Cp 2017 06

Page 1

n. 114 GIUGNO 2017

Editore Reclam Edizioni & Comunicazione srl . viale della Lirica 43 . 48124 Ravenna . Iscrizione al Tribunale di Ravenna n. 1240 del 8/11/2004 . Redazione 0544.271068 . redazione@trovacasa.ra.it . Pubblicità 0544.408312 . info@trovacasa.ra.it . ISSN 2499-2550

CASA PREMIUM .

COVER 9.qxp:Layout 1 20/06/17 10.36 Pagina 1

n.114 GIUGNO 2017

BELLA CASA • CASA E MEMORIE • STORIA E VIAGGIATORI • CITTÀ URBANA • ARTE E LIFESTYLE • DESIGN • CITTÀ E SOCIETÀ

ARCHITETTURA, ARREDAMENTO

ALL’INTERNO

OFFERTE IMMOBILIARI QUALIFICATE CON ANNUNCI

FOTOGRAFICI

E

ANNUNCI IMMOBILIARI


COVER 9.qxp:Layout 1 20/06/17 10.36 Pagina 2

Ravenna, via degli Spreti, 71 . tel. 0544 501515 info@agenziaimmobiliareromagna.it . www.agenziaimmobiliareromagna.it

SAN BIAGIO In palazzina ben tenuta si vendono 2 appartamenti confinanti al piano rialzato. Ingresso, soggiorno con cucina a vista, disimpegno, bagno e letto. Ingresso, soggiorno, cucinotto separato, disimpegno, bagno e camera da letto. Impianti a norma, riscaldamento parcellizzato, arredati. Ottima soluzione anche come investimento. “G”. A partire da € 95.000,00

RAVENNA , VIA S. GIOVANNI BOSCO

SAN BIAGIO

RAVENNA, CENTRO/OSPEDALE

RAVENNA, ZONA PALA DE ANDRÈ

Ampio e luminoso appartamento al 1° piano, in palazzina signorile di sole 6 unità, attorniato dal verde, necessita di ammodernamento, ideale per chi vuole personalizzare. Ingresso, salone con affaccio verso i campanili del centro, ampio studio con balcone, cucina abit. con balcone, disimpegno, 3 letto, bagno con vasca (possibilità per secondo bagno). P.T. garage e posto auto e grande cantina. Risc. aut.” G” € 168.000,00 tratt.

Appartamento completamente ristrutturato al 2° piano in piccola palazzina, bella esposizione su tre lati. Ingresso, salone con terrazzo godibile, cucina ampia ed abitabile, disimpegno, due letto matrimoniali, bagno con doccia. Possibilità di secondo bagno. P.T. garage e posto auto. Risc. parcellizzato. “G“. € 168.000,00 tratt.

Bella casa suddivisa su 3 livelli, in ottime condizioni in zona residenziale e tranquilla. P.T. ingresso, soggiorno, cucina grande con camino uscita in giardino attrezzato con pergolato, piano cottura, lavello e camino, bagno e dispensa. A i piani superiori 4 camere da letto e 2 bagni. Garage. Clima e allarme. Ottima soluzione per famiglie. “G”. € 335.000,00 tratt.

Casa indipendente ottimamente ristrutturata con giardino e garage. La casa si trova in una zona residenziale tranquilla, dispone di giardino ad angolo con camino e garage capiente che funge anche da lavanderia/dispensa. P.T. salotto, cucina grande, ripostiglio, bagno con doccia. 1° P. disimpegno, 3 letto (matrimoniale e due singole), bagno con vasca, balcone e terrazzo vivibile. “ B “ € 275.000,00 tratt.

A 3 KM DA RAVENNA

RAVENNA, IPPODROMO/CENTRO

MARINA DI RAVENNA

Villetta bifamiliare orizzontale. Casa autonoma con al piano terra giardino su 3 lati con ripostiglio/ricovero attrezzi, ingresso, garage, stanza polifunzionale, lavanderia e bagno (organizzati ed attrezzati da mini appartamento). Appartamento al primo piano rialzato ed ultimo con disimpegno, soggiorno, sala da pranzo, cucina, bagno, 2 letto matr.li, ripostiglio e balcone. “G”. Da ammodernare. € 220.000,00 tratt.

Casa bifamiliare con ampia area di giardino. Casa abbinata ad un lato. Giardino appartato, ampio, ad angolo. P. terra ingresso luminoso, salone, sala da pranzo, cucina con uscita sul giardino . Primo piano, disimpegno armadiabile, 2 grandissime camera da letto ( possibilità di realizzarne una terza), bagno e balcone. P. seminterrato : garage grande , 2 cantine e bagno. Da ammodernare. Classe energetica “ E “ € 220.000,00 tratt.

Vicinissima al mare, casa da ristrutturare di oltre 200 mq., indipend.abbinata ad un lato con grande giardino. Suddivisa su 2 piani, di cui il piano terra è destinato alla zona servizi con garage e scantinati, mentre il 1° piano è composto da soggiorno, cucina, 2 letto matrim., bagno e terrazzo. Possib. di ricostruire e sopraelevare per ottenere 2 piani ad altezza abit. o 2 appartamenti autonomi. “G”. € 350.000,00 tratt.

SAN MICHELE

Casolare da ristrutturare, in zona centrale e lontana dal traffico, con grande parco. La casa è disposta su due piani per circa 300 mq di costruzione. In corpo staccato troviamo un fabbricato ad uso servizi e garage per altri 50 mq. La casa si trova su una superficie di circa 2.000 mq con possibilità di acquisire fino a 6.500 mq di area esterna. € 165.000,00 tratt.

MARINA ROMEA Appartamento autonomo in villetta. Bella soluzione sia per l’estate sia per viverci tutto l’anno. A pochi passi dal lungomare, in zona senza traffico e con giardino. Accesso con scale esterna, dove si arriva sul balcone col camino, soggiorno con cucina a vista, due letto, bagno e balcone profondo. In mansarda si trova un ripostiglio predisposto a bagno e lo spazio per un’ulteriore camera da letto. Imp. a norma, no spese cond, libero su tre lati. “D”. € 165.000,00 tratt.

SAN ROCCO/STADIO Casa bifamiliare, in zona tranquilla e senza traffico. Ccasa abbinata ad un lato, con area esterna su tre lati e bel giardino sul retro con molta privacy. Piano rialzato con ingresso, soggiorno, sala da pranzo e cucina. Al piano superiore 3 camere da letto, bagno e balcone. P.terra con taverna con camino, bagno e ampia zona di servizio. Impianti a norma, infissi nuovi. Indipendenza e ampi spazi. “E”. € 265.000,00 tratt.

RAVENNA, ZONA AGRARIA Villa bifamiliare particolare e recentissima. Opportunità per chi desidera ampi spazi all’aria aperta e molti ambienti a servizio della zona abitativa. Ampio giardino attrezzato su tre lati, soggiorno, cucina ampia, disimpegno, 2 letto e due bagni. Taverna con ampia sala, cucina, bagno, stanza guardaroba/stireria, garage di grandissima metratura. Particolarmente originale il grande terrazzo di oltre 70 mq attrezzato e molto godibile. “C”. Info in ufficio.

Via Faentina 218s - Fornace Zarattini Ravenna tel. 0544 463621 - www.ravennainterni.com

giugno 2017


RAVENNA INTERNI CP.qxp:Layout 1 21/06/17 11.07 Pagina 2

contenuti 06 16 22 28 32 41 44 52 56 56 70

casa bella casa

Dalla falegnameria al loft con spa, una “garbata“ ristrutturazione ai margini delle mura di Ravvenna _____________________________________________________

iconologia e storia

città e viaggiatori

abitare il territorio

arte urbana

Perdersi nel labirinto, rinascere nella conchiglia. Due simboli della rigenerazione _________________________________________________ di Cetty Muscolino

La storia d’Italia è nata a Ravenna: parola di Momigliano nella ricerca di Attilio Brilli __________________________________________________ di Alberto Giorgio Cassani

Dai frutteti al “selvatico di pregio” delle pinete, l’azienda Marani cerca nuova vita “sperimentale” __________________________________________________ di Chiara Bissi

Loft in Darsena: così si rigenera, fra grandi spazi e luce, una vecchia teloneria __________________________________________________________

Street art: forme di creatività metropolitana fra messaggi, loghi, visioni surreali e ironia ____________________________________________________________ di Serena Simoni

design e lifestyle

locali e design

città e società

Anche per gli oggetti nulla si crea e nulla si distrugge: Utilià e bellezza nascono dal riciclo ________________________________________________________ di Sabina Ghinassi

Dal caffè alla pizza: due confortevoli spazi conviviali a Lugo e a Ravenna per un ristoro confortevole _______________________________________________________________ di Roberta Bezzi

Che cosa si gioca, quando si gioca d’azzardo? Intervista a Fabrizio Varesco ________________________________________________________________ di Marina Mannucci

abitare l’habitat

Progetto dinamico per disegnare la nuova città senza sprecare il territorio ___________________________________________________________ di Marco Turchetti

offerte immobiliari

www.facebook.com/RavennaInterniM

di Paolo Bolzani

Pietre secolari come mattoncini del Lego. Stratificazioni della città nel riuso di materiali costruttivi ____________________________________________________ di Pietro Barberini

storia e memoria

idee e progetti

giugno 2017

Edilmax 69 . Geco’s 73 . Futura 74 . Gabetti . Jolly Service 75 . Happy Home . Scor 76 . Idea Casa 77 . Mazzini . Studio Effe 78 . Russi Casa . Ravenna Servizi 79 . Quatarca . Mondo Casa 80 . Agenzia Romagna 81 .

fotografie giugno 2017


PROMO SITO CP PAG DOPPIA.qxp:Layout 1 21/06/17 11.35 Pagina 2

da aprile è possibile consultare

sul nuovo portale dedicato all’in

Più bello, più ricco di contenuti, intu


PROMO SITO CP PAG DOPPIA.qxp:Layout 1 21/06/17 11.36 Pagina 3

tare gli articoli e gli annunci di

all’interno del rinnovato sito web

ti, intuitivo, amichevole e affidabile

giugno 2017


TBT CP 2017.qxp:Layout 1 21/06/17 11.38 Pagina 4


03 COLOPHON.qxp:Layout 1 20/06/17 19.09 Pagina 3

edizione di Ravenna

Controcopertina

Nella sede di una vecchia falegnameria, lungo la cinta muraria a sud di Ravenna, ecco una ristrutturazione in forma di studio-abitazione, Ci troviamo al centro di un grande spazio osmotico, che si espande dalla zona per i riti e miti del living, con divani e area cucina-pranzo collegati ad un grazioso terrazzo-giardino o sviluppati con un volume a doppia altezza, su cui si affaccia un grande soppalco in cui il padrone di casa ha collocato il proprio King bed.

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1240 del 8 novembre 2004 Direttore responsabile: Fausto Piazza Consulenza redazionale: Paolo Bolzani Collaborano alla redazione: Pietro Barberini, Roberta Bezzi, Chiara Bissi, Alberto Giorgio Cassani, Federica Cavani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica), Sabina Ghinassi, Marina Mannucci, Domenico Mollura, Cetty Muscolino, Guido Sani, Serena Simoni, Marco Turchetti. Progetto grafico: Quadrastudio - www.quadrastudio.info Restyling grafico: Gianluca Achilli Referenze fotografiche: Alberto Giorgio Cassani, Pietro Barberini, Paolo Genovesi, Barbara Gnisci, Maurizio Montanari, Fabrizio Zani (e altre citazioni in pagina). Redazione: tel. 0544.271068 - redazione@trovacasa.ra.it

Editore:

Edizioni e Comunicazione srl

viale della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544.408312 info@reclam.ra.it - www.reclam.ra.it Direttore generale: Claudia Cuppi Stampa: Grafiche Baroncini - Imola - www.grafichebaroncini.it

Via San Gaetanino n°104 - Ravenna Tel. 0544-454119 - Fax. 0544-688706 info@casadellatenda.com

www.casadellatenda.com

giugno 2017


06 15 CBC.qxp:Layout 1 20/06/17 19.35 Pagina 6

6

CASA BELLA CASA

dalla

falegnameria al loft con spa Un garbato recupero di Guido Guerrieri accanto al Molino Lovatelli di Ravenna

>

Vista della casa-studio da via Circonvallazione al Molino


06 15 CBC.qxp:Layout 1 20/06/17 19.35 Pagina 7

7

giugno 2017


06 15 CBC.qxp:Layout 1 20/06/17 19.35 Pagina 8

8

CASA BELLA CASA

Ingresso nello studio medico con il particolare della vecchia muratura a vista; in basso, area Spa al piano terra . A destra, vista della scala verso il primo piano e del soppalco; studio medico al piano terra.


06 15 CBC.qxp:Layout 1 20/06/17 19.35 Pagina 9

9

di Paolo Bolzani La nostra ricerca sull’abitare la contemporaneità nella Romagna ravennate e forlivese oggi ci porta in un fabbricato, un tempo falegnameria e ora riconvertito a loft con spa, costruito lungo la cortina urbana della circonvallazione al Molino a Ravenna, lato nord. Già a partire dal toponimo si intuisce la peculiarità del genius loci, caratterizzato da un’importante “storia d’acqua” per la sottesa presenza del Canale del Molino, su cui dal XIV secolo si trova costruito il Molino Lovatelli, il più antico impianto molitorio di Ravenna, appartenuto ai Polentani, signori di Ravenna in quel tempo. Ricostruito nel 1772, vent’anni dopo verrà ceduto in enfiteusi dalla comunità ravennate alla famiglia dei Lovatelli, che lo gestirà fino al 1908, per cederlo ai Baldisserri. Negli anni Settanta del XX secolo ritornerà al Comune di Ravenna; a quei tempi il Canale era già stato tombato da almeno trent’anni e con le acque da cui si sprigionava la forza dell’impianto erano scomparsi sotto l’asfalto anche i tre grandi archi e il bacino che giungeva a bordare le “Case del Bastione”, il pittoresco isolato urbano tuttora esistente tra il Mulino e via San Mama, lumeggiato da Gaetano Savini nel 6° volume delle sue Piante Panoramiche. Nelle “Case” abitavano le lavandaie, all’opera nelle acque del lavatoio dove ora c’è il parcheggio bordato a nord da via Renato Ricci. Nella vista assonometrica delle Piante si ritrae una serie di casette a due piani, al-

La casa si affaccia sulla via con il suo fronte tinto tabacco tendente al tortora. Vi si apre un grande nicchione a portale, sovrastato da una finestra a nastro e dal cornicione del nuovo tetto, a travi in legno mordenzato bianco

giugno 2017


06 15 CBC.qxp:Layout 1 20/06/17 19.36 Pagina 10

10

CASA BELLA CASA

cune già probabilmente erette nel Settecento e forse anche prima, che da Porta San Mama si sviluppava verso ovest per terminare in un ultimo edificio, situato poco oltre il fronte laterale nord del Mulino, dalla parte opposta della strada, ora Circonvallazione omonima. Questa casa, di cui oggi intendiamo parlare, ora si affaccia sulla via con il suo fronte tinto di colore tabacco tendente al tortora. Vi si apre un grande nicchione a portale, sovrastato da una finestra a nastro e dal cornicione del nuovo tetto, a travi in legno mordenzato bianco. Negli anni Dieci sembra che la falegnameria fosse condotta, in base alle notizie fornite dall’attuale proprietario, da un parente del famoso pugile Primo Carnera, campione del mondo dei pesi massimi nel 1933-34. Chissà. In ogni caso quello che fino ad allora era stato un antro buio e polveroso è stato total-

mente rigenerato da un pregevole intervento di riuso condotto dall’architetto Guido Guerrieri, con un recente passato di assessore all’ambiente. Il grande nicchione a “sotoportego” ospita al suo interno un volume in acciaio e vetro opalino, memoria di un viaggio europeo del padrone del fabbricato, leggermente ruotato rispetto all’asse dei muri esistenti, a loro volta messi in vista nell’attacco a terra. In realtà, oltre al gesto architettonico, cela e illumina uno studio medico-fisioterapico, il cui titolare vive nei due piani superiori. E qui già rieccheggia il tempo delle gilde medievali, poi sintetizzato nel vernacolare “casa e bottega”. Un ingresso a fianco del volume vetrato consente di bypassare lo studio, pervenendo direttamente ad una inaspettata spa con vasca per idromassaggio, sauna, spazio relax e alcuni attrezzi ginnici su un piccolo soppalco. Inaspet-


06 15 CBC.qxp:Layout 1 21/06/17 11.41 Pagina 11

Azienda specializzata nel settore termoidraulico, condizionamento, manutenzione e impianti solari per il risparmio energetico.

Zona living al primo piano con l’accesso al terrazzo interno.

Un ingresso a fianco del volume all’ingresso, in acciaio e vetro opalino, leggermente ruotato rispetto ai muri d’ambito, consente di bypassare lo studio, pervenendo direttamente ad una inaspettata spa con vasca per idromassaggio, sauna, spazio relax e alcuni attrezzi ginnici su un piccolo soppalco

giugno 2017


06 15 CBC.qxp:Layout 1 20/06/17 19.38 Pagina 12

12

CASA BELLA CASA


06 15 CBC.qxp:Layout 1 20/06/17 19.40 Pagina 13

13

tato, ecco dunque riemergere il tema dell’acqua, questa volta in versione domestica stile “salus per aquam”, complice la fortuna critica della nota città termale belga e un buon tono tortora in melange con l’avorio, ornato sulla parete di fondo da un simpatico murales. Mentre il nostro pensiero indugia ad immaginarci già avvolti nella piacevole atmosfera di un’immersione idroterapica o alle attenzioni al nostro benessere fisico ma anche psichico a 70° C, a malincuore abbandoniamo il pavimento a piastrelloni 120x120 centimetri in gres porcellanato grigio chiaro per salire al soppalco. La rampa appena sbarcata in realtà qui non si conclude, bensì prosegue oltre, vegliata da un’opera pittorica di Laura Pagliai, fino a pervenire ad un loft ricavato negli ambienti, non enormi ma ben sfruttati, del primo piano e del vecchio sottotetto della falegnameria. Ci troviamo al centro di un grande spazio osmotico, che si espande dalla zona per i riti e miti del living, con divani e area cucina-pranzo collegati ad un grazioso terrazzo-giardino o sviluppati con un volume a doppia altezza, su cui si affaccia un grande soppalco in cui il padrone di casa ha collocato il proprio King bed. Complici le pareti intonate al colore dell’esterno, il soffitto in assito e travi in lamellare sbiancato e mordenzato bianco, il parquet in rovere spazzolato e anticato, gli infissi bianchi, la lineare eleganza degli arredi, oggetto di una lunga e analitica ricerca dei padroni di casa in Italia e all’estero, l’atmosfera di questa casa risulta particolarmente rilassante, quasi un prolungamento della spa, o forse, ci viene da pensare, il movimento appare inverso; il carattere del padrone di casa rivela il timbro dell’essere nell’abitare, in un aver

Vista del terrazzo interno. Zona cucina e pranzo al primo piano. Particolare dell’arredo del bagno al primo piano.

Impresa Edile Artigiana Sassano Domenico di Sassano Domenico

Via Boncellino 14 Bagnacavallo Tel. 366 5841984 E-Mail: imp.sassano@alice.it

giugno 2017


06 15 CBC.qxp:Layout 1 20/06/17 19.37 Pagina 14

14

CASA BELLA CASA Il loft si mostra con un grande spazio osmotico, che si espande dalla zona per i riti e miti del living, con divani e area cucina-pranzo collegati ad un grazioso terrazzo-giardino o sviluppati con un volume a doppia altezza, su cui si affaccia un grande soppalco in cui il padrone di casa ha collocato il proprio King bed.

cura di se e degli altri, in pace, come già qualcuno ha detto (Martin Heiddeger, costruire abitare pensare). Gironzoliano attorno, dal bagno della zona giorno in cui è stato recuperato un mobile presente in un precedente ambulatorio fisioterapico, fino alla camera del figlio, con letto a 45°, seconda versione di una soluzione originaria alla Buster Keaton, con letto a scomparsa nell’armadio. Infine saliamo alla “camera da letto” matrimoniale, affacciata sul soggiorno, servita da un bagno e soprattutto da una doccia a vista con lastre divisorie in cristallo, che fanno ben pensare al tenore della vita di coppia. Anche qui lo spazio è stato sfruttato in maniera ottimale, tant’è che si può uscire in un terrazzo a tasca, da cui, con l’ausilio di un rialzo, si gode di un inedito panorama del Molino e delle stecche di case che si dirigono verso il Borgo San Rocco. Girandoci attorno scopriamo come il tetto sia interamente rivestito di pannelli fotovoltaici ad accumulo e solari, questi ultimi pronti ad incaricarsi di sostenere il consumo della spa. Il tema degli impianti è ben sviluppato, a partire da quello di ventilazione e climatizzazione della spa, che garantiscono adeguati ricambi d’aria e sufficiente deumidificazione. Ma quello che ci incuriosisce maggiormente, forse perché meno tecnologico ma altrettanto importante per il risparmio di energie fisiche e mentali, consiste nel condotto ricavato non lontano dal King bed, che consente il getto dei panni sporchi direttamente dalla camera da letto al cestone espressamente dedicato, collocato in un ambiente lavanderia al piano inferiore. Ma qui torniamo al timbro ontologico dell’abitare, ad un aver cura, protetti, in pace, minimizzando le fatiche.

Camera da letto al primo piano. Vista della zona living dal soppalco. Area notte matrimoniale nel soppalco.

> Crediti Casa studio e abitazione in via Circonvallazione al Molino, Ravenna intervento: recupero edilizio • Tipologia Progetto: Guido Guerrieri, Ravenna • EsecuzioneArchitetto lavori edili: Domenico Sassano - Bagnacavallo • Impianto termoidraulico: • Idrogas di Lacchini Raffaele - Fornace Zarattini (Ra) Art e Parquet - Russi • Pavimenti: Serramenti: Tbt - Ravenna • Cucina: Gigager - Cesena • Fotografie: Irina Ivanova •


ARTE PARQUET CP PAG 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.33 Pagina 15

giugno 2017


16 20 STORIA.qxp:Layout 1 20/06/17 18.41 Pagina 16

16

STORIA E MEMORIE


16 20 STORIA.qxp:Layout 1 20/06/17 18.41 Pagina 17

17

Pietre secolari

come mattoncini del Lego

I laterizi e marmi che sedimentano la storia di Ravenna Dal lungo “serpente” di mattoni dell’acquedotto di Traiano alla città che si chiude dentro le mura con i marmi sepolti dalla decadenza

di Pietro Barberini

Fin da primo Secolo, nelle aree del grande porto imperiale, vengono scaricati ingenti quantitativi di materiale da costruzione: marmi e laterizi, colonne e blocchi di pietra. È l’inizio di un gigantesco lavoro: una sorta di “Lego” capace di attraversare epoche storiche in un susseguirsi di costruzioni e demolizioni e ricostruzioni attorno a Ravenna. L’acquedotto di Traiano (112 d.C.), introduce nel nostro territorio la produzione di mattoni su larga scala. Si può ipotizzare, a tal proposito, che fossero edificate apposite “fornaci” per la cottura dei laterizi. Le argille sedimentate dei fiumi romagnoli, come il SenioSanterno (che una volta correvano uniti), il Lamone e il Montone, costituiscono un buon materiale, che sarà utilizzato nei secoli successivi: nel nostro territorio dalla fornace Gattelli di Russi e da quella di Bagnacavallo, attive fino all’ultima parte del Novecento; anche il toponimo Fornace Zarattini è del tutto coerente con un insediamento industriale e relative cave d’estrazione. Tornando all’acquedotto di Traiano, si tratta di un manufatto sostenuto da archi a tutto sesto con una condotta idraulica in materiale lapideo posto sulla sommità e impermeabilizzato con calcestruzzo a base di “pozzolana”: lo possiamo immaginare come un lungo e maestoso “serpente” di mattoni che correva nella pianura. Milioni di pietre che fino alla fine del VI sec. sostenevano il cammino dell’acqua verso Ravenna. Per diversi secoli i mattoni entrano in città, incontrando altri mattoni, la cortina di laterizi che circondava Ravenna, proteggendola e fissando i confini del centro urbano, per secoli e secoli, fino ad oggi. Quando il grande acquedotto di Traiano, provvidenzialmente restaurato da Teodorico cade in rovina, gli archi e le strutture murarie affondano nella pianura, sprofondando nell’oblio. L’acqua da bere cessa la sua corsa vitale e altre acque limacciose e indomite invadono quel solco che incide i fragili terreni alluvionali. Restano brandelli di architettura e ingegneria romana, milioni di mattoni che serviranno per ripristinare, alzare, chiudere, costruire altri manufatti. I marmi della canaletta idraulica vengono asportati per primi, preziosi e pronti per il reimpiego. Con il passare del tempo vengono recuperate parti nobili di edifici d’epoca Traiana e Placidiana, Teodoriciana e Bizantina, nel segno del “riuso”. Come in un gioco di costruzioni i pezzi di una storia passano ad un’altra, e la stratificazione non si ferma. Come tante scatole nuove

del gico del “Lego”, cambia tutto, e si rinnova l’arredo urbano. All’arrivo dei veneziani nel 1441, la spoliazione di molti edifici in area portuale e classicana, ha già permesso l’edificazione della città dell’Arcivescovo e di quella comunale, anche se restano molti vuoti e il tessuto urbano è ancora incompleto. La “fabbrica” della Rocca Brancaleone e di altri edifici veneziani rappresentano un altro salto nell’utilizzo di scatole disponibili di pietre e mattoni, vecchie e nuove. Per costruire una grande fortificazione all’angolo nord-orientale della città, la Serenissima impiega vari materiali provenienti da demolizioni: così avviene per la basilica d’epoca Teodoriciana di Sant’Andrea dei Goti. I mattoni però non sono sufficienti: viene così incentivata la produzione di laterizi di alcune fornaci attorno a Ravenna. Nel suo prezioso Stradario storico di Ravenna (Ed. Il Romagnolo, 1986, Ravenna), Giuseppe Morini ne parla con circostanziata precisione e qualche tocco ironico: «Per la costruzione della Rocca furono usati anche materiali di disfacimento presi un po’ dovunque. A questo proposito possiamo citare un reclamo presentato da una nostra Congregazione religiosa che lamenta “...l’illustre ducale dominio ha distrutto le Mura della città di Cesarea (sic.!) poste vicino al monastero di Classe, per la costruzione della cittadella della Rocca...” Inoltre tutte le fornaci da mattoni, esistenti nel territorio, furono impegnate per fornire i materiali occorrenti, lavorando giorno e notte. Ricordiamo fra tante quelle situate in vicinanza della Città: a) Fuori di Porta S. Mama, la fornace di Gaspare di Budo (Pignatta) e quella degli eredi di Nicola Alvisi; b) Alle bocche dei fiumi, la fornace dei Monaci di S. Maria in Porto Fuori; c) Fuori di Porta Sisi, la fornace già di proprietà polentana, di Ursicino Aldobrandini, famiglia abitante in via ponte Marino; d) Fuori di Porta Adriana, la fornace dei monaci di S. Vitale.

Scansioni temporali all’angolo sud occidentale delle mura: sui mattoni romani si alza la veneziana Torre Zancana, “dentata” di merli.

giugno 2017


16 20 STORIA.qxp:Layout 1 20/06/17 18.41 Pagina 18

18

STORIA E MEMORIE


16 20 STORIA.qxp:Layout 1 20/06/17 18.41 Pagina 19

19

Quando i lavori di costruzione furono compiuti, apparve un vasto fortilizio che, unitamente alla cittadella, occupava un’area di mq. 16.180. Aveva poderosi bastioni e torri merlate, quartieri comodi per l’alloggiamento della guarnigione, cisterne, armeria, arsenale, un mulino e una fabbrica per le polveri e per le palle di ferro e di piombo». Le pietre vecchie si mescolano a quelle nuove disegnando chiazze più o meno rossastre con sfumature giallo ocra. I veneziani hanno chiuso molte porte cittadine, sistemando larghi tratti delle mura che sono state rialzate e rinforzate con poderosi torrioni angolari, ci sono cantieri dappertutto e i richiami dei manovali sulle impalcature si mescolano a quelli dei carrettieri che trasportano i materiali da costruzione: pietrame e mattoni. Le murature della poderosa Rocca Brancaleone sentono passare il tempo che si manifesta col rombo del cannone già nel 1512 quando infuria la battaglia di Ravenna. Sempre il Morini annota l’inevitabile declino: «Le prime serie demolizioni avvengono nel 1630: i Camaldolesi, in occasione dell’erezione della loro nuova chiesa di San Romualdo in Ravenna, pagano “lire 385 e 15 di bolognini per n. 159850 pietre condotte dalla Rocca di Ravenna al Monastero di Classe (città) per servizio della fabbrica della nuova chiesa”. Nel 1722 viene demolito il Fortino anteriore della Rocca onde usare le pietre per costruire il Teatro Nuovo, posto in via P. Matteucci , attualmente sede della Cgil. Nel 1733 vengono rovinate le Torri, atterrata la chiesa della Fortezza, rotti e spezzati i marmi, per la costruzione della Chiusa sul Montone e del Ponte Nuovo». L’architettura cittadina nel periodo veneziano vive una fiorente progettazione, che sposta elementi decorativi e ne mescola uso e vo-

cazione: le colonne di granito bigio dopo aver navigato verso il porto di Augusto, forse passarono da un tempio pagano ad un edificio di culto ariano, per poi sostenere il Palazzo del Podestà. L’equilibrio costruttivo non viene penalizzato affatto da questo assemblaggio di materiali, anzi, l’ariosa eleganza del portico scandito da colonne e capitelli, aggiunge un tocco di mistero alla piazza che si allunga verso Oriente. Dall’Istria arriva via mare la pietra che biancheggia dai balconcini e dalle mensole, dallo strepitoso colonnato della Loggetta Lombardesca ai gradoni circolari della Piazza, incisi da Pietro Lombardo sui quali svettano colonne d’altre genti. Ravenna intera racconta, attraverso i suoi edifici, di perigli e fatiche. Se pietre e marmi potessero parlare, potremmo sentire lo sciabordio delle acque sul fasciame con i cigolii dei carichi di zavorra sollecitati dalla navigazione. Arriverebbero voci e dialetti di tutta l’area del Mediterraneo orientale, ordini secchi che scandiscono i momenti della storia. I silenzi affondati nelle nebbie padane accompagnano i tempi lunghi che fanno passare le stagioni sui marmi accatastati sulle sponde del

Nella pagina a fianco: in alto: La chiesa del Torrione incastonata sulla stratificazione che s’innalza al “riuso” sapiente e contemplativo, anche nell’intonaco. Sotto: Il “mur novo” che chiude i “nuovi quartieri orientali”. In questa pagina: nuove murature a fianco di Porta Serrata e avanzi del ponte sul Padenna costruito in materiale lapideo.

giugno 2017


16 20 STORIA.qxp:Layout 1 20/06/17 18.42 Pagina 20

20

STORIA E MEMORIE

grande porto di Classe. Le mani dei tanti uomini che fabbricavano i mattoni, per permettere la vita di altri uomini, corrono una verso l’altra quasi accarezzando le assi di legno assottigliate dall’uso. Da quelle mani che reggono sapienti gli utensili, passa anche il testimone del tempo in una sorta di staffetta infinita. È un’arte straordinaria che nasce dalla terra: i mattoni venuti male e quelli che si rompono trovano impiego nelle abitazioni, dove i locali meno fastosi o di servizio vengono pavimentati con la tecnica

del cocciopesto. Sono decorazioni grossolane ma di grande effetto, un patchwork che sembra fuori dal tempo. Calce, materiali lapidei, laterizi frammentati si aggiungono ai mattoni di questo immenso “Lego” costruttivo che smonta, sposta e rimonta i pezzi, percependo i tempi e le movenze di chi ne ha scavato o marchiato l’origine. Tutte le foto sono di Pietro Barberini

Sopra: La poderosa Rocca Brancaleone appare distesa e ammansita da verdeggianti chiome sporgenti e ciuffi di tenaci erbe “murarie”. Sotto: Sulle mura settentrionali, tamponamento in mattoni a chiusura di archi dalle smarrite funzioni.


SOLAR TENDE CP PAG 2017.qxp:Layout 1 21/06/17 10.51 Pagina 21

di Amadio Massimiliano via G. Morelli 31 - 48123 Ravenna - tel. 0544 38382

www.solartende.com - info@solartende.com Da oltre 20 anni produciamo e istalliamo tende e strutture da esterno e da interno, altamente specializzate nella protezione solare, nel confort tecnico e di design. Il nostro obiettivo è dare prodotti di qualità nell’interesse del cliente finale ad un prezzo vantaggioso garantendo la presenza e la consulenza anche post vendita. Per maggiori informazioni può consultare il nostro sito:

www.solartende.com

Zanzariera

Ombrellone decentrato

Tenda cassonata

Zanzariera

Pergola Bioclimatica “Varia”

Pergola “Varia”

giugno 2017


22 26 Iconologia.qxp:Layout 1 20/06/17 19.11 Pagina 22

22

ICONOLOGIA E STORIA

In alto a sinistra: Labirinto, Museu Monografico, Conimbriga, Portogallo. In alto a destra: Labirinto, Villa Pisani , Stra. Al centro, a sinistra: Maestro dei Cassoni Campana, Teseo uccide il Minotauro, pannello di cassone, 1500-1524, MusÊe du Petit Palais, Avignone. Al centro, a destra: Labirinto pavimentale, Notre-Dame, Chartres. In basso, da sinistra: Ritratto di gentiluomo, intero e particolare, 1510, Bartolomeo Veneto, Cambridge, Fitzwilliam Museum. Delfini e conchiglia, particolare dell’arco del presbiterio, San Vitale, Ravenna. Delfini e conchiglia, Trono di Nettuno, particolare, San Vitale, Ravenna.


22 26 Iconologia.qxp:Layout 1 20/06/17 19.12 Pagina 23

23

labirinto, conchiglia

Perdersi nel rinascere nella

Divagazioni su due simboli della civiltà occidentale. Dove smarrire la strada... e rigenerarsi di Cetty Muscolino Fra le molteplici rappresentazioni dedicate alla vita dell’uomo un ruolo principe ha sempre occupato quella del labirinto, eccezionale e pregnante metafora del suo cammino e del suo complesso procedere. La grande fortuna del labirinto, attestata da Plinio nei pavimenti musivi (dal II sec.a.C. al VI sec. d.C.) in territorio italiano e nelle provincie sotto l’influenza di Roma (Africa settentrionale, penisola iberica, Francia, Svizzera, Gran Bretagna) ci mostra la forza e la vitalità di questa rappresentazione simbolica. Si tratta di un tema talmente significativo che per la sua ricca valenza ha tracciato un filo ideale che unisce culture pagane e cristiane e che dai mosaici pavimentali delle fastose architetture precristiane è emigrato nelle cattedrali, nei codici miniati medievali, negli apparati decorativi e nelle aree verdi quale necessario complemento delle ville signorili, perché i simboli viaggiano nel tempo e nello spazio abbattendo recinti e confini. Ma sempre il labirinto ha posto la medesima domanda: come uscirne? Come precedere? Quale via seguire? Il percorso nei meandri labirintici richiede determinazione, concentrazione e soprattutto forza di volontà. La vita è un continuo fluire di accadimenti, un susseguirsi di esperienze che causano turbamento e timore, ma ciascuno può e deve affrontare il proprio minotauro interiore, concentrato di tutte le paure, e il cristiano è aiutato dalla fede che lo guida lungo la retta via. Come ruolo alternativo al pellegrinaggio a Gerusalemme, la Francia proponeva una spedizione a Santiago de Compostela, nel nord della Spagna, viaggio che andava intrapreso a piedi e comportava il difficile attraversamento dei Pirenei. Impresa molto ardua e dispendiosa e, per

venire incontro al desiderio del pellegrinaggio, la maggior parte delle cattedrali aveva un labirinto tracciato sul pavimento in pietra nella navata centrale: i fedeli, trascinandosi sulle ginocchia e recitando preghiere, percorrevano il tragitto. Certamente i costruttori conoscevano il primo esempio noto di labirinto, quello che si trova nel palazzo del re Minosse a Cnosso, nell’isola di Creta, e che probabilmente servì da modello. Al centro di alcuni labirinti c’era Teseo che lottava col Minotauro, ma molte di queste raffigurazioni, a seguito di distruzioni, restauri o rinnovamenti, sono sparite e ce ne sono pervenute solo le descrizioni (come a Chartres). Dal più celebre e grande labirinto, tracciato nel XII secolo nella navata centrale della cattedrale di Chartres, ai sofisticati labirinti descritti nella Hypnerotomachia Poliphili (Francesco Colonna, 1499), sarà proprio il Rinascimento a recepire e a rivitalizzare il labirinto, proponendolo anche quale architettura arborea, come quello di Villa Pisani a Stra. Nella chiesa di San Vitale a Ravenna, nella pavimentazione dell’ottagono centrale, proprio davanti al presbiterio si trova un labirinto (diametro di m.3,40) caratterizzato dal susseguirsi di triangoli, mentre tutto intorno rombi in colori diversi sono commessi in esagoni a tre a tre, in modo da formare un disegno di cubi in prospettiva (opus scutulatum). Il pavimento, a intarsio marmoreo, fu realizzato fra il 1538 e il 1545 durante i lavori di innalzamento di circa 80 cm del piano pavimentale, operazioni necessarie per porre rimedio ai continui allagamenti dovuti all’abbassamento del suolo sottostante l’edificio: sono stati riadoperati marmi antichi come il porfido rosso e il serpentino, il giallo antico, il nero di paragone, il marmo di Verona, il cipollino rosso o marmo di Caria; inoltre è stato fatto largo uso di paste vitree dai colori accesi, di tessere musive e di frammenti di mosaico figurato.

giugno 2017


22 26 Iconologia.qxp:Layout 1 20/06/17 19.12 Pagina 24

24

ICONOLOGIA E STORIA

Non credo si possa escludere che anche nella redazione pavimentale originaria del VI secolo fosse presente un labirinto che, danneggiato nel tempo e dai continui allagamenti, è stato riproposto nel XVI secolo per la sua forte carica simbolica. Il percorso presente nel labirinto di San Vitale parte dal centro e si snoda via via in direzione dell’uscita, seguendo l’indicazione delle piccole frecce triangolari di marmo bianco. E appena finisce il cammino ci si trova dentro ad una grande conchiglia. Nascita? Rinascita? Nuova vita in un’altra dimensione? Attesta Plinio (Plinio, Hist. Nat., IX, 30; XXXII,5) che delle conchiglie venivano consacrate a Afrodite nell’isola di Cipro, dove la dea era stata condotta dopo la sua nascita dalla schiuma del mare; in virtù del loro potere creativo, in quanto emblemi della matrice universale, le conchiglie trovano posto nei riti funerari e in svariati monumenti simboleggiano la resurrezione Il motivo della conchiglia è ampiamente presente sia nelle decorazioni pavimentali che in quelle parietali della basilica di San Vitale, essendo le prime una sorta di proiezione terrestre delle rappresentazioni aeree: basti ricordare la grande conchiglia-baldacchino che sovrasta l’imperatrice Teodora, o quelle al di sopra della coppia di delfini salvifici che separano i medaglioni degli Apostoli nell’intradosso dell’arco presbiteriale. Motivo questo che, per inciso, è recuperato dal rilievo romano del Trono di Nettuno, allestito proprio alla base del grande arco, a confermare la continuità dei simboli nel volgere del tempo. Rileggendo quindi la grande decorazione musiva si possono cogliere sempre ulteriori connessioni e spunti per approfondire l’articolato e sapiente programma svolto nello stupefacente racconto musivo, la coerenza e la raffinata complessità, lo stringente legame fra i diversi simboli che a volte ci appaiono isolati. Muoviamoci dunque nel labirinto, e usciamo “a riveder le stelle” nell’accogliente conchiglia!

In alto: Corteo dell’Imperatrice Teodora, San Vitale, Ravenna. A seguire: Labirinto, veduta d’insieme e particolare, San Vitale, Ravenna.


22 26 Iconologia.qxp:Layout 1 20/06/17 19.12 Pagina 25

25

Il labirinto cristiano: luogo simbolico carico di positività e concretezza di Federica Cavani Il labirinto, seppur già attestato nella preistoria come luogo di culto, diventa a partire dall’epoca medievale elemento caratterizzante uno degli spazi cristiani simbolici per eccellenza: la Cattedrale. Collocato in punti visibili come gli atri o i narteci delle chiese o in ambienti nascosti come le cripte, il labirinto, da figura geometrica, acquisisce per il cristiano una forte valenza, diventando mezzo di salvezza ed espiazione dei peccati. Nella rappresentazione del labirinto cristiano unicursale non c’è inganno: c’è consapevolezza sia per chi entra che per chi esce. Labirinti verticali murali, non percorribili e quindi puramente simbolici ed evocativi, e labirinti pavimentali, valida alternativa al viaggio reale, metafora del pellegrinaggio come strumento di salvazione, sono stati rappresentati nell’Europa cristiana medievale e rinascimentale su monete, manoscritti, su pietra o metallo, chiese e palazzi nobiliari. Di forma quadrata o circolare, con un numero di circonvoluzioni variabili anche se prevalentemente dispari (da 11 a 9, 8, 7 o 6), i labirinti potevano essere a via unica, con percorso dall’entrata al centro senza vicoli ciechi, o a vie multiple, con più percorsi verso il centro o vie senza uscita. È quindi a partire dalle miniature carolingie del IX secolo che il labirinto assume una connotazione propriamente cristiana e inizia a essere realizzato all’interno di edifici religiosi gotici di grande importanza come le cattedrali francesi di Chartres e di Amiens o in contesti collocati in punti “strategici”, come le chiese poste lungo la via Francigena, attestata perlomeno a partire dal IX secolo, che conduceva dall’Europa Occidentale a Roma attraversando città come Pavia, Piacenza, Pontremoli, Lucca. Durante il medioevo e non solo sono attestati svariati itinerari di pellegrinaggio denominati genericamente “vie romee” in quanto conducevano verso Roma, la città che costituiva, assieme a Gerusalemme e Santiago de Compostela, una delle principale mete della cristianità occidentale. Un itinerario, testimoniato da antiche cronache di viaggio, era quello che ricalcava la Popilia, toccando Venezia, Ravenna, Classe, Cervia, Cattolica e incrociando in più punti le vie Emilia e Flaminia. Anche qui, lungo il cammino, i pellegrini trovavano importanti centri di preghiera e in essi importanti riferimenti simbolici della cristianità. Al XII-XIII secolo risale il labirinto musivo ravennate portato alla luce nel 1945 durante i lavori di restauro effettuati all’interno di San Giovanni Evangelista e ora esposto in chiesa a destra dell’ingresso. Di forma circolare e realizzato in opus tessellatum aveva un percorso simile a quello più noto e meglio conservato di San Vitale. Fasce concentriche bianche e nere si alternavano fino a racchiudere un disco centrale con un anello di contorno contenente un’iscrizione che allude al significato allegorico del soggetto e

In alto: Pavia, chiesa di San Michele, presbiterio. Al centro: Lucca, cattedrale di San Martino, nartece. In basso a sinistra: Pontremoli (Massa-Carrara), chiesa di San Pietro. In basso, al centro: Alatri, ex convento di San Francesco. In basso a destra: Conversano (Bari), monastero di San Benedetto, chiostro.

giugno 2017


22 26 Iconologia.qxp:Layout 1 20/06/17 19.12 Pagina 26

26

ICONOLOGIA E STORIA

A sinistra: Guardialfiera (Campobasso), Cattedrale, portale A destra: Mantova, Palazzo dei Gonzaga, soffitto.

alla difficoltà di superare la prova: «Fec(isti) x sest(os), p(o)stremus est (sestus)». Tra i più noti posti lungo la via Francigena è da ricordare il labirinto posto nel presbiterio della chiesa di San Michele a Pavia, mosaico pavimentale prevalentemente in bianco e nero con qualche sporadica tessera colorata databile alla prima metà del XII secolo, circolare e a senso unico. Mutilato nel 1383, quando venne in parte coperto da un altare in marmo, i suoi resti sono circondati dai simboli della terra, del mare, del cielo e dell’uomo. Un re incoronato, allegoria dell’anno solare, si trova al centro della rappresentazione dei mesi e delle stagioni, collocati entro nicchie e intenti nelle varie attività: febbraio appunta le pertiche, marzo soffia nei corni, aprile tiene dei fiori, maggio falcia l’erba, giugno regge le ciliegie e luglio miete il grano. I restanti periodi dell’anno non sono più visibili, come tutta la porzione sottostante del mosaico, quella che conteneva il labirinto con i suoi giri e rigiri che sviavano quanti vi fossero entrati, tutti tranne Teseo. Quasi completamente perduto è ricostruibile attraverso un disegno cinquecentesco che raffigura sia Teseo, vincitore sul Minotauro all’interno di un grande labirinto, che Davide che sconfigge Golia, doppio riferimento a Cristo e alla sua vittoriosa battaglia contro Satana. Anche la cripta della chiesa di San Savino a Piacenza era caratterizzata dalla presenza di un labirinto oggi perso, realizzato a mosaico pavimentale e risalente al XII secolo, dal motto oscuro ma probabilmente dal valore negativo: «Hunc mundum tipice laberinthus denotat isteintranti largus, redeunti set nimis artus sic mundo captus, viciorum mole gravatus vix valet ad vite doctrinam quisque redire». Il labirinto di San Caprasio di Aulla può essere invece considerato verosimilmente come elemento puramente decorativo. Distrutto durante la seconda guerra mondiale si trovava negli stucchi del sacello del santo. Ben conservato è ancora il labirinto di Lucca ubicato nel nartece della cattedrale di San Martino, sulla prima colonna a destra. Posto verticalmente, si presenta circolare e unicursale a riempire completamente una formella quadrata. In origine al centro doveva trovarsi una figura ora abrasa, secondo alcuni da identificare con il Minotauro. Una scritta laterale in latino, probabilmente posteriore, riporta che «Questo è il labirinto costruito da Dedalo di Creta dal quale nessuno entratovi poté uscire, salvo Teseo grazie al filo di Arianna». Della medesima tipologia appare il labirinto di Pontremoli conservato all’interno della chiesa di San Pietro, nel luogo in cui anticamente sorgevano la chiesa e il monastero di San Pietro de Conflentu: verticale, circolare e unicursale fu realizzato nel XII secolo e appare agli occhi dei fedeli come metafora di un viaggio obbligato. Si presenta come una lastra di arenaria, sovrastata da figure umane a cavallo. A sinistra si trova un uroboro, serpente che si morde la coda, mentre a destra una forma indistinta non leggibile. In basso a margine del labirinto la scritta «Sic currite ut comprehendatis», riferimento alla prima lettera ai Corinzi. Questa ultima assieme al monogramma cristologico “IHS”, posto al centro, fu scolpita probabilmente in un secondo momento. Labirinti cristiani non potevano mancare a Roma, scelta, per ovvie ragioni, come meta da molti pellegrini. Significativi sono i labirinti di Santa Maria in Aquiro, di Castel Sant’Angelo e di Santa Maria in Trastevere. Questo ultimo, non più esistente, fu disegnato nel 1690 dal Ciampini nel secondo volume della sua opera intitolata Vetera Monumenta e ricordato come già distrutto a causa di un restauro maldestro da Rodolfo Lanciani nel 1892 in Roma Cristiana e Pagana. Posto nella navata laterale vicino alla sacrestia aveva un diametro di circa 3,30 metri; fu realizzato a piccole tessere di mosaico con al centro un disco di porfido.

Altro labirinto rovinato da restauri malfatti eseguiti nel corso del XIX secolo sotto il pontificato di papa Pio IX fu quello della chiesa di Santa Maria in Aquiro sorta su un piccolo oratorio che, grazie alla presenza di ambienti limitrofi, svolgeva in epoca medievale assistenza a poveri e a pellegrini. Ancora esistente è invece il labirinto di Castel Sant’Angelo, posto sul pavimento della stanza del tesoro al piano superiore. Le volute realizzate di colore giallo chiaro con file di mattoni di colore arancio si presentano nello schema classico composto da otto spire. Dai labirinti più propriamente musivi si discosta quello realizzato nell’ex convento di San Francesco ad Alatri. Scoperto in tempi recenti in un’angusta intercapedine, l’affresco che rappresenta Cristo nel labirinto è stato datato al XIII-XIV secolo e in origine probabilmente apparteneva all’apparato decorativo di una precedente chiesa. Il labirinto costituito da undici spire ha un diametro di circa 240 centimetri; al centro è dipinta la figura del Cristo Pantocratore con volto barbuto e aureola, con tunica scura e mantello dorato. Con la mano sinistra regge un libro chiuso, mentre con la mano destra indica l’ingresso al labirinto. Insolito appare anche il labirinto quadrangolare di Volterra rappresentato sulla tarsia del leggio del duomo volterrano, opera probabilmente di Andreoccio di Bartolo del XIV secolo. I pannelli raffigurano su un lato un intreccio geometrico generato da otto cerchi, sull’altro un labirinto quadrato del tipo Chartres, a una via di colore nero delimitata da muri bianchi, con undici circonvoluzioni e nel centro una figura rampante identificabile o con un centauro o con un leone. A Colli a Volturno, nella facciata della chiesa dedicata a San Leonardo, si trova incastonata una pietra nella quale sembra essere stato rappresentato uno pseudo-labirinto che si origina da una croce. Potrebbe simboleggiare Gerusalemme Celeste che avvolge il luogo della crocifissione secondo una consuetudine che pur ritrovandosi con frequenza nelle cattedrali gotiche ha origini ben più antiche. Anche in questo caso la scelta del luogo potrebbe non essere casuale: San Leonardo di Colli si trovava infatti su un importante itinerario frequentato nell’Alto Medioevo che collegava Roma a Brindisi e Gerusalemme. Nel chiostro medievale del monastero di San Benedetto a Conversano è possibile scorgere su un capitello romanico un singolare labirinto unicursale, inconsueto sia nelle fattezze che nel contesto. Piccolo e discreto appare invece il labirinto di Guardialfiera in Molise, murato a lato del portale della Cattedrale. Documentati a partire almeno dal XIV secolo nelle Isole Britanniche sono i labirinti tracciati su prato (maze), utilizzati probabilmente per danze e giochi legati a festività religiose, come suggeriscono l’utilizzo prevalente del “modello di Chartres” e la loro frequente presenza in prossimità di chiese. Dal XIV secolo sono documentati anche labirinti da giardino, costruzioni in legno ricoperte di vegetazione, nelle quali la mitica architettura di Dedalo assume forma tridimensionale, iniziando a perdere in questi contesti la sua connotazione simbolico-religiosa per trasformarsi in strumento di intrattenimento, in una dimensione atemporale e amena, in cui prevale il valore estetico-ornamentale. Le rappresentazioni dei labirinti unicursali e dal forte simbolismo cristiano tuttavia proseguono anche in epoca rinascimentale, nel pavimento di San Vitale a Ravenna, realizzato nel 1535 dai benedettini, nel soffitto del palazzo dei Gonzaga a Mantova, tanto caro a Isabella d’Este per la presenza di eloquenti scritte «Forse che sì forse che no», nel pavimento del Duomo di Siena con le sue tarsie marmoree a ricordo di labirintici disegni, solo per citare alcune delle testimonianze più note.


GALASSI CARLO CP 2017.qxp:Layout 1 21/06/17 11.25 Pagina 27

Il primo labirinto dinamico del mondo Siamo un’azienda che da 30 anni si occupa di floricoltura, con piante e fiori per ogni stagione. Ci prendiamo cura di aree verdi ed interni con oggettistica dal sapore provenzale e complementi di ricercata fattura. Nel 2008 abbiamo creato l’unico labirinto dinamico presente in Europa, ricavato in uno spazio di oltre 70.000 mq all’interno della proprietà visitabile dai nostri clienti. Grazie alla versatilità dell’azienda, sono sempre più numerosi gli sposi che, negli ultimi anni, hanno scelto l’Azienda Galassi come incantevole location per il loro matrimonio. Nel 2010 abbiamo conosciuto Luigi Berardi, artista geomantico, che ci ha aiutato a crescere con tematiche sempre più profonde e complesse. Con “la Ruota del tempo” abbiamo dato inizio a un viaggio dove il pensiero filosofico e artistico è cresciuto in maniera proporzionale con la complessità del tracciato Il labirinto è metafora della vita, i tornelli che abbiamo aggiunto e che segnano il passaggio possono essere chiusi alle spalle del primo che entra condizionando, come nella vita, coloro che seguono.

Azienda Galassi Carlo Via Roma, 111 Alfonsine (RA) - Tel. 335.8335233 - Email: info@galassicarlo.com www.galassicarlo.com

giugno 2017


28 31 Città viaggiatori.qxp:Layout 1 21/06/17 12.04 Pagina 28

28

CITTÀ E VIAGGIATORI


28 31 Città viaggiatori.qxp:Layout 1 21/06/17 12.04 Pagina 29

29

La storia d’Italia è nata a

Ravenna

A proposito di un libro di viaggi e di un grande storico italiano del mondo antico di Alberto Giorgio Cassani Mi devo immediatamente smentire. Ci eravamo da poco lasciati con il doppio viaggio ravennate del Vate – seguito da un articolo sull’unicità dell’urbanistica della nostra città – che sono “costretto” a tornare sul luogo del delitto – devo dire, anche sollecitato dal Direttore – a causa di un recente volume di Attilio Brilli, Il grande racconto delle città italiane.1 Il XII capitolo, infatti, ha per titolo: Ravenna, «di cadente impero ultimo avanzo».2 Volendo contraddire lo stereotipo della “città morta”, l’Autore, il più autorevole studioso per ciò che riguarda la letteratura di viaggio, cita alcuni visitatori stranieri, alcuni già noti, altri meno, che hanno letto Ravenna con occhi diversi dal solito: da Vernon Lee a John Addington Symonds3 al quasi omonimo Arthur Symons. Inoltre vengono ricordati anche Jean-Jacques Ampère, Gabriele D’Annunzio, il “nostro” Eugène-Melchior de Vogüé, Maurice Barrès, l’imprescindibile Marguerite Yourcenar, l’altrettanto ineludibile Henry James, e la triade, che ben conosciamo, composta da Corrado Ricci, Lord Byron e Giovanni Pascoli. Ma è soprattutto l’ultimo nome che ci interessa, anche perché ben poco citato tra i viaggiatori giunti dalle nostre parti. Si tratta del noto storico Arnaldo Momigliano, nato a Caraglio, in provincia di Cuneo, nel 1908 e morto a Londra nel 1987. Come si legge nella voce a lui dedicata su Wikipedia (ora che il governo turco l’ha proibita, mi fa piacere citarla), il grande storico dell’età greca Donald Kagan ebbe a definirlo «the world’s leading student of the writing of history in the ancient world».4 Arnaldo Momigliano cita Ravenna in un suo saggio in lingua inglese dal titolo Cassiodorus and Italian culture of his time.5 Attilio Brilli definisce le parole dell’incipit del testo «il più bel tributo che, fra i tanti, ha ricevuto questa città che implicitamente viene elevata al rango di epitome dell’Italia, ma in senso diametralmente opposto

da come l’anno intesa gran parte dei viaggiatori stranieri».6 E ha senz’altro ragione. L’originale inglese suona così: «When I want to understand Italian history I catch a train and go to Ravenna. There, between the tomb of Theodoric and that of Dante, in the reassuring neighbourhood of the best manuscript of Aristophanes and in the less reassuring one of the best portrait of the Empress Theodora, I can begin to feel what Italian history has really been».7 Che, nella traduzione riportata da Brilli, recita: «Quando desidero comprendere la storia italiana, prendo un treno e vado a Ravenna. Lì, tra la tomba di Teodorico e quella di Dante, nella rassicurante vicinanza del miglior manoscritto esistente di Aristofane e in quella meno rassicurante del miglior ritratto dell’imperatrice Teodora, posso cominciare a sentire quel che la storia italiana è stata in realtà».8 Il Momigliano cita dunque, en passant, oltre le inevitabili due celebri tombe e il ritratto a mosaico, per lui un po’ “inquietante”, di Teodora, il celebre codice conservato alla Biblioteca Classense, forse il più prezioso tesoro della nostra più gloriosa istituzione culturale. Ma questo non è che l’inizio di una pagina dedicata a Ravenna, che pochi conoscono, e che invece merita di essere citata per esteso.9 Perché, in essa, il grande storico piemontese, londinese d’elezione (il primo “cervello in fuga” di una purtroppo lunga serie), arriva a dire che è a Ravenna che è nata la storia dell’Italia moderna. Vediamo come. Il Momigliano indi-

A sinistra Arnaldo Momigliano. Al centro: copertina del volume di Attilio Brilli, Il grande racconto delle città italiane, Bologna, Società editrice il Mulino, 2016.

giugno 2017


28 31 Città viaggiatori.qxp:Layout 1 21/06/17 12.04 Pagina 30

30

CITTÀ E VIAGGIATORI


28 31 Città viaggiatori.qxp:Layout 1 21/06/17 12.04 Pagina 31

31

vidua tre fattori fondamentali che segnano la storia italiana «per molti secoli»: «La presenza di una dominazione straniera, la memoria di un passato imperiale e pagano e la forza travolgente della tradizione cattolica […]».10 E queste «tre caratteristiche si sono unite – qui sta il punto decisivo – quando Ravenna è diventata la capitale del regno ostrogoto».11 Il grande storico dell’età antica ribadisce immediatamente questo concetto, affermando che gli «inizi della storia italiana, come l’abbiamo conosciuta, sono contemporanei con l’edificio di Sant’Apollinare Nuovo, con il martirio di Boezio e con quella fuggevole nota lasciata da un discendente di una grande casa in fondo a un manoscritto di Macrobio: ‘Io, il Giusto Onorevole Aurelio Memmio Simmaco, ho modificato e riveduto questo manoscritto a Ravenna con l’aiuto del Giusto Onorevole Macrobio Plotino Eudossio’».12 Dunque un’architettura, un tragico evento (un crimine di un re che si sentiva crollare il terreno sotto i piedi) e un atto di filologia ante litteram, tutti e tre avvenimenti accaduti nella nostra città, pongono le basi di una nuova fase della storia italiana. Inoltre, da grande e finissimo storico qual era, il Momigliano coglie un aspetto che forse nessuno avrebbe evidenziato: «Nonostante il crimine, la crudeltà e l’enorme distruzione, si ha l’impressione che la società italiana nel VI secolo sia umana e cordiale».13 In base a cosa, lo storico piemontese sostiene ciò? Per via di un aneddoto preso dai Dialogi di Gregorio Magno, sessantaquattresimo vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, dal 3 settembre 590 fino alla sua morte, avvenuta il 12 marzo del 604.14 Ecco quanto rammenta il Momigliano: «Mi piace sempre ricordare quel miracolo così precisamente raccontato da Gregorio Magno. Due Goti in viaggio per Ravenna resero visita a Bonifacio, Vescovo

di Ferentino in Etruria. Il vescovo offrì loro una bottiglia di vino. Più i Goti bevevano, più il vino restava nella bottiglia. Così i due Goti passarono i loro giorni a Ravenna bevendo, come i Goti sono abituati a fare: ‘bevvero come Goti’».15 E conclude, con un’ironia forse acquisita in suolo inglese: «Bonifacio era un vescovo italiano molto comprensivo».16 (Nei romagnoli, verrebbe da dire, un po’ di sangue gotico scorre nelle vene, visto come apprezzano, tuttora, il succo d’uva). Se dunque qualche non ravennate leggerà queste mie righe, prenda un treno e, senza esitare, venga a Ravenna. Potrà imparare molto sulla nostra storia. Speriamo, non su quello che l’Italia, e l’Europa, stanno diventando.

A sinistra, sopra: particolare di un pannello di un dittico d’avorio col monogramma della famiglia dei Simmaci, raffigurante l’apoteosi di un mortale (probabilmente Quinto Aurelio Simmaco), 402, mm 301 × 114 × 10, London, British Museum, 1857,1013.1. Nel bassorilievo, un uomo viene portato in cielo da due genî; cinque persone, forse i suoi antenati, lo attendono. Il dio Sole osserva la scena dietro a una porzione dello zodiaco (si possono vedere sei segni: Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci). A sinistra, sotto: Macrobius Ambrosius Theodosius, Commentarii in Somnium Scipionis, 1150 ca., pergamena, folio 46v, cm 23,9 × 14, Copenhagen, Det Kongelige Bibliotek, ms. NKS 218 4°. Il capolettera E, rappresentato da un uomo che scrive, raffigura probabilmente Macrobio stesso. A destra, sopra: Antonello da Messina, San Gregorio Magno, 1470-1475 ca., tempera grassa su tavola trasportata su tela, cm 45,5 × 35,5, Palermo, Palazzo Abatellis. A sinistra, sotto: Veste di san Bonifacio vescovo di Ferentino, frammenti del VI secolo su supporto del XII secolo, Viterbo, Museo del Colle del Duomo.

Note ____________________________________________________________________________________________________ 1. Attilio Brilli, Il grande racconto delle città italiane, Bologna, Società editrice il Mulino, 2016. 2. Da p. 341 a p. 354. 3. Autore che, a differenza degli altri due, non compare nella recente antologia di Eraldo Baldini, Dante Bolognesi, Il richiamo di Ravenna. La città e i suoi dintorni secondo i visitatori stranieri. 1800-1960, Ravenna, Longo Editore, 2015. 4. The human sources of history. A review of The Classical Foundations of Modern Historiography by Arnaldo Momigliano, in «The New Criterion», vol. 10, n. 7, 2017, p. 67 (= http://www.newcriterion.com/articles.cfm/Thehuman-sources-of-history-4530). 5. Arnaldo Momigliano, Cassiodorus and Italian culture of his time, in «Proceedings of the British Academy», n. 41, 1955, pp. 207-245 [Italian Lecture letta il 25 maggio 1955], ora in Secondo contributo alla storia degli studi classici, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1960, pp. 191-230. 6. A. Brilli, Il grande racconto delle città italiane, cit., p. 354. 7. A. Momigliano, Cassiodorus and Italian culture of his time, cit., p. 191. 8. A. Brilli, Il grande racconto delle città italiane, cit., p. 354. La citazione, letterale, sembra presa dal saggio di Mario Neve, Il comune sentire: i centri storici come beni culturali, in Riflessi italiani. L’identità di un paese nella rappresentazione del suo territorio, Milano,

Touring Club Italiano, 2004, pp. 137-145: 137. 9. Per tutte le traduzioni italiane, io che non sono un anglofono, ho fatto ricorso all’aiuto di Google traduttore. 10. «The presence of a foreign rule, the memory of an imperial and pagan past, and the overwhelming force of the Catholic tradition have been three determining features of Italian history for many centuries», A. Momigliano, Cassiodorus and Italian culture of his time, cit., p. 191. 11. «These three features first joined togheter when Ravenna became the capital of the Ostrogothic kingdom», ibid. 12. «The beginnings of Italian history such as we have known it are contemporary with the building of Sant’Apollinare Nuovo, with the martyrdom of Boethius, and with that moving note left by a scion of a great house at the bottom of a manuscript of Macrobius: ‘I, the Right Honourable Aurelius Memmius Symmachus, have emended and revised this manuscript in Ravenna with the help of the Right Honourable Macrobius Plotinus Eudoxius’», ibid. 13. «Notwithstanding the crime, the crielty, and the enormous destruction, one receives the impression that Italian society in the sixth century was humane and easy-going», ibid. 14. Notizie tratte da wikipedia.org ad vocem. 15. «I always like to remind myself of that miracle so precisely told by Gregory the Great. Two Goths on their way to Ravenna paid a visit to Bonifatius, Bishop of Ferentium in Etruria. The

bishop provided them with a bottle of wine. Yhe more the Goths drank, the more wine yhere was in the bottle. So the two Goths passed their days in Ravenna drinking, as the Goths are wont to do: ‘biberunt ut Gothi’», A. Momigliano, Cassiodorus and Italian culture of his time, cit., 191-192. L’episodio è tratto da Dialogi, I, 9, 14. Ecco il passo nella traduzione del testo originale: «In un’altra occasione chiesero ospitalità a Bonifacio due Goti, i quali gli dissero che erano diretti a Ravenna. Egli offrì loro un piccolo recipiente di legno che egli stesso aveva riempito di vino, affinché in viaggio avessero da bere durante il pranzo, ed effettivamente quelli ne bevvero da Goti [«biberunt ut Gothi»] finché giunsero a Ravenna. Rimasero alcuni giorni in quella città e ogni giorno bevevano il vino ricevuto da quel sant’uomo. E così, finché tornarono da lui a Ferento non smisero mai di bere, e tuttavia il vino non venne mai meno nel recipiente, come se in quel vaso di legno che il vescovo aveva dato loro il vino non aumentasse ma addirittura si generasse sempre di nuovo», Gregorio Magno, Storie di santi e di diavoli (Dialoghi), Volume I (Libri I-III), Introduzione e commento a cura di Salvatore Pricoco, Testo critico e traduzione a cura di Manlio Simonetti, Milano, Fondazione Lorenzo Valla-Arnoldo Mondadori Editore, 2005, pp. 75 e 77 (testo originale, pp. 74 e 76). 16. «Bonifatius was a very understanding Italian bishop», A. Momigliano, Cassiodorus and Italian culture of his time, cit., p. 192.

giugno 2017


32 35 Abit territorio.qxp:Layout 1 21/06/17 13.44 Pagina 32

32

ABITARE IL TERRITORIO

di Chiara Bissi Oggi è chiamata biodiversità ed è indagata da una serie di discipline, è protetta da alcuni enti, a volte è valorizzata a fini economici e commerciali. Un tempo ci volle un Regio Decreto per dare vita a una serie di realtà di ricerca concepite in forma di aziende sperimentali. Così nel 1929 in provincia di Ravenna nacque l’azienda Mario Marani con la finalità di promuovere il miglioramento delle produzioni agricole grazie allo studio e la sperimentazione di tecniche idonee, e la dimostrazione e la divulgazione dei risultati ottenuti. Un soggetto concepito come Ente Morale, senza fini di lucro, che inizialmente si occupò di zootecnia, poi nel dopoguerra dell’attività fruttifera, di peschicoltura e di viticoltura fra i tanti ambiti sperimentati. Per arrivare in tempi recenti al filone agro ambientale imponendo una serie di ricerche sul selvatico di pregio delle pinete. La Marani, nella seconda parte della sua vita, fu sottoposta al controllo e alla vigilanza della Regione, retta da un consiglio di amministrazione composto da rappresentanti nominati dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune di Ravenna, dalle associazioni di produttori agricoli, dai sindacati dei lavoratori agricoli, da organizzazioni cooperative e Scuole Agrarie della Provincia di Ravenna. La lunga vita della Marani, descritta nel volume di Andrea Baravelli, Il Progresso Antico. Storia dell’azienda agricola “Mario Marani” di


32 35 Abit territorio.qxp:Layout 1 21/06/17 13.44 Pagina 33

33

Dai frutteti alle pinete l’azienda Marani cerca una nuova vita La storia di un’attività sperimentale durata quasi un secolo fra frutticoltura e selvatico di pregio

Ravenna 1929 – 2009 (Carocci editore), termina con la messa all’asta nel 2015 dei terreni, accorpati intorno al centro aziendale recintato di via Romea 248, che si estendono per 52 ettari. Asta allora andata deserta. «L’azienda agricola sperimentale "Mario Marani" – scrive Baravelli – si prestò assai bene al progetto fascista di affidamento delle sorti dell’agricoltura italiana alle élite del sapere tecnico agrario. Affermatasi negli anni Trenta quale punto di riferimento di agricoltori e allevatori, nel dopoguerra l’azienda si trasformò in motore di un

In alto da sinistra: una foto satellitare della Marani lungo la via Romea, a nord di Ravenna e una grande serra dell’azienda. Al centro, la mappa dei terreni del podere tratta dall’atlante dei suoli del territorio della Regione Emila Romagna.. In basso, da sinistra, alcuni dei prodotti “selvatici di pregio” la cui “addomesticazione” è stata sperimentata alla Marani: asparagina, cardo gigante e fiore di raperonzolo. In alto a destra, melone rampichino.

giugno 2017


32 35 Abit territorio.qxp:Layout 1 21/06/17 13.44 Pagina 34

34

ABITARE IL TERRITORIO

profondo mutamento della cultura agricola ravennate e nazionale, in particolare nel campo della frutticoltura. La storia della "Mario Marani" può essere anche intesa come uno strumento oggi disponibile per leggere i grandi cambiamenti intervenuti nel mondo agricolo del XX secolo». Programmi di ricerca e sperimentazione agricola, progetti condotti per conto di Istituti di ricerca universitari, del Ministero delle Politiche Agricole e dell'Unione Europea, e di enti locali non sono bastati a salvare l’azienda colpita prima dal taglio delle risorse pubbliche unica fonte di sostentamento consentita, e poi dai ritardi nei pagamenti da parte del ministero e di altri committenti pubblici. L’attività sperimentale, come ricorda Antonio Venturi, ex dirigente della Provincia laureatosi con un tesi sulla Marani, era inserita nella rete del consorzio emiliano romagnolo delle aziende sperimentali, occupava 5- 6 sperimentatori e un certo numero di operai stagionali. L’attività riguardava prove di valutazione varietale e di tecnica colturale nei settori di maggiore interesse per l’agricoltura ravennate: frutticoltura, con particolare riferimento al pesco, al pero, al melo e all'actinidia; orticoltura per la trasformazione industriale (pisello, fagiolo, fagiolino, spinacio, pomodoro), colture erbacee ed industriali (frumento, barbabietola, soia, girasole). Per l’azienda sperimentale si attende a breve l’udienza che potrebbe dare il via libera all’accordo di ristrutturazione del debito, la situazione debitoria è più alta del capitale. Il valore dei terreni e degli immobili nel 2015 ammontava a 2,1 milioni di euro. Esiste un’offerta di un soggetto che vorrebbe avviare un’attività di tipo formativo riprendendo l’originaria vocazione sperimentale. Per certo la Marani così come descritta non esisterà più; in attesa di sapere se avrà una seconda occasione e una nuova vita è bene ricordare una delle attività più note ed apprezzate sia dagli esperti del settore che dai cittadini. L’azienda sperimentale Mario Marani ha intrapreso uno studio su alcuni prodotti alimentari locali e alcuni selvatici di pregio che hanno caratterizzato il passato alimentare delle popolazioni di quest’area pensando ad un rinnovato utilizzo. Gli studi si sono concentrati nelle pinete storiche di Ravenna dove sono stai selezionati

Sorta nel 1929 per promuovere il miglioramento delle produzioni agricole grazie allo studio e la sperimentazione di tecniche idonee, oggi l'azienda agraria “Mario Marani” di Ravenna, è in gravi difficoltà economiche e rischia di non potere proseguire la sua pregevole attività di ricerca, in particolare sul “selvatico di pregio”.

due cloni di asparagina di pineta, moltiplicati e distribuiti per la messa in coltura nelle aziende agricole e agrituristiche; lo studio si è esteso ai pinoli; alla rosa canina; all tartufo bianchetto di pineta; alla rucola delle dune; al raperonzolo; alla salicornia. Inoltre sono state valutate alcune vecchie varietà, tra cui il melone Rampichino e il cardo gigante di Romagna. Un’attività documentata nel bel volumetto Prodotti tradizionali spontanei, coltivati e selvatici di pregio del delta ravennate scritto dall’enologa con laurea in agraria e viticoltura Marisa Fontana e dal direttore della Marani Lamberto Dal Re. Il progetto era sostenuto da Delta 2000 Gal, da fondi europei e dalla Regione. «Quando la fame e la miseria erano tutt’uno – scrivono Marisa Fontana e Lamberto Dal Re – la conoscenza e l’utilizzo dei selvatici erano fondamentali per sopravvivere e la Romagna era attraversata tutta da un popolo di raccoglitori esperti che a livello locale conoscevano perfettamente la bontà organolettica e le proprietà curative delle piante presenti. Questo popolo di raccoglitori, però, aveva come

Da sinistra: esemplari di rosa canina, rucola selvatica e salicornia.


32 35 Abit territorio.qxp:Layout 1 21/06/17 13.44 Pagina 35

35

IMMOBILI IN VENDITA

erede il popolo delle merendine, quindi molta della conoscenza orale di queste persone è persa o si sta perdendo: difficilmente chi ha a disposizione il superfluo cerca di imparare la sopravvivenza alimentare». Divisi e schedati i prodotti di pineta sono stati testati per verificare le attitudini colturali delle varietà, le tecniche di coltivazione più idonee e la qualità organolettica. Così è avvenuto per L’asparago San Vitale (asparagus tenuifolius), fine di sapore gentile e per il “Bardello” (asparagus marittimus) più rustico e dal sapore pungente. Per i pinoli, soppiantati sul mercato da quelli cinesi, frutti di qualità decisamente inferiore rispetto al pinolo mediterraneo. E poi il raperonzolo dal fiore molto comune in pineta, ma più noto per la celebre fiaba dei fratelli Grimm, utilizzato nella medicina popolare, per le foglie e la radice presenti anche in cucina in insalate, zuppe e minestroni. Del tutto particolare poi la ricerca sulla Salicornia o asparago di mare, dai germogli teneri mangiati crudi o lessati o conservati sott’olio o sotto aceto. Un’attività condotta sulla salicornia delle saline di Cervia per capirne le proprietà, utilizzo e coltivazione. E così per la rucola delle dune o selvatica, per il cardo gigante di Romagna, per la rosa canina e per il tartufo bianchetto e anche per il melone rampichino di Bagnacavallo. Prodotti e ambienti citati nell’ Istoria civile e naturale delle pinete ravennati del conte Francesco Ginanni, opera scritta nel 1774. Un lavoro benemerito quello di Dal Re e Fontana che ha visto la partecipazione anche dell’associazione “Cheftochef emiliaromagna-cuochi” che ha coinvolto alcun nomi della ristorazione romagnola nella scoperta di inedite applicazioni dei prodotti locali e selvatici di pregio. Dagli asparagi secondo Silverio Cineri dell’omonimo ristorante di Faenza, ai cardi con i cappelletti di Fabrizio Mantovani del ristorante Fm con gusto di Faenza; al melone rampichino dello chef Mattia Borroni del ristorante Alexander di Ravenna; ai pinoli nella torta tenerina al cioccolato di Mauro Gualandi dell’omonima pasticceria di Argenta; fino all’insalata di raperonzolo dello chef stellato Vincenzo Camerucci del ristorante Camì di Savio; alla vellutata di rosa canina di Massimo Piraccini di Chefservice; ai tortelli con rucola selvatica di Daniele Baruzzi del ristorante Insolito di Russi; alla salicornia e cefalo “dello chef per caso” ma “non a caso” Nicola Bombardini.

giugno 2017


36 40 SEDICI.qxp:Layout 1 21/06/17 13.52 Pagina 36

36

SEDICI ARCHITETTURA

Officina Meme e Michele Bondanelli Il racconto delle idee, i progetti e le opere all'insegna della rigenerazione urbana L’architetto Michele Bondanelli (Argenta) e Officina Meme (Ravenna) inaugurano la quinta edizione della rassegna “SeDici Architettura 2017-2018”, giovedì 22 giugno a Palazzo Rasponi delle Teste di Ravenna. Il nuovo ciclo di incontri – promossi dalla rivista Casa Premium, edita da Reclam, insieme a Caveja-studio e Nuovostudio – ha come sottotitolo: Incontri a più voci sul progetto. Storia, estetica, esperienze aprendosi a tutte le sfaccettature del mondo del progetto, dalla concretezza delle realizzazioni fino ai vertici della teoria estetica. La prima tappa è dedicata al tema della rigenerazione urbana intesa nella sua sostanza di nuovo patto tra urbanistica e architettura. I due protagonisti della conferenza, ospiti dell’edizione 2017 della Biennale dello Spazio Pubblico, rappresentano altrettante realtà emergenti del territorio e impegnate in Italia e all’estero. Ripensare e ricostruire lo spazio pubblico (e privato) è il titolo della tavola rotonda che si sviluppa attorno ad esempi di riattivazione capaci di prescindere dalla grande scala perché operano non sul rango delle città ma sulle persone e sulle reti plurali di relazioni in cui strade, piazze, edifici dismessi e comunità, pur uniche in ogni contesto, si muovono sempre sulle stesse invarianti.


36 40 SEDICI.qxp:Layout 1 21/06/17 13.52 Pagina 37

37

di Domenico Mollura

Michele Bondanelli Costruire sul costruito, in “silenzio” e senza dimenticare chi siamo e dove andiamo Dopo la laurea allo IUAV, l’architetto Michele Bondanelli intraprende la libera professione concentrando il proprio interesse verso il restauro e il miglioramento sismico del costruito. Tale impegno viene riconosciuto con la menzione speciale al IV Premio Internazionale DOMUS Restauro e Conservazione. Lo studio vanta prestigiose collaborazioni (Alvisi+Kirimoto, Milan Ingegneria e Studio Basin) e l’impegno diretto nel gruppo G124, voluto da Renzo Piano e nella School of Sustainability di Mario Cucinella. È tra i responsabili di Argenta 2030, Masterplan di rigenerazione urbana presentato all’ultima edizione della Biennale dello Spazio Pubblico. Abbiamo chiesto a Michele Bondanelli di raccontarci le sue ultime esperienze nel campo del progetto urbano e della tutela del costruito. Il nome del programma “Argenta 2030” rimanda ad un orizzonte temporale lungo, confermando che l’intervento sulla città consolidata deve essere metabolizzato prima di renderne stabili i risultati. Quali sono le tappe intermedie di questo processo? «Con il progetto Argenta2030 abbiamo voluto intraprendere un percorso che, per una cittadina di provincia e di piccole dimensioni, significa un cambiamento, più che fisico, culturale nel senso di visione della

Nelle immagini una documentazioni delle esperienze professionali dell’architetto Bondanelli. In alto: Workshop Camerino, fase di ascolto con la cittadinanza con gli allievi della SOS - School of Sustainability. In basso, da sinistra: Seminario sulla rigenerazione urbana dei piccoli centri nell’ambito del Masterplan Argenta 2030. Momento di ascolto e condivisione dello sherpa urbano del progetto Argenta 2030. Torino, Parco Fossata. Momenti di autocostruzione con il Collettivo Plinto.

città come bene comune. Quando ho formulato la mia proposta tecnica, immaginavo di sperimentare uno strumento che potesse dialogare con la cittadinanza, che potesse introdurre sia nelle dinamiche amministrative che in quelle sociali un elemento di disturbo. Lo scorso anno abbiamo intrapreso un percorso di ascolto – non uso il termine partecipazione perché non era volutamente quello il terreno su cui volevamo iniziare il processo – con la cittadinanza attiva. Al termine abbiamo formulato una proposta che abbiamo chiamato Sherpa Urbano, una mappa su cui abbiamo graficizzato le proposte di rigenerazione e con cui abbiamo iniziato a confrontarci sia con l’amministrazione comunale che con i cittadini. I dati raccolti ci hanno permesso, sia in positivo che in negativo, di formulare un Masterplan generale di rigenerazione urbana del centro storico che ha come elemento di attuazione lo strumento del concorso di progettazione. Con un grande sforzo, ma con determinazione, l’amministrazione comunale partirà a breve con il primo concorso di progettazione che abbiamo chiamato Stage Garibaldi e che vede interessata come area pilota la piazza principale di Argenta. Credo che sarà un momento molto stimolante non solo per chi vorrà partecipare al concorso ma anche per la cittadinanza; infatti è previsto che i 5 finalisti ammessi alla seconda fase partecipino ad un workshop tenuto ad Argenta dove potranno discutere con la cittadinanza le loro proposte e dove si potranno confrontare con gli studenti del polo scolastico presente nel centro cittadino. Ritengo sia necessario sperimentare e creare casi laboratoriali, non solo ad Argenta. Per questo cercheremo di reperire ulteriori risorse per attivare, con la collaborazione delle scuole primarie e secondarie, alcuni “cantieri” in cui i motori e gli esecutori della rigenerazioni siano gli studenti stessi. È da loro che si deve iniziare a lavorare sulle politiche urbane e sulle tematiche dell’agenda urbana europea, sul costruire generazioni capaci di accedere e sfruttare le opportunità che la comunità europea mette a disposizione». Il gruppo G124, voluto dal Senatore a vita Renzo Piano ha aperto le stanze della politica al tema della città di domani, partendo delle periferie e dai giovani progettisti. Come è nata la sua collaborazione con il gruppo di lavoro e quali sono stati i risultati principali sia in termini concreti che metodologici? «Come capita spesso tutto è nato per caso. Avevo appena concluso la mia esperienza di assegnista di ricerca e stavo cercando di capire “cosa fare da grande”. Una persona anch’essa conosciuta per caso mi chiede se mi interessa partecipare a un gruppo di lavoro sulla vulnerabilità delle scuole e di mandare il curriculum a un indirizzo mail per la sele-

giugno 2017


36 40 SEDICI.qxp:Layout 1 21/06/17 13.53 Pagina 38

38

SEDICI ARCHITETTURA zione. Senza troppa convinzione inoltro la e-mail e dopo un mese circa parlo al telefono con il RPBW (pensavo fosse uno scherzo di un amico buontempone) e il venerdì successivo mi trovo a Genova catapultato con altri cinque colleghi nell’avventura lanciata da Renzo Piano. È stata un’esperienza molto importante sia dal punto di vista professionale che umano. Il gruppo di lavoro si stava formando in quei momenti ed essere stato presente mentre si determinavano le prime scelte, il nome G124 e le “regole d’ingaggio”, è ancora oggi a tre anni di distanza molto entusiasmante. Dall’esperienza del G124 credo sia maturata la consapevolezza che la figura professionale dell’architetto stia radicalmente cambiando, forse lo è già completamente, e che si deve portare la propria competenza su un piano diverso da quello a cui abbiamo fatto riferimento fin dall’università. Il progetto di architettura non può più essere fine a se stesso, esclusivo; non sono i grandi gesti che fanno la differenza ma i piccoli interventi, i rammendi e le ricuciture. L’architettura deve rapportarsi con la polis, con chi poi vivrà e userà lo spazio o la città progettata. Forse il termine giusto è quello utilizzato da Mario Cucinella: “empatica”. L’elemento più significativo di questa esperienza è aver imparato ad ascoltare non solo i luoghi o le architettura ma anche le persone che le vivono, e trarne elemento vitale per il progetto senza mai sottrarsi al proprio compito di architetto a cui spetta una scelta, quella finale, con la consapevolezza che non accontenterà mai tutti, perché se la rigenerazione urbana è la ricerca di consenso allora non è più rammendo è l’ennesima lacerazione del tessuto». La fragilità del nostro patrimonio storico-architettonico è un dato di fatto che tuttavia da oltre un secolo sembra emergere solo in concomitanza con eventi calamitosi. Il suo quotidiano impegno professionale è volto alla cura di questo patrimonio. Come è possibile coniugare il miglioramento sismico degli edifici e il linguaggio del-

A sinistra, dall’alto: Sintesi del workshop realizzato con gli allievi delle scuola primaria del quartiere Borgata Vittoria a Torino. Apertura alla cittadinanza del cantiere di messa in sicurezza dell’ex Chiesa di San Giovanni ad Argenta (Fe). Interventi “leggeri” di riparazione del danno con miglioramento sismico di Villa Giordani a S.M. Codifiume (Fe), sede di una cooperativa sociale per l’accoglienza dei minori. Inserimento di catene senza interruzione dell’attività della cooperativa. Ritrovamento di pittura a fresco sulla parete ovest del presbiterio della Chiesa di San Zeno a Consandolo (Fe). Qui sotto: Intervento di miglioramento sismico sulla copertura della Chiesa di San Zeno di Consandolo (Fe). Il progetto complessivo ha ricevuto una menzione speciale alla IV edizione del Premio Internazionale Domus Restauro e Conservazione.


36 40 SEDICI.qxp:Layout 1 21/06/17 13.53 Pagina 39

39

l’architettura contemporanea nella prassi progettuale senza inseguire l’emergenza? «Dobbiamo essere chiari sullo stato dell’arte dell’edificato in Italia. Il patrimonio edilizio italiano è in larga parte costruito senza nessuna concezione antisismica, di fatto solo a partire dal 2003 l’intero territorio nazionale è stato classificato come a rischio sismico e soltanto dal 2008 abbiamo una normativa che prevede concezioni e metodiche di intervento che tengano conto delle azioni sismiche. Siamo quindi una nazione culturalmente giovane sotto il profilo della consapevolezza del rischio ma abbiamo a disposizione un patrimonio di abilità tecnico scientifiche impareggiabile. L’esperienza maturata in molte aree colpite da eventi sismici mi porta a dire che la dove gli interventi di miglioramento sono stati “congegnati” con il buon senso e “validati” dal calcolo normativo di fatto hanno raggiunto l’obiettivo: salvare la vita umana. Ciò su cui dobbiamo ancora lavorare è la progettazione della prevenzione. I singoli interventi, seppur un buon inizio, rimangono elementi isolati. Si deve avere una strategia comune, si deve avere un quadro di gestione dell’edificato pubblico e privato che sappia individuare le strategie e le risorse per ridurne la vulnerabilità. Si deve partire, senza ombra di dubbio, dagli edifici pubblici con importanti segnali. Se un edificio non ha valenza storico culturale, se non presenta significati materici e sociali rilevanti, si deve aver il coraggio di demolirlo e, perché no, non ricostruirlo; si deve aver il coraggio di cambiare destinazioni d’uso ad edifici antichi che per loro natura non possono sopportarne le esigenze prestazionali, pena disattendere le prerogative della tutela e della conservazione. Per contro si deve aver la forza di salvare dall’abbandono un patrimonio edilizio storico sempre più fragile perché non abitato, non ordinariamente manutenuto e migliorato nel tempo. In quest’ottica credo che porre l’intervento contemporaneo come uno strato testimone della cultura materiale e tecnica dell’epoca che lo ha prodotto sia la via da perseguire, o meglio che tendo a perseguire. Vedo l’intervento di miglioramento come un elemento tecnologico necessario. Se concepito come forma architettonica lasciata in vista, non celata ma mostrata senza muscolarità o arrogante prevaricazione sull’antico, diviene senza dubbio una via di valorizzazione e di recupero del tessuto antico. Giovanni Carbonara ha definito un mio intervento “silenzioso”, senza dimenticare – aggiungo io – “chi siamo e dove andiamo”». Lo spazio pubblico è forse la rappresentazione più significativa della vita di una comunità. Nella città contemporanea, tolti quegli spazi centrali che storicamente richiamano cittadini e visitatori, le aree marginali languono in uno stato di anonimato, nel migliore dei casi, tra un evento stagionale e l’altro. Come si rendono attrattivi questi spazi utilizzando lo strumento del progetto? «Sta tutto, come dicevo prima, nel nuovo ruolo e nella dinamica della professione dell’architetto. Il progetto diviene elemento primario di un processo che deve coinvolgere non solo sfere tecniche ma anche

Alcuni progetti di Officina Meme. Dall’alto: Tiro Olimpionico - Sede Storica Tiro a Segno(foto di Andrea Bernabini - NEO Visual Project). Tiro Olimpionico - Sede Storica Tiro a Segno - (foto Officina Meme. Prototipo off grid – Holcim Award - Sede Storica Tiro a Segno (immagine Officina Meme). Sotto: Bluee - Darsena di Ravenna (Immagini Officina Meme).

giugno 2017


36 40 SEDICI.qxp:Layout 1 21/06/17 13.54 Pagina 40

40

SEDICI ARCHITETTURA

sociologiche, economiche, politiche ecc.. Governare un processo di trasformazione che è in primis culturale per riappropriarsi di uno spazio, necessita di un coordinamento interdisciplinare molto elevato e che abbia una visione a lungo termine, il tempo giusto della rigenerazione, in alcuni, casi poche settimane, in altri, anni. Per prima cosa credo sia indispensabile trovare quella che Renzo Piano definisce la scintilla, l’elemento che tiene ancora viva l’anima e la voglia di socialità nell’area: una associazione, un gruppo di giovani che non vogliono lasciare il quartiere, un parroco di periferia, una squadra di rugby, una cooperativa sociale o giovani in cerca di un luogo identitario. Credo poi che si debba passare per tentativi di trasformazione non fatti di carta e modulistica ma di eventi concreti, di momenti di riappropriazione dello spazio, di autocostruzione e di coinvolgimento diretto delle generazioni future per capire e comprendere la risposta del luogo e di chi lo potrà vivere, in particolare credo che l’arte e la musica possano rivestire un ruolo fondamentale in questi processi. Oggi poi non possiamo escludere all’interno dei processi di trasformazione urbana anche quello della comunicazione. Viviamo in una società dominata dalla comunicazione visuale e dalla sempre più liquida e incontrollata realtà social di internet. Strumenti, opportunità anche per chi progetta e pensa il futuro delle città. I processi di marginalizzazione di aree urbane – dobbiamo ricordarlo – non sono sempre geograficamente collocati ai margini del perimetro urbano. Spesso abbiamo anche aree geograficamente centrali che divengono periferie. È difficile, ma nel processo/progetto va individuato un luogo iconico con una capacità di adattamento alle trasformazioni sociali molto elevato, quasi sempre questo luogo deve essere il luogo di identificazione dei giovani e deve poter fungere da elemento di collegamento generazionale. Oggi va molto di moda il cultural centre; io credo che una scuola moderna ed innovativa sia per definizione il miglior cultural centre. Infine ritengo che il progetto debba essere un oggetto “fatto a mano”, cucito su misura caso per caso, in cui il metodo scelto possa e debba poi subire modifiche e variazioni, assumere nuove forme. Il bello del progettare è quello di mettersi in discussione ogni volta, ripartire da zero affrontare problemi simili ma sempre diversi e dare risposte sempre diverse. Altrimenti non farei l’architetto».

Officina Meme Il fattore tempo nei processi di attivazione urbana Lo studio di progettazione Officina Meme è stato fondato nel 2015 dagli architetti Maria Cristina Garavelli, Lara Bissi, Elisa Greco e Cristina Bellini, che hanno maturato le loro esperienze come architetti in importanti studi italiani e hanno avviato il loro processo di collaborazione già dal 2012 con l'impegno all'interno delll'Associazione Meme Exchange, da loro fondata, che ha portato avanti il ciclo di eventi denominato "Esperimento di Riuso urbano". Officina Meme possiede solida esperienza nella progettazione architettonica e in particolare nei processi di rigenerazione urbana che affrontano le tematiche di riuso temporaneo e “attivazione” di edifici dismessi, grazie ad un proprio metodo di coinvolgimento capillare di tutti gli attori, interni ed esterni al comparto da rigenerare. Officina Meme sperimenta una modalità di attivazione urbana sostenuta da una visione a lungo termine per lo sviluppo di aree dismesse, che prevede successivi steps di intervento finalizzati alla rapida riapertura dei luoghi abbandonati e al loro divenire in breve tempo contenitori di nuovi usi. Alcuni esempi tangibili di questo processo sono i progetti: Darsena Pop Up, Frames di Paesaggio (opere di arredo urbano in banchina), il recupero della sala del tiro olimpionico nella sede storica del Tiro a Segno, la progettazione del “Mutabox”, un box prototipo per supporto al pubblico spettacolo in aree dismesse, il progetto di riuso temporaneo per lo zuccherificio di Massa Lombarda, alcuni progetti di riconversione nel settore residenziale. Lo studio si occupa inoltre di installazioni temporanee (Settimana del Buon Vivere 2016, Esperimenti di riuso Urbano..). L’attività professionale nel corso del tempo si è arricchita di svariate collaborazioni, sia sul territorio che all’estero. Tra queste: enti di ricerca quale Certimac e Itc_Cnr all'interno di bandi europei (progetto Green Port), associazioni culturali per programmi di attivazione urbana (The Fumbally Exchange, Naviga in Darsena, collectif Cocotte Minute, Neo Visual Project), consulenze per attivatori di impresa (LugonextLab). Durante la scorsa Biennale di Architettura, Officina Meme ha vinto una menzione all’interno del concorso RIUSO, con il progetto Darsena Pop Up.

A sinistra: Tiro Olimpionico - Sede Storica Tiro a Segno (foto Officina Meme). A destra: Prototipo off grid – Holcim Award - Sede Storica Tiro a Segno (foto Officina Meme).


41 43 Futura.qxp:Layout 1 21/06/17 13.55 Pagina 41

IDEE E PROGETTI

41

Loft in Darsena,

così si rigenera una vecchia teloneria Una struttura abbandonata viene trasformata in grandi spazi residenziali all'insegna della luce, dove l'immagine evocativa del mondo industriale viene salvaguardata per dar vita a una bellezza dell'abitare che ancora non c'è Il profondo cambiamento storico che stiamo attraversando, d’apprima confuso come mera crisi economica e sociale peraltro non ancora risolta, induce il mondo imprenditoriale a rivolgere uno sguardo lungimirante ed attento verso questa nuova realtà che impone un cambio di passo e, di conseguenza, nuove modalità attraverso le quali fare impresa. Il settore della progettazione urbanistica, architettonica e dell'edilizia, colpito duramente dalla recessione sta cercando di rilanciarsi, sul piano della normativa pubblica come dell'impresa privata, con nuove parole d'ordine e indirizzi strategici: pertanto stop al consumo aggressivo del territorio e maggiore concentrazione sulla rigenerazione urbana, il riuso funzionale e la riqualificazione delle periferie. Alle spalle c'è la pesante eredità di edifici poco funzionali, con spazi abitativi piccoli e maldisposti, scarsamente efficienti sul piano energetico, frutto di un'approccio speculativo alle costruzioni che ha generato una zavorra economica, con migliaia di case invendute. «Ora il rilancio del settore e l'innovazione passa anche attraverso un diverso ruolo dell'intermediazione immobiliare – racconta Alessandra Rossi, una lunga esperienza come titolare insieme ad Anna Lisa Ghinassi, dell'Agenzia Futura di Ravenna – che si trasforma e amplia gli orizzonti di intervento sul mercato. Si tratta di interventi mirati e diretti sul piano della “rigenerazione” e “riuso” del tessuto edilizio esistente, che impiegano competenze, capacità di coordinamento e sinergie, sia in campo tecnico che di convenienza economica fra diversi attori del settore, proprietari immobiliari, progettisti e designer, fornitori di materiali e tecnologie».

Sopra: scorcio aereo della Darsena di Ravenna con evidenza dell’area della vecchia teloneria di via Trieste (foto Giorgio Biserni, dal sito http://ravennasmartcommunity.comune.ra.it). In basso a sinistra: lo spazio interno allo stato attuale (foto Officina Meme). In basso a destra: esterno dall'ingresso di via Trieste (foto Officina Meme).

«Nell’ultimo decennio la figura del mediatore inteso come colui che fa incontrare la domanda con l’offerta occupa sempre un minor spazio – spiega Alessandra – dando vita ad una figura professionale più tecnica, quella del consulente immobiliare a tutto campo, un “facilitatore” per l’appunto, in grado di individuare le problematiche e coordinarne la risoluzione avvalendosi delle figure operative appropriate. Questa nuova modalità di lavoro rivela inoltre quanto sia importante osservare attentamente il cambiamento sociale che svela nuove dinamiche di approccio nel mercato immobiliare e cambia la prospettiva su come intervenire efficacemente, con piani organizzativi che tengano conto dell’evoluzione del campo normativo, della fattibilità, dell’impegno economico, degli andamenti di mercato legati alle aspettative delle persone, che sono cam-

giugno 2017


41 43 Futura.qxp:Layout 1 21/06/17 13.56 Pagina 42

42

IDEE E PROGETTI

biate anche in base ad un nuovo concetto dell’abitare». Ne è un esempio il progetto di riuso di una storico fabbricato artigianale in zona Darsena, che ha l'obiettivo di trasformare una struttura abbandonata in inediti spazi abitativi – una serie di loft di varia ampiezza – per il mercato ravennate. Il progetto è frutto di un lavoro di squadra nel quale Alessandra Rossi svolge il compito di consulente e coordinatore, oltre che di home stager. «Nel mio compito c'è la ricerca della massima sintonia fra le esigenze del committente, le idee dei progettisti, le soluzioni tecnologiche e dei materiali, le aspettative dei clienti – puntualizza Alessandra –. Il piano di realizzazione, anche sul versante economico, non ha fini speculativi: la qualità, la funzionalità e la bellezza degli spazi che saranno realizzati hanno la priorità. Ogni protagonista di questa impresa, dai proprietarl dell’immobile agli architetti progettisti, dai fornitori di materiali e impianti fino agli acquirenti dei loft, avrà la sua competenza e convenienza, in modo aperto e trasparente. Credo che una forma come questa di collaborazione e di sinergia sia una delle strade fondamentali da percorrere per dare un futuro al sistema immobiliare e riqualificare il nostro tessuto urbano». Uno dei principali collaboratori di questo progetto individuato da Alessandra, è lo studio di architettura Officina Meme di Ravenna, specializ-

zato proprio nei processi di rigenerazione urbana che affrontano tematiche di riuso temporaneo e “attivazione” di edifici dismessi. Lo studio che affianca l’attività di progettazione ad una costante ricerca nel campo della sostenibilità energetico-ambientale, nell’intervento sulle strutture preesistenti, nella conservazione e valorizzazione del paesaggio urbano, legate soprattutto all’intervento in aree dismesse, si propone come riferimento per interventi sul territorio al fine di recuperare e riattivare parti importanti del paesaggio urbano e portuale. È su questi principi che Officina Meme ha basato la progettazione e il concept della ristrutturazione della vecchia teloneria di via Trieste in Loft residenziali. L’edificio è collocato nel tessuto residenziale che si affaccia su via Trieste, a pochi passi sia da centro storico che dalla testata della Darsena di Città, ed è caratterizzato da ampi spazi di lavoro a tutta altezza, tipici dei capannoni industriali della nostra storia produttiva. «Il progetto nasce dalla volontà di mantenerne invariate le volumetrie e la disposizione interna, valorizzandone così il carattere originario – illustrano gli architetti di Officina Meme –. La sua posizione, all’interno del comparto Darsena, in prossimità delle nuove realtà polifunzionali come Darsena Pop Up e le Artificierie Almagià e a poca distanza dal centro storico, crea le potenzialità per una riconversione residenziale in grado di porsi come uno degli elementi di riattivazione del tessuto storico ancora

Sopra: render di progetto degli interni del Loft centrale (credits Officina Meme). Sotto: render di progetto dell'ingresso principale da via Trieste (credits Officina Meme). Nella pagina seguente, in alto: assonometria di progetto delle quattro unità abitative (credits Officina Meme). In basso: foto di gruppo del team di lavoro: da sinistra, Lara Bissi di Officina Meme, l’Ingegnere Davide Basile, Cristina Bellini, Maria Cristina Garavelli e Elisa Greco di Officina Meme, Paolo Cicognani di Ediltecnica, Alessandra Rossi di Futura e Francesco Baldini proprietario dell’area (foto Officina Meme).


41 43 Futura.qxp:Layout 1 21/06/17 13.56 Pagina 43

43

presente in Darsena. La vecchia teloneria viene suddivisa in quattro spazi di dimensioni diverse per offrire la massima versatilità nella disposizione interna e nelle metrature». «Tutti i loft si caratterizzano per i grandi spazi a doppia altezza in cui il soppalco ne articola il volume e lo modella – precisano gli ideatori del progetto di ristrutturazione –. Particolare attenzione viene posta nella realizzazione delle aperture, unico elemento di caratterizzazione della facciata. Il prospetto, nel suo insieme, semplice e lineare, viene infatti articolato dagli infissi, realizzati artigianalmente secondo il disegno a scansione quadrata come quelli presenti nei vecchi spazi industriali, i ridotti ingombri dei telai, ricreano lo stile di un tempo e garantiscono la massima luminosità agli ambienti». «Le aperture vengono concentrate maggiormente nella facciata esposta a sud garantendone così il maggior irraggiamento solare nei mesi invernali, in questo modo, grazie alla luce che penetra dall’esterno la scansione delle finestre si staglia sul pavimento in cemento creando disegni e ombre che decorano il suolo – sottolinea Officina Meme, entrando nel merito del piano di ristrutturazione –. Tutte le aperture si affacciano sui patii e i giardini, delimitati da parapetti in muratura che ne conservano la privacy assicurando ad ogni singolo immobile la massima intimità. I parapetti in muratura che delimitano i singoli Loft divengono, oltre che

elementi di confine, anche quinta scenica per il vialetto di accesso da via Trieste. Quest’ultimo è stato studiato per essere l’unica parte comune del progetto e funge da filtro tra la strada principale e gli ingressi secondari ai singoli Loft. La distribuzione dei garage, dei cancelli carrabili e di quelli pedonali articola la vista dall’accesso principale e ne salvaguarda il carattere introverso e minimale del progetto. La semplicità viene perseguita anche nella scelta dei materiali che in parte vengono recuperati dagli stessi interventi di demolizione, come i mattoni faccia vista utilizzati in alcune pareti interne, le travi e le tavelle in laterizio che scandiscono la copertura dei Loft più ampi, ma anche nelle finiture esterne, caratterizzati da intonaci neutri e coperture con profili a filo e grondaie interne. La scelta di linearità e pulizia dei materiali viene sostenuta da una ricerca approfondita in campo energetico in grado di fornire, a dispetto di un’immagine di estrema semplicità dell’involucro, il massimo comfort possibile». «Crediamo che per le modalità di attuazione dello stesso progetto, reso possibile grazie al lavoro corale dei diversi attori interessati, la tipologia a loft e la localizzazione – concludono i professionisti dello studio di architettura ravennate – questo intervento possa fungere da precursore per diversi interventi in ambito industriale e portuale in grado di riscoprire un ulteriore valore del nostro patrimonio in disuso». IP

giugno 2017


44 50 Arte urbana.qxp:Layout 1 21/06/17 14.10 Pagina 44

44

ARTE URBANA

Street art: creativitĂ metropolitana fra messaggi, loghi, visioni surreali e ironia Dalla sottocultura giovanile al dissenso sociale e culturale, dalle periferie degradate al mercato dell'arte contemporea


44 50 Arte urbana.qxp:Layout 1 21/06/17 14.10 Pagina 45

45

di Serena SImoni C’è chi la chiama Arte di Strada, Graffitismo, Arte Urbana, Street Art o Writing, chi invece si arrabbia e vorrebbe dare una mano di bianco per cancellare ogni messaggio visivo dalle pareti senza rendersi conto che rischierebbe ogni tanto di cancellare qualcosa di valore, che rende unica la propria città. Facciamo un po’ di luce su quella che è la storia dei linguaggi delle strade, per lo più giovanili ma non solo, talvolta a carattere politico ma spesso con l’obiettivo puro di esprimersi in modo artistico o lirico. Intanto, se proprio si devono calcolare le origini dei messaggi di strada, occorre camminare un bel po’ all’indietro nel tempo: fra i tanti esempi anonimi dell’utilizzo di graffiti e scritte per strada valgano gli esempi di Pompei del I secolo d.C. che contano annunci, oscenità, messaggi politici, avvertimenti di vario genere oltre a brevi pensieri personali. Tralasciando opere volute come gli affreschi ed evitando le precisazioni erotiche scritte sui muri da ruffiani, prostitute, amanti respinti o vanagloriosi della propria potenza sessuale, possiamo citare un insulto - Virgola dice al suo Terzo: ma sei proprio uno schifoso, un porco! - e qualche schietta parola d’amore: - Chi non ha visto la Venere dipinta da Apelle, guardi la mia ragazza: lei risplende al pari di quella -. Sui muri antichi non apparivano solo parole ma anche immagini a carbone, dipinte o incise: oltre alle note specialità erotiche delle case di tolleranza c’era chi raffigurava la fine degli spettacoli in anfiteatro con le risse fuori dall’edificio fra le tifoserie avverse, mentre altri incidevano i gladiatori Severus e Albanus nelle tenute di lotta. Messaggi anonimi, del tutto privi di quasiasi velleità artistica, che semplicemente parlavano di vita vissuta. Attraverso i secoli, i muri esterni di edifici e città hanno da sempre raccolto gli spasmi della vita corrente di soldati, pellegrini o persone comuni, tanto da poter dire che questo tipo di espressioni esiste da quando gli esseri umani esistono. Tornando a tempi più vicini, il rilancio dei Graffiti avviene negli Stati

A sinistra: un'opera di Keith Haring. Sopra: manifesto del documentario Style Wars, 1983. In basso: fotogramma dal documentario Style Wars, 1983.

giugno 2017


44 50 Arte urbana.qxp:Layout 1 21/06/17 14.11 Pagina 46

46

ARTE URBANA


44 50 Arte urbana.qxp:Layout 1 21/06/17 14.11 Pagina 47

Uniti: siamo verso la fine degli anni ‘60, quando i treni di Philadelphia vengono coperti di scritte multicolori e qualche anno dopo a New York la cultura hip-hop si appropria del linguaggio – uno dei writers più famosi è Taki 183 – che giunge all’apice nei primi anni ‘80. Uniti dall’utilizzo delle bombolette spray, fin dall’inizio si evidenziano stili differenti che vanno dal Writing puro – solo scritte con caratteri altamente personalizzati a cui si aggiunge la propria firma (tag) e la freccia (arrow) – a veri e propri disegni (Aereosol Art), fino a interventi che uniscono con continuità le due forme espressive. Contemporaneamente nasce anche negli anni ‘80 una terza variante che potremmo identificare con i simboli di Keith Haring, conosciuta come Graffiti Logo. L’impatto di questi linguaggi con la cultura d’avanguardia è tale che già nel 1983 escono il documentario Style Wars e il film Wild Style che diffondono il repertorio visivo urbano e musicale della hip-hop newyorkese. Eccezionali le riprese del documentario - da rivedere su youtube - in cui si alternano alle parole sincopate della musica le riprese del bombing (letteralmente fare graffiti come alternativa al sistema) a spezzoni di break-dance improvvisate per strada e interviste. Inutile dire che c’è già chi vedeva questa forma espressiva come una piaga da debellare o una forma artistica collettiva. Praticata indistintamente da ragazzi d’ambo i sessi, afroamericani e bianchi, individualmente o in gruppo, l’arte di strada unisce i giovani e dichiara la loro esistenza in città. Gli interventi sono prima tutto studiati al millesimo su un progetto disegnato, una griglia riportata sulla superficie, coperta poi dal colore e da eventuali effetti di tridimensionalità. Dei protagonisti della prima onda – Seen, Dust, Cap – alcuni diventano famosi come Rammellzee e Keith Haring che abbandonano i muri urbani per opere su tela, sculture, oggetti di design da esporre nel circuito internazionale delle gallerie d’arte. Nonostante gli Usa siano la patria di elezione di questo linguaggio, i writers compaiono negli stessi anni anche in altre parti del mondo: in Europa tutte le metropoli assistono all’insorgere del fenomeno ma fin dal 1984 il muro di Berlino ovest diventa la superficie più estesa per poter esprimere il proprio dissenso colorato. Il primo artista ad intervenire sulla barriera fra i due blocchi è Thierry Noir a cui dobbiamo anche un’immagine di quegli anni in cui il muro immacolato di Berlino est si contrappone a quello coloratissimo della parete opposta. Ancora nella seconda metà degli anni ‘80 cominciano ad apparire Writing e Graffiti Logo in Italia: Monica Cuoghi (in arte Pea Brain) e il suo compagno Claudio Corsello (CK8) saranno i primi a Bologna ad intervenire con disegni e loghi – famosissima la papera inventata da Monica – sui treni e sui muri della linea ferroviaria e sugli edifici abbandonati o occupati delle aree periferiche.

A sinistra, dall’alto: Fotogramma dal documentario Style Wars, 1983. Un ritratto di Rammellzee. Banksy, Follow your dreams. Invader, zona San Vitale, Ravenna. A destra, dall’alto: Invader, via Guidone, Ravenna. Jim Avignon (particolare), via Gulli, Ravenna. Ericailcane, via Salona, darsena di citta, Ravenna. SeaCreative, via Cassino, Ravenna.

giugno 2017


44 50 Arte urbana.qxp:Layout 1 21/06/17 14.11 Pagina 48

48

ARTE URBANA

Dagli anni ‘90 si può dire che questi linguaggi che rappresentavano alle origini una sorta di sottocultura giovanile e urbana occidentale vengono conosciuti dal grande pubblico. I media si moltiplicano: alle forme storiche si aggiungono le stencils – mascherine che vengono riutilizzate per definire disegni a spray sempre uguali – e poi manifesti, adesivi, stampi, installazioni permanenti e non. Fra gli artisti più famosi appartenenti alle ultime generazioni va ricordato Banksy, un artista nato a Bristol ma di cui ancora oggi non si conosce né età, né fisionomia. I suoi lavori, eseguiti circa dal 2000 sempre in modo anonimo, prevalentemente in Inghilterra ma anche in altri paesi del mondo – in Italia come in Cisgiordania – intervengono su temi di forte attualità politica ed etica con un taglio che attraversa l’ironia, il sarcasmo e possono essere venati di una leggera malinconia. Altrettanta fama e anonimato ha Invader, un artista urbano di nazionalità francese le cui opere hanno cominciato ad apparire a Parigi dalla fine degli anni ‘90 per poi dilagare prima in tutta la Francia e poi in tutto il mondo. Abbandonati spray e stencils, Invader si è distinto per l’utilizzo di un mezzo insolito come il mosaico, formato non da tessere ma da piastrelle industriali di piccolo formato che ad imitazione dei pixel. In questo modo, piccole facce di mostri possono comparire agli angoli delle strade del mondo – generalmente a qualche metro d’altezza – ad imitazione dei primi giochi interattivi su computer degli anni ‘80. A Ravenna questo urban artist nel 2014 ha realizzato 40 invasioni suscitando varie polemiche e la reazione dei benpensanti ma purtroppo per loro occorre ricordare che in Italia la nostra città è l’unica oltre a Roma ad essersi assicurata

la presenza di un artista ormai internazionale, già invitato nel 2011 al museo MOCA di Los Angeles alla mostra Art in the Street. L’intervento in città ha già avuto numerose ricadute, la prima individuata in un progetto scolastico legato al tema dell’inclusione dei ragazzi diversamente abili, partito dal Liceo Artistico e diffuso poi ad altre scuole. Il progetto – sostenuto dal Miur – è stato riconosciuto a livello nazionale ed è stato recentemente esportato a Vienna, attraverso un Progetto Erasmus. Oltre ai divertenti mostriciattoli invasori - di cui esiste una mappa precisa in rete (http://space-invaders.com/world/ravenna/) - vale la pena registrare una miriade di interventi di urban artists a Ravenna, che proprio dal 2014 ha scelto di ospitare il festival Subsidenze, un evento nato in collaborazione fra Comune e l’associazione culturale Indastria, che a cadenza annuale mette a concorso i progetti più interessanti di giovani sia italiani che del territorio. In rete è possibile vedere una selezione dei lavori già eseguiti (http://www.turismo.ra.it/ita/Scopri-il-territorio/Arte-e-

Millo (particolare), via Sighinolfi, Ravenna.


RAVENNA DISEGNATA CP.qxp:Layout 1 21/06/17 12.51 Pagina 49

I N

L I B R E R I A

Ravenna Disegnata di Paolo Bolzani

La nuova guida di Ravenna al tratto Le meraviglie di Ravenna come non si erano mai viste. In 45 eleganti disegni architettonici, le facciate e i particolari dei monumenti e degli edifici storici della millenaria città d'arte. Completano l’edizione bilingue italiano e inglese cenni storici e 11 percorsi turistici urbani. In libreria a 10 euro

giugno 2017


44 50 Arte urbana.qxp:Layout 1 21/06/17 14.11 Pagina 50

50

ARTE URBANA

Anonimi, zona parcheggio ex Macello, Ravenna

cultura/Opere-artistiche/Street-Art-a-Ravenna), fra cui merita una citazione quello eseguito da Ericailcane, un artista d’azione bolognese che come altri divide i suoi interventi fra una produzione alta nelle gallerie d’arte e interventi di Street Art in tutta Italia. Nel 2014 è intervenuto in via Salona, una traversa di via Antico Squero, dipingendo un mostro marino sulla parere di un edificio industriale. L’opera si vede quasi a sorpresa in una zona difficile per il passaggio veloce in auto: il serpente marino, pronto ad inghiottire una barca di topolini che innalzano bandiera bianca, ha molto a che fare con la serie di puppets, video di animazione e disegni ispirati a metà fra l’analisi scientifica e la deriva gotica propri di Ericailcane, già invitato a Ravenna a metà degli anni ‘90 per esporre a No Border in S. Maria delle Croci. Jim Avignon, Camilla Falsini, DissensoCognitivo, SeaCreative, Zed1, Millo, Tellas sono alcuni degli altri artisti invitati a lavorare in varie aree di Ravenna – da via Sighinolfi a via Tommaso Gulli, da via Punta Stilo a via Trieste – all’interno di interventi programmati, a cui si aggiungono i recentissimi murales (così definiti dalla stampa locale) degli studenti dell’Istituto Comprensivo Darsena e del Liceo Artistico di Ravenna sui muri della Scuola Pasini e in Darsena, su Piazza Medaglie d’oro. Al di fuori delle zone programmate rimangono poi numerosi interventi, eseguiti sempre in anonimato e senza chiedere il permesso: rimangono ormai storici gli interventi del ravennate Sonosolo che nel 2004, al tempo attorno ai vent’anni, ebbe parecchie vicissitudini con stampa, privati e tutori dell’ordine per i suoi buffi personaggi alieni, sparsi dalla zona ESP al centro città. Da quel decennio in poi continuano invece le decorazioni abusive nelle zone più degradate o sgradevoli della città come il sottopassaggio della stazione o i muri di alcuni parcheggi. L’onda dei linguaggi giovanili, il bombing delle origini – nonostante tutto – continua a prendere possesso della città.


TIM COLOR PAG 2017.qxp:Layout 1 21/06/17 11.03 Pagina 51

n n n n n n n

NOVITÀ FINANZIARIA 2017

RISTRUTTURAZIONI CONDOMINIALI TINTEGGIATURA E VERNICIATURA RIPRISTINO E TRATTAMENTO CEMENTO ARMATO RIFACIMENTO TETTI E SMALTIMENTO ETERNIT RIVESTIMENTO TERMOCAPPOTTO RIFACIMENTO BALCONI IDROLAVAGGIO E SABBIATURA ECOLOGICA

SGRAVI FISCALI FINO AL 75% PER LAVORI CONDOMINIALI

Ravenna - Viale della Lirica 43 - tel.0544.271056 - fax 0544.272539 - info@timcolorservice.it

www.timcolorservice.it

giugno 2017


52 56 Design Lifestyle.qxp:Layout 1 21/06/17 14.14 Pagina 52

52

DESIGN & LIFESTYLE


52 56 Design Lifestyle.qxp:Layout 1 21/06/17 14.15 Pagina 53

53

Anche per gli oggetti tutto si crea nulla si distrugge Utilità e bellezza possono nascere da manufatti e materiali dismessi mettendo in atto la flosofia delle tre R: Riusa, Riduci, Ricicla. Gli esempi dei designer più innovativi di Sabina Ghinassi

Lo stato del Design è, come l’arte visiva, in piena evoluzione: l’open source e i diritti creative commons hanno aperto territori sino a poco tempo fa rigidamente chiusi e, nello stesso tempo, i consumatori, sempre meno passivi (per quanto le leggi del mercato siano molto furbe) e sempre più mediamente informati, sono diventati estremamente esigenti in termini di sostenibilità. Nel 2002 il designer e architetto americano William McDonough e il chimico tedesco Michael Braungart scrissero il libro Cradle to cradle. Remaking the Way We Make Things (Dalla culla alla culla. Come conciliare tutela dell’ambiente, equità sociale e sviluppo, Blu Edizioni, 2003) nel quale spiegavano come fosse necessario riprogettare l’intero processo produttivo di ogni oggetto in chiave biomimetica ed ecosistemica, imitando, cioè, la circolarità della Natura che non produce mai rifiuti ma li riutilizza. Il loro pensiero è diventato uno dei punti di riferimento per quanti cercano la sostenibilità, affiancando all’acquisto e al consumo il pensiero critico. Nel giro di qualche decennio, più che una certificazione, cradle to cradle è diventato il sinonimo di un modus operandi progettuale che, è bene sottolinearlo, è sempre stato vicino alla visione poetica di molti protagonisti del design del Novecento, come ad esempio Alvar Aalto, che ha sempre praticato la sostenibilità, utilizzando il legno di betulla, essenza flessibile, di crescita veloce e largamente diffusa in Finlandia per la creazione di mobili che ancora oggi restano insuperabili come

In colonna, a sinistra, dall’alto: Il tavolino Arche, firmato da Daniel Libeskind per la collezione Barrique del Designlab di San Patrignano. La forma dell’elemento, ispirato dalla curvatura delle doghe delle botti da cui è tratto il suo materiale; può essere anche utilizzato come panchina (©sanpatrignano.org). Chinesroof, la doppia panca progettata da Aldo Cibic (collezione Barrique, Designlab di San Patrignano) nella quale l’inclinazione anatomica delle doghe richiama le falde di una casa tradizionale cinese (©sanpatrignano.org). L’unione di un materiale “invecchiato” con una tecnologia moderna nella Single Lamp di Paolo Pininfarina per serie Barrique del Designlab di San Patrignano (©it.pinterest.com). In colonna, a destra, dall’alto: Ikea continua a stare al passo con i mutamenti sociali e di essere sensibile ai principi di sostenibilità delle propria produzione industriale, senza rinunciare alla qualità estetica. Lo dimostra la cucina Kungsbacka, progettata da Form Us With Love (2015-16) e realizzata con materiali di scarto. Nella foto un’immagine complessiva della cucina (©Ikea). Decostruzione della cucina Kungsbacka (©Jonas Lindström). I due materiali che costituiscono la struttura della cucina Kungsbacka: plastica e legno riciclato e rigenerabile (©Ikea).

qualità, durevolezza e bellezza. Avvicinandosi a tempi più recenti le Tre R di Riusa, Riduci, Ricicla sono il leit motiv che guida la ricerca in direzione di nuovi materiali ottenuti dal recupero di quelli che, sino a qualche decennio fa, erano considerati rifiuti da inceneritore. Scordiamoci l’aspetto Raw di mobili fatti con pallets che furoreggiano ovunque, perché il design vero, piuttosto lontano dalla dimensione diyers/bricoleur di un tutorial del web, fa delle Tre R un diktat, applicandolo a ricerca, sperimentazione progettuale, innovazione e qualità estetica. All’ultimo Salone del Mobile di Milano, ad esempio, il designer inglese Max Lamb, autore delle sedute del Padiglione dell’Albania della Biennale dell’Architettura 2016, ha presentato un’installazione con 12 panchine create per il brand Really, utilizzando come materiale lana e cotone destinati al macero che, attraverso un processo brevettato a impatto zero, diventano solidi. I pannelli di Solid Textile Board dopo l’uso possono essere inoltre totalmente riciclati. Sulla stessa linea di pensiero è Jonas Pettersson, dello studio svedese Form Us With Love, che ha progettato per Ikea Kungsbacka, una cucina interamente ricavata da bottiglie di plastica e legno di recupero, adatta, una volta esaurita la sua funzione, ad essere totalmente riciclata. La produce inoltre un’azienda veneta di cucine, la 3B, specializzata nel riciclaggio del legno. Sul fronte della sostenibilità, unita in co-branding con l’organizzazione no profit Parley for the Ocean in lotta contro l’inquinamento della plastica negli oceani, è invece la running Parley di Adidas, disegnata nel 2016 da Alexander Taylor utilizzando come materiale sacchetti di plastica recuperati dall’Oceano. Parley è anche partner dell’azienda G-Star Raw nella realizzazione di denim ottenuto sempre dai famigerati sacchetti di plastica che galleggiano nel Pacific Trash Vortex o si arenano sulle spiagge di tutto il mondo. Tutta italiana è invece l’iniziativa del Designlab di San Patrignano che, con la linea Barrique - la terza vita del legno, riutilizza le splendide barrique di rovere francese della cantina di San Patrignano per creare oggetti di design all’interno del designlab di makers della comunità. L’avventura creativa, partita da un’intuizione dell’imprenditore Maurizio Riva della Riva 1920, nello spazio di poco più di un anno ha visto coinvolti progettisti di fama internazionale come Daniel Libeskind (tavolino Arche), Aldo Cibic (panca Chinese Roof), Karim Rashid (seduta Inverso), Patricia Urquiola (seduta Baco, in versione multipla e singola), Mario Botta (panchina Bottea), Antonio Citterio (poltrona Lounge), Michele De Lucchi (tavolo Doga), Matteo Thun (paravento Plié), Marc Sadler (chaise longue DOC) e molti altri ancora. Fiore all’occhiello della nostra regione per quanto riguarda le tre R sono anche diverse altre aziende. La prima è il consorzio Rilegno, che, con base operativa a Cesenatico e presidenza di Nicola Semeraro, gestisce i rapporti con gli oltre 2.200 consorziati, coordinando quasi 380 piattaforme di ritiro in tutta Italia e quasi 5 mila Comuni, superando gli obiettivi fissati dal Decreto Ronchi del 1998 (riciclo pari al 35%), grazie al recupero complessivo di imballaggi di legno giunti a fine vita ormai prossimo al 60% dell’immesso al consumo. Rilegno promuove anche una serie di iniziative legate alle tre R, come il concorso in-

giugno 2017


52 56 Design Lifestyle.qxp:Layout 1 21/06/17 14.15 Pagina 54

54

DESIGN & LIFESTYLE

Nella colonna a sinistra, dall’alto: Le scarpe Adidas della collezione UltraBoost, realizzate con Parley in occasione della “Giornata Mondiale degli Oceani” (©news.adidas.com). Due dei dodici modelli di panchine disegnate dall’inglese Max Lamb. Le sedute, progettate per Really, sono realizzate recuperando lana e cotone di scarto per farne piani tessili solidi (©reallycph.dk). Nella colonna a destra, dall’alto: Alcune delle sedute di Max Lamb esposte all’ultima edizione della Milan Desing Week (©dezeen.com). Denis Santachiara, sottopentola Mappamondo in alluminio rigenerato, per Regenesi, l’azienda bolognese che utilizza materiali “post-consumo” per farne oggetti di design sostenibile (©regenesi.com).


52 56 Design Lifestyle.qxp:Layout 1 21/06/17 14.15 Pagina 55

ternazionale per giovani designer Legno d’Ingegno, workshop, festival e laboratori. Tutte le esperienze, interessantissime e ben documentate, sono raccolte nella bella pubblicazione free, consultabile e scaricabile all’indirizzo http://www.rilegno.org/ricre-azioni-di-legno/. C’è poi il brand di base a Carpi Essent’ial, che, ideato dal designer Albano Ghizzoni, ha fatto della sostenibilitĂ la chiave del successo delle sue creazioni per il living (la linea Sacchini alla quale ha collaborato anche Paola Navone), nel settore moda (borse e accessori), utilizzando esclusivamente materiali certificati Fsc, quella Forest Stewardship Council, il cui logo è un albero stilizzato che garantisce l’alto standard sociale e ambientale di legno e cellulosa. Essent’ial è anche una delle aziende riconosciute all’interno di ReMade in ItalyÂŽ, associazione senza finalitĂ di lucro, diventata nel 2013 proprietaria del primo schema di certificazione accreditato in Italia per la verifica del contenuto di materiale riciclato in un prodotto. Uno strumento concretamente utile messo a disposizione delle aziende, per promuovere i prodotti sul mercato italiano ed estero e per partecipare al Green public procurement (Gpp). Il Gpp è infatti diventato obbligatorio su decreto del Ministero dell’Ambiente lo scorso 11 gennaio (Gazzetta Ufficiale del 28 gennaio 2017, n. 23) per gli appalti pubblici nei settori dell’arredo, dell’edilizia e del tessile, che rende obbligatoria l’applicazione dei Criteri ambientali minimi (Cam) dall’articolo 34 del nuovo Codice Appalti (Dlgs. 50/2016). Il che, significa, tradotto in termini umani e non da burocrate kafkiano, che per oggetti, mobili, imballaggi, materiali per l’edilizia negli appalti pubblici è obbligatoria una certificazione sulla sostenibilitĂ del prodotto che ReMade in ItalyÂŽ, insieme ad altri enti in massima parte stranieri, fornisce. Altra azienda certificata è la Mobilferro di Rovigo che realizza arredi per scuole. Della medesima certificazione gode anche il brand bolognese Regenesi - 100%100 remade in Italy, che, nato nel 2008 dall’intuizione e dalla passione dell’imprenditrice ravennate Maria Silvia Pazzi, crea, produce e commercializza oggetti di design innovativi, realizzati con materiali di riciclo post-consumo. Con Regenesi hanno collaborato designer come Matali Crasset, Marco Ferreri, Giulio Iacchetti, Kaisli Kiuru , Setsu e Shinobu Ito, Denis Santachiara e giovanissimi progettisti della Regenesi’s design Factory, provenienti dalle scuole di moda e design piĂš prestigiose in Italia, tra cui il Politecnico di Torino e l’UniversitĂ di Venezia. Una delle altre frontiere, in contrasto con l’iperconsumo e l’obsolescenza programmata di tutto ciò che è tecnologico, è anche la rigenerazione e il ricondizionamento (in inglese demanufacturing) di grandi e piccoli elettrodomestici, pc, smartphone e tablet che, opportunamente controllati e aggiornati, hanno costi inferiori al nuovo e sono affidabilissimi. Gli apparecchi vengono smontati, i pezzi funzionanti isolati, rigenerati e riassemblati in un nuovo elettrodomestico molto meno costoso sia dal punto di vista produttivo che commerciale. Le materie prime, come i metalli e le plastiche, ricavate dal processo di rigenerazione, vengono anch’esse riciclate e impiegate nel medesimo processo produttivo o avviate ad altre forme di recupero. Il modello è sempre quello dell’economia circolare e sostenibile basata sulla rigenerazione a ciclo continuo degli elettrodomestici e dei materiali che li compongono. La strategia è adottata da molti marchi e aziende nel Mondo, prime fra tutte Toshiba, Ford, Panasonic, Apple, Candy che hanno fatto della lotta allo spreco la loro mission aziendale. Le scelte sono vantaggiose sia per quanto riguarda l’immagine e lo storytelling delle aziende agli occhi dei consumatori, sia a livello economico con una riduzione dei costi di produzione che può arrivare all’85% per ogni elettrodomestico “ricondizionatoâ€? e che fa bene alle tasche degli italiani, sempre che non cedano alla bulimia dell’acquisto al quale la contemporaneitĂ ci ha abituato.

Trasporto materiale anche in cantiere con camion gru Sabbiatura e pulizia del materiale

RECUPERO E VENTITA DI MATTONI ANTICHI

TAVELLE ANTICHE PAVIMENTI IN COTTO ANTICO

PAVIMENTI IN LEGNO ANTICHI

COPPI ANTICHI

#% "$! ' $# di Domenichini Alberto Cell - albertodomenichini@yahoo.it '' #$ Via Castellaccio, 46 - 47042 Sala di Cesenatico (FC)

&&& #% "$! ' $# %

giugno 2017


56 62 Locali e design.qxp:Layout 1 21/06/17 14.16 Pagina 56

56

LOCALI E DESIGN


56 62 Locali e design.qxp:Layout 1 21/06/17 14.16 Pagina 57

57

Spazi “trasformisti” dal caffè alla pizza: accoglienza e comodità per tutti i gusti Europizza a Ravenna e Konnubio a Lugo di Roberta Bezzik Ci sono locali “trasformisti” che riescono a essere spazi versatili e mutevoli, sia per quanto riguarda il servizio offerto al pubblico sia in merito all’ambiente che evoca suggestioni diverse e in grado di fornire una piacevole accoglienza. Risiede anche in questo la modernità del rinnovato Europizza a Ravenna, che è molto più di una consueta pizzeria da asporto e anche un posto familiare in cui ritrovarsi con amici, e del nuovo Konnubio a Lugo, che non è solo un bar ma anche un luogo da vivere da mattina a sera. Europizza colpisce sin dall’esterno, con la quadrupla vetrina da cui si intravvedono ovunque rigogliosi potos, piante sempreverdi da interno rampicanti. Entrando si viene subito “investiti” da una sensa-

zione di calore, paragonabile a quella che si prova a casa propria. Non a caso, infatti, sulla destra si trova un armadio-raccoglitore in legno in cui appoggiare le borse, il casco della bici e della moto e comodi appendiabiti. Di fronte, una gigantesca lavagna-quadro ricorda cosa è possibile degustare: oltre a una abbondante scelta di pizze, anche insalate varie adatte alla pausa pranzo dei lavoratori che amano variare di tanto in tanto. Sulla sinistra, trovano spazio diversi tavoli in

Alcuni scorci del locale ravennate Europizza.

giugno 2017


56 62 Locali e design.qxp:Layout 1 21/06/17 14.16 Pagina 58

58

LOCALI E DESIGN


56 62 Locali e design.qxp:Layout 1 21/06/17 14.16 Pagina 59

59

legno con sedute che evocano i Paesi nordici, proprio di fronte all’enorme bancone che consente di vedere tutti gli ingredienti con cui condire le varie pizze. Dietro a lavorare, con impegno e competenza, è il pizzaiolo 37enne Gianluca Donnarumma, titolare dell’attività insieme alla moglie, la 32enne Clelia Troisi, “anima” della cucina e del servizio in sala, in grado di dispensare sempre utili consigli ai suoi commensali, oltre che un sorriso sincero. La loro avventura commerciale è iniziata dodici anni fa, quando entrambi erano giovanissimi, e – con amore e sudore – sono riusciti a farsi conoscere sempre di più in città, oltre a trovare il tempo di metter su famiglia, con due bei bambini. Una casualità che ha “ripagato”. Gianluca è di origine napoletana e si può dire che abbia da sempre dimestichezza con impasti e lievitazioni, visto che la nonna aveva una panetteria. Trasferitosi sin da piccolo a Ravenna, è il fratello ad avvicinarsi per primo alla professione di pizzaiolo, per poi decidere di emigrare altrove. Invogliato da lui, si mette a studiare come autodidatta e a lavorare anche come dipendente per qualche anno, prima di cogliere al volo l’occasione della vita: una piccola pizzeria da asporto di proprietà. Rileva Europizza che ha già una buona clientela e riesce nell’impresa di ulteriormente allargarla. Un’altra tappa fondamentale è nel 2016, quando insieme alla moglie fa il salto di qualità, lasciando l’originaria sede di via Sant’Alberto per prenderne una più grande in via Circonvallazione alla Rotonda dei Goti 10.

Altre immagini degli Interni di Europizza, in via Circonvallazione alla Rotonda dei Goti.

giugno 2017


56 62 Locali e design.qxp:Layout 1 21/06/17 14.16 Pagina 60

60

LOCALI E DESIGN


56 62 Locali e design.qxp:Layout 1 21/06/17 14.17 Pagina 61

61

«Il mio sogno era aprire un ristorante o prendere uno stabilimento balneare – racconta Clelia –. Alla fine mio marito mi ha accontentato con questo nuovo locale dove chi vuole può anche fermarsi a mangiare una pizza sul posto. Dopo dodici anni, è normale aver bisogno di nuovi stimoli. Questo ci ha obbligato a lavorare ancora di più, anche per risparmiare un po’ sulla manodopera dei lavori, ma ne è valsa la pena». Il loro tocco è evidente ovunque. Non solo nella scelta di pavimenti, tavoli e banconi in legno naturale, per rendere l’atmosfera familiare ed “easy”, ma anche in quella di arredi e complementi vintage. Lascia stupefatti l’illuminazione: un reticolo di tubi dell’acqua, ricovertiti, assemblati e verniciati. Così come l’originale ‘mobilelibreria’ creata con cassette di legno impilate. Di fronte alla cassa si fa notare anche un enorme orologio vintage. Ma il punto di forza resta sempre la pizza. «Siamo gli unici in città – aggiunge Clelia – a usare il fior di latte made in Italy per la pizza. Prestiamo grande attenzione a tutti gli ingredienti: usiamo farine di solo grano italiano e cuciniamo da soli le verdure. Coccoliamo il cliente anche con dessert fatti in casa, quali l’immancabile tiramisù, o con specialità del sud molto apprezzate come cassate, pastiere, ricotta e pera, mousse ai frutti di bosco, torta delizia». Mai nome è stato più ”azzeccato” di Konnubio a Lugo che mette armonicamente insieme Caffè e Cucina, stile industriale e arredamento minimal con ricercati pezzi vintage. Due anime che in realtà si fondono felicemente nel locale di via Foro Boario 12, all’interno di un edificio modernissimo dotato di un alto livello di efficienza energetica, naturale trait d’union tra il centro storico e il centro commerciale

Alcuni aprticolari degli interni del bar Konnubio, nel complesso commerciale “I Diamanti” a Lugo.

giugno 2017


56 62 Locali e design.qxp:Layout 1 21/06/17 14.17 Pagina 62

62

LOCALI E DESIGN

Il Globo. A innamorarsi di questo posto è stata Angela Liu, insieme a quattro soci, che lo ha aperto nel novembre 2015. «Da anni desideravo un posto tutto mio – afferma –. Ci ero riuscita con un primo bar a Ravenna, poi è arrivata questa ulteriore possibilità. Nella mia testa il progetto era già nato prima ancora che i lavori di costruzione delle palazzina fossero terminati. Ho avuto il tempo di pensarci bene e, dopo circa un paio di anni, quando i proprietari dei ‘muri’ ci hanno chiamato, non abbiamo esitato ad accettare». Konnubio è aperto tutti i giorni dalle 6 del mattino alle 21. Si inizia con le immancabili colazioni come si addice al più tradizionale dei Caffè, con cappuccino e brioche. Qui però, si fa grande attenzione a tutte le più recenti esigenze salutistiche della gente. Si può quindi scegliere fra il latte classico, quello alla soia, senza lattosio o altri vegetali vari, mentre i cornetti sono proposti anche in versione vegana, al farro, al mais, alla canapa e chi più ne ha, ne metta. Verso l’ora di pranzo il locale si trasforma in Cucina, con diverse soluzioni per chi ricerca un pasto gustoso ma veloce. Ci sono ottime paste fredde o calde, con sughi preparati artigianalmente, ma anche deliziosese insalate, con originali versioni a base di quinoa, farro, cereali. Da provare sono anche gli hamburger o i piatti vegetariani, sempre più richiesti. Nel tardo pomeriggio, dalle 17 fino alla chiusura, scatta infine l’ora dell’aperitivo: al posto del classico buffet, vengono servite tapas, stuzzicherie e drink vari. Konnubio è un locale molto versatile e adatto alle diversificate esigenze della clientela: dalle coppie alla ricerca di angoli più riservati quali i due mini-salottini, alle famiglie con bambini, che possono usufruire di un

comodo spazio giochi. L’ambiente e gli arredi sono stati scelti in tutto e per tutto con l’aiuto di Pedrizzi di Forlì. «Il locale era praticamente grezzo – racconta Angela –. Ci è piaciuta subito l’idea di mantenere questa grande luminosità e correlazione con l’esterno, garantita dalle ampie vetrate. Un minimalismo che prosegue all’interno dove le linee sono pulite ed essenziali, sia nei tavoli con sgabelli, sia nell’ampio bancone, tutti rigorosamente in toni neutri. Per spezzare questa modernità, abbiamo ricercato pezzi in grado di riscaldare l’ambiente quali poltrone scovate in mercatini vintage a cui abbiamo completamente rifatto la tappezzeria o lampadari a gocce di cristallo. Sono stati poi ricreati dei veri e propri salottini, con l’aiuto di libri colorati o di carte da parati con i pezzi di giornali». Da segnalare anche l’originale spazio esterno dotato di tavolini riciclati da bobine in legno per cavi elettrici. Altri due scorci di Konnubio; in alto il singolare bancone del bar con un vano libreria a servizio dei clienti.

> Crediti Europizza: Albert Primalinea di Ravenna • Arredamenti: Bitend di Russi • Tende: Fior di latte: • Caseificio Aurora di Sant’Egidio del Monte Albino (Salerno) • Mozzarelle di bufala: Caseificio Roberta di Fisciano (Salerno)

Konnubio: tavoli, credenze, decorazioni muri: • Bancone, Pedrizzi Arredamenti di Forlì sedie, tavolini e lampadari vintage: • Poltroncine, in giro per mercatini con la consulenza di Pedrizzi Aredamenti di Forlì. Erlux • Luci: Scozzoli • Cucina: Vini: La Vecchia Enoteca di Porta Serrata •


PORTA SERRATA ENOT CP 2017:Layout 1 21/06/17 14.10 Pagina 2

Circ. alla Rotonda dei Goti, 31/A - Ravenna Tel. 0544 684402 . Fax 0544 682925 info@vecchiaenoteca.it

www.vecchiaenoteca.it

giugno 2017


64 68 CITTA SOCIETA.qxp:Layout 1 20/06/17 19.57 Pagina 64

64

CITTÀ E SOCIETÀ


64 68 CITTA SOCIETA.qxp:Layout 1 20/06/17 19.57 Pagina 65

65

Che cosa si gioca, quando si gioca d’azzardo? Intervista al videomaker Fabrizio Varesco di Marina Mannucci

Marco Dotti, giornalista e docente di editoria a Pavia, nel libro Il calcolo dei dadi. Azzardo e vita quotidiana (Edizioni O barra O, 2013), a p. 51, mostra come l’essenza dell’homo ludens risieda nell’abbandono di ogni calcolo interessato e nella totale messa in gioco di se stesso: «Se in passato è stato possibile incorporare il tempo nel gioco, facendone il tempo del gioco, ci sono buone ragioni – dinanzi al dilagare dell’azzardo di massa – per supporre che oggi sia il gioco a essere incorporato nel tempo […] siamo passati dal tempo della festa (e del lavoro) a un tempo senza né festa, né lavoro». La ricerca teorica sul rischio ludico conduce Dotti a definire l’uomo contemporaneo, «un uomo che non lavora, ma gioca […]; non consuma nelle forme tipiche del consumo, ma spende. Primariamente tempo, investendo risorse sulla produzione dell’altrui e, a conti fatti, della propria miseria». Pertanto la domanda che vale la pena porsi è: cosa accade quando una buona parte della società, gioca compulsivamente, scommette, specula su tutto, anche su se stessa? «Non chiede forse il giocatore di spezzare, nell’hazard, la concatenazione della legge e della causa? Non chiede forse una catastrofe, un momento di sovranità decisiva, una “fortuna come reazione a catena”?» (Ibid., p. 79). Da quando nel 2010 sui siti delle reti sociali hanno iniziato a essere diffusi resoconti e cifre che evidenziavano una crescita esponenziale del gioco d’azzardo in Italia, Fabrizio Varesco, videomaker ravennate, esperto cultore e autore di documentari, ha iniziato a occuparsi di questo fenomeno. Attraverso Ravenna Cinema - Varesco Prod., ha avviato attività di contrasto al gioco d’azzardo rivolte soprattutto agli adolescenti, la categoria più a rischio. Incontro Fabrizio Varesco per un’intervista sul tema. Quali sono i dati del gioco d’azzardo in Italia? Nel 2016 gli italiani hanno “giocato” 95 miliardi di euro: 260 milioni al giorno. Malgrado la crisi economica, c’è stato un aumento di 7 miliardi, l’8% in più rispetto alla spesa nel 2015. L’incremento, malgrado gli interventi regolatori dei comuni, ha riguardato soprattutto slot e videolottery. Queste ultime, tra l’altro, sono molto più a rischio sia per i giocatori patologici che per i fenomeni di riciclaggio da parte delle mafie, come denunciato anche da Banca d’Italia, Guardia di Finanza, Commissione antimafia, e Procura nazionale antimafia.1 Si tratta di un fenomeno promosso dallo Stato attraverso una forte spinta commerciale facilmente percepibile dalle innumerevoli pubblicità che sempre più sono presenti sui media. È risaputo, inoltre, che il gioco d’azzardo porta con sé un rischio che, per gruppi di persone ad alta vulnerabilità, sfocia in una vera e propria dipendenza comportamentale (Gioco d’Azzardo PatologicoGap). Questa condizione è ormai riconosciuta come un disturbo compulsivo complesso e cioè una forma comportamentale patologica che può comportare gravi disagi per la persona, derivanti dall’incontrollabilità del proprio comportamento di gioco, e contem poraneamente la possibilità di generare gravi problemi sociali e fi-

«Si attende qualcosa che ci salvi, magari vincendo alla lotteria o alle slot machine […]. Crediamo di intervenire sul nostro destino, non avendo modo di cambiare le condizioni sociali che ci opprimono. Un tempo si consultavano maghi o fattucchiere, oggi si va dal tabaccaio e si compra un Gratta&Vinci […] questo gioco, non ha né opere, né giorni. Non investe sul futuro, lo consuma. Consuma i nostri luoghi, le nostre città» Marco Dotti, Il vero paradiso è sotto i nostri piedi. Dialogo con David Le Breton, “il manifesto”, 26 ottobre 2013 nanziari oltre che entrare in contatto con organizzazioni criminali del gioco illegale, anche e soprattutto con quelle dell’usura. Infatti, da un punto di vista sociale, i soggetti affetti da Gap presentano un elevato rischio di compromissione finanziaria personale che ha evidenti ripercussioni in ambito familiare e lavorativo, fino ad arrivare a gravi indebitamenti e alla richiesta di prestiti usuranti. Questo è uno degli aspetti che collega il gioco d’azzardo patologico alla criminalità organizzata che investe energie e capitali appunto nel gioco d’azzardo. La proliferazione delle offerte di gioco è dovuta essenzialmente a un contesto sociale favorevole, mi riferisco all’esplicita scelta dei Governi, all’ingresso di multinazionali nel campo del gioco d’azzardo e la conseguente esplosione di pubblicità e inviti al gioco costruiti su target specifici e sulla promozione di una falsa realtà. Paradossalmente gli articoli 718 e seguenti del Codice Penale dicono con chiarezza che in Italia il gioco d’azzardo è vietato; salvo deroghe esplicite del Governo. Negli intenti del legislatore il gioco d’azzardo andava vietato in quanto costituiva una forte minaccia di tutto ciò che è socializzante, di aiuto al risparmio, adeguato alle politiche famigliari. Per questi motivi in Italia, fino ai primi anni ’90, esistevano solo pochissime proposte di gioco (Lotto, Totip e Totocalcio oltre ai Casinò autorizzati). Successivamente i Governi promossero continue “deroghe” che aumentarono in modo esponenziale la nascita di nuovi giochi. In questi ultimi anni abbiamo spesso letto sugli organi d’informazione di diverse situazioni riguardo al conflitto d’interessi fra gioco e politica. Lo Stato, tramite i Monopoli di Stato (Aams), da alcuni anni sostiene che occorre liberalizzare i giochi d’azzardo per far sì che questo tolga mercato ai giochi illegali gestiti dalla malavita. Purtroppo i risultati delle indagini effettuate dalle Procure ci dicono quanto già sostenevano alcuni studi stranieri: che aumentare il gioco d’azzardo legale non fa diminuire il gioco d’azzardo illegale, bensì trasmette un messaggio di educazione e propensione al gioco d’azzardo nella popolazione che fa crescere di conseguenza anche il gioco illegale. Le mafie cercano di sfruttare l’azzardo per frodare lo Stato e la poManifesto Per non morire di gioco d’azzardo, 2015 (progetto grafico di Nicola Varesco).

giugno 2017


64 68 CITTA SOCIETA.qxp:Layout 1 20/06/17 19.57 Pagina 66

66

CITTÀ E SOCIETÀ


64 68 CITTA SOCIETA.qxp:Layout 1 20/06/17 19.57 Pagina 67

67

polazione, ripulire il denaro sporco, moltiplicare le entrate, diffondere l’usura, cercare attività commerciali legali su cui investire le entrate illegali; mentre le lobby hanno l’obiettivo di potenziare le entrate da gioco, ridurre le tasse pagate, ma non hanno alcun vantaggio dalla criminalità organizzata che anzi solleva problemi che vanno a scapito della loro stessa attività. Sicuramente entrambi si reggono grazie alla spesa dei cittadini e sicuramente l’unico che vince sempre, in tutti i giochi, è il banco: cioè chi gestisce il gioco. Quindi un punto di ricaduta comune fra lobby e mafie è quello di proliferare a scapito delle tasche e della salute degli italiani. In luoghi che dovrebbero essere di svago, il gioco d’azzardo viene proposto in maniera sempre più massiccia, sotto forma legale, con proposte anche per adolescenti e bambini, i futuri malati di gioco. Nelle sale gioco sono praticamente scomparsi i videogiochi a gettone e gli adolescenti fanno la fila per le “ticket redemption” letteralmente “riscatto del biglietto”, macchinette dai nomi ammiccanti, con luci, suoni che attirano ragazzini. Si paga un euro, si schiaccia un bottone, si spara a un bersaglio, si mira a un’esca e si cerca di conquistare un “ticket”. Più si è fortunati e più si accumulano decine di biglietti. Più biglietti si accumulano e più è prezioso il premio che si può ritirare. Così si spiega il loro successo nei centri commerciali o nei bowling – quello di Ravenna non fa eccezione. In questo caso ad attirare i piccoli sono iPad, Mp3, orologi da polso e poi, scendendo di valore, pistole giocattolo, piastre per i capelli, collane e braccialetti di bigiotteria. Il confine con il gioco d’azzardo è labile: la differenza principale tra le slot machine e questi apparecchi sta semplicemente nel fatto che le prime sono vietate ai minori di 18 anni, le seconde sono invece accessibili ai più giovani perché il premio non è in denaro ma in ticket. L’argomento è quindi di stretta attualità, anche a Ravenna. Il Gruppo dello Zuccherificio, nel 2016, ha denunciato che «Ticket redemption […] è l’ultima frontiera del gioco: sono piccoli casinò per bambini, con tanto di slot machine. Spesso si trovano proprio di fianco ai luoghi dell’azzardo per adulti», una specie di allenamento per futuri giocatori compulsivi. Nella nostra città sono presenti in diverse sale giochi e presso il Cinema City. Entrare in un sito del gioco d’azzardo on line, anche se vietato ai minori di 18 anni, è semplicissimo. Di fatto chiunque può accedervi e, una volta entrati, è fatta: la trappola del bonus invoglia a giocare ed è quasi sempre una strada di non ritorno. Capisci quindi che si tratta di uno spaccio forse più pericoloso e dannoso di quello delle droghe e i dati ci dicono che il gioco continuerà a crescere». Quindi cosa si dovrebbe fare per contrastare il fenomeno? A mio avviso la comunicazione del fenomeno è scarsa, per lo meno ben lontana dalle campagne di assistenza a persone con disturbi

ManifestoPer non morire di gioco d’azzardo, 2014 (progetto grafico di Nicola Varesco). In questa pagina: Game over (https://www.dhdwallpaper.com).

e dipendenze dovute all’uso di sostanze. In questi ultimi anni Ravenna Cinema, grazie anche alla collaborazione di Giocatori Anonimi e dell’associazione dei familiari dei giocatori Gam-Anon, ha avviato nelle scuole iniziative di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo costruendo con gli studenti brevi cortometraggi per la conoscenza e comprensione del problema. Molti sono i giovani che dopo gli incontri hanno avviato una disobbedienza civile non entrando più in un locale pubblico, tabaccheria o bar in cui ci sono delle slot machine. Attraverso la conoscenza si sviluppa consapevolezza e responsabilità. Anche chi gestisce luoghi pubblici deve a sua volta essere consapevole che non si tratta di un problema economico ma morale: “anche se lo stato mi permette di farlo io esercente scelgo di non farlo”. A Ravenna già da diversi anni è attivo un “Tavolo permanente di contrasto al gioco d’azzardo” presieduto dall’assessora alle Politiche Sociali e Giovanili, al quale, oltre a Ravenna Cinema - Varesco Prod., partecipano: il Gruppo dello Zuccherificio, Libera, rappresentanti dell’Azienda sanitaria locale (Sert e servizio dipendenze patologiche), le istituzioni scolastiche attraverso l’Ufficio ambito territoriale di Ravenna, le associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio, la UIL e CGIL pensionati e numerose associazioni culturali e del volontariato tra cui l’Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio (Alea), la Caritas, il Comitato cittadino antidroga. Il Tavolo si propone di intensificare l’impegno contro il gioco d’azzardo, un fenomeno che non risparmia la comunità ravennate, che è in aumento e che affligge soprattutto le fasce sociali più deboli della popolazione, mentre va sempre più abbassandosi l’età di avvicinamento al gioco d’azzardo. Le iniziative intraprese dal Tavolo vanno dalla funzione culturale e educativa con il coinvolgimento delle scuole, all’approfondimento normativo e regolamentare per l’intensificazione del controllo fino alla ripresa delle azioni come enti locali, affinché il governo sia sollecitato a colmare il vuoto normativo nel settore che rischia di rendere insufficiente ogni iniziativa. Il Tavolo ha riconosciuto l’impegno della Regione Emilia-Romagna con l’emanazione della legge del 2013, il coinvolgimento degli enti locali, il manifesto dei sindaci, il marchio Slot free e l’assegnazione di risorse che permetteranno nei prossimi anni di agire attraverso azioni di prevenzione/informazione, e con la presa in carico di coloro che verranno riconosciuti come pazienti grazie all’inserimento del gioco d’azzardo quale patologia compulsiva nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), erogati dal Servizio sanitario nazionale (Ssn). Anche gli altri Comuni del Distretto sono stati coinvolti nei lavori del Tavolo di Ravenna, in considerazione della nuova organizzazione associata dei Servizi sociali, e l’avvio di azioni anche nei territori decentrati, dove la pratica e la diffusione dei luoghi di gioco non sono da meno e dove anche l’informazione e l’apporto delle associazioni, delle reti, della scuola possono dare dei risultati. Se i sindaci della bassa Romagna hanno diminuito le ore di apertura delle slot, incontrando tra l’altro forti resistenze, non dimentichiamoci che, del resto, un sindaco ha competenze e responsabilità riguardo alla salute di cittadini/e e “può ed è” suo compito prendere in considerazione iniziative che limitino i danni della salute pubblica. Riguardo a questo problema, sono state avviate importanti campagne contro il

giugno 2017


64 68 CITTA SOCIETA.qxp:Layout 1 20/06/17 19.58 Pagina 68

68

SPAZI DELLA CULTURA

>

gioco d’azzardo da alcune testate di giornali, ma i dati fanno pensare che quello che si sta facendo non è ancora sufficiente per contrastare il fenomeno. La Francia, ad esempio, ha diminuito l’offerta di gioco d’azzardo, riconoscendo che, in una fase di crisi economica, le classi sociali più deboli sono quelle più a rischio. Infine sarebbe adeguato fare una legge che governi diversamente la pubblicità sui giochi d’azzardo; che tuteli le fasce più deboli della popolazione rispetto all’inganno della “vincita facile”, in modo tale che non occupi tutti i mass media senza mettere in evidenza in

Fabrizio Varesco, foto di Alberto Giorgio Cassani.

modo chiaro che il gioco d’azzardo crea dipendenza e che chi vince sempre è il banco. Naturalmente un concreto contrasto al gioco d’azzardo dipenderà anche dalle misure che verranno adottate per dare trasparenza alla composizione azionaria delle società concessionarie e dei fondi di investimento che spesso le partecipano, dalla trasparenza che verrà data alle forme di finanziamento delle forze politiche, attraverso sponsorizzazioni dirette o indirette, spesso a fondazioni, alla trasparenza e all’esito effettivo delle politiche del Governo sui soldi stanziati per la cura».

> Fabrizio Varesco, fra arte e impegno sociale La carriera professionale del regista Fabrizio Varesco inizia nel 1976 quando con Francesco Dal Bosco fonda la compagnia sperimentale “Dal Bosco-Varesco”, considerata ben presto una delle più importanti nell’ambito dell’avanguardia italiana e internazionale; il MoMa, il Museo d’Arte Moderna di New York conserva infatti nel suo archivio le testimonianze delle performances realizzate in questi anni dalla compagnia. Nel 1981 l’artista fonda a Roma la Cooperativa “Missione Impossibile” e realizza anche alcune manifestazioni cinematografiche, tra le quali “Ladri di cinema”, cui partecipano i registi Michael Cimino, Wim Wenders, Bernardo Bertolucci, Elia Kazan, Marco Bellocchio, Mario Monicelli e Andrzej Wajda. Dal 1982 inizia a occuparsi prevalentemente di cinematografia e realizza film in 8 e 16 mm e produzioni in elettronica; i suoi film e video vengono presentati ai festival di Rotterdam, di New York, di Montreal, Salsomaggiore e Milano. Dopo aver fondato una società di produzione video e computer-graphics, realizza documen-

tari di carattere culturale, didattico e industriale A partire da questa data Fabrizio Varesco avvia una collaborazione con il Comune di Ravenna e realizza documentari relativi a programmi pedagogici e culturali, e inizia anche una stretta collaborazione con il professore Andrea Canevaro dell’Università di Bologna, con il quale realizzerà documentari sul tema dell’inserimento nella scuola dei bambini portatori di handicap. Negli ultimi anni, per conto dell’Assessorato alla Cultura/Ufficio Cinema del Comune di Ravenna, organizza rassegne, incontri e retrospettive; la notevole produzione di documentari, documentari-intervista e cortometraggi, realizzata e in corso di realizzazione, affronta prevalentemente problematiche sociali, con uno sguardo sempre attento alle “geografie della memoria” e alla descrizione e interpretazione dei luoghi. Dietro l’apparente immediatezza dell’immagine, supportata in realtà da uno studio, sperimentato nel tempo, delle svariate possibilità del montaggio, Fabrizio Varesco utilizza la macchina da presa come strumento di circolazione d’infor-

mazioni, in grado anche di formare e fare acquisire conoscenze; le sue produzioni hanno inoltre la grande forza di superare la soglia dell’individualismo e avviare alla costruzione di un pensiero collettivo. Il “linguaggio” di Fabrizio Varesco ha la capacità di modulare i significati secondo una vasta gamma di esigenze e di occasioni umane, da quelle altamente individuali e circostanziali a quelle sociali, translocali, internazionali e formali (si veda Professione videomaker. Nella casa-studio di Fabrizio Varesco, di Marina Mannucci, in “Trova Casa Premium“, VI, n. 57, aprile 2010, pp. 46-48).

1 Per un approfondimento si veda l’articolo del 29 dicembre 2016 di Antonio Maria Mira, Azzardo, è nuovo record. Nel 2016 spesi 95 miliardi, sul sito web: www.avvenire.it/attualita/ pagine/azzardo-e-nuovorecord-nel-2016-spesi-95-miliardi [data di ultima visualizzazione: 5 giugno 2017].


EDILMAX CP 2015.qxp:Layout 1 20/06/17 19.43 Pagina 79

EDILMAX

di Rosetti M&D

Ravenna - via Carlo Levi 88/90 (zona Antica Milizia) - tel. e fax 0544.65113 cell: 335.6661127 - 335.1238051 - 335.6661128 - edilmaxsnc2002@libero.it

CLASSE VILLETTA IN FASE DI ULTIMAZIONE

la QUALITÀ è il vero RISPARMIO che cresce nel tempo

A+ CLASSE ultima villetta con 3/4 LETTO 3 BAGNI SOGGIORNO/CUCINA GARAGE GIARDINO POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZAZIONE INTERNA

PUNTA MARINA VIA DELL'AMO REALIZZAZIONE DI VILLETTE

A CLASSE

SOGGIORNO/CUCINA 2/3 LETTO GIARDINO CON POSTO AUTO

VIA GREGORIANA IMMERSA NEL VERDE DELLA CAMPAGNA MA A DUE PASSI DAL CENTRO In grazioso contesto con corte ultima villetta abbinata ad un lato composta da: PIANO TERRA: Ingresso, soggiorno, cucina, studio, bagno, lavanderia/ripostiglio, GIARDINO mq. 300 PRIMO PIANO: 4 camere da letto, 2 bagni Possibilità di personalizzazione interni

IMMOBILE RISTRUTTURATO CON SGRAVIO FISCALE DEL 50% SULLA QUOTA DI RISTRUTTURAZIONE (96.000 EURO).

www.edilmaxcostruzioni.it giugno 2017


70 72 ABITARE HABITAT.qxp:Layout 1 20/06/17 19.21 Pagina 70

70

ABITARE L’HABITAT

Progetto dinamico per disegnare la nuova

città

Per una rigenerazione urbana sostenibile e costruire sul costruito di Marco Turchetti * La realtà delle concentrazioni urbane italiane è andata progressivamente peggiorando, molte emergenze non sono state affrontate – spesso neppure riconosciute – e hanno prodotto effetti drammatici, in termini di non vivibilità e di vera e propria degenerazione. Spesso l’unica logica che ha guidato il cosiddetto sviluppo è stata quella della crescita indiscriminata, a ogni costo, con un progressivo consumo di suolo che ha compromesso ambientalmente molte delle nostre città, a partire dalle grandi aree metropolitane. Che la situazione abbia superato il livello di guardia è dimostrato dalla crescente sensibilizzazione di ampi strati del mondo professionale, produttivo e finalmente anche politico che, sempre più spesso, si esprimono affinché nel nostro paese si prenda coscienza dell’urgenza di voltare pagina e di avviare un vasto piano per un profondo rinnovo del tessuto urbano italiano. Se – come è certo – tra pochi anni la grande maggioranza della popolazione mondiale farà riferimento per la sua attività agli agglomerati urbani e le risorse energetiche tenderanno a esaurirsi, la questione urbana sarà il principale problema da affrontare per tutti i livelli di governo, locale, nazionale e internazionale. Se siamo ormai abituati a sentire parlare di rischio default in termini economici, questo pericolo è forse ancora più minaccioso parlando dello stato delle città e dell’ambente, insomma dell’habitat umano. Allora servono urgentemente nuove elaborazioni, capaci di disegnare strategie e strumenti in grado di stare al passo con le violente accelerazioni che determinano lo sviluppo dei fenomeni, in tempi difficilmente immaginabili soltanto pochi anni fa.

La grande emergenza urbana che oggi viviamo è il risultato di una serie di fattori. A cominciare dal grave stato del patrimonio edilizio costruito nel secondo dopoguerra, caratterizzato da scarsa qualità e per la maggior parte da assenza di criteri antisismici; una situazione aggravata da una concezione dello spazio pubblico non come elemento della qualità urbana progettato in funzione degli abitanti, ma come semplice elemento residuale dell’edificato subordinato al flusso della viabilità. In questo senso possiamo dire che la città si è completamente arresa ai motori che dettano tempi e modi dello sviluppo. Il consumo di suolo è diventato una corsa forsennata e cieca verso la negazione della naturalità, ogni giorno ettari di terreno venivano consegnati all’edificazione di varia natura, in obbedienza a una logica di crescita che non trova giustificazione alcuna nelle reali necessità del nostro corpo sociale, ma solo nella soddisfazione del meccanismo di speculazione finanziaria. La crescita indiscriminata dei consumi determina quella di energia e causa una serie di problemi legati allo smaltimento dei rifiuti e dei materiali non riciclabili. Questi sono solo i titoli principali di un indice delle criticità, che producono una vera e propria disumanizzazione urbana. Oltretutto dobbiamo fare i conti con una legge urbanistica antiquata, integrata da leggi regionali troppo spesso velleitarie ed inefficaci; i piani urbanistici nascono vecchi, non in grado di contenere le disfunzioni in atto e di programmare il futuro delle città post-industriali, caratterizzate dalla carenza di infrastrutture e servizi indispensabili e in cui le funzioni abitative convivono in una congestione insostenibile con le attività secondarie e terziarie. L’ insufficienza di verde urbano e l’utilizzo di energie non rinnovabili concorrono alla formazione delle cappe di inquinamento che caratterizzano luoghi sempre più invivibili. Alla paralisi della


70 72 ABITARE HABITAT.qxp:Layout 1 20/06/17 19.22 Pagina 71

71

città e dell’innovazione urbana corrisponde quella dell’architettura, troppo spesso lontana da quel ‘diritto alla qualità’ degli abitanti e degli stessi architetti, ridotti al ruolo degli esecutori di norme. Con un mercato edilizio saturato da fabbricati privi di qualità e immobilizzato da normative contraddittorie, sommerso dalla più grave crisi dal dopoguerra in poi, occorre investire in qualità e tecnologia, ricorrendo alla possibilità di trasferimento dei diritti edificatori. L’amministrazione pubblica deve pianificare lo sviluppo, governando il territorio ai vari livelli, nazionale, regionale e comunale. Occorrono politiche d’intervento che investano il quadro legislativo, istituzionale e finanziario. L’utilizzo della perequazione urbanistica, strumento indispensabile per il riequilibrio territoriale, può mobilitare capitali privati più di quanto abbiano fatto gli incentivi volumetrici previsti nei recenti “piani casa”. È necessario un nuovo concetto di riforma urbanistica che non prosegua nel governo del brutto, ma che sappia pianificare un reale sviluppo del contenimento dei consumi energetici, che affronti l’emergenza sismica e geologica e che ridia un senso civile e dignitoso alle periferie. Di fronte a un intreccio di tale complicazione è sotto gli occhi di tutti la resa della politica, ma è altresì evidente la crescente consapevolezza dei cittadini e quindi la sempre più insistente richiesta di soluzioni. La situazione porta con sé proteste spesso clamorose, il proliferare di forme di organizzazione spontanee e dal basso, l’accento sulle questioni legate alla sicurezza e all’integrazione, la protesta contro gli scandali legati alla commistione tra “affari urbanistici” e amministratori a volte corrotti. Non è più rimandabile, quindi, la necessità di offrire risposte, ma soprattutto prospettive di costruzione di un percorso. La Rigenerazione Urbana Sostenibile è la sintesi di una soluzione possibile, da declinare con un lavoro di ricerca e di discussione, capace di definire un progetto che sappia essere efficace per i prossimi vent’anni. Si tratta di rimettere mano alle città esistenti, rifacendo e rigenerando le costruzioni e gli spazi pubblici, senza più consumare suolo, risparmiando energia, costruendo strategie coraggiose su temi complessi come il traffico e la gestione dei rifiuti, in un disegno a scala territoriale vasta declinato in realizzazioni puntuali. Si dirà che è un’impresa difficile, certo, ma è possibile e molte esperienze in atto in molti paesi d’Europa e del mondo lo dimostrano. È un’impresa che ha bisogno di un lavoro profondo di ricerca, che deve procedere attraverso successive sperimentazioni e che non può prescindere dal con-

Spesso l’unica logica che ha guidato il cosiddetto sviluppo è stata quella della crescita indiscriminata, a ogni costo, con un progressivo consumo di suolo che ha compromesso ambientalmente molte delle nostre città. Grave è lo stato del patrimonio edilizio costruito nel secondo dopoguerra, caratterizzato da scarsa qualità e per la maggior parte da assenza di criteri antisismici. La crescita indiscriminata dei consumi determina quella di energia e causa una serie di problemi legati allo smaltimento dei rifiuti e dei materiali non riciclabili. Occorrono politiche d’intervento che investano il quadro legislativo, istituzionale e finanziario. L’utilizzo della perequazione urbanistica, può mobilitare capitali privati più di quanto abbiano fatto gli incentivi volumetrici.

giugno 2017


70 72 ABITARE HABITAT.qxp:Layout 1 20/06/17 19.22 Pagina 72

72

ABITARE L’HABITAT

fronto con i cittadini: ascoltare, proporre e progettare. È evidente che un progetto così ambizioso presume una chiarezza di fondo, che il Paese, cioè, si costruisca una visione complessiva della città del futuro, nella quale ogni attore – economico, sociale, culturale – partecipa al progetto stabilendo regole generali disegnate sui fini possibili. Le nuove politiche urbane dovranno svilupparsi attraverso poche e chiare norme e molti progetti, dovranno mostrarsi lontane dall’idea di una codificazione giuridica della vita urbana e capaci invece di adattarsi alla rapidità dei fenomeni, salvaguardando gli elementi fondamentali di difesa e rigenerazione dell’habitat. La scommessa è integrare le grandi innovazioni del nostro tempo: la banda larga, l’interazione virtuale, gli spostamenti intercontinentalicon elementi che solo in apparenza sembrano d’altri tempi, come il micro scambio, le banche del tempo, il chilometro zero, persino il baratto. Nella rete mondiale di nodi urbani di un sistema complesso rinasce la necessità della piccola comunità, dell’unità di vicinato capace di integrare e mediare. Anche questa sarà rigenerazione, la capacità di coniugare il lontano e il vicino, i movimenti sociali via twitter e gli orti urbani di quartiere. Il disegno di un progetto così complesso necessita di una grande varietà di autori e competenze e di vera capacità di sintesi.

La Rigenerazione Urbana Sostenibile è un progetto dinamico che disegna la nuova città, ma anche gli strumenti di gestione, è un processo di integrazione, partecipazione e coinvolgimento che modifica le leggi assieme ai progetti. Gli strumenti tecnici saranno gli standard di ecosostenibilità, l’innovazione tecnologica, la perequazione, i canali interattivi di relazione tra amministratori e cittadini. Gli strumenti politici sono la sussidiarietà, l’inclusione, la comunicazione e una visione che sostituisce l’ideologia con le idee, e i regolamenti con le norme d’indirizzo. La rigenerazione urbana sostenibile è un progetto di welfare dell’abitare di profonda innovazione culturale, che supera le separazioni tra architettura e urbanistica, tra quartiere e megalopoli, tra governanti e governati. Questa è la vera grande e prioritaria “opera” di cui ha bisogno il nostro Paese, oltre che un’irrinunciabile occasione per le tante professionalità coinvolte nel rilancio dell’industria delle costruzioni, come motore dell’innovazione scientifica e tecnologica, in grado di ridare al Paese bellezza, sicurezza e dignità. Difficile ma possibile, soprattutto urgente. *[Progettare Sostenibile - Ravenna] info@progettaresostenibile.com

Le nuove politiche urbane dovranno svilupparsi attraverso poche e chiare norme e molti progetti, capaci di adattarsi alla rapidità dei fenomeni, salvaguardando gli elementi fondamentali di difesa e rigenerazione dell’habitat. La rigenerazione urbana sostenibile è un progetto di welfare dell’abitare, che supera le separazioni tra architettura e urbanistica, tra quartiere e megalopoli, tra governanti e governati.


GECOS CP 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.44 Pagina 73

73

Alcune delle nostre migliori proposte Ravenna . Via Santucci 36 (zona N.Baldini) . Tel./Fax

0544.219628

PORTO FUORI In ottima zona proponiamo in vendita podere agricolo biologico irrigato, con due prese del C.E.R., di circa 17,5 ettari - Rif. 3561 Trattative riservate in ufficio

VILLANOVA DI RAVENNA Si propongono in vendita 2,2 ettari di terreno agricolo non irriguo con circa 1 ettaro di vigna vecchia di 50 anni. Rif. 3541 € 80.000,00

CENTRO STORICO - ADIACENZE ISOLA PEDONALE Signorile appartamento al 2° e ultimo piano di ampie dimensioni, completamente ristrutturato nel 2002 con rifiniture e materiali di lusso. UNICO NEL SUO GENERE!!! DA VEDERE!! Classe energetica F -Ep: 181,64- Rif. 2490 € 470.000,00 ACCETTASI PERMUTA.

ZONA VICOLI In contesto tranquillo e verde, a pochi minuti dal centro, proponiamo in vendita interessante appartamento completamente ristrutturato posto al primo piano, con ascensore, di piccolo contesto. Soggiorno con balcone, cucina abitabile con balcone, tre spaziose camere da letto, due bagni finestrati. Comodo garage al piano terra. Aria condizionata, allarme e zanzariere. Classe energetica D Ep:115,01 - Rif. 4051 € 230.000,00

ZONA MADONNA DELL'ALBERO Casa abbinata completamente ristrutturata, disposta su due livelli dagli ampi spazi. Ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 2 bagni, balcone, portico con 2 posti auto e ampio giardino riservato. In corpo stoccato locale uso lavanderia/tavernetta, bagno e 2 cantine. Riscaldamento e raffrescamento a pavimento, pannello fotovoltaico 3,5 kw e 2 pannelli solari-termici, pompa di calore, allarme. Certificazione energetica in corso. Rif. 4034 € 390.000,00

ZONA OSPEDALE In zona centrale e comoda ai servizi, proponiamo in vendita interessante appartamento con ingresso indipendente, disposto tutto al piano terra, di ampia metratura, completamente ristrutturato nel 2010 ed accuratamente rifinito. Spaziosa sala con cucina in nicchia, disimpegno, due camere da letto matrimoniali, camera doppia, due bagni finestrati. Cortile su fronte e ampio giardino sul retro porticato. Classe energetica E - Ep: 151.43 - Rif.4033 € 260.000,00

MEZZANO In zona centrale e servita, si propone in vendita interessante villetta angolare in quadrifamiliare con giardino privato. L'immobile, in ottimo stato d'uso, si compone al piano rialzato da soggiorno con balcone, disimpegno, cucina abitabile con balcone e bagno; al piano superiore tre camere da letto due balconi e bagno. Spaziosa tavernetta, ripostiglio/lavanderia e garage. Riscaldamento autonomo, condizionatore, allarme. Certificazione energetica in corso. Rif. 3922 € 245.000,00

ZONA MARINA DI RAVENNA In palazzina di nuova realizzazione proponiamo in vendita appartamento al piano terra con ingresso indipendente composto da soggiorno, angolo cottura, camera da letto matrimoniale, bagno, cortile, posto auto e cantina. Accuratamente rifinito, aria condizionata, allarme, aspirazione centralizzata, pannelli solari e fotovoltaici. Classe energetica A Ep. 33,48 Rif.4045 € 212.000,00

ZONA VICOLI In contesto residenziale e tranquillo, servito da ascensore, si propone in vendita appartamento posto al secondo piano. L'immobile, recentemente ristrutturato si compone di ingresso, ampio soggiorno con camino e con cucina a vista di circa 44 mq., disimpegno notte, due camere da letto, due bagni finestrati e balcone. Giardino condominiale, posto auto e garage. Classe energetica F Ep:188,10 - Rif. 3997 € 200.000,00

TUTTE le nostre OFFERTE IMMOBILIARI su WWW.GECOSRA.EU - WWW.IPERCASERAVENNA.IT giugno 2017


FUTURA CP 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.45 Pagina 74

74

Ravenna . Viale della Lirica, 61 - 4° Piano int. 40 . tel. 0544.404047 fax 0544.406721 . info@agenziafuturasrl.it VISITA IL NOSTRO SITO DOVE PUOI TROVARE MOLTI ALTRI ANNUNCI INTERESSANTI !!!

www.agenziafuturasrl.it

SCARICA LA NOSTRA APP!

VILLANOVA DI BAGNACAVALLO - CASALE DI PREGIO A 15 KM. DA RAVENNA Splendido casale di recentissima realizzazione, dove il design contemporaneo, unito al mantenimento delle caratteristiche tipologiche tipiche dei vecchi fabbricati rurali si fondono, dando vita ad un edificio su due livelli dall'architettura ariosa, lineare e moderna. Punto focale della casa, l'ampio ingresso su doppio volume dal forte impatto estetico, che ci accoglie e ci accompagna nei vari ambienti del piano terra e della zona notte. La zona giorno è costituita da tre ambienti principali , distribuiti tra l'ampio living con cucina a vista in affaccio sul porticato coperto dotato di camino/barbeque, il salotto-ingresso con caminetto ed un confortevole soggiorno con zona conversazione, tutti comunicanti tra loro da un susseguirsi di accessi volutamente privi di porte, per donare ancora maggiore ampiezza e continuita' tra un ambiente e l'altro: a seguire 2 vani uso servizi, il bagno, il garage, la lavanderia/ stireria e la cantina. Al piano superiore tre letto molto spaziose, di cui la padronale con ampia zona guardaroba e bagno privato ed un secondo bagno a servizio delle altre stanze. Il casale è circondato dall'ampio parco di circa 2.250 mq., completamente piantumato e recintato. Progetto realizzato con tecnologie di ultima generazione: riscaldamento a pavimento, pannelli solari, aspi€ 490.000,00 razione centralizzata delle polveri, impianto di allarme, conformità di tutti gli impianti. Cert. Energ. “ D “ Ipe 194,44 - Rif. Sito 104 PRE

A 14 KM. DA RAVENNA CITTÀ VILLA COMPOSTA DA DUE UNITÀ IMMOBILIARI A pochi km. da Ravenna città in direzione Sud, splendida villa di recente realizzazione, sviluppata quasi totalmente su un unico Piano Terra, composta da un corpo centrale sormontato da ampio timpano, dai cui lati si estendono due ampie ali che formano le altrettante unità immobiliari, aventi accessi autonomi, tutte in affaccio sull'arioso portico che incornicia la facciata dell'intero fabbricato. Nel suo insieme è composta da salone , due ampi living con cucina abitabile separata, 6 letto matrimoniali ( di cui 5 fornite di ampi vani guardaroba e bagno privato ), 7 bagni finestrati, 2 grandi terrazzi uso solarium, lavanderia/stireria, per un totale complessivo di circa mq. 370 calpestabili. Le rifiniture ed i particolari architettonici, rendono questo oggetto come esempio unico nel suo genere, dove il senso estetico si sposa perfettamente con la fruibilità e la confortevolezza degli ambienti abitativi, sia esterni che interni. L'immobile insiste su un terreno di proprietà di circa mq. 3000, completamente recintato e piantumato. Cert. € 650.000,00 Energ. “ E “ Ep. 229,51 - Rif. Sito 20 PRE

BAGNACAVALLO - VILLA A RIDOSSO DEL CENTRO Nella zona più prestigiosa del centro abitato di Bagnacavallo, bellissima villa di testa di recentissima costruzione libera su tre lati, con spazi abitabili molto confortevoli distribuiti nel seguente modo: Piano Terra: sala, spaziosa cucina, lavanderia/stireria, bagno finestrato con doccia, ripostiglio oltre all'area esterna, distribuita su tre lati per un totale di mq. 220, costituita dall'ampio giardino ottimamente piantumato, con pergola per pranzare all'esterno, barbecue e ampio gazebo ligneo per ricovero auto. Dall'interno, si può accedere al giardino da tutti gli ambienti, ad esclusione del bagno; Piano 1°: 3 letto (matrimoniale doppia - singola), ampio bagno finestrato con doccia idromassaggio, ripostiglio, disimpegno notte; Sottotetto: finestrato, con tetto ventilato in legno, ampio living multifunzionale e zona ripostigli separata. La villa è stata realizzata con le ultime tecniche costruttive, quali il riscaldamento a pavimento, il cappotto termico, la predisposizione ai pannelli solari ed è inoltre dotata di aria condizionata zona giorno/notte/sottotetto e impianto di allarme. Cerif. Energ. D Ep. 116,25 - Rif. Sito 95 PRE € 375.000,00

RAVENNA – LOC. SAN ZACCARIA (4 LETTO – 2 BAGNI - INGRESSO E GIARDINO INDIPENDENTI) Bellissimo appartamento al primo piano ed ultimo, ottimamente tenuto, con ingresso e giardinetto indipendenti, disposto su due livelli in cui al primo livello trovasi l'ampia e luminosa zona giorno, suddivisa tra sala in affaccio su loggia verandata apribile, cucina abitabile da cui si accede al terrazzo abitabile, bagno finestrato, 1 camera da letto (attualmente adibita a lavanderia/stireria) e al secondo livello da un'ampia mansarda completamente abitabile, dove sono disposte 3 letto confortevoli, il bagno finestrato, lo spazioso ripostiglio ed un balcone. Impianti a norma - riscaldamento autonomo - tetto in legno. Ottima l'esposizione a sud/est che rende gli ambienti sempre molto luminosi. Certif. Energ. “C“ Ipe 70,06 - Rif. Sito 45 € 168.000,00

VILLA A SAN BARTOLO In bel contesto residenziale, villa di testa su 2 livelli ottimamente tenuta, in aderenza con il solo garage ad altro fabbricato, così composta: piano terra: sala, spaziosa cucina, bagno finestrato con doccia, lavanderia/stireria, ampio garage doppio, splendido giardino sapientemente piantumato libero su tre lati, con terzo posto auto; al piano 1°: 3 camere da letto (2 matrimoniali, 1 singola); grande bagno finestrato con vasca, 4 vano uso studio/ ripostiglio, 2 balconi. Pavimenti e scala in cotto, parquet nelle letto, impianti a norma. Splendida e molto tranquilla la posizione, immediatamente a ridosso del parco pubblico. Certif. Energ. “ F“ Ipe 119,80 Rif. Sito 71 PRE € 320.000,00


GABBIA MONTAGGI 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.47 Pagina 75

75

Circonvallazione alla Rotonda dei Goti 6 Ravenna tel. 0544 456906 cell. 335 1362634 info@jollyimmobiliare.net www.jollyimmobiliare.net Ravenna . P.zza Paul Harris 7 . tel. 0544.421396 . cell. 335.377894 www.gabetti.it RAVENNA, VIA MANGAGNINA In palazzina di 3 unita’ con giardino, signorile appartamento dagli ampi spazi e molto luminoso, completamente e finemente ristrutturato di mq. 200 circa. Atrio d’ingresso, ampio salone con zona pranzo e balcone, cucina abitabile, 3 ampie camere da letto, 2 bagni, balcone verandato, ripostiglio e comodo armadio a muro. Al piano superiore grande e alta mansarda con bagno di mq. 50 circa. Completa la proprieta’ la gradne cantina ed il garage di mq. 30. Cl. En. In fase di realizzo € 440.000,00

RAVENNA , SAN ROCCO Casa indipendente di mq. 200 da ristrutturare, con ampio giardino ad angolo piantumato ad alto fusto, grande cancellata. P.T.: zona servizi con garage e cantina con possibilità di ricavare piccolo appartamento; al p. superiore cucina con terrazza di mq. 40, sogg., 3 letto e bagno. Cl. En. in fase di attuazione € 320.000,00

VENDITE ZONA GALILEI

Al 3°e ultimo piano con ascensore VENDESI luminoso e grazioso appartamento composto da: sala con balconcino, cucina con balcone verandato e camino, bagno finestrato, 2 camere da letto di generose dimensioni. Risc. autonomo. Certificazione energetica in classe F. Garage al piano terra. Rif. Ap166 € 142.000,00 tratt.

CENTRO STORICO VENDESI casa abbinata ai lati con ingresso indipendente; P.T: ingresso, cucinotto, soggiorno con accesso a cortile interno di pertinenza della casa bagno; P.1°: 2 ampie camere da letto, ripostiglio mansardato. Risc. autonomo. Certificazione energetica in fase di attuazione. Da ristrutturare. Rif. C166 € 175.000,00 tratt.

ADIACENTE ROCCA BRANCALEONE 5°piano con asc.re appartamento ingresso, soggiorno con cucina in nicchia, bagno con finestra, 2 letto, ripost. o cabina armadio. Risc. centralizzato a gestione autonoma. Garage al p. sottostrada.Certificazione energ. in fase di attuazione. Rif. AP162: € 135000,00 tratt. SAN BIAGIO In palazzina al 1°piano con asc.re VENDESI grazioso appartamento anno di costruzione1986: ingresso,sala con balconcino, cucinotto con balcone verandato, bagno finestrato,2camere da letto di generose dimensioni. Risc. a gestione autonoma.Certificazione energetica in classe F. Ampia cantina al piano ammezzato. Rif. Ap166: € 135.000,00 tratt. ZONA NULLO BALDINI VENDESI casa abbinata ai lati ingresso indipendente costituita da: P.rialzato: ingresso, soggiorno, cucina bagno finestrato; P.1°:3 ampie camere da letto, 2°bagno Risc. aut., giardino di circa 50mq con accesso dalla sala. Garage e cantina sotto al piano strada Certif. energ. in classe F. Da rimodernare. Rif. C156, € 240.000,00 tratt. MARINA ROMEA, LOCALITÀ DI MARE

CENTRO STORICO VENDESI recente casa abbinata ai lati, a piani sfalsati. P.Terra: ampia sala, cucina, ripostiglio e bagno; P.1°: 2 letto, 2 bagni. Ampia mansarda vivibile: terza letto o zona relax. Giardino fronte e retro. Posto auto in corte di pertinenza della casa. Ottime rifiniture. Certifaicazione energetica in fase di attuazione. Rif C.165: € 360.000,00 tratt.

RAVENNA, BORGO NUOVO In piccolo contesto di recente costruzione appartamento su due livelli con ingresso indipendente. Ingresso su balconata, sala, cucina con terrazzo vivibile e bagno, al piano superiore, 2 camere da letto, piccola cabina armadio e bagno. Garage e cantina. Travi a vista sbiancate. Completo di arredo. Cl. En. “B” – ep tot 38,76 (kwh/mq/anno) € 198.000,00

ZONA VICOLI Circondata da giardini e ville,VENDESI recente bifamiliare a piani sfalsati composta da:P.T.ingresso ,soggiorno con ampia cucina a vista ,bagno,P.1° 3camere da letto.2°bagno .Al P. seminterrato ampia taverna con bagno/lavanderia .Garage doppio,oltre a posto auto coperto Risc.to autonomo.Aria condizionata.ampio giardino suo 3 lati ben curato Classe Energetica D. Rif. V130 € 410.000,00 tratt.

RAVENNA, ZONA POGGI Splendida e grande casa abbinata ad un lato recentemente ristrutturata con ampio giardino di 200mq. Ideale per famiglie numerose. Portico d’ingresso con al P.T. zona servizi con ampi locali, 2 bagni. Al piano primo 2 camere matrimoniali, 2 camere doppie, 1 studio con ampio balcone, bagno. Ampio sottotetto abitabile. Infissi nuovi, aria condizionata, allarme ed inferriate. Cl. En. “g” ep tot 253,95 (kwh/mq/anno) € 340.000,00

SAN BIAGIO in zona tranquilla VENDESI recente porzione di casa ingresso indip.: soggiorno con angolo cottura a vista, 2 bagni ,2 camere da letto, singola e matrimoniale, bella tavernetta con camino. Risc. aut. Garage. Giardino con impianto di irrigazione, portico. Certif. energetica in classe F. Ottime rifiniture. Rif. P115 € 245.000,00 tratt. - DA VEDERE ZONA VICOLI In posizione tranquilla con ville e giardini, VENDESI recente bifamiliare. Al P.T.: ingresso con sala a vista, cucina abitabile, bagno; al P.1°:3 camere da letto, balcone loggia, 2°bagno. Nel seminterrato:ampia tavernetta ,bagno/ lavanderia e stanza uso lavoro. Garage doppio, posto auto coperto. Riscaldamento autonomo, aspiratore centralizzato. Giardino sui 3 lati ben curato. Classe Energetica D. Rif. C156: € 410.000,00 tratt. - DA VEDERE!

A 15 minuti dal centro storico, VENDESI graziosa porzione di casa con ingresso indipendente vicinanze mare composta da: p.t giardino su 2 lati ,scala di arrivo a balcone loggia vivibile,soggiorno con camino,tinello,cucinotto con balcone,3 camere da letto di cui 2 mansardate,2 bagni.Riscal.to autonomo. Certificazione energetica in fase di attuazione. € 188.000,00

AFFITTI Afc37:vicinanze casa di cura S.Francesco,AFFITTASI,in piccolo residence ,appartamento recente costruzione,al piano terra con ingresso indipendente:soggiorno,cucina abitabile, ripostiglio,bagno,2 camere da letto: una matrimoniale e una singola. Riscaldamento autonomo.Garage e giardino. Cert.ne energetica in F.Arredata completamente Richiesta:Euro600,00 mensili.

ZONA POGGI Porzione di CASA con ingresso indip., su 2 livelli: piano terra scala di arrivo; piano primo: soggiorno, cucina a vista, balcone vivibile, 2camere da letto, 2 bagni oltre a sottotetto raggiungibile con scala in arredo nella sala x zona relax o studio.Travi in legno a vista. Riscaldamento autonomo. L'immobile è semiarredato. Garage. Certificazione energetica in classe F. Rif. Afc36 € 650,00 mensili. SAN BIAGIO Zona servita, con ampio parcheggio, al 2°e ultimo piano di contesto con uffici e negozi, locale uso ufficio, di circa 75mq. suddiviso in 3 vani, 2 bagni e ampio corridoio. Certificazione energetica in classe G ep 192,61. Risc.to cen.to col conta calorie . Rif. Afuf27 € 500,00 mensili. Libero

giugno 2017


GABBIA MONTAGGI 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.48 Pagina 76

76

Ravenna Via A. Bozzi 69 tel. 0544 217369 tel. 0544 400004 cell. 334.7556891 emanuela.famoso@scor.it CENTRO STORICO, AFFITTASI UFFICIO

CLASSE

Piano primo composto: sala da attesa tre locali ampi e bagno, da rivedere, riscaldamento centralizzato. Ape E ep.48,73 - Rif. MHH 29 € 1.200,00 mensili + spese

Villetta singola composta da 2 appartamenti indip.; pt. ingresso in soggiorno con angolo cottura a vista,1 matrimoniale, 1 doppia, bagno, garage e zona servizi, taverna con camino esterna. P1° ingresso ampio in soggiorno con angolo cottura,1 matrimoniale, doppie, bagno, balcone, taverna con bagno, garage, mq 450 c/a di giardino esterno su quattro lati, rimodernata e in buone condizioni. Riscaldamenti autonomi. Ape F 171,52 - Ape G 262,25 - Rif. MHH14 € 295.000,00 - possibilità di acquisto con formula “rent to buy”

ZONA RUBICONE

STUDIO COMMERCIALE ROMAGNOLO

Ravenna . Via Garatoni 12 tel. 0544.35411 . www.grupposavorani.it

CASALBORSETTI NORD (RA), VISTA PORTO Delizioso Monolocale affacciato direttamente sul porticciolo, con bellissimo terrazzo, all'interno soggiorno con angolo cottura, comodo ripostiglio/cabina armadio oltre ad ampio bagno, giardino sul retro e posto auto scoperto. Riscaldamento autonomo, predisposizione aria condizionata. Classe energetica D, kWh/m2/anno 124,00. Rif. CBSCOR1 € 85.000,00 + IVA

ZONA TEODORICO RAVENNA, VIA RUBICONE In condominio di poche unità immobiliari, vendesi appartamento in ottime condizioni, composto da: soggiorno, cucinotto, disimpegno notte, 2 camere da letto, bagno, ampio balcone, garage e n. 2 posti auto condominiali assegnati. Riscaldamento autonomo. Classe energ. F, kWh/m2/anno 180,57. Rif. L857 € 156.000,00

Appartamento in buono stato d’uso, posto al 5° piano di 6, composto da: ampio soggiorno con angolo cottura e balcone, disimpegno, 2 camere, bagno, balcone. Al piano int. Posto auto coperto. Cantina in soffitta. Ape G 216,21 - Rif. CHH13 € 147.000,00

ZONA CLASSE Appartamento al pt in condominio di recente costruzione con grande giardino di mq 240; soggiorno con ak, bagno, portico, loggia, 2 camere da letto. Garage e posto auto; utenze autonome, climatizzazione. Ape D 175,01 RIF. CHH09 € 153.000,00

RAVENNA SUD GODO (RA) Vendesi villa abbinata da un lato di mq. 362,50 su un lotto di circa mq. 1300 composta da: Piano Terra ingresso, salone, soggiorno, tinello, cucina, bagno, cantina; Primo Piano n. 6 camere da letto di cui 2 affrescate, 2 bagni. Classe energetica G, kWh/m2/anno 272,67. Rif. L840 € 250.000,00

In contesto di recente costruzione appartamento in villetta posta al piano primo con ampia balconata angolare, ingresso cucina abitabile con parete attrezzata e balcone, locale adibito a soggiorno, ripostiglio e bagno, piano mansardato con due ampi locali e bagno, posto auto di proprietà. Possibiltà arredo. Ape E 141,80 - Rif. MHH42 € 135.000,00

CENTRO STORICO

Splendida casa con ingresso indip. e cond. in splendido contesto; pt: garage doppio, posto auto, piccola corte, ingresso; 1°p ingresso su ampio soggiorno con camino e terrazzo, cucina, bagno, camera matr. con cabina armadio, bagno e terrazzo coperto, camera doppia con bagno, camera singola. Finiture di pregio. Ape D 114,99 - RIF. HH156 € 650.000,00

SAN BIAGIO/ SAN VITTORE Appartamento da rimodernare, in buono stato d'uso, posto al 2° ed ultimo piano in piccolo contesto condominiale: ingresso, soggiorno, cucinotto con balcone, 2 camere da letto, balcone, bagno. Al pt cantina e garage. Risc. aut. Ape G 243,12 - Rif. HH151 € 89.000,00

A 2 km dal centro ex casa colonica su lotto di 5.000 mq, di ampie dimensioni (mq 650 c.a) completamente ristrutturata con finiture di pregio su 2 livelli, con ampi servizi. Possibilità di ricavare 2 appartamenti. 2 ampi portici. Dependance. Tetto in legno con splendide capriate; inserti in pietra a vista. Ape D 115,85 – Rif. HH113 Info e planimetrie in agenzia

RAVENNA, ZONA DARSENA Vendesi appartamento di recente costruzione, composto da soggiorno, cucina, 2 letto, bagno, balcone, ripostiglio, posto auto scoperto. Riscaldamento autonomo, climatizzazione. Classe energetica D, kWh/m2/anno 241,22. Rif. L872 € 160.000,00 MARINA DI RAVENNA Vendesi ampio appartamento composto da: soggiorno, cucina abitabile, 2 ampie camere da letto, disimpegno con armadio a muro, bagno, ampio balcone, cantina. Riscaldamento autonomo. Classe energetica G, kWh/m2/anno 364,49. Rif. L830 € 185.000,00

ZONA ALBERTI

Appartam. in perfetto stato d’uso, 4°p. di 5, con garage al p.1° sottostrada; ampio sogg., cucina abit., balcone loggiato, disimp., 2 camere, bagno finestrato. Libero subito. Utenze autonome. Molto luminoso. Ampio giardino condom. Ape E 100,52 - Rif. FG029 € 165.000,00

RAVENNA, CENTRO STORICO Nel cuore della città, lungo la via del passeggio, appartamento al primo piano da ristrutturare, composto da ingresso, soggiorno, cucina, balcone vivibile, camera, due bagni, guardaroba, due camere e spazio comune per le bici. Utenze autonome. Classe energetica G, kWh/m2/anno 156,89. Rif. N40 € 125.000,00

RONCALCECI (RA) In piccola palazzina, vendesi bilocale al secondo e ultimo piano, composto da soggiorno con angolo cottura e balcone, bagno con finestra, camera da letto con balcone, ampia cantina (al piano ammezzato), posto auto scoperto di proprietà. Classe energetica G, kWh/m2/anno 557,64. Rif. G245 € 68.000,00

MANDRIOLE (RA) Casa indipendente di Mq. 288 oltre a 1,10 ettari di terreno, composta al Piano Terra da 7 vani, bagno, ingresso, cucina, sala pranzo e tettoia. In corpo staccato 2 garage, lavanderia, cantina e sgombero. Al Piano 4 camere matrimoniali, bagno. Sul retro della casa ulteriori servizi: porcile e pollaio. Pozzo Artesiano funzionante. Adiacente alla casa Ha 1,10 di terreno seminativo. Classe energetica G, kWh/m2/anno 458,72. Rif. P0513 € 180.000,00


IDEA CASA CP 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.49 Pagina 77

77

Ravenna via IV Novembre 4B tel. 0544.36337-36372 www.ideacasaravenna.com casa_idea@libero.it

CENTRO STORICO VIA BACCARINI Si vende casa indipendente terra/cielo, piano terra, primo e secondo, suddivisa in cinque alloggi indipendenti, oltre a gradevole corte interna. Ottime condizioni. Adatta ad attività di Bed&Breakfast. Classificazione energetica in lavorazione. Info in agenzia

BAGNACAVALLO Si vende ampio bilocale al piano terra, di recente ristrutturazione. Zona giorno con angolo cottura con affaccio su corte interna comune con cantina esclusiva, bagno, camera matrimoniale e ripostiglio. Classe en F. € 85.000,00

RAVENNA, ROCCA BRANCALEONE Si vende appartamento al piano terra con ingresso indipendente completamente ristrutturato, composto da ampia zona giorno, due camere da letto, bagno, ripostiglio e lavanderia/cantina. Classe energetica E ep 139,17. € 165.000,00

RAVENNA CENTRO VIA CAVOUR In contesto tipico del centro si vende ampio bilocale sito al primo piano con ascensore e vista su graziosa corte interna. Pavimenti in legno, soffitti alti e ottime condizioni d’uso. Classe energetica E. € 125.000,00

CAMERLONA In zona residenziale molto tranquilla si vende villa indipendente di recente costruzione, ampia metratura, composta da piano terra ampia zona giorno, salone con camino, cucina abitabile, bagno e studio e al piano superiore tre grandi camere da letto, due bagni ripostiglio. Giardino sui quattro lati. Ottima costruzione. Classe energetica F ep 231. € 360.000,00

ZONA PORTA SERRATA Si vende appartamento ben tenuto, sito al primo piano con ascensore, e affacciato su zona condominiale interna e silenziosa, composto da:ingresso, ampia sala con terrazzino, cucina abitabile, due letto, bagno e ripostiglio. Garage e cantina. Classe energetica G ep 225,24. € 140.000,00

RAVENNA SAN ROCCO Si vende casetta abbinata a un lato, indipendente terra/cielo, composta al piano terra da zona giorno e bagno, al primo piano due letto, bagno e balconcino, oltre a sottotetto utilizzabile. Garage. Classificazione energetica in lavorazione. € 190.000,00

RAVENNA PRIMO SAN BIAGIO In una traversa interna immersa nel verde e nella quiete, si vende appartamento in buone condizioni, in palazzina al terzo piano con ascensore composto da: ingresso, cucina abitabile con balconcino, sala con affaccio su balcone, due camere da letto, studio e bagno. Cantina e Garage. Classe energetica E € 178.000,00

RAVENNA CENTRO STORICO Vendesi ampio e luminoso appartamento, in condominio di grande qualità. Ingresso, ampia sala, cucina, , tre camere da letto, tre bagni e balconi. Soffitta e posto auto condominiale. Classif. energetica in lavorazione. € 230.000,00

SAN MICHELE Casa ex colonica, vecchio convento delle Orfanelle, di 500 mq, su terreno di 3000 mq; mattoni delle fornaci faentine, pavimenti in cotto fatti a mano a Fusignano, riscaldamento a pavimento, travi in legno, fondamenta blindate da famosa ditta di Venezia, zanzariere ed allarme. Giardino piantumato e pozzo funzionante. Classificazione energetica in lavorazione. € 680.000,00

FUSIGNANO Si vende attico, piano secondo di piccolo contesto. Giardinetto di proprietà al piano terra, garage e servizi, appartamento all’ultimo piano con ampi terrazzi, ampio salone con camino, cucina abitabile, tre camere matrimoniali, camera singola e due bagni. Da rimodernare. Classe energetica G. € 150.000,00

MARINA ROMEA, SI VENDE VILLA Costruzione del 2000, ottima qualità e finiture, in posizione defilata e tranquilla di fronte alla pineta della spiaggia. Classificazione energetica in lavorazione. € 460.000,00

giugno 2017


GABBIA MONTAGGI 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.51 Pagina 78

78

Ravenna . via Bovini 54 . tel. 0544 502072 Alfonsine . via Mazzini 15 . tel. 0544 83511 www.agenziastudioeffe.it

via San Mama 9/B . Ravenna . tel. 0544 218577 . cell.349 6351868 www.mazzinicasa.com . info@mazzinicasa.com RAVENNA, VIA MANGAGNINA

Vendesi casa in stile liberty, completamente indipendente, con splendido giardino che gira sui 4 lati. Composizione: al piano rialzato ingresso con portico, studio, sala con camino, zona pranzo, cucina separata. Al piano superiore 3 camere da letto, bagno con finestra e dal disimpegno accesso al terrazzino. Piano terra, garage, lavanderia, più servizi. Classe energetica G; EP: 390,01. € 450.000,00

RAVENNA – CENTRO STORICO In palazzina di sole 3 unità, vendesi appartamento di ampie dimensioni, parzialmente ristrutturato nel 2005, posto al 2° ultimo piano senza ascensore. Composizione: ingresso, grande sala con balconcino, cucina con balcone, disimpegno, 3 letto matrimoniali, 2 bagni, ulteriore balcone + ampia cantina. Risc. aut. Impianti a norma. No condominio. Classe energ. G; EP: 317,50 € 195.000,00 RAVENNA - VIA CAVOUR Nel cuore del centro storico, vendesi delizioso trilocale, completamente ristrutturato, con giardino di proprietà. Composizione: soggiorno, cucina separata abit., camera da letto con piccolo bagno privato + ulteriore bagno finestrato con doccia. Nella parte del giardino pergolato. Completo di arredo ed attualmente locato con contratto 3+2. Ottimo come investimento. Classe energetica G; EP: 367,10 € 170.000,00 tratt. RAVENNA - VIA CASTEL S. PIETRO Nel cuore del Borgo San Rocco, vendesi bilocale, ristrutturato negli anni '90, posto al primo piano senza ascensore. Composizione: piccolo balconcino di arrivo, ingresso, soggiorno con angolo cottura, 2 bagni di cui uno con anti-bagno, camera matrimoniale. Immobile valido anche come uso investimento. Classe energetica G; EP: 364,05 € 98.000,00 RAVENNA – ZONA VIA RUBICONE

Vendesi appartamento completamente ristrutturato nel 2012, posto al 3° ultimo piano senza ascensore. L’immobile è composto da ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, ripostiglio, camera matrimoniale, camera singola, bagno finestrato, balcone. Cantina al piano superiore con terrazza condominiale. Basse le spese condominiali. Riscaldamento autonomo. Classe energetica G; EP: 285,09 € 123.000,00

RAVENNA – ZONA CASA DI CURA SAN FRANCESCO In contesto condominiale completamente ristrutturato, vendesi appartamento parzialmente ammodernato, posto al 5° ultimo piano con ascensore e composto da ingresso, soggiorno con cucinotto in nicchia, balcone, bagno finestrato, spazioso ripostiglio, 2 camere da letto grandi. Garage al piano terra. Infissi in PVC e porta blindata. Riscaldamento centralizzato con conta-calorie. Classe energetica G; EP: 275,20 € 130.000,00 RAVENNA – ZONA VIA DEI POGGI

RAVENNA SAN BIAGIO, AD.ZE VIA FAENTINA

RAVENNA, ZONA GALLERY

In piccolo contesto anni '80, piccola villetta a schiera disposta su 3 livelli + mansarda, con terrazzino di ingresso, soggiorno, cucinotto con balcone, 2 camere da letto (matrim. + singola) balconi, bagno; mansarda con bagno; garage + loggiato, posto auto. Corte condominiale. Risc. aut., discrete condizioni. GIA' LIBERA - Classe energ. "G" Ep tot. 238 KWh/mq/anno. Rif. 0435 € 170.000,00

Appartamento in palazzina con ampio giardino condominiale, decorosa e con recenti lavori di ristrutturazione esterna, scala da 6, ampi spazi, 2 bagni, 2 camere da letto matrimoniali e terrazzo immerso nel verde condominiale. Garage e cantina più ripostiglio in soffitta. Costruzione del 1977 allo stato originario, riscaldamento autonomo, clima Daikin, zona molto silenziosa e vicino ai servizi. Libero. Classe energetica "E" Ep tot. 210 kwh/mq./anno. Rif. 0415 € 138.000,00

BAGNACAVALLO

MEZZANO

In piccolo contesto condominiale di sole 4 unità, vendesi appartamento molto ben tenuto posto al secondo ultimo piano e composto da soggiorno con balcone, cucina abitabile con balcone, 2 camere da letto, bagno, studio. Possibilità di ricavare secondo bagno. Al piano terra cantina, garage e tre posti auto all’interno della corte condominiale. Rifiniture buone. Riscaldamento autonomo. Basse le spese condominiali. Classe energ. F; EP: 260,05 € 200.000,00

MARINA ROMEA (RA) In posizione centrale e di grande passaggio pedonale e veicolare, vendesi negozio commerciale, strutturato su due livelli, dove nella parte superiore troviamo il magazzino ed il bagno. Attualmente l’immobile è locato ad attività redditizia. Maggiori informazioni in agenzia. Classe energetica D; EP: 219,06 € 180.000,00 tratt.

PUNTA MARINA (RA) In zona centrale e tranquilla, vendesi 3 trilocali, parzialmente ristrutturati nel 2000, posti in piccolo contesto condominiale e composti da soggiorno con angolo cottura, camera da letto, studio, bagno, balcone. Ciascun appartamento è dotato di garage al piano terra. Possibilità di parcheggio nella corte condominiale. Classe energetica G; EP: 268,49/242,07/265,25. € 135.000,00 tratt. (ciascun appartamento) RAVENNA – ZONA SAN BIAGIO Vendesi appartamento di ampie dimensioni, completamente ristrutturato, posto al secondo piano senza ascensore, in contesto di 6 unità. Composizione: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 balconi, 3 camere, 2 bagni finestrati. Garage al piano terra. Belle rifiniture. Immobile molto luminoso. Classe energetica F; EP: 190,17 € 200.000,00

Bellissimo appartamento con tetto a vista mansardato con vecchie travi e tavelle sabbiate, in ottimo stato d'uso, composto da soggiorno-pranzo ampio, cucina, disimp. con armadio, bagno, camera da letto matrim., studio in soppalco con accesso dal soggiorno, parquet in acero chiaro, clima, risc. aut., secondo ed ultimo piano; cantina al piano terra, corte interna comune, possibilità di posto auto adiacente. Consegna veloce. Classe energetica "F" Ep tot. 311 kwh/mq./anno - Rif. 0362 € 140.000,00 - Ideale anche come investimento per affitto

Zona residenziale nuova vicino a scuole, market, campi da calcio aree verdi ecc..., appartamento in villetta al primo ed ultimo piano con ingresso e corte indipendenti, no spese condominiali, recente in ottimo stato, con terrazzo. Con due camere da letto e al piano terra corte privata elegantemente pavimentata, box grande + pergolato. Riscaldamento autonomo, Clima Daikin, predisposizione allarme Classe energetica "D" Ep tot. 250 KWh/mq/anno. Rif. 0436 € 165.000,00

BAGNACAVALLO CENTRO STORICO

A 10 KM DA RAVENNA, ZONA MEZZANO

A 150 m. dalla piazza, prestigiosa casa recentemente ristrutturata con finiture veramente da rivista, reparto giorno con affaccio su deliziosa e riservata corte interna, pavimentata con pietra toscana e con casetta di servizio; al piano padronale camera di 23 mq. con tetto a vista in legno, guardaroba di 13,4 mq. e bagno di 11 mq. Cl. energ. "F" Ep tot. 173 kwh/mq./anno. Rif. 0418 € 320.000,00

Casale ristrutturato nel 2010, dotato di 2 garage grandi di tot. 62 mq, ideale per chi ha necessità di rimessaggio/hobby ecc... Il casale è fornito anche di servizi multiuso e ha 2 stanze da letto molto grandi e 2 bagni di cui la padronale di 25 mq. con bagno di oltre 10 mq. dotato di vasca idromassaggio tonda. Ottima opportunità. Rif. 0439 € 268.000,00 Maggiori info in agenzia.

CINTURA ESTERNA RAVENNA VILLA ABBINATA RECENTISSIMA, super-rifinita, alta qualità di confort in CLASSE B, con risc. a pavimento, clima, parquet in legno di grande formato, scale in legno, avvolgibili elettrici, allarme perim.e volum., zanzariere, tenda da sole, armadio a muro, aspirazione polveri, basculante garage elettrico, illuminazione giardino, tenda giardino, ecc... veramente molto bella. Cl. energ. "B" Ep tot. 46 kwh/mq./anno - Rif. 0308 Regalata: € 298.000,00 - Maggiori info e descrizione in Agenzia


GABBIA MONTAGGI 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.52 Pagina 79

79

Russi (RA) via Trieste 31 tel. 0544 583359 info@russicasa.it www.russicasa.it

RUSSI

viale Ippocastani 102 . Marina Romea (RA) . tel. 0544 446910 ravennaservizi@libero.it . www.ravennaservizi.it

RUSSI ZONA STAZIONE GRAZIOSO CHALET IN UN SUGGESTIVO CONTESTO ADIACENTE A MARINA ROMEA Chalet in mezzo al verde, in un grazioso contesto a due passi dal mare, composto da: ampio giardino, veranda, soggiorno con angolo cottura, bagno, due camere da letto, MR10383 € 130.000,00 tratt.

Splendida villetta abbinata di recentissima costruzione, composta da soggiorno, cucina, 2 camere da letto, 2 bagni, ripostiglio, sottotetto, giardino e posto auto. Ottime rifiniture e riscaldamento a pavimento. Classe energetica D - Rif. B33 € 215.000,00 tratt.

Appartamento di ampia metratura, composto da sala, cucina abitabile, 2 letto matrimoniali, bagno, ripostiglio, balcone. Classe energetica N.D. - Rif V23 € 80.000,00 tratt.

RUSSI - ZONA VIOLETTA

RUSSI

Attico di recente costruzione composto da soggiorno, cucina, 2 camera da letto, 2 bagni, ampio terrazzo, cantina e garage. Impianti a norma. Classe energetica D - Rif V10 € 150.000,00 tratt.

Casa abbinata, composta da: ingresso, soggiorno, cucina, sala pranzo, 2 bagni, 3/4 camere da letto, garage ampio e area cortilizia. Buone condizioni anche divisibile in 2 unità. Classe energetica N.D. - Rif. B24 € 155.000,00 tratt.

RUSSI – S. PANCRAZIO RUSSI A 100 MT DA CORSO FARINI

Appartamento al piano terra composto da soggiorno con angolo cottura, bagno, camera da letto matrimoniale e area esterna esclusiva. Ideale per anziani e disabili. Classe energetica N.D. - Rif V19 € 115.000,00 tratt.

Appartamento con ingresso indipendente composto da soggiorno con angolo cottura, 1 camera da letto matrimoniale, bagno, 2 balconi e giardino con posto auto. M ut uo al 100%. Classe energetica N.D. Rif. VF13 € 90.000,00 tratt.

RUSSI CAMPAGNA

RUSSI- CENTRO

Casa in buono stato, di ampia metratura a pochi km da Ravenna in posizione interessante, con proservizi e capannoni su area cotilizia di mq. 2500 circa. Classe energetica N.D. - Rif. BF21 €. 250.000,00 tratt.

Casa degli anni ‘50 ristrutturata con ampi spazi interni, e altra abitazione abbinata, tutto su lotto di mq. 1300 circa, ideale per abitazione e studio professionale. Classe energetica N.D. Rif. B29 € 350.000,00 tratt.

CENTINAIA di ALTRE PROPOSTE su WWW.RUSSICASA.IT e su FACEBOOK

PIANO TERRA - BILOCALE CURATO IN OGNI PARTICOLARE Appartamento perfettamente arredato al piano terra con corte privata su tre lati composto da: zona giorno con sala, angolo cottura, divano letto. bagno finestrato e di buona metratura, camera letto matrimoniale con aggiunta di letto soppalcato. viene venduto arredato. MR10462 € 130.000,00 DUE PASSI DAL MARE, OTTIMO INVESTIMENTO, OCCASIONE IRRIPETIBILE In mezzo al verde e vicino al mare, appartamento al 3° ed ultimo piano con ascens., completamente ristrutturato: soggiorno con angolo cottura in nicchia, disimpegno, bagno finestrato, camera matrimoniale, cameretta con letto a castello, ampio terrazzo, tendone parasole, aria condizionata, pale a soffitto, arredo nuovo mai usato. MR10463 € 140.000,00 VICINO AL MARE - COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO Marina romea - in vendita appartamento di buona metratura con ampio terrazzo compleatamente ristrutturato, composto da: soggiorno, cucina in nicchia, disimpegno, due bagni, uno senza doccia, due camere da letto, utenze autonome, tendone parasole, aria condizionata. MR10466 € 150.000,00

CHALET CON TRE CAMERE DA LETTO, GIARDINO PRIVATO Chalet in legno in un graziosissimo contesto e vicino al mare, composto da: ampio giardino, veranda, soggiorno con angolo cottura, tre camere da letto, bagno, aria condizionata, zanzariere. MR10469 € 158.000,00

ZONA TRANQUILLA - APPARTAMENTO DUE CAMERE MATRIMONIALI CON AMPIO TERRAZZO Appartamento al primo piano composto da: soggiorno con angolo cottura, ampio terrazzo, camera letto matrimoniale, camera con due letti o matrimoniale, bagno, parzialmente arredato, MR10397 € 160.000,00 tratt.

VILLETTA IN MEZZO AL VERDE, SUL LUNGOMARE, ZONA TRANQUILLA In mezzo al verde e due passi dal lungomare, graziosa villetta a schiera con giardino fronte/retro, composta da: porticato, sala con angolo cottura, bagno; al primo piano: due camere da letto, bagno, terrazzo. L'immobile e' provvisto di zanzariere e barbecue. Classe energetica in fase di realizzazione. MR10325 € 200.000,00 tratt.

giugno 2017


GABBIA MONTAGGI 2017.qxp:Layout 1 20/06/17 19.54 Pagina 80

80

CESENATICO: Viale Roma 53 BAGNO DI ROMAGNA: Via C. Battisti 25 SARSINA: Piazza Plauto 36 ANGHIARI: Corso Matteotti 97

Studio Immobiliare

Mondo Casa

Agenzia Immobiliare

centralino 0543 917204 . mobile 333-8280533 info@quatarca.it. www.quatarca.it CITERNA (TOSCANA) In Umbria, a pochi passi da Borgo Medievale di Citerna, Villa con vista suggestiva sulla valle e colline circostanti. La proprietà è composta da una casa principale e da una dependance per una superficie totale di circa 350 mq oltre a piscina e terreno. La casa principale dispone di tre ingressi ed è così composta: al piano terra ampia taverna con camino, cucina e cantina, al centro della stanza meraviglioso arco in mattoni; al piano primo ingresso da loggiato, cucina, bagno, studio, spazioso living room con bellissimo camino in pietra e balcone a livello con vista panoramica; al piano secondo studio,bagno, due camere da letto singole e una camera matrimoniale con bagno esclusivo. La depandance è composta da camera da letto matrimoniale con stufa, bagno e lavanderia con la possibilità di fare una cucina e soggiorno. Il complesso immobiliare si trova in ottime condizioni e completamente arredato con mobili fatti su misura. È circondato da circa 2 ettari di terreno perfettamente curato e ben piantumato con circa 200 piante di ulivo. Piscina (8x18) con solarium, spogliatoi, gazebo, forno a legna e annesso ad uso rimessa. Ideale sia come residenza principale e sia come struttura ricettiva (B&B). APE F. RIF. 215A € 730.000,00

SARSINA A pochi passi dal centro di Ranchio e 10 minuti da Borello, in posizione dominante e soleggiata, proponiamo rustico completamente ristrutturato, inserito in un’autentica oasi di quiete con 2,5 ettari tra bosco e terreno coltivabile, di cui 8000 mq di parco recintato. Si erge su un terrazzo naturale da cui si ammira un panorama meraviglioso. Struttura in sasso a vista, dentro e fuori, con impianti a norma, ed infissi in buono stato, con doppi vetri. Predisposizione video sorveglianza, automazione per irrigazione giardino, caldaia gestita tramite telefono, cancello automatico. P.T. ingresso su ampia cucina, da cui si accede anche al parco, attraverso un portico con camino, due camere da letto, bagno. P.2° ingresso su salottino, con predisposizione per cucina, due camere e un bagno. Possibilità di scala interna per collegare direttamente i due piani. Nel parco capannone di 120 mq restaurato con impianto a norma adibito a garage/ripostiglio/legnaia. APE F . Rif. 150B € 295.000,00 MILANO MARITTIMA In bellissima zona centrale, appartamento di lusso nuovo su due livelli (p. terra e taverna) di grandi dimensioni, con giardino privato, corte a loggia, due posti auto e garage. E composto al piano terra da soggiorno, cucina abitabile, 4 camere da letto, due bagni. La taverna con zona giorno, camera e bagno. L'appartamento è dotato di aria condizionata, aspirazione centralizzata ed impianto antintrusione e finiture di lusso. Magnifico immobile costruito nel 2010 APE D. Rif. 214C Trattativa riservata

Ravenna . via Brunelli n. 42 C. Comm. “La Fontana” . tel./fax 0544 458942 www.mondocasaonline.it info@mondocasaonline.it www.facebook.com/mondocasa.immobiliare SANTO STEFANO

AMMONITE Appartamento ottimamente tenuto facente parte di un complesso costruito 10 anni fa e composto da: ingresso su soggiorno con cucina a vista, camera da letto matrimon., cameretta/studio, bagno finestrato, 2 logge, ampio garage e cantina. Impianti autonomi. Classe “G” /255,77. Rif. RA 537 ss

Bella villetta abbinata ai lati disposta su 2 livelli. Al piano terra ampio soggiorno, cucina abitabile, garage/ lavanderia; al piano primo 2 camere da letto matrimoniali, ampio bagno, balcone. Ottime finiture. (Cl. “F”/359,74). Rif. RC 358/AM

€ 220.000,00 RAVENNA, ZONA PALA DE ANDRE'

€ 135.000,00 GLORIE DI MEZZANO Porzione di casa disposta su 2 livelli. Al p. terra ingresso, soggiorno, cucina, bagno, rip., cortile privato. Al 1° p. letto matrimoniale di mq. 30, altre 2 letto e bagno. Con la casa è in vendita anche un locale uso laboratorio di mq.20. Il tutto necessita di lavori di ristrutturazione. Rif. RC 366 € 130.000,00

RAVENNA, CENTRO STORICO A due passo da via Cavour soluzione abitativa sviluppata su 2 livelli oltre ad ampia mansarda. Ingresso, ampio salone con splendida vista sulla città, cucina abitabile, 4 camere da letto, 3 bagni, mansarda con terrazzo, garage e posto auto. Riscald. autonomo. (D/127,66). Rif. RA800R Maggiori info in ufficio su appuntamento

Casa singola su lotto di mq. 350, im parte ristrutturata, sviluppata su 2 livelli (mq. 130 per piano). Al piano primo ampio appartamento composto da ingresso, soggiorno, pranzo, cucina, 3 camere da letto, bagno, balconi. Al piano terra ampi servizi, bagno e garage. Cl. “F”/223,67. Rif. RA 367 € 340.000,00 tratt.

RAVENNA, VIA RUBICONE

Appartamento, di ampie dimensioni, al piano terzo con ascensore, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto (matrimoniale + doppia), 2 bagni, 2 balconi, garage e cantina. Risc. autonomo. Da ristrutturare. (B/124,19). Rif. RA 542 F € 140.000,00

RAVENNA, ADIACENZE OSPEDALE

BAGNO DI ROMAGNA CASALE RISTRUTTURATO COMPOSTO DA 2 UNITÀ INDIPENDENTI, AMPIE METRATURE UNITÀ 1: ingresso indipendente, loggia, taverna, garage, cantina, soggiorno, 3 letto, n.2 bagni, corte. UNITÀ “: ingresso indipendente, loggia con forno, taverna, cantina, soggiorno angolo cottura, camera, n.2 bagni, corte. Rifiniture di pregio. Riscaldamento a pavimento, predisposizione aspiratore centralizzato, infissi in castagno bagni finemente piastrellati. Immobile mai abitato. Posizione esclusiva APE E. Rif. 207 € 390.000,00

Casa abbinata ad un lato con ampia porzione di giardino privato. Al piano terra ingresso, soggiorno, cucina, bagno, ripostiglio. Al piano primo 3 camere da letto di cui 2 matrimoniali, bagno e terrazzo. Al piano seminterrato ampi servizi. Da ristrutturare (Classe “F”/270,15). Rif. RC 368 € 230.000,00


COVER 9.qxp:Layout 1 20/06/17 10.36 Pagina 2

Ravenna, via degli Spreti, 71 . tel. 0544 501515 info@agenziaimmobiliareromagna.it . www.agenziaimmobiliareromagna.it

SAN BIAGIO In palazzina ben tenuta si vendono 2 appartamenti confinanti al piano rialzato. Ingresso, soggiorno con cucina a vista, disimpegno, bagno e letto. Ingresso, soggiorno, cucinotto separato, disimpegno, bagno e camera da letto. Impianti a norma, riscaldamento parcellizzato, arredati. Ottima soluzione anche come investimento. “G”. A partire da € 95.000,00

RAVENNA , VIA S. GIOVANNI BOSCO

SAN BIAGIO

RAVENNA, CENTRO/OSPEDALE

RAVENNA, ZONA PALA DE ANDRÈ

Ampio e luminoso appartamento al 1° piano, in palazzina signorile di sole 6 unità, attorniato dal verde, necessita di ammodernamento, ideale per chi vuole personalizzare. Ingresso, salone con affaccio verso i campanili del centro, ampio studio con balcone, cucina abit. con balcone, disimpegno, 3 letto, bagno con vasca (possibilità per secondo bagno). P.T. garage e posto auto e grande cantina. Risc. aut.” G” € 168.000,00 tratt.

Appartamento completamente ristrutturato al 2° piano in piccola palazzina, bella esposizione su tre lati. Ingresso, salone con terrazzo godibile, cucina ampia ed abitabile, disimpegno, due letto matrimoniali, bagno con doccia. Possibilità di secondo bagno. P.T. garage e posto auto. Risc. parcellizzato. “G“. € 168.000,00 tratt.

Bella casa suddivisa su 3 livelli, in ottime condizioni in zona residenziale e tranquilla. P.T. ingresso, soggiorno, cucina grande con camino uscita in giardino attrezzato con pergolato, piano cottura, lavello e camino, bagno e dispensa. A i piani superiori 4 camere da letto e 2 bagni. Garage. Clima e allarme. Ottima soluzione per famiglie. “G”. € 335.000,00 tratt.

Casa indipendente ottimamente ristrutturata con giardino e garage. La casa si trova in una zona residenziale tranquilla, dispone di giardino ad angolo con camino e garage capiente che funge anche da lavanderia/dispensa. P.T. salotto, cucina grande, ripostiglio, bagno con doccia. 1° P. disimpegno, 3 letto (matrimoniale e due singole), bagno con vasca, balcone e terrazzo vivibile. “ B “ € 275.000,00 tratt.

A 3 KM DA RAVENNA

RAVENNA, IPPODROMO/CENTRO

MARINA DI RAVENNA

Villetta bifamiliare orizzontale. Casa autonoma con al piano terra giardino su 3 lati con ripostiglio/ricovero attrezzi, ingresso, garage, stanza polifunzionale, lavanderia e bagno (organizzati ed attrezzati da mini appartamento). Appartamento al primo piano rialzato ed ultimo con disimpegno, soggiorno, sala da pranzo, cucina, bagno, 2 letto matr.li, ripostiglio e balcone. “G”. Da ammodernare. € 220.000,00 tratt.

Casa bifamiliare con ampia area di giardino. Casa abbinata ad un lato. Giardino appartato, ampio, ad angolo. P. terra ingresso luminoso, salone, sala da pranzo, cucina con uscita sul giardino . Primo piano, disimpegno armadiabile, 2 grandissime camera da letto ( possibilità di realizzarne una terza), bagno e balcone. P. seminterrato : garage grande , 2 cantine e bagno. Da ammodernare. Classe energetica “ E “ € 220.000,00 tratt.

Vicinissima al mare, casa da ristrutturare di oltre 200 mq., indipend.abbinata ad un lato con grande giardino. Suddivisa su 2 piani, di cui il piano terra è destinato alla zona servizi con garage e scantinati, mentre il 1° piano è composto da soggiorno, cucina, 2 letto matrim., bagno e terrazzo. Possib. di ricostruire e sopraelevare per ottenere 2 piani ad altezza abit. o 2 appartamenti autonomi. “G”. € 350.000,00 tratt.

SAN MICHELE

Casolare da ristrutturare, in zona centrale e lontana dal traffico, con grande parco. La casa è disposta su due piani per circa 300 mq di costruzione. In corpo staccato troviamo un fabbricato ad uso servizi e garage per altri 50 mq. La casa si trova su una superficie di circa 2.000 mq con possibilità di acquisire fino a 6.500 mq di area esterna. € 165.000,00 tratt.

MARINA ROMEA Appartamento autonomo in villetta. Bella soluzione sia per l’estate sia per viverci tutto l’anno. A pochi passi dal lungomare, in zona senza traffico e con giardino. Accesso con scale esterna, dove si arriva sul balcone col camino, soggiorno con cucina a vista, due letto, bagno e balcone profondo. In mansarda si trova un ripostiglio predisposto a bagno e lo spazio per un’ulteriore camera da letto. Imp. a norma, no spese cond, libero su tre lati. “D”. € 165.000,00 tratt.

SAN ROCCO/STADIO Casa bifamiliare, in zona tranquilla e senza traffico. Ccasa abbinata ad un lato, con area esterna su tre lati e bel giardino sul retro con molta privacy. Piano rialzato con ingresso, soggiorno, sala da pranzo e cucina. Al piano superiore 3 camere da letto, bagno e balcone. P.terra con taverna con camino, bagno e ampia zona di servizio. Impianti a norma, infissi nuovi. Indipendenza e ampi spazi. “E”. € 265.000,00 tratt.

RAVENNA, ZONA AGRARIA Villa bifamiliare particolare e recentissima. Opportunità per chi desidera ampi spazi all’aria aperta e molti ambienti a servizio della zona abitativa. Ampio giardino attrezzato su tre lati, soggiorno, cucina ampia, disimpegno, 2 letto e due bagni. Taverna con ampia sala, cucina, bagno, stanza guardaroba/stireria, garage di grandissima metratura. Particolarmente originale il grande terrazzo di oltre 70 mq attrezzato e molto godibile. “C”. Info in ufficio.

Via Faentina 218s - Fornace Zarattini Ravenna tel. 0544 463621 - www.ravennainterni.com

giugno 2017


n. 114 GIUGNO 2017

Editore Reclam Edizioni & Comunicazione srl . viale della Lirica 43 . 48124 Ravenna . Iscrizione al Tribunale di Ravenna n. 1240 del 8/11/2004 . Redazione 0544.271068 . redazione@trovacasa.ra.it . Pubblicità 0544.408312 . info@trovacasa.ra.it . ISSN 2499-2550

CASA PREMIUM .

COVER 9.qxp:Layout 1 20/06/17 10.36 Pagina 1

n.114 GIUGNO 2017

BELLA CASA • CASA E MEMORIE • STORIA E VIAGGIATORI • CITTÀ URBANA • ARTE E LIFESTYLE • DESIGN • CITTÀ E SOCIETÀ

ARCHITETTURA, ARREDAMENTO

ALL’INTERNO

OFFERTE IMMOBILIARI QUALIFICATE CON ANNUNCI

FOTOGRAFICI

E

ANNUNCI IMMOBILIARI


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.