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FREEPRESS n.755

8-14 FEBBRAIO 2018

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460

CANTIERE SCUOLA Cifre e dettagli degli interventi tra nuovi edifici e manutenzioni

Foto di Adriano Zanni

INTRO / 3 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 Ravenna e turismo: bene, ma c’è ancora tanto da fare di Luca Manservisi

Ravenna negli ultimi tempi finisce sempre più spesso in televisione e l’impressione, confermata a volte dalle stesse parole dei conduttori (come nell'ultima puntata di “Linea Verde”, per esempio) è che la sua bellezza susciti sempre una grande sorpresa. Come un tesoro nascosto, che sarà pure piacevole da sentirsi dire, ma non il massimo per una città che si vorrebbe professare turistica. Impressione accentuata dall'inserimento di Ravenna in sempre più svariate guide di consigli di viaggio tra le mete che, per intenderci, “non avresti mai pensato di visitare”. Insomma, arrivano da più parti conferme sulla bellezza di Ravenna ma anche della sua storica avversione, o quasi, al turismo. Tanto che passa quasi inosservato un consigliere di maggioranza che, nel corso di una commissione convocata sul tema, si stupisce pubblicamente di aver visto così tanti turisti in questi mesi in una città che, diciamo la verità, “turistica non lo è mai stata”. Non è un caso che oltre la metà dei pernottamenti registrati in provincia (a pagina 22 di questo numero pubblichiamo i dati definitivi del 2017) siano nel comune di Cervia e che l’80 percento dei pernottamenti in quello di Ravenna siano sui lidi, nonostante non ci siano o quasi veri e propri hotel. Le colpe sono varie e di natura congenita, ma di certo non si può dire che ne sia esente chi l'ha amministrata in questi ultimi vent’anni. Di certo, però, va anche detto che questa nuova amministrazione, rispetto al passato, sul fronte del turismo sta cercando di cambiare passo. E ci mancherebbe altro, visti i proclami della campagna elettorale e all’istituzione per la prima volta di un assessorato ad hoc. I primi risultati sono incoraggianti, non solo per i numeri dei flussi turistici (spesso conseguenza di trend nazionali o internazionali) ma per alcune scelte diverse rispetto al passato, come un calendario di eventi in grado di destagionalizzare l’offerta (ma molto c’è da fare per rilanciare il fallimentare “mare d’inverno”), mettere mano al web (e, ancora, ci mancherebbe altro), favorire la realizzazione di strutture ricettive innovative (pare ormai certo possa nascere un albergo con tanto di parco archeologico nell’ex caserma) o investire per la prima volta nelle feste natalizie (che piaccia o meno il videomapping e senza entrare nel merito dei 200mila euro spesi), qui da sempre molto trascurate. Ma se è vero che alcune polemiche sollevate dall'opposizione in questi mesi sono parse strumentali, è anche vero che ancora molto, moltissimo, ci aspettiamo da questa amministrazione in ambito turistico, in particolare per la promozione della città d'arte, con l’ausilio di manager in grado di prendere per mano il pubblico (la tanto annunciata Dmo, di cui ancora non ci sono tracce). Che magari, senza volerne mettere in dubbio le capacità, non abbiano lavorato in prima fila con il Pd in campagna elettorale...

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VERSO IL VOTO CATTOLICI DIVISI TRA APPOGGIO AL PD E CENTRODESTRA

ECONOMIA AUTORITÀ PORTUALE ASSUME VENTI PERSONE

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COPERTINA SCUOLE: PROGETTI E INTERVENTI DI EDILIZIA

TURISMO DATI DA RECORD NEL 2017 PER LIDI E CITTÀ

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SPORT CICLISMO: COLLINELLI RICORDA L’ORO DI ATLANTA ‘96

TEATRO CLASSICA E CONTEMPORANEA: DANZA IN SCENA

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I-IV

JUNIOR CARNEVALE TRA SFILATE E TEATRO

INSERTO CENTRALE QUATTRO PAGINE DEDICATE AI NOSTRI AMICI ANIMALI

da pagina

38 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 755

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica).

Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini.

Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

INCONTRI DEL MARTEDÌ

Martedì 13 Febbraio CUCINA GIAPPONESE Questo appuntamento, che si svolgerà nella bellissima terrazza riscaldata della Scuola di Cucina Saperi e Sapori, vedrà protagonista un menù contaminato dalle ricette della lezione di cucina giapponese dello chef Yas di Tokio.

in Darsena Pop Up Dettagli e informazioni sulla pagina Facebook

di Cristina Faccini e Stefania M. G. Petrarolo

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Domenica mattina, febbraio, assenza di suono” (Marina di Ravenna) di Adriano Zanni

La redazione risponde

PALAZZO RASPONI È UN LABIRINTO Gentile Redazione, qualche giorno fa sono andato all’assessorato alla Cultura di Ravenna che si trova negli spazi di Palazzo Rasponi in piazza Kennedy.

L’accesso unico è dal grande cortile di via Luca Lunghi. Tanto per cominciare la bici l’ho dovuta abbandonare fuori dal portone di accesso al cortile, appoggiata ad un muro perché nelle adiacenze non c’è nessun luogo destinato alla sosta delle bici. E vi assicuro che ho guardato bene in tutto il grande cortile ma sembra non siano riusciti a trovare il posto per una rastrelliera per biciclette. Nel cortile di Palazzo Rasponi a sinistra hanno pensato di mettere due comode e artistiche sedute ma di porta bici nemmeno l’ombra. Che sia una strategia per farci andare in centro solo a piedi? Fra l’altro – ma qui forse potrei sbagliarmi – nel cortile non c’è ancora nessuna indicazione chiara per capire da dove si entri e che percorso fare per accedere ai due assessorati, Cultura e Turismo, che lì hanno sede.

Insomma ormai è da diverso tempo che gli uffici comunali hanno occupato quegli spazi e non penso si possa più parlare di assestamento iniziale. Agevolare il cittadino che si rivolge alla pubblica amministrazione penso che dovrebbe essere questione a cuore di ogni governo locale.

Gianni Mazzotti

Gentile Gianni, la sua riflessione è comprensibile e non è la prima che riceviamo a riguardo dell’organizzazione degli spazi del Palazzo Rasponi. È capitato anche a qualcuno di noi in prima persona di avere a che fare con gli uffici comunali di quei due assessorati per accessi non diretta-

mente legati al nostro lavoro e orientarsi non è stato facile.

Il palazzo è per sua natura piuttosto complesso architettonicamente, cosa che ne aumenta senza dubbio il fascino, ma se viene scelto come sede per spazi dell’amministrazione pubblica, è auspicabile che venga sistemata un’adeguata grafica per

aiutare il cittadino. Che quando si affaccia al confronto con i governanti locali vorrebbe trovare meno ostacoli possibili e sognerebbe di poter accedere direttamente allo sportello capace di risolvere le sue problematiche.

Per quanto riguarda la mancanza di una rastrelliera per bici è in effetti

piuttosto anomalo per una città che spesso si vanta di quanto sia alta l’attenzione per i ciclisti, con un aggiornamento quasi costante dei km di piste ciclabili realizzati o da realizzare.

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PUNTI DI VISTA / 5 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Il casino che c’è a sinistra e i fascisti senza palle di Moldenke

«A Bologna sanno tutti che votare per lui significa dare la possibilità ai 5 Stelle o alla Lega di vincere il collegio». Effettivamente anch’io c’ho messo un po’ a capire che Pierferdinando Casini ce l’aveva con Vasco Errani, nella dichiarazione qui sopra.

Cioè, nel senso, mettetevi nei panni di un anziano di Ravenna: non è mica così scontato che capisca subito che Vasco Errani, il suo Vasco, quello che ha rappresentato il suo partito per una vita, improvvisamente corra contro il Pd, che è pur sempre ancora il partito della festa dell’unità, e poi che a Bologna quello stesso Pd, il suo partito, sia rappresentato da Pierferdinando Casini. Cioè, provate a immaginarla, la faccia di uno storico militante Pci-Ds-Pd. Un po’ come se a Ravenna gli avessero candidato Alvaro Ancisi. Che poi magari lo sapete: la realtà supera spesso la fantasia e infatti il suo storico sodale Gianfranco Spadoni si è candidato con la Lorenzin che è alleata del Pd. Nel frattempo qui, tanto per rendere il quadro ancora più chiaro, un pezzo di sinistra che stava con il Pd alle ultime amministrative adesso sta nella sinistra che è contro il Pd (quella dello stesso Vasco Errani, che si chiama Liberi e Uguali) ma che poi con il Pd potrebbe pure allearsi e dove ci trovi anche parlamentari assolutamente anti-Pd in questi ultimi anni come il ravennate Giovanni Paglia (che sta quindi con Bersani, anche lui contro il Pd, come il suo seguace Giangi, che è assessore della giunta Pd di Ravenna). Bene. Detto tutto questo consoliamoci, noi che magari una volta eravamo di sinistra ma che ora non ce la facciamo proprio più, a votare sinistra, consoliamoci almeno con alcune certezze. Tipo Forza Nuova che fa schifo. Noi ravennati abbiamo la fortuna di vederlo da vicino, avendo candidata la faentina Desideria Raggi, che fa parlare di sè un po’ in tutta Italia, quando può.

Era in prima fila, per esempio, nel presidio organizzato da Forza Nuova a Macerata, nella sede del Pd raggiunta da un colpo di pistola esploso da Luca Traini, l’ex candidato della Lega che ha sparato contro gli immigrati. La Raggi e i militanti presenti hanno provato a difenderlo, dimostrando però purtroppo una certa incertezza di fronte ai microfoni. La Raggi parla infatti di un pazzo, dice che non lo giustificano e non lo difendono e che al massimo (messa alle strette dai giornalisti) gli pagheranno l’avvocato. Ma insomma, dove sono finiti i vecchi fascisti di una volta? Neanche le palle di dire apertamente “noi stiamo con Traini, processateci tutti”? Paura? Ma paura di cosa? Non sarà mica così grave, in Italia, essere fascisti e razzisti, no?

6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

VERSO IL 4 MARZO MOVIMENTO 5 STELLE Candidati e parlamentari sul tema immigrazione

Campagna elettorale nel vivo Si dividono anche i cattolici Il consigliere Gianfranco Spadoni si candida con la lista Civica Popolare in appoggio al Pd mentre Daniela Mazzoni con “Noi con l’Italia-Udc” sostiene il centrodestra di Federica Angelini

Campagna elettorale nel vivo, a poche settimane dal voto, in cui si presentano i vari candidati e si succedono le conferenze stampa. Ed è proprio durante quella di presentazione dei candidati del centrodestra – all’uninominale la leghista Samantha Gardin (Camera) e il civico Massimiliano Alberghini (Senato) – che l'uscente Gianluca Pini mostra i dati del sondaggio Ghisleri che darebbe, a metà gennaio, il centrodestra in vantaggio anche nel collegio ravennate per la Camera e in sostanziale parità al Senato.

Il tutto mentre Leu (la formazione di Grasso che unisce ex Pd, Sinistra Italiana e Possibile) si ostina a ribadire – rispondendo ai candidati Pd Alberto Pagani (uninominale Camera) e Stefano Collina (uninominale Senato), entrambi in corsa senza paracadute nel proporzionale – che il vero voto utile è quello a una forza di sinistra di governo da cui ricostruire il centrosinistra, vedi Ilaria Morigi candidata nell’uninominale alla Camera, accompagnata nella prima uscita pubblica da Guido Pasi e Maurizio Marangolo di Sinistra per Ravenna, che però non si schiera (vedi box di pagina 7).

Come noto, Leu non è la forza più a sinistra in corsa, Potere al Popolo infatti batte mercati di città e forese per far sventolare le sue bandiere e farsi conoscere dopo aver raccolto le firme senza accordi con gruppi esistenti in Parlamento e candidando tutte persone del territorio e provenienti da Rifondazione, Pdci e movimenti.

Grazie invece ad accordi con il gruppo Ala di Verdini, come anticipato, sulla scheda tornerà anche il simbolo del Pri che candida Luisa Babini e Paolo Gambi dopo una spaccatura interna ravennate.

Bisognerà attendere fino al 17 febbraio per poter vedere dal vivo nelle terre ravegnane il candidato ferrarese del Movimento 5 Stelle, l'avvocato David Zanforlini, che evidentemente si affida molto al traino nazionale, più fortunati gli elettori di Faenza invece che potranno conoscere i loro candidati (tra cui anche quello al Senato, il forlivese Alessandro Ruffilli) già sabato 10 febbraio (vedi agenda in questa pagina).

Al grido, neanche a dirlo, di “Prima la famiglia” (rigorosamente tradizionale) si è inoltre presentato alla stampa il Popolo della Famiglia che vede candidato Stefano Gardini all'uninominale, ma soprattutto il dirigente nazionale del partito, il ravennate Mirko De Carli, già eletto in consiglio comunale a Riolo Terme dove lo scorso settembre si è tenuta la festa nazionale della formazione politica di Adinolfi da tempo attivo sul territorio con incontri e iniziative (pochi mesi fa portarono proprio a Ravenna, per esempio, la discussa scrittrice Silvana De Mari). Posizioni radicali, ma quasi moderate se paragonate a quelle di altre due forze che corrono per arrivare al 3

Sabato 10 febbraio appuntamento di campagna elettorale sul tema Immigrazione del Movimento 5 stelle di Faenza che organizza l'incontro con i deputati Sergio Battelli e Giuseppe Brescia. Saranno presenti i candidati 5 Stelle nel collegio plurinominale e Annamaria De Bellis e Alessandro Deva Pramod Ruffilli nell'uninominale. Appuntamento alle 21 nella Sala Bigari, in piazza del Popolo a Faenza.

LIBERI E UGUALI Appuntamenti con i candidati Paglia, Errani e Morigi

La campagna elettorale si svolge come sempre anche nei mercati Qui un banchetto di Potere al popolo, la lista a sinistra di Leu

percento: Casa Pound, più nota ai ravennati per le cronache dei telegiornali dalla capitale che per conoscenza diretta, che candida però un ravennate all’uninominale, Massimiliano Lilliu, e Italia agli Italiani che include Forza Nuova che invece ha una presenza costante tra Faenza e la città dei mosaici.

Candidata è il volto noto faentino, da anni in prima linea e già candidata nel 2011 alla presidenza della Provincia, Desideria Raggi che nei giorni scorsi ha pure pensato di recarsi personalmente a Macerata dove, assediata dai giornalisti, ha cercato di spiegare che no, non difende Luca Traini, il razzista che ha sparato su una decina di persone inermi tutte di colore sabato 3 febbraio, ma che insomma alla ragazza italiana, chi ci pensa? E comunque sì, Forza Nuova ha annunciato che gli pagherà le spese legali. Indipendentemente da quello che ha detto o meno, la presenza di Raggi a Macerata pare un segnale piuttosto inequivocabile, soprattutto in piena campagna elettorale.

Ma non ci sono sole ali estreme a puntare al 3 percento per entrare in Parlamento. Anche gli alleati del Pd corrono per eleggere i propri deputati nel proporzionale e tra questi ci sono anche ravennati noti al mondo della politica locale. È sicuramente il caso di Daniele Perini, entrato in consigio comunale del 2011 con la lista Ama Ravenna (dopo anni tra le file del Pd) e ora incaricato di raccogliere voti per Insieme, raggruppamento che include il partito Socialista Italiano, Verdi e Area Civica che candida al Senato anche la ravennate Livia

E Pini (Lega) assicura: «I sondaggi danno il centrodestra in vantaggio anche qui»

Con la lista Insieme candidati in appoggio al Pd Daniele Perini e Livia Santini

Santini (che nel 2011 corse con la lista civica in appoggio al Pd Ravviva Ravenna, senza centrare il risultato dell'elezione). Ma la candidatura sicuramente più sorprendente in quest’area per le cronache locali è quella di Gianfranco Spadoni che si schiera in appoggio al Pd, dopo anni di opposizione sui banchi del Comune e della Provincia (dove ha tuttora il ruolo di consigliere eletto proprio con i voti delle opposizioni). Per votarlo bisognerà scegliere la lista Civica Popolare di Beatrice Lorenzin che appoggia appunto all'uninominale i candidati Pd. La proposta, racconta, gli è arrivata dallo stesso Pierferdinando Casini (come tutti sanno, candidato Pd a Bologna) e a convincerlo, ha spiegato il consigliere, il programma e la leadership, affidata al ministro Lorenzin. «In politica – dice Spadoni che spiega di aver accettato dopo una lunga riflessione – mi sono sempre ritenuto un uomo di centro, anche in senso ideale. La mia ispirazione ha radici nel cattolicesimo popolare di don Sturzo. La mia visione del Paese si colloca nell’orizzonte, indicato da De Gasperi e tuttora attuale, della costruzione di un’ Europa unita, obiettivo da raggiungere per garantire i supremi valori della pace e della democrazia».

Una spaccatura, quella dei cattolici, molto plastica, visto che accanto a quelli che appoggiano il Pd ci sono anche quelli che invece vanno in appoggio ai candidati di centrodestra, a Ravenna in particolare è Daniela Mazzoni di Noi con l’Italia-Udc. presente a "benedire" i candidati leghisti all'uninominale insieme a Forza Italia, che mette in campo solo una lughese dal territorio, Donatella Donati, e Fratelli d'Italia che oltre a vedere Daniela Santanché capolista al Senato, alla Camera candida Marta Farolfi, imprenditrice agricola di Brisighella, già consigliere provinciale per 15 anni e attualmente consigliere comunale sempre a Brisighella.

Una mappa complessa per un sistema elettorale senza precedenti che rende particolarmente difficile anche la simulazione di cosa potrebbe accadere il 5 marzo.

Per chi vuole conoscere meglio Leu, venerdì 9 febbraio alle 19 aperitivo al Dock 61 in Darsena a Ravenna con il deputato di Sinistra Italiana candidato al plurinominale alla Camera Giovanni Paglia, mentre a Russi nella sala Ravaglia del Centro Culturale Polivalente di via Cavour 21 sabato 10 febbraio alle 16 sarà intervistato Vasco Errani, candidato al Senato. Infine, lunedì 12 febbraio la candidata all'uninominale Ilaria Morigi sarà con la capolista Cecilia Guerra al caffé del Teatro a Ravenna alle 17 per un incontro sul tema delle donne. Modera Giovanna Piaia, ex assessore politiche di genere del Comune.

PD/1 Si parla di riforma del terzo settore Venerdì 9 febbraio alle 17.30, alla Sala Strocchi in via Maggiore a Ravenna, nella sede del primo circolo Pd si tiene l'incontro dal titolo "La scelta della responsabilità" sulla riforma del cosiddetto Terzo settore. Ne parleranno Mario Pretolani dello Ior, Mirella Rossi della Consulta del Volontariato, Claudio Ciccillo, presidente di Per gli altri, Antionio Buzzi, vicepresidente di Confcooperative, Emiliano Galanti di Legacoop e l'onorevole Pd Donata Lenzi.

PD/2 In via Gulli un comitato per Alberto Pagani Sabato 10 febbraio alle 15 ci sarà l’inaugurazione del comitato elettorale ravennate a sostegno di Alberto Pagani, deputato uscente e candidato all’uninominale alla Camera per il Pd, in via Tommasi Gulli 124.

PD/3 Il ministro Franceschini ai Magazzini del Sale di Cervia Domenica 11 febbraio a Cervia arriva il ministro della Cultura e Turismo e capolista alla Camera per il Pd Dario Franceschini. Appuntamento alle 16 ai Magazzini del Sale con il sindaco Luca Coffari, l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini, il deputato uscente e candidato alla camera Alberto Pagani e il senatore uscente e candidato al Senato Stefano Collina. Pagani e Collina sono entrambi candidati per il Pd per il secondo mandato.

POLITICA / 7 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’INTERVISTA

Sinistra per Ravenna, lista in ordine sparso

Dadina sta con il Pd, ma non nel Pd: «Quello che ancora rimpango è l’Ulivo» L’attore e fondatore del Teatro delle Albe indeciso tra +Europa (Bonino) e Insieme: «Errani e Bersani contro Renzi? Bisogna fronteggiare il fascismo, il resto sono questioni personali...» di Matteo Cavezzali

Luigi “Gigio” Dadina è attore e fondatore della storica compagnia Teatro delle Albe, nonché presidente di Ravenna Teatro, la cooperativa che gestisce il teatro Rasi di Ravenna.

Da sempre milita nella sinistra e ha simpatie anarchiche, tematica a cui ha dedicato anche lo spettacolo “Amore e anarchia” scritto assieme a Laura Gambi e andato in scena nel 2015.

Alle ultime elezioni amministrative, nel 2016, aveva appoggiato apertamente Sinistra per Ravenna dell’attuale assessora Valentina Morigi, già Sel, che era la lista di sinistra nata appositamente per sostenere la coalizione guidata dal Partito democratico.

Lo abbiamo contattato per parlare delle prossime politiche.

Ha già deciso come si orienterà per le imminenti elezioni?

«Mi orienterò come alle elezioni precedenti, ovvero verso una sinistra che punta all’unità.

Quello che ancora rimpiango è l’Ulivo: quello è l’orizzonte che mi interessa, quindi mi muoverò all’interno delle poche proposte che portano avanti quella ipotesi».

Diciamo quindi una lista tra il Pd, +Europa della Bonino e Insieme?

«L’incontro tra Emma Bonino e Tabacci mi è sembrata una cosa molto positiva. Mi piace anche quello che stanno facendo i Verdi con Insieme. Sono posizioni minoritarie in un progetto di centro-sinistra che purtroppo non c’è».

Con il Pd, ma non nel Pd, quindi?

«Esatto».

Alcuni hanno criticato l’accordo tra Emma Bonino, storicamente laica dei Radicali, e Bruno Tabacci, che viene da un’esperienza cattolica della Dd, a lei non ha disturbato questa unione?

«Alcuni hanno detto che era come mettere assieme il diavolo e l’acqua santa, ma non è così. I tempi sono cambiati. L’enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” è considerata uno dei più importanti documenti ecologisti degli ultimi anni. Criticare un certo modo di strumenta-

lizzare religione non vuol dire criticare chi crede in Dio. Già Dante metteva qualche Papa all’inferno… Penso ci siano temi oggi più importanti, che uniscono persone che erano state lontane in anni diversi. Dal mio punto di vista “anarchico” mi interessano questo tipo di ragionamenti».

La decisione di Errani e Bersani di sfilarsi dal centro-sinistra in polemica con Renzi non le è piaciuta quindi?

«Questi sono argomenti di cui parla la televisione, a me queste querelle interessano poco.

Credo che ci siano problemi più grandi.

C’è bisogno di prendere posizione su temi come la difesa dell’ambiente e la pericolosa rinasci del fascismo. Ci sono stati numerosi episodi neo-fascisti in EmiliaRomagna quest’anno. I cori allo stadio di Marzbotto, Anne Frank usata come oggetto di scherno, per non parlare di quello che sta succedendo in Polonia e nel resto d’Europa. Insomma, credo che ci siano questioni più importanti su cui varrebbe la pena unirsi, che non simpatie o antipatie personali».

La lista Sinistra per Ravenna (appoggiata da Dadina) nacque da una parte di ex Sel, ex Pd e cittadini in appoggio alla candidatura a sindaco di Michele de Pascale e ha per lungo tempo avuto come riferimento il movimento di Giuliano Pisapia. Naufragato il progetto dell’ex sindaco di Milano, ora i suoi componenti stanno facendo scelte diverse.

La coordinatrice della lista Ilaria Morigi (che si è autosospesa dall’incarico) è al momento candidata all’uninominale alla Camera per la formazione di Grasso, alternativa al Pd, Liberi e Uguali e appoggiata da parte degli aderenti alla lista. In ogni caso, ci ha tenuto a ribadire nella sua prima uscita pubblica, comunque andranno le elezioni: «Nulla cambierà sul piano locale rispetto agli accordi con il Pd».

«Nel Movimento 5 Stelle non c’è democrazia: è un progetto che non mi interessa»

C’è chi dice, come Ivano Marescotti che abbiamo intervistato poche settimane fa, che per arginare Berlusconi il centrosinistra non ha i numeri e converrebbe sostenere il Movimento 5 Stelle, cosa ne pensi?

«Se all’inizio i 5 Stelle esprimevano qualche istanza giusta, oggi non è più così… C’è una questione di fondo che non può passare in secondo piano, che è la democrazia. Quel partito, o movimento, è di proprietà di una azienda che si occupa di web e di un comico, senza nessuna forma democratica. A me una progetto del genere non interessa».

Luigi “Gigio” Dadina in una foto di Valentina Seidel

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10 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

PUBBLICO IMPIEGO

Autorità portuale si allarga La pianta organica passa da 59 a 79 Aumento del 35 percento per il costo del personale. Il segretario Ferrandino: «L’ente deve gestire nuove funzioni e competenze». Il ministero aveva proposto 12 posti poi l’ok per 20 di Andrea Alberizia

Cresce la pianta organica dell'Autorità portuale (Ap) di Ravenna, più correttamente detta Autorità di sistema portuale (Adsp) dell'Adriatico centro-settentrionale a seguito della riforma Delrio che un anno fa ha riorganizzato tutta la governance degli scali italiani. Il ministero ha infatti approvato la richiesta arrivata da via Antico Squero per un ampliamento di venti posti, passando da 59 a 79. Oggi per le casse pubbliche il costo del personale è di 3,68 milioni di euro all'anno (il 17 percento delle entrate correnti), la previsione di spesa per uno staff di 79 membri calcola di spendere il 35 percento in più e cioè 5 milioni (23 percento delle entrate correnti). Occore precisare che l'approvazione del nuovo assetto è stato solo il primo passo necessario: al momento non sono state ancora fatte assunzioni ma solo avviate le procedure per arrivare alle selezioni.

La proposta di variazione della pianta organica dell'Adsp è datata 28 giugno 2017. In sette pagine vengono elencate le ragioni della richiesta. Le stesse che nei giorni scorsi ci ha riassunto Paolo Ferrandino, segretario generale dell'ente. «Innanzitutto va segnalato che da circa dieci anni non si interveniva significativamente sulla pianta organica nonostante nei circa vent'anni di vita dell'Ap di Ravenna si siano aggiunte in capo all'ente funzioni e competenze nuove rispetto a quelle indicate nella legge 84/94 con la quale si istituirono le Autorità portuali». Il dirigente fa un esempio: «Basti

Costo unitario dei dipendenti: Ravenna la più virtuosa Una relazione pubblicata nel 2017 dal Mininistero dei Trasporti e delle Infrastrutture prende in esame i costi del personale nel 2015 delle 23 Autorità portuali esistenti lungo le coste dello Stivale prima della riforma Delrio. Nella classifica del costo medio unitario la più virtuosa è Ravenna con 60.721 euro annui, segue Savona con 69mila e Ancona con 70mila.

Dalla parte opposta della graduatoria invece Catania con 157mila euro, Brindisi con 99mila, Cagliari 98.684, Civitavecchia 97.765. Numericamente quell’anno l’Ap con più personale in organico era Genova (209). Poi Civitavecchia (112), Livorno (91), Napoli (88).

Daniele Rossi, presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale

pensare al ruolo attivo che Ap ha scelto di svolgere sui temi della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, o la partecipazione ad importanti progetti europei. Si pensi ancora al fronte dei responsabili dell'anticorruzione e della trasparenza. La trasformazione in Autorità di sistema portuale prevede nuovi compiti e dunque, nel nostro caso dove non si sono sommate tra loro più Ap, con il medesimo organico sarebbe stato necessario necessario svolgere gli ulteriori compiti. E siamo tutti consapevoli, inoltre, del fatto che stiamo per dare avvio ad interventi, in

questo scalo, che valgono circa 500 milioni di euro, mai successo in passato».

La prima risposta da Roma è stata un no: si riteneva che 12 potesse essere un numero sufficiente. L'1 agosto sono seguite delucidazioni da Ravenna e tre giorni dopo l'ok definitivo con la raccomandazione di procedere gradualmente al completamento e con un monitoraggio periodico delle reali esigenze. La nuova pianta organica è così composta (escluso il segretario): 4 dirigenti, 10 quadri A, 13 quadri B, 52 impiegati (di cui 24 di primo livello).

La questione degli organici nei porti italiani è al centro di un servizio pubblicato a fine gennaio su Ship2Shore, quotata rivista di settore.

L'articolo fa un confronto tra il personale prima della riforma e quello previsto oggi a un anno dall'approvazione della legge Delrio e registra un aumento a livello nazionale del 4 percento. Nel caso di Ravenna viene evidenziato un dettaglio significativo: il demanio di competenza è rimasto invariato, di fatto è cambiato solo il nome dell'ente ma non ci sono state annessioni di altri scali come accaduto altrove.

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ECONOMIA / 11 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

OIL&GAS

In tribunale duello Eni-Comune sugli indennizzi per le estrazioni

Dal 2013 al 2016 il Comune di Ravenna ha incassato in totale 1,2 milioni di euro dalle royalties delle estrazioni. La cifra dipende dalle quantite estratte (foto Adriano Zanni)

L’indice che individua il prezzo del gas sul mercato e quello per le royalties non coincidono. La compagnia petrolifera punta a un risparmio del 20 percento di Alessandro Montanari

Braccio di ferro tra Eni e il Comune di Ravenna sulle l’applicazione di due indici diversi per determinare da una royalties per le estrazioni di idrocarburi. Il 14 febbraio il Tar parte il prezzo per il calcolo delle royalties e dell’altra il prezdi Milano discuterà il ricorso dell’azienda petrolifera sulla zo per la vendita al mercato. Nel primo caso viene utilizzato quota da restituire allo Stato per le attività estrattive portal’indice QE che individua la tariffa del gas sulla base delle te avanti sul territorio nazionale. Il Comune di Ravenna è quotazioni medie di un pacchetto di prodotti energetici; nel tra i pochi enti locali che si è costituito in giudizio: a gennaio secondo caso come stabilito dall’Autorità per l’energia si fa la delibera della giunta, illustrata dall’assessore agli Affari ricorso al Pfor, basato sulla borsa del gas olandese e inferioIstituzionali Gianandrea Baroncini, in cui si sanciva la decire al QE. I produttori sostengono quindi che, per coerenza, sione di andare in tribunale a fianco del ministero dello Svidovrebbe essere utilizzato lo stesso indice. Applicando solo il luppo Economico.

Pfor – il calcolo è del Ministero – le compagnie verserebbero La vicenda è piuttosto tecnica ma viene riassunta con efalle casse pubbliche il 20 percento in meno di quanto pagaficacia da Baroncini: «In sostanza Eni vuole cambiare l’indino ora. ce con cui si calcolano le royalties da restituire allo Stato e Per far valere le proprie ragioni, le compagnie avevano agli enti locali. Contesta fatto un primo ricorso al Tar. Il tribunale che quello attuale è conaveva dato loro ragione, respingendo le arLe royalties trario alle norme eurogomentazioni del Mise che parlava di un pee. L’anno per cui è stato “superiore interesse pubblico” con riferiLe royalties sono in sostanza gli indennizmesso in piedi il ricorso è mento al principio del pareggio di bilancio. zi che le compagnie che estraggono proil 2015, quando il ComuIn sostanza, lo Stato sostiene che le royaldotti petroliferi devono versare a Stato, ne di Ravenna incassò ties siano da considerare entrata tributaria Regioni e Comuni. In teoria dovrebbero circa 470mila euro di come peraltro sembra confermare lo stesso essere quote di gas da distribuire sul terroyalties dalle compagnie Baroncini: «A differenza dei protocolli siritorio ma la difficoltà, di ordine sia pratipetrolifere». A Ravenna, glati con Eni, in cui i fondi hanno una destico sia legislativo, di un indennizzo in natusecondo i dati del mininazione specifica, queste entrate finiscono ra ha spinto lo Stato a fissare una converstero, dal 2013 al 2016 nel bilancio, come avviene con la fiscalità sione economica che viene calcolata trasono entrati 1,2 milioni generale». mite un indice. Quello in vigore (contedi euro. Da sottolineare Sulla scorta di quella prima vittoria, Eni stato da Eni e dalle altre compagnie) è che la quota varia a seha fatto partire un altro ricorso al Tar, quelpari a 4,18 euro a gigajoule. Nel 2017 in conda della quantità di lo nel quale il Comune di Ravenna si è costitotale sono stati corrisposti oltre 127 migas estratto. tuito insieme alla Stato. Il Cane a Sei zampe lioni di euro, 22 dei quali sono serviti a fiEni (e altre compagnie chiede che, sulla base della prima pronunnanziare la social card. concessionarie) contesta cia del Tar, siano rideterminate le quote in

eccesso versate ad enti locali, Regione e Stato per l'anno 2015.

Nel frattempo, però, le cose sono cambiate grazie al Consiglio di Stato, secondo grado di giudizio del Tar, a cui hanno fatto ricorso gli enti locali soccombenti in prima battuta.

Questa volta gli enti hanno vinto: i giudici nella sentenza ammettono che il punto di vista dei concessionari «è perfettamente logico». Ciò che in altri termini urta i produttori – si osserva nella sentenza – «è che essi debbano allo Stato quale corrispettivo pecuniario imposto alle loro concessioni somme di denaro maggiori rispetto a quelle che gli stessi sarebbero in grado di ricavare cedendo il gas naturale».

Il Consiglio di Stato fa notare però che c’è una legge che impone l’uso dell’indice QE e che non può essere la decisione dell’Autorità dell’energia a cambiarla. In questo modo infatti «si legittimerebbe per scelta di un’Autorità amministrativa, un deficit finanziario per lo Stato senza che vi fosse una legge che provvedesse ai mezzi per fare fronte ai maggiori oneri derivanti dalla minore entrata».

Senza intervento legislativo il cambio di indice è per il Consiglio di Stato impossibile. Una sentenza che a questo punto dà molte speranze a Comune e Stato in vista della battaglia al Tar di Milano.

12 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

AGRICOLTURA

Cooperative agricole braccianti: 7 aziende in provincia danno lavoro a 600 persone I dati nel report annuale di Legacoop: coltivati in totale 13mila ettari, il 10 percento della superficie agricola La Regione Emilia-Romagna sarà al fianco degli agricoltori nella battaglia per mantenere gli attuali livelli della Politica Agricola Comune. Lo ha annunciato il presidente della Regione Stefano Bonaccini prendendo parte a fine gennaio al report annuale delle Cooperative Agricole di Lavoro di Ravenna nella sede di Legacoop.

Le sette cooperative agricole di lavoro di Ravenna – ha spiegato nel suo report Aldo Zoppo dell’ufficio Consulenza Direzionale di Federcoop Romagna – coltivano circa 13mila ettari, più di un decimo della superficie agricola utile della provincia, e insieme rappresentano il più rande sistema di imprese agricole europeo: «Con un patrimonio indivisibile, salvaguardato durante gli anni della crisi, che si trasferisce di generazione in generazione di soci: questo mondo dà lavoro a oltre 600 persone».

Nel corso di questi anni – ha ricordato il presidente di Promosagri, Marcello Sanzani – hanno investito fortemente a livello ambientale, rinaturalizzati più di 800 ettari con boschi, siepi e aree umide: «Gli ettari certificati per il biologico sono duemila, a conferma di una scelta di qualità che ha anticipato le ultime tendenze di mercato. La ricerca continua dell’innovazione ha reso le Cab all’avanguardia anche nell’agricoltura di precisione e negli investimenti in energia verde. Le due stalle conferiscono sei milioni di litri di latte bio.

L'esperienza delle Cab – ha aggiunto il responsabile di settore di Legacoop Romagna, Stefano Patrizi – rappresenta il vero contributo originale dato dalla cooperazione italiana al movimento cooperativo europeo.

Un riconoscimento forte del ruolo delle cooperative di braccianti ravennati è venuto anche dal presidente di Legacoop Agroalimentare, Giovanni Luppi, che si è soffermato sul ruolo chiave delle integrazioni cooperative per affrontare i nuovi contesti economici e per mantenere la competitività del sistema cooperativo in Europa.

COSTRUZIONI

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ALLA CMC: «LA COOP HA FATTO SCELTE LUNGIMIRANTI» E da via Trieste assicurano: «Lavoriamo in 4 continenti ma non dimentichiamo le nostre origini e i nostri valori» «Grazie alle scelte coraggiose del passato e all’instancabile lavoro di tutti i nostri dipendenti oggi viviamo un periodo di grande crescita. Siamo diventati la quarta impresa di costruzioni in Italia e lavoriamo in 4 dei 5 continenti con un portafoglio ordini di circa 4 miliardi di euro. Nonostante la nostra grande presenza internazionale, però, non dimentichiamo le nostre origini e i valori cooperativi su cui si fonda il nostro modo di operare. Proprio per questo motivo vogliamo mantenere forte la nostra presenza sul territorio nazionale e locale per contribuire al bene della nostra Regione e del nostro Paese». È la dichiarazione rilasciata da Alfredo Fioretti, presidente di Cmc, in occasione di un incontro avvenuto il 26 gennaio scorso con Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, in visita nella sede della cooperativa in via Trieste a Ravenna.

Parole di elogio da Bonaccini all’indirizzo del colosso delle costruzioni: «Cmc di Ravenna è una cooperativa che ha fatto da tempo la scelta, lungimirante, di guardare al mondo, senza fermarsi al mercato interno».

L’amministratore regionale guarda al periodo storico: «La crisi economica, da cui stiamo finalmente uscendo, chiede di essere affrontata indicando le priorità. L'obiettivo della legislatura è tornare ai livelli occupazionali pre-crisi, intorno al 4-5 percento. In questo la cooperazione ha dato certamente il proprio contributo, sottoscrivendo quel Patto per il lavoro che vale circa 17 miliardi di euro, tra fondi europei, statali, regionali e privati per consolidare l'occupazione e garantire competitività. Fondi che contribuiscono anche allo sblocco di infrastrutture attese annunciate da anni. Penso, tra le altre, a infrastrutture come il passante di Bologna o gli scavi dei fondali del porto di Ravenna, le casse del Senio o la Campogalliano-Sassuolo. Tutte infrastrutture che contribuiscono a rendere più competitivo il sistema territoriale, tenendo conto di un modello di sviluppo che sia sostenibile».

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C.A.B. TER.RA. è la prima cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; fondata il 17 ottobre 1888 da Nullo Baldini, oggi è proprietaria di vaste superfici, coltivate con tecniche moderne e condotte con efficienti forme di organizzazione del lavoro. La coltivazione agricola - con un occhio di riguardo per il settore biologico, in forte espansione - è la principale attività della cooperativa, che svolge anche lavori per conto terzi, vendita di mele e allevamento di bovini, alcuni di razza Romagnola da carne, con marchio Q.C. (Qualità Controllata) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).

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ECONOMIA / 13 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

SCENARI

RISTORAZIONE

Dalmonte (Confcoop): «Il 2017 è stato un anno di ripresa»

Luigi “Gigi” Zaccarini, storico gestore dello Zingarò di Faenza, è il nuovo gestore del Bistrò Rossini, il locale della cooperativa Gemos in piazza del Popolo, sempre nella città manfreda: «Rappresenta un unicum nel panorama della ristorazione faentina – sottolinea Zaccarini in una nota inviata alla stampa –, è un tipo di locale che fino a 10 anni fa mi era capitato di vedere solo in città come Amsterdam o Berlino». Il Bistrò Rossini Caffè & Ristorante è aperto tutti i giorni : bar aperto da mattina a sera per colazioni e aperitivi, self service per pranzo e ristorante gourmet per cena. «Ciò che più mi ha colpito di questo posto – continua il nuovo gestore – è che dall’orario di apertura fino alla chiusura ospita centinaia di persone di almeno 8 generazioni diverse».

«Il Bistrò Rossini è un progetto nel quale crediamo molto – aggiunge Marco Placci, direttore Gemos – perché siamo convinti che abbia tutte le carte in regola per tenere vivo il centro storico di Faenza e per diventare il punto di riferimento per tante persone, con storie ed età diverse. L’investimento iniziale che gli abbiamo dedicato supera i 600mila euro e siamo soddisfatti dei risultati raggiunti finora».

Il presidente dell’associazione di categoria tra bilanci e previsioni

Il presidente provinciale di Confcooperative a Ravenna, Carlo Dalmonte, mette in fila alcune riflessioni per un bilancio del 2017 e fare le carte al 2018 appena iniziato, dall’osservatorio dell’associazione di categoria: «Ciò che si può dire oggi è che il 2017 è stato un anno in ripresa per molte delle nostre cooperative. Le difficoltà non sono mancate ma le imprese, soprattutto quelle più strutturate, hanno saputo fronteggiarle».

Per l’agroalimentare il 2017 è da considerare positivamente «nonostante un andamento climatico e una campagna estiva terribili».

Dalmonte guarda ad alcune associate: «Agrintesa, Cesac e Caviro, solo per fare qualche nome, non hanno lesinato investimenti e sono pronte a nuovi progetti anche per il 2018. Segnali positivi anche dal consumo con un aumento di fatturato per Cofra, protagonista di nuove aperture e importanti ristrutturazioni. Notizie incoraggianti anche dall’edilizia con la Cmcf che chiude il 2017 al di sopra delle aspettative e dalla logistica con Rafar e Arco Trasporti che registrano percentuali positive nei rispettivi bilanci. La ripresa si è fatta sentire anche per diverse cooperative sociali, che oltre ad una buona tenuta dei servizi stanno impegnandosi in investimenti sia in strutture sia in aggregazioni».

Per il 2018 le prospettive sembrano seguire la tendenza positiva tracciata nel 2017: «Ci aspettiamo che il mondo delle rappresentanze e soprattutto delle istituzioni, possa agevolare questo trend di ripresa di cui tutti abbiamo molto bisogno anche per cogliere ciò che verrà di positivo dalle nuove normative tuttora in itinere, come il Codice degli appalti e la Riforma del Terzo settore».

ZACCARINI AL TIMONE DEL BISTRÒ DI GEMOS

TURISMO Bolkestein e concessioni demaniali: cosa farà il prossimo Parlamento?

Coop Spiagge organizza un dibattito tra sei candidati alle elezioni Faccia a faccia tra politici sulla vicenda delle concessioni balneari: il 9 febbraio alle 10 si terrà a Ravenna il primo confronto nazionale sulla riforma delle spiagge, organizzato dal portale Mondo Balneare e dalla Cooperativa Spiagge Ravenna in vista delle elezioni del 4 marzo.

In programma alla Sala Rossa del Pala De Andrè (via Europa 1), l’evento metterà a confronto gli esponenti delle quattro principali coalizioni in lizza per il voto: Tiziano Arlotti (Partito Democratico), Sergio Battelli (Movimento 5 Stelle), Galeazzo Bignami (Forza Italia), Ottavio Di Stanislao (Lega), Giovanni Paglia (Liberi e Uguali) e Sergio Pizzolante (Civica Lorenzin). A moderare il dibattito sarà il giornalista Alex Giuzio, caporedattore del portale di settore Mondo Balneare. Tutti gli esponenti risponderanno alle medesime domande e avranno lo stesso tempo a disposizione. L’evento è a partecipazione libera e gratuita.

In seguito alla direttiva europea Bolkestein del 2006 sulla liberalizzazione dei servizi, che vorrebbe imporre di istituire le procedure di gara per riassegnare la gestione delle spiagge, i circa 250 stabilimenti balneari ravennati (10mila in Italia) sono in un vuoto normativo: nessun governo è finora riuscito a concludere una riforma che restituisca certezza agli attuali imprenditori, i cui titoli scadono nel 2020, pertanto sarà il prossimo parlamento a doversi occupare di una nuova legge sulle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo.

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ECONOMIA / 15 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

ALIMENTARE

GRANDE DISTRIBUZIONE

Deco Industrie, fatturato in crescita: «Tutti i 5 stabilimenti contribuiscono al risultato»

DESPAR COSTRUISCE UN NUOVO SUPERMERCATO DOVE SORGEVA LA CONCESSIONARIA FRANCIA

All’assemblea di fine anno della coop anche i numeri sui posti di lavoro: «Su 525 persone nel gruppo ci sono stati 111 nuovi inserimenti nel 2017» Il fatturato 2017 di Deco Industrie, società cooperativa di Bagnacavallo operativa nei settori alimentare e detergenza, si prevede in crescita rispetto ai 150 milioni di euro del 2016, confermando il trend positivo degli ultimi anni. È il dato comunicato dal direttore amministrativo Amedeo Fanti a Imola all’hotel Molino Rosso in occasione dell’assemblea di fine anno, durante la quale è stata illustrata la strategia del 2018.

Secondo le informazioni divulgate dai dirigenti, tutti i cinque stabilimenti produttivi stanno contribuendo al risultato positivo e entrambi i comparti in cui opera Deco, alimentare e detergenza, hanno contribuito alla crescita attesa nel 2017.

Gli investimenti sono una priorità per il direttore generale Giorgio Dal Prato (nella foto): «Per il 2018 è prevista la realizzazione di nuove linee produttive, sia nello stabilimento di Forlì dove sono già stati installati nel corso del 2017 nuovi forni di cottura della piadina, per gestire l’incremento di produzione, sia in quello di San Michele. A settembre sono iniziati i lavori di ampliamento dello stabilimento di San Michele, si tratta di una nuova linea semi industriale in grado di gestire piccoli quantitativi di produzione, utilizzando forni particolari, detti Rotor, anziché quelli attuali a “Tunnel”. La particolarità di questo nuovo stabilimento sarà anche quella di garantire una maggiore flessibilità nei cambi di produzione. Nello stabilimento saranno prodotti snack dolci e salati e nuove tipologie di biscotti destinati ad un mercato diverso da quello che abbiamo gestito ad oggi».

Per Vito Di Chiaro, direttore area qualità, «un fattore importantissimo per sostenere la crescita nel tempo è mantenere inalterati o elevare gli standard qualitativi dei prodotti. Ogni anno Deco vende circa 300 milioni di confezioni e

È attesa per dopo l’estate l’apertura di un nuovo supermercato Despar in via Romea Sud a Ravenna nell’area un tempo occupata dalla concessionaria auto Francia. Il cantiere è già partito: il vecchio edificio, ormai abbandonato da anni e in condizioni fatiscenti e in passato anche utilizzato come bivacco improvvisato da senza tetto, è stato raso al suolo per fare posto al nuovo edificio.

Il nuovo supermercato – circa 1.500 mq di superficie di vendita e un parcheggio di 140 posti – si insedia in un punto della città che già vede la presenza di altri due punti vendita della grande distribuzione: sul lato opposto della strada c’è un Lidl e in via Galilei un supermercato Conad. In città esiste già un altro punto vendita della catena Despar, un Eurospar in via Canalazzo (altri cinque in totale in provincia).

La diffusione della notizia ha suscitato malumori tra le associazioni di categoria dei commercianti.

Confcommercio lamenta in particolare l’aggiunta di un altro supermercato in una zona già servita da altri due e promette di continuare la battaglia di tutela dei piccoli imprenditori. Le critiche sono soprattutto per l’amministrazione locale che rilasciando permessi di costruzione alla grande distribuduzione non agevola l’economia del territorio.

Il marchio Despar è presente in Italia dal 1960 quando tra dieci diverse aziende tutte indipendenti nasce un consorzio a responsabilità limitata che oggi ha sede a Casalecchio di Reno. Aspiag Service, concessionaria del marchio per il Nordest italiano, fa parte del gruppo internazionale Spar Austria: l’area di competenza comprende le regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e le province di Bologna, Ferrara, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Mantova.

abbiamo mediamente meno di un reclamo al giorno, un risultato certamente di elevatissimo valore, che cercheremo comunque di migliorare ulteriormente».

Naturale conseguenza di questo percorso è la crescita delle assunzioni: «Per un totale di 525 persone presenti nel gruppo, ci sono stati ben 111 nuovi inserimenti», ha confermato il direttore del personale Stefania Garoni.

LE AZIENDE INFORMANO

CONFCOOPERATIVE RAVENNA

Bollette luce e gas, nel 2018 previsti aumenti fino al +5,3%. Per evitare i rincari, i consumatori possono rivolgersi alla Cooperativa di Utenti La Società cooperativa Emiliano-Romagnola di Utenti seleziona i fornitori assicurandosi il prezzo più competitivo sul mercato. E per la tutela dei risparmiatori anche un punto informativo gratuito L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha reso note le stime per le bollette luce e gas dei consumatori italiani nel 2018. Le previsioni non sono delle più rosee: si pronostica un incremento del +5,3% per le forniture elettriche e del +5% per quelle del gas. L’aumento è conseguente all’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori nei servizi di tutela; per l’energia elettrica, a pesare maggiormente è l’incremento dei prezzi all’ingrosso e dei costi per adeguatezza e sicurezza, mentre i costi del gas crescono sospinti dal previsto effetto invernale.

Prendendo a campione l’anno compreso tra il 1° aprile 2017 e il 31 marzo 2018, la spesa per l’elettricità (al lordo delle tasse) per la famiglia tipo ammonterà a circa 535 euro, con un aumento del +7,5% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, il che significa circa 37 euro in più all’anno. «Nello stesso periodo la

spesa della famiglia tipo per la bolletta del gas – specifica l’Authority nella sua nota di aggiornamento – sarà di circa 1.044 euro, con un rialzo del +2,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un aumento di circa 22 euro l’anno».

La buona notizia per i consumatori ravennati, faentini e della Bassa Romagna è che esistono strategie utili per evitare i rincari.

La Società Emiliano-Romagnola di Utenti ha scelto la formula cooperativa per poter formare un gruppo d’acquisto saldo e dotato di maggior forza contrattuale. Trattandosi di un gruppo di utenti, quindi risparmiatori e famiglie, le strategie della società sono orientate alla tutela del consumatore, senza altri fini. Da oltre un anno, di fatto, la Cooperativa seleziona i propri fornitori di energia elettrica e gas certificandone affidabilità e solidità, assicurandosi il prezzo più competitivo sul mercato.

In questo modo il risparmio in bolletta è garantito, perché i contratti di fornitura che oggi la cooperativa offre ai propri soci sono tarati sui prezzi fissati dall’Authority per il servizio di Maggior Tutela e beneficiano di sconti superiori, capaci di assorbire gli aumenti previsti nel mercato libero.

L’argomento è rilevante quanto delicato: per questo motivo la Cooperativa di Utenti mette a disposizione di tutti un punto informativo gratuito, nel quale informarsi liberamente sulle proposte e sui vantaggi concreti del servizio, bolletta alla mano. Una piccola rivoluzione per tutte quelle famiglie che desiderano opporsi ai rincari di un mercato che non premia i risparmiatori.

Info: Società Emiliano-Romagnola di Utenti, via Cassino 79, Ravenna – tel. 0544 402241, mail info@cooperutenti.it, sito www.cooperutenti.it A cura di Confcooperative Ravenna

16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

EDILIZIA SCOLASTICA

Quasi 5 milioni di euro per nido e materna: Ponte Nuovo torna a sognare il polo scolastico

Un rendering del progetto che nel 2011 vinse il bando per un grande polo scolastico di Ponte Nuovo da quasi 14milioni di euro

La Provincia ha vinto un bando statale che coinvolge l’Inail di Federica Angelini

Si riaccende la possibilità di immaginare una scuola a Ponte Nuovo, nella prima periferia ravennate. La speranza arriva dalla Regione e da una gara vinta per il secondo biennio consecutivo dalla Provincia di Ravenna.

Si tratta del bando “Scuole innovative” che prevede un investimento diretto dell’Inail nel costruire gli immobili scolastici a cui lo Stato si impegna poi a pagare l’affitto e se nel 2015 aveva premiato il progetto per rifare l’alberghiero di Riolo Terme (vedi pagina 20), nel 2017, un po’ a sorpresa, sono stati assegnati poco meno di 5 milioni di euro (4,8 sugli 11,3 milioni per tutta la Regione) per il progetto di una scuola materna e nido a Ponte Nuovo, appunto. Il Comune, da parte sua, dovrebbe metterci il terreno, già individuato e di sua proprietà e, a seguire, la manutenzione.

Manca il decreto attuativo del Miur e dunque, data anche la congiuntura elettorale, la certezza assoluta, ma la notizia potrebbe comunque riservare una prospettiva che sembrava ormai tramontata da tempo, quella di un polo scolastico a Ponte Nuovo. Era infatti il 2011 quando il Comune di Ravenna pubblicava l’esito del concorso di progettazione vinto da un raggruppamento temporaneo capeggiato da La Fabbrica di Architettura di Faenza con il progetto “Bruco Bizantino”, un complesso da oltre 13 milioni di euro che si sarebbe dovuto realizzare grazie a una permuta con i privati che poi, complice la crisi, non si è mai potuta concretizzare. Il grande polo avrebbe dovuto raggruppare cinque scuole del territorio tra mater-

ne ed elementari, svilupparsi su una superficia di seimila metri quadrati su un solo piano e pronto a ospitare fino a 782 ragazzi. L’edificio peraltro sarebbe stato di grande impatto anche visivo ed estetico essendo ricoperto di pannelli di vetro colorati o retrosmaltati.

Cosa ne sarà ora di quel progetto? Difficile a dirsi. La cosa più probabile è che, anche nel caso i 5milioni effettivamente arrivassero, sarebbe tutto da rifare anche perché, rispetto ad allora, molte cose sono cambiate. Per esempio al momento è completamente tramontata l’idea che la scuola elementare di Madonna dell’Albero (che nel progetto originario doveva appunto confluire nel nuovo polo) possa essere chiusa (anzi, sono stati realizzati lavori anche recenti per sistemare l’ingresso, vedi pagina 17). Abbiamo allora chiesto al sindaco quali siano le prospettive. «Innanzitutto – ci ha spiegato Michele de Pascale – aspettiamo di capire se davvero i fondi saranno stanziati, come ci auguriamo. Siamo stati naturalmente molto contenti di questo esito non scontato, visto che la Provincia di Ravenna aveva già avuto il finanziamento precedente per Riolo. Abbiamo comunque deciso di partecipare puntando tutto proprio su quell’area. Se quei fidanziamenti arriveranno, ci permetteranno di ripensare tutto il sistema scolastico dell’area sud tenendo conto di quanto è cambiato in questi anni e con un percorso con-

Nel 2011 era stato progettato un complesso da 13 milioni di euro mai realizzato

diviso con le realtà del territorio». Oggi i ragazzi di Ponte Nuovo e quelli di Madonna dell’Albero frequentano la media Ricci-Muratori mentre da Classe vanno alle medie alla Randi. Insomma, par di capire che se dallo Stato, tramite l’Inail, arriveranno i fondi per partire con nido e materne, il Comune potrebbe poi decidere di completare l’intervento con una scuola elementare e medie e palestra, ma senza più progetti faraonici sognati in passato.

Anche perché quei meccanismi di permuta su cui si faceva affidamento in passato per finanziare opere pubbliche hanno dimostrato più di un limite nell’efficacia. La speranza adesso è che la firma definitiva arrivi entro il fatidico 4 marzo o che, chiunque venga eletto, decida di proseguire la strada intrapresa in questi anni.

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ECONOMIA PRIMO PIANO //177 18-24 gennaio 2018 RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio

LO SCENARIO LA NOVITĂ€

Da Sant’Alberto a S. P. in Campiano, i lavori in agenda

CALCETTO, BEACH E PERCORSO VITA: UNO SPAZIO SPORTIVO ALL’APERTO NEL CORTILE DELL’ISTITUTO GEOMETRI

Bonifiche, manti e messa in sicurezza delle aree esterne: interventi in programma nel 2018 nelle scuole

Il 2018, per l’edilizia scolastica ravennate, sarà sicuramente l’anno di Lido Adriano dove finalmente sta per posarsi la prima pietra del nuovo polo (vedi pagina 19) e già il 2017 ha visto vari interventi realizzati dal Comune di Ravenna (vedi ancora pagina 19) concordati tra assessorato dell’Istruzione di Ouidad Bakkali e quello ai Lavori pubblici di Roberto Fagnani. Altri interventi sono già in previsione per il 2018, mentre altri ancora si sono aggiunti di recente.

Tra gli interventi piÚ consistenti c’è sicuramente quello da 450mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’ampliamento del plesso di San Pietro in Campiano che include primaria e media (e a cui se ne aggiungono 500mila dalla Regione per l’antisismica). Slittato dal 2017 e calendarizzato per il 2018 (bisogna considerare che lo scorso anno sono mutate anche alcune norme sugli appalti che hanno richiesto degli adeguamenti della documentazione) è l’intervento di miglioramento igienico sanitario della scuola primaria Pascoli e delle medie Viali di Sant’Alberto. Si tratta di interventi già affidati, come quello per i sistemi oscuranti alla media Ricci Muratori per un importo di 80mila euro.

Gare in corso sono invece quelle che riguardano la messa in sicurezza delle aree cortilizie della materna Freccia Azzurra e della primaria Garibaldi (per un totale di

LICEO ORIANI

Alunni in cortile nella scuola di San Pietro in Campiano. L’edificio è tra quelli che rientrano nel piano di investimenti per l’edilizia scolastica elaborato dal Comune di Ravenna

120mila euro) e del nido e dell’infanzia di San Pietro in Vincoli (cifra a bilancio pari a 99mila euro). In quest’ultimo plesso sarà realizzata anche la pensilina, con un costo ancora da quantificare. Intanto si è deciso anche di procedere con il rifacimento del manto di copertura della Iqbal Masiq di Lido Adriano per 50mila euro, stessa cifra prevista per la bonifica del manto di copertura nella primaria Gulminelli a Ponte Nuovo e, infine, 44mila euro per la pavimentazione esterna della Valgimigli a Mezzano.

Non c’è solo il nuovo palazzetto dello sport o gli interventi di riqualificazione di campi sportivi o dell’ex ippodromo, tra gli investimenti in impianti sportivi a Ravenna. Ce n’è in programma anche uno che unisce il tema scuola con quello, appunto, dello sport. Nel cortile dell’istituto tecnico per geometri Morigia, in zona stadio, infatti verrà realizzata un’area polifunzionale dedicata all’attività fisica dei ragazzi. Nel dettaglio è prevista una recinzione per un campo da calcetto, un campo da beach volley e un percorso vita a disposizione degli studenti.

Il progetto è stato formulato in collaborazione con i dirigenti sia dello stesso Morigia sia del liceo scientifico Oriani che, come noto, conta anche un indirizzo sportivo e naturalmente della Provincia che è l’ente di riferimento per tutte le scuole superiori del territorio (mentre elementari e medie sono di competenza dei rispettivi Comuni). A finanziare però i lavori sarà il Comune di Ravenna: l’intero progetto dovrebbe costare intorno ai 50mila euro. I lavori, salvo imprevisti, dovrebbero iniziare a breve e l’inaugurazione potrebbe già esserci entro giugno. Si tratta di una novità – dice l’assessore ai Lavori pubblici e allo Sport Roberto Fagnani – che sottolinea l’importanza dello sport per i ragazzi a scuola e che va ad aggiungersi alla dotazione delle normali palestre.

Sulle possibilitĂ di impiego, si vedrĂ insiemeÂť. (fe.an.)

REPERTI IN MOSTRA Al Liceo Scientifico “A. Orianiâ€? di Ravenna è stata di recente inaugurata un’esposizione permanente di reperti biologici, botanici, animali nonchĂŠ di antichi strumenti di fisica, originariamente presenti nei laboratori dell’istituto ed un tempo utilizzati per l’attivitĂ didattica. La catalogazione dei reperti e l’allestimento espositivo sono stati effettuati dagli studenti di due classi del Liceo nell’ambito di un progetto di Alternanza Scuola Lavoro, sotto la guida di alcuni docenti di Scienze Naturali e di Fisica. Nella scelta della modalitĂ di realizzazione del piccolo museo didattico, gli antichi reperti si coniugano con moderne tecniche espositive e la descrizione dei vari oggetti è contenuta in un sito internet a cui si accede tramite un QRCode affisso in ogni vetrinetta.

IL LIBRO Quando la scuola diventò gratuita e aperta alle donne La ravennate Claudia Bassi Angelini ha di recente pubblicato per l’editore Longo il volume Maestre e scuole pubbliche nel Ravennate dopo l'Unità d'Italia. L’autrice si è soffermata in particolar modo sul contesto ravennate a seguito della legge Casati del 1861 in vigore fino al 1923. In quei sessant'anni la scuola elementare divenne per la prima volta gratuita e aperta alle donne.

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18 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

LA STORIA Il progetto originario, da oltre 8 milioni di euro, del polo scolastico di Lido Adriano rimasto bloccato per anni.

Ora partiranno i lavori per un progetto ridimensionato

IN ARCHIVIO

DAI CORTILI AGLI INFISSI LAVORI PER 2,5 MILIONI Gli interventi realizzati nel corso del 2017 nei plessi del Ravennate

La scuola attesa da vent’anni Al via il cantiere di Lido Adriano Dodici aule e palestra con tribuna da inaugurare per l’anno 2019/2020 Partirà in marzo il cantiere per il nuovo polo scolastico di Lido Adriano. Una notizia attesa da quasi 20 anni in quella che resta la frazione più popolosa dell'intero comune di Ravenna, con oltre 6mila residenti e circa la metà dei bambini in età scolare costretta a emigrare nelle località vicine tutte le mattine (anche la pro loco si adopera con un pulmino) non essendo più sufficiente la piccola elementare di viale Marino e non essendo presente in paese una scuola media.

L'Amministrazione comunale annunciò l'intenzione di realizzare un nuovo polo scolastico a Lido Adriano già nei primi anni 2000, arrivando a bandire nel 2004 un concorso di progettazione (mettendo in palio oltre 130mila euro) vinto poi dal gruppo dell'architetto Giampiero Cuppini di Bologna, a cui è stato affidato negli anni successivi anche l'incarico di progettazione (per un corrispettivo in questo caso di oltre 150mila euro).

Il finanziamento del primo stralcio – per un impegno di spesa, ai tempi, di 8.360.000 euro – fu previsto per il 2007 nel piano triennale delle opere pubbliche approvato nell'ottobre del 2006 dal Comune ma il progetto è stato rallentato da crisi economica (sono venuti a mancare circa 4 milioni di euro previsti inizialmente dalla Regione) e questioni burocratiche, legate in particolare al mancato accordo con la Bisanzio Beach, l'immobiliare a cui è legata l'intera storia di Lido Adriano, proprietaria del terreno che avrebbe dovuto concedere gratuitamente all'Amministrazione nell'ambito di convenzioni urbanistiche. Tra ricorsi e diatribe, fino a minacce di espropri da parte dell'Amministrazione, lo stesso Comune ritiene

necessario riaggiornare il progetto preliminare, approvandone uno rivisto nel 2014, identico nei contenuti ma decisamente meno oneroso rispetto a quello originale.

La svolta arriva però solo nel marzo del 2016: davanti al notaio Stefania Palmieri arriva la stipula dell'accordo, ai sensi dell'articolo 18 della legge regionale (che prevede il conseguimento di rilevanti interessi pubblici a fronte di lottizzazioni da parte di privati) grazie al quale il Comune ottiene gratuitamente i 75mila metri quadrati della Bisanzio Beach su cui verrà ora realizzato il polo scolastico. Il primo stralcio sarà di 9.300 metri quadrati (di cui 2.500 coperti), con accesso da via Tono Zancanaro.

Redatto dagli uffici comunali, il progetto prevede un investimento del Comune di 3,5 milioni di euro per la costruzione di due edifici (entrambi solo su un piano terra, dotati di ampie vetrate, con copertura in legno e un impianto fotovoltaico): la nuova scuola elementare con 12 aule (10 per le classi e 2 speciali per laboratori e altre attività) e una palestra, di cui la località è da sempre sprovvista. Una palestra, in particolare, con campo da gioco regolamentare per pallavolo e basket con tribuna da un centinaio di posti e spogliatoi, che potrà essere utilizzata da società sportive anche in orari extrascolastici.

La scuola elementare sarà pronta per l'anno scolastico 2019/2020.

Poi si penserà agli stralci successivi, con il nuovo polo di Lido Adriano che prevede anche la realizzazione di un asilo nido, una scuola materna, una scuola media, una biblioteca e un auditorium.

Luca Manservisi

Il primo annuncio risale al 2000 La situazione si sbloccò nel 2016

Un momento dell’inagurazione dell’ampliamento della Ricci-Muratori nella seconda circoscrizione a Ravenna lo scorso fine ottobre

Nel corso del 2017 sono stati numerosi gli interventi nei plessi scolastici del Comune di Ravenna che hanno riguardato diversi tipi di modifiche per una spesa complessiva di 2.499.000 euro. Tra questi i più consistenti hanno riguardato la primaria Pasini, in zona Darsena, dove sono stati spesi 480mila euro per sostiutire gli infissi, lo stesso intervento realizzato anche al nido e alla materna Garibaldi, in centro città, per un totale di 300mila euro a cui se ne aggiungono 400mila per la scuola primaria Garibaldi e sempre sotto la voce infissi e riqualificazione energetica vanno conteggiati i 70mila euro per la primaria Ceci di Ponte Nuovo e i 40mila per l’Istituto musicale Verdi. La scuola elementare e media Ricci Muratori, oggetto di un recente ampliamento, ha visto realizzato la copertura per 350mila euro complessivi.

Attesa da anni e finalmente realizzata è stata anche la sistemazione dell’area esterna della primaria Camerani, in via Bargigia, dove sono scomparse le ampie “vasche” in cemento che negli anni avevano rappresentato spesso un pericolo per i bambini e dove è stato rimesso a nuovo il campo da basket nel cortile per 170mila euro. Intervento di messa in sicurezza per l’area esterna anche a San Pietro in Vincoli per 100mila euro e altri 40mila sono stati spesi per l’area esterna della materna Fusconi, mentre 99mila euro sono stati spesi a Madonna dell’Albero per la costruzione di una nuova scala esterna e 40mila per il rifacimento del camminamento all’ingresso e delle fognature a Marina di Ravenna.

E ancora 120mila euro sono stati invece spesi per interventi di adeguamento di prevenzione incendi nella scuola primaria Cavina di Porto Fuori, stessa cifra per il rifacimento dei servizi igienici del piano terra della media Montanari, in zona Darsena.

Infine, 50mila euro sono serviti per i pavimenti interni della materna Imparo Giocando.

PRIMO PIANO / 19 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

IN ARRIVO

OLTRE 7 MILIONI DALLA REGIONE PER OLTRE TRENTA INTERVENTI Si lavorerà soprattutto per l’antisismica Quasi un milione alla sola Castelbolognese

Se si conta su finanziamenti gestiti dalla Regione ma di origine statale per Ponte Nuovo a Ravenna (vedi pagina 16), i fondi che arrivano da Bologna possono essere decisivi per decine di interventi in tutta la Provincia. Ed è per questo che la consgiliera regionale faentina (Pd) Manuela Rontini a gennaio ha reso noto come la giunta regionale abbia stanziato oltre 7 milioni di euro per 32 interventi di riqualificazione scolastica che riguardano il territorio e scuole di ogni ordine e grado (per le superiori si veda a pagina 20) nel ravennate soprattutto per quanto riguarda gli adeguamenti sismici (cioé alla normativa vigente in continua evoluzione) e per le cosiddette manutenzioni straordinarie. A questi si aggiungono inoltri i fondi cosiddetti “Bei” cioé un mutuo contratto dalla Regione con la Banca europea degli investimenti.

Nel dettaglio a Ravenna arriveranno fondi cospicui per tre scuole: la primaria Garibaldi (622mila euro), la scuola primaria e media di San Pietro in Campiano (500mila euro) e la scuola Mordani (750mila euro che il Comune aveva preventivato di spendere e che ora invece potranno essere direttati altrove, essendo la spesa coperta dalla Regione).

A Faenza, invece, arriveranno 70mila euro per la scuola primaria di Granarolo, oltre a 150mila euro per la scuola dell’infanzia Stella Polare (tramite mutuo Bei).

Sempre tra i comuni del comprensorio faentino si segnalano anche i quasi 150mila per il primo stralcio di lavori per l’antisismica nella scuola primaria Pezzani di Solarolo a cui si aggiungono i 113mila del secondo stralcio, 160mila euro per due stralci di lavori di adeguamento sismico nella scuola dell’infanzia Sant’Apollinare di di Casola Valsenio, mentre altri circa 100mila euro andranno a Riolo Terme per due interventi da circa50mila euro l’uno alla scuola prima Pascoli e alla secondaria Giovanni da Riolo. Ben 930mila arriveranno poi a Castelbolognese per le media Pascoli, a cui se ne aggiungono 60mila (da mutui Bei) per la messa in sicurezza di una parte del piano seminterrato della primaria Bassi.

Fondi cospicui anche a Cervia dove in tutto arriveranno oltre mezzo milione di euro per il plesso Pascoli Alessandrini e le primarie Pascoli, Mazzini e Martiri Fantini.

Nella Bassa lughese saranno finanziati interventi alla primaria Berti di Bagncavallo per 200mila euro, stessa cifra per Sant’Agata sul Santerno, mentre a Fusignano arrivano 300mila euro per la scuola Emaldi e Conselice potrà contare su 392mila euro per la scuola Foresti.

110mila euro arriveranno a Russi cui si aggiungono 50mila da mutui Bei, ma il bottino più cospicuo in questa zona è quello di Cotignola che ottiene 417mila euro per manuntenzioni straordinarie alle elementari e medie Luigi Varoli. Ad Alfonsine si attendo 150mila euro per le scuole Rodari - Oriani.

LUGO 2,5 milioni di euro in tre anni dal Comune

BRISIGHELLA Un lavoratore in nero nel cantiere per le scuole a Marzeno

A ottobre la giunta di Lugo ha stanziato 250mila euro per una serie di interventi sull’edilizia pubblica che riguarderanno anche le scuole Francesco Baracca, la materna Capucci, l’elementare Codazzi Gardenghi. Tra le scuole visitate per programmare interventi nel 2018 ci sono inoltre la media Silvestro Gherardi, il plesso di Voltana, le scuole di San Bernardino, la scuola dell’infanzia di San Potito e i nidi Europa e Arcangelo Corelli. L’Amministrazione comunale ha lanciato nel 2015 un piano triennale di interventi nel patrimonio scolastico, per oltre 2 milioni e 500mila euro di investimenti.

Un lavoratore in nero su quattro e violazioni in materia di salute e sicurezza (per una multa complessiva di circa 10mila euro) in un cantiere pubblico di Marzeno, in cui il Comune di Brisighella ha appaltato la realizzazione di un plesso scolastico per la scuola primaria e d’infanzia. Il cantiere è stato sospeso dai carabinieri che hanno effettuato il sopralluogo con l’Ispettorato del lavoro. Sono in corso verifiche sulle regolarità contributiva anche con riguardo ai versamenti della Cassa Edile. «Si tratta di un caso emblematico per diversi motivi – scrive la Fillea Cgil in proposito –: perché oggi proprio negli appalti pubblici si verificano sempre più fenomeni di questo tipo; perché a oggi non abbiamo riscontrato né una presa di posizione, né azioni per risolvere il problema da parte dell'amministrazione comunale coinvolta». I lavori del plesso dovevano essere conclusi entro fine marzo 2018.

20 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

I DATI

Cinque milioni per le scuole superiori dove piove in classe e si sta al freddo Gli edifici di licei, istituti tecnici e professionali sono di competenza dell’ente Provincia guidato da De Pascale che fa il punto della situazione e pensa ad ampliamenti a breve

«La situazione degli istituti superiori è figlia di sette anni di follia sulle Province».

Non ha dubbi Michele De Pescale, sindaco di Ravenna e presidente della Provincia, riguardo ai problemi strutturali che le scuole del territorio si trovano ad affrontare. I casi negli ultimi anni si sono moltiplicati con gli studenti di Itis e liceo Classico a Ravenna piuttosto sfortunati. In entrambi gli istituti ci sono state infiltrazioni d’acqua (anche se nel caso dell’istituto tecnico è più corretto parlare di un allagamento nell’atrio) e di riscaldamento. Nella succursale di via Nino Bixio del “Dante Alighieri” in particolare la situazione si è rivelata assai difficile. De Pascale non nasconde i problemi: «In certi casi gli interventi strutturali sono possibili, in edifici particolarmente vecchi sono più difficili. Servirebbero milioni di euro, allora siamo costretti a mettere le toppe».

I lavori nelle scuole superiori vengono finanziati tramite trasferimenti della Provincia che gestisce i mutui aperti ad hoc alla banca degli investimenti europea (il Bei). Questo meccanismo consente all’ente - che al momento non ha ancora chiuso il bilancio - di garantire una certa operatività sugli istituti del territorio. Sono tre le linee sulle quali si muove la Provincia: il primo è la migliore gestione dell’energia realizzata affidandosi alle Società di servizi energetici (chiamate anche Esco).

In questo contesto è stata sostituita la caldaia dell’Itis Baldini che - dice De Pascale - «risaliva ancora agli anni Sessanta» e che si spera migliori la situazione del freddo nelle aule. Per quanto riguarda le strutture «la priorità va all’adeguamento sismico che interessa generalmente tutti gli istituti». Infine, «dopo esserci concentrati sulla riorganizzazione scolastica» nei prossimi anni dovremmo pensare a un ampliamento degli istituti perché «entreranno i nati dei primi anni Duemila, un periodo di benessere economico in cui c’è stato un aumento delle nascite» Gli interventi nelle scuole tra il 2017 e il 2018 portati avanti dalla Provincia superano i cinque milioni di euro. Ci sono 910mila euro di manutenzione ordinaria di fabbricati, impianti, mobili ed arredamenti e altri 200mila euro spalmati sui vari istituti per interventi generalizzati finalizzati alla sicurezza, come quello per l’illuminazione di emergenza.

L’istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Riolo Terme ha vinto nel 2016 un bando del Ministero dell’Istruzione che prevede che arrivino cinque milioni di euro per una completa riqualificazione dell’edificio. Si tratta di un finanziamento nell’ambito del progetto “Scuole Innovative” che ha portato in Emilia-Romagna un totale di 19,245 milioni di euro. L’unica scuola ravennate presente è quella di Riolo Terme. In attesa di questa riqualificazione, nel 2017 sono stati fatti lavori per 240 mila euro utili all’accorpamento dei servizi culinari ed alberghieri e ad una riorganizzazione degli spazi interna.

L’Itis Nullo Baldini di Ravenna con il murales realizzato durante una passata edizione del festival di Street Art Subsidenze

l’impianto per la rilevazione degli incendi (60mila euro). Inoltre è stata sostituita la pavimentazione della palestra al Morigia (68mila euro) dopo i danni provocati dal maltempo del 28 giugno, purtroppo però la palestra è al momento inagibile per altri problemi di impianto. All’Itis nel 2018 è in programma un importante intervento di riqualificazione impiantistica da 350mila euro.

A Faenza sono programmati tre dei quattro interventi che saranno portati avanti nell’anno in corso: il più importante, da 600mila eu-

«La situazione degli istituti è figlia di sette anni di follia sulle Province»

Nel dettaglio, nelle scuole di Ravenna nel 2017 sono state eliminate le barriere architettoniche nella sede di via Umago dell’Olivetti-Callegari per un totale di 32mila euro a cui se ne sono aggiunti altri 25mila per la costruzione del bagno. Lavori che si sono aggiunti a quelli di riqualificazione propedeutici allo spostamento parziale dell’Olivetti nella stessa sede e della succursale del Classico in via Nino Bixio (321mila euro). Le barriere architettoniche sono state eliminate anche dalla sede del liceo artistico in via Nino Bixio (115mila euro) mentre all’Itis Baldini è stato sostituito

L’Artusi di Riolo “scuola innovativa”

ro, è quello che riguarda la riqualificazione impiantistica. Stesso lavoro che sarà fatto al Bucci, l’Istituto tecnico e professionale, per trecentomila euro. Al Persolino-Strocchi saranno portate avanti opere di consolidamento strutturale per 225.400 euro. All’Oriani (istituto tecnico commerciale e per geometri) sono stati invece eseguiti interventi vari finalizzato al rilascio del certificato di prevenzione incendi per un totale di 325mila euro. Ancora in corso i lavori di bonifica e consolidamento delle coperture della sede di Corso Baccarini del liceo di Faenza, per un totale di 570mila euro. Sono partiti lo scorso anno e sono ancora in corso i lavori per il superamento delle barriere architettoniche al professionale

Stoppa (200mila euro). Lo scorso anno sono stati poi completati alcuni lavori di manutenzione straordinaria all’Ipsia Manfredi (importo totale pari a 455mila euro ma sono compresi nel capitolo di spesa anche alcuni istituti faentini).

A Lugo sono partiti lo scorso anno e sono ancora in corso i lavori per il superamento delle barriere architettoniche al professionale Stoppa (200mila euro). Lo scorso anno sono stati poi completati alcuni lavori di manutenzione straordinaria all’Ipsia Manfredi (importo totale pari a 455mila euro ma sono compresi nel capitolo di spesa anche alcuni istituti faentini).

Alessandro Montanari

LA CURIOSITÀ

La classifica: il classico di Lugo e lo scientifico di Faenza in testa in provincia La ricerca è condotta dalla Fondazione Agnelli sulle scuole superiori italiane in base ai risultati dei diplomati all’università. Punteggi molto alti anche per l’Alighieri di Ravenna Anche a fine 2017 è stata pubblicata la classifica di Eduscopio della Fondazione Agnelli che, prendendo in considerazione i risultati universitari degli studenti diplomati, redige una classifica delle scuole superiori. Nel motore di ricerca è possibile inserire il tipo di studi a cui si è interessati e il raggio entro cui si è disposti a muoversi, fino a un massimo di 30 km.

Per chi è interessato agli studi classici, meglio optare per Lugo, la sezione Trisi-Graziani del Ricci Curbastro supera infatti il Dante Alighieri di Ravenna (che a sua volta supera il Morgagni di Forlì) ma va detto che entrambi hanno un punteggio altissimo che compete con quelli storici di Milano e Roma.

In coda sul territorio resta il Torricelli di Faenza che risulta invece primo per quanto riguarda i licei scientifici (con un punteggio di poco inferiori ai più blasonati a livel-

lo nazionale), seguito dal Ricci Curbastro. A chiudere, distanziato di diversi punti, il liceo ravennate Alfredo Oriani (sotto anche il Fulcieri Paulucci de Calboli di Forlì). Torricelli e Curbastro “vincono” anche sul campo linguistico dove staccano l’Alighieri di Ravenna (in questo caso anche sotto il Morgagni di Forlì).

Faenza in testa anche con l’Istitituo tecnico commerciale Oriani seguito dal Ginanni di Ravenna, più sotto il Compagnoni di Lugo. Infine, per l’istituto tecnico industriale, di nuovo una conferma per l’Oriani di Faenza che guida la classifica seguito dal Baldini di Ravenna, terzo in classifica il Perdisa, sempre a Ravenna e quarto il Compagnoni di Lugo (tutti nella prima parte della classifica, gli istituti della vicina Forlì restano sotto). Nel caso degli istituti tecnici viene preso in considerazione anche il numero di occupati tra i diplomati in posizioni attinenti lo studio.

PRIMO PIANO / 21 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

ISTRUZIONE

Diplomati magistrali non idonei in ruolo Il posto di 56 insegnanti è a rischio Una sentenza del Consiglio di Stato ha messo in agitazione i docenti Il 3 febbraio un presidio in piazza e un incontro con sindaco e viceprefetto

Una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 20 dicembre ha creato non poco scompiglio nel mondo della scuola, perché ha stabilito che il diploma magistrale – valido per le supplenze – non è sufficiente per entrare come insegnante di ruolo. Arrivata dopo otto sentenze positive, questa improvvisa virata mette a rischio tanti docenti – 56 in provincia di Ravenna, 80mila in Italia – che erano entrati di ruolo o stavano per farlo, in alcuni casi dopo tantissimi anni per mancanza di concorsi.

Questo è il motivo per cui febbraio è un mese di grandi agitazioni: già lo scorso 3 febbraio è stato organizzato un presidio in piazza del Popolo, a cui è seguita l’assemblea nazionale il giorno dopo a Bologna. Sabato 10 si svolgerà una fiaccolata sempre nel capoluogo di regione, mentre per il 23 è in programma uno sciopero generale.

Quali sono i risultati ottenuti sinora nel Ravennate? «Stiamo vivendo un bel momento costruttivo – racconta Sara Errani, responsabile del Comitato diplomati magistrali –. Anche grazie all’aiuto dei sindacati confederali, stiamo tracciando una linea comune per risolvere questa situazione di grave diseguaglianza sociale. Siamo stati ricevuti dal sindaco Michele de Pascale che si è rivelato molto disponibile e pronto a fare un consiglio comunale con la nostra vicenda all’ordine del giorno per informare tutte le forze politiche. An-

Il presidio degli insegnanti in piazza del Popolo a Ravenna il 3 febbraio

Popolazione scolastica provinciale 2017/2018 Dall’incrocio dei dati reperibili sul sito dell’ufficio territoriale scolastico con quelli di Tuttitalia.it, emergono i numeri della popolazione studentesca provinciale nell’anno 2017/2018: tra infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado si arriva a 53mila.

MATERNE

9.842

ELEMENTARI

17.605

MEDIE

10.363

SUPERIORI

15.136

che il viceprefetto Arnaldo Agresta, a cui abbiamo chiesto di farsi portavoce delle nostre istanze in quanto organo di governo, ha dimostrato comprensione e spirito di collaborazione. Nel complesso, è stato un bell’inizio».

Tra gli insegnati partecipanti al presidio numerose sono le storie di chi ora teme un precariato a vita e, nel peggiore dei casi, di perdere il lavoro. Dopo 19 anni di precariato, Mariangela (57 anni) è riuscita a entrare di ruolo con riserva nel 2015 dopo aver presentato un ricorso che è andato avanti grazie a due Consigli di Stato favorevoli e al Tar. Ora rischia di essere cancellata dal ruolo e di dover ricominciare con le supplenze ‘tappa buchi’ e ovviamente uno stipendio molto ridotto. Stessa sorte potrebbe toccare a Vita Maria (42 anni) che, dopo quindici anni di supplenze, era finalmente riuscita – sempre tramite ricorso – a entrare in prima fascia anche se con riserva. E proprio ora che, essendo decima in classifica, aveva l’opportunità di entrare di ruolo il prossimo settembre. A Nunzia Viviana, entrata di ruolo con riserva nel febbraio 2016, andrà ancora peggio perché ha appena ricevuto una lettera di licenziamento a decorrere dal prossimo giugno. Ma la sua vicenda tocca maggiormente il cuore perché, dopo aver perso il marito in un incidente di lavoro al petrolchimico nel 2016, ha una figlia piccola a cui pensare…

Roberta Bezzi

22 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

TURISMO Il mistero dei dati scomparsi dal sito I dati su arrivi e presenze turistiche in provincia di Ravenna – di cui parliamo nel pezzo principale di questa pagina – sono quelli pubblicati nella mattina di lunedì 5 febbraio sul sito della Regione, nella sezione che raccoglie abitualmente le rilevazioni statistiche. Pubblicati, però, solo per poche ore. Nel pomeriggio, infatti, i dati erano spariti. Alla nostra richiesta di chiarimenti, dalla Regione ci informano che quei dati erano corretti (da qui la nostra scelta di redigere comunque l’articolo) ma che la tempistica della pubblicazione non sarebbe piaciuta «alla politica».

Così, pare di capire, i dati definitivi del 2017 verranno pubblicati sul sito della Regione solo a fine febbraio...

La tomba di Dante, tra le principali attrazioni per i turisti che visitano Ravenna. In questi giorni sopra all’ingresso è stata installata una nuova telecamera (la si nota in alto nella foto) per conteggiare i visitatori, che ha sostituito quella (più impattante) installata in gennaio. In basso a destra invece uno scatto dalla mostra della Sicis a Palazzo Rasponi, la più visitata nell’ambito della Biennale del mosaico di Ravenna

Mai così tanti pernottamenti registrati in provincia I dati del 2017: record di arrivi nel comune di Ravenna con oltre 630mila turisti cento, a fronte di 57mila arrivi) davanti all'exploit di RioMai così tanti i turisti a Ravenna, almeno secondo i dalo Terme (che con 62mila presenze, cresciute del 14 perti Istat. Sono circa 6,7 milioni i pernottamenti registrati cento rispetto al 2016, stacca Lugo di quasi 7mila unità, nel 2017 in provincia (la seconda in regione dopo quella nonostante 10mila turisti registrati in meno: la potenza di Rimini), dato superiore anche a quelli del 2009 e delle terme…).

2007, gli anni migliori della storia recente di Ravenna, Per quanto riguarda le strutture ricettive, invece, conturisticamente parlando, insieme a quelli di inizio anni tinuano a crescere quelle extra-alberghiere, che totaottanta. Il comune del capoluogo in particolare aggiorna lizzano circa 1,5 milioni di pernottamenti sui 2,8 totali il record di arrivi (ossia il numero di turisti che si presentano nelle strutture ricettive, senza considerare i pernottaLe presenze aumentano anche in dicembre a Ravenna menti) fatto registrare nel 2016 con un aumento del 6,2 percen«Ma il videomapping non è stato un’attrattiva» to, superando per la prima volta la soglia dei 600mila turisti (olRispetto allo stesso periodo del 2016, lo scorso dicembre sono stati registrati tre 630mila per l'esattezza, di cui circa 2.400 turisti in più nelle strutture ricettive del comune di Ravenna. Oltre circa 150mila stranieri). Nel co6.600, invece, i pernottamenti in più. Una crescita rispettivamente del 16 e del mune di Ravenna aumentano del 18 percento circa. Sono i dati di cui si è parlato, tra le altre cose, nel corso della 4,1 percento anche i pernottaseconda parte della commissione dedicata al Turismo convocata dopo le polemiche di inizio anno. A far discutere sono in particolare i 200mila euro investiti menti (la città d'arte del 7 perdal Comune quasi interamente per gli spettacoli del cosiddetto videomapping cento, contro il +3,5 dei lidi, che su monumenti e palazzi del centro, una scelta rivendicata fortemente dall’assesne totalizzano però quasi 2,3 misore al Turismo Giacomo Costantini. A guidare la schiera dei critici è Samantha lioni sui circa 2,8 totali), la magTardi, consigliera comunale del movimento civico Cambierà che sottolinea cogior parte dei quali, in provincia, me l’occupazione delle strutture alberghiere in città non avrebbe comunque è però registrata come noto nel raggiunto nemmeno il 32 percento dei posti letto disponibili. «Stiamo parlando comune di Cervia che chiude il di cifre ridicole che scoraggerebbero qualunque imprenditore dotato di senno 2017 oltre 3,5 milioni di presena tenere aperta una struttura ricettiva», si legge in una nota inviata alla stampa ze (in crescita del 3,6 percento), firmata dalla stessa Tardi e dall’esperto web di Cambierà, Fabio Forlivesi, che a fronte di 776mila arrivi (questi poi rilevano come siano stati spesi «solo 3.500 euro per la promozione web e aumentati invece di oltre il 9 perpoco più di 1.000 euro per quella fuori dai confini della città, battezzando «quecento). sto oneroso evento resta uno spettacolo per chi già si trova a Ravenna e non Terzo comune della provincia certo un’attrattiva turistica». Secondo Cambierà, «serve in definitiva una stratein quanto a pernottamenti è gia, una più efficace promozione e un obiettivo che deve essere comune». quindi Faenza (141mila quelli registrati, in crescita del 5,5 per-

MOSTRE

IL MAR CHIUDE SOTTO LE ATTESE CON 15MILA VISITATORI Ma la nuova biennale del mosaico ha staccato 120mila biglietti In novembre l’obiettivo dichiarato del direttore Maurizio Tarantino era quello di superare quota 20mila visitatori, ma la mostra sul mosaico contemporaneo del Mar, la prima “grande mostra” del Museo d’Arte della città di Ravenna dell’era De Pascale, ha chiuso con solo 15.117 visitatori. A fronte di un budget ridotto (circa 300mila euro rispetto al mezzo milione a disposizione per le ultime mostre del Mar – da circa 30mila visitatori in media) e di un appeal, quello del mosaico, non certo paragonabile a quello della pittura. Sarà così l’evento espositivo del prossimo autunno (con opere anche di Picasso e Warhol) il primo vero test della nuova era del museo.

La mostra del Mar dera l’evento di punta della nuova edizione della Biennale del Mosaico, rilanciata dalla nuova Amministrazione (che ci ha investito, oltre ai 300mila euro per il Mar, altri 50mila euro), che complessivamente ha chiuso registrando 120mila i visitatori con il primato che spetta alla mostra della Sicis a Palazzo Rasponi (19.272 ingressi, ma gratuiti).

Risultato probabilmente oltre le aspettative per l’esposizione dedicata a Felice Nittolo (10.170 visitatori al Museo Nazionale, dove hanno fatto registrare 6.493 ingressi la mostra di Clément Mitéran e 9.844 per ‘Il colore della scultura’). In 19.160 hanno ammirato Marco De Luca al Battistero degli Ariani (al Mausoleo di Teoderico 18.961 visitatori) mentre alle mostre ospitate dalla Biblioteca Classense sono stati staccati 5.301 biglietti.

All’Accademia di Belle Arti sono entrati in 500, ai Chiostri Francescani per “Opere dal mondo” in 12mila. nel comune di Ravenna ma di fatto spariscono nel resto della provincia, arrivando in tutto a 2 milioni sui 6,7 totali, grazie in particolare a Cervia, dove gli alberghi la fanno ancora da padrone. Restando nel campo dei pernottamenti, è sempre particolarmente interessante, anche ai fini della promozione turistica delle amministrazioni, studiare la provenienza degli ospiti delle strutture ricettive della provincia: circa la metà delle presenze arriva da due sole regioni italiane, l'Emilia-Romagna stessa e la LomIl numero di pernottamenti bardia (rispettivamente oltre 1,6 di turisti dalla Lombardia, e 1,7 milioni). A seguire, molto i più numerosi in provincia staccate, tre regioni attorno ai 300mila pernottamenti ciascuna: Piemonte, Veneto e Toscana, in ordine decrescente. Per quanto riguarda i turisti stranieri, contiLe presenze registrate nuano a crescere i tedeschi che dalla Germania, principale sono circa un terzo del totale (olbacino tra quelli stranieri tre 450mila le presenze dalla Germania) davanti a visitatori di Svizzera e Liechtenstein (accorpati, a quota 155mila, in calo del 3,5 percento) ai francesi (120mila i pernottamenti d'Oltralpe in calo però in questo caso di oltre il 6 percento) e ai russi, questi invece in crescita del 20 percento (opra quota 80mila pernottamenti), prima di una serie di Paesi attorno alle 50mila presenze in forte crescita (eccezion fatta per i Paesi Bassi in leggero calo e Austria, sostanzialmente stabile) come Polonia, Repubblica Ceca e Romania. Il Paese meno rappresentato è l’Islanda, con 59 turisti, che meriterebbero comunque un plauso da parte delle nostre Amministrazioni...

Luca Manservisi

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SPECIALE / I

AMICI ANIMALI

8-14 gennaio 2018 RAVENNA&DINTORNI

ISTITUZIONI PUBBLICHE

E a Palazzo Merlato c’è anche l’Ufficio Animali Intervista all’assessore delegato Gianandrea Baroncini, a proposito di diritti e iniziative, canile, gattile e volontari Alla fine del 2017 nel canile comunale c’erano 64 cani ospitati. L’attività della struttura, gestita dalla coop La Pieve con la collaborazione di Enpa e delle associazioni Clama e Amici Animali, è stata molto intensa e ha visto 263 quattro zampe recuperati nel corso dell’anno, di cui 229 con chip, quindi identificati. Da registrare anche 31 rinuncie di proprietà. I cani entrati nella struttura sono stati quindi 294 mentre le uscite, tra adozioni e decessi (18), sono state in totale 303.

A fornire i dati è l’assessore ai Diritti degli Animali, Gianandrea Baroncini. Una delega, la sua, che il Comune di Ravenna ha creato molto presto (nel 2004) e che è ricca di iniziative, come quella del corso per i padroni di cani.

Molto spesso, infatti, adottare un cucciolo porta alla sottovalutazione di alcune questioni connesse: la necessità di portarlo a spasso, di addestrarlo, il rapporto con gli altri animali e con l’uomo. Il corso per proprietari di cani si ripete ormai da quattro anni e, assicura Baroncini, «la sala D’Attorre è sempre affollata». Si tratta di cinque serate con vari professionisti che spiegano cosa significa vivere con Fido accanto, gioie e doveri di un’amicizia che dura da sempre. Non è tutto. L’ufficio Animali è molto attivo nelle convenzioni con le associazioni ma anche con i veterinari e gli altri enti territoriali. «Siamo l’unico Comune della provincia che ha una guardia medica veterinaria», spiega Baroncini. Anche in questo caso i numeri sono interessanti: nel 2017 ci sono state 800 chiamate, quasi tre al giorno, con un picco che si

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registra in estate, durante la stagione turistica.

Le visite sono invece 500. Attivo un numero verde al quale «chiamano anche dagli altri Comuni». Così con gli enti locali confinanti capita di fare delle convenzioni: è il caso del patto stretto con Russi riguardo al recupero di cani vaganti o incidentati.

«Le iniziative sono tante e in questo anno e mezzo abbiamo anche attivato campagne di sensibilizzazione e divulgazione delle norme vigenti». Rientrano nel primo caso, ad esempio, le iniziative contro l’abbandono estivo dei cani.

Nel secondo la necessità di spiegare ai padroni l’obbligo di pulire i bisogni del cane e di tenerlo al guinzaglio quando lo si porta a spasso. Il cane, del resto, può rappresentare anche un pericolo per sé e per gli altri: dalle aggressioni agli incidenti stradali. Tutto questo si può evitare e l’ufficio Animali cerca di divulgare al meglio le informazioni utili.

Ci sono poi i gatti: per i mici si sottolinea spesso la necessità della sterilizzazione per evitare la riproduzione eccessiva. Uno dei problemi dei gattili è rappresentato del resto dalla difficoltà di dare in adozione le cucciolate. Al momento nella struttura comunale che si trova su via Trieste ci sono 87 gatti (anche questo dato è aggiornato a fine anno). Sono entrati nel 2017 29 mici, mentre quelli soccorsi dopo un incidente sono stati 27. Le adozioni una ventina. Il gattile è gestito da un’associazione di volontariato “Soli a 4 zampe”. «Si tratta di una struttura fondamentale per diminuire il numero dei gatti randagi», spiega Baroncini. Molti

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mici però vivono nelle colonie feline, accuditi da varie associazioni. Il numero delle colonie in tutto il territorio comunale è molto alto: 500 quelle presenti oggi, dal 2004 ad oggi ne sono state stimate 800. La legge sulle colonie feline è molto stringente. «È vietato – spiega l’assessore – trasferire una colonia perché si rischia di alterare l’habitat naturale di una zona». I gatti selvatici giocano un ruolo chiave come predatori naturali di certe specie che altrimenti si riprodurrebbero eccessivamente.

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II / SPECIALE

AMICI ANIMALI

RAVENNA&DINTORNI 8-14 gennaio 2018

IL SERVIZIO Un centralino e 10 veterinari di guardia Il servizio è promosso con il patrocinio del Comune di Ravenna e con il fondamentale sostegno del Centralino dell’Ospedale di Ravenna che riceve la chiamate al numero preposto indirizzandole al medico di guardia. Copre le fasce orarie notturne e festive con un sistema a rotazione tra le diverse strutture veterinarie del territorio che si sono riconosciute sulla base di standard strutturali e qualitativi condivisi, favorendo la comunicazione e prosecuzione delle cure con il medico veterinario curante. I medici veterinari che svolgono guardia medica, oltre a Galliani, sono i dottori e le dottoresse De Cesare, Bonvicini, Ghetti, Fiorentini, Morigi, Volta, Franceschetti, Valeriani e Curmei Info: 0544 286125 e 0544 286126.

PRONTO SOCCORSO

Guardia medica veterinaria, consulenze e interventi in orari notturni e festivi Ce ne parla il dottor Matteo Galliani della Clinica Veterinaria di Russi Nel ravennate esiste una felice esperienza in materia di soccorso veterinario pensato principalmente per cani e gatti, i più comuni animali domestici o da compagnia. Si tratta della Guardia Medica Veterinaria – un’associazione di volontariato costituita da medici veterinari liberi professionisti a livello provinciale – che opera in un sistema organizzato e gestito a turni e che, attraverso un centralino, coordina un servizio di consulenza e pronta disponibilità, in orari notturni e festivi. «Siamo molto orgogliosi di questo progetto – afferma una delle guardie mediche, Matteo Galliani della Clinica Veterinaria di Russi –. L’etica del soccorso è molto semplice: offrire soccorso a tutti, e quindi anche ai cani di nessuno ospitati in canili e gattili, in collaborazione con le varie associazioni di volontariato del territorio con le quali si stanno creando dei progetti ad hoc per la sostenibilità del-

le spese mediche necessarie. L’associazione prende nome dal servizio che sino a qualche anno fa era coordinato e sostenuto dai Comuni in base a leggi a favore degli animali e prevedeva la disponibilità di medici veterinari in guardia medica per piccoli e grandi animali. In tempi di trasformazioni culturali e sociali, che hanno visto cambiare radicalmente la relazione uomo e animale d’affezione accompagnata dallo sviluppo di strutture private ad alta specializzazione come Cliniche e Ospedali veterinari, l’attuale presenza di un servizio di guardia medica è nelle aspettative della collettività dei proprietari di animali perché è una presenza vicina, sicura, affidabile, rassicurante». «Spesso riceviamo – prosegue Galliani – cani e gatti vittime di incidenti stradali, avvelenati, affetti da sindromi stagionali come colpi di calore o assideramenti, ustioni, shock da punture di insetti

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gravi, portati da privati o soccorritori convenzionati con gattili e canili. II soccorso animale è una disciplina di per sé impegnativa nella quale, quando si riceve la chiamata, diventa prioritario cercare di capire cosa stia succedendo, ascoltando e interrogando chi chiama per capire se il sintomo derivi da un problema banale o da una sindromegrave e pericolosa. Lavorare in guardia medica è difficile, duro, a volte frustrante, perché non sempre questo impegno organizzativo e professionale viene riconosciuto. E in orario notturno è più faticoso lavorare in situazioni di emergenza e stress, anche emotivo. Ma per noi è appagante fornire un servizio prezioso alla comunità e sentirci, dopo più di dieci anni passati insieme, una famiglia che continua da abbracciare e trasmettere l’etica in cui crediamo e la professionalità che vogliamo offrire ai nostri amici animali».

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AMICI ANIMALI / III 8-14 gennaio 2018 RAVENNA&DINTORNI

FARMACIE COMUNALI

LA NOVITĂ€

OLTRE I MEDICINALI VETERINARI ANCHE UN CORNER COI PRODOTTI PER IL BENESSERE DEI PET

Cani e padroni a cena assieme Al ristorante Mami Margherita di ForlÏ un’inedita opportunità Avete sempre sognato di cenare, con amici o familiari, in un ambiente confortevole in cui anche il vostro cane è il benvenuto e trattato come un re? Da Mami Margherita a ForlÏ tutto questo è possibile, perchÊ è uno dei pochi ristoranti in Italia ad avere una saletta speciale in cui padroni e cani possono consumare insieme i pasti, oltre a proporre un menÚ dedicato agli amici a quattro zampe. A cena tutti insieme in piazza Cavour 1 dove, lo scorso dicembre, ha aperto il locale di Simona Buda e del marito Gianni Casadei, già titolari della catena di negozi Robinson Pet Center. Una passione che nasce dalla nostra stessa professione – racconta Simona –. Da sempre interessati di nutrizione e benessere, ci siamo gradualmente allontanati dalla grande industria. Il passo successivo è stato pensare che ciò che fa bene a noi umani, possa far bene anche ai nostri cuccioli, pur con le dovute varianti. Nei nostri negozi siamo molto attenti alla qualità dei prodotti, sia alimentari che per la salute, fino agli accessori e cosÏ via. Poi ci siamo accorti che cresce il desiderio di portare con sÊ gli animali ovunque, anche al ristorante. E prendendo spunto dalla calorosa accoglienza dimostrata da un ristoratore-albergatore verso il nostro pastore tedesco durante una vacanza, abbiamo creato un ristorante in cui non solo gli amici animali sono benvenuti, ma hanno anche un menÚ e uno spazio dedicato.

Un modo originale e coraggioso di far evolvere il concetto di pet friendly. Con le sue pareti colorate e i suoi arredi semplici e moderni, Mami Margherita è un locale amichevole che propone non solo pizza, ma anche primi e secondi

piatti e hamburgher, tutto rigorosamente gourmet, con opzioni vegane e vegetariane, utilizzando esclusivamente prodotti italiani, preferibilmente a km zero e biologici. Trenta dei settantacinque coperti sono riservati ai cani e ai loro padroni. Cosa scegliere? Il menÚ a loro consacrato è frutto di una rigida selezione di alimenti biologicamente adatti, ipoallergenici e – in alcuni casi – certificati biologici o realizzati con ingredienti di alta qualità . Non mancano snack cosÏ come deliziosi pasticcini artigianali per appagare il palato dei quattro zampe.

Cosa piace di piĂš? ÂŤĂˆ tutto soggettivo – aggiunge Simona –. A me piace preparare in casa il mangiare per i miei cani, il che non significa dar loro gli avanzi, ma la giusta dose di proteine e verdure, come si è visto di recente anche in una bellissima puntata di “Masterchef Italiaâ€?.

A proposito, con l’aiuto di un veterinario e di un nutrizionista, organizziamo anche incontri per spiegare come cucinare per il proprio animale. Molti apprezzano l’alimentazione Barf, a base di carni crude, selezionate e biologiche.

Altrimenti c’è sempre il classico umido, ossia le scatolette di carne. Al riguardo, abbiamo in menÚ tre marche molto apprezzate.

In poco tempo, Mami Margherita si è fatto conoscere, in particolare da famiglie con bambini e gruppi di amici, attirando anche clienti fuori Romagna, incuriositi da questa innovativa proposta. Il personale è stato attentamente formato e, in fase di prenotazione, chiede qualche informazioni sulla razza/taglia del cane, sul sesso e sull’avvenuta o meno sterilizzazione, per evitare “piccoliâ€? incidenti in sala.

AMICI ANIMALI

Oltre alle indispensabili prescrizioni veterinarie di medicinali le farmacie comunali sono da tempo attrezzate per fornire prodotti per il benessere, l'alimentazione e l'giene degli animali domestici. ÂŤDi fronte ad una crescente attenzione di moltissime persone che accolgono in famiglia piccoli amici, cani, gatti ma anche altri pet – spiega il dottor Gabriele Taglioni della Farmacia Comunale 8 di Ravenna (quella aperta 24 ore su 24 ndr) – abbiamo ampliato notevolmente la gamma di prodotti per soddisfare questa sempre piĂš ampia esigenza di cure per gli animali. Si va dagli integratori alimentari ricchi ai farmaci che non richiedono una ricetta veterinaria, come ad esempio antidolorifici o prodotti per alleviare dermatiti, problemi articolari o del pelo, fino ad arrivare a presidi post cura come i “collari elisabettiani“. Nel nostro pet corner non mancano prodotti alimentari specialistici che hanno un ruolo importante per il benessere degli animali domestici – oppure di prodotti e accessori per l'igiene e la pulizia.

Infine parte degli scaffali sono dedicati ad accessori utili e a gadget e giochi per lo svago, in particolare, di cani e gattiÂť.

Nella foto sotto, un ritratto di Ticket e Oki, i gatti “mascotte� ospiti degli uffici delle Farmacie Comunali

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IV / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 8-14 gennaio 2018

TUTELE

IL RITO

Con l’assicurazione la vita assieme ai piccoli amici è più spensierata Una forma assicurativa è quella della responsabilità civile ma esistono anche polizze specifiche per “coprire” infortuni e spese sanitarie

CHIESA AFFOLLATA PER LA BENEDIZIONE NELLA RICORRENZA DI SANT’ANTONIO ABATE

AMICI ANIMALI

Per condividere una vita più tutelata e, per così dire, “spensierata” con i propri animali domestici è indubbio che di fronte ai loro problemi di salute o incidenti di vario genere la soluzione è quella di stipulare una polizza assicurativa per affrontare al meglio rischi di guai legali e finanziari.

«A copertura incidenti legati ad animali domestici – spiega Giancarlo Zampighi dell'agenzia Zurich di Ravenna – una possibilità è quella di una polizza per responsabilità civile purché riguardi animali con regolamentare chip intestato all'assicurato. Si tratta di polizze per garanzie rispetto ad eventuali danni procurati a terzi ma anche per infortuni, patologie e spese veterinarie. Inoltre, esistono polizze specifiche anche se limitate a cani e gatti, come la proposta di Beneassicurazioni che copre spese sanitarie e responsabilità civile a vari livelli di garanzia, che comprendono anche la tutela legale, in caso di contenziosi per risarcimenti, e varie opzioni di rimborso anche per spese legate all'alimentazione, a corsi di addestramento, fino alla cremazione in caso di morte dell'animale. Si possono stipulare dai tre mesi agli otto anni di vita del pet, con ulteriori estensioni se si tratta di un gatto o di cani assicurati da più di 4 anni».

«Per gli animali domestici si possono sottoscrivere polizze specifiche per la copertura della responsabilità civile ma anche delle spese sanitarie – illustra Filiberto Fogli di Assicoop Ravenna – che prevedono per l'animale l'utilizzo di un microchip per la sua localizzazione tramite Gps, sia in un predefinito recinto virtuale sia in caso di smarrimento. La responsabilità civile copre anche gli affidatari temporanei dell'animale mentre per le spese sanitarie la garanzia è quella di una rete convenzionata di presìdi veterinari con tariffe convenzionate. Nel caso, si tratta di una polizza Cane@Gatto proposta da Unipol Sai».

Come per tutti i prodotti assicurativi la raccomandazione è comunque rivolgersi ad un agente esperto per orientarsi rispetto alle esigenze ed esaminare attentamente tutte le variabili e le clausole vincolanti del contratto.

È una tradizione antica e di origine rurale quella della benedizione in chiesa degli animali (storicamente quelli da lavoro dei contadini), in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, considerato nella tradizione cattolica, per l’appunto, patrono degli animali. La benedizione serviva a favorire la tempra e la salute degli animali che erano una risorsa del lavoro agricolo o un bene da allevamento. Oggi i tempi sono cambiati e se in campagna questo rito continua a sopravvivere, non si è estinto neppure in città, dove in qualche caso il prete non benedice più mucche o cavalli ma frotte di animali domestici, per lo più cani da compagnia e qualche gattino. È accaduto anche a Ravenna, a fine gennaio, nella basilica di San Giovanni Evangelista dove il parroco Don Giorgio, ha pazientemente benedetto quasi duecento fra cani e gatti delle razze più disparate arrivati in chiesa coi loro padroni un po’ da tutta Ravenna e dai dintorni.

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SOCIETÀ / 27 8-14 gennaio 2018 RAVENNA&DINTORNI

IL PROGETTO

Il “Baciarello” parte da S. Valentino al Mariani Lifestyle In attesa di un accordo fra Mar, Soprintendenza e Comune Il progetto di valorizzazione turistica denominato “Baciarello”, rivelato pubblicamente nel dicembre scorso, per ora si limiterà ad una festa di qualche giorno, in occasione di San Valentino, dal 14 al 17 febbraio, con cene a tema, proiezione di film e concerti live all’Osteria Passatelli del Marini. Le ambizioni del progetto sono comunque più vaste: portare oltre 3mila nuove presenze in città e ricavi turistici superiori a 300mila euro. Queste le cifre stimate dal team imprenditoriale denominato Romagna Welcome DMC – di cui fa parte come ideatore e finanziatore del “Baciarello” l’imprenditore Maurizio Bucci – che ha lanciato per l’appunto e in altri termini questo “Guidarello Happy Lovers”. Il piano è quello di mettere insieme l’evento speciale di San Valentino e il bacio al volto della statua del Guidarello che dovrebbe essere riprodotta tramite tecnologia 3D, con 13 weekend turistici da febbraio a maggio e cinque diversi tour di esperienza urbana. Ne deriva – spiegano gli organizzatori – un’inedita mappa di Ravenna “città degli innamorati” che, dall’opera Guidarello al mito “Baciarello”, ha lo scopo – secondo gli organizzatori – di valorizzare la destinazione integrando tra loro il Mar, il Museo Nazionale e gli altri musei cittadini con i luoghi di interesse della città. L’idea però non è riuscita a condensare e a trovare un accordo in tempi brevi con quegli attori a livello istituzionale che consentirebbero di fare decollare il progetto con tutti i sostegni necessari.

Maurizio Bucci, in prima fila nella elaborazione concreta dell’inizativa annuncia che a breve è previsto un incontro con tutti i rappresentanti delle istituzioni interessate: Museo d’arte della città, Soprintendenza, Polo Museale Regionale, Asssessorati comunali alla Cultura e

La statua di Gudarello Guidarelli

al Turismo. «Non vogliamo sfruttare indebitamente, ne mistificare un’opera d’arte come il Guidarello, ma anche nella valorizzazione dei beni artistici servono sinergie e accordi di programma, dove possano intervenire anche i privati, e dove ognuno possa svolgere la propria funzione di tutela culturale e di sviluppo del turismo» “Guidarello Happy Lovers” infatti emulando in parte “Verona in Love” e la storia di Romeo e Giulietta, punta a valorizzare in chiave turistica il mito del bacio fortunato in amore al volto di Guidarello Guidarelli, opera marmorea cinquecentesca di Tullio Lombardo, patrimonio del Mar. Dopo un’intensa fase di preparazione e con un’indagine di mercato che sta coinvolgendo circa 120 tour operator internazionali dovrebbe avviarsi l’attività di “Romagna Welcome DMC”. Col modello aperto della fondazione di partecipazione, la nuova agenzia privata di organizzazione e promozione turistica riunisce albergatori, gestori di campeggi, b&b, tour operator di Ravenna e Cervia con «lo scopo di innovare e valorizzare l’offerta turistica tutto l’anno integrandola alle altre risorse ed economie territoriali».

NUOVI LOCALI Apre al pubblico sabato 24 febbraio il Salone dei Mosaici in piazza Kennedy Aprirà al pubblico il 24 febbraio il rinnovato Salone dei Mosaici, un pezzo di storia del centro di Ravenna abbandonato da anni (nel Palazzo del Mutilato di piazza Kennedy, con i mosaici parietali del Novecento) che riaprirà al pubblico grazie all’iniziativa imprenditoriale di Maurizio Bucci del Mariani Lifestyle, in collaborazione con l’associazione culturale Tessere del ‘900. Il Salone sarà adibito a diversi usi: gustare un pranzo o un tè accompagnato da pasticceria fino alla musica live e alla consultazione di alcuni testi storici. Potranno anche essere organizzate visite guidate e convegni. L’associazione Tessere del ‘900 nasce a Ravenna all’interno del progetto di restituzione alla cittadinanza del ciclo dei mosaici, visibili all’interno del Salone, realizzati dagli artisti ravennati Ines Morigi, Claudio Rocchi e Giovanni Majoli e da Giovanni Santagata.

24 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

CICLISMO

Collinelli, una vita intera cambiata da 4 minuti sui pedali in America Nel 1996 l’oro alle Olimpiadi: «Mi è servito un po’ di tempo per capire cosa avevo fatto». Ora la figlia sedicenne sulle sue orme e lui dirigente della stessa squadra di Vincenzo Benini

IERI...

Andrea Collinelli esulta sui pedali il 25 luglio 1996: oro alle Olimpiadi di Atlanta

«Quei quattro minuti mi hanno cambiato la vita». Andrea Collinelli riassume così, in estrema sintesi, la vittoria della medaglia d’oro all’Olimpiade di Atlanta 1996 nell’inseguimento individuale su pista. Da quella impresa sono passati ormai ventidue anni, ma per il 48enne ravennate la gara che ha dato lustro a una brillante ma breve carriera è come se fosse stata corsa ieri. «Il ricordo è molto lucido – riprende – e quando vedo i filmati l’emozione è rimasta tale e quale. Per capire davvero l’importanza di quello che ho fatto è dovuto passare del tempo, ma per fortuna mi capita di ricevere anche oggi dei riconoscimenti che mi fanno rivivere quello che è stato il più bel momento della mia carriera da ciclista».

Avrebbe voluto difendere il suo titolo ai Giochi successivi, a Sidney, nel 2000?

«Sì, purtroppo non sono riuscito a qualificarmi. La concorrenza era molto agguerrita. E da lì a poco mi sarei ritirato».

Lei però è rimasto nel mondo del ciclismo, sempre in azzurro, giusto?

«Dal 2007 ho iniziato a collaborare con la Federazione italiana, mentre nell’anno successivo ho ricevuto la carica di coordinatore delle squadre nazionali. In più allenavo direttamente gli atleti che facevano parte delle squadre senior e juniores. Poi nel 2011 sono stato messo da parte, per colpe non mie. Furono azzerati i quadri tecnici per motivi politici, ma io non c’entravo nulla (la Federazione tirò di nuovo in ballo una squalifica di sette mesi per utilizzo di fentermina già scontata nel 2000, ndr). Un peccato, perché sotto la mia guida Viviani ha vinto il suo primo oro e in più ho allenato alcuni giovani che adesso stanno raggiungendo ottimi risultati».

Nel 1987 la prima in azzurro Iridato nel 1996 e 1997 Nato a Ravenna il 2 luglio 1969, Andrea Collinelli inizia da giovanissimo la carriera da ciclista su pista e su strada nella Rinascita Ravenna. Entrato a far parte della nazionale azzurra dall’87, si specializza in particolare nell’inseguimento, raggiungendo il proprio clou con la vittoria della medaglia d’oro nella gara individuale all’Olimpiade di Atlanta, nel 1996, a cui si aggiunge il quarto posto nella corsa a squadre. Sempre in azzurro vince il Mondiale a squadre nel ’96 a Manchester e nel ’97 a Perth, mentre a livello individuale si aggiudica l’argento nel ’95 a Bogotà e nel ’96 e il bronzo nel ’97. Nel ’98, a Bordeaux, sale sul secondo gradino del podio nell’Americana con Martinello e sul terzo nell’inseguimento a squadre. In Coppa del Mondo si aggiudica sette tappe tra il ’95 e il 2000, mentre vince una volta la Sei Giorni di Bassano, due quella di Grenoble e due quella delle Rose.

Su strada, inoltre, nel ’97 arriva primo in una tappa del Circuit del Mines e in una dell’Olympia’s Tour. Ritiratosi nel 2001, da tecnico nel 2007 comincia a collaborare con la Federazione italiana, mentre dal 2008 al 2011 ricopre la carica di coordinatore delle squadre nazionali, allenando direttamente gli atleti delle squadre senior e juniores. Attualmente è il direttore sportivo della squadra juniores della Vo2 Team Pink di Piacenza.

Questo fatto le ha tolto la voglia di restare nel giro delle due ruote?

«No, in modo assoluto. Fino al 2015 sono stato il responsabile regionale della selezione giovanile di ciclismo e anche il direttore tecnico del velodromo di Forlì. Attività, queste, che ho lasciato per ricoprire un giorno il ruolo di direttore sportivo di una società».

E anche per seguire al meglio la sua giovanissima figlia, Sofia. Cosa ha provato a passare da ex campione di ciclismo a padre di una promettente atleta di appena 16 anni? «È una cosa che mi porta entusiasmo, emozione e orgoglio. La scorsa stagione è stata incredibile, con grandissime

SPORT / 25 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

LE PARTITE DEL WEEKEND

...E OGGI Andrea Collinelli ora è direttore sportivo della Vo2 Team Pink di Piacenza, la squadra per cui gareggia la figlia Sofia di 16 anni, al suo fianco in foto

VOLLEY, BUNGE E CONAD IN CASA BASKET, ORASÌ IN VISITA ALLA CAPOLISTA Il Ravenna Fc torna a giocare dopo la pausa del suo calendario: al “Benelli” il fanalino Fano

soddisfazioni. Nella categoria Allievi, Sofia ha vinto ben quattro titoli italiani su pista, di cui tre individuali, e inoltre ha centrato la prima vittoria in una gara su strada. L’esperienza più bella e formativa, però, è stata la partecipazione all’Olimpiade giovanile (Eyof, ndr) svolta in Ungheria. Con quella partecipazione mia figlia ha toccato con mano come è davvero lo sport ad alti livelli, misurandosi con le migliori atlete di tutto il mondo. Ha anche conquistato buoni piazzamenti, sia su pista, sia su strada, in gare che le serviranno moltissimo per crescere ancora». È dura per lei, che in tanti anni ha insegnato a Sofia a correre in bicicletta, stare in disparte e assistere alle sue gare?

«In realtà da quest’anno faccio parte anche io al 100 percento dello staff tecnico della Vo2 Team Pink di Piacenza, la società dove è tesserata mia figlia. Ho infatti accettato con entusiasmo la proposta di diventare il direttore sportivo della formazione juniores, composta da otto ragazze, tra cui anche Sofia».

Questo significa spostare il vostro centro del mon-

do da Ravenna a Piacenza?

«In realtà no, perché Sofia, come le sue compagne, si allenerà a casa propria. Le ragazze arrivano da zone diverse dell’Emilia Romagna e sono tutte promettenti, con grandi prospettive. Il gruppo è molto giovane, ma la speranza è quella di raggiungere buoni risultati fin da questa stagione».

Quali sono gli appuntamenti più importanti del 2018?

«Si parte il 18 marzo, in provincia di Varese, con una gara internazionale, per poi andare avanti fino al clou rappresentato dai campionati italiani su pista e strada. Cinque ragazze, tra cui Sofia, fanno inoltre parte della nazionale su pista: speriamo che qualcuno di loro riesca a partecipare agli Europei e ai Mondiali Juniores. Considerato che è il nostro primo anno, sarebbe un grande traguardo».

Quali sono le sue ambizioni future?

«Adesso sono concentrato solo questa nuova esperienza e quindi il mio unico obiettivo è quello di valorizzare al meglio la squadra, conquistando i migliori risultati possibili. Al momento parto così, poi per il futuro si vedrà».

Con il ritorno in campo del Ravenna Fc, tutte le squadre ravennati che partecipano ai campionati nazionali sono impegnate nel prossimo fine settimana.

CALCIO Dopo un fine settimana di pausa, il Ravenna Fc è pronto a giocare al “Benelli” in un match molto delicato in A sinistra Alice Torcolacci (Conad) chiave salvezza. Nella sesta giornata di ritorno di serie C, infatti, Lelj e compagni sabato 10 febbraio (inizio anticipato alle 18.30) affrontano in casa il fanalino di coda Fano, con l’obiettivo minimo di mantenere il distacco dall’ultimo posto, al momento lontano sette punti. Reduce da due pareggi raggiunti in extremis, la squadra giallorossa deve comunque prestare la massima attenzione a un avversario che non perde da tre gare consecutive.

VOLLEY Prosegue invece il periodo fittissimo di impegni della Bunge, che dopo le partite contro Padova e Castellana Grotte scende in campo per la terza volta in otto giorni nel nono turno di ritorno della Superlega. Domenica 11 febbraio, alle 18, il sestetto di Soli se la vedrà al Pala De André con la Taiwan Excellence Latina, avversario capace di vincere la sfida di andata 3-0 che si sta giocando le ultime chance per tornare nella lotta per i playoff e che oltretutto può contare su elementi di valore come Sottile, Savani e Starovic. In A2 femminile non può permettersi passi falsi la Conad, impegnata sabato 10 febbraio al PalaCosta (inizio ore 17) contro un Baronissi in calo, con l’obiettivo di riscattare il ko dell’andata.

BASKET “Straordinari” anche per l’OraSì, che dopo i match in settimana con Imola e Ferrara domenica 11 febbraio (ore 18) per il 21esimo turno di Serie A2 va a fare visita alla capolista Trieste che negli ultimi tempi è incappata in qualche battuta a vuoto. Sempre domenica, in Serie B, è tempo di giocare per Rekico, che al PalaCattani di Faenza (ore 18) ospita il pericoloso Lecco, e Orva, con i lughesi che saranno di scena a Padova. (vi.be.)

26 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Il film più brutto della storia del cinema è il nuovo di Ligabue

Bombe austriache

di Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

Made in Italy (di Luciano Ligabue, 2017) C'era una volta Ligabue: dopo un album d'esordio squisitamente generazionale nel 1990, sbarcò al cinema tra molti dubbi nel 1999 con Radiofreccia, e fu subito cult, perché pur essendo un film molto semplice, aveva raggiunto il cuore degli spettatori toccando, anzi arpeggiando, le corde giuste di un periodo e di certi luoghi e certe notti, mai toccate prima.

Qualche anno dopo con Da zero a dieci non riuscì a ripetersi e pian piano anche la vena musicale (per me già esauritasi dopo il primo album, ma per altri no) andava scemando. Quindici anni dopo, il buon Luciano da Correggio torna dietro la macchina da presa innanzitutto per dare corpo e immagini al suo nuovo album che dà il titolo al film e per costruire una storia che leghi il più possibile le canzoni al suo interno contenute. Verrebbe da pensare a The Wall o a Tommy ma vi prego di dimenticare subito quanto avete appena letto. La storia ricorda alla lontana le atmosfere di Radiofreccia perché parla di operai, simpatici perdenti, artisti mai nati e mai sbocciati e di storie per carità ben calate nelle tematiche dei giorni nostri (da lavoro a solitudini, da happy hour a notti

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E GIARDINAGGIO

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Sgrassature e pulizie di fondo

brave) e che cercano appunto un filo e un autore.

Nella sigla iniziale (probabilmente la cosa migliore) vediamo Accorsi (sempre lui) che balla da solo, un po' come fece in maniera più efficace Christopher Walken nel video “Weapon Of Choice” di Fatboy Slim. E poi cambia tutto, senza alcun legame con l'incipit. Veniamo subito al punto: il film va assolutamente visto perché agli occhi di chi vi scrive è sicuramente l'audiovisivo più brutto della storia del cinema, con una pochezza di scrittura e di recitazione forse paragonabile solo ad Alex l'ariete, in cui Tomba però se la cavava meglio di questo Accorsi. Ogni scena è realizzata in maniera piuttosto imbarazzante e il film è completamente slegato in montaggio e sceneggiatura, tanto che i momenti fortemente drammatici fanno effetto di un bicchier d'acqua preso dal rubinetto dell'acquedotto di Ravenna e scambiato per grappa barricata trentina. Paradossalmente le (brutte, davvero brutte) canzoni di Ligabue sono la cosa migliore del film, unitamente a un paio di hit messe a casaccio (e non con la felicissima capacità di selezione che Luciano l'emiliano aveva dimostrato in Radiofreccia) che passano inosservate nonostante la loro bellezza dimostrata al di fuori di questo disastro.

Ulteriore aggravante, la chiusura anticipata del bar nella sala in cui l'ho visto, che mi ha negato un giro di lambrusco e pop-corn che avrebbero forse funzionato meglio di una tachipirina 1000 per alleviare il dolore del cinefilo che era in me. Quando si assiste a spettacoli così rari e imperdibili come questi si vorrà prima o poi urlare contro il cielo il fatidico “io c'ero!”, perché mentre la compagnia di improvvisati e offensivi Marlon Brando facevano fandango, alla vincente ricerca di stereotipi riciclati, lo spettatore non può far altro che pensare a quale cocktail scolarsi a fine film al primo bar Mario che possa capitargli, dopo aver assistito a un finale doroteo e politicamente più corretto del blu dipinto di blu. L'unica cosa inquietante, invece, è aver letto critiche positive, che dà un ulteriore motivo di invitarvi alla visione per capire quale delle due parti sia completamente uscita di senno, e in caso abbiano ragione loro ditemi tranquillamente a che ora è la fine del mondo. Ho perso le parole, per fortuna. Grazie.

Manutenzione giardini privati e pubblici Potature di alto fusto con macchinari specifici

334 3218031 PRONTO INTERVENTO • INTERVENTI D’EMERGENZA • PREVENTIVI GRATUITI Lido Adriano - via Tono Zancanaro, 74 - tel./fax 0544 493950

Sabato 12 febbraio 1916 bombe austriache furono sganciate su Ravenna. Tutto accadde tra le 14.45, ora in cui si udì il primo suono della campana della pubblica torre che avvisava dei bombardamenti imminenti e le 15.25 quando il campanone - così scriveva Santi Muratori a Corrado Ricci - dava il segnale del cessato pericolo e lasciava sgomenta la città a piangere i suoi morti e a guardare con occhi attoniti i monumenti feriti, primo fra tutti la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Ricci, attingendo ai racconti dei suoi corrispondenti ravennati, così descrive il bombardamento alla Basilica: «Pareva, dopo gli ultimi lavori di restauro, che ogni danno, almeno per lunghissimo tempo, dovesse essere rimosso, dai preziosi mosaici, quando, circa alle ore 15 del 12 febbraio 1916 (nel massimo furore della guerra) una delle ventiquattro bombe nemiche lanciate su Ravenna cadde ed esplose nell’angolo sinistro della facciata di S. Apollinare Nuovo, squarciandola per largo tratto e abbattendo parte del sottoposto portico. Alla gente accorsa a veder la rovina, sembrò prodigio che i mosaici prossimi allo squarcio fossero rimasti in posto, anzi paressero addirittura “illesi” (…). Ma se la pelle esterna sembrava sempre sana, la commozione interna era grave, e cresceva; tantoché alzatosi, il giorno 15, un forte vento, sconnesse man mano l’intonaco e “nella notte dal 16 al 17 febbraio provocò miseramente la caduta della parte più labente di quel mosaico”».

Immagine di Giorgio Wenter Marini, 1921.

o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o c s

Martedì 13, ore 21 Agostino Galegati Storie d'amore fra le stelle

Martedì 27, ore 21

Oriano Spazzoli Le Geometrie del Cielo Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia

1 bbraio ore 2 venerdì 23 fe NA AL TELESCOPIO LLA LU Ingresso libero ZIONE DEpe OSSERVAan rmettendo. o el Pl etario, ci braio ore 17 sabato 24 feb NA AL TELESCOPIO ndo NE DELLA LU cielo permette OSSERVAZIO gresso libero, in , dy ne en .K piazza J.F ore 10:30 domenica 25 DEL SOLE NE OSSERVAZIOettendo. Ingresso libero

BIBLIOTECA TEMATICA!

elo perm Planetario, ci

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale Santi Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

CULTURA / RUBRICHE / 27 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

LA BIBLIOTECA DI BABELE

È tornata la (lucida) follia dei geniali Maisie

Tutta l’intensità delle lettere, da Poe a Beckett

di Luca Manservisi

di Matteo Cavezzali

Difficile da credere, ma nella scena musicale italiana esiste qualcosa di davvero unico e inarrivabile: il Festival di Sanremo. Ok, scherzo, parlo invece dei Maisie, gruppo di culto per antonomasia, anche se probabilmente ormai dimenticato dagli stessi tizi del culto di cui sopra, essendo passati nove anni dal loro ultimo disco (che già arrivava a quattro anni dal precedente). Il 19 gennaio è uscito “Maledette rockstar”, la loro “opera rock”, come si sarebbe detto negli anni settanta, un concept album sulla morte e la decadenza (della società contemporanea in generale, per farla breve), 31 brani divisi in due dischi, in un cofanetto cartonato con tanto di libretto di 56 pagine rilegato e cucito a filo (con disegni originali di Manfredi Criminale) e una “campagna promozionale” (tra virgolette) che si è limitata a un appello a comprarlo nei negozi tradizionali di dischi (la prima tiratura – di 800 copie – è andata in esaurimento dopo una decina di giorni). Circa 150 minuti di musica, in definitiva, che sono un grandissimo vaffanculo allo streaming, alla “riproduzione casuale” e agli ascolti distratti di questa nostra epoca. I numeri continuano con la settantina (71 per l’esattezza) di musicisti coinvolti (tra cui anche Bruno Dorella e Antonio Gramentieri, orgogli di Romagna) dalla band siciliana in questo disco che è tutto un prendere o lasciare, una sorta di manifesto contro l’indifferenza, che se non è davvero frutto di dieci anni di lavoro (come vogliono farci credere) è in ogni caso qualcosa di enorme, comunque la si pensi. A partire naturalmente dai testi (quasi tutti di Alberto Scotti, quasi tutti cantati da due grandi voci femminili, quelle di Carmen D’Onofrio e Cinzia Le Fauci), lucidamene folli, provocatori, surreali (come altro definire Padre Pio “in carne, ossa e saio” che sfida in un incontro di pugilato il mafioso Matteo Messina Denaro?), comici (l’appello pre-elettorale in stile piddino “Se non ci votate torna Silvio/aiuto, aiuto, Silvio no, poveri noi! Silvio no/Silvio è cattivo perché è di destra/Noi, anche se facciamo cose di destra, siamo buoni perché siamo di sinistra”), truci (come altro definire la vendetta del nanetto

Quando un autore scrive un romanzo, un racconto o un saggio ha sempre in mente un vasto numero di potenziali lettori. Così lo lima, lo lavora, e lo struttura pensando – più o meno consciamente – a loro.

Esiste però una scrittura che è rivolta a un unico lettore: le lettere. Scrivere per una persona rende le parole più libere, meno controllate e per questo molto interessanti. Oggi le lettere non esistono più, non almeno con la valenza che avevano un tempo.

Un dettaglio dalla Una lettera era spesso l’unico copertina del nuovo modo di comunicare a distanza. disco dei Maisie Non si sapeva se e quando si avrebbe avuto una risposta, né Pingping che torna dall’oltretomba per sgozzare e quando si sarebbe potuto scrivere ancora. violentare senza pietà il cadavere di Barbara Per questo nelle lettere dei grandi autori si D’Urso, che l’aveva davvero ospitato in uno degli cela un’intensità e un fervore di enorme apici del trash televisivo italiano?), geniali (qui la fascino. Mi sono appassionato alle lettere lista è lunga, ma si può partire dal Gesù che torna leggendo quelle che Vincent Van Gogh scritra noi come casellante e che dice di non essere veva al fratello Theo, in cui gli raccontava le razzista “Ma, se mia figlia sposasse un negro, m’insue insicurezze, i suoi demoni, il suo amore cazzerei”), citazioni sparse ovunque (a partire dai per la pittura. Tra le mie preferite ci sono titoli dei pezzi – che non sono cover, a parte una di anche quelle del poeta Rainer Maria Rilke Pippo Franco – come “Certe notti”, “Aria”, “La (l’Orma ne ha pubblicato una selezione canzone di Marinella”, fino all’unico strumentale molto interessante intitolata La vita comincia dal sapore lounge e sognante battezzato “Dottor ogni giorno).

Marchionne, mi dispiace doverle comunicare che Recentemente sono usciti due volumi che ci il suo tumore è maligno: le restano al massimo fanno immergere nelle vite di due autori che due settimane di vita”). Il tutto all’insegna di un hanno profondamente innovato la letteramodo di cantare elegante e retrò e in una continua tura: Edgar Allan Poe e Samuel Beckett, in ricerca della melodia, per un effetto ancor più stradue edizioni critiche di altissima qualità. niante in un disco suonato e arrangiato comunLettere (Il Saggiatore) di Edgar Allan Poe que da dio, fra i generi (prog, folk, post-rock, musiraccoglie la produzione dell’autore che va ca latina, avant, noise, pop...) più disparati e riferidai suoi quindici anni fino a poche settimamenti che vanno dalla furia iconoclasta di Frank ne dalla morte. A colpire maggiormente Zappa alle migliori Storie Tese, fino a un’indole che sono quelle inviate dal giovane Edgar al potrebbe pure ricordare i Cccp. Naturalmente non signor John Allan, che fu di fatto il suo padre tutto funziona, ma quando ricapita di passare due adottivo. Poe ebbe una vita dissoluta, segnaore e mezzo così? ta dalla povertà, dai debiti, da un successo

tardivo e da molti problemi causati dai suoi difficili rapporti col mondo. Nelle lettere al padre lo vediamo raccontare mirabolanti storie, più o meno plausibili, per convincerlo a inviargli altro denaro. Gli scrive di furti, di essere stato raggirato, nascondendo probabilmente di averli sperperati in attività che il padre non avrebbe gradito. Nelle sue epistole dissimula, non è mai chiaro il limite tra la menzogna, la realtà e la bugia diventata vera a furia di raccontarla. Poe si trasforma inconsciamente in uno dei suoi personaggi, vittima innanzitutto di se stesso.

“Lettere 1929-1940” (Adelphi) di Samuel Beckett raccoglie invece le missive dello scrittore premio Nobel quando era ragazzo, tra i 23 e i 34 anni. Beckett si firma “Sam” e scrive i pensieri passionali e tumultuosi degli anni della sua formazione. Scopriamo così i giudizi aspri che Sam – con il tipico livore giovanile - riservava ad alcuni intoccabili di quegli anni. Detestava Hemingway, che considerava alla stregua di romanzi rosa, accusava Elliot di essere troppo «misurato» e «professionale» definendolo «brava persona, ma cattivo poeta». Era contro la scrittura «pignola e artificiosa», cosa che poi lo porterà a scardinare tutti i sistemi con i suoi testi del “teatro dell’assurdo” come Aspettando Godot e Finale di partita. Odiava anche la sua città, Dublino: «qui c’è solo nebbia e sottomissione». Lo psicanalista Umberto Galimberti afferma che «le uniche idee buone che ha l’uomo gli vengono tra i venti e i trenta anni, poi rimugina solo su quelle», beh, in queste lettere c’è già tutto Beckett: dissacrante e innovativo.

Chiudo con una domanda aperta. Oggi che le lettere non si scrivono più, viene da chiedersi se esista ancora questa forma narrativa, così diretta e magnificamente spudorata.

Varrà la pena un giorno leggere le e-mail di Philip Roth o i messaggi whatsapp di Carrére?

28/ CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

PROSA/1

PROSA/2

COPENAGHEN, DRAMMA STORICO-SCIENTIFICO Dall’8 all’11 febbraio la Compagnia Umberto Orsini porta in scena al Rossini di Lugo la pièce Copenaghen di Michael Frayn, con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Giuliana Lojodice e la regia di Mauro Avogadro, a diciotto anni dalla prima versione per l’Italia di questo dramma storico-scientifico che ha fatto la storia del teatro contemporaneo.

L’allegoria dell’Italia lacerata di Eduardo De Filippo

PROSA/3 L’avaro diretto da Chiti, protagonista Alessandro Benvenuti, in scena a Cervia Al Teatro Comunale di Cervia il 13 e il 14 febbraio va in scena L’avaro di Molière, diretto da Ugo Chiti e interpretato da Alessandro Benvenuti. Gli interpreti dello spettacolo saranno protagonisti dell’Incontro con gli Artisti che si terrà il 14 febbraio alle 18 nel Ridotto del Tteatro (l’ingresso all’incontro è gratuito).

Filumena Marturano in scena all’Alighieri dall’8 all’11 febbraio Incontro con gli attori e artisti il 10 alla sala Corelli Nel 1947 fu approvato l’articolo che stabiliva il diritto-dovere dei genitori di mantenere ed educare anche i figli nati fuori dal matrimonio. E nella commedia di De Filippo Filumena Marturano di figli ce ne sono tre da proteggere. E tra Filumena, caparbia, accorta – così ostinata contro tutto e tutti nel perseguire la propria visione del mondo – e Domenico Soriano, unico erede di un ricco pasticciere, amante delle corse e della bella vita, è guerra aperta. Diretto dalla grande cineasta Liliana Cavani, lo spettacolo si avvale delle prove d’attori di Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses.

Filumena Marturano è forse la commedia italiana del dopoguerra più conosciuta e rap-

Fu il soggetto, nel 1963, del film di De Sica Matrimonio all’italiana

DA SEMPRE LE DONNE SONO LE NOSTRE MIGLIORI LETTRICI

presentata all’estero, nonché soggetto del film di Vittorio De Sica del 1963, Matrimonio all’italiana e ha un ruolo centrale nella produzione di Eduardo De Filippo. Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all’amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un’allegoria dell’Italia lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto. Ispirato da un fatto di cronaca, la commedia porta al pubblico il tema, scottante in quegli anni, dei diritti dei figli illegittimi.

Nel 1947, infatti, l’Assemblea Costituente approvò l’articolo che stabiliva il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare anche i figli nati fuori dal matrimonio, mentre otto anni più tardi, nel febbraio del 1995, venne approvata la legge che abolì l’uso dell’espressione “figlio di N.N.” Sabato 10 febbraio la sala Corelli ospita l’incontro con la Compagnia a cura di Matteo Cavezzali.

COMICO L’uomo delle caverne, un successo planetario sul rapporto di coppia Continua in Italia il grande successo di Caveman - L’uomo delle caverne, noto spettacolo sul rapporto di coppia. Interpretata da Maurizio Colombi, la pièce arriverà sul palcoscenico del Teatro Comunale di Cervia venerdì 9 febbraio alle 21 per la rassegna dedicata alla comicità.

Lo spettacolo è in scena in 30 paesi, vanta più di 10 milioni di spettatori e una strada, la 43a, intitolata nella città di New York.

CULTURA / 29 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

CONTEMPORANEO/1 Exit West Mohsin Hamid Einaudi Traduzione Norman Gobetti

DANZA/1

Tra finzione e realtà la condizione urbana in cui viviamo

Daria Deflorian al Rasi con Il cielo non è un fondale

LA SENSUALITÀ DEL TANGO SU MUSICHE DI ASTOR PIAZZOLLA Tutta la sensualità del tango e le musiche di Astor Piazzolla saranno protagonisti sul palcoscenico del Teatro Masini di Faenza mercoledì 14 febbraio alle 21. Lo spettacolo Piazzolla Tango/En Tus Ojos vedrà protagonista la Compagnia Naturalis Labor ed è stato ideato, coreografato e diretto da Luciano Padovani.

Dopo il successo internazionale di Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, premio Ubu nel 2014, Daria Deflorian torna per dirigere e interpretare – con Antonio Tagliarini – sui palchi di tutta Europa Il cielo non è un fondale, il cui punto di partenza è il fenomeno irreversibile dell’urbanizzazione dei paesaggi e dei modi di vivere. Deflorian è un’attrice – Premio Ubu come miglior interpretazione per L’origine del mondo di Lucia Calamaro – autrice e regista forte di collaborazioni con, tra gli altri, Baliani, Martone, Nekrosius. Nello spettacolo quattro performer frugano, abitano, esplorano la nostra condizione urbana nel tentativo di stanare un problema complesso, ecologico, etico, collettivo. Senza alcun artificio, aprono un dialogo tra la finzione e la realtà, la figura e lo sfondo, l’interno e l’esterno. In scena al teatro Rasi di Ravenna giovedì 15 febbraio per la Stagione dei teatri. Info: ravennateatro.com.

DANZA/2

DANZA/3

CONTEMPORANEO /2 Stabat Mater, prima nazionale per il testo di Sorrentino interpretato da Maria Paiato Sarà il Teatro Masini di Faenza a ospitare la Prima Nazionale di Stabat Mater, uno spettacolo di Antonio Tarantino, interpretato da Maria Paiato e diretto da Giuseppe Marini. Sipario domenica 11 febbraio alle 21. Una sorta di Madonna dei bassifondi, turpiloquiante e bestemmiatrice, la Maria Croce, protagonista di Stabat Mater, ragazza madre, ex-prostituta, ma neanche troppo ex, ora stralunata straccivendola cui l’autore impone, similmente agli altri personaggi dei suoi Quattro atti profani, un’irrefrenabile e farneticante logorrea, un’incontinenza verbale comicamente oscena.

IL LAGO DEI CIGNI AL GOLDONI

COMIX, SFIDA ALLE LEGGI DELLA FISICA

Il lago dei cigni, titolo emblematico del balletto “sulle punte”, giunge al Teatro Goldoni di Bagnacavallo grazie alla Compagnia Nazionale Raffaele Paganini quale appuntamento speciale sabato 10 febbraio alle ore 21. Le coreografie dello spettacolo sono Chiara Di Giulio, mentre la regia è firmata da Luigi Martelletta.

Il 15 febbraio alle 20.30 la No Gravity Dance Company porta in scena al Rossini di Lugo Comix (musiche di Gershwin, Mancini, Rota e altri compositori) in un progetto di Emiliano Pellisari. In scena, danzatori acrobati sfidano le leggi della fisica e utilizzano complesse macchine teatrali di origine barocca.

PER QUESTO RAVENNAEDINTORNI PIACE ANCHE AGLI UOMINI

IL SETTIMANALE www.ravennaedintorni.it

30 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

EVENTI/1

EVENTI/2 LIBRI

Darwin Day al Mama’s Un monologo tra ecologia e scienza Roberto Mercadini sul palco del club ravennate per la serata in collaborazione con Uaar

Paolo Casadio e il suo Il bambino del treno a Feltrinelli e Liberamente Giovedì 8 febbraio alle 18 alla libreria Feltrinelli di via Diaz e sabato 10 febbraio alle 18 alle libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna si terrà l’incontro con l’autore ravennate Paolo Casadio da poco in libreria con il suo secondo romanzo edito da Piemme, Il bambino del treno, ambientato durante la seconda guerra mondiale sull’appennino tosco-romagnolo.

Reading di risvolti di copertina immaginari Lo scrittore ravennate Eugenio Baroncelli alla Classense con i musicisti Graziani e Crociani

Marcello Veneziani al Caffé Letterario di Lugo Venerdì 9 febbraio alle 21, all’Hotel Ala d'Oro di Lugo per gli incontri del caffé letterario, Marcello Veneziani presenta il suo Imperdonabili (Marsilio), un affascinante itinerario attraverso idee, opere e autori che possono essere definit “irregolari del pensiero” che non si accontentarono del loro tempo, ma lo contraddissero, spesso creando nuove visuali o attingendo a tradizioni più antiche.

Lo scrittore ed enigmista Stefano Bartezzaghi a Casa Melandri

Venerdì 9 febbraio alle 21.30, al Mama’s club di Ravenna (in via San Mama), Roberto Mercadini sarà in scena con il suo monologo “per una cittadinanza planetaria” Noi siamo il suono, noi siamo la terra, evento realizzato in collaborazione con Uaar, in occasione del Darwin Day. «Sapevate che i pipistrelli, ogni anno, danno un contributo all’economia degli Usa paragonabile al fatturato della Microsoft? E che il deserto del Sahara fertilizza la foresta Amazzonica? Cosa hanno in comune gli astronauti della Nasa e gli antichi asceti indù?» Sono alcune delle domande a cui risponderà l’attore e autore ricorrendo, come è nelle sue corde, a paradossi, personaggi stralunati, storie comiche e spiazzanti. Un monologo in apparenza visionario, ma basato su dati scientifici: per riflettere sul legame strettissimo fra ecologia ed economia, su cosa sia un ecosistema e su come ecosistemi apparentemente lontani interagiscano fra loro.

Venerdì 9 febbraio alle 18 a Casa Melandri in centro a Ravenna ospite del Centro Relazioni Culturali il Maestro Stefano Bartezzaghi sarà a Ravenna per svelare gli elementi del gioco linguistico. Alla Sala d’Attorre il notissimo giornalista e scrittore, autore di Parole in gioco, rifletterà insieme al pubblico sui complessi meccanismi del linguaggio, come preziosa occasione di riflessione.

Prosegue la rassegna di incontri letterari “Il tempo ritrovato” alla biblioteca Classense di Ravenna, a cura di Matteo Cavezzali. Mercoledì 14 febbraio alle 18 sarà la volta dello scrittore Eugenio Baroncelli con Risvolti Svelti, ultimo volume uscito per Sellerio dell’autore ravennate, ancora una volta una raffinata raccolta di racconti brevissimi, fulminanti, in questo caso immaginari risvolti di copertina di libri ricchi di citazioni erudite e raffinate che miscelano personaggi reali a letterari.

Durante la serata è previsto un vero e proprio reading con i musicisti Gabriele Graziani e Vanni Crociani. Nello spettacolo Baroncelli narrerà alcune vite brevissime da Defoe – «l’inventore di quella forma di truffa che chiamiamo il romanzo moderno» – a William Harrison, che fu presidente degli Stati Uniti per soli 30 giorni, record battuto però dal presidente messicano restato in carica per appena tre quarti d’ora…

EVENTI/3

AGRITURISMO

MASSARI Ristorante agrituristico con degustazione dei piatti tipici tradizionali Cerimonie e banchetti - Cene aziendali - Fattoria didattica

Menu di

San Valentino

Antipasto sfizioso con rosette di crudo di Parma e sformato Tortelloni fatti a mano con ricotta, pomodoro essiccato al sole e crema di noci Mascarpone con cuore di pere volpine Mini menù alla carta Acqua Intrattenimento musicale €20,00 cadauno

Enrico ed Elisa

Un OMAGGIO per tutte le coppie È consigliata la prenotazione CONSELICE (RA) - via Coronella, 110 - Tel. 0545.980013 - Fax 0545.980035 agriturismomassari@virgilio.it www.agriturismomassari.it agriturismomassari

TRA GIOCO E BOXE, L’OMAGGIO A JACK LONDON DI CASTIGLIONI E FABRIZIO BOSSO Concerto per Jack London è un melodramma jazz d’amore e pugilato che vede incontrarsi teatro e musica e porta alla ribalta musicisti di caratura internazionale quali Fabrizio Bosso alla tromba e Luciano Biondini alla fisarmonica, accompagnati da un narratore quale Silvio Castiglioni (nella foto).

Un appuntamento, quello di giovedì 8 febbraio al Comunale di Russi (inizio ore 20.45) che presenta al pubblico un progetto inedito di Ater, Associazione Teatrale Emilia Romagna, che ne cura la diffusione nei teatri del territorio.

Lo spettacolo è un omaggio allo scrittore statunitense più tradotto, Jack London, di cui nel 2016 di celebrava il centenario della morte. Il padre di Zanna Bianca e del Richiamo della foresta, giornalista, ma anche cercatore d’oro, pescatore di ostriche, vagabondo, attivista sociale e tanto altro, che ebbe un enorme successo grazie ai suoi romanzi. Lo spettacolo è tratto dal suo racconto The Game (Il gioco o Lo sport del ring, a seconda delle traduzioni), liberamente adattato da Silvio Castiglioni per renderlo congeniale per la scena.

CULTURA / 31 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

EVENTI/4

Giuliano Scabia in scena sulla rivoluzione

LA MOSTRA/1

LA MOSTRA/2

Controllo del sale, tutela dell’oro bianco Al Musa immagini e documenti d’epoca

Fotografie per non dimenticare

Fino al 2 aprile al Musa, il Museo del Sale di Cervia, si terrà la mostra “Il controllo del Sale. Immagini e storie di luoghi e uomini a tutela dell’oro bianco”.

Si tratta di una serie di immagini d’epoca che mostrano la realtà cervese con spazi e persone addette alla custodia e protezione del prezioso “oro bianco”: dalla torre San Michele e Magazzini del Sale alle garitte, ai caselli, alle antiche caserme della Guardia di Finanza, fino alla storica ferrovia che giungeva davanti al Magazzino del Sale per caricare direttamente sui convogli merci il prezioso prodotto che partiva per la distribuzione commerciale.

Ad aprire la mostra la tavola dipinta ad acquerello da Giovanna Campana che illustra l’area delle saline e della città con i luoghi posti a controllo di produzione e commercio del sale: quelli che ancora esistono e quelli che non ci sono più. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico di Cervia, trae spunto dal lavoro di una mappa di comunità dedicata al controllo del sale realizzata nell’ambito delle azioni dell’Ecomuseo del Sale e del Mare.

Fino al 28 febbraio è in corso la mostra fotografica realizzata in occasione della Giornata della Memoria, a cura di Marina Giusti e Maurizio Tanzi, nella sala espositiva di via Berlinguer a Ravenna con l’orario di visita nei giorni feriali, sabato escluso, dalle 9 alle 18 ed il venerdì dalle 9 alle 12.

La mostra fotografica interessa anche i telegrammi recuperati all'Archivio di Stato dopo una ricerca dei documenti limitativi verso gli ebrei. Sono stati inoltre inseriti frammenti letterari tratti dal libro di Levi e da una Relazione concessa dal Comune di Ferrara. Lo scopo dei curatori dell’esposizione, Marina Giusti e Maurizio Tanzi, è quello di lasciare una traccia indelebile di quanto avvenuto. Per non dimenticare.

Il poeta e drammaturgo al Goldoni in 12 dicembre per una serata fuori programma

Su sollecitazione e invito de La Bottega dello Sguardo e Accademia Perduta/Romagna Teatri, lunedì 12 febbraio il drammaturgo e regista teatrale Giuliano Scabia porterà a Bagnacavallo una riflessione poetica sulla rivoluzione. L’appuntamento vedrà alcune soste obbligate nei testi di Scabia che avevano già a tema il mito di «questa cosa meravigliosa e tremenda che è la rivoluzione» (Diario Italiano, Visita alla prova…, Scontri generali, L’azione perfetta); la drammaturgia – come accade per altre sue azioni teatrali – sarà un unicum, un regalo di Giuliano Scabia per il nostro presente, qui e ora. Scabia, riconosciuto come uno dei “padri fondatori del nuovo teatro italiano”, è prima di tutto un poeta, protagonista e artefice del teatro vagante.

L’ingresso è gratuito. Prenotazioni telefoniche (tel.

0545 64330) tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle ore 13. Per informazioni: 0545 64330

LIBRI Il Generale Garibaldi tra storia e leggenda al Museo del Risorgimento di Faenza Venerdì 9 febbraio alle 21, al Museo del Risorgimento e dell'Età Contemporanea, Palazzo Laderchi, in corso Garibaldi 2 a Faenza, l'Associazione Museo del Risorgimento promuove la presentazione del libro di Franco Ferlini, Trafila Garibaldi – il Generale fra storia e leggenda in Romagna (Risguardi Editore).

Teatro e arte musiva nei giovedì del Grinder Prosegue la rassegna di incontri al Grinder Café di via di Roma, a Ravenna, curata da Ivano Mazzani, il giovedì alle 18. L’8 febbraio protagonisti saranno il regista teatrale Eugenio Sideri e l’attore Enrico Caravita impegnati in un incontro dal titolo “Orazione epica. Narrazione in forma di versi”. Il 15 febbraio invece si parla di arte e di mosaico con l’associazione culturale Marte.

Sotto il segno del Granchio con Giuliano Vitali e Pietro Lenzini Martedì 13 febbraio, dalle 18, alla Feltrinelli di via Diaz a Ravenna si parlerà del libro: Sotto il segno del granchio. Il lungo viaggio poetico di Guerrino Tramonti. Dialogheranno l'autore, Giuliano Vitali e Pietro Lenzin.

La minaccia stupefacente, secondo dei tre incontri di InContemporanea Il ciclo di incontri InContemporaena alla biblioteca Oriani di Ravenna prosegue giovedì 15 febbraio alle 17 con la presentazione del libro di Paolo Nencini, La minaccia stupefacente. Storia politica della droga in Italia. Dialogano Alessandro Luparini e Maurizio Fusari, direttore Uoc - Anestesia e Rianimazione di Ravenna.

Buon

Sianno t n e l a V Via Faentina 270 – San Michele (RA) Tel. 0544 461039 • Fax 0544 500980

www.gardenilgelso.it

32 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

LIRICA/1

JAZZ/1 CLASSICA/1

L’ABISSO DEI MIGRANTI IN SCENA AL MASINI DI FAENZA Il 15 febbraio il Masini di Faenza aprirà le porte a una novità, la prima opera contemporanea della compositrice Rossella Spinosa, dal titolo Abisso Mediterranoeo - Pietà l’è morta, un’opera per soli, coro, danzatore e ensemble musicale, che affonda le sue tematiche nell’attualità. Sarà proprio un giornalista con il suo racconto quotidiano sugli sbarchi in Italia il protagonista dell’opera, il cui testo è stato scritto da Geppino Materazzi, profondo conoscitore delle culture del mondo, e Pap A. Khouma, scrittore e giornalista senegalese naturalizzato italiano, che spesso ha dato voce alla realtà dell’immigrazione “dal di dentro”, essendo lui stesso arrivato nel nostro paese negli anni ottanta seguendo le stesse rotte di terra e di mare. Rossella Spinosa, pianista e compositrice, ha scritto molte delle sue opere commissionate da grandi istituzioni concertistiche, ma anche per il teatro e per il cinema, nonché ha svolto un grande lavoro di sonorizzazione di film muti (oltre 50 pellicole) commissionato dalla Fondazione Cineteca Italiana di Milano.

Sul palco il New Made Ensemble (Enrico Di Felice flauti, Raffaele Bertolini clarinetti, Ylenia Volpe fisarmonica, Rossella Spinosa elettronica) e la Cappella Musicale del Duomo di Milano (Claudio Riva maestro del coro, Alessandro Calcagnile direttore).

LIRICA/2 Guido Barbieri di Radio 3 racconta l’opera alla biblioteca Classense Continua il ciclo di conversazioni in “L’ippogrifo cielo e l’aratro in terra”: ancora una volta sarà Guido Barbieri (nella foto) - musicologo, divulgatore e voce di Radio 3 - a guidare il terzo dei cinque incontri sull’opera lirica programma, in tutti a ingresso gratuito presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna.

L’appuntamento di sabato 10 febbraio (alle 10-30) approda al XIX secolo in compagnia di Florestano, Guillaume Tell, Boccanegra e Don Carlo per esplorare l’opposizione fra teatro delle idee e teatro della storia nell’opera di Beethoven, von Weber, Berlioz, Rossini, Verdi, Wagner.

Il quarto incontro di sabato 17 febbraio sarà invece dedicato all’epoca di Puccini, che sarà protagonista della stagione d’opera di Ravenna con La fanciulla del West (in scena al teatro Alighieri il prossimo 16 e 18 febbraio)

Tre giovani promesse in vetrina per Mikrokosmos all’Alighieri

Gilberto Gil, tra i più grandi esponenti della musica brasiliana, sarà omaggiato a Faenza

A Faenza torna “Fiato al Brasile” Concerti e incontri, tra big band e la musica di Gilberto Gil Concerti, conferenze, incontri e ospiti tra Faenza e Forlì per la settima edizione di “Fiato al Brasile”, la rassegna dedicata alla scoperta della musica e della cultura brasiliana nata da un’idea del jazzista faentino Silvio Zalambani e del compositore brasiliano Josè Gustavo Juliào De Camargo, realizzata grazie anche alla collaborazione tra la scuola di musica Sarti di Faenza, il liceo musicale statale di Forlì e istituti musicali brasiliani.

Tra i concerti aperti al pubblico da segnalare quelli a Faenza di giovedì 8 e venerdì 9 febbraio (entrambi alle 21) rispettivamente alla pinacoteca comunale (con il Peterson-D’Antonio Duo e il Fab Fluteclarinet Ensemble) e all’auditorium di Santa Umiltà con l’orchestra degli allievi delle scuole di musica diretti da Reginaldo Nascimento e la partecipazione di Gustavo Silveira Costa e delle chitarre di Ettore Marchi e Donato D’Antonio. Sabato 10 gli appuntamenti proseguono al mattino (ore 10.30) alla biblioteca manfrediana e alle 18 al Mic con il Brass Groove Brasil e la Big Band del Sarti (direzione Daniele Santimone, Samuel Pompeo e Josè Juliao De Camargo).

Domenica 11 l’appuntamento è invece alle 18 alla chiesa di Santa Maria Vecchia prima del concerto di chiusura di lunedì 12 (ore 22) allo Zingarò Jazz Club di Faenza, un omaggio a Gilberto Gil. Info e programma completo sul sito della scuola di musica: www.scuolasarti.it.

Prosegue alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna la rassegna di musica classica organizzata dalla scuola di musica Mikrokosmos sotto la direzione artistica di Barbara Valli. L’11 febbraio si esibiranno tre giovani promesse provenienti dalle classi di Musica da Camera dell’Accademia di Imola e del Conservatorio A.Buzzolla di Adria: l’oboista Ludovica La Marca, il clarinettista ravennate Matteo Succi e la pianista Luna Costantini.

Rivivono le Sonate di Rossini composte a Conventello Il 12 febbraio alle 21 alla sala Corelli dell’Alighieri di Ravenna verranno riproposte tre delle sei Sonate a quattro che furono composte da un precoce Gioachino Rossini durante le vacanze estive passate presso la tenuta di Conventello di Ravenna nella casa della famiglia Triossi. Il giovanissimo musicista fu ospitato grazie all'interessamento del giovane Agostino Triossi, appassionato contrabbassista autodidatta, il quale lo invitò a scrivere della musica da camera per diletto suo e dei cugini Luigi e Giovanni Morini, suonatori rispettivamente di violino e violoncello.

Le sonate saranno eseguite da Davide De Ascaniis e Matteo Valerio ai violini, Enrico Mignani al violoncello e Valentina Ciardelli al contrabbasso.

I biglietti del concerto (organizzato da Emilia Romagna Concerti) si possono acquistare (8 euro) presso l’Alighieri (tel.

0544 249244) o www.teatroalighieri.org.

JAZZ/2 Il sestetto della sassofonista Plankensteiner allo Zingarò Mercoledì 14 febbraio alle 22 allo Zingarò di Faenza appuntamento con Plankton, il sestetto internazionale guidato dalla sassofonista e cantante altoatesina Helga Plankensteiner che si muove sul crinale tra tradizione e modernità. Il nuovo progetto della formazione – sovvenzionato dalla Provincia Autonoma di Bolzano – si misura con arrangiamenti nuovi di alcuni Lieder di Schubert.

CLASSICA/2

La rassegna della Corelli parte a Cervia con il “Carnevale degli animali” Uno spettacolo per tutta la famiglia firmato dal regista Simone Marzocchi “Ceci n’est pas LaCorelli”: con un titolo iconico, misterioso e provocatorio è stata battezzata la nuova stagione musicale 2018 della cooperativa musicale LaCorelli. Un titolo che omaggia la celebre opera magrittiana proponendosi come «stagione rivelatrice – ha spiegato Jacopo Rivani, direttore artistico e bacchetta principale dell’Orchestra Corelli di Ravenna – nella convinzione che l’essenza autentica della musica vada colta tra le pieghe dell’apparenza».

Il sipario si alza ufficialmente sabato 10 febbraio alle 18 al Teatro Comunale di Cervia con Il Carnevale degli Animali di Saint Saens: uno spettacolo per

tutta la famiglia, nell’allestimento originale firmato dal regista cervese Simone Marzocchi, che ne è anche attore protagonista, accanto all'Ensemble Tempo Primo dell'Orchestra Corelli (primo violino concertatore Nicolò Grassi).

Lo spettacolo inaugura il ciclo “Moments Musicaux”, dedicato al Comunale di Cervia, con 5 spettacoli in programma fino al 15 aprile. Il botteghino della stagione cervese è già operativo (biglietto intero 10 euro, info e prenotazioni: info@lacorelli.it e 339 6249299). Lo spettacolo verrà replicato il giorno dopo, domenica 11 febbraio, alle 10.30 all’Ospedale Santa Maria delle Croci.

CULTURA / 33 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

ROCK CONCERTI ROCK In Zaire e Amycanbe al Clandestino di Faenza

I Fast Animals and Slow Kids, in concerto al Bronson sabato 10 febbraio

COUNTRY Un viaggio nel country al Mama’s con i riminesi Nashville & BackBones

Al Clandestino di Faenza due appuntamenti con protagonisti dell’underground italiano. Giovedì 8 febbraio appuntamento con il noise-rock degli In Zaire; sabato 10 invece con il pop elettronico dei cervesi Amycanbe. Dalle 22.30.

Sabato 10 febbraio dalle 21.30 al Mama’s Club di Ravenna concerto dei riminesi Nashville & Backbones, attivi fin dal 1999 e con alle spalle centinaia di concerti con un repertorio di musica country/folk con strumenti tradizionali e voci che richiamano i miti della westcoast americana.

Al Kinotto dal punk sperimentale alle colonne sonore western

SOUL L’americano Dean Bowman dal vivo al Marlin di Punta Marina

Al circolo Kinotto di Borgo Masotti sono in programma due concerti nel weekend. Sabato 10 febbraio alle 21.30 appuntamento con i toscani Super Trutux (tra punk e sperimentale, con voce narrante e video); domenica 11 (dalle 19) ancora una band dalla Toscana, i Dollaro d’Onore con le loro rivisitazioni di colonne sonore di film western.

Sabato 10 febbraio dalle 22 al Marlin di Punta Marina concerto tra soul, gospel, rock e jazz con Dean Bowman, tra i vocalist più dotati e rispettati della scena musicale afroamericana, con alle spalle una carriera trentennale

Band “cult” al Moog: i Fulkanelli di Mongardi e Naldi Giovedì 15 febbraio (dalle 21.30) al Moog di Ravenna fa tappa il tour italiano di Chris Forsyth: psichedelia “avant” da Philadelphia con il progetto del chitarrista dei Peeesseye (accompagnato da The Solar Motel Band), che presenta l'ultimo acclamato album Dreaming In The Non-Dream.

Al Clandestino sale l’attesa per la psichedelia degli In Zaire Venerdì 9 febbraio dalle 21.30 al circolo Abajur di Ravenna concerto punk-rock dei vicentini Diplomatics, band formata da sei musicisti con anni di esperienza nella scena rock del nord-est italiano.

PERFORMANCE NicoNote al Cisim tra voce, suoni e improvvisazioni Domenica 11 febbraio dalle 19 al Cisim di Lido Adriano concerto in consolle della performer riminese NicoNote (in passato nei Violet Eves e con collaborazioni con la Socìetas Raffaello Sanzio e il Cocoricò) tra voce, suoni e momenti di improvvisazione. Un “cut up and live” con materiali originali e rielaborazioni da Tuxedomoon a Tenco, da Schumann a Elvis Presley e FrankieGoes to Hollywood.

Al Bronson anche The Sonics

BLUES

La storica band al club ravennate che prima ospita Amidon e Fask Serata senza dubbio originale quella di venerdì 9 febbraio al Bronson di Madonna dell’Albero. Sul palco si uniscono infatti, il cantautore americano Sam Amidon e il folk dei Guano Padano, trio prettamente strumentale del chitarrista (anche di Pj Harvey) Alessandro “Asso” Stefana. Un concerto tra pianura padana e deserti americani all’insegna del folk contemporaneo, con brani tratti dai dischi di entrambi oltre a cover che li legano da sempre l'uno all’altro.

Il giorno dopo al Bronson si torna ad atmosfere rock più tradizionali (e potenti) con i perugini Fast Animals and Slow Kids (noti anche con l’abbreviazione Fask) con una delle ultime date del loro lungo tour, spesso andato sold out nei club di tutta Italia.

Infine, da segnalare al club di Madonna dell’Albero il ritorno in italia – giovedì 15 febbraio – dei leggendari The Sonics, band americana attiva fin dagli anni sessanta, tra gli esponenti più importanti del garage rock statunitense.

Info: 333 209 7141 e bronsonproduzioni.com.

POPA CHUBBY AL TEATRO SOCJALE Dopo la serata burlesque di venerdì 9 febbraio, sabato 10 al teatro Socjale di Piangipane un fuori programma d’eccezione con il concerto del cantante e chitarrista americano Popa Chubby, personaggio cardine della scena rock-blues statunitense.

Sarà accompagnato da Sylvester Bryant alla batteria e Andrew Paladino al basso.

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34 / CINEMA

(2017) di Steven Spielberg

RAVENNA&DINTORNI 8-14/2/2018

candidato a due Premi Oscar ven. 9 - sab. 10: 21.00 dom. 11: 16.45 - 18.45 - 21.00

• Cinemacity •

Rassegna ”Il Cinema Ritrovato”

(2017) di Kenneth Branagh

(1934) di Jean Vigo versione restaurata in lingua originale sottotitolata in italiano

lun. 12 - mar. 13: 21.00 mar. 13 presentazione film

gio. 8: 21.00 • sab. 10: 18.45

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

Ravenna

Fate/Stay Night - Heaven’s Feel 1. Presage Flower di Tomonori Sudô mar. e mer.: 17.40-20.20-22.55

Reset Storia di una creazione di Thierry Demaizière, Alban Teurlai lun.: p.u. 20.20

Black Panther

di Ryan Coogler mar.: 20.10-22.55; mer.: 17.45-18.15-20.10-21.15-22.55

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 37148 di Sally Potter da gio. a lun.: 17.45-20.20; mar.: p.u. 20.20; mer.: p.u. 17.45

di Martin McDonagh sab. e dom.: p.u. 15.10

C’est la vie Prendila come viene

• Cinema Mariani •

di Eric Toledano, Olivier Nakache fer. (escluso mer.): p.u. 17.40; sab. e dom.: p.u. 15

Maze Runner - La Rivelazione di Wes Ball fer. (escluso mer.): 17.40-20-22.55; sab. e dom.: 14.50-17.40-20-22.55; mer.: p.u. 17.40

La forma dell’acqua The Shape of Water di Guillermo Del Toro mer.: 17.40-20.20-22.55

The Post

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino mer.: 17.50-18.15-20.15-20.3522.35-22.55

di Steven Spielberg fer. (escluso mer.): 17.40-20.15-22.55; sab. e dom.: 15-17.40-20.15-22.55; mer.: p.u. 22.55

Cinquanta sfumature di rosso (v.m. 14)

Slumber Il demone del sonno

di James Foley gio.: 17.45-18.30-20.15-20.4022.35-22.55; fer. (escluso gio.): 17.45-18.30-20.1520.40-21-22.35-22.55; sab. e dom.: 15-16-17-18-19.15-20.1520.40-21.30-22.35-22.55 Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano: gio. p.u. 21

Final Portrait L’arte di essere amici

di Stanley Tucci fer. (escluso mer.), sab. e dom.: 17.50-20.25; mer.: p.u. 20.25

I primitivi

di Nick Park gio., ven. e lun.: 17.50-20.20; sab. e dom.: 14.50-16-18.15-20.20; mar.: 17.50-18.15; mer.: p.u. 17.50

L’ultima discesa

di Scott Waugh fer.: 20.40-22.55; sab. e dom.: 17.45-20.40-22.55

Ore 15:17 - Attacco al treno

di Clint Eastwood gio., ven. e lun.: 17.40-18.10-20.2522.40; sab. e dom.: 15.15-17.40-18.1020.25-22.40; mar. e mer.: 17.40-20.25-22.40

The Party

Rassegna ”2Days Cult Movie”

di Jonathan Hopkins fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 22.55

Sono tornato

di Luca Miniero gio., ven. e lun.: 17.45-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.40; mar.: 17.45-20.20

Bigfoot Junior

Ravenna

L’Atalante

di Jean Vigo gio.: p.u. 21; sab.: p.u. 18.45 (proiezione per la rassegna “Il Cinema Ritrovato”)

The Post

di Steven Spielberg ven. e sab.: p.u. 21; dom.: 16.45-18.45-21

Ferdinand

di Joe Wright da gio. a mar.: p.u. 22.40

Il vegetale

di Gennaro Nunziante da gio. a lun.: p.u. 22.35

Tre manifesti a Ebbing, Missouri

di James Foley fer. (escluso ven.): 20.20-20.50-22.45; ven.: 18.15-20.20-20.50-22.45; sab. e dom.: 15.15-15.45-17.45-18.1520.20-20.50-22.45; Proiezione in lingua originale: mar. p.u. 21 di Wes Ball fer. (escluso ven. e mar.): p.u. 21.10; ven.: 17.40-20-22.45; sab.: 17.15-2022.45; dom.: 18.20-21.10

The Post

di Kenneth Branagh lun. e mar.: p.u. 21 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

di Luca Miniero gio., ven. e mer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 18-20.30-22.45

• Cinema Jolly •

L’uomo sul treno The Commuter

Ravenna

Chiamami col tuo nome

Faenza

Fate/Stay Night - Heaven’s Feel 1. Presage Flower di Tomonori Sudô mar. e mer.: p.u. 21

Made in Italy

di Luciano Ligabue fer. (escluso mar.): p.u. 21.45; sab. e dom.: 15.10-21.45

di Clint Eastwood fer. (escluso ven.): 20.20-22.45; ven.: 17.45-20.20-22.45;

Final Portrait L’arte di essere amici

14 febbraio Giornata Trucco dalle 10 alle 18 con Nicole, prenota l’appuntamento!

di Martin McDonagh ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

Coco

Castel Bolognese Due sotto il burqa di Sou Abadi gio.: p.u. 21

Benedetta follia

Chiamami col tuo nome

• Cinema Sarti •

The Post

The Post

Tre manifesti a Ebbing, Missouri

di Carlo Verdone sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Il vegetale

Faenza

L’insulto

di Ziad Doueiri gio.: p.u. 21 (proiezione per la rassegna “Giovedì Club”)

• Cinema Europa •

• Cinema San Rocco •

• Cinema Italia •

Alfonsine

• Cinema Moderno •

Faenza

di Nick Park fer. (escluso ven. e mar.): p.u. 20; ven.: 17.50-20; sab. e dom.: 15.20-17.50-20

Bigfoot Junior

• Cinema Gulliver •

• Cinema Sarti •

di Sally Potter ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.30-19.15-21

Lugo

di Jeremy Degruson, Ben Stassen ven.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.30

Wonder

di Stephen Chbosky sab.: p.u. 21; dom.: 15.30-21

di Lee Unkrich, Adrian Molina dom.: p.u. 16

The Party

I primitivi

FEBBRAIO

di David Batty lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna Lunedì Cult Movie)

di Luca Guadagnino gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua inglese, con sottotitoli in italiano)

Black Panther Ore 15:17 - Attacco al treno

The Greatest Showman

Faenza

di Jaume Collet-Serra fer.: 20.30-22.45; sab. e dom.: 17.30-20.30-22.45

di Gennaro Nunziante ven.: p.u. 17.30; sab.: p.u. 15.20; dom.: 15-16.40

di Ryan Coogler da mar.: p.u. 21

di Carlos Saldanha, Cathy Malkasian, Jeff McGrath sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15; (per la rassegna “La casa di Pinocchio”

di Stanley Tucci gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18-21.15

Reset Storia di una creazione

di Thierry Demaizière, Alban Teurlai da lun.: p.u. 21

di Steven Spielberg gio.: p.u. 21.15 (proeizione in lingua originale sottotitolata in italiano); ven., sab. e mar.: p.u. 21.15; dom.: 17-19-21.15

Ferdinand

Maze Runner - La Rivelazione

Sono tornato

• Cinedream •

L’ora più buia

Cinquanta sfumature di rosso (v.m. 14)

Assassinio sull’Orient Express

L’uomo sul treno The Commuter

di Luciano Ligabue fer. (escluso mer.): p.u. 22.35; sab. e dom.: p.u. 15

sab. e dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45

di Steven Spielberg fer. (escluso ven.): 20.25-22.45; ven.: 17.40-20.25-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.40-20.25-22.45

di Jeremy Degruson, Ben Stassen sab. e dom.: p.u. 15.10

Made in Italy

www.cinemamarianiravenna.com

di Carlos Saldanha, Cathy Malkasian, Jeff McGrath sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

di Luca Guadagnino gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

di Jaume Collet-Serra gio. e ven.: 17.45-20.25; sab. e dom.: 17.45-20.25-22.35; lun. e mar.: p.u. 17.45

Cinema Mariani - Ravenna

DA GIOVEDÌ 8 A MERCOLEDÌ 14

di Steven Spielberg ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.40; dom.: 16.30-18.45-21

Ferdinand

di Carlos Saldanha, Cathy Malkasian, Jeff McGrath dom.: p.u. 14.15

• Cinema Moderno • Fusignano

Cervia

Made in Italy

di Luciano Ligabue sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

• Cinema Jolly • Russi

Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott sab. e dom.: p.u. 21

• Cinema Palazzo Vecchio • Bagnacavallo

Benedetta follia

di Carlo Verdone ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Tutto Jean Vigo

di Jean Vigo mar. e mer.: p.u. 21.15

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JUNIOR / 35 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA FESTA

Carnevale per i più piccoli tra teatro, sfilate e piazze

SPETTACOLO Alice nella scatola delle meraviglie al Binario di Cotignola Al via la rassegna per famiglie al teatro Binario di Cotignola sabato 10 febbraio alle 20.45 con la Compagnia Le meccaniche semplici che porta in scena Alice nella scatola delle meraviglie, liberamente ispirato al capolavoro di L. Carroll. È sera, Alice deve andare a dormire ma non ne ha voglia. E così nella sua stanza, giocando, la giovane protagonista entra nel mondo dei suoi sogni e della sua fantasia, svelandoci l’inevitabile confusione che crea il passaggio in atto tra le percezioni di bimba e quelle di ragazza.

All’Almagià Il pifferaio magico, i carri a Marina e Granarolo. Feste anche al City e all’Esp Trucco gratuito al Festashop

È tempo di Carnevale e di corsi mascherati e il 10 febbraio, dalle 15 alle 18 Festashop, a Godo di Russi, organizza “A scuola di trucco con Lara”: durante l’evento verranno svelati ai partecipanti le tecniche per realizzare un makeup di Carnevale. Con l’impiego di colori ad acqua verranno eseguiti dal vivo alcuni soggetti tra i più originali per adulti e bambini: animaletti, mostri, clown, indiani, pirati e tutti i personaggi che la fantasia suggerisce. La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita, info 0544 418293.

Tanti appuntamenti per famiglie in occasione del Carnevale.

All’Almagià di Ravenna nell’ambito della stagione teatrale “Le Arti della Marionetta” sabato 10 febbraio festa con il Ballo in Maschera e lo spettacolo Il pifferaio magico della compagnia Teatro dei Colori (dalle 16 con una serie di attività e laboratori rivolti ai bambini a tema “carnevalesco”; a seguire alle 17 lo spettacolo).

Sempre a Ravenna da segnalare le feste al centro commerciale Esp (domenica 11 febbraio dalle 16 con truccabimbi, spettacolo di magia e sfilata finale) e al centro The City della multisala Cinemacity, dove la festa è in programma sabato 10, dalle 16, in particolare al Lonì Cafè con baby dance e premiazianone della maschera più bella e originale.

Domenica 11 febbraio si replica anche la sfilata dei carri e

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DALL’8 AL 10 FEBBRAIO DEL PORTICO via Corrado Ricci 17 tel. 0544 38554; COMUNALE 4 via Nicolodi 21 tel. 0544 421112; CARIOLI via Farini 83 (San Pietro in Vincoli) - tel. 0544 551007.

DALL’11 AL 17 FEBBRAIO MODERNA via Bovini 11 tel. 0544 218994; COMUNALE 1 via Berlinguer 34 tel. 0544 404210; GUERRINI piazza Garibaldi 7 (Sant’Alberto) - tel. 0544 528110; S. PIETRO via Garzanti 64 (S. Pietro in Trento) - tel. 0544 569443.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com

delle maschere del carnevale Città di Ravenna in trasferta a Marina di Ravenna, in piazzale Mazzini, dopo quella di domenica 4 febbraio per le vie del centro di Ravenna. Al termine sarà anche effettuata l’estrazione dei vincitori della lotteria di beneficienza.

Altra grande tradizione è il Carnevale dei Ragazzi di Granarolo Faentino, appuntamento che raggiunge la 65esima edizione, in programma l’11 e il 13 febbraio.

Carnevale si festeggia anche a Russi domenica 11 febbraio a partire dalle 14.30 con un’iniziativa organizzata dall’Oratorio “Don Bosco” e dalla parrocchia S. Apollinare, che animerà piazza Farini e le vie del centro storico con giri in carrozza, musica, concorso di maschere, stand gastronomico e giochi per tutti i bambini.

FIDO IN AFF

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La taglia è importante e così giovane è indispensabile una adeguata attività fisica e una famiglia con un po’ di esperienza con cani di questa razza.

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BIBLIOTECHE Maratona di lettura nelle primarie e medie Tra le varie azioni di promozione della lettura che il Sistema Bibliotecario Urbano Classense mette in campo per questo anno scolastico, in continuità con quanto fatto gli scorsi anni con gli album delle figurine dedicati a Roald Dahl e poi ad Astrid Lingren, è stata organizzata una maratona di lettura che coinvolge giovani lettori e lettrici di elementari e medie.

Sono stati ideati una locandina e un segnalibro mentre ogni biblioteca è libera di decidere quando dare inizio alla maratona: Casa Vignuzzi è partita a gennaio, Piangipane a novembre, a Marina di Ravenna l'avvio è stato preceduto da un incontro di presentazione agli insegnanti. Ogni tre libri letti, la bibliotecaria fa un timbro sul segnalibro e si passa al "livello" successivo, da "ora che hai iniziato chi ti ferma più" fino ad arrivare alla meta "Complimenti ce l'hai fatta!" In primavera, in occasione de Il Maggio dei Libri nelle biblioteche saranno festeggiate i lettori e le lettrici a cui sarà consegnato anche un piccolo omaggio.

36 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018

MONDO VINO GLOSSARIO Ribongia: è un termine dialettale che in Romagna indica “colmare”. Durante le lavorazioni o il periodo di stasi nelle vasche come nelle botti, c’è un normale abbassamento del livello di liquido che va rabboccato per evitare complicazioni di natura ossidativa e non solo.

Se alla Ribongia si associa una strizzata d’occhio: indica che è il momento di buttare in una vasca un vino che, normalmente, non dovrebbe andarci.

“Ciardunnis”: extra-estensione dialettale romagnola, extra perché va oltre l’umana immaginazione, per indicare il famoso vitigno Chardonnay, risolutore delle acidità e delle ruvidità dei vini bianchi romagnoli.

Fighett: è un termine dialettale che indica il ravennate intento a dar sfoggio di materia enologica… dopo aver scolato una bottiglia di vino.

LO STAPPATO Albana Colombarda fragrante ed ecologica di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Assaggiamo l’Albana della Tenuta Colombarda recentemente premiata con il riconoscimento “Ecofriendly 2018” per il suo impegno nella salvaguardia dell’ambiente da parte della guida “Vini buoni di Italia”. Nel calice ho l’annata 2016 dal colore giallo oro. I profumi sono intensi e persistenti e mostra fin dal primo momento un’estrema pulizia. Ricordi olfattivi tipici del vitigno, a identificare una vinificazione in purezza e in acciaio.

Si notano erbe aromatiche, albicocche e pesca tra le note fruttate e una piacevole sfumatura di fiori gialli. Fragranze ossidative a regalare successiva complessità. Al palato è secco, piacevole freschezza acida addomesticata da un anno di bottiglia.

Finezza tannica e una nota sapida quasi salina.

Alla scoperta dell’Albana di Romagna Il meglio lo esprime vinificata in purezza di Fabio Magnani

In Romagna c’è fermento e quando qualcosa fermenta e di vino si parla la mia curiosità si fa grande.

Quale sarà l’enzima, l’inquietudine, che ha acceso questa spontanea ebollizione?

Girando per i locali della nostra città, sembra che ci sia una curiosità che sempre più strada si fa. Il suo nome è… Albana. Chi l’avrebbe mai detto, fino a poco tempo fa gli stessi che oggi abbracciano questo – da sempre – discusso vitigno romagnolo ieri erano a braccia incrociate preferendo lo Chardonnay. Diciamolo, due vitigni talmente all’opposto che varrebbe la pena investigare per capire meglio questo cambio di tendenza. Eppure pare proprio che dopo anni di bevute fuori porta e di preferenze di vini provenienti da altre regioni, i ravennati ora stiano riscoprendo l’Albana, cosa che mi fa senz’altro piacere ma che insospettisce non poco.

Di cosa si tratta di moda o di consapevolezza? Qualcuno potrebbe dire consapevolezza territoriale altri, i più maligni, magari pensano al solito ravennate vittima del trendy. Fosse vero che ha sentito in televisione il nome dell’Albana e improvvisamente s’è ricordato del vitigno sotto casa. E magari ora lo beve perché crede faccia figo.

A questo punto vale la pena raccogliere un po’ d’informazioni su questo vitigno perché lo so, me lo sento, il ravennate ama sfoggiare un po’ di cultura davanti a un calice di vino, non tutti naturalmente, sapete bene che il mio pensiero non arriva a tanto, ma forse tutti abbiamo un amico o amica che con quest’atteggiamento si gongola...

Allora sentite questa. L’Albana è uno dei vitigni più difficili da vinificare. Tende a ossidarsi in cantina e, come se non bastasse, ha un elevato contenuto di acidità, non a caso si presta bene per la vinificazione in spumante, ed è pure tannica. Anche i vini bianchi possono essere tannici, tenetelo a

mente. In Romagna, negli ultimi anni ci sono diverse aziende che hanno fatto prove per far piacere questo vitigno al grande pubblico. E ancor prima ci sono stati produttori che hanno scelto di dedicarsi all’albana con grande impegno.

Mi viene in mente Leone Conti con il suo progetto uno, due e tre. Per chi conosce i suoi vini, sa che Conti ha voluto lavorare la sua Albana in modo da mettere in bottiglia le tre caratteristiche diverse dello stesso vitigno che ha poi numerato e definiti “progetto”. Oggi se volete un’Albana impegnativa, dovete scegliere il “Progetto 3” oppure, nel caso siate in

GUSTO / 37 8-14 febbraio 2018 RAVENNA&DINTORNI

FORMAZIONE

vena di leggiadre finezze il “Progetto 1.”

In passato con l’Albana di Romagna si è tentato di tutto, dall’uso dei lieviti selezionati ai tagli o correzioni con altri vitigni. Oggi si parla di vino in purezza, forse troppo, sapendo quello che si fa in cantina davvero. Dovete sapere che in cantina con le scuse delle “ribongie” come le chiamano in Romagna, ovvero, delle colmature di vino nelle vasche un po’ giù di livello, avvolte scappa sempre qualcosa: “ma si dai butta quei 50 litri di “Ciardunnis” nella vasca, chi vuoi mai che se ne accorga”. Io ad esempio, quando ho un colpo di fortuna, me ne accorgo. E devo ammettere che da questo punto di vista sono molto fortunato. Ci sono produttori che stanno lavorando sulle macerazioni prolungate cercando di catturare l’essenza del vitigno e altri che stanno lavorando per ottenere le finezze più impalpabili dell’Albana. Grazie alle sue tante declinazioni, l’Albana può essere gestita a tavola con grande versatilità. Quelle più leggere con pescato fresco mentre, le versioni più intense, le potete abbinare con formaggi di varia stagionatura e carni bianche. Con le versioni amabili o passite va da sé che è meglio usare pasticceria secca o dolci alla crema ma provate una versione secca di Albana con i biscotti alla mandorla e il vostro sguardo si illuminerà di sorpresa.

L’albana quando è in purezza, ha profumi facili da identificare. Noterete fragranze ossidative e ricordi di pesca e albicocca con sfumature di erbe aromatiche e, in certi casi, un tratto argilloso, come direbbero gli esperti, che dona complessità.

Il palato avvolgente, ma di chiara freschezza acida e sapidità, ad allungare il passo di bocca. Che cosa ho detto? Non saprei ma ve lo traduco per quelli come me. Il vino Albana di casa vostra è buono e le sue caratteristiche al naso come al palato la rendono unica. Siatene orgogliosi prima di tutto.

CI TRO VATE ANCHE

IL PRESTIGIOSO DIPLOMA DI ALMA PER LA RAVENNATE ELISABETTA SCALA C’è ancheuna giovane ravennate – la ventenne Elisabetta Scala di Castel Bolognese – tra i 34 neo-professionisti di pasticceria diplomati a conclusione della XXVII edizione del corso superiore di pasticceria di ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana fondata nel 2004 da Gualtiero Marchesi. Ora per lei sarà più facile affrontare il mondo del lavoro, ritagliandosi uno spazio in un settore che Confartigianato e Osservatorio Sigep fotografano come vitale: in Italia le imprese artigiane specializzate nella pasticceria sono 43.063 e gli addetti al settore sono oltre 155.000 (dati dicembre 2017).

Tra le destinazioni di stage offerte agli studenti Alma anche realtà prestigiose dal respiro internazionale come, in Francia, il Plaza Athénée a Parigi e l’Hotel De Crillon, a Parigi, o, per considerare la penisola iberica, a Barcellona, a Yann Duytsche e alla sua pasticceria Dolç, vere e proprie icone nel panorama dolciario mondiale.

COSE BUONE DI CASA A febbraio si comincia con un’insalata di cavoli di Angela Schiavina

Questa settimana si parte con i cavoli per un piatto a base di cappuccio bianco e rosso Ingredienti: 1/2 cavolo bianco e 1/2 cavolo rosso o violaceo, 200 gr. di quartirolo tagliato a dadi di circa 3x3 cm., 100 gr. di gherigli di noci, 100 gr. di mandorle pelate e tostate, 100 gr. di lamponi freschi, 3 cucchiai di olio evo, 4 cucchiai di aceto di lamponi, 1 cucchiaino di sale fine, 1/2

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cucchiaino di pepe bianco macinato al momento Preparazione: il giorno prima affettare i cavoli molti finemente (sarebbe bene affettarli con l’affettatrice). Lavarli, scolarli ed asciugarli. Metterli in una ciotola. Preparare in una altra ciotola il condimento con olio, aceto, sale pepe, mescolare a lungo e versarlo sopra alla verdura. Mescolare. bene, sigillare con pellicola e conservare in frigorifero.

Dopo 24 ore preparare il piatto di portata, disporre i cavoli dopo averli mescolati, adagiarvi i dadi di formaggio, i gherigli di noci, le mandorle tostate e decorare con i lamponi freschi. Irrorare con un filo d’olivo evo. Servire.

Se non vi piace il quartirolo potete sostituirlo con un primo sale, o pecorino fresco.

38 / RAVENNA&DINTORNI 8-14 febbraio 2018 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E OFFERTE SUL MONDO DELLA CASA

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I PIR (Piani individuali di Risparmio) ora convengono di più Con l’inizio del 2017 anche in Italia sono arrivati i PIR (Piani Individuali di Risparmio): strumenti di investimento a medio termine (minimo 5 anni), rivolti anche ai piccoli investitori che hanno lo scopo di veicolare il risparmio dei privati verso le piccole e medie imprese italiane attive nel nostro Paese, con in cambio un’agevolazione fiscale.

Giuridicamente sono simili ai fondi comuni d’investimento, gestioni patrimoniali, assicurazioni, depositi titoli. Hanno dei limiti come il divieto di investire una cifra superiore al 10% del patrimonio del Pir emesso.

Si possono avere alcuni benefici fiscali ma: - almeno il 70% della cifra investita va impiegata per l'acquisto di strumenti finanziari emessi da imprese italiane o europee organizzate in Italia; - di questo 70% almeno il 30% va investito in aziende che non fanno parte del FTSEMIB (l’indice principale della Borsa Italiana), e cioè deve essere destinato all’acquisto di azioni o obbligazioni emesse da aziende medio piccole; - il restante 30% può essere destinato ad altri strumenti finanziari, anche ai conti correnti o ai conti deposito.

Poi l’ammontare investito in Pir, sul quale valgono i benefici fiscali, non può superare i 30.000 euro all’anno e ogni singolo investitore non può investire in questi strumenti più di 150.000 euro nel corso dei 5 anni.

L’investimento deve essere mantenuto in vita per un minimo di 5 anni (durata minima) e se si dovesse disinvestire prima, allora verrebbero meno le agevolazioni fiscali.

Si tratta di strumenti finanziari rivolti esclusivamente a persone fisiche, cioè a dire che non possono essere sottoscritti né da aziende né da altre persone giuridiche.

Quindi vale la pena investire in Pir? Un modo per far confluire i risparmi degli italiani nell’economia reale (facendo finalmente defluire un po’ di denaro dai soliti noti BTP) e anche una “spinta verso forme di investimento mature con un orizzonte temporale sensato.

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