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Where to go what to see Cultural events Museums, Fashion Wine and food page 17

Dove andare cosa vedere Eventi, musei, moda, enogastronomia a pagina 17


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ENERGIA& ECONOMIA

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

OIL & GA OMC, AN EDITION DEDICATED

SETTORE PETROLIFERO Oltre cinquecento aziende provenienti da ventiquattro paesi saranno presenti all’undicesima edizione dell’Omc (Offshore Mediterranean Conference), l’importantissimo appuntamento che vede la città di Ravenna per qualche giorno capitale del mondo degli idrocarburi e che si svolgerà al Pala De André dal 20 al 22 marzo. Rispetto alla precedente edizione, quella del 2011, si registra un aumento di espositori, superficie e sessioni tecniche. «Si tratta di una edizione particolarmente significativa – commenta il presidente di Omc 2013, Innocenzo Titone – perché il settore petrolifero continua a essere uno dei pochi comparti dove non mancano investimenti, pur in anni di crisi economica. Sottolineo la ricaduta che Omc avrà su Ravenna e non solo, alla luce dell’incremento degli espositori e delle delegazioni presenti. Per non parlare dell’aziende locali che operano nell’offshore, che potranno avviare nuovi contatti grazie alla presenze di importanti delegazioni straniere». Tema di questa edizione “Charting a course in changing sea”, “tracciare una rotta nel mare che cambia” che testimonia, tra l’altro, l’impegno delle compagnie che operano nel campo dell’estrazione degli idrocarburi a ricercare sempre nuove tecnologie meno impattanti e a contribuire fattivamente allo sviluppo dei territori dove operano. Alla cerimonia di apertura di interverranno, il sindaco Fabrizio Matteucci e il presidente della Camera di commercio Gianfranco Bessi. La Sessione Plenaria sarà presieduta dall’Ad di Eni Paolo Scaroni, e vi parteciperanno il ministro dello Sviluppo economico del governo ita-

TO RESEARCH AND SOCIAL RESPONSABILITY

L’Omc per lo sviluppo Grande attenzione sarà rivolta alla responsabilità sociale d’impresa liano Corrado Passera, il ministro del petrolio dell’Egitto Ossama Kamal, il Ceo della compagnia libica Noc, Nuri Burreuin, l’advisor del ministro dell’energia dell’Algeria Hamed Mecheraoui. Presenti, inoltre, importanti delegazioni provenienti da Algeria, Angola, Congo, Egitto Libia e Mozambico. Una sessione dei lavori sarà dedicata al tema della responsabilità sociale. «Gli eventi che accadono nel mondo, soprattutto in Paesi dove le

Una passata edizione dell’Omc. (An Omc past edition)

«Taglio del nastro il 20 marzo All’inaugurazione ci saranno ministri e importanti delegazioni»

compagnie petrolifere sono molto presenti – spiega Titone – e la difficoltà di reperimento delle risorse energetiche, comportano lo sviluppo di nuove tecnologie e un nuovo approccio con i Paesi dove si pratica l’attività estrattiva. Le compagnie sanno che non possono prescindere dalla responsabilità sociale verso questi Paesi, devono farsi accettare, essere parte attiva dello sviluppo di quei territori. Un tema strategico al quale dedicheremo una sessione molto qualificata, dove diverse compagnie porteranno le loro esperienze».

More than 500 expositors coming from 24 countries are taking part to the 11th edition of the Offshore Mediterranean Conference, in Ravenna (Pala De André) from 20th to 22nd March. Omc 2013 President, Innocenzo Titone, says: «It is a very important edition as oil industry is one of the few industries where we still have investments, despite the crisis. It is a very important chance for Ravenna, considering also the fact that the number of expositors and guests has increased. Moreover, local firms dealing in offshore will be able to get in touch with important foreign firms». The title of this edition is Charting a course in changing sea to underline how oil companies support technological research in order to develop environmentally-friendly tecniques and to contribute to the growth of the countries where they work. The opening ceremony will be attended by the Mayor of Ravenna and the President of the Chamber of Commerce; the following meeting will be attended by Eni Ad Paolo Scaroni, the Italian Minister of Economic Development Corrado Passera, the Egiptian Minister of Oil Ossama Kamal, the Noc company Ceo Nuri Burreuin, the advisor of the Algerian Ministry of energy Hamed Mecherauoui. There will also be important delegations from Algeria, Angola, Congo, Egypt, Libya and Mozambico. One of the sessions will be dedicated to the theme of firms’ social responsability.

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Redazione tel 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 info@reclam.ra.it IL CASO

Vivono in affitto ma pagano carissima l’Imu

Foto di Adriano Zanni

A PAGINA 3 ECONOMIA

Gruppo Trombini in crisi a rischio centinaia di posti A PAGINA 7 DOPO IL VOTO

Tra rottamatori e ortodossi del Pd ALLE PAGINE 8-9 TEATRO

Odin Teatret al Rasi per Viso-in-Aria A PAGINA 18 GUSTO

La tradizione in tavola per la Quaresima

ISLAMICI CONTRO ISLAMICI

ALLE PAGINE 22-23

IL CASO MOSCHEA

IL FESTIVAL

Lo scambio di accuse finisce in una causa in tribunale

Quattro giorni di musica (e non solo) fuori dal comune

Mentre a Roma hanno appena eletto il nuovo Papa (l’argentino Jorge Bergoglio), all’interno del mondo islamico ravennate viene dichiarata guerra. Ci hanno messo due mesi e mezzo, ma alla fine hanno risposto, e lo hanno fatto tramite un avvocato milanese esperto in vicende che riguardano la diffamazione e le minoranze. Difensore degli interessi del Centro di cultura islamica di Ravenna, accusato da alcuni musulmani di scarsa trasparenza e democraticità, ricorrerà per vie legali. «Contro di noi sono state dette solo menzogne». E da parte degli accusatori la risposta, già peraltro più volta ventilata, è la medesima: «Ci rivolgeremo al giudice». I tentativi di mediazione non hanno avuto esiti positivi

Per quattro giorni una trentina di artisti provenienti da tutto il mondo sarà a Ravenna per il festival di musica contemporanea Transmissions. Personaggi eccentrici e di culto, tra i massimi esponenti dell’avanguardia mondiale per una rassegna curata da un musicista inglese che quest’anno sfocia anche nel campo dell’arte.

ALLE PAGINE 4-5

A PAGINA 15

PROGRAMMA

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CRONACA& ATTUALITÀ

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Loro proprio non se lo potevano aspettare. Sono inquilini che per entrare in quelle case hanno dovuto dimostrare (oltre che di avere redditi bassi) di non possedere alcuna abitazione. ma nonostante questo hanno trovato nella buchetta una lettera in cui vengono invitati a pagare l’Imu, la famigerata tassa sulla casa che dovrebbe invece pesare solo sui proprietari. La lettera arriva dalla cooperativa Unicasa e ha come oggetto, appunto, la richiesta di “rimborso Imu per l’anno 2012”. Un conto salato, circa 650 euro, uguale per tutti gli otto appartamenti di piazza Harris, in zona Darsena, con una superficie che oscilla dai 70 ai 40 metri quadrati ciascuno. «Cioè io, affitto protetto, affitto sociale, economia regionale di sostegno – scherza, ma neanche tanto, uno degli inquilini di piazza Harris, Salvo Mauceri – pagherei per il mio appartamento di 40 metri quadri in darsena un’Imu pari a una casa di otto alloggi, con garage seminterrato, giardino, con fontana e magari una dozzina di schiavi con catene». Un’incongruenza difficile da spiegare. Per capire meglio, bisogna allora tracciare i contorni della faccenda. Nell’ambito dei progetti di Edilizia Residenziale Sociale (Ers), le cooperative cosiddette “a proprietà indivisa” come l’Unicasa assegnano i loro alloggi in affitto permanente ai propri soci, che però non sono altro che famiglie o persone a basso reddito che per usufruire dell’opportunità lo diventano appositamente, soci, versando una cifra dal valore simbolico. Al momento dell’introduzione dell’Imu, il governo non aveva di fatto considerato questa ipotesi e il Comune di Ravenna, di conseguenza, ha applicato a questi appartamenti l’aliquota massima dell’1,06 percento, quella delle seconde case. Inevitabile la ribellione da parte delle tre cooperative (oltre a Unicasa sono presenti in città Snoopy Casa e Casacooptre) che avevano chiesto un incontro urgente con l’assessore al Bilancio del Comune di Ravenna già la scorsa estate. I tre rispettivi rappresentanti sono stati però ricevuti in municipio solo dopo alcuni mesi, a inizio dicembre, a giochi ormai fatti, come conferma anche la stessa assessora Valentina Morigi. «Come avevo già dichiarato in passato

IL CASO

Quando l’Imu la pagano gli inquilini Famiglie a basso reddito invitate a rimborsare la tassa dalla loro cooperativa i dati CON L’IMPOSTA SULLA CASA INCASSATO 1 MILIONE IN PIÙ Il Comune di Ravenna grazie all’Imu ha incassato 1,28 milioni di euro in più rispetto alle previsioni iniziali. Il dato – già previsto da tempo dall’assessorato al Bilancio – lo rende noto il consigliere leghista a Palazzo Merlato, Paolo Guerra, che in una nota dice che si sarebbero «potute ridurre una parte delle aliquote almeno per quelle categorie particolarmente esposte dalla crisi economica e dalla disoccupazione». «E queste eccedenze a cosa saranno destinate?», si chiede Guerra. Sui 66.285,109 euro destinati al Comune, poco più di 17milioni (il 25,72%) provengono dalle abitazioni principali; 43,6 milioni (65,81% ) da “altri” fabbricati come le seconde case, gli alberghi e i magazzini; 2,1 milioni (3,17%) dal settore agricolo e 3,5 milioni (5,31%) dalle aree fabbricabili. I restanti 29 milioni di euro incassati andranno invece allo Stato.

– spiega – avevamo rinviato qualsiasi decisione al dato definitivo dell’Imu incassata nel 2012, che abbiamo a disposizione solo da quindici giorni (e che ha confermato l’ipotesi di un extragettito di oltre un milione di euro, ndr). Alle cooperative quindi abbiamo ribadito che non potevamo permetterci di modificare le previsioni». Questo nonostante il governo abbia fatto invece marcia indietro, rinunciando ad incassare dai Comuni la propria quota parte di Imu per gli alloggi delle cooperative edilizie a proprietà indivisa “adibiti ad abitazione principale dei soci”. «Accortosi di aver combinato un guaio – conferma Morigi –, il governo ha emesso questa circolare in cui si è potuto permettere di annunciare di rinunciare alla sua quota, ma i Comuni come il nostro avevano già

approvato i bilanci, previsto stanziamenti, flussi di entrate, eccetera. Modificare qualcosa a quel punto sarebbe stato un azzardo». «Detto questo – conclude l’assessore – mi spiace che Unicasa abbia inviato quella lettera ai soci assegnatari, e mi limito a registrare che le altre due cooperative hanno invece finora evitato di far ricardere il peso dell’Imu sulle famiglie a basso reddito beneficiarie degli alloggi». Unicasa, infatti, è stata l’unica delle tre coop a richiedere il pagamento ai propri “inquilini”, non solo quelli di piazza Harris, ma anche quelli degli altri loro appartamenti Ers di Piangipane e Marina (ad eccezione di alcuni casi di famiglie in

Nella foto uno scorcio di piazza Harris

grandi difficoltà economiche per cui si è deciso di soprassedere). In totale una cinquantina di appartamenti per una stima totale di imposta di circa 30mila euro (ci informano dal Comune). «Noi non avevamo alternativa – ci dice sconsolato il presidente di Unicasa, Elia Petroni –, tutti gli anni nel saldo tra affitti incassati e pagamento dei mutui ci rimettiamo circa diecimila euro. Abbiamo scelto di contenere i canoni mensili, senza neppure adeguarli all’Istat, e rispetto alle altre due cooperative i nostri affitti arrivano anche ad essere la metà per appartamenti praticamente delle stesse dimensioni. E ora, proprio per questo, non siamo in grado di accollarci anche questa Imu che, per quanto mi riguarda, rappresenta una truffa da parte del Comune. Noi siamo pronti ad affidarci a un legale e denunciare penalmente l’Amministrazione che si è appropriata di una quota che anche il governo si è rifiutato di incassare. Forse non capiscono che in questi appartamenti ci sono persone che, l’ho visto con i miei occhi, comprano un litro di latte e un chilo di pane e con quelli mangiano e vanno avanti per giorni. Io non me la sento di alzare gli affitti a chi ha questi problemi». Incontriamo Petroni nel suo ufficio e, documenti alla mano, ci mostra come a Marina, per esempio, un appartamento di 95 metri quadrati sia stato assegnato a fronte di un canone di 300 euro al mese e c’è anche chi, sempre a Marina, ne paga addirittura la metà. A Piangipane gli affitti sono di 280 euro al mese. Tutti canoni fermi da anni. Snoopy Casa, per esempio, ha invece sempre tenuto conto degli aggiornamenti Istat e il canone nei suoi appartamenti sovvenzionati (un centinaio circa, per 75mila euro di Imu da pagare, di cui 49mila al Comune di Ravenna) mediamente va dai

Unicasa: «Ma la colpa è del Comune Pronti a querelarlo»

appuntamenti marzo 2013

di Luca Manservisi

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Giovedì 14 marzo “La Romagna incontra la Toscana”

Venerdì 15 marzo “Ciak…. si cinema”

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250 ai 350 al mese; dai 300 ai 400 euro invece quello medio di Casacooptre, che di appartamenti ne ha oltre duecento (anche di proprietà dei soci in questo caso, però) e si ritrova con un’Imu complessiva da pagare di circa 180mila euro (considerando sempre l’intera provincia, 37mila al Comune di Ravenna). In questi giorni il presidente di Snoopy Casa, Giovanni Dallara, ha inviato una nuova lettera al Comune di Ravenna a nome delle tre cooperative per chiedere una soluzione non solo in vista del 2013, ma anche per il 2012, chiedendo perlomeno all’Amministrazione di applicare in maniera retroattiva le previste detrazioni e l’aliquota per la prima casa. «Non ha senso che lo Stato da una parte ci dia sovvenzioni per fare edilizia sociale e dall’altra in pratica ce le tolga. L’applicazione dell’aliquota Imu per le seconde case nei nostri confronti è un’ingiustizia». Ora la palla passa quindi al Comune, anche in virtù del fatto che i vertici di Unicasa, dopo le proteste dei soci assegnatari, al momento hanno congelato la richiesta di rimborso contenuta in quelle lettere inviate a casa. «Vogliamo che il Comune ci dia una risposta: se interverrà anche sull’Imu 2012 noi ci comporteremo di conseguenza con i soci; se invece tutto venisse confermato saremo costretti a far loro pagare un canone straordinario, una tantum, per coprire il buco dell’Imu». Ed ecco la risposta definitiva, per il momento, dell’assessore Morigi. «Come promesso, il 2013 sarà l’anno in cui proveremo a ridisegnare i contorni di questa imposta, per garantire progressività e maggiore equità grazie anche all’extragettito di un milione di euro. La retroattività è invece una questione complessa da applicare, se non altro sotto il profilo amministrativo e regolamentare. La nostra volontà è quella di trovare una soluzione per le coop nel bilancio 2013».


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CRONACA& SOCIETÀ

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MOSCHEA

Il centro islamico querela i ribelli L’avvocato Luca Bauccio difende il direttivo accusato di scarsa trasparenza di Federica Angelini Sono passati oltre due mesi da quando, in un’altra stanza dello stesso edificio, in via Ravegnana, la presidente dell’associazione Life Marisa Iannucci e un neonato comitato “Una moschea per la città” lanciarono pesanti accuse contro il direttivo del Centro di studi e cultura islamica che sta gestendo la costruzione della moschea delle Bassette. Mercoledì 13 marzo, la stampa è stata di nuovo convocata, questa volta per la replica, tanto attesa e richiesta da più parti. Una replica che arriva per bocca di un avvocato, il milanese Luca Bauccio (esperto di diffamazione, autore peraltro del volume Primo, non diffamare), scelto dal Centro di studi islamici, il Ccsir per difendersi da quelle che ha da sempre bollato come accuse infamanti prive di alcun fondamento. «Abbiamo tardato tanto – esordisce Bauccio – nell’illusione che le polemiche scemassero e si placassero da sole, ma questo non è accaduto e dunque siamo qui a rispondere e ad annunciare le azioni che intenteremo». Azioni legali, ovviamente. Il Centro querelerà per diffamazione Marisa Iannucci perché, a loro dire, ha mentito su una serie di questioni fondamentali. Innanzitutto, il Centro respinge recisamente l’accusa di stalking verso le donne della Life. «Se queste accuse fossero vere, si tratterebbe non solo di un reato, ma di un com-

Ahmed Basel

portamento gravissimo che non ci appartiene e che riteniamo inaccettabile». In secondo luogo, «se fosse vero che i bilanci dell’associazione non fossero stati approvati, si tratterebbe di una grave scorrettezza, per quanto non esistano obblighi di legge in questo senso. Ma in questo caso, si tratta di una falsità: i bilanci ci sono, sono in ordine e sono stati approvati secondo quanto prevede lo statuto». È possibile vederli? Al momento no, ma, assicura l’avvocato, saranno allegati alla querela ai danni della signora Iannucci e sono sta-

ti esposti tramite affissione in moschea, così come le convocazioni per l’assemblea. La terza questione sollevata dagli accusatori a cui Bauccio replica è quella secondo il direttivo dell’associazione sarebbe illegittimo perché mai rinnovato tramite il voto. L’avvocato assicura che esiste una delibera di un anno e mezzo in fa in cui l’assemblea decideva la proroga degli incarichi del direttivo. Smentita totale anche sulla questione dei presunti legami con l’Ucoii o con altre associazioni: «Nessun membro del direttivo appartie-

l’altra fazione LA CONTRODENUNCIA È PRONTA: SARÀ LOTTA Si annuncia una battaglia a colpi di querele tra il direttivo del Ccsir e i cosiddetti musulmani ribelli che denunciano un clima di ostilità e presunte irregolarità da parte dei vertici dell’associazione. A gennaio il comitato “Una moschea per la città” annunciò la possibilità di una querela per richiamare l’attenzione su presunte irregolarità nella gestione con la mancanza di elezioni per la nomina degli organi direttivi e la mancanza di trasparenza nella gestione dei conti e della democrazione interna. Risposte vere e proprie non ne sono mai arrivate nel merito: il direttivo si è sempre limitato a definire false le accuse e le critiche dei ribelli. La querela è rimasta in standby ma ora potrebbe arrivare sui tavoli della procura della Repubblica. A smuoverla, prima ancora dell’attacco diretto raccontato nell’altro articolo della pagina, il secco no ricevuto a un tentativo di mediazione messo in campo da alcune associazioni capeggiate in particolare dal comitato Rompere il silenzio. Alla richiesta di un incontro fra le parti in conflitto i musulmani ribelli hanno accettato subito mentre solo la scorsa settimana, dopo diverso tempo dalla richiesta, è arrivato il no del direttivo. Ora la palla passa agli avvocati. (and.a.)

ne ad alcuna associazione nazionale, men che meno straniera. L’Ucoii non gestisce moschee in nessuna parte d’Italia e non si vede perché dovrebbe iniziare a farlo proprio a Ravenna». Nota a margine: l’Ucoii, ci tiene comunque a sottolineare l’avvocato, non è come qualcuno ha voluto far credere, un’associazione di pericolosi estremisti, ma la pià importante realtà associativa musulmana italiana riconosciuta come interlocutore del dialogo interreligioso da tre ministri consecutivi di ogni parte politica. Fino a qui, in estrema sintesi, la tesi del Centro islamico esposta alla stampa, invitata a tenerne conto perché d’ora in poi, fanno sapere, «non saranno tollerate altre menzogne che screditino l’operato del Centro islamico, visto che ora abbiamo replicato con la verità a quelle accuse». Ma non tutte le domande dei giornalisti trovano risposte. Per esempio, risulta impossibile sapere quanti siano i soci membri dell’assemblea che approva il bilancio e che ha prorogato gli incarichi dei direttivi. Di certo, a sentire il presidente Basel Ahmed, c’è solo che né il presidente, né il vicepresidente del comitato “Una moschea per la città” sono soci, visto che solo a dicembre scorso avrebbero inviato la loro richiesta di adesione, come Marisa Iannucci stessa. Richieste che sono state respinte, in via, dicono, del tutto straordinaria. «Normalmente chiunque ne faccia richiesta viene accettato» spiega Bauccio «ma ci sono eccezioni, casi estremi come le persone che hanno insultato e offeso gratuitamente la dirigenza dell’associazione, creando un grave danno».


CRONACA& SOCIETÀ

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IL CASO In ogni caso, e questo è il messaggio più forte e deciso che il presidente Basel vuole lanciare, la moschea sarà aperta a tutti, come ogni luogo di culto deve essere. La data dell’inaugurazione ancora non è stabilita, ma Basel si augura sarà a breve e che presto ci saranno occasioni per farla L’avvocato Luca Bauccio, conoscere e a una frequentare a presentazione tutti i ravendel docufilm Al nati. «VerranQaeda! Al Qaeda! tratto no le scolaredal suo libro sche in gita a vedere questa cosa meravigliosa che con fatica e sacrifici siamo riusciti a costruire, mentre altri ci pugnalavano alle spalle». Il riferimento è ancora alla Life, i cui locali oggi si trovano proprio nell’edificio che ospita la moschea temporaneamente in affitto, ma che non troverà spazio nel nuovo edificio delle Bassette. «Basta pensare che la signora Iannucci – sottolinea Bauccio – con una lettera di cui ignoriamo i contenuti ha spinto il sindaco a rivolgersi al questore per avere rassicurazioni in termini di sicurezza. Possiamo dunque immaginare la gravità delle acusse, false e infondate, rivolte contro di noi». Perché, una cosa che emerge chiaramente è che, benché Iannucci non sia stata la sola a rivolgersi alla stampa nei mesi scorsi per attaccare il Centro di

cultura islamica, l’obiettivo al momento è lei. Per gli altri si vedrà caso per caso. Per tutti resta valido un concetto: non sono membri dell’associazione e non hanno dunque titolo a chiedere spiegazioni dell’operato del Centro, cosa che peraltro, secondo Bauccio, avrebbero fatto solo tramite stampa. A decidere su dove stia la ragione sarà dunque un giudice. Ma comunque la si veda, è una vicenda che lascia l’amaro perché sarà anche vero che Iannucci non era membra del Centro islamico e dunque non aveva titoli per chiedere chiarimenti, ma è altrettanto verso che è a capo di un’associazione di donne islamiche, la Life, che sul territorio si è spesa moltissimo, che ha sempre collaborato con le istituzioni ed è sempre stata riconosciuta come interlocutore affidabile. E qualsiasi cosa deciderà il giudice, è evidente che dentro la comunità islamica ravennate (che è ovviamente ben più ampia dell’associazione del Centro islamico) si è aperta una frattura che a questo punto sembra impossibile risanare. Quella delle Bassette sarà una moschea aperta, ma non sarà la moschea di tutti i musulmani di Ravenna.

«La moschea sarà inaugurata presto e sarà aperta a tutta la città»

La denuncia del parroco «Ricattato con un video hard» Ci sono stati davvero rapporti sessuali tra un noto prete ravennate di 81 anni e un 36enne lavapiatti del Camerun residente da anni in città? E quei rapporti omosessuali sono davvero finiti in un filmato? Solo le risposte a queste domande potranno fare chiarezza sulla storia che in questi giorni scuote la diocesi ravennate: un presunto ricatto che scorre sullo sfondo di uno scandalo sessuale nella Curia. Le zone d’ombra nella vicenda sono molte. L’unica certezza finora è l’arresto del più giovane: in manette il 5 marzo con l’accusa di estorsione al termine dell’indagini dei carabinieri avviate dalla querela presentata dal più anziano. L’ordinanza di custodia cautelare fa riferimento in alcune parti a quella denuncia. Il parroco si è rivolto ai carabinieri perché, sostiene, quel giovane voleva cinquemila euro o avrebbe diffuso un dvd con il filmato. I carabinieri hanno orchestrato la trappola insieme all’anziano sacerdote che ha consegnato all’africano banconote segnate dai militari stessi: l’hanno fermato all’uscita dalla canonica ed è stata la prova della presunta estorsione. Ma le certezze finiscono qui. Perché poi se si va più a fondo nella storia emergono i dubbi e i passaggi poco chiari. Innanzitut-

to l’arrestato (difeso dall’avvocato Igor Gallonetto) nega di aver mai ricattato il parroco: i soldi erano un aiuto ricevuto per pagare il viaggio della figlia dall’Africa all’Italia per sostenere una delicata operazione all’anca. E il 36enne non ha mai saputo se quei cinquemila euro provenissero dalla disponibilità personale del don o da una raccolta fondi aperta tra i fedeli. Sempre per tramite del suo avvocato dice che in passato ha ottenuto poche decine di euro come aiuti

per cibo e vestiti. E 500 euro nel 2011 a fronte di una ricevuta per le cure della figlia. Nella querela invece pare farsi riferimento a una cifra tra diecimila e dodicimila euro che in passato il parroco avrebbe versato sempre sotto presunta minaccia. È Il Resto del Carlino a far riferimento proprio alla denuncia: il sacerdote avrebbe scritto di aver ricevuto due dvd poi distrutti. Le perquisizioni dei carabinieri non avrebbero rintracciato alcun video. «Contattato direttamente - ha scritto la diocesi in un comunicato alla stampa - il sacerdote ha precisato che non esiste alcun dvd nè tantomeno alcun episodio compromettente che lo riguardi». E ha aggiunto «di avere dato più volte del danaro alla persona arrestata a fini caritativi». La denuncia sarebbe arrivata perché «le pretese di danaro diventavano sempre più pressanti fino al punto di sentirsi minacciato dalle pressioni psicologiche che il sacerdote, vista l'età e il suo stato di salute, non riusciva più a reggere. Ci dispiace che ancora una volta i mass media utilizzino vicende in cui i sacerdoti sono vittime per screditare la vita della Chiesa». Poi la precisazione: il parroco si è mosso senza informare la Curia. Andrea Alberizia



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ECONOMIA& ATTUALITÀ

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CRISI

Un concordato per sopravvivere Passivo di 23 milioni di euro per il gruppo Trombini. Tremano 400 lavoratori Il mercato che non tira più, i clienti che non saldano le fatture, le banche che non concedono credito: questi i motivi che hanno portato il gruppo Trombini in uno stato di crisi così profondo – 23 milioni di passivo nel bilancio 2011, l’ultimo depositato – da arrivare alla richiesta di ammissione al concordato preventivo con continuità aziendale. In buona sostanza il gruppo ravennate tra le principali realtà italiane nel mondo delle produzioni per il mercato del mobile – circa ottanta dipendenti nel Ravennate, altri trecento nel resto d’Italia, alla guida Andrea Trombini già presidente di Confindustria Ravenna nel periodo 2003-2007 e titolare di attività nel mondo alberghiero e della ristorazione – attraverso la supervisione del tribunale presenterà un piano di ristrutturazione aziendale per ridurre le proprie dimensioni, ottimizzare le risorse, recuperare liquidità e proseguire la produzione evitando il fallimento. La parola definitiva spetterà ai creditori: se non accetteranno sarà crac. «La nostra attività non si è mai fermata anche se la domanda del mercato è in calo – spiega il presidente Trombini – ma dobbiamo fare i conti con la crisi diffusa dell’economia italiana e ci ritroviamo con molti insoluti da parte dei nostro clienti che sono tutte im-

prese. Forniamo materie prime per le aziende del mobile. Abbiamo chiuso il 2012 con circa nove milioni di insoluti su un fatturato che nelle ipotesi di ristrutturazione dovrebbe essere di circa 65». In passato erano ben altre le cifre: il bilancio 2007 parla di 150 milioni di fatturato e un milione di utile, il 2008 segna la prima flessione con un fatturato di 135 milioni e la chiusura dell’esercizio in perdita per tre milioni. Gran parte delle possibilità di sopravvivenza sono riposte in una trattativa in corso con un imprenditore internazionale che en-

La Rafal di Piangipane fa parte della società che produce pannelli per l’industria del mobile Cassa integrazione avviata

trerebbe nella compagine societaria con una iniezione di capitale dando, nel breve periodo, una iniezione di ossigeno e nel lungo periodo la possibilità di nuovi sbocchi: «Ci consentirebbe di entrare in mercati stranieri che sono più attivi di quello italiano. Oggi per noi le esportazioni incidono meno del dieci percento. Siamo al lavoro in questi giorni per trovare un accordo». In provincia di Ravenna il gruppo ha uno stabilimento, quello della Rafal a Piangipane. Per completare la galassia Trombini vanno aggiunti lo stabilimento di Ferrara, i due in Piemonte e quello nelle Marche in comproprietà con un’altra società. Quest’ultimo è l’unico rimasto ancora nell’orbita della Trombini Spa: lo scorso settembre infatti, il primo tentativo di invertire la rotta fu fatto con la creazione di una newco, la Trombini Srl (controllata al 98 percento dalla Spa) cui vennero passati i beni e i le poste attive. Un’operazione non sufficiente a spacchettare la parte sana da quella in crisi. Per i lavoratori di Piangipane a gennaio 2013 è arrivato il sì alla domanda di cassa integrazione per ristrutturazione. Ora questa andrà a trasformarsi quasi certamente in cassa per crisi dimezzando la durata di due anni. and.a.


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giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

L’ANALISI Come in quello nazionale, anche nel Pd ravennate sta accadendo qualcosa di totalmente inedito nello scenario politico. E non è una questione solo di renziani. Ciò che bolle sotto un odg che chiede alla segreteria di riconvocare la direzione entro un mese per vagliare il percorso per un rinnovo delle cariche è qualcosa di più complesso. L’unanimità del voto, infatti, è stata frutto di una mediazione tra chi chiedeva, in pratica, le dimissioni a breve del segretario Pagani ora neodeputato, e chi invece al momento è disposto a prendere tempo. A prendere tempo perché, per la prima volta, l’attuale gruppo dirigente non è certo di poter far eleggere un proprio candidato senza provocare fratture. In campo, insomma, sembra certo ci saranno più candidati. Ovviamente, gli ultimi risultati elettorali sul territorio, che confermano il Pd come prima partito ma segnano una perdita di 10 punti dal 2008, e la prospettiva di ballottaggi in tutti i comuni sopra i 15mila abitanti in cui si voterà il prossimo anno, non aiuta a placare una situazione che già ribolliva da un po’. Il primo segnale risale al 2010 quando a Faenza le primarie per il sindaco le vinse l’outsider renziano Malpezzi contro il candidato di scuderia Pd. Alla fine di quell’anno si tennero anche le primarie per la presidenza della provincia e questa volta fu Serena Fagnocchi a sfidare l’ex sindaco di Faenza Claudio Casadio, da tempo candidato dal partito al ruolo. In quel caso tutta la dirigenza del Pd si saldò contro la giovane ricercatrice che riuscì comunque a ottenere un voto su tre degli elettori del Pd. Il modello si è ripetuto in occasione delle ultime primarie, la grande sfida Renzi-Bersani: tutti contro i renziani, eccetto i faentini e qualche comitato di agguerriti trentenni senza

Le crepe del Pd locale, a chiedere il ricambio non ci sono solo i soliti noti

Dopo i deludenti risultati, difficile immaginare un’unica candidatura per la successione a Pagani santi in paradiso. E Renzi, anche qui, ha sfondato il 40 percento tenendo Bersani sotto la soglia del 50 al primo turno. Poi sono arrivate le primarie per la scelta dei parlamentari e lì, complice forse la fretta, si è optato per due candidature forti come quelle della campionessa Sefi Idem e del segretario provinciale Alberto Pagani. Un tappo, di fatto, al vero senso delle primarie che ha bloccato, per esempio, oltre alla concreta possibilità di far emergere una candidatura femminile

dal territorio, la candidatura del segretario comunale di Ravenna Danilo Manfredi, che invece molti si aspettavano, sia fuori che dentro il partito. Avvocato, ex capogruppo comunale Ds, poco più che quarantenne, da sempre dedito alla politica ma senza averne mai fatto una professione, Manfredi è stimato dalla gran parte della base del partito, come racconta chi ha partecipato all’ultima direzione comunale dopo le elezioni. La ragione ufficiale per la scelta di

Pagani fu quella di una maggiore rappresentatività territoriale del segretario provinciale rispetto a un segretario comunale, per quanto il comune in questione fosse quello numericamente più importante e Manfredi, a detta di molti, non avrebbe avuto difficoltà a vincere. Resta il fatto che questa esclusione ha creato nel partito ravennate malumori anche tra molti “addetti ai lavori” che non si sono del tutto placati. Tra le voci che si sono fatte via via più critiche verso l’attuale dirigenza del partito c’è Andrea Maestri, l’avvocato ravennate ex capogruppo Pd che alle primarie di dicembre decise di sfidare Pagani nonostante i tempi strettissimi della campagna elettorale e che arrivò terzo raccogliendo in particolare in alcuni circoli un grande consenso. Se si pensa che lui stesso si è definito “ontologicamente bersaniano”, è chiaro che anche tra le file degli ex Ds sembra si sia aperta una crepa, che ha molto di generazionale. Basta leggere le esternazioni di un giovane tradizionalmente “ortodosso” come Rudy Gatta per capirlo. Le sue sono parole che fino a qualche anno fa era impossibile sentire in bocca a un golden boy del Pd. Una crepa generazionale, dunque, che incrocia quella dei renziani (a loro volta capaci di dividere il fronte degli ex della Margherita) e quella più antica dei rottamatori “ante litteram”, che da tempo chiedono un partito più aperto e meno verticistico. Una crepa che incrocia una disaffezione cre-

scente degli elettori. E in questo momento, con il Parlamento paralizzato, le politiche che potrebbero essere di nuovo presto alle porte, le segreterie provinciale e comunali da cambiare, e molte amministrative alle porte, qualcosa forse potrebbe davvero succedere anche qui, nella storica roccaforte rossa. Molto dipenderà se e quanto le varie anime scontente dentro al partito riusciranno a trovare punti di accordo e far fronte comune. E se si troverà la convergenza su un candidato a una carica, quella di segretario provinciale, che appare quanto mai scomoda in questo momento, senza più certezze di vittoria per nessuno. Certo, pare chiaro che ci sia da più parti la voglia di tagliare definitivamente il cordone ombelicale con quelle figure che, pur sedendo da tempo a Bologna o Roma e avendo voce nel partito anche a livello nazionale, secondo molti ancora pesano troppo nell’indirizzo politico della federazione ravennate. (fe. an.)

PD PULLMAN PER LA MANIFESTAZIONE A ROMA

L

Sabato 23 Marzo nel pomeriggio si svolgerà a Roma, in piazza del Popolo, una grande manifestazione nazionale del Pdl con Silvio Berlusconi. Il coordinamento provinciale di Ravenna sta predisponendo i pullman che partiranno nella mattinata dai principali centri della provincia per fare ritorno a Ravenna in serata. Per chi vuole aderire i numeri da chiamare entro lunedi 18 marzo sono il 3398628941 e il 3466829146.


CRONACA& POLITICA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 14 marzo 2013

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L’INVERVISTA LA LETTERA

«Nel Pd dobbiamo “uccidere il padre”» Gatta risponde a Moldenke Rudy Gatta, 35 anni, è stato consigliere comunale fino al 2011. Oggi è nel direttivo Pd di Mezzano (feudo dell’ortodossia alla linea bersaniana) e nella direzione comunale di Ravenna. Sulla sua pagina di facebook ha risposto al corsivo del nostro Moldenke, che la settimana scorsa invitava il Pd a “far volare gli stracci” e a smetterla di voler praticare un «cambiamento senza strappi». Caro Moldenke, questa volta ti meriti una risposta perché hai toccato i punti centrali su cui si deve interrogare il Partito democratico e anche in fretta, se non vogliamo dilapidare quello che – al di là dei risultati elettorali – è uno dei patrimoni politici e civili più significativi che abbiamo in Italia.Perché intervengo? Perché guardando in streaming i lavori della direzione nazionale del Pd ho pensato che forse è venuto il momento di “uccidere il padre”. Metaforicamente, s’intende, ma non per questo con meno sollecitudine. Parlo di “Rinnovamento culturale e generazionale”. È dal 2007 che il Pd si sta barcamenando, con impegno, nel tentativo di trovare un’identità, di mettere in fila cinque o sei cose con cui davvero rispondere alle esigenze sempre più drammatiche dei cittadini. Il risultato percepito è vago o, peggio, presuntuosamente ecumenico. Dobbiamo sapere che non ci sono proposte che possano accontentare tutti; ed è una pretesa sterile cercare di mettere d’accordo ogni cittadino su ogni scelta. Anche perché se si smussa un’idea perché tutti la approvino, della bontà, della “modernità” dell’idea non resta altro che una generica impalcatura. Dicevo, questo barcamenarsi, questo dondolare di qua e di là mostrando come dietro al programma non vi sia un’idea forte di quale società vogliamo costruire è diventato uno stillicidio. E non risponde a ciò che ci viene chiesto: come pensiamo di produrre occupazione, come pensiamo di mantenere un welfare moderno, come pensiamo di assicurare il benessere alla società? In Direzione c’è stato anche chi ha detto cose sensate, Soru ha insistito sui temi della modernità, che non possono essere lasciati a Grillo, o Civati che ha denunciato il vecchio vizio di chiamare populista chi non la pensa come noi. È un’arroganza che ci ha indebolito: il Pd viene percepito oggi come un partito conservatore e per certi versi, lo è. Ma non può esserlo, non deve esserlo!!! E ancora Soru quando dice che “se anche noi in certi momenti arriviamo a sentirci estranei nel nostro partito pensate cosa deve pensare uno fuori” È proprio questa idea del dentro o fuori che dobbiamo smontare: il Pd deve invece presentarsi come la vera forza moderna della politica italiana, per i giovani, per il lavoro, per lo sviluppo. Per questo era nato. E, mi si permetta, questo significa essere di sinistra, per me. Prima di salutarti, caro Moldenke ti lascio una considerazione. E la dico a te perché il tuo essere così pungente mi aiuta a ragionare. Il Pd davvero è l’unico partito realmente democratico che esista in Italia. Lo ha dimostrato con le primarie, che negli ultimi vent’anni sono l’unica iniziativa di democrazia popolare che c’è stata in Italia. (Io penso che si debbano aprire ancora di più). Dicevo il PD è un partito che ha tantissima gente in gamba, e non è un fatto legato all’età; ma soprattutto ha tanti elettori in gamba, cittadini che vogliono un’Italia più giusta, che votano non pensando soltanto al proprio tornaconto ma al bene comune. Ora è il momento di aprire, di aprire molto di più, includere, creare entusiasmo e chiedere entusiasmo per aiutarci a cambiare. Ecco perché il cambiamento va fatto adesso, saltando passaggi fintamente democratici, ma che sono solo “burocrazia politica”. Mettiamo insieme le idee nuove, ricominciamo ad ascoltare chi ci vuole parlare. Serve una nuova passione, e siamo in tanti ad averla, serve la voglia di fare scelte forti e non compromessi.È il momento di lasciare con generosità le nostre certezze e rinnovarci, nella forma e nella sostanza, con parole nuove, con persone nuove, con le persone che sapranno mettersi in gioco rinnovandosi, in luoghi nuovi e per un paese nuovo. O lo facciamo o non lasceremo altra eredità che la nostra irrilevanza.

I renziani: «Pronti a candidarci da soli o con altri dissidenti per tutte le cariche» Presidente dell’associazione Agora, Giuseppe Roccafiorita, 36 anni, avvocato segretario della Sinistra giovanile fino al 2004, è un renziano della prima ora, un rottamatore convinto tra quelli che in città hanno portato avanti la campagna elettorale del sindaco di Firenze alle primarie contro tutta la dirigenza del partito. A differenza di gran parte dei sostenitori renziani in area faentina e di parte di quelli ravennati, Roccafiorita non viene da simpatie ex democrastiane. Sebbene da tempo al di fuori degli organi dirigenti del partito, Roccafiorita è stato uno dei firmatari che chiedevano al segretario provinciale di chiarire tempi e modi del ricambio al vertice ed è stato comunque invitato all’ultima Direzione provinciale. Roccafiorita, erano anni che lei non partecipava a qualche vertice del partito locale. Come le è sembrato? «Erano sette anni e ho ritrovato la stessa liturgia, nulla di nuovo sotto il sole. Un’ulteriore conferma che bisogna cambiare e cambiare adesso, per citare Matteo Renzi». Lei era tra i firmatari della lettera che chiedevano lumi al segretario sulla sua successione. Soddisfatto dell’impegno che è stato preso a riconvocare la direzione entro un mese? «Sì, ho firmato la lettera perché credo che il segretario dovesse affrontare la questione in modo ufficiale.

Per quanto riguarda l’elezione del nuovo segretario, credo ovviamente che in questo momento la priorità sia quella nazionale ed è sicuramente complicato capire modalità di elezione dei nuovi segretari senza sapere se ci sarà o meno un congresso o se ci saranno nuove primarie in caso di voto anticipato. Tuttavia, mi pare evidente che quella attuale sia una segreteria finita, anche dal punto di vista politico, se pensiamo che ha perso dieci punti in una volta sola. Per quanto ci riguarda avremo nostri candidati a tutte le cariche che saranno da rinnovare». Parliamo di primarie per i sindaci, ma anche di elezioni per i vertici della segreteria provinciale e di quelle comunali. Sarete da soli?

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«Noi non abbiamo alcun timore e siamo pronti a presentare candidature renziane da soli e sulla base dei temi politici che ci stanno a cuore da sempre. Siamo comunque disponibili a discuterne anche con le altre anime del dissenso interno al partito se questo dovesse servire per giungere a candidature unitarie e condivise». Ma voi renziani chi siete? Per esempio, il neo-senatore faentino Stefano Collina vi rappresenta? «Gli abbiamo chiesto di rappresentarci presso tutti quei dirigenti che da anni non si rapportano con noi. Noi renziani siamo una rete e come tale lavoriamo, magari per realizzare iniziative insieme, senza una struttura verticistica». Ma se vinceste voi, come cambierebbe il partito? «Innanzitutto, smetterebbe di essere un ufficio di collocamento e chi non ha mai lavorato farebbe bene a mandare curricula in giro. Le sezioni diventerebbero un luogo in cui raccogliere idee e discutere e non solo dove ratificare decisioni prese altrove. In questo modo, diventeremmo anche molto più credibili e riusciremmo a salvare il grande patrimonio politico del partito». Renzi, a livello nazionale, sembra scettico sulla richiesta di appoggio a Grillo. A livello locale, potrebbe essere un’opzione praticabile? «Secondo me a livello locale possiamo vincere dappertutto al primo turno, a patto che ci sia un Pd forte e rinnovato. Da sempre diciamo che è meglio prevenire: bisognava accogliere da prima alcune istanze di Grillo, invece che rincorrerlo adesso, dopo averlo peraltro ricoperto di insulti». In effetti, a tratti la situazione appare un po’ grottesca… «È sempre il solito metodo: individuare un nemico e sparare ad altezza uomo, l’hanno fatto anche con Renzi, poi con Grillo, sul piano locale lo fecero con la Fagnocchi. E ci sono nomi e cognomi dei responsabili di questa situazione». Chi è il D’Alema di Ravenna, da rottamare per primo? «L’ex senatore, l’ex sindaco, che proprio pochi giorni fa ci dichiarava guerra dalle pagine di un giornale. Ha promesso che sarebbe andato a fare il nonno, speriamo lo faccia sul serio». Vi ha avvicinato qualcuno dopo l’esito elettorale, adesso che molti guardano a Renzi come il possibile salvatore? «La base ci esprime grande appoggio e nella nostra associazione sono entrate nuove persone giovani e capaci, dal gruppo dirigente c’è stato solo qualcuno sottobanco a dirci che avevamo sempre avuto ragione noi, ma mi aspetto che tra sei mesi si faticherà a trovare qualcuno che abbia mai sostenuto Bersani…» (fe. an.)


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CRONACA& SOCIETÀ

Proseguiamo il nostro viaggio nella scena musicale ravennate con due protagonisti molto diversi tra loro, ma entrambi a loro modo “storici”. di Luca Manservisi Giuseppe Tittarelli è un nome che probabilmente non dice niente alla maggior parte dei ravennati. Difficile però trovare un giovane cresciuto a Ravenna tra gli anni Novanta e almeno i primi anni Duemila che non sia mai stato a un concerto di Titta e le Fecce Tricolori. Naturalmente sempre con il sorriso sulle labbra, grazie al rock demenziale (con testi quasi sempre a sfondo sessuale) che li ha fatti diventare un po’ gli Elio e Le Storie Tese de noantri. Per questo, Giuseppe “Titta” Tittarelli è a suo modo un cardine della scena musicale ravennate, anche dopo che nel 2005 ha deciso di lasciare le Fecce (rompendo così anche un’amicizia pluriennale), continuando a fare sempre la sua musica, grazie soprattutto alla collaborazione con lo storico chitarrista delle Fecce, Giuliano Guerrini. «Ho iniziato a cantare nel 1992 – ricorda Titta –, anche se il mio primo amore sono sempre stati il teatro e il cinema». Tanto che a 21 anni si trasferisce a Roma per frequentare una scuola di teatro. «Poi però – continua – dopo aver scritto così per gioco alcune canzoni con degli amici, e avendo visto che piacevano, ho deciso di proseguire con la musica, restando però, almeno sul palco, molto teatrale». Il rock demenziale è una logica conseguenza della passione di Titta per gli Skiantos e i testi nascono naturalmente: «Li scrivo cercando di raccontare quello che mi è successo nella vita ma prendo anche spunto da fatti accaduti ad altri». Un genere, questo, spesso considerato di serie B dai critici, ma che ha permesso comunque a Titta di vendere durante i concerti migliaia di dischi nel corso degli anni. «Ho poi iniziato a girare l’Italia fin da subito: nel ‘94

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

NON SOLO SANREMO

Dai 5mila fan della Festa dell’unità ai punk che piacciono in Giappone

Una goliardica foto degli Actionmen e, a destra, Titta in concerto con una maglietta vietata ai minori.

partecipammo ad Arezzo Wave e andammo anche in tv su Videomusic. Ancora adesso faccio concerti a livello nazionale. Certo ci sono le zone dove mi sento più a casa, con fan accaniti, come il Veneto e la Lombardia, ma mi chiamano da tutte le parti d'Italia, anche perchè i cd che ho fatto come solista stanno piacendo, e chi pensava che senza le Fecce non avrei avuto un futuro artistico è stato costretto a ricredersi». Anche il pubblico, dopo quasi vent’anni di attività e oltre mille concerti («il più bello negli anni Novanta alla Festa dell’unità di Ravenna davanti a 5mila persone»), è cambiato. «La cosa bella è che si rinnova sempre, nel senso che i miei vec-

Titta e Actionmen: due mondi lontani ma che hanno fatto a loro modo la storia della scena locale

chi fan hanno famiglia e altri impegni, per cui adesso sono sempre i più giovani a seguirmi». In questi ultimi anni Titta ha ottenuto grande visibilità anche per un suo provino a X Factor, quando si presentò davanti ai giudici in canottiera, infradito e un bicchiere di Sangiovese in mano. «Alcuni ancora oggi mi chiedono perchè non ci riprovo, ma io non mi ci vedo a gareggiare in una trasmissione del genere, dovrei snaturarmi. Quell’esperienza è già stata positivissima, perchè mi sono fatto pubblicità e poi sono passato pure su Blob...». L’unico rammarico di Titta, costretto a fare il magazziniere part-time per campare, è non averci mai «provato veramente». «Tutte le volte che mi sono avvicinato a dei discografici o a grosse case di produzioni ho sempre trovato persone poco attente al mio lavoro, se non addirittura totali incompetenti».

A differenza di Titta, a Ravenna forse non sono così tanti a conoscerli, ma la loro fama tra gli appassionati del punk-rock e dell’hardcore, supera di gran lunga i confini nazionali. E anche loro sono ormai un nome storico della scena ravennate. Stiamo parlando degli Actionmen (Matteo Pozzi, Diego Pasini, Libero Foschi, Mattia de Paola, tutti dai 28 ai 31 anni), nati tra Ravenna e Faenza a fine anni Novanta. «Siamo prima di tutto degli amici – ci racconta Pozzi – ed è forse anche per questo che suoniamo ancora insieme dopo mille incidenti di percorso, cambi di formazione, figli, lavori e nonostante i sacrifici affettivi, di tempo e anche economici». Per campare i quattro Actionmen fanno infatti altri lavori, dal grafico al magazziniere, dalla stagione a Marina fino alla collaborazione di Pasini con Ravenna Jazz e lo staff del maestro Luciano Titi, sempre in ambito musicale. «Non abbiamo mai pensato di vivere di musica – spiega lo stesso Pasini –, non abbiamo mai diviso i soldi del cachet dopo il concerto, reinvestendoli invece tutti: ci siamo comprati un furgone e lo abbiamo mantenuto negli anni; ci siamo stampati le magliette, abbiamo comprato un computer, microfoni, scheda audio, pagato le sessioni in studio. Chi riesce a vivere di musica difficilmente suona in un solo contesto, ma ha svariati gruppi coi quali fatica comunque a mantenersi. Vivere di musica porta inevitabilmente stress, nevrosi e problemi vari e suonare con gli Actionmen per noi è sempre stato una fuga da tutto ciò». Questo non vuol dire che non ci abbiano mai pensato a come sarebbe stato suonare con più intensità,

fare più tour in giro per il mondo, visto che le richieste non sono mai mancate. «Ma il fatto – continua Pasini – è che praticamente siamo sempre stati noi da quando eravamo alle superiori, è normale che almeno uno dei quattro sia impegnato e che le cose non sempre possano combaciare. Quando si cammina in quattro si va sicuramente più lenti però almeno, per quanto ci riguarda, il viaggio è più bello». Un viaggio che li ha portati ad ottenere grandi soddisfazioni: «Penso all’etichetta giapponese – riprende Pozzi – che ci ha contattato e si è proposta di pubblicare il nostro disco in Giappone (che è poi stato ristampato dopo che erano andate sold out le mille copie iniziali, ndr); al fatto di aver suonato con bene o male tutte le band che ascoltavamo da teenager ed aver ricevuto da loro addirittura i complimenti; penso al semplice fatto di continuare a ricevere attestati di stima, da ogni parte del mondo. E poi è stato divertente vedere in alcuni concerti all’estero, anche se a distanza di anni dal tour, gente che indossava ancora le nostre magliette o cappellini. La soddisfazione più grande resta comunque quella di riuscire a divertirci ancora come i diciottenni che eravamo». E a Ravenna? Esiste una scena? «Ci sono molte realtà, ma anche tra gli stessi artisti manca la curiosità di guardarsi intorno, atteggiamento tipicamente ravennate, sono troppo individualisti. La differenza la si nota vedendo ai concerti gli universitari fuori sede e persone, anche musicisti, che vengono da fuori. Una scena, ossia una realtà, una costante, un’unione, beh, io per anni non l’ho vista – conclude Pasini –. Abbiamo visto un bello spirito di condivisione nei ragazzi che da qualche anno gestiscono e frequentano lo Spartaco, progetti come il Ravenna Underground Festival e Ravenna 2.0, il Cisim, stanno invece facendo cambiare la rotta, stanno riportando la curiosità e la partecipazione. Ecco, sì, la scena è partecipazione».

LA PEDALATA

CONFESERCENTI

Anche le giurate di Cannes al Pala De André per i Leoni della pubblicità

Alla scoperta della darsena in bicicletta Dopo la domenica ecologica del 10 marzo a cui hanno partecipato circa duecento persone (nella foto), altra iniziativa all’aria aperta in città. Il gruppo nato per sostenere la partecipazione dei cittadini nella riqualificazione della darsena di città organizza infatti una pedalata domenica 17 marzo alle 10 con ritrovo in banchina (di fronte all’ex dogana) “alla scoperta di un pezzo di città pieno di storia”. Quello della darsena, appunto.

È andata in archivio un’altra edizione dei Leoni di Cannes, iniziativa organizzata da FederpubblicitàConfesercenti Ravenna che porta sullo schermo del Pala De André i migliori spot pubblicitari premiati all’ultimo prestigioso festival di Cannes. La serata del 7 marzo è stata impreziosita dalla presenza di ben due componenti della giuria che hanno rappresentato l’Italia al festival del 2012. Si tratta di Filomena Rosato e di Isabella Bernardi (nella foto), che hanno così introdotto il pubblico alla visione dei filmati, che in molti casi rappresentavano solo una parte della strategia comunicativa messa in campo dalla marca e dall’agenzia. Strategia che coinvolge diversi canali dalla televisione al web, dai social all’outdoor. È stata un’ottima annata per l’Italia che torna a giocare un ruolo da protagonista a livello internazionale per la creatività, meritando diversi premi. Tra questi è italiano l’oro nella categoria speciale degli Young Lions, nella quale coppie di giovani creativi di diverse nazioni si sono sfidati ideando,

nell’arco di 48 ore, uno spot di 60 secondi per promuovere la campagna sociale di Movember (per la prevenzione del tumore alla prostata) adottata dal festival 2012 dei Leoni di Cannes. L’Italia è stata ben ripagata anche nella categoria Pr dove un Leone è stato vinto dall’agenzia Leo Burnett di Milano per la campagna “The beaty of a second” per Montblanc. Grande sorpresa infine per il Grand Prix della categoria Film che quest’anno è stato assegnato non a un grande brand, ma a una catena di fast food: Chipotle, che si è convertita a una produzione biologica. Vince questa campagna dal titolo Back to the start, perché dietro non c’è solo il filmato fine a se stesso, ma c’è un ripensamento della marca.

[5 - continua]



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CRONACA& ATTUALITÀ

CONFERENZA DI LUCA ZEVI ALL’ORDINE

A

R C H I T E T T U R A

Il 15 marzo alle 18 l’architetto Luca Zevi, curatore del Padiglione Italia alla XIII Biennale di Architettura di Venezia, terrà una conferenza all’Ordine degli Architetti di Ravenna dal titolo “Peripezie del progetto: dalle architetture del Made in Italy alla Quarta Stagione”.

ALBERTO GIORGIO CASSANI, LE CITTÀ E RAVENNA Sabato 16 marzo doppio appuntamento del ciclo “Pensare la (nostra) città”: dalle 10 alle 12 alla sala D’Attorre di Casa Melandri di via Ponte Marino Alberto Giorgio Cassani parlerà di “Urbanistica o rivoluzione? Le teorie sulla città del XX secolo”. Nel pomeriggio, alle 17.30, si parlerà di architettura moderna a Ravenna, in relazione al dibattito nazionale, con lo stesso Cassani alla Casa Matha per un incontro dal titolo “L'architettura a Ravenna tra le due guerre. La "resistenza" al Nuovo: il Palazzo della Provincia, la Zona Dantesca e la Piazza del Littorio”. DONNE

Quel debole legame tra formazione e lavoro L’università non basta, per essere pronti a entrare nel mondo del lavoro serve un periodo di vera formazione. È solo uno dei temi emersi nel corso dell’incontro organizzato a Conselice nell’ambito delle celebrazioni per l’8 marzo e nel corso del quale hanno portato la loro testimonianza anche due neolaureate (con il massimo dei voti), Emanuela Ravaglia e Valentina Civolani. Tema dell’incontro (nella foto alcune delle partecipanti) il legame tra formazione e mondo del lavoro, declinato al femminile. Un legame molto debole, stando alle parole delle due ospiti, che hanno raccontato le loro difficoltà post universitarie, nonostante l’ottimo curriculum, e come sia diventato molto complicato effettuare tirocini durante gli studi, anche gratuiti, per l’ormai cronica mancanza di risorse. A dialogare con loro esponenti del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria Femminile di Ravenna (Marisa Savorelli, Claudia Cuppi, Graziella Benini e Claudia Fabbri) che hanno portato esempi virtuosi (quali il Ginanni di Ravenna, dove le insegnanti si sono messe in moto personalmente per formare ragionieri per il porto), ribadito il loro impegno nel campo della formazione e ricordato l’assenza di una legislazione sociale presente invece nell’Europa del nord dove ci sono più donne occupate. E anche più figli, che qui invece diventano quasi un ostacolo.

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

CENTRO STORICO

«Costretta a chiudere: al Comune non interessa via Zirardini» Aveva aperto Minne Song lo scorso maggio, neanche un anno fa. Un negozio originale – come avevamo anche scritto su queste pagine – dove si può, oltre che acquistare libri e (soprattutto) vestiti, anche sedersi per bere un bicchiere di vino o una birra. Ora Valentina Benelli, imprenditrice ravennate di 39 anni, potrebbe già decidere di chiuderlo. E anche per colpa del Comune, che non farebbe niente per tutelare la via dove si affaccia Minne Song. Si tratta della centralissima via Zirardini, a due passi da piazza del Popolo, ma da sempre lontano dalla classica “passeggiata” di ravennati e turisti. Una via in una zona a traffico limitato, cui ci si può accedere in auto solo con permesso da residenti o di lavoro. Non ci si può parcheggiare, se non negli unici due posti auto riservati esclusivamente al carico e allo scarico di merci, ma solo per 30 minuti, come recita il cartello stradale apposto in bella vista. «Via Zirardini – spiega però Benelli – è in realtà una zona franca in ogni senso per il parcheggio selvaggio. I furgoni e i camion delle ditte che da mesi e mesi lavorano nei paraggi occupano ogni centimetro possibile della strada, fregandosene dei 30 minuti di tempo, della mia vetrina, dei divieti di sosta e di tutto il resto, rendendo di fatto invisibile il mio negozio, che scompare alla vista, e deturpando totalmente una via che sarebbe invece meravigliosa, probabilmente una delle più antiche della città». «Il parossismo – continua – è stato toccato un paio di mesi fa, quando un furgone, probabilmente non trovando posto a meno di un metro dal suo luogo di lavoro, ha divelto tavolini e sedie di fronte al mio negozio, per cui ovviamente pago l’occupazione del suolo pubblico, per posizionarvisi in scioltezza». I vigili urbani, quando interpellati, arrivano e fanno qualche multa, dice sconsolata, «ma per risolvere il problema dovremmo

chiamarli dieci-quindici volte al giorno – continua la titolare di Minne Song –, cosa ovviamente assurda sia per noi che per loro. Però credo che basterebbe una bella campagna a tappeto per un paio di settimane, con multe e controlli tutti i giorni per più volte al giorno senza eccezioni per far migliorare molto la situazione». «A me sembra che al Comune non interessi poi molto far sì che via Zirardini sia controllata – continua Valentina –, forse perchè ci parcheggiano sempre anche le stesse auto comunali, o chissà per quale altro motivo». La beffa è poi completa se si pensa che, quando dopo poche settimane dall’apertura è stato possibile posizionare tre tavolini con sedie fuori dal locale «non sono passati nemmeno 40 minuti – rivela la titolare – che il Comune è intervenuto per farmi notare che non erano a norma con le regole sull’arredo urbano perché di un colore non consentito. Li ho così dovuti cambiare immediatamente, altrimenti sarei incorsa in una forte sanzione». «Ecco – termina Benelli – al Comune non interessa che la via sia una specie di parcheggio-tangenziale immondo, ma gli interessa molto che i miei tavoli siano grigi invece che rossi. E lasciamo anche perdere il fatto che la proprietaria dell'immobile paga un Imu come un qualsiasi altro negozio del centro storico, peccato solo che, per dire, in via Cavour di macchine parcheggiate se ne vedano poche...». L’ultima considerazione dell’imprenditrice riguarda, giustamente, gli incassi: «Ho notato che ogni rarissima volta che la via è sgombra da auto e mezzi vari come dovrebbe sempre essere, il mio negozio lavora il doppio di più, in quanto perfettamente visibile da via Rasponi e da piazza XX Settembre. Insomma, volente o nolente mi vedrò quasi certamente costretta a prendere in seria considerazione la chiusura della mia attività a causa della situazione che ho appena descritto». (gu.sa.)

Sfogo di un’imprenditrice: «Controllano il colore dei miei tavolini ma non la Ztl e i divieti di sosta»


CRONACA& SOCIETÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 14 marzo 2013

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PARLANO GLI UNIVERSITARI

«I ravennati? Votano Pd ma dentro sono leghisti» Alessandro, napoletano: «Mancano mensa e strutture sportive per studenti. E un cinema in centro» Proseguiamo con la nostra serie di interviste agli universitari – in particolare fuori sede – che hanno scelto Ravenna per i loro studi. Abbiamo chiesto ai ragazzi cosa ne pensano, di Ravenna, cosa manca e come trascorrono il loro tempo libero in una città che, stando alle risposte pubblicate finora, è ancora lontana dall’essere considerata davvero universitaria. Invitiamo gli studenti a partecipare, inviando una mail all’indirizzo redazione@ravennaedintorni.it.

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Pagina a cura di Luca Manservisi

Nome: Alessandro. Cognome: Mola. Età: 27. Città di residenza: Napoli. Corso di laurea: Analisi e gestione dell’ambiente. In che anno hai iniziato i tuoi studi a Ravenna? E perché l’hai scelta? «Mi sono iscritto nel 2010 e laureato lo scorso dicembre». Eri già stato nella nostra città? «Sì, due volte: in gita scolastica e poi con alcuni amici, anche a Mirabilandia». È stato semplice ed economico trovare un appartamento o una camera? «Uno dei vantaggi di Ravenna è proprio quello che è possibile trovare facilmente casa e a buon mercato, rispetto a molte città più grandi. Ho vissuto in due appartamenti diversi, condividendoli con altri ragazzi». Consideri Ravenna una città universitaria? «Non ancora». Quali servizi mancano per uno studente? «Innanzitutto una mensa universitaria, sopratutto per noi di Scienze ambientali che siamo lontani dal centro, dove per esempio ho scoperto tardi che c’è un self-service al mercato coperto. E poi mancano strutture sportive per gli studenti, è quasi ridicolo che il Cusb debba appoggiarsi a strutture private o a scuole per permettere agli iscritti di praticare sport. Servirebbe una palestra, una strut-

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Alessandro Mola

tura polifunzionale, a disposizione degli studenti, che invece a Ravenna possono fare sport solo quasi come un normale cittadino. Infine, mancano spazi di aggregazione, tipo aule studio, gestite da organizzazioni studentesche». E per quanto riguarda il tempo libero? «Il primo sabato sera che sono uscito a Ravenna sono rimasto davvero sconvolto: in centro, di sera, per strada non c’era nessuno, io non ci potevo credere. In generale in questi due anni poi mi ha colpito il fatto che in città manchi quasi completamente una generazione, quella dai 20 ai 30 anni, che forse ha deciso di studiare, e quindi vivere, fuori Ravenna». Cosa ti piacerebbe offrisse la città? «Per prima cosa è insopportabile l’assenza di un cinema in centro. Poi servirebbero locali davvero tagliati sugli universitari, soprattutto per i prezzi. Manca a Ravenna una vera osteria alla buona, un baretto che ti fa la birra a 2 euro, il classico locale da centro storico per universitari, insomma. Poi ecco, è clamoroso che qui non ci siano posti in cui si mangia anche di notte. Per fortuna almeno in centro ha aperto da poco una discoteca, sperando che di iniziative del genere ne seguano». Quali sono i tuoi locali preferiti? «Quello a cui ero più affezionato è il Gamba 7, poi devo ammettere che l’aperitivo del Cabiria ha sostituito molte cene». Qual è la tua zona prediletta della città? «Il centro è bellissimo. E poi mi piace la zona di via Rampina (il vecchio borgo San Biagio, ndr) che sembra quasi un presepe». Attraverso quali canali trovi le informazioni utili per la vita quotidiana in città, sia per lo studio che per il tempo libero? «Internet, Facebook o passaparola». Segui e ti aggiorni sulle notizie locali? In che modo: internet o carta stampata? «Sì, mi è capitato di leggere spesso il Carlino e di informarmi poi in internet soprattutto attraverso segnalazioni, link o sempre Facebook». Seguivi la politica locale? «Un po’ sì». Qual è il primo nome di un politico locale che ti viene in mente? E cosa ne pensi? «Naturalmente il sindaco Matteucci: la prima cosa che mi ha

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colpito è vederlo spesso camminare per strada da solo, senza lo stuolo di collaboratori a cui siamo abituati. Secondo me è un buon sindaco, mi dà l’idea di essere molto di sinistra, soprattutto per quanto riguarda l’integrazione, a differenza della maggior parte dei ravennati, che secondo me votano Pd solo per appartenenza ma che in realtà hanno un’anima leghista». E il primo nome di un artista locale? «Di famosi mi viene in mente il comico Giacobazzi. Poi conosco Marco Martinelli (del teatro delle Albe, ndr) perché ne parlano anche a Napoli, per un suo lavoro a Scampia. Voglio però dire che non ho condiviso la lettura, insopportabile, che ha dato della vita di Pantani nel suo ultimo spettacolo». Sei mai stato al Mar? A teatro? Frequenti la biblioteca? Cosa ne pensi insomma dell’offerta culturale ravennate? «Ho frequentato spesso i luoghi della cultura anche se secondo me c’è una scarsa offerta. Ma questo forse solo perché sono abituato a Napoli, dove ogni sera c’è un concerto, uno spettacolo o una mostra da visitare. Probabilmente è solo questione di dimensioni ma di certo Ravenna non riesce a stare al passo di una grande città». Ravenna è anche mare: d’estate riesci a sfruttare questa opportunità? «Sì, anche se mi piace dire che sono stato in spiaggia, non al “mare”, visto il vostro mare...». Cosa ne pensi? «Mi ha colpito positivamente la vostra organizzazione minuziosa. La vostra intelligenza è stata quella di sopperire all’assenza di un bel mare con attività turistiche extra. Mi ha poi colpito come viene criminalizzato, con una certa ipocrisia, il cosiddetto sballo di Marina: in una località frequentata da giovani è una cosa inevitabile». Se diciamo Ravenna 2019 sai di cosa si tratta? «Sì, Ravenna si candida a capitale europea della cultura». Hai studiato in altre città per lunghi periodi? «Solo nella mia Napoli, che come ho già detto non si può paragonare. In generale qui ho notato una grande chiusura da parte dei ravennati, non mi sono sentito mai davvero a casa. Paradossalmente è andata molto meglio durante l’Erasmus all’estero. A Ravenna mi è capitato di essere guardato male solo per il mio accento napoletano...».

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COMMENTI& OPINIONI

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

detti e contraddetti a cura di FAUSTO

PIAZZA

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

SE VIA VINCENZO MONTI

TUTTO D’UN TRATTO

DIVENTA UNA DISCARICA La presente per trasmettere le immagini di un ennesimo abbandono di rifiuti solidi esternamente al cassonetto nella via Vincenzo Monti. Il primo lascito (due poltrone rosse) data al 28 febbraio. Via via i nostri solerti concittadini, ben consci della totale impunità del loro incivile

operato, hanno contribuito significativamente, con gli esiti visibili nella foto qui sopra. In questi giorni più volte il servizio di svuotamento dei vari cassonetti ha operato nella via, ma evidentemente nessuna segnalazione è stata presentata agli uffici competenti, sempre che ne esistano nelle dorate stanze del monopolista concessionario anche del “rusco” ravennate. Analogo ragionamento potrebbe estendersi agli operatori a piedi con ramazza, che evidentemente non transitano molto di frequente a queste latitudini, come conferma nella sostanza il livello vergognoso di sporcizia cui è costretto costantemente l'intorno della zona cassonetti, oltre che i marciapiedi dell'intera via. Questa vergogna va avanti da anni: con una semplice videocamera installata su un lampione sarebbe facilissi-

L’OSSERVATORIO

di

GIANLUCA COSTANTINI

mo prendere le targhe delle auto e dei furgoni che sistematicamente e con la certezza dell'impunità - lo ripeto - usano la via Monti come discarica [...] Ma tutto questo richiede una volontà politica, impossibile da auspicare in questa città. Che ne è stato di quanto pubblicizzato il 22/03/2011 sui vigili urbani impegnati contro i rifiuti abbandonati? Purtroppo anche gli incivili votano, e per qualcuno deve esserci la speranza che votino comunque “bene”, diversamente si sarebbero adottate misure “impopolari ma efficaci” pur di fermare questo andazzo. Sono 10 anni che risiedo in via Monti è non c’è un solo indizio che possa far sperare in un miglioramento della situazione. Come altre volte è accaduto, mi preme ribadire che non accuso la Polizia Municipale di quanto acca-

de: ho una precisa idea della separatezza tra ruoli politici e ruoli amministrativi. Far perseguire o meno comportamenti viziati è una scelta politica, esattamente la stessa scelta politica che porta ad emettere una ordinanza contro il volantinaggio sulle auto e poi finge per anni che il fenomeno non esista. Argomenti triti e ritriti, lo so, eppure sempre tristemente attuali. Grato per l’attenzione, con l’occasione rinnovo cordiali saluti. Enrico Bonfatti, Ravenna

MARINARA E LE COLPE DI PCI-PDS-DS-PD Probabilmente non c’è esempio migliore di Marinara per raccontare il mal governo della sinistra laddove si sente non solo vincitrice delle elezioni ma quasi proprietaria della cosa pubblica in un determinato territorio. Negli anni

della sua nascita due erano i problemi: rilanciare Marina di Ravenna da un lato e aiutare qualche cooperativa amica in difficoltà dall’altro. Per il primo scopo inventò due cose: l’apertura indiscriminata dei bagni senza alcun controllo e senza alcuna lungimiranza, e la costruzione della cattedrale nel deserto Marinara, alla ricerca di un turismo di lusso, che sarebbe dovuto arrivare in realtà senza avere alcun altro motivo di attrazione per Marina di Ravenna. Per il secondo scopo invece usarono altri espedienti ottenendo il risultato che oggi tutti noi conosciamo. Probabilmente la scelta di Galliano Di Marco di revocare la concessione è quella giusta. Dobbiamo tuttavia evidenziare che sia il suo predecessore – sempre nominato dalla politica e sempre dalla politica di quella stessa parte – che avrebbe potuto fare scelta analoga, sia il Comune di Ravenna, hanno fino ad oggi tergiversato facendo orecchie da mercanti. Marinara è il simbolo perfetto, purtroppo, di un modo di governare che non può proseguire ancora: si decidono progetti faraonici, si compiono scempi ambientali, si costruisce senza programmazione e tutto questo per poi voler dare ad intendere che non vi sono responsabilità politiche. Questa favola deve finire: le responsabilità ci sono e sono tutte, nessuna esclusa, da riferire a quel Pci-Pds-Ds-Pd che ha voluto, imposto, votato il progetto Marinara. E sempre il Pci-Pds-DsPd, anche di fronte all’errore, ha proseguito e ha danneggiato così anche e soprattutto i cittadini, vittime di un sistema dal quale sono esclusi, ma che, con il loro voto, possono cambiare. Squadra che vince non si cambia, ma squadra che perde deve andarsene a casa. Paolo Savelli, Alberto Ancarani, Pdl Ravenna

Maestri dell’usato

Ai grillini ci penso io che tanto il sindaco non vi risponde di

MOLDENKE

Il Movimento 5 Stelle adesso ha chiesto ai quotidiani locali di pubblicare dieci domande al sindaco Fabrizio Matteucci, un po’ sullo stile di quelle di Repubblica di un po’ di tempo fa a Berlusconi. Visto che Matteucci non risponderà mai, ecco (in grassetto) come risponderei io al suo posto. Mi sono impegnato a prendere le parti di Matteucci e devo dire che ce l’ho pure fatta un po’. 1 - Dove sono ospitati i 2000 bambini citati in commissione consiliare a prova della beneficenza della Fondazione Galletti Abbiosi? Ma basta, con ‘sta storia, ho detto così per dire, per farvi capire che non siamo di fronte a dei mafiosi, ci fate o ci siete? Siete disposti a rendere pubblici i verbali della commissione di inchiesta comunale sul buco del Consorzio ora ancora secretati? No, finirebbe nei guai pure Obama, secondo voi, giusto? 2 - Perché le orfane dovrebbero rinunciare all’appello a fronte del pagamento delle spese legali rinunciando a far valere i propri diritti in tutte le sedi di giudizio? Perché così la smetterebbero di rompere il cazzo. Chi pagherebbe questi 80.000 euro? Fosse per me Mercatali. Si impegna il rappresentante comunale attualmente in carica nel cda della fondazione Galletti Abbiosi a rendere pubblici tutti i verbali dei consigli di amministrazione della fondazione e di tutti i verbali delle assemblee dei soci della fondazione stessa? Che maletta ragazzi, ma se non fosse esistito il conte, cosa fareste tutto il giorno? 3- Come si pone il Sindaco di una località turistica di fronte a una direttiva europea come la Bolkenstein? Non spetta certo a me decidere. 4- Come pensa il Sindaco di muoversi per migliorare la pessima situazione delle nostre strade? Con la bicicletta. 5- Ha mai preso in considerazione, alla luce della palese inutilità dei blocchi del traffico l'ipotesi di rafforzare invece il servizio dei mezzi pubblici in modo di spronare i cittadini al loro uso? Se si, come? Sì, con un bel sogno. A Parma lo fate, voi? 6- A distanza di tre anni, Lei Sindaco, è ancora convinto che le ordinanze “anti sballo” abbiano giovato al turismo ravennate a fronte di chi invece sostiene che la disoccupazione stagionale è aumentata e molte attività hanno chiuso? Ma chi vi fa le domande, la Manuela della Duna degli Orsi? 7- Pensa che Ravenna sia una città sicura? Sì 8- Perché ha festeggiato l’esito del referendum sull’acqua pubblica per poi votare in Consiglio contro la volontà popolare? Solo per convenienza politica. 9 - A Ravenna abbiamo una centralina Arpa (Sapir) che ha rilevato dati in merito all’inquinamento delle polveri sottili PM10 tra i peggiori in Italia ed il più alto di tutta la regione; come si pone davanti a questi dati? Sto pensando di tombare il Candiano e chiudere il porto, contenti? 10- Crede che sia auspicabile e doveroso che anche a Ravenna vengano effettuati sostanziosi tagli dei costi della politica cominciando dai compensi dei funzionari comunali? Sì.

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14 marzo 2013

Redazione tel 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 info@reclam.ra.it

DISCOVERING RAVENNA

BEYOND MOSAICS

Art, Fun, History and Food and Wine: what to do, where to go Famous all over the world for the amazing mosaics, despite its size, Ravenna offers a lot to see and a lot to do to visitors. Leaving this town without visiting one or more of its eight Unesco sites would be a pity for anyone, but the town’s cultural offer is much richer than that. A stroll in the ancient streets of the historical centre can put together art, memory (Ravenna hosts the tomb of Dante, the most important Italian poet’s of all time) with fun, music, theatre, good food and wine. In these days, in particular, art exhibitions are open, an international music festival is ongoing and theatres offer dance shows. Ravenna is also well known for the smart shops, where you can find original handmade objects together with international fashion brands.

ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ

Tra arte e divertimento, storia ed enogastronomia quanto c’è da fare e vedere Famosa in tutto il mondo per i suoi splendidi mosaici, ai visitatori Ravenna offre moltissimo da vedere e da fare. Impossibile lasciare la città senza aver fatto tappa ad almeno uno degli otto siti Unesco, ma è vero che l’offerta culturale è molto più vasta. Una passeggiata in centro città, nelle antiche vie, può unire arte, memoria (Ravenna ospita la tomba di Dante Alighieri), divertimenti. musica, teatro, gastronomia. In particolare in questi giorni sono in corso mostre d’arte, un festival internazionale di musica mentre i teatri propongono spettacoli di danza. Ravenna è nota anche per gli eleganti negozi che accostano pezzi di artigianato artistico ai grandi marchi della moda internazionale.

Piazza del Popolo by night.

Tiziana Palmese, napoletana, laureata in sociologia, una passione per l'arte, i gioielli la bigiotteria di alta qualità, ha realizzato un suo grande sogno, quello di aprire un negozio di gioielli e accessori. Lo ha fatto nella centralissima via Corrado Ricci in un'ala dello storico Palazzo Rasponi (poi Bellenghi), lo stesso palazzo che ospita uno dei templi della gastronomia tipica romagnola, la Cà de Ven. Spezia è un luogo di incontro, un negozio caldo e accogliente, dove trovare oggetti e accessori di design originali e riconoscibili per la qualità e la cultura che esprimono: orecchini, collane,anelli,bracciali,borse, pochettes , cappelli e foulard. Gli accessori di Spezia sono ideali per un regalo speciale o per chi vuole personalizzare il proprio look in ogni occasione. Un negozio che merita di essere visitato, i prodotti che Tiziana sceglie sono realizzati da aziende storiche italiane con una consolidata esperienza nel settore, BY SIMON, OTTAVIANI, SODINI, MARCELLO PANE. Oppure sono prodotti innovativi di piccole aziende internazionali particolarmente attente alla creatività e alla cura dei materiali, come TARATATA e MOMABOMA. Una vetrina che ricorda “la belle époque” allestita con ironia e sapienza, uno spazio rialzato come nelle migliori gallerie, un soffitto che è un’opera d’arte e il mistero di un'ala più nascosta nella migliore tradizione bizantina.

Via Corrado Ricci 20 RAVENNA Tel. 0544 39624 Aperto dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 19.30

Tiziana Palmese is from Naples, has a degree in sociology and is fond of art and jewels. Recentely she has realized her dream: she has opened a fashion jewlery and accessories store. You can find her in the central via Corrado Ricci, in the historical Palazzo Rasponi, next to Ca’ de Ven, one of the temples of traditional Romagna’s food and wine. Spezia (in English Spice) is a place where people can meet, a warm and cozy store where customers can discover original objects and accessories, whose design and quality are expression of Italian culture and creativity: earrings, necklaces, rings, bracelets, bags and purses, hats and scarves. Spezia’s accessories are perfect for a special gift or to find the perfect look for any occasion. It is a store that is worth a visit, the products Tiziana chooses are made either by historical Italian companies such as BY SIMON, OTTAVIANI, SODINI, MARCELLO PANE, or by new international companies that have distinguished themeselves for creativity and quality such as TARATATA e MOMABOMA. The window, set up with irony and ability, recalls “la belle époque”, inside, the mezzanine makes the room like an art gallery, the ceiling is a piece of art itself and there is also a hidden misterious wing, as bizantine tradition requires.


II

CULTURE& LEISURE

Taglie comode dalla 46 alla 58

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

EXHIBITION

Outsizes From Large to Extra Large Sizes

Borderline is the great art exhibition ongoing at The Art Museum of Ravenna, Mar, until June. Edited by the artistic director Claudio Spadoni, the psychiatric Giorgio Bedoni and the publisher Gabriele Mazzotta, the exhibition proposes a journey through insanity in art, mixing together great and well known artists (such as Paul Klee, Goya, Bacon, Dalì) with other “borderline” painters whose work has never been included in official history of art manuals and who, in some cases, have spent their life in psychiatric hospitals. A big section is in particular dedicated to the so called Art Brut and there are also primitive art sculptures. The exhibition is at Museo d'Arte della città di Ravenna, in the historical Loggetta Lomberdesca, untill 16th June 2013. Opening time: until 31st March Tue-Friday 9-18, Sat-Sunday 9-19; from 1st April: Tuesday-Thursday 9-18; Friday 921; Saturday and Sunday 9-19. Ticket: 9 euros. Reservations and guided tours: 0544 482487 .

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Arte, follia, genio: la mostra al Mar Borderline è il titolo della grande mostra in corsa al Museo d’Arte della città di Ravenna fino a giugno. Curata dal direttore artistico del museo Claudio Spadoni, dallo psichiatra Giorgio Bedoni e dall’editore Gabriele Mazzotta, la mostra propone un viaggio attraverso il tema della follia nell’arte, unendo artisti di grande fama (come Paul Klee, Goya, Bacon, Dalì) con altri artisti “borderline” il cui lavoro non è mai stato annoverato nella storia dell’arte ufficiale e che hanno in taluni casi trascorso la vita in ospedali psichiatrici. La mostra è al Mar, in via di Roma, nello storico complesso della Loggetta Lombardesca, fino al 16 giugno. Orari: fino al 31 Marzo marven 9-18, sab-dom 9-19; da aprile il venerdì 9-21. Prenotazioni e visite guidate: 0544 482487.

Art, Insanity, Genius: Borderline at Mar

AGENDA

Opera: The Rape of Lucretia

Madra: a special Farmer’s Market

For those who love theatre, Ravenna offers in a week two important events: Odin Teatret (teatro Rasi, on 20 March, h 21) and the opera The Rape of Lucretia (conductor Jonathan Webb, Friday 22nd March h 20.30, Sunday 24th March h 15.30, Teatro Alighieri).

On Sunday 24th March, in the streets of the town centre, visitors will have the chance to discover and taste local food and wine thanks to Madra, a very rich farmer’s market. For the occasion, restaurants offer special menus.

Due appuntamenti per gli amanti del teatro: mercoledì 20 al Rasi Odin Teatret, venerdì e domenica all’Aligheri l’opera The Rape of Lucretia.

Domenica 24 marzo per le vie del centro città si svolge Madra, un “mercato del contadino” particolarmente ricco, che offre la possibilità di scoprire sapori locali.

Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 22

L’APERITIVO

COCKTAILS

Venerdì

Friday

live dj set

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Open 10 to 22 every day

...il pre disco

...before clubbing

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Sabato

Saturday

dj set Robi Ghizzo

dj set Robi Ghizzo

...il classico, ma indimenticabile

...classic, but unforgettable

Domenica

Sunday

dj set Mattia Emme

dj set Mattia Emme

...il dopo partita del Ravenna

...The Ravenna’s after match

Il caffè nel cuore della città The café in the heart of town PIAZZA DEL POPOLO, 11 - RAVENNA - TEL. 0544 217599


CULTURE& LEISURE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 14 marzo 2013

III

PREVIEW

Ravenna Festival: Music, Theatre and Ballet

Riccardo Muti during rehearsal with the youth orchestra Cherubini. Muti is one of the protagonists of Ravenna Festival. (Riccardo Muti durante le prove con l’orchestra giovanile Cherubini. Muti è uno dei protagonisti del Ravenna Festival)

The most important cultural event in town is Ravenna Festival, directed by Cristina Mazzavillani Muti. For the 2013 edition, the program is particularly rich and includes events such as the concert of Riccardo Muti conducting the choir and orchestra of Opera di Roma in his orchestral Nabucco, and the great choreographer Matthew Bourne in The sleeping Beauty by Tchaikovsky. Together with symphonic music and ballets, there will also be place for local folk traditional music, the “liscio” by Secondo Casadei. Other important protagonists will be the guitar player Steve Vai and the songwriter Burt Bacharach, the Argentian piano player Martha Argerich, the cellist Yo-Yo Ma with the piano player Kathryn Stott, and the piano player Ramin Bahrami, the rock artist Tame Impala. Every year many people choose to visit Ravenna during Festival events (mainly programmed in summer) to see the shows after a stroll among its wonderful mosaics. The program on www.ravennafestival.org.

Tamo: the Fascinating and Amazing History of Mosaics in a Museum In the ancient church of San Nicolò (via Rondinelli 2) Tamo is an innovative museum where visitors can find out the fascinating history of mosaics through multimedia and interactive set-ups, going from the ancient times to contemporary productions. In 2013, the museum organizes cultural and artistic events, such as wine and food tastings, guided tours and much more. Info: www.tamoravenna.it. Tamo, nella chiesa di San Nicolò (via Rondinelli 2), è un museo innovativo che racconta, attraverso allestimenti interattivi e multimediali, l’affascinante storia del mosaico, dai reperti antichi fino alle produzioni contemporanee. Nel 2013 il museo propone eventi artistici e culturali con “Tamo tutto l’anno”: inaugurazioni, eventi serali estivi, degustazioni e tanto altro. Info: www.tamoravenna.it

Ravenna, Via della Tesoreria Vecchia 16 (ang. Piazzetta delle Poste) tel. e fax 0544.219536

Anteprima: musica, teatro e danza al Ravenna Festival L’evento culturale più importante della città è il Ravenna Festival, diretto da Cristina Mazzavillani Muti. Per l’edizione 2013, il programma è particolarmente ricco e include eventi quali il concerto di Riccardo Muti che dirigerà il coro e l’orchestra dell’Opera di Roma per il suo Nabucco orchestrale e il grande coreografo Matthew Bourne ne La Bella Addormentata di Tchaikovsky. Insieme alla sinfonica e alla danza classica, ci sarà spazio anche per la musica folk romagnola, ossia il “liscio” di Secondo Casadei. Altri importanti protagonisti saranno il chitarrista Steve Vai e il songwriter Burt Bacharach, la pianista argentina Martha Argerich, il violoncellista Yo-Yo Ma con la pianista Kathryn Stott, and il pianista Ramin Bahrami, gli artisti rock austrialiani Tame Impala. Ogni anno molti visitatori scelgono proprio il periodo degli eventi del festival (programmati soprattutto in estate) per scegliere di visitare Ravenna e partecipare agli spettacoli dopo una passeggiata tra i suoi meravigliosi mosaici. Il programma completo è su www.ravennafestival.org.

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la t o S e g n a id a u g a ll ne e r ie “Oste a” li a It ’ d

Tradizione, storia e gusto...

Tradition, history and taste...

L'Osteria dei Battibecchi è una chicca del centro storico di Ravenna: piccola, accogliente e di recente apertura, vanta già la segnalazione di Slow Food nella guida "Osterie d'Italia". Nicoletta Molducci, la titolare, ha di fatto portato nella sua cucina l'esperienza e le tradizioni dell'azdora romagnola, dimostrando la capacità di proporre i piatti poveri della nostra cultura come capolavori del gusto. L'attenzione minuziosa per i particolari, anche nell'arredo del locale, che cita mestieri senza dimenticare un prezioso richiamo al mosaico, crea quell'atmosfera di calore casalingo che solo le cucine delle donne possono eguagliare. Piatti, neanche a dirlo, preparati con prodotti di giornata: dalle minestre e piadine tirate a mano, ai dolci fatti "in casa".Grande attenzione è data anche alla selezione di vini e grappe, visibili anche su ogni mensola della sala. Volete un consiglio: prenotate per tempo!

Osteria dei Battibecchi is a gem in Ravenna historical centre. Small and cozy, despite its recent inauguration, this Osteria is recommended by the prestigious Slow Food Guide to Italian Osterie. The owner, Nicoletta Molducci, has brought to her restaurant the experience of old “azdoras”, the rural Romagna’s women who used to rule houses with efficiency and simplicity, cooking delicious meals for their families. The informal and warm atmosphere, typical of women’s kitchens, is also assured by the scrupulous attention for details in the choice of decor, where elements reminding old crafts mix with mosaics. Fresh and genuine ingredients are every day selected to prepare home made dishes: pastas, “piadina” (the typical Romagna bread) and delicious cakes. Wine and grappas are accurately chosen and exposed on shelves. Reservation is recommended.


IV

CULTURE& LEISURE

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Ferrari, la magia di un locale che rinasce La nuova vita dello storico bar pasticceria sotto i portici di via Gordini Si chiama bar-pasticceria Ferrari la nuova sorpresa del centro storico di Ravenna. Il locale, per decenni luogo di ritrovo dei ravennati sotto i portici di via Gordini, è stato completamente ristrutturato sia sul piano funzionale che estetico da Roberta Savigni. Una grande sfida che ha portato all’inaugurazione ufficiale lo scorso 8 dicembre, salutata con grande curiosità da cittadini e autorità. Dopo una fase di decadenza e un periodo di chiusura, il bar-pasticceria è ritornato alla luce e si fa notare per lo stile elegante dal gusto classico, con i suoi legni scuri, i marmi, il grandioso lampadario di cristallo nell’ampio spazio di ingresso, clip alle pareti e sontuosi tendaggi della grande sala in fondo al locale. All’ingresso, una scala conduce a un soppalco, ornato da una balaustra decorativa in ferro battuto. Il locale è ampio e spazioso, dotato di due grandi banconi con vetrine al servizio dell’attività di caffè pasticceria, american bar e piccola ristorazione. Ampliato anche il laboratorio di pasticceria per sfornare prodotti sempre freschi, caratteristica storica ma anche attuale del locale. «Aprire questo locale mi ha dato grande soddisfazione perché era il sogno della vita – racconta la titolare Roberta Savigni, con alle spalle sedici anni di esperienza nella gestione del Caffè della Lirica insieme al padre –. Appena ho saputo di questa opportunità, non me la sono lasciata scappare. Finalmente ho trovato il posto che cercavo: sufficientemente grande da poter combinare il servizio di bar pasticceria con quello di ristorazione, e in una posizione centrale, in grado di fornire stimoli per i prossimi trent’anni». Tra i tanti progetti, vi è certamente quello di far sì che la pasticceria ottenga il ricono-

Nella foto al centro Roberta Savigni con i suoi collaboratori il giorno dell’inaugur azione. Sotto: il lampadario di cristallo. A destra, le delizie della pasticceria.

scimento di locale storico d’Italia, in modo da poter entrare di diritto nelle guide turistiche. «Vogliamo puntare sui turisti e portare i crocieristi qui da noi – afferma Savigni –. Ce la metteremo tutta per dare il nostro contributo a rivitalizzare e rendere ancora più appetibile il cuore storico della città. Ravenna infatti ha bisogno di eventi e novità, per offrire alla gente un motivo in più per uscire. Al riguardo, è già in fase di

studio un ricco programma annuale di appuntamenti che presenteremo dal prossimo settembre, a base di incontri letterari, degustazioni di caffè, percorsi didattici. L’idea è quella di porsi non solo come pasticceria, ma come bar nel senso più ampio del termine: un luogo in cui si legge, ci si diverte, si mangia, ci si incontra, ci si sfoga, un luogo da vivere dalla mattina alle cinque fino a notte, un luogo per tutti, in cui l’operario può sedersi a fianco dell’avvocato, in cui magari è possibile imbattersi e scambiare due parole con artisti del calibro di Alessandro Gassman, Ivano Marescotti, Riccardo Muti, solo per citare alcuni dei nostri più recenti clienti famosi». Ma anche un luogo per i bambini, a cui Roberta Savigni presta particolare attenzione, in quanto mamma di un bimbo di tre anni. Sia piccoli che adulti, sia ravennati che turisti restano a bocca aperta davanti alla meravigliosa vetrina del Ferrari, curata sin nei minimi dettagli, con torte e golosità in bella mostra, davanti a cui molti amano farsi fotografare.

In the central picture: Roberta Savigni with her collegues on the day of the inauguration; below: the crystal chandellier. On the right: the delicious pastries.

Ferrari: much more than a pastry-shop in the town centre Bar Pasticceria Ferrari is the novelty in town centre. In the past, it had been for decades a meeting place under the arcades in via Gordini, today it has been functionally and aesthetically restored by Roberta Savigni. The inauguration took place last December and was attended by many people and local authorities. After a period of decadence, the historical place is now back to its ancient splendor with a new refined classic decor made of dark wood, marbles, a big crystal chandelier in the wide hall, the marvelous curtains. The gallery is protected by a decorative wrought iron banister. The place is wide and roomy, furnished with two big counters for American bar, the pastry-shop, café activity, and food service. The pastry workshop has been expanded to renew the big pastry tradition of the place. «Opening a place like this was my dream - says Roberta, who has a sixteen years experience as manager of another important café in Ravenna - as soon as I have known there was this chance, I have decided to take it. This is exactly the place I was looking for: big enough to allow me to offer different services to customers and right in the middle of town centre». Roberta would like her bar and pastry shop to obtain the status of “historical shop” and enter in every tourist guide. «We want to welcome tourists – she explains – and contribute to give new life to the town organizing different kinds of events such as coffee tastings, literary meetings, teaching events. We want to be much more than just a pastry shop or a bar, we want to offer everybody a place where you can read, have fun, eat, meet friends and new people, a place to live from early morning to late night, where everybody can feel at home and where you may happen to meet people like the actor Alessandro Gassmann or the world famous conductor Riccardo Muti, just to name some of our recent customers». Pasticceria Ferrari is also a place for kids, to whom Roberta, mum herself of a three years old boy, dedicates special attention. But no matter what age, nobody can resist in front of the wonderful window of this very special pastry shop where you can admire amazing cakes and which is a perfect spot many choose to take pictures.

Anteprima del programma di Ravenna Festival 2013 Ravenna Festival Preview

Alchimie popolari “Una balera ai giardini” Folk Alchemies "Una balera ai giardini" sul prossimo numero di next issue of

21 Marzo 2013 21st March 2013


IL FESTIVAL

Con Transmissions quattro giorni di musica da un altro mondo di Luca Manservisi Due abbonamenti sono stati venduti anche in Giappone: in due dal paese del Sol Levante verranno a Ravenna solo per partecipare alla sesta edizione di Transmissions, il festival di musica contemporanea che l’associazione culturale Bronson organizza in vari luoghi della città (vedi programma nel box qui sotto) da giovedì 14 marzo fino a domenica 17. Questo tanto per chiarire la caratura internazionale di una rassegna che quest’anno travalica i generi (si passerà dal folk al rock, dal minimalismo fino al prog e al synth-pop, dalla il programma psichedelia all’avanguardia) e si annuncia meno «estrema» ri❚ Giovedì 14 marzo Dalle spetto al passato, come chiarisce 20 al teatro Rasi “Strange Attractor”, fin da subito l’organizzatore Chincontro a cura di Mark Pilkington. ristopher Angiolini di Bronson Seguono i concerti di Lichens e Produzioni. Dopo la prima espeCharlemagne Palestine. rienza dell’anno scorso, con la ❚ Venerdì 15 marzo Alle responsabilità affidata a 17.30 alla galleria Mirada Frances Stephen O’Malley, anche queMorgan di Wire intervista Charlemast’anno il festival è curato da gne Palestine; alle 18.30 inauguraun’artista, l’inglese Daniel O'zione mostra “Trans”. All’AAlmagià Sullivan, membro degli Ulver, dalle 20 i concerti di Stian Westerhus ma che suonerà a Transmissions & Sidsel Endresen e Aethenor. Aftershow con Godblesscomputers. con tre suoi progetti diversi, gli ❚ Sabato 16 marzo ConcerAethenor – sorta di supergruppo di improvvisazione con anti dalle 20 al Bronson di Madonna che O'Malley dei Sunn 0))), il dell’Albero con Julie’s Haircut, Grumpercussionista Steve Noble e il bling Fur, Daniel Higgs e Pharaoh leader degli Ulver Kristopher Overloard (fest. Charles Hayward). Rygg –, i Grumbling Fur (che ❚ Domenica 17 marzo Dallo vedono in duo con Alexanle 18 all’AAlmagià incontro con Mark der Tucker, tra folk, sperimenPilkington e a seguire i concerti di: tazione e alt-pop) e i Mothlite, Charles Hayward, Mothlite (& Mr che suonano un pop raffinato Todd), Phil Minton’s Feral Choir. venato di elettronica e che si esibiranno per l’occasione con Mr. Info: 333 2097141 e www.bronTodd, ossia Ian Johnstone, sonproduzioni.com. newyorkese collaboratore tra gli altri della band di culto dei Coil. Il tema di questa edizione del festival è la trascendenza: «tutti gli artisti invitati condurranno lo spettatore fuori dal proprio corpo attraverso la musica», ha dichiarato O’Sullivan. Che alla domanda sul perché i ravennati dovrebbero partecipare al festival, risponde con semplicità: «Perché bisogna essere curiosi e perché per quattro giorni ci saranno personaggi straordinari per Ravenna, personaggi eccentrici che si faranno senza dubbio notare per le vie della città». Una trentina gli artisti provenienti da tutto il mondo, «ognuno leader di settore», scherza Angiolini. Personaggi che hanno anche fatto la storia della musica

mondiale d’avanguardia. Come Charlemagne Palestine, per esempio, compositore americano che nell’ambito del minimalismo è una sorta di leggenda; o come Charles Hayward, batterista membro fondatore degli enormi This Heat, band inglese tra le più seminali di sempre in ambito post-punk ma non solo; o ancora, Daniel Higgs, ex frontman della band post-hardcore di culto dei Lungfish, ora alle prese anche con il folk; e infine il celebre cantante e trombettista inglese Phil Minton, che terrà addirittura un workshop di tre giorni in città con non-cantanti che avrà come esito finale l'esibizione dei partecipanti. Infine da segnalare tra i protagonisti musicali anche Lichens (il progetto di Robert Aiki Aubrey Lowe), Stian Westerhus & Sidsel Endresen, Pharaoh Overloard e i “nostri” Julie's Haircut e Godblesscomputers. Ma quest'anno Transmissions non sarà solo musica, e allora ecco che O’Sullivan (che è pure artista e pittore) ha anche organizzato una vera e propria mostra (dal titolo “Trans”) grazie alla collaborazione con la Galleria Mirada di via Mazzini, in centro a Ravenna, dove saranno esposte sue creazioni e di altri artisti inglesi, dallo stesso Ian Johnstone a Mark Titchner, da Simon Fowler a Cathy Ward («troppo povera per prendere un aereo e venire a Ravenna»), da venerdì 15 a domenica 17 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (e dal 20 al 31 marzo il mercoledì dalle 10 alle 13 e dal venerdì alla domenica dalle 15 alle 19). A Ravenna per Transmissions sarà anche presente la rivista inglese Wire e sono da segnalare infine anche due dibattiti con Mark Pillington – scrittore ed editore della Strange Attractor Press che parlerà di ufo, complotti, altri mondi, psichedelia ed esoterismo – e la presenza dell’artista Raymond Salvatore Harmon, che realizzerà due murales al Bronson.

CULTURA& SPETTACOLI

CULTURA

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LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di MARIA GIOVANNA MAIOLI Che dire ancora di questo magnetizzante Riccardo terzo shakespeariano (recentemente all’Alighieri), tradotto e adattato da Vitaliano Trevisan, con un Alessandro Gassman interprete magistrale, regista e ideatore scenico e la sua degna Compagnia? Dove la respingente “alta macelleria”, come lo stesso Riccardo definisce le sue atrocità, si conclude con quel finale di così alta poesia? Per i nostri lettori abbiamo scelto questo passo tratto dal Riccardo III (atto quinto, scena terza).

DATEMI UN ALTRO CAVALLO! di William Shakespeare

Daniel Higgs, tra i protagonisti della sesta edizione di Transmissions

RE RICCARDO Datemi un altro cavallo! fasciatemi le ferite! Gesù, abbi pietà di me!... zitto! non era altro che un sogno. Oh, vigliacca coscienza, quanto mi affliggi! la fiammella della lampada arde di luce azzurra. È il cuor della notte. Gelide stille d’un sudor di morte posano sulla mia carne tremante. Di che ho paura? di me stesso? non c’è nessun altro qui con me. Riccardo ama Riccardo. E cioè, io sono proprio io. C’è qui forse un assassino? No. Eppure c’è, perché io son quello. E allora fuggiamo. Come? fuggirei da me stesso? Ce n’è di che. Come mai? Ma perché io non mi vendichi. E che? vendicherei me stesso su me stesso? Ahimè, io voglio bene a me stesso. E perché? Per aver, forse, beneficato me stesso in qualche cosa? Oh, no! è piuttosto vero che io aborrisco me stesso, per gli aborriti misfatti da me stesso compiuti. Io sono uno scellerato. Eppure questa è una menzogna: io non son tale. Sciocco che sei: almeno parla bene di te stesso; sciocco che sei: non adularti. La mia coscienza ha mille lingue diverse, e ogni lingua narra una storia diversa, ed ogni storia pronunzia la mia condanna di scellerato. L’aver rotta nel modo più infame la fede giurata; l’assassinio, il crudele assassinio, della specie più cruda; e insomma tutti i peccati, commessi in tutte le forme e in tutti i gradi, si affollano alla sbarra e gridano in coro: “È colpevole! è colpevole!”. (da La tragedia di re Riccardo III, traduzione di Gabriele Baldini, Rizzoli, Milano 1956)

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CINEMA/1

CINEMA/2

Film d’essai il sabato sera al Corso Documentario contro il razzismo Il nuovo progetto parte con l’ultima opera di Wes Anderson A Faenza la presentazione del lavoro sul Teatro Due Mondi Archiviato il festival di documentari d’autore a cura di Fabrizio Varesco, entra nel vivo il progetto Ravenna Screen che propone il “sabato d’essai” con proiezioni ogni sabato alle 21 al cinema Corso di via di Roma, in centro a Ravenna. Si parte il 16 marzo con Moonrise Kingdom di Wes Anderson e si prosegue il 23 con Acciaio di Stefano Mordini, il

30 con Oltre le colline di Cristian Mungiu e il 6 aprile con La bottega dei suicidi di Patrice Leconte. Intanto prosegue anche la rassegna del circolo Sogni al Cinemacity che propone per martedì 19 marzo alle 21 Il Mundial dimenticato – La vera incredibile storia dei Mondiali di Patagonia, di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni.

In occasione della giornata mondiale contro il razzismo giovedì 21 marzo alle 21.15 il Teatro Due Mondi presenta al cinema Sarti di Faenza il documentario “Dalle onde del mondo” realizzato da Sunset (giovane cooperativa di Forlì che si occupa anche di produzione video a carattere sociale) con la regia di Matteo Lolletti e Lisa Tormenta, con il

contributo di Cefal e Libera Università degli Adulti di Faenza. Il documentario racconta il lavoro svolto negli ultimi due anni dal Teatro Due Mondi all’interno del Progetto Rifugiati. Questo percorso continua ancora oggi con l’avvio a Faenza del progetto europeo Incontri che sviluppa al suo interno un laboratorio multiculturale di teatro e cinema.

LA RASSEGNA Ultima puntata da non perdere per ToDay ToDance 2013 – la rassegna di danza contemporanea realizzata da Ravenna Manifestazioni, Cantieri e Ravenna Teatro in collaborazione con Aterdanza, che si chiude con tre spettacoli il 16 e il 17 marzo. Parole chiave di questo progetto, giunto alla seconda edizione, sono intreccio di generazioni, visioni e forme. Sabato 16 marzo sarà la volta di ToDay ToDance in Vetrina, incursioni di danza d’autore a cura della coreografa Paola Ponti (vincitrice del premio messo in palio per HistrioDanza a Tamo 2012, organizzata da Fondazione RavennAntica in collaborazione con Cantieri) che si terranno dalle 17 dentro i negozi de la Boutique Fantasque di via De Gasperi e via Cairoli, in centro a Ravenna. La giornata del 16 proseguirà poi con CollettivO CineticO, alle 21 al teatro Rasi con age, spettacolo condiviso con la programmazione di Ravenna viso-in-aria. Vincitore del “Progetto Speciale Performance 2012. Ripen-

Tra teatro e vetrina: due giorni di danza contemporanea bagnacavallo ACROBAZIE AL GOLDONI

Serata di grande spettacolo al Teatro Goldoni di Bagnacavallo. In chiusura della stagione 2012/2013 la compagnia Evolution Dance Theater, diretta dallo statunitense Anthony Heinl, presenterà lo spettacolo “Firefly”, in cui discipline come danza, teatro fisico, acrobatica e video art si fonderanno in un’entusiasmante performance. Sipario mercoledì 20 marzo alle ore 21. Info: 0545/64330.

sando Cage”, age è un omaggio all’artista e compositore che più di tutti ha rivoluzionato le regole della musica contemporanea, da parte di

LUGO

L’omaggio a Gould di Olafsson e un concerto di beneficenza al Rossini Quinto e ultimo appuntamento della stagione concertistica del teatro Rossini di Lugo. Giovedì 14 marzo alle 20.30 è in programma il recital di quello che è considerato come uno dei più originali talenti del pianoforte dei nostri giorni, alla sua seconda apparizione sul suolo italiano: il pianista islandese Víkingur Ólafsson, impegnato in un omaggio al mito di Glenn Gould. Alle musiche di Bach, Brahms, Grieg, Sibelius e Wagner Liszt eseguite dal vivo si alternerà la voce registrata di Glenn Gould. Sempre al Rossini di Lugo, i Lions Clubs di Lugo, Bagnacavallo, Russi e Valle del Senio hanno organizzato per venerdì 15 marzo alle 20.30 un concerto di beneficenza per la ricostruzione di un asilo a Carpi. La prevendita dei biglietti può avvenire telefonicamente al 3472513564 o nei giorni di giovedì 14 e venerdì 15 marzo 2013, dalle 10 alle 13 alla biglietteria del Rossini di Lugo in piazza Cavour 17. Protagonisti del concerto Pierluigi Ruggiero al violoncello e Danieli Longo al pianoforte, alle prese con composizioni di Offenbach, Villa-Lobos, Debussy e Saint-Saens.

Sabato 16 al Rasi un omaggio a John Cage

BAGNACAVALL MICHELE FENATI AL GOLDONI

All’Alighieri protagonista il marranzano

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CIRCOLI AL SOCJALE TRIBUTO AI ROCKETS

Venerdì 15 marzo Michele Fenati torna al teatro Goldoni di Bagnacavallo con un concerto per voce, pianoforte, violino e violoncello. Il cantautore dopo una serie di omaggi a Lucio Battisti e ad altri cantautori italiani, presenterà il suo vecchio e nuovo repertorio.

Al teatro Socjale di Piangipane venerdì 15 marzo è in programma il concerto della Universal Band per un tributo ai Rockets. Sul palco un gruppo di ottimi musicisti, fedeli e rigorosi anche nella riproposizione di atmosfere e costumi spaziali, la prima e unica tribute band del gruppo francese molto celebre negli anni Ottanta.

UNIVERSITÀ DUE GIORNI CON CESARE PAVESE Martedì 19 marzo alle ore 21.30 nella sala conferenze del dipartimento dei Beni Culturali (via degli Ariani, 1) è in programma “E in primavera le mele”. Maria Giovanna Maioli legge Cesare Pavese con Francesca Serra nell'ambito del convegno internazionale di studi "La Musa nascosta: mito e letteratura greca nell'opera di Cesare Pavese" (19-20 marzo), diretto da Eleonora Cavallini. L'evento serale è organizzato anche con la partecipazione di RavennaPoesia.

AL MAMA’S TRA DONNE E RADIS Al circolo Mama’s di via San Mama, a Ravenna, venerdì 15 marzo alle 21.30 l’appuntamento è con “Storie di donne. Lo Chopin partiva. Un treno immaginario carico di interviste che attraversano la storia”. A cura della rivista “Una città”. Canto e fisarmonica: Paola Sabbatani. Contrabbasso: Roberto Bartoli. Voce: Graziella Pagani. Sabato 16 (ore 21.30) è in programma invece il concerto di musica popolare dei Radis.

una giovane compagnia che si è distinta sempre più negli ultimi anni per originalità e capacità di infrangere gli schemi. Nove ragazzi dai 16 ai 19 anni si offrono agli spettatori come “danzatori kamikaze” pronti ad eseguire azioni di cui non conoscono l’ordine, e che scopriranno solo durante la performance. Dopo lo spettacolo (ore 22.30 al Rasi) si terrà un incontro dedicato a John Cage con il co-direttore artistico di Ravenna Festival Franco Masotti e la coreografa della compagnia Francesca Pennini. La rassegna chiuderà i battenti domenica 17 marzo (al teatro Alighieri, ore 15.30) con instrument1.scoprire l’invisibile della compagnia Zappalà Danza, prima tappa dal progetto Instruments di Roberto Zappalà con cui il coreografo si sofferma sul corpo in relazione al suono, al rumore, alla musica, dedicandosi al marranzano (scacciapensieri), strumento musicale normalmente associato alla tradizione siciliana e spesso anche alla mafia. (li.la.)

LIDO ADRIANO

Hip hop italiano al Cisim con Kiave e Dj Double S Sabato 16 marzo, dalle 21.30, altra serata all’insegna dell’hip hop italiano sul palco del Cisim. L’appuntamento è con uno dei nomi di spicco della scena italiana, Mirko Kiave accompagnato da Dj Double S, coppia che con #SPCM Tour sta solcando i palchi di tutta Italia. In apertura di serata si esibiranno il sanmarinese Irol e la neonata band hiphop ravennate Commando Nuova Era. Ad accompagnare Kiave ci sarà il rapper romano Lord Madness (nella foto) che presenterà la sua ultima fatica Suicidio Fallito. Info: 339 8272574.


CULTURA& ARTE

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EDITORIA

Tra i colori dei libri d’arte e design Tanti visitatori all’Almagià per la tre giorni di Fahrenheit 39 di Linda Landi E così Fahrenheit 39 si è chiuso, alla sua terza edizione, cresciuto più che mai. Un Almagià riarredato con grandi scatoloni griffati F39, atmosfera contemporanea al sapore di design minimalista d’oltrefrontiera e tanti visitatori: grafici, fotografi, videoartisti, volti noti in città e molti arrivati qui inseguendo una passione da Spagna, Olanda e altre parti d’Italia, ad un appuntamento ormai imprescindibile. E tra i colori dei libri d’arte e design dall’aspetto quanto mai variegato – alcuni in vendita, altri in esposizione – musiche tra il lounge e il nu jazz, un’enorme torta panna e fragole portata in dribbling tra gli stand, ragazzi che chiedono “strappi” per le più svariate parti della Penisola, l’incontro con Charlotte Cheetham, Francesca Coluzzi, e Silvio Lorusso, solo alcune tra le presenze chiave di questa tre giorni, spicca la soddisfazione degli organizzatori Strativari. Emilio Macchia, grafico e anima progettuale-operativa del festival si dice «Ampiamente soddisfatto per aver contribuito a rendere Ravenna un punto di riferimento per l’editoria e il design. Le persone qui si sono incontrate e hanno fatto rete ed è stato bello vedere l’Almagià pieno di gente nuova. Si sono aperti canali con editori in tutta Italia che si stanno muovendo per portare F39 anche in altre città, come Milano, in collaborazione con Aiap (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva). Inoltre è in trattativa un progetto con il Liceo Artistico Nervi Severini per trovare uno spazio espositivo permanente per la nostra collezione, che ormai conta più di cinquecento pezzi. Quest’anno il festival è cresciuto dal punto di vi-

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ganizzazione con Carini e Macchia, si dice molto appagato dal «risultato del percorso costruito in soli tre anni: siamo passati da una fase necessaria in cui ci si è chiesti “cos’è l’editoria indipendente e se ha senso parlarne”, per poi arrivare alle conclusioni maturate quest’anno, cioè che non ci interessa tanto soffermarci sull’indagine dei confini tra fanzine, libro d’arte e altri prodotti legati a questo mondo, ma vogliamo portare avanti questo progetto e farlo crescere. Infatti in questa edizione abbiamo voluto superare l’aspetto materiale del libro e e capirne meglio il contenuto, selezionando libri che, oltre alla qualità grafica, fossero soprattutto portatori di una ricerca». E una nota a parte merita anche l’allestimento curato dall’architetto, designer e writer Fede Mouch, un lavoro funzionale e desueto per i nostri “dintorni” museali e affini. Infatti: «Mi sono documentato e ispirato ad altre fiere all’estero per concepire questi moduli in cartone, che sono molto versatili, perché leggeri e utilizzabili per ricavare facilmente spazi di consultazione agevoli, come le sedie posizionate sui pallet. Li ho fatti realizzare personalmente su misura da una ditta nel bolognese».

«Si sono aperti canali con editori, per portare F39 anche a Milano»

sta concettuale e fisico: il Comune ha investito su di noi e il piccolo budget (che è stato interamente investito nel progetto insieme al nostro tempo lavoro – 4 mesi di lavoro pieno, per quel che mi riguarda – senza tenere nulla per noi) si è riversato e moltiplicato in città, su tutte le realtà produttive coinvolte».

Conclusa la terza edizione del Festival, cresciuto più che mai

«Più di mille persone sono arrivate qui, mangiando piadine al chiosco, riempiendo i locali e facendo lavorare gli alberghi – sottolinea anche Alessandra Carini, all’organizzazione –. Abbiamo attivato collaborazioni con gli Hotel Diana e Ravenna, il Moog, Galleria Argentica, la Cooperativa E, gli editori Longo, Danilo Montanari, e ancora realtà del territorio come l’Osservatorio Fotografico, Giuda Edizioni, Lugoland e Nastynasty. Sia loro, che i tanti addetti ai lavori hanno espresso soddisfazione per il pubblico diversificato per target ed età». Anche Fabio Sbaraglia, consigliere comunale impegnato nella promozione e nell’or-

Due scatti dal Festival Fahrenheit 39, che si è concluso domenica 10 marzo dopo tre intense giornate all’Almagià. Foto di Mirko Pezzi

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CULTURA& TEATRO

AGENDA MONICA GUERRITORE A FAENZA RIEVOCA LA FIGURA DELLA FALLACI

Monica Guerritore, una delle più grandi protagoniste dei nostri palcoscenici, sarà al teatro Masini di Faenza con la pièce …mi chiedete di parlare, in cui l’attrice, anche in veste di autrice e regista, rievoca la controversa figura di Oriana Fallaci nei suoi ultimi anni di vita a New York. Lo spettacolo andrà in scena venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 marzo alle ore 21. Con Monica Guerritore si chiudono poi, per questa stagione teatrale, gli incontri con gli artisti, realizzati in collaborazione con il Mic-Museo Internazionale delle Ceramiche, dove la Guerritore incontrerà il pubblico (a ingresso gratuito) nel secondo giorno della sua permanenza faentina, sabato 16 alle ore 18.

“IL VENTAGLIO” DI GOLDONI AL ROSSINI DI LUGO

Il Ventaglio di Carlo Goldoni, nell’adattamento e con la regia di Damiano Michieletto, chiude la stagione di prosa del teatro Rossini di Lugo. Le recite dello spettacolo saranno sabato 16 marzo alle 20.30, domenica 17 alle 16 e alle 20.30 e lunedì 18 alle 20.30. Si tratta di una rivisitazione moderna e innovativa del testo di Goldoni.

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L’INTERVISTA

Eugenio Barba, il teatro di domani e la «geologia dello spettatore» In occasione dell’arrivo dell’Odin Teatret a Ravenna (il 20 marzo al teatro Rasi) riproponiamo in una versione leggermente tagliata l’intervista già pubblicata su Palcoscenico, il nostro annuario dei teatri. La pubblicheremo nella sua versione integrale nei prossimi giorni anche sul nostro sito internet. di Matteo Cavezzali «Il teatro – scriveva Eugenio Barba diversi anni fa – è un’isola galleggiante, un’isola di libertà. Derisoria, perché è un granello di sabbia nel vortice della storia e non cambia il mondo. Sacra, perché cambia noi». Eugenio Barba è considerato dalla critica internazionale l’ultimo grande maestro del teatro occidentale e uno dei più importanti intellettuali europei, ha fondato l’Odin Teatret ad Oslo nel 1964 e due anni dopo si è trasferito definitivamente con la sua compagnia in Danimarca dove ha trovato un sostegno pubblico al proprio lavoro. La sua poetica ha tracciato la strada per molti grandi registi internazionali e tra i suoi scritti si trovano alcune tra le più significative pagine della storia delle arti dell’ultimo secolo. Nel 2000 è stato insignito del prestigioso Premio Sonning, riconoscimento per il contributo portato alla cultura europea tributato tra gli altri a Winston Churchill, Leonard Bernstein, Bertrand Russell e Karl Popper. Barba sarà assieme all’Odin Teatret al teatro Rasi per Ravenna viso-in-aria con lo spettacolo Le grandi città sotto la luna il 20 marzo (ore 21) e il giorno seguente rimarrà in teatro per

un incontro (ore 17.30) con il pubblico assieme a Julia Varley, Roberta Carreri, Iben Nagel Rasmussen dell’Odin, la critica Anna Maria Talone, Marco Martinelli ed Ermanna Montanari del Teatro delle Albe e il docente Marco De Marinis. Abbiamo avuto l’onore di intervistarlo. Nella sua carriera ha avuto modo di vivere in prima persona diverse fasi della storia contemporanea del teatro e tutte le sue evoluzioni. Secondo lei, in un momento travagliato come questo, segnato dalla crisi economica da una parte e il dominio della tecnologia dall’altra, che direzione potrebbe prendere il teatro? «Oggi il teatro è costituito da una molteplicità di espressioni con diversi obiettivi, tecniche e spettatori. L’essere umano ha sempre sentito due necessità: confrontarsi a una narrazione con la quale identificarsi o distanziarsi, e celebrare momenti particolari della propria vita e storia. Anche se oggi esistono numerose forme spettacolari basate sulla tecnologia, questa due necessità rimarranno vive nel futuro. Solo i profeti possono prevedere la direzione dei mille teatri di domani. È certo, però, che questa attività dalle mille facce continuerà con le sue vocazioni di bellezza, intrattenimento, preghiera, ribellione, terapia, evasione, lucro e mediocrità ». Le grandi città sotto la luna nasce da una vecchia suggestione, quella dello spettacolo Le ceneri di Brecht del 1980,

Parla il maestro, al Rasi il 20 marzo con l’Odin Teatret

ma è diventato un progetto molto diverso, cosa rimane? Il messaggio di Brecht è mutato nel suo significato in questi trent’anni in un’epoca così diversa da quella di allora? «Le grandi città sotto la luna può essere interpretato in molti modi, per esempio: la capacità dell’essere umano di difendersi dall’orrore grazie all’indifferenza. Qual era il messaggio di Brecht, poeta nichilista e ribelle contro tutte le ortodossie, che soffrì l‘esilio e il bavaglio politico? Lui credeva che nella nostra società esiste l’ingiustizia e si calpesta la dignità dell’individuo. Si è opposto a questi oltraggi con la coerenza della sua vita e creando uno straordinario teatro, il Berliner Ensemble, una vera isola di libertà nel cuore di una dittatura. Il merito politico dell’Odin è un altro. Exe Chritoffersen, uno storico del teatro danese, afferma che negli ultimi quarant’anni, tutti i paesi euro-

pei hanno sviluppato la tendenza a sottolineare l’identità nazionale della propria cultura. L’Odin Teatret è invece un gruppo di emigrati stranieri accolti dalla cittadina danese di Holstebro nel lontano 1966, e che ha saputo farsi accettare come l’espressione teatrale della sua comunità pur mantenendo la sua differenza. Un teatro concittadino, ma non compatriota». Per lo spettacolo avete preso spunto anche da alcune poesie di Ezra Pound, che è stato calato nell’atmosfera brechtiana in cui si parla delle guerre, di esilio e del dover far apprendere ai propri figli la lingua dei barbari. Il teatro dell’Odin è invece stato caratterizzato proprio dall’unione e dalla mescolanza di tradizioni teatrali lontanissime, ma in qualche modo inconsapevolmente collegate. Cosa rende possibile questa strana alchimia? Crede che esista un linguaggio universale che va oltre quelli codificati? «Esistono situazioni che provocano reazioni universali: un adulto che picchia un bambino, un uomo che viola una donna; un relitto umano, sporco e bavoso, che tende la mano; lo sguardo vuoto di un drogato; un gruppo di bambini che giocano insieme nella strada; una madre che allatta il figlio; una persona che ami e che rantola tra le tue bracca; la rabbia per la propria impotenza contro il sopruso; l’amarezza per un’umiliazione subita; la leggerezza dell’essere innamorati; l’emozione indescrivibile della bellezza. Forse le potremmo chiamare situazioni archetipiche. Come regista non cerco un linguaggio universale, ma il cammino per arrivare a quello strato della geologia interiore dello spettatore che ha incapsulato l’esperienza delle situazioni che ho accennato sopra».

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CULTURA& RUBRICHE

Fulmini&Saette di Adriano Zanni

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Letti per voi

Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

L’amore per la boxe di Schiavon tra colpi bassi e colpi di scena di

È questione di istanti, Casalborsetti VISIBILI & INVISIBILI di

F R A N C E S C O D ELLA T ORRE

Il ritorno del talento più disturbato e disturbante degli ultimi 20 anni

Spring Breakers, di Harmony Korine (2012 ) C'è chi conosce Harmony Korine, e chi no. Chi conosce il talento più disturbato e disturbante degli ultimi venti anni sapeva che Spring Breakers, nonostante l'impronunciabile sottotitolo italiano, non poteva essere né una notte da giovani leonesse, né la versione trasgressiva di film di college e confraternite. L'ormai quarantenne autore di film come Gummo, dopo anni passati nel semi oblio, torna prepotentemente al cinema con un film forte, non sempre gradevole, spiazzante, poco divertente e soprattutto capace di disorientare e sconvolgere alcuni clichè. Un film che parte per essere la vacanza da sballo delle quattro protagoniste e che man mano si trasforma in un incubo a occhi e cielo aperto, quasi senza passare per sesso e violenza, nonostante le abbondanti dosi iniziali di “tette e culi” per i quali alla fine si prova un sicuro distacco, tendente quasi al disgusto. Cosa succede in questa vacanza non ha senso raccontarlo, non tanto per rovinare una trama che scritta in poche righe somiglia a tante altre, ma proprio perchè non è la storia ad essere al centro del film, tanto che Korine la scompone, scorpora, separa le voci dai corpi, dalle immagini, confonde l'io narrante con una narrazione già passata o in divenire. È la forza dell’immagine, della musica, dello spirito del film a catturare, spiazzare, disgustare per alcuni, o affascinare alla follia per altri. Il ribaltamento e la deformazione degli ideali delle persone, del quotidiano, di ciò che è convenzionale delle curve delle donne si unisce ad alcune magnifiche scene dove la prepotente grandezza di una Britney Spears, mai neanche considerata, diventa la colonna sonora più adatta a una follia più interiore che manifesta. I volti delle protagoniste non sono scelti a caso, ma appar-

tengono a star amate tra i giovanissimi, divise tra idoli del musical, fino a nuove icone disneyane, qua spogliate di tutto, tranne (forse) che dei vestiti. Una spirale di smarrimento, disorientamento, un sogno che diventa incubo, un incubo che diventa sogno, attraverso gli occhi di un nuovo protagonista che irrompe quasi a metà film, un grande James Franco pronto per essere l'antieroe negativo della vicenda. Un film che certo non amerete, ma che difficilmente vi lascerà indifferenti, e sicuramente segnati da quello che sembrava il viaggio della giovinezza e invece non lo è stato. Regia, fotografia, scenografica, musiche da urlo. Un film difficile, un film del nuovo secolo, che non diverte e che lascerà un grande vuoto. Un film magnifico a cui gridare un forte benvenuto. Kids, di Larry Clark (1995 ) Film scandalo, ormai dimenticato, Kids è girato da un noto fotografo e scritto da un allora ventenne sconosciuto, di nome Harmony Korine. Una giornata di un gruppo di adolescenti diviso tra sesso, droghe, rock'n'roll, Aids, gravidanze, trasgressione delle leggi e tanto dolore, che da noi destò indignazione e indifferenza, mentre oltralpe incassò il favore della critica. Quello che succedeva a New York nel film si è visto col passare degli anni accadere ovunque, e il film di Clark ha davvero fotografato la decadenza di una generazione che non ha più trovato le speranze che meritava. Un film che va rivisto, un film forte, violento nel linguaggio e nelle immagini e sgradevole allora come oggi. Ma Korine, maturato nel linguaggio formale, parla così al suo pubblico e il primo come il suo ultimo scritto descrivono la morte dell'individuo, che avviene senza che necessariamente il cuore si fermi. Reperibile in Dvd.

NEVIO GALEATI

C’è stato un periodo in cui la boxe aveva conquistato un posto di prima fila nell’immaginario collettivo; e al di là di Rocky Balboa. Perché, ad esempio, il mondo aveva conosciuto Cassius Clay e Joe Frazier. Certo, c’è stato anche Toro scatenato (e, prima ancora, l’insuperato Rocco e i suoi fratelli), ma nessun appassionato può dimenticare il terzo match fra i due campioni, a Manila. Ora, salvo rare eccezioni (come Million dollar Baby), la boxe pare aver meno fascino. E invece… torniamo però a Cassius e Joe: due atleti possenti, inginocchiati da colpi bassi della vita. Il primo colpito dalla sindrome di Parkinson, il secondo stroncato da un tumore al fegato a 67 anni. E Colpi bassi (sul ring e nella vita) si intitola il quarto libro di Gianluigi Schiavon, raccolta di racconti edita da Giraldi Editore (11,50 euro). Giornalista e appassionato di pugilato, Schiavon propone 16 ‘declinazioni’ appunto del colpo basso, proibito nella noble art ma praticato con disinvoltura quasi quotidianamente e sotto tutte le latitudini. Favole e storie di combine, giochi psicanalitici e atmosfere thriller, momenti di rara dolcezza e fraintendimenti terribili. Fino a dialoghi impossibili, quasi alla Manganelli, fra il passato e il presente del medesimo personaggio. Il tutto per confermare come sul quadrato ci sia più correttezza che nei ‘normali’ rapporti interpersonali. Alcuni racconti brevissimi sono lampi di luce, jab potentissimi che lasciano a bocca aperta. Gianluigi Schiavon scrive con leggerezza anche quando racconta il dolore e questo non tanto per la propria, consolidata, esperienza di giornalista, quanto per l’amore che ha per il pugilato. Un sentimento che gli fa scegliere il linguaggio più diretto, dove i colpi bassi sono, in realtà, ottimi colpi di scena.

Gianluigi Schiavon, Colpi bassi (sul ring e nella vita)


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CULTURA&TEMPO LIBERO

CinemaCity - Ravenna

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA&DINTORNI

Europa - Faenza

• CINEMA •

Buongiorno papà (Regia di Edoardo Leo)

fer.: 17-20.40-22.55; sab.: 16-18.25-20.40-22.55; dom.: 15-17.15-20.40-22.55

La cuoca del presidente (Regia di Christian Vincent)

gio., ven. e sab.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

Programmazione da giovedì 14 a mercoledì 20 marzo

S. Rocco - Lugo

La frode

La cuoca del presidente

(Regia di Nicholas Jarecki)

fer.: 17.30-20.30-22.45; sab.: 16-18.15-20.30-22.45; dom.: 15.15-17.30-20.30-22.45

Dead Man Down - Il sapore della vendetta

(Regia di Christian Vincent) (Regia di Giorgia Farina)

fer. e sab.: p.u. 20.40; dom.: 15.45-20.40

fer.: 17-20.30-22.35; sab.: 16-18-20.30-22.35; dom.: 15-17-20.30-22.35

(Regia di Niels Arden Oplev)

Amiche da morire (Regia di Giorgia Farina)

Ci vuole un gran fisico

fer.: p.u. 22.40; sab. e dom.: 17.55-22.40

(Regia di Sophie Chiarello)

fer. e dom.: 17-22.40; sab.: 18-22.40

Upside down (Regia di Juan Diego Solanas)

Educazione siberiana

gio., ven., sab., dom., lun. e mer.: p.u. 22.40

(Regia di Gabriele Salvatores)

fer.: 17.20-20.25-22.40; sab.: 16.10-18.15-20.25-22.40; dom.: 15-17.20-20.25-22.40

Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Regia di David O. Russell)

fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.55-20.20-22.40; dom.: 15.30-17.55-20.20-22.40

Il principe abusivo (Regia di Alessandro Siani)

fer.: 20.30-22.30; sab.: 16-20.30-22.30; dom.: 15-20.30-22.30

Educazione siberiana (Regia di Gabriele Salvatores)

fer. e sab.: 20.25-22.35; dom.: 17.45-20.25-22.35

Come prima, più di prima, mi amerò (Regia di Alessandro Capitani)

lun.: p.u. 22.45

ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21

Pinocchio (Regia di Enzo D’Alò)

Il mundial dimenticato - La vera incredibile storia dei Mondiali di Patagonia fer.: 17.25-20.30-22.45; sab.: 16-18.15-20.30-22.45; dom.: 15.10-17.35-20.30-22.45

(Regia di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni)

mar.: p.u. 21

sab.: p.u. 17.40; dom.: p.u. 16

Les Misérables

(Regia di Alessandro Siani)

gio., ven., sab., lun. e mer.: p.u. 20.40; dom.: 15.30-20.40

Jolly - Ravenna

Sinister (v.m. 14)

Teatro Moderno - Fusignano

Il principe abusivo (Regia di Tom Hooper)

sab. e dom.: p.u. 21

(Regia di Scott Derrickson)

gio., ven., mar. e mer.: 17.25-20.30-22.45; sab.: 16-18.15-20.30-22.45; dom.: 15.20-17.35-20.30-22.45; lun.: 17.25-20.30

La scelta di Barbara

Broken City

(Regia di Christian Vincent)

(Regia di Allen Hughes)

fer. (escluso mer.) e sab.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21

Spring Breakers - Una vacanza da sballo (v.m. 14)

(Regia di Andrés G. Schaer)

Italia - Faenza

Buongiorno papà

Il figlio dell’altra

(Regia di Edoardo Leo)

(Regia di Lorraine Levy)

fer.: 20.20-22.35; sab.: 17.45-20.20-22.35-00.50; dom.: 15.30-17.45-20.20-22.35

Convento di San Francesco Bagnacavallo Promised Land (Regia di Gus Van Sant)

ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-18.45-21.15

(Regia di Harmony Korine)

gio., ven., lun. e mer.: 17.30-20.30-22.30; sab.: 16-18-20.30-22.30; dom.: 15-16.50-18.40-20.30-22.30; mar.: p.u. 17.30

La frode

Le avventure di Fiocco di neve

(Regia di Nicholas Jarecki)

(Regia di Andrés G. Schaer)

fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.40-20.20-22.40-00.55; dom.: 15.20-17.40-20.20-22.40

Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Regia di David O. Russell)

fer.: 17.20-20.30-22.50; sab.: 15.50-18.10-20.30-22.50; dom.: 15-17.20-20.30-22.50

dom.: p.u. 16

mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Cinedream - Faenza

(Regia di Christian Petzold)

fer.: 17-20.25-22.40; sab.: 16-18.10-20.25-22.40; dom.: 15.15-17.35-20.25-22.40

Le avventure di Fiocco di neve

La cuoca del presidente

ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Circolo Jolly - Russi Le avventure di Fiocco di neve

sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

(Regia di Andrés G. Schaer)

dom.: p.u. 15.30

Blue Valentine Dead Man Down - Il sapore della vendetta

Django Unchained (Regia di Quentin Tarantino)

(Regia di Derek Cianfrance)

(Regia di Niels Arden Oplev)

dom.: p.u. 21

lun.: p.u. 21.30

fer.: 20.35-22.45; sab.: 18-20.35-22.45-00.55; dom.: 18-20.35-22.45

Sarti - Faenza

Gulliver - Alfonsine

Il grande e potente Oz

Il grande e potente Oz

La scelta di Barbara

La bicicletta verde

(Regia di Sam Raimi)

(Regia di Sam Raimi)

(Regia di Christian Petzold)

(Regia di Haifaa Al-Mansour)

Proiezione in 3D: fer.: 17.55-20.25-22.55; sab.: 16.30-20.25-22.55; dom.: 15.25-17.55-20.25-22.55 Proiezione in 2D: fer. e sab.: 17.30-20.05; dom.:15-17.30-20.05

Proiezione in 3D: sab.: p.u. 18.10; dom.: 15.40-18.10 Proiezione in 2D: fer.: 20.15-22.40; sab.: 17.35-20.15-22.40-00.55; dom.: 15-17.35-20.15-22.40

Ci vuole un gran fisico Amiche da morire

(Regia di Sophie Chiarello)

Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

gio., lun. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.35-22.30; dom.: 16.30-18.30-21.15

gio. e ven.: p.u. 21.15

Viva la libertà (Regia di Roberto Andò) sab., dom. e lun.: p.u. 21

Modern Sarti Ensemble plays Buster Keaton (musiche di Paolo Geminiani, in proiezione Sherlock Jr. e Neighbors di Buster Keaton)

Frankenweenie (Regia di Tim Burton) dom.: p.u. 16

mar.: p.u. 21 INFOCINEMA Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663

Circolo Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Sala Sarti Cervia, via XX Settembre 98, tel. 338 4384349

lo! l e b è o Il ciel o con noi! scopril Domenica 17 marzo dalle ore 10.30 alle 19

GIORNATA NAZIONALE DEI PLANETARI Osservazioni al telescopio, laboratori didattici, conferenze e molto altro ancora... (Ingresso libero)

Martedì 19 marzo, ore 21

Claudio Balella

La ricerca di vita extraterrestre: a che punto siamo con il SETI? Venerdì 22 marzo, ore 21 Osservazione della volta stellata (Ingresso libero, cielo permettendo)

Martedì 26 marzo, ore 21 Massimo Berretti

Il cielo di Primavera

Per informazioni e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it


MARIONETTE

Primavera al Museo, spettacoli e visite con Teatro del Drago

Una primavera densa di appuntamenti di spettacolo, visite guidate e incontri a tema è il calendario che il Museo La casa delle Marionette offre ai più piccoli e alle loro famiglie. Per la prima volta il Museo ospiterà una restrospettiva dedicata alla Famiglia Monticelli, con la messa in scena di alcuni dei canovacci più rappresentati della Commedia burattinesca emiliana. Protagonisti Fagiolino di Bologna e Sandrone di Modena. Una bella occasione quindi per conoscere un po’ di storia del nostro territorio e di storia del Teatro italiano di burattini e marionette. Gli spettacoli, seguiti da una particolare visita guidata al Museo, si svol-

geranno la domenica mattina a partire dalle ore 11. Il 17 marzo andranno in scena Le avventure di Fagiolino e Sandrone, il 24 Fagiolino eroe per caso, il 7 aprile Fagiolino al Castello e il 21 Le avventure di Fagiolino e Sandrone. Prenotazione telefonica al 392 6664211 o via mail info@teatrodeldrago.it (posti limitati). Nel mese di marzo si svolgeranno inoltre gli incontri di formazione per il minifestival di Poesia “La Pentola d’Oro”, giunto alla sua quinta edizione. L’evento creato e ideato da Ravenna Poesia in collaborazione con Teatro del Drago, prevede la partecipazione di un gruppo di bambini/ragazzi dai 7 ai 13 anni, che dopo tre giornate di formazione (il 16, il 24 e il 30 marzo), si troveranno ad affrontarsi in una gara a squadre di letture di poesia, davanti a un vero e proprio pubblico e a una giuria selezionata. Il minifestival si svolgerà sabato 13 aprile a partire dalle 16.30. Nei mesi di marzo e aprile il Museo La casa delle Marionette sarà inoltre aperto per i visitatori il sabato (dalle 15 alle 18) e la domenica (dalle 10 alle 13), mentre per altri giorni e orari è aperto su prenotazione (cell. 392 6664211). Il calendario degli appuntamenti è anche su www.teatrodeldrago.it

a r i m i r a r l e s te l l e . . . DOMENICA 17 MARZO GIORNATA NAZIONALE DEI PLANETARI Domenica 17 marzo ricorre in Italia la Giornata dei Planetari: un giorno intero per visitare il planetario e assistere a una spettacolare proiezione che simula la visione di una notte buia e serena popolata da migliaia di stelle. Ecco il programma di visite, laboratori e spettacoli, tutti gratuiti, che proporrà, domenica 17 marzo, il Planetario di Ravenna: - ore 11, 12, 14, 15, 16, 17, 18 spettacoli dimostrativi sotto la cupola - 1... 2... 3... Stelle: giochiamo con i pianeti - Che stellina vuoi? Trucchi per bambini - Visite guidate agli strumenti astronomici - Osservazioni del Sole fino alle 17 - Storie sulla Luna, ore 15.30 e 17 Le attività iniziano alle 10 e terminano alle 19.

JUNIOR

GENITORI& FIGLI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 14 marzo 2013

CERVIA

Avventure tra i pini, aspettando il primo volo delle farfalle Sabato 16 marzo riaprono Casa delle Farfalle & Co. e CerviAvventura, all’interno del Parco Naturale di Cervia, che sarà invece aperto da venerdì 15 marzo. Con l’arrivo della primavera sarà quindi possibile trascorrere il weekend all’aria aperta al Parco Naturale, provando il brivido di volare fra i pini e immergersi nel magico mondo di farfalle e altri insetti. Da sabato 16, per tutti i weekend di marzo, a Casa delle Farfalle ripartono le visite guidate. Inoltre ogni domenica alle 11 ritorna l’appuntamento “Primo volo libero”, per assistere in diretta al primo volo delle farfalle appena nate. Domenica 17 marzo Casa delle Farfalle presenta poi “Profumo di primavera”: alle 11 e alle 15 saranno proposte “Butterfly watching” e “Le

Coccinelle Portafortuna”, laboratori per adulti e bambini. Anche CerviAvventura, il parco che permette di provare il brivido di volare e stare sospesi tra terra e cielo, riapre al pubblico dal 16 marzo, per ora solo nei weekend, il sabato dalle 14.30, la domenica e i festivi dalle 9.30 fino a un’ora prima del tramonto. Info: tel. 0544 995671 www.atlantide.net

BAGNACAVALLO

Magici intrecci in Piazza Nuova Domenica 17 marzo dalle 16 alle 19 bambini e famiglie sono invitati in Piazza Nuova a Bagnacavallo per un pomeriggio di Magici intrecci, laboratorio creativo fra stoffe e rametti. Si potrà anche ballare e cantare attorno al fuoco acceso al centro della piazza. Partecipazione gratuita, info: cell. 347 3821597 I S T R U Z I O N E & D I D AT T I C A “A SCUOLA DI PAROLE”, UN PROGETTO PER AIUTARE I BAMBINI CON DISTURBI DI APPRENDIMENTO

Da metà febbraio ha preso vita in cinque scuole elementari di Ravenna il progetto triennale “A scuola di parole”, per aiutare nel contesto scolastico e supportare a livello familiare i bambini che soffrono di difficoltà nel leggere e scrivere, quelli che la medicina chiama disturbi specifici di apprendimento (Dsa) quali, ad esempio, la dislessia, la disgrafia, la discalculia. Il progetto coinvolge professionisti specializzati negli ambiti dello sviluppo e dell’apprendimento, che stanno operando all’interno delle scuole Pasini, Garibaldi, Cavina, Pascoli e Mordani. Un gruppo di bambini per i quali sono state individuate delle difficoltà relative alla lettura e alla scrittura incontra per tre ore a settimana sei logopediste, coordinate da tre psicologhe. A maggio si farà una valutazione di questi incontri e di come proseguire nel percorso. Dai dati emersi, a Ravenna si stima la necessità di interventi di recupero su circa 5-7 bambini per ogni istituto. Le scuole secondarie saranno coinvolte in una seconda fase del progetto, con interventi che riguarderanno i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni.

Invito a partecipare al Corso Pratico di Formazione Corso Base

Destinatari Il corso è indirizzato agli operatori del settore, ai principianti, aspiranti pasticcieri e a chiunque desideri imparare i fondamenti della pasticceria e della decorazione. Al termine delle lezioni pratiche, i corsisti porteranno a casa i frutti del proprio lavoro. Lezioni Durata Calendario Materiale Didattico Docente

24/25 60 ore Due sere la settimana 19.30-22.00 Dispensa, Ricettario e Kit Pasticceria I ns. formatori sono esclusivamente esperti particceri professionisti

Il KIT PASTICCERIA (necessario per la parte pratica) verrà fornito in proprietà a ciascun allievo - Attestato di frequenza PER FORMA - Attestato di formazione pratica rilasciato dal laboratorio in cui si svolge il corso

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DIVENTARE PASTICCERE

Obiettivi: Fornire gli elementi di base per la preparazione degli impasti, delle creme e delle decorazioni, che permettono di acquisire le competenze indispensabili per accedere al mestiere di pasticcere: tale preparazione sarà affrontata nel rispetto delle norme igienico sanitarie del settore della produzione dolciaria. Perché partecipare: Per acquisire la tecnica, la professionalità e le competenze necessarie e indispensabili a creare prodotti di pasticceria di alta qualità. Saranno abilità facilmente spendibili sia per chi vuole intraprendere il mestiere con possibilità di inserimento lavorativo in pasticcerie, panifici, aziende di produzione e distribuzione del settore dolciario, che per chi lo vive semplicemente come hobby.

PROGRAMMA INTRODUZIONE Igiene e sicurezza nel settore alimentare Igiene personale e ambientale: la legislazione alimentare, Contaminazioni alimentari: modalità di contaminazione, caratteristiche e microrganismi più diffusi. Le materie prime Il dosaggio, la miscelazione, la formatura, la cottura, la decorazione e la conservazione degli impasti di base e prodotti finiti. PREPARAZIONE IMPASTI, CREME & FARCITURE Impasti di base Preparazione di Pasta Frolla classica – Frolla al cioccolato - Pan di Spagna - Pasta sfoglia – Pasta brisè Le creme di base Preparazione di Crema Pasticcera - Crema Pasticcera al cioccolato - Crema al limone Le creme avanzate Preparazione di Crema Ganache - Crema al burro - Ghiaccia reale – Crema Chantilly PREPARAZIONE E DECORAZIONE DI: Pasticceria da forno Preparazione di Crostate - Biscotteria secca – Cake – Muffins - Torte da forno – Strudel - Meringhe Pasticceria fresca Preparazione di Semifreddi – Torte farcite – Paste e mignon Pasticceria artistica Preparazione di torte da matrimonio e cerimonia

Al termine di ogni lezione, verranno gustati i dolci, preparati da tutti gli allievi

Da noi organizzato a:

CERVIA Inizio corso IMMINENTE CORSO A NUMERO CHIUSO INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI Marco o Laura Tel: 0546/656151- 651466 Fax: 0546/653529 infocorsi@per-forma.it www.per-forma.it Via dell’industria 52/2 48014 Castel Bolognese Seguici su Facebook


MANGIARE& BERE

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

CIBI E TRADIZIONE

Il pesce sulle tavole della Quaresima di Giorgia Lagosti La Quaresima, ovvero i 40 giorni che passano dalla fine del Carnevale alla Pasqua, è il periodo nel quale i Cristiani dovrebbero astenersi dai cibi “grassi” per ricordare il digiuno di Cristo. Oggi, chi segue questo precetto, si limita a non consumare carne il venerdì, ma in passato, durante tutto il Medioevo, la distinzione tra giorni “di grasso” e giorni “di magro” non segnava solo i quaranta giorni della quaresima, ma anche quelli delle quaresime minori e, ogni settimana, il mercoledì, il venerdì e il sabato. Poi c’erano le vigilie della festività principali. A quel tempo, questa ritmicità non fece altro che caricare i due alimenti, carne e pesce, di una netta differenza nutrizionale: se nei giorni di penitenza si poteva consumare solo pesce, logicamente esso assumeva la valenza di leggerezza, di poco nutriente e di povertà, era la carne quaresimale, era il cibo del digiuno. Per contro, la carne era considerata come “il mangiare ricco” per eccellenza, il massimo desiderio alimentare e riguardo ciò, la cultura medievale, non aveva dubbi: nell’immaginario collettivo il grasso aveva un valore forte, il magro era un semplice surrogato. I cibi della penitenza (pesci e verdure all’olio, a cui si aggiunsero sul finire del Medioevo il latte e i suoi derivati e che rimasero esclusi solo nei giorni di astinenza totale) acquisirono uno “statuto sociale” debole, subalterno. La dieta sostitutiva poteva anche essere squisita, ricca di ottimi pesci e verdure delicate, utile per rimpiazzare la carne nei giorni stabiliti, ma si trattava pur sempre di sacrifici. Tutto ciò andò avanti a lungo nel tempo e, anche se i giorni di magro diventarono sempre meno, fino a solo quarant’anni fa, in Quaresima, era imperativo mangiare “di magro”. Nelle nostre campagne, sulle ta-

vole delle famiglie lontane dallo storico anticlericalismo che si era creato in Romagna nella la popolazione oppressa dalla lunga dominazione dello Stato Pontificio, la lista dei cibi da portare in tavola, una volta esclusi soprattutto i grassi degli animali terrestri, era ricca di pane, polenta, zuppe o minestre di ortaggi, tortelli a base di erbe, pesce

GUSTO

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Nei giorni di magro, sulle tavole dei contadini delle nostre terre si servivano polenta, minestre di ortaggi e legumi, pesce fresco o conservato, fra cui l’umilissima aringa o “saracca”

fresco o conservato. Vero “companatico” della povera gente però, emblema del periodo, era l’umilissima aringa o saracca. Pesce povero e grande risorsa della cucina contadina, era molto diffuso un tempo nella nostra regione, soprattutto nelle terre lontane dal mare dove il prodotto fresco era raro o, vicino alle coste, quando il maltempo non permetteva ai pescatori di uscire in mare. Sulle tavole della miseria compariva più spesso l’aringa del baccalà: da cruda insaporiva pane e polenta, cotta invece, era la pietanza dei giorni di festa. Dopo essere stata lavata e asciugata, veniva rosolata in padella o arrostita ai ferri o ancora bollita in pentola per essere poi accompagnata da polenta e verdure. Era addirittura frequente per la colazione invernale dei contadini che lavoravano duramente la terra e che avevano bisogno di molte energie. Veniva accompagnata da

semplici fette di pane. Arida e secca, ma forte di sapore e di odore, stuzzicante, stringata, economica. Doveva solitamente bastarne una sola per tutta la famiglia. Nelle case più povere delle nostre colline la si teneva appesa ai legni del soffitto, ad altezza d’uomo, per sfregarla sopra il pane perché prendesse un po’ di sapore. Oggi questo tipo di restrizioni sono state spazzate via dalla cultura globale, non c’è più l’abitudine di seguire i precetti religiosi, ma molte delle ricette nate per la Quaresima, a base di pesce o di legumi, sono diventate preparazioni tradizionali d’innegabile bontà e leggerezza. Quindi, in questo più che mai, è possibile affermare non solo che il buon senso e l’arte dell’arrangiarsi abbiano vinto sulle privazioni imposte dall’alto, ma soprattutto che gli obblighi quaresimali hanno, di fatto, aperto la strada ad attenzioni gastronomiche nuove..

fresco o conservato NEL DESCO DEL RICCO IL PESCATO, PER TUTTI GLI ALTRI SOTTO SALE, MARINATO, IN SCAPECE Durante i giorni di magro era certo che il ricco e nobile signore, di fronte a zuppe e verdure, apprezzasse e prediligesse il pesce e soprattutto quello di mare: a volte era disposto a pagare anche venti volte il valore della carne per assicurarsi un pesce grande, bianco, “di scaglia” (branzino, orata, sogliola), più difficile da catturare rispetto al pesce piccolo (acciughe, sardine) pescato in maggior quantità e considerato “da poveri”. Ma come reperirlo con grande frequenza? Oppure come conservarlo a lungo? Erano proprio questi i crucci che preoccupavano non solo i cuochi delle case signorili, ma soprattutto quelli delle taverne dove il consumo era incerto e si dovevano realizzare piatti “veloci”, quindi con prodotti conservati. E allora che i metodi utilizzati per “allungare la vita” del pesce diventano il sotto sale, la marinata, la scapece: dato l’obbligo di mangiarlo frequentemente i cuochi sapevano variare le modalità di cottura e trasformare il pescato in brodetti, arrosti, torte salate, pasticci. Poi usavano le stesse salse delle carni vivacizzandole con succo di frutta e spezie: veniva così mascherata la freddezza di questa “carne di quaresima”.

UN PO’ DI STORIA UN TEMPO IL PESCE DI MARE ERA UNA FORTUNA, PIÙ ACCESSIBILE QUELLO D’ACQUA DOLCE Nel medioevo il pesce di mare era una casualità, una sorpresa perché per settimane il mare poteva essere inagibile e quindi non si poteva pescare. All’incertezza della pesca bisognava poi aggiungere la precarietà della freschezza: i trasporti erano difficili, lunghi per ore o giorni, risalendo fiumi o carraie per raggiungere le città nell’entroterra dove il pesce piccolo (sardine o acciughe) giungeva malconcio ed inappetibile e il pesce di maggiori dimensioni subiva una “frollatura”, perdendo di sapore. Difficoltà che comunque dovevano essere superate, perché la necessità di evitare la carne e i suoi derivati e, nei giorni delle quaresime, anche latticini e uova, sulle tavole dei poveri poteva essere supplita da minestre e verdure, ma sulle tavole dei signori non poteva mancare il pesce, tanto più che nei giorni “di magro” non erano vietati i banchetti. Così i cuochi delle mense dei potenti o delle taverne utilizzavano pesce di acqua dolce la cui cattura era programmabile, permettendo di osservare la ferrea alternanza imposta dal calendario liturgico. Molto apprezzato era lo storione ritenuto per lungo tempo carne fine ed adatta alla mensa dei signori. Poi anche l’anguilla ebbe molta fortuna poiché si poteva trasportare viva. Infine tinche e carpe: potevano vivere nelle peschiere di principi, monasteri, ma anche di borghesi e mugnai che utilizzavano i mulini ad acqua.

Locale piacevole e accogliente, luogo ideale per cene d'atmosfera, per pranzi e cene d'affari o per una serata in compagnia del buon gusto. Cucina del territorio, presentata in modo originale e innovativo. Menù a base di carne e di pesce accompagnato dall'ottimo pane fatto in casa. In stagione si possono trovare preparazioni a base di tartufi e foie gras. Golose le proposte di formaggi d'alpeggio, con mostarde e confetture, e molto ricca la selezione di vini nazionali. A cozy and pleasant restaurant where to have a special dinner in a unique atmosphere. Perfect for tasty business lunches and dinners. Rivisited Traditional Local Recipes, Seafood and Meat dishes, Homemade Bread, Foie gras, Country Cheese with Jam and Mostarda, Wide Range of Italian Wines.

Il ristorante Al Boschetto è aperto tutti i giorni, domenica e lunedì compresi, a pranzo e cena. Giorno di chiusura il giovedì. San Michele RAVENNA - Via Faentina, 275 - Tel. 0544.414312


MANGIARE& BERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 14 marzo 2013

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COSE BUONE DI CASA B

U O N E N O T I Z I E MASTER OF FOOD SULLE DELIZIE DEL FORMAGGIO, AL VIA IN APRILE ALL’AGRITURISMO PALAZZO BOSCHI DI COTIGNOLA

La condotta Slow Food di Godo promuove nel mese di aprile un “Master of Food” dedicato al formaggio. Il corso, articolato in quattro lezioni ( mercoledì 3, lunedì 8, lunedì 15, lunedì 22 aprile, sempre con inizio alle ore 21) si terrà presso l’agriturismo Palazzo Boschi a Cotignola (via Ragusi 4). Nel corso delle lezioni si forniranno le basi teorico-pratiche per riconoscere e valutare le diverse tipologie di formaggio: dagli strumenti della degustazione alla descrizione del latte e delle razze, fino alle tecnologie, alla legislazione, alla conservazione, agli aspetti nutrizionali e ai suggerimenti per il miglior uso gastronomico. In ogni incontro una degustazione di alcuni formaggi di diverse provenienze e caratteristiche permetterà di mettere in pratica le cognizioni gustative di ogni corsista. Quota di partecipazione 110 euro (100 euro per i Soci con meno di 30 anni). La quota comprende il materiale didattico. Info e iscrizioni (entro e non oltre il 28 marzo) tel. 347 4524084 - slowfoodgoCONDOTTE DI RAVENNA e GODO do@gmail.com

ANGELA SCHIAVINA PRESENTA I SUOI LIBRI ALLA FELTRINELLI E PREPARA I SUOI PIATTI DA CHICCHIBIO A CESENA Lunedì 18 marzo la nostra Angela Schiavina sarà protagonista di due appuntamenti nella vicina Cesena per presentare i suoi libri “Cose buone di casa” tratti dalla rubrica di queste pagine e preparare i suoi piatti deliziosi. Alle ore 18 Angela sarà ospite della libreria Feltrinelli (piazza della Libertà 4) per presentare i due volumi di ricette editi da Reclam, assieme a Daniela Corrente. A partire dalle ore 20 invece l’appuntamento è con i corsi di cucina con degustazione di Chicchibio all’Hollywood café (via Emilia Ponente 3003) realizzati in collaborazione con Borgo Etico e il Consorzio Agrario Adriatico dove Angela Schiavina parlerà della sua esperienza ai fornelli e sarà servito un menù di sue ricette: biscotti di parmigiano e mandorle; crespelle con asparagi; arista di maiale al latte; carciofi ripieni; torta di ricotta e mandorle; amaretti con crema di zabaione. In abbinamento i vini dell’azienda Altavita. Costo del corso più cena 40 euro. Prenotazione obbligatoria tel. 329 5948879.

L’ARCI PROMUOVE NEI CIRCOLI IN PROVINCIA LE CENE DELLE OSTERIE DELLE TERRE LIBERE IN AUSILIO AI TERREMOTATI L’Arci di Ravenna ha iniziato a promuove in questi giorni il progetto “Osterie delle Terre libere”, cene di autofinanziamento, per aiutare economicamente i circoli Arci dell’Emilia che hanno subito ingenti danni dal terremoto. I prossimi appuntamenti sono: sabato 16 marzo al Circolo S. Lucia (via San Mamante 71 a Faenza) con un menù della tradizione siciliana e sabato 23 marzo al Circolo Casablanca di Villanova di Bagnacavallo (via della Chiesa 10) con un menù della tavola pugliese. Durante le serate sarà anche possibile firmare la legge di iniziativa popolare “Io riattivo il lavoro” per migliorare l'attuale legislazione sul versante delle aziende confiscate alle mafie. Sul fronte della formazione artistico-culturale, saranno i diversi percorsi che Arci propone agli iscritti e frequentatori dei circoli del territorio: laboratori di fumetti, di fotografia, di freestyle rap e teatro con giovani professionisti del settore.

Ecco gli gnudi, pasta fresca toscana di ricotta e spinaci a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

Gli gnudi sono una squisita ricetta di pasta fresca fatta in casa, di origine toscana, composta semplicemente da ricotta e spinaci. Il nome deriva dal fatto che sono praticamente un ripieno di ravioli ...senza pasta. È una ricetta molto semplice e genuina e può essere condita con burro e salvia, sugo di carne o pomodoro, etc. Io personalmente li preferisco con burro e salvia. Ingredienti: 500 gr. di spinaci freschissimi; 700 gr. di ricotta fresca (anche di pecora); 100 gr. di parmigianao grattugiato; 1 o 2 uova; 3 cucchiai di farina; noce moscata, sale, pepe. Preparazione: laviamo e cuociamo gli spinaci senza acqua, li facciamo raffreddare e li strizziamo molto bene fino ad asciugarli e li tritiamo con un coltello o la mezzaluna. Mettiamo in una ciotola la ricotta( dopo averla lasciata in un colapasta per circa due ore) e gli spinaci ed amalgamiamo. Aggiungiamo anche il sale, il pepe, le uova, il parmigiano, la noce moscata e la farina e amalgamiamo fino ad ottenere un composto omogeneo. Dal composto formiamo delle piccole palline. Il composto sarà molto molle quindi vi consiglio di infarinare molto bene le mani per formare le palline. Ma non aggiungete altra farina altrimenti gli gnudi saranno troppo compatti). Mettiamo gli gnudi a bollire uno ad uno facendo molta attenzione nel versarli in acqua. Via via che emergono in superficie li scoliamo aiutandoci con la schiumarola. Prima di metterli nella zuppiera posizionare, accanto alla pentola, un colino con sotto un piatto, in modo da adagiarci gli gnudi appena scolati per eliminare bene l’acqua. Per il condimento mettiamo in un pentolino il burro insieme a delle foglie di salvia e facciamo sciogliere a fuoco basso. Versiamo gli gnudi in un vassoio, aggiungiamo il burro con la salvia, un po’ di parmigiano e serviamo subito. Recentemente, a Montecatini Terme, li ho ho gustati gratinati. Per cui, dopo averli lessati li adagiamo in una pirofila unta con il burro mettiamo sopra ad ognuno un piccolissimo ciuffo di burro e li facciamo gratinare in forno per 10 minuti, quando li togliamo dal forno aggiungiamo un po' di parmigiano grattugiato e sono pronti

GLI STAPPATI

Barbacarlo dell’Oltrepò Pavese: vino unico, originale, mutevole di FABIO

MAGNANI GLISTAPPATI@GMAIL.COM

Il “Barbacarlo” nasce sulle colline dell' Oltrepò Pavese. Si tratta di un vino unico, originale, dedicato agli appassionati che amano dialogare con le incertezze di un prodotto che repentino muta in ogni fase d’assaggio. A produrlo è solo l’azienda di Lino Maga. È composto dal 50% di “croatina” al 30% di “uva rara” e dal 20% di “ughetta di canneto”. L’annata 2011 al naso è ancora vinosa con ricordi di prugne, ciliegia, amarena, screziata da lievi note balsamiche. Bocca tannica dall’amarognolo intenso ma piacevole che riconduce alla china. È un vino ancora chiuso ma che già dà significato alla propria profondità. Diverso, invece, il 2010 dove al naso la sensazione di legno è più pronunciata e il palato mostra maggiore severità.

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giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

SCHERMA/1

Dove si incrociano le spade Un centinaio i tesserati del Circolo ravennate di via Falconieri

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È salito in pedana impugnando la spada per la prima volta due anni fa e oggi, con le sue 65 primavere alle spalle, è l’atleta più anziano tra i circa cento tesserati dal Circolo ravennate della spada. Ma Adriano Porisini è prima di tutto il presidente del più importante sodalizio di scherma in provincia di Ravenna. Il primo approccio con la scherma nel 1979 quando accompagnò il figlio in palestra: «Non ho mai fatto scherma in gioventù ma mi era piaciuta quando vennero a presentarla a scuola. Quei personaggi vestiti di bianco che fanno movimenti un po’ strani hanno un certo fascino». Porisini guida il circolo di via Falconieri da tre anni: entrò in carica a febbraio 2010 alla morte del precedente presidente (Andrea Signani) e nel 2012, al rinnovo delle cariche come previsto in ogni anno olimpico, è stato riconfermato con una lista di altri sei consiglieri. «A dicembre 2009 sono andato in pensione dal lavoro come commerciale per un’azienda di distribuzione e mi chiamarono per subentrare a Signani». Se Porisini è a uno degli estremi nella graduatoria anagrafica, all’altro estremo ci sono bambini di sei anni: «Le cosiddette prime lame. Usano armi di plastica e imparano i primi fondamentali ma a quell’età più che altro è socializzazione». Si comincia con un mese di prova poi la quota annuale è 450 euro. L’attrezzatura diventa necessaria solo a una certa età con le prime gare e servono circa 200 euro. Ad accompagnare i piccoli schermidori verso un potenziale futuro da campioni ci pensa uno staff di sei persone: i maestri Guido Marzari (commissario tecnico della nazionale di spada oro a Atlanta 1994) e Paolo Putiatin, gli istruttori regionali Michela Mancinelli e Ye-

Sopra Adriano Porisini (sin.) e Guido Marzari

gor Putiatin, un istruttore nazionale Stefano Bellomi e il preparatore atletico Gennaro Santella. I risultati futuri sono nelle mani di giovani atleti come Emanuele Rocco, Isabella Signani, Martina Ascani, Alessio Preziosi, Giovanni e Filippo Gueltrini. Tutti ragazzi sotto i vent’anni. Perché è quella l’età in cui gli atleti spesso escono dal circolo: «Purtroppo non siamo una città profondamente universitaria e quando i giovani escono

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Lezioni in palestra con il maestro Guido Marzari commissario tecnico dell’Italia oro a Atlanta ‘94 La promessa è Isabella Signani

SPORT

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dalle superiori cambiano città e poi vanno nelle palestre delle città dove studiano. Quelli che potrebbero restare ad allenarsi da noi sono quelli che vengono arruolati dai gruppi sportivi delle forze armate ma non avviene facilmente». E così il circolo continua a far crescere nuove leve: «Ogni anno abbiamo un buon numero di iscritti. Il 2012, come ogni anno olimpico, è stato molto positivo per la visibilità. E poi quando i genitori vengono a conoscere l’ambiente è difficile che non lo apprezzino: penso che qualcuno preferisca sapere che suo figlio è in una palestra riscaldata d’inverno e non su un campo sportivo con due gradi e sotto la pioggia». (and.a.)

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SOCIETÀ& TEMPO LIBERO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 14 marzo 2013

SCHERMA/2

Il ravennate nella stanza dei bottoni della Federazione

L’ANGOLO DELL’ESPERTO

Un bimbo su quattro è obeso L’attività fisica come prevenzione di

«Alla prima riunione, dopo la mia elezione, abbiamo dovuto affrontare le dimissioni del maestro Stefano Cerioni reduce dal successo di Londra con il fioretto femminile. Direi che non è stata una partenza soft». Da dicembre il 32enne avvocato ravennate Alberto Ancarani è tra dieci membri del consiglio federale della scherma italiana, il massimo organo nazionale. E il battesimo, come detto, è avvenuto proprio nella sua Ravenna dove il consesso si è riunito in occasione del trofeo Candotti, prima prova dei campionati assoluti italiani: «Ormai è diventato un punto fermo dell’attività, è l’evento che apre la stagione di scherma in Italia. Alla fine di ogni stagione ci si saluta dicendo “Ci vediamo a Ravenna”. E per tre giorni in città arrivano circa 700 atleti con un giro di altrettante persone tra accompagnatori e tecnici. E in pedana ci sono quasi sempre i big, aumentando il prestigio». Dall’elezione in consiglio sono passati quattro mesi, tempo per un primo provvisorio bilancio: «È un ruolo con grandi responsabilità che magari all’esterno non sono percepite. Sto cercando di prenderci le misure, imparando con umilità». Dal 2006 al 2012 Ancarani è stato presidente regionale della federazione, senza mai smettere di andare in pedana: «Non con la costanza di un tempo ma continuo a tirare». Un consigliere tiratore? «Sì, un po’ come un presidente operaio», scherza Ancarani che è anche consigliere comunale per il Pdl di cui è coordinatore provinciale. Il 2012 è stato anno di Olimpiadi, notoriamente per certi sport il massimo della visibilità: «La finale di fioretto a Londra è stato l’evento più visto in televisione. Da sempre l’anno olimpico fa registrare un boom di iscrizioni: quest’anno è stato un dieci percento in più rispetto agli anni non olimpici e in passate edizioni dei Giochi è stato anche superiore». Oggi in provincia sono circa duecento gli atleti tesserati (1.500 in regione) suddivisi in tre società (Circolo della spada a Ravenna, la Società schermistica a Lugo e il circolo Placci di Faenza, in regione 21 in totale). Ancarani non ha dubbi: «Il movimento sta bene in generale. Anche grazie al lavoro di marketing portato avanti dalla federazione attraverso tutte le strade possibili. Siamo la federazione più attiva nel mondo dei social network, al punto da essere considerati un riferimento in materia all’interno del Coni». E la visibilità si conquista anche attraverso altre strade, le copertine sexy di certe schermitrici sulle riviste patinate o qualche schermidore che diventa testimonial di costumi da bagno: «Qualcuno storce il naso di fronte a queste cose ma io sono favorevole. Quando Aldo Montano andò al reality la Fattoria (su Canale 5 nel 2006, ndr) per me voleva dire che in tv si parlava di scherma e non di calcio o di altri sport». (aand.a.)

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LORENZO BALDINI e DAVIDE PRATI*

L'obesità può essere definita come una patologia multifattoriale, tipica, ma non esclusiva, delle società dette “del benessere” determinata da un accumulo di grasso corporeo nella misura in cui può portare un effetto negativo sulla salute e una conseguente riduzioni di aspettativa della vita. Alla base vi è spesso una cattiva o eccessiva alimentazione ma può anche essere legata a condizioni genetiche, fattori ambientali, disfunzioni ormonali e psichiche. Da uno studio eseguito nella nostra provincia ben il 25 percento dei bambini sono in sovrappeso e obesi: fanno fatica a fare attività fisica perciò riducono il movimento e se fanno sport non sono competitivi e deviano il loro interesse su qualcosa di più statico come il guardare la televisione, chattare in internet o videogiochi. Un'utile classificazione dell'obesità può essere fatta considerando il numero e le dimensioni degli adipociti. In effetti, un aumento di massa grassa si può verificare tramite un processo d’ipertrofia cellulare in cui abbiamo un aumento del volume delle cellule per un aumento del deposito di grasso intracellulare, o per un processo di iperplasia in cui abbiamo un aumento del numero di adipociti. Il principale meccanismo di perdita di massa grassa sta nella riduzione di massa dei singoli adipociti. Lo sport e l’attività fisica diventano un indispensabile aiuto e protocollo di intervento fondamentale sia a livello preventivo che curativo. Linee generali di una corretta attività fisica prevedono un programma di lavoro annuale con pratica dell’attività sportiva per almeno tre volte a settimana. L’attività che si va a praticare dovrebbe prevedere sedute o allenamenti di almeno un’ora ad una intensità di esercizio superiore al 60 percento della frequenza cardiaca massima del soggetto considerato. Bisogna infatti considerare che il grasso corporeo viene utilizzato dal corpo come fonte energetica dopo almeno 40 minuti con intensità di lavoro moderatamente basse. Lo sport è sicuramente consigliato per ogni soggetto in particolare a livello preventivo anche se si sconsiglia una attività agonistica che procurerebbe un sovraccarico muscolo articolare importante o non soddisfazioni di obiettivi sportivi di alto livello ma il solo giocare e divertirsi devia sicuramente il soggetto da pensieri meno costruttivi alimentari. In soggetti già considerati obesi, l’attività maggiormente consigliata è la camminata o palestra con l’attenta supervisione di personale qualificato che sappia far svolgere esercizi non solo mirati al dimagrimento ma anche alla tonificazione muscolare e alla riscoperta del proprio corpo. L’abbinamento di una adeguata attività fisica, di una corretta alimentazione e di un giusto supporto psicologico è da considerarsi la strada migliore per la salute e l’essere seguiti da specialisti in questo percorso interagendo nei momenti di rilassamento e di svogliatezza sono la giusta carica per raggiungere l’obiettivo. *Unità operativa di posturologia, rieducazione motoria, terapia fisica e riabilitativa Centro di medicina dello sport Olympus

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SALUTE& BENESSERE

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

PSICOLOGIA

Come conoscere le proprie emozioni Ansia, malinconia, collera, paura... in realtà non sono sentimenti negativi La rabbia è ok? La paura è naturale? È utile vivere la tristezza per ripristinare la gioia? Ti senti a disagio con i sentimenti comunemente considerati “negativi”, come l’ansia, la malinconia, la collera o la sensazione di essere feriti? In realtà non esistono sentimenti negativi. Tutte queste emozioni sono naturali e importanti. Ciascuna ha una funzione significativa nell’esperienza umana. Invece di respingerle ed evitarle, abbiamo bisogno di esplorare e scoprire Quando siamo arrabbiati avvertiamo chiaramente un disagio e una tensione crescente che sentiamo di dover “scaricare” al più presto per ritrovare uno stato di benessere. In quanto insita nella reazione primordiale di lotta e di fuga, la rabbia è radicata nei fondamentali meccanismi della sopravvivenza; essa, come il dolore, turba il nostro stato di equilibrio per avvisarci di qualche minaccia e per permetterci di attaccare la fonte di tale minaccia. Tuttavia, anche se a volte può essere indispensabile per sopravvivere, nella maggior parte dei casi, cedere ai nostri impulsi ostili, “scaricare” su chi ci sta di fronte la tensione del momento, non è affatto utile né tanto meno ha l’effetto di produrre benessere; anzi, a lungo andare, l’espressione frequente della rabbia può portare alla distruzione dei rapporti. Poiché il più delle volte la rabbia nasce da incomprensioni o da esagerazioni, è poco probabile che con scoppi di collera si possano risolvere i problemi: al contrario rischiamo di aggravarli. Inoltre, nel caso di rapporti affettivi importanti, le ferite che si infliggono in momenti di rabbia continueranno a far male per molto tempo e tenderanno a creare un circolo vizioso di offese e

gato, etc.). In realtà spesso la rabbia viene scatenata dalle nostre interpretazioni delle azioni dell’altro, dai significati simbolici che vi attribuiamo. Ad esempio, posso cominciare a pensare che il proprietario dell’auto che mi ostacola non ha alcun rispetto per me, non ha pensato affatto al fastidio che mi poteva arrecare, che è un prepotente, ecc. Questa catena di pensieri, che spesso si susseguono in modo automatico e inconsapevole, non fa altro che far aumentare la mia rabbia, per cui quando finalmente arriva il proprietario dell’automobile io sono pronto ad entrare in colluttazione con lui, con tutte le conseguenze negative del caso (tra cui perdere ancora più tempo). Perciò, quando cominciamo a sentirci in collera, chiediamoci: la mia rabbia è obiettivamente giustificata? È adeguata alla situazione che sto vivendo? Può dipendere

ripicche che finiranno per deteriorare il rapporto. È importante poter manifestare il fastidio e la sofferenza che un determinato comportamento ha provocato in noi, ma è fondamentale riuscire a farlo nel modo più adeguato affinché tale manifestazione possa accrescere il nostro benessere. Spesso la rabbia nasce da fonti interiori. Allora, come prima cosa, cerchiamo di capire davvero perché siamo arrabbiati. Perché un’automobile che ci impedisce di uscire dal parcheggio ci fa diventare folli di rabbia? Certamente è una cosa che infastidisce ma, a meno che non stiamo vivendo una situazione di emergenza, non costituisce certo una minaccia alla nostra sopravvivenza. Ad ognuno possono venire in mente episodi in cui ci si è sentiti “arrabbiatissimi” senza che ci fosse nessuna minaccia effettiva (qualche minuto di ritardo, un saluto ne-

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da particolari significati che sto attribuendo al comportamento di chi mi sta di fronte? Può dipendere dai pensieri che si stanno susseguendo nella mia mente? Se mi sto arrabbiando con una persona importante per me, è possibile che mi dia una certa soddisfazione trovare qualche motivo per attaccarla (forse mi dà un certo piacere metterla a disagio, ferirla o farla sentire in colpa)? Una volta che ci siamo posti queste domande, e abbiamo cercato di darvi una risposta, possiamo effettivamente decidere se è il caso di manifestare o meno la nostra rabbia, e soprattutto in che modo manifestarla.

incontri PER PREVENIRE LE FRATTURE DA OSTEOPOROSI Per sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione legata al rischio di fratture causate dall’osteoporosi, il servizio di Geriatria dell’Ausl organizza un ciclo di incontri nella provincia di Ravenna, rivolto agli operatori delle strutture residenziali e semiresidenziali e alla cittadinanza. Relatore degli incontri è il Dottor Edoardo Dalmonte, responsabile di Progetto aziendale di Geriatria. Gli incontri, aperti a tutti, si terranno: a Ravenna, 14 marzo - ore 14,30-17, presso la Casa Residenza Anziani “Garibaldi” - Via Di Roma, 31; 20 marzo - ore 14-16,30, presso la Casa Residenza Anziani “Baronio” - Via Grado, 45; a Faenza, 21 marzo ore 14,30-17, presso la Casa Residenza Anziani “Il Fontanone” - Viale Stradone, 7; 3 aprile - ore 14,30-17, presso la Casa Residenza Anziani “S.Umiltà” - Via S.Umiltà; a Castel Bolognese, 25 marzo - ore 14,3017, presso la Casa Residenza Anziani “Camerini” - Via Roma, 2; ad Alfonsine, 4 aprile - ore 14,30-17, presso il Centro Sociale “Il Girasole” - Via Donati, 1; a Massalombarda, 10 aprile - ore 14,30-17, presso la Casa Residenza Anziani “M. Geminiani” - Via Della Resistenza, 5; a Fusignano, 11 aprile - ore 14,30-17, presso la Casa Residenza Anziani “San Rocco” - Via Monti, 9. Non è prevista iscrizione. Per informazioni: tel. 0544 286629

Articolo a cura degli Psicologi del Centro di Psicoterapia Liberamente di Ravenna. Presso il Centro si organizzano gruppi di lavoro sulla gestione delle emozioni. Per informazioni, cell. 3485501662

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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 14 marzo 2013

SALUTE& BENESSERE

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TORO Con la Luna nel segno tra venerdì e sabato, anche se dovrete farvi i glutei a forma di credenza, sul lavoro non mancheranno soddisfazioni, amici e sponsor. Fate solo attenzione alle rivalità con certi colleghi rognosi, che potrebbero strizzarvele come un tubetto di maionese. Fornicazione brinata.

La catena romagnola fondata nel 1953 ha 15 negozi, un sito e-commerce ed è presente sui social network

GEMELLI Tra venerdì e sabato i momenti più tesi per via dei troppi impegni sovrapposti. Venere e Mercurio storti make you a mental pipp. State calmi e approfittate della Luna nel segno domenica, per dedicarvi assolutamente all’amore, che sarà poco lirico e ma con spunti suini non privi di interesse. CANCRO La fatica c’è, e le difficoltà economiche pure, ma con Mercurio e Venere che esaltano il vostro lato B e solo Marte nervoso, non potete che fare affidamento su collaboratori e familiari nelle nuove iniziative. Solo il sudombelico non batterà un chiodo e neppure una puntina da disegno.

make-up e profumi trovate all’interno della rete e poi anche su Twitter, dove tutti i follower delle Profumerie saranno costantemente aggiornati su notizie flash dal mondo della bellezza e sugli articoli del blog. Già, un’ulteriore novità: a giorni sarà infatti attivo un blog ricco di articoli, consigli e interessanti suggerimenti nati dalla penna del nuovo personaggio virtuale delle Profumerie Sabbioni! Un personaggio senza tempo, una sorta di vendeuse virtuale che diventa l’espressione della conoscenza aziendale sviluppata in tanti anni al servizio della clientela. Vi aspettiamo dunque nelle Profumerie Sabbioni, sul sito e su tutti i social network sui quali siamo presenti per essere sempre aggiornati sulle novità dal mondo della bellezza! Valentina Bartolini

CENTRO IPERBARICO

Tre giorni di full immersion sulla subacquea Dal primo pomeriggio di venerdì 15 marzo fino a tutta la mattinata di sabato 16 marzo presso il Centro Iperbarico di Ravenna si svolgerà il corso “Sicurezza e idoneità medica per gli operatori scientifici subacquei”, rivolto a medici, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione (Rspp e Aspp) di enti pubblici e aziende private e operatori Scientifici Subacquei (Oss) preposti alla sicurezza e capo missione. I medici che parteciperanno al corso saranno inseriti nell’elenco di esperti a cui i medici del lavoro potranno rivolgersi per il rilascio dell’idoneità alle immersioni scientifiche subacquee. Il percorso formativo è organizzato dall’Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei (Aioss) e dalla Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica (Simsi) con il patrocinio del Corso di Laurea Magistrale in Biologia Marina dell’Università di Bologna, sede di Ravenna; del Master Universitario di 2° livello in Medicina subacquea e iperbarica “Pier Giorgio Data” della Scuola Superiore Sant’Anna di Studi Universitari e di Perfezionamento di Pisa e del Master di Medicina Subacquea ed Iperbarica

Dal 15 al 17 marzo raduno di operatori subacquei al centro specialistico di Ravenna per partecipare ai corsi di aggiornamento dedicati alla sicurezza e idoneità medica per gli operatori scientifici di Trapani. La giornata di venerdì sarà dedicata ad approfondire il tema della ricerca scientifica subacquea nei settori della fisopatologia umana, la biologia, la geologia, l’archeologia. Nella giornata di sabato invece verranno approfonditi gli aspetti medici e alle ore 12 ci sarà un’esercitazione pratica su profili di immersione scientifica: analisi tecnica, scientifica, normativa. Le lezioni saranno tenute da docenti universitari delle più prestigiose università Italiane ed europee, tra cui

MERLINO E IL DESTINO ARIETE Giovedì e venerdì saranno giorni perfetti da dedicare a nuovi progetti, confortati in questo dalla sensazione di avere tutto sotto controllo. Ma nei giorni successivi non tirate fuori il ribelle che c’è in voi, soprattutto nei rapporti sentimentali, dove brillate per la finezza dell’oranga, but not suinally.

Le Profumerie Sabbioni soffiano sulle prime 60 candeline di attività Da Sessant’anni Sabbioni. Ne è stata fatta di strada da quel lontano 1953 quando Enrico Sabbioni e la moglie Loredana Pagani, viaggiando a bordo della loro Topolino, visitavano saloni e negozi come rivenditori ambulanti di articoli professionali per barbieri, parrucchieri ed estetiste. Dall’apertura della prima profumeria sono passati sessant’anni: di storia, bellezza e passione. Da oltre quindici anni le Profumerie Sabbioni sono consorziate in Ethos Profumerie che vanta sul territorio nazionale 215 profumerie di qualità e prestigio all’insegna dell’italianità. A gestire gli attuali 15 punti vendita dislocati in tutta la Romagna, il reparto ingrosso che fornisce parrucchieri ed estetisti e lo staff di oltre sessanta persone che ogni giorno mette al servizio della clientela la propria professionalità, sono i figli Maurizio e Maria Rosa. Un’azienda storica ma dinamica e al passo con i tempi, vista anche l’incisiva presenza sul web e sui più importanti social network della rete. Infatti le Profumerie Sabbioni hanno da tempo un sito istituzionale www.sabbioni.it costantemente aggiornato con articoli, tendenze ed approfondimenti e da dicembre 2012 il sito si è arricchito di un plus: la sezione dedicata all’e-commerce. Acquisti on line, dunque, ancora più comodi per chi vuole fare, in un click, la propria spesa e ancora più convenienti grazie alle continue offerte pensate per un’esperienza di acquisto ottimale anche per il cliente web. E che dire della pagina Facebook con i suoi quasi 3000 “Mi piace” dati da altrettanti fans? Una pagina ricchissima di commenti, aggiornamenti e articoli che cattura ogni giorno l’attenzione di tanti appassionati. A breve Sabbioni sarà presente anche all’interno della comunità visuale di Pinterest dove potrete ammirare alcune tra le più belle foto di prodotti cosmetici,

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anche il dottor Pasquale Longobardi, (nella foto in pagina in veste di sub), direttore sanitario del Centro Iperbarico di Ravenna, che terrà una lezione su Fisiopatologia immersione tecnica (autorespiratore a riciclo) e il dottore Paolo Della Torre, specialista in medicina subacquea del Centro Iperbarico Ravenna, che spiegherà la registrazione dei dati. ll corso di aggiornamento dedicato ai medici in assistenza su cantiere di lavoro subacqueo industriale si svolgerà invece dalle 14.30 di sabato 16

marzo alle 14.30 di domenica 17 marzo. L’evento formativo è organizzato dall’Associazione Imprese Subacquee Italiane e dalla Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica con il patrocinio della Master Universitario di secondo livello in Medicina Subacquea e Iperbarica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Durante il corso il direttore del Centro Iperbarico di Ravenna Pasquale Longobardi terrà una lezione sugli incidenti nell’attività subacquea industriale. Interverranno anche Gian Luca Baroni, tecnico iperbarico della struttura ravennate, che parlerà di coordinamento gestionale del “divingdoc.it” team e dei cantieri in atto, lo specialista Paolo della Torre con una lezione dal titolo “Il servizio medico in un cantiere subacqueo industriale: raccolta e trasmissione delle informazioni”. L’evento formativo è totalmente gratuito e possono iscriversi un massimo di 30 persone. Per maggiori informazioni o per iscrizioni contattate Claudia Ferreira, Centro Iperbarico Ravenna. Tel. 0544 500152, email: direzione@ iperbaricoravenna.it.

LEONE Il neurone collabora poco e voi rischiate di trattare collaboratori e partner con i vostri consueti modi da generale delle SS. Insomma, avrete il vostro da fare per cavarvela senza dichiarare guerra a nessuno. Ma domenica staccate la spina, ed il sudombelico, in vista di una gita con gli amici. VERGINE Se nel week end invece di riposare, uscite con gli amici, sarà poi più semplice allontanare i pensieri cupi e organizzare in modo intelligente gli impegni di lavoro e familiari, anche se non mancheranno tensioni e lancio di spiedi contro colleghi e superiori. Amore primaverile e sex mandibolare. BILANCIA L’umore a fisarmonica non vi aiuterà a fronteggiare i mille impegni di questa settimana più rossa del sangue di certa gente che prendereste volentieri a scoppiettate. Per fortuna, l’amore vi riserverà momenti piacevoli, anche in senso fornicatorio: purché sappiate distinguere tra suini ludici e pudici. SCORPIONE Nel lavoro siete avantissimi e con gli zebedei come torpediniere, ma in amore fate strage di ormoni, nel senso che il partner, vedendovi poco, potrebbe decidersi a rivolgersi altrove. Urge ritrovare sintonia e lastricare la fornicazione non solo di buone intenzioni, ma anche di creatività suina. SAGITTARIO Con la Luna dissonante, è possibile che per qualcuno di voi nei giorni scorsi ogni parte anatomica di forma sferica sia diventata leggermente flaccido-ovoidale. Insomma, vi sono cadute! Ma già state ritrovando la giusta obiettività per centrare obiettivi e soddisfare gli ormoni vostri e del partner! CAPRICORNO Se nel lavoro siete più creativi del solito, è nei rapporti che avete maggiori difficoltà. Non incaponitevi come al solito sulle vostre posizioni e ascoltate le ragioni degli altri. Mostrarsi più disponibili sarà più efficace anche per soddisfare il vostro ego suinocentrico e poco romantico. ACQUARIO Nonostante Saturno e un po’ di stanchezza dopo un periodo ricco di impegni, che non sempre hanno procurato soddisfazioni, meglio rallentare approfittando dell’aiuto di Giove e Marte, che tonificano i glutei senza sforzi aggiuntivi. Non è sempre necessario rubare ore di riposo per fornicare. PESCI Con l’appoggio di Mercurio e Venere potete cogliere ogni possibilità di successo. Fate però attenzione a Giove dissonante, che potrebbe indurvi a inchiodare sui muri del Museo della città chiunque tenti di ostacolarvi, o anche solo dirvi come si cucina la polenta con i funghi.


INFORMAZIONI&SERVIZI

FIDO IN AFFIDO/1

Pippo

Pippo ha 4 anni, ha vissuto in famiglia ed è veramente di buon carattere. Unica accortezza: non va proprio d’accordo con i gatti!

INFOCITTÀ

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Per conoscerlo e adottarlo rivolgersi al canile di Ravenna: tel. 0544 453095.

FIDO IN AFFIDO/2

Benny

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA&DINTORNI

QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 4 al 10 marzo 2013 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Lun

Legenda IQA Buona Accettabile

Mar

Mer

Gio

Ven

Sab

Edizioni & Comunicazione srl Editore: Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica)

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

Per conoscerlo e adottarlo: cell. 349 6123736.

CICLISMO

Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it

APERTURA DIURNA 8.30-19.30 Dal 14 al 16 marzo Comunale 1, Comunale 2, Classe, Al Mare, Comunale 5,

via Berlinguer 34 - tel. 0544 404210; via Faentina 102 - tel. 0544 460636; via Classense 72 (Classe) - tel. 0544 527410; viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019; via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

Dal 18 al 20 marzo Ghigi, Porta Nuova, Comunale 3, Piferi,

PULIZIA

(CRISTALLIZZAZIONI)

Sgrassature e pulizie di fondo

Comunale 5,

via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

Lido Adriano - via T. Zancanaro, 74 - tel./fax 0544 493950

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

GINNASTICA

Sabato 9 e domenica 10 marzo nella prima prova del Campionato Regionale Uisp svoltasi a Barbiano di Cotignola, le ginnaste della Rhythmic Ravenna si sono ben comportate ottenendo ottimi risultati e lodevoli piazzamenti in tutte le categorie. Medaglia d’argento per la squadra composta da Fiarmiani A.Giulia, Mengucci Beatrice e Pollaci Eleonora nella categoria esordienti-allieve, medaglia di bronzo per Ranieri Alice nella 2° categoria senior e 4° posto per Ravaioli Matilde nella 1° categoria allieve e Foschi Karen nella 2° categoria esordienti. Buoni anche i piazzamenti di Caravita Giulia, Gurioli Sara, Fadda Martina, Montanari Giulia e Rizzo Sarah. Da non dimenticare le ginnaste Vitali Eleonora e Mandich Giulia che nella fase interregionale del campionato di categoria svoltasi a Padova, gara di alto livello, si sono ben comportate. Un plauso va alle insegnanti della società che ogni giorno lavorano con le ginnaste per il raggiungimento di risultati sempre migliori.

Potature di alto fusto con macchinari specifici

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via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.

APERTURA DOMENICALE 8.30-12.30 / 15.30-19.30

Manutenzione giardini privati e pubblici

334 3218031

APERTURA NOTTURNA 22.30-8.00 E TUTTI I SABATO 8-12.30 Comunale 8,

E GIARDINAGGIO

Condomini Uffici privati e pubblici Lucidatura pavimenti

via Cavour 78 - tel. 0544 38575; via Cesarea 25 - tel. 0544 63017; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; viale dei Navigatori 35 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

Eventi cicloturistici Ottimi piazzamenti e pedalate cittadine per la Rhythmic Ravenna Uisp Ravenna e le associazioni sportive affiliate organizzano l’evento sportivo 2013 denominato “Quadrifoglio Ravennate”. Si tratta di quattro appuntamenti domenicali cicloturistici a marcia libera aperti a tutti i soci Uisp e agli atleti della Consulta Nazionale. Gli eventi avranno luogo tra giugno e luglio 2013. Il luogo di partenza per tutte le tappe è Ravenna. Le tappe prevedono percorsi sviluppati in pianura e collina compresi tra 80 e 130 km. Ad ogni evento è possibile accumulare punteggi per la classifica finale. Sono previsti premi individuali e premi di squadra. La Lega Ciclismo Uisp organizzerà una serata premiazioni al termine dell’attività. Questi gli eventi in programma: Domenica 2 giugno organizza ASD Osteria Domenica 16 giugno organizza CMC Ravenna Domenica 23 giugno organizza Sambi Team Domenica 7 luglio organizza Pedale Bizantino Per quanto riguarda le pedalate cittadine Uisp Ravenna fa parte da diversi anni del gruppo Amicinbici per Ravenna che in collaborazione con il Comune promuove la mobilità ciclabile come alternativa all’uso di mezzi inquinanti e sedentari. I gruppo Amicinbici organizza durante il periodo primaverile diversi appuntamenti ciclistici aperti a tutti, pedalate adatte a tutta la famiglia. Il primo di questi eventi ha avuto luogo domenica scorsa nell’ambito della manifestazione “Respira l’aria” e ha raccolto un centinaio di partecipanti. Le prossime iniziative in programma sono: domenica 7 aprile “Sciame di bici”, giovedì 25 aprile la Pedalata della Liberazione e domenica 12 maggio l’evento Bicincittà – Bimbinbici.

Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni

FARMACIE

Domenica 17 marzo Ghigi, via Cavour 78 - tel. 0544 38575; Porta Nuova, via Cesarea 25 - tel. 0544 63017; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

Benny è uno springer spaniel di 8 anni, il proprietario a malincuore deve trovargli una nuova casa causa trasferimento. Buonissimo, inadatto alla caccia!

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Dom

calcio uisp Quinta giornata ritorno Campionato Seniores La quinta giornata del campionato seniores è stata rinviata a causa della pioggia che ha allagato i campi nelle giornate precedenti. La lega Calcio Uisp in accordo con le società ha deciso quindi di rinviare le partite per non aggravare la situazione dei campi. Se le condizioni meteo lo consentiranno il campionato riprenderà dal prossimo fine settimana. Classifica Asd Punta Marina Terme 22; Amatori Villanova 19; Gs Bruno Rossi 18; Timida Club-15; Casa Dell’amicizia 15; Az Football 2003 15; Pol Rapid San Bartolo 13; Pol Camerlona 12; Cral E Mattei 2. Quinta giornata ritorno Campionato Amatori Bar Pontino Asd - Trattoria Cà Rossi 6-1; Real Piangipane - Asd Bizantina 3-1; Rajax - Lido Adriano Rinviata; Gs Romagna - Asd Audace Balsera Costruzioni Rinviata; Us Savarna Asd - Gs Lamone Rinviata Classifica Bar Pontino Asd 31; Asd Audace 23; Trattoria Cà Rossi 21; Asd Bizantina 20; Real Piangipane 19; Us Savarna Asd 18; Gs Romagna 14; Rajax 12; Lido Adriano 11; Gs Lamone 3.

C O R S I

SABATO PRIMO SOCCORSO CON DEFIBRILLATORE Sabato 16 marzo presso i locali della Uisp di Ravenna dalle ore 8.30 alle 12.30 si svolgerà il corso per apprendere le manovre di primo soccorso e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. La Uisp lo propone a tutte le associazioni affiliate e ai propri associati. La finalità del Corso BLS-D è quella di trasmettere un metodo che consenta di gestire il primo soccorso in caso di emergenza al fine di prevenire danni irreversibili al soggetto non cosciente durante manifestazioni sportive, disponendo anche di un defibrillatore semi automatico. I corsi si svolgeranno tutti i sabati fino al 30 marzo 2013. Per informazioni o iscrizioni (obbligatorie) contattare l’ufficio Uisp Ravenna tel. 0544 219724 oppure scrivere via e-mail a formazione.ravenna@uisp.it o ravenna@uisp.it

TUTTI I VENERDÌ ZUMBA FITNESS Proseguono i corsi di Zumba Fitness presso la palestra della polisportiva Ponte Nuovo. L’appuntamento è il venerdì sera dalle 20 alle 21 con questa nuova, divertente ed efficace attività fisica basata su un mix di ballo e fitness con movimenti facili da eseguire. Le lezioni sono organizzate da Uisp Ravenna presso la Palestra della Polisportiva di Ponte Nuovo in via Ancona 43, per ogni informazione contattare i recapiti Uisp.


INFORMAZIONE PROMOZIONALE

L’arte di creare un sorriso OMBELICO DA

SFOGGIARE Che i pantaloni siano a vita alta o bassa, il ventre deve essere tonico e i fianchi scolpiti. Oltre a qualche esercizio fisico mirato, si può ricorrere a trattamenti medico estetici specifici, come la cavitazione che utilizza gli ultrasuoni per sciogliere le adiposità localizzate, senza incisioni sulla pelle e senza anestesia.

“Il trattamento viene eseguito con la guida di un sistema computerizzato che crea un’immagine in 3D dei depositi di grasso”. Gli ultrasuoni sono indirizzati in modo selettivo sugli adipociti, lasciando intatte le strutture circostanti. L’energia trasmessa sotto forma di impulsi determina la frantumazione delle cellule adipose e la fuoriuscita di grasso, che viene poi eliminato dall’organismo attraverso i normali percorsi fisiologici”. Gli effetti del trattamento si vedono entro un mese, con una riduzione dei punti critici di 2-3 centimetri. Un fondoschiena tonico e pieno come quello di Jennifer Lopez, senza interventi chirurgici? Si può, con trattamenti medico estetici mirati e con i trattamenti adatti, come la radiofrequenza che migliora il tono elastico dei muscoli. L’ultima novità è un apparecchio di matrice israeliana, che, mediante un’emissione di calore più intensa, stimola maggiormente la formazione dei fibroblasti, produttori del collagene. “La radiofrequenza porta ad un incremento della vascolarizzazione ed aumenta il drenaggio linfatico nella zona dove c’è del grasso in eccesso”. “Contemporaneamente si attiva la lipolisi che porta alla distruzione delle cellule adipose. Il risultato? La pelle in superficie appare più fresca, più tonica, più compatta grazie alla formazione di nuovo collagene e nuove fibre elastiche, senza la presenza di cuscinetti di grasso o della fastidiosa pelle a buccia d'arancia”.


SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 14 marzo 2013

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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 14 marzo 2013

III

INDUSTRIA& RICERCA

UNIVERSITÀ & RICERCA All’interno dell’undicesima edizione di Omc, nel fitto calendario di appuntamenti e approfondimenti, ci sarà spazio anche per un intervento, dal titolo The Ecological Risk Analyses in Sediments Impacted but the Oil Industri: a Multidisciplinary Approach, che vede coinvolto, tra gli autori, Marco Abbiati, docente del Cirsa, ossia del Centro Interdipartimentale di ricerca per le Scienze Ambientali di Ravenna dell’Università di Bologna. Un’ulteriore conferma di quanto la ricerca applicata possa essere un ponte strategico nel rapporto tra sviluppo, impresa, università, crescita economica e salvaguardia dell’ambiente, elemento questo fondamentale per qualsiasi azienda intenda puntare sulla responsabilità sociale, uno dei temi forti proprio dell’edizione 2013 dell’Omc. In particolare, l’intervento, che sarà pubblicato negli atti del convegno, si concentra sulle analisi del rischio ecologico nei sedimenti provocato dalle piattaforme di estrazione petrolifera e propone un approccio multisciplinare innovativo. Il cosiddetto “Era” (ossia Ecological Risk Analysis) è una metodologia strutturata che parte dall’identificazione del problema e dalla definizione della relativa ipotesi di rischio per sostenere l’adozione delle migliore opzioni di gestione. Elemento essenziale delle procedure Era è l’approccio multidisciplinare del Woe (Weight of Evidence) per stabilire e classificare lo status ecologico dell’ambiente. L’industria offshore si trova spesso ad affrontare la valutazione della qualità dei sedimenti marini inquinati da idrocarburi e metalli rilasciati dalle attività di esplorazione e produzione e

Una nuova Era per l’ambiente Dal Cirsa, la metodologia per l’analisi del rischio ambientale offshore

l’approccio detto Woe è stato sviluppato per superare i limiti insiti nelle sole analisi chimiche. Il metodo che sarà illustrato all’Omc è una procedura che viene di volta in volta adattata al sito in esame e che può richiedere vari livelli di dettaglio e quantificazione delle variabili chiamate in causa dall’inquinamento. Lo studio è stato firmato ol-

treché da Abbiati e S. Maccaferri del Cirsa di Ravenna, anche da G. D’Errico, F. REgoli e F. Piva dell’Università politecnica delle Marche, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Ancona, F. Onorati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Ispra, Roma, S. Isidori, Habashi, P. Ambrosini della Saipem.

CIRSA Il Cirsa è il Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali che svolge, promuove e coordina studi e ricerche scientifiche nella materie ambientali, anche con metodo interdisciplinare; si è costituito per iniziativa dei seguenti dipartimenti connessi con la Facoltà di Scienze MM.FF.NN.: Biologia Evoluzionistica Sperimentale, Chimica "Ciamician", Fisica, Matematica, Scienze della Terra e Geologico-Ambientali. Cirsa (Centre for Research in Environmental Sciences) organizes, promotes and coordinates studies and scientific researches also through interdisciplinary methodology.

T H E

PA P E R

A NEW APPROACH FOR SEDIMENTS IMPACTED BY OIL INDUSTRY Marco Abbiati, teacher of Cirsa, is one of the authors of a paper that will be presented during 2013 Omc and then published in the acts of the event whose title is The Ecological Risk Analyses in Sediments Impacted by the Oil Industri: a Multidisciplinary Approach. The presence of a university researcher at Omc stresses the importance of the relationship linking development, companies, economic growth and environment protection, a very important element for companies’ social responsability, which is one of the main topics of this year Omc edition. In particular, the essay will focus on Era (Ecological Risk Analysis) in sediments contaminated by offshore platforms and proposes an innovative multidisciplinary approach. The Ecological Risk Analysis is a multi-level methodology, starting with the identification of the problem and the definition of the related risk hypothesis, in support to the adoption of the best management options. The multidisciplinary approach of the Weight of Evidence (Woe) is an essential component in the Era procedures, to assess and classify the ecological status of the environment by integrating various elements of quality. The essay is by Abbiati e S. Maccaferri from Cirsa, G. D’Errico, F. REgoli e F. Piva (Università politecnica delle Marche), F. Onorati (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Ispra, Roma), S. Isidori, Habashi, P. Ambrosini (Saipem).


IV

ECONOMIA& ENERGIA

giovedì 14 marzo 2013 | RAVENNA& DINTORNI

LE AZIENDE INFORMANO

SCR: per aziende che vogliono crescere A Ravenna la società di consulenza e selezione del personale SCR è una società di consulenza aziendale con sede a Ravenna, specializzata nella realizzazione di progetti di ricerca, selezione e gestione delle risorse umane. Fondata nel 2007 da un team di psicologi con esperienza in organizzazione aziendale e processi di valutazione, negli anni ha sviluppato un’esperienza consolidata nel settore oil&gas collaborando con società operanti a diversi livelli nel mondo off-shore e on-shore anche come EPC contractor (Engineering, procurement and construction). SCR si rivolge alle società che vogliono crescere sia in Italia che all’estero. E’ specializzata nella ricerca di professionisti qualificati nel middle e top management come: project and engineering manager, field engineer, responsabili QA/QC, sales and marketing specialist, CFO, buyer …. ma anche nella valutazione del potenziale di candidati con profili più junior che possano crescere in azienda e diventare un valore aggiunto nel futuro. Per la valutazione dei candidati vengono impiegate le più moderne e dinamiche tecniche di selezione: dagli assessment di gruppo con simulazioni e prove psicoattitudinali, al colloquio individuale, finalizzate a individuare competenze tecniche e gestionali, approccio al lavoro, gestione delle responsabilità, motiva-

DAL 16 AL 30 MARZO LE DONNE PAGANO LA METÀ

zione e aspettative di crescita professionale del candidato. Nell’ampio e ricco database di Scr sono inoltre presenti numerosi professionisti disponibili a trasferte e trasferimenti all’estero per conto di aziende italiane, con l’ottima conoscenza di almeno una lingua estera ed esperienze di lavoro qualificate. Grazie a partnership realizzate con società operanti a livello internazionale, SCR è in grado di supportare l’azienda anche nella ricerca di professionisti di nazionalità estera nei paesi di interesse, garantendo un

percorso di selezione altamente qualificato. Oltre alla selezione del personale, al cliente viene offerto un servizio personalizzato che parte dall’analisi del contesto e delle specifiche necessità aziendali per approntare azioni di miglioramento in merito alla gestione e delle persone e delle relazioni nell’organizzazione e verso l’esterno. Azioni che sono finalizzate a migliorare le performance, sviluppare competenza manageriale, comunicativa e di gestione del cliente aumentando la percezione di benessere organizzativo.

SCR: Succesful Recruiting and Counselling in Ravenna SCR is a consultancy company dealing in research projects, recruiting and managing of human resources in Ravenna. It was founded in 2007 by a pool of specialized psychologists and since then SCR has been developing a steady experience in oil&gas labor market and cooperating with many Epc contractors companies. Scr addresses in particular to those companies that want to grow both in Italy and abroad, through internalization. It is specialized in recruiting skilled professionals for middle and top management such as project and engineering managers, field engineers, sales and market specialists, buyers, but also it is also specialized in evaluating technical and junior profiles that can mature inside companies and become a value-added resource for the future. For human resources selection, Scr uses the most advanced and dynamic selection techniques, ranging from group assessment to individual interview, to find the right balance between technical and managing skills and the candidate’s personal and professional expectations. The wide and rich SCR’s database contains numerous CVs of professionals who are ready to work abroad for Italian companies, have a perfect knowledge of at least one foreign language and qualified job experiences. Thanks to international partnership, SCR can also support companies in recruiting abroad. Beyond the selection of human resources, clients can find in SCR a customized service to understand specific needs through a focused counseling action that can include conflict management, working group coordination, coworkers’ management, business communication and leadership.

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