTO

CONCLUSIONE

Collega le parti del racconto al loro contenuto.

INIZIO

Le due gatte allattano il cucciolo.

SVOLGIMENTO

Lo zio Piero porta a casa un cucciolo di cane.

CONCLUSIONE

Lo zio Piero non vuole piĂš cuccioli.

Segna con una X se le frasi sono vere (V) o false (F). Zio Piero voleva un altro gatto. V F Zio Piero porta un gattino al suo amico. V F Il suo amico regala allo zio un cucciolo di cane.

V F

La mattina lo zio trova il cagnolino nella stalla. V F Il cagnolino succhia il latte della gatta. V F Ordina le seguenti frasi come descritto dalla storia. Lo zio Piero porta a casa un cucciolo di cane. Le gatte dello zio partoriscono i gattini. Lo zio ci chiama per farci vedere questa bella scena. Zio Piero porta i gattini al gattile. Una mattina lo zio Piero trova il cucciolo che succhia il latte dalle sue gatte. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 34-35

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Capriole e batticuore Oggi in palestra c’è anche Emiliano della III D, che mi sta antipaticissimo perché vuole comandare tutti. I maschi non vogliono giocare con lui perché non rispetta le regole e qualche volta offende! Così, quando il maestro ci ha detto che oggi avremmo fatto le capriole, mi sono preoccupata perché avevo paura di fare brutta figura con Emiliano. E infatti io non sono riuscita a fare le capriole e dopo tanti tentativi, quando finalmente ci sono riuscita, non se n’è accorto nessuno. Poi il maestro ci ha fatto fare le capriole partendo da in piedi, io ho avuto paura e non ci sono riuscita. Emiliano si è messo a ridere. Così sono andata a sedermi da sola in fondo alla palestra, mi veniva da piangere perché non riuscivo a fare le capriole. Dopo un po’ si è avvicinata Rima che mi ha chiesto di giocare allo SDI. È un gioco che si fa in Marocco. – Uno fa il lupo e imprigiona i compagni. Il gioco finisce quando tutti vanno in prigione. Abbiamo giocato e, quando è toccato a me fare il lupo, sono riuscita a mettere tutti i compagni in prigione. Ero felice, ma così felice che ho cominciato a saltare ridendo. Ridevano anche i miei compagni. B. Pumhösel, A. Sarfatti, Verticali e batticuore, EDT

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 36-37


Scegli la risposta esatta segnandola con una X. Quanti sono i personaggi che compaiono nella storia? Due. Tre. Cinque. Come sono tutti i personaggi di questo testo? Fantastici. Realistici/verosimili. Collega in modo giusto. PROTAGONISTA

Emiliano Rima, i compagni, il maestro

PERSONAGGI SECONDARI

La bambina che non sa fare le capriole

Rispondi alle domande. Perché Emiliano sta antipatico alla protagonista? ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

In base al testo, perché la protagonista si preoccupa quando il maestro annuncia le capriole? ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Perché la protagonista si mette seduta da sola e quasi piange in fondo alla palestra? ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Chi la consola? ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 36-37

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO D’AVVENTURA

Le mie domande COSA narra un racconto d’avventura? DOVE si svolgono i fatti? QUANDO accadono e quanto tempo durano? CHI sono i personaggi del racconto d’avventura? COME è strutturato un racconto d’avventura?

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L’arco di Robin Inizio Era notte nella foresta. Bryce e Mud accompagnavano Robin da Will per la grande prova che doveva superare per diventare uno di loro. Svolgimento Arrivarono in una radura. Al centro c’era il tronco di un’enorme quercia e sopra una candela accesa. Dietro c’era Will con l’arco in mano che lo osserva. Robin ha un brivido. Will gli chiese: – vuoi unirti a noi? – Robin rispose di sì. – Allora devi battermi – affermò Will. Si voltò verso il tronco, prese la freccia dalla faretra e dopo aver preso la mira tirò con l’arco: centrò la candela e la spezzò in due, lasciando accesa la fiamma. Ora toccava a Robin: prese la freccia, mirò alla fiamma e lasciò andare il colpo. Conclusione La freccia centrò in pieno lo stoppino e spense la fiammella. Tutti urlano di gioia per festeggiare il nuovo arciere. E. Kedros, La leggenda di Robin, Mondadori

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 46-47


Le risposte

COSA

Il racconto d’avventura che hai letto narra la PROVA portata avanti con coraggio da Robin: sfidare il capo degli arcieri della fortesta.

DOVE

Il fatto si svolge nell’AMBIENTE SELVAGGIO e MISTERIOSO della fortesta avvolta nel buio.

QUANDO

Il fatto avviene una notte ed è raccontato al TEMPO PASSATO.

CHI

Il PROTAGONISTA è Robin, l’EROE coraggioso. I PERSONAGGI SECONDARI sono Bryce e Mud che accompagnano Robin da Will. Nel racconto d’avventura compare anche l’ANTAGONISTA che ostacola il protagonista, come in questo caso Will.

COME

La STRUTTURA è formata da tre parti. 1. All’INIZIO Robin arriva nella foresta in piena notte. 2. Nello SVOLGIMENTO avviene la sfida tra Will e Robin nel lancio con l’arco. 3. Nella CONCLUSIONE Robin vince la sfida e diventa il nuovo arciere. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 46-47

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Capitano Achab Il capitano Achab riunisce tutti gli uomini dell’equipaggio a poppa e mostra loro una moneta d’oro, dicendo: –Vedete questa moneta spagnola? Vale sedici dollari. Chiunque di voi mi segnali una balena dalla testa bianca, con la fronte rugosa, la mascella storta e tre buchi nella pinna della coda, avrà la moneta d’oro. – Urrà! Urrà! – gridano i marinai, intanto Achab inchioda la moneta d’oro all’albero maestro. – È un cetaceo bianco, lo ripeto – continua Achab – è bianco. Aprite gli occhi e fate attenzione. – Capitano Achab – dice un uomo dell’equipaggio – questo cetaceo deve essere quello che qualcuno chiama Moby Dick. – Moby Dick? – esclama Achab – Tu dunque conosci il capodoglio bianco, Tash? – Capitano, io ho già sentito parlare di Moby Dick... è stato Moby Dick a strapparti la gamba? – chiede un altro marinaio. A quelle parole Achab ripensa al giorno in cui, trovandosi in mezzo al mare, con le imbarcazioni distrutte, afferrò un coltello e si lancia contro il capodoglio per ucciderlo. In quell’occasione la balena Moby Dick gli stacca di netto la gamba. – Sì, amici miei, è stato Moby Dick che mi ha staccato la gamba. È per questo che voi, ragazzi, siete imbarcati con me, per dare la caccia a questo capodoglio bianco e ucciderlo. Che cosa ne dite, accettate la sfida? Tutti i marinai accettano con entusiasmo di aiutare il capitano. H. Melville, Moby Dick, Editrice Piccoli

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 48-49


Scegli la risposta esatta, segnandola con una X. Quale gruppo di persone indica la parola equipaggio? I marinai di una nave. I giocatori di una squadra. Collega i nomi propri con i personaggi corrispondenti e rispondi. il capodoglio bianco

Achab Tash

il capitano dell’equipaggio

Moby Dick

un marinaio dell’equipaggio

Scegli la risposta esatta, segnandola con una X. Chi è il protagonista? Il marinaio Tash. Moby Dick. Il capitano Achab. Chi sono gli altri personaggi? I marinai dell’equipaggio. Moby Dick e i marinai. Moby Dick. Dove si trova Achab quando parla al suo equipaggio? In mezzo al mare. Sulla poppa della nave. Sulla prua della nave. Collega le frasi di sinistra con quelle di destra in disordine e riscostrisci il racconto. Il capitano Achab offre una moneta d’oro Un altro marinaio chiede al capitano Achab Achab ripensa alla lotta con Moby Dick e Tutti i marinai entusiasti

svela all’equipaggio che fu proprio quel cetaceo a staccargli la gamba. accettano di aiutare il capitano se è quel cetaceo che gli ha strappato la gamba. a chi catturerà la balena dalla testa bianca. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 48-49

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO DI PAURA

Le mie domande

COSA narra un racconto di paura?

DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO accadono e quanto tempo durano? CHI sono i personaggi del racconto di paura?

COME è strutturato un racconto di paura?

Una bianca figura Inizio Si diceva che di notte nel bosco di castagni, superata la strada bianca, si verificavano apparizioni molto strane. Si raccontava che, nelle notti più nere, usciva da un campanile diroccato una bianca figura vestita da monaca. Il fantasma avanzava senza toccare il terreno, a piedi scalzi. Noi bambini volevamo scoprire se la leggenda era vera. Svolgimento Così in una nera notte buia, senza la luna, abbiamo deciso di andare nel bosco, tenendoci per mano. Non volevamo perderci. A ogni passo, si sentivano strani rumori. Dietro una curva è apparsa la chiesetta con il campanile, illuminata da un lampo. Il vento diventava sempre più forte e Marcello, il capo della comitiva, ha detto a tutti noi: – Andiamo, andiamo! Ormai è tardi! Conclusione Ce ne siamo andati subito. Ma siamo riusciti a vedere, per un istante, dalla finestra più alta della chiesa, una figura vestita di bianco che ondeggiava e poi è scomparsa. M. Grillardi

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 62-63


Le risposte

COSA

Il racconto di paura che hai letto narra, con lo scopo di SUSCITARE paura, la strana vicenda vissuta dal gruppo di amici, carica di mistero.

DOVE

La vicenda si svolge nel bosco, avvolto nella buio e pieno di strani rumori, nei pressi di un campanile diroccato.

QUANDO

Il fatto avviene una NOTTE, senza la luna, ed è raccontato al TEMPO PASSATO.

CHI

Ci sono PERSONAGGI REALISTICI, i bambini, che si imbattono in PERSONAGGI FANTASTICI, che suscitano paura, come il fantasma vestito da monaca.

COME

La STRUTTURA è formata da tre parti: 1. L’INIZIO introduce il mistero della storia, narrando la leggenda del fantasma della monaca nel campanile diroccato. 2. Nello SVOLGIMENTO aumenta il mistero, perché i bambini si incamminano nel bosco nel folto della notte, fino al campanile diroccato. 3. Nella CONCLUSIONE i bambini fuggono terrorizzati alla vista del fantasma. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 62-63

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Una visione orripilante Harry annusa l’aria e sente un orrendo fetore. Si accorge che qualcosa di enorme avanzando verso di loro. È orribile, alto più di tre metri, ha la pelle grigia, le gambe corte e tozze come tronchi d’albero e i piedi piatti. Tiene una grande clava di legno che strascina per terra per via delle braccia troppo lunghe. Il mostro si ferma vicino a una porta, guarda dentro e lentamente entra. – La chiave è nella toppa – bisbiglia Harry – chiudiamolo dentro. – Buona idea – risponde Ron. Così strisciano lungo il muro fino alla porta rimasta aperta; pregano che il mostro non decida di uscire. Poi con un grande salto, Harry riesce a prendere la chiave e a chiudere la porta – Ecco fatto! Felici per la vittoria scappano, ma giunti all’angolo sentono un forte grido di terrore provenire dalla stanza che avevano appena chiuso a chiave. J.K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Salani

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 66


Collega ogni personaggio alla definizione giusta. Harry personaggio realistico Ron personaggio fantastico Il mostro

Sottolinea nel testo la descrizione del mostro. Segna con una X se le frasi sono vere (V) o false (F). Harry si accorge che qualcosa avanza verso di loro. V F Il mostro entra velocemente dentro stanza. V F Il mostro tiene in mano la chiave della porta.

V F

Harry riesce a prendere la chiave con un grande salto. V F Harry e Ron restano chiusi nella stanza insieme al mostro. V F Scegli la risposta esatta, segnandola con una X. Qual è il significato della parola “orripilante”? Che suscita paura. Simpatico. Qual è il significato della parola “fetore”? Cattivo odore. Profumo. Che cosa è la clava? Un osso della spalla. Un pesante bastone di legno, pieno di nodi, con la punta tondeggiante.

Riscrivi la parte del testo che ti ha fatto più paura. ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 66

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO AUTOBIOGRAFICO

Le mie domande

Ricordo l’India COSA narra un’ autobiografia? DOVE si svolgono i fatti narrati? QUANDO accadono? CHI sono i personaggi dell’ autobiografia? COME è scritto un testo autobiografico?

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Ricordo quando da piccolo vivevo in India. Ogni giorno io mi arrampicavo sugli alberi, correvo a piedi nudi sotto la pioggia e giocavo con le pozzanghere. Adesso, in Italia, la mia maestra dice che quando piove devo aprire l’ombrello. Quando vivevo in India, vicino alla mia casa c’era un lago grandissimo. Io e gli altri bambini andavamo sempre lì a giocare e a fare il bagno. Mi piaceva anche pescare in un piccolo stagno di fronte a casa. Usavo un galleggiante di bambù con attaccato il filo con l’amo. Adesso che vivo in Italia, i pesci sembrano nati in un frigorifero del supermercato e anche il miele sembra essersi formato da solo dentro un vasetto di vetro. E. Nava, K. Mazzoleni, Sognando l’India, Piemme Junior

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 74-75


Le risposte

COSA

Nel racconto autobiografico che hai letto, l’autore narra in prima persona episodi reali della sua infanzia.

DOVE

I fatti si sono svolti in LUOGHI REALI, l’autore: India e Italia.

QUANDO

CHI

COME

Gli episodi narrati si sono svolti nel PASSATO, perché sono stati già vissuti da chi li racconta.

Il PROTAGONISTA è l’AUTORE STESSO. Gli altri PERSONAGGI, come la maestra, sono persone che l’autore ha realmente conosciuto.

Nel testo che hai letto l’autore ha riportato più ricordi della sua infanzia, non un solo episodio dall’inizio alla sua conclusione. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 74-75

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Ho scelto di fare l’astrofisica Ho avuto una vita molto fortunata, i miei genitori, mi hanno insegnato l’amore per la libertà e la giustizia e il rispetto per ogni essere vivente. Mi chiamo Margherita, ero figlia unica e spesso sentivo la mancanza di altri bambini con cui giocare. Ma i miei, soprattutto il babbo, giocavano con me. Ho affrontato la vita e la carriera scientifica come se fossero delle sfide. Sono sempre stata allegra e sicura di me, anche se da giovane ero chiusa e introversa. Per fortuna i miei genitori, mi hanno incoraggiato e mi hanno fatto capire che la scuola ti fa imparare sempre cose nuove. Loro, hanno sempre rispettato le mie decisioni. Ecco perché ancora oggi, quando un ragazzo o una ragazza mi chiede consigli su quale corso di studi scegliere, io rispondo sempre: – Fai una scelta responsabile purché sia la tua scelta. Io ho scelto di fare l’astrofisica! M. Hack, Nove vite come i gatti, Rizzoli

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 76-77


Scegli la risposta esatta segnandola con una X. Chi è la protagonista del brano? Margherita. La mamma di Margherita. Quali sono gli altri personaggi che compaiono nel brano? I fratelli di Margherita. I genitori di Margherita. Chi ha scritto il brano? Margherita. Un’ amica di Margherita. In che modo l’autrice ha raccontato i suoi ricordi? In prima persona. In terza persona. Segna con una X se le seguenti frasi sono vere (V) o false (F). Da piccola Margherita giocava molto con suo padre. I genitori di Margherita non la lasciavano libera.

V F

V F

I genitori di Margherita rispettavano le sue scelte.

V F

Margherita è sempre stata allegra e ottimista.

V F

I genitori di Margherita non davano importanza alla scuola. V F Margherita è diventata una dottoressa.

V F

Collega le parole al significato giusto. scienziato che studia gli animali ASTROFISICO scienziato che studia gli astri e lo spazio INTROVERSO

timido maleducato

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 76-77

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Metto a fuoco...

IL DIARIO Le mie domande COSA racconta un diario?

DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO è scritto il diario? Quando accadono i fatti?

CHI sono i personaggi?

COME è strutturato un diario?

Le mie bacchette speciali 16 settembre Diario mio, avere un fratello come Jeffrey è una vera e propria maledizione. È più piccolo di me di otto anni e distrugge sempre tutta la mia roba. Oggi voglio sfogarmi con te. Perché tu sai che io tengo tantissimo alle mie bacchette autografate dal mio batterista preferito. Oggi volevo suonare un po’ e ho cercato le mie bacchette speciali. Ma le bacchette non erano più al loro posto! Sono corso in cucina e ho visto Jeffrey che giocava a cucinare sul pavimento e stava mescolando un miscuglio nella pentola con le mie bacchette speciali. Mi sono avvicinato a lui con sguardo arrabbiato. – Jeffrey! Dammi quelle bacchette! – Ma sto cucinando la torta pazza, non è ancora pronta. – Non me ne frega niente di quella schifezza, dammi le bacchette! – Guarda che è vera! Infatti era vera, la “torta pazza” di Jeffrey: un miscuglio di caffè, uova crude con il guscio, Coca Cola e tre macchinine da corsa. Le mie bacchette speciali hanno ancora oggi uno strano odore! Per oggi, ti saluto! J. Sonnenblick, I 10 mesi che mi hanno cambiato la vita, Giunti

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 86-87


Le risposte

COSA

Nella pagina di diario che hai letto, l’autore racconta un episodio che ha vissuto con il fratello minore, confidandosi direttamente con il quaderno su cui sta scrivendo, come se parlasse a un amico.

DOVE

Il fatto si svolge nel LUOGO REALE in cui vive: la sua casa.

QUANDO

L’episodio è narrato al TEMPO PRESENTE. L’autore indica subito la DATA del giorno in cui sta scrivendo: il 16 settembre.

CHI

COME

Il PROTAGONISTA è l’AUTORE STESSO. Gli altri PERSONAGGI sono persone reali con cui l’autore è in contatto, ad esempio suo fratello.

La STRUTTURA della pagina di diario presenta: 1. DATA e APERTURA in cui l’autore si rivolge direttamente al diario con affetto 2. RACCONTO del FATTO compiuto dal piccolo Jeffrey 3. SALUTO FINALE al diario come se fosse un amico.

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 86-87

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Un diario in regalo Collega le parti del diario alle definizioni. saluto amichevole con cui l’autore lascia il suo diario, quando termina di scrivere.

Data Apertura

giorno in cui è scritta la pagina di diario.

Racconto del fatto

saluto iniziale e affettuoso al diario.

Saluto finale

l’autore racconta alcuni episodi della sua vita.

Ora scrivi le parti del diario al posto giusto. 1 marzo 2004

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Caro il mio diario, .................................................................

ti ho ricevuto oggi per il mio compleanno. Io mi aspettavo un telefonino, un videogame, o delle scarpe da ginnastica e invece sei arrivato tu. Volevo subito buttarti via. Però mia madre mi ha consigliato di provare almeno per un mese e mi ha detto di considerarti come un amico di carta al quale raccontare le cose che non direi mai agli altri amici, quelli veri. Allora non ti ho buttato, perché di cose che non posso dire a voce alta ne ho proprio tante. Così ho fatto un patto con mia madre: ti scriverò per un mese, poi deciderò. Se scrivere i miei pensieri sulle tue pagine sarà stato divertente continuerò a farlo. Per il momento credo che un mese basti e avanzi. Passo e chiudo. Giulio. S. Bordiglioni, Diario di Giulio, Edizioni EL

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 89

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Scegli la risposta esatta segnandola con una X. A che cosa si riferisce l’espressione amico di carta? A un amico immaginario. A un diario. A un quaderno di scuola. Che cosa significa l’espressione ho fatto un patto? Comprare dei pattini. Combinare un guaio. Fare un accordo con qualcuno.

Scegli la risposta esatta segnandola con una X. Quando è il compleanno di Giulio? 1 marzo. 10 marzo. 1 gennaio. Che cosa riceve Giulio per il suo compleanno? Un telefonino e un diario. Un diario e un videogame. Un diario. Che cosa consiglia la madre consiglia a Giulio? Di provare a scrivere sul diario per una settimana. Di tenere il diario sempre con sè. Di provare a scrivere sul diario almeno per un mese.

Segna con una X se le seguenti frasi sono vere (V) o false (F). Giulio appena vede il diario vuole buttarlo via.

V F

Giulio scambia il diario con un videogame.

V F

Giulio deve considerare il diario come un amico di carta.

V F

Sul diario Giulio potrà scrivere le cose che non direbbe a nessuno. V F Giulio non accetta il consiglio della mamma. SPIRITO LIBERO 4 PAG. 89

V F 25


Metto a fuoco...

LA LETTERA Le mie domande

COSA narra una lettera?

DOVE è scritta la lettera?

QUANDO è scritta la lettera?

CHI scrive la lettera? A chi scrive la lettera?

COME è strutturata la lettera?

Lettera dalle vacanze Salisbury, venerdì 26 agosto

Cara Annette Smurton, ti scrivo per raccontarti le mie vacanze. Sto nello splendido ranch di mia zia Winifred. Ogni giorno monto un cavallo diverso. Quello di oggi si chiama Fulmine ed è uno stallone arabo, e siccome nessuno tranne me riesce a domarlo, zia dice che posso tenermelo io. Da quando sono qui, non mi dispiace più di non fare parte del Pony Club e di non avere un cavallo da montare perché quel posto è solo un minuscolo recinto. Io qui al ranch ogni giorno esco al galoppo e raduno il bestiame. Mia zia dice che sono la migliore cavallerizza che abbia mai visto. Qui è meraviglioso. Ora devo andare al negozio di selle per ritirarne una nuova, fatta su misura per me. Ti spedirei le foto di Fulmine, ma quelle che ho fatto sono venute male. A presto Penny P.S.: C’è un ragazzino qui con me, si chiama Alistair. Mi ha fatto vedere un fantastico modellino di razzo che ha costruito con il legno. R. Klein, Lettere di una sorella maggiore, Edizioni EL

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 94-95


Le risposte

COSA

Nella pagina a fianco hai letto la LETTERA PERSONALE che Penny scrive con lo scopo di COMUNICARE con la sua amica lontana.

DOVE

All’inizio della lettera è sempre specificato il LUOGO in cui viene scritta: Salisbury.

QUANDO

Accanto al luogo viene sempre indicata anche la DATA: venerdì 26 agosto.

CHI

Nella lettera troviamo: • il MITTENTE, cioè Penny che scrive la lettera • il DESTINATARIO, Annette che riceve la lettera

COME

La lettera presenta una STRUTTURA particolare: • il LUOGO e la DATA • l’INTESTAZIONE in cui è indicato il nome del destinatario, cioè Annette • il MESSAGGIO in cui chi scrive racconta le proprie esperienze • la FORMULA DI CHIUSURA con i SALUTI • la FIRMA di Penny • il P.S. (= post-scriptum, cioè altre righe aggiunte) SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 94-95

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Lettera per un figlio Turi, 3 maggio 1931 Caro Delio, ho saputo che vai a scuola, che sei alto un metro e otto centimetri, e che pesi diciotto chili. Tra poco imparerai a scrivere, intanto ora puoi dettare alla mamma, così puoi raccontarmi di cosa impari a scuola e dei tuoi compagni di classe. So che costruisci modelli di aeroplani e treni. Vorrei sapere tante di cose su di te e sono sicuro che con l’aiuto della mamma mi scriverai una lunga lettera, per raccontarmi tante cose. Io ti darò notizie di una rosa che ho piantato e di una lucertola che voglio ammaestrare. Bacia Giuliano per conto mio e anche la mamma. Antonio P.S.: Se non conosci le lucertole: si tratta di una specie di coccodrilli che rimangono sempre piccini. A. Gramsci, L’albero del riccio, Editori Riuniti

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 96


Collega le parti della lettera con le parti corrispondenti del testo. Data

Il padre scrive al figlio per conoscere la sua vita.

Luogo

Turi

Mittente

Delio

Destinatario

Il padre aggiunge la spiegazione della lucertola.

Messaggio

Antonio

P.S.

3 maggio 1931

Segna con una X se le seguenti frasi sono vere (V) o false (F).

Antonio è il padre di Delio.

V F

Delio è un bambino piccolo.

V F

Giuliano è il fratello di Delio.

V F

Antonio scrive da un luogo che si chiama Turi.

V F

Antonio è lontano dalla sua famiglia.

V F

Antonio vuole conoscere la vita di Delio.

V F

Rileggi la parte di iniziale della lettera, rifletti e scegli con una X la tua ipotesi. Delio potrebbe avere: tre anni nove anni sei anni

Delio frequenta la classe: seconda prima quinta

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 96

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Metto a fuoco...

IL RACCONTO FANTASTICO

Le mie domande COSA narra un racconto fantastico? DOVE si svolgono i fatti narrati?

QUANDO accadono e quanto tempo durano? CHI sono i personaggi del racconto fantastico? COME è strutturato un racconto fantastico?

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Il tappetino volante Inizio Una mattina il piccolo Moritz esce dalla vasca da bagno. Mette un piede sul tappeto ma perde l’equilibrio. Sviluppo Cerca di non cadere ma il tappetino si solleva e fa volare Moritz fuori dalla finestra aperta. “Aiuto, sto volando e sono nudo!” pensa Moritz impaurito. Ma non ha per niente freddo. “Precipiterò” pensa Moritz, ma il tappeto vola tranquillo. “Morirò di fame” pensa Moritz, ma non ha fame perché è troppo occupato ad ammirare il paesaggio con i mari, le città, i boschi, gli uomini al lavoro e bambini che giocano. Conclusione Poi vede una casa con la finestra del bagno aperta. Il tappeto, atterra sul pavimento. Da quel giorno Moritz decide di diventare un pilota di aerei. AA. VV., 365 fiabe della buonanotte, Schwager & Steinlein

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 106-107


Le risposte

COSA

Il racconto fantastico che hai letto narra, il FATTO STRAORDINARIO capitato a Moritz di volare fuori dalla finestra sul tappetino del bagno; ma ciò non può accadere nella realtà.

DOVE

In questo testo il fatto fantastico si svolge in un LUOGO REALE, Moritz infatti vola sopra la città. Spesso, però, nei racconto fantastici, anche il luogo è IMMAGINARIO.

QUANDO

La vicenda fantastica di Moritz si svolge in un TEMPO INDETERMINATO: una mattina.

CHI

C’è un PERSONAGGIO REALISTICO, Moritz, che si imbatte in PERSONAGGIO FANTASTICO, il tappetino volante.

COME

La STRUTTURA è formata da tre parti. 1. L’INIZIO presenta Moritz indicando dove si trova e cosa sta facendo. 2. Nello SVOLGIMENTO la giornata di Moritz cambia completamente e lui si ritrova a volare sopra la città. 3. Nella CONCLUSIONE il volo fantastico termina e Moritz torna a casa. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 106-107

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La bambina di piume La bambina di piume era sottile, molto morbida e leggera, così tutti la prendevano in braccio e la stringevano come un pupazzo. – Sei così soffice – le dicevano. – Ma non sono un cuscino – diceva lei mentre cercava di liberarsi e scappare via. La bambina di piume si sentiva soffocare e si arrabbiava molto. Un giorno un forte vento la fece volare via dalle braccia di una bambina che la stava cullando come una bambola. – Dove vai? – le gridò la bambina. – Non so! – rispose la bambina di piume trascinata dal vento. ¬La sua mamma la vide dalla finestra e le gridò: – Vieni giù subito! Ma lei era troppo in alto e troppo lontano. – Vado via, mamma, ciao! – gridò la bambina di piume. Volò in alto, sopra e sotto le nuvole. Il mondo visto dall’alto era immenso. Venne la sera e la bambina di piume scese un po’ fino ad aggrapparsi alla cima di un albero. Si rannicchiò fra i rami e si addormentò. La mattina si svegliò e gridò: – Vento, vieni a prendermi, io sono pronta! – E ripartì. Girò tutto il mondo, senza mai stancarsi. E tutte le volte che vedeva la sua mamma la salutava. La mamma era un po’ triste, perché la sua bambina era andata via, ma sapeva che la bambina di piume poteva star bene solo così. B. Masini, La bambina di burro e altre storie (di bambini strani), Einaudi

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 110


Scegli la risposta esatta segnandola con una X. Chi è il protagonista? La bambina di piume. Il vento. La mamma. Come è la protagonista? Rotonda e morbida. Sottile, morbida e leggera. Sottile e ruvida. Secondo te la bambina di piume può esistere nella realtà? Sì. No. Forse. Segna con una X se le seguenti frasi sono vere (V) o false (F). La bambina di piume è soffice e leggera.

V F

Tutti la prendono in braccio.

V F

Un forte vento fa volare via la bambina.

V F

La bambina di piume ha paura e vuole tornare a casa. V F La sera la bambina si riposa sui rami di un albero.

V F

La mamma è triste perché la figlia se ne è andata.

V F

Ordina con i numeri le seguenti frasi come narrato dalla storia. Un forte vento fa volare via la bambina di piume. Tutti prendevano in braccio la bambina di piume. Quando passa sopra casa sua saluta la mamma. La sera va a dormire sui rami di un albero. La bambina di piume si sentiva soffocare. La bambina vola nel cielo ed è felice. SPIRITO LIBERO 4 PAG. 110

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Metto a fuoco...

IL MITO Le mie domande COSA narra il mito?

DOVE avvengono i fatti narrati?

QUANDO accadono i fatti?

CHI sono i personaggi che agiscono nel mito?

COME è strutturato un mito?

Il mito di Prometeo Inizio Secondo alcune leggende greche, all’inizio dei tempi, gli dei crearono nel mondo gli uomini e gli animali con la terra e il fuoco. I Titani Prometeo ed Epimeteo, dovevano fornire loro i mezzi per sopravvivere. Sviluppo Epimeteo, fece molti doni agli animali: come la forza, la velocità, la grandezza, ad alcuni fornì le ali per volare, ad alcuni gli artigli, ad altri il veleno, ma Epimeteo si dimenticò di fornire abilità agli uomini. Quando il fratello Prometeo si accorse che gli uomini erano nudi e indifesi, decise di rubare il fuoco agli dei e donarlo agli uomini. Conclusione Quando il padre di tutti gli dei, Zeus, si accorse del furto, fece incatenare Prometeo sulle pareti di una roccia. Ogni giorno un’aquila assaliva Prometeo e divorava il suo fegato. Ogni notte il fegato gli ricresceva e il giorno dopo l’aquila tornava. E. Frontaloni, Nel mondo dei miti greci, Raffaello

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 118-119


Le risposte

COSA

Il mito di Prometeo è una STORIA MOLTO ANTICA inventata dagli uomini del passato per spiegare la scoperta del fuoco da parte dell’uomo.

DOVE

Questo mito si svolge in un LUOGO GENERICO: nel mondo.

QUANDO

La vicenda avviene in un TEMPO LONTANISSIMO: “all’inizio dei tempi”, cioè alle origini del mondo.

CHI

Il PROTAGONISTA è L’EROE Prometeo. Gli altri PERSONAGGI appartengono al mondo degli DEI, Zeus e Epimeteo, ma si rapportano con il mondo degli uomini.

COME

La STRUTTURA del mito è formata da tre parti: 1. L’INIZIO presenta la creazione del mondo ad opera degli dei. 2. Nello SVOLGIMENTO i Titani portano avanti i compiti assegnati loro dagli dei e Prometeo compie l’impresa straordinaria di rubare il fuoco agli dei per donarlo agli uomini. 3. Nella CONCLUSIONE Prometeo viene punito da Zeus. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 118-119

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Mito di Alcione Una mattina, Alcione si tuffò nel lago poi si distese sull’erba per asciugarsi al sole. Era così bella che tutte le creature del bosco la scambiarono per la dea Diana, così le offrirono frutti e fiori. Alcione non rivelò la sua vera identità perché era felice di ricevere complimenti Quando la vera Diana si accorse, si arrabbiò così tanto da scatenare una tempesta che si abbatté sul bosco facendo scappare Alcione. Questa sciagura si ripeteva ogni anno. Il marito di Alcione, per scoprire come calmare la rabbia della dea Dina, decise di andare dall’oracolo di Apollo che si trovava su una rupe molto alta in mezzo al mare. Erano passati tre mesi da quando il marito era partito, ma Alcione non aveva avuto nessuna notizia. Una notte un messaggero informò Alcione della morte del marito. Alcione disperata corse al mare e salì sullo scoglio più alto per vedere meglio; quando vide il marito morto fra le onde, decise di gettarsi in acqua. In quello stesso momento Giove, provando pietà per quella donna, le donò due ali per farla volare. Nacquero così gli alcioni. Ogni volta che gli alcioni depongono le uova sulla superficie del mare, le se acque restano calme. Gli alcioni sono perciò simbolo della tranquillità degli oceani.

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 123


Colora i personaggi che compaiono nel mito di Alcione. Alcione

Prometeo

marito di Alcione

Giove

dea Diana

dio Nettuno

Creature del bosco

Chi è il protagonista?

il mare

un messaggero

.........................................................................................................................................................................................................................

Segna con una X se le seguenti frasi sono vere (V) o false (F). Alcione è una dea.

V F

Alcione è un personaggio umano.

V F

In questo mito compaiono due divinità Diana e Giove. V F In questo mito è presente una sola divinità.

V F

Scegli il completamento esatto segnandolo con una X. Il marito di Alcione voleva: uccidere Diana salvarsi dalla tempesta calmare la rabbia della dea Quando Alcione vide il corpo del marito si gettò in acqua scappò piangendo volò da lui e lo salvò Quando Giove vide Alcione disperata: salvò suo marito volò da lei le donò un paio di ali per volare SPIRITO LIBERO 4 PAG. 123

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Cuore puro e corpo leggero Il cacciatore d’immagini si alza presto al mattino, parte sereno, con il cuore puro e il corpo leggero. Deve tenere gli occhi aperti e usarli come retini per catturare le immagini. Per prima gli occhi del cacciatore d’immagini catturano l’immagine della strada, con i sassi e i solchi tra due siepi ricche di more. Poi catturano il fiume che scorre sotto i salici e luccica quando un pesce sale in superficie. Il cacciatore d’immagini raccoglie l’immagine dei prati e dei campi con i ruscelli. Vede passare un’allodola, un cardellino. Infine il cacciatore d’immagini va nel bosco, ricco di profumi e rumori e da lontano vede dei taglialegna che tornano al villaggio. Prima di tornare a casa osserva il tramonto e le nuvole sparse nel cielo. Ora è a casa, spegne la lampada e prima di addormentarsi, gode a ripassare le sue immagini. J. Renard, Storie naturali, La Spiga

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 151


Segna con una X se le seguenti frasi sono vere (V) o false (F). Il cacciatore di immagini dorme fino a tardi.

V F

Per catturare le immagini usa dei retini.

V F

Deve tenere gli occhi bene aperti.

V F

Il cacciatore vede strade, fiumi e campi.

V F

Prima di rientrare va a trovare i suoi amici taglialegna. V F Ordina con i numeri gli elementi che vede il cacciatore di immagini. il bosco i campi la strada il fiume il tramonto un’allodola i taglialegna Abbina i nomi alle relative descrizioni. STRADA

scorre sotto i salici

SIEPI

ricco di profumi e rumori

FIUME

ricche di more

BOSCO

con i sassi

CAMPI

con nuvole sparse

CIELO

con i ruscelli SPIRITO LIBERO 4 PAG. 151

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Il pastore maremmano Il pastore maremmano è un cane di grandi dimensioni, robusto e coraggioso. È un cane intelligente, dal carattere docile ma può essere aggressivo quando fa la guardia al gregge o difende la casa e i terreni del suo padrone. Il pelo è fitto, lungo e ruvido al tatto: sul muso e sulle zampe è più corto, ma sul resto del corpo può raggiungere gli otto centimetri. Il manto è bianco e può presentare sfumature di giallo o arancione. Il pastore maremmano è alto circa settanta centimetri al garrese, con un peso di circa quaranta chili; le femmine sono un po’ più piccole. La testa è grande; le mascelle sono robuste e i denti sono bianchi. Il tartufo è nero. Le orecchie hanno forma triangolare. Ha un collo forte e peloso. Il petto del pastore maremmano è largo e muscoloso; anche le zampe sono muscolose con un piede grande di forma tondeggiante. www.pastoremaremmano.it

garrese = indica la parte alta del tronco di un animale tartufo = è la punta del naso di alcune razze di cane mascelle = ognuna delle due parti in cui si divide l’apertura della bocca. manto = pelo che ricopre un animale

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 152


Segna con una X le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Il pastore maremmano è un cane di costituzione forte.

V F

Il pelo del pastore maremmmano è ruvido al tatto.

V F

Il pastore maremmano è un cane da guardia.

V F

Il peso nei maschi è intorno ai quaranta chili.

V F

Le femmine sono più grandi dei maschi.

V F

Il pastore maremmano ha la testa di forma triangolare

V F

Il petto e le zampe del pastore maremmano sono muscolose. V F Collega i nomi ai relativi aggettivi. DIMENSIONI

Folto, lungo e ruvido

CARATTERE

Bianchi

PELO

Docile ma anche aggressivo

DENTI

Forte e peloso

COLLO

Grandi

Sottolinea per ogni termine il suo sinonimo (la parola con lo stesso significato). AGGRESSIVO Coraggioso Obbediente

DOCILE

Violento Calmo

Obbediente Coraggioso

Violento Veloce

Colora il riquadro con l’affermazione giusta. Il testo che hai letto descrive in modo preciso il pastore maremmano per informare sull’aspetto fisico e sul carattere di questo cane.

Il testo che hai letto racconta un episodio di un bambino con il suo cane, allo scopo di divertire il lettore. SPIRITO LIBERO 4 PAG. 152

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Baffo il mio primo cane Il nostro cane si chiamava Baffo. Mio padre non voleva cani in casa, perché non voleva costringerli a vivere in un luogo senza giardino. Poi un giorno i miei fratelli Ferdinando e Carlo portarono a casa un cagnetto, sporchissimo, con una zampa ferita e due occhi azzurri. Era spaventato ma curioso. Carlo raccontò che il cane era stato buttato fuori da un’auto in corsa ed era caduto sul manubrio della sua bicicletta. Ma mio padre, non gli credette. Il cagnetto abbaiò con una voce buffa. Mio padre lo guardò, poi disse che poteva stare con noi finchè non cresceva un pò. Baffo diventò un grande e splendido pastore maremmano biancosporco. Era un cane unico: cantava quando era felice, separava i miei fratelli quando si picchiavano e sapeva giocare in porta. Quando i miei fratelli giocavano a pallone nel corridoio, Baffo, con le sue parate di zampe o di muso, salvò molte vetrate. B. Gasparini, Una donna e altri animali, Rizzoli

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 153


Scegli la risposta esatta segnandola con una X. Baffo ha: le zampe ferite gli occhi azzurri la coda lunga e morbida Baffo canta: quando è felice quando vuole farci divertire quando è solo Baffo sapeva giocare: come portiere a nascondino a lotta Collega le frasi di sinistra con quelle di destra in disordine e ricostruisci la descrizione di Baffo. Quando fu portato a casa Baffo era un cagnetto Baffo aveva Il cane abbaiava Crescendo Baffo divenne Aveva il pelo Era un cane unico perché Baffo separava i due fratelli quando litigavano

un grande e splendido pastore maremmano cantava quando era felice di colore bianco sporco sporchissimo e con una zampa ferita con voce buffa e giocava a pallone con loro. gli occhi azzurri

Colora il riquadro con l’affermazione giusta. Il testo che hai letto descrive in modo preciso il pastore maremmano per informare sull’aspetto fisico e sul carattere di questo cane.

Il testo che hai letto descrive attraverso il giudizio dell’autore il pastore maremmano che è entrato a far parte della sua famiglia. SPIRITO LIBERO 4 PAG. 153

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Due super nonne La nonna Ida era alta e di origine piemontese. Andava spesso a prendere Elisa all’uscita della scuola e chiedeva sempre alla nipote: – Ciao piccola, cosa hai mangiato a merenda? Per lei il cibo era una cosa fondamentale. Era molto brava a cucinare. Faceva le migliori polpettine con patate fritte. Nella cucina di nonna Ida le mensole alle pareti erano cariche di bottiglie, barattoli, mestoli e ricette scritte un po’ ovunque. E sotto la finestra c’era un banco da lavoro proprio per la nipotina; lì Elisa tagliava le verdure, mescolava il latte alla farina e riempiva gli stampi per i biscotti. A Elisa piaceva tutto questo e si impegnava perché la nonna ci teneva molto. Siccome i pranzi di nonna Ida erano sempre abbondanti, la mamma di Elisa si preoccupava perché temeva che la bambina potesse ingrassare. Quel giorno, però, all’uscita dalla scuola, c’era anche nonna Carla. Elisa era molto contenta. Nonna Carla non amava cucinare, la sua vera passione erano i libri e i viaggi in luoghi lontani. A casa di nonna Carla, Elisa voleva andare in biblioteca: un salone con scaffali pieni di libri. Le pareti erano tappezzate di quadri. A Elisa piaceva il ritratto di due bambine che si tenevano per mano. Si divertiva molto a guardare le fotografie dei luoghi visitati dai nonni nel mondo: l’Africa e i grandi parchi con le zebre e le giraffe, le foto dei coccodrilli e le leonesse. – Perché siete in due ad aspettarmi? – chiese Elisa alle nonne. – Per farti una sorpresa: pranzo sulla spiaggia e un giro al parco giochi. – Evviva – esclamò Elisa – ho due super nonne! P. Ceccarelli, Il filo che ci unisce, Raffaello Ragazzi

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 154-155


Rispondi alle domande. Come si chiamano le nonne di Elisa?

.....................................................................................................................................................................

A Elisa piacciono entrambe le nonne?

.................................................................................................................................................................

Scegli la risposta esatta segnandola con una X. Nonna Ida: è molto brava a cucinare compra spesso le polpettine prepara la merenda Nonna Carla: ama cucinare va spesso a prendere Elisa a scuola ama i libri e i viaggi La mamma ha paura che: Elisa ingrassi Elisa non mangi abbastanza Elisa non voglia stare con le nonne Elisa, a casa di nonna Carla: taglia le verdure guarda le fotografie dei nonni riempie gli stampi per i bisco

Disegna Elisa come te la immagini.

Sottolinea nel testo, come indicato: - con il rosso la descrizione di nonna Ida. - con il verde la descrizione della cucina di nonna Ida. - con il blu la descrizione della biblioteca di nonna Carla. Cancella la l’oggetto intruso (che non serve in cucina). bottiglia barattolo mestolo

stampi per biscotti fotografia ricetta SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 154-155

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Metto a fuoco...

LA DESCRIZIONE DI ANIMALI Qui-quak Le mie domande In quale MODO può essere descritto un animale?

Quali ASPETTI è bene considerare?

Quali DATI si usano nella descrizione di un animale?

Era il tramonto. Un giovane papero usciva con prudenza dalle canne. Muoveva in fretta le zampe grigie nell’acqua e si fermava spesso per immergere il becco nell’acqua. Raccoglieva con il becco erbe marce ma sperava di trovare qualche boccone più saporito, come un pesciolino o un girino. Era un povero papero, nato in primavera. Le penne per volare gli erano cresciute durante l’estate ma il papero continuava a comportarsi come un cucciolo. Il papero era ormai capace di attraversare il canneto in volo ma preferiva nuotare per attraversarlo. Qui-quak era il nome del papero. Era sempre stato solo. Mamma oca era morta in una splendida giornata d’estate. Quel giorno, mamma oca era morta mentre accompagnava i suoi cuccioli nel nascondiglio. I paperini erano sette e Qui-quak era il quinto della fila. Qui-quak seguiva la mamma ed i suoi fratelli quando un’aquila portò via la mamma. Da quel momento Qui-quak aveva imparato a cavarsela da solo. S. Bulajic, La carovana alata, Giunti

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 166-167


Le risposte

MODO

ASPETTI

DATI SENSORIALI

La descrizione può essere: • OGGETTIVA, cioè in modo distaccato • SOGGETTIVA, quando sono presenti le impressioni dell’autore, come nel momento in cui i paperini perdono la mamma

Nella descrizione di animali sono da considerare: • la PRESENTAZIONE GENERALE - è un giovane papero di nome Qui-quak • l ’ASPETTO FISICO - zampe grigie • i l CARATTERE - un papero solitario • E PISODI - la perdita della mamma quando Qui-quak era piccolo

Per descrivere si usano i CINQUE SENSI. L’autore descrive Qui-quak attraverso la vista.

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 166-167

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Polly permaloso Alla fine della settimana papà mi portò un regalo: uno splendido pappagallo in una gabbia. Era enorme, lungo un metro dalla cresta alla coda, con il petto dorato, la schiena azzurra e le ali di un rosso acceso. Era molto bello. Poi il pappagallo con il grosso becco aprì la porta della gabbia e salì sopra la gabbia, anche se aveva una catenina argentata che gli legava una zampa al trespolo. Mosse la testa e si girò a fissarci con il suo occhio giallo perfettamente tondo. Si chiamava Polly. Era permaloso e sempre nervoso. Con quell’enorme becco e quei tremendi artigli neri, nessuno di noi osava slegarlo. Tutti avevamo tutti un po’ paura di lui e nessuno si avvicinava mai, tranne per dargli da mangiare e cambiargli l’acqua. Polly passava le giornate borbottando tra sé e sé, cantando canzoni e lanciando, ogni tanto, un forte e acuto strillo. J. Kelly, L’evoluzione di Calpurnia, Salani

TRESPOLO

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 168


Segna con una X se le affermazini sono vere (V) o false (F). Il papĂ compra un pappagallo al figlio.

V F

Il bambino si chiama Polly.

V F

Il pappagallo apre la gabbia con il becco.

V F

Tutti hanno un po’ paura ad avvicinarsi al pappagallo.

V F

Il pappagallo è incatenato a una zampa.

V F

Polly passa le giornate dormendo.

V F

Collega i nomi ai relativi aggettivi come descritto nel racconto. petto

enorme

becco

giallo

artigli

forte e acuto

strillo

neri

occhio

rosse

ali

dorato

Scegli la risposta esatta segnandola con una X. Permaloso significa: che si offende facilmente che sorride sempre

Nervoso significa: tranquillo agitato

Colora gli aggettivi che si riferiscono al carattere di Polly. tranquillo

nervoso

violento

permaloso

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 168

docile 49


Metto a fuoco...

LA DESCRIZIONE DI AMBIENTI Vita nella palude Le mie domande In quale MODO può essere descritto un ambiente? Quali ASPETTI essere presi in considerazione nella descrizione di un ambiente? Quali DATI si usano per descrivere un ambiente?

La palude si stendeva tranquilla sotto il sole del pomeriggio. L’autunno portava ancora un po’ di debole sole sulla terra. Tutt’intorno alla palude c’erano le canne. Dietro le canne scorreva un fiume che si gettava violento nel mare. Il fiume sembrava una spada bianca che voleva entrare nel mare azzurro; invece il mare sembrava voler bloccare il fiume con le sue onde formando un muro di spuma bianca. Dalla palude si sentiva il rombo delle onde come se fosse il respiro di giganti. I raggi del tiepido sole passavano attraverso le piante che si immergevano nelle acque verdastre della palude. Poi dal mare salì un vento leggero, che fece muovere i fili d’erba creando piccole onde sull’acqua. S. Bulajic, La carovana alata, Giunti

Quale ORDINE segue la descrizione di un ambiente?

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SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 170-171


Le risposte

MODO

La palude è descritta in modo SOGGETTIVO con tanti paragoni creati dalla fantasia dell’autore.

ASPETTI

La palude è un AMBIENTE ESTERNO. Gli aspetti della palude che sono presi in considerazione sono: • i COLORI - il fiume come una spada bianca, il mare azzurro, la spuma bianca, l’acqua verdastra della palude • i RUMORI - il rombo delle onde, il vento

ORDINE

La palude è stata descritta secondo un ORDINE LOGICO: dal generale al particolare.

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 170-171

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La casa più bella Tutti dicevano che la nostra casa era la più bella della città. Aveva pavimenti in marmo e grandi finestre. C’erano quattro bagni e alle pareti delle stanze erano appesi arazzi tessuti con fili d’oro. Al piano superiore c’erano la mia camera da letto, quella di Baba e il suo studio, che profumava sempre di tabacco e cannella. Baba e i suoi amici stavano lì, dopo cena, sulle poltrone di pelle nera a discutere di politica, affari e calcio. Al pianterreno c’era il soggiorno con i mobili e sulle pareti foto dei membri della famiglia: una vecchia foto del nonno, una foto del matrimonio dei miei genitori. Di fianco al soggiorno c’era la sala da pranzo. Al soffitto pendeva un lampadario di cristallo e al centro della stanza c’era un tavolo di legno enorme perché mio padre dava spesso grandi feste. Sulla parete di fronte alla porta c’era un grande camino di marmo che stava acceso tutto l’inverno. Da una porta in vetro si entrava in una terrazza che dava sul giardino. Lungo il muro Baba e Alì avevano seminato un piccolo orto. K. Hosseini, Il cacciatore di aquiloni, Piemme

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SPIRITO LIBERO 4 PAG. 173


Collega i nomi alle relative caratteristiche come descritto nel testo.

casa

di pelle nera

pavimenti

piccolo

finestre

grandi

poltrone

la più bella della città

lampadario

di cristallo

tavolo

sempre acceso

camino

in marmo

orto

di legno ed enorme

Rispondi alle seguenti domande. Che cosa c’è al piano superiore?

......................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Che cosa fa Baba con i suoi amici, dopo cena nello studio?

...................................................................................

..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Che cosa ci sono appesi alla parete del soggiorno?

.................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Che cosa c’è oltre la porta in vetro?

.......................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Scegli la risposta corretta. e indicala con una X. In quale successione sono stati presentati gli elementi della casa? Bagni - camera - soggiorno - sala da pranzo - terrazza - orto. Camera - studio - bagni - soggiorno - terrazza - orto. Terrazza - bagni - camera soggiorno - sala da pranzo - orto. SPIRITO LIBERO 4 PAG. 173

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Metto a fuoco...

LA DESCRIZIONE DI PERSONE Aurora e Marcel Le mie domande In quale MODO può essere descritta una persona? Quali ASPETTI è bene considerare nella descrizione di una persona? Quali DATI si usano per descrivere una persona?

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Cocut Aurora ha lunghi capelli e occhi scuri e viene dalla Romania. È arrivata quando frequentavamo la terza e parlava malissimo l’italiano così Ugo la prendeva sempre in giro anche se Aurora non si curava degli scherzi di Ugo; lei è sempre allegra. Ora Aurora parla e scrive l’italiano meglio di Ugo, così Ugo non la prende più in giro. Invece Marcel Mensah non sopporta gli scherzi. Marcel è senegalese ma è nato in Italia, è nero come il carbone e quando ride i denti bianchi sembrano formare una mezza luna luminosa sul suo viso. Marcel è molto simpatico quando è sereno ma scherza poco. A volte suo papà viene a scuola a parlare con le maestre. È molto elegante, con un’aria seria. Deve essere un papà molto severo. Vorrei che Marcel sorridesse di più, ma ho paura a dirglielo. G. Quarzo, Tutti amici, Coccole e caccole

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 158-159


Le risposte

MODO

ASPETTI

DATI SENSORIALI

Nel testo sono descritti una bambina, un bambino e il suo papà, tutti e tre in modo SOGGETTIVO. Nella descrizione dei due bambini sono stati considerati i seguenti aspetti: • la PRESENTAZIONE GENERALE - la bambina si chiama Aurora e viene dalla Romania - il bambino si chiama Marcel ed è di origine senegalese ma nato in Italia • l’ASPETTO FISICO - Aurora ha lunghi capelli e occhi scuri, - Marcel è nero come il carbone, ha i denti bianchi - il papà è molto elegante • CARATTERE - Aurora è sempre allegra, non se la prende per gli scherzi - Marcel è molto simpatico e sereno ma non ama gli scherzi - il papà è serio e sembra molto severo L’autore per descrivere l’aspetto fisico dei tre personaggi ha usato i DATI VISIVI. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 158-159

55


La principessa del calcio Mi chiamo Carlotta. Gioco a calcio: è la mia grande passione! Sono nella categoria “Pulcini” perché ho quasi nove anni. Sono nella squadra del Colonnella, che è anche il mio paese e la nostra divisa è rossa. Oggi iniziano le partite. La mia maglia è la numero 10, le maniche sono troppo lunghe così uso gli elastici per tenerle fino ai polsi e lego stretto il cordoncino dei pantaloncini perché ho il terrore che mi cadano in campo, come è successo a Marco. La mamma mi sta chiamando: – Carlotta, è tardissimo! La partita inizierà senza di te! Mi viene da ridere perché di solito è sempre lei a essere in ritardo. La mia mamma è davvero strana. Un mese fa si è tinta i capelli rossi e ha fatto aggiustare la Vespa di papà, così ora che è primavera ci andiamo in giro. Meno male che indossa il casco, altrimenti i capelli di mamma potrebbero essere scambiati per un semaforo. Adesso basta ridere. Devo correre e stare concentrata solo sulla palla. L. Frescura, Il pallone è maschio, la palla è femmina, Raffaello

56

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 162


Indica se i seguenti elementi sono presenti o no nelle descrizioni. Carlotta - carattere - aspetto fisico - interessi

Mamma di Carlotta sì no - carattere - aspetto fisico - interessi

sì no

Quali aggettivi possono definire il carattere di Carlotta? E quello della mamma? Collega. ritardataria

CARLOTTA

agile

bizzarra

MAMMA

sportiva

Scegli la risposta esatta segnandola con una X.

Cerchia la foto che rappresenta la Vespa a cui si riferisce il testo.

Carlotta gioca a calcio: da nove anni nella categoria “Pulcini” Il paese di Carlotta si chiama: Pulcini Colonnella Una volta i pantaloncini sono caduti a: Marco Carlotta Di solito: Carlotta è in ritardo la mamma è in ritardo

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 162

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Ecco gli hobbit! Gli hobbit sono rari e hanno paura di noi. Loro chiamano li uomini “la Gente Grossa”. Gli hobbit sono gente piccola: sono alti all’incirca la metà di noi e sono più piccoli dei nani barbuti. Gli hobbit non hanno la barba. Gli hobbit non hanno poteri magici ma hanno un udito eccellente che permette loro di sentire un sospiro anche da lontano e possono sparire silenziosamente e velocemente quando la Gente Grossa, come me e voi, capita lì attorno facendo il rumore di un elefante. Gli hobbit tendono a ingrassare; vestono di verde e di giallo, non portano scarpe perché i loro piedi hanno la pelle molto dura e sono ricoperti di pelo. Le mani invece hanno dita abili e scure. Gli hobbit hanno teste ricciolute, facce allegre e ridono spesso. La madre di uno hobbit di nome Bilbo Baggins, era la famosa Belladonna Tuc, una delle figlie del capo degli hobbit, il Vecchio Tuc. J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Bompiani

58

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 164


Segna con una X se le affermazini sono vere (V) o false (F). Gli hobbit hanno paura della “Gente grossa”.

V F

Ci sono molti hobbit.

V F

Gli hobbit hanno poteri magici.

V F

Gli hobbit hanno un udito eccellente.

V F

Gli hobbit vestono di colori vivaci.

V F

Non portano scarpe.

V F

Le facce degli hobbit sono spesso tristi.

V F

Gli hobbit hanno mani abili e scure.

V F

Disponi in ordine di grandezza dal più grande al più piccolo. Nano barbuto

Gente Grossa

Hobbit

Scegli la risposta esatta segnalandola con una X. Cosa fanno gli hobbit quando la gente grossa come noi si avvicina? Restano immobili come sassi. Spariscono velocemente e silenziosamente. Perché gli hobbit non portano scarpe? Perché hanno piedi giganti. Perché i loro piedi hanno la pelle molto dura e sono ricoperti di pelo. Chi è il vecchio Tuc? Il capo degli hobbit. Il capo della Gente Grossa. Collega ogni avverbio al suo contrario (che ha significato opposto). silenziosamente

raramente

velocemente

rumorosamente

spesso

lentamente SPIRITO LIBERO 4 PAG. 164

59


Metto a fuoco...

IL TESTO INFORMATIVO

Le mie domande

Abitudini alimentari

Quale ARGOMENTO presenta un testo informativo?

1° paragrafo Le famiglie di oggi cucinano meno e scelgono i fast-food cioè cibi da preparare velocemente: surgelati, precotti, ricchi di conservanti e di grassi.

Com’è STRUTTURATO il testo informativo?

2° paragrafo Le persone hanno meno tempo per mangiare con calma, tutti insieme a tavola. La famiglia consuma pasti frettolosi, con il televisore acceso e senza parlare.

Quale ORDINE segue?

Quale LINGUAGGIO utilizza?

3° paragrafo I bambini conducono una vita sedentaria: giocano meno all’aperto e trascorrono molte ore davanti alla tv e al computer. Così spesso mangiano cibi molto pubblicizzati dalla TV. 4° paragrafo Molto spesso i bambini mangiano “fuori pasto” e comprano caramelle, bibite, patatine, merendine varie. Tante volte anche i genitori comprano questi prodotti per i figli, perché pensano di farli contenti. L. Fusaro, S. Merlino, Nuovi saperi, Juvenilia

60

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 182-183


Le risposte

ARGOMENTO

Il testo informativo che hai letto fornisce INFORMAZIONI sull’attualità: l’abitudine di mangiare sempre più in fretta.

STRUTTURA

Il testo informativo presenta: • i l TITOLO che indica l’argomento trattato, le Abitudini alimentari • l e PAROLE-CHIAVE evidenziate, cioè le parole più importanti per comprendere l’argomento

ORDINE

LINGUAGGIO

In questo testo le informazioni sono presentate secondo un ORDINE LOGICO-CAUSALE: spiegano i motivi delle abitudini alimentari di oggi.

Il linguaggio utilizza TERMINI SPECIFICI, dell’argomento di cui si parla: fast-food, surgelati, precotti, conservanti, grassi... SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 182-183

61


La navigazione presso i Fenici 1° paragrafo I Fenici furono i primi a navigare di notte orientandosi con la Stella Polare che indica sempre il Nord. I Fenici chiamarono questa stella “Stella fenicia”. I Fenici furono anche i primi a usare l’ancora per fermare le navi. 2° paragrafo I Fenici erano molto abili a costruire navi per il trasporto delle merci. Alcune navi erano lunghe dai venti ai trenta metri, erano rinforzate dalla chiglia: una lunga trave di legno posta sotto lo scafo. Erano navi grandi con un’enorme stiva per contenere le merci. La vela era quadrata e sullo scafo venivano dipinti due occhi per spaventare i nemici. 3° paragrafo Sulle navi c’erano cinquanta uomini ai remi, un pilota, un comandante e altri uomini ancora. Gli uomini addetti ai remi iniziavano a remare quando il vento calava. Di notte le navi si fermavano accanto alla costa. 4° paragrafo Nei porti dei Fenici c’era posto per oltre duecento navi. Intorno al porto si trovano i magazzini per le merci. 5° paragrafo Anche gli Egizi usavano le navi, come quelle dei Fenici per combattere. Erano tutte navi costruite nello stesso modo, con pezzi montati secondo un disegno preciso. T. Buongiorno, I popoli del passato: I Fenici, Vallardi

62

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 184-185

stiva

chiglia

scafo


Collega ogni paragrafo al suo significato. 1° paragrafo

Chi viaggiava sulle navi dei Fenici.

2° paragrafo

Come era il porto dei Fenici.

3° paragrafo

Come erano costruite le navi dei Fenici.

4° paragrafo

Altri popoli antichi imitarono le navi fenice

5° paragrafo

I fenici erano abili navigatori.

Scegli la risposta corretta segnandola con una X. Qual è l’argomento del testo? La navigazione presso i Fenici. La storia dei Fenici. Le stelle studiate dai Fenici

Dove puoi trovare questo testo? In un libro di avventura In un sussidiario In un libro di narrativa

Segna con una X se le affermazini sono vere (V) o false (F). I Fenici navigavano soltanto di giorno.

V F

I due occhi dipinti sullo scafo dovevano impaurire i nemici. V F Di notte i Fenici gettavano l’ancora accanto alla costa.

V F

Le navi andavano sempre a vela.

V F

Gli Egiziani costruivano navi diverse da quelle dei Fenici.

V F

Completa le frasi con le parole al posto giusto. scafo

stiva

chiglia

Nelle navi i Fenici tenevano le merci nella

.

...................................................

Lo

.......................................

è la parte galleggiante della nave.

La

.......................................

è una lunga trave di legno posta sotto lo scafo. SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 184-185

63


Fronte freddo Fronte caldo A Alta pressione B Bassa pressione

Le previsioni meteorologiche 1008

Che tempo farà domani? Da sempre gli uomini per poter programmare le proprie attività si pongono questa domanda. 1° paragrafo Nel passato, per poter prevedere il tempo meteorologico, gli uomini impararono a osservare il cielo e le nuvole. Alla fine del 1800 è nata una nuova scienza: la meteorologia scientifica; questa scienza si occupa delle previsioni del tempo.

996

B 1000 1004

1018

B

A

1008

A

1016

1020

1024

1024

1020 1028

A

B 1012 1012

A

B

B 1020

1016 1016 Cartina meteorologica

2° paragrafo Oggi esistono migliaia di stazioni di rilevamento meteorologico sparse in tutti i continenti, anche su navi speciali. Queste stazioni misurano gli elementi del clima ed elaborano le informazioni inviate dai satelliti metereologici. 3° paragrafo Gli strumenti per la misurazione degli elementi del clima si trovano nella capannina meteorologica. Questa capannina è posta all’aperto, è costruita in legno verniciato di bianco con tetto isolante, è posta a un’altezza di circa due metri dal suolo: in questo modo la capannina è protetta dal calore, che potrebbe alterare i dati da essa registrati. 4° paragrafo Dopo aver elaborato i dati raccolti, si disegnano le carte meteorologiche che raffigurano le condizioni atmosferiche rilevate in una certa ora di un certo giorno. AA. VV. Lo spazio geografico 1, Raffaello

64

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 186-187

Capannina meteorologica


Collega le parole di destra alle definizioni di sinistra e costruisci le frasi.

La stazione di rilevamento meteorologico

raffigura le condizioni atmosferiche. la protegge dalla pioggia, dal freddo e dal caldo esterno.

La carta meteorologica

misura gli elementi del clima.

La capannina meteorologica

continene gli strumenti per la misurazione del clima.

Il tetto isolante della capannina

Completa le frasi inserendo le parti mancanti che seguono: il cielo e le nuvole

in tutti i continenti

le carte meteorologiche

la nuova scienza

Nel passato l’uomo impara a osservare La meteorologia scientifica è una

capannina meteorologica

.

..................................................................................................................................

: dal 1800 si occupa

....................................................................................

delle previsioni del tempo. Le stazioni di rilevamento metereologico sono sparse

.

......................................................................................

Gli strumenti per la misurazione del clima si trovano nella

..................................................................

.

..................................................................

Dopo aver elaborato i dati si disegnano

.

....................................................................................................................................

Segna con una X se le affermazini sono vere (V) o false (F). I testo che hai letto è diviso in paragrafi.

V F

Il testo è formato da un quattro paragrafi.

V F

Il testo è formato da un solo paragrafo.

V F

Le foto non aiutano a comprendere il testo.

V F

Le foto sono accompagnate da didascalie.

V F

Questo testo è informativo.

V F SPIRITO LIBERO 4 PAG. 186-187

65


Metto a fuoco...

IL TESTO REGOLATIVO Il dolce di albicocche Le mie domande COSA presenta un testo regolativo?

INGREDIENTI: • • • • •

una confezione di biscotti una scatola di albicocche sciroppate panna da montare 100 g di zucchero 100 g di cioccolato fondente

PROCEDIMENTO

COME è strutturato il testo regolativo?

a pezzetti le albicocche e metti da parte 1 Taglia lo sciroppo.

i biscotti con lo sciroppo, poi mettili su 2 Bagna un piatto l’uno accanto all’altro.

la panna con il frullatore poi aggiungi 3 Monta

Quale ORDINE segue?

lentamente lo zucchero.

la panna sui biscotti, poi aggiungi i 4 Spalma pezzi di albicocche e ricopri tutto con uno strato di biscotti.

Quale LINGUAGGIO utilizza?

il secondo strato sopra i biscotti: splama 5 Crea

la panna che è rimasta, poi metti gli ultimi pezzi di albicocche. Alla fine aggiungi pezzetti di cioccolato.

il dolce in frigorifero per tre ore. 6 Metti

66

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 196-197


Le risposte

COSA

COME

Il testo che hai letto è una ricetta: fornisce ISTRUZIONI per preparare il dolce di albicocche.

La STRUTTURA del testo regolativo presenta: • all’inizio l’ELENCO degli INGREDIENTI • poi le fasi della preparzione del dolce

ORDINE

Le istruzioni sono date secondo un ORDINE CRONOLOGICO: dalla prima all’ultima.

LINGUAGGIO

Il LINGUAGGIO è chiaro e preciso. I verbi sono all’IMPERATIVO perché indicano ciò che bisogna fare.

SPIRITO LIBERO 4 PAGG. 196-197

67


Regolamento Montagna pulita Lo slogan di una campagna nazionale a favore della montagna pulita, potrebbe essere: “La borraccia è amica della natura!”. La borraccia ci accompagna nello zaino fino in vetta e ritorna poi con noi a valle, perché anche se è vuota non è un rifiuto da abbandonare. La borraccia è il simbolo che rappresenta come comportarci in montagna. cibi e bevande nei contenitori multiuso. 1 Portare Non lasciare tracce del proprio passaggio. Riporre sempre i rifiuti nello zaino. gli altri se abbandonano rifiuti in 2 Rimproverare mezzo alla natura. il sentiero raccogliere lattine o sacchetti di 3 Lungo plastica, anche se non sono i nostri. rifugi non ordinare bevande o cibi in confezioni 4 Nei “usa e getta”. agli addetti alla tutela Ambiente Montano 5 Segnalare del CAI la presenza di “discariche selvagge” nei boschi, nelle grotte, nei torrenti alle iniziative proposte dal CAI per 6 Partecipare ripulire la montagna. S. Lombardo, Montagna pulita, CAI TAM

68

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 201


Scegli la risposta esatta segnandola con una X. Che cosa tutela questo regolamento? La montagna. La borraccia. Il CAI. Perché la borraccia è amica della natura? Perché quando è vuota si può buttare. Perché quando è piena è molto utile. Perché quando è vuota non si butta. Dove vanno riposti sempre i rifiuti? Nella borraccia. Nello zaino. Nelle discariche selvagge. Colora con il verde i comportamenti corretti, con il blu quelli scorretti. Lasciare lattine o sacchetti di plastica ai bordi dei sentieri. Raccogliere i rifiuti anche se lasciati da qualcun altro. Se si incontrano “discariche selvagge”, lasciarvi i propri rifiuti. Portare cibi e bevande in contenitori multiuso perché così non vengono gettati ma riportati a casa. Segnalare la presenza di “discariche selvagge”.

Colora il riquadro con l’affermazione giusta. Il testo che hai letto racconta una passeggiata in montagna di un gruppo di persone

Il testo che hai letto indica le regole del corretto comportamento in montagna per rispettare la natura.

SPIRITO LIBERO 4 PAG. 201

69


Il nome

NOME

CONCRETO (AMICO)

PROPRIO (ROMA)

INDIVIDUALE (ALUNNO)

ASTRATTO (AMICIZIA)

COMUNE (CITTÀ) PLURALE (DADI)

SINGOLARE (DADO)

FEMMINILE (BAMBINA)

MASCHILE (BAMBINO)

FORMA

COLLETTIVO (CLASSE)

DI ANIMALE (GATTO)

SIGNIFICATO

DI PERSONA (RAGAZZO)

DI COSA (STRADA)

STRUTTURA

PRIMITIVO DERIVATO (STRADA) (STRADARIO)

COMPOSTO (AUTOSTRADA)

DIMINUTIVO (STRADINA)

DISPREGIATIVO (STRADACCIA)

VEZZEGGIATIVO (STRADETTA)

ALTERATO

ACCRESCITIVO (STRADONA)

70


L’aggettivo qualificativo L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO INDICA LA QUALITÀ DEL NOME A CUI SI RIFERISCE. L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO INDICA ANCHE L’INTENSITÀ (IL GRADO) CON CUI LA QUALITÀ È POSSEDUTA. GRADO POSITIVO Esprime una qualità senza confronti: bello. GRADO COMPARATIVO Fa un confronto tra due termini. – COMPARATIVO DI MINORANZA: meno bello di... – COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA: bello come... – COMPARATIVO DI MAGGIORANZA: più bello di...

GRADO SUPERLATIVO Esprime la qualità al massimo livello: – rispetto a un insieme di persone o cose SUPERLATIVO RELATIVO: il più bello della città. – non facendo alcun tipo di confronto SUPERLATIVO ASSOLUTO: bellissimo. 71


Gli altri aggettivi TUTTI GLI AGGETTIVI SONO SEMPRE DELLO STESSO GENERE E NUMERO DEL NOME A CUI SI RIFERISCONO. SI DISTINGUONO IN: POSSESSIVI

MIO, MIA, MIE, MIEI TUO, TUA, TUE, TUOI SUO, SUA, SUE, SUOI NOSTRO, NOSTRA, NOSTRE, NOSTRI VOSTRO, VOSTRA, VOSTRE, VOSTRI LORO

INDEFINITI

QUALCHE OGNI CERTI TALI MOLTI

TUTTI TANTI PARECCHI ALCUNI POCHI

DIMOSTRATIVI

QUESTO, QUESTA, QUESTI, QUESTE QUELLO, QUELLA, QUELLI, QUELLE CODESTO, CODESTA, CODESTI, CODESTE

NUMERALI CARDINALI

UNO, DUE, TRE... 72

ORDINALI

PRIMO, SECONDO, TERZO...


Il pronome I PRONOMI SONO PAROLE CHE SOSTITUISCONO IL NOME. SI DISTINGUONO IN: PERSONALI SOGGETTO IO TU EGLI, ELLA, ESSO, ESSA, LUI, LEI NOI VOI ESSI, ESSE, LORO COMPLEMENTO ME, MI TE, TI LA, LE, LO, GLI CE, CI VE, VI SE, SI

DIMOSTRATIVI

POSSESSIVI

INDEFINITI

QUALCUNO OGNUNO CERTUNI TUO, TUA, TUE, QUELLO, QUELLA, TUOI TALUNI QUELLI, QUELLE CHIUNQUE SUO, SUA, SUE, QUALCOSA SUOI COLUI, COLEI, NULLA COLORO NOSTRO, NOSTRA, NESSUNO NOSTRI, NOSTRE COSTUI, COSTEI, VOSTRO, VOSTRA, COSTORO VOSTRE, VOSTRI QUESTO, QUESTA, MIO, MIA, MIE, QUESTI, QUESTE MIEI

CIÃ’

LORO, ALTRUI PROPRIO, PROPRIA, PROPRIE, PROPRI

NUMERALI CARDINALI UNO, DUE, TRE...

ORDINALI PRIMO, SECONDO, TERZO...

73


Il verbo INDICA -UN’AZIONE GIOCARE -UN MODO DI ESSERE SONO ALLEGRI -UNA SITUAZIONE NEVICA

HA UNA CONIUGAZIONE -ARE: 1a CONIUGAZIONE CANTARE -ERE: 2a CONIUGAZIONE LEGGERE -IRE: 3a CONIUGAZIONE PARTIRE ESSERE E AVERE HANNO CONIUGAZIONE PROPRIA

HA UNA PERSONA 1a PERS. SING.= IO 2a PERS. SING.= TU 3a PERS. SING.= EGLI 1a PERS. PLUR.= NOI 2a PERS. PLUR.= VOI 3a PERS. PLUR.= ESSI

HA UN TEMPO

HA UN MODO

PRESENTE PASSATO FUTURO

FINITO (HA LE PERSONE): INDICATIVO, CONGIUNTIVO, CONDIZIONALE, IMPERATIVO INDEFINITO (NON CI SONO LE PERSONE): PARTICIPIO, GERUNDIO, INFINITO

I TEMPI SEMPLICI SONO FORMATI DA UN SOLO VERBO I TEMPI COMPOSTI SONO FORMATI DA DUE VOCI VERBALI 74


L’indicativo: tempi semplici PRESENTE Esprime un’azione che si svolge mentre si parla. LISA SUONA IL SAX VOLENTIERI.

IO SUONO, TU SUONI, EGLI SUONA, NOI SUONIAMO, VOI SUONATE, ESSI SUONANO.

IMPERFETTO Esprime un’azione che si prolunga o si ripete nel passato recente. LA SCORSA SETTIMANA LISA SUONAVA LA BATTERIA.

IO SUONAVO, TU SUONAVI, EGLI SUONAVA, NOI SUONAVAMO, VOI SUONAVATE, ESSI SUONAVANO.

PASSATO REMOTO Esprime un’azione avvenuta in un tempo lontano e ormai compiuta. UN MESE FA LISA SUONÒ LA BATTERIA.

IO SUONAI, TU SUONASTI, EGLI SUONÒ, NOI SUONAMMO, VOI SUONASTE, ESSI SUONARONO.

FUTURO SEMPLICE Esprime un’azione che deve ancora avvenire o si svolgerà nel futuro. IO SUONERÒ, TU SUONERAI, EGLI SUONERÀ, DOMANI LISA SUONERÀ LE MARACAS. NOI SUONEREMO, VOI SUONERETE, ESSI SUONERANNO.

75


L’indicativo: tempi composti PASSATO PROSSIMO Esprime un’azione avvenuta in un passato recente. IO HO SUONATO, TU HAI SUONATO, EGLI HA SUONATO, NOI ABBIAMO SUONATO, VOI AVETE SUONATO, ESSI HANNO SUONATO.

QUESTA MATTINA LISA HA SUONATO IL SAX.

TRAPASSATO PROSSIMO Esprime un’azione avvenuta prima di un’altra espressa all’imperfetto. IN VACANZA, QUANDO LISA AVEVA SUONATO IL SAX, USCIVA A GIOCARE.

IO AVEVO SUONATO, TU AVEVI SUONATO, EGLI AVEVA SUONATO, NOI AVEVAMO SUONATO, VOI AVEVATE SUONATO, ESSI AVEVANO SUONATO.

TRAPASSATO REMOTO Esprime un’azione avvenuta prima di un’altra espressa al passato remoto. QUANDO LISA EBBE SUONATO, TUTTI APPLAUDIRONO.

IO EBBI SUONATO, TU AVESTI SUONATO, EGLI EBBE SUONATO, NOI AVEMMO SUONATO, VOI AVESTE SUONATO, ESSI EBBERO SUONATO.

FUTURO ANTERIORE È un tempo che precede un altro futuro. QUANDO LISA AVRÀ SUONATO IL SAX, MANGERÀ. 76

IO AVRÒ SUONATO, TU AVRAI SUONATO, EGLI AVRÀ SUONATO, NOI AVREMO SUONATO, VOI AVRETE SUONATO, ESSI AVRANNO SUONATO.


TEMPO ADESSO SUBITO ORA IERI OGGI DOMANI PRIMA PRESTO TARDI POI SEMPRE MAI

MODO

L’avverbio

TANTO POCO PARECCHIO PIÙ MENO TROPPO ASSAI APPENA QUASI

QUANTITÀ

PROBABILMENTE FORSE CHISSÀ EVENTUALMENTE MAGARI CIRCA

DUBBIO

POSSONO ESSERE DI:

L’AVVERBIO PRECISA IL SIGNIFICATO DEL VERBO A CUI SI RIFERISCE.

LUOGO

QUI BENE QUA MALE SOTTO VOLENTIERI VELOCEMENTE SOPRA DAVANTI LENTAMENTE (...e tanti altri DIETRO che terminano ACCANTO LONTANO in MENTE) VICINO DOVUNQUE

CERTO SICURO CERTAMENTE APPUNTO DAVVERO

NO NEPPURE NON NEMMENO

AFFERMAZIONE NEGAZIONE

77


Le preposizioni LE PREPOSIZIONI COLLEGANO LE PAROLE ALL’INTERNO DI UNA FRASE. POSSONO ESSERE SEMPLICI: DI - A - DA - IN - CON - SU - PER - TRA - FRA

ARTICOLATE preposiz. semplici

ARTICOLI DETERMINATIVI

+

IL

LO

LA

I

GLI

LE

DI

del

dello

della

dei

degli

delle

A

al

allo

alla

ai

agli

alle

DA

dal

dallo

dalla

dai

dagli

dalle

IN

nel

nello

nella

nei

negli

nelle

CON

col

coi

SU

sul

sullo

sulla

sui

sugli

sulle

RICORDA: LE PREPOSIZIONI SEMPLICI PER, TRA, FRA NON FORMANO MAI PREPOSIZIONI ARTICOLATE. 78


Scheda-guida per l’analisi grammaticale

Articolo

Nome

Verbo

Aggettivo Pronome Avverbio Preposiz.

ESEGUI L’ANALISI GRAMMATICALE DELLA FRASE INSERENDO LE X AL POSTO GIUSTO. Frase

Noi mangiamo volentieri i dolci strepitosi della nonna

79


INDICE Il testo narrativo 2 Bicicletta che passione 4 Metto a fuoco Il racconto realistico 6 Il diverso 8 Capriole e batticuore 10 Metto a fuoco Il racconto d’avventura 12 Capitano Achab 14 Metto a fuoco Il racconto di paura 16 Una visione orripilante 18 Metto a fuoco Il racconto autobiografico 20 Ho scelto di fare l’astrofisica 22 Metto a fuoco Il diario 24 Un diario in regalo 26 Metto a fuoco La lettera 28 Lettera per un figlio 30 Metto a fuoco Il racconto fantastico 32 La bambina di piume 34 Metto a fuoco Il mito 36 Mito di Alcione Il testo descrittivo 38 Cuore puro e corpo leggero 40 Il pastore maremmano 42 Baffo il mio primo cane 44 Due super nonne

80

46 48 50 52 54 56 58

Metto a fuoco La descrizione di animali Polly permaloso Metto a fuoco La descrizione di ambienti La casa più bella Metto a fuoco La descrizione di persone La principessa del calcio Ecco gli hobbit!

Il testo informativo 60 Metto a fuoco Il testo informativo 62 La navigazione presso i Fenici 64 Le previsioni meteorologiche Il testo regolativo 66 Metto a fuoco Il testo regolativo 68 Regolamento montagna pulita GRAMMATICA 70 Il nome 71 L’aggettivo qualificativo 72 Gli altri aggettivi 73 Il pronome 74 Il verbo 75 L’indicativo: tempi semplici 76 L’indicativo: tempi composti 77 L’avverbio 78 Le preposizioni 79 Scheda-guida per analisi grammaticale


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Alcuni testi d’Autore sono stati ridotti e/o adattati per esigenze didattiche e/o redazionali. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.


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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o a­ ltrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE ­GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

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