FREEPRESS n.790
1-7 NOVEMBRE 2018
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Allergie improvvise? Potrebbero essere causate da punture di parassiti che si annidano nel legno. Scopriamo come disinfestarli Radis, azienda ravennate che opera nel settore dal 1990, offre un servizio completo effettuato da tecnici altamente specializzati, dalla disinfestazione dell’intera abitazione con i gas ai trattamenti mirati in autoclave e con fumogeni Capita sempre più spesso di sentir parlare di reazioni allergiche improvvise, di fastidiosi pruriti e di inguaribili dermatiti. Quando ci si rivolge al proprio medico di base o a specialisti come dermatologi, il primo pensiero va sempre a intolleranze alimentari, punture di insetto, contatto con animali. Solo quando ci si rende conto che tutte le terapia messe in atto non sortiscono l’effetto desiderato perché gli effetti indesiderati purtroppo persistono, ecco che si procede ad accertamenti più approfonditi e si scopre che il “nemico” si nasconde in casa. «Molto di frequente – racconta Carlo Gelosi dell’azienda Radis di Ravenna, leader nel settore della vendita di legno e dei suoi derivati –, siamo contattati da persone o famiglie al limite dell’esasperazione, persino disposte a vendere la propria casa, come soluzione estrema per risolvere il problema che li attanaglia da tempo. Purtroppo, infatti, l’origine di strani bozzi, pustole o gonfiori può derivare anche dalle punture di parassiti che si sviluppano sulla larva dei tarli. Si tratta di insetti di recente formazione, che una decina d’anni fa non esistevano, molto difficili da scovare perché invisibili a occhio nudo, ma in grado di creare una vera e propria psicosi. Per questo, forti della nostra esperienza, abbiamo realizzato una informativa per i medici per far sì che siano al corrente di questa novità non proprio piacevole. Perché andare a letto in un vespaio è qualcosa che non si augura a nessuno». Fondamentalmente gli “ospiti” da combattere sono due: il nuovo Pyemotes ventricosus
che appartiene alla numerosa famiglia degli acari (che conta ben 30 mila specie note, 500 mila stimate), e la scleroderma domesticum, un imenottero noto invece fin dai primi anni del secolo. Nel periodo estivo si moltiplicano all’interno del tarlo e diventano migliaia, senza contare che – con le pulizia domestiche o gli spostamenti di mobili – vengono sparsi in tutta la casa, con la conseguente possibilità di essere punti ovunque. A essere pericolose sono soprattutto le femmine dei due parassiti, mentre le donne sono più a rischio degli uomini, probabilmente anche per una loro maggiore presenza all’interno delle pareti domestiche. Basta anche solo appoggiarsi al mobile tarlato o rimanere nell’ambiente con il mobile tarlato, per qualche ora, per essere attaccati. Le punture possono avvenire sia nelle parti coperte che scoperte del corpo. Molto spesso si capisce che il problema deriva proprio da questi acari o insetti diffusi tra le pareti domestiche, quando ci si rende conto che solo restando fuori si ha un po’ di tregua. Cosa fare? «La nostra è una ditta specializzata con tecnici dotati di grandi competenze
nel settore che non tutti hanno – aggiunge Gelosi –. Il primo passo consiste nell’effettuare un sopralluogo in casa, per capire dove si annida maggiormente il problema. Ci vuole occhio clinico, ma in genere i punti nevralgici sono correlati ai mobili antichi, alla legna da ardere e alle travi o pavimenti in legno, dove la presenza di tarli è per forza di cose maggiore. I trattamenti sono di vario tipo e cambiamo a seconda dell’ubicazione dell’abitazione. Per esempio, se la casa si trova in campagna ed è isolata, possiamo anche procedere a una disinfestazione completa con i gas, dopo aver concordato con i proprietari di trasferirsi altrove per il tempo necessario. Se si tratta solo di un mobile, lo preleviamo e lo trattiamo in autoclave, mentre per trattare travi e pavimenti ricorriamo a fumogeni. Può anche capitare che la criticità non sia subito individuata, così da rendere necessari più indagini, ma non lasciamo mai il cliente prima di aver risolto tutto». Una volta “ripulita” l’abitazione è bene mettere in atto un’adeguata strategia di preven-
«I punti nevralgici sono i mobili antichi, la legna da ardere, le travi o i pavimenti in legno Se la criticità non è subito individuata, proseguiamo le indagini, fino alla soluzione» zione, che vale anche per chi non ha mai avuto episodi e desidera evitarli. Il consiglio anzitutto è di procedere immediatamente al trattamento in autoclave, appena si riceve in eredità un mobile d’epoca. Per quanto riguarda la legna da ardere, il semplice accorgimento è di portare in casa solo quella che serve per la giornata, in modo quindi da non tenerla vicina al camino per settimane o mesi. Per qualsiasi consulenza, è possibile rivolgersi a Radis – fondata nel 1990 – che offre un servizio completo altamente specializzato, per quanto riguarda disinfestazioni, ma anche sanificazioni, disinfezioni e igiene ambientale.
INTRO / 3 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
IL COMMENTO
6 Amministrative: qui si rischia di perdere un’occasione di Federica Angelini
In questo caos politica, con una maggioranza che appare a tratti confusa e un’opposizione che è oggettivamente confusa, si va verso le amministrative del 2019. Nel territorio ravennate votano, in concomitanza con le Europee, qualcosa come 14 comuni su 18 tra cui Cervia, Bagnacavallo, Lugo ma anche Alfonsine, Russi, Brisighella, tanto per citarne alcuni, tutti oggi in mano Pd. E domani? Domani, da quel che si vede muoversi, se resteranno in mano al Pd, sarà “di nascosto”. Mentre infatti il partito cerca di organizzarsi per un congresso nazionale con un numero di candidati che cresce ogni giorno, il simbolo del Pd sembra sparire dalle inaugurazioni di candidati che pure sono del Pd. Dal partito non una parola di commento. Nessuna “incoronazione”, niente. A Russi Valentina Palli ha annunciato di essere la candidata del centrosinistra con un piazza in festa senza un simbolo, a Cervia si parla di una lista civica, a Lugo Davide Ranalli (votato all’unanimità dal partito lughese per il secondo mandato) si concentra sull’aspetto più emozionale, di partito nemmeno a parlarne. E così, il Pd che nelle ultime amministrative aveva a dir poco incoraggiato la nascita di liste civiche più o meno spontanee per raccogliere quel po’ di voti che altrimenti si sarebbero dispersi, utili a evitare il ballottaggio o (soprattutto) a vincerlo, rischia di sparire in una lista civica esso stesso. E, anche, è la previsione di molti, di finire all’opposizione in più di una città. Perché l’aria che spira forte anche qui è un’altra. E la sensazione che nel 2019 potrebbe esserci il “ribaltone” in più di un comune è diffusa. Tuttavia, al momento, non si capisce bene questo ribaltone chi dovrebbe farlo, perché candidati alternativi ancora non se ne vedono. E, curiosamente, nessuno approfitta dell’evidente debolezza del centrosinistra in questo momento né degli scivoloni dei candidati avversari. Forse stanno tutti ad aspettare e vedere cosa succede con il governo? Perché insomma, oggi il governo è quello di Lega e 5Stelle ma domani chissà. In fondo la Lega a Roma sta chiedendo le dimissioni del sindaco grillino. E, quindi, davvero qui si possono immaginare analoghe maggioranze sui territori? Ma soprattutto, nei territori queste forze ci sono? Hanno persone da candidare? Come devono andare alle elezioni? Unite o divise per poi convergere in eventuali ballottaggi? Ma attenzione, perché poi arriveranno le Regionali e lì il ballottaggio nemmeno esiste... La sensazione è di una sospensione in attesa di non si sa bene quale indicazione dall’alto, che però forse ci metterà del tempo ad arrivare. E tutto questo rischia di essere un’occasione persa per iniziare e approfondire invece un dibattito sul presente e il futuro del territorio che al momento sembra assente. E intanto appare sempre più difficile per qualsiasi “lista civica” riuscire a proporsi davvero come tale, se mai è stato possibile in passato. La situazione nazionale incombe e nessuno nei prossimi mesi potrà far finta di non volersi schierare, che gli convenga o meno elettoralmente.
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POLITICA IN RICORDO DI MORO E ZACCAGNINI
ECONOMIA COSTANTINO RICCI RIELETTO SEGRETARIO CGIL
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COPERTINA IL POLO CHIMICO TRA PROTAGONISTI E PROGETTI
SOCIETÀ CONVEGNO SULLA VIOLENZA SULLE DONNE HOMELESS
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SPORT IL RUGBY RAVENNA RIPARTE DALLE SCUOLE
CLASSICA A FAENZA RAMIN BAHRAMI SUONA BACH
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I-IV
TEATRO “GUL” AL RASI INCONTRO CON DE CATALDO
INSERTO CENTRALE MUTAMENTI CLIMATICI E CASE A CONSUMO ZERO
da pagina
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Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVII - n. 790
Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it
Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
LETTORI
FULMINI E SAETTE “Solo quella volta” (Traversara) di Adriano Zanni
La redazione risponde
CEDOLARE SECCA E TASSE SUI LOCALI COMMERCIALI È da tempo che si parla di crisi del commercio e soprattutto di crisi del piccolo commercio e, oserei dire, anche del piccolo artigianato. Insomma la crisi delle botteghe, soprattutto quelle delle periferie o anche di zone del centro poco frequentate. Le ragioni le conosciamo tutti: la crisi economica e la crescita della povertà in primo luogo, lo spopolamento dei centri cittadini, ma, soprattutto il proliferare dei centri commerciali: piccoli, grandi ed enormi che via, via occupano spazi sempre maggiori. È nota la battaglia di Asppi e delle altre associazioni di settore a sostegno del piccolo commercio e del piccolo artigianato, proponendo ai Comuni un intervento di sollievo sulle imposte. Ed è soprattutto sulle difficoltà di poter affittare che più volte abbiamo puntato il dito, rammaricandoci della insensibilità dei Comuni a voler comprendere che, a fronte di un mancato introito, le tasse diventano balzello incomprensibile e inaccettabile. Pare che dall’attuale Governo stia arrivando una parziale risposta alla crisi del commercio. Una cedolare secca anche per le locazioni per gli “usi diversi”, cioè gli edifici non ad uso abitativo, ma utilizzati per attività commerciali, artigianali e amministrative. Crediamo che questo possa servire a far diminuire i canoni di locazione e quindi a favorire l’apertura di nuove, piccole attività. Ma occorre fare di più, soprattutto sul fronte dell’IMU, soprattut-
to per quei locali che non si riescono ad affittare. Per Asppi va definita una proposta, condivisa con altri soggetti del settore, Governo, Amministrazioni per una normativa che possa alleviare sofferenze che sul tema sono molto più diffuse di quello che potrebbe apparire. Asppi Ravenna
Il tema della crisi del piccolo commercio riguarda tutti, ha a che fare con la vivibilità di una città, la sua vitalità e anche la sua sicurezza. Ci sembra dunque che qualsiasi proposta che vada a aiutarne lo sviluppo (e il tema degli affitti sappiamo bene essere cruciale) debba essere ascoltata e discussa con la massima attenzione.
LA POSTA DEL CUORE Perché è più facile parlare dello spread rispetto alle questioni personali? di Enrico Ravaglia *
Caro dottore, mi è venuta l’idea di scriverle l’altro giorno mentre scorrevo l’homepage del mio profilo Facebook. Scorrevo le notifiche che apparivano e, a parte chi ripostava foto, quelli che scrivevano un proprio pensiero tendenzialmente parlavano di grandi temi. Pochi facevano riflessioni sul proprio privato. C’era chi ritornava su questioni di economia, di governo. Chi sul tema dei vaccini. Ed è più o meno sempre in questo modo. C’era un periodo dove tutti scrivevano la loro sul ponte crollato a Genova, neanche fossero ingegneri. Mi chiedo come mai. Lettera firmata Si potrebbe dire che spesso le persone parlano delle “cose grandi” per evitare di parlare delle “cose piccole”. Sicuramente ogni cittadino, ogni risparmiatore, ha il diritto di dire la sua sullo spread dato che esso influenzerà la sua vita, parlare di tematiche così grandi può significare spostare il focus dalla propria sfera privata. Sembra bizzarro, ma a quanto pare è più facile parlare dello spread rispetto alle proprie questioni personali. Perché? Perché parlare di se stessi in modo autentico significa mettersi in mostra. Poi dire la nostra su grandi temi ci fa sentire più forti, se non li possiamo fronteggiare nei fatti, almeno lo facciamo a parole. L’espressione “Almeno gliene ho dette quattro” va a significare proprio questo. Non ultimo è il tempo che stiamo vivendo. Noi, sul computer di casa, così come sul telefonino, abbiamo a disposizione Google. Se c’è una cosa che non conosciamo basta digitarne il nome e la ritroviamo su Wikipedia come prima voce. Oggi è molto facile farsi un’idea sulle cose. Idea che a volte ci illude di saperne di più rispetto a quanto conosciamo realmente. Portando così ad una presunzione generale, dove tutti dicono di tutto. Ci si sente preparati su ogni tema, legittimati a dire la propria quanto gli esperti del settore. Ma rischiamo in questo modo di non ascoltare i pareri autorevoli che ci possono indirizzare con competenza rispetto alle tematiche importanti. *Psicoterapeuta psicoanalitico – postadelcuore@ravennaedintorni.it
PUNTI DI VISTA / 5 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
L’OSSERVATORIO
TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini
Se il sindaco di Ravenna diventa un «borioso politico del Nord» di Moldenke
Tutti gli anni è davvero divertente assistere al dibattito che segue la pubblicazione della classifica sulla criminalità del Sole 24 Ore. Perché c’è gente che grida allo scandalo e ai giornali venduti quando Ravenna è (era) verso il fondo oppure semplicemente se osano farle perdere posizioni, perché «sono venuti i ladri anche l’altro giorno». Dall’altra parte c’è chi cerca invece di salvarsi in corner giustificando la performance di Ravenna con l’alto senso civico dei ravennati, che denunciano, «mica come al sud dove al limite si sparano tra loro senza dirlo ai carabinieri», sembra di sentire. Quest’anno l’ha messa giù abbastanza chiara anche il sindaco Michele de Pascale. «Possiamo considerare una lettura credibile – sono state le parole del nostro sindaco a commento della classifica del Sole – se parlando di criminalità in Italia nei primi cinque posti ci sono Milano, Rimini, Bologna, Firenze e Torino e sono assenti Napoli, Catanzaro Reggio Calabria Palermo o altre città del sud Italia che vivono situazioni pesanti di malavita organizzata, di racket e di spaccio? In questo senso mi sorge spontanea un’altra riflessione: forse la discriminante non è relativa al fatto, su cui qualcuno minimizza, ovvero che nel nord Italia si denuncia e nel sud Italia no perché non si ha fiducia nella risoluzione del problema da parte delle istituzioni; probabilmente il tema reale è che c’è una parte del nostro paese dove le persone hanno paura a denunciare perché temono ritorsioni». A Napoli non sembrano averla presa bene. Tra gli altri, cito il sito d’informazione napoletano Vesuvio Live. «Un’uscita – scrive la redazione – veramente infelice (e ci auguriamo solo questo) che getta ulteriormente fango su un Sud messo effettivamente in ginocchio dalla criminalità, ma per il quale non sembra giusto parlare di gente che non denuncia. Ci sembra alquanto inverosimile, infatti, la mancata denuncia di rapine, stupri, furti di auto e moto, furti in appartamento e così via. Probabilmente qualche borioso politico del Nord farebbe meglio a risolvere i problemi del proprio territorio, invece di puntare il dito contro gli altri per nascondere le proprie mancanze». Io non mi schiero con nessuno (che ho paura delle ritorsioni di cui sopra) ma invito caldamente il nostro sindaco a farle più spesso dichiarazioni tirando in ballo altre città, che finalmente salta il politically correct...
6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
L’INIZIATIVA
LA DENUNCIA
«IL PARADOSSO DELLA PROVINCIA, ENTE ALLA DERIVA MENTRE ASSUME DODICI PERSONE» Ravenna in Comune sottolinea la singolare situazione a piazza dei Caduti a ridosso dell’elezione del consiglio
MORO E ZACCAGNINI: FEDE E POLITICA Martedì 6 novembre nella sala Don Minzoni del Seminario in piazza Duomo 4 a Ravenna alle 17.30 si terrà un incontro per ricordare Aldo Moro e Benigno Zaccagnini, scomparso il 5 novembre del 1989, dal titolo “Fede e politica”. Un’occasione per parlare di due grandi personalità della prima Repubblica che ebbero ruoli di primo piano nella Dc. Dopo la Messa celebrata da don Alberto Brunelli, ci sarà un incontro con l’onorevole Pierluigi Castagnetti. L’iniziativa è organizzata dal Centro Studi Donati, Acli, Associazione Zaccagnini, Azione Cattolica, Cif, Cisl e Confcooperative.
PARTITO DEMOCRATICO Incontri pubblici nel Faentino con deputati e consiglieri regionali Proseguono nel Faentino le assemblee e gli eventi organizzati dal Pd, ormai prossimo al congresso, sotto il titolo “Noi ci siamo Costruire l’alternativa. Per l’Italia”. In particolare lunedì 5 novembre alle 20.30, nella Sala San Giovanni di Via G. Verdi 2 a Riolo Terme si tiene un incontro pubblioco «sul futuro dell’Italia e dell’Europa, del PD e del centrosinistra, sull’azione di governo del PD e del centrosinistra in Regione e nel Comune, sull’alternativa ai giallo-verdi». Intervengono l’onorevole Giuditta Pini (nella foto), Manuela Rontini Consigliere regionale Pd, Alfonso Nicolardi Sindaco di Riolo Terme. Modera l’incontro Federica Malavolti Segretaria del Circolo Pd di Riolo Terme. A Brisighella, sempre il 5, l’assemblea si terrà alle ore 20.30 nella Sala Ambra con Marco di Maio, eletto nel collegio uninominale di Forlì-Faenza, il consigliere regionale Pd Gianni Bessi e il sindaco Davide Missiroli. Il calendario prevede poi altri appuntamenti a Casola Valsenio e Faenza il 12 novembre, a Granarolo Faentino il 23 novembre, a Castel Bolognese il 26 novembre, a Faenza il 4 dicembre, a Castel Bolognese il 19 dicembre.
Come noto, mercoledì 31 ottobre si vota per rinnovare il consiglio provinciale. Al voto sono ammessi, essendo diventato un ente di secondo grado, solo i consiglieri dei diciotto comuni. L’esito è quindi scontato. Su dodici eletti, almeno dieci dovrebbero essere della lista “insieme” che mette insieme il centrosinistra e altri amministratori, uno o due potrebbero arrivare dalle file della lista invece marcatamente di centrodestra dove sono candidati prevalentemente esponenti di Lega e Forza Italia. In questo contesto un po’ surreale, in effetti, può far riflettere l’intervento di Ravenna in Comune, gruppo di sinistra di opposizione a Palazzo Merlato. «I cittadini sono esclusi dal voto in una istituzione territoriale che esiste e resiste nonostante i danni inferti dalla Legge Delrio del 2014: una legge nata per durare giusto il tempo dell’attuazione di quella riforma costituzionale che Renzi aveva preteso, venendo però sconfitto dal voto dei cittadini nel referendum di due anni fa – scrivono da RainC – Una legge che doveva regolare lo smantellamento dell’istituzione provinciale e che invece ne vincola l’attuale sopravvivenza. L’attuale istituzione della Provincia di Ravenna ha ancora importanti compiti ma è in perenne ricerca delle risorse finanziarie per adempierli. Per anni ha smantellato la propria macchina amministrativa e si trova invece ora nella paradossale necessità di assumere personale: sono in corso bandi per 12 posizioni lavorative, compresa la figura di un dirigente!». E ancora: «viene inesorabilmente trascinata alla deriva una macchina amministrativa chiamata a rispondere ad importanti esigenze di quasi 400.000 persone su un territorio di circa 2.000 chilometri quadrati. Siamo d’altra parte consapevoli che, purtroppo, il livello amministrativo comunale non ha competenza per porvi rimedio. In questo contesto, la scelta tra i candidati delle due liste in lizza appare un esercizio inutile ed anche fuorviante, visto che rappresenterebbe per Ravenna in Comune dare legittimità ad un quadro desolante dal quale invece dobbiamo spingere per uscire. Perciò annunciamo pubblicamente, in coerenza con quanto sopra espresso, che Massimo Manzoli, parteciperemo al voto ma senza esprimere alcuna consigliere preferenza tra le liste che hanno presentato di Ravenna in Comune candidati».
ECONOMIA / 7 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
SINDACATI
Cgil, Ricci rieletto segretario «Meno ore di lavoro a parità di salario. E di sicurezza» Anche Landini al sesto congresso provinciale «Contrattazione inclusiva per gli stessi diritti per tutti»
Costantino Ricci è stato rieletto segretario della Cgil diRavenna al termine del sesto congresso provinciale che ha visto la partecipazione anche di Maurizio Landini della segreterianazionale. Un congresso caratterizzato anche dal minuto di silenzio per il tecnico della Protezione civile morto nel crollo della chiusa di San Bartolo (vedi p. 18). «Un incidente – scrive la Cgil – che rilancia la necessità di un impegno costante sul versante della prevenzione per evitare che questi drammi si ripetano». «Sulla sicurezza l’impegno deve essere quotidiano e costante – commenta l’appena riconfermato Costantino Ricci -. Il nostro territorio è chiamato a grandi sfide sul fronte occupazionale e dello sviluppo, ma nessun passo può essere compiuto senza la massima attenzione alla salute e alla sicu-
rezza dei lavoratori. Porto, distretto chimico, offshore, turismo, cultura sono cruciali per il rilancio dell’economia ravennate. Accanto a questi comparti abbiamo altri settori altrettanto importanti: il distretto ceramico di Faenza, le aziende della gommaplastica dell’area lughese, la meccanica legata all'automotive e al packaging, il settore edile e il settore agroindustriale della nostra provincia». Ricci si sofferma sugli altri argomenti affrontati al congresso, tra i quali la sfida della riduzione dell’orario di lavoro e il rilancio del ruolo della contrattazione: «Nei contratti nazionali – dice il segretario - dovranno essere definite modalità e ambiti nei quali inserire riduzione di orario a parità di salario, organizzazione del lavoro e sicurezza, ma sarà la contrattazione decentrata che dovrà delineare, settore per settore, azienda per azienda, la definizione concreta della riduzione. Una riduzione d’orario che non potrà essere generalizzata ma dovrà seguire l’innovazione tecnologica, la produttività dell’impresa e il valore aggiunto prodotto. Per questo diventano più stringenti regole certe per la contrattazione. Altro elemento fondamentale sarà il raggiungimento di una contrattazione inclusiva per garantire parità di diritti a tutti i lavoratori».
LAVORI PUBBLICI Arriva oltre cinque anni dopo l’incidente di Porto Corsini l’appalto per ricostruire la banchina dell’imbarco traghetto Ci sono voluti più di cinque anni per aprire la procedura d’appalto dell’imbarco traghetto di Porto Corsini, distrutto il 25 giugno del 2013 dall’impatto con l’Eurocargo Catania che stava uscendo dal porto. Non ci furono gravi conseguenze perché il traghetto in quel momento – secondo buona prassi poi diventata obbligo – era ormeggiata nella banchina di Marina di Ravenna mentre attendeva il passaggio della gigantesca nave. Ora la banchina verrà ricostruita e la situazione sanata. L’importo messo a bilancio da Autorità portuale è di 2,6 milioni di euro. Se tutto andrà secondo i tempi previsti, nell’estate del 2019 – sei anni dopo l’incidente – la banchina potrebbe essere pronta.
I DATI DEL PORTO
Continua il calo dei container E sono arrivate 103 navi in meno Giunto quasi al bilancio del terzo trimestre, non accenna a migliorare il dato che vede i container in calo rispetto al 2017. La flessione, secondo i dati diffusi da Autorità Portuale che si riferiscono ad agosto, è del 3,23 per cento. Soffre in particolare l’export: -8,8 la percentuale di contenitori pieni movimentati. Si tratta di 5.937 teu in meno che l’import, che cresce (sempre sul fronte dei pieni) del 5,82 per cento, non riesce a compensare. In totale sono stati movimentati 145.842 teu, 4.874 in meno rispetto allo scorso anno. Il porto di Ravenna si consola con il suo core business: quello delle merci secche, in linea con quello del 2017 e anzi leggermente positivo (+1,53 per cento). I prodotti agricoli trainano la crescita con un bel +54,17 per cento. Buona la
Dal 1980 a Ravenna www.asppi.ra.it
FACCHINAGGIO
IVA EVASA, NEI GUAI UN’AZIENDA AL PORTO «È UN’ALTRA FALSA COOP, SERVE UNA LEGGE» Sequestrato un milione di euro. La soddisfazione delle centrali cooperative, che vogliono incontrare il prefetto La guardia di finanza di Ravenna ha scoperto una maxi evasione e ha sequestrato cifre pari ad un milione di euro, importo che si ritiene pari all’Iva evasa. A finire sotto indagine la LB Coop, una cooperativa che opera nel settore del facchinaggio in area portuale. Secondo le indagini della finanza, a fronte dei pagamenti ricevuti per i servizi di facchinaggio resi, la cooperativa non ha quasi mai versato l’Iva dovuta sulle prestazioni di manodopera fatturate al proprio committente. A finire indagato il titolare, un imprenditore milanese. A finire nel mirino della finanza è stata una delle cosiddette “false cooperative” che destabilizzano il mercato, secondo le centrali della Romagna, che in una nota esprimono la loro soddisfazione. «Il rispetto della legalità è una battaglia che coglie la sensibilità dell’Alleanza delle Cooperative Italiane che ha da tempo presentato una proposta di legge per combattere le false cooperative. In questa battaglia ci aspettiamo di vedere accanto a noi anche la rappresentanza della committenza perché è evidente che questo fenomeno è spesso alimentato da imprese che per ottenere un servizio a prezzo inferiore non si fanno scrupoli di affidare commesse a chi non rispetta le regole e non tutela la dignità del lavoro». Confcooperative, Legacoop e Agci esortano infine tutti gli enti preposti a proseguire nell’attività di contrasto delle false cooperative che non aderiscono a nessuna centrale cooperativa e chiedono un incontro con il prefetto per affrontare il tema.
performance anche di minerali e cascami metallurgici (+17,89 per cento) e di prodotti metallurgici (+3,09 per cento). Soffre invece in modo particolare il settore delle derrate alimentari (-13,05) e dei concimi (-6,38 per cento). In crescita pure le rinfuse liquide (+1,88 per cento) e in questo caso gli alimentari sono in aumento (+11,75 per cento). Dopo anni di crescita, le merci su trailer e rotabili sono in calo del 9,38 per cento. Significativo il dato del numero di navi arrivate a Ravenna: durante tutto l’anno sono state 1.854, 103 in meno rispetto allo stesso periodo del 2017.
• Contratti Locazione • Consulenze immobiliari per compravendite e affitti • Denunce dei redditi Mod. 730 Unico-Imu • Successioni • Modelli 770 CU-Isee-Red • Consulenze per cedolare secca • Consulenze agevolazioni fiscali • Consulenza legale e notarile • Sfratti • Amministrazioni Condominiali • Polizza Affitto Sicuro
BED & BREAKFAST (Legge Regionale 16/2004, all'art.13) L'esercizio di Bed and Breakfast è un'attività ricettiva svolta nella propria abitazione e che rende disponibile al cliente un servizio di alloggio e prima colazione. Possono inoltre esercitare l'attività, coloro che sono in possesso di un'abitazione per diritto d'uso, usufrutto, comodato o contratto di locazione. Le stanze destinate a questa attività, al massimo 3 e con un massimo di 6 posti letto (più un eventuale letto per i minori di 12 anni), devono possedere i requisiti igienico-sanitari previsti per l'uso abitativo. Nel caso sia utilizzata per l'accoglienza più di una stanza, dovrà essere garantita la disponibilità di due servizi igienici. L'esercizio del B&B, non costituisce cambio di destinazione d'uso residenziale dell'unità immobiliare e comporta, per i proprietari o possessori, l'obbligo di dimora nella medesima. L'attività deve avere un carattere saltuario, con l'obbligo che il periodo complessivo di attività, nell'arco dell'anno, non superi le 120 giornate o, in alternativa, 500 pernottamenti sempre nell'arco dell'anno solare. Il cittadino che vuole esercitare questa l'attività, deve presentare la denuncia d'inizio attività al proprio Comune, anche in caso di subentro. Non occorre l'iscrizione al Registro delle Imprese e l'attività non è soggetta all'applicazione dell'IVA e al conseguente obbligo di apertura di partita IVA. È compito dei Comuni la verifica del possesso dei requisiti per lo svolgimento dell'attività. Per esercitare l'attività non è obbligatoria la frequenza di corsi regionali. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’ASPPI di Ravenna tramite appuntamento telefonico (0544-470102) o inviando una email a: raffaele.carlino@asppi.ra.it.
Ravenna Viale Galilei 81/83 - tel. 0544 470102 - fax 0544 470075 info@asppi.ra.it - www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 - tel. 0546 25807 - faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 - tel. 0545 33356 - lugo@asppi.ra.it
10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
TECNOLOGIA
UNIVERSITÀ
Spesa a domicilio, Supermercato24 cerca personal shopper
È stato inaugurato il 26 ottobre il nuovo anno accademico della laurea magistrale in Biologia marina, corso di studi del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell'Università di Bologna a Ravenna (aule di via Sant’Alberto). La coordinatrice del corso, la professoressa Rossella Pistocchi, ha annunciato l’introduzione del nuovo indirizzo Biotecnologie blu, il settore che dovrebbe avere ricadute nell’industria farmaceutica, cosmetica, nutraceutica, alimentare. Le attività di ricerca e sviluppo in questo campo possono generare prodotti e processi innovativi nell’ambito del controllo e riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive.
Arriva anche a Ravenna il servizio: si compra online e per 4,90 euro le buste vengono consegnate a casa
Già presente in 25 province italiane, arriva anche a Ravenna la piattaforma specializzata nella spesa online con consegna a domicilio. Si chiama “Supermercato24” e offre il servizio dello shopping a domicilio, pagabile tramite carta di credito, Applepay o Paypal. Il costo del servizio è di 4,90 euro. A portare la spesa a casa dei clienti sono i personal shopper: persone che fanno la spesa al posto loro. “Supermercato24” ora sta cercando proprio queste figure. È possibile candidarsi compilando il form online. La spesa viene consegnata in giornata o entro un’ora. Come spesso accade per questo tipo di lavori, c’è ampia flessibilità: sarà sempre e solo il personal shopper, infatti, ad indicare le proprie disponibilità di giorno e fascia oraria, scegliendo così quando e quanto dedicarsi a questa attività.
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URBANISTICA Entro il 16 novembre le domande per entrare nella Cqap di Ravenna
COMMERCIO A Lugo il Comune mette all’asta l’affitto di cinque negozi sotto ai portici del Pavaglione
Entro il 16 novembre ci si può candidare come componente esterno della Commissione per la qualità architettonica e del paesaggio (Cqap) del Comune di Ravenna. Saranno selezionati cinque membri di cui tre con titolo di studio attinente ad almeno una delle seguenti materie :l’uso, la pianificazione e la gestione del territorio e del paesaggio, la progettazione edilizia e urbanistica, la tutela dei beni architettonici e culturali. Info sul sito del Comune.
Il Comune di Lugo mette all’asta la concessione in affitto per sei anni di cinque negozi sotto i portici del Pavaglione. Si tratta dei locali ai civici 49, 51, 53, 55 e 78; le basi d’asta annuali vanno da 3.401,75 euro per 11,77 mq a 6.724 euro per 26,92 mq, a seconda delle dimensioni e delle caratteristiche del locale. Sono possibili solamente offerte economiche al rialzo rispetto alle basi d’asta. Il termine per la presentazione delle offerte è il 20 novembre alle 13, mentre le buste saranno aperte il 21 novembre alle 8.30 nella sede dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna in piazza dei Martiri 1 a Lugo. L’asta sarà dichiarata valida anche se perverrà una sola offerta. Per ulteriori informazioni, contattare il Servizio Appalti e Contratti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna al numero 0545 38597, email appalti@unione.labassaromagna.it, oppure visitare il sito www.labassaromagna.it.
INFRASTRUTTURE Controdordine: il ponte Felisio aprirà entro fine anno La riapertura del ponte Felisio a Solarolo, interessato da lavori di rifacimento, non slitterà all’anno nuovo ma arriverà entro la fine del 2018. A rendere noto la tempistica, diversa da quella circolata nei giorni scorsi, è il coordinatore del Tavolo provinciale delle associazioni imprenditoriali, Alessandro Brunelli, in un comunicato stampa: «Siamo soddisfatti dagli esiti dell’incontro in Provincia. Abbiamo avuto assicurazione che entro la fine dell’anno questa importante infrastruttura sarà collaudata».
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CRONACA / 11 1-7 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
L’INCIDENTE
Crollo della diga a San Bartolo: tre indagati per la morte del tecnico della protezione civile Ancora chiusa la statale Ravegnana che collega Ravenna e Forlì. Sotto accusa i lavori effettuati da un’azienda privata per realizzare una centrale idroelettrica. Due gli incontri in Prefettura Due scatti della chiusa di San Bartolo dopo il crollo
Un suono metallico, il vigile del fuoco che gli urla di spostarsi, un’ultima corsa disperata e poi la campata che crolla portandosi via Danilo Zavatta, 52 anni. Sono gli ultimi attimi di vita del tecnico della protezione civile morto giovedì 25 ottobre alla chiusa di San Bartolo. Zavatta era lì insieme alla protezione civile, vigili del fuoco e altri colleghi per controllare quelli che sono stati definiti “movimenti franosi” sull’argine. Quella mattina la Ravegnana era stata chiusa proprio per questo motivo. Il fiume Ronco, si è scoperto, aveva scavato lungo l’argine e in alcuni punti era finito sotto la sede stradale. Il rischio era che finisse dall’altra parte, invadendo i campi e allagando le case (cinque quelle a rischio, in un raggio di 800 metri dal tratto in cui è crollata la diga). Così per sicurezza la statale che collega Ravenna e Forlì era stata chiusa e i tecnici inviati a fare un controllo per capire la portata dei lavori da effettuare. Il 52enne, che era il sorvegliante del fiume Ronco, era considerato molto esperto e prudente dai colleghi. Da quanto emerso nei giorni successivi era una persona che conosceva molto bene le dinamiche del corso d’acqua e il problema dell’argine. Quello che non poteva essere previsto era il crollo della chiusa. Quanto accaduto il 25 ottobre ha trasformato un’ispezione preliminare ad un cantiere in tragedia. La procura ha subito sequestrato l’area per le indagini del caso, allungando i tempi dei lavori che però restano urgenti. Così il procuratore capo Alessandro Mancini ha assicurato al prefetto che il dissequestro sarà questione di giorni, tanto che lunedì 29 ottobre sono arrivati i primi avvisi di garanzia per tre persone della ditta che era stata incaricata di eseguire lavori sulla chiusa crollata. Il fascicolo aperto in procura vede due ipotesi di reato: omicidio colposo e disastro colposo in cooperazione e non è escluso che in futuro siano iscritte altre persone nel registro degli indagati. Intanto la Ravegnana è rimasta chiusa. I lavori che dovevano essere eseguiti dal 25 ottobre sono slittati in avanti perché la priorità è diventata quella di chiarire le cause della
morte di Zavatta. Intanto sono stati fatti due incontri in prefettura. La chiusura prolungata della Statale è un problema di non poco conto per quanto riguarda la sicurezza: non esistono altri collegamenti diretti con Forlì, né una linea ferroviaria tra i due capoluoghi. Così i pendolari sono costretti ad utilizzare la cosiddetta viabilità secondaria – strade comunali e provinciali – appesantendo il traffico del circondario. La Provincia ad esempio, anche a causa dei
dubbi sulla tenuta di un ponte, ha chiuso al traffico pesante la provinciale 68 fino alla riapertura della stessa Statale. Il prefetto ha invitato gli enti coinvolti a fare presto. Come detto, la procura ha promesso un dissequestro rapido mentre il Comune ha convocato un tavolo tecnico tra i vari soggetti per coordinarsi più in fretta. Nella proiezione più ottimistica serviranno almeno una decina di giorni prima che la statale sia riaperta. In mezzo, ci possono essere diverse variabili
che potrebbero allungare i lavori: da quella delle condizioni meteo alle complicanze tecniche. Il caso è arrivato anche sui tavoli della politica: in Regione si chiede di fare chiarezza al presidente Stefano Bonaccini sulla morte di Zavatta (che dell’ente era dipendente) mentre in Comune Alberto Ancarani (FI) ha messo sul tavolo un question time dove si pone il problema del collegamento tra Ravenna e Forlì, rappresentato solo dalla vecchia Ravegnana. (al. mo.)
Percorsi alternativi e servizi pubblici Data la chiusura della Ravegnana, i veicoli che provengono da Forlì diretti verso Ravenna vengono fatti deviare a Ghibullo con direzione Ragone, S.Pancrazio, Russi, Ravenna, percorrendo la strada provinciale 5. Altra alternativa: all'altezza di Ghibullo, sempre provenendo da Forlì, svoltare a destra verso Gambellara percorrendo la strada provinciale 3, proseguire per S. Pietro in VIncoli e percorrere la via del Sale fino a S. Pietro in Campiano; giunti all'intersezione con via Cella voltare a sinistra e proseguire fino a San Bartolo, Madonna dell'Albero, Ravenna; oppure proseguire verso San Zaccaria fino a svoltare a sinistra sulla via Dismano direzione Ravenna. Per i mezzi pesanti: percorso privilegiato E45 fino alla statale 16. Per raggiungere Forlì da Ravenna percorrere la via Dismano direzione Cesena fino all'abitato di Casemurate e all'intersezione con la strada provinciale 2 Cervese svoltare a destra in direzione Forlì. Per i cittadini di Longana e Ghibullo è attivo un servizio di trasporto pubblico alternativo.
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12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
INDUSTRIA
Il comparto della chimica resta cruciale e nasce un osservatorio per il rilancio Il sindaco De Pascale all’assemblea nazionale Anci: «Ravenna sostiene e stimola progetti che portino a un utilizzo più oculato delle risorse e che diminuiscano l’impatto ambientale»
FORMAZIONE
Una veduta del polo chimico in una foto tratta da fotoaeree.com
PROGETTO TIROCINI: OLTRE LA METÀ TROVA LAVORO Promosso da Fondazione Mattei, con Università e Centri per l’impiego
La chimica resta il settore più internazionale di Ravencittadini».È di recente costituzione un nuovo Osservatorio na, uno dei più importanti. Anche se i fasti degli anni Setsulla chimica che ha come obiettivo il rilancio del settore, tanta/Ottanta - quando gli operai che lavorano nel settore creando uno strumento tramite il quale raccogliere dati e erano un migliaio in più rispetto ad oggi - sono lontani gli informazioni in grado di avere una fotografia più aggioraddetti in senso stretto al settore chimico a Ravenna rinata possibile del settore. Le attività vengono coordinate da mangono duemila. L’indotto è stimato attorno alle seimila un gruppo composto da enti che svolgono un ruolo chiave persone, considerando la logistica e i servizi che vi girano per lo sviluppo di strategie legate al settore, presieduto dal attorno. Questo è il valore della chimica in città, per un fatComune di Ravenna e diretto dalla Fondazione Eni Enrico turato complessivo che è Mattei. Le modalità opedi 1,7 miliardi diviso, serative comprendono la condo i dati recentemente raccolta di dati, delle esiAlcuni numeri del comparto chimico diffusi dal Comune. Negli genze delle imprese e la ultimi anni, ha ricordato costruzione di strategie di Ravenna oggi Michele de Pascale nelcondivise volte al potenl'assemblea dell'Anci che ziamento di infrastrutPer “addetti” si intende quelli che lavorano al Polo chimico si è svolta a Rimini a metà ture del settore. Quattro e con indotto tutti i lavoratori esterni che gravitano attorno ottobre, stanno investeni tavoli tematici che sono a via Baiona. 24 sono le aziende principali do su Ravenna altre mulstati costituiti: innovatinazionali come Yara e zione, ricerca e sviluppo; Orion Carbon mentre Verdelle qualificazione salis ha confermato la competenze e delle risorcentralità dello stabilise umane; fattori territomento di Ravenna nel siriali (pianificazione, urstema produttivo della banistica e logistica) e produzione degli elastoburocratici (semplificametri, su cui saranno inzioni normative e procevestiti 130 milioni di eudurali); filiere di svilupro. po che dialogano con la «Ravenna sostiene e stichimica. Il lavoro dei tamola progetti industriali voli, secondo quanto che portino ad un utilizzo spiegato durante la prepiù oculato delle risorse – sentazione, è facilitato spiega il sindaco – intese dalla Fondazione Mattei come materie prime e che che ha il compito di eladiminuiscano l'impatto borare e sintetizzare tutambientale delle produte le informazioni raczioni necessarie a migliorare la qualità della vita. Versalis colte e trasferirle al Comune di Ravenna. sta lavorando per il rinnovo del portafoglio prodotti per lo I primi risultati sono attesi per dicembre, ad oggi partecisviluppo e l’introduzione di nuovi “gradi” a maggior valopano le 24 aziende principali che operano sul territorio e re aggiunto e a migliorata sostenibilità ambientale, in par13 enti. Da un lato sarà possibile avere una serie di inforticolare per pneumatici high performance ed energy samazioni utili ad analizzare il settore a livello locale, dall'alving. Syndial ha iniziato il percorso per riutilizzare un tro si potranno individuare le criticità e i punti di forza. comparto in zona industriale soggetto a bonifica sia per «Tali indicazioni – si legge nel documento programmati – l'installazione di pannelli fotovoltaici a terra sia per la reacostituiranno la base sulla quale i decisori politici potranlizzazione sperimentale di un impianto di produzione di no elaborare nuove strategie di crescita». bio-olio da Forsu, ovvero dagli scarti dei rifiuti organici dei Alessandro Montanari
ADDETTI
INDOTTO
FATTURATO
AZIENDE
2MILA
1,7 MLD
6MILA 24
La chimica è ad oggi uno dei principali settori in cui è possibile trovare lavoro a Ravenna. Per formare le competenze specifiche è stato costituito un “progetto tirocini”, pomosso dalla fondazione Enrico Mattei e dal Comune di Ravenna, che a proprio l'obiettivo di promuovere l'orientamento formativo e professionale per i giovani del territorio. Si è ormai alla settima edizione del progetto, iniziato nel 2013, che ha portato ad un totale di 120 tirocini. È stato realizzato un sondaggio, a cui hanno risposto in 70, in cui è emerso che 38 di questi giovani oggi lavora nella stessa azienda in cui aveva svolto la formazione. Il progetto è pianificato e coordinato da Fondazione Eni Enrico Mattei e realizzato grazie alla collaborazione con Fondazione Flaminia, Università di Bologna – Campus di Ravenna e Centro per l’impiego. L’iniziativa prevede che le aziende coinvolte corrispondano ai tirocinanti un’indennità mensile di 700 euro al mese, di cui 500 messi a disposizione da Fondazione Eni Enrico Mattei e 200 dall’azienda ospitante. I tirocini hanno durata di sei mesi, durante i quali Fondazione Eni Enrico Mattei propone un corso finalizzato al rafforzamento delle competenze trasversali, ovvero quell’insieme di abilità con un alto grado di trasferibilità applicabili in diversi tipi di compiti e contesti lavorativi. «Tale corso – si legge nella nota descrittiva – è considerato parte integrante del processo di inserimento nella misura in cui consente da un lato di monitorare l’andamento dell’esperienza di tirocinio e poter offrire un supporto personalizzato a ciascun tirocinante e, dall’altro, di offrire al tirocinante quanti più strumenti possibili per la costruzione del proprio futuro lavorativo». Si tratta di un corso di 40 ore diviso in cinque moduli che riguarda vari ambiti: il mondo del lavoro oggi: competenze e talenti richiesti; comunicazione e linguaggio non verbale; le relazioni sul luogo di lavoro; come conoscere e affrontare lo stress; progettare il proprio percorso professionale.
PRIMO PIANO / 13 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
L’INTERVISTA/1
Ballardini di Confindustria: «Chiuderemo con un trend di crescita dell’1,5 percento, ma sul 2019 pesano incognite globali» Il responsabile di settore per gli Industriali rassicura: «Gli anni bui sono lontani, ma ci sono molte questioni aperte da capire, dalle politiche di Trump al mercato dell’auto, fino alla Cina» Roberto Ballardini parte da un presupposto: «Nella chimica più che in altri settori è molto difficile parlare della tendenza a livello locale senza legarsi alle dinamiche globali». Ballardini, dirigente Cabot e responsabile di Confindustria Ravenna del settore, parte così dalle questioni nazionali e dalla crescita che sarà registrata a fine 2018: «Chiuderemo con un trend in aumento dell’1,5 per cento. Diciamo che se nel 2019 dovessimo confermare questo dato ci metterei la firma». Sono molte le incognite che, in un settore di filiera come è quello della chimica, pesano sulla crescita futura: «Non si capisce bene quale sia la politica degli Stati Uniti impostata da Donald Trump, anche se ormai possiamo parlare di protezionismo. C’è poi la questione dei tassi di cambio e le materie prime che stanno aumentando di prezzo». Inoltre «la Cina dal punto di di vista ambientale si è data un obiettivo di miglioramento che causerà ulteriori aumenti di prezzo nei settori dell’industria. Non dimentichiamoci che quel Paese è uno tra i due o tre player che traina l’economia mondiale». La chimica è «tra i primi settori che vede i cambiamenti economici anche perché è molto legata al mercato dell’auto che sta dando segni di frenata dovuta, ad esempio, alle incertezze sulla politica che riguarda i diesel. Oggi il consumatore si chiede se sia giusto comprare un’auto a benzina, a
gasolio o magari investire in un ibrido e finisce con il rinvio dell'acquisto». Ne risente di conseguenza l’intera filiera, «poi magari il tutto si riduce ad una riduzione degli stock e ci sono conseguenze limitate. Però la situazione al momento è di incertezza». Parafrasando le agenzie di rating si potrebbe tradurre con “outlook stabile tendente al ri-
«A Ravenna non c’è l’ostilità che si può trovare altrove Si percepisce che la chimica dà lavoro e il settore è radicato» basso”, per questo Ballardini spera di confermare l’andamento del 2018 in vista del prossimo anno. Certo, i tempi bui sono lontani. «La situazione non è minimamente paragonabile a quella del 2006-2008» e anche in presenza di «cicli economici che sembrano più brevi» il grande shock pare per fortuna lontano. «La chimica e oggi è ancora molto impor-
Roberto Ballardini
tante, nella nostra città rimane uno dei principali settori. Da parte nostra progettiamo a stretto contatto con istituzioni e sindacati e abbiamo lavorato molto per una questione fondamentale: la sostenibilità ambientale». Sono nati così i protocolli Emas di comparto: «A Ravenna cerchiamo di fare le cose come si deve, pensando al modo in cui si de-
ve collocare un’azienda nel territorio a 360 gradi. Siamo bravi, per questo il futuro non lo vedo male». Per quanto riguarda la presenza di Eni e gli investimenti promessi, Ballardini ritiene che il Cane a Sei Zampe «sia stato molto serio nel confermarli. La chimica a Ravenna non è solo Eni, ci sono molte aziende medio - grandi ma è l’unica che può fare investimenti di quella taglia». Versalis insomma è la locomotiva ma - ribadisce l’industriale - «siamo tutti solo stesso treno, perché la dinamica è di filiera». Il 2017 è stato «un anno di grande crescita» nel 2018 c’è stato un leggero rallentamento ma le imprese, multinazionali e non, hanno investito sul territorio. «Continuiamo a lavorare con le istituzioni: è una strada che si è rivelata vincente, io sono contento di come sono andate le cose. Sono dentro Confindustria da vent’anni e posso dire che da parte degli enti locali c’è sempre stata grande collaborazione». E i cittadini? «A Ravenna non c’è l’ostilità che si può trovare in altre città. Banalmente: si percepisce che la chimica dà lavoro e il settore è da sempre molto radicato. Poi, certo, l’impianto chimico dietro casa non piace a nessuno e per questo è molto importante coniugare le politiche di sostenibilità ambientale ed economica. A Ravenna da questo punto di vista siamo in una buona bolla». Alessandro Montanari
14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
L’INTERVISTA/2
«In questo momento la chimica sta bene» Parola di sindacalista Lorenzo Zoli della Cisl è appena stato eletto da 90 delegati membro della segreteria nazionale Dal 2006 era responsabile provinciale del settore Due anni fa la chimica di Ravenna, e italiana, vedeva l'abisso, con lo spauracchio della vendita di Versalis a un fondo americano. Un salto nel vuoto che spaventava non poco. Oggi «il settore sta bene». Parola di un sindacalista, Lorenzo Zoli, appena scelto come membro della segreteria nazionale della Femca Cisl, dopo una vita a combattere le battaglie contro le chiusure, le delocalizzazioni e le multinazionali. A Roma il sindacalista 46enne, che è entrato in fabbrica nel 1994 e dal 2006 è diventato resposabile provinciale del sindacato di settore (poi unitosi a livello Romagnola), farà parte della segreteria di comparto ed è stato eletto da 90 delegati provenienti da ogni parte d'Italia. Prende il suo posto sul territorio Emanuele Scerra. Zoli, che situazione lascia a Ravenna? «La chimica in questo momento sta bene. Tutte le società sono in ripresa e hanno fatto investimenti, favoriti dal basso costo del petrolio. Il settore è molto legato alla dinamica dei costi della sua materia prima che era scesa fino a 33 dollari al barile e ha permesso alle imprese di investire e assumere grazie ai margini più alti». Rispetto a due anni fa, una situazione totalmente diversa... «Certo, il 2016 è lontano. Quello è stato un anno davvero particolare perché si temeva la vendita di Versalis che per il settore sarebbe stato disastroso. Inoltre l'operazione stessa sembrava piuttosto maldestra. Per fortuna tutto è saltato». A proposito di Versalis, a che punto siamo con gli investimenti? Ormai se ne parla da un po'... «Il progetto pensato inizialmente è stato ridimensio-
nato negli anni ma rimane strategico. Nel frattempo è stato realizzato un altro importante investimento: l'impianto Butene-1,realizzato tra il 2014 e il 2016. Quello di cui si parla da tempo, e che vale 130 milioni di euro è quello che dovrebbe portare a realizzare l'impianto Sbr Solution. Questo progetto, in cantiere da un decennio, è stato variato molto negli anni». A che punto siamo ora e da cosa si era partiti? «Inizialmente la prospettiva era quella di costruire da zero l’impianto che doveva sorgere sulle ceneri di vecchie linee produttive chiuse all'interno del polo chimico. Si trattava obiettivamente di un investimento molto grosso, attorno ai 300 milioni di euro, che i tecnici di Ravenna hanno variato in favore di uno più versatile con il raddoppio di una linea di un impianto già esistente. Si è arrivati così ad un investimento tra i 130 e i 140 milioni di euro, più versatile e in grado di produrre nuovi tipi di gomme “green” perché quelle che vengono prodotte ora nelle nostre fabbriche cominciano ad essere un po' datate. Una politica dei piccoli passi che permette maggiore versatilità ma aspettiamo che il tutto venga realizzato. Siamo a livello di ingegneria e prove sperimentali, per il via all'investimento serve l'ok del board di Versalis, speriamo che arrivi presto». Il piano industriale dell'azienda è stato presentato? «No, e purtroppo attendiamo da più di un anno. Il problema però è un altro: manca un piano industriale nazionale, che tocchi i principali poli chimici italiani, oltre a Ravenna anche Ferrara e Mantova. Su questi ultimi due distretti però, così come a Marghera, negli ultimi anni sono stati fatti imporanti investimenti. Ora,
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PRIMO PIANO / 15 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
L’INCONTRO Gli studenti dell’Itis a Venezia per il premio Nobel Martin Karplus
dopo dieci anni, dovrebbe essere il turno di Ravenna». Guardando al passato qual è stato il periodo peggiore vissuto come sindacalista? «Di certo quello che è partito con la crisi della chiusura della Vinyls (una vicenda che si è protratta per quasi dieci anni con la chiusura definitiva nel 2014 ndr.) e altre crisi di aziende chimiche. Poi nel 2016 la vicenda di cui parlavamo prima e l'idea della cessione del polo chimico da parte di Eni ad un fondo americano». Secondo lei l'idea è stata archiviata? «Mi auguro di sì. Ripeto: i margini di guadagno che ci sono in questo momento aiutano ma oggi siamo comunque a 77 dollari al barile mentre l'ideale sarebbe quota 60/65. Ci si comincia a preoccupare quando la materia prima va sopra quota 90». Una delle caratteristiche del settore è la pre-
senza di multinazionali. Come vede la situazione? «La dinamica è sempre quella, il settore si è sempre sviluppato in questo modo. Uno dei problemi riguarda però il fatto che, in generale, gli stranieri non amano investire in Italia. Esistono però anche molte aziende nostrane che sviluppano tecnica, organizzazione e ricerca. Ravenna da questo punto di vista rimane una delle eccellenze, non dimentichiamo che l'industria chimica è nata qui». Lei di cosa si occuperà a Roma? «Oltre che della chimica in senso stretto anche di farmaceutica, gomma e ceramica, quest'ultimo è un altro settore strategico per la nostra regione: basti pensare al distretto faentino o a quello modenese. Spero che la presenza di un ravennate nel sindacato nazionale sia una spinta in più per aiutare il nostro territorio a crescere e a realizzare gli investimenti che da tempo aspettiamo». (al. mo.)
«Purtroppo per Ravenna attendiamo il piano industriale di Versalis da oltre un anno e manca anche quello nazionale»
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Mercoledì 24 ottobre, all’Università Ca’ Foscari di Venezia, un gruppo di studenti dell’Itis Nullo Baldini di Ravenna ha incontrato Martin Karplus, premio Nobel per la Chimica nel 2013. Il professor Karplus, a cui è stato conferito dalla Ca’ Foscari l’Honorary Fellowship, ha tenuto una Lectio Magistralis dal titolo “Motion: The Hallmark of Life. From Marsupials to Molecules”. Protagonisti della lezione sono stati complessi meccanismi biochimici: strane ma efficienti nanomacchine molecolari, di cui si sono potuti ammirare i diversi modelli animati al calcolatore. Il premio Nobel si è poi intrattenuto con gli studenti del quarto anno di chimica di Ravenna, rispondendo a domande sulla scienza, ma anche su personali scelte di vita, orientate sin dalla giovane età alla ricerca in settori di frontiera della biochimica e della chimica-fisica. Gli studenti dell’Itis Nullo Baldini di Ravenna, accompagnati dai professori Angelini, Grammantieri, Triossi, sono stati invitati a partecipare all’evento dal professor Carlo Bucci, in quanto vincitori del concorso nazionale “Torricelli Web”, sui temi della “Green Chemistry”, la chimica che studia strategie e soluzioni per promuovere lo sviluppo sostenibile. La trasferta veneziana degli studenti dell’Itis di Ravenna si è conclusa con i saluti del rettore dell’Università Ca’ Foscari, il professor Michele Bugliesi, e del professor Achille Giacometti, docente di Fisica della materia condensata, che si sono congratulati per i brillanti risultati fin qui conseguiti nel loro percorso di studi.Già dagli anni Settanta, quando i calcolatori avevano dimensioni e potenze di calcolo ben diverse da quelle odierne, Karplus è stato uno dei pionieri nella creazione di modelli matematici e software di grafica molecolare. In particolare, con il suo gruppo di ricerca, è il padre del pacchetto software di bioinformatica Charmm, un antesignano dei software di modellazione e dinamica molecolare di strutture complesse, tuttora aggiornato ed ancora utilizzato nel suo settore. Significativi sono, inoltre, i contributi di Martin Karplus in molti campi della chimica-fisica, tra cui la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare e la chimica quantistica: proprio come il suo mentore, il Prof. Linus Pauling, anche il Prof. Karplus ha dato il suo nome ad un’equazione, utilizzata, appunto, nella spettroscopia di risonanza magnetica nucleare.
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L’ANTICIPAZIONE
Se la violenza avviene ai margini: convegno su donne e lgbt homeless L’8 novembre, organizzato da Scuola di Giurisprudenza, Campus di Ravenna, e dall’associazione Avvocato di strada con le realtà che operano sul campo
Giovedì 8 novembre si tiene a Ravenna, per tutta la giornata, un convegno su un tema particolarmente specifico nell’ambito delle iniziative in vista della giornata contro la violenza sulle donne. Nello specifico, la Scuola di Giurisprudenza dell’Alma Mater Studiorum Campus di Ravenna e Avvocato di Strada, con il patrocinio del Comune e nell’ambito del cartellone “Una società per relazioni” dà infatti vita a “Donne, persone lgbt, violenza e marginalità sociale: quali diritti e quali percorsi?. L’appuntamento è alla sala don Minzoni di piazza Duomo 4. Francesca Curi, professoressa di Diritto Penale, curatrice scientifica dell’iniziativa, che «Il Dipartimento di Scienze giuridiche, Università di Bologna, Campus di Ravenna, ha collaborato alla realizzazione di questo importante convegno nell’ottica di rafforzare la propria terza missione, la quale comporta un impegno attivo nella trasformazione dei risultati dell’attività di ricerca in conoscenza produttiva, suscettibile di applicazioni di natura sociale, educativa e culturale. Si è voluto così mettere a disposizione del territorio, delle istituzioni locali e delle organizzazioni private il prodotto delle ricerche scientifiche maturate in seno al Dipartimento». Per fare questo, come si vede dal programma si sono coinvolte diverse realtà che lavorano sul territorio sotto profili diversi. Non sarà, insomma, un evento per accademici. E infatti, insieme all’Università, a organizzare il convegno i volontari di Avvocato di strada Onlus, associazione che offre consulenza gratuita a un’utenza debole e spesso ai margini. Abbiamo rivolto loro qualche domanda per approfondire meglio il tema, incontrando Ilaria Morigi, Sonia Lama e la coordinatrice Emanuela Casadio. Perché un convegno su un tema così specifico? Quali sono i bisogni che rendono queste vittime di violenza diverse dalle altre? «La situazione di marginalità, disagio economico, culturale e condizioni di fragilità come la tossicodipendenza e il disagio mentale rendono queste persone più esposte di altre al rischio di violenza. Abbiamo sentito i il bisogno di analizzare questo problema che esiste, seppur in bassa percentuale . L'esigenza è quella di coinvolgere quanti più interlocutori possibili (associazioni , forze dell'ordine, assistenti sociali e operatori sanitari e operatori giuridici e istituzionali) per analizzare le criticità e rafforzare e migliorare le capacità d'intervento. Anche perché la violenza di genere contro le donne senza fissa dimora che vivono in strada o di strada sottende sempre ad una ulteriore colpevolizzazione della vittima. Le donne homeless che spesso sono vittime di violenza da parte di chi offre loro un rifugio “sicuro” vivono lo stigma della loro situazione, molte volte loro stesse non hanno consapevolezza della violenza subita. Essere per strada vuole dire essere costantemente ricattate, non avere servizi sociali e sanitari adeguati , essere senza residenza , senza assistenza sociale. Se si denuncia la violenza spesso si ritorna a vivere
IL CONCORSO Aperte le iscrizioni per “Voci di donne” Sono aperti fino al 31 gennaio i termini per la partecipazione alla quattordicesima edizione dell’iniziativa letteraria “Voci di donne” che quest’anno prevede come tema “Oltre quel muro”. Il concorso è nato con la finalità di permettere a tutte le donne di raccontarsi attraverso la forma scritta, liberando la propria fantasia e comunicando le proprie sensazioni, speranze, idee e delusioni. Chi volesse partecipare può inviare un racconto di non oltre 30 righe (80 battute ogni riga) oppure una poesia in lingua italiana o in dialetto. La manifestazione letteraria si concluderà con una serata pubblica prevista per lunedì 4 marzo al Teatro Socjale di Piangipane. Per informazioni: ufficio comunale di Piangipane, tel. 0544 485753, e-mail vocididonne2019@comune.ra.it, mercoledì e giovedì 8.30-13.
IL CORSO Cinque incontri per affrontare la genealogia
I partecipanti all’evento Tra i relatori del convegno Silvia Vida (professoressa di filosofia del diritto, Università di Bologna), Simona Lanzoni (vicepresidente di Fondazione Pangea Onlus), Francesca Ragazzini delle Politiche dei servizi sociali della Regione, Maria Pazzaglia dell’Ausl Romagna, l’avvocata Maria Pazzaglia, Milli Virgilio di Avvocato di strada, Ouidad Bakkali e Valentina Morigi, assessoe del Comune di Ravenna, Maurizio Braglia del progetto “Oltre la strada”. Dalle 14.30 ci saranno invece workshop e tavoli di lavoro che coinvolgeranno anche forze dell’ordine, , Prefettura, Municipale, centri antiviolenza e servizi a bassa soglia. Conclude Giovanna Piaia della Casa delle donne.
«Le donne senzatetto spesso sono vittime di chi offre un rifugio “sicuro” Vivono lo stigma della loro situazione, molto volte non sono consapevoli della violenza subita» nel posto da dove si era partite, in una sorta di coazione a ripetere. Vivere per strada vuole dire non avere la forza di entrare in una questura in un pronto soccorso, non sapere che esistono centri anti violenza, avere difficoltà burocratiche spesso superiori a tante altre persone. Con questo convegno vorremmo auspicare che venga considerata questa
particolare situazione nei protocolli di intesa fra istituzioni che si occupano di violenza per individuare reti è prassi ad hoc». C’è paura a denunciare? Quando la vittima è straniera e irregolare, può temere che, andando a denunciare l’aggressione, finisca con il denunciare se stessa? «Se un soggetto che subisce violenza è un soggetto extra Ue priva di titolo di soggiorno che lo autorizzi alla permanenza in Italia verrà contestato il reato di clandestinità e anche quello di non aver lasciato il territorio nazionale come ordinato dal Questore se destinatario di un decreto di espulsione. L'unica protezione è l'inserimento e la partecipazione in un percorso programma al quale, se poi per un qualsiasi ci si sottrae si perde l'autorizzazione alla permanenza. Sul piano legislativo manca un approccio che prenda atto dell'esistenza delle difficoltà specifiche in cui vivono queste persone». E dal punto di vista della protezione sociale? Esistono oggi strutture ad hoc dove accogliere le vittime di violenza? Come si assistono queste persone? «Ci sono strutture per donne che subiscono violenza, non, ad esempio per persone transgender. Non sono necessarie strutture ad hoc, bensì si avverte la necessità di creare percorsi ad hoc con personale che ha ricevuto anche una formazione ad hoc». Qual è la situazione a Ravenna? Siamo adeguatamente pronti a questo tipo di assistenza, anche dal punto di vista dell’eventuale necessità di un sostegno psicologico? «Ravenna è una realtà virtuosa. La sessione pomeridiana articolata in tavoli di lavoro, prenderà spunto dal protocollo già sottoscritto dalle istituzioni nel 2011. Scopo del convegno è quello di elaborare piani d'intervento interdisciplinare che meglio possano rispondere alle specifiche esigenze dei casi che, di volta in volta, si prospettano». (Fe. an.)
Nell'inverno 2018-2019, l’Archivio storico comunale di Cervia, in collaborazione con l'Ecomuseo del Sale e del Mare e la Biblioteca comunale M. Goia, ha programmato la realizzazione, per la prima volta, del laboratorio di genealogia “Sono storie di famiglia”. Il progetto è stato possibile grazie ad un investimento di 6 mila euro, di cui 3 mila euro cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna. Per venire incontro a questa domanda l'Archivio ha pensato di proporre una serie di cinque incontri tra metà dicembre e marzo. Con l'aiuto di docenti specializzati i partecipanti potranno imparare ad orientarsi lungo un percorso, sia tra le carte e i registri degli archivi, sia attraverso gli strumenti e le banche dati oggi disponibili su Internet.
IL MEETING Tra montagna e Amazzonia alla sala Buzzi con il Cai La sezione di Ravenna del Club Alpino Italiano propone alla sala Buzzi di via Berlinguer il "Meeting della Montagna e della Natura". Il 5 novembre alle 21 l’appuntamento è con Marco Albino Ferrari, alpinista, giornalista professionista, scrittore e sceneggiatore, che presenterà il monologo Frêney 1961 sulla vicenda che coinvolse gli italiani Bonatti, Oggioni e Gallieni con i francesi Mazeaud, Guillaume, Kholmann e Vieille, nel tentativo di conquista del Pilone Centrale del Frêney. Venerdì 9, sempre alle 21, protagonista saranno invece i canti di montagna e dalla Grande Guerra del Coro La Biele Stel. La rassegna prosegue il 12 novembre con un documentario sull’Amazzonia del ravennate Ugo Antonelli peri terminare il 16 con l’alpinista bresciano Enrico Carrara.
SOCIETÀ / 17 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
INTERVISTA
Martinelli porta Dante nella bidonville del Kenya: 140 bambini mettono in scena il loro inferno L’ong Avsi ha portato a Nairobi il regista del Teatro delle Albe per una nuova azione corale: «Neanche i professori conoscevano Alighieri. Ma la Commedia ti aiuta perché è una storia di riscatto spirituale, dalle tenebre alla luce» di Iacopo Gardelli
Marco Martinelli non è nuovo alle azioni corali. Ciò che è nuovo, questa volta, è il luogo: Kibera, bidonville di Nairobi. In Kenya il regista e fondatore del Teatro delle Albe è stato chiamato dall'ong Avsi a lavorare sulla Commedia di Dante Alighieri. Dopo quasi due anni di lavoro e quattro viaggi, accompagnato da Laura Redaelli, Martinelli ha coordinato il debutto africano, nei primi giorni d'ottobre. Il cielo sopra Kibera – questo il titolo dello spettacolo – raccoglie le grida di centinaia di bambini e adolescenti dello slum: racconta il loro Dante, il loro inferno, il loro cammino dalla selva alla luce. Quali sono state le prime impressioni a Kibera? «È uno degli slum più grandi d'Africa. È poco distante dal centro della città, dai palazzoni. Si parla di 400mila persone ammassate in una condizione di degrado urbano infernale. Case accumulate le une sulle altre, senza acqua potabile e corrente elettrica; bambini che giocano nell'immondizia, situazioni igieniche terribili e tanta violenza, verso i più piccoli soprattutto». Com’è arrivato in Kenya? «Su invito dell’Avsi. Avevano letto il mio Aristofane a Scampia, sapevano i precedenti della non-scuola, e mi chiesero di lavorare con i ragazzi di questo slum. La prima volta a Nairobi fu nel marzo 2017. Questo era il mio quarto viaggio. Abbiamo lavorato per due settimane con i bambini e gli adolescenti di quattro scuole diverse, due dentro Kibera, due fuori, tutte gestite da Avsi». lenti, le cui pratiche non scandalizzano ormai più nessuno, Come è stato accolto? i violenti per il solo gusto di esserlo». «In questo inferno i bambini sono un paradiso. Sono pieCome inizia lo spettacolo? ni di vitalità, di voglia di essere. Molto più vitali dei nostri ra«Arriva un ragazzino, saluta in swahili, e si presenta: “Sogazzi, forse, che per accendersi hanno bisogno di essere stino Dante Alighieri, sono nato nel 1265, a Firenze, mi occumolati di più. Per questi ragazzi le scuole Avsi sono una salpo di teologia e la mia pelle è bianca”. La gente scoppia a rivezza: escono dalle baracche, mangiano un pasto caldo al giorno e non vengono picchiati». La violenza nelle altre scuole è una prassi? «Nelle scuole pubbliche, sebbene la bastonatura e le punizioni corporali siano state dichiarate fuori legge, di fatto continuano. Nelle scuole di Avsi i bambini sono rispettati. E il teatro è un modo per stimolare ancora di più la frequenza scolastica». Avete subito lavorato Alcuni momenti dell’ultimo viaggio in su Dante con loro? Kenya di Marco Martinelli e Laura Redaelli «Io e Laura Redaelli, che mi ha accompagnato in questo viaggio, abbiamo cominciato con Dante nel gennaio del 2018. Quello di un mese fa era il debutto dello spettacolo». Com'è andata? «Magnificamente. 140 ragazzi in scena, la maggior parte delle scuole elementari e medie. Avevamo un pubblico tutto africano, composto da famiglie e amici, e un gruppo di operatori italiani venuti apposta. È stata una grande felicità: la riprova di quanto questo archetipo narrativo dantesco sia universale. Il cielo sopra Kibera è tutto in inglese e swahili: i ragazzi si sono appropriati della linfa di questa favola. Siamo partiti dalla domanda diretta: cos'è l'inferno a Kibera? Abbiamo messo in vita Dante e immaginato i gironi infernali». Ad esempio? «Sono venuti fuori i ladri, gli assassini, ma anche i drug pusher, i bambini violentati, i politici – elemento che non manca mai, sotto il segno della corruzione – i poliziotti vio-
dere sulle prime, poi capisce che in realtà Firenze è Kibera, che la selva di disperazione e paura che ci divora l'anima esiste ovunque. Infine parte il corteo majakovskijano: le magliette gialle per le strade sterrate di Kibera, fino alla piazza centrale polverosa, gridando il proprio diritto alla bellezza». I ragazzi conoscevano Dante? «Non solo Dante: non conoscono Shakespeare. Neanche i professori. A differenza del Senegal, dove i francesi hanno sempre elargito il loro umanesimo a palate, in Kenya gli inglesi non hanno trasmesso alcuna cultura letteraria o teatrale, ma soltanto saperi tecnici ed economici. Però Dante ti aiuta, perché si tratta di una splendida storia di riscatto spirituale, dalle tenebre alla luce. Anche il bambino di 10 anni si sentiva a casa sua». La sfida sarebbe quella di vedere lo spettacolo anche qua. «È impensabile, purtroppo. Abbiamo però girato quattro giorni di riprese. Il mio lavoro futuro sarà quello di realizzare un film che si possa vedere dovunque». C'è chi vi ha attaccato per Thioro, nel quale adattavate Cappuccetto Rosso alla realtà senegalese. Non oso immaginare cosa possa succedere con questo spettacolo. «(Ride) Per ora non ho ancora avuto riscontri se non felici. Sono uscito dall'Italia per 15 giorni, e ho pensato a come noi, cittadini e intellettuali, perdiamo ore a commentare il tweet di un ministro e la sua politichetta. Il mondo è grande, ci dobbiamo svegliare. Bisognerebbe avere sempre in mente la polis planetaria quando parliamo di politica».
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SPECIALE / I MERCATO IMMOBILIARE TURISTICO
CASA e ristrutturazione
manutenzione
1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
Milano Marittima la più cara in regione: 6.600 euro al mq
Veduta aerea di Cervia Milano Marittima
I dati dell’Osservatorio Fimaa in collaborazione con Nomisma. Nella top ten della costa figurano sei località ravennati
Leggera crescita delle compravendite di abitazioni nelle località turistiche della riviera romagnola. Rispetto allo scorso anno, le transazioni registrate a livello complessivo sono aumentate del 3,5 percento. Inoltre, le locazioni segnano un più 1,1 percento su base annua, in miglioramento, beneficiando della crescita dei flussi turistici. Sono alcuni dati contenuti nell’Osservatorio nazionale immobiliare turistico 2018 del sindacato Fimaa in collaborazione con Nomisma, presentato a inizio ottobre a Ravenna. La ricerca fornisce i prezzi minimi e massimi medi di compravendita degli appartamenti turistici in regione e i canoni minimi e massimi degli appartamenti più richiesti. Al primo posto in regione svetta Milano Marittima con un prezzo massimo di top nuovo di 6.600 euro al mq. Seguono Riccione (5.900 euro) e Cesenatico (5.500 euro). La top ten regionale vede, a seguire Cattolica (4.600 euro), Rimini (4.300 euro), Cervia (4.000 euro), Marina di Ravenna (3.200 euro), Lido di Savio (3.100 euro), e infine Punta Marina Terme e Marina Romea a pari merito (2.900 euro); al decimo i ferraresi Lido degli Estensi assieme a Lido di Spina a quota 2.700 euro. I punti principali dell’analisi Anche nel 2018 i prezzi di mercato delle abitazioni turistiche in Italia sono diminuiti, facendo segnare una flessione del -2,5% rispetto all’anno precedente, in linea con la variazione registrata nel 2017. Tengono maggiormente gli immobili di qualità e nuovi, per i quali si registra una flessione media annuale del -1,2% nelle località lacustri, del -1,9% al mare e del -2% in montagna. Dal comparto locativo emergono segnali di maggiore
stabilità in termini di valori. Il dato medio, sintesi dei canoni di giugno, luglio e agosto nelle singole località turistiche monitorate, segna un +1,1% su base annua, in aumento rispetto al 2017. Il mercato immobiliare in Italia La lenta risalita del settore immobiliare è proseguita anche nel primo semestre del 2018, nonostante il contesto macroeconomico appaia oggi meno favorevole rispetto a qualche mese fa. A complicare il quadro, più che le turbolenze politiche interne, concorre il prospettato epilogo della politica monetaria accomodante della Banca Centrale Europea, che ha fin qui giocato un ruolo decisivo nell’alimentare la tendenza rialzista del comparto. Seppure l’epilogo del Quantitative Easing sia ormai stato pianificato, le proiezioni di medio termine dei tassi di interesse permangono tranquillizzanti, con l’Euribor che dovrebbe mantenersi non distante dall’1% fino al 2020. Il mercato delle abitazioni per vacanza In un contesto di forte crescita dei flussi turistici registrati nel 2017 ed anche per l’anno in corso, il mercato delle case vacanze segna un ulteriore incremento delle compravendite di abitazioni nelle località turistiche. Le transazioni registrate sono aumentate nel 2017 (+3,5% rispetto all’anno precedente), seppur con minore intensità rispetto alla variazione registrata nel 2016 (+20,2% su base annua). A favorire la risalita del mercato ha contribuito l’ulteriore diminuzione dei valori di mercato. Il segmento delle case per vacanza è stato investito da una riduzione dei prezzi di vendita lievemente superiore a quella del precedente anno. La variazione media, sintesi dei mercati top, centrali
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e periferici delle singole località turistiche monitorate, evidenzia un arretramento del -2,5% annuo (rispetto al -2,3% registrato un anno fa), con un campo di oscillazione, in funzione della tipologia abitativa, compreso tra -1,1% e -3,5%. La flessione dei valori ha riguardato anche le case vacanze “top nuove”, che segnano un’ulteriore ridimensionamento dei prezzi di mercato in un range che varia da -1% a -3%. Il mercato affitti delle località turistiche è caratterizzato da un canone medio settimanale ordinario (valore di massima frequenza per un appartamento con camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno, 4 posti letto spese incluse) di 395 euro per il mese di giugno, 560 euro per luglio e 720 euro per agosto.
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II / SPECIALE
CASA • manutenzione e ristrutturazione
RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Rischio mutamenti climatici: come invertire la rotta degli stili di vita e dell’abitare Per Norbert Lantscher, presidente della Fondazione ClimAbita, oggi si possono costruire edifici ecologici, non inquinanti e autosufficenti sul piano energetico La preoccupazione per l'incremento del riscaldamento globale, il progressivo inquinamento di aria, acqua e suolo, e i conseguenti cambiamenti climatici del nostro pianeta non è frutto di esagerati allarmismi o della propaganda ideologica di fanatici ambientalisti. Purtroppo si tratta della realtà, certificata da autorevoli comunità scientifiche internazionali, da ricerche promosse da prestigiose università e perfino da studi strategici militari rivolti a delineare scenari futuri. È la premessa di Norbert Lantschner – presidente della Fondazione ClimAbita, studioso ecologista e acerrimo divulgatore di questo problema epocale – ad un suo intervento intitolato “Cambiamenti climatici: invertiamo la rotta del nostro stile di
vita”, svolto nell'ambito del convegno promosso recentemente a Faenza dalla Cna sull'evoluzione delle costruzioni e le attuali normative sul risparmio energetico degli edifici. Per Lantschner è una questione di realismo e di consapevolezza che dovrebbe spingere chi governa nazioni e territori – ma anche le piccole comunità e i singoli individui – a invertire una rotta insensata, sempre più rischiosa, che sta andando a compromettere definitivamente gli equilibri ambientali e il futuro del mondo in cui viviamo. Purtroppo si tende a minimizzare o a fare la “politica dello struzzo” anche se il tempo che ci resta per fermare questa deriva è sempre più esiguo e il fenomeno ha una dimensione mondiale ma anche locale, perché l'ecosistema è
unico e interconnesso. Quindi riguarda tutta l'umanità. Lantschner fa capire che bisogna affrontare drasticamente le cause delle alterazioni atmosferiche derivate dall'emissione di enormi quantità di gas serra, specialamente CO2 e polveri sottili: si stimano 110 milioni di tonnelate al giorno, in particolare derivati dalla combustione di materiali fossili. Questo processo di squilibrio è esponenziale e già oggi non riusciamo a prevedere a pieno le conseguenze di questo inquinamento dell'aria e degli oceani. Però ne vediamo gli effetti con sconvolgimenti climatici sempre più estremi: scioglimento dei ghiacci e del permafrost, uragani e alluvioni, siccità nella fascia equatoriale, con danni incalcolabili in termini di beni e vite umane. «In 150 anni stiamo distruggendo quegli equilibri che la Terra a creato in 150 milioni di anni – dice Lantschner –. L’uomo sta variando il “termostato del pianeta” e alterando il bilancio globale dell’energia, con l’iniezione in atmosfera di una potenza energetica pari a 400mila bombe atomiche... e le conseguenza di mutazioni climatiche imprevedibili. Negli ultimi 20 anni il clima “impazzito” ha incrementato i danni economici del 151% e nel prossimo futuro è probabile un enorme esodo di popolazioni: si prevede un miliardo di rifugiati climatici costretti a emigrare perchè le loro terre di origine diventeranno invivibili e sterili». Ebbene, spiega Lantschner. si deve agire fin da subito, oltre che sugli impianti industriali, sulle altre fonti di gas serra e rifiu-
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CASA • manutenzione e ristrutturazione / III 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
Case NZEB: consumi energetici puliti, quasi zero, e alto comfort abitativo La normativa regionale sulle costruzioni in vigore da gennaio 2019 Al via un complesso residenziale a Faenza realizzato da Alvisi/Cmc
Rendering e cantiere (a destra) del complesso residenziale NZEB in via Portisano a Faenza
ti e spreco energetico: le abitazioni, la mobilità, l’agricoltura. È necessario ridurre drasticamente il consumo di energie inquinanti e di emissioni di gas serra che, anzi, dovremo cercare di “togliere dall’atmosfera”. Cambiare il modo di produrre, di abitare e gli stili di vita, limitando al massimo tutte le sorgenti particolarmente energivore, compresi i dispositivi digitali. Oggi, commenta il presidente della Fondazione ClimAbita «nell’ediliza siamo già pronti, con nuovi edifici a consumo zero, anzi che producono energia pulita. E possiamo ristrutturare quelli esistenti per arrivare al massimo di risparmio energetico. Attualmente è possibile, con costi più che sostenibili, costruire case modello autonome sul piano dell’approvigionamento energetico “pulito” che fornisce riscaldamento, raffrescamento, alimentazione di tutti gli elettrodomestici, rifornimento di mezzi di trasporto (auto e bici elettrica) e perfino a immettere energia elettrica in rete. Secondo le direttive europee in questo campo, nei prossimi decenni dovremo costruire più del 40% di nuovi edifici a consumo zero e sistemare il 75% di immobili inadeguati per efficentarli dal punto di vista energetico. Peraltro, oltreché essere ecocomaptibili, queste costruzioni, nuove o ristrutturate, sono più confortevoli, e rappresentano anche un investimento economico vantaggioso. Per “salvarci”, fa intendere in conclusione Norbert Lantschner, dobbiamo ridurre ciò che rischia di distruggerci: quindi «de-carbonizzare», eliminando i combustibili fossili (carbone, petrolio, metano) e «de-materializzare», evitando sprechi e rifiuti non riciclabili o recuperabili, per favorire invece una «economia circolare». Il futuro deve tendere perciò a sistemi abitativi, a forme di mobilità e stili di vita «eco-sufficienti» ed «eco-efficienti», anche grazie alla domotica e a tecnologie innovative, E visto che ora siamo in grado di farlo sul piano dei materiali disponibili, della tecnica e delle buone pratiche – esorta Lantschner – dobbiamo farlo e, nel suo piccolo, ognuno può fare la differenza per cambiare rotta.
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A proposito di case modello nel risparmio energetico e di nuovi stili dell’abitare, nell’epoca dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale (vedi articolo a fianco), anche in provincia di Ravenna, stanno sorgendo innovativi edifici NZEB. La sigla che definisce queste costruzioni è un acronimo dall’inglese Near Zero Energy Building, cioè Edifici a Consumo Energetico Quasi Zero. Si tratta di costruzioni estremamente efficienti sul piano dei consumi energetici, praticamente autosufficienti per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti, e questa minima energia utilizzata deve essere comunque ricavata da almeno il 50% di fonti rinnovabili. Sono i parametri di una Direttiva Europea, emanata nel 2010, la quale dispone che – a partire dal 31 dicembre 2020 – tutte le nuove costruzioni debbano essere edifici NZEB. In Italia la direttiva è stata recepita nel 2013 con la legge 90, che ha previsto NZEB per i nuovi edifici in ambito pubblico a partire dal gennaio 2019 e per tutti gli altri settori dal gennaio 2021. Va preciasato inoltre che la Regione Emilia Romagna ha anticipato queste scadenze di due anni: dal primo gennaio 2017 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2019, per gli edifici privati, nuovi e ristrutturati. Per tutti i committenti, i progettisti e gli addetti alle costruzioni si tratta di applicare un elenco di criteri estremamente specifici in fase di progettazione e di cantiere, anche nel caso di ristrutturazioni di edifici esistenti, attraverso l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, livelli di isolamento termico molto elevati, elementi passivi di riscaldamento e raffrescamento, sistemi di ombreggiamento e ventilazione e ap-
parati di illuminazione ad alta efficienza. A Faenza, in un terreno di via Portisano, la società immobiliare Alvisi, e l’impresa di costruzioni Cmc, hanno avviato quest’anno la realizzazione di un complesso residenziale propsio basato sui criteri NZEB. Si tratta di 4 villette bifamigliari, 12 villette a schiera e 8 appartamenti di varia metratura e tipologia. Due villette bifamigliari sono già state fondate in luglio, strutturate fra agosto e settembre e ad ottobre hanno già avuto la copertura. Una costruzione “veloce” consentita dalle infrastrutture in legno X-lam, montate a secco e adeguatamente isolate. Gli edifici del complesso sono dotati di pompa di calore, VMC, impianto fotovoltaico e batteria rinfrescante. Tutte apparecchiature che consentono il massimo risparmio energetico, soprattuto se governati da sistemi domotici “intelligenti” per cui le abitazioni sono predisposte e personalizzabili. E garantiscono anche comfort abitativo, sicurezza e risparmio in ogni stagione.
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IV / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
Sicurezza per chi lavora in cantiere Mezzi e formazione secondo Top Rent Parla Stefano Morelli, titolare dell’azienda ravennate specializzata in noleggio di macchine operatrici e formazione per lavori a rischio Il mercato dell’edilizia sta decisamente riprendendo vigore, grazie soprattutto alle ristrutturazioni dell’usato. A testimoniarlo è Top Rent, azienda ravennate specializzata nel noleggio di piattaforme aeree e furgoni e in sistemi di sicurezza e installazione di linee vita sui tetti. «La nostra realtà è nata nell’ottobre 2010 – afferma il titolare Stefano Morelli che ha esperienza nel settore del noleggio da circa vent’anni –. Inizialmente proponevamo servizi di noleggio di piattaforme aree, di furgoni commerciali aperti e chiusi, di ponteggi e strumentazioni varie, poi cinque anni fa abbiamo cominciato a investire anche nel settore della sicurezza. Con la crisi economica che ha raggiunto l’apice per quanto ci riguarda fra il 2012 e il 2013, è stato fondamentale integrare le tradizionali attività con nuove proposte. Vedendo diminuire le richieste di noleggio, abbiamo aumentato e diversificato le offerte di formazione rivolte a tutti coloro che operano con macchine da lavoro quali escavatrici, piattaforme e quant’altro e anche a chi lavora in quota». Quello che doveva essere un escamotage per continuare a restare sul mercato, è invece diventato un fiore all’occhiello dell’azienda ravennate che sta continuando a investire in questa direzione. Un modo anche per “spazzar via” la confusione correlata a informazioni distorte che circolano sul web e per approfondire i contenuti delle normative che non sono mai bianche o nere, ma suscettibili di interpretazioni. Top Rent – con sede in via Dismano 115/B – ha appena acquisito un capannone in
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più da riservare a formazione per diventare – sempre più – un punto di riferimento per chiunque operi con dispositivi di sicurezza o abbia necessità di una valutazione dei rischi. «Il prossimo passo – prosegue Morelli – potrebbe essere l’apertura di uno show-room, una vera e propria vetrina in cui vedere e anche toccare con mano alcuni dei principali dispositivi di sicurezza esistenti sul mercato, con possibilità anche di vendita al dettaglio. L’obiettivo è dare la strumentazione più adatta al tipo di lavoro da effettuare. Ci piacerebbe poi, per primi, aprire un campo-prova in cui consentire a chi lavora nel settore e deve occuparsi di casi particolari e rischiosi, come lavori in quota, spazi
confinati e antincendio, possa fare pratica». Alla luce di queste novità, Top Rent è in netta crescita: il personale è raddoppiato negli ultimi due anni e, a inizio 2019, si prospettano due nuove assunzioni. La sicurezza, infatti, è un ambito che interessa tutti e sempre di maggiore attualità anche alla luce delle più recenti normative. L’azienda vanta clienti come Ausl Romagna, distretto Eni Marina di Ravenna e Tampieri Spa di Faenza, ma anche tanti privati che richiedono strumentazioni innovative e personale qualificato. Top Rent è in grado di garantire un servizio a 360 gradi, che comprende – in tempi rapidi – sopralluogo, preventivo, progettazione, certificazione, collaudo, revisione.
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20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
TEMPO LIBERO/1 ANTIPROIBIZIONISMO Una serata “per la canapa” con dibattiti e stand up comedy Domenica 4 novembre al circolo Kinotto di Borgo Masotti va in scena “Coltiva-ti”, una giornata “per la canapa” che si pone di promuovere in particolare tre concetti: la libertà d’espressione, l’antiproibizionismo e la diffusione della musica indipendente. Il programma parte alle 18 con un dibattito a cui parteciperanno Giacomo Baldi (medico chirurgo, specialista in anestesia, rianimazione e terapia del dolore), Elisabetta Biavati (fondatrice del Comitato pazienti cannabis medica) e Federico Amico (presidente regionale Arci), insieme al moderatore Mario Catania di Dolce Vita Magazine. Alle 21 è quindi in programma la “stand up comedy” vietata ai minori di 18 anni “Lo ha già detto Gesù”, di Filippo Giardina, a chiudere alle 23 il concerto della band ravennate Actionmen. Durante al serata sarà attivo un banchetto informativo con mercatino agricolo di Romagna Canapa. Info: 329 2665874.
Ecco il “Mare d’inverno”: un brunch in spiaggia a ritmo di musica black Al bagno Oasi anche una mostra fotografica A partire da domenica 4 novembre arrivano i Soul Music Brunch dell’Oasi Beach di Marina di Ravenna. La ricetta è semplice: spiaggia, cibo e musica live con la direzione artistica del festival Spiagge Soul, per otto appuntamenti domenicali a partire dalle 12. Tra nomi noti al pubblico ravennate e ospiti internazionali, la programmazione spazierà in una varietà di generi musicali, sempre con un occhio di riguardo alle sonorità black. Il primo appuntamento è un inno all’estate con il duo Banana Boat, formato dai musicisti locali Bruno Orioli
e Francesco Plazzi, che proporranno un mix di reggae, calypso, blues e spirituals. La black music non si potrà solo ascoltare, ma anche ammirare negli scatti della fotografa Eleonora Rapezzi, esposti all’interno del locale. “An eye on Soul”, questo il titolo della mostra, raccoglierà alcuni dei migliori ritratti fotografici dell’edizione 2018 del festival Spiagge Soul. La mostra inaugurerà domenica 4 novembre alle 10 e sarà visitabile tutti i sabati e le domeniche fino al 31 dicembre, dalle 10 alle 19.
TEMPO LIBERO/2
A FAENZA TORNA L’ANTICA FIERA DI SAN ROCCO Domenica 4 novembre dalla mattina fino a sera inoltrata torna a Faenza l’antichissima Fiera di San Rocco. Nel borgo medioevale sono in programma le rievocazioni storiche con i mestieri e i combattimenti con iniziative a tema nel Palazzo delle Esposizioni, in piazza 2 Giugno e in un tratto di corso Mazzini. Il parcheggio di Via Cavour si trasformerà invece per tutta la giornata in un vero "paddock" motoristico, con una vasta esposizione di motociclette e auto da corsa da velocità, da rally e da cross, sia attuali che d'epoca. In via Cavour torna invece il grande mercato ambulante e ci saranno strade dedicate a hobbisti, agriturismi, prodotti di stagione, vino e cioccolato, all’arte e alle associazioni sportive. E ancora la Fiera degli animali, il torneo di zacagn, il tiro con l’arco, la piazza della Penna interamente dedicata ai giochi per i più piccoli, gli sbandieratori, i trampolieri... (foto di Franco Poletti)
SPORT / 21 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
PALLA OVALE
E il rugby a Ravenna riparte dalle scuole «Non è uno sport violento, ha cultura e valori» Parla il presidente della società porpora-oro, che può contare su circa duecento tesserati, dagli Under ai Passatelli «Diffondere lo sport tra i ragazzi per noi è come una missione. Il sogno? Una club house per tutti i nostri atleti» di Vincenzo Benini
A quarant’anni dalla sua prima partita, disputata nell’ormai lontano ’78 sul campo all’interno dell’ippodromo contro Ferrara, il Ravenna Rugby prosegue nella sua opera di impegno e di divulgazione di uno degli sport più antichi del mondo, quello della palla ovale. Essendo una disciplina di contatto fisico, spesso il rugby viene etichettato come uno sport violento, anche se possiede un codice (scritto e non) di rispetto dell’avversario e di sportività che non ha uguali. La società porpora-oro, che al momento ha la sua “casa” nella struttura di via Isonzo, può contare su circa duecento tesserati, che vanno dai più piccolini del mini-rugby fino ai “vecchietti” della Passatelli Old, ed è composta in tutto per tutto da volontari, come spiega il presidente Mario Battaglia, al timone del club da quattro anni. «A differenza di quasi tutti noi io non ho un passato da giocatore. Siccome però i miei figli hanno iniziato, pian piano mi sono innamorato del rugby, facendomi coinvolgere. Non abbiamo sponsor importanti e nessuno di noi percepisce compensi. Siamo tutti mossi dalla passione e dall’amore per questo splendido sport». Uno sport che però spesso è “vittima” di una contraddizione di fondo. «Il rugby è gravato da una ingenerosa nomea. È vero, può essere considerata una disciplina dura o rude, ma non è violenta. Anzi. Il nostro obiettivo è quindi quello di trasmettere la sua cultura e i suoi valori. È uno sport con una grande tradizione e adesso da noi ci sono i figli di tantissimi giocatori di una volta. Questi ultimi, però, non hanno mica smesso. Qualcuno dei “Passatelli”, per fare un esempio, era addirittura in campo nel debutto assoluto di quarant’anni fa». Il Ravenna Rugby ha un settore giovanile che va dalle Under 6 e 8 fino all’Under 18, passando per le Under 10, 12, 14 e 16, formando un ideale serbatoio per la prima squadra che partecipa al campionato di Serie C1. In più, oltre agli “Old”, c’è anche un gruppo femminile, denominato “Le Muse”, che si è
Il Ravenna Rugby (in maglia nera) in azione
unito a Imola per comporre un organico completo in ogni ruolo. «Siamo soddisfatti a metà, perché ci piacerebbe crescere, ma purtroppo siamo in un periodo in cui tutti gli sport faticano ad aumentare il numero tesserati. È già tanto che riusciamo a rimanere stabili, ma per riuscire in questo scopo bisogna partire dai bambini e dalle scuole». Da tre anni, infatti, il Ravenna Rugby ha avviato una collaborazione con l’Istituto Comprensivo San Biagio (scuole Camerani e Torre) per una sorta di esperimento che sta ottenendo ottimi risultati. «Grazie a Marianna Dall’Ara, responsabile dell'Ente Scolastico “Torre Rugby”, quest’anno abbiamo avvicinato alla disciplina ben quaranta bambini, iscritti dalla seconda alla quinta elementare. I nostri allenatori a turno vanno a insegnare come si gioca a rugby, che ovviamente a questa età non prevede contatto fisico, e vediamo che c’è grande interesse da parte di tutti, studenti e genitori, per uno sport che prevede ottanta minuti di dinamismo e azioni continue, con la palla che non si ferma mai. È bello da praticare, ma anche da guardare, perché non ci si annoia mai». La parola d’ordine in casa porpora-oro
non può che essere “reclutamento” e proprio per questo l’adesione alla Franchigia Romagna Rugby, nata nel 2006, ha rappresentato un passo scontato. «Senza snaturare le singole realtà che la compongono, si tratta di un’organizzazione che raccoglie i migliori giovani dell’intero territorio romagnolo e fa selezione a partire dall’Under 14, con il fiore all’occhiello dell’Under 18 Elite. Spesso da lì vengono lanciati dei nostri ragazzi e il nostro Luca Pagnani, per fare un esempio, adesso è nell’Accademia federale di Prato». Il vertice del Ravenna Rugby è la prima squadra iscritta in C1, che è stata inserita in un girone a sei emiliano-romagnolo. «Non siamo professionisti e quindi nessuno prende soldi, nemmeno i tecnici. L’allenatore capo è Emanuele Mingolini, che può contare sulla collaborazione di Andrea Cottignoli e Filippo Bado, entrambi in passato in Serie A. Abbiamo formato una bella squadra da vedere, con ragazzi che giocano assieme da tanti anni e che sono amici anche fuori dal campo, mentre i nuovi arrivati, tra cui un australiano e un siciliano, entrambi studenti universitari, sono stati accolti con grande entusiasmo». Iniziato bene, con la vittoria sul Faenza, il
campionato dei ravennati ha poi trovato due bruschi stop con il Castel San Pietro e i modenesi del Formigine, senza però togliere entusiasmo all’ambiente. «Battere i faentini per noi ha un grandissimo valore, in quanto il derby mette in palio la “Lamone Cup”, a cui teniamo tantissimo. Nello scorso torneo abbiamo raggiunto una tranquilla salvezza, mentre quest’anno ci piacerebbe compiere un passetto in avanti. Il girone è equilibrato e ci sono i presupposti per vincere più partite possibile, cercando di qualificarci per la Poule Promozione, a cui accedono le prime tre classificate». In un futuro più lontano Battaglia pone traguardi ancora più ambiziosi. «Il nostro desiderio è quello di costruire una club house che possa accogliere tutti i nostri tesserati, dai giovani fino ai “vecchietti” dei Passatelli, in modo di avere un punto di ritrovo comune. Poi non ci fermeremo e continueremo a diffondere il rugby, perché i ragazzi non possono non fare sport: ci si guadagna in salute e in armonia sociale. Per noi rappresenta una sorta di missione, cosa che dovrebbe valere per tutti coloro che insegnano qualsiasi tipo di sport».
IL PROGRAMMA SPORTIVO
Un weekend da vivere tra stadio e palazzetto Le squadre ravennati impegnate in casa: nel basket derby serale contro Forlì Volley: sfide ravvicinate per Conad e Consar. Calcio: al Benelli il Renate
Più che un weekend si preannuncia una vera e propria settimana di fuoco per le principali squadre ravennati, in particolare quelle di pallavolo. Già giovedì 1° novembre, approfittando della festività, scenderanno in campo sia la Conad (A2 femminile), sia la Consar (A1 maschile). Le ragazze di Caliendo saranno di scena a Sassuolo (inizio ore 17), contro la capolista a punteggio pieno Canovi. Goi e compagni dal canto loro giocheranno a Monza (ore 18), dove sfideranno la Vero Volley degli ex Orduna e Soli (Buchegger invece è infortuna-
to), in un match dai grandi risvolti emotivi in virtù della splendida scorsa stagione targata Bunge. Sabato 3 novembre tutti i riflettori saranno invece puntati sull’OraSì (A2 basket), che al Pala De André (ore 20.30) affronterà nel derby la temibile Unieuro Forlì con la voglia di cancellare la brutta sconfitta di Udine e riprendere la corsa verso i playoff. Domenica 4 novembre inizierà sotto l’insegna del calcio di Serie C, con il Ravenna che al “Benelli” (ore 14.30) ospiterà i brianzoli del Renate, in modo da riprendere la bella marcia interrotta a Teramo. L’attenzione si sposterà poi di nuovo sul volley, con un doppio appuntamento casalingo: la Conad al PalaCosta (ore 17) se la vedrà con le riminesi del San Giovan-
ni in Marignano in una gara che vale doppio per la Poule Promozione, mentre la Consar al Pala De André (ore 20.30) non potrà permettersi passi falsi nella sfida-salvezza contro Vibo Valentia. La formazione di Graziosi dovrà fare dei veri e propri straordinari, in quanto scenderà sul taraflex casalingo anche mercoledì 7 novembre (ore 20.30), contendendosi i tre pesantissimi punti in palio con il Castellana Grotte. A completare il programma sabato 3 (ore 20.30) in A2 femminile di basket la InfinityBio affronterà a Faenza il Civitanova e in B maschile (ore 19) l’Orva Lugo sarà di scena a Cremona, mentre l’imbattuta Rekico ospiterà i lombardi dell’Olginate (ore 18). Da non dimenticare il Classe (calcio Serie D), in casa domenica (ore 14.30) contro il Calvina. (vi.be.)
22 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
VISIBILI E INVISIBILI
CARTOLINE DA RAVENNA
Maniac, una miniserie molto interessante ma troppo ermetica e troppo lunga
La festa dell’incontro
di Francesco Della Torre
Maniac (Miniserie di Cary Fukunaga, 10 episodi, 2018) Non lo so: non è consuetudine non avere un’idea precisa di cosa si ha appena visto, mentre è un diritto dello spettatore non esprimere un giudizio finale. Questo è quanto riesco a dire, al momento, su Maniac, miniserie televisiva remake di un’omonima quanto purtroppo sconosciuta serie norvegese del 2014. Le premesse sono incredibili, a partire dal nome di chi l’ha scritta e diretta, perché Fukunaga è uno dei registi del momento, visto che “proviene” dall'ottima prima stagione di True Detective (e dirigerà il prossimo James Bond); inoltre il cast, davvero stellare, è composto da Jonah Hill (e chi non lo conosce ancora rimedi perché è gravissimo), Emma Stone, Justin Theroux, Sally Field, Gabriel Byrne e l’iconica Sonoya Mizuno. L’ambientazione distopica introduce un grande e riuscito elemento di originalità, perché si pone in un futuro prossimo mantenendo l’estetica degli anni ’80, come se un episodio di Black Mirror fosse un estratto di Blade Runner, fondendosi alla perfezione. E se a quest'ultimo deve tutta la sua ispirazione estetica, è alla serie fantascientifica per eccellenza che Maniac tinge a piene mani. Si parla di due protagonisti completamente disadattati nella società che si sottopongono a un esperimento per cui devono assumere tre pillole al giorno che permetteranno loro, nel sonno, di compiere viaggi nella propria mente per scavare nel passato, li impegneranno in strane situazioni e avventure, con l'unico scopo di guarire i loro disturbi mentali. Come già detto, la scenografia, soprattutto dell’ambiente della ditta dove si compie l'esperimento subito salta ai nostri occhi e ci colpisce con il mix di futurismo e vintage che cattura perfettamente la cultura dominante di questo periodo e la rappresenta sullo schermo. Inoltre, i tre grandi viag-
mittente Giovanni Gardini
gi mentali non sono altro che sotto trame indipendenti che omaggiano a piene mani gli autori che hanno fatto la storia recente del cinema, da Tarantino a Lynch, passando per un eccentrico e geniale gangster rapimento a metà tra Anderson e la bellissima serie Fargo. Raccontata in questa maniera, non si capiscono quindi i dubbi espressi nelle prime righe di questa recensione, perché pare tutto perfetto; in realtà non si sono fatti i conti con due grandissimi nemici delle serie di oggi. 1) La dilatazione: 10 episodi sono troppi, alcune storie vanno davvero troppo per le lunghe (soprattutto quella fantasy) e a tratti ci si annoia irreversibilmente. 2) L'ermetismo: la serie non si segue facilmente, ci sono molti simboli, molti riferimenti ad azioni precedenti e sia l'eccessiva dilatazione come già detto, sia la struttura episodica in sé, rendono più difficili i collegamenti tra i fatti narrati in episodi precedenti. Una grossa lancia da spezzare in favore di Maniac è l’episodio finale, molto bello e soprattutto molto conclusivo, che dovrebbe metterci al riparo da un sequel che sarebbe come sempre uno sminuire il concetto della miniserie che dev’essere un film allargato e non una scusa per fare soldi e seguiti, e che ha fatto perdere interesse in progetti inizialmente interessanti come Stranger Things e Tredici, tanto per fare due nomi. Maniac divide e dividerà; io sono già diviso, perché il mio interesse psicologico ha fatto a botte con la noia per tutto il tempo. Ma è una serie che è e resta interessante. Prodotta da Netflix, disponibile in streaming. Propositi per il ponte di Ognissanti: guardare il film Halloween originale del 1978 perché è un capolavoro del genere e provare a guardare il sequel in sala che tiene conto appunto solo del capostipite della serie.
Nel Museo Nazionale di Ravenna è custodita una bella icona della fine del XVI secolo raffigurante una delle dodici grandi feste bizantine, la Presentazione del Signore al Tempio detta anche Festa dell’Incontro. I due nomi con cui questa festa è chiamata vogliono porre l’attenzione o sulla Purificazione della Vergine e l’offerta del Bambino al Tempio oppure sull’incontro tra l’anziano Simeone e Gesù. Secondo uno schema iconografico consolidato Giuseppe e Anna sono sempre posti in secondo piano: Giuseppe, pieno di meraviglia, reca l’offerta rituale mentre Anna, solitamente, ha il dito della mano alzata a indicare che sta parlando del bambino. Maria è sempre al centro della scena raffigurata nel momento in cui sta porgendo o ha appena presentato il bambino a Simeone. Gesù, presenza attorno alla quale ruota tutta la scena, non è in fasce, ma indossa una veste preziosa a indicare che egli è il legislatore e il re. In questa piccola tavola Simeone regge il Bambino tra le braccia rendendo evidente, simbolicamente, l’incontro tra l’Antico e il Nuovo Testamento. Egli accoglie Gesù con le mani velate, un gesto antichissimo che esprime profonda venerazione. San Romano, straordinario poeta e teologo siriano tra V e VI secolo, immaginando la scena, fa dire a Simeone: «Tu sei grande e glorioso, sei stato generato misteriosamente dall’altissimo, figlio tutto santo di Maria (…); oso tenerti come una lampada: perché chiunque tra gli uomini porta una lampada è rischiarato, non bruciato».
lo! il cielo ècobnelnoi! scoprilo Martedì 6, ore 21
Massimo Berretti Urano e Nettuno: pianeti gemelli del sistema solare
Martedì 13, ore 21 "Invasioni Poetiche"
Livia Santini, Oriano Spazzoli "Scusi, vado bene per Orione?" un giro tra le poesie, pensieri notturni e storie matte
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CULTURA / RUBRICHE / 23 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
FIORI MUSICALI
NdL (Nota del Lettore)
Come il guscio è per il gheriglio così il teatro è per l’opera d’arte
Il tuffo, un affondo sull’Ira e sulla guerra civile nel cuore dell’Europa
di Enrico Gramigna
di Federica Angelini
di nuovo aperto. Cos’è un teatro? Si può definire come un edifiUn’inaugurazione simbolicamente densa di cio ideato per rappresentazioni sceniche. Nel significato con una stella di prima grandezza, corso di quest’anno si è sentita ogni genere di Cecilia Bartoli che, è noto, vanta proprio sciocchezza in merito ai teatri: che sono ricetascendenze riminesi. In scena la Cenerentola tacoli per spese inutili, che non hanno più di quel Rossini, metà marchigiano e metà ragion d’essere nel contesto sociale contemporomagnolo forse proprio come il pubblico che raneo, che sono ininfluenti per l’economia riempirà il teatro, simbolo di un riscatto che locale, per tacere di quello che si è letto sul porterà la città romagnola a godere della belweb. Qualche locale leone da tastiera addiritlezza dentro a una tura è arrivato a scristruttura magnifica. vere che per l’opera si Come il guscio è per il deve andare a gheriglio, così il teatro Verona. è per l’opera d’arte (sia Tutte queste voci essa prosa, danza o testimoniano molto musica), sua sede sul teatro in effetti. naturale e perfetta. Più di ogni altra cosa, Ogni grande città ha queste diventano un bisogno di un luogo in enorme campanello cui l’arte possa esprid’allarme su quanto mersi al più alto grado in realtà ci sia bisoe Rimini si è finalmente gno del teatro nella riappropriata di una quotidianità. parte significativa della Ignorando la morte sua identità culturale. di Polonio, l’amore di Le parole dette il 10 Giselle, il sacrificio di luglio scorso da Tosca o le composiRiccardo Muti a zioni di Leopold Firenze («Il nostro è un Mozart, si hanno paese che ha bisogno meno strumenti per [..] di aprire altri teacapire il mondo, tri») suonano ora come distinguere il bello, una profezia felicemencomprendere l’altro. te avveratasi proprio in La società verso la una regione significatiquale si sta rapidaUna suggestiva immagine del va per il Maestro. mente andando è un “nuovo” teatro Galli a Rimini La Romagna è certagroviglio di odio e mente uno dei fazzoinsensibilità, di fredletti di terra italiana nel quale la cultura non dezza e ferocia: l’unico modo per porre un è sottovalutata, ma valorizzata e vissuta freno a ciò è soffermarsi alla contemplazione come un valore da conservare e tramandare del bello. alle generazioni future. Finalmente un’altra Rimini ha deciso che era ora di farlo. Il 28 delle Sette Sorelle ha il suo teatro. Forlì, ora ottobre 2018 sarà stampato nella memoria di tocca a te! ogni romagnolo: dopo 75 anni il teatro Galli è
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È una storia tra Belfast e Brighton, sull’Ira e su vite che si incrociano per pochi istanti attorno alla preparazione di un attentato che farà cinque vittime mancando il bersaglio più importante, Margaret Thatcher. È un libro sulla giovinezza, sulla mezza età, su un matrimonio fallito, sulle aspettative mancate, su un amore mai sbocciato. Il tuffo di Jonathan Lee pubblicato da BigSur (tradotto da Sara Reggiani) racconta da un lato un giovane irlandese cattolico che vive con la madre e che ha visto morire il padre per una ferita provocata dalla polizia britannica. Che cerca riscatto ed entra nell’Ira fino alle estreme conseguenze. Dall’altra, è la storia del vicedirettore del Grand Hotel a Brighton che attende l’arrivo della convention dei Tories con la Lady di Ferro come la grande occasione per diventare finalmente direttore, mentre cerca di convincere la figlia ventenne che ha cresciuto da solo a iscriversi all’università. La sua è una vita che non ha mantenuto le attese, e lui ci conduce attraverso una storia come tante e unica come tutte, con consapevolezza, ironia, intelligenza, acume. Personaggio
non banale nemmeno la figlia che come in uno specchio riflesso incontrerà e proverà molto interesse per quel misterioso personaggio che, scoprirà poi, è sceso all’albergo per sistemare una bomba destinata a esplodere durante il congresso. Al netto forse di qualche passaggio che si potrebbe asciugare, Il tuffo resta un libro capace di costruire personaggi destinati a restare nella memoria del lettore, a indurre riflessioni sul senso di una guerra civile come quella che ha dilaniato una regione d’Europa riuscendo a umanizzare vittime e carnefici. Insieme a Patria di Aramburu un romanzo che entra in una delle cicatrici più dolorose della storia recente dell’Europa scegliendo non il grande saggio, ma la piccole vicende quotidiane di persone “comuni”, con dialoghi riusciti, momenti di introspe zione, gesti simbolici, come appunto il “tuffo” del protagonista aspirante direttore d’albergo. Un viaggio per ripercorrere una vicenda recente e non dimenticare un conflitto, ma anche, semplicemente, nella buona letteratura.
24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
CLASSICA/1
CLASSICA/2
Torna il cantore di Bach: al Masini le monumentali “Variazioni Goldberg”
I CONCERTI DELLA DOMENICA ALL’ALIGHIERI AL VIA CON IL VIOLINISTA OLEKSANDR SEMCHUK In duo con il pianista Tardino per l’associazine Mariani E il 6 novembre penultimo appuntamento con i Giovani
Sul palco del teatro di Faenza arriva per Emilia Romagna Festival la “star” Ramin Bahrami
Lunedì 5 novembre al Teatro Masini di Faenza alle 21 il secondo concerto della stagione musicale di Emilia Romagna Festival vede la star Ramin Bahrami, tra i più celebri interpreti di Bach al pianoforte, esibirsi nelle “Variazioni Goldberg”, l’opera-monumento del grande Maestro, padre della musica occidentale. Le “Variazioni” furono scritte per allietare l’insonnia del conte von Brühl, il quale riuscì infine a spremerne un balsamo adatto ad allietare le lunghe ore notturne, grazie all’ascolto dell’opera eseguita dal mirabile Johann Gottlieb Goldberg, l’unico che sapesse affrontare le difficoltà della composizione con la dovuta maestria. Vertice della sperimentazione compiuta da Bach nell’intero corso della sua vita, le “Variazioni Goldberg” saranno eseguite da Bahrami, vero “poeta della tastiera” – come definito dal Leipziger volkszeitung, uno dei pochi al mondo capace di affrontare la complessità di quest’opera. Bahrami si è diplomato a Milano con Piero Rattalino, il quale ha speso per l’allievo sempre parole di lode, paragonandolo a Glenn Gould. Nativo di Teheran, la sua ricerca interpretativa dirige ogni sforzo su Bach, facendo delle proprie radici tedesche, russe, turche e persiane un punto di forza, riuscendo a percepire l’universalità di ogni opera di cui tocca i tasti attraverso la sua sensibilità cosmopolita. Incide esclusivamente per Decca-Universal; i suoi Cd sono bestseller e riscuotono sempre molto successo di pubblico e critica, tanto da aver indotto il Corriere della Sera a dedicargli una collana apposita per 13 settimane consecutive.
TUTTI I GIOVEDÌ
Domenica 4 novembre (ore 11) ripartono alla Sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna gli attesi “Concerti della Domenica” dell’associazione Mariani, la cui inaugurazione è affidata a un virtuoso del violino, Oleksandr Semchuk (nella foto). Di origine ucraina, Semchuk a soli 8 anni tiene il suo primo concerto come solista con orchestra, che segna l’inizio ad una scintillante carriera. Vincitore già giovanissimo di vari concorsi internazionali, vince il primo premio assoluto al prestigiosissimo “Youth Assembly of Art” di Mosca. Lo Stato ucraino gli ha conferito nel 2001 il titolo onorifico di “Artista Benemerito”. Il violinista, che da alcuni anni risiede in Italia, dal 2011 coordina il Dipartimento d’Archi dell’Accademia Pianistica Internazionale di Imola. Semchuk si esibirà in duo con il pianista Alessandro Tardino, insignito dall'Associazione Concertistica Romana all’epoca del suo diploma del premio Regione Lazio come migliore diplomato dell'anno. Il pianista, perfezionatosi successivamente presso l'Accademia Pianistica di Imola dove ha studiato con Franco Scala, Michelle Dalberto e Enrico Pace, nel 2012 ha vinto il Concorso internazionale di Lyon. In programma le Sonate per violino e pianoforte n. 3 op. 12 e n. 10 op. 96 di Beethoven, inframmezzate da un brano di un compositore ucraino vivente, Myroslav Skoryk, omaggio di Semchuk alla sua terra. Per una rassegna che inizia, un’altra, sempre curata dalla Mariani, volge al termine. Martedì 6 novembre infatti tocca al penultimo appuntamento di “Giovani in Musica”, che porta sul palco della Sala Corelli alle 17 l’Ensemble di Musica Barocca del Conservatorio “Giovanni Battista Martini” di Bologna. Il gruppo, formato da allievi dei corsi di laurea del conservatorio bolognese, è diretto da Daniele Salvatore, docente di Flauto dolce e Musica d’insieme per voci e strumenti antichi. L’ensemble proporrà un nutrito programma con composizioni di G.P. Telemann, J.B Loeillet, J.H. Schein, A. Bertali, J.H. Schmerzel, J. Paisible.
JAZZ E DINTORNI Al Mama’s tra gipsy, klezmer e canzone francese Sabato 3 novembre dalle 21.30 al Mama’s di Ravenna concerto dei Quai Des Brumes trio di stanza tra l’Emilia e il Veneto che esplora le contaminazioni tra musica gipsy, atmosfere balcaniche e klezmer, canzone francese e jazz, facendo tornare gli ascoltatori nella Parigi dei tempi di Django Reinhardt.
per gli appassionati di musica proponiamo
“IL MICROFONO È VOSTRO” uno speciale KARAOKE per tutti Senza obbligo di consumazione - La serata si svolgerà al piano superiore
Madonna dell'Albero (Ra) via Henri Matisse Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 Aperto anche a pranzo, chiuso il lunedì
CULTURA / 25 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
ROCK
MUSICA “ALTRA”
Al Bronson tornano gli americani Jurado e Dave Eugene Edwards
Al Clandestino tra rock giapponese e avanguardia californiana
Il cantante dei Wovenhand sul palco con Hacke degli Einstürzende Neubauten Attesi anche i toscani Go!Zilla AL CISIM IL PROGETTO MOTHRA E IL DUO ALEXIADIS-LAMI
David Eugene Edwards (a destra) con Alexander Hacke
In arrivo altri concerti di caratura internazionale al Bronson. Venerdì 2 novembre sul palco del rock club di Madonna dell’Albero salirà Damien Jurado, definito “padrino dell’esplosione folk di Seattle”, sicuramente tra i più costanti (per qualità e quantità della sua produzione) cantautori statunitensi dell’ultimo decennio, spaziando dal rock classico all’elettronica. È tornato con “The Horizon Just Laughed”, definito come l’album più personale della sua carriera. In apertura Naomi Wachira, promettente artista afroamericana della scena di Seattle. Il giorno dopo appuntamento con l’underground italiano e in particolare “Modern Jungle’s Prisoners”, ritorno discografico dei fiorentini Go!Zilla, nonché l’inizio di un’avventura sonora inedita per la formazione toscana che cerca di smarcarsi dal garage rock. Con loro sul palco J.D.Hangover, progetto forlivese di Stefano Cantarelli e Roberto Villa che - si legge nella cartella stampa - “include il beat dei Suicide, lo stomp blues di Lighting Hopkins e la narrativa dei Willard Grant Conspiracy”. Infine, chiude la tre giorni del Bronson domenica 4 novembre un progetto che vede sullo stesso palco David Eugene Edwards (di 16 Horsepower e Wovenhand) e Alexander Hacke degli Einstürzende Neubauten). I due sono impegnati nel tour di presentazione di “Risha”, disco uscito per Glitterhouse Records che combina l'elettronica a strumenti musicali etnici e overdrive di chitarre insieme a ritmi orientaleggianti per un’ipnotica atmosfera che è un collage di Americana, neo-folk, industrial, ambient, electronic e musica araba.
AGENDA ROCK
Al Cisim di Lido Adriano venerdì 2 novembre concerto di presentazione di Mothra, progetto (e album omonimo) di tre musicisti uniti da approcci musicali extraeuropei: Fabio Mina è flautista ma suona anche, duduk, danmoi, khaen ed altri strumenti a fiato; Marco Zanotti percussioni e cordofoni africani, tamburi andini, oggetti e tanto altro; Peppe Frana, specialista dell’ud turco, ne suona anche una variante elettrica oltre a liuto, rabab afgano ed altri strumenti a plettro. Il trio esplora il territorio elettroacustico estendendo le possibilità sonore dei propri strumenti con effetti, loop ed elettronica dal vivo. Ad aprire la serata Giancarlo Bianchetti. Al Cisim la stagione poi prosegue giovedì 8 novembre con una serata dedicata alla musica sperimentale, tra elettroacustica ed elettronica, con il greco Panos Alexiadis e il ravennate Giovanni Lami (nella foto).
JAZZ E DINTORNI L’Africanità di Lisa Manara al Sax Sabato 3 novembre dalle 22.15 al Sax Pub di Lugo concerto del quartetto della cantante romagnola Lisa Manara col suo progetto “L'urlo dell'Africanità”, tra echi africani, suggestioni capoverdiane e note blues.
Il fratello di Mario Biondi al Rossini Giovedì 1 novembre dalle 22 la stagione del Rossini Jazz Club di Faenza prosegue con il “Modern Vintage Trio” di Stevie Biondi (a voce, synth drum, loop station, beatbox e percussioni), fratello del celebre cantante Mario. Giovedì 8 l’appuntamento è invece tra classica e jazz con il Trio Eccentrico.
Entrano nel vivo anche i concerti del Clandestino di Faenza. Giovedì 1 novembre l’appuntamento è con uno dei gruppi più interessanti della scena rock psichedelica giapponese, i Sundays & Cybele; sabato 3 invece alt-pop elettronico con i toscani ⁄handlogic, in attesa del concertoevento di giovedì 8 con la musica sperimentale del californiano Brian Pyle e il suo Ensemble Economique, tra elettronica e avanguardia.
La cantante e violinista canadese Epperson al Moog Venerdì 2 novembre dalle 22 al Moog di Ravenna concerto della canadese Hannah Epperson. Il suo è un raffinato pop minimalista che unisce alla melodia una ricerca d’avanguardia tramite la voce e il violino. Ingresso gratuito.
Surfer Joe al circolo Abajur, per una serata di surf music Venerdì 2 novembre dalle 22 al circolo Abajur di Ravenna uno dei personaggi chiave della scena della surf music italiana, ossia il toscano Surfer Joe, presente nelle manifestazioni del genere in tutto il mondo fin dalla fine degli anni novanta.
Al San Marino Cafè tornano Hernandez & Sampedro Sabato 3 novembre al San Marino Cafè di Casal Borsetti concerto del duo ravennate Hernandez & Sampedro, all’insegna del rock classico americano, tra Neil Young e i Pearl Jam.
Al Kinotto l’hardcore dei ravennati Actionmen Nell’ambito della giornata “per la canapa e la libertà d’espressione” (vedi p. 20), domenica 4 novembre alle 23 al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti concerto dei ravennati Actionmen, nota band di hardcore “alternativo”.
26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
SPETTACOLO/1
Al teatro Rasi va in scena “Gul”, il giallo svedese sulla morte di Olof Palme, tra letteratura e politica Tra gli autori Giancarlo De Cataldo, che sarà ospite di un incontro
“Gul”, in svedese, significa giallo. Lo è quello che riguarda l’assassinio, nel 1986 in Svezia, del premier Olof Palme, leader politico carismatico e coraggioso. Un cold case a oggi irrisolto, che vede implicati una poliziotta, una vittima, un assassino, un mandante e una vedova; e che, al teatro Rasi il 2 novembre, fuori abbonamento per la Stagione dei Teatri, viene restituito narrativamente attraverso un mosaico di testimonianze e accadimenti per riconsegnare a questa storia dimenticata della nostra contempo-
raneità diverse chiavi di lettura. Lo spettacolo è un monologo, un monologo che è un giallo. In particolare è un giallo svedese: c’è la neve, le giornate in cui non sorge mai il sole, un omicidio violento, un complotto politico. In questo spettacolo tutti i personaggi sono biondi e molto alti. Alcuni molto ricchi e importanti, altri soli e disperati. Nessuno è felice. Il più infelice di tutti è O.P. che poi è anche la vittima. Di O.P. sappiamo tutto: chi era, cosa ha fatto, cosa pensava – persino come si muovevano le sue gambe quan-
SPETTACOLO/2 L’Orlando furioso secondo Roberto Mercadini Venerdì 2 novembre alle 21.30, l’autore e attore cesenate Roberto Mercadini presenta al Mama’s Club di via San Mama a Ravenna, il suo monologo tratto dal capolavoro dell’Ariosto: Orlando Furioso. Un libro, dice Mercadini «tanto pieno di fantasia e di estro da sembrare scritto non da un uomo, ma da un'orda di folletti e di fate. E, allo stesso tempo, è un libro pieno di logica, di raziocinio, di sfavillante lucidità. È un libro torrenziale, labirintico, cangiante».
do andava a correre nei boschi vicino alla sua bella casa di Stoccolma. Quello che non sappiamo è l’identità del suo assassino, l’arma con cui è stato ucciso e, soprattutto, sopra ogni altra memoria o elucubrazione, il perché. Questa storia coniuga due elementi distanti: il primo è il genere, in letteratura comunemente conosciuto come giallo, appunto; il secondo è uno degli eventi più traumatici della storia contemporanea europea: l’omicidio del premier svedese Olof Palme che ha segnato la storia politica mondiale. La questione politica dietro l’assassinio del premier social-democratico svedese è immensa e, ad oggi, non totalmente chiarita: ci sono indizi che legano addirittura la Cia, la P2, e Licio Gelli al complotto attorno all’omicidio, ma esistono tracce di coinvolgimenti dei servizi segreti sudafricani, di terroristi curdi e neonazisti scandinavi. Nessuno ha un alibi, tutti hanno un movente. Autrice e attrice è Gemma Carbone (classe 1988) che si è formata fra Londra, Milano e Udine, e ha già al suo attivo importanti collaborazioni (come quelle con Chiara Guidi e Romeo Castellucci, la danzatrice Julie Stanzak, Rodrigo García, il Nature Theater of Oklahoma, Tomi Janezic. Sfruttando il privilegio del suo doppio sguardo, nordico e mediterraneo, partecipa a progetti che coinvolgono Svezia, Norvegia, Italia e anche Grecia. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Ravenna Nightmare Film Fest e GialloLuna NeroNotte, che alle 18 di venerdì 2 novembre ospiteranno al Palazzo del Cinema e dei Congressi la protagonista e autrice, Gemma Carbone, e lo scrittore Giancarlo De Cataldo (anch’egli tra gli autori del testo), per incontrare il pubblico in uno speciale appuntamento condotto da Nevio Galeati, direttore artistico di GialloLuna NeroNotte.
SPETTACOLO/3
da l 1 987
“LOTTA AL TERRORE” A PALAZZO RASPONI
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Mercoledì 7 novembre alle 21, a Palazzo Rasponi dalle Teste a Ravenna, per la rassegna “Oltre l’abbonamento” della Stagione dei teatri, Ravenna Teatro ospita i toscani CapoTrave, ideatori del festival Kilowatt, con lo spettacolo La lotta al terrore di Lucia Franchi e Luca Ricci. La lotta al terrore parte dall’annuncio di un attacco terroristico in un paesino di provincia che provoca sgomento in coloro che devono assumersi la responsabilità di decisioni disperate, in un consesso ad alta tensione che assume anche toni grotteschi. Come testimoni infiltrati, il pubblico li osserva nel corso di un’ora concitata che si trasforma in una sospensione del tempo. Il terrore scava nelle paure più profonde, dove i luoghi comuni corrodono la capacità di comprendere le pieghe della realtà. Posti limitati. Prenotazione consigliata al 333 7605760 o allo 0544 36239.
CULTURA / 27 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
LA NOVITÀ INCONTRI/1 Ravenna romana tra palude e flotta: una conferenza per Classis Proseguono in vista dell’inaugurazione del Museo Classis, prevista per sabato 1 dicembre, la Fondazione RavennAntica organizza il ciclo di incontri «Classis Ravenna. Storie tra terra e mare per iniziare a disvelarne le principali tematiche». Tutti gli incontri si svolgeranno alla Casa Matha, Piazza Andrea Costa 3, a Ravenna, alle 17.30. Il secondo appuntamento è in programma per martedì 6 novembre con una conferenza dal titolo “Ravenna romana. Una palude, una flotta, una città” a cura del Professor Giuseppe Lepore, docente di Archeologia Classica all’Università di Bologna.
INCONTRI/2 Giovanni Fierro e Gorizia On/Off con i suoni di Aldo Becca Sarcofago di bambino Museo nazionale di Ravenna
Le “storie di Ravenna” diventano «trebbi» al Rasi Al via una serie di incontri a cadenza mensile per raccontare la città tra storia, arte e teatro Arriva una novità per conoscere la città, al teatro Rasi di Ravenna, per un progetto curato da Ravenna Teatro, ossia una serie di incontri a cadenza mensile che vanno sotto il titolo “Storie di Ravenna”. «Sono sei carotaggi nella storia della città, composti in forma di mappe narranti a cura di un attore, uno studioso d’arte e uno storico, ossia Luigi Dadina, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini – spiega Alessandro Argani di Ravenna Teatro – Sei attraversamenti a più voci per scandagliare il passato e interrogare il presente, cercando tracce di racconto nelle archeologie e nelle icone, nelle narrazioni orali e nelle carte. La Ravenna romana, Teodorico l’ariano, San Romualdo, la battaglia di Ravenna, la Trafila garibaldina fino alla nascita della Repubblica, alla scoperta del volto antico, carico di mistero e contraddizioni, della città che viviamo». I sei appuntamenti sono divisi in due trilogie, curate rispettivamente da Giovanni Gardini e Alessandro Luparini, in collaborazione con Alessandro Argnani e Luigi Dadina del Teatro delle Albe, nate chiedendo ai due studiosi Gardini e Luparini di immaginare un percorso sulla nostra città dagli albori a oggi e di invitare personaggi del mondo della cultura che portassero i loro contributi e punti di vista. «Non si sta parlando dunque né lezioni di storia né di spettacoli ma di quella forma di narrazione che si rifà agli antichi trebbi con la volontà di incontrare una comunità orizzontale di Ravenna, che coinvolga anche i più piccoli, per fare insieme i conti con la nostra storia» spiegano gli organizzatori. La rassegna si apre il 5 novembre, con un appuntamento dal titolo “Ravenna Romana” che, oltre a Luigi Dadina e Giovanni Gardini (curatore della trilogia di cui questo primo incontro fa parte), vedrà protagonisti Elisa Emaldi (mediatrice del Patrimonio del Museo Nazionale di Ravenna), lo storico Alessandro Bazzocchi ed Enrico Cirelli (ricercatore del Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Alma Mater Studiorum Università di Bologna). Giovanni Gardini ed Elisa Emaldi, in particolare, racconteranno alcune immagini presenti nei mosaici ravennati ma anche iconografie inedite o note solo a un ristretto pubblico di studiosi, per dare la possibilità a un pubblico molto più ampio di scoprire la propria città. A Enrico Cirelli e Alessandro Bazzocchi sono affidate alcune questioni più afferenti la storia di Ravenna: Cirelli ci guiderà attraverso il racconto del Porto di Classe, dalla fondazione ai secoli successivi, con i commerci a esso legati, per arrivare a parlare della città, circondata dalle acque; a Bazzocchi è invece stato chiesto un affondo su un’iscrizione che si trova al Museo Nazionale di Ravenna, quella del costruttore di navi Longilieno, per vedere la Ravenna romana da un altro punto di vista. Il tramite tra storia e teatro sarà incarnato dall’attore e fondatore del Teatro delle Albe Luigi Dadina, che darà voce alle storie degli ospiti – storie reali e storie che sono state ritenute tali per secoli – muovendosi lungo il labile confine tra ciò che davvero è accaduto e ciò che è stato immaginato. Una sorta di trebbo, in cui le storie emergono in modo molto spontaneo, con grande spazio anche alle immagini e all’immaginazione. E proprio alla tradizione del trebbo si aggancia il momento conviviale che seguirà ogni appuntamento, coinvolgendo i professionisti dell’enogastronomia cittadina in questo percorso sulla storia di Ravenna e all’interno del Rasi, un teatro che sempre di più vuole aprirsi alla città ed esser vissuto come luogo di convivialità. La prima serata vedrà protagonista lo staff del ristorante Molinetto, che per l’occasione appronterà un piatto speciale. Ingresso 3 euro, buffet 7,50 .Informazioni e prenotazioni Rtel. 333 7605760 – 0544 36239, organizzazione@ravennateatro.com.
Il circolo Abajur di via Ghibuzza a Ravenna, domenica 4 novembre dalle 18 organizza l’incontro con Giovanni Fierro che presenta la sua ultima raccolta di poesia, Gorizia On/ Off accompagnato da suoni di Aldo Becca. La raccolta è uscita per l’editore Qudu di Bologna nel 2017, con prefazione di Franco Dugo e quarta di copertina di Gianni Montieri.In precedenza Fierro ha pubblicato molti alri lavori, ha partecipato a varie letture e festival poetici in Italia, Slovenia, Croazia, Austria e Repubblica Ceca. È tradotto in portoghese, sloveno, tedesco, croato, ceco e friulano. Cura la rivista mensile on line “Fare Voci. Giornale di scrittura”.
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28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
L’AUTORE
GIALLOLUNA/LIBRI
Fabio Stassi, l’uomo che “cura” con i libri
TRA GLI OSPITI DEGLI ULTIMI INCONTRI ANCHE HANS TUZZI E POLDELMENGO Lo scrittore per la prima volta in città Si chiude con Forte e Annamaria Fassio Prosegue fino al 4 ottobre il festival GialloLuna NeroNotte iniziato il 26 ottobre insieme al Nightmare in stretta collaborazione (vedi pagina 25). In particolare, l’1 novembre il festival come sempre si cercherà di offrire una vetrina delle novità firmate anche da autori locali e in particolare si tratta di Alberto Cassani autore de L’uomo di Mosca e Mauro Baldrati (1 novembre, ore 11, Sala Martini Loggetta Lombardesca), Riccardo Landini, Fabio Mongardi e Roberto De Luca (1 novembre, ore 16, Sala Martini Loggetta Lombardesca). Il 2 novembre l’incontro è con il grande giallista e sceneggiatore Giancarlo De Cataldo in occasione dello spettacolo Gul al Rasi (vedi pagina 24), Inoltre, tra gli eventi clou, anche l’incontro dedicato a poliziotti e investigatori il 3 novembre ore 17.30 con Hans Tuzzi e Luca Poldelmengo. Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon, in particolare è un raffinato autore che pubblica per Bollati Boringhieri la sera dedicata al giovane Nero Wolf impegnato in indagini nel Mediterraneo del primo Novecento e il ciclo Melis sull’Italia della prima Repubblica. È per la prima volta ospite del festival e in generale a Ravenna. Poldelmengo è invece autore e/o pubblicato nella collana curata da Massimo Carlotto. Ultimo appuntamento domenica 4 novembre alle ore 17.30 con Franco Forte, editor del Giallo Mondadori, e la scrittrice Annamaria Fassio “Il Giallo Mondadori. Torna Erica”, due vecchi amici della manifestazione ravennate diretta da Nevio Galeati. In serata, ore 21 al Mariani Life Style (via Ponte Marino, 2), la manifestazione di chiusura della sesta edizione del Concorso per racconto e della terza edizione di quello biennale per romanzo inedito e la Serata di gala con musica dal vivo. Gli incontri dal 3 e 4 novembre si tengono alla Biblioteca Classense, mentre il 2 De Cataldo sarà al palazzo dei congressi.
Luca Poldelmengo
Il “biblioterapeuta” ospite a Ravenna e a Lugo il 7 e l’8 novembre
Scrittore e bibliotecario, Fabio Stassi vive in mezzo ai libri, è infatti direttore della biblioteca di Studi Orientali della Sapienza e ha pubblicato numerosi romanzi, il più recente è Ogni coincidenza ha un'anima (Sellerio), in cui vediamo tornare Vincenzo Corso, protagonista già de La lettrice scomparsa. Vincenzo detto Vince, per vent’anni è stato prigioniero delle graduatorie della Scuola secondaria superiore, insegnamento delle materie letterarie e ora cura le persone, non con medicine o psicologia, ma consigliando libri. Fabio Stassi sarà ospite del Il Tempo Ritrovato con tre incontri il 7 novembre alle 18 alla biblioteca Classense, alle 21 al Caffè Letterario di Lugo e la mattina dell’8 novembre terrà un incontro ai ragazzi delle scuole alla sezione Holden della Classense intitolato “Crescere con i libri, Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici” come il saggio di Ella Berthoud e Susan Elderkin di cui ha curato l’edizione italiana per Sellerio. Sul numero di R&D Cult di novembre un’intervista all’autore di Matteo Cavezzali.
GIALLOLUNA/ARTE Due mostre in biblioteca tra illustrazioni e fantascienza Nell’ambito del Festival GialloLuna NeroNotte, sono inoltre aperte due mostre fino all’11 novembre, entrambe alla biblioteca Classense ed entrambe a ingresso gratuita. “Urania e gli altri mondi” è dedicata a Franco Brambilla, creatore delle copertine di Urania e propone 44 opere: riproduzioni di copertine da Urania e altre riviste di fantascienza e una serie di originali. È suddivisa in sei sezioni: Androidi malinconici; Robot; Paesaggi di altri mondi; Mezzi spaziali; Astronavi in costruzione; Invading the Vintage. Fanno parte di questa ultima sezione alcune cartoline “del nonno” che vengono invase, interpretate o stravolte in chiave surreale da simpatici alieni misteriosi, ma anche da personaggi e astronavi di vecchi film e telefilm di fantascienza. Il catalogo contiene interventi di Tonani e Morellini, i cui romanzi sono stati “illustrati” da Brambilla. Inoltre, sono stati coinvolti gli allievi dei corsi di Pittura e Applicazioni digitali per le arti visive dell’Accademia per confrontarsi con l’immaginario iconografico nato attorno alle figure del dottor Victor Frankenstein, della sua creatura e, con un nuovo punto di vista, anche dell’autrice del romanzo, Mary Wollstonecraft Godwin, poi Mary Shelley.
APPUNTAMENTO DI GUSTO
9 novembre dalle ore 19 L’estate di San Martino Tortino di verdure con fonduta di gorgonzola Cipolle ripiene al forno Crostini con guanciale e castagne sciroppate al rosmarino Insalatina con radicchio di campo, mele e castagne arrosto Zuppa di lenticchie di Castelluccio IGP Vino “Dionisio” Tenuta Colombarda Dolce sorpresa!
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CULTURA / 29 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
IL FESTIVAL
Il centenario del 4 novembre tra Nightmare e Mar, tra cinema e mostra Al museo all’interno di “War is over” la proiezione di Beyond Zero Nella mattina, al Palazzo del Cinema, La tregua di Cottafavi
DOCUMENTARI Alt-Right alla biblioteca Trisi un viaggio nel suprematismo Usa Ultimo appuntamento con “Mondovisioni”, i documentari che la rivista Internazionale propone al Festival di giornalismo di Ferrara (5-7 ottobre), alla biblioteca Trisi di Lugo. Il 6 novembre alle 21 ci sarà la proiezione di Alt-Right: Age of Rage di Adam Bhala Lough (Usa, 2018). Il movimento “Alt right”, venuto alla ribalta con l’elezione di Donald Trump, si distingue per le posizioni suprematiste e la sfiducia nei media e nel potere. Tutte le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso è libero e gratuito.
CELEBRAZIONI La Grande Guerra nella raccolta fotografica del tenente colonnello Pietro Pezzi-Siboni
Ultime giornate per il Ravenna Nightmare Film Fest 2018 al Palazzo del Cinema e dei Congressi / CinemaCity fino al 4 novembre. In particolare proprio nell’ultima giornata, anniversario dei cento anni della fine della Grande Guerra, il festival, in collaborazione con il Mar dove, come noto, è in corso la mostra “War is over” propone per questa ricorrenza materiali storici di rara bellezza contemporanea. La giornata inizia alle ore 9.30. È previsto un Welcome Coffee, caffé e colazione in omaggio agli spettatori partecipanti. Segue alle 10, al Palazzo del Cinema La Trincea (introdotto da Alberto Achilli, Responsabile Ufficio Attività Cinematografiche del Comune di Ravenna) lo sceneggiato televisivo diretto da Vittorio Cottafavi e trasmesso il 4 novembre 1961 in occasione dell'inaugurazione del Secondo canale. Lo sceneggiato è stato tratto dal dramma omonimo di Giuseppe Dessì ambientato in una trincea durante la Prima Guerra Mondiale. Nel dramma, e quindi nello opera televisiva, sono narrate le fasi salienti della conquista della trincea denominata "dei razzi" da parte della Brigata Sassari il 14 novembre 1915, nell'ambito della Quarta battaglia dell'Isonzo, episodio di cui fu protagonista anche il padre dello scrittore. In trincea, fra le truppe italiane, si passa il tempo ricordando gli affetti familiari e dibattendo il modo migliore per abbattere le difese nemiche. Il programma si trasferirà nel pomeriggio al Mar– Museo d’Arte della città di Ravenna con un appuntamento dedicato ad un vero e proprio gioiello del restauro cinematografico, si tratta del documentario di Bill Morrison Beyond Zero: 1914-1918, con musiche di Aleksandra Vrebalov, dirette dal Kronos Quartet. Il film verrà proiettato alle 17 e alle 18 in due turni, dopo la visita guidata alla mostra, con numero di posti limitato, altamente consigliata è la prenotazione al numero 0544 482477. Partendo dal nitrato da 35 mm originale girato durante la prima guerra mondiale, Morrison mette insieme un'eccezionale esplorazione visiva a partire da filmati che non sono mai stati visti dal pubblico moderno e che non saranno mai più visti al di fuori di questo film. La compositrice serba Aleksandra Vrebalov ha creato il punteggio, commissionato ed eseguito dal Kronos Quartet. Nello stesso pomeriggio, è previsto al Palazzo del Cinema, Nightmare replay the best of: una serie di tre repliche dei film più richiesti dal pubblico. Ravenna Nightmare Film Fest - Festival del Cinema di Ravenna è ideato e diretto da Franco Calandrini per Start Cinema. Per il programma completo delle ultime giornate: http://www.ravennanightmare.it.
In occasione delle celebrazioni per il centenario della fine della Primo conflitto mondiale, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia ha pubblicato il secondo tomo dei 2 volumi fotografici dedicati alla raccolta dell’ufficiale romagnolo del Regio Esercito Pietro Pezzi-Siboni. Nato a Russi (RA) nel 1874, militare di carriera nell’arma di cavalleria. Decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare (conferita sul campo dal duca d’Aosta), fu congedato nel 1935 con il grado di generale di brigata. Ritornato alla natia Russi, si dedicò al riordino dei numerosi cimeli e agli studi. Gli album documentali furono composti nel primo dopoguerra da Siboni stesso seguendo un ordinamento tematico e cronologico. L’intero progetto, che ha già ottenuto la concessione del logo ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le Commemorazioni del Centenario della Prima guerra mondiale, è a cura di Marco Serena e Serena Sandri. Il 3 novembre alle 10, a Lugo, presso le Pescherie della Rocca, saranno presentati i due volumi e la relativa mostra fotografico-documentaria che sarà visitabile fino al 18 novembre (orari: giovedì e venerdì: 15-18; sabato e domenica: 10-12 e 1518). Il secondo volume sarà presentato anche a Brisighella il 9 novembre, alle 20.30 al circolo Arci “Ambra” e a Russi il 10 novembre, alle 10 alla biblioteca comunale.
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30 / CINEMA
(2018) di Richard Eyre
RAVENNA&DINTORNI 1-7/11/2018
• Cinemacity • Ravenna
RASS. “RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI”
RASS. "2DAY CULT MOVIE"
L'ultima settimana di vita di Stefano Cucchi (2018) di Alessio Cremonini
gio. 1: ore 17-19-21 ven. 2: ore 21 sab. 3: ore 18.45-21 dom. 4: ore 17-19-21 mer. 7: ore 21
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IL FILM NEL PIATTO
(2018) di Matteo Vicino
lun. 5-mar. 6: ore 21.15
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Conversazione su Tiresia Di e con Andrea Camilleri di Roberto Andò da lun. a mer.: 17.50-20.20
Friedkin Uncut Un diavolo di regista
di Francesco Zippel da lun. a mer.: 17.45-22.35 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni
di Lasse Hallström, Joe Johnston fer. e sab.: 17.45-18.15-17.45-20.4021.15-22.55; gio: 14.50-15.40-16.3017.45-18.15-18.45-20.40-21.15-22.55; dom.: 14.50-15.40-16.30-17.50-18.4520.40-21.15-22.55
Ti presento Sofia
fer. e sab.: 17.40-20.30-22.55; gio. e dom.: 15.15-17.40-20.30-22.55
Euforia
di Valeria Golino fer., gio., sab. e dom.: 20.30-22.55
Piccoli Brividi 2 I fantasmi di Halloween
Cinema Mariani - Ravenna
di Matteo Vicino gio. 8/11: p.u. 21
Johnny English colpisce ancora
di Kevin Chicken gio.: p.u. 20.20 (proiezione in lingua originale con sottotitoli, per Ravenna Nightmare Film Fest)
Perfect Skin (v.m. 18)
November - Carga (v.m. 18)
di Rainer Sarnet - Bruno Gascon ven.: p.u. 17.40 - p.u. 20.20 (proiezioni in lingua originale con sottotitoli, per Ravenna Nightmare Film Fest)
Totem - Horizons (v.m. 18)
• Cinema Jolly • Ravenna
Il complicato mondo di Nathalie
di David e Stéphane Foenkinos gio.: 16-18.30-21
Il Presidente
di Stefano Savona lun.: p.u. 21.15
Uno di famiglia
di Alessio Maria Federici gio., ven., sab. e dom.: p.u. 18.30
Piccoli Brividi 2 I fantasmi di Halloween
di Ari Sandel gio., ven., sab. e dom.: p.u. 15.30
• Cinedream •
A Star is Born
Faenza
#Ops - L’Evento
di Federico Allocca, Gabriele Ciances, Andrea Sestu gio., ven., sab. e dom.: p.u. 15
Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni
7 sconosciuti a El Royale (v.m. 14) Uno di famiglia
Chimera - Most Beautiful Island - Bravo Virtuoso (v.m. 18)
di Guido Chiesa gio., ven., sab. e dom.: 15.35-17.45-20.3522.45; fer. (escluso ven.): 20.35-22.45
di Maurice Haeems - Ana Asensio Levon Minasian sab.: p.u. 17.45 - p.u. 20.20 - p.u. 22.40 (proiezioni in lingua originale con sottotitoli, per Ravenna Nightmare Film Fest)
di David Gordon Green fer. (escluso ven. e mar.): 20.40-22.45; gio., ven., sab. e dom.: 18.45-20.40-22.45
Pupazzi senza gloria (v.m. 14)
di Lasse Hallström, Joe Johnston gio., ven., sab. e dom.: 15.15-18-20.2022.45; fer. (escluso ven.):-20.20-22.45
di David Gordon Green
Millennium - Quello che non uccide (v.m. 14)
di Santiago Mitre ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21
di Jakub Charon - Svetislav Dragomirovic sab.: p.u. 18 - p.u. 20.20 (proiezioni in lingua originale con sottotitoli, per Ravenna Nightmare Film Fest)
Halloween (v.m. 14)
Hotel Transylvania 3 Una vacanza mostruosa
di Brad Bird gio. e dom.: p.u. 15; sab.: p.u. 17
The Children Act - Il verdetto
A Star is Born
Hell Fest
di Alessio Maria Federici gio. e dom.: p.u. 15
La strada dei Samouni
di David Gordon Green gio., ven., sab. e dom.: 15.30-17.45-20.3022.45; fer. (escluso ven.): 20.30-22.45
Halloween (v.m. 14)
di Ruben Fleischer fer., gio., sab. e dom.: p.u. 22.50
di Drew Goddard fer., gio. e sab.: 20-22.55; dom.: 17-20
Una storia senza nome
Lovers
di Alessio Cremonini lun. e mar.: p.u. 21.15
Ti presento Sofia
First Man - Il primo uomo
di Damien Chazelle gio., ven., sab. e dom.: 17.20-20-22.30; fer. (escluso ven.): 20-22.30
di Brian Henson fer., gio., sab. e dom.: p.u. 20
di Bradley Cooper fer. (escluso ven.): 20.10-22.45; gio., ven., sab. e dom.: 15.20-17.20-20.10-22.45
Johnny English colpisce ancora
Faenza
di Richard Eyre fer.: p.u. 21; sab.: 18.30-21; gio. e dom.: 16-18.15-21
• Cinema Europa • Faenza
di Genndy Tartakovsky dom.: p.u. 16
• Cinema Gulliver • Alfonsine
A Star is Born
di Bradley Cooper gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Hotel Transylvania 3 Una vacanza mostruosa di Genndy Tartakovsky gio. e dom.: p.u. 16
Il Presidente
La casa dei libri
di Santiago Mitre ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.3018.45-21; gio. 7/11; p.u. 21 (proiezione in lingua originale spagnola con sottotitoli in italiano)
• Cinema San Rocco • Lugo
Euforia
Zanna Bianca
Gli Incredibili 2
di Alexandre Espigares gio., ven., sab. e dom.: 15-16.50
di Brad Bird dom.: p.u. 14.15
Venom
• Cinema di Palazzo Vecchio •
Faenza
di Roberto Andò dom.: p.u. 21
• Cinema Moderno •
di David e Stéphane Foenkinos gio.: 17-19-21
di Valeria Golino gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.3022.40; dom.: 16.30-18.45-21
• Cinema Italia •
Russi
Il complicato mondo di Nathalie
di David Kerr gio., ven., sab. e dom.: p.u. 16.30; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)
di Ruben Fleischer gio., ven., sab. e dom.: p.u. 15.25
di Roberto Andò mar. e mer.: p.u. 21.15
Gli Incredibili 2
• Cinema Sarti •
di Brian Henson ven. e sab.: p.u. 22.55; gio. e dom.: 17.50-22.55
di Damien Chazelle fer. e sab.: 17.40-20-22.55; gio. e dom.: 14.50-17-20-22.55
di Fede Alvarez fer. e sab.: 17.45-20.20-22.55; gio. e dom.: 15-17.45-20.20-22.55
Gli Incredibili 2
Il mistero della casa del tempo
Conversazione su Tiresia Di e con Andrea Camilleri
• Cinema Jolly •
Pupazzi senza gloria (v.m. 14)
Venom
Millennium - Quello che non uccide (v.m. 14)
di Richard Eyre gio. e dom.: 17-19-21; ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21
Euforia
gio., ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
di Valeria Golino gio. e dom.: 17.30-21; ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21
di Fede Alvarez gio., ven., sab. e dom.: 15.20-17.45-20.2022.45; fer. (escluso ven.): 20.20-22.45
First Man - Il primo uomo
di David Gordon Green fer. e sab.: 17.50-20.25-22.50; gio. e dom.: 15.25-17.50-20.25-22.50
The Children Act - Il verdetto
Hell Fest
di Gregory Plotkin fer., gio., sab. e dom.: p.u. 21.50
Sulla mia pelle
di David Kerr fer. e sab.: p.u. 17.40; gio: 14.50-17.40; dom.: p.u. 14.50
Il mistero della casa del tempo
Ravenna
di Brad Bird gio. e dom.: p.u. 15; sab.: p.u. 17
di Guido Chiesa fer. e sab.: 18-20.20-22.40; gio. e dom.: 15.25-18-20.20-22.40
di Gregory Plotkin fer., gio., sab. e dom.: p.u. 20.40
• Cinema Mariani •
di Ari Sandel fer. e sab.: p.u. 17.45; gio. e dom.: 15.15-17.45
di Bradley Cooper fer., gio., sab. e dom.: 20.05-22.55
NOVEMBRE
gio. 8: ore 21 Presente in sala il regista
#Ops - L’Evento
di Federico Allocca, Gabriele Ciances, Andrea Sestu gio. e dom.: 16-18; ven. e sab.: p.u. 18
DA GIOVEDÌ 1 A MERCOLEDÌ 7
Bagnacavallo
BlacKkKlansman di Spike Lee
Fusignano
di Isabel Coixet sab. e dom.: p.u. 21
Hotel Transylvania 3 Una vacanza mostruosa di Genndy Tartakovsky dom.: p.u. 15.30
• Cinema Moderno • Castel Bolognese BlacKkKlansman di Spike Lee gio.: 17.30-21
Johnny English colpisce ancora di David Kerr sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
• Cinema Sarti • Cervia
La casa dei libri
di Isabel Coixet sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
JUNIOR / 31 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
TEATRO
Una “Zuppa di sasso” per sconfiggere la diffidenza e la paura Al teatro Masini di Faenza in scena Danilo Conti per la rassegna “Favole”
Nuovo appuntamento, domenica 4 novembre alle 16, con le “Favole” al Teatro Masini di Faenza. Ad andare in scena sarà Zuppa di sasso, una produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri realizzata da Danilo Conti e la compagnia Tanti Cosi Progetti. Una fiaba la cui ispirazione si perde nelle trame del tessuto popolare fitto di storie, racconti, aneddoti e che risale ad epoche in cui giramondo, vagabondi, soldati reduci da battaglie campali che tentavano di ritornare a casa, di solito affrontati a piedi e senza risorse, incontrando gli abitanti di villaggi sul loro percorso. La storia della Minestra di sasso, fonte di ispirazione dello spettacolo, trasversale a diverse culture fiabesche, narra appunto di uno di questi viandanti che raggiunge un villaggio e non trova ospitalità per la paura e la diffidenza degli abitanti. Solamente attraverso un espediente riuscirà a saziarsi. In questa versione teatrale della fiaba, il posto dei personaggi umani viene preso da animali che simboleggiano differenti psicologie e attitudini. L'attore attraverso l'utilizzo di oggetti e maschere interpreterà i differenti personaggi e li condurrà verso la festosa cena finale. Prenotazioni telefoniche allo 0546 21306 tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle ore 13. Il giorno di spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 15. Prevendita on line: www.vivaticket.it
FIDO IN AFF
IDO
TYSON Tyson è un bellissimo meticcio dalmata, di taglia media e dal caratteristico mantello a macchiette. Abituato in casa, è un po’ timido inizialmente ma in poco tempo si scioglie in scodinzolamenti e ricerca di carezze. Ha molto affetto da dare, e da ricevere. Tyson ha 8 anni ed è vitale ed allegro come un giovanotto, ma il suo adottante potrà ugualmente usufruire dei benefit previsti nel progetto “Adotta un nonno” dell'Associazione Clama. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 339 8952135 - 349 6123736
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FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 31 OTTOBRE AL 3 NOVEMBRE BORGO SAN ROCCO via San Mama 1 tel. 0544 212826; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; DELLE ERBE via Sauro Babini 240/G (Roncalceci) - tel. 0544 534773. DAL 4 AL 10 NOVEMBRE GHIGI via Cavour 78 tel. 0544 38575; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 7 via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; AL MARE viale Al Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019.
+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com
ARTE/1 Laboratori e visite guidate al “Giardino” di Cervia Continua fino al 18 novembre, ai Magazzini del Sale di Cervia, la mostra gioco “Il Giardino inventato” di “Immaginante-Laboratorio museo itinerante” pensata per i bambini e le bambine dai due ai dieci anni. Intorno alla mostra, sono in programma tre laboratori che si terranno nell’adiacente Sala Rubicone, tutti del costo di 8 euro a bambino e da prenotare al 334-2804710. Domenica 4 novembre alle 11 si inizia con “Teatrini” tenuto da Marilena Benini e consigliato dai 4 ai 10 anni: i partecipanti costruiranno teatrini-giardino per mettere in scena personaggi e storie. Chi si iscrive deve portare una scatola da scarpe. Domenica 11 sarà la volta de “Il giardino incantato” con Francesca Venturoli, consigliato dai 2 ai 6 anni. Filastrocche, canzoncine e giochi musicali saranno intercalati da assaggi narrati. Ogni partecipante dovrà portare un giocattolino sonoro. Domenica 18 toccherà a “Libri fiore” con Alessio Caruso e Arianna Sedioli. Consigliato dai 4 ai 10 anni, è un percorso di legatoria ludica in cui si creeranno pagine tattili e profumate usando carta, stoffa e ritagli di poesia. Per chi volesse visitare la mostra, le visite animate per le famiglie si tengono ogni sabato, ogni domenica e il primo novembre nei turni delle 10, delle 11, delle 12, delle 14,30, delle 15,30 e delle 16,30. Turni speciali alle 14,30 e alle 15,30 sono previsti martedì 13 novembre in occasione del patrono della città di Cervia. Le visite, che durano un’ora, si prenotano sempre al 334-2804710 (costo del biglietto: 5 euro).
VISITE GUIDATE
CON I “KIDS” TRA MAUSOLEO E BASILICA Sono ripartiti gli appuntamenti di “RavennAntica for Kids”, rassegna dedicata ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Sabato 3 novembre alle 16 al Mausoleo di Teodorico sono in programma una visita guidata animata sulla storia del re dei Goti e un laboratorio creativo dedicato alla realizzazione di un’antica moneta (prenotazione obbligatoria allo 0544-456701; l’iniziativa verrà replicate il 17 novembre). Sabato 10 novembre alle 16 invece l’appuntamento è alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe con un percorso alla scoperta degli splendidi mosaici della chiesa, delle decorazioni e della sua architettura (prenotazione obbligatoria allo 0544-527308).
ARTE/2 Disegni e stampe con le foglie al Museo del Sale Tornano a Musa, museo del sale di Cervia, le iniziative dedicate ai bambini. Il primo appuntamento è in programma il 4 novembre dalle 15 alle 17 con un laboratorio di disegni e stampa in tema autunnale con le foglie dei giardini di Cervia. Attività e ingresso gratuiti.
32 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 1-7 novembre 2018
MONDO VINO
Cagnina profumata e gentile al palato Tutta la giocosa freschezza del tipico vino nuovo romagnolo, perfetto con le caldarroste
Due vini tipici da distinguere per origine e al palato Cagnina o Canéna? Si tratta di due cose completamente diverse. La Cagnina si ottiene da uve Refosco Terrano mentre, la Canéna, si vinifica con uve Canina nera per un minimo del 50% e altre uve minori in percentuali diverse che sono: Marzemino – detto Barzamé –, Cornacchia, Ancellotta, Pignolo nero, Romanino. La Cagnina può essere anche in versione non dolce o semi-secca mentre, la seconda, è spesso solo in versione amabile.
di Fabio Magnani
LO STAPPATO La dolce di Balducci e la fruttata di Predappio di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Per l'occasione assaggiamo due etichette di Cagnina di Romagna. Partiamo con la Cagnina dolce 2018 di Alessandro Balducci che produce in zona Forlì. Al naso si percepisce frutta rossa e nera matura. Note di rose e iris. Una sottile linea speziata a ricordare pepe nero e cardamomo. Per l'olfatto c’è qualcosa che non va: si nota un leggero spunto. Manca di persistenza. La bocca dolce cede sul finale. Manca di ritmo. Acidità bassa e tannino delicato. Passiamo alla Cagnina della Cantina di Predappio. Il naso è pulito con sentori che regalano impressione di freschezza immediata. Mescola note di frutta fresca rossa e matura scura. Ribes, more, lamponi, gelsi sono solo una serie di riconoscimenti olfattivi che si uniscono a un tratto floreale di rose e viole. In bocca è delicata, amabile dal piacevole ritmo acido e dalla leggera sensazione tannica. Perfetto per le caldarroste di stagione.
In questo periodo con i primi freddi aleggia nell’aria un delicato profumo di castagne tostate nella fiamma delle tipiche padelle bucherellate che scottano senza bruciare il frutto autunnale. Le profumate caldarroste rievocano tempi passati, quando da bambino sgranocchiavo le castagne e guardavo incuriosito i “grandi” che le mangiavano sorgeggiando vino. A noi bimbi non era permesso bere se non ogni tanto, quando era concesso un “sorsino” di quel liquido prelibato, dolce e scuro. Quale poteva essere quel vino così profumato e gentile al palato? Si tratta della Cagnina, un “vinellino” morbido e fruttato dalla lieve carezza tannica e la piacevole freschezza acida che lo rende dissetante quasi corroborante, perfetto per le castagne e, se vogliamo, per certi formaggi. Era quello il vino che da bambino vedevo scorrere nei tozzi bicchieri nel tavolaccio della cucina, reso ancor più invitante e lucido vermiglio dalla fiamma del focolare. Storicamente, in terra di Romagna si è sempre fatto affidamento su questo vino nuovo, che molti aspettavano per brindare davanti al camino con parenti e amici. La Cagnina si ottiene da uve Refosco Terrano e il suo insediamento in Romagna si deve quando, in epoca bizantina, arrivavano dall’Istria le pietre calcaree usate per la costruzione di monumenti e battisteri. Tra una pietra e l’altra sicuramente fu importata anche qualche pianta di Refosco che i locali romagnoli chiamavano grasp ros per indicarne il
graspo rossiccio che lo distingueva dagli altri vitigni. È un vino che lascia spazio all’interpretazione e al gusto personale. Alcuni produttori la fanno dolce altri, invece, danno più spazio alla parte tannica e acida richiamando così la parte più dinamica e giocosa del vino. Personalmente, non amo le versioni troppo morbide e smielate perché il bello della Cagnina è l’essere dissetante con la capacità di pulire il palato. In questo caso, perfetta se accompagnata alle profumate e bollenti caldarroste. Il disciplinare consente l’utilizzo di un massimo di 15 per cento di uve rosse da aggiungere al Refosco Terrano che permette di giocare su una sottile “personalizzazione” del vino da parte di chi produce. Si vinifica in 16 comuni dell’area forlivese e cesenate mentre, in zona Ravenna, solo 5 i comuni che rientrano nella produzione di questo vino. La parte alcolica è facile da gestire per qualsiasi persona voglia approcciare la Cagnina. Di solito quella in commercio ha una gradazione che si aggira attorno ai 9/10 gradi. Non solo buona per le caldarroste, tanto è vero che in base allo “stile” della Cagnina si può abbinarla a dolci e biscotteria oppure a salumi e carni bianche, nelle versioni più tanniche e acide. Attenzione, però, a non confondere la Cagnina con la “Canéna”. Quest’ultimo è un vino ottenuto uve Canina nera e altri vitigni in percentuali diverse. È un vino storico legato al territorio di Russi ed è di solito bevuto immediatamente dopo la vendemmia. È il tipico vino che trovate alla “Fira di Sett Dulur” di Russi che si tiene la terza domenica di settembre ed è spesso abbinata all’altro tipico prodotto del paese: il “Bel e còt”, un saporito e originale cotechino preparato dai norcini locali.
GUSTO / 33 1-7 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI
PREMI ENOLOGICI/1
PREMI ENOLOGICI/2
Tappa a Ravenna dei “Vini del Tribuno” con assaggi e cena alla Ca’ de Vèn
SUL PODIO DI GIOVINBACCO SABBIONA, TRERÈ E MASSELINA Nell’ambito della recente edizione 2018 della rassegna GiovinBacco la giuria tecnica ha decretato i vincitori del Premio Romagna Albana e del Premio Romagna Sangiovese Riserva della manifestazione enologica ravennate. La giuria guidata dal sommelier Ais, Piero Fiorentini, ha scelto come Miglior Romagna Sangiovese Riserva 2015 il “Mammutus” della cantina La Sabbiona. Mentre per quanto riguarda il Premio al miglior Romagna Albana 2017 c’è stato un pari merito: al primo posto si sono classificati “Arlùs” di Trerè e “Masselina” della Tenuta Masselina.
I “Vini del Tribuno” in tour per la Romagna approdano a Ravenna nella storica Ca’ de Vèn, mercoledì 7 novembre alle ore 20. Per celebrare i vini premiati al concorso enologico “Vino del Tribuno 2018” si svolgerà una cena con in degustazione ben 10 differenti vini abbinati a 5 portate studiate appositamente per esaltare l’abbinamento cibo/vino. L’appuntamento, organizzato dal Consorzio Vini di Romagna e dal Tribunato di Romagna, prevede anche la partecipazione dei produttori dei vini in degustazione. Il menù della serata sarà aperto da un’insalata di lombetto con mele e balsamico ai frutti rossi servita con Romagna Pagadebit DOC 2017 “Strati” Enio Ottaviani di San Giovanni in Marignano e Rubicone Manzoni Bianco IGT 2016 “Due Pievi” Fondo Cà Vecja di Imola. A seguire, sufflè di finocchi con salsa tartufata abbinato a due Romagna Albana Secco DOCG 2017: “Romio” Caviro di Faenza e “Cleonice” Fiorentini Vini di Castrocaro Terme. Dai vini bianchi si passa ai rossi per il giusto matrimonio con i tortelli al plin con sugo di arrosto, che vedranno sulle tavole il Romagna Sangiovese Appassimento DOC 2017 “Volo d’Aquila” Cantina Forlì Predappio e Romagna Sangiovese Superiore DOC 2015 “Solano” La Berta di Brisighella. Per la costoletta d’agnello in crosta croccante con purè di zucca e broccoletti sono invece stati scelti il Romagna Sangiovese Superiore Riserva DOC 2015 Le Siepi di S.Giovanni di Fontanelice e Colli Romagna Centrale Cabernet Sauvignon Riserva DOC 2015 “Rubeo” di Zavalloni Stefano di Cesena. A chiusura della cena, la mousse di marron glacé sarà abbinata con due Romagna Albana Passito DOCG: il 2016 “Soprano” Tenuta Uccellina di Russi e il 2013 “Ultimo giorno di scuola” I.P. Persolino-Strocchi di Faenza. Costo della cena 30 euro Info e prenotazioni: tel 0544 30163
CORSI E DEGUSTAZIONI Assaggi, incontri e lezioni sul vino all’Enoteca di Dozza Quattro pomeriggi di degustazione (le domeniche 4, 11, 18 e 25 novembre, dalle ore 14.30 alle 18.45) quattro pomeriggi di incontri con i produttori (il sabato 3, 10, 17 e 24 novembre, dalle ore 14.30 alle 18.45) e tre serate di un mini corso dedicato a “I segreti del vino” (il 22 e il 29 novembre e il 6 dicembre alle ore 20,30) sono in programma all’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, all’interno della Rocca di Dozza, sede del wine bar e della grande enoteca con oltre 1000 vini tutti rigorosamente regionali. Info e prenotazioni tel. 0542367700.
COSE BUONE DI CASA Pane che bontà: dalla focaccia della sarta alle polpette di Angela Schiavina
Questa settimana vi suggerisco due piatti fragranti a base di pane: una focaccia condita e delle polpette. Focaccia della sarta - ingredienti: 400 gr. di semola rimacinata, 200 gr. di farina 00, lievito di birra, una patata lessata e schiacciata, 2 cucchiaini rasi di zucchero, un cucchiaio raso (ma non troppo) di sale grosso, olive in acqua denocciolate o cipolla rossa, 50 cc. di olio extravergine di oliva, 500 cc. di acqua tiepida, origano, pepe. Preparazione: in una ciotola mettere la semola e la farina con la patata schiacciata, il lievito sbriciolato, i due cucchiaini di zucchero, il cucchiaio di sale grosso e l’olio. Miscelare breve-
mente con le mani quindi aggiungere l’acqua tiepida e amalgamare il tutto. Lavorare l’impasto con lo sbattitore per almeno 5 minuti. Nel frattempo avrete fatto scaldare il forno a 50 gradi ponendovi la teglia. Versare l’impasto nella teglia abbondantemente oleata e spianarlo con le mani. Guarnire con olive e mettere a lievitare per un’ora. Portare il forno a 180 - 200 gradi. Condire con pomodorini, l’origano, il sale e l’olio e mettere in forno per 30 - 35 minuti. Polpette di pane - ingredienti: 1/2 kg. di mollica di pane casereccio, 3 uova intere, 2 cucchiai di pecorino grattugiato, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, un ciuffo di prezzemolo, uno spicchio di aglio, sale e pepe. Preparazione: bagnare in acqua il pane casereccio (raffermo) e quando è morbido strizzarlo con le mani. In una ciotola mettere il pane, le uova, il pecorino, il parmigiano, l’aglio e il prezzemolo (tritati finemente), sale e pepe. Impastare bene questi ingredienti e ricavarne delle polpette. Friggerle in olio profondo. Si possono consumare così o ripassate in un sughetto di pomodoro al basilico.
L’inizio del corso di cucina è fissato alle ore 20, mentre il food truck sarà presente in Darsena Pop Up dalle ore 18 e tutti potranno degustarlo
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Villetta abbinata in corpo da 3, al P.T. con carinissima mansarda, recente costruzione tenuta benissimo. Soggiorno con comoda cucina a vista e bellissimo tetto in legno, affacciati sul giardino, ampio disimpegno che porta al bagno ed alla camera matrim., corte posteriore pavimentata con zona pranzo e posto auto; dal soggiorno si sale al soppalco/mansarda con una stanza matrim., piccolo studiolo e zona relax con vasca in appoggio e lavandino. Il piano mansardato illuminato ed arieggiato con 4 Velux elettriche con sensore pioggia. Classe Energ. "E" da 204 kwh/mq/anno Rif.: 0490 Richiesta € 153.000,00 tratt.
A 4 KM. DA RAVENNA Vicina all'uscita autostrada di S.Michele disponiamo di una confortevole villa di nuova costruzione 2015, su 2 livelli, composta da ampia zona giorno di ca. 50 mq. con soggiorno e cucina grande, 2 bagni, 3 letto (23 mq. + 13,4 mq. + 8,3 mq.), lavanderia/dispensa grande, locale autorimessa con ampie finestre rifinita da taverna, abbinato con altro fabbricato di servizio con ingresso indip. e 2 stanze, ideale per creare dependance o piccolo appartamento (quest'ultimo ancora da rifinire). Zona silenziosa ed appartata. Rif.: 0486 Richiesta € 330.000,00
VILLANOVA DI BAGNACAVALLO A 20/25 minuti da Ravenna, elegante villa bifamigliare tutta a pietravista con giardino alberato, a piani sfalsati, costruz. 1982, con bagni recentemente rifatti. Ingresso, soggiorno, cucina abitabile con caminetto angolare, doppi servizi, 3 letto (di cui una mansarda alta), doppio garage grande con 2 distinti portoni. Altri aggiornamenti di finiture sono da fare a volontà gusto del nuovo proprietario. La consegna puòssere effettuata anche in 2 mesi. Molto bella, prezzo interessantissimo. Ulteriori info in agenzia. Cl. energ. "F" Ep tot. 245 kwh/mq./anno Rif.: 0477 Richiesta € 148.000,00
A SOLI 6/7 KM. DA RAVENNA Casale di campagna con dependance ospiti, posizione appartata, perfetta per amanti privacy, PARCO con ALBERATURE alte ed ombreggianti, in tot. ca. 2.500 mq., siepi alte attorno alla proprietàer garantire ampia privacy, ABITAZIONE PRINCIPALE con ampie vetrate, costituita da una grande ZONA GIORNO, ingresso, doppio soggiorno di cui uno con camino, zona pranzo, cucina ampia con camino x cottura, studio e bagno; ZONA NOTTE padronale al 1° con camera da letto con adiacente guardaroba e bagno privato. DEPENDANCE + Cantina. Occasione a pochi minuti dalla città - Cl. en. "G" Ep tot. 262 kwh/mq./anno Rif.: 0472 Richiesta € 315.000,00
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Porto Corsini (RA), Via Po n. 14 Cell. 339 4722017 Tel. 0544 446655 www.agenziacurci.it massimo@agenziacurci.it
PORTO CORSINI
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Rif: R-112 € 110.000
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Appartamento al 2° piano ed ultimo con lastrico solare al p.superiore composto da: soggiorno con zona cottura separata, 2 camere, bagno, 2 balconi, 2 posti auto in area privata di cui uno coperto, completamente arredato, termo autonomo, condiz.
PORTO CORSINI
RONCALCECI
Villetta a schiera in zona tranquilla, giardino privato, posto auto, garage, ingresso indipendente, soggiorno molto luminoso, cucina, ripostiglio, 2 camere da letto, bagno, ampio terrazzo, sottotetto. Termo autonomo, arredo.
Immersa nel verde e nella tranquillità della campagna romagnola splendido casale su lotto di terreno di 2000 m², abitazione di 280 m² su 2 livelli in parte già abitabile, con servizi annessi di 220 m²
Cl. E. “G” EP tot=229,81 KWh/m²/a
Cl.E. “G”
Rif: R-146 € 120.000 tratt.
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SAN ROCCO RIF. A 9: In piccolo e bel contesto, ufficio/appartamento al p.rialzato con ingresso indip.dal giardino di pertinenza composto da due ampi vani, disimpegno, bagno. ACE G Ep. 211,98 €. 78.000,00
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In bel contesto, appartamento posto al piano terra con ingresso indipendente dal giardino di proprietà, soggiorno con angolo cottura, ampio bagno, una matrimoniale con cabina armadio e loggia, garage ampio, riscaldamento autonomo, aria condizionata. ACE F, Ep. 155,89 €. 148.000,00
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SAN BIAGIO In strada tranquilla e silenziosa, a pochi minuti dal centro, vendesi casa abbinata ai lati sviluppata su due livelli. L'immobile, da rimodernare, si compone di ingresso, sala, cucina abitabile bagno e garage al piano terra; al piano superiore tre ampie camere da letto, bagno e terrazzo. Giardino privato. Classe energetica G € 235.000,00 Rif. 4281/R
ZONA DARSENA NUOVA FRONTE CANALE In elegante contesto condominiale proponiamo in vendita appartamento con ottime rifiniture composto da ingresso, soggiorno con terrazzo e ottima vista panoramica, cucina abitabile, tre camere da letto, doppi servizi. Garage e cantina al piano seminterrato. Riscaldamento centralizzato con contacalorie e condizionatore. Classe energetica B -Ep55,19 € 190.000,00 Rif. 4275/R
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SAN BIAGIO RIF. C 12:
Attico di recentissima costruzione con rifiniture di pregio composto da ingresso armadiato, salone con terrazzo di 40 mq., cucina abitabile, 1 matrimoniale, 2 singole con 2 terrazzi di 20 mq., 2 bagni, garage. Risc. autonomo. Aria condizionata. ACE E Ep. Tot. €. 410.000,00 167,35 SAN ROCCO RIF. C 26: Di metratura molto importante, in contesto di prestigio di sole 3 unità, spazioso appartamento da rimodernare composto da ingresso, salone con terrazzo, cucina abitabile, grande bagno, 2 ripostigli/wc, una grandissima matrimoniale, una matrimoniale, una
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CASA CENTRO STORICO RIF. E 1: Meravigliosa bifamiliare storica da ristrutturare con bellissimo e ampio giardino. Piano seminterrato: grande taverna divisa in due vani. Piano rialzato: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, ampio tinello 1° Piano: disimp. armadiabile, 1 matrimoniale, 1 doppia, 1 singola, bagno. ACE G, Ep. Tot. 286,78 €. 350.000,00
ZONA CHIAVICA ROMEA RIF. C 3: In casa di sole 2 unità, appartamento in buono stato, piano terra con ingresso indipendente, composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 matrimoniali, 2 bagni, cantina di 35 mq. collegabile con scala interna per realizzare taverna finestrata. Risc. autonomo. ACE G ep. Tot. 236,51 €. 128.000,00
SAN BARTOLO: OCCASIONE!!!! Villetta a schiera ottimamente conservata con giardino fronte/retro con barbeue e porticato, ampio garage e cantina. Soggiorno, cucina e tinello, 3 camere da letto, 2 bagni, ripostiglio e 4 balconi. Classe energetica G - Ep: 335,06 € 225.000,00
ZONA CILLA In ottima posizione nel verde, a poca distanza dal centro, proponiamo in vendita interessante appartamento di recente costruzione, disposto al piano terra, composto da: soggiorno, cucina abitabile, disimpegno armadiabile, due camere da letto e due bagni. Giardino e spazioso garage di mq 47 con cantina annessa. Inferriate, zanzariere, risc. autonomo, aria condizionata, accuratamente rifinito. Classe energetica E - Ep: 133,12 € 280.000,00 Rif. 4268/R
MEZZANO In zona centrale e servita, si propone in vendita interessante villetta angolare in quadrifamiliare con giardino privato. L'immobile, in ottimo stato d'uso, si compone al piano rialzato da soggiorno con balcone, disimpegno, cucina abitabile con balcone e bagno; al piano superiore tre camere da letto due balconi e bagno. Spaziosa tavernetta, ripostiglio/lavanderia e garage. Riscaldamento autonomo, condizionatore, allarme. Classe energetica E - Ep:101,80 € 205.000,00 Rif. 3922/R
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SAN BARTOLO (RA) Vendesi villetta di recente costruzione, indipendente terra /cielo: sala con angolo cottura, ripostiglio e piccolo giardino, camera da letto, bagno terrazzo e mansarda. Posto auto. Cl. energ. in lavorazione € 145.000
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Rif. 3083/R € 175.000 tr.
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MARINA DI RAVENNA In zona residenziale silenziosa ma vicino al mare, appartamento completamente ristrutturato a fine anni ’90 posto al 1° piano con ascensore: • grande zona living di oltre 40 mq • zona cottura e balcone. • disimpegno notte • 2 camere da letto matrimon. • ampio bagno • garage
MARINA ROMEA (RA) Grazioso appartamento in villetta con ingresso indipendente posto ai piani primo più mansarda abitabile, giardino privato, ampio soggiorno molto luminoso con zona cottura finestrata, 3 camere da letto grandi, 2 bagni, terrazzo, ben arredato. Termo aut.
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Mondo Casa
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VILLANOVA DI RAVENNA XX In contesto di recente costruzione, appartaXX mento con ingresso indipendente posto al 1° piano ed ultimo composto da soggiorno con terrazzo, cucina abitabile con balcone loggiato, ripostiglio; 2°P: 1 camera matrimoniale, 1 dop€ XXXX pia con balcone loggiato, bagno; posto auto. Risc. aut.
MEZZANO Bell'appartamento al piano terra con ingresso indipendente, composto da: soggiorno con angolo cottura, 3 camere da letto (2 matrimoniali + 1 singola), 2 bagni, 2 posti auto, ampio giardino indipendente. Appartamento climatizzato e dotato di impianto allarme. imp. autonomi.
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tel. 0544 219628 SAN BARTOLO: OCCASIONE!!!! Villetta a schiera ottimamente conservata con giardino fronte/retro con barbeue e porticato, ampio garage e cantina, composta da soggiorno, cucina e tinello, 3 camere da letto, 2 bagni, ripostiglio e 4 balconi.
tel. 0544 36372 RAVENNA ZONA IPPODROMO Si vende casa indipendente sui quattro lati, con ampio giardino esclusivo. Al piano terra ampi servizi, bagno e garage; al piano primo zona giorno (cucina abitabile, pranzo, sala); al piano secondo 3 ampie camere da letto e bagno. Da ristrutturare. Classificaz. energetica in lavorazione.
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Studio Immobiliare
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Studio Immobiliare
GESTICASA
Classe energ. “G” - Ep 335,06
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Mondo Casa
tel. 0544 . 3332910567 tel.66796 0544 XXXXXX
tel. 0544 458942
RAVENNA, ZONA CHIAVICA ROMEA XX In casa di sole 2 unità, appartamento in XX buono stato, piano terra con ingresso indipendente, composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 matrimoniali, 2 bagni, cantina di 35 € XXXX mq. collegabile con scala interna per realizzare taverna finestrata. Risc. autonomo.
RAVENNA, SAN BIAGIO Bell'appartamento al piano primo composto da: ampio salone, studio, cucina, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 ampi terrazzi, garage. Impianti autonomi.
Classe energ. “G” Ep 236,51
Cl. en. “C” Ep. 80,66
Rif. C3 € 128.000
Rif. RA805R € 250.000
tel. 0544 502072 PIANGIPANE (RA) Villetta abbinata in corpo da 3, al P.T. con carinissima mansarda, recente, tenuta benissimo. Soggiorno con comoda cucina a vista e bellissimo tetto in legno, affacciati sul giardino, ampio disimp., bagno, camera matrim., corte posteriore pavimentata con zona pranzo e posto auto; soppalco/mansarda (illuminata e arieggiata con 4 Velux elettriche con sensore pioggia) con una stanza matrim., piccolo studiolo e zona relax con vasca e lavandino. Cl. energ. “E” Ep 204
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