Giovedì 2 marzo 2017 n.712 RAVENNA&DINTORNI
Settimanale di informazione FREEPRESS
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COSE NOSTRE UNA SENTENZA AFFERMA LA PRESENZA MAFIOSA IN REGIONE. I VERTICI NEL RAVENNATE POLITICA
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Dirigenti comunali Ecco i premi annuali E il sindaco ne conferma sei su otto scatenando anche le critiche degli alleati
Lugo (RA) via Albertino Acquacalda 52/2 tel. 0545.1920433 info@biancalastanzadelsale.it www.biancalastanzadelsale.it Bianca la stanza del sale
SOCIETÀ
COSTUME
a pagina 10
I 25 anni di carriera di Titta LAVORI PUBBLICI
a pagina 16
Cantiere in piazza Baracca a Ravenna TEATRO
a pagina 18
Tornano gli spettacoli della non-scuola
a pagina 8
8 marzo: uno sciopero contro le discriminazioni
da pagina 12
GUSTO
da pagina 24
I dettagli per capire il vero sushi
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INAUGURA SABATO 4 MARZO ORE 17:00
ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
La favola del cambiamento
di Gianluca Costantini
Come promuovere la lettura? Boh
di Andrea Alberizia
di Moldenke
Quanto visto finora, negli otto mesi trascorsi dal ballottaggio che ha lasciato Palazzo Merlato nelle mani del centrosinistra, è già un bell’indizio per temere che il cambiamento rispetto allo scorso governo promesso in campagna elettorale dal candidato Michele de Pascale, poi diventato sindaco, rimarrà una favola. A sgombrare un po’ di dubbi, in realtà sorti sin dalle prime mosse della nuova amministrazione, sono arrivate le recenti scelte del primo cittadino per otto posti da dirigente comunale. Si è sempre detto di quanto pesi il ruolo dei capi area nella cosa pubblica: possono cambiare gli assessori che danno la linea politica ma le leve stanno in mano a loro, ci dicevano. Le aspettative di aria nuova le aveva alimentate in più occasioni proprio De Pascale, facendo del rinnovamento un tema centrale della campagna. Mossa obbligata per convincere l’elettorato sulle possibilità di segnare uno scarto rispetto al passato: «Attraverso il meccanismo della turnazione – scriveva il candidato Pd in una nota inviata alla stampa il 16 giugno – porteremo un cambiamento radicale nella macchina comunale, sia nella parte politica che nella parte tecnica, in modo da valorizzare le competenze di tutti, ma consentendo, nei settori in cui vogliamo dare un cambio di passo, di poter portare innovazione anche inserendo nuove persone, con visioni e energie nuove». Otto mesi dopo si fa fatica a vedere tracce di energie nuove di fronte a sei dirigenti confermati su otto nomine. E non sfugga il dettaglio sugli altri due: uno si è trasferito in Friuli e l'altra stava lavorando pur essendo già in pensione. Insomma, impossibili da confermare. Per le sei posizioni erano arrivate 112 candidature: 59 persone, tra cui le sei già in carica, sono state ammesse ai colloqui con la commissione. «Abbiamo scelto i migliori possibili», è la difesa di De Pascale. E non si può dimenticare che il pacchetto di conferme in blocco va a sommarsi alle scelte per la giunta. Quattro assessori su nove erano già nell'ultima squadra del Matteucci bis e tra le cinque new entry ci sono il segretario comunale del Pd, il segretario provinciale del Pri e una ex parlamentare. Non solo. Tra la composizione della giunta e le nomine dei dirigenti c'è stato anche il momento di formare il gabinetto del sindaco: su sei membri troviamo una ex assessora provinciale rimasta senza giunta e due che erano già nello staff di Matteucci. La questione non è sulle competenze di assessori, dirigenti, collaboratori. La questione è sostanziale: se il governo lo fanno le persone e le persone rimangono le stesse, il cambiamento da cosa arriverà?
Il consiglio comunale ha discusso e votato un ordine del giorno presentato da Sinistra per Ravenna sul tema “emergenza lettura”, credo sia giusto dirlo. In pratica si chiedeva di promuovere il valore sociale della lettura anche attraverso il dono di un libro a ogni nato nel Comune e a ogni bambino in uscita dalle scuole dell’infanzia. Le motivazioni della votazione che ne è seguita sono molto comiche, in qualche modo involontariamente esemplificative, sembrano scritte da me. In realtà è un comunicato stampa del Comune, che qui riporto testualmente, lo giuro. Il gruppo Pd ha affermato di condividere l’analisi contenuta nel documento e di considerare il dono del libro un atto simbolico che si aggiunge all’opera di promozione della lettura che Ravenna porta avanti da anni anche nelle biblioteche decentrate in un territorio che è il più ampio d’Italia. (la classica supercazzola del Pd) Il gruppo Pri ha espresso parere positivo proponendo anche lo studio di iniziative che si leghino alle nuove tecnologie e individuando, per quanto riguarda i contenuti, libri legati alle istituzioni come la Costituzione o a peculiarità culturali del territorio come la Divina Commedia, ovviamente adattati all’età. (la Costituzione per promuovere la lettura, minchia, non ci posso credere!) Il gruppo Forza Italia ha annunciato il voto contrario considerando come punto nodale dell’ordine del giorno il dono del libro senza che siano specificati i contenuti del libro, la fascia d’età e l’entità della cifra prevista per l’acquisto. (già pensano al gender o a un caso Saviano, sempre avanti, loro) Il gruppo Lista per Ravenna, pur ritenendo condivisibili le finalità, ha sostenuto che non si raggiungono con il dono di un libro. (Ancisi preferisce sia la Corte dei Conti a costringere il bambino a leggere) Il gruppo CambieRà ha sottolineato la positività dell’idea, ma ha espresso perplessità sui costi, che potrebbero essere notevoli, proponendo che il dono del libro venga, ad esempio, sollecitato attraverso lo scambio gratuito tra le famiglie dei bambini e quelle dei nuovi nati. (ci manca solo il sondaggio sul web per capire quale libro scambiarsi) Il gruppo Lega nord ha affermato che il documento è superficiale e che esiste anche un’ “emergenza calcoli”; considera rivoluzionario il ritorno alla scuola di una volta, vieterebbe l’uso di strumenti informatici a bambini piccoli, auspica l’insegnamento a far di conto senza la calcolatrice. (non ho altro da aggiungere).
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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CUORE DI PANE
INFOPROM
La nuova paninoteca-panetteria dove trovare i panini di una volta, prodotti da forno e specialità “Romagnole doc” Entrando nel nuovo Cuore di Pane in via Angelo Mariani 32-38 a Ravenna, si viene subito investiti da una nuvola di buoni profumi, quelli del pane, dei salumi e dei migliori prodotti del territorio. È una paninoteca in cui mangiare qualcosa al volo per pranzo, ma non solo. È anche una panetteria, con pane, grissini, biscotti, brioche, crostate, torte, riforniti dal Forno Grassi. E pure un negozio in cui acquistare frutta e verdura di stagione a km zero, una selezione di vini e di oli, paste, biscotti, composte, marmellate e sughi, “Romagnoli doc” quando è possibile. Un luogo diverso dal solito, quindi, versatile che colpisce anche per la freschezza degli arredi, i tavoli in legno e le sedie colorate, il grande bancone con i prodotti a vista e l’alta dispensa con le specialità introvabili nei supermercati. Qualche esempio? Il
sugo romagnolo agli strigoli o ai fagioli e la cotognata dell’azienda romagnola Luvirie, le composte di sola frutta e mela, le marmellate di sola frutta e zucchero di canna, l’olio di Brisighella, i Sangiovesi di Romagna di cantine di qualità. Punto di forza del locale sono i panini fatti come una volta, senza prodotti surgelati e conservanti. Si può scegliere il formato S, M, L, a seconda del proprio appetito, il tipo di pane (classico, integrale, al farro, con i cereali) e il ripieno. Al riguardo si spazia dai salumi (prosciutto cotto e crudo, mortadella e salame) ai formaggi (stracchino, mozzarella, fontina, squacquerone), dalla verdura (insalata, pomodori, verdure grigliate, rucola) alle salse (tonnata, tartara, alle olive, boscaiola). Cuore di Pane è aperto tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle 7 di mattina alle 20 di sera.
Cuore di Pane Via Angelo Mariani 32/38, Ravenna Tel. 377 1795265 Pagina facebook: Cuore di Pane
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POLITICA SCISSIONE DEM
Una delle tappe fondamentali dello psicodramma che sta portando a una scissione nel Pd è sicuramente quella di Ravenna. Qui infatti un pezzo da novanta come Vasco Errani, per quindici anni presidente della regione Emilia Romagna, commissario al terremoto per il Centro Italia, ha scelto di annunciare il proprio addio, anzi, l’arrivederci, ai compagni. In una sala Strocchi stracolma per una riunione autoconvocata da alcuni militanti, nel primo circolo Pd della città a cui Errani è iscritto, davanti alle telecamere di tg nazionali appositamente accorsi, Errani ha spiegato perché intende lasciare il Pd per dare vita non a un partito, ma a un nuovo “campo del centrosinistra”. Un discorso misurato, come nello stile di Errani, ma dove non sono mancate stoccate molto nette a Matteo Renzi e analisi spietate su ciò che è stato il Pd in questi anni. Una su tutte quando l’ex governatore ha ammesso il fallimento nel progetto di «costruire una nuova cultura politica”. Nessuna nostalgia per il Novecento, dice, ma la necessità di cercare nuove ricette. E l’impossibilità di farlo dentro il Pd, dove non sono stati concessi spazi, secondo Errani, di confronto e dibattito su questioni dirimenti come da che parte si vuole stare. «Bisogna capire insieme la direzione da prendere, non voglio correre il rischio di trovarmi dove non volevo andare». Applausi scrocianti dalla platea che era formata da tanti milianti che sono stati ringraziati e in parte rassicurati da Errani: «Questo sono certo non è un addio». Una frase naturalmente interpretata dai più cinici come l’intenzione di tornare da parte della Ditta dei bersaniani una volta tramontata la stella renziana. Stella che però a Ravenna nel partito rischia invece di restare piuttosto alta. Di sicuro renziana non era la platea della Strocchi che non era però nemmeno monocolore (tanti i curiosi e gli indecisi) e ha in parte applaudito anche gli interventi di chi ha annunciato l’intenzione di restare nel partito per portare avanti la battaglia da dentro. Tra questi il più convinto (e convincente) è stato sicuramente il segretario del secondo circolo Lorenzo Gottarelli. Sinceramente sofferto, invece, l’intervento di Marco Turchetti, segretario del primo circolo e consigliere comunale, che ha lamentato la situazione di un partito che non è in grado di ascoltare, mettere a sintesi e troppo spesso ha gioito per gli abbandoni. Ma, per lui, il momento dell’addio ancora non è maturo. Nella platea c’erano alcuni tra coloro che la scelta l’hanno già fatta, come il dalemiano Alessandro Perini. ora impegnato a costruire “ConSenso” sul territorio, e gli aderenti di Sinistra per Ravenna, in parte provenienti da Sel, in parte anche dalle file del Pd. E c’erano personalità del mondo della cooperazione, come Gilberto Coffari che ha preso la parola per spiegare perché già da due anni non si sia più iscritto al partito. Ad ascoltare anche l’ex direttore generale del Comune Carlo Boattini, l’ex sindaco e senatore
L’arrivederci di Errani e Fiammenghi I due “big” del Pd ravennate escono dal partito per dar vita a un nuovo campo di centrosinistra VERSO IL CONGRESSO PD
A Ravenna, due iniziative in cui parlano sindaco e assessore Come dice qualcuno di bene informato «Qui non è che sono tutti renziani, è che non ce n’è nessuno contro...». E quelli che c’erano sono usciti. Il congresso fissato per il 30 aprile rischia di essere meno appassionante che mai. Bisognerà aspettare ancora qualche settimana per capire meglio i vari posizionamenti, ma per il momento è già evidente che una voce da protagonisti ce l’avranno l’ex segretario provinciale (ora sindaco) e l’ex coordinatore provinciale del partito (ora assessore ai lavori pubblici). Sono infatti i loro due nomi gli unici a campeggiare sulla comunicazione che pubblicizza due incontri ravvicinati del Pd che appaiono come il lancio di un impegno in vista del congresso appunto dentro il partito. Insomma, al momento l’unica risposta visibile a Ravenna è l’incontro di venerdì 3 marzo, alle 20.45, nella sala Strocchi, ossia il primo circolo, dove Michele de Pascale, come noto ex bersaniano che non si è schierato all’ultimo congresso, aprirà un incontro dal titolo: “La sinistra sta nel PD. Il PD sia di sinistra”. Segue dibattito, ma altri nomi al momento non ce ne sono. Martedì 7 invece l’appuntamento è nel secondo circolo, al Casadei Monti, e ad aprire i lavori sarà invece il renzianissimo della prima ora Roberto Fagnani in un incontro dal titolo “Un Pd unito per un centro sinistra che fa le riforme”. Insomma, il primo incontro per chi vuole guardare più a sinistra per magari suggerire qualche correzione al timoniere, il secondo invece per chi crede che vada proseguita l’opera riformatrice iniziata dal segretario dimissionario. La campagna elettorale per il congresso vero e proprio si aprirà dopo la chiusura del termine ultimo per le candidature ma si prospetta assai poco entusiasmante anche sui territori, con Renzi superfavorito, Orlando che sicuramente troverà qualche sostenitore tra gli ex Ds e la mozione Emiliano che qui chissà se sarà rappresentata. Resta da capire come saranno organizzate le liste dei sostenitori per eleggere i membri dell’assemblea. Il tutto mentre il partito sul territorio conta un segretario comunale nel comune capoluogo che è anche assessore e che potrebbe lasciare il partito e un segretario provinciale che è anche sindaco (di Bagnacavallo) che per il momento sembra soprattutto tacere.
LA LETTERA
AGENDA
LE PAROLE DI COMMIATO DELL’EX CONSIGLIERE REGIONALE L’ex segretario provinciale del partito, tutt’ora vicinissimo a Pierluigi Bersani, Miro Fiammenghi, ha spiegato le ragioni della sua scelta in una lettera inviata al segretario del suo circolo di Cervia, Federica Bosi, e al segretario comunale di Cervia del Pd Mattia Missiroli. Il testo intregrale è su www.ravennaedintorni.it, di seguito un estratto dalla parte conclusiva particolarmente significativo: «Ciò che ci ha diviso sono ragioni politiche, culturali, valoriali diverse che non hanno potuto confrontarsi per poter diventare un progetto comune. Di qui dovremo ripartire tutti, anche se militanti di soggetti politici diversi, dovremo confrontarci ognuno con le proprie idee, per costruire insieme un progetto di governo comune. Questo sarà il mio impegno di qui in avanti. Grazie di tutto, ho dato quello che ho potuto, ho avuto tanto, di più. Ho sentito in questi mesi il Vostro rispetto per me e per le mie idee e la Vostra unanità. [...] Ma non me ne vado lontano. Per me è un nuovo inizio e voglio fare la mia parte per costruire una nuova sinistra. Non pensate di liberarVi di me. Sono convinto che presto ci incontreremo di nuovo in qualche modo, da qualche parte».
Vidmer Mercatali, l’ex deputato Gabriele Albonetti. E c’era naturalmente Miro Fiammenghi, molto vicino a Bersani, ex consigliere
Tra i presenti giovani
e “vecchia guardia”, assenti Proni e De Pascale regionale che ha reso nota la lettera con cui ha annunciato l’intenzione di non riprendere la tessera (vedi box). Accanto alla “vecchia guardia” anche giovani dei Gd e, tra gli
indecisi e i tentati dal nuovo soggetto, ci sarebbe anche l’assessore nonché segretario comunale del partito, Gianandrea Baroncini. Ma quel momento – per certi versi “storico” avvenuto in diretta tv – è stato disertato dalla segretaria provinciale Eleonora Proni e dal sindaco, ed ex segretario provinciale, Michele de Pascale. Della stessa giunta pochi erano i presenti e anche tra i consiglieri comunali erano numerose le assenze. Assenze e silenzi per certi versi sorprendenti se si considera che ruolo e che potere ha avuto nel partito Vasco Errani a Ravenna negli ultimi decenni. (fe. an.)
MANI
SULLA SANITÀ : PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO
Venerdì 3 marzo alle 20.30 organizzata da Ravenna in Comune in collaborazione con il meetup Ravennacinquestelle si tiene la proiezione del documentario “Mani sulla sanità”, a ingresso libero, alla sala D’Attore di via Ponte Marino 2 a Ravenna. Sarà presentata da Pippo Tadolini di Ravenna in Comune. Il dibattito che seguirà vedrà la partecipazione di Michela Montevecchi (senatrice del Movimento 5 stelle) e Alessandra Govoni (medico Ausl). Sarà presente anche il regista Giuliano Bugani per cui si tratta del secondo documentario sul tema della sanità prodotto dal collettivo IndyGround Film, di cui è il fondatore. L’inchiesta attraversa tre regioni italiane (Toscana, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia) mostrando come, secondo il regista, sia in corso uno smantellamento progressivo dei servizi sanitari pubblici per cedere posto ai privati.
INCONTRO
SU LEGGE ELETTORALE E RAPPRESENTANZA CON FELICE BESOSTRI
I comitati per il No della Provincia di Ravenna hanno dato il via a una petizione per chiedere una modifica della legge elettorale in cui “si rinunci ad ogni forma di premio maggioritario; si rinunci ai capilista bloccati; si rinunci alle candidature multiple”. Un’occasione, sia per la raccolta firme che per una informazione approfondita, sarà quella di dialogo sul tema “Rappresentanza popolare e legge elettorale” di venerdì 3 marzo, alle 18, alla sala Buzzi, viale Berlinguer 11 con l’avvocato Felice Besostri, coordinatore del pool di legali che ha condotto il ricorso contro l’Italicum presso la Corte Costituzionale.
POLITICA
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2013
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L’INTERVISTA
Le “energie� di Parisi per il centrodestra L’ex candidato sindaco a Milano in giro per l’Italia fa tappa a Ravenna con La Pigna di Federica Angelini
L’ex candidato sindaco a Milano per il centrodestra Stefano Parisi, sconfitto con il 48,3 percento dei voti al ballottaggio da Beppe Sala, arriva a Ravenna giovedĂŹ 2 marzo alle 17 ai Galletti Abbiosi grazie all’organizzazione della lista civica La Pigna; a presiedere sarĂ Roberto Ticchi e a introdurre l’incontro sarĂ la coordinatrice Veronica Verlicchi. Si tratta di una delle tante tappe di un tour sui territori, “Megawattâ€?, che si concluderĂ con una convention a Roma in aprile. Ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda sulle sue intenzioni e su questa operazione politica. Che cos’è “Energie per l’Italiaâ€?, un nuovo partito? ÂŤNo, è un movimento, i partiti non ci sono piĂš. Ăˆ un movimento politico liberale popolare riformista che vuole coprire un’area moderata che non si riconosce in Renzi e che non si ritrova piĂš nei partiti di destra. Stiamo girando sui territori per presentare la forte novitĂ che vogliamo essere e far arrivare il nostro messaggio all’opinione pubblica fondando circoli localiÂť. Qual è la proposta concreta che vi distingue maggiormente? ÂŤIl taglio della spesa pubblica per abbassare le tasse e il taglio della burocrazia per liberare energie nel paeseÂť. L’hanno predicato in tanti... ÂŤMa una cosa predicarlo e una cosa è farlo. L’otto marzo sarò insieme a Carlo Cottarelli, l’ex commissario alla
Uscire dall’euro sarebbe oggi un dramma sociale. La Flat Tax? Da studiare, ma va nella giusta direzione
Âť
spending review che è stato licenziato per le sue proposte. Ecco, appunto, presenterò il suo libro perchÊ crediamo che aggredire in modo serio la spesa pubblica possa servire ad abbassare la tasse. Ma tra tanti slogan d’impatto, tra forze come i grillini da una parte e la Lega Nord dall’altra, c’è davvero spazio per un’offerta politica moderata? In realtà nella nostra proposta c’è molta radicalità , però siamo convinti che ci sia innanzitutto bisogno di serietà in politica. I 5 stelle mandano in Parlamento persone senza esperienza che non sanno come si amministra lo Stato e questo non va bene. Servono
proposte chiare e una classe politica che dica la verità agli italiani su come si incentivano crescita e occupazione. C’è molto sconcerto per il basso livello della classe politica esistente. In questo momento c’è ancora molta confusione anche nel centrodestra. Ma lei sarebbe pronto a una coalizione che includa Berlusconi e anche Salvini? SÏ, c’è grande confusione in tutta la politica e anche nel centrodestra. Il problema non è secondo me indicare un candidato premier, ma riconquistare la fiducia degli elettori e lo si fa attraverso un programma molto chiaro di questa area politica popolare. A quel punto si
può anche pensare ad accordi con la Lega, ma serve grande chiarezza di intenti, e non un accordo solo per vincere le elezioni. Tra i temi dirimenti c’è l’euro. Dentro o fuori? Certo, l’euro è il tema fondamentale, non si può essere ambigui. L’euro è stato introdotto con un cambio liraeuro sbagliato che ha ridotto la capacità di spesa degli italiani. Ma se oggi ne uscissimo vedremmo una riduzione delle retribuzioni e delle pensioni e un’esplosione del debito pubblico. Quindi avremmo una maggiore povertà diffusa, l’uscita dall’euro oggi sarebbe un dramma sociale. Sarebbe un’azione dissennata e molto pericolosa. Ultimamente pare piuttosto in voga l’idea della flat tax. Cosa ne pensa? Credo sia una strada giusta e stiamo studiando il dossier perchÊ si tratterebbe di un’azione con forti conseguenze per quanto riguarda l’organizzazione dello Stato. Un forte abbassamento e un livellamento della tassazione sarebbe un premio a chi ce la fa, a chi ha successo: oggi chi riceve un aumento rischia di guadagnare meno per il meccanismo della progressione nella tassazione. Bisogna anche però sapere che uno Stato che mette l’aliquota diciamo al 22 percento (che per qualcuno potrebbe essere addirittura un aumento e quindi servirebbero correzioni con le deduzioni) deve immaginare che, per esempio, la parte della popolazione che può permetterselo provveda da solo a garantir-
si assistenza sanitaria e welfare attraverso i sistemi assicurativi. Come dicevo, è un tema importante e non può essere solo uno slogan Âť. In realtĂ il tema che ora sta tenendo banco è però quello dell’aiuto alle fasce piĂš deboli attraverso il reddito minimo o lavoro minimo... ÂŤSono contento di vedere che anche Berlusconi sta accogliendo la nostra proposta della tassazione negativa per andare incontro a chi ha una retribuzione che lo colloca sotto il limite di povertĂ . La verità è che tassiamo tantissimo e poi non abbiamo le risorse per aiutare le persone a uscire dai momenti di difficoltĂ , cosa che uno stato deve invece fare. Ma la proposta dei 5 stelle cosĂŹ è pura assistenza e porterebbe a un aumento delle tasseÂť. La crisi del Pd può rappresentare un vantaggio per il centrodestra? O non vi riguarda? ÂŤOrmai tutto riguarda tutti, l’elettorato è molto liquido. Ma credo che se dal Pd escono le forze che ne hanno frenato la spinta riformatrice, per esempio sul jobs act, sarĂ un vantaggio per l’Italia perchĂŠ ci sarĂ piĂš chiarezzaÂť. Ma con un Pd di Renzi e senza la sinistra si potrebbe alleare? ÂŤRenzi ha fatto grossi guai in tema di spesa pubblica, le conseguenze le stiamo vedendo e le vedremo nei prossimi mesi. Serve un’alternativa chiara di centrodestra guidata dall’area popolare con un forte aggiornamento della classe dirigenteÂť. Sa che “energia per Ravennaâ€? era lo slogan scelto dal sindaco di Ravenna (Pd) per le amministrative del 2016? ÂŤ(sorride) Ăˆ un messaggio chiaro, serve energia per ricostruire il Paese, sono contento se anche da sinistra si guarda al tema dell’energia da mettere in campo per ripartireÂť
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POLITICA
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PREMI AI DIRIGENTI Ai vertici in media un bonus da 10mila euro a testa all’anno Nel 2016 il Comune di Ravenna ha distribuito oltre duecentomila euro in premi di risultato (riferiti al 2015) ai 22 dirigenti in servizio. In totale 224.433 euro, con una media dunque di poco superiore ai diecimila euro lordi a testa. Nel 2014 il totale era leggermente più basso: 208mila euro. A distribuire i premi di risultato a direttore generale, segretario generale e capi area è il sindaco, su proposta della Struttura Indipendente di Valutazione. Si tratta di un soggetto che viene nominato in ogni amministrazione pubblica e, si legge nel sito governativo che ne spiega le funzioni, “supporta l'amministrazione sul piano metodologico e verifica la correttezza dei processi di misurazione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione della performance". La distribuzione dei premi di risultato del 2016 è stata decisa con una delibera di giunta del 17 giugno, una delle ultime sedute guidate dal sindaco Fabrizio Matteucci (Michele De Pascale si è insediato il 21 giugno). Nella box qui a fianco sono riportati gli importi lordi attribuiti ai dirigenti. Per ogni dirigente, in base al raggiungimento degli obiettivi fissato ogni anno da un atto di giunta. Migliore è la performance, maggiore è la percentuale sullo stipendio lordo che porta alla retribuzione di risultato. Nel 2015 Paola Bissi, Carlo Boattini, Massimo Camprini e Dianella Maroni hanno ottenuto un premio pari al 17,75 percento. Ruggero Stabellini del 15,75. Maria Grazia Marini e Claudia Giuliani del 13 percento, Paolo Neri del 10 percento. La valutazione dei dirigenti non capo area viene invece disposta con un atto firmato dal direttore generale. Nel giugno 2016 era ancora Boattini, poi andato in pensione. Le migliori performance del 2015 sono state quelle di Maria Brandi (vice segretario comunale e responsabile delle risorse umane e qualità) e Laura Rossi del servizio Infanzia, che arrivano al 17,75 percento. Seguono, al 15,75: Patrizia Alberici, Paolo Fenati, Anna Ferri, Flavio Magnani, Valentino Natali e Stefano Rossi. Al 13 per cento: Claudio Bondi, Mirella Borghi, Gloria Dradi, Nadia Freddi. Al 9 c'è Angela Vistoli, al 7,5 Vanna Moro. Queste le retribuzioni lorde sui quali vengono calcolate poi le percentuale: Boattini percepiva poco meno di 124mila euro all’anno, Neri arrivava nel 2015 a 94.500. Un capoarea guadagna dai 72mila ai 77mila euro mentre i dirigenti semplici guadagnano poco più di 60mila euro con il comandante dei vigili che arrivava a circa 76mila euro. La retribuzione di risultato fu introdotta dalla legge Bassanini negli anni Novanta per sostituire lo strumento degli scatti di anzianità a quello - appunto - del raggiungimento degli obiettivi. Importata dall'Inghilterra, è stata adattata alla realtà Italiana: nel Regno Unito la valutazione dell'utenza è fondamentale e il premio di risultato è collettivo, nel senso che viene giudicata l'intera amministrazione, non il singolo dirigente. In Italia la situazione, come si è visto, è ben diversa: con una programmazione interna degli obiettivi, una valutazione sostanzialmente interna (a parte il parere della Struttura indipendente che è però una proposta) e un premio individuale ai dirigenti. Guido Sani
NOMINE A PALAZZO MERLATO
I NUMERI TUTTI
I PREMI DI RISULTATO RIFERITI AL
- Carlo Boattini (direttore generale) - Paolo Neri (segretario generale)
18.690,12 euro 9.453,09 euro
Dirigenti Capo Area - Paola Bissi (Urbanistica) - Massimo Camprini (Infrastrutture) - Claudia Giuliani (direttore Classense) - Maria Grazia Marini (Turismo e Cultura) - Dianella Maroni (Istruzione) - Ruggero Stabellini (Economo)
13.678,93 euro 13.678,93 euro 9.457,63 euro 9.457,63 euro 12.880,17 euro 11.428,88 euro
Dirigenti non Capo Area - Patrizia Alberici (Attività produttive) - Claudio Bondi (Edilizia pubblica) - Mirella Borghi (Progetti pedagogici) - Maria Brandi (Risorse umane e qualità) - Gloria Dradi (Pianif. area territoriale) - Paolo Fenati * (Coord. Politiche fiscali) - Paolo Fenati ** (Coord. Politiche fiscali) - Anna Ferri (Strade) - Nadia Freddi (Sportello per i cittadini) - Flavio Magnani (Sportello unico Edilizia) - Vanna Moro (Università e formazione) - Valentino Natali **** (Prog. urbanistica) - Laura Rossi (Ambiente) - Stefano Rossi (Comandante Municipale) - Angela Vistoli **** (Ambiente)
10.956,38 euro 8.458,37 euro 8.316,74 euro 12.347,66 euro 8.458,37 euro 1.524,17 euro 8.004,31 euro 10.247,64 euro 8.458,37 euro 10.076,05 euro 4.879,83 euro 8.220,17 euro 11.355,55 euro 11.966,06 euro 2.438,58 euro
Totale
Dirigenti: il sindaco ne conferma 6 su 8
2015
Le uniche novità per Cultura e Municipale A otto mesi dal suo insediamento, il sindaco Michele de Pascale ha completato la selezione dei nuovi dirigenti del Comune di Ravenna a tempo determinato, collegati al suo mandato (con incarichi triennali e prorogabili fino al 2021). Sono solo due, in realtà, i nuovi, mentre sei sono i confermati: complessivamente i dirigenti scelti dal sindaco a Palazzo Merlato sono così passati dai dieci della passata legislatura a otto. Rispetto al passato è cambiato anche il metodo: mentre il suo predecessore Fabrizio Matteucci aveva nominato diret-
tamente i dirigenti, De Pascale li ha scelti da una terna precedentemente individuata (tramite procedure comparativa) da un’apposita commissione su un totale di 187 candidature pervenute a Palazzo Merlato nell’ambito delle selezioni pubbliche aperte in novembre. La commissione ha poi escluso 23 curricula per mancanza di requisiti e ammesso 98 persone ai colloqui di selezione (tutti i nomi degli esclusi su www.ravennaedintorni.it). Solo due, come detto, le vere novità. Il primo nome è quello di Maurizio Tarantino che assu-
224.433,63 euro * dal 1 marzo al 30 giugno al 40% al Comune di Lugo, dal 1 marzo al 31 dicembre a Ravenna Entrate; ** dal 1 marzo al 31 dicembre a Ravenna Entrate; *** a partire dal 1 aprile; **** fino al 31 maggio
La retribuzione
Il nuovo comandante dei vigili di Ravenna, Andrea Giacomini, in uno foto scattata nel corso di una conferenza quando era a capo dei carabinieri di Cervia
base di un capo area oscilla tra i 72mila e i 77mila euro
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MARZO
MARZO
Chiacchierata con Giorgio Melandri e i suoi 3 Sangiovesi di Modigliana
Azienda Agricola Gallegati
22 MARZO Tenuta Fulcera di Bertinoro
Ravenna Via Tombesi dall’Ova 9/11
me l’incarico di direttore dell'Istituzione Biblioteca Classense e del servizio di Politiche e attività culturali (inclusa quella del Mar). Romano di 57 anni, laureato alla Sapienza, Tarantino ha diretto fino al 2006 la biblioteca dell’Istituto italiano per gli studi storici fondato da Benedetto Croce; dal 2006 al 2008 ha progettato e diretto la Rete delle biblioteche digitali della Regione Campania; dal 2008 al 2014 è stato direttore della Biblioteca Augusta e dirigente delle biblioteche del Comune di Perugia, dove ha in questi giorni anche inaugurato un ristorante insieme alla moglie. Attualmente è docente di informatica applicata alle scienze umane all’Università degli studi di Perugia. Ha all’attivo numerose pubblicazioni in particolare su Benedetto Croce e Niccolò Macchiavelli. In Classense prende il posto dell’attuale dirigente Claudia Giuliani che sta continuando a esercitare il ruolo in attesa appunto della nomina del successore (che entrerà in servizio il 13 marzo), pur essendo in pensione. L’altro nome nuovo è quello di Andrea Giacomini che diventa
INCONTRI A PIÙ VOCI SUL PROGETTO STORIA, ESTETICA, ESPERIENZE
giovedì 2 marzo c/o
POLITICA
ore 18.30
Albergo Cappello
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via IV Novembre 41 - Ravenna
La sala preconsiliare del municipio di Ravenna
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NOMINE DIRIGENTI: LA MAGGIORANZA
Anche il Pri attacca: «Poco coraggio» Le sei riconferme dirigenziali del sindaco (vedi articolo principale) non sono piaciute agli alleati di maggioranza repubblicani che hanno inviato alla stampa una nota firmata dal vice segretario del Pri di Ravenna Stefano Ravaglia e dai consiglieri comunali Giannantonio Mingozzi (ex vicesindaco) e Chiara Francesconi. «Un impegno fondamentale che abbiamo assunto in campagna elettorale (e non solo noi) – dicono dal Pri, che in giunta esprime il vicesindaco Eugenio Fusignani, che è anche segretario del partito – verteva proprio sul rinnovamento dei dirigenti al fine di determinare un vero cambio di passo nella gestione di servizi e settori che richiedono più qualità operativa, velocità nelle scelte ed autorevolezza nel rapporto con i dipendenti e con cittadini, imprese, professioni e tutta l’utenza. Le nomine del sindaco in gran parte non seguono questi principi; si è scelta la strada di una modesta innovazione, confermando per lo più i dirigenti uscenti, dimostrando poco
coraggio e scarso rispetto degli impegni elettorali». Consapevole del ruolo di governo, i consiglieri repubblicani prosguono: «Come forza di governo della città, determinante nel successo del centro sinistra, sottolineiamo la nostra delusione e insoddisfazione, ma facciamo presente che questa vicenda non si chiude con le nomine; verificheremo giorno per giorno se i dirigenti confermati e quelli di nuova nomina, sono consapevoli dell’impegno che li attende e della necessità che il Comune di Ravenna volti pagina in settori che hanno la necessità di ristrutturazioni radicali e tempestivi, negli organici e nelle responsabilità tecniche e amministrative intermedie». E se ciò non dovesse avvenire, Ravaglia, Mingozzi e Francesconi aggiungono che «il vulnus provocato dagli incarichi conferiti in questi giorni, riguarderà i presupposti stessi della coalizione e le condizioni politiche che rischiano di indebolirla, se non si mantengono gli impegni assunti».
NOMINE DIRIGENTI: L’OPPOSIZIONE
Tutti infuriati per le promesse elettorali tradite «Scelta politica alla Classense». In arrivo i ricorsi? comandante del corpo di Polizia Municipale al posto di Stefano Rossi, già in servizio a Pordenone, dove aveva richiesto il trasferimento. Giacomini, 42 anni, marchigiano, è l’attuale comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Cervia-Milano Marittima e ha il grado di capitano. Conferme invece per quanto riguarda Paola Bissi (49 anni) a Economia e Territorio; Maria Brandi (51 anni) alle Risorse umane; Massimo Camprini (45 anni) alle Infrastrutture civili; Flavio Magnani (61 anni) allo Sportello Unico per l’Edilizia; Maria Grazia Marini (56 anni)
al servizio Turismo (che in precedenza era accorpato alla cultura); Laura Rossi (54 anni) a Infanzia, istruzione e giovani. Le retribuzioni lorde degli otto nuovi vertici oscillano da 65mila a 77mila euro all’anno.
IL SINDACO DE PASCALE: «SCELTI I MIGLIORI» In un’intervista al Carlino il sindaco De Pascale replica agli attacchi sulle nomine, sottolineando come a fare la differenza saranno gli indirizzi politici e come siano stati scelti «i migliori dirigenti possibili».
Pioggia di critiche dall’opposizione per le nomine dei dirigenti del sindaco De Pascale. A partire dall’ex capogruppo del Pd Andrea Maestri, oggi in parlamento con Possibile, che parla di «tradimento flagrante delle promesse elettorali» e «pesanti dubbi di legittimità», chiedendo al sindaco di promuovere «un dibattito consiliare aperto per chiarire il percorso che ha condotto a queste nomine». Alberto Ancarani di Forza Italia definisce «una sceneggiata» le promesse di cambiamento della campagna elettorale, sottolineando come peraltro le due novità tra le nomine siano state «inevitabili» e criticando in particolare due conferme: da un lato la dirigente
del servizio Turismo «notoriamente invisa alla gran parte degli operatori del settore» e dall’altro il capo servizio dello Sportello unico dell'edilizia: «si tratta dell'ufficio "bubbone" più grave dell'amministrazione comunale dove le criticità di gestione dei servizi erogati sono da tempo segnalate e irrisolte con cittadini e tecnici privati costantemente vessati». Il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi definisce tutte e otto le nomine «quanto di peggio si possa produrre, per arbitrarietà e condizionamento politico, manipolando l’ordinamento dei Comuni italiani» e poi punta l’attenzione in particolare sul nuovo direttore della Classense, parlan-
do di «nomina politica» e ricordando come non casualmente sia stato lasciato a casa dal Comune di Perugia dopo la vittoria del centrodestra nel 2014. Ancisi denuncia poi l’esclusione dalla terna di figure di alto livello in Italia, per non mettere in imbarazzo il sindaco, e fa intendere come siano in arrivo ricorsi al tribunale da parte di esclusi. A parlare espressamente di ricorsi al Tar è anche il gruppo Cambierà, che in un comunicato parla anche di dirigenti al lavoro «pro domo loro in totale libertà», che in alcuni uffici, come lo sportello unico per l’edilizia e il turismo, «hanno creato dei monopoli decisionali e un pessimo clima di lavoro».
SOCIETÀ
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A sinistra il balcone in via Maggiore della Casa delle donne su cui campeggia lo striscione che invita allo sciopero. A destra una delle immagini simbolo scelta per lo sciopero da Non una di meno a livello nazionale. Tra le forze politiche che hanno dato la propria adesione al momento in cui andiamo in stampa ci sono Sinistra per Ravenna e Sinistra Italiana Ravenna.
DONNE/1
Per un otto marzo politico: sciopero, manifestazione in piazza e abiti fucsia per dire no alla violenza (e non solo) Sarà coinvolta anche Ravenna, grazie all’assemblea che riunisce circa una cinquantina di persone, in gran parte ma non esclusivamente donne, nello sciopero internazionale indetto l’otto marzo sotto lo slogan “Non una di meno”. Una rete nata in Italia dall’unione della rete dei centri antiviolenza, Io Decido e dall’associazione femminista Udi, che ha dato vita lo scorso novembre alla manifestazione del 26 novembre a cui hanno partecipato 200mila persone (tre i pullman solo da Ravenna) e all’assemblea nazionale a Bologna del 4 e 5 febbraio. Da quel movimento è nata la piattaforma in otto punti per declinare anche in Italia lo slogan nato in Argentina e che porterà a scioperi e manifestazioni in 40 paesi nella Giornata internazionale della Donna. Abbiamo incontrato Luana Vacchi e Barbara Domenichini alla Casa delle Donne di Ravenna per capire meglio come si articolerà l’evento sul territorio e le ragioni di questa manifestazione. «Al momento abbiamo l’adesione dei sindacati di base e della Flc Cgil, ma poiché siamo consapevoli che per molte donne non è possibile scioperare o per ragioni contrattuali o perché il loro sciopero metterebbe di fatto in difficoltà altre donne abbiamo pensato anche ad altre varie forme di mobilitazione». Vacchi, insegnante, e Domenichini, dipendente comunale, sciopereranno entrambe. «Anche se – dice Domenichini – mi dispiace doverlo fare aderendo all’iniziativa di un sindacato che non è il mio, visto che non tutta la Cgil aderisce, ma pazienza». Tra le forme alternative di protesta ci saranno anche astensioni simboliche di cinque minuti dal lavoro, come stanno cercando di organizzare alcune avvocate in tribunale coinvolgendo anche il personale amministrativo e chiedendo di poter esporre le ragioni dello sciopero prima delle udienze. Lo stesso avverrà nei prossimi giorni anche prima delle lezioni all’università, a Ravenna. E a tutti gli insegnanti viene chiesto di dedicare nei giorni a ridosso dell’otto marzo una lezione per spiegare il significato storico di questa data, a cui con questa manifestazione si sta cercando di restituire anche un significato politico, più che di festa delle mimose. Ma l’invito forse più importante, per chi sciopera e per chi non può o non vuole farlo, è innanzitutto quello di indossare qualcosa di nero e fucsia (il nero delle donne polacche, spiegano, il fucsia delle americane che manifestano contro Trump) e ritrovarsi tutte e tutti in piazza del Popolo alle 18. Durante la mattina attiviste saranno ai banchetti informativi in centro e all’Esp di Linea
Rosa (la cui sede sarà aperta a chi voglia visitarla dalle 9 alle 15 mentre resterà chiusa nel pomeriggio) e della Cgil e dell’Udi per distribuire i volantini e spiegare le ragioni della manifestazione che nascono originariamente da un no alla violenza sulle donne. Resta forse il dubbio che “Non una di meno” sia un slogan che si concentra molto sul tema della violenza sulle donne e ci si potrebbe chiedere se non sia un modo riduttivo di affrontare la complessa questione della mancata parità fra sessi. In fondo, il diritto alla vita e all’incolumità in Italia non è messo in discussione da nessuno. «In realtà – spiegano le due femministe – si parte dalla violenza sulle donne per parlare di violenza in una serie di altri campi e la manifestazione si basa su una piattaforma articolata in otto punti dove si parla di diritto alla parità sul lavoro, di come le donne sono spesso le prime vittime della povertà, delle difficoltà delle donne migranti, spesso due volte escluse, in quanto donne e in quanto migranti, della tutela alla salute come l’applicazione della legge 194, di educazione, formazione e informazione. Purtroppo il punto è proprio che non si può mai dare nulla di assodato e conquistato per sempre e la situazione è tutt’altro che incoraggiante». Dal 9 marzo il movimento Non una di meno passerà poi alla stesura di una piattaforma nazionale su questi temi che include anche una regolamentazione omogenea e finanziamenti certi per i Centri antiviolenza e il recepimento effettivo della Convenzione di Istanbul, di fatto non applicata, sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Perché la sfida non si ferma qui e Domenichini si dice fiduciosa, nonostante lo scetticismo iniziale, che questa volta l’esperienza possa proseguire positivamente a differenza di quanto accaduto al movimento Se non ora quando, scomparso dal territorio ravennate a seguito di scontri interni di potere tra i vertici. «La differenza che noto maggiormente rispetto alle esperienze precedenti - dice Domenichini - è che qui non sono entrate in contrasto due culture femministe di epoche diverse e il progetto comprende anche uomini e il movimento Lgbt che ha sicuramente contribuito ad allargare i confini e gli orizzonti». «Non a caso - conclude Vacchi - c’è chi definisce quello dell’otto marzo lo sciopero dei generi e dai generi». Federica Angelini
’iniziativa lanciata L dalla
rete “Non una di meno” In programma eventi anche per chi non può aderire
AGENDA STORIE DI DONNE E DI VELI CON GIUSEPPINA MUZZARELLI
CLAUDIA DE LILLO DIVENTA NARRATRICE E PRESENTA ALLA PARI
GLI ARCHETIPI DI FIGURE FEMMINILI CON GIANCARLA TISSELLI A RUSSI
DONNE VOLANTI A VOLTANA: UNA MOSTRA E UN CATALOGO
Gli incontri del mese di marzo, organizzati dal Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna, saranno come di consueto un omaggio alle donne. Venerdì 3 marzo, alle 18 alla Sala D'Attorre di via Ponte Marino, si comincia con il ritorno a Ravenna di Maria Giuseppina Muzzarelli, autrice del volume A capo coperto. Storie di donne e di veli (il Mulino). Muzzarelli, esperta di storia medievale e di storia della moda e del costume, si è soffermata sul velo, indumento leggero e versatile, un tempo caratteristico dell'Occidente, oggi caricato di valori simbolici e religiosi legati al mondo islamico.
Venerdì 3 marzo, alle ore 18.30 Claudia De Lillo in arte Elasti, blogger e giornalista di Repubblica e scrittrice, presenta il suo ultimo libro «Alla pari» (Einaudi) per la rassegna “Quattro chiacchiere al Caffè letterario”, al caffé letterario di via Diaz a Ravenna. La nota blooger abbandona per il momento i panni con cui è conosciuta da tantissimi lettori (e soprattutto lettrici e madri) per raccontare un romanzo epistolare sempre incentrato sulla famiglia e sui rapporti tra i vari membri che la compongono, bambini inclusi. Conduce la giornalista Silvia Manzani.
L’associazione Linea Rosa e il Comune di Russi, in collaborazione con il Teatro del Libero Labirinto, propongono per venerdì 3 marzo alle 20.30 nella sala P.F. Ravaglia del Centro Culturale Polivalente in via Cavour 21, una serata dedicata alla figura della donna vista tramite gli archetipi di divinità femminili della mitologia antica, attraverso la lettura e l’interpretazione del testo di Jean Shinoda Bolen “Le dee dentro la donna”. Introduzione a cura della psicologa Giancarla Tisselli.
Inaugura sabato 4 marzo alle 18 nel salone nobile di Villa Ortolani a Voltana la mostra fotografica e documentaria “L’altra metà del cielo. L’epopea delle donne volanti”. Per l’occasione saranno illustrate la mostra e il relativo catalogo che documentano l’avventura di una cinquantina aviatrici a partire dal 1909 fino ai giorni nostri, provenienti da numerosi Paesi, dagli Stati Uniti all’Europa. Non mancheranno alcune celebrità, vere e proprie stelle come Amelia Earhart, forse la più nota tra le pioniere del volo al femminile. La mostra, a ingresso libero, rimarrà aperta fino a domenica 12 marzo, tutti i giorni dalle 10 alle 12.30.
INCONTRI A PIÙ VOCI SUL PROGETTO STORIA, ESTETICA, ESPERIENZE
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SOCIETÀ
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via IV Novembre 41 - Ravenna
DONNE/2
GIORNALISMO
DONNE/3
L’INCONTRO
CON DOMENICO RIMANDATO AL 21 MARZO
Festa a Lido Adriano con il concerto di Nico e la sfilata della Cuciria
QUIRICO
L’incontro previsto a Palazzo Rasponi, a Ravenna, con l’inviato di guerra Domenico Quirico per martedì 7 marzo è stato rinviato a martedì 21 marzo alle 18. Lo rende noto l’associazione Onnivoro che organizza l’evento in collaborazione con l’assessorato all’immigrazione di Ravenna spiegando che il giornalista è stato improvvisamente chiamato per andare in Turchia.
Un otto marzo per l’arte al Mic di Faenza Per celebrare l’8 marzo il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, alle 18.30, propone un’inedita visita guidata aperitivo all’interno della mostra “Ceramica déco, il gusto di un’epoca” su “La ceramica Déco e le figure femminili”. Sempre a Faenza, a Palazzo Milzetti l’otto marzo sarà gratuito per tutte le donne e alle 16.30 si terrà una guida dedicata alla donne che compaiono nelle decorazioni del palazzo.
Domenica 5 marzo a partire dalle 16 al Cisim di Lido Adriano si festeggia la Festa delle Donne a Lido Adriano. Durante tutta la giornata sarà presente il Mercatino del Riuso e musica, balli e canti di tradizione, a cura di Cisim. Dalle 16.30 ci sarà inoltre la sfilata a cura di Sartoria Creativa ed Emotiva di Villaggio Globale accompagnata dalla voce di alcune donne di Lido Adriano, che leggeranno brani di romanzi e poesie. In biblioteca al Cisim sarà fatto un laboratorio creativo di cucito a cura di Coop Libra e La Cuciria. A seguire sarà offerto un aperitivo per tutti i partecipanti e le partecipanti. Chiuderà il pomeriggio, il concerto della cantautrice romagnola Nico Note, live in consolle ogni volta diverso, con forti momenti di improvvisazione dal vivo, caratterizzato dallo stile indefinibile che contraddistingue la magnetica voce/presenza di Nico Note. La cantante propone un universo sonoro che spazia nei suoi archivi personali, mescolando brani originali a cover da Tuxedomoon a Robert Schumann.
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DONNE/4
DONNE/5
“LASCIAMI ANDARE” ALL’ACCADEMIA
UNA SU TRE DEL MASINI
L’8 marzo alle 11.30 all'Accademia di Belle Arti, si terrà l'evento conclusivo di "Lasciami andare", che ha portato gli studenti a riflettere sulla violenza alle donne attraverso il disegno. Sarà allestita una stanza con disegni di rose ferite ed è previsto un evento performativo con Rosetta Berardi, in collaborazione con Linea Rosa e aperto alla cittadinanza in via delle Industrie 76 a Ravenna.
Per la rassegna Il Cinema della Verità al Ridotto del Teatro Masini di Faenza mercoledì 8 marzo alle ore 21 è prevista la proiezione di Una su tre di Claudio Bozzatello, docu-film scritto da Nerina Fiumanò, Stefano Villani, Antonio De Luca e Michele Maggi e che vede la partecipazione di grandi attrici della scena italiana quali Angela Finocchiaro, Ottavia Piccolo e Debora Villa. Una su tre è stato presentato anche al Festival dei Diritti Umani di Barcellona. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con S.O.S. Donna. L’ingresso è gratuito.
AL RIDOTTO
UNIVERSITÀ PER GLI ADULTI Dalle elezioni al giornalismo locale: quattro incontri L’università per la formazione permanente degli adulti “Giovanna Bosi Maramotti” propone “I pomeriggi del Gufo”: un ciclo di conferenze che si svilupperà in quattro incontri nel mese di marzo. Quest’anno si parlerà di fatti, misfatti, voti e volti di storia ravennate. Le conferenze, gratuite, sono aperte a tutta la cittadinanza e si terranno alle 17 alla Sala D’Attorre di Casa Melandri in via Ponte Marino 2, a Ravenna. Si comincia giovedì 2 marzo con lo storico Alessandro Luparini che parla de “Le elezioni amministrative a Ravenna dal 1946 ai giorni nostri”. Martedì 7 marzo, Guido Ceroni intervista Piergiorgio Carloni, Fausto Piazza, Lorenzo Tazzari su “Fare giornalismo in provincia, cronache, storie e vicende del giornalismo locale”. Giovedì 16, Franco Gàbici parlerà di fatti e personaggi della vecchia Ravenna, mentre chiude, il 21 marzo, il giornalista e autore Nevio Galeati con “Indagini imperfette”, trent'anni di omicidi in provincia di Ravenna.
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SOCIETÀ
10 di Luca Manservisi
Titta patrimonio di Ravenna. Magari qualcuno potrà pure scandalizzarsi, ma difficile dare torto al Comune, che ha concesso il patrocinio al concerto-evento del 12 marzo al teatro Socjale con questa sorta di giustificazione, organizzando anche una conferenza stampa per l’occasione in municipio. «Mi hanno fatto sentire importante», ci dice Giuseppe Tittarelli, di fronte a un succo di frutta, al bar. Giuseppe, in arte Titta, per tanti ravennati è ancora “il dottore dell’amore”, un piccolo mito di provincia che al Socjale festeggia i suoi primi 25 anni di carriera. Da cantante (e basta, perché «non so suonare nulla») di rock demenziale, che ha costruito il suo mito grazie a testi quasi sempre a sfondo sessuale, «non troppo volgare però – ci tiene a precisare – con la parolaccia solo quando viene naturale, da buon romagnolo». Sicuramente le sue canzoni possono non piacere, per usare un eufemismo – a Tredozio il sindaco ha fatto affiggere in paese il giorno dopo un suo concerto dei manifesti di scusa a «tredoziesi e villeggianti» per lo spettacolo scandaloso –, ma non c’è probabilmente un solo altro artista locale che sia riuscito come lui a regalare almeno un ricordo divertente a migliaia di ravennati, di quelli in particolare cresciuti negli anni Novanta. Prima ancora di diventare Titta, Giuseppe inizia a scrivere le canzoni «per gioco» nel 1992, poco più che ventenne, una volta abbandonata l’ambizione di fare l’attore (e due anni di scuola di teatro a Roma), insieme all’amico di allora, e vicino di casa, Roberto “Roda” Rotondi. Quella prima cassetta piace agli amici e così in quello stesso anno arriva il primo concerto, in un bar di Godo. «Tremendo dal punto di vista musicale, ma divertente, per noi e per il pubblico». Tanto che al concerto successivo – al teatro Socjale, non per niente scelto come location per questo anniversario, 25 anni dopo – vincono il premio del pubblico del concorso per band
IL PERSONAGGIO
Titta, un mito di provincia: «Quella volta che il sindaco si scusò con i turisti per un nostro concerto...»
cantante “demenziale” festeggia il 12 marzo Iallteatro Socjale i suoi primi 25 anni di carriera emergenti organizzato dall’Arci. Il gruppo di Titta, in quel momento, si chiamava ancora Cerebrolesi, «ma abbiamo pensato che avrebbe potuto offendere qualcuno». E così, al momento di creare una vera e propria band, due anni dopo, nascono le Fecce Tricolori. Il 1994 è anche l’anno del loro primo album, omonimo, che vederlo adesso su Spotify, con tanto di bollino “Il gruppo rock che piace anche alle mamme”, fa un certo effetto.
“Telepippa” (su un ragazzo sorpreso a masturbarsi dal padre) e “Figlio di butano” (una ballata «intima», nata nel camerino del Socjale), di quel debutto, sono ancora tra le canzoni a cui Titta dice di essere più affezionato (insieme a un altro pezzo storico come “Pane e prosciutto”, in cui si narra invece delle vibrazioni positive della “passera”, citando testualmente...). «Da dove nascono i miei testi? Dall’ironia. Anzi, dell’autoironia, in quei primi tempi
Titta ai tempi delle Fecce con Giuliano Guerrini, con cui collabora ancora oggi
volevamo parlare soprattutto di sesso, ma dal punto di vista degli sfigati come noi, di chi non riusciva a scopare: paradossalmente poi quando abbiamo iniziato a cantare quelle cose è arrivata anche la gnocca... Ricordo che telefonavano a casa per cercarmi, ma rispondeva mio padre perché io ero sempre fuori, peccato non ci fossero ancora i cellulari». Del 1994 è anche il primo tour italiano, anche se Titta il successo lo ha ottenuto a Ravenna. «Non abbiamo mai avuto una vera distribuzione nazionale, quando ci siamo approcciati con case discografiche vere si è sempre creato fin da subito il problema dei testi, di togliere una parolaccia, sostituirne un’altra. Non ne avevamo voglia. Non ce ne fregava niente, volevamo solo divertirci e già trovare gente che ci pagasse per suonare, all’inizio, ci sembrava incredibile. Ricordo ancora la prima volta che successe, 50mila lire a testa alla Ca’ Bruna. Non pensavamo che poi sarebbe diventato una sorta di mestiere...». Tra i concerti da ricordare, quello del 1995 per il Primo Maggio in una piazza del Popolo affollatissima e quello alla festa dell’Unità di fronte a 5mila persone, ma anche in vari locali in “trasferta”, in Lombardia e Veneto, dove Titta continua ad avere un certo seguito. «Poi c’è stato il caso di Torino, dove siamo finiti a suonare al parco del Valentino in un momento in cui era frequentato solo da spacciatori, delinquenti e prostitute. Durante le prove venne un tipo a parlarci con una pistola sotto il piumino e alla sera il pubblico era più che altro composto da ubriachi,
oltre a una coppia di nostri fan che ci avevano conosciuto in una vacanza al mare. Appena finito il concerto c’è stata una retata con diversi arresti: ci piace pensare che i poliziotti abbiano aspettato la fine perché si stavano divertendo...». Anche Titta e le Fecce furono arrestati, una volta, ma solo per finta. «Ci eravamo inventati una bufala radiofonica, d’accordo con il dj, facendo credere agli ascoltatori che ci avevano arrestato a Bucarest per istigazione all’omosessualità...». La festa di Pieve Cesato con il prete, invece, era vera. «Ci avevano invitato a sostituire un gruppo che aveva dato forfait a una manifestazione cattolica. Durante il concerto ho iniziato a non sentire più la mia voce, nonostante l’impianto funzionasse benissimo: beh, abbiamo poi scoperto che era il fonico, a ogni parolaccia abbassava il volume, per non far sentire nulla al prete...». La storia delle Fecce finisce dopo circa 12 anni. «Non ci parliamo più da allora e preferisco non tornare sull’argomento». Resta il fatto che le ex Fecce hanno tentato di sostituire Titta senza successo, mentre Titta continua tuttora a fare dischi, coadiuvato per la composizione della parte musicale dall’unico membro storico che lo ha seguito, il chitarrista Giuliano Guerrini. Il nuovo album, il quarto solista, esce (per una nuova etichetta, la Pms Studio) proprio il 12 marzo, si chiama Canzoni di provincia. «Lo presenterò nella prima parte del concerto al Socjale, mentre nella seconda ci sarà spazio per i pezzi vecchi, con coriste, foto, video realizzati per l’occasione...». E fan in arrivo appositamente anche da Lecce... «In molti verranno da fuori, per questo lo facciamo di pomeriggio». Il rapporto con il pubblico, d’altronde, è sempre stato molto stretto. «A parte le groupie, la cosa bella è che io non ce l’ho fatta, ma alcuni si sono sposati dopo essersi conosciuti ai miei concerti. Sono nate amicizie. Altri li vedo a distanza di anni e mi dicono che ora a sentirmi vengono i loro figli. E in effetti li noto tra il pubblico, diversi ragazzini...».
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PRIMO PIANO PROCESSO BLACK MONKEY/1
«Io non sono un boss né un maffioso in quanto è riscontrato da oltre 100 magistrati che in 30 anni mi hanno indagato per maffia e sono sempre stato assolto». Usava con convinzione la doppia effe nella lettera che inviò nel 2015 dal carcere di Parma alla nostra redazione (vedi pagina accanto) per lamentarsi di quello che avevamo scritto. Il 22 febbraio scorso, a distanza di due anni da quella lettera, il tribunale di Bologna ha condannato in primo grado il 56enne Nicola Femia, detto Rocco o il corto, a ventisei anni e dieci mesi di carcere ritenendolo colpevole del reato previsto e punito dall'articolo 416 bis del codice penale: associazione di tipo mafioso, con una effe. E se la sua è la condanna più alta, addirittura superiore ai 24 anni chiesti dall'accusa, tra le ventitré sentenziate nel processo Black Monkey, è un indizio sul suo ruolo: secondo i pm dalla direzione distrettuale antimafia di Bologna (sostituto procuratore Francesco Caleca) era a capo di una associazione di stampo ‘ndranghetista che aveva il suo core business nella gestione truccata di slot machine e giochi online (1.500 le schede contraffatte in circolazione), in EmiliaRomagna e non solo. I proventi, sempre secondo la Dda, venivano in seguito riciclati in altre attività come alberghi o con l’acquisto di case, auto e quote bancarie, attraverso società fittizie create ad hoc e con la complicità di imprenditori del settore e prestanome. Il cuore finanziario del clan gravitava attorno Bologna e verso l'Emilia ma il cervello aveva radici ravennati: Femia e la famiglia vivevano da tempo tra Sant'Agata sul Santerno e Conselice. E nella Bassa
Associazione mafiosa, condanne pesanti Il cervello del clan Femia stava nella Bassa In totale oltre 170 anni di carcere: prima sentenza in regione per il 416 bis, riconosciuti metodi ‘ndranghetisti. Milioni di euro dalle slot truccate. Il capo arrivò a Sant’Agata nel 2002 Secondo l’accusa erano oltre 1.500 le schede contraffatte installate in slot machine che consentivano al clan Femia grandi entrate
NEL DETTAGLIO TUTTI
vivevano anche altri sei dei condannati. Il presunto boss è originario di Marina di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) ma nel 2002 si trasferì a Sant'Agata, dove dal 1998 viveva già il fratello Franco detto il bersagliere, per scontare un provvedimento di obbligo di firma. Le indagini sono partite nel 2010 dalla denuncia di un immigrato residente a Bologna, che dopo esser stato pestato da componenti dell’associazione per una questione di
I NOMI ALLA SBARRA A
BOLOGNA
Francesco Agostino: 7 anni e 2mila euro di multa. Domenico Cagliuso: 15 anni e 6mila euro. Giannalberto Campagna: 12 anni e due mesi. Manuele Cappiello: 3 anni e 600 euro. Daniele Chiaradia: 3 anni. Massimiliano Colangelo: 4 anni e 3mila euro. Luigi Condelli: 8 anni e 9 mesi. Filippo Crusco: 3 anni. Letizia Cucchi: 2 anni e 600 euro. Guendalina Femia: 10 anni e 3 mesi. Nicola Femia: 26 anni e 10 mesi. Rocco Maria Nicola Femia: 15 anni e 6mila euro. Viktoriya Khmelevskaya: 2 anni. Calogero Lupo: 5 anni. Giuliano Maccari: 4 anni. Ettore Negrini: 7 anni e 2 mesi. Virgilio Petrolo: 7 anni e 2mila euro. Massimiliano Rizzo: 3 anni e 6 mesi. Rosario Romeo: 9 anni. Teresa Tommasi: due anni e sei mesi e 800 euro. Guido Torello: 9 anni. Valentino Trifilio: 8 anni e 9 mesi. Salvatore Virzì: 7 anni e tre mesi.
debiti ha raccontato tutto alle forze dell’ordine. A gennaio 2013 la prima retata: una trentina di arresti, tra cui anche il capo, per custodia cautelare e beni sequestrati per
un valore di 90 milioni di euro. Il processo si è chiuso dopo quasi tre anni di dibattimento: Femia rispondeva, oltre che di associazione mafiosa (contestata ad altre tredici
persone), anche di altri reati tra cui estorsione, frode informatica, intestazione fittizia di beni, corruzione. Mano pesante dei giudici anche nei confronti dei figli (dieci anni e tre mesi per Guendalina, quindici anni per Rocco Maria Nicola) e del genero (dodici anni e due mesi a Giannalberto Campagna). In totale con gli altri diciannove condannati si arriva a oltre 170 anni di reclusione. Tra i presunti fiancheggiatori locali del sodalizio spicca la coppia
PRIMO PIANO
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13 PROCESSO BLACK MONKEY/2 composta da un brigadiere della guardia di finanza di Lugo e il commercialista Ettore Negrini di Massa Lombarda. Per il secondo è arrivata la condanna a sette anni mentre il primo è tra i sette che scelsero l’abbreviato arrivando a un’assoluzione. Il militare era accusato di aver messo al corrente Femia, direttamente o attraverso Negrini (all’epoca presidente della squadra di basket di Massa Lombarda di cui Lo Monaco era allenatore), di notizie relative all’inchiesta o ad accertamenti fiscali. Mai finora in Emilia-Romagna era arrivata una sentenza per questo reato e con queste dimensioni. Il peso di questa sentenza, che in molti hanno definito storica, sta infatti proprio nell'aver accolto l'impianto accusatorio della procura: nella requisitoria il pm ha insistito su un potere intimidatorio autonomo del gruppo, tipico a suo avviso delle nuove formazioni di 'ndrangheta, presenti nelle regioni del Nord. Caleca ha tratteggiato il sistema Femia, parlando di centri di potere, rapporti con le associazioni ’ndranghetiste, forza intimidatoria, rincorsa alla ricchezza e attenzione agli organi di stampa per come venivano descritti i componenti del gruppo. Così è stato confermato il 416 bis, ribaltando le precedenti pronunce dei giudici sul caso Black Monkey. Nel processo in rito abbreviato relativo alla stessa inchiesta – tenutosi nei confronti di altri imputati negli anni passati – pur essendo state pronunciate molte condanne (otto sono arrivate alla conferma della Cassazione), era tuttavia caduta l’accusa di associazione mafiosa e tutte le aggravanti mafiose. Andrea Alberizia
«A Ravenna c’è la mafia, senza se e senza ma» Il commento dell’associazione Libera di don Ciotti: «Finora si negava per non spaventare i turisti» L’EVENTO LA SETTIMANA DELLA LEGALITÀ
Dal 13 al 20 marzo Libera Ravenna organizza la Settimana della legalità con la collaborazione e il contributo dei Comuni di Ravenna, Cervia, Lugo, Castel Bolognese e Faenza. Sono previsti incontri riservati alle scuole e altri pubblici, spettacoli teatrali, reading. Saranno ospiti magistrati e esponenti dell’antimafia. Il programma è in definizione (per i dettagli consultare la pagina Facebook dell’associazione).
«Diverse volte nel corso degli anni ci hanno detto che stavamo sentenziando senza le basi, adesso invece lo dice anche un tribunale: abbiamo tolto i se e i ma che ci hanno accompagnato negli anni e si può affermare che sul territorio provinciale di Ravenna esiste la mafia». Il coordinamento ravennate di Libera, l’associazione fondata nel 1995 da don Luigi Ciotti che si occupa di sensibilizzazione e contrasto al fenomeno delle mafie, commenta l’esito di primo grado del lavoro svolto dalla Dda e dalla guardia di finanza. Ma quando la faentina Debora Galassi, referente provinciale per l'associazione, dice che si possono togliere i se e i ma non lo fa per voglia di rivalsa. Lo fa perché è convinta che sgombrare il campo dalle incertezze possa solo far bene al territorio, possa dare più forza al suo lavoro volontario e a quello di tanti altri che come lei si impegnano. «Adesso le cose cambiano. C'è una sentenza di primo grado che dice che Femia è mafioso. Quando andiamo nelle scuole a incontrare i ragazzi potremo aggiungere nomi e cognomi alle storie raccontate finora senza certi dettagli». A prima vista sembra una differenza da poco perché è vero che la sostanza rimane la stessa. E invece contestualizzare è importante: «Per entrare davvero nella testa delle persone deve arrivare il messaggio che la mafia è più vicina a noi di quanto si possa pensare. Faccio un esempio: tra i condannati di Black Monkey c'è il commercialista Ettore Negrini. Che era un professionista come tanti altri e magari era il commercialista di un genitore, di un conoscente. Senza quel nome mancava un tassello».
E il lavoro da fare è ancora tanto. Perché facendo un intervento in una seconda media di Cervia può capitare di trovarsi di fronte a una alunna che faccia notare come la mafia dia lavoro: «È successo. E va capito quel discorso. E le va spiegato che quel lavoro solo all'apparenza è sano». Per chi spende ore del suo tempo libero cercando di migliorare la sensibilità della società su certi temi, una giornata come quella della sentenza non si poteva vivere senza trasporto: «Abbiamo stappato una bottiglia e quel giorno ero contenta. Perché l'affermazione di certi concetti in un'aula di tribunale significa molto. E poi è una sentenza che ti aiuta a riappropriarti del senso di appartenza allo Stato». Il responsabile regionale di Libera, Daniele Borghi, ha seguito tutte le udiende del processo Black Monkey: «Le condanne per 416 bis non venivano date finora perché per individuare la presenza mafiosa si cercavano le metodologie classiche di una criminalità che ormai esiste forse solo nelle rappresentanzioni teatrali. Oggi la malavita si è adattata alla modalità dilavoro delle nostre regioni». Non è finita qui, dice Borghi: «Ho l'impressione che il cambio di approccio degli inquirenti faccia sì che eusto sia solo il primo di una serie di processi che cambieranno la fotografia della criminalità emiliano-romagnola». E costringe i negazionisti a rivedere le proprie posizioni: «La costa romagnola è piena di questi signori legati alle cosche. Per troppo tempo si è negata l'esistenza della mafia per non spaventare il turista che non vuole andare in vacanza dove c'è la mafia». (and.a.)
IN REGIONE
PROCESSO BLACK MONKEY/3
Dal carcere la lettera del capo clan alla nostra redazione «Non sono un boss. Nessuna minaccia al giornalista Tizian» Nell’aprile del 2015 Nicola Femia, in carcere a Parma dal 2013, scrisse di suo pugno una lunga lettera al nostro direttore e alla nostra redazione. Sul nostro sito, anche con l’intervento dell’associazione Gruppo dello Zuccherificio che da tempo si occupa di sensibilizzazione su questi temi, avevamo segnalato la presenza della famiglia calabrese sul territorio e i suoi collegamenti con zone grige dell’economia. Come si dice in questi casi, riceviamo e pubblichiamo alcuni stralci di quella lettera, cercando di restituire più possibile l’esatta trascrizione del testo. Precisiamo solo che gli allegati a cui fa riferimento Femia non sono mai arrivati e non ci risultano querele nei nostri confronti. Carissimo e illustrissimo signor direttore Fausto Piazza, vengo a lei con questa mia visto gli articoli del Gruppo dello Zuccherificio che infangano con calunnie il mio cognome. Le spiego come stano le cose. Ho dato mandato ai miei avvocati per proteggermi in ogni sede opportuna dalle vostre calunnie in quanto io non sono un boss ne un maffioso in quanto è riscontrato da oltre cento magistrati che in 30 anni mi hanno indagato per maffia e sono sempre stato assolto con formula ampia. Faceva bene ad accertar-
si e a riscontrare ciò che gli hanno suggerito di scrivere sui vostri articoli la concorrenza di certe aziende del settore slot della Romagna che a lei o chi per lei gli hanno riferito certe calunnie, anche sulle minacce al signor Tizian vostro collega. Le invio una copia dell’esposto fatto da me l’1 agosto 2014 alla procura della Repubblica di Bologna al ministro Alfano e al direttore del quotidiano Libero che a oggi dopo otto mesi non è stata archiviata. Il sottoscritto non ha mai minacciato il signor Tizian ma ha solo chiamato tre legali per diffidarlo. Se chiamare un avvocato per diffidare un calunniatore nelle sedi opportune per lei o per altri è minaccia fate bene prima a studiare il codice penale. [...] Le invio altra copia di altra denuncia fatta da me il 13 giugno 2014 alla procura di Bologna per il giornale l’Espresso e il suo giornalista Lirio Abbate per le calunnie dette nei miei confronti. Le allego altra denuncia da me fatta contro Libera Informazione e del suo giornalista Santo Della Volpe in data 18 settembre 2014. Così signor dottor Fausto Piazza si vada a informare queste mie denunce a che punto sono visto che io le dico fatti reali e non fantascienza si vada a prendere il mio certificato penale e integrale e veda che dal 1979 a oggi non sono mai stato condannato per maffia e ne sono stato vicino ad ambiente ndranghetisti in quanto sono stato assolto con for-
mula ampia e risarcito dallo Stato nel febbraio 2007 con una cifra importante. Se lei e il Gruppo dello Zuccherificio siete persone oneste si vada a informare per ogni denuncia che ho fatto alla procura di Bologna. E se siete onesti chiedete scusa e fate denuncia pubblicamente a chi vi ha fatto scrivere queste calunnie compreso il vostro collega signor Tizian Giovanni che dovrebbe solo vergognarsi, lui e chi l’ha proposto per la scorta in quanto ci sono migliaia di famiglie che muoiono di fame. [...] Io credo che al posto di Tizian qualsiasi persona si vergognava a camminare con una scorta senza che mai nessuno lo abbia minacciato. È stato ascoltato come teste dal pm Caleca e ha detto testuale parole che lui non è mai stato minacciato da me a voce, non per telefono ne tramite terze persone. Signor dottor direttore Fausto Piazza, vada a visionare la trascrizione dell’interrogatorio del signor Tizian Giovanni dove conferma che non ha mai subito una minaccia da me ne da altre persone per me. Se siete onesti nei confronti degli italiani onesti che lavorano e pagano le tasse, pubblicate nei vostri articoli la realtà, non calunnie e millanterie. Con ossequi Carcere di Parma, 17 aprile 2015 Femia Nicola
APPROVATO
IL TESTO UNICO CONTRO LE INFILTRAZIONI : IN TOTALE 49 ARTICOLI
L’assemblea legislativa regionale dell’Emilia Romagna ha approvato quattro mesi fa il progetto di legge per il Testo unico per la promozione della legalità. Nel provvedimento di 49 articoli – una forte semplificazione normativa rispetto ai 170 complessivi di tutte le leggi approvate in questi anni dalla Regione in materia – sono diverse le nuove misure previste: fra le più importanti, la lotta all’usura, compresa quella connessa al gioco d’azzardo patologico, con la proibizione di installare apparecchi vicino a luoghi frequentati da giovani e assistenza alle vittime degli strozzini e del racket; un forte controllo sugli appalti, con un maggiore utilizzo del Rating di legalità e l’estensione dell’Elenco di merito a tutte le aziende e non solo a quelle del comparto edile; la tutela occupazionale per il personale di aziende sottoposte a interventi giudiziari, maggiore sicurezza sul lavoro e azioni di prevenzione e contrasto della corruzione.
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IL PATRIMONIO
L’INIZIATIVA
Undici immobili confiscati in provincia
Online il progetto “Mafie sotto casa”: un archivio delle infiltrazioni in regione
Una mappa per orientarsi tra la criminalità
In provincia di Ravenna risultano undici immobili confiscati alla mafia. Il riepilogo si trova nella mappatura dell’Emilia Romagna (consultabile online a www.mappalaconfisca.com) realizzata nel 2014 dall’architetto di Bologna, Federica Terenzi, come lavoro conclusivo per il master Pio La Torre in “Gestione e riutilizzo di beni confiscati” dell'università di Bologna. Quando il sito andò online gli immobili erano sette. Per ognuno una scheda dettagliata. Un lavoro pensato per essere in costante aggiornamento e nato con un duplice intento: «Una fonte di informazioni per il cittadino, un punto di incontro per le istituzioni», ci disse l’architetto. Con la speranza di evitare il protrarsi di situazioni paradossali: «Capita che ci siano Comuni che non sanno di beni confiscati nel loro territorio perché gli enti sono un po’ compartimenti stagni e non sempre c'è condivisione delle informazioni». La confisca è l'acquisizione coattiva, senza indennizzo, da parte della pubblica amministrazione di beni di chi ha commesso un reato. Per quanto riguarda la confisca di beni dal patrimonio di organizzazioni criminali è l'esito di un procedimento lungo a volte anche una decina di anni che solitamente inizia con un sequestro preventivo in fase di indagini. A quel punto il bene viene affidato alla gestione di un amministratore giudiziario che ne cura ogni aspetto per la sua conservazione. Fino a quando non arriva una sentenza in tribunale con una dichiarazione di confisca il bene può essere restituito al destinatario della misura preventiva. Dopo la confisca il bene entra nel patrimonio statale e lo Stato lo può utilizzare direttamente (ad esempio per le forze dell’ordine o per uffici pubblici) oppure viene dato al Comune che può scegliere: mantenerlo nel suo patrimonio riutilizzando in prima persona (biblioteche, scuole...) oppure assegnarlo ad altri enti tramite bando pubblico (di solito associazioni o cooperative) che possano dimostrare di poter gestire anche economicamente (proprietà sempre del pubblico).
Via Mariani, 1 Ravenna Centro Storico
Il primo strumento per orientarsi in un territorio nuovo è una mappa. Anche se ci si deve orientare nei nuovi territori di conquista della criminalità organizzata. Con questo spirito è nato “Mafie sotto casa”, progetto portato avanti da un gruppo di volontari e associazioni dell’Emilia Romagna per tenere un archivio memoria di tutti gli avvenimenti collegabili a fatti di mafia. Una vera e propria mappa online della regione (www.mafiesottocasa.com) con un’icona specifica per ogni delitto: beni confiscati, roghi dolosi, minacce a giornalisti e amministratori, processi solo per citare alcune delle categorie. Tra i volontari del progetto andato online a metà novembre c’è il ravennate Massimo Manzoli, da tempo anima dell’associazione Gruppo dello Zuccherificio, ma l’idea viene dalla 25enne Rebecca Righi di Carpi: «Nasce tutto con l’intenzione di essere uno strumento piuttosto che un fine: un mezzo per tenere traccia di quei fatti che servono a dare il resoconto della presenza mafiosa, un mezzo a disposizione della società civile». E in tre mesi si sta già realizzando l’auspicio dei promotori: «Arrivano segnalazioni e proposte e ci fa piacere. Da questi nasce ad esempio la decisioni di introdurre la categoria dei reati ambientali e la volontà di tradurre il sito in inglese puntando a essere accessibile agli immigrati, che vivono il nostro territorio e spesso sono le fasce più deboli esposte alle mosse della criminalità». Il sito ha levato il velo ufficialmente nel corso di una serata a Bagnacavallo, nella Bassa Romagna che ha visto proliferare il clan Femia: «Per la mia espe-
Alcuni dei volontari del progetto “Mafie sotto casa”. L’idea nasce da Rebecca Righi, seconda da sinistra
NELLE SCUOLE IL GRUPPO
DELLO
ZUCCHERIFICIO
AL LICEO
«La mafia teme la scuola più della giustizia. L’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa». Queste parole di Antonino Caponnetto, fondatore del pool antimafia di Palermo, hanno ispirato i progetti che il Gruppo dello Zuccherificio, associazione attiva nell’attività di sensibilizzazione della società contro il diffondersi della malavita organizzata, ha portato nelle scuole di Ravenna e provincia negli ultimi anni. Per informare e stimolare riflessioni, il Gruppo ha raccontato ai ragazzi quali organizzazioni mafiose sono presenti in Italia, i luoghi e i settori in cui operano. I volontari dell’associazione hanno raccontato agli studenti delle scuole superiori la mafia violenta, i colletti bianchi e la cultura mafiosa, le infiltrazioni al nord e in Emilia Romagna, cercando ogni volta di portare esempi concreti di attualità. Gli incontri con le scuole ricominceranno in aprile: primo appuntamento al Liceo Classico Alighieri di Ravenna e, a maggio, alla scuola media Baccarini di Russi. Si parlerà di gioco d'azzardo, prostituzione e caporalato, ma soprattutto di Nicola Femia e della sentenza Black Monkey
rienza ho notato che quando si parla di infiltrazione mafiosa in luoghi così piccoli come Conselice si fa fatica ad accettare l’idea che l’avevi nel cortile di casa. Quando la dimensione del luogo coinvolto è più grande viene più spontaneo. I territori sperimentano la fatica di riconoscere al proprio interno la presenza radicata. Se il contesto è piccolo è più difficile accettare con senso critico». Anche Righi, come i tanti impegnati da volontari in questi progetti, ha accolto con un sollievo la sentenza Black Monkey: «Una condanna non scontata perché nei processi in abbreviato non era passata l’associazione mafiosa. Sappiamo che parliamo di primo grado e tutto può essere ribaltato però restare sempre la traccia di un tribunale che ha affermato quello che noi dicevamo da tempo a dimostrazione che non erano solo nostre convinzioni». (and.a.)
Al Caffè del Teatro GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
8 MARZO Colazione e coccole Colazione con produzione propria di brioches
Aperitivo Pranzo cucina tradizionale romagnola, rivisitata con produzione propria
Apericena prima del tuo spettacolo al teatro Alighieri
Cena con proposte di stagione
con un omaggio floreale
Aperitivo dalle ore 19:30 tutte le donne saranno accolte con un entrè di Franciacorta Rosè
Cena dalle ore 20:00 menu alla carta con proposte speciali
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L’INTERVISTA
L’uomo che ha tolto il foraggio alle mafie
A Ravenna il presidente del Parco dei Nebrodi,
Giuseppe Antoci, che ha creato un protocollo per assegnare i pascoli: «Noi onesti siamo di più» Per la mafia era un business facile e redditizio. Versando un canone irrisorio alla Regione Sicilia, le famiglie di Cosa Nostra ottenevano il rinnovo della concessione di pascoli sterminati nella riserva naturale da 86mila ettari del Parco dei Nebrodi garantendosi l’accesso a una pioggia di milioni di fondi europei. Poi nel 2013 il presidente della Regione, Rosario Crocetta, interrompe un decennio di commissariamento del parco e chiama Giuseppe Antoci alla presidenza: cambiano le regole per l’assegnazione delle terre e si chiudono i rubinetti per la mafia. Ma cambia anche la vita di Antoci: minacciato dalla malavita e sotto scorta. Sarà a Ravenna il 4 marzo in un incontro pubblico compreso nel calendario di iniziative chiamato “Il viaggio legale” (vedi articolo in basso). Presidente Antoci, a maggio del 2016 un commando armato ha bloccato per strada la vettura su cui lei viaggiava e ha cominciato a sparare. Cosa le ha lasciato quella notte? «Mi sono salvato grazie all’auto blindata e all’intervento della scorta. Mi porterò dietro per sempre la grande riconoscenza nei loro confronti. Ma anche la voglia di non fermarmi. Il mio approccio non è cambiato». Da molto tempo la malavita non premeva il grilletto contro un uomo delle istituzioni. Cosa può aver innescato un’azione così violenta? «La mafia non attaccava un uomo delle istituzioni dalla stagione delle stragi. È accaduto perché ormai è chiaro che abbiamo messo le mani in tasca a Cosa Nostra, con la legalità abbiamo messo un freno a una delle fonti di finanziamento più importanti che da anni garantiva risorse e su cui nessuno aveva mai fatto ordine. Scoperchiare il pentolone ha scatenato una reazione forte da parte delle associazioni mafiose». Il quadro di regole che ha riordinato l’accesso ai fondi europei per l’agricoltura è diventato il Protocollo Antoci. Abbassare da 150mila euro a zero la soglia per cui è necessario il certificato antimafia è stata una svolta importante. «Il protocollo ha scompaginato i loro piani e sta dando risultati: le interditttive antimafia fioccano, le revoche arrivano e chi ha fatto ricorso in tribunale ha perso». La normativa a disposizione è sufficiente per contrastare la mafia? «La normativa del codice antimafia è evoluta ma forse necessita di un lifting per essere aggiornata. In un certo senso è già quello che abbiamo fatto in Sicilia con il protocollo oggi adottato da tutti i prefetti. Potrebbe diventare un modello da seguire su scala nazionale». Nel corso di interviste in passato più volte ha ribadito che sta facendo solo il suo dovere. Ma nel suo caso richiede uno sforzo importante. Cosa la spinge? «Abbiamo l’occasione per cambiare davvero la Sicilia. Sono convinto che siamo più noi onesti che loro. Non
A destra Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, stringe la mano al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Antoci sarà a Ravenna il 4 marzo
deve radicarsi la convinzione che fare il proprio dovere significhi poi finire sotto scorta: se tutti noi onesti facciamo il nostro dovere ci saranno sempre meno Antoci sotto scorta. Per questo quando capita di incontrare i ragazzi negli incontri pubblici non dico mai che loro sono il futuro perché è come allontanarli: i ragazzi sono il presente in cui devono essere protagonisti». Viene a Ravenna, una provincia che dai giorni scorsi deve fare i conti con una sentenza di primo grado del tribunale che riconosce l’esistenza di un’associazione di stampo mafioso i cui vertici vivevano nella Bassa Romagna. Come va letta questa sentenza? «Dimostra che le mafie hanno necessità di coprire posizioni in territori vergini. E guai a fare del negazionismo perché si aprono zone grige dove le mafie si infilano. I territori vergini devono avere ancora più attenzione altrimenti ci si sveglia una mattina con una sentenza come Black Monkey». Se in tribunale regge l’impianto del 416 bis, chi ha amministrato i territori finora deve farsi delle domande? «La prima riflessione la deve fare chi sminuiva le segnalazioni e chi non ha fatto il proprio dovere nelle pubbiche amministrazioni. Ci tengo a ricordare una cosa precisa: fare l’amministratore non è una prescrizione del medico, se ci si dimette non succede niente, non ci si ammala». Per un territorio dove la mafia è qualcosa di nuovo la parte difficile può essere anche riconoscere i segnali della sua presenza. A cosa bisogna stare attenti? «A tutto. E denunciare. I cittadini devono denunciare al primo segnale. La denuncia è l’unica e prima tutela che una società civile può darsi. Basta abbassare gli occhi una volta e il problema nasce». Andrea Alberizia
L’INIZIATIVA
La Mascotte
La Mehari di Siani porta legalità
Via S. Vitale, 5/1 RUSSI (RA)
Dal 3 marzo eventi e incontri con l’organizzazione della Cgil La Citroen Mehari verde di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra a Napoli nel 1985, prosegue il suo viaggio in Emilia Romagna e arriva a Ravenna. L’ultima tappa dell’iniziativa “Il viaggio legale” che gode dell’alto patrocinio del Parlamento Europeo: dal 3 al 5 marzo eventi e incontri dedicati alla legalità e al contrasto delle infiltrazioni mafiose. Il simbolo di questo percorso è appunto l’auto su cui venne barbaramente ucciso il giovane cronista de “Il Mattino”: giungerà in piazza del Popolo a Ravenna alle 9 di sabato 4 marzo. Si parte venerdì 3 marzo alle 9.30 al Consar di Ravenna in via Vicoli 97 con il convegno pubblico, organizzato dalla Filt-Cgil, “Infiltrazioni legali. Modificare la legge per tutelare i soci lavoratori e la cooperazione sana”. Dopo i saluti di Costantino Ricci, segretario generale della Cgil di Ravenna, e di Veniero Rosetti, presidente del Consar, interverranno Michele Miscione, avvocato e professore dell’Università di Trieste, Andrea Gentile, presidente nazionale di Assologistica, Roberto Riverso, consigliere delle Corte di Cassazione, Cinzia Franchini, presidente nazionale di Fita Cna, Giovanni Monti, presidente Legacoop Emilia Romagna, Donato Montibello, collaboratore ministero del Lavoro, e Giulia Guida, segretaria della Filt Cgil nazionale. Coordina Michele De Rose, segretario generale della Filt Cgil Emilia Romagna. Sabato 4 marzo è invece in programma l’incontro moderato dal giornalista Luca Pavoratti del Corriere Romagna: alla sala D’Attorre alle 10 “Storie di resistenza alla criminalità. Il prezzo dell’onestà” a cui prenderà parte Giuseppe Antoci. Il Viaggio Legale è promosso da Filt Cgil Emilia Romagna e Bologna, Caracò, Libera, Comitato IoLotto, Cgil Emilia Romagna, Cna Fita, Fondazione Polis.
Piatti extra, animazione e altre sorprese - Menù alla carta Per info e prenotazioni:
0544 583638 / 346 3540139
www.ristorantelamascotte.com
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ECONOMIA
LAVORI PUBBLICI/1
URBANISTICA
Il 6 marzo chiude piazza Baracca
AL CAPPELLO RIPARTONO DI SEDICI ARCHITETTURA
Al via il cantiere per riqualificare il parcheggio del centro di Ravenna La riapertura, con fioriere in acciaio, prevista entro il 13 aprile Il rendering del nuovo parcheggio di piazza Baracca
LE CONFERENZE
Giovedì 2 marzo alle 18.30 all’Albergo Cappello di Ravenna si terrà la presentazione del nuovo ciclo di Conferenze “SeDici Architettura 2017”, a cura di Reclam Edizioni e Comunicazione – rivista Casa Premium. L’incontro sarà l’occasione per un confronto fra amministratori pubblici (sarà presente l’assessore Del Conte) ed esperti sul tema “Nuove forme di progettazione urbana fra compartecipazione pubblico-privato e partecipazione sociale”.
TURISMO UN CONVEGNO ORGANIZZATO ALLA SALA DAL MOVIMENTO CIVICO CAMBIERÀ
Mentre sta per essere finalmente ultimato l’intervento di riqualificazione di piazza Kennedy (vedi articolo a fianco), il 6 marzo chiude per lavori l’altro storico parcheggio del centro di Ravenna, quello di piazza Baracca. In questo caso però si tratta di un intervento molto più veloce (la riapertura è prevista entro il 13 aprile) e che non stravolgerà la sua funzione. Il parcheggio semplicemente verrà recintato (così come deciso ancora dall’ex sindaco Matteucci) e regolato da sbarre all’ingresso e all’uscita, con pagamento a consumo e videocontrollo. Conterrà 65 posti auto (9 in meno degli attuali) e nei pressi ne saranno realizzati anche 34 per ciclomotori e motocicli. La novità è rappresentata dalle fioriere «in acciaio corten» volute dalla Soprintendenza per rendere più gradevole la recinzione (vedi rendering qui sopra) mentre verrà spostata e ampliata (per agevolare i bus autorizzati) la fermata del trasporto pubblico di linea. Si tratta di un progetto da circa centomila euro a carico di Azimut, società pubblico-privata che gestisce i parcheggi a pagamento di Ravenna. Parcheggi e soluzioni alternative. L’Amministrazione comunale ricorda per questo periodo di lavori che nelle aree limitrofe è presente «un’adeguata offerta di sosta»: in primis largo Giustiniano e piazzale Torre Umbratica (con accesso accanto a Porta Serrata). Per chi volesse sfruttare il servizio di trasporto pubblico si consiglia l’uso di piazza della Resistenza o il parcheggio gratuito del Cinemacity, dal quale si può prendere l’autobus con un biglietto speciale che al costo di un euro consente di andare e tornare dal parcheggio stesso a piazza Caduti (abbonamento a 18 euro mensili), sulla linea 1, dalle 7 alle 20.
LAVORI PUBBLICI/2
Piazza Kennedy al rush finale, senza più i bagni Saranno rimosse nella notte tra il 2 e il 3 marzo le tanto discusse toilette di piazza Kennedy, in centro a Ravenna. Dal 6 marzo l’area (dove resteranno al momento i vani tecnici) verrà ripavimentata, poi l’ultimo passaggio sarà il completaemento dell’installazione dei lampioni. Al netto di altri piccoli dettagli, la riqualificazione dell’ex parcheggio sarà così terminata a breve, comunque non oltre il 19 marzo, data di scadenza del contratto dei lavori, 21 mesi dopo quindi l’avvio del cantiere, 9 in ritardo rispetto alle previsioni iniziali. Lo scorso gennaio il sindaco aveva promesso la riapertura definitiva entro il mese di febbraio.
BUZZI
Il movimento civico Cambierà, gruppo d’opposizione in consiglio comunale a Ravenna, organizza un evento sul tema del turismo, mirato all'analisi e alla discussione della materia con chi il turismo «lo vive davvero». Si parlerà di promozione e strategie, con interventi anche delle associazioni di categoria. L’appuntamento è per martedì 7 marzo dalle 16.30 alla sala Buzzi di via Berlinguer.
CONFINDUSTRIA CREDITO
ALLE IMPRESE , UN NUOVO SPORTELLO DI CONSULENZA
L’erogazione del credito e la capitalizzazione delle imprese continua a essere un tema centrale nella vita aziendale e nelle prospettive di sviluppo e crescita, soprattutto per le realtà più piccole: per questo Confindustria Romagna ha ideato un nuovo servizio di consulenza, uno sportello presentato alle imprese nei giorni scorsi mirato a migliorare e a gestire i rapporti con gli istituti di credito, in modo da individuare un facilitatore che in ogni istituto possa supportare le esigenze delle singole aziende. Info sul sito internet www.confindustriaromagna.it e presso la sede di Ravenna, in via Barbiani.
LETTORI detti e contraddetti
detti e contraddetti #INSTAGRAM
Numerosi i messaggi di cordoglio per la morte di Maurizio Tosi che ha dedicato la propria vita allo sviluppo della ricerca archeologica, accompagnando studenti ravennati in missioni di ricerca in Oman, Samarcanda, Russia, Yemen e India.
PIAZZA BARACCA,
FINALMENTE UN PROGETTO Finalmente dopo anni abbiamo un intervento di riqualificazione di una zona che dovrebbe essere il biglietto da visita del nostro centro: piazza Baracca. Tante nel corso degli anni sono state le proposte, le richieste, le lamentele e purtroppo poche le attività e/o le organizzazioni di eventi per questa piazza, ma nell'ultimo periodo sono state prese decisioni e fatte scelte che finalmente vengono messe in atto e in questi giorni (vedi articolo a pagina 16, ndr) vedremo la piazza cambiare, aspettando curiosi il risultato finale, ricordando che ogni cambiamento porta con sé un periodo dove cambiano anche le proprie abitudini. Di questo noi commercianti abbiamo parlato più volte con l'assessore che
I mosaici “scoperti” da @auradesanctis Pubblichiamo qui una foto postata su Instagram con l’hashtag #ravenna. Questa è stata scattata dall’utente @auradesanctis, in vacanza a Ravenna e rimasta affascinata dai mosaici del battistero degli Ariani.
ci ha assicurato che consegnerà alla città un parcheggio più sicuro, più funzionale [...] e finalmente verrà controllato il flusso delle corriere autorizzate turistiche che qui si fermeranno. Mi sento di dar fiducia a questo progetto che ha dato l'opportunità a noi commercianti di conoscerci di più e forse questo un po' ci manca, il fatto di confrontarci, di proporci insieme [...] e
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LA POSTA DEL CUORE a cura di Fausto Piazza
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
IL CORDOGLIO PER LA MORTE DI MAURIZIO TOSI Esprimo il mio cordoglio e quello dell’Amministrazione comunale per la perdita di un intellettuale e di un ricercatore che ha dato un grande contributo allo sviluppo dell'archeologia e a quello della facoltà di conservazione dei beni culturali di Ravenna. Elsa Signorino, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna
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penso anche che la piazza esiste tutto l'anno, quindi pensiamola come ingresso del centro, di un centro più vivo e più attrattivo [...] quindi proponiamo e cerchiamo di spalmare più iniziative, anche piccole, durante tutto l'anno e non esitiamo a proporre migliorie [...]. Stefano Perani, jeanseria Cipriani
QUEI LIBRI DANNOSI PER LA MENTE DEI NOSTRI BAMBINI [...] Stigmatizziamo questa ennesima iniziativa che, usando il paravento della lotta alle discriminazioni, è solo un grande spazio ideologico di promozione dell’ideologia Gender. [...] Alcuni di questi libri, che snaturano il sesso biologico, sono dannosi per la mente in formazione dei nostri bambini, perché confondono la loro identità sessuale instillando dubbi laddove non ce ne sono; questo è il vero obiettivo, presentare l’essere gay come il meglio che possa capitare. Invitiamo genitori ed insegnanti a non partecipare a questa mostra ideologica e dannosa [...]. Stefano Gardini, Popolo della Famiglia Qui mi limito a un piccolo estratto del comunicato, pubblicato anche sul nostro sito, solo per invitare – al contrario – insegnanti e genitori a visitare la mostra della biblioteca Oriani (le informazioni a pagina 26). E invito a farlo gli stessi esponenti del Popolo della Famiglia: probabilmente i libri della casa editrice “Lo Stampatello” non li hanno nemmeno mai sfogliati, per scrivere simili enormità, per non dire altro...
Perché a volte è facile dare consigli, ma agli altri a cura di Enrico Ravaglia*
Caro Dottore, l’altro giorno ero a prendere un aperitivo con due amiche. Il lavoro, i saldi invernali, sono stati gli argomenti iniziali, poi siamo arrivate a parlare sul personale. La mia amica mi ha raccontato le sue vicende. Non so se indirettamente mi chiedesse un’opinione. Di sicuro mi sono prodigata a dargliela. Poi, in una pausa, mi sono detta «ma quanto parlo, come sono decisa con lei... magari fossi così decisa anche con le questioni che mi riguardano...». Perché è così facile dare consigli ma non seguirli? Giulia Cara Giulia, oggi è possibile chiamare una professionista per riorganizzare l'armadio di casa. Parto da qui, anche se sembra che non c’entri niente, per risponderle. Una persona viene chiamata per scegliere, al posto nostro, tra i tanti vestiti che abbiamo nell’armadio. Giacche invernali accanto a magliette estive. Vestiti che si spostano di gruccia in gruccia, senza mai trovare una collocazione. E questo è un fatto. Guardiamo un’altra situazione: forse le sarà capitato di accompagnare un'amica a fare shopping e capire subito quello che le sta meglio, senza nessuna indecisione. Quando invece riguarda lei, mille dubbi. Un altro esempio, quando entriamo in un nuovo bar capiamo subito se ci piace o meno. Basta un colpo d'occhio. Ma se ci fossero ancora le pareti bianche, il locale vuoto forse avremmo più incertezza a scegliere gli elementi che costituiscono l’arredamento nel suo insieme. Ma torno all'armadio da riordinare. Ha mai visto il programma televisivo “Sepolti in casa”? Racconta di persone che ormai non hanno neppure più lo spazio per muoversi tanti sono gli oggetti accumulati dai quali non riescono a separarsi. L'indecisione tra quello da mantenere e quello a cui rinunciare si manifesta a livelli drammatici perfino con gli oggetti inanimati, figurarsi la difficoltà a scegliere nelle relazioni, dove entrano in gioco le nostre parti psichiche. Dobbiamo essere capaci di gestirci l’ambivalenza. Ogni scelta in qualche modo porta implicitamente a una rinuncia verso qualcos’altro. Poi nelle relazioni è più difficile perché, a differenza dei vestiti, entrano in gioco dinamiche che ci toccano da molto vicino, e che rimettono spesso in gioco l’immagine che abbiamo di noi stessi. Mi permetto un suggerimento: quando dà consigli alle amiche, contemporaneamente ascolti anche se stessa. *Psicoterapeuta Psicoanalitico postadelcuore@ravennaedintorni.it
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
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CULTURA
TEATRO
IN SCENA/1
IN SCENA/2
Marzo, i debutti della non-scuola Al via gli spettacoli con centinaia di ragazzi di medie, superiori e università L’ANTICIPAZIONE ORLANDO CON ACCORSI E BALIANI
Le immagini della non-scuola 2017 sono della fotografa lughese Francesca Gardini, membro dell’Osservatorio Fotografico di Ravenna.
Al Teatro Rasi di Ravenna andrà in scena la nuova rassegna della “non-scuola”, i laboratori tenuti dal Teatro delle Albe/Ravenna Teatro nelle scuole della città e non solo da venerdì 3 a lunedì 20 marzo, alle 21. Saliranno sul palco centinaia di ragazzi provenienti da scuole medie, superiori e università, che dallo scorso autunno lavorano ai rispettivi spettacoli con le guide delle Albe. Non c’è una data ufficiale alla quale far risalire la nascita della non-scuola; i primi esperimenti di coinvolgimento degli studenti risalgono al 1991, quindi ormai a 26 anni fa. Da più di un quarto di secolo quindi esiste la non-scuola, che prima di tutto insegna non a “fare teatro” bensì insegna “il teatro” come luogo di vita e di crescita. Il progetto ha all’origine la necessità di relazionarsi con l’altro, una vocazione ad allargarsi, a contaminare e a farsi contaminare, un «continuo incontrarsi e pensare dopo tutti questi anni che la scuola possa proporre altre e sempre nuove esperienze» spiega uno degli attori e fra le prime guide delle Albe nel lavoro con gli studenti, Alessandro Argnani. «Se questo teatro, che è un teatro vivo, vuole passare attraverso la nostra città, ha senso se parte proprio da qui, da voi studenti, dialogando con voi» conclude Argnani. Non solo Ravenna e dintorni: dopo le tante trasferte in Italia e all’estero, quest’anno la non-scuola farà tappa a Milano, Reggio Emilia San Chirico Raparo, Roma, Santarcangelo di Romagna, Seneghe, Lamezia Terme La Spezia, San Felice sul Panaro e Senegal, portando i ragazzi a confrontarsi con i testi della tradizione teatrale, a “farli a pezzi“ per poi ridar loro vita sul palco. Di tutta questa straordinaria esperienza e della storia decennale della non-scuola si racconta nel libro pubblicato lo scorso settembre, Aristofane a Scampia. Come far amare i classici agli adolescenti con la non-scuola, scritto dal drammaturgo, regista e fondatore delle Albe Marco Martinelli (di cui si terrà peraltro una lettura e presentazione il 4 marzo alle ore 10.30, nella sala lettura della Biblioteca comunale di Castel Bolognese). Il festival debutta appunto il 3 marzo, alle 20, con il documentario Un’idea di Teatro di Fabrizio Varesco dedicato al teatro Mazzini, chiuso e abbandonato a se stesso di Castiglione di Ravenna. Seguirà poi l’inizio della rassegna con In Romagna 240! - La Vera Storia Di Don Giovanni, ispirato a Molière, della non-scuola di Castiglione, con guide Antonio Maiani e Simone Marzocchi. Segue sabato 4 marzo Serata Valentin dei ragazzi del Liceo Scientifico “A. Oriani”, uno spettacolo di intrattenimento sull’inadeguatezza di tutte le cose, ispirato al Tingeltangel di Karl Valentin; le guide sono Roberto Magnani e Marco Montanari. Giovedì 9 marzo a salire sul palco tocca agli studenti del Liceo Artistico “Nervi – Severini” con Venezia salva, un’opera non compiuta, un “non testo” di Simone Weil, dove l’autrice riporta appunti, ricordi di viaggio e si mette in dubbi. Le guide sono Antonio Jacopo Argento e Laura Redaelli. Il programma completo su www.ravennaedintorni.it. Simona Guandalini
Giocando con Orlando è il testo liberamente tratto da Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e adattato per il teatro da Marco Baliani. Sarà in scena con lo stesso Baliani e Stefano Accorsi all’Alighieri di Ravenna, per la Stagione dei Teatri, con quattro repliche, da giovedì 9 a domenica 12 marzo.
Il Preamleto, prima della tragedia Il 7 e l’8 marzo va in scena Preamleto di Michele Santeramo all’Alighieri di Ravenna. Un testo che parte da Shakespeare per raccontare in scena cosa succede prima della morte di Re Amleto, analizzando in chiave contemporanea il concetto di potere. I personaggi sono colti prima della tragedia. Regia di Veronica Cruciani. Mercoledì 8 marzo incontro con la compagnia a cura di Massimo Marino.
DANZA
COMICO ADAMO E DEVA: VITO E CLAUDIA A FAENZA Va in scena al Masini di Faenza giovedì 2 marzo lo spettacolo comico con Vito e Claudia Penoni Adamo e Deva, scritto da Francesco Freyrie e Andrea Zalone. Un testo per riflettere su diversità e dogmi.
I NESSI DI BERGONZONI GOLDONI
AL
LA
Sabato 4 marzo al Goldoni di Bagnacavallo torna il funambolo della parola con i suoi collegamenti linguistici sempre sorprendenti: Alessandro Bergonzoni con il suo Nessi.
PASSIONE DI
CRISTO
AL
ROSSINI
Giovedì 2 marzo, alle 20.30, RBR Dance Company propone al Rossini di Lugo il suo successo The Man - The Passion of the Christ con musiche di John Debney, Steve Jablonsky, Armstrong, Diego Todesco, Henrik Takkenberg, Peter Gabriel.
RUSSI DALLA
GRANDE CLOWNERIE AI
DUELLANTI
DI
CONRAD
Lunedì 6 marzo al Comunale di Russi va in scena un originale spettacolo tra clowneria, danza e improvvisazione: Bianco su Bianco scritto e intepretato da Daniele Finzi Pasca con Helena Bittencourt, Goos Meeuwseen. Il 9 marzo, invece, sempre il Comunale di Russi in scena un testo di Joseph Conrad adattato per il teatro: I duellanti con Alessio Boni che ne è anche il regista con Roberto Aldorasi.
MERCOLEDÌ 8 MARZO FESTA DELLE DONNE
Una serata dedicata alle donne, “Icone” e “Dive” di ogni giorno: mamme, lavoratrici, casalinghe. Se desideri trascorre una serata con le tue amiche per parlare e chiaccherare, senza spogliarelli maschili in giro per il locale, be’, noi siamo la scelta giusta! Ad accompagnare la serata, Martina Fregola e Fabrizio Tarroni, in un viaggio tra il pop e il soul unicamente riarrangiato per voce e chitarra. CENA CON MENÙ ALLA CARTA E MUSICA LIVE
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CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
ARTE • LIBRI
LA VERNICE
INCONTRI LETTERARI
Le dissolvenze di mosaico di Marco De Luca al Coccio
OSVALDO GUERRIERI DI PICASSO A LUGO
E LA SUA SCHIAVA
LINDA MAGGIORI PRESENTA ALLA BOTTEGA BERTACCINI
IL SUO LIBRO
Venerdì 3 marzo alle 18, nei locali della Bottega Bertaccini-Libri e Arte in corso Garibaldi 4 a Faenza, Linda Maggiori presenta il suo nuovo libro Anita e Nico - Dalle Foreste Casentinesi alla Vena del Gesso (Tempo al Libro). Partecipano Raffaella Grillandi e Mauro Gurioli
LA
MANO MI TREMA : ROSARIA AL CIRCOLO MAMA’S
STREET ART DUE ARTISTI INTERNAZIONALI “PITTANO” LA SEGAVECCHIA A COTIGNOLA Fino al 5 marzo due street artist di fama internazionale sono a Cotignola per scrivere (o meglio “pittare”) un nuovo capitolo del progetto “Dal museo al paesaggio”. Si tratta di Mina Hamada e Zosen Bandido, che avranno il compito di realizzare un murale dedicato alla Segavecchia, la più antica sagra cotignolese, che risale ai tempi degli Sforza e nel 2017 compirà 566 anni. Mina Hamada è una pittrice giapponese, Zosen Bandido è invece di origini argentine, predilige l’utilizzo di colori al neon e forme geometriche.
NANNI
Venerdì 3 Marzo alle 21.30, al circolo Mama’s, in via San Mama a Ravenna, Rosanna Nanni presenta il suo romanzo La mano mi trema . Vallucciole il 13 aprile del 1944. Editore Ponte Vecchio, intervistata da Guido Ceroni Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza con letture dell’attrice Francesca Viola Mazzoni. Il libro ha ricevuto una menzione speciale della Giuria Premio Letterario “Donne tra ricordi e futuro” e narra dell’eccidio perpetrato ai danni della popolazione di Vallucciole il 13 aprile del 1944, a opera della Divisione Hermann Göring.
FAENZA
LO SCRITTORE
UNA SERATA CON EDOARDO ERBA IN MEMORIA DI LEOTTA E NADIANI
A cena e a lezione con Eraldo Baldini
Teatro Due Mondi anche quest'anno ripropone una serata dedicata a Guido Leotta, musicista scrittore ed editore faentino scomparso improvvisamente nel febbraio 2014. In questa stagione teatrale la dedica si estende anche al caro amico Giovanni Nadiani, traduttore, poeta e scrittore, cofondatore insieme a Leotta della cooperativa culturale ed editoriale Tratti/Mobydick, venuto a mancare lo scorso luglio. Da questa triste perdita per la città di Faenza è nata l'idea di intitolare Tratti nel cuore (dedicato a Guido e Giovanni), l'evento organizzato in memoria dei due importanti intellettuali faentini in programma sabato 4 marzo alla Casa del Teatro. Il rapporto tra scrittura e teatro è il tema centrale di questa serata, per questo è stato invitato uno dei più brillanti autori della drammaturgia italiana contemporanea, Edoardo Erba, che terrà un incontro alla Casa del Teatro alle 17. A seguire alle 21 ci sarà lo spettacolo Dialoghi in erba della compagnia italo-olandese AstaroTheatro, che mette in scena tre microdrammi di Edoardo Erba caratterizzati da una lettura a più strati.
LA BUSTINA DI MELPOMENE
Lunedì 6 marzo, alle 21, all’Hotel Ala d'Oro di Lugo per il ciclo Caffé letterario Osvaldo Guerrieri presenta il suo romanzo Schiava di Picasso (Milano, Neri Pozza, 2016) introdotto da Patrizia Randi. Schiava di Picasso è il romanzo di un amore nell’epoca della Parigi degli anni Trenta e Quaranta, in cui Paul Éluard, Jacques Prévert, Brassaï, Man Ray, Jean Cocteau furono i comprimari e i testimoni di una schiavitù amorosa che con le sue crudeltà portò alla follia Henriette Theodora Markovitch, l’artista che, portando sul viso «la grazia di una madonna che non sorride», divenne famosa col nome di Dora Maar.
Inaugura alle 17 di sabato 4 marzo alla presenza dell’artista, la personale di Marco De Luca dal titolo “Dissolvenze”. La maggior parte delle opere che il noto mosaicista presenta in questa personale, sono mosaici di piccolo formato che ha iniziato a produrre circa un anno fa. Galleria Il Coccio, orari: 9 – 12 / 16 – 19. Chiuso domenica e lunedì. Visitabile fino al 18 marzo. (foto di repertorio)
Doppio appuntamento con Eraldo Baldini e il suo Stirpe Selvaggia. Il 2 marzo al ristorante I Cherubini in via Rocca Brancaleone si terrà una cena con l’autore moderata da Alessandra Maltoni (prenotazioni e info: 0544 39403), mentre martedì 7 marzo invece l’autore sarà ospite del ciclo di incontri “Dove nascono le parole” a Russi, alla biblioteca Comunale, alle 18, aperto a tutti. Sempre martedì 7 marzo ma dalle 20 alle 22 Baldini terrà anche il secondo laboratorio di scrittura associato al ciclo di incontri dal titolo “Invenzioni narrativa e costruzione dell’immaginario a partire dalle nostre radici”. Dal 23 febbraio è tornato in libreria, grazie a Fernandel, anche un libro ormai introvabile di Baldini: Tre mani nel buio.
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a cura di Maria Giovanna Maioli Poeta, narratore, saggista, traduttore, Giuseppe Conte è nato a Imperia nel 1945 e vive a Sanremo. Ha vinto vari premi letterari tra i quali, nel 2006, il Viareggio sezione poesia con Ferite e rifioriture.
COME TUTTO SCOMPARE DI
GIUSEPPE CONTE
Come tutto scompare veloce quando viene sera, e il sole se ne va oltre le colonne d’Ercole a fare capriole sull’Atlantico. Il Mar Ligure si appiattisce in una lastra che non lo diresti più neppure un mare e una muraglia nebbiosa di rosa sporco si disfa come la scia luminosa dell’aereo, unica traccia rettilinea in cielo che sembra averlo bucato per andarsene più in là. Come tutto scompare, come breve è il giorno per chi ne ama l’essenza come breve la notte che si preannunzia nitida di luna a gobba crescente come tutto ritorna e ritorna al niente. Come è corto Febbraio come è corta la vita per chi ne ama l’essenza incessabile, infinita. (da Ferite e rifioriture, Mondadori, Milano 2006)
CULTURA
MUSICA
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
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JAZZ/1
AL FEMMINILE
Al via da Fusignano il viaggio di Crossroads Cecilia e Carlot-ta: arpa e pianoforte al Mama’s Fa tappa al Mama’s di Ravenna, sabato 4 marzo dalle 21.30, il Doplleganger Tour. Sul palco la cantautrice piemontese Carlot-ta (a piano e chitarra) e Cecilia, arpista milanese che vanta esperienze musicali tra le più disparate (dall’orchestra jazz di Furio Di Castri ai tre mesi di busking per Los Angeles). Faranno due set separati per poi salire sul palco insieme nel finale.
JAZZ/2 PIERO ODORICI IN QUARTETTO AL SOCJALE DUO AL MARIANI, OMAGGIO A MINA A FAENZA Continuano le principali rassegne jazz del territorio, a cui si affiancano serata speciali come quella di venerdì 3 al teatro Socjale di Piangipane, con il sassofonista Piero Odorici (nella foto) che si presenta (dalle 21.30) con un quartetto dallo spessore internazionale, l’Organ Grooving quartet, completato da Jim Rotondi alla tromba, Andy Watson alla batteria e Renato Chicco all’organo. Sempre venerdì 3 marzo al Mariani di Ravenna, dopo la cena al Passatelli, concerto della cantante Silvia Cistellini accompagnata alla chitarra da Cesare Merisio per un programma acustico che abbraccia il sound jazz, le sonorità classiche e l'improvvisazione polifonica. La stessa sera (dalle 22) al Sax Pub di Lugo si esce dai confini del jazz con l’r’n’b dei 3Soul (feat. Jury) mentre l’appuntamento tradizionale è quello del mercoledì allo Zingarò di Faenza che però in occasione della Festa della Donna sposta a sua volta il tema: l’8 marzo (dalle 22) sul palco Minavagante, un omaggio a Mina con la cantante Michela Pedrini, Antonio Amabile al pianoforte, Giorgio Santisi al basso, Christian Rovatti alla batteria.
Dopo l’anteprima di Reggio Emilia con Paolo Fresu, parte dalla provincia di Ravenna il calendario 2017 di Crossroads, il festival itinerante in tutta l’Emilia-Romagna con la sua panoramica a 360° sul jazz, le musiche improvvisate ad ampio raggio, i suoni etnici, le contaminazioni. Più di sessanta concerti, che arriveranno sino all’1 giugno, con tappe in una ventina di città e oltre 500 artisti coinvolti. Venerdì 3 marzo l’appuntamento è (dalle 21) all’Auditorium Corelli di Fusignano con Gianluca Petrella (trombone, effetti) e Giovanni Guidi (pianoforte) e il loro progetto “Soupstar”, con cui sono al centro della scena jazzistica italiana già da qualche anno. Entrambi, al momento, fanno parte anche del quintetto di Enrico Rava e possono vantare collaborazioni internazionali. L’appuntamento successivo in provincia di Ravenna è quello di mercoledì 8 marzo, alla sala del Carmine di Massa Lombarda (ore 21) con il Karima Quintet (Karima voce; Piero Frassi - pianoforte; Mirco Rubegni - tromba, flicorno; Francesco Puglisi - contrabbasso, basso elettrico; Lorenzo Tucci - batteria). Karima Ammar, nata a Livorno nel 1985, ha iniziato a farsi conoscere dal grande pubblico, semplicemente col nome di Karima, partecipando alla sesta edizione di Amici di Maria De Filippi, dove ha vinto il Premio della Critica. . Info e programma completo sul sito internet www.crossroads-it.org.
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IL
QUARTETTO DELLA
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AL
CISIM
DI
LIDO ADRIANO
“Genio e sregolatezza” è il concerto con musiche di Mozart e Beethoven che il Quartetto d’archi Corelli presenterà il 2 marzo in una location insolita come il Cisim di Lido Adriano. Dalle 21.
CONCERTO
PER I BAMBINI MALATI A
SAN FRANCESCO
Sabato 4 marzo alle 21 alla Basilica di San Francesco di Ravenna "Voci per un Sorriso”, concerto benefico (a offerta libera) per l'unità pediatrica dell'ospedale di Ravenna, evento di raccolta fondi per l'associazione ravennate "Il Mosaico Amici dei bambini malati". Il maestro Jacopo Rivani dirigerà l'Orchestra Arcangelo Corelli nel Requiem di Mozart KV 626, opera capitale della storia della musica, con la Corale Quadriclavio di Bologna, l'Ensemble vocale Armonie Bizantine e le voci soliste di Monica Boschetti (soprano), Elisa Gentili (mezzosoprano), Dave Monaco (tenore), Roberto Gentili (baritono).
CONTEMPORANEA
SACCHI
AI
MIKROKOSMOS
Una delle migliori arpiste della scena musicale contemporanea, Floraleda Sacchi, eseguirà musiche di Cowell, Glass, Harrison, Cage, Pärt, Frahm e Cacciapaglia nell’ambito della rassegna della scuola di musica Mikrokosmos. L’appuntamento è alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna, il 5 marzo alle 11 del mattino.
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CLASSICA
Ristò
Mazzini
Pizzeria
Ravenna, Via Mazzini, 86 Tel. 0544 30417 - 338 1303576 Consegna a domicilio dalle 18:30 alle 22:30 MARTEDì CHIUSO PER RIPOSO SETTIMANALE
Seguici su fb: Pizzeria Mazzini
Locale con posti a sedere Pizza Napoli a pranzo e cena Just Eat Anche asporto e consegna a domicilio Tutti i piatti sono fatti al momento. MENU TURISTICO A PRANZO E A CENA, primo, secondo e contorno 12,00 € MENU OPERAIO A PRANZO E A CENA, primo, secondo, contorno e bevande 10,00 €
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
MUSICA
BASSA ROMAGNA
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AGENDA ROCK
ROCK
AL KINOTTO MANARA&BETTO E I TOSCANI LE FURIE
La radio sale sul camper: si parte con il live di Moro & The Silent Revolution
Al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti giovedÏ 2 marzo (ore 21) concerto del duo composto dalla cantante imolese Lisa Manara e dal compositore e chitarrista veneto Aldo Betto, tra jazz, soul e blues. Domenica 5 marzo, all’orario dell’aperitivo, al Kinotto invece il rock della promettente band toscana Le Furie.
AL MOOG JAYE BARTELL E I RAVENNATI RIGOLĂ’
I Lambchop arrivano anche al Bronson Sabato 4 marzo dalle 17 alle 20 a Bagnacavallo, in via Fratelli Bedeschi 9, ci sarĂ la festa di inaugurazione di Moving Infobus, il camper dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna al servizio dei giovani. Da metĂ marzo si muoverĂ in tutti i comuni dell'Unione: sarĂ una postazione mobile di Radio Sonora (la web radio della Bassa Romagna), oltre che un luogo di distribuzione della YoungEr card, uno spazio di aggregazione e di informazione delle attivitĂ e delle progettualitĂ per i ragazzi, un luogo dove si potranno trovare informazioni relative all'orientamento e alle opportunitĂ europee. In occasione dell’inaugurazione, il 4 marzo il camper sarĂ â€œpittatoâ€? da Julieta.XLF, street artist spagnola specializzata dal 2004 in interventi murali in spazi pubblici. Dalle 17 ci sarĂ un aperitivo curato da Arbusto/Clan Destino di Faenza, nonchĂŠ il concerto di Moro & the Silent Revolution, gruppo forlivese di folkpop di derivazione anglosassone che presenterĂ l’ultimo album High and Slow. SeguirĂ un dj set a cura dei ragazzi di Radio Sonora. Info: radiosonora.info@gmail.com, oppure consultare la pagina Facebook “Radio Sonoraâ€?.
VenerdĂŹ 3 marzo (dalle 21.30) al Bronson di Madonna dell’Albero concerto degli americani Lambchop. Si tratta di una delle band piĂš importanti della scena alt.country, tornata lo scorso novembre con un nuovo disco, Lotus, che partendo dalle sonoritĂ piĂš classiche le unisce all’elettronica, arrivando perfino a “nascondereâ€? la caratteristica voce del leader Kurt Wagner in alcuni casi dal vocoder, per un risultato comunque acclamato dalla critica. Il tour italiano toccherĂ poi solo le cittĂ di Avellino e Roma. Il giorno dopo, sabato 4, l’appuntamento al Bronson è invece con i neozelandesi The Cavemen con il loro rock’n’roll, in apertura il garage-blues dei marchigiani The Gentlemens.
NEVICA NOISE, ELETTRONICA “UMANA� AL CIRCOLO AURORA
DEMENZIALE
I Gem Boy per l’8 marzo del Gasoline I bolognesi Gem Boy, con alle spalle una carriera ultraventennale nel campo del rock demenziale, saranno in concerto al Gasoline Road Bar di Ravenna (zona Bassette) mercoledÏ 8 marzo (dalle 22). VenerdÏ 3, invece, al Gasoline l’appuntamento è con il rock – tra originali e cover – dei toscani Sandro.band.
AROUND THE ROCK
FOLKLORE
LE FEMME FOLK
A
RADISA
BAND
Nell’ambito del programma dei “Lòm a mèrzâ€?, sabato 4 marzo all’azienda agricola biologica Radisa – tra Santerno e Ammonite – concerto delle Femme Folk (nella foto), quartetto folk-jazz al femminile. L’appuntamento è dalle 18, attorno al falò, con buffet biovegetariano.
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Entra nel vivo “Around the Rock Contestâ€?, il concorso per le band emergenti giunto alla sua diciasettesima edizione. Tra le nove band in gara, il vincitore, decretato da pubblico e giuria, si aggiudicherĂ poi la partecipazione alla XVII edizione di “Around The Rock Festivalâ€?, che si terrĂ all’AlmagiĂ a fine marzo. L’appuntamento è al Valtorto di Fornace Zarattini tutte le sere dalle 21.30 a ingresso libero dall’1 al 4 marzo con finale sabato 4.
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GiovedÏ 2 marzo dalle 21.30 al Moog di Ravenna concerto del cantautore americano Jaye Bartell che presenta il nuovo album Light Enough, reduce dai tour americani con Angel Olsen, Kevin Morby e Riley Walker. Bartell si fa notare per una scrittura asciutta, supportata da testi taglienti, e una voce particolare, cavernosa e a tratti indolente, che ricorda Bill Callahan/Smog, Calvin Johnson o i Magnetic Fields. L’8 marzo invece al Moog i ravennati Rigolò, nell’ambito del loro nuovo tour italiano, con il loro folk-pop, accompagnati dagli inglesi Stems.
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VenerdÏ 3 marzo (dalle 22) al circolo Aurora di Ravenna è in programma il concerto di Nevica Noise, side project di Nevica su Quattropuntozero, pseudonimo dietro il quale si cela il produttore e musicista ravennate Gianluca Lo Presti e che si basa su una serie di improvvisazioni strumentali di stampo minimale tutte eseguite in tempo reale, droni, synth, moog, elettronica ed effettistica di ricerca. In apertura la performance musicale di AGA (ambient, electronic punk, psych), pseudonimo del batterista e compositore Alessandro Antolini.
AL CINETICO DI MONTALETTO THEE FUZZ WAR
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Sabato 4 marzo (dalle 22.30) al Bike Bar Cinetico di Montaletto di Cervia concerto dei Thee Fuzz Warr, nuovo progetto nato dall’underground romagnolo all’insegna del garage e del rock psichedelico.
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Il primo grande disco del 2017 di Luca Manservisi
Gli altri tempi - Bagnacavallo VISIBILI E INVISIBILI
Piccole consolazioni da notte degli Oscar di Francesco Della Torre
Cari lettori, spero mi perdonerete ma questa notte degli Oscar appena passata l’ho seguita come la maggior parte delle altre notti: dormendo. Non sono mai stato un grande fan di uno dei più seguiti e amati premi cinematografici, anche se va ammesso che pur senza osare troppo, sono stati premiati film validi. Fa certo piacere che l’Oscar alla migliore attrice sia andato a Emma Stone, qui indicata come astro nascente fin dal 2011 col delizioso e bistrattato dalla critica Easy Girl. Fa abbastanza piacere vedere Damien Chazelle, regista appena trentunenne, salire sul palco e scoprire di essere “il migliore”, con il suo La La Land, a proposito del quale i membri dell’Academy Awards sono stati piuttosto avari di premi rispetto ai pronostici. Fa piacere che il “miglior film”, Moonlight, abbia come figura protagonista un giovane omosessuale di colore, così che lo spettatore da Oscar possa sensibilizzarsi e riflettere. E a questo proposito, andate a vederlo anche voi, così mi dite poi com’è, perché nonostante gli importanti e condivisibili messaggi politico-sociali, l’interesse resta bassino. Fa piacere che il miglior cortometraggio, Sing, prima di approdare all’Oscar sia passato da Ravenna tra i Corti da Sogni, che lo ha visto in concorso col titolo non internazionale ma ungherese, Mindenki. Fa poi piacere che l’Ungheria sia tornata alla ribalta, visto che anche l’Orso d’Oro di Berlino è andato esattamente in quella direzione. Ma di tutto il resto, non è che mi interessi poi tanto, buste comprese. Oltre a Moonlight potete comunque dare un’occhiata anche a un altro film rivelazione della notte degli Oscar, visto che ha vinto come miglior sce-
neggiatura: Manchester By The Sea, che ha inoltre incoronato il suo protagonista Casey Affleck. Cos’altro c’è in sala. Trainspotting è uno dei migliori film degli anni ‘90, e vedere dopo vent’anni il seguito di una tal pietra miliare, mette paura e preoccupazione, perché non si capisce il motivo di una tale operazione. La notizia rassicurante è data dalla conferma della coppia formata da Danny Boyle regista e di Ewan MacGregor protagonista, nonché della presenza del resto del cast originale. Restando invece in patria, oltre al sequel di Smetto quando voglio che è divertente, ci sono un altro paio di commedie che, senza troppe pretese, possono farci passare qualche ora in divertimento e relax. È vero che Marco Giallini lo troviamo in tutte le minestre, ma Beata ignoranza con Alessandro Gassmann, che parla dell’approccio opposto alla tecnologia da parte di due insegnanti (figure meravigliose), può meritare una visione. Fin troppo reclamizzato, Mamma o papà della coppia AlbaneseCortellesi fa comunque voglia, vuoi per la bravura di un protagonista e il fascino dell’altra, vuoi per la mano sicura di un regista di commedie (Milani), vuoi perché la canzone che hanno cantato a Sanremo era divertentissima, vuoi soprattutto perché, come ampiamente detto, non c’è nulla che mi spinga al cinema in questo periodo. Il tutto in attesa di presentarci a Toni Erdmann, la commedia rivelazione che ha preso premi in tutto il mondo, che parla di un insegnante (ancora…) in pensione che ama prendersi gioco delle persone che lo circondano, e che un giorno ritrova la figlia. Non hanno il dono della sintesi (qua siamo attorno alle due ore e mezza), ma i tedeschi sono la nuova rivelazione di questa seconda metà di anni ‘10. Segnatevelo.
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Cos’è il genio? In musica, dove gran parte di quello che ascoltiamo oggi è stato di fatto inventato alcuni decenni fa, il genio è un talento fuori dal comune che deve avere però anche una buona dose di originalità. Nel campo del rock contemporaneo, dove peraltro la parola è spesso abusata, nel nuovo secolo non sono poi così tanti a poter essere definiti tali. Uno è un personaggio apparentemente minore, Dave Longstreth, oggi 35enne cantautore, ottimo chitarrista, compositore poliedrico, meglio noto come Dirty Projectors, che è una band come – che so – gli Sparklehorse lo erano per Mark Linkous. Oggi il suo è un progetto molto chiacchierato, che negli Stati Uniti è a cavallo tra l’alternativo e il mainstream, indubbiamente di successo, e un suo nuovo disco era particolarmente atteso (pure in Italia sta finendo anche nei quotidiani e nelle riviste generaliste), soprattutto dopo la fine del rapporto con la sua compagna (artistica e nella vita) Amber Coffman. Non serviva questo album – omonimo, uscito il 21 febbraio ancora per la Domino, settimo di una carriera avventurosa, a cavallo tra i generi pur restando ancorata alla forma canzone – per avere la conferma che tutto quello che ruotava attorno a Longstreth erano più che altro orpelli. E neppure per certificarne la grandezza fuori da qualsiasi schema. Qualcuno storcerà il naso per i riferimenti all’r&b, la produzione in stile hip hop che va tanto di moda, l’auto-tune, i falsetti, ma trovatela da qualche altra parte in ambito pop questa ricchezza, questa varietà, questa libertà espressiva, questa contemporaneità. Qualcuno ci ha trovato delle affinità con l’ultimo, straniante, Bon Iver, ma in realtà quello non si poteva dire davvero un disco riuscito, piuttosto un esperimento. Qui invece siamo di fronte a un qualcosa di compiuto, forse non un capolavoro come il suo “Bitte Orca” del 2009, ma un disco di art-pop in linea con i tempi, post-tutto, che guarda soltanto alla musica di oggi. Sicuramente merita l’ascolto attento e approfondito che richiede. Così come purtroppo non si può dire invece – tanto per citare un altro disco importante uscito in questi primi due mesi dell’anno – per il nuovo Mark Kozelek, ancora a firma Sun Kil Moon, oltre due ore di flusso di coscienza finito su disco probabilmente allo scopo più che altro di innervosire l’ascoltatore, conoscendo l’autore. Perché fare semplicemente un disco bello, come accadde per esempio tre anni fa con “Benji” (senza stare a scomodare i suoi Red House Painters), ha dei rischi: potrebbe pure ottenere (un seppur piccolo) successo...
Martedì 7 marzo, ore 21 Speciale FESTA DELLA DONNA Sara Ciet: Donne che fanno veder le stelle
(ingresso gratuito per le donne)
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Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
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RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
23 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
(proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)
Il diritto di contare
CINEMA EUROPA Faenza
di Theodore Melfi mer.: 17.35-20.15-22.55
Moonlight
La luce sugli oceani
di Barry Jenkins gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese sottotitolata in italiano); ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
di Derek Cianfrance mer.: 17.40-20-22.50
DA GIOVEDÌ 2 A MERCOLEDÌ 8 MARZO
Autopsy
di André Øvredal mer.: 20.30-22.45
di Marcello Macchia fer. (escluso mer.): 17.40-18.15-20.20-20.4022.35-22.55; sab. e dom.: 15.10-16-17.40-18.15-20.2020.40-22.35-22.55; mer.: 17.40-18.15-20.40-22.55
La legge della notte
di Ben Affleck fer. (escluso mer.): 17.35-20.10-22.55; sab. e dom.: 15.05-17.35-20.10-22.55; mer.: 20.10-22.55
Elling
Rassegna “2Days Cult Movies”
Omicidio all’italiana
di Petter Naess mar.: p.u. 21 (rassegna “La strana coppia Viaggio nella diversità”)
(2016) di Barry Jenkins vincitore Golden Globe 2017 Miglior Film Drammatico. Oscar 2017 Miglior Film
(2016) di John Lee Hancock
gio. 2 - ven. 3: 21.15 • sab. 4: 19.00 - 21.15 dom. 5: 17 - 19 - 21 • mer. 8: 21
lun. 6 - mar. 7: 21.00
La vera storia del fondatore della catena McDonald
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Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077
Ozzy Cucciolo coraggioso di Alberto Rodríguez fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15.20-17.40
Falchi
di Toni D'Angelo fer., sab. e dom.: 20.30-22.45
Logan The Wolverine (v.m. 14)
di James Mangold fer.: 17.50-20-21.10-22.55; sab. e dom.: 15-17.35-18.15-20-21.10-22.55
The Great Wall
di Zhang Yimou Proiezione in 2D fer.: 17.45-20.25-22.50; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.25-22.50
Jackie
di Pablo Larrain fer.: 17.40-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.40-20.20-22.45
T2 Trainspotting
sab.: 19-21.15; dom.: 17-19-21
Sing
di Garth Jennings sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “Cartoon Kids”)
CINEMA ASTORIA Ravenna di Lucio Basadonne, Anna Pollio mar.: p.u. 20.45
di Riccardo Milani fer., sab. e dom.: 20.20-22.40
Falchi
di Toni D'Angelo fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.25-21.10; dom.: 15.45-18.25-21.10
Barriere
Cinquanta sfumature di nero (v.m. 14)
di Denzel Washington fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.20-21.10; dom.: 15.30-18.20-21.10
Lego Batman Il film
di Pablo Larrain fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab.: 18-21; dom.: 15.45-18-21
di James Foley fer.: 17.45-20.15; sab.: 15-18-20.15
di Chris McKay Proiezione in 2D fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 18
La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson fer., sab. e dom.: p.u. 22.45
Jackie
Beata ignoranza
di Massimiliano Bruno gio., ven. e sab.: p.u. 21.05; dom.: 15.40-21.05
Manchester by the Sea
CINEMA MARIANI Ravenna
di Kenneth Lonergan gio., ven. e sab.: p.u. 21.10; sab.: 18.20-21.10; dom.: 15.30-18.20-21.10
di Barry Jenkins gio., ven. e mer.: p.u. 21;
di Damien Chazelle
Moonlight
La La Land
The Great Wall
gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-19-21.15
Sing
di Garth Jennings sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
Collateral Beauty
di David Frankel lun.: p.u. 21.15 (rassegna “Lunedì Cult Movie”)
CINEMA SARTI Faenza Jackie
di Pablo Larrain gio.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale); ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18-21.15
Julieta
di Pedro Almodóvar mar.: p.u. 21.15 (serata “SOS Donna”)
CINEDREAM Faenza Logan The Wolverine (v.m. 14)
di James Mangold gio., lun. e mar.: 20.10-21-22.45; ven.: 20.10-21.45-22.45; sab.: 15-17.35-20.10-21.45-22.45; dom.: 15-17.35-20.10-21.45-22.45; mer.: 17.35-20.10-21.45-22.45 (#Cinema2Days: ingresso 2 euro)
Omicidio all’italiana
Jackie
di Pablo Larrain ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 16.30-18.45-21
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano L’ora legale
di Salvatore Ficarra, Valentino Picone sab. e dom.: p.u. 21
Il GGG Il Grande Gigante Gentile di Steven Spielberg dom.: p.u. 15.30
CINEMA GULLIVER Alfonsine Agnus Dei
di Pablo Larrain fer. (escluso mer.): 20.35-22.45; sab. e dom.: 18.20-20.35-22.45; mer.: 18.20-20.35-22.45 (#Cinema2Days: ingresso 2 euro)
di Anne Fontaine gio.: p.u. 21 (rassegna “Fede al bivio”)
T2 Trainspotting
di Damien Chazelle ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Beata ignoranza
Il diritto di contare
di Ferzan Ozpetek fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.20-21.05; dom.: 15.40-18.20-21.05
di Marcello Macchia fer. (escluso mer.): 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.35-17.45-20.30-22.45; mer.: 17.45-20.30-22.45 (#Cinema2Days: ingresso 2 euro)
di Danny Boyle fer.: 20.20-22.40 (mer. #Cinema2Days: ingresso 2 euro); sab. e dom.: 15.15-20.20-22.40
Figli della libertà
di Derek Cianfrance mer.: p.u. 21.05
www.cinemamarianiravenna.com
Jackie
di Maren Ade gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-21
di Theodore Melfi mer.: p.u. 21.10
Cinema Mariani - Ravenna
di Zhang Yimou Proiezione in 2D fer. (escluso mer.): 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.40-18-20.25-22.40; mer.: 18-20.25-22.40 (#Cinema2Days: ingresso 2 euro)
Vi presento Toni Erdmann
Rosso Istanbul
Mamma o papà?
di Ferzan Ozpetek
CINEMA JOLLY Ravenna
Beata ignoranza
Ballerina
Rosso Istanbul
The Founder
La luce sugli oceani
di Eric Summer, Éric Warin fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.10-16-17.45
CINEMA ITALIA Faenza
di John Lee Hancock lun. e mar.: p.u. 21.15 (rassegna “2 Days Cult Movie”)
di Danny Boyle fer. (escluso mer.): 17.40-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.05-20.20-22.55
di Massimiliano Bruno fer. (escluso mer.): 17.40-20.40-22.55; sab. e dom.: 15.20-17.40-20.40-22.55; mer.: p.u. 17.40
sab. e dom.: p.u. 18.10
CINEMA SAN ROCCO Lugo
di Massimiliano Bruno fer. (escluso mar. e mer.): 20.35-22.45; sab. e dom.: 15.45-18.10-20.35-22.45; mer.: 18.10-20.35-22.45 (#Cinema2Days: ingresso 2 euro)
Ballerina
di Eric Summer, Éric Warin ven.: p.u. 20; sab.: 15.30-17.20-20; dom.: 15.30-17.20; mer.: 17.20-20 (#Cinema2Days: ingresso 2 euro)
di Riccardo Milani fer. (escluso mer.): p.u. 20.30; sab. e dom.: 16-18.20-20.30; mer.: 18.20-20.30 (#Cinema2Days: ingresso 2 euro)
Cinquanta sfumature di nero (v.m. 14)
di James Foley fer., sab. e dom.: p.u. 22.45 (mer. #Cinema2Days: ingresso 2 euro)
Ozzy Cucciolo coraggioso
di Alberto Rodríguez sab. e dom.: 15-16.40; mer.: p.u. 16.40 (#Cinema2Days: ingresso 2 euro)
di Chris McKay Proiezione in 2D sab., dom. e mer.: p.u. 17.45 (mer. #Cinema2Days: ingresso 2 euro)
Split
di M. Night Shyamalan mar.: p.u. 21
Il mago di Oz
di Victor Fleming dom.: p.u. 16 (rassegna “Lanterna Magica”)
CINEMA MODERNO Castel Bolognese Paterson
di Jim Jarmusch gio.: p.u. 21
L’ora legale
di Salvatore Ficarra, Valentino Picone sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
CINEMA SARTI Cervia
La battaglia di Hacksaw Ridge
Mamma o papà?
Lego Batman Il film
La La Land
di Mel Gibson sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo
La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson ven., sab. e dom: p.u. 21.15
Lumière! La scoperta del cinema
di Thierry Frémaux mar.: p.u. 21.15 (in collaborazione con Cineteca di Bologna per la rassegna “Cinema Ritrovato - Classici restaurati in prima visione”)
CINEMA JOLLY Russi
Smetto quando voglio Masterclass di Sydney Sibilia sab. e dom.: p.u. 21
Lego Batman Il film di Chris McKay dom.: p.u. 16
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
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GUSTO
TENDENZE
Sushi e sashimi: come gustarli Cosa chiedere e cosa cercare nei ristoranti che preparano queste specialità sempre più diffuse di Giorgia Lagosti
Oggi possiamo dirlo a cuor leggero: dopo molte altre nazioni europee, anche l’Italia è stata contagiata dalla “febbre” della cucina giapponese, sushi e sashimi in particolare. E se da una parte i piatti “veri”, quelli giapponesi, si possono gustare in tutta loro integrità e ritualità soltanto in un sushi bar nipponico, non è sbagliato pensare che ci si possa concedere un ottimo sushi anche in un ristorante della nostra città. Sicuramente non è facile valutarne l’eccellenza e, ancora di più, non lo è riconoscere un sushi preparato a regola d’arte. Basti pensare che, anche riguardo alle origini, la confusione regna sovrana: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, il sushi affonda le proprie radici non nella cultura nipponica, bensì in quella della Cina e della Corea. In questi territori infatti il termine sushi era anticamente utilizzato per indicare un particolare metodo di conservazione del pesce che era fatto fermentare nel riso in modo da provocare un aumento di acidità nell’ambiente e consentirne un migliore stoccaggio. Notevolmente diverso dal sushi che conosciamo oggi, i vari tagli poi venivano marinati con salsa di soia e sale e, il wasabi, ossia la “pasta” dal colore verde che si trova spesso accompagnata allo zenzero fresco, era aggiunto solo per coprire eventuali sapori sgradevoli del pesce. È solo a partire dal 1800 che si assiste alla vera e propria diffusione del sushi moderno grazie alla realizzazione dei primi nigiri tra le bancarelle di Tokyo. Da allora il gusto e lo stile giapponese hanno influenzato così profondamente la tradizione del sushi da renderlo
qualcosa di molto diverso rispetto a ciò da cui aveva avuto origine. Oggi infatti, tra la vastissima varietà di sushi, oltre ai tipici nigiri (pezzi di pesce su polpettine di riso arrotolate in una striscia di alga nori) troviamo il sashimi, ossia fette di pesce crudo servito su foglie di shiso, gli uramaki, rotolini con alga all’interno e riso all’esterno con semi di sesamo o tobiko, gli hosomaki, rotolini con alga nori esterna e all’interno un pezzo di pesce, e molti altri ancora. Torniamo ora al riconoscimento di un buon ristorante e, non avendo esperienza a riguardo, come è possibile capire se quello in cui vogliamo prenotare prepara un sushi a regola d’arte? Beh, un trucco vero e proprio non esiste ma credo che il segreto stia nel-
l’osservare i dettagli, l’aspetto della sala, la consistenza del riso dei nigiri, l’odore che rimane nei nostri indumenti … Ecco allora quali sono le cose da tenere d’occhio per poter mangiare un buon sushi. Prima di tutto il ristorante non deve puzzare di pesce perché quando il pesce è fresco e perfettamente conservato non emette nessun odore: in caso di olezzi fastidiosi, meglio cambiare destinazione. E sempre circa l’ambiente, secondo la più radicata e plurisecolare tradizione giapponese, il luogo in cui si accoglie l’ospite deve essere estremamente pulito ed armonioso: la sala sarà ordinata, arredata con uno stile minimalista, ben illuminata e soprattutto linda.
Il wasabi deriva
da una rara piantina difficile da coltivare, attenti ai surrogati a base di rafano e colorante verde
Poi, passando alla sostanza, è necessario controllare la materia prima, ovvero il pesce: un ristorante giapponese degno di questo nome infatti dovrebbe esporre il fresco direttamente sul banco, opportunamente protetto da un vetro, ma visibile a tutti gli avventori. A questo proposito è bene ricordare che l’itamae (il sushi chef), sempre secondo la tradizione, deve preparare i suoi piatti nello stesso ambiente in cui sono i clienti e utilizzare solo il pescato esposto in vetrina! A livello sensoriale bisogna osservare il colore: ricordate che il pesce fresco non è mai monocromatico ma presenta spesso sfumature differenti. Se trovate la pelle, questa deve essere lucida, mentre nel pesce decongelato solitamente appare opaca e dura. Al tatto si deve avere la sensazione che scivoli e non appiccichi; all’olfatto si deve percepire un lieve profumo di mare non troppo persistente. Attenzione anche alla stagionalità e alla territorialità del tipo di pesce che trovate nel vostro sushi: ad esempio, il salmone, uno dei pesci più usati nei ristoranti giapponesi occidentali, non è un pesce autoctono ma è importato dalla Norvegia, quindi, prestate molta attenzione al colore della carne e all’intensità del sapore. Per quanto riguardo il tonno, invece, è bene sapere che con le varie parti di questo pesce si possono ricavare 3 principali tipi di sashimi: l’akami, il più magro, scuro ed economico; il chutoro, più chiaro, mediamente costoso e grasso e infine l’otoro, extra grasso, rosa, dolce e particolarmente costoso. Infine, una considerazione sul polpo: questo mollusco richiede un trattamento particolare, ossia un massaggio che può durare anche fino a 45 minuti. La carne quindi dovrà essere particolarmente morbida e facilmente masticabile. Andando oltre, è molto importante leggere il menù ed evitare quei ristoranti che offrono “cucina cinese e giapponese” o, peggio ancora, una genericissima “cucina asiatica”: in genere questi luo-
Pranzo €12,90 - Cena €21,90 Bambini sotto 5 anni gratis Bambini sotto i 10 anni metà prezzo POSSIBILITÀ DI TAKE AWAY
FAENZA Via Emilia Ponente 13/A - Tel. 0546 622834
APERTO TUTTI I GIORNI 12.00 - 15.00 e 19.00 - 24.00
CESENA Via Zuccherificio 215 - Tel. 0547 072243
GUSTO
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
26 COSE BUONE DI CASA
Cotoletta alla petroniana, tipicamente bolognese di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Non solo alla “milanese”, la cotoletta può essere anche declinata sotto le torri degli Asinelli, per un piatto robusto e molto appetitoso.
ghi hanno liste sterminate di piatti che partono da quelli cinesi e finiscono con proposte di cucina thailandese e vietnamita. Attenzione, non è detto che si mangerà male, ma difficilmente si potrà mangiare un buon sushi. Per capire il perché, basta ribaltare la questione e provare ad immaginare un ristorante di “cucina europea”, dove lo stesso chef prepara le lasagne alla bolognese, la paella alla valenciana e escargots à la bourguignonne… E arriviamo al riso: un sushi a regola d’arte si riconosce dal riso, quello dei nigiri o degli uramaki, che deve essere leggermente profumato di aceto e deve presentarsi compatto senza essere mai appiccicoso o croccante. L’utilizzo delle tipiche bacchette di legno (hashi) non deve trarre in inganno sulla qualità del riso: molte volte il solo fatto di non riuscire ad afferrare con le bacchette il “boccone” senza che si sfaldi può portare a pensare che il riso non sia ben fatto ma a questo proposito va saputo che nella tradizione giapponese il sushi viene mangiato con le mani proprio perché la consistenza del riso, non troppo appiccicosa, si presta benissimo a essere consumata come una sorta di finger food. E il wasabi? Utilizzata come accompagnamento del sushi, questa “pasta” deriva da una rara piantina difficile da coltivare,
chiamata Wasabia Japonica. Ecco perché spesso nei ristoranti giapponesi troviamo dei meri surrogati a base di radice di rafano e colorante verde. La qualità del wasabi si può riconoscere dal fatto che la radice è grattugiata al momento e il gusto, in ogni caso fortissimo, è più profumato e meno acre. Sulla salsa di soia va detto che è preparata con tre ingredienti semplicissimi: semi di soia, sale e acqua fermentati per mesi attraverso il formarsi di muffe particolari. Un buon ristorante di cibo giapponese quindi dovrebbe servirla fresca e non già confezionata, ma soprattutto spiegare il corretto modo di utilizzo: frequentissimo è infatti l’errore di metterla sul lato del riso! Va invece versata su quello del pesce per esaltarne il sapore. Da ultimo riflettiamo sul tempo perché anche questo è un aspetto molto importante per mangiare un buon sushi: una volta che il piatto è pronto, dovrebbe essere consumato immediatamente (entro 15 secondi), prima che il riso si raffreddi (e diventi molliccio) e il pesce si riscaldi. Questo tipo di servizio può essere garantito solo nei sushi bar o nei ristoranti dove la preparazione avviene espressa e spesso anche davanti agli occhi del cliente quindi… diffidate di quei piatti belli e pronti su nastri trasportatori in attesa di essere consumato chissà quando.
Ingredienti per 4 persone 4 fette di fesa di vitello non troppo sottili; 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato; 4 fette sottili di prosciutto crudo dolce; parmigiano reggiano tenero in scaglie sottili qb; 2-3 uova; pangrattato; succo di limone; noce moscata; brodo di carne q.b.; burro chiarificato (si trova già pronto in commercio); ½ cipolla piccola intera e sbucciata; sale e pepe. Preparazione: utilizzando il batticarne assottigliate leggermente le fettine di vitello. Disponete la carne in un piatto fondo nel quale avrete sbattuto le uova con una forchetta insieme al parmigiano reggiano grattugiato, sale, pepe, qualche goccia di succo di limone e un pizzico di noce moscata. Lasciate insaporire per un tempo minimo di 30 minuti, possibilmente un paio d’ore. Versate una buona quantità di pangrattato in un secondo piatto capiente e impanate le cotolette. Immergetele nuovamente nell’uovo e poi ancora nel pangrattato in modo da ottenere una doppia panatura (facoltativa). Friggete le cotolette nel burro chiarificato al quale avrete aggiunto la mezza cipolla (serve per insaporire). Scolatele e asciugatele con carta da cucina. Salate con parsimonia e coprite ciascuna cotoletta con una fetta di prosciutto. Distribuite su quest’ultima il parmigiano in scaglie e fate cuocere per pochi minuti, in un tegame con coperchio e a fuoco lento, aggiungendo un paio di cucchiai di brodo caldo, che servirà a far sciogliere il formaggio attraverso il suo vapore.
LO STAPPATO
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Oggi assaggiamo un vino piacentino dell'azienda "Terzoni". Si tratta del "Ortrugo Colli Piacentini Per Elisa "2015. Il naso citrino con riflessi verdi di erbe aromatiche e foglie di alloro. Un frutto bianco con sfumature morbide di miele fresco e polline. Al palato è fresco e leggero con un finale piacevolmente amarognolo. Da abbinare alle cruditá di pesce.
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JUNIOR TEATRO/1
Woodways, dal Camerun a Vulkano
BIBLIOTECA ORIANI Una mostra di libri per ragazzi per le diversità Decostruire gli stereotipi, educare alle differenze, promuovere una cultura inclusiva sono tra gli obiettivi del progetto “Libro libera tutt≠” che culminerà lunedì 6 marzo alle 17 con l’inaugurazione della mostra “Ci sono anch’io”, nella sala mostre della biblioteca Oriani di Ravenna, alla presenza dell’assessora alla Pubblica istruzione Ouidad Bakkali. La mostra, curata dalla casa editrice Lo Stampatello (www.lostampatello.it) in collaborazione con Scosse ospita una raccolta di albi illustrati su quattro ambiti della diversità: le famiglie, i ruoli di genere, culture altre e le differenti abilitàdisabilità, oltre che alcune elaborazioni creative realizzate nelle scuole dagli alunni. Nel corso del pomeriggio sarà possibile, sempre negli spazi della mostra, partecipare a laboratori per tutta la famiglia. La mostra durerà fino al 26 marzo e sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il mercoledì e il giovedì anche dalle 15.30 alle 18.30. Per informazioni sulle visite guidate, scrivere a: visiteguidate@femminilemaschileplurale.it. Inoltre venerdì 3 marzo alle 17.30 alla libreria Dante di via Diaz 39 è in programma l’incontro “Di pari passo”, con la casa editrice Settenove; e sabato 4 marzo alla Classense (sala Muratori, via Baccarini 5) l’incontro “La donna che dipinge la poesia”, con Sonia Maria Luce Possentini.
Il 5 marzo alle 11 a VulKano (San Bartolo) arrivano i camerunensi Shazama con lo spettacolo Woodways, teatro d'attore con elementi naturali, dai 2 ai 6 anni di Sophia Mempuh Kwachuhai, per la rassegna Artebebè. Info e biglietti: tel. 0544 30227.
L’INCONTRO AL RASI LINDA TESAURO PER INSEGNANTI E GENITORI Mercoledì 8 marzo alle 15.30, al teatro Rasi di via di Roma, 36 a Ravenna si svolte il nuovo incontro della rassenga “Siamo asini o maestri?”, incontri formativi per insegnanti e genitori organizzata da Ravenna Teatro/ Drammatico Vegetale. Il titolo dell’evento è “Mamamusica” e l’ospite è la musicista Linda Tesauro. L'iscrizione è gratuita, necessaria la prenotazione. Verrà rilasciato attestato di partecipazione.
TEATRO/2
TEATRO/3
DA ARLECCHINO
L’ATLANTE
In scena al Rossini di Lugo il 5 marzo alle 16 ci sarà la compagnia Drammatico Vegetale con Sogni. Arlecchino e la bambina dei fiammiferi di Ezio Antonelli, Pietro Fenati (che ne è anche regista), Elvira Mascanzoni che ha curato anche pupazzi e oggetti con Sara Maioli, e Giuseppe Viroli. Scegliendo come prima chiave drammaturgica la favola della piccola fiammiferaia, lo spettacolo ripercorre alcuni temi classici della letteratura per l’infanzia, associandoli ad ambienti visivi costruiti attraverso citazioni dall’arte figurativa. Adatto a un pubblico dai 6 anni.
Domenica 5 marzo alle 16 si terrà alla Casa del Teatro di Faenza l'ultimo appuntamento della stagione 2016-2017 per i ragazzi con lo spettacolo di Antonio Panzuto L'Atlante delle città. Un novello Marco Polo dei nostri giorni atterra con il suo strano aeroplano e comincia a raccontare dei suoi viaggi. Si apre magicamente di fronte agli spettatori una macchina scenica piena di meraviglie che diventa aereo ad elica, bicicletta, lanterna magica, atlante di città dove si nascondono storie, personaggi, racconti, immagini e disegni. L'ingresso allo spettacolo è ad offerta libera (all’uscita). I posti sono limitati ed è consigliata la prenotazione allo 0546/622999 dal lunedì al venerdì (9-13/14-18). La biglietteria apre un'ora prima dell'inizio dello spettacolo e risponde al numero 0546 091001.
ALLA FIAMMIFERAIA
DELLE CITTÀ A FAENZA , SUL PALCO UN NOVELLO MARCO POLO
SALUTE RACCONTI PER RAGAZZI DALLE NELLA BIBLIOTECA DI ENRICO
Torna la gardenia contro la sclerosi multipla Torna in 5 mila piazze italiane La Gardenia di Aism, il 4 e il 5 marzo, per poi ritornare in piazza l’8 marzo – Festa della Donna – per ricordare che la sclerosi multipla colpisce soprattutto le donne sotto i 40 anni. Sono 3.400 nuovi casi l’anno: 1 ogni 3 ore. Nel ravennate ci saranno banchetti dei volontari in tutte le principali piazze e molti supermercati sabato 4 marzo e (nelle USSI principali piazza) domenica 5. L’8 marzo saranno in piazza del Popolo e piazza San Francesco a Ravenna e a Brisighella. Info: www.aism.it.
R
PSICOLOGIA CONVERSAZIONE
SU OMEOPATIA E DINTORNI
Proseguono gli appuntamenti con le Conversazioni sulla Salute nel mese di marzo a Russi presiedute dall’assessora Laura Errani e da Giuseppe Monti, medico esperto in Omeopatia, Omeotossicologia e Omeomesoterapia. Il primo appuntamento è giovedì 2 marzo alle 20.45, museo della Vita Contadina di San Pancrazio, via XVII Novembre 2/a.
PERIFERIE
Domenica 5 marzo alle 15.30 alla Biblioteca di Enrico, all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, ci sarà la presentazione del libro Centrifuga con alcuni autori e alcuni rappresentanti della casa editrice Sinnos per la collana “Zona Franca”. Sono 29 scrittrici e scrittori per ragazzi che firmano altrettanti racconti di periferie e sono Sara Bilotti, Francesca Bonafini, Massimo Cacciapuoti, Janna Carioli, Fabrizio Casa, Vanna Cercenà, Lodovica Cima, Zita Dazzi, Paolo Di Paolo, Antonio Ferrara, Francesco Forlani, Martina Forti, Maria Franco, Sofia Gallo, Dacia Maraini, Beatrice Masini, Luisa Mattia, Antonella Ossorio, Pino Pace, Isabella Paglia, Anna Pavignano, Annamaria Piccione, Patrizia Rinaldi, Livia Rocchi, Febe Sillani, Annalisa Strada, Bruno Tognolini, Anna Vivarelli, Laura Walter. Sono loro ad aver risposto all’appello di Patrizia Rinaldi che da anni lavora in territori di periferia della Campania. Compie una operazione in apparenza semplice: porta la letteratura contemporanea per ragazzi nelle scuole di quei territori. Lo fa senza aiuti istituzionali, senza sede fissa e non partendo dal centro, appunto, testimoniando una piccola rivoluzione. Questo libro nasce proprio per e grazie a “Leggimi Forte”, e coinvolge i 29 autori nella scrittura di un racconto sulle città e le periferie. Tutti insieme, questi racconti formano una antologia, non piagnucolosa e lamentosa, ma capace di mostrare altri immaginari e possibilità. L’evento è come sempre dedicato a degenti, personale ospedaliero e ai cittadini, l'iniziativa fa parte della rassegna “Rianimazione letteraria” ed è gratuita, come sempre.
PSICOLOGIA L’EQUILIBRIO
DELLE IMMAGINI CON
RICCARDO MUSACCHI
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SPORT&NATURA
OSPEDALE RAVENNA
FESTA DELLE DONNE
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
ALL’ENGIM
Terzo incontro per il ciclo “La psicoterapia fa bene” all’Egim di Ravenna in via Punta Stilo 59. L’appuntamento è per venerdì 3 marzo, alle 17.30, con lo psicoterapeuta Riccardo Musacchi il cui intervento si intitola “Immagini dell’equilibrio”. Musacchi è psicologo, psicoterapeuta con formazione in psicoterapie brevi, in psicoterapia Biosistemica e in Emdr. Docente della Scuola Italiana di Psicoterapia Biosistemica, insegna l’uso creativo degli oggetti in psicoterapia dal 2003 e fototerapia psicocorporea dal 2006. Svolge attività privata di psicoterapia con adulti e coppie; formatore e suformatore e supervisore in psicoterapia corporea e fototerapia psicocorporea in vari istituti in Italia e in Brasile. Ha contribuito come coautore al libro Biosistemica, la scienza che unisce (Franco Angeli, 2015) e autore del volume FotoTerapia Psicocorporea, edito da Franco Angeli nel 2016.
Trail Romagna 2017 si presenta allo Chalet con i «lôm a mérz»
Sarà il falò che darà “lôm a mérz” con le note folk del duo Montanari-Carnevali a svelare la programmazione 2017 di Trail Romagna. Allo Chalet dei Giardini pubblici, alle ore 17.30, la madrina di Trail Romagna Cristina Mazzavillani Muti, l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino, il direttore della Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, Massimiliano Casavecchia e il presidente di Trail Romagna, Ciro Costa racconteranno al pubblico e alla stampa la densa programmazione che da marzo ad ottobre toccherà i tre parchi della Romagna (Delta del Po, Vena del Gesso, Foreste Casentinesi) e il verde di Ravenna. Dopo la presentazione, e il rito beneaugurante della tradizione rurale romagnola, la fisarmonica di Primo Montanari e l’ocarina di Michele Carnevali – che ricordiamo protagonisti di uno dei più suggestivi concerti trekking di Ravenna Festival – accompagneranno i festeggiamenti per l’inaugurazione di una stagione all’insegna di una commistione sempre più stretta tra sport, natura e cultura.
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
TEMPO LIBERO
28 ARIETE
BILANCIA
Con Marte e Urano nel segno siete in stato di guerra. State calmi, anche se colleghi e collaboratori si comporteranno come se i loro neuroni non avessero un domani. Solo col passare dei giorni riuscirete a farvene una ragione e grazie al bel Saturno potrete godervi almeno le gioie del talamo.
In questo periodo l’energia è confusa, anche se sostenuta da creatività e faccia di glutei. Senza contare che Giove e Saturno ce la mettono proprio tutta per farvi misurare col metro della prudenza ogni vostra scelta, soprattutto con il partner, che forse negli ultimi tempi avete un po’ trascurato.
TORO
SCORPIONE
Marzo si apre senza nessun pianeta che vi rema contro, anche se certa gente vi farà venire voglia di acquistare on line una manciata di granate. Cercate di salvaguardare deretano e fegato da chi vi procura solo iella e rotture di zebedei e approfittate di questa fase per fare il punto della situazione.
L A P I Z Z A D I V E N TATA T R A D I Z I O N E
GEMELLI
SAGITTARIO
La paziente cura del dettaglio darà lustro alla vostra settimana, nel lavoro e nel privato. E se certe persone si ostinano a rompere, c’è un paese disponibile a dar loro asilo politico, quello a sud del coccige. Bene il dialogo amoroso, pragmatico quello suino, senza inutili perdite di tempo.
Il sestile di Marte in Ariete e Giove in Bilancia, gettano finalmente nel wc il malumore. Anche se non proprio tutto va come volete, vi sentite ottimisti e brillanti in ogni vostra iniziativa e nella gestione di eventuali rogne familiari. Bene anche le sinapsi sentimental-suine a sud dell’ombelico.
CANCRO
CAPRICORNO
Marte e Venere storti non vi aiutano a pazientare di fronte a tutto ciò che rallenta ogni chance in fatto di lavoro e soldi, anche se non mancheranno le buone intuizioni. L’amore procede a forza di calci nei glutei. Attenzione alla marcia indietro, nel senso che il partner potrebbe scappare.
Con Marte in quadratura ancora per qualche giorno, non sarà semplice mediare con impicci e ritardi nel lavoro. Il vostro charme da zitella con l’alzheimer non servirà a contrastare le idee di chi vi rema contro. Meglio nel fine settimana, se potrete rilassarvi in compagnia di chi vi piace.
LEONE
ACQUARIO
Troppa grinta non giova ai rapporti e alle transaminasi. Meglio evitare, soprattutto nel fine settimana, a rischio di bile. Svaghi e viaggi sono come un estratto di camomilla, rasserenano voi e chi vi sta intorno. Intanto, ascoltate le ispirazioni suine, che sono da perfezionare e raffinare.
Con tutto lo Stellium che tifa per voi, tutti i vostri interventi sono sempre più richiesti e contesi. Venerdì avrete però voglia di chiudervi nella vostra stanza e fingere di essere su un volo di linea per la Tailandia. Nel week end invece per una non stop con il sudombelico di chi vi piace.
VERGINE
Contrastate le incertezze di inizio mese, concentrandovi sulle questioni più spinose, tipo il guardaroba di primavera e su come mettere le giuste distanze con chi tenta di scaricare le proprie responsabilità su di voi. Solo così potrete dedicare un tranquillo week end a ciò che vi piace.
Nonostante i tiri mancini di Marte, riuscirete a governare saggiamente gli inevitabili alti e bassi dell’umore, specie tra giovedì e sabato quando potranno nascere polemiche in famiglia. Non reagite come chihuahua con la cistite e aspettate la prossima settimana per un aggiornamento dell’ormone.
PESCI
VIA CANALE MOLINETTO, 57/A - RAVENNA CHIUSO IL LUNEDÌ
Sono giorni più noiosi di un foruncolo sul mento. Ma potete ricavare vantaggi da p.r. oltre che dal vostro martellamento a chiunque possa aiutarvi a migliorare e a trovare un lavoro. In compenso nel week end, l’inutile sparisce e la fornicazione dà più gusto di uno spaghetto ai frutti di mare.
PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1
PALLAVOLO FEMMINILE/GIOVANILI
Teodora in Umbria per tenere la vetta La banda di capitan Sestini troverà una Bastia a secco di punti da due gare
Le baby giallorosse campionesse provinciali Under 14
Archiviato il weekend di pausa, il campionato di pallavolo femminile B1 riparte e la capolista Teodora andrà alla ricerca di punti in Umbria: sabato 4 marzo, nella gara valida per la 18esima giornata, la Conad Sìcomputer sarà di scena a casa della neopromossa Bastia per conservare il primo posto appena riconquistato nell’ultimo turno. La banda di capitan Sestini è in serie positiva da tre turni (con un bottino di 9 punti) e scende a Perugia con la dote del brillante successo casalingo con Montespertoli: di fronte avrà una squadra invischiata in cattive acque (zero punti nelle ultime due partite) ma già capace in precedenza di buone prove, come battere 3-0 Cesena in trasferta oppure di trascinare al quinto set San Lazzaro. Coach Nello Caliendo non sottovaluta l'avversario: «All’andata vincemmo 3-1, ma Bastia ci fece sudare impegnandoci per oltre due. Mostrò ottima qualità nel fondamentale della difesa e per poco non riuscì a portare l'incontro al tie-break».
Il campionato di pallaALENDARIO volo Under 14 è il primo a concludersi in provincia di GLI IMPEGNI DEL VIVAIO Ravenna e la Teodora se lo è aggiudicato, allungando Sabato 4 marzo: ore 18, palestra una striscia di vittorie che Montanari (via Aquileia), Teodoradura da molte stagioni. Le Nettunia Bologna (serie D). Martedì 7 baby giallorosse hanno marzo: ore 20, palestra Mattioli (via conquistato la vittoria Cicognani), Teodora- Anderlini Modena grazie al doppio 3-0 otte(U18). Mercoledì 8 marzo: ore 20, palenuto nei derby di finale stra Montanari (via Aquileia), Teodoradisputati contro Master Reggio Emilia (U16). Olimpia. Il titolo consente alle ragazze di Maria Grazia Montevecchi e Mattia Focchi di accedere come testa di serie alla fase regionale – quattro raggruppamenti da quattro squadre – che si chiuderà con la final four del 30 aprile (le due finaliste andranno alle finali nazionali).
Le atlete schierate nel corso del campionato: Vittoria Balducci, Elena Ballardini, Giorgia Candolfini, Elisa Casadei, Matilde Galassi, Beatrice Gardini, Anna Gbola, Alexandra Gitan, Francesca Gordini, Sofia Greggi, Jessica Maioli, Alessia Masotti e Ginevra Palmiotto
VERSO IL DERBY L’11
MARZO AL
PALA COSTA L’OLIMPIA
Sale l’attesa per il derby tra Teodora e Olimpia: appuntamento al Pala Costa alle 18 dell’11 marzo (ingresso gratuito come di consueto). Servirà il calore del pubblico amico per fare doppietta dopo il successo (3-1) dell’andata al Pala De Andrè.
Spazio a cura di Teodora Pallavolo Ravenna Teodoraravenna.it
C
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 20 al 26 febbraio 2017 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo
TENNIS
Il Cesarea Blu vince il Campionato a squadre Uisp di Serie A 2016-17 È la formazione del Cesarea Blu ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Campionato di Tennis maschile a squadre 2016-17. La formazione ravennate, che durante la stagione sportiva ha disputato le partite casalinghe al Circolo Tennis Cesarea, si è imposta in finale per 21 sulla Russi Rossetti Auto, interrompendo dunque la striscia positiva degli avversari, vincitori delle due precedenti edizioni della manifestazione. Successo comunque meritato da parte del Cesarea per quanto visto durante tutta la stagione, con i ravennati in testa alla classifica del campionato dall’inizio alla fine. Vittoria legittimata nella finale giocata sabato 25 febbraio sui campi del Circolo Tennis Lugo e chiusa con il risultato di 2-1 grazie a questi risultati: 1° Singolare: Cesarea Blu – Russi Rossetti Auto 6-3 6-4 Doppio: Cesarea Blu – Russi Rossetti Auto 4-6 6-4 1-9 2° Singolare: Cesarea Blu – Russi Rossetti Auto 6-3 6-4
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LA MANIFESTAZIONE
FARMACIE
TOBIA
RAVENNA &DINTORNI 2/3 2017
Sabato 4 e domenica 5 marzo al Pala De André grande esposizione felina, organizzata per il secondo anno sotto l’egida dell’Anfi – Associazione Nazionale Felina Italiana. Protagonisti i gatti, appartenenti a diverse razze riconosciute in ambito internazionale dalla FIFe (Féderation International Féline), federazione con 40 Paesi aderenti nei quali si svolgono esposizioni con gli stessi regolamenti nel rispetto degli stessi standard di razza. Si potranno ammirare i maestosi Maine Coon, le eleganti toilettature dei blasonati Persiani, le movenze sinuose degli Orientali, gli Abissini dal colore dell’Africa, gli Sphynx i gatti nudi, gli occhi zaffiro del gatto Birmano e la dolcezza di suo cugino, il gatto Ragdoll. E ancora, i Norvegesi delle Foreste, i British, i Certosini e i ricciuti Devon Rex; tanti esemplari provenienti da tutta Europa, faranno un lungo viaggio con l’unico intento di farsi ammirare. L’inaugurazione è in programma sabato 4 marzo alla presenza delle autorità locali; domenica 5 alle 16.15, durante la manifestazione, si terrà un convegno veterinario dal titolo “Conoscere il gatto per amarlo veramente: viaggio tra comportamenti, espressioni e miagolii”. Un settore dell’area espositiva sarà dedicato ai bambini con animatori, truccabimbi e gonfiabili. I gatti disputeranno i campionati internazionali ed europei di bellezza, giudicati da esperti provenienti da diversi Paesi quali Francia, Danimarca, Repubblica Ceca, Svezia, Israele. L'esposizione sarà aperta al pubblico con orario continuato dalle 10 alle 18.30 sia sabato che domenica. Info www.expo-aristogatti.com
NEVEUISP
NUOTO SINCRONIZZATO
SETTIMANA BIANCA IN VAL DI FASSA
Buoni risultati delle squadre ravennati al “Carpi Synchro”
Dal 4 al 12 marzo torna l’appuntamento con “NeveUisp”, la manifestazione nazionale della Uisp di giochi, attività e sport sulla neve giunta alla sua 34esima edizione. Ad ospitare la settimana bianca più divertente dell’anno sarà questa volta la Val di Fassa (Tn). Il programma è molto articolato: sci, pattinaggio sul ghiaccio, escursioni con ciaspole, arrampicata in palestra e su cascate di ghiaccio e altri tipi di sport che si possono praticare in palestra e sulla neve. “NeveUisp” è caratterizzata da una particolare attenzione per i bambini, che possono usufruire di un campo gioco attrezzato, ma anche per le famiglie. Per chi proprio non ne vuol sapere di cimentarsi con gli sci sono previste gite ed escursioni. Info e programma dettagliato dell’intera manifestazione: www.uisp.it/neve
CORSI BLS-D PROSSIMO APPUNTAMENTO SABATO 18 MARZO A LUGO Uisp, in accordo con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) propone a tutti i soci e associazioni affiliate corsi di formazione di cinque ore al costo di 30,00 euro per ogni partecipante per apprendere le manovre di primo intervento su vittima colpita da arresto cardiaco e l’utilizzo del Defibrillatore Semiautomatico. I corsi, riconosciuti a tutti gli effetti di legge, sono gestiti da formatori qualificati Anpas/Uisp e al termine verrà rilasciato brevetto da operatore BLS-D. Il prossimo corso, per il quale restano ancora pochi posti disponibili, è previsto per sabato 18 marzo dalle ore 8.30 al Circolo Tennis Lugo in via Fulco Ruffo di Calabria 60. Info e iscrizioni: tel. 0545 26924 oppure 0545 030353.
Risultati di prestigio per le atlete ravennati impegnate domenica 26 febbraio nella prima prova stagionale di Nuoto Sincronizzato. Nell’appuntamento regionale Uisp denominato “Carpi Synchro”, ospitato nella piscina della cittadina emiliana in provincia di Modena, si è infatti parlato anche romagnolo. A prendere parte all’appuntamento le due società bizantine, ovvero la SwimFit, attiva nella zona di Ravenna e Cervia, e la Sincro Uisp Ravenna, ex Synchro Byzantium. Per quanto riguarda i risultati ottenuti dalla SwimFit, la giornata si è conclusa con due podi negli esercizi di squadra di categoria. Antonioli, Fiorini, Gibini, Grana, Klymenko, Marzolla, Mini e Salucci hanno conquistato la medaglia d’oro tra le Esordienti A, mentre nel trio categoria Ragazze a conquistare l’argento sono state Asioli, Ghirardi e Vianello. Una buona prova anche per il trio Juniores di nuova formazione con Cavina, Gelosi e Marocchi e per la piccola squadra cervese categoria Esordienti A composta da Bejan, Cetta, Tommaselli e Vecchi. La competizione di Carpi è stata inoltre un banco di prova particolare per tre atlete della società, Cetta, Tommaselli e Salucci, alla loro prima esperienza agonistica in settore Propaganda. Risultati incoraggianti anche per la Sincro Uisp Ravenna, salita sul podio con due dei tre balletti portati in gara. Il trio A composto da Botti, Pirini e Violani e la piccola squadra A formata da Botti, Pagani, Petroncini e Violani hanno conquistato entrambi il secondo posto. La squadra A formata da Bardi, Botti, Pagani, Petroncini, Pirini e Violani nonostante le due penalità dovute a un numero di atlete inferiore a otto, ha ottenuto un buon quarto posto. L’appuntamento regionale Uisp di Carpi, primo della stagione sportiva, lascia ben sperare dunque per il futuro prossimo e per una crescita ulteriore dell’intero movimento del nuoto sincronizzato nel territorio romagnolo.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 2 marzo 2017
settimanale
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Detrazioni Fiscali e Permessi Edilizi Qualora si voglia intervenire su un immobile e si voglia usufruire delle detrazioni fiscali previste, si deve valutare il tipo di intervento, in quanto alcune casistiche richiedono il deposito presso il Comune di Ravenna di un permesso prima di procedere con i lavori stessi. Gli interventi possono suddividersi principalmente in tre tipologie: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione. Manutenzione Ordinaria: non è necessario richiedere permesso edilizio. Gli interventi di manutenzione ordinaria sono interventi con i quali si va a sostituire qualcosa di già esistente e nel caso delle detrazioni fiscali ci possono rientrare ad esempio la sostituzione di una caldaia esistente oppure la sostituzione degli infissi esistenti di un immobile senza però modificare il dimensionamento degli stessi. Manutenzione straordinaria, Ristrutturazione, ecc.: è obbligatorio richiedere i necessari permessi edilizi (SCIA, CIL, ecc.) Gli interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, ecc., sono interventi con i quali si va ad intervenire sull'involucro edilizio tramite modifiche interne e/o esterne (come ad esempio una diversa distribuzione degli spazi interni mediante demolizione e ricostruzione di tramezzi, rifacimento bagni, cucina) o si interviene con una riqualificazione energetica dell'esistente (come per esempio il ripasso di una copertura con l'inserimento di isolante o guaina) o la sostituzione degli impianti tecnologici o l'installazione di pannelli solari. Le pratiche necessarie devono essere predisposte e presentate prima dell'inizio dei lavori ed i pagamenti devono essere eseguiti esclusivamente mediante bonifico bancario. Nel caso in cui i lavori siano già stati eseguiti, questi devono essere regolarizzati (previa verifica) al Comune con il versamento di una sanzione. Tutte le richieste di permessi edilizi quando vengono depositate in Comune devono contenere i grafici riportanti lo Stato di Fatto, lo Stato Modificato e lo Stato Comparativo. Lo Stato di Fatto o Attuale deve riportare la situazione prima dell'esecuzione delle opere e devono inderogabilmente coincidere con quanto già depositato e conservato presso l'Archivio degli Uffici Tecnici del Comune e del Catasto. Qualora questa situazione non sussista, vuoi perché non furono presentate varianti ai permessi oppure perché sono state eseguite opere senza licenza comunale, prima di richiedere le nuove pratiche, queste devono essere prima regolarizzate. Si consiglia di verificare la casistica dei lavori che si vogliono eseguire prima di procedere con gli stessi, per verificare anticipatamente le eventuali procedure da eseguire. Prima di procedere con un lavoro importante sull’alloggio di proprietà passa in Asppi. Per gli associati è disponibile una consulenza gratuita da parte di un nostro tecnico convenzionato. Studio Tecnico: www.geometristinchiespinelli.com
Ravenna Viale Galilei 81/83 - tel. 0544 470102 - fax 0544 470075 info@asppi.ra.it - www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 - tel. 0546 25807 - faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 - tel. 0545 33356 - lugo@asppi.ra.it
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 2 marzo 2017
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