Settimanale di informazione FREEPRESS
Giovedì 6 aprile 2017 n.717 RAVENNA&DINTORNI
DAL 6 APRILE A RAVENNA VIA SAN MAMA 13 COLAZIONI E PAUSE PRANZO DI QUALITÀ CON PRODOTTI ARTIGIANALI REALIZZATI CON AMORE WWW.MAMELO.IT
EQUILIBRI PRECARI L’ABOLIZIONE DEI VOUCHER E LE CONSEGUENZE: DATI, COMMENTI E TESTIMONIANZE INTERVISTA
GUSTO Pasqua, in tavola arriva l’agnello: le tradizioni e la ricetta dell’esperta a pagina 24
Saviano racconta la nuova camorra Dieci anni dopo il caso letterario Gomorra, lo scrittore a Ravenna al teatro Alighieri
SALUTE Donazioni sangue: nel 2017 continua il trend positivo del 2016 a pagina 27
da pagina 4
WEB
POLITICA
da pagina 13
a pagina 11
Congresso Pd: nei circoli votanti in calo www.acquatechitalia.it
TEATRO
a pagina 18
VENDITA, INSTALLAZIONE, ASSISTENZA AUTORIZZATA
La festa di doppiozero al Rasi con Enter LA CASA DEL CONDIZIONATORE
CINEMA
Detrazione fiscale del 50%
a pagina 19
fino al 31/12/2017
Ferrari dei Verdena al festival Soundscreen
ANTICIPA L’ESTATE
a pagina 4
È online il nuovo Ravennaedintorni.it
MUSICA CLASSICA
a pagina 20
Concerti di Pasqua e per la Passione
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NUOVE SEZIONI, PIÙ CONTENUTI TEMATICI: SPORT, R&D CULT, GUSTO E CASA PREMIUM
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ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Scuole Fism, tutti contenti?
di Gianluca Costantini
Sicurezza fai da te I consigli utili di Moldenke
di Luca Manservisi
Le comunemente dette Fism sono le scuole materne cattoliche, di fatto quindi controllate dall’Archidiocesi: istituti privati, paritari, che affiancano il Comune e lo Stato nell’offerta di servizi per i bambini sotto i sei anni. Su tutto il territorio provinciale sono in atto convenzioni con i Comuni che ne sostengono l’attività, tra le proteste sporadiche di circoli di atei e piccoli gruppi della sinistra. A Ravenna il tema è stato marginalmente toccato l’anno scorso in campagna elettorale, con l’attuale sindaco che non si era neppure sognato di mettere in discussione l’accordo. E così dal Comune è arrivata nei giorni scorsi, scontata, la conferma che la convenzione (triennale) è stata appunto rinnovata. Comunicazione piuttosto insolita, essendo arrivata nelle redazioni dei giornali ancor prima del passaggio in consiglio comunale, quasi a voler smorzare sul nascere le polemiche e ribadire che non ci sono margini di manovra, o di discussione. Eppure, crediamo che una discussione nell’aula del municipio sia invece una volta tanto importante su un tema che – checché ne dica la maggioranza – ha ancora a che fare con la laicità della scuola e dello Stato. Perché nelle Fism le educatrici sono pur sempre tenute a far recitare preghiere o a cantare canzoncine sul Bambin Gesù, tanto per intenderci. E se è vero – come dice la maggioranza per giustificare la convenzione – che in alcune zone del forese le Fism sono l’unica alternativa, si tratta pur sempre di una libertà in parte venuta meno ai genitori di quelle zone. La nuova convenzione, lo anticipiamo qui, prevede un finanziamento (in crescita) di 2,5 milioni di euro in tre anni. Il tutto mentre in città a fronte di un calo degli iscritti hanno chiuso diverse sezioni di materne comunali (e si è conseguentemente ridotto anche il numero degli insegnanti a carico del Comune) ma sono comunque ancora presenti Fism che riceveranno contributi invece in crescita. Paradossale? Solo per chi crede che davvero qualcuno tra chi ci amministra perlomeno il dubbio se lo sia fatto venire. D’altronde fino a poco tempo fa non si avevano neppure notizie sulla fantomatica commissione che avrebbe dovuto verificare l’andamento dell’accordo al termine di ogni anno solare, così come deciso dal consiglio comunale nel 2011. E d’altronde chi chiede di utilizzare quelle risorse per cercare nuovi accordi in grado di offrire alternative, pubbliche e non private, viene preso quasi per pazzo. Chissà se c’è ancora, nella maggioranza, una voce critica su un tema come la laicità che per alcuni (penso a sinistra e repubblicani) dovrebbe rappresentare ancora un valore imprescindibile...
C’è una pagina Facebook in cui i ravennati possono segnalare “Furti e truffe”. Ecco alcuni messaggi scritti dagli utenti in questi ultimi tempi. Neanche a dirlo, sono tutti veri, potete controllare. «Da un po' di tempo arrivano telefonate di continuo ma nessuno risponde quando alzi la cornetta, succede ad altri?». Caro Valter, di solito quando succede c’è un serial killer nel giardino e il protagonista si fa uccidere a coltellate mentre gira per casa con il cordless urlando. Basta tornare al caro vecchio telefono col filo e l’assassino finirà con l’impazzire, fidati di uno che ha guardato milioni di film dell’orrore. «Zona tra viale Randi e via Piave. Attenzione! Un uomo sui 40 con jeans e giacca nera, barba e basette sta fotografando le finestre e le case». Caro Stefano, mi hai tanato, ma su Instagram le simmetrie delle finestre vanno un casino, la prossima volta mi metto una giacca rossa così stai tranquillo. «Sabato notte mi hanno rubato la bici nel sotterraneo dove ci sono i garage». Così, senza aggiungere altri dettagli. A Giovanna... echissenefrega!
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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Ristorante Pizzeria
RAVENNA via G. Marconi 57 0544.402598 335.1254057
Buona Pasqua Specialità pesce
A pranzo, menù fisso a soli 12 euro
«Attenzione via Faentina zona PoltroneeSofà. Da questa mattina c'è una donna, alta circa 160 cm non italiana, sembra dell'est o zingara che sta ferma all'angolo di PoltroneeSofà fumando solo. Sono appena andata a buttare il pattume e mi ha seguito con lo sguardo». Cara Giusy, l’importante è che non ti abbia guardato dritto negli occhi, ho letto su un sito che le zingare alte 1,60 usano questo stratagemma per rubare la personalità: in pratica entrano dentro di te e si prendono la tua vita, in questo caso ora tu potresti essere diventata una zingara che sta ferma in mezzo a una strada a fissare gente mentre la zingara ora si chiama Giusy, abita nella tua casa e odia le zingare. Sfiga, ma può capitare. «In via Cesari, i miei si sono trovati un vaso spostato in giardino e cercando su internet ho letto essere un metodo per verificare se in casa ci sia qualcuno. Loro spostano il vaso e se il giorno dopo è ancora lì, significa che la via è libera e che il proprietario è via per un imprecisato periodo». Francesca, esatto, prestate attenzione. Se posso permettermi di aggiungere, ricordatevi che se invece il vaso cambia colore è un sintomo dell’alzheimer che avanza, mentre se il vaso il giorno dopo non c’è più significa che i ladri sono venuti veramente.
Menù di Pasqua
Menù di Pasquetta
Affettato all'italiana Cappelletti al ragù Agnello al forno con patate Frutta di stagione Caffè Acqua e vino
Armonia di mare Spaghetti allo scoglio Sorbetto Branzino in crosta di patate Frutta di stagione Caffè, acqua e vino
NUOVA GESTIONE Aperto tutti i giorni pranzo e cena
Champions League
€37,00
€40,00
a persona
a persona
È gradita la prenotazione
È gradita la prenotazione
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SOCIETÀ
Un completo restyling grafico e strutturale, più amichevole per i lettori e più efficace per gli inserzionisti, dove trovano spazio la cronaca dell’ultimora e gli approfondimenti tematici ma anche blog e opinioni. Dal 4 aprile è online il nuovo Ravennaedintorni.it. Il portale è articolato in più testate: con il progetto elaborato dalle agenzie Cambiamenti e Be More nascono R&DCult (cultura e spettacoli in Romagna), Casa Premium (architettura, urbanistica, design e storia del territorio) e R&DGusto (enogastronomia e benessere a tavola in Romagna). Si amplia così l’offerta online dei contenuti realizzati dalle riviste di Reclam Edizioni e Comunicazioni. La presentazione del nuovo corso – partito pubblicando un’intervista allo scrittore Roberto Saviano, che sarà a Ravenna l’11 aprile per presentare il suo libro – è avvenuta a Casa Melandri con un incontro aperto al pubblico dedicato al giornalismo e all’informazione, tra fake news e inchiesta: ospiti della serata, che ha visto una platea gremita, erano gli inviati Giulia Bosetti di Presa Diretta e Carlo Bonini di Repubblica, intervistati dalla nostra redazione. Bonini ha cominciato mettendo sul tavolo la questione della disintermediazione, definendola senza mezzi termini «il presupposto catastrofico del punto in cui siamo oggi in cui arriviamo a chiederci cos’è una fake news». La convinzione diffusa che chiunque potesse essere un giornalista per il semplice fatto di poter mettere in rete contenuti ha «instillato un retropensiero per cui nulla è più attendibile fino in fondo anche quando lo è». Questa la previsione del giornalista romano sugli sviluppi futuri: «Quando sarà passata la sbornia del citizen journalism sono convinto che torneremo a una fase di grande mediazione». In tema di giornalismo online, Bonini ha poi puntato l’attenzione sulla frenesia dell’aggiornamento, quella che ha definito «l’ossessione del refresh continuo»: le nuove piattaforme offrono spazi importanti per seguire la cronaca degli eventi in tempo reale «ma non deve essere bulimia con la convinzione che si fa sempre in tempo a togliere perché tanto è sul web». E l’esempio portato è quello del New York Times: «Quattro-cinque anni fa ha deciso che il loro sito non avrebbe avuto più di 78 aggiornamenti della nell’arco delle
L’osteria Passatelli del Mariani Lifestyle sold out per lo spettacolo Lercio Live
L’EVENTO
«Contro le bufale serve il lavoro del vero giornalismo»
Carlo Bonini (Repubblica) e Giulia Bosetti (Presa Diretta); sopra con Andrea Alberizia e Federica Angelini di R&D
Alla presentazione pubblica del nuovo
Ravennaedintorni.it le ricette degli inviati Bonini (Repubblica) e Bosetti (Presa Diretta) per arginare il dilagare delle fake news Federico Righi di Lercio e Luca Manservisi di R&D
Il pubblico presente a Casa Melandri per la presentazione di Ravennaedintorni.it. Il restyling è stato curato dalle agenzie Cambiamenti e Be More. Le foto della serata in una gallery sul sito www.ravennaedintonri.it
Fausto Piazza, direttore di R&D
24 ore sostenendo che l’avrebbero fatto solo quando qualcosa meritava davvero di disturbare i lettori. Si può pensare che siano degli snob ma è comunque un punto di vista». Con l’inviata della trasmissione Presa Diretta di Riccardo Iacona invece si è affrontato il tema, storico, del complicato rapporto fra politica e Rai: «La politica si sente da sempre. Ho lavorato ad Anno Zero e lì capitava che cercassero di bloccare quasi ogni puntata. Oggi il meccanismo è un po’ diverso, la politica si sente ancora ma per quanto mi riguarda posso dire che ho sempre potuto lavorare come volevo, non hanno mai bloccato una mia inchiesta per questioni politiche». Con due giornalisti d’inchiesta inevitabile ragionare su quale sia il ruolo del giornalismo nella società, se abbia ancora un peso nel cambiare gli eventi. Bonini risponde citando il capo del team Spotlight che vinse il Pulitzer per l’inchiesta sugli abusi sessuali della Chiesa di Boston: «L’unica soddisfazione per un giornalista investigativo dovrebbe essere che le sua storia serva a porre le condizioni per cui ciò che ha denunciato non accada mai più». In una serata che ragionava attorno alle bufale non poteva mancare chi della bufala satirica ha fatto una missione: Federico Righi, autore di Lercio.it, ha svelato alcuni aneddoti legati alle fictional news pubblicate sul loro sito, a come la politica e la stampa più seria siano caduti nei loro tranelli. E lo stesso Righi è poi salito sul palco del Mariani Lifestyle tutto esaurito a cena: in compagnia del collega Silvio Perfetti ha messo in scena lo spettacolo live che ha concluso la serata strappando risate con i titoli più irriverenti del Tg Lercio.
LA LETTERA GLI AUGURI DEL SINDACO DE PASCALE «CONTINUATE AD AFFILARE LA LINGUA» Carissimi, purtroppo un inaspettato e doloroso intervento al dente del giudizio mi ha impedito di festeggiare insieme a voi la presentazione del nuovo Ravennaedintorni.it ma ci tenevo a farvi giungere il mio in bocca al lupo per questa nuova conquista. È bello sapere che anche in questo momento storico così complesso, ci sono realtà del territorio che raccogliendo la sfida del cambiamento raggiungono nuovi importanti obiettivi. E a proposito di denti e giornalismo, vi voglio salutare con la frase della giornalista statunitense Dorothy Parker: “La prima cosa che faccio la mattina è lavarmi i denti e affilarmi la lingua”, certo che continuerete a fare entrambe le cose con attenzione, a beneficio dell’informazione libera.
Michele de Pascale
I video degli interventi a Casa Melandri sono sulla pagina Fb di Reclam
SOCIETÀ
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TRAIL ROMAGNA
DARSENA/1
Il viaggio di Elia a piedi da Londra alla Terra Santa Al via il 26 aprile. Il diario in un blog sul sito di R&D Il 26 aprile Elia Tazzari di Trail Romagna partirà per un lungo viaggio che lo condurrà da Londra a Gerusalemme lungo la storica Via Francigena.L'arrivo è previsto il 2 settembre a meno di un mese da ItinerRa, la festa del "cammino consapevole" di cui il camminatore si farà portavoce attraverso un blog che animerà periodicamente il nostro sito web ravennaedintorni.it, partner dell’evento assieme ad Outdoor & Trekking Store. Elia si sta allenando nei nostri Appennini per affrontare questo lunghissimo pellegrinaggio di quattro mesi percorrendo strade e sentieri d’Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia, Palestina e Israele Più di 3.000 km di avventura, sulle orme di Sigerico di Canterbury, arcivescovo cattolico che nel 990 percorse a piedi quello che successivamente prenderà il nome di Itinerario di Sigerico e, più tardi, di Via Francigena, e cioè il lungo pellegrinaggio che dalla città di Canterbury conduce a Roma, valicando le Alpi al Passo del Gran San Bernardo; da Roma. Il viaggio proseguirà sulla cosiddetta Via Francigena del Sud fino a Brindisi, da cui Tazzari partirà in aereo alla volta di Tel Aviv, per vagabondare intorno ai territori occupati palestinesi, in cui entrerà poco prima di arrivare a Gerusalemme e terminare il cammino. Un cammino che sarà aperto a tutti coloro che vorranno affiancare il walker di Trail Romagna nelle tappe intermedie. Elia Tazzari poeta-camminatore (ravennate, classe 1990) è fondatore del progetto escursionistico “Sentiero degli Dei” nato nel 2011 in occasione di una traversata da Bologna a Firenze sulla Via degli Dei. A cui si sono succeduti la Via dei Santuari da Bologna a Prato, il "cosa to cosa" da Portonovo di Ancona ad Albinia, il Cammino di San Romualdo da Classe a Camaldoli (2015), il Cammino di San Francesco da Rimini al Santuario della Verna e il neonato Sentiero “Roberto Tassinari” da Piancaldoli sul Sillaro alle Sorgenti del Tevere (2016). Oltre ad affiancarlo per alcuni tratti del viaggio è possibile sostenere l'impresa di Elia anche con un piccolo contributo finanziario attraverso un raccolta fondi coordinata da Trail Romagna. Info e dettagli sul sito www.trailromagna.eu
Una ruota panoramica sul Candiano Sabato 8 aprile arriva in Darsena a Ravenna una ruota panoramica che sarà attiva fino all’1 maggio. La ruota sarà installata nell’area tra la testata e piazzale Aldo Moro. La ruota è composta da venti gondole (più una speciale per persone disabili) con una capacità massima di 127 persone ed è alta 40 metri. L’attrazione, a costo zero per l’amministrazione comunale, sarà aperta nei giorni prefestivi e festivi dalle 10 alle 22; tutti gli altri giorni dalle 15 alle 20. I biglietti saranno venduti al prezzo di 5 euro (ridotti 4).
DARSENA/2 300
744
PAGINE
Sabato 8 aprile alle 18 sarà presentato il libro 300 anni del Quartiere Darsena, al Centro Sociale La Quercia in Piazza Medaglie d’Oro 4, a Ravenna. Il volume riporta una dettagliata descrizione della grande area denominata all’epoca Censeda trasformata da terreno a vocazione prettamente agricola, in piccola parte alberata, in zona portuale e di stallia. I due torrentizi fiumi Ronco e Montone cingevano la città al loro interno e attraversavano l’ampio territorio agricolo fino a congiungersi nei pressi dell’attuale rotonda Europa formando i Fiumi Uniti. Il volume è composto da due tomi per un totale di 744 pagine a cui hanno collaborato Franco Andrini, Ubaldo Anzelmo, Claudio Cornazzini, Francesco Donati, Gabriele Gardini, Giorgio Lazzari, Paola Novara, Elisa Peroni, Luciano Valbonesi (edizioni Capit).
L’INCONTRO IL BASKET SECONDO ALLA CASA MATHA
ANNI DEL QUARTIERE IN
LIBERAZIONE MAMOLI
La rassegna “Back to Sporty” ritorna con un nuovo appuntamento dedicato al basket: ospite della serata organizzata da Sporty in programma venerdì 7 aprile alle 20:30 a Casa Matha (Piazza A.Costa, 3 – Ravenna) sarà Alessandro Mamoli, voce e volto del basket su Sky. Con il conduttore della trasmissione “Basket Room”, nella chiacchierata moderata da Stefano Bon, si parlerà dell’universo della palla a spicchi, Nba, basket europeo e di casa nostra. Non mancheranno storie e aneddoti sui protagonisti di questo sport, a partire da Marco Belinelli: tanti spunti saranno infatti offerti da Pokerface, la biografia che il campione emiliano ha scritto insieme a Mamoli.
LE TESTIMONIANZE DI 15 PARTIGIANI
E UN DOCUMENTARIO TRA FUSIGNANO E ALFONSINE
GIOVEDÌ 13 APRILE
ANDREA MIRÒ in concerto Live
Polistrumentista, attrice, autrice, cantante e direttore d’orchestra, ha all’attivo sette dischi. Ha diretto diverse volte l’orchestra del Festival di Sanremo partecipando quattro volte come concorrente. La sua ultima partecipazione la vede duettare con Enrico Ruggeri nel brano “Nessun tocchi caino”. Ha vestito i panni di Maddalena in Jesus Christ Superstar. Nel 2016 pubblica il suo album “Nessuna paura di vivere” anticipato dal singolo Deboli di cuore che da il nome al tour. CENA CON MENÙ ALLA CARTA E A SEGUIRE CONCERTO PRENOTAZIONI: Tel. +39 0544 215206 - info@mariani-ravenna.it
Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro - Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it • info@mariani-ravenna.it
Lunedì 10 aprile alle 20.30 al centro culturale Il Granaio, in Piazza Corelli a Fusignano sarà presentato il volume Fusignano Resistenza al fascismo e lotta di liberazione di Alberto Pirazzoli (La Mandragora) a cura di Anpi Fusignano, Auser e Spi Cgil e che raccoglie le testimonianze di 15 partigiani fusignanesi sul periodo della Resistenza. Presenterà la serata Giuseppe Masetti, direttore del Museo della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Alfonsine che sarà presente anche alla serata dell’8 aprile alle 20.30 a Palazzo Marini, via Roma, si terrà la proiezione del documentario I 10 Aprile ad Alfonsine prodotto da Alberto Vistoli. Ingresso gratuito, è gradita la prenotazione al numero 0544 81074.
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SOCIETÀ
6 FOTOGRAFIA
L’INTERVISTA
LA STORIA AL FEMMINILE DELL’OTTAVA ARTE
Saviano: «Ora la camorra è fatta di ragazzini che vogliono soldi e donne»
Venerdì 7 aprile alle 18 alla Casa delle donne di Ravenna (via Maggiore 120), Patrizia Pulga presenta la sua ultima pubblicazione Le donne fotografe dalla nascita della fotografia ad oggi. La ricerca della fotografa e docente di fotografia ripercorre la storia della fotografia e per portare alla luce profili professionali del recente passato e del presente, dai quattro continenti.
ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI RIFUGIATI
Venerdì, 7 aprile, alle 18 sarà inaugurata la mostra Through refugee’s eyes di Abdulazez Dukhan, secondo classificato al concorso fotografico PR2 Camera Work, indetto dal Comune di Ravenna in collaborazione con l'Università di Bologna (campus di Ravenna). La mostra, allestita a palazzo Rasponi 2, in via Massimo D'Azeglio 2, sarà visitabile fino al 30 aprile. Il giovane Abdulazez Dukhan è nato nella città di Homs, in Siria, dove ha vissuto con la sua famiglia fino agli inizi del 2016. La guerra lo ha costretto a fuggire dalla città natale, rifugiandosi in Grecia, dieci giorni prima che il confine venisse chiuso definitivamente.
di Matteo Cavezzali
Da dieci anni Roberto Saviano vive sotto scorta. Mangia, dorme, scrive, va a prendere il gelato, va a fare le presentazioni dei suoi libri seguito da cinque carabinieri armati. Roberto Saviano ha 37 anni e da quando ne aveva 27 non conosce più una vita normale. La sua colpa è quella di aver portato alla luce un mondo nascosto, un mondo che si credeva periferico, che ingenuamente o maliziosamente, si voleva confinato solo a Scampia, Secondigliano, Casal di Principe, e altri luoghi che per molti italiani non avevano una geografia, ma solo una fama. Saviano per primo con la potenza delle sue parole ha ricordato a un Paese assopito che quella storia era la storia di tutti gli italiani. Ma Saviano non è solo questo. Saviano è tra gli autori italiani più letti nel mondo. Gomorra ha venduto oltre cinque milioni di copie. È stato invitato a parlare all’Accademia di Stoccolma, il tempio della letteratura dove si assegna il Premio Nobel. Da quando nel 2006 uscì Gomorra la sua vita è molto cambiata, ma anche quella della camorra. Per questo ha deciso di raccontarla nuovamente nel suo ultimo romanzo La paranza dei bambini (Feltrinelli) che presenterà al teatro Alighieri l’11 aprile in un incontro pubblico (ingresso gratuito fino a esaurimento posti, non sarà possibile prenotare) inserito nel cartello del festival letterario Scrittura. Lo abbiamo sentito per parlare del suo nuovo libro.
Lo scrittore sarà a Ravenna l'11 aprile
al teatro Alighieri per presentare il suo ultimo libro, La paranza dei bambini
Dieci anni dopo Gomorra è tornato a raccontare il mondo della camorra a Napoli, come è cambiata la criminalità organizzata in questo decennio? «Ha cambiato completamente volto, soprattutto quella “cittadina”. È diventata una criminalità bambina, con affiliati giovanissimi che non sono più “muschilli” ma boss. Che non vogliono nessuno sopra di loro, che non hanno famiglie da sfamare e figli per i quali sognare un avvenire migliore, ma che cercano il potere fine a se stesso. Un potere che porta tutto: soldi, donne, rispetto». I protagonisti de La paranza dei bambini sono giovanissimi, ma già hanno un ruolo fondamentale per il sistema. Perché per una organizzazione potente come la camorra sono così importanti i ragazzini? «Ora la camorra sono i ragazzini. Per anni abbiamo assistito a proclami televisivi in cui ci veniva detto che i clan erano stati sgominati, le teste decapitate, i capi arrestati, ma non si è mai raccontato che i clan camorristici hanno teste molteplici perché sono un sistema. E quando esiste un sistema, un sistema organizzato, che miete denaro oltre che vittime, non lo si ferma arrestando i capi ma eliminando le condizioni esterne che lo rendono inattaccabile, che lo nutrono e che portano i giovanissimi a scegliere l’affiliazione. Ecco, nonostante gli arresti quelle condizioni non sono mai cambiare. Forze dell’ordine e magistrati fanno un
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7 lavoro titanico, ma sono moderni Sisifo, se la politica non interviene». Cosa seduce questi ragazzi della vita pericolosa della criminalità? «La possibilità di avere potere e quindi denaro. La necessità di essere loro, una volta per tutte, a guardare il mondo dall’alto in basso». A Ravenna incontrerà anche 1.500 studenti delle scuole, che hanno la stessa età dei personaggi del romanzo, ma vivono una realtà molto diversa da loro. Come si può far comprendere quell’orrore che accade così vicino a noi a un ragazzino che vive in una provincia ricca come la nostra? E come fargli capire che lo riguarda direttamente? «Per un adolescente oggi la comprensione delle dinamiche criminali, che coinvolgono i loro coetanei, è immediata. Gli strumenti e i modelli, per certe fasce d’età, direi per ogni fascia d’età, oggi più che mai sono gli stessi a ogni latitudine, ciò che cambia è il contesto sociale. Dove la scuola funziona, le immagini dei Rich Kids of Instagram sono recepite e metabolizzate diversamente rispetto a contesti un cui c’è una dispersione scolastica che raggiunge proporzioni drammatiche. Dove l’istruzione è un valore positivo, lo sono anche impegno, sacrificio e consapevolezza che tutto ha un costo e delle conseguenze». Da quando è uscito Gomorra vive sotto scorta, una vita difficile, che spesso ha raccontato. C’è però un altro giogo che deve portare, quello della fama che limita ulteriormente la sua libertà di agire. Come mai secondo lei “il personaggio” Roberto Saviano divide così tanto l’opinione pubblica? Le pesano queste continue pressioni mediatiche?
«Mi pesano, ma sono io che consapevolmente le provoco. Non uso i social media come esche per avere consenso, non credo che chi naviga nel web sia un pesce da prendere all’amo. Provo a ragionare e ad approfondire, sempre. Se questo genera polemica, bene. A volte noto che sui social, per contraddirmi, si studia un argomento in maniera certosina: questo è un bene, stimolare lo studio e l’approfondimento è lo scopo del mio lavoro. Adoro leggere “non sono mai stato d’accordo con te, ma questa volta hai ragione”. Mi piace mettere insieme chi la pensa diversamente. Mi piace creare punti di contatto con persone diversissime da me e diversissime tra loro».
Dieci anni fa il caso
letterario Gomorra, da allora vive sotto scorta: «Ma non sono cambiato» Un gruppo di 27 ragazzi del liceo scientifico Oriani di Ravenna (che tiene un blog “Tessere di Inchiostro”, su cui si occupano di letteratura, in particolare lavorando sugli autori ospiti a Scrittura) mi ha chiesto di farle questa ultima domanda: dopo tutte le cose che le sono successe negli ultimi dieci anni cosa rimane in lei di quel ragazzo sconosciuto di 26 anni che scrisse nella sua stanza Gomorra? «Nonostante tutto attorno a me sia cambiato e nonostante io stesso abbia costruito una corazza per schermarmi dal mondo, al fondo sento di essere sempre lì. Si cresce, si matura, si peggiora, ma il nucleo resta quello originario».
LA POLEMICA/SAVIANO Cittadino onorario anche senza alcuna cerimonia Non si terrà nessuna cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Ravenna allo scrittore Roberto Saviano, conferitagli nel 2009, in occasione della sua visita in città l’11 aprile prossimo quando al teatro Alighieri presenterà il suo libro nell’ambito del festival Scrittura. Lo ha reso noto il sindaco Michele de Pascale in consiglio comunale rispondendo al question time del consigliere Alberto Ancarani (Forza Italia) che chiedeva la revoca del riconoscimento qualora Saviano non l’avesse ritirato pur trovandosi in città e ora ribadisce la sua posizione. Difficoltà logistiche – legate alle rigide misure di sicurezza che riguardano gli spostamenti dello scrittore sotto scorta da anni – sarebbero all’origine dell’impossibilità di organizzare un momento ufficiale per la consegna della pergamena. Il primo cittadino ha però voluto sottolineare nel suo intervento di non ritenere opportuno riaprire un procedimento amministrativo che ha già concluso il suo iter con la delibera del dicembre 2009 che assegnò la cittadinanza con il voto unanime dell’assise. Il dettaglio della cerimonia di consegna è infatti una recente introduzione, esattamente del 2014 quando venne modificato il regolamento del consiglio comunale ravennate dando una cornice più concreta all’istituto della cittadinanza onoraria. Fino a tre anni fa il provvedimento poteva essere adottato con un voto della maggioranza semplice e non era previsto alcuna consegna ufficiale. Proprio a questo ha fatto riferimento De Pascale: nel 2009 non c’era ancora il nuovo regolamento e quindi tutto è da considerare archiviato con il voto unanime che attribuì la cittadinanza. Insomma Saviano è cittadino onorario a tutti gli effetti senza che si debba presentare in consiglio comunale a ritirare il riconoscimento.
AGENDA CHIARA GAMBERALE INCONTRA PAZIENTI E LETTORI ALL’OSPEDALE
Due appuntamenti nel fine settimana per la rassegna “Rianimazione letteraria di poesia intensiva” all’ospedale di Ravenna. Sabato 8 aprile, alle 15.30, nell'aula magna in via Randi 5, la scrittrice Chiara Gamberale (nella foto) presenterà il suo nuovo libro Qualcosa. L'incontro, pensato per i degenti, i familiari e il personale ospedaliero, è aperto alla cittadinanza. Il 9 aprile sempre alle ore 15.30 in ospedale, ma all'interno de La biblioteca di Enrico (scala verde primo piano), avrà luogo la presentazione del nuovo libro fotografico con brevi racconti di Paolo Pizzimenti: Dans le métro Un viaggio nel quotidiano del métro parigino. Presenta Livia Santini.
FEDERICO MONTANARI ALLA FELTRINELLI CON IL SUO FINE DEL PRIMO TEMPO Venerdì 7 aprile alle 17.30 alla Libreria Feltrinelli in via Diaz 14 a Ravenna, Ivan Simonini presenta il romanzo Fine del primo tempo di Federico Montanari. Oltre all’autore, intervengono Graziano Benelli (Università di Trieste) e Paolo Vincieri (Università di Bologna). Legge i testi di Barbara Rasponi.
ALESSANDRO BERSELLI CON ALLA LIBRERIA LIBERAMENTE
LE
SIAMESI
Venerdì 7 aprile alle 18.30 sarà ospite della Libreria Liberamenti di viale Alberti a Ravenna Alessandro Berselli per presentare il nuovo romanzo: Le siamesi, edito da elliot. Dialogherà con l'autore Francesca Mazzoni.
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SOCIETÀ
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ISTRUZIONE E CULTURA Riceviamo e volentieri pubblchiamo questa lettera firmata inviata recentemente alla nostra redazione. Caro Direttore, tra i tanti luoghi, alcuni invero bizzarri, che negli ultimi tempi sono stati indicati per una nuova sede dell’Accademia di Belle Arti, nell’ottica di un “ritorno” in centro città della nostra gloriosa e quasi bicentenaria Istituzione, una sembra andare del tutto controcorrente. Ma andiamo con ordine. Prima una breve storia dei fatti. L’Accademia, fondata ufficialmente il 28 maggio 1827, inizia i propri corsi regolari due anni dopo, il 26 novembre 1829, nella sede “classicistica” di via Baccarini, con le sue paraste ioniche binate “alla francese” (poi sventuratamente dimezzata dal piccone risanatore fascista intento a celebrare i fasti (sic!) dell’architettura littoria dell’omonima piazza (oggi Caduti per la Libertà). Oggi è sede della Sezione “Holden” dell’Istituzione Biblioteca Classense. Da lì, a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso fino all’insediamento ufficiale nel 1971, trasloca “armi e bagagli” – in senso anche letterale, visto che lì si sposta anche la lastra funebre del Guidarello – alla Loggetta Lombardesca, dunque un po’ meno in centro, ma sempre all’interno della cerchia della città murata. Il 23 agosto 1974, tra l’altro, l’Istituzione sarà legalmente riconosciuta dallo Stato. Quando l’Accademia, sulla fine degli anni Novanta, raggiunge il massimo storico degli iscritti (numerosi anche dall’estero, perfino dal Giappone), si decide che è il momento di un secondo trasloco nel luogo – “funesto” – dove poco prima si erano celebrate le esequie del Centro di Formazione Professionale “Albe Steiner”. Ciò avviene nel novembre 1998, nonostante una pubblica presa di posizione del, da poco più di un anno, premio Nobel per la letteratura Dario Fo, che negli anni 1999-2000 collaborerà con l’Accademia per il progetto delle “tende da sole” per Cesenatico. Un tentativo di affossare un’istituzione che, a partire dagli anni Ottanta non sembrava godere di gran favore da parte della politica locale e nemmeno da parte della maggioranza dei cittadini? Sta di fatto che l’Accademia, pur ulteriormente vivisezionata e ridotta al solo indirizzo di Mosaico, sopravvive e, contro tutte le, forse segrete, speranze, a poco a
Hic sunt būbăli…
A proposito delle voci su una nuova sede per l’Accademia di Belle Arti di Ravenna
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L’ASSOCIAZIONE
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poco, con alti e bassi, ritorna ad avere un numero di studenti tale da rendere insufficienti gli spazi della sede di via delle Industrie al civico 76. Nel frattempo il Ddl 322/2016, a firma del relatore, il senatore del Partito Democratico Claudio Martini – dal titolo: “Disposizioni in materia di statizzazione degli Istituti musicali pareggiati e delle Accademie di belle arti legalmente riconosciute di Bergamo, Genova, Perugia, Ravenna e Verona, nonché delega al Governo per il riordino della normativa in materia di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam)” –, sembra porre finalmente al centro dell’attenzione l’annoso problema della statalizzazione della nostra Accademia (che, con una diversa volontà politica, si sarebbe potuto realizzare ben prima). A questo proposito, negli anni più bui della sopravvivenza dell’Istituzione, il Comune aveva firmato una convenzione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna per supplire alla mancanza di una governance (Presidente, Direttore, Consiglio d’amministrazione e Consiglio Accademico) della nostra Accademia che le permettesse di essere a tutti gli effetti un’istituzione riconosciuta all’interno dell’Alta Formazione Artistica e Musicale. A fronte, dunque, dell’incremento costante degli iscritti negli ultimi anni e del Ddl, il Partito Repubblicano, nell’ultima campagna elettorale, aveva posto al centro del suo programma proprio il “ritorno in città” dell’Accademia. Con alcuni nodi da sciogliere, evidentemente, tra i quali, soprattutto, il costo della messa a norma di un edificio storico di proprietà comunale da individuarsi in centro storico. C’è da dire, però, che, a sostegno di quest’ipotesi, il trasferimento dall’attuale sede di via delle Industrie porterebbe con sé un risparmio netto di 180.000 euro all’anno, cifra che attualmente il municipio sborsa all’Inps per l’affitto della palazzina degli anni Trenta (che non contiene aule – se non una dépendance semiufficiale dell’affollata scuola di Pittura –, ma solamente la Segreteria e alcuni locali dell’Archivio). Che fare, allora? Ed ecco che, mentre tutti stanno discutendo di quale luogo possa essere più adatto per la nostra prestigiosa Accademia – e l’Associazione Dis-Ordine, di sua autonoma iniziativa, ha raccolto, finora, 600 firme di ravennati per «riportare l’Accademia di belle arti al centro della città e al centro dell’attenzione culturale cittadina» – una voce “controcorrente” si è materializzata, spiazzando tutti: perché non trasferire l’Accademia a Classe? Non ci sentiamo di commentare, per ora, questa che, per il momento, è soltanto una voce (ma non certo un flatus vocis…). Verrebbe da dire che un posto così lontano da Ravenna nemmeno il più accanito avversario dell’Istituzione aveva mai osato pensare. Hic sunt būbăli: avete presente i bronzei mammiferi che pascolano davanti alla basilica? Certo un bellissimo luogo, uno dei più ameni dei dintorni di Ravenna (nonostante le luci da pista di atterraggio aeroportuale che di recente sono state realizzate). Ma, ci si chiede, non sarebbe un posto un po’ troppo sovraffollato? Certo gli studenti dell’indirizzo di Mosaico trarrebbero grande giovamento dalla visione quotidiana degli splendidi mosaici dell’abside, nonché di quello dell’Onda, opera recentemente collocata davanti al futuro Museo archeologico. Tutto questo va bene, senz’altro, ma… cui prodest? A Bilbao, la Facoltà di Belle Arti così come altre Facoltà è, sì, lontana dal centro, ma lì fu il dittatore Franco, per paura di pericolose contaminazioni del tessuto sano della città da parte dei giovani di sinistra, che decise tale spostamento. Ma nella democratica (per un lapsus di battitura, avevo scritto “deocratica”) Ravenna, chi potrebbe pensare a una sistemazione così punitiva? Dunque ci deve esser sotto qualcos’altro. Io ho forse una mia idea ben precisa, ma me la tengo, per ora, per me.
PROSEGUE LA RACCOLTA DI FIRME PER RIPORTARE L’ACCADEMIA IN CITTÀ
Dopo una prima raccolta di 600 firme prosegue la mobilitazione civile dell’associazione Dis-Ordine, formata da ex docenti delle scuole d’arte cittadine per riportare in centro città l’Accademia di Belle Arti. Il gruppo culturale continua a insistere sul tema e invita i cittadini a sottoscrivere per tutto il mese di aprile la petizione presso le librerie di Ravenna Longo, Modernissima, FeltrinelliI, la Ca’ de Ven, il Caffè Letterario e l’Albergo Cappello, anche in previsione di un convegno pubblico per discutere della questione, che – lo ricordiamo – è stata innescata da una lettera al sindaco di uno studente tedesco che evidenziava la dannosa collocazione periferica della scuola.
IL COMUNE IL SINDACO: AVANTI
CON LA STATIZZAZIONE
Il sindaco De Pascale non ha dubbi: per la storica Accademia di Ravenna si persegue il progetto di statizzazione dell’istituto. Non esiste un piano B, quindi resta dov’è. Tutto il resto, per il Comune sono solo “rumors” o iniziative prive di fondamento. A proposito della questione della presa in carico da parte dello stato dell’Accademia è interessante un commento postato su facebook da Enzo Tinarelli, noto artista e docente di mosaico dell’istituo artistico di via delle Industrie. L’analisi di Tinarelli prende le mosse dalla procedura annunciata dal ministero dell’Istruzione per l’avvio della statizzazione delle Accademie di Perugia, Verona, Genova. Ravenna, per ora è tagliata fuori dal provvedimento. «A Ravenna si è concesso un anno di tempo per allinearsi alle richieste del ministero e predisporre accordi di gestione locale per accedere ai finanziamenti che accompagneranno l'iter della statalizzazione – spiega il professore –... ll Sindaco e l'Assessore si sono pronunciati per la statizzazione, ma quale? L'attuale accordo didattico decennale con l'Accademia di Bologna, (che presta 7 docenti a Ravenna e scadrà nel 2018) lascia aperte più di una possibilità... Da parte mia auspico un percorso verso un riconoscimento statale che le garantisca la totale autonomia e mantenga la specificità dell'insegnamento del mosaico unico in Italia e in Europa. Se non saranno sviluppati significativi e decisivi percorsi politici urgenti, l'Accademia rischia uno stallo, in un periodo di forte incremento degli iscritti».
Piazza del Popolo, 9 Ravenna
CONGRESSO/1
INAUGURAZIONE NUOVA GESTIONE Domenica 9 aprile
NUOVE FORMAZIONI/1
Renzi al 67 percento tra gli iscritti al Pd Al voto 2.552 persone Come nel resto d’Italia si sono conclusi, domenica 2 aprile, i congressi del Pd dei circoli della provincia di Ravenna con una netta vittoria di Matteo Renzi, al contrario di quanto era accaduto quattro anni fa, quando a vincere tra gli iscritti fu Gianni Cuperlo. Segno di una mutazione interna al partito che ha visto peraltro la fuoriuscita, di recente, di pezzi da novanta come Vasco Errani, Miro Fiammenghi e il segretario comunale Gianandrea Baroncini. Al contrario che altrove, però, a Ravenna non ci sono state contestazioni né polemiche, né tantomento dubbi di tesseramenti gonfiati, dato i dati. Hanno infatti partecipato al voto 2.552 persone (pari al 44.32% degli aventi diritti al voto che erano 5.758). Una percentuale in forte crescita rispetto al congresso del 2013, quando espressero la loro preferenza però più votanti rispetto a oggi (2.733 su un totale di 8.047), il 33.95% degli iscritti. Molte riunioni hanno visto una quantità più alta di partecipanti anche in numeri assoluti, raggiungendo anche il 30% in più rispetto al congresso del 2013. L’assemblea con più affluenza è stata quella del circolo “Pier Paolo D’Attorre”, alla sala Strocchi di Ravenna, alla quale ha partecipato il 58.44% degli iscritti (il 16.57% in più rispetto al 2013), l’ex circolo di Vasco Errani e il circolo di cui è stato segretario proprio Gianandrea Baroncini, dove Renzi ha conquistato il 71 percento. Il risultato finale, nella provincia di Ravenna, è stato di 812 voti per Orlando (31.95%), 30 voti per Emiliano (1.18%) e 1699 voti per Renzi (66.86%). Ora l’appuntamento è per le primarie nazionali, che si terranno il 30 aprile dalle 8 alle 20. Potranno votare quanti si dichiareranno elettori del Pd e potranno esercitare il diritto di voto versando 2 euro.
POLITICA
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
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NUOVE FORMAZIONI/2 PRIMI
BANCHETTI DEL FRONTE SOVRANISTA AL MERCATO E IN PIAZZA XX SETTEMBRE
Sabato 8 aprile primo gazebo di presentazione a Ravenna per Fsi (Fronte Sovranista Italiano), nuova formazione politica nata nel 2016 che punta alla «riconquista della sovranità da parte del Popolo e dello Stato italiani attraverso il recesso dalla Unione Europea e l’attuazione della Costituzione repubblicana del 1948». Il mattino i militanti ravennati saranno presenti in piazza Zaccagnini (zona mercato, lato via Berlinguer) mentre il pomeriggio si potranno incontrare in centro in Piazza XX settembre.
Cecilia Guerra al “battesimo” di Articolo 1 Sabato 8 aprile, alle 15, all’Hotel Cube a Ravenna (via Luigi Masotti, 2, Fornace Zarattini) si presenta pubblicamente il comitato provinciale del nuovo movimento dei secessionisti Pd “Articolo 1 - Movimento democratico e progressista”. La capogruppo al Senato Cecilia Guerra sarà presente al debutto pubblico del nuovo movimento della sinistra.
CONGRESSO/2
Alessandra Govoni eletta segretaria di Sinistra Italiana Il primo congresso fondativo di Sinistra Italiana della Federazione di Ravenna è concluso, il dibattito, aperto e chiuso da Claudio Riccio, membro della dirigenza nazionale, è stato ricco di interventi che hanno definito la linea politica del partito sia sul territorio che dal punto di vista nazionale. Oltre ad Alessandra Govoni, già coordinatrice provinciale di Sel, eletta segretaria, è stato eletto come tesoriere Gianluigi Castellari. Anche nella provincia di Ravenna Sinistra Italiana, spiegano in una nota, «punterà al dialogo con partiti, associazioni e cittadini che si riconoscono nei valori della sinistra e sentono la necessità di creare un politiche che li rappresentino e non un unione a freddo di sigle e apparati».
NUOVE FORMAZIONI/3 ASSEMBLEA
PUBBLICA DEL
POPOLO
DELLA FAMIGLIA
Venerdì 7 aprile alle 20.45 si svolgerà l’assemblea pubblica de il Popolo della Famiglia Ravenna, che per gli organizzatori vuole essere un'occasione «per tutti i ravennati di conoscere questo nuovo movimento politico dopo il sorprendente successo elettorale del Consiglio Territoriale del 12 marzo (ben 2 consiglieri eletti su 3) e con il buonissimo risultato, in termini di voti ottenuti, in Ravenna centro urbano». Appuntamento nella sala conferenze della Chiesa San Giovanni Battista a Ravenna.
INCONTRI IL COMITATO “NO GUERRA, CON GIULIETTO CHIESA
NO NATO” SI PRESENTA
Lunedì 10 aprile dalle 20.45 alla sala D'Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino 2, Ravenna) si terrà la presentazione del comitato di Ravenna della rete nazionale "No Guerra No Nato". Partecipa Giulietto Chiesa, giornalista e politico italiano corrispondente da Mosca per L'Unità e La Stampa, oltre che per il Tg1, Tg3 e Tg5. Presentazione del libro Putinfobia (2016, Edizioni Piemme). Evento in collaborazione con il circolo ravennate "Vilma Espin" dell'associazione Italia-Cuba Ravenna e con il gruppo consiliare di Ravenna in Comune.
PRIMO PIANO
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
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CENTRO PER L’IMPIEGO «La ripresa ancora non si vede: solo minime variazioni»
PRECARIATO
Dai voucher alla “chiamata” Dati e numeri dei contratti appena aboliti. Le previsioni della Cgil di Alessandro Montanari
Ci sono due dati che più di tutti sottolineano l'uso enorme dei voucher che era esploso in provincia di Ravenna prima della loro abolizione. Il primo riguarda il settore in cui questa forma di compenso era più utilizzata: nel 40 percento dei casi era venduta a imprenditori che, al momento di indicare il settore per cui lavoravano, segnavano “altre attività". Quando si acquistava un buono lavoro era infatti obbligatorio segnalare in quale campo sarebbero poi stati spesi: le opzioni erano molte - dal giardinaggio all'agricoltura - e le “altre attività" erano riconducibili sostanzialmente a due settori, vale a dire edilizia e industria. Secondo Davide Gentilini, responsabile dell'ufficio Studi e Ricerche della Cgil, questo fatto si traduce in una considerazione: «I voucher erano acquistati in maggior parte da aziende per le quali non erano stati pensati». Il secondo dato da tenere in considerazione è il canale di vendita: nel 2013, dopo la liberalizzazione dei buoni lavoro, il 31 per cento dei buoni lavoro era venduto nelle tabaccherie ravennati. Nel 2017 tale canale di vendita era invece maggioritario: 70 per cento, segno di un uso ormai lievitato. Si stampavano voucher come schedine del lotto, tanto che il giorno preceden-
te all'abolizione i tabaccai sono stati presi d'assalto, segnala il segretario provinciale della Filcams Cgil, Roberto Cornigli. «Un tabaccaio ha venduto in una sola giornata 28mila euro di voucher che possono essere utilizzati fino a fine anno. Non è l'unico caso. Per questo in estate non vedremo sparire questa formula di pagamento ma di certo sarà molto ridimensionata». Cornigli segue un settore commercio, turismo terziario e servizi - dove la questione è particolarmente sentita. Tornando ai numeri: nel 2016 a Ravenna sono stati venduti buoni lavoro per 1,8 milioni di euro. Nel 29 per cento dei casi erano utilizzati dal comparto turistico, un dato secondo solo a quello di Rimini. Per il settore, il lavoro in voucher valeva 527.254 euro. Come reagiranno ora le aziende? Per la Cgil «si assisterà con ogni probabilità al ritorno del contratto a chiamata, che è sempre una forma molto precaria ma almeno instaura un rapporto lavorativo a tutti gli effetti che rispetta i contratti nazionali di categoria», aggiunge Cornigli. Questa, prima dell'esplosione dei voucher, era la formula più utilizzata che aveva portato comunque alcuni problemi ai lavoratori stagionali, in primis la difficoltà a raggiungere i giorni di lavoro necessari ad accedere all’indennità di disoccupazione detta Naspi.
I dati del centro studi dimostrano che nel 2016, in coincidenza con l'aumento delle vendite dei voucher, si è assistito a una flessione del lavoro intermittente, nel quale appunto vengono compresi i contratti a chiamata (da 4.197 a 3.325 rapporti di lavoro). Discorso analogo vale per il commercio, altro settore in cui i buoni erano molto usati: il 13 per cento del totale era venduto ad aziende del comparto.Lo strumento era nato in Veneto nel 2008, come misura sperimentale nell'agricoltura ma questo settore, a Ravenna, valeva solo il 4,87 per cento del mercato dei voucher. Residuali anche i lavori domestici (1,6 per cento) e la cultura e lo spettacolo (stessa percentuale) e il giardinaggio (2 per cento). Eppure, dice Gentilini, «proprio nel settore delle piccole manutenzioni o dei servizi in casa i voucher erano una forma di pagamento indicata. È evidente che venivano usati in settori in cui c'erano altre possibilità di assunzione».La stagione che inizia, secondo Cornigli, sarà «del tutto nuova». Le aziende orienteranno di nuovo le loro politiche lavorative. Per quanto riguarda i lavoratori del settore turistico «con i contratti a chiamata il guadagno è molto legato al clima ma per fare un primo punto della situazione e capire come sono stati sostituiti i voucher dovremo aspettare la metà di giugno».
1,8mln Questo il valore dei buoni lavoro venduti in provincia di Ravenna nel 2016
29%
Quasi un terzo dei tagliandi sono stati utilizzati nel settore del turismo, un dato secondo solo a Rimini
Quando ha cominciato a lavorare al centro per l'impiego il tasso di disoccupazione provinciale era del 4,3 per cento. Era il 2004. Gli ultimi dati, relativi al 2015, arrivano all'8,9 per cento. Valentina Stoppa oggi è la responsabile del centro per l'impiego di Ravenna, e traccia un quadro non troppo ottimista del mondo del lavoro: «I dati del 2016 sono in attesa di validazione, saranno pronti a maggio, ma dal mio osservatorio posso dire che la ripresa ancora non la vedo, al massimo ci sono leggerissime variazioni». La difficoltà maggiore è quella di incrociare la richiesta del mercato del lavoro con i profili altamente qualificati: «Mentre figure generiche riescono a trovare più facilmente un impiego, chi ha un certo tipo di carriera fatica a reinserisi». Anche per questo è importante la formazione, elemento su cui il centro per l'impiego sta spingendo molto in questi ultimi anni: «Se dovessi dare un consiglio a una persona che ha la necessità di trovare un impiego è quella di rimanere attivo investendo in corsi, noi abbiamo iniziato un percorso di consulenza in questo senso». Si tratta, spiega la responsabile, di un elemento importante dal punto di vista psicologico ma anche da quello pratico: «Prendiamo una persona che ha sempre fatto l'impiegato. Le competenze necessarie oggi per lavorare in uno studio di contabilità, non sono le stesse di dieci anni fa, per questo bisogna aggiornarsi. Aiutiamo anche chi vuole cambiare settore di lavoro, reinventandosi. Tutto per aumentare la propria spendibilità sul mercato del lavoro». L'abolizione dei voucher non ha finora prodotto grandi scossoni: «L'offerta da parte delle persone è rimasta la stessa, anche perché chi cerca lavoro di solito continua a farlo se viene pagato in voucher. Forse dal punto di vista della richiesta di lavoro qualcosa cambierà ma lo vedremo tra un paio di mesi, con l'avvio della stagione turistica». (al. mo.)
La responsabile:
«Figure generiche trovano più facilmente lavoro»
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PRIMO PIANO
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LA TESTIMONIANZA/1
LA TESTIMONIANZA/3
Dai 5 ai 6 euro all’ora: una vita da precaria con le stagioni al mare
Basta un’ora di lavoro per essere “occupati”
Non è mai stata assunta a tempo indeterminato ma, per il resto non si è fatta mancare nulla. A raccontare la storia di una vita da precaria è una trentenne, laureata, che preferisce rimanere anonima ma che accetta di ripercorrere la sua carriera lavorativa in alcuni locali del territorio. Una storia comune a quella di tanti giovani – definizione che comincia ad essere un po' troppio ampia – della sua generazione. «Ho cominciato una decina di anni fa – ricorda – in un locale della città e devo dire che quella è stata l’esperienza peggiore, dal mio punto di vista. Avevo un contratto a chiamata, mi pagavano due ore in regola e il resto in nero. È andata avanti così per anni: potevano farmi un contratto ma dicevano che c'era la crisi…». La paga era di sei euro all’ora, solo l’ultimo anno è aumentata di un euro. Sul litorale all’inizio non è andata meglio: «Uno dei miei datori di lavoro sapeva che avevo bisogno di lavorare e se ne approfittava. In una stagione ho guadagnato 5.500 euro, facendo i conti significava cinque euro l’ora». Inizio estate da irregolare nei weekend, poi contratto part time ma orario in realtà pienissimo, fino a 12 ore al giorno. A settembre i giorni ufficiali di lavoro erano troppo pochi e la disoccupazione ridotta non arrivava: «Non avevo le ore sufficienti». Dopo qualche anno arriva un nuovo datore di lavoro, sempre stagionale, e questa volta qualcosa cambia: «Le ore di lavoro continuavano d essere tante ma almeno mi avevano fatto un contratto a tempo determinato con una base ufficiale dignitosa e un fuori busta di qualche centinaia di euro. Alla fine riuscivo a guadagnare circa 1.700 euro al mese anche se gli straordinari non erano pagati. Così sono riuscita ad avere i requisiti per accedere alla disoccupazione. Una miseria, certo, ma meglio di niente». Mai firmato un contratto a tempo indeterminato? «No». Favorevole o contraria ai voucher? «Non mi sono interrogata troppo: hanno dei pro o dei contro ma io li ho sempre visti, da lavoratrice, come una cosa negativa. Il nero lo fanno in tanti ma con i voucher e i contratti a chiamata è più semplice sembrare in regola». (al. mo.)
Non disoccupata a sua insaputa. Una bella sorpresa? Macché, per Licia Fiorentini scoprire di essere “occupata” è un problema. Con ordine: Licia, 43enne ravennate, crea contenuti pubblicistici per un'agenzia bolognese. Si tratta di una collaborazione occasionale: «Quando hanno bisogno mi chiamano. Si tratta di un lavoro di qualche ora a settimana, una collaborazione in regola, non in nero». Paradossalmente il suo problema è proprio questo: essere stata messa in regola per quelle poche ore di lavoro. Qualche settimana fa, infatti, la donna - giornalista pubblicista - ha fatto richiesta per partecipare a un corso organizzato dalla Regione Emilia-Romagna a Bologna. Si tratta di un corso dedicato ai disoccupati e a numero chiuso nei quali i 12 partecipanti imparano a creare contenuti redazionali e prodotti editoriali per l'infanzia. Per partecipare occorreva dimostrare di essere disoccupata e la 43enne è andata al centro per l'impiego per avere il certificato: «Con mia grande sorpresa – racconta – ho scoperto che quell'accordo di collaborazione costituiva un lavoro a tutti gli effetti e quindi ora risultavo occupata. La legge è cambiata: prima c'era una soglia di guadagno minimo, ora basta un'ora di lavoro e si risulta occupati. Ora capisco perché l’occupazione è in aumento…». Per il corso, insomma, niente da fare: «Mi hanno detto che c'è questo vuoto normativo e non c'è modo nemmeno di accedere alla selezione. Io continuo a fare i miei lavori saltuari, distribuisco anche giornali e volantini, ma con queste norme mi chiedo come ci si possa ricollocare sul mercato del lavoro. Chissà, magari devo dedicarmi al calcetto…». (al. mo.)
LA TESTIMONIANZA/3
«La pensione? Non certo con questo lavoretto...» Consegna le pizze da 4 anni: «Prima dei voucher avevo il contratto a chiamata. Per me è lo stesso» Da diversi anni Giorgio (nome di fantasia) consegna le pizze. Gira con il motorino per le strade di Lido Adriano in scooter, conosce ormai gli indirizzi e le case di tutti. Ha 19 anni e da quattro mesi è pagato con i voucher. Quanto guadagni in una sera di lavoro? «Venti euro: cinque euro l’ora». Prima che ci fossero i voucher che contratto avevi? «Avevo un contratto a chiamata». Cosa è cambiato per te con l’arrivo dei voucher? «Direi niente, erano venti euro e sono rimasti venti euro a serata». Il tuo datore di lavoro invece era contento? «Sì, mi ha fatto capire che per lui era più comodo e credo che risparmi dei soldi. All’inizio mi dava questi scontrini da 2 euro e 50 l’uno e io li andavo a cambiare in tabaccheria. Adesso mi dà direttamente i contanti perché li cambia lei, così a fine serata ho già i soldi». Però con i voucher non hai i contributi, questo non è un problema per te? «Certo in pensione un giorno vorrei andarci, non voglio mica lavorare tutta la vita… però questo è un lavoro semplice, sono pochi soldi se dovessi pagare anche le tasse non mi rimarrebbe quasi niente…» Quando saranno esauriti i voucher, ormai aboliti, come ti pagheranno, ne avete parlato? «No, ma credo torneranno a farmi il contratto a chiamata…». (ma. ca.)
LAVORO IN CRISI/1
LAVORO IN CRISI/2
In sei perdono il posto: l’azienda tedesca investe solo in Germania
Acmar, lavoratori in piazza contro i licenziamenti
È scaduto in questi giorni il termine ultimo per sei lavoratori (su una trentina in tutto) della Duravit di Fornace Zarattini che con una lettera recapitata il 17 gennaio sono stati invitati ad abbandonare l’azienda entro un paio di mesi. Licenziati senza alcun preavviso, dopo oltre un decennio – chi anche vent’anni – di lavoro nella sede ravennate dell’azienda tedesca che si occupa di arredo bagno e che vanta stabilimenti e punti vendita in tutto il mondo. Il motivo? Una sorta di delocalizzazione al contrario, agli occhi dei ravennati, con l’azienda che punta a incrementare il lavoro in Germania, anche la gestione della logistica dell’area italiana, a fronte di investimenti importanti nel comparto magazzino. Tre impiegati e tre magazzinieri ravennati sono stati così licenziati, anche se dai sindacati ci tengono a sottolineare come siano stati trovati accordi soddisfacenti per i lavoratori con tanto di buonuscita e come l’azienda abbia collaborato fattivamente. (lu. ma.)
I lavoratori Acmar sono scesi mercoledì 5 aprile per chiedere la cassa integrazione straordinaria ed evitare i 104 licenziamenti annunciati dalla cooperativa di costruzioni. L’obiettivo è evitare la mobilità tramite il ricorso alla Cigs. I funzionari delle organizzazioni sindacali (Fellea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil), insieme alla Rsu, sono state ricevute in prefettura e in Comune. L’impegno è quello di portare il caso davanti al Ministero del Lavoro.Sul tema interviene il deputato di Possibile Andrea Maestri: «Affianchiamo e sosteniamo l’azione del Comune e spingiamo perché il Governo assuma un’iniziativa nei confronti della storica azienda ravennate, per garantire la continuità occupazionale, tutelare la dignità e i diritti dei lavoratori, sostenere l’impresa in crisi». Secondo l’azienda avrebbe partecipato allo sciopero meno dell’8 percento di lavoratori Acmar.
Un momento dello sciopero del 5 aprile
PRIMO PIANO
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
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PRECARIATO/LE IMPRESE
PRECARIATO/POLITICI
Artigiani, commercianti e industriali: tutti pro voucher
Il sindaco applaude e CambieRà attacca: «Pensa solo al partito»
Anche a livello locale è stata unanime la levata di scudi contro la totale abolizione dei voucher, strumento molto utilizzato evidentemente da piccole e grandi imprese di numerosi settori. E così Pierpaolo Burioli e Massimo Mazzavillani, presidente e direttore della Cna di Ravenna hanno dichiarato che la loro associazione è «totalmente contraria all’abolizione dei voucher in questo quadro regolamentare che non consente alle imprese, soprattutto piccole, di far fronte ai picchi di attività operando con facilità e assicurando ai lavoratori le garanzie contrattuali e previdenziali. Si tratta di una decisione che alimenta il sommerso e danneggia imprenditori e lavoratori”. E’ quanto affermano». E aggiungono: «la decisione del Governo ha spiazzato tutto il mercato del lavoro italiano. Se da una parte, infatti, giungeva un po’ da tutti i fronti la richiesta di riforma dei voucher per limitarne l’abuso, pochi si aspettavano una presa di posizione così radicale». E mettono sul tavolo un dato per mettere in discussione l’assunto che dei voucher si era fatto un abuso senza freno: «Ma se pensiamo che tutti i voucher venduti nel 2016 rappresentano solo l’1% delle ore complessivamente lavorate in Italia, a quanto può ammontare l’effettivo abuso?» Sulla stessa linea anche l’altra associazioni di artigiani, la Confartigianato che addirittura abbassa allo 0,23 la percentuale di ore lavorate pagate a voucher e che attraverso il segretario provinciale Tiziano Samoré aggiunge: «Ora ci troviamo di fronte ad un vuoto normativo, e con la stagione estiva alle porte, c’è la necessità di giungere in fretta alla definizione di uno strumento agile ed economico, come gestione, alla stregua dei voucher, perché in caso contrario ad aver vinto questa battaglia meramente ideologica, saranno solo il lavoro nero, l’illegalità, oppure la decrescita che a nostro avviso non è mai felice». Non meno nette le critiche da parte dei commercianti. Confesercenti tuona: «L’unico problema che risolve è il superamento del quesito referendario. Con chiare conseguenze negative, in particolare sulle realtà imprenditoriali meno strutturate. Ma danneggerà anche i tanti italiani che, messi in difficoltà dalla crisi, in questi anni hanno ottenuto grazie ai voucher un’indispensabile integrazione di reddito». E il Presidente di Confcommercio Ravenna Paolo Caroli ha spiegato che di aver «inviato una lettera ai parlamentari locali perché l’abrogazione dei voucher è stata una soluzione politica che ha improvvisamente scardinato un istituto che ha dimostrato nella pratica la sua utilità economica e sociale, inserendo un elemento prezioso di flessibilità nel mercato del lavoro e contribuendo a ridurre le sacche di sommerso». E spiega: «gli strumenti residui, come ad esempio il contratto a chiamata, non sono in grado di coprire la maggior parte delle prestazioni lavorative oggi gestite attraverso i buoni lavoro». Ma Ascom pensa anche alla tutela dei lavoratori: «I voucher sono l'unico strumento legale, tracciabile, soggetto a copertura previdenziale e assicurativa, idoneo a coprire prestazioni di lavoro saltuarie e occasionali, tutelando nel contempo il lavoratore». E naturalmente non è da meno Confindustria Romagna, il cui presidente Paolo Maggioli in un recente incontro ha collato proprio i voucher tra le ombre per l’economia del territorio dicendo: «Destano preoccupazione le novità relative ai voucher per l’approccio culturale che denotano ai temi dell’economia e del lavoro».
Anche la politica locale ha reagito all’abolizione dei voucher con posizioni anche molto diverse all’interno dello stesso Pd. Il sindaco Michele de Pascale, peraltro sostenitore di Renzi al congresso, si è detto favorevole alla totale eliminazione definendola «una risoluzione di parte che stabilisce una priorità dei diritti e della dignità del lavoro. Rappresenta inoltre anche un'opportunità di riaprire il confronto con le parti sociali, per ricercare nuovi strumenti condivisi, come annunciato dal Presidente Gentiloni. Si poteva trovare una soluzione intermedia per normare i rapporti di lavoro occasionali principalmente domestici? Sì e lo si potrà fare anche in futuro utilizzando però strumenti che non favoriscano il lavoro nero (in alcuni casi con 1 ora di voucher si dà copertura a 10 ore effettive di lavoro nero) e, soprattutto, affermando il principio che un'ora di lavoro precario non può costare meno di un'ora di lavoro stabile. Sarebbe importante lavorarci da subito». De Pascale inoltre la considera un segno tangibile della “fase 2” (intesa più attenta a sinistra) di Renzi. Tra le reazioni, in particolare quella del gruppo di opposizione CambieRà che la ritengono una «scelta scellerata». E la paragonano, «al goffo tentativo di eliminare il degrado dai nostri Giardini Speyer, rimuovendo le panchine – e quindi non il problema». E aggiungono «Leggere quindi di un Sindaco, primo cittadino di tutti noi indistintamente dall'appartenenza politica, felicitarsi di un'abolizione che di fatto rappresenta una picconata violenta alla nostra economia e alla nostra occupazione, lo riteniamo agghiacciante. Uscire pubblicamente accarezzando le scelte del proprio partito senza pensare alle conseguenze economico-sociali in cui cadrà la propria città dimostra piuttosto chiaramente quale linea si intende seguire nei prossimi quattro anni di mandato».
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
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ECONOMIA
La nuova data per la messa in cantiere del sottopasso in via Canale Molinetto, al posto dell’attuale passaggio a livello, è il 2018. Lo hanno annunciato il 28 marzo le amministrazioni pubbliche coinvolte nell’accordo operativo del “protocollo attuativo per la realizzazione di interventi migliorativi dell’accessibilità ferroviaria del porto di Ravenna”. I tempi previsti da Regione, Comune, Autorità portuale e Rfi (Rete ferroviaria italiana) prevedono la progettazione entro il 2017 e, appunto, l’assegnazione dei lavori e la cantierizzazione nel 2018. Costerà 15 milioni di euro. Nemmeno due anni fa, l’amministrazione presentava un primo accordo in cui si parlava del 2016 come data della presentazione del progetto: «Era un accordo quadro – ricorda a margine della conferenza stampa l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Roberto Fagnani – ma poi c’è sempre il problema di trovare le risorse…». Ora i soldi sarebbero disponibili: cinque milioni verranno da Autorità portuale, i restanti dieci necessari da Rfi. Ma perché l’ente portuale paga per un’opera nei pressi del centro storico? La risposta sta nella visione della nuova logistica ferroviaria che si vuole disegnare a riguardo soprattutto del traffico merci, con l’obiettivo di rendere più funzionale la tratta ferroviaria. Oggi il 13 percento delle merci a Ravenna si sposta sui binari e la linea di Daniele Rossi, presidente in via Antico Squero, è chiara: «Il retroporto è quasi più importante dell’avamporto». Tradotto: scavare i fondali va bene ma poi le merci devono uscire dalle banchine. Se ne è convinto anche De Pascale: «I fondali sono importantissimi ma per quanto possiamo investire, ci saranno sempre porti più competitivi di Ravenna in questo senso. La nostra “skill” rispetto agli altri può essere
INFRASTRUTTURE/1
INFRASTRUTTURE/2
«Sottopasso Canale Molinetto, via al cantiere nel 2018»
Il sindaco è sicuro: «La stazione non si sposta»
BY-PASS SARÀ PER GOMMA E TRENI MA TUNNEL O PONTE?
Firmato un protocollo tra Comune, Autorità portuale e Ferrovie
un’altra: con un paio di investimenti Ravenna è una città ben posizionata per far viaggiare su treno le merci verso il resto d’Europa». Fondali a 12,5 metri più retroporto funzionante è quindi la ricetta per rendere il Candiano lo scalo più appetibile dell’Adriatico. Per questo, oltre al sottopasso in viale Canale Molinetto, nel protocollo attuativo ci sono un altro paio di progetti importanti: il primo vale un milione di euro ed è il prolungamento della dorsa-
le ferroviaria di raccordo in destra Candiano. Il secondo è l’adeguamento del cavalcavia Teodorico, già presentato nel 2015: si tratta in sostanza di una risagomatura del ponte che consenta ai grandi container di passarvi sotto. Anche per questi due progetti l’orizzonte temporale per la consegna dei lavori è il 2018. In totale, sommando anche via Canale Molinetto, l’accordo vale 21 milioni di euro. Alessandro Montanari
Il sindaco torna a parlare anche del by-pass tra destra e sinistra canale, un ponte non solo dedicato al trasporto su gomma ma anche alla ferrovia. All’orizzonte si riaffaccia il vecchio dibattito “ponte o tunnel” con la questione dei finanziamenti come convitato di pietra. Difficile del resto parlare di by-pass senza ricordare che il vecchio progetto prevedeva un investimento di 160 milioni. Pare più concreta invece l’ipotesi di una riattivazione – su cui si sta già lavorando – di un vecchio fascio di binari destinato alle merci pericolose in sinistra canale che consentirebbe ai vagoni di evitare il passaggio dallo scalo ferroviario in zona stazione, liberando spazio nei pressi della Rocca Brancaleone. «Ci sono alcuni ammodernamenti da fare – spiega Rossi – ma abbiamo un vantaggio: l’infrastruttura c’è già. Si toglierebbero dalla stazione circa 2.600 treni».
Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, archivia la pratica “spostamento stazione ferroviaria” alla voce «Fantascienza». Dopo alcuni anni di dibattito in cui si erano ipotizzate diverse soluzioni – interramento nell’attuale posizione, spostamento a Fornace Zarattini, trasferimento allo scalo merci – è stata Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria, a mettere una pietra sopra al dibattito: la stazione resta lì dove sta, semmai si potrà discutere di una sua riqualificazione. In quel caso le Ferrovie sono disposte a mettersi ad un tavolo tecnico. «Il progetto è connesso – spiega De Pascale – alla decongestione del traffico merci dalla zona stazione che permetterebbe di recuperare spazio nei pressi della Rocca Brancaleone e riqualificare l’intera area». Un collegamento non casuale: l’investimento sul traffico merci via ferro è molto interessante per la società ferroviaria che, dal traffico con i terminal portuali, ha un solido ritorno economico. Il piano, dunque, è spostare i treni merci per poi andare a ripensare l’area ferroviaria attraverso gli strumenti urbanistici comunali. Si torna quindi a parlare di “stazione-ponte” tra Darsena e centro storico e il clima sembra tornare quello del by-pass pedonale dell’era Matteucci, quando l’ex sindaco andò ad incontrare nel 2010 l’architetto Santiago Calatrava. Qualcuno ricorda quel nome a De Pascale e lui sorride, sorvolando. Di fatto di soluzioni tecniche vere e proprie non si è ancora parlato, ma l’idea di fondo è questa: «L’allungamento del sottopasso dei binari fino alla testa del Candiano, che consentirà di prendere il treno parcheggiando in piazzale Aldo Moro, è pensato soprattutto per i passeggeri ma non può sostituire una riqualificazione complessiva e un collegamento con la Darsena, da inserire all’interno di un progetto più ampio». Dato che l’ipotesi è collegata ad altri progetti (sottopasso in via Canale Molinetto in primis) non ci si sbilancia troppo sui tempi ma l’impressione è che si tratti di un obiettivo di mandato. (al.mo.)
LETTORI detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
FINALMENTE I DISCHI DEL ‘67, MA C’ERANO DEGLI ASSENTI...
Una volta tanto Manservisi ha scritto cose umanamente comprensibili (il riferimento è alla rubrica “Tutta un’altra musica” dello scorso numero sui dischi del 1967, ndD). Forse perché ha trattato autori e dischi vicine alla mia sensibilità (forse l'età). Seguo la sua rubrica, spesso classificatoria, ma racconta di musiche e musicisti per me quasi alieni. Non so se il rock e dintorni (e non saprei dire da quando) non fa che mestare sullo stesso ritornello, ma certi capolavori non si ripetono. Parlando del 1967 Manservisi per me ha azzeccato molti LP (allora si chiamavano così) che sono un mito. Ma mancava qualche chicca. Certo, a fine elenco c'erano dei puntini... Così provo io a dargli un nome. Il Frank Zappa di Absolutely Free, The Who Sell Out, Captain Beefheart che esordisce con Safe as Milk (alla chitarra c'è uno sconosciuto Ry Cooder) e forse forse anche il Donovan di Mellow Yellov. Perdona Manservisi la deriva nostalgica, forse c'è tanta buona musica anche adesso, magari sono io che non la capisco o non mi applico. Lettera firmata, Ravenna Caro lettore, mi fa sempre piacere litigare – si fa per dire – per ipotetiche classifiche musicali: sicuramente gli album citati qui sopra sono grandi dischi, ma credo non i migliori dei rispettivi autori (che sono senza rischio di smentite – si fa sempre per dire... – rispettivamente “Freak out!”, “Who’s next”, “Trout mask replica”
I giardini pubblici di @lovinthelichen Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #ravenna. Questa è stata scattata dall’utente @lovinthelichen sul prato dei giardini pubblici di Ravenna.
e “Sunshine Superman”) e neppure meglio dei capolavori (mi pare che siamo in sintonia...) citati la scorsa settimana. Sulla rubrica in generale, è vero, tendo a restare sempre molto legato alla più stretta attualità – sarà per deformazione professionale – ma sforzandomi di toccare i generi più disparati, anche per parlare a un pubblico (nel mio piccolissimo) più ampio possibile. E le assicuro che di
capolavori in grado di scrivere la storia – anche se non nello stesso, clamoroso, modo degli anni sessanta e settanta – ne sono usciti anche negli ultimi dieci-quindici anni. E continueranno a uscire, anche se in ambiti sempre più lontani dal vero e proprio rock, che mi pare stia invece seguendo la pericolosa china intrapresa tanti anni fa dal jazz, in un certo senso... Luca Manservisi
QUANDO LE ROTONDE PER TOGLIERE I VELOX? Come noto il 16 luglio 2015 sulla strada provinciale San Vitale fra Russi e Ravenna in entrambe le direzioni, furono installati dalla Provincia due autovelox. In questa strada, tuttavia, è prevista la realizzazione di due nuove rotonde, vale a dire la prima in corrispondenza dell’intersezione della San Vitale e il prolungamento della via Maestri del lavoro in zona Monaldina, con spesa a carico del Comune di Russi per un importo di 300mila euro, e una seconda nella stessa san Vitale nell’ intersecazione con la via Sentierone. Anche in questo caso il citato Comune è impegnato parzialmente nella spesa con 150mila euro oltre a 50mila euro assicurati dalla Provincia. […] L’ente provinciale, suo malgrado, dovrà rinunciare a un consistente tesoretto, per il trasferimento in altro sito dei due autovelox esistenti. La voce considerevole di entrata extra tributaria 2016 proveniente da queste multe ammontava a 4.703.436,25 euro corrispondente a un aumento percentuale del millequattrocentocintantasette per cento rispetto all’ anno precedente. Entrata cui l’ente sarà costretto a breve a rinunciare. A quando la realizzazione delle rotonde?. Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale CON LA MORTE DI GIANGRANDI PERDIAMO UN GRANDE ARTISTA Perdiamo un grande artista, che in molti dei suoi lavori ha ritratto Ravenna, sua città di adozione, portandola in tutto il mondo attraverso le
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innumerevoli mostre delle quali è stato protagonista. Gaetano Giangrandi ha saputo indagare l’arte del passato e sperimentare gli stili più noti del suo tempo, facendoli propri, imprimendo carattere e originalità a ognuna delle migliaia di opere che ci ha donato. Elsa Signorino, assessore comunale alla Cultura
TARGHE IN MOSAICO IN STRADA VANNO MESSE TUTTE
In tre riprese, su 53 strade o piazze del centro storico di Ravenna maggiormente percorse dai turisti sono state installate nuove targhe toponomastiche a mosaico realizzate, per conto del Comune e a seguito di un concorso, dal laboratorio Anna Fietta. L’avvio si ebbe nel 2009 col primo Festival internazione del Mosaico nel 2009. [...] Oggi, il risultato complessivo di tale percorso appare però esso stesso a mosaico, ma con salti e interruzioni. [...] Succede così che il turista, nell’immaginato percorso tra la “riqualificata” piazza Kennedy e piazza del Popolo, arrivando in piazza XX Settembre (o dell’Aquila) può ammirare le targhe a mosaico non solo sulla piazza stessa, ma anche su tutte le strade o stradine che vi confluiscono o se ne diramano, mentre nell’angolo con via Mentana ne vede con fatica una vecchia targa toponomastica marmorea consunta e poco presentabile. Esistono però numerosi altri casi. Nell’imminenza del 7 ottobre, quando prenderà il via la quinta edizione del Festival internazionale del mosaico, ma anche nella prospettiva stessa del centenario dantesco nel 2021, si giustifica dunque che il progetto delle targhe nel ristretto cuore storico-monumentale di Ravenna sia portato a definizione con una precisa individuazione di un perimetro organico, all’interno del quale le strade non ancora valorizzate con tale segno culturale possano rientrare. Alvaro Ancisi, consigliere LpRa
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TEATRO
Saggista, scrittore, docente di Sociologia della Letteratura all’Università di Bergamo, critico di Repubblica e creatore della rivista Doppiozero, Marco Belpoliti è una figura di intellettuale poliedrico che promuove giovani voci e ricorda la tradizione dei maestri. Autore di molti saggi su Primo Levi, Calvino e Pasolini, ha scelto Ravenna per festeggiare Doppiozero in due giornate intitolate “Gli irregolari” all’interno del festival Enter diretto da Ermanna Montanari del Teatro delle Albe. Belpoliti sarà in dialogo con Giovanni Lindo Ferretti al Rasi l'8 aprile nel corso del pomeriggio di incontri che avrà inizio alle 15 (vedi box per il programma). Pasolini, Testori, Levi erano intellettuali che muovevano le coscienze e l’opinione delle persone, oggi qual è il ruolo dell’intellettuale? «Non sono più direttori di coscienza, ma mediatori culturali. La cultura di massa è molto pop, molto veloce, satura di immagini, ma non approfondisce. Il ruolo degli intellettuali di oggi, come Bauman, è quello di cercare di spiegare a tutti, anche a quelli che leggono poco, quali sono i problemi sul tappeto. Aiutano il passaggio da fatti molto complessi a concetti più semplici. Il che non significa che siano dei semplificatori». Anche i luoghi di discussione culturale sono molto cambiati. Come definirebbe Doppiozero: una rivista, un luogo di riflessione, un blog, una casa editrice... «È tutto questo assieme. Se uno va a vedere cos’erano Il politecnico o L’Espresso quando nacquero era la stessa cosa. Non ci sono grandi differenze. Il supporto è diverso, perché da cartaceo è diventato immateriale, ma non c’è una differenza di approccio. Oggi non si può fare una cosa sola. Siamo una rivista, un blog, un editore, tutto assieme. Anche se è faticoso e dispersivo. La cultura si è molto parcellizzata e noi cerchiamo di fare una sintesi. Cerchiamo inoltre di essere un ponte tra generazioni facendo scrivere assieme giovani ventenni e autori di settanta anni». Trova che tra queste generazioni così lontane ci siano molte differenze nell’approccio alla scrittura, alla lettura e in generale alla cultura? «Tendo a vedere più tratti che hanno in comune che quelli che li differenziano. Negli ultimi anni si è parlato molto delle rotture generazionali, credo sia ora il momento di parlare della continuità, della tradizione intesa come il senso di tramandare qualcosa. Non siamo una rivista di rottura, ma di cucitura». In un suo saggio ha scritto che la nostra epoca è segnata da due crolli, opposti e simmetrci, che hanno segnato la storia occidentale: la caduta del Muro di Berlino e l'abbattimento delle Twin Towers. Crede che la nostra sia un’epoca di decadenza? «Non direi di decadenza, ma caotica, multipolare. Sono stati due crolli molto diversi tra loro, il primo ha creato una apertura, il secondo una chiusura. Credo che il nostro sia un periodo molto vario, ma anche molto fertile. Dipende da dove si mette l’accento. C’è Trump e
CULTURA Marco Belpoliti sarà al Rasi di Ravenna per la festa di Doppiozero che si svolgerà nell’ambito di Enter
L’INTERVISTA
«L’intellettuale? Un mediatore culturale» Il fondatore di Doppiozero Marco Belpoliti al Rasi per la festa della rivista all’interno di Enter ci sono i nuovi muri culturali, certo, però ci sono anche forti elementi di apertura. La storia vista da lontano è fatta meno di picchi e di abissi di quello che sembra. La sindrome dell’intellettuale è la sindrome dell’apocalisse. Con il dito alzato dice “ecco qui” e indicano una rottura, il 1914, il 1943, il 2011, ma ci sono anche atti che uniscono, anche se sono meno vistosi e più lenti». “Viviamo sotto la minaccia continua di due prospettive egualmente spaventose, anche se apparentemente opposte: la banalità ininterrotta e un terrore inconcepibile." Susan Sontag lo scriveva nel 1965, ma quasi cinquant'anni dopo le cose non sono cambiate. Al contrario, ogni giorno ci dispensa dosi massicce tanto di banalità quanto di terrore. Parlava di questi due estremi ne L’età dell’estremismo uscito tre anni fa, crede che le cose stiano ancora procedendo verso questi due poli? «Questa contrapposizione non è finita. Se uno guarda l’oceano da sopra una barchetta gli sembra che, un giorno sì e uno no, il mare sia in tempesta. Se uno scende con un batiscafo nelle profondità marine gli sembra che sia tutto immobile. Dipende dal punto di vista che si assume. Da lontano, con uno sguardo che vede mille anni, tutto sembra più immobile e certe contrapposizioni rimangono in tutte le epoche». Karl Marx aveva scritto che “La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. Siamo entrati nella fase della farsa? «Di farse ce ne sono state molte nel tempo. A volte ci sono state tragedie che
«Viviamo in un periodo caotico, ma anche molto fertile»
erano anche farse allo stesso tempo, come la prima guerra mondiale. Marx aveva una visione limitata del tempo perché era all’inizio del capitalismo industriale, poi è stato tutto un susseguirsi di tragiche farse». Un tempo la politica era molto legata alla riflessione culturale, oggi pare che sul ragionamento abbia vinto l’ entertainment. «Lo spettacolo è uno degli elementi dominanti della nostra epoca, però si può scegliere di seguire ritmi e tempi diversi. È una scelta. Un intellettuale può anche andare in televisione, tutto dipende da come si affronta la cosa anche se Pasolini diceva che la televisione è una “macchina infernale”». Oggi di “macchine infernali” ce ne sono numerose, non oso pensare cosa direbbe Pasolini di Facebook… «Io non ho facebook e nemmeno la televisione quindi sono fuori da questo mondo». Però ha lanciato una forma di fiaba breve usando twitter… «Sì, sono esperimenti che si fanno… Lo uso come sveglia per dire “c’è il giornale, vuoi leggerlo?”. I social sono come tutte le macchine mediatiche: esce quello che ci metti dentro, come diceva McLuhan». Come ultima cosa vorrei chiederle di consigliarci due libri, uno uscito recentemente che possa essere una lettura utile per i nostri anni, e l’altro invece un libro del passato che andrebbe riscoperto. «Sul passato non ho dubbi: I sommersi e i salvati di Primo Levi è uno dei libri più importanti del XIX secolo che è incentrato sul rapporto con il potere, ed è molto attuale. Di libri usciti di recenti faccio più fatica, perché ne leggo tanti. Direi i Ritratti italiani e Ritratti e immagini di Arbasino». Matteo Cavezzali
IL PROGRAMMA THE CHALLENGE
DI YURI ANCARANI AL CITY E LE DUE GIORNATE DI DOPPIOZERO A TEATRO CON SIMONA VINCI E GIOVANNI LINDO FERRETTI
Iniziato l’1 aprile, Enter, la chiamata agli artisti in forma di festival diretta da Ermanna Montanari alla prima edizione – di cui abbiamo scritto nello scorso numero e su cui trovate approfondimenti anche su R&D Cult di aprile – prosegue fino al 9 aprile. Il 6 aprile alle 20.30, Yuri Ancarani presenta in esclusiva per Ravenna – alla Sala 1 del CinemaCity – la sua ultima opera, premiata al Festival di Locarno, The Challenge: lungometraggio girato nel deserto arabo, dove la pratica della falconeria consuma un rito ancestrale e distorto, in una sorta di sfida al cielo (lo presenta, insieme all’autore, il critico e produttore cinematografico Marco Müller). Nel pomeriggio del 6 aprile, si svolge invece il secondo dei Parlamenti di aprile, al Rasi con lo scrittore Andrea Bajani e tre autori di graphic novel come Igort, Leila Marzocchi e Davide Reviati: il titolo dell’incontro è “Sul narrare”, dalle 16. Completa Enter una sezione dedicata alla Festa di doppiozero, rivista culturale web diretta da Marco Belpoliti e Stefano Chiodi. Sabato 8 aprile, dalle dalle 15 alle 19 al Teatro Rasi: Simona Vinci in dialogo con Pietro Barbetta; Margherita Manzelli in dialogo con Anna Stefi; Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi in dialogo con Annalisa Sacchi; Giovanni Lindo Ferretti (nella foto) in dialogo con Marco Belpoliti. A seguire apertura speciale della mostra Scorciatoie con fotografie di Antonino Costa allo Studio Danilo Montanari Editore di via Zirardini. Domenica 9 aprile: dalle 11 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 al teatro Rasi incontro con Luca Santiago Mora e Nicole Janigro; improvvisazioni con i ragazzi dell’Atelier dell’Errore; Giovanna Durì in dialogo con Luigi Grazioli; Paolo Gioli in dialogo con Elio Grazioli; Aldo Zargani in dialogo con Luigi Grazioli; Umberto Fiori in dialogo con Roberto Gilodi; e infine Vòltess, concerto di Umberto Fiori e Tommaso Leddi su testi in milanese di Franco Loi.
CULTURA IL FESTIVAL
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CINEMA • TEATRO • LIBRI
LA BUSTINA DI MELPOMENE
LA RASSEGNA
Il leader dei Verdena a Ravenna per Soundscreen tra film e musica Un fotogramma da “Genuine”
a cura di Maria Giovanna Maioli Nato a Zima, Siberia, Evgenij 1933, nel Evtushenko, poeta dell’ansia di verità e rinnovamento nella Russia del dopo Stalin, si è spento sabato 1 aprile a Tulsa, Oklahoma.
Yuri Ancarani al Pancotto apre Cinema a Km0 Al via la seconda edizione di Cinema Km Zero, la rassegna cinematografica curata da Marco Müller, critico e produttore già direttore della Mostra del Cinema di Venezia, nel salone del Circolo IX Febbraio Osteria del Pancotto di Gambellara in quattro appuntamenti. Ad ogni appuntamento è previsto, oltre alla proiezione, un dialogo tra gli artisti e il pubblico. Si comincia il 7 (Ricordi per moderni e film a sorpresa) e l’8 aprile (Il capo + Piattaforma luna, in foto) con il regista Yuri Ancarani con quattro pellicole e il curatore della rassegna Marco Müller (il 6 aprile, l’anteprima a CinemaCity con The Challenge all’interno di Enter, vedi p. 18). Proiezioni ore 21, cena-buffet alle 19.30.
ARTE ALL’ASTORIA LA MOSTRA DI VICTOR FOTSO ISPIRATA A FRANCOFONIA DI SOKUROV Inaugura domenica 9 aprile alle 19.45 al Cinema Astoria di Ravenna la mostra di Victor Fotso ispirata al film Francofonia di Sokurov, scelto dal professore dell'Accademia di Belle Arti Leonardo Pivi. Si tratta del quarto appuntamento con la rassegna “ArtSTORIA 5X5X5: 5 flm, 5 artisti, 5 poetiche”, un progetto a cura di Elettra Stamboulis realizzato da Associazione Mirada. Con la collaborazione di Accademia di Belle Arti di Ravenna, del Comune di Ravenna e del Cinema Astoria. La visione del film inizia alle 20.30.
Serata clou per il Soundscreen Festival in corso (fino al 9 aprile) al Palazzo del Cinema di largo Firenze, a Ravenna, con “Alberto Ferrari (Verdena) vs Genuine: Live-Score”, sabato 8 aprile. In collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino prende forma l'innovativa sonorizzazione del film muto Genuine, girato nel 1920 da Robert Wiene sulla scia del suo precedente capolavoro Das Kabinet des Dr. Caligari. Un’opera a vocazione espressionista, con atmosfere oniriche a tinte horror: un soggetto ideale per la sensibilità artistica di Ferrari, cantante e chitarrista, leader dei Verdena, lirica e visionaria in senso psichedelico, per un progetto di grande fascino che lega il cinema di quasi 100 anni fa con la creatività musicale contemporanea. Appuntamento alle 22 (costo del biglietto: 15 euro, info sul sito www.soundscreen.org, evento fuori abbonamento). Per il resto, tutti i giorni in programma film e pellicole che uniscono al cinema il tema della musica, tra titoli in concorso e non, come, il 6 aprile, Direction Home di Martin Scorsese del 2005 o Radio Dreams di Babak Jalali o ancora Enrico Rava: note necessarie di Monica Affatato. Venerdì 7 si comincia alle 16 con il concorso dei cortometraggi, alle 18 una replica di del film in concorso Junction 48 di Udi Aloni, Israele 2016 e alle 19 una serata extra con i Calibro 9 al Moog, alle 20 replica, in concorso, The Lure di Agnieszka Smoczynska, Polonia 2016, e alle 21.45 Liberation Day di Morten Traavik, Norvegia 2016. Sabato 8 dalle 15 sessions con il Progetto Cittadella Universitaria Fondazione Flaminia con proiezioni e alle 18 un dj set di Christopher Angiolini sulle più famose colonne sonore e ancora proiezioni prima del live di Ferrari. Si chiude domenica 9 aprile a partire dalle 16 con le repliche di alcuni dei documentari più interessanti proiettati durante la manifestazione. Per il programma completo e dettagliato: www.soundscreen.org.
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NON IMPORTA... DI
EVGENIJ EVTUSHENKO
Non importa – se hai persecutori, ma importa – se hai chi ti è seguace. Che vale la parola, se in essa, carico di sete del risveglio, non sta celato un seme di futuro – sacra possibile continuazione?! Artista, crea, senza timore, brucia e parla! E sia rivelata la parola, semplice e grande, come mela – che dei futuri meli ha in sé il principio! (Traduzione di questa poesia S. Sini, in Poesia del Novecento in Italia e in Europa, a cura di Edoardo Esposito, Feltrinelli, Milano 2000)
PROSA
AGENDA
Abramo, spettacolo sul senso della fede e del proprio Dio
SANTA EUROPA DEFENSORA
IN SCENA AL CISIM
Sabato 8 e domenica 9 aprile alle 21 andrà in scena al Cisim di Lido Adriano lo spettacolo Santa Europa Defensora, monologo di Iacopo Gardelli con Lorenzo Carpinelli, regia e luci Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli, prodotto in collaborazione da Ravenna Teatro e Gruppo dello Zuccherificio. Lo spettacolo racconta la vita di un centometrista e quella di un migrante. La vita di un agonista, del mondo occidentale e della sua schizofrenia, e la vita di un migrante, di un mondo sommerso e della sua corsa verso la meta: un’esistenza diversa in Europa.
I PICCIONI DI CAMPO MARGHERITA A COTIGNOLA Al teatro Binario di Cotignola, il 9 aprile alle 17.30 va in scena la Compagnia Magazzino FS con lo spettacolo I piccioni di Campo Margherita per la regia Piero Zama, una commedia brillante e surreale tra misteri e inganni.
ALESSANDRO BENVENUTI AL CARMINE DI MASSA LOMBARDA Con “Un comico fatto di sangue”, di e con Alessandro Benvenuti, si conclude la stagione teatrale massese “Al Carmine. Spettacoli”. L’appuntamento è per sabato 8 aprile alle 21 alla Sala del Carmine di Massa Lombarda, in via Rustici 2.
JAZZ CAOS II ATTO: IN SCENA 200 ATTORI CON AURILIA Mercoledì 12 aprile alle 21, per La stagione dei teatri, al Rasi andrà in scena lo spettacolo Abramo dei Teatri di Bari/Kismet firmato da Ermanno Bencivenga. Filosofo e saggista ma anche drammaturgo, poeta e docente universitario, Bencivenga s’interroga sul senso della fede e sull’idea che l’uomo ha del proprio Dio. Contrariamente a quanto accade nella Bibbia, qui Abramo va fino in fondo: porta Isacco – suo unico figlio, fondamento della sua speranza, del suo futuro, del destino di un popolo – sul monte e lo uccide violando la logica dell’amore in nome di una fede ottusa. E dopo lo spettacolo, alle 22.30, incontro con la compagnia a cura di Massimo Marino.
La rassegna 2016-2017 del Beppe Aurilia Theatre chiude con “Inno al Teatro”, giunto quest’anno al suo Nono Movimento: in scena lunedì 10 aprile, ore 21, al Teatro Alighieri di Ravenna il direttore artistico della compagnia teatrale Beppe Aurilia porta un’opera da lui scritta e diretta, intitolata Jazz Caos II atto. A salire sul palco ci saranno oltre ad Aurilia Franco Costantini, Marco Wozz Botton, Francesco Manzoni, Khadim Ndiaye e Sumi Ndiaye e 200 attori di età ed etnie differenti, che insieme al pubblico affronteranno, tra un passo di danza e una canzone, tematiche della quotidianità, quali il bullismo, il femminicidio, la povertà, l’immigrazione.
CULTURA
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MUSICA • TEATRO
CLASSICA/1
Dalla Musica d’oggi al duo Gerhardt-Osborne Doppio appuntamento della stagione “Ravenna Musica”, che l’associazione Angelo Mariani organizza al teatro Alighieri. Sabato 8 aprile spazio alla musica del Novecento con l’Ensemble musica d’oggi diretto da Michele Reali e con la partecipazione del violinista Marco Serino. Il complesso si è costituito a Roma nel 1981 e da allora è impegnato nella diffusione in Italia e all’estero della musica contemporanea, in particolare italiana. Collabora con importanti Istituzioni quali l’Università della Calabria – dove dal 1985 organizza la Rassegna Musica d’Oggi- , e il Comune di Roma nell’ambito di Progetto Musica. La serata proporrà musiche di Luis Bacalov, Ennio Morricone, Aaron Copland e Ada Gentile. Martedì 11 aprile a salire sul palco sarà il duo formato dal violoncellista Alban Gerhardt e dal pianista Steven Osborne. Gerhardt, oltre alla brillante attività con orchestre, si dedica intensamente alla musica da camera, tra i cui partner raggiunge un particolare affiatamento proprio con il pianista Steven Osborne, tra i principali musicisti britannici, vincitore di premi tra cui il Gramophone Award 2009 e il Clara Haskil Competition. In programma composizioni di Bach, Beethoven, Brahms e Debussy.
CLASSICA/4 IL REQUIEM DI MOZART CON IL LUDUS VOCALIS Lunedì 10 aprile alle 21 il coro polifonico Ludus Vocalis tornerà a incantare il suo affezionato pubblico mettendo in scena il Requiem K626 di W. A. Mozart, alla basilica di San Francesco. Il maestro Stefano Sintoni dirigerà il suo Ludus assieme al coro Jacopo da Bologna e alla cappella musicale di San Francesco; ad accompagnare l’esibizione l'orchestra Alighieri di Ravenna.
UN CONCERTO OMAGGIO A EBE STIGNANI Sabato 8 aprile il Teatro Goldoni di BagnacavAllo alle ore 21 ospita il concerto “Omaggio a Ebe Stignani” con i mezzo soprani Anna Maria Chiuri e Daniela Pini, il soprano Elena Salvatori, i tenori Raffaele Tassone e Davide Zaccherini, la Corale Bagnacavallese Ebe Stignani diretta da Giorgio Coppetta Calzavara, Filippo Pantieri al pianoforte e la partecipazione straordinaria del soprano Wilma Vernocchi, Premio Puccini 2016. Sono in programma brani da Rossini, Puccini, Verdi, Donizetti, Bizet, Offenbach, Saint-Saens e Tosti e un omaggio a Napoli.
CLASSICA/3
DANZA/1
LA CAPPELLA MUSICALE DELLA SAN FRANCESCO PER LA PASSIONE
A Bagnacavallo gli acrobatici Sonics
La Cappella Musicale della Basilica di San Francesco propone il tradizionale Concerto per la Passione domenica 9 aprile alle 19.30 nella Basilica di San Francesco di Ravenna. Le esecuzioni si alternano a proiezioni di immagini e a riflessioni spirituali (voce recitante Chiara Lagani). Il repertorio musicale, che spazia dai grandi compositori del barocco Bach, Haendel, Vivaldi, Albinoni fino a perle rare di Purcell e di Lotti che raramente si ascoltano in occasioni di questo genere.
CLASSICA/2
Lo Stabat Mater di Rossini, vent’anni dopo al Concerto di Pasqua Il Concerto di Pasqua quest’anno compie 20 anni: la manifestazione, organizzata dalla cooperativa Emilia Romagna Concerti, si terrà il 12 aprile, alle 21.15, alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Per celebrare la ricorrenza verrà riproposta l’opera eseguita nella prima edizione del concerto risalente al 1997, lo Stabat Mater di Gioachino Rossini, diretta anche in questa occasione dal maestro Paolo Olmi (nella foto). Saliranno sul palco il Coro del Teatro Comunale di Bologna
(maestro Andrea Faidutti) e la Young Musicians European Orchestra integrata da alcuni musicisti della Teheran Symphony Orchestra, per la prima volta in Europa; il cast vocale è composto da eccellenti e giovanissimi interpreti: il soprano Maria Francesca Mazzara, il mezzosoprano Cristina Melis, il tenore Marco Ciaponi e il basso Francisco Crespo. Sarà la prima volta che un gruppo strutturato di musicisti di Teheran suonerà in Italia. I biglietti (da 8 a 30 euro) sono in vendita alla biglietteria del teatro Alighieri (telefono 0544 249244) oppure online su sito www.teatroalighieri.org e a partire dalle 20 alla basilica.
Corsi propedeutici per il conseguimento della
Martedì 11 e mercoledì 12 aprile (alle 21) il teatro Goldoni di Bagnacavallo ospiterà per la prima volta i Sonics, compagnia italian di artisti e acrobati di caratura internazionale, con il loro “Toren”, show fortemente visuale e ricco di nuove sperimentazioni sceniche e acrobatiche. Presentato in anteprima mondiale al Fringe Festival di Edimburgo, “Toren” è attualmente impegnato in un tour nazionale da tutto esaurito.
DANZA/2 MM CONTEMPORARY
A
RUSSI
Martedì 11 aprile dalle 20.45 al teatro comunale di Russi appuntamento con “D’amore e d’ombra” della MM Contemporary Dance Company, una compagnia emiliana di danza contemporanea diretta dal coreografo campano Michele Merola.
DANZA/3
PATENTE NAUTICA VELA/MOTORE CORSI SERALI E NEI WEEKEND
PATENTI SENZA LIMITI 52 ore di lezioni teoriche 4 uscite in barca
PATENTI ENTRO LE 12 MIGLIA 36 ore di lezioni teoriche 4 uscite in barca In considerazione del carattere di Ente di diritto pubblico non economico, che opera senza fini di lucro, i prezzi praticati sono limitati al puro rimborso dei costi sostenuti
Lega Navale Italiana - Sezione di Ravenna Via Molo Dalmazia, 101 - Marina di Ravenna
Per info e iscrizioni presso la Sezione di Ravenna LNI nelle giornate di sabato e domenica Tel. 0544 538373 oppure 0544 591505 (durante la settimana) E-mail: ravenna@leganavale.it
Svetlana Zakharova al Ravenna Festival Prima ballerina assoluta del Teatro Bol'šoj di Mosca, la stella ucraina Svetlana Zakharova sabato 22 luglio (21.30, Palazzo Mauro De André) torna al Ravenna Festival andando ad aggiungersi al programma di quest’anno, concludendo la XXVIII edizione con un gala di perle coreografiche, dove l’étoile sarà affiancata da un gruppo di artisti scelti fra i primi ballerini del Bol'šoj, i solisti del Mariinskij e guest star di altre prestigiose compagnie.
MUSICA
CULTURA CLASSICA CROSSOVER QUATTRO OTTONI PER MIKROKOSMOS Ultimo concerto della rassegna della scuola di musica Mikrokosmos domenica 9 aprile alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna. L’appuntamento è all’insegna di un crossover di musica classica con il quartetto d’ottoni Mascoulisse Quartet.
JAZZ & WORLD TANGO TRES
ALLO
ZINGARÒ
Il progetto Tango Tres festeggia il ventesimo anno di attività con Entrada Prohibida, un nuovo disco che si distingue per la ricerca sul repertorio delle origini del tango, con brani dei maggiori compositori del periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento. Gli arrangiamenti, tutti originali, sono curati da Silvio Zalambani, sassofonista ed ideatore del progetto che sarà in concerto il 12 aprile dalle 22 allo Zingarò di Faenza accompagnato da Vittorio Veroli al violino e Donato D’Antonio alla chitarra.
DEL BARRIO TRIO
AL
ROCK/1
Anche i Bologna Violenta al festival delle band emergenti Dopo il felice esperimento dell’edizione 2016, Around the Rock torna e si sdoppia: dopo la tradizionale fase del concorso ravennate per band emergenti, tenutasi in marzo al Valtorto, ecco ancora una seconda fase in forma di festival, con tre serate di concerti con le migliori band locali, con ospiti da tutta Italia e naturalmente i vincitori del concorso 2017, i giovanissimi ravennati Quarto Piano. E questa XXVII edizione di Around the Rock – organizzato da associazione Norma – segna anche l’inizio di una collaborazione con Bronson Recordings. Dal 6 all’8 aprile all’Almagià si alterneranno sul palco nove band tra cui le già affermate Bologna Violenta – progetto nato nel 2005 da un’idea del violinista e polistrumentista trevigiano
Nicola Manzan –, in concerto il venerdì, e Arcana 13 (attesi il giovedì), una delle più interessanti nuove realtà italiane di doom/occult rock ispirato alle pellicole horror degli anni ‘60 e ’70. Sul palco anche i San Leo, Postvorta, Aporia, Elyne, Next Time Mr Fox e Yolao. I concerti nel corso delle tre serate iniziano sempre dalle ore 21.30, a ingresso libero.
ROCK/2
ROCK/3
STILE NEW ORLEANS AL SAX PUB Venerdì 7 aprile al Sax Pub di Lugo appuntamento con il trio The Indians per un concerto-viaggio tra le musiche tipiche di strada, di New Orleans, come il “second line” delle marching band o i temi più rappresentativi della “funeral parade”.
Elena Pompignoli
ULI
AL CIRCOLO
I giovani ravennati Quarto Piano, vincitori del concorso di Around the Rock 2017
KINOTTO
Domenica 9 aprile dalle 20 al Kinotto di Borgo Masotti concerto di Uli, progetto solista della cantautrice piemontese Alice Protto, accompagnata da band con ukulele, chitarra e batteria, tra soul, cantautorato e folk.
LIQUID DESIRE
DAL VIVO
I ravennati Liquid Desire di Gabriele Bombardini e Matteo Scaioli (tra elettronica e rock psichedelico) saranno dal vivo il 6 aprile al Clandestino di Faenza e il giorno dopo al Mama’s di Ravenna.
ARRIVA RE CANE. CON SUO MARITO I ferraresi Re Cane e Suo Marito, con il loro irriverente folk-rock dallo spirito punk, saranno in concerto dalle 22 di venerdì 7 aprile al Cca Lughé di Lugo.
ANDREA AMATI AL CAFFÈ CENTRALE Si conclude sabato 8 aprile la decima edizione di Live&More al Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo e con essa l'esperienza decennale dei concerti promossi presso il locale della frazione bagnacavallese. A chiudere la rassegna di musica dal vivo sarà il cantautore riminese Andrea Amati, che presenterà in anteprima al pubblico villanovese il suo nuovo album, “Bagaglio a mano”. Il concerto sarà aperto, alle 21.30, dalla cantante Alessandra La Rosa accompagnata da Mirco Picchi al piano.
IL BRASILE DI GHIOTTI AL MARIANI Venerdì 7 aprile alle 21.30 al Mariani di Ravenna continuano i concerti jazz con il Sara Jane Ghiotti Brazilian Project: un viaggio nella musica popular brasileira, dallo choro, alla bossa nova, al samba, fino agli autori contemporanei, con la cantante Ghiotti accompagnata da pianoforte, basso e batteria.
21
AGENDA ROCK
MAMA’S
Ritmi e colori dall’America Latina al Mama’s di Ravenna sabato 8 aprile dalle 21.30 con il concerto dei Del Barria Trio, cuore pulsante del multiforme gruppo italo-argentino rappresentato dai tre musicisti Hilario Baggini, Andrés Langer e Marco Zanotti.
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
CLASSICA: IL PROGETTO
I “Tesori” della Corelli Don Dilego al Boca
Sognando Arezzo Wave
Venerdì 7 aprile dalle 23 al Boca Barranca di Marina Romea concerto dell’americano Don Dilego, collaboratore di Jesse Malin, musicista countryrock e urban-folk.
Per le selezioni al festival Arezzo Wave, sabato 8 aprile dalle 21 dl Kinotto di Borgo Masotti si contenderanno un posto sul palco della finale di Milano Dulcamara e InBetween (nella foto). Ingresso gratuito.
Talento e gioventù per il progetto a più mani che vede lo sforzo congiunto del musicista, musicologo e ricercatore faentino Simone Laghi, del Maestro Jacopo Rivani e dell'Orchestra Corelli, insieme ad un cast di solisti nel pieno della loro carriera concertistica. “Tesori Ritrovati”: questo il titolo della mini-tournée di Pasqua de LaCorelli, che porterà l'Orchestra e i solisti ad esibirsi a Faenza (domenica 9 aprile ore 16.30, Auditorium Sant'Umiltà), Cervia (domenica 9 aprile ore 21, Teatro Comunale) e Ravenna (domenica 16 aprile, ore 18.30, Chiesa di San Giovanni Battista), con prove aperte in anteprima a Ravenna (venerdì 7 aprile ore 9, Chiostri Francescani) e Castiglione (sabato 8 aprile ore 18, Sala Tamerice).
o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o c s
espone presso la Sala di vicolo degli Ariani a Ravenna, Vicolo degli Ariani 4/A
fino al
17 Aprile 2017 Un percorso tra paesaggi e vedute della natura da vent’anni ad oggi ORARI: mattino 10-12.30 pomeriggio 16-19.30 Aperto domenica e festivi Chiuso giovedì pomeriggio
Sabato 8, ore 18
Moonwatch in centro Osservazione della Luna da Piazza San Francesco (ingresso libero - Cielo permettendo)
Domenica 9, ore 15:00 Da grande voglio fare l'astronauta (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
1 prile, ore 2 Venerdì 7 a COPIO NE AL TELELSATA IO Z A V R E S S O A STEL DELLA VOLT 0 ile, ore 10.3 r p a 9 a ic n E Dome NE DEL SOL IO Z A V R E S S O ndo ette cielo perm esso libero, gr In io ar Planet
Martedì 11, ore 21
Paolo Morini: Solar System News (conferenza adatta a ragazzi a partire da 10 anni)
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE
NDL - NOTA DEL LETTORE
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Quanto mestiere in Prima di cadere di Federica Angelini
Country Death Song - San Zaccaria VISIBILI E INVISIBILI
Tomas Milian (1933-2017), non solo Monnezza di Francesco Della Torre
Non si sevizia un paperino (di Lucio Fulci, 1972) In un paesino del meridione si susseguono omicidi di bambini. La polizia brancola nel buio e ogni volta che trova un sospettato non esista a gettarlo nelle fauci della gente, desiderosa di poter sbranare un “mostro”. Ispirato a un fatto vero, il film di Fulci rappresenta un caposaldo del thriller all’italiana, carico di morbosità, erotismo e tensione, sicuramente troppo per il 1972. Il film infatti ha procurato non pochi grattacapi al regista, sia a causa della scena tra un bambino e una Barbara Bouchet completamente nuda, sia per il rapporto con esoterismo e religione che ne hanno frenato la distribuzione e costretto ai tempi a qualche taglio. Il cast fa paura, ma questa volta in senso buono: al meraviglioso trio femminile composto dalla Bouchet, da Florinda Bolkan e Irene Papas, si contrappone una schiera di uomini da urlo, come Thmas Milian nella parte di un invadente cronista di nera, e i due attori cult francesi Georges Wilson e Marc Porel in ruoli sorprendenti e “maledetti”. Un film da non perdere e dalle tematiche molto attuali, che fa ancora paura e che trasmette ancora la stessa sensualità nonostante i 45 anni suonati. Poco amato all’epoca, c’è voluto l’endorsement di Quentin Tarantino a risvegliare l’attenzione del distratto popolo italiano. La vittima designata (di Maurizio Lucidi, 1971) Stefano, un noto pubblicitario milanese sposato con moglie ricca e più vecchia di lui, ha il sogno proibito di fuggire con l’amante riuscendo con uno stratagemma a vendere l’azien-
Via San Potito 39/1 - San Potito di Lugo (RA) Tel./Fax 0545 25250 arredamentisportelli@gmail.com www.arredamentisportelli.com
da della moglie. In gita con l’amante a Venezia, incontra il misterioso conte Matteo Tiepolo, che è a conoscenza del suo disagio e gli propone un macabro scambio di “favori”, con lo scopo di annullare il movente degli omicidi che verrebbero compiuti. Il soggetto, benché spacciato per originale, è identico a Delitto per delitto di Hitchcock del 1951, ma le analogie col capolavoro del maestro finiscono qui, perché La vittima designata rappresenta un gioiello raro e prezioso nel panorama del thriller italiano. Il film è scandito in maniera impetuosa e addirittura prepotente dalle musiche di Luis Bacalov suonate meravigliosamente dai New Trolls, che da lì a poco incisero il maestoso lavoro della colonna sonora del film col titolo di Concerto grosso per i New Trolls, e di cui la colonna sonora del film può essere considerata un prototipo quasi definitivo. L’altra caratteristiche che rende questo film un (quasi) capolavoro è il magnetismo dei suoi due protagonisti, che dominano la scena col disorientato Stefano di Tomas Milian e col magico e misterioso “conte” del francese Pierre Clementi, artista “bello e dannato” del cinema francese, probabilmente sconosciuto ai più giovani. A proposito di Milian, qua non solo recita per la prima volta con la propria voce, prima di “prestarla” a Ferruccio Amendola per il Monnezza, ma canta anche il brano “My Shadows In The Dark”, unico momento non strumentale della colonna sonora. Un film talmente immerso nella cultura e nel contesto degli anni settanta, da farlo sembrare allo spettatore come un film in costume, barocco e sovrannaturale, che evita di passare per datato per volare direttamente nel limbo del culto; una storia di tensione sempre crescente che sfocia in un finale sorprendente ed entusiasmante. Semplicemente, uno dei miei film preferiti. Entrambi i film sono disponibili in Dvd.
Allo sceneggiatore di serie come “Bones” e “Fargo”, Noah Hawley, una chance come scrittore non si può negare, anche al netto delle citazioni roboanti delle recensioni uscite negli Usa. In Italia Prima di cadere è arrivato nel 2017 per Einaudi, tradotto da Marco Rossari, ed è un po’ quello che è lecito aspettarsi, ma non molto di più. Ossia un thriller scritto con molto mestiere, ben costruito, che dà l’occasione per riflettere su una società sempre più ossessionata dallo smisurato accumulo di denaro e sempre più classista, sulla “fame” di notizie e sui meccanismi perversi della tv che deve “produrre” notizie anziché raccontarle per riempire intere giornate di programmazione, su come da vittime si possa essere trasformati in carnefici, sulla privacy e via discorrendo. La trama è piuttosto semplice: un aereo privato che sta volando tra Martha's Vineyard a New York si inabissa. Seguono le indagini. A bordo naturalmente trasportava ricchi e potenti, oltre all’equipaggio. E così il libro, come una fiction ben costruita, ci racconta la vita di tutti e sette gli adulti in volo (due sono bambini) per farci scorgere eventuali motivi che potrebbero aver causato la tragedia. E da qui esce appunto lo spaccato della New York dei ricchi, con qualche squarcio verso la “normalità” non troppo edificante, con storie di smarrimenti e redenzioni, di ossessioni, di rapporti di coppia più o meno riusciti e falliti. Tutto molto ben scritto, ben orchestrato, la suspense sapientemente dosata, i cliché usati con abilità senza (quasi) mai eccedere, cattivi degni di tal nome, buoni con qualche ombra, ma anche buoni cristallini. Il finale forse non è all’altezza delle aspettative ma nemmeno si può definire deludente. E alcuni personaggi sono effettivamente più riusciti di altro e in grado di suscitare l’empatia di più o meno chiunque. Ma la speranza è che non sia questo il thriller dell’anno e che qualcosa di più originale, sorprendente e magari anche “fastidioso” ci attenda nei prossimi mesi. E magari invece aspetteremo con più impazienza la prossima serie tv di questo versatile artista cinquantenne con trascorsi da avvocato che vive tra Austin e Los Angeles.
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23 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
Il permesso 48 ore fuori
The Challenge di Yuri Ancarani gio.: p.u. 20.30
di Claudio Amendola fer. (escluso gio., lun. e mar.), sab. e dom.: p.u. 22.40 (mer. ingresso 2 euro)
Oltre le nuvole: il luogo promessoci
La verità, vi spiego, sull’amore
di Makoto Shinkai mar. e mer.: 17.40-20.20-22.40
DA GIOVEDÌ 6 A MERCOLEDÌ 12 APRILE
Moglie e marito
di Simone Godano mer.: 17.45-20.25-22.45
(2016) di Aki Kaurismäki
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077
Power Rangers
sab.: 19-21; dom.: 16.45-18.45-21.15
The Startup Accendi il tuo futuro
di Eric Summer, Éric Warin sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “Cartoon Kids”)
di Dean Israelite fer.: 17.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 15-17.40-20.15-22.55
Ballerina
di Alessandro D'Alatri fer.: 17.45-20.25-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.25-22.45
Il viaggio (The Journey) di Nick Hamm
Il segreto
di Jim Sheridan gio., ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.15-21.15; gio. 13/4: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale)
La vendetta di un uomo tranquillo
di Kelly Fremon gio., ven. e lun.: p.u. 17.40; sab. e dom.: 15.10-17.40
di Raúl Arévalo gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
Classe Z
Duns Scoto
di Guido Chiesa fer.: 17.40-20.35; sab. e dom.: 15.25-17.40-20.35
Ghost in the Shell
In a lonely place
di Fernando Muraca lun.: p.u. 21
di Davide Montecchi mar.: p.u. 21.15 (per la rassegna “Incontri ravvicinati”)
CINEMA ASTORIA Ravenna
CINEDREAM Faenza
di Rupert Sanders fer.: 17.40-20.20-22.55; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.55
Royal Opera House Jewels
fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab.: 18.10-21; dom.: 15.40-18.10-21
Il permesso 48 ore fuori
Francofonia
CINEMA ITALIA Faenza
mar.: p.u. 20.15
di Aleksandr Sokurov dom.: p.u. 20.45 (per la rassegna “ArtSTORIA”)
di Claudio Amendola fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 15-20.30-22.45
La verità, vi spiego, sull’amore
La cura dal benessere (v.m. 14)
Moglie e marito
Il segreto
Libere disobbedienti innamorate In Between
di Jim Sheridan fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab.: 18.05-21; dom.: 15.40-18.05-21
di Gore Verbinski fer., sab. e dom.: p.u. 22.35
Life Non oltrepassare il limite
La tartaruga rossa
di Michael Dudok de Wit gio.: p.u. 21.15; sab.: p.u. 20; dom.: p.u. 18.45
di Simone Godano mer.: p.u. 21
di Max Croci fer., sab. e dom.: 20.30-22.45
di Maysaloun Hamoud
Piccoli crimini coniugali di Alex Infascelli fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.10-21.10; dom.: 15.30-18.10-21.10
di Daniel Espinosa gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 20.20
La Bella e la Bestia
di Max Croci sab. e dom.: p.u. 18.15
CINEMA MARIANI Ravenna
Il diritto di contare
L’altro volto della speranza di Aki Kaurismäki gio., ven. e mer.: p.u. 21;
di Theodore Melfi fer. (escluso lun. e mer.): p.u. 21.10; sab.: 18.10-21.10; dom.: 15.30-18.10-21.10
The Startup Accendi il tuo futuro
di Alessandro D'Alatri fer. (escluso lun. e mer.): 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.55-20.25-22.40; mer.: 17.55-20.25-22.40 (ingresso 2 euro)
Ballerina
di Bill Condon Proiezione in 2D fer. (escluso mer.): 20.10-22.45; sab. e dom.: 15-17.35-20.10-22.45; mer.: 17.35-20.10-22.45 (ingresso 2 euro)
Logan - The Wolverine
di James Mangold mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)
Moonlight
di Barry Jenkins lun.: p.u. 21 (per la rassegna “Oscar”)
CINEMA EUROPA Faenza Il viaggio (The Journey)
di Nick Hamm gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese sottotitolata in italiano)
L’altro volto della speranza
di Aki Kaurismäki ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21; gio. 13/4: p.u. 21 (proiezione in lingua originale finlandeseinglese-arabo sottotitolata in italiano)
CINEMA SAN ROCCO Lugo di Jim Sheridan ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano di Riccardo Milani dom.: p.u. 21
CINEMA GULLIVER Alfonsine La luce sugli oceani
Underworld Blood Wars
di Derek Cianfrance gio., ven., sab. e lun.: p.u. 21
di Anna Foerster fer. (escluso mer.): 20.40-22.40; sab. e dom.: 16-18.10-20.40-22.40; mer.: 18.10-20.40-22.40 (ingresso 2 euro)
CINEMA MODERNO Castel Bolognese
Piccoli crimini coniugali
di Kenneth Lonergan gio.: p.u. 21
di Guido Chiesa fer. (escluso gio., lun. e mar.): p.u. 20.30 (mer. ingresso 2 euro); sab. e dom.: 18.10-20.30 ven., mar. e mer.: p.u. 21.15; sab.: p.u. 21.30; dom.: 16.45-21.15
La Bella e la Bestia
Mamma o papà
Classe Z
Moonlight
di Barry Jenkins fer. (escluso lun. e mar.) e sab.: p.u. 21.05; dom.: p.u. 15.40
di Dean Israelite fer. (escluso mer.): 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45; mer.: 17.45-20.15-22.45 (ingresso 2 euro)
di Kelly Asbury fer. (escluso lun. e mer.): p.u. 20.40; sab. e dom.: 15.20-16.15-17.30-20.40; mer.: 17.30-20.40 (ingresso 2 euro)
La verità, vi spiego, sull’amore
The Ring 3
Power Rangers
I Puffi Viaggio nella foresta segreta
di Paul Verhoeven fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.15-21.05; dom.: 15.40-18.15-21.05
di Daniel Espinosa fer., sab. e dom.: p.u. 22.45 (mer. ingresso 2 euro)
Il segreto
di Alex Infascelli fer. (escluso mar. e mer.): 20.30-22.45; sab., dom. e mer.: 18-20.30-22.45 (mer. ingresso 2 euro)
Elle (v.m. 14)
di David Leitch, Chad Stahelski gio., ven., sab., dom. e lun.: p.u. 22.55
di Eric Summer, Éric Warin sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
CINEMA SARTI Faenza
CINEMA JOLLY Ravenna
17 anni (e come uscirne vivi)
www.cinemamarianiravenna.com
di Sydney Sibilia lun.: p.u. 21.15 (rassegna “Lunedì Cult Movie”)
di Denzel Washington lun. e mar.: p.u. 21.15 (rassegna “2 Days Cult Movie”)
di Anna Foerster fer.: 17.45-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.30-22.45
lun. 10- mar. 11: 21.15 Cinema Mariani - Ravenna
Smetto quando voglio Masterclass
Barriere
Underworld Blood Wars
di F. Javier Gutierrez fer., sab. e dom.: p.u. 22.55
Miglior attrice non protagonista a Viola Davis Oscar 2017 e Golden Globes 2017
gio. 6 - ven. 7: 21.00 • sab. 8: 19.00 - 21.00 dom. 9: 16.45 - 18.45 - 21.15
Ovunque tu sarai
John Wick - Capitolo 2
(2016) di Denzel Washington
In esclusiva per Ravenna - Orso d'argento per la miglior regia al Festival di Berlino 2017
di Kelly Asbury fer.: 17.45-18.10-20.25; sab. e dom.: 15.05-16-17.45-18.10-20.25
di Bill Condon Proiezione in 2D gio. e mer.: 17.15-17.45-20.05-22.55; ven., lun. e mar.: 17.15-17.45-18.15-20.0521.15-22.55; sab. e dom.: 15-16-17.15-17.45-18.45-20.0521.30-22.55
Life Non oltrepassare il limite
Rassegna “2Days Cult Movie”
I Puffi Viaggio nella foresta segreta
di Roberto Capucci fer.: 17.40-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.25-17.40-20.20-22.40
di Max Croci sab. e dom.: p.u. 15.50
Ghost in the Shell
di Rupert Sanders fer. (escluso mer.): 20.20-22.40; sab. e dom.: 15.20-17.45-20.20-22.40; mer.: 17.45-20.20-22.40 (ingresso 2 euro)
Manchester by the Sea
La Bella e la Bestia di Bill Condon sab.: p.u. 21; dom.: 15-17.30-21
CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo Il diritto di contare
di Theodore Melfi ven., sab. e dom: p.u. 21.15
Raffaello Il principe delle arti di Luca Viotto mar.: p.u. 21.15
CINEMA JOLLY Russi Moonlight
di Barry Jenkins sab. e dom: p.u. 21
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
GUSTO
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
24
RITUALITÀ
L’agnello in tavola a Pasqua L’alimento che rappresenta il sacrificio di Cristo. Otto le razze ovine nel disciplinare di Giorgia Lagosti
Con l’agnello sulle tavole della Pasqua, si sa, la religione cristiana celebra il sacrificio di Cristo, l’agnello di Dio che si immolò per il suo popolo. Ed è comune all’Italia intera questa secolare usanza ma è certamente più radicata in quelle zone in cui l’allevamento ovino, soprattutto in passato, era maggiormente diffuso. L’Emilia Romagna è senza dubbio una di queste: nelle sue zone collinari infatti è storico l’allevamento dell’Agnello dell’Appennino Centrale Igp. Si tratta di capi certificati nati e cresciuti in Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Umbria e ottenuti da una popolazione di ovini storicamente presenti in quest’area, con specifiche attitudini e dalla quale si sono ottenute le attuali razze locali che danno vita ad animali da carne di ottima qualità. L'agnello del Centro Italia, una delle ultime certificazioni di qualità che riguardano le carni italiane, è infatti Igp dal 2010 dopo l'Agnello di Sardegna Igp dal 2001 e l'Abbacchio Romano Igp dal 2009. Va detto che in passato i nostri allevamenti avevano un triplice scopo in quanto, oltre che per la carne, erano dedicati anche alla produzione di latte e di lana. Negli ultimi anni invece, sull’Appennino si è verificata una specializzazione per la produzione esclusiva di carne. Le razze storicamente presenti e ammesse dal disciplinare sono otto:
L’Appenninica, la Fabrianese, la Merinizzata Italiana, la Pomarancina, la Sopravissana, la Massese, la Garfagnina bianca e la Zerasca, i cui nomi attestano un profondo legame con il territorio (Fabriano nelle Marche, Garfagnana, Massa e Zeri in Toscana e così via). Gli agnelli devono essere alimentati a latte materno fino allo svezzamento e successivamente da foraggi costituiti da essenze di prati e pascoli, leguminose e graminacee coltivate, mangimi, integratori alimentari e vitaminici. La macellazione deve avvenire quando gli animali non hanno ancora sviluppato gli incisivi permanenti nella dentatura. E se ne ottengono carni povere di grassi e dal sapore molto marcato.
LA TRADIZIONE L’AGNELLO
SECONDO L’ARTUSI
Pellegrino Artusi (nella foto), nel suo celebre La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene collegando l’agnello alle feste natalizie e pasquali, giacché “l’agnello comincia ad esser buono in dicembre, e per Pasqua o è cominciata o sta per cominciare la sua decadenza”, ce ne propone, fra le altre, una versione classica e certamente di grande effetto. (530) Cosciotto di Agnello Arrosto «La stagione del castrato è dall'ottobre al maggio. Dicesi che si deve preferire quello di gamba corta e di carne color rosso bruno. Il cosciotto arrostito offre un nutrimento sano e nutriente, opportuno specialmente a chi ha tendenza alla pinguedine. Prima di cuocerlo lasciatelo frollare diversi giorni, più o meno a seconda della temperatura. Prima d'infilarlo allo spiede battetelo ben bene con un mazzuolo di legno, poi spellatelo e levategli, senza troppo straziarlo, l'osso di mezzo. Dopo, perché resti tutto raccolto, legatelo e dategli fuoco ardente da principio, e a mezza cottura diminuite il calore. Quando comincia a gettare il sugo, che raccoglierete nella leccarda, bagnatelo col medesimo e con brodo digrassato, nient'altro. Salatelo a cottura quasi completa; ma badate che non riesca troppo cotto né che sanguini e servitelo in tavola col suo sugo in una salsiera e perché faccia miglior figura involgete l'estremità dell'osso della gamba in carta bianca frastagliata».
LA RICETTA AGNELLO IN UMIDO CON I PISELLI ALLA ROMAGNOLA Ingredienti (per 4/6 persone) 800 grammi di agnello tagliato a pezzi 60 grammi di guanciale fatto a listarelle 150 grammi di piselli freschi sgranati 300 grammi di salsa di pomodoro olio extravergine d'oliva sale marino integrale pepe nero macinato al momento
ti augura
CÀ BRUNA
Buona Pasqua
venerdì 7 aprile
Gran festa dei single Cena con ricco Buffet di primi, secondi, contorni e dolce. € 18,00
sabato 8 Aprile
Serata Musicale con Davide Berdondini Menu alla carta e gran spaghettata! Spaghetti cucinati alla fiamma e serviti dentro una forma di parmigiano. Spettacolare e buonissima! Entrambe le sere sarà possibile partecipare alla lotteria con ricchi premi per tutti: primo premio un buono per una vacanza per 4 persone a Marilleva!
Ravenna, S.S. San Vitale 84 - tel. 0544 461461 / 348 3911624 castagnoliromina@libero.it - È gradita la prenotazione
Preparazione Rosolare il guanciale in un paio di cucchiai di olio poi aggiungere l'agnello e rosolarlo bene. Aggiungere la salsa di pomodoro, regolare di sale e di pepe e far cuocere a fuoco lento e a pentola coperta per circa un’ora. Trascorso questo tempo, unire i piselli e portare a cottura aggiungendo, se è necessario, un po' d'acqua o di brodo, per evitare che il sugo si asciughi troppo. Servire il piatto ben caldo con un filo di olio crudo e dei crostini di pane abbrustolito.
Ravenna, via G. Rasponi 12 (tra piazza del Popolo e Piazza Kennedy)
GUSTO
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
25 EVENTI/1 SLOW FOOD DAY: A RAVENNA “GUERRILLA GARDENINGâ€? E DEGUSTAZIONI AL MERCATO, SHOW COOKING IN DARSENA In occasione dello Slow Food Day di sabato 8 aprile la condotta Slow Food di Ravenna sarĂ per tutta la mattinata al mercato di piazza Zaccagnini con una serie di iniziative. Si potrĂ ritirare gratuitamente una "Bomba di Semi" (confezionata con terra e un mix di semi di fiori in una bustina biodegradabile) per poi piantarla successivamente dove si preferisce: nel giardino o nelle aree incolte della cittĂ , all’insegna del cosiddetto Guerrilla Gardening. Si potranno assaggiare due crostini con 2 tipi di olii cercando di indovinare quale dei due è di qualitĂ e quale invece è industriale, scoprendone le caratteristiche organolettiche. I volontari della condotta daranno inoltre informazioni su come fare una spesa consapevole. Allo stand ci si potrĂ associare a Slow Food o rinnovare la tessera. Se ci si associa il giorno dello Slow Food Day si riceverĂ in omaggio la Guida Osterie d'Italia. Nel pomeriggio ci si sposta in Darsena, allo spazio Pop Up per uno show cooking con Rosella Mengozzi della Scuola di Cucina Saperi Sapori (prenotazioni a slowfoodretegiovani@gmail.com o via sms ai numeri 3391568200 e 392-8392848), che cucinerĂ live in terrazza dalle 16 utilizzando solo ingredienti locali. Dalle 18 aperitivo con birre del birrificio Mazapegul e degustazione di formaggi. Al piano terra saranno presenti le aziende produttrici degli ingredienti con esposizione e vendita di farine, formaggi e ortaggi.
AL DUOMO
COSE BUONE DI CASA
INFOPROM
Uova e colombe di alta pasticceria
Una primaverile torta salata con pomodorini, fave e piselli di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Una ricetta primaverile, da gustare anche a temperatura ambiente. Ideale per il pic-nic. Ingredienti per la pasta brisĂŠ: 300 grammi di farina 00; 150 grammi di burro; un uovo; se necessario un po' d'acqua fredda o un tuorlo; sale. Preparazione: impastare con la punta delle dita il burro e la farina poi aggiungere gli altri ingredienti, fare una palla avvolgerla in pellicola e riporla in frigorifero per almeno due ore. Ingredienti per il ripieno: 3 uova; 250 grammi di panna fresca; 3 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato; pomodorini ciliegia: sale e pepe; basilico fresco tritato in un cucchiaino. Preparazione: in una ciotola mescolare le uova poi aggiungere tutti gli altri ingredienti esclusi i pomodorini.
Fra pochi giorni è Pasqua e come da tradizione la pasticceria Al Duomo aggiunge alle sue preparazioni abituali i dolci tradizionali e le uova di cioccolato. C’è solo l’imbarazzo della scelta fra le colombe pasquali appena realizzate da Maurizio, pasticciere a Ravenna dal 2001, nel laboratorio artigianale di via della Lirica: se rispetti la tradizione puoi gustare la colomba classica realizzata rigorosamente con lievito di pasta madre, oppure puoi sceglierla al cioccolato o al cioccolato bianco, ma se ami i sapori antichi e credi nel valore dei grani meno raffinati puoi provare la colomba realizzata con la farina di farro. E se la vuoi freschissima ricordati di ordinarla almeno 2 giorni prima.
Sgusciare poi la fava e i piselli. La fava dal baccello ma anche dal guscio. Prendere la pasta e fare un disco che possa ricoprire il fondo e i bordi di una tortiera sganciabile del diametro di 26 cm. Ricoprire il fondo con i pomodorini lavati e asciugati poi versarvi lentamente il liquido di panna e formaggio, cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 50 minuti. Servire dopo averla lasciata raffreddare per 10 minuti contornandola con fave e piselli.
LO STAPPATO
EVENTI/2
Una cena per ricordare la strage di Capaci con lo chef Pietro Parisi VenerdĂŹ 7 aprile alle 19 al ristorante “La Campazaâ€? (via Romea sud 395, Ravenna) una cena benefica a favore della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone di Palermo commemora le vittime della strage di Capaci, 25 anni dopo l’attentato in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. La serata, il cui tema sarĂ â€œLegalitĂ a 360 gradiâ€?, vedrĂ la partecipazione straordinaria della professoressa Maria Falcone – sorella del giudice Falcone nonchĂŠ presidente della Fondazione – del segretario generale della Fondazione Leonardo Guarnotta, giĂ presidente del Tribunale di Palermo e componente del Pool antimafia insieme a Falcone e Borsellino; della presidente del Ravenna Festival Cristina Mazzavillani Muti; di Sorella Monica Dialuce Gambino, ispettrice nazionale della Croce Rossa Italiana, e del grande chef Pietro Parisi. Il costo della cena è di 35 euro a persona; parte del ricavato verrĂ devoluto alla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone di Palermo, come contributo alla missione di educazione alla LegalitĂ e di organizzazione di eventi antimafia. Per prenotazioni cena: 0544 560294. Info: 334 9825862.
Anche in Giappone si fanno vini. E interessanti di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Le uova di cioccolato sembrano quasi opere d’arte per le loro bellissime decorazioni. Possono essere realizzate con il cioccolato fondente, al latte o bianco, in tutte le misure, e possono essere arricchite con sorprese personalizzate. Le sorelle Maria Teresa e Patrizia si occupano delle confezioni con una cura speciale e tanta passione, per una Pasqua golosa all’insegna della buona pasticceria.
Oggi, amici affezionati della rubrica, assaggiamo un vino dell’azienda giapponese “Grace Wineâ€?. Qualcuno di voi potrĂ rimanere sbalordito ma anche in Giappone si fanno vini e per giunta interessanti. Il vino che ho nel calice è il “Grace Gris Koshuâ€? 2015 e si ottiene da uve “Koshuâ€?. Un vitigno bianco proveniente dalla regione del Caucaso e giunto in Giappone attraverso la Via della Seta dove poi diventò il vitigno locale. Al naso si percepiscono sentori floreali tra i quali spiccano i fiori di arancio con leggere sfumature di gesso. Piacevole freschezza acida al palato e sapiditĂ . Un vino molto gradevole da abbinare a piatti di pescato.
Pasticceria Al Duomo Ravenna, viale della Lirica 13 tel. 0544 408841
Appuntamento con il gusto:
la Liguria Degustazione di prodotti tipici.
venerdĂŹ 7 aprile dalle ore 19.00
Costo della degustazione: Euro 12,00 per i Soci Slow Food Euro 15,00 non Soci Si prega cortesemente di prenotare (posti limitati) di Cristina Faccini e Stefania M. G. Petrarolo
Via Mazzini 47/A - RAVENNA - Tel. 0544 32655 La Luna di Pane - Food & Wine
JUNIOR
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
26 L’INIZIATIVA
LA RASSEGNA
Bagnacavallo, la città dei Lego
Un “concerto disturbato” alla scoperta di Mamamusica
Una due giorni dedicata ai celebri mattoncini al Convento di San Francesco Sabato 8 e domenica 9 aprile Bagnacavallo si trasformerà nella “Città dei Mattoncini”, dove i “mattoncini” in questione sono, ovviamente, quelli più famosi del mondo: i Lego. All’interno della suggestiva cornice dall’Antico Convento di San Francesco (via Cadorna, 10), per l’intero weekend giovani e meno giovani, famiglie intere, curiosi e tanti appassionati potranno ammirare un’esposizione pressoché unica di “mattoncini”. Su un’area espositiva di oltre 1.500 metri quadrati, ce ne saranno ben 300 dedicati alle costruzioni, che faranno dell’appuntamento romagnolo uno dei più importanti a livello nazionale. È stata infatti triplicata l’area dell’esposizione in questa che è la quinta edizione della “Città dei Lego” di Bagnacavallo. Fra i “pezzi forti” dell’esposizione merita sicuramente un cenno un castello di oltre 200.000 mattoncini, per un peso totale di circa 80 chili. Oltre alla parte espositiva, sabato è in programma anche un calendario di attività, fra le quali lo spet-
tacolare Speed Build Champions, la gara di velocità (per bambini e adulti) nella quale tutti i partecipanti si cimentano nella costruzione di un medesimo soggetto. Numerosi anche gli ospiti che contribuiranno ad arricchire l’evento, come Empira Starwars Ravenna, il fan club dei super appassionati di “Guerre Stellari”. E ancora: Zombie Inside di Bologna che faranno divertire i bambini con spettacoli e trucca bimbi (domenica); l’associazione Maker Station Fablab Bassa Romagna che terrà laboratori per bambini per insegnare a utilizzare robotica e mattoncini (sabato e domenica). Per agevolare l’accesso all’evento, ci sarà anche un bus navetta (1 euro andata e ritorno) che dall’uscita Bagnacavallo dell’autostrada farà la spola ogni 30 minuti per il Convento San Francesco. Orario di apertura: sabato dalle 14 alle22, domenica dalle 10 alle 20.Ingresso: biglietto euro 5; bambini fino a 14anni gratuito.
Nell’ambito della rassegna Artebebè di Drammatico Vegetale, domenica 9 aprile (in replica alle 15.30 e alle 17) alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna va in scena il “Concerto disturbato” del Mamamusica Ensemble, spettacolo partecipato per bambini da 1 a 3 anni che attraversa ambiti e generi musicali molto vari (jazz, classica, etnico-popolare). Il progetto Mamamusica sarà descritto da Linda Tesauro del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna nel corso dell’incontro del ciclo “Siamo asini o maestri” per insegnanti, genitori o semplici interessati, martedì 11 aprile dalle 15.30 al teatro Rasi di Ravenna.
LO SPETTACOLO
Un castello fatto di Lego
AGENDA TORNA
Teatro d’ombra con il Drago
IL MINI -FESTIVAL PER BAMBINI DAI
7 AI 13
ANNI
“LA
PENTOLA D ’ORO ”
Sabato 8 aprile dalle 16.30 al museo La Casa delle Marionette di Ravenna è in programma una nuova edizione de “La pentola d'oro”, mini festival di poesia per bambini dai 7 ai 13 anni, realizzato in collaborazione con RavennaPoesia.
UN
LABORATORIO CON L’ILLUSTRATORE
SANNA
SUL PANCIONE DELLA MAMMA
Lunedì 10 aprile alle 17 al teatro Rasi di Ravenna laboratorio “per adulti curiosi, genitori e mamme in attesa” a cura di Alessandro Sanna, illustratore delicato e poetico (premio Andersen 2014) che invita «a giocare con nove forme che identificano la pancia della mamma nei diversi mesi di gestazione». Le persone invitate al laboratorio possono realizzare una breve storia sequenziale con l’ausilio di matite colorate e pennarelli.
PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS PROFUMERIE
Tornano gli appuntamenti al museo La Casa delle Marionette di Ravenna: domenica 9 aprile alle ore 16.30 la compagnia Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli porterà in scena lo spettacolo di teatro d’ombra “Piccolissimo, dal concepimento alla nascita”, ultima produzione della compagnia rivolta al mondo dell’infanzia. In scena Roberta Colombo e Andrea Monticelli, per la regia di Roberta Colombo. Consigliata la prenotazione telefonando al numero 392 6664211.
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Festeggia l’arrivo della primavera! Da sempre, siamo abituati ad accompagnarti attraverso i cambiamenti. Non c’è cosa che ci rallegri di più, di stare al tuo fianco inoltrandoci in questo periodo frizzante e meraviglioso: la primavera. Con i suoi tenui colori e profumi, si rispecchia nelle collezioni make-up e nelle fragranze che abbiamo scelto per te. Approfitta dei concorsi e delle promozioni esclusive che Ethos Profumerie ti propone per tutto il mese di aprile. Desideri sentire il caldo vento primaverile sulla pelle? Potrai farlo in sella alla tua nuova Vespa se sarai la fortunata vincitrice del concorso Instant Win firmato Lancôme, acquistando 59 euro di prodotti del marchio. In palio fino al 30 aprile: l’estrazione immediata di tre Vespa e un gadget tutto al femminile subito per te, la Pink Bag Aboslutely Rose. Vorresti mostrare al mondo il tuo nuovo vestito ma temi che la tua silhouette non sia perfetta? Non avere paura, la linea “Corpo Perfetto” di Collistar fa al caso tuo. Inoltre dal 10 al 23 aprile, acquistando un qualsiasi prodotto di questa linea, parteciperai all’estrazione immediata di 4 Fitbit Charge 2 e 20 buoni acquisto da 50 euro. Dal 17 al 30 aprile con 280 euro di spesa della linea “Re-Nutriv” di Estée Lauder potrai essere tra le vincitrici del concorso Instant Win
che mette in palio un meraviglioso weekend rilassante per due persone. Che fai, non vuoi provare? Fino al 16 aprile, approfitta della super offerta Guerlain in esclusiva Ethos: un must come l’iconica Poudre Bronzante è accompagnata dal praticissimo pennello Mini Kabuki; un duo imperdibile! Vivi il risveglio della natura con l’Eau d’Issey Pure Eau de Toilette. Fino al 16 aprile, acquistando una fragranza di Issey Miyake – minimo 50ml – potrai scegliere tra una pochette in regalo per te o un omaggio profumato per il tuo lui. Lasciati cullare dalle note fresche e avvolgenti dei nuovo profumo Miu Miu L’Eau Bleu. Uno spruzzo ed è già come essere in riva al mare! Dal 10 al 23 aprile, se acquisti una fragranza Miu Miu – da 50 o 100 ml – riceverai in regalo l’esclusiva pochette o il bellissimo specchietto da borsetta, firmati. È il momento giusto per iniziare una vita irresistibile. Comincia da Live Irrésistible, la nuovissima Eau de Parfum di Givenchy. Fino al 16 aprile, potrai ricevere un’elegante borsa firmata Givenchy in regalo, all’acquisto di una delle sue sensuali fragranze. In più, tanti altri prestigiosi brand in promozione esclusiva –
Shiseido, Burberry, Kenzo, Tom Ford - grazie ai quali potrai accumulare punti doppi sulla tua Ethos Card, e ricevere gadget unici e pensati per te! Porta sempre con te la tua Ethos Card o attivala gratuitamente presso qualsiasi punto vendita Profumerie Sabbioni per scoprire tutte le promozioni a te riservate. Vieni a trovarci nel tuo Punto Vendita preferito o visita il sito www.sabbioni.it
SALUTE
27
INFANZIA
DONAZIONE SANGUE
Avis rinnova le cariche provinciali Assemblea con i delegati comunali per eleggere il consiglio direttivo Dopo le assemblee di sezione ed i nuovi incarichi affidati a livello comunale, è arrivato anche per Avis provinciale Ravenna il momento dell’annuale convocazione degli associati e del rinnovo dei dirigenti provinciali, ai quali vengono affidate la programmazione e la regia delle attività di Avis nella nostra provincia. Sabato 8 aprile alle 14, con ritrovo al Centro sociale “Il Cotogno” di Cotignola (via Pertini 2) è in programma l’assise provinciale, a cui parteciperanno i delegati delle Avis comunali, che eleggeranno il consiglio direttivo provinciale ed il presidente provinciale con la sua squadra, alla guida dell’associazione fino al 2020. Nelle scorse settimane, nelle sezioni comunali ci sono stati avvicendamenti e conferme all’interno dei consigli direttivi che hanno assunto l’impegno per i prossimi quattro anni. Ad Alfonsine, Giovanni Piazzi è stato rieletto alla Presidenza dell’Associazione, così come Cesare Giorgi a Bagnacavallo, Anna Maria Poli a Casola Valsenio, Ateo Preti a Conselice, Ugo Bagnara a Cotignola, Valentina Modena a Fusignano, Luciana Loreti a Lavezzola, Adolfo Zaccari a Lugo, Stefano Sangiorgi a Massa Lombarda, Luigi Rusticali a Russi, Claudio Donzelli a San Pancrazio, Mario Laghi a San Pietro in Vincoli, Enzo Venturini a Sant’Agata, Mauro Benini a Solarolo e Massimo Tamburini a Voltana. Novità, invece, a Bagnara, dove alla guida dell’Associazione è andata Federica Pirazzoli, a Barbiano con Alex Ridolfi, a Brisighella con Valentino Cattani, a Castel Bolognese con Flavia Succi, a Cervia con Elena Gianesi, a Faenza con Angelo Mazzotti, a Ravenna con Mario Manini ed a Riolo Terme con Salvatore Angelino. In questo primo trimestre del 2017, la donazione di sangue e derivati sta confermando le buone cifre dello stesso periodo del 2016 (circa 5.000 sono state le unità raccolte in Provincia, con un lieve incremento di quelle di sangue). Del resto, lo scorso anno ha segnato una prima significativa inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, con 1.254 persone che si sono avvicinate per la prima volta alla donazione, tornando a far crescere la base dei donatori e, di conseguenza, le unità raccolte annualmente. Questo per effetto, soprattutto, della generosità di ragazze di età tra i 18 ed i 25 anni, sensibilizzate anche con l’attività di informazione che viene svolta tra i giovani, a partire dagli studenti, grazie ad un programma di incontri che coinvolge ogni anno quasi 200 classi. La raccolta del 2016, complessivamente, ha permesso di trasfondere 21.607 sacche ematiche in tutto il territorio, di cui quasi 10mila nell’Ospedale di Ravenna, quasi 3mila in quello di Lugo, 2.780 a Faenza e 6.115 nelle cliniche private della Provincia.
Nei primi tre mesi
del 2017 si confermano le donazioni dello stesso periodo dell’anno scorso Aumentano i donatori tra 18 e 25 anni
Gonfiore? Meteorismo? Senso di pienezza? Scopri se si tratta di una disbiosi intestinale Gonfiore intestinale, senso di pienezza, diarrea o stipsi, meteorismo, stanchezza al mattino, candidosi vaginali recidive, sono solo alcuni dei sintomi della disbiosi intestinale. Questa alterazione del normale equilibrio della flora batterica enterica può derivare da diverse cause, tra le quali lo stress, la colite, una dieta scorretta, l’uso improprio di antibiotici o intolleranze alimentari. Tutti questi ed altri fattori possono ridurre il numero di batteri intestinali o portare a uno squilibrio, con conseguenze che si ripercuotono sull’intero organismo.
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
Alla Parafarmacia Obiettivo Salute, in entrambi i punti vendita, da oggi è possibile scoprire se si soffre di questo disturbo e trovare la giusta soluzione attraverso un particolare test delle urine che permette di valutare quale è la zona dell’intestino maggiormente colpita e consigliare la giusta soluzione.
Via Paolo Pavirani 32 - Ravenna Tel. 0544 502216 - obiettivosalute.ra@gmail.com
Via dell’Aida 15 - Ravenna Tel. 0544 270872
CODACONS: «MANCA UNO DEI VACCINI OBBLIGATORI IMPOSTI DALLA REGIONE » La Regione ha imposto l’obbligo di vaccinazione dei bambini ma manca quello contro la difterite e ciò renderebbe di fatto impossibile ottemperare alla legge. A segnararlo è il Codacons che ha presentato ricorso al Tar contro il provvedimento della legge regionale: «L’Emilia-Romagna ha imposto l’obbligo come requisito per l’ingresso agli asili nido senza tuttavia far pervenire dall’estero il vaccino antidifterico che non è commercializzato in Italia, così come previsto dal Ministero della Salute», scrive in una nota l’associazione dei consumatori. In queste condizioni, «è impossibile ottemperare alla legge che prevede l’obbligo quando manca uno dei vaccini obbligatori e i cittadini e le mamme non possono essere costretto a sottoporre i loro bambini alla vaccinazione esavalente». Il Codancons ricorda che tale vaccino «comprende anche due vaccini non obbligatori e presenta secondo alcune tesi scientifiche rischi maggiori di conseguenze sfavorevoli sulla salute a causa del cumulo e del mix dei vaccini».
SANITÀ PRIVATA DUE INTERVENTI CHIRURGICI STRAORDINARI ALL’OSPEDALE MARIA CECILIA Due straordinari interventi di Neurochirurgia a Maria Cecilia Hospital di Cotignola, realizzati dell’équipe guidata dal Dottor Ignazio Borghesi e dal Professor Fabio Calbucci, permettono a un 15enne di Bologna e una 22enne nata a La Spezia di ritornare alla vita di tutti i giorni. L’adolescente, affetto da cisti epidermoide, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore cerebrale di circa 4 x 4 cm, mentre la ragazza si è sottoposta ad un intervento di 8 ore in posizione seduta per facilitare l’asportazione di un grande tumore del mesencefalo.
RAVENNA &DINTORNI 6/4 2017
TEMPO LIBERO
28 ARIETE
BILANCIA
Se il lavoro arranca e l’amore stanca, prendevi qualche pausa, sacrosanta, perché il tempo delle scelte e delle selezioni sta arrivando e farsi trovare impreparati potrebbe farvi girare gli zebedei come in una puntata di Voyager. Approfittate del fine settimana per arrotare gli ormoni.
Lavoro e quotidiano stressano. E non sarà sufficiente il vostro spirito di sopportazione senza l’aiuto di un’analisi lucida della situazione. Gli zebedei intanto si allungano come due strisce continue sulla strada. Non è il momento di azzardi e sorpassi, ma di bassa velocità in ogni situazione.
TORO
SCORPIONE
Giovedì e venerdì avere a che fare con voi potrebbe essere piacevole come sbattere l’alluce contro lo spigolo dell’armadio. Siate obiettivi, evitate paranoie se le gratificazioni in famiglia o nel lavoro si fanno aspettare. Perché tutto procede e bene, anche se arrancando, come per un enfisema.
Con Marte e Mercurio opposti, gli azzardi vi giovano come giocare a mosca cieca sull’Adriatica nel week end di Pasqua. Fate attenzione, anche a chi vi critica senza vedere la trave nel proprio occhio. Andrà meglio nel fine settimana, quando potrete riscoprire col partner gli ormoni dimenticati.
GEMELLI
SAGITTARIO
Anche se le cose da fare saranno tante e certa gente ve le centrifuga come una lavatrice, il fascino e la voglia di fare cresceranno con il passare dei giorni, ma nel fine settimana evitate di sodomizzare la pazienza del partner con posizioni su cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso.
Se lavoro e famiglia vi tracimano gli zebedei, approfittate di Giove e del week end, per lasciarvi tracimare dal sudombelico eruttivo, animato da sensibilità extra-labiali. In ogni caso, occorre negoziare e non mettere troppa carne al fuoco, per non rischiare un sovraccarico di energia.
CANCRO
CAPRICORNO
Lo stress vi gonfia come mongolfiere e la fornicazione sa di minestra riscaldata. Prendetevi una pausa da voi stessi e dal vostro senso del dovere per rimettere tutto nella giusta prospettiva. Occorre una faccia di glutei in formato gigante per non attaccarvi alle parti molli di partner e familiari.
Le stelle vi accatastano sulla schiena milioni di obblighi. Così pretendenti e contendenti fanno venire una punta d’ernia, il lavoro procura la stessa soddisfazione del Bollo Auto, mentre i rapporti sociali al massimo potrebbero rallegrarvi come portare a spasso il cane del vicino anziano.
LEONE
ACQUARIO
Non basta l’impegno per fermare le bolas che vi girano come le ruote di una bicicletta, ma i risultati arrivano, a patto che vi guardiate il deretano da chi ha il quoziente intellettivo di una razza. L’amor comunque vi si appiccica nel fine settimana, come un’apericena su pancia, glutei e cosce.
Riservate un po’ della vostra energia e del vostro tempo alla vita privata, alle relazioni e soprattutto alle lusinghe dell’amore. Perché con Mercurio e Marte dissonanti, lavoro e famiglia vanno incontro a lentezze e scelte, ma l’ansia potrebbe rendervi più fastidiosi come un prurito intimo.
VERGINE
Lavoro e rapporti sociali ritrovano smalto e premiano impegno e motivazioni, vostre. Il tutto in una atmosfera giocosa, che coinvolge anche il grillozitella parlante che dimora dentro di voi. Trasferte e viaggi nel fine settimana offrono spunti interessanti, anche in senso biblico-fornicatorio.
PESCI
Via Faentina 270 – San Michele (RA) Tel. 0544 461039 • Fax 0544 500980
www.gardenilgelso.it ORARI DI APERTURA: 8.30-13 / 14-19.30 - APERTI LA DOMENICA
Anche se preferireste trascorrere la settimana ovunque piuttosto che al lavoro, grazie a Venere nel segno riuscirete a concentrarvi e a non tralasciare i dettagli, specie il compleanno del capo. La forma fisica regge e voi forse state una settimana senza lamentarvi… sicuramente pioverà.
PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1
Teodora, capitan Sestini chiama il tifo: «Tutti al Pala Costa per Orvieto» L’8 aprile nel fortino giallorosso (ingresso gratuito) la capolista ospita la Zambelli che insegue a meno uno: in palio c’è una fetta di A2 «Per fare risultato avremo bisogno del sostegno del pubblico ravennate che vorrei vedere numerosissimo sugli spalti, ci aspettiamo di vedere il Pala Costa strapieno». Diletta Sestini, centrale e capitano della Conad Sìcomputer Teodora, sa che la stagione è arrivata al momento più delicato e il tifo può essere l’arma in più nel big match casalingo dell’8 aprile (inizio alle 18, ingresso gratuito, gadget e snack offerti dagli sponsor) quando la capolista giallorossa affronterà Orvieto seconda a meno uno: dopo mancheranno solo tre partite alla fine della regular season e questo basta a capire quanto pesi lo scontro nella corsa alla promozione in A2. «Quando si punta a vincere il campionato ogni gara è importante – continua capitan Sestini – ma per rimanere in vetta alla classifica, dove peraltro ci siamo spesso state, vincere contro Orvieto sarà fondamentale». La 30enne di Prato, arrivata quest’anno a Ravenna dopo l’esperienza in A2 con Pesaro, sa che l’avversario è di quelli tosti: a dimostrazione del grande equilibrio previsto in campo è il risultato del match di andata, vinto al tie-break da Orvieto al termine di una vera e propria battaglia. Ravenna è reduce dal 3-1 di Cesena nel derby romagnolo con il Volley Club e ha al suo attivo una striscia di otto vittorie consecutive. Dal canto loro le rivali umbre, spinte dalla vittoria in rimonta al tiebreak sul difficile campo di San Lazzaro, formano una squadra costruita per vincere, indicata da molti a inizio stagione come la principale favorita per il successo finale. Nell’organico a disposizione del coach Solforati sono comprese tante giocatrici di valore, tra cui la centrale Montani, l’opposto Mezzasoma e la regista bizantina Valpiani. Il prossimo impegno per la Conad SiComputer sarà in trasferta, quando, tra due settimane - osservata la pausa di Pasqua - domenica 23 aprile andrà a far visita al San Lazzaro di Savena, l'attuale terza forza del torneo, per dar vita nuovamente ad uno scontro diretto.
B1/CLASSIFICA Diletta Sestini, capitano della Teodora Ravenna
GIALLOROSSE A PIÙ 5 SULLE CUGINE DELL’OLIMPIA Teodora Ravenna 54, Orvieto 53, San Lazzaro di Savena 50, Olimpia Ravenna 49, Perugia 47, Moie di Maiolati 37, Castelfranco Sotto 30, Montale 29, Bastia Umbra 26, San Giustino 24, Cesena 21, Firenze 17, Montespertoli 13, Reggio Emilia 12. La prima promossa in A2, dalla seconda alla quarta ai playoff, le ultime tre retrocendono in B2.
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NUOTO MASTER
Quasi 250 atleti alla piscina di Lugo per il Trofeo “Valerio Rondinelli” I numeri lo confermano. Il Trofeo “Valerio Rondinelli” di Nuoto Master, giunto alla sua quarta edizione, rappresenta ormai un appuntamento apprezzato e di rilievo nel calendario annuale del nuoto per amatori, o comunque per atleti Over 20. Anche quest’anno la manifestazione lughese vedrà infatti scendere in gara 239 iscritti, nuovo record per la manifestazione, che domenica 9 aprile affolleranno le tribune e le corsie della piscina comunale di Lugo in rappresentanza di società sportive per lo più emiliano romagnole, ma anche lombarde e venete. In particolare, si confronteranno con gli avversari, ma soprattutto con il cronometro, 145 atleti maschi e 94 femmine. A chiudere la giornata saranno poi ben 28 staffette iscritte alla gara dei 4x50 stile libero. L’appuntamento, promosso dalla Uisp Ravenna-Lugo, in collaborazione con il settore Master della Swim Team Nuoto Lugo, area di riferimento dedicata all’agonistica, richiamerà dunque ancora una volta un numero davvero considerevole di Master suddivisi per categorie dai 18 ai 60 anni e oltre. La gara, organizzata con successo nel 2014 per la prima volta, sarà inoltre ancora valida come tappa del Circuito nazionale Master Uisp e come terza tappa del Circuito Emilia Romagna Master 2017. Alle gare potranno comunque prendere parte sia nuotatori tesserati Uisp che Fin, con omaggi previsti per tutti i partecipanti e un pensiero particolare per le atlete. Il programma prevede, come gare nella vasca da 25 metri dell’impianto lughese, prove sui 100m misti, 50m farfalla, 50m dorso, 50m rana e 50 stile libero, oltre alle staffette 4x50 stile libero e a garantire il buon andamento della manifestazione saranno chiamati circa trenta volontari, coadiuvati dai giudici ufficiali della Struttura d’Attività Nuoto Uisp. Info: Uisp Comitato Ravenna-Lugo - Sede di Lugo, piazzale Veterani dello Sport 4, tel. 0545 26924 / 0545 030353.
I servizi pubblici essenziali per la vita quotidiana di ogni cittadino possono subire interruzioni o guasti dovuti a rotture spesso non avvertite in tempo. La perdita d’acqua è una delle più comuni, in quanto questa in seguito ad una rottura si disperde sottoterra ed è avvertita solo da un eccesso del contatore che segnala un consumo spropositato. L’utente si accorge del guasto quando gli viene recapitata una bolletta con una cifra enormemente superiore al solito consumo e deve correre ai ripari interpellando un idraulico che riporti la situazione alla normalità, dopo aver effettuato uno scavo nel punto di rottura. La fattura in seguito a richiesta presso la Ditta concessionaria viene sospesa in attesa di un ricalcolo di un normale consumo annuale e con il rimborso di una assicurazione compresa in ogni tariffa. Occorre però fare la massima attenzione per la documentazione che ogni idraulico è tenuto a fare nella denuncia della rottura, dell’avvenuta riparazione corredata dalle foto del lavoro effettuato. Ogni ditta regolarmente autorizzata è a conoscenza di queste regole e deve consegnare regolare fattura corredata da I.V.A. su carta intestata; il tutto va consegnato alla Società concessionaria che provvederà a regolare l’avvio della fornitura. Una nostra associata, che si è vista recapitare una bolletta di circa seimila euro per un consumo famigliare, non si è curata di raccogliere la documentazione da chi aveva eseguito i lavori anche a caro prezzo, per cui solo il buon senso della Società concessionaria ha accettato una documentazione fotografica fatta dall’utente stessa ed ha annullato la fattura passando oltre alla documentazione insufficiente. L’Associazione Consumatori, che ha assistito l’associata nelle varie fasi del contatto con l’Ente erogatore del servizio, raccomanda in casi di emergenza di uniformarsi a tutte le regole previste dal contratto di fornitura e di servirsi di personale specializzato ed autorizzato negli interventi di riparazione. A Ravenna l’associazione consumatori Codici è in via Ignazio Sarti 5 tel. 0544 35183 Tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento (carlobenelli@alice.it)
NUOTO SINCRO MOUNTAIN BIKE DOMENICA 9 APRILE IL TROFEO “SWIMFIT” A PINARELLA DI CERVIA Dopo un avvio di stagione più che incoraggiante, per le atlete del settore sincronizzato della SwimFit Cervia è giunto l’appuntamento più importante del 2017. Domenica 9 aprile la piscina di Pinarella di Cervia ospiterà infatti la terza edizione del Trofeo “Open SwimFit” di nuoto sincronizzato organizzato dalla società ravennate. Una manifestazione che punta a confermare il successo già ottenuto in passato, ospitando un numero sempre maggiore di atlete provenienti da decine di società da tutta Italia. E a conferma di quanto detto, quest’anno saranno quasi 500 le atlete provenienti da ben 25 società italiane che si sfideranno con un totale di 225 esercizi in gara nelle diverse categorie trascorrendo una domenica all’insegna dello sport. Un evento da segnare in agenda e da non perdere.
Sabato 8 aprile è tempo di “Saraghino” a Punta Marina Terme Mancano pochi giorni al “Saraghino in Bicicletta”, Gran Premio di Mountain Bike con gara agonistica ed escursione aperta a tutti e prevista a Punta Marina Terme in occasione dell’omonima sagra della località balneare ravennate. La Uisp Ravenna-Lugo organizza infatti, in collaborazione con Cicloguide Lugo e Pro Loco di Punta Marina, la nuova versione del “Saraghino”, Memorial Thomas Bruno e Prova del Challenge Estivo MTB Uisp 2017. Un appuntamento con tante novità tra le quali anche una super lotteria a premi fra i partecipanti con estrazione prima delle premiazioni e in premio anche due vacanze a Punta Marina e tanti altri premi. Ed ancora, gadget di partecipazione per tutti con portachiavi “Saraghino” offerto dalla Pro Loco di Punta Marina. Inoltre, a differenza dell’edizione precedente, quest’anno non è previsto transito in spiaggia. Il programma: Sabato 8 aprile 2017 Ritrovo: dalle ore 12 al Parco Pubblico di Punta Marina Terme. Partenza: gara ore 14.30 in prossimità del Parco; a seguire escursione. Percorso: circa 16,6 Km da ripetere due volte su terreni di campagna, pineta, con single track. Non è previsto transito in spiaggia. Disponibilità di lavaggio bici e doccia. Premiazioni individuali: dalle ore 17 primi otto di ogni categoria, prime tre donne e primi tre giovani. Premiazioni società: dalle ore 17 le prime tre società in base ai partecipanti alla gara e all’escursione. Domenica 9 aprile 2017 Biciclettata tra Valli e Pineta con l’ausilio di Cicloguide per spiegazioni e assistenza. Ritrovo: ore 13.45 al Parco di Punta Marina Terme. Partenza: ore 14.15 in gruppo con rientro previsto per le ore 16.30 circa. Merenda per i bimbi offerta dalla Pro Loco di Punta Marina Terme. Stand gastronomico con menù tipici locali, tra cui cappelletti, saraghina ai ferri e salsiccia. Musica, spettacoli e mostre al Parco Pubblico di Punta Marina. Info: Uisp Ravenna-Lugo - Sede di Ravenna, via Gioacchino Rasponi 5, tel. 0544 219724, oppure Infotel Saraghino: 347 0475029.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 6 aprile 2017
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