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EDIZIONI E COMUNICAZIONE
Supplemento gratuito a “Ravenna & Dintorni” nr. 464 del 17 novembre 2011
Redazione: 0544.271068 redazione@ravennaedintorni.it Pubblicità: 0544.408312 info@reclam.ra.it
Prosa +
testimonianze
Gianrico Carofiglio e le parole manipolate
+
affabulazioni
La lezione di Galilei secondo Marco Paolini
Danza e Opera +
coreografie
I passi di Sieni sulle arie di Bach
+
scenografie
I sogni realizzati di Pier Luigi Pizzi
Ricerca +
la compagnia
Artefatti e l’epopea dell’oggi
+
l’attrice
Quel “West” con Francesca Mazza
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genius loci
Il teatro nel bastione della Città del Sale
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Via Faentina 218s Fornace Zarrattini Ravenna tel. 0544 463621 - info@ravennainterni.it
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cose buone di casa il libro di ricette di angela schiavina da conservare, da regalare, ma sopratutto da gustare
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sommario 6 8 10 12 14 18 20 22 24 26 27 28 32
il primo libro in uscita a dicembre
Carofiglio e le parole manipolate Il “West” di Francesca Mazza Il genio Galilei secondo Paolini Ravenna Faenza Lugo Cervia Bagnacavallo Russi Conselice Fusignano Argenta Longiano
Cartellone
Prosa
Le ricette di Angela Schiavina pubblicate su Ravenna&Dintorni raccolte in due volumi illustrati autunno - inverno e primavera - estate
Danza e Opera I passi di Sieni sulle arie di Bach I sogni in scena di Pier Luigi Pizzi
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Ravenna Faenza, Lugo e Russi Argenta
Cartellone
In occasione della pubblicazione sono previste serate conviviali di presentazione
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w w w. r e c l a m . r a . i t
Artefatti, tanti pezzi di realtà Battiston ae la dignità del lavoro Le urgenze di Bergonzoni The Vaselines: a volte ritornano Ravenna/Nobodaddy
Cartellone
Ricerca
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Drammatico Vegetale tra figure e melodramma Ravenna Faenza Bagnacavallo - Lugo - Russi
Cartellone
Teatro popolare di figura
Luoghi e architetture 64
Genius loci: il Goldoni di Bagnacavallo
Il Cartellone dei concerti 66
Dalla classica al rock
Agenda delle rassegne 73
legenda
Gli spettacoli giorno per giorno
all’interno della rivista i generi teatrali sono evidenziati con colori diversi azzurro: prosa, comico, teatro di figura e per ragazzi giallo: ricerca e performance multimediali rosso: opera lirica, danza e musica
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testimonianze
«Semplicità non significa facilità, le parole oggi vengolo manipolate» Gianrico Carofiglio si racconta, tra politica, letteratura e teatro di Federica Angelini
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C’è chi lo ama come scrittore di gialli e inventore di Guido Guerrieri, c’è chi lo apprezza come senatore del Pd che va poco in tv ma quando ci va raramente sbaglia un’entrata, c’è chi lo conosce come magistrato, alla procura di Bari. Gianrico Carofiglio è un uomo dai tanti talenti e dalle tante passioni. La manomissione della parole è il libro che più di ogni altro intreccia tutti questi fili e anzi apre a Carofiglio una quarta carriera possibile: quella di interprete teatrale. Sì, perché a febbraio al teatro Alighieri di Ravenna non andrà in scena un semplice reading, ma un vero e proprio allestimento che vede l’autore dialogare con il fagotto di Michele di Lallo, per la regia di Teresa Ludovico in una produzione Kismet opera. In scena si affronterà uno dei temi cardine della nostra epoca: lo svuotamento di senso della parola, che prelude l’impoverimento del pensiero. Alcune parole chiave vengono di
la curiosità La manomissione delle parole è il titolo di un libro che Guido Guerrieri, il protagonista della serie di gialli scritti per Sellerio da Gianrico Carofiglio, acquista in una libreria notturna. Carofiglio racconta che quando il romanzo fu pubblicato, molti lettori gli chiesero come procurarsi il volume. Solo che, il volume non esisteva. Era un’invenzione letteraria. Ma proprio sotto la spinta dei lettori, Carofiglio decise poi di mettervi effettivamente mano e scrivere il testo che ancora non esisteva. E che ora diventa anche spettacolo teatrale.
fatto manomesse, ossia “smontate”, analizzate e “rimontate” per permettere loro di riacquistare verginità e significato. Parole come vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, attraverso le quali Carofiglio racconta anche l’essenza più profonda del berlusconismo e dei nostri tempi. Parole a cui oggi, in piena crisi economica, Carofiglio dice che ne aggiungerebbe una soltanto: “Solidarietà”. Il lavoro di ricostruzione di senso svolto da Carofiglio mescola citazioni che attraversano i secoli, attingendo addirittura all’antica Grecia, senza mai scivolare nella pedanteria insita nel filologo, ma piuttosto facendo ricorso a un gioco di rimandi e citazioni molto libero, a metà tra linguistica, filosofia, letteratura. Frequenti sono i richiami a Primo Levi e a quanto accadde al linguaggio nell’epoca delle dittatura totalitarie novecentesche e allora gli chiediamo se non sia è eccessivo il frequente paragone tra i tempi d’oggi e l’epoca forse più disumana della storia d’occidente. «Il paragone riguarda l'uso manipolatorio della lingua – ci spiega – e il progetto esplicito di abolire la capacità critiche dei cittadini. In questi termini, e fermo restando che nessuno dice che il berlusconiscmo è come il fascismo storico, il paragone mi sembra del tutto appropriato». E Carofiglio nega a Berlusconi anche un merito che invece molti politologi amano riconoscergli e che molti commentatori di centrodestra sbandierano spesso come un vanto, il presunto “svecchiamento” del linguaggio politico. «In realtà – dice l’autore – Berlusconi ha ulteriormente involgarito il linguaggio della politica aggiungendo ai vecchi vizi nuove patologie. La lingua berlusconiana è un misto di vecchio gergo politico e di stile da televendite». Forse perché la semplificazione del linguaggio porta con sé il rischio
della banalizzazione? «Semplificazione è una parole che non amo. Il linguaggio non deve avere oscurità non necessarie. Le cose vanno dette nel modo più semplice possibile, ma "più semplice possibile" spesso – per la complessità degli argomenti – può non significare affatto: facile». Certo, di semplice ci sono le ormai proverbiali metafore di Bersani, quelle trasformate dal comico Crozza in un divertente tormentone. Chiediamo allora al senatore del partito democratico un parere sul modo di comunicare del suo segretario nazionale. «Ho molta stima di
Bersani. È un politico serio e competente, fra i migliori del nostro paese, se guardiamo alla sostanza. Detto questo: il suo stile comunicativo non è molto efficace e le sue metafore sono deboli». Lasciamo allora la politica, per un’ultima domanda allo scrittore di narrativa, questa volta. Lo svuotamento di senso delle parole riguarda anche la letteratura contemporanea? «Letteratura contemporanea è un'espressione troppo generica. Certamente alcuni autori – magari anche molto abili tecnicamente – giocano con le parole senza rispettarle; e senza rispettare i lettori».
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LA NOSTRA PASSIONE SEI TU! RAVENNA - MARINA DI RAVENNA - MEZZANO - LUGO - BAGNACAVALLO - RUSSI - FAENZA - CESENA - RIMINI - ARGENTA
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ricerca
Francesca Mazza arriva al West e vince il premio Ubu L’attrice racconta il difficile impegno nello spettacolo dei Fanny & Alexander di Alessandro Fogli
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Dopo il grande successo ottenuto nei maggiori festival europei e nazionali, Fanny & Alexander riporta a Ravenna – dal 24 al 26 novembre all’Almagià, nell'ambito della prima fase della stagione Nobodaddy curata da Ravenna Teatro – lo spettacolo West (ideato da Chiara Lagani e Luigi De Angelis), che vede in scena l'attrice Francesca Mazza – la quale, grazie a questa interpretazione, ha vinto il Premio Ubu quale migliore attrice – e in veste di "persuasori occulti" Marco Cavalcoli e la stessa Lagani. Uno spettacolo molto impegnativo per Francesca Mazza – che sempre con i Fanny aveva vinto l’Ubu nel 2005 come attrice non protagonista –, “costretta” a un’interpretazione sotto la guida costante di due tipi di input – verbali e di movimento – tramite auricolari. Francesca, un nuovo premio Ubu e di nuovo con Fanny & Alexander... «Il premio Ubu che è arrivato per West ha per me tanti significati, al di là dell’enorme piacere e onore che mi fa un riconoscimento così prestigioso. Un significato soprattutto legato proprio al mio rapporto con Fanny & Alexander. In questi mesi, dopo lo spettacolo, a chi mi rivolgeva i complimenti per l’interpretazione, ho sempre detto che per me West rappresentava il coronamento di una storia d’amore con la compagnia; è stato uno spettacolo nato in modo straordinariamente armonioso. Ricordo che già al primo incontro i Fanny sapevano già cosa volevano fare volevano fare di West, già in quell’occasione era tutto molto chiaro e definito; e quello che volevano allora è stato esattamente quello che ha poi debuttato sei mesi più tardi al Festival delle Colline Torinesi. Non c’è stato alcuno scarto, nessuno ripensamento, è stato un percorso di lavoro molto lineare, molto sereno, e credo anche in virtù del fatto
che sono ormai tanti anni che lavoriamo insieme, che c’è una conoscenza profonda, un’intima comprensione artistica oltre che personale». D’altronde il personale, il vissuto, ha un ruolo importante nello spettacolo. «Infatti. È un lavoro molto personale, molto costruito su di me. E poi i Fanny hanno creato questo dispositivo veramente geniale, con cui tramite auricolari guidano le mie azioni e le mie parole in direzioni diverse e allo stesso tempo! Io con i colleghi attori spesso ne parlo: è stata davvero un’esperienza unica, perché dopo tanti anni che sei “addestrato” a esercitare un controllo in scena – delle intonazioni, dei gesti –, loro mi hanno messo in una situazione in cui non posso esercitare questo controllo, non ho il tempo materiale per farlo, per cui lavoro in uno stato di trance; ed è vero che è forse è uno stato che ti puoi permettere solo dopo che hai tanti anni di mestiere. Ricordo una cosa che diceva sempre Leo De Berardinis, cioè che la tecnica la devi sempre possedere a un punto tale che la puoi dimenticare. Ecco, forse questo è un po’ un esempio di cosa significhi andare in scena dimenticando quello che hai
imparato ma contestualmente facendo tesoro di tutto quello che hai imparato. Dunque questo stato di trance mi è evidente congeniale». Nello specifico, quali sono state le difficoltà maggiori nell’interpretare questo ruolo? «Di difficoltà ce ne sono state fondamentalmente due. Devo confessare che ogni sera, quando vado in scena e mi trovo seduta a quel tavolo, sono sempre in uno stato di apprensione che è diverso da quello solito, e ogni sera mi domando se ce la farò. Perché effettivamente, al di là della fatica fisica, occorre un livello di concentrazione molto alto. Nel corso delle prove, lavorando per tante ore e stando sempre con le cuffie nelle orecchie, arrivavo a sera, a letto, che sentivo le voci. Occorre avere la mente separata, che va in due direzioni diversi contemporaneamente: dare un senso al testo che ti viene suggerito e compiere delle azioni specifiche nel momento e nel modo in cui ti viene suggerito. Quindi c’è stata proprio una difficoltà nell’affrontare questo modo pervasivo di essere diretta, e, dico la verità, anche nell’accettare di essere in buona sostanza comandata. Certo, lo sapevo fin dall’inizio, ma a volte ho
veramente provato moti di ribellione. Dunque da questo punto di vista è stato un lavoro che ha richiesto una grande disciplina. L’altro scoglio è stato quello relativo al fatto che Chiara Lagani mi ha sollecitato su questioni personali per comporre la drammaturgia, e a un certo punto ho avuto un istintivo pudore e turbamento al pensiero che avrei dovuto dirle pubblicamente, ad alta voce. Poi c’è stato un pensiero successivo che mi ha aiutata, ossia mettere in dubbio che le cose che mettevo in campo fossero veramente mie. In realtà sono semplicemente episodi che vengono presi come esemplari di questa fatica al dire di no, perché si era proprio partiti dal tema della richiesta del coraggio nel dire di no. E infatti le reazioni del pubblico mi dicono che al di là della mia personale vicenda è uno spettacolo che ci riguarda tutti, che parla di noi in generale. Perché credo che un po’ tutti noi abbiamo questo problema rispetto al conflitto, al dire di no, al sentirsi comandati. Vedo dalle reazioni che il pubblico non si sofferma tanto sul chiedersi se quello che racconto sia personale o meno ma nel riconoscersi in ciò che vede e sente».
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Ristorante Pizzeria Dribbling Nuova Gestione Quando ho visto questo locale me ne sono innamorata. Ho pensato di renderlo ancora più accogliente aggiungendo un tocco al femminile. Ho voluto farne la cornice ideale per i miei menù con piatti di carne e paste fatte in casa, dove da sempre unisco ricerca e tradizione, per andare incontro a tutti i palati, da chi è in cerca dei sapori più semplici a chi ama i gusti più sofisticati.
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narrazioni
Marco Paolini e la lezione di Galileo Galilei, l’uomo che usò il cervello Uno dei massimi interpreti di teatro civile parla del suo nuovo lavoro e del “sistema culturale” di Matteo Cavezzali
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«È più famoso anche del Papa, Galileo, e di Shakespeare. Shakespeare a 50 anni è già andato in pensione. Per Galileo è solo l'inizio, però... calma, il passo da meccanico a filosofo non è così facile... Sarà anche famoso più del Papa, ma cominciano le grane». Con questa battuta di ITIS Galileo, in scena al teatro Alighieri dal 24 febbraio al 3 marzo, Marco Paolini introduce il carattere dello scienziato e filosofo rivoluzionario Galileo Galilei al centro del suo nuovo spettacolo. Dopo aver affrontato temi politici come il crollo del Vajont e la strage di Ustica, il maggior interprete del teatro civile in Italia ora racconta la vita dell’uomo di scienze che rivoluzionò l’astrologia e soprattutto il concetto di “verità”. Cosa può insegnare all’Italia di oggi un personaggio come Galilei? «La lezione di Galileo non è solo nel suo lascito scientifico. Per me, è prima di tutto la lezione di un uomo che non rinuncia ad usare il cervello. Un insegnamento che oggi vale più di tante parole. Galileo ha saputo essere in contrasto anche con i propri canoni di pensiero, con le regole precostituite. Non per ribellismo, ma per la curiosità di sperimentare. In un tempo dominato da un’ossessione per la verità Galileo ha costruito il suo lavoro sulla necessità di formulare ipotesi, teorie, commettendo anche fertili errori, utili errori. È grazie a questo che oggi nella scienza il concetto di verità non esiste o comunque è di scarso valore rispetto alla necessità di formulare teorie che implichino verifiche, ragionamenti e sempre la possibilità di essere demolite, senza che caschi il mondo per questo. Sono convinto che la fragilità del tempo in cui viviamo sia legata a uno strapotere del realismo, che è una teoria che si afferma come vera, ma non sempre lo è.Voglio dire che la nostra forma mentis, il nostro modo di pensare è oggi molto più economico, molto più politico e molto meno
scientifico di quel che forse ci servirebbe». Il suo teatro civile è diventato un modello culturale per molti nuovi talenti, qual è la chiave del suo modo di fare teatro? «Io sono un narratore, la mia esperienza, più che da un’urgenza di dire cose vere, di documentare fatti accaduti, nasce dalla voglia di raccontare. Ho imparato l’abc del mio personale modo di narrare costruendo racconti di vita, piccoli frammenti di una commedia che fa i conti con una terra, un paesaggio, una memoria. Poi sono arrivato alla narrazione che è stata definita "civile" e indubbiamente la storia contemporanea – il terribile "secolo breve" – ha dato a me, come ad altri, molto materiale su cui costruire racconti, riflessioni. Io ho iniziato a narrare in teatro fatti e documenti perché mi ci ha condotto il teatro stesso, come forma di dialogo e di riflessione con un pubblico che conosce, che pensa, che vive. E questo è un discrimine che ritengo fondamentale.
Perché assieme alle persone che hanno lavorato con me, nella redazione dei testi e nelle ricerche, ho sempre cercato di fare teatro e non inchiesta, anche se l’inchiesta fa parte del processo di lavoro. Il mio mestiere è il teatro, io racconto delle storie, dei pezzi di umanità, che stanno dentro una cornice più grande spesso drammatica, spesso così grande da ignorare quelle piccole storie» I suoi spettacoli si adattano molto alla televisione e sono stati presi a riferimento anche da Roberto Saviano, come si relazione il teatro con la televisione? «In termini assoluti non saprei, per me la televisione è un mezzo di trasporto di servizio pubblico da cui ricordarsi di scendere prima di arrivare al capolinea. Un mezzo di trasporto che prendo volentieri, ma senza abusarne e tenendo conto del suo linguaggio: ogni spettacolo in tv va contestualizzato offrendo alla fotografia un’opportunità di diventare elemento di racconto. A teatro va benissimo un fondo nero, in
televisione quasi mai, almeno per me, perché ho bisogno di accogliere spettatori dal vivo e quelli seduti a casa in un luogo preparato per aiutare a seguire quello che racconto. I tempi e i modi sono invece gli stessi del teatro, non sento mai l’esigenza di cambiarli». Oggi il sistema culturale è in crisi, come sarà il futuro del teatro italiano? «La situazione del teatro italiano oggi è quella di un teatro che resiste, che cerca di esistere contando sulle proprie forze e sulle propria urgenza artistica. È quella di un teatro che si forma e si sostanzia anche fuori dai teatri, nelle case, tra i banchi di scuola, nei centri sociali, negli oratori, nelle redazioni… È quella di un teatro con le finestre aperte, che fa uscire la polvere e lo stantio, e che si lascia attraversare da quanto gli sta attorno. Credo che il teatro sia uno strumento potente per parlare di oggi, anche con le parole di ieri. E in questo presente io vedo anche il futuro del teatro italiano».
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cartellone prosa Ravenna Teatro Alighieri via Mariani, 2 tel. 0544 249244 Inizio spettacoli ore 20,30 Spettacoli domenicali ore 15.30
Elektra
di Hugo von Hofmannsthal con Elisabetta Pozzi traduzione e regia di Carmelo Rifici produzione Teatro Stabile delVeneto
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Diretta da grandi maestri come Albertazzi, Lavia,Ronconi,Cobelli,Stein,Elisabetta Pozzi è stata Medea,Fedra,La donna del mare, emergendo con la sua forte personalità nell’interpretazione di complessi personaggi femminili.Un talento per il quale è stata insignita di quattro Premi Ubu,due premi della critica e il Premio Duse.In questa Elektra di Hofmannsthal,diretta da Carmelo Refici,l’attrice spicca quale protagonista assoluta,pervasa dall’odio che la lega indissolubilmente alla madre e prigioniera della sua brama di giustizia,fino al tragico ed esiziale epilogo.
In scena dal 24 al 27 novembre
Rumore di acque di Marco Martinelli con Alessandro Renda musiche originali eseguite dal vivo dai Fratelli Mancuso regia Marco Martinelli produzione Ravenna Festival, Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, “Circuito del Mito”della Regione Siciliana,Sensi Contemporanei Rumore di acque fa parte del trittico del Teatro delle Albe “Ravenna-Mazara 2010”che prende Mazara delVallo come simbolico luogo di frontiera e punto di partenza per un affresco sull’oggi,davanti a quella striscia di Mediterraneo,che racchiude la devastante tragedia dei migranti alla disperata ricerca di asilo e di una nuova vita.Nel monologo Alessandro Renda interpreta una sorta di generale,traghettatore di anime,che tiene il conto dei naufraghi periti in mare nel tentativo di raggiungere dall’Africa le coste europee. A questo voce cinica fa da controcanto la voca-
lità dolente dei fratelli Mancuso che danno corpo ad un “oratorio dei sacrificati”.
a fuoco il senso di parole quali vergogna,giustizia,ribellione,bellezza e scelta.Parole che la nostra epoca ha distorto,abusato e svuotato del loro significato.Per raccontare è necessario ridare loro senso,consistenza e respiro.
In scena il 12 febbraio Fuori abbonamento
In scena dal 13 al 16 dicembre
Il catalogo L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello con EnzoVetrano e Stefano Randisi regia EnzoVetrano e Stefano Randisi produzione Teatro Stabile di Sardegna, Diablogues EnzoVetrano e Stefano Randisi si distinguono per la capacità di riconoscere alla tradizione la possibilità di essere modernissima e di parlare al pubblico con linguaggio contemporaneo. Dopo il successo di Pensaci,Giacomino! tornano all’Alighieri con L’uomo,la bestia e la virtù.La situazione è di quelle al limite del possibile,un paradossale risvolto di quella società claustrofobica e piena di convenzioni che Pirandello ha saputo scardinare,pezzo dopo pezzo,coi suoi affondi letterari e teatrali.
In scena dal 18 al 21 gennaio
La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht con Umberto Orsini regia di Claudio Longhi produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione,Teatro di Roma Una magistrale interpretazione di Umberto Orsini dà corpo al testo scritto dal drammaturgo tedesco nei primi passi d’esilio - 1941 proprio per oggettivare la “resistibile”ascesa del nazionalsocialismo nella Berlino degli anni Trenta.Trasferendo l’azione in una coeva Chicago (il gangster Arturo Ui è un satirico “alias”di Adolf Hitler).Lo spettacolo ha registrato quattro settimane di repliche con il tutto esaurito all’Argentina di Roma rivelandosi uno degli eventi teatrali del 2011.
In scena dal 2 al 5 febbraio Anche dal 29 novembre al 2 dicembre a Lugo
La manomissione delle parole di Gianrico Carofiglio con Gianrico Carofiglio e Teatro Kismet Opera regia di Teresa Ludovico Enrico Carofiglio,noto autore di “legal thriller” di successo,magistrato e senatore della Repubblica,costruisce un’indagine letteraria, politica e giudiziaria a partire da alcune citazioni di diversi personaggi lontani nel tempo e per competenza.Da Aristotele a Cicerone,da Dante a Primo Levi,da Italo Calvino a Nadine Gordimer,da Obama a Bob Dylan, Carofiglio utilizza il loro pensiero per mettere
e Maggie Rose regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani produzione Teatridithalia Elio De Capitani è protagonista della pièce teatrale di Alan Bennett dal grande successo di pubblico e critica (sei Tony Award e film di culto nel 2006).Cos’è la conoscenza,su cosa si costruisce un patrimonio culturale,qual è il valore di un vero maestro? Lo spettacolo racconta il percorso di un gruppo di ragazzi inglesi nel periodo pre-esame di ammissione al college.Un’opera corale,fatta di riflessioni taglienti e ironiche,in cui l’educazione viene sviscerata e analizzata senza retorica e infingimenti.
In scena dal 16 al 18 marzo
18mila giorni Il pitone
di Jean Claude Carrière con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari adattamento e regia diValerio Binasco produzione Star Dust International La brillante commedia di di Jean Claude Carrière,sceneggiatore e commediografo,collaboratore tra gli altri del grande regista Luis Buñuel,riguarda un tragicomico incontroscontro di universi paralleli e apparentemente estranei.Da una parte,Ennio Fantastichini,un Don Giovanni nevrotico e solitario,che intraprende relazioni con donne sempre diverse, catalogandole in un quaderno;dall’altra Isabella Ferrari,una graziosa e svagata ragazza che gli spagina la vita,rendendolo mano a mano più intimidito e smarrito.
In scena dal 17 al 19 febbraio
ITIS Galileo di Francesco Niccolini e Marco Paolini con Marco Paolini produzione Michela Signori,Jolefilm Al centro dello spettacolo c’è la vita di Galileo Galilei,con temi che ritornano,fili che s’intrecciano,accurati riferimenti storici,filosofici e scientifici.Marco Paolini,protagonista indiscusso del “teatro civile”italiano,ne segue le tappe fondamentali,sullo sfondo di un’Europa percorsa da furiosi dogmatismi e insieme da un’ansia straordinaria di ricerche e di scoperte, con il gusto di verificare,mettere in dubbio, affrontare nuove ipotesi.Una messa in scena ritmata da una straordinaria capacità affabulatoria,profonda e ironica,che confermano Paolini,uno dei protagonisti del “teatro civile” italiano.
In scena dal 29 febbraio al 3 marzo
The History Boys di Alan Bennett con Elio De Capitani e il Teatro dell’Elfo traduzione di Salvatore Cabras
di Andrea Bajani con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa musiche originali Gianmaria Testa regia Alfonso Santagata produzione Fuorivia,Fondazione Teatro Stabile Torino La storia di un uomo di cinquant’anni che perde il lavoro e con esso anche tutta la sua vita e il senso delle cose.Abbandonato da moglie e figlio,se ne sta asserragliato in un appartamento diventato una sorta di discarica di cose,ricordi e sentimenti.Giuseppe Battiston (pluripremiato attore di cinema e recente Premio Ubu come miglior attore italiano) e il cantautore Gianmaria Testa,affrontano un testo dello scrittore torinese Andrea Bajani (Premio Lo Straniero 2008) diretti da Alfonso Santagata,esponente di spicco del teatro italiano contemporaneo.
In scena 19 marzo, ore 21 Fuori abbonamento
L’ingegner Gadda va alla guerra
un’idea di Fabrizio Gifuni da Gadda e Shakespeare con Fabrizio Gifuni regia di Giuseppe Bertolucci produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti Fabrizio Gifuni,con questo spettacolo che gli è valso il Premio Ubu come migliere attore,da voce al Gadda dei “Diari di guerra e di prigio-
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nia”e di “Eros e Priapo”,capace di squarciare il velo su qualsiasi retorica patriottarda e sulle storture di una Storia ciclicamente “fuori dai cardini”.Un’invettiva travolgente,quella tratta,letteralmente,dal grandissimo scrittore del Novecento italiano che svela i meccanismi cronici per cui il popolo italiano prova periodicamente attrazione verso un dittatore affetto da delirio narcisistico.
In scena dal 28 al 31 marzo
rassegna comico
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emo”, adolescenti androgini con lunghe frange sugli occhi, molti piercing sul corpo e con un’anima depressa, per poi passare a una squadra della Protezione Civile non molto preparata e poco altruista. Non manca la musica con i “Poeti Blues”, accompagnati da uno scarsissimo e inopportuno chitarrista.
In scena il 4 dicembre; il 2 febbraio al Comunale di Cervia e il 15 marzo al Masini di Faenza
Urge Unplugged
con Teo Teocoli e Mario Lavezzi produzione ITC 2000 Continua un viaggio emozionante, percorso da una coppia improbabile, formata da Teo Teocoli con Mario Lavezzi (produttore musicale, autore e cantante), amico fin dai tempi dell’adolescenza, che oltre a “spalleggiare”Teo durante lo spettacolo, ha il compito di “aprire” lo show proponendo alcune delle sue canzoni. Unplugged è uno show dalla forma cabarettistica e meno di varietà, basato sull'improvvisazione, di cui Teo è maestro e artefice, giocando su un’inconfondibile ironia, per un teatro che diverte e sorprende.
di e con Alessandro Bergonzoni regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi produzione Progetti Dadaumpa Urge è l’ultimo spettacolo di e con Alessandro Bergonzoni. Un allestimento che, già dal titolo, vuole chiaramente segnalarci un’allerta, una necessità artistica senza sosta e senza indugi. Ma cosa “urge” a Bergonzoni? Sicuramente segnalarci delle differenze che, se trascurate, possono realmente cambiare il senso delle cose, come quella tra sogno e bisogno. Ma anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato.
In scena il 16 gennaio; il 3 dicembre al Masini di Faenza e il 9 marzo al teatro dei Fluttuanti di Argenta
Terrybilmente divagante
In scena il 21 novembre
La nostra coppia è un trio
con Teresa Mannino regia Marco Rampoldi produzione Bananas
di Marco Mancin con Mancio e Stigma Spettacolo frizzante caratterizzato da un continuo cambio di situazione e stile comico. I Mancio e Stigma ci portano in quella che è diventata ormai una realtà del mondo giovanile, cioè “il mondo degli
Teresa racconta.Teresa sorride,Teresa graffia. Teresa ha la dolce consapevolezza del “fuori luogo”. Della bimba siciliana che ama Heidi e che, a Palermo, viene chiamata “la milanese”. È costantemente in bilico fra mondi contrapposti: il Nord operoso e il Sud filosofico; l’universo operoso femminile e quello infantil-materialista maschile.Teresa è sempre altrove. Si trova in un luogo di cui fa parte, però fino a un certo punto; e per questo riesce a leggerne con partecipato distacco tutte le contraddizioni.Teresa affronta “l’altra metà del cielo” con l’affettuosa consapevolezza di un allenatore calcistico pronto a cambiare l’uomo se il suo lavoro sulle fasce è debole.
In scena il 13 marzo
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cartellone prosa Faenza Teatro Masini piazza Nenni, 3 tel. 0546 21306 Inizio spettacoli ore 21
Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello con Leo Gullotta regia di Fabio Grossi produzione Teatro Eliseo Portata per la prima volta in scena nel 1917, sulle tracce della novella “Tirocinio”del 1905, racconta di Angelo Baldovino,uomo fallito e di dubbia moralità,che accetta solo per il piacere dell’onestà di sposare Agata,ragazza di buona famiglia che aspetta un bambino da un uomo maritato,il rispettabile marchese Fabio Colli. Onestà,parola di grande effetto per il periodo in cui Pirandello concepì la sua opera,ancora oggi risuona densa di significati,sull’orlo di un dramma che si pone di fronte all’eterno aut aut di una società alla ricerca di un’equa liceità.
In scena dal 18 al 20 ottobre
Nella scuola di oggi,nelle antologie su cui i ragazzi studiano non c’è più spazio per “Cuore”.Il Teatro Due Mondi lo ripropone quest’anno,in occasione delle manifestazioni per i 150 anni della ancor giovine Nazione.Per l’esigenza di riflettere sulle possibili risposte alla domanda:è nato l’italiano?
In scena il 7 dicembre
Trappola per topi di Agatha Christie con la compagnia Attori e Tecnici regia di Stefano Messina Celeberrimo capolavoro del mistero della signora inglese del giallo questo adattamento teatrale è stato rappresentato per la prima volta nel 1952 nelWest End a Londra.Oltre ad essere un testo chiave della letteratura di genere è lo spettacolo più replicato della storia del teatro.È stato rappresentato ininterrottamente per 55 anni Inghilterra,con numerose repliche in giro per il mondo,in 45 Paesi diversi.
In scena dal 19 al 21 dicembre Anche dal 18 al 20 febbraio a Lugo
Open day L’apparenza inganna
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In scena dal 23 al 25 novembre
Cuore di Edmondo De Amicis con la compagnia del Teatro Due Mondi drammaturgia di Gigi Bertoni regia di Alberto Grilli produzione Teatro Due Mondi e Emilia-Romagna Teatro Fondazione
Un uomo vuole fuggire dalla società nella quale vive,dove tutto è dominato dall’egoismo, dall’indifferenza e dal denaro con cui tutto si compra,anche i sentimenti più puri.E allora diventerà un clown! Salirà su un palcoscenico da dove comincerà la sua nuova vita;potrà ridere del suo dolore e potrà gridare la sua ribellione.Uno spettacolo con tutti i colori di quel caleidoscopio che è la vita:dramma e farsa,risate e lacrime,liberamente tratto da un grande drammaturgo russo del primo ‘900.
In scena dal 6 all’8 marzo di Carolina De La Calle Casanova e Paolo Rossi , con Paolo Rossi e la Compagnia del Teatro Popolare musiche di Francesco Arcuri e Emanuele Dell’Aquila produzione Compagnia Baby Gang Un vero e proprio happening che,basandosi sull’improvvisazione,la spontaneità,la capacità di mischiare lingue e dialetti,il dialogo con il pubblico,ma anche l’esercizio e lo studio della Commedia dell’Arte,è capace di creare, di volta in volta,sempre nuove situazioni,gag, quadri e personaggi.
In scena il 14 febbraio
Mind Juggler Una serata alla scoperta delle magie dell’incoscio e della comunicazione di Francesco Tesei con Francesco Tesei produzione Marangoni Spettacolo
O patria mia... Leopardi e l’Italia di Corrado Augias con Corrado Augias e Marta DallaVia regia di Angelo Generali produzione Promo Music Partendo dal “Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’italiani”e inserendo anche considerazioni prese dallo “Zibaldone”e versi estratti da alcuni dei “Canti”più belli,Corrado Augias costruisce un testo capace di restituirci un ritratto sorprendente del poeta,il suo rapporto con l’Italia,con la vita,con gli amori.
In scena il 9 marzo
Nessun attore può venire da Bagnacavallo
Ciò che compie Francesco Tesei è semplice e, allo stesso tempo,spaventoso.Squarcia il velo della percezione,mostrando con insolita ironia che la realtà,spesso,è esattamente il contrario di ciò che noi pensiamo che sia. Improvvisamente ci rendiamo conto che il nostro libero arbitrio,non è poi così “libero”…
di Walter Fontana con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro regia di Ruggero Cara produzione Agidi Srl Dopo i trionfi cinematografici del 2010 e il successo teatrale di Miss Universo,Angela Finocchiaro torna a collaborare conWalter Fontana,autore di questo nuovo testo,per dar vita ad uno spettacolo ironico,tagliente e ricco di emozioni,nato da una domanda che riguarda tutti noi:come si guarda al futuro quando non sai bene come comportarti col presente? Sulla scena,a dividere i tormenti di una famiglia alle prese con una figlia adolescente, Michele Di Mauro,attore sensibile e ironico.
Happening pop di delirio organizzato
In scena il 29 febbraio
Quello che prende gli schiaffi
di FrancisVeber con Maurizio Micheli e Tullio Solenghi regia di Tullio Solenghi produzione La Contrada - Teatro Stabile di Trieste Contabile diligente e uomo mite senza qualità, François Pignon lavora per un’azienda di produzioni derivanti dal caucciù,preservativi in primis.Sull’orlo del licenziamento si finge omosessuale per salvare il posto di lavoro con tutte le conseguenze e gli equivoci del caso.... Tratto dall’omonimo film francese del 2000 (“Le placard)”lo spettacolo riporta in scena per la quinta volta il personaggio di François Pignon inventato daVeber nel 1973 con la pièce teatrale “L’emmerdeur”(“Il rompiballe”).
In scena dal 13 al 15 gennaio
di Leonid Nikolavic Andreev, con Glauco Mauri e Roberto Sturno regia di Glauco Mauri produzione Mauri-Sturno
di e con Ivano Marescotti produzione Pataka srl
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“Nessun attore può venire da Bagnacavallo” dice Totò in uno dei suoi tanti film? Invézi us pò,us pò! Dopo 30 anni di recital e di “fatti evéri”,l’attore Marescotti tira le somme e racconta una storia incredibile ma vera:da Villanova di Bagnacavallo operaio in segheria a Hollywood con Ridley Scott.
In scena il 24 marzo
Otello di William Shakespeare con Massimo Dapporto, Maurizio Donadoni e Lucia Lavia regia Nanni Garella produzione Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna In “Otello”di Shakespeare,alla fine,perdono tutti:Desdemona,Emilia,Roderigo assassinati, Otello suicida,Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate.Tutti fanno scelte sbagliate.Il mondo non ritrova il suo equilibrio,dopo l’atto estremo del Moro veneziano e il sacrificio di sua moglie.Shakespeare è l’unico autore,dopo i greci,che riesce a darci tragedie vere;e “Otello”,nella storia teatrale,è una delle poche vicende pienamente conosciute dal pubblico,soprattutto dall’epoca romantica in poi.
In scena dal 26 al 28 marzo
Tutto su mia madre di Samuel Adamson dal film di Pedro Almodovar con Elisabetta Pozzi regia Leo Muscato produzione Fondazione Teatro Due Teatro Stabile del Veneto
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Tutto su mia madre è il film capolavoro scritto e diretto da Pedro Almodóvar nel 1999 al vertice della sua maturità artistica.È una dedica “a tutte le attrici che hanno interpretato delle attrici,a tutte le donne che recitano e a tutte le persone che vogliono essere madre”.Manuela, la protagonista della storia,ha un’esistenza decisamente poco ordinaria.Nel corso della sua vita ha fatto tante scelte,una più difficile dell’altra:quella di rimanere accanto all’uomo che amava anche dopo la trasformazione che l’ha portato ad avere “un paio di tette più grosse delle sue”.
Al dutåur di mât
di Maurizio Pagliari con Duilio Pizzocchi produzione Ridens Nel suo show,il comico bolognese propone una carrellata di esilaranti personaggi.Duilio Pizzocchi,imbianchino ferrarese tinteggiatore, con numerose presenze al Maurizio Costanzo Show. Ermete Bottazzi,l’improbabile camionista visto a Zelig Off e Circus. La signora Novella,vedova Neri,azionista di maggioranza della Microsoft,con la passione dei funerali.
In scena dal 4 al 6 aprile
rassegna comico Urge di e con Alessandro Bergonzoni regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi produzione Progetti Dadaumpa “Urge”è l’ultimo spettacolo di e con Alessandro Bergonzoni.Un allestimento che,già dal titolo, vuole chiaramente segnalarci un’allerta,una necessità artistica senza sosta e senza indugi. Ma cosa “urge”a Bergonzoni? Sicuramente segnalarci delle differenze che,se trascurate, possono realmente cambiare il senso delle cose, come quella tra sogno e bisogno.Ma anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato.
In scena il 3 dicembre, il 16 gennaio a Ravenna, e il 9 marzo ad Argenta
Vernicefresca
In scena il 6 febbraio e il 21 gennaio a Cervia tratto da “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta di e con Vito regia Nanni Garella produzione Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna e Associazione Arte e Salute Onlus Vito incontra il regista Nanni Garella e la compagnia di attori-pazienti psichiatrici di Arte e Salute.Sul palco c’è anche l’attrice Marina Pitta e,in una partecipazione straordinaria,lo stesso Nanni Garella.Gigén, giovane nullafacente,da anni vive a Bologna alle spalle dello zio Felice,il quale crede di pagare al nipote gli studi di medicina.Quando Felice di Torrinbocca da Marzabotto,luogo in cui vive,giunge a Bologna insieme alla moglie e alla figliastra,Gigén,insieme all’amico Giuanén,mette in scena un altro raggiro allo zio,millantando di essere diventato psichiatra.
In scena il 16 gennaio
La nostra coppia è un trio di Marco Mancin con I Mancio e Stigma Spettacolo frizzante caratterizzato da un continuo cambio di situazione e stile comico. I Mancio e Stigma ci portano in quella che è diventata ormai una realtà del mondo giovanile, cioè “il mondo degli emo”, adolescenti androgini con lunghe frange sugli occhi, molti piercing sul corpo e con un’anima depressa, per poi passare a una squadra della Protezione Civile non molto preparata e poco altruista. Non manca la musica con i “Poeti Blues”, accompagnati da uno scarsissimo e inopportuno chitarrista. In scena il 15 marzo, il 4 dicembre a Ravenna e il 2 febbraio a Cervia
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In uscita l’ 1 dicembre 2011
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cartellone prosa Lugo Teatro Rossini piazzale Cavour, 17 Tel. 0545 38542 Inizio spettacoli ore 20.30
Les fêlures de l’âme di e con Paolo Dirani pianoforte e voce narrante “Les fêlures de l'âme”,spettacolo “per pianoforte recitante”,nasce dal desiderio di rivivere la vibrazione di emozioni vissute, attraverso un mosaico video-sonoro che intreccia sulla tastiera piccoli brani classici - unica eccezione un cult dei Genesis che hanno fatto breccia nell’anima dell’artista.Trenta “tessere”musicali suonate al pianoforte,accompagnate da altrettanti quadri animati proiettati su grande schermo e arricchite da brevi racconti,riflessioni e aneddoti di un percorso di vita non solo musicale. In scena il 4 novembre
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Il mare
di Paolo Poli e Anna Maria Ortese con Paolo Poli regia di paolo Poli senografie di Emanuele Luzzati produzione Teatrale Paolo Poli I racconti di Anna Maria Ortese composti nel lungo arco di tempo che va dagli anni trenta ai settanta,affiancando la produzione dei grandi romanzi,riflettono sorprendentemente la complessa personalità della autrice.Storie quasi senza storia che dipingono una realtà tragica come attraverso un sogno.Spesso sono stati paragonati al fantastico viaggio dantesco nell'aldilà.Gli avvenimenti narrati sono visti attraverso il ricordo struggente:l'infanzia infelice,ma luminosa,l'adolescenza insi-
cura,ma traboccante,l'amore sfiorato,ma mai posseduto.Figure e figurine di una italietta arrancante nella storia dove le canzonette fanno la parte del leone. In scena dal 10 al 13 novembre. Il 13 inizio alle ore 16
della storia e della cronaca della danza italiana di questi ultimi decenni. In scena il 6 dicembre
Al dutåur di mât
Romeo e Giulietta diWilliam Shakespeare con Ruggero Dondi,Salvatore Landolina, Ernesto Mahieux regia di Leo Muscato produzione LeArt’- Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione
La resistibile ascesa di Arturo Ui
tratto da “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta di e con Vito regia Nanni Garella produzione Arena del Sole Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna e Associazione Arte e Salute Onlus
di Bertolt Brecht con Umberto Orsini regia di Claudio Longhi produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione,Teatro di Roma Una magistrale interpretazione di Umberto Orsini dà corpo al testo scritto dal drammaturgo tedesco nei primi passi d’esilio - 1941 - proprio per oggettivare la “resistibile”ascesa del nazionalsocialismo nella Berlino degli anni Trenta. Trasferendo l’azione in una coeva Chicago (il gangster Arturo Ui è un satirico “alias” di Adolf Hitler).Lo spettacolo ha registrato quattro settimane di repliche con il tutto esaurito all’Argentina di Roma rivelandosi uno degli eventi teatrali del 2011. In scena dal 29 novembre al 2 dicembre, a Ravenna dal 2 al 5 febbraio
Coppelia con il Junior Balletto di Toscana drammaturgia,regia e coreografia e di Fabrizio Monteverde musiche di Leo Délibes Fabrizio Monteverde e Cristina Bozzolini riprendono un percorso di solidale e feconda collaborazione artistica,più che ventennale,cui si devono alcune delle produzioni e delle esperienze più qualificate
ciano rivelando folgoranti visioni.Lo Shakespeare in pillole creato dal Carretto è una favola grottesca,un sogno pazzo che si ricompone come un mosaico perfetto.E’ un Amleto che pensa se stesso,che ripercorre ossessivo le sue vicende,le cuce insieme con pensieri ed emozioni,in una trama inevitabilmente tragica. In scena il 16 gennaio
Vito incontra il regista Nanni Garella e la compagnia di attori-pazienti psichiatrici di Arte e Salute.Sul palco c’è anche l’attrice Marina Pitta e,in una partecipazione straordinaria,lo stesso Nanni Garella.Gigén,giovane nullafacente,da anni vive a Bologna alle spalle dello zio Felice,il quale crede di pagare al nipote gli studi di medicina. Quando Felice di Torrinbocca da Marzabotto,luogo in cui vive,giunge a Bologna insieme alla moglie e alla figliastra,Gigén,insieme all’amico Giuanén,mette in scena un altro raggiro allo zio,millantando di essere diventato psichiatra. In scena il 12 dicembre
Questo “Romeo e Giulietta”rivisitato, riscritto,interpretato alla rovescia è un piccolo capolavoro,uno spettacolo che riesce,cambiando con audacia l'ordine degli addendi,a ottenere il più shakespeariano dei risultati.L'allestimento del giovane regista,esponente tra i più interessanti della generazione emergente,poggia innanzitutto su solide basi storiche:un riferimento chiaro al teatro elisabettiano, interpretato da soli uomini,e la consapevolezza che i testi del cinquecento erano pre-testi sui quali veniva chiesto agli attori di improvvisare. In scena dal 28 al 30 gennaio, il 29 sipario anche alle 16
Corpo a corpo Traviata
Amleto diWilliam Shakespeare con Alex Sassatelli,Elsa Bossi scene e costumi di Graziano Gregori adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani produzione Teatro del Carretto Il Teatro è rappresentazione.Ce lo ricorda meravigliosamente il Teatro Del Carretto col suo “Amleto”,trasformato in gioco autistico a prospettiva unica.Quella del protagonista che si relega in un angolo con i suoi burattini,intento a raccontare e raccontarsi una storia.Attore e regista di sé e degli altri,in una stanza della mente contornata di pannelli rossi che si squar-
Creazione per 12 danzatori con Compagnia Artemis Danza Monica Casadei musiche di GiuseppeVerdi ideazione,coreografia e regia di Monica Casadei “Traviata”è il primo capitolo del progetto triennale “Corpo a CorpoVerdi”(2011-
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2013),ispirato alla “trilogia popolare”di GiuseppeVerdi.“Corpo a corpo”:con la “Traviata”,e in particolare un corpo a corpo con la storia diVioletta,un confronto necessario con una storia che sollevò all’epoca enormi polemiche e scandali,e che non può essere staccata da quella musica,e con quella musica che non si può staccare da quella storia.Il corpo del danzatore diviene così strumento che traduce,esalta e trasforma la potenza evocativa dell’opera e della musica di Giuseppe Verdi.
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adattamento teatrale è stato rappresentato per la prima volta nel 1952 nel West End a Londra. Oltre ad essere un testo chiave della letteratura di genere è lo spettacolo più replicato della storia del teatro. È stato rappresentato ininterrottamente per 55 anni Inghilterra, con numerose repliche in giro per il mondo, in 45 Paesi diversi. In scena dal 18 al 20 febbraio, il 19 sipario anche alle 16; a Faenza dal 19 al 21 dicembre
Racconto d’inverno
In scena il 7 febbraio
Trappola per topi
di Agatha Christie con la compagnia Attori e Tecnici regia di Stefano Messina
diWilliam Shakespeare con Ferdinando Bruni,Cristina Crippa regia,traduzione,scene e costumi di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani Produzione Teatridithalia
Celeberrimo capolavoro del mistero della signora inglese del giallo questo
Il racconto d'inverno - come tutte ultime opere dell'autore,le cosiddette commedie
DIVA LADY
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romanzesche - è ambientato in luoghi dal sapore esotico e snoda una trama ricca di colpi di scena,tra viaggi avventurosi,tempeste e ritrovamenti insperati.Un racconto che ci conduce lungo un percorso di trasformazione e rigenerazione "che attraversa le generazioni e il ciclo del tempo. In scena dal 2 al 4 marzo, il 4 sipario anche alle 16
Così è (se vi pare)
Buonanotte mamma di Marsha Norman con Ariella Reggio,Marcela Serli scene di Maria Spazzi regia di Serena Sinigaglia produzione La Contrada Teatro Stabile di Trieste Buonanotte mamma è un atto unico con due personaggi in scena: Jessie Cates, una donna sulla quarantina senza lavoro, malata e divorziata che vive con la madre vedova,Thelma. La commedia si apre con Jessie che chiede a sua madre dove sia una certa pistola.Trovata l’arma con l’aiuto di Thelma, inizia a pulirla e annuncia molto tranquillamente che alla fine della serata, dopo aver augurato come di consueto la buonanotte a sua madre, si chiuderà a chiave nella stanza e si ucciderà. Questa non è una minaccia o una richiesta di aiuto: è una decisione lucida, ferma e irreversibile. Dopo una vita intera dominata dalla povertà, dall’epilessia e dalla depressione, il suicidio è l’unico modo per assicurarsi che nulla potrà mai più ferirla. In scena il 13 marzo Anche il 14 marzo a Russi
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di Luigi Pirandello con Giuliana Lojodice,Pino Micol, LucianoVirgilio Regia di Michele Placido produzione L’ISola Trovata Definita da Pirandello “Parabola in tre atti”in “Così è se vi pare”l’argomento è la verità,invano cercata concitatamente da tutti i personaggi dall’inizio alla fine, invano affermata e contraddetta in un intrecciarsi di ipotesi senza sbocco sì da condurre naturalmente lo spettatore a considerarne la relatività. E’in sostanza una satira filosofica, sapientemente concepita,svolta in modo leggero e divertito,che evidenzia il malsano desiderio di conoscere i fatti altrui. In scena dal 17 al 19 marzo, il 19 sipario anche alle 16 Anche il 16 marzo a Bagnacavallo
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cartellone prosa Cervia Teatro Comunale via XX Settembre, 125 tel. 0544 973261 Inizio spettacoli ore 21
Molière a sua insaputa
l’allarme e con il nonsense,cercando di coinvolgerci dentro un perfetto meccanismo a orologeria che non lascia scampo. In scena il 22 e 23 dicembre, a Bagnacavallo il 21 dicembre
Un nemico del popolo di Henrik Ibsen adattamento di Edoardo Erba con Gianmarco Tognazzi regia di Armando Pugliese produzione Pragma Srl
di Leo Muscato e Paolo Hendel da Molière con Paolo Hendel regia di Leo Muscato produzione Agidi srl
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E se, dopo tutti i pretestuosi processi affrontati in vita, al signor JeanBaptiste Poquelin, detto Molière, toccasse in sorte di doverne subire uno ancora più surreale in televisione? Un insolito Paolo Hendel, nei panni di un improbabile Molière, accetta l’invito della trasmissione televisiva A sua insaputa. Convinto di partecipare a una serata celebrativa e promozionale della sua opera, questo buffo Molière non sa ancora che in quel programma, una specie di Serata d’Onore surreale che ospita illustri personaggi del passato e del futuro, accadranno eventi singolari al limite del paradossale. In scena il 16 e 17 novembre, a Bagnacavallo il 15 novembre ad Argenta il 13 gennaio
Due di noi di Michael Frayn con Lunetta Savino,Emilio Solfrizzi regia di Leo Muscato produzione ErreTiTeatro30 e Leart’ Un fuoco di fila di trovate,di battute incongruenti,riunite attorno - in tutti e tre i gli atti unici che compongono lo spettacolo - a un’invenzione drammaturgica che ha per protagonista una coppia,colta in situazioni al limite (comiche,surreali o addirittura inquietanti),ma sempre risibili.Quello che conta in questo autore (sono suoi anche Rumori fuori scena e Copenaghen),infatti, è il modo in cui si sviluppano vicende risapute alle quali Frayn è in grado di restituire una carica forsennata,grazie a un’invidiabile capacità di giostrare l’ironia con
Storia di un dottore che scopre e vuole denunciare un inquinamento ambientale prodotto dai soliti richhi prepotenti. Ma i suoi appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare anche: sia vinti che vincitori sono una schiera di opportunisti, interessati solo alla reputazione e al denaro.Allore il dottore compie l’unica scelta possibile utilizzare la conoscenza e la consapevolezza per istruire i giovani, poveri o ricchi che siano, per aiutarli a comprendere meglio la realtà, e a renderli cittadini di una società più civile di quella attuale. In scena il 14 e 15 gennaio
C’è una certa Annalisa per te
di Sandra Conti con Ennio Coltorti, Francesca Draghetti, Sandra Conti e Simone Crisari regia di Ennio Coltorti produzione Associazione Culturale Logos - Nuova Compagnia di Prosa “Amore… siamo in crisi!”.Tutti? Qualcuno? O forse nessuno?Vittime degli altri o semplicemente di se stessi? Questa la frase-chiave dello spettacolo, una commedia esilarante dai ritmi frenetici che coinvolge due genitori ex sessantottini e una figlia conformista e intransigente. Una messa in scena dissacrante che, divertendo, rilassando, e magari suggerendo riflessioni, punta il dito sui piccoli drammi relazionali dei nostri tempi in una sorta di moderna comedie humaine. In scena il 24 e il 25 gennaio
Antigone di Elena Bucci e Marco Sgrosso da Sofocle con Elena Bucci e Marco Sgrosso regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso di Luca Barcellona produzione Le Belle Bandiere Si entra nel mondo della tragedia greca e delle suggestioni del mistero che la avvolge, dal fascino delle rovine, con una partitura per voce, azioni e suono, basata sul testo di Sofocle,e un’attenzione a più recenti riscritture della tragedia, da quella di Jean Anouilh a quella di Bertolt Brecht, che hanno arricchito l’argomento di prospettive poetiche e psicologiche oppure eticopolitiche. Registrazioni, musica elettronica e suono ai sensori si miscelano alle parole e sorreggono, provocano, contrastano le azioni, aiutando il salto verso una commistione contemporanea dei diversi codici linguistici della musica, del teatro e della danza. In scena il 7 e l’8 febbraio, il 9 novembre a Russi
Infinite o sfinite? Miracoli delle donne d’oggi di Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni con Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni regia di Michael Margotta produzione Leart’ e Rossini Srl In questo spettacolo Dio è una donna. E neanche giovane... E subito, dal senso di infinito si passa allo Sfinito… ed ecco che, scesa tra gli uomini, la donna deve fare miracoli di ben altro tipo. Mettere assieme il marito ed il mutuo, la carriera e i figli, trovare un asilo nido, far salire un passeggino in metropolitana all’ora di punta. Questi sì che sono miracoli! E allora vai con le donne che amano troppo, mangiano troppo, parlano troppo, fanno tutto troppo... In scena il 6 e 7 marzo
rassegna comico Fichenstein
di Bruno Arena e Massimiliano Cavallari con i Fichi d’India Produzione Ridens Max e Bruno, dopo anni di vita di coppia “on the road”, stanchi di condividere camere d’albergo, colazioni, pranzi e cene, palcoscenici e successi cercano qualcuno o “qualcosa” che li sostituisca. Ma chi potrà replicare la loro energia comica, la loro confusione organizzata? Chi potrà essere altrettanto esplosivo e poliedrico senza deludere le migliaia di fan? Ecco la necessità di creare Fichenstein. Sulle tracce di Mary Shelley, gli “scienziati” Max e Bruno cercheranno di dare vita a un nuovo essere che possa sostituirli e permetta loro di riposarsi e guadagnare senza fare nulla. Fichenstein è la soluzione. Il 15 dicembre
Vernice fresca di Maurizio Pagliari con Duilio Pizzocchi Produzione Ridens Nel suo show, il comico bolognese propone una carrellata di esilaranti personaggi. Duilio Pizzocchi, imbianchino ferrarese tinteggiatore, con numerose presenze al Maurizio Costanzo Show. Ermete Bottazzi, l’improbabile camionista visto a Zelig Off e Circus. La signora Novella, vedova Neri, azionista di maggioranza della Microsoft, con la passione dei funerali. In scena il 21 gennaio, il 6 febbraio a Faenza
La nostra coppia è un trio di Marco Mancin con I Mancio e Stigma Spettacolo frizzante caratterizzato da un continuo cambio di situazione e stile comico. I Mancio e Stigma ci portano in quella che è diventata ormai una realtà del mondo giovanile, cioè “il mondo degli emo”, adolescenti androgini con lunghe frange sugli occhi, molti piercing sul corpo e con un’anima depressa, per poi passare a una squadra della Protezione Civile non molto preparata e poco altruista. Non manca la musica con i “Poeti Blues”, accompagnati da uno scarsissimo e inopportuno chitarrista. In scena il 2 febbraio, il 4 dicembre a Ravenna e il 15 marzo a Faenza
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Nel centro storico di Cervia via Savonarola 13 tel. 0544.970136 - cell. 348.2628486 chiusura invernale il martedì , Nel cuore del centro storico di Cervia, l Osteria delle Mura è un ambiente caldo ed accogliente dove si può gustare la cucina tipica legata al variare delle stagioni. Antipasti, primi piatti rigorosamente fatti in casa e ottima carne. I porcini abbondano nel periodo estivo e autunnale, il tartufo è presente quasi tutto , l anno, la cacciagione nei mesi invernali. Ottima la cantina con le migliori etichette regionali e nazionali. Apertura: tutte le sere dalle ore 19,00 domenica e festivi anche a pranzo
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cartellone prosa Bagnacavallo Teatro Goldoni piazza della Libertà, 21 Tel. 0545 64330 Inizio spettacoli ore 21
Molière a sua insaputa uno spettacolo di Leo Muscato e Paolo Hendel regia di Leo Muscato con Paolo Hendel e con Maria Pilar Pèrez Aspa, Laura Pozone, Mauro Parrinello scene e costumi di Carla Ricotti luci di Alessandro Verazzi E se, dopo tutti i pretestuosi processi affrontati in vita, al signor JeanBaptiste Poquelin, detto Molière, toccasse in sorte di doverne subire uno ancora più surreale in televisione? Un insolito Paolo Hendel, nei panni di un improbabile Molière, accetta l’invito della trasmissione televisiva “A sua insaputa”. In un turbinio comico di equivoci e fraintendimenti, la serata 22 ben presto assume i connotati dell’inquisizione: la sua vita privata, la sua opera, le sue grottesche idiosincrasie, sono analizzate, scandagliate, vivisezionate dalla conduttrice.Alla fine
Molière si ritroverà solo, un fantoccio minuto di fronte all’enorme schermo di un vecchio televisore con manopola. Si volta, gira la manopola e il televisore, finalmente, si spegne. In scena il 15 novembre Anche a Cervia il 16 e 17 novembre e ad Argenta il 13 gennaio
Cose che mi sono capitate a mia insaputa
Simone Bedetti,Maurizio Giambroni Dopo un lungo ‘rimpallo’di offerte e controfferte,il nostro protagonista decide,seppure a malincuore,e compra la tessera della loggia P3.Solo in questo modo potrà realizzare il suo sogno di esibirsi sul palco di qualche teatro prestigioso.Purtroppo,accorgendosi troppo tardi che non ne valeva la pena,si trova a dover raccontare la sua misera esistenza.Inizia così una febbrile rincorsa a ripercorrere i fatti,accorgendosi che sono accaduti tutti a sua insaputa e concertati dalla ‘longa manus’di un burattinaio più scaltro di lui... In scena il 22 e 23 novembre Fuori abbonamento
suo impeto di rinnovarsi, per la sua inesauribile energia che diviene simbolo della natura umana e della vita stessa. Il flamenco è dunque perfetto per descriverlo. Manifestazione artistica in grado di gridare ogni sentimento umano senza pudore e limiti, senza freni e razionalità. In scena il 27 novembre e il 28 novembre fuori abbonamento
Due di noi
Don Juan Il più famoso amante di tutti i tempi torna a sedurre con il flamenco
di Michael Frayn con Lunetta Savino,Emilio Solfrizzi regia di Leo Muscato produzione ErreTiTeatro30 e Leart’ di Eugenio Ghiozzi con Gene Gnocchi collaborazione ai testi di Ugo Cornia,
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Un fuoco di fila di trovate,di battute incongruenti,riunite attorno – in tutti e tre i gli atti unici che compongono lo spettacolo – a un’invenzione drammaturgica che ha per protagonista una coppia,colta in situazioni al limite (comiche,surreali o addirittura inquietanti),ma sempre risibili. Quello che conta in questo autore (sono suoi anche Rumori fuori scena e Copenaghen),infatti,è il modo in cui si sviluppano vicende risapute alle quali Frayn è in grado di restituire una carica forsennata,grazie a un’invidiabile capacità di giostrare l’ironia con l’allarme e con il nonsense,cercando di coinvolgerci dentro un perfetto meccanismo a orologeria che non lascia scampo. In scena il 21 dicembre Anche a Cervia il 22 e 23 dicembre
Occidente solitario
di Martin McDonagh
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con Claudio Santamaria e Filippo Nigro e con Nicole Murgia e Massimo De Santis regia di Juan Diego Puerta Lopez traduzioni di Luca Scarlini produzione Gli Ipocriti
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libertà, che con lucida preveggenza ci hanno svelato che “il futuro è già finito” e che sarebbe ora di tornare a privilegiare il “crescere” rispetto al “consumare”. In scena l’8 febbraio
Così è (se vi pare) La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda, ma non in quanto rappresentativo di se stesso, piuttosto come luogo universale dove i personaggi e i fatti raccontati diventano espressione di una società di disadattati in una condizione di solitudine e indifferenza.Al centro della vicenda, due fratelli in eterno conflitto, dopo la recente morte del padre, l’impossibilità di vivere senza dispute e aggressioni e un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette In scena il 26 gennaio
Eretici e corsari
di Luigi Pirandello con Giuliana Lojodice, Pino Micol e Luciano Virgilio regia di Michele Placido produzione L’Isola Trovata e Francesco Bellomo Definita da Pirandello Parabola in tre atti, in Così è (se vi pare) l’argomento è la verità, invano cercata concitatamente da tutti i personaggi dall’inizio alla fine, invano affermata e contraddetta in un intrecciarsi di ipotesi senza sbocco, sì da condurre naturalmente lo spettatore a considerarne la relatività. È, in sostanza, una satira filosofica, sapientemente concepita, svolta in modo leggero e divertito, che evidenzia il malsano desiderio di conoscere i fatti altrui. In scena il 16 marzo e dal 17 al 19 marzo a Lugo
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Niente progetti per il futuro
SIAT AUTOMAZIONI con Neri Marcorè e Claudio Gioè regia di Giorgio Gallione musiche dello Gnu Quartet: Francesca Rapetti (flauto), Stefano Cabrera (violoncello), Raffaele Rebaudengo (viola), Roberto Izzo (violino) dall’opera di Giorgio Gaber, Sandro Luporini e Pier Paolo Pasolini spettacolo realizzato in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber produzione Teatro dell’Archivolto A metà degli anni ’70 Pier Paolo Pasolini pubblicava Scritti corsari, una raccolta di articoli e riflessioni sulla trasformazione dell’Italia di quegli anni. In un’intervista Gaber commentava «sviluppo senza progresso… mi sembra la sintesi più appropriata della nostra epoca». Eretici e corsari è uno spettacolo che si alimenta di monologhi, articoli, canzoni, frammenti di interviste di due artisti e intellettuali “non organici”, che non hanno temuto di compromettersi e di risultare scomodi, poeti d’opposizione, diversi nella
di Nicolucci Carlo & C. snc Via della Merenda, 38-38A Fornace Zarattini (RA) Tel. 0544.463719 Fax 0544.509056
scritta e diretta da Francesco Brandi con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti Produzione Contemporanea 83 / Sosia & Pistoia Un gioco teatrale surreale, che cerca di raccontare con i toni della leggerezza e del paradosso una società in crisi, dove i valori dell’uomo appaiono lisi e sfilacciati sullo sfondo di un progressivo impoverimento spirituale. Due uomini si incontrano di notte su un ponte della periferia di una grande città. Li accomuna la singolare circostanza che nello stesso momento hanno pensato di compiere il medesimo gesto: suicidarsi gettandosi dal ponte… In scena il 25 marzo
25 ANNI DI ESPERIENZA
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cartellone prosa Russi Teatro Comunale via Cavour, 10 tel. 0544 587641 Inizio spettacoli ore 20.45
Antigone di Elena Bucci e Marco Sgrosso da Sofocle con Elena Bucci e Marco Sgrosso regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso di Luca Barcellona produzione Le Belle Bandiere Si entra nel mondo della tragedia greca e delle suggestioni del mistero che la avvolge, dal fascino delle rovine, con una partitura per voce, azioni e suono, basata sul testo di Sofocle, e un’attenzione a più recenti riscritture della tragedia, che hanno arricchito l’argomento di prospettive poetiche, psicologiche e etico-politiche. Registrazioni, musica elettronica e suono ai sensori si miscelano alle parole e sorreggono, provocano, contrastano le azioni, aiutando il salto verso una commistione contemporanea dei diversi codici linguistici della musica, del teatro e della danza. In scena il 9 novembre, anche il 7 e l’8 febbraio a Cervia
sizioni – a dialoghi surreali e citazioni fulminee attinte dal repertorio di Totò e Vicè, personaggi fantastico/poetici del teatro di Franco Scaldati, per comporre una riflessione umoristica e struggente sull’attesa, il rifiuto e l’accettazione della fine. In scena il 25 novembre
L’armor de mond Il rumore del mondo
testi di Raffaello Baldini e Giovanni Nadiani con Giovanni Nadiani e Giuseppe Bellosi Un bar, due tavolini. Due personaggi si raccontano momenti di vita e si interrogano sull’amore, sulla solitudine, sulla bellezza, sulla felicità, sulla paura, sulla morte, sul tempo, sull’eternità, insomma sul senso del mondo e dell’esistenza.Ascoltando questi discorsi, in cui l’umorismo dissimula un’amarezza profonda,“si ride, ma con dolore”, come amava dire Raffaello Baldini. In scena il 12 gennaio
Gin Game
Fantasmi
Via Maggiore 137/B Ravenna - Tel. 0544 215713 ateliermaggiore@hotmail.it
DONNA:
UOMO:
L’uomo dal fiore in bocca Sgombero Teatro degli Incamminati, Diablogues, Compagnia VetranoRandisi di Luigi Pirandello e frammenti da Totò e Vicé di Franco Scaldati con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Margherita Smedile regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi PerVetrano e Randisi la realizzazione de I Giganti della Montagna ha rappresentato l’approdo di un viaggio nel mondo pirandelliano cominciato nel ‘99. Con la riscrittura di Sgombero e de L’uomo dal fiore in bocca gli attori e registi siciliani, affiancati sul palco da Margherita Smedile, raccolgono i fili di questo lungo percorso pirandelliano e li intrecciano – in un gioco di contaminazioni e di sovrappo-
Associazione Culturale La Pirandelliana di Donald Lee Coburn con Valeria Valeri e Paolo Ferrari regia di Francesco Macedonio Uno spaccato esistenziale. Due vecchi, Fonzia eWeller, ospiti di una casa di riposo convenzionata.Weller, ricercatore di mercato in pensione, insegna a Fonzia, una vecchia puritana figlia di un pastore metodista, il gin nel quale da sempre eccelle ed è affettuoso e cordiale ma quando Fonzia, che ha imparato subito, comincia a vincere superando il maestro, scatena il suo disappunto, tanto più crescente fino a diventare collera, rabbia allo stato puro... Il finale ci mostra la dura real-
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tà: due vecchi stanchi e sfiduciati che avrebbero potuto essere due buoni amici se non fossero stati troppo impegnati a nascondere la propria infelicità dietro il velo dell’ipocrisia. In scena il 27 gennaio
ta-cassetta. Sono tanti gli ingordi, avidi, sospettosi, fa- melici, in preda alla paura che qualcuno rubi il “loro”. In scena il 28 febbraio
Piccoli crimini coniugali
La Contrada - Teatro Stabile di Trieste di Marsha Norman adattamento di Laura Curino con Ariella Reggio e Marcela Serli regia di Serena Sinigaglia
Teatro Stabile di Verona Fondazione Atlantide di Eric-Emmanuel Schmitt con Elena Giusti e Paolo Valerio regia di Alessandro Maggi Dopo aver subito un brutto incidente domestico, Gilles torna a casa dall’ospedale completamente privo di memoria, non riconosce più neppure la moglie Lisa, che tenta di ricostruire la loro vita di coppia tassello dopo tassello cercando di oscurarne le ombre.Via via che si riportano alla luce informazioni dimenticate si manifestano delle crepe: sono molte le cose che cominciano a non tornare... Come mai Lisa mente? E perché non vuole darsi fisicamente a Gilles? Per quale motivo Gilles – che afferma di essere completamente privo di memoria – si ricorda di certi particolari del viaggio di nozze? Sono alcuni dei misteri di questo giallo coniugale in cui la verità non è mai ciò che sembra, dove la memoria (e la sua supposta mancanza), la menzogna e la violenza vengono completamente riviste per assumere dei significati nuovi... In scena il 13 febbraio
Buonanotte mamma
Buonanotte mamma è un atto unico con due personaggi in scena: Jessie Cates, una donna sulla quarantina povera, ignorante, divorziata e depressa, che vive con la madre vedova,Thelma. La commedia si apre con Jessie che chiede a sua madre dove sia una certa pistola.Trovata l’arma con l’aiuto di Thelma, inizia a pulirla e annuncia molto tranquillamente che alla fine della serata, dopo aver augurato come di consueto la buonanotte a sua madre, si chiuderà a chiave nella stanza e si ucciderà... In scena il 14 marzo e il 13 marzo a Lugo
La cena dei cretini
L’Avaro Teatro delle Albe di Molière traduzione di Cesare Garboli ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari con Loredana Antonelli,Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Laura Dondoli, Luca Fagioli, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Marco Martinelli, Ermanna Montanari,Alice Protto, Massimiliano Rassu, Laura Redaelli regia di Marco Martinelli La lezione di Molie?re – che le Albe affron- tano a partire dalla traduzione di Cesare Garboli – e? quanto mai attuale, capace di penetrare il male in tutte le sue forme, so- ciali e psichiche. Sono tanti gli Avari. Brulicano nella parte ricca dell’Occiden- te, asserragliati nei loro bunker. Nella loro caset-
A.Artisti Associati di Francis Veber traduzione di Filippo Ottoni con Zuzzurro e Gaspare regia di Andrea Brambilla Scritta dal francese FrancisVeber negli anni Novanta, è una delle commedie più famose al mondo, diventata un cult dopo esser approdata al grande schermo nel 1998 per la regia dello stessoVeber. La trama è semplice ma di grande impatto comico, come si addice alle migliori commedie. Ogni mercoledì sera un gruppo di amici, ricchi e annoiati, organizza per tradizione la cosiddetta “cena dei cretini”, alla quale i partecipanti devono portare un personaggio creduto stupido e riderne sadicamente per tutta la serata. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta...
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cartellone prosa Conselice Teatro Comunale Via Selice 125 Tel. 0545 88508 Inizio spettacoli ore 21
Genteinattesa Il precario e il professore
con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti Trio di Piero Sidoti e Giuseppe Battiston musiche di Piero Sidoti Piero Sidoti (voce e chitarra) Antonio Marangolo (sax e percussioni) e Nicola Negrini (contrabbasso) foto di Daniela Crevena
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Uno spettacolo agro-dolce di parole e musica: una galleria di persone anonime che stazionano nell’incertezza e aspettano che arrivi prima o poi il loro momento. Personaggi defilati, rimossi, disattesi: la prostituta del brano Venere nera, un vecchio ballerino in disarmo, un acrobata, un prigioniero, un musicista, un giovane precario a vita; gente comune che sopravvive ai margini e proprio lì, in quelle periferie dell’animo e della società, affina una propria, particolare sensibilità, in grado di rubare alla quotidianità attimi unici di emozioni e pensieri. In scena il 31 ottobre
Gli occhi gli alberi e le foglie
con Ivano Marescotti e Mirella Mastronardi allestimento e regia di Giorgio Diritti musiche originali eseguite dal vivo da Daniele Furlati e Rosita Ippolito voci registrate Ivano Marescotti, Mirella Mastronardi,Anna Redi prodotto da Giorgio Diritti e Maura Andreuzzi per Aranciafilm Un professore universitario a una seduta psicoanalitica: nell’intreccio di ricordi e sensazioni che fondono la
storia personale a quella di Bologna e del mondo, emerge il travaglio della ricerca di un senso al proprio lavoro e alla propria identità. Nel racconto di un sogno e tra le immagini dell’inconscio affiora la speranza nei giovani: la vera energia per una società migliore. «Una riflessione visiva sul senso dell’educazione e dell’insegnamento. Una riflessione sul modo in cui la classe dirigente ha fatto evolvere il pensiero degli anni ‘70 e la società che ha costruito da allora». (Giorgio Diritti) In scena il 15 novembre
Padrona padrone della mia passione
con Anna Galiena da William Shakespeare scene di Marco Rossi regia di Marco Rampoldi produzione Procope Studio srl Shakespeare è il poeta delle passioni. Nessuno ha saputo descrivere con la sua acutezza le pulsioni violente dell’animo umano. In tutti i suoi capolavori il percorso per giungere all’oggetto del desiderio, o per fare i conti con i nostri impulsi più profondi, avanza inesorabile per passi progressivi. E i momenti chiave sono quasi sempre costituiti da lucidi faccia a faccia fra un uomo e una donna. In scena il 2 dicembre
Giorni scontati con Antonella Fattori, Giusy Frallonardo, Daniela Scarlatti e Lia Zinno di Antonella Fattori e Daniela Scarlatti
musiche di Marco Biscarini scene di Francesco Ghisu costumi di Lucia Mariani lighting designer Maurizio Fabretti - Progettinaria regia di Luca De Bei Produzione Molise Spettacoli Una commedia in cui quattro personaggi femminili si ritrovano a dividere una cella, vivendo situazioni divertenti disperate e grottesche. Quattro donne che si scontrano s’incontrano si amano si odiano si sopportano, ridono e piangono, ma soprattutto imparano a vivere in un luogo che è negazione della vita. In scena l’11 dicembre
Quisquilia Viaggio per un angelo e un clown
con Olivia Ferraris e Milo Scotton coreografie di Milo e Olivia, Paola Colonna musiche originali di Carlo Cialdo Capelli scenografie di Jacopo Valsania costumi di Colomba Ferraris testi di Marcello Turco luci di Cristian Zucaro regia di Philip Radice produzione Fondazione TRG Torino (Italia) e Avril en Septembre (Francia) Un tonfo.Ali che cadono dal cielo… Un Angelo messo alla prova sarà guidato da un eccentrico personaggio ai confini di un mondo bizzarro e sconosciuto. Dal sublime al ridicolo vi è appena un passo! La risata, infine, potrebbe essere l’unica cosa che ci permetterà di tornare a volare. Ogni personaggio mostra un rovescio della medaglia e scoprirà nello sviluppo dello spettacolo, attraverso la complicità dell’altro, del tempo e delle situazioni, come attraverso l’amicizia, questo viaggio si trasformerà in crescita... In scena il 29 gennaio
Non c’è tempo amore
con Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey, Edy Angelillo e Lorenzo Gioielli di Lorenzo Gioielli scene e costumi di Claudia Cosenza disegno luci di Luca Barbati regia di Lorenzo Gioielli Sala Umberto Produzioni Edoardo Massimi è un medico generalista di mezz’età. Legge il pensiero. Per lui, scapolo ostinato, avere una relazione duratura è praticamente impossibile. Un suo vecchio amico, Rudy Sottile, un giorno va a farsi visitare perché sua moglie Gemma è convinta soffra di satiriasi (eccessivo appetito sessuale). Quest’ultimo effettivamente ama molto il mondo femminile e ha un’amante... Ma la situazione di Rudy è patologica o è comune a tutti i maschi quarantenni? In scena il 5 febbraio
Ciò che resta Serata di disonore
con Alessandra Frabetti e Les Triplettes de Belleville di Barbara Giorgi, Daniela Galli, Silvia Donati musiche dal vivo di Davide Belviso regia di Alessandra Frabetti Sala Umberto Produzioni La donna nella sua complessità, poliedricità e nelle mille sfaccettature della sua personalità, ha da sempre affascinato i più grandi artisti e autori in ogni epoca della storia della musica: la donna e il suo uomo, la donna e il suo tempo, la donna e i figli, la donna e la sua solitudine... forse la donna è proprio questo: è l’insieme delle sue reazioni a tutto ciò che la circonda. In scena il 25 febbraio
Honour con Paola Pitagora, Roberto Alpi, Viola Graziosi e Evita Ciri di Joanna Murray-Smith traduzione di Masolino d’Amico regia di Franco Però produzione Fama Fantasma srl Lo scontro tra forme di amore - quello confermato da una vita in comune e quello scoppiato sotto il segno della passione - è il punto di partenza del testo di Murray Smith, autrice australiana di culto, col suo stile essenziale e immediato, di raccontare superbamente questa storia. In scena il 14 marzo
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cartellone prosa e incontri Fusignano Auditorium Corelli corso Emaldi, 109 tel. 0545 955672 Inizio spettacoli ore 21
Lezioni di ecostile incontro con Andrea Segrè Per la rassegna Il Canto della Parola, l’ospite della serata è Andrea Segrè, che parlerà del suo Lezioni di Ecostile, edito da Bruno Mondadori. Segrè è considerato una delle figure di riferimento della lotta allo spreco, convinto che il nuovo ecomondo esiste ma bisogna solo saperlo riconoscere: come la sua iniziativa Last Minute Market, che recupera il cibo dei supermercati, farmaci e altri prodotti invenduti per destinarli ad associazioni no profit e paesi dove ce n’è bisogno. In questo volume di grande successo, l’autore riflette sul nostro stile di vita, su come e perché abbiamo dimenticato che si consuma per vivere e non si vive per consumare… L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Controsenso e Discanti Editore. Intervengono Michele Antonellini ed i giovani de Il gruppo dello Zuccherificio. Incontro il 19 ottobre
Êria ‘d Rumâgna Alla scoperta dei tratti tipici che caratte-
rizzano la gente di questa terra, con il Trio musicale di Radu,Teddi eVlad Iftode e le loro esecuzioni di celebri brani di Carlo Brighi-Zaclen, Secondo Casadei, Romolo Zanzi e Ferrer Rossi. Aneddoti e storie popolari romagnole narrate da Gabriele Zelli. Poesie dialettali interpretate da Giuseppe Guerra. Incontro il 28 ottobre
La recita comincia con Giuseppe Bellosi, Marco Cavina e Ilario Sirri Introdotto dalle splendide musiche del violinista Marco Cavina, un incontro inedito tra due dei più sensibili dicitori della poesia dialettale romagnola: il maianese Giuseppe Bellosi e il cesenate Ilario Sirri. Per loro, l’interpretazione di grandi poeti della nostra terra come Raffaello Baldini,Walter Galli,Tonino Guerra, Olindo Guerrini ed altri ancora. Incontro l’11 novembre
Miles Gloriosus con Nathalie Caldonazzo e Corrado Tedeschi regia di Cristiano Roccamo musiche di Paolo Capodacqua scene di Matteo Soltanto costumi di Laetitia Favart
In questa lettura drammaturgica, l’intreccio architettato con cura dal servo astuto ai danni del soldato e a vantaggio del giovane innamorato viene rispettato con una messa in scena semplice, senza quarta parete. Attori che dialogano tra loro, che dialogano con il pubblico... come voleva Plauto e come si aspetta chi va ad assistere a una commedia. L’intreccio, spietato nello svelare gli istinti che muovono i personaggi, ci dà l’immagine disincantata e divertente delle vicende umane che rimangono immutate nel tempo. Sono sempre le stesse, 2000 anni fa come ora, nelle dinamiche e negli intrecci. Un’opportunità per gli attori di misurarsi con un grande classico latino, per riallacciarsi alla nostra tradizione comico-popolare che ci rende unici come popolo e come spirito. In scena il 2 febbraio
Davide Rondoni e Giovanni Nadiani Un nuovo viaggio dentro la cultura romagnola,in quegli anfratti spesso dimenticati in cui si nascondono insieme la riflessione sugli aspetti più profondi della vita e la risata liberatoria sulle incertezze che l’esistenza ci propone.A guidarci, l’interpretazione di due tra i più sensibili poeti di oggi: Davide Rondoni e Giovanni Nadiani. Incontro il 24 febbraio
Piazza Einaudi 1, Palazzo dell’Orologio Ravenna Centro (dietro Piazza del Popolo) tel. 0544 33133 • chiuso la domenica
Eda. Una donna del Novecento
con Daniela Poggi testo di Maurizio Garuti regia di Silvio Peroni Una storia vera, d’amore, di guerra, di ricordi. Daniela Poggi fa rivivere la storia di Antonio Marzocchi, comandante partigiano di San Giovanni in Persiceto, caduto nel 1944, del fratello gemello Armando, anch’egli partigiano, poi sindaco di Persiceto dopo la Liberazione e di Eda Bussolari, compagna di Armando e fonte di tutto il racconto. Eda è una donna spettatrice, vittima e protagonista della guerra che si è combattuta nei nostri confini, ma vicina per azioni e sentimenti alle donne libiche, indiane, somale, afghane: quelle per cui non è ancora arrivato il momento di raccontare. In scena il 26 aprile
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cartellone prosa Argenta
Inizio spettacoli ore 21
speciali, luci fantastiche e costumi per portare la platea nel mondo incantato e sognante della fantasia. In scena l’8 gennaio, alle ore 15.30
Il registro dei peccati
Moliere a sua insaputa
Teatro dei Fluttuanti via Pace, 2 tel. 0532 805344
uno spettacolo di Leo Muscato e Paolo Hendel regia di Leo Muscato con Paolo Hendel e con Maria Pilar Pèrez Aspa, Laura Pozone, Mauro Parrinello scene e costumi di Carla Ricotti luci di Alessandro Verazzi
Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle Recital-reading sul mondo khassidico con Moni Ovadia
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La spiritualità di quella gente della diaspora ebraica che vestiva in bianco e nero era davvero coloratissima, lo era con i colori del fervore estatico eppure quotidiano. Moni Ovadia conduce per mano lo spettatore verso un mondo straordinario che è stato estirpato dal nostro paesaggio umano e spirituale dalla brutalità dell’odio, ma che ci parla e ci ammaestra anche dalla sua assenza attraverso un’energia che pulsa. In scena il 9 dicembre
La fonte miracolosa con I Burattini dei Ferrari La Famiglia Ferrari è una delle più vecchie compagnie italiane a nucleo familiare che opera nel settore e prosegue una tradizione popolare che viene continuamente modernizzata e arricchita. I testi sono per la maggior parte tratti da antichi canovacci della commedia dell’arte. I caratteri propri del teatro dei burattini (Sandrone, contadino modenese, Fasolino, ragazzo del popolo bolognese) sono sempre i mattatori. Brighella,Arlecchino, Pantalone, Balanzone, Florindo, Rosaura, Colombina restano i protagonisti di ogni storia. Le fiabe del repertorio dei Ferrari, fedeli alla tradizione ma moderne, sono realizzate con uno spirito contemporaneo utilizzando anche la moderna tecnologia e l’esperienza del mestiere di molte generazioni: effetti
E se, dopo tutti i pretestuosi processi affrontati in vita, al signor JeanBaptiste Poquelin, detto Molière, toccasse in sorte di doverne subire uno ancora più surreale in televisione? Un insolito Paolo Hendel, nei panni di un improbabile Molière, accetta l’invito della trasmissione televisiva “A sua insaputa”. In un turbinio comico di equivoci e fraintendimenti, la serata ben presto assume i connotati dell’inquisizione: la sua vita privata, la sua opera, le sue grottesche idiosincrasie, sono analizzate, scandagliate, vivisezionate dalla conduttrice.Alla fine Molière si ritroverà solo, un fantoccio minuto di fronte all’enorme schermo di un vecchio televisore con manopola. Si volta, gira la manopola e il televisore, finalmente, si spegne. In scena il 13 gennaio Anche a Bagnacavallo il 15 novembre e a Cervia il 16 e 17 novembre
Suicidi? Strane morti all’epoca di tangentopoli
diretto e interpretato da Bebo Storti
e Fabrizio Coniglio dal libro 3 suicidi eccellenti di Mario Almerighi Siamo in piena tangentopoli e due comuni cittadini italiani, giocando a fare gli ispettori, indagano sui suicidi eccellenti di tre personaggi di quel periodo: Castellari, Cagliari e Gardini che si uccidono proprio quando dovrebbero incontrare i magistrati. Hanno tutti e tre un forte legame con l’Eni. È solo una coincidenza? Nulla di ciò che viene rappresentato è inventato ma è tratto da documenti, dichiarazioni e perizie ufficiali, raccolte con minuziosa scrupolosità dal presidente del tribunale di Civitavecchia Mario Almerighi e rielaborate attraverso l’ironia e il teatro. Riattraversare quel periodo con queste tre vicende è anche un modo per capire che cosa è il nostro paese oggi. In scena il 25 gennaio
Una recita straordinaria Compagnia Arrivano Dal Mare! dai testi di Giovannino Guareschi con Sergio Diotti, il Fulèsta e Lorenzo Palmieri, burattinaio e narratore musiche dal vivo di Stefano Zuffi AlchemicOrchestra regia di Stefano Giunchi “Arrivano dal Mare!”, in occasione del centenario di Giovannino Guareschi, ha realizzato questo allestimento, che prende spunto dalle opere scritte e illustrate durante la prigionia nei campi di concentramenti tra il 1943 e il 1945. Guareschi era stato internato, come molti ex-soldati e ufficiali dell’Esercito italiano che avevano scelto di non combattere o lavorare volontariamente per gli occupanti nazisti, e riuscì a coinvolgere in questa rappresentazione teatrale, avvenuta alla vigilia di Natale del ‘44, altri internati tra cui il poeta Roberto Rebora e l’attore Gianrico Tedeschi. Nelle opere al centro di questa lettura animata e musicata l’autore si chiede quale può essere il ruolo della poesia, della musica, dell’arte e della cultura in generale per lottare contro un fenomeno storico come la Shoah, e in generale contro tutte le guerre. In scena il 27 gennaio
Li Romani in Russia
con Simone Cristicchi tratto dall’omonimo poema in versi di Elia Marcelli adattamento teatrale di Marcello Teodonio scene di Danilo Facco costumi di Sara Quattrini musiche di Gabriele Ortenzi/Areamag regia di Alessandro Benvenuti Il grande pubblico lo conosce soprattutto per le sue belle canzoni, per le vittorie a Sanremo, ma sono ancora parecchie le sorprese che Simone Cristicchi ha in serbo! Qui interpreta una galleria di personaggi grotteschi e dolorosi, testimoni disarmanti del più drammatico momento vissuto dall’esercito italiano nella seconda guerra mondiale, la Campagna di Russia.Tratto dall’omonimo poema di Elia Marcelli – uno tra i pochi reduci che fecero ritorno da quel crudele massacro – il monologo coniuga all’importanza della materia trattata, un’espressività viva e incalzante per affrescare momenti che per troppo tempo è stato più facile (o comodo?) tacere. In scena il 10 febbraio
E pensare che c’era il pensiero di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Maddalena Crippa Massimiliano Gagliardi, pianoforte coriste Chiara Calderale, Miriam Longo e Valeria Svizzeri regia di Emanuela Giordano Prima donna che si avvicina all’universo gaberiano per interpretare un “repertorio tanto originale quanto maschile”, Maddalena Crippa non si sottrae alla sfida e anzi sottolinea la novità di un nuovo approccio che passa attraverso “un altro punto di vista, un’altra sensibilità”. Un Gaber riletto al femminile, che mantiene tutta la forza delle sue parole, che ancora oggi ci fa riflettere perché capace di interrogarsi, di scendere nel privato o aprirsi al sociale, di “stare” nel presente, riu-
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scendo a decifrarlo e persino ad anticiparlo, mettendosi in gioco in prima persona. In scena il 16 marzo
Bella ciao Un oratorio laico
Compagnia Arrivano Dal Mare! Da un’idea originale di Christine Van-Acker/Ass. Les Grands Lunaires, Belgio in collaborazione con Atelier delle Figure/Scuola per Burattinai con il fulesta Sergio Diotti e Margherita Fantoni regia di Stefano Giunchi con la collaborazione e il patrocinio dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Ravenna Lo spettacolo, giocato sul filo conduttore della notissima canzone popolare, mette in scena testi, lettere e testimonianze sulla Shoà e la persecuzione e lo sterminio di milioni di ebrei, di minoranze etniche, di militanti antifascisti. Lo spettacolo segue le peregrinazioni della canzone, raccogliendo e selezionando storie e testimonianze attraverso ricerche d’archivio, interviste, filmati. Lo spettacolo è un omaggio a tutti coloro che ieri e oggi, con grande coraggio e abnegazione, hanno fatto e fanno resistenza al razzismo, al genocidio, alla discriminazione, all’intolleranza, all’ingiustizia e alla guerra. In scena il 25 aprile
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rassegna comico Se Garibaldi scende da cavallo con Vito testo di Maurizio Garuti regia di Silvio Peroni Alle spalle dell’attore incombe una gigantografia dell’Eroe. È il monumento di Garibaldi a cavallo che si trova a Bologna, in via Indipendenza. «Cosa penserà di noi mentre passiamo per quella via? Ho sempre paura che ci giudichi... e che scenda dal piedistallo per dare un’occhiata per scoprire che ne è dell’Italia...» dice Vito-narratore. Così, mentre le vicende di Garibaldi vengono raccontate con esilaranti siparietti sempre rigorosamente fedeli ai dati storici, l’Eroe, muto dall’alto del suo cavallo, ascolta. Si riflette, si ripassa la storia. E soprattutto si ride. In scena il 18 novembre
Ragazze Nelle lande scoperchiate del fuori
con Lella Costa regia di Giorgio Gallione musiche di Stefano Bollani «È questo che vorrei provare a raccontare, questo andare, incerto ma inesorabile, questo voler esplorare e partire e
mettersi in gioco e capire, questo continuo sfidare e chiedere conto e pretendere rigore e rispetto e coerenza; la fatica e la leggerezza, il dolore, lo sgomento, la rabbia, i desideri,“l'arme e gli amori”... E che, compatibilmente con il mondo, riescono ad essere straordinariamente creative, e irresistibilmente simpatiche». (Lella Costa) In scena il 16 dicembre
Tutto quello che non avreste voluto sapere sulla donna... ma io ci tengo a dirvelo
cambiata dai tempi delle caverne o ci sono ancora inquietanti analogie con le sue sorelle preistoriche. Debora Villa – la comica che ci ha fatto divertire come inviata per Le Iene e opinionista a Glob l’osceno del villaggio – ci accompagna in un percorso fatto di microracconti ironici e taglienti, una brillante arringa in difesa dell’affermazione della donna, a dimostrazione del fatto che forse il sesso debole oggi giorno non è più quello femminile. In scena il 3 marzo
Urge di e con Alessandro Bergonzoni regia di Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi produzione Progetti Dadaumpa
con Debora Villa musiche eseguite dal vivo da Rafael Didoni Un viaggio, un vagabondare assieme a Debora Villa tra storia antica e recente, tra favole e cronache, tra cinema e canzoni per provare a capire qual è la situazione della donna ai giorni nostri, se è davvero
Urge è l’ultimo spettacolo di e con Alessandro Bergonzoni. Un allestimento che, già dal titolo, vuole chiaramente segnalarci un’allerta, una necessità artistica senza sosta e senza indugi. Ma cosa “urge” a Bergonzoni? Sicuramente segnalarci delle differenze che, se trascurate, possono realmente cambiare il senso delle cose, come quella tra sogno e bisogno. Ma anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato.
In scena il 9 marzo Anche a Ravenna il 14 gennaio e il 3 dicembre a Faenza
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SPECIALITÀ PESCE CUCINA ROMAGNOLA PESCE AL CARTOCCIO PANE E DOLCI CASERECCI
Ogni volta uno spettacolo diverso: Menù pausa pranzo € 12,00 + dolce € 1,00
Menù degustazione di carne € 25 di pesce € 30 e 40
Menù alla carta con serate a tema mercoledì e venerdì
Menù al cartoccio Happy Fritto a 10 euro
Servizio d’asporto tutti i giorni a pranzo e cena
Domenica dalle 19
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cartellone prosa Longiano Teatro Petrella piazza San Girolamo, 2 Tel. 0547 665113 Inizio spettacoli ore 21
Puthana Moksham
spettacolo di danza Kathakali tratto dal poema “Bhagavathan” con Maryse Noiseux (CanadaIndia) Il teatro Kathakali ha la sua origine da antichi rituali e culti che si svolgevano nei templi hindu ed è l’essenza della cultura del Kerala. Le storie raccontate sono tratte dagli antichi poemi 32 epici Mahabharata e Ramayana. Maryse Noiseux, canadese, dopo essersi specializzata in antropologia e teatro, nell’81 approda in India e studia per tre anni alla famosa scuola Unnay Warrier Smaraka Kalanilayam. Fondamentale l’incontro con il maestro Sri. Kudamaloor Karunakaran Nair. Studia con lui dal 1984 fino al momento della sua morte, nel 2000. Insieme lavorano e fondano nel 1990 il Centro Internazionale di arte e cultura “Satsangam” a Trivandrum (Kerala Sud India). Ha partecipato a numerosi spettacoli in India e dato molteplici rappresentazioni in Italia, Francia, Canada, Nicaragua, Costa Rica, dove è stata insegnante alla scuola nazionale di danza. In scena l’11 novembre
La luce di dentro
Accademia della Follia di Giuliano Scabia, in collaborazione con Claudio Misculìn testi di Gianni Fenzi, con inserti di Alda Merini, Umberto Saba, Peppe Dell’Acqua, Claudio Misculin, Giuliano Scabia, Darko Kuzma con Claudio Misculin, Donatella De Gilio, Giusepe Denti, Pino Feminiano, Francesca Hagelskampf, Darko Kuzma, Sabrina Nonne, Gabriele Palmano detto Charlie, Arianna Rossi,Valentina Sussi, Andrea Zelesnikar Parlano di una luce misteriosa e semplice, che non tutti sanno vedere e del coraggio di aprire in noi una porticina, per farcela entrare; parlano di andare a teatro rilassati e di abbandonarci alle sorprese che potrebbero capitare; parlano di rischio, attori “a rischio” che nel rischio vivono amandolo alla follia… Uno spettacolo che coinvolge e tocca il cuore, ora con violenza, ora con tenerezza, illuminandoci di emozioni e colori. In scena il 26 novembre
che di Dante. La poesia si fonderà con la musica originale, creata ed eseguita da Massimo Piani (sax) e Luca Matteuzzi (pianoforte). Un Dante da ascoltare oltre che da leggere. In scena il 1 dicembre
Angelica di e con Andrea Cosentino regia AndreaVirgilio Franceschi collaborazione alla drammaturgia e alla messa in scenaValentina Giacchetti «Non c’è storia. Ma c’è una concessione al bisogno di tirare avanti. Una trama. Ed è quella dello sceneggiato ricostruito in scena senza ausili tecnologici, ma utilizzando la cornice vuota di ciò che fu un televisore, e parrucche e primi piani e piani interi e bambole e pezzi di oggetti e dettagli di corpi…» (Andrea Cosentino). In scena il 14 gennaio
Alda Merini Parole, immagini e suoni vestiti di mistica follia…
La Divina Tragicommedia
di Dante Alighieri con Ivano Marescotti Massimo Piani, sax Luca Matteuzzi, pianoforte Ivano Marescotti torna alla Commedia dantesca che già aveva amorosamente presentato in dialetto romagnolo, ma ora allarga l’orizzonte: ha infatto recentemente registrato per le edizioni Zanichelli l’intera opera, che ora partirà per le scuole italiane ma anche per gli appassionati della nostra lingua in tutto il mondo. Nello spettacolo, dato in esclusiva a Longiano dopo la primissima usicta a Mosca, ricreerà le atmosfere suggestive dell’opera, declamando alcune tra le più famose canti-
con Enrico Intra, pianoforte Manuela Tadini, declamazione lirica video e immagini a cura di Enrico Maria Brocchetta danzatrice, Giselda Manieri Un singolare e doveroso omaggio a un animo poetico per eccellenza, rievocando alcune sue liriche, nonché le tappe più struggenti – ma anche quelle più gioiose – del suo percorso umano e artistico. Enrico Intra: pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, ma anche organizzatore e ideatore di eventi e situazioni che hanno inciso nel tessuto socioculturale italiano, ha attraversato da protagonista oltre mezzo secolo di vita musicale. Manuela Tadini, attrice milanese, ha interpretato spettacoli d’ogni genere ed impronta: dalla Commedia dell’Arte
al Teatro dell’Assurdo, fino alla sperimentazione applicata su autori contemporanei come Jean Genet, BorisVian e Max Aub. «…Era la primavera dello scorso anno quando sentii l’impulso di creare una “tela astratta da palcoscenico” a lei dedicata: qualcosa che potesse rimanere “senza tempo”, come una nota musicale idealmente sospesa... come certe visionarie apparizioni percepibili nelle sue liriche e che indelebilmente vanno a tatuarsi negli occhi e nelle viscere dell’anima di chi sa ascoltare…» (Manuela Tadini). In scena il 20 gennaio
La colonna infame Teatro Invito da Alessandro Manzoni con Luigi Maniglia, Luca Radaelli, Valerio Maffioletti luci di Michele Napione suoni di Luigi Maniglia consulenza musicale di Angelo Rusconi collaborazione alla regia di Antonio Pizzicato regia e drammaturgia di Luca Radaelli Teatro Invito torna all’opera di Alessandro Manzoni, con uno spettacolo su quella che viene considerata l’appendice e in un certo senso il completamento dei Promessi sposi: un libricino che non fece grande fortuna al tempo in cui Manzoni lo scrisse, ma che invece oggi è ritenuto forse la sua opera più importante. Si tratta di un commento agli atti di un processo, quello intentato ai presunti untori della peste nel 1630. Manzoni parla della tortura, dell’inquisizione, della peste per parlare dei temi a lui più cari: la giustizia, quella divina e quella umana, e il libero arbitrio, che consente di scegliere tra il bene e il male. La vicenda viene raccontata in modo serrato, come in un “legal thriller”. Le atmosfere vengono suggerite da momenti musicati e cantati. In scena un leggio, una sedia e tre piantane di metallo che alludono a patiboli, macchine da tortura, croci. Sullo sfondo l’attualità: pesti che ciclicamente ci minacciano, torture, ingiustizie, processi sommari in corso anche oggi in varie parti del mondo. Perché «le istituzioni più assurde hanno sostenitori finché non sono morte del tutto, e spesso anche dopo, per la ragione stessa che sono potute vivere». In scena il 27 gennaio
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danza contemporanea
Bach, sublime e complessa architettura per raccontare il corpo umano Virgilio Sieni illustra come le Variazioni Goldberg siano diventate un movimento “pittorico” di Linda Landi
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Atteso ritorno a Ravenna della Compagnia Virgilio Sieni, una tra le più significative esperienze di ricerca per la danza internazionale. Impegnato dal giugno 2011 nel suo progetto L’arte del gesto nel Mediterraneo, percorso quadriennale commissionato da Marseille Capitale Europea della Cultura 2013 che lo porta in questi giorni a Marsiglia,Arles e in Camargue, la mente di Cango Cantieri Goldonetta porterà invece al Teatro Alighieri (4 marzo 2012) Solo Goldberg Improvisation, “produzione-manifesto” quanto mai emblematica della sua poetica. Che, dal 2007 con la direzione dello spazio artistico da lui ideato, all’interno di in un edificio storico dell’Oltrarno, e le esperienze della Compagnia, entra nel vivo delle ultime ricerche, sfociando nell’Accademia sull’arte del gesto. Un contesto innovativo finalizzato alla trasmissione delle pratiche artistiche e alla definizione di un nuovo rapporto tra formazione e produzione, rivolto sia a professionisti che a gruppi di neofiti della danza, dall’infanzia, alla terza età, ai non vedenti. Con il Solo creato sulle Variazioni Goldberg – musicate da Johann Sebastian Bach negli anni ’40 del Settecento – Sieni mette in scena un lavoro orchestrato con un fine sentimento architettonico della simmetria (non a caso, l’architettura appartiene veramente alla formazione del coreografo fiorentino), traducendo in gestualità l’impeccabile coerenza compositiva dell’opera musicale, che verrà eseguita dal vivo dal pianista Riccardo Cecchetti. Sieni, come mai ha scelto di lavorare sulleVariazioni Goldberg di Bach e in che senso considera questo lavoro una sorta di summa del suo percorso artistico? «Quest’opera musicale rappresenta una grande architettura sublime, complessa e articolata. Ho definito un tracciato preciso per ognuno dei trentadue pezzi, una trasposizione pittorica e architettonica del corpo. Pittorica perché si rifà al tema della “pietas” rinascimentale italiana. Architettonica perché contrappunta i seg-
Il coreografo e danzatore Virgilio Sieni
menti del corpo e forma una figura dinamica col movimento. Cos’è il corpo, in fondo, se non un’architettura di ossa, organi e nervature?». Un coreografo, danzatore, artista del corpo di oggi. Musiche del Settecento. Arte italiana dal Trecento al Seicento. Quale filo rosso lega questi elementi? «È Bach, che si configura come un occhio esterno e al contempo interno. È il vero tempo contemporaneo, non lineare, ma nemmeno schizofrenico. Non vuole cogliere il tutto, è leggero. Collega il fondamentale apprezzamento del passato all’esperienza del corpo che conduce verso il futuro. In fondo siamo animali
deboli, in piedi solo da poche migliaia di una serie di echi non unilaterali, ma in anni». diverse parti dello spazio e genera un’energia intuitiva e veloce». Qual è la sua idea di improvvisazione: descrivendo Solo Goldberg ha Lei ha fama d’essere molto rigoroso parlato di “riconoscimento” e “rincome coreografo: qual è il suo rapnovamento”… In che senso? porto con l’imperfezione? «È il tempo passato che cade immediata«Rigoroso. È una nostra funzione che va mente nella contemporaneità. Non un cullata, perché ci porta qualcosa di nuovo semplice oggetto espressivo, non una seme sconosciuto. La metrica è una dolce plice liberazione che porta a ripetere quelstruttura rigorosa che si dilata e alleggerilo che si sa fare meglio. È un’esplorazione sce; il rigore deve sortire l’effetto contradi immagini, un “fare rio e va inteso come vuoto nel corpo” per l’esercizio e l’ascesi». «L’improvvisazione portalo a muoversi Se dovesse fare il è il tempo passato attraverso canali di punto sulla sua che cade energia. La dinamis, la carriera oggi, cosa nella contemporaneità» sente di aver già danza sono più veloci raggiunto e cosa, del pensiero, lo anticiinvece, vorrebbe conquistare? pano. Il lavoro è sulla musica composta, ma è improvvisato: la variazione sta in «Il desiderio è un’idea di trasmissione questo». della dinamica.Vorrei che tutti danzassero e gioissero, trasfigurando il corpo nella …E cosa intende per “il corpo si vita quotidiana. Come nei Misteri eleusini: sbrandella, si spella” come scrive essere fuori da sé, abbandonarsi per inconnella presentazione del solo? trare persone belle, concependo lo spetta«Praticando una qualità di movimento, il colo come motivo di confronto con gli corpo, che è articolare, crea una forma altri. Amo le Variazioni Goldberg per il che segue la dinamica della articolazione. loro virtuosismo infantile, e allo stesso Per me “sbrandellare” è la capacità del danmodo trovo splendidi i bambini e gli anziazatore di creare associazioni. Il suo corpo ni». si dipana in diverse direzioni, dà voce ad
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27 novembre Andrea Morelli Band “guest Joe De Luigi” (black, pop, rock music)
4 dicembre Didi Maglioni “Saylor Family” (country rock)
8 dicembre Gigi Puzzo Band (rock, blues reggae)
11 dicembre Martina Band (soul funky)
18 dicembre Dirani Brother “Modà” (funky music)
24 dicembre RICKY PORTERA e GIGI PUZZO “Magia della chitarra” (dagli Stadio a Dalla)
25 dicembre Mecco (rock&blues)
31 dicembre ???????? (baracca!)
7 gennaio Blue Jackets “Gigi Puzzo e Filippo Tirincanti return” (rock&blues)
Concerti ore 20 - 23
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il personaggio
Pier Luigi Pizzi, quando la scena diventa il regno dei sogni realizzati Lo scenografo milanese, con i suoi sessant’anni di carriera, rappresenta una pagina fondamentale della storia della lirica italiana di Matteo Cavezzali
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«Lascia ch'io pianga la dura sorte, e che sospiri la libertà!» recita la più nota aria del Rinaldo, l’opera di Handel che il grande regista e scenografo Pier Luigi Pizzi porterà al teatro Alighieri ad aprile. Il capolavoro barocco ispirato alla Gerusalemme liberata di Tasso fu la prima opera cantata in italiano scritta appositamente per la scena inglese e debuttò a Londra nel 1711. Al centro dell’opera il personaggio della maga Armida regina di Damasco, che rapisce Almirena, la sposa di Rinaldo, e tenta di sedurre il paladino. Ovviamente il suo piano andrà in fumo grazie al valore di Rinaldo e della sua spada. L'allestimento presentato all’Alighieri fu ideato da Pizzi ventisette anni fa per il Valli di Reggio Emilia e ha girato per i più importanti teatri d’Europa, dalla Scala di Milano al Teatro Lirico Nacional di Madrid. A guidare l'orchestra dell’Accademia Bizantina sarà Ottavio Dantone direttore in ascesa e filologo della musica barocca, al quale nel '99 Riccardo Muti affidò alcune recite della Nina, o sia la pazza per amore di Paisiello, al Piccolo di Milano. Abbiamo parlato dello spettacolo con Pier Luigi Pizzi, che dal 1951 a oggi ha firmato alcune delle opere più rappresentative del panorama contemporaneo. Quando debuttò il suo Rinaldo nel 1985 immaginava che sarebbe diventato uno spettacolo così longevo? «In effetti no. Mi piaceva il progetto e mi ci ero dedicato con passione confrontando le due versioni che Haendel ne aveva fatto nel 1711 e nel 1731. Ne risultò una sintesi convincente in equilibrio con una nuova drammaturgia. Il direttore del taetro Romolo Valli di Reggio Emilia, Guido
Zannoni, mi aveva dato piena libertà di scelta e così fu decisa la rappresentazione di Rinaldo. Lo spettacolo fu accolto con molto favore e iniziò subito un lungo e fortunato percorso nei teatri di tutta Europa, da Parigi a Madrid, da Lisbona a Ginevra passando per la Fenice di Venezia e la Scala di Milano, fu anche proposto a Seul con grandi consensi, perchè si è rivelato uno spettacolo accessibile a qualsiasi pubblico essendo basato sostanzialmente sulle immagini in una perfetta dinamica guidata dalla musica». Decise liberamente che opera mettere in scena, una cosa non molto comune per un regista nel panorama italiano, cosa la portò a scegliere proprio il Rinaldo? «Il libretto dell’opera è solo un pretesto, come spesso accadeva nel teatro barocco. Fortunatamente la musica è un formidabile motore e la successione delle arie non genera monotonia ma anzi spinge l'azione in modo vivo ed energico. Nella concezione registica, l’asso nella manica fu di inserire macchine sceniche umanizzate. L’utilizzo di queste macchine era comune nella scenografia barocca, così pensai di affidare all'uomo il compito di dare mobilità al dispositivo
scenico, decisi che fossero dei figuranti a movimentare l'impianto e su appositi carri far circuitare i personaggi. Questi mimi interamente vestiti di nero e mascherati come nel teatro giapponese kabuki, sono diventati i veri protagonisti dello spettacolo perchè proprio a loro
Qui e sotto, due momenti del Rinaldo Sopra, Pier Luigi Pizzi era affidato il compito di animare l'intecamion. Sarebbe pensabile oggi ra regia». mettere in scena un’opera in modo così grandioso e costoso? Lei ha iniziato la carriera come scenografo e anche in veste di «Oggi si preferisce puntare su scenograregista ha sempre messo molta fie più agili e meno onerose. Nel nostro attenzione all’impatto visivo delle caso si deve considerare che questo allesue opere, pensa che l’aspetto stimento ha fatto in trent'anni il giro del musicale abbia mondo e ha avuto troppo il sopravtutto il tempo di «Lo spettacolo vento negli allestiammortizzare il suo fu accolto con molto favore e iniziò subito menti? costo». un fortunato «Credo in un’estetica Alla luce dei tagli percorso nei teatri non fine a se stessa, alla cultura e della di tutta Europa fino ma funzionale alla crisi dei teatri ad arrivarea rappresentazione. come vede il futuanche in Asia» L’aspetto musicale è ro della lirica? altrettanto importan«Il problema purtropte e con ogni direttore d'orchestra ho po non riguarda soltanto la seria crisi sempre cercato di fare lo stesso percoreconomica che sta condizionando la proso estetico, scegliendo cantanti stilisticagrammazione dei teatri. Faccio questo mente perfetti ma che avessero anche mestiere da sessanta anni e posso garanuna credibilità fisica». tire di aver sempre sentito parlare di crisi eppure si è sempre trovato un La scenografia del Rinaldo è veramodo per raggiungere il risultato prefismente spettacolare e per trasporso anche con un minimo di risorse». tarla serviranno addirittura nove
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cartellone opera & danza Ravenna via Mariani, 2 tel. 0544 249244
grazie all’iniziativa dell’Accademia della Scala che lo ha riallestito coi suoi giovani interpreti,tutti fra i venticinque e i trent’anni.
Inizio spettacoli ore 20.30 La domenica ore 15.30
Sukhishvili
Teatro Alighieri
L’occasione fa il ladro
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burletta per musica in un atto libretto di Luigi Prividali da “Le Prétendu par hazard,ou L’Occasion fait le nom”di Eugène Scribe musica di Gioachino Rossini personaggi e interpreti Don Eusebio: Fabrizio Mercurio Berenice: PrettyYende,Marika Gulordava; Don Alberto:Leonardo Cortellazzi,Filippo Adami; Don Parmenione: Christian Senn,Filippo Polinelli; Ernestina:Valeria Tornatore, Evis Mula; Martino Davide Pelissero, Valeri Turmanov regia,scene e costumi di Jean-Pierre Ponnelle regia ripresa da Sonja Frisell luci Marco Filibeck Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala direttore:Daniele Rustioni Coproduzione: I Teatri di Reggio Emilia,Teatro Comunale di Treviso,Teatro Alighieri di Ravenna in collaborazione con Teatro alla Scala e Accademia del Teatro alla Scala;allestimento del Rossini Opera Festival (1987). Celebre allestimento del grande regista e scenografo francese Jean-Pierre Ponnelle,protagonista assoluto della scena lirica internazionale assai noto anche per le numerose versioni filmate di opere liriche,prematuramente scomparso alle fine degli anni ottanta.Sono passati ventitré anni dalla prima pesarese e lo spettacolo non mostra una sola ruga,è fresco come e più di una nuova produzione.Ispirandosi al sottotitolo dell’opera,“il cambio della valigia”, Ponnelle fa sgorgare tutto magicamente da una valigia:scene,attrezzeria,perfino i cantanti sotto la direzione del servo Martino.L’incanto delle scene dipinte,delle cantinelle a vista,dei cieli,dei tiri e della graticcia,dei movimenti in quinta,la magia delle luci,la delicatezza delle tinte pastello,lo splendore dei costumi,evocano una sorta di carillon fiabesco colmo d’ironia, eleganza,gusto per il gioco teatrale,un classico che non ci si stanca mai di rivedere e che rivive
Il concerto
Anteprima straordinaria per Ravenna Festival 2012: Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra
In scena il 10 e 11 dicembre
Danze folcloristiche georgiane su musiche di autori del X e XII sec. coreografie di Iliko Sukhishvili Sr., Nina Ramishvili, Iliko Sukhishvili Jr. Orchestra del Balletto Nazionale della Georgia Sukhishvili Il Balletto Nazionale della Georgia,fondato a Tbilisi nel 1945 da Nina Ramishvili e Iliko Sukhishvili,persegue l’intento di far conoscere le antiche danze popolari georgiane rinnovando e vivificando un repertorio antichissimo al quale ha guardato anche Marius Petipa.Lo spettacolo propone tre diversi stili coreografici che rispecchiano la storia di questo popolo:le danze di palazzo,il folklore cittadino di Tbilisi,le danze degli artigiani e dei venditori ambulanti.
In scena il 17 e 18 dicembre
La bayadère
coreografia di Rafael Avnikjan e Karin Alaverdjan da Marius Petipa con il Balletto del Teatro Nazionale Slovacco di Bratislava musica di Ludwig Aloisius Minkus costumi di Jozef Jelinek Il balletto narra la tormentata e tragica vicenda amorosa tra la baiadera Nikia,danzatrice indiana del tempio,e il giovane generale Solor, capo delle guardie del Rajah.Fortemente permeato di quell’esotismo così di moda nella seconda metà del XIX secolo,periodo delle grandi esplorazioni geografiche,è uno dei balletti più celebri e rappresentati di tutto il repertorio classico,fra i più cari al grande pubblico.La versione di Rafael Avnikjan e Karin Alaverdjan ha debuttato nella scorsa stagione al Teatro Nazionale Slovacco di Bratislava,una delle istituzioni culturali più importanti del paese.
In scena il 14 e 15 gennaio
La bohème scene liriche in quattro quadri libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa dal romanzo “Scènes de la vie de Bohème”di Henri Murger
C’è anche Ravenna tra le quattro città italiane che saranno toccate dalla prima tournée italiana con la Chicago Symphony Orchestra da quando il maestro ne ha assunto la direzione musicale nel settembre 2010. Venerdì 27 aprile il concerto in programma al Pala De André sarà l’anteprima eccezionale della XXIII edizione di Ravenna Festival. Non ancora definito il programma musicale di una tournée – la 38ª nella storia della prestigiosa compagine americana – che nel prossimo aprile toccherà prima la Russia per giungere poi in Italia dove, nell’ordine, farà tappa a: Roma, Napoli, Brescia e Ravenna. La CSO è una delle big five statunitensi, le cinque sorelle, insieme con le orchestre di New York, Los Angeles, Cleveland e Philadelphia dove Muti ha lavorato tra il 1980 e il 1992, ereditando l’incarico di direttore musicale da Eugène Ormandy. Definita ora una supercorazzata sinfonica ora l’orchestra degli ottoni leggendari, la Chicago, come ha sottolineato Muti in più occasioni: «…è un’orchestra massiccia, poderosa, dalla straordinaria versalitità, paragonabile alle filarmoniche di Berlino e Vienna. Un complesso che risente ancora dell’impostazione del grande Fritz Reiner e Georg Solti». Muti è il decimo direttore musicale nella storia della prestigiosa orchestra fondata nel 1891 da Theodore Thomas come epressione artistica di quella spinta vitale che trasformò la Chicago ottocentesca da paese di cinquemila persone a metropoli di un milione e mezzo. La “Muti era” come hanno titolato i giornali della città affacciata sul lago Michigan è iniziata il 19 settembre 2010 con l’appassionato abbraccio che tutta la città ha riservato al maestro in occasione del concerto che ha inaugurato il quinquennio alla guida della CSO. Un concerto all’aperto nel Millenium Park (lo stesso luogo da dove partì l’avventura di Obama verso la Casa Bianca) a cui hanno assistito oltre 25.000 persone (nella foto sopra), tra standing ovation, bandierine, fuochi d’artificio e le finestre dei grattacieli illuminate in modo tale da riprodurre sulle facciate i nomi MUTI e CSO. Il feeling tra l’orchestra e il maestro è stato immediato tanto che, in un anno in cui per Muti non si contano i riconoscimenti prestigiosi – “Musician of the year” per la rivista Musical America, i premi “Birgit Nilsson” in Svezia e “Principe delle Asturie per le Arti 2011” in Spagna – la registrazione live della Messa da Requiem di Verdi con la CSO ha conquistato due premi alla 53ª edizione dei Grammy Awards: best classical album e best choral album. In attesa della definizione del programma completo del Festival che, come di consueto, si svolgerà da giugno a luglio, la straordinaria anteprima che consentirà di ascoltare live l’orchestra di Chicago diretta da Riccardo Muti è certamente un ‘occasione da non perdere.
musica di Giacomo Puccini Personaggi e interpreti: Mimi: Jessica Nuccio, Aurora Tirotta, Musetta: Mariangela Sicilia, Ewa Majcherczyk Rodolfo: Dimitrios Flemotomos Marcello:SergioVitale,Gonzalo Ezequiel Moya Schaunard: Gabriele Nani,Alessio Arduini Colline: Luca Dall’Amico regia di Marco Gandini scene di Italo Grassi costumi di Anna Biagiotti luci di Marco Minghetti Orchestra e Coro della Toscana maestro del coro:Marco Bargagna direttore:Elio Boncompagni Nuovo allestimento del Teatro del Giglio di
Lucca in coproduzione con Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Alighieri di Ravenna L’allestimento è ambientato alla fine dell’Ottocento,periodo corrispondente a quello della composizione del melodramma.Per assecondare la circolarità spaziale dell’opera,che si apre e si chiude nella soffitta dei giovani bohèmien,senza indugiare in pause dopo ogni atto che rischiano di spezzarne l’unità drammaturgica complessiva,sono state pensate scene che permettono di effettuare un unico lungo intervallo tra secondo e terzo atto.Il cast di Bohème,opera per antonomasia legata alla giovinezza,è composto da giovani e talentuosi continua a pagina 40
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artisti selezionati in lunghe sedute di audizione tra oltre centottanta candidati.
In scena il 28 e 29 gennaio
L’opera da tre soldi
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Arriva per la prima volta all’Alighieri la pièce che ha garantito a Brecht il maggior successo internazionale,anche grazie alla collaborazione di KurtWeill,che assume un rilievo determinante per lo strettissimo legame tra testo e musica dei songs.Il dramma – in un prologo e tre atti – si rifà a “L’Opera del mendicante” (“The Beggar’s Opera”,1728) di John Gay, parodia del melodramma e tagliente rappresentazione della malavita londinese del Settecento.Di grande valore l’allestimento che fra gli attori vede la presenza di Massimo Ranieri e Lina Sastri e presenta le scenografie dell’artista Fabrizio Plessi.
In scena dal 21 al 23 febbraio
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dramma in un prologo e tre atti libretto di Bertold Brecht musica di KurtWeill Personaggi e interpreti: Macheath (Mackie Messer): Massimo Ranieri Polly Peachum: Gaia Aprea Geremia Peachum: Ugo Maria Morosi Celia Peachum: Margherita Di Rauso Jackie “Tiger”Brown: Paolo Serra. Con la partecipazione straordinaria di Lina Sastri regia di Luca De Fusco scene di Fabrizio Plessi costumi di G.Crisolini Maltesta luci di Maurizio Fabretti coreografie di Alessandra Panzavolta Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” direttore:Francesco Lanzillotta Coproduzione Teatro Stabile di Napoli, Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con Teatro di San Carlo
Remember me - Swing Shift - Caught - In the end
coreografie di David Parsons con The Parsons Dance Company musiche di Rossini, Mozart, Phil Woods, Miles Davis, Robert Fripp, King Crimson, Dave Matthews Band David Parsons,vera e propria icona della post modern dance statunitense,incarna una danza piena di energia e positività,acrobatica e comunicativa al tempo stesso.The Parsons Dance,da lui fondata nel 1987,è tra le poche
compagnie che,oltre ad essersi affermata sulla scena internazionale con sempre rinnovato successo,è riuscita a lasciare un segno nell’immaginario teatrale collettivo e a creare coreografie divenute veri e propri “cult”della danza mondiale.Composta da dieci ballerini fissi,la compagnia vanta un repertorio di un centinaio di coreografie originali,prima fra tutte la celeberrima “Caught”,creazione di straordinaria teatralità (Parsons 1982),dove il lavoro fisico si trasforma in virtuosismo e leggerezza.
In scena il 25 e 26 febbraio
Solo Goldberg improvisation danazatore: Virgilio Sieni al pianoforte Riccardo Cecchetti musiche di Bach Lo spettacolo rappresenta il manifesto dell’arte coreografica di Virgilio Sieni, emblema delle sue ricerche sul corpo e sui linguaggi della danza e dell’arte, sempre protese a oltrepassare gli approdi formali e le codificazioni. In questo lavoro la musica di Bach, reinterpretata con le celebri pagine musicali di Goldberg, definisce una metrica e un’architettura immateriale in cui il danzatore si iscrive attuando un continuo ripensamento del corpo e accennando a un articolato percorso di figure prostrate, tratte dall’arte italiana dal ‘300 al ‘600.
In scena il 4 marzo fuori abbonamento
Il piccolo spazzacamino opera in un atto su libretto di Eric Crozier;versione italiana
di Franca Alfei e Piero Santi musica di Benjamin Britten Personaggi e interpreti: Black Bob: Dario Giorgelé Clem:Giulio Pelligra Miss Baggott:Valentina di Cola Miss Rowan:Simona di Capua regia di Piero Fenati scene e costumi di Ezio Antonelli Ensemble Fauves Plus direttore: Erasmo GaudiomonteCoro “Libere Note”dei bambini della scuola “Mordani”di Ravenna;maestre del coro Elisabetta Agostini e Catia Gori Produzione Teatro Alighieri di Ravenna Questo lavoro del compositore inglese Benjamin Britten (di cui ricorre il centenario della nascita) fa parte di un geniale progetto di opera per bambini che Britten intitolò “Facciamo un’opera!” con il quale inaugura una formidabile formula di condivisione creativa. Oltre ai sette bambini protagonisti del racconto sulla scena, ai quattro personaggi interpretati da adulti - cantanti professionisti - e a un coro di voci bianche, è infatti tutta la platea ad essere parte attiva della rappresentazione. Il successo fu straordinario fin dalla prima rappresentazione del 1949 e diede vita ad una nuova sensibilità nel porgere la musica ai bimbi, una via sulla quale si sono sviluppati innumerevoli programmi e innovativi percorsi didattici. In scena l’11 marzo fuori abbonamento
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Le sacre - Come un respiro
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Rassegna operetta La vedova allegra diVictor Leon e Leo Stein da un soggetto di Henri Meilhac con la compagnia Corrado Abbiati regia di Corrado Abbiati produzione InScena
coreografie di Mauro Bigonzetti con la compagnia Aterballetto musiche di Händel e Stravinskij Bigonzetti,ex direttore artistico di Aterballetto,ora coreografo principale, giunge alla sua personale Sagra (Le Sacre) dopo una lunga meditazione e ritrova la stessa forza dell’idea ispiratrice:“Questa è la Sagra,nasciamo conoscendola,per anni si deposita,usa il nostro corpo come un vaso ed arriva poi il giorno in cui...”.In cui Bigonzetti ce ne dà una visione assolutamente personale.La scena è spoglia,solo corpi e musica;niente colori né altro,se non le luci disegnate da Carlo Cerri. L’idea iniziale è stata fin da subito quella di un lavoro nudo,artigianale,corpo, musica e luci. In scena il 24 e 25 marzo
Rinaldo dramma in musica in tre atti su libretto di Aaron Hill e Giacomo Rossi musica di Georg Friedrich Händel Personaggi e interpreti: Goffredo: da definire Almirena: Maria Grazia Schiavo Rinaldo: Marina De Liso Argante: Riccardo Novaro Armida: Roberta Invernizzi Il mago cristiano: Abramo Rosalen regia,scene e costumi di Pier Luigi Pizzi coreografo Roberto Maria Pizzuto light designerVincenzo Raponi Orchestra Accademia Bizantina direttore:Ottavio Dantone Coproduzione Teatro Alighieri di Ravenna, I Teatri di Reggio Emilia,Teatro Comunale di Ferrara Allestimento del Teatro Municipale RomoloValli di Reggio Emilia
Il classico dei classici del genere messo in scena dalla compagnia di Corrado Abbiati. In un paese immaginario c’è grande fermento, la signora Anna Glavari, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte non deve sposare un francese ma deve trovare un nuovo marito in patria per conservare i milioni di dote nella banca nazionale.
In scena il 22 dicembre
Can Can musiche di Cole Porter con la compagnia Corrado Abbiati regia di Corrado Abbiati produzione InScena Divertimento ed emozioni,echi cinematografici e di Broadway.Ecco il musical che accende la voglia di ridere e ballare sulle celebri musiche di Cole Porter.Una sferzata di buonumore dove la storia del can-can è raccontata da un cast di oltre venti artisti tra sontuose ambientazioni, magnifici costumi,scene di danza mozzafiato ed una musica...geniale.
In scena il 23 dicembre
Follie d’operetta di Augusti Novelli musiche di Giuseppe Petri con la compagnia Teatro Musica Novecento regia di Silvia Felisetti La trama, tratta da una commedia di Augusto Novelli, è ambientata a Firenze dove il vetturino Ulisse vive con la moglie Rosa e due figlie, Ida e Anita. La prima (l’acqua cheta) sembra la più seria e virtuosa, mentre la seconda non nasconde il suo amore per il falegname Cecco. Ma spesso la verità non è quella che appare...
La storica edizione del “Rinaldo”di Händel che Pier Luigi Pizzi realizzò a Reggio Emilia nell’85,ripresa fra gli altri dal Teatro Alla Scala nel 2005,ritorna sulle scene per iniziativa del Teatro Alighieri che l’ha riallestita con l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone.Si tratta di uno fra i gli spettacoli più belli - ancora freschissimo nonostante i suoi quasi trent’anni - realizzati da Pizzi.In un marmoreo salone di palazzo secentesco i personaggi,in azzurro-oro i cristiani,in rosso-porpora i saraceni,si muovono trasportati su «macchine» - siano cavalli,troni,barche o che altro - mosse da un formidabile squadrone di mimi.
In scena l’8 gennaio
In scena il 20 e 22 aprile
In scena il 9 gennaio
L’acqua cheta con la compagnia Teatro Musica Novecento Una spumeggiante antologia delle arie più famose e delle scene più divertenti tratte dai capolavori della "piccola lirica": "LaVedova Allegra", "Il Paese dei Campanelli", "Scugnizza", "Cin-ci-là ", "La Principessa della Czarda", "Al Cavallino Bianco" ed altri ancora.
Ravenna, Via della Tesoreria Vecchia 16 (angolo Piazzetta elle Poste) tel. e fax 0544.219536 www.osteriadeibattibecchi.it
Tradizione, storia e gusto... L'Osteria dei Battibecchi è una chicca del centro storico di Ravenna: piccola, accogliente e di recente apertura, vanta già la segnalazione di Slow Food nella guida "Osterie d'Italia". Nicoletta Molducci, la titolare, ha di fatto portato nella sua cucina l'esperienza e le tradizioni dell'azdora romagnola, dimostrando la capacità di proporre i piatti poveri della nostra cultura come capolavori del gusto. L'attenzione minuziosa per i particolari, anche nell'arredo del locale, che cita mestieri senza dimenticare un prezioso richiamo al mosaico, crea quell'atmosfera di calore casalingo che solo le cucine delle donne possono eguagliare. Piatti, neanche a dirlo, preparati con prodotti di giornata: dalle minestre e piadine tirate a mano, ai dolci fatti "in casa". Grande attenzione è data anche alla selezione di vini e grappe, visibili anche su ogni mensola della sala. Volete un consiglio: prenotate per tempo!
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cartellone opera & danza Faenza Teatro Masini piazza Nenni, 3 tel. 0546 21306 Inzio spettacoli ore 21
Il lago dei cigni balletto in quattro atti Slovak National Theatre musiche di Tchaikovskji coreografia Petipa - Ivanov produzione Mauro Giannelli Lo Slovak National Theatre, una delle istituzioni culturali più importanti del paese, è stato fondato nel 1920. Oggi comprende le sezioni di opera, teatro e balletto, ognuna con la sua compagnia stabile professionista. Negli anni ’90 l’ensemble presenta coreografie di Ondrej Soth, ora alla guida della compagnia, che è ora rappresentata da una nuova generazione di ballerini. In scena il 15 dicembre
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Un americano a Parigi (George Gershwin: diario di viaggio)
coreografia di Luigi Martelletta scene di Giuseppina Maurizi costumi di Giuseppina Maurizi libretto ed elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim produzione Compagnia Nazionale Raffaele Paganini e Compagnia Almatanz L’opera musicale di George Gershwin (1928) e la sua felicissima versione cinematografica curata daVincente Minnelli nel 1950-51 sono oggi praticamente inscindibili nell’immaginario del pubblico, al punto che risulta quasi impossibile, in un’ulteriore trasposizione, non tenerne conto. L’attuale elaborazione drammaturgica segue quindi il doppio binario dell’opera originale e della sua versione per il grande schermo, al quale però si aggiunge il dato biografico riguardante Gershwin, lui stesso, neppure trentenne, giovane “americano a Parigi”, dove effettivamente soggiornò. Un americano a Parigi diviene così anche un’indagine su ciò che costituisce il processo creativo in un musicista fortemente anomalo come Gershwin, capace di una sintesi unica e irripetibile tra le musiche di estrazione popolare e quelle di tradizione più nobile. In scena il 21 gennaio
Italia, la mia Africa La Danza del Nuovo Millennio con Raffaele Paganini
Compagnia Mvula Sungani
Danza a Russi
Un Lago dei cigni inedito e la Parigi d’altri tempi di Naturalis Labor Doppio appuntamento con la danza al Comunale di Russi: Il lago dei cigni, con la coreografia e la regia di Laura Corradi per la Compagnia Ersilia Danza (2 febbraio 2012, ore 20.45), porta in scena un Lago dei cigni che comincia dove il “Lago” tradizionale finisce, quando l’incantesimo svanisce e l’eroe-principe, una volta superata ogni prova, si unisce a Odette e insieme vivono felici e contenti. Que reste t il de nos amours? (23 marzo 2012, ore 20.45), con la Compagnia Naturalis Labor, su musiche francesi di autori vari, coreografie e regia di Luciano Padovani, è invece uno spettacolo in una Parigi d’altri tempi, che racconta di gente, di tango e d’amore.
Produzione CRDL e Mauro Giannelli Lo spettacolo ripercorre la cultura italiana, contaminandola con i suoni e le suggestioni di origine africana. È una visione del bel paese riletta con codici di matrice popolare di due continenti. I linguaggi scelti dall’autore sono la danza, la musica e la parola, tre elementi che da diversi anni rappresentano l’essenza della ricerca di Sungani verso una forma di “spettacolo totale”, che supera le barriere delle singole discipline per comunicare allo spettatore in un unico linguaggio, quello dell’arte. Questa nuova creazione è un racconto fatto di storia e suggestioni visive di tipo cinematografico, in cui il filo conduttore sarà Elisa, una ragazza italiana di origine africana, interpretata da Emanuela Bianchini, importante stella, considerata dal pubblico e dalla critica una dei talenti più brillanti della sua generazione. In scena il 25 febbraio
Rassegna operetta Il paese dei campanelli
militari, costretta all’attracco da un’avaria. I marinai scendono a terra e , com’è facile prevedere, accade l’inevitabile... In scena il 27 novembre, ore 16
Can Can di Cole Porter Prima edizione originale in italiano Compagnia Corrado Abbati regia di Corrado Abbati produzione InScena A Parigi,in piena Belle Epoque,trionfa una nuova travolgente danza:il Can Can.Purtroppo però “l’indecente can can”viene ben presto proibito perché danza concepita per incendiare menti, animo e intime fibre di chi vi assiste.Ciò non impedisce alla proprietaria di un caffè di metterlo comunque in scena,con grande gioia dei suoi clienti.La donna può permettersi di ignorare la legge grazie alla sua amicizia con un disinibito giudice.Drastici cambiamenti sono però all’orizzonte... In scena il 18 dicembre,ore16 e il 10 novembre ad Argenta
La principessa della Czardas Compagnia Italiana di Operetta con Umberto Scida, Elena D’Angelo e Armando Carini regia di Umberto Scida musiche di Emmerich Kalman direttore d’orchestra Orlando Pulin librettista Stein e Jenbach
di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato Compagnia Corrado Abbati regia di Corrado Abbati produzione InScena Un’operetta “senza tempo”, sia per la sua ambientazione, in un’Olanda da favola, sia per il consenso che continua a guadagnare. Il nuovo allestimento firmato da Corrado Abbati nasce dalla volontà di presentare uno spettacolo con una cornice lussuosa e di buon gusto. In una immaginaria isoletta olandese esiste Il Paese dei Campanelli dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile che custodisce un campanello. Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che una donna tradisce il marito: ma ciò non è mai accaduto, perché nel paese regna da tempo la tranquillità.A seminare il disordine arriva una nave di
Una delle più famose produzioni del repertorio operettistico. Si svolge a Budapest e precisamente all’Orpheum, centro della bella vita, dove Edvino, principe di LyppertWeilersheim, trascorre le sue serate. Proprio l’Orpheum vede nascere l’amore tra quest’ultimo e Sylvia, la bellissima canzonettista del locale, che si appresta a partire per una tournée negli Stati Uniti. Edvino si impegna davanti ad un notaio (assiduo frequentatore del locale) a sposare Sylvia entro otto settimane, ma la madre di Edvino non tollera questo legame e impone al figlio di sposare sua cugina, la contessina Stasi. Due mesi dopo Edvino, ormai rassegnato, si accinge a sposare Stasi e nel suo palazzo viene organizzata la festa di fidanzamento, quando alla festa arriva Sylvia, rientrata dagli Stati Uniti... In scena l’11 marzo, ore 16
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cartellone musica & danza Argenta Teatro dei Fluttuanti via Pace, 2 tel. 0532 805344 Inizio spettacoli ore 21
Viaggi e intemperie: tributo a Ivan Graziani con Filippo e Tommy Graziani
autore, insegnante, direttore del famoso “Virginia Mass Choir”, torna in Italia con la sua storica formazione: il suo è un gospel contemporaneo, ma saldamente ancorato alla più autentica tradizione afroamericana. In scena il 23 dicembre
Varietas Delectat
Una lunga cavalcata che ripercorre tutti i successi di Ivan Graziani,da Pigro a Lugano addio,da Monna Lisa a Canzone triste.Un tributo dei figli e dei musicisti amici e compagni di avventura al grande cantautore abruzzese. In scena il 4 novembre
Beatles in Jazz con Danilo Rea,Ares Tavolazzi e Ellade Bandini Danilo Rea, uno dei maggiori pianisti-jazz italiani, è noto per la curiosità e la varietà della sua ricerca musicale. Il nuovo Trio di Rea con due eccellenze musicali ferraresi: Ellade Bandini e Ares Tavolazzi, propone il suo repertorio nuovissimo, interamente dedicato alle musiche intramontabili dei Beatles. In scena il 25 novembre
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“Sister”Armstrong è una tra le più interessanti voci femminili gospel della East Coast. Cantante solista e pianista, è attiva sulla scena artistica da oltre trent’anni e ha codiretto l’importante gruppo “Virginia State Gospel Ensemble”. Earl Bynum, produttore,
RBR Dance Company regia di Antonio Giarola coreografia di Cristiano Fagioli e Cristina Ledri danzatori C. Ledri, G. Di Lorenzo, A. Odoardi,Y. Mendolicchio,A. Egarese, D. Mallia, M. Miccolis,V. Gambuzza,A. Minini musiche di Antonio Salieri Varietas delectat è una citazione latina scritta da Antonio Salieri a commento del suo dramma per musica Armida del 1771, definito dal compositore legnaghese “di stile magicoeroico-amoroso toccante il tragico” (non a caso lo spettacolo inizia con l'ouverture di quest’opera); e pochi sanno che realmente egli ha scritto più volte di essere ricorso alla commistione di stili musicali nel comporre le sue opere. Un “metissage” che rende Salieri antesignano allora ed estremamente attuale oggi, che è in corso la sua riscoperta. Uno spettacolo di danza innovativo e interamente ispirato alle musiche di Salieri, sia quelle più note che quelle poco conosciute. In scena il 17 febbraio
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Rassegna operetta Can Can
Agriturismo www.tenutaugusta.it Compagnia Corrado Abbati regia di Corrado Abbati produzione InScena
con Alessandro Mannarino Da stornellatore moderno e cantautore metropolitano, Mannarino compone musiche di confine, eclettiche e contaminate, ispirate ai suoni e ai volti di una via Casilina globalizzata, dove Gabriella Ferri passeggia con Manu Chao e Domenico Modugno va a braccetto con Cesaria Evora. Nei suoi testi, macchiati dai forti toni del surrealismo, si vivono storie oniriche e tragicomiche di pagliacci, ubriachi e zingari innamorati. Partendo dalle sonorità e dai ritmi della musica popolare italiana, Mannarino condisce il proprio mondo con elementi di musica balcanica e gitana, citazioni felliniane e evoluzioni circensi. In scena il 17 marzo Anteprima nazionale
Galà per la Giornata Mondiale della Danza Federazione Nazionale Scuole di Danza Nel 1982 l’Unesco ha proclamato il 29 aprile Giornata Mondiale della Danza, per questo la Federazione Nazionale della Danza ha deciso di organizzare un Galà Nazionale (questa la sarà laVI edizione) invitando le migliori Scuole di Danza italiane. Con questo premio la FNSD vuole creare un ideale collegamento fra il passato e il futuro della danza, dai grandi personaggi alle nuove étoile che emergeranno dalle scuole. Ogni scuola invitata presenterà una coreografia originale. In scena il 29 aprile
Divertimento ed emozioni, echi cinematografici e di Broadway, il musical che accende la voglia di ridere, ballare e cantare sulle famosissime musiche di Cole Porter. Un “classico” reso famosissimo dal successo dell'omonimo film con un cast d’eccezione: Frank Sinatra, Maurice Chevalier e Shirley MacLaine. Una sferzata di buonumore dove la storia del can-can è raccontata da un cast di oltre venti artisti tra sontuose ambientazioni, magnifici costumi, scene di danza mozzafiato. In scena il 10 novembre e il18 dicembre a Faenza
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La vedova allegra
Compagnia Stabile di Operette Alfa Folies musiche di Franz Lehar libretto di Victor Leon e Leo Stein regia di Augusto Grilli La Vedova Allegra è l’operetta per antonomasia. C’è un mondo, in cui tutti sono baroni o almeno visconti; in cui scorre lo champagne e i locali notturni sono pieni di donnine allegre, i mariti vedono solo le corna altrui, non le proprie. Un mondo in cui ci si veste in frack e si balla il valzer, la politica si fa alle feste da ballo, i bilanci statali si salvano sposando le belle ereditiere. Questa operetta, la più rappresentata fra tutte, è il simbolo del genere stesso, la punta di diamante della “silver age”, imbattuto cavallo di battaglia. In scena il 20 gennaio
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Artefatti, tanti pezzi di realtà “Nascita di una nazione”, primo episodio dell'epopea contemporanea di Mark Ravenhill di Lorenzo Donati
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Nel 2007 l'Edinburgh International Festival commissiona al drammaturgo inglese Mark Ravenhill la scrittura di diciassette pièce teatrali, una al giorno per tutta la durata del festival. Lo scrittore viene colto da attacco epilettico e quando si riprende non ricorda quali fossero i termini dell'impegno sottoscritto. In ascolto delle domande della più stretta attualità, il drammaturgo crea Spara/Trova il tesoro/Ripeti, nel quale riecheggiano gli echi delle guerre del presente, dall'Iraq al terrorismo. È del 2009, invece, l'imponente messa in scena dell'Accademia degli Artefatti di Fabrizio Arcuri: dodici spettacoli in cui le biografie dei personaggi sono la chiave d'accesso per illuminare i conflitti delle nostre società. A Ravenna vedremo il primo episodio del ciclo, Nascita di una nazione, in cui un gruppo di persone visita le macerie di una città, distrutta dai nativi per preservarne la cultura. Ne parliamo con Fabrizio Arcuri, regista e fondatore del gruppo romano nato all'inizio degli anni '90. Ci racconta il percorso che ha portato alla nascita di Spara/ Trova il tesoro/Ripeti? «Abbiamo incontrato il testo di Mark Ravenhil mentre stavamo lavorando a One Day, uno spettacolo che sarebbe dovuto durare 24 ore. Eravamo partiti dal presupposto che ogni ora potesse essere fruita come un'opera a sé stante, così che lo spettatore non fosse costretto a vedere tutte le 24 ore. Un po' alla maniera dei serial americani, come Lost, o delle grandi narrazioni epiche a cui i serial s'ispirano, come l'Odissea o l'Iliade. Ci siamo imbattuti quindi nel testo di Ravenhill, in cui ogni pièce è autonoma, ha la durata media di un'ora e ha un titolo ispirato a film e romanzi del Novecento».
Tuttavia un filo sottile le uniciclo: è stato un andare avanti e indiesce... tro continuo, man mano che il quadro complessivo emergeva». «Considerate insieme le pièce del ciclo costituiscono un mosaico che Nascita di una nazione presenta fotografa il momento storico che stiauna idea di cultura come conmo vivendo su più livelli, da un punto sumo, speculazione. Qualcosa di vista tematico e per quanto concerche assomiglia molto alle tante ne un'idea di racconto. Si parla di feste paratelevisive che ci cirmadri con figli in guerra, di coppie in condano... crisi, di famiglie «Mark Ravenhill «La drammaturgia tormentate. Ogni interpreta la logica contemporanea pezzo mette in con la quale si sta richiede di essere campo le medesime creando una sorta messa in scena nella questioni ma ne di post-colonialisua integrità, perché ribalta il punto di smo. Ai tempi del parla del presente» vista, proponendo colonialismo, fra diverse sfaccettatuSettecento e re della stessa realtà. La realtà è polieOttocento, la battaglia rendeva ferodrica, ha tante possibili letture, che ce ma in un qualche modo reale la sono tutte vere e false allo stesso lotta per il dominio: c'era un territempo, o meglio, sono “parzialmente torio comune da conquistare, in una vere”: ogni verità perde di efficacia logica darwiniana. Dalla Seconda nel momento in cui non contempla Guerra in avanti i termini delle l'esistenza delle altre» dominazioni sono diventati subdoli, non c'è più nessuna battaglia da vinDal punto di vista registico, ha cere perché la menzogna è al centro lavorato avendo in mente l'indi ogni dinamica. La cultura può tero ciclo o cercando un filo di essere uno di questi canali subdoli, frammento in frammento? Ravenhill ce lo fa notare». «Inizialmente abbiamo lavorato sui singoli pezzi, ma gradualmente siamo Lei è rispettoso dei testi che dovuti tornare indietro, rivedendo il sceglie, solitamente lavoro precedente. Ogni framnon li riscrive. mento contiene sfumature e «La drammaturgia condeviazioni che illuminano tutto il temporanea richiede di
essere messa in scena nella sua integrità, perché parla del presente. Non si tratta di Shakespeare, in cui si presuppone un orizzonte comune che può essere interpretato e riletto. I testi che scegliamo non sono dei classici, contengono un'idea di teatro forte, che va messa a confronto con lo spettatore per quella che è: “interpretarla” sarebbe ridondante. Mi interessa quello che dice un testo, non l'idea che rappresenta». Cosa chiede ai suoi attori? «É una domanda a cui non è facile dare risposte, perché le cose che dirò possono sembrare scontate. Per noi, da un certo momento in avanti, è diventato importante tornare a definire le questioni fondamentali della scena. Ripartire dall'attore, dall'atto di salire su un palco e dire pubblicamente un testo. Chiedo agli attori di essere aperti, di avere attenzione scenica, di indagare il testo, cercando di capire quale sia il processo di lavoro che richiede un preciso nodo drammaturgico. La scrittura pretende un percorso diverso a seconda che si metta in scena Cechov o Tim Crouch. Se l'autore, al posto del nome e cognome del personaggio, deposita sulla pagina un semplice trattino, sta evidentemente pensando che non ci sia un soggetto sulla scena, ma un oggetto all'interno di una dinamica relazionale. La drammaturgia contemporanea è spesso attraversata da tali tensioni oggettive, sgombra il campo dalla psicologia, dalla giustificazione interiore». In che teatro credono gli Arfefatti, oggi? «In un teatro che sappia fornire una base di riflessione per quello che accade. Se fallisce questa missione il teatro diventa decorativo o superfluo, e come tale soggetto alle medesime crisi di un negozio di abbigliamento o di un ristorante. Il teatro, detto in altri termini, deve restare ancorato alla società».
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Con il patrocinio di
Comune di Ravenna
Accademia di Teatro Musicale PAROLA - CANTO - MUSICA - DANZA
Direzione artistica
Laura Ruocco
Recitazione Canto Danza Classica Modern Jazz Contact Improvisation
Paola Baldini Elisa Drei Tiziana Bertè Sara Buratti Elena Casadei
Collaborazione artistica
Fabrizio Paganini
Valutazione finale con commissione esterna Lezioni gratuite di prova
RAVENNA - VIA M. MARANI 1 TEL. 0544 478074
Info e iscrizioni 331 7983986 accademiadelmusical@alice.it
Con il contributo di
In collaborazione con
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Lavoro,la dignità di un uomo Giuseppe Battiston è protagonista insieme a Gianmaria Testa di un testo intenso scritto da Andrea Bajani e diretto da Alfonso Santagata di Alessandro Fogli
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18 mila giorni corrispondono a 50 anni. Il pitone è un animale che prima se ne sta buono e ti prende le misure e poi, quando ha raggiunto la tua stessa lunghezza o la tua stessa forza, ti fa fuori. Lo spettacolo 18 mila giorni. Il pitone – che unisce i talenti dell’attore Giuseppe Battiston, del cantautore Gianmaria Testa, del regista Alfonso Santagata e dello scrittore Andrea Bajani – parte da qui: dal tempo e da una metafora. Protagonista un uomo di 50 anni che perde il lavoro. Un giorno è arrivato uno più giovane, prima una scrivania piccola accanto alla sua nell'ufficio, poi la sua, di scrivania, che viene rimossa. E col lavoro, il protagonista, perde anche tutta la sua vita. Perde il senso delle cose. Riflessioni personali ed epocali si intrecciano a sottolineare come in soli 18 mila giorni siano radicalmente mutate le prospettive e le aspettative sociali in Italia. Dalla dignità del lavoro del gruista della Chiave a stella di Primo Levi, da un’epoca in cui il lavoro era un diritto ed elemento fondante dell’uomo moderno, al trionfo dell’odierno precariato, divenuto persino forma più o meno palese di ricatto sociale. Ne parliamo con il protagonista di 18 mila giorni (il 19 marzo 2012 al teatro Alighieri) il pluripremiato attore di cinema e teatro – recentissimo il Premio UBU come miglior attore italiano – Giuseppe Battiston. Battiston, com’è nato il progetto 18 mila giorni? Come si è trovato a lavorare tra Testa, Bajani e Santagata? «Ho conosciuto Gianmaria dopo un suo concerto a Bari insieme a Erri De Luca. Lui aveva già visto qualche mio lavoro sia teatrale che cinematografico, ci siamo trovati subito in grande sintonia ed è nata una bella amicizia. Dopo poco è stato naturale iniziare a parlare di fare qualcosa insieme, soprattutto quando ci siamo resi conto che entrambi stavamo riflettendo sul tema del lavoro. Ci siamo detti che potevamo assolutamente creare uno spettacolo incentrato su questa tematica e abbiamo cominciato a leggere tante cose per cercare uno spunto, finché Gianmaria non è rimasto
Giuseppe Battiston, interprete di “18 mila giorni. Il pitone”
colpito da un romanzo di Andrea Bajani, Cordiali saluti, che davvero coglieva in pieno il tipo di approccio che stavamo cercando. Allora lo abbiamo contattato e gli abbiamo chiesto se potesse scrivere qualcosa per noi di specifico su lavoro e dignità e perdita. A quel punto ci è sembrata una cosa ottima coinvolgere nel progetto anche Alfonso Santagata, secondo noi uno degli autori più interessanti e liberi in Italia; gli ho fatto leggere il testo di Andrea e ha accettato subito». Nel testo nulla è lasciato alla leggerezza, e la storia, pur essendo contemporanea è molto universale. «Non volevamo raccontare la storia di un
operaio, bensì quella di un “lavoratore tipo”, perché la ritenevamo più universale, così è nata la vicenda di quest’uomo di 50 anni (ossia 18 mila giorni appunto) che improvvisamente perde il lavoro. È nel pieno della sua maturità professionale e da un giorno all’altro rimane disoccupato, ma questa perdita diventa la sua tragedia personale, che lo porta poco per volta a perdere i pezzi della sua intera esistenza, la moglie, i figli, le cose della sua casa. In scena lui rivive attraverso il rapporto con i mucchi di abiti che sono gli unici oggetti scenici». Proprio l’accumulo di oggetti in scena è comune a tanto teatro
d’avanguardia, penso ad esempio alle sedie di Ionesco. Qui l’accumulo cosa rappresenta? «È la messa in scena di un desiderio di ordine da parte di quest’uomo, questi mucchi di abiti sono una rappresentazione metafisica. Lui vorrebbe rimettere tutto a posto, i vestiti raccontano la sua vita; in mezzo vi trova il suo passato, il vestito con cui è stato licenziato ad esempio. Il tipo di disposizione spaziale lo porta a ricostruire i vari passaggi del suo calvario» Quella di Testa che tipo di presenza scenica sarà? «La visione di Gianmaria all’inizio dello spettacolo è quasi onirica, è in fondo alla scena, dietro a un tulle, è come una presenza che osserva. Poi, poco per volta, prende sempre più forma, più fisicità, fino a diventare proprio reale quando “sfonda” la parete che lo separava ed entra in scena per consolare l’uomo che ha perso il lavoro. L’idea che il testo vuole proporre è che un uomo senza lavoro è come morto, malato, un uomo al cui cospetto la gente tende istintivamente a fuggire. Il personaggio di Gianmaria invece si avvicina al protagonista e in quel momento si incontrano anche i due linguaggi posti in essere, musica e teatro, l’interazione si completa». Lei ha sempre alternato teatro, cinema e televisione con grande coerenza, con ruoli in prevalenza molto seri a teatro e ricavandosi invece parti più leggere al cinema, al contrario di molti attori. «Prima di tutto gran parte delle cose che ho fatto corrisponde a miei desideri veri e a incontri importanti. Cerco, con il medesimo rigore, di non avere preconcetti che precludano alcunché, ogni lavoro racchiude una sua ricchezza. Il panorama culturale italiano è piuttosto nebuloso, io cerco sempre di salvaguardare la qualità di ogni lavoro in cui sono coinvolto, cerco di fare il meglio che posso. Ma questa non vuol essere una mera difesa della mia carriera, semplicemente in tutti questi anni ho sempre avuto la fortuna di poter scegliere cosa fare».
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Qui urge un voto di vastità Alessandro Bergonzoni racconta il ruolo “militante” dell’artista ai tempi d’oggi
di Andrea Alberizia
Alla fine dello spettacolo vi alzerete sudati dalla poltroncina del teatro. «Sudati dentro», dice esattamente Alessandro Bergonzoni. Perché non è più tempo di farsi due risate. E Bergonzoni vuole essere chiaro: «Non voglio più far ridere per rilassare, non voglio più essere intrattenuto quando vado a vedere un artista. Non credo più nella pacca sulle spalle. Per lo spettatore deve essere una prova fisica». Il 53enne bolognese sarà al Masini di Faenza in dicembre e all'Alighieri di Ravenna in gennaio, appuntamenti di spicco del cartellone “Comico d'autore” di Accademia Perduta. Le intenzioni sono quanto mai esplicite: «C'è bisogno di una metamorfosi. E l'artista, di qualunque artista si tratti, non può più limitarsi al compitino. L'artista non può restare confinato nel suo campo e non accorgersi che fuori ci sono altri mondi. È in quelli che deve entrare per raggiungere la gente. L'artista deve lavorare con il suo pubblico. C'è bisogno di nuova conoscenza, di altro». È un bisogno quello che sente l'attore. Da qui il titolo dello spettacolo: Urge. Bergonzoni, viene spontaneo cominciare chiedendo che cosa urge. «Urge un cambio di canoni e di linguaggi. Urge non accontentarsi più. Urge un voto di vastità. Urge un nuovo prodotto interiore lordo nel-
le menti. Urge una nuova aspettativa nello spettatore che va a teatro». Ma sarà pronto per tutto questo chi va a teatro? «È pronto per reazione perché non ce la fa più ormai arrivato in una triste fase disperazione. Avrei però preferito fosse pronto per rivelazione». Allora che compito tocca a chi sale sul palco? «Creare le condizioni per la conoscenza. Un artista inteso con un concetto politico, civile, antropologico. È un compito grave. Io non guardo a cosa tira in quel momento e cosa vuole il pubblico. C'è una metà che vuole le oscenità trasmesse dalla televisione a pomeriggio e una metà che non ne può più di sangue e delitti ed è pronto ad accogliere altri velivoli nel suo aeroporto». Allora diventa una gara tra il teatro e la tv? «Io non faccio nessuna competizione con le oscenità. Quelle le lascio alla Pellegrini, ai suoi amorazzi, alle banalità. La competizione viene a prescindere. Io preferisco la parola scelta. In questo senso forse è una competizione perché è ora di scegliere tra due cose che non possono convivere. È un aut aut». Tra cosa? «Non regge più chi dice che guarda il Grande Fratello ma va anche a teatro. Non regge più chi va allo stadio e poi ascolta Paolo Rossi. Ora si fa una scelta. Non si può più
stare ad ascoltare quattro calciatori stronzi che parlano per ore. E mi scuso per la parola calciatori che non mi piace». Serve coerenza? «Non basta più. Serve una metamorfosi. Non puoi fregartene delle oscenità. Abbiamo imparato che un ubriaco in auto a cento all'ora è un pericolo per tutti. Le letture idiote non sono pacificanti, producono infezioni. Ma cosa me ne frega se una trasmissione fa un happening dedicato a Fabrizio De Andrè e poi nel resto della programmazione usa linguaggi contrari a quelli di De Andrè?». Una lotta contro certi programmi... «Con un cambio di conoscenza fra una o due generazioni arriveremo a liberarci di certe trasmissioni». Ottimista. «Ho detto una o due? Ha ragione, facciamo quattro o cinque». E come cambia la conoscenza? «Cambiamo linguaggio, cambiamo il concetto di idolo, mito, eroe. I genitori cambino i codici e usino quelli
della dignità che c'è nella paura, nel dolore, nella malattia. Vado nelle scuole elementari a raccontare questo ai bambini. E come me lo fanno anche altri. Perché il pericolo è il vacuo, il semplice, il cazzeggio della radio, dei giornali e delle tv. La prima rivoluzione deve essere interiore». Non riusciamo a comunicare queste cose a chi ci sta intorno? «Siamo malati di comunicazione. Abbiamo i telefonini più evoluti del mondo ma sbagliamo i contenuti nelle conversazioni. Lascio la comunicazione alla pubblicità. A me interessa la conoscenza. E ora basta con la modestia. Umiltà sì ma non modestia. Perché dobbiamo essere modesti?». Ma c'è qualcosa che non urge? Cioè qualcosa di cui almeno sentirsi soddisfatti? «Abbiamo le coscienze. Abbiamo la possibilità di cambiare il governo personale che è dentro ognuno di noi. Noi abbiamo le coscienze ma non basta più il fatto di averle».
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la band
TheVaselines,gli scozzesi amati da Kurt Cobain tornano dopo vent’anni per stupire Nuovo album per Eugene Kelly e Frances McKee di Alessandro Fogli
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Kurt Cobain li amava, così come li amava l’etichetta culto Rough Trade e tutta una generazione di band, ma gli scozzesi Vaselines si sciolsero addirittura prima che il loro album di debutto venisse pubblicato. Vent’anni più tardi eccoli a sorpresa di nuovo insieme – guidati come allora dal duo che componeva il nucleo originale del quartetto, ossia Eugene Kelly and Frances McKee, per qualche anno coppia fissa anche nella vita privata – per l’uscita del loro secondo album insieme, Sex with an X (questa volta per Sub Pop), che sarà presentato eccezionalmente anche al Bronson il 28 gennaio 2012 per il festival “Winter Sessions”. «È una bella sensazione promuovere un album nuovo a vent’anni dal nostro scioglimento – raccontano Eugene e Frances –, perché come tutto ciò che hanno fatto i Vaselines anche questa cosa è stata totalmente non pianificata. La reunion è avvenuta per caso, ci siamo ritrovati per alcuni concerti di beneficenza, abbiamo accettato qualche offerta di suonare in America, abbiamo scritto alcuni pezzi nuovi e improvvisamente eccoci con un album intero. Ora sono due anni che siamo di nuovo insieme ed è divertente come lo era all’inizio».
Certo, non ci poteva essere spinta migliore per una semisconosciuta band scozzese che avere la più grande rockstar del mondo che coverizza un tuo pezzo in una performance televisiva leggendaria, ma sicuramente i Vaselines si sarebbero ricavati il loro posto nella storia del rock anche senza che i Nirvana facessero la loro Jesus Doesn'tWant Me for a Sunbeam durante l’MTV Unplugged del 1993. «Quando sentii che i Nirvana avevano fatto un nostro pezzo non ero in un bel periodo – ricorda Eugene
Kelly –. Lavoravo in un bar a Glasgow, avevo finito di andare al college, ci eravamo lasciati con Frances, la band si era sciolta. Scoprire questa cosa di Kurt Cobain fu una sensazione fantastica». I Nirvana inserirono poi altre due canzoni dei Vaselines, Molly's Lips e Son of a
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I Vaselines al giorno d’oggi. Sopra, Kurt Cobain, loro grande ammiratore
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in collaborazione con
E IO... CANTO PRESENTA: Frances McKee e Eugene Kelly sono stati anche sposati per qualche anno Gun, nella raccolta Incesticide, ma a quel un paio d’anni ci sembrò tutto così tripunto, semplicemente, i Vaselines già ste. E soprattutto ci fu l’enorme delunon esistevano più. sione di vedere che il nostro album non «Fu incredibile il successo “postumo” sarebbe uscito, perché l’etichetta, la che ottenemmo da allora in poi – dice 53rd & 3rd, era fallita proprio in quel Frances McKee – e ancora di più lo è momento. Credevamo che nessuno lo stato rendersi conto ora che ci siamo avrebbe dunque mai ascoltato. Poi, sì, la rimessi insieme di quante band, come Rough Trade lo pubblicò, ma ci eravaad esempio Vivian mo già sciolti. Girls, The Pains of Insomma, crede«Quando i Nirvana Being Pure at vamo di non avere rifecero il nostro Heart o Dum Dum un futuro. pezzo fu un’emozione Girls, si siano ispiNessuno ci conodavvero incredibile» rate ai Vaselines». sceva, non avevamo un’etichetta, Sex With an X ci nessun tipo di riconsegna oggi management. una band in forPensammo che missima, con fosse meglio fare l’usuale elegante altro». E dunque sdegno per concosa successe agli cetti noiosi quali ex Vaselines negli crescita e matuanni Novanta? rità. «Gli anni Novanta «Diciamo che per un po’ furono divertenti – ricorda sicuramente siamo più consapevoli Eugene –. Con i Captain America (poi delle qualità che definiscono i rinominati Eugenius) ebbi un buon Vaselines – aggiunge Frances –, periodo, con dischi usciti su Fire soprattutto il fatto che Eugene e io Records e Atlantic Records. Ho viagcantiamo insieme e le nostre voci giato per il mondo e suonato un po’ sono complementari. Tuttavia, dopo ovunque. Andava tutto alla grande ma vent’anni, è evidente che non è che dopo che Kurt si suicidò l’industria suoniamo poi così bene! Non siamo musicale cambiò e le band della scena molto professionali». «Registriamo grunge furono abbandonate a se stesse velocemente – dice Eugene – e non in fretta. Il mio gruppo stava addirittuci ammazziamo di lavoro, cosa che ra per firmare con il management dei credo sia fondamentale per manteneNirvana ma poi non se ne fece nulla. La re viva l’emozione di suonare». seconda metà della decade non fu un E come allora, ecco lungo tutto il disco granché per gli Eugenius, ci arrabatil gioioso senso dell’umorismo della tammo per qualche anno per poi scioband, a partire dal titolo, per il quale glierci. Frances invece era già fuori del Frances ha dovuto chiedere anche il tutto della scena, riemerse più avanti benestare del marito. Ma perché i con i Suckle e poi nel 2006 con un Vaselines, nel 1989, a due anni dalla album solista». nascita, lasciarono perdere così in fretta Per fortuna però, anche se dopo venla loro creatura? «Per tanti motivi – t’anni, i Vaselines hanno finalmente spiegano –. I posti in cui suonavamo deciso di fare la cosa giusta: tornare all’inizio erano sempre freddi, avevamo insieme. fame, non avevamo mai un soldo. Dopo
Concorso Nazionale Canoro Voci Nuove Edite e Inedite Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì Venerdì
2 dicembre 2011 16 dicembre 2011 30 dicembre 2011 13 gennaio 2011 27 gennaio 2011 10 febbraio 2011 17 febbraio 2011 24 febbraio 2011 9 marzo 2011 23 marzo 2011 30 marzo 2011 13 aprile 2011 27 aprile 2011
ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore ore
23 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21
Eventi tutto l’anno: Sabato 3 dicembre 2011 dalle ore 21 Marco Vinicio Ferrazzi 3VM Gruppo Bluelettrica Jessica Calandri Sabato 17 dicembre 2011 dalle ore 21 Christian Casarini Piano Bar Favole e Veleno Rock Sabato 31 dicembre 2011 dalle ore 21 Mattia e Barbara Piano Bar, musica anni 70/80/90 Sabato 14 gennaio 2012 dalle ore 21 Daisy Soul Musica 80/90 Sabato 11 febbraio 2012 dalle ore 21 Trio Rap (Lisa, Neo, Tony) Sabato 18 febbraio 2012 dalle ore 21 Karaband Musica 70/80/90
Sabato 25 febbraio 2012 dalle ore 21 Massimo Bolognesi Piano Bar Favole e Veleno Rock Sabato 10 marzo 2012 dalle ore 21 Asia Piano Bar Sabato 24 marzo 2012 dalle ore 21 Flavio Piano Bar - Ausilio Band Musica 70/80/90 Sabato 31 marzo 2012 dalle ore 21 Bojana Kurnic, serata soul Sabato 14 aprile 2012 dalle ore 21 Duo Hebano musica etnica (voce, violoncello, percussioni) Sabato 28 aprile 2012 dalle ore 21 Martina Piano Bar New Pronosphera
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cartellone ricerca Ravenna/Nobodaddy Festival di Musica, Danza, Teatro
SPAZIO D’ARTE
Teatro Rasi
Fanny & Alexander
via di Roma, 39 Tel. 0544 36239
West
Inizio spettacoli ore 21
La Svizzera
ANNO DUE
produzione Fanny & Alexander, Festival delle Colline Torinesi ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani con Francesca Mazza Teatro delle Albe lettura di Luigi Dadina dall’omonimo testo di Paolo Nori dopo la lettura incontro con Paolo Nori Il 10 novembre al Cisim
Incantati. Parabola dei fratelli calciatori Teatro delle Albe lettura di Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Michela Marangoni e Laura Redaelli dal testo di Marco Martinelli dopo la lettura incontro con Sabine Bertagna (giornalista sportiva) L’11 novembre al Cisim Teatro delle Albe
Odiséa
lettura selvatica + a seguire Teatro delle Albe
21-22-23-24 GIUGNO 2011
Aria pubblica miniatura vocale Il 12 novembre al teatro Rasi
“West” è l’estremo dei punti cardinali della storia del Mago di Oz. Lo spettatore sarà “imprigionato” assieme a Dorothy da una strana forma di incantesimo, una trappola del linguaggio capace di sospendere a tratti la facoltà di esprimere un giudizio, la possibilità di compiere delle scelte, dire sì o no alle cose che saranno proposte. Il lavoro, incentrato sulle tecniche della manipolazione sottile del linguaggio pubblicitario, intersecherà motivi mitici a motivi legati alla contemporaneità, alla cronaca e ai grandi emblemi dell’occidente.
Dal 24 al 26 novembre all’Almagià
Pop star di Valeria Raimondi e Enrico Castellani Babilonia Teatri Con Enrico Castellani, Ilaria Dalle Donne,Valeria Raimondi, Luca Scotton coproduzione Babilonia Teatri, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria, Operaestate Festival Veneto Babilonia Teatri per la prima volta decide di raccontare una storia. Decide di farlo a modo suo. Sulla scena ci sono tre personaggi, ma non recitano. Parlano , dicono, vomitano le loro storie. Storie che procedono parallele.Apparentemente lontane l'una dall'altra. Col procedere dello spettacolo lo spettatore scopre quali siano i legami tra i protagonisti. Come in un thriller la matassa si scioglie solo alla fine.
Il 6 dicembre al teatro Rasi
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Nascita di una nazione Spara/trova il tesoro/ ripeti
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sono stati tradotti e rappresentati in numerosi teatri d’Europa e d’America. Lucido è una commedia moderna ambientata a Buenos Aires, dove le vicende di una strana famiglia toccano temi universali.
Il 27 gennaio all’Almagià
Ouverture Alcina Teatro delle Albe Regia di Marco Martinelli Con Ermanna Montanari Di Mark Ravenhill Accademia degli artefatti regia Fabrizio Arcuri con Miriam Abutori, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Fabrizio Croci, Pieraldo Girotto Birth of a Nation è uno dei più importanti e controversi film nella storia del cinema americano. Girato nel 1915 da D.W. Griffith e ambientato ai tempi della guerra civile americana, il film è fortemente innovativo nella tecnica narrativa ma suscitò aspre polemiche per l’accusa che gli venne rivolta di promuovere la supremazia dei bianchi e di giustificare fenomeni come il Ku-KluxKlan. Nella trasposizione contemporanea di Ravenhill, dopo che una potenza straniera si è ritirata, un gruppo di artisti del paese occupante viene ora a lavorare nel paese devastato per promuovere l’efficacia dell’arte e della pratica artistica come rimedio taumaturgico per i disastri e le tragedie causate dalla guerra.
Il 13 gennaio al teatro Rasi
Lucido
Ouverture Alcina (2009) nasce dall’Isola di Alcina (2000): un’opera autonoma "in levare".Tolti gli altri personaggi, Alcina resta sola in scena, a gridare il suo vuoto d’amore e a lottare con l’unica realtà viva intorno a lei, la musica. Ma la storia è la stessa e così la lingua: la maga ariostesca si reincarna in una figura dell’infanzia dell’attrice a Campiano.
Il 6 febbraio all’Almagià
Baby don’t cry Teatro delle Briciole Un progetto di Babilonia Teatri a cura di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani Con Marco Olivieri e Francesco Speri Per bambini dai 7 ai 10 anni Nel 2010 il Teatro delle Briciole ha inaugurato un “cantiere produttivo” dal titolo Nuovi sguardi per un pubblico giovane. Il primo spettacolo di questo progetto, a cura di Babilonia Teatri, vincitori del premio Scenario 2007 con Made in Italy e del Premio Speciale Ubu 2009, è stato Baby don’t cry, che si è sviluppato a partire da un lavoro di ricerca diretto con i bambini di alcune scuole di Parma e affronta il tema del pianto con un linguaggio teatrale pop-rock che è la cifra stilistica originale del gruppo veronese.
Il 25 febbraio al teatro Rasi di Costanzo/Rustioni dal testo di Rafael Spregelburd regia Milena Costanzo e Roberto Rustioni Con Milena Costanzo,Antonio Gargiulo, Maria Vittoria Scarlattei, Roberto Rustioni Produzione Associazione Teatro Costanzo/Rustioni, in collaborazione con Olinda, Fattore K e Teatro i Lucido è uno dei testi più recenti scritti da Rafael Spregelburd, artista di punta della nuova scena argentina, vincitore del premio UBU 2010, per Bizzarra, come “migliore novità straniera”; i suoi testi
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Ubu Roi
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di Alfred Jarry regia Roberto Latini con Sebastian Barbalan, Lorenzo
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Berti, Fabiana Gabanini, Roberto Latini produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana in collaborazione con Libero Fortebraccio Teatro Ubu Roi è all’origine del Teatro Contemporaneo. Datato 1896, il testo è la definizione di un processo di teatralizzazione unica: un gioco scolastico che diventa spettacolo per marionette e poi occasione scenica per riflessioni sulla natura dell’arte teatrale. Attraverso una costante reinterpretazione del Macbeth di Shakespeare,Alfred Jarry apre il Novecento alla “patafisica”, la scienza delle soluzioni immaginarie.
Il 28 febbraio al teatro Rasi
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Compagnia Virgilio Sieni Con Virgilio Sieni (danza) e Riccardo Cecchetti (pianoforte) Solo Goldberg Improvisation rappresenta il manifesto dell'arte coreografica di Virgilio Sieni, emblema delle sue ricerche sul corpo e sui linguaggi della danza e dell'arte, sempre protese a oltrepassare gli approdi formali e le codificazioni. In questo lavoro la musica di Bach definisce una metrica e un'architettura immateriale in cui il danzatore si iscrive attuando un continuo ripensamento del corpo e accennando a un articolato percorso di figure prostrate, tratte dall'arte italiana dal '300 al '600.
produzione Fondazione Teatro Due – Balletto Civile
Danza 2011
QuestoWoyzeck costituisce la prima tappa del progetto di Balletto Civile dedicata all’autore tedesco nei cui testi, densi di un malessere contemporaneo, si percepisce un continuo senso di mistero che si è voluto provare ad incarnare con gli stessi corpi. Capolavoro incompiuto e ancora oggi testo di culto,Woyzeck è un dramma attualissimo, poetico e bizzarramente scientifico, che presenta pensieri moderni e rivoluzionari.
Un balletto per eccellenza e un fiasco per eccellenza.Tutti sanno che alla sua prima rappresentazione “La Sagra della Primavera” è stata un insuccesso. Perché è un’opera d’avanguardia, giovane, nata per distruggere le tradizioni. Si dice che la musica moderna sia nata con essa.
Il 10 marzo all’Almagià
Milano da Bruciare!
Il 9 marzo all’Almagià
Il sacro della primavera
Il 4 marzo al teatro Alighieri
Woyzeck – ricavato dal vuoto
Solo Goldberg Improvisation
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Di Virgilio Sieni
di Georg Büchner nuova traduzione Alessandro Berti con Maurizio Camilli,Andrea Capaldi,Andrea Coppone
Balletto Civile/ Fondazione Teatro Due liberamente tratto da Le Sacre Du Printemps di Igor Stravinskij danzato e creato con Andrea Capaldi, Ambra Chiarello,Andrea Coppone ideazione e coreografia Michela Lucenti incursioni sonore Maurizio Camilli Spettacolo vincitore Premio Roma
di e con Giancarlo Biffi Cada Die Teatro regia e collaborazione drammaturgica di Alessandro Lay Milano da bruciare! è la composizione narrativa di fatti politici, esaltanti e tragici accaduti negli anni ‘70 a Milano. Nel suo scorrere la narrazione non si ferma a Milano ma coinvolge anche fatti e giovani di Roma e Napoli. La rappresentazione prende vita dentro la cornice di un concerto di storie distinte. Storie indissolubilmente legate
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alle mie esperienze politiche, umane e alle intense vicende che hanno visto come protagonista un’intera generazione. Giovani a quei tempi, certi di riuscire a mandare a gambe all’aria una società di cui non se ne poteva più.
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proteine, mangiavano troppo poco. Lo spettacolo nasce da profondo interesse e considerazione per l’opera di Francesco Masala.
Il 23 marzo al Cisim di Lido Adriano
Joseph, né dove sia. Non sappiamo se si tratti dell'uomo che vediamo in scena oppure di uno di quegli occhi sconosciuti capitati per caso all'interno del sistema rappresentativo.
L’1 aprile al teatro Rasi
monologo teatrale Cada Die Tratro dal romanzo “Quelli dalle labbra bianche” di Francesco Masala adattamento teatrale di Pierpaolo Piludu con Pierpaolo Piludu regia di Giancarlo Biffi Li chiamavano “sos laribiancos”,“quelli dalle labbra bianche”: era il segno distintivo, inconfondibile, dei poveri di Arasolé, un paesino ai confini con le foreste del Goceano. Sos laribiancos si riconoscevano subito: mangiavano poca carne, pochi carboidrati, poche
Joseph
invenzione, performance, Alessandro Sciarroni drammaturgia e studio dei processi prodigiosi, Antonio Rinaldi produzione,Teatro Stabile delle Marche in coll. con Corpoceleste_C.C.00# In Joseph in scena c'è uomo, solo, di spalle al pubblico per l'intera durata della sua performance, mentre cerca la sua immagine in tutto ciò che il suo sguardo tocca. L'autore della performance, prende in prestito il nome da colui che assume su di sé la paternità dell'uomo che nasconde il divino, ma non ci è dato sapere chi sia
L’1 aprile al teatro Rasi
Spic & Span
La solitudine delle ombre
di e con foscarini:nardin:dagostin Progetto vincitore della segnalazione speciale al premio Scenario 2011
di Gianni Vastarella Punta Corsara con Valeria Pollice,Tonino Stornaiuolo, Gianni Vastarella regia Gianni Vastarella
La rincorsa all’adesione a un astratto modello di bellezza, che azzera ogni differenza e riduce tutti i corpi a macchinette impazzite, porta a una riflessione sulla persistenza e sulla vuotezza dell’immagine. Spic & Span crea la sua struttura drammaturgica su un vocabolario gestuale dotato di ritmo, precisione e forza iconografica, aprendo una dialettica tra costruzione e distruzione dell’immagine. Le scene, organizzate in sequenze paratattiche, si stagliano su un fondo bianco come fossero un fumetto pop e si nutrono di un immaginario non solo
La solitudine delle ombre è testo originale e prima regia di Giovanni Vastarella, attore corsaro in scena insieme a Valeria Pollice e Antonio Stornaiuolo, gli altri due componenti della compagnia che hanno partecipato con questo lavoro alla finale dell'edizione 2011 del Premio Scenario. Un scrittura che indaga la presenza sottile e profonda dei ricordi, dei rimpianti e dei desideri, in quello spazio, immobile e indifeso di fronte al tempo, che è la famiglia.
Il 22 marzo al Mama’s
Laribiancos
contemporaneo nella creazione di figure e pose, scelte musicali e sapienza compositiva.
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Il 27 aprile al Valtorto
Tutto il calore e l’ospitalità del “cuore” di Romagna! Ristorante con piatti tipici romagnoli Ampio spazio per cene aziendali Disponibilità di quattro stanze, una suite e un appartamento, con tutti i comfort Masiera di Bagnacavallo (RA) - via Rossetta n.8 - tel/fax 0545 53479
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teatro ragazzi e di figura
Con Britten il melodramma si racconta coinvolgendo adulti e bambini Riallestito dalla Drammatico Vegetale, per la stagione lirica all’Alighieri, “Il piccolo spazzacamino” con una nuova regia di Piero Fenati e le scenografie virtuali di Ezio Antonelli di Chiara Bissi
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Accanto al Rinaldo di Georg Friederich Händel, alla Parigi de La bohème di Puccini, all’Opera da tre soldi di Kurt Weill e alla burletta per musica in un atto L’occasione fa il ladro di Rossini, trova posto nella stagione d’opera del teatro Alighieri anche Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten. L’opera in un atto, su libretto di Enrico Crozier, rivive nella produzione del teatro Alighieri grazie alla regia di Piero Fenati, alle scene e costumi di Ezio Antonelli e alla direzione di Erasmo Gaudiomonte. Benjamin Britten (1913 - 1976), compositore e direttore d’orchestra considerato fra i più autorevoli e creativi del panorama musicale inglese del ‘900, concepì Il piccolo spazzacamino (The Little Sweep) nel 1949, come seconda parte del divertimento per ragazzi Facciamo un'opera (Let's Make an Opera). La storia vuole che un gruppo di adulti e bambini decidano di allestire un'opera: viene creata la trama e scritto il libretto. Si passa poi alle prove e alla fine il risultato vede coinvolto anche il pubblico, rappresentato il più delle volte da un coro di bambini. L’organico strumentale, formato da quartetto d’archi, pianoforte e alcune percussioni, è ridotto al minimo. La forte impronta pedagogica permette la
Sopra e a sinistra alcune scene tratte dal primo allestimento dell’opera “Il piccolo spazzacamino”. In basso, un quadro dello spettacolo di Drammatico Vegetale “Alice attraverso lo specchio”, con le visionarie scenografie di Ezio Antonelli «Sulla scena dominata dal bianco e composta da pochi oggetti, saranno proiettati segni al tratto dell’architettura della villa dove si svolge il racconto, a cui si sovrappongono opere di pittori inglesi come Turner e Constable» compresenza in scena di cantati professionisti e bambini. La vicenda sentimentale, ispirata da due brevi liriche di William Blake, tocca il problema sociale dello sfruttamento minorile. L’azione trasposta nell’Ot-
tocento si muove fra la crudeltà degli adulti e l’astuta solidarietà dei bambini impegnati a salvare il piccolo Sam, costretto contro la sua volontà a salire su per il camino di una grande villa. Ad Ezio Antonelli, con Piero Fenati, fondatore della compagnia ravennate Drammatico Vegetale, il compito di illustrare la produzione. «Nel 2003 firmammo per quest’opera una coproduzione fra il teatro Alighieri e il teatro del Giglio di Lucca. Ma l’attuale allestimento non è semplice una ripresa, in realtà viene rinnovata la regia, sono stati riadattati i costumi e, soprattutto, andremo a rivedere il sistema di videoproiezioni che sostituisce la scenografia. Si tratta di un’opera dedicata ai ragazzi e quindi abbiamo partecipato volentieri perché appartiene al nostro mondo».
Fra i primi ad utilizzare tecniche digitale nel melodramma – si veda il pionieristico allestimento per Ravenna Festival 2001 di Capuleti e Montecchi per la regia di Cristina Muti – Antonelli rivendica l’utilizzo di tecniche innovative. «Da tempo utilizziamo le videoproiezioni come un elemento contemporaneo che per noi ben si adatta anche al repertorio del melodramma. Sulla scena e sui pochi oggetti presenti dominerà il bianco. La proiezione di mie tavole, disegnate al tratto definirà la costruzione architettonica della villa, su questa inseriremo immagini di opere pittoriche di artisti inglesi. Appariranno riflesse negli specchi appesi alle pareti opere di Turner e dalle finestre si potranno ammirare le classiche vedute del paesaggio inglese di Constable». In scena quattro interpreti adulti e sette giovanissimi cantanti sostenuti dall’Ensemble Fauves Plus, coro “Libere note” dei bambini della scuola primaria “Mordani” di Ravenna, con maestre di coro Elisabetta Agostini e Catia Gori.
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Una compagnia storica
Dalla messa in scena ai laboratori un’attività creativa che è unVulkano RISTORANTE - PISCINA
Longeva e inesauribile la compagnia Drammatico Vegetale nasce nel 1974 come gruppo di teatro per ragazzi, annunciando nel nome un palese omaggio all’universo immaginifico di Collodi. La storica compagnia di teatro ragazzi – fondata da Pietro Fenati con Elvira Mascanzoni ed Ezio Antonelli e l´organizzazione di William Rossano e Sara Maioli – produce opere teatrali e installazioni interattive attraverso un singolare intreccio di linguaggi artistici. Gli spettacoli di teatro di figura, le mostre multisensoriali interattive frutto di un incontro fra arte e prima infanzia, in cui centrale è il fattore esperienziale dei piccoli spettatori/fruitori, sono riconosciute fra le opere più interessanti del panorama europeo. Negli anni la costante ricerca creativa nel teatro di figura porterà alla definizione di personaggi frutto di un'interpretazione plastica non più artigianale, ma artistica. Per la compagnia ravennate gli interpreti/figure prendono la consistenza di oggetti d'arte, «il cui valore – si legge in una nota di regia – risiede nella loro materia e forma, nella novità della modalità costruttiva». Per Drammatico Vegetale, una delle compagnie più fedeli al concetto del teatro di figura diviene fondante il rapporto col mondo dell'arte, la ricerca costante nell'ambito del visivo, col suono e con la musica. Elemento costante delle produzioni le scritture musicali originali, le esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra. Nel 1991, con il Teatro delle Albe, la Drammatico Vegetale fonda “Ravenna Teatro, Teatro Stabile di Innovazione”, trovando nel teatro Rasi, la propria sede, per aprire in seguito, a San Bartolo, Vulkano, un atelier e laboratorio teatrale, luogo di rassegne come “Tè a teatro”. Non mancano nella lunga vita della compagnia produzioni e partecipazioni a spettacoli musicali e a opere liriche. Dal 1974 ad oggi, la Drammatico Vegetale, ha prodotto 45 spettacoli, ideato e promosso numerose rassegne rivolte all’infanzia, come per esempio "Artebebè". Un progetto quest’ultimo, nato con l´obiettivo di creare nuove forme di socializzazione per i bambini più piccoli e le loro famiglie, attraverso l´incontro con i linguaggi del teatro, della musica, delle arti plastiche e figurative. La compagnia Drammatico Vegetale ha partecipato in varie occasioni ai più importanti festival internazionali di teatro di figura (Charleville Mézières, Parigi, Madrid, Zamora, Tolosa, Gerusalemme, Zagabria, Anversa, Strasburgo, Bielsko Biala). Nel 2008 partecipa al 12th Tehran International Puppet Theatre Festival “Mobarak” con lo spettacolo Alice attraverso lo specchio, ottenendo il premio come migliore allestimento scenografico del festival. Riceve la “Sirena d'Oro” alla 34ª edizione del Festival Internazionale di Teatro di Figura "Arrivano dal mare", nel settembre 2009.
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via Almagià, 2 tel. e fax 0544 483460 Inizio spettacoli ore 16.30
Peter Pan, una storia di pochi centimetri e piume Di Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda Regia Fabrizio Visconti Con Davide Visconti, Rossella Rapisarda e Simone Lombardelli Produzione Eccentrici Dadarò Una bella versione di Peter Pan, una storia che racconta dei grandi e dei piccoli, dei genitori e dei figli. Un invito a darsi la mano per non avere paura di cercare orizzonti lontani.
In scena il 23 ottobre
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Regia Gianfrancesco Mattioni, Silvano Fiordelmondo, Diego Pasquinelli e Simone Guerro Con Silvano Fiordelmondo e Simone Guerro Produzione Teatro Pirata Ecco il professor Aristide Menelao Fanfulla da Lodi, studioso di “paura” e il suo aiutante MiroVladimiro, pauroso quanto basta. Il Teatro Pirata, con la solita ironia, i pupazzi e le scenografie di Marina Montelli, una colonna sonora originale, mette in scena magiche suggestioni e momenti indimenticabili in cui le paure più profonde e inconfessate si scioglieranno grazie ad un divertente gioco teatrale.
In scena il 30 ottobre
Kish Kush Scarabocchio Con Daniel Gol e Alessandro Nosotti Regia Laura Marchegiani Produzione Teatro Distinto Il progetto vuole essere una piccola finestra sul tema della diversità culturale e linguistica, attraverso il gioco del Teatro. Kish Kush, finalista a Premio Scenario Infanzia 2008, nasce come spazio dinamico tra due personaggi di provenienze diverse, con l’obiettivo di condurre gli spettatori verso una riflessione e una discussione sul tema della diversità.
In scena il 6 novembre
Quattro attori-animatori si muovono su una scena in continua trasformazione che da Bottega di Geppetto diventa Teatrino di Mangiafuoco, Circo e Mare. Un gioco di colori intenso accompagna il succedersi delle scene come in un quadro animato dove pupazzi e attori convivono in un continuo gioco di rimandi. Una lingua fantastica, il grammelot, si fonde nella colonna sonora in stile bretone, così come i disegni da cui nasce lo spettacolo, dando vita a una affascinante e travolgente messa in scena che dalla pittura arriva al teatro.
In scena il 27 novembre
Con Daria Pascal Attolini e Deniz Azhar Azari Regia Fabrizio Montecchi Produzione Teatro Gioco Vita Quale bambino non ha mai sognato d’avere un cane che dorme con lui, che veglia su di lui e lo protegge? Cane Blu ci racconta l’universo più intimo e contrastato del bambino e del “fantastico” che si fa presenza quotidiana e ci accompagna in momenti importanti della nostra esistenza.
In scena il 13 novembre
Mozart in si bemolle Con Michel Poletti, Gil Pidoux, Lucia Bassetti e Carlo Dell’Acqua Regia Gil Pidoux Produzione Teatro Antonin Artaud Il Si bemolle è oggi la comune tonalità in cui è costruito quello strumento che tanto affascinò Mozart, al punto da consacrargli, quasi in punto di morte, una delle sue opere più belle... Si tratta del clarinetto e del famoso concerto K622. E se, chinata sulla culla del piccolo prodigio, fra le fate che gli faranno dono del suo genio, si fosse insinuata una strega? Sarà forse lei... quella che Mozart chiama la Regina della Notte? Ecco ripercorrere la vita di Mozart, segnata dallo splendore del suo genio ma anche da ricorrenti sfortune, che vengono affrontate con incredibile leggerezza di spirito.
In scena il 20 novembre
Pinocchio Dalle tavole originali di Alain Letort Pupazzi di Mauro Monticelli Musiche originali di Claudio Capucci e Morrigan’s Wake Con Mauro e Andrea Monticelli, Roberta Colombo, Fabio Pignatta Produzione Teatro del Drago
Il Tarlantan della Moscovia Di Mauro Monticelli Con Mauro e Andrea Monticelli Produzione Teatro del Drago Il pappagallo del Dottore è morto in circostanze misteriose... Il Dottore decide di indagare. Fagiolino, vero colpevole della “disgrazia” del pappagallo, è l’unico servo che riesce a non farsi licenziare. Sandrone e Brighella, invece innocenti, restano senza lavoro e si vendicano.Tra mille peripezie, scherzi e bastonate, tutto andrà a finir bene. Lo spettacolo mette in evidenza la briosità tipica della farsa o commedia brillante burattinesca.
Cappuccetto Rosso
Di Daniele Dainelli e Giovanni Ferma Con Giovanni Ferma e Marina Signorini Regia di Daniele Dainelli e Giovanni Ferma Produzione Fratelli di Taglia Qui si vede che i bimbi, e ancor più le care bimbe, han torto di ascoltare persone non fidate, perché c’è sempre il lupo che se le può mangiare. Non tutti i lupi son d’una specie, e ben ven’è di astuti che, in silenzio, dolciastri e compiacenti inseguon le imprudenti fin nelle case.Ahimé, son proprio questi i lupi più insidiosi e più funesti!
In scena il 29 gennaio
La bella Luna a dondolo
In scena il 6 gennaio
Produzione Teatro Vivo / Paolo Capodacqua
Favole al telefono
Il rapporto tra le parole di Gianni Rodari e la fantasia dei bambini è un rapporto magico; un rapporto che immediatamente mette in movimento le dinamiche immaginative e creative del bambino, coinvolgendolo in una sorta di girotondo fatto di rincorsa del senso, della parola, del “fantastico” e della poesia: un gioco intelligente, di alto valore pedagogico, che rivela la grandezza e la genialità di Rodari. Un incontro che avviene sul terreno del gioco e del coinvolgimento, con i bambini stimolati a partecipare e intervenire con le sole armi dell’intuito, della fantasia e della creatività.
Tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari Con David Riondino accompagnato all’organetto diatonico da Stefano Del Vecchio Lo spettacolo è stato ideato in occasione dellaV edizione di Segni d’infanzia, Festival Internazionale di Teatro che si svolge a Mantova. L’arte della poesia e la vena ironica di Riondino ben si sposano in questo spettacolo molto delicato dove adulti e bambini potranno godere dei ritmi e delle cadenze della rima del grande maestro Gianni Rodari. Così le storie di “Alice cascherina” e de “Gli uomini di burro” rivivranno al ritmo di musica coinvolgendo grandi e piccini.
In scena il 15 gennaio
In scena il 18 febbraio
Il grande trionfo di Fagiolino pastore e guerriero Di Mauro Monticelli Con Mauro e Andrea Monticelli Produzione Teatro del Drago «Il caso più curioso, cari cinni e cari adulteri, l’è quello che vedrete proprio adesso in tal casot di buratéin, e ciovè io mè Fagiolino Fan Fan squattrinato e senza un baiocco, con tanta fame da vendere e niente soldi da spendere,
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guarir n’a pranzipessa e diventar tota in t’una volta un re!!!». Con queste battute di presentazione si apre la storia di Fagiolino, che con tanta fortuna e furbizia da pastore diventerà prode guerriero e sposo prediletto della bella Altea.
In scena il 26 febbraio
Teatro Rasi via di Roma, 39 tel. 0544 36239
I racconti di Mamma Oca Regia di Pietro Fenati Con Pietro Fenati e Elvira Mascalzoni Scene di Ezio Antonelli e Matteo Semprini Produzione DrammaticoVegetale
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Ma Mère l’Oye è una suite di Maurice Ravel per pianoforte a quattro mani,in seguito trascritta anche per orchestra,composta di cinque pezzi ispirati a illustrazioni tratte da un libro di fiabe per l’infanzia dell’epoca.Nello spettacolo i disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita e con loro Pollicino,la bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti,dialogando con le note di Ravel,evocano la poesia dell’infanzia. In scena il 10 dicembre,alle ore 18.30
Cappuccetto Rosso Di e con Danilo Conti e Antonella Piroli Produzione Tanti Cosi Progetti È il Cappuccetto Rosso nella sua versione più conosciuta,quella in cui nonna e nipote,dopo essere state mangiate dal lupo,vengono salvate dal provvidenziale cacciatore.Ma è solo il punto di partenza di un lavoro in cui,assieme alla ricerca sul linguaggio della favola,si approfondiscono nuove tecniche di animazione. In scena il 4 febbraio,alle ore 18.30
L’uomo che racconta le favole Con Sergio Diotti Produzione Arrivano dal Mare! Sergio Diotti,il Fulesta,prosegue nel suo lavoro di recupero del patrimonio di storie popolari dell’Emilia-Romagna,ma anche di incontro con culture,narrazioni,repertori “altri”.«Racconto storie,immagini e
personaggi della mia regione,proponendole al mondo.[...] la narrazione è oggi,dal punto di vista teatrale,ma non solo,un esercizio indispensabile di ascolto e comprensione dell’altro che è in noi e fuori di noi». In scena l’11 febbraio,alle ore 18.30
Baby don’t cry Testo e regiaValeria Raimondi,Enrico Castellani Assistente alla regia Ilaria Dalle Donne Con Marco Olivieri,Francesco Speri Produzione Teatro delle Briciole Babilonia Teatri Lo spettacolo affronta il tema del pianto con un linguaggio teatrale pop-rock,che è la cifra stilistica originale di Babilonia Teatri.Vuole essere una fotografia di quello che è oggi il rapporto dei bambini col pianto,che può essere disperazione ma anche gioco,spesso un ibrido dove è difficile scindere tristezza e gioia,necessità e capriccio,felicità e disperazione,realtà e immaginazione.Il risultato è uno spettacolo che parla di bambini e con i bambini, ma che cerca di non trattarli come tali. In scena il 25 febbraio,alle ore 18.30
Piccoli movimenti colorati Azione poetica per bambini piccolissimi Produzione Teatrimperfetti / Maria Ellero Di e con Maria Ellero/danzatrice-attrice, Gianni Franceschini/pittore-attore Uno spazio bianco,un grande foglio. Sopra il foglio un corpo.Arriva un pittore che prepara i colori e pensa a come farà per farlo vivere.Il colore si muove per dare forma.Il corpo si muove per prendere posizione.Azione poetica sul segno.Dal niente al tutto se ci si muove per dare un significato al segno.Perché il segno vive nel movimento del colore e del corpo danzante.I piccoli segni che si muovono sono i segni che i bambini lasciano ogni volta che scoprono il mondo,ogni volta che si sentono amati e accompagnati nella scoperta,ogni volta che trovano il coraggio di fare un movimento nuovo.E così il piccolo corpo danzante verrà accompagnato e aiutato dai colori del pittore nella scoperta dello spazio in cui si trova,metafora dell’esperienza della vita stessa. In scena il 6 maggio,alle ore 11
In cammino
Il giardino di Gaia Fantasia simbolica sulle stagioni e la nascita spettacolo interattivo per bambini da 1 a 5 anniVincitore delYoung Critic’s Prize Other View al Kingfestival 2011 di Velikij Novgorod,Russia Di Marcello Chiarenza Regia di Pietro Chiarenza Con Elena Chiaravalli e Karin Hochapfel Musiche originali di Carlo Cialdo Capelli Teatro Pan (Svizzera) Si narra la storia di un giardino che si trasforma con il passare delle stagioni e di un pulcino che non vuole uscire dal guscio perché sta bene al caldo nel suo uovo. Passa un anno intero e...Gaia e Aprile,le due custodi del giardino,conducono i piccoli ospiti nel viaggio che attraversa le quattro stagioni.Farfalle,piccoli alberi, fiori passano dalle mani delle attrici a quelle dei bambini per comporre il grande gioco nel quale genitori e bambini insieme si trovano coinvolti. In scena il 29 aprile,alle ore 11
Di e con Flavia Bussolotto Aiuto regia Claudia Fabris Suoni Paolo Tizianel Collaborazione artistica Michele Sambin, Laurent Dupont Scenografia Michele Sambin Costumi Claudia Fabris TAM teatro musica Ispirato alle sculture di Graziano Pompili, nutrito delle suggestioni di Le vie dei Canti di Bruce Chatwin, In cammino è la storia di un percorso universale.In scena una figura femminile ci racconta il piacere di mettersi in viaggio alla scoperta del mondo e la gioia di cantarlo.Punto di partenza del suo andare è un luogo abitato da forme silenziose.Ognuna di loro è l’origine di un canto,l’evocazione di un paesaggio,il segno che identifica un sentiero percorribile.E nel dialogo col mondo esterno,fatto di suoni,canto e lunghi silenzi,il viandante cammina.La sua percezione coincide con la creazione,l’andare con la costruzione dello spazio e dei paesaggi da abitare,il suo cammino con la
ricerca del luogo in cui costruire la propria casa,quello in cui poter finalmente dire “io qui sono”.Ma poi il viandante cerca ancora la strada… col desiderio di incontrare gli altri e contemplare insieme a loro il cielo stellato. In scena il 12 maggio,alle ore 11
Vulkano
via Cella, 261 - S. Bartolo tel. 0544 36239 Inizio spettacoli ore 15.30
Brum
Di Pietro Fenati Con Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni Musica di Koro Izutegui Mixaggio musiche Emilio Albertoni Regia Pietro Fenati Produzione DrammaticoVegetale Brum è una specie di parola,è un oggetto,è un colore,è una luce,insomma...è. Brum è quella cosa che c’è prima della parola e che di essa ha già tutta la sostanza.E allora,questa specie di parola, per capirla bisogna interpretarla,guardando al di là dell’abitudine.Esiste un mondo del non detto,che per il bambino è il mondo del non visto,del non toccato, del non masticato,del non ancora scoperto.Un mondo che comincia a due passi dalle braccia della mamma e si dispiega al di là del buio della notte.È in questi territori che si sviluppa il viaggio dello spettacolo,tra i colori delle emozioni e il cielo che piange e ride.Cose concrete da vedere, toccare,masticare,scoprire.Cose che raccontano una storia fatta di tante storie più piccole,curiose ed emozionanti. P.S:Brum vuol dire “ho sete”. In scena l’8 gennaio
Patatine volanti e altre piccole storie Di e con GiacomoVerde Una telecamera riprende piccole cose animate da un attore in tempo reale. Un videoproiettore le ritrasmette in diretta.Le piccole cose così ingigantite diventano altro da se stesse:diventano personaggi e scenografie di piccole storie infini-
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te.Storie come quelle che i bambini inventano mentre giocano,da soli o in compagnia,con i loro pupazzetti o con i pezzi di giocattoli rotti e rimontati per farli diventare improbabili astronavi,animali fantastici o nuovi supereroi.Piccole storie dove quello che conta non è la morale ma l’invenzione,il colpo di scena arbitrario e fulminante,che risolve all’istante un intreccio che per un adulto sarebbe difficile da comprendere e accettare. In scena il 15 gennaio
Il Bau Baule Con Stefania Mariani Regia di Bernard Stöckli Musiche diVincenzo Ciotola Produzione StagePhotography La signora Felicità ha trovato un...“Bau Baule”.Sono diventati grandi amici. Insieme vivono avventure colorate,strampalate,profumate e soffici come la lana... Da guardare,da ascoltare,da toccare,da gustare,da sognare. Nel Bau Baule i protagonisti del gioco teatrale sono una signora,il suo amico baule e la lana.Di lana sono fatti gli oggetti che abitano il baule.Attraverso un linguaggio scandito da suoni,gesti,movimenti,manipolazione di oggetti si stimola l’attenzione,la curiosità,la percezione e la fantasia del bambino.L’intento è di dare spazio alla “danza delle piccole cose” e alla poesia delle immagini. In scena il 22 gennaio
Storie d’incantesimo Regia di M.Kobachuk e E.Lopes Manipolatore Eduardo Lopes Creazione pupazzi,elementi di scena, colonna sonora Eduardo Lopes Produzione Teatro del Molino Storie d’incantesimo è uno spettacolo di teatro di marionette,dove il gioco e la poesia sono gli ingredienti principali. Concepito da Eduardo Lopes,che ha anche creato i pupazzi,lo spettacolo è un’insieme di piccole storie che propone un dialogo muto dove la parola è sostituita dalla musica e dal movimento. Storie come quella di un ragazzino e il suo aquilone,di un cavallo che conquista la sua libertà,di una bambina che ha come amica la Luna...È uno spettacolo semplice e delicato,di grande capacità comunicativa,risultato di esperienze che considerano il silenzio e il movimento linguaggi essenziali e universali. In scena il 29 gennaio
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Giocattoli dal mondo Di e con Roberto Papetti Lo spettacolo si propone di offrire un’assaggio delle varie possibilità ludiche creative e si pone come pretesto per scoprire che c’è una grande differenza fra costruire un giocattolo e comprarlo.Lo spettacolo riconduce al senso del gioco quale parte integrante della vita di un bambino e fase fondamentale per un suo sano sviluppo. Sarà inoltre occasione di confronto e riflessione per i “grandi” sull’idea di lasciar tempo e spazio ai bambini perché siano bambini,nonché sull’ipotesi di costruire e recuperare spazi idonei in cui si possa giocare,esplorare,conoscere,affabulare,creare. In scena il 4 marzo
Viaggio in aereo Di Ezio Antonelli,Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni Con Pietro Fenati,Elvira Mascanzoni, Gianfranco Tondini Musiche originali di Luciano Titi Scene e figure Ezio Antonelli,Sara Maioli,Elvira Mascanzoni Regia di Pietro Fenati OrganizzazioneWilliam Rossano e Sara Maioli,DrammaticoVegetale Un aviatore con l’aereo in panne nel mezzo del deserto del Sahara,vive uno strano incontro con un bambino,Piccolo Principe dalla sciarpa d’oro,piovuto dal cielo.L’aviatore vede il mondo con gli occhi dell’adulto sicuro delle proprie conoscenze e della propria esperienza e a queste fa riferimento per riparare l’aereo e salvarsi la vita.Il Piccolo Principe invece rivolge al mondo uno sguardo bambino, sincero,senza mediazioni. Raccontandosi,diventa maestro dell’aviatore nel suo viaggio alla riscoperta della purezza dell’infanzia.In quel deserto dunque,assistiamo all’incontro fra un bambino di sei anni che deve crescere e un adulto che vorrebbe recuperare l’infantile capacità di emozionarsi.Un viaggio nei mondi del Piccolo Principe,che ha inizio con l’ingresso del pubblico in una navicella dalla struttura esagonale.La storia è raccontata con proiezioni di immagini sulle pareti dell’esagono in un gioco di alternanza di ombre e luci e interpretazione dell’attore. In scena il 1 aprile
Faenza
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Inizio spettacoli ore 16
I tre porcellini
re,sviluppando nei ragazzi la straordinaria capacità di seguire fantasia e curiosità,motori della conoscenza e del buon senso per futuri adulti illuminati. In scena l’11 dicembre
Pigiami
Con Danilo Conti e Antonella Piroli Regia di Danilo Conti e Antonella Piroli Musiche di Davide Castiglia Produzione Tanti Cosi Progetti I tre porcellini è un classico della tradizione inglese la cui prima versione risale al 1843.Da quel momento in poi si è tramandata di generazione in generazione subendo molte modifiche,al punto da perdere il suo significato originario.Ed è proprio questa prima stesura della fiaba che Tanti Cosi Progetti utilizza per rappresentare sulla scena la vicenda di questi tre fratellini che si trovano ad avere a che fare con il loro (e nostro) più feroce nemico:il lupo.I tre porcellini insegna in un modo molto divertente e drammatico,soprattutto rivolgendosi ai bambini più piccoli,che non bisogna essere pigri e prendersela comoda:potrebbe essere molto pericoloso! In scena il 4 dicembre
Gli incredibili viaggi di Mr. Gulliver
Di Nino D’Introna,Graziano Melano, Giacomo Ravicchio Con Pasquale Buonarota,Alessandro Pisci Produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Dopo 27 anni e oltre 1.000 repliche in giro per il mondo,Pigiami continua la sua avventura con la medesima carica di energia scenica e innovazione teatrale.La stanza da letto di un adulto che,nella solitudine della sera,scopre il piacere di ridiventare bambino;un posto dove può trovarsi solo a giocare con se stesso.Un letto,una sedia,un pigiama,i suoi vestiti, le sue scarpe,un attaccapanni.Poche cose per inventare e fingere situazioni. In scena il 22 gennaio
Il sogno di Tartaruga Di Liliana Letterese Con Chiara Bettella,Liliana Letterese e Andrea Lugli Produzione Il BauleVolante
Di e con Bruno Cereseto Produzione Teatro della Tosse - Il Teatrino dei Burattini di Luzzati e Cereseto Un nano nel mondo dei giganti può essere un gigante nel mondo dei nani.In fondo la diversità è solo un punto di vista.Tra i burattini,il Dottor Lemuel Gulliver,medico di bordo,rivivrà le sue due incredibili avventure fra mare e cielo.Un viaggio che non finisce mai,grazie alle straordinarie intuizioni del suo autore Jonathan Swift che,ridicolizzando il sistema del potere dell’epoca,creava un personaggio al di là del tempo,capace di farci ridere e diverti-
Tartaruga fece un sogno.Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto.Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della terra:banane,datteri,noci di cocco, meloni,miglio,patate dolci,manioca e tanti altri.Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali,ma tutti risero.«È solo un sogno…»,dicevano.«No»,replicò Tartaruga,«sono sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce».«Aspetta! Andrò io,tu sei troppo lenta!»,disse la scimmia.E si mise in viaggio… Ma ai sogni occorre credere fino in fondo affinché si avverino.E soprattutto non bisogna avere fretta! In scena il 5 febbraio
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Bagnacavallo Teatro Goldoni piazza Libertà, 18 tel. 0545 64330
In scena il 15 gennaio
Il Pifferaio Magico
Inizio spettacoli ore 16
La Bella e la Bestia Di Roberto Anglisani e Liliana Letterese Con Liliana Letterese e Andrea Lugli Produzione Il BauleVolante Uno sfortunato mercante,padre di tre figlie,si smarrisce nel bosco e trova rifugio nel palazzo della Bestia.Qui cerca di rubare una rosa e per questo la Bestia lo minaccia di morte.L’unica possibilità di salvezza è che sia una delle figlie a morire al suo posto,allora Bella,la figlia più giovane e più buona,propone di sacrificarsi al posto del padre ma… andrà incontro a un altro destino…
Un treno di filastrocche Ispirato all’opera di Gianni Rodari Produzione Fondazione Aida
Di Claudio Casadio,Giampiero Pizzol e Marina Allegri Regia di Claudio Casadio Con Maurizio Casali e Mariolina Coppola Produzione Accademia Perduta “Un topo… due topi… tre topi,son trop-
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Lugo
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Inizio spettacoli ore 17
Il giardino di Gaia Fantasia simbolica sulle stagioni e la nascita spettacolo vincitore delYoung Critic’s Prize Other View al Kingfestival 2011 di Velikij Novgorod,Russia Di Marcello Chiarenza Regia di Pietro Chiarenza Con Elena Chiaravalli e Karin Hochapfel Teatro Pan (Svizzera) Si narra la storia di un giardino che si trasforma con il passare delle stagioni e di un pulcino che non vuole uscire dal guscio perché sta bene al caldo nel suo uovo... Gaia e Aprile,le due custodi del giardino, conducono i piccoli ospiti nel viaggio che attraversa le quattro stagioni.Farfalle, piccoli alberi,fiori passano dalle mani delle attrici a quelle dei bambini per comporre il grande gioco nel quale genitori e bambini insieme si trovano coinvolti. In scena il 28 aprile
pi,son tanti… Arrivano a branchi.Si son dati convegno nel regno di Hamelin…”. Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su Hamelin.Ma il magico Pifferaio,per catturare l’enorme Capo dei topi,ha bisogno dell’aiuto dei bambini...Non solo una fiaba,ma un gioco di rime,di musica e di teatro che coinvolge gli spettatori come avveniva un tempo su tutte le piazze dove la realtà si mescolava alla fantasia. In scena il 29 gennaio
Piccoli movimenti colorati Azione poetica per bambini piccolissimi Produzione Teatrimperfetti / Maria Ellero Di e con Maria Ellero/danzatrice-attrice, Gianni Franceschini/pittore-attore Uno spazio bianco,un grande foglio. Sopra il foglio un corpo.Un pittore prepara i colori e pensa a come farà per farlo vivere.Il colore si muove per dare forma.Il corpo si muove per prendere posizione. Azione poetica sul segno.Dal niente al tutto se ci si muove per dare un significato al segno.Perché il segno vive nel movimento del colore e del corpo danzante. In scena il 5 maggio
In cammino Di e con Flavia Bussolotto TAM teatro musica Ispirato alle sculture di Graziano Pompili, nutrito delle suggestioni di Le vie dei Canti di Bruce Chatwin, In cammino è la storia di un percorso universale.In scena una figura femminile ci racconta il piacere di mettersi in viaggio alla scoperta del mondo e la gioia di cantarlo. In scena l’11 maggio
Un treno magico porta Irene,una ragazza un po’infantile,timorosa e curiosa allo stesso tempo,in luoghi reali e in alcuni dei luoghi fantastici che Rodari ha inventato nelle sue filastrocche,che sono “incastonate”nella drammaturgia,pretesto di una narrazione che diventa contesto e che vuole essere semplice e immediata.Irene è in viaggio per andare al mare,ma si ritro-
va,contro la sua volontà,a dover fare alcune tappe “alternative”… In scena il 12 febbraio
La cicala e la formica Scritto e diretto da Claudio Casadio con Maurizio Casali,Mariolina Coppola e Alessandra Tomassini Produzione Accademia Perduta I due piccoli animali,simbolo dell’ozio e del lavoro,sono tra i più famosi al mondo grazie anche alla popolare favola di La Fontaine.Ma,mentre nel racconto del narratore francese queste due figure sono rigidamente contrapposte per celebrare la virtù di una previdente e laboriosa saggezza condannando il suo opposto,nel mondo del teatro avviene qualcosa di più. Tra le due amiche-avversarie si snoda il filo di una avventurosa storia,comica e saggia,antica e moderna,piena di incontri e scontri,di sorprese e paure sul filo dei versi e delle rime con cui è scritto il testo In scena il 19 febbraio
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Cappuccetto Rosso Di Bruno Cappagli,Fabio Galanti e Carlotta Zini Con Carlotta Zini,Bruno Cappagli e Fabio Galanti Regia di Fabio Galanti Un lupo e una bambina o una lupa e un bambino? Cosa importa,l’importante è vivere la storia che tutti noi conosciamo e che ci sorprende sempre.Una storia piena di luoghi misteriosi,dove la paura e il coraggio corrono insieme.Due attori in scena si raccontano la popolare fiaba,giocando a interpretarne i personaggi e litigandosi il ruolo più ambito:quello del lupo. In scena il 15 gennaio
I Bestiolini Con Gek Tessaro Regia di Gek Tessaro Dall’omonimo libro di Gek Tessaro pren-
dono vita storie di insetti e di altri piccoli abitanti del prato.La narrazione è allegra e giocosa,tenera talvolta,semplice tanto da essere adatta ad un pubblico anche di piccolissimi,ma ricca al contempo di spunti di riflessione su temi molto impegnativi. In scena il 29 gennaio
Storie fruttuose Liberamente ispirato a Zuppa di sasso e Il piccolo bruco mai sazio di Marina Allegri Con Alberto Branca e Francesca Grisenti Regia di Maurizio Bercini Lo spettacolo ha una struttura semplice e visionaria.Pochi elementi in scena;un albero,due casine,un baule,una pentola, un tappeto coloratissimo,permettono ai due attori di incontrarsi sulla narrazione. Il libro viene di volta in volta,letto,usato come un na- scondiglio,consultato contro le paure e le incertezze,accarezzato,sporcato.Il lavoro ha come tema centrale il cibo,o meglio l’importanza del nutrimento del corpo e dell’anima.Lo spettacolo porta l’attenzione soprattutto sul libro e sulle storie. In scena il 19 febbraio
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genius loci
Sobria facciata e decori ottocenteschi per il teatro incastonato nel bastione cervese Edificato fra il 1860 e il ‘62 il palcoscenico della Città del Sale è tornato a risplendere nel 1994 di Paolo Bolzani
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Cervia, la Città del Sale, è stata rifondata sulla marina con chirografo di Papa Innocenzo XII del 9 novembre 1697. Costruita su una pianta a quadrilatero, è ben nota per tutta una serie di argomenti, che vanno dalla chiesa della Madonna del Pino ai Magazzini del Sale, dalla Torre di San Michele al Palazzo Comunale, dalla Cattedrale alle case dei salinari, dai bastioni ai due borghi. Noi oggi in verità cerchiamo qualcosa d’altro. Passeggiando all’interno del quadrilatero lungo via XX Settembre, in prossimità del bastione sud ci imbattiamo nella facciata del Teatro Comunale, costruito nel biennio 1860-61, ed inaugurato nel Natale del 1862. Perciò l’anno prossimo compierà centocinquant’anni. Osservando il sobrio impaginato in mattoni lisci a vista, nella nostra mente viene ad evocarsi una citazione, più o meno sopita; ma la prima non sembra essere quella di un fronte neoclassico, bensì maggiormente quella di una chiesa settecentesca, affacciata su via XX Settembre con un fronte dalla larghezza contenuta, concluso da un timpano sommitale. Agli albori del nuovo Regno d’Italia e dalle ceneri del vecchio Stato Pontificio, il nuovo teatro della città di Cervia non nasceva quindi con un volto tale da rivelare la presenza roboante di un tempio della lirica, bensì appariva come l’esito dell’inserimento, nel continuum della cortina urbana interna della città murata, di una grande “edicola” architettonica. L’ingresso si trova infatti incorniciato da una coppia di lesene che proseguono oltre la trabeazione per concludersi in un arco a tutto sesto, al cui interno si trova inclusa una finestra a lunetta – forse il vero sottile elemento rivelatore della funzione laico-municipale – destinata ad illuminare il ridotto superiore. Ma, se il termine “edicola” è il diminutivo (aedicula) del latino aedes, che significa «casa» e anche «tempio» (in quanto “casa del dio”), allora, sulla scorta di questa ulteriore riflessione, dobbiamo convenire con chi volle dare l’immagine di piccola “casa sacra del teatro” alla nuova struttura di Cervia adibita a concerti e spettacoli con messe in scena,
A sinistra,il lampadario e il rosone decorato della sala del teatro comunale di Cervia.Al centro due disegni storici (una sezione e una pianta) dell’edificio inserito nel bastione sud del quadrilatero della città storica.In basso,il pregevole “velario”dipinto da Giovanni Canepa.Nella pagina a destra uno scorcio dell’interno del teatro visto dalla galleria
che, con sovrana indifferenza per l’apparire, si appresta ad affacciarsi per la centocinquantesima volta su via XX Settembre. In realtà l’idea di costruire un nuovo teatro non risaliva ovviamente all’anno di apertura del cantiere, bensì ad esattamente dieci anni prima. Ed è una storia che vale la pena di essere raccontata, mentre saliamo i tre gradini che ci conducono al piccolo vestibolo d’ingresso e raggiungiamo il foyer, ornato da quattro colonne collocate in modo tale da suddividere la parte centrale, da cui si accede alla platea, da due parti minori, da cui hanno inizio le scale che conducono ai palchi. La storia è la seguente. Nella notte del 9 febbraio del 1851, in un ambiente situato al piano terra del bastione est della città si sviluppò un incendio. L’ambiente in cui il fuoco si era innescato si trovava fiancheggiato dal vecchio Teatro Comunitativo
per la Gioventù, lì ricavato dal primo Settecento, che subì ingenti danni alle strutture in legno, agli arredi, al sipario e alle scene. Come racconta l’indimenticato Gino Pilandri in Frammenti Cervesi (1993), si trattava di una «modesta sala… lunga m. 15, larga m. 6 e alta m. 7, occupata per un
terzo, verso il mare, dal palcoscenico rialzato ed il rimanente dalla platea. Di fronte al boccascena, lungo le tre pareti ed all’altezza del primo piano, correva un loggiato aperto in legno, adibito ai primi posti, al centro del quale vi erano le panche riservate alla Magistratura comunale. Questa
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sala restava racchiusa a Nord da un cortile privato con relativi servizi (oggi vi è la sala macchine della Tipografia [Saporetti]) ed a Sud con la scala che serviva di accesso al loggiato suddetto ed anche ad abitazioni salinare». Il restauro del Comunitativo suscitò un dibattito che in realtà era già in essere da qualche anno. Nel 1845 l’ingegnere comunale Giuseppe Barbieri aveva infatti già proposto la costruzione di un nuovo
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Regno Sabaudo. Tra il settembre 1859 e il febbraio 1860 si svolgono tutti gli adempimenti legislativi, che portano Lionardo Monti alla poltrona di Sindaco ed all’assegnazione dell’incarico di Direttore dei Lavori per la costruzione del nuovo teatro allo stesso ingegnere Stamigni, che nominerà come proprio collaboratore Ferdinando Forlivesi, ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Comunale. I lavori murari si concludono al grezzo nel maggio
Ravenna Festival Magazine è la rivista ufficiale del di Ravenna Festival edita da Reclam. Presentata in anteprima a tutti gli stakeholders del territorio con un evento speciale a fine maggio e diffusa in tutta la Romagna. Oltre 100.000 contatti.
teatro, da posizionarsi dietro al Palazzo Comunale, prolungandone l’ala nord ed erigendolo su strutture di fondazione già realizzate, cui non era seguita l’elevazione delle murature superiori. L’ingente costo (5239 scudi) ne sconsigliò la realizzazione, a favore di un progetto di ampliamento del teatro esistente nel bastione est, firmato dall’ingegnere ravennate Benedetto Uberti, a capo dell’Ufficio tecnico Comunale. Questo secondo progetto, rimaneggiato ma infine approvato dalle autorità cervesi nel 1858, prevedeva in verità la vendita da parte della Curia Ravennate al Comune di Cervia di un ambiente denominato “il Camerone”. Il rifiuto della Curia, giunto nel dicembre dello stesso anno, fu sufficiente per rimettere in discussione la questione del nuovo teatro.A questo punto, per intervento del Genio Civile ravennate, venne redatto un terzo progetto, che prevedeva il riutilizzo del bastione sud, in origine sede delle Beccherie (macello e botteghe per la vendita delle carni) e quindi Caserma dei Carabinieri pontifici. Lo firmava un dipendente del Genio Civile stesso, l’ingegnere perugino Tommaso Stamigni, e sarà approvato dal Consiglio Comunale nell’aprile dell’anno successivo, mentre gli appalti saranno assegnati qualche mese dopo. Nello stesso aprile 1859 ha però inizio la seconda Guerra d’Indipendenza, che obbliga in pochi mesi il Cardinale Legato Mons.Achille Maria Ricci ad abbandonare Ravenna e alla formazione dei governi provvisori. Segue l’arrivo di Garibaldi a Ravenna, il Plebiscito e il decreto di Annessione delle Province emiliane al
del 1861. Da allora risultano operanti lo scultore Ulisse Monelli, che si occupa delle decorazioni architettoniche, degli stucchi e dell’atrio ed è l’autore delle ornamentazione delle pareti divisorie dei palchi con coppie laterali di lesene ioniche, concluse da modiglioni corinzi. Giovanni Canepa da Lugano dipinge il soffitto, staccato dalle pareti da una corona di archi a tutto sesto e strutturato da un grande cerchio ornato da motivi floreali, una serie di ninfe-Muse e dodici medaglioni in bronzo, in cui effigia una serie di artisti e letterati. Entrando nella platea a ferro di cavallo, illuminata dal notevole lampadario ottocentesco, si osserva la composizione a due ordini, rispettivamente di quattordici e quindici palchi, e la conclusione a balconata continua del loggione. Nel palcoscenico Canepa realizzerà il famoso Velario, in cui si celebra l’arrivo sul mare di Apollo Musagete – che guida, istruisce e conduce nove muse al Monte Parnaso – nel porto di Cervia seguìto dalla barca dei Magistrati Cervesi e da una burchiella – storica imbarcazione per il trasporto del Sale – sovrastata dall’ immagine di Santa Maria Assunta, mentre sullo sfondo si rivela il paesaggio della spiaggia e della città di Cervia. Vari sono stati gli interventi di restauro del Teatro: 1875, 1891, 1911, 1923, 1957. Un’ultima volta i lavori sono stati diretti dall’architetto Giorgio Salmaso e quindi dall’ingegnere Roberto Buonafede, a capo del settore Lavori Pubblici del Comune e il teatro è stato riaperto al pubblico e inaugurato nel maggio 1994.
La rivista è sfogliabile sul sito
www.reclam.ra.it Prossima Edizione Maggio 2012
Ravenna, via della Lirica 43 - tel. 0544 408312
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cartellone Concerti Ravenna Teatro Alighieri via Mariani, 2 tel. 0544 249244
Musiche di F. Mendelssohn-Bartholdy, G.Verdi,W.A. Mozart Domenica 4 dicembre, ore 11
Musiche di L. Boccherini, S. Colasanti, F.J. Haydn Giovedì 16 febbraio, ore 20.30
Musiche di S. Prokofiev, L. van Beethoven Lunedì 26 marzo,ore 20.30
Luigi Piovano e Antonio Pappano
Accademia Bizantina
Direttore Ottavio Dantone Sabato 28 aprile, ore 20.30
Davide Franceschetti Quartetto Anthos Agnese Tasso, violino Jessica Orlandi, viola Silvia Dal Paos, violoncello Francesco Spazian, pianoforte Musiche di G. Mahler,A. Schnittke/G. Mahler, G. Cascioli, G. Fauré Domenica 6 novembre, ore 11
Giorgio Gualerzi Le “belle” voci italiche per l’Unità d’Italia incontri con il musicologo Sala d’Attorre di Casa Melandri Lunedì 7 e Martedì 8 novembre, ore 17
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“Omaggio a J.S. Bach”: i sei Concerti Brandeburghesi
Orchestra Sinfonica Regionale Toscana
concerto per pianoforte Musiche di L. Janacek, G. Gershwin, S. Rachmaninov, F. Chopin Domenica 11 dicembre, ore 11
Orchestra Giovani Archi Veneti LucaVisentin, direttore Musiche di A.Vivaldi, J. Brahms,A. Dvorak,A. vonWebern Domenica 18 dicembre, ore 11
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Antonio Pappano
Concerto per violoncello e pianoforte Musiche di G.B. Cirri, L. van Beethoven, G. Martucci, J. Brahms Domenica 26 febbraio,ore 20.30
Orchestra dei Giovani Europei
Tobias Lea e Arabella Cortesi Lea
Direttore Christof Ehrenfellner Musiche diW.A. Mozart Mercoledì 14 marzo, ore 20.30
Concerto per viola e pianoforte Musiche di L. van Beethoven, J. Brahms Domenica 13 novembre, ore 11
Mario Brunello
Direttore e solista Mario Brunello Musiche di R. Schumann Mercoledì 2 maggio,ore 20.30
Quartetto Amaryllis Stefano Mhanna e Alberto Galletti Concerto per violino e pianoforte Musiche di J.S. Bach, N. Paganini, P.I. Caikovskij, M. Ravel, H.Wieniawski Domenica 20 novembre, ore 11
Il Gene Barocco Kleine Kammermusik - L’arte flautistica in Germania a fine ’700 Gregorio Carraro, flauto dolce e traversiere Matteo Gemolo, traversiere Marco Scorticati, flauto dolce Michela Gardini, violoncello Valeria Montanari, cembalo Musiche di J.F. Fasch, J.C. Schickhardt, J.S. Bach e G.P.Telemann Domenica 27 novembre, ore 11
Quartetto Sinopoli Oleksandr Semchuk, violino Paolo Lambardi, violino Antonello Farulli, viola Luca Bacelli, violoncello
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
Direttore Kohn Axelrod Luca Ranieri, viola Musiche di L. van Beethoven, P. Hindemith, F. Schubert Domenica 22 gennaio, ore 20.30
Musiche di F.J. Haydn,A. Berg, L. van Beethoven Martedì 20 marzo,ore 20.30
Stefano Bollani Danish Trio
Sergej Krylov e Itamar Golan
I Solisti Veneti Direttore Claudio Scimone Musiche di T.Albinoni,A.Vivaldi, G. Rossini,A. Pasculli, G. Bottesini, F. Chopin, P. de Sarasate Mercoledì 1 febbraio, ore 20.30
Stefano Bollani Danish Trio
Stefano Bollani, pianoforte Jesper Bodilsen, contrabbasso Morten Lund, batteria Improvvisazioni jazz Giovedì 3 maggio,ore 20.30
Boris Berezovsky Concerto per pianoforte Musiche di J. Brahms, F. Chopin Martedì 14 febbraio,ore 20.30
Accademia dell’Orchestra Mozart Direttore e solista Enrico Bronzi
Kammerorchester Basel Sergej Krylov
Concerto per violino e pianoforte
Renaud Capucon, violinista Musiche di F.J. Haydn, F. MendelssohnBartholdy,W.A. Mozart Giovedì 10 maggio,ore 20.30
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Ravenna Bronson via Cella, 50 - Madonna dell’Albero tel. 333 2097141
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Temporary49: Kode9 + Robot Koch + Franz&Shape
Venerdì 14 ottobre,ore 22
Dirty Beaches + Be Forest Giovedì 20 ottobre,ore 22
Quakers & Mormons + Brothers In Law + The Clever Square
Venerdì 11 novembre,ore 22
Aucan + The Low Frequency Club Sabato 12 novembre,ore 22
Pink Mountaintops + The R’s Venerdì 18 novembre,ore 22
Sabato 22 ottobre,ore 22
Brunori Sas Sabato 29 ottobre,ore 22
Calibro 35 + Junk Food
Paolo Benvegnù Kaki King
Califone + Gardens And Villa
Sabato 10 dicembre,ore 22
Venerdì 2 dicembre,ore 22
Mercoledì 9 novembre,ore 22
Marta Sui Tubi
Venerdì 9 dicembre,ore 21.30 – Teatro Rasi
Mercoledì 30 novembre,ore 22
Sabato 5 novembre,ore 22
Butcher The Bar The Get Up Kids + Riviera
Suuns + Ringo Deathstarr
Patrick Wolf
Damon & Naomi + Richard Youngs
Sabato 3 dicembre,ore 22
Giovedì 15 dicembre,ore 22
The Field Domenica 4 dicembre,ore 22
Kisses From Mars
Frank Turner & The Sleeping Souls + The Xcerts
Mercoledì 7 dicembre,ore 22
Venerdì 16 dicembre,ore 22
A Hawk And A Hacksaw sonorizzano “Shadows of Forgotten Ancestors”
I Cani Sabato 17 dicembre,ore 22
Nada Sabato 7 gennaio,ore 22
Mercoledì 23 novembre,ore 22
The Sonics + The Tunas Venerdì 25 novembre,ore 22
Lunedì 31 ottobre,ore 22
Dente Sightings
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Sabato 26 novembre,ore 22
Giovedì 3 novembre,ore 22
Balmorhea + Balthazar
Richard Buckner + Sacri Cuori
Venerdì 4 novembre,ore 22
Martedì 29 novembre,ore 22
The Field
Salumi, Formaggi , Pani speciali e tanti altri Prodotti della buona Tavola Italiana. Ricerchiamo e selezioniamo con cura prodotti tipici e specialità curate con arte da piccoli produttori. La nostra filosofia è proporre con passione ai nostri clienti un'esperienza sensoriale indimenticabile quale la scoperta o riscoperta di sapori, profumi, odori autentici della nostra tradizione italiana.
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Harold Mabern Quartet
Eleonora Mazzotti Trio
pianoforte Special guest Piero Odorici,sax Venerdì 9 dicembre,ore 22
Venerdì 9 marzo,ore 22
Italian Dire Straits
Venerdì 16 marzo,ore 22
Charleston + La Tresca
Venerdì 2 dicembre,ore 22
Nada
Early Day Miners
con Manuel Mensà Venerdì 13 gennaio,ore 22
Ravenna Teatro Socjale
Gianna Cerchier & The Power Play Venerdì 20 gennaio,ore 22
Viva l’Italia
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Early Day Miners We were promised jet pack
con i Coristi per caso,i bambini della scuola di musica di Bagnacavallo e la Vittorio Bonetti Band Venerdì 4 novembre,ore 22
Arisa - Special tour Victor Victoria
Sabato 21 gennaio,ore 22
The Vaselines Sabato 21 gennaio,ore 22
Perturbazione
Sherman Irby Jazz Quartet
Cass McCombs Sabato 18 febbraio,ore 22
via San Mama, 75 tel. 331 9118800
Ciranda Quartet’s Sabato 5 novembre,ore 21.30
Le Poiane
The Claw
Venerdì 3 febbraio,ore 22
Sabato 12 novembre,ore 21.30
Matthew Lee Septet
Kabila
Venerdì 10 febbraio,ore 22
Sabato 19 novembre,ore 21.30
Tributo a Solfrini
Del Barrio Trio
con il Quartetto Nabla ospite Danilo Rossi Venerdì 17 febbraio,ore 22
Sabato 26 novembre,ore 21.30
Quartetto Novo
con la Bandeandrè Venerdì 24 febbraio,ore 22
Tziganotchka
Killer Queen
The Lads of Leitrim
Venerdì 2 marzo,ore 22
Sabato 17 dicembre,ore 21.30
Sabato 10 dicembre,ore 21.30
Venerdì 11 novembre,ore 22 Arisa
Lisa Hannigan
Nathalie - Vivo sospesa in tour
Giovedì 8 marzo,ore 22
Venerdì 18 novembre,ore 22
Curated by Stephen O’Malley Da mercoledì 14 a sabato 17 marzo (in collaborazione con Nobodaddy) –Vari luoghi
Ravenna Mama’s Club
Caro Fabrizio
Giovedì 9 febbraio,ore 22
Trasmissions V
Grande Festa di chiusura
Sabato 3 dicembre,ore 21.30
Megafaun
Venerdì 24 febbraio,ore 22
Venerdì 23 marzo,ore 22
Venerdì 27 gennaio,ore 22
Sabato 4 febbraio,ore 22
9 Chambers
Bermuda Acoustic Trio
Venerdì 30 marzo,ore 22
via Piangipane, 153 Piangipane www.teatrosocjale.it
Venerdì 13 gennaio,ore 22
Cavalleria Rusticana e Le più belle arie d’opera e di operetta
The NP Big Band Venerdì 25 novembre,ore 22
Damien Jurado
Io e i Gomma Gommas
Sabato 24 marzo,ore 22
Venerdì 2 dicembre,ore 22
Nathalie
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STUDIO DENTISTICO
Del Barrio Trio
Teatrio
Tango tres
NON PIÙ VIAGGI ALL’ESTERO!
Sabato 14 gennaio,ore 21.30
Silvio Zalambani,sax soprano e arrangiamenti VittorioVeroli,violino Donato D’Antonio,chitarra Rubén Andrés Costanzo,voce narrante Musiche di A.Villoldo,A.Baraldi,V. Greco,L.Teisseire,R.Mendizabal,E. Saborido,S.Zalambani,Le Pera/Gardel,F.Canaro,E.Arolas Martedì 15 novembre,ore 20.45
FERMATI A
M. Giuntini - R. Simeoni Sabato 21 gennaio,ore 21.30
E Bairav Ensemble Sabato 28 gennaio,ore 21.30
Russi Teatro Comunale via Cavour, 10 tel. 0544 587641
Ensemble Malerbi
Lugo Teatro Rossini piazzale Cavour, 17 tel. 0545 38542
Filarmonica Arturo Toscanini
Per una soluzione economica, ma con la qualità italiana
RAVENNA PRESTAZIONI ODONTOIATRICHE: • • • • • • •
Conservativa Chirurgia orale Implantologia Protesi fissa e mobile Endodonzia Ortodonzia Pedodonzia (per bambini)
ODONTOIATRIA ESTETICA: • Ceramica integrale • Zirconia • Sbiancamento
NELL’ODONTOIATRIA MODERNA Matteo Salerno,flauto Monica Micheli,arpa Fabio Gaddoni,violoncello Kelly McKLendon,soprano Musiche di G.Bizet,G.Puccini,P. Mascagni,V.Ranzato,F.Lehar,M. Rodriguez,J.R.Lacalle,C.Velazquez, J.C.Abreu,J.Kern,C.Porter,H.Arlen, C.Chaplin,L.Bernstein,F.Loewe Giovedì 20 ottobre,ore 20.45
Duo Massimo Mercelli Nicoletta Sanzin Massimo Mercelli,flauto Nicoletta Sanzin,arpa Musiche di J.S.Bach,G.Rossini,G.B. Pescetti,M.Ravel,J.Williams,R. Shankar Venerdì 28 ottobre,ore 20.45
CI SONO TRE REGOLE DA SEGUIRE PER OTTENERE UN SUCCESSO PROFESSIONALE: G.Mahler Sinfonia n.5 in do diesis minore Direttore John Axelrod Martedì 22 novembre,ore 20.30
1. Alta qualità in modo da soddisfare completamente le aspettative del paziente 2. Tempi di esecuzione rapidi compatibilmente con il laboratorio odontotecnico 3. Prezzi contenuti e sostenibili per il paziente e per la struttura odontoiatrica.
Cappella Ludovicea G.Rossini Petite messe solennelle per soli coro, armonium e due pianoforti Keiko Morikowa,soprano Cristina Nocchi,contralto Corrado Amici,tenore Andrea D’Amelio,basso Marcos Madrigal e Alessio Quaresima Escobar,pianoforti Josep Solé Coll,armonium
per appuntamenti
Tel. 346 229791 via Romea 19/A - Ravenna Carraia Bezzi, 24 - Santerno (RA)
Dott. MARIUS DATCU doppia Laurea in Odontoiatria presso: Università di Modena e Università di Bucarest (Romania)
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Fusignano Auditorium Corelli
Tradizionale concerto di Natale
corso Emaldi, 109 tel. 0545 955672
con il Quintetto Kandinsky Lunedì 19 dicembre,ore 21
Battaglie e follie d’archi in diretta audio e video dalla chiesa di S.Carlo di Modena,concerto dell’European Union Baroque Orchestra,diretta da Enrico Onofri Musiche di A.Corelli,F.I. Biber,F. Geminiani Sabato 15 ottobre,ore 21
Gli Ex
Direttore Ildebrando Mura Sabato 3 dicembre,ore 20.30
Filarmonica Arturo Toscanini Sinfonie di G.Rossini,J.Haydn,W.A. Mozart,F.Schubert,S.Prokofiev Direttore Rinaldo Alessandrini Sabato 17 dicembre,ore 20.30
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Filarmonica Arturo Toscanini
Omaggio a Nino Rota
M.Bruch Concerto n.1 in sol minore per violino e orchestra op.26 (programma in completamento) Viktoria Borissova,violino Mercoledì 1 febbraio,ore 20.30
Maria Perrotta
Filarmonica Arturo Toscanini
pianoforte J.S.Bach Variazioni Goldberg BWV 988 Aria con 30 variazioni (ClavierUbung,part IV) Giovedì 12 gennaio,ore 20.30
C.M.vonWeber “Quintetto per clarinetto op.34 (versione per orchestra d’archi) (programma in completamento) Daniele Titti,clarinetto Martedì 1 marzo,ore 20.30
dor
Alessandro Guidi,pianoforte Luca Calbucci,clarinetto Le più belle musiche da film,dal Gattopardo a Otto e mezzo,dal Padrino alla Dolce Vita,da Rocco e i suoi fratelli a Amarcord Venerdì 25 novembre,ore 21
Faden Piano Trio con Pier Marco Turchetti,Adriano Rugiadi e Stefano Calvano Musica jazz Giovedì 16 febbraio,ore 21
Argenta Teatro dei Fluttuanti via Pace, 2 tel. 0532 805344
Viaggi e intemperie: Tributo a Ivan Graziani
Concerto a quattro mani per pianoforte con Piernarciso Masi e Alessandra Giovannotti Musiche di J.Brahms,W.A.Mozart,G. Rossini e F.Schubert Giovedì 8 dicembre,ore 21
Filippo Graziani
tech
ENERGETICA - MECCANICA - ACUSTICA
Termografia: la sfida del futuro Termografia per i settori Edile e Industriale Analisi termografica di quadri elettrici Ispezioni per la riduzione del pericolo d’incendio (operatore di secondo livello EN473 ISO9712) Progettazione termotecnica Certificazione energetica Certificazione macchine CE, Controlli non distruttivi
Acustica: progettazione, rilievi, collaudi. Rumore nei luoghi di lavoro Verifica periodica di impianti di messa a terra, Verifica periodica di ascensori e montacarichi Risparmio energetico - Verifica isolamento Risparmio dei costi di produzione - Manutenzione preventiva Ricerca infiltrazioni, perdite e umidità
Dorotech - Studio di Ingegneria di Marco Cavina, Ingegnere Meccanico iscritto all’Albo della Provincia di Ravenna al nr. 1635 Via Granarolo 62 - Faenza - Tel. 0546 670330 - cell. 338 9993620 info@dorotech.it
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con Filippo e Tommy Graziani Venerdì 4 novembre,ore 21
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Aprile,data da definire,ore 21
Longiano Teatro Petrella
Beatles in Jazz Danilo Rea,pianoforte Ares Tavolazzi,contrabbasso Ellade Bandini,batteria Venerì 25 novembre,ore 21
Cora “Sister” Armstrong and Earl Bynum As we are Concerto gospel Venerdì 23 dicembre,ore 21
piazza San Girolamo, 2 tel. 0547 665113
Quintorigo Venerdì 21 ottobre,ore 21
Coro lirico Alessandro Bonci Sabato 22 ottobre
Formazione Minima presenta il nuovo cd Spettacolo Primo Sabato 5 novembre,ore 21
Supersantos con Alessandro Mannarino Sabato 17 marzo,ore 21
con Niccolò Fabi
Concerto in omaggio a Paolo Conte
Niccolò Fabi
solo chitarra Domenica 27 novembre,ore 16
Ensemble Strumentale Scaligero Venerdì 6 gennaio,ore 21
Omaggio a Luigi Tenco con Andrea Amati,Federico Mecozzi e Greta Muzzoni Venerdì 2 dicembre,ore 21
Mimmo e Matteo Locasciulli
Enri Zavalloni Orchestra presenta il nuovo cd Nine melodies from my forest Sabato 10 dicembre,ore 21
Da Bach a Debussy Vincenzo Morreale,pianoforte Domenica 6 novembre,ore 16
Solo Tour
Piero Nobili
The Vocal Concert con Andrea Ruscelli,Raffaella De Ponte e Renato Bartolini Domenica 11 dicembre,ore 16
Giovedì 12 gennaio,ore 21 Matteo Locasciulli
Claudio Fabi
con Gli Scontati (Lorenzo Kruger & Giacomo Toni) Mercoledì 16 novembre,ore 21
Peppe Voltarelli
Giovedì 26 gennaio,ore 21
Mercoledì 14 dicembre,ore 21
Gli Ex
Cora “Sister” Armstrong
Remo Anzovino e Franz Di Cioccio
presentano il nuovo cd Primavera, Autunno, Inverno Domenica 20 novembre,ore 21
Concerto gospel Sabato 24 dicembre,ore 21
cresidenza Da lunedì 30 gennaio a giovedì 2 febbraio
INFISSI- PORTE/ PORTONI BLINDATI - CANCELLI DI SICUREZZA SCURONI - PERSIANE - ZANZARIERE CUCINE E MOBILI SU MISURA LAVORI DI VERNICIATURA Servizio Porte Ravenna snc SHOWROOM in via Manlio Monti n.8 - Ravenna Tel. 0544-451783 info@servizioporte.com Secondo SHOWROOM in via Tasso nr. 10 - Lido Adriano tel/ fax 0544-495698 lido@servizioporte.com
Venite vedete stupitevi!
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cartellone Dialettale Ravenna Teatro Rasi
Gruppo Teatrale San Severo di Ravenna Domenica 8 gennaio
via di Roma, 39 tel. 0544 30227 Inizio spettacoli ore 15
Regine di Cuori &... Re di Picche
E curtil dla Rosa Gruppo Teatrale Cvì de Magazén di S.Antonio (Ravenna) Domenica 23 ottobre
E sgnor Giulio un fa fami’
I quattren i fa bale’ i buraten
Caveja e Ravgnana di Ravenna Domenica 22 gennaio
Cumpagneja de Bonumor di Granarolo Faentino Domenica 30 ottobre
E munument
E brach - Il mediatore di matrimoni Compagnia Cinecircolo del Gallo di Forlì Domenica 6 novembre
Odisèa - Lettura selvatica 72
Compagnia Laboratorio Italiano del Piccolo Teatro Città di Ravenna Domenica 15 gennaio
di Tonino Guerra traduzione di Giuseppe Bellosi voce narrante Roberto Magnani curatore Marco Martinelli Teatro delle Albe Domenica 13 novembre
Gruppo Teatrale La Compagine di Lugo Domenica 29 gennaio
Pasquel Bugnega al tass un li pega Compagnia CDT - La Rumagnola di Bagnacavallo Domenica 5 febbraio
Un posto di lavoro per Romeo tratto da Giulietta e Romeo diWilliam Shakespeare Compagnia Cianove di Ravenna Domenica 19 febbraio
Amicizie pericolose
E Vampiro
tre atti unici di Peppino De Filippo, Carlo Mauro,Aldo e Carlo Giuffrè Compagnia Il Passaggio di Ravenna Domenica 20 novembre
Piccolo Teatro Città di Ravenna Domenica 26 febbraio
Al feri
Una dona da sunzen
Compagnia La Broza di Cesena Domenica 11 marzo
Compagnia GAD Città di Lugo Domenica 27 novembre
Il Tartuffo
Compagnia La Zercia di Forlì Domenica 4 dicembre
libero adattamento da Molière Compagnia Magazzino FS di Cotignola Domenica 18 marzo
E suzed sol a Cassanigh
Alfonsine Teatro Monti
Amici del Teatro di Cassanigo Domenica 11 dicembre
c.so Repubblica, 24 tel. 0544 591715 Inizio spettacoli ore 21
Al Badanti
La Rumagna inte tu cor spettacolo fuori abbonamento Società Canterini Romagnoli, Gruppo Corale “Pratella-Martuzzi” Lunedì 26 dicembre
La s’infila, ma... l’an zira
In ca’ meja e cmanda... l’Italia Compagnia Quasi Stabile di Bubano Sabato 19 novembre
I quattren i fa bale’ i buraten Cumpagneja de Bonumor
di Granarolo Faentino Sabato 26 novembre
di Bagnacavallo Venerdì 9 dicembre
La s’infila, ma... l’an zira
E zircul dal vedvi
Gruppo Teatrale San Severo di Ravenna Sabato 3 dicembre
Compagnia Doppio Gioco di Faenza Venerdì 20 gennaio
Quan l’è trop l’è trop
Una rizeta par la felicité
Compagnia di San Tomè di Forlì Sabato 10 dicembre
Compagnia di San Tomè di Forlì Venerdì 27 gennaio
E suzed sol a Cassanigh
Una dona da sunzen
Amici del Teatro di Cassanigo Sabato 7 gennaio
Al Badanti Compagnia La Zercia di Forlì Sabato 14 gennaio
E sgnor Giulio un fa fami’
Compagnia GAD Città di Lugo Venerdì 3 febbraio
Bagnacavallo Teatro Goldoni piazza Libertà, 18 tel. 0545 64330 Inizio spettacoli ore 21
S’u s’god la cicogna...
Compagnia Caveja e Ravgnana di Ravenna Sabato 21 gennaio
Compagnia E’ Carador di Forlì sabato 14 gennaio
Chi l’ha d’or, chi l’ha d’arzent
Compagnia La Zercia di Forlì Sabato 21 gennaio
Compagnia Casa del Fanciullo di Imola Sabato 28 gennaio
E Vampiro
E Vampiro
Piccolo Teatro Città di Ravenna Sabato 28 gennaio
Piccolo Teatro Città di Ravenna Sabato 4 febbraio
Al badanti
E suzed sol a Cassanigh
Pasquel Bugnega al tass un li pega
Amici del Teatro di Cassanigo Sabato 4 febbraio
Compagnia CDT - La Rumagnola di Bagnacavallo Sabato 11 febbraio
In ca’ meja e cmanda... l’Italia
Cervia Teatro Comunale via XX Settembre, 125 tel. 0544 975166 Inizio spettacoli ore 21
E bèl e ven adès Andema a lèt cle oura
Compagnia Quasi Stabile di Bubano Sabato 11 febbraio
Pasquel Bugnega al tass un li pega Compagnia CDT - La Rumagnola di Bagnacavallo Sabato 18 febbraio
Gruppo Dialettale De Bosch Venerdì 11 novembre
Argenta Teatro dei Fluttuanti
Al badanti
via Pace, 2 tel. 0532 805344 Inizio spettacoli ore 21
Compagnia La Zercia di Forlì Venerdì 18 novembre
E suzed sol a Cassanigh Amici del Teatro di Cassanigo Venerdì 2 dicembre
Una fiola da maridé Compagnia CDT - La Rumagnola
La not che Garibaldi e vulè ins la lona La Compagine di Lugo venerdì 2 dicembre
A la Bersagliera Filodrammatica Mirabellese venerdì 30 dicembre
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agenda Ottobre 2011
Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano
Domenica 23 Peter Pan, una storia di pochi centimetri e piume
Lunedì 10 Esistenza, soffio che ha fame
con Don Andrea Gallo e Carlo Peirolero Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Martedì 18 Il piacere dell'onestà
di Luigi Pirandello
con Leo Gullotta
con gli Eccentrici Dadarò
Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 19 e il 20
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Mercoledì 19
Eria 'd Rumagna
Lezioni di ecostile. Consumare, crescere, vivere
Trio musicale di Radu, Teddi e Vlad Iftode brani di Zaclen, Secondo Casadei, Romolo Zanzi e Ferrer Rossi storie popolari romagnole narrate da Gabriele Zelli
Andrea Segrè presenta il suo libro, in collaborazione con il Gruppo dello Zuccherificio
agenda Novembre 2011
Venerdì 28
Mastronardi, musiche originali di Daniele Furlati, eseguite dal vivo dall’autore e Rosita Ippolito allestimento e regia di Giorgio Diritti Ore 21, T.Comunale, Conselice
poesie dialettali interpretate da Giuseppe Guerra Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano
Domenica 30 Bu Bu Settete
con Teatro Pirata Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Lunedì 31 Genteinattesa Il precario e il professore
con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti Trio Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Giovedì 24 Elektra
di Hugo von Hofmannsthal regia di Carmelo Rifici con Elisabetta Pozzi
Venerdì 4
Venerdì 11
Molière a sua insaputa
Les Felures de l'Ame Le fessure dell'anima
Incantati “parabola dei fratelli calciatori”
con Paolo Hendel
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 25, il 26 e il 27 (ore 15.30)
di e con Paolo Dirani, pianoforte e voce narrante
di Marco Martinelli lettura con Luigi Dadina, Alessandro Argnani, Michela Marangoni e Laura Redaelli
Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
West
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Domenica 6 Kish Kush
con Teatro Distinto Ore 11, Almagià, Ravenna. Replica il 6 (ore 16.30)
Mercoledì 9 Antigone ovvero La strategia del rito
con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Giovedì 10 Il mare
due tempi di Paolo Poli da Anna Maria Ortese diretto e interpretato da Paolo Poli Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche l’11, il 12 e il 13 (ore 16)
Can Can
Compagnia Corrado Abbati Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
La Svizzera
una lettura di Luigi Dadina dall’omonimo testo inedito di Paolo Nori Ore 21, Cisim, Lido Adriano
Mercoledì 16 Molière a sua insaputa
Ore 21, Cisim, Lido Adriano
con Paolo Hendel
La recita comincia
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 17
con il violinista Marco Cavina, un incontro tra due fini dicitori della poesia dialettale romagnola: Giuseppe Bellosi e Ilario Sirri, che interpretano Raffaello Baldini,Walter Galli,Tonino Guerra, Olindo Guerrini Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano
Venerdì 18 Se Garibaldi scende da cavallo
con Vito Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Domenica 20 Mozart in si bemolle
Fanny & Alexander Ore 21, Almagià, Ravenna. Repliche il 25 e il 26
Venerdì 25 Fantasmi (L’uomo dal fiore in bocca / Sgombero)
di Luigi Pirandello e frammenti di Totò e Vicé con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Margherita Smedile Ore 20.45, T. Comunale, Russi
Sabato 26 La vita di dentro
Puthana Moksham
con Teatro Antonin Artaud
danza katha kali dal poema Bhagavathan con Maryse Noiseux (Canada-India)
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Unplugged
con Teo Teocoli e Mario Lavezzi
Alla Nazione
Sabato 12
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
in prima assoluta il radiodramma di Fanny & Alexander, trasmesso in diretta sulle frequenze di Rai Radio 3
Lunedì 21
Odiséa + Aria pubblica
Teatro delle Albe lettura selvatica e miniatura vocale Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna. Replica il 13 (ore 15)
Domenica 13 Cane Blu
Martedì 22
Accademia della Follia di Claudio Misculin / Giuliano Scabia Ore 21, T. Petrella, Longiano
Ore 23, Almagià, Ravenna
Cose che mi sono capitate a mia insaputa
Domenica 27
con Gene Gnocchi
Il paese dei campanelli
Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Compagnia Corrado Abbati Ore 16, Teatro Masini, Faenza
con Teatro Gioco Vita
Mercoledì 23
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Open Day
con Teatro del Drago
Martedì 15
con Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 24 e il 25
Don Juan
Gli occhi gli alberi le foglie
con Ivano Marescotti e Mirella
Pinocchio
con la Compagnia Flamenquevive
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agenda Dicembre 2011 Giovedì 1
Martedì 6
La resistibile ascesa di Arturo Ui
Coppelia
di Bertolt Brecht con Umberto Orsini Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Replica il 2
La Divina TragiCommedia
da Dante Alighieri con Ivano Marescotti e con Massimo Piani, sax Luca Matteuzzi, pianoforte Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Venerdì 2 Padrona padrone della mia passione
da William Shakespeare con Anna Galiena
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Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Pop Star
con la Compagnia Babilonia Teatri Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
Junior Balletto di Toscana musiche di Leo Délibes drammaturgia, regia e coreografia di Fabrizio Monteverde
Urge
di e con Alessandro Bergonzoni, anche regista insieme a Riccardo Rodolfi
Tanti Cosi Progetti con Danilo Conti e Antonella Piroli Ore 16, Teatro Masini, Faenza
La nostra coppia è un trio!
con I Mancio & Stigma (“Gli Emo”) Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Lunedì 5 Fichenstein
di e con Bruno Arena e Massimiliano Cavallari (I Fichi d’India) Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
Giorni scontati
Sabato 17
con Antonella Fattori, Giusy Frallonardo, Daniela Scarlatti, Lia Zinno
Lunedì 12 Al dutaur di mat
Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
di Nanni Garella da Il medico dei pazzi di Eduardo Scarpetta con Vito, Marina Pitta e gli attori dell’Associazione Arte e Salute regia di Nanni Garella
Cuore
dall’omonimo romanzo di Edmondo De Amicis regia di Alberto Grilli Teatro Due Mondi
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
di Marco Martinelli con Alessandro Renda musiche originali eseguite dal vivo Fratelli Mancuso
Venerdì 9 Il registro dei peccati
con Moni Ovadia
I racconti di Mamma Oca
Drammatico Vegetale Ore 18.30, Teatro Rasi, Ravenna
burletta per musica in un atto libretto di Luigi Prividali da Le Prétendu par hazard, ou L’Occasion fait le nom di Eugène Scribe musica di Gioachino Rossini direttore Daniele Rustioni regia, scene e costumi Jean-Pierre Ponnelle Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala Coproduzione I Teatri di Reggio Emilia,Teatro Comunale di Treviso, Teatro Alighieri di Ravenna in collaborazione con Teatro alla Scala e Accademia del Teatro alla Scala Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica l’11 (ore 15.30)
Sukhishvili
coreografie Iliko Sukhishvili Sr., Nina Ramishvili,Iliko Sukhishvili Jr. danze folcloristiche georgiane su musiche di autori anonimi del X e XII secolo Orchestra del Balletto Nazionale della Georgia Sukhishvili Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 18 (ore 15.30)
Domenica 18 Can Can
Compagnia Corrado Abbati
Martedì 13
Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Rumore di acque
Lunedì 19
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 14, il 15 e il 16
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti,
Sabato 10
con Lella Costa regia di Giorgio Gallione musiche di Stefano Bollani Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Babilonia Teatri
Mercoledì 7
Ragazze. Nelle lande scoperchiate del fuori
Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Pop Star
L’occasione fa il ladro
I tre porcellini
Teatrino dei Burattini di Luzzati e Cereseto di Genova regia di Bruno Cereseto
Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Domenica 4
Gli incredibili viaggi di Mr. Gulliver
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Argenta
Sabato 3
Domenica 11
Trappola per topi
di Agatha Christie Regia di Stefano Messina Compagnia Attori & Tecnici Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 20 e il 21
Giovedì 15
Mercoledì 21
Il lago dei cigni
Workshop di Danza
di Piotr Ilic Tchaikovskji Slovak National Theatre
in collaborazione con Laboratorio Danza & Teatro
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Ore 10, Teatro Petrella, Longiano. Replica il 22
Non tutti i bastardi sono di Vienna
Due di noi
Andrea Molesini presenta il suo libro, vincitore del Premio Campiello Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
con Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Giovedì 22 La vedova allegra
Venerdì 16 Rumore di acque negli Stati Uniti
incontro con Maddalena Giovannelli (redattrice della rivista Stratagemmi), Marco Martinelli, Franco Nasi (docente di Teorie della traduzione all’Università di Modena),Tom Simpson (docente di Letteratura italiana alla Northwestern University of Chicago) e Martina Treu (ricercatrice di Lingua e Letteratura Greca all’Università Iulm di Milano) Ore 16, Sala Corelli del Teatro Alighieri, Ravenna
di Victor Leon e Leo Stein Compagnia In Scena di Corrado Abbati musica di Franz Lehar Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Due di noi
con Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 23
Venerdì 23 Can Can
Compagnia Corrado Abbati Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
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agenda Gennaio 2012 Venerdì 6 Il Tarlantan della Moscovia
Teatro del Drago Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Domenica 8 Brum
con Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni Drammatico Vegetale Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo
La fonte miracolosa
I Burattini dei Ferrari Ore 15.30, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
L’acqua cheta
di Augusto Novelli musica di Giuseppe Petri Compagnia Teatro Musica Novecento Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Spara/Trova il tesoro/Ripeti Nascita di una nazione
Accademia degli Artefatti Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
Sabato 14 SMS - Sulfur Magnetic Sound
talk radio e concerto Ore 20, Almagià, Ravenna
La Bayadère
coreografia Rafael Avnikjan e Karin Alaverdjan da Marius Petipa musica Ludwig Aloisius Minkus costumi Jozef Jelinek Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 15 (ore 15.30)
Angelica
residenza di Tanti Cosi Progetti Ore 10, Teatro Petrella, Longiano. Il progetto prosegue il 10 e l’11 (mercoledì spettacolo alle ore 21)
Follie d’operetta
le arie più famose e i duetti più divertenti tratti dai capolavori della “piccola lirica” Compagnia Teatro Musica Novecento Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Giovedì 12 L’armor de’ mond / Il rumore del mondo
con Giovanni Nadiani e Giuseppe Bellosi, testi di Raffello Baldini e Giovanni Nadiani
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Un nemico del popolo
di Henrik Ibsen con Gianmarco Tognazzi Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 15
Domenica 15 Patatine volanti e altre piccole storie Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo
La Bella e la Bestia
Il Baule Volante con Liliana Letterese e Andrea Lugli regia di Roberto Anglisani Ore 16, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Cappuccetto Rosso
L’apparenza inganna
di FrancisVeber,regia di Tullio Solenghi con Tullio Solenghi e Maurizio Micheli
Ore 16.30, Teatro Comunale, Russi
Venerdì 13
Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 14 e il 15
Molière a sua insaputa
con Paolo Hendel Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
à t e i s a i s l a a qu i le potenzialità riscopr corpo del tuo tino Ghesini Agos
di e con Giacomo Verde
con Carlotta Zini, Bruno Cappagli, Fabio Galanti regia di Fabio Galanti
Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
da LUNEDÌ a VENERDÌ ORE 9-22 SABATO 9.30-16.30 DOMENICA 9.30-13.30
con Andrea Cosentino
Lunedì 9 Progetto React
Ravenna - via Faentina, 121/F (Centro Comm. “Il Ponte”) info@lapalestra.ra.it - www.lapalestra.ra.it cell 347 5212717
Favole al telefono
teatro d’attore e musica dal vivo con Davide Riondino liberamente tratto da Gianni Rodari Ore 16.30, Almagià, Ravenna
PROGRAMMI DI ALLENAMENTO: • • • •
potenziamento muscolare dimagrimento mantenimento specifico per atleti agonisti a qualsiasi livello • rieducazione funzionale • rassodamento
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agenda Gennaio 2012
Mercoledì 25 Suicidi? Strane morti all’epoca di Tangentopoli
con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio Ore 21, T. dei Fluttuanti, Argenta
Lunedì 16
Recital dedicato a Alda Merini
Amleto
Manuela Tadini, voce recitante Enrico Intra, pianoforte
da William Shakespeare con Alex Sassatelli, Elsa Bossiscene e costumi di Graziano Gregori adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani Il Teatro del Carretto
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
Sabato 21 La vedova allegra
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Compagnia Stabile di Operette Alfa Folies
Urge
Ore 21, Teatro Petrella, Longiano
di e con Alessandro Bergonzoni, anche regista insieme a Riccardo Rodolfi Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Un americano a Parigi
di George Gershwin con Raffaele Paganini Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Al dutaur di mat
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Giovedì 26 Occidente solitario
di Martin McDonagh regia di Juan Diego Puerta Lopez con Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Nicole Murgia e Massimo De Santis Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Venerdì 27 Gin Game
di Donald Lee Coburn con Valeria Valeri e Paolo Ferrari regia di Francesco Macedonio
Mercoledì 18
con Stefania Mariani StagePhotography
La colonna infame
Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo
Teatro Invito
di Luigi Pirandello con Enzo Vetrano e Stefano Randisi regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 19, il 20 e il 21
Pigiami
Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Venerdì 20
Martedì 24
La vedova allegra
C’è una certa Annalisa per te
Compagnia Stabile di Operette Alfa Folies
diretto e interpretato da Ennio Coltorti e Francesca Draghetti
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 25
agenda Febbraio 2012 Giovedì 2 La resistibile ascesa di Arturo Ui
di Bertolt Brecht regia di Claudio Longhi
Milena Costanzo/Roberto Rustioni Ore 21, Almagià, Ravenna
Una recita straordinaria
dai testi di Giovannino Guareschi con sergio Diotti Compagnia Arrivano dal Mare! Ore 21, T. dei Fluttuanti, Argenta
Ore 21, T. Petrella, Longiano
di Nino D’Introna, Graziano Melano, Giacomo Ravicchio Teatro dell'Angolo - Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 29 (domenica anche ore 16) e il 30
Domenica 29 Storie d’incantesimo
Ore 15.30, Vulkano, San Bartolo
Domenica 22
L’uomo, la bestia e la virtù
da William Shakespeare con Ruggero Dondi, Salvatore Landolina, Ernesto Mathieux regia di Leo Muscato LeArt’ in coproduzione con Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione
Lucido
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Il Bau Baule
Romeo & Giulietta - Nati sotto contraria stella
regia di M. Kobachuk e E. Lopes Teatro del Molino
Vernice fresca
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 29 (ore 15.30)
Ore 20.45, T. Comunale, Russi
di Nanni Garella da Il medico dei pazzi di Eduardo Scarpetta con Vito, Marina Pitta e gli attori dell’Associazione Arte e Salute regia di Nanni Garella
di Maurizio Pagliari con Duilio Pizzocchi
del Giglio di Lucca in coproduzione con Teatro Goldoni di Livorno,Teatro Verdi di Pisa, Teatro Alighieri di Ravenna
Sabato 28 La Bohème
scene liriche in quattro quadri libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger musica di Giacomo Puccini direttore Elio Boncompagni regia Marco Gandini Orchestra e Coro della Toscana maestro del coro Marco Bargagna Nuovo allestimento del Teatro
Il pifferaio magico
Accademia Perduta regia di Claudio Casadio con Maurizio Casali e Mariolina Coppola Ore 16, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Cappuccetto Rosso
Fratelli di Taglia con Giovanni Ferma e Marina Signorini regia di Daniele Dainelli e Giovanni Ferma Ore 16.30, Almagià, Ravenna
I Bestiolini
con Gek Tessaro Ore 16.30, Teatro Comunale, Russi
Quisquilia - Viaggio per un angelo e un clown
con Olivia Ferraris e Milo Scotton Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Il lago dei cigni
Miles Gloriosus
Ersilia Danza su musiche originali per 5 danzatori testi, coreografia e regia di Laura Corradi
Ravenna.
La nostra coppia è un trio!
di Tito Maccio Plauto con Nathalie Caldonazzo e Corrado Tedeschi e con Luca Cairati Sandra Cavallini Massimo Boncompagni Mauro Eusti regia di Cristiano Roccamo
Repliche il 3, il 4 e il 5
con I Mancio & Stigma (“Gli Emo”)
Ore 21, Auditorium Corelli,
(ore 15.30)
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia
Fusignano
con Umberto Orsini
Ore 20.45, Teatro Comunale,
Ore 20.30,
Russi
Teatro Alighieri,
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agenda Febbraio 2012 Sabato 4 Cappuccetto rosso
Tanti Cosi Progetti di/con Danilo Conti e Antonella Piroli Ore 18.30, Teatro Rasi, Ravenna
Domenica 5 Il sogno di Tartaruga
Il BauleVolante, regia di Andrea Lugli
Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Venerdì 10 Li Romani in Russia
Ore 16, Teatro Masini, Faenza
tratto dall’omonimo poema in versi di Elia Marcelli, con Simone Cristicchi
Non c’è tempo, amore
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
con Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey, Edy Angelillo e Lorenzo Gioielli Ore 21, T.Comunale, Conselice
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Luporini e Pier Paolo Pasolini regia e drammaturgia di Giorgio Gallione con Neri Marcorè, Claudio Gioè e lo Gnu Quartet
Sabato 11
Lunedì 6
L’uomo che racconta le favole
Ripartire dal postdrammatico
con Sergio Diotti - Arrivano dal Mare!
incontro con Hans-Thies Lehmann (professore emerito di studi teatrali della Goethe-Universitat di Francoforte); conduce Gerardo Guccini (docente di Drammaturgia al Dams di Bologna); partecipa Marco Martinelli
Ore 18.30, Teatro Rasi, Ravenna
Teatro delle Albe performance vocale sulla figura della maga disegnata da Ariosto nell’Orlando Furioso, reinventata in un aspro dialetto romagnolo da Nevio Spadoni
La bella Luna a dondolo
concerto dedicato a Gianni Rodari con Paolo Capodacqua Ore 16.30, Almagià, Ravenna
Trappola per topi
di Agatha Christie Regia di Stefano Messina Compagnia Attori & Tecnici Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 19 (domenica anche ore 16) e il 20
La cicala e la formica
Accademia Perduta scritto e diretto da Claudio Casadio con Maurizio Casali, Mariolina Coppola e Alessandra Tomassini Ore 16, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Storie fruttuose
Domenica 26 Il grande trionfo di Fagiolino Pastore e Guerriero
Faenza Cabaret Premio Alberto Sordi
La manomissione delle parole
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
performance d’autore di Gianrico Carofiglio, regia di Teresa Ludovico Teatro Kismet OperA
Martedì 21
dell’Associazione Cultura e Sport “I Fiori” di Faenza, concorso nazionale riservato a giovani cabarettisti emergenti
Ore 20.30, T.Alighieri, Ravenna
L’opera da tre soldi
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 22 e il 23
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Il catalogo
Antigone ovvero La strategia del rito
di Jean Claude Carrière, adattamento e regia Valerio Binasco/Star Dust International, con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari
dall’opera di Giorgio Gaber, Sandro
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
di Luna Ronchi DSC - Dance Studio Company
con Paolo Rossi e la Compagnia del Teatro Popolare
Eretici e corsari
con Emanuela Bianchini e la Compagnia Mvula Sungani
Lunedì 27
creazione per 12 danzatori musiche di Giuseppe Verdi ideazione, coreografia e regia di Monica Casadei - Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei
Mercoledì 8
Italia, la mia Africa - La Danza del nuovo Millennio
Galà Internazionale della Danza
Happening pop di delirio organizzato
Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica l'8
Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Ore 16, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Lunedì 13
Vernice fresca
con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso
serata di disonore... con Alessandra Frabetti e Les Triplettes de Belleville
Ore 16.30, Almagià, Ravenna
di Eric-Emmanuel Schmitt con Elena Giusti, Paolo Valerio regia di Alessandro Maggi
Corpo a Corpo - Traviata
Ciò che resta...
Ore 16.30, T. Comunale, Russi
Un treno di filastrocche
Fondazione Aida
Piccoli crimini coniugali
Martedì 7
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 26
di e con Mauro e Andrea Monticelli Teatro del Drago
Ore 21, Almagià, Ravenna
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
coreografie David Parsons Remember me (2010), Swing Shift (2003), Caught (1982), In the end (2005)
Domenica 19
dramma in un prologo e tre atti libretto di Bertold Brecht traduzione di Paola Capriolo musica di Kurt Weill con Massimo Ranieri e la partecipazione straordinaria di Lina Sastri direttore Francesco Lanzillotta regia Luca De Fusco Orchestra Giovanile “L.Cherubini” Coproduzione Teatro Stabile di Napoli, Napoli Teatro Festival Italia in collaborazione con Teatro di San Carlo
di Maurizio Pagliari, con Duilio Pizzocchi
The Parsons Dance Company
con Alberto Branca e Francesca Grisenti
Domenica 12
Ore 17, Teatro Rasi, Ravenna
Ouverture Alcina
Sabato 18
Ore 20.45, T. Comunale, Russi
Martedì 14
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Venerdì 17
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 18 e il 19 (domenica anche ore 15.30)
Varietas Delectat
RBR Dance Company Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Venerdì 24
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Martedì 28 L’avaro
di Moliére Teatro delle Albe regia di Marco Martinelli Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Ubu Roi
Libero Fortebraccio Teatro / Teatro Metastasio Stabile della Toscana con Roberto Latini Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
Davide Rondoni e Giovanni Nadiani
Mercoledì 29
un viaggio dentro la cultura romagnola
di Francesco Niccolini e Marco Paolini / Michela Signori, Jolefilm con Marco Paolini
Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano
Sabato 25
ITIS Galileo
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche l’1, il 2 e il 3 marzo
Baby don’t cry
testo e regia Valeria Raimondi, Enrico Castellani, con Marco Olivieri, Francesco Speri - Teatro delle Briciole - Babilonia Teatri
Mind Juggler
Ore 18.30, Teatro Rasi, Ravenna
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
una serata alla scoperta delle magie dell'inconscio e della comunicazione con Francesco Tesei
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agenda Marzo 2012 Venerdì 2
Woyzeck - Ricavato dal vuoto
Il racconto d'inverno
Balletto Civile / Fondazione Teatro Due in collaborazione con Cantieri Danza Ravenna e Fondazione Ravenna Manifestazioni
di William Shakespeare con Ferdinando Bruni, Cristina Coppa regia, traduzione, scene e costumi di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani Teatridithalia Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 3 e il 4 (domenica anche ore 16)
Sabato 3 Tutto quello che non avreste voluto sapere sulla donna... ma io ci tengo a dirvelo
con Debora Villa Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Domenica 4 Giocattoli dal mondo
di e con Roberto Papetti Ore 15.30, Cisim, Lido Adriano
Solo Goldberg Improvisation
Virgilio Sieni danza - Riccardo Cecchetti pianoforte Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
Martedì 6 Infinite o sfinite? Miracoli delle donne d'oggi
di e con Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni Ore 21, Teatro Comunale, Cervia. Replica il 7
Ore 21, Almagià, Ravenna
Sabato 10 Da Dioniso a Cristo. Conoscenza e sacrificio nel mondo greco e nella civiltà occidentale
presentazione del libro di Giuseppe Fornari, con l’autore e Marco Martinelli Ore 17, Teatro Rasi, Ravenna
Il sacro della primavera
Balletto Civile / Fondazione Teatro Due. In collaborazione con Ater Danza, Cantieri Danza Ravenna e Fondazione Ravenna Manifestazioni Ore 21, Almagià, Ravenna
Domenica 11 Il piccolo spazzacamino
opera in un atto libretto di Eric Crozier versione italiana di Franca Alfei e Piero Santi musica di Benjamin Britten direttore Erasmo Gaudiomonte regia Piero Fenati Ensemble Fauves Plus Coro “Libere Note” dei bambini della Scuola Primaria “F. Mordani” di Ravenna Produzione Teatro Alighieri di Ravenna Ore 15.30, Teatro Alighieri, Ravenna
La principessa della Czardas Quello che prende gli schiaffi
Compagnia Italiana di Operette
di Leonid Nikolaevic Andreev con Glauco Mauri e Roberto Sturno regia di Glauco Mauri
Ore 16, Teatro Masini, Faenza
Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 7 e l'8
Buonanotte mamma
Venerdì 9 O Patria... Leopardi e l'Italia
di e con Corrado Augias Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Martedì 13 di Marsha Norman con Ariella Reggio, Marcela Serli scene di Maria Spazzi regia di Serena Sinigaglia La Contrada - Teatro Stabile di Trieste Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo
Urge
di e con Alessandro Bergonzoni, anche regista insieme a Riccardo Rodolfi
Terrybilmente divagante
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna
di e con Teresa Mannino regia di Marco Rampoldi
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Mercoledì 14 Buonanotte mamma
di Marsha Norman con Ariella Reggio, Marcela Serli scene di Maria Spazzi regia di Serena Sinigaglia La Contrada - Teatro Stabile di Trieste Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Honour
con Paola Pitagora e Roberto Alpi e con Viola Graziosi e Evita Ciri Ore 21, Teatro Comunale, Conselice
Trasmissions V
avventure nella musica contemporanea concerti a cura di Bronson Produzioni Ore 21, Vari luoghi, Ravenna. Repliche il 15, il 16 e il 17
Giovedì 15 La nostra coppia è un trio!
con I Mancio & Stigma (“Gli Emo”)
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regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani Teatridithalia Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Repliche il 17 e il 18 (domenica anche ore 15.30)
Così è se vi pare
di Luigi Pirandello regia di Michele Placido con Pino Micol, Giuliana Lojodice e Luciano Virgilio Ore 21, Teatro Goldoni, Bagnacavallo
E pensare che c’era il pensiero
con Maddalena Crippa Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
Sabato 17
Ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna
Nessun attore può venire da Bagnacavallo
con Ivano Marescotti Ore 21, Teatro Masini, Faenza
Domenica 25
Giovedì 22
SMS - Sulfur Magnetic Sound
Milano da bruciare!
Radio Zolfo, esercizi di ammirazione a cura di Altre Velocità e Fanny & Alexander talk radio condotto da Lorenzo Donati con Goffredo Fofi e Rodolfo Sacchettini interventi musicali dal vivo di Pit
Cada Die Teatro Ore 21, Mama's Club, Ravenna
Venerdì 23 Que reste t il de nos amours?
Compagnia Naturalis Labor musiche francesi di autori vari coreografia e regia di Luciano Padovani Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Così è se vi pare
Ore 20, Almagià, Ravenna
Niente progetti per il futuro
scritto e diretto da Francesco Brandi con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti
di Luigi Pirandello regia di Michele Placido con Pino Micol, Giuliana Lojodice e Luciano Virgilio
Laribiancos
Ore 21, Teatro Goldoni,
Cada Die Teatro
Bagnacavallo
Ore 20.30, Teatro Rossini, Lugo. Repliche il 18 (domenica anche ore 16) e il 19
Sabato 24
Ore 21, Teatro Masini, Faenza
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regia di Alfonso Santagata Fuorivia, Fondazione TeLuca Cairati - Sandra Cavallini Massimo Boncompagni - Mauro Eustiatro Stabile di Torino
Venerdì 16
Lunedì 19
The History Boys
18 mila giorni - Il Pitone
Teatro dell’Elfo di Alan Bennett traduzione Salvatore Cabras e Maggie Rose con Elio De Capitani
testo originale di Andrea Bajani con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa musiche originali di Gianmaria Testa
Ore 21, Cisim, Lido Adriano
Lunedì 26 Otello
Le sacre - Come un respiro
coreografie Mauro Bigonzetti Le sacre: musica Igor Stravinskij, scena e luci Carlo Cerri, costumi Kristopher Millar, Lois Swandale Come un respiro: musica Georg Friedrich Händel, costumi Lucia Socci, luci Carlo Cerri Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 25 (domenica ore 15.30)
con Massimo Dapporto, Maurizio Donadoni e Lucia Lavia traduzione, adattamento e regia Nanni Garella. Produzione Arena del Sole/ Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 27 e il 28
BROKERAGGIO ASSICURATIVO
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Nell’analisi dei rischi Nelle scelte assicurative Per particolari garanzie convenzionate Nella gestione dei sinistri Presidente: Valter Fabbri Vicolo Porziolino, 1/3 Ravenna Tel. 0544/215300-219831 - Fax 0544 248442 e-mail: info@gpabisanzio.it
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Mercoledì 28 L'ingegner Gadda va alla guerra
con Fabrizio Gifuni un’idea di Fabrizio Gifuni da Carlo Emilio Gadda e William Shakespeare
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regia di Giuseppe Bertolucci in collaborazione con Teatro delle Briciole Solares Fondaz. delle Arti Ore 20.30, Teatro Alighieri,
agenda Maggio e Giugno 2012
Ravenna. Repliche il 29, il 30 e il 31
Sabato 5 maggio Piccoli movimenti colorati
Teatrimperfetti / Maria Ellero di e con Maria Ellero, danzatriceattrice Gianni Franceschini, pittore-attore
agenda Aprile 2012 Domenica 1 Viaggio in aereo
di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni, Gianfranco Tondini Drammatico Vegetale
Ore 17, Scuola d’Infanzia Capucci, Lugo
(1985) Ore 20.30, Teatro Alighieri, Ravenna. Replica il 22 (domenica ore 15.30)
Sabato 12 maggio In cammino
di e con Flavia Bussolotto TAM teatro musica Ore 17, Scuola d’Infanzia Capucci, Lugo
Domenica 13 maggio In cammino
Domenica 6 maggio Piccoli movimenti colorati
di e con Flavia Bussolotto TAM teatro musica
Teatrimperfetti / Maria Ellero di e con Maria Ellero, danzatriceattrice Gianni Franceschini, pittore-attore
Ore 11, Teatro Rasi, Ravenna
Ore 11, Teatro Rasi, Ravenna
farsa in ventidue scenette Teatro delle Albe
Ore 21, Teatro dei Fluttuanti,
Mercoledì 9 maggio
Ore 21, Cisim, Lido Adriano
Argenta
Progetto Speciale
Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
Giovedì 26
spic & span
Eda. Una donna del Novecento
a cura di ErosAntEros, Fanny & Alexander, gruppo nanou, Menoventi, Orthographe
foscarini:nardin:dagostin In collaborazione con Ater Danza, Cantieri Danza Ravenna, Fondazione Ravenna Manifestazioni
con Daniela Poggi,testo di Maurizio Garuti,regia di Silvio Peroni
Ore 22, Teatro Rasi, Ravenna
Venerdì 27
Mercoledì 4
La solitudine delle ombre
Ore 15.30, Cisim, Lido Adriano
Joseph
Mercoledì 25 Bella Ciao - Un oratorio laico
con Sergio Diotti Compagnia Arrivano dal Mare!
Alessandro Sciarroni
Tutto su mia madre
con Elisabetta Pozzi,Alvia Reale e Eva Robin’s regia di Leo Muscato Ore 21, Teatro Masini, Faenza. Repliche il 5 e il 6
Mercoledì 11 La cena dei cretini
di Francis Veber con Zuzzurro e Gaspare regia di Andrea Brambilla Ore 20.45, Teatro Comunale, Russi
Venerdì 20
Ore 21, Auditorium Corelli, Fusignano
Ahmed il filosofo
Sabato 2 giugno Festa della Repubblica
la tradizionale chiusura del Nobodaddy: una giornata di incontri con studiosi e artisti e lo spettacolo della compagnia italo-belga Le due moine
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Ore 10, Cisim, Lido Adriano
Punta Corsara Ore 18, Centro Valtorto, Ravenna
Il convegno
azione teatrale Punta Corsara Ore 21, Teatro Rasi, Ravenna
Sabato 28 Il giardino di Gaia
Fantasia simbolica sulle stagioni e la nascita di Marcello Chiarenza con Elena Chiaravalli e Karin Hochapfel - Teatro Pan (Svizzera) Ore 17, Scuola d’Infanzia Capucci, Lugo
Rinaldo
dramma in musica in tre atti libretto di Aaron Hill e Giacomo Rossi musica diGeorg Friedrich Händel direttore Ottavio Dantone regia,scene e costumi Pier Luigi Pizzi Accademia Bizantina Coproduzione Teatro Alighieri di Ravenna, I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Ferrara Allestimento del Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia
Ore 11.45, Vari luoghi, Ravenna. Repliche il 10 (giovedì ore 21), l'11 (venerdì ore 21), il 12 (sabato ore 21) e il 13 (domenica ore 21)
Venerdì 1 giugno
Domenica 29 Il giardino di Gaia Ore 11, Teatro Rasi, Ravenna
Galà per la Giornata Mondiale della Danza
Federazione Nazionale Scuole di Danza Ore 21, Teatro dei Fluttuanti, Argenta
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Palcoscenico
Indirizzi utili
Supplemento a Ravenna&Dintorni, autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1127 del 17 dicembre 2001
✘ Teatro Alighieri , via Mariani 2, Ravenna tel. 0544 249244 - fax 0544 215840 - www.teatroalighieri.org
Direttore responsabile: Fausto Piazza
✘ Teatro Rasi , via di Roma 39, Ravenna tel. 0544 36239 - fax 0544 33303 - www.ravennateatro.com
Hanno collaborato alla redazione: Federica Angelini, Alessandro Fogli, Serena Garzanti; Maria Cristina Giovannini e Erika Marchi (grafica).
✘ Almagià , via Almagià 2, Ravenna ✘ Vulkano , via Cella 261, San Bartolo (Ravenna) - tel. 0544 36239 www.drammaticovegetale.com
Collaboratori: Chiara Bissi, Paolo Bolzani, Lorenzo Donati, Linda Landi.
✘ Cisim , viale Parini 48, Lido Adriano - tel. 0544 36239 ✘ Scuola d’Infanzia Comunale V. Capucci, via Gherardi 6, Lugo tel. 0544 36239 - www.drammaticovegetale.com
Nella foto di copertina: una scena dall’opera “L’occasione fa il ladro” di Gioachino Rossini nell’allestimento del Rossini Opera Festival (1987)
✘ Teatro Rossini , piazzale Cavour 17, Lugo - tel. 0545 38542 fax 0545 38482 - www.teatrorossini.it
✘ Teatro Masini , piazza Nenni 3, tel. 0546 21306 ww.teatromasini.org - www.accademiaperduta.it
✘ Teatro Comunale, via XX Settembre 125, Cervia - tel. e fax 0544 975166 www.accademiaperduta.it
✘ Teatro Goldoni , piazza Libertà 18, Bagnacavallo - tel. 0545 64330 www.accademiaperduta.it
✘ Teatro Comunale , via Cavour 10, Russi - tel. 0544 587641 - 580742 www.comune.russi.ra.it
✘ Teatro Comunale , via Selice 125, Conselice - tel. 348 7095919 www.teatroconselice.it
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✘ Auditorium Corelli , corso Emaldi 109, Fusignano - tel. 0545 955672 ✘ Teatro Petrella , piazza San Girolamo 2, Longiano tel. 0547 0547·665113 - www.teatropetrella.it
Crediti fotografici: M. Alessi, G. Baldoni, A. Botticelli, M. Brescia, N. Cadeddu, B. Caroli, R. Cavalieri, G. Di Stefano, R. Masotti, A. Mela, T. Savoia, M. Secchi, N. Strocchi. Editore: Reclam Edizioni e Comunicazione srl www.reclam.ra.it Viale della Lirica 43, 48100 Ravenna tel. 0544 408312. Direttore generale: Claudia Cuppi Stampa: Galeati Industrie Grafiche spa www.galeati.it
✘ Teatro dei Fluttuanti , via Pace 2, Argenta - tel. 0532 805344 www.teatrodeifluttuanti.it
www.ravennaedintorni.it
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Decine di milioni di imprese e 1,9 miliardi di persone nel mondo (21 milioni in Italia) sono stabilmente connessi ad Internet e possono accedere ad ogni tipo di informazioni e rapporti... Collegati a www.ravennaedintorni.it per conoscere meglio cosa accade nel tuo territorio, per essere sempre più consapevole di far parte di una comunità nella quale il tuo contributo è importante.
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Via Faentina 218s Fornace Zarrattini Ravenna tel. 0544 463621 - info@ravennainterni.it
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EDIZIONI E COMUNICAZIONE
Supplemento gratuito a “Ravenna & Dintorni” nr. 464 del 17 novembre 2011
Redazione: 0544.271068 redazione@ravennaedintorni.it Pubblicità: 0544.408312 info@reclam.ra.it
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Gianrico Carofiglio e le parole manipolate
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La lezione di Galilei secondo Marco Paolini
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Il teatro nel bastione della Città del Sale