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Settimanale di informazione FREEPRESS

Giovedì 4 dicembre 2014 n.608

RAVENNA&DINTORNI

PROSECCO SUPERIORE D.O.C.G. CONEGLIANO VALDOBBIADENE

FORZA DIGITALE DALLE STAMPANTI 3D ALLA BANDA ULTRALARGA: IL TERRITORIO ALLA PRESE CON L’INNOVAZIONE da pagina 10

LA SFIDA

a pagina 5

In Siberia per correre la maratona glaciale

Piazza Paul Harris, 21 - Ravenna Tel. 0544 590701 www.projectservicesnc.com

POLITICA

a pagina 6

OPERA

a pagina 19

La Shoah tra scuola e teatro

Un ravennate tra i pochi italiani alla gara più fredda del mondo

INTERVISTA/1

ANNIVERSARIO

Ermanna Montanari e la sua Suu

a pagina 6

I 70 anni della Liberazione della città dal fascismo

te n e m a Prossimorante R i st e re e m a c Affitta Ravenna, Via Ravegnana 357 - 0544.401689

ALO G E R 14 E E ID tale 20

Caos M5s, parla il capogruppo Vandini

INTERVISTA/2

a pagina 20

Per i tuoi regali di Natale, tante idee utili e divertenti per tutte le tasche!

da pagina 21

Fanny&Alexander e l’educazione

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• Redazione tel 0544 271068 • redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 • info@reclam.ra.it

GIO 0,08 PIA OM€AG COPrezzo

IL LABIRINTO DEL GUSTO

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Piatti ricercati e di qualità, che stupiscono dall’entrée al dolce Nel locale di via Mentana, in centro a Ravenna, la tradizione mediterranea viene coniugata alle moderne tecniche culinarie, per un menù tutto da degustare in una romantica atmosfera stile provenzale Piatti curati nei minimi dettagli, dove la tradizione mediterranea viene esaltata dalle moderne tecniche di cucina con estro e creatività, in un ambiente intimo, accogliente e familiare. Questo è il biglietto da visita del ristorante Il Labirinto del Gusto di via Mentana a Ravenna. Aperto lo scorso 17 settembre, la gestione del locale è affidata alla giovane coppia formata da Luca Abbondanza e Loretta Barlatti. Il primo ha maturato una lunga esperienza nel settore, in quanto proveniente da una famiglia di albergatori e ristoratori. Già durante gli anni della scuola alberghiera, si è appassionato alla cucina e ha iniziato a lavorare in diversi ambienti per crescere professionalmente e sperimentare, continuando sempre a seguire corsi ad hoc. La seconda ha invece sviluppato brillanti doti comunicative e di relazione con la clientela, nell’ambito di varie attività commerciali. Insieme hanno deciso di affrontare, con entusiasmo e convinzione, questa nuova emozionante sfida, dividendosi i compiti: Luca in cucina insieme a un altro cuoco, Loretta in sala con il giovane professionista Manuel. Appena si entra nel locale, si resta subito colpiti dall’atmosfera calda e rilassante della sala principale con arredi e decori in romantico stile provenzale. Il bianco è il colore dominante, nei mobili, nelle sedie e nei tavoli, che ben contrasta con il parquet, le tovaglie e alcuni tessuti grigio tortora. A impreziosire e ingentilire l’ambiente ci sono anche le tende chiare, le lampade e abatjour con luci soffuse, i cuscini, le candele. Andando oltre la sala principale,

si arriva a una appartata saletta, l’ideale anche per cene e feste private, tipo compleanni, anniversari e anche matrimoni. Il menù alla carta è rinnovato ogni mese e mezzo e offre una selezione di piatti, che tengono conto della stagionalità dei prodotti, oltre ad alcune proposte del giorno. «Una particolarità – afferma Luca Abbondanza – risiede nel fatto che offriamo tre proposte per antipasti, primi e secondi: non solo carne e pesce, ma anche il vegetariano, tenendo conto delle crescenti richieste in tal senso. I piatti sono ricercati e di qualità, in grado di stupire dall’entrée al dolce. La sensazione che ci piace lasciare ai nostri clienti è di aver provato qualcosa di diverso e di aver passato una piacevole serata». Fra gli antipasti, ottimi sono i gamberi in tempura con verdure in agrodolce e salsa di soia o le crocchette di baccalà con purea di carciofi e profumo di limone, così come il tortino vegetariano di zucca con fonduta di fossa e ristretto di balsamico. Tra i primi, riscuotono molto successo il risotto mantecato all’astice con crema di zucca e bollicine al prosecco, i garganelli con ragù di faraona e cuore di carciofo e i cannelloni di farina di castagna con patate e porcini al profumo di tartufo. Per secondo, chi ama il pesce può scegliere la scaloppa di salmone scozzese e capesante rosolate con melone bianco invernale e salsa al lemongrass, mentre chi predilige la carne può sperimentare il gulash all’ungherese cotto a bassa temperatura e servito con crema di polenta, o optare per un più tradizionale cosciotto di agnello arrostito su

pavé di patate e salsa al Sangiovese con erbe aromatiche. Interessanti anche le proposte vegetariane che prevedono, ad esempio, lo strudel alle verdure con mozzarella in carrozza e salsa piccante. I dolci sono rigorosamente fatti in casa: da provare il gustoso semifreddo allo squacquerone con crumble di amaretti, fichi caramellati e saba. «In cucina ci piace utilizzare anche le nuove tecnologie – aggiunge Abbondanza –. Per esempio, facciamo i gelati con una macchina speciale che crea sorbetti senza latte, solo con frutta e zucchero, per raggiungere il picco del sapore. Così come abbiamo un macchinario per realizzare ottimo zucchero filato. Ci piacciono anche le cotture sottovuoto, mentre prossimamente utilizzeremo l’azoto liquido per fare gelati da succhi senza il sapore del ghiaccio». Il Labirinto del Gusto è aperto tutte le sere, tranne il lunedì, mentre il sabato, la domenica e i festivi anche a mezzogiorno (con apertura straordinaria su richiesta).

APERTO

RAVENNA centro storico via Mentana, 23 telefono 0544 1824017 cellulare 391 4656462 e-mail abboluca79@gmail.com

dalle 19:30 alle 24:00 sabato domenica festivi anche a pranzo

Cucina di pesce Piatti di carne della tradizione rivisitati Proposte vegetariane Cantina con vini nazionali e internazionali

CHIUSO il lunedì

OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

Ravenna è la provincia dove si vive meglio. O no?

di Gianluca Costantini

Dopo il Sole24Ore e Muti Presidente... di Moldenke

di Luca Manservisi

Si potrà anche far finta di nulla e dire che sono solo statistiche fini a se stesse, ma che la provincia di Ravenna sia finita per la prima volta nella storia in testa alla classifica per antonomasia, quella di fine anno del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia, da queste parti non può che essere davvero una notizia con la n maiuscola. Poi c’è da interpretarla. E ci hanno pensato un po’ tutti, naturalmente. In primis lo stesso giornalista del quotidiano economico, che ha cavalcato un presunto collegamento con il percorso di Ravenna2019, sposato entusiasticamente naturalmente da tutta quella parte della città legata alla candidatura a Capitale della cultura per una sorta di rivendicazione dei propri meriti dopo la sconfitta e le polemiche che ne sono seguite. In realtà, obiettivamente, il merito di questo storico primo posto non può essere attribuito a Ravenna2019. Perché la classifica prende in esame parametri definiti, oggettivi, e basterebbe leggerla con un minimo di attenzione per capire che Ravenna ha vinto grazie agli ospedali, agli asili, alla velocità della giustizia e all’indice di giovinezza della sua popolazione, indietreggiando invece leggermente per esempio nel tempo libero. Non che Ravenna2019 non abbia contribuito a cambiare l'aria che si respira in città, a creare fermenti, a fare sistema, qui lo abbiamo sempre detto. Ma la classifica è un’altra cosa (e oltretutto tiene conto, è bene ripeterlo, dell'intera provincia, senza specificare quali città abbiano contribuito maggiormente, tra il capoluogo, Faenza, Cervia, Lugo o Bagnacavallo, per esempio) e usarla come vessillo potrebbe essere controproducente. Già, perché se da un lato c’è il 2019 e quello che gli gira attorno, dall’altro ci sono tutti quei cittadini, politici, imprenditori, che al bar come sui social network reagiscono alla notizia parlando di buche e del 103esimo posto nella particolare graduatoria dell’ordine pubblico. Che definiscono la classifica una barzelletta o ancor peggio parlano di complotti di Confindustria, Pd o massoneria. Che si vive bene solo in Trentino. Ancora fazioni, tifoserie contrapposte. Come capita spesso in politica. Sarebbe bello invece esistessero solo allo stadio e per una volta mettere da parte le bandiere, limitandosi magari a fare del proprio meglio per rendere la città migliore. Anche solo viverla, abbandonare il divano o il centro commerciale per scendere in piazza, partecipare (visto che di cose qui per fortuna ne succedono tante, checché ne dica qualcuno), informarsi o semplicemente sorridere. Che la qualità della vita è un po’ tutto questo, più che i numeri del Sole24Ore.

Da qualche parte, dove si decide veramente il futuro dell’umanità.

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 608

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Fabrizio Cilindro, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

RISTORANTE ROSSOCORSA

INFOPROM

Gusta la magia del Natale

persona e sarà possibile richiedere anche i menù bimbi del ristorante a partire da 7 euro. Solamente 32 posti disponibili per gustare la magia del Natale. Prenotazione obbligatoria entro il 19 Dicembre.

Un menù che coniuga tradizione ed innovazione a cura dello Chef Matteo Bellini Ravenna. Giovedì 25 Dicembre, pranzo di Natale al Rossocorsa. Un’occasione imperdibile per gustare assieme ai propri cari un menù speciale nato dalla creatività dello Chef Matteo Bellini. Il pranzo inizierà con una entrée di benvenuto, per continuare con un antipasto tipico del Veneto, zona d’origine dello Chef, ovvero crema di polenta con funghi porcini e scaglie di pecorino di fossa.

Seguirà un flan di Parmigiano Reggiano 72 mesi su vellutata di rape rosse e julienne di speck d’anatra. Il primo piatto, ovvero cappelletti in consommè di pernice allo zafferano sarà il filo conduttore di un menù che unirà tradizione ed innovazione. Il secondo, la guancia di bovino piemontese brasata, oramai un grande classico del ristorante, sarà per l’occasione accompagnata da un purè di castagne.

«A Ravenna sono degli ossi duri. Dobbiamo fare di meglio. Maledetta quella volta che abbiamo scelto Matera». «Ma come, adesso li abbiamo fatti diventare capitale italiana della cultura». «Maddai, non ci sono cascati, lo sanno anche loro che è una cagata pazzesca». «Però, insomma, abbiamo fatto quella chiamata, ecco, ti ricordi? Sono finiti al primo posto sul Sole24Ore!» «Nisba, continuano a lamentarsi. Pare che qualcuno vorrebbe avere una qualità della vita ancora migliore, maledetti». «Ma come, hanno i migliori ospedali!» «Però anche un’infermiera che uccide i pazienti» «Però, insomma, ci sono tanti asili...». «Ma in uno picchiavano i bambini diobono, gli facevano mangiare il loro vomito» «E allora se continuassimo a portare avanti quella storia di Muti Presidente della Repubblica? Eh? In fondo è uno dei loro no?» «Boh, mi pare complicato anche per noi». «Ci sono! Dante! Facciamola Capitale del mondo delle celebrazioni dantesche!». «E poi Firenze? Chi li sente i fiorentini?» «Ma ci sarà pure qualcosa che li possa fare felici, che so, il Ravenna Calcio in serie A?» «Ma se ci vanno due gatti allo stadio...». «L’Iper cazzarola? Raddoppiamolo dal giorno alla notte!» «Suonerebbe sospetto, e c’è già il progetto». «Allora facciamola la Capitale dell’Europa del Sud degli aperitivi!» «Interessante, continua...» «Ecco, mi immagino la città come un grande bar fighetto a cielo aperto, con spritz a 10 euro, buffet di merda scaldato al micro-onde, vascorossi a palla e magari, il colpo di genio, un unico grande dehor che la racchiuda completamente». «E con la Soprintendente come facciamo? Quella non li vuole i dehor». «Basta non dirglielo, non l’ho mai vista in giro per Ravenna». «Dico che potrebbe funzionare. Gli operatori del centro sarebbero contenti» «E verrebbero anche da fuori, da San Potito, forse anche da Conselice». «Pensa a un logo. Mettici del mosaico».

Il pranzo terminerà in dolcezza con il predessert, il panettone Loison con crema al mascarpone e tartare di datteri e la piccola pasticceria natalizia. Pane, focacce fatte in casa, acqua e caffè saranno compresi. L’intero menù avrà un costo di 40 euro a

Ravenna, via Trieste 235 [dietro il Cinema Astoria] www.rossocorsa.ra.it info@rossocorsa.ra.it Tel.: 0544 1673706

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

SOCIETÀ A destra i due viaggiatori con un canguro, in Australia. A sinistra una scena di vita in Thailandia

IL GIRO DEL MONDO MARCO E GIOVANNI VERSO CAMBOGIA, VIETNAM E LAOS Il Magio Bike Tour che Ravenna&Dintorni sta seguendo da vicino ospitando i reportage sul giornale e sul nostro sito internet è partito nel febbraio del 2013 da Ravenna. Due giovani cicloturisti ravennati, Marco Meini e Giovanni Gondolini, sono partiti in sella alle loro biciclette con l’intenzione di compiere un vero e proprio giro del mondo tra i cinque continenti in cinque anni. Attraversata l’Europa e l’Asia, i due hanno trascorso quasi tutto il 2014 in Australia (10 mesi e 9mila chilometri percorsi) per poi ritornare in Thailandia prima e ora in direzione Cambogia, Vietnam e Laos. Qui a fianco due brevi articoli di Giovanni Gondolini che sono un omaggio all’Indocina e all’Australia che hanno appena lasciato.

MAGIO BIKE TOUR/1

MAGIO BIKE TOUR/2

Ritorno in Indocina, dove la vita scorre ancora lenta

Un omaggio all’Australia Quando vivere è un gioco

Un uomo cammina scalzo fra le strade di Pai in mezzo ai monti della Thailandia del Nord. Si avvicina salutandomi gentilmente, ha un cesto in legno pieno di riso bianco, mango e uova. Non ha fretta di vendere, sembra che il suo bioritmo regolato dal sole e dal canto dei galli mattutini si muova più calmo, come se tutta la giornata fosse una lunga meditazione yoga. Mi indica la strada per scoprire il suo villaggio, costeggio il fiume camminando sull'argine basso e un mulino ad acqua in bamboo taglia l'orizzonte. Il suo costante roteare lento e circolare sembra in sintonia con i lavoratori dei campi alle sue spalle. Seduto dietro una siepe osservo questi uomini ricurvi, intenti a lavorare in una preziosa risaia, sostentamento di tutta la comunità. Lavorano in tanti, senza trattori, con un falcetto in mano e un cappello a cono in testa, il loro movimento a inarcare la schiena è ritmico e se fosse una musica sarebbe un Adagio di un pianista, senza crescendo, senza tamburi, senza sorprese. Poco più in alto sul colle, a proteggere questi incredibili e umili agricoltori, vigila il tempio. Lo sguardo dei monaci è saggio, la loro fede sembra sincera, intonano un canto, quasi un mantra ripetuto mentre camminano uniti ma solitari attorno al monastero. Scendo la scalinata, due cani si accoppiano liberi, un vecchio dorme su una sedia, una bimba gioca con un gatto là dove alcuni muratori miscelano l'acqua al cemento, pala dopo pala, mattone dopo mattone. Ci vorrà del tempo per costruire questa casa, per essiccare questo riso, per scoprire i segreti di questa fede, ma d'altronde se lo facessero più veloce, sarebbero più felici?

L’autore dei due pezzi pubblicati in questa pagina, Giovanni Gondolini, in una foto scattata in Australia

Vigne fino a che lo sguardo ne ha voglia, nell'ultimo filare fra grappoli acerbi il sole scende, lento, arancione, sfinito. Cammino scalzo e timoroso fra erbe alte e animate, cerco una fotografia o forse un profumo. Un pappagallo bianco con la coda gialla mi danza davanti, una lucertola incalza un coniglio, il puzzo di un canguro morto arriva da lontano ma non vince l'odore mentolato degli eucalipti che regalano ombra tra una vigna e l'altra. Io nudo, in questa natura ricca, in questa terra modellata bene dall'uomo, trovo nell'ultimo pensiero della giornata un attimo di quiete. Gli amici mi aspettano dietro l'angolo con un bicchiere di vino, una pietanza nel piatto, una battuta pronta. Sono vivo, vivissimo, i miei pori sudati assorbono tutto e tutto lasciano scivolare. Vivere mi sembra un grande gioco a cui non voglio rinunciare mai.

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IL NUOVO MENSILE DI CULTURA E SPETTACOLO per la Romagna e Dintorni

SOCIETĂ&#x20AC;

LA CURIOSITĂ&#x20AC;

In Siberia per la maratona di ghiaccio Un ravennate alla corsa piĂš fredda del mondo. ÂŤLo faccio per poterlo raccontare a mia figlia...Âť Gli organizzatori ne fanno naturalmente un vanto: â&#x20AC;&#x153;la corsa piĂš fredda del mondoâ&#x20AC;?, scrivono. E in effetti basti dire che si svolge in Siberia, il 7 gennaio. E che nel 2001 la temperatura ha sfiorato i -40 gradi. Due anni fa il record di caldo, si fa per dire, con -4, ma generalmente Ă¨ difficile che la temperatura sia piĂš alta dei -15 gradi. Per correre, avvisano dallâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione, Ă¨ bene inspirare con il naso e solo espirare con la bocca, oltre che coprirsi il piĂš possibile e utilizzare passamontagna e pomate protettive. Si tratta della Siberian Ice Marathon (che per motivi di sicurezza in realtĂ Ă¨ solo una mezza maratona, la diffusissima gara podistica di 21,0975 chilometri), una corsa tradizionale che si svolge a Omsk, in quello che per la chiesa ortodossa russa Ă¨ il giorno di Natale. Tra i partecipanti (questâ&#x20AC;&#x2122;anno saranno un migliaio) quasi esclusivamente siberiani, alcuni dei quali correranno anche solo per pochi chilometri, come per celebrare una sorta di rito annuale. I corridori stranieri sono una netta minoranza e provengono tradizionalmente dai paesi del Nord Europa o dal Canada. Al momento di andare in stampa non siamo riusciti a ottenere dallâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione dati precisi sulla partecipazione degli italiani, ma se in passato hanno partecipato, si contano di certo sulle dita di una mano. La lista si allungherĂ perĂ˛ questâ&#x20AC;&#x2122;anno, con un 37enne ravennate che si Ă¨ iscritto alla ventiquattresima edizione e sarĂ in Siberia dal 3 al 9 gennaio. Si tratta di Alberto Marchesani, volto noto in cittĂ

Una foto dalla passata edizione della maratona siberiana e, nel riquadro, Alberto Marchesani

in quanto membro dello staff che ha lavorato alla candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura 2019. Nato ad Adria, in Veneto, dopo gli studi a Bologna dal 2004 si Ă¨ trasferito stabilmente a Ravenna, dove si occupa di organizzazione e comunicazione di eventi culturali. Non proprio uno sportivo, fino ai 30 anni, quando scopre la passione per la bicicletta, che abbandona piĂš recentemente per darsi al podismo, naturalmente amatoriale. ÂŤHo iniziato a correre tre anni fa partecipando alla mezza maratona di Ravenna e attualmente corro circa 30 chilometri ogni settimanaÂť, ci racconta Marchesani, che ha partecipato perĂ˛ ad alcune gare ufficiali solo a Ravenna e

dintorni. PiĂš corposo invece il curriculum di viaggi verso mete decisamente fuori dallâ&#x20AC;&#x2122;ordinario. Nel 2013 finĂŹ anche sulle pagine del Fatto Quotidiano per la sua avventura nel Caucaso, mentre in passato Ă¨ stato anche piĂš volte in Transnistria, Moldavia, Ucraina, Kosovo. Sempre da solo. ÂŤPerchĂŠ altrimenti sarebbe turismo. Mentre Ă¨ da soli che si possono fare i viaggi veri, sei piĂš ricettivo, le persone ti avvicinano piĂš facilmente e viceversa, scambi informazioni, scambi storie...Âť. In Siberia, questa volta, sarĂ invece accompagnato da Gerardo Lamattina, videomaker ravennate che si Ă¨ ripromesso di registrare tutto (condizioni meteo permettendo), piazzando telecamere portatili anche

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addosso allo stesso Marchesani. ÂŤFarĂ˛ un reportage algido â&#x20AC;&#x201C; scherza Lamattina â&#x20AC;&#x201C; ma allegro e scanzonato. Per me sarĂ piĂš che altro una vacanza...Âť. E i due ne approfitteranno infatti per cercare di fare un pezzo della celebre Transiberiana, la linea ferroviara piĂš lunga del mondo (nel suo tragitto cambia 7 volte il fuso orario). ÂŤVorremmo percorrere il pezzo da Omsk a Novosibirsk, ma dobbiamo capire come muoverci per sfruttare le poche ore (due e mezza circa, ndr) di luce che in quel periodo ci sono in un giorno...Âť, a parlare Ă¨ di nuovo Marchesani, che poi ci spiega dove Ă¨ nata lâ&#x20AC;&#x2122;idea della Siberia. ÂŤHo visto il depliant pubblicitario alla prima mezza

maratona a cui partecipai, a Ravenna, con questa faccia con la barba ghiacciata in primo piano â&#x20AC;&#x201C; ricorda â&#x20AC;&#x201C; e mi ripromisi di andarci, prima o poi. Ci ho messo tre anni, anche perchĂŠ nel frattempo Ă¨ nata mia figlia, ma ora eccomi qua, con i visti, i biglietti dâ&#x20AC;&#x2122;aereo, lâ&#x20AC;&#x2122;hotel prenotato. Ovviamente non Ă¨ una gara a cui si partecipa per vincere (il suo record personale Ă¨ di circa 1 ora e 50 minuti, come Gianni Morandi, ci fa notare, ÂŤche perĂ˛ ha il doppio della mia etĂ Âť, ndr) ma per sfidare se stessi, niente di piĂš. Ci provo, anche se non Ă¨ detto che ci riesca. Potrei anche fermarmi dopo un chilometro, non ho mai corso in simili condizioni, non so come potrebbe reagire il mio corpo e non sono un folle che lo fa per il rischioÂť. Per prepararsi, intanto, Marchesani (che ringrazia per il supporto e i consigli di allenamento Andrea Flamigni) fa quello che puĂ˛. ÂŤQui purtroppo non Ă¨ freddo, cosĂŹ esco a correre allâ&#x20AC;&#x2122;alba in maglietta e pantaloncini, la gente mi guarda un poâ&#x20AC;&#x2122; strano... AndrĂ˛ poi a metĂ dicembre ad allenarmi al confine con la Svizzera, nel Bresciano, dove dovrĂ˛ provare e acquistare il materiale specifico da utilizzare in Siberia, scarpe comprese (si corre sulla neve battuta, ndr)Âť. A Omsk (ÂŤcittĂ mineraria dove era stato mandato in esilio e incarcerato Dostoevskij;Âť, ci tiene a specificare Marchesani) si correrĂ in un circuito cittadino breve, da ripetere piĂš volte, nelle poche ore di luce, anche per motivi di sicurezza. ÂŤMa sono presenti diversi punti di controllo e in ogni zona del circuito sei comunque in cittĂ , di rischi non ce ne sono. Credo sia piĂš pericoloso correre nel Sahara, per dire, a causa della disidratazione...Âť. Lâ&#x20AC;&#x2122;ultima domanda Ă¨ quella che forse si staranno facendo tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui: perchĂŠ fare una maratona in Siberia? ÂŤĂ&#x2C6; una di quelle cose che ti permettono di avere una storia. E siccome sono in un momento della vita in cui voglio avere storie da raccontare a mia figlia...Âť. Luca Manservisi

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POLITICA

ANNIVERSARIO

MOVIMENTO 5 STELLE

Libri, spettacoli e corone Il grillino critico Vandini: Ecco il 70° della Liberazione «Il direttorio? Bene, ma...» Giovedì 4 dicembre ricorre il 70° anniversario della Liberazione di Ravenna dal Nazifascismo e il calendario di iniziative sarà dedicato quest’anno ai canadesi. Si comincia il 4 dicembre alle 11.15 in piazza del Popolo con la cerimonia di deposizione di corone alla lapide in memoria dei partigiani e a seguire, in Municipio è prevista la seduta straordinaria del consiglio comunale in cui per la prima volta interverrano anche voci dell’opposizione come Alberto Ancarani, capogruppo di Forza italia, oltre al ministro consigliere dell’ambasciata del Canada in Italia Paul Gibbard. Nel pomeriggio le iniziative si spostano in Classense dove, alle 15.30 nella sala Muratori, si svolgerà la conferenza pubblica dal titolo “Ricordando i canadesi. Un omaggio della città ai soldati d’oltremare”. Tra i relatori Mark Zuehlke, storico militare canadese. A seguire, alle 17 nella Manica Lunga saranno inaugurate due mostre: “The Canadians in Ravenna: immagini e documenti della Liberazione” a cura dell’Istituto Storico della Resistenza, e “A 70 anni dalla Liberazione, sovrapposizioni fotografiche” a cura di Claudio Notturni. Per la serata, alle 20.45 in sala Buzzi (via Berlinguer 11) si terrà la proiezione del documentario di Sergio Zavoli “L’armata delle valli”. La Liberazione sarà anche al centro di una rappresentazione teatrale promossa dall’Anpi, in programma venerdì 12 dicembre, nella sala Corelli del teatro Alighieri, dal titolo “La Tosca di Mario della Cmc” di Ivano Artioli. In scena il coro lirico Calamosca-Mariani diretto dai maestri Carlo Argelli, Mirko Maltoni ed Etsuko Ueda; voce narrante Francesca Mazzoni. Chiuderà il programma, il 2 gennaio alle 18 alla sala D’Attorre di Casa Melandri la presentazione del libro intitolato Il bambino in divisa. Fra gli orrori della Seconda guerra mondiale, la storia straordinaria del piccolo orfano adottato dai soldati canadesi curato dal gruppo di ricerca Wartime Friends.

Il programma dedicato ai canadesi

I pipers del reggimento irlandese del Canada che guida il battaglione a Ravenna, nel 1944. Tratto da pipesforfreedom.com

Capogruppo a Palazzo Merlato per il Movimento 5 Stelle, Pietro Vandini non ha mai lesinato critiche sull’annosa questione della democrazia interna al Movimento e ha spesso denunciato la necessità di una maggiore organizzazione. «Ovunque ho visto accadere le medesime dinamiche: da una parte chi cerca di polarizzare l’attenzione e lo scontro, dall’altra chi chiede la discussione interna per trovare soluzioni». Domenica prossima sarà alla discussa riunione a Parma con il dissidente sindaco Federico Pizzarotti «Vado - spiega Vandini per studiare alcune buone prassi di quell’amministrazione. Era un incontro chiesto dai consiglieri comunali già da molto tempo». Soddisfatto dunque della decisione di nominare un direttorio di cinque persone da parte di Beppe Grillo? «In parte sì, penso possa essere utile e per esempio ritengo Di Maio e Di Battista tra i migliori parlamentari che abbiamo e quindi sono felice che siano tra i cinque. Ma voglio capire meglio che ruolo avranno e come saranno decisi i loro compiti. Poi credo si sarebbe potuto scegliere un altro metodo, coinvolgendo magari l’assemblea dei parlamentari». Spera che questo sia il prologo a una maggiore organizzazione sui territori? «È quello che mi auguro, perché ce n’è un gran bisogno. Di fatto ci sono persone come Bugani a Bologna, che si comporta come fosse un segretario regionale benché non sia stato designato da nessuno e anzi abbia creato più di una difficoltà per esempio ai consiglieri regionali eletti nel 2010. L’ultima campagna elettorale è stata difficilissima. I nostri candidati hanno fatto l’impossibile, ma sono stati lasciati

soli». A proposito di regionali, lei non è tra coloro che hanno parlato di vittoria per il movimento per essere passati da due a cinque consiglieri. «No, credo sia sbagliato paragonare il 2014 al 2010 quando il movimento era agli albori, non avevamo nemmeno un parlamentare. Quindi è chiaro che non abbiamo rispettato il trend di crescita che ci aspettavamo». Questa volta non siete riusciti a portare i delusi alle urne, si direbbe. Perché? «Perché abbiamo fatto molti errori. Oltre alla mancanza di organizzazione, alle polemiche interne, non abbiamo preso una linea chiara su alcuni temi importanti come l’immigrazione». Forse perché questo significa decidere se stare a destra o a sinistra? «Per noi non è mai stato un problema, si deve decidere sul tema e lo si deve fare attraverso un confronto e poi far votare attraverso la rete». Quindi continua a credere nella rete? Gli ultimi numeri non sono stati così entusiasmanti. Appena 266 voti per scegliere la candidata presidente... «Questo non significa che non sia ancora il mezzo migliore, il punto è che dobbiamo incentivarne l’uso. Ma resto convinto che la rete, per decidere e scegliere, lasci maggiore libertà ai singoli e serva a evitare le dinamiche correntizie dei partiti. Detto questo la rete non basta e servono anche gli incontri sul territorio». Ravenna 2016. Il Pd è battibile? «Solo se si riuscirà a mettere insieme persone con storie e provenienze diverse che si accordano su cinque, al massimo otto cose precise, che riguardano la città e basta. E spero che a questo

«Abbiamo perso voti per errori nostri»

Il buon pesce dal 1955

Con i nostri migliori

auguri

Venerdì 12 Dicembre CENA DEGUSTAZIONE con 3 metodi Classici marchigiani dell‘Azienda Vinicola Gioacchino Garofoli Mazzancolle in salsa allo Zafferano con tortino di riso e verdure croccanti

Filetto di San Pietro alle erbette su Rostì di patate

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Un augurio di vero cuore per un Buon Natale con la speranza che porti a tutti pace e serenità. Che il suono melodioso delle campane avveri i desideri di chi crede ancora nell'amore, che la serenità del natale allontani i momenti difficili della nostra vita, portando gioia dove c'è dolore, amore dove c'è odio e tanto calore in fondo al vostro cuore. Affinché i tuoi desideri non si spengano mai ti auguro un luminoso Natale! Auguri!

Veniero Rosetti

IL NUOVO MENSILE DI CULTURA E SPETTACOLO per la Romagna e Dintorni

PARTITO DEMOCRATICO ELLY SCHLEIN

LEGA NORD A FAENZA CENA DI RINGRAZIAMENTO

ricandidarmi nel 2016

contribuisca il Movimento 5 Stelle». In che senso? Il Movimento non può allearsi... «Spero che il Movimento diventi lo spazio per queste persone che vogliono un cambiamento e le invito a partecipare ai nostri incontri perché in fondo non manca molto e dovremo decidere chi candidare come sindaco». Lei ha già detto che non è disponibile. Sarà candidato almeno per il consiglio? «No, la mia esperienza è conclusa, è giusto passare il testimone ad altri. Peraltro per come facciamo noi politica si tratta di un’attività estremamente dispendiosa». Avete anche il massimo di due mandati. Sta forse pensando a candidarsi per altre posizioni in futuro? «Su cosa farò in futuro davvero non ho idea. So che credo sia giusto un ricambio in consiglio e, se potrà servire, sono pronto a dare una mano a chi vorrà candidarsi». Federica Angelini

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

7 CRONACHE ROMANE

PARLA D’EUROPA

Venerdì 5 dicembre alle 21, il circolo Pd di Sant’Alberto (in via Nigrisoli) ospita l’incontro con l’eurodeputata Elly Schlein per alcune riflessioni su “L’Europa cambia verso?”.L’evento è inserito nel programma della festa “I dè dl’Inguela” (I giorni dell’anguilla) in corso fino al 7 dicembre nella sala di via Nigrisoli.

«Non intendo

POLITICA

Giovedì 4 dicembre, alle 20.30, al ristorante Briganti in via Emilia Levante a Faenza, si terrà la "Cena di ringraziamento" con l'ex candidato a Presidente della coalizione di centrodestra, Alan Fabbri, e il consigliere regionale eletto per la provincia di Ravenna, Andrea Liverani che incontreranno simpatizzanti e militanti della Lega Nord per ringraziarli dell'impegno profuso durante la recente campagna elettorale. Sarà presente anche il parlamentare romagnolo Gianluca Pini.

INCONTRO PERCHÉ I COMUNISTI MANGIANO I BAMBINI? STORIA DI UNA LEGGENDA Venerdì 5, alle 18 alla Sala D'Attorre, sarà presentato il saggio I comunisti mangiano i bambini. Storia di una leggenda, a cura di Stefano Pivato, prestigioso docente di Storia Contemporanea dell'Università “Carlo Bo” di Urbino.

FILM WALTER VELTRONI AL PER PARLARE DEL SUO

GULLIVER BERLINGUER

Nell'ambito della rassegna “Ritratti d'autore”, il cinema Gulliver di Alfonsine venerdì 5 dicembre propone “Quando c’era Berlinguer” di Walter Veltroni per la prima volta in veste di regista che sarà presente in sala per incontrare il pubblico. Appuntamento alle 21.

Quel Mondo di mezzo di Roma di Andrea Casadio «È la teoria del Mondo di Mezzo, compà. Ci stanno, come se dice, i vivi sopra e i morti sotto. E noi stiamo nel mezzo. Perché ce stà un mondo, un Mondo di Mezzo, in cui tutti si incontrano. E tu dici: “Cazzo! Come è possibile che un domani io posso stare a cena con Berlusconi…” E invece il Mondo di Mezzo è quello dove tutto si incontra. Tu stai lì. Non per una questione di ceto. Ma di merito. Perché anche la persona che sta nel Sovramondo ha interesse che qualcuno del Sottomondo gli faccia delle cose che non può fare nessuno. E quindi tutto si mischia…» Nessuno aveva mai descritto con più scellerata freddezza quel mondo dove affari e politica, il pulito e rispettabile Mondo di Sopra, e crimine, il Mondo di sotto, si intrecciano. A parlare è Massimo Carminati, er Cecato, er Guercio, ex camerata dei Nar, amico di quelli della Banda della Magliana. Accusato dell’omicidio di Mino Pecorelli, di depistaggio per la strage di Bologna, condannato a dieci anni complice della Banda della Magliana. Sta parlando a Riccardo Brugia, il suo braccio estro, ex estremista nero. E continua: «Noi dobbiamo intervenire prima... Non si può più fare come una volta, che noi arriviamo e facciamo i recuperi. A noi non ci interessa più. Questi devono essere nostri esecutori... devono lavorare per noi. Deve essere un rapporto paritario. Dall’amicizia deve nascere un discorso che facciamo affari insieme... perché tanto... nella strada... comandiamo sempre noi... ». Massimo Carminati comandava Roma. Si era preso tutto. Le sue strade e il Campidoglio. Il fascistissimo sindaco Gianni Alemanno era un pupazzo nelle sue mani, ma anche Ignazio Marino gli andava bene, tanto «de nove cavalli (cioè assessori) della giunta, sei so’ nostri». Destra e sinistra, fascisti e pdini, tutti assieme. In un Mondo di Mezzo dove non si capisce chi sfrutta chi. Prendete Salvatore Buzzi, uomo vicino a Pd e Sel, condannato per omicidio negli anni 80, proprietario della cooperativa sociale 29 giugno anche lui socio in affari di Massimo Carminati. C’era la necessità di contattare il capo-segreteria di Alemanno, Antonio Lucarelli, e Buzzi racconta: «Chiamiamo Massimo e faccio “Guarda che qui c’ho difficoltà a farmi fa... i 300 mila euro”. Me fa: “Me richiami”... Me fa, dice: “Va in Campidoglio alle tre, che scende Lucarelli e viene a parlare con te”. Ho fatto: “A Massimo, nemmeno salgo io, quello scende giù!”. “Vai alle tre, tranquillo”. Ahò, alle tre meno cinque scende, dice: “Ho parlato con Massimo, tutto a posto, domani vai”. C’hanno paura de lui, c’hanno paura». Poi eleggono Marino, Buzzi chiama Carminati e gli dice: « So’ in giro per i Dipartimenti a saluta’ le persone». E Carminati risponde: «Bisogna vendersi come le puttane, adesso... E allora mettiti la minigonna e vai a batte co’ questi, amico mio». A caccia di soldi e appalti, ovvio. Spiega ancora Buzzi: «La mia cooperativa campa di politica. Finanzio giornali, faccio pubblicità, finanzio eventi, pago segretaria, cena, manifesti, lunedì c’ho una cena da 20 mila euro pensa... Questo è il momento che paghi di più perché stanno le elezioni comunali, poi per cinque anni... Mentre i miei poi non li paghi più, quell’altri li paghi sempre a percentuale su quello che te fanno. Questo è il momento che pago di più... Mò c’ho quattro cavalli che corrono... col Pd, poi con la Pdl ce ne ho tre, e con Marchini c’è... c’ho rapporti con Luca (Odevaine, già vicecapo di gabinetto con Veltroni sindaco) quindi va bene lo stesso... Lo sai a Luca quanto do? Cinquemila euro al mese... Un altro che mi tiene i rapporti con Zingaretti 2.500 al mese... Mò pure le elezioni... Siamo messi bene perché Marino siamo coperti, Alemanno coperti e con Marchini c’ho... Luca che... piglia i soldi. Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? La droga rende meno». Ecco, questa gente qui, poi va a cena con il Ministro Poletti, quello della Legacoop, e con Gianni Alemanno, il fascistissimo che faceva le spedizioni punitive contro i campi rom. E, come dite voi, il problema dell’Italia sono quelle merde dei rom, che rubano. Mica la corruzione. Mica siamo noi, il problema.

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

PRIMO PIANO

INFRASTRUTTURE/2

INFRASTRUTTURE/1

Con 900mila euro arrivano quattro tralicci e il forese sbarca nel terzo millennio

Telecom investe 5,5 milioni e la banda ultralarga entra in città

Con un investimento di circa 900mila euro necessari a inVelocità di connessione sempre nalzare quattro tralicci, anche tutto il forese di Ravenna enpiù alta con la possibilità di ricorrere trerà finalmente nel terzo millennio con la disponibilità di una a servizi altrimenti impossibili da otconnessione internet a banda larga. Finora circa il due percentenere: con un investimento di 5,5 to del territorio comunale, per estesione il secondo in Italia domilioni di euro – sostenuto da Telepo Roma, non era raggiunto dal servizio per mere logiche comcom accogliendo le pressioni del Comerciali: la legge italiana, a differenza di altri Stati, permette mune che ha fatto la sua parte snelagli operatori di telefonia di investire nelle infrastrutture dove lendo l’iter burocratico il più possibilo ritengano opportuno e di conseguenza stendere chilometri le – la città di Ravenna sarà tra le di cavo per portare Skype o una serie tv in streaming nelle case venticinque in Italia servite dalle sparse della campagna ravennate era un investimento poi ponuove moderne reti di connessione co remunerativo. E così è stato il pubblico a decidere di farsene internet con banda ultra larga (ulcarico. La spesa sarà ripartita fra trabroadband), fibra otComune e Regione in parti di tica Ngan per la rete fisGENDA DIGITALE 200mila e 700mila (Palazzo Merlasa e tecnologia 4G per to conta di ottenere il contributo quella mobile. L’area inSI RIPARTE NEL 2015 delle fondazioni bancarie). Verrano teressata dalla nuova montati quattro ponti radio su tratecnologia sarà quella L’assessore comunale a Ravenna Digitale licci (a San Zaccaria nei pressi del dentro al perimetro urnon ha dubbi: «L’agenda digitale ha avuto grande attenzione dall’amministrazione cimitero, a Fosso Ghiaia nei pressi bano divisa in sei settocome dimostrano gli interventi finanziati del campo sportivo, a Mezzano a riri: Stadio, Teodorico, tenendo conto delle istanze arrivate dai dosso dell’ecoarea, a Roncalceci San Biagio, Ippodromo, cittadini. Rifaremo il punto e vogliamo dentro l’ecoarea di Hera) collegati San Rocco, Centro. I pririprendere il lavoro nel 2015». fra loro da fibra ottica in modo che mi due sono già attivi, ognuno poi copra un raggio di circa gli altri quattro lo sadieci chilometri. Per usufruire della ranno entro l’autunno connessione – di qualità stimata paragonabile alla banda larprossimo quando i programmi prega, anche sulla base delle esperienze già applicate sull’appenvedono l’estensione del servizio alla nino tosco-emiliano – il singolo cittadino o imprenditore dovrà zona artigianale Bassette. Trattanmunirsi di una antenna (costo 50-100 euro) con cui collegardosi di un intervento svolto da Telesi alle onde radio e sottoscrivere un abbonamento con uno decom questo comporterà che a erogagli operatori che parteciperanno al bando pubblico in veste di re questo tipo di servizio superveloce fornitori di connessione. Il tutto, secondo le stime dell’assessopotrà essere solamente il medesimo re Massimo Cameliani con delega Ravenna Digitale, dovrebbe operatore. essere pronto per l’autunno 2015: «E abbiamo tenuto in consiTelecom offre già oggi una conderazione anche l’aspetto dell’impatto ambientale rispettando nessione a 30 megabit al secondo in le norme previsti per i campi elettromagnetici ma i tecnici Ardownload. In futuro sarà possibile pa ci assicurano che le emissioni sono entro i limiti». aumentare le prestazioni dei collega-

NUMERI

132

KM DI CAVI PER

41MILA

EDIFICI

Il programma di copertura della città interessa oltre 41mila unità immobiliari, grazie alla posa di circa 132 chilometri di cavi in fibra ottica (di cui solo 14 con scavo e prevalentemente di tipo innovativo a basso impatto per la popolazione) per collegare circa 250 armadi stradali.

menti in fibra ottica con velocità fino a 100 megabit al secondo. Con la fibra, da casa e dall’ufficio, è possibile fruire di video in Hd, gaming on line multiplayer in alta qualità e contenuti multimediali resi disponibili contemporaneamente su smartphone, tablet e smart Tv. Le imprese, inoltre, possono accedere al mondo delle soluzioni professionali, sfruttandone al meglio le potenzialità grazie alla connessione in fibra otti-

ca. Ma l’ultrabroadband abilita anche applicazioni innovative come la videosorveglianza, i servizi di cloud computing per le aziende e quelli per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali, tra cui la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l’infomobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale. Per quanto riguarda la telefonia mobile, Telecom ha realizzato a Ra-

TURISMO ONLINE/1

TURISMO ONLINE/2

Sito del turismo, è una pioggia di click Nell’estate del maltempo aumentano gli utenti con 61mila euro di web marketing

Il Cicerone è sul telefonino Guida e giochi in una app

Quanto si muova online il turista è ormai cosa nota e così il Comune ha scelto di investire 61mila euro (dal milione e mezzo incassato nel 2014 con la tassa di soggiorno) per dare maggiore divulgazione e migliore indicizzazione per il sito www.turismo.ra.it sui motori di ricerca internet. Al bando hanno partecipato una decina di imprese tra cui l’ha spuntata l’agenzia Tuttifrutti di Ravenna. I risultati del primo anno dicono che le pagine visualizzate dai navigatori nel periodo aprile-agosto sono 735mila (aumentate del 14 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno 2013) e gli utenti sono aumentati del 33 percento (arrivando a 164mila). Una statistica che ha convinto l’assessorato al Turismo a proseguire nel solco tracciato: «Non ha senso esaurire queste campagne di web marketing nell’arco di un anno, lo riconoscono gli esperti – spiega l’assessore

Da due mesi i turisti di Ravenna possono contare su un Cicerone in ogni telefonino. Il Comune ha lanciato “Talking Ravenna”, un’applicazione per smartphone e tablet (al bando di gara hanno partecipato quattro società, la stanziamento è di 32mila euro da fondi europei) che contiene mappe, informazioni, indicazioni in italiano e in inglese per muoversi tra i principali monumenti della città. Nell’app anche la funzione di realtà aumentata: con la funzione fotocamera sullo schermo appaiono i dettagli di cosa circonda il turista. E per i bambini una sezione apposita con giochi interattivi alla scoperta del patrimonio artisticoarcheologico della città. L’applicazione è disponibile per Android e Apple: nei primi tempi della pubblicazione è stata scaricata circa trecento volte dall’estero.

Il progetto DiRavenna ha portato in città blogger dall’estero

Andrea Corsini –. E noi proseguiremo anche alla luce dei risultati ottenuti». A fornire i dati della campagna è stato lo stesso Corsini con Maria Grazia Marini, dirigente del settore Turismo, che si è detta soddisfatta dei risultati ottenuti. Tra cui quelli del progetto DiRavenna, un blog realizzato appositamente per raccontare online storie dal territorio, mettendo a disposizione con foto e testo l’esperienza vissuta da chi è sul territorio. Con la possibilità di acquistare il medesimo pacchetto di viaggio sperimentato dal reporter. E reporter di viaggio erano anche quelli ospitati in città dall’estero proprio perché potessero vivere di persona il territorio e fosse poi il loro racconto – sui blog, sui social network, nella rete di contatti dove sono considerati influenti – a diventare un veicolo promozionale per Ravenna. Sul sito www.diravenna.it sono arrivati 23mila utenti, sei su dieci con un dispositivo mobile.

PRIMO PIANO

IL NUOVO MENSILE DI CULTURA E SPETTACOLO per la Romagna e Dintorni

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

OPEN DATA

L’INTERVISTA

TRASPARENZA VIA WEB: UN PORTALE METTE

In missione per conto della tecnologia

A DISPOSIZIONE DI TUTTI LE STATISTICHE COMUNALI

Con l’obiettivo di sviluppare la compiuta realizzazione del portale comunale dedicato agli open data – coordinato con analoghi progetti provinciali, regionali e nazionali – la giunta comunale a fine ottobre ha approvato le linee guida per il riutilizzo e la diffusione dei dati pubblici del Comune. Gli open data (dall’inglese dati aperti) sono, in sintesi, alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione. Puntando sulla trasparenza e il coinvolgimento attivo dei cittadini il Comune intende metterli a disposizione della collettività, per dare la possibilità a tutti di incrementare la conoscenza del territorio e rendere disponibile nuova materia prima per la creazione di servizi innovativi. In altre parole, con il progetto e il relativo portale (opendata.comune.ravenna.it) si vuole favorire la diffusione di dati grezzi o aggregati, organizzati, accompagnati da metadati e in formati idonei a incentivarne il riutilizzo, anche per finalità commerciali. Attualmente nel portale sono presenti 57 dataset (collezioni di dati) che saranno implementati tenendo appunto presenti le linee guida recentemente approvate. Il portale potrà inoltre costituire la piattaforma per la pubblicazione di open data da parte del sistema delle società partecipate, per attività di pubblico interesse riconducibili al Comune, e anche di eventuale collegamento ai dati di soggetti terzi, pubblici o privati, d’interesse per il territorio.

venna la nuova rete 4G che permette la trasmissione dei dati con una velocità fino a 100 megabit al secondo in download, rendendo disponibili servizi e contenuti multimediali in alta definizione in mobilità. Grazie all’attivazione di 40 stazioni radio base 4G, è stata già raggiunta una copertura di circa il 95 percento della popolazione. La rete mobile 4G offre una velocità di download 5-10 volte superiore a quella della rete Hspa a 14.4 megabit per secondo e più del doppio rispetto a quella offerta dalla tecnologia a 42 megabit per secondo.

LA CLASSIFICA CONNESSIONI, RAVENNA

VENTESIMA

Secondo le classifiche annuali del quotidiano Il Sole 24 Ore, Ravenna è al ventesimo posto tra le 107 province italiane per connessioni superveloci. Ma, per la prima volta nel 2014, la città conquista la medaglia d’oro nella classifica generale grazie alla sommatoria di tutte le singole categorie utilizzate dal giornale degli Industriali per stilare la graduatoria sulla qualità della vita in Italia arrivata alla venticinquesima edizione.

Farabegoli nominata digital champion, «un’antenna sul territorio» Qualche spunto extra? È in missione per conto della tecnologia e nessuno può fermarla. Parafrasando i Blues Brothers è così che si può raccon«Connessione wifi sulle spiagge: nel 2014 l'hanno tare l’incarico recentemente ottenuto dalla 49enne ravennate montata e hanno trovato un bel nome che è Onda Libera Alessandra Farabegoli: digital champion. Un ruolo del tutto ma nell'estate 2015 sarà il caso che funzoni davvero persimbolico (per ora ce ne sono solo altri 99 in Italia, l’obiettivo ché non ha funzionato. Sono servizi che poi ripagano l'inè arrivare a 8mila) che farà riferimento al digital champion vestimento. Ad esempio i bagni che hanno investito nazionale (Riccardo Luna, giornalista) nel tentativo di miglio- molto per fornire privatamente la connessione ai proprio rare la digitalizzazione dei territori. Una sorta di alfiere del 2.0, clienti poi hanno avuto occasione di organizzare eventi o un’antenna capace di magari semplicemente recepire i bisogni del cittane hanno avuto un dino e farsene portatrice ritorno di notorietà sul verso le istituzioni: «Tutto web perché i clienti poi volontariato, mentre concondividono foto e mestinuo a fare il mio lavoro saggi e si parla del di freelance». luogo». Il 22 dicembre Come si spiega agli appuntamento con over 60 che le nuove Massimo Cameliani, tecnologie non sono assessore comunale cattive? con delega Ravenna «Servono processi di Digitale. Cosa gli dirà? alfabetizzazione che in «Prima di tutto che alcuni casi sono stati non l'ho trovato su fatti con ottimi risultati ICCOLI SMANETTONI dal Comune. Ma la cosa Facebook. Come non ho migliore è che siano i trovato la dirigente del setCODERDOJO, SI IMPARA FACENDO più giovani a farsi portore. Non si può occuparsi tartori del messaggio. di questi temi e tenersi Due sabati al mese la sala Holden della biblioteca Quando vedo i nonni fuori dal contesto». Classense ospita il coderdojo, una sorta di laboratorio dedicato a bambini inferiori a dieci anni dove apprenche usano Skype per Il personaggio pubdono i primi rudimenti della programmazione computer parlare con i nipoti lonblico deve essere onliper capire cosa c’è dietro un gioco, così da conoscere tani credo che siamo ne? gli strumenti che utilizzano. Info: coderdojoravenna.it. sulla strada giusta». «Ormai sì, è uno struAl lato opposto i mento per ridurre la giovanissimi sanno distanza con i cittadini e va usato. Renzi da quando è primo ministro twitta meno ma usare i mezzi, ma ne capiscono anche i pericoli? «Prima di tutto devono essere i genitori ad avere chiasapere che è lui a farlo crea coinvolgimento». re le idee. Non ci posso credere quando conosco madri di E poi di cosa c'è bisogno in città? «Va ripresa in mano l'agenda digitale perché mi pare sia adolescenti che non sanno cosa sia Facebook. Nel bagastata un po' abbandonata. E invece mi pare che da quel proces- glio di conoscenze del genitore oggi ci deve essere anche so di partecipazione fosse venuto fuori un prospetto piuttosto questo. In secondo luogo sarebbe tempo per una riforma valido di quella che potrebbe essere davvero una lista di cose scolastica che inserisca questi temi nella progettazione». Andrea Alberizia da fare condivisibile come processo di digitalizzazione».

CONFCOOPERATIVE RAVENNA

LE AZIENDE INFORMANO

Fare Comunità a Roma e a Bruxelles alle conferenze sull’economia sociale In Belgio è stato presentato il progetto SIIL, gestito dalla coop ravennate, che favorisce il collocamento mirato di persone disabili e svantaggiate Oltre 1.100 chilometri separano Roma da Bruxelles, ma a novembre di quest’anno due importanti conferenze internazionali sui temi dell’economia sociale e dell’esclusione sociale hanno avvicinato le due città: in Italia, il 17-18 novembre, si è tenuta la conferenza “Unlocking the potential of social economy for EU growth”, mentre in Belgio, il 20-21 novembre, si è svolta la quarta “Convention of European Platform Against Poverty and Social Exclusion”. In entrambe le occasioni Fare Comunità era presente per condividere le proprie esperienze con gli altri protagonisti del sociale. L’evento romano è stato occasione di scambio di esperienze tra tutti i Paesi dell’UE in materia di economia sociale, al fine di presentare alla Commissione Europea un documento ufficiale, il “Roma Strategy”. Alle due giornate sono intervenute personalità come l’economista Jean-Paul Fitoussi, il Vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera Luigi Bobba e Giuseppe Guerini, portavoce dell'Alleanza delle Cooperative Sociali italiane. Quest’ultimo ha

affermato come non bastino le leggi e i capitali per liberare il potenziale dell’economia sociale, ma servano politiche che guardino avanti nel welfare, nel sociale e nella gestione dei beni comuni. Questi interventi sono serviti da quadro introduttivo per lo sviluppo della seconda parte del meeting che si è svolta in gruppi di lavoro incentrati su diversi argomenti. Tali sessioni parallele, a cui hanno partecipato operatori di Fare Comunità, sono state animate da relatori che hanno presentato esperienze locali concrete in tema di economia sociale scambiando informazioni e pareri con la platea. La convention belga presso la Commissione Europea si è aperta invece con gli interventi degli europarlamentari Martin Schulz (nella foto in un momentio del suo discorso) e Marianne Thyssen, seguiti da una sessione dedicata all’innovazione e alla modernizzazione nelle politiche di lotta all’esclusione sociale. Di seguito sono stati presentati alcuni progetti di rilievo su queste tematiche selezionati dalla Commissione Europea tra i Paesi membri. Tra i progetti c’era

anche il progetto ravennate SIIL, gestito da Fare Comunità e nato nel 2010 dalla collaborazione tra il sistema della cooperazione sociale ed enti della formazione professionale. La mission del SIIL è il collocamento mirato delle persone disabili e svantaggiate attraverso percorsi di inserimento mediato e attività di sostegno e accompagnamento nel mondo del lavoro. «Il fatto che il nostro progetto sia stato selezionato – afferma Massimo Caroli direttore di Fare Comunità – deve servire da ulteriore stimolo per individuare strategie politiche comuni che possano supportare lo sviluppo dell’economia sociale, che finora ha dato prova di resistere alla crisi andando anzi a sopperire alle difficoltà dell’economia tradizionale e del comparto pubblico». A cura di Confcooperative Ravenna

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

PRIMO PIANO

12 TACCUINO CON FLAMINIA IN ARRIVO L’APP

CYBER SICUREZZA: ITWAY LANCIA LA SUA ACCADEMIA

ANCHE LA LIBERAZIONE

PER FARE IMPRESE NEI BENI CULTURALI

VA SU INTERNET

HERA: 9MILA UTENTI PASSATI ALLA BOLLETTA DIGITALE

CON LE LEZIONI DI COLDIRETTI IL CONTADINO DIVENTA 2.0

Una nuova piattaforma e una applicazione mobile specifiche per fare impresa nei beni culturali: ci ha pensato St-Art App, progetto comunitario finanziato dal programma Leonardo Da Vinci, che si rivolge ai giovani disoccupati e inoccupati con l’obiettivo di sviluppare e migliorare le competenze in tema di auto-occupazione e autoimprenditorialità. Un percorso della durata di due anni che vede coinvolti dieci partner sia nazionali, tra cui Fondazione Flaminia (capofila), Ecipar società del Sistema Cna di Ravenna, Panebarco. A Ravenna i due prodotti saranno sperimentati dai partecipanti al progetto Enterprise University Cultural Heritage. La piattaforma e l’app verranno quindi presentate al pubblico a conclusione del progetto, settembre 2015.

Da Ravenna il Gruppo Itway, leader in progettazione, produzione e distribuzione di soluzioni di ebusiness, ha lanciato Be-Youth Academy, un innovativo progetto formativo per l’avvio al lavoro di giovani che intendono maturare competenze specifiche in un’area in forte evoluzione quale la cyber security: introduzione in azienda di 20 giovani che, attraverso un programma di formazione gestito centralmente e basato sulle moderne tecnologie di collaborazione e condivisione, potranno conseguire elevate competenze in ambito IT e sicurezza. Info: 0544/288711.

Il 5 dicembre alle 10 nella sala D’Attorre di Ravenna sarà presentata l’app gratuita Resistenza Mappee. Tre itinerari fra i luoghi di memoria della Seconda guerra mondiale nella città di Ravenna. Si tratta di un progetto della Regione in occasione del 70esimo. L'associazione Humanity Together da anni raccoglie testimonianze dirette di chi ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale. Nel 70esimo anniversario della Liberazione, sono ora disponibili in rete sul sito Vimeo.com (canale Humanity), le testimonianze di alcuni cattolici antifascisti.

Hera annuncia che raggiungerà entro il 2014 l’obiettivo delle 100mila adesioni alla bolletta on line. L’iniziativa del gruppo promuove l’addio al documento cartaceo e ogni 50 nuove adesioni verrà piantato un albero in una delle 88 aree individuate assieme ai Comuni interessati. Nel Ravennate ne saranno piantati 185 (circa 9mila passaggi al digitale). Duemila alberi consentono di assorbire, ogni anno, 200 tonnellate di CO2. A queste si aggiungono le 44 tonnellate di CO2 di cui si evita l’emissione grazie ai fogli di carta risparmiata con le bollette elettroniche.

Coldiretti Ravenna investe nella formazione sul fronte informatico e promuove “Connettersi meglio”, una serie di lezioni pratiche e teoriche dedicate alle aziende agricole che vogliono conoscere meglio il mondo del web, imparare ad utilizzare social network e internet come strumenti di marketing e comunicazione, ma anche capire come fare rete tra loro e i consumatori, nonché come raccontare il loro lavoro utilizzando i moderni strumenti di comunicazione. In aula si parlerà di vari temi, dalla fiscalità legata al commercio online fino al crisis management. Info: 0544/210211.

IL CASO

POLIZIA POSTALE

Quei teenager con il click facile A lezione tra giovani poco informati e genitori ancora meno Se alla portata di tutti c’è un modo per farlo allora vorrà dire che si può fare. Grossomodo è questa la filosofia con cui i giovanissimi nativi digitali si muovono tra social network e Whatsapp, tra un tweet e un post. Ma non sanno cosa maneggiano e quali rischi si corrono. Dall’osservatorio della polizia postale il web è un mondo popolato da ragazzi e genitori in bilico tra un uso consapevole e una leggerezza pericolosa, il tutto condito da una gran smania che fa cliccare yes ad ogni messaggio senza nemmeno leggere cosa si sta accettando. Foto messe online senza chiedersi se i soggetti ritratti siano consapevoli e d’accordo, password rubate o scambiate con noncuranza. E questo solo restando tra chi sbaglia in buona fede. Poi c’è tutto l’esercito dei malintezionati, a partire dai truffatori per salire fino ai reati più gravi come la

pedopornografia o le intrusioni in sistemi informatici. E così per creare utenti più consapevoli si parte da quelli più a rischio con i poliziotti in aula, parlando a ragazzi di 13-14 anni: i primi ad affacciarsi sul web, almeno stando a quanto dicono le regole di Facebook che non consentono di registrarsi agli under 13 ma l’aggiramento della data di nascita è prassi diffusa. Appena l’agente tra i banchi snocciola l’elenco di potenziali violazioni si spalancano le bocche di teenager capaci di aver messo nel profilo Fb un fidanzamento con qualcuno mai visto e mai incontrato. Ma tra le divise c’è chi non ha dubbi: i primi da istruire sarebbero i genitori, spesso fin troppo contenti che il computer sia una baby sitter migliore della vecchia tv. E alcune scuole stanno provando a metterci una pezza incontri per i genitori.

CHIUSA L’INDAGINE PER DIFFAMAZIONE ONLINE CONTRO I GINGINI: DIECI AVVISI DI GARANZIA Qualcuno si è firmato con il proprio nome e cognome e qualcun altro invece ha fatto ricorso a pseudonimi ma per tutti l’esito è stato il medesimo: dieci persone – sette uomini e tre donne, tra 29 e 52 anni, tra loro due dipendenti pubblici, un giornalista, due consiglieri territoriali – nei giorni scorsi hanno ricevuto l’avviso di garanzia a conclusione delle indagini a loro carico con l’accusa di diffamazione dopo la querela presentata dal locale Gingini di Ravenna per alcuni commenti pubblicati su internet, tra Facebook e lo spazio riservato ai lettori in fondo agli articoli del nostro sito. La notifica dell’avviso di conclusione delle indagini solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero. Dei dieci indagati due hanno espresso i propri commenti pubblicando solo con nome e cognome. Mentre gli altri, in via esclusiva o in aggiunta, hanno fatto ricorso a nickname: The Rebel, vivresavie, Dubb Oh, cate, Orso Tibetano, Cittadino, livius74, born free. Tutti utenti da tempo attivi sul nostro sito.

INFOPROM

Il capo dei Mussulmani Ahmadiyya: «Azione urgente contro l’estremismo» L’8 novembre 2014, il Capo mondiale della Comunità mussulmana Ahmadiyya, il Quinto Califfo, Sua Santità, Hazrat Mirza Masroor Ahmad ha rilasciato il discorso chiave all’11° Simposio Nazionale per la Pace tenutosi presso la Comunità Mussulmana Ahmadiyya nel Regno Unito. Durante il suo appello, Sua Santità ha condannato categoricamente le attività dell’ISIS e di altri gruppi estremisti come “del tutto non-islamiche” e ha detto che esse stavano “brutalmente diffondendo una rete di terrore” nel mondo. Citando ampiamente dal Santo Corano, Sua Santità ha sostenuto che l’Islam è una religione di pace che promuove la tolleranza, il rispetto reciproco e la comprensione a tutti i livelli della società. L’evento ha avuto luogo nella Moschea Baitul Futuh di Londra alla presenza di un pubblico di più di 1000 persone, inclusi 550 ospiti nonAhmadi fra cui Ministri del Governo, Ambasciatori di Stato, membri di entrambe le Camere del

Parlamento Britannico e vari altri dignitari e ospiti. Il tema del Simposio per la Pace di quest’anno era “Califfato, Pace e Giustizia”. Durante l’incontro, Sua Santità ha anche insignito Magnus MacFarlane-Barrow, fondatore e Amministratore Delegato del Mary’s Meals UK, del Premio dei Mussulmani Ahmadiyya per il Progresso della Pace come riconoscimento dei suoi rilevanti sforzi per portare cibo ed educazione a centinaia di migliaia di bambini nei paesi in via di sviluppo. Hazrat Mirza Masroor Ahmad ha iniziato il suo appello parlando dell’aumento della minaccia del terrorismo e dell’estremismo nel mondo attuale: «Negli anni scorsi, un solo gruppo in particolare ha brutalmente diffuso una rete di terrore ed è diventato una causa di maggiore preoccupazione per il mondo. Sto parlando del gruppo di estremisti comunemente noto come “ISIS” o “I.S.”. Le azioni di questo gruppo terrorista stanno coinvolgendo non solo i paesi mussulmani, ma anche i paesi dell’Europa e altre nazioni cominciano ad

essere impressionate dalle sue brutalità. [...] Questo gruppo non ha solo degli individui determinati, ma è anche pesantemente armato con armi sofisticate e artiglieria. In verità non è escluso che essi possano anche mettere le mani su armi nucleari. Il fatto che tutto ciò venga fatto nel nome dell’Islam sinceramente rattrista e fa soffrire tutti i Mussulmani veri e che amano la pace perché tali ideologie brutali e inumane non hanno proprio nulla a che fare con la religione. Anzi, ad ogni modo e ad ogni livello, i veri insegnamenti dell’Islam sono di pace e sicurezza per tutte le persone». Hazrat Mirza Masroor Ahmad ha poi lanciato un appello per la pace nel mondo: «Precedentemente ho parlato molte volte delle orribili conseguenze di un’altra guerra globale e forse sarà solo dopo una tale guerra che il mondo comincerà a rendersi conto dei risultati distruttivi di politiche ingiuste fatte solo per soddisfare le ambizioni personali e gli interessi in gioco. Spero e prego che il mondo arrivi a comprendere ciò prima che si verifichi un tale disastro».

IL NUOVO MENSILE DI CULTURA E SPETTACOLO per la Romagna e Dintorni

PRIMO PIANO

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

NUOVE TECNOLOGIE

Le case si stamperanno e costeranno zero È il sogno 3D di Moretti

Il progetto che affascina il mondo: nel 2015

il primo uomo in una abitazione autoprodotta Il fondatore: «Non servirà più manovalanza ma serviranno intelligenze per progettare»

È la rivoluzione dell'autoproduzione. Il sogno di un mondo dove ognuno possa creare da solo quello di cui necessita, «da una torta a una casa, con le stampanti 3d si può fare davvero tutto». Ha pochi dubbi Massimo Moretti e tanta voglia di provare a raggiungere un obiettivo mica da ridere: «Proviamo a salvare il mondo». Che detta così pare pure un po' troppo. Ma forse la direzione imboccata è giusta se le prospettive sono di vedere entro il 2015 il primo uomo fare un passo dentro un'abitazione creata con una stampante. Probabimente non sarà in Italia «dove ci faranno qualche storia per leggi antisismiche ma da altre parti del mondo ci stanno già invitando». Tralascia inutili false modestie e ci dice che al mondo sono gli unici. Il sogno è partito da Massalombarda – dove oggi lavorano una decina di persone fisse e una ventina che ruotano – e davvero le parole dei ragionamenti di Moretti si presentano con un peso specifico notevole. Se la volontà è quella di «dare a tutti la possibilità di realizzare il proprio ingegno» per liberarsi dal «monopolio dove pochi sono in grado di produrre e gli altri devono cercare lavori da questi», allora si mette in discussione tutto un sistema. E spesso

il sistema non gradisce: «Non so se ai piani alti sono contenti – scherza Moretti –. Noi lavoriamo verso il basso, abbiamo rapporti diretti con chi usa le nostre stampanti e verso l'alto non abbiamo rapporti». Due persone basteranno per fare una casa, assicura Moretti: «Puntiamo ad avere una stampante alta 12 metri entro due mesi. Sarà montabile in due ore e capace di realizzare unità abitative di sei metri per quattro da unire con altre per realizzare una casa». I primi test sono già stati fatti con dimensioni minori. «L’importante è dare lo strumento che azzera costi di manodopera e di materiali». Se rivoluzione sarà, non sarà indolore. Non mancano i detrattori, come sospettabile: «Dicono che tutto il settore dell'edilizia sarà a rischio. Vorrà dire che non serviranno più persone per lavori grossolani manuali ma serviranno molte più persone per fare un lavoro mentale». Banalizzando è solo l'auspicio di un ricambio generazionale: «I giovani saranno chiamati a fare progettazione con le conoscenze della stampa e i vecchi che sanno fare i manovali andranno a godersi la pensione pagata dal lavoro dei giovani». È proprio questione di cambiare il punto di vista. «Se due persone posso-

Massimo Moretti, fondatore della Csp che ha lanciato il progetto Wasp per arrivare all’autoproduzione di case stampante in 3D

no fare una casa quindi avremo tante microaziende, con persone che si mettono in proprio e vendono l’idea più bella esteticamente. La competizione si sposterà sulla capacità di fornire il prodotto più bello». Ma mentre Moretti ti racconta tutte queste cose senti il bisogno di ricordargli che stiamo parlando pur sempre di una stampante. Davvero capace di fare tutto? Te la mette giù così: «Non è altro che un sistema computerizzato per depositare materiale, che equivale a tutto quello che abbiamo attorno, ogni cosa è fatta da materiale depositato. L’uomo si sposta dal lavoro manuale a quello concettuale per decidere il materiale, la ricerca delle forme, del design, i prototipi. Come un pianoforte: può suonare tutto, bisogna saperlo fare». E allora in vista della rivoluzione tridimensionale meglio farsi trovare pronti. Quali figure professionali avranno carte da spendere? «Chi ha dimestichezza con il design, chi sa disegnare bene in 3d, chi sa mettere in numeri le forme nelle figura migliore. Poi ci vuole tutta l'esperienza sul materiale. Praticamente è un terreno talmente giovane che anche un gruppo giovane può innovare senza essere supereroi». Non a caso oltre a vendere stampanti vendono

pure corsi di formazione. L'importante è non fermarsi. Per arrivare sempre per primi al prossimo passo: «Una settimana fa abbiamo lanciato una nuova implementazione e ora in Cina l'hanno già copiata. Ma va bene così, non importa, vorrà dire che abbiamo una settimana di vantaggio sulla prossima innovazione». E quando si viaggia così veloci finisce che il pubblico non tiene il passo. Almeno in Italia: «È difficile dialogare con le amministrazioni, hanno approcci diversi». Certo che non sono tutti così: «Ad Amsterdam il pubblico ha dato un castello a disposizione di un'associazione di makers, uno spazio di incontro e confronto». Chiudere il bilancio annuale in utile – come succederà a fine 2014 con un fatturato di 700-800mila euro che raddoppia l'anno precedente – significa aver sbagliato qualcosa nella gestione aziendale perché c'era margine per investire in nuovi progetti e nuove assunzioni. Ha questa filosofia Massimo Moretti. Con pochi dubbi: «I soldi che dovrò versare allo stato in tasse per quell'utile avrei preferito reinvestirli creando qualche posto di lavoro in più o migliorando un progetto». Andrea Alberizia

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PRIMO PIANO

LA STORIA/1

LA STORIA/2

Lo scrittore creato da Facebook

Via lo smartphone: «Così mi sono ripreso il mio tempo»

Una pagina al giorno sul social network e Mondadori ha scoperto Distefano La storia di Antonio Dikele Distefano è una storia rara, che mette di buon umore. Antonio ha ventitrè anni, è figlio di due immigrati dell’Angola e vive a Ravenna. Antonio ha avuto la presunzione di credere in un sogno che tutti gli dicevano essere irrealizzabile, quello di fare lo scrittore. Gli rispondevano con il tono di supponenza di chi parla con un bambino che dice di voler fare l’astronauta. E allora lui ha fatto una cosa geniale. Ha agito di impulso e ha smesso di chiedere il permesso agli altri. Voleva scrivere un libro e lo ha scritto. Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? è stato un fenomeno editoriale unico. E lo è stato grazie al web: scaricato migliaia di volte è giunto primo in classifica dei libri più letti in rete. A quel punto su Antonio si sono accesi i riflettori, è stato chiamato dal Festival della Letteratura di Mantova, da La7 che lo ha voluto come ospite fisso per la trasmissione Anno Uno ed è arrivata anche la telefonata più attesa, quella di Mondadori che pubblicherà a febbraio il suo libro. Il 12 dicembre sarà ospite al Teatro Elettrico al centro culturale Valtorto (a Fornace Zarattini in via Faentina 216 alle 21.45) con una lezione-spettacolo. In un anno dall’auto-pubblicazione grazie al web sei diventato un autore conteso da festival, case editrici e televisioni. L’avresti mai immaginato? «Forse non me lo aspettavo del tutto, ma ero preparato a questo, sapevo che poteva succedere. Questa risposta ti sembrerà strana, ma anche io sono strano. È tanto che lavoro alla realizzazione del mio sogno per far arrivare il mio messaggio a molte persone». Qual è stata la soddisfazione più grande? «Certo il fatto che mi pubblicherà la Mondadori mi rende molto felice, ma la cosa che più mi dà soddisfazione è vedere che le persone mi vogliono bene. Incontrare ragazzi che non ho mai visto e vedere le loro dimostrazioni d’affetto è

Antonio Dikele Distefano ha 23 anni e vive a Ravenna, figlio di immigrati dell’Angola

la cosa che più mi ha stupito. La settimana scorsa sono stato in una scuola in Val di Non, in Trentino. Una vallata isolata dal mondo. Ero in una scuola di novecento ragazzi, e seicento sapevano chi ero. Questo mi ha lasciato senza parole. È stato frutto solo del passaparola sul web. Certo ci sono anche parecchie persone che mi vogliono male, che mi odiano senza motivo. Non è tanto il messaggio o il libro che scrivi ad alimentare il loro odio, ma il fatto che questo libro sia letto da così tante persone». Come hai usato la rete per promuovere il libro? «Ho utilizzato Facebook pensando al significato della parola: Faccia Libro, mettevo online una faccia-ta del libro ogni giorno. La gente è disposta a leggere poco per volta. I libri in futuro saran-

no impostati partendo dagli standard dei social network. Poi molti video, in cui leggevo brani del libro e non solo». Facebook è la panacea? «No, i media di oggi con la loro illusione di libertà sono come la censura. Le persone leggono molto da lì e in pochi cercano davvero la realtà, si fermano a quello che trovano sulla bacheca. Su internet tutti possono dare notizie. Non ci sono più giornalisti, che lavorano per trovare la verità. Per esempio Salvini spara su internet le sue notizie, anche se cose false, e quelle circolano e vengono condivise. Se poi siano vere o false passa in secondo piano». Una tournée che spazia da Napoli a Milano fino a Parigi. È vero che l'hai organizzata da solo? «Mi sono accorto che oggi molte per-

sone hanno poca fiducia di sé stessi. Quando proponevo di presentare il mio libro nelle librerie molte mi hanno detto “no, chi sei?”, altre si sono fidate e sono arrivate cento persone alla presentazione, che nemmeno io mi sarei aspettato. Sono contento che anche quelle librerie che non mi volevano ospitare il 3 febbraio saranno obbligate a mettere il mio libro in vetrina». Come mai non usi Twitter? «Mi sembra come i privé delle discoteche, dove parli solo con delle nicchie di persone selezionate. Facebook mi sembra più simile a me. Anche Instagram lo uso, con le immagini è molto immediato. Posso dire che Facebook è il mio ufficio». Come ha saputo di te Mondadori? «Credo che mi abbiano contattato perché una giornalista di Repubblica ha letto del mio progetto e mi ha segnalato a loro. Credo che Mondadori sia il meglio che potessi sperare perché è la miglior casa editrice per i libri popolari. Leggo Fabio Volo, leggo Mauro Corona, credo che sia il canale giusto. La cosa che mi ha fatto notare è che ho avuto l’intuito di metterlo gratuito, questo ha dato via libera a tutti di leggerlo, senza dover per forza pagare qualcosa. Non mi sono arricchito di soldi, ma di persone. Dopo sta a loro dire quanto vale il libro. Molti scrivono poesie dicendo “sono un poeta”. Credo che debba essere chi legge a dire cosa vale e cosa no, non chi scrive». Sarebbe stato possibile fare questo dieci anni fa senza Facebook e senza web 2.0? «Sì, sarebbe stato possibile, ma diversamente. Avrei proposto il mio libro come un’artista di strada, andando in giro e leggerlo nelle strade e nelle piazze. Lasciando in giro volantini con pezzi del libro. Avrei fatto insomma come Martin Lutero quando diffuse il protestantesimo attaccando pagine manoscritte ovunque poteva». Matteo Cavezzali

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A vent’anni si era stancato di non riuscire a gestire più il suo tempo, schiavo come molti dello smartphone e del computer. Ora ha rinunciato al telefono di nuova generazione su cui navigava in internet e chattava su Whatsapp come quasi tutti i suoi coetanei, per tornare «a un vecchio Nokia da 10 euro», utile solo per le telefonate e gli sms. Matteo Pezzi, classe 1991, con alcuni piccoli accorgimenti si è ripreso il tempo che gli stava sfuggendo. «Non avevo più il controllo – ci racconta – così ho iniziato a documentarmi, a leggere libri, trovando piccole soluzioni che mi hanno un po’ cambiato la vita». Matteo, praticamente, tiene il telefono spento fino alla tarda mattinata e poi lo spegne di nuovo nel pomeriggio, a meno che non sia strettamente necessario per il suo lavoro di fotografo. «E mi sono reso conto che non c’è niente di davvero urgente – ride – almeno rispetto a quello che credevo ai tempi dello smartphone sempre acceso. Ora chi ha davvero bisogno mi chiama o mi manda un messaggio. E ti assicuro che sono molti ma molti meno rispetto a quelli che si facevano sentire su Whatsapp... È stata quasi una sorta di autoselezione e ora sono molto più rilassato». Con il computer, invece, che Matteo utilizza per lavoro, la tecnica è un’altra. «Prima di accenderlo banalmente scrivo su un foglietto cosa devo fare, in ordine di priorità. In modo da pensare a una cosa per volta, a differenza di come fanno quasi tutti e come facevo anch’io prima. Dobbiamo rassegnarci, non siamo multitasking. Così non ho le notifiche delle mail, che controllo solo in determinati momenti, non tengo acceso Facebook mentre faccio altro, ed è più facile recuperare tempo». Tempo che poi Matteo ha utilizzato per scrivere un libro – dal titolo “Scrivi, c’è tempo” – in cui spiega più nel dettaglio questi accorgimenti, un e-book autopubblicato che è entrato anche nella top 500 dei più venduti su Amazon e che ora è distribuito pure in formato cartaceo. Luca Manservisi

Uno degli scopi del nostro lavoro è rendere il più indipendenti possibile le persone anziane. È una condizione basilare perché gli anziani siano anche psicologicamente indotti a “non lasciarsi andare” e, anzi, a dedicare il proprio tempo agli interessi della vita quotidiana: mobilità, comunicazione con altri, attività proposte della casa, svago. Inoltre, anche la posizione strategica della casa aiuta a non sentirsi isolati, ad uscire e ritrovarsi nel centro storico di Ravenna, in contatto continuo con i turisti che si recano alla tomba di Dante, e vicino a mercatini, bar, negozi. Garantiamo la più totale riservatezza. Telefonate per un appuntamento, attraverso il quale, esponendo i vostri problemi, potremo realizzare un progetto personalizzato: 0544.438873 - 0544.455788 - 0544.37016

PORTO

REPORT

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

FONDI

DATI

230 milioni di investimento nel 2015 Il previsionale di Autorità portuale incentrato sull’escavo dei fondali

Traffici in crescita nei primi dieci mesi dell’anno in corso

Duecentotrenta milioni di spese di investimento per il prossimo anno. Il Comitato Portuale presieduto da Galliano Di Marco, presidente di Autorità portuale ha di recente approvato il Bilancio Previsionale 2015, con il relativo Programma Triennale dei Lavori dell’Autorità Portuale per gli anni 2015-2017, ed il Piano della Logistica da inviare al Governo come previsto dallo Sblocca Italia. Nel dettaglio, nel Bilancio previsionale 2015 l’Autorità Portuale si è ancora una volta impegnata nell’azione di contenimento della spesa corrente, riducendo le spese per consumi intermedi e concentrando le risorse su interventi infrastrutturali. Al centro della discussione, ovviamente, vi è stato l’aggiornamento sul progetto di approfondimento del Canale, il cosiddetto Progettone, considerata da Ap come noto «condizione essenziale per garantirne la futura sopravvivenza» dello scalo. Così, dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti dei 60 milioni di Euro destinati dal Cipe al progetto “Hub portuale di Ravenna” e l’approvazione da parte della Banca Europea degli Investimenti di un finanziamento di 120 milioni di Euro, l’intero avanzo di Bilancio dell’Autorità Portuale, circa 45 milioni di Euro, sarà destinato principalmente a far partire, quanto prima, il lavoro delle draghe in porto. Come noto, per accogliere i materiali di escavo è stato dato avvio a una procedura di esproprio di alcune aree, così come convenuto in seno al Comitato Portuale, che ha unanimemente accolto la proposta del Presidente dell’Autorità Portuale, rappresentando in tal modo, anche formalmente, l’unità di intenti della comunità portuale e delle istituzioni rappresentate nel Comitato stesso. Ed è il presidente di Ap a dire che «Presto o tardi anche i professionisti dell’esposto e i guru della decrescita felice dovranno convenire che il Progettone è una perfetta sintesi tra modello di sviluppo basato sul lavoro ed autentica difesa dell’ambiente».

In merito all’andamento dei traffici nello scalo ravennate, Autorità portuale rende noto che nei primi dieci mesi dell’anno sono state movimentate 20.739.298 tonnellate di merce, con una crescita di 2.124.106 tonnellate, pari all’11,4%, rispetto ai medesimi mesi del 2013. In particolare gli sbarchi sono stati pari a 17,3 milioni di tonnellate (+9,1%), mentre gli imbarchi ammontano a 3,5 milioni tonnellate (+24,4%). Particolarmente positiva la movimentazione di ottobre che è stata di 2.431.348 tonnellate, oltre 344 mila tonnellate in più rispetto a ottobre 2013 (+16,5%). Esaminando le differenti merceologie, emerge che le merci secche hanno segnato una crescita del 12,2%, le rinfuse liquide dell’1,9%, mentre per quelle in container risulta un calo dello 0,6% e per quelle su rotabili continua l’eccellente trend di crescita con un +64,7% (oltre 600 mila tonnellate in più). L’incremento in valore assoluto più significativo è per i prodotti metallurgici, passati da 3,8 a 4,7 milioni di tonnellate. I quantitativi più consistenti provengono sempre dai porti di Taranto, Novorossisk (Russia) e Brema (Germania). In aumento anche i prodotti agricoli passati da 1,078 mila a 1,509 milioni di tonnellate (+40%), grazie ai quantitativi di frumento proveniente per lo più da Usa, Bulgaria e Canada e, di granoturco (393 mila tonnellate) importato soprattutto dall’Ucraina, di legno in pellet arrivato da Canada e Usa e di sorgo giunto soprattutto dall’Ucraina. I concimi, con una movimentazione di 1,3 milioni di tonnellate, hanno registrato un incremento dell’11,4%. In particolare aumento sono le importazioni da Ucraina, Marocco e Egitto. In crescita i combustibili minerali solidi (+40,5%). Positiva la movimentazione dei trailer che, da gennaio ad ottobre, è stata complessivamente di 65.939 trailer contro i 43.987 del 2013, con una crescita del 49,9%. In particolare sulla linea Ravenna-Catania sono stati movimentati 39.901 trailer rispetto ai 34.861 dello scorso anno, mentre per la linea Ravenna-Brindisi i pezzi registrati sono stati 10.663 contro gli 8.377 del 2013. Va segnalato che dal mese di settembre, il traghetto Europa Link della Minoan Lines, che collegava Ravenna con la Grecia, è fermo a causa di un incidente. Nel commentare i dati il presidente di Ap Galliano Di Marco ha detto: «Siamo tornati da Rotterdam e da Istanbul con la consapevolezza che tutti vogliono venire a Ravenna. Se avessimo un fondale di 13 metri, già nel 2015 potremmo raggiungere i 30 milioni di tonnellate di traffico».

45 mln

L’avanzo di bilancio di Ap che sarà destinato quasi integralmente al cosiddetto Progettone per il Candiano

11,4%

L’incremento delle merci nello scalo ravennate rispetto al periodo gennaio-ottobre 2013

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RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

REPORT PORTO

INQUINAMENTO Il porto ha un grande alleato

Amianto sepolto al porto? Si indaga su alcuni ettari Si ipotizza il disastro ambientale. Sopralluogo al petrolchimico

COOPERATIVA PORTUALE

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AVVISATORE MARITTIMO DEL PORTO DI RAVENNA

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Lâ&#x20AC;&#x2122;Avvisatore Marittimo svolge servizio di informazione, coordinamento e registrazione orari movimentazione navi nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito portuale, ponendosi, in qualitĂ di esercizio privato di funzioni e di servizi pubblici, quale punto di riferimento utile alla collettivitĂ . Come da ordinanza/regolamento della Capitaneria di Porto di Ravenna nÂ° 2/2007, lâ&#x20AC;&#x2122;Avvisatore Marittimo gestisce la banca dati â&#x20AC;&#x153;Setshipâ&#x20AC;? in concerto con la Capitaneria di Porto di Ravenna.

Si estende per qualche ettaro, su cui ora sorgono impianti industriali di tre diversi stabilimenti, l'area del petrolchimico di Ravenna tra l'asta del porto e la valle Baiona interessata da un'inchiesta della magistratura, al momento contro ignoti, con l'ipotesi di disastro ambientale per via di presunti sversamenti illeciti (tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90) per smaltire materiali inerti provenienti dall'attivitĂ del polo industriale tra cui composti contenenti amianto come l'eternit. Ă&#x2C6; stato un sopralluogo di un'ora compiuto il 29 novembre dai magistrati della procura di Ravenna, con il supporto dei tecnici Arpa, a individuare l'area interessata dal fascicolo di indagine aperto dopo le dichiarazioni rese in tribunale da alcuni ex lavoratori chiamati a testimoniare nel processo per le morti da amianto. Si Ă¨ parlato di una sorta di discarica clandestina fatta con sotterramenti illeciti. La procura ha stabilito di eseguire alcuni carotaggi del terreno per analizzare cosa contenga. Le analisi verranno eseguite nelle aree che finora non sono state sottoposte ai controlli di Arpa: esami di routine nell'ambito dei monitoraggi assegnati all'agenzia regionale per la protezione ambientale in collaborazione con le stesse aziende del settore chimico. I dati in possesso di Arpa, finora senza anomalie, verranno acquisiti dai magistrati.

Nelle aree sulla sponda sinistra del porto canale di Ravenna sono andati il procuratore capo Alessandro Mancini con i sostituti Monica Gargiulo e Lucrezia Ciriello, queste ultime titolari delle indagini, la prima in quanto pubblico ministero del processo amianto e la seconda in quanto responsabile per le indagini in materia ambientale. Con loro la guardia forestale del pool di polizia giudiziaria. Per individuare le aree potenzialmente interessate dagli sversamenti si Ă¨ proceduto con una comparazione fotografica utilizzando immagini del passato: rispetto a circa trent'anni fa, quando sarebbero avvenuti gli smaltimenti, le aree sono state profondamente modificate con l'ampliamento e la realizzazione di nuovi impianti. Alcune aree, come ha ricostruito lo stesso procuratore, al tempo erano incolte o aquitrinose e sono state poi bonificate in maniera sostanzialmente artigianale. ÂŤAl momento i primi rilievi fanno pensare a una situazione piĂš leggera rispetto a quella ipotizzata inizialmente ha commentato Mancini -. Abbiamo avuto la totale disponibilitĂ e collaborazione delle aziende e procederemo per avere dati ulteriori. Ci tengo a sottolineare che quella del disastro ambientale al momento Ă¨ solo una ipotesi. Andrea Alberizia

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REPORT PORTO

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

17 VITALACCIA DURA

I dubbi del comitato sulle case demolite Sapir spese 730mila euro per due fabbricati poi abbattuti: esposto alla procura Comprarono due case per 730mila euro in totale e nella promessa di vendita con i privati proprietari degli immobili si impegnarono al cambio di destinazione urbanistica da fabbricato rurale a civile con il conseguente accatastamento ma appena due anni dopo demolirono tutto. Quella descritta è un’operazione immobiliare conclusa da Sapir tra il 2006 e il 2008 con due privati cittadini proprietari di immobili nelle campagne tra il Candiano e Porto Fuori. Una manovra che ha fatto sorgere dei dubbi al comitato Vitalaccia Dura, da tempo in trincea per opporsi all’espansione dell’area portuale sulla sponda sud, fino a presentare nei giorni scorsi un esposto alla procura di Ravenna per chiedere che si faccia chiarezza su quella compravendita e su altre operazioni immobiliari compiute in quello stesso periodo e raccontate recentemente da R&D (n. 607 del 27 novembre e n. 603 del 30 ottobre). Secondo il comitato Sapir acquistò le due case con una giustificazione ben precisa per superare le revisioni di bilancio ma poi disattese quella giustificazione nel momento in cui avvenne la demolizione non più di due anni dopo. Una copia dell’esposto è stata inoltrata anche alla Corte dei Conti per valutare se vi siano gli estremi di un danno erariale derivante da una permuta di terreni conclusa tra Sapir e Comune di Ravenna: nel rogito si stabilisce che avviene a pari valore ma nel bilancio del terminalista viene registrata con una plusvalenza del 93 percento.

LA CURIOSITÀ

L’Agenda di Ravenna compie vent’anni. Nata per lo scalo

Con l’edizione 2015, uscita nei giorni scorsi, compie vent'anni l'Agenda di Ravenna, ideata e curata dall’agenzia di comunicazione Image. Nata come strumento di promozione dei servizi e delle aziende del porto, nel tempo ha allargato i suoi orizzonti ai temi della cultura e del turismo legati alla storia e all'arte della città. Ravenna quindi non solo come Porto d'Europa ma come Porta d'Oriente, cerniera di scambi economici e culturali. Stampata in mille copie, cover verde metallico, rilegatura a molla, oltre cento pagine articolate da una grafica rigorosa ed elegante: a ritmo di calendario (con una galleria iconografia dal Museo Arcivescovile a scandire il passaggio da un mese all’altro) l'Agenda ci rivela eccellenze ravennati del presente e visioni di futuro, con un’appendice dedicata a come vivere la città, e godere dei suoi luoghi di accoglienza e intrattenimento. Uno strumento che giorno dopo giorno ci fa scoprire le qualità di Ravenna e ci invita a immaginarne l’evoluzione. Da quest'anno sarà possibile acquistarla sul sito internet www.agenziaimage.com.

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RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

LETTORI detti e contraddetti

CONSUMATORI CONSAPEVOLI a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

TASSE, CORROTTI, TERRORISTI FACCIAMO PIAZZA PULITA? Nella mia città la tariffa per la raccolta dei rifiuti, calcolata al centesimo sul mio appartamento, sempre uguale, e la mia famiglia, sempre uguale, è aumentata dal 2012 al 2013 del 14 percento cambiando nome, da Tia a Tares. Dal 2013 al 2014 l’aumento è stato del 19 percento con l'approdo alla Tari. In due anni il 33% abbondante. Sono aumentate le addizionali Irpef regionale e comunale, le tariffe gas, acqua e luce, per non parlare del traumatico passaggio compiuto in questi anni di crisi da Ici a Imu, praticamente raddoppiato. Le pensioni sono invece praticamente uguali, anzi molte sono più magre perchè rimaste bloccate due anni. Come pure gli stipendi dei lavoratori, quando non sono diminuiti per i ricatti dei padroni. Tutto ciò senza nessun passo avanti per disoccupati e giovani, anzi arrivando al peggio. Nonostante l'enorme salasso ciucciato ai danni dei cittadini onesti che pagano le tasse, gli amministratori che guidano lo Stato (ora Renzi ed il suo cerchio magico), studiano continuamente come succhiare altri spiccioli dalle stesse tasche (la tassa unica comunale, cambiando nome aumenterà senz'altro), la Regione piange miseria, il Comune è sempre senza soldi ed è praticamente inutile qualsiasi reclamo, il degrado ambientale e civile aumenta. Poi saltano fuori gli scandali dei corrotti e dei ladri e infine Roma... siamo ai terroristi neri, delinquenti comuni e mafiosi che tengono in pugno le grandi città e la capitale stessa – praticamente lo Stato – attraverso la “classe dirigente” e i politicanti (chiamarli politici è un insulto al buon senso). Poi, costoro, ci vengono a dire che non viene nessuno a investire in italia per l'art.18. Perdiana, chi dovrebbe venire [...]? Buona se non scappiamo noi! E poi si spremono le meningi per capire perchè i cittadini votano sem-

#INSTAGRAM

Punte Alberete vista da @livingravenna Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico. Questa è scattata dall’utente @livingravenna all’oasi di Punte Alberete.

pre meno. Mi astengo dalle parolacce che mi vengono, perchè non bastano più. Ecco, io credo che in qualsiasi altro paese civile e dignitoso, a questo punto, i cittadini (il popolo sovrano) comincerebbero ad usare tutti i mezzi utili per fare piazza pulita. Io mi sento civile e dignitoso oltre che onesto, non so se mi spiego. Però siamo in italia e qui la fa da padrona la pecoraggine, purtroppo. Ma non si sa mai. Augusto Giuliani, Ravenna

LA BUROCRAZIA NON MI FA

CAMBIARE MANSIONI NELLA PA Sono più di trent’anni che lavoro nella Pubblica Amministrazione. Quando sono entrata avevo poco appena compiuto i 18 anni. È stata la mia

prima esperienza lavorativa. Nel mio percorso lavorativo ho incontrato persone che mi sono state vicine, tutti erano più grandi di me. Poi [...] mi sono sposata, ho avuto due figli. E i miei colleghi sono stati splendidi [...] però dopo 15 anni il lavoro non mi soddisfaceva più, ed è per questo che ho chiesto il trasferimento. [...] Perché volevo fare altre esperienze, e così mi fu concesso, nel nuovo Servizio mi sono trovata altretanto bene come nel primo, avevo acquisito un pò più di esperienza ed ero più grande; nel secondo servizio ho avuto anche momenti di tristezza per una grossa perdita, cioè quella di mio padre [...] e anche qui ho incontrato colleghi veramente splendidi. Dopo 10 anni il Servizio si è esaurito e tutti noi colleghi siamo stati divis, chi in aziende, chi in altri Servizi della stessa Pubblica Amministrazione. Come la sottoscritta. Dallo spostamento forzato [...] sono trascorsi circa 7 anni, e anche qui ho trovato colleghi con cui vado molto d'accordo. Anche in questo terzo Servizio, dove mi trovo tutt’ora, ho trovato colleghi del mio gruppo splendidi. In questa ubicazione, però, c’è una discordanza tra le mie competenze e le mansioni che svolgo, è un lavoro che faccio fatica ad accettare, ed è per questo motivo che mi piacerebbe andare in un altro servizio, per fare nuove esperienze. Sono anni che chiedo di cambiare mansioni, ma per motivi amministrativi la mia richiesta fanno fatica ad accettartla. Perchè ci deve essere sempre la burocrazia in mezzo? [..] Ogni persona avrebbe il diritto di fare più esperienze nell'ambito della sua stessa azienda. Si parla tanto di benessere lavorativo. Ma non mi sembra che ci sia tutto questo benessere. Tra direzione e impiegati ci dovrebbe essere più collaborazione. Se un impiegato non si trova bene con le mansioni che sta svolgendo, perchè non dargli l'opportunità di cambiarle? Fra una decina di anni dovrei andare in pensione, governo permettendo, e spero di essere riuscita a fare altre esperienze lavorative. Grazie per l’attenzione. Lettera firmata, Ravenna

Se l’auto nuova è sempre in officina... a cura di Carlo Benelli - Codici Ravenna L’acquisto di un’auto per uso domestico o di lavoro comporta una spesa notevole che incide per lungo tempo sul bilancio familiare. Oltre ai problemi che derivano dal pagamento o in contanti o con un finanziamento, si evidenziano in molti casi difetti che impediscono l’uso corretto della stessa automobile. Il Codice del Consumo si è preoccupato di garantire il veicolo per almeno due anni con spese a totale carico del venditore. Anche le vetture usate sono corredate da un certificato di conformità che riporta le parti interessate alle riparazioni necessarie. Qui ci occuperemo della vicenda che ha coinvolto una nostra associata nell’acquisto di un’auto nuova presso la concessionaria di una famosa marca di vetture. Possiamo aggiungere che la professione di medico costringeva la stessa ad usare il mezzo, senza poter sottostare a lunghe interruzioni. Il pagamento dell’intera somma di ben 24.200 euro è stato immediato; poco tempo dopo l’auto ha evidenziato il cattivo funzionamento dell’aria condizionata (eravamo in piena estate) e altri difetti segnalati, ironia della sorte, da suoni e diciture come “assistenza il prima possibile”. La vettura, acquistata il 30 luglio 2013, è stata portata ripetutamente in sede per riparazioni e sostituzioni delle parti interessate. Il 18 marzo 2014 è avvenuta la sostituzione di vari tipi di valvole, elettrovalvole; non sono bastate varie settimane per le riparazioni eseguite anche in altre filiali finchè un capo-officina ha comunicato che molte auto della stessa marca e modello a ogni rifornimento di metano evidenziavano un difetto. L’associazione consumatori Codici, dato le lunghe traversie della nostra associata, ha eseguito una formale messa in mora della filiale responsabile che non si decideva a sostituire la vettura o a restituire la somma versata. Infatti la situazione sembrava integrare gli estremi di compravendita di bene mobile registrato affetto da vizi occulti tali da renderlo inidoneo all’uso convenuto. Anche un incontro per verificare i margini di un possibile bonario componimento della vertenza non trovava risposta. A questo punto il legale responsabile dello sportello Codici di Ravenna ha proceduto con atto di citazione presso il tribunale competente. A Ravenna l’associazione Codici è in via Ignazio Sarti 5 (0544-35183) dove tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento

CULTURA

TEATRO

STAGIONE LIRICA

ANTEPRIMA

All’Alighieri va in scena la Shoah

Il nuovo spettacolo firmato da Carlotto per Claudio Casadio

Una nuova produzione per raccontare in un melologo la storia di Roberto Bachi Domenica 7 dicembre alle 15.30, fuori abbonamento, andrà in scena al Teatro Alighieri di Ravenna, Il viaggio di Roberto, un treno verso Auschwitz: un dramma lirico che racconta la tragica storia di un ragazzino appena quindicenne che a Ravenna frequentò la quarta elementare prima di essere deportato ad Auschwizt dove morì nel 1944 insieme agli oltre quarantamila italiani ebrei vittime della Shoah. Lo spettacolo è una nuova produzione del Teatro Alighieri, realizzata in coproduzione con il Teatro Luciano Pavarotti di Modena e la Fondazione dei Teatri di Piacenza. Roberto Bachi, nato a Torino nel 1929, e si trasferì adolescente per motivi lavorativi legati al padre, il generale Alberto Bachi. Il bambino frequentò la Scuola Mordani nel 1937-'38. L’estate seguente il padre fu costretto a dimettersi dall’esercito per le leggi razziali; nel vano tentativo di mettersi in salvo, la famiglia di Roberto si trasferì prima a Parma poi a Torrechiara. Il 16 ottobre 1943 Roberto e il padre, in quanto ebrei, furono reclusi al carcere San Vittore di Milano, dove vi rimasero per due mesi, trascorsi fra stenti e torture. Il 6 dicembre dello stesso anno partì dal binario 21 della stazione di Milano un treno per Auschwitz: Roberto e Alberto Bachi furono caricati come bestie sul vagone merci, il figlio separato dal padre, in viaggio verso la loro ultima meta. Da allora la vita di Roberto cadde nel silenzio, nessuno seppe più nulla fino al termine della guerra, quando la madre Ines, dopo incessanti ricerche, venne a conoscenza della crudele sorte toccata al figlio: marchiato col numero di matricola 167973, Roberto Bachi morì l’anno successivo la deportazione, probabilmente di tubercolosi. L’intera vicenda di Roberto venne ricostruita nel 2002, a partire da una lettera custodita per tanti anni all’interno di una scatola di latta: un foglio protocollo con dolci e amichevoli parole, scritte in un accurato corsivo da Roberto per Silvano Rosetti, uno dei suoi amici delle elementari ricoverato in ospedale. È bastato quel foglio riemerso dal passato per riportare alla memoria di Silvano il ricordo dello scomparso compagno di classe. Pezzo per pezzo la vita di Roberto ha preso forma grazie a un’accurata ricostruzione, supervisionata in primis dal compianto Giorgio Gaudenzi, l’allora direttore della Scuola Mordani, assieme alla collaborazione di tre ex compagni di classe di Roberto: Danilo Naglia, Sergio Squarzina e per l'appunto Silvano Rosetti. La vicenda, in seguito, è diventata anche oggetto di studio e ricerca per molte scuole ravennati. E oggi si è trasformata in un’azione scenica e musicale, commissionata a Guido Barbieri, il curatore del libretto, e al compositore Paolo Marzocchi, con la regia di Alessio Pizzech. «Il viaggio di Roberto è un’opera, da intendersi nel senso tradizionale del termine come insieme delle multiformi espressioni del teatro musicale contemporaneo – sot-

tolinea Marzocchi – e precisamente un “melologo”, genere in cui manca il canto, ma la parola detta si lega alla musica in un dialogo costante e strettissimo». Tra i personaggi della storia, proprio al protagonista Roberto Bachi manca la parola. Intorno a lui la vicenda si dispiega su più piani narrativi e musicali. La complessità dell’opera è riscontrabile non solo dal punto di vista tematico, ma anche da quello sonoro: la pièce è permeata da un molteplice materiale musicale, che va dalla morte pucciana di Madame Butterfly al celebre verdiano Va pensiero, per non dimenticare la melodia più nascosta del corale bachiano Es ist genug. Ma c’è dell’altro, a detta di Barbieri: «il pezzo musicale più importante è stato ricavato da una sequenza di sei note, ottenuta direttamente dal numero di matricola di

I tre ex compagni di Roberto Bachi che saranno sul palco insieme ai bambini di oggi della scuola Mordani. Per le scuole saranno allestite due repliche, rispettivamente il 9 e il 10 dicembre e il 19 gennaio, in prossimità del “Giorno della Memoria”.

Roberto, 167973, secondo un procedimento volto a trasformare lettere in numeri e numeri in suoni». «È sorprendente trovare in cifre così dolorose e casuali» conclude il compositore «la grazia di una melodia, che al suo interno racchiude le note iniziali del corale bachiano e dell’aria di Puccini». Nella produzione de Il viaggio di Roberto è stata coinvolta la Scuola Mordani, con la diretta partecipazione degli alunni ed ex alunni del Coro di voci bianche “Libere Note”, diretto da Elisabetta Agostini e Catia Gori; a essi si aggiungono il Quartetto Fauves, il contrabbassista Marco Forti di Tetraktis Percussioni, il Quartetto Vocale Myricae e il sassofonista David Brutti. Oltre alla collaborazione dei tre ex compagni di classe di Bachi, in scena si vedranno Marco Pierfederici e Giulio Gambi, che si alterneranno nel ruolo del protagonista, Franco Costantini nei panni del narratore Vittorio e Cinzia Damassa in quelli di Ines; ai cantanti e al “muto” Roberto si uniranno gli attori del Piccolo Teatro Città di Ravenna. L'opera sarà replicata a Ravenna per le scuole cittadine e anche a Modena e Piacenza. Simona Guandalini

martedì 9 dicembre ore 21

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Dopo il successo di Oscura immensità, ecco una nuova produzione di Accademia Perduta insieme a CSS Teatro stabile di innovazione FVG su un testo dello scrittore Massimo Carlotto: Il mondo non mi deve nulla (che è un romanzo in libreria da qualche mese per e/o). In scena ancora una volta l’attore ravennate Claudio Casadio questa volta insieme a Pamela Villoresi, per la regia di Francesco Zecca. Una storia contemporanea, dalle tinte noir a cui l’autore ci ha abituato da tempo, ambientata a Rimini con un copione tagliato appositamente da Carlotto sui due interpreti. Lo spettacolo sarà in anteprima nazionale al Goldoni di Bagnacavallo lunedì 8 dicembre, prima di andare in prima nazionale, neanche a dirlo, al Novelli di Rimini, e tornare poi nel ravennate al Masini a Faenza, per proseguire in una lunga tournée in tutta Italia. Le scene dello spettacolo sono di Gianluca Amodio, i costumi di Lucia Mariani. Le musiche originali sono composte da Paolo Daniele. La pièce si avvale inoltre del light design di Alberto Biondi e dei disegni di Laura Riccioli.

COMICO FORBICI & FOLLIA, TRA PROSA, CABARET E IMPROVVISAZIONE

Comicità e “giallo” al nuovo appuntamento del Comico all’Alighieri. Giovedì 11 dicembre arriva infatti Forbici & follia, spettacolo di Paul Portner adattato e diretto da Marco Rampoldi con un ensemble di attori formato da Roberto Ciufoli, Milena Miconi, Max Pisu, Barbara Terrinoni, Nino Formicola e Nini Salerno. Uno spettacolo che miscela prosa e cabaret, rigore della narrazione mistery con l’improvvisazione, di interpreti con la doppia natura della prosa e del cabaret, per poter sostenere il rigore del racconto e la freschezza dell’improvvisazione. Perché durante lo spettacolo decisiva è l’interazione col pubblicoche si trova a essere l’unico possibile giudice a sbrogliare il mistero assicurando così ogni volta un finale originale e inedito alla pièece. La vendita dei biglietti sarà effettuata la sera stessa di spettacolo, a partire dalle ore 20, presso la biglietteria del Teatro Alighieri.

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CULTURA

TEATRO

L’INTERVISTA

«Un onore per me interpretare Suu» Ermanna Montanari delle Albe racconta la pièce dedicata alla paladina birmana della non-violenza Fino al 14 dicembre sarà in scena ogni sera, eccetto il lunedì e giovedì, con il nuovo spettacolo di Marco Martinelli Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (Vedi box) ed Ermanna Montanari che in scena veste i panni appunto di Suu. Ermanna, come stanno andando le repliche? Certo, sembra uno spettacolo molto impegnativo per voi sulla scena... «Lo è. In Giappone gli spettatori ringraziano gli attori con una frase molto suggestiva: “grazie perché hai sudato”. Noi delle Albe “sudiamo” sempre, e ogni giorno noi attori ci prepariamo per diverse ore prima di salire sul palco. E’ la prima volta che porto in scena una figura autenticamente “buona” e non c’è niente di più di difficile, come già notava Dostojevski. Richiede altezza spirituale e mitezza d’acciaio, e io sono onorata di poterla interpretare». Il pubblico sta reagendo come speravate? Non è certo uno spettacolo facile o ammiccante. «Quando mai abbiamo fatto spettacoli facili o ammiccanti? Chi vuole vedere spettacoli facili o ammiccanti è libero di scegliere altri teatri. Gli spettatori al Rasi ci stanno donando ogni sera un’attenzione commossa. Nel momento in cui chiediamo alle donne in platea di alzarsi come atto di ribellione non violenta, si alzano sempre quasi tutte, talvolta anche alcuni uomini si alzano. Venti serate sono una tenitura molto lunga per una città come Ravenna, ma la risposta è eccellente e le recensioni sono state lusinghiere. Molti arrivano già documentati, altri se ne vanno dopo aver scoperto una figura che ha vissuto isolata per vent’anni agli arresti e che ci aiuta a rieducarci all’umanità». A inizio spettacolo chiedi: “E’ lontana la Birmania?”. Cosa può dirci questo spettacolo del mondo in cui viviamo qui in Italia? in fondo noi siamo una democrazia. «Ne sei sicura? Raccontiamo la vita di una combattente per una “vera” democrazia, per una “vera” libertà, la

LO SPETTACOLO ATTORI, REGISTA, DRAMMATURGO PER UN TESTO CHE IN PRIMAVERÀ ARRIVERÀ IN BIRMANIA In scena sia la Stagione di Prosa sia per Ravenna viso-inaria, Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi ha la drammaturgia di Marco Martinelli, l’ideazione è di Martinelli e Ermanna Montanari che ha curato anche i costumi. In scena Ermanna Montanari è Suu, figlia dell’eroe di guerra Aung San “una limpida figura di combattente per l’indipendenza della Birmania dagli inglesi – leggiamo nelle note di regia - un politico che voleva democrazia e pluralismo”, che fu assassinato nel 1947 quando la figlia aveva appena 2 anni. Lo spettacolo segue la biografia di Suu. In scena accanto ad Ermanna Montanari, i bravissimi Roberto Magnani, Alice Protto e Massimiliano Rassu interpretano un coro-giungla di generali-scimmia, demoni nat, testimoni o giornalisti. Le (belle) musiche sono del compositore Luigi Ceccarelli. Sul palco i colori e gli arredi dell’estremo oriente prendono forma nello spazio scenico e nei costumi a cura di Ermanna Montanari, in un impasto in cui la regia dello stesso Martinelli intreccia la fonica di Fagio alle luci di Francesco Catacchio e Enrico Isola e i video di Alessandro e Francesco Tedde. Dopo Ravenna lo spettacolo sarà in scena a Modena, a Parma, Udine e Milano. Il testo è divenuto anche un libro per Luca Sossella editore. Lo spettacolo ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International (sezione Ravenna Gruppo Italia 87). Alla prima al Rasi ha partecipato la senatrice Albertina Soliani tra i fondatori dell'Associazione per l'amicizia Italia-Birmania che a Natale porterà il testo a Suu stessa che le Albe avranno modo poi di incontrare in futuro.

storia di una ribellione a tutte le ingiustizie e alla corruzione in modo pacifico. Non pensi che anche il nostro paese necessiti di una ribellione alle ingiustizie e alla corruzione? La “rivoluzione spirituale” di Suu ci insegna in primis come ogni sguardo debba restare “umano” e non frettoloso e disattento. Basta aprire i nostri quotidiani per leggere di violenze e ingiustizie sui più deboli, l’economia e la finanza sono diventate stritolanti. La Birmania non è distante: e quella che cerchiamo di raccontare, teatralmente, è una realtà “obliqua”, per usare un termine di Emily Dickinson, uno specchio capovol-

to. Il pianeta è diventato molto “piccolo”: tutto quello che avviene altrove ci riguarda». Parli di umanità di Suu, ma in uno degli snodi forse più toccanti dello spettacolo, Suu decide di non tornare dal marito morente e di non rivedere i suoi figli. Una scelta che può invece apparire quasi disumana e che voi trattate con grande pudore. «Suu poteva tornare a Londra e smetterla di sacrificarsi per il proprio popolo: quella di Suu è stata una scelta d’amore che hanno preso in due, lei e il suo amato sposo, Michael. E’ difficile

Ermanna Montanari in scena nei panni di Suu in una foto di Enrico Fedrigoli. Martedì 9 dicembre, la voce dell'attrice inaugurerà il ciclo di letture dedicato a Cent’anni di solitudine alle 17 su Rai Radio 3 per la trasmissione Ad Alta Voce . Lunedì 8, invece, la trasmissione “Teatri in prova” in onda dalle 22.50, prevede uno speciale di racconto e approfondimento sullo spettacolo dedicato ad Aung San Suu Kyi

anche solo immaginare il dolore terribile che questo può aver provocato in lei. Ci sono persone che sono morte per i loro ideali, non è la stessa cosa? Forse possiamo comprendere qualcosa di questa scelta se proviamo ad ampliare un po’ il nostro concetto di “famiglia”, di “valori”». Suu sembra quasi scegliere le sue origini, suo padre simbolo del tentativo della Birmania di conquistare la democrazia, rinunciando ai figli... «Ma lei non rinuncia ai figli! Chiede anche a loro di guardare le cose con un’altra prospettiva, così come San

Francesco non rinunciò al padre quando scelse di seguire la sua vocazione spirituale! Diciamo che nelle sue radici, per dirla con Sant’Agostino, Suu porta un peso di patimento e di passione. E lei sceglie cosa essere con una caparbietà e una ribellione che sono la somma del suo essere donna politica, di fede e d’amore». Durante lo spettacolo sembra in effetti emergere con crescente evidenza anche l’aspetto religioso. «Suu è devota a una particolare forma di buddismo ed è lei stessa a spiegare alla giornalista di Vanity Fair come la pratica della meditazione l’abbia salvata dalla depressione durante gli anni in cui è stata costretta a vivere in solitudine agli arresti. “La religione è politica”, aggiunge Suu citando Gandhi e la scelta della non violenza, una pratica che ha una serie di martiri e santi che attraversano la nostra storia. La non violenza muta il linguaggio di una politica desueta. E il contagio della bellezza, della preghiera». A proposito della bella scena dell’intervista a Vanity Fair, quale è stato il lavoro di documentazione che avete fatto e quanto ci avete messo? «La figura della giornalista di Vanity Fair serve a rendere l’idea di certo giornalismo occidentale che va a intervistare Aung San Suu Kyi perché “fa moda”, non per un autentico interesse politico e spirituale. Il lavoro preparatorio è stato intenso, ci siamo documentati leggendo tutto quanto ha scritto Aung San Suu Kyi ed è stato scritto su di lei, e sulla storia del suo paese. Poi a luglio siamo andati in Birmania: è stata un’esperienza potente e fondamentale, abbiamo conosciuto la furia dei monsoni. Senza quel viaggio lo spettacolo non sarebbe stato lo stesso». Ma come è nata l’idea originaria? «Stavamo andando a New York per Rumore di acque, Marco (Martinelli,ndr) stava sfogliando una rivista, mi ha mostrato una foto di Aung San Suu Kyi e mi ha chiesto: non ti somiglia? Forse aveva intuito qualcosa che poi abbiamo verificato, che Suu è una donna buona ma anche severa, che unisce alla dolcezza una forza di acciaio. L’idea originaria è nata in volo». Federica Angelini

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CULTURA

TEATRO • SPETTACOLO

CINEMA/1

INTERVISTA

AL PALACONGRESSI FILM DI DONNE DI PALESTINA E DI ISRAELE

Il Giallo dei Fanny&Alexander alla riscoperta dell’infanzia Chiara Lagani e lo spettacolo sull’educazione Torna a Ravenna (dal 10 al 14 dicembre all’Ardis Hall) Giallo, sorta di versione da camera del Discorso giallo della compagnia Fanny & Alexander. Il “giallo” è stata la seconda tappa dei Discorsi (dopo il grigio, sul tema della retorica politica) e affronta lo spinoso tema dell’educazione. Unica interprete è Chiara Lagani che in Giallo mette a frutto gli esiti di lunghi laboratori condotti con i bambini delle scuole elementari di Parma e di Ravenna. L’abbiamo intervistata. Perché affrontare il tema dell’educazione? «L’educazione è uno dei sette ambiti umani che toccano i nostri discorsi ma è anche uno dei primi che abbiamo voluto trattare, subito dopo la politica. Forse perché è quello più strettamente legato, insieme alla politica appunto, all’idea e alla vita di una società. Non a caso tutte le volte che rifletti approfonditamente sulla scuola, o meglio sulla vita scolastica, ti appare subito l’immagine di una microstruttura sociale, molto ben definita. È come se passare dall’idea di educazione, di formazione, fosse necessario anche per dare una lettura corretta alla natura politica della vita della nostra società. Per capire meglio cosa volesse dire educazione, ho avuto la necessità di incontrare direttamente i bambini». Quali bambini? E in che modo? «Luigi (De Angelis, fondatore e autore dei Fanny insieme a Lagani, ndr) e io abbiamo individuato cinque o sei tipi di laboratori per bambini dai cinque ai dieci anni. Ho scelto quest’età perché, dovendo anche operare sul tema della tossicità del reale, del contemporaneo, ho pensato che questo fosse il tempo in cui si insedia per la prima volta il germe della tossicità nel bambino, in cui perdono un po’ della loro innocenza. In alcuni casi ti trovi di fronte proprio dei piccoli adulti. Ma è evidente la linea di confine: certi bambini sono poco prima di quel confine altri l’hanno già superato, gli ultimi sono in bilico sulla linea». Come si è sviluppato il lavoro e quanti bambini sono stati coinvolti? «Ogni modulo era un gioco teatrale pensato per loro e portava su di sé in modo differente come tema l’idea dell’educazione. Abbiamo coinvolto sei o sette classi, più un gruppo di una ventina di bimbi che i genitori portavano al pomeriggio nella nostra sede, Ardis Hall. Proporre un gioco era un modo per rivolgere loro una domanda molto seria sull’educazione». Quali sono state le difficoltà maggiori? E le soddisfazioni? Cosa ti hanno insegnato i bambini?

«Qualcosa di inaspettato è davvero accaduto. Ho provato nei loro confronti di volta in volta stupore, paura, amore, soggezione, ammirazione, fastidio. E la cosa più forte è stata verificare che nel confronto diretto con la loro esperienza, il loro istinto, è molto difficile avere di noi stessi un’immagine che sia all’altezza del loro comportamento. Ogni gesto, ogni parola, molte risposte che si danno, certe intonazioni che ascoltavo nella mia voce ricadevano anche solo parzialmente ma irrimediabilmente in un cliché. La mamma, la chioccia, la maestra, l’animatrice. Difficile mantenersi puri al cospetto di un gruppo di bambini, delle loro interrogazioni, del loro dire le cose senza mezzi termini e perfino del loro ripetere, mostruosamente miniaturizzati, comportamenti adulti, ad esempio quelli dei genitori». Come se ne esce? «L’unica soluzione che ho trovato è stata quella del Personaggio, che io assumevo stringendo un contratto molto preciso e stretto con loro, attraverso il quale potevamo assieme sprofondare nello statuto del gioco. E così è avvenuto uno strano processo drammaturgico quasi involontario: tutte le letture che avevo fatto, le parole dei grandi classici della pedagogia si sono trasformate in mattoncini, tesserine che andavano a comporre e nutrire narrazioni diverse che proponevo ai bambini non per intrattenerli, ma per sapere da loro, alla fine, qual è il significato misterioso che si nasconde dietro all’educazione, cosa significa educare, cosa significa essere educati. Come si fa, e cos’è. Attraverso il teatro siamo riusciti a parlare di tutto questo». Quale vuole essere il messaggio dello spettacolo rivolto in particolare a chi ha figli? «Lo spettacolo è veramente un appello alla nostra parte bambina. C’è sempre questa parte che respira al fondo di noi e a volte ce la dimentichiamo. L’idea di partenza comunque era quella di lavorare sulla discrasia tra la parte adulta e la parte bambina che è in ognuno di noi. Come se in ognuno di noi ci fosse un bambino che non è riuscito mai fino in fondo ad essere bambino, come alcuni bambini che incontro, che in certi casi sembrano adulti prematuri, in una società che spesso rimuove l’infanzia, non le permette un suo spa-

RISTORANTE CON VASTA SCELTA A BUFFET DI CARNE, PESCE E PRIMI

zio naturale e dunque non la comprende, non accoglie le sue istanze fornendole modelli che sono già irrimediabilmente adulti. Continuamente nei discorsi dei bambini che ho incontrato ci sono modelli adulti, quasi ad ogni frase che pronunciano c’è un adulto nascosto che parla attraverso di loro. E c’è qualcosa di paradossale in questo perché poi ci sono anche gli adulti incapaci di essere adulti. È una società bambina la nostra, incapace di crescere ma che al contempo ha rimosso l’infanzia come vera possibilità: e così i bambini non riescono ad essere bambini e gli adulti non sono ancora adulti. Credo che riguardare all’infanzia con attenzione rispetto e amore ci aiuti a riconciliarsi con una parte di noi: un genitore attraverso il figlio non rivede il mondo per una seconda volta, non impara forse i nomi le cose e i colori ancora una volta attraverso di lui? Questa è un’opportunità grandissima, no?». Quali sono i prossimi progetti di Fanny&Alexander? «Siamo al lavoro per “Discorso verde” che vede in scena Marco Cavalcoli. Sarà un lavoro su prodigalità e avarizia, sul rapporto col denaro e la sua mancanza, dal miracolo economico alla crisi globale. Debuttiamo quest’estate con due performance di avvicinamento al Discorso (il cui debutto è previsto per l’autunno prossimo, ndr), la prima “Scrooge” è un lavoro che parte dalla lezione sui soldi di Paperon de' Paperoni ai nipotini, la seconda “Kriminal tango” è un omaggio a Fred Buscaglione. E poi in cantiere c’è un “Flauto magico” per cui curiamo regia, drammaturgia, costumi e allestimento su commissione del Teatro Comunale di Bologna: sarà un’opera in 3D, lavoriamo coi videomakers Zapruder, che debutterà il 16 maggio». In scena all’Ardis Hall di via Bondi (zona Bassette, Ravenna) il 10, 12 e 13 dicembre alle 19, l’11 dicembre alle 21 e il 14 alle 16.30. Ogni replica è a posti limitati ed quindi necessaria la prenotazione al 320 2226732. Luca Manservisi

dal lunedì al venerdì

A PRANZO

€ 8,90

A CENA

€ 14,90

Torna al palazzo dei congressi di Largo Firenze, in centro a Ravenna, la rassegna “ControCinema”, uno sguardo sulla grande energia che proviene dal panorama indipendente internazionale. Appuntamento per sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre con “due donne registe palestinesi e due donne registe israeliane e i loro film, tutti in anteprima nazionale”: storie di donne e della quotidianità delle loro esistenze, che intrecciano humour e tristezza, dolore e risate, speranza e rassegnazione. Per quanto riguarda la sezione “Donne di Palestina” verranno proiettati Villa Touma (dall’ultimo festival di Venezia) di Suha Arraf (sabato alle 20.30 e domenica alle 18) e la commedia Amreeka di Cherien Dabis (Humanitas Prize al Sundance 2009; miglior film a Cairo 2009), domenica alle 22.30; per “Donne di Israele” invece ecco la black-comedy Zero Motivation di Talya Lavie (miglior film al Tribeca 2014), in programma domenica alle 20.30 e lunedì alle 18; That Lovely Girl di Keren Yedaya (Cannes 2014), feroce storia incestuosa tra un padre e una figlia (lunedì alle 21) e Or My Treasure, sempre di Keren Yedaya (Cannes 2004: Camera d'Or Award), sabato alle 22.30. Info: 328 2691270.

CINEMA/2 AL CORSO DIALOGHI E DOCUFILM SUL “MIRACOLO ECONOMICO” Venerdì 5 dicembre a partire dalle 17 al cinema Corso di via di Roma, a Ravenna, si terrà la seconda edizione dei “Dialoghi sul cinema”. Quest'anno sarà l'occasione per scoprire la fase storica del “Miracolo economico”, che ha cambiato le mentalità e il modo di pensare dei ravennati e degli italiani. La giornata sarà l'occasione per parlarne con personalità di ambiti diversi. Inoltre, in chiusura verrà presentato alle ore 21 il documentario La fabbrica immaginata, di Giorgio Stamboulis e Fabrizio Varesco. Alle 17 il primo dialogo vedrà protagonisti Alberto Giorgio Cassani (architetto, professore presso L'Accademia di Belle Arti di Venezia), Lorenzo Bertucelli ed Enzo Morgagni. Alle 18.30 intervista ad Aldo Preda sul caso Anic. Alle 21 il secondo dialogo con il fumettista Davide Reviati e il filosofo Enrico Terrone.

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sabato e domenica

A PRANZO

€ 11,90

A CENA

€ 16,90

escluso le bevande

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RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

CULTURA

MUSICA

IL FESTIVAL

ROCK

Tre giorni a Lido Adriano con l’hip hop underground

Dal ritorno di Dente alle americane Coathangers al Bronson

Kaos e Dj Craim l’anno scorso al Cisim (foto di Marco Miccoli)

Al Bronson di Madonna dell’Albero sabato 6 dicembre torna Dente, cantautore tra i più amati della nuova generazione italiana, che presenta il nuovo disco Almanacco Del Giorno Prima. Il giorno dopo ospiti di caratura internazionale con le americane The Coathangers, che si ispirano al filone più garage-punk della tradizione alternative al femminile. In apertura (dopo le romagnole Io e le Tigre), da San Pietroburgo, uno dei progetti più originali ed eccentrici d’Europa, i Messer Chups con il loro surfrock sperimentale e l’appariscente bassista Zombierella (nella foto). Ad aprire il weekend, invece, il 5 dicembre al Bronson serata hardcore per festeggiare il nuovo disco dei ravennati Hierophant: sul palco anche Lantern, Tumulto e Il Ghiaccio.

Al Cisim di Lido Adriano (viale Parini 48) torna Under: tre serate con live, dj set e perfino un contest di beatmaking (sorta di dj, letteralmente creatore della base musicale, in ambito hiphop). Si tratta della seconda edizione della manifestazione curata da Moder e Brain che mira a valorizzare, unire e consacrare la scena hip hop underground italiana. L’appuntamento è per venerdì 5 sabato 6 dicembre dalle 22, quando sul palco del Cisim si alterneranno Kaos e Dj Craim, Piranha Clique, Musteeno, Maadblock, Makkia e Dam Larko, Brain, Brenno, Claver Gold, Lord Madness, Johnny Roy, Willie Peyote. Domenica, 7 dicembre, si parte invece alle 15 con la tappa ravennate della gara di beatmaking nazionale e poi spazio alle migliori realtà locali. All’ingresso – con tessera Entes (4 euro) – è richiesto un contributo soci per una giornata di 8 euro (12 per due giornate). Domenica ingresso gratuito. Info: 389 6697082.

METAL

Deathcore americano con i Suicide Silence

INDIE AL MOOG

TRA ROCK E PSICHEDELIA CON

THE WALKING WHO

Giovedì 4 dicembre alle 21.30 al Moog di Ravenna (vicolo Padenna) concerto degli australiani The Walking Who con sonorità rock'n'roll e psichedeliche.

ANNI CINQUANTA AL MARIANI

IL ROCK’N’ROLL DI

KING LION

AND THE

BRAVES

Giovedì 4 dicembre al Mariani Lifestyle di Ravenna in collaborazione con Moondogs International Festival è in programma il concerto dei King Lion and the Braves. Come da stile della rassegna, il loro è un rock’n’roll che rimanda direttamente agli anni Cinquanta e Sessanta. Appuntamento dalle 21 a ingresso libero

HARD

ROCK SUL

PALCO DEL

VALTORTO

AL GHINEA GLI UMBRI HANDS OF TIME

DUE BAND EMERGENTI

Nuova tappa della stagione invernale di Ravenna Duepuntozero: il 5 dicembre live al Valtorto di Fornace Zarattini le band rock locali Satellite e Lash Evo.

LEGGERA DAI MODÀ

ALLA

CD BAND:

SPAZIO ALLA MUSICA ITALIANA

Sabato 6 dicembre dalle 22 al Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo si esibirà la Cd Band, nata nel 2011 da un'idea di Claudio Dirani, batterista dei Modà. La band propone musica italiana da ascolto dagli anni sessanta a oggi, in chiave rock.

Venerdì 5 dicembre al pub Ghinea di Marina di Ravenna l’appuntamento è con il concerto degli Hands Of Time, band umbra di hard rock nota anche fuori dai confini nazionali che presenterà il nuovo disco uscito in questi giorni. Esibizione in apertura dei Malagrida.

Sabato 7 dicembre al Rock Planet di Pinarella di Cervia appuntamento da non perdere per gli appassionati di metal con gli americani Suicide Silence, tra i capostipiti del genere deathcore. Prima di loro saliranno sul palco alcuni dei loro seguaci, come gli australiani Thy Art Is Murder, che possono vantare già le copertine delle maggiori riviste internazionali di settore. Ad aprire la serata i Fit For An Autopsy, sei ragazzi del New Jersey che propongono un death metal senza esclusione di colpi.

SONORITÀ GITANE/2

SONORITÀ GITANE/1

Dai Negramaro alla Gipsy Orkestar Tra Camargue e jazz manouche Il progetto del trombettista Eusebio Martinelli al teatro Socjale Al Mama’s il Norris trio. E il sabato country americano Al teatro Socjale di Piangipane una serata di travolgente musica gitana, venerdì 5 dicembre, con il nuovo progetto di Eusebio Martinelli, virtuoso trombettista emiliano che ha collaborato negli anni con artisti come Negramaro, Modena City Ramblers o Vinicio Capossela. In questo percorso è accompagnato dalla Gipsy Abarth Orkestar, un sestetto il cui caratteristico sound è una contagiosa miscela di musica tzigana e balcanica. Dopo Gazpacho, è uscito nel 2014 il loro secondo album, Apolide.

Venerdì 5 dicembre al Mama’s Clud di via San Mama, a Ravenna, omaggio alla Camargue e alla festa dei gitani con jazz manouche (quello stile ispirato alla musica tzigana) del Jazz Norris trio (nella foto) e il video del fotografo Ivano Adversi. Sabato 6 alle 21.30 sul palco del Mama’s invece Diammy and the Crazy Horses, band che proporrà un viaggio musicale alla scoperta dell'America country e rock&roll attraverso le inconfondibili note dei sui interpreti, da Jonny Cash a Dolly Parton, da Elvis Presley a John Denver.

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CULTURA

LUGO

CONCERTO DI SOLIDARIETĂ&#x20AC;/1

OMAGGIO

Dedicato alla Palestina La European Youth Orchestra di Paolo Olmi a Cotignola e Ravenna Anche questâ&#x20AC;&#x2122;anno la cooperativa Emilia Romagna Concerti organizza il Concerto di Natale, in programma a Ravenna lâ&#x20AC;&#x2122;11 dicembre alle 21 nella basilica di Santa Maria in porto. Protagonisti del concerto la European Musiciansâ&#x20AC;&#x2122; Youth Orchestra diretta da Paolo Olmi (nella foto), il violinista Jiafeng Cheng e il trombettista Andre Dubelsten. Il programma prevede musiche di Telemann, Saint Saens, Massenet e Purcell. Alla fine del concerto, come ogni anno, verranno anche eseguiti alcuni canti natalizi insieme a diversi cori di voci bianche attivi nella provincia di Ravenna. Una anteprima del Concerto avrĂ luogo la sera del 9 dicembre nel teatro Tenda di Finale Emilia e altre repliche si svolgeranno, con programmi e solisti diversi, a Rieti e Greccio il 12 dicembre, a Roma il 13 dicembre e a Betlemme, nella Chiesa di Santa Caterina alla NativitĂ il 14 dicembre. La manifestazione si propone di valorizzare e rinsaldare i legami tra la Terra Santa, la cittĂ di Ravenna, le zone colpite dal terremoto del maggio 2012 e le popolazioni colpite dalla guerra in Palestina nella estate scorsa. Molti anche i risvolti di carattere solidale: la Conad ha messo a disposizione articoli di cancelleria che sono stati giĂ inviati a Betlemme e la Coop 1.500 panettoni inviati sia a Betlemme che consegnati alla Caritas e ad attivitĂ benefiche e assistenziali delle parrocchie ravennati. Le iniziative di solidarietĂ sono coordinate dalla Consulta del Volontariato e destinate in particolare alla Palestina. sia trasportando generi di prima necessitĂ e medicinali, che prestando attenzione ai bisogni e alla sensibilitĂ dei bambini che in tutto il mondo ricevono i regali di Natale. Per questo la cooperativa chiede a tutte le scuole di voler inviare piccoli doni per i bambini palestinesi. I biglietti sono quindi proporzionati agli scopi solidaristici: si va dai 10 ai 75 euro. Info: 339 8952131. LunedĂŹ 8 dicembre alle 16.30 Ă¨ in programma a Cotignola l'anteprima gratuita del Concerto. Come lo scorso anno, la Young Musicians' European Orchestra, diretta da Olmi, effettuerĂ le prove dell'importante evento nella chiesa di San Francesco di Cotignola, dove sarĂ possibile ascoltare il concerto integrale, senza alcuna interruzione.

MUSICA

STEVIE WONDER

CON ISRAEL E

CIAVARELLA

VenerdĂŹ 5 dicembre al Sax Pub di Lugo il concerto "Visions" progetto artistico dedicato alla musica di Stevie Wonder interpretata e arrangiata da quattro musicisti internazionali di spicco: Yoron Israel, batterista americano; Maurizio Giammarco, riferimento italiano per il sassofono leader dello storico gruppo fusion "Lingomania"; il contrabbassista e direttore d'orchestra olandese Joris Teepe; e al pianoforte Teo Ciavarella. Inizio concerto ore 21.30. Info: 349 2268409.

RUSSI POESIE

E PIANOFORTE CON

FILIPPO

GORINI

Al teatro comunale di Russi, sabato 6 dicembre alle 20.45 va in scena il rapporto fra musica e poesia dal titolo â&#x20AC;&#x153;Di che Ă¨ mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?â&#x20AC;?. Dall'incipit della poesia del grande scrittore Mario Luzi prenderĂ ispirazione l'interpretazione del giovane pianista Filippo Gorini, con brani da Chopin a Schubert. In programma proiezioni di quadri e letture tratte dai grandi poeti.

FUSIGNANO IL

JAZZ INCONTRA IL TANGO ALLâ&#x20AC;&#x2122;AUDITORIUM

Domenica 7 alle 21 allâ&#x20AC;&#x2122;auditorium Corelli di Fusignano si esibirĂ il duo Federico Lechner-Silvio Zalambani in â&#x20AC;&#x153;Quando il jazz incontra il tangoâ&#x20AC;?.

CONCERTO DI SOLIDARIETĂ&#x20AC;/2

Il suono dellâ&#x20AC;&#x2122;East Coast per la ricerca Al Rossini di Lugo una delle tappe italiane del â&#x20AC;&#x153;Light of dayâ&#x20AC;? Quello che inizialmente era partito come un unico spettacolo (allo Stone Pony di Asbury Park nel New Jersey) Ă¨ diventato un tour itinerante tra Nordamerica ed Europa. I fondi raccolti vengono donati a favore della ricerca contro il morbo di Parkison ed altre malattie correlate, per migliori cure, supporto e trattamenti dei pazienti. L'idea parte da Bob Benjamin, produttore musicale del New Jersey malato di Parkinson che nel 1998, in occasione dei suoi 40 anni, decide di organizzare il primo â&#x20AC;&#x153;Light of dayâ&#x20AC;?. Da allora il â&#x20AC;&#x153;Lodâ&#x20AC;? ha ricevuto lâ&#x20AC;&#x2122;adesione di tantissimi artisti. Un nome su tutti Ă¨ quello di Bruce Springsteen, amico personale di Benjamin, che dal 2000 Ă¨ intervenuto per 5 anni consecutivi attirando un foltissimo numero di fan. In Italia ci saranno nel 2014 ben quattro date, tra cui quella di Lugo, ormai tappa fissa ogni anno, il 7 dicembre al teatro Rossini alle

20.30. Protagonisti sul palco a Lugo saranno esponenti in particolare del rock dellâ&#x20AC;&#x2122;East Coast americano, dal giovane cantautore, giĂ molto noto negli Stati Uniti, Antony Dâ&#x20AC;&#x2122;Amato, al compositore (ma anche attore, regista e scrittore) Guy Davis, qui in veste di bluesman; dal rocker Joe Dâ&#x20AC;&#x2122;Urso, tra gli organizzatori, al cantautore James Maddock che si sta facendo notare in particolare per le ballate su New York. Ospite dâ&#x20AC;&#x2122;eccezione della serata di Lugo sarĂ poi Graziano Romani, una delle voci piĂš intense del panorama italiano, noto per aver fondato i Rocking Chairs e, con il passare degli anni, per i suoi tributi in particolare a Bruce Springsteen. Lâ&#x20AC;&#x2122;incasso sarĂ interamente devoluto alla Limpe (Lega Italiana per la lotta contro il Parkinson, le sindromi extrapiramidali e le demenze) e alla Lod Foundation. Biglietti a 20 euro. Info: 338 8897725.

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CULTURA

LIBRI

RICORDO

INCONTRO

Antonio Marchetti, ribelle per sempre

Disegno dal vero, sguardo sul mondo

Un profilo dell’artista e scrittore, scomparso nel 2013, e della sua stagione creativa a Ravenna BIOGRAFIA

di Alberto Giorgio Cassani

Ho conosciuto Antonio Marchetti ventiquattro anni fa, quando sono entrato nel Circolo Gramsci di Ravenna. Antonio è stato l’anima del Gramsci. È riuscito a raccogliere, intorno a quest’idea, un gruppo di amici che hanno lavorato insieme per dieci anni. Liberamente e senza fini di lucro. Ognuno di noi, nel Gramsci, aveva un suo ambito passionale. Quello di Antonio erano naturalmente l’arte e la letteratura. Nei dieci anni di attività, Antonio ha curato in particolare due convegni: “Naufragi. Nel movimento dell’Arte” (novembre 1992, con Marco Biraghi) e “Alberto Savinio, intrattenimento: Vedere le cose che non vedono gli altri” (maggio 1999, di cui sono stati pubblicati gli atti). Dei dieci anni di attività del Gramsci – che purtroppo la città di Ravenna ha completamente rimosso (tranne l’intervista fatta da Marina Mannucci dal titolo Vario son da me stesso, pubblicata sulla rivista “Trova Casa Premium“ del marzo 2011) – Antonio ha curato sempre l’immagine grafica (inviti, locandine, manifesti), prima limitandosi alla composizione dei testi e, col tempo, aggiungendovi anche suoi disegni e rielaborazioni di immagini. Un lavoro che l’appassionava e che ha contribuito, in misura rilevante, al successo di quelle iniziative. Ricordo anche la sua collaborazione alle iniziative della Fondazione Ravenna Capitale, e, in particolare, a quella di Massimo Cacciari, “Da Leopardi a Beckett”, con la foto in controluce di una vecchia persiana semichiusa. Decidemmo, per la prima volta, di far stampare dei manifesti 6×3. Ma Antonio è stato anche un creatore di riviste. “Stilo”, innanzitutto, impresa che Antonio volle perseguire, contro mille difficoltà, negli anni Ottanta, prima della stagione del Gramsci. Una rivista splendida, con una bellissima grafica e una meravigliosa carta Fabriano (ricordo il n. 7/8,

«VARIO SON DA ME STESSO»: IL VITALE VAGABONDAGGIO DA PESCARA A RIMINI, PASSANDO PER RAVENNA E ALTROVE Antonio Marchetti nasce a Pescara nel 1952 e muore a Rimini nel 2013. Artista, scrittore e raffinato intellettuale è stato autore di testi di narrativa, album d’arte, e ha partecipato come saggista a numerose riviste culturali. Tra le sue pubblicazioni vanno ricordate: La lentezza del single, Ennio Flaiano e la città parallela, L’orecchio alato, Gineceo. Ha vissuto e lavorato dall’inizio degli anni Ottanta a Ravenna dove ha diretto la rivista d’arte e letteratura Stilo, dal 1980 al 1990 e ha partecipato alla fondazione del Circolo Gramsci, promuovendo convegni, conferenze, incontri culturali dal 1990 al 2000. Sempre a Ravenna, realizza per l’edizione del 1997 di Ravenna Festival un’installazione site specific, La camera verde, nella cripta Rasponi. La sua prima mostra personale è a Milano nel 1981, nello Studio Cesare Manzo. Nel 1993 si trasferisce a Rimini. Tra le principali manifestazioni d’arte a cui prese parte si ricorda: Materialmente, scultori degli anni Ottanta (Bologna, Galleria d’Arte Moderna, 1989), Anni Novanta (Cattolica, Le Navi, 1991), Padiglione Italia, Abruzzo, 54° Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia 2011 (Ex Aurum Pescara, Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto), Souvenir, Torri d’Italia, progetto ad hoc per Gran Touristas, Biennale di Architettura di Venezia 2012. Dal 2007 ha curato sull web un suo Journal letterario (www.variosondamestesso.com), pubblicando suoi racconti, recensioni, aforismi, biografie di artisti e vari pensieri, ora in parte confluiti nel volume Disegno dal vero.

La presesentazione

di una raccolta postuma di scritti l’11 dicembre alla Biblioteca Classense dedicato ai Diari, con silhouette di foglie e fiori impressi sul bianco della carta, come se fossero rimasti schiacciati, appunto, tra le pagine di un diario). Perché Antonio era anche un esteta raffinato e sensibile. Ricordo anche il n. 10 della rivista, che raccoglie gli interventi del convegno intitolato “L’im magine della terra”, tenutosi il 14 e 15 novembre 1988 a Palazzo Corradini, ospiti gli amici di una vita: Alberto Boatto, Umberto Palestini, Concetto Pozzati, Anne Marie Sauzeau Boetti, Gianni Scalia. Poi, al tempo degli ultimi anni del

Gramsci, una nuova rivista, dal titolo emblematico: “Aperto: Arti & Mestieri”. L’editoriale con cui si apre il primo numero dice tutto di come Antonio intendesse fare cultura, fin dal titolo spiazzante, Tuttavia: «Il tragitto sin qui percorso non è stato facile ma ci piace così. Varie esperienze e differenti individualità hanno portato a questo progetto di rivista: non è necessario ripercorrerne le tappe. Qualche vecchio lettore, qualche riservato amatore, ricorderà. Quello che è accaduto e quello che accadrà lo lasciamo ai nostalgici, ai profeti e agli ingegne-

ri del post umano. Il numero monografico di Aperto che qui presentiamo si occupa di vuoto e di rovine. Non vorremmo concedere nulla alla facile critica di nihilismo. Vuoto è una possibilità, rovina è la condizione per costruire. Se fossimo certi di vivere una condizione di vuoto in un paesaggio di rovina saremmo a un buon punto. In realtà stiamo continuando a rimuovere i due termini. L’horror vacui ci spinge a futili riempimenti e a falsi movimenti del pieno. La rovina ci immobilizza nella paura, siamo atterriti di fronte a ciò che è stato e non siamo in grado di azzardare, di costruire, di inventare. C’è un vuoto da conquistare (o abitare), c’è una rovina da fondare come inizio». Conquistiamo questo vuoto e abitiamo le rovine. Così faremo onore ad Antonio nei prossimi, difficili anni. (Estratto dal discorso in ricordo di Antonio Marchetti pronunciato all’Istituto Lettimi, Rimini, 21 settembre 2013).

Disegno dal vero è il titolo della raccolta di articoli e saggi brevi scritti Antonio Marchetti dal 2007 al 2013, anno della sua drammatica scomparsa. Il volume edito da Pendragon, sarà presentato giovedì 11 dicembre, alle ore 17, alla Sala Muratori della Biblioteca Classense, con interventi di Claudia Giuliani, Alberto Giorgio Cassani, Franco Masotti e letture di Gianfranco Tondini. L’antologia comprende scritti scelti e assemblati con quella cura e quel puntiglio di chi vuole testimoniare per l’ultima volta il proprio pensiero, il proprio sguardo sul mondo. La scrittura è elegante, modella e disegna con nitidezza figure della contemporaneità e affronta temi di urgente attualità sull’arte, la cultura, la società italiana. Molto forte è l’intenzionalità di aderire alla storia del proprio tempo, cercare di penetrarvi gli aspetti di fondo. Marchetti, padroneggiando una vastissima cultura, affonda il suo stilo con competenza e ironia sull’ambiente dell’arte che viene abilmente smascherato, oggi, nella banalità feroce dei suoi meccanismi. Mentre grande è il piacere di ritrovare nella fucina degli anni settanta e ottanta e nel novero dei propri personali ricordi, i profili, le forti personalità di artisti come Fabro, Merz, Tadini, Boetti e Mauri. La biografia immaginaria di Franco Angeli che conclude il volume, del resto, svela chiaramente gli interessi dell’autore, sia in merito alle esperienze artistiche che alla tonalità del vivere. E poi nel testo si rincorrono i ritratti di alcuni maestri a lui cari del Novecento, Alberto Savinio ed Ennio Flaiano; emerge la passione per la grande letteratura e per il cinema. Nella varietà di temi affrontati propri della tradizione del journal, del diario di viaggio, Antonio Marchetti, con mordace ironia e disincanto, in un costante esercizio del guardare e dell’arte del descrivere, analizza i comportamenti, le mentalità, i grandi ritardi dell’italietta attuale. Infine, i luoghi, i tanti luoghi incantati del nostro vivere e del bel paese con la sensibilità e il tocco di chi ama ciò che è desueto e che cattura il cuore.

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CULTURA MOSTRA

LIBRI • ARTE

LA BUSTINA DI MELPOMENE

CONVEGNO

Vent’anni di “libri mai mai visti”: insieme ai manufatti inediti arrivano a Russi anche i libri rari Inaugura il 6 dicembre la ventesima edizione di “Libri mai mai visti” come sempre organizzata da Vaca e come sempre all’Ex Chiesa in Albis in piazza Farini, a Russi, dopo la premiazione, alle 15.30, nel teatro Comunale con tanto di on un fantastico buffet di libri da portare a casa. Vent’anni dunque con le creazioni fantasiose e inedite di questi libri-oggetto che sono essi stessi microstorie fatte di poesia visiva e tattile. In occasione delle celebrazioni del ventennale, oltre ai manufatti in mostra ci saranno libri “tradizionali” stampati su carte pregiate e con testi La giacca poetici. Xilografi, stampatori del poeta classici, incisori entrano in “Libri mai mai visti” rendendolo così anche un’occasione per conoscere libri che non saranno mai su Amazon e, raramente, in una libreria tradizionale; sono prodotti unici o in pochissime copie lavorati a mano con pazienza certosina. La mostra resterà aperta fino al 15 gennaio dal mercoledì al sabato, dalle 15 alle 19; domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Chiusa il 25 dicembre 2014 e la mattina del 1 gennaio 2015. Info: 0544 -587642. www.vaca.it

RASSEGNA DUE INCONTRI AL FEMMINILE PER LIBRANDO: DAI FEMMINISMI MUSULMANI A MARIULÌ Doppio appuntamento al femminile a Librando, la rassegna di incontri letterari (e non solo) che si svolge al caffé Tribeca di via Trieste a Ravenna. Sabato 6 dicembre, alle 18, si parlerà infatti del volume Femminismi musulmani - Un incontro sul Gender Jihad (Fernandel, 2014) a cura di Ada Assirelli, Marisa Iannucci, Marina Mannucci, Maria Paola Patuelli. Martedì 9 dicembre, invece, sempre alle 18, protagonista sarà Anna Paola Moretti con il suo La guerra di Mariulì, bambina negli anni quaranta con la testimonianza di Maria Lasi (Saggio – Il Ponte Vecchio, 2014). Dialogano l’autrice Anna Paola Moretti e Maria Lasi, presenta l’assessore Giovanna Piaia.

LEONARDO SCIASCIA, LA

VERNICE/1 Sabato 6 dicembre alle 18.30 in via Fantuzzi 8 a Ravenna, nei locali del Palazzo Rasponi Murat inaugura la mostra “Blooming” di Roberto Pagnani, opere pittoriche ispirate all’incontro con la natura e caratterizzate da linee essenziali. La mostra, visitabile fino al 6 gennaio, si svolge negli ambienti di Vibra “spazio contemporaneo di idee” curato da Andrea Pollini e Michela Bernardini.

VERNICE/2 A MARINA, IL CALENDARIO DI TOMMASO CASCELLA L'associazione culturale Capit, con la Pro Loco di Marina di Ravenna, presenta la mostra d'arte “Calendiario” di Tommaso Cascella con 365 opere dell’artista romano. L'inaugurazione avverà sabato 6 dicembre alle 17 alla Galleria FaroArte di Marina di Ravenna, in piazzale Marinai d'Italia 20. La mostra proseguirà fino al 25 gennaio e sarà visitabile il 7, il 13 e il 14 e dal 18 al 31 dicembre Dall'1 all'11 e il 17, 18, 24, 25 gennaio dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. L'ingresso è libero.

INCONTRI

Domenica 7 dicembre alle 15.30 al Teatro Alighieri andrà in scena in prima assoluta Il viaggio di Roberto, un treno verso Auschwitz. Il testo del libretto, di cui è autore Guido Barbieri, è musicato da Paolo Marzocchi; la regia è di Alessio Pizzech. Si tratta della storia di Roberto Bachi, bambino di origine ebraica nato a Torino nel 1929, vissuto anche a Ravenna – dove ha frequentato la scuola Mordani – e morto ad Auschwitz. Tra gli interpreti ricordiamo, nel ruolo del narratore, il nostro Franco Costantini. Ecco la poesia scelta per l’occasione.

IL SUPERSTITE DI

PRIMO LEVI A

B.V.

Since then, at an uncertain hour, Dopo di allora, ad ora incerta, Quella pena ritorna, E se non trova chi lo ascolti Gli brucia in petto il cuore. Rivede i visi dei suoi compagni Lividi nella prima luce, Grigi di polvere di cemento, Indistinti per nebbia, Tinti di morte nei sonni inquieti: A notte menano le mascelle Sotto la mora greve dei sogni Masticando una rapa che non c’è. “Indietro, via di qui, gente sommersa, Andate. Non ho soppiantato nessuno, Non ho usurpato il pane di nessuno, Nessuno è morto in vece mia. Nessuno. Ritornate alla vostra nebbia. Non è mia colpa se vivo e respiro E mangio e bevo e dormo e vesto panni.”

(da Ad ora incerta, Garzanti, Milano 1990)

PADUA A LIBERAMENTE, CORLAZZOLI ALLE CANTINE RAVA La libreria di Ravenna Liberamente, in viale Alberti, sabato 6 dicembre alle 18 ospita l’autore ravennate Massimo Padua per presentare il suo ultimo romanzo "A un passo dalla luna piena", edito da Fernandel. Alle Cantine Rava in via di Roma, invece, venerdì 5 dicembre alle 21 appuntamento con Alex Corlazzoli autore di Tutti in classe (Einaudi).

ORARI: tutti i giorni dalle 18 alle 22 CHIUSO IL MERCOLEDÌ

tel. 0544 452712

FORNO A LEGNA

a cura di Maria Giovanna Maioli

BLOOMING DI PAGNANI A PALAZZO RASPONI MURAT

(PIZZA AL METRO PER 1 PERSONA) NON SI FANNO CONSEGNE A DOMICILIO

via Chiavica Romea 43 - Ravenna

SICILIA E LA LEGALITÀ

Sabato 6 dicembre la Cmc organizza una mattinata dedicata a Leonardo Sciascia a 25 anni dalla scomparsa insieme alla Fondazione che porta il nome dell’autore. In Sala Spadolini alla biblioteca Oriani a Ravenna alle 10 inaugurazione della mostra fotografica “La Sicilia, il suo cuore” (aperta fino al 17 dicembre. Alle 10.30 il convegno con Felice Cavallaro del Corriere della sera, Rosario Castelli dell’Università di Catania e Massimo Matteucci di Cmc su “Sciascia e i valori della legalità”.

PIZZA COL BORDINO di Farinelli M. e Nanni L.

Primo Levi è nato nel 1919 a Torino, dove è morto tragicamente nel 1987. Chimico di professione, come scrittore è diventato celebre con Se questo è un uomo e La tregua. I sommersi e i salvati, l’ultimo suo libro, è dedicato alla sua esperienza nel lager.

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CULTURA

RUBRICHE FULMINI E SAETTE

NDL - NOTA DEL LETTORE

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Dal teatro al fumetto a recuperare la memoria del Paese di Federica Angelini

L’assenza a tempo – Lido di Dante VISIBILI E INVISIBILI

Hunger Games II, molto più che un episodio di transizione di Francesco Della Torre

Hunger Games – La ragazza di fuoco (di Francis Lawrence, 2013) I “giochi della fame” di un mondo futuristico e (in parte) fantasioso si concludevano nel primo capitolo la protagonista Katniss che si ribella e le alte sfere della Capitale che scelgono la tradizione dei regimi e cioè modi sempre più duri per mantenere il dominio sul popolo. La giovane, imperfetta eroina, complessa nel domare e comprendere i propri sentimenti nei confronti di chi le sta attorno, è sempre Jennifer Lawrence, che si conferma un'attrice straordinaria, sicuramente la migliore della sua generazione, forse la migliore in circolazione in assoluto. Tornando ai giochi e all'aria di rivoluzione che si respira, il capitolo di mezzo sconta i limiti di una storia che con lui non inizia e non finisce, come in tutti gli imperi che colpiscono ancora che si rispettino. Non prendete sottotono la prima parte, vera anima del film, che descrive come i protagonisti acquisiscano la consapevolezza dei loro ruoli e di quanto siano pronti a diventare la voce principale del canto della rivolta. Da parte sua il regime acquista un nuovo generale per una nuova strategia, e il cast allarga al grande e purtroppo già compianto Philip Seymour Hoffman: il suo Plutarch prende il posto di un misteriosamente dimissionato Seneca alla guida. E per discutere sui rimandi filosofici, ci vorrebbero almeno quattro pagine del giornale. La seconda parte del film è costituita ancora dai giochi, che per non risultare una ripetizio-

ne rispetto a ciò che era il punto di forza del primo film, giocano maggiormente su rapporti tra i “giocatori” e il ricorso a trucchi telivisivi da parte di chi i giocatori li vuole morti. La sfida al sistema diventa totale in una bellissima scena, che cita addirittura l'indiano di Fabrizio De André, tirando “una freccia in cielo, per farlo sanguinare”: voluta o non voluta non è importante, diciamo solo che riscontriamo una naturale e gradita condivisione di ideali. Quello che doveva quindi essere soltanto un episodio di transizione, si rivela un contenitore di significati e un prezioso contributo alla conoscenza di questo mondo che altro non è che la metafora di tutte le grandi rivoluzioni a cui la nostra storia recente ha assistito a volte senza dar loro la necessaria importanza. Un'analisi del sottotesto che spesso ci sussurra il cinema, qui tramite uno spettacolo ben congeniato e orchestrato, un'avventura che può attrarre anche i giovani, una realizzazione narrativa principale piuttosto semplice. Certo che non siamo dalle parti del cinema di denuncia, né del cinema storico che soprattutto negli anni settanta ha formato generazioni intere di menti pensanti (forse); siamo davanti a un semplice spettacolo che fa bollire il sangue e strizza l'occhio alla nostra storia passata, recente e forse futura. Ciò che rovina lo spettacolo è il successo che ci costringe a guardare ben due film tratti dal terzo capitolo, Il canto della rivolta, trasformando il primo film, ora nelle sale, in un obbligato e inevitabilmente (a tratti) noioso episodio di attesa. Non è la prima volta: con Harry Potter scoraggiarono chiunque, con il Che di Soderbergh furono certamente più esaustivi, ma anche troppo dilatati nei tempi. È cinema, non è televisione: Twin Peaks in sala non funziona. E non provateci con True Detective. Detto questo, buona rivoluzione a tutti!

lo! l e b è il cielo con noi! o scopril

MUSICA

VENERDÌ 5 DICEMBRE EUSEBIO MARTINELLI & GYPSY ABARTH ORKESTAR L'allegria della gypsy band La tromba di Vinicio Capossela e dei Negramaro con una band travolgente dai ritmi gypsy a quelli balcanici, per un concerto che vi farà saltare sulla sedia!

DICEMBRE 2014

PIANGIPANE

via Piangipane, 153 www.teatrosocjale.it Circolo ARCI INGRESSO RISERVATO AI SOCI CONCERTI:Porte aperte ore 21 Inizio ore 22 CINEMA: Ingresso+Cappelletti +bicchiere di vino € 10 - Porte aperte ore 20.45 Inizio proiezione ore 21.30

VENERDÌ 12 DICEMBRE A tutto swing con PARMA BRASS SEPTETET Come diceva Duke Ellington: "Swing. Non si spiega, si esprime!" E il meglio dello swing lo esprimerà questa eccezionale band per un appuntamento veramente elettrizzante

Domenica 7 dicembre, ore 10.30

VENERDÌ 19 DICEMBRE Buon Natale con GIORGIO CONTE trio L'epopea e l'ultimo disco di un grande autore della canzone italiana. Da “Non sono Maddalena a “Una giornata al mare” fino alle collaborazioni con Ornella Vanoni, Mina, Mia Martini, Equipe 84 ecc... Ci faremo gli auguri ascoltando uno straordinario artista.

Paolo Alfieri, Paolo Morini: “Cantami o Diva...” astronomia ed eroi nell'antichità Venerdì 12 dicembre, ore 21.00

CINEMA

MARTEDÌ 16 DICEMBRE

PANE E BURLESQUE di Manuela Tempesta (Ita 2014) Il cinema è realizzato grazie al contributo di FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA

La SCIENZA al SOCJALE

Conversazioni divulgative del mercoledì Apertura porte alle 20,45 inizio conversazioni alle 21,00, cappelletti al termine!

MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE prof.ssa Manuela Fantinelli e prof. Silvio Bergia: ”Meccanica quantistica e pensiero moderno”

Cuore. Letto da bambina, studiato all’università, finalmente apprezzato solo pochi giorni fa. Grazie al Teatro dei due mondi di Faenza che l’ha riproposto (in replica anche il 14 dicembre alla Casa del teatro di Faenza) a qualche anno dalla realizzazione adattandolo alla nostra epoca e mostrandoci come in quel tessuto narrativo, in quello spunto, in quell’idea del diario, in quelle trame si possa oggi riscoprire un pezzo della nostra storia. Uno spettacolo che prende De Amicis e lo usa per raccontarci la modernità di quelle idee eliminando quello strato di retorica e sentimentalismo che oggi ce lo rende così difficile da apprezzare e anzi trasformandolo in uno spettacolo a tratti divertente e a tratti commovente, uno spettacolo su ciò che è giusto e ciò che non lo è, su ciò che la scuola deve essere o diventare. Insomma, un lavoro nato per celebrare l’Unità d’Italia che salva ciò che di quel libro oggi ancora abbiamo estremamente bisogno e lascia il resto all’oblio. E in tema di celebrazioni e storia (e per la verità anche di oblio) è importante segnalare l’uscita proprio in questi giorni di un libro della coppia Gianluca CostantiniElettra Stamboulis, come sempre lui ai disegni, lei alle parole. Non sto parlando di Pertini tra le nuvole (di cui scriveremo presto e di cui, c’è da scommettere, sentiremo parlare a lungo) ma di Officina del macello, edizioni Eris. Si tratta di una una graphic novel dove Costantini gioca con stili e registri per raccontare ambienti diversi e rendere il dramma, senza retorica, della brigata Catanzaro durante la prima guerra mondiale. E Stamboulis alterna silenzi e parole per fornirci solo gli elementi indispensabili e permettere a noi che leggiamo a ricomporre i fili della storia. La storia di una decimazione fuori tempo massimo che punì in modo atroce la ribellione di uomini valorosi e che chiedevano solamente giustizia, chiedevano solamente di non dover tornare subito al fronte, di poter tornare, dopo mesi di guerra in prima linea, alle loro campagne, ai loro figli, al sud Italia da cui la maggior parte di loro proveniva. Una storia terribile, di ingiustizia e di umanità, di destini, di vite possibili in cui riconoscersi, di guerra, che ci costringe ad affacciarci anche appunto, come Cuore in un certo senso, alle origini di questo nostro paese e a occuparsi delle origini della cosiddetta “questione meridionale”, grazie anche agli interessanti saggi che completano il volume.

Osservazione del sole (cielo permettendo)

Martedì 9 dicembre, ore 21.00

I Venerdì dell'A.R.A.R., Sala Conferenze del Planetario, INGRESSO LIBERO

Gianfranco Tigani Sava, Giuliano Deserti: La biblioteca di Babele: recensioni di libri di astronomia e scienza

Martedì 16 dicembre, ore 21.00 Paolo Morini: La stella dei Magi?

Martedì 23 dicembre, ore 21.00 Massimo Berretti: Il cielo invernale

Venerdì 26 dicembre I Giardini di Natale:

ore 17: Il Cielo delle vacanze ore 20, Osservazione della volta stellata (Ingresso Libero - attività adatta a bambini a partire dai 6 anni)

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Si consiglia la prenotazione

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

27 CINEMACITY Ravenna

dom. e lun.: 17-19-21

Programmazione dei film in sala

CINEMA SAN ROCCO Lugo

Naruto - La via dei Ninja di Hayato Date sab., dom. e lun.: 15.50-18.05

Scusate se esisto!

di Riccardo Milani ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom. e lun.: 16.30-18.45-21

Magic in the Moonlight di Woody Allen da gio. a lun.: 16.10-18.20-20.35-22.45; mar. e mer.: 18.20-20.35-22.45

Tartarughe Ninja

DA GIOVEDÌ 4 A MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE

di Jonathan Liebesman dom.: p.u. 14.15

Un amico molto speciale di Alexandre Coffre da gio. a lun.: 16.05-18.15-20.25-22.35; mar. e mer.: 18.15-20.25-22.35

Dal 17/11 al 17/12

Questa settimana

dal lunedì al giovedì

The Rover

Ingresso al cinema

di David Michôd da gio. a lun.: 16-18.15-20.30-22.45; mar. e mer.: 18.15-20.30-22.45

5 euro

Telefona e prenota il tuo posto in sala

Scemo & più Scemo 2

di Ron Howard mer.: p.u. 21.15

CINEMA ASTORIA Ravenna

I pinguini di Madagascar di Simon J. Smith, Eric Darnell da gio. a lun.: 16.10-18.20-20.30-22.40; mar. e mer.: 18.20-20.30-22.40

Magic in the Moonlight di Woody Allen gio., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.40-21.10; dom. e lun.: 16.30-18.40-21.10

Ogni maledetto Natale di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo da gio. a lun.: 16.10-18.20-20.35-22.45; mar. e mer.: 18.20-20.35-22.45

Ambo

La grande arte al cinema: Matisse

di Walter Veltroni ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

di Franc Roddam mer.: p.u. 21.15

CINEDREAM Faenza

Naruto - La via dei Ninja di Hayato Date sab. e fest.: 17.25-19.40

Magic in the Moonlight

Mommy

Un amico molto speciale

Hunger Games Il canto della rivolta Parte I

di Alexandre Coffre fer.: p.u. 20.35; sab. e fest.: 15-16.50-20.35

Scusate se esisto!

Melbourne

di Riccardo Milani da gio. a lun.: 15.55-18.05-20.15-20.40-22.50; mar. e mer.: 18.05-20.15-20.40-22.50

La scuola più bella del mondo di Luca Miniero da gio. a lun.: 16-18.05; mar. e mer.: p.u. 18.05

di Nima Javidi ven. e sab.: p.u. 18.30; dom. e lun.: 16.15-18.30

Lo sciacallo - The Nightcrawler

Il mio amico Nanuk di Brando Quilici, Roger Spottiswoode da gio. a lun.: p.u. 16

di Dan Gilroy gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21.25; dom. e lun.: 16-21.25

Due giorni, una notte

Interstellar

di Jean-Pierre e Luc Dardenne gio., mar. e mer.: p.u. 21.20; ven. e sab.: 18.20-21.20; dom. e lun.: 16.10-18.20-21.20

di Christopher Nolan fer., sab. e fest.: p.u. 22.30

Interstellar

CINEMA MARIANI Ravenna Mommy

di Xavier Dolan gio. e ven.: 18.30-21.15; sab.: 20-22.30; dom. e lun.: 17-21.15; mar. e mer.: 18.30-21.15

Un fantasma per amico di Alain Gsponer sab.: p.u. 17.30; dom. e lun.: p.u. 15

di Christopher Nolan gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18-21.15; dom. e lun.: 17.45-21.15

di Jon Favreau gio., dom. e lun.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.30-21.15

Fidelio

La Bayadère

Rush

di Simon J. Smith, Eric Darnell fer.: 20.30-22.45; sab. e fest.: 15.50-17.50-20.30-22.45; mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Ogni maledetto Natale di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 22.40

Trash di Stephen Daldry fer. e lun.: p.u. 22.40; sab. e dom.: 15.10-22.40;

Hunger Games Il canto della rivolta Parte I

Scusate se esisto!

di W. Wenders, J. Ribeiro Salgado gio., ven., dom. e lun.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15

di Ermanno Olmi dom. e lun.: 16.15-18.30; mar.: p.u. 21

I pinguini di Madagascar

di Mario Martone ven., sab., dom. e lun.: p.u. 18.30

(dal Teatro alla Scala di Milano) dom.: p.u. 17.30

Torneranno i prati

di Bobby Farrelly, Peter Farrelly fer.: 20.25-22.40; sab. e fest.: 15.40-18-20.25-22.40

Il giovane favoloso

CINEMA JOLLY Ravenna Il sale della terra

Scemo & più Scemo 2

di Francis Lawrence fer.: 20.15-22.45; sab. e fest.: 15.15-17.45-20.15-22.45

Chef

(dal Teatro Bolshoi di Mosca) lun.: p.u. 16.30

di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado gio.: p.u. 21

Quadrophenia

di Xavier Dolan gio., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.15-21.10; dom. e lun.: 17.30-21.10

Viviane

Il sale della terra

Cinema Mariani - Ravenna

Quando c’era Berlinguer

di Stephen Daldry fer., sab. e fest.: 18-20.25-22.50

di Ronit e Shlomi Elkabetz fer., sab. e fest.: p.u. 21.20

CINEMA GULLIVER Alfonsine

lun.: p.u. 15.30

di Woody Allen fer.: 20.30-22.40; sab. e fest.: 15.40-17.50-20.30-22.40

di Francis Lawrence gio. e ven.: 16-17-18.45-20.20-21.30-22.50; sab., dom. e lun.: 16-18.45-20.20-21.30-22.50; mar. e mer.: 18.45-20.20-21.30-22.50

di Enzo D’Alò dom.: p.u. 16.30

mar.: p.u. 21

di Pierluigi Di Lallo gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.30-21.15; dom. e lun.: 16.15-18.30-21.15

Trash

Pinocchio

Premio della Giuria 67° Festival di Cannes gio 4 - ven 5 18.30 - 21.15 sab 6 20.00 - 22.30 dom 7 - lun 8 17.00 - 21.15 mar 9 - mer 10 18.30 - 21.15

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it

di Bobby Farrelly, Peter Farrelly da gio. a lun.: 15.55-16.10-18.10-18.2520.25-20.40-22.40-22.55; mar. e mer.: 18.10-18.2520.25-20.40-22.40-22.55

SALA DEL CARMINE Massa Lombarda

Mommy di Xavier Dolan

di Phil Grabsky mar.: p.u. 21

Doraemon - Il film di Takashi Yamazachi, Ryûichi Yagi dom. e lun.: p.u. 16

Quadrophenia di Franc Roddam mer.: p.u. 21

CINEMA MODERNO Castel Bolognese I due volti di Gennaio

CINEMA ITALIA Faenza

Magic in the Moonlight

di Hossein Amini gio.: p.u. 21

di Woody Allen gio. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.40-22.30; dom.: 17-18.45-20.40-22.30; lun.: 17-18.45-21.15

di Christopher Nolan sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Boxtrolls - Le scatole magiche

SALA SARTI Cervia

Interstellar

di Anthony Stacchi, Graham Annable sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

di Christopher Nolan sab.: p.u. 21; dom. e lun.: 17.30-21

Pride

Piccole crepe, grossi guai

Interstellar

di Matthew Warchus mar.: p.u. 21.15

di Pierre Salvadori mar.: p.u. 21

CINEMA SARTI Faenza

CINEMA JOLLY Russi

Mommy

di Xavier Dolan gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21.15; dom. e lun.: 16-18.30-21.15

La scuola più bella del mondo di Luca Miniero sab. e dom.: p.u. 21

Guardiani della galassia

The Lodger

di James Gunn dom.: p.u. 16

di Alfred Hitchcock mar.: p.u. 21.15

CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano

CINEMA EUROPA Faenza

Torneranno i prati

Il sale della terra

di Wim Wenders, J. Ribeiro Salgado gio.: p.u. 21 (film in lingua originale sottotitolata in italiano); ven., sab. e mer.: p.u. 21;

di Ermanno Olmi sab., dom. e lun.: p.u. 21

Boxtrolls - Le scatole magiche di Anthony Stacchi, Graham Annable dom.: p.u. 15.30

di Riccardo Milani fer.: 20.40-22.45; sab. e fest.: 15.40-17.50-20.40-22.45

La scuola più bella del mondo di Luca Miniero fer. (escluso mar. e mer.): p.u. 20.30; sab. e fest.: 18.35-20.30

Il mio amico Nanuk

di Bruno Casadio

di Brando Quilici, Roger Spottiswoode sab. e fest.: 15.50-18.10

Pride

Interstellar

di Matthew Warchus mar.: p.u. 21.15

di Christopher Nolan fer. (escluso mar.): p.u. 21; sab. e fest.: p.u. 21.50

La grande arte al cinema: Matisse

Terra di Maria

di Phil Grabsky

di Juan Manuel Cotelo

UFF. E SEDE LEGALE

Via Cella, 173 - Madonna dell’Albero (RA) Tel. e Fax 0544.497563 - Cell. 339.8299089

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Arena Borghesi Faenza, viale Stradone, tel. 0546 663568 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358

Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999

Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

JUNIOR BAGNACAVALLO

BASSA LUGHESE

Il volto dei bambini per Selvatico Il grande progetto artistico inaugura due mostre di e per piccoli Dopo l’inaugurazione di domenica 30 novembre che ha collegato i musei di Bagnacavallo, Alfonsine e Cotignola, Selvatico prosegue con la sua esplorazione artistica intorno al tema del volto e in particolare, sabato 6 dicembre, è la giornata di Selvatico bambini, con due mostre che apriranno in sequenza concentrandosi e mettendo al centro della scena lo sguardo dei bambini e il loro fare quasi arte, inteso come strumento di emancipazione, crescita e ascolto delle diverse intelligenze e sensibilità: ritratti e autoritratti, facce e maschere fatte con la pittura e il disegno, con il collage e l'argilla, con l'assemblaggio di materiali e la cartapesta. La prima mostra apre alle 16 al Granaio di Fusignano, si chiama “Tra occhio e mano” ed è la mostra

LABORATORI MUSICALI E STORIE AD ALTA VOCE ALLA TRISI ALLA biblioteca Trisi di Lugo, sabato

CERVIA

di Fusignano e al Museo del Senio di Alfonsine

I racconti di sabbia di Filipazzi per il teatro con mamma e papà Con il delicato spettacolo, che mette in scena un dialogo tra padre e figlio, La notte dei racconti di Ferruccio Filipazzi iniziano gli appuntamenti con la rassegna A Teatro con mamma e papà al Teatro Comunale di Cervia. Lo spettacolo, che si avvale delle immagini di sabbia e acquerello di Massimo Ottoni, andrà in scena sabato 6 dicembre alle 21. Al bambino che pone le domande al padre vengono in mente tante domande che lui chiama strane, diverse, un po’ difficili, e il papà racconta storie che il bambino non ha sentito mai, racconta con parole misteriose della Creazione, di Caino e Abele, due fratelli che non vanno molto d’accordo e poi arriva Noè con tutti gli animali.

La Dama delle Saline

NATALE 2014

che offre uno spaccato sulle stato dell'arte e didattica in provincia di Ravenna, con le sezioni didattiche dei musei Mar Ravenna e Mic Faenza, Scuole di Arti e mestieri di Cotignola e Massa Lombarda, il Cerchio di Fusignano, la Casa dei due Luigi di Alfonsine, la Scuola d'arte Ramenghi di Bagnacavallo; la seconda, alle 18, al Museo della Battaglia del Senio di Alfonsine, ospita una mostra di ritratti e autoritratti di bambini del mondo proveniente dagli archivi e collezioni PInAC di Rezzato BS, l'unica pinacoteca italiana che raccoglie, conserva e studia i disegni dei bambini e l'espressività infantile.

Tel. +39 0544 71156 Cell. 335 218700 Via Madonna della Neve, 15 Cervia (RA) www.damadellesaline.com info@damadellesaline.it

Domenica 7 dicembre alle 16 al centro Acrylico di Bagnacavallo ripartiranno le iniziative pensate per i più piccoli del Carosello della Domenica, con il laboratorio Professione archeologo, dove bambini e ragazzi potranno fare pratica di scavo in un cantiere archeologico riprodotto. Gli appuntamenti proseguiranno domenica 14 dicembre con Ombre selvagge, laboratorio di creazione di mostri con al tecnica papercut, e domenica 21 dicembre con My Santa is your Santa, laboratorioperformance dedicato a Babbo Natale.Il centro culturale Acrylico Ariafresca, gestito dall'omonima associazione, è in via Togliatti 2 a Bagnacavallo.

LUGO

Esposizioni al Granaio

nuova gestione di Rudy Lupini

ARCHEOLOGI AL CENTRO ACRYLICO

Incominciamo con il Tagliere dell 'artista Crostino di pane dolce con fega tini Crostone con funghi porcini Selezione di salumi della Dama Tris di Squacquerone Dop, mostar da di cipolle e melanzane sott'olio fatte in cas a Fatti a mano, con amore, dalla nos tra Azdora Passatelli in brodo di cappone Cannelloni rossi con ricotta, spinaci e bietola gratinati al fom o A seguire, cucinati con passione dal nostro chef Cotechino con purè di patate Rollè di coniglio in porchetta con fricandò di verdure Si termina in dolcezza con Bavarese al torrone Si bevono Vini "Locanda La Dama delle Sali ne", acqua e caffè

MENU € 30

6 dicembre alle 10.15 appuntamento per i bambini da 0 a 2 e alle 11.15 per quelli dai 3 ai 5 anni per “Un papà sulla Luna” laboratorio di educazione musicale e letture ad alta voce per bimbi accompagnati dai papà aa cura di Saula Cicarilli, pedagogista e musicoterapeuta. È richiesta la prenotazione. Giovedi 11 dicembre alle 17, laboratorio di lettura per famiglie con bimbi fino ai cinque anni dal titolo An ghin gò... tre regali sul comò con Nati per leggere.

RUSSI LETTURE IN BIBLIOTECA ASPETTANDO IL NATALE Giovedì 4, 11 e 18 dicembre 2014 a partire dalle 16.45, alla Biblioteca comunale in via Godo Vecchia n. 10, letture e laboratori didattici per i più piccoli in attesa dell’arrivo del Natale. Giovedì 4 dicembre si comincia con il gruppo “Le Faville” per bimbi dai 3 ai 7 anni, l’11 dicembre appuntamento a cura di Agnese Baruzzi per bimbi dai 4 agli 8 anni così come il 18 dicembre.

CENA DI CAPODANNO Crema Andalusa one Barchetta di spuma di squacquer ri piaf e a ross con mostarda di cipolla di petto d’oca Crostino di pane casereccio con paté tartufo Uovo in raviolo con burro fuso e Risotto Acquerello alla Parmgana izionale con crema di aceto balsamico trad Filetto alla Wellington in salsa suprema con lenticchie Basato di Manzo con polenta di grano Saraceno Tortino di Panettone Acqua e vino della casa caffè

MENU € 45

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

GUSTO SFIDA ENOLOGICA

COSE BUONE DI CASA

RISTORANTE PIZZERIA

Family Day A PRANZO

menù di carne € 10 menù di pesce € 13

di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Degustazione di 4 grandi rossi italiani: la spunta il Bursôn dell’Uccelina Ultima tappa degli incontri enologici “A che punto siamo?” (XIª edizione) organizzata dal Consorzio “Il Bagnacavallo” per gli amanti del buon vino. A fine novembre, 120 fra tecnici, giornalisti, produttori e wine lover di tutta Italia, hanno partecipato al confronto tra 4 grandi vini italiani: Taurasi Renonno (Salvatore Molettieri, Campania), Amarone Classico (Villabella di Cristofoletti e Dellibori, Veneto), Sfurzat Valtellina (Nino Negri, Lombardia), Brunello di Montalcino (Col di Lamo, Toscana) e il Miglior Bursôn Etichetta Nera del concorso 2014 (Tenuta Uccellina di Russi). Tutti i vini erano accomunati dalla stessa annata, il 2009, e dalla produzione da uva vinificata in purezza. La degustazione e valutazione, avvenuta alla cieca, ha portato a questa classifica: Bursôn 90,29, Amarone 86,51, Sfurzat 83,13, Taurasi 83,01 e Brunello di Montalcino 82,56.

NOTIZIE GOLOSE

Via Matisse Madonna dell'Albero (Ra) tel.0544 271381 cell. 347 3703598

NOVE BIRRE ARTIGIANALI IN ASSAGGIO DA ALEX&PAUL È una serata dedicata alle birre artigianali quella proposta dal bar a vin Alex&Paul di Ravenna (via De Gasperi) venerdì 5 dicembre a partire dalle 18.30. In assaggio, accompagnate da un un buffet della tradizione birraia, ben nove etichette: Alta VIenna, Bio Lupo, Lipa, Nociva, Staion Guana 2014 dell’azienda Bionoc; Atra e Nectar dell’azienda 32 via dei birrai. Colonna sonora della serata a cura del dj Canna Mix.

2 FORNI A LEGNA PER LE PIZZE!!!!

RISTORANTE VECCHIA

RAVENNA

Ristorante tipico romagnolo specialità Via Pasolini 41, Ravenna tel. 0544 215135 cell. 339 3774225 www.vecchiaravenna.com

minestre fatte in casa

Chiuso la domenica RISTORANTE

LO STAPPATO

Barbera d’Asti Momparone di Marino, intenso e piacevole di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Oggi siamo in Piemonte con i vini di “Beppe Marino”. Assaggiamo la “Barbera D’Asti Superiore Monparone” 2011. In fase di apertura odori di vaniglia, di legno di cedro, scatola di sigari, frutta rossa e fiori appassiti. Erbe aromatiche con leggero accento balsamico. Dopo qualche minuto nel bicchiere il vino si distende e diventa più delineato su toni fruttati. I contorni olfattivi sono meglio percettibili e più precisi. La parte speziata si sposta più sulle retrovie. Ricordi di more, prugne, ribes, mirtillo s’intrecciano con sentori più morbidi e dolci di vaniglia, foglie di tabacco e pepe nero. Al palato ha intensità e persistenza gusto olfattiva. Tannino importante che non perde di piacevolezza nella beva. Finale di amarena e ciliegia. Per piatti di carne succulenti.

FRICANDÒ Pasta in brodo e bolliti come da tradizione venerdì, sabato e domenica

FESTA SLOW FOOD RAVENNA ALL’OSTERIA PASSATELLI La condotta Slow Food di Ravenna celebra con una festa convivale, martedì 9 dicembre, all’osteria Passatelli del Mariani, il 25 anni della fondazione dell’associazione e l’iniziativa globale Terra Madre. La serata (inizio ore 20.30) – che prevede una cena a due menù con prodotti del territorio – ospita gli scrittori Eraldo Baldini (autore del recente volume I riti della tavola in Romagna) e Giuseppe Bellosi, e il fotografo Mirco Villa che interverrano sul tema. Costo della cena 25 euro (30 per i non soci Slow). Info e prenotazioni tel. 335 375212 - maurozanarini@gmail.com.

CANTO DEL MARE Tutte le domeniche

Risotto coi colombacci: laborioso ma ne vale il gran sapore Vi propongo il risotto con i colombacci, un piatto laborioso, da preparare con cura in un giorno piovoso quando è confortevole stare in cucina. Ne vale la pena per il suo eccellente sapore. Ingredienti per 6 persone: tre colombacci, 500 gr. di riso carnaroli, un trito di cipolla, carota, sedano, due foglie di alloro e di salvia, vino bianco secco, 2 litri di brodo di carne, olio extra vergine di olive, 50 gr. di burro, 1/2 cipolla, due cucchiai di parmigiano reggiano ben stagionato, sale e pepe nero. Preparazione: Iniziamo a cuocere i colombacci (dopo averli puliti, lavati e asciugati). Mettiamo le verdure in un tegame largo e basso con due cucchiai di olio, rosoliamole poi aggiungiamo i colombacci, Lasciamoli rosolare e poi mettiamo le foglie di alloro e di salvia, sale e pepe. Continuiamo la cottura per circa 30 minuti poi irroriamo con un bicchiere abbondante di vino bianco secco. La cottura lenta deve proseguire per circa due ore aggiungendo via via dei mestoli di brodo bollente per mantenere tenera la carne. A questo punto togliamo i colombacci dal tegame e passiamo col passaverdura il sugo prodotto. Dai colombacci togliamo il petto senza romperlo, poi cerchiamo di ricavare tutta l'altra carne; la pelle e le ossa vanno buttate. I petti li mettiamo in una ciotola e versiamo sopra un po’ di salsa e un po’ di brodo. Copriamo e teniamo in caldo. Prepariamo il risotto: in un tegame adatto per il risotto, facciamo rosolare una noce di burro, due cucchiai di olio evo e 1/2 cipolla (non tritata). Tostiamo il riso per alcuni minuti (deve essere sgranato e lucido), aggiungiamo 1/2 bicchiere di vino bianco, lasciamo sfumare poi togliamo la cipolla e aggiungiamo la carne e il brodo bollente. Se cuciniamo mezzo chilo di riso utilizzeremo circa 1 litro di brodo, possiamo aggiungerlo quasi completamente tenendo in serbo una piccola parte per utilizzarla solo se ne abbiamo bisogno verso fine cottura. Una volta che il riso è cotto aggiungeremo il burro e due cucchiai colmi di parmigiano reggiano mescolando vlocemente per la mantecatura, a fiamma spenta. Mettere il coperchio e lasciare riposare per un minuto. Nel piatto di portata mettiamo il risotto, sopra i petti dei colombacci e la salsa ben calda. Servire immediatamente.

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SALUTE

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

INCONTRO

ELEZIONI

Il senso del dolore secondo l’oncologa Luini Al Caffé Letterario la presentazione del volume firmato da Umberto Veronesi

Stefano Falcinelli confermato al vertice dell’ordine dei medici

Al Caffé letterario di Ravenna, in via Diaz, mercoledì 10 dicembre alle 18.30, per la rassegna Il tempo ritrovato ospita l’incontro per presentare il libro firmato da Umberto Veronesi e Maria Giovanna Luini Oltre il dolore (Cairo editore). Un libro importante dove si affronta un tema non facile. Chi come Umberto Veronesi, per vocazione umana e per mestiere, ha dedicato la vita ad alleviare le sofferenze altrui, ha un intenso rapporto quotidiano col dolore e come medico, uomo di scienza, politico nonché appassionato lettore di Sacre Scritture, ne offre una visione complessa, invitando il lettore a riflettere sui principali fatti umani coinvolti nella realtà del dolore: la solitudine esistenziale, l’elaborazione del lutto, la qualità della vita, il diritto all’autodeterminazione e soprattutto la possibilità di ridurre al minimo, quando non eliminare del tutto, il dolore che ha perso la sua “utilità” di campanello d’allarme. A Ravenna sarà presente la co-autrice del libro, Maria Giovanna Luini da sempre in prima linea accanto a Umberto Veronesi nella lotta contro il cancro, è scrittore, medico e comunicatore scientifico allo Ieo di Milano. Oltre ai libri con Veronesi, ha pubblicato con Marco Bianchi Ricette della dieta del digiuno e il romanzo Il male dentro (Cairo, 2013). Come noto, Umberto Veronesi per diciotto anni ha guidato l’Istituto dei Tumori e dal 1994 dirige l’Istituto Europeo di Oncologia da lui fondato. Senatore dal 2008 al 2011, è stato ministro della Sanità nel 2000 col governo Amato. Ha ricevuto tredici lauree honoris causae ed è autore di diversi libri tra cui Verso la scelta vegetariana (con Mario Pappagallo), Longevità, Siate liberi e La dieta del digiuno (tutti scritti con MariaGiovanna Luini).

Il 1° dicembre il nuovo Consiglio Direttivo dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri che è scaturito dalle elezioni di novembre si è riunito per eleggere l’esecutivo. È stato rieletto Presidente Stefano Falcinelli, medico di famiglia di Ravenna il quale, insieme agli altri componenti, rimarrà in carica per il prossimo triennio. Vice presidente è invece Andrea Lorenzetti, medico otorinolaringoiatra ospedaliero di Ravenna; segretario Paolo Viozzi, medico di famiglia di Brisighella, tesoriere Stefano Grandi, medico dell’ospedalità privata. Fanno inoltre parte del Consiglio: Ugo Ceroni, pediatra di famiglia, i medici di famiglia Ilaria Frisoni, Gian Franca Ricci Maccarini e Sandro Vasina; i medici dipendenti ospedalieri Gianluca Danesi, Giovanni Greco, Amelia Tienghi, Omero Triossi, Alessandro Dal Monte, Giulio Alessandri Bonetti, odontoiatra di Faenza e Giuseppe Venturini, medico legale ora libero professionista. Fanno parte del Consiglio direttivo anche gli odontoiatri Giorgio Papale, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri e Erika Castelli. Gli altri componenti della Commissione Albo Odontoiatri sono Chiara Comandini, Federico Musacchi e Roberto Tabanelli.Fanno parte del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ente Cristina Franchini, medico ambulatoriale di Calstelbolognese, l’ospedaliera Tiziana Monti di Ravenna e i giovani specializzandi Laura Cristoferi e Stefano Socci.

BENEFICENZA CONCERTO DI NATALE PER ALICE, L’ASSOCIAZIONE CONTRO L’ICTUS CEREBRALE Alice Ravenna, l’associazione italiana per la lotta all’ictus cerebrale sezione provinciale, presanta il concerto di Natale de “I cantori di San Vitale” venerdì 12 dicembre alle 21 nella chiesa di San Rocco a Ravenna. L’ingresso è a offerta libera e il gruppo corale sarà sarà diretto dal pianista Antonio Amoroso e vedrà l’esibizione anche del violinista Francesco Saverio Turturro. In programma alcuni dei più celebri brani natalizi tra cui Adeste Fidelis, astro del ciel fino a Happy Christmas di John Lennon.

RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

SALUTE • BENESSERE

32 LA VISAGISTA RISPONDE

IL FISIOTERAPISTA RISPONDE

Novità: corsi di trucco semi permanente a Ravenna

Protesi e riabilitazione

a cura di Rita Pelloni

a cura di Andrea Nicola Scudellari

A partire dal mese di gennaio Rita Pelloni, in collaborazione con Hollywood & Fashion di Anna Maria Finelli, propone corsi di trucco semi permanente a Ravenna. Un’ottima opportunità per chiunque desideri diventare un professionista nel campo della micropigmentazione estetica oppure per coloro che vogliono semplicemente approfondire argomenti e tecniche avanzate. Obiettivo del corso è di insegnare agli allievi l’esecuzione, in piena autonomia, di trattamenti base di micropigmentazione estetica su sopracciglia, occhi e labbra. La scuola mette a disposizione del corsista il materiale didattico sul quale vengono sviluppati gli argomenti di studio, le piccole dispense per le esercitazioni pratiche, nonché i prodotti di utilizzo e il macchinario per effettuare le esercitazioni. I corsi sono sviluppati in linea con la metodologia adottata da Anna Maria Finelli, in collaborazione con Nouveau Contour, ditta leader a livello mondiale nel campo della micropigmentazione, con strumenti certificati in Europa e negli Usa. Al termine del corso è previsto l’utilizzo del verbale “ISO qualità 9001” che comprende scheda di valutazione, verbale id formazione, riesame iniziale del progetto di formazione. Il corso si terrà nella sede locale di Hollywood & Fashion di Ravenna.

L’utilizzo di protesi articolari negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale. Vengono utilizzate sia in pazienti con disturbi artrosici degenerativi sia in soggetti con lesioni traumatiche. La fisioterapia in questi pazienti è fondamentale in quanto permette di raggiungere un miglior recupero funzionale e di migliorare la qualità della vita.Un valido programma riabilitativo inizia prima dell’intervento chirurgico per correggere le alterazioni tissutali che spesso sono causa di intensi dolori. È più semplice intervenire in questa fase perché si lavora senza le complicanze post-chirurgiche. Nella fase post-operatoria il percorso continua fino al completo recupero funzionale. Fin dai primi giorni viene insegnata al paziente la corretta gestione della “nuova” articolazione poi, una volta valutato l’andamento del recupero, viene creato un programma personalizzato in base ai disturbi che si presentano. È importante essere seguiti in questo percorso per una corretta ripresa nei tempi indicati e soprattutto per evitare l’instaurarsi di complicanze e un deterioramento precoce della protesi stessa.

Per informazioni e iscrizioni: Rita Pelloni Permanent Make-up Professional cell. 366 1586727 e-mail: info@trucco-semi-permanente.it www.trucco-semi-permanente.it

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INFOPROM

A Natale sorridi alla convenienza Il freddo e l’umidità di questi giorni possono accentuare i problemi articolari, spesso questi dolori possono essere alleviati con i cerotti e le strisce autoriscaldanti. Da FARMACHL in offerta questo mese. Ai primi sintomi di raffreddore o influenza possiamo ricorrere a spray nasali per alleviare la congestione e spray al Propoli per attenuare il mal di gola. In ogni caso per rinforzare l’organismo possiamo ricorrere ai fermenti lattici che aiutano a mantenere alte le difese del nostro intestino: anche questi prodotti, nel mese di dicembre sono in offerta! Per le prossime festività, FARMACHL ha preparato tante offerte per stupire con regali utili e pensati per il benessere: è possibile infatti regalare un trattamento e un prodotto in un unico pacchetto conveniente. Mani, viso o corpo, diverse offerte per le diverse esigenze. I professionisti FARMACHL sapranno consigliarvi la soluzione migliore. www.farmachlravenna.com

Andrea Nicola Scudellari riceve al Centro Fisioterapico della Clinica San Francesco (Ravenna) e collabora con la Clinica Mobile del dottor Costa mail andrea.scudellari@libero.it

PREVENZIONE GIORNATA HIV, EFFETTUATI 75 IL TEST È SEMPRE GRATUITO

ANALISI NEL

RAVENNATE

Sono state 153 (di 75 nella provincia di Ravenna) le persone che hanno effettuato il test per l’Hiv sabato 29 novembre, nella giornata di apertura straordinaria degli ambulatori in tutta l’Ausl della Romagna, dalle 8 alle 12. Circa un terzo delle persone che si sono presentate non avevano mai fatto un test per l’Hiv, e in maggioranza gli utenti hanno dichiarato di essersi presentati perché volevano aderire alla campagna; oltre un quarto ha però dichiarato di sentirsi a rischio. Il più giovane ad aver effettuato il test è stato un 19enne, il più anziano un 77enne. Con l’occasione l’Ausl ricorda che il test per l’Hiv è sempre gratuito, può essere richiesto al proprio medico di famiglia ma anche effettuato negli ambulatori di Malattie Infettive e SerT (approfondimenti sono reperibili sul sito dell’Ausl Romagna, www.auslromagna.it e relativi link, e sul sito regionale www.helpaids.it ).

Il miele di Manuka della Nuova Zelanda: vera medicina naturale Il miele è stato usato per scopi medici dagli antichi Egizi per migliaia di anni. Studi recenti hanno indicato che un tipo speciale di miele prodotto in Nuova Zelanda chiamato Miele di Manuka, in Inglese Manuka Honey, ha un'altissima componente antibatterica. Il miele di Manuka è prodotto dalle api che si nutrono dei fiori dell'albero di Manuka (Leptospermum Scoparium) che è una pianta indigena che cresce nelle distese in-

contaminate e prive di qualsiasi tipo di inquinamento della Nuova Zelanda. Questo miele è oramai riconosciuto dai medici come una valida alternativa alle forme convenzionali di medicina.

Quali sono le proprietà del Miele di Manuka MGO? E' un potente e naturale antibatterico, antivirale, antiossidante, antisettico, antinfiammatorio, per questo mo-

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tivo è un validissimo vaccino naturale ma anche un ottimo rimedio in caso di mal di gola, raffreddore e tosse ricorrente Sulle ferite crea un ambiente di guarigione che permette alle nuove cellule della pelle di crescere a filo della ferita, prevenendo deformità della pelle e cicatrici. Contrasta reflusso gastrico e bruciore di stomaco. Ha proprietà antifunginea che può curare la tigna, il piede d'atleta ed i funghi in generale.

Il Miele di Manuka è completamente naturale e biologico. Non ha effetti collaterali noti. È adatto anche ai bambini grazie anche al suo sapore dolce e gradevole. Tutti i mieli di manuka sono uguali? L'attività antibatterica del miele di manuka è indicata dal quantitativo di MGO(MethylGlyOxal) che è indice di qualità del prodotto e ne suggerisce il corretto utilizzo.

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RAVENNA &DINTORNI 4/12 2014

ARIETE

Natale si avvicina, così prima di acquistare i regali occorre valutare con obiettività le entrate e le uscite, ma con un occhio di riguardo a colleghi e sponsor nel caso in cui dovreste avere necessità di chiedere un cambio turno o un finanziamento. Fine settimana zuccheroso con il partner.

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TORO

Giovedì e venerdì saranno le giornate migliori, ma solo se riuscirete a non farvi prendere dalle scadenze di fine anno e dedicare un po’ di tempo a voi stessi. In caso contrario, sedate con il valium il varano mannaro che c’è in voi, anche se il lavoro sembra premiare i colpi di glutei altrui.

GEMELLI

Tra giovedì e venerdì sarete così stanchi e malinconici che persino la pulizia della lettiera del gatto potrebbe procurarvi un fastidioso stiramento agli zebedei. Fate attenzione a non esagerare e per rilassarvi cercate l’intimità con il partner, se c’è, o con gli amici più simpatici che conoscete.

Va bene che un Marte di nuovo amico trasforma il calore in passione, ma cercate di non esagerare. Se gettate troppe esche poi rischiate di ritrovarvi con niente in mano. Meditate e magari riposate anche un po’ domenica. Il lavoro fila, e gli euro entrano, ma non esponete i glutei alle invidie altrui.

SCORPIONE

Con Marte che continua a sostenervi, approfittate della sintonia col partner per distrarvi dagli obblighi di lavoro che non sono così urgenti. Va ancora meglio per i singles che beneficiano di ormoni come navigatori satellitari, capaci di individuare i corpi giusti al momento giusto.

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SAGITTARIO

Con il Sole nel segno, un Giove splendido e Marte che vi sponsorizza, sul lavoro si annunciano consolidamenti. Unico neo, l’avvicinarsi delle feste natalizie che vi costringerà a smussare la vostra spavalderia nella scelta dei regali e nella realizzazione dei vostri programmi, anche per il week end.

APERTO dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 19:30. Sabato dalle 8:00 alle 12:00 e su prenotazione anche nel pomeriggio.

CANCRO

Non fatevi scrupolo di usare lo charme o gli ormoni per chiedere un finanziamento. L’intuizione vi aiuterà a prendere le giuste decisioni in fatto di soldi, ma non infilzate nessuno con le chele. Resta il fatto che dovrete foderarvi i glutei con uno spesso strato di cemento armato per evitare contundenze.

CAPRICORNO

VIENI nel posto giusto

LEONE

Nelle relazioni soffiano monsoni di guerra e bore intestinali, per via di certe richieste che vi giungono da capi e colleghi. Non azzannate, ma siate disponibili a rivedere certe vostre posizioni. Dopo un periodo un po’ incacchioso, anche gli ormoni tornano a concedersi con generosità.

VERGINE

Con Mercurio che raggiunge Venere dissonante, sforzatevi di non parlare a sproposito, soprattutto del lavoro altrui. Da maneggiare con delicatezza anche gli ormoni del partner che potrebbe non tollerare certi modi saccenti o critiche sul modo in cui stende ad asciugare i panni della lavatrice.

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Con Marte nel segno ancora per poco, avete buone chance per recuperare l’ottimismo e le occasioni perse nelle scorse settimane. Amici e sponsor si prodigano per voi e vi aiutano a concretizzare ogni progetto. Attenzione nel week end la noia potrebbe anestetizzare gli ormoni ed il partner.

ACQUARIO

Giovedì e venerdì, il lavoro soddisfa e premia, ma stanca. State calmi e non vessate gli zebedei di chi vi sta intorno. Sforzatevi di dedicare il fine settimana al riposo e al partner; ma chi non ce l’ha, si rassegni ad un temporaneo calo del rendimento suino. In alternativa ci sono sempre gli amici.

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Se anche lavoro e finanze vi impensieriscono un po’, avete le carte in regola per sbrigare ogni impegno bene e in fretta in vista del fine settimana, quando avrete tutto il tempo di fornicare con un partner comprensivo, se non altro perché fa mantenere il peso forma e spiana il viso dalle rughe.

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 24 al 30 novembre 2014 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

CORSI/1 NOVITÀ: POSTURAL TONE AL MATTINO Uisp Comitato Territoriale, organizza il nuovo corso di “Postural Tone” presso la palestra “Rava” in via J. Landoni a Ravenna (traversa di via Maggiore). Le lezioni si svolgeranno ogni venerdì, una volta a settimana, a partire dal 9 gennaio 2015 dalle 9 alle 10. Dopo il successo dei corsi, già attivi dal 2013, alla palestra “Mikrokosmos” in via Borghi, il Comitato di Ravenna ha intenzione di investire sul fitness e sul benessere con altre opportunità in orari differenti. Il “Postural Tone” ha come obiettivo principale riportare il corpo verso un sano equilibrio, contrastare scorrette abitudini quotidiane ed è composto da esercizi dedicati alla cura del mal di schiena e zone cervicali. La ginnastica posturale di Uisp è arricchita anche dall’esperienza di altre discipline come lo Yoga e il Pilates che contribuiscono a rendere completa l’ attività proposta. Postural Tone è dedicato a tutti, non ci sono limiti di età. Per informazioni e iscrizioni ufficio Uisp Ravenna tel. 0544 219724 o ravenna@uisp.it

CORSI/2 SECONDO TURNO PER LE LEZIONI DI NUOTO Il secondo turno dei corsi di nuoto organizzato da Uisp Ravenna è cominciato la scorsa settimana. Per chi fosse interessato a partecipare ci sono ancora posti disponibili. Presso gli uffici della Uisp Ravenna è possibile ricevere tutte le informazioni sull’ attività in piscina, oppure è possibile consultare il sito www.Uisp.it/ravenna

Distacco da riscaldamento centralizzato La nuova formulazione dell’art. 1118 del c.c., riconosce la facoltà del singolo condomino di rinunciare all’uso del riscaldamento centralizzato distaccando la propria unità immobiliare dall’impianto termico comune. Però la nuova formulazione dell’art. 1118 c.c., che ha previsto al quarto comma la possibilità per il singolo condomino di rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, ha stabilito che ciò è possibile “se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini”. Associazione sindacale Occorre, quindi, valutare at- piccoli proprietari tentamente e con dati di fatto immobiliari Ravenna V.le Galilei 81/83 le conseguenze per gli altri tel. 0544 470102 fax 0544 470075 condomini. info@asppi.ra.it Il regolamento condominiale www.asppi.ra.it Via Cavour, 25 può derogare al quarto com- Faenza tel. 0546 25807 ma dell'articolo 1118 c.c. In faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 quanto non richiamato tel. 0545 33356 espressamente dall'art. 1138 lugo@asppi.ra.it c.c. tra gli articoli inderoga- SERVIZI AI SOCI - Gestione contratti bili. di locazione legale In Asppi è disponibile un Am- -- Assistenza Consulenza condominiale ministratore condominiale - Consulenza tecnica fiscale che, su appuntamento, offre -- Consulenza Affitti e vendite da consulenze in tema di condo- privato a privato - Successioni minio. Dal 1980 a Ravenna

ATLETICA LEGGERA

TENNIS

Più di 40 tappe per il calendario regionale Trail Uisp

Prosegue il Campionato invernale a squadre

La Lega Regionale Atletica Leggera ha varato il primo calendario di Trail della Uisp regionale, più di 40 tappe, da gennaio a novembre 2015, per correre o camminare lungo l’Appennino emiliano-romagnolo. Con questo calendario la Lega Atletica Regionale punta decisamente verso la corsa in natura. «Si tratta di una disciplina relativamente nuova – spiega Christian Mainini, presidente della lega atletica Uisp Emilia-Romagna – capace di coinvolgere atleti di diverse fasce di età, anche i più giovani. Rispetto all’attività su strada, che richiama persone con un’età media di circa 50 anni, il trail porta a correre soprattutto atleti tra i 30 e i 40 anni. Altro punto importante è poi quello dell’ecosostenibilità, punto cardine delle politiche Uisp. In ogni gara, infatti, cerchiamo di promuovere con una serie di buone pratiche, che vanno dalla raccolta differenziata all’uso dell’acqua di rete, in modo da promuovere tra gli atleti il rispetto per la natura». L’esperimento di scandire l’attività di trail in un vero e proprio calendario di ampio respiro era partita lo scorso anno con 28 appuntamenti che però erano concentrati in Emilia: da quest’anno, invece il campionato si allarga ai territori di Ravenna, Faenza e Forlì-Cesena. «Il 2014 – racconta Mainini – è stato un anno sperimentale, utile per comprendere meglio il movimento del trail in regione. Nel campionato emiliano più di 800 soci Uisp hanno corso almeno a una manifestazione e la media complessiva, per ogni gara, è stata di circa 150 persone. È stato un primo passo verso il calendario stilato quest’anno ma il coinvolgimento della Romagna era già preventivato». Nuova è anche la veste grafica, curata dalla designer Maria Elisabetta Bellini, che, lungi dall’essere un semplice elenco di date, riporta gli appuntamenti direttamente sul territorio, mostrando contemporaneamente la geografia fisica dell’Appennino e la divisione delle province dell’Emilia-Romagna. Oltre alle mappe cartacee il trail della Uisp regionale è anche su Facebook con continui aggiornamenti sulle attività, consigli, segnalazioni e gallerie fotografiche delle varie tappe in programma. Il link al calendario è anche su sito www.uisp/ravenna cercando nel menu atletica leggera trail

Il tennis Uisp si conferma vincente, almeno con i numeri. Tra le tante attività sportive che Uisp propone per soci, amatori e appassionati la nuova stagione ha consacrato il tennis come una delle più prolifiche ed apprezzate. Il Comitato Uisp di Ravenna, in collaborazione con Bassa Romagna e Faenza propone la 15a edizione del Campionato invernale a squadre aperto ad atleti di ogni livello. Si tratta di una competizione iniziata nel recente ottobre 2014, tutt’ora in corso la 6° giornata, ed ha visto la partecipazione di 42 formazioni composte da una decina di atleti ciascuna. Il Torneo Uisp, diviso in tre livelli in base alle capacità e classifica degli atleti, coinvolge attualmente i tre Comitati organizzatori e squadre provenienti dal vasto territorio ravennate con sedi e campi di gioco situate nei Circoli affiliati dei comuni di Cervia, Lugo e Faenza fino a sconfinare in terra toscana nel Comune di Marradi. Il Campionato vedrà l’epilogo, dopo gironi e turni eliminatori, nel mese di marzo 2015 con play-off e finali. Una lunga kermesse di incontri, sfide e tanto agonismo in puro stile Uisp. Al termine del Campionato ai vincitori spettano prosciutti, salami e tanti elogi. Informazioni su risultati e classifiche, ogni mercoledì sul Bollettino ufficiale Uisp Ravenna disponibile on-line al sito www.uisp.it/ravenna

SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 4 dicembre 2014

Viale della Lirica, 61 - 4° Piano . Ravenna tel. 0544.404047 . fax 0544.406721 www.agenziafuturasrl.it . info@agenziafuturasrl.it SAN MARCO € 225.000 Casa molto ben tenuta, su 2 livelli, composta da: piano terra, piccola area cortilizia,veranda con camino, spaziosa cucina con camino, soggiorno/pranzo, salotto, ripostiglio (possib. 2° bagno) vano lavanderia/ dispensa; piano 1°, 3 ampie letto matrimoniali; 2 bagni finestrati, balcone; in corpo staccato trovasi ampio garage e pro servizi e area cortilizia completamente scoperta. Cert. Energ. “F” Ep. 186,85 Rif. sito 137 SAN BIAGIO € 315.000 Foto e maggiori info in agenzia, su appuntamento Casa monofamiliare di ampie dimensioni, su 2 livelli, con giardino su 4 lati, attualmente accatastata in 2 unità immobiliari aventi ingressi indipendenti. Appartam. a piano terra: ingresso, cucina abitabile, letto matrim., bagno finestrato, lavanderia. Certif. Energ. G Ep. 296,40. Appartam. 1° piano: ampio e luminoso ingresso, sala, tinello/pranzo, cucina, 3 letto (2 matrim. – 1 sing), bagno finestrato; garage. Certif. Energ. G Ep. 380,10. Possibilità di accorpamento in un unico fabbricato di oltre 200 mq. calpestabili. ZONA VIA RUBICONE € 210.000 Foto e maggiori info in agenzia Appartamento ottimamente ristrutturato, in zona tranquilla e silenziosa, posto al 1 piano su 3, composto da: ingresso, sala con balcone, cucina di 14 mq con terrazzo abitabile, 2 letto (matrimoniale e doppia), 2 ba-

gni finestrati (uno con doccia e l'altro uso lavanderia), armadio a muro nel disimpegno notte. Garage e posto auto. Risc. aut. Impianti a norma con certificazioni. Aria condizionata. Tv sat. – Classe Energ. “F” Ep. 207,67 Rif. Sito 1 ZONA VICOLI € 215.000 Foto e maggiori info in agenzia Appartamento di recente costruzione, molto ben tenuto, al 1°piano ed ultimo con ingresso indip.: soggiorno, cucina semi abit., 2 letto, bagno finestrato con doccia, balcone verandato con alloggiamento lavatrice, 2 balconi a loggia, ampio sottotetto completam. rifinito, garage. Risc. aut. – Impianti a norma – no spese condominiali. Certif. Energ “D” Rif sito 145 CENTRO STORICO Tratt. riserv. Casa mono famigliare, su ampio lotto di terreno adibito a giardino di circa mq. 700, costituita da un corpo principale attualmente suddiviso in 2 unità immobiliari aventi ingressi indip., di circa mq. 160 per piano, su 3 piani fuori terra, oltre a dependance in corpo staccato uso servizi/studio professionale. Garage e ampio parcheggio auto all’interno della proprietà immobiliare. Contesto residenziale di pregio, zona tranquilla e riservata. Certif. Energ. “ G” Ep. 320,70 - “G” Ep. 352,00 Rif. Sito 146. Foto e maggiori info in agenzia su appuntamento

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Luminoso APPARTAMENTO in buono stato d’uso al 2° piano con ascensore: ingresso, salone, cucina abitabile, 3 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi, garage. Riscaldamento a gestione indipendente. Classe energetica “G” ep 318,28. Rif. 603/a € 225.000,00 tratt.li

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SETTIMANALE

inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 4 dicembre 2014

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in palazzina di recente costruzione, al piano primo si vende appartamento ben tenuto e ben rifinito: soggiorno con angolo cottura, due letto, bagno, tre balconi. Risc. aut., ascensore. Classe Energetica â&#x20AC;&#x153;Fâ&#x20AC;? Kwh/mÂ˛/anno 206,50 (Rif: A5046). â&#x201A;Ź 165.000,00 PORTO FUORI (RA), casa indipendente da ristrutturare di mq. 80, disposta tutta su un piano con vani uso servizi e giardino di mq. 310. Classe energetica â&#x20AC;&#x153;Gâ&#x20AC;? KWh/mq./anno 558,90 â&#x201A;Ź 190.000,00 RAVENNA, ZONA COMET, in palazzina di recente costruzione si vende bilocale posto al quinto piano con ascensore: ingresso, soggiorno, cucinotto, bagno, camera matr., balcone. Cantina e posto auto coperto. Classe energetica â&#x20AC;&#x153;Câ&#x20AC;? KWh/mÂ˛/anno 64,29 (RIF. A5026) â&#x201A;Ź 140.000,00 MADONNA DELLâ&#x20AC;&#x2122;ALBERO (RA), Villa bifamiliare con corte, composta da: Piano terra: ingresso, ampio vano di servizio, ripostiglio, cantina, lavanderia-bagno, ampia tavernetta. Piano Primo: cucina â&#x20AC;&#x201C;pranzo, soggiorno, 3 camere, disimpegno notte, bagno, balcone. Ideale anche per due nuclei familiari. Classe energetica â&#x20AC;&#x153;G KWh/mÂ˛/anno 249,20 (RIF. 9209) â&#x201A;Ź 280.000,00

ottimo appartamento disposto su due livelli: Piano Primo: cucina abitabile con terrazzo, soggiorno con affaccio su ampio terrazzo abitabile di mq. 40, bagno con antibagno. Piano Secondo: 2 camere una con terrazzo, guardaroba, bagno. Risc. aut. Classe energetica â&#x20AC;&#x153;Eâ&#x20AC;? KWh/mÂ˛/anno 163,33 (Rif. A5098) â&#x201A;Ź 180.000,00 PONTE NUOVO Grazioso appartamento con ingresso indipendente e giardino: soggiorno con angolo cottura, due camere, bagno, cantina e garage. Classe energ. â&#x20AC;&#x153;Câ&#x20AC;? KWh/mÂ˛/anno 89,00 (Rif. A5064) â&#x201A;Ź 230.000,00 RAVENNA, ZONA OSPEDALE Appartamento posto al piano primo: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, camera matrimoniale, bagno. Posto auto coperto, cantina nel sottotetto. Classe energetica â&#x20AC;&#x153;Gâ&#x20AC;? KWh/mÂ˛/anno 296,40 (Rif. 9216) â&#x201A;Ź 80.000,00 ALFONSINE (RA), casa singola tutta al piano terra con giardino composta da: ingresso, soggiorno con cucina a vista, disimpegno notte, 2 letto, bagno, sottotetto molto ampio uso ripostiglio, giardino, garage. Classe energetica â&#x20AC;&#x153;Gâ&#x20AC;? KWh/mÂ˛/anno 310,57 â&#x201A;Ź 115.000,00

Appartamento signorile ottimamente tenuto composto da: ingresso, salone, cucina abitabile con balcone loggiato, 2 camere matrimoniali, 2 bagni. Garage e posto auto nel cortile condominiale. Classe energ.â&#x20AC;&#x153;Gâ&#x20AC;? KWh/mÂ˛/anno 322,88 (Rif. 00031) â&#x201A;Ź 200.000,00 MEZZANO (RA), CENTRO DEL PAESE casa singola di ampia metratura con giardino composta da: Piano terra: veranda, ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, ampio ripostiglio-studio, bagno. Piano Primo: 2 camere da letto matrimoniali, 2 camere da letto doppie, bagno, ripostiglio, balcone. In corpo staccato garage doppio e doppia cantina. Classe energetica â&#x20AC;&#x153;Gâ&#x20AC;? KWh/mÂ˛/anno 288,57 (Rif.: 907) â&#x201A;Ź 175.000,00 SAN MICHELE (RA), Villetta a schiera ben tenuta cosĂŹ composta: Piano terra: cucina, soggiorno, bagno, giardino con pergolato e n. 2 posti auto. Piano Primo: 2 camere, bagno. Sottotetto uso ripostiglio. Aria condizionata. Classe energetica â&#x20AC;&#x153;Fâ&#x20AC;? KWh/mÂ˛/anno 288,57 (Rif.: A5049) â&#x201A;Ź 180.000,00

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SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 4 dicembre 2014

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