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Giovedì 3 aprile 2014 n.576

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NON NELLA MIA TERRA VIAGGIO TRA I COMITATI CHE SI BATTONO CONTRO I PROGETTI INDUSTRIALI

CENTRO STORICO

a pagina 14

Niente più archi in piazza Kennedy Piazza Paul Harris, 21 - Ravenna Tel. 0544 590701 www.projectservicesnc.com

POLITICA

a pagina 4

alle pagine 12 e 13

Al porto, dentro il terminal container

E all’ex cinema Roma si farà il primo parcheggio multipiano di Ravenna

MUSICA

LA RASSEGNA

Parla l’icona del metal italiano Pino Scotto

inserto centrale

Torna il festival del cinema europeo

da pagina 8

I candidati grillini alle Amministrative ECONOMIA

LIBRI

GUSTO Rubriche e appuntamenti per il buon mangiare e il buon bere alle pagine 24-25

a pagina 16

a pagina 19

La nostra intervista a Christian Raimo

SALUTE Le nuove rubriche con i consigli degli esperti per un benessere a 360° gradi alle pagine 26-27

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

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L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Ma perché nascono i comitati del no?

di Gianluca Costantini

Mussolini non è più cittadino onorario di X

di Federica Angelini

I detrattori parlano sempre di “comitati del no”, che impediscono il progresso e lo sviluppo e il benessere. E se ci fossero stati i comitati del no negli anni Cinquanta, dove saremmo adesso? Non si può mica deindustrializzare il Paese. A cui si accompagna spesso il gettonatissimo «la decrescita è sempre infelice», quasi a sbeffeggiare le teorie economiche della cosiddetta “decrescita felice” promosse da pensatori come Serge Latouche. Eppure, i comitati e le associazioni e i movimenti continuano a crescere, i cittadini a organizzarsi al di fuori dei partiti e dei sindacati spinti in genere dalla voglia di preservare ciò che resta dell’ambiente in cui vivono. È un fenomeno che attraversa l’intero Paese e che non risparmia la provincia di Ravenna. In questo numero abbiamo cercato di raccontare i principali, il che ovviamente non significa che sposiamo le loro tesi. Ed è certamente vero che ogni questione va approfondita a sé, ogni progetto pone problemi diversi ed è a uno stato di avanzamento diverso.

Quello che abbiamo rilevato che accomuna se non tutti, molti, è la richiesta di informazioni, la percezione di una scarsa trasparenza, di qualcosa che non viene detto del tutto. A volte la sensazione è giustificata, a volte meno.

Certo, mentre si diffonde il metodo della partecipazione dei cittadini ai programmi elettorali o alle progettazioni dei quartieri, fa specie pensare che la popolazione di Conselice abbia scoperto dell’esistenza di un progetto come quello di Matrix a permessi ormai concessi. A Cervia, il grattacielo Pentragramma è rimasto a lungo avvolto in un vago alone di mistero. E così il distacco tra cittadini e rappresentanti rischia di diventare sempre maggiore anche nelle periferie, le persone rischiano di non sentirsi rappresentate né tutelate e decidono di farlo organizzandosi autonomamente. Quando poi arriva la campagna elettorale, i nodi tornano al pettine e succede che anche i candidati dei partiti che hanno fino a quel momento governato sono costretti a prendere le distanze dall’operato di chi li ha preceduti, senza poterlo però sconfessare. Tutti si devono comunque confrontare con un problema di credibilità generale in tutti gli ambiti: chi può davvero rassicurare sui possibili rischi? Chi ha ormai, nell’epoca dell’orizzontale e del trasversale, in un Paese in cui sono all’ordine del giorno storie di corruzione o collusione, la capacità di essere ritenuto vero arbitro super partes anche quando lo è davvero? Nel dubbio, finisce per prevalere il principio della cautela. E però, nel dubbio, si rischia anche la paralisi. Il punto di equilibrio sta probabilmente da qualche parte lì in mezzo, ma sembra sempre più difficile individuarlo.

di Moldenke

[Quello che segue è uno stralcio, vero, di un articolo di un quotidiano nazionale]

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 576

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola

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Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Fabrizio Cilindro, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli.

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[...] Benito Mussolini non è più cittadino onorario di XXXXXX. Dopo un dibattito in Sala rossa, la mozione di revoca ha ottenuto la maggioranza assoluta, con 29 voti favorevoli, 3 contrari e 5 astenuti. Si sono espressi contro la mozione i consiglieri di Fratelli d’Italia e Angelo D. (Forza Italia). Si sono astenuti gli esponenti di Ncd e della Lega Nord. Però proprio i consiglieri del Carroccio sono stati protagonisti di una protesta con bandiera e inno comunisti. “Ci sono questioni più urgenti per i cittadini”, ha detto il capogruppo Fabrizio R., che ha ricordato come XXXXX ancora oggi dedichi uno dei suoi corsi all’Unione Sovietica.

Il consigliere radicale Silvio V. ha replicato esibendo sul petto un stella di David.

La questione era stata sollevata un paio di settimane fa con la presentazione di una mozione di Pd e Sel. Il registro dei cittadini onorari di XXXXXX era stato perso e per 90 anni tra i titolari del massimo riconoscimento assegnato dalla città ai non residenti era rimasto il duce. [...] L’Associazione nazionale dei partigiani aveva invitato “i propri iscritti e militanti ad accertare, con un’attenta verifica, se altri comuni” oltre XXXXXX avessero conferito un analogo riconoscimento. “La cittadinanza onoraria è un grande riconoscimento e a XXXXXX è stata, giustamente, conferita a persone che si sono battute con determinazione e coraggio per la libertà, per la democrazia, per il progresso. Persone che non possono condividere tale riconoscimento con chi ha instaurato un regime dittatoriale e ha privato i cittadini italiani della libertà; con chi ha voluto le leggi razziali, che hanno portato allo sterminio di milioni di ebrei, e ha condotto il paese in guerra con un mostruoso alleato, il nazismo“.

[Avete capito male, al posto di tutte quelle X non ci va la parola Ravenna. La città in questione è Torino, dove il Pd ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini. Qui a Ravenna, invece, lo stesso Pd (con il supporto di quei compagni di Sel) ha votato contro, insieme a Forza Italia.

Chissà cosa ne pensa l’Anpi che si è espressa in maniera così inequivocabile in fondo all’articolo qui sopra].

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POLITICA

AMMINISTRATIVE/1

AMMINISTRATIVE/2

Quattro grillini tentano l’impresa in provincia sognando Parma

«Facciamo un Comune unico» Coppola dei 5 Stelle a Lugo: «Porteremo i bilanci alla Finanza»

Le liste civiche di cui abbiamo parlato nello scorso numero non Domenico Coppola, 28 anni, liberappresentano l’unica incognita per le amministrative di maggio, ro professionista nell’ambito del soalmeno nei comuni più importanti dei 14 chiamati al voto in procial media marketing, programmavincia. Accanto a questi movimenti strettamenti locali, ci saranno tore di siti web, è originario di Torre infatti in gara in alcune città anche i candidati del Movimento 5 Annunziata e vive a Lugo da sei anStelle. Anche loro contro le amministrazioni targate Pd e centrosini. Ci racconta di non aver votato alle nistra in quattro comuni: Domenico Coppola a Lugo, Alessandro ultime amministrative perché in Marconi a Cervia, Stefano Gemignani ad Alfonsine (da non confonviaggio e di non aver mai voluto farlo dere con il quasi omonimo Stefano Geminiani candidato a consial Sud perché «dalle mie parti vuol gliere comunale nella lista Bella Alfonsine) e Ilaria Ricci Picciloni a dire il 90% delle volte votare per la Cotignola che ha appena ricevuto la certificazione (a Bagnacavallo camorra». Qui, intanto, ha anche i voti grillini potrebbero e dovrebbero invece convergere sulla lista preso una laurea all’Isia di Faenza e civica Bagnacavallo Insieme di Piergiorgio Costa). Si tratta di persoconta di riuscire a parlare non solo ai ne che non hanno ovviamente esperienze politiche pregresse, che lughesi doc, ma anche a quella parte lavorano sui territori su battaglie spesso di stampo ambientalista sempre più consistente della popolache li hanno visti accanto a comitati o altri movimenti locali. Ma alzione che a Lugo ci si è trasferita. Nel le amminstrative, come noto, il Movimento 5 Stelle si presenta da 2012 è diventato il coordinatore del solo, con il proprio simbolo, senza alleanze possibili per statuto. L’oMovimento 5 Stelle nella Bassa lubiettivo è replicare il successo di Parma, ossia riuscire ad arrivare al ghese e oggi si candida a primo cittaballottaggio ed eventualmente assorbire su di sé il voto di tutti gli dino di Lugo con alcuni punti molto scontenti là dove è previsto un secondo turno, ossia nei comuni sochiari, innanzitutto proprio sull’Upra i 15mila abitanti. Negli altri ovviamente la corsa si fa più dura, nione dei comuni, l’ente che di fatto governa questi territori dove i perché a vincere sarà semplicemente chi prende più voti tra una vaComuni sono rappresentati dai rispettivi sindaci. Una via di mezzo rietà di candidati che vedono, come dappertuttto o quasi, favoriti che secondo i grillini va superata addirittura con un referendum. quelli del Pd, per quanto non più favoriti come un tempo. Ad aiuta«È una questione di democrazia – spiega – così com’è non funziore questi candidati la concomitanza con le elezioni europee in cui il na. O si fa il salto e si vota un unico grande Comune oppure si torM5 Stelle si presenta con il proprio simbolo e per cui il leader Grillo na indietro. Abbiamo fatto leggere lo statuto a costituzionalisti e è impegnato in prima persona nella campagna elettorale, cosa però ha suscitato molto perplessità». Di certo è vero che effettivamente altrettanto vera anche per il Pd di Renzi. I sondaggi nazionali danl’opposizione non ha uno spazio unico in cui far sentire la propria no entrambi questi simboli in ascesa. Ma la scheda per le amminivoce e, con la sola eccezione dei piccolissimi Bagnara e Sant’Agata, strative sarà appunto altra cosa, soprattutto in centri realativafino ad ora ha dettato legge il Pd che contava tutti i principali sinmente piccoli dove contanto forse ancora anche daci. Tra le questioni su cui, secondo Coppola, l’Unione ha le conoscenze personali. Ad accomunare questi peraltro dimostrato la propria inefficacia c’è quella dello NCONTRO candidati l’idea che non esista un problema di stoccaggio gas che vorrebbe realizzare Stogit per cui «l’oliI CANDIDATI IN PIAZZA democrazia interna nel movimento, che le garchia della burocrazia avrebbe permesso di far passare CON TAVERNA E DI BATTISTA espulsioni siano state fatte con tre gradi di giudiun progetto simile senza che i sindaci se ne assumessero le zio e che quindi il Movimento non abbia lezioni responsabilità». È certamente vero che da più parti viene Sabato 6 aprile i candidati sindaci da prendere su questa materia da nessuno, semmossa l’accusa a tutti i primi cittadini dell’Unione di non di Lugo, Alfonsine e Cotignola mai solo l’obiettivo di allargare la base di chi si aver brillato per la tempestiva comunicazione (vedi pagina saranno in Piazza Gramsci ad esprime in rete. Certo è che le ultime votazioni 10). «La mancanza di informazione, in generale, è percepiImola insieme ai parlamentari del per scegliere i candidati alle europee hanno visto ta come uno dei problemi maggiori dei cittadini». Di solito, M5S. La manifestazione, organizpartecipare circa un terzo degli aventi diritto l’accusa viene sollevata sulla questione del bilancio, non zata dai grillini imolesi, avrà inizio (35mila su 110mila accreditati). Abbiamo parsempre di facile lettura. Per quanto riguarda quello di Lualle 19.30 e ci saranno gli onorelato con i due candidati dei due centri maggiori go, per esempio, esisterebbe una previsione di sbilancio a voli Mara Mucci, Paola Taverna e per capire, nel concreto, come immaginano l’epartire dal 2016 che sembra in qualche modo ipotecare le Alessandro Di Battista. ventuale governo delle città. azioni di chiunque vincerà le elezioni. «La prima cosa che

I

faremo è portare i libri alla Guardia di Finanza perché verifichi che sia tutto in ordine e che poi eventualmente potrà passare i documenti alla Corte dei conti, come ha fatto Federico Pizzarotti a Parma». Intanto, però, il Movimento 5 Stelle, spiega Coppola, ha già individuato la possibilità di risparmiare due milioni l’anno di spese tagliando consulenze e rivedendo appalti come quello per l’illuminazione, a Hera. Altra spesa sotto accusa, peraltro non solo dai grillini, quella prevista per le Casa della salute, nel palazzetto, laddove si potrebbe recuperare, a detta del candidato sindaco, una struttura esistente. A lui, meridionale, immigrato in Romagna per ragioni di lavoro, chiediamo se in questo sistema che dice di voler cambiare da cima a fondo non ci sia invece molto da salvare, un modello di welfare e servizi che ha garantito negli anni una qualità della vita tra le più alte forse nell’intera Europa. «Rispetto a quello che ho trovato sei anni fa ho visto cambiare le cose in modo molto repentino con la crisi. Vedo anche la criminalità organizzata avanzare e infiltrarsi secondo logiche che naturalmente sfuggono qui alle persone comuni. Qui ci poteva essere la convinzione della qualità della vita prima di scoprire che è una delle zone più inquinate d’Europa e anche sul fronte dei servizi, l’Azienda unica per Lugo significherà perdere servizi e depotenziare in particolare l’ospedale di Lugo, come si è visto con il caso del dottor Magalotti e del reparto di senologia». Insomma, una bocciatura su tutta la linea. Coppola è forse il più drastico dei competitor e ha da poco incassato l’appoggio esterno, se così si può dire, di una lista civica, quella di Gian Ruggero Manzoni, Lugo per Noi, al cui interno milita anche Guido Baldrati, noto avvocato lughese con alcuni trascorsi con il Fli di finiana memoria. Baldrati e Manzoni invitano i propri elettori al voto disgiunto: dare la preferenza per il consiglio comunale alla loro lista, ma al candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. La speranza ovviamente è quella di portare il favorito Pd, il ventottenne Davide Ranalli, al ballottaggio e poter poi raccogliere il voto degli altri scontenti che dicono di voler smantellare il sistema di potere. Tra questi c’è sicuramente Silvano Verlicchi, con una lista civica, e la candidata del centrodestra Donatella Donati.

Federica Angelini

AMMINISTRATIVE/3

«Basta con la monocultura del turismo a Cervia» La ricetta di Alessandro Marconi: «Incentivi per aziende green, università, niente più sballo a MiMa» Alessandro Marconi è il candidato sindaco per i 5 Stelle a Cervia. Classe 1971, responsabile forniture in Farmografica, sposato, una figlia di 5 anni, laurea in scienze politiche (tesi sul turismo), milita nel Movimento da tre anni e non ci vuole dire per chi votò alle scorse elezioni amministrative. In ogni caso, non ha mai ricoperto incarichi politici in alcun partito. Se la dovrà vedere con il favorito del Pd, Luca Coffari, il candidato del centrodestra Paolo Savelli, ma anche con il candidato della sinistra Antonio Antonellini e la lista civica Progetto Cervia. E per Cervia, lui che lavora in una delle poche aziende non legate al turismo, vede uno sviluppo diverso dall’idea a cui siamo soliti associare la cittadina del mare. «Basta con la monocoltura economica, vogliamo incentivare le aziende che si occupano di fossil free e green economy, il nostro modello è Cagliari. Vogliamo un modello cor-

retto di sviluppo e un patto con gli imprenditori: noi velocizziamo permessi e abbassiamo le tasse, loro assumono personale locale, di Cervia». Una strada secondo il Movimento per recuperare molte aree ormai dismesse della zona di Montaletto. E ancora, a Cervia Marconi vuole addirittura l’Università, ma il turismo, ovviamente, non dovrebbe essere abbandonato e l’attacco su questo è durissimo: «Abbiamo perso 12 anni, è stato privilegiato un turismo chiassone e a basso prezzo che ha finito per allontanare famiglie e anche vip». Un problema di ordinanze antisballo?

«Non solo, soprattutto del rispetto delle ordinanze che qui è mancato». Sul capitolo risorse e bilancio i grillini dicono di voler prima vedere un documento al momento troppo “opaco” e poco chiaro, si sono però impegnati a dire no alla tassa di soggiorno, come Progetto Cervia dicono che ci sono troppi dipen-

denti comunali, promettono tagli di consulenze e soprattutto progetti in grado di attirare finanziamenti europei. Più in generale parla di un aumento del bacino dell’imponibile che sarebbe dato dalla creazione di nuovi posti di lavoro dalle industrie neo insediate.

Insomma, nulla che potrà incidere sui prossimi bilanci in ogni caso. Intanto, dell’esistente Marconi non salva assolutamente nulla: «No, non mi viene in mente nulla. Il centro è morto, i cantieri mettono a rischio i pini, si continua a lottizzare e cementificare nonostante le compravendite siano praticamente a zero, per non parlare del piano per le colonie di Pinarella. Qui volevano addirittura fare i parcheggi sottocosta!» Però, almeno, non si farà più il grattacielo. «Chi lo dice? Se stiamo agli atti ufficiali il Pd non ha mai ritirato la delega al sindaco sulla questione Pentagramma». (fe. an.)

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

RAVENNA

POLITICA

RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

via N. Baldini 8

PARTITO REPUBBLICANO

5 CRONACHE ROMANE

Fusignani nuovo segretario Continua la guerra con Roma L’ex assessore provinciale Eugenio Fusignani è stato eletto segretario provinciale del Pri di Ravenna dal trentaquattresimo congresso del partito. Fusignani è anche segretario comunale di Ravenna del Pri. Le due cariche non coincidevano dal 1938. La nuova segreteria ha anche approvato un nuovo documento che critica duramente la gestione nazionale del partito e non appare conciliante rispetto a Roma da dove, lo ricordiamo, sono arrivate minance di denunce e commissariamenti alla federazione ravennate.

In particolare, i ravennati definiscono «inaccettabile» il documento «rivolto contro il partito ravennate, che costituisce una delle pochissime realtà ancora in grado di eseguire un tesseramento e presentare liste elettorali». Inoltre, il Pri locale ribadisce di essere «in attesa di vedere approvati i bilanci del Pri nazionale 2012 e 2013», chiede trasparenza sui dati relativi alla situazione patrimoniale del partito e infine «rivolge un appello alle forze vive del Repubblicanesimo italiano, dentro e fuori dal Pri, per l’organizzazione di un grande evento politico assembleare nazionale che riproponga le idealità e definisca le battaglie e le iniziative per ricollocare i repubblicani italiani nel dibattito politico nazionale».

Eugenio Fusignani

RUSSI L’APPELLO

DI FI ALLA LEGA: TUTTI UNITI CONTRO IL PD

EUROPEE UNA TRE GIORNI SULL’EUROPA CON IL PD DI RAVENNA TRA INCONTRI E QUIZ A TEMA

Forza Italia rivolge un appello a tutte le forze alternative al centrosinistra a Russi per unire le forze contro Sergio Retini, candidato Pd al secondo mandato. L’appello nasce dopo la presentazione della lista Prima Russi che vede candidata sindaco Maria Orsola Marabini esponente della Lega Nord locale. Forza italia e il resto del centrodestra ha invece deciso di appoggiare l’esperienza civica nata per le scorse elezioni Libera 20% percento dei consensi. Alle elezioni si presenta anche un candidato di sinistra. Va ricordato che a Russi non è previsto un doppio turno.

Giovedì 3 aprile (alle 20.30), nella sala Piazza Rinascita di via Maggiore a Ravenna si apre una tre giorni dedicata all’Europa organizzata da Pd comunale. Si inzia con un incontro con l’onorevole Paolo De Castro, mentre venerdì 4 aprile ci sarà cena e gioco a squadre “Dottor Why Europa special edition” (dalle 19.30). Sabato 5 aprile i lavori aprono alle 9.30 con un confronto su politiche e fondi europei con Silvia Grandi, docente universitaria; Alberto Rebucci, dirigente della Provincia; Antonio Venturi, esperto di politiche agricole. Presiede i lavori Gianni Bessi. Alle 15 sarà la volta di Carlo Galli, deputato del Pd; Emilio Dal Monte, vicedirettore Ufficio italiano in Commissione europea; e Salvatore Caronna, europarlamentare del Pd.

Uno così, con la faccia pulita, potrebbe arrivare anche in Italia di Andrea Casadio

«La sinistra ci ha rovinato la vita! Ci ha ucciso! Ci ha tolto l’aria, non respiriamo più! Siamo morti! La sinistra ci ha levato il sangue, ci ha pugnalato al cuore, ha rovinato i giovani, ci ha portato alla fame! Siamo tutti morti di fame, non c’è più lavoro, non c’è niente di niente!», urla Philippe, un pensionato sulla settantina in giacca e foulard al collo e con una baguette in mano. «Ma che cosa dici? Cosa c’entra la sinistra? La crisi c’è in tutto il mondo! La crisi è colpa dell’euro! È tutto più caro! La vedi questa baguette? Costa 2 euro, cioè dodici dei vecchi franchi! Roba da matti!» gli risponde Angelo, o “Angelò”, come lo pronunciano qui, un suo amico d’origine siciliana in coppola e grisaglia. Sono ad Henin-Beaumont, una paese di case basse in mattoni rossi a due piani nel nord della Francia, ma potremmo essere in Veneto o in Lombardia. Stessi discorsi. Una volta qui erano tutti operai, lavoravano nelle miniere. Vent’anni fa le miniere hanno chiuso tutte, e ora restano solo le colline di terra nera, lo scarto del carbone, a punteggiare la pianura. Dopo sono venute le fabbriche, che ora stanno chiudendo una dopo l’altra. In questa terra operaia, per settant’anni hanno tutti votato sinistra. Alle ultime elezioni municipali i ventiquattromila abitanti del paese per metà non hanno votato, gli altri hanno eletto sindaco Steeve Briois, segretario nazionale del Front National, il partito di estrema destra di Marine Le Pen. «Lei ha votato Front National?» chiedo a Philippe. «Certo che sì! Perché non dovrei? Ho votato socialista tutta la vita, ma adesso ho votato l’estrema destra. E sa perché?

Perché gli immigrati mi stanno bene, ma solo quelli che vengono a lavorare! Quelli che non lavorano o vengono a fare i turisti non mi piacciono! Ci rubano i soldi e il lavoro!» «Ma cosa dici, Philippe! Sono fascisti e razzisti» ribatte desolato Angelò. «E chi se frega! A me interessa solo che siano onesti, che non rubino come gli altri politici. Non so se sono razzisti. So solo questo: sicurezza e meno tasse, ecco cosa voglio!» Appena fuori città ci sono le rovine dello stabilimento Samsonite, che ha chiuso appena sei anni fa. Mi aspettano una ventina di ex-operai e operaie.

Brigitte Petit, la più combattiva, parla per tutti. «Costavamo troppo, e così ci hanno licenziato.

Hanno trasferito la fabbrica in Cina. Siamo tutti di sinistra, ma pensiamo che l’euro ci ha rovinato la vita. È triste, la sinistra non riesce più a dare risposte, ecco perché i giovani votano destra». Tutti annuiscono. La domenica in un Municipio pieno come un uovo Steeve Briois viene proclamato sindaco. «È il primo sindaco gay di estrema destra» mi sussurra una signora. «Ma va bene così, siamo destra moderna». Gli mettono la fascia bianca rosso e blu al collo e i suoi fan cantano l’inno francese, mentre uno sparuto gruppo di manifestanti urla: «Democrazia!» Anche Marine Le Pen è venuta a celebrare Briois. «È un grande giorno per il Front! È la nostra de-diabolisation!» La de-diavolizzazione è la nuova strategia del Front, mostrare una faccia pulita e rispettabile. Acquattato in un angolo, un mastodonte col cranio rasato applaude felice. «Cos’è questa mostrina che ha al collo?» gli chiedo. «Le insegne del Maresciallo Petain e della Repubblica di Vichy». «Quello che ha collaborato con il nazismo. Le piace Hitler?» «La Francia ai Francesi! E che non s’azzardi a scrivere che sono nazista o che nego la Shoà!» sibila gelido.

Qualcuno così, dalla faccia pulita, potrebbe comparire anche in Italia.

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SOCIETÀ

LA PROTESTA

IL CASO

Cani alla catena Digiuno interrotto dopo 68 giorni

Sfrattato per un debito di tre euro

È durato 68 giorni lo sciopero della fame di Davide Battistini, l'animalista ravennate a digiuno dal 20 gennaio per chiedere alla Regione di rendere definitivamente esecutiva e di applicare la legge che vieta di custodire i cani alla catena. Legge che l'Emilia Romagna aveva approvato un anno fa proprio in seguito a un altro sciopero della fame di Battistini, durato in quell'occasione 44 giorni.

L'annuncio è arrivato direttamente dall'attivista, attraverso la sua pagina Facebook "Scatenare Diritti", nel primo pomeriggio del 28 marzo: «Interrompo adesso, a 68 giorni dal 20 gennaio 2014, giorno di inizio dello sciopero della fame per ottenere legalità e diritti per gli animali, la nostra richiesta non violenta. Non abbiamo ottenuto nulla. La casta Pd è totalmente indifferente alla democrazia, alla nostra richiesta di legalità e alla compassione. Alle Europee di fine maggio 2014 cercate di ricordarvelo.

Ho deciso di fermarmi perché non potevo più far finta di non vedere, continuare a sperare in una reazione del movimento che non si innescava nemmeno con 68 giorni di sofferenza e rischi estremi per la mia salute. Ho deciso di fermare lo sciopero della fame anche perché desidero partecipare alla costruzione di un movimento politico antispecista che sia all'altezza delle sfide che dovrà affrontare contro un sistema economico industriale che ha eguali credo solo nel sistema industriale militare».

La notizia è finita come prevedibile anche sui media nazionali: a Lugo un uomo di 53 anni, un imbianchino cardiopatico certificato disabile all'80 percento, è stato sfrattato dall'abitazione di via Corelli – in cui vive con la moglie e due figli adulti – per non aver pagato tre euro. Una situazione ai limiti dell'assurdo che ha inizio a novembre 2011, quando l'uomo, Claudio Torinelli, napoletano giunto in Romagna da una ventina d'anni, ha preso in locazione l'appartamento in cui vive tuttora concordando un canone di seimila euro all'anno.

La crisi economica e i problemi di salute nel 2013 lo hanno però messo in ginocchio e dal mese di ottobre non è più stato in grado di pagare l'affitto. I figli fanno qualche lavoretto ma nulla più. La moglie è casalinga e con problemi di ernia, lui riceve una pensione mensile di 300 euro.

La padrona di casa – che ha sempre cercato di venirgli incontro, come dichiarato inizialmente dallo stesso Torinelli ai giornali, essendoci già stati ritardi o pagamenti incompleti – gli ha così intimato lo sfratto a fine gennaio.

Sfratto notificato il 4 febbraio scorso all'uomo, che dopo pochi giorni si reca in banca per saldare l'importo delle quattro rate mensili dovute, esattamente 1938,62 euro. Ma per il bonifico la banca incamera 3,62 euro di commissioni e così al proprietario arrivano solo 1935 euro. Non sufficienti per evitare lo sfratto, convalidato dal giudice onorario il 17 marzo in tribunale. Dove

Paga gli arretrati di tre mesi ma la banca trattiene la somma e il giudice lo caccia IL NUMERO

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Claudio Torinelli ai microfoni di TgCom24

Le famiglie sfrattate in un anno in provincia Record regionale Giovedì 3 aprile si svolgerà l’undicesimo congresso provinciale del Sunia, federato Cgil, dal titolo “Un patto per l’affitto sostenibile”. Appuntamento a Ravenna alla sala Zirardini della Camera del lavoro di via Matteucci. Alle 9.30 è prevista la relazione del segretario provinciale del Sunia, Sergio Mazzotti. Alle 10 è in programma una tavola rotonda sui temi del disagio abitativo, degli sfratti, delle politiche Erp e della nuova legge regionale.

All’incontro parteciperanno Fracesco Rivola, assessore provinciale alle Politiche abitative, Emanuela Giangrandi, presidente Acer Ravenna, e Mirella Rossi, responsabile delle politiche abitative della Cgil Ravenna.

Torinelli però non si è presentato («Ho sbagliato aula e sono arrivato in ritardo», si giustificherà poi) e dove non ha così potuto chiarire le proprie ragioni e chiedere il cosiddetto “termine di grazia” che se accolto dal giudice avrebbe potuto evitare lo sfratto. La cui esecuzione è invece fissata per il 20 aprile, giorno di Pasqua.

«La legge è la legge», ha dichiarato a Il Resto del Carlino l'avvocato riminese Pietro Baronio, giudice onorario del tribunale di Ravenna che ha convalidato lo sfratto e che però confessa: «Se l'inquilino fosse stato presente e avesse spiegato che la morosità ammontava ad appena tre euro, non avrei concesso certamente lo sfratto. Ora può opporsi alla convalida davanti a un altro giudice». E così sarà. Entro pochi giorni,

infatti, Torinelli tramite il suo legale Jessica Bandini depositerà in tribunale il ricorso chiedendo che l'ordinanza di sfratto venga annullata «in quanto – spiega l'avvocato – non sussisteva morosità». Intanto il 53enne – che dovrà pagare anche un migliaio di euro per le spese legali – ha provveduto il 31 marzo, a saldare la morosità maturata anche per gli ultimi due mesi di affitto. E si appella alla proprietaria – anche di fronte alle telecamere di Mediaset – affinché si risolva tutto.

«La prego, la supplico – dice al microfono di TgCom – mi dia una mano. Non gratis, la pago, ma ora chiuda un occhio». A La Vita in Diretta (Rai Uno), la proprietaria ha fatto intendere di essere disponibile a una soluzione indolore. (lu.ma.)

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TAVOLA ROTONDA I Moderatore: Gianni Pezzoli Ore 10.00 L’ORGANIZZAZIONE SANITARIA NELLA MALATTIA DI PARKINSON Una rete per il trattamento integrato della malattia in tutte le sue fasi Discussione con i sanitari: M. Barichella - A. Bonetti - R. Cancello E. Cassani - E. Cereda - R. Cilia A. Colombo - M. Facheris - G. Frazzitta R. Grandi - J. Hartwig - C.B. Mariani – G. Mele - N. Meucci - P. Rampini C. Rizzetti - G. Sacilotto - C. Siri A.L. Zecchinelli - M. Zini Il Dr. Facheris spiegherà l’importanza del portale Fox Trial Finder (The Michael J. Fox Foundation) Parteciperà inoltre il Prof. Franco Cammarota Amministratore Delegato della Fondazione Europea per la Ricerca Biologica

Domande dei pazienti, dalla sala e dal forum Ore 12.30 Pausa pranzo TAVOLA ROTONDA II Moderatore: Gianni Pezzoli Ore 14.30 CELLULE STAMINALI: - Lo studio che abbiamo condotto finora in Italia - Il trattamento in Corea del Sud Ospite d’onore YOUNG H. SOHN, autore del primo studio mondiale con cellule staminali nel parkinsonismo MSA Discussione con i sanitari: V. Broccoli - M. Canesi - G. Cappelletti I. Isaias - R. Giordano Domande dei pazienti, dalla sala e dal forum

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PRIMO PIANO

COMITATI

I pionieri: «Quando chiamavamo Fo e Grillo a parlare di energia» Tra i pionieri nell’ambito dei comitati nati in questi anni a tutela del territorio in Romagna va annoverata senza dubbio l’associazione Onlus Clan-Destino, nata a Forlì nel 2002 per contrastare il progetto della centrale elettrica di Durazzanino (poi di fatto abortito) e successivamente impegnata in battaglie anche nel Ravennate, a partire naturalmente da quella sulle biomasse all’ex Eridania di Russi. A fondare l’associazione anche Cinzia Pasi, di Roncalceci, candidatasi alle ultime Amministrative in Provincia con la lista civica Ravenna Virtuosa.

«Siamo nati soprattutto per fare informazione – commenta – e posso dire che abbiamo contribuito a cambiare molto l’atteggiamento dei cittadini. Tra i nostri meriti, per esempio, lo sdoganamento della cosiddetta scienza in piazza, invitando in tempi non

sospetti Beppe Grillo, Dario Fo o lo staff di Caterpillar a parlare di energia. E iniziative di sensibilizzazione di successo come “M’illumino di meno” forse sono nate anche grazie a noi».

La battaglia contro la centrale a biomasse di Russi resta fondamentale nella storia dell’associazione. «E voglio ricordare che al Tar abbiamo vinto noi», sottolinea Pasi, rivendicando la scelta di portare il caso di fronte al tribunale amministrativo, non condivisa per esempio dal comitato Articolo 32, il primo a essere nato per Russi e che lei stessa aveva fondato. Il ricorso al Tar condotto da Clan-Destino e sottoscritto da oltre 150 tra cittadini e associazioni ha in un primo momento fermato il progetto di riconversione dello zuccherificio, prima del recentissimo via libera da parte del Consiglio di Stato. «Prendiamo atto della sentenza, ma non ci fermeremo...», dice Pasi, senza rivelare però nulla su nuove strade da intraprendere contro la centrale a biomasse di Russi, se non che non prenderanno parte all’Osservatorio del Comune. «Noi non osserviamo qualcosa che abbiamo contestato fin dall’inizio. E non ci stiamo a essere considerati quelli che bloccano lo sviluppo: ma quale sviluppo? Un progetto da 130 milioni per 25-30 posti di lavoro? E appalti che non andranno a vantaggio di imprese di Russi».

Clan-Destino è stata protagonista anche della battaglia contro il gassificatore di Roncalceci, ipotesi tramontata «grazie a noi e al consigliere di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, che abbiamo approfondito e siamo andati a leggere i contratti». Nessuna remora a collaborare con altre associazioni o partiti politici: «Tutti quelli che sono disponibili a collaborare sono ben accetti. Noi continuiamo a lanciare messaggi, su tutto il territorio, che poi devono essere recepiti. Anche per lo stoccaggio del gas nella Bassa Romagna abbiamo lanciato l’allarme in tempi non sospetti, poi è nata la battaglia. Per noi è un successo anche solo favorire la nascita di comitati sparsi sul territorio». (lu.ma.)

LA CASERMA

RUSSI La battaglia infinita contro le biomasse: «Ma l’Eridania qui era come la mamma» «L’Eridania per Russi era un po’ come una mamma, ha dato lavoro un po’ a tutti, non era mica facile all’inizio fare una battaglia come la nostra...». Paola Miani ha fondato nel 2006 il comitato Articolo 32, il primo di quelli che si sono interessati alla vicenda e hanno dato battaglia contro la centrale a biomasse di Russi.

Centrale che ora, dopo il via libera del Consiglio di Stato, si farà, completando Una protesta così la riconversione dell’ex zuccherificontro la centrale cio Eridania in un polo energetico. di Russi di fronte «Non posso certo essere contenta – alla sede della commenta Miani – ma almeno posRegione siammo dire di aver ottenuto qualche risultato, alcune nostre osservazioni sono state accolte e il progetto è stato migliorato, pur restando inaccettabile». In passato il comitato ha tentato anche la carta del referendum: «Sapevamo che ce l’avrebbero bocciato e così andò, ma è stato un modo comunque per coinvolgere i cittadini, e da quell’esperienza è nata una lista civica (Libera Russi, in corsa anche alle imminenti Amministrative, ndr). A differenza del Clan-Destino (vedi altro articolo in questa pagina) siamo invece stati contrari al ricorso al Tar, semplicemente perché è una strada spesso perdente e soprattutto costosa e non volevamo andare nelle tasche dei cittadini».

Ora il comitato continua la propria attività con una rappresentanza dentro l'Osservatorio realizzato dal Comune per controllare la nuova centrale: «Mi auguro che in futuro esperienze del genere si possano allargare, monitorando non solo la centrale di Russi, ma tutte le attività industriali del territorio».

Come detto, a Russi, un comitato del genere non ha avuto vita subito facile: «Ricordo che mi lasciavano dei messaggi minatori alla porta del mio negozio, per dirmi che il lavoro non si tocca, così come l’Eridania. Roba innocua, ma in effetti all’inizio era difficile anche convincere i cittadini a firmare. Poi di firme, per la nostra petizione, ne abbiamo raccolte cinquemila».

Puzza, traffico e rumori: «Fermiamo il biodigestore» La Caserma è una piccola frazione al confine tra le province di Forlì e Ravenna. Da qualche mese è attivo un biodigestore alimentato a pollina realizzato dalla Casagrande Energy tra le proteste dei residenti e su cui pende anche un ricorso al Tar, presentato dall’avvocato ravennate Dante Marangoni per conto del comitato nato appositamente, dal nome “Difendi La Caserma”. Comitato che lamenta, anche qui come negli altri casi riportati su queste pagine, la mancata informazione della cittadinanza. Ci sono case anche a poche decine di metri dall’impianto e i residenti si lamentano per la puzza e per i rumori notturni, oltre che per l’aumento di traffico di camion generato dall’impianto. A fare scalpore, nelle scorse settimane, anche l’acqua nera del canale Spadolaro nei pressi dell’impianto (vedi foto) e che scorre tra i terreni agricoli.

L’APPELLO

«Centrale a carbone in Calabria, Hera esca dal progetto»

LA PETIZIONE «LA TAMPIERI DI FAENZA IN SENEGAL METTE A RISCHIO 9MILA PERSONE» Ha raccolto più di 18mila firme in pochi giorni la petizione internazionale lanciata da ActionAid e Re Common per chiedere al Gruppo Tampieri, società di Faenza che opera nel settore della trasformazione dei prodotti agricoli, di recedere dal progetto di coltivazione di girasoli per la produzione di olio alimentare nella riserva senegalese di Ndiael, intorno alla quale sorgono una quarantina di villaggi abitati da comunità autoctone.

Una delegazione composta da rappresentanti dei villaggi del nord-est del Senegal e Ong sta visitando vari Paesi europei per denunciare il progetto, che metterebbe a rischio “l'esistenza e i mezzi di sostentamento di 9mila persone”. La Senhuile SA, controllata per il 51 percento dalla Tampieri e al 49 per cento dalla società senegalese a capitale misto Senéthanol, ha ottenuto in affitto dal governo senegalese, nell'agosto del 2012, 20mila ettari della riserva: i residenti lamentano impatti molto pesanti sul loro stile di vita, sostenendo che il progetto limiterebbe l'accesso ai pascoli del bestiame brado, alle fonti idriche e alle altre risorse necessarie alla loro sussistenza. È possibile firmare la petizione sul sito internet: http://firmacontrolafame.actionaid.it.

Il Movimento 5 Stelle e diverse associazioni, tra cui Legambiente e Wwf, chiedono ufficialmente al sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, in quanto primo cittadino di uno dei Comuni socio del Gruppo, di attivarsi affinché Hera esca dal progetto della centrale a carbone di Saline Joniche.

Il gruppo Hera infatti partecipa con il 20 percento del capitale al consorzio Sei, costituito nel 2007 per realizzare il progetto in Calabria.

Il carbone – attaccano le associazioni – «è il combustibile fossile con maggiori emissioni di sostanze inquinanti in assoluto». E in linea con quanto professato dalla politica locale, si legge nell’appello, non può essere tollerata la presenza di Hera in un progetto del genere.

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

PRIMO PIANO

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CONSELICE «La prima serata è nata spontaneamente e abbiamo riempito una sala da settanta posti con 25 persone collegate in streaming.

La seconda volta eravamo in trecento dentro al kartodromo; la terza, lo scorso febbraio, abbiamo riempito il teatro, l’auditorium e un circolo Arci, ed eravamo collegati tutti in streaming. Da quel giorno, finalmente, possiamo dire che anche l’Amministrazione ha iniziato a farsi carico del problema...». Luciano Manieri è il portavoce del comitato No Matrix, nato a Conselice sull’onda della protesta contro l’impianto di recupero delle scorie degli inceneritori di rifiuti che sta per sorgere sul sito attualmente occupato dall’ex colorificio ceramico Endeka. Un impianto che produrrà appunto il cosiddetto Matrix, materiale poi utilizzabile nel settore delle costruzioni e dell’edilizia.

«Qui il Nimby (l’ormai celebre sindrome del “non nel mio cortile”, ndr) non c’entra nulla, ci sembra totalmente assurdo il progetto in sé (un impianto simile è comunque già attivo in provincia di Pavia, ndr), il fatto che grazie a questa lavorazione potremmo ritrovarci un domani a dormire in una camera da letto costruita anche con le ceneri di rifiuti inquinanti, quando oggi stiamo paradossalmente ancora facendo i conti con le brutte scoperte dell’amianto...», sospira Manieri.

L’impianto in questione è destinato a trasformare in materiale per l’edilizia circa 250mila tonnellate l’anno di scorie, di cui 65mila classificate come pericolose, nonostante secondo l’azien-

«Incubo Matrix». E scoppia la rivolta Già duemila firme e ricorsi al Tar in arrivo contro l’impianto di recupero dei rifiuti inceneriti

In 130 in tuta bianca hanno sfilato per le strade di Conselice in occasione del Carnevale per esprimere la propria contrarietà all’impianto Matrix

da proponente, la società Officina dell’Ambiente, lo siano solo di nome, per questioni burocratiche, e non davvero pericolose (sul sito internet www.matrixoda.it è presente anche una sezione in cui si cerca di chiarire ogni aspetto rispondendo alle domande più frequenti).

«L’impianto oltretutto sorgerà a 23 metri da una coltura biologica», rincara invece la dose il portavoce del comitato, che in poche settimane ha già raccolto circa

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duemila firme in calce a una petizione tra Conselice, Lavezzola e San Patrizio. Petizione che chiede anche di rivedere la gestione dei rifiuti, puntando sul porta a porta, e che si appresta a fare il giro pure di tutti i comuni limitrofi. Quindicimila i volantini distribuiti dal comitato in una prima fase, e oltre tremila i membri del gruppo nato su Facebook, il cui obiettivo prioritario in questo momento è soprattutto quello semplicemente di informare le

persone. Per tentare di fermare il progetto, invece, si punterà su due ricorsi al Tar che presenteranno direttamente società e associazioni del comparto agricolo proprio in questi giorni, a poche ore dal via libera ufficiale alla realizzazione dell’impianto (metà aprile), i cui lavori peraltro sono già in parte iniziati. Le autorizzazioni ci sono già tutte e per bloccare il progetto i comitati possono sperare solo in un piccolo miracolo, che forse neppure il Tar è in grado di compiere.

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«Noi non abbiamo cercato mai colpevoli, vogliamo restare un gruppo apolitico – conclude Manieri, che resta comunque anche un attivista del Movimento 5 Stelle, con cui si era presentato alle ultime Amministrative di Lugo – ma non possiamo che sottolineare come l’Amministrazione o chi per essa non abbia informato per tempo i cittadini. Abbiamo scoperto tutto dopo, quando ormai erano già arrivate tutte le autorizzazioni».

Luca Manservisi

E PROMOZIOttN i sui prodo esposti nello show-room

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PRIMO PIANO

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ALFONSINE

LIDO DI DANTE

«Non metteteci gas sotto i piedi» Un’associazione contro il progetto Stogit per stoccaggio nei giacimenti esauriti I primi ad accorgersene pare siano stati i grillini. O perlomeno, Claudio Fabbri, che grillino non è ed è diventato portavoce dell’associazione contro il progetto di stoccaggio di gas metano tra Alfonsine e Lugo, dice che delle intenzioni della Stogit ha scoperto da un volantino del Movimento 5 Stelle, per caso. Poi ha iniziato spargere la voce e i cittadini di Alfonsine si sono autoconvocati e organizzati tramite Facebook. La prima volta accadeva verso fine agosto, nella sala parrocchiale. Presente una trentina di persone.

«La prima riunione l’Amministrazione invece l’ha organizzata il 19 settembre – racconta Fabbri –, quando i termini per le osservazioni scadevano il 13 settembre». Per la verità poi i termini sono slittati di qualche settimana, ma la sostanza non cambia. La prima cosa che lamentano da queste parti è stata la totale mancanza di informazione da parte delle istituzioni, Comuni e Unione dei Comuni. In secondo luogo, il merito del progetto che dovrebbe trasformare, una volta a regime e se la parte sperimentale darà buoni esiti, un’area di undici ettari con 19 pozzi a ridosso della martoriata Voltana (qui c’è anche la discarica) in un sito di stoccaggio. Al momento l’Unione dei Comuni ha chiesto dei correttivi. Una posizione troppo timida per i cittadini di cui Fabbri è portavoce. «Nel progetto stesso si prevede un aumento del 10 percento dell’inquinamento atmosferico, senza contare il traffico veicolare in strade strette e in zone totalmente ina-

L’AMMINISTRAZIONE L’UNIONE: «PIÙ RASSICURAZIONI E QUALE INDENNIZZO?» L’ipotesi presentata da Stogit, del gruppo Snam, pubblicata dal Ministero per l’ambiente a luglio 2013 prevede una fase sperimentale che riguarderebbe 3 ettari e una seconda fase, a regime, di 11 ettari di stoccaccio gas nel sottosuolo con 19 pozzi. I due sindaci coinvolti hanno presentato una serie di osservazioni e richieste di chiarimenti in merito al progetto e chiesto in particolari lumi su quali tipo di indennizzo anche per il danno paesaggistico.

datte. Inoltre pompare ed estrarre acqua, con il gas, dal sottosuolo può avere ricadute anche sulla subsidenza».

Fabbri, prudente, cita per ultimo un rischio che invece viene messo in evidenza dai grillini secondo i quali «questo tipo di attività potrebbe provocare movimenti simili a piccole scosse sismiche» i cui effetti a lungo andare non sarebbero del tutto certi. Ma non vi sentite un freno allo sviluppo?

All’occupazione, al bene del paese?

Claudio Fabbri, avvocato, presidente dell’Anpi locale e candidato nella lista civica più a sinistra Bella Alfonsine, con i toni moderati e tutt’altro che barricaderi risponde: «No, perché questo progetto è mera speculazione. Questo gas non servirà necessariamente all’Italia, dove il consumo è in continuo calo.

Non solo, non avrà praticamente ricadute occupazionali se non nella fase iniziale, visto che si parla, a regime, di cinque tecnici di Cremona». E sulle presunte non competenze del Comune (o Unione dei Comuni che sia), Fabbri specifica: «Per la verità il parere della Regione può essere molto vincolante e viene espresso dopo una conferenza dei servizi in cui le Amministrazioni locali possono far pressioni per poter partecipare e dire la loro». Non solo, ribadiscono i contrari allo stoccaggio Stogit, a differenza di Russi o soprattutto di Conselice qui il progetto è ancora alle prime fasi di approvazione. C’è tutto il tempo per bloccarlo. Le firme raccolte al momento sono oltre 1.300.

Federica Angelini

Una petizione per chiedere di fermare l’estrazione di metano Mentre il Comune annuncia le opere antierosione (finanziate con due milioni da Eni) a difesa della spiaggia da realizzare prima dell’inizio della stagione balneare, sono circa cinquecento le firme già raccolte a Lido di Dante a sostegno di una petizione che chiede la sospensione del rinnovo della concessione per l'estrazione di gas dal 2017 al 2027. Il comitato cittadino sta portando avanti la battaglia per fermare l'estrazione in mare. Sotto accusa in particolare la piattaforma Angelina, unica così vicino (due chilometri) alla costa adriatica: «Fermiamoci e teniamo sotto osservazione la subsidenza – dice Pasquale Minichini, consigliere territoriale di Lpr e residente al lido –. I numeri parlano chiaro: dal 1984 al 2011 (con un progressivo aumento dal 1997, anno in cui è entrata in funzione la piattaforma, ndr) Lido di Dante si è abbassata di 45 centimetri secondo le statistiche ufficiali raccolte da Arpa». Nella foto l’ultima mareggiata arrivata fin dentro la pineta.

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PORTO FUORI/1

E il fango dove lo metto?

Continua l’opposizione al progettone per il porto Guerra di cifre sul volume di materiale che sarà scavato per approfondire i fondali del Candiano L’Autorità portuale: «Opere necessarie o lo scalo chiuderà». Il comitato Vitalaccia Dura non ci sta Fanno gola i milioni di finanziamenti pubblici senza preoccuparsi di come e quando sarà possibile portare a termine un progetto che richiede la gestione di 15 milioni di metri cubi di fango.

Questa la presa di posizione del comitato ambientalista Vitalaccia Dura, in lotta contro quello che è stato ribattezzato “progettone” per il porto: approfondimento dei fondali e conseguente spargimento del materiale di risulta. Destinazione primaria una parte di un’area di 170 ettari tra il Candiano e la località di Porto Fuori, oggi adibita ad agricoltura ma assegnata a uso industriale sin dai piani strutturali comunali di trent’anni fa. A tenere le redini del progettone è l’Autorità portuale che smentisce i numeri: «Stiamo parlando di circa sei milioni di metri cubi e non di più – spiega il presidente di Ap, Galliano Di Marco –. Nelle casse di colmata attualmente ce ne sono 3,5 che erano già lì prima del mio arrivo e non fanno parte dei nuovi lavori. Se il comitato conteggia anche i fanghi che verrebbero dallo scavo fuori dal canale fa un errore perché quelli sono lavori

ipotizzati dal piano regolatore ma non inseriti nel progettone e dubito ci saranno mai le risorse per farli».

Questo sarà sufficiente per chiarire le idee di un comitato che nel suo ultimo comunicato dice di non potersi fidare delle rassicurazioni di Di Marco? Il presidente di via Antico Squero in più salse ha espresso un concetto estremo: se non si scava, il porto morirà perché non sarà capace di accogliere le navi sempre più grandi, diventate ormai lo standard per i vettori del mare. Ma è già a partire da questo aspetto che gli ambientalisti puntano i piedi: «Questo genere di allarmismo nei confronti della cittadinanza ha il solo scopo di fare propaganda».

Pochi fronzoli per rispondere: «Io faccio il manager e le strategie del porto le fa l’Autorità portuale». Se non si scava il destino è segnato: «Già oggi cresciamo solo sui traffici dove non servono fondali oltre nove metri, negli altri settori invece perdiamo».

Ma è sempre sul tema fanghi che si resta impantanati. Dove stoccarli? Per pianificare una risposta bisognerà attendere maggio quando dovrebbero

Il rendering del comparto Cmc a Porto Fuori, in alto a destra la nuova fabbrica

PORTO FUORI/2 CMC

ATTENDE DA DUE ANNI.

E

LA

DARSENA

RESTA FERMA

L’attesa va avanti da un paio di anni: da tanto la Cmc aspetta le autorizzazioni per insediare a Porto Fuori lo stabilimento della controllata Acr (oggi in darsena di città) che produce bitume e asfalti.

«Aspettare è un costo – dice Dario Foschini, amministratore delegato della coop –. Tutto è legato all’innalzamento del piano campagna spandendo un milione di metri cubi di materiale che oggi si trova in una cassa di colmata». L’ipotesi allo studio è inserire il progetto Cmc-Acr nel progettone per il porto e a quel punto le autorizzazioni arriverebbero da enti superiori alla Provincia. «Dal momento in cui avremo l’ok ci serviranno un paio di anni per completare». Il trasloco dell’Acr è condizione necessaria per la riqualificazione del comparto in darsena con una vocazione commerciale e residenziale.

arrivare le analisi sui campioni prelevati: «Analisi affidate a febbraio con una spesa di 1,2 milioni di euro», dice Di Marco. Le stime alla vigilia ipotizzano che di quei sei milioni di metri cubi circa la metà abbia qualità sufficiente per essere portata in mare o usata come ripascimento. Per l’altra metà invece andranno individuate aree di deposito: «Ci tengo a ricordare che dal 2011 le leggi sono cambiate e questo materiale non è più da considerare un rifiuto».

Dove andrà la metà dei sei milioni di nuovo materiale scavato? Trattative in corso per individuare aree idonee allo

stoccaggio come l’ex area Sarom dell’Eni e l’area Alma-Petroli che Ap affitterebbe temporaneamente. E una parte nella cassa di colmata oggi piena ma da cui un milione di metri cubi dovrebbe andarsene per finire a ridosso di Porto Fuori sul terreno di proprietà della Cmc dove è in programma il trasferimento della fabbrica Acr che oggi è in darsena di città (vedi box in alto).

«Facendo così avremmo spazio sufficiente per tutto e si tratta di materiale che non escludo si possa poi vendere in futuro».

Infine la questione dell’impianto per

il trattamento dei fanghi. L’Autorità portuale l’ha voluto inserire nel progettone: sarà in grado di trattare 200mila metri cubi all’anno e Di Marco assicura che una volta arrivati a completamento dei lavori sarà sufficiente per gestire l’ordinaria amministrazione che richiede annualmente manutenzione per mantenere la profondità del canale.

Il progettone, come noto, ha una dimensione economica ingente. A partire dai 60 milioni di euro statali che dovranno arrivare dal Cipe, comitato interministeriale per la programmazione economica: «Crediamo – dice il comitato – tutto sia fermo perché sta emergendo l'insostenibilità ambientale, sociale e forse anche economica».

Insomma, si chiede il comitato, c’è una logica che abbraccia un disegno globale e inserisce questo intervento in un piano strategico oppure rischiamo si agisca con la filosofia delle grandi opere che vengono avviate per mettere le mani sui fondi pubblici e poi non si ha il vero interesse per completarle?

Andrea Alberizia

LE ISTITUZIONI

«Se si dice no a tutto poi è difficile uscire dalla crisi» Casadio (Provincia): «Ma ai privati che credono nei progetti manca il coraggio di sostenere la politica» «A volte la politica manca di coraggio per andare avanti con le decisioni ma sarebbe bello se non fosse lasciata sola dalla parte di classe dirigente che crede in quei progetti». Dall’altra parte della barricata nelle guerre dei comitati del no c’è molto spesso la Provincia e il presidente Claudio Casadio lo sa: «Purtroppo abbiamo un osservatorio privilegiato in queste vicende.

Anche se siamo un ente che ha incarichi autorizzativi, le decisioni politiche che indirizzano gli sviluppi del territorio sono già state prese da altri enti».

In questa guerra di logoramento c’è un aspetto che proprio non garba a Casadio: «Riconosco la legittimità del cittadino di opporsi ma a volte sembra quasi che sia la politica a voler fare le cose di sua iniziativa quando invece ci sono spesso realtà economiche che credono in quelle decisioni ma nei momenti di contrasto non fanno sentire la propria voce».

E se si dice no a tutto, poi è fatica far tornare i

conti: «Si arriva a livelli assurdi in cui è come se qualcuno volesse le pale eoliche negli scantinati.

Ma lì non c’è vento. Se ci si oppone a tutto poi la ripresa da dove comincia? I posti di lavoro? Le energie rinnovabili piacciono a tutti poi gli impianti nessuno li vuole. E così abbbiamo deciso di puntare sul gas ma andiamo a comprarlo all’estero».

Cancellare le Province snellirà le procedure?

«Se i compiti delle Province andranno ad altri enti no di certo. La burocrazia si riduce solo se vengono tagliati dei passaggi. Oggi capita che vengano fatti certi controlli per due o tre volte identici. Così non si avanza e poi qualcuno rinuncia all’investimento».

Infine un paragone: «Oggi tutti siamo d’accordo nel riconoscere l’importanza del turismo per il nostro territorio ma accogliamo gente perché in passato abbiamo costruito gli alberghi. Oggi anche per costruire un eventuale nuovo albergo partirebbe un comitato». (and.a.)

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ECONOMIA

PORTO/2

PORTO/1

Il traffico delle rinfuse in crescita dell’8,7 percento nei primi due mesi 2014 Dentro Tcr, società pubblico-privato che attende il terminal e investe 20 milioni in gru

Sulle banchine dei container

Nei primi due mesi dell’anno al porto di Ravenna sono state movimentate 3.823.895 tonnellate, in crescita di 306.459 tonnellate, ovvero l’8,71 percento in più rispetto agli stessi mesi del 2013.

In particolare gli sbarchi sono stati pari a 3,3 milioni di tonnellate (+8,2 percento), mentre gli imbarchi ammontano a 0,5 milioni di tonnellate (+12 percento). Il traffico di febbraio è stato di 1.668.632 tonnellate, 10mila tonnellate in meno rispetto a febbraio 2013 (-0,6 percento). L’incremento in valore assoluto più evidente è per i prodotti metallurgici, passati da 778mila a 921mila tonnellate, in crescita del 18,4 percento e provenienti principalmente da Taranto, Germania e Russia. Sicuramente sul dato incide il fatto che da gennaio 2014 l’acciaieria Arvedi di Cremona abbia dirottato su Ravenna circa un milione di tonnellate di metallurgici che, in precedenza, sbarcavano al porto di Venezia. Tra le rinfuse liquide si è riscontrato un forte calo dei prodotti petroliferi, con 117mila tonnellate in meno (-29,9 percento) ed un incremento dei prodotti chimici liquidi, con 27.501 tonnellate in più (+17,2 percento). Per i container si sono registrati 28.581 Teus (misura standard di volume) per i mesi di gennaio e febbraio, 3.347 Teus in meno (-10,5 percento) rispetto al 2013. In particolare il calo più significativo ha riguardato i vuoti (24,9 percento), mentre è stato di 1.553 TEUs per i pieni (- 6,3 percento).

In calo invece

i numeri dei contenitori Il bimestre gennaio-febbraio segna un meno 10,5 percento

A guardarlo da dietro gli schermi di chi lavora in ufficio sembra quasi un videogioco, a vederlo da in cima a una gru alta una sessantina di metri sembra un plastico che farebbe il sogno di ogni bambino, a guardarlo da terra si percepisce al volto che si tratta di un luogo dove regole ferree organizzano un lavoro altamente meccanizzato e specializzato. Un terminal container non è un posto di lavoro qualsiasi e a occhi profani può esercitare un indiscusso fascino.

Nel porto di Ravenna, al momento, esiste un solo operatore che lavora esclusivamente container, la Tcr. Del resto il nostro scalo i numeri maggiori li ha sempre fatti con le rinfuse. Ma nei container sta comunque, secondo molti, un pezzo di futuro del porto nonostante dati non sempre incoraggianti. Anche per questo da anni si parla di realizzare il nuovo terminal container in cui Tcr dovrebbe trasferirsi, più all’imboccatura del porto.

Un investimento ritenuto essenziale per lo sviluppo dello scalo. E tuttavia, che sia stato per effetto della crisi, lungaggini burocratiche o una combinazione dei due, la dead line si è di continuo spostata in avanti e ora potrebbe essere il 2020. Ma qui, non la stanno aspettando per agire e non perdere quote di mercato: «Stiamo comunque facendo investimenti in macchinari e innovazione, non possiamo aspettare – ci dice Milena Fico, general manager Tcr – ma certo il nuovo terminal potrebbe renderci molto più competitivi

FERRO O GOMMA AUMENTA

IL TRASPORTO VIA STRADA Durante il 2013 il trasporto via ferrovia è stato pari al 15,2% rispetto ai container movimentati via nave, in aumento sia rispetto al 2012 (14,2%) sia rispetto al 2011 (14,7%) ma ancora molto al di sotto rispetto al 23,8% del 2008.

Due vedute della banchina Tcr con i container e i Fiat Doblò sbarcati, in attesa di essere caricati e portati via dal porto

sia perché sarebbe accompagnato dall’approfondimento dei fondali, sia perché risparmierebbe a ogni nave un’ora e mezzo di navigazione, quella necessaria per percorrere il tratto di canale dall’imbocco alla banchina e ritorno». Una ventina i milioni già impegnati tra ristrutturazione e acquisto di nuove gru e strumentazione.

Tcr è un’azienda al 70 percento di proprietà di Sapir (di cui è socio anche il Comune di Ravenna) e al 30 percento di Lsct (La Spezia Container Terminal), una controllata del gruppo Contship, leader in Europa nella movimentazione di container. Nel 2013 Tcr ha investito oltre otto milioni di euro per rimettere a nuovo due gru di banchina e nel 2014 investirà altri dodici milioni di euro per nuove gru di piazzale e attrezzature.

Una decina le navi che sbarcano qui ogni settimana con dimensioni che arrivano ai 217 metri. Per oltre il 60 percento arrivano dai Paesi del Mediterraneo orientale perché, sorride Fico, «quando si dice Ravenna porta d’Oriente, si dice in effetti una cosa vera». Non a caso, oltre alla crisi economica generale dei traffici, Tcr negli ultimi anni ha risentito anche della cosiddetta “primavera araba” e della guerra in Siria che hanno determinato un calo notevole di merci movimentate da e per le aree coinvolte.

Molti beni, soprattutto deperibili, arrivano da Israele e Cipro. Tcr non a caso si è attrezzata per poter fare manutenzione ai container refrigerati. Le

ECONOMIA

RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

13 PORTO/3 CARNEVALI E LA CRISI: DA 70

A 4 DIPENDENTI, DALLA PRODUZIONE AL RIMESSAGGIO

merci che sbarcano qui sono poi dirette non solo ai mercati del territorio locale ma anche ai mercati del nord Italia soprattutto area lombarda e i prodotti ortofrutticoli fino al sud della Germania e l’Est Europa. Ma per poter reggere sui mercati più distanti, spiegano, bisogna essere in grado di far arrivare navi di maggiori dimensioni.

Ecco allora che torna il tema del nuovo terminal container. Nel nuovo terminal dovrebbe entrarci con una piccola quota societaria anche Cmc. Ora, lì nell’area dove dovrebbe sorgere c’è il nulla. In banchina una piccola draga che davvero non può che apparire decisamente inadeguata per il compito di scavare i fondali di cui si parla da sempre e che ora dovrebbe

DATI 2013 POSITIVO, CON IL BOOM DEI FIAT DOBLÒ E DELLE 500 Nel 2013 Tcr ha registrato un + dei volumi movimentati del 7,3% in termini di teus e del 6,9% in termini di units rispetto al 2012. Il 2013 ha registrato il boom delle importazioni delle Fiat Doblò e Fiat 500 da Turchia e Serbia che ha raggiunto quota 25.175 contro 17.622 del 2012. Nel 2008 anno pre crisi, sono stati movimentati 203.702 teus contro i 203.076 del 2013: a parità di teus movimentati, il 2013 è stato migliore rispetto al 2008 per i pieni export mentre c’è stato un calo dell'import e dei container in transhipment. I volumi dei primi due mesi del 2014 hanno registrato una flessione del 12,4% dei teus movimentati e nonostante un miglioramento a marzo, il primo trimestre ha chiuso in negativo.

vedere la luce con il celeberrimo Progettone. Cosa sarà il nuovo terminal container ancora è presto per dirlo, ma di certo partirà dall’esperienza diretta di quello esistente che visitiamo in una mattina in compagnia della presidente Tcr, Luisa Babini.

Il piazzale è pieno di Fiat Doblò arrivate dalla Turchia dove vengono prodotte, insieme alle 500L provenienti invece dalla Serbia. Ci vorranno un paio di settimane e i viaggi di varie decine di bisarche per svuotare il piazzale che tornerà poi a riempirsi di container o altri mezzi. Ogni operazione è controllata dall’alto, da una squadra di tecnici che possono seguire ogni spostamento su video, via radio e organizzarla tramite un software che a video può ricordare una battaglia navale ma che ha il termine più serioso di “yard and rail planning”. Le movimentazioni vere e proprie sono eseguite dai lavoratori della Cooperativa Portuale, mentre il personale di Tcr è negli uffici. Durante la visita incontriamo il responsabile tecnico e sicurezza Romano Magnani che racconta: «Per noi la sicurezza è sempre stata una questione cruciale. Oggi lavoriamo molto sui mancati incidenti per continuare a prevenire anche in caso di errore umano». Per la verità un incidente ci fu, lo scorso anno, fortunatamente senza conseguenze per la persona coinvolta nonostante la spettacolarità dell’accaduto: un container schiacciò la cabina di un camion.

«Si trattò di un errore umano, non si staccò ovviamente nessun container, come scrisse qualcuno, perché dalle gru i container non si staccano, ma ci fu una manovra sbagliata, non rispettosa della procedura prevista. Alla luce di quanto accaduto, abbiamo comunque apportato ulteriori correttivi per far sì che anche nel caso venga ri-

SDal 2000 al 2008 il cantiere nautico Carnevali di Marina di Ravenna cresceva ogni anno del 20-25 percento ed è arrivato a toccare quota 22 milioni di euro. Già l'anno successivo crollò a 10 milioni di euro, mentre il fatturato 2012 è stato di 1,5 milioni. Una storia imprenditoriale che è l'emblema della crisi del settore, ma che prosegue tuttora, anche se in maniera del tutto diversa. All'apice della sua attività il patron Angelo Carnevali contava su 70 dipendenti. «Sono stati messi in cassa integrazione – assicura Carnevali – e sono rimasti con me fino a quando tutti non hanno trovato un'altra occupazione». Oggi ci lavorano quattro persone e il cantiere è stato completamente riconvertito, con possibilità di rilancio sui mercati esteri. Il core business è diventato il rimessaggio di grandi imbarcazioni, comprese quelle di esercito e forze dell’ordine.

Carnevali tornerà a produrre se alcune esplorazioni che sta compiendo in Russia, Cina, Usa e Dubai andranno a buon fine. .

petuto l’errore non accada più quel che è accaduto». Dentro il Tcr c’è anche un presidio sanitario che deve occuparsi dei controlli sui alle merci presenti all’interno dei container. Un tasto dolente per il porto di Ravenna, come denunciato di recente anche dal presidente di Autorità portuale. L’organico è infatti a ranghi ridotti, così come i mezzi e spesso questi controlli richiedono quindi diversi giorni per essere condotti, giorni in cui la merce resta ferma con un danno economico per tutti. Anche un buon celere servizio sanitario può fare fa la competitività del porto. A decidere l’organico necessario per ogni scalo (a Venezia i

medici sarebbero addirittura cinque) il Ministero della Salute secondo criteri che, evidentemente, avrebbero bisogno di essere rivisti.

Altro elemento di difficoltà è quello delle strade portuali, tutte di competenza comunali e statali e dal manto in condizioni precarie. Questo anche a fronte del fatto che gran parte della merce parte e arriva su gomma, non a caso Tcr si fa carico della manutenzione di un tratto di strada al di fuori del proprio insediamento. Perché camion, navi e merci non smettono di circolare in attesa di progettoni, manutenzioni e nuove banchine.

Federica Angelini

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Esposizione macchine agricole e florovivaistica Apertura stand gastronomico della Pro Loco Gli antichi giochi dell’aia

SABATO 12 Ore 09,00 Campo parrocchiale Invito alle scuole per la schiusa delle uova Ore 09,00 Corso Matteotti Esposizione macchine agricole e florovivaistica Ore 10,00 Corso Matteotti Inaugurazione fiera Ore 10,00 Corso Matteotti Apertura mercato produttori agricoli e hobbisti Ore 10,30 Ex Chiesa Convegno: Il ruolo della irrigazione nella fruttiviticoltura Ore 10,45 Campo parrocchiale Asta mercato dei vitelli da ristallo Ore 12,00 Parco Pertini Apertura stand gastronomico della Pro Loco Ore 13,00 Via Aldo Moro Apertura mostra trattori d’epoca Ore 14,00 Villa Nina Apertura mostra auto e moto d’epoca e modellismo Ore 15,30 Vie del paese Sfilata moto d’epoca

Ore 16,00 Vie del paese Ore 16,30 Corso Matteotti Ore 18,00 Parco Pertini Ore 20,00 Vie del paese Ore 21,00 Parco Pertini

Sfilata trattori d’epoca Antichi lavori invernali dei contadini Apertura stand gastronomico della Pro Loco Sfilata trattori d’epoca Gruppo spettacolo Milleluci

DOMENICA 13 Ore 09,00 Corso Matteotti

Esposizione macchine agricole e florovivaistica Ore 09,00 Via Aldo Moro Apertura mostra trattori d’epoca Ore 09,00 Corso Matteotti Apertura mercato produttori agricoli e hobbisti Ore 09,00 Campo parrocchiale Apertura mostra bestiame Ore 10,00 Parco Pertini Taglio del tronco maschile e femminile Ore 12,00 Parco Pertini Apertura stand gastronomico della Pro Loco Ore 14,30 Corso Matteotti Finali giochi nell’aia Ore 15,30 Vie del paese Sfilata trattori Landini testa calda Ore 16,00 Vie del paese Sfilata auto e moto d’epoca Ore 16,30 Parco Pertini Finali taglio del tronco Ore 18,00 Parco Pertini Apertura stand gastronomico della Pro Loco Ore 19,00 Parco Pertini Ballo con l’orchestra Liscio simpatia

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PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

ECONOMIA

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CENTRO STORICO

DARSENA

Via libera al parcheggio multipiano

In attesa dei lavori, il SigarOne vince Entro Natale dietro l’ex cinema Roma. Piazza Kennedy chiuderà così alle auto solo nel 2015 un premio nazionale Sarà il primo multipiano di Ravenna ed è la soluzione alternativa trovata dal Comune al parcheggio di piazza Kennedy, che come noto verrà presto pedonalizzata. L’Amministrazione ha trovato l’accordo con la proprietà (che è la Curia) e c’è già il via libera della Soprintendenza: dietro l’ex cinema Roma, in via Guidarelli, verrà ampliato e reso pubblico (e gestito da Azimut con tariffe simili a quelle delle strisce blu già presenti) l’attuale parcheggio privato, tramite una struttura leggera denominata Fast Park. Struttura veloce da installare, che non necessita di lavori nel sottosuolo e che non risulterà impattante neppure dal punto di vista visivo. In questo modo praticamente il numero di posti auto verrà raddoppiato (con un solo piano rialzato), passando dagli attuali 79 a 150.

L’annuncio è arrivato direttamente dal sindaco Fabrizio Matteucci nel corso di un incontro pubblico con gli operatori del centro storico, a cui ha rivelato anche le tempistiche. Il nuovo multipiano sarà pronto entro il prossimo Natale e per questo motivo slitterà anche l’apertura del cantiere di piazza Kennedy, fissata inizialmente tra poche settimane, in luglio, ma che Matteucci ha ufficialmente rimandato all’inizio del 2015, quando sarà pronta appunto la vera alternativa ai 130 posti auto che si perderanno con la chiusura di quello che è attualmente il parcheggio al servizio del centro più utilizzato dai ravennati. Una piccola vittoria dei commercianti, quindi, che si erano sempre opposti

Piazza Kennedy com’è oggi...

alla chiusura della piazza senza un contenitore unico da poter utilizzare al suo posto.

Il sindaco ha poi annunciato l’arrivo di altri 116 stalli in aree vicine al centro: una cinquantina sono già utilizzabili in zona stazione (ottenuti grazie all’allontanamento dei bus turistici), altri 40 verranno recuperati dal potenziamento dei parcheggi di Torre Umbriatica e Porta Gaza, mentre i restanti 25 saranno recuperati trasformando in strisce blu alcune aree al momento non regolamentate su via Oberdan e via Cura.

In futuro c’è poi la possibilità di realizzare un parcheggio multipiano anche in via De Gasperi (in quello Aci di

E dal progetto

spariscono i tanto discussi archi bianchi Al loro posto (forse) più verde

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...e qui il retro del cinema Roma dove si potrà parcheggiare da Natale, una volta realizzato il multipiano

... come sarebbe dovuta essere con gli archi, che invece sono stati eliminati...

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proprietà dell’Opera di Santa Teresa) e di reperire ulteriori 50 posti in viale Pallavicini.

Resta poi ferma l’intenzione del Comune di aquisire e ampliare il parcheggio Aci di via Port’Aurea – praticamente di fronte a dove sorgerà il multipiano di via Guidarelli – attualmente di proprietà della Provincia e con cui è in corso un contenzioso con la stessa Aci, che non vuole lasciare l’area.

Intanto trapelano indiscrezioni sulla nuova piazza Kennedy: i tanto discussi archi bianchi previsti inizialmente nel progetto (vedi rendering a centro pagina) sono stati eliminati. Al loro posto potrebbe semplicemente essere aumentata l’area verde. (lu.ma.)

Il progetto “SigarOne” per la riconversione del magazzino ex Sir in Darsena di città – firmato dai progettisti Emilio Rambelli e Gianluca Bonini di Nuovostudio di Ravenna – ha vinto il primo premio del concorso nazionale “Iqu 2019” per la qualifica “Rigenerazione e recupero urbano-sezione nuovi utilizzi e progettazioni” al Salone del Restauro di Ferrara. Il premio è uno dei più importanti riconoscimenti italiani dedicati alle strategie di innovazione in diverse aree tematiche e in particolare nel recupero, rigenerazione e riqualificazione architettonica e urbana.

Dedicato al recupero funzionale dell’edificio di archeologia industriale denominato “sigarone”, il progetto prevede la salvaguardia dell'infrastruttura portante dell'edificio per la realizzazione di una piazza ad uso pubblico, spazi polivalenti per esposizioni e spettacoli di oltre 3mila mq, un’area verde e, a fianco, l'integrazione di un palazzo di sei piani con funzioni commerciali, direzionali e abitative.

Il valore complessivo dell'investimento è stimato a oggi in 15 milioni di euro. Intanto, dopo lo schema preliminare, Nuovostudio sta verificando il progetto definitivo del manufatto, e predisponendo la variante al Pua, propedeutica all'approvazione del progetto edilizio.

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LETTORI detti e contraddetti

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a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

FINO AL 1992 ANCHE L’AMIANTO ERA INNOCUO...

#INSTAGRAM

Chi costruirà l’impianto di Conselice afferma che il Matrix è sicuro. Anche l'amianto era innocuo per il legislatore fino al 1992.

Per il mio professore di chimica non lo era già nel 1989, quando in terza superiore ci faceva strappare le pagine dal libro di testo alla voce amianto. Questa classe dirigente difficilmente, da sola, correggerà mai i suoi errori e le sue scelte discrezionali. Forse vale la pena pensarci quando si ha una matita in mano dentro una urna elettorale. O quando ci permettono di fare i referendum. [...]

In Emiliaromagna non hanno mai sentito parlare di lisciviazione: gli basta che il governo tecnico abbia scritto certe cose (Css e dintorni) nel 2012: è tutto buono. Ceneri di carbone come polveri di inceneritori. Va tutto bene. È “recupero”. Pure “sviluppo sostenibile" no? In attesa delle gite scolastiche in visita all'impianto? Il nastro chi lo taglia, Renzi in persona? Mi si permetta almeno l'ironia.

Roberto Pirani Gentile Roberto, il caso Matrix è solo uno dei tanti casi che nella nostra provincia e in altre parti d’Italia hanno fatto sorgere incertezze nell’opinione pubblica di fronte alle scelte fatte dalle amministrazioni. A queste voci critiche abbiamo dedicato il

La primavera al parco di @iann_alf87 Pubblichiamo qui una serie di scatti sul nostro territorio, postati sul celebre social network fotografico con il tag #igersravenna. Questa è scattata al parco: l’utente @iann_alf87 ha immortalato l’amica @gioia_sharon tra le margherite.

primo piano di questo numero che sta leggendo. Ci auguriamo possa essere un modo per cercare di capire meglio le ragioni ma a volte anche le contraddizioni dei comitati che si oppongono a progetti industriali di varia natura e varie dimensioni.

PISCINA COMUNALE ANCORA CHIUSA PER CACCA Scrivo per denunciare l'ennesimo episodio che ha portato a chiudere ancora una volta la vasca da 25 metri della piscina comunale di Ravenna: un bambino, a quanto pare sempre lo stesso, che continua

a fare la cacca in acqua nel corso preserale. L'episodio è accaduto nella giornata di mercoledi 26 marzo, così come mercoledi 19 marzo. La piscina viene ovviamente chiusa e tutti gli utenti delle ore serali non possono usufruirne.

Arrrivi in piscina e ti trovi davanti un cartello “vasca da 25 metri chiusa”. Un disservizio non da poco considerando che la storia va avanti dalla stagione passata 2012-2013. Dove sono i responsabili della gestione? Dove sono i dirigenti delle società che affittano le corsie? Perché nessuno impone a questo bambino l'uso della mutanda contenitiva?

Lettera firmata Abbiamo voluto verificare questa segnalazione e in effetti la circostanza è accaduta almeno tre volte nell’ultimo periodo. La chiusura della vasca è una prassi che i gestori devono osservare perché la procedura di pulizia prevista dalla legge richiede un tempo di circa dodici ore in cui l’impianto non è utilizzabile. Non possiamo dire se nei casi ricordati dal lettore si sia trattato dello stesso nuotatore. In ogni caso, se il bagnetto in vasca per qualcuno ha un effetto lassativo, ci sentiamo di consigliare vivamente un pannolino nel rispetto degli altri utenti che sono costretti a rinunciare all’utilizzo della vasca senza possibilità di essere preavvisati prima di arrivare alla piscina

A MARINA TRE CANTIERI ABBANDONATI: CHE DEGRADO Spettabile redazione, vista la vicinanza della stagione estiva mi preme segnalare alcune situazioni di abbandono che da diverso tempo ormai caratterizzano la zona di Marina di Ravenna. La prima è l’area lasciata a erba incolta, in viale Delle Nazioni, che era occupata dalla storica discoteca Xenos e dall’hotel Internazionale. Tutto demolito nel 2009 per realizzarvi un albergo. Forse allo stato attuale sarebbe meglio realizzarvi un terminal per corriere di linea, vista la posizione centrale, per aumentare così le autolinee, attualmente quasi assenti. La seconda situazione riguarda la piazza Della Marina dove vi è lo scheletro di una futura palestra mai terminata. La terza situazione riguarda invece il parco pubblico di via Menotti dove l’abbandono totale del bar porta inevitabilmente al degrado dei servizi igienici, delle attrezzature e dei giochi per i bambini poichè viene a mancare anche il minimo ma indispensabile controllo.

Marco Beneventi Gentile Marco, le situazioni segnalate sono indubbiamente sgradevoli alla vista e non giovano al biglietto da visita di una località turistica. Purtroppo la crisi economica, e quella del mattone in particolare, non aiutano.

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RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

CULTURA

MUSICA

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IL CONCORSO

INTERVISTA/1

«Tutta colpa del Grande Fratello» L’icona metal Pino Scotto: «In tv sfruttano i ragazzini e la musica non interessa...» di Fabrizio Cilindro

Una vita dedicata interamente alla musica rock, una vita sul palco, su e giù per l'Italia e all'estero. Una vita interamente dedicata alla propria passione, in un continuo andare controcorrente. In attesa della sua esibizione che lo porterà – sabato 5 aprile – per la prima volta a Ravenna e più precisamente al Kojak, storico locale di Porto Fuori, abbiamo contattato Pino Scotto, l'ex cantante dei Vanadium, gruppo heavy metal italiano attivo durante tutti gli anni ottanta e novanta. Pino sarà anche ospite, sabato pomeriggio prima del concerto, di un'intervista aperta al pubblico, al negozio Bonobolabo di Ravenna in via Centofanti 79.

Allora Pino, cosa stai combinando in questi giorni?

«Eh, purtroppo si fa poco l'amore. A parte gli scherzi, sta per cominciare il mio nuovo tour, di cui la data di sabato a Ravenna sarà la seconda (la sera prima, venerdì 4 aprile, sarà al Rock on the Road di Desio, ndr).

Porteremo al pubblico il nuovo album, Vuoti di memoria, in uscita il 22 aprile e che è un’operazione musicoculturale. Si tratta cioè di dieci cover, italiane e straniere e la più vecchia delle quali ha settant'anni, e due inediti. Le cover italiane andranno da È arrivata la bufera di Renato Rascel a Svalutation di Celentano, da Povera patria di Battiato a Se ci diranno di Luigi Tenco; quelle straniere da Elvis Presley, colui che mi ha fatto scoprire il rock'n'roll, ai Motorhead, da Gary Morre a Muddy Waters, con I'm your hoochie coochie man. Di ogni cover verrà mantenuto solo il testo, la musica è stata completamente riscritta».

E come ti è venuto in mente?

«Durante il mio ultimo tour mi era salita l'ansia su cosa scrivere, su cosa fare. Allora una sera stavo guardando su Rai3 un documentario sul fascismo, in cui passava il pezzo di Renato Rascel È arrivata la bufera, scritta proprio in quegli anni, e allora mi è venuta l'idea di selezionare cover in base al testo, a ciò che esprimevano, e rivisitarle a modo mio con la mia band. Band che è costituita da artisti di grande livello, nonchè ottimi amici: Blaze Bayley, già cantante degli Iron Maiden, il bassista di Eric Clapton Nathaniel Peterson, il chitarrista di Vasco Rossi Maurizio Solieri, Ricky Portera, fondatore degli Stadio e chitarrista di Lucio Dalla, Ron, Eugenio Finardi e Loredana Bertè, e molti altri. E poi c'è l'altro mio progetto...».

Quale progetto?

«Il mio progetto sociale, il Rainbow Guatemala Project per i bambini del Guatemala, in cui da tre anni insieme alla dottoressa Caterina Vetro facciamo di

INTERVISTA/2 SUL

NOSTRO SITO I

RATS

Sabato 5 aprile sul palco del Kojak insieme a Pino Scotto ci saranno anche i Rats, storico gruppo di rock alternativo italiano nato a fine anni Settanta a Modena e che ha collaborato anche con Ligabue, dividendo il palco con Deep Purple o Vasco Rossi. Su www.ravennaedintorni.it la nostra intervista.

Pino Scotto suonerà al Kojak sabato 5 aprile insieme ai Rats

tutto per curare, tramite la raccolta fondi, i bambini che sono costretti a lavorare in mezzo alla gigantesca discarica di Cobàn e che spesso si feriscono e si ammalano. Inoltre cerchiamo di dare loro un'educazione. Per raccogliere fondi organizziamo tre o quattro concerti l'anno con nomi come 99 Posse e Sud Sound System, e fin'ora siamo molto soddisfatti».

Parliamo ora della scena musicale italiana.

Cosa ne pensi?

«Che ci sono ragazzi, con cui ho condiviso palchi sia grandi che piccoli, che sono dei veri artisti, capaci e di talento, e che da quindici anni a questa parte non hanno nulla da invidiare ai musicisti esteri. Solo che la situazione musicale in Italia è un disastro, non si vendono più dischi. Di questo passo le etichette chiuderanno proprio perchè la musica non avrà più mercato, e rimarranno solo le tribute band. E poi ci sono tutti quei talent show, “SanScemo“ e la De Filippi, che sfruttano i ragazzini che vincono succhiando loro il sangue, li spremono musicalmente per uno o due anni e poi li buttano via come fossero merce avariata. A tutti loro non interessa la musica, ma solo il business che c'è dietro, e mangiano sui sogni di questi poveri ragazzi che sperano di fare successo. E come è nato tutto ciò?

Hanno visto che chi usciva dalla casa di quell'altro programma di merda, il Grande Fratello, per qualche anno faceva le serate in discoteca, ospitate in tv eccetera, e così han deciso di fare anche con i vincitori di X Factor, Amici, The Voice e altri. A me fa girare le palle che in Italia ci sono un sacco di gruppi validi e competitivi, ma vanno avanti solo i talent show. E mi fa incazzare che noi abbiamo insegnato all'estero l'arte, tra cui la musica, mentre ora ci conoscono solo per il bunga bunga. Dimmi tu».

I RAVENNATI DOORMEN A CACCIA DI VOTI SUL WEB PER PARTECIPARE AL CONCERTONE DEL 1° MAGGIO Ci sono anche i ravennati The Doormen tra le cento band ammesse alla prima fase del concorso per aggiudicarsi la possibilità di esibirsi a Roma sul palco di piazza San Giovanni in occasione dello storico concerto del Primo Maggio: saranno solo tre i gruppi che avranno il pass per il live romano.

Durante questa prima fase del concorso, iniziata il 1° aprile, gli artisti pre-selezionati tra quelli che si sono proposti entro il 28 marzo, sono presenti con un proprio videoclip (per i Doormen c’è il singolo Father's feelings) sul portale vetrina www.1mfestival.it. A votarli sarà il pubblico del web (fino al 10 aprile) e una giuria di qualità din cinque elementi con peso pari al 50 percento. Il 14 aprile 2014 verranno pubblicati i voti del web e della giuria di qualità e quindi ufficialmente annunciati gli otto artisti semifinalisti. Che verranno convocati per partecipare alle semifinali che prevedono una esibizione dal vivo che si svolgerà a Roma nei giorni precedenti il concerto del Primo Maggio.

Tre arriveranno sul palco esibendosi in diretta su Rai Tre.

PINARELLA

Colle der Fomento e i “vecchi ragazzi” del rap Al Rock Planet di Pinarella di Cervia appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati di hip-hop sabato 5 aprile. Dalle 23 l’appuntamento è infatti con i romani Colle Der Fomento che divideranno il palco con Kaos One e Dj Craim. Si tratta del tour di Good Old Boys, uno show comune in cui verranno presentati vecchi e nuovi successi in una veste inedita, con una scaletta che vedrà presenti sul palco tutti e cinque contemporaneamente – tre rapper e due dj – dall’inizio alla fine del live. Info: 335 7578009.

INAUGURAZIONE Dal 26 aprile TUTTI I SABATI dalle 20 alle 24 FESTA ROCK Info: sottomarino54@gmail.com

Tel: +39 0544 530785

giovedì 24 aprile Dj set dalle 8 fino all'una

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CULTURA

MUSICA

MADONNA DELL’ALBERO

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PIANGIPANE

Mùm, Sun Kil Moon e Pontiak: tre big tra pop, folk e psichedelia Tre concerti di caratura internazionale al Bronson di Madonna dell’Albero. Si parte venerdì 4 aprile con i Mùm (nella foto), una delle band più rappresentative della fertile e talentuosa scena islandese, che presenteranno dal vivo l’ultimo album “Smilewound”, distribuito dalla storica etichetta elettronica berlinese Morr Music. La loro musica passa dal pop a sonorità neoclassiche, dal folk all’elettronica.

Sabato 5 sarà invece la volta del cantautore americano Mark Kozelek, con il suo progetto Sun Kil Moon.

Kozelek è un nome storico all'interno del panorama musicale mondiale, emerso con i Red House Painters negli anni novanta, con cui ha dato voce a un folk-rock oscuro e minimale, intriso di rassegnata disperazione, rallentato fino quasi all'immobilità. Al Bronson (è annunciato un concerto di oltre due ore, con porte aperte già dalle 21 e inizio puntuale entro le 22) presenterà l’ultimo album pubblicato in febbraio a nome Sun Kil Moon, “Benji”, salutato dalla critica internazionale come un piccolo capolavoro.

Infine, tornano a Ravenna il 9 aprile i Pontiak – punta di diamante del rock psichedelico statunitense –, freschi del loro nuovo album su Thrill Jockey, “Innocence”. L’anno scorso i Pontiak hanno registrato il 7 pollici in vinile “Heat Leisure part I e II”, serie in tiratura limitata realizzata ad hoc proprio per Bronson Produzioni.

Tutto esaurito per Vecchioni al Socjale È già tutto esaurito il teatro Socjale di Piangipane per venerdì 4 aprile quando è in programma il concerto di Roberto Vecchioni, tra i cantautori più noti della storia della msusica italiana. Si tratta del tour di “Io non appartengo più”, nuovo album del professore, che a Piangipane sarà accompagnato da Lucio Fabbri (il polistrumentista della Pfm), Massimo Germini alle chitarre e da un trio di archi.

FAENZA/1 AL CLAN GLI HERBA MATE COL NUOVO DISCO REALIZZATO CON I FATSO JETSON. E IL 10 APRILE ECCO I COMANECI Non capita spesso che una band italiana possa realizzare un disco insieme ad uno dei propri gruppi di riferimento, proveniente da oltre oceano. È invece proprio quel che è accaduto agli Herba Mate, trio di Castel Bolognese, che sta per dare alla luce il nuovo album, frutto della collaborazione con i californiani Fatso Jetson, tra i padri dello stoner rock. Il disco, intitolato “Early shapes”, verrà presentato sabato 5 aprile dagli Herba Mate dal vivo al Clandestino di Faenza a partire dalle ore 22.

Sempre al locale faentino giovedì 3 spazio invece alla musica elettronica e sperimentale con Nicola Ratti e Mark Templeton, mentre giovedì 10 aprile l’appuntamento è con un’altra band locale ma ormai nota in tutto il panoramanazionale, i Comaneci, con il loro folk-pop sperimentale.

MARINA ROMEA THE VARNELLI’S

APRONO LA STAGIONE IN SPIAGGIA

Riparte la stagione al Boca Barranca di Marina Romea. Venerdì 4 aprile (ore 23) sul palco (ancora al chiuso) arriveranno i marchigiani The Varnelli’s, con il loro caldo rhythm and blues.

RUSSI

FAENZA/2

LUGO

Marescotti con il Duo Clavier tra fiabe, musica e disegni Giovedì 3 aprile alle 20.30 inizia al teatro Rossini il Lugo Opera Festival con il divertente spettacolo Encephalon, una tragicomica pièce per pianoforte, cinema “ed emisferi cerebrali” del compositorepianista Mario Mariani, con Niba e Andrea Bartola.

Martedì 8 aprile secondo appuntamento con il ritorno al Rossini dell’attore romagnolo Ivano Marescotti e del Duo Clavier in Domani è un’altra fiaba, per voce narrante e pianoforte a quattro mani, con musiche di Ravel, Fauré, Bizet, Saint-Saëns, Prokofiev su testo di Paolo Dirani. La scenografia è realizzata alle spalle dei musicisti in tempo reale attraverso disegni, figure, personaggi e ambienti. Autore ne sarà lo specialista Massimo Ottoni coadiuvato da Roberto Passuti al suono e alle luci.

RAVENNA

A teatro anche Omar Pedrini Omaggio a Mia Martini

Serata jazz al Mama’s con Scala

Omar Pedrini, cantautore e chitarrista, già leader dei Timoria, sarà l’ospite speciale del concerto Russi “Live&Love”, in programma al teatro comunale di Russi venerdì 4 aprile alle 21. Con lui si esibiranno le cantanti Gloria Turrini, Eleonora Mazzotti e Vanessa Vaccari. Ad accompagnarli, alla batteria Ale D'Altri, al basso Luca Bonucci, alle tastiere Davide Lavia e Francesco Laghi alle chitarre.

Sabato 5 aprile alle 21.30 al Mama’s di via San Mama il sassofonista ravennate Alessandro Scala presenterà insieme al suo quartetto (Nico Menci al piano, Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria) il suo nuovo lavoro “Viaggio stellare”. Sarà un viaggio fra l'hard bop, il nu jazz e la bossanova con tutte composizioni originali scaturite dalla penna del leader, jazzista ormai apprezzato a livello nazionale.

Domenica 6 aprile alle ore 21 al Teatro Fellini di Faenza si terrà “Minuetto – Omaggio a Mia Martini”, spettacolo che ha già ottenuto successo a Milano, con le cantanti Aida Cooper, la cantante faentina Gloria Turrini, e Messalina Fratti, oltre ad altri ospiti per una serata da non perdere per i fan della Martini.

RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

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TEATRO

CULTURA

DANZA

DEBUTTI

Il Balletto di Brno chiude la stagione dell’Alighieri

I ragazzi delle superiori sul palco del Rasi con la “non-scuola”

La stagione d’opera e danza del teatro Alighieri di Ravenna chiude il sipario con il classico, Coppélia à Montmartre, balletto in tre atti su musiche di Léo Delibes coereografato e rivisitato da Youri Vàmos per il Balletto del Teatro Nazionale di Brno, in scena sabato 5 (20.30) e domenica 6 aprile (15.30). Una produzione ricca e scintillante che mostra l’alto livello di professionalità del corpo di ballo e dei solisti cechi e la particolare verve artistica di Youri Vàmos, il celebre coreografo ed ex direttore artistico della compagnia di balletto della Deutsche Oper am Rhein resosi famoso per la riscrittura dei classici del repertorio. Info: tel. 0544 249244.

L’ultimo appuntamento invece di SEMinARIA - il calendario di incontri, laboratori e master class organizzato dalla Fondazione Ravenna Manifestazioni con gli artisti e le compagnie protagoniste della stagione dell’Alighieri - offre la possibilità di partecipare alla classe di Jana Ruggieri, maître de ballet del Teatro Nazionale di Brno, in programma domenica 6 aprile (come sempre sul palcoscenico del teatro Alighieri) dalle 10.30 alle 12.30. Info e iscrizioni: gruppi@ravennafestival.org - tel. 0544 249225 – 342 1002345.

Una scena del classico “Coppélia à Montmartre”, che chiuderà la stagione di opera e danza di Ravenna

INCONTRI TRA CRITICA E TEATRO AI “PARLAMENTI DI APRILE” Da martedì 8 a domenica 13, a partire dalle ore 16, si svolgeranno i Parlamenti di aprile. Dopo la prima esperienza, tenuta l’anno scorso in occasione dei trenta anni del Teatro delle Albe, sarà ospitata al teatro Rasi di Ravenna per la seconda volta la settimana di incontri con studiosi di teatro, critici, filosofi, musicisti, poeti incentrati su diversi temi dalla teoria teatrale alla comunicazione, dalla critica alla filosofia, dai teatri europei alle “peripezie”.

Martedì 8 si svolgerà il primo parlamento sulla “teoria teatrale” con Marco De Marinis, Gerardo Guccini, Silvia Mei, Fabio Acca, Claudio Longhi. Alle 20 ci sarà la lettura scenica La camera da ricevere di e con Ermanna Montanari.

Mercoledì 9 il tema sarà la “comunicazione”: ospiti Anna Bandettini, Francesca De Sanctis, Carlo Infante, Laura Palmieri, Luca Sossella, Oliviero Ponte di Pino.

Nel pomeriggio si terranno anche due letture una su Don Milani del Teatro Caverna, l’altra sui testi pedagogici di Janusz Korczak realizzata dall’attore del teatro delle Albe Roberto Magnani.

Alle 20 sarà presentata una anteprime del documentario su Il Pinocchio della non-scuola realizzato da Alessandro Renda.

Anche quest’anno la primavera coincide con la ripartenza della “non-scuola”, la rassegna di laboratori dedicati ai ragazzi del Teatro delle Albe/Ravenna Teatro. Dopo i debutti con gli universitari e l’Istituto Comprensivo Darsena, ora è la volta delle superiori. Giovedì 3 aprile, tratto da Un marziano a Roma di Ennio Flaiano, i ragazzi del liceo artistico Nervi mettono in scena Il marziano con guide Michela Marangoni e Alessandro Renda.

Venerdì 4 gli studenti dell’Olivetti, della Callegari e dell’Itc Ginanni metteranno in scena L’opera da tre soldi ispirata all’omonimo testo di Bertold Brecht con guide Laura Redaelli, Davide Sacco, Agata Tomsic Sabato 5 sarà la volta de Il borghese gentiluomo liberamente tratto da Molière con i non-scuolini del liceo Scientifico Oriani; le guide sono Giovanni Belvisi, Antonio Maiani e Michela Marangoni. La settimana di debutti delle superiori si concluderà domenica 6 con Gli Uccelli da Aristofane con gli studenti dell’Itis, dell’Itg Morigia e del Perdisa con guide Alessandro Argnani, Barbara Sansavini e Lanfranco Vicari, accanto a loro anche i cestisti della giovanile Acmar Basket.

Tutti gli spettacoli sono al teatro Rasi di Ravenna alle 21. L’ingresso è di 5 euro. Info: 0544 36239 - 333 7605760.

FAENZA GASSMANN

CON IL SUO

RICCARDO TERZO AL MASINI

Ultimo appuntamento con la stagione di prosa al Masini di Faenza.

Da martedì 8 a giovedì 10 aprile alle ore 21, Alessandro Gassmann sarà protagonista di RIII – Riccardo Terzo di William Shakespeare, di cui è anche regista. Il popolare attore e la compagnia incontreranno il pubblico (ad ingresso gratuito) mercoledì 9 aprile, alle ore 18, al ridotto del Masini.

LA RASSEGNA

Al Planetario concerto “stellare” di Fabio Perletta Continua Paradoxes, la rassegna di live performance musicali all’interno del planetario. Il movimento delle costellazioni, dei pianeti e dei diversi fenomeni astronomici prende forma dalla musica, dialogando con il paesaggio sonoro e con gli effetti visivi realizzati da Orthographe. Mercoledì 9 aprile protagonista sarà il musicista e artista multimediale abruzzese Fabio Perletta presenta (ore 21.30). Info e prenotazioni: 3335744309 - info@orthographe.it.

UNA PRODUZIONE EDITORIALE

Comune di Ravenna

www.ravennaedintorni.it

TALENTI D’EUROPA IN TRENTA FILM a

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EDIZIONE

Concorso, eventi, anteprime e “corti” dal 5 al 12 aprile di Alberto Achilli*

Ogni anno è un piacere presentare, insieme alla Fice, ed in collaborazione con Ravenna Cinema un festival cinematografico che propone tanto buon cinema europeo e anteprime ed eventi speciali. Quest’anno un ringraziamento particolare va a Francesco Rosi, a cui il Festival attribuisce un premio quale “Maestro del Cinema europeo”, per il complesso della sua opera riconosciuta in tutto il mondo per la qualità artistica ed il suo valore politico e sociale. La presente edizione oltre alla sezione dedicata al concorso dei film europei e gli “eventi” presenta, per la prima volta, una piccola selezione dei cortometraggi europei che hanno vinto premi nei loro paesi di appartenenza, verrà inoltre proposta una breve selezione (che proseguirà oltre le date del Festival) di film italiani usciti nel 1964 per confrontare il nostro cinema contemporaneo con quello di cinquanta anni fa. Infine non potevamo dimenticare i 100 anni di Cabiria, film mitico della nostra cinematografia che ha determinato una svolta nella storia del cinema mondiale. *Direttore artistico del Festival

PREMIO ALLA CARRIERA DA SALVATORE GIULIANO A UOMINI CONTRO AL CASO MATTEI FRANCESCO ROSI È “MAESTRO DEL CINEMA EUROPEO” AL MEFF 2014 Rosi è una delle personalità più rappresentative del cinema italiano che ha segnato profondamente la storia del nostro cinema. I suoi film, oltre al successo di pubblico alla loro uscita, hanno alimentato le programmazioni dei cineclub degli anni ’70 e ’80 con film come Salvatore Giuliano, Mani sulla città, Uomini contro, Il caso Mattei e Cadaveri eccellenti e così seguitando offrendo materiale di riflessione, discussione e approfondimento sia agli appassionati di cinema sia a coloro che nel cinema cercavano anche una chiave di lettura appassionata e documentata della società italiana. Aiuto regista di Visconti, per capolavori come La terra trema (1948) e Senso (1954) esordisce con il film La sfida (1948) inaugurando il cosiddetto filone del film inchiesta che in qualche modo aveva anticipato scrivendo il soggetto di un altro famoso film Processo alla città (1952) di Luigi Zampa. Rosi è un regista eclettico che ha esercitato la sua arte in tanti generi: dal docudramma al poliziesco dalla favola (C’era una volta del 1967) ispirato al Pentamerone di G. B. Basile, all’opera lirica, dall’epico al poetico, Rosi tuttavia è ricordato soprattutto con la definizione di “politico” che oggi potrebbe contenere una connotazione sospetta, in realtà volendo rimanere all’interno di uno sguardo parziale definirei il suo cinema “civile”, “impegnato” a dare della società e del Potere una visione il più reale possibile, senza compromessi. Descrivere i fatti e metterli in rapporto fra loro, questo è sempre stato l’intento del cinema di Francesco Rosi.

Dal punto di vista formale Rosi è riuscito a coniugare magistralmente una modalità produttiva di tipo neorealista ad un modo di girare “americano”, più volte il produttore Dino De Laurentis si è rammaricato che Rosi non abbia mai ceduto alle offerte hollywoodiane; della sua generazione, Rosi sarebbe stato il regista che meglio di altri avrebbe potuto fare carriera ad Hollywood, ma Rosi ha scelto di rimanere in Europa un mondo culturale più affine alla sua sensibilità di artista impegnato.

Il festival omaggia Francesco Rosi con tre film che rappresentano un saggio della grandezza del suo cinema. (al. ac.)

Una scena dal film “Only lovers left alive” di Jim Jarmusch, in visione al MEFF fra gli eventi speciali

EVENTI SPECIALI

Tre registi fuoriclasse Opere recenti di Jarmusch, Winterbottom e Ming-Liang di Francesco Della Torre

“Eventi speciali “nei festival di cinema fa sempre rima (anzi coincide) con registi speciali, autori che non possono che essere posti in un piano diverso rispetto a tutto il cinema emergente o in cerca di grande conferma che caratterizza la rassegna.

E Jim Jarmusch, Michael Winterbottom e Tsai Ming-Liang appartengono a pieno diritto alla categoria speciale. Ma visto che soprattutto i più giovani, o i meno legati alla cultura del “nome”, potrebbero non conoscerli, ecco una guida che ci porta alla scoperta dei tre autori. Il più noto Jarmusch è un regista di culto e si guadagna già agli inizi questa nomea per il suo primo lungometraggio del 1984 (dopo esperienze nel corto e nel mediometraggio), Stranger Than Paradise, che ha raccolto premi ovunque, dal Sundance a Locarno, fino alla prestigiosa Camera d'Or a Cannes. Nel 1986 acquista notorietà anche tra i cinefili italiani, visto

che nel suo bellissimo Daunbailò, accanto al suo attore feticcio John Lurie e al grande Tom Waits, troviamo un giovane e irresistibile Roberto Benigni. Il film non è mai stato doppiato per non perderne il senso (si tratta di carcerati che parlano lingue diverse), e da noi non è stato un grande successo. Simpatico il titolo italiano, che è l'esatta pronuncia dell'originale: Down By Law. Un Benigni che il regista ritroverà in Tassisti di notte, uno dei tanti film a episodi del regista, oltre al già citato Stranger Than Paradise e al delizioso Coffe and Cigarettes. Ma l'opera migliore di Jarmusch resta Dead Man, western psichedelico del 1995 con un Johhny Depp in stato di grazia e la colonna sonora di Neil Young. Musica che nel regista (a sua volta anche musicista) gioca sempre un ruolo fondamentale nei suoi film, sia per l'attitudine a far recitare musicisti, sia per le colonne sonore, originali e non, sempre di grande impatto.

SEGUE A PAGINA III

RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

II SCHEDE E TRAME

CELEBRAZIONE ALLE ORIGINI DEL CINEMA ITALIANO I CENTO ANNI DEL COLOSSAL CABIRIA

Il concorso europeo

The Deep 2012, Islanda, 98', di Baltasar Kormákur Tratto da una storia vera: un pescatore cerca disperatamente di sopravvivere nel gelido oceano, dopo che la sua barca si è capovolta al largo dalla costa meridionale islandese.

A Field in England 2013, Regno Unito, 90', di Ben Wheatley Inghilterra, durante la guerra civile. Un piccolo gruppo di disertori fugge dalla battaglia attraverso un campo incolto. O 'Neil, un alchimista, costringe il gruppo ad aiutarlo nella sua ricerca di un tesoro nascosto che crede sepolto nel campo. Attraversando un vasto cerchio di funghi, che diventano il loro primo pasto, il gruppo cade rapidamente in un caos di dispute, lotte e paranoia.

The Selfish Giant 2013, Regno Unito, 91', di Clio Barnard Ispirato dall'omonimo racconto di Oscar Wilde, The Selfish Giant è una favola contemporanea su due adolescenti che vengono coinvolti nel mondo dei furti di rame.

Circles - Krugovi 2013, Serbia, 112', di Srdan Golubovic Bosnia - 1993. Durante la guerra bosniaca, Marko, un soldato serbo, è testimone della brutale aggressione di Haris, un civile musulmano, da tre commilitoni. Marko interviene e salva Haris, ma viene picchiato a morte dai soldati infuriati. 2008: la guerra è finita, ma le ferite del conflitto sono ancora aperte.

Class Enemy 2013, Slovenia, 112', di Rok Biček A causa dell'enorme differenza sul modo di percepire la vita, il rapporto tra alcuni studenti e il loro nuovo insegnante di lingua tedesca è criticamente teso. Quando una studentessa si suicida, i suoi compagni accusano l'insegnante di essere responsabile della sua morte.

Eastern Boys 2013, Francia, 128', di Robin Campillo Vengono da tutte le parti dell’Europa dell’est: dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Moldavia... Il più vecchio sembra avere non più di venticinque anni. Se ne stanno sempre a ciondolare alla Gare du Nord, a Parigi.

Forse si prostituiscono. Daniel, un uomo discreto sulla cinquantina, ne ha adocchiato uno, Marek...

What Richard Did 2013, Irlanda, 88', di Lenny Abrahamson Storia di Richard Karlsen, ragazzo d'oro del rugby e indiscusso maschio alfa tra gli adolescenti della Dublino meridionale, nell'estate tra la fine della scuola e l'inizio dell'università. Il mondo è luminoso e tutto sembra possibile, fino a quando una notte Richard fa qualcosa che distrugge tutto.

Wolf 2013, Paesi Bassi, 122', di Jim Taihuttu Maj-id è un kick boxer di talento di un grigio, anonimo sobborgo dei Paesi Bassi. Mentre la sua abilità nel combattimento gli dona sempre più notorietà, dentro e fuori dal ring, i due mondi della kickboxing e della criminalità organizzata cominciano a confondersi e Maj-id comincia a perdere di vista ciò che vuole veramente.

Il 18 aprile del 1914 veniva proiettato per la prima volta in pubblico al Teatro Vittorio Emanuele di Torino Cabiria, il film simbolo del cinema muto italiano, la sua punta più alta, il più prestigioso, che riassunse tutte le conquiste espressive, i fermenti culturali e le tendenze stilistiche e di genere del periodo precedente. Il film che per ragioni pubblicitarie (già allora?!) venne attribuito a D’Annunzio venne in realtà realizzato dal direttore dell’Itala Film di Torino, Giovanni Pastrone, che impiegò due anni di lavoro per la preparazione del film e sei mesi di riprese, utilizzando le tecnologie più avanzate del periodo compreso un carrello brevettato dallo stesso Pastrone. L’effetto sul pubblico e sui critici fu impressionante, più di ogni commento attuale credo sia istruttivo leggere alcune recensioni di allora.

«Confesso che la mia ammirazione per questa mirabile film è grande.(…) Cabiria è un’opera d’arte, una vera squisita opera d’arte che onora la casa Itala-Film di Torino.(...) Cabiria è un prodigio di arte…». Allan Kardec, La cinematografia Italiana ed Estera, dicembre 1914. «(…) Cabiria, più che confermare il valore dell’arte cinematografica ne segna un nuovo e più radioso cammino, dimostrando con evidenza innegabile come un lavoro cinematografico possa talvolta sostituire benissimo e forse con maggior compiacimento uno spettacolo teatrale (…)». Ugo Menichelli, La vita Cinematografica, aprile 1914. «(…) Dire che le scenografie e la fotografia sono superbe ci sembra un apprezzamento futile perché la stessa cosa è stata detta spesso per opere che al confronto risultano elementari. Non vi sono una o due grandi scene che monopolizzano l’attenzione, ma una successione perfetta di grandi scene che gareggiano l’una con l’altra, in bellezza in immensità, o in esaltazione, e non di rado in tutte e tre le cose (…)». The New York Drammatic Mirror, New York, maggio 1914.

Altrettanto interessante è leggere ciò che scrisse Martin Scorsese in occasione del restauro effettuato dal Museo del Cinema di Torino nel 2006: «Mentre guardavo Cabiria per la prima volta, mi sembrava di assistere alle origini della maestria cinematografica italiana. (…) I movimenti della macchina da presa in Cabiria fanno molto di più che seguire gli attori: arricchiscono anche lo spazio e il dramma. È importante ricordarlo. Pastrone rese la cinepresa stessa una presenza, e il suo incontro con il dispiegarsi dell’azione si caricò di mistero e possibilità. Ovviamente esistono altri modi per discutere di questo pregevole film: lo straordinario uso della luce, realistico e poetico che permette una maggior profondità ad ogni scena; i pezzi di bravura come l’eruzione dell’Etna e la straordinaria battaglia finale; gli allestimenti scenici, in particolare il tempio di Moloch e la scenografia costruita artigianalmente; (…) Alla fine però Cabiria non è una raccolta di grandi momenti o scelte, ma un insieme magnifico e ipnotizzante».

La copia che il MEFF propone è quella restaurata dal Museo del Cinema di Torino che lo stesso Pastrone rieditò sonorizzata nel 1931.

Due vampiri tra la desolazione romantica di Detroit e Tangeri: un musicista underground, profondamente depresso per per le sorti dell'umanità, e la sua eterna ed enigmatica amante. La loro storia d'amore dura da diversi secoli, ma il loro idillio è presto interrotto dalla selvaggia e incontrollabile sorella minore di lei. Riusciranno questi fragili outsider a sopravvivere mentre il mondo moderno crolla?

Dwight conduce un’esistenza misera e solitaria: senza una casa in cui vivere, dorme in una vecchia Pontiac e si accontenta del cibo che riesce a recuperare dai cassonetti dell’immondizia. Quando scopre che il responsabile del brutale omicidio dei suoi genitori, causa scatenante della sua deriva sociale, è tornato in libertà, il desiderio di vendetta diviene un’ossessione.

Quod erat demonstrandum 2013, Romania, 105', di Andrei Gruzsnicki Romania, 1984. La decisione di un matematico di pubblicare un articolo su di una rivista a cura di un' università americana, senza chiedere il permesso alle autorità, innesca una catena di eventi che cambieranno la sue vita e quella dei suoi amici.

Only Lovers Left Alive 2013, Regno Unito / Germania, 123', di Jim Jarmusch

The Look of Love 2013, Regno Unito, 99', di Michael Winterbottom Biopic della colorata vita di Paul Raymond, The King of Soho, che iniziò la sua carriera nei locali notturni per diventare l'uomo più ricco della Gran Bretagna, acquistando intere strade nel quartiere di Soho a Londra. Tra tragedia e commedia, il ritratto provocatorio di un eccentrico protagonista della società inglese anni '60.

Blue Ruin 2013, USA, 91', di Jeremy Saulnier

Gli eventi speciali

ipnotico murales che adorna la parete di questa casa di fortuna. Il giorno del compleanno del padre la famiglia è affiancata da una donna: potrebbe essere lei la chiave per sbloccare le emozioni sepolte che indugiano dal passato?

The Missing Picture 2013, Francia/Cambogia, 90', di Rithy Panh Il regista, utilizzando figure di creta, materiale d'archivio e la sua autobiografia, racconta le atrocità della Cambogia dei Khmer Rossi tra il 1975 e il 1979.

Spaghetti Story 2013, Italia, 82', di Ciro De Caro Stray Dogs 2013, Taipei / Francia, 138', di Tsai Ming-liang Un padre ed i suoi due figli vagano ai margini della moderna Taipei, dai boschi e fiumi di periferia alle strade striate dalla pioggia in città. Ogni sera si rifugiano in un edificio abbandonato. Il padre è stranamente influenzato da un

Valerio è un bravo attore, ma si arrangia con impieghi part-time. Il suo amico Scheggia vive ancora con la nonna, ma sa già come crearsi “una posizione”. Serena è una studentessa, ma vorrebbe costruire una famiglia con Valerio.

Giovanna fa la massoterapista, ma sogna di diventare chef di cucina cinese. Quattro giovani dei nostri giorni, che sembrano avere le idee chiare su chi sono e cosa vogliono ma di fatto restano ingabbiati nei propri schemi mentali...

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FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

Correva l’anno 1964...

III

ntonio Focaccia ha sempre vissuto di espedienti. Ma un giorno scopre l'occasione della sua vita: una donna, Maria, vive nascosta perché, pur essendo normale, ha il volto ricoperto da lunghi peli, che la rendono mostruosa. Antonio convince la donna a lasciare il suo rifugio e ad andare a vivere con lui. La esibisce quindi come fenomeno da baraccone nel proprio garage.

Omaggio a Francesco Rosi Il caso Mattei 1972, Italia, 118 ', di Francesco Rosi Prima della rivoluzione 1964, Italia, 111', di Bernardo Bertolucci Storia di una duplice rinuncia: quella per un amore impossibile e quella per un' ideologia politica. Parma, 1962. Fabrizio, giovane studente, trova difficile conciliare l'appartenenza alla borghesia e la militanza nel Partito Comunista Italiano. L'arrivo della zia Gina, elegante donna di città, aumenta il suo disorientamento...

Unendo con rigore cronaca, ricostruzione documentaria e libera rievocazione, attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti e punti di vista (interviste, reportage, diapositive, etc.)

Francesco Rosi realizza con efficacia il ritratto di Enrico Mattei «l'italiano più potente dopo Giulio Cesare». Dalla morte di Mattei, precipitato con il suo aereo nella campagna pavese, durante il ritorno da un viaggio in Sicilia, in circostanze mai del tutto chiarite, inizia la rievocazione del suo periodo trascorso alla guida di Agip ed Eni.

Il vangelo secondo Matteo 1964, Italia / Francia, 137’, di Pier Paolo Pasolini Riproposizione fedele al Vangelo di Matteo della vita di Gesù Cristo. Pasolini lesse il Vangelo, per sua stessa ammissione, per la prima volta nel 1942, e la seconda ad Assisi nel 1962. In quest'ultima occasione Pasolini ebbe l'idea di un film sul Vangelo. Pasolini ritiene la versione dell'apostolo Matteo quella che più d'ogni altra risalta l'umanità del Cristo, il suo essere uomo tra gli uomini.

Eventi speciali/Tre registi fuoriclasse Della Torre/continua dalla prima pagina L'ultimo film di successo (sempre più di critica che di pubblico) di Jarmusch è l'ottimo Broken Flowers (2005), con Bill Murray, dopodichè in dieci anni ha prodotto soltanto The Limits of Control e l'ultimo Only Lovers Left Alive, recensito nella rubrica “visibili e invisibili” di questo numero di R&D che vedremo al festival.

L'inglese Michael Winterbottom è un regista eclettico, che, partito come erede di Kean Loach, in carriera ha poi spaziato davvero in tutti i generi, connotandosi sempre con l'attitudine al documentario. Ha affrontato il movimento new wave di Manchester con 24 Hour Party People, ha raccontato gli orrori di Guantanamo, ha vinto l'Orso d'oro di Berlino con Cose di questo mondo, ha raccontato anche lui il nostro paese con Genova. Anche in questa occasione verrà presentato un documentario, sul re del “sesso verde” Paul Raymond, con The Look of Love (una scena del film nella foto in alto).

Tsai Ming-Liang è una pietra miliare del cinema di estremo oriente (è taiwanese di origini malesi), e si è imposto subito all'attenzione del mondo cinefilo vincendo il Leone d'oro a Venezia nel 1994 con Vive L'amour. Regista molto amato in Europa, ancor più al Lido veneziano, visto che il film che vedremo, Stray Dogs, ha vinto il premio della giuria. Caratterizzato da uno stile registico ricco di inquadrature fisse, il regista rappresenta esteticamente quanto di più antitetico ci possa essere al cinema mainstream americano: indimenticabile, sempre al Festival di Venezia, il suo film sperimentale Goodbye Dragon Inn (2003), quasi del tutto privo di movimenti di macchina da presa: in una scena si assiste a una pulizia completa del cinema del protagonista. Apprezzatissimo dalla critica.

Uomini Contro 1970, Italia, 101', di Francesco Rosi

La donna scimmia 1964, Italia / Francia, 92', di Marco Ferreri

Prima guerra mondiale: i soldati del generale Leone, dopo aver conquistato una cima considerata strategicamente indispensabile, ricevono l'ordine di abbandonarla. Poi il contrordine di strapparla di nuovo tolta al nemico. Gli inutili assalti provocano una strage tra gli attaccanti. Stanchi

RIVELAZIONE

di essere mandati al massacro da un generale incompetente ed esaltato, una parte dei soldati inscena una protesta.

Come risposta arriva l’ordine della decimazione che vede i soldati ostretti ad uccidere o ad essere uccisi da uomini come loro, vittime dello stesso mostruoso ingranaggio.

di Cathy Brad Mary si sveglia sul divano con un terribile mal di testa.

La sua routine mattutina è rotta da un giornalista reporter persistente.

I corti d’oro Dance Music Now 2012, Svezia, 9', di Johan Jonason Una neurotica sessione di registrazione scatena un tumulto emotivo.

El vendedor de humo 2012, Spagna, 6', di Jaime Maestro Sellés Un mago, che presenta se stesso come un "venditore di fumo", capita in una piccola città e cambia la vita ai suoi abitanti, anche se solo per un giorno. Film di animazione.

L'esecuzione 2012, Italia, 15', di Enrico Iannacone

Un caso italiano: Spaghetti Story di Ciro De Caro Il festival, sempre attento ai giovani talenti, con piacere presenta nella sua programmazione un piccolo caso italiano: un coraggioso film indipendente e low budget che - dopo essersi conquistato il campo raccogliendo consensi a numerosi festival internazionali - uscito finalmente in Italia in sordina, nel trascorso periodo natalizio tra cinepanettoni e superproduzioni americane, è diventato una piccola commedia cult: Spaghetti Story di Ciro De Caro.

La madre di un giovane malavitoso sta morendo. I soci del gangster, disgustati dal disprezzo del ragazzo per la madre malata, inducono il protagonista ad una profonda auto-riflessione.

Le Cri du Homard 2012, Belgio, 30', di Nicolas Guiot Recentemente arrivata in Francia con i suoi genitori dalla nativa Russia, Natalia, sei anni, aspetta con impazienza il ritorno di suo fratello, combattente in Cecenia. Il D-day è arrivato e così la disillusione per la bambina.

Morning 2012, Irlanda / Regno Unito, 20'29'',

To Guard a Mountain 2012, Norvegia 25', di Izer Aliu Isa è un ragazzino che prova ad essere un uomo, come suo padre. E gli uomini non piangono. Dopo aver perso una delle pecore di famiglia, Isa viene mandato dal padre in montagna per recuperarla, assieme al fratello Hamid. Durante la ricerca, il fratello viene ferito e Isa si trova di fronte a un dilemma.

Mordraud 2013, Italia, 23' , di Riccardo Piana Il mondo di Cambria è devastato da una guerra decennale. Da una parte, le Lance Imperiali e i terribili cantori di Cambria, capaci di plasmare la realtà attraverso la potenza delle loro armonie. Dall’altra, i fieri ribelli di Eldain, custodi delle terre libere dell’Est. Durante un sanguinoso assedio, due fratelli schierati in opposte fazioni si danno la caccia, trascinati dai tragici ricordi della loro infanzia.

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FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

IV

NOVITÀ

Il cartellone delle proiezioni

UNO SPAZIO INEDITO RISERVATO AI CORTI D’ORO

Cinema Corso (via di Roma 51) - Cinema Mariani (via via Ponte Marino 19) - Ravenna Sabato 5 aprile ore 15 Cinema Mariani Corti d’oro Le cri du homard di Nicolas Guiot (Belgio); Morning di Cathy Brad (Irlanda); To guard a mountain di Izer Aliu (Norvegia) ore 16.30 Centenario Cabiria di Giovanni Pastrone (Italia, 1914)

The missing picture di Rithy Panh (Francia-Cambogia, 2013)

ore 22.15 Omaggio a Francesco Rosi Uomini contro (Italia, 1970)

Concorso Circles di Srdan Golubovic (Serbia, 2013)

ore 22.30 Correva l'anno 1964 La donna scimmia di Marco Ferreri (Italia 1964)

ore 18 Cinema Mariani Omaggio a Francesco Rosi Il caso Mattei (Italia, 1972) Concorso europeo Class enemy di Rok Biček (Slovenia 2013) Replica giovedì 10 aprile, ore 16

ore 20.30 Cinema Mariani

Correva l'anno 1964 Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (Italia, 1964)

ore 18.15

concorso europeo A field in England di Ben Wheatley (GB, 2013) Replica venerdì 11 aprile, ore 15

ore 20.30 Evento speciale

Concorso europeo Wolf di Jim Taihuttu (Olanda 2013)

ore 20.30

Corti d'oro El vendedor de humo di Jaime Sellés (Spagna); L'esecuzione di Enrico Iannacone (Italia); Dance music now di Johan Jonason (Svezia); Mordraud di Riccardo Piana (Italia, 2014); presentazione del cortometraggio Mordraud con il regista Riccardo Piana e lo sceneggiatore Fabio Scalini

ore 22.30

ore 22.40 Evento speciale Blue ruin di Jeremy Saulnier (Usa, 2013)

Venerdì 11 aprile

ore 22.15

ore 16.45 Cinema Mariani

Evento speciale Only lovers left alive di Jim Jarmusch (GB, 2013)

Concorso europeo Eastern boys di Robin Campillo (Francia, 2013)

BIGLIETTI E INFORMAZIONI

ore 17.30 Cinema Mariani

ore 20.30 Cinema Corso

Giovedì 10 aprile

Evento speciale Stray dogs di Tsai Ming-Liang (Taipei, 2013) Replica sabato 12 aprile, ore 15

Sabato 12 aprile

ore 20.30

Concorso europeo The selfish giant di Clio Barnard (GB, 2013) Replica giovedì 10 aprile, ore 18

ore 18 Cinema Mariani

Concorso europeo The deep di Baltasar Kormákur (Islanda, 2013)

What richard did di Lenny Abrahamson (Irlanda, 2013)

ore 22.30

Martedì 8 aprile

ore 20.30 Cinema Corso

Concorso europeo Quod erat demonstrandum di Andrei Gruzsnicki (Romania, 2013) Correva l'anno 1964 Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci (Italia 1964)

ore 15 Cinema Mariani

Un caso italiano Spaghetti story di Ciro De Caro (Italia, 2013)

ore 17.30 Cinema Corso

ore 20.30

Domenica 6 aprile

Cinema Corso

Mercoledì 9 aprile Omaggio a Francesco Rosi Cristo si è fermato a Eboli (Italia 1979)

Lunedì 7 aprile

ore 20.30 ore 20.30 Cinema Corso

Replica venerdì 11 aprile, ore 22.20

Cerimonia di premiazione dei film in concorso Evento speciale The look of love di Michael Winterbottom (GB, 2013) Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli in italiano, o in lingua italiana. La direzione si riserva di apporre modifiche al programma. Tutte le proiezioni sono vietate ai minori di anni 18

Il Mosaico d’Europa Film Fest è realizzato grazie a:

Assessorato alla Cultura Attività Cinematografiche

Per informazioni: tel. 0544.482492 (orari ufficio) tel. 320 9022548 (orari cinema) mail. info@meff.it web. www.meff.it

CREDITI E RINGRAZIAMENTI Presidente Onorario: Pupi Avati. Direzione Artistica: Alberto Achilli. Direzione Organizzativa: Alberto Bucci. Selezione film: Alberto Achilli, Alberto Bucci, Mario Mazzetti. Progetto Scuola: Giorgio Stamboulis, Fabrizio Varesco, Silvia Bigi.

Collaboratori: Alessandra Pellegri, Francesca Ravagli, Roberta Gueye, Filippo Perri. Ufficio Stampa: Erika Baldini. Segreteria Organizzativa e Ospitalità: Erika Baldini, Lidia Germanà. Catalogo: Erika Baldini. Traduzioni e sottotitolaggio: Eugenio Bucci. Amministrazione: Lidia Germanà, Gabriella Trenca. Premi Mosaici realizzati da Luciana Notturni. Immagine e Progetto Grafico: Mauro Monaldini. Social Media Manager: Silvia Bigi. Stage: Nicola Casadio. Media Partner: R&D settimanale di informazione, Rifrazioni - Dal cinema all'oltre, Vivi il Cinema.

Comune di Ravenna

Biglietti: per la singola proiezione, intero 5 euro; ridotto 2,5 euro; accredito stampa per tutta la rassegna, 5 euro.

I film della sezione “Corti d’oro” sono a prezzo ridotto. Alcuni film della sezione dedicata a Francesco Rosi e “Correva l’anno 1964” sono a ingresso gratuito.

Il MEFF non poteva trascurare oltre i cortometraggi, che da anni, superata la iniziale fase, per così dire, dilettantesca, è diventato un vero e proprio modo di fare cinema, una forma espressiva autonoma, compiuta. Il corto, grazie agli sviluppi tecnologici e digitali rende più democratica la possibilità di fare cinema, lo affranca dai grandi investimenti e può circolare attraverso la rete per poi tornare, a volte, anche in sala.

Dunque il corto contemporaneo, come forma espressiva - produttiva e distributiva rappresenta una evoluzione, una espansione del fare e del vedere cinema.

La possibilità relativamente facile, di realizzare corti consente a giovani talenti cinematografici di mettersi in mostra, di dire la loro.

Quest’anno presentiamo cinque cortometraggi europei che hanno vinto nei rispettivi paesi di origine i premi come miglior corto di fiction e uno – quello spagnolo – che ha vinto il premio Goya per il miglior cortometraggio di animazione.

Infine presentiamo un cortometraggio “fantasy”: Mordraud dell’italiano Riccardo Piana che ha una sua storia particolare, come raccontato nella scheda delle opere in programma, che dal Comics di Lucca approderà a luglio al San Diego Comicon.

Festival. (al. ac.)

Partner

In collaborazione con

Media Partners

www.ravennaedintorni.it

Assessore alla cultura del Comune di Ravenna: Ouidad Bakkali. Dirigente Servizio Turismo e Attività Culturali: Maria Grazia Marini. Presidente Fice: Domenico Dinoia. Sponsor: Ottica Gasperini. Convenzioni: Amare Ravenna, Cral Ausl Ravenna, Cral Comune di Ravenna, Cral Hera Ravenna, Cral Hera Rimini, Cral Portuali Ravenna, Ravenna Antica, Fondazione Flaminia.

Ringraziamenti: Teresa Saturnino (Enipower); Stefano Jacono (Movies Inspired); Andreina Sarale (Museo del cinema di Torino); Alberto Beltrani (Cinema Mariani) ed i suoi collaboratori; Alberto Cassani; Valentina Morigi, Valerio Evangelisti; Nicolò Pranzini; Gianluca Piccolo; Giacomo Baldi; Daniela Minguzzi; Santa Pazienza.

LIBRI

CULTURA

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AGENDA GLI INTELLETTUALI DEL PIFFERO SECONDO LUCA MASTRANTONIO

RACCONTARE IL PRESENTE: UNA TRE GIORNI A BAGNACAVALLO

IN ANTEPRIMA L’ULTIMO ROMANZO DI MOROZZI A LIBERAMENTE

E

TENEBROSA ROMAGNA CON BALDINI BELLOSI AL TEATRO SOCJALE

Venerdì 4 aprile, alle 18, alla Sala D’Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino, 2 Ravenna) Luca Mastrantonio presenterà il suo libro Intellettuali del piffero all'interno del ciclo di incontri letterari organizzati dal Centro Relazioni Culturali. Nel suo ultimo volume, prendendo spunto da La fattoria degli animali di Orwell, Mastrantonio, classe 1979, caposervizio dell’inserto La lettura del Corsera, descrive i nuovi finti intellettuali, una categoria, eterogenea, ma con uno scopo condiviso: mettersi in mostra, nutrire il proprio ego partecipando a qualsiasi evento per ottenere ritorno economico e d'immagine.

“Un Paese. Raccontare il presente italiano” è il nuovo progetto culturale che prende forma dal 4 al 6 aprile a Bagnacavallo. Visite guidate e proiezioni e tanti incontri il 5 e 6 aprile nel centro di Bagnacavallo, con autori come Marcello Fois, Antonio Scurati, Alessandro Chiappanuvoli, Giovanni Losavio, Angelo Ferracuti, Vanni Santoni, Cristò e Candida Morvillo, Massimiliano Panarari, Alessandro Leogrande, Cinzia Leone, Christian Raimo e Alessandro Bollo. Il programma completo è consultabile su www.ravennaedintorni.it.

Sarà venerdì 4 aprile alle 18.30 alla libreria Liberamente, in viale Alberti 38 a Ravenna, si terrà la prima presentazione in assoluto del nuovo romanzo dello scrittore Gianluca Morozzi edito da Ugo Guanda Editore e in uscita giovedì 3. Il titolo del romanzo Colla: l’incarnazione di un ideale. Un ideale di famiglia che si dissolve in una trama sempre più nera, in un romanzo dal ritmo serrato che ricordano le atmosfere e la suspense di Blackout.

Presenta l’autore lo scrittore Stefano Mellini.

Mercoledì 9 aprile, dalle 21, al Socjale di Piangipane, avrà luogo una serata dedicata ai misteri e all’immaginario collettivo della Romagna del passato con Eraldo Baldini che parlerà del suo ultimo libro, Tenebrosa Romagna, da poco pubblicato dall’editore Il Ponte Vecchio. A condurre la serata e a dialogare con l’autore, un altro studioso d’eccezione: Giuseppe Bellosi, folklorista e dialettologo. Sul palco ci sarà anche il gruppo di musica popolare “Marcabrù”. A tutti i partecipanti alla serata, che sarà ad ingresso libero, verrà offerta colomba pasquale.

L’INCONTRO

L’intellettuale di servizio e la letteratura socratica Intervista a Christian Raimo, scrittore, critico, insegnante traduttore di Wallace e Bukowski È forse il più interessante dei nuovi intellettuali 2.0. Il sito per cui scrive, Minima&Moralia dell’editore Minimum Fax è diventato il più letto sito di informazione culturale. È scrittore, traduttore e insegnante di filosofia. Si chiama Christian Raimo e sarà mercoledì 9 aprile alle 18.30 al Caffè Letterario di Ravenna per parlare del suo romanzo Il peso della grazia (Einaudi) e per discutere di letteratura.

Si leggono sempre meno libri, ma sempre più articoli su internet, pensi che la brevità della letteratura online possa in parte sostituirsi ai testi lunghi della tradizione? Lo chiedo a te visto che scrivi sia articoli e racconti brevi, sia romanzi di 400 pagine…

«Dillo pure che il libro è un po’ prolisso, non mi offendo, eh eh… Diciamo che io sono di approccio socratico. Socrate si contrapponeva al linguaggio dei sofisti. Potremmo dire che la retorica dei sofisti di allora era allora ciò che oggi è il linguaggio pubblicitario, una lingua povera volta a convincere. Quello di Socrate invece era ironico e basato sul dialogo e il confronto. Io mi rifaccio al modello

Christian Raimo è nato, nel 1975, a Roma, dove vive

socratico. Foster Wallace, considerato uno dei maggiori autori contemporanei, era capace di scrivere racconti brevissimi, di una riga e mezzo, come romanzi lunghissimi come Infinite Jest, ma sempre utilizzando una tecnica narrativa diretta e “socratica”».

Tra le molte cose che hai fatto hai appunto tradotto David Foster Wallace, come hai deciso di scalare a una delle vette della letteratura odierna? «È stato un progetto ambizioso e

velleitario. Per compire l’arrampicata mi sono fatto aiutare da uno sherpa della traduzione come Martina Testa. Direi che è stato in gran parte merito suo essere riusciti ad arrivare alla vetta. La traduzione di cui vado più fiero è quella del romanzo in versi The golden gate di Vikram Seth che mi è costata moltissimo lavoro. Credo che non rifarei più nessuna delle due cose oggi. Tradurre è un lavoro molto complesso, che assorbe molte energie e che bisognerebbe fare solo a tempo pieno».

Sono passati venti anni dalla morte di Bukowski, tu che hai tradotto le sue poesie e hai scritto importanti saggi sul suo lavoro, quale pensi sia stato il suo maggior lascito alla letteratura contemporanea? Sono stati più i benefici o i danni dei molti emuli?

«Questa domanda è interessante.

Le opere di Bukowski sono oggi pubblicate in edizioni molto buone con una critica seria, non fanzinara, come a volte capita. Ho avuto la fortuna di leggere Bukowski tardi, e non in fase adolescenziale. Non c’era dunque in me un aspetto da fan ad annebbiare il mio giudizio. Bukowski è stato soprattutto un grandissimo narratore. Se pensiamo alla sua vita è abbastanza noiosa in realtà. Stava molto in casa, andava alle corse dei cavalli e comprava il whiskey nel supermarket. Solo grazie a un grande talento narrativo riusciva a creare una storia interessante da questo poco materiale. L’errore di molti emulatori è stato pensare che fosse quel mondo ad avere fascino, mentre era il modo in cui veniva raccontato ad avere un valore».

Sei considerato uno dei più interessanti intellettuali italiani, cosa vuol dire essere un intellettuale nel 2014?

«Credo che un intellettuale sia qualcuno che cerca di diffondere una educazione culturale tramite la scuola, l’università o anche scrivendo su internet. Mi piace pensare a me stesso come un intellettuale di servizio. Mi piacerebbe arrivare a settanta anni e avere l’energia mentale di Goffredo Fofi».

In che stato è l'editoria italiana? Perché i libri vendono sempre meno? «È un discorso molto complicato, con aspetti anche politici. Una istituzione importante come il Centro per il libro e la lettura è una istituzione che dovrebbe essere di importanza pubblica e che invece riceve - a differenza della Francia – pochissimi contributi e non è capace di fare bene il proprio lavoro di diffusione culturale».

Sei anche un insegnante. Come vedi i ragazzi lavorandoci a contatto?

«Si scrive spesso contro i giovani d’oggi, credo sia ingiusto e anche pericoloso. Io insegno filosofia, cerco di insegnargli l’importanza del ragionamento individuale. Vedo che i miei studenti hanno più mezzi per esprimersi, come la rete, e sono sotto molti aspetti migliori di me.

Matteo Cavezzali

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PISCINA

Specialità di pesce Piatti della tradizione romagnola Pizzeria

Martedì 8 aprile, ore 21 Massimo Berretti:

I pianeti di tipo terrestre

Venerdì 11 aprile, ore 21 Osservazione della volta stellata

Ristorante aperto il sabato e domenica a pranzo ed il sabato sera solo su prenotazione

(ingresso libero - cielo permettendo)

Domenica 13 aprile, ore 10.30 Osservazione del Sole

(ingresso libero - cielo permettendo)

Martedì 15 aprile, ore 21 Claudio Balella:

Le Aurore Boreali, un fenomeno fantastico e bellissimo

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CULTURA

LIBRI

BAMBINI

LA BUSTINA DI MELPOMENE

Da feticcio a oggetto del desiderio La storia sociale ed economica del giocattolo nella guida al Museo delle bambole Occorre riconoscere al Sistema museale della Provincia di Ravenna la perseveranza nel condurre l'obiettivo di rendere visibili i musei del territorio, piccoli o grandi che siano, attraverso una serie di pubblicazioni di guide agili, ricche di illustrazioni, facilmente fruibili al pubblico. Il progetto è stato avviato già da alcuni anni e la fotografia che ne risulta è straordinaria: le monografie ormai sono arrivate a 33 numeri con la previsione di una ulteriore che uscirà sull'Ecomuseo delle erbe palustri di Bagnacavallo.

Ultime stampe di quest'anno sono state la presentazione del Museo civico Venturini di Massa Lombarda e la guida del Piccolo Museo di Bambole e altri Balocchi di Ravenna, che potremmo dichiarare una piccola chicca in centro cittĂ , posizionata nello storico Palazzo Rasponi-Murat su via Fantuzzi, vicino a Piazza Kennedy. Graziella Gardini Pasini, proprietaria della collezione e curatrice dei testi della guida, apre i battenti di questo piccolo museo privato nel dicembre 2006, frutto di una passione mai esaurita nei confronti dei giocattoli.

Il testo di presentazione chiarisce i passaggi di un amore infantile che si trasforma in conoscenza, slittando dal gioco alla storia, dall'oggetto alla serie e dalla fantasia alla conoscenza, nel tempo estesa anche all'abbigliamento, agli oggetti scolastici, alla letteratura italiana e straniera dedicata all'infanzia.

Grazie alle acquisizioni e a generose donazioni di privati sono quindi esposti oggetti che coprono un arco di tempo di un secolo – dalla metà dell'Ottocento fino al 1950 – e che raccontano non solo degli adorati feticci dei bambini, come li interpreta il poeta Rilke, ma delle strutture economiche e delle tecniche che fioriscono intorno a essi. Se l'idea del feticcio è confermata dall'utilizzo di capelli veri o moer per le parrucche delle bambole, la tecnica della porcellana e del bisquit (duplice cottura), che consente di arrossare gote e bocca su un incarnato d’avorio, chiarisce anche i valori estetici dell’epoca indirizzati a un ideale estetico femminile preciso. La gara fra produttori francesi e tedeschi poco dopo la metà dell’Ottocento per realizzare modelli migliori si interseca alla storia europea

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segnata dal conflitto franco-prussiaNCONTRO no, ma è proprio grazie a questa comA L TRIBECA SERENA SIMONI petizione che si inventano bambole a SPIGOLANDO AD ARTE CON doppia faccia o che succhiano il biberon, ampliando il target a gruppi sociali meno abbienti con esemplari a Sabato 5 alle 18 al Tribeca di costi contenuti. Sullo scorcio del secoRavenna incontro con Serena lo appare il nuovo modello del BÊbÊ Simoni, Elisa Garavini e Giovanni caractère che si distacca dalla perfezioGardini sul volume Spigolando ad ne astratta del passato: il punto masarte, alla scoperta di tesori artistici meno noti del nostro territorio. simo del realismo si incarna nel Sembra al Tribeca, mercoledÏ 9, Kaiser-Baby, un neonato piangente, sarà invece ospite Sabrina Leonelli, abbastanza bruttino, per il quale la autrice de Alex sta dormendo (editradizione vuole che abbia posato lo zioni Pendragon), sempre alle 18. stesso figlio del sovrano prussiano.

L’applicazione del nuovo materiale della celluloide scoperta negli Stati Uniti apre il Novecento a bambole meno pregiate, ma ormai democraticamente alla portata di tutti: vestite e pettinate alla moda, probabilmente segnano l’ampliamento del significato della bambolafeticcio a quello di merce. Da oggetto da maneggiare con estrema cura, forse anche troppa per i bambini, nasce l’oggetto del desiderio piĂš diffuso al mondo, capace di sopportare cadute, strapazzamenti e bacini. Gli esemplari continuano a narrare la storia del giocattolo fra tendenze di materiali – pezza, pannolenci, carta, latta, legno, plastica –, oggetti di corredo – arredi di casa, vestitini, animali – e intersezioni storiche, come per le bambole abbigliate da piccole “piccole italianeâ€? o quelle di carta, donate nel secondo dopoguerra dagli Stati Uniti ai bambini europei grazie al Piano Marshall. La collezione illustra storie molteplici su questi oggetti, illuminando anche la relazione e i gesti che avvenivano nei bambini, una relazione-cifra fatta di gioia e frustrazione che per Baudelaire rappresenta anche la base della creazione artistica.

Serena Simoni

NOVITĂ€!

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a cura di Maria Giovanna Maioli Nel pomeriggio di mercoledÏ 26 marzo, piacevolmente occultata da una colonna del Caffè Letterario di via Diaz, ho seguito, con un’attenzione che non sempre mi appartiene, le Pagine bianche di quel geniale Eugenio – detto Dedi – Baroncelli, pubblicate come alcune delle sue precedenti opere da Sellerio, il raffinato editore palermitano. 55 libri che non ho scritto, dice il sottotitolo. A questo punto però penso sia piÚ prudente che io mi fermi. E ora per chiudere:

EXPLICIT IN FORMA DI REQUIEM DI

EUGENIO BARONCELLI

Qualcuno, accusando il sintomo della noia, dice che nei miei libri ci sono troppi morti. Scommetto che adesso dirĂ lo stesso perfino di questi, che non ho scritto perchĂŠ, scritti, sarebbero diventati inevitabili come la morte. Adesso, se la pensate cosĂŹ anche voi, non crediate che parli della morte perchĂŠ so che si avvicina la mia o perchĂŠ credo ancora in quella frase portegna che ormai ha gli anni di un secolo: “Chi non scrive della morte non è uno scrittoreâ€?. Il fatto è un altro: che io racconto vite, e nel raccontare una vita si arriva quasi sempre a una morte. Il fatto è che tutto muore, sempre. E Dio? Be’, se si è moltiplicato anche in me, sarĂ giĂ morto da un pezzo. Di noia. (da Pagine bianche. 55 libri che non ho scritto, Sellerio, Palermo 2013) Eugenio Baroncelli è nato nel 1944 a Viserba e vive a Ravenna.

Tra le sue opere, Outfolio. Storiette scivolate dal quaderno durante un trasloco. Con Sellerio ha pubblicato: Libro di candele. 267 vite in due o tre pose, Mosche d’inverno. 271 morti in due o tre pose (Premio Mondello 2011), Falene. 237 vite quasi perfette.

AGENDA ALLA CLASSENSE LO SCRITTORE ANDREA BAJANI GiovedÏ 3 aprile alle 17.30 nuovo incontro alla Classense con gli autori. Ospite sarà questa volta l’autore Andrea Bajani e il suo ultimo romanzo La vita non è in ordine alfabetico (edizioni Einaudi).

AL COCCIO LA PERSONALE DI PAOLO PLACCI Sabato 5 aprile alle 18 inaugura la mostra personale di Paolo Placci dal titolo “Linea forma coloreâ€? alla galleria Il coccio di Ravenna in via Andrea Agnello 6 (tel. 0544 34269). La mostra rimarrĂ aperta dal 6 al 17 aprile con i seguenti orari: tutti i giorni 9/12 - 16/19. Domenica pomeriggio: 16/19. Chiuso il lunedĂŹ.

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RUBRICHE

CULTURA

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FULMINI E SAETTE

NDL - NOTA DEL LETTORE

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

La parte divertente che in fondo tanto divertente non è di Federica Angelini

Un paese per vecchi, Casal Borsetti VISIBILI E INVISIBILI

I vampiri di un Jarmusch, con un po’ di stanchezza di Francesco Della Torre

Only Lovers Left Alive (Solo gli amanti sopravvivono, di Jim Jarmusch, 2013) Opera ultima dell'ormai sessantenne Jarmusch (che ha sempre avuto i capelli bianchi, quindi non ce ne accorgiamo), che verrà proposta in anteprima al Mosaico Film Fest, Only Lovers Left Alive è un “film di vampiri”.

Dimenticate le ultime uscite del genere in salsa Twilight, e tornate con la mente al 1995, con il bellissimo The Addiction di Abel Ferrara, altro horror d'autore. I vampiri di Jarmusch non sono assassini, sono persone che vivono da secoli, hanno visto l’involuzione del nostro mondo, ne sono un po' stanchi, sopravvivono corrompendo medici per avere sangue e soprattutto hanno influenzato nei secoli con le loro arti la nostra società di “zombie” (così ci chiamano, noi umani) e non si sentono più parte di essa.

Adam è un grande musicista depresso che vuol perennemente (alla lettera) togliersi la vita, vive a Detroit lontano dalle luci, dai fans e da ogni possibile distrazione o divertimento. Eve vive a Tangeri, è una donna di cultura e non vede l’ora di riabbracciare il suo eterno amore, Adam appunto. La trama non si esaurisce certo qui, e nonostante due lunghe ore di film, spesso caratterizzate da dialoghi ironici ma un po’ troppo fini a loro stessi, nella vita dei due

accadrà qualcosa di definitivo. I due vampiri sono Tom Hiddleston e soprattutto la magnetica Tilda Swinton, look alla Patty Pravo, che pare davvero una vampira che si presta al gioco della recitazione. Il film conferma la passione del regista per la musica, sia per la bella colonna sonora, sia per il personaggio di Adam, musicista e collezionista di strumenti (facile per lui che vive nei secoli!) che spesso si ferma e ferma il film per lunghi dialoghi sulla musica; anche i dialoghi non sono certo una novità nel cinema di Jarmusch, ma un po' di stanchezza autoriale è impossibile non notarla. I vampiri si credono esseri superiori, snobbano gli umani, un po’ come Jarmusch pare snobbare il film a tratti, come se la noia presente nei due protagonisti fosse quella dello stesso autore. E così quei dialoghi ironici e coinvolgenti dei primi minuti si perdono pian piano in una storia la cui bella trama è continuamente interrotta da pause meditative che non giovano né al film né allo spettatore, e stancano e appesantiscono una storia che trova una chiusura molto affascinante. Ma forse è troppo tardi, perchè sembra davvero che questo film mostri come la mano di Jarmusch non sia la stessa dei suoi precedenti cavalli di battaglia: Dead Man e Ghost Dog sono film lenti e poco parlati; Daunbailò, Coffee And Cigarettes sono lenti e continuamente parlati. Una lentezza allora magistralmente gestita, che in Only Lovers Left Alive sembra un po’ persa.

APRILE INFO E PRENOTAZIONI:

0544 218227

Dal 1° Aprile

per il ISCRIZIONI APERTE 25 R DE DJ CONTEST UNmetà Aprile

dalle 21 Tutti i venerdì

che si terrà da ffè Belli Maggio presso il Ca tà me a

BELLI FRIDAY NIGHT con Dj Careca

Tutti i sabati BELLI NIGHT

Dal 7 al 20 Aprile

dalle 21

LL'ANIMA" "ENUNCIAZIONE DE

Donati detto Pino" mostra di Giuseppe

con i migliori dj della Ravenna centro - Dj Liuk Dj Mauri - Dj Manzo

Giovedì 10 Aprile

ore 18

IE E PROSE TRILOGIA DI POES Rossi di Anita

Non fatevi ingannare dal titolo: La parte divertente di Sam Lipsyte può provocare, in soggetti sensibili, anche una forma di lieve depressione. I suoi personaggi infatti, tutti alle prese con situazioni al limite del grottesco connaturate al loro stile di vita o modo di essere, non fanno che ricordarci il non-senso di un sacco di cose che in realtà possono riguardare tutti noi. Anche se non siamo della middle-class americana. La satira di costume, infatti, è qui profonda e arriva a toccare un piano esistenziale. Il tossico che vuole scrivere un libro per bambini sulla storia di un pugile, l’ex studente brillante che finisce ad andare a letto con la suocera provocandole un profondo sentimento di noia, il lanciatore di pesi che incontra il suo mito ormai in disgrazia, l’aspirante “balia”, anzi doulo, in sovrappreso che riesce con il sotterfugio a farsi assumere da una ricca famiglia che attende l’arrivo del secondogenito sono occasioni per farci ridere, certo, per raccontare momenti comici nella loro irrealtà e che però ci mettono a confronto con quelle domande che in fondo a una certa età sarebbe anche il caso di smettere di porsi, del tipo: ma siamo sicuri che queste vite così estreme, così assurde, così comiche, non assomiglino alla nostra più di quanto non vorremmo? E mentre ridiamo del promesso genio che mentre riflette su un «sogno fattibile» come la rivista di poesia, la microetichettina discografica per il nuovo genere del jam rock o un negozietto di lusso che vende raki in tiratura limitata in realtà si concentra soprattutto su grigliare carne sul barbecue (e per questo viene scaricato dalla moglie), è difficile non chiedersi se esista davvero un sogno fattibile più degno, o sensato, di altri. Nel mezzo, squarci continui di quotidianità che prima di trasformarsi nell’assurdo possono suonare orribilmente famigliari, come nella Repubblica dell’empatia, racconto a più voci semplicemente perfetto. Ridondante e chirurgico insieme, Lipsyte racconta sì un’epoca, ma anche qualcosa che va forse oltre le manie dei nostri giorni. Non c’è leggerezza nella sua penna, le situazioni a cui ci porta sono tutte estreme e il riso sgorga dal crescendo del racconto ma senza mai, o quasi mai, addolcire quell’amaro in bocca che ci fa comunque parteggiare per una serie di sfigati che, vien da dire, se la sono spesso loro malgrado andata a cercare.

Sam Lipsyte, La parte divertente, Minimum Fax, Roma traduzione di Anna Mioni

RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

22 CINEMACITY Ravenna

di Aleksej Jurevic German lun.: p.u. 21.15 (ospite in sala Marco Muller)

Programmazione dei film in sala

Ti ricordi di me?

CINEMA SARTI Faenza

di Rolando Ravello fer.: 17.40-20.20-22.30; sab. e dom.: 15.30-17.40-20.20-22.30

Pelo Malo

di Mariana Rondón gio.: 20.30 proiezione del cortometraggio; 21.15 proiezione del film in lingua originale spagnola sottotitolata in italiano

Divergent di Neil Burger gio., lun., mar. e mer.: 17.30-20.05-21.10-22.55; ven. e sab.: 17.30-20.05-20.20-22.55-23.10; dom.: 15.30-16.50-18.20-20.05-21.10-22.55

DA GIOVEDÌ 3 A MERCOLEDÌ 9 APRILE

Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni ven., sab. e lun.: p.u. 21.15; dom.: 18.15-21.15

Nymphomaniac - Volume 1 di Lars Von Trier

Cerchi casa? lun.: 17.40-20.20

CINEMA ASTORIA Ravenna Nottetempo

fer.: 17.45-20.25-22.55; sab. e dom.: 15.25-17.55-20.25-22.55

Storia di una ladra di libri di Brian Percival fer.: 17.25-20.10-22.55; sab.: 16.45-20.10-22.55; dom.: 15.30-18.20-21.05

di Francesco Prisco gio., mar. e mer.: p.u. 20.40; ven. e sab.: 20.20-22.50; dom.: 15.40-18.10-20.40

Roma città aperta di Roberto Rossellini sab.: p.u. 18; dom.: p.u. 16

La seif du monde DA PAGINA 30

The Book Thief di Brian Percival mar.: p.u. 20.45 (film in lingua originale)

CINEMA MARIANI Ravenna

Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni

di Rolando Ravello

Amici come noi di Enrico Lando fer., sab. e dom.: 20.35-22.45

Non buttiamoci giù di Pascal Chaumeil fer.: 17.40-20.25-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.40-20.25-22.40

Lei di Spike Jonze gio., ven., mar. e mer.: 17.35-20.15-22.55; sab.: 16.50-20.15-22.55; dom.: 15.30-18.10-21

Mr. Peabody & Sherman di Rob Minkoff fer.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15.30-17.40

300 - l’alba di un impero

di Enrico Lando gio., ven., sab., dom. e mer.: 20.40-22.40

Non buttiamoci giù

di Rob Minkoff sab.: 15.20-17.15-19.10; dom.: 15.30-17.35

300 - L’alba di un impero di Noam Murro Proiezione in 2D sab. e dom.: p.u. 15.10

Captain America Il soldato d’inverno

di Eugenio Mira fer., sab. e dom.: 20.30-22.35

Storia di una ladra di libri di Brian Percival

Amici come noi

Mr. Peabody & Sherman

di Sergio Manfio fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.40-17.45

Il ricatto

CINEMA EUROPA Faenza

di Pascal Chaumeil gio., ven., dom. e mer.: 20.45-22.45; sab.: 21-22.50

Ti ricordi di me?

Cuccioli - Il paese del vento

di Anthony Russo, Joe Russo Proiezione in 3D fer. e sab.: 17.25-20.10-22.55; dom.: 16.30-20.10-22.55 Proiezione in 2D gio., lun., mar. e mer.: 17.40-21; ven.: 17.40-20.25-23.15; sab.: 16.30-20.25-23.15; dom.: 15.25-18.15-21

Proiezione in 2D fer.: 20.10-21-22.45; sab. e dom.: 15.40-17.35-18.20-20.10-21-22.45

di Yann Arthus-Bertrand mar.: 20.45 inizio serata Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua; 21.15 proiezione del film (ingresso gratuito)

Coriolanus

gio., ven. e mer.: 18-20.30-22.30; sab.: 20.30-22.30; dom.: 18.30-21.15 gio., mar. e mer.: p.u. 20.35; ven. e sab.: 20.35-22.40; dom.: 15.45-17.50-20.35

Divergent di Neil Burger gio., mar. e mer.: p.u. 20.50; ven. e sab.: 20.15-22.50; dom.: 15.35-18.15-20.50

Storia di una ladra di libri

Mosaico Film Festival (per il programma completo vedi l’inserto centrale) sab.: 15-16.30; dom.: p.u. 15; lun. e mar.: 18-20.30-22.30

CINEMA JOLLY Ravenna Father and Son

di William Shakespeare mar.: p.u. 21 (dal National Theatre di Londra, proiezione dell’opera in versione originale con sottotitoli in italiano)

gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.15-18.30-21

CINEMA S. ROCCO Lugo

Quando c’era Berlinguer

Blue Jasmine

di Walter Veltroni ven., dom e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.40

di Woody Allen lun.: p.u. 21

Pulp Fiction

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano

di Quentin Tarantino lun.: p.u. 21

Dallas Buyers Club

Boheme di Franco Zeffirelli mar.: p.u. 19.30 (cantata in italiano, in diretta dal Met di New York)

di Jean-Marc Vallée sab. e dom.: p.u. 21

CINEMA GULLIVER Alfonsine

di Hirokazu Koreeda gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21

Nymphomaniac - Volume 1

di David O. Russell ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

Captain America Il soldato d’inverno

CINEDREAM Faenza

Ti ricordi di me?

di Lars Von Trier gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-21.15

CINEMA MODERNO Castel Bolognese

di Anthony Russo, Joe Russo gio., mar. e mer.: p.u. 20.45; ven. e sab.: 20.20-22.55; dom.: 15.30-18.10-20.45

di Rolando Ravello fer.: 20.30-22.40; sab.: 15.30-17.50-20.30-22.45; dom.: 15.30-17.50-20.30-22.40

A spasso con i dinosauri

Quando c’era Berlinguer

Divergent

di Walter Veltroni gio., mar. e mer.: p.u. 20.30; ven. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 15.30-18-20.30

di Neil Burger fer.: 20-21.10-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.20-18.20-20-21.10-22.40

di Brian Percival gio. e mer.: p.u. 20.45; ven. e sab.: 20.20-22.50; dom.: 15.35-18.05-20.45

American Hustle

CINEMA ITALIA Faenza

di Neil Nightingale, Barry Cook

C’era una volta a New York di James Gray gio.: p.u. 21

12 anni schiavo di Steve McQueen sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

SALA SARTI Cervia

di Noam Murro Proiezione in 2D fer., sab. e dom.: 20.20-22.35

Mr. Peabody & Sherman

La Bella e la Bestia

di Rob Minkoff dom.: 15.45-17.45

di Brian Percival fer.: 20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45

Allacciate le cinture

Cuccioli - Il paese del vento di Sergio Manfio sab. e dom.: 15-16.40-18.20

di Sidney Sibilia sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

CINEMA JOLLY Russi

di Christophe Gans fer.: p.u. 17.35; sab. e dom.: 15.30-18

Milleunanotte

di Ferzan Ozpetek gio., dom. e mer.: p.u. 20.40; ven. e sab.: 20.20-22.40

di Marco Santarelli lun.: p.u. 22.40

Boheme

Captain America Il soldato d’inverno

Roma città aperta

di Franco Zeffirelli mar.: p.u. 19.30 (cantata in italiano, in diretta dal Met di New York)

di Anthony Russo, Joe Russo Proiezione in 3D sab. e dom.: p.u. 15

di Roberto Rossellini

E la nave va

Storia di una ladra di libri

di Federico Fellini ven.: p.u. 21 (ingresso gratuito)

Smetto quando voglio

sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

Saving Mr. Banks

È difficile essere un dio

di John Lee Hancock sab. e dom.: p.u. 21

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, www.ravennascreen.it Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335

Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651

JUNIOR

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AGENDA FOTO IN MOSTRA: LE MANI DEI BAMBINI AL GRANAIO DI FUSIGNANO

LETTURE PER BIMBI A LIBERAMENTE SUL TEMA DEI NOMI

CINQUE SERATE PER DIVENTARE LETTORI VOLONTARI DI “JUKE BOX”

SETTE INCONTRI NELL’UNIONE PER PARLARE DI GENITORIALITÀ

Venerdì 4 aprile alle 16.30 al centro culturale “Il Granaio” di Fusignano, in piazza Corelli 16, sarà inaugurata la mostra “Mani che pensano… e non solo”, una raccolta di fotografie scattate alle mani di bambini e bambine. Altre iniziative fanno da corollario alla mostra: martedì 8 aprile dalle 16 alle 18 ci sarà il laboratorio espressivo-manipolativo per bambini da 2 a 5 anni (prenotazione obbligatoria, telefono 0545 38397. Mercoledì 9 aprile alle 17 ci sarà una lettura per bimbi da 6 a 36 mesi, a cura del Gruppo Lettori di Favole di Fusignano (prenotazione obbligatoria in biblioteca, telefono 0545 955675).

Sabato 5 aprile alle 17 presso la libreria Liberamente, in viale Alberti 38 a Ravenna, torneranno le letture ad alta voce per bambini e genitori in collaborazione con le lettrici di Nati per Leggere Ravenna. Per l'occasione il tema sarà i nomi.

La prossima lettura, sempre alla libreria Liberamente, per genitori e bambini, è prevista per sabato 12 aprile sempre alle 17, quando saranno i bambini a raccontare invece I silent book.

La partecipazione è come sempre gratuita.

A partire da giovedì, 3 aprile, nella sala della biblioteca di Piangipane sarà possibile frequentare gratuitamente un breve corso serale (cinque lezioni, tutte al giovedì alle 20.30) per entrare a far parte del gruppo dei lettori volontari “Juke Box” del Comune, che animano con le loro storie, le loro voci e le loro azioni, le giornate di tanti bambini. A guidare il percorso Anita Guardigli e Carla Scala dell'associazione Asja Lacis.I cinque incontri sono in programma il 3, 10, 17, 22 e 29 aprile alle 20.30 alla biblioteca di Piangipane, in piazza XXII Giugno 1944 numero 6.

Info: 0544 418853.

Continua ad aprile il progetto "Con i Genitori", che propone, tra le varie iniziative, sette incontri: il 7 aprile alle 20.30 alla scuola d’infanzia Capucci di Lugo (“Gioco, relazione e apprendimento” l'incontro tra piccoli e grandi alla Scuola dell'Infanzia), l’8 aprile alle 20.30 alla Biblioteca Comunale di Bagnara (“Le Emozioni”), il 12 aprile alle 14 al Sogno del Bambino di Lugo (“Essere una base sicura per il proprio figlio”), il 15 aprile alle 20.30 al Museo del Senio di Alfonsine (“La sperimentazione del Plurilinguismo”) e, stesso orario e stessa data, al nido “Il Cucciolo” di Cotignola (“Pronto soccorso pedagogico”).

RAVENNA MANIFESTAZIONI

TEATRO DI FIGURA

L’Aida? Un’opera da ragazzi (delle scuole) Replica extra per le famiglie al teatro Alighieri il 10 aprile alle 18.30

Le avventure di Fagiolino al Museo delle Marionette

Si avvia alla conclusione “a scuola in teatro” la programmazione rivolta alle Scuole – oltre 8mila i ragazzi coinvolti – che Ravenna Manifestazioni organizza al Teatro Alighieri. Tra gli appuntamenti .

L’omaggio a Giuseppe Verdi con Aida, amore è coraggio, il titolo scelto per l’edizione 2014 di Opera Domani, il coinvolgente progetto didattico attraverso il quale bambini e ragazzi imparano a conoscere storie, trame e a cantare le più celebri arie del grande repertorio lirico. Nella versione appositamente trascritta per i ragazzi (l’adattamento musicale è Alberto Cara, l’Orchestra 1813 è diretta da Pietro Billi, regia di Stefano Simone Pintor e scene di Gregorio Zurla) l’opera ha debuttato il 1 marzo 2014 al Teatro Sociale di Como, inaugurando una tournée che approda ora al Teatro Alighieri il 9 e 10 aprile. In Aida i ragazzi nella platea rappresentano il popolo egizio. Il format prevede anche recite aperte ad un pubblico di famiglie, si tratta degli appuntamenti Family in cui sono i bambini a portare i genitori all’opera! I

Domenica 6 aprile alle 11 ultimo appuntamento con la rassegna “Una Primavera di burattini” al museo La Casa delle Marionette in vicolo Padenna a Ravenna. In scena, sempre tratto da un vecchio canovaccio della Famiglia Monticelli, lo spettacolo “Le avventure di Fagiolino”. Al termine dello spettacolo, Mauro e Andrea Monticelli apriranno la baracca dei burattini per una lezione sul "dietro le quinte", atta a svelare tutti i trucchi antichi del teatro di figura tradizionale. Seguirà una breve visita guidata al museo e per i piú grandi che vogliono ulteriormente approfondire saranno a disposizione le audio guide. Visto il limite dei posti a disposizione, è consigliata la prenotazione al numero 392 6664211, oppure fino a venerdì 4 aprile (dalle 10 alle 14) allo 0544 509590, o con una mail a info@teatrodeldtago.it. Nel mese di aprile il museo sarà poi aperto per visite guidate il sabato e la domenica pomeriggio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.

biglietti per la recita del 9 aprile sono stati esauriti in poche ore e così è stata aggiunta una replica giovedì 10 aprile alle 18.30. La prevendita dei biglietti per questa recita partirà da giovedì 3 aprile. Info e prenotazioni: 0544 249244.

Taglie comode dalla 46 alla 58

nuovi arrivi Primavera-Estate RAVENNA - VIA BOCCACCIO 10 - TEL. 0544 216038 (DI FRONTE AL TEATRO ALIGHIERI) - ORARI: 09.30-12.30 • 16.00 - 19.30

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GUSTO

PRODOTTI DI STAGIONE Mentre per la scienza botanica le differenze fra il tartufo bianco e quello nero sono minime, in cucina le due specie vengono e distinte secondo un principio essenziale: quello nero, dotato di profumo e gusto meno intensi e di conseguenza meno pregiato, viene consumato in quantità, mentre quello bianco, vero aromatizzante capace di trasmette ai cibi sentori forti e persistenti, subisce un uso in dosi minime. Poi, e tutto ciò è diretta conseguenza di quanto appena detto, il bianco è sempre impiegato a crudo e affettato con l'apposito tagliatartufi direttamente sulla vivanda, il nero invece, entrando nelle preparazioni come ingrediente vero e proprio, lo si utilizza prevalentemente cotto. Ne è un esempio la famosa salsa nella quale prima viene tagliato a pezzetti, poi insaporito in padella con olio, aglio, acciuga e timo e alla fine impiegato su fettine di pane o per condire la pasta. Fare ciò con quello bianco sarebbe una eresia. Ancora, i tartufi bianchi sono un “dono” quasi esclusivo di alcune regioni dell'Italia come il Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria.

Quello di cui vogliamo parlare oggi è il Marzuolo o Bianchetto, quello che proprio in questi giorni è tanto ricercato nelle nostre pinete e sui terreni sabbiosi della Romagna da quegli esperti appassionati che sanno distinguere il buono dal cosiddetto “matto”.

Quest’ultimo, frequente all’inizio della stagione e in autunno inoltrato, si presenta scuro, con odore marcescente ed aspro. Viene scovato quasi sempre ai piedi di pini giovani o tra l’erba. Viene usato soprattutto per l’addestramento dei cani da tartufo, almeno all’inizio della loro carriera.

Quello buono invece, più o meno chiaro a seconda della tipologia di terreno, tipicamente rotondeggiante a differenza del più blasonato autunnale, da sempre in Romagna dà belle soddisfazioni a tutti quelli che uniscono il dilettevole di una bella passeggiata in mezzo alla natura, semmai all’alba, nei primi giorni di bel tempo, all’utile di qualche profumata “pallina” da impiegare in cucina. In quali piatti? A dire il vero nella nostra terra, in passato, del tartufo se ne è fatto per lo più un uso semplice e contadino: i nostri nonni lo mettevano spesso sulla pancetta fresca gri-

Tartufo, dalla pineta alla cucina Consigli, segreti e ricette per gustare questo prezioso e ricercato frutto del territorio CONSERVAZIONE

SAGRA

SOTTO

IL RISO, NON SOTTOVUOTO

SECONDO WEEK END IN PINETA Secondo weekend per la sagra del tartufo di pineta, giunta alla trenteseiesima edizione, realizzata dall’Associazione tartufai con l’appoggio delle istituzioni locali. Nel parco Primo Maggio, all’interno della pineta di Classe, anche il 5 e il 6 aprile, sarà in funzione dalle 10 alle 17 un servizio di navetta gratuito che porterà i visitatori dal parcheggio antistante la chiesa di Fosso Ghiaia all’ingresso della pineta e ritorno. Sempre davanti la Chiesa sarà possibile noleggiare gratuitamente le biciclette (fino ad esaurimento) per raggiungere il luogo di svolgimento della sagra. Apertura degli stand dalle 12 con un ricco menù di carne e pesce abbinati, naturalmente, al tartufo e dalle 10 apertura del mercatino. Per quanto riguarda le attività, sabato 5 aprile alle 15 si parlerà anche dello stato di salute della rinascita della pineta Ramazzotti e Nordic Walking da Lido di Classe, alle 20 passeggiata in pineta alla luce della luna. Domenica 6 aprile, biciclettata in pineta alle 10 e dalle 15 laboratori dedicati a uno dei più preziosi frutti della terra. Non mancheranno gare per i cani da tartufo e altre attività a contatto con la natura.

È possibile conservare il tartufo in vari modi ma la prima cosa da utilizzare, in ogni caso, è un contenitore a chiusura ermetica per non far disperdere il profumo. Prima di riporlo nel contenitore poi, il tartufo va pulito e per questa pratica si consiglia prima di usare uno spazzolino di durezza media o un pennellino per eliminare la maggior parte della terra, poi un panno per togliere la polvere restante. Il tutto con una grande delicatezza. Dopo aver disposto i tartufi nel contenitore, questi vanno ricoperti con il riso che ne manterrà la giusta umidità. Non solo, il il riso utilizzato per conservare i tartufi ne assorbirà il profumo e quindi potrà essere utilizzato per farne degli ottimi risotti.

Infine, sconsiglio il “sotto vuoto”: perché sottrae umidità al tartufo che diventa gommoso.

Il tartufo viene sempre più impiegato anche nei primi

SCELTA ATTENTI

AI FALSI TARTUFI CINESI

Per prima cosa deve essere fortemente “odoroso”: in fondo il tartufo è profumo! Poi, consistente, per nulla “gommoso” e preferibilmente di forma piuttosto regolare. Circa la loro forma, è opinione comune che i pezzi più grossi siano considerati di maggior pregio, ma tutto ciò non si riscontra al gusto. Il momento della verità si ha comunque al momento del taglio: il tartufo non dovrebbe avere terra all'interno e la tipica nervatura ci dirà, ancora prima del sapore, se il nostro fornitore ci ha trattato bene. Vale qui la pena di ricordare che le truffe legate al tartufo non si contano: ad esempio la vendita di tartufi cinesi al posto di tartufi nazionali, l'aggiunta di essenze per profumare.... e via dicendo.

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gliata sulle braci, a crudo e a fine cottura, o sulla polenta. Poi, forse sul pane tostato a farne bruschette e sulle uova, fritte o strapazzate. Oggi invece lo troviamo anche nei primi, per esempio, soprattutto su paste asciutte come tortelli, cappelletti o tagliatelle, sia in bianco che con burro e salvia. Ci sono anche “virtuosi” che lo accostano agli stridoli per condire i tagliolini all’uovo, con i pinoli tostati in padella per gli strozzapreti o che lo affettano su risotti delicati al Parmigiano. Per ciò che riguarda gli antipasti, il tartufo di pineta è certamente poco frequente ma nessuno ci vieta di utilizzarlo per preparare frittate

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o torte salate che lo vedano nella farcia di ricotta, uova e parmigiano. Vero è anche che è perfetto con le patate in crema, semmai insieme a una leggera fonduta di formaggi poco piccanti.Infine, il caro amico Graziano Pozzetto in La Cucina Romagnola, per i secondi piatti, lo cita in una “Insalatina di petto d’anatra al tartufo” e sulle “Costelette di agnello”. Io aggiungo che è perfetto anche sul filetto di maiale grigliato o su di una bella fetta di formaggio fuso sulla piastra. Casomai accompagnato da qualche fetta di buon prosciutto nostrano.

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NOTIZIE GOLOSE APRILE A SCUOLA DI CUCINA AL PODERE SCHIAVINA DI FILETTO Tre le lezioni in programma in aprile, a partire a partire da mercoledì 9 e 16, dalle dalle 19.45 alle 23.30 circa, al Podere Schiavina di Fileatto. Il 9 aprile, Angela Schiavina (maestra di cucina Aici) e l’avvvocato gourmet Nicola Bombardini, proporranno “Tutto sulla seppia o quasi...”

Dal cappuccino di seppia alle uova di seppia con cavolfiore e gelato all'acciuga, dai gnocchi di seppia con crema di finocchio e carbone nero alla seppia sottovuoto al naturale e salsa di peperone, fino alla classica seppia con i piselli.

Stessi esperti ai fornelli anche mercoledì 16 per la preparazione di bontà di mare: “Povero Pesce. Pesci poveri dell'Adriatico”. Saranno preparati flan di canocchie e salsa all'aglio dolce, risotto con brodo di paganelli e pesce povero, filetti di mazzola sottovuoto con zuppa di finocchi, filetti di cefalo con patate agrumate e pomodorini confit, polpettine di alici fritte.

In occasione della terza lezione Angela e gli allievi si dedicheranno invece a “Orto in tavola. Le verdure della primavera”.

Costo 50 euro a persona. Sono previsti sconti per chi seguirà tutte le lezioni. Info sullo svolgimento degli incontri e prenotazioni tel. 337 606572 oppure info@angelaschiavina.it.

SI PUÒ GIÀ ADERIRE AL PRIMO FESTIVAL VEGAN DI RAVENNA "Vegetali in Movimento" è il primo festival vegano della città di Ravenna. Oltre al cibo vegetale al 100% (saranno presenti bancarelle e mercatino) e alla diffusione della cultura dell'ecologia e del biologico, protagonista sarà il movimento del corpo e della mente, tramite momenti di mobilità ciclabile, coinvolgimento di associazioni sportive, culturali, animaliste e la libera espressione artistica di Open Your Mind: Open Your Mike. Luogo e data precisa (si svolgerà a inizio autunno) del festival sono ancora in via di definizione, di sicuro è però possibile partecipare attivamente: con la propria attività o con la propria associazione. Per info e adesioni: noanda tania 333 6117894 e il gruppo su Facebook.

COSE BUONE DI CASA

Dal chicco di grano al biscotto: tutta la filiera resta in Romagna

Quando l’anatra va a nozze con le erbette aromatiche di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Nasce a Ravenna, grazie all’accordo tra quattro cooperative (Conase, Terremerse, Promosagri, Deco Industrie) e un’impresa privata (Mulino Naldoni), il progetto per mantenere sul territorio locale la filiera dei cereali destinati all’industria alimentare. L’obiettivo è prima di tutto fornire qualità garantita ai consumatori, con una produzione dai costi comunque accettabili e che porti benefici economici per le aziende. Sul tavolo c’è anche il rilancio della cerealicoltura che scarseggia in Italia e ha bisogno di questi accordi, che mettono al centro il territorio, per riprendere quota.

L’idea nasce tre anni fa dalla premessa che «un buon biscotto ha bisogno di una buona qualità della farina». Si parte quindi dall’attività d’innovazione del Consorzio Nazionale Sementi (Conase) che ricerca e seleziona nuove varietà di frumento, con particolare attenzione all’ecosostenibilità, passando per Terremerse che mette assieme la terra e la ricerca di percorsi tecnico-agronomici appropriati e sostenibili con cui si mantengono ed esaltano le qualità intrinseche delle produzioni. Terremerse a sua volta ha stipulato dei contratti di coltivazione con i produttori locali e le cooperative di braccianti (gruppo Promosagri) che assicurano una materia prima ideale per la produzione dei biscotti, in sicurezza e nella piena sostenibilità ambientale, puntando anche sul biologico, mercato in continua espansione e sulla lotta integrata. Vengono ridotti sia i mezzi tecnici utilizzati, sia i trasporti e al Molino Naldoni di Marzeno di Brisighella spetta il compito di trasformare il grano in una farina dalle qualità organolettiche superiori, particolarmente adatta alla produzione del biscotto. L’ultimo passaggio è nello stabilimento Deco Industrie di San Michele a Ravenna, dove ogni anno vengono prodotti oltre 60 milioni di confezioni di biscotti, utilizzando oltre 10.000 tonnellate di farina (l’equivalente di 300 autotreni) che necessitano di circa 2.000 ettari di terreno coltivati a grano.

Il nome del biscotto? L’Ad di Deco, Giorgio Dal Prato ha specificato che avrà il marchio della Catena che si dimostrerà sensibile a poter scrivere sulle proprie confezioni “fatto con grano italiano”. «Quindi se i grandi clienti vorranno valorizzarlo avrà uno dei loro brand, altrimenti avrà il marchio Pineta».

Crostini misti e involtino parisienne Bis con Cappelletti al ragù Stricchetti alle verdure Tagliata di controfiletto alla romagnola con pomodorini, rucola e grana padano Patate arrosto al rosmarino Crema pasqualina con farcitura di colomba

Da parte di tutto lo staff un dolce e simpatico omaggio a tutti i presenti

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L’ACCORDO

M e n ù d i c ar n e

Vino in bottiglia, acqua, caffè e ammazzacaffè

€ 28, 00 a persona tutto incluso

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La scorsa settimana abbiamo preparato il piccione, per questa occasione insistiamo sui volatili e ci dedichiamo all’anatra, però assieme a tante erbe dell’orto officinale. Si tratta della ricetta dell’anatra alle erbe aromatiche Ingredienti: 1 anatra di circa 1 kg. e mezzo, lavata e tagliata in 10 pezzi, 1 cipolla, 100 gr. di spinaci, 1 porro, 3 rami di acetosella,3 rametti di rosmarino, 2 rametti di menta, 2 rametti di dragoncello, 2 rametti di maggiorana, 250 gr. di panna fresca, due cucchiai di olio extra vergine di olive, un bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe.

Preparazione: pulite, lavate, asciugate e tritate tutte le verdure e le erbe aromatiche. In un tegame largo rosolate con l'olio i pezzi dell'anatra, poi bagnatela con il vino bianco e dopo che è evaporato, salate e pepate, aggiungete un mestolo di acqua bollente e mettete il coperchio.

Lasciate cuocere per 30 minuti, poi aggiungete le verdure e le erbe aromatiche e, se necessario ancora un po' di acqua calda. Se volete e se l'avete potete utilizzare un poco di brodo di carne. Lasciate cuocere ancora rigirando via via i pezzi di anatra fino a quando la carne sarà diventata tenera. Il tempo da impiegare e di circa un’ora e mezza. Verso fine cottura aggiungete la panna e continuate a cuocere per altri 15/20 minuti. Servite con patate novelle bollite e funghi trifolati.

LO STAPPATO

Rambela 2012 dell’Uccellina, una novità di spumante di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Assaggiamo il vino spumante “Rambela 2013” dell'azienda di Russi “Tenuta Uccellina”.

Il naso è pulito, in apertura la parte aromatica del vino evidenzia delicati sentori di rose e uva spina. Poi si apre su toni più fruttati di mela, pera, pesca gialla, litchi e kiwi con chiari toni freschi di timo e muschio.

Leggeri sentori minerali, appena pietrosi, di tè verde e maggiorana sul finale.

Bocca equilibrata, sapida, composta, con finale amarognolo gradevole e di facile abbinamento. Da sposare a molluschi, salumi, formaggi leggeri, su certe preparazioni di carne cruda abbinata a pane nero, uova e insalate estive. Questo è un vino che nel padiglione Romagna del Vinitaly che, ricordiamo, comincerà domenica prossima, sarà presentato come novità.

Pranzo di Pasqua e Pasquetta Madonna dell’Albero (Ravenna) Via H. Matisse Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 Aperto a pranzo Chiuso il lunedì

M e n ù di p e sc e Insalata di mare alle piccole verdure Insalata di polipo alla greca Cappesante e cozze gratinate Bis con Tortelloni alla crema di scampi ed ortica in salsa vellutata Risotto all’istriana Coda di rospo alla francese con spiedini misti Insalatina di stagione Crema pasqualina con farcitura di colomba Vino in bottiglia, acqua, caffè e ammazzacaffè

€ 32, 00 a persona tutto incluso

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SALUTE

26 CONVEGNO

I VOLONTARI IOR SI INCONTRANO ATTESE OLTRE SEICENTO PERSONE Si svolgerà il 6 aprile negli spazi della fiera a Forlì il 27esimo convegno dei volontari dell’Istituto oncologico romagnolo (Ior). Sono attese oltre seicento persone. Ospiti Andrea Des Dorides (dg Ausl Romagna), Dino Amadori (direttore Irst), Luca Moroni (presidente Fcp), Sergio Mazzi (presidente Ior).

IN COLLINA

IL MEDICO RISPONDE

Sport, benessere, natura sulla Vena del Gesso

SOLAROLO TRE INCONTRI CON ESPERTI DALL’INTESTINO ALLE TERME Si inizia il 3 aprile con “Stipsi, dolori addominali, diverticoli”: questo il tema dell’incontro con il dottor Gaetano Paolo Caprio, gastroenterologo e nutrizionista, il primo di un ciclo organizzato dal Comune di Solarolo all’oratorio dell’Annunziata (via Foschi) dalle 20.40. Il 10 aprile “Novità in oculistica” a cura del dottor Pierluigi Longhena, oculista. Il 30 aprile “Il termalismo oggi”, a cura della dottoressa Ludovica Malkowski, medico termale.

TEATRO GALA PER FRANCA GIARDINI INCASSO A FAVORE DELLO IOR Al teatro Alighieri di Ravenna giovedì 10 aprile dalle 20.30 il secondo gala operistico in memoria di Franca Giardini. L’offerta libera della sera sarà destinata al progetto di assistenza medica domiciliare ai pazienti oncologici impossibilitati a muoversi dell'Istituto oncologico romagnolo Onlus (Ior).

In una giornata da cartolina si è svolta domenica 30 marzo la quinta edizione dell’eco-running della Vena del Gesso Romagnola ribattezzata da Trail Romagna Gessi Wild Trail per sottolineare il rapporto simbiotico tra la natura selvaggia e lo spirito degli amanti della corsa in natura, legati dall’attenzione verso il benessere e le buone abitudini salutari da sempre sullo sfondo di tutti gli eventi Trail Romagna. Quasi 200 i partecipanti, 121 dei quali hanno scelto di affrontare gli insidiosi 19 chilometri del percorso indossando un pettorale, uno stimolo in più per scalare i 950 metri di dislivello positivo. I primi 3 assoluti hanno corso praticamente sempre assieme permettendosi il lusso di guardarsi attorno (nella foto al primo passaggio di Cà Budrio). Alberto Felloni ha fermato il cronometro dopo 1:41:52 avendo la meglio su Paolo Morelli per 8”, terzo in 1:42:31 Tommaso Mazzoli. Il gradino più alto per le donne è stato guadagnato da Giovanna Zoccoli (2:12:56), seconda Maria Cristina Orlandi e terza Nicole Lasagna.

Il prossimo appuntamento in territorio ravennate per il calendario di Trail Romagna sarà l’11 maggio con la Ravenna-Milano Marittima, maratonina di 32 km dalle terme di Punta a quelle di Cervia. Il giorno prima a Punta Marina nordic walking di 9 km.

L’osteoporosi: epidemia silenziosa a cura di Milly Donati

Ora più che mai è importante parlare e fare chiarezza in merito a cosa sia l’osteoporosi, a come prevenirla e curarla. Si tratta di una “epidemia silenziosa” poiché, pur essendo a decorso prevalentemente asintomatico, rientra tra le malattie più diffuse andando a colpire sia la popolazione femminile che quella maschile e anche i giovani adulti. Il processo che porta all’osteoporosi si innesca in associazione a una perdita di equilibrio tra l’attività degli osteoblasti e quella degli osteoclasti, cellule componenti dell’osso, la cui caratteristica è quella di essere un tessuto vivo in continuo rinnovamento. Se la prima categoria di cellule contribuisce alla formazione ossea, la seconda ne favorisce il riassorbimento. Dunque, se gli osteoclasti lavorano più velocemente degli osteoblasti, l’osso si deteriora gettando i presupposti per l’istaurarsi dell’osteoporosi. Le donne sono i soggetti maggiormente a rischio poiché la brusca caduta ormonale che si verifica in menopausa e già dalla peri-menopausa, indebolisce particolarmente l’osso. Tuttavia, come già accennato, anche la popolazione maschile ne può soffrire soprattutto in età senile o in associazione ad altre condizioni che possono rappresentarne un fattore di rischio: in primis le carenze alimentari, fattori genetici, uso di alcuni farmaci che hanno un effetto potenzialmente dannoso sulla deposizione del tessuto osseo tra cui il cortisone. Raramente l’osteoporosi si manifesta con una qualche sintomatologia che preceda la frattura ossea: ormai troppo spesso la diagnosi viene fatta in seguito alla frattura di femore, polso e vertebre dorso-lombari.

Per questa ragione, le donne in peri-menopausa, e in generale la popolazione a rischio, dovrebbero eseguire preventivamente visite di controllo e sottoporsi a esami specifici. La diagnosi viene fatta partendo principalmente da una buona anamnesi, basata sulla storia personale e familiare del paziente, e dall’esame obiettivo. Inoltre vengono richiesti per il paziente esami ematici, indagini diagnostiche come la Dexa, l’ultrasonografia del calcagno ed esami radiologici. Una buona prevenzione, a partire perfino dall’infanzia e dalla giovane età, si attua con una buona alimentazione e una regolare attività fisica, facendo visite e controlli specifici in modo da evitare di dover intervenire soltanto in seguito a un intervento traumatico, indicatore di una patologia ormai presente: ciò permette di trattare il paziente, laddove non fossero necessari farmaci antiriassorbitivi o addirittura osteoformativi, con terapie semplici di integrazione di vitamina D, calcio, magnesio e microelementi. Nella giornata del 9 aprile prossimo, il Centro DemetraARTeBIOS, per promuovere la prevenzione dell’osteoporosi, offre densitometria ossea e visita medica specialistica. Per informazioni e prenotazioni, chiamare il numero tel. 0545 20113.

OBIETTIVO SALUTE

La dott.ssa Milly Donati è responsabile del Centro osteoporosi dell’ospedale di Ravenna Riceve presso Ambulatori Demetra ARTeBIOS via Gardini 11 - Lugo tel. 0545 20113 - www.ambulatoridemetra.it

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Gonfiore, allergie, disturbi intestinali, dermatite La zeolite Toxaprevent, un vulcano per la tua salute La zeolite è un minerale di origine vulcanica formatosi milioni di anni fa dall’incontro tra lava incandescente e il mare. Esistono più di cento tipi di zeolite ma tra questi la clinoptiolite contenuta nel prodotto Toxaprevent ha dimostrato di essere la più adatta all’uso umano e veterinario.

La zeolite contenuta in Toxaprevent è in grado di detossinare/disintossicare naturalmente l’organismo e mantenerlo attivo e in salute.

Tanto è forte il suo potere disintossicante che in Giappone è stata utilizzata per proteggere le persone dai disatri nucleari di Hiroshima, Nagasaki e Fukushima.

Come funziona la zeolite Toxaprevent?

Assumendo zeolite Toxaprevent con abbondante acqua, questa si libera nell’intestino comportandosi come una vera e propria calamita che attira tossine e radicali liberi, che vengono successivamente eliminati con le feci.

Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo, assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.

Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e

minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, deacidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri, oltre a molecole di acqua.

Per cosa è utile la zeolite Toxaprevent?

La zeolite Toxaprevent smaltisce le tossine in eccesso pertanto è utile in caso di: - allergie e intolleranze, in quanto aiuta a mantenere bassi i livelli di istamina e a ridurre i sintomi di allergia e intolleranze - infezione da helicobacter pylori: alleviando i sintomi dovuti all'infezione - diete iperproteiche: consente di smaltire sostanze prodotte dalla dieta altrimenti tossiche per reni e fegato - diete dimagranti: diminuisce il senso di stanchezza e mal di testa dovuti alle tossine liberate dalla degradazione dei grassi - assunzione di metalli pesanti: permette di smaltire i metalli assunti con la dieta o mediante l’ambiente in cui viviamo - prevenzione: assunto quotidia-

namente consente i prevenire problemi dovuti all’intossicazione svolgendo un’azione anti-età, alleggerisce il lavoro degli organi interni e mantiene giovane e elastica la pelle.

Chi può usare la zeolite Toxaprevent?

Non esistono controindicazioni nell’utilizzo di zeolite Toxaprevent che può pertanto essere assunto da chiunque per il benessere dell’organismo. a cura di Valentina Piergallini farmacista specializzata in preparazioni erboristiche e omeopatia

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IL MEDICO RISPONDE

L’ESTETISTA RISPONDE

Adolescenza: il passaggio dall’infanzia all’età adulta

Le sopracciglia che valorizzano lo sguardo

a cura di Vincenzo De Sanctis

a cura di Valentina Nannini

ADOLESCENTI E GENITORI: COMUNE E AUSL ORGANIZZANO INCONTRO CON ESPERTI

“I rischi vecchi e nuovi in adolescenza: fumo, alcol e nuove tecnologie”: questo il titolo della conferenza in programma il 9 aprile a Solarolo, secondo di due appuntamenti organizzati da Comune e Ausl della Romagna sul rapporto fra genitori e figli adolescenti. Gli incontri si svolgono al distretto sanitario di via San Mauro, dalle 20.30, con la dottoressa Serenella Camprincoli, ginecologa, e la dottoressa Federica Artioli, psicologa, del Consultorio Giovani di Faenza (Ausl Romagna, ex Ravenna).

Gli incontri, voluti dall’assessorato comunale alle Politiche educative, sono rivolti ai genitori alle prese con le problematiche dell’adolescenza affrontate quotidianamente da figli e figlie. Il primo appuntamento si è svolto il 2 aprile dal titolo “Adolescenti oggi: come sono, come cambiano e perché cambiano?”.

I due appuntamenti sono raccolti in un unico titolo: “Sono un genitore di un adolescente: aiuto!”

FARMACHL

INFOPROM

Aprile: pensiamo alla linea L’estate è alle porte e per cominciare a prepararsi alla fatidica “prova costume” FarmaCHL ha organizzato per venerdì 4 aprile la giornata Fitomagra: degustazione di tisane Aboca, consigli nutrizionali e tanti omaggi per tutti. Un appuntamento gratuito nel quale si potranno conoscere prodotti utili per il controllo del peso e migliorare la propria salute! Sono inoltre in offerta tanti prodotti per contrastare la stanchezza che può accompagnare i cambi di stagione, per essere più attivi e scattanti. Con la bella stagione si ha più voglia di muoversi e per chi ricomincia a fare attività sportiva sono utili integratori e gel per dare sollievo a dolori muscolari e articolari. Dopo il passaggio all’ora legale possono subentrare disturbi del sonno e la melatonina può aiutare a riportarci a un fisiologico riposo. Farma CHL, in via Rotta, 65/a, ti aspetta con le vantaggiose offerte di aprile.

L’adolescenza può essere sinteticamente definita come il periodo compreso tra i 10 anni e la maggiore età (18 anni). In questi anni si verificano profondi cambiamenti non solo dal punto di vista della crescita e maturazione puberale ma anche dello sviluppo psicologico, emotivo, mentale e sociale dei ragazzi. L’arte di guidare, incoraggiare, insegnare il senso di responsabilità, favorire l’autostima e l’indipendenza dei ragazzi è un compito complesso in quanto richiede diverse conoscenze e competenze.

I bisogni di salute degli adolescenti sono sostanzialmente diversi da quelli dei bambini e degli adulti, i medici e tutti coloro che si occupano della salute globale dei giovani necessitano di una conoscenza aggiornata e costante per affrontare le specifiche problematiche mediche, psicosociali, educative e legali dei giovani.

Conoscere le varie fasi della crescita e dello sviluppo, saper utilizzare strategie adeguate per interagire con un adolescente, acquisire le capacità per saper riconoscere gli aspetti extramedici dei problemi medici, rappresentano alcune delle competenze fondamentali per dare risposte qualificate ai bisogni di questa fascia d’età.

L’infanzia e l’adolescenza rappresentano i momenti fondamentali dello sviluppo psico-fisico dell’individuo e tra i fattori che condizionano questo sviluppo, l’alimentazione svolge un ruolo importante. È necessario, pertanto, che i genitori e gli educatori contribuiscano a sviluppare nel bambino/ragazzo una coscienza alimentare autonoma e consapevole che permetta loro di fare scelte nutrizionali corrette, promuovendo anche una sana e regolare attività fisica.

Il dott. Vincenzo De Sanctis, specialista in Pediatria ed Endocrinologia riceve alla Clinica San Francesco di Ravenna per informazioni e appuntamenti tel. 0544 458311

Le sopracciglia giocano un ruolo prezioso nell’esaltare gli occhi di una donna. È molto importante che siano ben curate. Ogni viso ha la sua forma di sopracciglia che, incorniciando il volto, lo valorizza. Cinque sono le tipologie principali di sopracciglia: arrotondate, ad angolo, ad angolo morbido, arcuate e dritte. Quelle arrotondate curvano dolcemente sopra l’occhio senza creare un arco definito, donando al viso un aspetto dolce e naturale. È senza dubbio la forma ideale per sbizzarrirsi con il make-up, per addolcire i tratti più spigolosi. Quelle ad angolo, dirette inizialmente verso l’alto, ridiscendono con un angolo netto ed elegante, creando un arco ben definito. L’angolo acuto alza l’occhio, distogliendo l’attenzione dai tratti più marcati e affinando i visi lunghi. Le sopracciglia ad angolo morbido sono le “classiche”: hanno la stessa forma di base di quelle ad angolo, ma con un angolo più arrotondato. L’alto arco apre l’occhio, mettendo così in risalto non solo l’arcata sopraccigliare, ma anche gli altri tratti del viso. Quelle arcuate leggermente verso il basso valorizzano le guance, soprattutto quelle con gli zigomi piccoli o appena accennati, mentre quelle dritte aiutano ad accorciare i visi lunghi dalla fronte alta, facendoli apparire più ovali, e mettono in risalto gli occhi grandi. In questo momento sono di gran moda le sopracciglia spesse, ben marcate, delineate, perfette, anche con l’aiuto del trucco. Una tendenza opposta, dunque, rispetto a quella di tempo fa quando si prediligevano invece le sopracciglia sottili e minimali. Per tenerle sempre in ordine ci vuole un po’ di tempo e l’ideale è rivolgersi all’estetista una volta a settimana all’inizio, poi ogni quindici giorni quando si è preso un po’ di dimestichezza.

Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì).

Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it

ARIETE

BILANCIA

Venerdì evitate di grattugiare gli zebedei del partner, se non altro per evitare di diventare bersaglio di uno scarpone in mezzo agli occhi e trascorrere un week end senza lividi. Grazie alla protezione di Venere, gradualmente tutto si infila per il meglio, con sollievo delle sorti suine e finanziarie.

Tra giovedì e sabato con la Luna in appoggio potete gettare nella raccolta differenziata il brevetto della sfiga e riconsiderare lavoro e persone in un’ottica più obiettiva. Approfittatene per dedicare il week end a qualche hobby rilassante, ma soprattutto state alla larga dalle polemiche.

SCORPIONE

TORO

Venere torna ad esservi amica e Mercurio è ancora splendido: anche se talvolta vi sembra di vivere nella repubblica dei dementi e le balls vi ribollono come la pasta con i fagioli, cercate di non avere lo stesso eloquio di un camionista che ha bucato a 100 chilometri dal primo gommista.

Bene il lavoro, che porta sollievi finanziari e nuovi contratti, ma anche nuovi impegni non sempre piacevoli. Non sclerate e non gambizzate chi possiede una visuale più sigillata di un’ostrica chiusa con il silicone. Fine settimana piacevole, da dedicare alla famiglia e alle piante da giardino.

GEMELLI Con la Luna nel segno fino a sabato scovate soluzioni ai problemi nel lavoro e nel privato. L’ispirazione vi coglie però in ogni questione sentimentale con il tacito consenso del suino che c’è in voi, che si può finalmente esaltare nell’espletare le sue funzioni. Fine settimana di svago.

CANCRO Preoccupazioni economiche e finanziarie potrebbero trasformarvi nel fratello sfigato di Beppe Grillo. Evitate di pasteggiare con le parti molli di chi vi circonda e non fatevi rovinare il fine settimana con programmi che non vi interessano. Insomma, dedicatevi ai fatti vostri!

LEONE Venere sta per terminare il suo transito dissonante, approfittatene per abbandonare il vostro consueto dobermann style. Divertitevi con gli amici e, se c’è, siate teneri col partner. Giornata più difficile domenica, quando vi piomberà addosso la stanchezza di tutta la settimana. Riposate!

VERGINE Stelle generose convogliano il vostro talento amatorio sulla buona strada. Finalmente cuccherà chi è single e consoliderà il legame chi è in coppia, a patto che almeno nel week end riponiate in fondo all’armadio la vostra tendenza a fare commenti fra il serio e l’acido cianuronico.

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Con Venere dissonante che fa coppia con una Luna opposta, il lavoro è una fogna, il partner è affascinante quanto un geco e le finanze terrorizzanti come una puntata di The Followers.

Non c’è da stupirsi se nel week end preferirete la compagnia di voi stessi piuttosto di quella del partner.

CAPRICORNO Malgrado l’appoggio di Mercurio e Venere, l’amore ha più ombre che luci, e la fornicazione, se c’è, è piacevole quanto il libretto di istruzione di un lettore dvd della Sony. State su, che comunque il week end scorrerà tranquillo, anche troppo, fra le mura domestiche. Per il momento accontentatevi.

ACQUARIO Venere ancora nel segno sponsorizza progetti e business, rendendovi abili a vendere voi stessi nel lavoro. Fate però attenzione a chi è nato e residente a Sodoma. Gioie suine e amorose in continua crescita, ma approfittate dei giorni di festa per fornicare e riposare da cotanta fatica.

PESCI Con Mercurio ancora nel segno, e ora raggiunto da Venere, l’umore è stabile, i contatti sono promettenti e le finanze si rimpinguano, anche se dovrete essere selettivi per evitare certa gente imparentata con Putin. Il vostro sudombelico si candida a capitale mondiale della fornicazione.

RAVENNA &DINTORNI 3/4 2014

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 24 al 30 marzo 2014 Stazione

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Legenda IQA Buona

Accettabile

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L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/.

L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in EmiliaRomagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

NUOTO

DOLCE ATTESA

Sono aperte le iscrizioni per il quarto turno dei corsi di nuoto organizzati dalla Uisp Ravenna. Le nuove iscrizioni e i rinnovi possono essere effettuati presso la sede del Comitato Uisp di Ravenna in via G. Rasponi 5 tutti i giorni da lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 (sabato dalle 9 alle 12) e nei pomeriggi di lunedì, mercoledì, venerdì dalle 15 alle 18.30.

RECORD DI PRESENZE ALLA CAMMINATA CORSA PER LA PACE La Lega Atletica Leggera Uisp Ravenna sabato 29 marzo presso il parco Primo Maggio – Pineta di Classe Fosso Ghiaia Ravenna ha organizzato una camminata denominata Corsa per la Pace e i Diritti. La manifestazione organizzata nell’ambito della Sagra del Tartufo di pineta 2014 e prima prova calendario Camminate estive Uisp 2014 ha ottenuto il record di presenze raggiungendo le 800 persone iscritte.

TENNIS 10 TAPPE PER IL MASTER, SI PARTE IL 26 APRILE In questi giorni è stato preparato il calendario del Master di tennis organizzato dal Comitato Bassa Romagna in collaborazione con Ravenna e Imola-Faenza. Dieci tappe presso i principali circoli tennis Uisp della Romagna. La prima prova inizia sabato 26 aprile 2014 presso il Circolo Tennis 70 Castiglione di Ravenna.

Dal 1980 a Ravenna

GINNASTICA RITMICA

Torna la ginnastica in acqua Grandi risultati ai regionali per la Rhythmic Ravenna in preparazione al parto

RINNOVO DELLE ISCRIZIONI PER I CORSI

ATLETICA

L’art. 1117 cc indica i muri maestri, che hanno la funzione di sostenere l’intero edificio, come parti comuni di un condominio. Però le tecniche costruttive sono mutate ed i muri maestri sono stati sostituiti con pilastri portanti in cemento armato e con panelli di riempimento tra un pilastro e l’altro. Anche se sui “muri perimetrali” l’articolo 117 cc non risponde specificatamente, ci si deve domandare se assolvono la funzione di accessorietà rispetto alle proprietà esclusive. Evidentemente si! Lo conferma la Corte di Cassazione che in una delle varie sentenze sul tema ha affermato che " i muri perimetrali dell'edificio in condominio, pur non avendo funzione di muri portanti, vanno intesi come muri maestri al fine della presunzione di comunione di cui all'art.

1117 cod. civ. in quanto determinano la consistenza volume- Associazione sindacale piccoli proprietari trica dell'edificio unitariamen- immobiliari te considerato proteggendolo Ravenna V.le Galilei 81/83 dagli agenti atmosferici e ter- tel. 0544 470102 mici, delimitano la superficie fax 0544 470075 info@asppi.ra.it coperta e delineano la sagoma www.asppi.ra.it architettonica dell'edificio Faenza Via Cavour, 25 0546 25807 stesso. Pertanto, nell'ambito tel. faenza@asppi.ra.it dei muri comuni dell'edificio Lugo Via Manfredi, 41 rientrano anche i muri collo- tel. 0545 33356 cati in posizione avanzata o lugo@asppi.ra.it arretrata rispetto alle princi- SERVIZI AI SOCI pali linee verticali dello immo- - Gestione contratti locazione bile". (Cass. 1986 n. 3867). - di Assistenza legale Pertanto anche se non specifi- - Consulenza condominiale cati, come parti comuni, in un - Consulenza tecnica contratto di vendita o nel rego- - Consulenza fiscale lamento del costruttore, i muri - Affitti e vendite da privato a privato perimetrali sono parti comuni.

Nuovi orari per la “Dolce Attesa”, la ginnastica in acqua in preparazione al parto organizzata da Uisp Ravenna in collaborazione con ostetriche professioniste che garantiscono sicurezza e competenza. Dal 1° aprile al 28 giugno 2014 i corsi si terranno presso la piscina “Selenia” al villaggio Anic in via E. Mattei 27, nelle giornate di mercoledì dalle 12 alle 13 e sabato mattina dalle 11 alle 12. Sarà possibile frequentare acquistando abbonamenti mono settimanali da 4 lezioni oppure abbonamenti bi settimanali da 8 lezioni. Le ostetriche raccomandano la frequentazione ai corsi solo dopo la 17° settimana del periodo di gravidanza. Per questo periodo verrà inserita una novità.

Ogni ultimo venerdì del mese dalle 20 alle 21 verranno organizzate lezioni con “Mamma e Papà”. Un’ora, in acqua con il proprio partner, coadiuvata dalla professionalità delle ostetriche, alla ricerca del rilassamento e della giusta sinergia tra la coppia e il nascituro. Per iscrizioni rivolgersi al Comitato Uisp di Ravenna via G. Rasponi 5, tel. 0544 219724.

Sabato e domenica 22-23 marzo le giovani atlete della Rhythmic Ravenna hanno partecipato ai regionali di ginnastica ritmica. Le piccolissime, alla loro prima esperienza di gara, hanno ottenuto ottimi risultati! Sibilla Radolovich e Alessandra Savorelli conquistano rispettivamente un oro al corpo libero e un bronzo alla palla, ottimi anche i piazzamenti di Victoria Mastromarino (9º sia alla palla che al corpo libero) e Sofia Rossano (15º al corpo libero e 18º alla palla).

Bravissime anche le ginnaste del corso avanzato, che sempre nello stesso campionato ma nelle categorie riservate alle ginnaste più grandi conquistano 2 ori, 2 argenti e 3 bronzi, ecco di seguito i risultati: 2a fascia individuale fune bronzo Buzzi Arianna, 4° Colasanto Melissa, 7° Bruschi Chiara; 2a fascia individuale palla 4° Bruschi Chiara, 6° Buzzi Arianna, 8° Colasanto Melissa (su 35 partecipanti); 3a-4a fascia terziglia oro Mambelli Chiara Minghetti Chiara - Segurini Marina, 6° Caravita Giulia - Errichiello Caterina - Scarponi Sara (16 partecipanti); 2a fascia coppia 5° Mambelli Lisa - Suprani Annagiulia (su 19); 3a-4a fascia coppia argento Rizzo Sarah Montanari Giulia, bronzo Ercolessi Chiara - Pirini Amy; 4a fascia palla argento Pantini Ilaria, bronzo Franzoso Francesca, 7° Gurioli Sara; 4a fascia nastro oro Pantini Ilaria, 5° Gurioli Sara, 9° Franzoso Francesca. Risultati che riempiono di orgoglio lo staff tecnico: Alessia Casadei, Shani Militello, Giada Mazzavillani, Valentina Graffiedi e Romina Cicognani.

SETTIMANALE

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 3 aprile 2014

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 3 aprile 2014

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 3 aprile 2014

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