Prima fila 3 - Imparo a scrivere

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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

e inoltre... CLASSE PRIMA

per imparare a leggere, a scrivere e a contare Metodo e prime letture Letture • Antologia, Ortografia e Grammatica, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere in stampato e in corsivo Allenamente • Eserciziario delle discipline Alfabetiere individuale con il segnalibro dei caratteri

CLASSE SECONDA

per consolidare i saperi e prepararsi alle prove nazionali INVALSI Letture • Antologia, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere • Scrittura, Grammatica, Prove INVALSI Allenamente • Eserciziario delle discipline

CLASSE TERZA

per imparare a studiare e riconoscere le tipologie testuali Letture • Antologia, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere • Scrittura, Grammatica, Prove INVALSI Allenamente • Eserciziario delle discipline

• Breve guida al metodo della dott.ssa Venturelli per imparare a scrivere in stampato e in corsivo • Guida al testo con programmazione, schede operative, suggerimenti... •V ademecum BES con consigli, normative, schede operative ecc. • L’alfabetiere murale sillabico • Il cartellone per l’accoglienza • Il cartellone dei compleanni della classe • Il tesserino portanome per ogni alunno • Il cartellone delle tabelline (in classe 2a)

Le regole di italiano e matematica 1-2-3 Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia

Ci sono anch’io 2-3 Percorso di Educazione ambientale e Cittadinanza

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INDICE SCRITTURA IMPARARE A SCRIVERE

SCRIVERE UNA FIABA

2 3 4 6 7

30 31 32 33

I connettivi Le frasi importanti Per non ripetere Il tempo dei verbi I segni di punteggiatura

FARE UN RIASSUNTO 8 9 10 12 13

Le sequenze La trama Le frasi significative Il discorso diretto VERIFICA verso le competenze

La ricetta della fiaba Il cervo-strega Fiaba al contrario VERIFICA verso le competenze

SCRIVERE UN MITO E UNA LEGGENDA 34 Il mito e la leggenda 35 Il primo uomo, la prima donna 36 Le giraffe

DESCRIVERE SCRIVERE UN RACCONTO 14 15 16 17 18 19 20 21

La ricetta del racconto Fantastico o realistico? L’inizio di un racconto Lo svolgimento di un racconto La conclusione di un racconto Arricchire un racconto Dalle immagini al racconto VERIFICA verso le competenze

IL RACCONTO DI ESPERIENZE PERSONALI

37 La ricetta della descrizione 38 Gli indicatori spaziali 39 Aggettivi e paragoni

40 Forte il mio maestro! 41 VERIFICA verso le competenze

SCRIVERE IN VERSI 42 La ricetta del testo poetico 43 Rime per divertire 44 Un’altra luna 45 VERIFICA verso le competenze

22 La casa sull’albero

SCRIVERE UNA LETTERA 24 Caro Tazio

SCRIVERE UN TESTO INFORMATIVO

SCRIVERE UNA E-MAIL

46 La ricetta dell’informativo 47 Il monte Everest

25 Una lettera in rete 26 VERIFICA verso le competenze

SCRIVERE UNA FAVOLA 27 La ricetta della favola 28 Il topo e la rana 29 Inventa una favola

SCRIVERE UN TESTO REGOLATIVO 48 La ricetta del regolativo 49 Disegni di amicizia


IMPARARE A SCRIVERE

I CONNETTIVI Quando scrivi un testo, è necessario collegare bene le frasi fra loro con le parole-gancio, che possono essere: connettivi temporali prima, dopo, poi, mentre, intanto... connettivi causali ma, perché, perciò, infatti, quindi, che...

1

L eggi il testo, completalo con i connettivi adatti e ricopialo di seguito. già • però • ma • poi • mentre • in seguito

Matilde Matilde aveva una mente brillante e imparava in fretta. Il signore e la signora Dalverme

non si

accorgevano che la loro bambina era eccezionale. Suo fratello era perfettamente normale lei, a tre anni, sapeva dire almeno cento parole! aveva imparato a leggere da sola dai cartelli della pubblicità. aveva una gran voglia di libri,

leggeva speditamente e in casa c’era

soltanto il “Ricettario facile” che avevano regalato a sua madre. R. Dahl

2


IMPARARE A SCRIVERE

LE FRASI IMPORTANTI Per spiegare bene ciò che vuoi comunicare in un testo, non dimenticare le informazioni importanti.

1

L eggi il testo e quando incontri i quadratini indica il numero della frase che inseriresti, scegliendo tra quelle sotto. Poi riscrivilo sul quaderno.

Bertoldo e le uova Bertoldo era un bambino distratto. Un giorno la mamma andò al mercato e prima di uscire disse al figlio: – Stai attento alla chioccia che sta covando. Bertoldo andò nel pollaio e per essere sicuro che le uova stessero bene al caldo spostò la chioccia e si sedette lui a covarle. Al suo ritorno la mamma gli chiese: – Sei stato attento che le uova restassero ben calde? – Sì, e per esserne sicuro le ho covate io stesso. R. Mantegazza, La storia di Bertoldo, Carthusia

2 1 Ricordati che, se le uova si raffreddano, i pulcini non nascono. 2 Si sforzava di ubbidire alla mamma, ma capiva sempre le cose a modo suo e così combinava guai.

3 La mamma si arrabbiò moltissimo. 4 Ma appena seduto le uova si ruppero tutte. 5 E lui, con i gusci rotti attaccati ai pantaloni, rispose:

R ileggi il testo con le frasi aggiunte e indica con una X le affermazioni giuste. P rima il testo era incomprensibile. D opo il testo è diventato più ricco e piacevole. D opo il testo è diventato noioso. 3


IMPARARE A SCRIVERE

PER NON RIPETERE Un testo è più piacevole da leggere se non ci sono espressioni o parole che si ripetono. Quando scrivi ricordati di usare altre espressioni o parole con lo stesso significato di quelle usate in precedenza.

1

L eggi il testo e scegli, colorando ogni volta, l’espressione che rende il racconto meno ripetitivo e più scorrevole.

Pericolo scampato È mattino e Miao vuole uscire di casa. Miao Il micio gratta la porta e Giulia, la sua padroncina, la apre apre la porta . Miao con un balzo è nel giardino. Comincia a esplorare il giardino esplorarlo , ma vede Micetta al di là di una strada, che la strada è percorsa da tante automobili. Miao vuole raggiungere Micetta la gatta e attraversa la strada la via all’improvviso. Un‘auto lo vede vede Miao all’ultimo momento, e per fortuna evita il gatto lo evita senza investirlo. Miao Il gatto si accuccia vicino alla sua amica. Micetta La sua amica lo annusa miagolando. I due gatti cominciano a rincorrersi in mezzo al prato.

2 4

O ra rileggi il racconto per verificare se è chiaro e scorrevole, poi riscrivilo sul quaderno.


IMPARARE A SCRIVERE

3

L eggi il testo: il nome Massimo è ripetuto troppe volte. Usa le parole di seguito per sostituirlo e rendere il testo più scorrevole e piacevole alla lettura. gli • egli • lui • suoi • sua • il mio amico

Massimo Il mio amico Massimo è bassino, ma muscoloso e robusto. Ha la faccia rotonda come un padella, gli occhi vivaci, le orecchie a sventola e un naso a scivolo. I capelli castani di Massimo sono così diritti che sembra che abbiano preso la scossa. Massimo è sempre socievole, coraggioso e in cerca di avventure. La passione di Massimo è il calcio. Io e Massimo siamo amici per la pelle e Massimo mi confida sempre i suoi segreti. Quando faccio una battuta ride a crepapelle, fino a stare male. Certe volte litighiamo, ma io non tengo mai il muso a Massimo, perché mi dispiace. Quando qualcuno mi prende in giro, Massimo mi difende e mi consola. Y. Ferrari

5


IMPARARE A SCRIVERE

IL TEMPO DEI VERBI Quando scrivi un testo, fai attenzione al tempo dei verbi. Devono andare d’accordo tra di loro: tutti al passato, al presente o al futuro.

1

L eggi i testi, scegli per ognuno i tempi verbali più adatti e scrivili negli spazi vuoti. Alla fine rileggi per verificare.

Il cane e il tacchino Un po’ di tempo fa, (vivono/vivevano) insieme in una fattoria un tacchino e un cane. (Erano/Sono) amici fin da piccoli e (giocano/giocavano) spesso a rincorrersi. Il cagnolino (inseguirà/inseguiva) il piccolo tacchino; il tacchino (volerà/volava) sulla staccionata. Il cane allora (abbaia/abbaiava) perdutamente, ma solo per gioco. G. Quarenghi, T. Colombo, Quand’ero cucciolo, Giunti

Io, ferro da stiro Sono un ferro da stiro felice e rispettato. (Lavorerò/Lavoro) da anni nella casa dei Tangotango. Quando (stirai/stiro) tante magliette a righe, (saprò/so) che fuori (faceva/fa) caldo; quando (stirerò/stiro) maglioni e golfini, (so/ho saputo) che fuori (fa/ha fatto) freddo. G. Quarenghi, Ahiii, che male!!!, EL

Progetti per una festa Per il mio compleanno darò una grande festa. La nonna (prepara/preparerà) la mia torta preferita. (Inviterò/Invito) tutta la classe. Con l’aiuto di mio fratello (organizzo/organizzerò) una divertente caccia al tesoro. Ci (sono stati/saranno) premi per tutti. Chissà quanti regali (riceverò/ricevo)! 6


IMPARARE A SCRIVERE

I SEGNI DI PUNTEGGIATURA In un testo i segni di punteggiatura indicano le pause fra parole o frasi e le intonazioni da dare alla voce.

1

L eggi il brano ad alta voce: l’intonazione ti aiuterà a capire quale segno di punteggiatura scegliere. Coloralo, poi riscrivi il brano.

Un padre arrabbiato Un padre giudicava suo figlio troppo pauroso . , Il figlio infatti aveva paura di tutto ? : dei cani che incrociava per strada . , delle due ragazze che abitavano nell’appartamento di fronte al suo e quando di colpo mancava la luce per le scale : . Una volta il padre gridò : , – E un tipo simile pretende di essere mio figlio ! ? Potrei arrampicarmi su per il muro dalla rabbia , ! Detto fatto , . cominciò ad arrampicarsi su per il muro ma , ! quando giunse al soffitto , ? ricadde subito giù dallo spavento : . in un angolo aveva visto un ragnetto piccolo così , . U. Wolfel, Storie un po’ matte, NER

Non dimenticare le maiuscole dopo . ! ?

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FARE UN RIASSUNTO

LE SEQUENZE Come già sai un racconto può essere diviso in piccole parti che si chiamano sequenze. Le sequenze più importanti messe in ordine cronologico costituiscono la trama del racconto.

1

S crivi un titolo per ogni sequenza. Scegli fra i seguenti: • Un rondinino ha paura • Babbo e mamma si arrabbiano • I rondinini imparano a volare • Il rondinino prende il volo

Il rondinino Le rondini insegnavano a volare ai rondinini che, lesti lesti, facevano un giro in aria e poi tornavano a riposarsi nel nido.

Soltanto un rondinino pigro e pauroso non voleva muoversi dal nido e nascondeva la testa sotto l’ala.

Alla fine il babbo e la mamma si stizzirono, perciò lo afferrarono e lo portarono in alto, poi lo lasciarono andare per nell’aria.

Il rondinino traballò, come se dovesse cadere; ma dopo un istante volò allegramente insieme con tutti gli altri. G. Fanciulli, Animali nelle favole, Giunti Marzocco

2

C ompleta le frasi facendo attenzione ai connettivi causali e temporali.

• Un rondinino era pigro e pauroso quindi • La mamma e il babbo del rondinino si stizzirono, perciò • Il rondinino prima traballò, poi 8


FARE UN RIASSUNTO

LA TRAMA Mara e la sirena Mara è una bambina di 8 anni allegra e simpatica. Non sa nuotare e si diverte a cacciare i granchi tra gli scogli. A un tratto sente un pigolio. Mara aguzza le orecchie, scosta le alghe e vede un enorme granchio rosso che la fissa: in una delle sue chele stringe un pesciolino. La bambina guarda meglio e si accorge che si tratta di un pesce con le braccia e con le mani, con una testa come la sua e una bocca che parla! È una piccola sirena! Mara acciuffa il granchio e comincia a scuoterlo, finché la sirena riesce a liberarsi. – Grazie, bambina! Mi hai salvata! – esclama la sirena – Che cosa posso fare per te? Mara ci pensa, poi le dice: – Perché non mi insegni a nuotare? E così prima la piccola sirena l’aiuta a galleggiare, dopo a nuotare a cagnolino, poi a rana e infine a stile libero! Mara è felicissima e grida: – Evviva, so nuotare! Grazie, piccola sirena! M. Morpurgo, La sirenetta di Sara, Mondadori

1

C ancella con una linea la frase che non è fondamentale per ricostruire la trama del testo.

Mara non sa nuotare e va a caccia di granchi. A un tratto sente un pigolio e vede un enorme granchio che stringe tra le chele un pesciolino. Mara si accorge che in realtà è una sirena. Mara libera la sirena che per sdebitarsi le insegna a nuotare. Prima Mara galleggia, poi fa il cagnolino e la rana, infine lo stile libero. Mara impara a nuotare. 9


FARE UN RIASSUNTO

LE FRASI SIGNIFICATIVE Ogni sequenza di un racconto può essere ridotta in una frase corta e significativa che ne spiega il senso.

1

L eggi una prima volta il racconto senza interruzioni, poi rileggi ogni sequenza e scegli con una X la frase significativa che si riferisce a essa.

L’albero incantato Finalmente era arrivata la festa della primavera. Nella piazza piena di gente del paese si teneva, come sempre, il grande mercato. Vi erano bancarelle coloratissime traboccanti di meloni e di stoffe, venditori di argenti e gioielli, carni che arrostivano sulla brace. I l paese era in festa, si teneva il mercato e c’era molta gente. Era la festa di primavera e c’erano bancarelle traboccanti di meloni. La piazza era piena di gente. Anche Saida e suo figlio Ziaullah si incamminarono verso il mercato. La donna non era allegra perché da quando suo marito era morto non aveva soldi a sufficienza per il cibo e per i vestiti di Ziaullah, neppure per i suoi libri di scuola. Ma quel giorno madre e figlio decisero di godersi lo spettacolo del paese in festa. nche Saida e suo figlio Ziaullah si incamminarono verso il mercato. A Saida non era allegra perché le era morto il marito. Saida e suo figlio erano molto poveri, ma decisero di godersi la festa. Stavano guardando una bancarella di fiori, quando arrivò vicino a loro un venditore con un grande cesto di pere dall’aspetto davvero invitante. Ziaullah chiese alla madre di comprargli una pera. Non avevano che pochissimi soldi, ma Saida decise di accontentare il figlio. S aida comprò una pera al figlio. Saida e il figlio guardarono una bancarella di fiori. Ziaullah chiese alla madre di comprargli una pera.

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FARE UN RIASSUNTO

Mentre il bambino addentava il frutto, si fermò accanto a loro un vecchio mendicante vestito di stracci. Saida prese l’ultimo soldo che aveva e comprò la pera per il vecchio. Questi ringraziò e mangiò il frutto, avendo cura di conservarne i semi. S i fermò accanto a loro un mendicante. Saida spese il suo ultimo soldo per comprare una pera a un mendicante. Il mendicante mangiò la pera. Poi chiamò Saida e Ziaullah, scavò un buco nella terra, vi pose i semi, li ricoprì, e si mise ad aspettare. Improvvisamente spuntò dalla terra un germoglio che divenne in pochissimo tempo un alberello con fusto e foglie, mise i fiori, che poi appassirono e divennero frutti. I l mendicante chiamò Saida e Ziaullah e scavò un buco nella terra. Saida e il figlio guardarono l’alberello crescere. Il mendicante piantò i semi della pera e in poco tempo apparve un albero pieno di frutti. Il mendicante colse le pere dall’albero e diede un seme ciascuno alla gente che lo circondava. – Quando vorrete dei frutti, piantate questi semi, ma ricordatevi di dividerli con tutti – disse e in un momento scomparve nel nulla. I l mendicante distribuì i semi alla gente. Il mendicante colse le pere dall’albero e distribuì i semi alla gente, poi scomparve. Il mendicante scomparve nel nulla. G. Favaro, C. Carrer, L’albero incantato - Una storia dall’Afghanistan, Carthusia-Emergency

2

C opia in ordine cronologico le frasi significative che hai scelto e rileggile per verificare se si capisce la trama del racconto.

1 2 3 4 5 6 11


FARE UN RIASSUNTO

IL DISCORSO DIRETTO Nel riassunto non si usa il discorso diretto. I dialoghi vanno trasformati in discorsi indiretti.

Un giorno Brahma, signore degli dèi, decise di sposarsi e invitò tutte le creature viventi. Tutti gli invitati arrivarono all’ora giusta, tranne la Tartaruga che arrivò un’ora dopo. Brahma le lanciò un’occhiataccia. – Aspettavamo solo te per metterci a tavola! Come mai hai fatto così tardi? E la Tartaruga, tranquilla: – Sai com’è, grande Signore, stavo così comoda a casa mia, che continuavo a rimandare il momento di uscire. Non c’è nulla di più bello della propria casa, dico io! – Vuoi per caso dire che la tua sudicia tana è meglio del mio palazzo? – gridò Brahma, che adesso era veramente arrabbiato. La Tartaruga sorrise e fece segno di sì con la testa. – Bene! – esclamò Brahma – Visto che tieni tanto alla tua casa, d’ora in poi te la porterai appresso giorno e notte, dovunque andrai! E da quel giorno la Tartaruga va per il mondo portandosi la casa sulla schiena. F. Lazzarato, Storie, leggende e fiabe dello Sri Lanka, Mondadori

1

Trasforma i dialoghi del racconto in discorsi indiretti.

• Brahma esclamò che aspettavano solo lei per • La tartaruga rispose che stava così • Il dio arrabbiato domandò se la sua sudicia tana era • La tartaruga fece segno di sì. Allora Brahma gridò che, visto che teneva tanto alla sua casa, da quel momento l’avrebbe

2 12

O ra scrivi il riassunto completo sul tuo quaderno.


SO SCRIVERE

VERIFICA

IL RIASSUNTO 1 Scrivi una frase significativa accanto a ciascuna sequenza.

L’airone Un airone gironzolava sulle sue gambe snelle lungo la riva del fiume in cerca di cibo. Vide passare una carpa, poi un luccio, ma decise di aspettare bocconi migliori. Vide avvicinarsi anche alcune tinche ed esclamò con disprezzo: – Questo non è cibo degno di un airone! Meglio aspettare ancora e mangiare solo qualcosa di veramente buono. L’airone trascorse l’intera giornata senza vedere passare altri pesci e cominciò ad avere fame, finché scese la sera e decise di incamminarsi verso i campi, alla ricerca di qualcosa da mangiare. Trovò un grosso pezzo di pane raffermo e, malvolentieri, se lo mangiò, pentito di aver fatto lo schizzinoso quando aveva la possibilità di scegliere. M. Amelin, Gli animali raccontano 365 storie, Classica Licorne

2 Scrivi il riassunto del testo collegando le frasi significative.

Verso le competenze Produrre un riassunto.

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LA RICETTA DEL RACCONTO Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.

Ingredienti RACCONTO REALISTICO

RACCONTO FANTASTICO

- personaggi reali

- personaggi reali o fantastici

- t empo determinato: presente o passato

- tempo passato o indeterminato

- luoghi reali

- f atti che non sono accaduti e non possono accadere nella realtà

- luoghi reali o fantastici

- f atti accaduti realmente o che possono accadere nella realtà

strumenti Usa la 1a persona se un fatto è accaduto a te; oppure la 3a persona se è accaduto ad altri

Fantasia e immaginazione

prepa razione Racconta seguendo lo schema delle tre parti. All’inizio introduci la situazione e presenta tempo, luoghi e personaggi. Poi scrivi lo svolgimento: narra in ordine cronologico i fatti che accadono. Infine chiudi con la conclusione: spiega come va a finire la storia.

14

Questa ricetta ti aiuterà a preparare tanti racconti diversi nelle pagine successive.


SCRIVERE UN RACCONTO

FANTASTICO O REALISTICO? 1

S egui prima una strada poi l’altra. Otterrai due racconti: uno realistico e uno fantastico. Scrivili sul tuo quaderno e dai un titolo adatto a entrambi.

1

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3

3

4

4

5

5 15


SCRIVERE UN RACCONTO

L’INIZIO DI UN RACCONTO L’inizio di un racconto presenta i personaggi, il luogo e il tempo della vicenda. Può essere di poche parole o ricco di informazioni.

1

L eggi lo svolgimento e la conclusione del racconto, poi scrivi l’inizio. Anche il titolo può aiutarti.

Al castello fantasma

I tre ragazzini si precipitarono su per la ripida scala a chiocciola. Al primo pianerottolo, Teddy irruppe nella stanza più vicina. Trascinò dentro Jack e Annie e chiuse la porta. I tre ragazzini si appoggiarono a essa per tenerla chiusa, tremanti e senza fiato. – Sembra la camera dei bambini – osservò subito Teddy. C’erano tre lettini, alcuni giocattoli di legno sparsi sul pavimento e una lunga tenda bianca che fluttuava nell’aria davanti a una finestra aperta. – Ascoltate, ragazzi... – bisbigliò Annie, avvicinandosi ai giocattoli – Sento un rumore! Jack e Teddy la seguirono. La luce della finestra illuminava un piccolo arcolaio giocattolo: l’arcolaio stava filando la lana, ma non c’era nessuno a farlo funzionare. Filava da solo! – Guardate! – esclamò Annie indicando un piccolo tavolo con sopra una scacchiera. Sotto gli occhi stupefatti di Jack, Annie e Teddy, alcuni dei pezzi di legno disposti sopra la scacchiera... si muovevano da soli! I tre ragazzini si abbracciarono stretti. I loro cuori battevano all’impazzata. M. Pope Osborne, Festa di Halloween al castello fantasma, Piemme Junior

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SCRIVERE UN RACCONTO

LO SVOLGIMENTO DI UN RACCONTO Lo svolgimento è la parte più lunga del racconto. Si narrano i fatti che succedono e le azioni dei vari personaggi.

1

L eggi l’inizio e la conclusione del racconto, poi scrivi tu lo svolgimento: aiutati con le domande stimolo.

Sibilla e Serafino La strega Sibilla abitava in una casa tutta nera con il gatto Serafino. Anche Serafino era nero. Quando Serafino chiudeva gli occhi, Sibilla non riusciva più a vederlo e ci inciampava.

- Con quale magia Sibilla cerca di risolvere il problema? - Che cosa usa? - La magia funziona?

- Come diventa Serafino? - È soddisfatto?

- Che cosa fa allora la strega?

Finalmente, Sibilla ora riusciva a vedere Serafino ovunque si trovasse! V. Thomas, P. Korky, Serafino e la strega Sibilla, Editrice Piccoli

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SCRIVERE UN RACCONTO

LA CONCLUSIONE DI UN RACCONTO La conclusione racconta come finisce la storia. Di solito è piuttosto breve.

1

Leggi il testo e inventa tu il finale della storia.

L’albero di cristallo C’era una volta in un bosco un albero straordinario, tutto di purissimo cristallo: tronco, rami, foglie e frutti risplendevano alla luce della luna. In quel bosco viveva anche un genio maligno di nome Tar. Nelle notti di luna piena, Tar andava a raccogliere gli iridescenti frutti dell’albero. Però, non contento di prendere i frutti, mandava in frantumi i fragili rami e maltrattava ferocemente l’albero. La povera pianta, allora, pregò la luna di aiutarla. Impietosito, l’astro d’argento la esaudì: in una notte di plenilunio l’albero diventò etereo come l’aria. Tar si avvicinò, cercando di spingerlo e di arrampicarcisi sopra... Allora l’albero

S. De La Iglesia, Il libro dei segreti degli gnomi, De Agostini

2

S egna con una X il significato delle seguenti parole.

Etereo: senza corpo senza forze 18

Plenilunio: luna piena mezza luna

Iridescente: irritante di tutti i colori dell’arcobaleno


SCRIVERE UN RACCONTO

ARRICCHIRE UN RACCONTO 1

L eggi l’inizio del racconto e scegli con una X il percorso narrativo per lo svolgimento e la conclusione che preferisci. Poi riscrivi tutta la storia sul quaderno: arricchiscila con altre informazioni.

Il baule misterioso Le bambine entrarono in soffitta un po’ timorose. C’era poca luce e Chiara aprì la piccola finestra nel tetto. Quante cose c’erano! Diana vide un baule di legno dalle borchie arrugginite, che sembrava nascondersi in un angolo. Chiara si avvicinò, lo aprì e... 1) Vide: un tamburo, una tromba, due maracas. un folletto addormentato. un ragno schifoso. 2) Le bambine: per la paura balzarono all’indietro. presero gli strumenti e improvvisarono un chiassoso concerto. svegliarono il folletto, si presentarono e chiesero come era finito lì. 3) Poi: il ragno non si muoveva. dal piano di sotto qualcuno protestò energicamente. il folletto raccontò che era finito lì per un sortilegio. Infine: era uno scherzo di Carnevale. Che sollievo! il concerto terminò! In silenzio le tre riposero gli strumenti. la magia era svanita: il folletto ringraziò e volò via.

19


SCRIVERE UN RACCONTO

DALLE IMMAGINI AL RACCONTO 1

O sserva le immagini e racconta la storia: aiutati coi disegni.

Che sorpresa! INIZIO

SVOLGIMENTO

CONCLUSIONE

20


SO SCRIVERE 1 S crivi un racconto seguendo la struttura e le domande guida. Infine dai un titolo. Ricordati di usare i connettivi logici e temporali per collegare le parti del testo.

VERIFICA

Preparati a scrivere un racconto realistico o fantastico. Rileggi la ricetta di pagina 14.

Titolo INIZIO Introduci la storia. Scegli il protagonista e cerchialo:

Dove si trova? Quando? Con chi? Che cosa fa?

SVOLGIMENTO Racconta i fatti che gli capitano. Che cosa gli accade prima? Che cosa prova? Che cosa gli accade dopo? E poi?

CONCLUSIONE Racconta il finale. Che cosa succede alla fine? Il protagonista è soddisfatto oppure è rattristato e deluso?

Verso le competenze Produrre un racconto.

21


IL RACCONTO DI ESPERIENZE PERSONALI

LA CASA SULL’ALBERO 1

Leggi il testo, poi rileggi solo le parti evidenziate: sono le frasi significative di ogni sequenza.

Quando venne il mio compleanno, chiesi ai miei genitori una casa sull’albero. In giardino, sul retro, c’era un grande albero che sembrava l’ideale per ospitare una casa. “Se l’albero c’è” pensavo “la casa sarà una faccenda semplice”.

Né la mamma né il papà erano abili con le mani, quasi facevano fatica a cambiare le lampadine quando si bruciavano, e quindi di costruirla loro non se ne parlava proprio! Così si collegarono a Internet e scoprirono una ditta che faceva case sull’albero su misura, naturalmente sapendo le misure dell’albero.

Gliele mandarono, pagarono in anticipo con la carta di credito e quindici giorni dopo alla nostra porta si presentò un camioncino. Scesero due uomini in tuta blu, scaricarono una gran quantità di assi e attrezzi, portarono tutto sul retro e cominciarono a lavorare sull’albero sotto i miei occhi curiosi. 22


IL RACCONTO DI ESPERIENZE PERSONALI

Nel giro di poche ore la casa sull’albero era pronta: era solida, bella, perfetta. A salirci con la scaletta di corda si dondolava piano e quando eri dentro aveva un buonissimo odore di legno nuovo. Il pavimento era liscio come il parquet di casa, c’erano delle cassapanche per metterci i giochi e un piccolo tavolo con due sedie di legno. Una meraviglia!

Invitai subito le mie due migliori amiche e giocammo a prendere il tè e a fare le signore. Poi giocammo a Tarzan e Jane: io facevo Tarzan, un’amica era Jane e l’altra Cita.

Poi d’estate, una notte senza pioggia, io e le mie amiche dormimmo dentro la casa sull’albero, nei sacchi a pelo, provando il brivido di una vera avventura. B. Masini, Il castello della buonanotte, Einaudi Ragazzi

2

Q uesto racconto è scritto in prima persona dalla protagonista. Seguendo le frasi significative, completa le espressioni e otterrai il riassunto del racconto.

Ricordati di utilizzare la terza persona.

Una bambina chiese per regalo di compleanno I genitori si collegarono Quindici giorni dopo In breve tempo La bambina invitò Una notte d’estate 23


SCRIVERE UNA LETTERA

CARO TAZIO 1

Raccogli le idee: ecco lo schema. Destinatario

Luogo e data

Mont S. Michel, 8 agosto

Caro Tazio, mi trovo sul treno e sto costeggiando il mare. Però in questo momento c’è la bassa marea e il mare è lontano. Hai mai visto uno spettacolo del genere? Io mai. Mi fa impressione sapere che più tardi l’acqua tornerà indietro e sommergerà tutto. Nulla può fermarla, e questo dev’essere bello e spaventoso nello stesso tempo. In questo viaggio sto imparando molte cose. Anche cos’è la paura. Ma ti spiegherò a voce quando torno. Ciao, Valentina Saluti

Firma del mittente

P.S. Ne avrò di cose da raccontarti quando ti rivedrò! E tu avrai voglia di ascoltarle? Spero proprio di sì. Post scriptum

2

24

R ispondi a Valentina usando gli elementi della lettera.

Messaggio


SCRIVERE UNA E-MAIL

UNA LETTERA IN RETE 1

Leggi l’e-mail di risposta di Fabrizio e scrivi l’e-mail che può avergli inviato Betta. Nuova e-mail

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Da: Betta Lanari - bettala@link.it A: Fabrizio Bini - fabri@bigmail.it Oggetto: Uffa che noia!

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Allega

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Da: Fabrizio Bini - fabri@bigmail.it A: Betta Lanari - bettala@link.it Oggetto: Uffa che noia! Ciao Betta, Chiara è tornata a scuola proprio oggi, ma è ancora molto raffreddata. Hai proprio ragione tu quando dici che è una noia stare a letto tutto il giorno! Per fortuna che la TV, la bambola e i fumetti ti distraggono un po’. Sono contento che il medico ti ha detto che puoi tornare a scuola dopodomani. A presto annoiatissima Betta Il tuo amico Fabrizio 25


VERIFICA

SO SCRIVERE

1 S crivi il racconto di una tua esperienza seguendo la struttura e le domande guida. Ricordati di usare i connettivi logici e temporali per collegare le parti del testo. Infine dai un titolo.

Preparati a scrivere un racconto di una tua esperienza personale. Rileggi la ricetta di pagina 14.

Ecco alcuni suggerimenti: In vacanza

Una festa

Io e il mio migliore amico

Titolo INIZIO Presenta luogo, tempo, personaggi. Dove ti trovavi? Quando? C’era qualcuno con te?

SVOLGIMENTO Racconta i fatti che ti sono capitati. Che cos’è successo? E poi...? Intervengono altri personaggi? Ci sono dialoghi tra i personaggi?

CONCLUSIONE Racconta il finale e commenta. Come si è conclusa la tua esperienza? Che cos’hai pensato? Come ti sei sentito? 26

Verso le competenze Produrre un racconto di un’esperienza personale.

L’ho fatta proprio grossa


LA RICETTA DELLA FAVOLA Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.

Ingredienti

-p ersonaggi: animali parlanti con caratteristiche opposte - tempo indeterminato - luoghi imprecisati e naturali

strumenti Fantasia e immaginazione

preparazione Racconta seguendo lo schema delle tre parti. All’inizio introduci il protagonista con il vizio (difetto) o la virtù (pregio) che ha e l’ambiente in cui si svolge la storia. Poi scrivi lo svolgimento: presenta l’altro personaggio con caratteristiche opposte al protagonista e racconta che cosa accade. Infine chiudi con la conclusione: spiega come si conclude la storia mettendo in evidenza la morale.

Questa ricetta ti aiuterà a preparare le favole delle pagine successive. 27


SCRIVERE UNA FAVOLA

IL TOPO E LA RANA Un topo, per poter attraversare un fiume, chiese aiuto a una rana, dato che lui non sapeva nuotare. La rana con un filo legò una zampa del topo alla sua e insieme si immersero. Quando furono arrivati in mezzo al fiume, la rana si tuffò sott’acqua e si trascinò dietro il sorcio. Il povero sorcio annegò e con la pancia gonfia d’acqua risalì in superficie galleggiando, ancora legato al piede della rana. Un nibbio, affamato, scese in picchiata, afferrò il topo e insieme si portò via anche la rana. Chi fa del male agli altri, finirà per essere danneggiato a sua volta. Fedro

1

28

A coppie, o in gruppo, modificate lo svolgimento e la conclusione della favola in modo tale che la morale sia: “Se tu dai una mano a me, io darò una mano a te”.


SCRIVERE UNA FAVOLA

INVENTA UNA FAVOLA 1

S crivi una favola: segui le domande guida e alla fine dai un titolo.

Titolo INIZIO Introduci la storia. Chi sono i protagonisti? Volpe astuta/orso goloso Giraffa umile/scimmia vanitosa Tartaruga lenta/lepre veloce Dove si trovano? Che cosa devono fare?

SVOLGIMENTO Fai svolgere i fatti. Che cosa succede? Una gara Salvataggio all’ultimo minuto A caccia di miele Chi si comporta in modo sbagliato? Chi invece si comporta bene?

CONCLUSIONE Concludi la storia. Come finisce la favola? Che cosa insegna? Chi trova un amico trova un tesoro Chi troppo vuole, nulla stringe Chi va piano va sano e va lontano 29


LA RICETTA DELLA FIABA Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.

Ingredienti -p ersonaggi: un protagonista buono, bello e gentile un antagonista cattivo e malefico che vuole ostacolare il protagonista con la magia, un aiutante con poteri magici che vuole aiutare il protagonista - un oggetto magico che permette di superare le difficoltà - tempo indefinito - luoghi poco descritti e immaginari - una situazione da risolvere o delle prove da superare - un lieto fine

strumenti Fantasia e immaginazione

preparazione Racconta seguendo lo schema delle tre parti. All’inizio introduci il protagonista e l’ambiente in cui vive. Poi scrivi lo svolgimento: che cosa fa il protagonista, quando e dove incontra l’antagonista, quale situazione difficile gli si presenta e quali prove deve superare per risolverla, quale oggetto magico gli dona l’aiutante, come lo usa, che cosa succede quando lo usa, come si risolve la situazione. Infine chiudi con la conclusione: tutto finisce bene con il lieto fine.

Questa ricetta ti aiuterà a preparare le fiabe delle pagine successive. 30


SCRIVERE UNA FIABA

Nella fiaba, che è una storia incantata e magica, il protagonista ha un problema causato da un antagonista, suo nemico. L’aiutante gli permette di superare le varie difficoltà, grazie alla magia, fino al lieto fine.

IL CERVO-STREGA Un giorno, un giovane cacciatore vide un magnifico cervo e si mise a rincorrerlo per i boschi. Dopo un lungo inseguimento arrivò a una casetta nascosta nel mezzo della foresta. Lì il cervo si trasformò in una vecchia strega. − Sei caduto nella mia trappola! – disse la strega, puntando il suo dito verso il giovane – Ora ti trasformerò in un animale! Il giovane spaventato si voltò e scappò. La strega, allora, si trasformò in un corvo nero e subito spiccò il volo e in poco tempo raggiunse il cacciatore. Stava per completare il suo incantesimo quando, nello stesso momento, ecco che una farfalla si posò sulla spalla del giovane cacciatore e interruppe l’incantesimo malvagio. La farfalla si trasformò in una bellissima cacciatrice che subito puntò arco e frecce contro il corvo, dicendo: − Vattene, maledetta strega, altrimenti... 365 fiabe e storie giorno dopo giorno, GED

1

S crivi il lieto fine della fiaba.

31


SCRIVERE UNA FIABA

FIABA AL CONTRARIO 1

I mmagina che nella fiaba I tre porcellini il lupo sia buono e i porcellini antipatici e dispettosi. Cosa potrebbe accadere? Scrivi seguendo la traccia e i disegni.

INIZIO

C’era una volta un povero lupacchiotto affamato che si avvicinò a una grande fattoria. Lì vide un giovane maialino e voleva mangiarselo. SVOLGIMENTO

Il maialino si chiamava Timmy e aveva due fratelli più grandi, Tommy e Jimmy. Quando i fratelli si accorsero che Timmy era in pericolo rincorsero il lupo. Il lupo si nascose nel fienile. Tommy soffiò forte e

Allora il lupo fuggì nel capanno di legno. Jimmy

Il lupo pensò bene di nascondersi allora nella casa che era fatta di mattoni. Stavolta i tre porcellini soffiarono tutti insieme ma Timmy suggerì di entrare dal camino che fumava. Il lupo sentì il piano e preparò

CONCLUSIONE

I porcellini scesero dal camino e si ritrovarono Ora il lupo non aveva un maialino ma ben 32


SO SCRIVERE 1 S cegli fra i suggerimenti dati quelli che preferisci, indicali con una X, racconta e dai il titolo.

protagonista: principessa bambino/a cavaliere

antagonista: drago strega orco

VERIFICA

Preparati a scrivere una fiaba. Rileggi la ricetta di pagina 30. aiutante: fata vecchina re

mezzo magico: chiave spada scialle

Titolo INIZIO Presenta il luogo, il tempo e i personaggi. Indica un tempo lontano, indefinito. Scegli un luogo magico. Fai agire i personaggi scelti.

SVOLGIMENTO Fai svolgere i fatti. Quale problema deve risolvere il protagonista? Che cosa fa? Che cosa fa il suo antagonista? Chi aiuta il protagonista? Ha un oggetto magico? Che cosa succede allora?

CONCLUSIONE Concludi la storia. Cosa succede alla fine?

Verso le competenze Produrre una fiaba.

33


IL MITO E LA LEGGENDA Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.

Ingredienti MITO

LEGGENDA

- personaggi: dèi o eroi

-p ersonaggi: animali, piante, elementi naturali o luoghi

- t empo: lontanissimo, quello dell’origine del mondo

- tempo imprecisato e lontano

- l uoghi: Terra, Universo, ambienti naturali non ben definiti

- luoghi realistici ma non ben definiti - fatti: trasformazioni

- fatti straordinari

strumenti Fantasia e immaginazione

preparazione Racconta seguendo lo schema delle tre parti. MITO

LEGGENDA

Il protagonista aveva caratteristiche diverse da quelle attuali.

Qualcosa non esisteva.

All’inizio

Accadono fatti straordinari che danno origine a qualcosa.

Nello svolgimento

Avviene una trasformazione.

Racconta come si presenta la realtà che ha avuto origine.

Nella conclusione

Spiega il cambiamento subito dal protagonista.

Questa ricetta ti aiuterà a preparare i miti e le leggende delle pagine successive. 34


SCRIVERE UN MITO

IL PRIMO UOMO, LA PRIMA DONNA 1

L eggi il mito a parole e immagini, poi raccontalo tutto sul tuo quaderno. Aiutati con i fumetti. Come mi sento solo!

Quanto è piatta questa terra!

Il gigante Ang-ngalo si sedette e cominciò a fare dei mucchietti di terra, uno qui e uno là, uno più alto e uno più basso. Quando ebbe finito, il mondo era pieno di montagne. A un certo punto cominciò a far pipì, un po’ da una parte e un po’ dall’altra, e quando smise si erano formati mari e oceani. Quindi Ang-ngalo ebbe voglia di passeggiare avanti e indietro, e camminò camminò, lasciando impronte profonde dove la terra era più morbida. Quando si fermò, dappertutto c’erano crepacci e buche profonde che ben presto furono riempite dall’acqua e divennero laghi. Infine Ang-ngalo si guardò intorno e vide che il mondo era cambiato: c’erano monti e oceani, mari e laghi, valli e pianure. – Che bello! – disse – Ora ci manca solo qualcuno che mi faccia compagnia.

Ho sputato dentro questa canna di bambù e ora la butto in mare.

Evviva non sono più solo!

F. Lazzarato, La fata della luna - Fiabe della tradizione filippina, Mondadori

35


SCRIVERE UNA LEGGENDA

LE GIRAFFE 1

L eggi il titolo, l’inizio e la conclusione della leggenda, poi completa lo svolgimento: aiutati con i disegni e i fumetti.

All’inizio di ogni inizio gli animali avevano più o meno lo stesso aspetto ed erano tutti amici.

Noi ci faremo crescere un lungo naso per respirare da sotto l’acqua.

Aspettiamo di vedere cosa succede.

Noi impareremo a nuotare.

Noi impareremo ad arrampicarci sugli alberi.

Guardate come siamo diventate a forza di sbirciare.

Siamo bellissime.

Così le giraffe diventarono come le vediamo oggi. M. Spano, Enciclopedia delle fiabe, Principato

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LA RICETTA DELLA DESCRIZIONE Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.

Ingredienti

- dati sensoriali: visivi, olfattivi, uditivi, gustativi, tattili - localizzatori spaziali: davanti, dietro, in alto, in basso... - aggettivi per essere più precisi e dettagliati - paragoni introdotti da come, sembra, pare...

strumenti Osservazione

prep AMBIENTI E COSE Segui un ordine spaziale: dal generale al particolare o viceversa, dall’esterno all’interno, da dentro a fuori...

a razione ANIMALI E PERSONE Segui un ordine legato alle caratteristiche: aspetto fisico, abbigliamento, carattere, comportamento, abitudini...

Questa ricetta ti aiuterà a preparare le descrizioni delle pagine successive.

37


DESCRIVERE UN AMBIENTE

GLI INDICATORI SPAZIALI Per descrivere un luogo è importante usare gli indicatori spaziali.

1

La camera di Greta La camera di Greta è spaziosa e colorata. Appena entri, sulla destra c’è un armadio bianco e a sinistra c’è un balconcino con tanti vasi di violette profumate. Sulle pareti rosa sono appesi i poster dei suoi cagnolini preferiti. Di fronte c’è il letto con il copriletto a fiori e tanti cuscini colorati. Ai piedi del letto c’è un tappeto fucsia soffice soffice. La scrivania è piena di oggetti: libri, portamatite, pennarelli, gomme. Sugli scaffali, sopra il letto, ci sono delle bambole e dei pupazzi di peluche, c’è anche un bambolotto che fa i rumori dei neonati: succhia il dito e fa il ruttino!

N ella descrizione sottolinea con i colori corrispondenti: dati visivi; dati olfattivi; dati uditivi; dati tattili; dati gustativi, poi rispondi.

Quale dato non hai potuto sottolineare?

2

P rova a descrivere la tua cameretta, utilizzando i localizzatori spaziali.

La mia cameretta è Appena si entra Sulle pareti Di fronte Ai piedi 38


DESCRIVERE UN ANIMALE

AGGETTIVI E PARAGONI 1

L eggi la descrizione e inserisci gli aggettivi al posto giusto. lunghi • spalancata • bruno • crudi • grande • bianche

Una montagna di pelo A un tratto videro sbucare da una caverna un orso che pareva una montagna di pelo . Aveva gli artigli come coltelli da cucina e le zanne come una tastiera di pianoforte. Mamma mia! E il male non era che avessero veduto l’orso, il peggio era che l’orso aveva visto loro e che veniva avanti con la bocca senza dubbio col proposito di fare una scorpacciata di ragazzi .

Gli aggettivi e i paragoni sono molto utili per descrivere bene.

R. Fucini, Il ciuco di Melesecche, Einaudi

2

O sserva il coniglio e completa il testo descrivendo l’immagine che vedi. Ricordati di inserire aggettivi e paragoni come quelli evidenziati, per arricchire la descrizione. Oggi, quando sono andato a casa di Alice, in un angolo del salone ho visto per la prima volta Nuvola, il suo coniglio di cui mi aveva tanto parlato.

Aspetto fisico generale dimensioni, pelo...

Nuvola ha il pelo lucido e liscio come la seta.

Caratteristiche orecchie, occhi, muso, coda...

La coda è rotonda e soffice come un pon pon.

Comportamento modo di muoversi, carattere, abitudini...

Saltella sempre di qua e di là come una molla.

Sensazioni toccalo, annusalo, giocaci

È profumato come 39


DESCRIVERE UNA PERSONA

FORTE IL MIO MAESTRO! Il nostro maestro Paolo è un tipo davvero forte! È alto e magro come un lampione. Ha gli occhi scuri come la cioccolata e un sorriso smagliante come quello di un attore. Indossa delle belle giacche sportive con sotto sempre i jeans e le scarpe da tennis, proprio come uno di noi! Con il maestro Paolo si imparano un sacco di cose e ci si diverte tanto perché è sempre disponibile e gentile. Ci insegna italiano e con lui anche gli accenti mi sembrano meno antipatici, perché fa sempre qualche esempio divertente. Nell’intervallo gioca spesso con noi e, quando andiamo in cortile per fare le partite di calcio, insegna a giocare anche alle femmine! Mica come tutte le altre maestre che chiacchierano tra loro di scuola e di altre cose noiosissime.

1

S ottolinea gli aggettivi qualificativi che trovi nel testo, poi completa i paragoni.

Il maestro Paolo è alto e magro come

, ha gli occhi scuri come

, ha un sorriso smagliante come

2

C ompleta la carta d’identità del maestro e disegnalo.

Nome: Aspetto fisico: Carattere:

Modo di insegnare:

40

.


SO SCRIVERE 1 O sserva le immagini, segui le indicazioni e arricchisci il racconto con le relative descrizioni.

Osserva l’aspetto fisico del gatto e descrivilo: usa aggettivi e paragoni.

VERIFICA

Ora preparati a fare delle descrizioni. Rileggi la ricetta a pagina 37.

– Venite, c’è un gatto! – gridò Alberto. In un baleno tutti i bambini delle quattro palazzine gli furono attorno e lo osservarono. Era un gatto

Osserva l’aspetto fisico del custode e descrivilo: usa aggettivi e paragoni.

– Teniamolo con noi. Diventerà il gatto del nostro condominio – propose Serenella. Ma il problema era affrontare il signor Mario, il custode del condominio, un tipo arcigno. Non era simpatico

Immagina di trovarti nel Largo delle quattro palazzine e descrivilo usando i sensi e i localizzatori spaziali.

– Non ve lo permetterò mai – disse il signor Mario. I bambini però raccolsero le firme e ottennero il consenso di tutti. Il gatto, che in realtà era una gatta, mise al mondo tanti gattini e da allora il Largo delle quattro palazzine venne chiamato “Largo dei gatti”.

Il Largo dei gatti era A. Bernardini, Uno strano compagno di scuola e altre storie, Piccoli

Verso le competenze Produrre descrizioni di animali, persone e ambienti.

41


LA RICETTA DEL TESTO POETICO Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.

Ingredienti FILASTROCCA

POESIA

- versi in rima

- versi in rima o liberi

- ritmo allegro

- similitudini - metafore

strumenti Situazioni allegre, divertenti, giocose

Immagini suggestive, emozioni, sensazioni, sentimenti

preparazione Mescola gli ingredienti in maniera creativa

Questa ricetta ti aiuterà a preparare i testi poetici delle pagine successive. 1

C ompleta la poesia con le immagini suggerite dai disegni.

Squittisce il topo nella sua gracida felice la piccola Abbaia divertito il cane del vicino grunisce nel cortile il Sull’albero cinguetta allegro l’ Nella savana barrisce l’ 42


SCRIVERE IN VERSI

RIME PER DIVERTIRE 1

L eggi la ninna nanna e completala con i versi mancanti.

le piantine nella serra

dorme la mucca con il vitellino

e di notte gira intorno

dorme il gatto in cucina

Dorme il topo giù in cantina la formica sotto terra dorme il gufo tutto il giorno dorme la pecora con l’agnellino

2

C ompleta con le parole che fanno rima, poi rispondi e completa. Sono un pollo un po’ brillo

Le rime delle due filastrocche sono: vicine (AABB) a versi alterni (ABAB)

ma intelligente, sono un coccodrillo e nuoto con il

La rima è

.

3 Sono un pesciolino mi riparo con l’ombrello; sono un gattino e ho un fiocco molto

.

O ra crea tu, sul quaderno, una filastrocca in rima con i nomi e le caratteristiche dei tuoi compagni. Segui gli esempi. Carlo Simonetti ha gli occhi furbetti. Rossi Giovanna ama il gelato alla panna. 43


SCRIVERE IN VERSI

UN’ALTRA LUNA D’un tratto arrivo vicino al mare e un’altra luna mi sembri, bianca, bagnata e fresca come una cavallina nuova che corre sulla rugiada, giovane come una perla, diafana come la fronte di sirena. P. Neruda, Poesie, Sansoni

1

L eggi la poesia, riscrivi le similitudini, poi trasformale in metafore.

La luna è fresca come

La luna è una

giovane come

è una

diafana come

è la

2 44

S eguendo la struttura della poesia, prova a scriverne un’altra sul quaderno dal titolo: “Un altro sole”.

Diafana significa: bianca gialla trasparente


SO SCRIVERE 1 C ompleta le filastrocche con la rima indicata inserendo le seguenti parole:

settimana • caramella • zuffa • dente

VERIFICA

Ora prova a scrivere dei testi poetici. Aiutati con la ricetta a pagina 42.

A rima baciata Per fare una filastrocca bella devi mangiare una Per fare una filastrocca divertente devi perdere un Per fare una filastrocca buffa devi assistere a una

A rima alternata

Per fare una filastrocca strana

Per fare una filastrocca bella

devi metterci una

per fare una filastrocca divertente, devi mangiare una devi perdere un Per fare una filastrocca buffa per fare una filastrocca strana, devi assistere a una devi metterci una

2 O sserva lo schema di questa poesia e seguilo per comporne una tutta tua.

Chi lo sa? Chi lo sa quante sono le stelle sul tetto del cielo? Quanti i pesci negli abissi del mare? Chi lo sa dove vola il sole ogni sera? Dove invece si accende la luna? Chi lo sa? Chi lo sa?

Chi lo sa quante

Chi lo sa dove

V. Tadjo, Tamburi parlanti, Giannino Stoppani Edizioni Verso le competenze Completare e produrre un testo poetico.

45


LA RICETTA DELL’INFORMATIVO Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.

Ingredienti Informazioni storiche, scientifiche, geografiche...

strumenti Linguaggio specifico, immagini e didascalie

preparazione Indica nel titolo il tema generale, ricerca informazioni sul tema e dividi il testo in paragrafi, indicando con dei titoletti gli argomenti trattati

Questa ricetta ti aiuterà a preparare i testi informativi delle pagine successive.

La festa delle lanterne 1

L eggi il testo e scrivi i titoletti dei paragrafi.

In Cina i giorni precedenti la festa di Primavera si fanno grandi pulizie e si appendono alle porte e alle finestre decorazioni di carta.

Il giorno della festa bambini e genitori vanno alla festa delle lanterne e mangiano i tangyuan, dei dolcetti rotondi ripieni, simbolo della gentilezza e dell’unione familiare.

2 46

La vigilia della festa si cena tutti insieme e si mangia tanto per augurarsi abbondanza tutto l’anno. Dopo cena i bambini scoppiano innocui petardi e accendono piccole lanterne fatte con bucce di mandarini.

U sa i titoletti dei paragrafi che hai inserito per scrivere un testo sul quaderno dove presenti una festa tradizionale del tuo paese.


SCRIVERE UN TESTO INFORMATIVO

IL MONTE EVEREST 1

O sserva l’immagine, raccogli informazioni e scrivile in paragrafi aiutandoti con i titoletti.

L’Everest è il monte più alto del mondo. Misura 8 848 m. Dove si trova

Come si è formato

Le caratteristiche

Le spedizioni

47


LA RICETTA DEL REGOLATIVO Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.

Ingredienti Istruzioni per attività varie: giochi, lavoretti, ricette...

Regole di comportamento

strumenti Linguaggio specifico e chiaro, elenchi, illustrazioni.

prepa

razione

Se necessario suddividi il testo in due parti: - occorrente o ingredienti - procedimento o preparazione: rispetta l’ordine cronologico delle fasi di lavoro

Questa ricetta ti aiuterà a preparare i testi regolativi delle pagine successive. 1

I ndica con O le azioni da fare, cioè gli obblighi, e con D le azioni da non fare, cioè i divieti, poi completa.

In palestra Indossare indumenti sportivi.

O

Indossare il grembiule e gli stivali.

O

Correre e gridare liberamente. Ascoltare le istruzioni dell’insegnante. Riordinare gli attrezzi utilizzati. 48

Durante le uscite didattiche

D D


SCRIVERE UN TESTO REGOLATIVO

DISEGNI DI AMICIZIA 1

L eggi con attenzione le indicazioni del gioco, osserva le immagini poi completa le istruzioni.

Durata 5-10 minuti per disegno, si possono fare più giri.

Occorrente Una matita e un foglio di carta per giocatore, matite colorate.

Numero dei giocatori L’ideale è 6-8 giocatori, ma si può fare anche in 3. Occorre un conduttore che segna i tempi e propone il soggetto da disegnare.

I giocatori sono seduti attorno a un tavolo, ciascuno con un

e una

in mano.

Il conduttore del gioco e dà il via. Ogni giocatore ha mezzo minuto per cominciare a e non può assolutamente comunicare con parole o gesti con i compagni.

Il conduttore controlla

e quando

è passato dice: “Cambio!” Allora ogni giocatore deve passare il

al compagno alla sua destra.

Si continua così fino a quando termina il giro e tutti hanno dato il proprio contributo a tutti i disegni. Se i giocatori sono pochi, o se il conduttore lo ritiene opportuno, .

Al termine il conduttore stende sul tavolo tutti i disegni e giudica qual è il più bello, il più completo, il più significativo e il più originale. Non vince la persona, ma il disegno! M. Parolini, Giochi per tutte le occasioni, San Paolo

49


INDICE GRAMMATICA COMUNICAZIONE 52 Tanti modi per comunicare 53 Le parole e il contesto

LESSICO 54 Giochi di parole 56 Il vocabolario

ORTOGRAFIA 57 I suoni difficili 58 Ca-co-cu-che-chi 59 Ga-go-gu-ghe-ghi 60 Ce-ci-cia-cie-cio-ciu 61 Ge-gi-gia-gie-gio-giu 62 Sce-sci-scia-scie-scio-sciu 63 Sca-sco-scu-sche-schi 64 Gli-li

65 Gn-ni 66 Qu-cu 67 Cqu 68 Le doppie 69 Le sillabe 70 L’accento 71 L’apostrofo 72 E o è? 73 C’è-ci sono-c’era-c’erano 74 Uso dell’acca 75 Tanti punti 76 Altri segni 77 Discorso diretto e indiretto 78 VERIFICA verso le competenze


LESSICO 80 81 82 84 85 86 88 90 91 92 94

La forma delle parole Le famiglie di parole Parole primitive e derivate Parole alterate Parole composte I sinonimi I contrari Gli omonimi I modi di dire Parole generiche e parole specifiche VERIFICA verso le competenze

MORFOLOGIA 95 Nomi comuni o propri 96 Maschili o femminili 97 Singolari o plurali 98 Primitivi o derivati 99 Primitivi o alterati 100 I nomi composti 101 Individuali o collettivi 102 Concreti o astratti 103 Gli articoli 104 Gli aggettivi qualificativi 105 Gli aggettivi possessivi 106 VERIFICA verso le competenze 107 Il verbo 108 Le coniugazioni 109 Le persone del verbo 110 Il tempo dei verbi 111 Il verbo essere 112 Il verbo avere 113 I modi del verbo 114 Tempi semplici e composti 115 Le preposizioni 116 Le congiunzioni 117 VERIFICA verso le competenze

SINTASSI 118 La frase 119 Le parti della frase 120 La frase minima 121 Soggetto e predicato 122 Predicato verbale e nominale 124 Il soggetto sottinteso 125 Le espansioni 126 Il complemento oggetto 127 Altre espansioni 128 Gruppo del soggetto e gruppo del predicato 129 VERIFICA verso le competenze

TAVOLE DEI VERBI 131 Verbi ausiliari modo indicativo 132 Le tre coniugazioni modo indicativo

LE REGOLE 133 L’ordine alfabetico 134 Le difficoltà ortografiche 135 La punteggiatura 136 Nomi e articoli 137 Aggettivi e preposizioni 138 La frase

STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALSI 139 Le informazioni del testo 140 L’importanza delle parole 142 Il testo informativo 143 Tante informazioni

QUIZ MODELLO INVALSI 144 Una ricca eredità testo informativo 149 Un disastro ecologico testo informativo


COMUNICAZIONE

TANTI MODI PER COMUNICARE In tempi molto lontani viveva un re tiranno. Tutti gli abitanti si lamentavano di lui. Sfortunatamente il re lo venne a sapere e ordinò loro di non aprire più bocca. Non potendo comunicare con le parole, i cittadini impararono a scrivere. Allora il re ordinò di far sparire dal regno tutta la carta. I cittadini non si persero d’animo e iniziarono a inviarsi messaggi con le mani. Il re furibondo ordinò che venissero loro legate le mani. Ma tutto fu inutile: i cittadini impararono a comunicare con gli occhi. Quando il tiranno morì, nel regno si fece una grande festa e tutti parlarono e scrissero fino a non poterne più.

La comunicazione può avvenire con linguaggi diversi. Il linguaggio verbale trasmette messaggi usando le parole scritte o orali, i linguaggi non verbali usano i gesti, le immagini, i suoni, le espressioni del viso.

A. Salvatore

1

S egui il percorso delle pagine di grammatica e imparerai a usare nel modo migliore il linguaggio verbale. COMUNICAZIONE ORTOGRAFIA Per parlare in maniera adeguata.

Per scrivere correttamente le parole.

LESSICO Per conoscere il significato delle parole. MORFOLOGIA Per conoscere la forma delle parole. 52

SINTASSI Per collegare tra loro le parole.


COMUNICAZIONE

LE PAROLE E IL CONTESTO 1

Indica con una X il messaggio più adatto al luogo e alla persona a cui ti rivolgi.

2

Indica con una X il luogo e la persona che ritieni adatti al messaggio.

Scusi il ritardo. Posso entrare?

Sei in pasticceria e vuoi una brioche. Come la chiedi al pasticciere? Dammi subito una brioche. Per favore, può darmi una brioche? Per favore, puoi darmi una brioche?

Dove ti trovi? A chi ti stai rivolgendo? A casa, al babbo. A scuola, al bidello. Al parco, a un amico.

Usiamo parole diverse secondo il contesto, che comprende: • la persona a cui ci rivolgiamo; • la situazione in cui ci troviamo; • lo scopo che vogliamo raggiungere.

3

Indica il messaggio più adatto al contesto.

Sul tram Carlo cede il posto a una donna incinta. Siediti, non vedi che è libero? Prego signora, si sieda al mio posto. Puoi sederti al mio posto. Mi alzo un attimo, ma il posto è mio, chiaro?

4 Indica la persona non adatta al messaggio. Cinzia chiede: – Scusi, posso andare al bagno? Il babbo. La bibliotecaria. La maestra. L'allenatore. 53


LESSICO

GIOCHI DI PAROLE 1

Il combina lettere: con tutte le lettere inserite in ogni palloncino forma una parola di senso compiuto.

1

R S

2

L G

A I

O E

U

O

C O

G

O H A E P D

C

L

R

D

I

U O I Q

3 4 2

L’anagramma: con le stesse lettere si possono formare nuove parole di significato diverso.

lepre

perle

ramo

nave

armi

pera

orca

mese

3

La zeppa e lo scarto: a volte basta una lettera in più o in meno per formare altre parole. Aggiungi una lettera

¿stortø

Togli una lettera torto contro posta pesci fischi parti

54

¿ortø


LESSICO

4 Il cambio: sostituisci la lettera rossa e scrivi altre parole. gatto

orco

pizzo

ratto

5

Il logogrifo: trova la parola nascosta in un’altra parola e completa.

• In cielo una stella cadente , in bocca mi fa male un

.

• Perché si gratta il pulcino? Ha forse le

?

• Migliaia di cavallette invasero la

.

• Il nonno ha portato un canestro e dentro c’era un piccolo

.

• Il gabbiano ferito vuole tornare a volare, non gli piace stare in • La barca avanza lasciando dietro di sé una

6

. bianca.

P arole nascoste nello schema: nella griglia sono nascosti 27 nomi di animali. Si possono leggere dall’alto in basso e viceversa, da destra, da sinistra e anche in diagonale. Scoprili!

w

s

c

i

m

m

i

a

o

p

o

t

a

q

u

i

l

a

x

y

w

e

o

j

f

u

p

s

x

o

n

i

f

l

e

d

f

a

u

t

w

c

b

a

l

e

n

a

a

l

p

r

o

a

w

i

e

f

j

x

r

o

a

i

r

w

r

b

o

a

r

g

i

y

w

c

s

d

x

y

n

n

a

a

g

j

k

e

o

x

e

x

e

t

n

t

e

n

a

c

a

r

p

a

c

e

a

t

x

p

c

w

g

a

b

b

i

a

n

o

e

o

n

i

u

g

n

i

p

x

w

x

c

s

t

r

u

z

z

o

x

e

u

b

ape aquila balena boa bue cane capra carpa coccodrillo delfino elefante gabbiano gatto giraffa

iena istrice leone oca orso pinguino rana scimmia squalo struzzo tigre topo upupa

55


LESSICO

IL VOCABOLARIO Il vocabolario è il libro che raccoglie tutte le parole di una lingua e spiega il significato di ciascuna. Le parole sono elencate in ordine alfabetico. Z

1

C ompleta l’alfabeto italiano con le lettere mancanti.

Y P

C B I

A

2

J

W

K

Riscrivi in ordine alfabetico i nomi dei bambini.

IRENE

VALMIR

3

X

Q

SILVIA

SAMANTHA

ANDREA

GIORGIO

Considera la seconda lettera e colora in ogni coppia il nome che si trova prima nell’ordine alfabetico.

farina | finocchi

caffè | crema

mele | miele

torta | tartine

biscotti | burro

pasta | piselli

lattuga | lievito

gelato | gamberetti

4 Considera la terza lettera e disponi in ordine alfabetico i seguenti nomi di animale.

cavallo

1. 56

cane

2.

cammello

3.

castoro

4.

capriolo

5.


ORTOGRAFIA

I SUONI DIFFICILI 1

Inserisci le parole al posto giusto. sdraio • nastro • sdrucciolevole • struzzo • strega • sdraiato SDR

2

STR

Inserisci nel foglietto giusto alcune parole che conosci.

SBR

3

SPR

Completa le frasi con le seguenti parole. aspro

nastro

• Ho comprato un

strega

. Lucilla vola sulla scopa.

• Quando mangio la torta • Bevo una

sbriciolo

colorato.

• Il limone è • La

spremuta

sdraio

sempre. seduto sulla

. 57


ORTOGRAFIA

CA-CO-CU-CHE-CHI Un granchio cuoco 1

C ompleta con ca, co, cu, che, chi.

Un gran con le

o

o

le

oce

una pannoc fuo

2

Ca, co, cu, che, chi ga, go, gu, ghe, ghi hanno suono duro.

del

a sul mino.

S crivi ogni parola nel contenitore giusto. cane • completo • giunco • incantesimo • bocca • curva • cuculo • banco • cuscino

CA

3

58

CO

CU

C olora la parola scritta correttamente. chiodo | ciodo

schede | scede

teschi | tesci

chiesa | ciesa

barce | barche

palci | palchi

bosci | boschi

tasce | tasche


ORTOGRAFIA

GA-GO-GU-GHE-GHI 1

C ompleta con ga, go, gu, ghe, ghi.

arda! Un

tto matto inse

mitolo sul la

2

tto

acciato.

Il ma

stone è

di noce e il suo se

otto di

gio di

rigli

ande.

C ompleta gli incroci con ga, go, gu. LA FUN

3

e un

VAN RE

FO LO

SCIO

MI

TO

LO

LA

I nserisci ogni parola nella casella giusta. • coccodrillo • ago • guscio • zucchina • fiocchetto • cucina • toghe • figurina • cantina • coscia • agosto • chilometro • racchetta • coperta • guscio • unghia • garofano • margherita • ghirlanda

CA, CO, CU

GA, GO, GU

CHE, CHI

GHE, GHI

59


ORTOGRAFIA

CE-CI-CIA-CIE-CIO-CIU Sul lago 1

L eggi e completa le parole con ce o cie.

Il sole brilla nel lu

lo e illumina con la sua

la superfi

Che pa

Ce diventa cie in: cielo, cieco, superficie, società, sufficiente, crociera.

leste del lago.

! Sulla riva, dietro un

spuglio,

Ugo osserva una lunga fila di formiche. Sono tante, forse tempo suffi una

nto, ma lui non ha il nte per contarle, perché ha

rta fretta.

Emi ancora non si vede, ma arriverà e insieme andranno a

rtamente rcare

i loro amici.

Ce e ci hanno suono dolce. I nomi che terminano in -cia al plurale: • mantengono la i se la sillaba -cia è preceduta da vocale; • perdono la i se la sillaba -cia è preceduta da consonante.

2

F orma il plurale delle seguenti parole.

focaccia

¿focacce

lancia

traccia

bilancia

treccia

mancia

camicia

acacia

farmacia

buccia

provincia

quercia

pancia

cuccia

60


ORTOGRAFIA

GE-GI-GIA-GIE-GIO-GIU 1

Completa le parole con ge o gie.

losia

lato

le

nda

i

ne

i

nizzante

in

gnere

pa

lla

an

lo

i

nico

i

nista

a

nda

Ge diventa gie in: igiene, igienico, igienizzante, igienista.

lsomino

Ge e gi hanno suono dolce. I nomi che terminano in -gia al plurale: • mantengono la i se la sillaba -gia è preceduta da vocale; • perdono la i se la sillaba -gia è preceduta da consonante.

2

Forma il plurale delle seguenti parole.

frangia

¿frange

reggia

valigia

bugia

loggia

saggia

pioggia

magia

regia

spiaggia

3

Cancella con una X la forma sbagliata.

giardino | gardino

gocare | giocare

fagano | fagiano

Giovanna | Govanna

gostra | giostra

congura | congiura

mogio | mogo

forgiare | forgare 61


ORTOGRAFIA

SCE-SCI-SCIA-SCIE-SCIO-SCIU 1

C ompleta con sce, sci, scia, scie, scio, sciu.

• Fai attenzione alla di

sa.

• Mi piacciono i film di fanta • Ho perso il quaderno di

nze.

• Anna non prende mai l’a • Lo •

tore

nza. nsore.

nde dalla montagna.

ndi le scale con prudenza e attraversa sulle stri

• Preferi • La

2

il pro mmia

cca gioca sullo

+ vendolo

volo.

scienti +

sci +

3

?

Risolvi i rebus e con ogni parola ottenuta scrivi una frase sul tuo quaderno.

tto o il pe

.

scia +

scio +

+ volo

Completa il cruciverba con alcune parole che vogliono scie e indica con una X il significato della parola colorata. S

C La sillaba sce vuole la i in: scie, scienza, scienziato, scientifico, coscienza, coscienzioso, usciere.

U S

Attrezzi per sciare. Tracce di luce. 62


ORTOGRAFIA

SCA-SCO-SCU-SCHE-SCHI 1

Indovina e scrivi la parola.

• La Befana vola sulla

.

• Il guerriero si protegge con lo

.

• Quando le scarpe sono nuove, stanno in una

.

• A Carnevale si indossa la

2

Trasforma come nell’esempio.

UNO

TANTI

UNO

¿fiaschi

fiasco

3

.

TANTI

frasca

pesca

bosco

casco

pesco

lisca

mosca

R aggruppa le seguenti parole, come nell’esempio. Scegline sei e con esse scrivi delle frasi sul tuo quaderno.

pesca sciarpa ascia coscia casco pesce

scarpa scuola scudo scivolo fascia scala

SCA • SCO • SCU

¿pesca

SCI • SCE

¿coscia

63


ORTOGRAFIA

GLI - LI 1

L eggi e circonda il suono gli.

È AUTUNNO È autunno, un albero stanco si spoglia. Rimane nel vento un’ultima foglia. Verrà primavera: e un nuovo germoglio e una foglia bambina. Sarà la figlia piccina dell’ultima foglia?

2

C ompleta con gli o li. o

era

sve coni

cande a

ta

ma

o

venta

ere

o ere

one

sa

era

gi

o

bi

ardino

Con a, e, o, u e in qualche caso anche con i, gl ha suono duro.

3

C ompleta con g poi leggi e scrivi sul tuo quaderno una frase per ogni parola.

lobo 64

ladiolo

ladiatore

licine

gero lifico


ORTOGRAFIA

GN - NI 1

L eggi e completa la tabella. agnello • legno • falegname • significato • cognato • ognuno • ignorare lagnarsi • lasagne • pigne • cagnetta • bagnino • segno • gnu • ragni mugnaio • giugno • pugno • ripugnante • ignifugo • lavagnetta • compagnia

GNA

GNE

GNI

GNO

GNU

2

S crivi cinque frasi con alcune parole a tua scelta tra quelle inserite nella tabella.

3

C ancella con una X la parola sbagliata.

• Nella

vinia vigna

l’uva è matura.

• Il mio amico si chiama

Eugenio Eugegno

.

• Una grossa raniatela è appesa al soffitto. ragnatela gnente • A pranzo mia sorella non ha mangiato . niente bagno • Stasera mi faccio un bel . banio

Alcune parole come niente, geranio, miniera... e alcuni nomi propri di persona come Antonio, Daniela vogliono ni.

65


ORTOGRAFIA

QU-CU 1

S crivi le parole con cu o qu. Dopo qu c’è sempre una vocale. Dopo cu c’è sempre una consonante.

Ma ci sono parole che fanno eccezione: cuoco, cuoio, cuore, scuola... La lettera q raddoppia solamente nella parola soqquadro.

2

Leggi le frasi e colora la parola corretta, poi ricopia le frasi sul tuo quaderno.

• Il cuoco | quoco del ristorante La Baita prepara un’ottima polenta. • Se squoti | scuoti il pesco, cadranno i frutti ormai maturi. • Il batterista percuoteva | perquoteva il tamburo con gesti ritmati. • Gli operai riscuotono | risquotono lo stipendio alla fine del mese. • Il cuore | quore è il muscolo che pompa il sangue. • Dopo la ricreazione l’aula era a soccuadro | soqquadro .

3

C ompleta gli indovinelli.

• Si usa per fabbricare borse e scarpe: è il • Batte dentro ognuno di noi: è il • Sa preparare tanti piatti squisiti: è il • Edificio dove si impara a leggere: è la 66

. . . .


ORTOGRAFIA

CQU LA FAMIGLIA ACQUISTO Acquisto, acquistare, acquisire, acquisizione.

LA FAMIGLIA ACQUA Acqua, acquario, acquaio, acquazzone, acquedotto, acquerugiola, acquitrino, annacquare, acquasantiera, acquamarina, acquatico, subacqueo.

ALTRE PAROLE CON CQ Nacque, piacque, giacque, tacque.

1

Indovina la parola, poi scrivi una frase con ognuna sul tuo quaderno.

• Pioggia molto forte:

.

• Vasca per pesci:

.

• Lavandino:

.

• Conduttura dell’acqua:

.

• Colori ad acqua:

2

.

C ompleta le frasi con le parole adatte tra quelle elencate sopra.

• Mi piace l’ • All’

minerale frizzante. di Genova ho ammirato ogni specie marina.

• Al supermercato ho

un nuovo giocattolo.

• Un violento

ci sorprese lungo il sentiero.

• Mio nonno

nel secolo scorso.

• A scuola mi esercito per

nuove conoscenze. 67


ORTOGRAFIA

LE DOPPIE 1

S cegli la parola adatta a completare ciascuna frase. sete - sette

• “Biancaneve e i

nani” è la mia fiaba preferita.

• Che pala - palla

pena - penna

!

• Giochi con me a

?

• Ho rimosso la neve con la

.

• Ho acquistato una la

costosa, ma ne è valsa .

• Quell’uomo sta soffrendo: mi fa tanta • Sono arrivato al nono - nonno

2

.

posto: eravamo in tanti e mio si è complimentato con me.

C ontinua tu, sul tuo quaderno, con le seguenti coppie: casa - cassa

rete - rette

caro - carro

coro - corro

Non si raddoppiano mai: la G davanti a -ione: ragione, regione, stagione, carnagione la B davanti a -ile: abile, nobile, stabile la Z nelle parole con -zia, -zie, -zio: addizione, sottrazione, moltiplicazione, stazione, grazie, furbizia fanno eccezione: pazzia, tappezziere, carrozziere.

3

68

C ome si scrive? Colora la forma corretta. lezione

lezzione

scommessa

scommesa

spazzio

spazio

imobbile

immobile

staggione

stagione

sensazione

senssazione

abbitabile

abitabile

terraza

terrazza


ORTOGRAFIA

LE SILLABE La lettera S va con la sillaba seguente ta-sto. Mp e mb si separano bom-ba, lam-po. L, n, r si staccano dalla consonante che viene dopo Le lettere doppie si separano gat-to, pal-la.

1

D ividi in sillabe. S

busta

Âżbu-sta

MB - MP

bambola

pasta

lampada

casco

campana

L-N-R

2

cal-do, den-te, tor-ta.

LE DOPPIE

porta

palla

pantaloni

coccinella

calcolo

cappello

D ividi sul quaderno i seguenti gruppi di parole separando le sillabe con un trattino.

a. pescare, rischio, maschile, frasche, ruspa, vischio, resto, pista, maschera, finestra. b. monte, falco, forte, pentola, balcone, tarlo, banco, molto, cortile, tronco, fango. c. martello, cassettone, pappagallo, coccodrillo, fazzoletto, arrembaggio, colletto, rossetto, gattaccio, pennacchio, assaggiare, messaggio. d. campanello, bambolotto, compagno, gambo, rompere, rimproverare, arrampicarsi, vampiro, zampa, combinazione, tamburo, rombo. 69


ORTOGRAFIA

L'ACCENTO 1

L e parole evidenziate sono verbi. Segna l’accento grafico su quelli che lo vogliono.

Cappuccetto Rosso finira davvero in bocca al lupo? Lo incontro nel bosco, lo saluto e chiacchiero con lui. Poi corse a casa della nonna. Il lupo arrivo prima di lei, divoro la nonna e si mise a letto. Mentre Cappuccetto Rosso guardava con stupore quella strana nonna, il lupo le balzo addosso e la mangio. Per fortuna capito lì un cacciatore che apri la pancia del lupo e libero nonna e nipotina.

L’accento è il segno grafico che indica che si deve pronunciare con maggior forza l’ultima sillaba.

2 dà dì è

70

L eggi e completa le frasi con il monosillabo adatto. verbo dare giorno verbo essere

là lì né

indica un luogo indica un luogo nega qualcosa

da

La nonna

di

La zia

e

è

Carlo, Giulio

Paolo praticano karate da un anno.

la

Quel palazzo

in fondo è il più antico della città.

ne

Il quaderno è terminato:

se

La zia Giulia era felice di portarmi con

li

Non sono ancora partiti:

si

Mi presti la gomma?

te

A colazione preferisci del caffè o del

sé sì tè

i prodotti dell’orto a tutte le amiche. Andrea partirà domani per Londra con l’aereo.

comprerò subito uno nuovo. al mare.

vedo tutti i giorni al parco. , volentieri, io ne ho due. con il latte?

se stesso affermazione bevanda


ORTOGRAFIA

L'APOSTROFO Lo, la, una vogliono l’apostrofo davanti a parole che iniziano con una vocale.

1

R iscrivi, mettendo l’apostrofo.

lo indiano

¿l’¿indianø

lo armadio

una ape

la uva

la isola

una arancia

2

Trasforma come nell’esempio.

Una fresca insalata

¿un’¿insalata ¿fresca

Una calda estate Una simpatica oca Una tenera erbetta Una oscura figura Una gustosa amarena Una magnifica alba

3

C ompleta le frasi con le preposizioni: dell’, all’, sull’, dall’, nell’.

• Facciamo un picnic • Marta arriva • Il maglione è • Il cinturino • Lo scoiattolo è

5

aperto. Australia. armadio. orologio è rotto. albero.

4 C ancella con una X la forma sbagliata. • La sarta usa l’ago lago e il filo. • Vieni a casa allora all’ora stabilita! • Loro L’oro è un metallo prezioso. • Andrò in vacanza sul l’ago lago di Como. • Domani parto con loro l’oro .

S crivi una frase sul tuo quaderno per ciascuna delle espressioni indicate.

nell’aria • sull’acqua • all’improvviso • d’estate • d’argento all’incontrario • d’accordo • all’incirca 71


ORTOGRAFIA

E o È? È è una voce del verbo essere e spiega.

E è una congiunzione e unisce.

Il gelato è dolce e fresco.

1

U nisci le coppie di parole con la è che spiega. poltrona biscotto penna

astuccio salotto buono

La poltrona

2

U nisci le coppie di parole con la e che unisce. latte pattini pantaloni

palla maglietta biscotti

A colazione mangio nell’astuccio

Oggi ho giocato con Mi sono messo

3

Completa con e o è.

Ben

un cane dal pelo corto

divertente vedere il cane Paolo lancia la pallina Ben

marrone. Il suo padrone si chiama Paolo. il bambino che giocano insieme:

Ben la rincorre.

un gran dormiglione: trascorre il pomeriggio sdraiato all’ombra

Quando sente il profumo del cibo, scodinzola molto goloso di biscotti

si lecca i baffi;

crocchette.

Raramente abbaia: quando lo fa,

sicuramente per un buon motivo.

4 Leggi e indica con una X la frase scritta in modo corretto. La pelliccia della volpe e folta e morbida. La pelliccia della volpe e folta è morbida. La pelliccia della volpe è folta e morbida. 72

russa rumorosamente.


ORTOGRAFIA

C'È-CI SONO-C'ERA-C'ERANO 1

Completa la filastrocca con c’è, c’era, c’erano. C’è una rana nello stagno c’era un ragno dentro il bagno. un maggiolino sul balcone un’ape col pungiglione. quattro formiche stanche quattro cicale affrante. l’estate e c’era bel tempo ora

2

solo un sacco di vento.

Completa le frasi con: c’è, ci sono, c’era, c’erano, cera.

• Ieri sulla cattedra della maestra

una penna rossa.

• L’inizio delle fiabe è “

una volta”.

• La mamma mette la

sui pavimenti.

• Le candele sono fatte con la

prodotta dalle api.

• La primavera scorsa nel prato • Questa sera nel cielo

tante margherite. la luna piena.

• Quando i miei nonni erano bambini, non • In camera mia

3

tanti giocattoli;

il televisore in tutte le case. anche un morbido orsacchiotto.

S crivi una frase con ognuna di queste espressioni: c’è, ci sono, c’era, c’erano, cera.

73


ORTOGRAFIA

USO DELL'ACCA 1

O sserva l’uso dell’acca e rifletti.

No, ma Lara ha una mela.

Io ho fame. Hai un panino?

Ho, hai, ha, hanno si scrivono con l’acca perché significano: sentire, possedere, avere fatto qualcosa.

Loro hanno portato dei biscotti.

2

3

C ompleta con ho/o oppure hai/ai.

C ompleta con ha/a oppure hanno/anno.

o = oppure ai = a chi? dove? • Vai al cinema • Io non •

a = dove? a chi? quando? anno = periodo di tempo al parco?

tempo di giocare. visto per caso la mia gomma?

• Le foglie sono attaccate • Dammi quattro • Io

• Quest’

rami.

vado al mare.

• Il babbo

un nuovo lavoro.

• Andiamo

salutare Anna.

• Il nostro libro

cinque euro.

bisogno di un quaderno.

160 pagine.

Roma c'è il Colosseo.

• I miei amici

litigato.

4 C ompleta con le esclamazioni giuste.

Ah, ahi, uh, oh, ahimé sono esclamazioni.

, mi sono tagliata con il coltello!

• –

, che bella sorpresa! – ha

esclamato la mamma vedendo il regalo. • –

, che paura! – ho gridato

terrorizzato vedendo tutti quei pipistrelli. • 74

, potessi venire anch’io!


ORTOGRAFIA

Che odorino! Chi ha cucinato?

TANTI PUNTI Sono stata io.

I segni di punteggiatura indicano le pause e le inflessioni della voce. Il punto fermo (.) indica una pausa lunga e si mette alla fine della frase. Il punto interrogativo (?) si inserisce alla fine di una domanda. Il punto esclamativo (!) chiude una frase che esprime meraviglia, dolore, gioia... I puntini di sospensione (...) si inseriscono quando si lascia sospeso il discorso.

1

Veramente anche io... vero Lara?

Inserisci il punto (.) e cerchia le lettere che diventano maiuscole.

A me piace molto il mare sono fortunato perché mio padre è subacqueo e per questo ci andiamo spesso e volentieri ogni estate frequentiamo la stessa spiaggia lì posso rivedere tutti i miei amici e so che mi aspettano giornate divertentissime il primo giorno di mare sto così tanto al sole che divento rosso come un gambero

2

C ompleta con il punto interrogativo (?) o esclamativo (!).

• Com’è andata l’interrogazione • Da dove vieni • Finalmente, è mezz’ora che ti aspetto • Certo che vengo con te • A che cosa vuoi giocare • Stai attento a dove metti i piedi

3

Inserisci il punto (.) o i puntini di sospensione (...).

• L a settimana scorsa sono andato a trovare la nonna in campagna • L a nonna mi ha detto: – C’è una sorpresa! Indovina •M i sono girato e

ho visto un

pappagallino che volava in cucina 75


ORTOGRAFIA

ALTRI SEGNI 1

Leggi e rifletti sui segni di punteggiatura evidenziati.

Io vado a prendere l'acqua; tu pensa al resto.

La virgola (,) indica una pausa breve e si usa per separare i termini di un elenco o una serie di frasi. Il punto e virgola (;) indica una pausa più lunga della virgola e si usa per separare due o più frasi. I due punti (:) si inseriscono prima di un elenco, di una spiegazione o del discorso diretto.

Ci servono: i pennelli, le tempere e un po' di acqua.

2

Inserisci la virgola (,).

• Gli ingredienti della torta di mele sono: farina mele zucchero e lievito. • Con la maestra Laura prima leggiamo e facciamo gli esercizi poi disegniamo. • La nonna è sempre allegra perché secondo lei la felicità fa ringiovanire. • Quando vedi Luca fammi chiamare subito.

3

M etti i due punti (:) dove è necessario.

• I miei cibi preferiti sono pollo, patatine, cotoletta e lasagne. • A Luca piace andare a scuola. Le sue materie preferite sono Italiano, Inglese, Musica e Storia. • All’improvviso Chiara sentì un rumore, poi un ticchettio sul pavimento era un gatto!

4 I nserisci il punto e virgola (;) al posto giusto. • Quando c'è il sole sono allegro quando piove sono triste. • Mara e Susanna sono brune Carla e Sara invece sono bionde. • Ho quasi finito il testo fra poco posso andare a giocare. • L’inverno è alle porte ormai fra qualche giorno inizierà a fare freddo. • Lo gnomo nel bosco si riposava il verme intanto mangiava

la sua casa fungo. 76


ORTOGRAFIA

DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO 1

R iferisci il dialogo usando il discorso diretto. Segui l’esempio.

A che cosa servono questi numeri?

A rispettare la fila.

Laura chiede: – A che cosa servono questi numeri? Il babbo risponde: –

Nel discorso diretto, le parole pronunciate sono introdotte da due punti (:) e una lineetta (–), oppure sono chiuse tra le virgolette (“ ... ”), (« ... »)

2

O ra riferisci il dialogo con il discorso indiretto.

Maestra, per la gita serve qualcosa?

Porta sciarpa e cappello, perché farà freddo.

Leo chiede alla maestra se serve qualcosa per la gita. La maestra gli risponde che perché

.

Nel discorso indiretto si elimina la punteggiatura e si usano le parole di collegamento: di, se, che.

3

S crivi D.D. se il discorso è diretto, D.I. se è indiretto.

4 R iferisci le parole del fumetto con il discorso diretto (D.D.) e indiretto (D.I.).

La signora Ilde entrò nel negozio e disse:

Io ho gli occhiali nuovi.

– Vorrei un paio di guanti a fiorellini. La commessa chiese stupita:

D.D. Matteo dice

– Sono per lei? La signora rispose ridendo che erano

D.I. Matteo dice che

per la sua nipotina di cinque anni. 77


VERIFICA

SO SCRIVERE

1 Risolvi il cruciverba di GLI e scopri la parola colorata.

1) Si mette prima di apparecchiare la tavola. 2) Si fa per sonno o per noia. 3) È un’unghia adunca. 4) È un tipo di pesce. 5) Recipiente per cuocere in forno. 6) Il verso dell’asino.

2 C ompleta le seguenti parole inserendo qua, que, qui, quo.

Pas

fre

nte

stura

li

derno

ziente

a

ndici

se

re

la nza lun

4 C olora il riquadro giusto.

2

5

3 4

1

6

V

N

3 I nserisci l’accento sulle parole che lo richiedono.

• Li, accanto a te, vedo un ragno. • Devi dirmi di si oppure di no. • Una zanzara fa un volo sopra il caffe. • Laggiu in fondo scorre il fiume. • Perche lo zio da la colpa a me? • Paolo vuole fare tutto da se. 5 Cancella la forma sbagliata.

• Io curo l’igiene igene della bocca.

• Non ho o voglia di mangiare.

• Il cesto ciesto era vuoto.

• Se ai hai sonno, va’ a letto.

• Mi piace leggere leggiere le fiabe.

• A Ha chi telefoni? Hai Ai nonni?

• In autunno il cielo celo è grigio.

• Vuoi un tè ho o un caffè?

• Ho un forte dolore alla mascella masciella .

• Ha A freddo senza il maglione.

• I film di fantascenza fantascienza sono i miei

• I miei zii hanno anno spesso la

preferiti. • Lucia è molto brava in scienze scenze . • L’ usciere uscere apre il portone. 78

Verso le competenze Riconoscere e applicare le conoscenze ortografiche.

cravatta. • Ah Ha , che sonno! • Ahi Ai , mi sono punta con la spilla!


6 C ompleta le frasi inserendo l’ha, l’hai, l’ho, l’avete, l’abbiamo, l’hanno.

Dovevo avvisare Roberto, ma non

fatto.

Tina mi ha detto che tu

incontrata in montagna.

Vorrei regalare questo libro a Rita. Sai se

già letto?

La tuta costava molto così noi non

acquistata.

Bello il film! Voi I suoi amici

visto? accompagnato a casa.

7 Scomponi in sillabe queste parole.

acqua =

nacque =

acquazzone =

acquistare =

acquerello =

acquolina =

acquaio =

acquario =

tacque =

subacqueo =

8 Scrivi D.D. se il discorso è diretto, D.I. se è indiretto.

L a commessa chiese alla bambina che cosa desiderasse comprare. La piccola rispose: – Vorrei dieci pasticcini con la cioccolata e dieci lecca-lecca.

L a commessa chiese stupita: – Ma sono tutti per te? La bimba rispose ridendo che erano per la sua festa di compleanno.

9 Riferisci le parole del fumetto con il discorso diretto e con il discorso indiretto.

Discorso diretto Marco dice

Il mio monopattino è fantastico!

Discorso indiretto Marco dice che

Verso le competenze Riconoscere e applicare le conoscenze ortografiche.

79


LESSICO

LA FORMA DELLE PAROLE

Il bambin-o (maschile, singolare)

La bambin-a (femminile, singolare)

I bambin-i (maschile, plurale)

La parola è composta di: - una parte iniziale che non cambia mai: - una parte finale che cambia secondo le caratteristiche della parola stessa:

1

2

Separa la radice dalla desinenza.

gatto

Le bambin-e (femminile, plurale)

la radice la desinenza C erchia la radice comune alle seguenti parole.

ride

campanile

amica

campana

spiritosa

campanaro

antipatici

campanello campanaccio

3

Osserva la radice e individua il significato delle parole.

• biscottiera:

che contiene biscotti

• collare:

incollare

• addentare:

estrarre un dente

• accaldato:

che ha caldo

• rincasare:

tornare a casa

80

che scotta

che sta intorno al collo mordere che è caduto ringhiare


LESSICO

LE FAMIGLIE DI PAROLE fior-aio fior-itura fior-e

fior-iera

Molte parole diverse hanno una radice in comune e sono collegate tra loro nel significato. Esse formano una famiglia di parole.

1

C ollega ogni parola evidenziata alla sua famiglia. scollatura

marinaio

collina

collo

collinare

colletto

muratura

maroso marea marino

muro

colle

muraglia

incollare colla

2

collana

muratore

colloso

mare mareggiata

Cancella l’intruso con una X.

carta

cantare

portiere

portinaia

dentista

dentiera

corpo

corporazione

cartone portone dentifricio corno

cartoncino porta dente corpulento

cartolaio

cartolina

ponte

porticina

denaro

paradenti

anticorpi

corporatura 81


LESSICO

PAROLE PRIMITIVE E DERIVATE Primitive e derivate le parole van spiegate ecco, prendo il nome ulivo, questo nome è primitivo ma uliveto è derivato, dall’ulivo è generato e da giorno vien giornale e da tempo temporale da campana campanile e da cane vien canile.

Le parole formate da radice e desinenza sono parole primitive fior-e. Le parole che aggiungono alla radice altri pezzetti si chiamano parole derivate. prima della radice: si chiama prefisso. Se il pezzetto sta dopo la radice: si chiama suffisso.

1

Collega ciascuna parola derivata al proprio primitivo. panificio

olio

lattaio

occhio

cappelliera

parrucca

dentiera

porta

oliera

pane

occhiello

latte

parrucchiera

cappello

portiere

dente

2

I n ogni coppia di parole sottolinea il corretto derivato.

biscotto spazio triste perfetto 82

biscottificio / bisca spazzino / spazioso trito / tristezza perfettamente / perfino

fede

federazione / fedele

vestire

svestire / vetrina

tessere

tesserato / tessitore

sicuro

sicurezza / siccome


LESSICO

3

Fai attenzione al prefisso colorato per individuare il significato corretto.

rincorrere:

correre dietro qualcuno

correre davanti a qualcuno

disoccupato:

che lavora

che non lavora

incorniciare:

togliere la cornice

mettere la cornice

extraterrestre:

di un altro pianeta

del pianeta Terra

estroverso:

chiuso in se stesso

aperto agli altri

infrasettimanale:

domenicale

nel corso della settimana

4 Fai attenzione al suffisso per individuare il significato corretto. panettiere:

fa il pane

mangia il pane

libreria:

espone libri

espone birra

insalatiera:

contiene insalata

contiene il tè

nidificare:

lasciare il nido

fare il nido

misterioso:

chiaro

che non si spiega

bagagliaio:

che contiene bagagli

che prepara bagagli

5

S cegli due parole dell’esercizio 3 e dell’esercizio 4 e con esse scrivi delle frasi sul tuo quaderno.

6

Risolvi gli indovinelli, poi circonda prefissi e suffissi.

Versare il vino nella bottiglia.

¿imbottigliare

Cura i giardini.

Usare la carta pacchi per...

Tagliare il pane a fette.

Contiene l’olio.

Non ubbidire.

Recipiente per il sale.

Non contento. 83


LESSICO

PAROLE ALTERATE libr-o

libro grande: libr-one

libro grazioso: libr-etto

libro piccolo: libr-icino

libro brutto: libr-accio

Alcuni suffissi modificano leggermente la parola base per indicare elementi grandi (-one), piccoli (-etto, -ello), brutti (-accio), graziosi (-uccio). Si chiamano parole alterate.

1

2

Dillo con una sola parola.

¿rossicciø

Tendente al rosso:

Spiega il significato.

alberello:

Scarpa sformata:

benone:

Vento gradevole:

topino:

Piccola nuvola:

vociona:

Brutto tempo:

orsetto:

Piccolo gatto:

giallastro:

3

Indica l’alterazione come nell’esempio e sottolinea il suffisso.

fiorellino cagnetto omone boccuccia dentino ragazzaccio 84

¿piccolø ¿alberø

piccolo

grazioso

X

X

grande

brutto


LESSICO

PAROLE COMPOSTE Indovina: che cos'è?

pesce

+

spada

=

pescespada

Le parole composte sono formate da due o più parole: porta + ombrelli = portaombrelli auto + strada = autostrada sempre + verde = sempreverde

1

Sostituisci alle seguenti definizioni il nome composto.

• Si usa per aprire scatole metalliche:

¿apriscatole

• Vi si chiudono soldi e oggetti di valore: • Il primo giorno dell’anno: • Per mestiere pulisce i camini: • Testo scritto a mano: • Spaventa gli uccelli nei campi:

2

C ollega con una freccia per formare parole composte.

cassa

capelli

asciuga

panca

para

polvere

aspira

gente

mezzo

giorno

salva

urti

3

C on ogni parola composta dell’esercizio 2 scrivi una frase sul tuo quaderno.

4 Risolvi il rebus.

+ 85


LESSICO

Il frumento.

I SINONIMI 1

Leggi le risposte dei bambini alla domanda della maestra, poi rispondi.

Il grano.

Chi dà la risposta giusta? Perché? Le parole che hanno lo stesso significato si dicono sinonimi. Che cosa si coltiva in pianura?

2

3

M etti in relazione con una freccia le parole che sono sinonimi. rendere

addizionare scaltro aggiustare sottrarre

I ndica con X qual è il sinonimo delle seguenti parole.

sommare

stupito:

sorpreso

stupido

riparare

ingerire:

inserire

inghiottire

restituire

gentilezza:

amore

cortesia

smarrito:

perso

spavaldo

compreso:

preso

capito

togliere astuto

4 Sostituisci, nella mappa, le parole colorate con il sinonimo adatto. largo • profonda • alto

esci • entra • ritorna

Prendi il sentiero più grande (

).

Conta venti passi verso ovest e fermati sotto l’albero più grande (

).

Scava una buca molto grande ( vai dentro ( e vai fuori (

), prendi la cassa del tesoro ).

Poi con il bottino vai di nuovo ( 86

),

) al tuo veliero!

I sinonimi servono a essere più precisi ed evitare ripetizioni.


LESSICO

5

Sostituisci ogni espressione con il termine più preciso.

• Fare un disegno:

fingere

• Fare i colori: • Fare dall’inizio:

disegnare

• Fare un problema:

mescolare

• Fare finta:

incominciare

• Fare in fretta:

affrettarsi

• Fare fino alla fine:

terminare

• Fare un cibo:

cucinare

6

S cegli quattro termini dell’esercizio 4 e con ciascuno di essi scrivi una frase sul tuo quaderno.

7

S cegli la forma più appropriata dei sinonimi di “dire”.

9

risolvere

8

S cegli la forma più appropriata dei sinonimi di “dare”.

Ho recitato una bugia.

Ci hanno assegnato il primo premio.

Ho raccontato una bugia.

Ci hanno imposto il primo premio.

Ti suggerisco la soluzione.

Rappresenteranno uno spettacolo.

Ti proclamo la soluzione.

Presenteranno uno spettacolo.

Lucia mi ha esposto un segreto.

Donate un appuntamento subito.

Lucia mi ha rivelato un segreto.

Fissate un appuntamento subito.

Collega i sinonimi di “rumore” alla loro fonte. scroscio

foglie

cigolio

acquazzone

fruscio

porta

sibilo

passi

botto

vento

calpestio

petardo 87


LESSICO

I CONTRARI 1

Quando spiego dovete fare chiasso.

Leggi cosa dice la maestra e rifletti sulla parola evidenziata, poi rispondi.

Le parole che esprimono un significato opposto e contrastante si dicono contrari. La maestra ha usato la parola sbagliata? Con quale parola la sostituiresti?

2

Collega ogni parola a quella di significato opposto. assente

opaco

partire

giovane

leggero

caldo

grande

piccolo

freddo

tramontare

chiaro

arrivare

lucido

pesante

vecchio

scuro

sorgere

presente

allegro

triste

3

Nel suo testo di istruzioni, il prof. Lapsus ha scritto l’esatto contrario di quello che voleva dire! Rimetti a posto le cose, sostituendo alle parole evidenziate i loro contrari e riscrivi il testo corretto sul quaderno. ISTRUZIONI PER L'USO DELLA MACCHINA CHE TRASFORMA GLI ADULTI IN BAMBINI

1 Scendere le scalette e uscire nella macchina. 2 Chiudere il pannello con lo specchio. 3 Alzare il pulsante rosso. 4 Stare agitati e aspettare impazienti. Dopo 10 minuti i risultati saranno sopra gli occhi di tutti. 88


LESSICO

4 Forma i contrari delle parole date utilizzando uno dei seguenti prefissi, come negli esempi. s contento

in

dis

¿scontentø

abitato

normale

completo

giusto

gradito

ordine

gonfiare

comodo

interessato

carico

fedele

5

a

¿disabitatø

Riscrivi il testo sul quaderno, sostituendo le parole in rosso con altre di significato contrario.

Mia madre è alta e robusta. I suoi occhi sono grandi e sorridenti, ha un gran naso, le labbra sottili e tanti capelli, biondi e lunghi. Ha uno strano modo di camminare: a piccoli passi, scuotendo un po’ i fianchi.

6

C ompleta i testi con le parole che ti sembrano più adatte: rappresentano due momenti molto diversi. Dovrai completare il secondo testo inserendo i contrari delle parole scritte nel primo.

Testo 1 Il cielo è e il vento muove con violenza i rami degli alberi. Tante foglie cadono.

Testo 2 Il cielo è muove alberi.

e il vento i rami degli foglie cadono. 89


LESSICO

Questo bambino ha bisogno di una cura di calcio.

1

GLI OMONIMI Qualcuno mi deve dare un calcio?!

Leggi attentamente, poi indica con una X la frase che spiega la vignetta. I l bambino non ha compreso il messaggio del medico perché la parola calcio può avere più significati. Il bambino ha compreso il messaggio del medico perché la parola calcio ha un solo significato.

2 La

3

Completa ciascuna coppia di frasi con la stessa parola. frangia

Lucia porta la

della tenda è troppo lunga. frangia sulla fronte.

L’uccellino di Marta ha un’ Eravamo ospiti in un’ Ai

Scrivi accanto a ogni definizione uno dei seguenti omonimi: ancora • riso • riccio

Si cala in mare dalla nave: Il contrario di pianto:

spezzata.

Animale con le spine:

della casa.

Pianta che cresce in acqua:

del monte sorge il mio paese.

Ho le scarpe strette, mi fanno male i

Le parole uguali nella forma ma che hanno un significato diverso si chiamano omonimi.

.

La casa della castagna: Di nuovo, un'altra volta:

4 Scrivi sul quaderno una frase con ognuna delle seguenti parole nei due diversi significati.

boa

90

rete

viola


LESSICO

Hai risolto esattamente tutti i problemi. Che aquila!

I MODI DI DIRE Meno male! Ero sulle spine.

Le parole evidenziate non sono state usate con il loro significato originario, ma in modo figurato: sono modi di dire. Nella comunicazione, vengono spesso usati per rendere più efficace, colorito e piacevole un pensiero più complesso.

1

Collega ogni modo di dire al suo significato. Perdersi in un bicchier d’acqua. Cadere dalle nuvole. Abitare a casa del diavolo. Tirare i remi in barca. Fare castelli in aria.

Abitare molto lontano. Non sapere nulla. Innamorarsi. Trovarsi in difficoltà.

Perdere la testa per qualcuno.

Essere inaffidabile e poco responsabile.

Essere in alto mare.

Abbandonare un progetto, un’impresa.

Avere troppi grilli per la testa.

2

Avvilirsi, non aver coraggio.

Progettare cose irrealizzabili.

Completa con il modo di dire adatto: l’ho pagato un occhio • era nera • ho visto le stelle • ha vuotato il sacco

• Carlo non riusciva più a mantenere il segreto e • Ti piace il mio tablet? • Ieri sono caduto dalla bici. • Stamattina la maestra

. ! ! : in molti non

avevano fatto i compiti. 91


LESSICO

PAROLE GENERICHE E PAROLE SPECIFICHE 1

Colora ogni gruppo di parole come la parola che le contiene tutte. Cani trenino palla robot bambola

Setter

Giocattoli

Terranova Labrador

Veicoli

Boxer bicicletta camion scooter automobile

Bassotto

Le parole generiche hanno un significato ampio e indicano un gruppo di elementi. Le parole specifiche hanno un significato limitato e indicano un elemento determinato.

2

3

C ompleta le tabelle. Frutti

Fiori

Animali

uva

tulipano

gatto

I ndividua e sottolinea nei seguenti gruppi di parole quella di significato piÚ generale che comprende tutte le altre, come nell’esempio. olmo faggio alberi betulla platano

92

api libellule coccinelle insetti formiche

pantaloni camicia cappotto maglione indumenti

mocassini sandali stivali scarpe pantofole


LESSICO

4 P er ogni gruppo cancella il nome specifico intruso. corvo tè

camomilla

letto

5

aquila

sedia

rondine

canarino

nido

acqua

bottiglia

spremuta

coperta

tavolo

scrivania

uccelli bevande mobili

D alla parola generica alle parole specifiche. Completa.

P S

T

O

V

I

G

L

I

E

D

O

L

C

I

A T T I

6

Scrivi tu la parola che comprende tutte le altre. tromba • violino • pianoforte • basso • flauto pisello • peperone • insalata • cetriolo • carota pediatra • oculista • cardiologo • dermatologo collana • orecchini • braccialetto • anello 93


VERIFICA

SO SCRIVERE 5 C erchia le parole che nascono dal nome ACQUA.

1 Scrivi due significati per ogni parola.

PENNA INDICE

acquazzone acquisto acquerello

annacquare

VENTI

2 I n ogni riga di parole sinonime, cancella quella intrusa.

• tranquillità • pace • agilità • quiete • piccolo • minuscolo • povero • minuto • uccello • pennuto • volatile • stecco

3 R iscrivi la descrizione sostituendo le parole evidenziate con i contrari.

È un cane di grosse dimensioni con il pelo corto e liscio. Ha le orecchie ritte, gli occhi tranquilli e i denti lunghi.

4 C olora in ogni coppia la parola dal significato specifico.

94

accusa

contenitore

vaso

bevanda

cosmetico

rossetto

Verso le competenze Ampliare il patrimonio lessicale.

acquedotto

6 F orma alcune parole derivate.

occhio

7 R isolvi il rebus.

+

8 C ompleta con la parola alterata giusta.

Pollicino ritrovò la sua (graziosa casa) , seguendo i (piccoli sassi) che aveva lasciato cadere dalle sue (grandi tasche)

.


MORFOLOGIA

NOMI COMUNI O PROPRI 1

L e parole scritte nei riquadri indicano persone, animali, cose. Colorale nel modo giusto.

Si chiama Ivana la gatta di Liana

Le parole che indicano persone, animali, cose, ma anche sentimenti, idee e creature immaginarie sono nomi.

che vive lontano nella città di Milano . Sale sui tavoli divora due cavoli la bimba le urla e mica per burla . Lei tristemente va via non c'è più allegria .

2

Osserva.

bimba Liana

3

gatta Ivana

Sono nomi comuni: indicano persone, animali, cose in modo generico.

città

Sono nomi propri: “chiamano” in modo preciso una persona, un animale, una cosa. Si scrivono con la lettera maiuscola.

Milano

Leggi il testo e sottolinea i nomi.

Il paese dei maghi si chiamava Centomagie. Le case erano trasparenti come l'acqua, tutte di vetro con tanti balconi e camini. Dentro erano arredate con cespugli di rose rosse che spuntavano dal pavimento, lanterne che pendevano dal soffitto, vasi pieni di bacchette magiche, pentoloni colmi di pozioni e libri di magia. Che meraviglia! Quando vide un tale spettacolo, il piccolo Jack pensò che quello sarebbe stato il suo paese. P. Carpi, Il paese dei maghi, Piemme

4 Comune o proprio? Definisci ogni nome con la parola giusta. Zio

Uccello

Italia

Monte

Maria

Totti

Roma

Gatto

Pluto

95


MORFOLOGIA

MASCHILI O FEMMINILI 1

L eggi, osserva i nomi colorati e completa.

Carla gioca a fare la cuoca : mescola, condisce, impasta. Carlo invece si diverte a fare il cantante .

– Facciamo il cambio! – dice Carla . Ora Carlo fa il cuoco mentre Carla fa la .

I nomi hanno due generi: maschile e femminile. I nomi maschili di solito terminano in -o e quelli femminili in -a. Ma ci sono anche nomi maschili che terminano in -e (fiore) o in -a (problema), nomi che hanno la stessa forma per il maschile e il femminile (cantante), nomi che terminano in modo diverso al maschile e al femminile (attore, attrice) e nomi che hanno un solo genere (zaino, penna).

2

Scrivi M accanto ai nomi maschili e F accanto a quelli femminili.

pescatore

poeta

leone

mano

problema

ape

attrice

Luca

automobile

televisore

pallacanestro

Matilde

3 Trasforma il genere dei nomi.

4 Volgi al femminile questi nomi di cosa.

Maschile Femminile

Maschile Femminile

gallo

collo eroina

banco

donna

porto

nipote

foglio

Quale nome ha la stessa forma nel maschile e nel femminile? 96

I nomi di cosa, cambiando genere, mantengono lo stesso significato? SĂŹ No


MORFOLOGIA

SINGOLARI O PLURALI 1

Colora di rosso i nomi che indicano un solo elemento e di blu quelli che ne indicano più di uno. Poi rispondi.

Ho visto una bambina bionda, alta e assai carina. No, le bambine sono quattro non le hai viste? Sei proprio matto!

Ho visto un pappagallo mezzo rosso e mezzo giallo!

No, i pappagalli sono tre e volano tutti intorno a te.

Che cosa cambia nei nomi che hai colorato? La parte iniziale La parte finale

2

I nomi che indicano un solo elemento sono di numero singolare, quelli che ne indicano più di uno sono di numero plurale. Per cambiare il numero dei nomi, si cambia la vocale finale: o i a e

Scrivi S se è di numero singolare, P se è di numero plurale.

Luca

gazzelle

armadi

scimmie

matita

chiave

inquilino

libri

3

olgi al plurale i nomi. V Se prima di -cia e -gia c’è: • una vocale, terminano in -cie e -gie • una consonante, terminano in -ce e -ge.

valigia

camicia

4 Scrivi S se è singolare, P se è plurale, I se è invariabile. Attenzione ai nomi invariabili: hanno una sola forma per il singolare e per il plurale.

valigie

radio

radio

focaccia

vulcani

città

ciliegia

boschi

villaggio

frangia

maestra

tribù

cuccia

gru

casa

giovedì

amici

arancia

97


MORFOLOGIA

PRIMITIVI O DERIVATI 1

L eggi e osserva i nomi evidenziati: hanno una parte in comune con il nome primitivo MARE.

Il pescatore Gino esce in mare tutti i giorni.

La mattina, quando parte, c'è sempre l'alta marea.

Con la mareggiata i marosi sbatacchiano la barca.

La sera Gino torna carico di pesce e traina la barca sulla marina.

Il nome primitivo non deriva da nessun altro nome. I nomi che derivano dal nome primitivo si dicono derivati e hanno un significato diverso. La parte in comune si chiama radice.

2

S crivi per ogni nome primitivo alcuni derivati. latte

3

C ollega ciascun nome derivato al nome primitivo da cui deriva.

DERIVATI lanificio zuppiera saliera barbiere portiere lattaio dentiera occhiello 98

carta

PRIMITIVI dente occhio lana zuppa barba porta latte sale

collo

4 C ancella il nome che non deriva dal nome primitivo evidenziato. dito ditale/ditta re regista/reggia formaggio formaggiera/formina cera cerone/ceramica cornice corniciaio/corno pasta pastificio/pastore scudo scure/scudiere pompa pompelmo/pompiere


MORFOLOGIA

PRIMITIVI O ALTERATI 1

Leggi e osserva come si modifica il nome primitivo QUADERNO. QUADERNO

Da piccolo avevo un quadernino rosso e blu, proprio piccolino.

Come diario avevo un quadernuccio che tenevo accanto all’astuccio.

Son cresciuto e uso un quadernone grosso da sembrare un librone

Ma se le pagine rovino e straccio mi ritroverò un quadernaccio.

I nomi che evidenziano le caratteristiche del nome primitivo (piccolo, grazioso, grande, brutto) si dicono alterati. Essi non cambiano il significato del nome primitivo corrispondente e si ottengono aggiungendo alla radice i pezzetti -ino, -uccio, -icino, -etto, -ello, -accio, -one.

2

Forma i nomi alterati e completa la tabella. Piccolo

Grazioso

Grande

Brutto

uomo scarpa casa ragazzo

3 Attenzione ai falsi alterati: terminano come gli alterati, ma in realtà sono nomi primitivi.

Il

C ompleta con i falsi alterati.

¿burrone

non è un grande burro.

Il

non è una grande torre.

Il

non è un piccolo matto.

La

non è una brutta foca. 99


MORFOLOGIA

I NOMI COMPOSTI 1

L eggi e separa i nomi evidenziati nelle due parole che li compongono.

Stamattina mi sono svegliato molto tardi: a mezzogiorno! Appena alzato, la mamma mi ha detto di fare una doccia veloce. Avevo fame cosÏ, appena sono uscito dalla doccia, mi sono vestito, ho arrotolato l’asciugamano attorno ai capelli bagnati e mi sono diretto in cucina dove mi attendeva un piatto di pastasciutta fumante. Poi ho aiutato la mamma a mettere i piatti nella lavastoviglie e mi sono asciugato i capelli. mezzogiorno

= mezzo + giorno

I nomi formati dall’unione di due parole diverse, ciascuna con un proprio significato, si dicono composti.

= = =

2

C ompleta i nomi composti che iniziano con la parola indicata. Nomi di mestieri

Nomi di sport

Nomi di oggetti

caposala

pallacanestro

portalettere

capo

palla

porta

capo

palla

porta

capo

palla

porta

3

F orma i nomi composti.

Caccia + Apri + Taglia + Auto + 100

= = = =

Conta +

=

Lancia +

=

Tempera + Gira +

= =


MORFOLOGIA

INDIVIDUALI O COLLETTIVI 1

Leggi, osserva e rispondi.

Un orsetto ghiotto di miele vede un'ape e la insegue fino a un albero cavo. L'ape entra nel cavo e l'orsetto ci infila il muso. Aiuto! Uno sciame ora lo insegue. • Il nome ape indica: un insetto un gruppo di insetti

2

Indica con un nome collettivo adatto un insieme di...

¿flotta

navi:

alberi da frutto:

I nomi che indicano un solo elemento si dicono individuali. I nomi che indicano un insieme di persone, animali o cose sono collettivi.

• Il nome sciame indica: un insetto un gruppo di insetti

3

S piega sul quaderno il significato dei seguenti nomi collettivi, come nell’esempio. videoteca = insieme di videocassette squadra

foresta

mobilia

collezione

stormo

pineta

assemblea

comitiva

vasellame

folla

gioventù

fogliame

tasti: api: schede: mucche: lupi:

4 C ompleta il cruciverba. Nella colonna colorata apparirà un nome collettivo. 1 2 3 4 5 6

1 - Un insieme di giocatori. 2 - Un periodo di dieci anni. 3 - Un gruppo di tre musicisti. 4 - Un insieme di alberi di arance. 5 - Un insieme di bovini. 6 - Un insieme di soldati. 101


MORFOLOGIA

CONCRETI O ASTRATTI 1

L eggi l’avviso e disegna il gatto. Barra con una X il nome evidenziato che non hai potuto disegnare.

AVVISO Ho perso il mio gatto. Ha gli occhi verdi, il pelo nero e la coda lunga. Aiutatemi a ritrovarlo! Mi manca la sua vivacità.

I nomi che indicano cose che si possono percepire con i sensi si dicono concreti. I nomi che indicano idee e stati d’animo si chiamano astratti.

libro

telefono

bontà

cornice

educazione

acqua

colla

generosità

pane

lettura

tristezza

collaborazione

prato

abilità

scienza

calabrone

fedele: bello:

4 C olora di verde gli spazi con i nomi astratti e di rosso quelli con i nomi concreti.

¿fedeltà ra

pane

sincero:

nuovo: buono:

ira

rtà

povero:

lib e

semplice:

102

odio

dente

finestra

cane matita

amore o fot

fantasia

onore

palo

sale

umano: possibile:

fame

estro

a

i bb

sole

mira

I ndica i nomi astratti che derivano dagli aggettivi.

fata carta ape

fiducia

volontà

3

I ndica se questi nomi sono sicuramente astratti (A) o concreti (C).

bon

2


MORFOLOGIA

GLI ARTICOLI 1

Leggi e cerchia le brevi parole che precedono i nomi evidenziati.

Era autunno, ma faceva ancora caldo. Tutti gli uccelli erano partiti, tranne i passeri. Stavano su un ramo e il loro cicaleccio era vivace e festoso. Una lepre si acquattò tra l’erba; sentito il cinguettio, pensava che fosse ancora primavera. All’improvviso uno sbuffo di vento disperse le foglie secche. La lepre si ricordò dell’autunno, spiccò un salto e fuggì via.

Le parole che precedono i nomi e ne segnalano il genere e il numero si chiamano articoli. I determinativi precedono nomi ben definiti, gli indeterminativi precedono nomi imprecisati.

Determinativi maschile

Indeterminativi

femminile

maschile

femminile

singolare

plurale

singolare

plurale

singolare

plurale

singolare

plurale

il/lo

i/gli

la

le

un/uno

/

una

/

2

la

Indica il genere e il numero di ogni nome, colorando l’articolo giusto. il

lo

le

3

L eggi e inserisci gli articoli mancanti.

Quando nonna Isa veniva, era Portava sempre e colorate di

il

le

i

gli

i

le

la gli

la

il

le gli

la

lo

il

gli

festa.

caramelle gommose certa marca che ci piacevano

tanto. Nonna Isa sfogliava

album delle

fotografie e osservava tutte

foto.

Ce n'era una in particolare che le piaceva: era quella della casa di villeggiatura nascosta tra

alberi.

T. Buongiorno, Io e Sara, Piemme

103


MORFOLOGIA

GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI 1

C erchia le qualità dei personaggi e riscrivile sotto le immagini.

Tilin tilone, il gatto marrone, tilin tilivo il lupo cattivo, tilin tilago, il perfido drago, tilin tilante la tartaruga elegante.

Le parole che si aggiungono ai nomi e indicano le qualità di persone, animali o cose si chiamano aggettivi qualificativi.

A. Lavatelli, Zoorime, SEI

2

S ostituisci ogni espressione con un aggettivo qualificativo.

Moto con motore che romba Bimba che dice bugie

Animale che mangia erba Eroe che ha coraggio

Uomo della preistoria

S crivi al posto giusto i seguenti aggettivi qualificativi: scattante • sorniona • nera lucente • moderna • affettuosa

Vento che soffia con impeto

Gatto che si muove scattando

4 S crivi un nome adatto agli aggettivi qualificativi di ogni gruppo. studiosa, diligente, ordinata sugosa, zuccherina, gialla lucide, comode, basse dorati, preziosi, antichi fresco, colorato, profumato afosa, calda, leggera 104

3

5

I ndica con una X gli aggettivi che concordano in genere e numero con il nome LAVAGNA. sì no spaziosa nere multimediale pulito nuova appesa


MORFOLOGIA

GLI AGGETTIVI POSSESSIVI Il nostro maestro è in ritardo.

Ho preso la tua penna.

Le parole evidenziate sono aggettivi possessivi e indicano a chi appartiene una cosa, un animale o una persona. La mia cartella è vuota.

1

2

L eggi e memorizza gli aggettivi possessivi. Singolare

maschile mio tuo suo nostro vostro loro

femminile mia tua sua nostra vostra loro

Anche proprio e altrui sono aggettivi possessivi.

• Ho fatto il mio dovere.

Plurale maschile miei tuoi suoi nostri vostri loro

S ottolinea nelle seguenti frasi gli aggettivi possessivi.

• Hai eseguito i tuoi compiti?

femminile

• Sono felici per la loro promozione.

mie tue sue nostre vostre loro

• Nella nostra classe è arrivato un nuovo compagno. • Giulia ha riparato la sua bicicletta. • Questo libro è di vostra madre.

3

C ompleta inserendo proprio e altrui al posto giusto.

Anna disse: – Occorre fare il e far valere i calpestare i diritti

dovere diritti, senza . 105


VERIFICA

SO SCRIVERE

1 Completa l’analisi dei nomi e indica con X se sono astratti (A) o concreti (C).

meccanici

nome

A C

genere

comune

allegria

nome

A C

genere

numero

numero

Serena

nome

caramelle

nome

A C

genere

A C

genere

numero

numero

2 Spiega il significato dei seguenti nomi collettivi.

cucciolata =

insieme di cuccioli

pineta =

orchestra = mandria =

3 Scrivi accanto a ogni nome: derivato (D), alterato (A), composto (C) o primitivo (P).

libraccio =

fioraio =

pentolina =

salvagente =

muro =

caserma =

pianoforte =

fiore =

vasetto =

4 Inserisci l’articolo determinativo.

5 Inserisci l’articolo indeterminativo.

armadio

scolari

gnocco

tribù

colore

pioggia

cialda

sciame

squalo

libri

imbroglio

accordo

mucche

ufficio

amicizia

esplosione

6 Sottolinea nel testo tutti gli aggettivi qualificativi.

In una caverna sotto terra viveva uno hobbit. Non era una caverna sporca o umida e neanche una caverna arida o spoglia con dentro niente per sedersi e da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima. Aveva una porta perfettamente rotonda, con un lucido pomello. La porta si apriva su un ingresso a forma di tubo: un tunnel molto confortevole. J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit o La riconquista del tesoro, Adelphi

106

Verso le competenze Riconoscere le parti del discorso: nomi, articoli, aggettivi.


MORFOLOGIA

IL VERBO 1

L eggi e rifletti sulle parole evidenziate: sono verbi.

Lillo è un drago.

Sta nella sua grotta nel ventre della montagna.

Mangia carne di riccio e lucertole alla griglia.

Dopo l'abbondante pasto, Lillo è sazio.

I verbi indicano un’azione (che cosa fa?) ma anche uno stato (dove si trova?) o un modo di essere (chi è? com’è?).

2

C ompleta la tabella con i verbi adatti. Azioni

Il babbo

lavora

Modi di essere è severo

Io I gabbiani La cantante La scuola

3

S ottolinea i verbi.

Leggerò il libro, poi lo darò a Isa. Marta e Leo andavano in bici. Il papà era a casa e cucinava. Ho raccolto funghi nel bosco. Billy ha abbaiato al gatto. Che tosse! Vado dal dottore.

Questo film è noioso, ma a Sara piace. Dopo tanto allenamento, è stanco. Partiranno per Roma alle sedici. Di notte spuntano le stelle nel cielo. Una volta io ero un bebè e piangevo sempre. La volpe è nella tana, ma presto uscirà. 107


MORFOLOGIA

LE CONIUGAZIONI 1

L eggi i fumetti e sottolinea i verbi, poi rispondi.

Al mare si può...

In montagna si può... ... cercare funghi, raggiungere le cime delle montagne, scoprire tanti animali, passeggiare nei boschi.

... fare il bagno, prendere il sole, riempire le formine di sabbia.

I verbi che hai sottolineato indicano chi compie l’azione e quando? Sì

No

Sono verbi al modo infinito.

2

S crivi alcuni verbi al modo infinito. 1a coniugazione

3

La forma all’infinito ci segnala a quale coniugazione appartiene un verbo: se termina in -are 1a coniugazione se termina in -ere 2a coniugazione se termina in -ire 3a coniugazione

2a coniugazione

3a coniugazione

A nalizza i verbi, come nell’esempio.

Mangerai =

verbo mangiare, 1a coniug.

Usciremo =

Hai finito =

Ho pianto =

Dormivo =

Leggo =

Tornammo =

Ascolto =

108


MORFOLOGIA

LE PERSONE DEL VERBO 1

L eggi e rifletti sulle parole evidenziate: sono le persone che compiono le azioni del verbo. Noi leggiamo volentieri Io leggo soprattutto le filastrocche. libri di fiabe e tu che Le persone che compiono cosa leggi? le azioni possono essere espresse con un nome o con una parola che sostituisce il nome, il pronome personale.

2

3

Leggi la tabella e memorizzala.

pronomi personali

singolare

plurale

1a persona

io

noi

2a persona

tu

voi

3a persona

egli, ella, lui, lei, esso, essa

loro, essi, esse

Il verbo può essere coniugato, cioè modificato nella persona.

Coniuga il verbo ballare in base alla persona: segui l’esempio.

Io salto

Noi saltiamo

Io

Noi

Tu salti

Voi saltate

Tu

Voi

Egli salta

Essi saltano

Egli

Essi

4 C ompleta con la persona adatta.

5

A nalizza la persona di ogni verbo.

giochiamo a carte.

Tu cammini

2a persona singolare

ascolti la radio.

Noi abbiamo mangiato

parlano troppo.

Voi avete scritto

giocherò a dama.

Io giocherò

correva via.

Egli risponderà

suonavate il flauto.

Essi presero

109


MORFOLOGIA

IL TEMPO DEI VERBI 1

Leggi e rifletti sui verbi evidenziati: indicano azioni che avvengono in tempi diversi. Passato

Presente

A sei anni Lucia pattinava con titubanza in cortile.

Futuro

Fra qualche anno Lucia pattinerà con successo.

Oggi Lucia pattina con sicurezza in palestra.

Il verbo può essere coniugato, cioè modificato in base al tempo in cui avvengono le azioni. I tempi fondamentali sono tre: presente, passato, futuro.

2

S ottolinea i verbi contenuti nelle frasi, poi riscrivili al posto giusto.

• Se studi molto il pianoforte, da grande diventerai un bravo pianista. • Lunedì sono uscito con Carlo e abbiamo giocato tanto. Tornerò presto da lui. • Lucrezia va al negozio di animali. Comprerà un cagnolino. • Gli zii hanno una barca. La scorsa estate sono andati in Sardegna. • Io e Paolo cantiamo in una band. Abbiamo vinto dei concorsi e ne vinceremo altri.

Passato

3

Presente

Futuro

C ancella l’intruso in ogni serie di verbi.

• dorme / scrivono / partivi / assaggiamo / guardo / correggiamo • sedevate / ascoltavi / hanno comprato / annuso / visse / abbiamo rinunciato • rideranno / salteremo / hai perso / vincerò / mangerà / accompagnerete • ho previsto / avete augurato / prendevano / sentì / nuoterà / seguimmo 110


MORFOLOGIA

IL VERBO ESSERE 1

L eggi e circonda le voci del verbo essere.

Brillo è un pagliaccio: salta, scherza e balla.

Oggi è nella nostra scuola ed è riuscito a far ridere anche il dirigente.

Quando fa le smorfie è molto buffo e tutti lo applaudono.

Il verbo essere quando indica uno stato (dov’è?) o un modo di essere (chi è? com’è?) ha significato proprio. Quando aiuta un altro verbo a formare un tempo composto è ausiliare.

2

C ompleta con il verbo essere.

Io

molto alto.

Enrico

il più simpatico.

Paola e Maria

gemelle.

Tu

sempre imbronciato!

Voi

stanche di camminare?

Noi

molto occupate.

3

C erchia il verbo essere in blu se ha significato proprio, in rosso se è ausiliare.

La macchina della zia è nuova. Sei un bambino davvero simpatico. Il papà è uscito per lavoro. I miei capelli sono rossi. Marco è andato a pattinare.

4 Segui l’esempio e analizza le voci del verbo essere. siamo = era = saranno = sarai =

verbo essere, coniug. propria, 1° pers. pl.

Il verbo essere non appartiene a nessuna delle tre coniugazioni. Ha una coniugazione propria.

eravamo = siete = 111


MORFOLOGIA

IL VERBO AVERE 1

Leggi e circonda le voci del verbo avere.

Quest’anno Carla ha una Dopo un giro con le amiche maschera nuova ed esce per rientra in casa; ha appetito e mostrarla a tutti. corre in cucina.

La mamma ha fritto un vassoio di frittelle e Carla ne fa una scorpacciata.

Il verbo avere quando indica un possesso (che cosa ha?) o una sensazione (che cosa sente?) ha significato proprio. Quando aiuta un altro verbo è ausiliare.

2

3

Cerchia il verbo avere in blu se ha un significato proprio, in rosso se è ausiliare. Hai sentito cosa ti ho detto? Ho la febbre e non ho studiato. Hanno fatto delle foto molto belle. Noi abbiamo le matite colorate. Filippo ha imparato le tabelline. Voi avete una sciarpa da indossare? Il verbo avere ha una coniugazione propria, come il verbo essere.

Io Voi

un libro di barzellette. un cane di nome Rex.

Marco

fame e torna a casa.

Le mie sorelle Tu Noi

il motorino.

molti giochi di società. veramente caldo.

4 Analizza le voci del verbo avere. avrà =

verbo avere, coniug. propria, 3a pers. sing.

hanno = avevate = ho = avremo = avevi =

112

Completa le frasi con il verbo avere.


MORFOLOGIA

I MODI DEL VERBO Modo Indicativo

Modo Congiuntivo

Non mangio da due giorni.

Ah, se tu mangiassi di meno! ce

rio de a i s de anz r spe

rea

rte

ltà

zza

mangiare com

e

n izio

Modo Condizionale

and

d con

Mangerei di più, se stessi bene.

o

Modo Imperativo Mangia più lentamente!

L’azione di mangiare è presentata in modi diversi. Il modo Indicativo esprime azioni reali e certe. Ha otto tempi: quattro semplici e quattro composti. Tempi semplici Presente (mangio) Imperfetto (mangiavo) Passato remoto (mangiai) Futuro semplice (mangerò)

1

Tempi composti Passato prossimo (ho mangiato) Trapassato prossimo (avevo mangiato) Trapassato remoto (ebbi mangiato) Futuro anteriore (avrò mangiato)

Nel testo i verbi sottolineati sono al tempo Imperfetto. Trasformali sul tuo quaderno come nell’esempio.

L’estate scorsa, tutti i giorni incontravo Giulia: andavamo al parco dove giocavamo con alcuni nostri amici. Ci recavamo al bar e compravamo un buon gelato: lo mangiavamo all’ombra di un bel pino e la sera tornavamo verso casa felici. • Presente: Quest’estate, tutti i giorni incontro... • Passato prossimo: Ieri ho incontrato... • Passato remoto: L’estate scorsa incontrai... • Futuro: La prossima estate incontrerò... 113


MORFOLOGIA

TEMPI SEMPLICI E COMPOSTI 1

Leggi e trascrivi i verbi evidenziati al posto giusto.

È arrivato il giorno del compleanno. Papà è tornato a casa dal lavoro un’ora prima. Ha appoggiato la sua borsa sul divano e poi ha chiamato Marco per andare insieme al negozio di sport dove vendono l’oggetto dei suoi desideri. Marco ha fatto i gradini della rampa di scale tre alla volta. Ora sta con il naso schiacciato contro la vetrina. Il papà lo prende per mano e lo invita a entrare. Marco prova varie paia di scarpe sportive e finalmente trova quelle giuste. – Finalmente ci siamo! – dice il papà. A. Pellai, Scarpe verdi d’invidia, Erickson

vendono,

• Verbi formati da una sola parola:

I tempi verbali formati da una sola parola si chiamano tempi semplici, quelli formati da due parole si chiamano tempi composti.

è arrivato,

• Verbi formati da due parole:

2

Scrivi S se si tratta di un tempo semplice, C se si tratta di un tempo composto.

ho ascoltato

avevano preso

dipingerai

hai accolto

ho dormito

sarà partito

navigammo

chiesi

hanno udito

piangevano

toccammo

formarono

3

Forma i tempi composti con l’ausiliare essere o l’ausiliare avere.

Tu

offerto la colazione a tutti.

Giulio e io

dormito fino a tardi.

Sara

usato le matite colorate.

Tu

deciso quale abito indossare?

Essi

andati a vedere un film.

Io

rimasto fuori ad aspettarti.

I genitori 114

partiti per il weekend.

Voi

chiesto informazioni.


MORFOLOGIA

LE PREPOSIZIONI Il cane di zio Ubaldo abbaia per difendere la casa.

Le parole evidenziate sono preposizioni semplici e servono a collegare tra loro le parole all’interno di una frase. Sono: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra. Le preposizioni semplici, tranne per, tra e fra, possono essere unite agli articoli determinativi e insieme formare le preposizioni articolate.

1

Leggi e memorizza le preposizioni articolate. Preposizioni semplici

+ il

+ lo

+ l’

+ la

+i

+ gli

+ le

di

del

dello

dell’

della

dei

degli

delle

a

al

allo

all’

alla

ai

agli

alle

da

dal

dallo

dall’

dalla

dai

dagli

dalle

in

nel

nello

nell’

nella

nei

negli

nelle

con

col

su

sul

sugli

sulle

2

coi sullo

sull’

sulla

sui

Cerchia di rosso le preposizioni semplici e di blu quelle articolate.

Con il sole è tutto più bello: si può andare al parco, in bicicletta o con i pattini. Mi diverto a portare a spasso il cane coi pattini e col guinzaglio. Nei giardini e sui balconi delle case ci sono fiori colorati. Le rondini tornano e fanno il nido: si dice che i rondinini nascono nelle case dove abitano persone dall’animo gentile.

3

4 Scomponi.

Componi.

da + i =

da + la =

a + la =

in + lo =

dallo =

sulla =

negli =

agli = 115


MORFOLOGIA

LE CONGIUNZIONI

Paolo e Sofia giocano allegri quando sono al mare.

Lucia legge mentre la mamma cucina e Fufi dorme.

Le parole evidenziate sono congiunzioni perché congiungono (uniscono) parole o frasi. Le congiunzioni più usate sono: ma, per, e, o, se, perché, poiché, affinché, che, mentre, quando, infatti, dunque, perciò...

1

L ega alla frase di partenza un’altra frase, tenendo conto della congiunzione evidenziata: otterrai una frase complessa.

• La mia sorellina è triste perché • Marco ha finito i compiti, perciò • Luca desidera un pallone nuovo, ma • Giovanni apre il frigo e • Io mi sento al settimo cielo quando

2

C ollega le frasi con le congiunzioni opportune, scegliendole fra quelle elencate. perché

se

Credevo di divertirmi alla festa Carla, in classe, chiacchierava Dimagrirai troppo Ugo è amico di Leo Mi diverto molto al parco È arrivata la primavera 116

ma

mentre

infatti

mi sono annoiato! la sua compagna stava attenta! mangi così poco! sia un gran prepotente. posso fare tanti giochi diversi. sono tornate le rondini in città.

benché


SO SCRIVERE

VERIFICA

1 Leggi e sottolinea tutti i verbi.

La mia maestra, Miss Caroline, aveva i capelli biondi e le guance rosee. Quando rideva strizzava gli occhi e arricciava il naso. Era gentile con noi bambini, ma diventava severa se ci mostravamo pigri nel fare i compiti. Ricordo che Miss Caroline aveva iniziato il primo giorno di scuola leggendo una storia di gatti. H. Lee, Il buio oltre la siepe, Feltrinelli

2 M odifica la frase coniugando il verbo in base alla persona.

3 C oniuga il verbo bere in base al tempo richiesto.

Io gioco ogni giorno nel cortile.

Presente

Tu

Oggi io

Egli

Passato

Noi

Ieri

Voi

Futuro

Essi

Domani

il tè. il tè. il tè.

4 A nalizza su un foglio la frase: “Il canarino di mio cugino è vivace e canterino”, come nell’esempio.

Il cane di mia zia ha pelo nero e lucido

= = = = = = = = = =

art. determinativo, masch., sing. nome comune di animale, masch., sing., concr., prim. preposizione semplice aggettivo possessivo, fem., sing. nome comune di persona, fem., sing., concr., prim. verbo avere, coniug. propria, modo indicativo, tempo presente, 3a pers. sing. nome comune di cosa, masch., sing., concr., prim. aggettivo qualificativo, masch., sing. congiunzione aggettivo qualificativo, masch., sing.

Verso le competenze Riconoscere le parti del discorso: i verbi.

117


SINTASSI

LA FRASE Sergio e Anna fanno un picnic nel prato. Poi giocano a palla.

1

L eggi i due gruppi di parole divisi dal punto, poi rispondi con una X.

Le parole di ogni gruppo: • sono in ordine? Sì No • sono in accordo tra loro? Sì No • trasmettono un significato? Sì No

La frase è un gruppo ordinato di parole in accordo tra loro e con un significato compiuto. Se hai risposto “sì” alle tre domande, i gruppi di parole sono frasi, altrimenti sono non frasi.

2

I ndica con una X quelle che secondo te sono frasi.

Il leone la gazzella che fugge. La torta è veramente squisita. La maestra spiegano la storia. Il bicchiere sul tavolo è vuoto.

3

Sono goloso di ciambelle alla crema. Tante il parole vocabolario contiene. Mario si tuffa dal trampolino. Nel cielo sfreccia un’auto da corsa.

C ancella la parola che non è in accordo. Poi scrivi la frase correttamente. agli scrivono una Sergio amici

cartolina

Serena corsi

fare

vuole

di un nuoto

Sergio scrive una cartolina agli amici.

118

sorellina

nata

Simone

a

è

belle una

con Mirco al va monopattino

parco la


SINTASSI

LE PARTI DELLA FRASE 1

L eggi la frase e poi osserva come viene divisa.

Il babbo lava l’automobile in giardino.

Di chi si parla?

Che cosa fa?

Che cosa?

Dove?

Il babbo

lava

l'automobile

in giardino

2

I n ogni frase cancella i sintagmi che non descrivono la situazione illustrata.

Un gatto/abbaia/miagola/nel cielo/ sul tetto/della casa/di giorno/di notte.

3

Ogni frase si può dividere in tante parti (sintagmi) ognuna delle quali ci fornisce un’informazione.

Marco/pesca/mangia/la mamma/un leone/una trota/nel fiume.

S uddividi le frasi in sintagmi con una barra, come nell’esempio.

La moto/sfreccia/per le vie/della città. La lucertola si riscalda al sole dell’estate. A luglio gli zii partiranno per le vacanze.

Luca impara a memoria le tabelline. Nel mare i pesci guizzano in libertà. Io andrò al parco con gli amici. 119


SINTASSI

LA FRASE MINIMA 1

Osserva come viene ridotta la frase, poi rispondi.

Il riccio gioca con le foglie nel bosco.

Il riccio gioca con le foglie nel bosco.

La frase Il riccio gioca ammette altre riduzioni?

La frase minima è formata dai sintagmi necessari per fornire le informazioni essenziali.

Sì No

Per questo si dice che è una frase minima.

2

3

R icomponi le frasi minime.

Le rane La squadra Il neonato I primitivi L’aereo Il clacson Le stelle

gioca. cacciavano. gracidano. partirà. dorme. suona. brillavano.

Il riccio gioca con le foglie.

Completa le frasi minime.

• Il leone •

. è enorme.

• I vendemmiatori

.

è prezioso.

si è spuntata.

• La luna

4 In ogni frase sottolinea la frase minima. Lo zio guarda con attenzione il film.

Sulla panchina i nonni chiacchierano.

Domani Luca mangerà a casa mia.

Il sole sorge ogni giorno.

Monica esce di casa con l’ombrello.

Irene gioca a pallacanestro da un anno.

Il cane di Paola ha rovinato l'aiuola.

Dopo due settimane, oggi riapre la scuola.

120

.


SINTASSI

SOGGETTO E PREDICATO 1

Osserva e leggi con attenzione, poi rifletti.

Dick è il cane di Luca.

Dick gioca con Luca.

Luca è felice.

Di chi si parla?

Chi è?

Di chi si parla?

Che cosa fa?

Di chi si parla?

Com'è?

Dick

è il cane

Dick

gioca

Luca

è felice

soggetto

predicato

soggetto

predicato

soggetto

predicato

Nella frase il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. Il predicato spiega che cosa si dice del soggetto, cioè chi è, che cosa fa o come è.

2

3

Completa con i soggetti. salta.

Completa con i predicati.

I cani

telefonava.

Le trottole

sono insetti.

Il musicista

è profumata.

La sveglia

hanno mangiato. nuotano.

L’ape Il fruttivendolo

4 Sottolinea di rosso il soggetto e di blu il predicato. Attenzione! Non sempre il soggetto si trova prima del predicato. Il telefono squilla tutto il giorno.

È arrivato il treno alla stazione.

Gli occhiali dello zio erano nascosti.

Il mio gatto rincorre i topi.

La maglietta di Chiara è colorata.

Noi verremo al tuo compleanno.

Partirà domani la mia amica.

Ieri Matilde aveva la febbre.

La lucertola prende il sole su un sasso.

È buonissima la crostata alla crema. 121


SINTASSI

PREDICATO VERBALE E NOMINALE 1

Osserva e leggi con attenzione che cosa si dice della giraffa. PREDICATO

SOGGETTO

PREDICATO

È un mammifero È gialla È alta

La giraffa

Mangia Cammina Corre

Questi predicati indicano chi è e com’è il soggetto: sono predicati nominali.

Questi predicati indicano che cosa fa il soggetto: sono predicati verbali.

Il predicato nominale spiega chi è, che cos’è, com’è il soggetto. È formato dal verbo essere più un nome o un aggettivo.

2

Il predicato verbale indica che cosa fa il soggetto. È formato da un verbo.

C ompleta gli enunciati aggiungendo predicati nominali (PN) e predicati verbali (PV). L'ELEFANTE

PN

è grosso,

IL GATTO è un felino,

PV barrisce,

122

PN

PV si acciambella,


SINTASSI

3

Per ogni soggetto, scrivi un PV e un PN. PV

La neve

PN PV

L'albero

PN PV

L'infermiera

PN PV

La pecora

PN

4 D istingui i predicati verbali dai

Fai attenzione!

predicati nominali usando due colori diversi.

Il papà è senza ombrello.

5

Il verbo essere non è accompagnato da un nome, né da un aggettivo. Ha un significato proprio: è un predicato verbale.

è allegro

sono arrivati

è andato

sarete giunti

sei partito

sarete presenti

Le nuvole sono scomparse .

sei timido

sono stanchi

Il verbo essere aiuta il verbo scomparire a formare un tempo composto: insieme formano un predicato verbale.

sono amici

siete giunti

Indica i predicati verbali. è un animale era bellissimo siete arrivati siamo pronti

sei cresciuto è molto veloce sono bravi eri

è tornato

è veloce

sarò presente

sarò tornato

foste rimasti

foste scontenti

6

Indica i predicati nominali. eri scappato siamo stanchi sono fedele siete tornati

è tornato è nato erano felici ero seduto 123


SINTASSI

IL SOGGETTO SOTTINTESO Stanno arrivando! Non sempre, nelle frasi, è espresso il soggetto. Se, ad esempio, dico “Stanno arrivando!” i soggetti potrebbero essere diversi (i compagni, i nonni, gli amici, i corridori...). Quando il soggetto non è espresso si dice soggetto sottinteso.

1

D ov’è il soggetto? Cercalo nella colonna al centro e collegalo con la frase corrispondente, come nell’esempio. Io

Vuoi una fetta di torta? Non si è sentita bene. Hanno bisogno d’aiuto! Sono in pericolo!

2

Ha viaggiato per molto ore.

Tu

Sono ritornata in tempo.

Laura Enrico

Non vogliamo disturbare.

Noi Voi

Venite qui!

Essi

L eggi il breve racconto e completa con il soggetto sottinteso adatto.

C’era una volta un folletto che si chiamava Puc. (

)

viveva con la famiglia in una casina sotto le radici di un grande albero. Tutte le sera la mamma gli raccontava una storia. Poi ( gli rimboccava le coperte e ( 124

) ) si addormentava contento.


SINTASSI

LE ESPANSIONI 1

Osserva: la frase minima viene arricchita con altri sintagmi.

I turisti camminano

Come?

Dove?

in fila indiana

lungo il sentiero.

I sintagmi che aggiungono informazioni alla frase minima si chiamano espansioni o complementi e rispondono a domande diverse: che cosa? dove? quando? di chi? come?

2

Arricchisci le frasi minime rispondendo alle domande.

Il gatto (di chi?)

gioca (con che cosa?)

La zia ha preparato (che cosa?)

.

(quando?)

Il papĂ va (dove?)

.

(con chi?)

Mario e Sofia giocano (a che cosa?) Il fratello (di chi?)

3

.

.

(dove?)

sa andare in bicicletta (come?)

.

Scrivi tu la domanda a cui risponde ogni espansione.

(

) In autunno le foglie cadono (

Il gatto ( (

) di Anna gioca (

) con una pallina.

) Dalla finestra Daniela vede (

La luce (

) sul terreno. ) il campanile.

) delle candele illumina (

) la stanza.

4 Sottolinea la frase minima e cerchia le espansioni. I bambini giocano nel parco.

Alla mia festa hanno partecipato tutti.

Ieri Paola ha dormito a casa mia.

Le stelle brillano nel cielo. 125


SINTASSI

IL COMPLEMENTO OGGETTO 1

O sserva e leggi con attenzione. Cenerentola infila

Pinocchio abbraccia

Biancaneve mangia

(che cosa?)

(chi?)

(che cosa?)

una scarpina.

la fata.

la mela.

L’espansione diretta o complemento oggetto indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal predicato. Risponde alle domande: chi? che cosa?

2

3

C ompleta con un complemento oggetto.

La pattinatrice indossa (che cosa?)

S ottolinea il complemento oggetto.

La maestra corregge i compiti di sera. La mucca allatta il vitellino nella stalla.

Il taxi aspetta (chi?)

Il fotografo stampa le foto del matrimonio.

Chiara pettina (che cosa?)

Il sole asciuga le lenzuola del mio letto.

Luca mangia (che cosa?)

Il bambino bacia la nonna, poi anche il nonno.

L’allenatore allena (chi?)

4 F ai l’analisi logica delle frasi usando le abbreviazioni della legenda. Segui l’esempio. Legenda

S = soggetto E = espansione

PV = predicato verbale CO = complemento oggetto

PN = predicato nominale

Il musicista ( S ) suonava ( PV ) il piano ( CO ) nel teatro ( E ) della città ( E ). L’orologio ( L’ape ( La gatta ( 126

) sul muro ( ) succhia (

) indica (

) il nettare (

) di Michela (

) le ore ( ) dai fiori (

) era golosissima (

) e i minuti (

).

) in primavera ( ) di croccantini (

). ).


SINTASSI

ALTRE ESPANSIONI Il leoncino gioca con gli altri cuccioli nella savana.

Le espansioni della frase minima sono molte e diverse. Quelle che non rispondono alle domande: chi? che cosa? si chiamano espansioni indirette. Sono introdotte da una preposizione e danno informazioni di diverso tipo. Rispondono alle domande: dove? quando? con chi? con che cosa? a chi? a che cosa? di chi? da dove?

1

E spandi (allarga) le seguenti frasi minime: le domande indicano quali informazioni devi aggiungere. Io ho nuotato quando? dove? con chi? La bambina corre come? dove? con che cosa?

2

E spandi sul tuo quaderno le seguenti frasi minime:

• La maestra scrive • I nonni accompagnano

• Il calciatore si allena • I pagliacci divertono 127


SINTASSI

GRUPPO DEL SOGGETTO E GRUPPO DEL PREDICATO 1

2

L eggi e rifletti.

Il cane rosicchia

di chi è il cane?

che cosa rosicchia?

di Anna

un osso

Il cane di Anna è il gruppo del soggetto (GS) cioè soggetto + le parole che ne arricchiscono il significato.

Rosicchia un osso è il gruppo del predicato (GP) cioè predicato + le parole che ne arricchiscono il significato.

Nelle frasi, già divise in sintagmi, sottolinea in rosso il soggetto e in blu il predicato, poi completa lo schema.

• Gli studenti / aspettano / le vacanze. GS

GP che cosa?

• Il gelato / al cioccolato / è buono. GS

GP

come?

• Il cane / dei vicini / di notte / abbaia / continuamente. GS di chi?

128

GP quando?

come?


VERIFICA

SO SCRIVERE 1 I ndica con una X le frasi.

Oggi è il mio compleanno.

4 S ottolinea la frase minima: in rosso il soggetto e in blu il predicato.

Le mucche correre.

Sono cadute dal pino le pigne.

Mamma balla la discoteca in.

Il palazzo della nonna è altissimo.

La scimmia vive nella foresta.

Ieri io sono andato al pub con lo zio.

Dalla montagna scende un ruscello.

I pipistrelli sono mammiferi con le ali.

A carte ieri con la nonna.

Sonia è partita per Londra con l’aereo.

Vado al cinema con la mia amiche.

Al cinema tu hai incontrato la zia di Sara.

2 D ividi le frasi in sintagmi con una barra.

I primitivi si vestivano con le pelli.

5 C olora di giallo i predicati nominali e di verde i predicati verbali.

Sono arrivate le rondini da qualche giorno.

siamo allegri

ridevano

Il gatto della nonna è vivacissimo.

ho corso

è elegante

è un pianeta

sono partiti

sei bravissimo

hanno vinto

La cuoca prepara la pasta con i piselli. Lo scuolabus è arrivato in orario. Il canarino di Luca è vivace. I fiori del balcone sono sbocciati. La casa di mio zio è bellissima. 3 S crivi tra parentesi il soggetto sottointeso.

•(

) giochi con la bambola.

• Si capisce che (

) vai a scuola

volentieri! •(

) abbiamo molta sete.

• (

) dicono che giocheranno con

noi. •(

) sono felice di vederti.

•(

) andrete al cinema domani?

Verso le competenze Riconoscere gli elementi di una frase: soggetto, predicato.

è arrivato

siete curiosi eri pronta

avete cantato leggeremo ero salita

6 I ndica con una X il predicato nominale.

Sono uno scolaro. Sono andato. Sono partito. Sono cresciuto. Sono tornato. Sono arrabbiato. 129


VERIFICA

SO SCRIVERE

1 A rricchisci la frase con l’espansione richiesta.

2 A rricchisci la frase con un complemento oggetto.

Il pallone è caduto (dove?)

Maria ha sognato

Io mi addormento (quando?)

Il dinosauro mangiava

Ho passeggiato (con chi?)

Le radici assorbono

Il bassotto abbaia (a chi?)

Il vendemmiatore raccoglie

3 D ividi le frasi in sintagmi, sottolinea in rosso il soggetto e in blu il predicato, poi completa lo schema.

• I pagliacci divertono il pubblico. GS

GP chi?

• Il gatto di Marco gioca con il gomitolo. GS

GP con che cosa?

di chi?

• Le mie scarpe sono sporche del fango di ieri. GS

GP

di che cosa?

di quando?

4 Fai l’analisi logica delle frasi usando le abbreviazioni che già conosci (vedi pag. 126).

Il cappello ( Mattia ( L’uccello ( 130

) della zia ( ) ha rotto ( ) becca (

) è rosso ( ) con il pallone ( ) le briciole (

Verso le competenze Riconoscere gli elementi di una frase: le espansioni.

). ) un vaso ( ) sul davanzale (

). ).


TAVOLE DEI VERBI

VERBI AUSILIARI modo indicativo Il verbo può essere coniugato in modi diversi. Il modo Indicativo indica azioni che accadono sicuramente.

ESSERE TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

AVERE TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente Io sono Tu sei Egli è Noi siamo Voi siete Essi sono

Passato prossimo Io sono stato Tu sei stato Egli è stato Noi siamo stati Voi siete stati Essi sono stati

Presente Io ho Tu hai Egli ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno

Passato prossimo Io ho avuto Tu hai avuto Egli ha avuto Noi abbiamo avuto Voi avete avuto Essi hanno avuto

Imperfetto Io ero Tu eri Egli era Noi eravamo Voi eravate Essi erano

Trapassato prossimo Io ero stato Tu eri stato Egli era stato Noi eravamo stati Voi eravate stati Essi erano stati

Imperfetto Io avevo Tu avevi Egli aveva Noi avevamo Voi avevate Essi avevano

Trapassato prossimo Io avevo avuto Tu avevi avuto Egli aveva avuto Noi avevamo avuto Voi avevate avuto Essi avevano avuto

Passato remoto Io fui Tu fosti Egli fu Noi fummo Voi foste Essi furono

Trapassato remoto Io fui stato Tu fosti stato Egli fu stato Noi fummo stati Voi foste stati Essi furono stati

Passato remoto Io ebbi Tu avesti Egli ebbe Noi avemmo Voi aveste Essi ebbero

Trapassato remoto Io ebbi avuto Tu avesti avuto Egli ebbe avuto Noi avemmo avuto Voi aveste avuto Essi ebbero avuto

Fu turo semplice Io sarò Tu sarai Egli sarà Noi saremo Voi sarete Essi saranno

Futuro anteriore Io sarò stato Tu sarai stato Egli sarà stato Noi saremo stati Voi sarete stati Essi saranno stati

Futuro semplice Io avrò Tu avrai Egli avrà Noi avremo Voi avrete Essi avranno

Futuro anteriore Io avrò avuto Tu avrai avuto Egli avrà avuto Noi avremo avuto Voi avrete avuto Essi avranno avuto 131


TAVOLE DEI VERBI

LE TRE CONIUGAZIONI modo indicativo AMARE

CREDERE

SENTIRE

1a coniugazione

2a coniugazione

3a coniugazione

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente Io Tu Egli Noi Voi Essi

sento senti sente sentiamo sentite sentono

Passato prossimo Io ho Tu hai Egli ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno

amato amato amato amato amato amato

creduto creduto creduto creduto creduto creduto

sentito sentito sentito sentito sentito sentito

sentivo sentivi sentiva sentivamo sentivate sentivano

Trapassato prossimo Io avevo amato Tu avevi amato Egli aveva amato Noi avevamo amato Voi avevate amato Essi avevano amato

creduto creduto creduto creduto creduto creduto

sentito sentito sentito sentito sentito sentito

sentii sentisti sentì sentimmo sentiste sentirono

Trapassato remoto Io ebbi amato Tu avesti amato Egli ebbe amato Noi avemmo amato Voi aveste amato Essi ebbero amato

creduto creduto creduto creduto creduto creduto

sentito sentito sentito sentito sentito sentito

sentirò sentirai sentirà sentiremo sentirete sentiranno

Futuro anteriore Io avrò Tu avrai Egli avrà Noi avremo Voi avrete Essi avranno

creduto creduto creduto creduto creduto creduto

sentito sentito sentito sentito sentito sentito

amo ami ama amiamo amate amano

credo credi crede crediamo credete credono

Imperfetto Io amavo credevo Tu amavi credevi Egli amava credeva Noi amavamo credevamo Voi amavate credevate Essi amavano credevano Passato remoto Io amai Tu amasti Egli amò Noi amammo Voi amaste Essi amarono Futuro semplice Io amerò Tu amerai Egli amerà Noi ameremo Voi amerete Essi ameranno

132

credetti credesti credette credemmo credeste credettero

crederò crederai crederà crederemo crederete crederanno

amato amato amato amato amato amato


LE REGOLE

L'ORDINE ALFABETICO A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z vocali

consonanti

lettere straniere

L’alfabeto è l’ insieme ordinato di tutte le lettere di una lingua. Nel dizionario o vocabolario, nell’elenco telefonico e in quello scolastico, le parole sono scritte in ordine alfabetico; mettere le parole in ordine alfabetico rende più facile trovarle. Ecco una guida che ti può aiutare a cercare nel vocabolario. PRONTO? VIA! Sottolinea nella parola da cercare la lettera iniziale. Cerca la sezione che corrisponde alla prima lettera della parola. Cerca la sezione che corrisponde alla seconda lettera della parola.

Hai trovato la parola?

NO

Continua con la terza lettera e così via.

SI Usala per ciò che ti serve. SEI ARRIVATO! 133


LE REGOLE

LE DIFFICOLTÀ ORTOGRAFICHE CIE

GIE

SCIE

• cielo • cieco • crociera • società • sufficiente • specie • superficie • pasticciere...

• igiene • igienico • igienista • valigie • ciliegie • raggiera • bugie • formaggiera...

• scienza • coscienza • scienziato • usciere • cosciente • scientifico • scie...

GNI

NI

GL

LI

compagnia, disegniamo, sogniamo, spegniamo...

carabiniere, niente, giardiniere, Antonio...

gladiatore glicine, glucosio, glaciale, inglese, Gloria...

olio, milione, cavaliere, italiano, petroliera, Emilia...

QUA· QUE· QUI · QUO • quercia • questione • quaglia • aquilone • quoziente...

CQ

CU

• soqquadro

• acqua • acquario • acquolina • acquazzone • acquerugiola • subacqueo • acquedotto • acquerello • acquistare • acquisire...

• cuoco • cuore • scuola • cuoio • cuocere • scuotere • percuotere • riscuotere • rincuorare

Il gelato è buono.

è|e

Il gelato e il ghiacciolo sono freschi.

Io ho freddo.

ho | o

Vuoi il cappello o la sciarpa?

Tu hai sonno?

hai | ai

Non vuoi andare ai giardini?

Emi ha fretta.

ha | a

Va a casa.

Essi hanno sete. 134

QQ

hanno | anno

Brindiamo al nuovo anno.


LE REGOLE

LA PUNTEGGIATURA I segni di punteggiatura nello scritto indicano le pause e il tono che diamo alla voce quando parliamo. PAUSE LUNGHE

.

?

punto

punto di domanda

Il punto s’inserisce alla Il punto interrogativo s’inserisce fine della frase, quando si alla fine di una domanda: indica conclude il pensiero. che dobbiamo usare un tono interrogativo. I bambini giocano in cortile.

!

punto esclamativo

Il punto esclamativo s’inserisce dopo un’esclamazione: indica che dobbiamo esprimere un tono di meraviglia, rabbia, gioia o altro.

Mi presti la matita?

Goal! Bravo!

Ricorda! Dopo i punti ( . ? ! ) devi usare la lettera maiuscola. PAUSE BREVI

,

;

virgola

La virgola s’inserisce tra le parole di un elenco oppure per dividere una serie di frasi. Nel mio zaino ci sono: libri, quaderni, astuccio e merenda.

...

punto e virgola

Il punto e virgola s’inserisce per separare due o più frasi.

Oggi vado in palestra; domani farò i compiti.

I puntini di sospensione

:

due punti

I due punti s’inseriscono prima di un elenco; quando introduciamo una spiegazione; per introdurre il discorso diretto. L’insegnante ha detto: – Fate attenzione: vi leggo una storia.

s ’inseriscono quando intendiamo interrompere o lasciare in sospeso il discorso. All’improvviso... 135


LE REGOLE

NOMI E ARTICOLI I NOMI indicano persone, animali, cose, sentimenti, idee...

COMUNE bambino

PROPRIO Ugo

MASCHILE zio

FEMMINILE zia

MASCHILE E FEMMINILE nipote

SINGOLARE gatto

PLURALE gatti

SINGOLARE E PLURALE puma

CONCRETO volpe, nonno, casa...

PRIMITIVO scuola

DERIVATO scolaro

ASTRATTO felicità, paura, coraggio...

ALTERATO scolaretto

GLI ARTICOLI DETERMINATIVI

136

COMPOSTO scuolabus

COLLETTIVO scolaresca

GLI ARTICOLI INDETERMINATIVI

maschile

femminile

maschile

femminile

singolare

il • lo • l’

la • l’

un • uno

una • un’

plurale

i • gli

le


LE REGOLE

AGGETTIVI E PREPOSIZIONI GLI AGGETTIVI POSSESSIVI maschile

femminile

singolare

plurale

singolare

plurale

mio

miei

mia

mie

tuo

tuoi

tua

tue

suo

suoi

sua

sue

nostro

nostri

nostra

nostre

vostro

vostri

vostra

vostre

loro

loro

loro

loro

LE PREPOSIZIONI SEMPLICI

LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE articoli

il

lo

la

i

gli

le

di

del

dello

della

dei

degli

delle

a

al

allo

alla

ai

agli

alle

da

dal

dallo

dalla

dai

dagli

dalle

in

nel

nello

nella

nei

negli

nelle

con

col

coi

su

sul

sullo

sulla

sui

sugli

sulle

per

tra

fra

— 137


LE REGOLE

LA FRASE IL SOGGETTO ESPRESSO

di chi si parla?

SOTTINTESO

Il riccio gioca...

... poi (il riccio) dorme

IL PREDICATO VERBALE (PV)

Che cosa si dice del soggetto

NOMINALE (PN)

Che cosa fa?

Come è?

La giraffa corre.

La giraffa è alta.

LE ESPANSIONI O COMPLEMENTI DIRETTE Chi? • Che cosa?

138

Quali altre informazioni si aggiungono?

INDIRETTE

Dove? • Quando? • Con chi? • Come?...

COMPLEMENTO OGGETTO

COMPLEMENTI INDIRETTI

Biancaneve mangia la mela.

Il leoncino gioca nella savana.


STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALISI

LE INFORMAZIONI DEL TESTO Il testo ti dà tante informazioni. Alcune sono scritte (esplicite) altre sono nascoste (implicite) e le puoi ricavare leggendo tra le righe.

Gianni cambia casa La casa si stava svuotando a poco a poco. Prima erano stati caricati i mobili più grossi, poi via via le casse con le pentole, i piatti, i bicchieri, i quadri. Gianni sedeva in un angolo per terra, in quella che era stata la sua stanza. Le tende non c’erano più. Niente più letto, tavolo, sedia, scaffale con i giochi e i libri. Gianni era proprio disperato. Era come se gli avessero tolto i vestiti, i capelli, la pelle. Vuoto. Vuoto dentro e vuoto attorno. Orme polverose sul pavimento, dei piedi di quegli uomini che portavano via tutta la sua casa e la mettevano in un furgone enorme: letti sopra gli armadi, tavoli sopra la cucina, tappeti, materassi... Chi troverà più niente in quella prigione? Chi gli ridarà la sua stanza sul cortile? Chi guarderà più il passerotto sui rami del suo albero? Gianni rannicchiò ancora di più le gambe e ci appoggiò sopra la testa stringendo le ginocchia con le braccia. Cosa fa un bambino che si sente disperato? Gianni lo era e non sapeva come fare per mandare giù quel mostro nero che gli stringeva la gola. L. Tumiati, Il mio amico invisibile, Giunti Junior

1 Cerca le informazioni esplicite e rispondi.

2 Cerca le informazioni implicite e rispondi.

- Da quale punto della casa Gianni stava osservando le operazioni di trasloco? Dal balcone. Da un angolo della sua camera. Da dietro le tende della sua camera. Dalla strada.

- L’espressione “vuoto dentro” dice che Gianni era particolarmente: triste. annoiato. smarrito. stanco.

- Che cosa contenevano le casse? I mobili più grandi. Il tavolo e le sedie. Le pentole, i piatti, i bicchieri, i quadri. I vestiti.

- L’espressione “orme polverose” è riferita: ai piedi di Gianni. all’impronta lasciata dai mobili. alle scarpe degli operai. ai tappeti sporchi. 139


STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALSI

L’IMPORTANZA DELLE PAROLE Per evitare ripetizioni, in un testo puoi trovare: - piccole parole che sostituiscono qualcosa già detto o che anticipano ciò che verrà detto poi (gli - li - che - lo); - altre parole (sinonimi) che in forma diversa esprimono uno stesso significato.

Il tappeto magico 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

C’era una volta un bambino molto piccolo e molto curioso. Un giorno, mentre era al mercato con la mamma e il babbo, il bambino si fermò a osservare una scimmietta che giocava. Quando si girò, non vide più, in mezzo alla folla, i genitori. Non riuscendo più a trovarli, si mise a piangere. – Perché piangi? – gli chiese un vecchio che vendeva tappeti. Il bambino gli disse che si era perso. – Vuoi tornare a casa? Siediti su questo tappeto. È magico! – lo invitò l’anziano. Il piccolo si sedette e, in un attimo, si trovò in alto, su in cielo. Sorvolò il mercato, la città e i campi, finché vide, vicino a una casa ben nota, le rassicuranti figure della madre e del papà. Il tappeto si posò a terra e il bimbo corse incontro ai genitori che, felici, lo abbracciarono. G. Petter, Racconti per un anno, Bemporad Marzocco

140


STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALISI

1 Leggi attentamente il testo in cui sono inserite le frasi colorate e rispondi.

Il bambino si fermò a osservare una scimmietta che giocava. (riga 3) - Chi giocava? Non riuscendo più a trovarli, si mise a piangere. (riga 5) - Chi non riusciva a trovare? – Perché piangi? – gli chiese un vecchio che vendeva tappeti. (riga 6) - A chi viene domandato “Perché piangi” ? - Chi vendeva tappeti? Il bambino gli disse che si era perso. (riga 7) - Il bambino a chi disse che si era perso? Il bimbo corse incontro ai genitori che, felici, lo abbracciarono. (righe 13-14) - Chi era felice? - I genitori chi abbracciarono?

2 Nel testo gli stessi personaggi sono indicati con parole diverse.

Il bambino è indicato anche con: il bimbo, il piccolo. Anche i genitori e il vecchio sono indicati con parole diverse. Cercale e scrivile.

Genitori

Il vecchio

141


STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALSI

IL TESTO INFORMATIVO Un gran giocherellone in mare 1 Questo titolo che che cosa ti fa pensare?

Di quale argomento parlerà il testo? Di un surfista Di uno squalo

Di un delfino Di un bambino

Il titolo di un testo informativo indica sempre l’argomento generale di cui tratta. Nel testo ci sono poi tante sequenze informative.

2 Dai un titolo a ogni sequenza. Scegli tra:

SEMPRE IN COMPAGNIA: IL COMPORTAMENTO

LE ANTICHE ORIGINI DEL DELFINO

DI COSA SI NUTRE

ONDE SONORE PER COMUNICARE

Il delfino era già noto nell’antichità, presso i Greci e i Romani. Si ammirava la sua intelligenza e si narrava di “salvataggi di naufraghi” da parte di questo simpatico mammifero. Per i marinai la sua presenza era di buon augurio. Il delfino ha una mascella poderosa e molti denti, piccoli, taglienti e appuntiti, che gli servono per afferrare il pesce viscido che inghiotte intero, senza masticarlo. Si nutre di pesci e di calamari. Il delfino è un nuotatore molto veloce, ama stare in gruppi numerosi e giocare con i suoi simili, ma anche con l’uomo. Non è affatto aggressivo. Emette un’ampia gamma di suoni, grazie alla quale si orienta sott’acqua, in quanto gli ostacoli gli “rimandano” le onde sonore, e comunica con i propri simili. Sembra addirittura che sia in grado di ripetere il linguaggio umano. Pensa quante cose ci potrebbe raccontare sulla vita del mare! 142

P. Demangeat, Gli animali del mare, Franco Panini


STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALISI

TANTE INFORMAZIONI Amo l’acqua Nel mare, nei laghi, nella pioggia... l’acqua è ovunque, intorno a noi. Ed è una risorsa preziosissima: senza di lei non potremmo vivere né noi né le altre creature che abitano il nostro pianeta. Per questo è importante imparare ad amare, proteggere e risparmiare l’acqua. In Italia ci sono problemi di carenza d’acqua, soprattutto d’estate. In realtà il nostro è un Paese ricchissimo di fiumi e fonti. La prima causa della scarsità, dunque, sono gli sprechi! Come limitarli? Dal rubinetto escono oltre 10 litri al minuto. Pensa a quanta acqua butti via se lo lasci aperto mentre fai lo shampoo, ti insaponi o ti lavi i denti! Che cosa ti costa girare la manopola? Se fai la doccia, anziché il bagno, risparmi acqua. Per un bagno infatti servono più di 150 litri d’acqua. Per la doccia tra 40 e 50. Infine, per lavare bene la frutta e la verdura, lasciale a bagno in una vaschetta e sfregale con le mani, anziché metterle sotto l’acqua corrente. Poi riutilizza l’acqua per innaffiare le piante: ma fallo verso sera, quando evapora più lentamente e viene assorbita meglio. Saranno più contenti anche i fiori!

In un testo informativo ci sono informazioni esplicite e altre implicite che puoi desumere dal contesto.

1 In quale ordine sono

presentate le informazioni? Numerale da 1 a 4. Come riutilizzare l’acqua L’importanza dell’acqua Lo spreco di acqua Come limitare gli sprechi

F. Capelli, Amo l’acqua, Giunti

2 Segna con una X l’affermazione corretta.

- In Italia ci sono problemi di carenza d’acqua d’estate. d’inverno. in primavera.

- Per limitarne lo spreco, la frutta e la verdura non vanno lavate. v anno lavate sotto l’acqua corrente. v anno lasciate a bagno in una vaschetta.

- L’acqua di sera evapora più lentamente perché è più caldo. i fiori bevono prima di dormire. è più fresco. 143


QUIZ MODELLO INVALSI

UNA RICCA EREDITÀ 1 Leggi attentamente il testo. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

Tanto tempo fa, nell’elegante e gaia Parigi, viveva una ricca e anziana signora con la sua corte di gatti: Duchessa era il nome di mamma gatta, Matisse, Bizet e Minou quello dei suoi tre vispi e furbi micini. Nelle tiepide giornate di primavera, Madame Adelaide amava farsi accompagnare a passeggio dal maggiordomo Edgar in carrozza scoperta, per le vie della città. Naturalmente voleva con sé i suoi adorati mici, che amava e trattava come figli. Non erano gatti come tutti gli altri, erano degli aristogatti. A casa, una ricca dimora situata in un elegante viale alberato, Duchessa e i gattini disponevano di un grande pianoforte a coda, di un modernissimo registratore e di tanti gomitoli di soffice lana. Il cibo, sempre del migliore, veniva loro servito su piatti d’argento e dormivano su un letto sontuoso nella stessa stanza di Madame Adelaide. Per essere certa che anche dopo la sua morte ai diletti non venisse a mancare nulla, un giorno Madame Adelaide chiamò il suo legale per fare testamento. – Voglio lasciare tutti i miei averi ai miei gatti – spiegò all’anziano avvocato. – Finché vivono si prenderà cura di loro il mio fedele maggiordomo Edgar. Il maggiordomo, che stava origliando attraverso il tubo della stufa, dapprima fu molto contento di quanto aveva udito, ma poi si stizzì: “Prima i gatti dopo io! Questo non è per niente lusinghiero da parte della padrona!” disse fra sé e sé. E la sua diabolica mente incominciò ad arrovellarsi. Più Edgar pensava all’eredità di Madame Adelaide e più crescevano in lui l’avidità e l’impazienza: dover aspettare tutta quella fortuna e quella ricchezza da Duchessa e i mici proprio non gli andava giù. W. Disney, Le grandi fiabe

144


QUIZ MODELLO INVALSI

2 Rispondi alle domande con una X.

1- Quale di queste frasi è scritta correttamente?

A. B. C. D.

Tanto tempo fa vive una ricca e anziana signora. Tanto tempo fa vivevano una ricca e anziana signora. Tanto tempo fa viveva una ricca e anziana signora. Tanto tempo fa vivono una ricca e anziana signora.

2- Il termine “gaia” (riga 1), riferito alla città di Parigi, significa

A. B. C. D.

ricca. allegra, piena di divertimenti. piacevole. accogliente.

3- C on chi andava a passeggio Madame Adelaide per le strade di Parigi?

A. B. C. D.

Con il maggiordomo Con due micini Con il maggiordomo e i gatti Con un micino

4- N ella frase “Naturalmente voleva con sé i suoi adorati mici, che amava e trattava come figli” (riga 7) la parola sottolineata si riferisce:

A. B. C. D.

al maggiordomo. ai micini. al maggiordomo e ai gatti. a Madame Adelaide e ai suoi gatti.

5- Un registratore permetteva di

A. B. C. D.

osservare le stelle. scattare fotografie. registrare i suoni. telefonare.

145


QUIZ MODELLO INVALSI

6- Che cosa sapevano fare di irreale i gatti della storia?

A. B. C. D.

Suonavano il pianoforte Giocavano con i gomitoli di lana Dormivano su un letto sontuoso Mangiavano buon cibo

7- Indica la frase scritta correttamente.

A. B. C. D.

Duchessa e i gattini disponevano di un grande pianoforte ha coda. Ducessa e i gattini disponevano di un grande pianoforte ha coda. Duchessa e i gattini disponevano di un grande pianoforte a coda. Duchessa e i gatini disponevano di un grande pianoforte a coda.

8- “Pianoforte” è un nome

A. B. C. D.

derivato. alterato. composto. collettivo.

9- “Letto sontuoso” significa

A. B. C. D.

letto colorato. letto misero. letto scomodo. letto lussuoso.

10- Perché Madame Adelaide chiamò il suo legale?

A. B. C. D.

146

Voleva fare testamento. Voleva invitarlo a bere una tazza di tè. Si sentiva sola. Si sentiva minacciata da Edgar.


QUIZ MODELLO INVALSI

11- N ella frase “Per essere certa che anche dopo la sua morte ai diletti non venisse a mancare nulla” (righe 14-15), le parole sottolineate possono essere sostituite con

A. B. C. D.

ai figli. ai gatti. all’avvocato e al maggiordomo. al maggiordomo.

12- Indica V se le informazioni nella tabella sono vere e F se sono false.

Madame Adelaide lasciò tutto il suo patrimonio a Edgar.

V

F

Il maggiordomo avrebbe dovuto prendersi cura dei gatti.

V

F

Edgar in un primo momento fu felice di ricevere quell’incarico.

V

F

Madame Adelaide poteva contare sulla fedeltà e sull’onestà del maggiordomo.

V

F

13- L eggi la frase: “I gattini disponevano di un grande pianoforte” (riga 10). In quale delle frasi che seguono le parole sono dello stesso tipo (articolo, nome, verbo, complemento) e sono poste nello stesso ordine?

A. B. C. D.

Madame Adelaide assaggiò la minestra di verdure. Da un piccolo cassetto il maggiordomo estrasse un tagliacarte. Il maggiordomo prese le posate. In una tazza azzurra il maggiordomo versò il latte caldo.

14- C ome puoi trasformare la parola sottolineata nella frase “Dover aspettare tutta quella fortuna e quella ricchezza da Duchessa e i mici proprio non gli andava giù” (righe 23-24)?

A. B. C. D.

A lui (a Edgar). A lei (a Duchessa). A loro (a Duchessa e ai mici). A essa (alla ricchezza).

147


QUIZ MODELLO INVALSI

15- Quale segno di punteggiatura metteresti alla fine del pensiero di Edgar?

A. B. C. D.

! . ; ?

A chi lascerà tutti i suoi averi Madame Adelaide

16- Completa la tabella scrivendo il plurale dei nomi indicati.

SINGOLARE

PLURALE

stufa micio ricco città 17- Q uale di questi nomi è astratto?

A. B. C. D.

Maggiordomo Impazienza Carrozza Gomitolo

18- Quali di questi nomi non è astratto?

A. B. C. D.

Testamento Impazienza Avidità Fortuna

19- N ella frase “Madame Adelaide chiamò il suo legale” (riga 15), il verbo sottolineato è coniugato:

A. B. C. D. 148

al modo indicativo, tempo passato remoto, 1a persona singolare. al modo indicativo, tempo imperfetto, 3a persona singolare. al modo indicativo, tempo passato remoto, 3a persona singolare. al modo indicativo, tempo passato prossimo, 3a persona plurale.


QUIZ MODELLO INVALSI

UN DISASTRO ECOLOGICO 1 Leggi attentamente il testo. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

Il petrolio è la nostra principale fonte di energia, però si trova solo in alcuni luoghi della Terra: da lì deve arrivare dappertutto. Passa attraverso gli oleodotti oppure viene trasportato per mare. Perciò i mari e gli oceani sono solcati dalle petroliere: enormi navi cisterna che possono trasportare milioni di litri alla volta. Più il carico è abbondante, più il viaggio rende: per questo i costruttori si preoccupano di realizzare navi sempre più capienti e non sempre curano adeguatamente la sicurezza delle cisterne. Non solo: per risparmiare sui costi e guadagnare di più si servono anche di petroliere ormai vecchie. Le conseguenze sono incidenti in mare aperto o vicino alle coste. Questi ultimi sono i più gravi, perché il petrolio che esce dalle cisterne squarciate raggiunge, portato dalle correnti, le rive. La “marea nera” uccide pesci, molluschi e uccelli che con le ali impregnate di petrolio non riescono più a volare. Qualche uccello viene preso e ripulito. Con l’aiuto di volontari si puliscono anche le spiagge e le rocce dal petrolio. Però ci vogliono secoli perché l’ambiente si liberi definitivamente del veleno che l’ha inquinato.

2 Rispondi alle domande con una X.

1- Q ual è oggi la nostra principale fonte di energia?

A. B. C. D.

Il sole Il petrolio Il vento L’acqua 149


QUIZ MODELLO INVALSI

2- Il petrolio si trova

A. B. C. D.

dappertutto. solo in Italia. in alcuni luoghi della Terra. solo nei paesi caldi.

3- I ndividua il significato della parola “oleodotto” (riga 3).

A. B. C. D.

Impianto di trasporto in tubi di petrolio grezzo Impianto di trasporto in tubi di gas Impianto di trasporto in tubi di olio di oliva Impianto di trasporto in tubi di acqua potabile

4- C on quale mezzo viene trasportato il petrolio?

A. B. C. D.

Con tutti i mezzi di trasporto Con navi cisterne Con oleodotti Con oleodotti e navi cisterna

5- Indica quale delle seguenti affermazioni è vera.

A. B. C. D.

I costruttori di navi si preoccupano soprattutto dell’ambiente. I costruttori di navi utilizzano solo vecchie navi. I costruttori di navi non sempre si preoccupano in modo adeguato della sicurezza. I costruttori di navi utilizzano solo nuove petroliere.

6- Il nome “petroliere” è

A. B. C. D.

150

composto. collettivo. derivato. alterato.


QUIZ MODELLO INVALSI

7- Quali sono le conseguenze dell’uso di vecchie petroliere?

A. B. C. D.

Incidenti frequenti al largo e vicino alle coste. Incidenti frequenti alla partenza. Incidenti frequenti al largo. Incidenti frequenti vicino alle coste.

8- “Cisterne squarciate” (riga 11) può essere sostituito da

A. B. C. D.

serbatoi lacerati. serbatoi arrugginiti. serbatoi vecchi. serbatoi integri.

9- La “marea nera” (riga 12) provoca

A. B. C. D.

abbondanza di pesce. aumento del turismo. morte dei marinai. morte di pesci, molluschi e uccelli.

10- Gli uccelli muoiono perché

A. B. C. D.

non riescono più a mangiare. non riescono più a bere. non riescono più a nuotare. non riescono più a volare.

11- In che ordine vengono elencate le specie viventi vittime della “marea nera”?

A. B. C. D.

uccelli, molluschi, pesci. pesci, molluschi, uccelli. molluschi, pesci, uccelli. pesci, uccelli, molluschi.

12- Quale altro titolo potrebbe essere adatto a questo testo informativo?

A. B. C. D.

Le maree: interessante fenomeno naturale La marea nera: un pericolo per l’ambiente Il petrolio: preziosa fonte di energia Le coste marine: tipologie e caratteristiche 151


QUIZ MODELLO INVALSI

13- Quale di queste frasi è scritta in modo corretto?

A. B. C. D.

Il petrolio e la nostra principale fonte di energia. Il petrolio è la nostra pinciprale fonte di energia. Il petrolio è la nostra principale fonte di energia. Il petrolio è la nostra principale fonte di energhia

14- Q ual è il soggetto della frase “Perciò i mari e gli oceani sono solcati dalle petroliere” (riga 4)?

A. B. C. D.

Il mare e le petroliere I mari e gli oceani Gli oceani Le petroliere

15- La parola “secolo” quanto tempo indica?

A. B. C. D.

10 anni 1000 anni 100 anni Molti anni

16- N ella colonna di sinistra sono scritti dei nomi e in quella di destra delle qualità. Fra le qualità ce n’è una che NON si può attribuire a quel nome. Trovala e segnala con una X.

NOME

152

QUANTITÀ

A.

sole

caldo

giallo

splendente

studioso

B.

nave

grande

veloce

vecchia

noiosa

C.

pesce

affettuoso

squamoso

piccolo

colorato

D.

uccello

migratore

canterino

umido

marino

E.

mare

calmo

affaticato

nero

burrascoso

F.

costa

alta

bassa

turbata

frastagliata


Coordinamento e redazione: Emilia Agostini Grafica e impaginazione: Mauda Cantarini Illustrazioni e colore: Sandra Bersanetti, Sacco e Vallarino Copertina: Valentina Mazzarini Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, Thinkstock Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Per esigenze didattiche i testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

© 2016 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it Ristampa: 5 4 3 2 1 0

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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

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