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FREEPRESS n.782

6-12 SETTEMBRE 2018

L’Outlet fashion in città

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IL SOMMO Il mese di Dante: eventi, progetti, interviste (e polemiche) verso il 2021

Un particolare da “L’inizio del viaggio”, opera di Alessandra Carloni in mostra alla biblioteca Oriani dal 7 settembre per Dante Plus

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2 / VOCI RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

LA STORIA

Yeo, da profugo a mediatore culturale: «Conosco le difficoltà da superare» Arrivato dalla Costa d’Avorio attraverso la Libia, accolto dal progetto Sprar: «Mi ha dato i mezzi per integrarmi, studiare italiano e contabilità. Se avessi saputo com’era il viaggio, non sarei partito» In Costa d’Avorio Yeo era insegnate, e aveva lavorato anche per una Ong che si occupava di ricostruire il paese dopo la guerra del 2010. Quando è dovuto andare via per problemi politici è arrivato in Libia. «Lì ogni mattina all’alba mi facevo trovare in una piazza – racconta –. Passava un pick up e l’autista urlava un numero dal finestrino: “due!”, oppure “dieci!”. Era il numero delle persone che gli servivano quel giorno. Ci portava a fare i lavori più svariati. Tutto quello che di cui aveva bisogno dicevo di saperlo fare. Sai fare il muratore? Certo! Il facchino? Da sempre! Il benzinaio? Eccomi! La Libia però è un paese molto pericoloso». Yeo ci racconta che i bambini girano in strada armati: dieci anni e il kalashnikov sotto il braccio. La vita non vale niente. Possono ucciderti per pochi soldi. «Se vuoi lasciare la Libia – dice anche l’ex insegnante – tutti sanno come fare, solo per questo sono organizzatissimi. Coxeur, li chiamano, sono loro che girano

«Non vedo i miei figli da quattro anni, ma riesco a mandargli i soldi per studiare; stanno dimenticando il mio volto, ma ricorderanno ciò che ho fatto per loro»

«Ho due figli», mi dice, e mi mostra una loro foto. «Studiano, hanno ottimi voti», ne va molto orgoglioso. Lo dice prima ancora di dirmi il suo nome. «Piacere, mi chiamo Yeo». Indossa una camicia bianca, perfettamente stirata, su cui indossa una cravatta nera. Yeo di lavoro aiuta gli immigrati e i richiedenti asilo politico. Lavora per la cooperativa Camelot in particolare con i ragazzi minorenni, ed è un mediatore culturale. Yeo è nato in Costa d’Avorio. «Lo Sprar mi ha dato i mezzi per integrarmi, per imparare l’italiano e studiare contabilità». Racconta. «Appena sono arrivato a Ravenna ho cominciato a chiedere a tutti i negozi se avevano bisogno. Facevo il giro a ripetizione. I proprietari fanno fatica a prendere commessi neri a Ravenna». Non ci avevo mai pensato prima che me lo dicesse Yeo, ma ora che ci faccio caso non ne vedo mai. «Preferiscono tenerli dietro, in posti meno visibili,

tipo la cucina o il magazzino. Alla fine la proprietaria di una bottega cinese mi disse che quando avessero avuto bisogno mi avrebbero chiamato. Ci tornai dopo due settimane e vidi che aveva assunto un altro. Le ho detto “beh, non mi dovevate chiamare?”, e lei ha risposto che si era dimenticata. Allora ho cominciato a passarci ogni giorno, così che mi tenesse a mente, e un giorno finalmente mi ha detto “domattina inizi”. Lavoravo dodici ore al giorno per 800 euro al mese. Allo Sprar mi avevano offerto dei tirocini per formazione lavoro, ma dovevo mandare soldi a casa e purtroppo avevo dovuto rifiutare. Alla fine dallo Sprar mi hanno detto che c’era bisogno di una persona che dormisse con i minori e pensasse a loro durante la notte, così è iniziato. Ora lavoro per permettere alle persone di integrarsi conoscendo bene in prima persona le difficoltà che ci sono da superare, perché ci sono passato anche io».

per reclutare persone convincendole a prendere la nave verso l’Italia. Ha voluto1200 dinari. Ne guadagnavo 300 al mese. Tutto quello che ho guadagnato in sei mesi in Libia l’ho dato ai coxeur. Sono venuti a prendermi la notte, dove abitavo, in una casa abbandonata vicino al mare. Loro pensavano a tutto, ci hanno dato da mangiare pane e tonno prima di imbarcarci. Eravamo centoquattro persone. Quel giorno sono partiti quattro barconi. Dopo quattro giorni in mare ci hanno soccorso, e siamo sbarcati a Pozzallo, in Sicilia. Era il 24 luglio 2014. Non dimenticherò mai questa data. Non avevo detto a mia moglie e ai miei figli che stavo per fare la traversata. Lei non avrebbe mai voluto. Non avrei mai pensato che sarebbe stata così, l’attraversata. Giorni in mare, senza sapere se arriverai o annegherai. In balia delle onde e con la morte accanto. Se avessi saputo che il viaggio era così non sarei mai partito. I coxeur ci avevano ingannati. Sono stato tre settimane senza sentire la mia famiglia, avevano pensato che mi fosse successo qualcosa di male. Poi sono riuscito a mandare una mail a un mio amico che ha detto a casa che ero vivo ed ero in Italia. Ci siamo risentiti al telefono dopo quasi due mesi. Non abbraccio i miei figli da quattro anni. È dura, ma almeno riesco a mandargli i soldi per crescere bene, e per poter studiare. Stanno dimenticando il mio volto, ma si ricorderanno sempre quello che ho fatto per loro».


INTRO / 3 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 Per non dimenticare quei due omicidi irrisolti di Andrea Alberizia

Il 12 settembre saranno passati tre anni esatti da quando un 46enne è stato ammazzato con cinque colpi di pistola calibro 22 alla schiena sulla spiaggia di Casalborsetti, mentre mangiava un frutto seduto su un pattino a pochi passi dagli ultimi bagnanti che si godevano il sole di un sabato pomeriggio di fine estate. La vittima è Mor Seye: due mogli e otto figli in Senegal, in Italia venditore ambulante dopo il fallimento dell’azienda per cui faceva l’operaio in Veneto. La persona che ha fatto fuoco non ha ancora un nome ma solo un sommario identikit, diffuso un paio di mesi dopo il delitto, che a qualcuno ha ricordato il Bob della serie tv Twin Peaks. «Capelli come la criniera di un leone», dissero gli investigatori riportando le parole di alcuni testimoni. Quel ritratto, fatto dagli esperti mettendo insieme frammentarie testimonianze raccolte dalle indagini dei carabinieri tra bagnanti e residenti, non ha portato a niente di concreto. Non è la prima volta che scriviamo di questa storia, non è la prima volta che ricordiamo che il delitto è rimasto per il momento irrisolto. Così come irrisolto è quello avvenuto alla fine del 2015 in una cava a Savio: un vigilante, il 42enne Salvatore Chianese, ucciso da una fucilata da dietro alla testa mentre era di pattuglia di notte. Non c’è un colpevole ma i sospetti degli inquirenti sono concentrati su Norbert Feher, passato alle cronache come “Igor il russo” e oggi in carcere in Spagna. Sono il sedicesimo e diciassettesimo omicidio senza un colpevole in provincia di Ravenna dagli anni Settanta ai giorni nostri. Ma prima dei due delitti del 2015 era dal 1998 che un killer non sfuggiva alle indagini. Uno di questi diciassette però potrebbe conoscere una soluzione nei prossimi mesi. La salma di Pier Paolo Minguzzi, 21enne di Alfonsine ucciso nel 1987 nel tragico epilogo di un tentativo di sequestro a scopo di estorsione, è stata di recente riesumata per ulteriori accertamenti alla luce di nuove evidenze emerse dalla riapertura del fascicolo di indagine che ora vede tre persone indagate. A spingere per la riapertura del cold case sono stati in particolare i familiari del ragazzo, con l’assistenza di un avvocato che districandosi tra le maglie della giurisprudenza ha depositato un ulteriore esposto. Una legittima richiesta di giustizia, come una sorta di attività di lobby, che difficilmente possiamo aspettarci dai congiunti di un ambulante che vivono in Africa. Ma va detto che non c’è stata molta collaborazione nemmeno da parte delle persone più vicine al 46enne che alloggiava a Lido Adriano, ospite di conoscenti. Gli inquirenti hanno lasciato intendere di aver trovato un clima ai confini dell’omertà. Sono passati 31 anni dal caso Minguzzi e sono migliorati gli strumenti a disposizione degli inquirenti. Sarebbe un peccato dover aspettare altri ventotto anni per arrivare a dire chi ha ucciso Seye e Chianese.

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INTERVISTA IACOBONI (STAMPA) TRA FAKE NEWS E POLITICA DELL’ODIO

ECONOMIA OFFSHORE: CONTRATO DA 100 MILIONI PER ROSETTI

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COPERTINA DANTE: GLI EVENTI E LE FUTURE CELEBRAZIONI

SPORT CALCIO DILETTANTI: ECCO LE 61 SQUADRE RAVENNATI

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SPETTACOLO VA IN SCENA LA DANZA URBANA DI AMMUTINAMENTI

GUSTO SAPORE DI SALE: CERVIA CELEBRA IL SUO ORO BIANCO

INSERTO CENTRALE

SPECIALE POLITICA

A LUGO LA BASSA ROMAGNA IN FIERA

UN DIARIO DALLA FESTA NAZIONALE DE L’UNITÀ

da pagina

34 SPECIALE RISTRUTTURARE CASA E ANNUNCI

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 782

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE “La Deriva Prossima” (Piallassa Baiona) di Adriano Zanni

La redazione risponde

PERCHÉ NESSUN TURISTA DOPO FERRAGOSTO? Spettabile redazione, vorrei da voi un commento su una riflessione che da tempo mi gira per la testa e quest’anno ha trovato terreno fertile per germogliare ulteriormente in occasione delle mie ferie estive. È una questione che riguarda il campo del turismo, da sempre un argomento sul quale sulle vostre pagine ho letto cifre e notizie che cercavano di spiegare cosa davvero sia il turismo per il territorio ravennate e se davvero la gestione del turismo sia stata fatta cum grano salis. Quest’anno ho scelto di fare i miei soliti dieci giorni di vacanza nell’ultima decade di agosto. Per me e la mia famiglia è stata una novità, di solito gli impegni di lavoro e l’abitudine ci portavano a sfruttare di più il periodo pre Ferragosto. Abbiamo trascorso dieci giorni al mare nelle Marche e la ricerca di un albergo che avesse posto per quattro persone ha richiesto non poco impegno. Insomma, io credevo ingenuamente di trovare il deserto e invece poco c’è mancato che trovassi il tutto esaurito. Poi sono tornato nella mia Ravenna e sono andato a fare un giro sui nostri lidi e lì sì che ho trovato il deserto. Poca gente in spiaggia, ancora meno per le strade dei paesi la sera. Addirittura alcuni locali già chiusi fra settimana. Uno scenario che mi ha lasciato perplesso. Possibile che dopo il 15 di agosto i nostri lidi assomiglino a luoghi post bombardamenti bellici in cui non mette più

piede un turista? Possibile che la tanto ambita destagionalizzazione non riesco non solo ad allungare l’afflusso turistico a settembre ma nemmeno alla fine di agosto? Questa è la terza stagione da quando è entrato in carica l’attuale sindaco: nel 2016 erano arrivati da

pochi mesi ed era l’anno zero e passi, nel 2017 erano le prove generali e passi, ma nel 2018 forse i tempi erano maturi per vedere il cambio di passo di un’amministrazione che ha dichiarato di credere molto nel turismo. Antonella Cavassa

Gentile Antonella, riflessione ricca di spunti. Il turismo è materia complicata ma anche molto importante per un territorio come il nostro. La sensazione che si fatichi ad allungare l’appeal del territorio oltre il canonico Ferragosto in effetti è piuttosto

frequente in chiunque, come lei, abbia avuto moto di frequentare altre località balneari italiane non solo sul finire di agosto ma spesso anche in settembre. Ci auguriamo che le prime tre estati della giunta De Pascale abbiano fornito dati utili per il 2019.


PUNTI DI VISTA / 5 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

La festa nazionale dell’Unità, vista da fuori di Moldenke

La verità è che non sono stato un solo giorno alla Festa nazionale dell’Unità. Ma nonostante questo ho capito diverse cose, seguendola sui social. - Il Pd ha voluto invitare davvero tutti, per soddisfare ogni sensibilità, anche chi porta avanti ideali contrapposti, come Pepe Mujica per esempio. Poi, visto il successo, ha cercato di far credere a tutti che al Pd piace davvero Mujica. Ok. - Il Pd ha invitato il grillino di sinsitra Fico nello stesso giorno in cui era presente anche Casini puntando tutto sull’effetto confusione tra i militanti più anziani. - Martina si aggirava tra gli stand con un foglio che gli aveva attaccato alla schiena senza farsi notare Rudy Gatta durante un selfie di benvenuto, in cui c’era scritto “Sono Maurizio Martina segretario nazionale del Partito Democratico” per far capire ai volontari chi cazzo fosse quell’uomo che salutava tutti. - Finalmente una donna che può rappresentare il partito senza troppi imbarazzi, che non sia né troppo bella, né troppo nera e non dica cose di sinistra: la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, berlusconiana. - Caparezza ha suonato alla Festa nazionale dell’Unità ma sul palco ci ha tenuto a specificare di non essere alla Festa nazionale dell’Unità. Alcuni spettatori si sono suicidati, altri non hanno semplicemente capito, il Pd ha fatto finta di niente. Caparezza ha incassato regolarmente i suoi soldi, presumo. - Il Pd pare comunque aver girato pagina, vuole ripartire dalla base, parlare di sinistra. Però alla festa devono ancora arrivare Renzi e la Boschi. - Il presidente dell’anti-corruzione Cantone è riuscito a rispondere a una domanda sulla legge “spazza corrotti” senza ridere per la lettera di un bambino di quinta elementare appena pubblicata nella pagina Facebook del ministro Di Maio e firmata forse per sbaglio dallo stesso Di Maio. Non so se avete presente. - Alberto Ancarani è finito sui giornali per essere andato a dare di persona della trinariciuta alla Boldrini. Finalmente qui possiamo svelare il signifitato della parola: “appellativo polemico coniato dal giornalista e scrittore G. Guareschi (1908-1968) per indicare, mettendoli in ridicolo, i militanti del Partito Comunista Italiano”. Tutta questa smania, Ancarani, per dare della comunista alla Boldrini?


6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

FESTA DELL’UNITÀ: L’INTERVISTA/1

«Cinque Stelle e Lega sono i mondi che più hanno pestato sulla propaganda di odio» Il giornalista Jacopo Iacoboni de La Stampa tra i relatori di un incontro sulle fake news. Nei mesi scorsi fu respinto all’ingresso di un evento M5s: «Manifestano una intolleranza aliena al confronto libero»

«Credo che la via sia una lunga presa di coscienza culturale». Da qui passa, secondo il giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni, la costruzione di un argine al dilagare delle fake news o bufale che dir si voglia. Iacoboni sarà a Ravenna tra gli ospiti di un dibattito alla festa dell’Unità (8 settembre, 21.30) con Maria Elena Boschi (deputata Pd), Tommaso Cerno (deputato Pd e già direttore de l’Espresso) e Marco Canestrari (blogger). In questo caso è stato invitato dall’organizzazione Pd come relatore, a Ivrea invece in aprile era inviato come giornalista a un evento Cinque Stelle-Casaleggio e non è stato ammesso. Dobbiamo dedurre che con i grillini si sia alzata l’asticella dell’attacco politico alla stampa critica? «Semplicemente manifestano un’intolleranza che è aliena al confronto libero e democratico. Una cosa preoccupante, che si unisce, come in Trump, alla totale delegittimazione preventiva dei giornalisti critici. Ri-

masti pochi, peraltro». Il titolo dell’incontro è “La democrazia ai tempi delle fake news”. Cosa rischiamo davvero come cittadini con le bufale?

«Non amo parlare di fake news, preferisco parlare di disinformation, più o meno organizzata. Nei casi italiani, e ovviamente Usa, e Russia, o Brexit, sono avvenute vere e proprie disinfo ops, operazioni coordinate di manipolazione, che vanno molto oltre la banale fake news. Ci sono tanti soggetti, Stati stranieri, ma anche organizzazioni italiane, che l’hanno fatto. Alcuni soggetti italiani magari solo per guadagnare dei soldi, neanche tantissimi; ma sono subito finiti clusterizzati in operazioni di propaganda coordinate. Specie Facebook, ma anche Twitter, ambiente molto piccolo, ha però un ruolo cruciale». Arginare la deriva tocca alla politica per via legislativa o ai big del mondo social? «Non credo tanto alle soluzioni legislative; in Italia tra l’altro le leggi le avremmo già: diffamazione, minacce, attentato alla libertà del presidente della Repubblica. Né credo tanto che i social si autoriformino. Facebook, tardi, qualcosa sta facendo. Credo che

FESTA DELL’UNITÀ: L’INTERVISTA/2

«La questione di genere non è un problema delle donne ma un problema della società» Eva Giovannini, inviata di Rai 3, tra i moderatori di un incontro sulle pari opportunità: «Avvocata è giusto, non è cacofonico ma solo una questione di abitudine» «Ci sembra normale dire infermiera e non ingegnera per questione di abitudine, perché ci portiamo dietro un passato in cui le donne non avevano le possibilità di fare le ingegnere». Eva Giovannini sa di cosa parla perché con le parole ci lavora e la questione di genere la considera una questione non solo femminile ma di cultura di un Paese intero: l’inviata di Rai 3 (nella squadra di Cartabianca la scorsa stagione) ha moderato l’incontro dal titolo “Diritti e pari opportunità per una nuova Europa” l’1 settembre a Ravenna alla festa nazionale dell’Unità. Giovannini, le relatrici sul palco erano tutte donne. Fa bene alla causa? «Erano personalità che potevano parlare di questi temi non solo perché donne ma perché sono o sono state protagoniste nei loro campi. Quando mi capita di moderare un dibattito femminile aupisco sempre che ci siano interventi di uomini, magari dal pubblico. È importante capire che il gender gap non è un problema delle donne e sbagliamo se lo raccontiamo come tale: è un problema della società, dell’economia, del Pil, della cultura di un Paese». Nell’attuale Governo Conte, come nei precedenti Governo Gentiloni e Governo Renzi, non c’è un ministero per le Pari opportunità e la delega è affidata a un sottosegretario. È una mancanza grave o la sensibilizzazione passa più da altre cose? «I simboli come un ministero dedicato possono essere una delle vie. Però per me rimane centrale la politica che si attua. Ci sono stati ministri che hanno fatto ben poco…». Favorevole al principio delle quote rosa? «Sono combattuta. Vorrei svegliarmi in un mondo in cui non sono necessarie quote di nulla. Ma prendo atto che dove oggi c’è un’oggettiva parità di genere si è passa-

ti da questa forzatura per cambiare le cose. Però là, ad esempio le regioni scandinave, è stato fatto con qualche decennio di anticipo…». Le parole sono importanti, a maggior ragione per chi fa giornalismo. Quindi avvocata e sindaca? Condivide la battaglia lessicale? «Non sono una pasdaran del tema ma credo non sia da sottovalutare. È veramente tutta una questione di abitudine. Quindi dire avvocata è giusto, non c’è nulla di cacofonico. Poi non si capisce perché ci sia un’ideologia conservatrice su questi termini ma nessuno si scandalizza quando sente linkare o twittare: la lingua si modifica». L’ideologia conservatrice è tutta maschile? «No, la rigidità non è solo tra gli uomini. Molte donne si

la via sia una lunga presa di coscienza culturale». Qualche forza politica o esponente politico più di altri cavalca l’onda? «Va denunciato che i due mondi che più hanno pestato su propagande social non ufficiali su odio e sentimenti negativi sono la propaganda pro M5s e pro Lega. È un fatto, indubitabile». Previsioni sul futuro: quanto durerà questo governo gialloverde e cosa accadrà al Pd? E le due questioni sono in qualche modo collegate? «Non credo che sarà brevissimo il fenomeno Legastella, due partiti diversi ma profondamente convergenti. Credo che, quando si staccheranno, sarà perché competono nello stesso campo, non perché il M5S è diventato, poniamo, pro migranti. Il Pd per ora brancola, e si illude se pensa che Fico sia il grimaldello “di sinistra” per disaggregare il Movimento. Totale, pericolosa illusione». Andrea Alberizia

«Trinariciuta»: il berlusconiano Ancarani contesta la deputata Boldrini (Leu) «Trinariciuta», ripetuto più volte con convinzione dalla prima fila della platea perché sul palco l’ex presidente della Camera non riusciva a sentire. Così Alberto Ancarani, consigliere comunale di Forza Italia a Ravenna, ha contestato Laura Boldrini sulle battute finali dell’incontro andato in scena l’1 settembre alla festa nazionale dell’Unità. La deputata di Liberi e Uguali ha prima abbozzato e poi ha replicato con un perentorio «Rispetti le donne» che ha incassato l’applauso del pubblico. A smuovere il forzista è stata una delle questioni su cui Boldrini da tempo porta avanti una appassionata campagna di sensibilizzazione: l’utilizzo della desinenza e della declinazione al femminile per professioni e incarichi di vertice quando ricoperti da donne.

sentono più legittimate se la desinenza della loro professione è in O. Natalia Ginzburg voleva essere chiamata scrittore e non scrittrice perché a quel tempo scrittrice voleva dire letteratura femminile che era meramente intimista e tendendente alla malinconia e non era la sua letteratura. Alla Ginzburg dirsi scrittore poteva servire per affermare la sua posizione, ma oggi le cose sono cambiate». A proposito di twittare e linkare, le nuove tecnologie potranno o già possono avere un ruolo a favore della parità di genere? «Se usi i social per scatenare una shitstorm attorno a una persona verrebbe da dire che non sono utili. È difficile essere manichei in questo, non si può dire se sono bene o sono male: dipende dall’uso. E per questo serve alfabetizzazione sugli strumenti. Che non significa titoli di studio. Ho fiducia nelle nuove generazioni» E il giornalismo in generale come tratta le donne? «È una fetta della società quindi non c’è motivo per cui sia dissimile: troppo spesso a dirigere i giornali sono uomini mentre nelle segreteria di redazione la piramide si ribalta. Per la mia esperienza posso dire che lavoro per una rete che su questi temi può considerarsi una buona case history: a condurre le trasmissioni di politica sono quasi tutte donne. Ma non significa che tutto vada bene». (and.a.)


POLITICA / 7 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

FESTA DELL’UNITÀ: IL PROGRAMMA SPAZIO LIBRERIA Carofiglio presenta il suo “Con i piedi nel fango”

Matteo Renzi

Maria Elena Boschi

Lo spazio libreria della festa dell’Unità alle 18.30 del 7 settembre ospita Gianrico Carofiglio, ex magistrato e scrittore, per la presentazione del suo libro “Con i piedi nel fango” (modera Alessia Rotta, giornalista e deputata Pd). Il sottotitolo del libro è “conversazioni su politica e verità”: «La politica è fare i conti con le cose come sono davvero: cioè spesso non belle e non pulite. Bisogna entrare nel fango, a volte, per aiutare gli altri a uscirne. Un dialogo appassionato e appassionante. Un prontuario per l'esercizio del pensiero critico».

Marco Minniti

Renzi sul futuro del Paese, Boschi tra democrazia e bufale, la chiusura affidata a Martina Ultimi giorni di dibattiti nell’area del Pala De Andrè. In calendario anche l’incontro con l’ex ministro degli Interni Minniti Il 7 settembre confronto governo-opposizione con il leghista Giorgetti e il presidente Pd Orfini La festa nazionale dell’Unità di scena nell’area del Pala De Andrè a Ravenna si avvia verso le battute finali (chiusura il 10 settembre) ma il programma degli ultimi giorni propone ancora nomi di rilievo per i dibattiti politici (per gli incontri letterari nello spazio libreria vedi a pagina 27). Il 6 settembre alle 18.30 sul palco Matteo Renzi che torna alla festa dell’Unità per la terza volta: la prima nel 2012 quando era sindaco di Firenze e la seconda un anno fa per un pranzo con i militanti. Il titolo dell’incontro: “Il futuro del Paese” (al momento di andare in stampa non è ancora ufficiali chi lo intervisterà). Si parlerà di sport alle 20.30 con Luca Lotti, ex ministro, e il presidente del Coni Giovanni Malagò. Alle 21.30 l’ex ministro dell’Interno Marco Min-

niti e il commissario europeo Frans Timmermans affronteranno il tema dell’immigrazione e dei diritti degli stranieri. Sempre alle 21.30 l’ex sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, e la deputata Lucia Annibali in un dibattito sulle pari opportunità. Il 7 settembre i dibattiti si aprono alle 18.30 con un confronto tra governo e opposizione: per il primo ci sarà il leghista Giancarlo Giorgetti (sottosegretario alla presidenza del Consiglio) e per la seconda ci sarà Matteo Orfini (presidente del Pd). Alle 19.30 Lorenzo Guerini e Andrea Orlando discutono della cultura politica del Pd. Per l’ultimo sabato della festa, l’8 settembre, tema di grande attualità al centro del dibattito serale delle 21.30:

democrazia e fake news. Tra i relatori il giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni, l’ex direttore de l’Espresso e oggi deputato Pd Tommaso Cerno e l’ex sottosegretario Maria Elena Boschi. Alle 19.30 invece torna a queste latitudini Pier Luigi Bersani ma lo fa indossando la casacca di Mdp: con Tommaso Nannicini parlerà di al ternativa al populismo e al sovranismo. Alle 18 un incontro sulla parità di genere e sui diritti civili con Monica Cirinnà. Domenica sarà il penultimo giorno ma di fatto sarà il giorno della chiusura politica (per il10 solo appuntamenti letterari e culturali) con l’intervento del segretario nazionale del Pd, Maurizio Martina. Con lui diversi eurodeputati ed esponenti dei socialisti europei.

INFOPROM

MONTI ROBERTO & C.

Fatturazione elettronica? Abbiamo l’idea giusta per voi! Dal 2019 diventa obbligatorio emettere la fattura elettronica tra aziende. Monti Roberto & C. srl, con oltre trent’anni di esperienza sul mercato dei registratori di cassa, offre ai propri clienti una consulenza specializzata e una soluzione software per creare, controllare e inviare la fattura tutto in automatico. Con un notevole risparmio di tempo e denaro. Presente sul mercato da oltre trent’anni, la Monti Roberto & C. Srl di Ravenna ha maturato una particolare esperienza nell’ambito della commercializzazione e riparazione di registratori di cassa, cartelli segnaprezzo e verificazioni periodiche di bilance elettroniche e attrezzature varie. Tutto è pronto per offrire consulenza sulla fatturazione elettronica, che diventerà obbligatoria tra privati titolari di partita Iva a partire dal prossimo 1° gennaio, unitamente ad apparecchi idonei con relativa assistenza. La fattura elettronica non è altro che una fattura tradizionale che, invece di essere scritta su carta, viene prodotta in formato digitale xml rispettando degli standard fissati dalla legge. L’innovazione della e-fattura non sta solo nel formato ma anche e soprattutto nel poterne garantire l’autenticità e l’integrità del suo contenuto dal momento della sua emissione al termine della conservazione sostitutiva che è di dieci anni, grazie all’apposita firma digitale e la marcatura temporale. La fattura elettronica andrà inviata alla Pec della società destinataria (nello schema in basso a sinistra la procedura di invio della nuova e-fattura dal 1° gennaio

2019). Per chi ne “produce” poche, i file xml possono essere preparati direttamente dal commercialista, mentre attività quali ristoranti e bar utilizzeranno un’apposita cassa. «A loro – afferma Luca Rossi, responsabile tecnico – siamo in grado di offrire un software gestionale per l’invio automatico a fine giornata delle e-fatture, con relativa conservazione. Uno dei vantaggi del programma è il completo controllo sulla fattura, che tornerà indietro solo in caso di intestazione errata nella compilazione. Per chi ha una cassa già collegata a internet, c’è un software adeguato. I software gestionali per bar e ristoranti saranno in continuo aggiornamento ogni 6-7 mesi e, in via telematica, possiamo intervenire in qualsiasi momento per aggiustamenti. E ai locali che già utilizzano o desiderano utilizzare palmari per la raccolta delle comande, dove tutto è segnato per ridurre il rischio di errori, offriamo il sistema operativo Android che consente l’utilizzo anche di telefonini e tablet meno costosi. In alternativa al gestionale, per chi fattura di meno, proponiamo anche la possibilità di creare il file xml e di farlo esportare in una chiavetta Usb con cui andare una volta ogni 7/10 giorni dal proprio commercialista o da noi per l’invio». Tra le novità che si apriranno il prossimo anno per il “popolo” della partite Iva, vi è anche l’obbligo dell’acquisto di pacchetti di fatture a inizio anno, soprattutto da parte di attività di pubblico esercizio. Anche quest’ultimo servizio è proposto da Monti Roberto & C Srl. Per informazioni: Monti Roberto & C. srl, via Romea sud 193/191A Ravenna, tel. 0544 478931 - www.bilanceelettroniche.org info@bilanceelettroniche.org





ECONOMIA / 11 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

OIL&GAS

Una piattaforma costruita nei cantieri Rosetti Marino lascia il porto di Ravenna

Contratto da 100 milioni di euro per la Rosetti Per costruire una piattaforma offshore destinata al Mare del Nord nel cantiere di Marina si arriverà a un picco di 400 addetti

La Rosetti Marino di Ravenna ha comunicato nei giorni scorsi l’acquisizione del contratto per la progettazione e costruzione di una piattaforma offshore destinata all’attività di estrazione nel Mare del Nord. Un contratto del valore di oltre 100 milioni di euro dal committente londinese Hgsl che la Rosetti si è aggiudicata vincendo una gara internazionale. La piattaforma, di proprietà della joint venture tra Hgsl (membro del fondo Cats Managemcnt Limited) e Dana Petroleum, sarà gestita dalla società inglese Premier Oil Exploration & Production. Il manufatto avrà un peso complessivo di

oltre seimila tonnellate e sarà realizzato nel cantiere Rosetti a Marina di Ravenna, a partire da dicembre, per una durata prevista di circa venti mesi. La costruzione – si legge in una nota pubblicata da www.ftaonline.com – prevede un impegno di oltre 700mila ore di lavoro tra progettazione, management, manodopera di prefabbricazione e montaggio, con un picco previsto di circa 400 addetti in cantiere, verso la fine del 2019. «Con questa importante commessa per il mercato britannico – sottolinea l’amministratore delegato della Rosetti, Oscar Guerra, sempre su Ftaonline– Rosetti Marino con

le società d’ingegneria controllate Fores Engineering di Forlì, Basis Engineering di Milano e Tecon di Assago, riconferma la sua capacità di competere con successo nel merca-

to internazionale dell’oil&gas, grazie alla reputazione, solidità e fiducia ad essa riconosciute nel mondo, unitamente alla competenza tecnica del suo management».

ENERGIA/1 Russi, tredici anni dopo la chiusura dello zuccherificio si accende la centrale biomasse: un mese di prove

ENERGIA/2 Stoccaggio gas tra San Potito e Cotignola: in arrivo la rete di monitoraggio microsismico in un raggio di 10 km

A tredici anni dalla chiusura dello zuccherificio, da martedì 4 settembre si accende la centrale a biomasse di Russi. Anche se al momento solo come prova. Considerata la previsione di mettere in funzione la centrale entro la fine dell’anno, la società PowerCrop ha comunicato l’avvio dei test di funzionamento. Le prove saranno distribuite nell’arco di un mese. Martedì 4 le prove dei bruciatori, il giorno del ventilatore, lunedì 10 di bollitura e passivazione, mercoledì 12 i lavaggi acidi, giovedì 20 l’essicazione del refrattario, martedì 25 le prove delle apparecchiature linea fumi e lunedì 1 ottobre le soffiature. Prima dell’entrata in funzione del polo verrà organizzato un incontro pubblico per informare tutti i cittadini coinvolti.

La società Edison Stoccaggio informa che sono in fase di completamento i lavori per la costruzione della rete di monitoraggio microsismico nell’area attorno alla concessione di stoccaggio gas di San Potito e Cotignola, che interessa i territori dei comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Conselice, Cotignola, Lugo, Ravenna, Faenza, Imola e Solarolo. L’entrata in esercizio della rete è prevista entro la prima decade di novembre 2018. Il progetto sviluppato con l’Università di Bologna in coordinamento con il ministero dello Sviluppo economico prevede la realizzazione di 15 stazione sismiche, otto all’interno di pozzi e sette in superficie, distribuite in un raggio di circa 10 km dai giacimenti di stoccaggio. Una volta in esercizio la rete consentirà di migliorare le conoscenze scientifiche sulla sismicità della Bassa Romagna offrendo un’ulteriore misura di controllo e protezione del territorio.

INFRASTRUTTURE

OCCUPAZIONE

Garanzia Giovani, seconda fase: la Regione gestirà 25 milioni Il progetto Ue è rivolto alle persone fra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano

NUOVA COPERTURA SULLA PIASTRA DI FORNACE PROGETTO DA 200MILA EURO La giunta comunale di Ravenna ha approvato un progetto esecutivo da 200mila euro per la realizzazione della copertura della piastra polivalente del centro sportivo comunale di Fornace Zarattini, in via Monsignor Fabbri, per consentire lo svolgimento delle attività sportive al coperto durante la stagione invernale. La vecchia copertura era stata danneggiata dal maltempo. I lavori prevedono copertura con arcate in legno lamellare e telo in Pvc, apribile mediante scorrevoli laterali, impianto di riscaldamento, impianto elettrico e di illuminazione e lampade di emergenza.

Interventi mirati per accompagnare al lavoro i giovani attraverso percorsi personalizzati che prevedono attività orientative, esperienze di formazione in impresa e percorsi formativi professionalizzanti definiti in funzione di specifiche opportunità di lavoro e servizi per l’incrocio domanda offerta. E per i giovani che esprimono una propensione al lavoro autonomo, servizi di consulenza, tutoraggio e formazione e accesso al credito. È quanto ha deciso di mettere in campo la Regione Emilia-Romagna per la seconda fase di Garanzia Giovani, il programma dell’Unione europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Per realizzare le proprie misure l’Emilia-Romagna ha a disposizione altri 25 milioni di euro, e potrà coinvolgere circa 20mila giovani. Saranno i Centri per l’impiego a prendere in carico i giovani e individuare, attraverso un Patto di servizio personalizzato. I tirocini dovranno avere una durata minima pari o superiore a due mesi e una durata massima di sei mesi. I tirocini promossi a favore di giovani disabili o ragazzi svantaggiati ai sensi della Legge 381/91 potranno avere una durata massima di 12 mesi e prevedono, oltre al servizio di formalizzazione delle competenze garantito a tutti, il finanziamento dell’indennità con risorse pubbliche. Maggiori informazioni sono reperibili sul sito internet dedicato all’indirizzo www.garanziagiovani.gov.it.


12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

CENTENARIO DANTESCO/1

Bookshop e nuovo museo, convegni ed eventi partecipati: ecco il 2021 Il 4 settembre 2020 inizieranno le celebrazioni per i 700 anni della morte del Poeta a Ravenna. Tra i primi passi del percorso l’individuazione di un’immagine unica

Dopo tanta attesa a fine luglio sono arrivate le prime indicazioni sulle celebrazioni del 2021 per il settecentenario della morte di Dante. Due i filoni principali annunciati dall’Amministrazione di Ravenna, quello diciamo urbanistico e quello di programmazione. Un po’ come accadde nel 1921, anche in questo caso il centenario dovrà lasciare segni tangibili e duraturi in città. Come peraltro già annunciato ci sarà quindi una riqualificazione del Museo Dantesco e, novità, anche in quello che è il complesso delle case dei Da Polenta dove oggi è ospitata l’emeroteca. Qui sorgerà un negozio di design e gadget ispirati al teIl murales dello street ma dantesco sul modello dei grandi artist brasiliano Kobra musei internazionali in quello che a realizzato in centro a tutti gli effetti è stato il luogo che ha Ravenna in occasione del fisicamente ospitato Dante mentre festival Subsidenze 2016 era ospite dei Da Polenta, «anche se non siamo in grado di ricostruire esattamente dove», spiega il sindaco. Una scelta che ha fatto arricciare il naso di numento dedicato a Dante in mosaico. L’arte qualche purista ma che ha lo scopo di rendere sarà un cardine anche del grande evento più “smart” e rivolto al turismo colto il “proespositivo che partirà in autunno 2020 con dotto Dante”. Altri interventi importanti rila collaborazione già avviata con le città di Figuarderanno poi la biblioteca Classense e la renze e Verona. In effetti sul fronte degli evenpiazza Caduti, di cui parliamo con il sindaco ti è nota innanzitutto la data dell’inauguranella pagina accanto, e il bando per un mozione: 4 settembre 2020 e il calendario andrà

poi fino a fine 2021. Saranno chiamate a declinare il tema tutte le realtà culturali cittadine e ruolo cruciale avrà il Ravenna Festival con il Paradiso del teatro delle Albe (vedi p. 14). Cruciale sarà naturalmente anche la parte di studi e divulgazioni con il Congresso Internazionale Dantesco / Dante International Conference, il progetto di didattica sperimentale elaborato con Adi (Associazione degli Italianisti). Intanto, la prima tappa ora è l’elaborazione di un’immagine che comprenda tutte le modalità comunicative e dia conto dell’identità dantesca di Ravenna attraverso il logo e il titolo dell’insieme degli eventi che costituiscono il percorso verso il 2021. L’individuazione dell’azienda può essere esso stesso metodo di lavoro, saranno infatti privilegiati i sistemi legati al confronto delle idee e alla partecipazione che sarà il leit motiv, par di capire e al di là delle polemiche, degli anni a venire in città. È stato messo in cantiere un progetto partecipativo che prevedrà l’utilizzo di strumenti digitali per coinvolgere e raccogliere proposte dell’intera comunità.

Il comitato per le celebrazioni tra accademici e istituzioni Per la cosiddetta “governance” delle celebrazioni dantesche è stato isituito un comitato locale (oltre a quello nazionale che vede all’interno anche il sindaco Michele de Pascale) che è stato annunciato a fine luglio. Oltre al Primo Cittadino, ne fanno parte Ennio Dirani, membro onorario, già direttore della biblioteca Oriani e membro del comitato delle celebrazioni del 1965, e si legge nel comunicato stampa «figure autorevoli provenienti dal mondo dell’arte e della cultura, dell’università, dell’imprenditoria e delle istituzioni». Nel dettaglio si tratta di Maria Cristina Mazzavillani Muti, presidente di Ravenna Festival, Marco Martinelli, fondatore del Teatro delle Albe, Elsa Signorino, assessore alla cultura del Comune, Maurizio Tarantino direttore dell’Istituzione Biblioteca Classense, Don Lorenzo Rossini direttore dell’ufficio Beni culturali ecclesiastici, Manuela Mambelli, vicepresidente Comitato Diocesano per le celebrazioni dantesche, Agostina Melucci, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Ravenna, Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Domenico De Martino, direttore artistico Dante 2021, Roberto Balzani presidente dell’IBC Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, Marianna Panebarco, consigliere camerale, vice presidente nazionale Cna, Patrizia Passante responsabile Cultura Confcommercio. La componente scientifica del comitato sarà garantita da quattro accademici dell’Università di Bologna: Sebastiana Nobili docente di italianistica, Laura Pasquini docente di iconografia, Giuseppe Ledda docente di Letteratura, critica e filologia dantesca al dipartimento di Filologia classica e italianistica dell’Università di Bologna, Alfredo Cottignoli già docente di italianistica.


PRIMO PIANO / 13 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

CENTENARIO DANTESCO/2

Il sindaco: «Ravenna farà le celebrazioni in grande, con o senza risorse statali» Michele de Pascale spiega anche i progetti urbanistici: «Stiamo pensando al superamento della rotonda in piazza Caduti per trasformarla in una zona di attraversamento “leggero”»

La presentazione delle linee programmatiche per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante ha fatto naturalmente discutere in città per diversi aspetti. E sta altrettanto naturalmente suscitando aspettative importanti. Proviamo a fare il punto con il sindaco Michele de Pascale almeno su alcuni aspetti. Sindaco, cominciamo dal primo, annoso, tema. Ma quanti soldi ci saranno effettivamente? «Al momento a livello nazionale risulta tutto congelato con il passaggio di Governo. Il primo stanziamento di finanziamenti (circa un milione in tutto per parte scientifica e promozione, ndr) era una cifra assolutamente incoerente rispetto a ciò che ci aspetta. Noi nel comitato nazionale siamo stati comunque chiari: Ravenna farà le celebrazioni in grande a prescindere da quanto lo Stato deciderà di investire, non partiremo a progettare solo quando avremo certezza delle risorse. Il centenario non è una spesa corrente e per un anno si possono trovare le risorse poi ci batteremo per maggiori finanziamenti nazionali». E dalla Regione? «Abbiamo avuto i primi 150mila euro che ci hanno permesso di iniziare alcune progettazioni sul Museo dantesco e sto trattando con il Presidente Bonaccini per ottenere un contributo diciamo sostanzioso». Sta dicendo che Ravenna farà comunque le celebrazioni. Pochi giorni fa ha annunciato che farà comunque i lavori in Darsena nonostante il blocco del cosiddetto “Bando periferie”. Siamo diventati improvvisamente molto ricchi? «Diciamo che il Comune di Ravenna negli ultimi anni ha goduto di avvenimenti positivi in termini di bilancio, penso ovviamente alla riscossione dell’Imu delle piattaforme petrolifere, a un’attività di recupero di evasione e anche alcune operazioni sulla Holding (un mix di vendite di azioni Hera e nuovi mutui che daranno ai soci alcuni milioni oltre ai normali dividendi, ndr), oltre ad avanzi di amministrazioni. Si tratta di un bilancio sano e solido grazie a scelte fatte in passato, naturalmente non ci sono risorse da sprecare ma possiamo permetterci alcuni investimenti». Di che cifre stiamo parlando? In quale orizzonte vi state muovendo? «Parliamo naturalmente di milioni di euro su due capitoli fondamentali di spesa: uno che è quello dei lavori pubblici che faremo nella zona dantesca, l’altro per l’organizzazione di eventi». Lei ha parlato di Museo Dantesco, casa Farini, piazza Caduti, biblioteca Classense. Davvero per il 2021 vedremo quella zona rinnovata? «Sì, perché si tratta di interventi di grande impatto anche sociale, penso in particolare a piazza Caduti, ma che in realtà non implicano grandi cantieri, a cui ora non vogliamo sottoporre il centro storico, e nemmeno enormi investimenti». Tra i più attesi c’è sicuramente piazza Caduti.

Cosa dobbiamo aspettarci? Ci aspetta una nuova a pedonalizzazione? ««Non é ipotizzabile una pedonalizzazione completa, al momento sono in corso studi per superare il tema della rotonda e immaginarla come zona di attraversamento “leggero” rafforzando i passaggi pedonali delle linee fra via Mazzini, la zona dantesca e la biblioteca Classense. In questo modo riqualificheremo una parte importante della città». Sorgerà qui il monumento in mosaico per cui è stato annunciato il bando? «Lo immaginiamo effettivamente nella zona dantesca, intesa in senso appunto più ampio di quello a cui siamo abituati. La scelta del mosaico per noi è come chiudere un cerchio: ormai sappiamo quanto Dante fu influenzato dai mosaici, ora vogliamo mostrare come la sua opera 700 anni dopo sia in grado di influenzare i mosaicisti contemporanei». Tempo fa si era parlato anche di una riqualificazione di Largo Chartres e di un’apertura sul retro della Classense. «Sì, lì i tempi potrebbe essere più lunghi, ma il progetto resta. Anche perché da lì si può immaginare un accesso diretto al piano superiore della Classense, quello storico. L’idea è di far entrare la biblioteca sempre di più nel circuito monumentale. Per il 2021 intanto ci sarà l’ingresso su piazza Caduti, abbiamo già parlato con la scuola Guido Novello con cui c’è grande interazione e sinergia. Anche il 1921, l’anno del sesto centenario, segnò l’inizio della riqualificazione dell’area». Veniamo ora alle polemiche sul comitato locale per alcuMichele de Pascale ne presunte esclusioni eccellenti. «Ogni qualvolta si costituisce un comitato in una città come Ravenna è legittimo che ci siano valutazioni diverse. Fra l'altro alcune fra le persone citate, tutte degnissime, non erano disponibili o avevano motivi per non farne parte. E però tutte queste persone saranno coinvolte e daranno sicuramente un contributo rilevante. Non voglio rinfocolare polemiche e il mio invito è quello di lasciare un evento così importante fuori dalla strumentalizzazione politica». C’è chi dice anche che Ravenna abbia un ruolo troppo marginale rispetto a Firenze e Verona e rischia di fare la Cenerentola nel comitato nazionale. «Con Verona e Firenze stiamo lavorando insieme ed è evidente di per sé che la celebrazione della morte di Dante fa di Ravenna la meta principale. È interesse di tutte e tre le città un percorso integrato, perché il turista internazionale difficilmente visita una sola meta. Il punto semmai è costruire un rapporto tra noi e le altre due città perché non sia Roma a farla da padrona, visto le grandi istituzioni culturali che ospita. Vogliamo che Ravenna sia protagonista anche sul piano dei convegni di studi internazionali e per questo collaboriamo con una capitale mondiale della cultura come Firenze». Federica Angelini

«Il mio invito è quello di lasciare un evento così importante fuori dalla strumentalizzazione politica»

Uno scorcio di piazza Caduti, oggi organizzata secondo una rotatoria attorno all’aiuola centrale

L’opposizione: La Pigna chiede di farsi sentire a Roma, LpRa lamenta “esclusioni eccellenti” Sono due gli odg già presentati per essere discussi a Palazzo Merlato sul tema delle celebrazioni dantesche del 2021 da parte di due forze dell’opposizione. Il primo, firmato Veronica Verlicchi della Pigna, attacca in particolare sul presunto ruolo secondario di Ravenna nel comitato nazionale. «Al fine di stimolare la nostra amministrazione e a recuperare, almeno in parte, i ritardi del sindaco De Pascale – spiega Verlicchi – ho presentato un ordine del giorno che chiede, fra l’altro, di sollecitare il ministro perché raddoppi le risorse a disposizione per le Celebrazioni (ora ammontanti a soli 1.150.000 euro) e a far entrare nel Comitato Nazionale almeno due esperti dantisti provenienti da Ravenna». Anche da Lista per Ravenna arriva un odg, ma questa volta incentrato invece sul comitato locale di cui si lamentano alcune eslcusioni eccellenti, in particolare quelle di Walter Dalla Monica ideatore dell’iniziativa “La Divina Commedia nel mondo” (a cui pare sarà comunque riservato un posto di rilievo nelle celebrazioni), l’editore Alfio Longo (che ha in catalogo diverse pubblicazioni dantesche e per cui, forse, esisteva un rischio di conflitto di interesse), e gli storici locali Franco Gabici presidente del Comitato ravennate della “Società Dante Alighieri” e Ivan Simonini titolare delle edizioni del Girasole, promotore di importanti iniziative dantesche quale il “Parco letterario terre di Dante”. Nell’odg Ancisi invita il sindaco «a integrare il Comitato Ravennate per le celebrazioni dantesche coi nomi di Walter Della Monica, Franco Gabici, Alfio Longo e Ivan Simonini, suggerendo che ciò avvenga in tempo per la ricorrenza del 14 settembre, anniversario 2018 della morte del Poeta, occasione in cui sembrerebbe opportuno che fosse convocata la prima seduta del Comitato stesso». In realtà pare che il comitato resterà invece come è stato formato (vedi p. 12).


14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

L’INTERVISTA La cerimonia dell’olio, 697 anni dopo la morte L’azione corale dalle 9

Dante fa tornare Ravenna Capitale «E può unire tutto il nostro teatro» Marco Martinelli delle Albe sarà alla guida del corteo che celebra ogni anno il Poeta ed è al lavoro sul Purgatorio che debutterà a Matera: «Sarà itinerante come l’Inferno»

In primo piano Marco Martinelli ed Ermanna Montanari durante una replica dell’Inferno, l’anno scorso. I due fondatori delle Albe saranno anche alla guida del corteo del 9 settembre per l’annuale della morte di Dante

Sarà il Teatro delle Albe a condurre per la prima volta il corteo dell’annuale della commemorazione della morte di Dante (vedi box), sull’onda del successo del progetto Cantiere Dante, commissionato da Ravenna Festival e che ha visto debuttare tra l’entusiasmo di pubblico e critica ormai più di un anno fa la prima parte dell’ambiziosa trilogia dedicata dalla storica compagnia teatrale ravenante alla Commedia, quella sull’Inferno. Per la prima volta saranno così le incursioni artistiche di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari a condurre le autorità lungo i luoghi celebrativi. Ne parliamo con lo stesso Martinelli, fondatore e drammaturgo delle Albe. «Sarà un’azione corale, come l’abbiamo definita Ermanna e io, aperta naturalmente a tutti i cittadini, con la quale si vuole arricchire e innervare il percorso con versi danteschi, utilizzando sia il primo che il secondo canto dell'Inferno. Saranno presenti i cori dei cittadini, quello del Verdi e i due del Ludus Vocalis, oltre a quello di un gruppo di cittadini materani (nell’ambito della collaborazione con Matera Capitale Europea della Cultura 2019, con cui sempre domenica alle 13 il Comune di Ravenna firmerà un protocollo d’intesa, ndr): alterneremo versi e musica in questo percorso, preceduti e guidati da Simone Marzocchi e la sua tromba». A più di un anno di distanza, cosa pensa dell’esperienza di Inferno e della risposta dei ravennati? «Ci aspettavamo una risposta, certo, ma non così grande, così intensa, da parte di tanti cittadini, sia come presenze agli spettacoli che come partecipazione alla realizzazione degli stessi (i cittadini come noto sono stati coinvolti anche come attori, ndr): penso ai bambini, alle signore di 80 anni che impersonavano le arpie, tra le più scatenate. Penso poi ai riconoscimenti sulla stampa nazionale...» Cosa rende ancora così attuale Dante, dal punto di vista di un autore teatrale? «Qualcuno in effetti potrebbe vedere questi sette secoli come un fossato invalicabile e invece proprio in questi tempi di “serva Italia” che stiamo vivendo, quel suo ane-

lito alla giustizia, alla pace, a una politica che non sia scontro per i propri interessi, lo rendono molto attuale. Dante è rimasto schiacciato, stritolato, dalla politica, molto simile a quella dei nostri giorni, in cui non si guarda al bene della patria, ma ai propri interessi, mandando in sfacelo una nazione e i suoi cittadini. C’è poi la dimensione interiore e teologica di Dante, che paradossalmente rimane ancora un’indicazione importante ai nostri tempi e che invece la scienza positivistica ottocentesca aveva liquidato come anticaglia». E Ravenna promuove adeguatamente l’attualità di Dante? «Ravenna nei giorni dell’Inferno è stata come una calamita, sono arrivati qua da tutta Italia, sia a partecipare che ad assistere. E ho potuto verificare come noi ravennati ci guardiamo da ravennati, ma visti da fuori c’è tanta stima per come riusciamo a mantenere vivo questo culto». E, al contrario, non è che si rischia di esagerare con Dante, in questi anni di celebrazioni, a discapito di altro? «Il rischio di fare indigestione c’è, di far sì che giovani e adolescenti non ne possano più. Si può e si deve onorare Dante anche con eventi culturali che non siano direttamente danteschi, affrontare filosofi e artisti di oggi in cui si avverta una tensione simile a quella presente nell’opera del Poeta». Ci può anticipare qualcosa dello spettacolo del prossimo anno? Come state preparando il vostro Purgatorio partecipato? «Il Purgatorio sarà una doppia impresa perché dovremo costruirlo a Ravenna con i ravennati e ancor prima (in maggio, ndr) a Matera con i materani per il loro anno da Capitale europea della Cultura. Manterremo la stessa dinamica itinerante e collettiva dell'Inferno. A Ravenna stiamo per individuare lo spazio da utilizzare (l’anno scorso fu messo sottosopra il teatro Rasi, ndr), sempre in centro. Saranno in programma ancora tante repliche e cercheremo di tenere la capienza un po’ più alta rispetto

Marco Martinelli, che intervistiamo in questa pagina, sarà protagonista insieme a Ermanna Montanari del corteo per il 697esimo Annuale della morte di Dante, le cui celebrazioni sono in programma domenica 9 settembre. L’azione corale del Teatro delle Albe, come è stata chiamata, partirà alle 9.30 da piazza del Popolo, in centro a Ravenna (ritrovo alle 9), e vi può partecipare chiunque. Il programma della mattinata proseguirà alle 10 alla Sala Dantesca della biblioteca Classense dove si terrà la tradizionale Prolusione per l’Annuale della morte, tenuta quest’anno da Luca Azzetta, docente di Filologia della Letteratura Italiana all’Università di Firenze: sarà una riflessione su ciò che viveva Dante a Ravenna al termine di una straordinaria avventura umana e artistica. La messa delle 11.30 nella basilica dell’ultimo saluto a Dante, San Francesco, sarà presieduta dall’arcivescovo di Ravenna–Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni. Concluderà la celebrazione, alle 12.30, l’omaggio reso da Firenze all’Esule: la Cerimonia dell’Olio (foto in alto) alla Tomba di Dante.

all’Inferno (le cui repliche sono andate tutte esaurite in poco tempo, ndr)». E come sarà, dal punto di vista dei contenuti? Su cosa avete puntato? «Tra i tanti aspetti, uno ci ha colpito in particolare, la cantica degli artisti, di Casella musicista, di Belacqua liutaio, dei miniaturisti, di Giotto, Cimabue, delle arti figurative, della musica e della poesia. È come se Dante ci dicesse che l'arte non è la salvezza in quanto tale, ma una prima scala per ascendere alla salvezza. Coinvolgeremo diversi cori musicali della città e sarà proprio questo il segno molto forte di diversità, la musica, rispetto al rumore dell’Inferno». Troppo presto invece per parlare del Paradiso che chiuderà la trilogia nel 2021? «Quella è l’impresa. È lì che ce la giocheremo molto. Al momento penso alla luce, al “trasumanare”, ma anche al fatto che il Paradiso l’abbia scritto un uomo, al modo in cui si può solo balbettare il Paradiso, nel senso che la miglior teologia è quella negativa. Ma ne riparleremo, ora siamo ancora solo sulla scala…» Il vostro progetto era nel dossier di candidatura a Ravenna Capitale europea della Cultura: come si può proseguire quell’esperienza? «Una cosa che mi piacerebbe portare avanti con lo spirito che caratterizzò la nostra candidatura è cercare per il 2021, settimo centenario della morte del Poeta, di richiamare a raccolta tutto il teatro ravennate, metterci insieme unendo le forze per moltiplicare l'energia». Luca Manservisi

«L’Alighieri è attuale anche perché è stato stritolato dalla politica, allora come oggi più interessata ai propri interessi che al bene comune»


PRIMO PIANO / 15 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA MOSTRA

Ottanta eventi per ricordare il Sommo Il 13 il Transitus con Gianni Vacchelli

Alla Classense anche la scomunica del figlio del Poeta Fino al 28 ottobre l’esposizione di documenti e opere sul “cenacolo ravennate” di Simona Guandalini

Fra gli ottanta appuntamenti della rassegna Ravenna per Dante (vedi articolo qui a fianco) si inserisce l’inaugurazione de L’ultimo Dante e il cenacolo ravennate. Mostra di documenti dagli Archivi di Ravenna, Bologna, Pisa e Venezia, che si terrà sabato 8 settembre, alle 17.30 nella sala Dantesca della biblioteca Classense di Ravenna. Curata dai due professori dell’Università di Pisa Gabriella Albanese e Paolo Pòntari, l’esposizione illustra il capitolo ravennate della vita di Dante Alighieri offrendo al grande pubblico un volto del poeta per certi aspetti poco noto (segue domenica 9 settembre, ore 16, la visita guidata condotta dai curatori per la cui partecipazione è richiesta la prenotazione, scrivendo un’email all’indirizzo eventi@classense.ra.it). L’ultimo Dante e il cenacolo ravennate, a ingresso libero, è allestita in Aula Magna e nel Corridoio Grande della biblioteca; è possibile visitarla sino al 28 ottobre nei seguenti giorni e orari: da martedì a venerdì dalle 10 alle 12, sabato e domenica dalle 10 alle 18; chiuso il lunedì. Attraverso un percorso espositivo tra preziose testimonianze archivistiche e iconografiche, a volte inedite a volte poco note se non a studiosi specialisti, L’ultimo Dante e il cenacolo ravennate vuole proiettare il visitatore dentro la Ravenna contemporanea al poeta, quella del Trecento, alla scoperta dell’urbanistica del tempo o dei luoghi visitati probabilmente dal lui stesso, come ad esempio le abitazioni dei suoi amici. In particolare, la mostra si focalizza sul “cenacolo” creatosi intorno a Dante, composto dall’élite professionale di Ravenna e Bologna. Il documento più importante è senza dubbio la sentenza di scomunica contro il figlio di Dante, Pietro Alighieri, datata 4 gennaio 1321, accusato, assieme ad altri, di non aver mai pagato le decime per le chiese di Santa Maria in Zenzanigola e San Simone al Muro. La pergamena, proveniente

In mostra alla Classense anche questa xilografia di Adolfo De Carolis autografata (qui sopra) da Gabriele D’Annunzio

dall'Archivio storico diocesano di Ravenna (Caps Q 9124), ha permesso di datare con più precisione l’arrivo di Pietro Alighieri a Ravenna e di conseguenza anche quello del padre. Anche la figlia di Dante, Antonia Alighieri, meglio conosciuta come suor Beatrice, è citata in un documento esposto in mostra. Si tratta del ventesimo volume dei Memoriali del Comune di Ravenna, conservato presso il locale Archivio di Stato, nel quale si indica il monastero di Santo Stefano degli Ulivi come l’istituzione religiosa che «sororis Beatrisie filie quandam Dandi Aldegerii» designa come suo erede universale. Anche l’Archivio storico comunale di Ravenna, con la pergamena 117, propone un documento importante. L’antico diacetto (libro di conti), segnalato per la prima volta dall’archivista e bibliotecario della Classense Silvio Bernicoli, riguarda il medico Fiduccio de’ Milotti, «il più caro amico di Dante a Ravenna» e riporta la data del 20 settembre 1319. Tra le opere figurative si potrà ammirare la xilografia di Adolfo De Carolis Dantes Adriacus, datata 1920, autografata da Gabriele D’Annunzio e raffigurante il poeta a mezzo busto con le mani poggiate davanti a sé sugli ultimi versi della Commedia. Nell’esposizione ci saranno anche pezzi non ravennati: è il caso dell’olio su tela La morte di Dante, dato in prestito per l’occasione dai Musei Civici di Treviso. Il dipinto, realizzato fra il 1852 e il 1853 dal veneziano Eugenio Moretti Larese, raffigura un momento poco rappresentato nella tradizione iconografica relativa al poeta.

Ottanta appuntamenti gratuiti e ad ingresso libero, 41 soggetti e 22 spazi coinvolti, in un periodo di tre mesi. Tutto questo è Ravenna per Dante, la rassegna promossa nella città dove il Sommo Poeta, esule da Firenze, trovò l’ultimo rifugio, dove probabilmente completò la Commedia e dove morì il 13 settembre 1321. A organizzarla il Comune, insieme ad associazioni internazionali e realtà cittadine sia istituzionali che formate da appassionati e lettori. Ad aprire in qualche modo la rassegna saranno le inaugurazioni delle mostre in biblioteca (venerdì 7 all’Oriani ”Dante Plus”, vedi pagina 15; il giorno dopo alla Classense, vedi articolo principale di questa pagina) mentre si rinnova con qualche novità (vedi pagina a fianco) la cerimonia dell’annuale. Torneranno poi nel corso del mese gli appuntamenti tradizionali delle “Letture” e delle “Conversazioni” dantesche, oltre che l’evento unico de “La Divina Commedia nel Mondo”, rassegna internazionale ideata da Walter Della Monica che ha portato a Ravenna 58 versioni della Commedia nelle lingue internazionali e con esse la passione di persone che dai cinque continenti si stringono intorno a Dante. Novità dell’edizione 2018 è la collaborazione con MENSA, progetto regionale di approfondimento della cultura umanistica, che il 29 settembre (alle 21 alla biblioteca Classense) porterà a Ravenna il reading di Lino Guanciale Belle parole per una futura umanità, preceduto da prestigiose conferenze che vedono la presenza di Agnes Heller, filosofa di fama mondiale, e di Giorgio Simonelli sulla presenza di Dante nella televisione italiana. Grandi nomi sono in arrivo anche grazie al festival Dante2021 (di cui parliamo a pagina 14), mentre sempre molto stretta è la collaborazione con il Centro Dantesco, a cui sono affidati i momenti più emozionanti della memoria del Poeta: tra questi certamente il Transitus, dalle 21 del 13 settembre nella Basilica di San Francesco, cerimonia che cade nella data esatta della morte di Dante e che quest’anno vede la partecipazione di Gianni Vacchelli, straordinario divulgatore dantesco con letture e musiche. Il Museo Tamo, sede dei 21 pannelli musivi Tra Inferno e Paradiso, sarà visitabile insieme ad altri luoghi danteschi tutti i sabati di settembre grazie all’impegno delle guide di Cna con il progetto Galeotto fu il libro. Programma completo su www.classense.ra.it/dante2018

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16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

“DANTE2021”: IL DIRETTORE

L’appello arriva dall’Accademia della Crusca: «Basta smanie di protagonismo sul Sommo Poeta» De Martino: «Qui ognuno vuole rivendicare la propria paternità su ogni iniziativa: ma noi spariremo, Dante invece è eterno L’80 percento delle parole italiane sono nella Commedia» “DANTE2021”: IL PROGRAMMA Ultime “piccole letture dantesche” al Caffè Letterario, poi dal 12 settembre cinque giorni di incontri, spettacoli e concerti «Dante nostro contemporaneo? Niente affatto. Dante è un autore molto difficile, e richiede uno sforzo per avvicinarsi al suo mondo, assai lontano dal nostro. Ma vi assicuro che lo sforzo sarà ricompensato». Accento fiorentino, docente di filologia dantesca all'Università di Udine e componente dell’Accademia della Crusca, anche Domenico De Martino è “esule” a Ravenna, nelle vesti di direttore artistico del festival Dante2021. Abbiamo fatto quattro chiacchiere su Dante e Ravenna, al Caffé Letterario di via Diaz, da cui partirà anche questa l’anteprima dell’edizione di Dante2021, festival dlla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Come nasce il legame tra Dante e l’Accademia della Crusca? «Il mito di “Dante padre della lingua italiana” nasce proprio dalla Accademia. Nel ‘500 c’era il problema di definire cosa fosse la lingua italiana, fu la Crusca a scrivere il primo Vocabolario di italiano, e per decidere quali parole inserirvi fece riferimento ai termini usati dai tre poeti che diventarono cardine della lingua: Dante, Petrarca e Boccaccio». All’epoca dell’Accademia della Crusca però erano passati più di trecento anni dalla scrittura e della Commedia ne esistevano diverse versioni in circolazione, come scelsero quella più affidabile? «Nessuna copia della Commedia autentica si era conservata, nemmeno un autografo di Dante era sopravvissuto. Esistevano solo trascrizioni di trascrizioni, e spesso differivano tra loro. Ne trovarono 90 versioni diverse. Fu un attento lavoro quello che portò a determinare quale fosse più affidabile, ma ancora oggi la diatriba non è conclusa». Quanto influisce oggi quella decisione degli accademici sull’italiano che parliamo? «Moltissimo, basti pensare che l’80 percento delle parole dell’odierno italiano sono contenute nella Divina Commedia. Alcune le inventò lo stesso Dante come “indiarsi”, che significa “pervadere l’altro”, “partecipare alla sua beatitudine”, altre erano in uso nel volgare parlato, ma fu lui il primo a scriverle, come “muffa”». Quest’ultima forse ha imparato a conoscerla bene nell’umida Ravenna… Quanto il suo esilio ha influito nel “vocabolario” dantesco? «Molti termini sono, ovviamente, del volgare fiorentino, ma altri li apprese in giro e li volle inserire, come “arzanà”, l’arsenale, parola che conobbe a Venezia. Infatti a Firenze non esisteva un arsenale. Così fece con altri volgari, altre ancora le prese dal francese. Dante diceva che il Volgare Illustre è come la pantera che diffonde in ogni luogo il suo profumo ma in nessun luogo appare. Era una lingua che non esisteva, o meglio esisteva in moltissime forme diverse in ogni città, in ogni quartiere. Lui scelse quali parole usare con grande perizia». Che percezione hanno oggi gli italiani di Dante? Quanto si discosta dalla realtà? «Un errore che fanno alcuni divulgatori, come Benigni, è quello di far credere alla gente che Dante sia nostro contemporaneo, e che possa essere semplice da capire. “Basta ascoltare la melodia dei suoi versi”, a volte si sente dire. Non è affatto così. Dante è molto difficile da capire. Come diceva un grande dantista come Gianfranco Contini: occorre una grande fatica, ma più si fatica più si gusta l’ingegno della sua opera. Il rischio è quello di vedere “Dante”, “Beatrice”, “Uguccione”, eccetera, come tante immaginette di una storiella, in realtà la costruzione dei versi è il vero prodigio di Dante. Per questo in Dante2021 terremo incontri specifici sugli incipit dei canti, tenuto da Luca Serianni, e anche sull’importanza di Dante nel mondo. Dante in Cina fu tradotto per la prima volta nell’800 e subito fu ripreso da Lu Xun, che all’inizio del ‘900 fondò la lingua cinese moderna coniando un volgare, come fece Dante in Italia». Tra poco ricorrerà il settecentenario della morte di Dante, cosa si aspetta per questo fatidico 2021? «Vorrei fare un appello “politico”: a Ravenna si fanno lotte tra famiglie come nel medioevo. Ognuno vuole rivendicare la propria paternità su questa o quella iniziativa, e alcuni vorrebbero l’esclusiva su Dante. Bisognerebbe abbandonare i protagonismi. Noi siamo foglie destinate a cadere, Dante è qualcosa di eterno che può essere un faro per la città di Ravenna, che è l’unica ad avere il diritto di rivendicare la paternità di questo appuntamento storico. Dante diceva di scrivere per la “futura gente”, ora tocca a noi, tutti assieme onorarne la memoria. Molte persone visitano la tomba di Dante, è chiaro che non lo fanno per vedere il marmo, ma perché Dante è uno dei pochi simboli in cui tutti gli italiani si riconoscono. Non perdiamo questa grande occasione per manie di protagonismo di singoli». Matteo Cavezzali

In attesa del festival vero e proprio, continuano alle 17 al Caffè Letterario di via Diaz, in centro a Ravenna, gli appuntamenti di “D.H.O. - Dante Hors d’Oeuvre”: letture di anteprima di Dante2021. Giovedì 6 settembre protagonista è Stefano Mazzoni, docente di Storia del teatro e dello spettacolo presso l’Ateneo fiorentino, sul tema “Il mio Dante quand’ero bambino”. Venerdì 7 è la volta di Santo Piazzese, biologo e noto scrittore, che si presenta con un interrogativo: “Siciliano versus Toscano. E se avesse vinto la Scuola siciliana?”. Sabato 8 il ciclo di “piccole letture dantesche” si conclude con Giuseppe Lo Manto, docente di scuola superiore che a Palermo ha inventato e dirige la Settimana di Studi danteschi. Il festival vero e proprio, Dante2021 (promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca) , va in scena a Ravenna dal 12 al 16 settembre: cinque giorni di incontri, spettacoli, concerti. Si parte mercoledì 12 alle 17 agli Antichi Chiostri Francescani, con i saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Claudio Marazzini, (presidente dell’Accademia della Crusca) e Domenico De Martino (direttore artistico di Dante2021, che intervistiamo qui a fianco). Seguirà l’intervento di un ospite in arrivo dalla Cina, il professor Wen Zheng, che svelerà quale ruolo il Poeta ha svolto in passato e quale svolge oggi nella sempre maggiore attenzione che la cultura e la lingua italiana stanno conquistando in Cina. Alle 18.30 l’inaugurazione della mostra Tre cantiche in astratto, che affianca in un dialogo serrato tre opere dell’artista fiorentino Luca Brandi – dedicate a Inferno, Purgatorio e Paradiso – a tre composizioni del poeta pavese Andrea De Alberti, legate a citazioni dantesche delle tre cantiche. La sera stessa, alle 21, nella Basilica di San Francesco è in programma La musica dei Cieli. Il Paradiso: un concerto di musica sacra per coro (di autori antichi e contemporanei), ispirato ai temi del Paradiso dantesco e curato dall’associazione musicale Angelo Mariani. Giovedì 13 settembre alle 17 sarà Claudio Ciociola della Scuola Normale Superiore di Pisa ad aprire la (ricchissima) seconda giornata del festival ai Chiostri; in quest’occasione introdurrà Il detto del gatto lupesco, additandone i caratteri in qualche modo di “antecedente” della Commedia, e qui interpretato da Virginio Gazzolo. Al centro del pomeriggio l’incontro con Mario Cannella, direttore del Vocabolario Zingarelli, mentre alle 21 i Chiostri ospiteranno il secondo momento musicale, il concerto-lezione Il Dante di Liszt: al piano uno dei maggiori interpreti mondiali del compositore ungherese, Michele Campanella (nella foto). Venerdì 14 settembre la terza giornata del Festival si apre con un appuntamento mattutino alla Classense sul valore dell’eredità classica della cultura latina e greca, sotto la guida di Claudia Arletti (del “Venerdì di Repubblica”), con Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca e ormai volto noto della televisione – lo storico della lingua Paolo D’Achille, il classicista Gianfranco Agosti e il lessicologo Cosimo Burgassi. Alle 17 nella Sala Corelli del Teatro Alighieri sotto il riferimento dantesco «Europa dolce carco», il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani discuterà delle attuali e complesse prospettive europee, culturali e politiche, con Antonio Patuelli, presidente dell’Abi. Alle 21 si ritorna nei Chiostri Francescani per L’ultimo incontro (Dante e Francesca), una pièce firmata dallo scrittore fiorentino Marco Vichi con protagonista Andrea Giordana. Alle 22, sarà la basilica di San Francesco ad accogliere Morte e resurrezione - Thánatos kai Anástasis, che sulla traccia del XIV canto del Paradiso combina suoni e parole. Sabato 15 settembre alle 11, ai Chiostri Francescani, lo storico della lingua Luca Serianni – accademico dei Lincei e della Crusca – presenterà Gli incipit della Commedia. A seguire ritorna l’ormai tradizionale appuntamento con i giovani premiati alle Olimpiadi di Italiano. Ad affrontare il tema del rapporto fra la Costituzione e la Divina Commedia sarà poi chiamato Giovanni Maria Flick – giurista, politico e accademico che è stato Presidente della Corte Costituzionale – con l’intervento dal titolo Valori e profezie dantesche per l’Italia di oggi, in programma alle 16.30 sempre ai Chiostri. Alle 21 una delle occasioni più attese e significative: la consegna dei premi, nella Sala Corelli. Giuseppe Patota, storico della lingua e accademico della Crusca, avrà il compito di presentare Cristiano De André, premiato per Musica e parole. Carlo Ossola, raffinato filologo e critico letterario, da quest’anno presidente del Comitato scientifico nazionale per il VII centenario della morte di Dante, presenterà il premiato di questo anno per Dante-Ravenna 2018: René de Ceccatty, narratore e drammaturgo francese che ha recentemente dato alle stampe una nuova traduzione in francese della Commedia. Domenica 16 settembre è l’ultima giornata del Festival, che sceglie anche quest’anno la Casa Matha (ore 11) per l’appuntamento con uno storico dell’arte, Matteo Ceriana, che affronterà i Monumenti per la memoria di Dante e Enrico Pazzi. Info e programma: www.dante2021.it


ECONOMIA PRIMO PIANO / 11 17 30 agosto-5 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA MOSTRA

IL PERSONAGGIO

Dalla street art al fumetto, i nuovi volti dell’Alighieri Alla biblioteca Oriani torna il progetto Dante Plus

“Ganga” con i personaggi da lui realizzati per il video in stopmotion per Dante Plus; a destra in alto il cerbero di Alessandro Turoni nel giardino dell’Oriani e in basso un’altra delle opere presenti in mostra, di LABADANzky u.a.m.

Il burattinaio 14enne che fa Dante in stop-motion La storia di Enea “Ganga” Pignatta «Tutto è nato dai burattini, mio padre lavorava in quell’ambito e praticamente le mie prime parole sono state “mi inchino e mi stracchino”, anche se in realtà probabilmente non si capiva nulla di quello che dicevo...». Ha un entusiasmo contagioso, al telefono, Enea Pignatta, in arte Ganga, burattinaio da quando ancora andava alle elementari, probabilmente tuttora il più giovane d’Italia. Ma a 14 anni fa anche molto altro: piccoli cartoni animati, fumetti, video, musica rap. Qualcuno avrebbe potuto chiamarlo bambino prodigio, oggi semplicemente è «un ragazzo talentuoso che fa tantissime cose con grande serietà», come ci racconta la madre, Lucia Nanni, artista anche lei. «È grazie a mia mamma se mi piace Dante, me lo leggeva quando ero piccolo prima di dormire, me lo sono dovuto far piacere per forza...», scherza ancora al telefono Enea durante la nostra piccola intervista. Ganga, infatti, sarà tra i protagonisti della mostra collettiva del progetto Dante Plus che inaugura il 7 settembre all’Oriani (vedi altro articolo di questa pagina). In mostra un suo video in stop-motion (e i personaggi e lo scenario realizzati da lui stesso con pongo e polistirolo), tecnica di ripresa cinematografica che ha iniziato a “studiare” praticamente a cinque anni, ci dice. «Dopo aver visto Nightmare Before Christmas, di Tim Burton, hai presente?». Un autodidatta, ci assicura, che con il passare degli anni ha accumulato in casa apparecchiature anche professionali, sfruttando in particolare un Mac, con cui ha creato per esempio gli “effetti speciali” del video su Dante. «Ho iniziato a lavorare su Dante con i personaggi dei miei fumetti e poi con i burattini; sono stato coinvolto anche in progetti scolastici, per cui ho creato una serie di spettacoli». Ma cosa piace di Dante a un ragazzo di 14 anni? «Soprattutto l’immaginario gotico dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, detto tra noi, non mi interessa granché…». A interessargli, invece, è anche la musica (conosce non solo copioni a memoria ma anche intere opere liriche): sta per iniziare il liceo artistico, indirizzo musicale, dopo aver frequentato le medie alla Don Minzoni, sempre nella sezione musicale (suonando la tromba). Ma è soprattutto un cantante rap. «Tra poco uscirà il mio nuovo video (se ne trovano già due su Youtube a nome “Ariodante Piccolomini” nel canale “gangaproduction” come il nome della sua piccola compagnia teatrale, condivisa con l’amico Gioele Mariani, ndr), stavolta a cartone animato. E poi l’album di debutto». Ma come si concilia tutta questa arte con lo studio? «Bene, al momento sono stato come dicevo pure coinvolto dalla scuola. Poi dipende dalle materie, sicuramente non sono portato per la matematica, per esempio….». E cosa farà da grande, Ganga? «Rap, fumetti, burattini, video, non so, quello che sto facendo ora, probabilmente». Con i burattini che al momento ci sembrano essere ancora la sua più grande passione. «Li faccio ancora come si farebbero nell’Ottocento, con copioni dell’epoca e nel rispetto assoluto della tradizione». Disse il burattinaio di appena 14 anni... Dove? «Festival, feste di compleanno, matrimoni, ovunque mi invitino...». Luca Manservisi

Tra i numerosi eventi dedicati a Dante spicca anche quest’anno la mostra collettiva “Uno, nessuno e centomila volti” alla biblioteca Oriani di Ravenna, nell’ambito del progetto Dante Plus a cura di Marco Miccoli. In mostra un gruppo di artisti diversissimi gli uni dagli altri, dall’illustrazione al fumetto e alla street art, che hanno cercato di dar vita a nuova identità del Poeta. Ancor prima dell’apertura al pubblico, già molto fotografato dai turisti, è comparso un cerbero nei giardini della biblioteca affacciati su piazza San Francesco, nel cuore della zona dantesca: si tratta dell’imponente scultura dell'artista Alessandro Turoni dal titolo “La soglia dell’aldilà”. Questa nuova edizione di Dante Plus inaugura venerdì 7 settembre alle 18 con i disegni dal vivo dello street artist lombardo Seacreative e del ravennate Nicola “Rospo” Bustacchini, accompagnati dai video di Gangaproduction (vedi altro articolo della pagina). Gli artisti in mostra sono: Alberto Corradi, Alessandra Carloni, Andrea Dalla Barba, Andrea De Luca, Bibbito, Bomboland, Brome, Camilla Garofano, Codeczombie, Dalia Del Bue, Davide Barco, Davide Bart Salvemini, Emanuele Racca Senior, Giordano Poloni, Giulia Flamini, Krayon, LABADANzky u.a.m., Lisa Gelli, Marco Bonatti, Marco Galli, Marco Filicio, Maria Gabriella Gasparri, Marta Pantaleo, Massimiliano Marzucco, Michele Bruttomesso, Resli Tale, Roberto Gentili, TMX artist, Totto Renna, Valentina Lorizzo, Werther Banfi. La mostra resterà visitabile fino al 28 ottobre a ingresso gratuito dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il sabato e la domenica dalle 15 alle 19. Info: www.bonobolabo.com, www.danteplus.com.


18 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

AGENDA DANTESCA

IL LIBRO

Una “camminata in Paradiso” all’interno della pineta di Classe

«LA DIVINA COMMEDIA ISPIRATA ANCHE DAI MOSAICI DI RAVENNA»

L'associazione culturale Il Cammino di Dante organizza sabato 8 settembre la seconda edizione di “Una camminata in Paradiso”, nell'ambito degli eventi della rassegna “Ravenna per Dante” (vedi p. 13). Si tratta di una passeggiata guidata attraverso la pineta di Classe, aperta a tutti, unica nel suo genere, ricca di suggestioni e riferimenti danteschi, grazie alla collaborazione dell’attore Giovanni Tonelli, che declamerà alcuni passi tratti dai canti del Purgatorio e del Paradiso, della guida turistica Silvia Rossetti e della studiosa Osiride Guerrini, che si occuperanno di approfondire l’esperienza raccontando la storia del territorio che ha accolto l'Alighieri nell'ultima parte della sua vita. Infine, il professore emerito Emilio Pasquini all’arrivo del percorso, svolgerà una lezione magistrale sulla terza cantica della Divina Commedia. Il ritrovo prima della partenza è alle ore 9 presso la basilica di Sant’Apollinare in Classe. Dopo una breve introduzione, i partecipanti si avventureranno in un percorso all’interno della Pineta di Classe per 5 chilometri, fino ad arrivare al Parco 1° Maggio. Ai partecipanti è richiesto un contributo di 5 euro a persona (è gradita la prenotazione a ilcamminodidante@yahoo.it; tel. 345 4540524; 327 4233183; 339 2904325). L'associazione Il Cammino di Dante nasce nel 2012 grazie alla passione per il Sommo Poeta condivisa da un eterogeneo gruppo di appassionati di trekking e studiosi della Divina Commedia. Si propone di rendere fruibile al pubblico una serie di itinerari ispirati alla vita di Dante e alla sua opera poetica, non sempre facilmente riconoscibili o accessibili. Oltre a valorizzare il patrimonio paesaggistico del territorio tosco-romagnolo, il cammino ambisce a trasmettere il contesto culturale, spirituale ed emotivo del Poeta in viaggio, la cui creatività emergeva con prepotenza nei tratti più suggestivi del percorso, spesso testualmente citati nel suo Poema.

“Verso una nuova Divina Commedia” alla festa dell’Unità con cena a tema al ristorante Toscano Seconda (e ultima) giornata dantesca alla festa nazionale dell’Unità di Ravenna. Venerdì 7 settembre dalle 18 alla sala Rossa del Pala De André è in programma la conversazione sul tema “Verso una nuova Divina Commedia” con Enrico Malato, professore emerito di Letteratura italiana presso l'Università di Napoli Federico II, e il professore Andrea Mazzucchi, illustri componenti del comitato nazionale per il 700° di Dante. A seguire, cena a tema dantesco al ristorante Toscano della festa, da prenotare entro le 23 di giovedì 6 settembre.

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L’editore e autore Ivan Simonini sostiene che il Sommo scrisse l’intero poema nel suo «ultimo rifugio» È stato presentato alla festa nazionale dell’Unità il libro di Ivan Simonini I mosaici ravennati nella Divina Commedia, dal primo Canto dell’Inferno all’ultimo del Paradiso, pubblicato dalle Edizioni del Girasole lo scorso dicembre con l’alto patrocinio della Società Dante Alighieri di Roma. L’autore, fondatore ed editore delle Edizioni del Girasole e presidente del Parco Letterario Terre di Dante, è in particolar modo noto a Ravenna per l’impegno profuso nella divulgazione e promozione della figura e dell’opera di Dante. Attraverso venti delle ottanta “visioni” presenti nel suo testo Simonini ha accompagnato il pubblico in un serrato excursus artistico-letterario, dove le immagini e i versi danteschi si compenetravano spiegandosi a vicenda. «Ravenna era la Roma di Dante» esordisce d’effetto l’autore; in effetti, per il poeta la piccola città, che un tempo fu capitale dell’Impero Romano d’Oriente, rappresentava quell’unità di intenti tra Impero e Chiesa che tanto agognava e proponeva proprio attraverso la sua Commedia. Nello specifico, l’armonia e la pace fra le due parti, le sole legittimate da Dio a governare la terra e a guidare spiritualmente l’uomo, si palesavano sul piano politico, attraverso l’intesa fra l’allora principe Guido Novello da Polenta e il vescovo Rinaldo da Concorezzo, e non solo: «Dante infatti le ritrovò raffigurate proprio nei mosaici ravennati» spiega Simonini. Purtroppo, a oggi possiamo vedere solo un terzo dei mosaici che probabilmente l’Alighieri ebbe la fortuna di ammirare: ad esempio, basti pensare alla chiesa di San Giovanni Evangelista del V-VI secolo, di cui dalle incurie e dai bombardamenti si sono salvati solo i mosaici pavimentali di epoca medievale, oggi a parete, o alla Basilica di Santa Croce (V secolo), nella quale sopravvive solo qualche frammento pavimentale; sorte ben più drastica è invece toccata alla San Lorenzo in Cesarea risalente al V secolo, abbattuta interamente nel 1553. Ma quale legame intercorre tra le splendide opere e i versi del poema «al quale ha posto mano e cielo e terra»? Simonini ha le idee ben chiare in merito: Dante filtra e rielabora le sue fonti, in questo caso le tratta non tanto quali semplici rappresentazioni della Commedia, bensì come materiale di cui coglie le relazioni figurali d’insieme e tra le singole immagini, «come tramite subliminale coi suoi lettori, come un punto di identificazione intellettuale e comunicazionale» scrive l’autore nel suo libro. Il viaggio tra immagini e parole proposto nel testo non passa solo attraverso il Purgatorio e il Paradiso, come accade nella maggior parte degli studi sulle ispirazioni musive di Dante basate sull’idea, condivisa da più dantisti, che il poeta si trovasse a Ravenna quando la prima cantica e parte della seconda erano ormai concluse. Simonini è di altra opinione, ritenendo (sulla base dei suoi studi) che l’esule non solo si trovasse a Ravenna già dall’inizio del 1315, ma che scrisse l’intero poema nel suo «ultimo rifugio»; il progetto della Commedia esisteva sin dai tempi di Firenze, prima dell’esilio, ma solo in un clima di serenità e in un periodo ininterrotto di tempo l’Alighieri poteva portare a compimento e perfezionare un’opera tanto dettagliata e omogenea nel suo insieme. Così la prima visione proposta nel libro è «una lonza leggera e presta molto», che agile si para davanti al poeta per impedirgli il cammino verso la salvezza: la prima delle tre fiere presentate nel primo canto infernale è descritta come coperta di «pel maculato» e pronta a scattare contro il pellegrino proprio come la belva del mosaico pavimentale, ora a parete, in San Giovanni Evangelista (nella foto). Bello anche l’accostamento tra il canto XXVIII del Purgatorio, in cui nel Paradiso Terrestre Matelda regala al poeta dei fiori variopinti appena colti, e un mosaico pavimentale, sempre tratto da San Giovanni Evangelista, dove una «una donna soletta» porge amorevolmente un fiore al suo presunto marito. La presentazione del libro non poteva non concludersi con un passo tratto dalla splendida visio Dei dell’ultimo canto della Commedia dove Dante, negli istanti prima di scorgere Dio, “vede” i tre misteri dell’universo dispiegarsi di fronte a sé l’uno dietro l’altro; fra questi vi è il dogma della Trinità di Dio che, con la grande maestria di lingua pensabile solo dal padre della letteratura italiana, viene descritto attraverso tre cerchi «di tre colori» diversi e «d’una contenenza», cioè di egual misura: gli stessi tre cerchi di colore bianco, rosso e verde che, con acutezza di sguardo, ancora oggi possiamo scorgere in qualcuna delle tante croci in corona cosmica nella Basilica di San Vitale. Simona Guandalini


SOCIETÀ / 19 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

CHIESA

LUTTO

Abusi sui minori, i vescovi lanciano un percorso di formazione per prevenirli Una lettera firmata anche dall’arcivescovo di Ravenna: si invitano le comunità a digiunare e pregare In una lettera ai preti della diocesi, i vescovi dell’Emilia-Romagna condividono la preoccupazione del Papa per gli abusi sessuali compiuti dai sacerdoti. Tra i firmatari c’è anche l’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni, a capo del gruppo di lavoro per la prevenzione della pedofilia e referente italiano nella Commissione pontificia per la Tutela dei minori presieduta dal cardinale Sean O’Malley. L’invito nella lettera è di «leggere e meditare» nelle parrocchie, nei consigli pastorali e nei gruppi di famiglie. «L’impegno a combattere gli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili, sia di potere che sulla coscienza che sessuali, da parte di chierici o di laici nella Chiesa, nella società e nelle famiglie, ci deve vedere uniti. Uniti nella preghiera e nella penitenza, perché le sofferenze delle vittime, che non si cancelleranno, siano condivise e non si ripetano». Un tema, quello degli abusi sui minori, che nella diocesi di Ravenna è stato particolarmente sentito a causa del caso di don Giovanni Desio, ex parroco di Casal Borsetti condannato proprio per atti sessuali con minori (nel 2016 la sentenza definitiva a otto anni e otto mesi, i fatti risalgono tra 2004 e 2008). «Nessuno deve essere coperto o giustificato, qualsiasi ruolo svolga. Il bene dei minori e dei più deboli deve stare sopra a tutto. Molto dipenderà dai genitori, dagli educatori, dagli insegnanti, dai sacerdoti, dai catechisti: la cura, la protezione, la vigilanza, la formazione propria e dei ragazzi o degli adolescenti, deve creare ambienti e atteggiamenti di vera tutela e deve portare i minori a imparare a difendersi, a reagire, trovando adulti accoglienti e pronti ad ascoltarli e a intervenire». I preti dell’Emilia-Romagna annunciano di aver «già predisposto un percorso di formazione che permetterà di avere in ogni diocesi alcune persone (quasi tutti laici e laiche) che potranno essere referenti e promotori dei cammini diocesani di formazione e prevenzione per la tutela dei minori». I vescovi invitano «le comunità cristiane in questo inizio dell’anno pastorale a creare occasioni di preghiera e digiuno, di riflessione, di penitenza, per essere uniti al nostro Papa Francesco nel suo indiscusso impegno a fare verità e giustizia dentro e fuori la Chiesa. E rinnoviamo il pieno e filiale sostegno al suo servizio fondamentale alla comunione».

È MORTA LA VEDOVA DI RAUL GARDINI: IDINA FERRUZZI AVEVA 82 ANNI È morta nel tardo pomeriggio di lunedì 3 settembre, nella clinica privata Villa Maria Cecilia a Cotignola, Idina Ferruzzi, 82enne vedova del manager Raul Gardini e figlia dell’imprenditore Serafino. La donna soffriva da tempo di problemi di salute. L’anno dopo il suicidio del marito, avvenuto il 23 luglio 1993 a Milano, aveva scelto di diventare carmelitana laica. Le sue apparizioni pubbliche, già rarefatte, da qualche anno si erano interrotte. Oltre ai nipoti, lascia i figli Ivan Francesco, Eleonora e Maria Speranza.

SCUOLA Fino al 23 ottobre domande per contributi per i libri

SOLAROLO Protezione civile, nuova sede pronta

Fino al 23 ottobre sarà possibile presentare domanda per il contributo all’acquisto dei libri di testo delle scuole secondarie di I e II grado per le famiglie con Isee inferiore a 15.748,78 euro. La domanda può essere presentata esclusivamente online collegandosi al link: https://scuola.er-go.it/. Informazioni allo Sportello Unico Polifunzionale di via Berlinguer 68 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30, il martedì e giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 oppure agli uffici decentrati.

L’associazione dei volontari di protezione civile di Solarolo invita la cittadinanza all’inaugurazione della nuova sede operativa in via Roma: appuntamento alle 16 dell’8 settembre. L’area sarà intitolata in memoria dei volontari Paolo Beltrani e Roberto Reali. L’associazione potrà così contare su nuovi spazi per le proprie attività.

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20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

VILLANOVA DI BAGNACAVALLO

Spettacoli, laboratori, allestimenti e la “Locanda delle mutanda” Trentaquattresima edizione per la Sagra delle erbe palustri all’Ecomuseo dal 7 al 10 settembre: in programma anche eventi sportivi e lo show di Sgabanaza

FUSIGNANO Si festeggia la beata vergine patrona della città Fusignano celebra la beata vergine Maria, patrona della città, con i tradizionali festeggiamenti dell’Otto settembre. Sport in piazza, gruppi storici, sfilate di musici, giocolieri e alchimisti allieteranno il pubblico già dalle sera del 7 settembre. A conclusione della serata ci sarà uno spettacolo di giochi di fuoco. Sabato 8 settembre alle 20 ci sarà la messa solenne e al termine la processione per le vie del centro con l’immagine della Madonna. Alle 21 si esibiscono in piazza Corelli gli Extraliscio Grande Orchestra. Infine, alle 23 in piazza Emaldi ci sarà lo spettacolo di fuochi piromusicali. Domenica 9 settembre piazza Corelli ospita alle 21 il concerto di Hernandez & Sampedro. La band di Ravenna propone i suoi brani originali degli album “Happy Island” e “Dichotomy” oltre ad alcuni pezzi che hanno fatto la storia del rock americano. Tante le mostre allestite per l’occasione tra cui quella dedicata al corpo umano (vedi p. 27).

FAENZA Buskers in piazza per un parco giochi

Al via la trentaquattresima edizione della Sagra delle Erbe Palustri, che da venerdì 7 a lunedì 10 settembre animerà Villanova di Bagnacavallo con spettacoli, musica, mostre, mercatini, gastronomia e laboratori artigiani. Organizzata dall'associazione culturale Civiltà delle Erbe Palustri e dal Comune di Bagnacavallo, la rievoca ogni anno le antiche arti dell'utilizzo delle erbe di valle e del legno nostrano e rappresenta un'opportunità unica per apprezzare la sapienza delle mani degli artigiani villanovesi e dei vari intrecciatori provenienti da altre regioni italiane. Taglio del nastro venerdì alle 19 nella Sala azzurra del Palazzone, in piazza Lieto Pezzi, dove sono allestite per l’occasione la mostra fotografica “Nel cielo del Delta” e la mostra laboratorio di aquiloni di Medio Calderoni a cura dell'Associazione Lucertola Ludens. Seguirà la visita agli allestimenti negli spazi interni ed esterni dell’Ecomuseo delle Erbe Palu-

stri: Storie vere di fili colorati, curata da Maria Rosa Bagnari; La canna e il gesso, in collaborazione con il centro culturale “Mauro Guaducci” di Zattaglia; Ciavadur e saliscendi, raccolta di serrature e antiche chiusure per porte del collezionista Giovanni Cortini; Storie di pace e di fili colorati, a cura del collezionista Bruno Zama, con esempi di riutilizzo di materiali bellici per la realizzazione di manufatti d'uso unici e originali. A partire dal pomeriggio di sabato 8 e per tutta la giornata di domenica 9 il centro del paese sarà gremito dalle bancarelle del mercatino del riuso “La Soffitta in piazza e da domenica anche dal mercatino delle pulci” dei bambini. Sempre domenica dalle 10 alle 12 nel parco pubblico sarà attivo un laboratorio didattico sull'ecosistema marino a cura del Ceas Polo Adriatico; nel pomeriggio le vie, le piazze e il parco saranno animati dai Musicanti di San Crispino, dall'organetto e le ocarine di

Paolo Palmieri e Fabio Galliani, le bolle giganti di Strudel, i personaggi sui trampoli di Elastica Teatro, il biciclettone d'epoca e il teatro dei burattini di Dams spettacoli. Tra gli appuntamenti sportivi anche la “Podistica delle erbe”. Per quanto riguarda gli spettacoli serali sono in programma: lo spettacolo di poesie e farse dialettali Zibaldon rumagnôl con La Cumpagnì dla Zercia di Forlì (venerdì 7); la simpatia di Sgabanaza, accompagnato da Veris Giannetti e dal maestro Mauro Neri, con Sorrisi e Canzoni (sabato 8); serata in musica tra romanze e canzone napoletana con il concerto del gruppo Amaranto (domenica 9). Durante la durata della sarà allestita la Locanda dell'Allegra Mutanda nel museo e vari punti ristoro nel paese. L'ingresso alle mostre, all'Ecomuseo e agli spettacoli sarà a offerta libera. Il programma completo è disponibile sul sito www.erbepalustri.it.

Sul numero di R&D del 20 settembre

SPECIALE SALUTE E BENESSERE INSERTO DI 8 PAGINE dedicato al pianeta salute e alle tematiche inerenti il benessere, con consigli di esperti e professionisti su servizi sanitari, farmaci, nutrizione e pratiche psicofisiche. Inoltre, interviste e curiosità sul trattamento e la bellezza del corpo. Richiedi informazioni per la tua pubblicità: 335 7259872

Ritorna il Buskers Faenza intitolato "La fucina dei sogni”. Il centro della città manfreda verrà animato da artisti di strada, giocolieri, acrobati aerei, musicisti, fachiri, trampolieri. Si tratta di un evento organizzato dalla Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Faenza con il patrocinio del Comune di Faenza e la provincia di Ravenna. L’obiettivo degli organizzatori è raccogliere risorse per riuscire a realizzare sul territorio di Faenza un parco giochi inclusivo, dove anche i bambini con disabilità possano giocare con i propri coetanei senza l’ostacolo delle barriere architettoniche. All’interno di Buskers Faenza saranno presenti espositori di artigianato locale, Radio RCB con la diretta durante l'evento. Il festival si svolge sabato 8 settembre dalle 18. 30 fino a mezzanotte e mezza e domenica 9 settembre dalle 16.30 fino alle 22.30.


SOCIETÀ / 21 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

ARTE&SOLIDARIETÀ

E alla mostra si entra pagando un biglietto in cibo per la Caritas

ARTE&TURISMO I mosaici si possono visitare di notte anche a settembre

TREKKING&TURISMO Romagna Trail accompagna scuole e turisti in itinerari a tema

Vista la grande partecipazione di pubblico e le richieste giunte per le visite serali di Mosaico di Notte (che quest’anno hanno registrato un aumento di quasi il 17% rispetto al 2017), la rassegna viene prorogata. L'itinerario comprende la Cripta Rasponi e i Giardini Pensili, la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia e la Domus dei Tappeti di Pietra. Venerdì 7 la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia saranno aperti anche per i visitatori individuali, mentre nelle serate del 14, 21 e 28 tutti i monumenti coinvolti nel tour saranno visitabili solo dai partecipanti all’iniziativa Mosaico di Notte. Punto d’incontro: ore 20.45 presso IAT, Piazza San Francesco, 7. Tariffa 15 euro a persona comprensiva di ingressi, visite guidate e radioguide. Prenotazione obbligatoria ai numeri: 0544 35404 / 0544 482838.

Il 2 settembre Trail Romagna ha inaugurato la propria attività di incoming ospitanto un gruppo di 24 insegnanti provenienti da sei Paesi europei coordinati dalla professoressa Masi del liceo classico “G. Cesare - L. Valgimigli” di Rimini, vincitore del progetto europeo “Erasmus – Partenariati strategici per lo scambio di buone pratiche”, che ha come obiettivo la formazione di docenti per una corretta attività fisica e alimentazione. L’Istituto vincitore ha scelto Ravenna e Trail Romagna che da settembre mette a disposizione la propria esperienza decennale per accompagnare scuole e turisti attivi in itinerari tematici o naturalistici. Dopo una mattina dedicata ai percorsi in valle la visita è continuata con un briefing dedicato al trekking urbano. L’itinerario scelto dal gruppo è stato il cammino sulle orme di Teoderico. Infine si è tornati nell’ambiente naturale per eccellenza del nostro territorio, la Pineta di Classe dove si è conclusa la giornata con una cena tipica romagnola.

A Faenza “Il profumo del pane” con opere di Frani, Lucca e Novello

Il profumo del pane è una mostra che intende riflettere sul valore del pane come elemento centrale della vita degli uomini. Il pane racconta gli ambiti principali dell’esistenza umana, dall’esperienza del lavoro a quella della condivisione e del perdono; richiama la terra e la bellezza dei campi, l’acqua e il calore del fuoco. Nel pane si stratificano antiche tradizioni nelle quali s’incontrano le generazioni. Ettore Frani, Matteo Lucca e Daniela Novello, giovani artisti con esperienze internazionali che da anni lavorano su questo tema universale, sono stati invitati per creare un percorso umano e spirituale che possa far emergere il significato del pane nella sua essenza. Le loro opere interpelleranno i visitatori che saranno invitati a meditare sul pane sia come esperienza d’incontro di uomini con altri uomini sia come possibilità di dialogo tra l’umano e il divino. La mostra, inoltre, sarà anche un momento fattivo di condivisione: ai visitatori sarà chiesto di offrire, quasi fosse un biglietto d’ingresso, cibo a lunga conservazione che sarà donato alla Caritas diocesana di Faenza come gesto di fraternità. La mostra è promossa dal Museo e dalla Biblioteca della Diocesi di Faenza-Modigliana, a cura di Giovanni Gardini. Inaugurazione giovedì 6 settembre ore 21.00 con il concerto d’organo di Riccardo Tanesini, Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, via Santa Maria dell’Angelo, Faenza. Ingresso libero.

BIBLIOTECHE/1 Nati per leggere: nuovo corso per lettori volontari

BIBLIOTECHE/2 Le magliette gialle leggono i libri modificati

L’Istituzione biblioteca Classense attiva per l’anno 2018 un nuovo corso di base rivolto al reclutamento di nuovi volontari e volontarie per il progetto Nati per leggere. Saranno ammessi al corso, previo colloquio, al massimo 25 partecipanti, in possesso del requisito obbligatorio della residenza nel Comune di Ravenna, con diritto di precedenza per pensionati e genitori di bambini in età da 0 a 8 anni e residenti delle frazioni di Marina di Ravenna, Castiglione, Santo Stefano, Piangipane e Sant’Alberto. La scheda di preiscrizione, disponibile in tutte le biblioteche del Sistema bibliotecarioe scaricabile dal sito www.classense.ra.it, deve essere compilata e consegnata presso Emeroteca, via G. Da Polenta 4 Ravenna, entro le 13 di venerdì 21 settembre. Il corso, gratuito, si articolerà in quattro lezioni a partire da martedì 16 ottobre e si svolgerà presso la sala corsi dell'Emeroteca in via Da Polenta 4.

Appuntamento venerdì 7 settembre, alle 10.30 alla Biblioteca Valgimigli di S. Stefano, dove le ragazze che hanno partecipato al laboratorio di Lavori in Comune 2018 “Reciprocamente insieme – realizzazione di libri modificati per l'infanzia”, sotto la guida delle tutor della cooperativa Il Cerchio, leggeranno ai bambini e alle bambine da 0 a 7 anni i testi realizzati nell'ambito del laboratorio, creati secondo il principio della comunicazione aumentativa. La partecipazione è gratuita ed è gradita la prenotazione per organizzare al meglio l'incontro, telefonando allo 0544563662 o scrivendo a biblio.valgimigli@classense.ra.it


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27° BASSA ROMAGNA IN FIERA

SPECIALE BIENNALE DI LUGO / 8-16 SETTEMBRE 2018 / I 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA MANIFESTAZIONE

200 espositori e 15mila mq per la fiera in centro a Lugo Al via l’8 settembre la biennale dell’imprenditoria con incontri e spettacoli. Inaugurano i Sindaci e il presidente Bonaccini “Bassa Romagna in Fiera”, 27esima edizione della biennale dedicata ad agricoltura, artigianato, industria e commercio, torna nel centro storico di Lugo dall’8 al 16 settembre con un’area espositiva ampliata, che ospiterà nell’arco di una decina di giorni diversi eventi promossi per valorizzare le eccellenze dei nove Comuni dell’Unione. «Bassa Romagna in Fiera è un evento importante che quest’anno segna un forte rinnovamento grazie a spazi ancora più estesi – commenta Luca Piovaccari, presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna –. Per la prima volta, inoltre, è prevista la presenza delle grandi aziende del territorio. Abbiamo avuto il coraggio di cambiare sensibilmente questa manifestazione consolidata, ridandole slancio e vigore. Importante e significativa è a questo proposito la presenza del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il giorno dell’inaugurazione della Fiera, l’8 settembre. Nell’edizione di quest’anno vogliamo fare un lavoro di coinvolgimento del mondo delle imprese. La Fiera, infatti, nasce e si sviluppa soprattutto per promuovere le attività imprenditoriali della Bassa Romagna, ma nel tempo è diventata anche un’occasione per promuovere il territorio a 360 gradi, coinvolgendo anche tutte le eccellenze che vanta il nostro territorio. La Biennale inoltre si inserisce all’interno del Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale della Bassa Romagna. Lo spirito di condivisione e collaborazione che c’è dietro a

questo accordo è quello che abbiamo voluto mantenere anche in questa Fiera». “La Fiera rientra tra le azioni che compongono il piano di marketing territoriale, sviluppato per valorizzare il territorio della Bassa Romagna – ha aggiunto Nadia Carboni, dirigente del Servizio Promozione territoriale, Governance e Comunicazione dell’Unione -. Abbiamo pensato di rinnovare questa manifestazione anche attraverso il logo, scelto attraverso un concorso di idee. Abbiamo inoltre messoo a punto un calendario di iniziative che i nove Comuni dell’Unione offriranno nel periodo della Fiera. Durante la Biennale ci sarà uno spazio istituzionale dedicato all’Unione in cui racconteremo tutte le attività che sono state realizzate quest’anno nel campo del marketing territoriale e condivideremo il nostro stand istituzionale con l’Associazione gemellaggi della Bassa Romagna, che permetterà di dare un respiro europeo alla manifestazione. Accanto allo stand è allestità un’Arena che darà l’opportunità di creare aggregazione su temi significativi per il territorio». «Quando si vogliono fare cose di rilievo è bello condividere e agire insieme – ha spiegato Nicola Zanardi di Bologna Fiere –. Durante la Fiera riusciremo a toccare temi sensibili, come quello delle giovani generazioni. Questa iniziativa sarà un laboratorio, che propone progetti che vogliono durare nel tempo». Il responsabile della Cna Bassa Romagna Roberto Massari e il segretario di Confartigia-

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nato di Lugo Luciano Tarozzi hanno confermato la presenza durante la Biennale dello stand condiviso tra Confartigianato e Cna. Lo spazio ospiterà diversi appuntamenti per tutta la durata della Fiera, tra cui la presenza del «barbiere più bravo del mondo». Il direttore di Ascom Confcommercio Lugo Luca Massaccesi, inoltre, ha confermato la presenza alla Fiera del Sindacato Panificatori Artigiani. Continua in quarta pagina

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II / SPECIALE BIENNALE DI LUGO / 8-16 SETTEMBRE 2018

27° BASSA ROMAGNA IN FIERA

RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

CALENDARIO

prof.ssa Giuseppina di Massa, prof.ssa Milla Lacchini, suor Veronica Bucchi

Programma della fiera giorno per giorno Incontri, convegni, esibizioni e spettacoli

Piazza Baracca - Monumento ore 20 Basta ch’u s’megna - 1° Contest gastronomico della Bassa Romagna Sfida fra Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola e Lugo

SABATO 8 SETTEMBRE

Pavaglione - Stand Unione Bassa Romagna ore 20 I nostri gemelli in Europa I gemellaggi di Bagnara A seguire, presentazione delle attività e dei servizi dell’Asp dei Comuni della Bassa Romagna

Conversazione con Francesco Cirignotta, il barbiere piÚ bravo del mondo (Financial Time - Le Figarò)

Piazza Baracca - Monumento ore 17 Concerto jugendkapelle stadt Kulmbach ore 17.30 Inaugurazione della Fiera con i Sindaci e la partecipazione di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna Pescherie della Rocca ore 17.30 Venieri: i nostri porimi 70 anni Inaugurazione della mostra fotografica

Pavaglione - Stand Unione Bassa Romagna ore 20 I nostri gemelli in Europa I gemellaggi di Lugo e S.Agata

LUNEDĂŒ 10 SETTEMBRE AgorĂ di Piazza Mazzini ore 18.30 Gli Eroi di impresa incontrano Fraffrog

Piazza Baracca - Monumento ore 19.30 Scherma sotto le Stelle Esibizione della società schermistica lughese Pavaglione - Spazio Cna - Confartigianato - Bcc ore 20.45 Che spettacolo la scienza Animazione scientifica per bambini, ragazzi e famiglie dai 4 ai 99 anni, a cura di Leo Science Chiesa del Carmine ore 21 Lugo inCanto Concerto in occasione del 50° anniversario del Gemellaggio Italia - Francia. Coro Alea-Dunant di Lugo e coro Ensemble Polyphonique di Choisy-le-Roi con accompagnamento orchestrale. Musiche di A. Vivaldi, G. Rossini, G. FaurÊ Pavaglione - Stand Unione Bassa Romagna ore 20 I nostri gemelli in Europo I gemellaggi di Lugo e S.Agata

DOMENICA 9 SETTEMBRE Piazza Baracca - Monumento ore 20.45 Sapere per saper fare: artigianato protagonista del domani

Piazza Baracca - Monumento ore 21 Rossini Compilation Con Paolo Cevoli e 4 Sax Evento offerto da Cevico (in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerĂ al Teatro S. Rocco, via Garibaldi 118) Pavaglione - Stand Unione Bassa Romagna ore 20 I nostri gemelli in Europa “People meet peopleâ€?, Bagnacavallo cittĂ d’incontro e di promozione per un’Europa dei cittadini Pavaglione - Spazio Cna - Confartigianato - Bcc ore 22 Incontriamoci allo stand

MARTEDĂŒ 11 SETTEMBRE AgorĂ di Piazza Mazzini ore 18.30 Ravenna porto dell’Emilia Romagna Un’opportunitĂ di business Convegno con esperti ed operatori del settore

MERCOLEDĂŒ 12 SETTEMBRE Salone Estense della Rocca ore 18 Nuove opportunitĂ di investimento Incontro organizzato da CrĂŠdit Agricole in collaborazione con Amundi - Assett Management AgorĂ di Piazza Mazzini ore 18.30 Bassa Romagna Young: l’informazione turistica dai ragazzi per i ragazzi A cura del Servizio di Promozione Turistica dell’Unione Piazza Baracca - Monumento ore 18.30 Promozione territoriale: strategie e strumenti per lo sviluppo economico, sociale e culturale della Bassa Romagna ore 20.30 AvversitĂ atmosferiche: gestione del rischio e strumenti creditizi Convegno organizzato da Cia - Agricoltori Italiani Romagna In caso di maltempo i convegni di Cia si svolgeranno al Salone Estense della Rocca. Pavaglione - Spazio Cna - Confartigianato - Bcc ore 20.45 Al fianco delle imprese per innovare e crescere A cura di Romagnatech - Laboratorio e centro per l’innovazione, con Massimo Bucci (vice presidente Romagnatech), Alessandra Folli e Mario Farnetti (direttori di Romagnatech)

Pavaglione - Spazio Cna - Confartigianato - Bcc ore 20.45 Imparare strada facendo Come scoprire e sviluppare il proprio talento? Quale percorso formativo seguire? Quali competenze potenziare? Dove crescere? Con chi crescere? Incontro con prof.ssa Marina Puricelli,

Pavaglione - Stand Unione Bassa Romagna ore 20 I nostri gemelli in Europa I gemellaggi di Fusignano

GIOVEDĂŒ 13 SETTEMBRE AgorĂ di Piazza Mazzini

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AGRICOLTURA ARTIGIANATO INDUSTRIA & COMMERCIO / III 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

Piazza Baracca - Monumento ore 20 Basta ch’u s’megna - 1° Contest gastronomico della Bassa Romagna Sfida fra Alfonsine, Fusignano, Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno Pavaglione - Spazio Cna - Confartigianato - Bcc ore 20.45 Scuola, formazione, innovazione Conversazione con le istituzioni per fare impresa. Partecipano Patrizio Bianchi, Massimo Mazzavillani, Tiziano Samorè, Giacomo Severi, Luca Piovaccari, Mirco Bagnari) Pavaglione - Stand Unione Bassa Romagna ore 19 Vuoi conoscere i tuoi consumi e risparmiare? A cura di Energia Corrente con Gionatan Ruscelli esperto di efficienza energetica ore 20 I nostri gemelli in Europa I gmellaggi di Alfonsine

VENERDĂŒ 14 SETTEMBRE AgorĂ di Piazza Mazzini ore 18.30 Tecnologia e vita quotidiana A cura di Romagnatech Pavaglione - Spazio Cna - Confartigianato - Bcc ore 20.45 La Bcc e l’impresa femminile. Quale futuro? Incontro con Emanuela Bacchilega (amministratrice Bcc); Fabiana Turchi (direttrice filiale Bcc Lugo), Fausto Poggioli (vice Direttore Generale Bcc) e testimonianze di imprenditrici locali Piazza Baracca - Monumento ore 18.30 Ingranaggi Festival Off Concerto di The Spacepony e presentazione dei video della quarta edizione del festival. A cura di Radio Sonora e del Servizio interarea educativo sociale giovani ore 20 Basta ch’u s’megna - 1° Contest gastronomico della Bassa Romagna Sfida finale

Stand Unione Bassa Romagna - Pavaglione ore 19 Vuoi conoscere i tuoi consumi e risparmiare? A cura di Energia Corrente con Gionatan Ruscelli esperto di efficienza energetica Come incrementare ricavi e produttivitĂ aziendale? A cura del circuito I Feel Greeen/Energia Corrente con il project manager Marcella Tusa ore 20 I nostri gemelli in Europa Igemellaggi di Cotignola

SABATO 15 SETTEMBRE Largo Relencini ore 17.30 Bike Night (Lugo - Mare – Lugo) A cura di Uisp Dalle 19 in Piazza Baracca, Pasta party per i partecipanti

ore 20.15 Il futuro ha un cuore antico: tra passato e presente, un territorio si racconta Incontro sul progetto “Bassa Romandiola� e lo scavo di Zagonara con il sindaco di Lugo Davide Ranalli, Mirco Bagnari, Andrea Augenti e Marco Cavalazzi (Unibo), Paolo Gagliardi (Ibc). Piazza Baracca - Monumento ore 20 Giorgio e le magiche fruste Spettacolo di danze folk, moderne e fruste romagnole Stand Unione Bassa Romagna - Pavaglione ore 20 I nostri gemelli in Europa I gemellaggi di Massa Lombarda

PIAZZA TRISI AREA WEDDING & WELNESS

Agorà di Piazza Mazzini ore 18.30 Voci di donne nella poesia in lingua francese A cura di Andrea Bedeschi, voce recitante Patrizia Guerrini In occasione dell’anno francese dell’Ass. Gemellaggi Lugo

SABATO 8 SETTEMBRE dalle ore 21 alle ore 23 Sfilata collezione abiti da sposa e cerimonia 2018/2019 Sfilata collezione abiti da sposa primavera/estate 2018, organizzata da Calasfera

Pavaglione - Spazio Cna - Confartigianato - Bcc ore 20.45 Giocafamiglia Giochi di legno, laboratori creativi e animazione per grandi e piccini, a cura di Kaleidos

DOMENICA 9 SETTEMBRE dalle 21 alle 22.30 Esibizioni della palestra Wave Fit Ju jitsu, Piloxing, Funzionale Forza ore 22 Sapere per saper fare: artigianato protagonista del domani Conversazione tra Francesco Cirignotta – il barbiere piÚ bravo del mondo – e Antony Papa

Pavaglione - Stand Unione Bassa Romagna ore 16 - 18 Energy@School

LUNEDĂŒ 10 SETTEMBRE dalle 20.45 Sfilata Mondo rosa

ore 20 I nostri gemelli in Europa I gemellaggi di Conselice

SABATO 15 SETTEMBRE dalle ore 18 alle ore 19 Sfilata di abiti da sposa e cerimonia della collezione 2018/2019, organizzata da Atelier Melissa Matt dalle 20.30 alle 22.30 Esibizioni della palestra Wave Fit Karate, Funzionale dimagrimento, Krav Maga, Pilates (Lilindaco), Zumba

Piazza Baracca - Monumento ore 16 Spettacolo dei Diavoli della Frusta Osteria Birreria RoccĂ ore 20 Una cena a casa Rossini Cena spettacolo con Vito Info e prenotazioni tel. 393 0551670

DOMENICA 16 SETTEMBRE Pavaglione - Spazio Cna - Confartigianato - Bcc

27° BASSA ROMAGNA IN FIERA

ore 18.30 #uncantiereinfiera - La professionalitĂ come valore aggiunto in una costruzione sostenibile A cura di Obiettivo Casa - Gruppo Artigiani Romagnoli

DOMENICA 16 SETTEMBRE dalle 18 alle 19 Esibizioni della palestra Wave Fit Pilates (Marika), Balli latini (Baila Dos), Funzionale stability

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IV / SPECIALE BIENNALE DI LUGO / 8-16 SETTEMBRE 2018 RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

Allestimento degli stand della Fiera di Lugo al Pavaglione

LA MANIFESTAZIONE/segue dalla prima pagina

Fra le novitĂ in Fiera un’area food, spettacoli, incontri e show cooking La Fiera prevede quest’anno un’area espositiva piĂš grande, di oltre 15mila metri quadrati, necessaria per l’alto numero di richieste espositive avanzate da imprese e associazioni. In questa cornice sono presenti circa 200 espositori, disposti nelle quindici aree tematiche selezionate per valorizzare tutte le eccellenze del territorio: agricoltura, arredamento, artigianato, area shopping e artigianato artistico, area sposi-cosmesi-benessere, area food e ristorazione, associazioni, concessionarie auto, commercio, edilizia, industria alimentare, servizi, startup, tempo libero e turismo, vivaismo e giardinaggio. Tra le novitĂ della XXVII edizione di “Bassa Romagna in Fieraâ€? va evidenziata l’area food e ristorazione, ospitata in piazza Martiri, che vedrĂ il coinvolgimento dei ristoratori del territorio. Ricco anche il calendario degli eventi in programma. Nei dieci giorni della biennale si alternano diverse iniziative dedicate a cultura, spettacoli, intrattenimento e approfondimento nella cornice del Pavaglione, nelle piazze adiacenti e negli spazi creati ad hoc dagli sponsor e dalle associazioni coinvolte. Per l’occasione il monumento dedicato a Francesco Baracca si trasforma in uno speciale palcoscenico per spettacoli, dibattiti ed esibizioni. Nell’ambito delle iniziative che animano la biennale nei dieci giorni in programma non

manca l’intrattenimento, con spettacolo del comico romagnolo Paolo Cevoli con un quartetto di sax (in programma il 10 settembre) e tre serate di show cooking con gare culinarie in cui si sfidano i Comuni dell’Unione. Spazio poi all’economia, presente all’evento con dibattiti, talk show e serate aziendali, e allo sport con la Bike Night del 15 settembre in collaborazione con Uisp. Quest’ultima iniziativa consente di pedalare lungo un percorso che da Lugo porta al mare e rientrare in cittĂ al tramonto per una spaghettata notturna all’arrivo. Nell’evento fieristico sono coinvolte le industrie del territorio, tra cui Venieri, che espone le sue macchine e allestisce una mostra fotografica sulla sua storia aziendale, nell’anno in cui ricorre il 70° anniversario dalla fondazione. Fra le novitĂ anche il marchio promozionale scelto per la Fiera. Questo simbolo, che riporta quattro elementi meccanici che ruotano insieme a un ingranaggio a nove denti, a rappresentare i Comuni della Bassa Romagna, è il risultato di un concorso di idee indirizzato ai giovani lanciato dall’Unione nei mesi scorsi e vinto da Giulia Dilio di Palermo. La manifestazione è organizzata dalla sociertĂ BolognaFiere Spa con il supporto della segreteria commerciale di ExpoFiere.

Per consentire un ordinato svolgiomento della Fiera il Comune di Lugo ha deciso alcune modifiche alla viabilitĂ cittadina: fino alle 20 del 18 settembre divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di circolazione in piazza Cavour e largo Tricolore; in piazza Primo Maggio divieto di sosta e senso unico di marcia con direzione corso Mazzini/via Mariotti (eccetto dalle 14 di sabato 8 settembre alle 24 di domenica 9 settembre corso Mazzini sarĂ chiusa al transito da via Rocca fino a piazza Primo Maggio per manifestazione del Rione Brozzi); in piazza Trisi senso unico di marcia con direzione verso via Emaldi, nel tratto compreso tra corso Garibaldi e via Emaldi; divieti di circolazione e sosta nel tratto tra corso Garibaldi e la Ztl (altezza edicola) e lato nord della piazza; in largo Balilla Pratella inversione del senso di marcia (da via Amendola a via Emaldi). Dalle 13 del 15 settembre alle 6 del 16 settembre divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di circolazione in largo Relencini.

In mostra: dai cimeli rossiniani ai 70 anni dell’azienda Venieri PESCHERIE DELLA ROCCA Dall’8al 16 settembre “Venieri: i nostri primi 70 anni� Esposizione fotografica e documentaria ORATORIO SANT’ONOFRIO Dall’8 al 19 settembre “Rossinissimo� Ritratti e cimeli di Gioachino Rossini e della sua musica

27° BASSA ROMAGNA IN FIERA

VIABILITĂ€ MODIFICHE A CIRCOLAZIONE E SOSTA IN ZONA CENTRO

8 settembre - 7 ottobre PALAZZO DEL COMMERCIO SALE LINO LONGHI (VIA ACQUACALDA 29) “Mirna Montanari: Paesaggi� Rassegna di pittura

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SPORT / 23 6-12 settenvre 2018 RAVENNA&DINTORNI

CALCIO

Dal sogno del Classe in D alla Terza Categoria: la carica delle 61 del pallone dilettante Viaggio tra le squadre della provincia distribuite nei sei tornei sotto al professionismo. La matricola biancorossa ripescata ma la composizione dei gironi fa sfumare il derby con il Cesena post fallimento di Vincenzo Benini

Come tutti gli anni, a cavallo tra fine agosto e inizio settembre, il nutrito contingente di squadre della provincia di Ravenna comincia la sua avventura nei campionati dilettantistici di calcio. Senza subire grandi variazioni (si tratta di una diminuzione di poche unità) questo gruppone composto da 61 realtà è spalmato nei sei tradizionali tornei, dalla Serie D fino alla Terza Categoria. A capitanare l’agguerrito manipolo di formazioni è il Classe, che con la sua promozione ha cancellato lo “zero” nella casella di squadre partecipanti alla serie D: solo due anni fa, infatti, nella serie “regina” dei Dilettanti c’erano Ravenna, promosso in C, Ribelle e Alfonsine, entrambe retrocesse. Per la piccola società biancorossa si tratta di un esordio assoluto, avvenuto grazie al ripescaggio dopo che la corsa negli spareggi dell’Eccellenza aveva trovato il capolinea all’ultimo step, nella finalissima con i toscani della Sinalunghese. Ben più corposa la partecipazione di formazioni ravennati nei tornei inferiori, con cinque rappresentanti in Eccellenza, dieci in Promozione, sette in Prima Categoria, 19 in Seconda e 18 in Terza. Tra il dispiacere dei dirigenti, il Classe è stato inserito in un girone (il “D”) formato da squadre emiliane e lombarde, dove l’altra romagnola presente è il San Marino. Saltano così i derby con il Cesena e il Forlì, ma anche con Sammaurese, Santarcangelo e Savignanese, mentre a parziale consolazione arrivano le sfide con avversarie blasonate come Modena e Reggiana. Il campionato partirà il 16 settembre e per affrontarlo nel modo migliore possibile in casa biancorossa si è puntato su gran parte del gruppo della passata stagione, a partire dal tecnico Stefano Evangelisti. Il nocciolo duro è infatti rimasto intatto, con le conferme del portiere Bovo, dei difensori Monaco, Caidi, Ferri, Larese e Valenza, dei centrocampisti De Rose, Ceroni e Noschese e dell’attaccante Dall’Agata. Accanto a loro sono state effettuate operazioni oculate, con giocatori tutti provenienti dal territorio romagnolo. Si parte dal numero 1 Zignani fino a quello che può essere considerato il fiore all’occhiello del mercato, l’esperto bomber Riccardo Innocenti (22 gol nella passata stagione all’Alfonsine per la punta del ’74), passando per i vari Ricci Frabattista, Sedioli, Amedeo Ballardini, Centonze, Arrondini, Fabbri e Felli. L’obiettivo non può che essere la salvezza, ma per centrarlo il Classe dovrà compiere un piccolo miracolo, facendosi forza dall’assenza di pressioni in virtù di un ambiente molto tranquillo e dall’entusiasmo di una piazza che per certi versi ricorda quella della Ribelle, capace di restare in D per tre anni. Scendendo di categoria si è assottigliato il contingente ravennate in Eccellenza, formato “solo” da cinque formazioni, invece delle otto dell’annata ’17-18. A rappresentare il trait d’union con il recente passato sono l’Alfonsine, il Faenza e il Massalombarda, realtà che solo qualche tempo fa hanno viaggiato su latitudini superiori, e il Sanpaimola, giovane società espressione di una località abituata a ben figurare come Sant’Agata sul Santerno. A questo poker si aggiunge la matricola Cotignola, mai così in alto nella sua storia e vogliosa di conti-

A sinistra in alto Riccardo Innocenti e in basso Amedeo Ballardini, ex ravennati e ora nuovi acquisti del Classe all’esordio in D. A destra in alto la gioia del Cotignola promosso in Eccellenza e in basso il Solarolo arrivato in Promozione

nuare a stupire. Non ci sono più due club gloriosi come Cervia e Russi (il primo addirittura è stato il laboratorio del poco riuscito esperimento “Campioni”, il secondo ha stazionato per anni in C2 e D, sfruttando un vivaio di ottima qualità), scesi in Promozione assieme al San Pietro in Vincoli. Queste tre squadre affiancano nel girone D un’altra nobile decaduta, la Del Duca Ribelle, e una solida costante del calcio nostrano come la Reno di Sant’Alberto. Cinque anche le partecipanti al girone C, con la neopromossa Solarolo che ha raggiunto le “solite note” Conselice e Lavezzola e le più rampanti Sparta Castelbolognese e Reda. Sette i team in Prima Categoria, dove è sceso come da tradizionale altalena il Savarna, unico retrocesso nella scorsa stagione. I biancazzurri sono stati inseriti nel girone G, in compagnia di Bagnacavallo, Fosso Ghiaia e Virtus Faenza, della matricola Riolo Terme e della Azzurra Romagna, nata dalla fusione delle due

società (di Ravenna la prima, di Sant’Antonio la seconda) e di stanza a Marina di Ravenna, località da anni “orfana” di un club di calcio. Solo soletto nel girone H, come l’anno passato, è il Savio, che dovrà vedersela in particolare con rivali riminesi. Il gruppo più ampio di ravennati sarà impegnato in Seconda Categoria, a partire dal Voltana, unica realtà della provincia confermata nel girone M ferrarese. Massiccia la partecipazione nel girone N, con ben 12 squadre su 14 del nostro territorio: si tratta di Atletico Lugo, Bagnara, Frugesport Massa Lombarda, Godo, Fossolo, San Pancrazio, San Rocco Faenza e Santerno, della retrocessa Real Fusignano, delle matricole Biancanigo Castel Bolognese, Santagata Sport e Palazzuolo, quest’ultimo in territorio toscano ma da sempre considerato ravennate dal punto di vista calcistico. Sei invece nel girone O forlivese, a partire da Borgo Tuliero, 2000 Cervia, Modigliana (in provincia di Forlì, ma anch’esso per tradizione considerato ravennate) e Pro Loco Reda, per finire con le neopromosse Marradese (stesso caso del Palazzuolo) e San Zaccaria. Si chiude infine con il girone unico, tutto targato Ravenna, di Terza Categoria, formato da diciotto formazioni: le confermate Atlas Santo Stefano, Bisanzio San Michele (ma gioca a Punta Marina), Brisighella, Casa dell’Amicizia (a Bagnacavallo), Coyotes Piangipane, Darsena, Fornace Zarattini, Giovecca, Low Ponte, Porto Corsini, Porto Fuori, Prada, Quartiere Stuoie Lugo, Real Faenza, San Potito e Ulisse e Penelope (di San Bernardino), raggiunte dalle retrocesse Stella Rossa Casal Borsetti e Villanova di Bagnacavallo.

ALTRI SPORT Rosetti e Baldassarri ai Mondiali I nodi arrivano al pettine per i ravennati Bruno Rosetti e Milena Baldassarri, entrambi impegnati nella più importante competizione stagionale, i campionati mondiali rispettivamente di canottaggio e ginnastica ritmica. Il trentenne atleta bizantino del Circolo Canottieri Aniene (ha fatto tutta la trafila nelle giovanili della Canottieri Ravenna) cambierà barca nella rassegna iridata in calendario a Plovdiv dal 9 al 16 settembre. “Lasciato” l’otto, con cui l’anno scorso ha vinto negli Stati Uniti la medaglia di bronzo e con cui ad agosto si è piazzato quarto all’Europeo, Rosetti si cimenterà nel quattro senza, in una specialità che ha sempre portato grandi soddisfazioni al movimento azzurro e che quindi punterà a salire sul podio. Dal canto suo la giovanissima ginnasta cresciuta nell’Edera Ravenna, che compirà 17 anni il 16 ottobre, parteciperà invece al Mondiale in programma a Sofia, in Bulgaria, dal 10 al 16 settembre. Milena, che adesso veste i colori della Ginnastica Fabriano, gareggerà nelle prove individuali (cerchio, palla, clavette e nastro). Nel concorso individuale nel 2017 a Pesaro è giunta nona assoluta.


24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Una doppietta di fantascienza russa da non perdere

L’arcivescovo Agnello

di Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

I classici di R&D: Solaris (di Andrej Salyut 7 – La storia di un'impresa (di Klim Tarkovskij, 1971) Shipenko, 2017) Il modo di dire nel cinema che ho usato sopra, e Unione Sovietica, 1985, in piena Guerra Fredda: la cioè “risposta sovietica” fu coniato proprio negli stazione spaziale Salyut 7 in orbita sulla Terra smette anni dell'uscita di Solaris, per metterlo a confrondi funzionare e per evitare figuracce nei confronti dei rivali occidentali, che stanno mandando lo shuttle nello spazio, si decide di mandare due esperti cosmonauti nel tentativo segreto di salvare la stazione. Risposta sovietica all'americano Gravity (o anche ad Apollo 13) Salyut 7 è innanzitutto la ricostruzione di una storia vera tramite i diari di uno degli astronauti e uno dei film di fantascienza più interessanti degli ultimi anni. L'interesse del sottoscritto è prevalentemente destato da alcuni elementi, a partire dal carattere storico della vicenda finalmente visto dal punto di vista opposto rispetto alle nostre visioni abituali, ma soprattutto per la maestria tecGli astronauti di Salyut 7 nica delle scene spaziali. Erano anni che non venivo catturato da un reato con l'americano 2001: Odissea nello spazio. lismo così impressionante, che alterna soggettive a Anche nel 1971 si parlava di una stazione spaziarappresentazioni terze mozzafiato col nostro pianeta le non funzionante, anche se in questo caso la sullo sfondo, talmente coinvolgenti da togliere il stazione orbitava attorno a Solaris, pianeta con respiro. E la scena in cui bevono vodka solidificata da l'incredibile potere di realizzare i sogni di chi gli atmosfera e temperatura, è una delle più poetiche gravita attorno. Anche lo psicologico protagoniviste negli ultimi anni. Non tutto funziona, perché il sta chiamato a salvare la stazione spaziale e film è lento e lunghino (2 ore), spesso il ritmo cala soprattutto il suo equipaggio, cadrà vittima dei vertiginosamente, la caratterizzazione del contesto propri desideri. Anche in questo caso il ritmo non familiare dei protagonisti è banale perché tenta di è protagonista del film, ma l'opera è maestosa imitare i modelli americani, la scarsa brillantezza dei nella sua poeticità e nel trasmettere sentimenti dialoghi, e anche l'ultima scena è di un buonismo quasi quanto il pianeta protagonista. Il film ha sostanzialmente inutile. Ma lo spettacolo, maestoso, subìto grossi tagli nella versione italiana, nella resta: ci troviamo davanti a un film emozionante per lunghezza (ridotta da 2 ore e 40 minuti a 2 ore, occhi e spirito, pur privo di ogni traccia di adrenalina, per “occidentalizzarlo”) e nei dialoghi, completache non è mai uscito in sala da noi e che a questo mente stravolti. Fortunatamente l'avvento del dvd punto costituisce un ideale visione per i vostri televine ha restituito lo splendore, e visto che ci siete sori 4k con tanti pollici che avete comprato recentepotete davvero siglare questa bella doppietta di mente a cui dovete collegare un lettore Blu-Ray (o fantascienza russa di ieri e di oggi. Basta non Dvd ma la qualità video ne risente), visto che è usciavere fretta. to direttamente per il mercato casalingo.

o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o c s martedì 11 settembre, ore 21 Livia Santini e Oriano Spazzoli: Scusi, vado bene per Orione? Un giro tra le poesie, pensieri notturni e storie matte

sabato 15 settembre, ore 16.30 Marco Garoni: Il cielo d’autunno (sala conferenze - attività adatta a bambini da 6 anni)

Martedì 18 settembre, ore 21 Claudio Balella: La Luna, le sue curiosità e l'eclissi di Luna

re 21 ettembre, o venerdì 21 s IONE OSSERVAZIC L PUBB AELLATA A ST DELLA VOLT BBLICI PU , GIARDINI PLANETARIO - cielo permettendo) o er lib (ingresso

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Agnello, successore di Massimiano, è stato arcivescovo di Ravenna nella seconda metà del VI secolo. È lui il committente della processione dei santi e delle sante nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo che ha modificato i mosaici di epoca teodoriciana. Leggiamo nel Liber Pontificalis: «Dunque il beatissimo vescovo Agnello all’interno di questa città riconciliò la chiesa di S. Martino confessore, fondata dal re Teoderico e chiamata “Cielo d’oro”; decorò la tribuna e le due pareti con immagini musive di martiri e vergini che vanno in processione; sopra applicò stucchi dorati, rivestì le pareti di marmi diversi e compose mirabilmente a mosaico il pavimento. Se guardate all’interno la fronte della chiesa, troverete l’effigie dell’imperatore Giustiniano e quella del vescovo Agnello ornata di tessere dorate». Nel Museo Arcivescovile è conservata la sua iscrizione funeraria proveniente dalla Basilica di Sant’Agata: «Agnello per virtù di Dio non ha perso il riposo del vescovo concesso per dono celeste. Ha ben conservato il tempio del suo corpo colui che ha meritato di conoscere la bramata pace della luce. Giusto con i santi risorge per il salvifico intervento di Cristo. Anche così per i suoi meriti gode chi tali cose ha compiuto. Qui riposa in pace l’arcivescovo Agnello, il quale governò per tredici anni, un mese e otto giorni, visse per ottantatre anni e fu sepolto il primo giorno di agosto, nella terza indizione». Immagine tratta dal testo di Desiderio Spreti, XVIII secolo

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CULTURA / RUBRICHE / 25 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

FIORI MUSICALI

LETTI PER VOI

Solo la cultura ci salverà... L’esempio di Lugo

Fammi male una lettura per scalare il tetto del mondo

di Enrico Gramigna

di Nevio Galeati *

I tempi sono oscuri. Questo è un fatto oggettivo. Non ci sarebbe da stupirsi se i posteri classificassero quest’epoca come un nuovo Medio Evo. C’è, tuttavia, un barlume di speranza che combatte strenuamente. Questa luce altro non è che la voglia di cultura, la necessità di accrescere la statura morale e intellettuale dell’individuo. Proprio in questo contesto è da sottolineare come la provincia di Ravenna sia un’isola felice, almeno per ciò che riguarda l’interesse che la cultura musicale solleva: in questo contesto, l’esperienza che si sta consumando a Lugo è cruciale. L’amministrazione comunale, cogliendo come occasione il 30° anno di riapertura del teatro Rossini, ha inaugurato uno dei più importanti festival di musica antica d’Italia, l’ormai noto Purtimiro che porta nel piccolo teatro romagnolo interpreti acclamati sui palchi più prestigiosi del mondo. Forse, proprio forte di questa esperienza così necessaria a ossigenare una vita musicale in anossia dopo il forte rallentamento dell’attività degli Amici dell’Arte, il Comune è riuscito a far fiorire altri eventi musicali, con un’impronta certamente più popolare ma non per questo meno nobile, capaci di coinvolgere buona parte della cittadinanza. Temporalmente parlando, la prima realtà nata è Lugo Music Fest, già alla seconda edizione, che ha portato nelle scuole e nelle piazze giovani artisti emergenti con programmi semplici ed efficaci: la riproposizione di brani più o meno noti del grande repertorio colto acquistano un significato particolare grazie al contesto nel quale vengono eseguiti. L’ultimo concerto è il paradigma di quanto questo festival abbia colpito nel segno: un

bagno di folla ai piedi del monumento a Francesco Baracca, baciato dal sole sorgente, per ascoltare le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi. Non meno importante è stato il Rossini Summer Fest, pregevole celebrazione del 150° anniversario della morte del celebre compositore che si formò alla scuola dei fratelli Malerbi. Questa rassegna è paragonabile a un fiume di musica che ha rivitalizzato il centro città con i Le Quattro Stagioni all’alba a Lugo

suoi flutti. Fuori dai luoghi solitamente deputati a questi eventi si è potuto ristrutturare e, anzi, ampliare quel ponte semantico perduto tra chi fa della musica diletto e chi professione. Sempre la piazza antistante la Rocca, gremita come raramente capita, è stata protagonista della serata conclusiva che ha visto l’esecuzione dell’opera La cambiale di matrimonio. La sete di cultura c’è, l’acqua per sedarla anche, basta solo volerla bere.

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«Questo romanzo è il mio Himalaya», scrive Francesca Bertuzzi nei Ringraziamenti che chiudono il suo quarto romanzo, Fammi male (Mondadori, 18.50 euro). E l’autrice, in realtà, invita anche il lettore a scalare la vetta più alta del mondo per seguire la crescita, quasi a ritroso, della protagonista Ana. La ragazza ha 23 anni, trascorsi segregata in una città-clinica in Svizzera, dove il padre (con la madre che sovrasta e “domina”) esegue esperimenti clinici che tentano di superare le leggi della natura. Le cure, devastanti, cui è sottoposta le innescano incubi che sembrano squarciare il passato di un’altra giovane donna, Anabelle: la sorella morta 23 anni prima. E Ana vuole scoprire cosa sia successo allora, per fare luce su cosa stia succedendo “adesso”. Fugge dalla città-clinica, arriva sulla costa Adriatica, a Vasto (dove Anabelle è morta); trova l’alleanza di un’investigatrice privata, Arancia, e si immerge nel buio di un’indagine sull’abiezione dell’uomo. Seguire Ana è, davvero, come scalare il tetto del mondo. Sensuale e violento, con una struttura narrativa dagli ingranaggi perfettamente oliati, Fammi male si legge d’un fiato grazie a un modo narrativo

che tiene fino alla fine: è, infatti, raccontato sempre in prima persona singolare; ma non sempre si tratta della “stessa” persona; ed è così anche quando non sembra, quando la scrittura pare passare alla “terza” e il racconto assume il tono della favola (nera). Francesca Bertuzzi recupera poi un espediente letterario molto complesso da gestire e che pochi autori hanno sperimentato: è la vittima che indaga sulla “propria” morte. Viene in mente l’avvocato Matthew Hope nei due romanzi Il sangue di Matthew Hope e L’orsacchiotto strabico, nei quali il protagonista è in coma. L’autore era il grandissimo Ed McBain. Ritorno in grande stile, quindi, per la scrittrice romana che sette anni fa aveva esordito con “Il carnefice”, ritratto di provincia in nero riscaldato dalla presenza di personaggi femminili di grande intensità. Una caratteristica che si ritrova, precisata e affinata, in Ana, in Arancia; nella stessa Anabelle; e, in realtà, anche nella madre. È a loro che Francesca Bertuzzi assegna il compito di cambiare il mondo. La cosa fantastica sta nel fatto che sia nel primo sia in questo, quarto romanzo, la missione in qualche modo ha successo. * direttore GialloLuna NeroNotte


26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

SPETTACOLO

I luoghi della città abitati dalla danza urbana, da piazza San Francesco alla Darsena I venti anni del festival Ammutinamenti. Tra i primi appuntamenti le coreografie di Silvia Gribaudi, Enzo Cosini, Stella Spyrou

Al via la ventesima edizione di Ammutinamenti, festival di danza urbana ideato e guidato da Selina Bassini e Monica Francia, da quest'anno affiancate nella direzione artistica dal team di giovani curatrici, cresciute professionalmente all'interno dell'associazione Cantieri e che ne hanno condiviso valori e visioni. Metaforicamente l’edizione racconta un’esperienza che, negli anni, si è trasformata in pratica etica e civile, attraverso i corpi e i processi dentro gli spazi dell’uomo. Come manifesto di questo “abitare”, Ammutinamenti XX sceglie tre spettacoli che implicano, spiegano da Cantieri «una visione partecipata, una guerriglia, una presa in carico coraggiosa della vita nella sua bellezza e dolore: R.Osa – 10 esercizi per nuovi virtuosisimi, di Silvia Gribaudi, Sopra di me il diluvio di Enzo Cosimi, Òmnira della greca Stella Spyrou. Con questa assunzione di responsabilità, Ammutinamenti XX racconta la sua linea di esistenza/resistenza di un’umanità femminile/maschile, trascrive diverse fenomenologie di appartenenza, lontane dalle logiche del potere consolidato e dagli stereotipi culturali». Nel dettaglio, Silvia Gribaudi presenta R.Osa – 10 esercizi per nuovi virtuosismi, lo spettacolo rivelazione del 2017. Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazione con il pubblico (10 settembre, ore 21 - Artificerie Almagià). Enzo Cosimi porta Sopra di me il diluvio, interpretato dalla Paola Lattanzi. Lo spettacolo intende dare spazio ad un’arte della coreografia rigorosa, attraverso la quale indirizzare una riflessione sul mondo in cui viviamo in rapporto alla natura (11 settembre, ore 21 - Artificerie Almagià). La coreografa greca Stella Ariadne Spyrou presenta òMNIRA, in piazza San Francesco(8 settembre, ore 17.30). La performance trae ispirazione dal monologo di Ritsos in Farewell, composto nel marzo 1957, momento in cui l’eroica morte del ribelle cipriota Afxentiou piombò come un fulmine su tutte le persone che credevano negli ideali democratici. I coreografi Francesco Capuano e Nicola Picardi presentano Glitch Project, spettacolo selezionato per Danza urbana XL, azione del Network Anticorpi XL. Glitch Project (glitch, in inglese significa problema tecnico) è uno spettacolo per spazi all’aperto che intende creare una connessione tra coreografia e tessuto urbano. Il progetto si incentra sulla frenesia del mondo di oggi, sulla quotidianità pervasa da sen-

Enzo Cosimi, Sopra di me il diluvio

timenti di frustrazione e insoddisfazione (8 settembre, ore 19 – Piazza Unità d’Italia). La compagnia ravennate gruppo nanou presenta Alphabet: metodo, negli spazi unici della Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, apertura pubblica del laboratorio condotto con allievi e allieve delle scuole di danza di Ravenna (apertura pubblica del progetto 16 settembre, ore 15 e in replica ore 16). Nel ricco programma si segnala l’apertura del Festival sabato 8 settembre (alle ore 16 e alle ore 18.15) a Palazzo Rasponi e Piazza Kennedy con gli esiti dei laboratori coreografici curati da NNChalance (Funamboli e Passengers|viaggiatori) e Cantieri Danza (Device) con adolescenti del territorio di Ravenna e Rimini nell’ambito del progetto Bioma, promosso dalla Rete Anticorpi. Ma come da tradizione, il fulcro del Festival è da sempre la Vetrina della giovane danza d’autore (13 - 15 settembre). Prove d’autore XL è invece l'azione promossa dal Network Anticorpi XL che dà a coreografi emergenti della scena coreutica contemporanea italiana la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali confrontandosi con l’ideazione e

la scrittura coreografica per ensemble numerosi. Appuntamento fisso di Ammutinamenti è sia con il laboratorio CorpoGiochi OFF, laboratorio di movimento per adulti e bambini dai 5 anni (9 settembre dalle 10 alle 13 – Artificerie Almagià); e sia con “Invito alla danza – appunti per nuovi innesti tra antico e contemporaneo” con le scuole di danza e i gruppi informali della città. Invito alla danza, dopo gli eventi al teatro Socjale di Piangipane e all‘Antico Porto Archeologico di Classe, la progettualità del 2018, condivisa con la Fondazione RavennAntica, si conclude ad Ammutinamenti (9 settembre, dalle ore 15 alle 17 - Artificerie Almagià, spazi urbani della Darsena di città & Darsena PopUp). Da segnalare, l’appuntamento con Garage sale il 9 settembre dalle 10 alle 19 alle Artificerie Almagià. Attraversa il Festival il progetto Nuove Traiettorie (8 - 16 settembre), azione del Network XL: una comunità artistica di formazione di coreografi emergenti caratterizzato da incontri, confronti, allenamenti e visioni di spettacoli. Per il programma daò 13 al 18 settembre vi rimandiamo al prossimo numero di R&D.

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CULTURA / 27 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

LIBRI/1

LIBRI/2

LIBRI/3 Albero Cassani alla Festa dell’Unità con il suo romanzo L’uomo di Mosca

IL VENTRE DELL’AMERICA CON CHRIS OFFUTT ALLA CLASSENSE

PAOLO HENDEL E IL MANIFESTO PER UNA VECCHIAIA FELICE

Mercoledì 12 settembre alle 21 alla biblioteca Classense di Ravenna, anteprima della rassegna “Il tempo ritrovato” curata da Matteo Cavezzali con una delle voci più interessanti emerse negli ultimi tempi in Italia, quella dell’americano Chris Offutt. Pubblicato da Minimum Fax, scelto da Luca Briasco e (splendidamente tradotto) da Roberto Serrai, Offutt viene descritto come la voce del ventre più profondo degli Stati Uniti, un Kentucky duro e difficile, l’altra faccia delle luci scintillanti delle metropoli e del sogno americano.

Amato dal pubblico come comico, Paolo Hendel arriva alla Festa nazionale dell’Unità di Ravenna il 7 settembre alle 21 per presentare La giovinezza è sopravvalutata, il manifesto di una vecchiaia felice, (edito da Rizzoli). Si tratta di un un libro che alterna ricordi, note di saggezza e consigli pratici (della geriatra), spaziando da Leopardi alle badanti, dai supernonni alle bufale in rete, dalle carceri al sesso.Una riflessione seria e profonda, quasi filosofica, e al tempo stesso ironica, lieve, a tratti esilarante come Hendel sa essere. Presenta Marco Vicari.

TEATRO

ARTE/1

Lunedì 10 settembre alle 19 alla Festa Nazionale dell’Unità nello spazio libreria Alberto Cassani presenta il suo romanzo d’esordio L’uomo di Mosca edito da Baldini+Castoldi, una vicenda ambientata tra Mosca e Ravenna, tra gli anni della cortina di ferro e oggi che mescola politica, confronto generazionale, riflessioni personali sulla trama di una vera e propria spy story.

Ad Alfonsine, l’Icarus di Matteo Cavezzali Martedì 11 settembre alle 21 alla biblioteca comunale "Pino Orioli" di Alfonsine, in piazza della Resistenza 2, il giornalista Matteo Cavezzali presenterà il suo libro Icarus: ascesa e caduta di Raul Gardini (Minimum fax, 2018).

ARTE/2 Inquieti corpi a Fusignano

SLOT MACHINE IN SCENA AL PALA DE ANDRÉ

FINISSAGE IN DARSENA PER LA MOSTRA DI ANNA STELLA ZUCCONI

A chiudere la Festa nazionale dell’Unità di Ravenna, lunedì 10 settembre alle 21 ci sarà lo spettacolo del teatro delle Albe di Marco Martinelli Slot Machine, incentrata sulla caduta di un giocatore d’azzardo. Lo spettacolo, nato nel 2015, dopo una tournée nazionale, debutta qui in una versione speciale con la presenza in scena del pianista Marco Attura.

In occasione di Garage Sale e del Festival Ammutinamenti la Darsena di Ravenna si anima per tutta la giornata di domenica 9 settembre ed anche Magazzeno Art Gallery vuole festeggiare l'occasione con il finissage di Montagne russe, la mostra personale di Anna Stella Zucconi.

Giovedì 6 settembre alle 18.30 inaugura nel Museo civico San Rocco di Fusignano, in via Monti 5, la mostra “Inquieti corpi”, che espone le opere dei pittori Pietro Lenzini e Osvaldo Piraccini e dello scultore Aldo Rontini. L’esposizione è dedicata al corpo e alla figura umana. I tre artisti riflettono sull'identità e sui limiti dell’umano, confrontando il loro sguardo sul tema. Saranno presenti le bianche sculture in gesso del faentino Aldo Rontini, le pitture struggenti di Osvaldo Piraccini e i corpi dipinti dal pittore faentino Pietro Lenzini. La mostra rimarrà aperta fino al 28 ottobre ed è visitabile il sabato dalle 15 alle 18; la domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. In occasione della Festa patronale di Fusignano (vedi pagina 19), dal 6 al 9 settembre, l’esposizione sarà visitabile anche fino alle 23. L’ingresso è libero.

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28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

SPETTACOLO

Da Cristina D’Avena ai Modena City Ramblers alla festa dell’Unità

MUSICA LEGGERA Alle cene-concerto di Faenza arriva Pupo Ultimo appuntamento con le cene-concerto del ristorante Monte Brullo, all’hotel Cavallino di Faenza. Mercoledì 12 settembre sarà la volta di Pupo, cantante, ma anche conduttore, scrittore, attore e paroliere, che proporrà al pubblico la storia dei suoi successi, da “Su di noi” a “Gelato al cioccolato”.

Sul palco centrale attesi anche i Dik Dik

ROCK E DINTORNI Al Quevida una domenica reggae Continuano i concerti al bagno Quevida di Porto Corsini. Domenica 9 settembre dalle 17 l’appuntamento è con Marumba, cantante e musicista marchigiano, con i Playmore, per un viaggio nella musica roots reggae.

La giovane cantautrice Her Skin al Pancotto Continuano i concerti all’ora dell’aperitivo (con tanto di buffet preparato dallo chef) all’osteria del Pancotto di Gambellara. Mercoledì 12 settembre l’appuntamento è con Her Skin, progetto solista folk-pop prettamente acustico, acclamato dalla critica, della giovane cantautrice modenese Sara Ammendolia.

Ultimi giorni di spettacoli al palco centrale del Pala De André di Ravenna in occasione della festa nazionale dell’Unità. Giovedì 6 settembre spazio alla comicità con esponenti romagnoli come Maria Pia Timo, Andrea Vasumi e Sgabanaza, poi ultimi tre grandi concerti: venerdì 7 spazio alle sigle dei cartoni animati (e non solo) rivisitate dei Gem Boy con ospite d’eccezione la cantante amata dai bambini (e non solo) Cristina D’Avena; sabato 8 il combatfolk dei Modena City Ramblers e domenica 9 un pezzo di storia della musica leggera e del beat italiani, i Dik Dik, con alle spalle oltre cinquant’anni di carriera. Gli spettacoli sono annunciati alle 21, a ingresso gratuito.

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Polizze assicurative sulle calamità naturali La legge di Bilancio 2018 ha reso detraibili le assicurazioni contro il rischio di eventi calamitosi stipulati sulle singole abitazioni. In particolare, è stata introdotta una detrazione Irpef del 19% relativa ai premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate relativamente a unità immobiliari a uso abitativo. Le stesse polizze sono interamente esenti dall’imposta sulle assicurazioni. Le due misure agevolative si applicano solo per le nuove polizze stipulate a decorrere dal 1° gennaio 2018. Nel testo, ai commi 768-770, si legge: 768. All’articolo 15, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dopo la lettera f) è inserita la seguente: “f-bis) i premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate relativamente a unità immobiliari ad uso abitativo”. 769. Nella tabella allegato C, annessa alla legge 29 ottobre 1961, n. 1216, è aggiunto, in fine, il seguente articolo: Assicurazioni contro gli eventi calamitosi | 11bis | Assicurazioni contro i danni derivanti da eventi calamitosi di qualunque specie relativamente a unità immobiliari ad uso abitativo. 770. Le disposizioni di cui ai commi 768 e 769 si applicano esclusivamente per le polizze stipulate a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Ravenna Viale Galilei 81/83 - tel. 0544 470102 - fax 0544 470075 info@asppi.ra.it - www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 - tel. 0546 25807 - faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 - tel. 0545 33356 - lugo@asppi.ra.it

CLASSICA Lirica nella grotta di Brisighella tra Rossini e Maria Pedrini, pianoforte e voce Continua la rassegna di musica classica e lirica all’anfiteatro naturale della Cava Marana di Brisighella. Venerdì 7 settembre: “Una voce poco fa…”, l'opera lirica tra storia e cultura attraverso un particolare ricordo del grande compositore e musicista Gioacchino Rossini nel 150° dalla morte e della cantante lirica brisighellese Maria Pedrini, alla quale, dopo i successi ottenuti in tutto il mondo, venne dedicato il teatro comunale di Brisighella. A parlare dei due artisti Franchino Falsetti, musicologo e critico d' arte dell'Università di Bologna. Seguirà lo spettacolo prodotto per l'occasione di due giovani, ma ormai noti interpreti: il fascino del pianoforte a coda di Giulia Ricci e della voce lirica maschile di Raffaello Bellavista. Arie di Mozart e Rossini. La Cava Marana si trova a circa due chilometri da Brisighella lungo la strada che porta a Riolo Terme, in prossimità del parcheggio della grotta Tanaccia. Ingresso libero. La temperatura media all’interno della grotta è di circa 18/20 gradi pertanto si consiglia un abbigliamento adeguato.

Il conservatorio di Ferrara in vetrina al Palazzo di Teodorico Continua a Ravenna la rassegna di concerto serali di musica classica all’interno del Palazzo di Teodorico, in via di Roma. Sabato 8 settembre la giornata si apre già alle 10 con una visita guidata che verrà poi replicata alle 20.30. A seguire verrà servito un cocktail e alle 21.30 è in programma il concerto degli allievi del conservatorio "G. Frescobaldi" di Ferrara.


29 / CINEMA

IN ESCLUSIVA PER RAVENNA

RAVENNA&DINTORNI 6-12/9/2018

SETTEMBRE

ven. 7 - sab. 8: ore 21.00 dom. 9: ore 16.00-18.30-21.00 lun. 10 - mar. 11 - mer. 12: ore 21.00

• Cinemacity • Ravenna

(2018) di Kore'eda Hirokazu Palma d'Oro Festival di Cannes 2018

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 37148

Revenge (v.m. 14)

di Coralie Fargeat fer., sab. e dom.: 20.30-22.55

Mamma mia! - Ci risiamo

di Ol Parker fer. e sab.: 17.45-18-20.15-20.30-22.55; dom.: 15.15-15.30-17.45-18-20.1520.30-22.55

Ride

di Jacopo Rondinelli fer. e sab.: 17.50-20.25-22.50; dom.: 15.20-17.50-20.25-22.50

Slender Man

di Sylvain White fer. e sab.: 17.45-20.30-22.40; dom.: 15.15-18.20-20.30-22.40

Teen Titans Go! Il film

di Aaron Horvath, Peter Rida Michail fer. e sab.: 17.50-20.30; dom.: 15.35-17.50-20.30

Dark Crimes (v.m. 14)

di Alexandros Avranas fer., sab. e dom.: p.u. 22.55

Mission Impossible Fallout

Ritorno al Bosco dei 100 Acri

di Marc Forster fer. e sab.: 17.50-20.20-22.45; dom.: 15.30-17.50-20.20-22.45

• Cinema Mariani • Ravenna

Mission Impossible Fallout

di Michaël R. Roskam ven., sab., lun., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21

di Haifaa Al-Mansour fer. e sab.: p.u. 17.45; dom.: p.u. 15.15

• Cinema Jolly •

Ritorno al Bosco dei 100 Acri

Resta con me

La ragazza dei tulipani

Mary Shelley Un amore immortale

di Baltasar Kormákur gio.: p.u. 18; fer. (escluso gio.) e sab.: 18-20.30-22.40; dom.: 15.40-18-20.30-22.40 gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Come ti divento bella

di Abby Kohn, Marc Silverstein fer. e sab.: 17.50-20.20-22.50; dom.: 15.20-17.50-20.20-22.50

Hotel Transilvania 3 una vacanza mostruosa di Genndy Tartakovsky

Le fidèle

Ravenna

di Justin Chadwick gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 18.30-21

Faenza

Cinema Mariani - Ravenna

The Place

www.cinemamarianiravenna.com

di Christopher McQuarrie Proiezione in Dolby fer. (escluso ven.): 20.45-22.40; ven.: 18-20.45-22.40; sab. e dom.: 15.15-18-20.45-22.40

di Christopher McQuarrie

di Marc Forster gio., lun. e mer.: p.u. 20.20; ven.: 17.50-20.20; sab. e dom.: 15.20-17.40-20.20

Resta con me

di Baltasar Kormákur

Sulla mia pelle

• Arena Borghesi • Faenza

Ninotchka

di Ernst Lubitsch ven.: p.u. 21 (ingresso gratuito, proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

di Valerio Jalongo dom.: p.u. 21.15

• Arena del Sole • Lido di Classe

A casa tutti bene di Gabriele Muccino gio.: p.u. 21.30

Shark Il primo squalo di Jon Turteltaub ven.: p.u. 21.30

Faenza

La ragazza dei tulipani

• Cinedream •

• Cinema Sarti •

Mamma mia! - Ci risiamo

Le fidèle

Faenza

di Michaël R. Roskam gio., ven., sab., lun. e mar.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.15-21.15

di Ol Parker Proiezione in Dolby Atmos fer. (escluso ven.): 20.20-22.45; ven.: 17.50-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.20-22.45

Il senso della bellezza

• Cinema Italia • di Justin Chadwick fer. e sab.: p.u. 21.15; dom.: 16.30-18.45-21.15

Faenza

di Paolo Genovese sab.: p.u. 21.15

Dunkirk

di Christopher Nolan gio.: p.u. 21

di Alessio Cremonini mer. e gio. 13/9: p.u. 21

Mission Impossible Fallout

di Christopher McQuarrie sab. e dom.: p.u. 21.30

• Arena Mare • Milano Marittima Il filo nascosto

di Paul Thomas Anderson

Sulla mia pelle

di Alessio Cremonini

Ride

di Jacopo Rondinelli fer. (escluso ven.): 20.40-22.45; ven.: 17.45-20.40-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.40-22.45

Slender Man

di Sylvain White fer. (escluso ven.): 20.45-22.45; ven.: 17.50-20.45-22.45; sab. e dom.: 15.10-18.5020.45-22.45

Teen Titans Go! Il film

Proiezione in 2D fer. e sab.: 17.45-20.40-21.30-22.35; dom.: 15.20-17.30-18.2520.40-21.30-22.35

DA GIOVEDÌ 6 A MERCOLEDÌ 12

DA GIOVEDI 13 SETTEMBRE

(2017) di Michaël R. Roskam

fer. e sab.: 17.50-18.15-20.45; dom.: 15.25-16-17.25-18.20-20.45

di Aaron Horvath, Peter Rida Michail fer. (escluso ven.): p.u. 20.30; ven.: p.u. 18.10; sab. e dom.: 15.10-17-18.45

Ant-Man and The Wasp

Revenge (v.m. 14)

di Peyton Reed fer., sab. e dom.: p.u. 22.50

di Coralie Fargeat fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

fer. (escluso ven.): 20.30-22.45; ven.: 17.45-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.30-22.45; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

Come ti divento bella

di Abby Kohn, Marc Silverstein fer (escluso ven. e mar.).: p.u. 22.45; ven., sab. e dom.: 20.25-22.45

Hotel Transilvania 3 una vacanza mostruosa

di Genndy Tartakovsky fer. (escluso ven.): p.u. 20.30; ven.: 17.45-20.30; sab. e dom.: 15.30-17-18-20.30

8 SETTEMBRE Giornata FORZA 10

MANGIMI E ACCESSORI PER ANIMALI DA COMPAGNIA E CORTILE TUTTO PER IL GIARDINO E L'ORTO TOELETTATURA Glorie di Bagnacavallo Via Reale 17/a - 0544 522828 petgreenzoodiaco@gmail.com Magnani Pet & Green

gio. e mar.: p.u. 21.30

Ocean’s 8

di Gary Ross ven.: p.u. 21.30

mer. e gio. 13/9: p.u. 21.15

• Arena Cinema Europa •

Mission Impossible Fallout

di Christopher McQuarrie sab. e dom.: p.u. 21.30

15 SETTEMBRE Giornata PROLIFE


30 / JUNIOR RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

STORIA

TEATRO DI STRADA

LIBRI Letture e laboratori in piazzetta a Cervia

Alla scoperta del Medioevo tra tornei d’arme, arte erbaria e la caccia all’uovo di drago Alla Rocca di Bagnara una domenica di laboratori dedicati ai più piccoli e alle famiglie

GRAN FINALE PER “BURATTINI IN FESTA” Il 10 settembre arriva il gran finale per Burattini in Festa, nei viali della Festa dell'Unità al Pala de André con eventi caratterizzati da una comicità popolare ed un linguaggio immediato. Il programma prevede dalle 20.30 apriranno I Burattini di Riccardo Pazzaglia con Le Avventure di Fagiolino e Sganapino. Assieme a lui il Teatro Lunatico presenterà lo spettacolo di giocoleria, fuoco e fachirismo Fuoki Fatui (nella foto), e I Burattini di Massimiliano Venturi saranno impegnati con Burattini in fiaba. Completa il cast Gino Lo Struzzo, animazione itinerante a cura di Piccola Carovana. Prosegue anche la rassegna Burattini alla Riscossa: l’11 alle 20.30 a Piangipane è in programma Sganapino cosacco ma non troppo di Massimiliano Venturi.

Alla scoperta del Medioevo: domenica 9 settembre dalle 15 alle 18 nella Rocca sforzesca di Bagnara di Romagna si riapre la stagione museale con un appuntamento di fine estate tutto dedicato ai bambini. Nel pomeriggio ci saranno diversi laboratori volti alla scoperta di alcuni aspetti del Medioevo. Tra le attività, la pratica di scherma medievale che coinvolgerà direttamente i piccoli partecipanti nell'apprendimento di come si svolgeva un torneo d'arme (dai 5 anni); l'arte delle erbarie, il sapere naturale e la simbologia delle piante spontanee scoperta attraverso un laboratorio pratico (dai 6 anni); la realizzazione di scudi e borsine in tela con gli stemmi araldici di alcuni grandi condottieri di Romagna (dai 3 anni). Infine, alle 16 ci sarà “A caccia dell'uovo di drago", un percorso all'interno della rocca scandito da storie di draghi, cavalieri e principesse. Le attività sono libere e gratuite e non è necessaria l'iscrizione. L’iniziativa è a cura della cooperativa “Il Mosaico” e dell’associazione “Li Sparvieri”, in collaborazione con la Pro loco di Bagnara di Romagna e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Per informazioni, chiamare il numero 0545 905505.

AMBIENTE Un pomeriggio da esploratori al parco di San Pietro in Trento L'assessorato al Decentramento, in collaborazione con il Comitato cittadino di San Pietro in Trento organizza l’ultimo appuntamento di gioco e conoscenza dei parchi pubblici. Giovedì 13 settembre alle 15,30, nel parco “Sorelle Barberi” di San Pietro in Trento, gli animatori dell'associazione Cestha, Centro sperimentale per la tutela degli habitat, faranno “giocare” i partecipanti (bambini e bambine, ragazze e ragazzi dai 3 ai 14 anni) per avvicinarli alla natura che li circonda, fare loro conoscere gli abitanti, osservare gli ambienti come veri esploratori.

FIDO IN AFF

IDO

TEO Teo è un fantastico esemplare di Springer Spaniel, ancora giovane (nato nel 2011), docile, affettuoso, socievole con tutti. È tranquillo ed educato al guinzaglio. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: Canile di Ravenna tel. 0544 453095 cell. 349 6123736

ADOTTAM ICI MOUSTACHE Il cucciolino Moustache ha appena tre mesi, è giocoso e un pochino timido, ma non vede l’ora di scatenarsi in pazzi giochi con chi lo adotterà! Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 340 8961224

Incontri e laboratori dedicati ai più piccoli a Cervia nel fine settimana con «La Piazzetta dei bambini in festival» rivolta a un pubblico da 0 a 11 anni con l’obiettivo di promuovere il gioco e la lettura per bambini e ragazzi. Giovedì 6 settembre alle 21 in piazzetta Pisacane con con l’autrice romagnola romagnola Elisa Mazzoli che racconterà «Noi», il libro illustrato da Sonia MariaLuce Possentini, premio Andersen illustratrice dell’anno 2017, e pubblicato per Bacchilega Junior. Saranno dedicate ai laboratori le giornate di venerdì 7 e sabato 8 settembre. A partire dalle 17 e fino alle 22.30 gli educatori di Coop. Cadiai daranno vita a incontri che, partendo dai libri, consentiranno ai partecipanti di costruire una casa sull’albero, strumenti musicali, disegnare e colorare animali immaginari, inventare libri e giocare con tanti materiali. I laboratori saranno ospitati dalla libreria Bubusettete in piazzetta Pisacane, dalla Biblioteca comunale “Maria Gioia” di Cervia (partner dell’evento) e nel Giardino del Trucolo a fianco della chiesa di Santa Maria Assunta. Iscrizioni e informazioni: tel. 3911733112, e-mail libreriabubusettete@gmail.com, Fb LibreriaBubusettete.

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 6 ALL’8 SETTEMBRE PONTE NUOVO via Romea sud 121 tel. 0544 61068; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 5 viale delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507; BOSCHINI via Piangipane 293 (Piangipane) - tel. 0544 418868. DAL 9 AL 15 SETTEMBRE SAN BIAGIO via Maggiore 6 tel. 0544 33489; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; DI CAMPAGNA via Savarna 243 (Savarna) - tel. 0544 533631; CAMERINI via Petrosa 381 (S. Pietro in Campiano) - tel. 0544 576143.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com


SCUOLE E CORSI / 31 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

THE ENGLISH CENTRE

PALESTRA FITNESS TIME

SOCIETÀ DI DANZA ROMAGNA

Più di 40 anni di esperienza nella didattica dell’inglese

Attività per grandi e piccini Alla scoperta del fascino del valzer con percorsi su misura e delle danze dell’Ottocento

The English Centre da più di 40 anni rappresenta una realtà solida a Ravenna di altissima professionalità. Qual è la “filosofia” della scuola? L’Inglese c’entra sempre di più nel lavoro, nello studio e nella vita. Scegliere The English Centre significa beneficiare di oltre 40 anni di esperienza e abilità didattica. Gli insegnanti applicano il metodo esclusivo dell’English Centre stimolando lo studente a dare il meglio di sé col sostegno della didattica specifica del “Centro”. Gli obiettivi di ogni lezione e il come riuscire sono sempre chiari e il “regular feedback”, vale a dire la valutazione costante dei progressi, aiutano lo studente ad acquisire fiducia e a migliorarsi costantemente. Gli stessi insegnanti, per raggiungere i requisiti di eccellenza richiesti, sono incentivati a fare del proprio meglio ogni giorno. Quali sono i corsi offerti dall’English Centre e come sono strutturati? Ci sono 4 livelli, da quello per principianti a quello di perfezionamento e preparazione ai diplomi del TOEFL, del Proficiency del Cambridge e Michigan, che aprono le porte di tutte le Università italiane o straniere. Ogni corso, della durata di nove mesi, prevede due lezioni settimanali di un’ora e mezza ciascuna, per la frequenza complessiva di circa 120 ore. In ogni livello operano due insegnanti, una di madre lingua italiana, svolge il programma di grammatica e struttura logica della lingua, l’altra di madrelingua inglese o americana insegna la fraseologia varia, vocaboli e gli “idioms”, così che le regole imparate siano realisticamente applicate nella conversazione, nei tests, negli elaborati scritti. Crediamo fortemente che le due lezioni settimanali e le due insegnanti siano essenziali e imprescindibili quando si decide di intraprendere un percorso di studio di una lingua straniera. Un esame preliminare orientativo “placement test”, gratuito, permette d’indirizzare opportunamente l’allievo al corso a lui più adatto. I corsi estivi intensivi “full immersion” sono per coloro che devono acquisire o approfondire la lingua nel minor tempo possibile per iniziare la scuola o l’università. Si svolgono in giugno e a fine agosto. Quali esami certificati si possono preparare all’English Centre? I nostri corsi hanno come finalità il conseguimento delle certificazioni principali a livello intermedio-alto, B2 e Proficiency, C2 secondo il CEFR,il Quadro Comune Europeo di Riferimento alle lingue straniere. The English Centre è centro autorizzato per gli esami del CaMLA, Cambridge Michigan Language Assessments, una joint venture formatasi tra l’Università Britannica di Cambridge e l’Università Americana del Michigan nel 2010. Tuttavia in base alle esigenze dei candidati possiamo individualizzare la preparazione e curare l’iscrizione a qualsiasi esame alternativo su richiesta. Info: The English Centre tel. 333 6425460 - 0544 461460 - mail info@theenglishcentre.it

Si aprono le porte della nuova stagione corsi di Fitness Time di Russi, la palestra punto di riferimento per chi vuole tenersi in forma con il supporto di personale qualificato sempre presente. A dirigere la struttura è Nicola Petta, professionista del settore fitness da oltre 17 anni. Nicola unisce la sua competenza a preziose collaborazioni con istruttori selezionati, il tutto per fornire agli allievi un punto di riferimento per un percorso di benessere su misura. Grazie infatti alla collaborazione con professionisti del settore, da Fitness Time è possibile usufruire di una valutazione corporea, una seduta con valutazione antropometrica, identificazione della massa grassa e della massa magra del soggetto esaminato. Una giusta ed equilibrata composizione corporea è molto importante in relazione allo stato di salute e alla forma fisica di un soggetto per intraprendere un programma di fitness con maggiore consapevolezza. Tra le novità della stagione si segnala, inoltre, il corso di Fit Moving, un metodo innovativo di fare Fitness con la musica. Si tratta di un format che unisce functional training, ballo e balance creando una miscela esplosiva, per un allenamento combinato al divertimento. Al Fitness Time si possono trovare attività anche per piccoli allievi come la Danza Moderna, un corso di primo approccio a questa disciplina e il corso di Baby Dance che unisce momenti di gioco ad attività propedeutiche. Attenzione verso i clienti e innovazione costante sono alla base del lavoro di Fitness Time che vi aspetta a provare i corsi e gli attrezzi più adatti alle vostre esigenze. Info: Fitness Time Russi, via Ungaretti, 64 - Russi tel. 349 3281777 - mail: f.time@libero.it

RAVENNA, via Bassano del Grappa 32

La danza è un universo molto ricco e vario. Chi non ha mai sognato, guardando un bel film in costume, di essere almeno per una volta protagonista di un grande ballo in stile Ottocento? Anche chi non ha mai danzato, ascoltando le meravigliose musiche di Strauss, Verdi, Offenbach e di tutti i compositori dell’epoca romantico-borghese, immagina subito di potersi muovere seguendo quelle note… Un sogno che può diventare realtà, partecipando alle feste di inizio corsi del Circolo di Romagna della Società di Danza, nelle città di Lugo, Forlì e Ravenna. L’interesse verso queste danze nasce innanzitutto dalla curiosità di riscoprire, conoscere e praticare danze che, oggigiorno, sono ai più sconosciute, approfondendo quindi la parte storica delle danze e della società dell’Ottocento. Senza dimenticare l’aspetto puramente sociale, ossia condividere il piacere di danzare con altre persone e ritrovarsi, in occasione di feste informali o gran balli organizzati nelle varie città dove è presente la Società di Danza, per danzare assieme sulla base di un progetto comune e partecipare alla crescita collettiva dei gruppi. Si studiano altresì le danze di tradizione scozzese diffuse in Scozia grazie alle Assemblies, forme di incontri informali di danza, e ai maestri itineranti, e che sono state tramandate nei secoli come forma di incontro e socializzazione. Questo perché la Società di Danza aderisce alla Royal Scottish Country Dance Society, alla quale è riconosciuto il merito di aver sviluppato l’arte sociale della contraddanza. La Società di Danza è una Federazione di circoli, gruppi e individui nata da un’esperienza di ricerca presso il Dipartimento di Arte Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna nel 1991 come associazione culturale fondata e diretta da Fabio Mollica. In questi anni, un po’ tutti hanno sperimentato i balli e i corsi: i bambini delle elementari nell’ambito di laboratori, i ragazzini delle scuole medie e superiori, tanti giovani, adulti e anziani, curiosi o appassionati di danza. Il Circolo di Romagna della Società di Danza è presente, con corsi a cadenza settimanale, a Forlì il lunedì dalle 20 alle 21.30 e a Lugo il venerdì dalle 20.30 alle 21.45 e nella città di Ravenna a cadenza quindicinale il sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30. Info: Società di Danza Romagna tel. 340 2923818 e 340 7192806 - www.societadidanzaromagna.it - mail: romagna@societadidanza. it - Facebook: Società di Danza - Circolo di Romagna

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32 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

CERVIA/1 CERVIA/2 “P-assaggi di mare” tra laboratori, cacce al tesoro fotografiche e libri Torna a Cervia giovedì 6 e domenica 9 settembre la rassegna “P-assaggi di mare: impariamo con i pescatori delle marinerie della nostra costa” il progetto finanziato dal FLAG Costa dell’Emilia-Romagna che si prefigge lo scopo di far conoscere le marinerie, i loro prodotti e il patrimonio culturale legato alle tradizioni del mare. Si inizia giovedì 6 alle 17 ai Magazzini del Sale con “Sapore di mare, un laboratorio sui segreti della preparazione di una ricetta classica della tradizione. In serata, alle 20, macchina fotografica alla mano, ecco “Cervia, fra storia e tradizione”, una caccia al tesoro fotografica. Domenica 9 gli eventi prenderanno il via alle 11 con “Un viaggio nella Marineria”, un tour nell’antica marineria attraverso gli occhi dello scrittore e giornalista Massimo Previato, che presenterà il suo libro ‘’Milano Marittima con Tonivo e Canavin’’; al termine degustazione di prodotti tipici. Ultimo appuntamento il laboratorio “Sapore di mare”.

LO STAPPATO Dalla Sardegna un rosso dal finale caldo di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Oggi assaggiamo un vino conosciuto dagli appassionati. Siamo anche questa settimana in Sardegna nella “Cantina Meloni”, nel calice ho il loro “Monica di Sardegna Kre’u” 2015. Un bel colore rosso rubino chiaro. Al naso apre con note dolci di uva passa, frutta matura e spezie. More, ribes neri, ciliegia, foglie di alloro, mirto e leggera mandorla. Al palato ha corpo e freschezza acida misurata, tannino deciso ma piacevole. Sapidità. Caldo il finale. Da abbinare a carni bianche o zuppe di pesce.

Oltre “l’armesa de sel”, incontri, presidi, cene e chef stellati Dal 6 al 9 settembre torna la manifestazione “Sapore di sale”

Torna a Cervia la manifestazione dedicata alla raccolta del sale, dal 6 al 9 settembre, con una serie di eventi intorno al momento clou che è “l’armesa de sel”. Il primo giorno, dopo il taglio del nastro, ci saranno, come ogni sera alle 18, le Mariettea tirare la sfoglia al mattarello ed eseguiranno ricette artusiane. Alle 18.30 lo chef stellato Gregorio Grippo presenta “Il mare in un panino 2018”. Alle 19.30 La girandola dei formaggi al Sale Dolce di Cervia con le produzioni speciali di latticini italiani. Il 7 settembre si comincia alle 11 al Magazzino del Sale l’incontro “Fieno e Sale. Storie di alpeggi e di saline” frutto del Patto di Amicizia tra Cervia, l'Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, il Comune di Pinzolo e Tre Ville. Alle Officine del Sale alle 15 si svolge invece “I presidi della pesca: presente e futuro”, un convegno sullo stato attuale dei Presidi Slow Food. Ancora al Magazzino del Sale ma alle 17, il Gruppo Culturale Civiltà Salinara consegnerà una Borsa di Studio ai due migliori studenti dell’Istituto Alberghiero di Cervia “Tonino Guerra”. Alla stessa ora alla sala Rubicone le sfogline dell’Associazione Culturale Casa delle Aie gestiranno il laboratorio per i bimbi dedicato al pane, nei giorni successivi quello per adulti e bambini dedicato alla pasta fresca e al suo compenso. Nello stesso luogo due appuntamenti con il gusto: Gli Aromi sposano il Sale Dolce di Cervia: il Sale allo Zafferano (ore 18). E poi I salumi italiani e romagnoli incontrano il Cardo di Cervia (ore 19.30). Presentazione delle produzioni speciali: il Lardo d’Arnad della Val D’Aosta e il Salame Il Valentino di Fiscaglia, al Sale Dolce di Cervia e il Cardo di Cervia. La giornata si conclude alle Officine del Sale (ore 20.30) con A Tutto Sale: cena dello chef stellato Piergiorgio Parini. L’8 settembre, al Magazzino del Sale alle 10 si terrà il Premio Cervia Ambiente 2018 con la

premiazione di Donatella Bianchi, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva italiana. Alle ore 15 allo stabilimento termale cocktail di benvenuto al sale dolce di Cervia e visita guidata alla mostra fotografica dal titolo “ Dai Fanghi in Salina allo Stabilimento termale”. Dalle 16.30 sul Porto Canale e sulla banchina del Piazzale dei Salinari la tradizionale “Armesa de Sel”, rievocazione storica della Rimessa del Sale. Alle ore 17 il Laboratorio del Gusto alle Officine del Sale con la presentazione e l’assaggio di alcuni Presidi della pesca di Slow Food che replicherà il giorno successivo alle 16. Al Magazzino del Sale Torre (ore 18) presentazione e degustazione del salame di Fiscaglia in provincia di Ferrara. In Piazza Garibaldi alle 20.30 la cottura dal vivo di una forma di parmigiano reggiano. Il 9 settembre, ancora al Magazzino del Sale (ore 11) si tiene la presentazione del libro Milano Marittima con Tonino e Canavin di Massimo Previato. Dalle 15.30 sulla banchina del Piazzale dei Salinari “Armesa de Sel”: replica della tradizionale distribuzione rituale del sale al pubblico. Al Magazzino del Sale (ore 18) lo Show Cooking di Alberto Faccani chef del Ristorante Magnolia di Cesenatico, che ha conquistato quest’anno la seconda stella Michelin.


GUSTO / 33 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

RUSSI Al via la nuova edizione della Fira, sempre all’insegna del “bĂŤl e cĂśtâ€?

ORIOLO DEI FICHI Trat-Tour, alla scoperta delle cantine in trattore nei sabati di settembre Torna a settembre il “Trat-Tourâ€? di Oriolo dei Fichi (Faenza), il tour panoramico tra le cantine del territorio dedicato a chi vuole assaporare colori, profumi e sapori della vendemmia insieme ai vignaioli. Ogni sabato, dall’8 al 29 settembre, le cantine dell’Associazione per la torre di Oriolo apriranno le porte a enoturisti, famiglie e gruppi di amici per quattro pomeriggi di incontri, visite guidate e degustazioni. Dalle 10 alle 19 un carro trainato da un trattore e un trenino saranno a disposizione per un giro panoramico che toccherĂ le cantine (Leone Conti, Spinetta, Ancarani, San Biagio Vecchio, La Sabbiona e Poderi Morini) e l’antica torre medievale. Il punto di ritrovo sarĂ il parcheggio nel parco della Torre di Oriolo: da qui ogni 45 minuti ci sarĂ una partenza. Durante il Trat-tour (2 euro a persona) i passeggeri potranno fermarsi nelle cantine per incontrare i produttori, degustare calici di vini del territorio e acquistare bottiglie. Presso la Torre di Oriolo sarĂ allestito un punto ristorazione che dalle ore 12 fino alle 21.

Prende il via il 12 settembre la nuova edizione della “Fira di set dulurâ€? di Russi con un programma fitto di sapori, colori, narrazioni. Ad aprire sarĂ la Banda CittĂ di Russi che, insieme alle Associazioni, sfilerĂ per le vie del Centro Storico lasciando poi spazio alla sfilata di moda degli esercenti locali, dalle 20.30. GiovedĂŹ sera, il 13, nel cortile del Centro Culturale Polivalente si rinnova l'appuntamento con il prodotto tipico locale “Signori questo è il bĂŤl e cĂśtâ€? (foto): i macellai di Russi in collaborazione con Chef to Chef Emilia-Romagna Cuochi propongono il loro bĂŤl e cĂśt. Si riconfermano in gran numero le mostre e mostre-mercato che in molti casi inaugurano giĂ dal week end precedente e occupano spazi che vanno dalla Residenza Municipale al Centro Culturale Polivalente, dalla ex Chiesa in Albis al Museo Civico, fino al centro commerciale “I Porticiâ€?, ai torrioni del castello e ai vicoli del centro. Infine, il Treppinfira, piccola rassegna di teatro di strada che con giocoleria, arte, danza, bolle di sapone e molto altro delizierĂ gli stimoli sensoriali dei visitatori piĂš curiosi. Per il programma completo www.ravennaedintorni.it.

COSE BUONE DI CASA Vellutata di fagioli cannellini per le serate fresche di Angela Schiavina

L’aria diventa fresca e alla sera c’è il desiderio di gustare qualcosa di caldo, ecco dunque la ricetta per la vellutata di fagioli cannellini. Ingredienti: gr 500 di fagioli cannellini, 3 patate grandi biologiche, 2 cucchiai di scalogno tritato grossolanamente, 2 cucchiai di olio evo, brodo vegetale circa un litro (preparato con cipolla, sedano, carote, porro, zucchine), sale e pepe, Per servire: crostini di pane a cassetta bianco o integrale, olio evo o burro, parmigiano grattugiato.

Preparazione: lavare i fagioli e metterli in ammollo con acqua fredda per 12 ore. In una casseruola versare l’olio e lo scalogno e un pizzico di sale grosso, rosolare poi aggiungere a tocchetti le patate ben lavate, mescolare e aggiungere un pizzico di sale grosso, scolare i fagioli e mescolare tutto per alcuni minuti affinchÊ le verdure si rosolino leggermente. Aggiungere il brodo caldo e cuocere fino a cottura. Se necessario salare. Aggiungere una macinata di pepe o bianco o nero. Frullare fino a ridurre in crema (vellutata). Prendere le fette di pane a cassetta, togliere i bordi, spennellarle con olio o burro e metterle in forno a tostare,dopo qualche minuto spolverarle con parmigiano grattugiato.lasciare in forno ancora pochi minuti. Toglierle e farle raffreddare leggermente ,poi tagliarle a dadini. Servite la vellutata aggiungendo poco olio evo e i crostini di pane a parte.

tutte le sere della Fira dal 12 al 17 settembre

cappelletti al ragĂš da passeggio

Tel.

Cell. Orario: 12:00-15:00 / 19:00-24:00

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PIAZZA FARINI, 28 -

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I / SPECIALE Festa Nazionale de L’Unità UN DIARIO RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

30 agosto

Contro sovranisti e populisti per un’Europa «diversa e più forte» Paolo Gentiloni, con il premier del Portogallo, il socialista Antonio Costa, lancia dal palco di Ravenna la risposta all’asse nazionalista Salvini-Orban che «rappresenta una minaccia» per la Ue Da Ravenna, dal palco della Festa dell’Unità, la risposta a quella foto di Salvini e Orban a Milano, l’idea di un’Europa diversa fondata su principi di solidarietà, lontana da tentazioni sovraniste. Così Paolo Gentiloni ha ripetuto durante la serata che lo ha visto sul palco insieme ad Antonio Costa, primo ministro in Portogallo. I due hanno concordato sulla necessità di un’Europa più forte e diversa da quella di oggi, preoccupati di non apparire come difensori di uno status quo. «Ma sicuramente – ha detto Gentiloni – sarà necessario anche ricordare a tutti cosa ha significato l’Europa in questi decenni in cui ha garantito innanzitutto la pace». Un’Europa dei valori, innanzitutto, quella citata da Costa e Gentiloni, di libertà, democrazia, stato di diritto, solidarietà, dignità. «Di fronte alle paure e ai timori di questioni come il terrorismo, ma anche la trasformazione del lavoro, l’Europa è un valore aggiunto rispetto ai singoli piccoli Stati che non avrebbero la forza di reagire da soli», hanno detto i due membri del Pse. No, insomma, a nostalgie per le piccole patrie che entrano in conflitto con i vicini. Più volte è stata citata la contraddizione insita in un approccio sovranista: l’Italia ha bisogno di partner che condividano il peso dell’immigrazione, ma ad accogliere parte dei profughi sono stati paesi come Germania, Francia, Spagna, Portogallo, mentre a chiudere le porte sono stati proprio «gli amici di Salvini». Immigrazione come tema cruciale di cui l’Europa non si è occupata. Gli unici strumenti sono ormai obsoleti e anche i capitoli in bilancio non adeguati, dice Gentiloni, che però aggiunge: «Siamo in grado di gestire questo problema, come abbiamo dimostrato quando eravamo al governo» (il riferimento naturalmente è agli accordi con i libici che hanno fatto drasticamente scendere il numero delle partenze). La strada è tracciata molto chiaramente da Costa

che in premessa dice: «Dove c’è un uomo, c’è un migrante. Basta venire qui a Ravenna per vedere quanto l’incontro di culture abbia permesso alla civiltà di crescere». E poi quattro i punti su cui lavorare: un grande piano di sviluppo dell’Africa, vera sfida di questo secolo; organizzazione della frontiera comune europea; solidarietà tra gli Stati che devono dividersi i richiedenti asilo; la grande sfida dell’integrazione. Macron come Obama suggerisce il moderatore Claudio Cerasa, direttore del Foglio? «Eviterei paragoni», risponde Gentiloni, che però sottolinea come i terreni comuni siano moltissimi e sia possibile lavorare insieme in vista di quella che

30 AGOSTO

sarà forse l’elezione europea più complessa e difficile. «La vittoria di Macron su Marine Le Pen», ricorda Costa, «è stata motivo di sollievo per tutti gli europeisti». E anche con Merkel, dicono i due leader sul palco, ci sono più vicinanze di quanto la Cancelliera non ne abbia con Orban, che pure fa parte dello stesso gruppo, il Ppe. E in tema di strategie politiche, Costa sottolinea come bisognava lavorare per sottrarre il Ppe dal controllo di personalità come il premier ungherese e raccoglie l’indicazione di Gentiloni sul fatto che servirà una grande coalizione che vada oltre il Pse proprio per contrastare l’asse dei sovranisti che a Milano ha lanciato la sfida.

1 SETTEMBRE

GRANDE FOLLA PER MUJICA, UOMO DI SINISTRA

DONNE ED EUROPA: IN DIFESA DEI DIRITTI CIVILI

Una folla di persone ha accolto l’ex presidente dell’Uruguay Pepe Mujica alla festa dell’Unità giovedì 30 agosto. Punto di riferimento della sinistra mondiale ed esempio virtuoso di politico, Mujica ha parlato del rapporto di etica e politica insistendo sul fatto che i rappresentanti della sinistra devono vivere come la maggior parte delle persone che rappresentano e non come pochi privilegiati. Ha parlato delle necessità di cambiare la cultura del mercato che ci vuole consumatori oltre le nostre necessità: «Non compriamo nei supermercati con i soldi, ma con il tempo che ci è voluto a guadagnare quei soldi. E nel supermercato non vedo la vita». E pur essendo Mujica molto stimato anche dai 5Stelle che da tempo predicano il superamento tra destra e sinistra, l’ex presidente ha invece sostenuto l’idea di “sinistra” come innata nell’uomo, come forza del progresso.

Di Europa si è parlato anche nel dibattito tutto al femminile (ma non dedicato solo ai temi della parità) moderato da Eva Giovannini di Rai 3 con Laura Boldrini (Leu), Benedetta Fiorini (Fi), la vicepresidente Barbara Pollastrini e l’ex ministra Roberta Pinotti. Europa come possibile baluardo nella difesa anche dei diritti delle donne e più in generale dei diritti umani e civili (in Polonia, per esempio, si sta cercando di mettere fuori legge l’aborto). Anche da qui quindi l’idea che si tratterà di una tornata elettorale storica, quella per le Europee del 2019. Tanto da far proporre all’ex presidente della Camera una lista che unisca tutte le forze alternative ai sovranisti, chiedendo un passo indietro ai partiti per dar forza al mondo dell’associazionismo.


Festa Nazionale de L’Unità UN DIARIO SPECIALE / II 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

FACCE DA VOLONTARI La Festa nazionale dell’Unità sta registrando un record di presenze tra il pubblico e, naturalmente, nei ristoranti. Tutti gli ospiti di caratura nazionale che partecipano ai dibattiti si dicono entusiasti per la bella manifestazione e a pioggia arrivano i ringraziamenti e i complimenti agli oltre mille volontari che stanno rendendo possibile l’evento. Qui alcuni dei loro volti.

31 agosto

Veltroni: «Per tornare grande la sinistra deve ritrovare popolo e sogno» Tanti applausi alla lectio magistralis dell’ex segretario, oggi senza incarichi nel partito. Tra i ricordi anche l’omaggio ai ravennati Benigno Zaccagnini, Pierpaolo D’Attorre e Davide Visani Un discorso da vero padre nobile del partito è stato quello di Walter Veltroni, alla Festa Nazionale dell’Unità, in una “lectio magistralis” che ha spaziato dalla situazione storica degli ultimi decenni al presente e che ha indicato la via che il Partito democratico dovrebbe intraprendere per dare rappresentanza a «un popolo che è grande ma è disperso e fatica a riconoscersi». Ecco allora l’invito a ritrovare un’identità forte, perché, dice Veltroni: «Noi siamo sinistra. La sinistra è nel cuore degli uomini, alla sinistra si devono i progressi dell’umanità. Noi siamo quelli che salviamo le vite in mare e poi discutiamo, che chiediamo a tutti il rispetto delle leggi, che siamo per lo Stato di diritto». Basta dunque con liti e divisioni nel partito che non «è nato per essere una federazione di correnti», serve invece un dibattito libero e aperto. Ma prima di tutto, dice ancora Veltroni, «bisogna recuperare la capacità di ascolto, soprattutto di chi non ci ha votati. Tutti noi conosciamo qualcuno, tra i vicini, in azienda, nel quartiere che non ha votato Pd e ha votato i 5Stelle, tutti noi dobbiamo recuperare la passione di confrontarci, di cercare di convincere gli altri delle nostre ragioni attraverso quello strumento magnifico che è la parola, per ritornare alla bellezza della politica». In un periodo di paure e di precarietà indotte da un mondo che è cambiato molto rapidamente, la sinistra deve essere quella in grado di offrire «sicurezza sociale» ha detto ancora l’ex segretario che ha evocato lo spettro della Repubblica di Weimar, per le analogie con il presente. Dai rischi per l’Europa del fronte sovranista al ricordo dei ravennati Benigno Zaccagnini, Pierpaolo D’Attorre e Davide Visani, Veltroni ha incassato tantissimi applausi e ha chiuso con una frase particolarmente suggestiva: «Dobbiamo ritrovare il popolo e il sogno, le due cose che fanno grande la sinistra».

Walter Veltroni alla Festa nazionale dell’Unità a Ravenna e uno scorcio del folto pubblico accorso ad ascoltarlo (e applaudirlo)


III / SPECIALE Festa Nazionale de L’Unità UN DIARIO RAVENNA&DINTORNI 6-12 settembre 2018

4 SETTEMBRE

3 settembre

La solitudine del grillino nell’incontro tra Fico e Delrio Il presidente della Camera contro le politiche leghiste del governo. Il capogruppo Pd: «Con i dazi l’Italia muore»

Da sinistra: Roberto Fico, Marco Damilano, Graziano Delrio

LA PRIMA VOLTA DELLA PRESIDENTE DEL SENATO CHE INVOCA UN PARTITO PER L’ITALIA

C’è un Movimento 5 Stelle che non si riconosce nelle politiche del governo in materia, in primis, di immigrazione? Sicuramente c’è Roberto Fico, presidente della Camera, grillino della prima ora, che è stato invitato a intervenire sul palco della Festa nazionale dell’Unità insieme all’ex ministro oggi capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio. Applausi a entrambi, anche all’ospite che appunto ha preso posizioni molto distanti dall’attuale governo a trazione leghista insistendo sui temi ai lui cari: vitalizi, acqua pubblica, obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare, riforma dell’immigrazione con un nuovo trattato di Dublino (peccato che i 5 Stelle in Europa votarono contro la proposta), sembrano tanti i temi su cui sarebbero possibili convergenze con una forza come il Pd che vuole riavvicinare le persone. Basta ascoltare l’umanità che lo stesso Delrio, su quel palco, mette nel tema della necessità in primis di salvare le vite umane. Ma la domanda del moderatore Marco Damilano (direttore de l’Espresso) sui 5Stelle al governo che non sembrano certo quelli degli inizi raccontati da Fico resta

senza risposta. E se ovviamente la sensazione è che lui al momento sia un interlocutore interessante per i dem, altrettanto forte resta la domanda: quanto è rappresentativo del Movimento 5 Stelle rispetto a chi fa “contratti” con i leghisti? Tra le questioni che risulteranno dirimenti, e che non sono state chiarite, è da quale parte i 5 Stelle si schiereranno nella campagna per le Europee su cui ha speso parole importanti Delrio che ha spiegato come una politica di divisione e dazi per l’Italia significherebbe il disastro economico. La politica dell’opposizione potrebbe essere quella di tentare di dividere il governo sulle contraddizioni interne? «No, a noi interessa il bene del Paese e facciamo proposte concrete chiedendo al governo, in Aula, di proseguire parte del lavoro che abbiamo iniziato, per esempio sul reddito di inclusione, per dare risposte concrete alle persone in tempi brevi». E sul futuro del partito una battuta su tutte: «Come sapete, ho qualche esperienza con i figli - ha dichiarato con una battuta il politico nove volte padre - e non sempre i figli vengono su dritti. Ma non pensi a cambiare i loro nomi, pensi a raddrizzarli».

Tra gli ospiti più autorevoli alla Festa nazionale dell’Unità di Ravenna c’è stata la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati intervistata da Maurizio Molinari direttore de La Stampa. La presidente eletta con Forza Italia ha raccontato che si trattava per lei della prima volta a una festa dell’Unità e della prima volta in veste istituzionale a una festa di partito. Tra i temi toccati, la tenuta sullo stato di diritto rispetto a cui Casellati ha molto tranquillizzato i presenti e l’urgenza della riforma della giustizia, ma anche quello dell’immigrazione per cui Casellati ha indicato una via unitaria che al momento pare a dir poco “futuristica” visto il clima nel Paese. «Noi - ha spiegato Casellati - dobbiamo discutere internamente, in un confronto tra posizioni diverse che è legittimo e giusto che ci si siano, ma poi ritrovarci a un tavolo di coesione nazionale per andare in Europa e in generale sul piano internazionale uniti, a difendere gli interessi dell’Italia. Serve una sorta di partito dell’Italia». Casellati ha citato la sua recente missione all’Onu dove le è stata assicurata disponibilità nelle gestione della crisi dei migranti, ma a patto di avere come interlocutore un’Europa unita e solidale, che al momento non c’è. «Noi siamo stati lasciati soli - ha detto - e l’Italia è stata molto generosa». Ma gli applausi più convinti li ha forse incassati quando ha ribadito che bisogna dividere il tema del salvataggio da quello dell’accoglienza: «Salvare le vite di chi è in mare è un dovere morale ed etico da cui non possiamo e non dobbiamo sottrarci».

31 agosto

Il lavoro al centro, dibattito tra dem e Cgil Dal salario minimo garantito alla Fornero, confronto tra Chiara Gribaudo, Enrico Morando e Susanna Camusso Il tema del lavoro continua a essere un terreno difficile di incontro per le anime della sinistra. Lo si è visto nell’incontro di venerdì 31 che vedeva sul palco la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso con Chiara Gribaudo della segreteria nazionale Pd ed Ernico Morando, più volte parlamentare e viceministro nei governi Renzi e Gentiloni. Camusso ha soprattutto sottolineato come si siano create fratture tra lavoratori e rappresentanza politica nel momento in cui questa ha fatto scelte che invece di tutelare i diritti ha premiato aziende e mercato nella speranza di una crescita dell’economia che da sola potesse riequlibrare ingiustizie, mentre ciò che è accaduto nella realtà è stata una parcellizzazione e maggiore precarizzazione del lavoro. In particolare Camusso, riprendendo un dibattito decennale dentro la sinistra ha condannato l’assenza dell’intervento pubblico e dello Stato come fattore di riequilibrio in settori come il

welfare, gli asili, le case popolari. Poche le stoccate all’attuale governo, tra cui quella al taglio delle cosiddette “pensioni d’oro” che potrebbe andare a riguardare i diritti acquisiti di chi ha effettivamente versato. «Si tratta di un governo con cui – ha precistao Camusso – non abbiamo niente da spartire, ma che come tutti i governi rappresenta per noi una controparte». Sul tavolo di discussione con il Pd, invece la proposta dei dem per un salario minimo legale che, secondo Camusso, rischierebbe di indebolire la contrattazione nazionale e livellare di fatto verso il basso gli stipendi che oggi sono appena sopra quel minimo che si vorrebbe introdurre. Da parte sua Chiara Gribaudo ha spiegato che la proposta è pensata per quei due milioni di lavoratori che non hanno alcun contratto nazionale di riferimento pur precisando che nulla è stato deciso e che il Pd con la Cgil e il sindaca-

to vuole confrontarsi, parlare, discutere di questo, come degli altri punti dell’agenda sociale che riguardano l’implementazione del reddito d’inclusione e l’assegno unico per i figli a carico. Ha rivendicato inoltre i 10 miliardi e le 8 deroghe previste dai passati governi per mitigare gli effetti della legge Fornero e i provvedimenti presi per i lavoratori a partita Iva. «In un mondo sempre più complesso, globale e digitalizzato non esistono ricette semplici, bisogna puntare su scuola, formazione continua, e pensare a tutele e diritti universali dei lavoratori in un’ottica internazionale». Ecco allora riemergere l’argomento Europa, unico strumento secondo anche Morando, per gestire la globalizzazione senza subirla. Un confronto a viso aperto, dove non sono mancate visioni distanti, in uno scambio che però ha avuto il merito di essere chiaro e concreto su uno dei grandi temi del mondo attuale.


Festa Nazionale de L’Unità UN DIARIO SPECIALE / IV 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

4 settembre

Contro la corruzione servono trasparenza, buone leggi ed educazione alla legalità Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone: «Il nostro sistema oggi è eccellente e viene studiato anche dalla Francia». Il deputato Verini: «Tantissimi i provvedimenti del Pd, anche su spinta di associazioni» Nuovo codice antimafia, riforma dei beni confiscati per rendere produttive le imprese e dimostrare che un’economia pulita è possibile, inasprimento delle pene per il reato di voto di scambio, la legge contro il caporalato, l’istituzione dei reati ambientali, il reato di riciclaggio, la ripenalizzazione del falso in bilancio, l’aumento dei tempi di prescrizione per i processi per corruzione, la legge per tutelare i testimoni di giustizia, la legge per la tutela dei segnalatori di reati nella Pubblica Amministrazione, un rafforzamento dell’Anac. Sembra non finire più l’elenco di Walter Verini, deputato del Pd rieletto nel 2018 in Umbria, sui provvedimenti presi dal Partito democratico nei passati cinque anni in materia di lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. In tutto circa il 40 percento delle leggi approvato dal passato parlamento. «Molti di questi provvedimenti – spiega – sono frutto di spinte di associazioni e altre realtà, come Libera di Don Ciotti, ma sappiamo bene che non bastano le leggi che pure vanno applicate, serve prevenzione e soprattutto un’educazione alla legalità attraverso innanzitutto la scuola. Bisogna far crescere i ragazzi nell’idea che non ci deve essere la Repubblica della furbizia e che il rispetto delle regole è un elemento di coesione fortissimo». E sull’importanza dell’educazione e di un cambio di mentalità per lavorare sulla prevenzione più che sulla repressione ha insistito moltissimo Raffaele Cantone che dal 2014 presiede l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). «L’amministrazione pubblica efficiente e trasparente è tra i primi e più importanti strumenti di prevenzione della corruzione, credo che la trasparenza sia più efficace delle microspie nascoste negli uffici», ha spiegato il magistrato elogiando il lavoro svolto dall’ultima maggioranza in termini di provvedimenti, su tutti il decreto Madia. «Al momento abbiamo un ottimo impianto legislativo sul tema, uno dei migliori al mondo. Basti dire – aggiunge – che forse per la prima volta i francesi, che stanno ora riformando l’autorità anticorruzione, stanno studiando il nostro sistema». Non solo utile a combattere la corruzione, ma anche a far lavorare le imprese, rivendica Cantone, molto più di quanto non lo sia stata la Legge Obiettivo, visto che il numero degli appalti affidati tra il 2017 e i primi 2018 è in costante crescita. «Quando si attacca il codice

Da sinistra il deputato Pd Walter Verini, il moderatore Damiano Giacometti, il presidente dell’Anac Raffaele Cantone e il deputato Pd David Ermini

appalti vorrei capire nel dettaglio quale è la proposta alternativa, su quale punto, altrimenti sono parole inutili, altrimenti si rischia di tornare alle new town de L’Aquila». Impossibile non pensare a Genova e al ponte Morandi parlando di appalti pubblici. È il deputato Pd David Ermini, in procinto di

26 AGOSTO

BURATTINI PER TUTTI Anche quest’anno i tre lunedì sera della Festa dell’Unità sono allietati da una serie di spettacoli di teatro di figura per i viali che non mancano di richiamare un folto pubblico di famiglie.

entrare nel Consiglio Superiore della Magistratura come membro laico, a rispondere: «Lo Stato ha la forza di gestire queste strutture? La privatizzazione si fa perché non siamo in grado di gestire alcune situazione. Fosse per me preferirei tutto pubblico perché il privato fa il proprio interesse».

SOCIALISMO O BARBARIE, QUANDO LA POLITICA È GAUDENTE «Quasi 150 invitati al matrimonio della Ferragni e Fedez. Quasi quanto gli elettori del Pd». Questo lo status pubblicato sulla loro pagina Facebook l’1 settembre, lo stesso giorno in cui la sera i due curatori dei “Socialisti gaudenti” hanno incontrato l’onorevole Giuditta Pini (responsabile delle Feste dell’Unità per il partito) proprio a Ravenna per un incontro, come si dice, tra il serio e il faceto come prometteva il titolo: “Socialismo (rappresentato dalla foto di una cosmonauta sovietica) o Barbarie (e qui campeggiava una foto di Salvini “armato” di un fucile giocattolo ad acqua). In una sorta di quiz, con slide prese proprio da una pagina nota per la capacità di fare satira da sinistra senza risparmiare nessuno, dentro e fuori il Partito Democratico, i due hanno intervistato la giovane deputata spaziando tra i temi interni alle sorti del Pd, dell’attuale governo, dei confini della stessa satira. Una serata diversa per parlare di politica con un’angolazione insolita, molto critica, e decisamente divertente.


SPECIALE / 34 MERCATO IMMOBILIARE

CASA e ristrutturazione

manutenzione

6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

2018: prezzi di vendita e locazioni in crescita Trend positivo in regione. A Bologna rialzi da record A Ravenna incrementi minini, vanno meglio gli affitti In controtendenza con il trend nazionale al ribasso dei prezzi del mattone, in Emilia Romagna il primo semestre del 2018 ha visto segnali incoraggianti. Qui i valori degli immobili residenziali in vendita sono saliti dello 0,7%: è questa la principale evidenza dell’Osservatorio di Immobiliare.it sul mercato residenziale nei primi sei mesi del 2018. Va persino meglio sul fronte delle locazioni, ufficialmente in ripresa in regione tanto che i canoni richiesti sono aumentati del 2,9% su base semestrale. Nel mercato delle compravendite, caratterizzato da prezzi in risalita, alcune città dell’Emilia Romagna registrano oscillazioni particolarmente positive nei primi sei mesi dell’anno. La performance migliore è quella di Bologna, che con un incremento dei prezzi richiesti del 3,7% segna il record nazionale tra i 20 capoluoghi di regione italiani; qui il prezzo medio al metro quadro degli immobili in vendita si attesta a 2.756 euro, ben più della media regionale che si ferma invece a 1.952 euro mq. Tornando alle oscillazioni dei valori, valori in crescita anche per le piazze di Rimini e Modena, che segnano rispettivamente +3,3% e +3,1%. Più modesta ma sempre positiva la tendenza al rialzo dei prezzi a Ravenna, che registra un + 0,6 percento su base annuale e un minimale +0,3 percento nel primo semestre di quest’anno, seppure in ripresa nel trimestre fra marzo e giugno (+ 0.7%) In generale restano in territorio positivo tutti i capoluoghi di provincia fatta eccezione per Ferrara, che però sfiora la stabilità con un leggero -0,2% e Piacenza che invece perde ancora quasi un punto percentuale (-0,9%). Sul fronte prezzi Bologna è seguita sul podio delle più care da Rimini (2.532 euro al mq) e da Modena, dove non si supera la soglia dei 2.000 al mq (1.949 euro). Ravenna si attesta su di una media che sfiora i 1.900 euro al metro quadrato. La più economica è invece Ferrara dove per acquistare casa servono 1.406 euro al metro quadro. Come per il comparto delle vendite immobiliari anche in quello delle locazioni Bologna traina la ripresa con un +4,6% in sei mesi. Ma non è la sola; nei primi mesi dell’anno le cifre per affittare casa a Ferrara hanno registrato un +6%. Importante anche l’oscillazione positiva dei valori a Forlì e Ravenna che incassano rispettivamente +3,1% e +2,4%. A Ravenna il canone medio è intono ai 9 euro al mq. In controtendenza in regione solo Reggio Emilia (-0,5%) e Rimini (-1,2%) che, seppure per poco, restano in territorio negativo.

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Prezzi di vendita (fonte Immobiliare.it)

Canoni locazione (fonte Immobiliare.it)


CASA • manutenzione e ristrutturazione / 35 6-12 settembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

Arriva l’autunno, è tempo di potare, rasare il prato e concimare il giardino Nel cambio di stagione è necessario approntare importanti lavori di manutenzione di alberi, arbusti, siepi. E progettare per la primavera L’autunno è il periodo migliore per potare piante, siepi e alberi, prepararli all’inverno, in attesa di rivederli risplendere a primavera. Un’operazione che può sembrare semplice per chi è del “ramoâ€?, ma che può rivelarsi faticosa e ostile per chi invece ricorre al fai da te. ÂŤPotare vuole dire principalmente “indirizzareâ€? – spiega Stefano Siboni dell’omonima ditta di giardinaggio –. Non “bastoniamoâ€? le piante che sono anch’esse essere viventi da trattare con amore. Le prime da sistemare sono le siepi sempreverdi, possibilmente tra settembre e ottobre e, comunque, entro novembre. In questi giorni di fine estate, invece, si può pensare a nutrirle con del concime granulare Compo Blu che contiene magnesio, boro, zolfo e zinco, micro-elementi necessari per rinforzare le sempreverdi, ma anche le rose e tutte le piante con radici legnoseÂť. Molta attenzione richiede anche il prato, presente in molte case e villette con ingresso indipendente. Farlo crescere in modo sano non è un’impresa semplice come inizialmente si potrebbe pensare quando si immagina di avere un bel giardino da curare. Anzitutto è necessario rasarlo corto fino a novembre, visto che anche in settembre e ottobre – mesi in cui il bel tempo si alterna alle piogge – l’erba continua a crescere. Nemico indiscusso del prato è il muschio correlato a ristagni di acqua per la presenza – spesso – di terreni “terribiliâ€? a base di argilla che non lasciano defluire l’acqua. ÂŤPer avere un bel prato bisogna pensare al drenaggio – aggiunge Sibo-

ni –. Qualora il muschio sia giĂ presente e di colore marrone, meglio asportarlo con l’aiuto di un rastrello. Per prevenirne la formazione, si può rivelare utile l’utilizzo di specifici concimi a base di ferro oppure miscelare nel terreno sabbia e torba con determinati dosaggi. Occorre poi dare un’occhiata al proprio giardino e vangare le aiuole per consentire all’acqua di penetrare, ricordandosi inoltre di concimare per esempio con dell’ottima cornunghia, prodotta con la macinazione di corna e zoccoli di animali che può rivelarsi sorprendente. Una pianta nutrita, infatti, non solo è piĂš rigogliosa ma anche in grado di difendersi al meglio in caso di malattie collegate a funghi e parassiti vari da trattare immediatamenteÂť. Tra le piante da non potare vi è invece l’ulivo perchĂŠ un inverno troppo rigido con neve altrimenti potrebbe indebolirlo. L’operazione va rimandata a Pasqua, fra marzo e aprile. Il periodo autunno-invernale è anche il migliore per progettare cosa piantare in primavera, individuando le piante che piĂš rispecchiano i propri gusti per colore e tipologia, magari cambiando quelle che nel frattempo sono diventate irrimediabilmente secche. ÂŤAffidarsi a un professionista può rivelarsi la carta vincente – conclude Siboni –. Per riuscire nelle opere di giardinaggio ci vuole infatti molta attenzione, pazienza e dedizione. QualitĂ che non tutti possiedono. Il consiglio al riguardo è di prenotare il proprio giardiniere di fiducia per tempo, per non trovarsi poi in difficoltĂ quando inizia la bella stagioneÂť. ro. be.

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CURA DEL VERDE


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CASA • manutenzione e ristrutturazione

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COMFORT E SICUREZZA

I vantaggi dell’automazione domestica, dai cancelli alle porte basculanti Esistono diversi sistemi tecnici per automatizzare punti di accesso e infissi con variabili di praticitĂ , affidabilitĂ e costo. L’importanza della manutenzione L’automazione può rendere non solo piĂš vivibile e comoda la propria abitazione ma anche piĂš sicura. I piĂš noti e diffusi sistema di automazione riguardano i cancelli, le porte basculanti e le sbarre di accesso a una determinata area, ma ovviamente c’è anche tutto un universo di possibilitĂ per la gestione di finestre, tapparelle, serrande e tende da sole. ÂŤTra servizi piĂš richiesti – afferma Milena Nicolucci di Siat Automazioni –, vi è certamente quello del cancello automatico che può essere scorrevole su un binario lineare a cremagliera installato a terra, oppure a battente e, in casi piĂš rari, ad alzata verticaleÂť. Nulla di che stupirsi se si considera che il cancello è il pri-

mo punto d’accesso alla casa e la sua utilitĂ sta proprio nel favorire facilmente l’accesso con l’auto, in moto, in bici o a piedi. Cosa che non sempre succede se l’apertura deve essere effettuata a mano. Questa può diventare particolarmente problematica nel caso in cui vi siano cattive condizioni climatiche: in caso di temporale, per esempio, bisogna scendere dall’auto per aprire e chiudere il cancello a mano, comportando ovvi disagi. La soluzione per ovviare a questo tipo di ostacolo è quella di installare un cancello automatico: ciò può avvenire attraverso l’automazione del cancello giĂ esistente o attraverso l’installazione di un cancello nuovo. ÂŤEsistono migliaia di aziende che producono automazioni

piĂš o meno equivalenti – aggiunge Nicolucci –. Due sono però i principali meccanismi di funzionamento: oleodinamico o elettromeccanico. Per quanto ci riguarda, proponiamo l’elettromeccanico in quanto richiede una minore manutenzione, unitamente a costi piĂš contenuti, caratteristiche che ben si adattano alle case private. Senza contare che possiede un importante requisito: il famoso anti-schiacciamento elettronico, quella funzione per cui il motore insieme alla centrale riesce a riconoscere se qualcosa, animale, persona o oggetto, impedisce il movimento dell’anta e arrestano immediatamente l’automazione per non arrecare danni fisici o materialiÂť. Gli automatismi oleodinamici, piĂš robusti e meno soggetti a usura, sono in genere piĂš adatti per ambiti condominiali o industriali. In tutti i casi, fondamentale è il controllo costante per la sicurezza nell’uso del cancello automatico. ÂŤGiĂ da parecchi anni – conclude la nostra esperta –, l’Unione Europea ha introdotto normative al riguardo. Oggi infatti l’elettronica è molto cambiata rispetto a qualche decennio fa, si è evoluta ma diventando anche piĂš delicata. Al punto che i controlli, attraverso opportune prove di forza e di spinta, vanno fatti con una cadenza molto ravvicinata, semestralmente. Per questo, come tutte le aziende che si occupano di questo settore, anche noi di Siat dedichiamo una parte importante della nostra attivitĂ alla consulenza e a manutenzioni programmate con clienti e aziende, un servizio ormai imprescindibileÂť. ro. be.

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INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E OFFERTE SUL MONDO DELLA CASA

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Dall’esperienza di Ravenna Grondaie gli specialisti nel rifacimento tetti L’impresa edile R.G. Srl oltre a produrre lattoneria offre un’ampia gamma di servizi, dall’edilizia allo smaltimento amianto

È specializzata nel rifacimento tetti e grondaie, oltre ad essere in grado di coprire tutto il settore dell’edilizia “pura”, R.G. Srl Impresa Edile con sede alle Bassette, in via Giulio Pastore 12, a Ravenna. Una nuova e funzionale location, inaugurata all’inizio del 2018, con più spazio per gli uffici, per i capannoni e per lo stoccaggio di materiali e attrezzature varie. A questo si aggiunge la comodità di essere in una zona nevralgica della città, in stretto contatto con il mondo artigianale. Si tratta di un’azienda storica che, comprando il noto marchio Ravenna Grondaie nel 2017, ha anche acquisito le attrezzature e il personale con una consolidata esperienza. Ravenna Grondaie, infatti, esiste dal 2000 e si è sempre occupata in particolare della copertura e della impermeabilizzazione dei tetti. Oltre a produrre lattoneria civile e industriale, R.G. Srl offre un’ampia gamma di servizi. Grazie a un organico altamente specializzato e alla presenza di materiali e macchinari tecnologicamente avanzati, è in grado di creare qualsiasi tipo di elemento in lattoneria, standard o secondo le specifiche necessità del cliente. Avendo a disposizione una moderna attrezzatura, l’azienda si occupa nello specifico del montaggio di coperture metalliche e rivestimenti di facciate eseguiti anche con la tecnica della doppia aggraffatura; installa e sostituisce grondaie pluviali, converse, lucernai, cappelli per camini e tutto ciò che riguarda la lattoneria. Un altro punto di forza è lo smaltimento amianto, con un processo di bonifica a 360 gradi: dalla fase del sopralluogo a quella di rimozione e smaltimento vera e propria. R.G. Srl Impresa Edile, che fa capo a Salvatore D’Accurso, lavora in tutta Italia sia per privati sia

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MEZZANO CENTRO In zona silenziosa e vicina ai servizi principali, si vende casa abbinata indipendente di oltre mq. 200 disposta su 2 piani, in parte ristrutturata al piano terra e ben tenuta; al primo piano 4 camere e bagno. Giardino e garage. Possibilità di creare 2 unità abitative, una a piano terra ed una al primo piano con ingresso in comune. Libera. Classe energ. G da 302 kwh/mq/anno. € 165.000,00

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Appartamento con ingresso indipendente al piano primo ed ultimo in buono stato d'uso, composto da soggiorno con ampio terrazzo, cucina abitabile, disimpegno e bagno finestrato; al piano superiore sottotetto sfruttabile come camera da letto matrimoniale e ripostiglio/2° bagno. Posto auto scoperto. Risc. autonomo, aria condizionata, impainti certificati, zanzariere. Classe energetica E - ep: 166,35 € 79.000,00 Rif. 4191

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MEZZANO In zona centrale e servita, si propone in vendita interessante villetta angolare in quadrifamiliare con giardino privato, in ottimo stato d'uso; piano rialzato: soggiorno con balcone, disimp., cucina abit. con balcone e bagno; piano superiore con 3 camere da letto, 2 balconi e bagno. Spaziosa tavernetta, ripost./lavanderia e garage. Risc. autonomo, condizionatore, allarme. Classe energ. “E” - Ep:101,80

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