Io imparo facile - Prima fila 2 - Letture

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INTRODUZIONE IO IMPARO FACILE è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e in particolare a tutti coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES). Con questa espressione ci riferiamo a quanto è già stato descritto dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 in cui si fa riferimento a tre grandi sottocategorie ascrivibili ai BES: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Tra i disturbi evolutivi specifici ricordiamo i disturbi specifici dell’apprendimento, i disturbi del linguaggio e delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e della iperattività oltre ad alcune forme di funzionamento cognitivo limite in cui non risultano soddisfatti i criteri previsti dalle leggi 104 o 170. Anche alcune forme lievi di disturbo dello spettro autistico, purché senza disabilità intellettiva, possono rientrare tra i BES, pertanto ci è sembrato doveroso fornire all’insegnante quante più risorse possibili per rispondere in modo appropriato alle molteplici esigenze di questi alunni.

dall’insegnante, che può così intervenire nei confronti di alunni con difficoltà di apprendimento, alunni stranieri e alunni con difficoltà cognitive di tipo lieve, parallelamente al lavoro proposto all’intera classe, senza dover ricorrere ad adattamenti o ulteriori rielaborazioni. A cura di: Alessandra Spreafico è insegnante di sostegno specializzata di Scuola Primaria, laureata in Lingue e Letterature Straniere (ad indirizzo glottodidattico) e Scienze della Formazione Primaria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Ha conseguito, oltre alla certificazione CEDILS di facilitatore linguistico, il Master di II livello in Didattica e Metodologie della lingua italiana per Stranieri. Attualmente è Funzione Strumentale per l’Integrazione presso un Istituto Comprensivo di Brescia.

Il materiale si compone di schede operative altamente specifiche in grado di avviare il bambino, in modo graduale, alla comprensione del testo, mantenendo i contenuti affini a quelli del sussidiario utilizzato dagli altri compagni di classe. La revisione semplificata dei testi è stata mirata alla riduzione dei livelli di complessità di tipo lessicale e morfosintattico e all’utilizzo di parole ad alta frequenza d’uso ed elevato grado di immaginabilità, al fine di favorire i processi di analisi e comprensione dei testi stessi. Tali accorgimenti hanno permesso la realizzazione di materiale pronto per essere utilizzato 1


Sta per cominciare L’estate è quasi finita. Il gatto Michele è contento perché la sua padrona, la maestra Margherita, è tornata dalle vacanze. Michele guarda Margherita che disfa le valigie e toglie degli oggetti che le ricordano le sue esperienze estive. C’è un barattolo di marmellata di prugne: sicuramente Margherita è stata in montagna Marmellata di prugne a trovare la zia Adele. Ci sono la maschera e le pinne: sicuramente Margherita è stata al mare. Infine Margherita prende in mano la sua agenda. “Quando Margherita prende in mano la sua agenda, vuol dire che la scuola sta per cominciare”, pensa il gatto Michele. N. Costa, Margherita maestra dormigliona, Emme Edizioni

Maschera Pinne

esperienze estive attività fatte durante le vacanze 2

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1. Segna con una X la risposta corretta.

I personaggi della storia sono: la maestra Margherita e il gatto Michele. la maestra Margherita e la zia Adele. La maestra Margherita prepara le valigie per partire per le vacanze. disfa le valigie perché è tornata dalle vacanze. La marmellata di prugne è un regalo della zia Adele. è un regalo per i bambini della classe della maestra Margherita. Secondo il gatto Michele, la maestra Margherita prende in mano l’agenda perché la scuola sta per ricominciare. perché la scuola è finita. 2. Collega le parole evidenziate nel testo alla loro immagine.

Maschera si indossa per riuscire a vedere sott’acqua Agenda è un quaderno su cui si annotano gli impegni Pinne si indossano ai piedi per nuotare più velocemente PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 8

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Autunno nel bosco Questa notte, nel bosco, l’aria è molto più fresca. In mezzo all’erba umida i conigli hanno iniziato una specie di girotondo e con grandi salti formano dei cerchi sempre più grandi. Gli scoiattoli, dopo aver mangiato i funghi, salgono in cima al loro abete per dormire. E il gufo? Il vecchio e saggio gufo si è accorto dei cambiamenti che sono accaduti negli ultimi tempi. Lancia un uuh, uuh, attraverso la foresta e la campagna. Questo è l’avvertimento che l’autunno è arrivato. A. M. Dalmais, 466… e più storie della natura, Fabbri

umida

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bagnata

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1. Segna con una X la risposta corretta.

I personaggi della storia sono: un topo, un coniglio e un gufo. i conigli, gli scoiattoli e un gufo. un coniglio, uno scoiattolo e un gufo. Che cosa fanno i conigli? Un girotondo. Mangiano funghi. Si riposano. Perché il gufo lancia un uuh, uuh? Per chiamare i suoi amici. Perché si è spaventato. Per avvisare che l’autunno è arrivato. 2. Q ual è la tua stagione preferita? Fai una X sopra alla sua fotografia.

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L’albero delle mele All’inizio dell’autunno, le mele maturano e diventano gialle e rosse. Marta e Martino salgono sull’albero e raccolgono le mele che riescono a raggiungere. La mamma e il papà di Marta mettono un po’ di mele negli scatoloni. – Mettiamo via le mele per l’inverno – dicono i genitori di Marta. Marta, Martino e i loro genitori raccolgono anche le mele che cadono dall’albero e le mettono in un sacchetto. Dopo pochi giorni il tempo inizia a diventare brutto: le foglie seccano, i fiori appassiscono e il cielo diventa grigio. C. Kruusval, L’albero di mele, Editrice Il Castoro

appassiscono si seccano e perdono i petali

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1. Segna con una X la risposta corretta.

I personaggi della storia sono: Marta e Martino. Marta, Martino e i loro genitori. due genitori. Che cosa raccolgono i bambini? Dei funghi. Delle mele. Delle foglie. Dove vengono messe le mele raccolte dall’albero? In una busta. Negli scatoloni. Nel cestino. Dove vengono messe le mele cadute dall’albero? Nello zaino. Negli scatoloni. In un sacchetto.

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Rientro a scuola Oggi, per Sara, è il primo giorno di scuola. Sara però non vuole andare a scuola: si nasconde sotto le coperte. La mamma dice: – È ora di andare! Sara esce dal letto, prende un pennarello rosso e disegna tanti puntini sul viso. Poi Sara dice alla mamma: – Guarda, ho il morbillo! La mamma ride e spinge Sara verso la porta. Non c’è tempo per lavarsi, così, quando Sara entra in classe, tutti i suoi compagni le chiedono se ha il morbillo. Sara risponde che non ha il morbillo ma che le piacerebbe moltissimo averlo. T. Merai, Sara dice di no, Mondadori

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1. Rispondi alle domande.

a) Che cosa disegna Sara sul viso? ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................

b) Perché? ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................

c) Che cosa sembrano questi puntini? ....................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................

d) Che cosa fa Sara alla fine? ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................

2. Dentro il testo.

“Quando Sara entra in classe, tutti i suoi compagni le chiedono se ha il morbillo”. A cosa si riferisce “le”? Al morbillo. A Sara.

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Un nuovo compagno Il mio nuovo compagno di banco si chiama Wang-Yuan. Io sto bene insieme a lui e spesso stiamo insieme anche dopo la scuola. Wang viene da Pechino, una città della Cina. Questa è la prima volta per lui in Italia. L’anno scorso Wang andava a scuola dalle 7 del mattino al pomeriggio. In Cina, Wang scriveva con l’inchiostro nero, che si chiama china, e per contare usava un pallottoliere. In Cina è difficile imparare a scrivere. A ogni parola corrisponde un disegno. Questo disegno si chiama “ideogramma”. Wang conosce già 800 ideogrammi, ma ne deve imparare 8000. Quando resta a cena a casa nostra, la mamma cucina per Wang riso e pesce. Wang sa usare velocemente le bacchette per mangiare il riso e noi tutti lo guardiamo con il sorriso sulle labbra. E. Beaumont, M. R. Pimonto, Il tuo primo libro dei bambini di tutto il mondo, Larus

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1. Segna con una X la risposta che ritieni corretta.

a) “ Wang scriveva con l’inchiostro nero” Quale immagine rappresenta la china?

b) “ …per contare usava un pallottoliere” Quale immagine rappresenta il pallottoliere?

c) “ Wang sa usare velocemente le bacchette per mangiare il riso”. Che cosa usa Wang per mangiare?

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 22

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La maestra Violetta Tutti i bambini vorrebbero avere una maestra come Violetta! La maestra Violetta ha gli occhi violetti e il violetto è il suo colore preferito. La maestra Violetta indossa sempre qualcosa di quel colore. Il motivo per cui tutti i bambini la amano, però, non è perché le piace il viola ma perché è buffa, allegra, sa spiegare bene, non fa mai ingiustizie, è paziente con tutti, soprattutto con i bambini che fanno più fatica. La maestra Violetta sa anche cantare. Ogni tanto si dimentica che è in classe e inizia a cantare a bassa voce. Quando se ne accorge, smette subito di cantare e diventa un po’ rossa, anzi, un po’ violetta. V. Lamarque, La timida Timmi, Piemme

indossa

è vestita con

La maestra Violetta è sempre vestita con qualcosa di quel colore. Colora la maestra Violetta. 12

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1. Segna con una X la risposta corretta.

Violetta, in questa storia, è: il nome di un colore. il nome della maestra. il nome di un fiore. il nome di una bambina. In verità, la parola “violetta” può significare anche: il nome di un colore. il nome di un fiore. il nome di un animale. il nome di un’automobile. Alla maestra Violetta piace: leggere. tutto quello che è violetto. ballare. cantare e tutto quello che è violetto. La maestra Violetta piace ai bambini perché: veste di violetto. è giusta, paziente, buffa, allegra e sa spiegare bene. non aiuta i bambini che hanno difficoltà. è bella. PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 23

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All’uscita di scuola Qualche volta le mamme sono ancora dal parrucchiere quando è l’ora di andare a prendere i bimbi a scuola. Allora si agitano e continuano a muovere la testa mentre la parrucchiera cerca di pettinarle. Una volta la mamma di Sebastiano era dalla parrucchiera perché voleva farsi i capelli ricci. Quando si è accorta che era tardi ha detto alla parrucchiera: – Ho cambiato idea, mi faccia i capelli dritti come spaghetti. Vanno bene così, sono pronta! Poi è corsa via a tutta velocità. Quando è arrivata da Sebastiano, aveva i capelli pettinati così male, che sembrava un istrice che teneva per mano il suo bambino! M. Müller, È già ora!, Einaudi Ragazzi

si agitano

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non sono tranquille

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1. Rispondi con una X.

La mamma di Sebastiano all’inizio ha i capelli ricci. ha i capelli lisci. La mamma di Sebastiano vuole i capelli ricci. i capelli lisci. Quale immagine rappresenta un istrice?

Secondo te, quale altro titolo si può dare a questa storia? È ora di pranzo Una mamma riccia Una mamma istrice La gita scolastica Che cosa significa l’espressione “È corsa via a tutta velocità”? È partita per un viaggio. Ha partecipato a una gara di corsa. È andata via velocemente. È tornata indietro di corsa.

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Sembrava simpatico Il primo giorno di scuola, Antonio, il figlio del fornaio, mi ha dato un pugno in testa. Antonio ha il viso tondo, i capelli neri e gli occhi brillanti. E a me sembrava simpatico, ma non era così. Mi ha chiesto: – Come ti chiami? E io: – Martino. – Martino il mingherlino – ha detto Antonio. Poi ha iniziato a ridere e mi ha dato un pugno in testa. Devo imparare a difendermi. Per prima cosa, devo cambiare nome. Come può essere rispettato uno che si chiama Martino? T. Buongiorno, Io e Sara, Piemme Junior

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1. Com’è Antonio? Com’è Martino? Colora la caratteristica giusta. ANTONIO

MARTINO

simpatico

gentile

simpatico

gentile

bullo

prepotente

bullo

prepotente

2. Collega ogni caratteristica al suo contrario.

simpatico

pauroso

gentile

debole

coraggioso

antipatico

bullo

cattivo

3. C olora i riquadri con i comportamenti che ti fanno stare bene con gli altri.

fare i dispetti

prendere in giro chi sbaglia

aiutare chi ha bisogno

giocare con tutti PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 29

litigare 17


Amici Mi chiamo Anna, ho i capelli rossi e le lentiggini e per questo mi chiamano “pel di carota”. Quando mi dicono “pel di carota”, io tiro fuori la lingua. Ho due cari amici: Federico e Chiara. Federico è piccolo come un bambino dell’asilo. Tutti lo chiamano “tappo” e lui piange, allora lo chiamano “tappo piagnone”. Federico è molto simpatico e scherza sempre. Sa fare tante facce buffe. Quando ride si vede che è felice. La mia amica Chiara non sa scrivere bene, le pagine del suo quaderno sono piene di cancellature, però disegna benissimo. N. Bertelle, M. L. Giraldo, Gli amici di Anna, San Paolo Edizioni

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1. Segna con una X la risposta corretta.

Anna ha le lentiggini. Che cosa sono le lentiggini? Piccole macchie sul viso. Orecchie grandi. Bolle sulle mani. Perché tutti chiamano Federico “tappo”? Perché è alto. Perché è basso. Perché è sempre arrabbiato. Perché lo chiamano “piagnone”? Perché è basso. Perché piange. Perché tutti lo prendono in giro. 2. Collega ogni personaggio al suo nome.

Anna

Chiara

Federico

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Insieme si può Un giorno, un rinoceronte che ci vedeva poco, disse: – Povero me! Vedo tutto in modo confuso! Proprio mentre stava dicendo quelle parole, il rinoceronte sentì un coniglio che si lamentava sulla riva del fiume: – Oh, voglio andare dall’altra parte del fiume per rosicchiare le foglioline che vedo sull’ altra riva. Il rinoceronte decise allora di avvicinarsi al coniglio: – Io ti posso trasportare dall’altra parte del fiume. Tu, in cambio, mi descriverai tutto quello che vedi. – D’accordo! – rispose il coniglio. Il coniglio e il rinoceronte, da quel giorno, non si lamentarono più. K. Jackson, 365 storie, Mondadori

rosicchiare

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mordere piano piano con i denti

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1. Segna con una X gli animali presenti nella storia.

2. C ome si chiama una persona che non vede bene da lontano? Risolvi il gioco e scoprilo.

1 2 3 4 5 1 2 3 4 5

I l rinoceronte e il coniglio alla fine della storia diventano‌ Che cosa attraversano il rinoceronte e il coniglio? Che cosa vuole mangiare il coniglio? Quanto vede il rinoceronte? Che cosa deve fare il coniglio per il rinoceronte?

soluzione 1 2 3 4 5 PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 42

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a M f I f O P d E

i u g o s

c m l c c

i e i o l i n e o i v e r e


I miei amici libri Una mattina Matilde decise di andare in biblioteca. – Per favore, dove sono i libri per bambini? – chiese alla bibliotecaria. – Lì, sugli scaffali più bassi. Vuoi un aiuto? – chiese la bibliotecaria. – No, grazie. Posso fare da sola – rispose Matilde. Da quel giorno, appena sua madre usciva per andare al lavoro, Matilde andava in biblioteca e ci rimaneva per ore. Matilde leggeva un libro dopo l’altro. La bibliotecaria aveva spiegato a Matilde che i libri della biblioteca si potevano prendere in prestito per due settimane. Da quel giorno, Matilde andava in biblioteca una volta o due alla settimana, per prendere nuovi libri e restituire quelli già letti. I libri, per lei, erano degli amici. R. Dahl, Matilde, Salani

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1. Segna con una X la risposta corretta.

Chi sono i personaggi del racconto? Matilde e la bibliotecaria. Matilde e la mamma. Matilde e la sua famiglia. Dove si svolge il racconto? A scuola. Al cinema. In biblioteca. La bibliotecaria è: una persona che lavora in biblioteca. una persona che lavora in libreria. una persona che lavora a scuola. 2. Scegli le parole giuste, poi riscrivi la frase sul quaderno.

a) U na mattina Matilde decide di andare/andato in biblioteca. b) M atilde andata/andava in biblioteca e ci rimaneva/rimasta per ore. c) I libri della biblioteca si potevano/può prendere in prestito. d) M atilde andavano/andava in biblioteca una volta o due alla settimana. PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 43

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Tom Tutte le mattine, quando Angela prende la cartella per andare a scuola, Tom si mette vicino alla porta e muove la coda. Quando Angela esce di casa, anche Tom esce con lei. Tom inizia a correre tre metri più avanti di Angela, ma continua a girarsi per guardarla arrivare. Tom accompagna Angela fino davanti al cancello della scuola. Quando sono arrivati, Angela accarezza Tom e gli dice: – Adesso vai a casa, Tom. Ci vediamo più tardi. Tom ubbidisce. Alza il muso e se ne va a casa tutto solo sul marciapiede. R. Grazzani, F. Trabacchi, Il nostro piccolo Tom, Edizioni Arka

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PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 48


1. Segna con una X se le frasi sono vere (V) o false (F).

a) Tom è un bambino.

V

F

b) La mattina Angela va in piscina.

V

F

c) Tom corre sempre tre metri dietro di Angela. V

F

d) Angela accompagna Tom fino davanti V F al cancello della scuola. V F e) Quando Angela arriva a scuola saluta Tom. 2. I nserisci le parti del corpo del cane nei riquadri, poi collegale con una freccia all’immagine.

muso - zampe - coda

3. Rispondi e scrivi.

Ti piacerebbe avere un cane come Tom? Perché?

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 48

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Il mangiaincubi È notte fonda e tutti dormono, tranne Nicola. – Mamma! Ho paura! – urla Nicola nel buio perché ha fatto un bruttissimo sogno. La mamma corre da Nicola, lo abbraccia e gli dice: – Su, su, passerotto, è passato… La mamma torna nella sua camera ma poco dopo: – Mamma! Ho paura! – urla ancora Nicola. La mamma, sempre più stanca, torna da Nicola. La mattina dopo Nicola sta benone, mentre la mamma è stanchissima. Quella sera, la mamma mette sul letto di Nicola un pacco con un biglietto. Sul biglietto c’è scritto: Brutti sogni? Notti bianche? D’ora in poi ci penso io! Il mio nome è Paolopìo. Nicola apre il pacco e sorride. Il mangiaincubi è carino! E ha anche il profumo della mamma! Ora può dormire sereno. AA. VV., Raccontini strampalati e divertenti, Einaudi Ragazzi

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PRIMA FILA - LETTURE 2 PAGG. 68-69


1. Segna con una X la risposta corretta.

Come si sente Nicola all’inizio del racconto? È impaurito. È preoccupato. È tranquillo. È agitato. Di che cosa ha paura Nicola? Ha fatto un incubo. Dei rumori della notte. Nicola non ha paura. Dell’interrogazione del giorno dopo. Che cos’è un incubo? Un brutto sogno. Un bel sogno. 2. Scrivi.

Io ho paura quando

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAGG. 68-69

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Carlotta si è persa Oggi Carlotta è al supermercato con la mamma. A un certo punto Carlotta si distrae e, quando alza lo sguardo, non vede più la mamma. A Carlotta inizia a battere forte il cuore. Corre tra gli scaffali per cercare la mamma. Poi scoppia a piangere. – Perché piangi, piccola? – le chiede una vocina. Carlotta alza la testa e vede un orsetto con in mano un piccolo tamburo. – Piango perché non c’è più la mia mamma! – dice Carlotta. Allora l’orsetto inizia a picchiare sul tamburo, così forte che si sente in tutto il supermercato. Arrivano, così, di corsa: sei commesse, tre facchini, il direttore, quattro cassiere e la mamma di Carlotta, che non si era accorta di avere perso la sua bambina. – Ho avuto paura! – dice Carlotta abbracciando la sua mamma. Poi Carlotta guarda in alto, verso l’orsetto. Ora non sta più suonando ma le strizza l’occhio. R. Piumini, Storie per chi le vuole, scaffali Einaudi Ragazzi 28

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAGG. 72-73


I fatti di una storia avvengono uno dopo l’altro e si chiamano sequenze. Le sequenze seguono un ordine che si chiama ordine cronologico. 1. Riordina le sequenze della storia con i numeri da 1 a 4.

2. Quale tra questi strumenti musicali suona l’orsetto? Cerchialo.

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAGG. 72-73

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Mattia nella lavagna Mattia è un bambino di classe prima. A Mattia piace leggere e scrivere ma la cosa che gli piace più di tutte è cancellare la lavagna. La maestra gli aveva dato questo incarico. Un giorno, però, mentre Mattia sta cancellando, cade dentro la lavagna. Dentro la lavagna vede tante lettere dell’alfabeto. Mattia si ferma vicino a una “A” scritta in stampatello maiuscolo. Questa “A” era tutta piegata da un lato. Mattia capisce che quella lettera l’aveva scritta Gianmarco, un suo compagno che non era bravissimo a scrivere ma che era simpatico e sapeva giocare bene a calcio. Così Mattia decide di aggiustare tutta la frase scritta dall’amico. Poi Mattia spinge forte il cancellino contro la lavagna e si ritrova fuori. La maestra, che non si era accorta di nulla, chiede a Gianmarco di leggere la frase che ha scritto alla lavagna. “Mattia è il mio migliore amico” legge Gianmarco piano piano. – Bravo Gianmarco! – dice la maestra. – Stavolta hai scritto bene. compito da Mattia, dal suo banco, sorride incarico svolgere felice. aggiustare sistemare 30

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAGG. 90-91


Questo racconto è fantastico perché racconta fatti che non possono accadere nella realtà. 1. Sottolinea i fatti che non possono accadere nella realtà.

a) Mattia fa la classe prima. b) A Mattia piace cancellare la lavagna. c) Un giorno Mattia cade dentro la lavagna. d) Mattia aggiusta tutta la frase scritta da Gianmarco. 2. Segna con una X la risposta corretta.

Chi è il personaggio più importante del racconto? Gianmarco. Mattia. La maestra. Dove si svolgono i fatti? A scuola. A casa. In palestra.

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAGG. 90-91

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Due galline allo zoo Un giorno due galline decidono di andare allo zoo. Le due amiche rimangono stupite di non trovare una gabbia con dentro i vermi. Avevano visto gabbie con leoni, leopardi, giraffe e ippopotami. Avevano visto la zona dedicata ai serpenti e agli uccelli ma nessuna gabbia dei vermi. – Forse i vermi non fanno parte del gruppo degli animali – pensano le due galline. – Ma allora che cosa sono? – si chiedono. Le due galline, dopo avere pensato a lungo, arrivano alla loro conclusione: i vermi sono cibo, come gli spaghetti. Poi le due galline escono dal cancello dello zoo. Solo fuori dallo zoo si ricordano che nello zoo non avevano visto nemmeno le galline. Allora, si guardano preoccupate. L. Malerba, Storiette tascabili, Einaudi

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PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 95


1. Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

V

F

b) Le galline trovano la gabbia dei vermi. V

F

a) Le galline vanno allo zoo.

c) Le galline non trovano la gabbia V F delle galline. 2. Segna con una X la risposta corretta.

Perché le galline sono preoccupate? Perché le galline mangiano i vermi. Perché le galline non sono animali interessanti. Perché le galline non possono vivere in gabbia. Perché capiscono che anche le galline sono animali da mangiare. La gallina è: onnivora, mangia un po’ di tutto erbivora, mangia solo erba Le galline vivono: nella stalla nel pollaio

Il piccolo della gallina si chiama: pulcino anatroccolo

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 95

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L’orco Medardo C’era una volta un orco di nome Medardo. Medardo era brutto e cattivo e si era innamorato del sorriso della principessa. Così Medardo rapì la principessa e la portò nella sua casa nel bosco. A casa di Medardo, però, la principessa non era felice, perse il suo sorriso e continuava a piangere. Un giorno da quelle parti passò una vecchietta. La vecchia sentì i pianti della principessa e le chiese cosa stesse succedendo. La principessa le raccontò la sua triste storia. La vecchia le regalò allora delle erbe magiche e disse alla principessa di mettere le erbe nella minestra dell’orco. La principessa mise le erbe nella minestra e, appena Medardo iniziò a mangiarla, cominciò a diventare piccolo piccolo e si trasformò in una farfalla. Così, la principessa potè tornare al suo castello dove ritrovò il sorriso.

rapì

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porta via con la forza

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 100


Quando in un racconto ci sono personaggi magici e fantastici e si conclude con un lieto fine, il racconto si chiama fiaba. La fiaba inizia quasi sempre con “C’era una volta”. 1. Scegli la risposta corretta.

I personaggi del racconto sono: reali di fantasia Il finale della storia è: triste felice Quando il finale è felice si dice: lieto fine finale infelice 2. Disegna l’orco Medardo e la principessa.

3. Come sono nel tuo disegno l’orco e la principessa?

L’orco Medardo è La principessa è PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 100

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Carletto, è primavera! Oggi è una bella giornata di primavera e in un prato l’albero Carletto si è svegliato. Il giovane albero Carletto però è agitato. Lui non ha ancora capito che cambia aspetto a ogni stagione. – Ahh, che solletico! Non ce la faccio più – si lamenta Carletto. La farfalla Lalla passa di lì e Carletto le chiede se può dargli una grattatina. La farfalla dice a Carletto: – Non voglio rovinare i bei fiori che hai in testa. – Ho dei fiori in testa? – chiede Carletto stupito. – Sì, hai dei fiori e sei anche molto bello – dice Lalla. Lalla dà poi un bacio a Carletto e vola via. M. Bertarini, Carletto Rock, La Spiga Edizioni

è agitato

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non è tranquillo

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 112


1. In quale stagione si svolge la storia?

2. Chi sono i personaggi della storia?

Carletto e i fiori. Carletto e la primavera. Carletto e Lalla. Carletto. 3. Dove si svolge la storia?

A scuola. In un prato. In cittĂ . Al mare. PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 112

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Uova di tutti i colori In primavera i pulcini nascono dalle uova. Proprio per questo motivo, fin dai tempi antichi, le uova sono il simbolo della vita. In molti Paesi, anche oggi, si usa colorare le uova e regalarle per la Pasqua. La Pasqua è una festa importante per i cristiani. Per colorare le uova si possono usare i pennarelli, ma non solo. Se le uova si fanno bollire con erbe o bucce di frutta, queste si colorano e si possono anche mangiare. In alcuni Paesi le uova si nascondono. Ai piÚ piccoli si racconta che è il coniglio di Pasqua a nasconderle. Allora, i grandi e i piccini fanno a gara a trovare il maggior numero di uova.

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PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 114


1. Rispondi.

Tu festeggi la Pasqua? Con chi? Colori le uova per Pasqua? Ricevi uova di cioccolato? Ti piace di più mangiare l’uovo o cercare la sorpresa? 2. Decora le uova come preferisci.

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 114

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La Terra Oggi la maestra ci ha parlato della Terra. Attaccata alla parete ha messo la carta del mondo. La maestra ci ha spiegato le differenze che ci sono sulla Terra: i Paesi dove fa molto freddo e la neve e il ghiaccio non si sciolgono mai e quelli dove il Sole picchia forte. La maestra ci ha anche detto che ci sono posti caldi, come l’Africa, dove si può trovare la neve. In Africa c’è infatti un monte molto alto, il Kilimangiaro, che in cima ha la neve. Sulla Terra ci sono posti dove cresce bene il grano, posti dove cresce bene il riso e posti dove nascono datteri e banane. La maestra ci ha detto anche che sulla Terra ci sono uomini di diversi colori e con diverse religioni. S. Roncaglia, Ma che razza di razza è?, Città Nuova

datteri

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PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 123

iccoli frutti p molto dolci di colore marrone


1. Osserva la foto e racconta cosa vedi.

Questo è il Kilimangiaro, il monte dell’Africa dove in cima si può trovare la neve.

2. Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

a) L a maestra oggi ha parlato dei Paesi V F dove fa molto freddo. b) S ulla Terra ci sono dei Paesi dove fa molto V F caldo e dei Paesi dove fa molto freddo. c) L a maestra ha attaccato alla porta V F la carta del mondo. d) L’Africa è un posto molto caldo.

V

F

e) In Africa non si può trovare la neve.

V

F

f) S ulla Terra ci sono posti dove cresce V F bene il grano.

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 123

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Una famiglia Martina ha gli occhi celesti come la mamma e i capelli ricci come il papà. Anche Tommaso ha gli occhi celesti, ma ha i capelli biondi come quelli della mamma. A Martina piace preparare la macedonia, modellare il pongo e colorare gli album. Tommaso fa la raccolta di figurine e ama correre in giardino con la sua bicicletta nuova. Al papà piace cantare, anche se non è molto bravo. Alla mamma piacciono i film d’amore. A volte nonno Giuseppe e nonna Irene vengono a trovarci. Il nonno è bravissimo a fare gli aeroplanini di carta, la nonna conosce tante filastrocche e le recita benissimo. Questa è la mia famiglia! Per me è la più bella che ci sia! M. L. Giraudo, La mia famiglia, Lapis

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macedonia

i nsieme di frutti di diverso tipo, tagliati in piccoli pezzi

modellare

l avorare con le mani fino a dare una forma

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 124


1. Come sono fatti Martina e Tommaso? Colora.

Martina

Tommaso

2. Collega ogni personaggio alle cose che ama fare.

Martina

Guardare i film d’amore

Mamma

Fare gli aeroplanini di carta

PapĂ Tommaso

Recitare filastrocche Fare la macedonia e colorare

Nonno

Correre in bicicletta

Nonna

Cantare

3. Completa le frasi.

Martina e Tommaso sono Martina ha i capelli ricci come Martina ha gli occhi celesti come Tommaso ha i capelli biondi come Giuseppe e Irene sono i di Martina e Tommaso. PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 124

43


Timmy Il mio gatto si chiama Timmy. L’ho portato a casa da un gattile quando era un micino. Timmy era malato, non mangiava, non beveva e non si muoveva. La sua pelliccia era come quella di una tigre, ma senza le strisce. Il suo pelo era corto e duro come la paglia. Tutti noi lo abbiamo coccolato e gli abbiamo dato da mangiare a turni. Dopo due settimane e tre visite dal veterinario, una mattina mi sono svegliata e ho trovato Timmy guarito. Sembrava cresciuto. Si stava facendo le unghie contro il divano. La mamma si è un po’ arrabbiata per questo, ma noi eravamo felici. Soprattutto io. J. Feiffer, La mia stanza è uno zoo!, Piemme

44

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 128


1. I ndica con il blu come era Timmy prima e con il rosso come era Timmy dopo.

Timmy è cresciuto. Timmy non mangiava e non beveva. Il suo pelo era duro. Timmy non si muoveva. Timmy si fa le unghie sul divano. 2. Rispondi alle domande.

a) Come si chiama il gatto della bambina? b) Dove ha preso il gatto la bambina? c) C ome si sono comportati i famigliari della bambina con Timmy? d) La bambina ha portato Timmy dal veterinario? e) Quante volte? f) Timmy alla fine sta meglio? g) PerchĂŠ la mamma si arrabbia?

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 128

45


C’erano le lucciole Quella sera Mariella era scesa in giardino tutta contenta. Aveva preso un barattolo e… Dopo un po’ rientra in casa. – Mamma, mamma! Guarda ho preso una lucciola! L’ho messa in questo barattolo. Stasera voglio metterla sul comodino per avere la luce tutta la notte! – Oh povera lucciola! – risponde la mamma – Non vedi che non è più luminosa? – Ma perché fa luce solo al buio! – spiega sicura Mariella. Così spengono la luce e osservano la lucciola. Ma anche al buio la lucciola non fa più luce. La mamma spiega a Mariella che la lucciola non fa luce perché è triste e si sente prigioniera dentro quel barattolo. Allora Mariella decide di liberare la lucciola. Apre il barattolo e la lucciola vola via. Mariella si stringe alla mamma e le chiede: – È felice, ora? – Sì, certo – le risponde la mamma – ora è di nuovo libera. S. Carnevali Rocca, I cioccolatini, EL

46

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 141


Le lucciole sono piccoli insetti che volano nelle notti d’estate. Le femmine di lucciola emettono una luce che serve per attirare i maschi. 1. Segna con una X la risposta corretta.

Dove mette Mariella la sua lucciola?

La lucciola fa luce dentro al barattolo? Sì No Perché? Perché Perché Perché Perché

non respira. dorme. è triste. non è al buio.

Come finisce il racconto? Mariella libera la lucciola. La lucciola muore. La lucciola fa luce alla stanza di Mariella. Mariella prende altre lucciole. PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 141

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I colori Quando guardiamo un’immagine, la cosa che ci colpisce di più è il colore. Possiamo dividere i colori in due categorie: colori primari e colori secondari. I colori primari sono:

ROSSO

GIALLO

BLU

Questi colori si chiamano primari, perché grazie a loro possiamo formare tutti gli altri colori. Come? Semplicemente mescolandoli. Che cosa otteniamo mescolando i colori primari? I colori secondari. Quali sono i colori secondari? I colori secondari sono:

VIOLA 48

VERDE

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 144

ARANCIONE


1. Completa.

I tre colori primari sono: – – – 2. S e mescoli almeno due colori primari, puoi ottenere i colori secondari. Prova e completa la tabella.

Colori da mescolare

Colore ottenuto

giallo + blu blu + rosso rosso + giallo

PRIMA FILA - LETTURE 2 PAG. 144

49


Suoni simili 1. Colora solo le figure il cui nome inizia con M.

2. Segna con una X solo le figure il cui nome contiene N.

3. Cerchia le figure il cui nome inizia con T.

4. Segna con una X le figure il cui nome contiene D.

5. Completa le parole con P o B. ......

......

I

OL 50

......

......

A O

......

AM

AL

......

......

OLA

ERO

VOL ......

......

E

UDINO


Tanti suoni 1. Leggi le parole e colora solo i riquadri che contengono il suono CI.

CIABATTE

CILIEGE

GIALLO

MAGICO

UNDICI

UNCINO

RAGGI

ACINO

CINQUE

FUGGIRE

FRANGIA

MAGGIO

GANCIO

BACI

LACCI

2. S crivi solo le parole che, nell’esercizio precedente, contengono il suono GI. .....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

3. Colora solo le tessere del puzzle che contengono il suono GLI.

OLIERA

MILIONI FIGLIO

ITALIANI AGLIO

SVEGLIA

BIGLIA

AMALIA STOVIGLIE

CONIGLIO TOVAGLIA

MAGLIA

IO L G

SPU

CAVALIERE

SALIERA

CE

CANDELIERE

LIA G I N MA CILIEGIO 51


Batti il ritmo 1. B atti il ritmo e dividi le parole in sillabe, poi colora un riquadro per ogni sillaba.

BANANA CASA BALENA MATITA NOME BICICLETTA FORESTA SASSO SETTIMANA PRATO PRIMAVERA ISTRICE TORTA PENNA PALLONE TRENO CASTAGNA 52

BA

NA

NA


Parole... legate 1. Completa la catena di parole.

mare

.............................

remo

viso

.............................

coro

............................. .............................

............................. .............................

.............................

.............................

.............................

2. C ompleta le parole e scrivi il numero accanto al disegno corrispondente.

o

.......

a

.......

c o

m

.......

1

b e r .......

d .......

.......

.......

2

......

3

a

.......

p

n

.......

m e

.......

i 5

e

.......

e f

.......

n

c

.......

l

.......

e l

p a l

.......

z

....... .......

m

.......

e

....... ....... .......

.......

r

......

4

...... ......

.......

......

e 6

....... .......

7

......

......

8 9

......

......

53


Parole in codice 1. O gni simbolo corrisponde a una vocale, sostituiscilo e otterrai una parola nuova. Prova a scrivere al computer altri codici “segreti”.

§ = i

& = e

* = a

# = o

$ = u

c h § * v &

.......................................................................................................

s p * g #

.......................................................................................................

m * g h §

.......................................................................................................

g § # c #

.......................................................................................................

2. O gni simbolo corrisponde a un suono, sostituiscilo e otterrai una parola nuova.

= g l i c o n i r a m o n t a

o o

...........................

a

o

...........................

m a

a

...........................

...........................

a

= g n

...........................

3. A ogni lettera corrisponde una casella. Qual è la parola più corta? E quella più lunga? Colorale.

c a s i n a l a t t e i m b u t o o c a n o o c c h i a l i g e l a t o 54


Parole dentro le parole 1. L eggi le parole e cerca, all’interno di ognuna, un’altra come nell’esempio.

nano

banano

................................................................

romano

................................................................

vipera

................................................................

burrone

................................................................

2. L eggi le parole e segna con una X quella corrispondente al disegno.

tetto tutto testo

sane salve sale

ponte pende piede balena ballare barella

rotta torta torre

3. L eggi le parole e cambia la lettera iniziale: ne otterrai delle altre nuove. Osserva l’esempio.

r i m a

cima

c e s t o

............................

g o c c i a

............................

d i

resto

............................

t a

............................

l e g n o

............................

t a n e

............................

n o t t e

............................

b o c c a

............................

m a n o

............................

f

i g l

i o

............................

55


INDICE Sta per cominciare

2

Due galline allo zoo

32

Autunno nel bosco

4

L’orco Medardo

34

L’albero delle mele

6

Carletto, è primavera!

36

Rientro a scuola

8

Uova di tutti i colori

38

Un nuovo compagno 10

La Terra 40

La maestra Violetta 12

Una famiglia 42

All’uscita di scuola

14

Timmy 44

Sembrava simpatico

16

C’erano le lucciole 46

Amici 18 I colori

48

Insieme si può

20

Suoni simili

50

I miei amici libri

22

Tanti suoni 51

Tom 24 Batti il ritmo

52

Il mangiaincubi 26

Parole... legate

53

Carlotta si è persa

28

Parole in codice 54

Mattia nella lavagna

30

Parole dentro le parole

56

55


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