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FREEPRESS

n. 934

9-15 DICEMBRE 2021

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT

LA TRACCIA DEI SOLDI Dal protocollo contro le infiltrazioni criminali alle indagini per bancarotta

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460


9-15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

GASTRONOMIA

LE AZIENDE INFORMANO

Ristorante Marrakech, sapori e colori dal Marocco nel cuore del borgo Quattro sale e un ricco menù adatto a tutti e all’insegna dell’inclusione, dagli antipasti ai dolci, con carne halal e zero alcol Sapori e colori del Marocco, per un viaggio nel paese nordafricano a km 0, a due passi dal centro di Ravenna. Questo è Marrakech, il nuovo ristorante appena inaugurato nel cuore del borgo San Rocco (in via Molino 28 nel parcheggio sul retro dell’enoteca Bastione), quattro sale dai suggestivi arredi a tema dove scoprire le delizie del paese sull’altra sponda del Mediterraneo. «Un sogno che si avvera» lo definisce Mohammed Kamal, socio del locale insieme a Smatt Abdellatif. «Personalmente lavoro da anni nella ristorazione, ho una pizzeria, ma ho lavorato anche in ristoranti che proponevano cucina italiana, indiana, messicana. Quella marocchina, però, mancava». Ed ecco che è arrivata con un menù a dir poco invitante e all’insegna dell’inclusività. Dagli antipasti con briwat di pasta brik ripiena con pollo, manzo, verdure o addirittura cozze, all’immancabile tajine con il coreografico piatto di terracotta, all’harira, una gustosissima zuppa con lenticchie, alle variazioni dei cous cous, dal classico a quello tfaya, agrodolce. E poi ancora piatti di carne grigliata e pesce, contorni, fino ai dolci, pasticcini, briwat con mandorle, baklava, e anche l’internazionale tiramisù. Si può scegliere alla carta oppure affidarsi alle varie proposte di menù degustazione. «Io sono di una cittadina vicino a Marrakech, il mio socio è di Casablanca, qui abbiamo scelto di proporre piatti non regionali, ma quelli che si possono gustare in qualsiasi parte del Marocco». La scelta è dunque ampia e va incontro anche ai palati dei più piccoli, per un pasto in famiglia, come del resto famigliare è la gestione del ristorante. «La nostra non è una cucina particolarmente piccante, molti ingredienti sono simili a quelli della cucina italiana e poi ci sono piatti come il fritto di pesce o gli spiedini di pollo o le salsicce di manzo che sono molto amati dai bambini». E la scelta è vatissima anche per i vegetariani, tra insalate, melanzane, pomodori, patate e tante altre verdure con olio di oliva come condimento base. «In realtà sono piatti anche adatti ai vegani – prosegue Mohammed – perché non usiamo latte né altri derivati animali per prepararli». Infine, ma non meno importante, i piatti sono pensati anche per i musulmani. «Tutta la carne è “halal” (ossia, “permessa”), fornita dal nostro macellaio di fiducia. Abbiamo pensato questo posto anche per le famiglie musulmane che quando vanno al ristorante in Italia sono spesso limitate nella scelta, soprattutto nella carne. Qui non c’è nemmeno bisogno di chiedere al cameriere, tutto è halal». Macellaio di fiducia, pescheria del quartiere San Rocco, cibi freschi dai fornitori locali. Dal Marocco arrivano invece le spezie per i sapori più caratteristici. «Non usiamo niente di già pronto, preferiamo lavorarle noi qui nelle nostre cucine». E dal Marocco arriva anche il tè alla

Una serie di scatti dal nuovo ristorante nel borgo San Rocco, a Ravenna. Sotto una foto dell’inaugurazione con l’assessora Annagiulia Randi

Tajine, cous cous, harira E poi spiedini di pollo, pesce e tante verdure Attivo anche il servizio da asporto menta con cui accompagnare le pietanze. «Abbiamo anche tutte le altre bevande, in realtà, ma nulla di alcolico». Birra e vino sono alcol-free. E gli avventori gradiscono? «Sì, magari ordinano la birra analcolica perché amano il sapore, ma nessuno si è lamentato». E il pienone di questi primi giorni conferma il successo della formula. «Purtroppo non abbiamo potuto accogliere i tanti che non avevano prenotato in questi primi giorni», ci dice Mohammed. Il consiglio è quindi sempre quello di chiamare allo 0544 256343. Lo stesso numero che si può contattare anche per un take-away, dopo aver magari consultato il menù sulla pagina Facebook del ristorante. Un modo per tenersi aggiornati anche sugli eventi speciali, serate dedicate ai piatti tipici delle feste che non possono rientrare nel menù quotidiano, che arriveranno a breve. Il ristorante è aperto tutti i giorni eccetto il lunedì dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 23.

via Circonvallazione al Molino 28 - Ravenna per prenotazioni 0544 256343 - Seguici su Facebook "Ristorante Marrakech"


PUNTI DI VISTA / 3 9-15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

L’OPINIONE

L’OSSERVATORIO

4

POLITICA SI VOTA PER LA PROVINCIA: UN ALTRO BIS PER DE PASCALE

Greta ha l’abbonamento che voleva, ma ci sarà l’autobus? di Andrea Alberizia

Da metà ottobre chi vuole prendere un autobus in Romagna deve prima controllare se quel giorno è garantita la sua corsa. Le giornate in cui non ci sono soppressioni sono rare. Da due mesi salta una corsa su dieci, non sempre le stesse. Così non si penalizzano gli stessi utenti e c’è anche un po’ di suspense. Vuol dire che potreste aver comprato un abbonamento ma dovervi arrangiare con mezzi alternativi. Questo succede perché per guidare il bus, così come per tutti gli altri lavori, dal 15 ottobre serve un green pass (da vaccino, da guarigione o da tampone) ma non tutti gli autisti ce l’hanno. Le cancellazioni si concentrano sulle fasce orarie pomeridiane e nei weekend in modo da garantire la massima disponibilità nelle mattine feriali a servizio di lavoratori e soprattutto scuola. La pagina del sito dell’azienda pubblica Start Romagna con l’elenco delle corse cancellate si chiama proprio “Corse non garantite per green pass”. Ma, a sentire i sindacati, è solo la foglia di fico dietro cui si nasconde Start. Il certificato verde avrebbe fatto da innesco a una situazione che covava da tempo e che avrebbe le radici nella mancanza di personale dell’azienda. Al punto tale che un paio di autisti si sono licenziati, evento piuttosto raro. I vertici aziendali hanno promesso 45 assunzioni in Romagna entro la primavera per avere un organico di circa 700 guidatori. Che sia colpa del green pass o che sia colpa dell’organico ridotto, a colpire è il silenzio tombale di tutta la politica su questa vicenda. Non parla la maggioranza, non parla la minoranza. Non faremo demagogia spiccia dicendo che per un politico l’autobus è uno spostapoveri e se ne frega se funziona o meno perché tanto non lo usa. A guardare bene si vede che la situazione è uno stallo alla messicana. Se la colpa fosse del poco personale, allora la voce grossa dovrebbero farla le forze di sinistra per chiedere più assunzioni in modo che migliori il servizio pubblico. Ma da queste parti il centrosinistra governa e quindi di fatto è indirettamente il datore di lavoro che le politiche di tagli agli organici le ha avvallate. Mettiamo invece che la colpa sia del green pass. E allora vallo a trovare un politico che faccia la battaglia contro un provvedimento deciso da un Governo in cui ci sono dentro tutti. Si attendono segnali da Fratelli d’Italia, secondo partito in consiglio comunale a Ravenna e unica forza di opposizione in Parlamento. Al contrario però c’è stato tutto un fiorire di gioiose dichiarazioni da sinistra quando si è saputo che Start ha accolto la richiesta di una minorenne per avere un abbonamento con il nome scelto di genere diverso da quello anagrafico. Il personale è stato formato perché «il tratto della sensibilità sia diffuso e garantito», afferma l’azienda. Le battaglie per i diritti civili passano anche da iniziative che anticipano il legislatore. Adesso Greta potrà andare alla fermata con un abbonamento che riporta il nome che preferisce ma dovrà sperare che quel giorno la sua corsa non sia soppressa.

Niente più parcheggi in spiaggia? No problem

6

PRIMO PIANO IL RISCHIO DI INFILTRAZIONI CRIMINALI NELL’ECONOMIA

di Moldenke

10

PANDEMIA VACCINI ANCHE PER I BIMBI: SI PARTE DAL 16 DICEMBRE

12

VERSO LE FESTE APPUNTAMENTI E INIZIATIVE IN PROVINCIA

18 CULTURA

A TEATRO UN OMAGGIO A DANTE IN STILE GIAPPONESE

22 SPECIALE ANIMALI INTERVISTA AL NUOVO ASSESSORE COMUNALE

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XX - n. 934 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: tel. 0544 408312 commerciale1@reclam.ra.it Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola Direttore responsabile: Fausto Piazza

Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Magnani, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni, Adriano Zanni. Fotografie: Massimo Argnani, Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Progetto grafico: Gianluca Achilli Redazione: tel. 0544 271068 fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB

Sono partiti i lavori negli stradelli retrodunali di Marina di Ravenna e già dalla prossima estate si perderanno molti posti auto in spiaggia. I ravennati però l'hanno presa bene e sono concordi nel mettere al primo posto la riqualificazione ambientale e l'attrattività turistica. Tanto che: - c'è chi ha già fatto ricorso al Tar, così, tanto per fare. - C'è chi ha parcheggiato l'auto lì, proprio adesso, negli stradelli, ed è tornato a casa con il nuovo monopattino appositamente comprato, contando di fare così tutte le volte. Andare al mare in monopattino, da lasciare dentro l'auto, che resterà così per sempre parcheggiata negli stradelli, alla faccia del sindaco. - C'è chi ha deciso finalmente di usare la bici, ha provato ad andare al mare lungo via Trieste, la strada più breve, ma è finito piallato da un autocarro. - C'è chi, addirittura, ha fatto l'abbonamento a quello strano mezzo lungo e alto, con tante ruote, le porte che si aprono automaticamente e quei pulsanti da spingere come campanelli. Sì, insomma, ci sono ravennati che hanno fatto per la prima volta l'abbonamento all'autobus. Per prepararsi. - C'è chi ha studiato la cartografia del sottosuolo, tentando di arrivare alla spiaggia attraverso un tunnel sotterraneo, come quelli che si fanno appunto d'estate sotto l'ombrellone, cosa ci vorrà mai? Nel corso dei tentativi sono andati distrutti diecimila sarcofagi, qualche chilometro di muro romano e alcuni mosaici. Ma niente paura, verranno esposti al Classis, che c'è posto. - C'è chi proverà ad andarci a nuoto, ma si ritroverà a scappare da uno squalo a tre bocche e cinque occhi nel Candiano. - E quindi deciderà di provare la motonave lungo la darsena. Poi, una volta capito che all’arrivo in spiaggia è già ora di andare via, sarà costretto a rinunciare alle vie d’acqua. - E poi ci sono quelli che hanno già detto, “cazzomene, mi faccio l'ombrellone a Milano marittima”. Poi, una volta chiesto per curiosità il preventivo, hanno invece fermato l'ombrellone in prima fila a Porto Corsini, che tanto i lavori sulla Baiona saranno pure finiti e in fondo Marina è lì a due passi… Che sciocchi, comunque, questi ravennati. Non lo sanno mica che il Comune sta già definendo i dettagli per il nuovo piano della mobilità dei navetti elettrici che passeranno ogni due minuti a caricare chi avrà appena parcheggiato l'auto nei nuovi parcheggi scambiatori, portandolo diretto davanti al bagno preferito. E loro, sciocchini davvero, che pensavano che tutto sarebbe rimasto uguale a prima!

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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 9-15 dicembre 2021

ELEZIONI

De Pascale verso il bis anche come presidente della Provincia ll sindaco di Ravenna ricandidato da Pd e centrosinistra per l’ente di secondo livello per cui si vota il 18 dicembre Il 18 dicembre anche a Ravenna è prevista l’elezione degli organi di governo della Provincia che, come noto, è diventata un ente di secondo livello. A votare saranno quindi sindaci e consiglieri comunali dei 18 comuni del territorio e l’esito appare, per ovvie ragioni, scontato. Il centrodestra è infatti in maggioranza solo nella piccola Brisighella, mentre tutti gli altri comuni sono governati dal centrosinistra. Appare dunque scontata la rielezione di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e attuale presidente della Provincia, nonché presidente dell’Upi (Unione provincie italiane), incarico che lo ha visto spesso, anche durante la pandemia, ai tavoli nazionali di coordinamento su diversi temi. Alessandro Barattoni, segretario del Partito Democratico ha dichiarato: «Grazie al ruolo di Michele de Pascale come presidente dell’Upi, in questi anni si è lavorato sollecitamente per ridare centralità alle Province e per aumentare le risorse, permettendo anche lo sblocco del personale con nuove assunzioni. Allo stesso modo durante la pandemia il coordinamento fra governo ed enti locali, nel quale UPI era presente, ha consentito alle amministrazioni di poter essere megafoni e antenne delle ricadute dei provvedimenti emergenziali che venivano presi. Ciò che è stato fatto a livello nazionale ha avuto importanti ricadute sul nostro territorio». Pur svuotata di molte deleghe, la Provincia è ancora l’ente che si occupa di alcune questioni importanti, in primis l’edilizia scolastica per licei e istituti tecnici e professionali, alcune strade, i parchi. Nella lista del centrosinistra ci saranno esponenti non solo del Pd, ma anche degli alleati nei vari comuni, e sarà presentata a Russi il 13 dicembre. Intanto, il centrodestra ha invece reso noto di aver depositato a fine novembre la lista “Ravenna per la Romagna” composta da 7 candidati alla carica di Consigliere provinciale e che vede impegnate ed unite le forze politiche di centrodestra con candidati da diversi comuni della Provincia. La lista in ordine alfabetico vede: De Pascale con Bertozzi Stefano, Colafrancesco Manuel, Garoia Monica, Macala fascia di gnino Daniele, Panfiglio Eliana, Puntiroli Enea e Tarroni Anna presidente della Rosa. «I responsabili dei partiti (Fantinelli, Ferrero e Zandoli) - si Provincia legge nel comunicato - ringraziano i candidati che si sono messi in gioco e dichiarano di lavorare in maniera unitaria per raccogliere un buon risultato, utile per continuare a costruire un progetto di alternativa valida al centrosinistra ravennate».

LEGAMBIENTE “Sacco nero” a Ravenna: «In profondo ritardo nella gestione dei rifiuti» Legambiente ha conferito il simbolico “Sacco nero” alla provincia di Ravenna per il «profondo» ritardo di tutti i comuni rispetto agli obiettivi fissati per quanto riguarda la gestione dei rifiuti dalla legge regionale sull’economia circolare, ossia meno di 150 kg/abitante mandati a smaltimento ed il 73 percento di raccolta differenziata. Secondo i dati di Legambiente – resi noti durante l’Ecoforum di Bologna e la premiazione dei cosiddetti Comuni “ricicloni” – la provincia di Ravenna è la peggiore in regione con 314 kg di rifiuti per abitante mandati a smaltimento e il 59,3 % di raccolta differenziata. La media regionale è rispettivamente di 194 kg e 70,9 percento. Le province migliori sono quelle di Parma, Ferrara e Reggio Emilia, mentre agli ultimi posti, prima di Ravenna, le altre due romagnole Rimini e Forlì-Cesena. Ravenna è all’ultimo posto anche della classifica che tiene conto dei soli comuni capoluoghi, con 316,2 chili (contro i 110 della “capolista” Ferrara) e il 57,7 percento di raccolta differenziata (Ferrara è oltre l’80 percento).

AGENDA Il bilancio di metà mandato di Ranalli a Lugo Al giro di boa dei due anni e mezzo di mandato, il sindaco di Lugo Davide Ranalli fa un bilancio pubblico del suo mandato. Intervistato dai giornalisti Patrick Colgan e Pier Giorgio Carlon, il sindaco parlerà di quanto fatto e dei progetti fino al 2024. L’appuntamento è per il 10 dicembre, alle 18.30, al Cinema Teatro San Rocco di Lugo. L’evento sarà anche in diretta sulla pagina facebook Davide Ranalli Sindaco e sul canale you tube Davide Ranalli Sindaco.

Patuelli e Napoletano su Mario Draghi Si conclude sabato 11 dicembre alle 11 nella Sala Spadolini della Biblioteca di Storia Contemporanea “A. Oriani”, la rassegna Da Merkel a Draghi? Riflessioni sull’Europa che viene, organizzata dalla Fondazione Casa di Oriani in collaborazione con il Dipartimento di Beni Culturali dell’università di Bologna. Nell’occasione verrà presentato il volume di Roberto Napoletano, Mario Draghi. Il ritorno del Cavaliere bianco (La Nave di Teseo 2021). Napoletano, già direttore de «Il Sole 24 Ore» e oggi direttore del «Quotidiano del Sud», ne discuterà con Antonio Patuelli.


ECONOMIA / 5 9-15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

DATI BANDO Dalla Camera di Commercio 200mila euro a fondo perduto per nuove imprese La Camera di Commercio di Ravenna ha stanziato 200mila euro a fondo perduto per un bando a sostegno della nascita di nuove imprese. Fino alle 19 del 31 gennaio le neo imprese in provincia di Ravenna potranno presentare domanda per ottenere un contributo fino a un massimo di cinquemila euro per programmi di investimento e di crescita dell’attività aziendale. I duecentomila ero di questo bando, fanno sapere dall’ente di viale Farini, si aggiungono ai 700mila euro già erogati nei primi nove mesi del 2021. Beneficiarie dei contributi, dunque, le micro, piccole e medie imprese attive, iscritte al registro imprese a partire dall’1 gennaio 2021, che abbiano sede legale e/o unità locali nella provincia di Ravenna, in possesso di Durc regolare ed in regola con normative sulla salute e sicurezza sul lavoro e con il pagamento del diritto annuale.

IL PREMIO

NUOVE COOP NASCONO Sessantatremila euro per la costituzione di nuove cooperative in Romagna. È questa la cifra che si sono divisi i progetti che hanno vinto l’edizione 2021 di Coopstartup Romagna, il progetto di promozione cooperativa organizzato da Legacoop Romagna, Coopfond e Coop Alleanza 3.0. La cooperativa Vaigo di Ravenna, che ha creato una tavola da gioco interattiva per giocare a Go con un avversario virtuale, ha vinto uno dei premi principali da 12mila euro. A Faenza è andato il premio supplementare da 6mila euro a L’Agricolo che utilizza la blockchain per tracciare la filiera produttiva. A breve la quinta edizione dell’iniziativa.

Manifattura e artigianato trainano la ripresa Registrato un + 7,7 percento nel trimestre luglio-settembre Solo il 15 percento lamenta mancanza di materie prime

Dopo il brusco crollo registrato nel terzo trimestre del 2020, la manifattura ravennate spinge sull’acceleratore (+7,7%) e fa da traino alla ripresa dell’economia provinciale. È questa la fotografia messa a punto dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ravenna nella rilevazione trimestrale su un campione statistico rappresentativo dell’universo delle imprese fino a 500 addetti. La performance industriale è spiegata innanzitutto dalla componente interna della domanda; fondamentale è poi il dato secondo cui solo poco più del 15% delle imprese interpellate ha lamentato vincoli di offerta alla produzione per mancanza di materiali o insufficienza di impianti. Nel dettaglio, nel trimestre luglio-settembre 2021 la produzione industriale ravennate conferma la crescita con un ulteriore +7,7%, in termini di variazione percentuale, a confronto della caduta pari a -4,1% registrata nel terzo trimestre del 2020. Il risultato è anche migliore di quello pre-pandemia, ovvero di quello ottenuto nell’analogo trimestre del 2019 (+1,9%) e va meglio anche rispetto al terzo trimestre del 2018, in cui per la produzione si era registrata una flessione tendenziale pari a – 0,6% (rispetto al corrispondente trimestre dell’anno prima).Aggancia la ripresa anche l’artigianato, per il quale continua la crescita con un aumento produttivo che eguaglia quello del complesso dell’industria (+7,7% nel confronto con il terzo trimestre del 2020), con un risultato senza dubbio migliore di quello negativo registrato nell’analogo trimestre pre-Covid (-1,8%). Cresce il tasso di utilizzo degli impianti, che raggiunge il nuovo valore massimo salendo all’82,8%, un dato certamente superiore rispetto al 71% riferito allo stesso trimestre dell’anno precedente, ma anche al valore raggiunto nel terzo trimestre dell’anno pre-Covid (75,2%). Cresce, inoltre, il volume di affari delle imprese, che registra un altro rimbalzo tendenziale (+8,2%) trainato, in particolare, dal mercato estero che sostiene le vendite con un +11,2%. Così come cresce, sul versante della domanda, il dato relativo agli ordini con un +7,6%, mettendo a segno una performance migliore rispetto ai livelli pre-Covid (la crescita fu del +2,1%). Segnano un +9,3%, rispetto all’analogo trimestre del 2020, le richieste pervenute dai mercati internazionali.


6 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 9-15 dicembre 2021

REATI ECONOMICI/1

«La pioggia di soldi pubblici del Pnrr stuzzica l’appetito della criminalità» Il comandante della guardia di finanza spiega le strategia delle organizzazioni malavitose Firmato un protocollo con procura e Camera di Commercio per contrastare le infiltrazioni di Andrea Alberizia

«Fino a un certo momento storico usava solo la forza dell’intimidazione e la violenza per imporre ai commercianti il pagamento del pizzo, poi la criminalità organizzata è entrata nell’economia, costringendo gli imprenditori a fare affari con le aziende infiltrate, imponendo loro, ad esempio, fornitori e lavoratori contigui ai clan. Ora i gruppi criminali sembrano più interessati a controllare, spesso indirettamente, imprese già radicate sul territorio per intercettare i flussi di denaro pubblico, perché sono più sicuri degli utili sul mercato privato, soprattutto nei periodi di crisi». La sintetica panoramica dei business malavitosi è del colonnello Andrea Mercatili, comandante provinciale della guardia di finanza a Ravenna da luglio 2020 e in precedenza operativo in territori della Penisola dove il radicamento di organizzazioni criminali nell’economia legale è un fenomeno storico accertato. L’ufficiale delle Fiamme Gialle, in rappresentanza del corpo sul territorio, ha di recente firmato un protocollo d’intesa con la procura della Repubblica e la Camera di Commercio finalizzato proprio a migliorare i rapporti di collaborazione tra le amministrazioni per contrastare la possibile infiltrazione della criminalità nel tessuto economico locale. Anche la sola attivazione di un protocollo può avere un effetto deterrente: «È un po’ come le inferriate alle finestre: non danno la garanzia di essere impenetrabili, ma il ladro magari

L’arresto di un 25enne a Milano Marittima il 12 ottobre scorso dopo aver incassato il pizzo dal titolare di un bagno. Nella pagina accanto il colonnello Andrea Mercatili

sceglie la casa accanto che non le ha per fare meno fatica». Siamo alla vigilia dell’attuazione del Pnrr. Una pioggia di investimenti pubblici. «Sono risorse che susciteranno gli appetiti della criminalità, anche organizzata, che tenderà a inserirsi nei settori economici e nelle realtà territoriali che saranno maggiormente beneficiati dalle linee strategiche del Piano, preferibilmente per mezzo di società già presenti da utilizzare come veicolo per drenare risorse finanziarie pubbliche per poi, magari, procedere alla loro dolosa spoliazione patrimoniale e abbandonarle al fallimento. Un canale potrebbe essere

Segnali di allarme: passaggi di quote, cambi di sede, lunghe catene di controllo

la partecipazione a gare per appalti pubblici, più probabilmente come sub-appaltatore o affidatario di singole fasi lavorative». Una possibilità più che concreta perché la malavita, nel corso del tempo, ha maturato una sua professionalità imprenditoriale: «In certi settori si è fatta impresa e ha sviluppato competenze: pensiamo allo smaltimento rifiuti, al movimento terra, all’edilizia, solo per fare qualche esempio concreto. Le interdittive antimafia lo dimostrano». Ecco perché la guardia di finanza ha rimodulato l’attenzione operativa. Attualmente, ci spiega il comandante, è stata incrementata l’attività di controllo della spesa pubblica e sono state rimodulate le risorse impiegate in altri settori, quali, ad esempio, le

DATI/1 Antimafia: nel 2020 62 accertamenti patrimoniali Nel 2020, in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 62 soggetti in provincia di Ravenna, e ammonta a oltre 3,2 milioni di euro il valore dei beni proposti all’autorità giudiziaria per il sequestro. In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 17 indagini da cui è scaturita la denuncia di 35 persone per riciclaggio e auto-riciclaggio, nei cui confronti sono stati eseguiti sequestri di beni per circa 800mila euro.

ordinarie verifiche fiscali amministrative nei confronti delle imprese: «Stiamo approntando un sistema di analisi per accertare che le misure di sostegno economico vadano effettivamente a beneficio delle imprese». Il neonato protocollo vuole agevolare lo scambio informativo per facilitare l’individuazione tempestiva di accadimenti aziendali che possono costituire indicatori sintomatici di un tentativo di infiltrazione da parte di consorterie criminali: «Sono come delle spie da cui partire per avviare le conseguenti verifiche. Ad esempio l’ingresso di nuovi soggetti tra i titolari di quote societarie di un’azienda, fino a quel momento a gestione familiare, può essere un segnale, così come alcune deleghe gestionali a favore di nuovi soggetti: quando la criminalità immette denaro in una società poi gradisce avere un suo referente all’interno. È bene poi monitorare anche i cambi di sede: gli spostamenti dal territorio di origine verso grandi città possono essere un tentativo di nascondersi agli occhi dei controlli». Un’esigenza concreta per un’impresa manovrata da capitali sporchi è proprio quella di sfuggire a chi indaga: «Prestanomi, sedi fittizie, lunghe catene di controllo delle società sono

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PRIMO PIANO / 7 9-15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

DATI/2 L’anno scorso 9 denunciati per reati contro la pubblica amministrazione Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica gli interventi nel 2020 sono stati complessivamente 376, più del doppio rispetto al periodo precedente alla pandemia, con 47 deleghe d’indagine della magistratura ordinaria concluse, mentre 13 sono state quelle delegate dalla Corte dei Conti. Sono stati segnalati alla magistratura contabile sei soggetti per danni erariali, per un valore accertato di circa 760 mila euro. Con specifico riguardo al comparto della spesa previdenziale sono stati denunciati 27 soggetti e individuati circa 193mila euro indebitamente percepiti. Sono stati poi eseguiti 308 interventi sulla regolarità delle prestazioni sociali agevolate, triplicando il dato dell’annualità precedente e denunciando all’Autorità Giudiziaria di 14 soggetti per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Le persone denunciate per reati contro la pubblica amministrazione sono state 9 con un importo irregolarmente percepito dai dipendenti pubblici per circa 217 mila euro.

solo alcune delle mosse per schermare la riconducibilità della reale attività illecita agli effettivi beneficiari». Un’impresa in difficoltà può avere la tentazione di ricorrere all’ossigeno di capitali sporchi di dubbia provenienza. L’opinione del colonnello, alla luce dell’esperienza in carriera, è che raramente l’imprenditore sano e avveduto sia ignaro del profilo di rischio criminale di certi investitori o dell’opacità di certe operazioni: «Ad esempio quando, magari su consiglio di qualche professionista senza scrupoli, si decide di rivolgersi al mercato parallelo del credito e non a intermediari finanziari abilitati oppure si decide di utilizzare fatture false o anche solo gonfiate per abbattere l’imponibile fiscale o per redigere un bilancio più rassicurante, oppure si decide di esternalizzare la gestione della manodopera per abbattere il carico previdenziale. In questi casi è chiaro che si accettano compromessi gestionali e con questi il rischio di ritrovarsi in circuiti illegali. I cosiddetti colletti bianchi sembrano avere delle formule magiche per

salvarci dalla deriva economica, ma poi si rivelano a volte solo il lato rassicurante di una prepotenza criminale». Per contrastare questi fenomeni i magistrati della procura di Ravenna e gli investigatori specializzati si potranno avvalere ora del contributo della Camera di Commercio che metterà a disposizione, in formato elettronico, un set selezionato di informazioni estrapolate dal Registro delle Imprese. Far parlare le carte è una necessità in questo tipo di investigazioni: «L’attività di polizia economico-finanziaria – riflette il comandante – va a tutelare le casse pubbliche e quindi, indirettamente, l’intera collettività. Quasi mai, tuttavia, per le singole condotte fraudolente c’è un soggetto privato che è parte lesa e che presenta denuncia. Per questo non resta che incrociare i dati a disposizione e cogliere ogni spunto che viene dall’analisi per poi avviare in merito i necessari approfondimenti sul campo». Su quest’ultimo aspetto il comandante della Finanza vuole essere preciso. Non basta

Il colonnello Mercatili: «La malavità si è fatta impresa e ha professionalità»

DATI/3 Nel 2020 scoperti 25 evasori totali sconosciuti al Fisco Nel 2020 la guardia di finanza in provincia di Ravenna ha denunciato 76 persone per reati fiscali. Il valore dei beni sequestrati per evasione è stato di oltre 10 milioni di euro. Nel 2019 i denunciati erano stati 138 e i beni sequestrati valevano 7 milinoi. Il contrasto all’economia sommersa ha portato all’individuazione l’anno scorso di 25 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 2,5 milioni di Iva. È stata invece superiore ai 13 milioni di euro l’Iva recuperata a tassazione grazie a investigazioni antifrode.

solo un computer sulla scrivania per scovare i criminali economici: «Disponiamo di software che facilitano il lavoro di analisi in ufficio. Abbiamo programmi che incrociano più banche dati e mettono in relazione le informazioni restituendo grafici e report che collegano posizioni anche apparentemente distanti fra loro. Ma alla fine serve sempre l’esperienza, la professionalità, l’acume investigativo e la sensibilità operativa del finanziere che va alla ricerca di riscontri per dare fondatezza all’ipotesi investigativa». Oltre a contrastare i tentativi di infiltrazione, parallelamente le Fiamme Gialle sono concentrate anche nell’aggressione dei patrimoni illeciti già accumulati dalle consorterie criminali. Dall’inizio della pandemia in provincia le Fiamme Gialle hanno svolto accertamenti patrimoniali su 174 soggetti in applicazione della normativa antimafia, sequestrando beni per oltre 7,5 milioni di euro. Sotto la lente sono finite persone condannate per gravi reati accostabili alle condotte tipiche della criminalità organizzata, ma anche chi

risulta vivere abitualmente di delitti e per questo è ritenuto socialmente pericoloso. In parole povere si quantifica il patrimonio e il tenore di vita del soggetto investigato, individuando non soltanto i beni e le risorse finanziarie di cui lo stesso ha la titolarità diretta e personale, ma anche tutto il patrimonio di cui ha una disponibilità di fatto, anche se formalmente intestato a familiari o prestanomi. Queste disponibilità vengono poi confrontate con i flussi reddituali dichiarati nel tempo da quello stesso soggetto per capire se il suo tenore di vita è coerente. La differenza non giustificabile può essere confiscata e passare nelle mani dello Stato. «L’aggressione patrimoniale è un’arma potente per neutralizzare gli appetiti criminali. Dall’inizio della pandemia a Ravenna abbiamo ricostruito profitti illeciti derivanti da gravi reati economico finanziari per oltre 86 milioni di euro, sequestrando beni per un valore di circa 77 milioni di euro e procedendo già alla successiva confisca a favore dello Stato di cespiti immobiliari e finanziari superiori ai 3,5 milioni di euro». Il colonnello conclude con una riflessione rassicurante: «Il nostro territorio è caratterizzato da un alto senso civico e di legalità. Per dirla con un lessico sanitario, che ora purtroppo è divenuto gergo comune, ci sono importanti anticorpi che costituiscono una salda barriera contro il contagio e che comunque limitano gli effetti dell’infezione».

L’effetto deterrente della sinergia: «Funziona come per le case con le inferriate»

REATI ECONOMICI/2

ACCORDO CON INPS E ISPETTORATO CONTRO L’EVASIONE DI CONTRIBUTI E PREVIDENZA Fiamme Gialle e magistratura incentivano lo scambio di informazioni per evitare sostegni illeciti alle imprese La guardia di finanza e la procura della Repubblica a Ravenna sono tra i firmatari anche di un altro protocollo a favore della legalità. Inps e Ispettorato territoriale del lavoro sono gli altri soggetti coinvolti. L’accordo, sottoscritto a settembre, vuole contrastare ogni forma di evasione degli obblighi contributivi e previdenziali a carico dei datori di lavoro e impedire l’illecito ottenimento di indennità, prestazioni sociali agevolate e di ogni altra forma di sussidio o contributo pubblico a sostegno delle imprese e dei lavoratori. In particolare l’accordo prevede una serie di attività congiunte, che si concretizzano già nella iniziale fase di condivisione e analisi delle informazioni a disposizione di ciascuna amministrazione in modo da individuazione e reprimere i sistemi di frode più insidiosi che si manifestano sul territorio provinciale. È stata rafforzata la circolarità informativa stabilendo che le denunce inoltrate da parte degli organi ispettivi amministrativi siano portate a conoscenza anche del reparto territoriale delle Fiamme Gialle che, in qualità di polizia giudiziaria a competenza generale specializzata nei reati economico-finanziari, potranno fin da subito ampliare lo scenario investigativo segnalando al pubblico ministero assegnatario del fascicolo la possibile sussistenza di ulteriori illeciti con specifico riguardo a distinti reati tributari, societari, fallimentari, oltre alle connesse possibili ipotesi di riciclaggio o di autoriciclaggio. Sarà quindi compito degli uffici dell’Inps quantificare esattamente il profitto illecito derivante dai reati ipotizzati sulla base del quale la Finanza potrà svolgere ogni opportuna indagine economico patrimoniale per individuare i beni e le liquidità finanziarie nella disponibilità dei responsabili, da sottoporre a sequestro cautelativo.

Riforma del Catasto Asppi chiede di essere protagonista nel percorso di riforma e nella verifica di una tassazione non iniqua I valori delle rendite catastali degli immobili e dei terreni del nostro paese sono lontani anni luce dai valori di mercato; sono anche sperequati perché spesso irrisori nei vecchi centri storici e molto più alti nelle moderne periferie. Il governo Draghi ripropone ora la riforma del catasto, unitamente alla riforma fiscale, come più volte sollecitato e raccomandato da Bruxelles. La riforma ha sostanzialmente due scopi; mappare e classare 1,2 milioni di immobili “fantasma” e di terreni edificabili censiti come agricoli; poi adeguare le rendite catastali all’effettivo valore di mercato di immobili e terreni. I principi ispiratori della riforma in discussione sono tre: - Rivalutazione delle rendite catastali adeguandole ai agli effettivi valori di mercato; - Passaggio dai vani ai metri quadrati per la determinazione della dimensione effettiva dell’unità immobiliare; - Semplificazione delle categorie catastali; non più A1, A2, ecc. (signorile, civile, ecc.) ma solo O e S, immobili ordinari e speciali. La riforma dovrebbe essere ad “invarianza di gettito” ovvero la tassazione sulla casa non dovrebbe produrre un incremento del gettito erariale, ma questo non vuol dire che tutti pagherebbero più o meno le stesse imposte, ma che una piccola parte pagherebbe di più e anche molto di più e una grande parte pagherebbe di meno e anche molto di meno. Le attuali rendite catastali resteranno tali fino al 1 gennaio 2026; 5 anni nei quali sviluppare l’Anagrafe Immobiliare e connettere fra di loro i diversi database dell’Agenzia delle Entrate, dei Comuni, dei fornitori dell’energia elettrica e del gas, eccetera. Le attuali rendite saranno affiancate dagli effettivi valori di mercato; si determinerà poi un meccanismo automatico di adeguamento e aggiornamento semestrale delle rendite agli effettivi valori di mercato. Quindi nei prossimi cinque anni non cambierà nulla. A riforma ultimata, con una “rilevazione” aggiornata e informatizzata del patrimonio immobiliare degli italiani, la rendita catastale di molti immobili potrebbe cambiare, in più o in meno, a quel punto si potrà agire sulle aliquote dei tributi per calmierare eventuali eccessi e mantenere “invariato il gettito complessivo”; il Presidente Draghi ha più volte affermato e ribadito che “il governo non aumenterà le tasse perché l’economia italiana è ripartita dopo la pandemia e che non va turbata con attacchi fiscali di vario tipo”.

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8 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 9-15 dicembre 2021

TRIBUNALE

IL CASO/1

CONCORDATO CMC: RINVIATI DI 5 MESI I PAGAMENTI DEI CREDITORI Maxi passivo da 1,6 miliardi. Indagini sui bilanci che hanno portato all’ok per il piano di rientro

Un Osservatorio per scoprire le ombre nelle crisi d’impresa Alleanza tra procura, giudici, commercialisti e avvocati Il pm: «Aggredire i patrimoni illeciti è la cosa più importante» Individuare tempestivamente una crisi d’impresa, conoscendo i primi segnali di allarme cui fare attenzione, equivale a guadagnare tempo rispetto alla tagliola della prescrizione per eventuali condotte penalmente rilevanti dei vertici aziendali, ma anche a salvare una fetta di economia che altrimenti verrebbe trascinata nel gorgo di un fallimento, anche quando non ha profili penali. È questo il senso con cui il 26 novembre si è costituito in tribunale a Ravenna l’Osservatorio sulle procedure concorsuali. Al termine di un percorso durato quasi due anni, nasce un organo che ora mette attorno allo stesso tavolo i tanti soggetti che hanno voce nei momenti critici nella vita di un’azienda. Vale a dire in primis tribunale e procura, ma anche commercialisti e avvocati. Per fare in modo che le informazioni in possesso di una parte siano a disposizione di tutti. Perché siano sempre meno i casi in cui le sentenze di fallimento arrivano quando l’impresa da anni è ormai solo un morto che cammina e la soddisfazione per i creditori è nulla. A quel punto il crac diventa solo un costo per la collettività. «Dobbiamo essere in grado di dare la giusta lettura a certi segnali. Se un’azienda ha un debito erariale o non paga le rate di un leasing voglio capire se è una situazione estemporanea che può accadere fisiologicamente o se fa parte di un disegno più strutturato». Il sostituto procuratore Lucrezia Ciriello, dal 2012 alla procura di Ravenna, è tra i sottoscrittori dell’Osservatorio in quanto tra i magistrati degli uffici in via Falcone assegnati alla criminalità economica.

Dalla collaborazione all’interno del quadro definito dall’Osservatorio, Ciriello auspica lo sviluppo di un rapporto più stretto fra i commissari delle procedure e la procura: «Non è solo il giudice delegato il loro riferimento. Oggi la procura ha interesse soprattutto al recupero dei capitali e quindi l’obiettivo è comune». Aggredire i patrimoni è sempre più quello che conta davvero. I dati dicono che i colletti bianchi sono una percentuale minima nella carceri e la durata dei processi di questo tipo rende frequenti le prescrizioni con il conseguente dissequestro di beni: «Per questo è importante utilizzare tutti i vincoli messi a disposizione dal legislatore». In questo senso l’indagine Malavigna è stata un caso di scuola: tre i provvedimenti di natura diversa che gravano su un patrimonio di circa 50 milioni di euro riconducibile a Vincenzo Melandri, il re del vino di Russi. Tra gli scopi dichiarati del nuovo organismo c’è la volontà di un reciproco scambio di informazioni: «Dai commercialisti potranno venire spunti per leggere i bilanci, dagli inquirenti possono venire indicazioni su come scovare gli aspetti penalmente rilevanti nei bilanci». Ogni crac significa anche risorse destinate allo Stato che invece vanno perse e quindi non più a disposizione per i servizi della collettività. Per spiegare meglio il concetto Ciriello mette sul tavolo una cifra: a livello nazionale le insinuazioni dell’Erario al passivo di tutte le procedure aperte arrivano a un totale di alcune decine di miliardi di euro. «Vuol dire che c’è una parte di imprenditoria che si finanzia non pagando le tasse. E questo è un danno per tutta la collettività». (and.a.)

«Ci sono aziende che si finanziano con il mancato pagamento delle tasse»

Il concordato con riserva richiesto dalla Cmc a dicembre 2018, e approvato dal tribunale a maggio del 2020, è una procedura concorsuale di dimensioni enormi per il territorio ravennate. L’esposizione complessiva della Cooperativa muratori cementisti ammontava a 1,6 miliardi di euro. Con una nota inviata alla stampa, l’azienda ha fatto sapere di avere inviato il 30 novembre ai commissari della procedura una relazione sull’andamento della società e sulle attività indirizzate all’esecuzione del concordato con la quale, tra l’altro, ha comunicato l’intenzione di posticipare ad aprile 2022 i pagamenti previsti per novembre. Si procederà secondo l’ordine dei privilegi con la previsione di «completarsi ragionevolmente entro la fine dell’anno». La società è convinta che tale soluzione sia compatibile con l’andamento dell’attività gestionale, «nonché con il realizzo di alcune significative attività straordinarie al fine di garantire e meglio sostenere la continuità aziendale, nell’interesse del ceto creditorio e di salvaguardia dei livelli occupazionali». Cmc assicura che proseguono le attività finalizzate all’esecuzione del concordato nonostante si siano registrati, rispetto al piano, scostamenti dovuti al mancato avveramento di alcune ipotesi che ne erano alla base: «L’asimmetria è dovuta al prolungamento della pandemia, che ha determinato il rallentamento di molti settori dell’economia, e all’andamento del mercato delle grandi opere, che disattende le aspettative a causa della lentezza nell’avvio del Pnrr». Proseguono, quindi, le attività produttive che, dal secondo semestre 2021, hanno dato segnali di ripresa: «Importanti riscontri e riconoscimenti da parte dei maggiori clienti, primi fra tutti da Anas, con l’esecuzione dei lavori nei maxi-lotti in Sicilia, nonché da Fce per la metropolitana di Catania». Dal punto di vista delle acquisizioni, poi, Cmc ha registrato alcuni segnali confortanti, tra i quali un’importante acquisizione in Argentina, del valore di 50 milioni di euro. In quella stessa area, peraltro, sono previsti a breve possibili sviluppi per lavori pari a 200 milioni di euro. Anche in Italia la cooperativa si dice ben posizionata rispetto ad alcune offerte presentate per le quali si attende l’aggiudicazione definitiva. Le vicende del concordato Cmc sono approdate anche in un fascicolo di indagine in procura (pm Lucrezia Ciriello e Marilù Gattelli). L’ipotesi investigativa è che i vertici della coop abbiano simulato crediti in tutto o in parte inesistenti per essere ammessi alla procedura concordataria e poi per influire sulla votazione dei creditori per l’approvazione del piano di ristrutturazione. A marzo del 2021 la guardia di finanza ha perquisito gli uffici di via Trieste sequestrando materiale cartaceo e informatico di possibile interesse per le indagini.

PORTALE/1 Le vendite forzate immobiliari ora passano da un sito internet: tremila lotti a Ravenna

PORTALE/2 È operativa la piattaforma telematica online per la composizione negoziata delle crisi

Da luglio 2018 fa è entrata in vigore la nuova formulazione del codice di procedura che impone l’utilizzo di modalità telematiche per la vendita forzata immobiliare. Il portale deve raccogliere in primo luogo la pubblicazione dell’avviso di vendita quindi l’offerta telematica di partecipazione all’asta (da trasmettere a mezzo Pec). Il sistema consente inoltre di formulare direttamente dal web una richiesta di visita dell’immobile al custode, mentre la gara o incanto fra offerenti verrà invece ospitata sulla piattaforma del gestore della vendita telematica. Scopo pratico della riforma è quello di raggiungere il numero massimo possibile di interessati che ora potranno partecipare alle aste senza la necessità di recarsi fisicamente sul luogo di banditura. Il sito è all’indirizzo portalevenditepubbliche.giustizia.it e attualmente per il tribunale di Ravenna figurano quasi tremila lotti.

È operativa dal 15 novembre la composizione negoziata della crisi d'impresa attraverso la piattaforma telematica nazionale delle Camere di Commercio. Perno fondamentale del nuovo istituto divenuto legge ad ottobre è il sito www.composizionenegoziata.camcom.it su cui viaggia in automatico l’intera procedura volontaria, finalizzata a recuperare e riportare “in bonis” tutte le aziende che pur strutturalmente sane versano in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico/finanziario. Un percorso messo a punto dal ministero della Giustizia per cercare di raggiungere, se ne esistono le condizioni, il punto di equilibrio migliore tra le diverse esigenze dei creditori e del debitore. L’accesso alla sezione pubblica permette all’imprenditore di svolgere il test facoltativo sulla perseguibilità - o meno - del possibile risanamento aziendale. Attraverso l’area riservata, invece, l’impresa può farsi assistere da un esperto. Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, conta nel giro di un anno e mezzo di poter ridurre del 10 percento le procedure concorsuali presentate tra il 2019 e il 2020.


PRIMO PIANO / 9 9-15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

IL CASO/2

L’offshore perde pezzi: Tozzi Sud spa e Tozzi srl dichiarano fallimento

IL GRAFICO

I creditori hanno tempo fino a febbraio per essere ammessi negli elenchi

IN PROVINCIA 434 PROCEDURE FALLIMENTARI PENDENTI

Le aziende Tozzi Sud spa e Tozzi srl, importanti realtà internazionali del settore oil&gas con sede a Mezzano, hanno dichiarato fallimento nei giorni scorsi dopo che a marzo era stata presentata la domanda di concordato in bianco. I due commissari delegati avevano tentato di impostare un piano per l’uscita dalla crisi. Ora il tribunale li ha nominati curatori e la prossima primavera si terrà la prima udienza. Entro la fine di febbraio 2022 chi vanta un credito legittimo potrà presentare la propria richiesta per insediarsi nella procedura fallimentare. Le due aziende, con una storia che inizia 70 anni fa, in totale occupavano circa 150 persone, un numero a cui si è arrivati dopo pesanti tagli di organico avvenuti nell’ultimo triennio. A dicembre 2018 vennero dichiarati 94 esuberi in Tozzi Sud e dieci in Tozzi Srl, evitati con l’apertura di una cassa integrazione straordinaria. In seguito ad un serrata trattativa e all’apertura di un tavolo di crisi di fronte all’assessorato alle attività produttive di Ravenna e al coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna, si è giunti ad una soluzione che vede il ritiro dei licenziamenti alla Tozzi Srl e alla riduzione significativa dei licenziamenti alla Tozzi Sud da 73 dipendenti a 25. L’accordo raggiunto prevedeva anche un incentivo per i dipendenti licenziati a patto che aderiscano al programma formativo mirato al ricollocamento messo a disposizione dal centro per l’impiego.

Nei primi nove mesi di quest’anno, ultimo dato disponibile alla Camera di Commercio, in provincia di Ravenna sono state aperte 50 procedure concorsuali: 44 per fallimenti (di cui 35 per società di capitale) e sei per concordati o accordi di ristrutturazione debito (di cui cinque per società di capitale). Nel confronto con lo stesso periodo del 2020 il numero dei fallimenti sembra schizzare alle stelle ma, come ricorda il report di viale Farini, l’anno scorso l’andamento è stato influenzato e rallentato da fermi amministrativi e interventi legislativi legati all’emergenza pandemica. Alla fine del 2020 i fallimenti in provincia risultarono 33, il numero più basso dal 2013. Sulle procedure concorsuali è chiamato a pronunciarsi un collegio giudicante composto da presidente del tribunale, giudice anziano e giudice delegato. Quest’ultima è una figura con un ruolo di vigilanza sulla procedura e rappresenta il riferimento del curatore nominato collegialmente. La scelta del curatore avviene seguendo una rotazione. Per essere tra i papabili occorre dimostrare un curriculum con comprovata conoscenza della specifica materia magari avendo collaborato con studi o curatele. Dall’ufficio dei giudici delegati del tribunale di Ravenna provengono altri dati. Al 30 giugno scorso in provincia erano pendenti 434 procedure fallimentari, allo stesso giorno di un anno prima erano 389. Nel 2020 sono state fatte 20 domande di concordato preventivo, nel 2021 a oggi sono 14. In totale più di 80 procedure in corso di esecuzione. Le pendenze per le esecuzioni forzate immobiliari erano 867 al 30 giugno del 2020 e sono scese a 724 a distanza di dodici mesi. Al giudice delegato spetta la valutazione sulla legittimità delle mosse proposte dal curatore, con particolare attenzione alla trasparenza: quando si vende un bene la legge prevede solo la pubblicazione obbligatoria su un portale web nato a metà 2018 e gestito dal ministero a livello nazionale. I singoli tribunali possono aggiungere altri canali di pubblicità allo scopo di ampliare la platea di potenziali interessati.


10 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 9-15 dicembre 2021

TEL. 334

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SERVIZI DI PULIZIA - PRONTO INTERVENTO E EMERGENZE PULIZIE E SANIFICAZIONE AMBIENTI, UFFICI E ABITAZIONI TRATTAMENTO PER ZANZARA TIGRE GIARDINAGGIO

SANITÀ/1

SANITÀ/2

Vaccini anti Covid anche ai bambini, si parte

All’ospedale di Lugo raddoppiata la Gastroenterologia

Prenotazioni dal 13, somministrazioni dal 16 dicembre L’assessore regionale: «Fidatevi ancora della scienza»

Inaugurati i nuovi locali: ci lavorano due medici e quattro infermieri

E ora i pediatri potranno prescrivere anche il teatro... I più piccoli potranno andare a teatro con la ricetta “illustrata” del pediatra. In ventuno comuni dell’Emilia-Romagna (tra cui quattro in provincia: Ravenna, Russi, Conselice e Cotignola), i bambini e le bambine dai 3 agli 8 anni, assieme ai loro accompagnatori, potranno recarsi negli spazi teatrali con un voucher fornito da medici e farmacisti. È il progetto di welfare culturale “Sciroppo di Teatro” (“una medicina eccezionale per potersi emozionare”, come recita il claim) lanciato da Ater Fondazione. I giovanissimi potranno assistere a spettacoli tratti da una selezione di titoli regionali e nazionali (con una quindicina di appuntamenti in provincia di Ravenna). I pediatri e le farmacie che espongono la locandina, possono fornire ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 3 e gli 8 anni, lo “Sciroppo di teatro”, che è in realtà un libretto con tre “ricette”, ognuna delle quali corrisponde a un biglietto, al prezzo di 2 euro, per ogni bambino e per ciascun accompagnatore.

Emilia-Romagna pronta a partire con la vaccinazione anti Covid per i più piccoli, dopo il via libera arrivato dall’Aifa e le indicazioni della Struttura commissariale nazionale. Lunedì 13 dicembre al via le prenotazioni per la fascia d’età 5-11 anni, e da giovedì 16 si inizierà a vaccinare. La platea interessata è di 240mila persone. Si potrà prenotare tramite i consueti canali: sportelli Cup, Cupweb, Cuptel, Fascicolo sanitario elettronico, app Er Salute, farmaCUP; sono inoltre previste ulteriori modalità che le Aziende sanitarie comunicheranno sui rispettivi territori. Le somministrazioni saranno effettuate negli Hub e nei punti vaccinali, dove saranno individuati percorsi dedicati, anche con il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta. «Acceleriamo ancora con la campagna vaccinale, e questa fase è particolarmente importante per proteggere i più piccoli nel pieno della quarta ondata, che fa registrare proprio a scuola il maggior numero di contagi- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Siamo pronti a partire per vaccinare nel più breve tempo possibile, mentre procede a pieno ritmo anche la somministrazione delle terze dosi già in corso per tutti i cittadini dai 18 anni in su che abbiano concluso il ciclo primario da almeno 5 mesi». «Ci auguriamo- aggiunge l’assessore- che anche in questo caso gli emilianoromagnoli, come hanno fatto finora, continuino a fidarsi degli scienziati e dei medici e scelgano per i propri figli la protezione che solo il vaccino è in grado di assicurare. Fondamentale in questa fase- chiude l’assessore – sarà il ruolo dei pediatri di libera scelta per il rapporto di fiducia che hanno con le famiglie e per il servizio che potranno fornire nella somministrazione dei vaccini».

Il padiglione D dell’ospedale di Lugo si arricchisce di una nuova unità operativa. L’1 dicembre sono stati inaugurati i locali di Gastroenterologia e Endoscopia, al secondo piano dell’edificio. Nella stessa palazzina a ottobre era stata inaugurata l’unità operativa di Dialisi. L’endoscopia Digestiva di Lugo, afferente al reparto di Ravenna diretto dal dottor Alessandro Mussetto, è costituita da nuovi e più ampi ambulatori e da un blocco operatorio per endoscopie digestive con due sale operatorie. Il personale impegnato quotidianamente nel nuovo reparto lughese sarà di due medici, quattro infermieri e tre operatori socio-sanitari. «La nuova sede – ha commentato Mussetto – ha permesso l’ampliamento e l’ammodernamento in particolare delle sale endoscopiche, raddoppiate rispetto alla unica presente in precedenza. L’offerta di gastroscopie e colonscopie, complessivamente circa tremila nel 2019, potrà quindi essere raddoppiata». Vi sarà inoltre anche la possibilità, in collaborazione con l’unità operativa di Anestesia, di eseguire esami più complessi in regime di sedazione profonda.

NATURA

A BRISIGHELLA SI CELEBRA IL “COMPLEANNO” DEL CARNÈ A 50 anni dall’acquisizione pubblica dell’area Carnè a Brisighella, antesignana del Parco della Vena del Gesso Romagnola, si festeggia questo “compleanno” sabato 11 dicembre a Brisighella, presso l'ex Convento dell’Osservanza, in via Fratelli Cardinali Cicognani n. 37. Nel corso della giornata si parlerà della storia di questo luogo e della gestione presente attraverso il Parco, e si getterà uno sguardo sul futuro dell’area ora protetta, dal livello di interesse locale a quello regionale e ora internazionale con la candidatura a patrimonio dell’umanità Unesco. L'evento è promosso dall'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità, i Comuni di Brisighella e Faenza e la Provincia di Ravenna. Saranno presenti diversi attori e testimoni di questa storia lunga 50 anni. Nel corso della giornata verranno presentate nuove pubblicazioni e saranno attivi mercatini con i prodotti del Parco e un punto informativo e di animazione del Parco della Vena del Gesso Romagnola.


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12 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 9-15 dicembre 2021

CIBO & ITINERARI

Alla riscoperta di Ravenna in quattro giornate tra storia e tradizioni culinarie Torna il progetto “diPortainPorta” con visite guidate, spettacoli e aperitivi. Si parte sabato 11 dicembre Ritorna, in versione invernale, diPortainPorta, un progetto culturale e gastronomico di RavennaFood e Cheftochef Emiliaromagnacuochi. Quattro giornate per altrettanti percorsi, organizzati con Trail Romagna, per insolite passeggiate alla scoperta della città di Ravenna e per parlare di storia e tradizioni culinarie. Si parte sabato 11 dicembre alle 18 dal Capanno di RavennaFood allestito in piazza del Popolo (foto) per raccontare in itinere la “Ravenna veneziana”. Un percorso guidato dall’architetto Massimiliano Casavecchia che seguendo le pietre che la Serenissima posò in città porterà i partecipanti alla Rocca Brancaleone con un aperitivo tra atmosfere veneziane al ristorante Fulèr. Domenica 12 dicembre alle 10 da Porta Adriana, ci si addentrerà nel vecchio Borgo San Biagio. Sarà Anna Maria Valli Spizuoco, l’autrice di Sub Aquila a raccontare le origini dei toponimi delle vie, insieme alla guida, Raul Lolli, che interpreterà la breve pièce teatrale di Ugo Piazza “l’Orgia di Nerone”. Il percorso termina con un aperitivo all’Osteria dalla Zabariona di via Argentario, nel ricordo di un altro locale leggendario del borgo . Ancora atmosfere antiche, sabato 18 quando alle 18 partirà la visita guidata alla “Ravenna romana”, una passeggiata nell’oppidum romano ai tempi di Augusto. Condurrà la visita Osiride Guerrini, coautrice (insieme a Laura Montanari) di una pubblicazione che ha come oggetto proprio questo reticolato di strade. Il percorso terminerà al capanno di piazza del Popolo con la replica della performance di Lolli e un aperitivo con cappelletti in brodo. DiPortainPorta si chiude martedì 21 dicembre alle 17, ora esatta del solstizio d’inverno. Da Porta Serrata partirà la visita guidata da Giulia Ottaviani alla Ravenna di “Teoderico e gli ariani” per raccontare le vicende che legano il re dei goti alla nostra città. Al termine del percorso, Vince Vallicelli, intorno ad un cerchio di fuoco, raccoglierà le energie cosmiche di questo particolare momento per farle risuonare con i suoi strumenti “ancestrali”. Immancabile la parte gastronomica che aprirà e chiuderà il percorso. Quest’anno il tema è la Mora Romagnola, un prodotto di eccellenza locale già protagonista dell’attività di promozione del periodo pre-natalizio del Gruppo RavennaFood con l’operazione diffusa “Stagionalità in cucina. Un prodotto al mese”. Info e prenotazioni su www.trailromagna.eu.

VERSO LE FESTE/1

TORNANO I CONCERTI DI NATALE (CON RACCOLTA BENEFICA) AL DUOMO DI CERVIA E ALL’ALIGHIERI Con la Young Musicians European Orchestra di Olmi Musica a tema anche a Faenza, Russi e Bagnacavallo Anche quest’anno, dopo la pausa forzata del 2020, torna il Concerto di Natale di Emilia Romagna Concerti. L’appuntamento è al teatro Alighieri di Ravenna il 14 dicembre (alle 21) con la Young Musicians European Orchestra diretta da Ignacio Abalos Ruiz. Il 13 dicembre, sempre alle 21, è prevista invece un’anteprima, al Duomo di Cervia con l’orchestra che sarà invece diretta dal suo fondatore, il Maestro Paolo Olmi. Il programma prevede la partecipazione di due giovanissimi musicisti italiani di grande rilievo nel panorama internazionale: il violinista Gennaro Cardaropoli impegnato nella ”Campanella “ di Paganini e il giovanissimo violoncellista Ettore Pagano (foto), 18 anni, che eseguirà le funamboliche variazioni di Paganini sul Mosè di Rossini oltre al Notturno di Ciaikovsky. Alla fine dei concerti suoneranno insieme il concerto per violino, violoncello e orchestra di Vivaldi in si bemolle maggiore mentre la serata si concluderà con tre canzoni di Natale eseguite da cori e da bambini delle scuole della zona. In occasione dei due concerti viene anche effettuata una raccolta di beni di prima necessità (in particolare i prodotti consigliati, perché difficili da reperire nelle eccedenze industriali, sono: tonno in scatola, carne in scatola, pelati, legumi in scatola, olio e omogeneizzati di frutta) che verranno distribuiti alle famiglie bisognose e agli enti di riferimento. Concerti di Natale sono in programma anche nel resto della provincia. A Faenza l’Amministrazione comunale festeggerà il “Natale Insieme” al teatro Masini martedì 14 dicembre alle 15 con un’esibizione del Sarti Jazz Quartet (Daniele Santimone alla chitarra, Tiziano Negrello al contrabbasso, Gianluca Berardi alla batteria, Paola Lorenzi alla voce). A Bagnacavallo, invece, secondo e ultimo appuntamento con la stagione “Libera la musica” di Accademia Bizantina. Con il clavicembalo e la direzione di Ottavio Dantone e il violino di Alessandro Tampieri, l’ensemble di musica barocca il 15 dicembre alle 21 al teatro Goldoni sarà protagonista del “Mistero del Natale”, concerto interamente dedicato al tema, grazie ai maggiori autori di musica strumentale del barocco italiano. A introdurre il concerto sarà dalle 20 al ridotto del teatro il musicologo Bernardo Ticci. A Russi, infine, si tiene la ventiduesima edizione di “Jubilate Deo. Il Mistero del Natale. Parole e note per la pace”, manifestazione di beneficenza in programma venerdì 10 dicembre alle 20.45 nella sala “Pier Francesco Ravaglia” del Centro Culturale Polivalente di Russi, a sostegno del progetto “Haiti. Il coraggio di un nuovo inizio”, per contribuire al sostegno delle famiglie colpite e alla ricostruzione dei villaggi e delle strutture sociali distrutte del terribile terremoto dello scorso agosto. In programma canti e brani musicali della tradizione natalizia italiana ed europea e la lettura di poesie di Maria Giovanna De Pasquale, Pietro Lorenzetti e Elio Pezzi.

CIBO & SOLIDARIETÀ

Quegli inediti “piatti sospesi” preparati da professionisti col cuore. L’iniziativa della cuoca Rosella Mengozzi Rosella Mengozzi, conosciuta e stimata cuoca e insegnante di cucina con la sua scuola “Saperi e Sapori” a Ravenna, ha aderito con entusiasmo al progetto “Piatto Sospeso” abbinando professionalità e generosità. Ne abbiamo parlato con lei... Quale è stata l’occasione per dare una mano in piena gratuità al progetto “Piatto Sospeso”?: «Da tempo ho prestato la mia professionalità di cuoca per alleviare situazioni difficili di indigenti e in questa occasione gli amici di “Ecologia di Comunità“ mi hanno chiesto di intervenire con una modalità diversa rispetto al progetto del “Piatto Sospeso”: fornire a senzatetto piatti gustosi almeno due sere la settimana all’ora di rientro nella struttura di via Vicoli gestita dal progetto Crescita del Consorzio “Il Solco”. Una semplice modalità di attività gratuita supportata altrettanto gratuitamente da produttori virtuosi (dal pesce di Ecopesce di Cesenatico alle farine del Molino Benini, dal pollame di Pelloni alle verdure del Villaggio del Fanciullo… il tutto condito dall’olio Case Bianche). Così a fine anno avrò strappato un sorriso da chi riceve un mio piatto serale… almeno un migliaio di volte». Le mille sfaccettature della povertà alimentare richiedono quindi risposte adeguate e sempre diverse.

«Certamente. Infatti, ad esempio, abbiamo inaugurato con Satispay una modalità di contribuzione più semplice e generalizzata anche per contribuire con piccole cifre. E in particolare nell’ambito del progetto “Spasso in Ravenna” per valorizzare il Borgo San Rocco abbiamo con successo chiesto ai commercianti del quartiere di promuovere questa forma di sostegno garantendo che il ricavato venga donato alla Mensa di Fraternità del Borgo San Rocco. Un modo semplice per riconoscere il gran lavoro ereditato da Don Ugo e per far sentire comunità uno dei pochi veri borghi di Ravenna che avrebbero bisogno di rigenerarsi e rivivere. Siamo ad esempio disponibili in primavera a partecipare attivamente alla riedizione delle mitiche serate di cappelletti nel Borgo, chiuso per l’occasione al traffico». Ma la tua instancabile attività ha applicato anche la tua sapienza gastronomica e la tua “arte del ricevere” con una serata indimenticabile, perché no, replicabile. «È vero. In fondo il modello è stato quello tradizionale e cioè una cena di beneficenza classica, ma gestita in uno spazio importante come lo Chalet dei Giardini e con un’impeccabile gestione. Non sta a me a dirlo, anche perchè si è avvalsa dalla professionalità e della attiva disponibilità dei gestori. Oltre 50 raven-

nati hanno offerto il ricavato della “Cena di gala: a tavola con Lady Chef” al “Piatto Sospeso”. Mille sono le strade per contrastare la povertà alimentare, che si sta purtroppo consolidando come segno di disagio e diseguaglianze, e dobbiamo combattere ed essere solidali tutti insieme: istituzioni, imprese, volontariato e cittadini».


4 e 5 dicembre 11 e 12 dicembre 8 e 9 gennaio

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SOCIETÀ / 13

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VERSO LE FESTE/2

9-15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

VERSO LE FESTE/4 A Russi tre giornate per donare un regalo ai bisognosi. Consegna a cura di volontari Il 10, l'11 e il 12 dicembre, nella sala del Consiglio Comunale di Russi torna il progetto di volontariato“Missione Natale.” Dalle 10 alle 17 sarà possibile portare in Municipio qualcosa di caldo, un passatempo, qualcosa di goloso o un prodotto di bellezza, insieme a un biglietto speciale in cui indicare a chi è destinato (uomo, donna, bambino). A consegnare il pacco regalo a chi ha bisogno di un pensiero in piu ̀, saranno giovani volontari selezionati dal Comune.

A Castel Bolognese anche una marcia dei diritti umani Un calendario di iniziative natalizie anche a Castel Bolognese. Sabato 11 dicembre alle 10 al Parco fluviale si terrà la marcia dei diritti umani “Dal dialogo alla pace” dell’Unione della Romagna Faentina; alle 10.30 secondo appuntamento della rassegna “Un Castello di libri” alla Biblioteca comunale Luigi Dal Pane: Flavio Troisi presenta la sua opera Ogni luogo un delitto (Autori Riuniti, 2021). Nel pomeriggio, dalle 14 alle 19 piazza Bernardi si anima con diversi banchetti, eco-giochi di una volta, spettacoli di narrazione e ombre e infine alle ore 18, in chiusura, il coro gospel Voices of Joy.

MUSICA E BILLO CIRCUS SOTTO L’ALBERO IN PIAZZA A RAVENNA L’immagine qui sopra di Elisa Lanconelli è stata scelta del Comune di Ravenna per promuovere il secondo Natale in era pandemica. Con un calendario di iniziative minori, per fare in modo di non creare assembramenti. Tra le rassegne già partite, quella degli spettacoli sotto l’albero di piazza del Popolo: sabato 11 dicembre alle 11 si terrà l’esibizione degli allievi della scuola di ballo “ You and me danza sportiva”; alle 17 sarà la volta della Scuola di musica “Centro Mousikè” con il coro “To be Choir” diretto da Valentina Cortesi; domenica 12 dicembre, alle 17, Billo Circus, alias Enrico Astolfi, coinvolgerà il pubblico di grandi e bambini (il circo di Billo ritornerà anche a Natale, come da consuetudine).

AMBIENTE Al circolo Prometeo “L’ecofuturo che vogliamo” Sabato 11 dicembre alle 20.45 al circolo Arci Prometeo di Faenza una serata per riflettere sulle grandi sfide ambientali. «Per capire come andare oltre il “bla bla bla” dei potenti dell'ultima COP26, creando dal basso sostenibilità e migliorando la nostra vita», scrivono gli organizzatori. Interverrà durante la prima parte dell'evento Michele Dotti, “educattore” e direttore di “L’Ecofuturo Magazine”. A seguire il live dei MoMa, band alternative rock sempre in prima fila per quanto riguarda il tema della tutela ambientale. A presentare la serata sarà Giordano Sangiorgi.

VERSO LE FESTE/3 Due domeniche di spettacoli e giochi nel quartiere Alberti Gli esercenti delle vie Alberti, Brunelleschi e Le Corbusier (e strade limitrofe), a Ravenna, organizzano due domeniche di festa, il 12 e il 19 dicembre, in cui il quartiere sarà caratterizzato da un articolato programma di spettacoli, giochi, iniziative per grandi e bambini. Gli incassi saranno devoluti in beneficenza.

Un Garage Sale a tema natalizio all’Almagià Garage Sale torna l'11 e il 12 dicembre a Ravenna con un'edizione dedicata alla shopping natalizio, alle artificerie Almagià, dalle 10 alle 19. Tra usato di qualità, vintage, modernariato e tanti progetti unici handmade. .

CINEMA Stefano Mordini presenta La scuola cattolica al Mariani Lunedì 13 dicembre alle 21 il regista Stefano Mordini sarà presente al Cinema Mariani di Ravenna per la proiezione de La Scuola Cattolica, suo ultimo film tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Albinati vincitore del Premio Strega nel 2016, sul massacro del Circeo. Il nuovo lungometraggio del regista marradese è uscito nelle sale il 7 ottobre, con un divieto ai minori di 18 anni che, soprattutto per le motivazioni, ha originato forti critiche.


11 e 12 dicembre 8 e 9 gennaio

14 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 9-15 dicembre 2021

HANDMADE MARKET PER LE VIE DEL CENTRO

MUSEI

Dalle Dalle ore ore 10 10 alle alle ore ore 18.00 18.00 via via Corrado Corrado Ricci Ricci ee via via Gordini Gordini

MOSTRE/1

Riapre, tutta nuova, la Pinacoteca di Faenza All’inaugurazione anche il direttore degli Uffizi Fino al 6 gennaio ingresso gratuito per i residenti

Sabato 11 dicembre la Pinacoteca di Faenza, l'istituto culturale più antico della città, riapre profondamente rinnovato sia negli allestimenti quanto nel percorso espositivo. Paradossalmente il Covid ha offerto al museo una grande opportunità: durante i mesi di chiusura negli spazi di via S. Maria dell'Angelo ha preso vita un intervento di riallestimento e ridefinizione di molti degli spazi espositivi del museo. «Un progetto (allestimento a cura dello studio Lucchi e Biserni, ndr) - si legge nella nota inviata alla stampa impostato su una grande attenzione al visitatore e ai canoni espositivi che oggi vengono maggiormente apprezzati anche nei più rinomati contesti metropolitani, per una visita decisamente rinnovata nel segno di una grande attenzione alla valorizzazione delle opere nell'obiettivo dichiarato di metterne in luce tutta l'intrinseca preziosità». L’appuntamento per l’inaugurazione è per sabato 11 dicembre dalle 17. Interverranno tra gli altri anche Giorgio Cozzolino della Direzione regionale Musei Emilia-Romagna e il direttore degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt. A partire dal 12 dicembre la Pinacoteca sarà aperta al pubblico ogni giorno, dal martedì alla domenica, per un totale di 24 ore settimanali. Dalla data della riapertura e fino al 6 gennaio la visita sarà gratuita per i residenti nel comune.

Il sindaco Massimo Isola e la dirigente del Settore Cultura, Benedetta Diamanti, alla “nuova” Pinacoteca

SCULTURA Tre critici a confronto sabato pomeriggio alla Fondazione Sabe

INEDITI DEL NOVECENTO, DA BOCCIONI A DE PISIS, AI MAGAZZINI DEL SALE DI CERVIA Fino al 26 dicembre circa 150 tra dipinti, sculture e disegni provenienti da tre collezioni italiane. Con incontri tutti i giorni Ha inaugurato mercoledì 8 dicembre la mostra “Inedito Novecento. L'arte nella collezione Breganze da Mario Mirko Vucetich a Filippo De Pisis”, nella cornice dei Magazzini del Sale a Cervia, organizzata dall'associazione Italia Liberty, a cura di Andrea Speziali. Sarà visitabile fino a domenica 26 dicembre. Sono esposti inediti del Novecento tra dipinti, sculture e disegni di artisti come Mirko Vucetich, Neri Pozza, Filippo De Pisis (foto), Umberto Boccioni, Nino Corrado Corazza, Emil Hoppe, Arturo Noci, Leonardo Castellani, Arturo Martini, Antonio Zancanaro, Mario Albanese, Nino Bertocchi, Placido Barbieri, Giuseppe Sommaruga, Silvio Gambini, Nino Maccari. Una esposizione di circa 150 opere provenienti da tre collezioni: Fratelli Breganze di Vicenza, Roberto Parenti di Sogliano al Rubicone e Italia Liberty di Rimini. Tra i capolavori in mostra si segnalano cinque dipinti ad olio su tela di Filippo De Pisis con nature morte; il progetto del grande crocifisso al Tempio Internato Ignoto di Padova realizzato da Mario Mirko Vucetich nel 1957. Fino al 24 dicembre sono in programma incontri sui vari temi della mostra, tutti i giorni (tranne il 10 dicembre), nel tardo pomeriggio.

MOSTRE/2

Sabato 11 dicembre alle 17 alla nuova Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna (in via Pascoli 31, negli spazi dell’ex galleria Ninapì), in occasione della diciassettesima Giornata del Contemporaneo, si terrà un dibattito sulla scultura con tre critici d’arte. Si tratta di studiosi di tre generazioni differenti, ossia Claudio Cerritelli (Accademia di Brera), Anna Mazzanti (Politecnico di Milano) e Luca Pietro Nicoletti (Università di Udine), che affronteranno i concetti di “immagine”, “forma” e “oggetto” in rapporto ai rivolgimenti della scultura degli ultimi trent’anni. L’evento si inserisce nell’ambito delle attività collaterali alla mostra personale “Fuori Asse” di Mirella Saluzzo visitabile negli spazi della Fondazione fino al 19 febbraio.

NOVITÀ NATALE 2021

LA RAVENNA DEL COVID 19 NELLE FOTO IN BIANCO E NERO DI TAZZARI

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È stata inaugurata il 3 dicembre, al chiostro della Biblioteca Oriani di Ravenna, la mostra fotografica “Ravenna Covid-19”, che espone gli scatti realizzati da Luigi Tazzari durante la quarantena. Un racconto fotografico che narra con iperrealismo il tempo sospeso del Covid-19, per un progetto sostenuto da Auser Ravenna. La mostra sarà visitabile fino al 24 dicembre, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, il martedì e il venerdì dalle 15 alle 18.30.

MOSTRE/3 Le opere di Cucchiaro e Ceci negli spazi di Palazzo Rasponi Ha inaugurato il 4 dicembre a Ravenna, nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, la mostra “Specie di spazi”, un dialogo tra scultura, pittura e spazio architettonico. Le sculture e le pitture sono quelle contemporanee di Nicola Cucchiaro (Rimini, 1957, una sua opera nella foto) e Juan Carlos Ceci (Saragozza, 1967), in dialogo con gli spazi del palazzo, lasciate spoglie. Il progetto espositivo prevede anche una sala dedicata alla città di Ravenna, con diversi riferimenti danteschi. La mostra è visibile fino a domenica 9 gennaio. Ingresso libero.


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16 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 9-15 dicembre 2021

TEATRO COMICO

TEATRO

Le storie “sconcertanti” di Vergassola a Massa

IL “CABARET YIDDISH” DI MONI OVADIA FINO A DOMENICA ALL’ALIGHIERI

Sabato 11 dicembre alla sala Al Carmine di Massa Lombarda alle 21 terzo appuntamento della stagione con Dario Vergassola, in scena con “Storie sconcertanti”. Vergassola festeggia i vent’anni di carriera come intervistatore comico in uno spettacolo serrato e incalzante.

L’omaggio al “suo” Fantozzi di Anna Mazzamauro

La stagione dei teatri di Ravenna prosegue al teatro Alighieri con Cabaret Yiddish di Moni Ovadia, in scena da giovedì 9 a domenica 12 dicembre con repliche alle 21 (domenica alle 15.30). Quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, ovvero il “suono dell’esilio” del popolo ebraico, è al centro di questo cabaret fatto di brani malinconici, canti sublimi, storielle che sono aforismi esilaranti. Uno spettacolo da camera intramontabile (il debutto risale al 1992), attinto da quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica, che risale agli esordi scenici di Moni Ovadia. Cabaret Yiddish è il secondo spettacolo dell’anta della Stagione denominata Malagola, come la scuola di vocalità e centro studi sulla voce diretta da Ermanna Montanari. Moni Ovadia fa parte del corpo docente e nei giorni dello spettacolo terrà una serie di lezioni di pratiche di creazione sonora.

COMMEDIE A TEATRO Giobbe Covatta e Pino Quartullo nel weekend a Cervia Giobbe Covatta e Pino Quartullo saranno protagonisti, sabato 11 e domenica 12 dicembre alle ore 21 sul palcoscenico del Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia, di Hollywood burger, divertente commedia di Roberto Cavosi, interpretata anche da Fausto Caroli e diretta dallo stesso Quartullo. Gli interpreti dello spettacolo incontreranno il pubblico domenica 12 dicembre alle ore 18 al Ridotto del Teatro Walter Chiari (l’ingresso all’Incontro è gratuito).

Tornano I soliti ignoti. La prima del riallestimento, il 12 dicembre al Masini Domenica 12 dicembre alle ore 21 il Teatro Masini di Faenza ospita la “Prima” del ri-allestimento di I soliti ignoti, la prima versione teatrale del mitico film con la regia di Mario Monicelli uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia e non solo. Protagonisti della commedia sono Vinicio Marchioni (che ne è anche regista) e Giuseppe Zeno, affiancati da Paolo Giovannucci, Salvatore Caruso, Vito Facciolla, Antonio Grosso, Ivano Schiavi e Marilena Annibali. Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri sbarcano dunque sulle scene teatrali, riportandoci nell’Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L’adattamento teatrale, curato da Antonio Grosso e Pier Paolo Picciarelli, è fedele alla sceneggiatura originale senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere vicina quell’epoca lontana.

Al Goldoni rivivono i Parenti serpenti. Con Lello Arena e Giorgia Trasselli

Sarà la grande Anna Mazzamauro a inaugurare, giovedì 16 dicembre alle ore 21, la rassegna di Teatro Comico al Comunale Walter Chiari di Cervia. L’attrice, accompagnata dal chitarrista e pianista Sasà Calabrese, porterà sul palco Com’è ancora umano Lei, caro Fantozzi, uno spettacolo di parole e musica per Paolo Villaggio, suo compagno d’avventura nei tanti capitoli cinematografici dedicati al mitico “ragioniere”.

Commedia cinica e divertente di Carmine Amoroso, Parenti serpenti, già portata sul grande schermo nel 1992 da Mario Monicelli, giunge al Teatro Goldoni di Bagnacavallo lunedì 13 e martedì 14 dicembre alle ore 21 nella rilettura per il palcoscenico di Luciano Melchionna. Protagonisti della pièce sono Lello Arena e Giorgia Trasselli, insieme a Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Luciano Giuliano, Annarita Vitolo. Un gruppo numeroso che interpreta i vari componenti di una famiglia che si ritrova per trascorrere insieme il Natale. Una commedia in bilico tra divertimento e crudeli cupezze di parenti che si trasformano in crudelissimi nemici. Gli interpreti della pièce saranno anche protagonisti dell’incontro che si terrà martedì 14 dicembre alle 18 al Ridotto del Teatro Goldoni.

PROSA

TEATRO RAGAZZI Il seme magico cresce domenica pomeriggio a Bagnacavallo Nuovo appuntamento, domenica 12 dicembre alle ore 17, con la rassegna Favole della Stagione 2021/2022 del Teatro Goldoni di Bagnacavallo. La compagnia Teatro Perdavvero porta in scena una delle più recenti produzioni di Accademia Perduta/Romagna Teatri: Il seme magico, uno spettacolo di Marco Cantori, che ne è anche interprete insieme a Diego Gavioli.

LINO MUSELLA PORTA (DI NUOVO) EDUARDO DE FILIPPO AL COMUNALE DI RUSSI I testi del gigante Eduardo De Filippo sono protagonisti del cartellone di prosa del teatro comunale di Russi che martedì 14 dicembre con Tavola tavola, chiodo chiodo... offre la scena al progetto di Lino Musella (nella foto) e Tommaso De Filippo tratto da appunti, articoli, corrispondenze e carteggi di Eduardo.


HANDMADE MARKET PER LE VIE DEL CENTRO

CULTURA / 17

8 e 9 gennaio Dalle Dalle ore ore 10 10 alle alle ore ore 18.00 18.00 via via Corrado Corrado Ricci Ricci ee via via Gordini Gordini

MUSICA ELETTRONICA Al Planetario tra sound ecology e field recordings con Lami e Nàresh Ran

9-15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

CLASSICA/1

JAZZ

Musica spagnola al Concerto della Domenica

Torna a Ravenna l’originale rassegna Paradoxes, performance di musica elettronica per planetario ideata da Orthographe. L’appuntamento è al planetario di viale Santi Baldini il 14 dicembre dalle 21.30 con il sound artist ravennate Giovanni Lami - attivo nell’ambito della ricerca elettroacustica e del sound-ecology - e Nàresh Ran, ormai storico gestore della label Dio Drone, punto di riferimento per la musica estrema italiana; il suo percorso è rappresentato dal personalissimo rapporto con field recordings e strumenti portatili, analogici e digitali.

Pianoforte e ballerina alla Sala Corelli con la Mariani

RAVA E TAUFIC PER CROSSROADS ROCK

Giovedì 9 dicembre alle 21.30 al teatro Socjale di Piangipane un duo di grande espressività, formato da Enrico Rava (foto) alla tromba e Roberto Taufic alla chitarra, sarà protagonista del concerto finale dell’edizione 2021 del festival Crossroads.

AGENDA CONCERTI Al bagno Oasi un live acustico in stile New Orleans

AL BRONSON L’UNICA DATA ITALIANA DI MOOR MOTHER Dopo la cancellazione last minute in ottobre, arriva sabato 11 dicembre al Bronson l’unica data italiana del tour europeo di Moor Mother, nome d’arte di Camae Ayewa (foto), artista, attivista, performer della scena underground di Philadelphia, attiva nell’ambito della black music. In apertura R.Y.F. presenta il nuovo Everything Burns.

HIP HOP Aperitivo sul “Sofà” del Cisim con dj e concerti rap Terzo appuntamento con la rassegna Rap Sofà al Cisim di Lido Adriano, con artisti di livello nazionale e i migliori emergenti del territorio e dj-set di Dj Nersone aka Ciccio B, affiancato dai giovani Tony Lattuga e Dj 2click. Il terzo evento è in programma domenica 12 dicembre e inizierà alle 16.30 con l’inaugurazione della mostra di Pax Menombra. A seguire i live del rapper milanese Warez, del romano Adriano Ered e di Clave, da Palermo.

CONCERTI

Domenica 12 dicembre da mezzogiorno al bagno Oasi di Marina di Ravenna brunch e concerto targato Spiagge Soul: la storica cantante ravennate Gloria Turrini si esibirà sulle note blues della chitarra di Francesco “King Frisko” Plazzi per un set acustico in stile New Orleans. Fortemente consigliata la prenotazione dei tavoli.

Un omaggio a Gaber e Jannacci e l’arpa di Sangineto al Mama’s Doppia serata dedicata alla musica al Mama’s di Ravenna. Venerdi 10 dicembre alle 21.30 omaggio a Gaber e Jannacci con il quartetto I Corsari (Gianluigi Tartaull a voce e chitarra, Luca Bombardi al pianoforte, Andrea Mercuriali alla batteria, Gian Luca Ravaglia al contrabbasso). Sabato 11 dicembre alle 21.30 Adriano Sangineto in un concerto di “arpa creativa”, con l’artista (presente anche sulla scena internazionale) che sfrutta arpa celtica, effetti e voce.

Domenica 12 dicembre alla sala Corelli del teatro Alighieri alle 11, sarà ospite dei Concerti della Domenica curati dall’Associazione Mariani, il pianista Axel Trolese. Classe 1997, Trolese durante la sua formazione ha studiato con alcuni dei più importanti musicisti tra cui Louis Lortie e Benedetto Lupo. Ha ottenuto due Lauree al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi e all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. È un artista in residenza alla Queen Elisabeth Music Chapel di Waterloo. Il programma è interamente dedicato alla musica spagnola. Trolese eseguirà Canço i Dansa n° 1, Canço i Dansa n° 3 e Canço i Dansa n° 6 di Frederic Mompou, Danzas fantasticas op. 22 di Joaquin Turina, El Puerto dal 1° libro di Iberia, Jerez dal 4° libro di Iberia di Isaac Albéniz, Fantasia Bætica di Manuel de Falla. La bailaora (ballerina di flamenco) Marta Roverato accompagnerà con le sue coreografie le esecuzioni al pianoforte di Trolese.

CLASSICA/2

AL SOCJALE DALLA CLASSICA ORCHETRA AFROBEAT FINO ALL’AVVOCATO GIACOMO SCUDELLARI... Nella serata di presentazione del progetto Unapalma anche i Manuel Pistacchio, tra cantautorato e psichedelia Settimana intensa al Socjale di Piangipane, che dopo il festival Crossroads di giovedì (vedi fotonotizia in alto), si appresta a ospitare sul proprio palco venerdì 10 dicembre (dalle 21.30) la Classica Orchestra Afrobeat, il progetto multiculturale del musicista e compositore emiliano Marco Zanotti. Una fusione di suoni e strumenti per una delle realtà italiane più apprezzate all'estero, tanto da essere tra i pochi italiani ad aver partecipato al leggendario Glastonbury Festival. Sabato 11 dicembre, sempre dalle 21.30, i concerti saranno addirittura due. L’avvocato ravennate Giacomo Scudellari (foto) veste i panni del cantautore raffinato e presenta il suo nuovo progetto Unapalma e l’album di inediti "Eternit". Tornano poi dalle nostre parti i Manuel Pistacchio, band romagnola che unisce il cantautorato fuori dagli schemi alla psichedelia.

CONCERTI GRATUITI ALLA SALA CORELLI CON MIKROKOSMI 2021 Anche se sfasato rispetto al consueto calendario, l’Associazione Culturale Mikrokosmos, sotto la direzione artistica di Barbara Valli, ha programmato l'edizione 2021 di “Mikrokosmi”, una stagione concertistica attesa e apprezzata dalla critica locale e nazionale, per la capacità di unire linguaggi musicali diversi tra loro in proposte di notevole caratura artistica. Una versione ridotta a causa della pandemia che comprende cinque appuntamenti, tutti a ingresso gratuito, alla Sala Corelli del Teatro Alighieri. Dopo il concerto inaugurale dell’8 dicembre con il duo Lisa Redorici e Gianluca Blasio, lunedì 13 dicembre alle 20,45 il trombettista Giuseppe Iacobucci e la pianista Luna Costantini (nella foto) proporranno musiche di Hindemith, Rachmaninov, Böhme, Händel/Fitzgerald. Poi due appuntamenti dedicati ai giovani allievi delle scuole Mikrokosmos e Ceroni Piano School, domenica 19 dicembre alle 17,30 e martedì 21 dicembre alle 20,45. Per finire, mercoledì 22 dicembre alle 20,45 il pianista Giuliano Tuccia con pagine di Scarlatti e Schumann.


EFFETTO NOTTE

18 / CULTURA

NOWHERE SPECIAL

rass. Il Cinema Ritrovato ven. 10 - sab. 11: ore 18.30 - 21.00 gio. 9: ore 18.30-21.00

RAVENNA&DINTORNI 9-15 dicembre 2021

dom. 12: ore 16.00 - 18.15 - 21.00 mer. 15: ore 18.30 - 21.00

LO SPETTACOLO INCONTRI LETTERARI

L’omaggio a Dante in stile giapponese tra musica e cinema All’Alighieri il 16 dicembre una prima mondiale

Alla biblioteca di Cervia la riedizione di Volapié di Max David Venerdì 10 dicembre alle 16.30 alla biblioteca di Cervia verrà presentata una nuova edizione dell’opera di Max David “Volapié”: considerato dagli addetti ai lavori il miglior libro scritto in Italia sulla corrida, apprezzato da Hemingway, fedele ritratto della Spagna del passato. La nuova edizione contiene una illustrazione di Miquel Barceló realizzata per l’occasione e si avvale del contributo dello scrittore Matteo Nucci, che sarà presente a Cervia, insieme a Stenio Solinas, direttore editoriale della casa editrice Settecolori e giornalista de “Il Giornale”; Carlo D’Ercole, avvocato, collezionista, amico di Barcelò. L’incontro sarà un tributo all’opera e una occasione per ricordare lo scrittore cervese, molto legato alla Romagna e che ha voluto lasciare alla biblioteca “Maria Goia” i suoi libri e l’archivio dei suoi scritti.

Matteo Cavezzali e Filippo Mazzotti parlano di Buda e Ponzi Giovedì 16 dicembre alle 20.30 al teatro Alighieri di Ravenna nell’amSabato 11 dicembre alle 19 al Circolo Ravennate e dei Forestieri di Ravenna, in via Corrado Ricci bito dell’Ottobre Giapponese va in scena la prima mondiale del concerto 22, si terrà la serata “La Romagna e il Sangue d’America, Conversazioni su Mario Buda e Charles per mezzo soprano, pianoforte, voce narrante e flauto, L'amor che move il Ponzi: i due romagnoli che hanno lasciato un segno indelebile nel Nuovo Mondo”. Lo scrittore sole e l'altre stelle. In programma i brani inediti creati appositamente ravennate Matteo Cavezzali presenta il suo secondo romanzo, Nero d'Inferno, Edizioni Mondadalla compositrice giapponese Michiko Inoh, che ha messo in musica aldori, la storia dell'uomo che fece saltare in aria Wall Street negli anni ’20, l'anarchico italiano cuni brani della Divina Commedia nella traduzione giapponese di Mario Buda. Filippo Mazzotti presenta il suo romanzo d'esordio, Lo Schema Ponzi, Piemme. Sukehiro Hirakawa e di Fujitani Michio. Il professor Fujitani, uno dei massimi dantisti oggi attivi in Giappone, è stato il consulente scientifico “Ri-teologizzare Dante”: l’ultima Lettura Classense on line del progetto. Nel concerto anche musiche di Liszt e un Sabato 11 dicembre è in programma l’ultimo appuntamento delle Letture Classensi, alle 17.30, omaggio alla tradizione della per un evento però trasmesso solamente on-line in streaming su Facebook RavennaperDante e poesia classica del Giappone, vivadante.it. Il tema è “Ri-teologizzare Dante? Percorsi e prospettive per Dante e la cultura del con alcuni brani tratti dalla suo tempo” e verrà affrontato da Paola Nasti (Northwestern University). raccolta Ogura hyakunin isshu, ovvero “Cento poesie di cento Gianni Vacchelli sul Sommo Poeta e l’iniziazione femminile poeti”, compilata nel XIII secolo e messa in musica dalla stesVenerdì 10 dicembre alle 18 alla sala Muratori della biblioteca Classense di via Baccarini 5, a Rasa Inoh. venna, il noto scrittore e docente Gianni Vacchelli presenta “Dante e l'iniziazione femminile. Il concerto sarà tenuto da Beatrice, Maria e altre dee”, nell’ambito degli incontri del Centro Relazioni Culturali. un ensemble che comprende Hiromi Yamada (mezzo sopraA Piangipane poesie e racconti con Nevio Spadoni no, nella foto), Denis Zardi (pianoforte) e Vanni MontanaL’associazione culturale Il Trebbo di Piangipane organizza per venerdì 10 dicembre alle ore ri (flauto). 20,30 alla biblioteca in piazza XXII Giugno una “Ciacarêda d’Nadêl”, poesie e racconti con Dato che i testi dei brani lo scrittore, poeta e drammaturgo Nevio Spadoni accompagnato alla fisarmonica di sono in giapponese, la loro eseChristian Ravaglioli. cuzione sarà alternata alla declamazione delle medesime terzine nell’originale dantesco Al Mar il libro su come il Sol Levante con la voce narrante di Gianfranco Tondini. Nel corso della “ha rivoluzionato la moda italiana” serata verranno riproposti anche tre brevi cortometraggi, Venerdì 10 dicembre alle 16.30 alla sala Martini del Mar di RaMittente Giovanni Gardini realizzati da Honami Yano, venna, nell’ambito della mostra Epopea Pop e della rassegna Duanmu Junqing e Sijia Luo, Ottobre Giapponese, è in programma la presentazione del litre giovani registi asiatici che bro di Laura Dimitrio “Non solo Kimono. Come il Giappone ha si sono cimentati nella trasporivoluzionato la moda italiana”. Nel volume si affronta anche la ricezione italiana delle subculture giapponesi all'inizio del sizione delle terzine dantesche XXI secolo, in particolare i cosplayer e la moda kawaii. con il linguaggio del cinema di animazione. Ingresso gratuito

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«Mosaico di Ravenna»

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Nel 1957 l’Olivetti dava alle stampe un elegante album fotografico intitolato «Mosaico di Ravenna» dove le grandi tavole fotografiche erano precedute da una sapiente e poetica introduzione firmata dallo scrittore Franco Fortini: «Di rado si è avuta una così prodigiosa tensione fra segno e significato come nei mosaici ravennati. È un vero e proprio ‘effetto di straniamento’, ottenuto con un violento sovrapporsi di oggetto e di idea. L’unità espressiva elementare è la pietra, il parallelepipedo di pasta vitrea o di marmo, che ha qui una sua esistenza separata, esibita e distinta […]. Alberi, fiori, vesti, corone, armi, pareti, pupille sono sempre, e in modo divergente e simultaneo, allusione ad una essenza e ad una esistenza, sono apparenze del reale e sostanza dell’irreale […]. Il paradosso è ottenuto congiungendo due elementi contraddittori, la rigidità della pietra con la labilità della luce colorata che l’attraversa e scintilla dalle superfici curve. Contraddizione che nutre il fascino delle pietre preziose […]. Il mosaico ripete in ogni sua parte la natura della propria “materia prima”. Acque, stoffe, capelli, carni, sono a un tempo un conglomerato di pietre e un’unica pietra preziosa. Anche le serie di volti o di nimbi sono un esatto equivalente della ripetizione che si ha negli elementi decorativi di un pallio o di un fregio. La testa di Teodora è una borchia, una coppa decorata […]. E finalmente un’intera figura umana o celeste è una tessera di più ampio mosaico».


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CULTURA / RUBRICHE / 19 9-15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

NdL - Nota del Lettore

L’America dei “giusti” in una serie tv: un pugno nello stomaco (da non perdere)

Breve storia della frattura tra pubblico e opera d’arte

Mas, una storia al femminile

di Francesco Della Torre

di Enrico Gramigna

di Federica Angelini

When They See Us (di Ava DuVernay, miniserie, 2021) Il caso della jogger di Central Park del 1989 è una delle ferite più profonde della storia recente di New York: una ragazza che correva nel parco fu aggredita e violentata, e quasi immediatamente furono accusati e condannati cinque giovanissimi, tutti con la pelle nera, che nulla centravano con l’accaduto. Storia terribile con (spoiler) relativamente lieto fine che ha ispirato questa miniserie di quattro episodi, che concentra la prima ora sulla presentazione dei personaggi, per proseguire prima col processo, poi con la vita carceraria dei protagonisti, fino a un’estremamente tardiva (e casuale) risoluzione del mistero. Il metodo usato dagli investigatori per estrapolare una finta verità dalle bocche dei protagonisti è solo il primo di una serie di (giusti) pugni nello stomaco che queste quattro ore riservano allo spettatore: all’alba degli anni Novanta troviamo quella che dovrebbe essere l’America del progresso e dei giusti, estremamente indietro su diritti, questione razziale e considerazione dei ceti sociali più bassi. La polizia, poi, non fa che acuire e accentuare queste gravi lacune che caratterizzavano la società di allora. Eccellente il cast, soprattutto nei suoi giovani (e non, visto che poi li mostreranno adulti) protagonisti e per una serie di attori ben più noti che donano un perfetto contrasto alla vicenda, da John Leguizamo presente nei migliori film di Spike Lee alla “casalinga disperata”, ma qui cattivissima, Felicity Huffman, da Vera Farmiga (The Departed) a un volto assai noto del serial giovane come Joshua Jackson. When They See Us è un film, diviso per motivi di lunghezza in quattro parti da un’ora ciascuna, che punta tutto sul territorio emozionale, sia a livello di scelte registiche che di priorità narrative, visto che la vicenda giudiziaria sale in primo piano quando mostra le ingiustizie perpetrate nei confronti dei protagonisti. Protagonisti che conosciamo a fondo proprio per la struttura dell’opera che allarga i punti di vista verso la comunità ingiustamente colpita dalla vicenda raccontando le reazioni, l’impossibilità di reagire contro un potere più forte, l’impotenza giudiziaria, una comunità che da un lato assiste inerme e però a volte sembra voler decisamente cambiare pagina, col rischio di perdere i propri figli. Primo e ultimo episodio la fanno da padrone, perché la narrazione è comunque lenta e centralmente si preme tantissimo sul pulsante emotivo, tralasciando quasi del tutto la storia; ma la serie vuole sensibilizzare e colpire proprio col classico pugno nello stomaco ogni sorta di spettatore, dal ragazzo che potrebbe essere “uno dei cinque” all’adulto che magari quella vicenda la ricorda bene. Il senso di angoscia che trasmette trova uno sfogo finale, potente e commovente, che descrive le “nuove” vite dei suoi protagonisti e che ci consegna un doveroso “omaggio” a questa enorme ingiustizia e a questi ragazzi; inoltre mette il dito in quella terribile piaga che, ancora una volta, è il razzismo.

C’era una volta l’aristocrazia. Ciò che gli esponenti di questa classe sociale desideravano era fatto e, molto spesso, più si ragionava intorno a capricci e più erano le risorse messe a disposizione. Pittura, architettura, scultura, nessun’arte era dimenticata, e meno di tutte lo era la musica. Accadeva, dunque, che i re e i principi si adoperassero per avere tra le loro fila i musicisti migliori (che, con un afflato patriottico, si può dire che negli ultimi cinquecento anni erano quasi tutti germogli del Belpaese) per valorizzare al massimo le proprie orchestre e i propri teatri. L’esempio più eclatante e noto è, certamente, il rapporto continuativo che Franz Joseph Haydn intrattenne coi principi Esterházy, ma con la caduta dell’Antico Regime qualcosa si ruppe. Vero è che la ghigliottina non fece rotolare tutte le teste coronate d’Europa, tuttavia, diede il via a un cambiamento epocale verso l’età moderna. Al netto di casi rari e particolari (come, per esempio, Wagner – Ludwig II di Baviera), già nell’Ottocento il concetto di protezione e committenza era cambiato in maniera netta. Se il riferimento per il popolo non era più l’aristocrazia, bensì il popolo stesso, anche l’arte (allontanata dal mecenatismo e in mano a Mammona) non avrebbe potuto parlare una lingua nobile perché impegnata a lusingare la più grande fetta di platea disponibile. Ciò permise l’esplosione del sistema dell’idolatria dell’artista che, a poco a poco, si lasciava prendere la mano verso quella tendenza a valorizzare più il contenente del contenuto. Si moltiplicarono, così, culti della persona (cosa che tutt’ora avviene sia nell’ambito colto sia in quello leggero) invece che dell’opera d’arte. Questo feticismo verso la figura dell’artista ebbe il merito di svincolare, in parte, il processo creativo da logiche di mercato, tuttavia, pose i mattoni per erigere quelle altissime torri d’avorio nelle quali i musicisti, molti dei quali compositori, si rifugiarono accrescendo l’idea di superiorità intellettuale e morale di sé stessi. Questo distacco ha prodotto una frattura netta tra il pubblico e l’opera d’arte, una ferita che avrebbero potuto sanare soltanto gli artisti stessi, ma che, anche e soprattutto a causa della loro prosopopea, è andata via via peggiorando. Purtroppo, però, perso il contatto con il reale, dell’arte non rimane che esercizio ginnico intellettuale fine a sé stesso.

Un libro astuto, intelligente, perfetto anche da mettere sotto l'albero, in dono a lettori non necessariamente troppo esigenti. Il ballo delle pazze si inserisce infatti perfettamente nella linea editoriale e/o di matrice francese che già negli anni ci ha portato best seller come L’eleganza del riccio o il più recente fenomeno di Valérie Perrin. Il libro di esordio di Victoria Mas, uscito già diversi mesi fa, e da un paio di mesi anche divenuto film su Prime Video, si presta particolarmente alla lettura natalizia anche perché racconta una storia che sta a metà tra il romanzo e la fiaba, su un impianto storico di enorme fascino. Siamo infatti a Parigi nel 1885 alla Salpetrie dove lavora il dottor Charcot, padre della neurologia e tra i maestri di Freud. In quell'edificio nel cuore di Parigi, tutt'oggi un nosocomio, in quel periodo sono internate appunto le "pazze" o "alienate". Donne che sono state innanzitutto vittime di una società maschilista e patriarcale che ha disposto di loro fino a che non le ha ritenute indegne di partecipare al consesso civile e dunque le ha nascoste, rinchiuse, usate per la scienza o qualcosa di presunto tale. E questo indipendentemente dalla loro condizione sociale o dal loro reale stato di salute. Dentro ci sono donne che sono state stuprate, ci sono assassine, ci sono "isteriche". Dunque un libro di riscatto femminile, per certi versi, un inno alla libertà delle donne, per quanto non tutte siano personaggi davvero positivi, soprattutto nell'ambiente borghese e pensante dell'epoca. Oltre a questo elemento dominante, la trama è attraversata anche da altri fili, primo tra tutti quello del contrasto tra dubbio e certezza scientifica, tra paranormale e reale (che in quest'epoca Covid può pure rischiare di essere un tantino ambiguo) perché la protagonista condivide con il noto Commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni (e tanti altri prima di lui, per la verità) la caratteristica di vedere gli spiriti dei defunti, come scopriamo fin dalle prime pagine. Qui il riferimento letterario esplicito è Il libro degli spiriti (Le Livre des Esprits) firmato da Allan Kardec nel 1857 (pseudonimo del pedagogista francese Denizard Rivail) e oggi edito in Italia da Macrolibrarsi, che diventa una lettura clandestina nel romanzo. La tensione della trama è tutta rivolta a quel ballo di metà quaresima che per una notte all’anno apriva le porte della clinica e vi faceva entrare i “sani”, le persone “normali” che potevano ammirare da vicino le recluse, le quali a loro volta si preparavano per settimane a quell’evento annuale straordinario. Un affresco gradevole, tematiche forti raccontante tutto sommato con una certa levità grazie anche alla scrittura semplice e fluida (la traduzione in italiano è di Alberto Bracci Testasecca) scelta dall’autrice che in Francia ha vinto anche il Prix Renaudot des lycéens 2019.

“L’unica volta che conta” (Marina Romea) di Adriano Zanni

FIORI MUSICALI

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI

* musicista e musicologo


20 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 9 -15 dicembre 2021

ANIMALI DA CORTILE

Razzolano bene i magnifici pennuti allevati nell’imolese da Davide Montanari Nel podere di famiglia cura oche, anatre, pollame, tacchini e colombi, tutti rigorosamnte romagnoli, di razza autoctona. «Non è un’impresa, è una passione, impegnativa ma non certo remunerativa»

PRODUTTORI DI ROMAGNA Approfondimenti e interviste alla scoperta di produttori “eccellenti” e virtuosi di tutta la Romagna, tra storie di successo e prodotti gourmet, antiche tradizioni e innovazione

Guido Sani di di Luca Manservisi

Davide Montanari è un signore di una certa stazza, simpatico e arguto, a cui piacciono tutti gli animali della fattoria, con una predilezione particolare per i pennuti. È cresciuto nel podere imolese dei nonni materni, con i campi e la stalla e l'aia, dove razzolavano varie specie avicole. «Da bambino passavo tutto il tempo a contatto diretto con gli animali – premette –. Anche quando giocavo coi Lego costruivo recinti dove collocarli. E mia madrea dice che sto giocando ancora oggi. Forse ha ragione perché la mia più che una professione o un'azienda resta una passione...». Allora capiamoci, la sua non è impresa dalla quale ricava da vivere? «Direi piuttosto che è un hobby impegnativo e peraltro costoso più che remunerativo. Io in realtà faccio un altro mestiere. Se dovessi campare con l'allevamento delle razze autoctone sarei più magro (ride). Diciamo che questa attività è nata come una passione poi, cammin facendo, sono entrato in un'associazione che si chiama Arvar (Associazione razze varietà autoctone romagnole, ndr) e si dedica al recupero delle razze zootecniche autoctone dell'Emilia-Romagna». Ma quali sono gli animali che alleva, tutti pennuti? «Ho inizato con le oche, poi ho aggiunto i polli, i tacchini, le anatre e poi, grazie a un bando della provincia di Ravenna, ho iniziato ad allevare anche i colombi. Questa è stata un po' l'evoluzione che resta però di un'attività non imprenditoriale». E gli animali sono tutti di origine autoctona. «Si tratta di razze avicole della bassa corte romagnola. Tutti quegli animali che sono spariti dalle campagne, un po' perché l'attività agricola e zootecnica diffusa si è notevolmente ridimensionata, un po' perché certi animali sono stati sostituiti con razze diciamo più selezionate alla produzione massiva e veloce. Mentre le razze autoctone si erano evolute sulla base dell'organizzazione agricola di un tempo, in particolare la mezzadria, dove non c'era un granché di nutrimenti perché erano indirizzati agli umani e alle bestie più grandi. Così dovevano arrangiarsi nel trovare nell'ambiente intorno alle cascine il sostentamento anche con sottoprodotti dell'agricoltura o alimenti selvatici. Sono animali a crescita lenta, liberi di razzolare

«Il colombo romagnolo ha una certa taglia e non vola più di tanto, altra cosa è il piccione viaggiatore: sono parenti molto stretti, ma quest'ultimo è un'abile volatile, come noto, con un grande senso dell'orientamento che lo porta a tornare sempre al proprio allevamento». Ma tutte queste razza avicole fanno buone uova? «Le uova sono il sistema di riproduzione. E tutte le razze sono state selezionati anche per la loro capacità di fare numerose uova. Nella fase riproduttiva gran parte delle uova sono indirizzate a far nascere nuovi animali per incrementare il patrimonio zootecnico di queste razze ma son tutti buone per la mensa o per fare la pasta fresca. Per esempio, l'uovo di anatra e di oca dona elasticità alla sfoglia, che si secca meno rapidamente, e quando si fa la pasta ripiena si presta molto meglio ai tempi più lunghi di lavorazione, che so, del cappelletto».

e pascolare, trasformando cose povere in buona sostanza». Il più tipico è il pollo romagnolo, dal piumaggio fulvo, che se ne va in giro per l'aia, tra pagliai, fossi, filari... «Beh, di polli romagnoli ce ne sono di vari colori. I contadini mezzadri così riuscivano un po' a travisare il fattore rispetto al numero di animali che in realtà allevavano. Al padrone non piaceva che i suoi mezzadri avessero troppi animali intorno che non riusciva a sfruttare e anzi gli “mangiavano” la proprietà. Per questo il padrone veniva compensato con qualche galletto, cappone, gallina. Quello che interessava la famiglia contadina era anche la produzione di uova. Spesso le donne che si occupavano della raccolta, distinguevano dal colore – nero, bianco, rosso...– le migliori produttrici dalle altre, che così finivano prima in pentola o al mercato. La selezione di queste razze in fondo è avvenuta in modo pratico, per cui oggi abbiamo galline particolarmente adatte a fare le uova, e l'oca, che come produttrice di uova non la batte nessuno». Lei prima parlava di colombi, non immaginavo facessero parte di animali da cortile.

Le uova di oca sono imponenti rispetto a quelle degli altri animali da cortile. «Dipende dalle razze anche qui, ma l'oca romagnola fa uova che vanno da un peso di 150 grammi fino ai 250. Un prodotto molto sostanzioso e buono». Qual è il periodo vitale di questi animali? «Se parliamo di pollame nato a inizio primavera, per i galletti la fine arriva in autunno, i capponi arrivano a Natale come tradizione, le pollastre invece, utili per la deposizione delle uova, possono restare in vita dai tre ai cinque anni, a seconda della produttività. Rispetto alle razze degli allevamenti intensivi che sono sottoposte a un regime di luminosità e calore costanti per produrre il massimo in fretta, e quindi stressate, i polli romagnoli che vivono all'aperto, seguono i ritmi della natura e quindi la produttività è variabile a seconda delle stagioni e in particolare dal periodo di luce. Insomma si prendono in certe fasi un po' riposo e per questo hanno una longevità produttiva più lunga». Quindi è vero che gallina vecchia fa buon brodo «Certamente, le carni più strutturate, sostenute, più sapide sono ideali per essere cotte per molte ore e ricavare un brodo eccellente».


GUSTO / 21 9 -15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

CIBI DI QUALITÀ

Aziende Informano

Tanti cesti natalizi di prelibate bontà scelte per voi alla bottega di Alpine

E con l'oca che cosa si fa oltre alle uova, quando ha chiuso il suo ciclo vitale, mica come i francesi il foie gras? «No no, le nostre oche non le torturiamo ingozzandole. L'oca a fine carriera, oppure i maschi in sovrannumero, vengono avviati per la mensa. Si possono fare tanti piatti diversi, ma anche prosciuttini e insaccati, seppure si tratta di un uso più del nord della Pianura Padana che della Romagna, dove la tradizione era invece quella conservare la carne d’oca cucinata in vasi di terracotta sigillati col suo grasso. L'oca in fondo è sempre stata una miniera di proteine, per le popolazioni più povere e a rischio di indigenza delle campagne, ricavate peraltro da un animale che si ingrassava mangiando l'erba dei fossi». Ma lei si occupa anche della trasformazione in cibo dei suoi animali? «La mia missione principale è allevarli, portarli alle fiere e cederli ad altri allevatori che intendono incrementare il patrimonio di queste razze che erano quasi estinte. Certo che la produzione di uova viene raccolta e in piccola parte venduta a cultori delle cose genuine, ad altri contadini o a consumatori finali. E se sono gli animali che allevo li cedo solo da vivi».

COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina

Quella dolcezza della sacripantina La sacripantina è una tipica torta di origine genovese preparata con pan di Spagna e farcita Ingredienti per il Pan di Spagna; 180 gr. di uova, 150 gr. di zucchero, 100 gr. di farina 00, 100 gr. di fecola di patate, 100 gr. tuorli, 1 baccello di vaniglia, 1 limone non trattato. Per la farcitura: mezzo litro di latte fresco intero, 250 gr. burro, 10 tuorli, 1 bicchiere e mezzo di zucchero, 1 bicchiere di farina, 1 bicchiere di Marsala, mezzo bicchiere di Rum, 2 cucchiai di cacao amaro, zucchero a velo Preparazione: montate le uova in una planetaria o con le fruste elettriche a velocità sostenuta con lo zucchero, i semi del baccello di vaniglia e la scorza di limone grattugiata, per circa 15 minuti, finché il composto non risulterà spumoso, con bolle in superficie. Unite i tuorli, incorporandoli uno per volta e continuando a montare a bassa velocità. Amalgamate, infine, la farina e la fecola setacciate usando una spatola o un cucchiaio, per non smontare l’impasto mescolate dal basso verso l’alto. Versatelo in una tortiera dal diametro di 20 cm. imburrata e infarinata e cuocete in forno statico a 180 gradi per circa 20 minuti (fate la prova stecchino). Togliete il pan di Spagna dallo stampo adagiatelo su una gratella e fatelo raffreddare. Preparazione della farcitura: sbattere i tuorli da soli. Aggiungere lo zucchero, poi la farina, poi il Marsala. Amalgamare bene, scaldare il latte sul fuoco ed aggiungerlo a questo composto. Mescolare a bagnomaria con lo sbattitore per almeno 5 minuti. Quando il composto è raffreddato aggiungere lentamente il burro, mescolare nuovamente con lo sbattitore. A una parte della crema aggiungere il cacao. Realizzazione della torta: tagliare il pan di spagna in tre dischi, bagnarlo con un po’ di rum e mettere la crema al cacao. Coprire con l’altro disco di pan di spagna bagnarlo con il restante rum e coprire interamente la torta con la crema bianca. Coprire la torta infine con il restante pan di spagna sbriciolato. Spolverare con lo zucchero a velo. Lasciar raffreddare per qualche ora. Potete farcirla con altre tipologie di creme.

LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani

Un Sauvignon blanc bio cileno Ci trasferiamo virtualmente in Cile per assaggiare “Humo Blanco Sauvignon Blanc” 2020 della cantina “Araucano”. Siamo di fronte ad un vino BIO che mostra al naso odori di frutta bianca con sfumature minerali quasi gessose graffiati da note di foglie di fico ed erbe aromatiche. Profumi citrini si mescolano a ricordi di sfalcio d’erba e capperi sotto sale. La vicinanza dell’oceano si percepisce bene anche al palato che è di piacevole freschezza acida e deliziosa sapidità. Il palato di fatto affascina per equilibrio tra morbidezza, acidità e sapidità. Pesce al forno o formaggi freschi.

Mancano due settimane appena alla festa più attesa dell’anno e abbiamo già iniziato a pensare a che cosa scegliere per i regali da mettere sotto l’albero. Si cerca sempre di trovare qualche cosa di non banale, che possa piacere... E alla fine scopriamo che i cesti natalizi sono un dono sempre gradito. Come i classici simboli del Natale, le confezioni ricche di cose buone per la tavola e la convivialità non passano mai di moda, e sono apprezzati soprattutto quando vengono scelti e pensati con cura. Per questo vogliamo darvi il nostro consiglio e aiutarvi a scegliere un cesto natalizio da donare, che possa piacere e riscuota successo. Ecco allora qualche suggerimento di fondo. Innanzitutto si deve scegliere il budget per ogni cesto: è fondamentale sapere che cifra si ha a disposizione per essere certi di non esagerare con le spese. Anche con un budget ridotto si riescono a trovare prodotti alimentari interessanti e di qualità. Perché la qualità vince sempre sulla quantità: meglio un cesto piccolo ma con prodotti ricercati piuttosto che uno zeppo di alimenti mediocri. Chi riceverà il dono sarà in grado di apprezzare maggiormente un regalo limitato ma di valore. È importante anche pensare bene alla persona destinataria: i cesti natalizi non sono tutti uguali, quindi meglio non comprare il primo che passa sotto agli occhi. È necessario conoscere i gusti e gli interessi di chi lo riceverà, ad esempio le preferenze in ambito di cibo e vino. Preferisce consumare prodotti dolci o salati? Ama cucinare? Beve più volentieri vini secchi o amabili? Chi riceverà un regalo personalizzato sarà entusiasta e si sentirà davvero amato se i prodotti scelti saranno pensati appositamente per il suo palato. Abbiamo pensato ad alcune proposte speciali per esservi di aiuto nella scelta del cesto natalizio da regalare. Panettoni artigianali, composte di frutta, mostarde, vini di pregio, foie gras, acciughe del Cantabrico, salse e conserve prelibate, e molto altro sono le delizie che potete trovare da Alpine. Tantissime opportunità di scelta per accontentare gli amanti dei prodotti ricercati e i palati più raffinati. Chi riceverà un cesto di questa portata si sentirà sicuramente valorizzato e il successo del vostro dono sarà garantito. Un arrivederci a presto da Sara e Cristiano. Vi aspettiamo in via Cavour 43, in centro a Ravenna. Info: tel. 0544 32594 - alpineravenna@gmail.com e su Facebook


AMICI ANIMALI

22 / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 9 - 15 dicembre 2021

INTERVISTA

«Nel canile e gattile di Ravenna ho notato efficienza e sensibilità» Parla Igor Gallonetto nuovo assessore municipale ai diritti degli animali «Dobbiamo incentivare le adozioni e stimolare la “formazione” dei proprietari» Qual è il livello di tutela e benessere degli animali a Ravenna? Quali servizi sono attivi? Quali progetti saranno presto portati avanti? A questi e ad altri interrogativi risponde Igor Gallonetto, il nuovo assessore comunale con delega ai Diritti degli animali, il primo appartenente al Movimento 5 Stelle in città, che tratteggia una materia sempre soggetta a controlli e ad aggiornamenti, in cui ci sono curve di criticità alternate a volte alternate a situazione di ordinaria amministrazione. Gallonetto, il Comune di Ravenna ha due convenzioni, una prima con il canile municipale, una seconda con il gattile. Per quanto riguarda il canile, cosa può dire? «Il canile è gestito in appalto dalla cooperativa La Pieve che fa un grande lavoro per tutti i cani ricoverati che sono nella maggior parte dei casi abbandonati o randagi. Mi è capitato di visitarlo proprio all’inizio del mandato e sono rimasto colpito, oltre che dall’organizzazione efficiente, dalla grande sensibilità e attenzione umana che non sempre è scontata». Da tempo si parla di necessità di allargamento del canile: è una soluzione possibile? «L’area circostante non consente, purtroppo, molti margini di manovra. Ma ci sarà presto un ampliamento dei box per cani morsicatori che presentano criticità e non possono essere dati in adozione, sia per la loro sicurezza che per quella di chi adotta». Un problema di non facile soluzione… «Sì. Spesso l’aggressività viene scatenata da un trauma o da una cattiva educazione da parte dei precedenti proprietari. Per questo, hanno bisogno di percorsi di rieducazione e di attenzioni particolari, visto che per esempio devono sgambare da soli per non mettere in pericolo i cani di più piccola taglia». Quando è importante l’adozione dei cani adatti a vivere in famiglia e a contatto con i bambini? «Dovrebbe diventare una buona pratica, una consuetudine, un’alternativa all’acquisto, per questo le visite al canile vanno incentivate, per prendere confidenza con i tanti cani adottabili che aspettano solo di essere accolti e amati». Al canile c’è anche un’area curata dai volontari dell’Enpa. Di cosa si occupano? «Principalmente dell’educazione e adozione dei cani, favorendo una lenta e proficua conoscenza reciproca con i futuri proprietari che devono essere consapevoli degli impegni e delle

responsabilità che li aspettano. Occorre sempre fare una riflessione, infatti, prima di allargare per così dire la famiglia, ne va della cura e del benessere del cane stesso». Sarà ripetuto anche l’anno prossimo il corso formativo patrocinato dal Comune per conoscere meglio il cane, il proprio o quello che si sta per accogliere? «Sì, siamo già arrivati alla settima edizione. I partecipanti,

sempre numerosi, sono seguiti durante le lezioni a carattere teorico-pratico, da un addestratore, da un veterinario professionista, da un incaricato Ausl e dalla dottoressa Roberta Benigno dell’ufficio Diritti degli Animali del Comune di Ravenna». Novità in materia di aree di sgambamento? «Il nostro comune, che è il secondo più vasto d’Italia dopo Roma, ne ha attualmente 47. Presto sarà fatto un monitoraggio per cercare anzitutto di aprire nuove aree in frazioni che ancora non ne hanno, per una più equa distribuzione. Poi, se sarà possibile, valuteremo se ampliarne alcune fra quelle già esistenti». Il lungo periodo di pandemia da Covid-19, quali conseguenze ha avuto? «Ha messo ancora più l’accento sull’importanza del rapporto con gli animali di affezione. Sul fronte legislativo, ci sono due buone notizie che consentiranno di fare un bel passo avanti. Anzitutto l’approvazione in Senato, lo scorso ottobre, del disegno di legge di riforma costituzionale che va nella direzione della tutela dell’ambiente e degli animali all’interno della carta costituzionale. Segnalo poi che la Regione EmiliaRomagna sta valutando un progetto a tutela del benessere animale e a prevenzione del randagismo, con l’istituzione di un garante e di un comitato regionale di tutela degli animali. L’attenzione del legislatore nazionale e regionale è una bella cosa». Com’è invece la situazione al gattile di Ravenna? «Il Comune ha firmato una convenzione con il gattile e con altre associazione di volontariato che sono preziose nella gestione delle colonie feline: Ravenna Gatto, Clama, Adotta Gatti, Amici degli Animali ed Enpa. Stanno svolgendo tutte un buon lavoro, soprattutto considerando quanto il gatto richieda un approccio diverso proprio per la sua naturale propensione a una maggiore autonomia. Tra di loro c’è una sinergia positiva che consente di tenere sotto controllo le colonie feline dal punto di vista riproduttivo, pur conservandone la cura e l’indipendenza». Roberta Bezzi

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AMICI ANIMALI ANIMALI DOMESTICI

SPECIALE / 23 9 - 15 dicembre 2021 RAVENNA&DINTORNI

LE AZIENDE INFORMANO

Il regalo più grande che possiamo fare per i nostri piccoli amici? Rispettarli! I consigli dell’esperto Gianni Casadei, fondatore e titolare della “catena etica” di negozi Robinson Pet Shop: «Sotto l’albero mettiamo cibi e “dolci” naturali e sani, accessori utili e divertenti... E ricordiamoci dei rifugiati in canili e gattili» Dopo una serie di puntate dedicate alla corretta alimentazione degli animali domestici, al loro benessere per quanto riguarda l’igiene, le passeggiate quotidiane, le vacanze, affrontiamo il tema delle festività di fine anno che trascorreremo con loro... Ne parliamo con l’esperto Gianni Casadei, ideatore e titolare – assieme alla moglie Simona Buda – del marchio e della “catena etica” di negozi specializzati Robinson Pet Shop (più di una decina in tutta la Romagna fra cui uno a Buone Feste ai piccoli amici e ai loro proprietari dallo staff di Robinson Pet Shop Ravenna, in via Panfilia, uno a Cervia, in via Caduti per la pensato a come rendere il Natale goloso anche per i Libertà e uno a San Pietro in Vincoli in via Farini 30). Arrivano le Feste, in chiusura di questa serie di nostri bimbi pelosi: nei nostri Punti Vendita potrete approfondimenti sui bisogni e le cura dei nostri ani- trovare una vastissima selezione di biscottini natalizi, mali di casa, parliamo di regali sotto l'albero... il Candoro al Cocco o il Canettone nelle varianti Casadei, quali consigli può darci per rendere felice e Classico e Gastronomico al Salmone. E poi, tantissimi Regali per Fido e Micio da nascondere unico il Natale dei nostri piccoli amici? Il regalo più grande che possiamo fare ai nostri animali sotto l’albero e aprire insieme la notte della Viglia: è... rispettarli! Potrebbe sembrare una frase fatta, ma morbide cucce, calde coperte, divertenti giocattoli. E, per i più vanitosi che non vogliono rinunciare allo non lo è. Rispettare la loro natura e le loro necessità. Anche se saremo occupati dai tantissimi momenti con- stile: cappottini, sciarpe, papillon, ... insomma, non viviali, ricordiamoci sempre delle passeggiate! manca proprio nulla per i nostri pelosetti! Potremmo anche concedergli qualche piccolo sfizio, Perché aspettare il 25 Dicembre per aprire i Regali? così come ce lo concediamo noi stessi, prediligendo Con il Calendario dell’Avvento potrai attendere il sempre prodotti a loro dedicati, evitando di allungare Giorno più Magico dell’Anno insieme al tuo amato cibo dalla nostra tavola che per loro sarà sicuramente quattro zampe con una dolce sorpresa ogni giorno, sempre Biologica, Human Grade e Grain Free. poco salutare e, in alcuni casi, anche tossico. Non dimentichiamoci che alcuni alimenti che noi assu- Approfittiamo di questa occasione per augurare a tutti miamo quotidianamente non vanno bene per i nostri Buon Natale, nella speranza che sia un momento felice piccoletti: Cani e Gatti non possono mangiare ciocco- e sereno. E, se durante le feste, avrete una giornata lato, uvetta e frutta secca, ingredienti di cui le nostre libera o, in mezzo ai regali, avanza una coperta, non pietanze natalizie abbonderanno. È altresì sconsiglia- dimenticate tutti quegli animalini meno fortunati che anche questo Natale purtroppo lo festeggeranno in to far assaggiare agrumi, sale e formaggi. Questo significa che dovranno guardarci tristemente canili e gattili! mentre ci abbuffiamo di leccornie e apriamo doni? Per info e acquisti online: Assolutamente no! Noi di Robinson Pet Shop abbiamo www.robinsonpetshop.it

BANCHETTO NATALIZIO ENPA A FAENZA PER IL RIFUGIO DEL CANE Per le festività natalizie, Enpa Faenza organizza una vendita di beneficenza per la raccolta fondi a favore del nuovo Rifugio del cane. In corso Mazzini 68, fino al 6 gennaio, tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19 sarà possibile acquistare simpatiche e convenienti idee regalo di seconda mano, ma rigorosamente in ottimo stato; piccoli pensierini da donare ad amici e parenti o per farsi un regalo per la propria casa. Alla vendita di beneficenza è possibile inoltre fare la tessera socio di Enpa per il 2022. Anche quest'anno a tutti i soci Enpa verranno spediti il giornalino e il calendario da tavolo con le foto dei gatti e dei cani ospitati nel nuovo Rifugio del cane Enpa di Faenza, che si trova in via Plicca 2. La quota di tesseramento può anche essere versata l'Iban IT93T0854223700000000062216 o con Satispay (https://tag.satispay.com/EnpaFaenza); per chi sceglie Satispay, si ricorda che è necessario comunicare a Enpa i propri dati poiché il pagamento è anonimo.

FIDO IN AFF

IDO PEPE

Pepe è un concentrato di vitalità ed energia. È un cucciolo di 7 mesi già vaccinato che cerca adozione con gente dinamica, magari con un bel giardino in sicurezza. Una famiglia o una coppia che sappia già come educare un cucciolo e farlo giocare sarebbe perfetto per lui! Pepe cerca col naso e col cuore una famiglia attiva... è di una bellezza incredibile e va d’accordo con cani, gatti e bimbi (purché educati al rapporto con gli amici pelosi!). Per informazioni chiamate il numero 329 3657764

ADOTTAM ICI RAMON Ramon è un cucciolino bellissimo di neanche tre mesi, già vaccinato. Attende una famiglia affettuosa che lo ami e gli dia una casa tutta per lui, al sicuro e per sempre! Per informazioni contattate senza indugio il numero 340 8961224

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 9 AL 12 DICEMBRE S. DOMENICO viale Leon Battista Alberti 61 tel. 0544 401550; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514; CLASSE via Classense 70/a (Classe) - tel. 0544 527410. DAL 13 AL 19 DICEMBRE DELL’AQUILA piazza XX Settembre 1 tel. 0544 30173; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514; SAN ZACCARIA via Dismano 587/a (S. Zaccaria) tel. 0544 554006.

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I nostri servizi • Reperibilità 24h su 24 e 7 giorni su 7

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Viale Navigatori 88 - tel. 0544 437014

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