R&D 06 02 2020

Page 1

FREEPRESS n. 848

6-12 FEBBRAIO 2020

14 FEBBRAIO Festeggia il tuo

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

IL CONTO DEGLI OSPITI Turismo: i dati Istat 2019 misurano i risultati delle politiche di promozione dei Comuni

Il 14 febbraio fes teggia San Valentino in una cornice romantica affacciata sul cuore della città di Ravenna Per Festeggiare il tuo Ravenna - Piazza del Popolo, 17 - Tel. 0544 36958

www.ilromaristorante.com

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460


6-12 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

RISTORAZIONE INNOVATIVA

LE AZIENDE INFORMANO

Gabarè, il primo ristorante a Ravenna a cui ci si può abbonare, per gustare, risparmiando, la colazione, il pranzo e la cena Nel locale di via Travaglini, ideato e gestito dallo chef Ciro Adamo, vari menù di qualità, fra paste fatte in casa, carne, pesce e piatti vegetariani, da gustare a prezzi contenuti ma soprattuto da consumare con formule all inclusive straordinariamente convenienti “Gabarè-bar e mnèstra”, un nome che è tutto un programma, è una novità assoluta per la ristorazione ravennate, sia per la varietà del gusto che la convenienza del prezzo. Il locale che ha inaugurato recentemente in via Travaglini 14 (zona Pala De André), grazie a un'idea davvero originale dello chef Ciro Adamo, non solo propone a pranzo e cena un ricco menù di paste fatte in casa, carne, pesce e verdure a prezzi contenuti, ma anche formule “flat food” per tutte le esigenze e le tasche, dai single alle famiglie con bambini, mensili o a consumo. Gabarè, propone ad esempio una formula abbonamento che permetterà di mangiare nel locale – colazione, pranzo e cena – come una pensione completa in albergo – anche tutti i giorni, a fronte di un costo mensile molto apprezzabile di 280 euro per i “single” e di 400 euro per famiglie composte da due adulti e due bambini fino a 14 anni. Facendo due conti, si tratta di una media inferiore ai 5 euro a pasto! «In questo modo – rincara la dose lo chef Ciro – oltre ad una evidente convenienza, regaliamo alle persone anche qualcosa come più di 80 ore al mese di tempo libero, che sono di fatto l’impegno che si sostiene per stare ai fornelli, riassettare tavolo e cucina, andare a fare la spesa…».

Ciro Adamo è un vero innovatore nel campo della ristorazione: ha razionalizzato e ottimizzato la produzione gastronomica e i servizi, senza togliere nulla alla qualità del cibo, il tutto a vantaggio dei clienti. Da alcuni mesi prima di aprire Gabarè, ha riavviato anche il Nascosto (il ristorante sul retro del cinema Astoria) trasformandolo in una “pizzeria popolare” con una formula anche qui a effetto: 10 euro (oltre ai 2 di coperto) tutto compreso fino a 5 ingredienti a scelta sulla pizza e con possibilità di rifornirsi quanto si vuole al distributore delle bevande. Pizza, quella di Nascosto, che potrà essere provata alla sera, in alternativa, anche dagli abbonati del nuovo Gabarè. A proposito delle formule all inclusive proposte dal nuovo Gabarè di via Travaglini, sarà anche possibile abbonarsi a 20 pasti (sia pranzo che cena) al costo di 140 euro, da consumare nell’arco di tre mesi. Naturalmente si può puntare anche sul menù alla carta giornaliero e tradizionale, sull'offerta “pausa pranzo” oppure su menù a tema per cena e pranzo del sabato e della domenica. Si tratta dei menù “Badurlè”, “Bèrca”, “Nustrèn”, con proposte di pasta, carne, pesce, vegetariane, dolce e bevanda inclusa con prezzi che variano dai 12 ai 16 euro, tutto compreso. Un modo per sperimentare la cucina del Gabarè e poi magari valutare l'opportunità di un abbonamento. Dal punto di vista delle innovazioni per il servizio – come si sta già sperimentando alla pizzeria Nascosto –, nel prossimo futuro i clienti del Gabarè potranno ordinare in autonomia una volta seduti al tavolo (o direttamente da casa) tramite una App da scaricare sul proprio smartphone (si chiama Sooneat) e poi servirsi da soli ai distributori di bevande, ovviamente comprese nel prezzo dell’abbonamento o del menù scelto. Inoltre sarà possibile fare ordini giornalieri e sfruttare il proprio abbonamento anche con la formula take away, senza però il servizio di consegna a domicilio. Gabarè è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 21.30 e sabato e domenica dalle 8 alle 15.

IL NUOVO MODO DI FARE LA TUA PAUSA PRANZO STRA BAR E MNÈ

E TU DI CHE TARIFFA SEI? Prova la velocità e il risparmio con i nostri abbonamenti oppure vieni ad assaggiare una delle nostre mnèstre alla carta fatte a mano ogni giorno! *

PAUSA PRANZO 1 MINESTRA + Contorno + Acqua al bicchiere (no Limits)

1 SECONDO + Contorno + Acqua al bicchiere (no Limits)

1 MINESTRA + 1 SECONDO + Contorno + Acqua o Vino

FLAT FOOD

ALL INCLUSIVE € 7,50

ABBONAMENTO 20 PASTI

€ 9,00

utilizzabili a Pranzo/Cena (entro 3 mesi)

€ 11,00

€ 140

QUI puoi ordinare con lo SMARTPHONE

FAMILY 2 ADULTI + 2 BAMBINI (max 14 anni) Colazione + Pranzo + Cena + Bevande Comprese PER 1 MESE € 400

SINGLE Colazione + Pranzo + Cena + Bevande Comprese PER 1 MESE € 280

* Non è necessario l’abbonamento per mangiare

GABARÈ BAR E MNÈSTRA via Travaglini, 14 - RAVENNA (zona Pala De Andrè) Tel. 0544 1883518

Seguici per scoprire molto di più!


PUNTI DI VISTA / 3 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

L’OPINIONE

L’OSSERVATORIO

4 POLITICA PARLA L’ASSESSORE FAGNANI, COORDINATORE DEI RENZIANI

Le Unioni dei Comuni e la nostalgia per le Province di Alessandro Montanari

Il mese scorso è stato comunicato che l'Unione dei Comuni di Forlì sarebbe stata candidata a capitale italiana della cultura per il 2021. Una notizia che, vista da Ravenna, potrebbe far salire una qualche nostalgia legata al 2015 (quando la città, insieme ad altre quattro in Italia, aveva avuto quel titolo) e poco più. In realtà il tema su cui si può riflettere, con un occhio anche alle prossime elezioni amministrative, è proprio quello del futuro delle Unioni dei Comuni. A Forlì infatti la candidatura è stata accolta molto positivamente dal Partito democratico e più freddamente dal centrodestra. Il motivo? Negli ultimi anni l'Unione dei Comuni di Forlì vive una crisi politica, con i Dem che ne difendono la funzione e la città capoluogo (amministrata dalla Lega) che è intenzionata ad uscirne. In provincia di Ravenna un caso simile potrebbe presentarsi alle prossime amministrative, nell'Unione dei Comuni della Romagna Faentina, ente che l'opposizione ha criticato molto spesso: è quindi lecito chiedersi se una vittoria del centrodestra a Faenza cambierebbe in qualche modo gli equilibri. Non è solo questione di appartenenza politica: anche l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha accusato qualche scossone a fine 2019, quando Davide Ranalli (sindaco di Lugo in quota Pd) si è dimesso da presidente, stupendo i colleghi primi cittadini che hanno poi affidato la guida dell'ente a Eleonora Proni, sindaca di Bagnacavallo. La frammentazione del quadro politico in altre parole non rende semplice il funzionamento delle Unioni dei Comuni, soprattutto se cambia il colore dell'amministrazione della città principale che dovrebbe tirare le fila del territorio. Il caso imolese è stato ad esempio abbastanza clamoroso: quando il Movimento 5 Stelle ha eletto il suo sindaco, si è entrati in un'impasse che ha coinvolto sia il comprensorio territoriale sia il Conami, il consorzio intercomunale che detiene le partecipate e nel quale siede anche il sindaco di Faenza. Stallo che si è risolto soltanto con le dimissioni della sindaca. Viene insomma da chiedersi se queste Unioni abbiano senso o se vada in qualche modo rivisto il meccanismo: il Comune principale deve avere più peso degli altri? Oppure è giusto che i territori più piccoli facciano valere la maggioranza numerica? Soprattutto: se si tratta di un ente che ha funzioni amministrative e di risparmio, non sarebbe meglio mettere da parte le posizioni politiche? Facile a dirsi. Di certo viene nostalgia delle vecchie Province, che quanto meno avevano consigli eletti direttamente. Con un retro-pensiero: se a livello di piccoli comuni la contrapposizione partitica ha queste conseguenze, cosa sarebbe successo se la Lega avesse conquistato la Regione?

TURISMO: I DATI 2019 DI VISITATORI E MONUMENTI

di Moldenke

Il centrodestra e la Lega che dovevano liberare la nostra regione e «stravincere» come ben noto invece alle ultime Regionali hanno perso e così, a catena:

17 SOCIETÀ INTERVISTA A VERA GHENO, LINGUISTA E TRADUTTRICE

21 MUSICA L’OMAGGIO A BOWIE DI ANDY DEI BLUVERTIGO

28 JUNIOR IN ARRIVO SPETTACOLI PER FAMIGLIE PLURIPREMIATI da pagina

30 INSERTO

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Autorizzazione Gianluca Achilli, Maria Cristina Tribunale di Ravenna Giovannini (grafica). n. 1172 del 17 dicembre 2001 Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Anno XIX - n. 848 Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Editore: Guandalini, Giorgia Lagosti, Fabio Edizioni e Comunicazione srl Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Serena Simoni, Adriano Zanni. Direttore Generale: Claudia Cuppi Fotografie: Massimo Argnani, Paolo Pubblicità: tel. 0544 408312 Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: commerciale1@reclam.ra.it Gianluca Costantini. Area clienti: Denise Cavina tel. 335 Redazione: 7259872 - Amministrazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 Alice Baldassarri, redazione@ravennaedintorni.it amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB

- Siamo stati noi a “liberarci”, di Lucia Borgonzoni, che nonostante avesse promesso di dimettersi da senatrice per restare a fare opposizione in EmiliaRomagna resterà invece con tutta probabilità in senato, non perché voglia una poltrona più remunerativa, ci mancherebbe, ma perché è il capo, Salvini, che la vuole a Roma a tutti i costi, visti gli ottimi risultati in Emilia-Romagna. D’altronde lo ha detto lui di fronte ai giornalisti: Lucia deve occuparsi di cultura per la Lega, lei che fino a poco tempo fa confessava di non aver letto un libro da tre anni e che non sa con chi confina l'Emilia-Romagna. - La mancata rinuncia della stessa Borgonzoni al suo posto da senatrice eviterà che si realizzi un vero e proprio sogno per noi della provincia di Ravenna: vedere senatrice (a quanto pare sembra sia lei la prima dei non eletti) Maria Marabini. Che se avete presente chi è, allora fa già ridere così. Altrimenti forse basta una foto, una sua rapida autodescrizione (“Marabini Maria, con l'Italia in testa e la Romagna nel cuore”) e una ricerca su Google. - Massimiliano Alberghini ha lasciato in consiglio comunale a Ravenna il gruppo della Lega ed è tornato un “civico”. Così quelli che l'avevano votato nel 2016 in quanto candidato sindaco “civico” possono tirare un sospiro di sollievo e dire: per fortuna che il mio candidato sindaco che ho votato e che era sostenuto da Salvini, Forza Italia e Fratelli d’Italia e quella roba là, e per cui Salvini è venuto in città a fare campagna elettorale, per fortuna che non sta più nel gruppo della Lega ed è tornato nel gruppo civico autonomo, così magari la prossima volta posso rivotarlo. - Il passaggio di Alberghini al gruppo autonomo ha già avuto ripercussioni: Alberto Ancarani di Forza Italia ha tuonato: “Serve una verifica di coalizione, subito”. Me li immagino proprio, attorno a un tavolo, mentre fanno la loro verifica, pronti a “liberare” nel 2021 anche Ravenna...

per una CENA rom antic a ad effetto afrodisiaco!

14 febbraio

via Cavour, 43 Ravenna Tel. 0544 32594 alpineravenna@gmail.com

Alcune ripercussioni della sconfitta della Lega

10 PRIMO PIANO

@alpineravenna

Aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 20 Chiuso giovedì pomeriggio e domenica

su ordinazione menù completi e personalizzati di san valentino

Antipasto con bottarga di tonno BOTARFISH di Alghero e salmone scozzese SCANDIA Risotto con tartufo TARTUFLANGHE pronto in 10 minuti Filetti di ACCIUGHE DEL CANTABRICO lavorati a mano, pesca di primavera Burratina a pasta filata MURGELLA LE BLOC Foie Gras d’Oie CASTAING 1925 Filetti di zenzero e scorze d’arancia AGRIMONTANA Cioccolato DOMORI e ampia scelta di vini


4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

CENTROSINISTRA

Il partito di Renzi schiera i suoi coordinatori: «Faremo politica su Whatsapp e nelle sedi» Un assessore e una giornalista, Roberto Fagnani e Maria Chiara Duranti, rappresentano Italia Viva in provincia «Da adesso mai più una consultazione elettorale senza il nostro simbolo». Primo test alle amministrative di Faenza di Federica Angelini

Dopo l'assemblea a Roma dell'1 e 2 febbraio, Italia Viva, il partito fondato dall'ex segretario del Pd ed ex premier Matteo Renzi, si struttura anche sui territori con due coordinatori per provincia, un uomo e una donna. A Ravenna si tratta di un'ousider della politica come Maria Chiara Duranti e di un volto invece noto alla politica locale come quello di Roberto Fagnani. Lei è una 53enne giornalista professionista e direttrice della testata Formatbiz. Lui è assessore nella giunta De Pascale con deleghe ai Lavori pubblici e allo Sport, 46enne renziano della prima ora e uno dei primi ad annunciare che avrebbe lasciato il Pd per seguire l'ex sindaco di Firenze. Non è dunque sorprendente trovarlo in questo incarico. «In questi mesi si è lavorato molto a questo progetto di organizzazione – spiega l’assessore –, in particolare con il ministro Teresa Bellanova, il vicepresidente della Camera Ettore Rosato e il deputato Marco Di Maio, e oggi sono molto contento e orgoglioso di ricoprire questo ruolo, a cui mi dedicherò con passione e con dedizione, come ho sempre fatto in politica». Da Fagnani parole di apprezzamento per la collega: «Sono contento di fare questo percorso con una persona con un'importante esperienza giornalistica che avevo avuto modo innanzitutto di conoscere come autrice di un libro su Zaccagnini che avevo apprezzato tantissimo. E sono doppiamente felice perché ha deciso di scendere in campo in un partito che finalmente lascia davvero molto spazio alle donne». Fagnani, da coordinatore provinciale la aspetta già tra qualche mese con le elezioni amministrative la prima vera sfida elettorale, visto che alle Regionali non c'era il simbolo... “Sì, per le Regionali si era deciso di non presentare il simbolo in accordo anche con il presidente Bonaccini che abbiamo sostenuto convintamente e che, personalmente, mi auguro diventi il nuovo leader del Pd. Ma ai prossimi appuntamenti elettorali arriveremo sempre con il nostro simbolo: il primo per la nostra provincia è quello di Faenza per cui ci metteremo al lavoro e incontreremo tutti i possibili interlocutori». Chi sono i possibili interlocutori di Italia Viva? Si sentono idee fantasiose addirittura di possibili accordi con Salvini... «Naturalmente c'è un'area con cui noi non potremo mai confrontarci. Basti pensare che Renzi è stato tra i promotori di un governo con il Movimento 5 Stelle pur di mandare a casa Salvini. Detto questo, come stiamo dimostrando in Puglia, siamo disponibili a parlare e a confrontarci ma non ad accettare qualsiasi condizione o ad appoggiare chiunque (Italia Viva in Puglia è pronta a correre da sola per non appoggiare il candidato Pd Emiliano, ndr) ed è ovviamente pronta anche a presentare proposte e candidature». A Faenza auspica forse primarie di coalizione? «Mi sembra tutto ancora prematuro». Nel campo del centrosinistra faentino c'è parecchia maretta: vi proponete di fare da pacieri tra Pd e Insieme per Cambiare, per esempio?

Ecco chi sono i vertici renziani Queste le biografie dei due coordinatori provinciali fornite da Italia Viva. Maria Chiara Duranti: nata a Faenza nel 1967, giornalista professionista, direttore della testata Formatbiz, insegna al Master “Fare TV” dell'Università Cattolica di Milano, ha lavorato come conduttrice televisiva nella redazione di Londra di Michael Bloomberg, scrive per diverse riviste internazionali e scrittrice di alcuni saggi politici. Roberto Fagnani: nato nel 1974, assessore comunale a Ravenna con deleghe ai Lavori Pubblici, Mobilità, Grandi Infrastrutture, Subsidenza e Sport, impegnato in ambito sportivo e nel volontariato.

«Perché no? (sorride, ndr)». Ma con quale forza andrete a sedervi a un tavolo di trattativa, visto che non è stato possibile misurarvi? A Ravenna alle Regionali non avevate nemmeno un candidato vostro nella lista del presidente, a differenza di quanto accaduto altrove... «Questo è accaduto perché a Ravenna, per alcune dimamiche particolari, non è stato possibile esprimere un candidato della nostra area e quindi la nostra scelta è stata quella di non schierarci e di votare Bonaccini. E ci sono stati molti voti che sono andati solo al presidente. Nelle province in cui c'erano candidati dell'area di Italia Viva sono stati molto votati. Non ci fidiamo dei sondaggi (che li danno intorno al 4-5 percento, ndr), sentiamo molto interesse nei nostri confronti e siamo sicuri che altri seguiranno a breve». Forze come Azione di Calenda o Più Eu-

PUBBLICO IMPIEGO

ropa della Bonino si collocano nella vostra area politica, diciamo a destra del Pd e a sinistra della destra. Possiamo immaginare alleanze? «Certamente, a livello locale potrebbe essere interessante perché i punti in comune, soprattutto sotto il profilo economico, sono numerosi». Veniamo a Ravenna, dove si vota tra poco più di un anno. Come starete in maggioranza? Lei è assessore e Italia Viva conta anche due consiglieri comunali: sarete “pungoli”, per così dire, come Renzi al governo giallorosso? «Noi abbiamo sempre detto che restiamo leali a questa alleanza e peraltro il sindaco De Pascale in questi anni si è sempre dimostrato aperto ad accogliere istanze che venivano dalle varie anime della sua ampia coalizione. Detto questo, va precisato che, sia a livello locale co-

me a livello nazionale, se fossimo sempre d'accordo con tutto ciò che dice il Pd, non saremmo usciti dal Pd. Avanzare idee e proposte non significa remare contro, ma dare contributi». Quanti sono gli iscritti in provincia? «Ci stiamo strutturando in questi giorni e già si vede un buon numero di attivisti che stanno crescendo. Dobbiamo raccogliere i dati perché da ottobre era possibile iscriversi online e ci sono i comitati civici. Sono convinto che molti aspettassero che ci strutturassimo: ora è possibile iscriversi con i moduli cartacei e credo che altri si faranno avanti». Sarete un partito solido o leggero? Avrete tessere e sedi? «Vogliamo mettere insieme Whatsapp e la rete con i luoghi fisici. Sono arrivate le prime tessere plastificate ed entro il 31 marzo apriremo una delle prime cento sedi di Italia Viva, a partire naturalmente dal capoluogo».

CAMBIAMENTO CLIMATICO, IL COMUNE ASSUME UN DIRIGENTE PER LA TUTELA AMBIENTALE Il Comune di Ravenna assumerà tre diverse figure direttive dedicate all’Ambiente. Il primo è il dirigente destinato a sostituire Gianni Gregorio, capo del Servizio Ambiente che andrà a lavorare in Regione, occupandosi di parchi e aree protette. L’assunzione, a tempo indeterminato, avverrà tramite bando con decorrenza dal primo giugno 2020. La novità – contenuta in una delibera di giunta – è rappresentata da una seconda figura dirigenziale: uno specialista, assunto tempo determinato, con decorrenza dall’1 giugno 2020 per la durata di tre anni, mediante procedura comparativa, con incarico di responsabile dei progetti di valorizzazione e tutela ambientale «per l’accrescimento, la corretta gestione, il miglioramento ambientale, il mantenimento della biodiversità, in particolare in rapporto alle necessità legate all’adattamento al cambiamento climatico». Prevista infine l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un geologo con decorrenza dall’1 aprile 2021, mediante bando di selezione pubblica per esami.


POLITICA / 5 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

CENTRODESTRA/1

Alberghini lascia il gruppo della Lega e rimette la giacca da civico: «Pronto a lavorare per la campagna 2021» Il commercialista entrò in consiglio comunale come candidato sindaco sconfitto al ballottaggio. Forza Italia chiede una verifica di coalizione A Ravenna il consigliere comunale Massimiliano Alberghini esce dal gruppo della Lega e torna a indossare la casacca di civico con la quale era entrato a Palazzo Merlato nel 2016 in veste di candidato sindaco del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Lista per Ravenna) arrivato al ballottaggio contro Michele de Pascale. Alberghini, commercialista di 54 anni, era tra i banchi del Carroccio da quasi due anni: «Nel marzo 2018 nel post elezioni nazionali (dove sfiorò l’elezione al Senato, ndr) mi è stato chiesto di entrare a far parte del gruppo consiliare Lega fino alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna per ragioni interne di equilibri ed ho accettato volentieri questa richiesta. Ora il mio compito si può considerare esaurito e torno al gruppo consiliare civico e autonomo». Il consigliere ricorda che non ha mai avuto alcuna tessera di partito in tasca: «Mi considero trasversale ad una coalizione di centrodestra della quale continuerò collaborativamente a fare parte. In presenza di un progetto serio e condivisibile, a prescindere da quello che sarà il mio ruolo, intendo contribuire alla prossima campagna elettorale per le amministrative 2021 ed onorare il mandato elettorale fino in fondo». Secondo Alberto Ancarani, coordinatore provinciale di Forza Italia, «alla luce di questa sua condivisibile scelta e della fine della campagna elettorale per le Regionali, è necessaria, quanto prima, una verifica della sussistenza e degli intendimenti della coalizione che sostenne Alberghini e che dovrà decidere in che direzione andare per impedire il secondo mandato di De Pascale». Il berlusconiano spinge per avviare la verifica dall’attività dei gruppi consiliari che rappresentano quella coalizione e che, in particolare per quanto riguarda quello di maggioranza relativa nella minoranza, ha dato la sensazione, anche a causa della legittima

Massimiliano Alberghini con Matteo Salvini durante la campagna elettorale del 2016

competitività interna fra candidati alle regionali esponenti del consiglio comunale, di qualche giro a vuoto». Ancarani si aspetta di misurare la presenza fisica alle sedute in quei consigli territoriali in cui a esprimere la presidenza furono i gruppi che rappresentano l’opposizione in consiglio comunale: «In molti di essi i consiglieri di quelle singole maggioranze non sempre contribuiscono a garantire i numeri ai presidenti».

CENTRODESTRA/2

BORGONZONI RESTA IN SENATO, SFUMA L’INGRESSO DI MARABINI La leghista di Russi è la prima non eletta alle Politiche del 2018 Lucia Borgonzoni sembra destinata a restare in Senato. Anche se non c’è ancora l’ufficialità, le parole pronunciate dal leader della Lega Matteo Salvini sembrano abbastanza definitive. Anche se «lei vorrebbe rimanere in Emilia-Romagna», dice il segretario nazionale del Carroccio, «io sto lavorando ai dipartimenti a livello nazionale: Giustizia, Esteri, Economia. E Cultura, Arti Visive, Cinema, Spettacolo, Teatro: lei su quello è apprezzata da tutti gli operatori del settore. Proverò a convincerla a rimanere a Roma». La senatrice Borgonzoni era la candidata alla presidenza della Regione per la Lega e il centrodestra e uno dei grandi interrogativi era proprio questo: in caso di sconfitta sarebbe rimasta a fare la consigliera (seggio che le spetta in quanto seconda classificata) mollando lo scranno in Senato? A precisa domanda dei giornalisti il giorno dopo le elezioni aveva glissato, con Salvini che anche in quell’occasione aveva ribadito la sua importanza a livello nazionale. La permanenza di Borgonzoni a Palazzo Madama fa sì che non si inneschi il meccanismo che avrebbe portato una senatrice in più al territorio ravennate. In caso di passaggio a Bologna, infatti, a sostituirla a Roma sarebbe andata la prima dei non eletti nello stesso collegio: Maria Orsola Marabini di Russi.

Vieni a scoprire la nuova linea per rendere speciale il tuo San Valentino

sconto del 30% su tutti gli anelli fino a San Valentino

da oltre 30 anni a Ravenna nei tuoi momenti piu belli per ricordarli con un dono da indossare per sempre Gioielleria La Fenice - Ravenna - Via Paolo Costa 41 - Tel. 340 8483632 - www.gioiellerialafenice.it


6 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

INDUSTRIA

Vulcaflex vende il ramo d’azienda del Pvc per imballaggi e si concentra sulle automobili L’azienda di Cotignola nata nel 1947 ha ceduto i contratti in vigore ma non gli impianti produttivi Con un accordo siglato il 30 gennaio scorso, Vulcaflex di Cotignola ha venduto il ramo di azienda inerente i film in Pvc rigido destinati all’imballaggio alimentare, farmaceutico e medicale. L’accordo, in vigore dal 31 gennaio 2020, riguarda i rapporti contrattuali in essere con la clientela e i contratti di agenzia, e non comporta cessione di impianti produttivi né trasferimento di personale diretto. Con questa operazione – si legge in una nota – Vulcaflex si concentra sul proprio core business, «indirizzando in modo mirato risorse e investimenti nella produzione e vendita di foglie e film per il settore automobilistico, liberando così capacità produttiva oggi destinata al settore dell’imballaggio. Vulcaflex, inizialmente rivolta a settori di mercato quali l’arredamento, la calzatura, la pelletteria, la cartotecnica, negli ultimi anni si è sviluppata e cresciuta soprattutto nei settori automotive, moda-lusso». La storia della Vulcaflex Spa inizia a Milano con la Vulcanirga fondata da Attilio Bozzi nel 1947; la famiglia Bozzi è tuttora socio di riferimento ed è presente in azienda con la terza generazione. Nel 1965 viene creata una nuova società per l’acquisizione della Starflex di Cotignola, dando vita all’attuale Vulcaflex Spa, azienda specializzata nella produzione di “finta pelle”. Successivamente tutta l’attività industriale è stata concentrata a Cotignola.

AGRICOLTURA

«La cimice ha fatto 35 milioni di danni in provincia. Ora anche allevamenti a rischio» Le stime di Coldiretti sull’impatto dell’insetto asiatico mentre dalle colline faentine arrivano segnalazioni di presenze tra i suini «A partire dal 2019 la cimice asiatica ha devastato campi e frutteti in Italia, con un danno che supera i 740 milioni di euro a livello nazionale, ben 270 nella sola Emilia-Romagna, oltre 35 nella provincia di Ravenna». È un dato fornito da Coldiretti che il 29 gennaio ha portato migliaia di suoi coltivatori associati dall’Emilia-Romagna all’inaugurazione della Fieragricola di Verona per denunciare e fermare, insieme a sindaci e assessori dei Comuni colpiti, «la strage senza precedenti provocata dall’arrivo dell’insetto asiatico». Che pare si stia espandendo anche oltre l’agricoltura. Dopo aver attaccato i frutteti, la cimice entra gli allevamenti creando apprensione tra gli imprenditori zootecnici. L’allarme arriva ancora da Coldiretti che divulga la segnalazione ricevuta da alcuni allevamenti suinicoli della collina faentina: «Gli allevatori hanno segnalato la presenza di numerosissimi esemplari annidati in particolare tra i suinetti, gli esemplari più piccoli, deboli e già, per natura, ad elevato rischio di mortalità neonatale».

IMPRESE

EXPORT PROVINCIALE: NEI PRIMI 9 MESI DEL 2019 CRESCITA DEL 6,9 PERCENTO I dati della Camera di Commercio mostrano medie superiori ai valori regionali e nazionali Nei primi nove mesi del 2019 le esportazioni della provincia di Ravenna salgono a circa 3.477 milioni di euro, un valore mai raggiunto in passato, e mettono a segno un incremento pari al 6,9 percento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Si tratta di un incremento superiore rispetto sia a quello raggiunto dall’export regionale (4,8), che da quello nazionale (2,5). Sono dati contenuti nel periodico report realizzato dalla Camera di Commercio. Con l’1 percento dell’export italiano, Ravenna occupa il 33esimo posto nella graduatoria nazionale delle province esportatrici. Nella graduatoria regionale, Ravenna si colloca in sesta posizione e 7,1 percento è la sua quota sull’esportazione regionale. Tra gennaio e settembre l’Emilia-Romagna ha consolidato la seconda posizione nella graduatoria italiana delle regioni esportatrici, con quota sull’export nazionale pari a 13,9 percento e preceduta solo dalla Lombardia (26,8) e per crescita è risultata inoltre quinta tra le regioni d’Italia.Le esportazioni provinciali rimangono fortemente concentrate verso l’Unione Europea, destinazione che rappresenta il 65 percento del totale, con la Germania primo partner commerciale con una quota pari quasi al 13 percento; nell’area-euro, seguono Francia e Spagna e, al di fuori dell’eurozone, il Regno Unito, verso il quale si indirizza il 5,1 percento dell’export complessivo provinciale. Al di fuori dei mercati europei, il Medio Oriente ha assorbito il 10,2 percento dell’export della provincia di Ravenna, grazie ad importanti commesse nel Qatar.Nella classifica dei principali settori di esportazione delle imprese di Ravenna, nel periodo considerato, i prodotti della metallurgia occupano il primo posto con una quota del 24,2 percento; seguono i prodotti chimici che rappresentano il 18,2 e i macchinari (15,9). Questi tre settori, costituiscono storicamente la specializzazione della nostra provincia sui mercati esteri, a cui seguono gli apporti importanti delle industrie dell’alimentare (10,2) e dei prodotti elettrici (8,3). A trainarela crescita dell’export ravennate nei nove mesi considerati hanno contribuito, in termini di variazione percentuale, solo le esportazioni di prodotti della metallurgia (più 54 percento), delle apparecchiature elettriche (più 15,6), di prodotti alimentari (più 12,1) e l’export delle bevande (più 6,9).

ENERGIA Incontro informativo pubblico a Russi sulla attività della centrale biomasse

COMMERCIO Fino al 28 febbraio le domande per i contributi per chi riapre negozi chiusi da 6 mesi o fa ampliamenti

FISCO Seminario gratuito di Federcoop sulle novità

L’attuale attività della centrale biomasse e le future azioni a essa connesse sono il tema di un incontro informativo aperto alla cittadinanza di Russi il 10 febbraio alle 20.45 nel teatro comunale in via Cavour. Durante la serata verranno fornite indicazioni sulle rilevazioni effettuate prima dell'avviamento dell'impianto e su quelle che riguardano lo stato attuale a partire dalla messa in funzione dello stesso. Altro argomento centrale della serata sarà poi quello relativo alla costituzione di un nuovo Osservatorio ambientale. Nel corso dell'incontro interverranno, tra gli altri, i responsabili di Powercrop, del Settore Ambiente Centro Ricerche Produzioni Animali e di Arpae.

È online sulla home page del sito web dell’Unione della Romagna Faentina il modulo di domanda per la concessione di agevolazioni in favore dei soggetti che procedono all'ampliamento di esercizi commerciali già esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da almeno sei mesi, situati nei territori di Comuni con popolazione fino a 20mila abitanti. Sono ammesse le iniziative finalizzate alla riapertura di esercizi nei settori dell'artigianato, turismo, fornitura di servizi destinati alla tutela ambientale, alla fruizione di beni culturali e al tempo libero. Le agevolazioni consistono nell'erogazione di contributi per l'anno nel quale avviene la riapertura o l'ampliamento e per i tre anni successivi. La misura del contributo erogabile è rapportata alla somma dei tributi comunali (Imu, Tari, Tasi, Icp) dovuti dall'esercente e regolarmente versati nell'anno precedente a quello nel quale è presentata la richiesta, fino al 100 percento dell'importo. I soggetti che intendono usufruire delle agevolazioni devono presentare la richiesta entro il 28 febbraio.

Le ultime novità fiscali per le aziende sono l’argomento di un incontro a ingresso libero organizzato da Federcoop Romagna a Ravenna venerdì 7 febbraio alla sala Nullo Baldini di via Faentina 106 dalle 9 alle 13. Gli appuntamenti metteranno al centro il nuovo modello di dichiarazione Iva, le novità in tema di operazioni in ambito comunitario, la stretta sulle compensazioni dei crediti fiscali e i nuovi adempimenti legati alle ritenute sugli appalti. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail a info@federcoopromagna.it.


ECONOMIA / 7 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

PORTO/1

Coronavirus, più controlli sulle navi: l’ufficio Sanità marittima in difficoltà Il protocollo del ministero richiede tempi più lunghi. Il direttore segnala carenza di organico ma è pronto a ampliare gli orari di apertura per smaltire le procedure di ingresso

Il direttore dell’ufficio di Sanità Marittima del porto di Ravenna valuterà un ampliamento delle fasce orarie di apertura per far fronte ai maggiori controlli necessari e richiesti dal ministero per fronteggiare al coronavirus. Questo è emerso nell’incontro nel pomeriggio del 3 febbraio in prefettura tra i vertici delle forze dell’ordine, il sindaco e il vicesindaco e le autorità sanitarie del territorio. La situazione al porto è molto delicata: al momento non sono stati rilevati fattori di rischio ma alla luce di quanto previsto dalla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria e dalle recenti disposizioni emanate al riguardo dal ministero della Salute è stata valutata l’opportunità di un potenziamento dei controlli. In tale ottica, il direttore della Sanità Marittima ha sottolineato le difficoltà connesse alla carenza di organico; ha, comunque, assicurato che adotterà ogni misura organizzativa volta a fornire un più alto livello di controlli, valutando, in particolare, la possibilità di ampliare ulteriormente le fasce orarie di operatività dell’ufficio, in modo da consentire accertamenti più accurati e il rilascio in tempi brevi della certificazione di “Libera pratica sanitaria”. Questa certificazione, che attesta l’assenza di problematiche sanitarie, è prevista per ciascuna nave che comunichi l’accesso nel porto e autorizza la nave stessa ad iniziare tutte le operazioni di

POLIZIA DI FRONTIERA

NUOVI UFFICI INTITOLATI AI DUE AGENTI MORTI Al porto di Ravenna si è svolta la cerimonia di intitolazione degli uffici della sezione della polizia di frontiera della Questura di Ravenna ai poliziotti Nicoletta Missiroli e Pietro Pezzi, medaglie d’oro al valor civile, che sono deceduti nel settembre del 2017 in un incidente stradale mentre intervenivano per sedare una rissa che era scoppiata davanti ad un campeggio a Lido Adriano. Alla cerimonia erano presenti le autorità cittadine e i parenti delle vittime, che hanno ricordato la figura dei due poliziotti e la loro dedizione agli interessi della sicurezza della collettività. È stata scoperta una targa, donata dall’Asamar.

tipo commerciale e lo sbarco ed imbarco di passeggeri. Si è inoltre convenuto sulla necessità di avviare ogni iniziativa volta ad assicurare, in ambito portuale, una corretta informazione sul virus, sulle modalità e potenzialità di diffusione, nonché sulle procedure che

vengono adottate per le navi in ingresso e i rispettivi equipaggi onde attestarne l’integrità sanitaria. Per l’attività informativa gli enti portuali potranno avvalersi dell’apporto professionale degli operatori sanitari della Ausl. La situazione del porto sarà costantemente seguita e monitorata.

PORTO/2 Traffici, il 2019 chiude con un calo dell’1,6 percento Il 2019 non è stato un grande anno per il porto di Ravenna. Lo scalo si difende in un contesto economico non semplice e con le note difficoltà strutturali dovute a fondali bassi ma alla fine il bilancio del traffico merci rispetto al 2018 è negativo: -1,6 per cento (-428.093 tonnellate) con l’unica nota positiva rappresentata dai container che tornano a crescere dopo un biennio di sofferenza. Si è comunque a quota 218.138 teu, cifra non certo da capogiro se si pensa che Venezia – porto che fino ad un decennio fa movimentava un numero di contenitori non troppo superiore a quello ravennate – nel 2019 ha segnato 593mila teu (peraltro con una perdita sul 2018 del 6 per cento). I contenitori a Ravenna sono cresciuti dello 0,8 per cento ma i numeri migliorano se si prendono in considerazione soltanto i “pieni” (i “vuoti” vengono movimentati per questioni logistiche ma non producono ricchezza sul territorio): la crescita in questo caso è del 3,8 per cento (168.911 il totale dei pieni). Come detto, però, è l’andamento degli ultimi anni ad essere stagnante. I dati del 2019 sono “in rosso” dopo un 2018 che era aveva migliorato di poco la buona performance del 2017, quando il traffico era cresciuto del 2,1 per cento nell’arco dei 12 mesi. Il traffico del porto ravennate sembra essersi arenato attorno alle 26 milioni di tonnellate di merce movimentata, senza picchi particolari. Durante il recente consiglio comunale sul tema è emerso in sostanza che – date le condizioni strutturali dei fondali – finché non partirà l’approfondimento del canale, e in presenza di una congiuntura economica non florida, mantenere l’esistente è già un buon risultato.

LE AZIENDE INFORMANO

PAVIMENTI IN LEGNO

Original Parquet offre prodotti sempre “tre passi avanti”: durabilità, funzionalità e bellezza L’azienda di Alfonsine vanta per i suoi parquet la certificazione a norma europea di “alta calpestabilità”, una garanzia contro l’usura nel tempo che nasce da investimenti tecnologici e qualità dei materiali Una della principali caratteristiche richieste a un prodotto industriale o artiginale di qualità è la durabilità, la sua resistenza all'utilizzo e all'usura del tempo. Si tratta generalmente di un fattore determinante che determina la reputazione e il valore imprenditoriale di un marchio. «Per i nostri prodotti – afferma Giovanni Ballardini, direttore generale di Original Parquet, l'azienda di Alfonsine produttrice di pavimenti in legno fra i leader del settore in Italia – la qualificazione di durata nel tempo è fondamentale ed è verificata. Nello specifico significa “alta calpestabilità” dei pavimenti che escono dalla nostra fabbrica». «Per questo evidenziamo l'affidabilità dei nostri parquet dicendo che siamo “tre passi avanti” – spiega il direttore –, riferendoci al simbolo che ne certifica, in base alla normativa europea, una resistenza al massimo livello. Ovviamente parliamo di una tendenza all'inalterabilità del loro aspetto a patto che i pavimenti siano usati in un modo e in un contesto adeguato». Ma qual è il segreto di questa capacità di contrastare l'usura

dei prodtti Original Parquet? Innanzitutto investimenti in tecnologie, materie prime e materiali di finitura di alta qualità. Dietro la fabbricazione delle varietà di pregio di pavimenti in legno di Original Parquet c'è un lungo processo di ricerca, studio e sperimentazione dei cicli produttivi sul legno grezzo (dalla levigatura alla spazzolatura) e delle sostanze (dagli olii alle vernici) necessari per la realizzazione del prodotto finito. «I nostri parquet – illustra Ballardini – sono realizzati attraverso un impianto di lavorazione in linea che prevede almeno 7 passaggi di finitura. Sono fasi di trattamento rigorosamente controllate e verificate che, se da una parte proteggono e “rafforzano” la superficie del legno, dall'altra ne preservano la naturalezza e ne esaltano la bellezza. Questi procedimenti mantengono inalterata la funzione e l'estetica dei

pavimenti per lungo tempo, senza particolari necessità di manutenzione se non un'ordinaria attività di pulizia». Peraltro va sottolineato che questi trattamenti non rilasciano alcuna sostanza nociva negli ambienti in cui sono installati i pavimenti. In virtù dei cicli di finitura la gran parte prodotti Original Parquet, periodicamente testati da un ente certificatore, risultano conformi alla normativa europea 11622 che ne conferma la “alta frequentazione”, il massimo grado di calpestabilità, e quindi una notevole durata nel tempo.




10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

TURISMO: DATI ISTAT/1

La regina Cervia destagionalizza Ma nel 2019 calano i pernottamenti Gli ottimi ottobre, novembre e dicembre non risollevano le presenze dell’anno, peggiori sia del 2018 che del 2017, quando la Città del Sale, da sempre primo comune in provincia, aveva raggiunto il secondo posto in regione per “notti”

Continua a essere Cervia, come da sua inclinazione naturale, il comune più turistico della provincia di Ravenna, stando almeno ai dati Istat del 2019, diffusi in questi giorni dalla Regione. La città del Sale chiude il 2019 con 3.468.013 pernottamenti (in calo del 2 percento rispetto al 2018 e oltre 2 punti sotto anche del dato 2017) a fronte di oltre 790mila turisti registrati nelle strutture ricettive del proprio comune, questi invece in crescita di quasi un punto percentuale. Per quanto riguarda il numero dei pernottamenti, Cervia è il terzo comune più importante di tutta l’Emilia-Romagna, dopo che nel 2017 riuscì addirittura a chiudere al secondo posto, oggi invece, dopo il controsorpasso di un anno fa, di nuovo saldamente (con quasi 200mila “notti” di differenza) in mano a Riccione, a sua volta comunque staccatissimo dalla regina Rimini che può vantare oltre 7,5 milioni di pernottamenti, da sempre al top in Italia, subito dopo le grandi città (Roma-Milano-Venezia-Firenze). A pesare sul dato dei pernottamenti il 7 percento in meno di quelli registrati da turisti stranieri (in particolare sono mancati tedeschi e austriaci) mentre ha dato una buona spinta per evitare un bilancio ancor più negativo il 12 percento in più delle presenze (ossia appunto il numero dei pernottamenti) registrate in dicembre, grazie forse anche a un nuovo format natalizio per Milano Marittima più rivolto alle famiglie (archiviata invece “la pista del ghiaccio più grande d’Europa”, come la definivano gli organizzatori). Dati che vanno ad aggiungersi a quelli altrettanto positivi (quando non ancora migliori) di novembre e ottobre (a pesare negativamente in questo 2019 è stato invece il mese di luglio, con il Comune che dà la colpa al meteo), tanto che nei giorni scorsi il sindaco Massimo Medri lo ha voluto sottolineare in una nota inviata alla stampa. «Questo vuol dire che le politiche attivate finora per la destagionalizzazione sono state positive – ha dichiarato –. Un risultato ottenuto grazie agli eventi, alla collaborazione con la città, alle attività aperte anche fuori stagione, allo sforzo sia pubblico che privato, che hanno permesso di avere una località attiva anche nel mese di dicembre». Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, è lo stesso Medri ancora a sottolineare il «boom sul mercato del Regno Unito che ha registrato un +14,35 percento di arrivi; mentre le regioni più affezionate alla nostra città e che hanno segnato un maggior numero di presenze e di arrivi sono state Puglia, Marche, Sicilia, Sardegna. Regioni splendide con mare meraviglioso, che però in vacanza preferiscono venire in Romagna in particolar modo a Cervia. Questo è un dato molto importante che riguarda la capacità di attrarre della nostra città». (lu.ma.)

Il calo dei pernottamenti registrato nel 2019 nel comune di Cervia

-2%

I turisti registrati nel 2019 nelle strutture ricettive cervesi (+0,7%)

790.576

Ravenna seconda provincia per numero di notti in regione La Torre San Michele di Cervia resterà illuminata di rosa fino al 22 maggio, giorno della tappa del Giro d’Italia che partirà dalla Città del Sale. La grande manifestazione ciclistica è probabile che aumenterà i flussi turistici del 2020, oltre a portare ulteriore visibilità per il comune di Cervia

TURISMO: DATI ISTAT/3

Il caso Faenza, dove ogni anno si riscrive la storia Dal 2015 crescita continua e 15mila turisti in più In collina vola anche Riolo Terme Faenza sta diventando quasi un caso da studiare, in ambito turistico. Fatta una doverosa premessa sul valore assoluto dei numeri, che non sono neanche paragonabili con quelli di Cervia e Ravenna rappresentandone grossomodo un decimo, ma Faenza è l’unico comune della provincia, e probabilmente tra i pochi della regione, che negli ultimi cinque anni è riuscito a registrare una crescita continua di turisti e pernottamenti, aggiornando di anno in anno il proprio record storico. E così nel 2019 sono stati 62.899 i turisti registrati nelle strutture ricettive del comune di Faenza, in crescita del 4,2 percento rispetto al 2018. E se si guarda al 2015, i turisti erano oltre 15mila in meno. In media in pochi anni Faenza ha guadagnato quindi più di mille turisti al mese. E di pari passo sono aumentati i pernottamenti, che nel 2019 sono arrivati a superare la soglia record di 157mila (+2,4 percento rispetto al 2018), quasi 40mila in più rispetto al 2015. E in maniera ancora più accentuata (+6,7 percento) sono cresciuti nel 2019 i pernottamenti di persone provenienti dall’estero, che oggi rappresentano quasi un terzo del totale. Argillà, mostra-mercato A contribuire senza dubbio le iniziative legate alla ceramidella ceramica, è una ca cresciute in città, come Argillà, oltre a una società di prodelle manifestazioni che mocommercializzazione condivisa con Imola. Il vicesindaco porta più turisti a Faenza Massimo Isola in questi giorni sui giornali ha inoltre sottolineato il lavoro dell’Amministrazione e quello dei privati, stimolati a investire in un campo fino a qualche anno fa se non inesplorato, sicuramente poco battuto tra gli imprenditori faentini. La crescita si estende poi anche alle colline circostanti, con Riolo Terme che grazie al rilancio dell’impianto termale è diventato il quarto comune in provincia per pernottamenti (69.110), oltre diecimila in più rispetto a Lugo (in crescita del 10 percento nel 2019 ma fermo a quota 59mila) e quasi il doppio di Brisighella, sesto in questa particolare classifica, che nel 2019 ne ha registrati 36.411 (+1,6 percento).

I comuni di Cervia e Ravenna, da soli, raccolgono il 94 percento dei pernottamenti di tutta la provincia, che nel 2019 sono stati 6.576.543, in calo dell’1,5 percento rispetto al 2018. Stabili invece gli arrivi (ossia il numero dei turisti registrati nelle strutture ricettive), nel 2019 (così come nel 2018) poco sopra il milione e mezzo. Grazie a questi dati, Ravenna si conferma la seconda provincia in regione come numero di “notti” – dietro solo all’irraggiungibile Rimini (che vanta da sola 16 sui 40 milioni di presenze dell’intera regione, queste in calo dello 0,5 percento nel 2019) – e terza in quanto a numero di turisti, dietro a Rimini e anche Bologna (che supera i 2,4 milioni, fermandosi però a 4,8 milioni di pernottamenti). In Italia, invece, il 2019 si è chiuso con una crescita dello 0,9 percento (dato ancora da ufficializzare) che corrisponde a circa 433 milioni di presenze.

I turisti registrati nel 2019 nel comune di Faenza, record storico

62.899


PRIMO PIANO /11 6-12 gennaio 2020 RAVENNA&DINTORNI

TURISMO: DATI ISTAT/2

Il comune di Ravenna frena, tra una città d’arte ancora da record e la crisi dei lidi Complessivamente il 2019 si chiude con il risultato peggiore del triennio A pesare nel comparto “mare” il calo di tedeschi, francesi ed emiliano-romagnoli I dati Istat sui flussi turistici confermano le impressioni dei mesi scorsi: il 2019 per il comune di Ravenna è stato un altro anno da record per la città d’arte ma complessivamente la crisi dei lidi ha condizionato l’intera annata, che va in archivio come la peggiore dell’ultimo triennio. Sono stati 614mila e spicci i turisti che si sono registrati nelle strutture ricettive del comune, in calo dell’1,2 percento rispetto al 2018, circa 16mila in meno rispetto al dato record del 2017, ma in netta crescita rispetto ai 593mila del 2016, anno in cui si è insediata la nuova giunta, che sul turismo aveva puntato molto in campagna elettorale. Trend simile per i pernottamenti, nel 2019 poco più di 2,7 milioni (-0,9 percento, ossia circa 26mila notti in meno del 2018, che si era chiuso a sua volta con un calo rispetto al 2017, ma sono oltre 40mila le presenze in più rispetto al 2016). Per un’analisi più trasparente è però bene considerare i dati scorporati. Ravenna città d’arte, come si diceva, continua una scalata senza precedenti, che dal 2016 ha visto crescere di anno in anno i turisti, passati dai circa 240mila del 2016 ai 264mila del 2019 (+2,8 percento sul 2018, in media si tratta di 724 turisti al giorno), a fronte di un calo dei pernottamenti di un punto percentuale rispetto a un 2018 da record per la città, che per la prima volta aveva superato quota 500mila notti (nel 2019 sono state circa 498mila quelle trascorse dai turisti, secondo risultato migliore di sempre, poche migliaia in più del 2017 e quasi 30mila in più del 2016). A crescere sono stati in particolare i turisti italiani (con incrementi importanti da Piemonte, Veneto, Puglia e dagli altri comuni dell’Emilia-Romagna) mentre gli stranieri restano stabili (con pernottamenti però in calo di quasi il 3 percento), circa un quarto del totale, con l’aumento più consistente che è il 20 percento in più dei croati (tenendo in considerazione solo le nazionalità con almeno 2mila turisti registrati) e francesi e tedeschi a farla da padroni (rispettivamente oltre 7mila ma in calo dell’1,8 percento,

e oltre 9mila, stabili), davanti ai turisti della Gran Bretagna, circa 4.600, in netto aumento (+5,6 percento). E sono proprio i turisti stranieri a rendere ancor più negativo invece il bilancio della nota dolente per il comune in questi ultimi tempi, ossia le presenze sui lidi ravennati. Analizzando infatti solo le nazionalità più numerose, spicca il -20 percento di arrivi dalla Francia, il -10 dalla Germania e anche il -21 percento dai Paesi Bassi, bacino che in questi anni era aumentato considerevolmente. Dall’Italia, invece, spicca il 12 percento in meno dei turisti del resto dell’Emilia-Romagna (che con 92mila presenze resta il “gruppo” più numeroso) che evidentemente hanno scelto di andare al mare nei lidi limitrofi (forse quelli di Rimini e Forlì-Cesena, in calo ma piuttosto stabili, non certo nei ferraresi, in forte crisi stando ai numeri), se non in altre regioni. Complessivamente comunque sono stati 349mila i turisti nelle strutture ricettive dei nove lidi ravennati nel 2019, il dato peggiore mai registrato dal 2015, in calo del 4 percento rispetto al 2018 (stranieri -7,1 percento). Sostanzialmente tengono invece i pernottamenti, 2.220.551 milioni (0,9 percento rispetto al 2018, di cui 1,2 milioni in strutture extraalberghiere, leggi campeggi), circa 13mila in più rispetto al 2016 e comunque oltre 160mila in più del 2015, che rappresentò il punto più basso mai toccato dai tempi della mucillagine. Luca Manservisi

Dicembre deludente, nonostante il videomapping... Dato irrilevante ai fini del risultato dell’intero anno, quello dei turisti di dicembre (tradizionalmente il più basso dopo quelli di gennaio e febbraio) negli ultimi tempi ha assunto un valore simbolico a Ravenna visto il dibattito in città sulle iniziative natalizie messe in campo dalla nuova Amministrazione. Un investimento di circa 200mila euro spesso contestato dall’opposizione (al centro del dibattito è finito il cosiddetto videomapping) e che nel 2018 aveva portato però anche a un ritorno in termini di presenze turistiche. Il dicembre 2019 invece segna un netto calo, con quasi il 20 percento di turisti in meno arrivati nel comune rispetto al 2018 (in valore assoluto sono oltre mille) e un calo del 2,5 percento dei pernottamenti (che arriva al 10 percento se si considera solo la città d’arte).

Nella foto piazza del Popolo piena a Ravenna per il concerto di Capodanno. In dicembre però si è registrato un calo dei turisti

Il numero di turisti registrato nel 2019 nelle strutture di “Ravenna città”, record storico

264.364

I pernottamenti registrati nel 2019 sui lidi ravennati, peggior risultato dal 2015

2.220.551


12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

I NUMERI Anche la piccola Bagnacavallo si gode il suo record: in 21.880 alle mostre di Dürer

I mosaici della basilica di San Vitale, il monumento più visitato a Ravenna tra i top in Italia

Anche la piccola Bagnacavallo registra in questi giorni un record. È di 21.880 infatti il totale dei visitatori della mostra Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine (21 settembre 2019-2 febbraio 2020) e dell’esposizione del dipinto Madonna del Patrocinio (14 dicembre 2019-2 febbraio 2020) dello stesso Dürer, che si sono appena concluse al Museo Civico delle Cappuccine. Le mostre, organizzate dal Comune, sono state curate dal direttore del museo Diego Galizzi, affiancato per l’esposizione di incisioni da Patrizia Foglia. Si tratta di numeri mai raggiunti dal museo bagnacavallese, che in alcuni fine settimana è stato visitato da oltre mille persone.

Nel 2019 superata per la prima volta la soglia dei 500mila biglietti per i monumenti della curia Nuovo exploit per la basilica di San Vitale e gli altri siti diocesani, i cui visitatori sono cresciuti del 9,36 percento Cresce ancora anche Sant’Apollinare in Classe, il più visitato in tutta la regione tra i beni statali Simbolo di Ravenna, la basilica di San Vitale è sicuramente tra i monumenti italiani più visitati (la top 30 appena stilata dal ministero parte sul gradino più basso dai 252mila visitatori del Museo di Capodimonte) e di anno in anno (forse grazie anche agli ultimi servizi televisivi, in particolare quelli di Alberto Angela) sta facendo segnare nuovi record di visitatori. Anche se non è possibile avere il dato scorporato, è presumibile che la stragrande maggioranza di chi acquista il biglietto unico della Curia vada infatti a visitare almeno San Vitale (gli altri siti compresi nel prezzo sono il mausoleo di Galla Placidia, il battistero Neoniano, Sant’Apollinare Nuovo e la Cappella di Sant’Andrea, oltre al museo arcivescovile). E nel 2019 per la prima volta la diocesi ha superato la soglia dei 500mila biglietti staccati, mai rag-

giunta neppure nell’anno del Giubileo. Sono stati in particolare 509.826 (compresi anche quelli a titolo gratuito, ma senza considerare gli ingressi, sempre gratuiti, dei ravennati, che possono entrare mostrando la carta d’identità), in crescita del 9,36 percento rispetto al 2018 (solo nel 2016 fu registrata una crescita in termini percentuali, seppur di pochissimo, più alta). Per quanto riguarda invece i monumenti statali, la basilica di Sant’Apollinare in Classe resta saldamente in testa alla classifica dei più visitati in Emilia-Romagna. Nel 2019 sono stati 194.853 i visitatori, in crescita del 7,5 percento rispetto a quelli del 2018. Il dato è stato reso noto dal ministro Dario Franceschini, il cui staff in una nota sottolinea come in cinque anni, «grazie alla riforma Franceschini», siano cresciuti complessiva-

mente del 24 percento i visitatori dei musei e siti archeologici statali della regione. «L’autonomia concessa ai musei – ha dichiarato il ministro – insieme alla promozione condotta anche attraverso l’ingresso gratuito nella prima domenica del mese, ora reintrodotto in maniera permanente, si sono rivelate un mix vincente». Dopo Sant’Apollinare in Classe nella speciale classifica del 2019 troviamo il Complesso Monumentale della Pilotta a Parma con 141.206 visitatori, +5,8 percento rispetto all’anno precedente, e in terza e quarta posizione altri due monumenti ravennati, il Battistero degli Ariani con 99.580 biglietti staccati (questi, invece, oltre 6mila in meno) e il Mausoleo di Teodorico con 86.265 visitatori, il 5,2 percento in più sul 2018.

LA RICERCA

Turisti stranieri in centro a Ravenna

Ravenna piace ai turisti stranieri «È di una bellezza inattesa e si respira un senso di pace...» La città bizantina è sesta in Italia nel rapporto sulla percezione online Hanno fatto piuttosto scalpore, tra gli addetti ai lavori, i risultati di una ricerca che aveva come obiettivo quello di analizzare, grazie all’intelligenza artificiale, decine di migliaia di recensioni in lingua inglese postate su TripAdvisor dai turisti stranieri che hanno visitato l’Italia nel 2019. Delle 35 maggiori destinazioni turistiche italiane, analizzate secondo il grado di emozione e di soddisfazione che hanno offerto ai turisti stranieri, ben cinque tra le prime otto sono infatti romagnole: Riccione (al primo posto), Bellaria (terza), Ravenna (sesta), Rimini (settima) e Cesenatico (ottava). Si tratta di uno studio denominato “Enjoy: rapporto sulla percezione dell’Italia turistica” condotto da Sociometrica per conto dell’Agenzia nazionale del turismo (riportato anche sul settimanale ItaliaOggi) i cui risultati sono stati resi noti in occasione della presentazione del

piano annuale per il turismo alla presenza del ministro. Ravenna, avrebbe rappresentato uno di quei casi in cui “la straordinarietà del patrimonio culturale colpisce perché forse inatteso”. Termini come “great”, “beautiful”, “excellent”, “amazing”, “wonderful”, sono – come di frequente – riferiti alla qualità delle sistemazioni, delle location, del cibo, ma la maggior parte delle volte «li troviamo – citiamo testualmente la ricerca – per descrivere la reazione di fronte ai mosaici di San Vitale (che ha un punteggio eccezionale, di 92 punti su 100) a Galla Placidia e Sant’Apollinare. Pensiamo all’ampio uso del termine “impressive”, un unicum che troviamo solo tra i sentiment riferiti a Ravenna: la bellezza di questi edifici è vista come impressionante, abbagliante, soprattutto, sembra di capire, perché meno attesa di quelle di Roma, Firenze e Venezia». Visitare questi luoghi per il

turista straniero diventa quindi un’esperienza notevole, e praticamente tutti la definiscono “worth” (di valore), sia in termini assoluti sia anche sul piano del rapporto qualità/prezzo, «considerando – viene sottolineato nella ricerca – che è possibile acquistare un biglietto unico per vedere 5/6 attrazioni con meno di 10 euro (oggi quello della Curia è stato aumentato a 10,50 euro, ndr). Così come non è un caso che qui troviamo per la prima volta l’aggettivo “peaceful”, che supera il più generico “quiet”, anch’esso molto presente; un termine che sembra cucito su misura e che riflette una nota quasi “mistica” rapportata al silenzio con cui il visitatore si avvicina a questi luoghi, ai monumenti, alle piazze, agli edifici e ai giardini stessi. Ravenna quindi appare, agli occhi del turista, come una città in cui il ritmo di vita

si adegua, si cala all'interno di questo senso di pace e di calma, di una lentezza che il turista mostra di apprezzare anche a costo, talvolta, di perdersi in qualche attesa di troppo (il termine negativo “wait” è riferito quasi esclusivamente alla lentezza del servizio di alcuni ristoranti). Come in tutte le prime destinazioni anche qui la qualità del cibo è molto alta (“delicious”) ma deliziosi in un'accezione diversa (“delightful” è anch'esso quasi un unicum che, tra le prime, Ravenna condivide solo con Ortisei) sono i proprietari degli appartamenti, e così anche alcuni cortili che il turista scopre per caso e che si aggiungono all'elenco dei plus di un'esperienza che si ha grande piacere a raccontare».



14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

IL MUSEO

In fila fuori dal Mar per il festival dei Lego che ha fatto registrare 7mila presenze in un weekend

In 26mila per la grande mostra del Mar In autunno un nuovo ingresso si affaccerà sui giardini pubblici Il bilancio del 2019 è considerato positivo dall’Amministrazione: 52.337 visitatori complessivi e incassi che tornano a crescere Sono stati 26.059 (il 51 percento dei quali paganti) i visitatori registrati durante gli 85 giorni di apertura alla grande mostra del 2019 del Mar, quella di Chuck Close, Riccardo Zangelmi e Niki de Saint Phalle allestita a Ravenna negli spazi del museo di via di Roma dal 4 ottobre al 12 gennaio scorso, nell’ambito della biennale del mosaico. Un risultato nettamente migliore rispetto a quello dell’analoga esposizione della Biennale 2017 (“Montezuma, Fontana, Mirko al Mar”, che totalizzò 15.117 visitatori) e anche alla grande mostra del 2018 del mar, “War is over”, che si fermò di poco oltre i 17mila. Un risultato simile invece a quello dell’ultimo progetto espositivo curato dall’ex direttore scientifico Claudio Spadoni, che nel 2016 fece staccare al museo di via di Roma 28.500 biglietti, con un incasso (che coprì quasi la metà della spesa) di circa 240mila euro (il doppio rispetto ai 120mila euro di Close-Zangelmi-Saint Phalle, a fronte però di un costo in questo caso di circa 300mila euro). Numeri positivi secondo l’Amministrazione comunale e i vertici del museo stesso, in particolare se associati a quelli degli ingressi complessivi del 2019: un totale di 52.337 con 45.096 presenze da biglietteria Siae e 7.000 per altri eventi ospitati tra convegni e manifestazioni. Gli incassi (i visitatori paganti rappresentano il 52,5 percento del totale, contro la media nazionale del 49,5 per “musei analoghi”, sottolineano dal Comune, contestato però dal decano dell’opposizione, Alvaro Ancisi) sono stati 185mila euro, pari cir-

ca al 12 percento del bilancio complessivo del Mar. Visitatori, invece, che sono stati complessivamente il 12 percento in più rispetto al 2016; l’80 percento in più rispetto al 2017 (il primo anno della nuova “era” della giunta De Pascale) e il 45 percento in più rispetto al 2018, con gli incassi cresciuti del 125 percento rispetto al 2017 e del 32 percento rispetto al 2018, in calo invece di circa il 30 percento rispetto all’ultimo anno della vecchia direzione a cura di Spadoni, il 2016. «Ma le istituzioni culturali non devono essere valutate solo con un’ottica da ragioniere», hanno sottolineato i rappresentanti di Comune e Mar davanti alla stampa, ricordando il valore culturale delle iniziative messe in campo e anche come i bambini debbano essere considerati a tutti gli effetti visitatori (il riferimento è alle polemiche sull’evento dei Lego al museo, che ha “gonfiato” il numero degli ingressi all’ultima grande mostra, facendo registrare 7mila presenze, gratuite, in un solo weekend). Per quanto riguarda il futuro, come noto in primavera verrà inaugurata la mostra del fotografo ravennate Paolo Roversi, prima firma italiana del calendario Pirelli. L’autunno sarà invece caratterizzato dall’avvio delle celebrazioni dantesche con un progetto espositivo intitolato “Dante. Gli occhi e la mente”. In autunno verrà inoltre riaperto l’ingresso sul lato dei giardini pubblici, con una sorta di vetrina affacciata sull’area verde, mentre verrà riallestita la collezione dei mosaici contemporanei.

IL MONUMENTO

E la Rocca Brancaleone tornerà a essere un’attrazione: torrioni visitabili e un nuovo “teatro” da 1.500 persone Approvato lo studio di fattibilità. Progetto da 8 milioni di euro, da completare entro il 2023

Un rendering dell’area della Rocca Brancaleone che al momento ospita l’arena cinematografica e che diventerà una sorta di teatro a cielo aperto (con una copertura mobile) entro il 2023

Per valorizzare tutte le potenzialità della Rocca Brancaleone è stato messo a punto, da un gruppo di lavoro del quale fanno parte il Comune di Ravenna, proprietario del bene, e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, un articolato disegno, del quale è stato recentemente approvato lo studio di fattibilità (progetto preliminare). Coinvolto attivamente anche il Ravenna Festival (che fu inaugurato proprio alla Rocca, nel 1990), il principale tra gli interlocutori che hanno manifestato la volontà di allestire nella “nuova” Rocca eventi di carattere nazionale e internazionale. L’investimento complessivo previsto ammonta a 8 milioni di euro, 5 ottenuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito del piano “Grandi progetti beni culturali” e 3 messi a disposizione direttamente dal Comune di Ravenna. Il Comune ha inoltre già finanziato, con un milione di euro, il restauro conservativo dell’apparato murario della cittadella (gli ultimi lavori partiranno entro la primavera). Il nuovo progetto, con l’attento restauro conservativo delle mura dell’arce (lo spazio che attualmente ospita l’arena cinematografica) e «l’intervento di reintegrazione dell’immagine, che attraverso una struttura reticolare suggerirà visivamente la forma perduta del monumento recuperandone i rapporti architettonico-paesaggistici – si legge nella nota del comune – consentirà l’accessibilità alle parti superiori (battagliera e sommità torrioni) che potranno essere visitate, amplificandone l’attrattività». «La “reversibile struttura metallica – citiamo il

progetto approvato dalle istituzioni – avrà geometrie stilizzate, derivanti dalla semplificazione degli antichi elementi conservandone la connotativa vibrazione chiaroscurale; sarà visivamente permeabile verso il cielo e il verde circostante e dal cromatismo tenue, in continuità con il sottostante paramento laterizio. Detta reticolare s’integrerà e costituirà supporto della struttura mobile di copertura a velario che, normalmente ripiegata e custodita in un carter dalla sezione ellittica sfuggente allo sguardo, con il dispiegarsi delle sue due parti coprirà lo spazio spettacolo sottostante, passato dagli attuali 300 posti a sedere a quasi 1.500, consentendo così lo svolgimento degli eventi anche in caso di pioggia, ma normalmente lasciando la visione a cielo aperto». Gli interventi saranno suddivisi in quattro lotti: il primo riguarda il restauro conservativo delle mura dell’arce; il secondo la riqualificazione del parco interno della cittadella e sistema verde circostante; il terzo, la realizzazione della struttura metallica reticolare a reintegrazione delle volumetrie demolite nella parte alta dell’arce alla fine del XVIII secolo, e della struttura mobile di copertura a velario sulla parte dedicata agli spettacoli; il quarto, la sistemazione dell’area sterrata esterna nord e della rampa di accesso ad essa. Allo stato attuale l’obiettivo e la previsione del Comune sono quelli di realizzare i primi due lotti entro la fine del 2021; il quarto e la prima parte del terzo entro la fine del 2022; la copertura mobile entro la fine del 2023.



16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

MONDO ONLINE

Cittadini digitali si diventa: laboratori con insegnanti, studenti e genitori Una serie di progetti promossi dal Comune e affidati a esperti delle nuove tecnologie per capire rischi e buone maniere: dal diritto d’autore al cyberbullismo, dalle chat di classe ai regolamenti scolastici

La crescita delle tecnologie digitali porta con sé una nuova dimensione etica e sociale – la cittadinanza digitale – che aggiorna e integra ulteriormente i contenuti dell'Educazione civica, coinvolgendo la scuola e innovandone il ruolo chiave nella formazione di futuri cittadini e cittadine. Su questo tema l’assessorato alla Pubblica istruzione e Infanzia del Comune di Ravenna ha promosso un’azione culturale, informativa e di sensibilizzazione in raccordo con le scuole a partire dai nidi d’infanzia alle secondarie di primo grado, per sostenere alunni e alunne, studenti e studentesse, ma anche famiglie e insegnanti, per un uso consapevole delle Rete. Il progetto è articolato in più azioni e progetti. Con gli istituti comprensivi statali e paritari verrà realizzato un percorso gratuito curato da Arci in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell’Università di Urbino. Più di mille studenti e studentesse di 45 classi delle scuole secondarie di primo grado del territorio comunale che hanno aderito, saranno coinvolti in laboratori. Sono previsti incontri anche con le famiglie, creando momenti dialogati, dove fornire conoscenze, esplicitare paure, dubbi sul possesso e l’uso delle tecnologie digitali, vedere quale approccio può essere più utile per entrare in comunicazione con figli e figlie adolescenti e trovare terreni di negoziazione.

CENTRO DELLA POSTURA

I docenti saranno due professori e una ricercatrice I docenti coinvolti nel progetto rivolte a scuole e genitori sono Giovanni Boccia Artieri (professore ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi all’Università degli studi di Urbino Carlo Bo), Elisabetta Zurovac (ricercatrice del Dipartimento di Scienze della Comunicazione Studi umanistici e internazionali all’Università degli Studi di Urbino) e Monica Palmirani (professoressa ordinaria del Dipartimento di Scienze giuridiche, coordinatrice del corso di Dottorato in Law, science and technology, Università di Bologna).

SCONTI DAL 20 % AL 70 % SU C ALZ AT UR E U O M O DO NN A, B AM B IN O

DA NOI TROVI PRODOTTI DELLE MIGLIORI MARCHE BIRKENSTOCK • BENVADO • ECOSANIT • BIOLINE • ORTHOLINE • FITFLOP • BENEXA

BAGNACAVALLO (RA) Via Giacomo Matteotti 22 - Tel. 0545 60641

www.sanitariaortopediatazzari.com

Il secondo progetto è in collaborazione con il dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna e si rivolge a studenti, studentesse e genitori in particolare di due istituti comprensivi, Damiano e San Pietro in Vincoli, e costituirà un ambito di ricerca e innovazione. Gli grazie interventi formativi saranno portati avanti su temi strategici: protezione dei dati personali, la Carta dei diritti in internet, protezione dell’immagine e diritto d’autore in rete, la legge sul cyber-bullismo, fake news. Seguiranno laboratori partecipati finalizzati alla stesura di una bozza di regolamento scolastico per l’uso critico delle tecnologie. Infine i gruppi Whatsapp dei genitori, strumento utile ma non privo di criticità. Nell’ambito del programma dell’Agenda digitale locale il Comune insieme alla cooperativa sociale Villaggio Globale, già a partire dal 2017, hanno scelto di collaborare con i genitori e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia che utilizzano questi strumenti, per stabilire insieme i suggerimenti utili a un migliore utilizzo. Il progetto è stato esteso anche ai nidi comunali e, da quest’anno, sperimentalmente a due scuole primarie, Randi e San Pietro in Vincoli. Il progetto prevede la formazione di moderatori delle chat di sezione e la stesura di vademecum d’uso per sostenere la comunicazione e la collaborazione scuola-famiglia e fra famiglie.

DIGITAL DETOX Un weekend per disintossicarsi dal telefonino: eventi e dibattiti in darsena e in centro Il 28 e 29 marzo si terrà la prima edizione del Digital Detox Week End, festival che prevede seminari, laboratori e aperitivi a tema, finalizzato a far maturare consapevolezza rispetto ai danni per la vita quotidiana, la salute, le attività lavorative causati dal sovraccarico di informazioni e di stress determinato da un uso eccessivo di smartphone e altri dispositivi. La mattina di sabato 28 marzo sarà dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città che si ritroveranno alle Artificerie Almagià per partecipare a 4 workshop in cui elaboreranno un materiale congiunto da diffondere nelle altre scuole di pari grado. I ragazzi saranno guidati da relatori esperti nelle quattro tematiche che si troveranno ad affrontare: navigazione consapevole e strumenti di autocontrollo; come reagire ai discorsi d’odio online; digital detox di Massimo Perciavalle; nuove forme di apprendimento gestito da Laboratorio Aperto. Nel pomeriggio le attività si apriranno a tutta la cittadinanza e verranno svolte nello spazio eventi del rinnovato Mercato Coperto. Il sociologo Giovanni Boccia Artieri, in dialogo con gli amministratori delle pagine Facebook, tratterà di conflitti sui social network; successivamente la parola passerà ad Alessio Carciofi che illustrerà le sue teorie di Digital detox e a Trail Romagna che ci porterà le sue attività come esempio locale di turismo di digital detox. Domenica 29 marzo sarà invece dedicato alle esperienze di disintossicazione digitale vere e proprie, indirizzate a ravennati e turisti: il programma prevede una serie di iniziative che saranno raccolte in precedenza grazie a una call rivolta ad operatori turistici, associazioni, botteghe artigiane che collaboreranno assieme per progettare il cartellone.


SOCIETÀ / 17 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

INTERVISTA

«La lingua italiana è vispa e sta bene, ma gli italiani dovrebbero studiarla» La sociolinguista Vera Gheno tra un “piuttosto che” sbagliato e inglesismi che ingannano «Se si smette di fruire di stimoli culturali si può tornare ad analfabetismi di varia natura» di Andrea Alberizia

Uno potrebbe immaginarsi che ragionare sulla lingua italiana e su come si sbaglia nel parlare e nello scrivere sia una noia totale. E invece se a ragionare è Vera Gheno non ci si annoia. Perché per spiegarti le cose la sociolinguista e traduttrice cita Gramsci e Manzoni e usa l’avverbio pedissequamente, ma ti tira fuori anche il McDonald’s, il Marchese del Grillo, la musica trap, la scuola guida, le parolacce della Littizzetto in tv. Gheno sarà a Ravenna il 7 febbraio (vedi box) e noi l’abbiamo intervistata al telefono per presentare la serata organizzata dal Centro relazioni culturali. Partiamo dai social network. Stanno peggiorando la nostra capacità di scrivere o stanno solo portando a galla qualcosa che c’era ma non aveva un terreno dove manifestarsi? «Un po’ una e un po’ l’altra. I social sono un contesto soprattutto informale, nel quale emergono le caratteristiche proprie dell’informalità, che fino a tempi recenti erano difficili da trovare, soprattutto in Italia, nello scritto. Quindi è vero che ci fanno vedere cose che non eravamo abituati a vedere per iscritto, ma in fondo sono sempre esistite. Però se uno non ha una dieta mediatica varia, se consuma solo social, poi la lingua ne risente. È come se i social fossero il McDonald’s: ogni tanto va bene, tutti i giorni potrebbe essere un problema». Restiamo nella metafora: mangiare piatti stellati tutti i giorni andrebbe bene? «No, ogni contesto ha il suo stile: in strada ci sta bene lo street food. Il problema di molti è che hanno un unico stile a disposizione». Con i nuovi media non sta succedendo quello che successe con la tv che all’inizio ebbe un ruolo educativo. Come mai? «La tv ha avuto un ruolo di guida linguistica culturale fino a quando è stata fatta da pochi, buoni e con una visione chiara. Il bello e il brutto dell’online è che ha dato voce a chiunque, come diceva Eco alla sua maniera. Ma molti hanno una visione egoistica e non pensano alle conseguenze dei propri flussi comunicativi sugli altri; invece, a certi livelli, sarebbe meglio pensarci». Si può fare una previsione di come sarà l’italiano del futuro? «È un esercizio che non amo fare. L’italiano va dove lo facciamo andare noi. Quindi dipende dalla nostra salute culturale di parlanti. La domanda dovrebbe essere dove va la salute culturale degli italiani, ma non è facile fare previsioni». I cambiamenti della lingua spesso nascono da errori che poi si consolidano. Se è così ha senso correggere gli errori sul nascere? «Luca Serianni, il nostro maggior linguista in carica, paragona la norma linguistica al comune senso del pudore, che è sempre legato allo Zeitgeist, allo spirito dei tempi. Funziona così: c’è la regola e c’è la percezione di quella regola da parte della comunità dei parlanti. Ci sono errori che diventano norma e altri che ti squalificano come parlante. Dagli anni Novanta esiste quello che è definitivo italiano neo-standard, una sorta di codificazione di un italiano non del tutto quello di scuola ma nemmeno del tutto sbagliato. È l’italiano in cui troviamo “a me mi”, “se lo sapevo non venivo” che peraltro già usava Manzoni, il presente pro futuro come “domani vado”, l’appiattimento su passato prossimo o remoto a seconda delle zone, gli al posto di loro ma non al posto di le, che è ancora sentito come errore. Se scrivi “po’” con l’accento gli altri ti considerano un ignorante. Se usi “piuttosto che” in modo errato si nota meno. L’errore può diventare accettato quando è tale per una massa critica sufficiente».

Vera Gheno è nata in Ungheria, è una sociolinguista e autrice italiana, specializzata in comunicazione digitale. Ha scritto quattro libri dedicati alla lingua e al suo uso (foto dal profilo Facebook)

Perché il “piuttosto che” sbagliato sta passando? «Per me dietro c’è del razzismo linguistico. “Piuttosto che” usato come disgiunzione non è nemmeno di facile comprensione, ma deriva dal milanese, per molti varietà di prestigio dell’italiano, dato che è la lingua del marketing e dell’economia. E allora è accettato più che “esci il cane” o “scendi la borsa dal treno” che sono immediatamente comprensibili, ma di origine meridionale». I cambiamenti linguistici valgono anche per le parolacce? «La parolaccia è quella che è percepita come tale. In tv oggi sentiamo la Littizzetto dire “cazzo”, ma vent’anni fa sarebbe stato impensabile. “Merda” per Dante non era volgare e per noi invece lo è». In più circostanze ha detto di non sposare le posizioni dell’integralismo grammar-nazi. Non dovrebbero essere gli addetti ai lavori a difendere la lingua? «Non ho mai amato il concetto di difesa della lingua. La lingua va amata e usata e anche piegata ai nostri scopi. Si difende un baluardo, una statua, un moribondo e nessuna di queste è la lingua. La lingua italiana è vispa e sta bene. Il problema siamo noi: è difficile ammettere che siamo ignoranti e dobbiamo studiare di più. Chi studia la lingua ne capisce l’elasticità, ne coglie le parti grigie. Faccio un paragone con la guida: chi ha dimestichezza con il volante non guida pedissequamente come gli hanno insegnato a scuola, pur senza andare nell’illegale. Ed è fondamentale per muoversi in certe città». Ma quando sente un errore nel parlare avverte il bisogno di correggere subito o lascia andare? «Ho molta comprensione per chi ho attorno a me. Mi chiedo: ce la sta mettendo tutta? Se è una persona che non ha studiato e magari non ha bisogno di usare la lingua in maniera raffinata per la quotidianità va capito. Ho meno

«I social network sono come il McDonald’s: ogni tanto vanno bene ma tutti i giorni fanno male»

La presentazione del libro con il filosofo Mastroianni a Casa Melandri il 7 febbraio Gli incontri del Centro relazioni culturali di Ravenna tornano, dopo un lungo periodo di ospitalità alla Biblioteca Classense, nella sede storica di Casa Melandri in via Ponte Marino. Venerdì 7 febbraio alle 18 Vera Gheno e Bruno Mastroianni presenteranno il loro libro “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” (Longanesi editore). Il libro parla di persone connesse tramite i social network con le parole tra rischi di fraintendimenti, ostilità e interpretazioni distorte dei fatti. Vera Gheno è una sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e traduttrice dall’ungherese, ha lavorato per vent’anni con l’Accademia della Crusca nella redazione della consulenza linguistica e gestendo l’account Twitter dell’istituzione. Attualmente collabora stabilmente con la casa editrice Zanichelli. Insegna all’Università di Firenze, al corso di laurea Scienze Umanistiche per la Comunicazione, dove tiene da molti anni un laboratorio di italiano scritto. Ha pubblicato quattro libri.

comprensione per i professionisti che tirano via: il cartellone pubblicitario con l’errore o l’anchorman che sbaglia il nome». Come si migliora la propria competenza linguistica? «Molto dipende da quello che ti passa la scuola e da anni dico che bisogna insistere sulla competenza di registro perché non c’è un registro giusto e il resto sbagliato. Poi c’è l’iniziativa individuale, che non è solo leggere libri ma consumare un po’ di tutto. Io sono stata una lettrice forte da teenager e poi sono curiosa: se incontro una parola che non conosco vado a cercarla, passo dai fumetti alla trap ai trattati scientifici». Che impatto potrà avere sulla lingua il calo di lettori dei giornali? «Rispondo con una domanda: perché molti giornalisti hanno abdicato al loro ruolo di intermediari e non curano più né la qualità del contenuto né la forma linguistica?». L’analfabeta funzionale è uno spauracchio mitologico o è realtà? «Siamo tutti a tiro per esserlo. Non basta aver finito le scuole dell’obbligo. Se si smette di fruire di contenuti culturalmente stimolanti si può tornare ad analfabetismi di varia natura. Da chi non capisce le istruzioni a chi non sa usare determinati mezzi di comunicazione. Il problema più grande in questo momento non sono i giovani ma gli adulti. Il muscolo linguistico va esercitato costantemente per tenerlo allenato». Cambia quasi tutto nella lingua ma cambia poco il linguaggio istituzionale. Perché? «Perché in quei contesti il fine primario non è sempre passare la comunicazione, ma è altro: darsi un tono, mantenere una distanza. Della serie “io sono io e voi non siete un cazzo” per dirla con il Marchese del Grillo. Succede anche nei linguaggi settoriali di medici, avvocati, giuristi: chi ha studiato tanto per arrivare in una posizione poi usa la lingua come strumento di distanziamento. Ma è un disagio: se la cultura è nulla senza relazione, parafrasando Gramsci, allora il medico che parla di “minzione notturna” anziché chiedere al paziente quante volte fa pipì di notte non sta facendo bene il suo lavoro». Poi ci sono le parole straniere… «Nella scelta straniera o del termine più difficile ci vedo talvolta il dolo di non volersi far capire apposta per poter fare i propri comodi senza essere disturbati. Faccio l’esempio del bail-in e bail-out nel salvataggio delle banche...». Una sociolinguista ha una parola preferita? «Quando ero più giovane dicevo “resilienza”, perché mi piaceva il concetto di materiale che si deforma ma torna al suo stato iniziale, quasi il “frangar non flectar” latino. Poi resilienza è entrata tra le parole lise dall’uso, quelle che dopo un po’ danno noia e diventano fastidiose come “attimino” e “apericena”, e così mi hanno rubato la mia parola preferita. Da allora, non ne scelgo nessuna specifica: dico che mi piacciono tutte, perché tutte possono servire».


18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

BOTTEGHINO

FUMETTI

PETIZIONE

Ravenna Festival: al via la campagna abbonamenti 2020

RACCOLTA FIRME PER RIPORTARE LA MARIOLA ALLA TORRE CIVICA La scultura ha dato vita a diverse leggende e detti popolari

Prezzi a partire da 95 euro: sono compresi sei appuntamenti al Pala De Andrè

È un cielo dal “dolce color d’oriental zaffiro” (Purgatorio, I, 13) quello che splende sulla XXXI edizione di Ravenna Festival, un firmamento nel quale brillano, anche quest’anno, le opportunità offerte ad abbonati e titolari di carnet: dal 30 gennaio è attiva la prelazione per gli abbonati 2019 (stesso posto, fino al 27 febbraio) ma anche la sottoscrizione di nuovi abbonamenti nei posti liberi; a partire dalla stessa data abbonati e titolari di carnet 2019 potranno inoltre accedere ai Carnet Open 2020. L’abbonamento comprende sei appuntamenti al Pala De André, a partire dal concerto inaugurale dedicato a Koyaanisqatsi di Philip Glass e inclusa la grande sinfonica con Riccardo Muti, Ivan Fischer e Valery Gergiev. I rinnovi si possono effettuare anche telefonicamente e via e-mail, mentre i nuovi abbonamenti possono essere sottoscritti anche online o negli uffici Iat. Agli abbonati è inoltre riservata la possibilità di acquistare in prelazione i biglietti di Carmina Burana della Fura dels Baus con riduzione del 10 percento. Si conferma inoltre la formula dei Carnet Open, che consentono l’acquisto di 4, 6 o 8 spettacoli a scelta con riduzione rispettivamente del 10, 15 o 20 percento sul prezzo dei biglietti e in qualsiasi settore, anche diverso per diversi spettacoli. A partire da giovedì 5 marzo, data di apertura delle prevendite per tutti gli spettacoli, sarà possibile sottoscrivere i nuovi carnet. Abbonamenti da 95 euro (ridotto 85 Euro) a 460 euro (ridotto 425). Info: 0544 249244 tickets@ravennafestival.org.

CROSA DA FELTRINELLI CON “SOTTOSOPRA” Il programma di incontri letterari curati dalla libreria Feltrinelli di Ravenna propone, martedì 11 febbraio (alle 18), un incontro con un grande disegnatore, Riccardo Crosa, siracusano di nascita, ma ravennate d’adozione e di residenza. Sarà l’occasione per entrare nella nuova serie a fumetti, aperta con l’album da libreria Sottosopra (Sergio Bonelli Editore). Una storia di fantascienza che racconta la ricerca di un mistero inesplicabile che si muove negli “abissi” delle volte stellate. Riccardo Crosa parlerà del proprio lavoro insieme al giornalista Nevio Galeati. Crosa come autore inventa e disegna il mondo e i personaggi di Frusco il Feligno; e soprattutto il personaggio di Rigor Mortis, il Genio del Male. Illustra, inoltre, il gioco da tavolo Kragmortha, di carte “Sì, Oscuro Signore!” e Looterz. Dal 2016 è socio nella casa editrice di giochi Pendragon Game Studio.

L’associazione culturale Dis-ordine lancia una raccolta firme per chiedere che la piccola scultura a forma di testa della Mariola possa tornare nella base della torre civica di Ravenna in via Paolo Costa, vicino al bassorilievo del cavaliere. La richiesta arriva a vent’anni dalla sua rimozione ed è rivolta in particolare alla Soprintendenza che la custodisce al momento nei suoi magazzini. I moduli per firmare sono disponibili 24 ore su 24 al vicino hotel Diana (via Girolamo Rossi 47) e a breve anche on line. La posizione dei due curiosi frammenti di pietra incastonati in due nicchie adiacenti alla base della torre (il cavaliere e, appunto, una testa, forse di imperatore romano) ha portato anche alla nascita di un detto popolare “Cercar Mariola per Ravenna”, citato da storiche fonti letterarie fin dal 1300. A Ravenna, sul finire dell’Ottocento, compare una maschera carnevalesca, di cui si ha testimonianza in una fotografia ritoccata ad acquerello: “la Maschera della Mariola – si legge nella nota di Disordine –. Una veste rossa profilata in bianco nascosta da un ampio mantello di colore blu, come la veste mariana, stranamente allacciata al maschile». Tutte leggende attorno all Mariola sono raccolte nel libro “Cercar Maria per Ravenna” del 2004 scritto da Franco Gabici.

CONFERENZA PUBBLICA/1 A Faenza con i carabinieri alla scoperta dei Caschi blu della cultura I Caschi blu della cultura – la task force creata nel 2016 da Italia e Unesco unendo carabinieri, storici dell’arte, studiosi e restauratori, pronti a intervenire per salvaguardare il patrimonio culturale in zone di crisi – saranno il tema della conferenza in programma il 7 febbraio alle 17.30 alla pinacoteca comunale di Faenza. Relatore principale il maggiore dell’Arma Massimo De Gori, comandante del nucleo carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna. Il gruppo specialistico è ben conosciuto a Faenza per aver recuperato una tavola trecentesca rubata a fine febbraio 2018. L’incontro è promosso dalla pinacoteca e dalla sezione manfreda dell’associazione Italia Nostra che con il gruppo speciale dei militari ha sottoscritto un protocollo indirizzato alla lotta contro la criminalità nel mondo dell’arte.

a San Valentino ti aspettiamo con il nostro menu alla car ta e la musica dal vivo

CONFERENZA PUBBLICA/2 Le api come sentinelle dell’ambiente: i segreti degli insetti e la degustazione del miele Le api, il loro ruolo di sentinelle dell’ambiente e i loro prodotti sono l’argomento di una conferenza pubblica a ingresso libero organizzata dall’associazione “Amici di Chichester” (città inglese gemellata con Ravenna) in collaborazione con l’osservatorio nazionale Miele. Appuntamento alle 18 del 7 febbraio nella sala Buzzi in via Berlinguer 11. Il relatore sarà Alberto Contessi, presidente dell’osservatorio. L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune e prevede una degustazione guidata di una selezione di mieli a fine dell’incontro.


SOCIETÀ / 19 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

GIORNO DEL RICORDO

GIORNATA DELLA MEMORIA/1

LO SPETTACOLO DI SIDERI AL DOCK61

A Marina una targa per le vittime delle foibe

A conclusione delle repliche nelle scuole medie del territorio ravennate in occasione del Giorno della Memoria, lo spettacolo Kaninchen compie una replica straordinaria, questa volta aperta a tutta la cittadinanza sabato 8 febbraio (ore 21) al circolo Arci Dock 61 in darsena a Ravenna. Kaninchen, di Lady Godiva Teatro (con Elio Ragno, di Antonella Gullotta, regia Eugenio Sideri), nato nel 2015 ha in questi anni contribuito a spiegare ai giovanissimi cosa è stato l'Olocausto, con le parole di chi lo ha vissuto sulla propria pelle. Un viaggio in cui il protagonista trasporta il pubblico nell'inferno del campo di Dachau, dove il nonno è stato una cavia umana per gli esperimenti dei medici del Reich, un Versuchtkaninchen appunto, un coniglio da laboratorio. Giuseppe si trasforma in una sorta di guida per i visitatori di Dachau, raccontando la vita nel campo, seguendo virtualmente le stesse tappe in cui dal 1933 al 1945 stazionarono prigionieri di diversa origine e storia personale.

Sarà svelata il 10 febbraio in piazzale Marinai d’Italia

Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, istituito con legge dello Stato nel 2004 per conservare la memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani nella complessa vicenda del confine orientale nell’immediato dopoguerra. Per l’occasione alle 11 all’ufficio decentrato di Marina di Ravenna, in piazzale Marinai d’Italia 19, alla presenza delle autorità comunali sarà scoperta una targa in ricordo dei profughi giuliano dalmati giunti nella località nel dopoguerra. A Marina nei primi anni Cinquanta e Sessanta furono accolte, trovando alloggio, decine di famiglie giulianodalmate, provenienti da diverse parti d’Italia a seguito dell’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalità e di lingua italiana dalla Venezia Giulia, dal Quarnaro e dalla Dalmazia, che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia ha proposto all’Amministrazione comunale, che ha subito accolto l’idea, di apporre una targa alla sede dell’ufficio decentrato che si trova nei pressi della zona ove erano collocate le case di prima sistemazione dei profughi giunti in città al fine di ricordare sia il dramma dell’esodo sia la prima accoglienza e la successiva fortunata integrazione degli esuli nella comunità ravennate.

GIORNATA DELLA MEMORIA/2 A Sant’Agata la proiezione del docufilm I ragazzi di Villa Emma

SOLIDARIETÀ A Marina un muro della gentilezza dove lasciare cose che non si usano per i poveri

Nella sala polivalente della Ca di Cuntadèn di Sant’Agata sul Santerno, in via Roma 12, sabato 8 febbraio alle 9 si celebrerà la Giornata della Memoria. Dopo i saluti del sindaco Enea Emiliani e del vicesindaco con delega alla Cultura Lilia Borghi, ci saranno la proiezione del docufilm Rai “I ragazzi di Villa Emma - Giovani ebrei in fuga” di Aldo Zappalà (Italia, 2008) e una relazione sul tema di Elena Pirazzoli. Parteciperanno all’iniziativa gli alunni della scuola media di Sant’Agata, coordinati dai loro insegnanti. Coordina l’iniziativa il presidente del Comitato a difesa delle istituzioni democratiche, Claudio Carta. L’appuntamento è organizzato dal Comitato per la difesa delle istituzioni democratiche, in collaborazione con biblioteca comunale, Anpi Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno, Ca’ di Cuntadèn, istituto comprensivo “Francesco D’Este” e associazione Kultura e il patrocinio del Comune di Sant’Agata sul Santerno.

Inaugura sabato 8 febbraio a Marina di Ravenna un “muro della gentilezza”. Il primo fece la sua apparizione in Iran nel 2015. Da quel momento l’esperienza è stata replicata in diverse città in tutto il mondo. Lo spirito del progetto resta fedele al messaggio lasciato sul primo muro: “Se non ne hai bisogno lascialo, se ti serve prendilo”. A Marina di Ravenna è stata l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia a raccogliere l’idea e, in collaborazione con l’artista Anika Bargossi, con le associazioni Auser, Ada e Anteas e con il patrocinio del Comune di Ravenna, è stato realizzato un primo muro. La risposta dei cittadini non si è fatta attendere. Già nella fase sperimentale del progetto sono arrivati abiti, libri, oggetti vari che sono resi disponibili per quelli che sono i nuovi poveri della città. Ora il muro troverà la sua sede definitiva presso “Orti di Mare”, in Via del Marchesato. Sabato 8 febbraio l’inaugurazione: alle 10 i saluti e la presentazione del progetto, alle 10.15 il taglio del nastro e a seguire aperitivo.

PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS PROFUMERIE

INFOPROM

San Valentino da Profumerie Sabbioni Un romantico week-end ti aspetta! Profumerie Sabbioni dedica tutto il mese di febbraio agli innamorati grazie prodotti esclusivi e imperdibili concorsi che potrai trovare in tutti i punti vendita. Ancora non hai deciso cosa regalare alla tua dolce metà? Scegli una fragranza che comunichi tutto ciò che provi. Un profumo che sia una dichiarazione o che ricordi il vostro primo incontro. Da Profumerie Sabbioni ti attende una vasta scelta, dai profumi tradizionali alle ultime novità per lui e per lei. Puoi anche trovare cofanetti unici, in edizione limitata che ti permettono di acquistare il profumo insieme a prodotti per la cura del corpo, confezionati in eleganti trousse.

ROTTAMA IL TUO VECCHIO PROFUMO Dal 1° al 16 febbraio tutte le fragranze e i cofanetti fragranze sono scontati del 20% (con Ethos Card). In più, approfitta dell’operazione “Rottama il tuo vecchio profumo”. Recandoti in uno dei nostri punti vendita con la tua Ethos Card e consegnandoci il tuo vecchio profumo, riceverai subito uno sconto del 25% su fragranze e cofanetti fragranze. (Operazione valida anche senza Ethos Card, sconto 20%). I CONCORSI ESCLUSIVI ETHOS PROFUMERIE Dal 3 al 16 febbraio, fatti baciare dalla fortuna con Instant Win: Vola a Londra con Ethos Profumerie e Yves Saint Laurent Beauté: acquistando con Ethos Card almeno 59 euro di fragranze YSL, partecipi all’estrazione immediata di uno dei 2 week-end a Londra per due persone. Ethos Profumerie ti porta a Berlino: acquistando con Ethos Card almeno 39 euro dei tuoi prodotti preferiti, partecipi all’estrazione immediata di uno dei 3 week end a Berlino per due persone. Non dimenticare di partecipare agli Happy Days:

Clinique dal 12 al 16 febbraio, Biotherm dal 19 al 23 febbraio ed Estée Lauder dal 26 febbraio all’1 marzo. Porta la tua Ethos Card sempre con te o attivala gratuitamente e scopri un mondo di iniziative! Vieni a trovarci nel tuo Punto Vendita preferito o visita il sito www.sabbioni.it


20 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

VOLLEY

Dalle schiacciate ai gol, andata e ritorno: Tabanelli di nuovo sotto rete dopo sei anni Chiusa la parentesi come “Airone Rosso” in Terza Categoria di calcio, l’ex libero della Cmc in A1 ora a 36 anni gioca con la Pietro Pezzi in C: «Mi avevano proposto un ruolo tecnico con la Conad ma il bagno al mare mi impegna troppo» di Vincenzo Benini

Viene dal calcio, con più precisione dalla Stella Rossa di Casalborsetti (Terza Categoria), il “nuovo” protagonista della pallavolo ravennate. 36 anni, ruolo schiacciatore, Matteo Tabanelli da qualche settimana veste la maglia della Pietro Pezzi, nel campionato regionale di Serie C, squadra intitolata all’agente di polizia scomparso in un tragico incidente stradale nel 2017. Battute a parte, il nome di “Taba” è come ovvio legato soprattutto all’attività della sua prima vita da pallavolista, quella di libero, in virtù di nove stagioni disputate tra Serie A1 e A2, per un totale di 281 presenze distribuite dal 2004 al 2013. Una scelta di cuore, la sua, per un ritorno a casa a sette anni di distanza da un ritiro dalle scene che a suo tempo ha sorpreso quasi tutti. «Il volley mi mancava da un po’ – inizia a raccontare Tabanelli – e quando a dicembre il tecnico della Pezzi, Matteo Guerra (figlio dell’indimenticato Sergio, ndr), mi ha chiesto di tornare in campo, non ci ho pensato che un attimo per dire di sì. Mi ha trasmesso fin da subito il suo entusiasmo e di certo la scelta è stata favorita dal fatto di riabbracciare vecchi compagni come Belloni, Cerquetti, Cardia e Cricca». Come è stato il ritorno in campo? «Un’emozione bellissima, come ritornare a casa. Farlo poi in una palestra che conosco bene, la “Montanari”, mi ha messo ancora di più a mio agio. Giocare di nuovo è stata una cosa quasi naturale, anche se però avrei dovuto farlo con più calma…». Perché? «Perché ho ripreso con tutto il gas aperto e mi sono dovuto fermare per problemi alla schiena. Adesso cerco di riprendermi con i tempi giusti, senza fretta, anche perché mi stavo iniziando a divertire. Giocare nel ruolo di schiacciatore mi stimola ancora di più». Adesso vesti la maglia di una squadra non comune… «Qualche volta io e Pietro ci siamo allena-

Matteo Tabanelli con la maglia della Cmc Ravenna in A1

ti assieme, ma non ho avuto modo di conoscerlo bene. Si vedeva però che era un ragazzo speciale. Tutti gli volevano bene. Giocare per il suo nome rappresenta un valore aggiunto». Come è stato tuffarsi nella Serie C? «Sono sceso in campo nei quarti di Coppa e ho visto un buon livello, superiore a quanto mi aspettassi. Ci sono delle formazioni ben organizzate, contro cui non è facile giocare. Stiamo disputando una buona stagione e siamo a tre punti dal primo posto, ma per proseguire su questa strada bisognerà tenere alto il ritmo». Andando indietro di sei anni, come mai la scelta di ritirarsi così giovane? «Di pallavolo non si riesce a vivere e sapevo che prima o poi avrei dovuto prendere delle decisioni drastiche. Avevo la fortuna di poter

aiutare la mia famiglia nella gestione del Bagno Adriatico di Casalborsetti e mi sono buttato a capofitto sul lavoro». Sicuro sia tutto qui? «Non voglio fare polemiche, perché è passato tanto tempo. È chiaro che fossi un po’ arrabbiato, ma non perché non rientravo più nei piani della dirigenza. Nello sport ci può stare, ma non mi è piaciuto il modo di fare di alcune persone che conoscevo da tanto tempo». Non hai ricevuto offerte da altre società? «Sì, ma dopo aver girato tanto volevo restare a casa. Lo sport però mi mancava e ho deciso di giocare a calcio, nella Stella Rossa di Casalborsetti, con tanti miei vecchi amici. Venivo schierato in attacco, con il soprannome di “Airone Rosso”». Hai fatto molti gol? «Più che farli io, preferivo aiutare i miei compagni a segnare. Comunque ho tenuto una media di 7-8 reti a stagione. Avevo cominciato a giocare anche in questa stagione, ma poi gli acciacchi alla schiena mi hanno fermato». Il calcio è una questione di famiglia... «Mio fratello Andrea è calciatore professionista e si è da poco trasferito al Frosinone, in Serie B. Si è già tolto parecchie soddisfazioni anche in A, con la maglia del Lecce: ha indossato la fascia di capitano e ha realizzato il suo primo gol nella massima serie. Diciamo che negli ultimi tempi in casa Tabanelli si è parlato più di calcio che di volley». Quali sono state la tue più grandi soddisfazioni nella pallavolo? «Di sicuro la prima promozione in A1, nel 2007, quando giocavo a Milano. Facevo parte

di una nutrita colonia ravennate, formata dal direttore generale Bottaro fino ai compagni di squadra Mengozzi e Sirri, passando per il tecnico Ricci e il preparatore Ercolessi. Vincemmo anche la coppa di A2. E poi ovviamente la vittoria del campionato A2 a Ravenna. È stata l’apoteosi, anche perché ho avuto modo di giocare in A1». Anche se non è passato tantissimo tempo, il livello della Superlega adesso è superiore? «Non lo so perché non seguo molto la pallavolo di vertice, ma posso assicurare che anche sei anni fa in A1 battevano davvero forte». Torni mai al Pala De André? Cosa provi? «Non ci vado quasi mai. L’anno scorso sono andato a salutare un mio vecchio compagno, Alberto Elia, a cui sono legato tantissimo. È stato come tornare a casa e mi ha fatto un effetto strano sedermi in tribuna. Vedere il palazzetto pieno è sempre una cosa bellissima». L’anno prossimo ancora alla Pezzi? «Non lo so proprio. Vediamo come arrivo alla fine di questa stagione, con la speranza di riuscire a dare una mano. Poi deciderò quando sarà il momento». Hai mai pensato di fare l’allenatore? «Sarebbe stato bello insegnare la pallavolo ai ragazzini delle giovanili. Quella porta però si è chiusa e non penso si riaprirà. Questa estate Bottaro, con cui c’è bel rapporto di stima, mi ha offerto di entrare nello staff tecnico della Conad. È stata una richiesta che non mi aspettavo, ma che mi ha fatto tanto piacere. Per un attimo ho tentennato, ma poi ho preferito dire di no. L’impegno allo stabilimento balneare, almeno fino al termine di settembre, è davvero importante e non mi avrebbe permesso di fare le cose per bene».

«Ho iniziato a tutto gas e ho avuto problemi di schiena, meglio andare senza fretta»


CULTURA / 21 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

L’INTERVISTA

«Non solo un omaggio a David Bowie, ma un modo per scavare dentro me stesso» Andy dei Bluvertigo a Fusignano per ricordare il Duca Bianco. E Lindsay Kemp di Erika Baldini

Non c'è limite ai modi in cui ci manca, non c'è limite ai modi in cui ricordarlo. Aspettate, ve ne do uno in più, e non scontato. Venerdì 7 febbraio all'Auditorium Corelli di Fusignano, a partire dalle 21 (biglietti a 12 euro), c'è uno spettacolo che non è un semplice tributo ma molto altro. Andrea Fumagalli, Andy dei Bluvertigo per i più, porta in scena The Bowie Show. Andy – ex musicista della band milanese, artista visivo, pittore – innamorato da sempre di David Bowie (da quando, bambino, fu allo stesso tempo ammaliato e turbato dal videoclip di “Ashes to Ashes”) ripropone l'immenso artista scomparso il 10 gennaio 2016. Da “Station to Station” a “Space Oddity”, da “Stay” a “Lazarus”, un concerto che si muove in ordine sparso nel tempo e con richiami all'arte fina di Lindsay Kemp, il rivoluzionario maestro di danza e mimo che tanto ispirò il Duca Bianco. Andy non sei solo in questo viaggio, chi ti accompagna? Parlaci dello spettacolo... «Sul palco ci saranno la mia compagna Lilly Lilitchka, performer, con le sue ali luminose, poi Nicole Pellicani, voce femminile, il maestro Alberto Linari al piano e tastiere, Marcello Schiena alla batteria, Robi Conti al basso e Filippo Guerini alla chitarra. Sono andato a richiamare musicisti con i quali interagivo alcuni anni fa in un vecchio programma di Mtv, Absolutely '90's. Vecchi amici che hanno dato man forte alla prosecuzione del mio progetto (Andy ha già portato in scena il repertorio di Bowie un anno fa, assieme al gruppo The White Dukes, ndr). Non è tanto un tributo, un concerto omaggio a Bowie ma un modo, mio, di ricercare e cercare di impare e conoscere sempre più. Non c'è il desiderio di fare il verso, le canzoni sono rivisitate, reinterpretate, come andare a

scavare dentro me stesso tramite il repertorio di Bowie, utilizzare la sua tavolozza per mettermi in gioco. Devo dire che mi sta piacendo molto, nonostante l'età avanzata non si smette mai d'imparare! E poi c'è una videoproiezione speciale, un mix di più immagini di Bowie ma anche una limited edition dei tarocchi realizzati dall'autore della copertina di Earthling, Davide De Angelis, italiano ma che vive a Londra, che mi a ha permesso di usarle...». Siete in tour vero? «Si, in giro per l'Italia. La previsione è di spostarlo verso i teatri, i festival, non solo i club. L'occasione di Fusignano, poterlo

Circ. Fiume Montone Abbandonato 227, Ravenna (zona Piazza della Resistenza) - tel. 0544 33347

portare all'Auditorium, mi piace tantissimo». E il riferimento a Kemp? Bowie è famosissimo ma pochi conoscono il contributo che questo coreografo inglese ha dato alle sue esibizioni... «A Lindsay Kemp io sono affezionatissimo. A me manca molto. Il lavoro di Kemp è prezioso, ha permesso a Bowie di sperimentre linguaggi diversi per creare i suoi personaggi. È stato lui che gli ha permesso di fare il grande salto della sua carriera – già attiva, aveva fatto già diversi Lp –; il balzo culturale che gli ha dato Kemp è stato un giro di vite. Ho avuto anche occasione di conoscerlo: quando riesci ad avvici-

nare uno dei tuoi miti e uno dei tuoi miti si rivolge a te con gentilezza, educazione e stima reciproca è una sensazione molto bella. Mi spiace solo di non aver potuto collaborare con lui con musiche, altri spettacoli.. Per pura distrazione poi, non sapevo nemmeno che stesse a Livorno negli ultimi anni, ho perso un treno, ma ho la grande ambizione di poter far rivivere le sue danze». Cosa ti manca invece di David Bowie? Cosa manca del suo essere artista oggi? Forse proprio la sua eleganza, il suo muoversi sul palco come eleborato dall'arte mimica di Kemp? «Sai, lui nel suo percorso ha sdoganato talmente tante possibilità irriverenti. Lo si può ricordare in ogni sfaccettatura. Oggi viene a mancare lo spazio temporale per fare così tante cose e a quel livello. Il consumo musicale è diventato così veloce, anche il rituale, rispetto ai nostri tempi: aspettare l'uscita, andare a comprare il disco-feticcio, buttarselo nelle orecchie e dopo un mese di estremi ascolti esprimersi... È un rituale oggi mangiato dalla velocità per cui mi risulta difficile trovare un personaggio che possa spaziare così tanto e farlo ad un livello così riconoscibile. Oggi hanno abbattuto i muri di casa, puoi vedere i tuoi idoli mangiare un piatto di spaghetti o vederli poco prima che entrino in scena: si è spenta ormai quella magia che rendeva degli esseri umani dei miti, degli extra-terrestri». Lo hai mai incontrato il Duca Bianco? «Di sfuggita, nel 2002 credo, coi Bluvertigo abbiamo suonato al Lucca Summer Festival e abbiamo potuto conoscere parte della sua band, comunque un grande onore. Lui è passato in camerino, di fretta, un incontro velocissimo, ricordo comunque un'energia fortissima».

agenzia@laclassense.it - www.laclassense.it La Classense Agenzia Viaggi e Turismo dal 1970


22 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

ROCK E DINTORNI

MUSICHE DAL MONDO

Ryley Walker in solo al Bronson, aspettando i Mondo Generator

Al Mama’s tra suoni etnici e futuristici con i Kabìla

Giovedì 6 febbraio dalle 21.30 al Bronson di Madonna dell’Albero concerto in solo acustico di Ryley Walker, uno dei nomi di punta del cantautorato contemporaneo americano. Tra folk e country, con uno stile che rimanda a grandi nomi come Tim Buckley, Nick Drake, John Martyn, Bert Jansch e Van Morrison. Sabato 8 al Bronson invece concerto di Max Penombra e Visioni di Cody, tra rap e sonorità alt-rock. Da segnalare in anticipo anche il concerto di giovedì 13 con il desert-rock dei Mondo Generator (nella foto), progetto di Nick Oliveri di Kyuss e Queens of the Stone Age.

Sabato 8 febbraio (ore 21.30) al Mama’s di Ravenna concerto dei toscani Kabìla, per un viaggio che parte dai ritmi tradizionali della Grecia, del Libano, dell’Egitto e del Marocco per avventurarsi poi in sonorità elettroniche, progressive rock e pop: una miscellanea di lingue (arabo, inglese e italiano), suoni e arrangiamenti per una fusione di suoni etnici, vintage e futuristici.

L’Irlanda dei Morrigan’s Wake al circolo Arci di Passogatto

Al Clandestino da Naddei ai canadesi Deliluh, fino al jazz contaminato dei francesi Dowdelin

Nell’ambito della rassegna “Infest” che vuole essere una festa dei circoli Arci della provincia di Ravenna, sabato 8 febbraio appuntamento a Passogatto. Al circolo è in programma una cena a base di pesce (solo su prenotazione) e a seguire (a ingresso gratuito) il concerto dei ravennati Morrigan’s Wake, storica

Sabato 8 febbraio al Clandestino di Faenza concerto di Naddei, cantautore forlivese già noto con il nome d’arte Francobeat, impegnato in un nuovo progetto dal titolo “Mostri”, in cui omaggia “mostri sacri” del cantautorato italiano. Il giorno dopo al Clandestino appuntamento di caratura internazionale con i Deliluh, band art-punk di Toronto, Canada. Giovedì 13 febbraio sul palco invece i Dowdelin, trio francese che si muove tra jazz e musica elettronica.

IL PERSONAGGIO

Fa tappa all’Abajur di Ravenna il tour degli americani Magic Shoppe Martedì 11 febbraio dalle 21.30 al circolo Abajur di Ravenna concerto degli americani Magic Shoppe, per gli appassionati di rock psichedelico e atmosfere dark. In questo tour europeo presentano il loro ultimo album intitolato Circles.

Serata punk-hardcore al Bike Bar Cinetico con i Secoli Morti e band emiliano-romagnole Domenica 9 febbraio al Bike Bar Cinetico di Montaletto di Cervia mini-festival punk-hardcore a partire dalle 18. Sul palco i lombardi Secoli Morti, gli emiliani T-Rex Squad, i romagnoli La Svolta e i bolognesi Random Act.

Concerto “vintage” al Kinotto con i ravennati I Sinclair

KATIA RICCIARELLI AL TEATRO SOCJALE Il 7 febbraio al teatro Socjale di Piangipane appuntamento con Katia Ricciarelli, leggenda dell’opera lirica, esibitasi nei più grandi teatri del mondo. Ad accompagnarla Teddi, Radu e Vlad, il Trio Iftode, due violini ed un piano, che spazierà dal Caffè Concerto alla tradizione romagnola passando per i grandi classici e la miglior musica da film. Ingresso ore 21. Biglietti a 20 euro.

Domenica 9 febbraio alle 20 al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti (Mezzano) concerto dei ravennati I Sinclair, per gli appassionati di elettronica vintage e suoni anni ottanta.

Via Romolo Ricci, 29 - Ravenna CHIUSO IL MERCOLEDÌ

dal 1 987

Telefona allo

0544 33102

CONSEGNA A DOMICILIO


CULTURA / 23 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

LO SPETTACOLO

IL PERSONAGGIO

MASSIMO RANIERI ALL’ALIGHIERI TRA GRANDI SUCCESSI E COLPI DI TEATRO MartedĂŹ 11 febbraio fa tappa a Ravenna “Sogno o son destoâ€?, dopo oltre 500 repliche

PAOLO FRESU Ăˆ CHET BAKER AL COMUNALE DI RUSSI MercoledĂŹ 12 febbraio al teatro comunale di Russi Paolo Fresu è Chet Baker. La partitura scritta ed eseguita dal vivo da Fresu e il testo di Leo Muscato e Laura Perini faranno riaffiorare fatti ed episodi disseminati lungo l’arco dell’esistenza del grande trombettista, da quando bambino suo padre gli regalò la prima tromba, fino al momento prima di volare giĂš dalla finestra di un albergo di Amsterdam.

LA RASSEGNA Contaminazioni musicali a Faenza (e Lugo) fra lezioni e concerti di “Fiato al Brasile�

MUSICA CLASSICA SantiĂ (piano) e Martina (canto) alla rassegna “Mikrokosmiâ€?

Nona edizione per “Fiato al Brasileâ€?, la rassegna di concerti e lezioni organizzata dalla Scuola di musica Sardi di Faenza in collaborazione con il Liceo musicale di ForlĂŹ e istituzioni di Brasile e Usa, che vede una vera e propria contaminazione nel nome della musica (classica, contemporanea, jazz) tra studenti e docenti italiani, brasiliani e americani. Tra gli appuntamenti degli ultimi giorni di rassegna, giovedĂŹ 6 febbraio alle 20.30 nella sala dell’Archivio storico del Consorzio di bonifica di Lugo il Flute-Clarinet Ensemble con Paola Lorenzi alla voce e la direzione di JosĂŠ Gustavo J. De Camargo; stesso giorno, ma alle 21 al ridotto del teatro Masini di Faenza concerto del Miami University Quartett. VenerdĂŹ 7 febbraio (ore 21) all’auditorium Palazzo Studi di Faenza un’orchestra d’archi composta da musicisti brasiliani accompagnera giovani solisti della scuola Sarti; sabato 8 alle 18 al Mic, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, coro di voci bianche e coro giovanile con orchestra d’archi; domenica 9 alle 18 sempre al Mic i musicisti faentini e brasiliani allargheranno la formazione della Sarti Big Band. LunedĂŹ 10 febbraio alle 22 al Bistrò Rossini di Faenza concerto finale a tinte jazz con Daniele Santimone, Tiziano Negrello, Vitor Zafer, Samuel Pompeo, David Toledo Borges Varela, Damiano Drei, Gianluca Berardi e Josè Gustavo J. de Camargo.

Prosegue alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna la rassegna di concerti della scuola di musica Mikrokosmos. Il 9 febbraio (ore 11) il pianista ravennate Marco SantiĂ accompagnerĂ sul palco il soprano Katia Martina con i Lieder di Tosti, Brahms, Beethoven e Alban Berg.

A Bagnara concerto di Serena Farnocchia per il Mascagni d’oro Domenica 9 febbraio alle ore 16,30 presso l’Auditorium di Bagnara di Romagna la lirica torna protagonista con un grande concerto durante il quale il soprano di fama internazionale Serena Farnocchia riceverĂ il prestigioso riconoscimento “Mascagni d’Oroâ€?. A contendersi con lei la scena ci saranno il tenore Dave Monaco e il baritono Maurizio Leoni accompagnati al pianoforte dal M° Paolo Raffo. Il concerto è organizzato dal Comitato Pietro Mascagni con il patrocinio del Comune di Bagnara di Romagna. Info e prenotazioni tel. 347 2509841 - 334 2082382

VENERDĂŒ 14 FEBBRAIO

Il Trio di Nicoletta Fabi vi aspetta per una serata all'insegna delle piĂš belle canzoni d'amore!

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it

Per l'occasione, oltre al menĂš alla carta, saranno proposti piatti speciali! PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

Dopo un tour trionfante negli Stati Uniti e Canada continua Sogno e Son Desto, lo spettacolo di Massimo Ranieri che si rinnova in una nuova versione. L’appuntamento è al teatro Alighieri di Ravenna martedĂŹ 11 febbraio con il viaggio dell’istrionico artista. Dopo 500 repliche in tutta Italia, lo spettacolo di Massimo Ranieri, ideato e scritto con Gualtiero Peirce, si rinnova e si conferma. Resta immutata la formula vincente, con Ranieri interprete dei suoi grandi successi musicali, ma sempre attore e narratore. In questa nuova versione senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro, naturalmente non mancheranno le sorprese. Ma stavolta, soprattutto, Ranieri sarĂ se stesso ancora di piĂš e offrirĂ al pubblico tutto il meglio del suo repertorio piĂš amato e piĂš prestigioso. Ospite dello spettacolo il ballerino Giorgio De Bortoli, lo storico insegnate di tip tap di Massimo Ranieri.


24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

PROSA

COMICO

La Classe, spettacolo di teatro civile che nasce dalla voce dei ragazzi Con Claudio Casadio, in scena all’Alighieri fino al 9 febbraio

Il noto attore faentino Claudio Casadio è in scena insieme ad Andrea Paolotti e Brenno Placido nello spettacolo La Classe, da giovedì 6 a domenica 9 febbraio, tutti i giorni (ore 21 tranne domenica, ore 15.30) al teatro Alighieri di Ravenna nell’ambito della Stagione dei Teatri. Si tratta di un intenso spettacolo di teatro civile, che ha visto cooperare soggetti dei settori della ricerca (Tecné), della formazione (Phidia), della psichiatria sociale (SIRP) e della produzione di spettacoli dal vivo. Il progetto ha preso avvio da una ricerca condotta da Tecné, basata su circa 2.000 interviste a giovani tra i 16 e i 19 anni, sulla loro relazione con gli altri, intesi come diversi, altro da sé, e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo. Gli argomenti trattati nel corso delle interviste hanno rappresentato un importante contributo alla drammaturgia del testo, scritto da Vincenzo Manna (coproduzione Società per Attori, Accademia Perduta/Romagna Teatri, Goldenart Production). I temi conflittuali emersi in quell’indagine sociale si condensano nel quadro di una classe scolastica e vengono affrontati attraverso le intuizioni educative di un professore non conforme, dotato di una passione e di un’istintiva attitudine all’ascolto

SI PARTE IL 13 FEBBRAIO CON TERESA MANNINO: BIGLIETTI IN VENDITA LA SERA STESSA L’edizione 2020 della rassegna di Teatro Comico all’Alighieri di Ravenna, organizzata da Accademia Perduta/ Romagna Teatri, sarà inaugurata giovedì 13 febbraio alle ore 21 da Teresa Mannino con lo spettacolo Sento la terra girare, di cui l’attrice è anche regista e autrice insieme a Giovanna Donini. Nella messa in scena, Teresa vive chiusa in un armadio da mesi, anzi da anni. Un giorno decide di uscire ma scopre che il mondo sta cambiando in modo radicale e velocissimo e che, addirittura, l’asse terrestre, sta variando… Biglietti: da 15 a 27 euro. La vendita dei biglietti sarà effettuata la sera stessa di spettacolo, a partire dalle ore 20, presso la biglietteria dell’Alighieri (info tel: 0544 249244).

OPERETTA Il Pipistrello di Strauss torna a Faenza con una nuova produzione di Corrado Abbati

che gli permettono di intravvedere una possibilità di comunicazione sepolta dietro la rabbia dei ragazzi. Sabato 8 febbraio alle 18 la compagnia incontra il pubblico in dialogo con Renata Molinari. Lo spettacolo è inserito nel progetto Teatro No Limits e per la replica del 7 febbraio sarà audio-descritto per non vedenti e ipovedenti.

Per la prima volta Il Pipistrello, l’operetta di Johann Strauss più famosa e più rappresentata al mondo e che incarna lo spirito e l’essenza stessa dell’operetta viennese, viene presentata in Italia in una nuova e smagliante produzione che coniuga il fasto dell’allestimento alla bravura degli interpreti. A realizzare l’allestimento è Corrado Abbati con la sua compagnia che presenterà lo spettacolo al Teatro Masini di Faenza domenica 9 febbraio alle ore 16. Biglietti da 15 a 17 euro, prevendita sabato 8 febbraio dalle 10 alle 13 alla biglietteria del Masini (domenica aperta dalle 15).

venerdì 14 FEBBRAIO ore 21 Official Italian Queen Performers in

KILLER QUEEN

mercoledì 12 FEBBRAIO ore 21 TEATRO DEI FLUTTUANTI Via Pace, 1 - Argenta (Fe) Tel: 0532.800843 – 348.2652283 info@teatrodeifluttuanti.com www.teatrodeifluttuanti.com

Davide Dal Fiume e Marco Dondarini in

INSIEME PER SBAGLIO di Davide Dal Fiume e Marco Dondarini


PRONTO INTERVENTO E INTERVENTI D’EMERGENZA:

334 3218031 SERVIZI di PULIZIA e GIARDINAGGIO

Lido Adriano - via T. Zancanaro 74 - tel./fax 0544 493950 PREVENTIVI GRATUITI

CULTURA / 25 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO CONTEMPORANEO/2

TEATRO CONTEMPORANEO/1 A Faenza il “polittico” per Dante Alighieri delle Albe con il recitar-cantando di Ermanna Montanari Va in scena al Teatro Masini di Faenza martedì 11 febbraio alle 21 per la rassegna Contemporaneo Fedeli d’Amore - polittico in sette quadri per Dante Alighieri. Si tratta di una scrittura originale di Marco Martinelli, regista e fondatore della compagnia Teatro delle Albe, che riflette sulla potenza della poesia dantesca, centrata sull’eccezionale recitar-cantando dell’attrice Emanna Montanari, che per questa interpretazione ha vinto il Premio Ubu nel 2018 come “Migliore attrice”. Lo spettacolo si inserisce tra quei lavori delle Albe che testimoniano l’incessante ricerca drammaturgica, vocale, musicale e visiva in sinergia con “compagni sapienti” come Luigi Ceccarelli e Marco Olivieri, Anusc Castiglioni e Simone Marzocchi, all’interno di quel solco dove centrale è l’alchimia vocale-sonora della figura.

DUE SERATE CON IL PREMIO UBU LICIA LANERA AL RASI La compagnia dell’artista barese in scena con due spettacoli mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio La stagione dei teatri di Ravenna dedica due serate a Licia Lanera, attrice e regista barese, premio Ubu, premio Eleonora Duse, premio Reiter e tanto altro ancora. In Guarda come nevica 1. Cuore di cane (in scena al teatro Rasi mercoledì 12 febbraio alle 21) un’orchestra di voci, caratteri, idioletti si materializza dall’antologia dei personaggi lividi e grotteschi della letteratura di Bulgakov. La visione di una società malata e sconfitta, i suoi vizi, i difetti, le sclerosi che l’attanagliano “vengono scenicamente raccontati – si legge nella cartella stampa – in un corpo a corpo tumultuoso e delicato, che attraversa l’iperbole e il fantastico facendosi materia sonora, trasformandosi in spessore visionario”. Con The Black’s Tales Tour (in scena giovedì 13 febbraio alle 21, sempre al Rasi) invece, attraverso i segreti della voce e sviscerando un esasperato immaginario dark, l’attrice e autrice pugliese scava nel fondo inquietante di alcune fiabe della nostra tradizione «per raccontare la densità degli incubi notturni e la vertigine dell’insonnia; e per parlare di certe donne, delle loro ossessioni e paure».

CINEMA Martinelli al Sarti per presentare il suo film sulla Divina Commedia nella baraccopoli di Nairobi Lunedì 10 febbraio alle 21 al cinema Sarti di Faenza verrà proiettato The sky over Kibera, di Marco Martinelli Si tratta di un film d’arte che racconta la “messa in vita” della Divina Commedia nell’immenso slum di Nairobi, Kibera, dove il regista ravennate (fondatore e autore del Teatro delle Albe) ha lavorato con 150 bambini e adolescenti, reinventando il capolavoro dantesco in lingua inglese e swahili. Dopo la proiezione Marco Martinelli e Giovanni Gardini (Biblioteca Diocesana di Faenza) dialogheranno insieme al pubblico.

Al Masini una serata di cortometraggi sulla mancanza dei diritti in Palestina La rassegna “Il Cinema della Verità” al Ridotto del Teatro Masini di Faenza propone, per il secondo appuntamento della stagione di mercoledì 12 febbraio alle ore 21, una selezione di cortometraggi presentati nelle prime tre edizioni (2017, 2018 e 2019) del Nazra Palestine Short Film Festival. Il Festival nasce dalla voglia di intrecciare gli sguardi di giovani autori palestinesi e internazionali sulla spinosa questione di mancanza di diritti in Palestina.

Grazie al contributo di Fondazione Flaminia sono a disposizione biglietti gratuiti per gli studenti universitari. I biglietti saranno in distribuzione martedì 11 febbraio dalle 12.30 alle 14.30 al Punto Ristoro a Palazzo dei Congressi. Informazioni e prenotazioni 0544 36239 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. La biglietteria al Rasi è aperta il giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dello spettacolo.

Pasticceri dal 1981

Festeggia

o n i t n e l SanVa ostre con le ne! tort

a Ravenna in via della Lirica, 13 Tel. 0544 408841 www.alduomoravenna.it

L’Amore per la pasticceria e la Professionalità si uniscono per offrirvi il meglio dei nostri dolci e deliziarvi dalla prima colazione fino a sera

o Per il tuo dolce San Valentin ordina “Il Lettino”


26 / CULTURA

(2019) di Nicolas Pariser

RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

gio. 6: 21 ven. 7: 18.30-21 • sab. 8: 18.45- 21 dom. 9: 16.45 - 18.45 - 21 lun. 10 - mar. 11: 18.30 • mer. 12: 21

Via Ponte Marino 19 • www.cinemamarianiravenna.com •

INCONTRI LETTERARI/1

Da Marco Tullio Giordana al “primo segretario” della poetessa premio Nobel

Cinema Mariani - Ravenna

CARTOLINE DA RAVENNA Mittente Giovanni Gardini

Il «vasto, antico e silenzioso bosco»

Alla Classense il regista parla della storia d’Italia Rusinek presenta il suo libro su Wislawa Szymborska La rassegna letteraria “Il tempo ritrovato” curata da Matteo Cavezzali prosegue alla biblioteca Classense di Ravenna, giovedì 6 febbraio (ore 18) con la presentazione de Il rosso e il nero - Il romanzo della peggio gioventù (Solferino). Ne parleranno gli autori, due maestri nel loro campo: il regista Marco Tullio Giordana e il giornalista d’inchiesta Lirio Abbate. Nel loro libro si raccontano le trame proibite della storia italiana, con ritmo da noir, capace di scavare nella psicologia del nostro passato. Mercoledì 12 febbraio (sempre alle 18 alla Classense) sarà la volta di Michał Rusinek (nella foto) presenta Nulla di ordinario (Adelphi), ossia com’è stato vivere e lavorare con la poetessa premio Nobel Wislawa Szymborska, di cui l’autore è stato segretario. Dialogherà con l'autore Stefano Colangelo docente di letteratura contemporanea all'Università di Bologna.

RECITAL Nevio Spadoni a Bagnacavallo con il suo italiano “dialettizzato” Sabato 8 febbraio alle 21 Bottega Matteotti di Bagnacavallo dedica una serata alla Romagna con lo spettacolo Ciò da sapare le pandore, storie di vita romagnola di e con Nevio Spadoni, accompagnato da Paolo Pasciucco al flauto e da Matteo Succi al clarinetto.

Nel volume dell’Italia Artistica dedicato a Ravenna e corredato da 152 illustrazioni, Corrado Ricci, dopo aver descritto la grandezza dei monumenti ravennati, si sofferma sulla bellezza della pineta, la selva cantata da Dante, da Boccaccio e da Byron: «Fondo maraviglioso a questo spettacolo di storia e di monumenti, sulla linea del mare si stende la celebre pineta, vasto, antico e silenzioso bosco. […]. I tronchi alti e arditi s’ergono, spesso allineati come le colonne di una basilica, per diramarsi ed abbracciarsi in alto, formando larghe e dense ombrelle, attraverso le quali scende una luce calma ed uguale. In basso ginepri e roghi sembrano godere della protezione dei pini e si adagiano coi rami sulla terra coperta di delicati muschi e di licheni. L’opaca e fitta chioma dei pini non lascia mai che il vento infuri fra le navate della misteriosa selva; ma lo raffrena sì che giunge al passeggero, mitigato come la luce. E quando scirocco spira, di tra levante e mezzogiorno, tutte le fronde si piegano ad occidente mormorando con dolcezza e con una specie di ritmo e di fremito uguale, che è proprio dei pini per la loro forma quasi piana al di sopra e per la qualità della chioma a steli rigidi ed acuti. Così gli uccelli non impauriti da stormire improvviso, né da troppo ondeggiamento dei tronchi schietti e forti cantano per le cime senza interruzione». Nell’immagine, la copertina di un piccolo opuscolo in francese, edito dall’Ente Nazionale Industrie Turistiche Ferrovie dello Stato.

AGENDA INCONTRI Doppio appuntamento con i dialoghi culturali al Moog

Abbiamo ampliato i nostri spazi, ora più grandi e più fruibili Ospitiamo eventi e presentazioni di libri

Venerdì 7 febbraio, alle 18, è la nota attrice e regista Elena Bucci, fondatrice della compagnia russiana Le Belle Bandiere e premiata con prestigiosi riconoscimenti come Ubu, Hystrio e Eti, a incontrare il pubblico della rassegna “I sabati del Moog”, nel locale di vicolo Padenna, in centro a Ravenna, in dialogo con il giornalista e critico teatrale Iacopo Gardelli. Sabato 8 febbraio, sempre alle 18, il Moog ospita una "Conversazione sul ruolo dell'intellettuale e dell'artista nel secolo del capitalismo selvaggio" condotta dal regista e filmaker Gerardo Lamattina e dallo scrittore Tahar Lamri. In questo dialogo i protagonisti tenteranno una serissima riflessione a due voci, sullo sfruttamento e sulla prostituzione intellettuale e fisica, spaziando dai social alle nuove forme di lavoro salariale.

Vincenzo Comito e la globalizzazione alla Feltrinelli Giovedì 6 febbraio alle 17.45, alla libreria Feltrinelli di Ravenna, il consulente aziendale e docente di Economia alla Luiss di Roma e all’Università di Urbino, Vincenzo Comito, presenta il suo ultimo saggio La globalizzazione degli antichi e dei moderni (Manifestolibri). Dialogano con l'autore Enzo Morgagni e Sauro Mattarelli

Al Mama’s un monologo su “Novecento” di Baricco Venerdì 7 febbraio dalle 21.30 al Mama’s di Ravenna va in scena “Novecento - La Leggenda del Pianista sull’Oceano”, monologo interpretato da Cinzia Damassa, tratto dall’omonimo testo di Alessandro Baricco.

“La magia della parola” a Lugo con Davide Susanetti Venerdì 7 febbraio, alle 21 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo, Davide Susanetti presenterà al Caffè Letterario il suo saggio Luce delle Muse. La sapienza greca e la magia della parola, edito da Bompiani.


RASS. “4DAYS CULT MOVIE”

RASS. “4DAYS CULT MOVIE”

RASSEGNA “CARTOON KIDS”

gio.6: 18.30

lun.10-mar.11: 21 • mer.12: 17.30

sab. 8: 17.00 - dom. 9: 15.00

POLTRONA GARANTITA? TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

CULTURA / RUBRICHE / 27 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

0544 37148

LETTI PER VOI

E dopo Craxi, andate a (ri)vedere il film su Buscetta

Fadi a Sanremo, una promessa romagnola

L’ottimo noir padano di Paola Rambaldi

di Francesco Della Torre

di Luca Manservisi

di Nevio Galeati *

Il traditore (di Marco Bellocchio, 2019) Dopo aver parlato di Craxi, continuiamo a ripercorrere gli anni della cosiddetta Prima Repubblica riprendendo in mano il film di Bellocchio sul primo pentito di mafia della nostra storia, Tommaso Buscetta, anche qui interpretato, sempre in maniera magistrale, da Pierfrancesco Favino. Il film, uscito lo scorso maggio in sala (ma non su queste pagine), non è riuscito a ricevere la candidatura per l’Oscar (assegnati il 9 febbraio, ne parliamo nel prossimo numero, forse) come Miglior Film Straniero ma ha spopolato ai Nastri d’Argento (premio principale italiano insieme con i David di Donatello, ma leggermente più anziano) vincendo numerosi riconoscimenti tra cui quello come Miglior Film. Ambientato a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, il film ripercorre velocemente l’ascesa e la latitanza di Buscetta, per focalizzare su come grazie a Giovanni Falcone sia diventato pentito e di conseguenza “traditore” di Cosa Nostra, in aperto contrasto con Pippo Calò, che secondo Buscetta è il vero traditore dei valori tradizionali mafiosi, che non prevedevano una così grande sete omicida di potere. Buscetta è stato un personaggio ambiguo, scomodo, probabilmente opportunista ma che inevitabilmente ha tracciato un solco tra il passato e il presente della nostra Storia d’Italia, diventandone di fatto un suo narratore. Bellocchio racconta la vicenda con realismo, anche se non abbandona del tutto la sua dimensione onirica e grottesca nella centrale e topica scena del maxiprocesso, dove i mafiosi vengono mostrati in tutto e per tutto come bestie in gabbia. Ma è soprattutto interessante la struttura circolare del film, in cui ogni personaggio è visto come traditore di un altro, fino a ricongiungere una catena di sensazioni e visioni di un paese dilaniato da questi scontri e abusi di potere. Bellocchio lascia la chiave in mano ai suoi personaggi liberi; liberi di raccontare e di potersi difendere, e di lasciare allo spettatore eventuali soggettive empatie. Infine, il regista, nel concedere il suo tocco, non dimentica mai due fuochi importanti: la storia e i suoi protagonisti, rappresentati comunque con rigore, concretezza e lucidità, senza concessioni e senza fughe, rispettandone tempi, luoghi e punti di svolta, tragedie comprese, rappresentate con agghiacciante realismo. Film lungo ma dal ritmo incalzante, recitato molto bene da tutto il cast, dal già citato Favino all’ottimo Falcone del siciliano e bellocchiano Fausto Russo Alessi. Il film è disponibile in streaming nelle principali piattaforme, e in supporto fisico.

E va bene, parliamo di Sanremo. Anche se solo tangenzialmente, dei primi minuti della prima serata (al momento di andare in stampa, d'altronde, è l'unica che è possibile raccontare), che resterà nella storia del Festival probabilmente solo per l'Achille Lauro in versione San Francesco (e una canzone che comunque, incredibilmente, funziona anche a questo giro). Per noi, di Ravenna e dintorni, è stata caratterizzata però anche da quel “evviva la Romagna, evviva il Sangiovese” con cui si è accomiatato un simpatico ragazzo che romagnolo lo è di seconda generazione. Lui è Thomas O. Fadimiluyi, in arte Fadi, cantautore “italo-nigeriano della riviera romagnola", si legge nella sua biografia. Di Riccione, in particolare, dove il padre, originario dell'etnia Yoruba, è arrivato nei primi anni ottanta e ha messo su famiglia, iniziando a gestire un albergo insieme alla moglie. Sul palco di Sanremo Fadi è stato forse un po' tradito dall'emozione (a tratti era difficile capire cosa stesse cantando-urlando) ed è stato eliminato nella gara tra le “giovani promesse” (o come si chiamano) dal figlio di Alessandro Gassmann. Peccato perché Fadi sembra davvero uno dei più talentuosi cantautori esordienti del panorama italiano, con un talento cristallino, su cui ci sentiremmo di scommettere, in particolare dopo aver ascoltato il suo (mini) album di esordio, uscito pochi giorni prima la sua esibizione all’Ariston. Come cita esplicitamente in uno dei pezzi più divertenti (anche se non il più riuscito) Fadi riesce a tenere insieme il bianco e il nero, il ritmo africano e la riviera romagnola, “Fela Kuti e Casadei”. In realtà poi quelle che spiccano davvero sono soprattutto le influenze dei cantautori classici italiani, da Battisti a De André (“Rimini” sembra quasi una citazione esplicita) con il valore aggiunto di una voce soul con accento romagnolo, davvero personale e funzionale a canzoni che uniscono l’indie a ritmi simil-reggae (“Se ne va”) o che diventano ballate degne del folk-rock che una volta si sarebbe detto alternativo (“Cardine” o l’apice del disco, per chi scrive, “Pugni”), fino ad arrivare alla “Due noi” presentata a Sanremo che sembra quasi un omaggio a Dalla e (purtroppo) non è probabilmente la migliore del lotto. Ancora è presto per dare un giudizio definitivo su Fadi, ma è sicuramente una promessa da continuare a seguire, lontano da Sanremo.

Autunno 1956, Delta del Po. In quella terra di pescatori e fiocinini, a pochi passi dalle valli, il boom economico arriva a rilento, il televisore è un lusso e il Luna Park è ancora un’attrazione “eccezionale”. La vita, nelle campagne e nella bassa, si muove seguendo ritmi antichi. E antiche sono – come sempre le pulsioni che scatenano l’orrore. Tra Goro e Tresigallo si muove un gruppo di amici, che suona insieme nel complesso “I cavedani di Gorino”; a volte provano nel magazzino di un produttore di casse da morto. Ma è la sorella di un “musicista” (il cui padre ha appunto una piccola agenzia di pompe funebri) a rappresentare il centro della narrazione, ed è a lei che si riferisce il titolo del romanzo di Paola Rambaldi, Brisa (Edizioni del Gattaccio). Ha gli occhi di colori diversi, capelli lunghissimi raccolti in una treccia, un naso “importante”; riesce, addirittura, ad avere visioni su quello che è accaduto (o accadrà), toccando con i capelli foto e immagini. Ma non può immaginare come attorno a lei il “male” sia così diffuso, nelle più diverse sfumature, e tocchi tanta gente. Dalla semplice menzogna, al tradimento; dalla depravazione fino all’omicidio condito di crudeltà. Come non riesce a prevedere (capire?) che qualcuno possa viverla come donna desiderabile. Il romanzo annuncia nel prologo, che ricostruisce una notizia di cronaca, cosa ci si deve aspettare: una famiglia sterminata, con il marito/padre che si è tolto la vita usando il fucile da caccia. E si deve aver presente, una pagina dopo l’altra, il segnale che viene da quell’incipit, perché Paola Rambaldi distrae l’attenzione, con abilità e ottimo stile, per raccontare di nebbia, amorazzi, campagne e serate danzanti; ma lasciando quel “basso continuo” di tensione (occhio ai fratelli che vivono in una piccola isola lagunare), che prepara le tragedie. Sì, perché non se ne incontra una sola… Così l’aumento di ritmo nella stessa scrittura accompagna il precipitare degli eventi, con flash di violenza e sfumature quasi horror. Un romanzo di tutto rispetto, che racconta la provincia di quasi 70 anni fa (citando, senza fare nomi, almeno un episodio vero con al centro una famosissima cantante nata da quelle parti) e declina il noir in versione “padana”. Con un occhio, forse, anche alle ambientazioni di Eraldo Baldini, maestro del gotico rurale. Una raccomandazione, non si deve far caso all’imbarazzante sciatteria editoriale (editing e impaginazione), perché vale davvero la pena leggere Brisa. Questo aspetto poteva essere… dimenticato? Come dice una battuta che gira nel web: Non riesco a stendere un velo di pietoso silenzio, ho finito le mollette. Ps.: la copertina è molto carina. * direttore GialloLuna NeroNotte

“Dalle nostre parti” (Ravenna-Cesena) di Adriano Zanni

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI


28 / JUNIOR RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

TEATRO/2

TEATRO/1 Al comunale di Cervia Il sogno di Tartaruga, spettacolo pluripremiato ispirato a una fiaba africana Gli appuntamenti con la rassegna dedicata alle Favole al Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia, proseguono sabato 8 febbraio alle ore 21, con Il sogno di Tartaruga, uno spettacolo della compagnia Il Baule Volante prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri. Si tratta di uno spettacolo ispirato a una fiaba africana che ha per protagonisti gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista. La pièce è scritta da Liliana Letterese, che ne è anche interprete insieme al regista Andrea Lugli. Le musiche - eseguite dal vivo da Stefano Sardi e Mauro Pambianchi - portano in scena ritmi e strumenti africani. Lo spettacolo ha vinto il Premio “Maria Signorelli” al Festival “Oltre la Scena”, il Premio “Gianni Rodari” al Festival “Lucciole e Lanterne” e il Premio al Festival Internazionale “Enfantheatre”. Biglietti: prevendite e prenotazioni telefoniche (tel. 0544 975166) da venerdì 7 febbraio dalle 10 alle 13 a teatro.

ARTE/1

MOSTRA E LABORATORI AL MAR Continua “I love paper. Mondi di carta in gioco”, la nuova mostra animata per famiglie di Immaginante, fino al 1 marzo al Mar (via di Roma 13, Ravenna). Si può visitare prenotandosi al 334/2804710 (anche su WhatsApp, 5 euro a persona). Alla mostra è legata una rassegna di laboratori nell’aula didattica del Mar. Domenica 9 febbraio alle 15 è in programma “Mosaici di carta”: bambini dai 3 agli 8 anni lavoreranno con ritagli di cartone recuperati e reinterpretati in chiave musiva (su prenotazione). Legato alla mostra è anche l’evento speciale che si tiene nella Casa Atelier, in via Carrari 19 a Ravenna. Per gli adulti, sabato 8 febbraio dalle 16 alle 18.30 è in programma il workshop, con aperitivo a tema, “Teatrini di carta”. Alessio Caruso e Arianna Sedioli, ispirandosi ad alcune opere pittoriche, insegneranno come costruire teatrini leggeri e smontabili con la carta. Il costo è di 25 euro comprensivi di aperitivo.

OFFERTA DI LAVORO Reclam è il più importante editore locale di giornali e riviste free press della provincia di Ravenna e della Romagna su carta e online. Attraverso le sue testate unisce l’informazione indipendente di alta qualità alla grande diffusione che solo il free press può garantire, sviluppando oltre 10 milioni di contatti all’anno. Con i propri media esclusivi e i servizi di comunicazione mirata (web marketing, ufficio stampa, distribuzione door to door...) Reclam rappresenta un punto di riferimento per la promozione delle aziende del territorio. Per l’esperienza e la qualità del proprio lavoro editoriale e di comunicazione pubblicitaria, Reclam, è diventata media partner ufficiale delle realtà culturali più importanti del territorio, della FONDAZIONE RAVENNA MANIFESTAZIONI (Ravenna Festival), di RAVENNA TEATRO, (Stagione dei Teatri), del TEATRO DEL DRAGO (Le Arti della Marionetta), dell’ACCADEMIA DEL MUSICAL, di SCRITTURA FESTIVAL e di CINEMAINCENTRO, ampliando la propria offerta di qualità.

SALES ACCOUNT COMUNICAZIONE E MARKETING per le province di RAVENNA, FORLÌ-CESENA e RIMINI MANSIONI La figura - formata internamente e affiancata da un Commerciale Senior dedicato si occuperà di consulenza alla clientela e di promozione e comunicazione.

SI RICHIEDE • Istruzione superiore; • Residenza nella provincia di competenza o zone limitrofe; • Partita IVA; • Doti comunicative, attitudini relazionali; • Capacità organizzative; • Competenze informatiche di base; • Patente B e l’essere automuniti. Completano il profilo ambizione, determinazione, intraprendenza e forte orientamento agli obiettivi.

SI OFFRE • Inserimento in realtà d’eccellenza del settore, con relativo piano di crescita ben delineato e monitorato; • Compenso a provvigioni con anticipi provvigionali e rimborsi spese in fase iniziale • Portafoglio clienti • Team di professionisti dinamico, motivato e coeso; • Reali possibilità di crescita attraverso una metodologia condivisa; • Formazione e aggiornamento costanti; • Formazione indoor e outdoor.

Nell’inquadramento e retribuzione saranno tenute in considerazione le precedenti esperienze nel settore del candidato. Sede: Ravenna Inviare curriculum a: amministrazione@reclam.ra.it Rif. RD01

MUSICA, DANZA E PAROLE ALL’ALMAGIÀ CON ALDO RENDINA E FEDERICA TARDITO Torna il festival “Today ToDance”. Dai 7 anni Domenica 9 febbraio alle 17 all’Almagià di Ravenna va in scena L’anatra, la morte e il tulipano della compagnia torinese Tardito Rendina, uno spettacolo di teatro-danza, musica e parole, adatta a un pubblico di bambini dai 7 anni e adulti, liberamente tratto da “Ente, Tod und Tulpe”, libro illustrato di Wolf Erlbruch. L’idea, la traduzione, la drammaturgia e la regia sono di Bruno Franceschini, coreografia e interpretazione di Aldo Rendina e Federica Tardito, scenografia e costumi Cristiana Daneo e la produzione di Franceschini//Droste & Co. (Berlino), compagnia Tardito-Rendina (Torino) e Associazione Sosta Palmizi (Cortona). Lo spettacolo (vincitore del premio Eolo Awards 2015 come miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani) cerca di mettere insieme due visioni drammaturgiche spesso inutilmente contrapposte: una narrativa e una più squisitamente concertistica. L’appuntamento rientra nella stagionee Le Arti della Marionetta e nell’ambito del festival Today ToDance.

ARTE/2 Al Rasi tra disegno e pittura con l’illustratore Caimmi Proseguono al teatro Rasi di Ravenna (il 6, il 13 e il 20 febbraio dalle 17 alle 19) gli incontri laboratoriali di disegno e pittura (per bambini dagli 8 ai 12 anni) condotti dall’illustratore Luca Caimmi con letture introduttive a cura di Sara Panzavolta, libraia per ragazzi ed esperta di letteratura per l’infanzia. Nel quarto e ultimo incontro del 20 febbraio le opere verranno presentate ai genitori in una mostra accompagnata da letture a cura dalla stessa Panzavolta. Posti limitati, prenotazione obbligatoria. Info: 0544 36239

FIDO IN AFF

IDO

JIMMY Jimmy è un cagnolino dalle buffe zampette corte, dei bei calzini bianchi, di taglia piccola e giovanissimo (nato nel 2015). Ma soprattutto Jimmy è un concentrato di simpatia e allegria. Ideale per famiglie giovani e sveglie come lui, magari con un giardino dove giocare in sicurezza! Per conoscerlo e adottarlo chiamate il cell. 349 6123736

ADOTTAM ICI I MORBIDELLI Ecco questi fratellini, chiamati “I morbidelli” dalla volontaria che li ospita perché sono teneri e morbidi! Cercano casa insieme, sono davvero inseparabili, hanno circa tre mesi, già sverminati e vaccinati. Inizialmente un po’ timidi con chi non conoscono, ma una volta presa confidenza sono molto coccoloni, oltre che gran giocherelloni! Per conoscerli e adottarli, chiamate il cell. 333 2070079

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 6 AL 9 FEBBRAIO DEI MOSAICI via delle Industrie 88 tel. 0544 456588; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 3 via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301. DAL 10 AL 16 FEBBRAIO PONTE NUOVO via Romea 121 tel. 0544 61068; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 5 viale delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507; BOSCHINI via Piangipane 293 (Piangipane) - tel. 0544 418868.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com


GUSTO / 29 6-12 febbraio 2020 RAVENNA&DINTORNI

CUCINA DI MARE

COSE BUONE DI CASA

Una cena d’autore Slow con i pesci del Mare Adriatico

A cura di Angela Schiavina

Il delizioso errore della tarte tatin

Convivio aperto al pubblico preparato dagli studenti dell’Alberghiero di Cervia Le condotte Slow Food di Ravenna (sezione Cervia) e Godo-Bassa Romagna e gli chef dell’associazione organizzano anche quest’anno un laboratorio teorico-pratico con cena finale di degustazione, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Cervia dedicato alla valorizzazione delle specialità ittiche del Mare Adriatico. L’evento – in programma il 24 e 25 marzo – rientra nell’ambito delle iniziative previste per “i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”, i cui destinatari sono gli studenti delle classi dell’ultimo triennio della scuola cervese. Tema del percorso didattico del 2020 è la conoscenza del pesce locale, sostenibile e di stagione. La

giornata di studio del 24 prevede gli interventi di Roberto Casali di Ecopesce di Cesenatico e del gastronomo-cuoco Pierangelo Orselli, dedicati al pesce dell’Adriatico ricco in biodiversità. Mauro Zanarini parlerà invece degli accostamenti dei piatti di mare con i vini del territorio. La sera del 25 marzo (ore 20, nella sede della scuola in piazzale Artusi a Cervia) è prevista una cena di cinque portate, preparate dai cuochi Slow e dagli allievi, in abbinamento con tre vini selezionati della Cantina Intesa di Modigliana. Il costo della cena è di 35 euro; per info e prenotazioni tel. 0544 976498 (dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 14).

LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani

Un pregevole (anche nel prezzo) Vosne Romané Il “Vosne Romané” è un vino francese base Pinot Nero prodotto nella regione della Borgogna, famoso in tutto il mondo per la sua qualità cui non sfugge un prezzo importante. Ogni tanto si trovano bottiglie piacevoli che è possibile bere senza svenarsi. Assaggiamo, così, il “Vosne Romané” 2016 dell’azienda “Gerard Mugneret”. Al naso finezze di frutta rossa e nuance erbacee di erbe aromatiche e foglie di fico. Frutta di sottobosco, fragoline selvatiche, prugne con note minerali. Una sfumatura terrosa e un tratto leggermente animale che ricorda la pelliccia. Al palato è ancora un po’ rigido, servono due anni ancora. Freschezza acida piacevole e tannino rugoso cui serve tempo per meglio evolversi. È intrigante al naso e severo al palato. Un vino ottimo che migliorerà ancora da abbinare a piatti di raffinata carne rossa. In enoteca lo trovate dai 65/70 euro. Non male, se pensate che questi vini possono costare anche 1.500 euro a bottiglia.

Un classico della pasticceria e della cucina francese, la tarte tatin è un dolce tradizionale conosciuto e amato in tutto il mondo le cui origini, però, risalgono ad un “errore”. Protagoniste della storia sono le sorelle Stephanie e Caroline Tatin che, ad inizio Novecento, gestivano un ristorante a Lamotte-Beuvron, in Francia. Un giorno una delle due, nel preparare la torta di mele, dimenticò di stendere la sfoglia prima di mettere le mele sulla torta stessa: per rimediare, mise la pasta sopra al composto e diede vita ad uno squisito dolce “al contrario” che piacque agli ospiti del ristorante e che conquistò man mano fama nazionale e internazionale. Ingredienti: 6 mele abbastanza farinose, come quelle della varietà Golden; 150 gr. di zucchero, 50 gr. di burro; 1 rotolo di pasta brisée (si trova anche nei supermercati); cannella q.b. Qualora vogliate fare in casa la pasta brisée, disponete nella vostra cucina anche 200 gr. di farina, 100 gr. di burro, acqua fredda e sale q.b. Preparazione dell’impasto: come prima cosa, preparate la pasta brisée, lavorando il burro freddo a pezzetti con la farina, strofinando gli ingredienti fra le mani fino ad ottenere un composto dalla consistenza sabbiosa. Impastate quindi unendo un pizzico di sale e, un po’ alla volta, acqua fredda (circa 70 ml). Lavorate rapidamente l’impasto con la punta delle dita fino a renderlo compatto e solido. Formate una palla con la pasta e avvolgetela in un foglio di pellicola trasparente da cucina; lasciate riposare l’impasto in frigo per almeno un’ora. Infine, stendete la pasta aiutandovi con un matterello e passate alla preparazione del ripieno della tarte tatin. Preparazione del dolce: sbucciate le mele, togliete il picciolo e tagliatele a spicchi. Fate caramellare lo zucchero in un pentolino con poca acqua, senza farlo solidificare, e poi versatelo uniformemente in una teglia tonda di circa 24 cm di diametro ben imburrata. Insaporite spolverando anche un pizzico di cannella. Cominciate a disporre a raggiera un primo strato di spicchi di mela, poi disponete un secondo strato e coprite le fessure, con le mele disposte con il dorso verso l’alto. Coprite quindi con la pasta brisée: stendetela sopra le mele sigillando bene i bordi. Bucherellate la sfoglia con una forchetta e infornate a 180° per circa 30 minuti. Una volta cotta, togliete dal forno e lasciate intiepidire qualche minuto, poi coprite la tortiera con un piatto da portata e rigirate velocemente, così da avere la raggiera di mele in superficie. Non preoccupatevi se alcuni pezzi di mela si rompono: potete tranquillamente ricomporre la torta manualmente. Tipicamente, la tarte tatin si serve in Francia con crème fraîche, ma un’idea può essere quella di accompagnare una fetta di torta con una pallina di gelato alla vaniglia.

La ricetta è tratta dalla rivista “Cucina Italiana”

RISTORANTE

nuova e n gestio

amo Anche a San Valentino vi aspetti con le nostre specialità BAGNACAVALLO (RA) Via Ca' Del Vento, 20/G - tel. 0545 62470 - Chiuso lunedì e martedì

Accettiamo prenotazioni per rendere ancora più delizioso il vostro San Valentino


30

RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

LA TENDENZA

Edilizia: in regione il fatturato e gli addetti crescono di più della media italiana In Emilia-Romagna il comparto segna un aumento del valore della produzione del 10,9%; l’incremento dell’occupazione invece si attesta al 4,3% Il comparto dell’edilizia e costruzioni a livello nazionale registra un aumento nell’ultimo anno del numero degli addetti (+2,6% che porta il valore complessivo a poco meno di 400.000unità) e il fatturato (+6%, oltre 65miliardi totali) ma la crescita segna una netta decelerazione. Nell’anno precedente infatti gli addetti incrementavano del +4,3% e il fatturato viaggiava al +8,8%. In Emilia Romagna fatturato (+10,9%) e addetti (+4,3% crescono a velocità ben superiore rispetto alla media italiana. I dati emergono dall’Osservatorio sui bilanci delle srl – Focus settore Edilizia pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. L’analisi sulla base della banca dati AIDA – Bureau van Dijk ha riguardato i bilanci 2018 di quasi 80.000 srl legate al comparto, pari al 14% del totale di srl attive. Nel dettaglio emerge come la crescita del fatturato sia più elevata tra le imprese del macrocomparto lavori di costruzione e demolizione (+8,5%) seguita dalle srl del macrocomparto della costruzione di edifici, mentre mostra un leggero calo (0,4%) quello dell’ingegneria civile. Analizzando i tre comparti minori, demolizione e preparazione del cantiere edile, completamento e finitura di edifici e altri lavori specializzati di costruzione, si registra una crescita del fatturato di circa il 10%, mentre il fattu-

rato del comparto dell’installazione di impianti è cresciuto meno tanto da attestarsi al 7,7%. Negli altri due macrocomparti, invece, gli andamenti sono piuttosto differenziati. A questo proposito, nel macrocomparto della costruzione di edifici, a fronte di una crescita del fatturato del 5,7% del comparto costruzione di edifici residenziali e non residenziali, si registra un calo del comparto sviluppo di progetti immobiliari che vede il proprio fatturato complessivo decrescere dell’8,3%. Allo stesso modo, nel macrocomparto dell’ingegneria civile, a fronte di una crescita del fatturato per il comparto della costruzione di strade e ferrovie del 7,7%, si registra un calo del fatturato sia per il comparto della costruzione di opere di pubblica utilità (-3,7%) che della costruzione di opere di ingegneria civile (-14%). Per quanto riguarda il fatturato a livello macro geografico, le performance migliori in termini di fatturato si rilevano nel Nord-est (+7,8%) mentre analizzando le singole regioni, sugli scudi Valle d’Aosta (+19,3%), Toscana (+13,8%), Veneto (+13%), Puglia (+12,5%) e Trentino Alto Adige (+11,5%). Buone anche le performance dell’Emilia Romagna (+10,9%) e della Sicilia (+10,8%). Se le grandi imprese, oltre 10milioni di fatturato viaggiano con il vento in poppa, addetti +18% e fatturato +12,4% quelle micro, ovvero fino a 350mila euro di fatturato, denotano una grande sofferenza con un calo degli addetti (-13,7%) e del fatturato (-3%).

Variazione del fatturato per regione. Tasso di variazione annuale. Anno 2018

AGEVOLAZIONI 2020 via Liguria 1 - BAGNACAVALLO (RA) - Tel. 0545.62637

ESPOSIZIONE - VENDITA - INSTALLAZIONE VISITACI SU W W W. E D I L B L O C K . I T

AGEVOLAZIONE 3

AGEVOLAZIONE 1 Inserto a legna ventilato completo di installazione

€ 2.300 iva compresa Z

ERO

RIMBORSO ENTRO 8 MESI direttamente nel tuo conto corrente di € 1.550,00

STUFA MAY Riscalda 50mq €980 Rimborso fino a €1330

STUFA MALÙ Riscalda 50mq €1280 Rimborso fino a €1400

STUFA JADA Riscalda 110mq €1450 Rimborso fino a €1350

costo pratica € 240,00

AGEVOLAZIONE 4 AGEVOLAZIONE 2 Inserto a pellet ventilato completo di installazione

€ 3.400 iva compresa RIMBORSO ENTRO 8 MESI direttamente nel tuo conto corrente di € 1.150,00 costo pratica € 240,00

Riscalda oltre 300mq

Riscalda fino a 250mq

€ 3.980

€ 3.690

IVA COMPRESA

IVA COMPRESA

Capienza serbatoio di 120 lt

Capienza serbatoio di 120 lt

RIMBORSO FINO A

RIMBORSO FINO A

€ 7.480!!!

€ 5.180!!!

NON NECESSITA DI ALCUN ACCUMULO

PAGABILE IN

10 RATE


31

RAVENNA&DINTORNI 6-12 febbraio 2020

SERVIZI AMBIENTALI

ALLOGGI POPOLARI

CERVIA, RIDOTTI I VALORI DI ACQUISTO DELLE AREE IN CUI SONO STATE COSTRUITE LE CASE PEEP

NUOVE COLONNINE A RAVENNA PER L’OLIO ALIMENTARE ESAUSTO Sono 3 le nuove colonnine stradali che, in accordo con l’Amministrazione comunale, sono state installate da Hera a Ravenna e che vanno ad aggiungersi alle 58 già presenti sul territorio per la raccolta dell’olio alimentare esausto. Si tratta dell’olio adoperato in cucina, l’olio da frittura o utilizzato per conservare gli alimenti nei vasetti: ognuno di noi ne produce circa 5 kg all’anno. Le 3 nuove colonnine ravennati sono state collocate in Piazzetta dei Classiari (Classe), in via 2 Agosto 1980 presso l’Isola ecologica di base (Ieb) di fronte a via 24 Gennaio 1979 (Fosso Ghiaia) e in via Rivalta, di fronte al civico 17 (Madonna dell’Albero). Sull’app di Hera “Il Rifiutologo”, scaricabile gratuitamente, digitando indirizzo e numero civico utilizzando la funzione “Cerca rifiuto”, è possibile visualizzare l’elenco completo e la colonnina più vicina a disposizione. I contenitori stradali collocati sono di nuova tipologia, rispetto ai precedenti, hanno una capacità di 240 litri e consentono di raccogliere agevolmente l’olio da recuperare aprendo uno sportellino. Infatti, l’olio non va versato direttamente ma deve essere conferito all’interno di normali bottiglie in plastica, purché non abbiano un diametro superiore ai 18 cm, chiuse ermeticamente con il loro tappo. L'olio alimentare esausto può essere sempre conferito anche presso le stazioni ecologiche (centri di raccolta) di Hera, che dà anche diritto allo sconto di 0,15/Kg.

ll Consiglio Comunale di Cervia ha approvato recentemente i nuovi valori di acquisto delle superfici in cui sono costruiti alloggi di edilizia economica e popolare (Peep). Pertanto coloro che sono locatari per diritto e vorranno acquistare dal Comune tali aree già concesse in diritto di superficie, ora potranno farlo ad un prezzo inferiore rispetto al precedente. I nuovi valori rispetto a quelli fissati in passato prevedono una riduzione del 40% per le aree in cui gli edifici sono stati costruiti fino al 1983 (prima delle norme antisismiche), ed una riduzione del 25% per quelle degli edifici costruiti dal 1994. In specifico a Pinarella 300,60 euro/mq (fino al 1983) e 375,75 euro/mq (dal 1984) invece dei precedenti 501,00 euro/mq per entrambe le situazioni; nel forese 149,04 euro/mq (fino al 1983) e 186,30 euro/mq (dal 1984) invece dei precedenti 248,40 euro/mq. La cessione del terreno e la sostituzione delle convenzioni sono subordinate al pagamento, da parte dei proprietari degli alloggi, di un corrispettivo determinato dal Comune, con le modalità previste dalla legge. L'assessore comunale all’urbanistica Enrico Mazzolani ha dichiarato: «La nuova strategia urbanistica, proprio perché tende a una diminuzione di consumo di suolo, ha tra i suoi obbiettivi incentivarne il riuso e il recupero e anche questo provvedimento si inserisce in tale ottica. I valori di riscatto precedenti erano stati stabiliti con una delibera del 2008, in pieno boom edilizio. Le mutate condizioni del mercato immobiliare, nonché la perdurante straordinarietà del momento economico, hanno imposto una riflessione rispetto a quei valori individuati. La riduzione dei costi di acquisto delle superfici dovrebbe incentivare i proprietari ad effettuare interventi di miglioramento degli edifici, in particolare sotto l'aspetto energetico-ambientale e della sicurezza antisismica».

S.CO.R. STUDIO COMMERCIALE ROMAGNOLO Ravenna - via G. Garatoni n. 12 Tel. 0544.35411 www.grupposavorani.it SANT’ALBERTO (RA) Vendesi casa indipendente immersa nel verde, con ampio giardino di pertinenza di circa 1650 mq. La casa è disposta su due livelli; P.T.: soggiorno con camino, cucina abitabile e bagno; 1°P.: 2 ampie camere da letto, bagno. Nel giardino sono presenti dei capannoni in lamiera per circa 60 mq. Classe energ. “G” Ep. 410,29. Rif. LG803 € 80.000,00

STUDIO EFFE Ravenna, via Bovini 54 - tel. 0544.502072 Alfonsine, via Mazzini 15 - tel. 0544.502072 www.agenziastudioeffe.it

dal 1986

PONTENUOVO In zona tranquilla e silenziosa, APPARTAMENTO in scala da sole due unità, molto luminoso, del 2005, composto da soggiornopranzo, zona cucina, bagno, 2 letto, balcone, posto auto coperto. Impianti a norma, clima con pompa di calore, scuroni in legno. Piccola palazzina di 4 unità, valido anche come investimento. Classe energetica "E" - Ep. 191 kwh/mq/anno. Rif. 0548 € 122.000,00

RA ZONA S. BIAGIO PALAZZINA ABBINATA CASALBORSETTI (RA) Appartamento al 1°P. con vista sul porto turistico, composto da terrazzo, soggiorno-pranzo con angolo cottura, disimpegno, bagno, due camere. Posto auto, Risc. aut., pred. clima. Classe energ. “F” - Ep. 177,90. VENDITA DIRETTA. Rif. 822 € 125.000,00 + IVA

Composta da 2 appartamenti uno al 1° ed uno al 2° piano, ognuno con ingr., sogg., cucina abit., bagno e 2 letto, + altro appartam. di foresteria al P.T. ben rifinito, ampia zona giorno con caminetto, bagno e 1 letto + garage grande. Imp. autonomi ed in parte a norma. Il P.T. è di recente ristrutturazione, i due sopra in parte sono stati ristrutturati, uno ha gli infissi nuovi in pvc. Corte scoperta su 3 lati. Cl. energ. "G" Ep. 250. Ideale anche come investimento x affitti. Rif. 0541 Vendita in blocco € 390.000,00

ALFONSINE CENTRO PAESE CASA INDIP. con 2 unità aventi ingressi indip., ampio giardino e 3 ampi garage. APPART. PT: ingr., sogg.-pranzo, cucina ab., 2 bagni, camera matrim. con guardaroba, camera singola, 2 garage. APPART. 1°P con scala interna indip.: sogg., cucina ab. molto ampia, camera ospiti o sala lettura con 2 finestre, 2 bagni, 2 letto. Terrazzino. Garage. Risc. a pavimento e predisp. per raffrescam. Imp. a norma autonomi. Ristrutturata nel 2000. Cl. en. "F" - Ep. 226 e 224. Rif. 0534 € 230.000,00

A POCHI KM DA RAVENNA In località SAN MARCO, proponiamo in vendita soluzione immobiliare terra-cielo con ingresso indipendente e libera sui tre lati. La casa è caratterizzata da una zona giorno molto ampia al P.T. e composta da ingresso, cucina abit., sala pranzo, soggiorno, bagno, ripost., vano verandato, lavanderia e area cortilizia; 1°P.: tre camere matrim. e due bagni. In corpo staccato garage, posti auto privati, giardino. Classe energ. “F” - Ep. 186,85. Rif. ADC100 € 170.000,00

RAVENNA, VIC. VIA ZALAMELLA Appartamento al primo piano e composto da ingresso, cucina abitabile con balcone, soggiorno con balcone, disimpegno, due camere, studio, wc, bagno con doccia oltre a garage al piano terra. In ottime condizioni, luminoso, silenzioso, riscaldamento autonomo e clima. Classe energetica “E” - Ep. 190,07. Rif. N94 € 168.000,00

RAVENNA ZONA DARSENA Grande appartamento da rimodernare in palazzina da 8 unità, al 2° piano senza ascensore, composto da ingresso, soggiorno con balcone, cucina abitabile con balcone, bagno, 2 camere da letto matrimoniali grandi, ripostiglio. Completo di GARAGE ed AMPIA CANTINA al piano terra. Riscaldamento centrale a gestione autonoma dei consumi. Cl. energ. "G" - Ep 187 Rif. 0467 € 88.000,00 tratt.


Ravenna - Faenza - Lugo - Lidi FREEPRESS

In collaborazione con il portale

o al Sconti fin

50% A C OM P R E da listino IV

Di quanto riposo si ha bisogno? Eureka è il nuovo approccio per il tuo riposo di qualità per valutare e capire qual è il materasso più adatto al vostro sonno. Fino al 29 febbraio su tutti i materassi esposti e in magazzino SCONTI FINO AL 50%

SA

G G IO IN O MA i memory +

2 guancial e federe set lenzuola

È il momento di cambiare sonno.

Gruppo Ergostudio / v i v i m e g l i o d o v e s e i Arka & Eureka - Via Panfilia 45/47 - Ravenna - 0544/219532

RAVENNA SERVIZI

IDEA CASA

Marina Romea (RA) viale degli Ippocastani 102 tel. 0544.446910 - ravennaservizi@libero.it www.ravennaservizi.it

Ravenna, via IV Novembre n. 4B tel. 0544.36337/36372 www.ideacasaravenna.com

MADONNA DELL’ALBERO

MARINA ROMEA - IN VENDITA OCCASIONE - TRE CAMERE DA LETTO E DUE BAGNI In contesto residenziale, a 500 mt dal mare, porzione di casa con ingresso indip. posta al primo piano su 2 livelli, completamente ristrutturata, finemente arredata composta da: ingresso su soggiorno con accesso alla prima terrazza completa di barbecue, cucina abit., camera, disimp. e bagno. Nella parte superiore abbiamo ingresso, camera matrim., guardaroba/cabina armadio con possibilità di terza camera, disimp., bagno, ampia terrazza con accesso attiguo alle camere. Riscaldam. autonomo gestibile a distanza, zanzariere, allarme perimetrale e volumetrico, corte esclusiva, posto auto.

Rif. MR1054

In zona residenziale tranquilla e silenziosa, si vende villetta ad angolo, indipendente terra/cielo, ristrutturata a nuovo nel 2013, con giardino fronte/retro, composta da ampia zona giorno, 3 camere da letto, 3 bagni, ampi balconi, tavernetta, servizi e garage. € 275.000,00

CENTRO STORICO RAVENNA appartamento con vista San Vitale DA RIMODERNARE, DI FRONTE ALLA BASILICA DI SAN VITALE, composto da: ingresso, ampia sala, cucina abitabile, due bagni e camera matrimoniale. Possibilità di ricavare seconda camera. Cantina al piano terra. € 185.000,00

€ 220.000,00 - INFO 320 7872635

CENTRO STORICO

ZONA VIA FAENTINA

Ampio e luminoso appartam. in condominio di grande qualità. Ingresso, ampia sala, cucina, 3 letto matrim., 3 bagni, cabina armadio, ripost.e balconi. Soffitta e posto auto condominiale. Class. En. in lav. € 210.000,00

Lontano dal traffico, si vende grazioso bilocale con finiture di pregio e terrazzi vivibili. Dotato di garage. Classe energetica “D”. € 125.000,00

<<< ALL’INTERNO ANNUNCI E OFFERTE IMMOBILIARI


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.