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PERICOLO BULLI

Foto di Adriano Zanni

Giovedì 2 febbraio 2017 n.708 RAVENNA&DINTORNI

Settimanale di informazione FREEPRESS

www.ravennaedintorni.it

UN FENOMENO CHE RIGUARDA IL 20 PERCENTO DEI GIOVANI, TRA SCUOLA E MONDO VIRTUALE SOCIETÀ

POLITICA

a pagina 4

Gli scandali del cibo con Stefano Liberti

680 PUNTI DI DIFFUSIONE QUALIFICATA IN TUTTA LA PROVINCIA DI RAVENNA

a pagina 5

Caos nel Pd: parla il deputato Pagani MUSICA ROCK

Intervista al giornalista autore di un saggio sui meccanismi di produzione alimentare

ECONOMIA

a pagina 19

Lo storico Pop Group a Ravenna DANZA

alle pagine 20 e 24

Da Pixel al Naso all’insù (per ragazzi)

a pagina 13

Al via la campagna Cgil per i referendum sul lavoro

da pagina 6

TEATRO

a pagina 21

Tesei, il mentalismo e il nuovo spettacolo

1601 PUNTI DI DIFFUSIONE QUALIFICATA IN TUTTA LA ROMAGNA

Consulenza di 1 ora, su prenotazione

Una giornata dedicata a: Consulto della pelle Consigli su come riequilibrare e mantenere una pelle sana Mini trattamento viso con risultati visibili e immediati

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• Redazione tel 0544 271068 • redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 • info@reclam.ra.it

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ISSN 2498-9495



OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 2/2 2017

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Chi si ricorda della capitale?

di Gianluca Costantini

Le temute selezioni per i nuovi dirigenti

di Luca Manservisi

di Moldenke

Proprio in questi giorni è stata nominata la Capitale italiana della cultura 2018, con i nostri vicini di Comacchio in trepidante attesa, essendo finiti tra i dieci finalisti. A spuntarla, per la cronaca, è stata invece Palermo. E chissà, magari in Sicilia andrà meglio che a Ravenna, che capitale italiana lo è stata nel 2015, nell’indifferenza dei più, registrando oltretutto a fine anno pure un calo di presenze turistiche. La scelta fu quella di investire infatti buona parte del milione di euro di “bonus” statale in interventi infrastrutturali necessari indipendentemente da quel titolo, ottenuto più che altro come sorta di premio di consolazione dopo l’estenuante percorso di candidatura a Capitale europea della cultura 2019, fermatosi sul più bello. Un percorso lungo e in grado di coinvolgere tante energie, di far collaborare operatori culturali verso un orizzonte comune, come mai prima. Non senza polemiche, ovviamente, in una città come Ravenna sempre più divisa in due. Ma lasciando da parte meriti e colpe, pregi e difetti di quel progetto, la sfida (scritta nero su bianco anche nel dossier consegnato, diciamo così, all’Europa) era quella di portare avanti quelle intenzioni e alcuni progetti strategici pensati per il 2019. In una sorta di piano B consegnato alla città prima del commiato finale all’indomani della sconfitta (o mancata vittoria), i progetti su cui puntare furono inseriti in un vero e proprio documento dai membri dello staff della candidatura (del tutto estranei oggi alle amministrazioni locali, fatta eccezione per l’ex coordinatore Cassani, finito nella segreteria dell’assessore al Turismo della Regione, non proprio il massimo per un “uomo di cultura”) con tanto di programmazione anno per anno (il 2016 doveva essere quello di “Ravenna città europea dello sport”, che se ne sia accorto qualcuno?). Andandolo a rileggere ora viene da sorridere. E non solo per l’insopportabile abuso di termini in inglese. Ma per i progetti che in realtà mai si realizzeranno (tra le poche eccezioni la messinscena della Divina Commedia da parte delle Albe...) a causa anche di operatori culturali che pare abbiano perso slancio (senza oltretutto veri ricambi generazionali in vista) e di un’Amministrazione che non sembra in linea con quelle strategie tutte rivolte alla multiculturalità, all’internazionalizzazione e alle nuove tecnologie, soprattutto in ambito culturale. E poi c’era questo auspicato rilancio della Darsena all’insegna del riuso degli edifici industriali dismessi. Un sogno che invece non si realizzerà mai, con la Darsena finita incidentalmente tra le priorità della nuova Amministrazione solo per la necessità di consegnare un bando in fretta e furia, senza alcuna idea davvero chiara di riqualificazione all’insegna della cultura. Ci mancherebbe altro...

Sono in corso in queste settimane le selezioni pubbliche per otto ruoli di dirigenti da assumere in Comune a Ravenna a tempo determinato, con un contratto legato al mandato del sindaco. Ad esaminarli una commissione composta da altri dipendenti comunali. Siamo riusciti ad avere i verbali di alcuni colloqui. Colloquio 1. Esaminatore: «Buongiorno» Candidato: «Buongiorno». E.: «Dunque, chi l’ha mandata qui?». C.: «Ma, veramente, ho letto l’annuncio su internet». E.: «Su internet? Hanno pubblicato l’avviso?» C.: «Beh, sì». E.: «Sono pazzi. Ma va beh, chi la manda?». C.: «Oddio, in che senso? Nessuno». E.: «Guardi che non si fa così eh, guardi che qui si parla di stipendi alti e premi garantiti, mica ci si può presentare così, dal niente». C.: «Ah. Ok, boh, io ci ho provato. Arrivederci». E.: «Arrivederci». Colloquio 2. Candidato: «Oh ciao, caffè?» Esaminatore: «Massì dai, anche se ne ho già presi due. Visto la Juve?» C.: «Sì, gran partita». E.: «Ah, prima che mi dimentichi, allora ti faccio dirigente eh, fammi una firma». C.: «Ottimo, grazie, offro io al bar». Colloquio 3. Esaminatore: «Buongiorno, lei per cosa si candida?». Candidato: «Buongiorno, per dirigere la Classense, il Museo d’Arte e decidere le convenzioni culturali». E.: «Eh sì, boom. E poi magari anche il Louvre...». C.: «Guardi che c’è scritto così nel bando». E.: «Ok, ok, ma sa fare i conti?» C.: «In realtà io sono un esperto di cultura». E.: «(ride, ndr) Va beh, su, parola d’ordine?» C.: «Questa la so: Museo di Classe!» E.: «Assunto!». Colloquio 4. Esaminatore: «Buongiorno» Candidato: «Tanto mi sono mandato una Pec con i nomi dei nuovi dirigenti, li so già tutti, cosa credi, sempre gli amici degli amici...». E,; «Sentiamo, come fareste voi allora? Guardi che sono dirigenti legati al mandato del sindaco!». C.: «Noi? Sondaggi su Facebook, ma che scherziamo? Noi facciamo decidere ai cittadini!1!1!».

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVI nr. 708 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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ore 20.00 Conferenza stampa di presentazione degli eventi che saranno organizzati durante la stagione ore 21.00 Musica da dischi in vinile, selezioni musicali a cura di Lorenzo Guerra aka Lorenz DJ


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SOCIETÀ

L’INTERVISTA

VERTICI

Da dove viene (davvero) il cibo

Fondazione Cassa: si chiude l’era Gualtieri, Alfieri nuovo presidente

Il giornalista Stefano Liberti a Ravenna: «Fondamentale l’informazione» di Matteo Cavezzali

Da dove viene quello che mangiamo? Chi si arricchisce nel commerciare prodotti alimentari economici ma dannosi per la salute? Perché sappiamo così poco dei cibi che troviamo al supermercato? Secondo previsioni dell’Onu, nel 2050 saremo 9 miliardi di persone sulla Terra. Come ci sfameremo, se le risorse sono sempre più scarse? Uno dei più accreditati giornalisti di inchiesta italiani Stefano Liberti sarà a Ravenna lunedì 6 febbraio alle 18.30 a Palazzo Rasponi per la rassegna Il Tempo Ritrovato per parlare de I signori del cibo (Minimumfax). Cosa è stato che nel tempo ha allontanato le persone dal chiedersi “da dove arriva quello che sto mangiando”? «Con l’urbanizzazione le persone si sono allontanate dalle campagne dove si coltiva e si alleva, a questo si sono aggiunti i processi produttivi della industria alimentare e poi le catene della grande distribuzione negli anni ’60 che hanno reso il cibo un prodotto e non più un alimento. Però questo processo si è un po’ invertito negli ultimi anni e ora questa domanda se la pongono sempre più persone». Come mai sta tornando questo interesse? «Nasce da una coscienza salutistica. Nei luoghi poveri è solo il prezzo che comanda, nei paesi più ricchi si torna invece a interrogarsi su che effetti può avere sulla salute una alimentazione non sana». Quando sei partito per lavorare a questa inchiesta che ti ha portato nei paesi più remoti avevi in mente i passaggi di questa catena, o anche tu sei rimasto stupito della sua estensione? «Quando ho elaborato il progetto non immaginavo che questa filiera mi portasse così lontano. Non pensavo che il concentrato di pomodoro che l’Italia esporta in Africa fosse prodotto in Cina o che i tonni in scatola che mangiamo fossero per la maggior parte prodotti in Tailandia. Sono cose che il cittadino medio non sa. Non si può immaginare quanta distanza fanno i cibi e quanti processi passano nella lunghissima filiera prima di arrivare nei supermercati». Un consumo critico può fare la differenza o siamo talmente immersi in questo sistema che non si può più cambiare? «È vero che siamo totalmente immersi in questo sistema, ma il cittadino ha un forte potere di orientamento delle scelte della distribuzione. Il caso dell’olio di palma ha fatto scuola». Cosa è successo con l’olio di palma da rendere oggi “senza olio di palma” un ossessivo mantra pubblicitario? «Si è fatta molta informazione sul disboscamento che la produzione di olio di palma stava causando in

«Pochi sanno che gran parte dei tonni in scatola che mangiamo sono prodotti in Tailandia» Indonesia e Malesia, ma senza ottenere risultati. Quando invece l’attenzione si è spostata sulla salute a quel punto la campagna anti-olio di palma ha avuto uno slancio straordinario e oggi l’Italia è il primo paese che ha quasi totalmente abolito l’uso di olio di palma. Tutto è partito dalla forza dell’opinione pubblica che ha portato le imprese a fare considerazioni di tipo economico. Quindi è possibile modificare questo meccanismo». Le persone secondo lei sono disposte a spendere di più per prodotti più sani o più etici? «Il prezzo diventa l’unico criterio di scelta perché la distribuzione vuole che sia così. È chiaro che se le notizie sul prodotto non vengono fornite, l’unico parametro su cui giudicare rimane il prezzo. Se fosse obbligatorio e vincolante per i produttori indicare nelle etichette la provenienza dei prodotti e anche le lavorazioni che hanno subito, le scelte dei consumatori sarebbero molto diverse. Sapere che la carne di maiale viene prodotta in Cina in condizioni di un certo tipo influirebbe sulle vendite di quel prodotto. Queste sono notizie che molte aziende non vogliono far sapere al consumatore». L’informazione è fondamentale per questo tipo di scelte, per questo il lavoro di inchiesta che lei fa è molto importante. Questo tipo di inchieste però, lunghe e complesse, sono un genere giornalistico quasi estinto… «Sono inchieste che richiedono molto tempo e impegno e sono un modello di business difficile da soste-

nere per un editore. Con la crisi dell’editoria è ancora più difficile. Per questo io mi sono ispirato al modello statunitense, dove questo tipo di inchieste sono finanziate da fondazioni. Io sono riuscito a scrivere “I signori del cibo” grazie alla Fondazione Charlemagne Onlus che finanzia ricerche approfondite di questo tipo».

Dopo quasi venticinque anni, finisce l’era di Lanfranco Gualtieri e inizia quella di Ernesto Giuseppe Alfieri alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Si è infatti insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione che ha proceduto all’elezione del nuovo Presidente che, anche a nome del Consiglio, ha rivolto un affettuoso e grato saluto al predecessore che dal 1993 ha guidato la Fondazione che, come notot, negli anni, nonostante il calo di risorse degli ultimi, ha comunque finanziato attività culturali e sociali tra cui, tra le più importanti e impegnative, la fondazione Flaminia e RavennAntica. «Proseguiremo con rinnovato impegno, – ha dichiarato il neoPresidente che è ingegnere e presidente dell’associazione musicale Mariani - sempre in sintonia con tutte le Istituzioni pubbliche e private, a dare impulso alle attività sul territorio che più necessitano di sostegni strategici, innanzitutto, con priorità etica, nel campo delle emergenze sociali e nell’assistenza agli anziani, con l’ammodernamento di attrezzature diagnostiche e strumentali di alta qualità per la sanità locale e ancora per la crescita dell’Università e del tessuto educativo e culturale dei giovani, per il volontariato ed il progresso culturale in genere. A tal fine proseguiremo nelle iniziative di valorizzazione dei Chiostri Francescani, anche in vista delle celebrazioni Dantesche del 2021. Infine, grande e specifica attenzione sarà rivolta agli interventi di respiro internazionale previsti per il recupero, anche con importanti risvolti urbanistici, dello storico Palazzo Guiccioli e per la conseguente realizzazione, entro il prossimo 2019 (originariamente in calendario per il 2018, ndr), del Museo Byron e del Museo del Risorgimento, nuove, rilevanti attività culturali che favoriranno il sistema turistico nel suo insieme».

TACCUINO LA PRIMA SOCIAL STREET DI RAVENNA PER VIALE FARINI È nata la prima social street di Ravenna, un gruppo social aperto a chi abita o lavora nella zona di viale Farini. Si tratta di un insieme di persone che utilizzano un gruppo Facebook per conoscersi e condividere interessi e immagini del quartiere. La Farini Social Street è appena partita e conta per ora oltre venti persone. Per entrare a farne parte, chi è su facebook può cercare “Farini Social Street” e mandare una richiesta di iscrizione. Anche chi non è su Facebook può aderire alla Social Street e sarà invitato agli incontri di vicinato. In questo caso ci si può rivolgere a CittAttiva, via Carducci 14, negli orari di apertura.

L’INTEGRAZIONE PER I RAGAZZI CON DAVIDE SIBALDI Il problema dell’integrazione razziale nel nostro Paese visto attraverso un libro per bambini e un documentario. Protagonista lo scrittore e regista Davide Sibaldi, ospite con il suo Giuseppe e lo sputafuoco all’hotel Ala d’Oro di Lugo domenica 5 febbraio dalle 18. Seguirà la proiezione del documentario “Il primo meraviglioso spettacolo”.

UNA MOSTRA SUI GIUSTI AI CHIOSTRI FRANCESCANI In occasione della Giornata della Memoria, su iniziativa del circolo culturale Endas “Garibaldi tra terra e mare” e con il Museo Ebraico di Bologna, Ravenna ospita la mostra “I Giusti dell’Emilia Romagna” sino al 20 febbraio alla sala multimediale dei Chiostri Francescani e dal 22 febbraio al 10 marzo al Planetario. I Giusti tra le Nazioni sono i non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o più ebrei rischiando la propria vita e senza trarne alcun vantaggio personale. L’evento culminerà il 4 marzo con la cerimonia di intitolazione del largo “Giusti tra le Nazioni” ai Giardini pubblici, dietro la Loggetta Lombardesca, e di 11 lecci dedicati alla memoria degli 11 Giusti di Ravenna, negli stessi giardini Giardini.


POLITICA Dopo la sconfitta di dicembre al referendum e il pronunciamento della Consulta sulla legge elettorale (che di fatto riporta il Paese a un proporzionale con un funzionamento però diverso tra Camera e Senato) tutta la politica italiana è in fermento. In particolare nel Pd sembra di fatto in atto una guerra intestina tra Renzi e varie minoranze più o meno di sinistra che potrebbe portare dritti alla scissione. Ne abbiamo parlato con Alberto Pagani, deputato Pd ravennate, eletto nel 2013 e allora convinto sostenitore di Bersani che non ha mai sposato la causa renziana pur avendo sempre votato in Parlamento secondo le indicazioni del partito e aver fatto campagna per il sì. Uno stile pacato, il suo, di comunicare. Ma anche dalle sue parole, molto critiche verso il segretario, si intuisce che la situazione nel partito è tutt’altro che in via di risoluzione. Cosa sta succedendo nel Pd? Si rischia davvero una scissione? «Non lo so, spero ben di no, ma per scongiurare questa ipotesi serve il buon senso da parte di tutti. Chiaramente chi ricopre incarichi di maggiore responsabilità deve essere il più responsabile». Renzi dovrebbe andare incontro alla minoranza che chiede prima un congresso e elezioni senza eccessiva fretta? «Dovrebbe fare bene il segretario di partito, ascoltare rispettosamente le opinioni di tutti e alla fine fare la sintesi, cercando di fare le scelte giuste per l'Italia e di tenere unito il Pd». Ma secondo lei ci sono ancora i margini per tenere dentro tutti, compreso D'Alema? O ormai si è arrivati a un punto di non ritorno? «Mi pare che D'Alema abbia già fatto la sua scelta, che io non condivido, ma non si può fare spallucce quando si presenta un problema come quello che abbiamo davanti. La capacità di D'Alema di danneggiare il Pd dipende più da Renzi che da lui. C'è molto smarrimento tra gli elettori e gli iscritti del Pd, bisogna provare a rimettere insieme

CAOS TRA I DEMOCRATICI

Pagani: «Così il Pd rischia di andare dritto nel fosso» Il deputato ravennate critica esplicitamente Renzi: «Faccia bene il segretario»

Alberto Pagani, a sinistra, con Pierluigi Bersani a Ravenna per la campagna congressuale contro Renzi che lo vide vincitore nel 2012

i cocci, invece di calpestarli». Anche Bersani pare non escludere l'ipotesi di andarsene; Emiliano ha lanciato una raccolta firme e annunciato la sua possibile candidatura alla segreteria come hanno fatto Rossi e Speranza. Quante minoranze del Pd esistono? «Lo ignoro e mi interessa poco. Bisogna ragionare del Pd, non delle correnti del Pd, altrimenti si cade nell'errore mortale, ed è finita». Ma c'è qualcuno a cui si sente particolarmente vicino? Ragionare del Pd sembra assai difficile...

«C’è molto smarrimento tra gli elettori, bisogna provare a rimettere insieme i cocci invece di calpestarli

»

«Lo so, ma bisogna provarci e non pensare di risolvere i problemi promettendo poltrone e facendo il bilancino degli incarichi con le correnti. Cosí non

si discute dei problemi che abbiamo, non si cerca insieme la soluzione, non si corregge nessun errore, ma si prosegue sulla strada che porta dritti nel fosso». Quindi sarebbe meglio andare prima a congresso, per discutere? «Io penso che sarebbe meglio lavorare sodo e parlare poco. Ci sono problemi seri da affrontare, come il terremoto, che non si risolvono nei salotti televisivi. Abbiamo proposte di legge depositate per affrontare questioni che sappiamo esserci. Io ad esempio ne ho sottoscritto una sui voucher; ci sono le leggi delega approvate dal Parlamento, ma mancano i decreti delegati che deve fare il Governo, penso alla legge sulla povertà. I soldi sono nel fondo dedicato, ma i poveri non se ne accorgono se non fai i decreti per poterli spendere. C'è bisogno di una legge elettorale che possa portare alla possibilità di dar vita a un Governo. Il Congresso del Pd è necessario, ma non si discute solo nei congressi». Renzi dice che bisogna votare a giugno per evitare che per voi parlamentari scatti il vitalizio. Si sente chiamato in causa? Cosa pensa di questa dichiarazione? «Il vitalizio parlamentare è stato abolito nella legislatura scorsa. Lo percepiscono solamente coloro che sono stati parlamentari nel passato. Chi è stato eletto nel 2013 non percepisce vitalizio, ha versato i contributi per la pensione.

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Se il problema è la pensione non serve andare a votare, basta una riunione dell'ufficio di presidenza della Camera per decidere di restituire i contributi versati a tutti e togliere la questione dal tavolo. Io l’ho proposto al capogruppo del Pd Rosato. Si può risolvere tutto con una riunione. Se non lo si fa è perché si vuole usare la questione delle pensioni dei parlamentari per fare della propaganda, invece di risolverla. Renzi sbaglia se pensa di conquistare consenso imitando i Grillini, porterà voti a loro. A proposito di voti. Lei crede verosimile un Pd al 40 percento? «No. Comunque con questo sistema elettorale non servirebbe perché il premio di maggioranza previsto per la Camera dei deputati non permette di votare la fiducia a un Governo se non c'è la maggioranza anche al Senato». Quale correzione alla legge si può realisticamente apportare? «A me piacerebbe il Mattarellum, ma lo vogliamo solo noi del Pd. Trovo più realistico un accordo su di un sistema proporzionale, con piccoli collegi uninominali come erano quello delle elezioni provinciali, ed un premio di governabilità di qualche punto, che renda un po’ più stabile la vita del governo di coalizione, che sicuramente sarà il solo governo possibile dopo le prossime elezioni, in ogni caso». Lei intende ricandidarsi? «Non lo so, e non dipende da me». Non le piacerebbe tornare in Parlamento? «Se fosse il problema in cima alle mie preoccupazioni non direi quello che sto dicendo, Renzi non ama molto le critiche, nemmeno se a farle è uno come me, che si comporta lealemente e cerca di dare sempre una mano. Chi è ossessionato dal desiderio di restare in Parlamento, sapendolo, lo compiace anche quando dice delle sciocchezze. Io lo apprezzo quando fa bene e lo critico quando credo che stia sbagliando». Federica Angelini


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PRIMO PIANO

L’ESPERTO

LA VITTIMA

Lo psicologo Bilotto: «Un ragazzo su cinque vittima di bullismo a scuola»

«Ho passato anni a chiedermi cosa non andasse in me»

di Federica Angelini

Riceviamo e pubblichiamo una testimonianza anonima raccolta da una persona oggi adulta che in passato è stata vittima di bullismo.

Andrea Bilotto è psicologo ed esperto in materia di bullismo e cyberbullismo da diversi anni e conta, oltre a pubblicazioni sul tema, interventi in oltre 120 scuole lungo tutto la Penisola, incluso il Ravennate naturalmente, essendo Bilotto cervese. In particolare proprio alla fine del 2016 ha lavorato nelle scuole della città somministrando un migliaio di questionari ad altrettanti studenti per fotografare estensione e caratteristiche del fenomeno. Oltre agli incontri nelle scuole, Bilotto svolge numerosi incontri serali cercando di coinvolgere anche i genitori, come quello di giovedì 2 febbraio alle 20.30 nella sede comunale decentrata a Castiglione di Ravenna, in via Vittorio Veneto 21, e quello di martedì 7 febbraio a Cervia, nella sede di Scambiamenti, via Ippolito Nievo 2. Esistono numeri percentuali per farci un’idea, dottor Bilotto? «A livello nazionale sono circa il 15/18 percento le persone che nell’arco del proprio percorso scolastico sono state vittime di bullismo, nel Ravennate arriviamo a toccare anche il 20 percento, con grandi differenze in base alle scuole, il fenomeno è senza dubbio più diffuso nei professionali». Quali sono le età più “a rischio” per i ragazzi? «Si registrano episodi già alle scuole elementari, ma diciamo che il momento clou è rappresentato dalla scuola media, la seconda e la terza in particolare, e dal passaggio alla prima superiore. Poi, a partire dai 15 o 16 di solito assistiamo maggiormente a fenomeni di cyberbullismo». Esiste un identikit della vittima? «Di solito sono i ragazzi più timidi, più sensibili, che magari piangono facilmente, oppure ragazzi che hanno caratteristiche come disabilità, sovrappeso, difficoltà di linguaggio perché magari sono stranieri, o hanno idee personali diverse da quelle degli altri. Anche l’orientamento sessuale può essere un fattore discriminante, per quanto sia stato poco presente nei questionari che ho somministrato a livello locale». E qual è il profilo del bullo? «Si tratta spesso di ragazzi impulsivi, forti, che a volte hanno molta rabbia e aggressività. Sono spesso più grandi fisicamente, magari sono ripetenti e vivono in condizioni difficili dove loro stessi hanno subito situazioni di violenza e bullismo. In qualche modo vogliono cercare un riscatto, sono vittime di questo sistema, in qualche modo non escono da quello schema e rimettono in gioco quello che hanno subito su altri». Ma non esistono anche i bravi ragazzi di buona famiglia che magari lo fanno per noia? «Questo è più frequente nei fenomeni di cyberbullismo, dove ci si nasconde spesso dietro l’anonimato. Ecco, in quei casi saltano differenze sociali o di

«Ho visto casi di ricatto. L’età più critica? Le medie e la prima superiore» ambiente familiare e culturale, il bullo può essere chiunque. E spesso sono ragazze. Il 65 percento delle vittime di cyberbullismo sono ragazze vittime di altre ragazze che magari agiscono per invidia». Tra i casi più gravi che le è capitato di vedere di recente a Ravenna? «Direi un ricatto: a un ragazzo

veniva chiesto di pagare per non mostrare una sua foto. Dieci, venti euro alla volta, si è arrivati a duemila euro. E nessuno dei compagni, che pure sapeva, ha parlato perché temeva di essere preso a sua volta di mira. Questo è un meccanismo molto frequente». Che danni subisce una vittima di bullismo? «Ho collaborato negli ultimi anni con il Centro di Salute mentale e psichiatria e ho visto bene i danni anche sul lungo termine. C’è chi abbandona la scuola, chi soffre di attacchi d’ansia, attacchi di panico o di depressione. Situazioni che con il tempo possono peggiorare. E come purtroppo sap-

piamo non sono mancati casi di suicidio (nessun caso noto tuttavia nel Ravennate, ndr)». Chi dunque è o è stato vittima di bullismo dovrebbe seguire una terapia? E i bulli medesimi? «Sono contrario in linea di massia alla farmacoterapia, mentre una psicoterapia ad esempio di tipo sistemica può sicuramente essere utile e in taluni casi necessaria». Che cosa potrebbe o dovrebbe fare la scuola? «Quello che vedo è che dove ci sono regole più rigide e una sorveglianza più rigorosa, questi episodi sono più rari. A volte mi pare invece di vedere addirittura docenti intimoriti dagli studenti e incapaci di far valere le regole». E le famiglie? «Certo, resta fondamentale la prevenzione, per questo sono sempre disponibile a incontri anche fuori delle scuole perché è importante che i ragazzi siano seguiti e ricevano una formazione anche sull’uso della rete e dei social». Parliamo sempre di scuola, ma quanto possono essere pericolosi gli ambienti sportivi, il cosiddetto “spogliatoio”? «Lo spogliatoio può essere pericoloso perchè c’è meno vigilanza da parte degli insegnanti e degli adulti, è forse il luogo più a rischio».

«La cosa che non ho mai capito fino in fondo era perché proprio io. Non avevo difetti fisici evidenti, non ero particolarmente brillante né scarso a scuola, non ero né ricco né povero, avevo amici ed ero eterosessuale. Certo, combattevo come immagino tutti con la fatica del crescere, del capire chi ero e cosa volevo, sfuggivo la noia dello studio e della scuola con qualche canna, qualche libro, tanta musica. Eppure, per lui ero diventato il bersaglio ideale. Prese in giro, battute continue, spintoni, umiliazioni. Nulla di abbastanza grave da far accendere alla lampadina a nessuno. Nemmeno io ero del tutto consapevole di cosa mi stava accadendo, l’ho scoperto dopo, l’ho capito dopo che quello si chiamava bullismo. Ma i bulli non te li aspetti nella scuola buona della città e la cosa pazzesca che successe e continuò a succedere per anni fu che io continuai a chiedermi cosa non andasse in me, senza capirlo. Mi misi in discussione, mi dicevo che in fondo un motivo doveva esserci, evidentemente. Il mio desiderio, quando me lo trovavo davanti, tutti i giorni, in classe, era quello di scomparire. Le rare volte in cui si rivolgeva a me in modo normale, forse perché distratto, mi sembrava di aver ricevuto un premio, mi sentivo gratificato come se quel giorno avessi finalmente fatto tutto bene, come avevo fatto a non infastidirlo? L’indomani avrei fatto lo stesso. Ma puntualmente non avrebbe funzionato. Il mondo alla rovescia e nessuno, mai, che abbia pensato di darmi una mano. Del resto, mi sono sempre ben guardato dal chiederla, ero in un certo senso felice che nessuno sembrasse accorgersene (anche se a tutt’oggi mi chiedo come sia stato possibile). Quando oggi leggo di ragazzi che abbandonano la scuola o cadono in depressione, capisco che forse la mia storia non è stata così tragica o drammatica, ma mi ha lasciato segni profondi. In termini di autostima, di fiducia in me stesso, di sicurezza. La sensazione di non essere mai del tutto a mio agio, di non essere mai la persona del tutto giusta nel posto giusto mi ha accompagnato per anni. Come in uno specchio deformato sono stato io quello costretto a mettermi in dicussione, come se l’errore fosse mio. E invece quello “sbagliato” era lui, ma ci ho messo molto tempo a capirlo».

L’AVVOCATO

«Dal ministero un piano nazionale» Parla il dirigente ed esperto di diritto scolastico Gianluca Dradi Gianluca Dradi, avvocato e dirigente del liceo Scientifico Oriani di Ravenna, nonché esperto di diritto scolastico, ci aiuta a capire meglio i termini anche giuridici del fenomeno. Partendo da un assunto, casi nella sua scuola, dice, negli ultimi anni non se ne sono verificati. Quindi non è poi così diffuso come fenomeno? «Con il termine bullismo si identificano un insieme di comportamenti aggressivi eterogenei: offese, minacce, violenze fisiche o deliberato isolamento della vittima. Ciò che contraddistingue sempre il fenomemo è la ripetitività e l'intenzionalità. Intendo dire che un'offesa o uno scherzo non è bullismo, lo diventa se viene ripetuto nel tempo nei confonti della stessa persona che viene in questo modo emarginata, prendendo come pretesto una qualche differenza, di etnia, di orientamento sessuale, di religione o altro. In uno studio Istat del dicembre 2015 si afferma che le vittime assidue di soprusi raggiungono il 23% degli 11-17enni nel Nord del Paese. Si tratta di una quota rilevante, ma non tale da far presumere che per forza di cose il fenomeno debba esistere in tutte le scuole. A ciò occorre aggiungere che è anche difficile riconoscerlo perché le vittime sono molto spesso portate a non riferire i soprusi per un sentimento di vergogna». Azioni preventive? Il ministero cosa chiede di fare alle scuole? «Ovviamente la scuola, in quanto luogo di socializzazione “obbligata”, è anche il luogo dove questi fenomeni si manifestano. Per tale ragione, oltre che per il fatto che la scuola è la prima istituzione sociale che i ragazzi incontrano nella loro vita, è fondamentale che siano trasmessi i valori del rispetto

delle dfifferenze e le competenze di cittadinanza. Peraltro questi obiettivi, unitamente a quello dell'educazione all'utilizzo consapevole dei social network, sono individuati come prioritari dalla legge sulla "buona scuola". Il ministero, ad ottobre scorso, ha emanato un Piano Nazionale contro il bullismo in cui si sottolinea l'importanza della formazione non solo per gli studenti, ma anche per gli insegnanti e, coerentemente, ha inserito nel Piano di formazione obbligatoria dei docenti anche la tematica della prevenzione del disagio giovanile e del contrasto al bullismo e cyberbullismo. Il 2 febbraio di quest'anno si celebrerà la prima giornata nazionale contro il bullismo a scuola. Dal canto nostro, proprio nel mese di febbraio, usufruendo di un progetto realizzato dalla cooperativa il Cerchio, Formadillo e dall'agenzia Tuttifrutti, effettueremo un intervento formativo rivolto a studenti, genitori e docenti sui social media, la sicurezza in rete ed il cyberbullismo. Ma i ragazzi a scuola possono tenere i telefoni? «Sì perchè smartphone, tablet e notebook vengono utilizzati per finalità didattiche, come strumenti necessari per l’acquisizione di competenze digitali e per poter realizzare attività didattiche innovative come previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale che prevede il Byod (bring your own device) per la realizzazione della didattica “digitale” e lo sviluppo del pensiero computazionale. Del resto penso che la sicurezza non consista nell'evitare le situazioni potenzialmente pericolose, ma nell’acquisire gli strumenti necessari per saperle gestire». (fe. an.)


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

RISTORANTE • TABACCHI CAFFÈ • BOTTEGA

PRIMO PIANO

RAVENNA

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Via Maggiore 7

L’INIZIATIVA

LA DIRIGENTE

LAVORI SOCIALMENTE UTILI INVECE DELLA SOSPENSIONE

«I bulli in classe esistono ma è difficile individuarli» Patrizia Ravagli è la dirigente scolastica sia del Liceo Classico (in tutto oltre 1400 studenti tra tutti gli indirizzi) e, da settembre 2016, anche del professionale Olivetti-Callegari (610 iscritti). Le chiediamo quindi come è la situazione e se esistono differenze importanti in termini di bullismo tra liceo e professionale. «Sono due scuole completamente diverse con studenti diversi – ci spiega la dirigente – Ognuno ha i suoi pregi e le sue difficoltà. Di episodi di bullismo negli anni ne ho visti accadere in tante scuole, per fortuna non si è mai tratto di casi eclatanti come quelli di cui leggiamo sui giornali». Ravagli ci spiega che dall’inizio dell’anno sono stati due o tre i casi nel professionale e altrettanti negli ultimi due anni al liceo. «Purtroppo, scoprire questi episodi è difficile perché chi è vittima è spesso una persona fragile, che viene preso di mira per le sue fragilità, sono persone molto sensibili con scarsa attitudine alla reazione». E capita mai che siano i compagni testimoni a denunciare? «Purtroppo no, perché è diffusa l’idea, sbagliata, che raccontare cosa accade in classe sia come fare la spia, mentre se i compagni denunciassero farebbero solo il proprio dovere di cittadini. È un fatto questo su cui insistiamo molto, ma che in età adolescenziale spesso non viene compreso». Gli insegnanti fanno il possibile, ci dice ancora la dirigente, ma naturalmente questi episodi avvengono in genere nei momenti in cui la sorveglianza è meno rigida. Sono magari gli stessi momenti in cui spuntano anche i cellulari. «Noi imponiamo che restino spenti, ma anche in questo caso è difficile per gli insegnanti verificare ogni momento chi ha cosa sotto il banco. Sono previste sanzioni anche qualora qualcuno pubblichi foto scattate a scuola, ma anche in questo caso, non possiamo passare la nostra vita a setacciare i social, qualcosa può sfuggirci. Per questo cerchiamo di sensibilizzare moltissimo gli studenti e lavorare sulla prevenzione, organizzando incontri e interventi nelle classi su questo tema, in particolare sui rischi del web e del pubblicare foto o immagini che poi diventano virali e non sono più cancellabili. E credo che qualche risultato si sia visto». Sulle sanzioni a chi viene scoperto colpevole di bullismo, dice ancora Ravagli, non c’è un’unica misura, si valuta il caso. Si può andare dalla sospensione all’impiego dei ragazzi in lavori socialmente utili all’interno del plesso. «L’anno scorso l’abbiamo fatto, d’accordo con le famiglie, chiedendo loro di svuotare i bidoni della raccolta differenziata della scuola. Ma purtroppo c’è sempre il problema della sorveglianza». E lavori socialmente utili al di fuori della scuola sul modello di Faenza? (vedi box) «Tentammo di farlo anni fa, ma non fu semplice trovare associazioni disposte a prendere minorenni in carico, perché si tratta di una responsabilità. Certo sarebbe una cosa fantastica, ma non è di facile attuazione». E per la vittima, invece, la scuola offre un supporto psicologico? «Entrambe le scuole hanno lo sportello dello psicologo, peraltro molto frequentato, che offre consulenza, ma certo non si può parlare di piscoterapia. In caso qualcuno racconti allo psicologo di essere vittima di bullismo lui è tenuto alla denuncia, ma non a riferirlo alla scuola». (fe. an.)

Patrizia Ravagli è a

capo del liceo Alighieri e del professionale Callegari-Olivetti: «Lavoriamo molto sulla prevenzione»

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A Faenza la giunta comunale ha siglato un accordo per sperimentare, per quattro anni, forme alternative alle sospensione da scuola per gli over 16. Invece della sospensione, ritenuta ormai inutile dai più, i ragazzi saranno mandati a fare lavori socialmente utili grazie alla collaborazione tra istituti e Asp faentina e alcune cooperative sociali. Abbiamo chiesto all’assessore ravennate Ouidad Bakkali se l’ida si possa esportare tra i mosaici. «Un’iniziativa molto bella – ci ha risposto – e che possiamo proporre anche ai dirigenti ravennati. Sicuramente siamo un po’ più complessi come popolazione, territorio e numero di plessi, ma si potrebbe partire con una sperimentazione».

LA POLITICA

E a Palazzo Merlato saranno invitati tutti i dirigenti scolastici Anche il consiglio comunale si era attivato sul tema con una commissione ad hoc in cui emerse la terribile storia di un bambino con qualche deficit cognitivo iscritto in una scuola media cittadina e bullizzato da tre compagni di classe (vedi a pagina 10). In quella stessa occasione, a Palazzo Merlato, si decise di convocare una nuova commissione sul tema questa volta invitando tutti i dirigenti scolastici per fare il punto sui progetti messi in campo per contrastare il fenomeno. La data, ci dice la presidente che convocò appunto anche la prima commissione, Michela Guerra, capogruppo di CambieRà, è da decidere ma dovrebbe essere entro febbraio.

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FORZE DELL’ORDINE Tra omertà e paura poche denunce E il bullo se la ride Avevano anche creato un gruppo su Whatsapp intitolato “Io odio Alan” dove riversavano insulti e sfottò ai danni di Alan. Il nome è di fantasia ma la storia è tutta vera. È quella che si è sviluppata tra corridoi e aule di una scuola media di Ravenna dove un alunno, con un lieve ritardo di apprendimento, era diventato il bersaglio delle vessazioni di molti coetanei. Ragazzini di età compresa tra undici e tredici anni: spinte, insulti, vessazioni continue al punto da trasformare la scuola in un incubo. L’intervento di polizia municipale e ufficio minori della questura ha permesso di riportare la situazione verso la normalità. La vicenda è emersa a fine 2016 quando la madre l’ha raccontata nel suo intervento in una commissione consiliare a Ravenna dedicata al tema. A intervenire fu in quel caso un genitore di un compagno di classe che si rese conto di cosa stava accadendo e che si spinse fino a un esposto ai vigili urbani (pare che la scuola non avesse fornito le risposte che si speravano) che a quel punto, ci spiegano dalla centrale, attivarano una sorta di “vigilanza di quartiere” specializzata sul ragazzo accompagnandolo nel tragitto sotto la scuola e aspettandolo all’uscita. Si trattava di personale che già prestava servizio in quell’area in quegli orari. Forse il dato più significativo che emerge ascoltando i racconti delle forze dell’ordine che operano sul territorio: a fronte di un fenomeno che è sempre più dilagante, il numero di denunce è irrisorio. Ad esempio nessun caso segnalato alla polizia postale, sezione deputata a indagare sui casi di cyberbullismo. Che sono i più frequenti e più violenti. Spesso del tutto all’oscuro dei genitori. Come il caso di una ragazzina che si è presentata alla questura di Ravenna facendosi accompagnare da un’amica perché vittima di un ricatto a sfondo sessuale dopo aver inviato delle sue foto intime a un’amicizia su Facebook: la madre nemmeno sapeva che lei avesse un profilo sul social network e l’ha scoperto davanti ai poliziotti. Quando si muovono gli investigatori e gli autori vengono convocati, reagiscono quasi sempre nella stessa maniera: dicono che consideravano tutto uno scherzo, che non pensavano fosse così grave. (and.a.)

L’ASSOCIAZIONE

«La scuola deve essere attenta ai segnali di disagio» A Classe un incontro con i genitori delle elementari

LA MADRE «DOBBIAMO

DEDICARE TEMPO AI FIGLI»

La tavola rotonda dedicata al contrasto del bullismo in progamma a Classe (alle 20 del 6 febbraio nella sala di via Classense 88) nasce per iniziativa dell’associazione genitori di Classe e Fosso Ghiaia. In particolare dalla proposta di Arianna Bigi, madre di due alunni che frequentano le elementari all’ombra della Basilica: «I nostri figli sono alla scuola primaria ma credo che già a quell’età ci possano essere dei comportamenti che sono un campanello di allarme di un disagio nascosto. E noi genitori dobbiamo essere capaci di riconoscere quei segnali». Bigi lavora in un asilo nido comunale e studia Scienza del comportamento: «Il bambino o il ragazzino che si comporta da bullo non è una persona cattiva ma lo fa molto spesso come reazione a un disagio che vive in famiglia. Noi genitori dobbiamo ascoltare e dedicare tempo ai figli ma la scuola deve avere gli strumenti per intervenire».

È vero che il contrasto al bullismo non c’entra con la prevenzione cardiovascolare, che è la missione dell’associazione Cuore e Territorio di Ravenna, ma di fronte alle richieste di un gruppo di genitori non si poteva fare finta di niente: «Ci siamo detti che sarebbe un po’ assurdo ritrovarci con giovani che conoscono l’importanza di un’alimentazione equilibrata e dell’attività fisica per uno stile di vita sano e magari si comportano come bulli con i coetanei – riassume Giovanni Morgese, presidente dell’associazione –. Non si può avere uno stile di vita sano se si vive un disagio». E così è nato l’incontro “Bullismo e cyberbullismo, come riconoscerli e come combatterli” in programma il 6 febbraio a Classe (vedi box). «Ci fa molto piacere quando la comunità si muove per conoscere i temi con cui devono fare i conti le famiglie. Sarà una serata aperta a tutti con l’intervento di alcuni relatori e poi spazio alle domande». Interverranno il sostituto procuratore Cristina D’Aniello, il comandante della polizia postale Ivano Stasi e la psicoterapeuta Agata Manfredi. «Ognuno metterà a disposizione le sue competenze specifiche per affrontare il tema bullismo da vari punti di vista e capirlo». Un fenomeno delicato e difficile da affrontare, come sa bene lo stesso Morgese, luogotenente dei carabinieri in servizio a Forlì, che in questa iniziativa agisce come presidente di un’associazione senza fini di lucro ma quando parla del tema lo fa con la consapevolezza di un bagaglio di conoscenze che derivano anche da indagini e attività sul campo. «Il terreno è difficile perché gli episodi coinvolgono ragazzi attorno all’età dei 14 anni che è una soglia importante: sopra ci sono risvolti penali a tutti gli effetti mentre sotto non c’è imputabilità ma restano comunque i rischi di risarcimenti civili». L’appuntamento di Classe rientra nel novere della prevenzione ma in alcuni casi è necessario intervenire per reprimere: «L’ambiente in cui molti casi avvengono è quello scolastico e lì devono essere attenti professori e dirigenti per segnalare ai servizi sociali le situazioni che possono nascondere disagi. Questo è il primo passo. Purtroppo non sempre la scuola sa essere trasparente quando deve guardare se stessa, come fanno quasi tutte le istituzioni». (and.a.)


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA «Per la repressione dei fenomeni inclusi nella cornice del bullismo credo che sarebbe auspicabile un intervento del legislatore per una norma unitaria che riunisca le leggi che riguardano singoli reati, sul modello di quanto fatto per lo stalking». La pensa così Cristina D’Aniello, sostituto procuratore al tribunale di Ravenna con una breve esperienza anche alla procura dei minori. Sarà la prima nella scaletta dei relatori che interverranno il 6 febbraio a Classe a un incontro dedicato proprio a bullismo e cyberbullismo (vedi pagina accanto). Un appuntamento nell’ambito della prevenzione, «magari per ridurre la necessità di interventi repressivi che sono quelli di competenza della magistratura. Sono vicende che non dovrebbero arrivare a noi, quando accade significa che siamo di fronte a una frattura sociale, significa che qualcosa prima di noi non ha funzionato». Fenomeni sociali che possono avere risvolti giudiziari. E questo sarà il fulcro del suo intervento: inquadrare le conseguenze penali a cui vanno incontro gli autori dei gesti. «Partiamo dicendo che il bullismo prevede una reiterazione dei comportamenti ma quando si ha più di 14 anni può bastare un singolo episodio per essere chiamati a rispondere di reati veri e propri. Anche se a volte siamo in bilico tra attività penalmente lecita e non, perché ad esempio l’ingiuria è stata depenalizzata». Bisogna avere chiaro che il compimento del 14esimo anno è uno spartiacque: «Prima non si è imputabili ma non è la terra di nessuno: vale sempre la legge civilistica e in tribunale può anche essere stabilita la responsabilità con un risarcimento a carico della scuola o dei genitori se un ragazzo fa del male a un altro. E sopra i 14 si è indagabili a tutti gli effetti dalla procura dei minori». Tenendo presente che le conseguenze per padri e madri possono essere anche di altra natura: «Soprattutto per i casi di cyberbullismo, i giovani usano computer o cellulari che sono intestati ai genitori. Non sono così rari i casi di perquisizioni perché dal computer di casa partivano foto di un certo tipo: il minorenne che invia la foto di un coetaneo in circostanze a sfondo sessuale commette il reato di pedopornografia». E infatti la casistica delle indagini dice che i telefonini sono sempre più protagonisti: «Ormai i giovani nascono maneggiando questi strumenti ma non hanno la percezione delle conseguenze. È una battaglia dura

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IN PROCURA

«Per reprimere il bullismo sarebbe utile una legge unitaria sul modello stalking» Il pubblico ministero D’Aniello e il quadro giudiziario: «I minori di 14 anni non sono imputabili penalmente ma possono esserci risarcimenti danni a carico di famiglie e scuole» Cristina D’Aniello, sostituto procuratoe a Ravenna con un’esperienza alla procura per i minori. Sarà tra i relatori di un incontro dedicato al bullismo in programma il 6 febbraio a Classe

«Molti casi riguardano

l’uso dei telefonini: i nativi digitali non conoscono i rischi

»

«I reati più feroci

vengono da ragazzi di famiglie agiate con disponibilità

»

far capire che quando pubblichi una foto su un social network o la invii a qualcuno non è più solo tua, non è più come guardarla con gli amici in una stanza. Ma non c’è da stupirsi che sia una battaglia persa vedendo quanti genitori a tavola passano il tempo a fare foto ai piatti invece di seguire i figli…». D’Aniello non risparmia critiche alle figure educative: «So che non piace quando lo dico ma devo essere sincera. Considero sempre poco credibile lo scenario in cui tutto succede all’improvviso. Mi risulta difficile immaginare che davvero un ragazzo si comporti in maniera opposta tra casa e scuola». L’esperienza consente di abbozzare un profilo del bullo: «Di solito ragazzini a cui non mancano le disponibilità, poco seguiti da genitori, portatori di un linguaggio in cui si capisce che manca il valore dell’altro. Dalle famiglie disastrate è più facile che vengano reati di sopravvivenza ma i reati più brutti, quelli davvero più feroci, li ho visti dai ragazzi delle famiglie più agiate». Le prime antenne a captare i segnali di rischio devono essere dentro la scuola: «Purtroppo non sempre c’è la capacità di ascoltare. Mi è capitato di fare un intervento in una scuola e c’è stato un ragazzino che si è fatto avanti dicendo che veniva picchiato spesso e lo aveva già detto più volte ma nessuno gli aveva mai dato la dovuta attenzione». Gli episodi non mancano anche a Ravenna ma il panorama dal punto di osservazione del palazzo di giustizia appare sereno: «La città non è grande e mi pare funzioni una rete di assistenza in grado di fare la propria parte». Andrea Alberizia


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PRIMO PIANO

12 IL CASO

IL PROGETTO

Lo spettacolo “gender” contro il bullismo

Gli strumenti del teatro per gestire i conflitti: i Panda Project nelle scuole

Al Rasi per le scuole Fa’afafine, contestato da associazioni e Pdf «Dove sono i genitori di Alex?», «Quanti anni hai?», «A te è mai successo di essere preso in giro?», «Cosa c’è dietro quella parete?». A sentire le domande dei ragazzi che erano al Rasi lunedì 30 gennaio sarebbe impossibile pensare che quello che hanno visto sia uno spettacolo molto diverso da altri. E invece in scena c’era Fa’afafine, incentrato sul tema dell’identità di genere di un ragazzino, Alex, e per questo preso di mira da associazioni cattoliche e forze politiche come il Popolo della Famiglia (Pdf). Uno spettacolo che ovunque viene proposto, per le scuole, si porta dietro scie di polemiche, anche politiche. Non a caso in sala c’erano anche due consiglieri comunali della Lega Nord, oltre al presidente della Commissione cultura e all’assessore all’Istruzione del Comune. Seduti insieme a poco meno di duecento ragazzi tra quinte elementari, prime e seconde medie di città e forese. Un numero soddisfacente, ma non da tutto esaurito. Del resto questo appunto è Fa’afafine, un (bellissimo, toccante e delicato) spettacolo osteggiato, criticato e temuto. Prova ne è che in molte classi, a sentire gli insegnanti, qualche assente c’è, e non per l’influenza. Ma perché avete comunque scelto di portare gli studenti? «È un tema importante e che esiste, soprattutto a questa età – racconta una docente di lettere che ha portato al Rasi una prima media –. Conosco la qualità di questa rassegna teatrale, mi sono informata sullo spettacolo, e ho pensato che potesse rappresentare un’occasione, anche per un dialogo o confronto. Il bullismo è un problema reale». «Questo spettacolo – racconta la prof di una seconda media di un altro istituto comprensivo in città – si inserisce in un discorso più ampio sulla discriminazione che stiamo facendo in classe». Infatti, lo spettacolo è innanzitutto la storia di un ragazzino che appunto vorrebbe avere un’identità di genere fluida e che per questo non viene ac-

cettato a scuola e, scopriamo, è vittima di veri e propri atti di bullismo da parte di alcuni compagni. Un tema traversale molto caro agli insegnanti, e anche a molti genitori. Se è vero che a teatro ci sono tredici bambini di una quinta elementare tutti accompagnati dai rispettivi genitori. Risultano assenti da scuola, almeno fino alle 11.45. Una situazione piuttosto insolita e che ha del paradossale. «Lo so, ma c’è una ragione a tutto questo – ci spiega una delle madri rappresentanti dei genitori – all’inizio dell’anno c’era stata una riunione in cui le maestre ci avevano annunciato il programma e la partecipazione all’evento. Un paio di genitori avevano mostrato preoccupazioni proprio per il tema dello spettacolo e così si è fatta una seconda riunione in cui ci si è confrontati e alla fine abbiamo votato: 16 famiglie su 19 erano favorevoli a far partecipare i ragazzi allo spettacolo. Nonostante questo, i genitori in minoranza avevano nel frattempo scritto al dirigente il quale, in nome di una presunta unità della classe, ha suggerito alle maestre di rinunciare a questa gita a teatro. A noi non è sembrato giusto, e così abbiamo deciso di prendere questa iniziativa portando noi i bambini a teatro». (fe. an.)

IL LIBRO IL

TEMA DI PERÒ , ROMANZO SUL BULLISMO

Il tema di Però è un romanzo scritto dal ravennate Federico Randi nel 2016 (e pubblicato da Il girasole) che racconta, come recita il sottotitolo Un professore nell’inferno del bullismo. Un giovane docente di agronomia si rende conto che alcuni suoi studenti sono vessati e desidera aiutarli, questo riporterà alla memoria ricordi personali della sua stessa giovinezza, o meglio adolescenza.

Lavorano nelle quarte e nelle quinte classi delle scuole elementari e usano gli strumenti del teatro per affrontare con bambini e insegnanti il tema della gestione dei conflitti e far emergere o prevenire dinamiche che possono portare al bullismo. La compagna teatrale ravennate Panda Project lavora con diversi progetti nelle scuole tra cui, da tre anni, Le città invisibili, una citazione da Calvino che spiega un pezzo del lavoro che si svolge in classe, come spiega Delia Trice: «Con i ragazzi creiamo città invisibili da cui emergono cose molto interessanti. Usiamo anche il disegno per riflettere su come si vedono e come vorrebbero essere e ogni anno facciamo una giornata finale all’Almagià con tutti i bambini che hanno partecipato e i genitori». Dalle richieste che Panda Project ha ricevuto per questa terza edizione si vede che il progetto sta piacendo anche alle maestre: «Fino all’anno scorso potevamo svolgerlo in cinque classi, quest’anno solo in quattro e le stiamo scegliendo ora, perché sono arrivate troppe richieste». Il modulo prevede un percorso di sette incontri da due ore con esercizi teatrali attraverso cui si trasmettono anche informazioni su bullismo e cyberbullismo. «In classe - ci racconta Hendry Proni sono successe cose straordinarie. Abbiamo visto il ragazzino più timido tirar fuori tutta la propria forza quando è stato ora di recitare davanti a tutti, abbiamo lavorato per far sì che l’eccessiva energia e i modi talvolta irruenti di un altro non si concentrassero più su un solo compagno ma fossero condivisi dall’intero gruppo classe, in modo da creare una situazione di accoglienza». Non c’è supporto psicologico durante il corso, gli strumenti sono appunto quelli del teatro che, dice ancora Proni: «mette al centro la necessità di creare un gruppo, un gruppo solido in cui tutti si fidano gli uni degli altri e tutti sono responsabili della propria parte. Inoltre mettere in scena altro rispetto a sé permette di mettersi in gioco e riflettere in modo nuovo sui diversi temi». Il progetto è finanziato dalla Fondazione del Monte, la compagnia Panda Project partecipò appunto a un bando della stessa Fondazione, e sostenuto dal Comune di Ravenna. (fe. an.)


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

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ECONOMIA

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LAVORO/1

LAVORO/2

In due anni voucher triplicati

Dimezzato l’uso di ammortizzatori sociali in un anno

Dati provinciali Cgil: «La maggior parte va agli occupati di edilizia e industria» Nel 2016 in provincia di Ravenna sono stati venduti oltre 1,8 milioni di voucher, il 17 percento in più rispetto al 2015, addirittura il triplo dei 600mila venduti nel 2013 e il 40 percento sono stati utilizzati per attività non previste tra le categorie introdotte all’attuazione del sistema (che ricomprendono settori non certo marginali in provincia come il turismo ed il commercio). A fornire lo scenario dei buoni lavoro è la Cgil nell’ambito di una conferenza stampa che apre ufficialmente la campagna referendaria a Ravenna a favore del sì per due quesiti tra cui anche quello che chiede proprio l’abolizione dei voucher. L’altro riguarda invece la normativa sugli appalti. «Se il 40 percento dei voucher venduti non vengono utilizzati per tali attività – dice il sindacato – risulta ovvio che, per esclusione, gran parte delle “attività non classificate” siano in realtà legate all’industria e all’edilizia, dove i cosiddetti “voucheristi” si trovano loro malgrado ad essere strumento di dumping contrattuale nei confronti non solo dei lavoratori più stabili, ma anche di altri lavoratori precari, come ad esempio gli interinali ed i somministrati». Secondo i rappresentanti di Cgil anche i canali di distribuzione dei voucher «concorrono a mercificare e mortificare la dignità del lavoro»: inizialmente distribuiti esclusivamente dall'Inps, dal 2010 in poi sono stati resi disponibili anche attraverso le tabaccherie, che rapidamente sono diventate il principale canale di vendita, raggiungendo nel 2016 una quota di commercializzazione pari al 70 percento. La platea dei destinatari si è progressivamente spostata da pensionati e studenti a lavoratori nel pieno dell'età lavorativa: «In Emilia Romagna la fascia 25-59 anni è passata dal 34,8 percento al 64,3 sul totale dei percettori di voucher dal 2011 al 2015».

Il 2016 ha visto un progressivo riallineamento dei dati sulle assunzioni a tempo indeterminato in provincia attorno ai valori del 2014. A dare i numeri è la Cgil: tre anni fa nel periodo gennaio-ottobre erano stati attivati 5.676 contratti a tempo indeterminato, contro i 6.482 di quest'anno. Nel 2015 il valore era salito a 8.923 (con il picco di dicembre che aveva portato il dato finale a 11.515 contro i 6.431 del 2014 «dovuto alla corsa sfrenata agli incentivi messi in campo dal governo». L'unico indice che sembra almeno parzialmente poter alimentare un cauto ottimismo è quello relativo all'utilizzo degli ammortizzatori sociali: «Se a gennaio 2016 i lavoratori sottoposti ad un qualsiasi ammortizzatore sociale erano 2.616, a gennaio di quest'anno il loro numero si è ridotto a 1.078». Un numero che secondo Cgil non deve trarre in inganno, «in quanto nello stesso periodo i posti di lavoro persi dall'inizio della crisi sono passati da 5.557 a 6.004; ciò sta a significare che quasi un lavoratore su 3 di quelli fuoriusciti dalle statistiche sugli ammortizzatori sociali ha perso il proprio lavoro».

APPALTI IN

PROVINCIA

REFERENDUM 72

MILIONI DI AFFIDAMENTI

Su un totale di oltre 72 milioni di euro di affidamenti provenienti da centrali appaltanti pubbliche della provincia di Ravenna, oltre 42 milioni e mezzo riguardano i servizi (79 appalti), 16 e mezzo i lavori pubblici (di cui 5 relativi all'edilizia e 11,5 alle infrastrutture) suddivisi in 86 appalti e 13 le forniture (37 aggiudicazioni). Sono dati Cgil che aggiunge: «Mancando regole trasparenti viene meno la possibilità di tutelare diritti fondamentali per il lavoratori, quali il mantenimento, nel cambio d’appalto, del posto di lavoro e delle condizioni acquisite, ma anche per lo stesso appaltatore».

CGIL

IN CAMPO PER DUE

SÌ. ANCORA

NON SI SA LA DATA DEL VOTO

«Servono due Sì per arrivare all’abrogazione dei voucher, massima espressione della precarietà moderna, e delle norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti». La Cgil a Ravenna comincia la campagna di comunicazione per fare conoscere i quesiti referendari e le ragioni del voto (che ancora non ha una data in calendario). In provincia di Ravenna si è costituito il gruppo di Sostegno ai due Sì e si andranno a costituire altri gruppi di sostegno nei comuni del Ravennate. Sul territorio la Cgil organizzerà degli incontri con le forze politiche, economiche e sociali: «Ci auguriamo – dice il segretario provinciale Costantino Ricci – che il dibattito possa essere da stimolo per l’avvio di una discussione sulla Carta dei diritti universali del lavoro, che è stata presentata in Parlamento come disegno di legge di iniziativa popolare con 1,3 milioni di firme».


RAVENNA &DINTORNI 2/2 2017

ECONOMIA

14 COOPERAZIONE/1

COOPERAZIONE/2

Casa, novità per le proprietà indivise

DA CMC

BORSE DI STUDIO PER SOCI E DIPENDENTI

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STUDENTI FIGLI DI

Alle coop basterà il sì di metà dei soci per vendere gli alloggi ai propri inquilini Via libera dall’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna al provvedimento che definisce le nuove procedure e condizioni di vendita degli alloggi che rientrano nella categoria della cosiddetta proprietà indivisa, quelli cioè dati in affitto dalle cooperative ai propri soci in modo permanente a canone agevolato. La delibera approvata in assemblea a metà gennaio dà corso a quanto già previsto dalla legge “Modifiche legislative in materia di Politiche sociali, per le giovani generazioni e abitative conseguenti alla riforma del sistema di governo regionale e locale”, del luglio scorso. La principale novità riguarda la possibilità per le società cooperative di vendere gli alloggi ai propri soci se gli alloggi interessati sono almeno il 50 percento dell’edificio realizzato con contributi pubblici (e non del 100 percento come precedentemente richiesto). Nel provvedimento vengono anche specificate le modalità di calcolo del contributo a suo tempo ricevuto dalle imprese di costruzione e dalle cooperative per la realizzazione degli alloggi e che ora andrà restituito alla Regione. Inoltre, si stabilisce che le risorse che verranno restituite vadano utilizzate dalla Regione principalmente per finanziare l’offerta di alloggi a canone ridotto, assicurare un sostegno finanziario alle persone meno abbienti per prendere in affitto un appartamento o per acquistare la prima casa. Per quanto riguarda le somme da restituire, non verranno più richiesti gli interessi legali e l’importo dovrà essere rivalutato al 60 percento dell’indice Istat. «Si tratta di correttivi alla normativa che la crisi economica degli ultimi anni ha reso necessari, e sui quali c’è stato da parte della Regione un impegno in prima persona e condiviso tra le forze politiche – ha dichiarato la vicepresidente e assessore al Welfare e alle Politiche abitative, Elisabetta Gualmini –. È un caso emblematico in cui le istituzioni fanno gioco di squadra per offrire soluzioni concrete a problemi che emergono dai territori, e questo rappresenta senz’altro uno dei punti qualificanti del provvedimento. A questo si deve aggiungere che grazie alla delibera, la Regione avrà a disposizione ulteriori risorse per rispondere al disagio abitativo, contribuendo in questo modo a dare gambe alla filiera dell’abitare che rimane il faro della nostra azione politica in materia di politiche abitative».

La Cmc di Ravenna, durante il consueto appuntamento annuale, nelle scorse settimane ha premiato i figli dei soci e dipendenti consegnando incentivi allo studio per un importo totale di 18 mila euro. L’appuntamento ha coinvolto 59 ragazzi che frequentano le scuole superiori e l’Università. A consegnare i riconoscimenti è stato il presidente Massimo Matteucci, che ha dichiarato: «Molti ormai vedono la Cmc di Ravenna come una grande multinazionale che opera in tutto il mondo, ma le fondamenta su cui si basa il nostro progetto sono quelle della cooperazione. I figli dei nostri dipendenti rappresentano il futuro dei territori in cui siamo presenti e per questo motivo noi li supportiamo cercando di favorire un virtuoso percorso formativo». Cmc di Ravenna, fondata nel 1901, ha un fatturato di circa 1,1 miliardi di euro, un portafoglio ordini di oltre 3,5 miliardi di euro e circa 8mila dipendenti.

COOPERAZIONE/3 “CONSUMATORI” SI RINNOVA CAMBIA PELLE LA RIVISTA DEI SOCI COOP Un nuovo formato, più ampio del precedente, una nuova veste grafica, nuovi contenuti e collaborazioni: sono queste le sorprese che, col primo numero del 2017, “Consumatori”, l’ormai storica rivista rivolta ai soci Coop che quest’anno arriverà a tagliare il traguardo dei 35 anni di vita. Le cooperative sono Coop Alleanza 3.0 (nata nel 2016 dalla fusione tra le ex Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense), Coop Reno, Coop Liguria, Coop Lombardia e Nova Coop, il che garantisce alla rivista una distribuzione in 10 diverse regioni tra cui l’Emilia Romagna.


PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

ECONOMIA

RAVENNA viale della Lirica

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COOPERAZIONE/4

BALNEARI

Legacoop: ecco come saranno promosse startup innovative

Via libera alla delega per le concessioni Critiche dalla Cna

Per promuovere l’innovazione e in parIl Consiglio dei ministri, nella riunione del 27 gennaio, ha dato il ticolare le startup cooperative, Legacoop via libera alla delega sul riordino della normativa per le concessioni ha dato vita a “Coopstartup Romagna”, demaniali alle spiagge. La delega, che ora passa all’esame del che fa parte del progetto nazionale Parlamento, traccia le linee guida sulle quali il Governo dovrà poi legiLa nuova normativa dovrà prevedere criteri e modalità di affida“Coopstartup”, creato da Coopfond. Come ferare entro sei mesi. Sarà fissato un periodo transitorio per garantire spiega il responsabile di settore Emiliano la continuità aziendale, il riconoscimento del valore commerciale del- mento delle concessioni mediante procedure di selezione che rispettino Galanti, «è un progetto nazionale che l’impresa e l’indennizzo degli investimenti non ammortizzati. Come i principi di concorrenza, qualità paesaggistica e sostenibilità ambienintende favorire la nascita di nuove coopenoto, la vicenda ha origine dalla decisione della Corte di Giustizia tale, di valorizzazione delle peculiarità territoriali e che tutelino gli inverative da idee innovative in ambito tecnoEuropea che il 14 luglio 2016 aveva dichiarato illegittima la proroga stimenti, i beni aziendali e il valore commerciale, tenendo conto della logico, organizzativo e sociale. Il progetto è automatica delle concessioni in vigore nel nostro Paese fino al 2020, professionalità acquisita. Prevista, inoltre, la revisione del regime dei declinabile tenendo conto delle caratteriperché incompatibile con il diritto europeo. Il tema riguarda da vicino canoni concessori. Cna Balneatori di Ravenna esprime preoccupaziostiche dei territori. Ed è quello che abbiamo il territorio ravennate con i suoi km di spiagge. «Questa legge delega è ne per il disegno di legge delega: «I criteri indicati per l’affidamento fatto noi di Legacoop Romagna: abbiamo un passo in avanti importante per l’approvazione di un testo organico delle concessioni non garantiscono adeguatamente la continuità delle deciso di non restare più in attesa che aspisulle concessioni demaniali e, soprattutto, premia il lavoro fatto dalla imprese in attività, con il rischio di metterle in ginocchio e di vanificaranti imprenditori vengano a proporci di Regione Emilia Romagna che ha operato col Governo, le altre ammini- re i costosi investimenti, in corso, di adeguamento delle strutture. Crea creare una nuova cooperativa, saremo noi strazioni regionali e i parlamentari del territorio costiero romagnolo ulteriore incertezza, inoltre, la mancata previsione della durata preciad andare a promuovere il modello coopeper arrivare a questo risultato». Questo il commento dell’assessore sa del periodo transitorio intercorrente tra l’attuale e la nuova discipliEmiliano Galanti, responsabile na delle concessioni». rativo». Il prossimo passo di Coopstartup regionale al Turismo e Commercio, il ravennate Andrea Corsini. di Coopstartup Romagna Romagna sarà lanciare un bando per la selezione di idee. «I candidati debbono essere gruppi di almeno tre ’INIZIATIVA persone, prevalentemente di età inferiore a 40 anni, oppure cooperative costituite nel corso dell’ultimo anno in possesso delle medesime caratteristiche, che presentino progetti legati agli ambiti di attività indicati dall’Ue nel Piano Europa 2020, che indica le azioni da intraprendere per costruire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva». Nello specifico, ai gruppi che proporranno un’idea coerente con i requisiti verrà data la possibilità di partecipare a un corso di formazione a distanza per imparare gli elementi alla base Dal 6 al 10 Febbraio 2017 si terrà in concomitanza in tutta Europa la seconda edizione della Startup Europe Week (#SEW17) e anche in del modello cooperativo. In seguito verrà loro chiesto di presentare Romagna sono in programma diversi eventi ufficiali. A coordinare le attività in zona è la startup innovativa Studiomapp, guidata da Angela una proposta di startup più dettagliata. Alla fine verranno selezioCorbari. Si inizierà lunedì 6 con un incontro dalle 17 alle 19 all’incubatore Colabora in Darsena a Ravenna sul tema "Nuovi spazi e modelli di nati 20 progetti. «Ogni gruppo scelto parteciperà a un corso di forlavoro per fare impresa": i partecipanti potranno conoscere da vicino le esperienze di startup, freelance e maker e come questi si trovano a lavomazione intensivo in aula in modo da raffinare l'idea. L’ultimo rare ogni giorno in acceleratori e incubatori di impresa, spazi di coworking e fablab. Sarà inoltre l’occasione per conoscere le opportunità offerpasso sarà la selezione dei progetti vincitori (fino a 4), a ognuno dei te sul territorio ravennate per chi è interessato fare impresa (l’evento è promosso in collaborazione con diverse realtà locali: Centro per quali verranno dati 12mila euro per costituire e rendere operativa l'Innovazione Flaminia, Colabora, Cresco Coworking, Piattaforma XL, Meme Exchange, Kirekò, Informagiovani Ravenna, Fondazione la startup. Ma non è tutto: le startup verranno affiancate da una EniEnrico Mattei). L'evento successivo di mercoledì 8 dalle 18 alle 20, organizzato da Rimini Innovation Square, Aster - Area S3 Rimini e Figli cooperativa “esperta” che operi come tutor per 36 mesi». L’ambito del Mondo presso Rimini Innovation Square a Rimini, è dedicato all'approfondimento delle risorse di finanziamento e investimento, mentre giodi utilizzo di “Coopstartup Romagna” non si ferma alle nuove vedì 9 dalle 18:30 alle 20 ci si sposta invece a Cesena all'interno dell'incubatore d'impresa Cesenalab. L'ultimo evento, organizzato da imprese, ma sarà anche utilizzato per favorire l’attivazione di un Studiomapp e dall'Area S3 di Ravenna in collaborazione con il Centro per l'Innovazione Flaminia e Innovami si svolgerà al Centro Congressi processo di innovazione aperta – Open Innovation – da parte delle di Ravenna venerdì 10 dalle 9.30 alle 17.30. associate. Tutti gli eventi sono gratuiti previa registrazione obbligatoria. Info e iscrizioni: www.emiliaromagnastartup.it.

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La Startup Europe Week anche in Romagna

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Primo appuntamento il 6 febbraio a Colabora in Darsena su spazi e modelli di lavoro

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C.A.B. TER.RA. Soc. Coop. Agr. Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate Soc. Coop. Agr. C.A.B. TER.RA. è la prima cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; fondata il 17 ottobre 1888 da Nullo Baldini, oggi è proprietaria di vaste superfici, coltivate con tecniche moderne e condotte con efficienti forme di organizzazione del lavoro. La coltivazione agricola - con un occhio di riguardo per il settore biologico, in forte espansione - è la principale attività della cooperativa, che svolge anche lavori per conto terzi, vendita di mele e allevamento di bovini, alcuni di razza Romagnola da carne, con marchio Q.C. (Qualità Controllata) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Via Piangipane 262 - Ravenna - tel. 0544 418802 - fax 0544 414219 - cabterra@cabterra.it - www.cabterra.it


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LETTORI detti e contraddetti

LA POSTA DEL CUORE a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

A LIDO ADRIANO UCCISI 14 GATTI CON IL VELENO

Gentile Redazione, vorrei raccontare e commentare, essendo coinvolta in prima persona, il fatto dell'avvelenamento di 14 gatti avvenuta il 22 novembre scorso a Lido Adriano nell'area dell’ex Banana Republic, già tristemente famoso per il suo irrisolto e irrisolvibile stato di degrado e criticità. [...] Capisco che sono tempi grami per soffermarsi a parlare di animali, bersagliati come siamo da catastrofiche notizie di eventi naturali e sociali di una violenza e gravità che lasciano atterriti, ma non si può lasciar passare sotto silenzio episodi di ordinaria inciviltà. [...] La carcassa di uno di questi gatti inviata, attraverso l'Ausl, all'Istituto zooprofilattico di Lugo e Brescia ha dato esito positivo: la sostanza tossica propinata è un insetticida usato in agricoltura per proteggere le colture di patate e aglio. Non sono una esperta del settore, ma mi chiedo: quante patate e quanto aglio sono stati piantati in quel cesso di posto? E da chi? E perchè in un'area privata? Si sa che in teoria i gatti liberi, per legge, possono avere habitat in area pubblica e privata, abitata o non e il loro alimentatore può accedervi con regolare permesso, e questo è il nostro caso, ma il piantatore di aglio e patate, da chi è stato autorizzato a sparpagliare veleno, in quello che sembra un porto di mare? Mi dicono che il veleno usato è inodore e insapore e mi dicono che sono rimasti uccisi anche 4 gatti di proprietà che giravano tranquilli nella zona. [...] Ora, anche se in ritardo, chi di dovere all'interno dell'amministrazione comunale deve installare sul luogo la necessaria tabellonistica per evidenziare un potenziale pericolo per persone ed animali. Che si fa? Ci si muove, se ne parla o si trovano mille motivi per non affrontare questa situazione? In fondo, si tratta solo di 14 gatti e

#INSTAGRAM

Flamingo, di @mazapegul Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @mazapegul a Faenza e ritrae un gruppo di fenicotteri rosa.

non è certo il problema più urgente che possa interessare la città. Vorrei che ogni tanto qualcuno rispondesse e intervenisse responsabilmente anche se l'argomento non lo reputa di pubblico interesse. Stefania Mancini, Ravenna Gatto Onlus Volontari

AIUTIAMO DORA MORONI CON LA LEGGE BACCHELLI Pregiatissimo signor Sindaco, avvertiamo quasi l'obbligo morale di sottoporre alla sua attenzione la delicata e grave situazione in cui versa Dora Moroni, la nota cantante e soubrette televisiva del cui caso già nel 2014 l'amministrazione comunale di Ravenna, città in cui è tornata a vivere, si interessò, dandole una mano in un cartellone di eventi estivi. La storia di Dora è, peraltro, ben nota, dal grande successo conseguito nel 1976-77 a

Via San Potito 39/1 - San Potito di Lugo (RA) Tel./Fax 0545 25250 - mail: sportellimobili@email.it www.arredamentisportelli.com

fianco di Corrado nella prima edizione di Domenica In, con punte di diciotto milioni di telespettatori, in veste, elemento innovativo, di valletta “parlante”, che presenta, recita, canta e balla, da una popolarità, quindi, altissima e in costante ulteriore crescita, all'incidente automobilistico del 13 luglio 1978 che ne ha compromesso la carriera e condizionato l'esistenza. [...] L'artista non ha certo smesso di lottare ma, anche per i problemi economici che l'assillano (non ha ottenuto alcun indennizzo in seguito all'incidente), riteniamo opportuno cercare di aiutarla in maniera concreta. La richiesta, signor sindaco, è di proporre, tramite lei, il caso di Dora Moroni all'esame del presidente del Consiglio, Gentiloni, ai fini dell'ottenimento del sostegno straordinario previsto dalla Legge Bacchelli a favore di cittadini che versano in stato di particolare difficoltà e che si sono distinti in campo letterario, culturale, scientifico, artistico etc. Daniele Perini, consigliere comunale

ETERNIT ABBANDONATO SU UN TERRENO A RONCALCECI Decine di lastre di eternit (bandito con una legge del 1992) sono abbandonate nella zona industriale di Roncalceci. I pallet sono stati poggiati e abbandonati su di un terreno che dovrebbe essere ancora di proprietà del Comune di Ravenna ed era stato individuato da un’azienda locale per costruire un inceneritore/pirogassificatore di biomasse. Il terreno di circa 16.700 metri quadrati versa ora in uno stato di completo abbandono e degrado, oramai una discarica a cielo aperto: oltre ad amianto anche veicoli, una roulotte, grandi travi di ferro ed inerti provenienti da lavori edili. Per evitare questo degrado sarebbe stato sufficiente che il proprietario avesse impedito l’ingresso all’area apponendo una semplice ed economica catena. Cinzia Pasi, consigliere territoriale Movimento 5 Stelle

Mia moglie mi ha lasciato e ora sono disgustato a cura di Enrico Ravaglia*

Nuova puntata della rubrica dello psicologo e psicoterapeuta Enrico Ravaglia per parlare di sentimenti attraverso la fondamentale lente della psiche. L’invito a lettori e lettrici è di scrivere al dottor Ravaglia ponendo le proprie questioni di cuore a: postadelcuore@ravennaedintorni.it. Buon giorno. Seguo la sua rubrica e le chiedo cortesemente un consiglio. Dopo un matrimonio civile durato 9 mesi, la mia compagna ha deciso di chiudere il nostro rapporto. A fine settembre è uscita definitivamente di casa. Il problema è che ha fatto e detto cose di una tale violenza morale e psichica (tradimento incluso) con continue provocazioni e paragoni su prestazioni sessuali e quant'altro.... demolendo completamente la mia autostima. Ora non riesco più ad approcciarmi ad una donna. Sono completamente disgustato, pur avendo occasioni... Paolo Caro Paolo, partirei con un esempio che lessi tempo fa ma che mi sembra calzante. Immagini il matrimonio come la costituzione di una società. Ci sono due persone, ognuno con il proprio capitale, che decidono di metterli insieme perché acquisiscano un valore maggiore. In seguito, uno dei due soci, ritiene che il proprio capitale sia stato investito male e decide di ritirarsi. Il capitale del socio che resta è svalorizzato. Il fatto che l'altro se ne sia andato, ha prodotto una svalutazione. Una svalutazione emotiva, in questo caso, ma bisogna avere la forza di reinvestire. Non è facile, perché l’abbandono induce già di per sé, ad una insicurezza affettiva di fondo, che poi, a sua volta evoca, in modo più o meno cosciente, esperienze di derivazione precedenti. Probabilmente anche nel comportamento di sua moglie ci sono tracce di esperienze precedenti. È pure probabile che lei sia stato destinatario di cose che non le spettavano. Nei rapporti attuali portiamo con noi le tracce del nostro passato. È possibile che la sua ex moglie le abbia presentato il saldo complessivo, ma con voci anche antecedenti alla vostra relazione. Adesso lei vede, generalizzando, ogni donna come fonte di svalutazione. Sulla scia di quanto ha vissuto tutte le donne sono sinonimo di aggressione ed attacco verso le sue caratteristiche personali. È quindi difficile riavvicinarsi, avere la consapevolezza che ogni persona è un soggetto. Prevale la differenza e il disgusto. L'au gurio che le faccio è di vivere le prossime relazioni con la consapevolezza che sono persone nuove, ma soprattutto le auguro di non portare con sé, e non proiettare in chi incontrerà, quanto ha sofferto in questo rapporto specifico. Quanto ha connotato il suo matrimonio non è rappresentativo di tutte le sue possibili relazioni. *Psicoterapeuta Psicoanalitico postadelcuore@ravennaedintorni.it


CULTURA

RAVENNA &DINTORNI 2/2 2017

ARTE • LIBRI

AGENDA LETTERARIA

ANTICIPAZIONE

MANUELA MELLINI ALL’OSPEDALE DI RAVENNA

Gaël Faye apre il 9 febbraio le “Scritture di frontiera”

La scrittrice romagnola Manuela Mellini presenta domenica 5 febbraio alle 15.30 alla biblioteca Liverani dell’ospedale di Ravenna il suo romanzo Il colore dei papaveri (Piemme, 2016).

ALLA CASA MATHA SI PARLA DI MARIANNA BACINETTI Ultimo appuntamento alla Casa Matha di Ravenna dedicato a tre famose donne ravennati: venerdì 3 febbraio alle 17 l’attenzione sarà rivolta a Marianna Bacinetti. Traduttrice, promosse nel diciannovesimo secolo la diffusione di opere di Kant, Spinoza e Schelling in Italia. Sarà “raccontata” da Marcello Landi, Pietro Barberini e Francesco Farinelli.

LA STORIA DI RAVENNA ALLA FELTRINELLI La lungamente attesa “storia di Ravenna”, finalmente editata nell’autunno scorso dal Ponte Vecchio di Cesena e curata dagli storici Paola Novara e Alessandro Luparini, è stata per tutto il mese di dicembre in testa alle classifiche di vendita delle librerie ravennati. La Feltrinelli di Ravenna, in via Diaz 14, ospita la presentazione di questo volume con i curatoriNovara e Luparini, domenica 5 febbraio alle 17,30.

LA BUSTINA DI MELPOMENE

Mentre la rassegna “Il tempo ritrovato” ospita a Palazzo Rasponi (in centro a Ravenna) lunedì 6 febbraio alle 18.30 il reporter Stefano Liberti con il suo I signori del cibo (vedi pagina 4), Scrittura Festival presenta una mini-rassegna dedicata al tema dei migranti, tre incontri che vedranno protagonista anche il più importante scrittore nordafricano, Tahar Ben Jelloun. “Scritture di frontiera” parte giovedì 9 febbraio alle 18.30 a palazzo Rasponi, in centro a Ravenna, con Gaël Faye e il suo libro Piccolo paese (Bompiani). L’autore e musicista francoruandese – premio Goncourt giovani – racconta la storia della sua vita tra la guerra civile in Rwanda e la migrazione in Francia. Sul prossimo numero il programma completo.

ANTEPRIMA

ANCHE LE NOTTI IN BIANCO DI BUSSOLA AL CAFFÈ

COINQUILINA POESIA DI

VIVIAN LAMARQUE

In un’anticamera, meno, in un disimpegno, esiguo ma con uso di finestrella solo mia, abita la mia poesia. Coinquilina poco prevedibile quando lei decide (più se piove che se non piove) io corro a prendere gomma e matita e il duetto ha inizio (più se cielo grigio meno se azzurro), una dà il la l’altra cancella e scrive in punta di vita, lapsus volevo dire in punta di matita.

ALLA CLASSENSE

RICORDANDO PELLEGRINI : LAVORÒ ANCHE PER STANLEY KUBRICK

FRANCO VACCARI E SILVIA CAMPORESI ALL’ISIA “In Between” è il nuovo ciclo di conversazioni tra arte e design proposto dall'Isia di Faenza che porterà nell'aula magna dell'Università del design faentino, dal 2 febbraio al 9 marzo alle 18, una serie d’incontri aperti al pubblico (a ingresso gratuito). Il 2 febbraio l'artista Franco Vaccari, noto per la sua ricerca tra fotografia, installazione e performance negli anni ’70, terrà la prima conferenza sul tema de “Le esposizioni in tempo reale" e racconterà come la sua produzione artistica, importantissima per la storia dell'arte contemporanea italiana, abbia rivoluzionato il rapporto tra opera d'arte e pubblico, tra inconscio tecnologico, tempo di realizzazione e fruizione dell'opera stessa. Il ciclo poi proseguirà il 9 febbraio con Silvia Camporesi.

NUOVA GESTIONE

Poeta, traduttrice e autrice di fiabe, Vivian Lamarque è nata a Tesero (Trento) nel 1946 e vive a Milano.

IL VOLUME

AGENDA ARTE

Venerdì 3 febbraio al Mama’s di Ravenna una serata dedicata a “Ravenna nella storia della fotografia” a cura di Danilo Montanari. Verranno presentati i lavori di Carlo Cimatti ed Enzo Pezzi.

a cura di Maria Giovanna Maioli

(da Madre d’inverno, Mondadori, Milano 2016)

Giovedì 2 febbraio alle 18 al Caffè Letterario di Ravenna (in via Diaz) verrà presentato in compagnia degli autori Non c’è gusto senza te (HarperCollins Italia), libro di Gloria Brolatti ed Edy Tassi. Il giorno dopo, sempre al Caffè Letterario, il racconto di un padre alle prese con le sue tre figlie: lo scrittore Matteo Bussola presenta il suo libro Notti in bianco, baci a colazione (Einaudi).

RAVENNA NELLA STORIA DELLA FOTOGRAFIA, AL MAMA’S

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La grande mostra di Forlì si presenta al Mic Il 4 febbraio, alle 16.30, il curatore Valerio Terraroli presenta al Mic di Faenza la mostra Déco, gli anni ruggenti in Italia, ai Musei di San Domenico di Forlì dall'11 febbraio al 18 giugno. La grande mostra sarà completata, dal 18 febbraio al 1° ottobre, dall'esposizione Ceramiche Dèco, il gusto di un'epoca, al Mic, sulla ceramica faentina che fu protagonista del gusto Déco in Italia.

Sabato 4 febbraio alle 17 alla sala Muratori della biblioteca Classense di Ravenna verrà presentato il libro Gino Pellegrini, giocando con l’arte, catalogo edito da Danilo Montanari della grande mostra antologica in corso a Schio dedicata all’artista vicentino – emiliano-romagnolo d’adozione – recentemente scomparso. Intervengono Osvalda Clorari Pellegrini, Claudia Giuliani, Donatino Domini, Danilo Montanari, Gianfranco Tondini e Fabrizio Varesco. Artista di fama internazionale, Pellegrini inizia la sua carriera all’età di 16 anni a Los Angeles. Lavora nell'industria del cinema come pittore scenico e scenografo, partecipando a film come 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, West Side Story, Mary Poppins, o Gli uccelli di Alfred Hitchcock. Torna in Italia nel 1972 dove continua a lavorare nel campo della scenografia, cinematografia e documentaristica. Il suo impegno artistico si esprime con una ricerca multiforme e continua sulla pittura e sui materiali più diversi, in particolare con performances pittoriche in tempo reale, privilegiando scenografie d’ambiente, soprattutto in esterni.

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Inaugurazione sabato 4 febbraio dalle 18.00 Ricco buffet di prodotti tipici romagnoli e aperitivi dalle 19.00 DJ SET

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MUSICA

CULTURA

CLASSICA/1

CLASSICA/2

Da Praga a Ravenna, tempo di orchestre al teatro Alighieri

I sassofoni Accademia aprono la stagione dei “Mikrokosmi”

Inaugura giovedì 2 febbraio con la Prague Sinfonia Orchestra la stagione “Ravenna Musica” curata dall’associazione Angelo Mariani. Al teatro Alighieri l’orchestra, che vanta esibizioni in Nord e Sud America, Asia e Europa, sarà guidata dal suo direttore principale e direttore artistico, Christian Benda, proveniente da una lunga dinastia di musicisti e ospite dei più famosi teatri del mondo. Il programma della serata, dopo la Sinfonia da La Fiera di Venezia di Antonio Salieri, sarà dedicato a Mozart. Il secondo appuntamento neanche una settimana dopo, mercoledì 8 febbraio, sempre all’Alighieri ma con una compagine nostrana, l’Orchestra da Camera di Ravenna, diretta da Paolo Manetti. Fondata nel 2001, è regolarmente ospite di stagioni concertistiche di tradizione e ha suonato in luoghi di interesse storico quali il Duomo di Milano, la Basilica di Santo Stefano di Bologna e San Vitale a Ravenna. A dirigerla sarà il suo fondatore e direttore stabile, il ravennate Paolo Manetti che al diploma di direzione d’orchestra affianca quello di Composizione. Manetti è ideatore di alcune iniziative musicali, come la rassegna Organo e Orchestra nel Romanticismo e il Concerto per la Commemorazione dei Defunti. Tutto beethoveniano il programma del concerto, che si avvale del contributo della Rosetti Marino, con l’Ouverture da Egmont, la Sinfonia n. 2 e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1. Quest’ultimo brano prevede la partecipazione nel ruolo di solista di Andrea Bacchetti, talentuoso pianista che dopo il suo debutto a 11 anni con i Solisti Veneti, ha intrapreso una brillante attività concertistica. Inizio dei concerti alle ore 20.30.

È stata presentata la stagione “Mikrokosmi”, sotto la direzione artistica di Barbara Valli della scuola di musica ravennate Mikrokosmos. Quest’anno i concerti, nonostante la crisi economica ancora perdurante, aumentano rispetto alle scorse edizioni arrivando a dieci incontri musicali, in scena nella sala Corelli dell’Alighieri di Ravenna tutte le domeniche alle 11 dal 5 febbraio al 9 aprile. La serie di concerti si apre domenica 5 febbraio col Quartetto di sassofoni Accademia, ensemble di primissimo piano del panorama cameristico mondiale (foto), che farà risuonare le note di Bach insieme ai più importanti esponenti del ‘900 attento alle influenze jazz. La pianista Luna Costantini sarà la protagonista del secondo concerto: la 17enne avezzanese, brillante studentessa dell’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola eseguirà un programma paradigma della storia della tastiera, da Bach a Debussy. La collaborazione con l’Accademia imolese continuerà anche per il terzo concerto quando protagonista sarà il duo FaruoliBuscemi, creatosi sulle sponde del Santerno. Il quarto appuntamento vedrà il vincitore del concorso Van Cliburn del 2005, Davide Cabassi, eseguire alcune tra le più rappresentative tra le 32 sonate di Beethoven. L’arpa di Floraleda Sacchi sarà sul palco nel quinto appuntamento, nel quale verrà dato spazio ad un repertorio d’avanguardia, spesso trascurato. Il pianista ravennate Marco Santià si esibirà poi insieme alle giovani promesse quali Aleandro Mariani e Giacomo Balla tra arie da camera e chansons. Il 19 marzo il celebre pianista Nazzareno Carusi dividerà il bravo Trio di Imola, duettando a turno con tutte e tre le sue allieve imolesi, ricalcando le orme dei suoi maestri, Weissenberg e Merzhanov, i quali asserivano che «un artista non è pienamente tale se nulla fa per i giovani». Vi sarà poi il gradito ritorno di Damiana Mizzi, accompagnata dal violoncello di Roberto Mansueto e dal pianoforte di Marcos Madrigal, per un programma dal titolo Chanson d’Amour. Il nono appuntamento sarà incentrato sulle figure di Schumann e Cajkovskij grazie alle interpretazioni della pianista Tatiana Larionova, una delle ultime allieve di Merzhanov. La rassegna si chiude con un quartetto di tromboni, il Mascoulisse Quartet, il quale proporrà un programma che unisce la storia della musica, dal passato al presente in una sorta di viaggio di formazione come la stessa rassegna appare. Enrico Gramigna

JAZZ & WORLD DI

A FAENZA IL QUARTETTO GIANNI AZZALI

ANCHE BROADWAY IN JAZZ AL SAX PUB

AL MARIANI ANCHE I MORRIGAN’S WAKE

FOLK E MUSICHE DAL MONDO AL MAMA’S

Mercoledì 8 febbraio dalle 22 allo Zingarò di Faenza concerto del quartetto di Gianni Azzali, sassofonista emiliano e organizzatore ormai noto sulla scena jazzistica italiana. Ai brani della tradizione “mainstream” si alternano le melodie dei cantautori italiani trasformate in suggestive ballate jazz o vestite di ritmi latin o funk.

Venerdì 3 febbraio al Sax Pub di Lugo concerto del trio formato da Stefano Nanni al pianoforte, Roberto Bartoli al contrabbasso e Gianluca Nanni a batteria e percussioni per un viaggio musicale nello spazio e nel tempo, ritmi e melodie tra cui anche quelle raccontate dal jazz e tratte dalle colonne sonore dei film di Broadway.

Venerdì 3 febbraio sul palco del Mariani Lifestyle di Ravenna la beat band The Peter Sellers per una serata piena di ritmo tra anni ’50 e ’60, dai Beatles a Elvis Presley, fino a Mina e Tony Renis. Giovedì 9 febbraio, invece, live sul palco del Mariani i ravennati Morrigan's Wake per un concerto di musica celtica e alle spalle 35 anni di concerti con un repertorio di musiche provenienti dalla tradizione scozzese e irlandese. Concerti dalle 21.30.

Sabato 4 febbraio al Mama’s di Ravenna concerto del progetto Kairòs con la cantante Elisa Ridolfi, Anna Palumbo (balafon, sanza, fisarmonica, percussioni, voce); Marco Zanotti (kamalengoni, percussioni, zefiro, mbira, voce) e Gianni Perinelli (sax). Parte del repertorio è tratto dall'ultima produzione della Classica Orchestra Afrobeat. Tra folk acustico e musiche dal mondo.


CULTURA

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MUSICA

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ROCK & ELETTRONICA AL CLANDESTINO IN BETWEEN

E L’ISLANDESE

MR. SILLA

Dopo la presentazione del 2 febbraio del nuovo progetto dei Musicanti di San Crispino, al Clandestino di Faenza sabato 4 concerto di In Between, progetto solista tra post-rock, ambient e influenze trip-hop del ravennate Luca Maria Baldini. MercoledĂŹ 8 al piccolo club faentino appuntamento invece con Mr. Silla, al secolo Sigurlaug GĂ­sladĂłttir, tra i protagonisti della scena indie-elettronica islandese, giĂ componente dei MĂşm.

AGENDA ROCK & DINTORNI MORO & THE SILENT REVOLUTION

Mark Steward del Pop Group

ROCK/1

La leggenda del Pop Group passa l’8 febbraio dal Bronson MercoledĂŹ 8 febbraio passa al Bronson di Madonna dell’Albero un pezzo della storia del rock mondiale, gli inglesi The Pop Group. Si tratta di una delle band piĂš importanti e influenti degli anni a cavallo tra i ‘70 e gli ‘80 in ambito post-punk, con le loro dub e funk. OCK/2 Al Bronson presenteranno il loro ultimo album uscito pochi mesi fa, il E AL FARGO ARRIVA CHRIS BROKAW secondo dopo la reunion voluta dal leader Mark Stewart. Per l’occasione si MartedĂŹ 7 febbraio alle 21 al Fargo di unirĂ al Pop Group il produttore del via Girolamo Rossi, in centro a Ravena, loro piĂš famoso album, Y, Dennis concerto a ingresso libero dell’ameriBovell, per un live-mix. cano Chris Brokaw, considerato il Si parte alle 21.30, ingresso a 18 padre dello slow-core (sottogenere di euro. rock “al rallentatoreâ€?). Brokaw è stato Da segnalare sempre al Bronson membro fondatore di band storiche anche l’appuntamento del 4 febbraio del rock americano, quali Codeine, con il live dei Dang Dang, supergrupCome (con Thalia Zedek) o Dirtmusic, po romagnolo che si muove tra dark ed è stato collaboratore di Steve Wynn wave, post punk e psych-rock con (The Dream Syndicate) e dei Lemonheads di Evan Dando. membri di 64 Slices Of American Cheese Akemi e SybiAnn.

AL

MOOG

GiovedĂŹ 2 febbraio dalle 21.30 al Moog di vicolo Padenna, in centro a Ravenna, concerto folkpop dei Moro & The Silent Revolution, progetto in particolare del forlivese Massimiliano Morini, che presenterĂ il nuovo album, “High & Slowâ€?.

JOHNNY & MONGO

E

PONZIO PILATES

AL

CISIM

Sabato 4 febbraio al Cisim di Lido Adriano doppio concerto fuori dagli schemi dalle 21 per la serata-festa “Animal house�. In apertura il duo ravennate di folk-rock demenziale Johnny & Mongo, a seguire i riminesi Ponzio Pilates, autodefinitisi “orchestra di narcosamba esplosiva�.

AL CAFFÉ CENTRALE

DI

VILLANOVA

IL REGGAE DEGLI

STEPPIN’ RAZOR

Sabato 4 dalle 21 prosegue la rassegna del Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo con il concerto dei romagnoli Steppin' Razor e il loro omaggio al reggae e alla musica giamaicana.

AL KINOTTO

ARRIVA IL

R

CONCIORTO, TRA

MUSICA , RACCONTI E ... VERDURE

Domenica 5 febbraio dalle 19 al Kinotto di Borgo Masotti arriva il Conciorto, spettacolo musicale, a base di strumenti consueti e... verdure dell'orto che vengono collegate a una sorta di scatola magica, capace di trasformare il tocco dei musicisti sugli ortaggi in note musicali. Un gioco ideato dai due "ortisti" - come desiderano essere chiamati - Biagio Bagini, autore di programmi radiofonici per Rai Radio2, e Gianluigi Carlone, leader della Banda Osiris.

ROCK AND ROLL AL

TEATRO

SOCJALE

TORNA

MATTHEW LEE

Torna al teatro Socjale di Piangipane il cantante e pianista marchigiano Matthew Lee (nome d'arte di Matteo Orizi) per una serata dedicata al rock and roll degli anni cinquanta (ma non solo). Appuntamento per venerdĂŹ 3 febbraio a partire dalle 21.30.

CANTAUTORI

Caso apre la nuova rassegna di Cotignola L’associazione Primola presenta “Prima che cambi l'oraâ€?, rassegna invernale di sette appuntamenti itineranti che si terranno a Cotignola nei mesi di febbraio e marzo. “Un sentiero di musica e di incontri, per pensieri invernali e paesaggi possibili, per condividere l'importanza del Belloâ€?, come si legge sul sito dell’associazione. Il primo appuntamento sarĂ martedĂŹ 7 febbraio alle 21 con il concerto del cantautore bergamasco Andrea “Casoâ€? Casali, alla Scuola arti e mestieri, in via Cairoli 3. Contro ogni chiusura mentale, un concerto per voce e chitarra, con racconti che trasportano dall’aria pesante dell’ex villaggio Anic di Ravenna (ispirandosi al romanzo grafico di Davide Reviati Morti di sonno), fino alle vette incontaminate del Cervino.

Via Tombesi dall’Ova 9/11 - Ravenna


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CULTURA

SPETTACOLO

DANZA

AGENDA TEATRALE

L’hip hop che incontra i Pixel

A LUGO FINO AL 5 FEBBRAIO LA BANLIEUE CON BENTIVOGLIO Come anticipato la scorsa settimana, va in scena al teatro Rossini di Lugo dal 2 al 5 febbraio (recite alle ore 20.30, domenica alle 16) lo spettacolo L’ora di ricevimento (Banlieue) con protagonista Fabrizio Bentivoglio, diretto da Michele Placido. Un testo di Stefano Massini di estrema attualità, che racconta le complessità di una periferia francese.

All’Alighieri di Ravenna la Compagnie Käfig di Mourad Merzouki Sabato 4 (ore 20.30) e domenica 5 Una scena febbraio (15.30), danza e tecnologia 3D di “Pixel” si incontrano sul palco del teatro Alighieri di Ravenna con Pixel del Centre Chorégraphique National de Créteil et du Val-de-Marne / Compagnie Käfig. Nella creazione di Mourad Merzouki l’energia e il virtuosismo della danza hip-hop sposano la bellezza dell’illusione del mondo virtuale nei videomapping e videoproiezioni di Adrien Mondot e Claire Bardainne, per un appuntamento poetico e sorprendente coronato dalla musica di Armand Amar. Ancora una volta si conferma la vocazione della Compagnia Käfig all’apertura nei confronti di tutti i linguaggi coreografici e artistici, questa volta per percorrere immaginifici paesaggi digitali. Se il termine Käfig significa gabbia, sia in tedesco che in arabo, e fu il titolo della pièce del 1996 che segnò il primo grande riconoscimento di pubblico e critica per Mourad Merzouki, a distanza di vent’anni di attività, 22 creazioni, 3.000 recite, oltre 60 Paesi toccati dalle tournée e più di un milione di spettatori, la Compagnie Käfig ha dimostrato di essere in grado di superare confini e sfidare limiti. Merzouki non ha mai smesso di rinnovare il linguaggio dell’hip-hop, provocandolo e sdoganandolo dal suo significato meramente sociale per portarlo sulla scena, con una grande diversità coreografica, scenografica ed estetica. La compagnia si è così imposta per uno stile unico, nutrito di uno spirito d’apertura verso altri linguaggi coreografici ed artistici: lontano da tutti gli stereotipi sociali e senza rinnegare le proprie origini, ha permesso all’hip-hop di conquistare un pubblico eterogeneo, così come eterogenei sono tra loro gli stessi ballerini. Info e prevendite 0544 249244 – www.teatroalighieri.org. Biglietti: da 8 a 28 euro.

A FAENZA MAR

DEL PLATA, SPORT E POLITICA NEL REGIME ARGENTINO

Arriva al Teatro Masini di Faenza Mar del Plata – gli “angeli del rugby” che osarono sfidare il regime argentino, pièce di Claudio Fava, tratta dal suo omonimo romanzo, diretta da Giuseppe Marini e coprodotta da Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri, in scena da lunedì 6 a mercoledì 8 febbraio alle ore 21. Lo spettacolo racconta la storia vera di una squadra di rugby che alla fine degli anni ’70, nell’Argentina della dittatura dei colonnelli, venne decimato dalla ferocia dei militari ma rimase in campo a giocare fino alla fine del campionato. Martedì 7 alle 18 al ridotto è in programma un incontro aperto al pubblico (a ingresso gratuito) con gli artisti.

PROSA

Anna Bonaiuto è la divina Sarah Sabato 4 e domenica 5 febbraio alle 21 il palcoscenico del teatro Comunale di Cervia ospiterà una delle più grandi interpreti delle scene italiane, Anna Bonaiuto, protagonista con Gianluigi Fogacci della pièce La divina Sarah (Sarah Bernhardt), uno spettacolo diretto da Marco Carniti. I due attori saranno protagonisti di un “Incontro con gli Artisti” che si terrà domenica 5 febbraio alle 18 presso il ridotto del teatro (ingresso gratuito). Prenotazioni allo 0544 975166.

IL MUSICAL SULLA A RAVENNA

PRINCIPESSA SISSI

Martedì 7 febbraio alle 21 all’Alighieri di Ravenna, nell’ambito della stagione di operetta, la compagnia “In Scena” di Corrado Abbati presenterà il suo nuovo musical, una produzione in esclusiva nazionale de La Principessa Sissi, testo e regia dello stesso Abbati.

CINEMA

Storie di donne e amori rubati Al Mariani il film di Braschi tratto dal romanzo di Dacia Maraini

S an V alen tino

m e n ù a l l a c a rt a d i ca r n e e d i p e s c e c o n p ro p o s te s p e c i a l i a s o r p r e s a p er l a s e r a t a Mus i c a d a l vi vo c o n M ar c o e Pa t t y RUSS I (RA) via C or t in a Pro vin cia le 5/1 T e le fo no : 054 4 58 3 63 8 in fo @r ist o r a nt e la ma s co t t e. co m www.ristorantelamascotte.com

LA FORMULA BIGLIETTO

E CENA GOURMET A

14

EURO

In occasione del film “L’amore rubato” di cui si parla qui a fianco, torna al Mariani di Ravenna la formula cena gourmet+cinema a 14 euro. Il menù prevede strozzapreti salsiccia e sangiovese e a seguire pecorino dolce di Anita, squacquerone, ricotta fresca con miele e piadina, calice di vino e acqua. Si può cenare dalle 19, commento al film il martedì alle 21, inizio proiezioni alle 21.15.

La rassegna del Mariani di Ravenna (vedi box) propone il 6 e il 7 febbraio un altro di quei film che sono usciti in sala per modo di dire, cioè in pochissime copie che sono finite nelle quattro o cinque principali città italiane. E Ravenna non fa parte di questa rosa ristretta. L'amore rubato è l'esordio nel cinema di finzione del livornese Irish Braschi, che si è formato con registi del calibro di Paolo Virzì, e che ha lavorato finora in televisione, nel campo dei cortometraggi e dei documentari. Il film è tratto da un romanzo di Dacia Maraini e intreccia le storie di cinque donne, così lontane nell'età e nel tenore di vita, ma purtroppo così vicine nell'esperienza di amore vissuto. Un amore morboso e violento, che le porta a diventare comuni vittime. L’inquietante e purtroppo attualissima tematica ha portato nel film un cast ricchissimo, formato da Elena Sofia Ricci e Stefania Rocca, condito dalle preziose presenze di Emilio Solfrizzi, Alessandro Preziosi, Antonello Fassari e Antonio Catania. Un film interessante e invisibile, che parla di un tema da affrontare e portare nel quotidiano delle nostre visioni. Francesco Della Torre


TEATRO

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LO SPETTACOLO

Tra magia, psicologia ed emozione in scena “il gioco” del mentalista Tesei «Se torno a casa bagnato fradicio è perché si è messo a piovere o perché non avevo portato un ombrello? In fondo il vero problema non era che piovesse ma che io mi sia bagnato, no? Penso che una delle più grandi illusioni che la mente opera sia quella di confondere ciò che è indipendente da noi con ciò di cui abbiamo responsabilità personale. L’esempio della pioggia è banale, ma questo principio vale anche per questioni più complesse, fino a quelle imponderabili per definizione come ad esempio la fortuna». Il mentalista Francesco Tesei torna a Ravenna, dopo il grande successo del precedente spettacolo, con The Game, in scena al Teatro Alighieri di Ravenna, lunedì 6 febbraio alle 21, per un fuori abbonamento della stagione di Comico. Il suo spettacolo si intitola “The Game”, il gioco, quali sono le regole di questo gioco? «La regola è essere pronti a mettere in gioco sé stessi. È uno spettacolo molto interattivo in cui il pubblico è invitato a ragionare e partecipare. L’idea mi è venuta dal fatto che molti spettatori dopo le mie esibizioni mi chiedevano “se sei così bravo a prevedere il futuro mi dici che numeri usciranno alla lotteria?” Il gioco parte da questa provocazione per parla-

re della fortuna e del modo in cui condiziona le nostre vite». La fortuna esiste o non esiste? Fino a che punto si può controllare? «La fortuna viene descritta spesso come “dea bendata”, ovvero una cosa su cui non abbiamo influenza. È qualcosa che capita a prescindere dalla nostra volontà. Spesso invece non abbiamo coscienza della responsabilità delle nostre scelte e chiamiamo fortuna ciò che possiamo controllare. Abbiamo molta più influen-

za sugli eventi di quello che crediamo». Nel quotidiano le persone controllano le proprie scelte o questo controllo sfugge di mano? «È bello avere il controllo dei propri pensieri e delle proprie abitudini. Tutti sono convinti di averlo, ma non è così. Siamo tutti più irrazionali di quello che crediamo. È una grande illusione sentirsi razionali. Ci si pensa immuni alla persuasione e al condizionamento, ma è un’illusione.

Prevedibilmente irrazionali di Dan Ariely spiega come siamo emotivi nelle nostre scelte e come la nostra mente per una sorta di istinto protettivo ci dica “sì ho scelto da solo, razionalmente”, quando in realtà sappiamo che è una menzogna». Quanto c’è di psicologia e quanto di “magia” nei suoi spettacoli? «C’è un po’ di entrambi. Mi baso sul lavoro dello psicologo Richard Wiseman autore di The luck factor e ho trasformato le sue teorie sulla fortuna in uno spettacolo. La differenza tra un mentalista e un illusionista è che l’illusionista lascia lo spettatore a bocca aperta con un trucco, io amo stupire le persone, ma lasciando in loro delle suggestioni su cui riflettere. Quello che faccio io è non è solo un bell’inganno, ma una metafora per cambiare un po’ la prospettiva sui propri atteggiamenti. Il filosofo francese Fabrice Hadjadj ha scritto “L’uomo prima si emoziona e poi si muove”». Matteo Cavezzali

ANTICIPAZIONE

IL MACBETH

DI

BRANCIAROLI

DAL

9 AL 12

FEBBRAIO

Da giovedì 9 a domenica 12 febbraio torna la prosa all’Alighieri di Ravenna con un mostro sacro del teatro italiano, Franco Branciaroli, grande interprete e regista di un originale Macbeth di Shakespeare. La biglietteria dell’Alighieri (tel. 0544 249244) è aperta tutti i feriali dalla 10 alle 13, il giovedì anche dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo


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CULTURA

RUBRICHE FULMINI E SAETTE

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Quei Comunisti di Fedez e J-Ax di Luca Manservisi

La gente, una volta - Torri di Mezzano VISIBILI E INVISIBILI

Il nuovo Shyamalan: un grande attore tra trash e comico involontario di Francesco Della Torre

Split (di M. Night Shyamalan, 2017) Non ho mai amato Shyamalan, regista americano di origini indiane che 18 anni fa debuttò con quel grande successo che fu Il sesto senso, per poi proseguire in un percorso piuttosto coerente dentro il genere dell'horror favolistico con Signs, Unbreakable e The Village, tre discreti successi. Ecco, di questi quattro non me ne è piaciuto neanche uno, nonostante il soggetto, ogni volta, attirasse la mia presenza in sala. Queste visioni mi hanno portato quindi a pensare in termini disastrosi del suo cinema, una commistione di generi in teoria accattivante ma che crollava sempre in fase di sceneggiatura, sempre banale, e di regia, fatta di inutili rallenty e di forzata ricerca del colpo di scena. Ma il ragazzo piaceva eccome, sia a pubblico che critica. Poi qualcosa si è rotto, e dal villaggio il buon Shyamalan non è più riuscito a uscirne, infilandosi in un oblio durato tredici anni e terminato con questo Split, campione d'incassi immediato e che riporta il regista di nuovo sotto i riflettori del cinema commerciale a cui ha sempre ammiccato. Split parla di un uomo che soffre di disturbi della personalità multipla, tanto che è capace di “trasformarsi” in ben 23 personaggi diversi; il rapimento da parte sua di tre ragazzine costituisce il motore di una storia che attraverso la conoscenza del protagonista, si intreccerà con la vicenda di una delle vittime. Il film parte abbastanza bene perché riesce a inquietare e a creare un po' di tensione giusta per capire come possa evolversi la vicenda e per conoscere questo pazzesco personaggio interpretato in maniera straordinaria dallo scozzese James McAvoy. I problemi arrivano però presto, sia con la figura della psicologa, mal rac-

contata e banalmente rappresentata, e aumentano con i continui, inutili e pedanti flashback sull'infanzia della ragazza protagonista (la bella e brava Anya Taylor-Joy, già vista in The Witch: segnatevi questo nome, parola di critico!) che tolgono al film quel poco di tensione e concentrazione maturate. Nella seconda parte, poi, anche la figura del maniaco perde di interesse, degenerando verso la fine in uno sviluppo assurdo e involontariamente trash che non solo elimina ogni interesse per la trama, ma che scade anche in un comico involontario, lasciando in campo soltanto lo straordinario talento del suo attore, che di Oscar ne meriterebbe tre: uno per la bravura, uno per l'enorme versatilità, e uno per la pazienza. Ennesima occasione brutalmente sprecata dal regista e ultimo mio atto da spettatore per i suoi film: errare è umano, perseverare è diabolico, riprendere a farlo è da masochisti. Ma, attenzione, proprio come i suoi primi film, questo Split piacerà a più di qualcuno. In ogni caso, il film vale la pena per i suoi ultimi trenta secondi, che non dovete perdervi per nessun motivo e che non posso ovviamente svelare. Green Room (di Jeremy Saulnier, 2015) Menzione breve speciale per questo bellissimo e inedito (anche in streaming, ahimè) thriller, veramente di un altro pianeta rispetto a Split. Un gruppo hardcore punk finisce a suonare in un locale di nazisti, che non prende bene un loro pezzo che li manda con forza a quel paese. In più nei camerini assistono a qualcosa che non dovevano vedere, e inizia un avvincente e straziante (in senso buono) corsa contro tempo e nazisti per uscire vivi dal locale. Uno dei migliori esercizi di tensione negli ultimi anni, con il defunto Anton Yelchin e la (già) grande Imogen Poots come protagonisti, che ci rivela lo straordinario talento di un regista da noi sconosciuto. Con la speranza di vederlo presto, segnatevi il suo nome, e procuratevi i sottotitoli italiani in rete.

FARMACHL

o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o sc

INFOPROM

Febbraio: amore a prima vista Da Farmachl l’amore per la convenienza è nell’aria tutto l’anno ma a febbraio in particolare è possibile trovare in offerta tanti prodotti della linea Nuxe sia per lui che per lei. Nella linea uomo si può scegliere trattamenti agli estratti naturali adatti a tutti i tipi di pelle anche le più sensibili. Tra i prodotti donna in offerta invece è possibile trovare i trattamenti Nuxellence Eclat e Nuxellence Detox, rispettivamente illuminante giorno e disintossicante notte con effetto ringiovanente! Il 10 febbraio sarà la giornata Nuxe e sono prenotabili appuntamenti gratuiti per provare i trattamenti. Per tutto febbraio inoltre sono in offerta alcuni tra i più diffusi rimedi per gli stati infiammatori della gola e le affezioni dell’apparato respiratorio, patologie di stagione che procurano fastidio ma possono essere arginate con il trattamento adeguato. Queste e tante altre offerte sono disponibili da FARMACHL in via Rotta 65/A, Ravenna. Info tel. 0544 452005 - cell. 346 2347362. Orari: dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 19.30. Aperto giovedì e sabato pomeriggio.

Solo una settimana dopo l’uscita, debuttando naturalmente al primo posto tra gli album più venduti in Italia, ha conquistato il disco d’oro e tutti e sedici i pezzi che compongono l’album sono finiti nella classifica dei singoli più venduti. Il tormentone che lo ha preceduto in questi mesi (“Vorrei ma non posto”, qualcuno sa di cosa parlo) pare sia tra i 15 più ascoltati in assoluto in Italia negli ultimi vent’anni e il suo video ha qualcosa come 130 milioni circa di visualizzazioni su Youtube. E ancora, il nuovo video ha ottenuto, sulla piattaforma Vevo, il record di visualizzazioni per un artista italiano nelle prime 24 ore dalla messa online, 1.404.954 per l’esattezza. Uscito il 20 gennaio “Comunisti col Rolex” di J-Ax e Fedez, volenti o nolenti, non è un disco come gli altri. E non è solo l’ennesimo album commerciale telefonato di un artista nazionalpopolare. No. È innanzitutto la prima collaborazione tra due giudici di talent show musicali di (più o meno) successo. Due rapper, oltretutto. Solo questa cosa dieci anni fa non era neppure immaginabile. La definitiva trasformazione del rap, in Italia, in pop, dell’arte in marketing, della critica sociale in intrattenimento. Il tutto scientemente da due personaggi che, in fin dei conti – cito la parola usate da Ernesto Assante su Repubblica – sono semplicemente e sorprendentemente «bravi». Bravi non in senso strettamente musicale ma – cito ancora Assante, mi scuserete ma ha espresso meglio di me quello che ho pensato dopo aver addirittura ascoltato un album del genere – nel «cercare di mettere a fuoco quale potrebbe essere il pop italiano del secondo decennio del secolo unendo popolarità e contenuti, idiozie e colpi di genio». Insomma, sorprendentemente, questa non è «merda», tanto per usare una definizione di un altro giornalista “mainstream” come Michele Monina. Piuttosto una grande operazione di marketing (pensate solo alle collaborazioni: Calcutta e Levante per gli “indie”, Loredana Berté, Giusy Ferreri, eccetera eccetera...) che a volte riesce, a volte provoca addirittura un brivido di quelli facili facili, a volte (ok, spesso) ti fa anche venire voglia di spaccare la faccia a chi canta, d’accordo. In generale certo non mi sentirei di consigliare questo disco a nessuno, se non a figli piccoli di conoscenti, non per niente il target è il pubblico dei giovanissimi. Che però non si può sempre ignorare. In questo caso poi, dietro al marketing, in fondo, è bene dire che c’è anche la musica. E due artisti che – pur tra giochi di parole spesso scemi – non hanno paura di schierarsi, almeno un po’. E non è poco, quando si parla di 130 milioni di clic.

Martedì 7 febbraio, ore 21 Oriano Spazzoli: La notte di Galileo

Martedì 14 febbraio, ore 21

Stefano Cavina, Paolo Morini: Gli Stralunati: dialogo semiserio con la Luna (ingresso libero)

Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia

BIBLIOTECA TEMATICA!

1 raio, ore 2 ven. 3 febb NA U L A IONE DELL OSSERVAZTELESCOPIO ettendo AL o, cielo perm er Ingresso lib Planetario -

re 17:30 bbraio, CoEN TRO: sab. 4 feW CH IN MOON AT A LUNA L L E D E N IO OSSERVAUZnità d’Italia, Ingresso libero, Piazzetta

ettendo cielo perm

10:30 braio, ore Dom. 5 feb NE DEL SOLE IO ndo OSSE-RInVgrAesZso libero, cielo permette

Planetario

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata


RAVENNA &DINTORNI 2/2 2017

23 Programmazione dei film in sala

CINEMACITY Ravenna

L’amore che ha cambiato la storia di Amma Asante ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

Le spie della porta accanto di Greg Mottola mer.: 17.45-20.30-22.50

Lasciami entrare

di Tomas Alfredson lun.: p.u. 20 (Cineforum Giovani - La strana coppia)

Smetto quando voglio Masterclass

di Sydney Sibilia fer.: 17.45-20-20.20-22.30-22.55; sab. e dom.: 15-17.20-17.4520-20.20-22.30-22.55

La battaglia di Hacksaw Ridge

La La Land

Rassegna “2Days Cult Movies”

di Mel Gibson fer.: 17.35-20-22.55; sab. e dom.: 15-17.35-20-22.55

(2016) di Sergei Loznitsa (2016) di Irish Braschi ven. 3 - sab. 4: 21.00 dom. 5: 16.30 - 21.00 • mer. 8: 21.00

sab. 4 - dom. 5: 18.45

lun. 6 - mar. 7: 21:15

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077

Sleepless Il giustiziere

di Baran Bo Odar fer.: 17.45-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.30-22.45

sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “Cartoon Kids”)

Split

di Irish Braschi lun. e mar.: p.u. 21.15 (rassegna “2 Days Cult Movie”)

L’amore rubato

di M. Night Shyamalan fer. (escluso mer.): 17.45-20.20-21.30-22.55; sab. e dom.: 15-17.45-20.20-21.30-22.55; mer.: 17.45-20.20-22.55

CINEMA JOLLY Ravenna La La Land

Proprio lui?

(proiezione in lingua originale); ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21.15

Palle di neve

di Jean-François Pouliot, François Brisson sab.: p.u. 17 (rassegna “La casa di Pinocchio”)

Le stagioni di Louise

Cinema Mariani - Ravenna

www.cinemamarianiravenna.com fer. (escluso mer.): 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45; mer.: 17.45-20.15-22.45 (ingresso 2 euro)

Fallen

di Scott Hicks ven.: p.u. 20; sab. e dom.: p.u. 16; mer.: p.u. 18 (ingresso 2 euro)

Doraemon - Il Film Nobita e la nascita del Giappone

di John Hamburg fer.: 17.45-20.25-22.55; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.25-22.55

di Damien Chazelle fer. (escluso mer.): p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21

di Jean-François Laguionie lun.: p.u. 21.15 (rassegna “Lunedì Cult Movie”)

di Shinnosuke Yakuwa sab. e dom.: p.u. 15.10

La La Land

CINEMA ASTORIA Ravenna

CINEMA SARTI Faenza

di Wayne McGregor, balletto in diretta dal Royal Opera House mer.: p.u. 20.15

di Joachim Lafosse gio.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale)

di Salvatore Ficarra, Valentino Picone fer. (escluso mer.): p.u. 20.45; sab. e dom.: 15-18.45-20.45; mer.: 18.20-20.45 (ingresso 2 euro)

Smetto quando voglio Masterclass

Billy Lynn Un giorno da eroe

di Damien Chazelle fer.: 17.25-20.10-22.55; sab. e dom.: 15-17.25-20.10-22.55

Fallen

Woolf Works

di Scott Hicks fer.: 17.40-20.20; sab. e dom.: 15.30-17.40-20.20

di Shinnosuke Yakuwa fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15

L’ora legale

di Salvatore Ficarra, Valentino Picone fer. (escluso mer.): 17.20-19.25-20.25-22.40; sab. e dom.: 15.10-17.20-19.25-20.25-22.40; mer.: 20.25-22.40

xXx Il ritorno di Xander Cage

di Ang Lee ven., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16.30-18.30-21.15

La battaglia di Hacksaw Ridge

Palle di neve

di Mel Gibson fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.20-21.10; dom.: 15.30-18.20-21.10

di Jean-François Pouliot, François Brisson dom.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)

A United Kingdom L’amore che ha cambiato la storia

CINEDREAM Faenza

di D.J. Caruso fer., sab. e dom.: p.u. 22.55

Arrival

di Denis Villeneuve fer.: p.u. 22.55; sab. e dom.: 17.45-22.55

Qua la zampa!

di Lasse Hallström fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15

Allied Un’ombra nascosta

di Rupert Goold, dall’Almeida Theatre di Londra lun. e mar.: p.u. 21

Billy Lynn Un giorno da eroe

Smetto quando voglio Masterclass

di Ang Lee fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.15-21.10; dom.: 15.30-18.45-21.10

di Sydney Sibilia fer. (escluso mer.): 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45; mer.: 17.45-20.20-22.45 (ingresso 2 euro)

La La Land

La battaglia di Hacksaw Ridge

Arrival

Sing

di Garth Jennings fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15.10-17.40

di Denis Villeneuve sab. e dom.: p.u. 18

CINEMA MARIANI Ravenna

Silence

di Martin Scorsese dom.: p.u. 15.30

Austerlitz

di Sergei Loznitsa gio.: p.u. 21; sab. e dom.: p.u. 18.45

Palle di neve

di Jean-François Pouliot, François Brisson

di Mel Gibson fer.: 20-22.35 (mer. ingresso 2 euro); sab. e dom.: 17.15-20-22.35

Sleepless Il giustiziere

di Baran Bo Odar fer., sab. e dom.: 20.35-22.50 (mer. ingresso 2 euro)

Split

Lion La strada verso casa

di M. Night Shyamalan fer. (escluso mer.): 20.20-22.40; sab. e dom.: 15.25-17.50-20.20-22.40; mer.: 17.50-20.20-22.40 (ingresso 2 euro)

CINEMA ITALIA Faenza

di John Hamburg fer. (escluso lun. e mar.), sab. e dom.: p.u. 22.45 (mer. ingresso 2 euro)

di Garth Davis fer. (escluso lun. e mer.), sab. e dom.: p.u. 21.10

di Garth Davis ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.30-21

Riccardo III

di Amma Asante fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab.: 18.15-21.15; dom.: 15.45-18.15-21.15

di Damien Chazelle fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.15-21.05; dom.: 15.30-18.15-21.05

di Robert Zemeckis fer., sab. e dom.: p.u. 20.10

Lion La strada verso casa

Dopo l’amore

di Sydney Sibilia fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.15-21.05; dom.: 15.30-18.15-21.05

Doraemon - Il Film Nobita e la nascita del Giappone

La La Land

di Damien Chazelle gio.: p.u. 21.15

di Damien Chazelle ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16-18.30-21

Oceania

(2016) di Garth Davis

Film documentario

A United Kingdom L’amore che ha cambiato la storia di Amma Asante fer.: 17.45-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.20-22.45

CINEMA SAN ROCCO Lugo

DA GIOVEDÌ 2 A MERCOLEDÌ 8 FEBBRAIO

Proprio lui?

La La Land

di Damien Chazelle

xXx Il ritorno di Xander Cage di D.J. Caruso fer., sab. e dom.: p.u. 22.45 (mer. ingresso 2 euro)

Lion La strada verso casa

di Garth Davis sab.: p.u. 21; dom.: 15.30-21

CINEMA GULLIVER Alfonsine Paterson

di Jim Jarmush gio.: p.u. 21 (rassegna “Giovedì Club”)

Allied Un’ombra nascosta

Sing

di Garth Jennings dom.: p.u. 16 (rassegna “Lanterna Magica”)

CINEMA MODERNO Castel Bolognese Il medico di campagna di Thomas Lilti gio.: p.u. 21

Arrival

di Denis Villeneuve fer. (escluso lun. e mar.): p.u. 20.20 (mer. ingresso 2 euro); sab. e dom.: 18-20.20

Qua la zampa!

di Lasse Hallström sab. e dom.: p.u. 16.50; mer.: p.u. 17.50 (ingresso 2 euro)

Allied Un’ombra nascosta

di Robert Zemeckis fer. (escluso mer.): p.u. 21.50; sab., dom. e mer. (ingresso 2 euro): 18-21.50

Sing

di Garth Jennings sab. e dom.: 15.30-17.40; mer.: p.u. 17.40 (ingresso 2 euro)

Collateral Beauty

di David Frankel fer. (escluso ven. e mar.), sab. e dom.: p.u. 20 (mer. ingresso 2 euro)

Il GGG Il Grande Gigante Gentile di Steven Spielberg sab. e dom.: p.u. 15.20

Florence

di Stephen Frears mar.: p.u. 21(proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”

CINEMA EUROPA Faenza

Lion La strada verso casa

di Garth Davis sab.: p.u. 21; dom.: p.u. 17.30

In bici senza sella

di Francesco Dafano, Chiara De Marchis, Matteo Giancaspro, Cristian Iezzi, Gianluca Mangiasciutti, Giovanni Battista Origo, Solange Tonnini dom.: p.u. 21 (presenti in sala il produttore e attore Alessandro Giuggioli e gli attori Massimo Ghini, Massimo Ciavarro e Galatea Ranzi)

CINEMA SARTI Cervia Collateral Beauty

di David Frankel sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo

Miss Peregrine La casa dei ragazzi speciali di Tim Burton ven. e sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-21.15

Tempi moderni

di Charlie Chaplin mar.: p.u. 21.15 (in collaborazione con Cineteca di Bologna Cinema Ritrovato - Classici restaurati in prima visione)

CINEMA JOLLY Russi Silence

di Katell Quillevere gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale francese sottotitolata in italiano)

A United Kingdom

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano

di Robert Zemeckis ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

L’ora legale

Riparare i viventi

di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams dom.: p.u. 14.15 (rassegna “Cinema in famiglia”)

di Martin Scorsese sab. e dom.: p.u. 21

Rogue One: A Star Wars Story di Gareth Edwards dom.: p.u. 16

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5


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JUNIOR

LO SPETTACOLO

LA NOVITÀ

Danza e teatro con il naso all’insù

L’università diventa a misura di bambino L’ultimo lavoro di Sosta Palmizi all’Almagià. Ispirato (anche) a Il catalogo dei genitori con le lezioni di Unijunior

Domenica 5 febbraio alle 16.30 alle Artificerie Almagià di Ravenna, in Darsena, sarà ospite della stagione teatrale Le Arti della Marionetta Col naso all’insù, nuovo spettacolo di Associazione Sosta Palmizi ideato da Giorgio Rossi, Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenti per un pubblico di bambini dai 5 anni, con la drammaturgia di Nadia Terranova, autrice di libri per bambini e ragazzi e figura emergente nel mondo della narrativa tout court. Lo spettacolo è inserito anche nella sesta edizione della rassegna di danza contemporanea ToDay ToDance – condivisa dalle più importanti realtà teatrali ravennati Cantieri Danza, Ravenna Manifestazioni, Ravenna Teatro, E-production e Teatro del Drago e realizzata col contributo e il sostegno del Comune di Ravenna e di Ater. La scena è ambiatata a Kronos, un luogo senza tempo dove lavorano tre bizzarri figuri in camice medico. Precisione, efficienza, natalità: qui si decide il destino di ogni nascituro, qui lo si spedisce ai futuri genitori secondo rigide, imperscrutabili regole che nessuno, fin dai tempi di Adamo ed Eva, ha mai messo in discussione. Finché un giorno un futuro bambino si ribella: proprio non gli va che qualcuno decida per lui. Tra le fonti di ispirazioni citate dagli autori – fra i quali Giorgio Rossi, cofondatore dell'associazione Sosta Palmizi e coreografo di fama mondiale – c'è il Catalogo dei genitori, libro di Claude Ponti, nel quale i bambini possono osservare un’esilarante carrellata di tipologie di genitori fantastici e surreali; o, ancora, gli scritti di Jorge Luis Borges e Stefano Benni, in cui animali immaginifici popolano mondi paralleli e la fantasia non ha confini. Col naso all’insù è il pretesto per giocare con leggerezza proprio su questo; dare libero sfogo alla fantasia e creare genitori bizzarri, stupefacenti, terribili e magici.

SAN BARTOLO TÈ A TEATRO CON CIP CIP BAU IL LINGUAGGIO DEGLI ANIMALI

BAU

Domenica 5 febbraio alle 15.30 a Vulkano, a San Bartolo (Ra), la compagnia CTA Gorizia propone lo spettacolo Cip cip bau bau Il linguaggio degli animali, una narrazione con figure, oggetti e piccoli pupazzi, dai 3 ai 10 anni firmata da Antonella Caruzzi. Liberamente ispirato a una delle fiabe popolari italiane rilette da Italo Calvino – fiaba che si ritrova anche nel repertorio dei fratelli Grimm – lo spettacolo racconta la storia di un ragazzo che imparerà a comunicare con gli animali. Lo spettacolo fa parte della rassegna Tè a teatro che prevede, dopo lo spettacolo, un laboratorio a tema sullo spettacolo con gli attori. Posti limitati, prenotazioni: tel. 0544 36239.

RUSSI

LIBRI

IL

LETTURE

Una celebre fiaba e una grande storia d’amore per il secondo appuntamento con Bambini a teatro, la rassegna per la famiglia della domenica pomeriggio che il prossimo 5 febbraio (ore 16) apre il teatro comunale di Russi alla poesia e alla magia di un “film da palcoscenico”. Lo spettacolo in programma Il tenace soldatino di piombo, tratto dalla famosa favola di H.C. Andersen, Eolo Awards 2015 come miglior spettacolo di Teatro di Figura e spettacolo vincitore del Premio operatori Piccolipalchi 2014/2015, è una produzione Teatrodelleapparizioni e Teatro Accettella.

Ricominciano le letture animate per bambini dai zero ai sei anni con i volontari di Natiperleggere alla libreria Dante di Longo in via Diaz a Ravenna. Il primo appuntamento martedì 7 febbraio alle 17, il secondo sarà il 17 febbraio. Ingresso libero.

TENACE SOLDATINO DI PIOMBO , TRA FIGURA E ATTORI

CON NATI PER LEGGERE ALLA LIBRERIA LONGO

Parte anche a Ravenna "Unijunior", una serie di lezioni tenute da professori universitari aperte ai ragazzi di età compresa fra gli 8 e i 14 anni. Da sabato 4 febbraio i giovanissimi studenti affolleranno le aule con le loro curiosità e domande per sei appuntamenti, tutti il sabato pomeriggio, che si concluderanno il 22 aprile con la festa di Laurea in Unijunior. Il programma comprende svariati ambiti disciplinari: chimica, ingegneria, architettura, archeologia, scienze biologiche e ambientali, oceanografia, conservazione dei beni culturali, giurisprudenza. Tanti e vari gli argomenti delle lezioni 12 in calendario: le fonti rinnovabili di energia e l'anidride carbonica, il disegno, la costruzione degli edifici, il mestiere dell'archeologo, i segreti e l'importanza dell'oceano, la flora e la fauna del mare, la lingua dell'Antico Testamento, la pittura fra arte e scienza, le regole del “cybermondo”. L'associazione Leo Scienza (promotrice ed organizzatrice del progetto Unijunior in collaborazione con il Campus di Ravenna e Fondazione Flaminia) è certa che l'iniziativa riscuoterà lo stesso grande successo di partecipazione registrato nelle altre province emiliano-romagnole (Bologna, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, Rimini, Forlì e Cesena). A una settimana dalla chiusura delle iscrizioni peraltro i partecipanti sono già 150. Info e iscrizioni on line: www.unijunior.it/ravenna/

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GUSTO

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SCUOLA DI CUCINA

COSE BUONE DI CASA

Saperi e sapori: al via il corso per colf e badanti in darsena Dopo l’apprezzamento delle scorse edizioni riprendono i corsi “7 menù per 7 giorni” ideati dalla scuola di cucina “Saperi e Sapori” guidata dalla maestra Aic Rosella Mengozzi. Si tratta di lezioni sulle ricette della tradizione gastronomica italiana rivolte a persone straniere che, per lavoro, si prendono cura quotidianamente di persone bisognose di sostegno. Il corso prenderà il via mercoledì 8 febbraio e si svolgerà ogni mercoledì dalle 15 alle 18 fino al 29 marzo nella scuola Saper e sapori allestita in Darsena pop up (riva destra del Candiano, via dell’Almagià). Il contributo di partecipazione (colf, badanti e donne immigrate) è di 5 euro a lezione; per chiunque altro sia interessato, vi è la possibilità di partecipare come sostenitore al costo di 25 euro a lezione. «L’iniziativa – spiega Rosella Mingozzi – è stata studiata per venire incontro alle esigenze delle donne straniere che sono chiamate a preparare ricette loro sconosciute. Il corso oltre migliorare la loro competenza professionale è anche una occasione di dialogo e integrazione anche attraverso lo scambio di ricette». Per informazioni e iscrizioni (Rosella 348 1539975, Licia 393 864414).

NOTIZIE GOLOSE ALL’ECOMUSEO DI VILLANOVA DI BAGNACAVALLO CORSO E APERITIVO CON I FRITTI DI CARNEVALE Martedì 21 febbraio, a partire dalle ore 16, la condotta Slow Food di Godo/Bassa Romagna organizza, assieme alla presidente e maestra Aici, Angela Schiavina, un corso di tre ore dedicato alla preparazione dei tipici dolci di Carnevale della tradizione locale e di altre regioni italiane. La lezione con “le mani in pasta” si tiene all’Ecomuseo Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo (via Ungaretti). Al termine del corso, alle 19, è in programma un aperitivo con degustazione di pizza fritta, salumi e dei dolci preparati nel pomeriggio dai corsisti. Costo: 25 euro ( riservato ai Soci Slow Food ). Se si partecipa al solo aperitivo-degustazione 10 euro. Prenotazioni tel. 347 4524084; slowfoodbassaromagna @gmail.com.

A PISIGNANO 4 SERATE

DEDICATE AL COTECHINO

A Pisignano è in calendario dal 2 al 5 febbraio (tutte le sere a partire dalle 19) la Sagra del Cotechino e altre specialità romagnole. Le degustazioni sono allestite nei locali del Colorado Café e nella piazza centrale del paese. L’iniziativa, che prevede anche momenti iìntrattenimento, è organizzata da diverse associazioni sportive locali.

La delizia della guancia di manzo cotta col Refosco

INFOPROM

Le dolci trasgressioni che fanno Carnevale

di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Questa settimana vi faccio partecipi di una ricetta eseguita da una insegnante Aici, Emanuela Plazzotta della scuola di cucina "Zenzero e cannella in cucina" di Udine. L'ho gustata con grande piacere ed è particolarmente adatta a questi giorni freddi. Si tratta di guancia di pezzata rossa al Refosco. La pezzata rossa è un bovino del Friuli e anche il Refosco è un vino di quelle terre. Ingredienti: 1 kg. di guancia di manzo, 2 carote, 2 cipolle, 2 gambi si sedano (puliti, lavati e tagliati a tocchetti), 2 bottiglie di vino Refosco, 5 o 6 grani di pepe, 2 bastoncini di cannella non troppo lunghi, 2 foglie di alloro, un ciuffetto di salvia, un rametto di rosmarino, la scorza di due arance, una tagliata a listarelle e l'altra grattugiata, 50 gr. di burro, olio evo, sale e pepe. Preparazione: mettere la metà delle verdure in una ciotola, aggiungere la carne che avrete legato, il pepe in grani, alloro, salvia e rosmarino, qualche pezzetto di cannella e la scorza di una arancia tagliata a listarelle. Ricoprire con il vino di una bottiglia, mescolare, coprire con pellicola e riporre in frigorifero per almeno 12 ore. Trascorso il tempo, togliere la carne dalla marinatura, asciugarla e rosolarla in padella con olio e burro. Poi salare e pepare. Aggiungere le restanti verdure e ricoprire con il vino Refosco della seconda bottiglia. Cuocere a fuoco lento per almeno due ore sul fornello o nel forno. Il tegame più congeniale a queste cotture è di ghisa o terracotta. Quando la carne è cotta toglierla dal sugo e tenerla in caldo, passare dal passaverdura la salsa o frullarla. Tagliare a fette la guancia, disporle su un piatto di portata caldo e irrorare con la salsa bollente. Potete accompagnare con un puré di sedano rapa o con fette di zucca al forno. Prima di servire cospargete la carne con la scorza dell'arancia grattugiata. La marinata non buttatela via la si può riutilizzare in seguito per uno stracotto.

LO STAPPATO

Champagne Cristal 2009, quando si dice l’eccellenza di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Questa settimana stappiamo uno Champagne. Era un po’ di tempo che non ne scrivevamo allora, andiamo sul sicuro con una bottiglia di “Louis Roederer Brut Cristal” 2009. Uno Champagne che è una icona nel mondo delle bollicine. Questo millesimo appare ancora giovane sia al naso e al palato. Ottimo l’equilibrio tra la parte fruttata e la parte floreale. Il palato è ancora fresco e croccante, con una bollicina cremosa e setosa. Il frutto maturo con tracce di confettura di pesca. Da bere sin da ora ma se resistete e aspettate due anni sarà migliore. Un eccellente Champagne da abbinare a piatti pregiati di pescato.

14 Febbraio San Valentino Aperitivo di Benvenuto Crostino con lardo, miele e noci su letto di melanzane Cuori ripieni d’amore in salsa rosa Filetto argentino ai ferri con formaggio di fossa Patate e pomodori al forno Cestino di fragole con crema pasticcera Vino in bottiglia - Acqua - Caffè A PERSONA

€30

AL DUOMO

La serata sarà accompagnata dal concerto live di Daniela e Leonardo Vallicelli La cena si terrà al piano superiore su prenotazione Il ristorante e la pizzeria resteranno operativi al pian terreno con menu alla carta

Siamo entrati nel periodo più irriverente dell’anno, il Carnevale, in cui la trasgressione è concessa e auspicata, e tutto si può, sotto la maschera, anche qualche buon peccato di gola. Entrando alla pasticceria Al Duomo, in questo periodo, diventa impossibile resistere. Perché sono già esposti tutti i tradizionali dolci del Carnevale. A partire dalle “chiacchiere” o “frappe”, sottili e croccanti, coperte di zucchero a velo come la tradizione romagnola comanda. Al Duomo sono proposte con la sfoglia aromatizzata alla cannella per un tocco tipicamente milanese. Se la giocano con le “castagnole, quelle bianche o con l’alchermes, ricoperte di zucchero semolato, che si sciolgono in bocca. Gran gusto e leggerezza anche per per i “tortelli” ripieni di mostarda bolognese. Poi passiamo ai peccaminosi tortelli di ricotta e zeste di limone, ai bignè fritti, ripieni di crema e uvetta o di crema allo zabaione, le “zeppole”, offerte anche nella variante di San Giuseppe con crema e amarene. È Carnevale ma sembra di essere in paradiso perché la bontà di questi dolci tradizionali è garantita dalla professionalità dei pasticceri della pasticceria Al Duomo, dalla sapiente lavorazione di materie prime di alta qualità, lasciate lievitare naturalmente e preparate con passione e maestria. Ma ricordate che questi dolci ci saranno solo fino al 28 febbraio con una ulteriore proposta, una novità: i biscotti a forma di mascherina glassati al cioccolato al latte e fondente. Difficile resistere! Pasticceria Al Duomo Ravenna, viale della Lirica 13 tel. 0544 408841

Via H. Matisse Madonna dell’Albero (RA) per prenotazioni

Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 Aperto a pranzo - Chiuso il lunedì


SALUTE

RAVENNA &DINTORNI 2/2 2017

26 SOLIDARIETÀ

L’ESPERTO RISPONDE

Dona 40mila euro all’hospice Villa Adalgisa in ricordo del marito: «Nulla di straordinario» Si rinnova il sostegno della famiglia Zaccherini in favore dell’Istituto oncologico romagnolo (Ior) e in particolare del servizio di assistenza domiciliare dei pazienti dell’hospice “Villa Adalgisa” di Ravenna: Annamaria, assieme alle sorelle Linda ed Eugenia, ha effettuato in questi giorni una donazione di 40mila euro in ricordo del marito Andrea Lami, scomparso recentemente. “Villa Adalgisa” è un centro residenziale di cure palliative che sorge in zona Borgo Montone. Autentica eccellenza del territorio per assistenza dei malati e supporto al loro nucleo famigliare e affettivo, ospita prevalentemente quei pazienti che affrontano le fasi terminali di una patologia con assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno, con 13 posti letto in stanze singole. Laddove il paziente, infine, decida di trascorrere i suoi ultimi momenti tra le mura domestiche un medico è disponibile per fornire assistenza domiciliare. È proprio per supportare quest’ultimo servizio che Annamaria Zaccherini, insieme alle sorelle, ha deciso di assumersi questo importante impegno: «Penso di non aver fatto nulla di straordinario: al contrario, spero che questo gesto rappresenti uno sprone per tutti quelli che hanno la possibilità di fare del bene, affinché queste iniziative diventino sempre più comuni. Cerco di supportare il difficile ma fondamentale lavoro che i professionisti della struttura svolgono tutti i giorni in ogni modo: facendo donazioni, certo, ma anche offrendo il mio tempo da volontaria».

SOLAROLO GIORNATA

DELL’EPILESSIA : LA STORIA DELLA PICCOLA ALIENA DAL PIANETA

1P36

In occasione della giornata internazionale dell’epilessia, il Comune di Solarolo organizza una serata di sensibilizzazione e approfondimento sul tema. Sono previsti gli interventi di medici esperti in materia e verrà presentato il volume illustrato “La piccola aliena del pianeta 1p36”, edito dalla faentina Homeless Book: è una storia/fiaba ideata da Roberta Zoli, illustrata da Vania Bellosi e pensata per genitori, educatori e fratellini di bimbi nati con particolari patologie o sindromi. «Quando nasce un figlio - spiega l’autrice - porta con sé le aspettative e i sogni creati durante la gravidanza. Quando scopri che il figlio è un piccolo alieno, ti tocca cancellare tutto e riscrivere aspettative e sogni, che non sono peggiori o migliori, semplicemente alieni. A dover ridisegnare scenari fatti ad occhi aperti non sono soltanto i genitori ma pure fratellini e sorelline, anche loro da mesi in (im)paziente attesa. Questa favola vuol essere un aiuto per tutte le famiglie in cui è atterrato un bimbo con problemi inattesi». Roberta è madre di una bambina nata con la sindrome da delezione 1p36: una malattia chiamata così, con una sigla. E Roberta l’ha immaginata come il nome del pianeta da cui arriva sua figlia, la piccola aliena. Una favola raccontata giorno dopo giorno anche per aiutare il figlio maggiore a comprendere. Info sul blog pianeta1p36.wordpress.com e sulla pagina Facebook Pianeta 1p36.

L’essenza del clown: una crescita individuale e non solo a cura di Lorenzo Testardi

La fantasia, l’immaginazione, l’invenzione e quindi la creatività sono potenzialità che ogni persona possiede fin dalla nascita e che sviluppa dalla prima infanzia. Purtroppo, spesso, crescendo tra pregiudizi e imposizioni della società accade di perdersi e di dimenticarne i valori. Ed ecco che conoscere il proprio Clown significa aprirsi, cercarsi, studiarsi e fare riaffiorare il bambino che è sempre stato in noi. Spesso la parola Clown, e ancor peggio Pagliaccio, viene utilizzata come un aggettivo vezzeggiativo e dispregiativo per indicare una persona “vuota” priva di valore. È proprio per sfatare questi preconcetti che l’artista Lorenzo Testardi in arte “Nanouk” propone una modalità nuova per arrivare a riconoscere iI proprio bambino interiore: «ironia e gioco sono i miei alleati nell’affrontare tematiche delicate e intime» riferisce l’artista, «giocare seriamente con impegno e attitudine è ciò che mi piace potenziare in ognuno di noi». I suoi seminari si presentano come un lavoro completo, rivolto a potenziare la nostra fantasia e creatività utilizzando il mezzo del “teatro” per il raggiungimento degli obiettivi. «Tramite l’utilizzo di esercizi meditativi, teatrali e d’improvvisazione di gruppo, esploreremo un mondo fantastico che ci farà ridere, piangere e gioire insieme, ma soprattutto ci aprirà delle porte ancora sconosciute che ci serviranno a vivere più serenamente da soli e in gruppo». “Nanouk” ci garantisce che nei suoi “percorsi” che conduce in tutta Italia, scoprirete e approfondirete il “superpotere” del far ridere spontaneamente e con “niente”. Valori come l’allegria, il riso e la gioia diventano il focus essenziale di questo artista che arma le persone di abbracci e sorrisi e dove la fiducia e l’amore universale formano le materie del suo insegnamento. L’Officina dei Desideri via Destra Canale Inferiore 76, Bagnacavallo tel. e fax 0545 58354 - cell. 347 8003350 email info@lorenzotestardi.it www.lorenzotestardi.it

PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS PROFUMERIE

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Do you want to be my Valentine? Trova il regalo ideale per il tuo Lui o la tua Lei nelle Profumerie Sabbioni Finalmente il momento più romantico dell’anno è arrivato e Cupido inizia a scoccare le sue frecce. Quale migliore occasione per rendere felice il tuo Lui o la tua Lei con il regalo perfetto? Nelle Profumerie Sabbioni potrai trovare fantastiche promozioni, concorsi esclusivi e edizioni limitate per il tuo San Valentino. Dall’1 al 14 febbraio, acquistando almeno 39 euro di prodotti di qualsiasi marchio, con la tua Ethos Card potrai partecipare al concorso Instant Win di tre weekend a Praga per 2 persone. Se sceglierai prodotti a marchio Yves Saint Laurent per almeno 59 euro, sempre con Ethos Card dall’1 al 14 febbraio, avrai diritto a partecipare al concorso Instant Win per un weekend a Berlino per 2 persone. Guerlain e La Petite Robe Noire, che si è recentemente arricchita di alcuni must-have make-up come Mascara Black Lashdress, Lipstick & il nuovissimo Lip-and-Cheek, ti regalano 1 set di portafoto Polaroid acquistando con Ethos Card uno dei prodotti della linea, dal 6 febbraio al 3 marzo. Lancôme ti premia con un buono acquisto del valore di 10 euro spendibile a marzo, che riceverai in regalo con acquisti di almeno 59 euro dal 6 al 19 febbraio, oltre alla miniatura in omaggio con La Vie Est Belle e La Nuit Trésor. Cosa aspetti? Corri nelle Profumerie Sabbioni e approfitta delle fantastiche promozioni per arricchire il tuo regalo di San Valentino.



RAVENNA &DINTORNI 2/2 2017

TEMPO LIBERO

28 ARIETE

BILANCIA

Qualche pensiero di troppo vi disturba, e voi sprizzate acidità da pori e zebedei. Potete però contare sui buoni consigli di amici fidati e familiari, soprattutto per quanto riguarda finanze e lavoro. Domenica la giornata migliore per curare il corpo, non solo il vostro, anche quello del partner.

Giovedì e venerdì non mancherà qualche momento di incertezza o di giramento di bolas per via del lavoro, ma già da domenica vi riprenderete. Se siete stanchi, state tranquilli, perché non vi ammazza neppure King Kong sul grattacielo. Anzi potreste avere la forza di (ri)acchiappare chi vi piace.

TORO

SCORPIONE

La vostra grinta si fonda questa settimana su una mirabile creatività e una feconda faccia di glutei. Così potete aprire molte porte, anche nel lavoro. Certo c’è chi gufa e chi olezza di sterco di tartaruga, ma riuscirete a passare oltre. L’amor passione bussa alla porta, che si apre agilmente.

Per definizione un atteggiamento sfigopessimista è poco utile. Idem agire secondo l’emotività. Soprattutto in fatto di finanze e lavoro. Quindi sarebbe meglio non farlo durante le giornatacce di giovedì e venerdì. La Luna storta poi sforbicia conoscenze e zebedei a ben vedere. Passerà.

GEMELLI

SAGITTARIO

Poche idee e confuse e la certezza di dover fare tutto da soli non vi aiuta a dribblare gli ostacoli. Questa settimana attenetevi alla routine, senza forzare le situazioni, in attesa dei successi che le stelle promettono nel corso di quest’anno. Nel week end fornicazione spirituale, o cimiteriale.

Nonostante una certa tensione e l’umore bipolare, non vi manca la faccia da cool per risolvere ogni rogna di lavoro. Solo certe incomprensioni familiari o col partner potrebbero farvi diventare più rottweiler che suini. La Luna nel segno domenica vi aiuterà a non tumulare gli ormoni.

CANCRO

La grinta non vi manca, anche se talvolta avete voglia di volare ai Caraibi, o di soffocare con una sportina di plastica le teste prive di neuroni che vi circondano. Ma sono troppi, quindi, potendo, meglio partire. Il lavoro però premia l’impegno e l’autorevolezza, l’ormone molto meno.

DOVADOLA (FC) - Via Rio Castello, 2 Cell. 338.3387528 - Fax 0545.70434 cristiancarloni@yahoo.it

LEONE

CAPRICORNO

Il neurone rende anche se il lavoro vi ispira malinconie o idee nichiliste. State su e confidate sulla vostra proverbiale testardaggine per non esagerare con il bon ton da facoceri e ritrovare un briciolo di serenità. Fine settimana da dedicare al riposo, anche dell’ormone, simil-brioche friabile.

ACQUARIO

La fatica c’è, ma voi potete contare sul vostro senso pratico per non soccombere. In caso di incomprensioni, venerdì e sabato, non fatevi fagocitare dall’orgoglio e dallo stress e inventatevi qualcosa di suino da proporre al partner, almeno per non aggiungerlo alla schiera di chi già vi odia.

Nuove passioni erompono e i rapporti esauriti si sciolgono come neve al sole, però il lavoro si espande o svolta. Meglio approfittarne e rimboccarsi le maniche per realizzare i vostri progetti. Solo l’amore appare un po’ una ciofeca, mentre il sudombelico crolla, ma temporaneamente, of course.

VERGINE

PESCI

Vi sentite apprezzati e richiesti, e sufficientemente motivati a controllare con cognizione di causa il vostro territorio, ma con uno sguardo oltre i soliti confini, dove si potrebbero profilare occasioni ancora migliori. Anche sul fronte del sudombelico, si profilano sviluppi suini molto interessanti.

Nonostante Mercurio ancora in trigono, la sfiga un po’ vi stringe e il sex un po’ vi sbiadisce. Qualche giramento di zebedei lo dovete mettere in conto così come certi personaggi simil Borgia con cui vi tocca lavorare. Ma voi non rincarate la dose lamentandovi per ogni nonnulla col partner.

PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1

GIOVANILI/1

Tutti al Pala Costa per riprendere la marcia Sabato 4 febbraio la Teodora torna tra le mura amiche dopo il ko di Perugia Dopo due trasferte consecutive che hanno riservato gioie e dolori – prima la vittoria a Firenze, poi la sconfitta per 3 a 0 nello scontro diretto di sabato 28 gennaio a Perugia nella prima giornata del girone di ritorno del girone C del campionato di B1 di volley femminile – la Teodora, targata Conad SiComputer, sabato torna a giocare tra le mura di casa. Nella 15esima giornata per le ravennati un avversario da prendere con le pinze, ovvero quel Castelfranco di Sotto (sconfitto a domicilio 3-1 nella gara di andata, non senza sforzo) attuale sesta forza del campionato – A CLASSIFICA anche se staccato di 7 lunghezze dal LE GIALLOROSSE ORA SONO quintetto delle A DUE PUNTI DALLA VETTA favorite – che attraversa un La classifica del girone C di serie B1 (la gran periodo di prima è promossa in A2; seconda, terza e forma – 9 punti quarta ai playoff; le ultime tre retrocedono nelle ultima tre in B2): Orvieto e San Lazzaro di Savena 34; pertite – e che Olimpia Ravenna e Teodora Ravenna 32; renderà tutt’altro Perugia 30; Castelfranco di Sotto 23; Moie che facile il pomedi Maiolati 22; Montale 18; Cesena 15; San riggio alle padroGiustino e Bastia Umbra 14; Montespertoli ne di casa. 11; Firenze 8; Reggio Emilia 7. Appuntamento al Pala Costa di Ravenna sabato 4 febbraio alle 18, come sempre a ingresso gratuito.

L

L’Under 14 alla fase finale della Young Volley Dopo l’ultima tappa modenese, Conad SiComputer Teodora chiude al secondo posto la fase a tappe dello Young Volley Challenge Under 14 qualificandosi per la fase finale del 14 e 15 aprile. Queste le giovani atlete guidate da Maria Grazia Montevecchi e Mattia Focchi scese in campo a Modena: Vittoria Balducci, Elena Ballardini, Giorgia Candolfini, Elisa Casadei, Matilde Galassi, Beatrice Gardini, Anna Gbola, Alexandra Gitan, Francesca Gordini, Sofia Greggi, Jessica Maioli, Alessia Masotti e Ginevra Palmiotto.

Le ragazze della Teodora nel corso della sfortunata trasferta di Perugia

Spazio a cura di Teodora Pallavolo Ravenna Teodoraravenna.it

GIOVANILI/2 IL

CALENDARIO DELLE GARE

- Giovedì 2 febbraio ore 20,30 alla palestra Mattioli (via Cicognani): Teodora-Cattolica, serie C; - Martedì 7 febbraio ore 20 alla palestra Montanari (via Aquileia): TeodoraCasalecchio, Under 18; - Sabato 11 febbraio ore 21 alla palestra Montanari (via Aquileia): Teodora-Cesenatico, serie D.


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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 23 al 29 gennaio 2017 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo

LUGO

Sabato 18 marzo nuovo corso Bls-D Anpas Uisp al Circolo Tennis Nuovo corso BLS-D sabato 18 marzo al Circolo Tennis Lugo. Uisp, in accordo con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) propone infatti a tutti i soci e associazioni affiliate corsi di formazione di cinque ore per apprendere le manovre di primo intervento su vittima colpita da arresto cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. Le normative in materia sanitaria approvate dal Consiglio dei Ministri, hanno introdotto una serie di parametri atti ad innalzare il livello di salute e adottare specifiche misure di prevenzione come la scelta di creare almeno un responsabile in ogni associazione sportiva dilettantistica con competenze e capacità in materia di primo soccorso. La finalità del Corso Bls-D di cinque ore è quella di trasmettere un metodo che consenta di gestire le prime manovre in caso di vittima colpita da morte cardiaca improvvisa. Al fine di prevenire danni irreversibili al soggetto in arresto cardiaco si apprendono anche le abilità pratiche per l’uso del defibrillatore semiautomatico. I corsi, riconosciuti a tutti gli effetti di legge, verranno gestiti da formatori qualificati Anpas/Uisp ed al termine verrà rilasciato ad ogni partecipante brevetto da operatore Bls-D. Il prossimo corso si svolgerà sabato 18 marzo dalle ore 8.30 al Circolo Tennis Lugo (via Fulco Ruffo di Calabria 60). Per info Uisp Ravenna-Lugo Sede di Lugo tel. 0545 26924.

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AMBIENTE

FARMACIE

THIAGO

RAVENNA &DINTORNI 2/2 2017

Emergenza smog, il 5 febbraio domenica senza auto a Ravenna, Faenza e Lugo Anche Ravenna tra i 28 comuni della regione in cui il 5 febbraio scatterà la “domenica ecologica”. «I valori di polveri sottili resteranno elevati anche nei prossimi giorni» si legge in una nota di Arpae, l’agenzia ambientale della Regione, che fa il punto sull’emergenza smog degli ultimi giorni. Infatti, nonostante si preveda «una flessione dei valori in conseguenza del transito di una debole perturbazione, si stima tuttavia che le concentrazioni rimarranno con elevata probabilità superiori ai limiti». Scatta quindi per il 5 febbraio la domenica senz’auto in 28 comuni emiliano-romagnoli, tra cui, in Romagna, Ravenna, Faenza, Lugo, Forlì, Rimini e Riccione. Arpae conferma che nella giornata di lunedì 30 gennaio le Pm10 hanno superato i limiti in 37 centraline su 42 in EmiliaRomagna. «Una situazione – precisa l’agenzia – che perdura da oltre una settimana ed è molto simile a quella registrata nelle vicine Lombardia e Veneto, dove i record sono anche più elevati (oltre i 150 microgrammi per metro cubo). La novità è che si è passati da episodi di inquinamento circoscritto ai grandi centri urbani e registrato dalle stazioni “di traffico”, a superamenti comuni in quasi tutte le stazioni». Inoltre, il boom di polveri riguarda in particolare le insidiosissime polveri ultrasottili. I dati, sottolinea infatti la nota, «mostrano inoltre elevati valori di Pm2.5 che in alcune stazioni risultano prossimi ai valori di Pm10, evidenziando come gran parte della massa di Pm10 sia attribuibile a frazioni dimensionali di piccolo diametro. L’ulteriore incremento osservato nelle giornate del 29 e 30 gennaio è dovuto all’arrivo di masse d’aria calda in quota dai quadranti meridionali che hanno reso ancor più difficile il rimescolamento in verticale».

TENNIS

MONTAGNA

LA PLAY TENNIS LUGO VINCE IL CAMPIONATO

Grande successo per Nevissima Uisp in Val di Luce

Si è conclusa nel week-end scorso la seconda edizione del Campionato Uisp a squadre Misto che in questa stagione ha registrato la partecipazione di sei formazioni. Nella finale disputata domenica 29 gennaio sui campi del Circolo Tennis Lugo la squadra della Play Tennis Lugo ha conquistato la vittoria nello scontro conclusivo contro i Ricci & Capricci, dopo che le due finaliste avevano superato in semifinale, rispettivamente, il Marradi Team e il Caipiroska Castel Bolognese. Una finalissima, quella disputata a Lugo, che si è rivelata equilibrata sin dai primi scambi e decisa solamente dal tie-break conclusivo con il 2-1 in favore della Play Tennis Lugo. Questi i risultati: Singolare Maschile: Sergio Geminiani - Gabriele Ricci 4-6 6-3 9-2; Singolare Femminile: Elena Cometi - Marisa Burzatta 7-5 6-7 9-7; Doppio Misto: Mauro Ricci / Marisa Burzatta - Alessandro Pogodziczew / Michela Spazzoli 6-3 6-2.

Si è conclusa Nevissima Uisp 2017, il grande evento sulla neve della Uisp Emilia Romagna, ospitato quest’anno dalla splendida Val di Luce. Due giorni di sci, snowboard, giochi, sport e divertimento per giovani e famiglie che verranno ricordati a lungo sia dagli organizzatori che dagli oltre duecento partecipanti. Un successo oltre le più rosee previsioni per questa manifestazione promossa e organizzata dalla Struttura d’Attività Neve Uisp Emilia Romagna. «L’obiettivo principale di Nevissima– spiega Alessandro Mantella, referente regionale dell’Area Neve – è stato sicuramente centrato: promuovere le attività sulla neve attraverso l’organizzazione di corsi gratuiti di sci e snowboard. Ma i segnali estremamente positivi sono stati anche altri dato che abbiamo portato davvero tante famiglie in montagna coinvolgendole in attività aggregative, organizzando ciaspolate, grigliate sulla neve, apres ski e giochi sulle piste». «È stata un’esperienza sicuramente da ripetere, per la quale voglio sentitamente ringraziare – conclude Alessandro Mantella – le associazioni Deka Riders Team, Ski Race Parma, Agenzia Deka Viaggi per il supporto tecnico, ActionSport, Sport Lab e i nostri operatori sportivi volontari senza i quali Nevissima non sarebbe stata realizzabile. Un ringraziamento particolare va poi a tutte le strutture alberghiere, gli impianti di risalita e tutte le attività che fanno parte del comprensorio della Val di Luce per la disponibilità dimostrata nei nostri confronti».


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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 2 febbraio 2017

settimanale

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La Corte di Cassazione, con sentenza n. 4.075 del 20/2/2014, ha elencato gli elementi che consentono di qualificare un contratto di locazione come di natura transitoria. In riferimento all’art. 5 comma 1 della Legge 431/98, afferma che la possibilità offerta dalla legge di stipulare un contratto di locazione ad uso transitorio non è arbitraria, né incondizionata, ma deve rispettare i dettami derivanti dall’unione tra la disciplina dell’art. 5 della Legge 431/98 e il DM del 30/12/2002. Dalle due disposizioni, si ricavano le condizioni che, se rispettate, permettono di concludere un legittimo contratto di locazione transitorio valido ed efficace:

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 2 febbraio 2017

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 2 febbraio 2017

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