2.2 Il livello regionale: la Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS) Le Regioni e Province autonome italiane ricoprono un ruolo fondamentale nella fase di elaborazione e attuazione della SNSvS. Oltre ad assicurare la declinazione della strategia nei diversi livelli di governo, assicurano l’allineamento della propria programmazione e dei propri strumenti legislativi agli Obiettivi di sviluppo sostenibile identificati a livello nazionale, promuovono il coinvolgimento dei principali stakeholder e della cittadinanza, favoriscono lo scambio di informazioni e monitorano il raggiungimento degli Obiettivi e dei target. L’efficacia della SNSvS dipende fortemente dalla qualità delle strategie di sviluppo attuate a livello regionale, anche perché la maggior parte degli obiettivi dell’Agenda 2030 attengono a materie di esclusiva competenza regionale. Per calare l’Agenda 2030 dalla dimensione centrale a quella regionale e, successivamente, provinciale e locale, l’Art.34 del D. Lgs. 152/2006 dispone che entro dodici mesi dalla delibera di aggiornamento della strategia nazionale, le regioni si dotino, attraverso il coinvolgimento di attori del territorio e tramite processi partecipativi, “senza oneri aggiuntivi a carico dei bilanci regionali”, di una Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS). La strategia deve indicare il contributo della regione agli obiettivi nazionali, individuare gli strumenti che si intendono attivare e definire le priorità e le azioni da intraprendere. Il supporto a Regioni e Province Autonome per l’attuazione della SNSvS e l’elaborazione delle Strategie regionali per lo sviluppo sostenibile è stato interamente presidiato e promosso dal MATTM e ha preso avvio nell’aprile 2018
con l’istituzione di un tavolo di confronto tra il Ministero dell’Ambiente, le Regioni e le Province Autonome al fine di attivare scambi e assicurare un coordinamento metodologico nella definizione delle singole strategie regionali e nel loro contributo all’attuazione della strategia nazionale. Successivamente, il 3 agosto 2018 è stato pubblicato un avviso finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse per finanziare attività connesse all’elaborazione delle strategie regionali e infine, sono stati promossi percorsi di affiancamento tecnico a processi regionali e provinciali tramite il Progetto finanziato CReIAMO PA a valere sui fondi strutturali (PON Governance e Assistenza Tecnica)18.
2.2.1 State of play regionale: come sono posizionate le regioni e provincie autonome italiane rispetto all’Agenda 2030? La recente analisi degli indicatori SDGs elaborata da ISTAT evidenzia una profonda disparità territoriale tra le Regioni del Nord e del Sud Italia che rende impervio il percorso dell’Italia verso lo sviluppo sostenibile19. Trento, Bolzano, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte sono orientate verso una prospettiva di sviluppo compatibile con gli Obiettivi dell’Agenda 18 Maggiori dettagli al seguente link: http://www.infoparlamento.it/tematiche/approfondimenti/strategia-nazionale-sullo-sviluppo-sostenibile-gennaio-2019 19 È bene segnalare che in Italia vi sono 20 Regioni, 15 a statuto ordinario e 5 a statuto speciale: Sicilia, Sardegna, Valle d›Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige (costituita dalle Province autonome di Trento e Bolzano), che si differenziano per un maggiore grado di autonomia. Le Province autonome di Trento e Bolzano detengono i medesimi poteri delle regioni a statuto speciale.
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