Poltronova @MFL Magazine

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50 YEARS OF BEING RADICAL

Archizoom, gruppo Strum, Superstudio, 9999. E poi Artemide, Cassina, Kartell, Zanotta e non solo. Nel 1972, al Moma di New York, la mostra «Ilaly: lhe new domestic landscape raccolse la crème delle aziende e dei designer italiani per cui Germano Colarli aveva appena coniato il termine «radical design». A 50 anni da allora, la Milano del 60° Salone del mobile omaggia il movimento e il filone produttivo anticontormista che esso innescò. Non facile da definire, il concetto di radicale ha molto in comune con la parola radici, «come se fosse necessario avere piedi ben piantanti a terra per rivoluzionare tutto», ha detto Charley Vezza, ceo del gruppo Italian radical design e global creative orchestrator di Gufram, azienda «tuttora in grado di stimolare la creatività dei radicali contemporanei». Oltre ai 50 anni del radica) design, la società festeggia quelli del Cactus. Totem ironico, il coat hangor è oggetto di una limited edition in partnership con la Andy Warhol foundation for the visual arts e della mostra «Cactusrama», ospitata fino al 12 giugno in Triennale. Con il titolo «Prototyping utopias», la nona edizione di 5vie design week è invece dedicata ad Archizoom. E ancora, il tema delle radici si fa centrale. «ll design non può autoriferirsi: deve diventare radice su cui innestare un'idea di futuro, per esser certi che frutti corrisponderanno ai semi», hanno spiegato Er-

nesta Del Cogliano ed Emanuele Tessarolo, co-founder del progetto di marketing territoriale. «La radicalità ha la sua origine storica in Italia, nel lavoro di collellivi come Archizoom, che ha trasferito le sue intuizioni grazie soprattutto alla collaborazione con Potronova». Per l'occasione, durante il Fuo'isalone. Il Centro studi Poltronova ha allestito nell'headquarter del district in via Cesare Correnti un angolo lettura con protagonista la Suporonda nell'inedita veste Farfalla. Mentre nella cornice della mostra «Design variations» è possibile scoprire l'iconica seduta con il pattern Terrazzo disegnato da Bethan Laura Wood. Se l'exhibition newyorkese del '72 sognò per l'ecosistema progettuale tricolore la consacrazione internazionale, il movimento radicai, «vivendo di scandali e tecnologie avanzate», come ricorda ne li Sessantotto italiano e i gruppi di avanguardia Andrea Branzi, ebbe il merito di liberare l'energia creativa di una modernità perbene. Indirizzabili come contro-design, la poltrona Slow e il Sacco di Gatti, Paolini e Teodoro, il guantone-seduta Joc di Do Pas, D'Urbino e Lomazzi, iI Pratone di Strum o lo specchio Ultrafragola di Ettore Sottsass sovvertirono, con l'appoggio dell'industria del mobile, il presupposto del funzionalismo come condizione di vita. Preparando la strada a correnti successive, come Alchymia e Memphis.(riproduzione riservata)

aa MFL-n~L,zga.a,ze Laz,a: PROJECTS
LA SUPERONDA DIARC.H77,OO,4fNELLA VERSIONE TERRAZZO,DISEGNATA DA SETHANL.AIIRA WOOD(FOTO SERENA ELLE.R). 1 Pagina Foglio 06-2022 48 www.ecostampa.it 163233 Bimestrale

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