Stagione di Prosa
T E AT R O A L I G H I E R I R A V E N N A 2 0 1 2 1 3
Ho pensato a una parola per definire ciò che RavennaTeatro e le Albe hanno costruito in questi anni per la nostra città. ‘SENdimento’. Da una parte il sentimento, con le sue molteplici declinazioni, la condizione affettiva, la dimensione etica, individuale e collettiva che il teatro crea e stimola nel suo pubblico che ogni anno attende l’apertura della Stagione di Prosa. Dall’altra il sedimento, corpo solido che si deposita su una superficie e che, con il passare del tempo, con l’aumentare della pressione e della temperatura, grazie a trasformazioni chimico-fisiche, diventa roccia. L’evoluzione che ha accompagnato il percorso delle Albe e di Ravenna Teatro dalla loro nascita a oggi ci ha permesso di vedere questa roccia complessa e multistrato prendere forma. Di questa diagenesi fanno parte le Stagioni di Prosa, le produzioni delle Albe che hanno conquistato i teatri italiani ed europei, la non-scuola, ‘Teatro perché?’ di Castiglione di Ravenna, Nobodaddy che da questo anno diventa viso-in-aria e si apre includendo altre due direzioni artistiche, altri luoghi e visioni. E tanto teatro ancora. In questo continuo movimento, quasi geologico, del teatro a Ravenna, l’Amministrazione comunale ha sempre rinnovato e mantenuto la sua promessa di sostegno, fermamente convinta che la Cultura sia uno dei settori vitali per lo sviluppo di una comunità consapevole e anche uno dei settori economici strategici per la nostra Città e per l’Italia. È di pochi mesi fa lo studio di Unioncamere che riportava i dati relativi all’occupazione nel settore della Cultura, sottolineando come in un quadro di crisi generale e di continue perdite di posti di lavoro, le imprese culturali stiano resistendo e creando innovazione e sviluppo. Eppure, dati alla mano, pare ancora lontana la piena consapevolezza del potenziale produttivo di questo settore e del suo essere un serbatoio di figure di alto profilo, motore propulsivo e d’innovazione nelle società industriali avanzate. Non ci stancheremo mai di ripetere quanto sia necessario continuare a investire su questo settore, fino a far cedere ogni scettico e fino a cancellare dalla memoria e dall’anima di questo Paese quell’infelice frase che recita: “con la Cultura non si mangia”. La decisione di questa Amministrazione di stanziare le stesse risorse al bilancio della Cultura a fronte di una crisi economica e di tagli lineari ai trasferimenti agli Enti Locali, risuona come una risposta forte e decisa alla frase citata pocanzi. Forti di questa linea politica e a pochi passi dal tornante del rinnovo delle convenzioni culturali, sigliamo di nuovo il patto con Ravenna Teatro, fermamente convinti di voler vedere prosperare il nostro Teatro Stabile di Innovazione. Fondare Biblioteche, scriveva Marguerite Yourcenar - e io aggiungo anche Teatri - è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Ouidad Bakkali, Assessore alla Cultura del Comune di Ravenna
Quest’anno abbiamo cambiato l’immagine della nostra stagione teatrale. L’ha come sempre pensata e costruita Cosetta Gardini di Casa Walden: una mano che offre un fiore. Un gesto semplice e controcorrente. In tempi di contrazione economica e di paure, di comprensibili chiusure ed egoismi, è l’immagine di un dono. E questo dono è il teatro: un’opera collettiva, un luogo che non si identifica con l’edificio in cui si recita, ma che si allarga fino a considerare la città intera. Perché un teatro non è solo la sua stagione: un teatro sono anche i tanti tasselli che crescono e si sviluppano in relazione a quella sequenza di titoli. Provo a elencarne alcuni: Teatro perchè? di Castiglione di Ravenna, agguerrito gruppo di spettatori di diverse generazioni, che agli spettacoli affianca la scrittura di ‘recensioni’ sul proprio blog; Il Circolo delle Lettrici e dei Lettori, che propone incontri che in qualche modo forniscono strumenti e chiavi per meglio godere degli spettacoli; la Libreria Dante, con il suo evidenziare intrecci tra libri e spettacoli; la non-scuola delle Albe al Rasi, che negli ultimi anni ha cercato di lavorare su autori presenti nella Stagione di Prosa, in modo da creare delle visioni incrociate, un Brecht da vedere e un Brecht da ‘fare’, un’utile pratica della differenza. E anche le scuole stesse che hanno risposto positivamente alla proposta di abbonamenti a prezzi di favore per gli under 20, anche per non gravare sui bilanci familiari; e anche i cral che continuano a impegnarsi per diffondere e far conoscere la stagione tra i cittadini. E infine, dulcis in fundo, l’assemblea alla quale tengo particolarmente: l’incontro a consuntivo con gli appassionati per discutere criticamente della Stagione e delle sue proposte, in un clima che per me direttore artistico è sempre stimolante, anche quando, soprattutto quando il confronto è sincero - e lo è sempre - sia nelle critiche come negli entusiasmi. Tutte
queste esperienze hanno un tratto comune: quello di porsi come momenti di ‘democrazia magica’ (per citare la felice espressione di Nabokov a proposito dell’arte narrativa di Dickens), magica perché sovverte e a suo modo destabilizza i ruoli. Chi è protagonista, chi figurante, chi comparsa? Certo Gassmann lo andremo tutti ad applaudire nel suo Riccardo III, ma quel fiore disegnato da Cosetta, quel ‘dono’ per la città, non è solo quel Riccardo III, è anche Guido Ravaioli di Castiglione di Ravenna, anni 12, che Gassmann se lo andrà a vedere e ne scriverà sul suo blog, oppure Orano Zacchi, che dell’Alighieri è spettatore fedele. E prendo Gassmann, Guido e Orano, solo come esempio-emblema dei tanti tasselli che compongono quel mosaico di visioni che è il teatro nella nostra città. Allo stesso modo potrei prendere la Bonaiuto, Angela Longo, teatrante e libraia, e Ilaria Bonatesta, organizzatrice instancabile, una triade al femminile, anche questa simbolo di un’opera collettiva che si fa sul palcoscenico ma anche fuori, a lato, prima e dopo. O Miriam Rantzer e Domenico Orlandi, che da Milano hanno portato in dote l’esperieza sedimentata al Piccolo Teatro di Strehler e Grassi. E quanti altri mi piacerebbe ricodare qui, per nome e cognome, tutti ‘autori’ a loro modo di quella democrazia magica evocata da Nabokov. Forse Mario Salvagiani, che prima di noi ha retto con sapienza il teatro ravennate fino alla fine degli anni ‘80, pensava a qualcosa del genere quando ci ha passato il testimone: e noi questo testimone, questo ‘fiore’, abbiamo cercato, e sempre cerchiamo, il modo di passarlo e condividerlo con i ‘molti’ che sono il sale della città. Marco Martinelli, Direttore artistico di Ravenna Teatro
PANTANI venerdì 16 novembre sabato 17 novembre domenica 18 novembre lunedì 19 novembre martedì 20 novembre mercoledì 21 novembre giovedì 22 novembre venerdì 23 novembre sabato 24 novembre domenica 25 novembre lunedì 26 novembre martedì 27 novembre mercoledì 28 novembre giovedì 29 novembre venerdì 30 novembre sabato 1 dicembre domenica 2 dicembre
ore 20.30 ore 20.30 ore 15.30 riposo ore 20.30 ore 20.30 riposo ore 20.30 ore 20.30 ore 15.30 riposo ore 20.30 ore 20.30 riposo ore 20.30 ore 20.30 ore 15.30
ore 20.30 Turno A ore 20.30 Turno B ore 20.30 Turno C ore 20.30 Turno D
Un tram che si chiama desiderio giovedì 17 gennaio venerdì 18 gennaio sabato 19 gennaio domenica 20 gennaio
giovedì 14 febbraio venerdì 15 febbraio sabato 16 febbraio domenica 17 febbraio
ore 20.30 Turno A ore 20.30 Turno B ore 20.30 Turno C ore 15.30 Turno D
I fratelli Karamazov giovedì 21 febbraio venerdì 22 febbraio sabato 23 febbraio domenica 24 febbraio
ore 20.30 Turno A ore 20.30 Turno B ore 20.30 Turno C ore 15.30 Turno D
R III . Riccardo Terzo
Open Day lunedì 10 dicembre martedì 11 dicembre mercoledì 12 dicembre giovedì 13 dicembre
A Santa Lucia
ore 20.30 Turno A ore 20.30 Turno B ore 20.30 Turno C ore 15.30 Turno D
giovedì 7 marzo venerdì 8 marzo sabato 9 marzo domenica 10 marzo
ore 20.30 Turno A ore 20.30 Turno B ore 20.30 Turno C ore 15.30 Turno D
La belle joyeuse giovedì 4 aprile venerdì 5 aprile sabato 6 aprile domenica 7 aprile
ore 20.30 Turno A ore 20.30 Turno B ore 20.30 Turno C ore 20.30 Turno D
ART giovedì 25 aprile venerdì 26 aprile sabato 27 aprile domenica 28 aprile
ore 20.30 Turno A ore 20.30 Turno B ore 20.30 Turno C ore 20.30 Turno D
dal 16 novembre al 2 dicembre ore 20.30, domenica ore 15.30 Rasi
lunedì e giovedì riposo - teatro
Prima Nazionale
PANTANI di Marco Martinelli ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari con Alessandro Argnani, Francesco Catacchio, Luigi Dadina, Fagio, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Francesco Mormino, Laura Redaelli fisarmonica, composizione musiche Simone Zanchini regia Marco Martinelli coproduzione Teatro delle Albe - Ravenna Teatro, le manège.mons - Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl (Belgio) 14 febbraio 2004: Marco Pantani viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio - rivelatesi poi infondate - lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata. La scrittura di Martinelli, torna a muoversi nelle viscere dei nostri giorni e della società di massa che chiede sacrifici e capri espiatori: attorno alle figure di Tonina e Paolo, i genitori di Pantani, che ancora oggi stanno chiedendo giustizia per la memoria infangata del figlio, le Albe mettono in scena una veglia funebre e onirica che come un rito antico ripercorre le imprese luminose dell’eroe. «Non lo so quello che è successo a Madonna di Campiglio, ma scoprirò la verità. Pagherò se c'è bisogno, ma lo verrò a sapere, perché è là che gli è piombata addosso la vergogna, e di quello è morto». Tonina Pantani Perché vedere questo spettacolo? Perché - in una dimensione che intreccia teatro e romanzo, poesia corale e inchiesta giornalistica, archetipi romagnoli e deformazioni della comunicazione di massa - guarda alla parabola del campione attraversando tutta la complessità di un’epoca sublime e crudele che si esercita senza pudore. Senza vergogna.
sabato 24 novembre ore 17.30 teatro Rasi incontro con la Compagnia
foto Olycom-Bettin elaborazione Cosetta Gardini
10, 11, 12, 13 dicembre ore 20.30
Open Day di Walter Fontana con Angela Finocchiaro, Michele di Mauro regia Ruggero Cara produzione Paolo Guerra per Agidi srl
Separati da tempo, mediamente tritati dalla vita, entrambi sui cinquanta, una madre e un padre si ritrovano in un giorno importante: iscrivere la figlia alla scuola media superiore. Sembra facile, ma non lo è. Un semplice modulo da compilare diventa un interrogatorio insidioso, che li spinge a ripercorrere la loro vita, in un crescendo di sottile follia. Tra litigi interrotti da anni, discorsi intorno a una figlia che non si vede mai ma è al centro di tutto, licei chic con presidi analfabeti e incursioni mentali nella Grecia del IV secolo a. C., si intrecciano tensioni, speranze e qualche sorpresa: perché il passato non è sempre come te lo ricordi e il futuro non è mai come te lo immagini. «Questi genitori è come se vivessero un dopoguerra senza guerra. Storditi e impreparati di fronte alle domande che la figlia ha messo nelle loro mani, provano ancora rancore verso i propri genitori, ma al contempo non sanno bene cosa lasciare in eredità». Angela Finocchiaro, da un’intervista di Stefano Marchetti, il Resto del Carlino Perché vedere questo spettacolo? Perché affronta, con delicata ironia e intelligenza, il nodo fondamentale del rapporto tra le generazioni ponendosi la domanda scottante su quale mondo possiamo oggi consegnare agli adulti di domani.
mercoledì 12 dicembre ore 17.30 sala A. Corelli teatro Alighieri incontro con Angela Finocchiaro e Michele di Mauro
foto Stylaz/Photomovie
17, 18, 19 gennaio ore 20.30 . 20 gennaio ore 15.30
Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams traduzione Masolino D’Amico con Laura Marinoni, Vinicio Marchioni, Elisabetta Valgoi, Giuseppe lanino, Annibale Pavone, Rosario Tedesco regia Antonio Latella produzione ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile di Catania
Rivive nella visione innovativa di uno dei registi di punta della nuova scena italiana il mito che, come è stato scritto “prende le distanze dal sentimentalismo senza tradirne il sentimento” (R. Palazzi). La visione è incentrata sulla figura di Blanche, donna misteriosa e conturbante, la cui propensione alla menzogna distorce a tal punto la realtà trasformando le bugie in verità. Arrivando come ospite in casa della sorella e di Kowalski, Blanche ne smantella tutte le certezze, facendone emergere la mostruosità. «Non c’è un solo personaggio nei testi di Tennessee Williams che non sia ferito, rotto, spezzato. A tutti manca un qualcosa, è come se nella loro incompiutezza ci fosse il senso del vivere». Antonio Latella, dalle note di regia Perché vedere questo spettacolo? Perché, attraverso un allestimento originale - caratterizzato da una scena sventrata e da interpreti intensi - con un impatto di apparente freddezza tocca il cuore del capolavoro di Tennessee Williams e stupisce e commuove.
sabato 19 gennaio ore 17.30 sala A. Corelli teatro Alighieri incontro con la Compagnia
foto Brunella Giolivo
14, 15, 16 febbraio ore 20.30 . 17 febbraio ore 15.30
A Santa Lucia di Raffaele Viviani con Geppy Gleijeses, Lello Arena, Marianella Bargilli, Daniele Russo, Gigi De Luca, Angela Di Matteo, Gianni Cannavacciuolo, Gina Perna, Luciano D’Amico, Antonietta D’Angelo, Giusy Mellace, Antonio Roma regia Geppy Gleijeses produzione Teatro Stabile di Calabria, Teatro Quirino Vittorio Gassman
Ambientato in una Napoli postbellica, piagata e impoverita, che però è anche la Napoli del cafè-chantant, del primo varietà, dell’avanspettacolo, questo testo inedito del grande Viviani ritrae un mondo notturno, lieve e malinconico, pieno di personaggi. Nobili spiantati, viveur, cocotte, cafoni arricchiti, poeti squattrinati si incontrano e si scontrano in trattoria con gli abitanti di Santa Lucia, mitico quartiere marinaro popolato di uomini e donne di straordinaria dignità: l’ostricaro, la venditrice di spighe, l’acquaiola, il barcaiolo, figure leggendarie della Napoli che fu. «Alla mondana d’alto bordo Fanny, che vorrebbe portarselo a letto, il barcaiolo Jennariello replica: “L’ nun pozzo ave’ a che fa’ cu vuie... Nuie simmo ‘e n’ata razza... Io tengo ‘e carne ‘nzuvarate ‘e mare”. Da un lato la pelle di velluto, dall’altro quella che il sale ha reso, per l’appunto, rugosa come il sughero. Dice Gleijeses: “Le classi non sono permeabili e l’amore è un lieto fine che Viviani non si concede”». Da un articolo di Enrico Fiore, Il mattino di Napoli Perché vedere questo spettacolo? Perché è l’occasione di bagnarsi nella lingua musicale della grande tradizione teatrale napoletana, e scoprire, grazie al talento di una compagnia brillante, un testo inedito.
sabato 16 febbraio ore 17.30 sala A. Corelli teatro Alighieri incontro con la Compagnia
foto Federico Riva
21, 22, 23 febbraio ore 20.30 . 24 febbraio ore 15.30
I fratelli Karamazov ˆ
da Fëdor Michailovic Dostoevskij drammaturgia Roberta Arcelloni e Guido De Monticelli con Mauro Malinverno, Corrado Giannetti, Francesco Borchi, Fabio Mascagni, Luigi Tontoranelli, Cesare Saliu, Paolo Meloni, Daniel Dwerryhouse, Maria Grazia Sughi, Silvia Piovan, Elisa Cecilia Langone, Valentina Banci regia Guido De Monticelli produzione Teatro Stabile della Sardegna, Teatro Metastasio Stabile della Toscana Nel tentativo di scorticare e sfidare le questioni che si annidano in profondità, il teatro va alla ricerca di testi fondamentali attraverso i quali calarsi alla ricerca di una verità del bene e del male. I fratelli Karamazov, ultimo romanzo di Fëdor Dostoevskij diventa così il grande palcoscenico in cui si scandagliano una pluralità di concezioni etiche, filosofiche, sociali e politiche. «“Se anche dovesse rimanere un solo buon ricordo nel nostro cuore, anche quello potrebbe servire un giorno per la nostra salvezza”, con queste parole Alioscia, il più giovane dei fratelli Karamazov, si rivolge alle sue più care creature, ai bambini (…). Un manipolo di bambini scorrazza per le pagine dei Fratelli Karamazov. Sono lo specchio di un’innocenza spesso oltraggiata e violata, che farà dire da Ivan Karamazov al fratello Alioscia: “Se le sofferenze dei bambini servissero a raggiungere la somma delle sofferenze necessarie alla conquista della verità, allora io dichiaro che tutta la verità non vale quel prezzo”». Guido De Monticelli, dalle note di regia Perché vedere questo spettacolo? Perché affronta uno dei capolavori letterari di tutti i tempi, filtrandone i nodi esistenziali attraverso la maglia teatrale, con un cast di ottimi attori e un’urgenza di senso, alla ricerca di una purezza impossibile.
sabato 23 febbraio ore 17.30 sala A. Corelli teatro Alighieri incontro con la Compagnia
foto Daniela Zedda
7, 8, 9 marzo ore 20.30 . 10 marzo ore 15.30
R III . Riccardo Terzo di William Shakespeare traduzione e adattamento Vitaliano Trevisan con Alessandro Gassmann, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Manrico Gammarota, Emanuele Maria Basso, Sabrina Knaflitz, Marco Cavicchioli, Marta Richeldi, Sergio Meogrossi e con la partecipazione di Paila Pavese regia Alessandro Gassmann produzione Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Stabile di Torino, Società per Attori Uno Shakespeare del quale si cercano il registro moderno e una certa nudità del dramma, mettendo da parte i toni più oscuri e arcaici. La figura di Riccardo III, emblema del male, cospiratore spietato e cinico, viene guardata come quella di un gigante, un fuori misura, al cospetto della cui feroce brama di potere il mondo è fin troppo piccolo. «Il ‘nostro’ Riccardo, col suo violento furore (…), la sua follia omicida, la sua ‘diversità’, dovrà colpire al cuore, emozionare e coinvolgere il pubblico di oggi (mi auguro in gran parte formato da giovani), trasportandolo in un viaggio affascinante e tragico, attraverso le pieghe oscure dell’inconscio e nelle ‘deformità’ congenite dell’umano». Alessandro Gassmann, dalle note di regia Perché vedere questo spettacolo? Perché penetra nel mondo di Shakespeare con la semplicità del linguaggio dell’oggi e indaga l’oggi con la lente senza tempo del teatro, nella visione di un’inedita coppia d’arte (Gassman-Trevisan) che si confronta con la tradizione nutrendo al contempo un sogno di rinnovamento.
sabato 9 marzo ore 17.30 sala A. Corelli teatro Alighieri incontro con Alessandro Gassmann e la Compagnia
Agente Generale UNIPOL RAVENNA FORLI CESENA RIMINI
4, 5, 6, 7 aprile ore 20.30
La belle joyeuse di Gianfranco Fiore con Anna Bonaiuto scene Sergio Tramonti regia Gianfranco Fiore produzione PAV un progetto realizzato in collaborazione con Cadmo Associazione Culturale
Singolare eroina rinascimentale, Cristina di Belgioioso rivive nell’interpretazione di Anna Bonaiuto quale la nobildonna inquieta e seduttiva, mondana e combattiva che la storia ci ha consegnato, su cui l’attrice posa una luce a tratti ironica e affettuosa. Nella temperatura incandescente di un’Italia carbonara, il monologo ritrae questa donna leggendaria senza nasconderne ombre e contraddizioni, rivelandola in tal modo come una figura speciale. «È con un grandissimo senso della ‘messa in scena’, che Cristina interpretò tutti i ruoli possibili nella società della sua epoca, sempre da grande, autentica attrice, con distacco critico. E come ogni vera protagonista, fu lacerata da pulsioni diverse: frenetica, onnipresente attivista fiduciosa in un futuro più libero, e insieme preda di profonde inquietudini personali, di senso d’inutilità, di sconfitta. Così la definizione di ‘comedienne’, affibbiatole per disprezzo dai suoi denigratori, riacquista oggi in lei tutta la sua profondità e il suo splendore». Gianfranco Fiore, dalle note di regia Perché vedere questo spettacolo? Perché fonde in scena un raro magnetismo d’attrice e una limpida ricostruzione storica, permeato di slancio utopico, di sottigliezze sulle pieghe della vita e del segreto di un’irriducibile forza femminile.
sabato 6 aprile ore 17.30 sala A. Corelli teatro Alighieri incontro con Anna Bonaiuto
foto Simona Cagnasso
25, 26, 27, 28 aprile ore 20.30
ART di Yasmina Reza traduzione Alessandra Serra con Alessio Boni, Alessandro Haber, Gigio Alberti regia Giampiero Solari produzione Nuovo Teatro in coproduzione con Gli Ipocriti
‘Uomini sull’orlo di una crisi di nervi’ potrebbe anche intitolarsi questa commedia leggera e sarcastica che ruota intorno a un’emblematica quanto concettuale opera d’arte, capace di mettere a nudo bassezze e ostilità di tre amici o presunti tali. «All’amicizia maschile, sentimento generalmente considerato così puro, così autentico, così naturale, goliardicamente semplice, o anche così sacro, specie in Italia, viene data una bella scartavetrata da questa autrice francese: una donna quindi, che sbircia nella serata di tre vecchi amici (…) per vedere se davvero si tratti di questa specie di paradiso terrestre dove ognuno ritrova se stesso e se stesso riesce a essere. E la risposta è no. Non è così. Basta un minimo pretesto, (…) per dare il via a uno scontro feroce (…). Ma la Reza lascia in realtà aperta una questione non semplice. È davvero la sincerità il modo migliore per far durare un rapporto?». Gigio Alberti Perché vedere questo spettacolo? Per il ritmo degli attori e per il minimalismo drammaturgico nel gusto pungente di un’autrice che, a seguito di diversi prestigiosi premi e di un importante exploit cinematografico internazionale (Carnage, per la regia di Roman Polanski) sta facendo breccia anche nella scena italiana.
sabato 27 aprile ore 17.30 sala A. Corelli teatro Alighieri incontro con Alessio Boni, Alessandro Haber e Gigio Alberti
foto Pino Le Pera, elaborazione foto Cosetta Gardini
Abbonamenti Rinnovo abbonamenti da giovedì 13 settembre a giovedì 4 ottobre Gli Abbonati alla Stagione 2011/2012 possono rinnovare il proprio abbonamento per il medesimo posto e turno fino a giovedì 4 ottobre presso la biglietteria del teatro Alighieri. Fino a tale data sarà possibile rinnovare l’abbonamento anche via mail inviando la richiesta a info@ravennateatro.com. Coloro che desiderano cambiare posto/turno possono farlo presso il teatro Alighieri esclusivamente giovedì 11 ottobre, verificando la disponibilità di posti alternativi. Dopo tale data si perderà ogni diritto di prelazione. I prezzi riportati si riferiscono agli abbonamenti in vendita dal 13 settembre. Coloro che hanno rinnovato nel periodo estivo hanno potuto usufruire di tariffe scontate.
Nuovi abbonamenti da sabato 13 a mercoledì 31 ottobre Coloro che desiderano acquistare un nuovo abbonamento per la Stagione 2012/2013 possono farlo da sabato 13 a mercoledì 31 ottobre presso la biglietteria del teatro Alighieri scegliendo il settore e il turno graditi. Platea e palco I, II e III ordine intero 149 € ridotto* 130 € under30 85 € under20 30 € Galleria e palco IV ordine intero 98 € ridotto* 87 € under30 63 € under20 25 € Loggione intero under30 under20
48 € 30 € 20 €
*cral e gruppi organizzati, insegnanti, oltre i 65 anni, iscritti all’Università per gli Adulti ‘Bosi Maramotti’, Soci Coop Adriatica, Esp Club Card, Soci BCC, tessera TCI
Carnet Alighieri
Dal 15 novembre sarà in vendita il carnet che incrocia la programmazione della Stagione di Prosa, la Stagione d’Opera e Danza e dà diritto a 2 ingressi per ogni rassegna lasciando totale libertà di scelta tra gli spettacoli in abbonamento. Intero 72 €, fino a 26 anni 48 €.
Biglietti I biglietti per tutti gli spettacoli si possono acquistare da sabato 10 novembre presso la biglietteria del teatro Alighieri, sul sito www.ravennateatro.com/prosa, presso le agenzie della Cassa di Risparmio di Ravenna e Iat Ravenna. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto che non sarà rimborsata in caso di annullamento dello spettacolo. Platea e palco I, II e III ordine intero 21 € ridotto* 19 € under30 15 € under20 5€ Galleria e palco IV ordine intero 15 € ridotto* 13 € under30 10 € under20 5€ Loggione intero under30 under20
7€ 5€ 5€
Per lo spettacolo Pantani teatro Rasi, settore unico intero 15 € ridotto 12 € under30 8€ under20 5€ *cral e gruppi organizzati, insegnanti, oltre i 65 anni, iscritti all’Università per gli Adulti ‘Bosi Maramotti’, Soci Coop Adriatica, Esp Club Card, Soci BCC, tessera TCI, Carnet Alighieri, Romagna Visit Card, abbonamento Ravenna viso-in-aria e carnet Today To Dance
Meno30
A partire da 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, coloro che hanno meno di 30 anni possono acquistare biglietti a 5 € nel settore gradito a seconda della disponibilità del teatro.
Informazioni generali
Coloro che hanno diritto a riduzioni devono esibire, al momento dell’acquisto dell’abbonamento o del biglietto, i documenti comprovanti le medesime. Le tessere che danno diritto alle riduzioni sono nominali e non possono essere cedute ad altre persone. In caso di smarrimento dell’abbonamento, si dovrà informarne la biglietteria del teatro Alighieri che provvederà a un documento sostitutivo. Se acquistato presso il botteghino, l’abbonamento può essere pagato in due rate: I rata (50% dell’importo) al momento della sottoscrizione; II rata entro il 31 ottobre (l’abbonamento sarà consegnato al momento del saldo). Gli Abbonati sono invitati a rispettare i posti e i turni assegnati. È possibile assistere allo spettacolo in un turno diverso dal proprio pagando un ingresso di 2 € e sempre senza assegnazione di posto. Ravenna Teatro si riserva la possibilità di effettuare spostamenti su alcuni posti anche in abbonamento nel caso di inderogabili esigenze tecniche. È vietato effettuare riprese video e fotografie e si raccomanda di spegnere i telefoni cellulari durante le rappresentazioni. Non è consentito l’ingresso in platea a spettacolo iniziato. I programmi di sala e il servizio di guardaroba sono gratuiti. Gli Abbonati alla Stagione di Prosa possono acquistare abbonamenti e biglietti a tariffa ridotta per gli spettacoli Ravenna viso-in-aria in scena al teatro Rasi. L’abbonamento dà diritto a sconti sull’acquisto di libri presso la Libreria Dante di Longo (via Diaz 39, Ravenna) e inoltre a sconti per aperitivi o cene nei giorni di spettacolo nei locali che hanno aderito all’iniziativa (lista completa nelle pagine successive). Questo programma è stato stampato nel novembre 2012. La Direzione si riserva di apportare le modifiche che cause di forza maggiore imporranno. In caso di annullamento o sostituzione di uno spettacolo, verrà data tempestiva comunicazione ai giornali locali e alla mailing list. Per iscriversi alla mailing list: www.teatrodellealbe.com Organizzazione e informazioni: Monica Randi / Ravenna Teatro via di Roma 39 Ravenna, tel. 0544 242957 - 36239. Gli uffici sono aperti al pubblico tutti i feriali dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 (chiusi il lunedì mattina e sabato). Biglietteria: teatro Alighieri via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244, aperta tutti i feriali dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18. La biglietteria apre nei luoghi di spettacolo un’ora prima dell’inizio delle repliche. info@ra venna teatro.com
www.ra vennateatro.c om/prosa
Ravenna Teatro ha chiesto ai titolari dei locali di Ravenna di accordare a tutti gli Abbonati della Stagione di Prosa lo sconto del 10% su aperitivi o cene nei giorni di spettacolo. Grazie al supporto di Sindacato Ristoratori di Confcommercio Ravenna e Confesercenti Ravenna, partecipano a questa iniziativa: Alexander, via Bassa del Pignataro 8, tel. 0544 212967 Cabiria Wine Bar, via Mordani 8, tel. 0544 35060 Fricandò, via Maggiore 7, tel. 0544 212176 La Pescheria, via Agnello 10/A, tel. 0544 240113 - 339 2811609 Mariola Casa e Bottega, via Costa 1, tel. 0544 201445 NAÏF Ristorante Pizzeria, via Candiano 34, tel. 0544 422315 Osteria Dei Battibecchi, via della Tesoreria Vecchia 16, tel. 0544 219536 Osteria L’Acciuga, viale Baracca 74, tel. 0544 63647 Osteria Saporidivini, via Mentana 23, tel. 0544 1824017 Ristorante La Gardela, via Ponte Marino 3, tel. 0544 217147 Ristorante Pizzeria Babaleus, vicolo Gabbiani 7, tel. 0544 216464 Ristorante Vecchia Ravenna Da Mario, via Pasolini 41, tel. 0544 215135 Trattoria Al Cerchio, via Cerchio 13, tel. 0544 217396 Trattoria Il Piccolo Artista, piazza Einaudi 1, tel. 0544 33133 Vineria Nuova Osteria, via Matteucci 2, tel. 0544 30904 e inoltre Ristorante Zafferano Caffè della Rotonda, rotonda I Maggio Milano Marittima, tel. 0544 994468 Ravenna Teatro desidera ringraziare tutti coloro che con la loro preziosa collaborazione promuovono la Stagione di Prosa del Teatro Alighieri: Elisa Amadori per cral BCC Ravennate e Imolese, Rosanna Andrini per crald Ausl Ravenna, professor Danilo Barberis per IPSIA C. Callegari, professoressa Agnese Bazzocchi per Liceo Scientifico A. Oriani, Silvia Bergamaschi per CuBo Ravenna, Ebe Bertini, Ilaria Bonatesta, Renata Bosi per cral Cabot Ravenna, Antonio Castanò per cral INPS, Gilberto Casamenti, Laura Cavallini per Rosetti Marino Spa, Silvia Ceccarelli, Barbara dell’Amore per cral Deco, Guido Donati per cral Unicredit, Diego Florian e Rosella Barboni per cral gruppo Hera, Elena Focaccia per cral E. Mattei, Valeria Fortibuoni per CNA Ravenna, Ivana Franchini per Lega Cooperative Ravenna, Graziano Garavini, professoressa Emanuela Gatta per ITIS N. Baldini, Diego Ghetti per Telecom Italia, Susanna Gordini per cral Cassa di Risparmio di Ravenna, Giulia Guaragno per Arca Enel, Antonio La Salvia per cral BNL, Bruna Lolli per Gruppo Orchidea, Simone Lolli per cral Banca Popolare di Ravenna, Onofrio Mancini per Anarti Ravenna, Beatrice Mazzotti per cral Comune di Ravenna, Giovanni Morini e Emilia Iaccarino per l'Istituto Superiore Studi Musicali G. Verdi, Alessia Murgia per I.D.A. Ballet Academy, Anna Pasini per Gruppo Giallo, Raffaella Pollini per cral CMC, Gianfrancesca per cral Poste Romagna3, professoressa Valeria Sassi per Liceo Classico D. Alighieri, Francesco Scarpiello per Banca D’Italia, Ilaria Valentino per V!RA2019, professoressa Emanuela Vecchi per Liceo Artistico P. L. Nervi-G. Severini, Simona Vecchi, Lucia Vicinanza per Coop Adriatica, Pietro Zarattini.
I L CIRCOLO DELLE LETTRICI E DEI LETTORI Gli incontri del Circolo delle Lettrici e dei Lettori si svolgeranno al B&B Al Teatro in via Guaccimanni. Il percorso si snoda parallelamente al cartellone della Stagione e la scelta dei testi, che saranno commentati assieme, è legata agli autori che saranno rappresentati, al loro percorso artistico e al periodo storico di cui sono stati protagonisti. Il progetto è realizzato grazie all’entusiasmo di Marina Mannucci, insegnante e scrittrice di fiabe per bambini e adulti che degli incontri sarà la 'facilitatrice', e di Daniela Mingozzi, raffinata padrona di casa. Il Circolo si avvale della preziosa collaborazione dell’Istituzione Biblioteca Classense che curerà le bibliografie.
LIBRAI PER UN G IORNO Cosa legge Alessandro Gassmann? Che libri hanno segnato la carriera di Angela Finocchiaro? Dall’idea di Angela Longo, terza generazione della storica famiglia di editori, è nata l’iniziativa, promossa da Ravenna Teatro, Librai per un giorno. Attori e registi delle compagnie ospiti alla Stagione di Prosa saranno presenti alla Libreria Dante di Longo in via Diaz - attiva in città dal 1959 - per parlare col pubblico di letteratura e consigliare libri e autori che hanno in qualche modo avuto un peso nel proprio percorso teatrale e personale. Il calendario è in via di definizione.
TEATRO PERCHÉ? Spettatori attenti e appassionati hanno dato vita al gruppo Teatro perché? formato da ragazzi e genitori che amano discutere assieme di teatro, scrivere brevi recensioni degli spettacoli e confrontarsi con gli attori: è nato un blog (teatroperche.tumblr.com), la pubblicazione di un fascicolo che contiene testi e fotografie raccolti nelle stagioni passate, un video. Il gruppo, coordinato da Catia Gelosi, Adriana Babini e Federica Caraboni si sta organizzando per raccontare la propria esperienza in altre località del territorio grazie al sostegno della Circoscrizione di Castiglione di Ravenna.
I NCONTRI CON LE COMPAGNIE Il sabato pomeriggio la sala Corelli del teatro Alighieri ospiterà gli incontri con le Compagnie che si avvicenderanno in scena. L’appuntamento, diventato una buona pratica della Stagione di Prosa da alcuni anni, è una importante occasione per il pubblico per confrontarsi con gli attori e i registi degli spettacoli, comprendere i meccanismi di scena, approfondire tematiche relative allo spettacolo e scoprire curiosità. L’incontro tra il pubblico e il Direttore artistico della Stagione Marco Martinelli si terrà in maggio. Per il sostegno alla Stagione di Prosa si ringrazia
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