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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
e inoltre... CLASSE PRIMA
per imparare a leggere, a scrivere e a contare Metodo e prime letture Letture • Antologia, Ortografia e Grammatica, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere in stampato e in corsivo Allenamente • Eserciziario delle discipline Alfabetiere individuale con il segnalibro dei caratteri
CLASSE SECONDA
per consolidare i saperi e prepararsi alle prove nazionali INVALSI Letture • Antologia, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere • Scrittura, Grammatica, Prove INVALSI Allenamente • Eserciziario delle discipline
CLASSE TERZA
per imparare a studiare e riconoscere le tipologie testuali Letture • Antologia, Arte e immagine Discipline • Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia, Matematica Imparo a scrivere • Scrittura, Grammatica, Prove INVALSI Allenamente • Eserciziario delle discipline
• Breve guida al metodo della dott.ssa Venturelli per imparare a scrivere in stampato e in corsivo • Guida al testo con programmazione, schede operative, suggerimenti... •V ademecum BES con consigli, normative, schede operative ecc. • L’alfabetiere murale sillabico • Il cartellone per l’accoglienza • Il cartellone dei compleanni della classe • Il tesserino portanome per ogni alunno • Il cartellone delle tabelline (in classe 2a)
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INDICE SCRITTURA IMPARARE A SCRIVERE
SCRIVERE UNA FIABA
2 3 4 6 7
30 31 32 33
I connettivi Le frasi importanti Per non ripetere Il tempo dei verbi I segni di punteggiatura
FARE UN RIASSUNTO 8 9 10 12 13
Le sequenze La trama Le frasi significative Il discorso diretto VERIFICA verso le competenze
La ricetta della fiaba Il cervo-strega Fiaba al contrario VERIFICA verso le competenze
SCRIVERE UN MITO E UNA LEGGENDA 34 Il mito e la leggenda 35 Il primo uomo, la prima donna 36 Le giraffe
DESCRIVERE SCRIVERE UN RACCONTO 14 15 16 17 18 19 20 21
La ricetta del racconto Fantastico o realistico? L’inizio di un racconto Lo svolgimento di un racconto La conclusione di un racconto Arricchire un racconto Dalle immagini al racconto VERIFICA verso le competenze
IL RACCONTO DI ESPERIENZE PERSONALI
37 La ricetta della descrizione 38 Gli indicatori spaziali 39 Aggettivi e paragoni
40 Forte il mio maestro! 41 VERIFICA verso le competenze
SCRIVERE IN VERSI 42 La ricetta del testo poetico 43 Rime per divertire 44 Un’altra luna 45 VERIFICA verso le competenze
22 La casa sull’albero
SCRIVERE UNA LETTERA 24 Caro Tazio
SCRIVERE UN TESTO INFORMATIVO
SCRIVERE UNA E-MAIL
46 La ricetta dell’informativo 47 Il monte Everest
25 Una lettera in rete 26 VERIFICA verso le competenze
SCRIVERE UNA FAVOLA 27 La ricetta della favola 28 Il topo e la rana 29 Inventa una favola
SCRIVERE UN TESTO REGOLATIVO 48 La ricetta del regolativo 49 Disegni di amicizia
IMPARARE A SCRIVERE
I CONNETTIVI Quando scrivi un testo, è necessario collegare bene le frasi fra loro con le parole-gancio, che possono essere: connettivi temporali prima, dopo, poi, mentre, intanto... connettivi causali ma, perché, perciò, infatti, quindi, che...
1
L eggi il testo, completalo con i connettivi adatti e ricopialo di seguito. già • però • ma • poi • mentre • in seguito
Matilde Matilde aveva una mente brillante e imparava in fretta. Il signore e la signora Dalverme
non si
accorgevano che la loro bambina era eccezionale. Suo fratello era perfettamente normale lei, a tre anni, sapeva dire almeno cento parole! aveva imparato a leggere da sola dai cartelli della pubblicità. aveva una gran voglia di libri,
leggeva speditamente e in casa c’era
soltanto il “Ricettario facile” che avevano regalato a sua madre. R. Dahl
2
IMPARARE A SCRIVERE
LE FRASI IMPORTANTI Per spiegare bene ciò che vuoi comunicare in un testo, non dimenticare le informazioni importanti.
1
L eggi il testo e quando incontri i quadratini indica il numero della frase che inseriresti, scegliendo tra quelle sotto. Poi riscrivilo sul quaderno.
Bertoldo e le uova Bertoldo era un bambino distratto. Un giorno la mamma andò al mercato e prima di uscire disse al figlio: – Stai attento alla chioccia che sta covando. Bertoldo andò nel pollaio e per essere sicuro che le uova stessero bene al caldo spostò la chioccia e si sedette lui a covarle. Al suo ritorno la mamma gli chiese: – Sei stato attento che le uova restassero ben calde? – Sì, e per esserne sicuro le ho covate io stesso. R. Mantegazza, La storia di Bertoldo, Carthusia
2 1 Ricordati che, se le uova si raffreddano, i pulcini non nascono. 2 Si sforzava di ubbidire alla mamma, ma capiva sempre le cose a modo suo e così combinava guai.
3 La mamma si arrabbiò moltissimo. 4 Ma appena seduto le uova si ruppero tutte. 5 E lui, con i gusci rotti attaccati ai pantaloni, rispose:
R ileggi il testo con le frasi aggiunte e indica con una X le affermazioni giuste. P rima il testo era incomprensibile. D opo il testo è diventato più ricco e piacevole. D opo il testo è diventato noioso. 3
IMPARARE A SCRIVERE
PER NON RIPETERE Un testo è più piacevole da leggere se non ci sono espressioni o parole che si ripetono. Quando scrivi ricordati di usare altre espressioni o parole con lo stesso significato di quelle usate in precedenza.
1
L eggi il testo e scegli, colorando ogni volta, l’espressione che rende il racconto meno ripetitivo e più scorrevole.
Pericolo scampato È mattino e Miao vuole uscire di casa. Miao Il micio gratta la porta e Giulia, la sua padroncina, la apre apre la porta . Miao con un balzo è nel giardino. Comincia a esplorare il giardino esplorarlo , ma vede Micetta al di là di una strada, che la strada è percorsa da tante automobili. Miao vuole raggiungere Micetta la gatta e attraversa la strada la via all’improvviso. Un‘auto lo vede vede Miao all’ultimo momento, e per fortuna evita il gatto lo evita senza investirlo. Miao Il gatto si accuccia vicino alla sua amica. Micetta La sua amica lo annusa miagolando. I due gatti cominciano a rincorrersi in mezzo al prato.
2 4
O ra rileggi il racconto per verificare se è chiaro e scorrevole, poi riscrivilo sul quaderno.
IMPARARE A SCRIVERE
3
L eggi il testo: il nome Massimo è ripetuto troppe volte. Usa le parole di seguito per sostituirlo e rendere il testo più scorrevole e piacevole alla lettura. gli • egli • lui • suoi • sua • il mio amico
Massimo Il mio amico Massimo è bassino, ma muscoloso e robusto. Ha la faccia rotonda come un padella, gli occhi vivaci, le orecchie a sventola e un naso a scivolo. I capelli castani di Massimo sono così diritti che sembra che abbiano preso la scossa. Massimo è sempre socievole, coraggioso e in cerca di avventure. La passione di Massimo è il calcio. Io e Massimo siamo amici per la pelle e Massimo mi confida sempre i suoi segreti. Quando faccio una battuta ride a crepapelle, fino a stare male. Certe volte litighiamo, ma io non tengo mai il muso a Massimo, perché mi dispiace. Quando qualcuno mi prende in giro, Massimo mi difende e mi consola. Y. Ferrari
5
IMPARARE A SCRIVERE
IL TEMPO DEI VERBI Quando scrivi un testo, fai attenzione al tempo dei verbi. Devono andare d’accordo tra di loro: tutti al passato, al presente o al futuro.
1
L eggi i testi, scegli per ognuno i tempi verbali più adatti e scrivili negli spazi vuoti. Alla fine rileggi per verificare.
Il cane e il tacchino Un po’ di tempo fa, (vivono/vivevano) insieme in una fattoria un tacchino e un cane. (Erano/Sono) amici fin da piccoli e (giocano/giocavano) spesso a rincorrersi. Il cagnolino (inseguirà/inseguiva) il piccolo tacchino; il tacchino (volerà/volava) sulla staccionata. Il cane allora (abbaia/abbaiava) perdutamente, ma solo per gioco. G. Quarenghi, T. Colombo, Quand’ero cucciolo, Giunti
Io, ferro da stiro Sono un ferro da stiro felice e rispettato. (Lavorerò/Lavoro) da anni nella casa dei Tangotango. Quando (stirai/stiro) tante magliette a righe, (saprò/so) che fuori (faceva/fa) caldo; quando (stirerò/stiro) maglioni e golfini, (so/ho saputo) che fuori (fa/ha fatto) freddo. G. Quarenghi, Ahiii, che male!!!, EL
Progetti per una festa Per il mio compleanno darò una grande festa. La nonna (prepara/preparerà) la mia torta preferita. (Inviterò/Invito) tutta la classe. Con l’aiuto di mio fratello (organizzo/organizzerò) una divertente caccia al tesoro. Ci (sono stati/saranno) premi per tutti. Chissà quanti regali (riceverò/ricevo)! 6
IMPARARE A SCRIVERE
I SEGNI DI PUNTEGGIATURA In un testo i segni di punteggiatura indicano le pause fra parole o frasi e le intonazioni da dare alla voce.
1
L eggi il brano ad alta voce: l’intonazione ti aiuterà a capire quale segno di punteggiatura scegliere. Coloralo, poi riscrivi il brano.
Un padre arrabbiato Un padre giudicava suo figlio troppo pauroso . , Il figlio infatti aveva paura di tutto ? : dei cani che incrociava per strada . , delle due ragazze che abitavano nell’appartamento di fronte al suo e quando di colpo mancava la luce per le scale : . Una volta il padre gridò : , – E un tipo simile pretende di essere mio figlio ! ? Potrei arrampicarmi su per il muro dalla rabbia , ! Detto fatto , . cominciò ad arrampicarsi su per il muro ma , ! quando giunse al soffitto , ? ricadde subito giù dallo spavento : . in un angolo aveva visto un ragnetto piccolo così , . U. Wolfel, Storie un po’ matte, NER
Non dimenticare le maiuscole dopo . ! ?
7
FARE UN RIASSUNTO
LE SEQUENZE Come già sai un racconto può essere diviso in piccole parti che si chiamano sequenze. Le sequenze più importanti messe in ordine cronologico costituiscono la trama del racconto.
1
S crivi un titolo per ogni sequenza. Scegli fra i seguenti: • Un rondinino ha paura • Babbo e mamma si arrabbiano • I rondinini imparano a volare • Il rondinino prende il volo
Il rondinino Le rondini insegnavano a volare ai rondinini che, lesti lesti, facevano un giro in aria e poi tornavano a riposarsi nel nido.
Soltanto un rondinino pigro e pauroso non voleva muoversi dal nido e nascondeva la testa sotto l’ala.
Alla fine il babbo e la mamma si stizzirono, perciò lo afferrarono e lo portarono in alto, poi lo lasciarono andare per nell’aria.
Il rondinino traballò, come se dovesse cadere; ma dopo un istante volò allegramente insieme con tutti gli altri. G. Fanciulli, Animali nelle favole, Giunti Marzocco
2
C ompleta le frasi facendo attenzione ai connettivi causali e temporali.
• Un rondinino era pigro e pauroso quindi • La mamma e il babbo del rondinino si stizzirono, perciò • Il rondinino prima traballò, poi 8
FARE UN RIASSUNTO
LA TRAMA Mara e la sirena Mara è una bambina di 8 anni allegra e simpatica. Non sa nuotare e si diverte a cacciare i granchi tra gli scogli. A un tratto sente un pigolio. Mara aguzza le orecchie, scosta le alghe e vede un enorme granchio rosso che la fissa: in una delle sue chele stringe un pesciolino. La bambina guarda meglio e si accorge che si tratta di un pesce con le braccia e con le mani, con una testa come la sua e una bocca che parla! È una piccola sirena! Mara acciuffa il granchio e comincia a scuoterlo, finché la sirena riesce a liberarsi. – Grazie, bambina! Mi hai salvata! – esclama la sirena – Che cosa posso fare per te? Mara ci pensa, poi le dice: – Perché non mi insegni a nuotare? E così prima la piccola sirena l’aiuta a galleggiare, dopo a nuotare a cagnolino, poi a rana e infine a stile libero! Mara è felicissima e grida: – Evviva, so nuotare! Grazie, piccola sirena! M. Morpurgo, La sirenetta di Sara, Mondadori
1
C ancella con una linea la frase che non è fondamentale per ricostruire la trama del testo.
Mara non sa nuotare e va a caccia di granchi. A un tratto sente un pigolio e vede un enorme granchio che stringe tra le chele un pesciolino. Mara si accorge che in realtà è una sirena. Mara libera la sirena che per sdebitarsi le insegna a nuotare. Prima Mara galleggia, poi fa il cagnolino e la rana, infine lo stile libero. Mara impara a nuotare. 9
FARE UN RIASSUNTO
LE FRASI SIGNIFICATIVE Ogni sequenza di un racconto può essere ridotta in una frase corta e significativa che ne spiega il senso.
1
L eggi una prima volta il racconto senza interruzioni, poi rileggi ogni sequenza e scegli con una X la frase significativa che si riferisce a essa.
L’albero incantato Finalmente era arrivata la festa della primavera. Nella piazza piena di gente del paese si teneva, come sempre, il grande mercato. Vi erano bancarelle coloratissime traboccanti di meloni e di stoffe, venditori di argenti e gioielli, carni che arrostivano sulla brace. I l paese era in festa, si teneva il mercato e c’era molta gente. Era la festa di primavera e c’erano bancarelle traboccanti di meloni. La piazza era piena di gente. Anche Saida e suo figlio Ziaullah si incamminarono verso il mercato. La donna non era allegra perché da quando suo marito era morto non aveva soldi a sufficienza per il cibo e per i vestiti di Ziaullah, neppure per i suoi libri di scuola. Ma quel giorno madre e figlio decisero di godersi lo spettacolo del paese in festa. nche Saida e suo figlio Ziaullah si incamminarono verso il mercato. A Saida non era allegra perché le era morto il marito. Saida e suo figlio erano molto poveri, ma decisero di godersi la festa. Stavano guardando una bancarella di fiori, quando arrivò vicino a loro un venditore con un grande cesto di pere dall’aspetto davvero invitante. Ziaullah chiese alla madre di comprargli una pera. Non avevano che pochissimi soldi, ma Saida decise di accontentare il figlio. S aida comprò una pera al figlio. Saida e il figlio guardarono una bancarella di fiori. Ziaullah chiese alla madre di comprargli una pera.
10
FARE UN RIASSUNTO
Mentre il bambino addentava il frutto, si fermò accanto a loro un vecchio mendicante vestito di stracci. Saida prese l’ultimo soldo che aveva e comprò la pera per il vecchio. Questi ringraziò e mangiò il frutto, avendo cura di conservarne i semi. S i fermò accanto a loro un mendicante. Saida spese il suo ultimo soldo per comprare una pera a un mendicante. Il mendicante mangiò la pera. Poi chiamò Saida e Ziaullah, scavò un buco nella terra, vi pose i semi, li ricoprì, e si mise ad aspettare. Improvvisamente spuntò dalla terra un germoglio che divenne in pochissimo tempo un alberello con fusto e foglie, mise i fiori, che poi appassirono e divennero frutti. I l mendicante chiamò Saida e Ziaullah e scavò un buco nella terra. Saida e il figlio guardarono l’alberello crescere. Il mendicante piantò i semi della pera e in poco tempo apparve un albero pieno di frutti. Il mendicante colse le pere dall’albero e diede un seme ciascuno alla gente che lo circondava. – Quando vorrete dei frutti, piantate questi semi, ma ricordatevi di dividerli con tutti – disse e in un momento scomparve nel nulla. I l mendicante distribuì i semi alla gente. Il mendicante colse le pere dall’albero e distribuì i semi alla gente, poi scomparve. Il mendicante scomparve nel nulla. G. Favaro, C. Carrer, L’albero incantato - Una storia dall’Afghanistan, Carthusia-Emergency
2
C opia in ordine cronologico le frasi significative che hai scelto e rileggile per verificare se si capisce la trama del racconto.
1 2 3 4 5 6 11
FARE UN RIASSUNTO
IL DISCORSO DIRETTO Nel riassunto non si usa il discorso diretto. I dialoghi vanno trasformati in discorsi indiretti.
Un giorno Brahma, signore degli dèi, decise di sposarsi e invitò tutte le creature viventi. Tutti gli invitati arrivarono all’ora giusta, tranne la Tartaruga che arrivò un’ora dopo. Brahma le lanciò un’occhiataccia. – Aspettavamo solo te per metterci a tavola! Come mai hai fatto così tardi? E la Tartaruga, tranquilla: – Sai com’è, grande Signore, stavo così comoda a casa mia, che continuavo a rimandare il momento di uscire. Non c’è nulla di più bello della propria casa, dico io! – Vuoi per caso dire che la tua sudicia tana è meglio del mio palazzo? – gridò Brahma, che adesso era veramente arrabbiato. La Tartaruga sorrise e fece segno di sì con la testa. – Bene! – esclamò Brahma – Visto che tieni tanto alla tua casa, d’ora in poi te la porterai appresso giorno e notte, dovunque andrai! E da quel giorno la Tartaruga va per il mondo portandosi la casa sulla schiena. F. Lazzarato, Storie, leggende e fiabe dello Sri Lanka, Mondadori
1
Trasforma i dialoghi del racconto in discorsi indiretti.
• Brahma esclamò che aspettavano solo lei per • La tartaruga rispose che stava così • Il dio arrabbiato domandò se la sua sudicia tana era • La tartaruga fece segno di sì. Allora Brahma gridò che, visto che teneva tanto alla sua casa, da quel momento l’avrebbe
2 12
O ra scrivi il riassunto completo sul tuo quaderno.
SO SCRIVERE
VERIFICA
IL RIASSUNTO 1 Scrivi una frase significativa accanto a ciascuna sequenza.
L’airone Un airone gironzolava sulle sue gambe snelle lungo la riva del fiume in cerca di cibo. Vide passare una carpa, poi un luccio, ma decise di aspettare bocconi migliori. Vide avvicinarsi anche alcune tinche ed esclamò con disprezzo: – Questo non è cibo degno di un airone! Meglio aspettare ancora e mangiare solo qualcosa di veramente buono. L’airone trascorse l’intera giornata senza vedere passare altri pesci e cominciò ad avere fame, finché scese la sera e decise di incamminarsi verso i campi, alla ricerca di qualcosa da mangiare. Trovò un grosso pezzo di pane raffermo e, malvolentieri, se lo mangiò, pentito di aver fatto lo schizzinoso quando aveva la possibilità di scegliere. M. Amelin, Gli animali raccontano 365 storie, Classica Licorne
2 Scrivi il riassunto del testo collegando le frasi significative.
Verso le competenze Produrre un riassunto.
13
LA RICETTA DEL RACCONTO Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.
Ingredienti RACCONTO REALISTICO
RACCONTO FANTASTICO
- personaggi reali
- personaggi reali o fantastici
- t empo determinato: presente o passato
- tempo passato o indeterminato
- luoghi reali
- f atti che non sono accaduti e non possono accadere nella realtà
- luoghi reali o fantastici
- f atti accaduti realmente o che possono accadere nella realtà
strumenti Usa la 1a persona se un fatto è accaduto a te; oppure la 3a persona se è accaduto ad altri
Fantasia e immaginazione
prepa razione Racconta seguendo lo schema delle tre parti. All’inizio introduci la situazione e presenta tempo, luoghi e personaggi. Poi scrivi lo svolgimento: narra in ordine cronologico i fatti che accadono. Infine chiudi con la conclusione: spiega come va a finire la storia.
14
Questa ricetta ti aiuterà a preparare tanti racconti diversi nelle pagine successive.
SCRIVERE UN RACCONTO
FANTASTICO O REALISTICO? 1
S egui prima una strada poi l’altra. Otterrai due racconti: uno realistico e uno fantastico. Scrivili sul tuo quaderno e dai un titolo adatto a entrambi.
1
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3
3
4
4
5
5 15
SCRIVERE UN RACCONTO
L’INIZIO DI UN RACCONTO L’inizio di un racconto presenta i personaggi, il luogo e il tempo della vicenda. Può essere di poche parole o ricco di informazioni.
1
L eggi lo svolgimento e la conclusione del racconto, poi scrivi l’inizio. Anche il titolo può aiutarti.
Al castello fantasma
I tre ragazzini si precipitarono su per la ripida scala a chiocciola. Al primo pianerottolo, Teddy irruppe nella stanza più vicina. Trascinò dentro Jack e Annie e chiuse la porta. I tre ragazzini si appoggiarono a essa per tenerla chiusa, tremanti e senza fiato. – Sembra la camera dei bambini – osservò subito Teddy. C’erano tre lettini, alcuni giocattoli di legno sparsi sul pavimento e una lunga tenda bianca che fluttuava nell’aria davanti a una finestra aperta. – Ascoltate, ragazzi... – bisbigliò Annie, avvicinandosi ai giocattoli – Sento un rumore! Jack e Teddy la seguirono. La luce della finestra illuminava un piccolo arcolaio giocattolo: l’arcolaio stava filando la lana, ma non c’era nessuno a farlo funzionare. Filava da solo! – Guardate! – esclamò Annie indicando un piccolo tavolo con sopra una scacchiera. Sotto gli occhi stupefatti di Jack, Annie e Teddy, alcuni dei pezzi di legno disposti sopra la scacchiera... si muovevano da soli! I tre ragazzini si abbracciarono stretti. I loro cuori battevano all’impazzata. M. Pope Osborne, Festa di Halloween al castello fantasma, Piemme Junior
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SCRIVERE UN RACCONTO
LO SVOLGIMENTO DI UN RACCONTO Lo svolgimento è la parte più lunga del racconto. Si narrano i fatti che succedono e le azioni dei vari personaggi.
1
L eggi l’inizio e la conclusione del racconto, poi scrivi tu lo svolgimento: aiutati con le domande stimolo.
Sibilla e Serafino La strega Sibilla abitava in una casa tutta nera con il gatto Serafino. Anche Serafino era nero. Quando Serafino chiudeva gli occhi, Sibilla non riusciva più a vederlo e ci inciampava.
- Con quale magia Sibilla cerca di risolvere il problema? - Che cosa usa? - La magia funziona?
- Come diventa Serafino? - È soddisfatto?
- Che cosa fa allora la strega?
Finalmente, Sibilla ora riusciva a vedere Serafino ovunque si trovasse! V. Thomas, P. Korky, Serafino e la strega Sibilla, Editrice Piccoli
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SCRIVERE UN RACCONTO
LA CONCLUSIONE DI UN RACCONTO La conclusione racconta come finisce la storia. Di solito è piuttosto breve.
1
Leggi il testo e inventa tu il finale della storia.
L’albero di cristallo C’era una volta in un bosco un albero straordinario, tutto di purissimo cristallo: tronco, rami, foglie e frutti risplendevano alla luce della luna. In quel bosco viveva anche un genio maligno di nome Tar. Nelle notti di luna piena, Tar andava a raccogliere gli iridescenti frutti dell’albero. Però, non contento di prendere i frutti, mandava in frantumi i fragili rami e maltrattava ferocemente l’albero. La povera pianta, allora, pregò la luna di aiutarla. Impietosito, l’astro d’argento la esaudì: in una notte di plenilunio l’albero diventò etereo come l’aria. Tar si avvicinò, cercando di spingerlo e di arrampicarcisi sopra... Allora l’albero
S. De La Iglesia, Il libro dei segreti degli gnomi, De Agostini
2
S egna con una X il significato delle seguenti parole.
Etereo: senza corpo senza forze 18
Plenilunio: luna piena mezza luna
Iridescente: irritante di tutti i colori dell’arcobaleno
SCRIVERE UN RACCONTO
ARRICCHIRE UN RACCONTO 1
L eggi l’inizio del racconto e scegli con una X il percorso narrativo per lo svolgimento e la conclusione che preferisci. Poi riscrivi tutta la storia sul quaderno: arricchiscila con altre informazioni.
Il baule misterioso Le bambine entrarono in soffitta un po’ timorose. C’era poca luce e Chiara aprì la piccola finestra nel tetto. Quante cose c’erano! Diana vide un baule di legno dalle borchie arrugginite, che sembrava nascondersi in un angolo. Chiara si avvicinò, lo aprì e... 1) Vide: un tamburo, una tromba, due maracas. un folletto addormentato. un ragno schifoso. 2) Le bambine: per la paura balzarono all’indietro. presero gli strumenti e improvvisarono un chiassoso concerto. svegliarono il folletto, si presentarono e chiesero come era finito lì. 3) Poi: il ragno non si muoveva. dal piano di sotto qualcuno protestò energicamente. il folletto raccontò che era finito lì per un sortilegio. Infine: era uno scherzo di Carnevale. Che sollievo! il concerto terminò! In silenzio le tre riposero gli strumenti. la magia era svanita: il folletto ringraziò e volò via.
19
SCRIVERE UN RACCONTO
DALLE IMMAGINI AL RACCONTO 1
O sserva le immagini e racconta la storia: aiutati coi disegni.
Che sorpresa! INIZIO
SVOLGIMENTO
CONCLUSIONE
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SO SCRIVERE 1 S crivi un racconto seguendo la struttura e le domande guida. Infine dai un titolo. Ricordati di usare i connettivi logici e temporali per collegare le parti del testo.
VERIFICA
Preparati a scrivere un racconto realistico o fantastico. Rileggi la ricetta di pagina 14.
Titolo INIZIO Introduci la storia. Scegli il protagonista e cerchialo:
Dove si trova? Quando? Con chi? Che cosa fa?
SVOLGIMENTO Racconta i fatti che gli capitano. Che cosa gli accade prima? Che cosa prova? Che cosa gli accade dopo? E poi?
CONCLUSIONE Racconta il finale. Che cosa succede alla fine? Il protagonista è soddisfatto oppure è rattristato e deluso?
Verso le competenze Produrre un racconto.
21
IL RACCONTO DI ESPERIENZE PERSONALI
LA CASA SULL’ALBERO 1
Leggi il testo, poi rileggi solo le parti evidenziate: sono le frasi significative di ogni sequenza.
Quando venne il mio compleanno, chiesi ai miei genitori una casa sull’albero. In giardino, sul retro, c’era un grande albero che sembrava l’ideale per ospitare una casa. “Se l’albero c’è” pensavo “la casa sarà una faccenda semplice”.
Né la mamma né il papà erano abili con le mani, quasi facevano fatica a cambiare le lampadine quando si bruciavano, e quindi di costruirla loro non se ne parlava proprio! Così si collegarono a Internet e scoprirono una ditta che faceva case sull’albero su misura, naturalmente sapendo le misure dell’albero.
Gliele mandarono, pagarono in anticipo con la carta di credito e quindici giorni dopo alla nostra porta si presentò un camioncino. Scesero due uomini in tuta blu, scaricarono una gran quantità di assi e attrezzi, portarono tutto sul retro e cominciarono a lavorare sull’albero sotto i miei occhi curiosi. 22
IL RACCONTO DI ESPERIENZE PERSONALI
Nel giro di poche ore la casa sull’albero era pronta: era solida, bella, perfetta. A salirci con la scaletta di corda si dondolava piano e quando eri dentro aveva un buonissimo odore di legno nuovo. Il pavimento era liscio come il parquet di casa, c’erano delle cassapanche per metterci i giochi e un piccolo tavolo con due sedie di legno. Una meraviglia!
Invitai subito le mie due migliori amiche e giocammo a prendere il tè e a fare le signore. Poi giocammo a Tarzan e Jane: io facevo Tarzan, un’amica era Jane e l’altra Cita.
Poi d’estate, una notte senza pioggia, io e le mie amiche dormimmo dentro la casa sull’albero, nei sacchi a pelo, provando il brivido di una vera avventura. B. Masini, Il castello della buonanotte, Einaudi Ragazzi
2
Q uesto racconto è scritto in prima persona dalla protagonista. Seguendo le frasi significative, completa le espressioni e otterrai il riassunto del racconto.
Ricordati di utilizzare la terza persona.
Una bambina chiese per regalo di compleanno I genitori si collegarono Quindici giorni dopo In breve tempo La bambina invitò Una notte d’estate 23
SCRIVERE UNA LETTERA
CARO TAZIO 1
Raccogli le idee: ecco lo schema. Destinatario
Luogo e data
Mont S. Michel, 8 agosto
Caro Tazio, mi trovo sul treno e sto costeggiando il mare. Però in questo momento c’è la bassa marea e il mare è lontano. Hai mai visto uno spettacolo del genere? Io mai. Mi fa impressione sapere che più tardi l’acqua tornerà indietro e sommergerà tutto. Nulla può fermarla, e questo dev’essere bello e spaventoso nello stesso tempo. In questo viaggio sto imparando molte cose. Anche cos’è la paura. Ma ti spiegherò a voce quando torno. Ciao, Valentina Saluti
Firma del mittente
P.S. Ne avrò di cose da raccontarti quando ti rivedrò! E tu avrai voglia di ascoltarle? Spero proprio di sì. Post scriptum
2
24
R ispondi a Valentina usando gli elementi della lettera.
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UNA LETTERA IN RETE 1
Leggi l’e-mail di risposta di Fabrizio e scrivi l’e-mail che può avergli inviato Betta. Nuova e-mail
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Da: Betta Lanari - bettala@link.it A: Fabrizio Bini - fabri@bigmail.it Oggetto: Uffa che noia!
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Da: Fabrizio Bini - fabri@bigmail.it A: Betta Lanari - bettala@link.it Oggetto: Uffa che noia! Ciao Betta, Chiara è tornata a scuola proprio oggi, ma è ancora molto raffreddata. Hai proprio ragione tu quando dici che è una noia stare a letto tutto il giorno! Per fortuna che la TV, la bambola e i fumetti ti distraggono un po’. Sono contento che il medico ti ha detto che puoi tornare a scuola dopodomani. A presto annoiatissima Betta Il tuo amico Fabrizio 25
VERIFICA
SO SCRIVERE
1 S crivi il racconto di una tua esperienza seguendo la struttura e le domande guida. Ricordati di usare i connettivi logici e temporali per collegare le parti del testo. Infine dai un titolo.
Preparati a scrivere un racconto di una tua esperienza personale. Rileggi la ricetta di pagina 14.
Ecco alcuni suggerimenti: In vacanza
Una festa
Io e il mio migliore amico
Titolo INIZIO Presenta luogo, tempo, personaggi. Dove ti trovavi? Quando? C’era qualcuno con te?
SVOLGIMENTO Racconta i fatti che ti sono capitati. Che cos’è successo? E poi...? Intervengono altri personaggi? Ci sono dialoghi tra i personaggi?
CONCLUSIONE Racconta il finale e commenta. Come si è conclusa la tua esperienza? Che cos’hai pensato? Come ti sei sentito? 26
Verso le competenze Produrre un racconto di un’esperienza personale.
L’ho fatta proprio grossa
LA RICETTA DELLA FAVOLA Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.
Ingredienti
-p ersonaggi: animali parlanti con caratteristiche opposte - tempo indeterminato - luoghi imprecisati e naturali
strumenti Fantasia e immaginazione
preparazione Racconta seguendo lo schema delle tre parti. All’inizio introduci il protagonista con il vizio (difetto) o la virtù (pregio) che ha e l’ambiente in cui si svolge la storia. Poi scrivi lo svolgimento: presenta l’altro personaggio con caratteristiche opposte al protagonista e racconta che cosa accade. Infine chiudi con la conclusione: spiega come si conclude la storia mettendo in evidenza la morale.
Questa ricetta ti aiuterà a preparare le favole delle pagine successive. 27
SCRIVERE UNA FAVOLA
IL TOPO E LA RANA Un topo, per poter attraversare un fiume, chiese aiuto a una rana, dato che lui non sapeva nuotare. La rana con un filo legò una zampa del topo alla sua e insieme si immersero. Quando furono arrivati in mezzo al fiume, la rana si tuffò sott’acqua e si trascinò dietro il sorcio. Il povero sorcio annegò e con la pancia gonfia d’acqua risalì in superficie galleggiando, ancora legato al piede della rana. Un nibbio, affamato, scese in picchiata, afferrò il topo e insieme si portò via anche la rana. Chi fa del male agli altri, finirà per essere danneggiato a sua volta. Fedro
1
28
A coppie, o in gruppo, modificate lo svolgimento e la conclusione della favola in modo tale che la morale sia: “Se tu dai una mano a me, io darò una mano a te”.
SCRIVERE UNA FAVOLA
INVENTA UNA FAVOLA 1
S crivi una favola: segui le domande guida e alla fine dai un titolo.
Titolo INIZIO Introduci la storia. Chi sono i protagonisti? Volpe astuta/orso goloso Giraffa umile/scimmia vanitosa Tartaruga lenta/lepre veloce Dove si trovano? Che cosa devono fare?
SVOLGIMENTO Fai svolgere i fatti. Che cosa succede? Una gara Salvataggio all’ultimo minuto A caccia di miele Chi si comporta in modo sbagliato? Chi invece si comporta bene?
CONCLUSIONE Concludi la storia. Come finisce la favola? Che cosa insegna? Chi trova un amico trova un tesoro Chi troppo vuole, nulla stringe Chi va piano va sano e va lontano 29
LA RICETTA DELLA FIABA Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.
Ingredienti -p ersonaggi: un protagonista buono, bello e gentile un antagonista cattivo e malefico che vuole ostacolare il protagonista con la magia, un aiutante con poteri magici che vuole aiutare il protagonista - un oggetto magico che permette di superare le difficoltà - tempo indefinito - luoghi poco descritti e immaginari - una situazione da risolvere o delle prove da superare - un lieto fine
strumenti Fantasia e immaginazione
preparazione Racconta seguendo lo schema delle tre parti. All’inizio introduci il protagonista e l’ambiente in cui vive. Poi scrivi lo svolgimento: che cosa fa il protagonista, quando e dove incontra l’antagonista, quale situazione difficile gli si presenta e quali prove deve superare per risolverla, quale oggetto magico gli dona l’aiutante, come lo usa, che cosa succede quando lo usa, come si risolve la situazione. Infine chiudi con la conclusione: tutto finisce bene con il lieto fine.
Questa ricetta ti aiuterà a preparare le fiabe delle pagine successive. 30
SCRIVERE UNA FIABA
Nella fiaba, che è una storia incantata e magica, il protagonista ha un problema causato da un antagonista, suo nemico. L’aiutante gli permette di superare le varie difficoltà, grazie alla magia, fino al lieto fine.
IL CERVO-STREGA Un giorno, un giovane cacciatore vide un magnifico cervo e si mise a rincorrerlo per i boschi. Dopo un lungo inseguimento arrivò a una casetta nascosta nel mezzo della foresta. Lì il cervo si trasformò in una vecchia strega. − Sei caduto nella mia trappola! – disse la strega, puntando il suo dito verso il giovane – Ora ti trasformerò in un animale! Il giovane spaventato si voltò e scappò. La strega, allora, si trasformò in un corvo nero e subito spiccò il volo e in poco tempo raggiunse il cacciatore. Stava per completare il suo incantesimo quando, nello stesso momento, ecco che una farfalla si posò sulla spalla del giovane cacciatore e interruppe l’incantesimo malvagio. La farfalla si trasformò in una bellissima cacciatrice che subito puntò arco e frecce contro il corvo, dicendo: − Vattene, maledetta strega, altrimenti... 365 fiabe e storie giorno dopo giorno, GED
1
S crivi il lieto fine della fiaba.
31
SCRIVERE UNA FIABA
FIABA AL CONTRARIO 1
I mmagina che nella fiaba I tre porcellini il lupo sia buono e i porcellini antipatici e dispettosi. Cosa potrebbe accadere? Scrivi seguendo la traccia e i disegni.
INIZIO
C’era una volta un povero lupacchiotto affamato che si avvicinò a una grande fattoria. Lì vide un giovane maialino e voleva mangiarselo. SVOLGIMENTO
Il maialino si chiamava Timmy e aveva due fratelli più grandi, Tommy e Jimmy. Quando i fratelli si accorsero che Timmy era in pericolo rincorsero il lupo. Il lupo si nascose nel fienile. Tommy soffiò forte e
Allora il lupo fuggì nel capanno di legno. Jimmy
Il lupo pensò bene di nascondersi allora nella casa che era fatta di mattoni. Stavolta i tre porcellini soffiarono tutti insieme ma Timmy suggerì di entrare dal camino che fumava. Il lupo sentì il piano e preparò
CONCLUSIONE
I porcellini scesero dal camino e si ritrovarono Ora il lupo non aveva un maialino ma ben 32
SO SCRIVERE 1 S cegli fra i suggerimenti dati quelli che preferisci, indicali con una X, racconta e dai il titolo.
protagonista: principessa bambino/a cavaliere
antagonista: drago strega orco
VERIFICA
Preparati a scrivere una fiaba. Rileggi la ricetta di pagina 30. aiutante: fata vecchina re
mezzo magico: chiave spada scialle
Titolo INIZIO Presenta il luogo, il tempo e i personaggi. Indica un tempo lontano, indefinito. Scegli un luogo magico. Fai agire i personaggi scelti.
SVOLGIMENTO Fai svolgere i fatti. Quale problema deve risolvere il protagonista? Che cosa fa? Che cosa fa il suo antagonista? Chi aiuta il protagonista? Ha un oggetto magico? Che cosa succede allora?
CONCLUSIONE Concludi la storia. Cosa succede alla fine?
Verso le competenze Produrre una fiaba.
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IL MITO E LA LEGGENDA Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.
Ingredienti MITO
LEGGENDA
- personaggi: dèi o eroi
-p ersonaggi: animali, piante, elementi naturali o luoghi
- t empo: lontanissimo, quello dell’origine del mondo
- tempo imprecisato e lontano
- l uoghi: Terra, Universo, ambienti naturali non ben definiti
- luoghi realistici ma non ben definiti - fatti: trasformazioni
- fatti straordinari
strumenti Fantasia e immaginazione
preparazione Racconta seguendo lo schema delle tre parti. MITO
LEGGENDA
Il protagonista aveva caratteristiche diverse da quelle attuali.
Qualcosa non esisteva.
All’inizio
Accadono fatti straordinari che danno origine a qualcosa.
Nello svolgimento
Avviene una trasformazione.
Racconta come si presenta la realtà che ha avuto origine.
Nella conclusione
Spiega il cambiamento subito dal protagonista.
Questa ricetta ti aiuterà a preparare i miti e le leggende delle pagine successive. 34
SCRIVERE UN MITO
IL PRIMO UOMO, LA PRIMA DONNA 1
L eggi il mito a parole e immagini, poi raccontalo tutto sul tuo quaderno. Aiutati con i fumetti. Come mi sento solo!
Quanto è piatta questa terra!
Il gigante Ang-ngalo si sedette e cominciò a fare dei mucchietti di terra, uno qui e uno là, uno più alto e uno più basso. Quando ebbe finito, il mondo era pieno di montagne. A un certo punto cominciò a far pipì, un po’ da una parte e un po’ dall’altra, e quando smise si erano formati mari e oceani. Quindi Ang-ngalo ebbe voglia di passeggiare avanti e indietro, e camminò camminò, lasciando impronte profonde dove la terra era più morbida. Quando si fermò, dappertutto c’erano crepacci e buche profonde che ben presto furono riempite dall’acqua e divennero laghi. Infine Ang-ngalo si guardò intorno e vide che il mondo era cambiato: c’erano monti e oceani, mari e laghi, valli e pianure. – Che bello! – disse – Ora ci manca solo qualcuno che mi faccia compagnia.
Ho sputato dentro questa canna di bambù e ora la butto in mare.
Evviva non sono più solo!
F. Lazzarato, La fata della luna - Fiabe della tradizione filippina, Mondadori
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SCRIVERE UNA LEGGENDA
LE GIRAFFE 1
L eggi il titolo, l’inizio e la conclusione della leggenda, poi completa lo svolgimento: aiutati con i disegni e i fumetti.
All’inizio di ogni inizio gli animali avevano più o meno lo stesso aspetto ed erano tutti amici.
Noi ci faremo crescere un lungo naso per respirare da sotto l’acqua.
Aspettiamo di vedere cosa succede.
Noi impareremo a nuotare.
Noi impareremo ad arrampicarci sugli alberi.
Guardate come siamo diventate a forza di sbirciare.
Siamo bellissime.
Così le giraffe diventarono come le vediamo oggi. M. Spano, Enciclopedia delle fiabe, Principato
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LA RICETTA DELLA DESCRIZIONE Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.
Ingredienti
- dati sensoriali: visivi, olfattivi, uditivi, gustativi, tattili - localizzatori spaziali: davanti, dietro, in alto, in basso... - aggettivi per essere più precisi e dettagliati - paragoni introdotti da come, sembra, pare...
strumenti Osservazione
prep AMBIENTI E COSE Segui un ordine spaziale: dal generale al particolare o viceversa, dall’esterno all’interno, da dentro a fuori...
a razione ANIMALI E PERSONE Segui un ordine legato alle caratteristiche: aspetto fisico, abbigliamento, carattere, comportamento, abitudini...
Questa ricetta ti aiuterà a preparare le descrizioni delle pagine successive.
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DESCRIVERE UN AMBIENTE
GLI INDICATORI SPAZIALI Per descrivere un luogo è importante usare gli indicatori spaziali.
1
La camera di Greta La camera di Greta è spaziosa e colorata. Appena entri, sulla destra c’è un armadio bianco e a sinistra c’è un balconcino con tanti vasi di violette profumate. Sulle pareti rosa sono appesi i poster dei suoi cagnolini preferiti. Di fronte c’è il letto con il copriletto a fiori e tanti cuscini colorati. Ai piedi del letto c’è un tappeto fucsia soffice soffice. La scrivania è piena di oggetti: libri, portamatite, pennarelli, gomme. Sugli scaffali, sopra il letto, ci sono delle bambole e dei pupazzi di peluche, c’è anche un bambolotto che fa i rumori dei neonati: succhia il dito e fa il ruttino!
N ella descrizione sottolinea con i colori corrispondenti: dati visivi; dati olfattivi; dati uditivi; dati tattili; dati gustativi, poi rispondi.
Quale dato non hai potuto sottolineare?
2
P rova a descrivere la tua cameretta, utilizzando i localizzatori spaziali.
La mia cameretta è Appena si entra Sulle pareti Di fronte Ai piedi 38
DESCRIVERE UN ANIMALE
AGGETTIVI E PARAGONI 1
L eggi la descrizione e inserisci gli aggettivi al posto giusto. lunghi • spalancata • bruno • crudi • grande • bianche
Una montagna di pelo A un tratto videro sbucare da una caverna un orso che pareva una montagna di pelo . Aveva gli artigli come coltelli da cucina e le zanne come una tastiera di pianoforte. Mamma mia! E il male non era che avessero veduto l’orso, il peggio era che l’orso aveva visto loro e che veniva avanti con la bocca senza dubbio col proposito di fare una scorpacciata di ragazzi .
Gli aggettivi e i paragoni sono molto utili per descrivere bene.
R. Fucini, Il ciuco di Melesecche, Einaudi
2
O sserva il coniglio e completa il testo descrivendo l’immagine che vedi. Ricordati di inserire aggettivi e paragoni come quelli evidenziati, per arricchire la descrizione. Oggi, quando sono andato a casa di Alice, in un angolo del salone ho visto per la prima volta Nuvola, il suo coniglio di cui mi aveva tanto parlato.
Aspetto fisico generale dimensioni, pelo...
Nuvola ha il pelo lucido e liscio come la seta.
Caratteristiche orecchie, occhi, muso, coda...
La coda è rotonda e soffice come un pon pon.
Comportamento modo di muoversi, carattere, abitudini...
Saltella sempre di qua e di là come una molla.
Sensazioni toccalo, annusalo, giocaci
È profumato come 39
DESCRIVERE UNA PERSONA
FORTE IL MIO MAESTRO! Il nostro maestro Paolo è un tipo davvero forte! È alto e magro come un lampione. Ha gli occhi scuri come la cioccolata e un sorriso smagliante come quello di un attore. Indossa delle belle giacche sportive con sotto sempre i jeans e le scarpe da tennis, proprio come uno di noi! Con il maestro Paolo si imparano un sacco di cose e ci si diverte tanto perché è sempre disponibile e gentile. Ci insegna italiano e con lui anche gli accenti mi sembrano meno antipatici, perché fa sempre qualche esempio divertente. Nell’intervallo gioca spesso con noi e, quando andiamo in cortile per fare le partite di calcio, insegna a giocare anche alle femmine! Mica come tutte le altre maestre che chiacchierano tra loro di scuola e di altre cose noiosissime.
1
S ottolinea gli aggettivi qualificativi che trovi nel testo, poi completa i paragoni.
Il maestro Paolo è alto e magro come
, ha gli occhi scuri come
, ha un sorriso smagliante come
2
C ompleta la carta d’identità del maestro e disegnalo.
Nome: Aspetto fisico: Carattere:
Modo di insegnare:
40
.
SO SCRIVERE 1 O sserva le immagini, segui le indicazioni e arricchisci il racconto con le relative descrizioni.
Osserva l’aspetto fisico del gatto e descrivilo: usa aggettivi e paragoni.
VERIFICA
Ora preparati a fare delle descrizioni. Rileggi la ricetta a pagina 37.
– Venite, c’è un gatto! – gridò Alberto. In un baleno tutti i bambini delle quattro palazzine gli furono attorno e lo osservarono. Era un gatto
Osserva l’aspetto fisico del custode e descrivilo: usa aggettivi e paragoni.
– Teniamolo con noi. Diventerà il gatto del nostro condominio – propose Serenella. Ma il problema era affrontare il signor Mario, il custode del condominio, un tipo arcigno. Non era simpatico
Immagina di trovarti nel Largo delle quattro palazzine e descrivilo usando i sensi e i localizzatori spaziali.
– Non ve lo permetterò mai – disse il signor Mario. I bambini però raccolsero le firme e ottennero il consenso di tutti. Il gatto, che in realtà era una gatta, mise al mondo tanti gattini e da allora il Largo delle quattro palazzine venne chiamato “Largo dei gatti”.
Il Largo dei gatti era A. Bernardini, Uno strano compagno di scuola e altre storie, Piccoli
Verso le competenze Produrre descrizioni di animali, persone e ambienti.
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LA RICETTA DEL TESTO POETICO Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.
Ingredienti FILASTROCCA
POESIA
- versi in rima
- versi in rima o liberi
- ritmo allegro
- similitudini - metafore
strumenti Situazioni allegre, divertenti, giocose
Immagini suggestive, emozioni, sensazioni, sentimenti
preparazione Mescola gli ingredienti in maniera creativa
Questa ricetta ti aiuterà a preparare i testi poetici delle pagine successive. 1
C ompleta la poesia con le immagini suggerite dai disegni.
Squittisce il topo nella sua gracida felice la piccola Abbaia divertito il cane del vicino grunisce nel cortile il Sull’albero cinguetta allegro l’ Nella savana barrisce l’ 42
SCRIVERE IN VERSI
RIME PER DIVERTIRE 1
L eggi la ninna nanna e completala con i versi mancanti.
le piantine nella serra
dorme la mucca con il vitellino
e di notte gira intorno
dorme il gatto in cucina
Dorme il topo giù in cantina la formica sotto terra dorme il gufo tutto il giorno dorme la pecora con l’agnellino
2
C ompleta con le parole che fanno rima, poi rispondi e completa. Sono un pollo un po’ brillo
Le rime delle due filastrocche sono: vicine (AABB) a versi alterni (ABAB)
ma intelligente, sono un coccodrillo e nuoto con il
La rima è
.
3 Sono un pesciolino mi riparo con l’ombrello; sono un gattino e ho un fiocco molto
.
O ra crea tu, sul quaderno, una filastrocca in rima con i nomi e le caratteristiche dei tuoi compagni. Segui gli esempi. Carlo Simonetti ha gli occhi furbetti. Rossi Giovanna ama il gelato alla panna. 43
SCRIVERE IN VERSI
UN’ALTRA LUNA D’un tratto arrivo vicino al mare e un’altra luna mi sembri, bianca, bagnata e fresca come una cavallina nuova che corre sulla rugiada, giovane come una perla, diafana come la fronte di sirena. P. Neruda, Poesie, Sansoni
1
L eggi la poesia, riscrivi le similitudini, poi trasformale in metafore.
La luna è fresca come
La luna è una
giovane come
è una
diafana come
è la
2 44
S eguendo la struttura della poesia, prova a scriverne un’altra sul quaderno dal titolo: “Un altro sole”.
Diafana significa: bianca gialla trasparente
SO SCRIVERE 1 C ompleta le filastrocche con la rima indicata inserendo le seguenti parole:
settimana • caramella • zuffa • dente
VERIFICA
Ora prova a scrivere dei testi poetici. Aiutati con la ricetta a pagina 42.
A rima baciata Per fare una filastrocca bella devi mangiare una Per fare una filastrocca divertente devi perdere un Per fare una filastrocca buffa devi assistere a una
A rima alternata
Per fare una filastrocca strana
Per fare una filastrocca bella
devi metterci una
per fare una filastrocca divertente, devi mangiare una devi perdere un Per fare una filastrocca buffa per fare una filastrocca strana, devi assistere a una devi metterci una
2 O sserva lo schema di questa poesia e seguilo per comporne una tutta tua.
Chi lo sa? Chi lo sa quante sono le stelle sul tetto del cielo? Quanti i pesci negli abissi del mare? Chi lo sa dove vola il sole ogni sera? Dove invece si accende la luna? Chi lo sa? Chi lo sa?
Chi lo sa quante
Chi lo sa dove
V. Tadjo, Tamburi parlanti, Giannino Stoppani Edizioni Verso le competenze Completare e produrre un testo poetico.
45
LA RICETTA DELL’INFORMATIVO Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.
Ingredienti Informazioni storiche, scientifiche, geografiche...
strumenti Linguaggio specifico, immagini e didascalie
preparazione Indica nel titolo il tema generale, ricerca informazioni sul tema e dividi il testo in paragrafi, indicando con dei titoletti gli argomenti trattati
Questa ricetta ti aiuterà a preparare i testi informativi delle pagine successive.
La festa delle lanterne 1
L eggi il testo e scrivi i titoletti dei paragrafi.
In Cina i giorni precedenti la festa di Primavera si fanno grandi pulizie e si appendono alle porte e alle finestre decorazioni di carta.
Il giorno della festa bambini e genitori vanno alla festa delle lanterne e mangiano i tangyuan, dei dolcetti rotondi ripieni, simbolo della gentilezza e dell’unione familiare.
2 46
La vigilia della festa si cena tutti insieme e si mangia tanto per augurarsi abbondanza tutto l’anno. Dopo cena i bambini scoppiano innocui petardi e accendono piccole lanterne fatte con bucce di mandarini.
U sa i titoletti dei paragrafi che hai inserito per scrivere un testo sul quaderno dove presenti una festa tradizionale del tuo paese.
SCRIVERE UN TESTO INFORMATIVO
IL MONTE EVEREST 1
O sserva l’immagine, raccogli informazioni e scrivile in paragrafi aiutandoti con i titoletti.
L’Everest è il monte più alto del mondo. Misura 8 848 m. Dove si trova
Come si è formato
Le caratteristiche
Le spedizioni
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LA RICETTA DEL REGOLATIVO Scrivere è un po’ come cucinare: ci vogliono gli ingredienti e gli strumenti giusti, ma bisogna anche saperli mescolare e accostare nel modo corretto.
Ingredienti Istruzioni per attività varie: giochi, lavoretti, ricette...
Regole di comportamento
strumenti Linguaggio specifico e chiaro, elenchi, illustrazioni.
prepa
razione
Se necessario suddividi il testo in due parti: - occorrente o ingredienti - procedimento o preparazione: rispetta l’ordine cronologico delle fasi di lavoro
Questa ricetta ti aiuterà a preparare i testi regolativi delle pagine successive. 1
I ndica con O le azioni da fare, cioè gli obblighi, e con D le azioni da non fare, cioè i divieti, poi completa.
In palestra Indossare indumenti sportivi.
O
Indossare il grembiule e gli stivali.
O
Correre e gridare liberamente. Ascoltare le istruzioni dell’insegnante. Riordinare gli attrezzi utilizzati. 48
Durante le uscite didattiche
D D
SCRIVERE UN TESTO REGOLATIVO
DISEGNI DI AMICIZIA 1
L eggi con attenzione le indicazioni del gioco, osserva le immagini poi completa le istruzioni.
Durata 5-10 minuti per disegno, si possono fare più giri.
Occorrente Una matita e un foglio di carta per giocatore, matite colorate.
Numero dei giocatori L’ideale è 6-8 giocatori, ma si può fare anche in 3. Occorre un conduttore che segna i tempi e propone il soggetto da disegnare.
I giocatori sono seduti attorno a un tavolo, ciascuno con un
e una
in mano.
Il conduttore del gioco e dà il via. Ogni giocatore ha mezzo minuto per cominciare a e non può assolutamente comunicare con parole o gesti con i compagni.
Il conduttore controlla
e quando
è passato dice: “Cambio!” Allora ogni giocatore deve passare il
al compagno alla sua destra.
Si continua così fino a quando termina il giro e tutti hanno dato il proprio contributo a tutti i disegni. Se i giocatori sono pochi, o se il conduttore lo ritiene opportuno, .
Al termine il conduttore stende sul tavolo tutti i disegni e giudica qual è il più bello, il più completo, il più significativo e il più originale. Non vince la persona, ma il disegno! M. Parolini, Giochi per tutte le occasioni, San Paolo
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INDICE GRAMMATICA COMUNICAZIONE 52 Tanti modi per comunicare 53 Le parole e il contesto
LESSICO 54 Giochi di parole 56 Il vocabolario
ORTOGRAFIA 57 I suoni difficili 58 Ca-co-cu-che-chi 59 Ga-go-gu-ghe-ghi 60 Ce-ci-cia-cie-cio-ciu 61 Ge-gi-gia-gie-gio-giu 62 Sce-sci-scia-scie-scio-sciu 63 Sca-sco-scu-sche-schi 64 Gli-li
65 Gn-ni 66 Qu-cu 67 Cqu 68 Le doppie 69 Le sillabe 70 L’accento 71 L’apostrofo 72 E o è? 73 C’è-ci sono-c’era-c’erano 74 Uso dell’acca 75 Tanti punti 76 Altri segni 77 Discorso diretto e indiretto 78 VERIFICA verso le competenze
LESSICO 80 81 82 84 85 86 88 90 91 92 94
La forma delle parole Le famiglie di parole Parole primitive e derivate Parole alterate Parole composte I sinonimi I contrari Gli omonimi I modi di dire Parole generiche e parole specifiche VERIFICA verso le competenze
MORFOLOGIA 95 Nomi comuni o propri 96 Maschili o femminili 97 Singolari o plurali 98 Primitivi o derivati 99 Primitivi o alterati 100 I nomi composti 101 Individuali o collettivi 102 Concreti o astratti 103 Gli articoli 104 Gli aggettivi qualificativi 105 Gli aggettivi possessivi 106 VERIFICA verso le competenze 107 Il verbo 108 Le coniugazioni 109 Le persone del verbo 110 Il tempo dei verbi 111 Il verbo essere 112 Il verbo avere 113 I modi del verbo 114 Tempi semplici e composti 115 Le preposizioni 116 Le congiunzioni 117 VERIFICA verso le competenze
SINTASSI 118 La frase 119 Le parti della frase 120 La frase minima 121 Soggetto e predicato 122 Predicato verbale e nominale 124 Il soggetto sottinteso 125 Le espansioni 126 Il complemento oggetto 127 Altre espansioni 128 Gruppo del soggetto e gruppo del predicato 129 VERIFICA verso le competenze
TAVOLE DEI VERBI 131 Verbi ausiliari modo indicativo 132 Le tre coniugazioni modo indicativo
LE REGOLE 133 L’ordine alfabetico 134 Le difficoltà ortografiche 135 La punteggiatura 136 Nomi e articoli 137 Aggettivi e preposizioni 138 La frase
STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALSI 139 Le informazioni del testo 140 L’importanza delle parole 142 Il testo informativo 143 Tante informazioni
QUIZ MODELLO INVALSI 144 Una ricca eredità testo informativo 149 Un disastro ecologico testo informativo
COMUNICAZIONE
TANTI MODI PER COMUNICARE In tempi molto lontani viveva un re tiranno. Tutti gli abitanti si lamentavano di lui. Sfortunatamente il re lo venne a sapere e ordinò loro di non aprire più bocca. Non potendo comunicare con le parole, i cittadini impararono a scrivere. Allora il re ordinò di far sparire dal regno tutta la carta. I cittadini non si persero d’animo e iniziarono a inviarsi messaggi con le mani. Il re furibondo ordinò che venissero loro legate le mani. Ma tutto fu inutile: i cittadini impararono a comunicare con gli occhi. Quando il tiranno morì, nel regno si fece una grande festa e tutti parlarono e scrissero fino a non poterne più.
La comunicazione può avvenire con linguaggi diversi. Il linguaggio verbale trasmette messaggi usando le parole scritte o orali, i linguaggi non verbali usano i gesti, le immagini, i suoni, le espressioni del viso.
A. Salvatore
1
S egui il percorso delle pagine di grammatica e imparerai a usare nel modo migliore il linguaggio verbale. COMUNICAZIONE ORTOGRAFIA Per parlare in maniera adeguata.
Per scrivere correttamente le parole.
LESSICO Per conoscere il significato delle parole. MORFOLOGIA Per conoscere la forma delle parole. 52
SINTASSI Per collegare tra loro le parole.
COMUNICAZIONE
LE PAROLE E IL CONTESTO 1
Indica con una X il messaggio più adatto al luogo e alla persona a cui ti rivolgi.
2
Indica con una X il luogo e la persona che ritieni adatti al messaggio.
Scusi il ritardo. Posso entrare?
Sei in pasticceria e vuoi una brioche. Come la chiedi al pasticciere? Dammi subito una brioche. Per favore, può darmi una brioche? Per favore, puoi darmi una brioche?
Dove ti trovi? A chi ti stai rivolgendo? A casa, al babbo. A scuola, al bidello. Al parco, a un amico.
Usiamo parole diverse secondo il contesto, che comprende: • la persona a cui ci rivolgiamo; • la situazione in cui ci troviamo; • lo scopo che vogliamo raggiungere.
3
Indica il messaggio più adatto al contesto.
Sul tram Carlo cede il posto a una donna incinta. Siediti, non vedi che è libero? Prego signora, si sieda al mio posto. Puoi sederti al mio posto. Mi alzo un attimo, ma il posto è mio, chiaro?
4 Indica la persona non adatta al messaggio. Cinzia chiede: – Scusi, posso andare al bagno? Il babbo. La bibliotecaria. La maestra. L'allenatore. 53
LESSICO
GIOCHI DI PAROLE 1
Il combina lettere: con tutte le lettere inserite in ogni palloncino forma una parola di senso compiuto.
1
R S
2
L G
A I
O E
U
O
C O
G
O H A E P D
C
L
R
D
I
U O I Q
3 4 2
L’anagramma: con le stesse lettere si possono formare nuove parole di significato diverso.
lepre
perle
ramo
nave
armi
pera
orca
mese
3
La zeppa e lo scarto: a volte basta una lettera in più o in meno per formare altre parole. Aggiungi una lettera
¿stortø
Togli una lettera torto contro posta pesci fischi parti
54
¿ortø
LESSICO
4 Il cambio: sostituisci la lettera rossa e scrivi altre parole. gatto
orco
pizzo
ratto
5
Il logogrifo: trova la parola nascosta in un’altra parola e completa.
• In cielo una stella cadente , in bocca mi fa male un
.
• Perché si gratta il pulcino? Ha forse le
?
• Migliaia di cavallette invasero la
.
• Il nonno ha portato un canestro e dentro c’era un piccolo
.
• Il gabbiano ferito vuole tornare a volare, non gli piace stare in • La barca avanza lasciando dietro di sé una
6
. bianca.
P arole nascoste nello schema: nella griglia sono nascosti 27 nomi di animali. Si possono leggere dall’alto in basso e viceversa, da destra, da sinistra e anche in diagonale. Scoprili!
w
s
c
i
m
m
i
a
o
p
o
t
a
q
u
i
l
a
x
y
w
e
o
j
f
u
p
s
x
o
n
i
f
l
e
d
f
a
u
t
w
c
b
a
l
e
n
a
a
l
p
r
o
a
w
i
e
f
j
x
r
o
a
i
r
w
r
b
o
a
r
g
i
y
w
c
s
d
x
y
n
n
a
a
g
j
k
e
o
x
e
x
e
t
n
t
e
n
a
c
a
r
p
a
c
e
a
t
x
p
c
w
g
a
b
b
i
a
n
o
e
o
n
i
u
g
n
i
p
x
w
x
c
s
t
r
u
z
z
o
x
e
u
b
ape aquila balena boa bue cane capra carpa coccodrillo delfino elefante gabbiano gatto giraffa
iena istrice leone oca orso pinguino rana scimmia squalo struzzo tigre topo upupa
55
LESSICO
IL VOCABOLARIO Il vocabolario è il libro che raccoglie tutte le parole di una lingua e spiega il significato di ciascuna. Le parole sono elencate in ordine alfabetico. Z
1
C ompleta l’alfabeto italiano con le lettere mancanti.
Y P
C B I
A
2
J
W
K
Riscrivi in ordine alfabetico i nomi dei bambini.
IRENE
VALMIR
3
X
Q
SILVIA
SAMANTHA
ANDREA
GIORGIO
Considera la seconda lettera e colora in ogni coppia il nome che si trova prima nell’ordine alfabetico.
farina | finocchi
caffè | crema
mele | miele
torta | tartine
biscotti | burro
pasta | piselli
lattuga | lievito
gelato | gamberetti
4 Considera la terza lettera e disponi in ordine alfabetico i seguenti nomi di animale.
cavallo
1. 56
cane
2.
cammello
3.
castoro
4.
capriolo
5.
ORTOGRAFIA
I SUONI DIFFICILI 1
Inserisci le parole al posto giusto. sdraio • nastro • sdrucciolevole • struzzo • strega • sdraiato SDR
2
STR
Inserisci nel foglietto giusto alcune parole che conosci.
SBR
3
SPR
Completa le frasi con le seguenti parole. aspro
nastro
• Ho comprato un
strega
. Lucilla vola sulla scopa.
• Quando mangio la torta • Bevo una
sbriciolo
colorato.
• Il limone è • La
spremuta
sdraio
sempre. seduto sulla
. 57
ORTOGRAFIA
CA-CO-CU-CHE-CHI Un granchio cuoco 1
C ompleta con ca, co, cu, che, chi.
Un gran con le
o
o
le
oce
una pannoc fuo
2
Ca, co, cu, che, chi ga, go, gu, ghe, ghi hanno suono duro.
del
a sul mino.
S crivi ogni parola nel contenitore giusto. cane • completo • giunco • incantesimo • bocca • curva • cuculo • banco • cuscino
CA
3
58
CO
CU
C olora la parola scritta correttamente. chiodo | ciodo
schede | scede
teschi | tesci
chiesa | ciesa
barce | barche
palci | palchi
bosci | boschi
tasce | tasche
ORTOGRAFIA
GA-GO-GU-GHE-GHI 1
C ompleta con ga, go, gu, ghe, ghi.
arda! Un
tto matto inse
mitolo sul la
2
tto
acciato.
Il ma
stone è
di noce e il suo se
otto di
gio di
rigli
ande.
C ompleta gli incroci con ga, go, gu. LA FUN
3
e un
VAN RE
FO LO
SCIO
MI
TO
LO
LA
I nserisci ogni parola nella casella giusta. • coccodrillo • ago • guscio • zucchina • fiocchetto • cucina • toghe • figurina • cantina • coscia • agosto • chilometro • racchetta • coperta • guscio • unghia • garofano • margherita • ghirlanda
CA, CO, CU
GA, GO, GU
CHE, CHI
GHE, GHI
59
ORTOGRAFIA
CE-CI-CIA-CIE-CIO-CIU Sul lago 1
L eggi e completa le parole con ce o cie.
Il sole brilla nel lu
lo e illumina con la sua
la superfi
Che pa
Ce diventa cie in: cielo, cieco, superficie, società, sufficiente, crociera.
leste del lago.
! Sulla riva, dietro un
spuglio,
Ugo osserva una lunga fila di formiche. Sono tante, forse tempo suffi una
nto, ma lui non ha il nte per contarle, perché ha
rta fretta.
Emi ancora non si vede, ma arriverà e insieme andranno a
rtamente rcare
i loro amici.
Ce e ci hanno suono dolce. I nomi che terminano in -cia al plurale: • mantengono la i se la sillaba -cia è preceduta da vocale; • perdono la i se la sillaba -cia è preceduta da consonante.
2
F orma il plurale delle seguenti parole.
focaccia
¿focacce
lancia
traccia
bilancia
treccia
mancia
camicia
acacia
farmacia
buccia
provincia
quercia
pancia
cuccia
60
ORTOGRAFIA
GE-GI-GIA-GIE-GIO-GIU 1
Completa le parole con ge o gie.
losia
lato
le
nda
i
ne
i
nizzante
in
gnere
pa
lla
an
lo
i
nico
i
nista
a
nda
Ge diventa gie in: igiene, igienico, igienizzante, igienista.
lsomino
Ge e gi hanno suono dolce. I nomi che terminano in -gia al plurale: • mantengono la i se la sillaba -gia è preceduta da vocale; • perdono la i se la sillaba -gia è preceduta da consonante.
2
Forma il plurale delle seguenti parole.
frangia
¿frange
reggia
valigia
bugia
loggia
saggia
pioggia
magia
regia
spiaggia
3
Cancella con una X la forma sbagliata.
giardino | gardino
gocare | giocare
fagano | fagiano
Giovanna | Govanna
gostra | giostra
congura | congiura
mogio | mogo
forgiare | forgare 61
ORTOGRAFIA
SCE-SCI-SCIA-SCIE-SCIO-SCIU 1
C ompleta con sce, sci, scia, scie, scio, sciu.
• Fai attenzione alla di
sa.
• Mi piacciono i film di fanta • Ho perso il quaderno di
nze.
• Anna non prende mai l’a • Lo •
tore
nza. nsore.
nde dalla montagna.
ndi le scale con prudenza e attraversa sulle stri
• Preferi • La
2
il pro mmia
cca gioca sullo
+ vendolo
volo.
scienti +
sci +
3
?
Risolvi i rebus e con ogni parola ottenuta scrivi una frase sul tuo quaderno.
tto o il pe
.
scia +
scio +
+ volo
Completa il cruciverba con alcune parole che vogliono scie e indica con una X il significato della parola colorata. S
C La sillaba sce vuole la i in: scie, scienza, scienziato, scientifico, coscienza, coscienzioso, usciere.
U S
Attrezzi per sciare. Tracce di luce. 62
ORTOGRAFIA
SCA-SCO-SCU-SCHE-SCHI 1
Indovina e scrivi la parola.
• La Befana vola sulla
.
• Il guerriero si protegge con lo
.
• Quando le scarpe sono nuove, stanno in una
.
• A Carnevale si indossa la
2
Trasforma come nell’esempio.
UNO
TANTI
UNO
¿fiaschi
fiasco
3
.
TANTI
frasca
pesca
bosco
casco
pesco
lisca
mosca
R aggruppa le seguenti parole, come nell’esempio. Scegline sei e con esse scrivi delle frasi sul tuo quaderno.
pesca sciarpa ascia coscia casco pesce
scarpa scuola scudo scivolo fascia scala
SCA • SCO • SCU
¿pesca
SCI • SCE
¿coscia
63
ORTOGRAFIA
GLI - LI 1
L eggi e circonda il suono gli.
È AUTUNNO È autunno, un albero stanco si spoglia. Rimane nel vento un’ultima foglia. Verrà primavera: e un nuovo germoglio e una foglia bambina. Sarà la figlia piccina dell’ultima foglia?
2
C ompleta con gli o li. o
era
sve coni
cande a
ta
ma
o
venta
ere
o ere
one
sa
era
gi
o
bi
ardino
Con a, e, o, u e in qualche caso anche con i, gl ha suono duro.
3
C ompleta con g poi leggi e scrivi sul tuo quaderno una frase per ogni parola.
lobo 64
ladiolo
ladiatore
licine
gero lifico
ORTOGRAFIA
GN - NI 1
L eggi e completa la tabella. agnello • legno • falegname • significato • cognato • ognuno • ignorare lagnarsi • lasagne • pigne • cagnetta • bagnino • segno • gnu • ragni mugnaio • giugno • pugno • ripugnante • ignifugo • lavagnetta • compagnia
GNA
GNE
GNI
GNO
GNU
2
S crivi cinque frasi con alcune parole a tua scelta tra quelle inserite nella tabella.
3
C ancella con una X la parola sbagliata.
• Nella
vinia vigna
l’uva è matura.
• Il mio amico si chiama
Eugenio Eugegno
.
• Una grossa raniatela è appesa al soffitto. ragnatela gnente • A pranzo mia sorella non ha mangiato . niente bagno • Stasera mi faccio un bel . banio
Alcune parole come niente, geranio, miniera... e alcuni nomi propri di persona come Antonio, Daniela vogliono ni.
65
ORTOGRAFIA
QU-CU 1
S crivi le parole con cu o qu. Dopo qu c’è sempre una vocale. Dopo cu c’è sempre una consonante.
Ma ci sono parole che fanno eccezione: cuoco, cuoio, cuore, scuola... La lettera q raddoppia solamente nella parola soqquadro.
2
Leggi le frasi e colora la parola corretta, poi ricopia le frasi sul tuo quaderno.
• Il cuoco | quoco del ristorante La Baita prepara un’ottima polenta. • Se squoti | scuoti il pesco, cadranno i frutti ormai maturi. • Il batterista percuoteva | perquoteva il tamburo con gesti ritmati. • Gli operai riscuotono | risquotono lo stipendio alla fine del mese. • Il cuore | quore è il muscolo che pompa il sangue. • Dopo la ricreazione l’aula era a soccuadro | soqquadro .
3
C ompleta gli indovinelli.
• Si usa per fabbricare borse e scarpe: è il • Batte dentro ognuno di noi: è il • Sa preparare tanti piatti squisiti: è il • Edificio dove si impara a leggere: è la 66
. . . .
ORTOGRAFIA
CQU LA FAMIGLIA ACQUISTO Acquisto, acquistare, acquisire, acquisizione.
LA FAMIGLIA ACQUA Acqua, acquario, acquaio, acquazzone, acquedotto, acquerugiola, acquitrino, annacquare, acquasantiera, acquamarina, acquatico, subacqueo.
ALTRE PAROLE CON CQ Nacque, piacque, giacque, tacque.
1
Indovina la parola, poi scrivi una frase con ognuna sul tuo quaderno.
• Pioggia molto forte:
.
• Vasca per pesci:
.
• Lavandino:
.
• Conduttura dell’acqua:
.
• Colori ad acqua:
2
.
C ompleta le frasi con le parole adatte tra quelle elencate sopra.
• Mi piace l’ • All’
minerale frizzante. di Genova ho ammirato ogni specie marina.
• Al supermercato ho
un nuovo giocattolo.
• Un violento
ci sorprese lungo il sentiero.
• Mio nonno
nel secolo scorso.
• A scuola mi esercito per
nuove conoscenze. 67
ORTOGRAFIA
LE DOPPIE 1
S cegli la parola adatta a completare ciascuna frase. sete - sette
• “Biancaneve e i
nani” è la mia fiaba preferita.
• Che pala - palla
pena - penna
!
• Giochi con me a
?
• Ho rimosso la neve con la
.
• Ho acquistato una la
costosa, ma ne è valsa .
• Quell’uomo sta soffrendo: mi fa tanta • Sono arrivato al nono - nonno
2
.
posto: eravamo in tanti e mio si è complimentato con me.
C ontinua tu, sul tuo quaderno, con le seguenti coppie: casa - cassa
rete - rette
caro - carro
coro - corro
Non si raddoppiano mai: la G davanti a -ione: ragione, regione, stagione, carnagione la B davanti a -ile: abile, nobile, stabile la Z nelle parole con -zia, -zie, -zio: addizione, sottrazione, moltiplicazione, stazione, grazie, furbizia fanno eccezione: pazzia, tappezziere, carrozziere.
3
68
C ome si scrive? Colora la forma corretta. lezione
lezzione
scommessa
scommesa
spazzio
spazio
imobbile
immobile
staggione
stagione
sensazione
senssazione
abbitabile
abitabile
terraza
terrazza
ORTOGRAFIA
LE SILLABE La lettera S va con la sillaba seguente ta-sto. Mp e mb si separano bom-ba, lam-po. L, n, r si staccano dalla consonante che viene dopo Le lettere doppie si separano gat-to, pal-la.
1
D ividi in sillabe. S
busta
Âżbu-sta
MB - MP
bambola
pasta
lampada
casco
campana
L-N-R
2
cal-do, den-te, tor-ta.
LE DOPPIE
porta
palla
pantaloni
coccinella
calcolo
cappello
D ividi sul quaderno i seguenti gruppi di parole separando le sillabe con un trattino.
a. pescare, rischio, maschile, frasche, ruspa, vischio, resto, pista, maschera, finestra. b. monte, falco, forte, pentola, balcone, tarlo, banco, molto, cortile, tronco, fango. c. martello, cassettone, pappagallo, coccodrillo, fazzoletto, arrembaggio, colletto, rossetto, gattaccio, pennacchio, assaggiare, messaggio. d. campanello, bambolotto, compagno, gambo, rompere, rimproverare, arrampicarsi, vampiro, zampa, combinazione, tamburo, rombo. 69
ORTOGRAFIA
L'ACCENTO 1
L e parole evidenziate sono verbi. Segna l’accento grafico su quelli che lo vogliono.
Cappuccetto Rosso finira davvero in bocca al lupo? Lo incontro nel bosco, lo saluto e chiacchiero con lui. Poi corse a casa della nonna. Il lupo arrivo prima di lei, divoro la nonna e si mise a letto. Mentre Cappuccetto Rosso guardava con stupore quella strana nonna, il lupo le balzo addosso e la mangio. Per fortuna capito lì un cacciatore che apri la pancia del lupo e libero nonna e nipotina.
L’accento è il segno grafico che indica che si deve pronunciare con maggior forza l’ultima sillaba.
2 dà dì è
70
L eggi e completa le frasi con il monosillabo adatto. verbo dare giorno verbo essere
là lì né
indica un luogo indica un luogo nega qualcosa
da
dà
La nonna
di
dì
La zia
e
è
Carlo, Giulio
Paolo praticano karate da un anno.
la
là
Quel palazzo
in fondo è il più antico della città.
ne
né
Il quaderno è terminato:
se
sé
La zia Giulia era felice di portarmi con
li
lì
Non sono ancora partiti:
si
sì
Mi presti la gomma?
te
tè
A colazione preferisci del caffè o del
sé sì tè
i prodotti dell’orto a tutte le amiche. Andrea partirà domani per Londra con l’aereo.
comprerò subito uno nuovo. al mare.
vedo tutti i giorni al parco. , volentieri, io ne ho due. con il latte?
se stesso affermazione bevanda
ORTOGRAFIA
L'APOSTROFO Lo, la, una vogliono l’apostrofo davanti a parole che iniziano con una vocale.
1
R iscrivi, mettendo l’apostrofo.
lo indiano
¿l’¿indianø
lo armadio
una ape
la uva
la isola
una arancia
2
Trasforma come nell’esempio.
Una fresca insalata
¿un’¿insalata ¿fresca
Una calda estate Una simpatica oca Una tenera erbetta Una oscura figura Una gustosa amarena Una magnifica alba
3
C ompleta le frasi con le preposizioni: dell’, all’, sull’, dall’, nell’.
• Facciamo un picnic • Marta arriva • Il maglione è • Il cinturino • Lo scoiattolo è
5
aperto. Australia. armadio. orologio è rotto. albero.
4 C ancella con una X la forma sbagliata. • La sarta usa l’ago lago e il filo. • Vieni a casa allora all’ora stabilita! • Loro L’oro è un metallo prezioso. • Andrò in vacanza sul l’ago lago di Como. • Domani parto con loro l’oro .
S crivi una frase sul tuo quaderno per ciascuna delle espressioni indicate.
nell’aria • sull’acqua • all’improvviso • d’estate • d’argento all’incontrario • d’accordo • all’incirca 71
ORTOGRAFIA
E o È? È è una voce del verbo essere e spiega.
E è una congiunzione e unisce.
Il gelato è dolce e fresco.
1
U nisci le coppie di parole con la è che spiega. poltrona biscotto penna
astuccio salotto buono
La poltrona
2
U nisci le coppie di parole con la e che unisce. latte pattini pantaloni
palla maglietta biscotti
A colazione mangio nell’astuccio
Oggi ho giocato con Mi sono messo
3
Completa con e o è.
Ben
un cane dal pelo corto
divertente vedere il cane Paolo lancia la pallina Ben
marrone. Il suo padrone si chiama Paolo. il bambino che giocano insieme:
Ben la rincorre.
un gran dormiglione: trascorre il pomeriggio sdraiato all’ombra
Quando sente il profumo del cibo, scodinzola molto goloso di biscotti
si lecca i baffi;
crocchette.
Raramente abbaia: quando lo fa,
sicuramente per un buon motivo.
4 Leggi e indica con una X la frase scritta in modo corretto. La pelliccia della volpe e folta e morbida. La pelliccia della volpe e folta è morbida. La pelliccia della volpe è folta e morbida. 72
russa rumorosamente.
ORTOGRAFIA
C'È-CI SONO-C'ERA-C'ERANO 1
Completa la filastrocca con c’è, c’era, c’erano. C’è una rana nello stagno c’era un ragno dentro il bagno. un maggiolino sul balcone un’ape col pungiglione. quattro formiche stanche quattro cicale affrante. l’estate e c’era bel tempo ora
2
solo un sacco di vento.
Completa le frasi con: c’è, ci sono, c’era, c’erano, cera.
• Ieri sulla cattedra della maestra
una penna rossa.
• L’inizio delle fiabe è “
una volta”.
• La mamma mette la
sui pavimenti.
• Le candele sono fatte con la
prodotta dalle api.
• La primavera scorsa nel prato • Questa sera nel cielo
tante margherite. la luna piena.
• Quando i miei nonni erano bambini, non • In camera mia
3
tanti giocattoli;
il televisore in tutte le case. anche un morbido orsacchiotto.
S crivi una frase con ognuna di queste espressioni: c’è, ci sono, c’era, c’erano, cera.
73
ORTOGRAFIA
USO DELL'ACCA 1
O sserva l’uso dell’acca e rifletti.
No, ma Lara ha una mela.
Io ho fame. Hai un panino?
Ho, hai, ha, hanno si scrivono con l’acca perché significano: sentire, possedere, avere fatto qualcosa.
Loro hanno portato dei biscotti.
2
3
C ompleta con ho/o oppure hai/ai.
C ompleta con ha/a oppure hanno/anno.
o = oppure ai = a chi? dove? • Vai al cinema • Io non •
a = dove? a chi? quando? anno = periodo di tempo al parco?
tempo di giocare. visto per caso la mia gomma?
• Le foglie sono attaccate • Dammi quattro • Io
• Quest’
rami.
vado al mare.
• Il babbo
un nuovo lavoro.
• Andiamo
salutare Anna.
• Il nostro libro
cinque euro.
•
bisogno di un quaderno.
160 pagine.
Roma c'è il Colosseo.
• I miei amici
litigato.
4 C ompleta con le esclamazioni giuste.
Ah, ahi, uh, oh, ahimé sono esclamazioni.
•
, mi sono tagliata con il coltello!
• –
, che bella sorpresa! – ha
esclamato la mamma vedendo il regalo. • –
, che paura! – ho gridato
terrorizzato vedendo tutti quei pipistrelli. • 74
, potessi venire anch’io!
ORTOGRAFIA
Che odorino! Chi ha cucinato?
TANTI PUNTI Sono stata io.
I segni di punteggiatura indicano le pause e le inflessioni della voce. Il punto fermo (.) indica una pausa lunga e si mette alla fine della frase. Il punto interrogativo (?) si inserisce alla fine di una domanda. Il punto esclamativo (!) chiude una frase che esprime meraviglia, dolore, gioia... I puntini di sospensione (...) si inseriscono quando si lascia sospeso il discorso.
1
Veramente anche io... vero Lara?
Inserisci il punto (.) e cerchia le lettere che diventano maiuscole.
A me piace molto il mare sono fortunato perché mio padre è subacqueo e per questo ci andiamo spesso e volentieri ogni estate frequentiamo la stessa spiaggia lì posso rivedere tutti i miei amici e so che mi aspettano giornate divertentissime il primo giorno di mare sto così tanto al sole che divento rosso come un gambero
2
C ompleta con il punto interrogativo (?) o esclamativo (!).
• Com’è andata l’interrogazione • Da dove vieni • Finalmente, è mezz’ora che ti aspetto • Certo che vengo con te • A che cosa vuoi giocare • Stai attento a dove metti i piedi
3
Inserisci il punto (.) o i puntini di sospensione (...).
• L a settimana scorsa sono andato a trovare la nonna in campagna • L a nonna mi ha detto: – C’è una sorpresa! Indovina •M i sono girato e
ho visto un
pappagallino che volava in cucina 75
ORTOGRAFIA
ALTRI SEGNI 1
Leggi e rifletti sui segni di punteggiatura evidenziati.
Io vado a prendere l'acqua; tu pensa al resto.
La virgola (,) indica una pausa breve e si usa per separare i termini di un elenco o una serie di frasi. Il punto e virgola (;) indica una pausa più lunga della virgola e si usa per separare due o più frasi. I due punti (:) si inseriscono prima di un elenco, di una spiegazione o del discorso diretto.
Ci servono: i pennelli, le tempere e un po' di acqua.
2
Inserisci la virgola (,).
• Gli ingredienti della torta di mele sono: farina mele zucchero e lievito. • Con la maestra Laura prima leggiamo e facciamo gli esercizi poi disegniamo. • La nonna è sempre allegra perché secondo lei la felicità fa ringiovanire. • Quando vedi Luca fammi chiamare subito.
3
M etti i due punti (:) dove è necessario.
• I miei cibi preferiti sono pollo, patatine, cotoletta e lasagne. • A Luca piace andare a scuola. Le sue materie preferite sono Italiano, Inglese, Musica e Storia. • All’improvviso Chiara sentì un rumore, poi un ticchettio sul pavimento era un gatto!
4 I nserisci il punto e virgola (;) al posto giusto. • Quando c'è il sole sono allegro quando piove sono triste. • Mara e Susanna sono brune Carla e Sara invece sono bionde. • Ho quasi finito il testo fra poco posso andare a giocare. • L’inverno è alle porte ormai fra qualche giorno inizierà a fare freddo. • Lo gnomo nel bosco si riposava il verme intanto mangiava
la sua casa fungo. 76
ORTOGRAFIA
DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO 1
R iferisci il dialogo usando il discorso diretto. Segui l’esempio.
A che cosa servono questi numeri?
A rispettare la fila.
Laura chiede: – A che cosa servono questi numeri? Il babbo risponde: –
Nel discorso diretto, le parole pronunciate sono introdotte da due punti (:) e una lineetta (–), oppure sono chiuse tra le virgolette (“ ... ”), (« ... »)
2
O ra riferisci il dialogo con il discorso indiretto.
Maestra, per la gita serve qualcosa?
Porta sciarpa e cappello, perché farà freddo.
Leo chiede alla maestra se serve qualcosa per la gita. La maestra gli risponde che perché
.
Nel discorso indiretto si elimina la punteggiatura e si usano le parole di collegamento: di, se, che.
3
S crivi D.D. se il discorso è diretto, D.I. se è indiretto.
4 R iferisci le parole del fumetto con il discorso diretto (D.D.) e indiretto (D.I.).
La signora Ilde entrò nel negozio e disse:
Io ho gli occhiali nuovi.
– Vorrei un paio di guanti a fiorellini. La commessa chiese stupita:
D.D. Matteo dice
– Sono per lei? La signora rispose ridendo che erano
D.I. Matteo dice che
per la sua nipotina di cinque anni. 77
VERIFICA
SO SCRIVERE
1 Risolvi il cruciverba di GLI e scopri la parola colorata.
1) Si mette prima di apparecchiare la tavola. 2) Si fa per sonno o per noia. 3) È un’unghia adunca. 4) È un tipo di pesce. 5) Recipiente per cuocere in forno. 6) Il verso dell’asino.
2 C ompleta le seguenti parole inserendo qua, que, qui, quo.
Pas
fre
nte
stura
li
derno
ziente
a
ndici
se
re
la nza lun
4 C olora il riquadro giusto.
2
5
3 4
1
6
V
N
3 I nserisci l’accento sulle parole che lo richiedono.
• Li, accanto a te, vedo un ragno. • Devi dirmi di si oppure di no. • Una zanzara fa un volo sopra il caffe. • Laggiu in fondo scorre il fiume. • Perche lo zio da la colpa a me? • Paolo vuole fare tutto da se. 5 Cancella la forma sbagliata.
• Io curo l’igiene igene della bocca.
• Non ho o voglia di mangiare.
• Il cesto ciesto era vuoto.
• Se ai hai sonno, va’ a letto.
• Mi piace leggere leggiere le fiabe.
• A Ha chi telefoni? Hai Ai nonni?
• In autunno il cielo celo è grigio.
• Vuoi un tè ho o un caffè?
• Ho un forte dolore alla mascella masciella .
• Ha A freddo senza il maglione.
• I film di fantascenza fantascienza sono i miei
• I miei zii hanno anno spesso la
preferiti. • Lucia è molto brava in scienze scenze . • L’ usciere uscere apre il portone. 78
Verso le competenze Riconoscere e applicare le conoscenze ortografiche.
cravatta. • Ah Ha , che sonno! • Ahi Ai , mi sono punta con la spilla!
6 C ompleta le frasi inserendo l’ha, l’hai, l’ho, l’avete, l’abbiamo, l’hanno.
Dovevo avvisare Roberto, ma non
fatto.
Tina mi ha detto che tu
incontrata in montagna.
Vorrei regalare questo libro a Rita. Sai se
già letto?
La tuta costava molto così noi non
acquistata.
Bello il film! Voi I suoi amici
visto? accompagnato a casa.
7 Scomponi in sillabe queste parole.
acqua =
nacque =
acquazzone =
acquistare =
acquerello =
acquolina =
acquaio =
acquario =
tacque =
subacqueo =
8 Scrivi D.D. se il discorso è diretto, D.I. se è indiretto.
L a commessa chiese alla bambina che cosa desiderasse comprare. La piccola rispose: – Vorrei dieci pasticcini con la cioccolata e dieci lecca-lecca.
L a commessa chiese stupita: – Ma sono tutti per te? La bimba rispose ridendo che erano per la sua festa di compleanno.
9 Riferisci le parole del fumetto con il discorso diretto e con il discorso indiretto.
Discorso diretto Marco dice
Il mio monopattino è fantastico!
Discorso indiretto Marco dice che
Verso le competenze Riconoscere e applicare le conoscenze ortografiche.
79
LESSICO
LA FORMA DELLE PAROLE
Il bambin-o (maschile, singolare)
La bambin-a (femminile, singolare)
I bambin-i (maschile, plurale)
La parola è composta di: - una parte iniziale che non cambia mai: - una parte finale che cambia secondo le caratteristiche della parola stessa:
1
2
Separa la radice dalla desinenza.
gatto
Le bambin-e (femminile, plurale)
la radice la desinenza C erchia la radice comune alle seguenti parole.
ride
campanile
amica
campana
spiritosa
campanaro
antipatici
campanello campanaccio
3
Osserva la radice e individua il significato delle parole.
• biscottiera:
che contiene biscotti
• collare:
incollare
• addentare:
estrarre un dente
• accaldato:
che ha caldo
• rincasare:
tornare a casa
80
che scotta
che sta intorno al collo mordere che è caduto ringhiare
LESSICO
LE FAMIGLIE DI PAROLE fior-aio fior-itura fior-e
fior-iera
Molte parole diverse hanno una radice in comune e sono collegate tra loro nel significato. Esse formano una famiglia di parole.
1
C ollega ogni parola evidenziata alla sua famiglia. scollatura
marinaio
collina
collo
collinare
colletto
muratura
maroso marea marino
muro
colle
muraglia
incollare colla
2
collana
muratore
colloso
mare mareggiata
Cancella l’intruso con una X.
carta
cantare
portiere
portinaia
dentista
dentiera
corpo
corporazione
cartone portone dentifricio corno
cartoncino porta dente corpulento
cartolaio
cartolina
ponte
porticina
denaro
paradenti
anticorpi
corporatura 81
LESSICO
PAROLE PRIMITIVE E DERIVATE Primitive e derivate le parole van spiegate ecco, prendo il nome ulivo, questo nome è primitivo ma uliveto è derivato, dall’ulivo è generato e da giorno vien giornale e da tempo temporale da campana campanile e da cane vien canile.
Le parole formate da radice e desinenza sono parole primitive fior-e. Le parole che aggiungono alla radice altri pezzetti si chiamano parole derivate. prima della radice: si chiama prefisso. Se il pezzetto sta dopo la radice: si chiama suffisso.
1
Collega ciascuna parola derivata al proprio primitivo. panificio
olio
lattaio
occhio
cappelliera
parrucca
dentiera
porta
oliera
pane
occhiello
latte
parrucchiera
cappello
portiere
dente
2
I n ogni coppia di parole sottolinea il corretto derivato.
biscotto spazio triste perfetto 82
biscottificio / bisca spazzino / spazioso trito / tristezza perfettamente / perfino
fede
federazione / fedele
vestire
svestire / vetrina
tessere
tesserato / tessitore
sicuro
sicurezza / siccome
LESSICO
3
Fai attenzione al prefisso colorato per individuare il significato corretto.
rincorrere:
correre dietro qualcuno
correre davanti a qualcuno
disoccupato:
che lavora
che non lavora
incorniciare:
togliere la cornice
mettere la cornice
extraterrestre:
di un altro pianeta
del pianeta Terra
estroverso:
chiuso in se stesso
aperto agli altri
infrasettimanale:
domenicale
nel corso della settimana
4 Fai attenzione al suffisso per individuare il significato corretto. panettiere:
fa il pane
mangia il pane
libreria:
espone libri
espone birra
insalatiera:
contiene insalata
contiene il tè
nidificare:
lasciare il nido
fare il nido
misterioso:
chiaro
che non si spiega
bagagliaio:
che contiene bagagli
che prepara bagagli
5
S cegli due parole dell’esercizio 3 e dell’esercizio 4 e con esse scrivi delle frasi sul tuo quaderno.
6
Risolvi gli indovinelli, poi circonda prefissi e suffissi.
Versare il vino nella bottiglia.
¿imbottigliare
Cura i giardini.
Usare la carta pacchi per...
Tagliare il pane a fette.
Contiene l’olio.
Non ubbidire.
Recipiente per il sale.
Non contento. 83
LESSICO
PAROLE ALTERATE libr-o
libro grande: libr-one
libro grazioso: libr-etto
libro piccolo: libr-icino
libro brutto: libr-accio
Alcuni suffissi modificano leggermente la parola base per indicare elementi grandi (-one), piccoli (-etto, -ello), brutti (-accio), graziosi (-uccio). Si chiamano parole alterate.
1
2
Dillo con una sola parola.
¿rossicciø
Tendente al rosso:
Spiega il significato.
alberello:
Scarpa sformata:
benone:
Vento gradevole:
topino:
Piccola nuvola:
vociona:
Brutto tempo:
orsetto:
Piccolo gatto:
giallastro:
3
Indica l’alterazione come nell’esempio e sottolinea il suffisso.
fiorellino cagnetto omone boccuccia dentino ragazzaccio 84
¿piccolø ¿alberø
piccolo
grazioso
X
X
grande
brutto
LESSICO
PAROLE COMPOSTE Indovina: che cos'è?
pesce
+
spada
=
pescespada
Le parole composte sono formate da due o più parole: porta + ombrelli = portaombrelli auto + strada = autostrada sempre + verde = sempreverde
1
Sostituisci alle seguenti definizioni il nome composto.
• Si usa per aprire scatole metalliche:
¿apriscatole
• Vi si chiudono soldi e oggetti di valore: • Il primo giorno dell’anno: • Per mestiere pulisce i camini: • Testo scritto a mano: • Spaventa gli uccelli nei campi:
2
C ollega con una freccia per formare parole composte.
cassa
capelli
asciuga
panca
para
polvere
aspira
gente
mezzo
giorno
salva
urti
3
C on ogni parola composta dell’esercizio 2 scrivi una frase sul tuo quaderno.
4 Risolvi il rebus.
+ 85
LESSICO
Il frumento.
I SINONIMI 1
Leggi le risposte dei bambini alla domanda della maestra, poi rispondi.
Il grano.
Chi dà la risposta giusta? Perché? Le parole che hanno lo stesso significato si dicono sinonimi. Che cosa si coltiva in pianura?
2
3
M etti in relazione con una freccia le parole che sono sinonimi. rendere
addizionare scaltro aggiustare sottrarre
I ndica con X qual è il sinonimo delle seguenti parole.
sommare
stupito:
sorpreso
stupido
riparare
ingerire:
inserire
inghiottire
restituire
gentilezza:
amore
cortesia
smarrito:
perso
spavaldo
compreso:
preso
capito
togliere astuto
4 Sostituisci, nella mappa, le parole colorate con il sinonimo adatto. largo • profonda • alto
esci • entra • ritorna
Prendi il sentiero più grande (
).
Conta venti passi verso ovest e fermati sotto l’albero più grande (
).
Scava una buca molto grande ( vai dentro ( e vai fuori (
), prendi la cassa del tesoro ).
Poi con il bottino vai di nuovo ( 86
),
) al tuo veliero!
I sinonimi servono a essere più precisi ed evitare ripetizioni.
LESSICO
5
Sostituisci ogni espressione con il termine più preciso.
• Fare un disegno:
fingere
• Fare i colori: • Fare dall’inizio:
disegnare
• Fare un problema:
mescolare
• Fare finta:
incominciare
• Fare in fretta:
affrettarsi
• Fare fino alla fine:
terminare
• Fare un cibo:
cucinare
6
S cegli quattro termini dell’esercizio 4 e con ciascuno di essi scrivi una frase sul tuo quaderno.
7
S cegli la forma più appropriata dei sinonimi di “dire”.
9
risolvere
8
S cegli la forma più appropriata dei sinonimi di “dare”.
Ho recitato una bugia.
Ci hanno assegnato il primo premio.
Ho raccontato una bugia.
Ci hanno imposto il primo premio.
Ti suggerisco la soluzione.
Rappresenteranno uno spettacolo.
Ti proclamo la soluzione.
Presenteranno uno spettacolo.
Lucia mi ha esposto un segreto.
Donate un appuntamento subito.
Lucia mi ha rivelato un segreto.
Fissate un appuntamento subito.
Collega i sinonimi di “rumore” alla loro fonte. scroscio
foglie
cigolio
acquazzone
fruscio
porta
sibilo
passi
botto
vento
calpestio
petardo 87
LESSICO
I CONTRARI 1
Quando spiego dovete fare chiasso.
Leggi cosa dice la maestra e rifletti sulla parola evidenziata, poi rispondi.
Le parole che esprimono un significato opposto e contrastante si dicono contrari. La maestra ha usato la parola sbagliata? Con quale parola la sostituiresti?
2
Collega ogni parola a quella di significato opposto. assente
opaco
partire
giovane
leggero
caldo
grande
piccolo
freddo
tramontare
chiaro
arrivare
lucido
pesante
vecchio
scuro
sorgere
presente
allegro
triste
3
Nel suo testo di istruzioni, il prof. Lapsus ha scritto l’esatto contrario di quello che voleva dire! Rimetti a posto le cose, sostituendo alle parole evidenziate i loro contrari e riscrivi il testo corretto sul quaderno. ISTRUZIONI PER L'USO DELLA MACCHINA CHE TRASFORMA GLI ADULTI IN BAMBINI
1 Scendere le scalette e uscire nella macchina. 2 Chiudere il pannello con lo specchio. 3 Alzare il pulsante rosso. 4 Stare agitati e aspettare impazienti. Dopo 10 minuti i risultati saranno sopra gli occhi di tutti. 88
LESSICO
4 Forma i contrari delle parole date utilizzando uno dei seguenti prefissi, come negli esempi. s contento
in
dis
¿scontentø
abitato
normale
completo
giusto
gradito
ordine
gonfiare
comodo
interessato
carico
fedele
5
a
¿disabitatø
Riscrivi il testo sul quaderno, sostituendo le parole in rosso con altre di significato contrario.
Mia madre è alta e robusta. I suoi occhi sono grandi e sorridenti, ha un gran naso, le labbra sottili e tanti capelli, biondi e lunghi. Ha uno strano modo di camminare: a piccoli passi, scuotendo un po’ i fianchi.
6
C ompleta i testi con le parole che ti sembrano più adatte: rappresentano due momenti molto diversi. Dovrai completare il secondo testo inserendo i contrari delle parole scritte nel primo.
Testo 1 Il cielo è e il vento muove con violenza i rami degli alberi. Tante foglie cadono.
Testo 2 Il cielo è muove alberi.
e il vento i rami degli foglie cadono. 89
LESSICO
Questo bambino ha bisogno di una cura di calcio.
1
GLI OMONIMI Qualcuno mi deve dare un calcio?!
Leggi attentamente, poi indica con una X la frase che spiega la vignetta. I l bambino non ha compreso il messaggio del medico perché la parola calcio può avere più significati. Il bambino ha compreso il messaggio del medico perché la parola calcio ha un solo significato.
2 La
3
Completa ciascuna coppia di frasi con la stessa parola. frangia
Lucia porta la
della tenda è troppo lunga. frangia sulla fronte.
L’uccellino di Marta ha un’ Eravamo ospiti in un’ Ai
Scrivi accanto a ogni definizione uno dei seguenti omonimi: ancora • riso • riccio
Si cala in mare dalla nave: Il contrario di pianto:
spezzata.
Animale con le spine:
della casa.
Pianta che cresce in acqua:
del monte sorge il mio paese.
Ho le scarpe strette, mi fanno male i
Le parole uguali nella forma ma che hanno un significato diverso si chiamano omonimi.
.
La casa della castagna: Di nuovo, un'altra volta:
4 Scrivi sul quaderno una frase con ognuna delle seguenti parole nei due diversi significati.
boa
90
rete
viola
LESSICO
Hai risolto esattamente tutti i problemi. Che aquila!
I MODI DI DIRE Meno male! Ero sulle spine.
Le parole evidenziate non sono state usate con il loro significato originario, ma in modo figurato: sono modi di dire. Nella comunicazione, vengono spesso usati per rendere più efficace, colorito e piacevole un pensiero più complesso.
1
Collega ogni modo di dire al suo significato. Perdersi in un bicchier d’acqua. Cadere dalle nuvole. Abitare a casa del diavolo. Tirare i remi in barca. Fare castelli in aria.
Abitare molto lontano. Non sapere nulla. Innamorarsi. Trovarsi in difficoltà.
Perdere la testa per qualcuno.
Essere inaffidabile e poco responsabile.
Essere in alto mare.
Abbandonare un progetto, un’impresa.
Avere troppi grilli per la testa.
2
Avvilirsi, non aver coraggio.
Progettare cose irrealizzabili.
Completa con il modo di dire adatto: l’ho pagato un occhio • era nera • ho visto le stelle • ha vuotato il sacco
• Carlo non riusciva più a mantenere il segreto e • Ti piace il mio tablet? • Ieri sono caduto dalla bici. • Stamattina la maestra
. ! ! : in molti non
avevano fatto i compiti. 91
LESSICO
PAROLE GENERICHE E PAROLE SPECIFICHE 1
Colora ogni gruppo di parole come la parola che le contiene tutte. Cani trenino palla robot bambola
Setter
Giocattoli
Terranova Labrador
Veicoli
Boxer bicicletta camion scooter automobile
Bassotto
Le parole generiche hanno un significato ampio e indicano un gruppo di elementi. Le parole specifiche hanno un significato limitato e indicano un elemento determinato.
2
3
C ompleta le tabelle. Frutti
Fiori
Animali
uva
tulipano
gatto
I ndividua e sottolinea nei seguenti gruppi di parole quella di significato piÚ generale che comprende tutte le altre, come nell’esempio. olmo faggio alberi betulla platano
92
api libellule coccinelle insetti formiche
pantaloni camicia cappotto maglione indumenti
mocassini sandali stivali scarpe pantofole
LESSICO
4 P er ogni gruppo cancella il nome specifico intruso. corvo tè
camomilla
letto
5
aquila
sedia
rondine
canarino
nido
acqua
bottiglia
spremuta
coperta
tavolo
scrivania
uccelli bevande mobili
D alla parola generica alle parole specifiche. Completa.
P S
T
O
V
I
G
L
I
E
D
O
L
C
I
A T T I
6
Scrivi tu la parola che comprende tutte le altre. tromba • violino • pianoforte • basso • flauto pisello • peperone • insalata • cetriolo • carota pediatra • oculista • cardiologo • dermatologo collana • orecchini • braccialetto • anello 93
VERIFICA
SO SCRIVERE 5 C erchia le parole che nascono dal nome ACQUA.
1 Scrivi due significati per ogni parola.
PENNA INDICE
acquazzone acquisto acquerello
annacquare
VENTI
2 I n ogni riga di parole sinonime, cancella quella intrusa.
• tranquillità • pace • agilità • quiete • piccolo • minuscolo • povero • minuto • uccello • pennuto • volatile • stecco
3 R iscrivi la descrizione sostituendo le parole evidenziate con i contrari.
È un cane di grosse dimensioni con il pelo corto e liscio. Ha le orecchie ritte, gli occhi tranquilli e i denti lunghi.
4 C olora in ogni coppia la parola dal significato specifico.
94
accusa
contenitore
vaso
tè
bevanda
cosmetico
rossetto
Verso le competenze Ampliare il patrimonio lessicale.
acquedotto
6 F orma alcune parole derivate.
occhio
7 R isolvi il rebus.
+
8 C ompleta con la parola alterata giusta.
Pollicino ritrovò la sua (graziosa casa) , seguendo i (piccoli sassi) che aveva lasciato cadere dalle sue (grandi tasche)
.
MORFOLOGIA
NOMI COMUNI O PROPRI 1
L e parole scritte nei riquadri indicano persone, animali, cose. Colorale nel modo giusto.
Si chiama Ivana la gatta di Liana
Le parole che indicano persone, animali, cose, ma anche sentimenti, idee e creature immaginarie sono nomi.
che vive lontano nella città di Milano . Sale sui tavoli divora due cavoli la bimba le urla e mica per burla . Lei tristemente va via non c'è più allegria .
2
Osserva.
bimba Liana
3
gatta Ivana
Sono nomi comuni: indicano persone, animali, cose in modo generico.
città
Sono nomi propri: “chiamano” in modo preciso una persona, un animale, una cosa. Si scrivono con la lettera maiuscola.
Milano
Leggi il testo e sottolinea i nomi.
Il paese dei maghi si chiamava Centomagie. Le case erano trasparenti come l'acqua, tutte di vetro con tanti balconi e camini. Dentro erano arredate con cespugli di rose rosse che spuntavano dal pavimento, lanterne che pendevano dal soffitto, vasi pieni di bacchette magiche, pentoloni colmi di pozioni e libri di magia. Che meraviglia! Quando vide un tale spettacolo, il piccolo Jack pensò che quello sarebbe stato il suo paese. P. Carpi, Il paese dei maghi, Piemme
4 Comune o proprio? Definisci ogni nome con la parola giusta. Zio
Uccello
Italia
Monte
Maria
Totti
Roma
Gatto
Pluto
95
MORFOLOGIA
MASCHILI O FEMMINILI 1
L eggi, osserva i nomi colorati e completa.
Carla gioca a fare la cuoca : mescola, condisce, impasta. Carlo invece si diverte a fare il cantante .
– Facciamo il cambio! – dice Carla . Ora Carlo fa il cuoco mentre Carla fa la .
I nomi hanno due generi: maschile e femminile. I nomi maschili di solito terminano in -o e quelli femminili in -a. Ma ci sono anche nomi maschili che terminano in -e (fiore) o in -a (problema), nomi che hanno la stessa forma per il maschile e il femminile (cantante), nomi che terminano in modo diverso al maschile e al femminile (attore, attrice) e nomi che hanno un solo genere (zaino, penna).
2
Scrivi M accanto ai nomi maschili e F accanto a quelli femminili.
pescatore
poeta
leone
mano
problema
ape
attrice
Luca
automobile
televisore
pallacanestro
Matilde
3 Trasforma il genere dei nomi.
4 Volgi al femminile questi nomi di cosa.
Maschile Femminile
Maschile Femminile
gallo
collo eroina
banco
donna
porto
nipote
foglio
Quale nome ha la stessa forma nel maschile e nel femminile? 96
I nomi di cosa, cambiando genere, mantengono lo stesso significato? SĂŹ No
MORFOLOGIA
SINGOLARI O PLURALI 1
Colora di rosso i nomi che indicano un solo elemento e di blu quelli che ne indicano più di uno. Poi rispondi.
Ho visto una bambina bionda, alta e assai carina. No, le bambine sono quattro non le hai viste? Sei proprio matto!
Ho visto un pappagallo mezzo rosso e mezzo giallo!
No, i pappagalli sono tre e volano tutti intorno a te.
Che cosa cambia nei nomi che hai colorato? La parte iniziale La parte finale
2
I nomi che indicano un solo elemento sono di numero singolare, quelli che ne indicano più di uno sono di numero plurale. Per cambiare il numero dei nomi, si cambia la vocale finale: o i a e
Scrivi S se è di numero singolare, P se è di numero plurale.
Luca
gazzelle
armadi
scimmie
matita
chiave
inquilino
libri
3
olgi al plurale i nomi. V Se prima di -cia e -gia c’è: • una vocale, terminano in -cie e -gie • una consonante, terminano in -ce e -ge.
valigia
camicia
4 Scrivi S se è singolare, P se è plurale, I se è invariabile. Attenzione ai nomi invariabili: hanno una sola forma per il singolare e per il plurale.
valigie
radio
radio
focaccia
vulcani
città
ciliegia
boschi
villaggio
frangia
maestra
tribù
cuccia
gru
casa
giovedì
amici
arancia
97
MORFOLOGIA
PRIMITIVI O DERIVATI 1
L eggi e osserva i nomi evidenziati: hanno una parte in comune con il nome primitivo MARE.
Il pescatore Gino esce in mare tutti i giorni.
La mattina, quando parte, c'è sempre l'alta marea.
Con la mareggiata i marosi sbatacchiano la barca.
La sera Gino torna carico di pesce e traina la barca sulla marina.
Il nome primitivo non deriva da nessun altro nome. I nomi che derivano dal nome primitivo si dicono derivati e hanno un significato diverso. La parte in comune si chiama radice.
2
S crivi per ogni nome primitivo alcuni derivati. latte
3
C ollega ciascun nome derivato al nome primitivo da cui deriva.
DERIVATI lanificio zuppiera saliera barbiere portiere lattaio dentiera occhiello 98
carta
PRIMITIVI dente occhio lana zuppa barba porta latte sale
collo
4 C ancella il nome che non deriva dal nome primitivo evidenziato. dito ditale/ditta re regista/reggia formaggio formaggiera/formina cera cerone/ceramica cornice corniciaio/corno pasta pastificio/pastore scudo scure/scudiere pompa pompelmo/pompiere
MORFOLOGIA
PRIMITIVI O ALTERATI 1
Leggi e osserva come si modifica il nome primitivo QUADERNO. QUADERNO
Da piccolo avevo un quadernino rosso e blu, proprio piccolino.
Come diario avevo un quadernuccio che tenevo accanto all’astuccio.
Son cresciuto e uso un quadernone grosso da sembrare un librone
Ma se le pagine rovino e straccio mi ritroverò un quadernaccio.
I nomi che evidenziano le caratteristiche del nome primitivo (piccolo, grazioso, grande, brutto) si dicono alterati. Essi non cambiano il significato del nome primitivo corrispondente e si ottengono aggiungendo alla radice i pezzetti -ino, -uccio, -icino, -etto, -ello, -accio, -one.
2
Forma i nomi alterati e completa la tabella. Piccolo
Grazioso
Grande
Brutto
uomo scarpa casa ragazzo
3 Attenzione ai falsi alterati: terminano come gli alterati, ma in realtà sono nomi primitivi.
Il
C ompleta con i falsi alterati.
¿burrone
non è un grande burro.
Il
non è una grande torre.
Il
non è un piccolo matto.
La
non è una brutta foca. 99
MORFOLOGIA
I NOMI COMPOSTI 1
L eggi e separa i nomi evidenziati nelle due parole che li compongono.
Stamattina mi sono svegliato molto tardi: a mezzogiorno! Appena alzato, la mamma mi ha detto di fare una doccia veloce. Avevo fame cosÏ, appena sono uscito dalla doccia, mi sono vestito, ho arrotolato l’asciugamano attorno ai capelli bagnati e mi sono diretto in cucina dove mi attendeva un piatto di pastasciutta fumante. Poi ho aiutato la mamma a mettere i piatti nella lavastoviglie e mi sono asciugato i capelli. mezzogiorno
= mezzo + giorno
I nomi formati dall’unione di due parole diverse, ciascuna con un proprio significato, si dicono composti.
= = =
2
C ompleta i nomi composti che iniziano con la parola indicata. Nomi di mestieri
Nomi di sport
Nomi di oggetti
caposala
pallacanestro
portalettere
capo
palla
porta
capo
palla
porta
capo
palla
porta
3
F orma i nomi composti.
Caccia + Apri + Taglia + Auto + 100
= = = =
Conta +
=
Lancia +
=
Tempera + Gira +
= =
MORFOLOGIA
INDIVIDUALI O COLLETTIVI 1
Leggi, osserva e rispondi.
Un orsetto ghiotto di miele vede un'ape e la insegue fino a un albero cavo. L'ape entra nel cavo e l'orsetto ci infila il muso. Aiuto! Uno sciame ora lo insegue. • Il nome ape indica: un insetto un gruppo di insetti
2
Indica con un nome collettivo adatto un insieme di...
¿flotta
navi:
alberi da frutto:
I nomi che indicano un solo elemento si dicono individuali. I nomi che indicano un insieme di persone, animali o cose sono collettivi.
• Il nome sciame indica: un insetto un gruppo di insetti
3
S piega sul quaderno il significato dei seguenti nomi collettivi, come nell’esempio. videoteca = insieme di videocassette squadra
foresta
mobilia
collezione
stormo
pineta
assemblea
comitiva
vasellame
folla
gioventù
fogliame
tasti: api: schede: mucche: lupi:
4 C ompleta il cruciverba. Nella colonna colorata apparirà un nome collettivo. 1 2 3 4 5 6
1 - Un insieme di giocatori. 2 - Un periodo di dieci anni. 3 - Un gruppo di tre musicisti. 4 - Un insieme di alberi di arance. 5 - Un insieme di bovini. 6 - Un insieme di soldati. 101
MORFOLOGIA
CONCRETI O ASTRATTI 1
L eggi l’avviso e disegna il gatto. Barra con una X il nome evidenziato che non hai potuto disegnare.
AVVISO Ho perso il mio gatto. Ha gli occhi verdi, il pelo nero e la coda lunga. Aiutatemi a ritrovarlo! Mi manca la sua vivacità.
I nomi che indicano cose che si possono percepire con i sensi si dicono concreti. I nomi che indicano idee e stati d’animo si chiamano astratti.
libro
telefono
bontà
cornice
educazione
acqua
colla
generosità
pane
lettura
tristezza
collaborazione
prato
abilità
scienza
calabrone
fedele: bello:
4 C olora di verde gli spazi con i nomi astratti e di rosso quelli con i nomi concreti.
¿fedeltà ra
pane
sincero:
nuovo: buono:
ira
rtà
povero:
lib e
semplice:
102
odio
dente
finestra
cane matita
amore o fot
fantasia
onore
palo
sale
umano: possibile:
fame
estro
a
i bb
sole
mira
I ndica i nomi astratti che derivano dagli aggettivi.
fata carta ape
fiducia
volontà
tà
3
I ndica se questi nomi sono sicuramente astratti (A) o concreti (C).
bon
2
MORFOLOGIA
GLI ARTICOLI 1
Leggi e cerchia le brevi parole che precedono i nomi evidenziati.
Era autunno, ma faceva ancora caldo. Tutti gli uccelli erano partiti, tranne i passeri. Stavano su un ramo e il loro cicaleccio era vivace e festoso. Una lepre si acquattò tra l’erba; sentito il cinguettio, pensava che fosse ancora primavera. All’improvviso uno sbuffo di vento disperse le foglie secche. La lepre si ricordò dell’autunno, spiccò un salto e fuggì via.
Le parole che precedono i nomi e ne segnalano il genere e il numero si chiamano articoli. I determinativi precedono nomi ben definiti, gli indeterminativi precedono nomi imprecisati.
Determinativi maschile
Indeterminativi
femminile
maschile
femminile
singolare
plurale
singolare
plurale
singolare
plurale
singolare
plurale
il/lo
i/gli
la
le
un/uno
/
una
/
2
la
Indica il genere e il numero di ogni nome, colorando l’articolo giusto. il
lo
le
3
L eggi e inserisci gli articoli mancanti.
Quando nonna Isa veniva, era Portava sempre e colorate di
il
le
i
gli
i
le
la gli
la
il
le gli
la
lo
il
gli
festa.
caramelle gommose certa marca che ci piacevano
tanto. Nonna Isa sfogliava
album delle
fotografie e osservava tutte
foto.
Ce n'era una in particolare che le piaceva: era quella della casa di villeggiatura nascosta tra
alberi.
T. Buongiorno, Io e Sara, Piemme
103
MORFOLOGIA
GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI 1
C erchia le qualità dei personaggi e riscrivile sotto le immagini.
Tilin tilone, il gatto marrone, tilin tilivo il lupo cattivo, tilin tilago, il perfido drago, tilin tilante la tartaruga elegante.
Le parole che si aggiungono ai nomi e indicano le qualità di persone, animali o cose si chiamano aggettivi qualificativi.
A. Lavatelli, Zoorime, SEI
2
S ostituisci ogni espressione con un aggettivo qualificativo.
Moto con motore che romba Bimba che dice bugie
Animale che mangia erba Eroe che ha coraggio
Uomo della preistoria
S crivi al posto giusto i seguenti aggettivi qualificativi: scattante • sorniona • nera lucente • moderna • affettuosa
Vento che soffia con impeto
Gatto che si muove scattando
4 S crivi un nome adatto agli aggettivi qualificativi di ogni gruppo. studiosa, diligente, ordinata sugosa, zuccherina, gialla lucide, comode, basse dorati, preziosi, antichi fresco, colorato, profumato afosa, calda, leggera 104
3
5
I ndica con una X gli aggettivi che concordano in genere e numero con il nome LAVAGNA. sì no spaziosa nere multimediale pulito nuova appesa
MORFOLOGIA
GLI AGGETTIVI POSSESSIVI Il nostro maestro è in ritardo.
Ho preso la tua penna.
Le parole evidenziate sono aggettivi possessivi e indicano a chi appartiene una cosa, un animale o una persona. La mia cartella è vuota.
1
2
L eggi e memorizza gli aggettivi possessivi. Singolare
maschile mio tuo suo nostro vostro loro
femminile mia tua sua nostra vostra loro
Anche proprio e altrui sono aggettivi possessivi.
• Ho fatto il mio dovere.
Plurale maschile miei tuoi suoi nostri vostri loro
S ottolinea nelle seguenti frasi gli aggettivi possessivi.
• Hai eseguito i tuoi compiti?
femminile
• Sono felici per la loro promozione.
mie tue sue nostre vostre loro
• Nella nostra classe è arrivato un nuovo compagno. • Giulia ha riparato la sua bicicletta. • Questo libro è di vostra madre.
3
C ompleta inserendo proprio e altrui al posto giusto.
Anna disse: – Occorre fare il e far valere i calpestare i diritti
dovere diritti, senza . 105
VERIFICA
SO SCRIVERE
1 Completa l’analisi dei nomi e indica con X se sono astratti (A) o concreti (C).
meccanici
nome
A C
genere
comune
allegria
nome
A C
genere
numero
numero
Serena
nome
caramelle
nome
A C
genere
A C
genere
numero
numero
2 Spiega il significato dei seguenti nomi collettivi.
cucciolata =
insieme di cuccioli
pineta =
orchestra = mandria =
3 Scrivi accanto a ogni nome: derivato (D), alterato (A), composto (C) o primitivo (P).
libraccio =
fioraio =
pentolina =
salvagente =
muro =
caserma =
pianoforte =
fiore =
vasetto =
4 Inserisci l’articolo determinativo.
5 Inserisci l’articolo indeterminativo.
armadio
scolari
gnocco
tribù
colore
pioggia
cialda
sciame
squalo
libri
imbroglio
accordo
mucche
ufficio
amicizia
esplosione
6 Sottolinea nel testo tutti gli aggettivi qualificativi.
In una caverna sotto terra viveva uno hobbit. Non era una caverna sporca o umida e neanche una caverna arida o spoglia con dentro niente per sedersi e da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima. Aveva una porta perfettamente rotonda, con un lucido pomello. La porta si apriva su un ingresso a forma di tubo: un tunnel molto confortevole. J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit o La riconquista del tesoro, Adelphi
106
Verso le competenze Riconoscere le parti del discorso: nomi, articoli, aggettivi.
MORFOLOGIA
IL VERBO 1
L eggi e rifletti sulle parole evidenziate: sono verbi.
Lillo è un drago.
Sta nella sua grotta nel ventre della montagna.
Mangia carne di riccio e lucertole alla griglia.
Dopo l'abbondante pasto, Lillo è sazio.
I verbi indicano un’azione (che cosa fa?) ma anche uno stato (dove si trova?) o un modo di essere (chi è? com’è?).
2
C ompleta la tabella con i verbi adatti. Azioni
Il babbo
lavora
Modi di essere è severo
Io I gabbiani La cantante La scuola
3
S ottolinea i verbi.
Leggerò il libro, poi lo darò a Isa. Marta e Leo andavano in bici. Il papà era a casa e cucinava. Ho raccolto funghi nel bosco. Billy ha abbaiato al gatto. Che tosse! Vado dal dottore.
Questo film è noioso, ma a Sara piace. Dopo tanto allenamento, è stanco. Partiranno per Roma alle sedici. Di notte spuntano le stelle nel cielo. Una volta io ero un bebè e piangevo sempre. La volpe è nella tana, ma presto uscirà. 107
MORFOLOGIA
LE CONIUGAZIONI 1
L eggi i fumetti e sottolinea i verbi, poi rispondi.
Al mare si può...
In montagna si può... ... cercare funghi, raggiungere le cime delle montagne, scoprire tanti animali, passeggiare nei boschi.
... fare il bagno, prendere il sole, riempire le formine di sabbia.
I verbi che hai sottolineato indicano chi compie l’azione e quando? Sì
No
Sono verbi al modo infinito.
2
S crivi alcuni verbi al modo infinito. 1a coniugazione
3
La forma all’infinito ci segnala a quale coniugazione appartiene un verbo: se termina in -are 1a coniugazione se termina in -ere 2a coniugazione se termina in -ire 3a coniugazione
2a coniugazione
3a coniugazione
A nalizza i verbi, come nell’esempio.
Mangerai =
verbo mangiare, 1a coniug.
Usciremo =
Hai finito =
Ho pianto =
Dormivo =
Leggo =
Tornammo =
Ascolto =
108
MORFOLOGIA
LE PERSONE DEL VERBO 1
L eggi e rifletti sulle parole evidenziate: sono le persone che compiono le azioni del verbo. Noi leggiamo volentieri Io leggo soprattutto le filastrocche. libri di fiabe e tu che Le persone che compiono cosa leggi? le azioni possono essere espresse con un nome o con una parola che sostituisce il nome, il pronome personale.
2
3
Leggi la tabella e memorizzala.
pronomi personali
singolare
plurale
1a persona
io
noi
2a persona
tu
voi
3a persona
egli, ella, lui, lei, esso, essa
loro, essi, esse
Il verbo può essere coniugato, cioè modificato nella persona.
Coniuga il verbo ballare in base alla persona: segui l’esempio.
Io salto
Noi saltiamo
Io
Noi
Tu salti
Voi saltate
Tu
Voi
Egli salta
Essi saltano
Egli
Essi
4 C ompleta con la persona adatta.
5
A nalizza la persona di ogni verbo.
giochiamo a carte.
Tu cammini
2a persona singolare
ascolti la radio.
Noi abbiamo mangiato
parlano troppo.
Voi avete scritto
giocherò a dama.
Io giocherò
correva via.
Egli risponderà
suonavate il flauto.
Essi presero
109
MORFOLOGIA
IL TEMPO DEI VERBI 1
Leggi e rifletti sui verbi evidenziati: indicano azioni che avvengono in tempi diversi. Passato
Presente
A sei anni Lucia pattinava con titubanza in cortile.
Futuro
Fra qualche anno Lucia pattinerà con successo.
Oggi Lucia pattina con sicurezza in palestra.
Il verbo può essere coniugato, cioè modificato in base al tempo in cui avvengono le azioni. I tempi fondamentali sono tre: presente, passato, futuro.
2
S ottolinea i verbi contenuti nelle frasi, poi riscrivili al posto giusto.
• Se studi molto il pianoforte, da grande diventerai un bravo pianista. • Lunedì sono uscito con Carlo e abbiamo giocato tanto. Tornerò presto da lui. • Lucrezia va al negozio di animali. Comprerà un cagnolino. • Gli zii hanno una barca. La scorsa estate sono andati in Sardegna. • Io e Paolo cantiamo in una band. Abbiamo vinto dei concorsi e ne vinceremo altri.
Passato
3
Presente
Futuro
C ancella l’intruso in ogni serie di verbi.
• dorme / scrivono / partivi / assaggiamo / guardo / correggiamo • sedevate / ascoltavi / hanno comprato / annuso / visse / abbiamo rinunciato • rideranno / salteremo / hai perso / vincerò / mangerà / accompagnerete • ho previsto / avete augurato / prendevano / sentì / nuoterà / seguimmo 110
MORFOLOGIA
IL VERBO ESSERE 1
L eggi e circonda le voci del verbo essere.
Brillo è un pagliaccio: salta, scherza e balla.
Oggi è nella nostra scuola ed è riuscito a far ridere anche il dirigente.
Quando fa le smorfie è molto buffo e tutti lo applaudono.
Il verbo essere quando indica uno stato (dov’è?) o un modo di essere (chi è? com’è?) ha significato proprio. Quando aiuta un altro verbo a formare un tempo composto è ausiliare.
2
C ompleta con il verbo essere.
Io
molto alto.
Enrico
il più simpatico.
Paola e Maria
gemelle.
Tu
sempre imbronciato!
Voi
stanche di camminare?
Noi
molto occupate.
3
C erchia il verbo essere in blu se ha significato proprio, in rosso se è ausiliare.
La macchina della zia è nuova. Sei un bambino davvero simpatico. Il papà è uscito per lavoro. I miei capelli sono rossi. Marco è andato a pattinare.
4 Segui l’esempio e analizza le voci del verbo essere. siamo = era = saranno = sarai =
verbo essere, coniug. propria, 1° pers. pl.
Il verbo essere non appartiene a nessuna delle tre coniugazioni. Ha una coniugazione propria.
eravamo = siete = 111
MORFOLOGIA
IL VERBO AVERE 1
Leggi e circonda le voci del verbo avere.
Quest’anno Carla ha una Dopo un giro con le amiche maschera nuova ed esce per rientra in casa; ha appetito e mostrarla a tutti. corre in cucina.
La mamma ha fritto un vassoio di frittelle e Carla ne fa una scorpacciata.
Il verbo avere quando indica un possesso (che cosa ha?) o una sensazione (che cosa sente?) ha significato proprio. Quando aiuta un altro verbo è ausiliare.
2
3
Cerchia il verbo avere in blu se ha un significato proprio, in rosso se è ausiliare. Hai sentito cosa ti ho detto? Ho la febbre e non ho studiato. Hanno fatto delle foto molto belle. Noi abbiamo le matite colorate. Filippo ha imparato le tabelline. Voi avete una sciarpa da indossare? Il verbo avere ha una coniugazione propria, come il verbo essere.
Io Voi
un libro di barzellette. un cane di nome Rex.
Marco
fame e torna a casa.
Le mie sorelle Tu Noi
il motorino.
molti giochi di società. veramente caldo.
4 Analizza le voci del verbo avere. avrà =
verbo avere, coniug. propria, 3a pers. sing.
hanno = avevate = ho = avremo = avevi =
112
Completa le frasi con il verbo avere.
MORFOLOGIA
I MODI DEL VERBO Modo Indicativo
Modo Congiuntivo
Non mangio da due giorni.
Ah, se tu mangiassi di meno! ce
rio de a i s de anz r spe
rea
rte
ltà
zza
mangiare com
e
n izio
Modo Condizionale
and
d con
Mangerei di più, se stessi bene.
o
Modo Imperativo Mangia più lentamente!
L’azione di mangiare è presentata in modi diversi. Il modo Indicativo esprime azioni reali e certe. Ha otto tempi: quattro semplici e quattro composti. Tempi semplici Presente (mangio) Imperfetto (mangiavo) Passato remoto (mangiai) Futuro semplice (mangerò)
1
Tempi composti Passato prossimo (ho mangiato) Trapassato prossimo (avevo mangiato) Trapassato remoto (ebbi mangiato) Futuro anteriore (avrò mangiato)
Nel testo i verbi sottolineati sono al tempo Imperfetto. Trasformali sul tuo quaderno come nell’esempio.
L’estate scorsa, tutti i giorni incontravo Giulia: andavamo al parco dove giocavamo con alcuni nostri amici. Ci recavamo al bar e compravamo un buon gelato: lo mangiavamo all’ombra di un bel pino e la sera tornavamo verso casa felici. • Presente: Quest’estate, tutti i giorni incontro... • Passato prossimo: Ieri ho incontrato... • Passato remoto: L’estate scorsa incontrai... • Futuro: La prossima estate incontrerò... 113
MORFOLOGIA
TEMPI SEMPLICI E COMPOSTI 1
Leggi e trascrivi i verbi evidenziati al posto giusto.
È arrivato il giorno del compleanno. Papà è tornato a casa dal lavoro un’ora prima. Ha appoggiato la sua borsa sul divano e poi ha chiamato Marco per andare insieme al negozio di sport dove vendono l’oggetto dei suoi desideri. Marco ha fatto i gradini della rampa di scale tre alla volta. Ora sta con il naso schiacciato contro la vetrina. Il papà lo prende per mano e lo invita a entrare. Marco prova varie paia di scarpe sportive e finalmente trova quelle giuste. – Finalmente ci siamo! – dice il papà. A. Pellai, Scarpe verdi d’invidia, Erickson
vendono,
• Verbi formati da una sola parola:
I tempi verbali formati da una sola parola si chiamano tempi semplici, quelli formati da due parole si chiamano tempi composti.
è arrivato,
• Verbi formati da due parole:
2
Scrivi S se si tratta di un tempo semplice, C se si tratta di un tempo composto.
ho ascoltato
avevano preso
dipingerai
hai accolto
ho dormito
sarà partito
navigammo
chiesi
hanno udito
piangevano
toccammo
formarono
3
Forma i tempi composti con l’ausiliare essere o l’ausiliare avere.
Tu
offerto la colazione a tutti.
Giulio e io
dormito fino a tardi.
Sara
usato le matite colorate.
Tu
deciso quale abito indossare?
Essi
andati a vedere un film.
Io
rimasto fuori ad aspettarti.
I genitori 114
partiti per il weekend.
Voi
chiesto informazioni.
MORFOLOGIA
LE PREPOSIZIONI Il cane di zio Ubaldo abbaia per difendere la casa.
Le parole evidenziate sono preposizioni semplici e servono a collegare tra loro le parole all’interno di una frase. Sono: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra. Le preposizioni semplici, tranne per, tra e fra, possono essere unite agli articoli determinativi e insieme formare le preposizioni articolate.
1
Leggi e memorizza le preposizioni articolate. Preposizioni semplici
+ il
+ lo
+ l’
+ la
+i
+ gli
+ le
di
del
dello
dell’
della
dei
degli
delle
a
al
allo
all’
alla
ai
agli
alle
da
dal
dallo
dall’
dalla
dai
dagli
dalle
in
nel
nello
nell’
nella
nei
negli
nelle
con
col
su
sul
sugli
sulle
2
coi sullo
sull’
sulla
sui
Cerchia di rosso le preposizioni semplici e di blu quelle articolate.
Con il sole è tutto più bello: si può andare al parco, in bicicletta o con i pattini. Mi diverto a portare a spasso il cane coi pattini e col guinzaglio. Nei giardini e sui balconi delle case ci sono fiori colorati. Le rondini tornano e fanno il nido: si dice che i rondinini nascono nelle case dove abitano persone dall’animo gentile.
3
4 Scomponi.
Componi.
da + i =
da + la =
a + la =
in + lo =
dallo =
sulla =
negli =
agli = 115
MORFOLOGIA
LE CONGIUNZIONI
Paolo e Sofia giocano allegri quando sono al mare.
Lucia legge mentre la mamma cucina e Fufi dorme.
Le parole evidenziate sono congiunzioni perché congiungono (uniscono) parole o frasi. Le congiunzioni più usate sono: ma, per, e, o, se, perché, poiché, affinché, che, mentre, quando, infatti, dunque, perciò...
1
L ega alla frase di partenza un’altra frase, tenendo conto della congiunzione evidenziata: otterrai una frase complessa.
• La mia sorellina è triste perché • Marco ha finito i compiti, perciò • Luca desidera un pallone nuovo, ma • Giovanni apre il frigo e • Io mi sento al settimo cielo quando
2
C ollega le frasi con le congiunzioni opportune, scegliendole fra quelle elencate. perché
se
Credevo di divertirmi alla festa Carla, in classe, chiacchierava Dimagrirai troppo Ugo è amico di Leo Mi diverto molto al parco È arrivata la primavera 116
ma
mentre
infatti
mi sono annoiato! la sua compagna stava attenta! mangi così poco! sia un gran prepotente. posso fare tanti giochi diversi. sono tornate le rondini in città.
benché
SO SCRIVERE
VERIFICA
1 Leggi e sottolinea tutti i verbi.
La mia maestra, Miss Caroline, aveva i capelli biondi e le guance rosee. Quando rideva strizzava gli occhi e arricciava il naso. Era gentile con noi bambini, ma diventava severa se ci mostravamo pigri nel fare i compiti. Ricordo che Miss Caroline aveva iniziato il primo giorno di scuola leggendo una storia di gatti. H. Lee, Il buio oltre la siepe, Feltrinelli
2 M odifica la frase coniugando il verbo in base alla persona.
3 C oniuga il verbo bere in base al tempo richiesto.
Io gioco ogni giorno nel cortile.
Presente
Tu
Oggi io
Egli
Passato
Noi
Ieri
Voi
Futuro
Essi
Domani
il tè. il tè. il tè.
4 A nalizza su un foglio la frase: “Il canarino di mio cugino è vivace e canterino”, come nell’esempio.
Il cane di mia zia ha pelo nero e lucido
= = = = = = = = = =
art. determinativo, masch., sing. nome comune di animale, masch., sing., concr., prim. preposizione semplice aggettivo possessivo, fem., sing. nome comune di persona, fem., sing., concr., prim. verbo avere, coniug. propria, modo indicativo, tempo presente, 3a pers. sing. nome comune di cosa, masch., sing., concr., prim. aggettivo qualificativo, masch., sing. congiunzione aggettivo qualificativo, masch., sing.
Verso le competenze Riconoscere le parti del discorso: i verbi.
117
SINTASSI
LA FRASE Sergio e Anna fanno un picnic nel prato. Poi giocano a palla.
1
L eggi i due gruppi di parole divisi dal punto, poi rispondi con una X.
Le parole di ogni gruppo: • sono in ordine? Sì No • sono in accordo tra loro? Sì No • trasmettono un significato? Sì No
La frase è un gruppo ordinato di parole in accordo tra loro e con un significato compiuto. Se hai risposto “sì” alle tre domande, i gruppi di parole sono frasi, altrimenti sono non frasi.
2
I ndica con una X quelle che secondo te sono frasi.
Il leone la gazzella che fugge. La torta è veramente squisita. La maestra spiegano la storia. Il bicchiere sul tavolo è vuoto.
3
Sono goloso di ciambelle alla crema. Tante il parole vocabolario contiene. Mario si tuffa dal trampolino. Nel cielo sfreccia un’auto da corsa.
C ancella la parola che non è in accordo. Poi scrivi la frase correttamente. agli scrivono una Sergio amici
cartolina
Serena corsi
fare
vuole
di un nuoto
Sergio scrive una cartolina agli amici.
118
sorellina
nata
Simone
a
è
belle una
con Mirco al va monopattino
parco la
SINTASSI
LE PARTI DELLA FRASE 1
L eggi la frase e poi osserva come viene divisa.
Il babbo lava l’automobile in giardino.
Di chi si parla?
Che cosa fa?
Che cosa?
Dove?
Il babbo
lava
l'automobile
in giardino
2
I n ogni frase cancella i sintagmi che non descrivono la situazione illustrata.
Un gatto/abbaia/miagola/nel cielo/ sul tetto/della casa/di giorno/di notte.
3
Ogni frase si può dividere in tante parti (sintagmi) ognuna delle quali ci fornisce un’informazione.
Marco/pesca/mangia/la mamma/un leone/una trota/nel fiume.
S uddividi le frasi in sintagmi con una barra, come nell’esempio.
La moto/sfreccia/per le vie/della città. La lucertola si riscalda al sole dell’estate. A luglio gli zii partiranno per le vacanze.
Luca impara a memoria le tabelline. Nel mare i pesci guizzano in libertà. Io andrò al parco con gli amici. 119
SINTASSI
LA FRASE MINIMA 1
Osserva come viene ridotta la frase, poi rispondi.
Il riccio gioca con le foglie nel bosco.
Il riccio gioca con le foglie nel bosco.
La frase Il riccio gioca ammette altre riduzioni?
La frase minima è formata dai sintagmi necessari per fornire le informazioni essenziali.
Sì No
Per questo si dice che è una frase minima.
2
3
R icomponi le frasi minime.
Le rane La squadra Il neonato I primitivi L’aereo Il clacson Le stelle
gioca. cacciavano. gracidano. partirà. dorme. suona. brillavano.
Il riccio gioca con le foglie.
Completa le frasi minime.
• Il leone •
. è enorme.
• I vendemmiatori
.
•
è prezioso.
•
si è spuntata.
• La luna
4 In ogni frase sottolinea la frase minima. Lo zio guarda con attenzione il film.
Sulla panchina i nonni chiacchierano.
Domani Luca mangerà a casa mia.
Il sole sorge ogni giorno.
Monica esce di casa con l’ombrello.
Irene gioca a pallacanestro da un anno.
Il cane di Paola ha rovinato l'aiuola.
Dopo due settimane, oggi riapre la scuola.
120
.
SINTASSI
SOGGETTO E PREDICATO 1
Osserva e leggi con attenzione, poi rifletti.
Dick è il cane di Luca.
Dick gioca con Luca.
Luca è felice.
Di chi si parla?
Chi è?
Di chi si parla?
Che cosa fa?
Di chi si parla?
Com'è?
Dick
è il cane
Dick
gioca
Luca
è felice
soggetto
predicato
soggetto
predicato
soggetto
predicato
Nella frase il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. Il predicato spiega che cosa si dice del soggetto, cioè chi è, che cosa fa o come è.
2
3
Completa con i soggetti. salta.
Completa con i predicati.
I cani
telefonava.
Le trottole
sono insetti.
Il musicista
è profumata.
La sveglia
hanno mangiato. nuotano.
L’ape Il fruttivendolo
4 Sottolinea di rosso il soggetto e di blu il predicato. Attenzione! Non sempre il soggetto si trova prima del predicato. Il telefono squilla tutto il giorno.
È arrivato il treno alla stazione.
Gli occhiali dello zio erano nascosti.
Il mio gatto rincorre i topi.
La maglietta di Chiara è colorata.
Noi verremo al tuo compleanno.
Partirà domani la mia amica.
Ieri Matilde aveva la febbre.
La lucertola prende il sole su un sasso.
È buonissima la crostata alla crema. 121
SINTASSI
PREDICATO VERBALE E NOMINALE 1
Osserva e leggi con attenzione che cosa si dice della giraffa. PREDICATO
SOGGETTO
PREDICATO
È un mammifero È gialla È alta
La giraffa
Mangia Cammina Corre
Questi predicati indicano chi è e com’è il soggetto: sono predicati nominali.
Questi predicati indicano che cosa fa il soggetto: sono predicati verbali.
Il predicato nominale spiega chi è, che cos’è, com’è il soggetto. È formato dal verbo essere più un nome o un aggettivo.
2
Il predicato verbale indica che cosa fa il soggetto. È formato da un verbo.
C ompleta gli enunciati aggiungendo predicati nominali (PN) e predicati verbali (PV). L'ELEFANTE
PN
è grosso,
IL GATTO è un felino,
PV barrisce,
122
PN
PV si acciambella,
SINTASSI
3
Per ogni soggetto, scrivi un PV e un PN. PV
La neve
PN PV
L'albero
PN PV
L'infermiera
PN PV
La pecora
PN
4 D istingui i predicati verbali dai
Fai attenzione!
predicati nominali usando due colori diversi.
Il papà è senza ombrello.
5
Il verbo essere non è accompagnato da un nome, né da un aggettivo. Ha un significato proprio: è un predicato verbale.
è allegro
sono arrivati
è andato
sarete giunti
sei partito
sarete presenti
Le nuvole sono scomparse .
sei timido
sono stanchi
Il verbo essere aiuta il verbo scomparire a formare un tempo composto: insieme formano un predicato verbale.
sono amici
siete giunti
Indica i predicati verbali. è un animale era bellissimo siete arrivati siamo pronti
sei cresciuto è molto veloce sono bravi eri
è tornato
è veloce
sarò presente
sarò tornato
foste rimasti
foste scontenti
6
Indica i predicati nominali. eri scappato siamo stanchi sono fedele siete tornati
è tornato è nato erano felici ero seduto 123
SINTASSI
IL SOGGETTO SOTTINTESO Stanno arrivando! Non sempre, nelle frasi, è espresso il soggetto. Se, ad esempio, dico “Stanno arrivando!” i soggetti potrebbero essere diversi (i compagni, i nonni, gli amici, i corridori...). Quando il soggetto non è espresso si dice soggetto sottinteso.
1
D ov’è il soggetto? Cercalo nella colonna al centro e collegalo con la frase corrispondente, come nell’esempio. Io
Vuoi una fetta di torta? Non si è sentita bene. Hanno bisogno d’aiuto! Sono in pericolo!
2
Ha viaggiato per molto ore.
Tu
Sono ritornata in tempo.
Laura Enrico
Non vogliamo disturbare.
Noi Voi
Venite qui!
Essi
L eggi il breve racconto e completa con il soggetto sottinteso adatto.
C’era una volta un folletto che si chiamava Puc. (
)
viveva con la famiglia in una casina sotto le radici di un grande albero. Tutte le sera la mamma gli raccontava una storia. Poi ( gli rimboccava le coperte e ( 124
) ) si addormentava contento.
SINTASSI
LE ESPANSIONI 1
Osserva: la frase minima viene arricchita con altri sintagmi.
I turisti camminano
Come?
Dove?
in fila indiana
lungo il sentiero.
I sintagmi che aggiungono informazioni alla frase minima si chiamano espansioni o complementi e rispondono a domande diverse: che cosa? dove? quando? di chi? come?
2
Arricchisci le frasi minime rispondendo alle domande.
Il gatto (di chi?)
gioca (con che cosa?)
La zia ha preparato (che cosa?)
.
(quando?)
Il papĂ va (dove?)
.
(con chi?)
Mario e Sofia giocano (a che cosa?) Il fratello (di chi?)
3
.
.
(dove?)
sa andare in bicicletta (come?)
.
Scrivi tu la domanda a cui risponde ogni espansione.
(
) In autunno le foglie cadono (
Il gatto ( (
) di Anna gioca (
) con una pallina.
) Dalla finestra Daniela vede (
La luce (
) sul terreno. ) il campanile.
) delle candele illumina (
) la stanza.
4 Sottolinea la frase minima e cerchia le espansioni. I bambini giocano nel parco.
Alla mia festa hanno partecipato tutti.
Ieri Paola ha dormito a casa mia.
Le stelle brillano nel cielo. 125
SINTASSI
IL COMPLEMENTO OGGETTO 1
O sserva e leggi con attenzione. Cenerentola infila
Pinocchio abbraccia
Biancaneve mangia
(che cosa?)
(chi?)
(che cosa?)
una scarpina.
la fata.
la mela.
L’espansione diretta o complemento oggetto indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal predicato. Risponde alle domande: chi? che cosa?
2
3
C ompleta con un complemento oggetto.
La pattinatrice indossa (che cosa?)
S ottolinea il complemento oggetto.
La maestra corregge i compiti di sera. La mucca allatta il vitellino nella stalla.
Il taxi aspetta (chi?)
Il fotografo stampa le foto del matrimonio.
Chiara pettina (che cosa?)
Il sole asciuga le lenzuola del mio letto.
Luca mangia (che cosa?)
Il bambino bacia la nonna, poi anche il nonno.
L’allenatore allena (chi?)
4 F ai l’analisi logica delle frasi usando le abbreviazioni della legenda. Segui l’esempio. Legenda
S = soggetto E = espansione
PV = predicato verbale CO = complemento oggetto
PN = predicato nominale
Il musicista ( S ) suonava ( PV ) il piano ( CO ) nel teatro ( E ) della città ( E ). L’orologio ( L’ape ( La gatta ( 126
) sul muro ( ) succhia (
) indica (
) il nettare (
) di Michela (
) le ore ( ) dai fiori (
) era golosissima (
) e i minuti (
).
) in primavera ( ) di croccantini (
). ).
SINTASSI
ALTRE ESPANSIONI Il leoncino gioca con gli altri cuccioli nella savana.
Le espansioni della frase minima sono molte e diverse. Quelle che non rispondono alle domande: chi? che cosa? si chiamano espansioni indirette. Sono introdotte da una preposizione e danno informazioni di diverso tipo. Rispondono alle domande: dove? quando? con chi? con che cosa? a chi? a che cosa? di chi? da dove?
1
E spandi (allarga) le seguenti frasi minime: le domande indicano quali informazioni devi aggiungere. Io ho nuotato quando? dove? con chi? La bambina corre come? dove? con che cosa?
2
E spandi sul tuo quaderno le seguenti frasi minime:
• La maestra scrive • I nonni accompagnano
• Il calciatore si allena • I pagliacci divertono 127
SINTASSI
GRUPPO DEL SOGGETTO E GRUPPO DEL PREDICATO 1
2
L eggi e rifletti.
Il cane rosicchia
di chi è il cane?
che cosa rosicchia?
di Anna
un osso
Il cane di Anna è il gruppo del soggetto (GS) cioè soggetto + le parole che ne arricchiscono il significato.
Rosicchia un osso è il gruppo del predicato (GP) cioè predicato + le parole che ne arricchiscono il significato.
Nelle frasi, già divise in sintagmi, sottolinea in rosso il soggetto e in blu il predicato, poi completa lo schema.
• Gli studenti / aspettano / le vacanze. GS
GP che cosa?
• Il gelato / al cioccolato / è buono. GS
GP
come?
• Il cane / dei vicini / di notte / abbaia / continuamente. GS di chi?
128
GP quando?
come?
VERIFICA
SO SCRIVERE 1 I ndica con una X le frasi.
Oggi è il mio compleanno.
4 S ottolinea la frase minima: in rosso il soggetto e in blu il predicato.
Le mucche correre.
Sono cadute dal pino le pigne.
Mamma balla la discoteca in.
Il palazzo della nonna è altissimo.
La scimmia vive nella foresta.
Ieri io sono andato al pub con lo zio.
Dalla montagna scende un ruscello.
I pipistrelli sono mammiferi con le ali.
A carte ieri con la nonna.
Sonia è partita per Londra con l’aereo.
Vado al cinema con la mia amiche.
Al cinema tu hai incontrato la zia di Sara.
2 D ividi le frasi in sintagmi con una barra.
I primitivi si vestivano con le pelli.
5 C olora di giallo i predicati nominali e di verde i predicati verbali.
Sono arrivate le rondini da qualche giorno.
siamo allegri
ridevano
Il gatto della nonna è vivacissimo.
ho corso
è elegante
è un pianeta
sono partiti
sei bravissimo
hanno vinto
La cuoca prepara la pasta con i piselli. Lo scuolabus è arrivato in orario. Il canarino di Luca è vivace. I fiori del balcone sono sbocciati. La casa di mio zio è bellissima. 3 S crivi tra parentesi il soggetto sottointeso.
•(
) giochi con la bambola.
• Si capisce che (
) vai a scuola
volentieri! •(
) abbiamo molta sete.
• (
) dicono che giocheranno con
noi. •(
) sono felice di vederti.
•(
) andrete al cinema domani?
Verso le competenze Riconoscere gli elementi di una frase: soggetto, predicato.
è arrivato
siete curiosi eri pronta
avete cantato leggeremo ero salita
6 I ndica con una X il predicato nominale.
Sono uno scolaro. Sono andato. Sono partito. Sono cresciuto. Sono tornato. Sono arrabbiato. 129
VERIFICA
SO SCRIVERE
1 A rricchisci la frase con l’espansione richiesta.
2 A rricchisci la frase con un complemento oggetto.
Il pallone è caduto (dove?)
Maria ha sognato
Io mi addormento (quando?)
Il dinosauro mangiava
Ho passeggiato (con chi?)
Le radici assorbono
Il bassotto abbaia (a chi?)
Il vendemmiatore raccoglie
3 D ividi le frasi in sintagmi, sottolinea in rosso il soggetto e in blu il predicato, poi completa lo schema.
• I pagliacci divertono il pubblico. GS
GP chi?
• Il gatto di Marco gioca con il gomitolo. GS
GP con che cosa?
di chi?
• Le mie scarpe sono sporche del fango di ieri. GS
GP
di che cosa?
di quando?
4 Fai l’analisi logica delle frasi usando le abbreviazioni che già conosci (vedi pag. 126).
Il cappello ( Mattia ( L’uccello ( 130
) della zia ( ) ha rotto ( ) becca (
) è rosso ( ) con il pallone ( ) le briciole (
Verso le competenze Riconoscere gli elementi di una frase: le espansioni.
). ) un vaso ( ) sul davanzale (
). ).
TAVOLE DEI VERBI
VERBI AUSILIARI modo indicativo Il verbo può essere coniugato in modi diversi. Il modo Indicativo indica azioni che accadono sicuramente.
ESSERE TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
AVERE TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente Io sono Tu sei Egli è Noi siamo Voi siete Essi sono
Passato prossimo Io sono stato Tu sei stato Egli è stato Noi siamo stati Voi siete stati Essi sono stati
Presente Io ho Tu hai Egli ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno
Passato prossimo Io ho avuto Tu hai avuto Egli ha avuto Noi abbiamo avuto Voi avete avuto Essi hanno avuto
Imperfetto Io ero Tu eri Egli era Noi eravamo Voi eravate Essi erano
Trapassato prossimo Io ero stato Tu eri stato Egli era stato Noi eravamo stati Voi eravate stati Essi erano stati
Imperfetto Io avevo Tu avevi Egli aveva Noi avevamo Voi avevate Essi avevano
Trapassato prossimo Io avevo avuto Tu avevi avuto Egli aveva avuto Noi avevamo avuto Voi avevate avuto Essi avevano avuto
Passato remoto Io fui Tu fosti Egli fu Noi fummo Voi foste Essi furono
Trapassato remoto Io fui stato Tu fosti stato Egli fu stato Noi fummo stati Voi foste stati Essi furono stati
Passato remoto Io ebbi Tu avesti Egli ebbe Noi avemmo Voi aveste Essi ebbero
Trapassato remoto Io ebbi avuto Tu avesti avuto Egli ebbe avuto Noi avemmo avuto Voi aveste avuto Essi ebbero avuto
Fu turo semplice Io sarò Tu sarai Egli sarà Noi saremo Voi sarete Essi saranno
Futuro anteriore Io sarò stato Tu sarai stato Egli sarà stato Noi saremo stati Voi sarete stati Essi saranno stati
Futuro semplice Io avrò Tu avrai Egli avrà Noi avremo Voi avrete Essi avranno
Futuro anteriore Io avrò avuto Tu avrai avuto Egli avrà avuto Noi avremo avuto Voi avrete avuto Essi avranno avuto 131
TAVOLE DEI VERBI
LE TRE CONIUGAZIONI modo indicativo AMARE
CREDERE
SENTIRE
1a coniugazione
2a coniugazione
3a coniugazione
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
Presente Io Tu Egli Noi Voi Essi
sento senti sente sentiamo sentite sentono
Passato prossimo Io ho Tu hai Egli ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno
amato amato amato amato amato amato
creduto creduto creduto creduto creduto creduto
sentito sentito sentito sentito sentito sentito
sentivo sentivi sentiva sentivamo sentivate sentivano
Trapassato prossimo Io avevo amato Tu avevi amato Egli aveva amato Noi avevamo amato Voi avevate amato Essi avevano amato
creduto creduto creduto creduto creduto creduto
sentito sentito sentito sentito sentito sentito
sentii sentisti sentì sentimmo sentiste sentirono
Trapassato remoto Io ebbi amato Tu avesti amato Egli ebbe amato Noi avemmo amato Voi aveste amato Essi ebbero amato
creduto creduto creduto creduto creduto creduto
sentito sentito sentito sentito sentito sentito
sentirò sentirai sentirà sentiremo sentirete sentiranno
Futuro anteriore Io avrò Tu avrai Egli avrà Noi avremo Voi avrete Essi avranno
creduto creduto creduto creduto creduto creduto
sentito sentito sentito sentito sentito sentito
amo ami ama amiamo amate amano
credo credi crede crediamo credete credono
Imperfetto Io amavo credevo Tu amavi credevi Egli amava credeva Noi amavamo credevamo Voi amavate credevate Essi amavano credevano Passato remoto Io amai Tu amasti Egli amò Noi amammo Voi amaste Essi amarono Futuro semplice Io amerò Tu amerai Egli amerà Noi ameremo Voi amerete Essi ameranno
132
credetti credesti credette credemmo credeste credettero
crederò crederai crederà crederemo crederete crederanno
amato amato amato amato amato amato
LE REGOLE
L'ORDINE ALFABETICO A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z vocali
consonanti
lettere straniere
L’alfabeto è l’ insieme ordinato di tutte le lettere di una lingua. Nel dizionario o vocabolario, nell’elenco telefonico e in quello scolastico, le parole sono scritte in ordine alfabetico; mettere le parole in ordine alfabetico rende più facile trovarle. Ecco una guida che ti può aiutare a cercare nel vocabolario. PRONTO? VIA! Sottolinea nella parola da cercare la lettera iniziale. Cerca la sezione che corrisponde alla prima lettera della parola. Cerca la sezione che corrisponde alla seconda lettera della parola.
Hai trovato la parola?
NO
Continua con la terza lettera e così via.
SI Usala per ciò che ti serve. SEI ARRIVATO! 133
LE REGOLE
LE DIFFICOLTÀ ORTOGRAFICHE CIE
GIE
SCIE
• cielo • cieco • crociera • società • sufficiente • specie • superficie • pasticciere...
• igiene • igienico • igienista • valigie • ciliegie • raggiera • bugie • formaggiera...
• scienza • coscienza • scienziato • usciere • cosciente • scientifico • scie...
GNI
NI
GL
LI
compagnia, disegniamo, sogniamo, spegniamo...
carabiniere, niente, giardiniere, Antonio...
gladiatore glicine, glucosio, glaciale, inglese, Gloria...
olio, milione, cavaliere, italiano, petroliera, Emilia...
QUA· QUE· QUI · QUO • quercia • questione • quaglia • aquilone • quoziente...
CQ
CU
• soqquadro
• acqua • acquario • acquolina • acquazzone • acquerugiola • subacqueo • acquedotto • acquerello • acquistare • acquisire...
• cuoco • cuore • scuola • cuoio • cuocere • scuotere • percuotere • riscuotere • rincuorare
Il gelato è buono.
è|e
Il gelato e il ghiacciolo sono freschi.
Io ho freddo.
ho | o
Vuoi il cappello o la sciarpa?
Tu hai sonno?
hai | ai
Non vuoi andare ai giardini?
Emi ha fretta.
ha | a
Va a casa.
Essi hanno sete. 134
hanno | anno
Brindiamo al nuovo anno.
LE REGOLE
LA PUNTEGGIATURA I segni di punteggiatura nello scritto indicano le pause e il tono che diamo alla voce quando parliamo. PAUSE LUNGHE
.
?
punto
punto di domanda
Il punto s’inserisce alla Il punto interrogativo s’inserisce fine della frase, quando si alla fine di una domanda: indica conclude il pensiero. che dobbiamo usare un tono interrogativo. I bambini giocano in cortile.
!
punto esclamativo
Il punto esclamativo s’inserisce dopo un’esclamazione: indica che dobbiamo esprimere un tono di meraviglia, rabbia, gioia o altro.
Mi presti la matita?
Goal! Bravo!
Ricorda! Dopo i punti ( . ? ! ) devi usare la lettera maiuscola. PAUSE BREVI
,
;
virgola
La virgola s’inserisce tra le parole di un elenco oppure per dividere una serie di frasi. Nel mio zaino ci sono: libri, quaderni, astuccio e merenda.
...
punto e virgola
Il punto e virgola s’inserisce per separare due o più frasi.
Oggi vado in palestra; domani farò i compiti.
I puntini di sospensione
:
due punti
I due punti s’inseriscono prima di un elenco; quando introduciamo una spiegazione; per introdurre il discorso diretto. L’insegnante ha detto: – Fate attenzione: vi leggo una storia.
s ’inseriscono quando intendiamo interrompere o lasciare in sospeso il discorso. All’improvviso... 135
LE REGOLE
NOMI E ARTICOLI I NOMI indicano persone, animali, cose, sentimenti, idee...
COMUNE bambino
PROPRIO Ugo
MASCHILE zio
FEMMINILE zia
MASCHILE E FEMMINILE nipote
SINGOLARE gatto
PLURALE gatti
SINGOLARE E PLURALE puma
CONCRETO volpe, nonno, casa...
PRIMITIVO scuola
DERIVATO scolaro
ASTRATTO felicità, paura, coraggio...
ALTERATO scolaretto
GLI ARTICOLI DETERMINATIVI
136
COMPOSTO scuolabus
COLLETTIVO scolaresca
GLI ARTICOLI INDETERMINATIVI
maschile
femminile
maschile
femminile
singolare
il • lo • l’
la • l’
un • uno
una • un’
plurale
i • gli
le
—
—
LE REGOLE
AGGETTIVI E PREPOSIZIONI GLI AGGETTIVI POSSESSIVI maschile
femminile
singolare
plurale
singolare
plurale
mio
miei
mia
mie
tuo
tuoi
tua
tue
suo
suoi
sua
sue
nostro
nostri
nostra
nostre
vostro
vostri
vostra
vostre
loro
loro
loro
loro
LE PREPOSIZIONI SEMPLICI
LE PREPOSIZIONI ARTICOLATE articoli
il
lo
la
i
gli
le
di
del
dello
della
dei
degli
delle
a
al
allo
alla
ai
agli
alle
da
dal
dallo
dalla
dai
dagli
dalle
in
nel
nello
nella
nei
negli
nelle
con
col
—
—
coi
—
—
su
sul
sullo
sulla
sui
sugli
sulle
per
—
—
—
—
—
—
tra
—
—
—
—
—
—
fra
—
—
—
—
—
— 137
LE REGOLE
LA FRASE IL SOGGETTO ESPRESSO
di chi si parla?
SOTTINTESO
Il riccio gioca...
... poi (il riccio) dorme
IL PREDICATO VERBALE (PV)
Che cosa si dice del soggetto
NOMINALE (PN)
Che cosa fa?
Come è?
La giraffa corre.
La giraffa è alta.
LE ESPANSIONI O COMPLEMENTI DIRETTE Chi? • Che cosa?
138
Quali altre informazioni si aggiungono?
INDIRETTE
Dove? • Quando? • Con chi? • Come?...
COMPLEMENTO OGGETTO
COMPLEMENTI INDIRETTI
Biancaneve mangia la mela.
Il leoncino gioca nella savana.
STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALISI
LE INFORMAZIONI DEL TESTO Il testo ti dà tante informazioni. Alcune sono scritte (esplicite) altre sono nascoste (implicite) e le puoi ricavare leggendo tra le righe.
Gianni cambia casa La casa si stava svuotando a poco a poco. Prima erano stati caricati i mobili più grossi, poi via via le casse con le pentole, i piatti, i bicchieri, i quadri. Gianni sedeva in un angolo per terra, in quella che era stata la sua stanza. Le tende non c’erano più. Niente più letto, tavolo, sedia, scaffale con i giochi e i libri. Gianni era proprio disperato. Era come se gli avessero tolto i vestiti, i capelli, la pelle. Vuoto. Vuoto dentro e vuoto attorno. Orme polverose sul pavimento, dei piedi di quegli uomini che portavano via tutta la sua casa e la mettevano in un furgone enorme: letti sopra gli armadi, tavoli sopra la cucina, tappeti, materassi... Chi troverà più niente in quella prigione? Chi gli ridarà la sua stanza sul cortile? Chi guarderà più il passerotto sui rami del suo albero? Gianni rannicchiò ancora di più le gambe e ci appoggiò sopra la testa stringendo le ginocchia con le braccia. Cosa fa un bambino che si sente disperato? Gianni lo era e non sapeva come fare per mandare giù quel mostro nero che gli stringeva la gola. L. Tumiati, Il mio amico invisibile, Giunti Junior
1 Cerca le informazioni esplicite e rispondi.
2 Cerca le informazioni implicite e rispondi.
- Da quale punto della casa Gianni stava osservando le operazioni di trasloco? Dal balcone. Da un angolo della sua camera. Da dietro le tende della sua camera. Dalla strada.
- L’espressione “vuoto dentro” dice che Gianni era particolarmente: triste. annoiato. smarrito. stanco.
- Che cosa contenevano le casse? I mobili più grandi. Il tavolo e le sedie. Le pentole, i piatti, i bicchieri, i quadri. I vestiti.
- L’espressione “orme polverose” è riferita: ai piedi di Gianni. all’impronta lasciata dai mobili. alle scarpe degli operai. ai tappeti sporchi. 139
STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALSI
L’IMPORTANZA DELLE PAROLE Per evitare ripetizioni, in un testo puoi trovare: - piccole parole che sostituiscono qualcosa già detto o che anticipano ciò che verrà detto poi (gli - li - che - lo); - altre parole (sinonimi) che in forma diversa esprimono uno stesso significato.
Il tappeto magico 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
C’era una volta un bambino molto piccolo e molto curioso. Un giorno, mentre era al mercato con la mamma e il babbo, il bambino si fermò a osservare una scimmietta che giocava. Quando si girò, non vide più, in mezzo alla folla, i genitori. Non riuscendo più a trovarli, si mise a piangere. – Perché piangi? – gli chiese un vecchio che vendeva tappeti. Il bambino gli disse che si era perso. – Vuoi tornare a casa? Siediti su questo tappeto. È magico! – lo invitò l’anziano. Il piccolo si sedette e, in un attimo, si trovò in alto, su in cielo. Sorvolò il mercato, la città e i campi, finché vide, vicino a una casa ben nota, le rassicuranti figure della madre e del papà. Il tappeto si posò a terra e il bimbo corse incontro ai genitori che, felici, lo abbracciarono. G. Petter, Racconti per un anno, Bemporad Marzocco
140
STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALISI
1 Leggi attentamente il testo in cui sono inserite le frasi colorate e rispondi.
Il bambino si fermò a osservare una scimmietta che giocava. (riga 3) - Chi giocava? Non riuscendo più a trovarli, si mise a piangere. (riga 5) - Chi non riusciva a trovare? – Perché piangi? – gli chiese un vecchio che vendeva tappeti. (riga 6) - A chi viene domandato “Perché piangi” ? - Chi vendeva tappeti? Il bambino gli disse che si era perso. (riga 7) - Il bambino a chi disse che si era perso? Il bimbo corse incontro ai genitori che, felici, lo abbracciarono. (righe 13-14) - Chi era felice? - I genitori chi abbracciarono?
2 Nel testo gli stessi personaggi sono indicati con parole diverse.
Il bambino è indicato anche con: il bimbo, il piccolo. Anche i genitori e il vecchio sono indicati con parole diverse. Cercale e scrivile.
Genitori
Il vecchio
141
STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALSI
IL TESTO INFORMATIVO Un gran giocherellone in mare 1 Questo titolo che che cosa ti fa pensare?
Di quale argomento parlerà il testo? Di un surfista Di uno squalo
Di un delfino Di un bambino
Il titolo di un testo informativo indica sempre l’argomento generale di cui tratta. Nel testo ci sono poi tante sequenze informative.
2 Dai un titolo a ogni sequenza. Scegli tra:
SEMPRE IN COMPAGNIA: IL COMPORTAMENTO
LE ANTICHE ORIGINI DEL DELFINO
DI COSA SI NUTRE
ONDE SONORE PER COMUNICARE
Il delfino era già noto nell’antichità, presso i Greci e i Romani. Si ammirava la sua intelligenza e si narrava di “salvataggi di naufraghi” da parte di questo simpatico mammifero. Per i marinai la sua presenza era di buon augurio. Il delfino ha una mascella poderosa e molti denti, piccoli, taglienti e appuntiti, che gli servono per afferrare il pesce viscido che inghiotte intero, senza masticarlo. Si nutre di pesci e di calamari. Il delfino è un nuotatore molto veloce, ama stare in gruppi numerosi e giocare con i suoi simili, ma anche con l’uomo. Non è affatto aggressivo. Emette un’ampia gamma di suoni, grazie alla quale si orienta sott’acqua, in quanto gli ostacoli gli “rimandano” le onde sonore, e comunica con i propri simili. Sembra addirittura che sia in grado di ripetere il linguaggio umano. Pensa quante cose ci potrebbe raccontare sulla vita del mare! 142
P. Demangeat, Gli animali del mare, Franco Panini
STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DEI QUESITI INVALISI
TANTE INFORMAZIONI Amo l’acqua Nel mare, nei laghi, nella pioggia... l’acqua è ovunque, intorno a noi. Ed è una risorsa preziosissima: senza di lei non potremmo vivere né noi né le altre creature che abitano il nostro pianeta. Per questo è importante imparare ad amare, proteggere e risparmiare l’acqua. In Italia ci sono problemi di carenza d’acqua, soprattutto d’estate. In realtà il nostro è un Paese ricchissimo di fiumi e fonti. La prima causa della scarsità, dunque, sono gli sprechi! Come limitarli? Dal rubinetto escono oltre 10 litri al minuto. Pensa a quanta acqua butti via se lo lasci aperto mentre fai lo shampoo, ti insaponi o ti lavi i denti! Che cosa ti costa girare la manopola? Se fai la doccia, anziché il bagno, risparmi acqua. Per un bagno infatti servono più di 150 litri d’acqua. Per la doccia tra 40 e 50. Infine, per lavare bene la frutta e la verdura, lasciale a bagno in una vaschetta e sfregale con le mani, anziché metterle sotto l’acqua corrente. Poi riutilizza l’acqua per innaffiare le piante: ma fallo verso sera, quando evapora più lentamente e viene assorbita meglio. Saranno più contenti anche i fiori!
In un testo informativo ci sono informazioni esplicite e altre implicite che puoi desumere dal contesto.
1 In quale ordine sono
presentate le informazioni? Numerale da 1 a 4. Come riutilizzare l’acqua L’importanza dell’acqua Lo spreco di acqua Come limitare gli sprechi
F. Capelli, Amo l’acqua, Giunti
2 Segna con una X l’affermazione corretta.
- In Italia ci sono problemi di carenza d’acqua d’estate. d’inverno. in primavera.
- Per limitarne lo spreco, la frutta e la verdura non vanno lavate. v anno lavate sotto l’acqua corrente. v anno lasciate a bagno in una vaschetta.
- L’acqua di sera evapora più lentamente perché è più caldo. i fiori bevono prima di dormire. è più fresco. 143
QUIZ MODELLO INVALSI
UNA RICCA EREDITÀ 1 Leggi attentamente il testo. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Tanto tempo fa, nell’elegante e gaia Parigi, viveva una ricca e anziana signora con la sua corte di gatti: Duchessa era il nome di mamma gatta, Matisse, Bizet e Minou quello dei suoi tre vispi e furbi micini. Nelle tiepide giornate di primavera, Madame Adelaide amava farsi accompagnare a passeggio dal maggiordomo Edgar in carrozza scoperta, per le vie della città. Naturalmente voleva con sé i suoi adorati mici, che amava e trattava come figli. Non erano gatti come tutti gli altri, erano degli aristogatti. A casa, una ricca dimora situata in un elegante viale alberato, Duchessa e i gattini disponevano di un grande pianoforte a coda, di un modernissimo registratore e di tanti gomitoli di soffice lana. Il cibo, sempre del migliore, veniva loro servito su piatti d’argento e dormivano su un letto sontuoso nella stessa stanza di Madame Adelaide. Per essere certa che anche dopo la sua morte ai diletti non venisse a mancare nulla, un giorno Madame Adelaide chiamò il suo legale per fare testamento. – Voglio lasciare tutti i miei averi ai miei gatti – spiegò all’anziano avvocato. – Finché vivono si prenderà cura di loro il mio fedele maggiordomo Edgar. Il maggiordomo, che stava origliando attraverso il tubo della stufa, dapprima fu molto contento di quanto aveva udito, ma poi si stizzì: “Prima i gatti dopo io! Questo non è per niente lusinghiero da parte della padrona!” disse fra sé e sé. E la sua diabolica mente incominciò ad arrovellarsi. Più Edgar pensava all’eredità di Madame Adelaide e più crescevano in lui l’avidità e l’impazienza: dover aspettare tutta quella fortuna e quella ricchezza da Duchessa e i mici proprio non gli andava giù. W. Disney, Le grandi fiabe
144
QUIZ MODELLO INVALSI
2 Rispondi alle domande con una X.
1- Quale di queste frasi è scritta correttamente?
A. B. C. D.
Tanto tempo fa vive una ricca e anziana signora. Tanto tempo fa vivevano una ricca e anziana signora. Tanto tempo fa viveva una ricca e anziana signora. Tanto tempo fa vivono una ricca e anziana signora.
2- Il termine “gaia” (riga 1), riferito alla città di Parigi, significa
A. B. C. D.
ricca. allegra, piena di divertimenti. piacevole. accogliente.
3- C on chi andava a passeggio Madame Adelaide per le strade di Parigi?
A. B. C. D.
Con il maggiordomo Con due micini Con il maggiordomo e i gatti Con un micino
4- N ella frase “Naturalmente voleva con sé i suoi adorati mici, che amava e trattava come figli” (riga 7) la parola sottolineata si riferisce:
A. B. C. D.
al maggiordomo. ai micini. al maggiordomo e ai gatti. a Madame Adelaide e ai suoi gatti.
5- Un registratore permetteva di
A. B. C. D.
osservare le stelle. scattare fotografie. registrare i suoni. telefonare.
145
QUIZ MODELLO INVALSI
6- Che cosa sapevano fare di irreale i gatti della storia?
A. B. C. D.
Suonavano il pianoforte Giocavano con i gomitoli di lana Dormivano su un letto sontuoso Mangiavano buon cibo
7- Indica la frase scritta correttamente.
A. B. C. D.
Duchessa e i gattini disponevano di un grande pianoforte ha coda. Ducessa e i gattini disponevano di un grande pianoforte ha coda. Duchessa e i gattini disponevano di un grande pianoforte a coda. Duchessa e i gatini disponevano di un grande pianoforte a coda.
8- “Pianoforte” è un nome
A. B. C. D.
derivato. alterato. composto. collettivo.
9- “Letto sontuoso” significa
A. B. C. D.
letto colorato. letto misero. letto scomodo. letto lussuoso.
10- Perché Madame Adelaide chiamò il suo legale?
A. B. C. D.
146
Voleva fare testamento. Voleva invitarlo a bere una tazza di tè. Si sentiva sola. Si sentiva minacciata da Edgar.
QUIZ MODELLO INVALSI
11- N ella frase “Per essere certa che anche dopo la sua morte ai diletti non venisse a mancare nulla” (righe 14-15), le parole sottolineate possono essere sostituite con
A. B. C. D.
ai figli. ai gatti. all’avvocato e al maggiordomo. al maggiordomo.
12- Indica V se le informazioni nella tabella sono vere e F se sono false.
Madame Adelaide lasciò tutto il suo patrimonio a Edgar.
V
F
Il maggiordomo avrebbe dovuto prendersi cura dei gatti.
V
F
Edgar in un primo momento fu felice di ricevere quell’incarico.
V
F
Madame Adelaide poteva contare sulla fedeltà e sull’onestà del maggiordomo.
V
F
13- L eggi la frase: “I gattini disponevano di un grande pianoforte” (riga 10). In quale delle frasi che seguono le parole sono dello stesso tipo (articolo, nome, verbo, complemento) e sono poste nello stesso ordine?
A. B. C. D.
Madame Adelaide assaggiò la minestra di verdure. Da un piccolo cassetto il maggiordomo estrasse un tagliacarte. Il maggiordomo prese le posate. In una tazza azzurra il maggiordomo versò il latte caldo.
14- C ome puoi trasformare la parola sottolineata nella frase “Dover aspettare tutta quella fortuna e quella ricchezza da Duchessa e i mici proprio non gli andava giù” (righe 23-24)?
A. B. C. D.
A lui (a Edgar). A lei (a Duchessa). A loro (a Duchessa e ai mici). A essa (alla ricchezza).
147
QUIZ MODELLO INVALSI
15- Quale segno di punteggiatura metteresti alla fine del pensiero di Edgar?
A. B. C. D.
! . ; ?
A chi lascerà tutti i suoi averi Madame Adelaide
16- Completa la tabella scrivendo il plurale dei nomi indicati.
SINGOLARE
PLURALE
stufa micio ricco città 17- Q uale di questi nomi è astratto?
A. B. C. D.
Maggiordomo Impazienza Carrozza Gomitolo
18- Quali di questi nomi non è astratto?
A. B. C. D.
Testamento Impazienza Avidità Fortuna
19- N ella frase “Madame Adelaide chiamò il suo legale” (riga 15), il verbo sottolineato è coniugato:
A. B. C. D. 148
al modo indicativo, tempo passato remoto, 1a persona singolare. al modo indicativo, tempo imperfetto, 3a persona singolare. al modo indicativo, tempo passato remoto, 3a persona singolare. al modo indicativo, tempo passato prossimo, 3a persona plurale.
QUIZ MODELLO INVALSI
UN DISASTRO ECOLOGICO 1 Leggi attentamente il testo. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17
Il petrolio è la nostra principale fonte di energia, però si trova solo in alcuni luoghi della Terra: da lì deve arrivare dappertutto. Passa attraverso gli oleodotti oppure viene trasportato per mare. Perciò i mari e gli oceani sono solcati dalle petroliere: enormi navi cisterna che possono trasportare milioni di litri alla volta. Più il carico è abbondante, più il viaggio rende: per questo i costruttori si preoccupano di realizzare navi sempre più capienti e non sempre curano adeguatamente la sicurezza delle cisterne. Non solo: per risparmiare sui costi e guadagnare di più si servono anche di petroliere ormai vecchie. Le conseguenze sono incidenti in mare aperto o vicino alle coste. Questi ultimi sono i più gravi, perché il petrolio che esce dalle cisterne squarciate raggiunge, portato dalle correnti, le rive. La “marea nera” uccide pesci, molluschi e uccelli che con le ali impregnate di petrolio non riescono più a volare. Qualche uccello viene preso e ripulito. Con l’aiuto di volontari si puliscono anche le spiagge e le rocce dal petrolio. Però ci vogliono secoli perché l’ambiente si liberi definitivamente del veleno che l’ha inquinato.
2 Rispondi alle domande con una X.
1- Q ual è oggi la nostra principale fonte di energia?
A. B. C. D.
Il sole Il petrolio Il vento L’acqua 149
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2- Il petrolio si trova
A. B. C. D.
dappertutto. solo in Italia. in alcuni luoghi della Terra. solo nei paesi caldi.
3- I ndividua il significato della parola “oleodotto” (riga 3).
A. B. C. D.
Impianto di trasporto in tubi di petrolio grezzo Impianto di trasporto in tubi di gas Impianto di trasporto in tubi di olio di oliva Impianto di trasporto in tubi di acqua potabile
4- C on quale mezzo viene trasportato il petrolio?
A. B. C. D.
Con tutti i mezzi di trasporto Con navi cisterne Con oleodotti Con oleodotti e navi cisterna
5- Indica quale delle seguenti affermazioni è vera.
A. B. C. D.
I costruttori di navi si preoccupano soprattutto dell’ambiente. I costruttori di navi utilizzano solo vecchie navi. I costruttori di navi non sempre si preoccupano in modo adeguato della sicurezza. I costruttori di navi utilizzano solo nuove petroliere.
6- Il nome “petroliere” è
A. B. C. D.
150
composto. collettivo. derivato. alterato.
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7- Quali sono le conseguenze dell’uso di vecchie petroliere?
A. B. C. D.
Incidenti frequenti al largo e vicino alle coste. Incidenti frequenti alla partenza. Incidenti frequenti al largo. Incidenti frequenti vicino alle coste.
8- “Cisterne squarciate” (riga 11) può essere sostituito da
A. B. C. D.
serbatoi lacerati. serbatoi arrugginiti. serbatoi vecchi. serbatoi integri.
9- La “marea nera” (riga 12) provoca
A. B. C. D.
abbondanza di pesce. aumento del turismo. morte dei marinai. morte di pesci, molluschi e uccelli.
10- Gli uccelli muoiono perché
A. B. C. D.
non riescono più a mangiare. non riescono più a bere. non riescono più a nuotare. non riescono più a volare.
11- In che ordine vengono elencate le specie viventi vittime della “marea nera”?
A. B. C. D.
uccelli, molluschi, pesci. pesci, molluschi, uccelli. molluschi, pesci, uccelli. pesci, uccelli, molluschi.
12- Quale altro titolo potrebbe essere adatto a questo testo informativo?
A. B. C. D.
Le maree: interessante fenomeno naturale La marea nera: un pericolo per l’ambiente Il petrolio: preziosa fonte di energia Le coste marine: tipologie e caratteristiche 151
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13- Quale di queste frasi è scritta in modo corretto?
A. B. C. D.
Il petrolio e la nostra principale fonte di energia. Il petrolio è la nostra pinciprale fonte di energia. Il petrolio è la nostra principale fonte di energia. Il petrolio è la nostra principale fonte di energhia
14- Q ual è il soggetto della frase “Perciò i mari e gli oceani sono solcati dalle petroliere” (riga 4)?
A. B. C. D.
Il mare e le petroliere I mari e gli oceani Gli oceani Le petroliere
15- La parola “secolo” quanto tempo indica?
A. B. C. D.
10 anni 1000 anni 100 anni Molti anni
16- N ella colonna di sinistra sono scritti dei nomi e in quella di destra delle qualità. Fra le qualità ce n’è una che NON si può attribuire a quel nome. Trovala e segnala con una X.
NOME
152
QUANTITÀ
A.
sole
caldo
giallo
splendente
studioso
B.
nave
grande
veloce
vecchia
noiosa
C.
pesce
affettuoso
squamoso
piccolo
colorato
D.
uccello
migratore
canterino
umido
marino
E.
mare
calmo
affaticato
nero
burrascoso
F.
costa
alta
bassa
turbata
frastagliata
Coordinamento e redazione: Emilia Agostini Grafica e impaginazione: Mauda Cantarini Illustrazioni e colore: Sandra Bersanetti, Sacco e Vallarino Copertina: Valentina Mazzarini Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, Thinkstock Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Per esigenze didattiche i testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.
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