ALL’INTERNO GLI ANNUNCI IMMOBILIARI da pagina 28
PASSAGGI DIFFICILI Foto di Adriano Zanni
Settimanale di informazione FREEPRESS
GiovedĂŹ 4 giugno 2015 n.632
RAVENNA&DINTORNI
www.ravennaedintorni.it
TRA DISAGIO E DISTURBO, CRESCONO GLI ADOLESCENTI IN CURA AL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE da pagina 12
SOCIETĂ€ www.acquatechitalia.it VENDITA, INSTALLAZIONE, ASSISTENZA AUTORIZZATA LA CASA DEL CONDIZIONATORE
Detrazione fiscale del 50% fino al 31/12/2015
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MARE
a pagina 8
a pagina 7
HAMBURGER HOT DOG
Frecce tricolori sui lidi, aspettando il wi-fi
Festival delle culture per il diritto alla terra
RAVENNA FESTIVAL
a pagina 18
Al via l’edizione per Dante con Piovani
La nona edizione della tre giorni in Darsena tra musiche, incontri e cucina etnica
ARTE
POLITICA
Intervista al disegnatore Galliani
a pagina 4
Faenza, la Lega trascina Malpezzi (Pd) al ballottaggio
panineria - gastronomia friggitoria
a pagina 20
JUNIOR
I primi a Ravenna con
a pagina 23
Il festival della fiaba a San Pancrazio Con il patrocinio
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ciclo di conferenze 2015 Info Reclam tel. 0544 408312 - redazione@trovacasa.ra.it - www.reclam.ra.it
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LA CIOTOLA PIENA
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Alimenti 100% NATURALI per i nostri amici animali A Punta Marina Terme il primo punto d’acquisto in Italia specializzato nell’alimentazione naturale del cane e del gatto. Una vastissima gamma di prodotti dei marchi selezionati WINNER PLUS e JOSERA Gli animali da compagnia sono ormai parte integrante della famiglia che decide di prendersene cura. Sono allegri, festosi, coccolosi e fedeli, ottimi compagni di gioco per i bambini la cui crescita è così favorita. Per questo, è importante trattarli bene e garantire loro una vita sana e duratura, attraverso la costante ricerca di cibi nutrienti e naturali, per questo tutti coloro che hanno a cuore il benessere dei propri amici a quattro zampe oggi possono contare sulla professionalità qualificata del primo punto d’acquisto in Italia specializzato nell’alimentazione naturale del cane e del gatto, La Ciotola Piena, inaugurato lo scorso 16 maggio in viale dei Navigatori 71, a Punta Marina Terme, dove ha già riscontrato un grande successo di pubblico. La sua peculiarità è di proporre solo ed esclusivamente alimenti 100% NATURALI per cani e gatti, marchi selezionati con cura per garantirne la salute, il benessere e la vitalità. Si tratta di alimenti completi, snack e alimenti complementari naturali, ideali per ogni razza, taglia ed età, specifici per ogni esigenza dell’animale, tutti privi di soia, frumento, uova, latticini e altri ingredienti fonte di allergeni. Preparati con materie prime pregiate e certificate, senza l’impiego di aromi, coloranti o sapori artificiali per garantire
un’altissima tollerabilità. I due marchi di punta de La Ciotola Piena sono WINNER PLUS e JOSERA. Scegliere un prodotto WINNER PLUS vuol dire nutrire secondo natura, scegliendo tra una vasta gamma di prodotti preparati con materie prime a km 0, interamente naturali, selezionati e formulati per ottenere il massimo della freschezza e della qualità nel rispetto degli standard EN-ISO 9001:2008. Non contengono tracce di uova, fonti di innumerevoli allergie, OGM, grano e soia (assimilabili solo fino al 70%). Rapportando il concetto di “olistico” all’alimentazione canina, la ricerca WINNER PLUS ha sviluppato la nuova linea WINNER PLUS holistic, un’esclusiva gamma di alimenti naturali innovativi, altamente assimilabili e di facile digeribilità, formulati per soddisfare le particolari esigenze del cane in ogni fase della sua vita, priva di cereali e ricca di componenti fitoterapici: erbe (calendula, finocchio, camomilla, menta, prezzemolo, semi di fieno greco, radice di cicoria, radice di liquirizia) e frutti rossi (rosa canina, lampone, mirtillo, aronia), con effetto anti invecchiamento e antinfiammatorio. Alimenti all’avanguardia che stimolano inoltre la flora batterica buona, che favoriscono il sistema immunitario migliorandone l’attività e che predispongono l’organismo del cane per evitare le condizioni di malessere. Da segnalare anche la nuova linea di alimentazione umida WINNER PLUS per cani e gatti, preparata con sola carne tedesca di prima scelta, fresca di giornata, controllata con gli stessi standard utilizzati per l’uomo e arricchita con olio di cartamo, fonte di vitamina K e acido linoleico (appartenente alla famiglia degli Omega-6), per garantire una pelle sana e
un pelo lucido, nonché ideale nella prevenzione di malattie cardiache con azione anticoagulante e antitumorale. Di ottima qualità sono anche i prodotti a marchio JOSERA, azienda tedesca attiva da oltre 70 anni. JOSERA Lachs & Kartoffel (con patate e salmone), grazie al ridotto contenuto proteico ed energetico, al moderato contenuto di minerali e all’assenza di frumento, è indicato anche per cani in età avanzata. JOSERA Marinesse, con gustoso salmone, è poi un alimento ipoallergenico particolarmente adatto a tutti i gatti amanti del pesce o che presentano incompatibilità con determinati alimenti.
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 4/6 2015
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
La vera occasione mancata in Darsena...
di Gianluca Costantini
Profugo violenta... E l’odio si impenna
di Luca Manservisi
di Moldenke
Non è una bella idea scrivere della Darsena di Ravenna pochi giorni dopo aver passato mezza giornata in quella appena riqualificata di Milano, ma ci provo. Tanto, mica si può prendere come paragone Milano. Che poi lo sappiamo che per la nostra Darsena non ci sono soldi pubblici-è troppo grande-ci sono tanti proprietari privati diversi-è arrivata la crisi, come ha sempre detto il nostro sindaco. Tutto vero, naturalmente. Ma c’è dell’altro. Esistono anche aree pubbliche. Come le banchine, area demaniale dell’Autorità portuale da poco riqualificata con una bella colata di cemento e qualche panchina. Ma soprattutto come l’ex palazzo della dogana, di proprietà comunale che sarebbe dovuto essere al centro di un bando pubblico sullo scavalco della stazione (qualcuno ricorda Calatrava?) e sulla riqualificazione della testata che il Comune promette almeno dal 2007 e che a oggi invece l’assessore competente spera di poter riuscire a pubblicare (ma non ce la farà mai) entro la fine del suo mandato, quasi dieci anni dopo. E senza piÚ coinvolgere l’ex Dogana. Che, lo voglio ricordare, è l’edificio piÚ visibile all’angolo tra il parcheggio e il canale. Un edificio pubblico che si affaccia sulla Darsena – non so se avete capito – ma che il Comune ha pensato bene di utilizzare temporaneamente come parziale sede dei vigili urbani in attesa che venga realizzata in via delle Industrie quella nuova (cioè mai). E dire che io (ma credo anche voi), se fossi un ente pubblico, prima di mettere le mani avanti per la Darsena troppo grande e troppo privata, se davvero volessi renderla qualcosa di bello e frequentato e avessi in mano l’edificio piÚ importante tra il canale e la città , penserei solo e subito a qualcosa per quello. Altro che master plan, Boeri, Agenda, partecipazione, eccetera eccetera. Un progetto in grado di trasformarlo, magari facendoci, perchÊ no, anche dei soldi coinvolgendo i privati. Ad averci pensato nel 2006, oggi avremmo davvero a che fare con una nuova parte della città . Sarebbe bastato quello, ne sono convinto. Farci qualsiasi cosa. Che in fondo anche un chiosco di piadine a due piani con tre alberi piantati in un’aiuola sarebbe stato di certo meglio di avere oggi una sede distaccata dei vigili urbani, abbiate pazienza. Quello che non capisco è se ci abbiano solo preso in giro, distraendoci con il bando fantasma, o se si sia trattato di un errore strategico. Certo che ora, sentendo l’entusiasmo provenire da Palazzo Merlato per una qualsiasi sagra della parrocchia che porti gente a mangiare arrosticini in banchina, mi viene quasi da propendere per la seconda ipotesi. Ma possibile? Possibile che il primo a non fare la propria parte in tutta questa storia sia stato il Comune?
C’è stato in questi giorni un (presumo) interessante incontro sulle “Parole dell’odioâ€?, parole che anche e soprattutto i giornalisti potrebbero fare a meno di usare – senza per questo togliere un solo dettaglio alla notizia – per evitare di aizzare al razzismo, facendola breve. Non ho partecipato, perchĂŠ solitamente mi annoio agli incontri troppo seri. Però mi è capitato per pochi minuti anche di rifletterci, sul tema. E mi è tornato alla mente un titolo di pochi giorni fa a tutta pagina su un quotidiano locale. ÂŤViolentata da un profugoÂť. Nell’occhiello veniva aggiunto: ÂŤUn 23enne afgano accusato di stalking e violenza sessuale da una donna che gli dava lezioni di italianoÂť. Un classico titolo sparato, che in un periodo come questo in cui si raccolgono firme contro centri profughi inesistenti, fa davvero molto breccia nella pancia della popolazione. ChissĂ quante copie in piĂš avrĂ venduto quel giornale. ChissĂ però se il cronista ha cercato di raccontare anche la veritĂ (giornalistica), senza cedere alla voglia di sparare la notizia senza guardare in faccia a nessuno, men che meno a un ÂŤ23enne afganoÂť. Il dubbio viene leggendo l’articolo sullo stesso tema sul sito di Ravenna&Dintorni, dal quale emerge una storia parecchio diversa. Intanto la donna pare acclarato non gli stesse dando lezioni di italiano. Ed è straniera anch’essa, mentre il messaggio fatto intendere piĂš o meno consapevolmente dal quotidiano era che un ÂŤbrutto profugoÂť aveva stuprato ÂŤuna nostra donnaÂť. In realtĂ (ho pure la fortuna di conoscere alcuni loro amici in comune, ma voi potete credere a chi vi pare) questi due (lei quasi il doppio degli anni di lui) si erano conosciuti ben prima, al dormitorio di Ravenna, e avevano avuto una relazione di alcuni mesi. L’arresto risale a un anno fa (che fortuna che la notizia non era ancora uscita, avrĂ pensato il giornalista del quotidiano, che infatti l’ha pure quasi scritto). E dopo che c’era giĂ stato forse un rapporto sessuale tra i due, consenziente. La scena clou viene descritta dal quotidiano cosĂŹ: ÂŤ[...] lui l’aggredisce, le tappa la bocca con la mano per evitare che possa chiedere aiuto e poi comincia la violenza [...]Âť. Minchia, che bestia il profugo. In realtĂ , però, la stessa vittima secondo l’altro articolo avrebbe ammesso solo palpeggiamenti e strusciamenti e di essere rimasta sempre con i pantaloni ben allacciati. Dal punto di vista legale, sia chiaro, resta violenza sessuale. Però. I dettagli, il quotidiano, li avrĂ omessi volutamente? Magari no, magari non sapeva. Però io se fossi un giornalista, prima di sparare un titolo del genere e scrivere un articolo del genere avrei fatto mille verifiche. Ma io sono soltanto un coglione che sui giornali non scrive, per vostra fortuna.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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RAVENNA &DINTORNI 4/6 2015
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POLITICA AMMINISTRATIVE/1
È stato un risultato elettorale storico quello di Faenza del 31 maggio con la Lega Nord che è riuscita, per la prima volta nella storia manfreda, a costringere al ballottaggio il sindaco uscente Giovanni Malpezzi che sperava invece in una riconferma al primo turno. Con un’affluenza alle urne (59 percento) in calo rispetto non solo alle ultime amministrative, ma anche alle ultime europee. Malpezzi, il renziano ante litteram, ha visto scendere i consensi al 45 percento degli elettori, il 9 percento in meno di quel 54 percento che cinque anni fa gli permise l’elezione al primo turno, un 9 percento pari a 7mila voti. Tra le liste che lo sostengono in particolare il Pd si è fermato al 36 percento. E per quanto il segretario provinciale del Pd si dica soddisfatto delle tante preferenze prese dai candidati al consiglio comunale, la flessione c’è stata e sensibile. Non nega l’amarezza Malpezzi, sulla sua pagina Facebook, a pochi giorni dalla chiusura: «Certamente non è stato un successo per il sottoscritto. La speranza di evitare il ballottaggio la coltivavo in cuor mio, anche se razionalmente, al di là dei proclami pubblici, era prevedibile l'esito che poi è stato». Ma allo stesso tempo, Malpezzi si dice «prontissimo a riprendere la strada del confronto con la gente, di piazza in piazza, di strada in strada, di casa in casa. Domenica (il giorno stesso delle elezioni, ndr) ho tagliato il traguardo della 100 km del Passatore. Se ho fatto la “Cento”, mi sono detto, farò e supererò anche il ballottaggio». Certo, il vantaggio rispetto al secondo classificato, il leghista Gabriele Padovani è notevole, poiché il candidato del Carroccio si è fermato al 20,3 percento con 5211 voti (meno della metà di Malpezzi), qualche centinaio in più di quelli di Lega Nord e lista “Padovani sindaco” (in tutto 4.919). Il gap da compensare è dunque enorme e la Lega chiama a raccolta tutti coloro «che vogliono cambiare Faenza», senza accordi o alleanze di segreteria, tornando sul territorio. A dare man forte a Padovani dovrebbe tornare Matteo Salvini già forse nel primo week end di giugno e forse Luca Zaia appena uscito trionfatore dalle elezioni in Veneto. Naturalmente chi più di altri potrebbe fare la differenza è l’elettorato grillino, terzo simbolo per numero di voti con i suoi 3530 pari a oltre il 14 percento. Ma dal candidato sindaco, all’indomani del voto, non sono certo arrivati segnali di apertura. «Mi rammarica – ha dichiarato Massimo Bosi – soprattutto vedere che chi va al ballottaggio pochi mesi fa è stato cacciato dal consiglio comunale perché non si presentava (il riferimento è ovviamente a Padovani, sospeso per le troppe assenze non giustificate da consigliere ndr). Tutto ciò ci fa pensare che non basta fare cose e proporre idee concrete, lavorare sempre per la collettività, ma bastano due slogan e via. Mi dispiace sapere che a Faenza, città in cui vivo, troppe persone non si interessano di quello che succede, poi magari vogliono insegnarti la
Storico ballottaggio per Faenza tra Malpezzi (Pd) e Padovani (Lega Nord)
A sinistra, Giovanni Malpezzi, sindaco uscente e ricandidato del Pd, che taglia il traguardo della cento chilometri Firenze Faenza domenica 31 maggio. A destra, il candidato del Carroccio Gabriele Padovani insieme a Matteo Salvini durante la campagna elettorale che gli ha permesso di ottenere lo storico risultato del ballottaggio che si terrà domenica 14 giugno.
45 %
Questa la percentuale conquistata dal sindaco uscente
20 %
Tanti i voti conquistati dal candidato del Carrccio al primo turno
CONFRONTI PD, LEGA
E GLI ALTRI: I PRECEDENTI. IL
PRIMO
CITTADINO PERDE
7MILA
VOTI IN CINQUE ANNI.
FORZA ITALIA
IMBARAZZANTE
È sempre difficile fare raffronti tra elezioni diverse, eppure anche il caso di Faenza può essere esemplificativo di un andamento generale che in molte parti d’Italia fa pensare a una flessione dell’entusiasmo verso il Pd rispetto alle europee del 2014. Allora a Faenza votò il 67 percento degli aventi diritti e il Pd da solo prese oltre il 58 percento dei voti (poco più di 17mila voti, molto lontani non solo dagli 11528 voti presi da Malpezzi a questa tornata da quattro liste, incluso il Pd (poco sopra i 9mila voti), e molto lontani ovviamente dai voti presi nel 2010 quando riuscì ad affermarsi al primo turno con un totale di oltre 18mila preferenze. I numeri di Malpezzi si avvicinano più a quelli di Bonaccini, lo scorso novembre alle Regionali, quando Il Pd arrivò al 48 percento con poco meno di 8mila 500 voti con l’affluenza di poco sopra il 42 percento. Ad aumentare in numeri assoluti rispetto alle consultazioniregionali (le ultimi in ordine di tempo paragonabili) sono i grillini la cui candidata Giulia Gibertoni prese 2.231 voti, laddove Bosi ha sfiorato i 3.700 voti, comunque circa un migliaio di meno di quei 4750 che il Movimento prese nel 2014 a Faenza per le Europee (alle precedenti amministrative il simbolo non c’era e la lista che si rifaceva ai meetup non arrivò ai 2mila voti). L’altra lista di cui vale sicuramente la pena osservare l’andamento è la Lega Nord (3.825 voti, a cui si devono sommare i 1.094 voti della lista civica collegata) che comunque già nel 2010 aveva sfiorato il 13 percento dei voti (con oltre 4mila voti) e poi esplosa proprio alle scorse regionali quando riuscì a fare eleggere un altro ex consigliere comunale, Andrea Liverani, in regione con quasi il 22 percento (3861 voti) laddove alla precedenti europee, appena sei mesi prima, non aveva superato i 1.242 voti. Imbarazzante infine la performance di Forza Italia che a maggio 2014 contava comunque 2.790 voti, per non pensare ai 4769 di cinque anni fa, letteralmente polverizzati (ma il segnale era già arrivato forte e chiaro con le regionali: appena 1.106 voti). Come peraltro quelli dell’Idv che cinque anni fa aveva convinto oltre 1.330 elettori e che a questa tornata si sono contati in appena 140. Infine, vale la pena dare un’occhiata alla sinistra che ha raccolto 1353 voti, duecento in più della somma di Sel e L’altra Emilia Romagna alle europee (allora divise) numericamente pari a quanto raccolto da L’Altra Emilia Romagna con Tsipras (1.349 voti che valevano il 4,6 percento) e non molto più di quello che alle ultime elezioni presero le due liste di sinistra separate (rimanendo entrambe fuori dai giochi).
strada. Noi decisi andiamo avanti, passo dopo passo per portare sempre più persone verso quel cambio di mentalità che ci permetterà di avere una vera democrazia partecipata, libera e onesta». Ai fini del ballottaggio, dunque, per la Lega potranno prevedibilmente essere più utili i voti di quel 4 percento di faentini che hanno scelto la lista in cui compariva anche Forza Italia insieme a varie realtà civiche, un risultato tuttavia a dir poco deludente per il partito dell’ex premier Berlusconi. All’estrema destra, chi invece può ritenersi soddisfatto è Forza Nuova
che ha raddoppiato i propri voti nonostante il calo di affluenza arrivando agli 879 voti per il candidato sindaco Mirco Santarelli. Sul fronte opposto, a sinistra, la lista “L’Altra Faenza” ha ottenuto un 5,5 percento dei consensi che permette l’elezione del candidato sindaco Edward Jan Necki e annuncia l’intenzione di votare rispetto al tema del ballottaggio nella serata di giovedì 4 giugno in un’assemblea a cui, si legge in un comunicato «il coordinamento si presenterà ribadendo la sua alterità al Pd renziano e al moderatismo di Malpezzi. Al tempo
stesso evidenzierà come non si possa permettere che Faenza sia governata da partiti che fanno del populismo e del razzismo il nucleo del loro programma». Difficile comunque pensare che il Pd di Malpezzi possa andare in cerca dei voti della sinistra radicale, che comunque esclude a priori accordi negoziali con il Pd. Restano infine i voti raccolti dalle tre liste civiche che correvano da sole di cui la sola Io Faventia ha ottenuto il numero di voti utili per l’elezione di un consigliere (il 4 percento) mentre le altre due, quelle di Emanuele Visani e
Claudia Berdondini, si sono fermate sotto il 2 percento. Dunque, Faenza dovrà aspettare domenica 14 giugno per vedere ufficialmente proclamato il prossimo sindaco dopo il primo storico ballottaggio del cui esito il Pd non si mostra minimamente preoccupato e la Lega più che mai combattiva. La vera sfida, per entrambi, oltre che a far convergere voti su di sé di chi al primo turno ha votato altrimenti, sarà portare alle urne anche, magari, chi a questo primo turno ha deciso di non partecipare nemmeno. (fe.an.)
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AMMINISTRATIVE/2 Se alle Europee vanno migliaia di persone in più I numeri, bisogna guardare i numeri prima di commentare le elezioni. E i numeri nudi e crudi dicono molto in effetti. Quello che davvero è più sorprendente è che in un anno si sono persi tantissimi elettori, anche qui, anche a Faenza. Alle europee del 25 maggio 2014 furono circa 30mila i faentini che andarono alle urne su circa 45mila aventi diritto. Si trattava di elezioni sentite distanti, con un sistema proporzionale puro certo, ma con candidati per forza di cose lontani dal territorio. Un anno esatto dopo, il 31 maggio del 2015, sono stati 26.673 i faentini alle urne per le amministrative, elezioni queste storicamente molto sentite. Si vota il sindaco, si vota il consiglio comunale. In lizza c’erano ben nove candidati sostenuti da tredici liste, ognuna con 24 candidati. Sono le elezioni che più di tutte dovrebbero portare gente a votare, per il vicino di casa, magari, per il collega, per una delle liste civiche che compaiono a sostegno di vari candidati sindaci, da sole o in coalizione. E invece, invece per quanto certo sia andata meglio che con le regionali di novembre, il punto più basso mai raggiunto, forse era difficile aspettarsi una flessione anche rispetto alle europee. Rispetto a 5 anni fa, prima elezione di Malpezzi, sono 10mila i faentini che hanno disertato il voto. Segno che anche le elezioni locali sono condizionate dagli umori nazionali, certo. Segno però anche di un disamore verso le istituzioni sempre più marcato. E allora, forse, sia per chi vuole mantenere il potere (vedi il Pd, che nelle parole del suo segretario solo pochi giorni fa indicava per Ravenna 2016 il “modello Faenza” con il Pd alleato di eventuali nuove liste civiche che però a Faenza più che portare voti freschi ne hanno forse drenati ai democratici), sia per chi sogna di cambiare le cose da destra o da sinistra sarebbe forse il caso di pensare davvero a quelle persone. Andarono a votare solo un anno fa. Forse non sono perdute per sempre. (fe.an.)
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INCONTRO
RAVENNA &DINTORNI 4/6 2015
5 CRONACHE ROMANE
TOMASO MONTANARI ALLA SALA D’ATTORRE CONTRO LO SBLOCCA ITALIA Giovedì 11 giugno, alla sala D’Attorre di Casa Melandri di Ravenna, alle 20.45 si tiene l’incontro dal titolo “Rottama Italia. Perché il decreto Sblocca Italia è una minaccia per la democrazia e per il nostro futuro”. Si tratta di un incontro pubblico con Roberta De Monticelli (docente di Filosofia della persona all’Università Vita-Salute San Raffaele) e Tomaso Montanari (docente di Storia dell’arte moderna all’Università «Federico II» di Napoli). Introduce Maria Paola Patuelli. Rottama Italia, a cura di Tomaso Montanari, è un libro edito da Altraeconomia dove sedici tra architetti, costituzionalisti, urbanisti, archeologi, giuristi, giornalisti affrontano e prendono posizione sui 45 articoli della legge “Sblocca Italia”, che rischierebbe di essere un pesante contributo alla devastazione del paesaggio e un regalo alle lobby.
PARTITI IL FRONTE NAZIONALE HA UNA SEGRETARIA A RAVENNA Fronte Nazionale Emilia Romagna, formazione politica che si dichiara oltre la destra e la sinistra ma che impernia il proprio programma sull’idea di sovranità nazionale e culturale, comunica che è ora operativa a Ravenna la segretaria provinciale Stefania Ricci che al momento della sua nomina ha provveduto a depositare (così come richiesto a tutti gli iscritti), i documenti del tribunale relativi ai carichi pendenti e casellario giudiziale. Ricci, spiegano in un comunicato «sarà operativa sul territorio di Ravenna per aiutare tutti i cittadini che si rivolgeranno a lei denunciando fatti e problematiche non risolte dalle attuali cariche politiche». Per contatti: s.riccifrontenazionaleravenna@gmail.com.
Il Pd ha perso perché Renzi non ha avuto il coraggio di rottamare di Andrea Casadio
Dopo le elezioni regionali del 2015, cosa resta del Pd? Poco, praticamente nulla. Mano alle cifre. Rispetto alle elezioni europee, il Pd ha perso 2.143.003 voti, 1.083.557 rispetto invece alle politiche 2013, quando era segretario Pier Luigi Bersani. In termini percentuali, Il Pd passa dal 40,8 per cento alle europee dello scorso anno, oppure, se preferite dal 25,9 delle regionali del 2010 (segretario Bersani) al 25,2 per cento di oggi. Quindi il Pd di Renzi va peggio della Ditta Bersani- D’Alema. Tutti si sono affrettati a dire che è colpa di Renzi. Io non la penso così. Cerchiamo di fare un’analisi del voto. Rispetto alle regionali 2010 i candidati delle coalizioni di centro sinistra in percentuale arretrano dappertutto: Liguria 27,8 nel 2015 contro il 52,1 del 2010; Veneto 22,7 (29,1); Toscana 48,0 (59,7); Marche 41,1 (53,2); Umbria 42,8 (57,4); Campania 41,0 (43,0); Puglia 47,3 (48,7). Dove cala di più, il Pd? In Liguria, in Toscana e in Umbria, regioni tradizionalmente rosse, regioni dove la Ditta Bersani D’Alema comanda ancora, eccome, a livello locale. In quelle stesse regioni, l’astensione è stata più alta che altrove. E rispetto alle elezioni europee del 2014 il Pd dove perde di più? Il record è del Veneto, dove perde 580 mila voti (sì, avete letto bene), pari al 66 per cento in meno. Ha stravinto Luca Zaia, col 50 per cento, votato da Lega e Forza Italia, e se s’aggiunge la lista Tosi, l’area di destra raggiunge un gigantesco 60 per cento di voti. Qui alle europee gli imprenditori avevano votato Renzi, ma ora nessuno ha votato Ladylike Moretti, un candidato esanime, una trasformista figlia politica di Bersani, ora riscopertasi fedele renziana. Poi viene la Liguria, dove il Pd perde 185 mila voti, pari a un meno 57 percento del loro bacino di voti. E qui si presentava Raffaella Paita, figlia politica dell’ex governatore Claudio Burlando, dalemiano di ferro. Anche la Paita è una trasformista prima dalemiana, poi bersaniana, infine renziana, ma soprattutto era la referente del radicato sistema di potere Pd a Genova. Poi vengono le altre regioni, dove il Pd perde in media un 45 per cento dei suoi voti. In Toscana, il governatore Rossi viene confermato ma perde il 42 per cento dei voti, e l’astensione cresce fino al 48 per cento. Lo stesso accade in Umbria e nelle Marche: vincono i governatori Pd, ma dilaga l’astensione. Quindi? Per me Renzi ha perso perché non ha avuto il coraggio di rottamare, di presentare candidati di rottura. Invece, si è affidato a pallide figure figlie della vecchia Ditta, sperando di non turbare i potentati locali, come a dire: «Tranquilli, voi potete continuare a fare i comodi vostri nelle nomine, negli appalti, nelle fondazioni bancarie, che a me non interessa». Un errore. E così, Il Pd di Renzi, se Renzi non si candida in prima persona, non prende più voti a destra. E non prende più voti a sinistra, perché gli elettori di sinistra non vogliono più votare candidati del vecchio partitone, e si astengono. Chi vince? L’unico che può festeggiare è Matteo Salvini. La Lega Nord ha guadagnato 402.584 voti rispetto alle politiche. Ma nelle regioni rosse esplode. Rispetto al 2013, In Toscana i consensi per la Lega sono saliti del 1220%, in Umbria addirittura del 1499%. Che se continui a fare robe di destra, alla fine arriva uno più a destra di te.
RAVENNA &DINTORNI 4/6 2015
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SOCIETĂ€
NOVITĂ€ IN CITTĂ€
MOVIDA
Musica dal vivo (quasi) tutte le sere nella piazza nel cuore di Ravenna
Il Comune cambia: piĂš decibel in centro storico
L'estate 2015 nel salotto buono di Ravenna avrĂ un tappeto musicale dal vivo quasi tutte le sere. Dal 13 giugno al 13 settembre, per settanta serate, concerti live in piazza del Popolo ÂŤper fare un regalo alla cittĂ e migliorare il biglietto da visita con i turistiÂť, riassumono i promotori dell'iniziativa. Che sono le due proprietĂ dei quattro locali affacciati sulla piazza centrale: Caffè Nazionale, Grand'Italia, Tazza d'oro e l'ultimo arrivato Due Dame. Dal lunedĂŹ al giovedĂŹ accompagnamento soft con pianoforte e violino, al venerdĂŹ niente per lasciare spazio alla rassegna “Ravenna bella di seraâ€? e nel weekend le band: rock e blues al sabato, musica italiana la domenica. Le esibizioni si terranno nello spazio tra le due colonne sotto il municipio, su una pedana o un tappeto, dalle 20.30 alle 23.30 (anche per evitare qualunque rischio di lamentele dai residenti nonostante sulla piazza si affaccino sostanzialmente solo uffici istituzionali e banche). ÂŤIn estate il centro è sempre un po' morto – dice Marco Ravaioli, direttore di Nazionale e Grand'Italia – e diventa difficile anche rispondere ai turisti che chiedono un posto dove andare per un po' di musica. Ma ogni volta che si è fatta qualche iniziativa in piazza la gente ha sempre risposto. E allora con l'altra proprietĂ ci siamo detti di fare noi l'intrattenimentoÂť. In totale si tratta di un investimento sull'ordine dei 25mila euro. Il Comune ha promesso di partecipare alle spese e Ravaioli apprezza giĂ la disponibilitĂ di Palazzo Merlato in
Quattro anni dopo la sua adozione, è stato approvato dal consiglio il nuovo piano di classificazione acustica del Comune di Ravenna. Classificazione che disciplina le attività rumorose del comune di Ravenna e che divide il territorio in aree omogenee a ciascuna delle quali viene assegnata una delle sei classi acustiche previste dalla legge cui sono associati determinati valori di emissione (rumore massimo che può essere emesso da una sorgente sonora) ed immissione (valore che può essere immesso nell’ambiente) L CASO nonchÊ valori di attenzione (che segnalano la presenza di un potenziale rischio per la IL LOCALE CHE CHIUDERÀ ALLE 23 PER I RESIDENTI... salute) e di qualità (obiettivi da conseguire), differenziati per fasce orarie diurna e notturIl Gamba7 è l’esempio plastico delle difficoltà a far convivere na. Lo scopo della classificazione è quello di movida e residenti in centro a Ravenna. Inaugurato nel 2011, definire un limite alla rumorosità ambientaaveva dato il via a una sorta di rinascita in orari serali di quelle. I limiti piÚ elevati sono quelli previsti per la zona che da via Gamba passa per via Salara, via Ponte le aree a piÚ intensa antropizzazione (aree Marino fino ad arrivare a via Girolamo Rossi. Nella primavera produttive), in cui i livelli di rumorosità sono del 2012 fece parlare di sÊ anche per il concerto interrotto piÚ alti (ad esempio classi V e VI); all’opposto alle 21 dai carabinieri a causa delle lamentele dei residenti. Il le aree in cui i livelli di rumore sono e devolocale chiuse poi a inizio 2014 per motivi di bilancio e riaprÏ no essere piÚ bassi, sono le aree protette lo scorso autunno con una nuova gestione che però, come la come ospedali, parchi pubblici, scuole (clasprecedente, non è riuscita a convivere con i residenti che a se I). Con il nuovo piano il centro storico inizio maggio hanno presentato un esposto contro i rumori (fatta eccezione per le zone di San Vitale e notturni. Da lÏ a poco anche i nuovi titolari hanno alzato banquella dantesca che restano in seconda) diera bianca e ora il locale è in procinto di cambiare ancora passa dalla terza (consigliata da Arpa) alla gestione. Apriremo entro la fine di giugno – ci racconta il quarta classe e la decisione è vista con favonuovo titolare, Carlo Lombardi – e lo faremo cambiando re da associazioni di categoria dei commervolto al locale.... Innanzitutto questa volta cambierà il nome: pub Rococò, al momento, è il piÚ plausibile. E poi cambiecianti e imprenditori, che sperano possa ranno gli orari, cercando cosÏ di evitare sul nascere i probleagevolare il lavoro dei locali, già complicato mi con chi abita in zona. Saremo aperti dalle colazioni fino a causa del difficile rapporto con i residenti. alle 23 (e non piÚ le 2 di notte, ndr), annuncia Lombardi, che La giunta ha preso questa decisione dopo gestirà il locale insieme al figlio e a Giorgia Pavel (con espealcuni approfondimenti degli uffici comunarienza per molti anni da barista in centro a Ravenna). Stiamo li e l’assessore Guido Guerrieri sottolinea lavorando per una proposta di qualità , pensando anche al come sia in linea con altri centri storici, target turistico. Lombardi, d’altronde, gestisce in città anche alzare la classe e il corrispondente livello di bed e room & Breakfast. decibel, per quelle zone del centro storico caratterizzate dalla presenza di attività .
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termini organizzativi: ÂŤStiamo lavorando al progetto dall'inizio dell'anno ma dal momento in cui abbiamo presentato le richieste agli uffici ci sono voluti una ventina di giorni per i permessi. Anche loro hanno capito che era un'occasione da non perdereÂť. L'estate scorsa era stata quella contraddistinta dal lancio della piazzetta UnitĂ d'Italia come luogo di aggregazione serale. Lo spazio resterĂ vivo ma cambierĂ stile: ÂŤSarĂ dedicata piĂš a eventi culturali, presentazioni e performanceÂť. (and.a.)
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L’EVENTO ARRIVANO LE FRECCE ACROBATICHE: NEL CIELO TRA P UNTA E M ARINA UN TRICOLORE LUNGO 6 KM Sabato 6 giugno, tra le 18.15 e le 18.40, la celebre pattuglia aerea delle Frecce Tricolori sorvolerà un tratto del litorale ravennate: dal molo tra Lido Adriano e Punta Marina fino alle dighe foranee di Marina di Ravenna. Gli aerei della Pattuglia Acrobatica Nazionale disegneranno nel cielo un tricolore lungo circa 6 chilometri. Si tratta di un evento organizzato dal comitato “Il Volo del Cavallino” (manifestazione in programma nel 2016 dedicata al variegato mondo dell’aviazione) con il fondamentale sostegno di Silvio Bartolotti dell’azienda Micoperi. Un evento organizzato anche come un omaggio al Ravenna Festival, per la sua edizione in occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante, e un ringraziamento all’impegno profuso dall’Aeronautica militare in occasione delle calamità naturali di inizio anno. Per l’occasione, gli stabilimenti balneari prepareranno apposite scenografie. Il Baci Baci Beach di Punta Marina, ad esempio, organizza un aperitivo mentre la terrazza del Terme Beach Resort ospiterà le autorità su invito.
Gadget e sconti il mercoledì sera a Marina per chi si presenterà vestito a tema floreale negli esercizi convenzionati
IL PROGETTO
E il wi-fi in spiaggia? Dopo il flop del 2014 sono in corso aggiustamenti per l’estate 2015
NOVITÀ AL MARE
Il mercoledì a Marina spettacoli e sconti per chi si veste a fiori Le quattro associazioni di categoria di commercianti e artigiani (Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato) con il supporto del Comune di Ravenna uniscono le forze per dare vita a “Marina Flower”, la vera novità dell’estate 2015 della località marittima ravennate. Si tratta di una proposta partita da alcuni imprenditori, mossi dalla volontà di valorizzare Marina puntando su una serata fino ad ora spenta. Grazie al contributo, anche economico, di queste aziende, le serate del mercoledì saranno animate dagli spettacoli di artisti di strada, che si esibiranno alternandosi in quattro punti di Marina di Ravenna. In questo modo, nell’arco degli otto mercoledì in programma (dal 10 giugno al 5 agosto), saranno una trentina gli artisti, anche stranieri, che si esibiranno. Ma non è solo spettacolo: le attività aderenti (oltre trenta tra bar, ristoranti, gelaterie, esercizi commerciali e artigianali) offriranno sconti, gadget, occasioni riservate e ad hoc, a tutti i clienti che per la serata indosseranno indumenti a fantasia fiorata. Ovviamente queste attività saranno riconoscibili da una locandina esposta, all’interno della quale saranno indicate le offerte della serata. La discoteca Matilda, inoltre, aprirà al di fuori dalla propria consueta programmazione, con una serata a tema. È poi stata attivata una pagina su Facebook (www.facebook.com/MarinaFlowerRavenna) e l’impegno di tutte e quattro le associazioni è per diffondere la conoscenza di questa iniziativa, per far diventare, anche il mercoledì sera di Marina, un appuntamento dell’estate.
Dopo il mezzo flop dell’anno scorso, con il progetto frenato prima da questioni burocratiche, poi da difficoltà di ricezione e anche da un meccanismo un po’ complesso di autenticazione per gli utenti, questa estate le cose dovrebbero migliorare. Il tema è quello del wi-fi (la connessione a internet senza fili) nelle spiagge ravennati che con il progetto Onda Libera – presentato un anno fa in pompa magna in municipio – avrebbe dovuto essere «gratis e veloce su tutti i nove lidi» a partire dall’estate 2014. Gratis lo è stato, per i cittadini, ma come si diceva, non proprio veloce. Tanti frequentatori delle nostre spiagge si sono lamentati del disservizio direttamente con i titolari degli stabilimenti, che hanno portato la questione anche all’interno della cooperativa dei bagnini, che ha investito nel progetto circa mezzo milione di euro (il Comune invece lo ha sostenuto agevolando Acantho negli interventi infrastrutturali). «Alla fine della scorsa stagione tutti hanno riconosciuto che c’erano stati grossi problemi – ammette il presidente della cooperativa Spiagge, Maurizio Rustignoli – e l’azienda a cui era stato affidato l’appalto (Acantho, ndr) si è attivata già nel corso dell’inverno per apportare una serie di correzioni dal punto di vista tecnologico. La ditta in subappalto proprio in questi giorni sta passando stabilimento per stabilimento per controllare, cambiare o spostare le antenne (l’anno scorso ne sono state installate circa 500, tra cui due per ognuno dei 208 stabilimenti balneari coinvolti, ndr) al fine di rendere il segnale migliore. Sono inoltre in fase di installazione due nuovi punti di rimando per favorire la connsessione, a Casalborsetti e Lido di Savio. L’obiettivo – conclude Rustignoli – è quello di avere un servizio di un livello più alto dell’anno scorso, magari non eccezionale, perché siamo consapevoli che è difficile lungo oltre trenta chilometri di spiaggia, ma almeno che sia sufficiente». I bagnini hanno chiesto ad Acantho anche di pensare a un modo più semplice e immediato per l’autenticazione (l’anno scorso per navigare era necessario inserire la password presente in una scheda da richiedere agli stabilimenti – ne sono state distribuite 8mila – per poi anche confermare il tutto con una telefonata), magari passando solo attraverso il proprio profilo L PARAGONE Facebook. «In generale diciamo che, in accordo A CERVIA SOTTO L’OMBRELLONE INTERNET C’È DA 4 ANNI: 33MILA UTENTI NEL 2014 con la società, ci siamo dati come obiettivo fine A Cervia, lungo i 9 chilometri di giugno – chiude costa (contro gli oltre 30 di Rustignoli –, per vedere i Ravenna) sarà questa la quarta primi risultati». Con la estate con il wi-fi gratuito in cooperativa che, sottolispiaggia. Un bilancio positivo, nea Rustignoli, al quello che fa la cooperativa momento non ha ancora bagnini cervese, che ha investipagato un euro dei to nel progetto quasi mezzo 500mila circa pattuiti nel milione di euro. Grazie alla fibra contratto con Acantho, ottica, il segnale è buono e percon cui però garantisce il mette numeri importanti: l’estapresidente, smentendo i te scorsa sono state regalate ai bagnanti circa 168mila ore di potesi di procedimenti wi-fi, a fronte di 33mila utenti legali «è in corso un condiversi. Per accedervi basta scafronto costruttivo». ricare l’applicazione “Spiagge Al momento è possibile Cervia” (e inserire solo la prima comunque richiedere al volta la password che viene proprio bagnino una inviata automaticamente), dove scheda (ce ne sono circa sono presenti anche informa2mila rimaste dall’anno zioni sulla località e una radio scorso) per tentare di on line, senza pubblicità. accedere al wi-fi. Luca Manservisi
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FUORI DAL PALCO MOSTRE,
GIOCHI PER BAMBINI, E UNA VERA TENDA INDIANA
Un’immagine di una delle passate edizioni del Festival delle Culture, promosso dal Comune a Ravenna
IN DARSENA Il diritto alla terra, inteso come diritto alle risorse naturali, al lavoro, alla sussistenza, alla libertà di movimento e di residenza, all'identità culturale. Attorno a questo tema si svolgerà la nona edizione del Festival delle Culture promosso dal Comune di Ravenna (con il contributo della Fondazione del Monte) negli spazi della darsena di città dal 5 al 7 giugno: sarà una tre giorni – organizzata con una progettazione partecipata partita a novembre coinvolgendo oltre cinquanta persone di ogni età, genere e nazionalità – di concerti, danze popolari, cucina multietnica, artigianato e dibattiti tra la banchina del Candiano, le Artificerie Almagià, il circolo Dock61 e una grande tenda magrebina che sarà installata nella testata del canale (il dettaglio del programma sul sito www.festivaldelleculture.org). Venerdì 5 giugno Il festival si apre ufficialmente alle 17 con la Fiumana, variopinta parata inaugurale da piazza San Francesco alla darsena accompagnata da breakdance, parkour, giocoleria, percussioni, rap, balli tradizionali, performance e musica. Alle 19.30 al Dock61 l'incontro “La questione curda: un modello per una nuova civiltà”. Sarà ospite Yilmaz Orkan, membro del congresso nazionale del Kurdistan (moderatore Luca Dubbini, attivista ravennate per i diritti umani e civili in Medioriente). Dalle 20, all'interno dell'Almagià balli e concerti live. Alle 21.45 nella tenda magrebina si affronterà il tema dell'accoglienza con un dibattito dedicato a Lampedusa con gli interventi di Alessandra Ballerini (Avvocato civilista specializzato in diritti umani e immigrazione), Valentina
Le Culture fanno Festival
Accanto agli eventi che compongono il cartellone principale di appuntamenti del festival, sono previsti una serie di eventi collaterali a fare da cornice. “La Manioca: la radice-cibo delle terre calde”: esposizione di tutti i prodotti derivati dalla manioca e un filmato dedicato al procedimento di trasformazione (a cura dell’associazione camerunense della Romagna). “La sacralità delle tenda indiana”: di fronte all’Almagià è allestito un tepee e un membro dell’Aica (American Indian Cultural Association) accompagnerà i visitatori. “Osservazione della volta stellata”, guidata dagli astrofili del Planetario di Ravenna (solo venerdì e sabato). “Bonobolabo” si sposta in Darsena per un’esposizione/performance artistica dentro al container di fronte all’Almagià. “Gioca con noi!”: laboratorio ludico creativo per bambine e bambini, disegni a mano libera, costruzione di giocattoli e di bijoux di tutto il mondo (a cura di Terra Mia). “Giochi da tavolo del lontano oriente”: l’associazione italo-filippina propone giochi dall’est (a cura di Mabuhay).L' Agenzia Image (via Magazzini Posteriori 29) ospiterà la mostra “Segni scientifici nel Corano e nella Sunna”: percorso didattico curato dall’agenzia Image in via D’Azeglio 2 dal 12 al 21 di giugno. “Rekaska Dijaspora”: alla tenda magrebina fotografie e racconti l’emigrazione secolare (gurbet) delle persone di Reka in Macedonia Occidentale.
Nona edizione della kermesse: musica, balli, dibattiti, cucina IL LABORATORIO I
PANI DEL MONDO NEL FORNO DI TERRA CRUDA PER TRE GIORNI
Per tutte le tre serate del festival resterà acceso il fuoco in un forno di terra cruda (realizzato da 15 volontari in un laboratorio che ha preceduto la kermesse) per cuocere i “pani del mondo”, prodotti con varietà di farine bianche e nere, di mais, di miglio, di tapioca, di cereali, di semi e di tuberi.
Bellotti (cooperativa Persone in Movimento), Pippo Tadolini (Lampedusa siamo noi), Giovanna Vaccaro (Borderline Sicilia onlus). Sabato 6 giugno Alle ore 10, dentro all’Almagià, l’iniziativa di Stop Hunger Now Italia onlus: tutta la cittadinanza è invitata al confezionamento di 10mila pasti da inviare alle scuole elementari del Burundi. All'esterno dalle 9 alle 19 la prima
Estemporanea di pittura del Festival delle Culture. Alle 19.30 al Dock61 appuntamento con Santino Spinelli e Dijana Pavlovic: “Emergenza zingari!? Procedure, appalti, strategie nazionali per una minoranza linguistica culturale non riconosciuta, facile capro espiatorio con cui si alimenta malaffare e razzismo” (modera l'incontro la giornalista Federica Angelini). Alle 21.45 la tenda magrebina ospita “Vicini di mar
TRA CULTURA E NATURA
In tanti alla discesa dei Fiumi Uniti Iniziativa dedicata alla riscoperta del corso. Ora contest fotografico Grande successo di pubblico per la due giorni ideata da Trail Romagna e dedicata alla riscoperta dei Fiumi Uniti, ed entusiasmo fra i partecipanti, sportivi esperti e dilettanti, che si sono cimentati nella discesa del corso d'acqua in canoa o nelle escursioni in bici e nord walking. Molto apprezzati anche i momenti conviviali e le mostre allestite nei capanni sulle rive del fiume. La manifestazione, alla prima edizione, dopo l'interesse suscitato, si prefigura come un primo passo verso la costituzione di un vero e proprio parco naturalistico sul tratto fluviale dalla Chiusa di San Marco alla foce. L'iniziativa prosegue in questi giorni, con il challenge fotografico #unfiumedifoto, promosso da Ig-ravenna, la cui premiazione si terrà lunedì 8 giugno (alle 18.30) in Piazza Unità d’Italia con la partecipazione di Guido Guerrieri (Assessore Sport e Ambiente Comune di Ravenna), dei giurati Alessandra Dragoni (fotografa), Franco Masotti (condirettore artistico Ravenna Festival) Veronica Verlicchi (Social Media & Digital manager), Ig-ravenna, Fausto Piazza (direttore R&D), Ciro Costa (presidente Trail Romagna).
Adriatico, vicini d’Europa? L’ingresso dei Paesi dell’ex Jugoslavia nell’Ue”: interverranno Andrea Rizza (Fondazione Alexander Langer Bolzano) e Nicole Corritore (giornalista Osservatorio Balcani Caucaso). Alle 22.30 all'Almagià Santino Spinelli (fisarmonicista, cantautore e docente universitario di origine Rom) e Alexian Group in concerto. Domenica 7 giugno Dalle 19 all'Almagià danze della tradizione nigeriana. Alle 19.30 al Dock61 si parlerà di Land grabbing: le nuove frontiere del colonialismo con Roberto Sensi (ActionAid Italia), Valentina Fabbri (Associazione Ecomapuche). Modera Angelica Morales Villareal. Alle 20.30 consegna del premio “Masterchef Terzo Mondo”, dedicato ai due piatti più graditi del Festival delle Culture. Alle 21.45 la tenda magrebina ospiterà l'ultimo dibattito: “Storie dei senza terra di Romagna: le tormentate vicende che i contadini romagnoli affrontarono oltre cento anni fa per il possesso della loro terra”. Racconto di Andrea Baravelli, docente di storia contemporanea dell’Università di Ferrara. Alle 22.30 la conclusione del festival con il concerto di Lenacay, progetto sperimentale partito da Barcellona contagiando il flamenco con beats elettronici, rumba, rythm and blues, tracce di basso funky e chitarra elettronica.
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ECONOMIA
CELEBRAZIONI
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DATI
Dal 2007 perse 1.842 imprese
Un festival sui valori d’impresa per i 70 anni di Confindustria L’analisi Cna sull’economia provinciale: «I numeri sono quasi tutti negativi» Il 7 luglio di settanta anni fa si tenne il primo consiglio direttivo di Confindustria a Ravenna e il prossimo 7 luglio sarà la giornata conclusiva del Festival dell’industria e dei valori d’impresa promosso dalla stessa associazione per celebrare l’anniversario. Una molteplicità di eventi a Ravenna, Faenza e Lugo, sul litorale e in altre località del territorio provinciale, organizzati da Confindustria e da numerose aziende associate, «nella convinzione – dice il presidente Guido Ottolenghi – che la storia di Confindustria è anche la storia delle imprese che la compongono». Momento clou del programma sarà l’assemblea 2015 di Confindustria Ravenna sul tema “Impresa e Giustizia”, che si terrà il 12 giugno alle 11 alle Artificerie Almagià con Giorgio Squinzi (presidente nazionale di Confindustria). Numerose le imprese associate che hanno deciso di aprire le porte delle loro aziende alla cittadinanza: si comincia con l’Eridania (10 giugno). L’elenco completo con le date è consultabile sul sito www.ravennaedintorni.it con tutto il programma del festival. Tra gli eventi promossi dall’associazione, vi sono tre mostre fotografiche a Ravenna (dal 24 giugno), Faenza (dal 9 giugno), Bagnacavallo (dal 5 giugno) che espongono foto d’epoca delle imprese associate, testimoniando il loro costante impegno per lo sviluppo del territorio.
I numeri che misurano l’andamento del sistema produttivo ravennate nel 2014 sono quasi tutti di segno negativo. Questo è quello che emerge da Trendra, l’analisi annuale che Cna dedica al tessuto economico provinciale. A Ravenna al 31 dicembre 2014, nel confronto con l’anno precedente, le imprese artigiane si sono ridotte di 213 unità (-1,9 percento). Rispetto all’intero tessuto produttivo provinciale, l’incidenza delle imprese artigiane sul Registro Imprese passa dal 27,2 percento al 26,9 percento. Ciò a fronte del fatto che - rispetto al decremento del Registro Imprese di 382 unità - le imprese artigiane sono diminuite di ben 213 unità, assestando per questo l’incidenza percentuale rispetto al Registro Imprese ai livelli registrati nell’ultima parte del 2002. Da fine 2007 a fine 2014, il Registro Imprese registra un calo di 1.842 imprese, delle quali oltre il 60 percento sono imprese artigiane. «È possibile – si legge sempre nell’analisi di Cna – fare anche una valutazione sull’andamento della movimentazione delle imprese artigiane relativo al primo trimestre 2015. Lo stock raggiunto dall’Albo Artigiani nel primo trimestre è di 10.812 unità, 160 imprese in meno rispetto al 31 dicembre 2014. Questo trend, se si confermerà nel corso del 2015, può determinare un bilancio di fine anno della movimentazione aziendale provinciale del Registro Imprese e dell’Albo Artigiani ancora in rosso, ma probabilmente con differen-
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Gli artigiani che hanno chiuso nell’ultimo anno
26,9% L’incidenza oggi degli artigiani sul totale aziende
-5,2%
La flessione della forza lavoro durante il 2014 Dal 2008 il calo è del 14 percento
ziali negativi più contenuti rispetto al 2013 e al 2014». I dati relativi all’occupazione rilevati nel corso del 2014 evidenziano una flessione della forza lavoro del 5,12 percento. Da fine 2008, l’occupazione segna una contrazione del 14 percento. Questi dati si riferiscono a un campione rappresentativo di imprese artigiane e piccole imprese. Tra i diversi settori l’edilizia, vero traino della crescita occupazionale fino al 2007, conferma la decrescita occupazionale dell’ultimo quinquennio, registrando al 31 dicembre scorso un decremento del 6,83 percento. La meccanica di produzione
esprime valori positivi (+1,9 percento). Questo incremento occupazionale, unito al decremento delle imprese registrate, può essere letto come una tendenza delle imprese più strutturate a ricominciare ad assumere addetti. Per quanto riguarda i principali comuni e le principali aree territoriali della Provincia, si evidenzia un deciso decremento occupazionale per Ravenna (16,94 percento). Sempre di segno negativo, ma più contenuti, i decrementi relativi a Cervia (-4,38 percento) e alla Bassa Romagna (-2,82 percento). In controtendenza la Romagna Faentina (+0,38 percento).
È in distribuzione l’edizione 2015 di
ECONOMIA
Ravenna Festival Magazine Prendendo in esame i bilanci dal 2008 al 2013 di 209 imprese (di cui 203 con sede legale all’interno della provincia di Ravenna e 6 con sede legale in altre zone ma unità locali nel territorio) la Cgil ha elaborato una fotografia del settore agroindustriale ravennate, presentato il 29 maggio al festival Opera promosso dallo stesso sindacato. «Ci auguriamo – dice Raffaele Vicidomini, segretario della Flai – che l'analisi funga da pungolo per aprire e dare seguito a un dibattito che si sviluppi su direttrici tracciate dall'esigenza di una soluzione per ridurre gli sprechi alimentari e per valorizzare il lavoro. Le 209 imprese nel corso dell'ultimo esercizio, hanno prodotto un valore della produzione pari a oltre 4,9 miliardi di euro: 1,55 nel Faentino, 1,8 nel Lughese e 1,55 nel Ravennate. «È utile sapere – scrive il sindacato che l'universo delle società di capitale in provincia, di tutti i settori, rappresentato da oltre 5.200 imprese, ha realizzato nello stesso anno un valore della produzione di circa 24 miliardi. Il campione del settore agricolo e agroindustriale individuato rappresenta il 20 percento del totale dei fatturati in provincia». Nelle 209 imprese, nel 2013 hanno lavorato 11.794 persone e nel corso del periodo di indagine l'occupazione è sempre stata sopra alle 11mila unità e in progressiva crescita fino al 2012 quando si è toccato il picco di 11.848 unità. Del totale del 2013, 8.151 erano occupati nel comparto industriale (dato stazionario dal 2008), 1,768 nel comparto dei servizi (incremento di circa 500 unità rispetto al 2008) e 1.881 nel comparto agricolo (in flessione di 120 unità rispetto al 2008). Le imprese del settore che, nell’arco di tempo dell’indagine, hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali sono 47, su un numero complessivo del territorio che ha visto coinvolte 1.868 attività lavorative e ponendo in riduzione di orario e di retribuzione 758 lavoratori a fronte di una platea generale di lavoratori di 30.233 unità. «L’impatto della crisi nell’agroindustria è minore che in altri settori. Seppure in particolare nel comparto agricolo l’accesso agli ammortizzatori sociali non è contemplato, si è registrato nell’intervallo considerato, non una riduzione, bensì un incremento di lavoratori con contratto agricolo. Questi ultimi hanno prestato lavoro in una dimensione sempre maggiore delle 15mila unità e per un complessivo di circa 1,4 milioni di giornate, oltre 90 medie pro capite. Le giornate lavorative medie pro capite prestate passano da 86,5 del 2008 alle attuali 91,6 con un picco massimo di 96,2 registrato nel corso del 2012».
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11 LA PROPOSTA
L’INDAGINE
Agroindustria, settore da oltre 5 miliardi di fatturato all’anno
Uno studio della Cgil sui bilanci 2008-13
di 209 imprese collegate alla provincia ravennate In totale impiegate quasi 12mila persone Solo 47 aziende hanno usato gli ammortizzatori
RACCOLTA FIRME CONTRO LE FALSE COOPERATIVE Prosegue anche sul territorio ravennate l’iniziativa promossa a livello nazionale dall’Alleanza delle Cooperative Italiane per raggiungere il numero necessario di firme (obiettivo 100mila) per presentare una propria proposta di legge contro le false cooperative. L’obiettivo è contrastare le cosiddette cooperative spurie, imprese cioè che si vestono di uno statuto cooperativo ma che di fatto operano e agiscono come imprese di altro tipo. Nello specifico la proposta di legge prevede, tra le altre cose, la perdita della qualifica di cooperativa per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni e ispezioni
FLASH MOB I LAVORATORI DELLE COOP SOCIALI SCENDONO IN PIAZZA «Sugli appalti in generale ma in particolare sui servizi alla persona, è convinzione di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Fisascat-Cisl, Uil-Fpl che occorra: pensare alla definizione di requisiti atti a qualificare le imprese, valorizzare in via prioritaria la disponibilità di personale proprio, stabilire termini di valutazione delle offerte che rendano neutri i vantaggi competitivi che possono derivare da condizioni di miglior favore». Per sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza a sostegno delle proposte dei sindacati, le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative sociali della provincia di Ravenna manifestano in piazza del Popolo il 4 giugno alle 18.30.
APERTO: Dal lunedì al venerdì pranzo e cena Sabato e domenica solo a cena e su prenotazione per gruppi anche a pranzo
Via Sergio Cavina, 27/A
RAVENNA Tel. 349 8405700
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PRIMO PIANO
ADOLESCENTI DIFFICILI
«L’Ausl? Non ci è stata di alcun aiuto» La testimonianza di una madre alle prese con una figlia ribelle e problematica Fughe da casa, piatti rotti, urla, scenate, bugie, nottate brave. Normali comportamenti da attribuire all’adolescenza? Ragazzate, ribellioni fisiologiche nel periodo di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta? I genitori non ne sono del tutto convinti e decidono di rivolersi all’Ausl per ricevere aiuto con la loro figlia sedicenne, prima che sia troppo tardi. Il loro sospetto è che Giovanna (nome di fantasia) possa soffrire di un disturbo della personalità che le impedisce di trovare motivi di interesse, la rende apatica, fa precipitare il suo andamento scolastico. «Fino ai tredici anni – ci racconta la madre – Giovanna è stata una bambina che non ci ha dato particolari problemi, sì era testarda e un po’ ribelle, tutte caratteristiche che potevano diventare punti di forza se gestiti e che invece con gli anni sono diventati problemi». La famiglia viene dunque indirizzata verso il servizio di assistenza psicologica che si chiama “Esordi” (vedi p. 13) specificamente dedicato alla prevenzione e cura all’insorgere dei primi sintomi psicotici nei ragazzi per evitare che sfocino in patologie. Il caso viene affidato a una equipe formata da psichiatra del Sert (in quanto la ragazza faceva anche uso di cannabis), psicologa ed educatrice. « Psichiatra e psicologa avranno visto mia figlia non
che perché una delle psicologhe aveva un contratto a termine e a fine anno è stata lasciata a casa e non sostituita. Se si guarda nelle cartelle mediche di questi diciotto mesi si vede che tra loro si sono riuniti, hanno magari commentato il mio stato di angoscia e ansia, che per la verità mi sembra piuttosto normale, senza mai
Piatti rotti, scenate,
fughe notturne, consumo di hashish. La storia di Giovanna, i cui genitori hanno chiesto aiuto al servizio pubblico più di due o tre volte in un anno, mentre hanno subito puntato il dito contro la famiglia. Noi non ci siamo mai sottratti, siamo andati più volte, ma l’evolvere della situazione in casa mi convinceva ogni giorno di più che quanto fatto fosse inutile, se non dannoso. Invece di sottoporre mia figlia a test che potessero aiutare a formulare una diagnosi, hanno detto che il problema erano la famiglia e la scuola. Con il risultato
che mia figlia ha lasciato il liceo per un corso di formazione professionale che non le interessa e che frequenta saltuariamente. Nel giro di un anno è anche rimasta incinta, ha dovuto abortire, è più volte sparita di casa, si è fidanzata con un pregiudicato». Insomma, un disastro. «L’unica persona che ha dato continuità alla terapia e che davvero è riuscita a stabilire una relazione con mia figlia è stata l’educatrice, an-
mettere nero su bianco modalità di intervento e operative». È così che la famiglia decide di chiedere consulenze all’esterno, arrivano fino a Fano dove Maria Elena Ridolfi, che lavora sul disturbo borderline all’interno dell’azienda sanitaria locale, formula un’ipotesi di diagnosi che qui di fatto non arriverà mai. «Da poche domande ha capito che mia figlia ha un problema di personalità, mi ha spiegato che lì ci sono gruppi
di lavoro ad hoc, ma che ovviamente sono aperti a chi è del territorio». E così la famiglia decide di rivolgersi direttamente anche al primario del Dipartimento di Salute Mentale la dottoressa Paola Carozza che prende in carico la situazione, incontra più volte la paziente insieme alla famiglia e coordina direttamente una squadra di persone (in parte le stesse che già avevano lavorato con la paziente) che finalmente sottopongono la ragazza a una serie di test psicologici. «Mi chiedo perché tutto questo non sia stato fatto prima – dice la madre – personalmente ero certa che ormai fosse tardi. E così è stato. Come previsto da mesi da me, mia figlia ora che ha compiuto i 18 anni, e si sente in qualche modo sollevata dall’ “obbligo” di terapia, manca alla maggior parte degli appuntamenti che le danno, e senza nemmeno avvisare. La sua vita continua a essere inconcludente, incapace come è di seguire un minimo progetto per il suo futuro, e molto spesso si mette in situazioni a rischio. E l’unica diagnosi certa a cui sono arrivati è una dipendenza da cannabis…». Il suo giudizio è dunque durissimo: «Come può considerarsi competente un’équipe incapace in un anno e mezzo di instaurare un minimo rapporto terapeutico con una ragazzina? Per noi si è trattato di un servizio non solo totalmente inutile, ma anche dannoso perché ha creato in noi aspettative che non sono state soddisfatte. Il tutto a carico dei contribuenti». (fe. an.)
È in distribuzione l’edizione 2015 di
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Ravenna Festival Magazine
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L’INTERVISTA «Il disturbo mentale è una malattia dei giovani». A dirlo è Paola Carozza, responsabile del Dipartimento di salute mentale dell’Ausl da quattro anni, che abbiamo incontrato nella nuova sede del Sert appena inaugurata in via Missiroli, proprio per chiedere lumi su come la sanità pubblica si occupa di un fenomeno in costante crescita e alla luce delle difficoltà incontrate dalla nostra lettrice che raccontiamo nell’articolo accanto. I numeri parlano chiaro: negli ultimi anni il tasso di prevalenza (numero casi in relazione alla popolazione generale) si attesta a 8,2% mentre il tasso di incidenza (numero casi nuovi in un anno) al 9% di casi diagnosticati nella popolazione adolescente e tra i 12/14 anni e i 25/30 c’è il massimo picco d’esordio del disturbo mentale, con l’incidenza maggiore tra i 15 e i 24 anni. In almeno sei o sette casi su dieci, questi disturbi si associano a un uso di sostanze psicotrope come l’alcol, la cannabis o la cocaina, che possono da un lato far emergere i sintomi, dall’altro aggravarli. La ragione per cui spesso il disturbo è associato all’uso di sostanze è anche da ricercarsi nel fatto che queste possono agire da palliativi degli stati di agitazione o angoscia e fungere quindi, sull’immediato, come una sorta di automedicazione. Dottoressa Carozza, cominciamo dall’abc. Di che tipo di disturbo mentale parliamo oggi in genere quando affrontiamo il tema negli adolescenti? «Fondamentalmente parliamo di psicosi schizofrenica, maniacodepressiva o disturbi della personalità. Questa è la principale casistica». Come si riconoscono i prodromi di questi disturbi? «Diagnosticare un vero disturbo, e non un semplice disagio, in un adolescente è quanto mai difficile, perché gli stessi comportamenti possono essere predittivi della malattia ma anche essere attribuibili alla semplice età e distinguere non è facile. L’adolescenza è il periodo della vita che noi definiamo “psicosi fisiologica” perché è per tutti una fase turbolenta, di massimo mutamento nell’arco della nostra vita, in cui cambia il corpo ed emergono, per esempio, gli impulsi sessuali. Dunque quando ci troviamo davanti a un ragazzo che fa una vita disordinata, che ha comportamenti di ribellione, di incapacità di gestire la frustrazione dobbiamo appunto innanzitutto capire se sono fenomeni destinati a placarsi con l’età oppure no». Si possono vedere già dall’infanzia? «Sì, talvolta si manifestano già in bambini di 9/10 anni che faticano per esempio a restare concentrati, a stare fermi in classe, a fare i compiti» Esistono test specifici? «Sì. In particolare noi ne usiamo uno elaborato in Australia, il Caarms, e l’altro invece italiano, che viene dal Niguarda, l’Eriraos. Ma non bastano a fugare qualsiasi dubbio. Per questo uno degli aspetti fondamentali per noi resta l’osservazio-
Il disturbo mentale? Si vede da giovani Parla la responsabile del Dipartimento di salute mentale Paola Carozza su terapie e prevenzione adolescenti. Sempre più letteratura medica conferma che l’uso prolungato di farmaci antipsicotici comporta in effetti più danni collaterali che benefici. Parliamo di effetti collaterali che vanno dall’aumento del peso all’iperglicemia, dall’innalzamento del colesterolo fino, dicono alcuni studi recenti, a deficit cognitivi». Quindi state rivedendo le modalità di approccio alla malattia mentale? «La verità è che per anni la salute pubblica si è occupata solo degli acuti cercando di limitare la manifestazione dei sintomi tramite la somministrazione dei farmaci e, limitandosi al solo trattamento farmacologico, non è intervenuta sulla conseguenza più grave della malattia mentale che è la disabilità, ossia la perdita di ruoli sociali e la progressiva desocializzazione della persona portatrice di tale disturbo. Oggi invece bisogna cambiare approccio e lavorare più sul mantenimento o ripristino del ruolo sociale, affinché non si isoli e riesca a condurre una vita il più possibile di relazione, anche qualora non tutti i sintomi siano scomparsi. Ma naturalmente questo è possibile farlo solo con una diagnosi precoce, da qui l’importanza di lavorare sui ragazzi». Ma chi si rivolge a voi? Direttamente le famiglie, le scuole? «Noi siamo un servizio di secondo livello, da noi in genere arrivano le famiglie che sono disperate, talvolta addirittura le forze dell’ordine che si trovano a gestire situazioni complesse con minorenni. Certo sarebbe sempre più importante lavorare in rete con scuole e pediatri e mettere anche loro in condizioni, per esempio, di fare una prima diagnosi. Per ora l’unico posto in cui siamo davvero riusciti a creare una rete e una comunità con la medicina generica è
la Casa della Salute di Russi dove stiamo avendo ottimi risultati». Come si spiega la vicenda che ci racconta la nostra lettrice, secondo la quale in diciotto mesi non siete stati in grado di instaurare un contatto vero con la figlia? Ha qualche ragione? «Conosco il caso per essermene occupata personalmente, e l’ho fatto perché mi ero resa conto che in effetti nella risposta che era stata data a quella famiglia avevamo commesso degli errori. Non tanto rispetto alla ragazza, che è comunque uno dei casi meno difficili che ci è capitato di trattare e non presenta psicopatologie, ma piuttosto nel relazionarci alla famiglia che, come dicevo, non ha mai colpe ma può avere un ruolo determinante nel percorso di recupero. Ebbene anche la relazione con la famiglia va studiata, approfondita, non può essere lasciata al buon cuore o al senso comune…» Sta dicendo quindi che non tutto il personale è adeguatamente formato? «Noi lavoriamo molto sulla formazione di cui mi occupo personalmente, ma non è semplice quando il personale magari viene da altri reparti con tutt’altro genere di formazione pregressa o quando ci sono persone che magari hanno lavorato per decenni secondo modalità che oggi vengono completamente messe in discussione. Eppure è esattamente ciò che dobbiamo fare. Se per altre branche della medicina è fondamentale per esempio avere apparecchiature diagnostiche sempre più sofisticate per poter intervenire in modo più efficace, noi possiamo e dobbiamo contare innanzitutto su noi stessi e sulla nostra preparazione». Federica Angelini
«Oggi si fa sempre
ne e il monitoraggio. Se questi comportamenti permangono oltre i sei nove mesi allora può essere il caso di intervenire». E come si interviene? «Attraverso un training di gruppo che ha lo scopo di recuperare il ruolo sociale del paziente, aiutarlo a potenziare le sue cosiddette social skill. Sul piano cognitivo serve a correggere eventuali distorsioni del pensiero, sul piano emozionale si aiutano i ragazzi a gestire emozioni negative come rabbia, frustrazione, vergogna, colpa che spesso sono alla causa di comportamenti antisociali inaccettabili. Infine, si lavora sul piano comunicativo, fondamentale per mantenere i rapporti con i coetanei, esercitare la memoria e la concentrazione e poter così mantenere un ruolo nello studio e nel lavoro. Accanto a questo si affianca un lavoro di training sulla famiglia che va accolta, aiutata e guidata nella relazione con il famigliare, si tratta di un aspetto fondamentale». Quanto la famiglia è responsabile di un figlio che sviluppa un disturbo? «Tutte le famiglie che si rivolgono a noi si sentono in colpa, ma la realtà è che non hanno alcuna responsabilità. Al momento gli studi ci dicono che un disturbo mentale può essere attribuito a microalterazioni nella formazione del cervello a livello del feto. Tra i fattori sociali che possono indurre queste microalterazioni c’è la malnutrizione, la povertà, una situazione di abbandono, di immigrazione difficile. Sono microalterazioni che possono essere viste tramite una risonanza magnetica funzionale, lo stesso strumento che permette poi di vedere come, dopo i trattamenti, le aree del cervello funzionano in modo diverso dandoci ulteriore conferma dell’efficacia dell’intervento». Si può ricorrere agli psicofarmaci? «Sempre meno, soprattutto con gli
«L’adolescenza è
una sorta di “psicosi fisiologica”, è difficile distinguere sintomi predittivi di disturbo da comportamenti passeggeri. Non basta la buona volontà, serve una formazione specifica per assistere pazienti e famiglie
»
meno uso di psicofarmaci che, secondo alcuni studi, possono provocare deficit cognitivi
»
NEL DETTAGLIO IL PROGRAMMA ESORDI IN NUMERI E LO SPORTELLO RISEA Esordi è un programma di intervento centrato sul destinatario trasversale a tuti e tre i distretti (Ravenna, Lugo, Faenza) che mette insieme un gruppo di lavoro che comprende professionisti del Dipartimento di salute mentale, (neuropsichiatri, psichiatri, educatori, infermieri, assistenti sociali) dei servizi sociali, e dei consultori. Complessivamente ci lavorano circa 25 persone. Sono stati 230 i pazienti che si sono rivolti al programma Esordi del servizio Ausl nel 2014, in aumento del 29 percento rispetto al 2013. Di questi oltre 140 sopra i 24 anni e appena 4 sotto i 15. Gli esiti forniti dall’Ausl parlano di un 58 percento di remissione o miglioramento piscopatologico. Percentuali che si alzano rispetto agli altri obiettivi, quelli che l’Ausl stessa ritiene oggi prioritari, e che sono il “mantenimento o recupero del ruolo professionale o scolastico” (78,7 percento di successi), mantenimento o recupero delle relazioni interpersonali con i pari” (90,9 percento) e “mantenimento o recupero delle relazioni interpersonali con i familiari” (85,6 %). Le diagnosi si dividono invece in numero quasi equivalente tra psicotici (schizofrenia e altri disturbi), disturbi dell’umore, della personalità, ansia o disturbi dell’emotività. A Ravenna è inoltre attivo lo sportello Risea (Ricerca e servizi per l’adolescenza) che si occupa dei problemi dell'adolescenza, aperto ai giovani e a tutti coloro che, a vario titolo, sono in contatto con problematiche adolescenziali (genitori, insegnanti, medici di base ecc.). Si trova a Ravenna in viale Maroncelli, 4. Telefono 0544/213421. Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18. L'accesso al servizio è libero e gratuito, non è necessario prendere un appuntamento.
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14 LE FORZE DELL’ORDINE
LA SCUOLA
Il preside che ha introdotto uno sportello psicologico Baby pusher alle medie, marijuana fumata a scuola. E i genitori fanno le barricate per assistere gli studenti
Dal disagio allo scontro con la legge
Se l’indagine antidroga porta il carabiniere tra i banchi della scuola media allora hai una plastica rappresentazione di come stia cambiando il mondo giovanile. Mini dosi di marijuana vendute a 5 euro nei corridoi e in alcuni casi fumate nei bagni: uno degli ultimi lavori dell’Arma contro lo spaccio, finito sulle pagine di cronaca il mese scorso, ha portato le divise a confrontarsi con uno scenario in cui ragazzini di undici anni facevano acquisti da baby pusher di tredici, o quattordici nel caso di un paio di ripetenti. E diventa difficile chiamarli in caserma per ascoltarli sui fatti perché chi indossa la divisa a sua volta magari è anche genitore e si accorge di aver a che fare con fenomeni di illegalità che si nutrono del disagio dei teenager o forse della famiglia intera. Quello della scuola media, emerso a metà maggio, è il caso limite finora. Ma è dell’estate scorsa un’altra indagine che aveva messo sotto esame ragazzi di 15-17 anni. Fino a qualche anno fa nelle indagini non capitava di trovare spaccio in età così basse, riconosce uno dei militari che ha preso parte all’inchiesta. E mentre lo dice si augura che sia davvero arrivato il punto più basso perché sotto restano le scuole elementari e allora fa paura per davvero solo a pensarci. Succede che la caserma diventi un osservatorio particolare per entrare nelle dinamiche sociali. Prima di tutto c’è la trasversalità del fenomeno. Non c’è distinzione di estrazione sociale, non c’è distinzione di tenore economico. C’è un tratto comune, almeno stando al punto di vista delle divise: una distanza tra genitori e figli. Può essere perché uno è in carcere, può essere perché uno è in carriera, cambia poco: tra quelli rimasti impiL CASO gliati nei controlli dei carabinieri molti erano lasciati a loro stessi piuttosto che IN COMA ETILICO A 17 ANNI: GLI AMICI LO METTONO SULL’AMBULANZA E SI VANNO A CASA inseriti in una rete di affetti. Così come si è notato che molti dei coinvolti avesUn 17enne in coma etilico è stato soccorso dal 118 a Marina di Ravenna all'alba di domenica 31 maggio e trasportasero pochi dei passatempi generalmento al pronto soccorso di Ravenna dopo una nottata trascorsa su lido con gli amici: sono stati proprio loro a chiamare il 118 verso le 6 del mattino quando si sono accorti delle condizioni in cui versava il compagno. Una volta affidatolo te considerati sani. alle cure dei sanitari hanno avvisato anche i genitori del minorenne e sono rientrati a casa. Per il ragazzo è arrivata Quando si trovano di fronte alle doanche una denuncia perché trovato in possesso di circa due grammi di mariujana conservati in una conver del telefomande degli investigatori la reazione nino che teneva nascosta negli slip e trovata quando è arrivato al pronto soccorso. Non è scattato l'arresto per via dei genitori è spesso la stessa: si barridella minore età. Gli accertamenti fatti al Santa Maria delle Croci, secondo quanto trapelato, avrebbero rilevato un'alcano sulla difensiva, si schierano a olcolemia nel sangue di quasi 4 grammi per litro: addirittura 8 volte superiore al limite consentito per chi deve mettertranza dalla parte dei pargoli e per prisi alla guida. Secondo le prime ipotesi non è da escludere che all'abuso di alcol abbia unito l'uso di sostanze stupema cosa si preoccupano di trovare un facenti. Il giovane si è ripreso e sta bene ed è stato affidato ai genitori apparsi piuttosto scossi di fronte alle circostanbuon avvocato tagliando ogni collaboze e stupiti di quanto accaduto al figlio. Ora i carabinieri del nucleo operativo radiomobile (Norm), contattati dai medirazione e portando i figli a chiudersi ci dell'ospedale come previsto da un protocollo in casi di questo genere, stanno svolgendo accertamenti per chiarinel silenzio. Atteggiamento conosciure i contorni della notte brava che il giovane bolognese ha trascorso sulla riviera ravennate. Ci sarà da riscostruire to bene da molti docenti che non income si sono svolti i fatti, con che modalità il ragazzo si è ubriacato, se ha consumato alcolici in locali della zona. dossano una divisa e al minimo rimporovero devono fare i conti anche con reazioni scomposte. Anche se l’ultima indagine lascia qualche ombra sulla figura di chi ’ESPERTO aveva ruoli di responsabilità nella scuola: qualcuno sapeva e ha preferito fare finta di nulla per evitare danni di immagine? Ma le indagini non si fermano davanti ai silenzi, proseguono, avanzano a piccoli passi. Distrincandosi tra le chat di Whatsapp dove le comunicazioni viaggiano in codice e le dosi da portare diventano dischi musicali poi qualcuno si dimentica e parla della qualità del fumo, la copertura salta e quando l’IphoGianluca Farfaneti è uno psicologo ravennate che lavora per l'Ausl cesenate e si occupa, nelne arriva nelle mani degli inquirenti è una miniera lo specifico, in particolare di dipendenze da gioco. Chiediamo a lui che adolescenza hanno visdi informazioni. Non a caso l’hanno capito anche losuto le persone che sviluppano questo tipo di dipendenze e se sia possibile intravederne i sintoro, i ragazzini: è capitato che chi indaga si sia trovami. «La dipendenza da gioco in genere insorge in età adulta, tra i 40 e i 50 anni, e molte persoto di fronte a telefonini intonsi, svuotati di ogni dato ne fino a qual momento si sono comportate in modo normale, almeno fino a un evento trauin memoria. Magari è bastata una voce per correre matico, che può essere un licenziamento o una separazione, rispetto al quale crollano. In geneai ripari provando a mettere una pezza che spesso re, quando si va a indagare nella loro età evolutiva e qui parliamo anche di infanzia o preadonon basta a fermare i mezzi tecnologici a disposiziolescenza, si scopre che c'è sempre un evento traumatico che non è stato elaborato, una sorta di ne della procura. macchia nera o zona oscura. In linea generale ciò che emerge è che spesso i giocatori compulPoi succede che indaghi per spaccio e ti imbatti in sivi hanno avuto adolescenze molto isolate, dove fatti percepiti come traumatici, quando non tanto altro. Nelle serate di sballo alcolico con bottiveri e propri lutti o abusi non sono stati elaborati, riconosciuti o accettati. Molto spesso ritorna glie di sambuca comprate all’ingrosso, nei fenomeni la percezione di una figura paterna assente o lontana. In generale, si nota una difficoltà nel riudi bullismo, nello scambio di foto porno, nelle discoscire a delibare una propria identità autonoma. Tutto questo ha sempre una componente inditeche utilizzate come babysitter notture. Ma queste viduale, psicologica e sociale. Lo stesso evento in ambienti diversi può provocare situazioni disono altre storie. O forse no. verse, così come in ambienti simili, ma su soggetti diversi, può avere effetti anche molto diversi Andrea Alberizia nello sviluppo in particolare della capacità di resilienza». (fe. an.)
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«Padri assenti lasciano tracce nei figli» L’infanzia dei giocatori d’azzardo compulsivi vista dallo psicologo
Dopo un anno dal suo insediamento come dirigente del liceo scientifico di Ravenna, nel 2013 Gianluca Dradi ha deciso di istituire uno sportello di supporto psicologico rivolto agli studenti. «In realtà nessun particolare indicatore di disagio, come i dati sull’abbandono, le assenze o la sanzioni disciplinari, fa pensare che nella nostra scuola ci sia un problema più acuto che nelle altre, anzi; nondimeno, parlando con gli studenti e incontrando i genitori, ho percepito una certa fragilità negli adolescenti di oggi. Mi riferisco alla scarsa resistenza alle frustrazioni, per esempio di fronte a valutazioni negative in qualche materia, a una minore resistenza di fronte alla fatica dello studio, insieme ad un diffuso senso di insicurezza. E quindi ho pensato che un servizio di questo tipo potesse essere utile. Del resto ci sono indagini sociologiche che dimostrano una correlazione tra benessere, come un buon inserimento nel gruppo classe o una positiva relazione con i docenti, e successo scolastico». Anche per questo è nata inoltre l’idea, sempre nel liceo scientifico, di promuovere una serie di attività pomeridiane di autogestione, dal cineforum a un corso per creare siti web alla didattica peer-to-peer dove gli studenti più bravi aiutano quelli più in difficoltà «nella speranza – spiega il preside – che si crei un legame positivo tra gli studenti e che gli stessi vedano nella scuola anche un’occasione di aggregazione positiva al di fuori delle lezioni». Quanto allo sportello psicologico (gratuito per lo studente), chi ne sente il bisogno può autonomamente prendere appuntamento contattando il numero telefonico pubblicato sul sito dell’Istituto; con la necessità, per i minorenni, del consenso firmato da entrambi i genitori. «La relazione sull’attività svolta che ho chiesto alla psicologa – ci racconta Dradi – ha evidenziato come i problemi esposti dai ragazzi abbiano riguardato principalmente la relazione con i compagni, il fatto di non sentirsi accettati, il problema della percezione del proprio valore, la difficoltà di gestire l’ansia per i ritmi della scuola, e anche, per i più grandi, una certa paura del futuro, ad esempio la paura di fare le scelte sbagliate». In caso di particolari difficoltà degli studenti, assieme alle famiglie si opera un riorientamento verso altri indirizzi di studio: «Normalmente ciò avviene durante il primo anno; peraltro non sempre le famiglie condividono il nostro consiglio. Inoltre ho rilevato che spesso, la difficoltà degli studenti di sostenere la fatica dello studio si accompagna ad atteggiamenti dei genitori che tendono a “giustificare” i figli anziché sostenere ciò che la scuola cerca di insegnare: l’etica dello studio, come espressione dell’impegno e della serietà che si deve acquisire nel percorso scolastico, risorsa utile anche per il proprio futuro lavorativo». Federica Angelini
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LETTORI detti e contraddetti
detti e contraddetti
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a cura di Fausto Piazza
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
SENTINELLE IN PIEDI E SATIRA/1 NO ALLA FISSITÀ IDEOLOGICA
#INSTARAVENNA
FOTOSEGNALAZIONE: DEGRADO ALLA ROCCA
Gentile Direttore, consultando la rivista Ravennaedintorni del 28 maggio, ho trovato la vignetta del signor Costantini sulle sentinelle in piedi. Non mi sembra satira, è più disprezzo. La fissità ideologica mi insospettisce sempre: è l'occasione buona per conoscere meglio le Sentinelle. Giorgio Rosini
SENTINELLE IN PIEDI E SATIRA/2 DISPREZZO PER LA VIGNETTA Gentile redazione, vi scrivo in merito alla vignetta di Costantini apparsa sul numero di R&D del 28 maggio, quella del cane che piscia sulle gambe dell' uomo che legge in piedi. Orbene potete riferire al sig. Costantini che il sottoscritto nutre un profondo disprezzo per quello che ha disegnato? Personalmente non mi piace quando vengono derise così le opinioni altrui come fa il sig. Costantini. Andrea Papetti Gentili signori Andrea e Giorgio, per quanto la cosa non trovi la vostra approvazione, si tratta appunto di satira. La vignetta settimanale di Gianluca Costantini è una vignetta satirica e la satira per definizione è fin quasi invitata anche ad andare oltre le righe. L’autore presumo leggerà da queste pagine il disprezzo nutrito da Andrea. Invece per quanto riguarda l’invito di Giorgio a conoscere meglio le Sentinelle, mi sento di suggerire al lettore di sfogliare il numero di R&D del 21 maggio: presentando la notizia dell’imminente iniziativa, abbiamo dato parola a una Sentinella ravennate, Mirko De Carli, coordinatore nazionale dei circoli “Voglio la mamma”. Anche a noi insospettisce la fissità ideologica e infatti abbiamo voluto ascoltare la posizione di chi è coinvolto in queste iniziative. E lì arriva il nostro dovere di cronisti. La satira invece è tutta un’altra cosa e va presa per quella che è.
Tra acqua e nuvole di @deprexara Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @deprexara e immortala una veduta della rarsena di città dalla testa del Candiano.
CORDOGLIO PER LA MORTE DI EMILIO MOLDUCCI Voglio ricordare con affetto e grandissima stima Emilio Molduccci. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo venti anni fa, nel 1994. Lui era segretario provinciale del Partito Popolare Italiano, io del Partito Democratico della Sinistra. Emilio suscitava rispetto. Non tanto per la differenza di età che c'era fra di noi ma perche' era una persona autorevole: ciò che diceva e faceva nasceva da principi solidissimi. Quello fu un anno cruciale per la nascita sul piano locale dell'alleanza fra i Popolari e i Democratici di Sinistra: l'anno successivo sarebbe nato l'Ulivo. Di quell'anno, in cui ci sentivamo e vedevamo praticamente ogni giorno, ricordo il suo rigore, le sue convinzioni
profonde, le comuni fatiche per avvicinare due mondi fino ed allora lontani e contrapposti a causa della guerra fredda. E poi la soddisfazione per i successi di un disegno politico che incontrava il consenso dell'elettorato, con Martinazzoli a Brescia e De Giovanni a Faenza. In quel frangente dell'impegno politico è maturata un’amicizia e una stima lunghe nel tempo, fino all'ultima volta che ho potuto abbracciarlo, a un incontro pubblico con Letta. Le cose importanti della nostra vita sono per me soprattutto le persone che ho incontrato,anche nel corso del mio impegno politico: Emilio Molducci è una persona che sono felice di avere incontrato. Lo dico con affetto in un momento di così grande dolore, ai famigliari. Il sindaco Fabrizio Matteucci
Pubblico qui solo un tre foto tra le circa quaranta inviate in redazione dal nostro lettore Enrico Bonfatti che rappresentano, come scrive, «un desolante catalogo di immagini relative al degrado della Rocca Brancaleone». A questo catalogo si deve aggiungere il fatto che alcuni giochi del parco della Rocca sono rotti da tempo, e quindi pericolosi per i bambini, come ci segnala invece Mauro Bertolino di Forza Italia. Ne approfitto poi per segnalare in questo spazio l’iniziativa del 5 giugno quando, dalle 10 alle 13, il liceo artistico farà la propria festa di fine anno alla Rocca proprio per tenere alta l’attenzione sulla necessità di difendere quello che viene definito come un bene comune per tutti i ravennati. Nell’occasione verranno presentati pubblicamente progetti di recupero realizzati dagli studenti.
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CULTURA
MUSICA
ROCK/1
Il ritorno di Radio Melody Il mercoledì incontri in spiaggia al Peter Pan: si parte con Benvegnù A cavallo tra il 1988 e il 1989 è stata, secondo i dati ufficiali, la radio più ascoltata della Romagna. Un’intera generazione è cresciuta con il suo rock alternativo, non certo facile da ascoltare ai tempi, senza neppure internet. Nata nel 1984, Radio Melody ha chiuso i battenti all’inizio degli anni novanta ma oggi si può dire che sia ufficialmente tornata. Ne abbiamo parlato con lo storico dj ravennate Luigi Bertaccini, tra i protagonisti di quella, e questa nuova, avventura. «Torniamo con la squadra originale (lo staff è formato, oltre che dallo stesso Bertaccini, anche da Magnus, Marco Turci, Antonio Fabbri, Matteo Bocca e Matteo Bosi, ndr), gli stessi che in quegli anni hanno dato vita al progetto, trasmettendo da una casa che sembrava quella di “Animal House”, a Cesena... Proponevamo una programmazione unica e anche grazie a Radio Melody mi piace pensare che si sia creata una generazione che poi in questi anni ha dato vita a locali e concerti di grande livello in giro per la Romagna». Negli anni novanta lo stop a causa di problemi economici e altri più legati invece alle vite delle persone coinvolte, oggi tutte sulla cinquantina e con ancora voglia di sperimentare. «Quasi tutti siamo rimasti in qualche modo nell’ambito musicale e abbiamo notato un grande entusiasmo, l’anno scorso, quando il marchio Radio Melody ha cominciato a circolare sui social network, anche solo inizialmente come celebrazione nostalgica... E così abbiamo deciso di provarci, siamo partiti con due feste all’Area Sismica di Ravaldino in Monte, a cui hanno partecipato complessivamente oltre cinquecento persone, il massimo che il locale potesse contenere». Sull’onda dell’entusiasmo Bertaccini e soci hanno deciso di riprendere il discorso interrotto, con l’ausilio delle nuove tecnologie. E così da settembre Radio Melody tornerà a trasmettere, su internet, all’interno dei palinsesti di Rimini Web Radio, con il quartier generale che sarà con tutta probabilità all’interno del Sidro, noto rock club di Savignano sul Rubicone. Nel frattempo, però, parte un vero e proprio tour («quasi un crowdfunding creativo») che vedrà Radio Melody per la Notte Rosa al bagno Caesar di Lido Adriano, ma già dal 10 giugno, tutti i mercoledì al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna con un progetto davvero inedito. «Inizieremo dalle 20 a trasmettere dal vivo sulla spiaggia – spiega Bertaccini – e poi dalle 22 inizieranno le interviste con ospiti sempre diversi, protagonisti della musica italiana, che saranno fisicamente al Peter Pan per rispondere alle nostre domande e a quelle del pubblico, che potrà interagire anche nei giorni precedenti tramite i social network. Gli artisti verranno per raccontare le loro storie, non saranno concerti, anche se ovviamente se qualcuno avrà voglia di portare con sé una chitarra, qualcosa potrà improvvisare. La colona sonora sarà piuttosto una scaletta di canzoni creata dagli stessi ospiti...». Il tutto davanti al pubblico presente, o da ascoltare live alla radio, sempre su Rimini Web, con le serate che diventeranno anche podcast scaricabili. Si parte il 10 giugno con il chitarrista e cantautore milanese Paolo Benvegnù, storico leader degli Scisma (tra le band di rock alternativo più importanti degli anni novanta italiani) e con alle spalle oltre dieci anni di carriera solista. Il 17 poi sarà la volta di una vera e propria icona del rock italiano, Massimo Zamboni, fondatore di band come CCCP E Csi. Il mese di giugno si concluderà il 24 con Vinsanto, progetto solista del faentino Bruno Orioli, già cantante dei Saluti da Saturno. Luca Manservisi
A sinistra Paolo Benvegnù. A destra l’attore hollywoodiano Elijah Wood (al centro) in una foto di Francesca Sara Cauli, impegnato come dj durante il festival Beaches Brew dell’Hana-Bi
ROCK/2
Dopo la star Elijah Wood, a Beaches Brew arrivano Viet Cong e Thee oh Sees È partita in grande stile, con migliaia di spettatori (tra cui centinaia di turisti provenienti dall’estero), la quarta edizione di Beaches Brew, il festival rock del bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna che nei suoi primi giorni è stato caratterizzato anche dalla presenza della star hollywoodiana Elijah Wood, noto soprattutto per la sua interpretazione dell’hobbit Frodo ne Il Signore degli Anelli. Wood si è esibito come dj e ne ha approfittato per vivere il festival (ma anche il mare e la città di Ravenna) per quattro giorni, nei quali si è prestato in maniera molto cordiale anche a posare per le foto di rito con gli spettatori e i fan. Il festival – dopo la giornata di festa del 2 giugno al molo di Marina – prosegue giovedì 4 e venerdì 5 giugno al bagno Hana-Bi. Il programma prevede per giovedì alcune band di punta della scena post-punk mondiale come i canadesi Ought e Viet Cong e i danesi Iceage e Yung. Ad aprire la serata (i concerti si terranno anche su un grande palco montato per l’occasione direttamente sulla spiaggia). Ad aprire la serata, dalle 19.50, il noise dei lombardi His Electro Blue Voice, mentre a mezzogiorno in centro a Ravenna, al Fargo Cafè, si terrà il concerto della cantautrice ravennate Francesca Morello, in arte Restless Yellow Flowers). Venerdì, a mezzogiorno al Fargo suonerà Derry (dei Clever Square), mentre l’ultima serata del festival partirà alle 19.35 all’Hana-Bi con i toscani Go!Zilla per proseguire con i francesi JC Satàn e alcuni esponenti di spicco della scena neopsichedelica americana: Wand, Mikal Cronin e Thee oh Sees.
ROCK/3 L’AMERICANO ROCKY VOTOLATO ALL’AUDITORIUM DI FUSIGNANO
ROCK/4
Dopo il successo di due anni fa, il cantautore americano Rocky Votolato ritorna in Italia per presentare il suo nuovo disco uscito in aprile “Hospital Handshakes” e il debutto di questo tour sarà all’Auditorium Corelli di Fusignano. L’appuntamento è per lunedì 8 maggio alle 21.30.
TRIBUTI LA BANDEANDRÉ ALLA
SAGRA DI
PONTE NUOVO
Domenica 7 giugno alle 21 alla sagra del centro sportivo di Ponte Nuovo, a Ravenna, la Bandeandré propone lo spettacolo “Caro Fabrizio...”, che ripercorre, anche seguendo un ordine cronologico, l’opera e la vita di Fabrizio De André.
EMERGENTI I RAVENNATI CRONICA NERA E IO&BOBBY AL BUKOWSKI Venerdì 5 giugno alle 21 alla Taverna Bukowski di Marina di Ravenna riprende la programmazione di Ravenna Duepuntozero dedicata alle band emergenti locali. Sul palco saliranno i ravennati Cronica Nera (rock-punk) e Io & Bobby (tra folk e demenziale).
The Last Internationale a Pinarella: garantiscono i Rage Against The Machine Sabato 6 giugno (ore 23) al Rock Planet di Pinarella di Cervia concerto della band americana The Last Internationale, della cantante e bassista Delila Paz (nella foto). Il loro album di debutto, dal titolo “We Will Reign” è stato prodotto da Brendan O’Brien e Tom Morello dei Rage Against The Machine e la stampa specializzata ne parla come un incontro fra Blondie e le Runaways, con accenti blues e punk, dai forti connotati politici e sociali.
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SPETTACOLO
CULTURA
RAVENNA FESTIVAL: L’INTERVISTA
«La musica, pericolosa come un amore» Nicola Piovani tra Dante e il suo lavoro coi più grandi registi: «Chi mi ha segnato di più? Costanzo» di Matteo Cavezzali
Ci sono melodie che rimangono impresse nella mente. Si insinuano in un angolo del subconscio e rimangono lì per riemergere improvvisamente, come portate del vento. Le note di Nicola Piovani hanno questo dono, ti entrano dentro insieme alle immagini di un film o di uno spettacolo e poi rimangono lì, e sono loro a decidere quando venirti a trovare, mentre cammini per strada la notte o quando sul treno il tuo sguardo si incanta guardando fuori dal finestrino. Anche per questo molti registi come Fellini, Monicelli, Tornatore e Benigni si sono innamorati del suo modo di comporre. Abbiamo parlato con Nicola Piovani (che porterà sabato 6 giugno al Pala De André la sua opera “La vita nuova”, dettagli nella pagina a fianco) di musica e di poesia. Ecco cosa ci ha raccontato. Per il Ravenna Festival musicherà le parole di Dante, è una impresa molto complessa. Quale alchimia sonora sta pensando per fare in modo che il testo non sovrasti la musica e che la musica non distolga l’attenzione da un testo così complesso? «Il canto vero e proprio, affidato al soprano, sarà riservato soltanto ai versi di una ballata e una canzone di Dante, comprese nel prosimetro Vita Nova, quelle rime cioè probabilmente destinate a questo. Nessun sonetto sarà invece cantato, perché la musicalità di quelle composizioni è perfettamente intoccabile: i sonetti saranno recitati dall’attore (Elio Germano, ndr) su sfondi musicali fissi, accordi coronati, sospensioni musicali che accompagneranno la struttura metrica, incastonando i versi e scandendo la sequenza delle due quartine e le due terzine. E poi la voce di soprano fungerà talvolta da strumento, vocalizzando. La musica strumentale invece condurrà da una poesia all’altra, interpretando con libertà emotiva il senso di questi magnifici testi».
“La musica è pericolosa”, si intitola il concerto che terrà al Festival, riprendendo il titolo del suo libro, in che senso per lei la musica è pericolosa? «È pericolosa come pericolose sono le bellezze della vita, quelle autentiche, che comportano sempre una quota di rischio, una scommessa esistenziale. Parlo delle bellezze di una scoperta scientifica sconvolgente: che ti mette di fronte al fatto che la terra gira, o all’esistenza dell’antimateria, o alla teoria delle stringhe, agli universi paralleli. O anche la bellezza dell’innamoramento adolescenziale - per me qualunque innamoramento è sempre adolescenziale - o lo stupore di fronte a una nuova musica seducente che può modificarti intimamente. Ricordo quando - facevo ancora le medie - scoprii la musica di Prokofiev, per la precisione il primo concerto per pianoforte e orchestra: ne rimasi sconvolto, cominciai a scoprire
che al mondo non esiste solo ciò che vediamo e sapevamo, ma anche la dimensione del mistero, al quale mistero la musica ci permette di avvicinarci un po’. La musica, quella scintilla che scocca quando ci meravigliamo per le meraviglie di una nuova partitura, o di una nuova canzone, quell’estasi che nasce quando le prime volte cominciamo a capire l’opera 110 di Beethoven; la musica vera insomma, è in grado di farci intravedere qualcosa in più della divinità che accompagna la nostra vita, dalla culla alla tomba». Che differenza c’è tra scrivere musica per il cinema e per il teatro? «Nel cinema la musica deve lavorare spesso in punta di piedi, agire a livello incosciente sullo spettatore che si concentra sulle immagini. Quando durante una proiezione ci scopriamo a dire “senti che bella musica” vuol dire che qualcosa narrativamente non funziona, il sonoro diventa una distrazione. E invece solo alla fine di un film ben musicato che ci rendiamo conto del carico emotivo che la musica può aver aggiunto. A teatro, al contrario, la musica deve avere, secondo me, il coraggio di presentarsi alla ribalta, di farsi sentire accanto agli attori, come un’attrice essa stessa. Naturalmente queste regole, che le ho espresso così di getto, sono piene di eccezioni». Ha lavorato con i più importanti registi: Fellini, Monicelli,
RAVENNA FESTIVAL: IL MAGAZINE
Ecco la rivista con tutti gli approfondimenti Presentata al Circolo dei Forestieri per la rassegna della cultura d’impresa di Confindustria Un folto pubblico – nella cornice del Circolo Ravennate e dei Forestieri, in particolare sintonia con il tema dantesco della edizione 2015 del Ravenna Festival – ha partecipato alla presentazione del Ravenna Festival Magazine, edita da Reclam. La rivista, pubblicazione ufficiale del Festival, ricca di immagini e servizi dedicati ai temi, agli eventi e ai protagosnisti del la manifestazione è stata illustrata e commentata, in occasione del primo evento della rassegna della cultura d’impresa di Confidustria dal vicepresidente dell’associazione impremditoriale Beppe Rossi, dall’editore Reclam e dai rappresentati della direzione del Ravenna Festival: il sovrintentende Antonio De Rosa e i condirettori artistici Franco Masotti e Angelo Nicastro. La pubblicazione, 120 pagine di articoli, interviste, retroscena e immagini sul Festival è pubblicata in 45mila copie, e diffusa gratuitamente, in questi giorni, nei luoghi pubblici di Ravenna, della provincia e delle ciità della Romagna.
11 giugno ore 20
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CULTURA Bellocchio, Benigni, Moretti, Tornatore... Come è lavorare con registi dalla personalità così forte, come intervengono sul risultato finale delle musiche? «Più il regista ha una forte personalità e meglio si lavora. I veri autori di cinema sanno trarre il meglio dai collaboratori, a me è successo così. Ma non bisogna confondere la personalità artistica col narcisismo, il regista che sa darti indicazioni illuminanti, e quello che fa capricci, chi è autentico e chi vuole dire la sua senza avere gran che da dire…» Quale film l’ha segnata di più nel suo modo di comporre? «In passato Salto nel vuoto di Marco Bellocchio. Recentemente Hungry heart di Saverio Costanzo: un lavoro che mi ha messo in contatto con un mio modo di esplorare musica e immagine che ignoravo. Ma anche L’olandese volante di John Stelling, un film di grandi mezzi, ma anche di grande libertà espressiva (se non ricordo male, andò malissimo)». Per concludere vorrei farle una domanda che mi ha sempre incuriosito. Che musica ascolta Nicola Piovani? «Mi viene di rispondere “tutti i generi di musica” come faccio spesso, ma è una risposta equivoca. Appena posso vado ai concerti sinfonici e da camera, o all’Opera. Qualche volta faccio viaggi apposta per andare al Comunale di Firenze, o al San Carlo. Quando sono all’estero approfitto per infilarmi nei teatri e negli auditorium. Per quel che riguarda la musica registrata, le posso fotografare cosa c’è in questo momento nella mia teca di Spotify: la quarta di Bruckner, un’antologia di Rufus Wainwright, Snob di Paolo Conte, una Valchiria diretta da Zubin Metha, La Rondine di Puccini, un’antologia di canzoni napoletane cantata da Salvatore Papaccio, un concerto live di Diana Krall, Brad Mehldau, Rubinstein che suona miracolosamente il concerto di Saint Seans, i Miserabili di Schoenberg (Claude-Michel, quello bravo), Los Nardos (una zarzuela), Daniele Silvestri, Nino Taranto (macchiette), Ligeti (Gran Macabre), A love supreme di Coltrane, Le anime morte di Alfred Schittke, Gerswin che suona Gerswin… Ma forse, la risposta giusta era: un po’ di tutto!». L’intervista integrale è pubblicata sul Ravenna Festival Magazine
SPETTACOLO
RAVENNA FESTIVAL: L’ANTEPRIMA
Dietro le quinte dell’opera di Guarnieri sul Paradiso
Foto di Silvia Lelli
È come un’illuminazione – nel senso di una rivelazione – assistere alla creazione dietro le quinte di un lavoro teatrale, di un’opera che parte da un tema più che impegnativo come il verso che chiude la Divina Commedia: «Amor che move il sole e l’altre stelle». Si tratta della video-opera firmata dal compositore Adriano Guarnieri, con la regia di Cristina Mazzavillani Muti, le scene di Ezio Antonelli, i video di Davide Broccoli e le luci di Vincent Longuemare, al debutto venerdi 5 giugno, per il Ravenna Festival 2015. Entrare nel teatro Alighieri, in una platea completamente al buio, rischiarata solo da immagini proiettate a fare da scena – mentre le voci della regista e quelle dei tecnici, si rincorrono e sovrappongono nella proposta di modifiche per rendere al meglio la sensazione di essere avvolti nei cieli del Paradiso – è davvero una sorprendente emozione. Sul palco emergono piramidi di veli protese verso l’alto e sulla loro sommità i cantanti a fare da congiunzione tra terra e cielo, tra realtà e l’impalpabile visionarietà dei cieli, con le loro voci che eseguono la musica scritta dal maestro Guarnieri. Tanti cieli di profondo azzurro che ruotano in continuazione ma lentamente per permettere di leggere le note “dipinte” dal maestro compositore e intravvedere, in secondo piano, quasi seminascoste da nuvole a volte più scure ed altre più chiare, i versi della prima stesura della Divina Commedia. Cristina è intenta nell’interpretazione della partitura cercando di congiungere le esigenze della musica con quelle della regia e della scenografia. Questo lavoro commissionato dal Ravenna Festival e coprodotto con il Festival dei Due Mondi di Spoleto va a concludere un’ideale trilogia di video-opere legate al
tema del divino e della spiritualità, insieme alle precedenti Pietra di Diaspro e Tenebræ, sempre firmate da Guarnieri. In un momento di pausa chiediamo a Cristina quali sono state le maggiori difficoltà nel realizzare questo lavoro: «È stato difficile pitturare le parole nell’astrazione. Tutto viene proiettato in un mondo impalpabile ma nel pulviscolo creato dall’effetto delle luci potremo intercettare i personaggi del Paradiso, dalla Vergine Madre a Beatrice, da Piccarda a Cunizza da Romano… Devo dire che sono molto coinvolta, completamente presa dal desiderio di portare sulla scena le emozioni che il Paradiso di Dante suscita in noi attraverso i suoi versi, anche se non è facile». Luce e musica, immagini dinamiche, visionarietà, sono questi gli elementi che possono trasportare il pubblico in un viaggio nell’ineffabile, nell’inesprimibile a parole, come ci dice Dante stesso: «…significar per verba non si porria». «La musica di Adriano Guarnieri – continua Cristina – che conclude con quest’opera la trilogia, è veramente grande interprete del tema; devo dire che Guarnieri ha superato se stesso, partendo dalla prima, Pietra di Diaspro, è andato in crescendo fino a raggiungere momenti di pura perfezione. È così che la musica supera ogni barriera e riesce ad esprimere quello che la parola e l’immagine non sempre riescono a fare». L’opera, diretta da Pietro Borgonovo alla testa del Mdi Ensemble – nato da una costola della Cherubini –, è eseguita anche da una sezione vocale con tre solisti e live electronics per la spazializzazione del suono a cura di Tempo Reale. Prima dell’esecuzione l’attore Gabriele Lavia leggerà alcuni versi del poema dantesco. Anna De Lutiis
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RAVENNA FESTIVAL: L’AGENDA GLI EVENTI DAL 4 ALL’11 GIUGNO Giovedì 4 giugno, ore 21, Pala De André. Orchestra del Maggio Fiorentino, direttore Zubin Mehta. Musiche di Beethoven, Wagner e Cajkovskij. Venerdì 5 giugno, ore 18, sala D’Attorre di Casa Melandri. Paolo Gallarati, docente, saggista e critico musicale, approfondisce la relazione tra testo e musica in Mozart presentando il suo saggio dal titolo “La forza delle parole. Mozart drammaturgo” (Einaudi). Venerdì 5 giugno, ore 20.30, teatro Alighieri. “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, video opera di Adriano Guarnieri per tre voci soliste, quintetto vocale, coro, ensemble strumentale, sette trombe e live electronics. Regia di Cristina Mazzavillani Muti (vedi articolo di questa pagina). Sabato 6 giugno, ore 21, Pala De André. “La Vita Nuova”, cantata per voce recitante, soprano e piccola orchestra di Nicola Piovani con Elio Germano voce recitante e Rosa Feola (soprano); Ensemble Aracoeli e strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana (vedi intervista a pagina 18). Domenica 7 giugno, ore 21, teatro Alighieri. Omaggio a Pierre Boulez per i suoi 90 anni: integrale dell’opera pianistica a cura di Pierre-Laurent Aimard e Tamara Stefanovich. Lunedì 8 giugno, ore 21, basilica di San Francesco. “Musica al tempo di Dante”, rime dantesche e ardimenti musicali tra il XIII e il XIV secolo con David Riondino (voce recitante) e l’ensemble laReverdie. Martedì 9 giugno, ore 21, teatro Alighieri. Omaggio a Dante attraverso i suo versi recitati da due voci ravennati, l’attore Ivano Marescotti e Franco Costantini. Musiche medievali e rinascimentali affidate all’ensamble La Rossignol. Giovedì 11 giugno, ore 21, Basilica di Sant'Apollinare Nuovo. “Lully, un fiorentino a Versailles”: “Te Deum” e “Dies Irae” di Giovanni Battista Lulli per soli, doppio coro e orchestra, con l’Orchestra Barocca “La Magnifica Comunità” Melodi Cantores, direttore Elena Sartori.
Cervia (RA)
Via G. di Vittorio, 5 tel: 0544 977144 orari: dal mart. al sab. 9:30/12:30 e 15.30/19:00 (ORARIO INVERNALE) domenica 16/19.30
Ravenna (zona Pala De Andrè) Via Medulino, 3 tel: 0544 455666 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso
Ravenna (zona Ponte Nuovo) Via Dismano, 118 A tel: 0544 470268 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso
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ARTE • LIBRI
CULTURA
L’INTERVISTA
LA BUSTINA DI MELPOMENE
Galliani e l’etica del disegno
a cura di Maria Giovanna Maioli
Il grande artista ospite all’Accademia per un incontro aperto alla città
Si era aperto con Plessi l'anno corrente all'Accademia di Belle Arti di Ravenna e si conclude con Omar Galliani, venerdì 5 giugno, indubitabilmente il disegnatore più virtuoso e conturbante del panorama artistico italiano. Il dialogo con i maestri non si può concludere solo con quello dei docenti, ma con l’apertura agli sguardi e alle mani di chi fa arte ai massimi livelli. La tensione pedagogica di Galliani è visibile non solo perché il maestro insegna all'Accademia di Carrara. È l’impatto della sua visione, la luce che emerge dalla linea nerissima che costruisce le figure di una bellezza evocativamente rinascimentale di un disegnatore che continua a peccare utilizzando il disegno come arma per ricomporre una bellezza dispersa e magica. Non a caso nel 2005 a Torino una sua opera dalle dimensioni sempre maestose (5x6,3 metri) è stata messa a confronto con il volto dell'angelo di Leonardo preparatorio per la Vergine delle Rocce. Artista che ha esposto in tutto il mondo, possiede una naturale indole a concedere tempo alle cose. Venerdì 5 giugno 2015 dalle 10 alle 21 studenti ed insegnanti invitano la città all' Open day per fare conoscere come si fa arte in Accademia e proporre la visita dei laboratori. Nel pomeriggio, alle 18, sarà presente l'artista Omar Galliani per un incontro con gli studenti e la città. Si è spesso parlato di tensione etica del suo lavoro. In che senso attribuisce questa definizione alle sue opere? «Etica è un termine desueto, ma per me fare un’opera è già qualcosa di eticamente responsabile. Dedicare sei mesi alla costruzione di una grande disegno interamente fatto a mano in questo mondo di velocità e di prontezza è già un’azione etica. Una scelta responsabile». Il disegno è spesso definito “preparatorio”: lo è per la pittura, lo è anche per il mosaico. Per lei invece è il risultato. È anche questa una forma di disfatta, come quella della splendida simmetria che ricerca in molte sue opere come inesauribile segreto? «È per me una resistenza anche in termini militari, è stare in una sorta di trincea. Tutto è militarmente costruito intorno all’economia dell’arte, quindi fare un disegno su un foglio con una funzione scientifica, analitica, impiegando tutto questo tempo è l’opera. L’opera finita è poi esagerata, imbarazzante, sembra annullare i processi tradizionali del fare artistico. I miei disegni arrivano a dimensioni che non sono quelli del disegno. Dico quindi resistenza militare in senso vero reale, è una scommessa». Chi sono i maestri? E i cattivi maestri? «I maestri sono quelli di sempre. Io uso bianco e nero, lavoro in bicromia, utilizzo il legno di pioppo, elementi basici del fare, il carbonio della matita. Non ci sono grandi esempi del passato, la mia memoria visiva, se devo dirne una, arriva a Caravaggio. O il meno conosciuto disegno di Seraut che arriva ai bordi, che non è ancorato al centro. Leonardo invece finisce i disegni, questo è sicuramente il principio cui mi aggrappo. Se pensiamo al contemporaneo in Italia De Dominicis, Longo tra gli americani. I cattivi maestri non ci sono: quelli sono eventualmente arruolati nel sistema e non me ne preoccupo». Quanto ruolo ha l'ispirazione e quanta la traspirazione, ovvero la fatica? «Un’idea originale può cambiare, però l’ispirazione è importante. Io lavoro sempre in verticale, impossibile stare seduto, sempre in piedi. Questo produce scariche sia fisiche che mentali. È una ginnastica. Il lavoro sublima l'idea, ma è fondamentale. Ritornando all'etica, è questo che intendo, l'idea del lavoro». Non disdegna neanche la sfida della tecnologia senza rinunciare a se stesso, come nell'opera dedicata al Correggio, realizzata per essere visualizzata da Google. «Le tecnologie non le disdegno per niente. Il mio lavoro spesso viene criticato perché sentito come visione edulcorata, che ricerca la bellezza, ma la contaminazione del contemporaneo è continua. Io sono della generazione di Blade Runner, quella che vive il day after in cui tutto si sovrappone. Sono una scheggia della storia che naviga ancora nel presente. Tutto è contemporaneo nel vero senso della parola. Ad esempio uso la fotografia che talvolta faccio io, ma spesso arriva per casualità. Un’immagine che arriva dall’effimero del web... fermarla e farla diventare contemplazione, è un’azione etica. Prendiamo ad esempio l'aspetto del volto, così spesso citato erroneamente come “ritratto”, nessuno in realtà lo è». Un consiglio per chi vuole fare l’artista oggi? «Non comprare troppe riviste d'arte contemporanea. Non basarsi sulle situazioni appariscenti del mondo dell’arte. Le differenze sono la qualità. Il mondo intorno è delirante, difficile trovare qualcosa che ci attiri a lungo, su cui valga la pensa soffermare troppo lo sguardo. Tutto si assomiglia. Ci sono anche bravi artisti, ma che non hanno pensato a dove stavano e dove sarebbero andati a finire. Cercare la diversità. Cercare non l'isolamento, ma la diversità sì». Elettra Stamboulis
AL MESE DI GIUGNO Giugno la falce in pugno. Chi semina in ottobre miete in giugno. Non v’è peggio stretta di quella della falce. Maggio fresco e giugno chiaro a chi empir vuole il granaro. Quando il grano ha la resta non vuol acqua sulla testa. Acqua di giugno rovina il mugnaio. Acqua di giugno rovina il mondo. Se a San Medardo o a San Gervasio piova, dopo quaranta dì rifà la prova. Giugno fruttaio. San Zaccaria, la giornata più lunga che ci sia. Se piove per San Barnabà l’uva bianca se ne va, se piove mattina e sera se ne va la bianca e la nera. Maggio e giugno erbette col grugno. Se mignola di giugno vacci col pugno. Di maggio ciliegie per assaggio, di giugno ciliegie a pugno. Per San Vito il merlo becca moglie e marito. Di giugno getta via il cuticugno, ma non lo impegnare che ti potrebbe abbisognare. Di maggio non ti fidare, di giugno fa’ quel che ti pare. Taglia il fieno quando il sole scotta. Bel lucciolaio bel granaio. Ai venti di maggio tutto spighito, ai venti di giugno secco transìto. Grande moscaio si riempie il granaio. Per San Paolino c’è il grano e manca il vino. La vigilia di San Giovanni piove tutti gli anni. San Giovanni non vuole inganni. Quando cantano le cicale, il cuculo smette di cantare. Quando canta la cicala, taglia taglia: al padrone il grano e al contadino la paglia. Quando cantano le cicale, tutti i bechi mettono l’ale. Quando cantano le cicale, vattene a lavorare col boccale. San Pietro è l’ultimo santo del freddo. Fino a San Pietro dagli dietro, da San Pietro in là lasciale andà (le api). (da Calendario dei proverbi, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1981)
AGENDA BALDINI E CAVINA AL BAR CENTRALE DI RUSSI, TRA FANTASIA E IRONIA
Il Bar Centrale di Russi organizza anche quest’anno, con la collaborazione di Eraldo Baldini e Vania Rivalta, un ciclo di incontri con autori, scrittori, sceneggiatori. Mercoledì 10 giugno alle 21.15 l’appuntamento, dal titolo “Tra fantasia e ironia”, è con i due autori ravennati più noti: Cristiano Cavina, con il suo La pizza per autodidatti (Marco y Marcos) ed Eraldo Baldini che presenterà la raccolta di racconti Fra l’Adriatico e il West, ed. Fernandel.
IL MISTERO DI FEDERICA, LA RAGAZZA DEL LAGO, RACCONTATO DALLO ZIO: ANTICIPAZIONE DI GIALLOLUNA NERONOTTE Serata di anteprima per GialloLuna Neronotte, il festival di letteratura che si svolge a settembre ma che moltiplica gli appuntamenti durante l’anno. In particolare, martedì 9 giugno alle 18 al Mariani Lifestyle di via Ponte Marino, in centro a Ravenna, si arricchisce della presentazione del libro Federica, la ragazza del lago con l’autore Massimo Mangiapelo. Si tratta di un romanzo autobiografico che narra la storia di Federica Mangiapelo, la ragazza trovata morta due anni fa, in circostanze non ancora chiarite, sulla riva del lago di Bracciano. La storia ha avuto un forte risalto a livello di cronaca nazionale ed è un romanzo autobiografico in quanto chi scrive l’opera è lo zio della vittima. Il papà di Federica è suo fratello L’incontro si aprirà infatti con la proiezione del video clip “Basta” con un brano inedito del cantautore Andrea Febo e con la partecipazione dell’attrice Vanessa Gravina, per la regia di Laura Rossi. Tra gli ospiti oltre al cantautore stesso e alla regista, anche il papà di Federica, Luigi Mangiapelo. In collaborazione con Linea Rosa e Librerie.Coop.
LA DRAMMATURGIA DI MOZART
E LA VIA ALLA FELICITÀ DI DOPPIO APPUNTAMENTO ALLA SALA D’ATTORRE
GAMBI:
Lo speciale martedì Romagna del 9 giugno alle 18 alla Sala D'Attorre verterà sulla capacità di capire e gestire le emozioni all'interno di un percorso di spiritualità con la presentazione del saggio del ravennate Paolo Gambi Smettila e sii felice, edito dalla Sperling & Kupfer. Venerdì 5 giugno, invece, il tradizionale incontro alle 18 vedrà protagonista Paolo Gallarati autore per Einaudi de La forza delle parole. Mozart drammaturgo.
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CULTURA
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FULMINI E SAETTE
NDL - NOTA DEL LETTORE
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Grossman tra archetipo e cliché di Federica Angelini
Al punto di partenza – Marina Romea VISIBILI E INVISIBILI
1992: una serie equilibrata e onesta, corale e solida di Francesco Della Torre
1992 (regia di Giuseppe Gagliardi, 2015) 1992 è una serie nata dall'idea del suo protagonista, Stefano Accorsi, e scritta dal ravennate Alessandro Fabbri e da Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo. La serie narra in dieci puntate le vicende dell'anno in cui “muore” la Prima Repubblica, nasce Tangentopoli e si gettano le basi per la cosiddetta Seconda Repubblica. La serie mixa personaggi esistenti ed eventi realmente accaduti, con vicende di pura fantasia. Non è la prima volta che, soprattutto in campo letterario, si parla della Storia con un taglio a metà tra la finzione e il reale, basti pensare ai romanzi di James Ellroy, o agli italianissimi Wu Ming con il meraviglioso 54 o al più popolare Romanzo Criminale, anch’esso diventato un serial di meritato successo. La trama gira attorno a un personaggio inventato, inserito però in una realtà ben nota: Leonardo Notte (un Accorsi perfettamente a suo agio), è un pubblicitario di successo, che lavora per Publitalia sotto la direzione di Marcello Dell'Utri, uno dei motori della parte reale della vicenda. Accanto a lui ci sono altri personaggi di fantasia: Bibi Mainaghi (Tea Falco, insopportabile con attenuanti) eredita un'azienda che le inchieste hanno messo in crisi; Veronica Castello (Miriam Leone, ex Miss Italia, in possesso quindi del phisique du role) è una showgirl disposta a tutto pur di entrare nel mondo dello spettacolo e Pietro Bosco (Guido Caprino, eccezionale), parlamentare della Lega Nord, poco istruito
48018 Faenza (RA) Via G. Verdi 27 Tel/Fax 0546.22051
Dal 1955 il caseificio SICLA porta in tavola tanta allegria, energia e sapori che si abbinano piacevolmente con tutti gli altri alimenti. Antipasti, primi, secondi e dolci: il formaggio è un alimento completo, ricco di energia che si combina con tutte le pietanze della cucina mediterranea, per una alimentazione equilibrata e moderna.
ma ancora puro, forse un po’ troppo. I perni della vicenda reale, oltre a Dell'Utri, sono costituiti da Antonio Di Pietro e da Gaetano Nobile, un democristiano di vecchia scuola, personaggio più “remixato” che di fantasia. Tutti e tre i motori della vicenda lo sono anche grazie ai loro grandi interpreti. 1992 non vuole essere né cinema di denuncia (come lo fu Tutti gli uomini del Presidente), e lo fa capire chiaramente mettendo in primo piano i suoi protagonisti immaginari, nè vuole tantomeno essere documentaristico o consegnare la chiave di qualche armadio con scheletri. L'Italia della svolta, delle (vane) speranze e del (finto) cambiamento fa da sfondo animato a tutte le storie raccontate; la sceneggiatura, che pure non vuole essere “politica”, non manca di assestare qualche colpo ed esprimere qualche lucida considerazione, spesso per bocca dei protagonisti non reali, o anche attraverso qualche indizio o cartellone di troppo. Quali considerazioni? Il suo essere un prodotto ibrido porta con sé molti pregi, perché dall'accurata analisi storica ci si prendono parecchie pause da sana fiction; quest’ultima spesso però mostra il lato debole, a causa di attori non sempre adeguati e a storie di tono decisamente diverso dalla cavalcata di Tangentopoli. Ma questo rappresenta soprattutto la forza di 1992, perché intrattenimento e Storia viaggiano a braccetto molto volentieri, con una linearità e un ritmo assolutamente perfetti, tanto da far passare le dieci puntate da un'ora ciascuna in un batter d’occhio. Un risultato equilibrato e onesto, corale e solido, ben orchestrato dalla regia di Gagliardi e dalle musiche di Boosta dei Subsonica. E le occasioni e le fonti per approfondire la Storia, ci sono.
Quando un autore come David Grossman viene in una città come Ravenna per parlare del suo ultimo libro, il minimo che si possa fare è leggerlo, il suddetto libro: Applausi a scena vuota (Mondadori). E scoprire così una messa in scena, cioé uno spettacolo di cabaret, che è metafora dell’esistenza e che durante il libro rinuncia al proprio livello simbolico per trasformare il teatro in un racconto di vita vissuta, ma che in realtà sappiamo essere fiction. Trattasi infatti di un’idea che Grossman ha coltivato per 25 anni prima di trovare la formula per poterne fare il nucleo di un romanzo: un bambino diretto al funerale di uno dei due genitori, senza sapere di quale. In un certo senso un gioco degli specchi tra narratore e lettore, tra attore e spettatore, per arrivare a raccontare una storia che mette in scena dilemmi famigliari, un pezzo importante della storia di Israele e il suo presente, ma anche temi universali quali la perdita, il lutto, la fine dell'innocenza, la difficoltà di comunicare. Grossman ha detto davanti al pubblico ravennate che quando costruisce un personaggio vi si cala completamente, che nel tratteggiarlo non pensa al livello simbolico ma pensa a dar vita a un essere umano e magari prende ispirazione da chi lo circonda. E tuttavia in questo libro, a tratti anche un po’ faticoso perché la scena sembra rallentare fino a fermarsi, percepiamo sì un’umanità autentica dei personaggi, ma soprattutto ne vediamo il loro valore quasi archetipico. Del resto, il tema stessa al centro del romanzo è totemico, il dilemma che prende la forma della colpa nel figlio che si trova a scegliere suo malgrado fra madre e padre. E se l’attore di cabaret ci strazia dal palco, il lettore è in bilico tra il pathos per un protagonista a tratti fastidioso e la vicinanza alla figura che ci appare quasi un’ancora di salvezza da quel profluvio di battute volgari: si tratta di uno spettatore invitato e voluto dal protagonista stesso, un giudice in pensione che ha perso l’amore della sua vita, e che nonostante all’inizio possa apparire un personaggio funzionale al cabarettista, acquista con l’andar delle pagine una sua tridimensionalità e profondità. Quasi a indicarci una possibile strada per non abbandonare il protagonista come hanno fatto tanti altri spettatori nel corso della serata lasciando una sala semivuota. Un libro doloroso, anche se infarcito di barzellette (più o meno divertenti, più o meno scontate, più o meno volgari) dove alcuni cliché (per esempio il comico che non fa ridere e passa dalla commedia crassa alla tragedia) superano il luogo comune per parlarci di modelli universali.
llo! e b è o il ciel con noi! o scopril Venerdì 5 e sabato 6 giugno
Martedì 9 giugno
Festival delle culture
Claudio Balella
Osservazione della volta stellata
Viaggio nel tempo:
Darsena di città - Almagià ingresso libero
le costellazioni fra passato e futuro
Domenica 7 giugno, dalle ore 15
Paolo Alfieri, Gianfranco Medri
Round Table 11, Club 41 I Bambini in festa manifestazione di beneficenza a favore di A.G.E.O.P.
Martedì 16 Nella vecchia fattoria...del cielo: animali e costellazioni
Martedì 23 Mauro Graziani: Inizia l'estate! Storie di stagioni
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Si consiglia la prenotazione
RAVENNA &DINTORNI 4/6 2015
22 CINEMACITY Ravenna
Programmazione dei film in sala
Subsonica Day In una foresta Specchio ven.: p.u. 20.30
Focus - Niente è come sembra di Glenn Ficarra, John Requa lun.: p.u. 20.30 (versione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
DA GIOVEDÌ 4 A MERCOLEDÌ 10 GIUGNO
Wolf Creek 2 La preda sei tu
giovedì
di Greg McLean mer.: 20.25-22.45
11 GIUGNO
APRE LA ROCCA BRANCALEONE
La risposta è nelle stelle
roccacinema OSPITE D’ONORE DELLA SERATA
con il film
di George Tillman jr fer.: 20.10-22.55; sab. e dom.: 17.25-20.10-22.55
SOLDATO SEMPLICE
PAOLO CEVOLI
proiezione ore 21.30
Le regole del caos
www.roccabrancaleonecinema.com
di Alan Rickman fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 17.45-20.20-22.45
fer. (escluso mar.): 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45
ROCCA BRANCALEONE RAVENNA
Youth - La giovinezza
Una storia sbagliata di Gianluca Maria Tavarelli fer.: 20.25-22.45; sab. e dom.: 17.35-20.25-22.45
sab. e dom.: 17.30-20.20-22.40
È arrivata mia figlia
La preda sei tu
Pitch Perfect 2
di Anna Muylaert fer. (escluso lun.): p.u. 21.20; sab. e dom.: 18.30-21.20
di Greg McLean mer.: 20.30-22.40
di Elizabeth Banks fer.: 20.25-22.50; sab. e dom.: 17.40-20.25-22.50
Accidental Love di David O. Russell fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 17.40-20.25-22.40
Youth - La giovinezza
Eisenstein in Messico (v.m. 14) di Peter Greenaway
di Paolo Sorrentino fer. (escluso mer.): 20.20-22.45; sab. e dom.: 17.30-20.20-22.45
di Paolo Sorrentino fer. (escluso ven.): 20.15-22.40; sab. e dom.: 15.10-17.35-20.15-22.40
Una tomba per le lucciole di Isao Takahata lun. e mar.: p.u. 21
La risposta è nelle stelle di George Tillman jr fer.: p.u. 21.35; sab. e dom.: 15-17.45-21.35
TOELETTATURA CANI E GATTI
CINEMA ITALIA Faenza Fury
di David Ayer gio., ven. e sab.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15
Le regole del caos di Alan Rickman fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.45-20.30-22.45
Bagni antiparassitari Bagni curativi Tosature - Stripping Tagli a forbice
Cake di Daniel Barnz mar.: p.u. 21 (versione in lingua originale)
CINEMA SARTI Faenza
È arrivata mia figlia di Anna Muylaert
Fury di David Ayer fer.: 20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45
Insidious 3 - L’inizio
GIUGNO E LUGLIO SCONTI DEL 10% Via Allende, 62 - Ravenna (di fronte al CinemaCity) Ingresso da via Gnani Info: 391.1882994 Valentina toelettaturabenessere@gmail.com
di Brad Bird fer.: 20.15-22.50; sab. e dom.: 17.35-20.15-22.50
Lousiana (The Other Side) (v.m. 14)
di Matteo Garrone fer. (escluso lun.): 20.15-22.55; sab. e dom.: 17.35-20.15-22.55
Mad Max: Fury Road di George Miller Proiezione in 2D fer. (escluso ven.): 20.20-22.50; sab. e dom.: 17.40-20.20-22.50
CINEMA JOLLY Ravenna
Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom. e mar.: 18.30-21
Insidious 3 - L’inizio di Leigh Whannell fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 17.40-20.30-22.45
CINEMA ASTORIA Ravenna La Boheme
di Giacomo Puccini, in diretta dal Royal Opera House di Londra mer.: p.u. 20.15
San Andreas di Brad Peyton Proiezione in 2D fer.: 20.20-22.40;
Fury
Tomorrowland
Il racconto dei racconti
fer.: 20.10-22.50; sab. e dom.: 17.30-20.10-22.50
fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.20-21.15
di David Ayer fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.35-21.15
Fury di David Ayer
di Leigh Whannell fer.: 20.40-22.40; sab. e dom.: 15.45-17.45-20.40-22.40
Sei vie per Santiago di Lydia B. Smith fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab. e dom.: 18.40-21.10
di Roberto Minervini fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 21.20 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)
San Andreas di Brad Peyton Proiezione in 2D fer.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.30-20.20-22.45
Pitch Perfect 2 di Elizabeth Banks gio. e ven.: 20.15-22.40; sab. e dom.: 17.55-20.15-22.40
Sei vie per Santiago
Pitza e datteri
di Lydia B. Smith fer.: p.u. 20; sab. e dom.: 16-20
di Fariborz Kamkari sab. e dom.: p.u. 18.30
Tomorrowland
fer. e sab.: p.u. 21.15; dom.: 18.30-21.15
CINEMA GULLIVER Il racconto dei racconti di Matteo Garrone gio., ven., dom. e lun.: p.u. 21
di Brad Bird
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet di Jean-Pierre Jeunet fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.40-21.15
Youth - La giovinezza
ogni martedì sera dalle 20.30
di Paolo Sorrentino fer. (escluso lun.): p.u. 21.30; sab. e dom.: 18.35-21.30
Il racconto dei racconti di Matteo Garrone fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.35-21.15
CINEDREAM Faenza
Subsonica Day In una foresta Specchio ven.: p.u. 20.30
Wolf Creek 2
IL SUBBUTEO AL LUCCIOLA DIVENTA
BEACHBUTEO
MARINA DI RAVENNA viale delle Nazioni, 40 INFO 0544530186 - 3475313967
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, tel. 320 9022548 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052
Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358
Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema di Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863
Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651
JUNIOR L’INIZIATIVA
LABORATORI/1 IKEBANA E ORTO DA ALLE TANTE LUNE
A San Pancrazio il festival della fiaba
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SPETTACOLO INCARTARE
Nello spazio Tante Lune di via Traversari, a Ravenna, è da qualche giorno possibile ammirare l’installazione botanica a cura di Immaginante. GiovedĂŹ 4 alle 17 si terrĂ un laboratorio con l’artista Arianna Sedioli per bambini dai 2 ai 6 anni sul tema dell’arte giapponese Ikebana, sulla sistemazione dei fiori recisi. GiovedĂŹ 18 giugno, invece, il laboratorio con l’artista sarĂ con Luigi Berardi dal titolo “In-carta l’ortoâ€? per bambini dai 4 ai 6 anni. Posti limitati. Info: 393 8292900.
LABORATORI/2 MOSAICO IN TOUR A “PUNTA ALL’ARTE�
Sabato 6 giugno dalle 14 alle 23 e domenica 7 giugno dalle 10 alle 20 negli spazi e nel parco del MusEt Museo Etnografico di San Pancrazio in via XVII Novembre n. 2, si svolgerà il Festival della Fiaba, a ingresso gratuito. Saranno due giornate di laboratori, letture, spettacoli, convegno, cibo, visite al museo e festa ispirate alle 133 fiabe, originali di San Pancrazio, raccolte da Ermanno Silvestroni, a cura di Eraldo Baldini e pubblicate da Longo Editore in 5 volumi. Per tutta la durata del festival si potrà accedere alla visita guidata gratuita del nuovo allestimento museale e all'esposizione delle fiabe vincitrici del premio "C'era una volta: voci nel tempo" realizzate dalle scuole della Provincia di Ravanna, si potrà fare merenda e consumare i semplici piatti della tradizione alla Cucina delle Fiabe, acquistare le pubblicazioni e i documentari realizzati dall'Associazione culturale La Grama, i nuovi cd audio con le narrazioni delle Fiabe di San Pancrazio e le pubblicazioni dell'Associazione Istituto Friedrich Schßrr. Tra gli appuntamenti, il CineLab, un laboratorio di cinema d’animazione(per bambini da 6 a 8 anni) e eisegnare le fiabe per gruppi di massimo 10 bambini da 6 a 10 anni o ancora laboratorio con i volontari del gruppo Viva Voce che narrano le fiabe di San Pancrazio o le lettrici volontarie del gruppo Jukebox narrano le fiabe di San Pancrazio. Tra gli appuntamenti clou del fittissimo programma, domenica alle 17.30 lo spettacolo teatrale di TCP Tanti Cosi Progetti Le fiabe di Romagna incontrano la fiaba italiana. Le prenotazioni ai laboratori (alcuni hanno un costo di 5 euro) si effettuano sul posto dall’apertura del festival. Per il programma completo: emamusei.ra.it.
Fino a settembre “Mosaico in tourâ€? toccherĂ gli stabilimenti balneari e le strutture turistiche della provincia di Ravenna, fino anche ai lidi ferraresi, con un centinaio di appuntamenti volti a svelare i segreti del mosaico. I corsi sono rivolti a gruppi di 12/15 persone: adulti, bambini, o adulti e bambini assieme e sono organizzate dall’associazione Il Cerbero. In particolare gli appuntamenti del 6 e 7 giugno si terranno a Punta Marina per la manifestazione “Punta all’arteâ€? mentre il 4 giugno saranno al Camping Marina di Lido Adriano. Informazioni dettagliate: 335 8151821, 3334317970.
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Manoviva, il Teatrobus arriva nella Bassa Romagna Sabato 6 giugno alle 18 a Cotignola, nell’ambito della CittĂ dei bambini, al parco Bacchettoni ci sarĂ lo spettacolo “Manovivaâ€? con il Teatrobus di Girovago e Rondella, un teatro mobile a 40 posti. Manoviva è uno spettacolo di teatro di figura: solo le mani raccontano, senza parole, accompagnate da due musicisti. Le mani si trasformano in due incredibili personaggi capaci di esibirsi in numeri di giocoleria e acrobatica. L'esibizione prevede tre repliche alle 18, alle 19.30 e alle 21. Lo spettacolo dura 20 minuti. L’ingresso è gratuito ed è possibile prenotare sul posto a partire dalle 17. Si tratta della prima tappa del Teatrobus nella Bassa Romagna: il mini tour proseguirĂ lunedĂŹ 8 giugno a Fusignano e mercoledĂŹ 10 giugno a Conselice.
TEMPO LIBERO
Torna la grande festa ai giardini L’evento tra sport e spettacolo nasce a scopo di beneficenza Domenica 7 giugno dalle 10.30 nei giardini pubblici di Ravenna in Viale Santi Baldini ci sarĂ la nona edizione de “I Bambini in Festaâ€? organizzata dalla Round Table 11 e il Club 41 in collaborazione con il Coni che in questo contesto festeggerĂ la giornata Nazionale dello Sport. Durante la giornata ci saranno il teatrino dei burattini, i giocolieri, la possibilitĂ fare un giro su dei pony, i trucca bimbi, il mago, pompieropoli, i go kart a pedali, i gonfiabili, il trenino elettrico che girerĂ per il parco, i clown, la possibilitĂ di ammirare le costellazioni all’interno del planetario e intrattenenti musicali dal vivo.
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I bambini e ragazzi potranno cimentarsi in varie discipline sportive, dal tiro con l’arco al basket, dal baseball al golf fino al calciobalilla e alle arti marziali. Durante tutta la giornata ci saranno stand per mangiare. Anche quest’anno, per il decimo anno, tutto il ricavato della manifestazione verrà interamente devoluto a favore dell’Associazione Ageop di Bologna (Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica), impegnata, da oltre vent'anni, nella lotta contro i tumori e le leucemie nell'infanzia. Ogni anno l’iniziativa richiama migliaia di famiglie.
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GUSTO NOTIZIE GOLOSE
COSE BUONE DI CASA
NUOVA GESTIONE PER LA STORICA OSTERIA DI PIAZZA NUOVA A BAGNACAVALLO
SUI NOSTRI SCAFFALI TROVI I PRODOTTI DELLE AZIENDE DI ROMAGNA ANDALINI (Ferrara) BOTTEGHE E MESTIERI (Castelbolognese) CENTRALE DEL LATTE DI CESENA CEVICO (Lugo) CLAI (faenza) DECO INDUSTRIE (Bagnacavallo) BORGO BUONO (Bagnacavallo) IL BUON PASTORE (S.Alberto) LA ROMAGNOLA BIO (Argenta) LA MATA (Solarolo) MADEL (Cotignola) NATURA NUOVA (Bagnacavallo) OROGEL (Cesena) PUCCI (Lugo) SICLA (Faenza) PANIFICIO TRE SPIGHE (Ravenna) ZENZERO CANDITO BISCOTTERIA NATURALE (Riolo Terme)
Lugo (RA) Corso Garibaldi 120 Tel. 0545 30793 - 389 6515160 centomaniemporio emporio.centomani@gmail.com ORARI: dal lunedì al sabato 7,30 - 19,30
Giovedì 4 giugno, alle 18.30, si terrà l’inaugurazione ufficiale della “nuova” Osteria di Piazza Nuova di Bagnacavallo. Lo storico locale, uno dei simboli dell’enogastronomia romagnola di qualità in uno dei luoghi più suggestivi della nostra regione, la cui gestione è affidata al Consorzio Vini di Romagna, ha una nuova conduzione. Grazie alla disposizione dell’intero locale riveduta nell’ambito della ristrutturazione operata, salvaguardando l’armonia del luogo e le sue peculiarità storicoarchitettoniche che ne fanno un ambiente accogliente, di charme, unico, il locale oggi si presenta con un numero di posti accresciuto negli spazi interni (ora 130) e nel solco della tradizione romagnola prosegue l’offerta di piatti tipici “di terra”, anche riletti con una nota di modernità; a questi si affianca ora anche un menù “di mare”. Il tutto accompagnato dai vini delle aziende aderenti al Consorzio Vini di Romagna.
Il clafoutis di albicocche, un dolce semplice e veloce di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Ecco un dolce semplice e veloce, da realizzare in poco tempo o non si ha molta voglia di cucinare, il clafoutis alle albicocche. Ingredienti: 7 albicocche non troppo mature e abbastanza grosse, 100 gr. di zucchero, 50 gr. di farina, 250 ml. di latte intero, 2 uova, una bustina di vanillina, un pizzico di sale, burro per imburrare lo stampo, zucchero per la copertura. Preparazione: prima di tutto serve uno stampo in porcellana (perché il dolce si porta direttamente in tavola), imburrato abbondantemente. In una ciotola mescolare (o nella ciotola dell'impastatrice) le uova, la farina, lo zucchero, la vanillina, un pizzico di sale e poi aggiungere il latte freddo. Lavare le albicocche e tagliarle a metà, togliere il nocciolo e sistemarle nello stampo, ricoprirle con la pastella e metterle in forno caldo (180gradi) per circa 40 minuti. Dopo 30 minuti spolverare la superficie con abbondante zucchero. Terminare la cottura. Aspettare 10 minuti e servire. Si può preparare anche con altra frutta come pesche, susine, ciliege... ma sempre denocciolate.
ACCIUGHE DEL CANTABRICO E ALTRE DELIZIE DI MARE IN ASSAGGIO CON SLOW FOOD AL MARIANI Acciughe del Cantabrico e altri prodotti di mare lavorati artigianalmente dalla Conservas Rueda (piccola impresa artigianale a conduzione familiare di Santonà – Cantabria) saranno protagonisti del’incontro della serie delle “Degustazioni in bottega” promosse dalla condotta Slow Food di Ravenna. L’appuntamento è per giovedì 4 giugno, alle 19, all’osteria del Mariani, Oltre alle acciughe saranno proposti polpo, cannolicchi e sardine. Di contorno al piatto asparago selvatico, carciofetta romanesca e radicchio rosso di Treviso. In abbinamento una birra del birrificio Gaetano Pasqui, lager chiara prodotta con una miscela di luppoli selvatici e autoctoni, malti biologici italiani al cento per cento. Costo della degustazione: 10 euro per i soci Slow Food, 13 per i non soci. Info e prenotazioni 335 375212, maurozanarini@gmail.com.
DEGUSTAZIONI SERATA CON CHAMPAGNE D’ECCELLENZA DA ALEX&PAUL Nuovo appuntamento con le degustazioni di ottimi vini e piatti gustosi al bar à vin Alex&Paul di Ravenna (via De Gasperi), che propone venerdì 5 giugno (a partire dalle 19.30) tre diversi assaggi in abbinamento di champagne di piccoli produttori ma di eccellente qualità. Vellutata di borlotti e verdure con cozze alla marinara e insalatina fresca con baccalà, calamaretti e crema di aceto al melogra abbinata a Champagne de Nauroy à Reims Brut Reserve; orzo perlato mantecato ai pistilli di zafferano con cipollotto e tagliata di filetto abbinato a Champagne Dericbourg Brut Cuveé De Reserve a Pierry; medaglioni di pescatrice con verdure fresche e salsa allo cChampagne Monmarthe “Secret de Famille” Brut Première Cru Ludes. Le prime due degustazioni 12 euro, 13 la terza. Tutte e tre, in forma ridotta, a 33 euro.
LO STAPPATO
Il Friulano 2013 di Scarbolo è mascolino ma tradisce femminilità di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Questa settimana assaggiamo un vino friulano. Lo propone l'azienda Scarbolo che si trova a Pavia di Udine. Il Friulano 2013 ottenuto da omonime uve si presenta all'olfatto con un naso pulito. Mascolino il carattere che tradisce una femminilità nascosta. Si sente la mancanza di dettaglio soprattutto al palato. È un “vino zen”, essenziale. Erbe aromatiche, mela, prugne selvatiche, ortiche e sfumature di rose bianche. In fondo polvere pirica. La bocca è minimale e ti abbandona un po' troppo velocemente. Un vino nel suo complesso buono su cui, però, bevendolo si sente la mancanza di qualcosa. Da abbinare a piatti di pesce.
INCARICHI ANGELA SCHIAVINA NOMINATA PRESIDENTE AICI La “nostra” Angela Schiavina, che da anni su queste pagine pubblica una seguitissima rubrica dedicata alla cucina domestica, per le sua esperienza e doti professionali è stata recentemente nominata presidente nazionale (per il prossimo trienno) dell’Aici, l’Associazione delle Insegnanti di Cucina Italiana. Congratulazioni da parte di tutta la nostra redazione.
Aperto tutti i giorni pranzo e cena Porto Corsini, via Baiona 310 - tel. 0544 447543
Bastava anche meno, ma a noi piace lavorare così
SALUTE
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GIOVANI
ANAGRAFE
Se a scuola arriva l’infermiera
I donatori di organi potranno dichiararlo sulla carta d’identità
Progetto innovativo agli istituti Morigia-Perdisa, Callegari e Olivetti Nell’ambito del progetto “La scuola promotrice della salute”, ai nastri di partenza e della prevista durata di un anno e mezzo, venerdì, 5 giugno, dalle 8.30 alle 16.30 nell’aula magna dell’istituto tecnico statale per geometri Morigia (via Marconi 6) è in programma una giornata di studio e approfondimento su “L’assistenza infermieristica nella scuola: bisogni, esperienze e sperimentazione”. Il progetto nel suo complesso ha la finalità di contribuire a migliorare la salute dei giovani tramite la sperimentazione di una modalità di integrazione del sistema scolastico con quello sanitario e con il sistema del volontariato e dell’associazionismo sanitario. È stato elaborato dal medico Giorgio Palazzi Rossi, che ne è il coordinatore, e da Riccarda Suprani, incaricata dal Nucleo Associativo di Ravenna, membro della Consociazione Nazionale Associazione Infermiere/i, soggetto capofila. Hanno contribuito alla sua elaborazione Antonio Grimaldi, dirigente scolastico degli istituti tecnici statali Perdisa, Morigia, Callegari e Olivetti (popolazione di 1.400 studenti) all’interno dei quali si svolge; Giovanna Piaia, assessora alla Sanità; Andrea Neri, direttore del distretto di Ravenna dell’Ausl
Un’aula di una scuola superiore. Foto di repertorio.
della Romagna. Viene realizzato grazie al sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e si articola nelle seguenti aree di intervento: coordinamento delle iniziative associazionistiche; assistenza psicologica; assistenza infermieristica; diffusione delle iniziative del movimento www.noino.org per la prevenzione della violenza di genere; educazione alla salute. «Non si tratta – commenta l’assessora Piaia - di un semplice programma di educazione e sen-
sibilizzazione ai temi della salute rivolto agli studenti, ma prevede l’organizzazione di un contesto di presenza muldisciplinare e multi professionale di operatori della salute dentro la scuola. È molto interessante, in particolare, la sperimentazione della presenza dell’infermiere scolastico, figura già attiva nei programmi di educazione sanitaria in altri paesi europei, della quale si parlerà appunto nella giornata di venerdì». Gli obiettivi della giornata di studio sono favorire la conoscen-
za dei determinanti della salute per i giovani, di conoscere la rete attuale delle risposte sanitarie e sociali e di conoscere esperienze internazionali di assistenza infermieristica nelle scuole. Questa area del progetto riveste un particolare carattere di sperimentazione poiché per la prima volta verrà inserito un infermiere all’interno degli istituti scolastici per leggere la presenza di specifici bisogni sanitari dei giovani e per collaborare alla definizione delle soluzioni.
ARIETE
BILANCIA
Giornate svogliate giovedì e venerdì, meglio aspettare il fine settimana per spostarsi ed imbastire nuovi contatti. I problemi più seri ci saranno con il partner: munitevi di attributi e non prendete impegni se non volete ritrovarvi intrappolati in un nido di vespe invece che d’amore.
Sarà perché festivo ma domenica si rivelerà la giornata migliore. Perfetta per andare al mare e fare nuove amicizie. Nei giorni successivi, l’umore tornerà ad abbaiare come il rottweiler di Frankestein. Solo più cattivo. Può darsi che ci siano ostacoli o rallentamenti, ma non azzannate i collaboratori.
SCORPIONE
TORO Nonostante Giove ancora dissonante, una Venere in sestile vi rende efficienti e propositivi in attesa di quei riscatti che vi attendono da agosto. Solo l’amore sarà più platonico che suino, il che non è sempre negativo, perché potrebbe essere l’occasione di farvi notare per la vostra simpatia.
Recuperare gli arretrati e le simpatie alienate sarà meno difficile che combattere gli inestetismi della cellulite. Ma domenica sarete come nuovi ed in armonia con il creato tutto, soprattutto se riuscirete a staccare la spina dai soliti impegni, più urticanti di un porcospino in letargo tra gli zebedei.
GEMELLI Poco sereni ed affettuosi, nel fine settimana sarete al centro di una babele di scontri e frizioni col partner ed in famiglia. Anche per colpa vostra. Sforzatevi di prestare più attenzione a ciò che vi viene detto anziché ragionare solo sul sesso degli angeli. E controllate il vostro saldo bancario.
CANCRO Contrattempi e ritardi vi fanno viaggiare in Frecciar(i)ssa giovedì e venerdì, rendendovi nervosi e piacevoli come una una colica renale. Non va meglio neppure in fatto di collegamento fra cuore e sudombelico, che risulta interrotto. Così fornicate senza amore, o amate senza fornicare. Passerà.
LEONE Andare al lavoro sarà piacevole quanto un foruncolo fra i glutei. E se nel fine settimana non ci sarà granché da fare i suini alla fin fine non vi importerà più di tanto. Le uscite in coguaro style non miglioreranno le cose. Calmatevi e non comportatevi come Salvini in visita in un campo rom.
SAGITTARIO
e t n a r o R i st e e r e m a c Affitta
VERGINE Marte e Mercurio dissonanti interferiscono sul vostro senso del dovere, anche in amore, specie se gli ormoni non fanno distinzioni tra amenità clandestine e fornicazioni ufficiali. Non confondete i problemi personali con quelli di chi vi circonda. Approfittate della domenica per svagarvi, da soli.
In occasione del 31 maggio, giornata per la donazione degli organi, gli assessori alle politiche sociali Giovanna Piaia e ai servizi demografici Massimo Cameliani hanno annunciato che sono in via di definizione le procedure che renderanno possibile registrare la volontà di donare i propri organi nella carta di identità. Il Comune aderisce così al progetto “Una Scelta In Comune” che prevede la facoltà da parte dei cittadini di registrare all'Anagrafe la propria dichiarazione di volontà per la donazione di organi. Il progetto è promosso congiuntamente dal Ministero della salute, dall'Associazione italiana Trapianti di fegato, Federsanità Anci. Negli ultimi anni le attività di trapianto sono incrementate grazie alla crescita delle donazioni, passando da 5,8 donatori effettivi per milione di popolazione (pmp) del 1992 ai 19,3 pmp nel 2014. «L'Italia dei trapianti ha fatto passi importanti negli ultimi vent'anno - sottolinea Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti - ; il nostro Paese è tra i primi posti in Europa per numero di donazioni e trapianti e detiene una leadership indiscussa nel campo della sicurezza e della qualità delle procedure e interventi. Ma la giornata europea serve a dire che c'è ancora molto da fare e che promuovere il consenso verso le donazioni deve essere un impegno costante e di tutti».
Contrattempi o un bisticcio con il partner o in famiglia vi faranno sclerare, ma non è il caso di appiccare il fuoco in casa e dare la colpa ai topi che hanno rosicchiato i contatti elettrici. State calmi e meditate. Neuroni e ormoni scarichi o non pervenuti. Ci sono sempre le passeggiate nella natura.
CAPRICORNO Sarà la primavera o l’opposizione di Venere, ma non riuscite ad ingranare, specie se partner e familiari vi richiamano alle piccole incombenze domestiche ed il capo vi affida più compiti e meno tempo. Se siete singles, in fatto di sex scegliete solo chi vi offre le giuste garanzie suine.
ACQUARIO Con la Luna nel segno nel fine settimana, potete rilassare gli zebedei sino ad ora impregnati di acido lattico. Si aprono prospettive interessanti di lavoro, d’amore e suine, soprattutto per chi dovrà avere a che fare con voi. Sarete espansivi, vivaci e stranamente cordiali col prossimo.
PESCI
Ravenna, Via Ravegnana 357 - 0544.401689
Con Marte e Mercurio dissonanti, fate attenzione alla vostra lingua, temporaneamente non collegata alla sfera cerebrale. State calmi e non azzannate i testicoli del partner se gli impegni sono troppi. Andrà meglio nel fine settimana, ma solo se in compagnia dei vostri cari e dei vostri hobby.
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
L’arte di creare un sorriso DENTI NUOVI IN UN’ORA (grazie al computer)
L’edentulia (mancanza di denti) interessa oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità, alle persone fra i 35 e i 44 anni mancano in media 12 denti, a quelle fra i 45 e i 65 anni ben 14 e agli over 65 addirittura 19, per un totale di 18% di persone senza uno o più denti. Entrare dal dentista senza denti e uscire, dopo una sola ora, con una protesi fissa su impianti, oggi è possibile grazie alle nuove tecnologie e a una nuova procedura chiamata “Teeth-in-anhour” (denti in un’ora). In pratica, si utilizza un programma informatico, che permette di progettare al computer tutto l’intervento chirurgico e conoscere, in maniera mirata, precisa e in anticipo, dove posizionare gli impianti. In seguito si va a costruire, prima dell'intervento, una protesi perfetta, che verrà poi applicata sugli impianti appena inseriti.
Una soluzione conveniente
Ridotta esigenza di innesti ossei
Riduzione del tempo di guarigione I tempi di trattamento si riducono perchè non è necessario attendere il tempo di guarigione fra l'intervento di implantologia All-on-four e il posizionamento della protesi. Siamo in grado di posizionare la protesi provvisoria, che ha il medesimo aspetto dei denti naturali, il giorno stesso, subito dopo l'intervento chirurgico; questo permette l’immediato ritorno ad una vita normale e, dopo un periodo di guarigione di qualche settimana, sarà possibile posizionare i denti definitivi.
Il trattamento di implantologia All-on-four consiste nel sostituire i denti mancanti con una protesi completa, supportata da soli quattro impianti dentali per ciascuna arcata. I costi sono ridotti poiché sono necessari meno impianti (All-on-four=tutto-su-quattro).
L’esclusiva soluzione di implantologia All-on-four garantisce inoltre maggior stabilità nell’osso. L’inclinazione particolare di due dei quattro impianti garantisce l’ancoraggio perfetto e sicuro dell’arcata sostitutiva senza dover ricorrere ad innesto osseo.
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 25 al 31 maggio 2015 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna
CENTRI ESTIVI DA LUNEDÌ 8 GIUGNO SI APRONO I CRE Uisp Ravenna inaugura, lunedì 8 giugno, i Centri estivi. L’offerta 2015 si arricchisce con il Centro Estivo “Giochi d’estate” che si terrà presso il campo sportivo in viale Manzoni 580 a Lido Adriano. La formula “Giochi d’estate” accontenta diverse esigenze: possibilità di effettuare solo mezza giornata senza pranzo, mezza giornata con pranzo, solo pomeriggio senza pranzo, solo pomeriggio con pranzo o giornata intera. Il Centro Estivo sarà di nove settimane, dalle 8.30 alle 18.30 con giochi, attività ludico-motorie, laboratori creativi, aiuto compiti e trasferimento al mare. Lunedì 8 giugno riparte, per il quarto anno consecutivo, “Una mattina di giochi”. Come ogni anno, il Centro estivo avrà sede al Campo Scuola e alla Piscina Comunale di via Falconieri a Ravenna per un totale di nove settimane. Si tratta di mezze giornate con la possibilità di pranzare composte da attività motorie, giochi all’aperto, laboratori e mini corso di nuoto. Novità 2015 saranno le uscite in città ogni mercoledì e interventi sportivi ogni settimana. Confermato anche il Camp Estivo di Ponte Nuovo presso via della Vigna. Il C.R.E. proseguirà fino al 17 luglio e sarà composto da giornate intere con formula parco o formula mare. Nel primo caso le giornate si alterneranno al parco con un’uscita facoltativa al parco acquatico Auai Auai di Lido Adriano; nel secondo caso le giornate al parco saranno alternate alle giornate al mare. Novità 2015 sarà il trasferimento del Centro Estivo in collina, precisamente a Talamello (RN). Per info: 0544 219724 o www.uisp.it/ravenna
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ASPPI Notizie
+ APERTURA DIURNA 8.30-19.30
PONGO
RAVENNA &DINTORNI 4/6 2015
Per le locazioni turistiche valgono le regole del Codice civile. Il canone è libero e, in mancanza di accordi diversi, sono a carico dell'inquilino solo le spese per piccole riparazioni nonché i consumi delle utenze, mentre il proprietario deve farsi carico di tutto il resto. Le locazioni turistiche debbono essere in forma scritta, anche se durano pochi giorni (Art. 1, comma 346, Legge n.311 30/12/2004). Se la durata del contratto supera il mese diviene necessaria la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate. Il canone è soggetto solo alle regole del mercato, ma da ricordare che il pagamento va fatto con mezzi tracciabili. Se si intende evitare che l'inquilino si stabilisca nell'immobile in pianta stabile, occorrerà ben specificare la limitatezza della durata del contratto, evitare rinnovi e non prevedere aggiornamenti dei canoni. L'inquilino ha il diritto di pretendere che la casa sia in condizione di ospitarlo senza disagi. Quindi, mobilio, elettrodomestici, impianti e corredi debbono essere adeguati alla bisogna. L’Emilia Romagna pone un limite massimo di sei mesi alla durata del contratto, ma altre regioni hanno tempi diversi: si sindacale sale a 12 mesi in Liguria e si Associazione piccoli proprietari scende ad una settimana in Ve- immobiliari neto. In Emilia Romagna ad un Ravenna V.le Galilei 81/83 singolo proprietario è vietato lo- tel. 0544 470102 care più di tre unità immobiliari fax 0544 470075 ad uso vacanze senza aprire info@asppi.ra.it partita Iva. Un'altra prescrizio- www.asppi.ra.it Via Cavour, 25 ne è quella che impone ai pro- Faenza tel. 0546 25807 prietari di segnalare al Comune faenza@asppi.ra.it l'intenzione di locare a fini turi- Lugo Via Manfredi, 41 stici. In genere è un'autocertifi- tel. 0545 33356 cazione e la mancata segnala- lugo@asppi.ra.it zione è sanzionata. In ogni caso SERVIZI AI SOCI anche per affittare a turisti è ne- - Gestione contratti di locazione cessaria la Certificazione enerlegale getica. Da ricordare che ad ogni -- Assistenza Consulenza condominiale ingresso c’è l’obbligo di denun- - Consulenza tecnica ciare alla Questura i dati delle - Consulenza fiscale persone alloggiate e va versata - Affitti e vendite da privato a privato l’imposta di soggiorno tramite bonifico bancario o direttamen- - Successioni Dal 1980 a Ravenna te al Comune.
CALCIO
BEACH TENNIS
Domenica 7 giugno allo stadio di Lugo Finali di Campionato a Marina Romea le finalissime di Serie A e Serie B Tempo di finali per il calcio Uisp della Romagna, il campionato territoriale romagnolo che comprende i Comitati di Ravenna, Lugo, Faenza e Imola è arrivato al suo ultimo atto. Le finali della Serie A e della Serie B sono in programma domenica 7 giugno allo stadio Muccinelli di Lugo, mentre la finale di serie C ha già avuto il suo epilogo giovedì 28 maggio a S. Pietro in Trento. Domenica 7 giugno si inizierà a giocare alle 16 con la finale di serie B fra Fc Grillo - Amorino S. Lucia. Seguirà alle18 quella di Serie A tutta lughese fra Bar Amatori Stuoie - Ac Bizzuno. La serie C ha visto l’unica compagine ravennate in finale, si tratta dell’Audace di S. Pietro in Trento che è uscita vincitrice per 2 a 0 sull’Amatori Traversara grazie alle reti di Zec Adis e Alan Assirelli. Le finaliste di serie A sono state decise nelle due semifinali disputate nelle serate di lunedì 25 e martedì 26 maggio. La prima squadra ad accedere alla finalissima del 7 giugno è stata, in ordine di tempo, la formazione di Stuoie che lunedì ha superato l’Ac San Potito per 4-1 ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sullo 0-0. Protagonista di questa sfida il portiere rossoblu Yuri Gadoni autore di due parate decisive nella lotteria finale dei rigori. Il nome della seconda finalista è giunto invece nella serata di martedì quando l’Ac Bizzuno ha avuto la meglio per 3-1 sulla Pol. Raggisolaris al termine di una partita che ha visto la squadra della frazione lughese sempre avanti e capace di controllare il match con grande accortezza. Per quanto riguarda invece la Serie B ad affrontarsi saranno Fc Grillo Asd e Pol. Arci Amorino S. Lucia. I primi hanno superato ai calci di rigore, al termine di una gara intensissima terminata nei tempi regolamentari sul 3-3, l’Asd Ulisse & Penelope, mentre l’Amorino ha regolato per 2-1 l’Asd Bizantina grazie ad una doppietta di Diallo.
Dopo il maltempo di domenica 24 maggio e il corretto posticipo, il Beach Tennis Uisp organizzato dai Comitati di Lugo, Ravenna e ImolaFaenza può avere il suo epilogo. Pochi giorni al grande evento che, come ogni anno, chiuderà la stagione invernale del Campionato Uisp a squadre. L’annata sportiva 2014-15 indoor delle racchette sulla sabbia si chiuderà infatti domenica 7 giugno 2015 ed ancora una volta teatro delle finali di tutte le manifestazioni Uisp saranno i campi del Bagno Marisa, noto stabilimento balneare di Marina Romea, che metterà a disposizione degli appassionati 16 campi di gioco. Appuntamento per le finali di Serie A e Serie B della 12esima edizione del Campionato Romagnolo, Serie A e Serie B del Campionato Over 45, le finali del Campionato Misto e la consegna del Memorial 2015 “Luca Mazzoni”. Per quanto riguarda il Campionato Romagnolo alla manifestazione prenderanno parte 23 formazioni, delle quali 12 di Serie A e 11 di Serie B. A queste si aggiungeranno 12 squadre del Campionato Over 45, ovvero 8 di Serie A e 4 di Serie B, e 6 squadre del Campionato Misto. Un totale di 41 formazioni per oltre 200 giocatori impegnati, ai quali si aggiungeranno familiari ed amici che affolleranno la spiaggia del litorale ravennate dal primo mattino sino a tarda sera. Al termine di tutte le finali, la tradizionale “Festa del Racchettone” con buffet e musica per chiudere in allegria una lunga giornata di sport.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 5 giugno 2015
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