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FREEPRESS n.791

8-14 NOVEMBRE 2018

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2 / VOCI RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

LA STORIA

Valeria, una “maruchéna” da L’Aquila: «Che fatica all’inizio integrarsi qui» Arrivata negli anni Settanta per lavoro, ha subìto i tanti pregiudizi riservati spesso alle persone del Sud «Per i ravennati era “marocchina” anche la mia collega di Fano, un’ora e mezza di auto da qui...» «All’inizio integrarsi è stato davvero difficile. Quando parlavo mi guardavano male, mi prendevano in giro per il mio accento, secondo loro “sbagliato”. I ravennati sono molto freddi, non salutano. Quando sono arrivata avevo quasi trent’anni e non riuscivo a socializzare. Erano tutti gruppi di amici che si erano formati al liceo e sembrava che non accettassero nuove persone. Mi sentivo dire “stasera andiamo a cena da Tizio”, e mai che mi chiedessero se volevo andare anche io». Valeria non è immigrata dall’Africa o dall’estremo oriente, ma dall’Abruzzo. Non è nera di pelle, non ha gli occhi a mandola, ma si è sentita a lungo “diversa”. «Sono arrivata a Ravenna negli anni ’70. Mi trasferirono per insegnare in una scuola del centro. Oggi quando si parla di “migrazione” si pensa solo agli stranieri, ma la mia fu una vera e propria migrazione. Lasciai i miei genitori, venni qui a cercare una casa, e quando sentivano l’accento del sud non tutti erano contenti di affittarmela, te lo garantisco. Ero una ragazza sola che voleva lavorare. Se avessi potuto insegnare all’Aquila sarei rimasta lì. Quando arrivai la prima volta era settembre, ma c’era una nebbia incredibile. Mi presi paura, pensai: dove sono finita? La co-

Valeria L’articolo è di Matteo Cavezzali. Questa pagina è curata dall’associazione Città Meticcia, grazie a un contributo del Comune di Ravenna Assessorato all’Immigrazione

«Ero una ragazza sola in cerca di una casa e ti assicuro che, sentendo il mio accento, non tutti erano contenti di affittarmela» sa però che più mi colpì fu la freddezza delle persone. Incontravo per strada delle colleghe e a malapena mi salutavano. All’inizio pensai di star loro antipatica, poi capii che per loro era normale così. Da noi per strada è un continuo salutare e baciarsi, anche con persone che si conoscono appena. Ci ho messo tanto a fare delle amicizie a Ravenna. Quando arrivai sapevo che questa zona era “rossa”, quindi me la ero immaginata più progressista, credevo mi sarei inserita subito nel tessuto sociale cittadino. Non fu così. Ricordo anche episodi che, col senno di poi, potrei definire di razzismo. Insegnavo italiano. Un genitore di un ragazzo che andava malissimo venne a colloquio e disse che la colpa era mia, sostenendo che il figlio non capisse per via della mia parlata. Disse che l’Italiano io non lo sapevo e non avrei dovuto insegnarlo. Il figlio scriveva nei temi “ho rimasto” e per il padre si diceva così, ero io che parlavo un’altra lingua. Oggi può far ridere questa storia, ma ti assicuro che io andavo a casa in lacrime. I primi amici che mi feci a Ravenna erano “immigrati” come me: era pieno di marchigiani, che lavoravano all’Enichem, poi pugliesi, campani, ma anche veneti o piemontesi. La cosa che ci accomunava non era il Sud, ma essere tutti “fuori” dalla propria città, lontani da casa, dai genitori dagli amici d’infanzia. Mi chiamavano “maruchéna”, marocchina. L’Aquila dista 350 chilometri da qui. Per loro che fossi siciliana, calabrese, abruzzese non importava, tutti marocchini.

Anche un’altra collega delle marche era “marocchina”. Veniva da Fano, che dista un’ora e mezza di macchina. Un’ora e mezza di macchina verso Sud però, e quindi niente da fare, “marocchina” anche lei. Adesso che ci sono i marocchini davvero se la prendono con loro, ovviamente. Si sono inventati delle nuove parole però, perché marocchini non andava bene. “Africani”, che è come dire a un ravennate che è Indo-Europeo. L’Africa è enorme. Oppure “clandestini”, da calam-

«Una volta venne da me il padre di un ragazzo che andava malissimo a dire che non avrei dovuto insegnare italiano visto che non sapevo che “ho rimasto” è corretto» dies ovvero “che si nascondono al giorno” o genericamente “migranti”, ovvero persone che si muovono. La mia amica calabrese, la prima persona con cui ho legato quando sono arrivata qui, li odia visceralmente.

Detesta gli immigrati africani, i musulmani, e io le dico, “guarda che non eravamo mica tanto diverse da loro”. Anzi, nonostante fossimo così “uguali” alle persone che vivevano qui non riuscivamo a integrarci, pensa se fossimo state scure di pelle e se avessimo avuto difficoltà a capire quello che ci dicevano o a trovare in mensa solo cose che non potevamo mangiare. Ma lei niente. Non ne vuole sapere. Oggi non ci si arrabbia più per difendere i diritti dei lavoratori, o degli studenti, si pensa solo agli africani, come se dipendesse tutto da quello. Mio marito, che oggi non c’è più, amava i film western, lì il forestiero che arriva nel paese è quello che porta scompiglio all’inizio, ma che poi riesce a lasciare qualcosa di nuovo, che migliora la vita delle persone. Forse era perché aveva capito questo che si era innamorato di me, anche se ero una “maruchéna” riottosa e un po’ matta. Sua madre non era mica contenta all’inizio, diceva che “avrei portato su tutta la famiglia”. Poi anche lei si è addolcita. Un po’ di anni fa sono andata in pensione. Sono vedova da molto tempo. Avevo sempre pensato di tornare a casa una volta finito di lavorare, ma il terremoto ha distrutto irrimediabilmente il mio paese e i miei ricordi. Penso però che forse sarei rimasta comunque a Ravenna, alla fine mi ci sono abituata. È una terra aspra e dolce allo stesso tempo, ora ci sto bene. Ci è solo voluto più tempo di quello che avevo immaginato».


INTRO / 3 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 Grandi opere: Ravenna fanalino di coda della Romagna di Alessandro Montanari

Lunedì 5 novembre Ravenna due delle tre direttrici stradali principali di Ravenna erano interrotte. A nord, la Romea è rimasta chiusa per otto ore a causa del ribaltamento di un camion. Più a sud, la Ravegnana continua ad essere terra di nessuno con gli automobilisti costretti alla gimcana nel forese, tra sensi unici, deviazioni e traffico interdetto ai mezzi pesanti (non sempre rispettato, a quanto dicono i residenti). La tragedia della chiusa di San Bartolo, dove un tecnico 52enne ha perso la vita durante un controllo all'argine, ha ovviamente fatto passare in secondo piano la situazione in cui versa il collegamento tra due capoluoghi che distano venti chilometri l'uno dall'altro. A chi – Alberto Ancarani di Forza Italia – chiedeva se fosse il caso di chiedere al governo una Ravegnana Bis, la giunta comunale ha risposto che non è il momento di bussare alla porta di Roma, dove oltretutto siedono gli avversari gialloverdi. Insomma, ci si tiene la Ravegnana così com'è, con le sue curve e la carreggiata stretta, lungo un argine che peraltro non è in grandi condizioni. L'alternativa, per le persone che vivono tra Ravenna e Forlì, non esiste. Viene da pensare che la situazione sia addirittura peggiore di quella di inizio Novecento, quando almeno esisteva un tramvai a vapore che collegava i due capoluoghi, dismesso poi nel 1930. La questione della Ravegnana e il clima di rassegnazione attorno a una soluzione complessiva che porti la città fuori dall'isolamento in cui sembra quasi fiera di vivere porta a una riflessione anche sulle grandi opere che non sembrano toccare Ravenna. Il dibattito sull'approfondimento dei fondali del porto sembra aver fagocitato il resto e le grandi opere restano al palo. Se ne parla solo senza concludere nulla. Il confronto con il resto della Romagna non induce a ottimismo. La nuova ed enorme tangenziale di Forlì e quella di Ravenna, la Classicana, non sembrano appartenere allo stesso universo e il capoluogo mercuriale ha già pianificato un ulteriore miglioramento viario. A Cesena è stato appena confermato il finanziamento per la costruzione del nuovo ospedale (156 milioni di euro) che potrebbe in parte accentrare la politica sanitaria dell'Ausl Romagna (e infatti i sindaci hanno già cominciato a mettere le mani avanti sul tema...). A Rimini sono partiti gli espropri per opere che renderanno enormemente più scorrevole l'attraversamento della città mentre, dopo una lunghissima gestazione, nel 2019 partirà il Trc, il trasporto rapido costiero che la collegherà con Riccione in modo rapido. In alcuni casi si tratta di opere attese per anni ma che, alla fine, hanno visto la luce. L'E55 invece è ancora al buio, là dove vivono i sogni.

HAPPY NEWS!

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POLITICA ROTTURA IN LEU: INTERVISTA A PAGLIA DI SINISTRA ITALIANA

ECONOMIA CRISI FINANZIARIA: CMC SI AFFIDA A MEDIOBANCA

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COPERTINA LA PROVINCIA DOPO LA MANCATA RIFORMA

DONNE MANIFESTAZIONE IN PIAZZA CONTRO IL DDL PILLON

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TEMPO LIBERO LA GRANDE FESTA DELLA MARATONA IN CITTÀ

L’INTERVISTA ARRIGO SACCHI TRA CALCIO, ARTE E POLITICA

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I-IV

ARTE MOSTRE A RAVENNA, FAENZA E FUSIGNANO

INSERTO CENTRALE FARE SPORT CON I NOSTRI AMICI ANIMALI

da pagina

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Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 791

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Saluti da Lido” (Lido Adriano) di Adriano Zanni

La redazione risponde

NON PIÙ LUIGI CADORNA, MA RAFFAELE A Bagnacavallo, a ridosso dell’antico sferisterio, sopravvive una strada intitolata al generale Luigi Cadorna, collocata significativamente in periodo fascista. La città di Udine, sede del Comando supremo dell’esercito durante la prima guerra mondiale, ha cambiato recentemente ed ufficialmente nome alla piazza a lui dedicato : oggi si chiama Unità d’Italia. Così in tanti altri paesi italiani. Questo perché il comandante del nostro esercito fino al 1917 è stato ritenuto lo stratega che ha immolato le vite di centinaia di migliaia di soldati in sterili attacchi frontali mostrando indifferenza per le loro atroci sofferenze in trincea. È ritenuto inoltre responsabile della barbara pratica delle decimazioni e di aver impedito l’invio dei pacchi della Croce rossa ai nostri soldati prigionieri degli austriaci avendoli accusati di vigliaccheria dopo la disfatta di Caporetto. «Erano disertori e non degni di vivere»: questo il pensiero del comando supremo e di Cadorna. Ne morirono centomila, molti di fame. Sarebbe opportuno cambiare nome alla via, oppure, per limitare spese ed eventuali disagi ai cittadini residenti, limitarsi a trasformare il solo nome poiché il figlio Raffaele è stato Comandante delle forze partigiane del Nord Italia raccolte nel Corpo volontari della libertà; ossia non più Luigi, ma Raffaele Cadorna. Credo che oggi, nel centenario della fine della prima guerra mondiale, sia importante cogliere quest’opportu-

nità nei giorni della cosiddetta vittoria. Come ha scritto qualche tempo fa Ferdinando Camon avanzando la stessa proposta a Padova, «aver dato il nome di Cadorna è stato ieri un errore. Mantenerlo ancora, diventa ormai una colpa». Angelo Ravaglia

Pubblichiamo volentieri la lettera di Angelo Ravaglia che riflette su alcune questioni importanti che riguardano la storia italiana in un momento in cui non manca chi vorrebbe riscriverla ridimensionando (per usare un eufemismo) il ruolo negativo del fascismo.

Ma la pubblichiamo anche perché affronta una questione che tocca le persone da vicino: la topografia. Quanti personaggi storici nazionali o locali ricordiamo ormai solo perché danno il nome a una via, una piazza, una scuola? La topografia ha a che fare con la storia politica e

collettiva di una comunità, anche con il passaggio di memoria alle generazioni future che abiteranno le strade e i quartieri. Una sorta di vera e propria “enciclopedia” davvero universale e accessibile a tutti, fuori da aule e biblioteche. E per questo tanto più preziosa.


PUNTI DI VISTA / 5 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Titoli e notizie, vero o falso? di Moldenke

Ecco alcuni titoli da quotidiani e siti web ravennati dell’ultima settimana. Indovina se sono veri o falsi. - «Restauro di Porta Teguriense: via libera dalla giunta del Comune di Ravenna» (Vero. Ora la domanda è: chi sa cos’è Porta Teguriense? Al primo che invia la risposta alla redazione di Ravenna&Dintorni senza guardare le foto sul web un aperitivo in omaggio). - «La chiesa resta chiusa e dei turisti non ce ne frega un cazzo» (Falso. Ma è praticamente quello che ha dichiarato la Curia riguardo a San Giovanni Evangelista, la più antica chiesa di Ravenna, da qualche settimana chiusa al pubblico, e quindi anche ai turisti, a causa della carenza di sacerdoti. Per la riapertura pare che bisognerà attendere alcuni mesi...). - «Sparano a un gatto col fucile. Il micio salvato in extremis» (Vero, con tanto di foto del gatto ferito e di un suo primo piano. Avrà dato il suo consenso, il poverino?). - «Trentenne accusa commessa: mi ha palpeggiato in negozio» (Seee, ti piacerebbe. Il titolo è naturalmente falso, quello vero in realtà è “Trentenne accusa commesso”, quando una lettera cambia tutto. Scusate, su queste cose non si dovrebbe scherzare, lo so). - «Uno studio dell’università rivela: gli incontri contro la violenza sulle donne sortiscono l’effetto contrario a quello voluto» (Falso. Però, ecco, insomma, forse, boh, non so). - «Al porto di Ravenna arrivano di nuovo le banane» (Vero. E a me fa ridere). - «A spasso per il centro in cerca di un padrone» (Vero. Si tratta di un’inchiesta sui neolaureati in Conservazione dei Beni Culturali. Ok, scherzo, erano solo cani da adottare). - «Mezzo milione di multe in nove mesi» (Vero. E non sono considerati gli autovelox, per cui sono in arrivo 22 nuovi box sul territorio comunale. In bocca al lupo). - «Serviranno mesi prima di riaprire la Ravegnana» (Incredibile a dirsi, ma è vero. Nel 2018 l’unica, o quasi, strada che collega due capoluoghi di provincia in una regione come l’Emilia-Romagna dovrà restare chiusa per mesi per evitare probabilmente che ne crollino alcune parti vicino agli argini del fiume).

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Nel campo dell'alimentazione naturale, con materie prime biologiche, un ruolo fondamentale spetta senza dubbio ai cereali – spiega Giancarlo Ceccolini, titolare dell'omonimo negozio di via D'Azeglio a Ravenna –. Parliamo dei chicchi nella forma integra e non della trasformazione in sfarinati e nei derivati come la pasta, perché è nella completezza organica che esprimono le loro più efficaci proprietà salutari e nutritive. Tutti i cereali – preferibilmente il meno raffinati possibile – sono ricchi di fibre, sali minerali, proteine, aminoacidi, vitamine: elementi indispensabili per il benessere dell'organismo e la prevenzione delle malattie. Il consumo di cereali fornisce un notevole apporto energetico e qualità nutritive equilibrate al nostro corpo, in tutte le stagioni e specialmente in quelle fredde. In cucina si possono realizzare piatti salutari e gustosi con riso integrale, orzo, farro, miglio, grano saraceno e quinoa. Solitamente i cereali vanno lessati al punto giusto di assorbimento dell'acqua, conditi con olio extravergine di oliva, e mescolati a piacere con verdure fresche o saltate “croccanti”, oppure legumi cotti e magari con un spolverata di qualche erba aromatica. Le varianti sono infinite, la bontà e la fragranza assicurata, e in taluni casi, se il piatto è particolarmente ricco, anche la completezza alimentare. Molto meglio, ovviamente se si tratta di prodotti certificati bio. Oggi i cereali col bollino bio sono facilmente reperibili sia confezionati in commercio – con un'etichetta che ne garantisce la tracciabilità della filiera di produzione – sia nella ristorazione, dove la garanzia biologica può essere certificata in modo “volontario” ma parimenti autentico della massima, o almeno tendenziale, naturalezza delle pietanze servite.


6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

INTERVISTA

Paglia (SI): «Finita l’esperienza di Leu, ma la sinistra è in fase di ricomposizione» Il dirigente nazionale ravennate: «In Italia può rigenerarsi solo contro il Pd, non dentro Alle Amministrative andremo da soli al primo turno» di Federica Angelini

Già parlamentare di Sel nella scorsa legislatura, poi passato a Sinistra Italia, Giovanni Paglia ha mancato la rielezione con Leu in Parlamento lo scorso 4 marzo ma è rimasto attivamente in politica come dirigente del partito guidato da Nicola Fratoianni. Partito che nelle settimane scorse ha di fatto votato al proprio interno l’intenzione di non procedere oltre con l’esperimento “Leu” che li vedeva insieme agli ex Pd di Mdp. Paglia, ma quindi avete fatto fuori Leu? E perché? «Abbiamo preso atto che da mesi Leu faticava ad avanzare proposte politiche per divisioni interne. Noi avevamo chiesto che entro settembre si avanzassero idee, si discutessero e si votasse, ma questo non è accaduto per una serie di veti e rallentamenti. Avevamo posto sostanzialmente tre condizioni: che a livello europeo Leu non andasse nella famiglia dello Pse, ma in quella delle sinistre, che si riprendesse il processo per unificare chi si riconosce in una proposta di sinistra radicale, che a livello nazionale si lavorasse per costruire e rafforzare una forza di alternativa al Pd. Sono tre condizioni non condivise da Mdp, che non è chiaro cosa abbia in mente. Quindi Leu come l’abbiamo conosciuta fino a qui non può più esistere. A questo punto ognuno faccia la sua scelta, e noi speriamo ovviamente di continuare con più persone possibili». Ma di fronte a questo scenario politico, la soluzione per una forza che ha preso il 3,4 percento può davvero essere dividersi ancora e restare credibile? «Fin dagli esordi di Leu noi pensavamo che si dovesse unire tutti senza escludere nessuno, nello spirito del Brancaccio. Nonostante le apparenze, sono fiducioso: è vero che si stiano spaccando esperienze fragili (anche Potere al Popolo si è diviso al suo interno, ndr), ma sono convinto che in realtà

Giovanni Paglia durante una recente manifestazione a sostegno di Mimmo Lucano, sindaco di Riace

da qui a poco si vedrà una fase di ricomposizione della sinistra. Vogliamo unire intelligenze e sensibilità come la nostra e quella di altri partiti, ma ci interessano soprattutto esperienze civiche e movimenti come Diem25, e molte biografie importanti con cui stiamo lavorando, a partire da De Magistris». Intanto però conquistano potere i cosiddetti “populisti”. Non è preoccupato che alle prossime Euro-

Incontro sul Donbass Al Circolo Arci Dock 61 di via Magazzini Posteriori 61 a Ravenna, il 9 novembre alle 21 il giornalista Alberto Fazolo con il suo volume In Donbass non si passa, La resistenza antifascista alle porte dell’Europa (Redstar Press). Il testo è scritto a quattro mani con Nemo, nome di battaglia del Comandante di Interunit, l'Unità internazionale operante in questa zona di guerra. È la storia delle Repubbliche Popolari del Donbass dove, “di fronte a un colpo di stato apertamente fascista e in una situazione di volta in volta indebitamente dipinta come "conflitto etnico" o come interferenza della Russia negli affari ucraini, molti distaccamenti delle milizie si formano nel nome del comunismo e sotto le bandiere rosse della ex Unione Sovietica”.

pee possa vincere l’asse antieuropeista Salvini-Orban? «Il modo migliore per assicurare la vittoria dei neonazionalisti è fare la “sacra unione di tutti gli altri”. Peraltro a perderci più di tutti sarebbe proprio l’Italia, perché le uniche politiche di destra che riguardano l’Europa sono politiche antisolidali. Per l’Italia è una proposta masoschistica». Non sarebbe una ragione di più per cercare di fare argine e magari dar vita a quel “listone” unico proposto anche da Laura Boldrini di Leu qui a Ravenna? «Il punto è che non abbiamo la stessa idea di Europa e di Italia del Pd. Siamo arrivati dove siamo per le politiche scelte dai Socialdemocratici; il Pd non è un’eccezione rispetto ai neoliberali dei tedeschi, ai socialisti francesi di Hollande o a quelli spagnoli prima di Sanchez.Ci dividono il giudizio sulle politiche di austerità, la concezione dei diritti del lavoro, la centralità della questione ecologica. Inoltre, è un’ipotesi semplicemente mai stata davvero in campo». Nel 2019 ci saranno anche le Regionali. Anche in quel caso avrete un atteggiamento di “mai con il Pd”? «Sinistra Italiana sostiene che allo stato attuale non ci siano le condizioni». Ma quindi per voi che vinca la Lega o il Pd è la stessa cosa? «Il Pd non è come la Lega. Noi la Lega la vogliamo battere, ma proprio il Pd con la sua linea fa vincere la destra. E non ci interessa allearsi per perdere insieme. Noi avanzeremo una proposta sull’Emilia Romagna a breve e dialoghiamo con tutti. Ma se devo allearmi con chi, come la giunta Bonaccini, ha chiuso alla ripubblicizzazione dell’acqua, e continuato con la cementificazione e la chiusura dei piccoli ospedali allora dico no, grazie». Preferisce insomma perdere da solo, perché senza il Pd mi pare non ci siano speranze per la sinistra. «Vale anche il discorso contrario: nemmeno ci sono speranze per il Pd senza la sinistra e senza una vera proposta di sinistra, radicale». E alle amministrative? «Abbiamo già deciso che al primo turno si va da soli e si valuta poi per il ballottaggio». In 11 dei 14 comuni del ravennate dove si vota però c’è un turno unico, come in Regione. «Nei comuni sotto i 15mila abitanti i partiti tendono quasi a scomparire, contano molto le persone, e quindi si può dire che ogni comune faccia storia a sé». Tornando al nazionale, ma nemmeno se dovesse vincere il congresso del Pd Zingaretti, il candidato ritenuto più a sinistra, potrebbe cambiare il vostro atteggiamento verso i dem? «Ma se perfino Orlando dice che Zingaretti è anche meno a sinistra di Minniti! Noi abbiamo in mente una sinistra alternativa di sistema, più innovativa, e che ha in mente più proposta radicale, adeguata al XXI secolo e che si ponga fino in fondo la questione degli squilibri generati dal capitalismo. Nel Pd non c’è una leadership che riesca a interpretare la rottura vera né a livello nazionale, né a livello locale. Purtroppo a differenza di ciò che è accaduto con i socialisti in Spagna o con i Labour di Corbyn nel Regno Unito qui il Pd è un ostacolo alla rinascita della sinistra, come hanno dimostrato anni di Governo». E però anche i suoi ex compagni di Leu di Mdp, tra cui il senatore ravennate Vasco Errani sono critici verso il Pd e parlano di redistribuzione... «Sì, magari sarebbe anche ora di capire che le cose non basta dirle, ma bisogna anche farle. Bersani pensa che bisogna aspettare che il Pd dia il calcio d’inizio e poi vedere se ci sono le condizioni. Per me è vero l’opposto. La rigenerazione della sinistra in Italia può avvenire solo contro e non dentro o a fianco del principale partito».


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«In media un negozio ha 37mila euro di costi fissi all’anno»

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Tensione finanziaria dopo il mancato incasso di cento milioni: Cmc si affida a Mediobanca Cmc si affida a Mediobanca per gestire «l’attuale situazione di tensione finanziaria». Lo scrive in una breve nota la cooperativa di via Trieste. A metà ottobre erano emerse preoccupazioni tra gli investitori a causa di mancati incassi per 108 milioni di euro che erano stati comunicati al mercato e causato un calo delle quotazioni dei bond societari. Secondo quanto poi emerso, si trattava di mancati pagamenti per due opere in Sicilia e per due lavori in Kenya oltre che per un’altra opera in Nepal. L’azienda ha tranquillizzato gli investitori, spiegando che la situazione era in via di risoluzione. I 108 milioni erano attesi da Cmc nel primo semestre dell’anno. Una parte poi è stata garantita. Nella nota inviata dalla cooperativa, si legge che la «Cmc di Ravenna, con il coordinamento del dottor Domenico Trombone, ha avviato rapporti con Mediobanca, quale advisor finanziario, e con lo studio del professor Andrea Zoppini, per la parte legale, al fine di intraprendere tutti gli approfondimenti necessari a gestire la contingente situazione di tensione finanziaria, peraltro caratteristica di tutto il comparto di mercato in cui la cooperativa opera».

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STARTUP RAVENNATE PREMIATA DALLA DIFESA DEGLI STATI UNITI Una startup ravennate, Studiomapp, è stata premiata in un concorso organizzato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in collaborazione con l’agenzia nazionale per l’intelligence geospaziale per sviluppare nuove soluzioni per la sicurezza nazionale con una attenzione specifica alla gestione dei disastri usando l’intelligenza artificiale. La sfida è stata lanciata dall’organizzazione statunitense che ha l’obiettivo di mettere in contatto il Dipartimento della Difesa con aziende tecnologiche. Studiomapp è una delle startup che lavorano a Cresco, lo spazio coworking promosso dal Comune di Ravenna. I fondatori sono Angela Corbari e Leonardo Dal Zovo, moglie e marito di 43 e 39 anni.

Simulazione di Confcommercio nei comuni maggiori della provincia

La voce più pesante è ovviamente l’affitto dei locali poi arrivano le bollette di luce, gas e telefono: in totale sono undici le voci di spesa elencate da Confcommercio per stimare i costi fissi medi di un’attività commerciale in centro nei quattro principali comuni della provincia di Ravenna e il totale annuo si ferma a 37mila euro. Per completare il quadro mancano la pubblicità, per cui ognuno può scegliere se e come farla (con una stima di circa tremila euro per una campagna cittadina), e il personale: il costo annuo al datore di lavoro di una commessa ordinaria al quarto livello (per 40 ore alla settimana) è di 31mila euro, una commessa specializzata di terzo livello arriva a 35.600. Se si tratta di una nuova attività e se l’attività è storica non fa differenza. Confcommercio ha fatto una simulazione su più attività con una media annua. Per l’affitto si arriva a circa 30mila euro, tra i costi più elevati c’è l’energia per circa 2.100 euro, telefono per 1.600 euro e il gas per 1.500 euro. Per il consumo di acqua la spesa media è di 130 euro all’anno, quasi cinque volte per i rifiuti (600 euro): poi c’è il costo dell’insegna, difficilmente quantificabile, perché si paga oltre i 5 mq. Il costo della sicurezza (circa 600 euro), Inail 318 euro (ogni socio paga 159 euro) e diritti camerali, altri 120 euro, e 150 euro per gli addobbi in occasione delle feste natalizie, e il totale arriva a 36mila 918 euro.

8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

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10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

ENTI LOCALI

Le elezioni per il consiglio provinciale finiscono 10-2 per il centrosinistra Due anni fa finì 11-1. Il 31 ottobre al voto 183 persone su 290 aventi diritto (sindaci e consiglieri dei 18 comuni ravennati). Il presidente De Pascale sui problemi più urgenti: «Edilizia scolastica e viabilità»

È finita come previsto alla vigilia: centrosinistra batte centrodestra 10-2. Questo il risultato delle elezioni provinciali a Ravenna che si sono tenute, come nel resto d’Italia, il 31 ottobre. In scadenza a Ravenna solo il consiglio mentre il mandato del presidente Michele de Pascale, sindaco del capoluogo, scadrà nel 2020. La previsione del risultato oscillava, in buona sostanza, tra due scenari: 10-2 o 11-1 (il secondo caso era la conformazione del consiglio uscente). Questo perché dopo la riforma Delrio del 2014, come noto, la Provincia è un ente di secondo livello: presidente e consiglieri vengono eletti non più dai cittadini ma da sindaci e consiglieri dei diciotto comuni in provincia (183 sono andati al voto su 290 aventi diritto, affluenza al 63 percento). Ed essendo in campo due sole liste di candidati, l’ipotesi di uno scenario meno schiacciato sul centrosinistra si avrebbe solo se in massa gli eletti a livello comunale votassero la coalizione opposta. Dieci gli eletti nella lista di centrosinistra (Insieme per Provincia): Nicola Pasi (sindaco di Fusignano, 32 voti), Eleonora Proni (sindaco di Bagnacavallo, 32 voti), Alessandro Barattoni (consigliere comunale di Ravenna nonché segretario provinciale del Pd, 9 voti), Maria Luisa Martinez (consigliere comunale di Faenza, 18 voti), Fiorenza Campidelli (consigliere comunale di Ravenna, 5 voti), Daniele Perini (consigliere comunale di Ravenna, 5 voti), Luca Ortolani (consigliere comunale di Faenza, 8 voti), Riccardo Francone (sindaco di Bagnara di Romagna, in realtà civico e in alternativa al candidato del Pd, 21 voti), Chiara Francesconi (consigliera comunale repubblicana di Ravenna, 6 voti), Gianmarco Lanzoni (consigliere comunale di Riolo Terme, 17). Due gli eletti nella lista di minoranza (Ravenna per la Romagna): Eliana Panfiglio (consigliera

Nicola Pasi e Eleonora Proni, sindaci di Fusignano e Bagnacavallo, sono i consiglieri provinciali che hanno ottenuto più voti il 31 ottobre: 32 a testa

comunale di Conselice, 12 voti) e Oriano Casadio (consigliere comunale di Casola Valsenio, 14 voti). I confermati sono Martinez, Campidelli, Perini e Casadio. «Un grande ringraziamento – scrive in una nota il presidente De Pascale – va ai consiglieri uscenti e a quelli neoeletti sia di maggioranza che di minoranza. A giorni comunicherò il conferimento delle nuove deleghe. Auguri di buon lavoro anche a tutti i nuovi presidenti delle Province della nostra Regione, in particolare i romagnoli Gabriele A. Fratto (Forlì-Cesena) e Riziero Santi (Rimini) con i quali ci vedremo presto per rafforzare il lavoro di squadra». De Pa-

scale coglie l’occasione anche per una riflessione politica sull’ente: «Le Province italiane vivono ancora una situazione di grande difficoltà; sia l’edilizia scolastica superiore che la viabilità provinciale versano tutt’ora in una situazione difficile, nonostante il positivo lavoro svolto in questi anni dalla struttura tecnica della Provincia. In questo quadro complesso la capacità deve essere quella di unire le forze chiamando tutte le energie positive ad offrire un contributo con il principio che, al netto di possibili riforme di cui si è parlato recentemente, ad oggi la Provincia è la grande casa dei Comuni».

SISTEMA ELETTORALE

IL MINISTRO DELRIO HA INTRODOTTO VOTO PONDERATO E ASSEMBLEA DEI SINDACI

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La legge Delrio del 2014 ha riformato le Province: abolite le giunte mentre presidente e consiglio sono diventati organi elettivi di secondo grado. La loro elezione non è più diretta, quindi, ma spetta ai sindaci e ai consiglieri dei comuni della provincia. Il presidente dura in carica 4 anni e deve essere un sindaco il cui mandato scada non prima di 18 mesi dalla data delle elezioni. Il consiglio resta in carica due anni ed è composto dal presidente e da un numero di componenti che varia in base alla popolazione da 10 a 16. È eletto presidente il sindaco che consegue il maggior numero dei voti ponderati, il voto di ciascun elettore è infatti armonizzato in modo che sia proporzionale al numero di cittadini che il consigliere comunale e il sindaco rappresentano all'interno dell'intero corpo elettorale della Provincia, in base alla popolazione residente nel comune di appartenenza. In caso di parità è eletto il candidato più giovane. Per l'elezione del consiglio provinciale oltre al meccanismo del voto ponderato è previsto un voto di lista, con la possibilità all'elettore di esprimere un voto di preferenza per uno dei candidati compreso nella lista (ecco perché i sindaci di Fusignano e Bagnacavallo hanno ottenuto 32 voti a testa ma ponderati diventano rispettivamente 10.550 e 8.239). Per tutti questi incarichi non sono previste indennità aggiuntive. Il consiglio provinciale è l'organo legislativo, di indirizzo e controllo, approva regolamenti, piani, programmi e approva o adotta ogni altro atto che gli sottopone il presidente della provincia. Ha poi potere di proposta dello statuto e poteri decisori finali per l'approvazione del bilancio. Il presidente della provincia è l’organo esecutivo, convoca e presiede il consiglio provinciale e l'assemblea dei sindaci costituita dai sindaci dei comuni appartenenti alla provincia con poteri propositivi, consultivi e di controllo.


PRIMO PIANO / 11 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

INTERVISTA

«La Provincia non era inutile, lo è diventata dopo la riforma»

Gianfranco Spadoni nel 2001 si candidò presidente per la Provincia e nel 2006 si candiò sindaco con il centrodestra contro Fabrizio Matteucci. Oggi è vicepresidente di Lista per Ravenna

Gianfranco Spadoni è stato in consiglio prima e dopo il 2014: «Adesso sono carrozzoni con finanze limitate. Meglio l’abolizione totale»

«La Provincia prima non era un ente inutile. Lo è diventato, o quasi, dopo la riforma». Il pensiero di Gianfranco Spadoni, consigliere uscente della Provincia, può essere riassunto più o meno così. Lui, democristiano di lungo corso e ora vicepresidente di Lista per Ravenna, nell’ente di piazza Caduti è stato anche candidato presidente nel 2001. Dopo la parentesi all’opposizione in consiglio comunale nel decennio 2006-16 (i due mandati di Matteucci), è tornato in Provincia «per dare spazio alla voce delle liste civiche». È quindi l’uomo più adatto per fare un bilancio sulla Provincia prima e dopo la “cura Graziano Delrio”, dal nome del ministro che le ha riformate a metà nel 2014. Spadoni, partiamo dalle ultime elezioni. Come mai non si è ricandidato in consiglio provinciale? «Non ero più candidabile. Nel 2016 alle prime elezioni provinciali post riforma poteva essere eletto anche chi non aveva incarichi istituzionali per questo io, che da pochi mesi non ero più in consiglio comunale, mi sono potuto candidare. Ora è eleggibile solo chi è consigliere o sindaco in un Comune». Che giudizio dà del biennio da consigliere? «C’era un po’ un clima di rassegnazione in aula, anche tra noi consiglieri. Si ha la sensazione di non poter incidere più di tanto e ciò si riverbera sia sull’attività istituzionale sia sulle presenze dei delegati stessi. Qualcosa di più,

L’assise si è riunita 32 volte

anche in assenza di finanziamenti negli ultimi 22 mesi e a costo zero, si poteva però fare». Ad esempio? Tra il 2017 e il 2018 il consiglio provinciale «Una maggiore integrazione tra si è riunito 32 volte, venti nel primo anno e le tre province della Romagna che 12 fino all’ottobre di quello in corso. Le dein fondo era anche nel disegno di libera approvate sono state in totale 103 (61 il primo anno, 42 il secondo). Piuttosto legge iniziale. Una strada per miridotta l’attività di controllo dei consiglieri, gliorare le politiche interprovinche è riassunta in appena 13 interpellanze ciali e anche per dialogare di più totale e sei interrogazioni. Numeri bassi e con le Unioni dei Comuni che si soin qualche modo fisiologici per un ente di no formate negli ultimi anni». secondo livello. L’assemblea dei sindaci, Lei ha vissuto come consiche è un organo che ha funzione sia propogliere la provincia prima della sitiva che di controllo, specie sui bilanci, si riforma Delrio. Un confronto? è riunita sette volte in totale. Cinque nel «Non c’è paragone. Era un ente 2017 e soltanto due nell’anno in corso. Ha che aveva risorse, distribuiva fonapprovato in tutto 13 delibere, sei il primo di, aveva iniziative proprie. Nei anno e otto nel 2018. consigli provinciali c’erano ordini del giorno con 15 punti, i consiglieri facevano interpellanze e interrogazioni. Oggi non succede nulla di tutto questo». venna e continuerò a fare politica attiva. Per Era meglio l’abolizione totale? quanto riguarda gli incarichi istituzionali, di«Se si deve tenere in piedi un “carrozzone” di ciamo che sono per il ricambio generazionale». questo tipo soltanto per amministrare scuole e Esclude di ricandidarsi? viabilità, peraltro in condizioni finanziarie li«Devo essere sincero, qualche proposta mi è mitate, credo di sì. Queste due competenze pogià arrivata. Nel 2016 mi sono candidato per trebbero essere ripartite tra Comuni e Regioni la Provincia in appoggio a De Pascale ma lo senza particolari problemi». avevo fatto in rappresentanza delle liste civiche Per quanto riguarda l’avventura dello del territorio che mi hanno ringraziato nelle Spadoni politico, è giunta al termine? ultime settimane per l’attività portata avanti. «Per ora sono vicepresidente di Lista per RaPer ora alle proposte ho detto no, preferirei ci

INFOPROM

CENTRO ESTETICO SOLIDEA

I nuovi rituali per il risveglio del corpo Per chi cerca il benessere e il distacco dallo stress della quotidianità, quattro trattamenti tutti da provare. Da questa settimana al Centro estetico Solidea Per chi è alla ricerca del benessere e di pratiche in grado di favorire il rilassamento e il distacco dallo stress della quotidianità, da provare sono i nuovi rituali consacrati al “Risveglio del corpo”, proposti dal Centro estetico Solidea di Ravenna a partire da questa settimana. Sempre al passo con le nuove tendenze, Solidea vanta infatti un personale altamente qualificato grazie a continui corsi di aggiornamento su tutto ciò che consente di regalare armonia alle persone. «“Il risveglio del corpo” – racconta Nicole Marchetti – è un pacchetto che comprende quattro rituali, uno diverso dall’altro e con benefici differenti, in modo da completarsi a vicenda. A seconda delle proprie necessità, è possibile provarli tutti oppure solamente qualcuno. Si adattano a tutte le persone, uomini e donne, di qualsiasi età, semplicemente disposti a vivere piacevoli momenti di relax». Ad accomunare i quattro rituali è l’utilizzo dell’olio di perilla che è un toccasana per la cura della pelle nonché un rimedio naturale per numerosi disturbi. L’olio di perilla si ottiene,

fossero volti nuovi». Come vede la situazione politica? «A livello nazionale il nuovo governo mi preoccupa molto. Per quanto riguarda il locale, credo che il Pd che ha sempre governato possa perdere importanti territori. Bisognerà però vedere se chi verrà al loro posto sarà in grado di fare meglio. Diciamo che per un moderato come me la destra che governa oggi in Italia è un po’ troppo… di destra». Alessandro Montanari

infatti, dai semi della Perilla fritescens, una preziosa pianta erbacea di origine orientale. Si caratterizza per un colore giallo chiaro e si presenta molto ricco di Omega 3, oltre che di vitamina E: un vero concentrato di sostanze nutritive anti-age che aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare e l’effetto negativo dei radicali libri. Il primo rituale, “Purificazione profonda e rinnovamento cutaneo”, prevede l’esfoliazione e un effetto detossinante grazie al sale dell’Himalaya. Il secondo, denominato “Pelle raggiante”, dona luminosità alla pelle e nuova luce al corpo. Il terzo, “Sorgente di luce”, conferisce leggerezza al corpo attraverso il processo osmotico di compresse alle erbe, i cosiddetti “fagottini caldi”. Il quarto infine, “Elisir di vitalità”, ringiovanisce il corpo e regala elasticità e tonicità alla pelle. Possibilità di prenotarli da Solidea, aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 e www.centroesteticosolidea.it


12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

ENTI LOCALI La sede ha 90 anni Cripta e giardino pensile sono visitabili La Provincia di Ravenna ha sede in piazza Caduti. Il palazzo, inaugurato nel 1928, è opera dell’architetto Giulio Ulisse Arata e sorge dove una volta si trovava la dimora del conte Ferdinando Rasponi, trasformata nel lussuoso Hotel Byron alla fine dell’800, diventata sede della Federazione delle Cooperative e distrutta da un incendio nel 1922. La ricostruzione era cominciata per tornare a essere albergo ma nel corso dei lavori la destinazione dell’edificio cambiò e l’opera proseguì come Palazzo della Provincia. Il palazzo è articolato in quattro corpi di fabbrica, organizzati attorno al giardino, asimmetrici in pianta e nei prospetti. La sala del consiglio è rivestita da un basamento a intarsi di marmo ed è arricchita da un soffitto in legno cassettonato e da pitture nella fascia di coronamento a lunette, mentre sul soffitto del vano scala è dipinto l'antico gonfalone della provincia di Ravenna. La sala della presidenza è decorata da pitture murali di Antonio Morocutti e Giovanni Majoli, che raffiguravano le produzioni e le attività tipiche di Ravenna, Faenza, Cervia e Lugo: rispettivamente l'agricoltura, la lavorazione della ceramica, l'estrazione del sale e il mercato agricolo. Dell'antica struttura sono sopravvissuti solo la cripta (l'elemento più antico dell'intero complesso architettonico) e il passaggio pensile su via Santi. La cripta Rasponi consiste in una piccola cappella gentilizia, edificata per ospitare le spoglie dei membri della famiglia, ma mai adibita a tale funzione. È composta di tre vani. Il primo, di accesso, con copertura in semivolta a botte, è a pianta poligonale e si innesta alla base della torretta neogotica. Il secondo vano rappresenta la parte centrale del complesso e custodisce alcuni lacerti musivi molto probabilmente provenienti dall’antica Basilica di San Severo a Classe, staccati dal sito originario poco prima della distruzione della chiesa ai primi dell’800. Il terzo vano è costituito dal presbiterio, destinato ad accogliere un piccolo altare. Il giardino interno, dominato da una fontana circolare e dalla torre neogotica (foto in copertina), comprende una parte pensile con belvedere che si affaccia su piazza San Francesco e che si collega al terrazzo sopra il voltone. Quest'ultimo, datato 1839, connetteva in passato palazzo Rasponi con le scuderie. Cripta e giardini sono gestiti da Ravennantica. Dal 7 ottobre gli orari di visita sono martedì e venerdì dalle 14.30 alle 18; sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ingresso 2 euro. Info o prenotazioni al numero 0544-213371.

La crisi dell’auto pesa sul bilancio di Piazza Caduti Tra le principali entrate per la Provincia c’è una quota delle assicurazioni sui veicoli Dalle multe una boccata di ossigeno: per il 2018 previsti 5 milioni di incassi di Alessandro Montanari

Un bilancio sempre più difficile da chiudere. La gestione delle Provincia di Ravenna si confronta con il grande problema che ha questo ente diventato di secondo livello dopo la riforma Delrio: risorse tagliate ma competenze che, almeno in due punti fondamentali, restano intatte. Si tratta della gestione delle strade provinciali e degli edifici scolastici della scuola superiore. Il tutto con i finanziamenti che, nel frattempo, si sono ridotti. Si prenda ad esempio l'incasso dell'imposta da Rc auto. Nel 2010 valeva 15,780 milioni ed era in crescita, almeno fino al 2012 quando superò i venti. Poi la crisi ha frenato il mercato dell'auto e fatto crescere i casi di chi circola senza copertura e si ridotto il gettito, assestandosi poco sopra i 16 milioni di euro. Va sottolineato che nel 2012 la Provincia deliberò l'aumento dell'imposta al 16 percento, incremento che fu necessario a compensare le minori entrate derivanti dai progressivi tagli dei trasferimenti erariali e regionali. Dal 2015 parte di questa imposta, però, viene trattenuta dallo Stato come contributo al risanamento della finanza pubblica. Questo contributo è quello che più ha impattato sulle casse degli enti provinciali: la Provincia di Ravenna nel 2012 – si legge nel bilancio previsionale 2018 – «aveva spettanze per 5,104 milioni di euro» ma nel 2017, proprio per via del risanamento imposto, avrebbe dovuto versare allo Stato risorse proprie per un importo di oltre 27 milioni di euro. In totale il contributo di risanamento 2017 valeva tre miliardi di euro a carico di tutte le Province d'Italia. Una situazione che rischiava di fare saltare i conti tanto che lo Stato centrale è intervenuto ammorbidendo le pretese e stanziando anche fondi che consentissero alle Province una normale operatività. Alla fine il taglio netto del 2018 è stato di circa 15 milioni di euro. Altro aspetto da ricordare riguarda il rapporto con la Regione. Alcune funzioni che la riforma prevedeva che finissero a livello regionale vengono ancora svolte dalla Provincia che viene rimborsata per il servizio. Nel 2018 tali rimborsi sono pari a circa mezzo milione di euro, a cui si aggiungono quelli legati al corpo di polizia provinciale impegnato nell'espletamento di attività di controllo su funzioni di competenza regionale per i due terzi della spesa, quantificando l'importo in 570mila euro. Per le spese di personale relative ai Centri per l'impiego confluiti nell'Agenzia Regionale del lavoro ma tuttora operanti nell'ente, è previsto un rimborso complessivo pari a 1,83 milioni di euro. Una entrata particolare riguarda i canoni di affitto. La Provincia è proprietaria dei locali di due bar del centro (la caffetteria Palumbo e Ramiro) e di tre caserme carabinieri (a Lugo, Cervia e San Pietro in Vincoli). Per questi affitti percepisce in totale 194mila euro. Le concessioni dei 13 bar negli istituti scolastici del territorio valgono 83.511 euro. Ci sono poi concessioni varie (parcheggi soprattutto) da cui incassa altri 85.868 euro. Negli ultimi anni, però, l'entrata che ha fatto la differenza nel bilancio provinciale è stata quella legata alle sanzioni del codice della strada. Nel 2018 dovrebbero entrare poco meno di cinque milioni di euro, in pratica tutti derivanti dagli autovelox che sono stati installati negli ultimi anni lungo le strade del territorio. Nel 2006 l'entrata da sanzioni amministrative valeva 430mila euro. Come si vede, la Provincia ha cercato di compensare i vari tagli dopo che una riforma lasciata a metà l'hanno portata ad essere un ente a metà strada. Si tratta comunque di una realtà che gestisce una quota considerevole di risorse se è vero che, in tutto, il bilancio previsionale 2018 prevede entrate per oltre 47 milioni di euro.

PERSONALE

DOPO ANNI DI BLOCCO, L’ENTE TORNA AD ASSUMERE: 12 POSTI Il 2018 è l'anno in cui, dopo anni di blocco totale, le Province possono tornare ad assumere. Ravenna ne ha subito approfittato con l'apertura di procedure per 12 posti. Per farlo è stato necessario predisporre un piano di riassetto organizzativo finalizzato all'ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 56/2014. «Per il comparto – come si legge nella relazione di bilancio – si tratta di un aspetto fondamentale viste le conseguenze che la riforma ha determinato sul piano organizzativo in termini di contrazione del personale, oggi in molti servizi nettamente insufficiente rispetto al fabbisogno e tenuto anche conto dell'aggravio determinato dall'entrata in vigore di riforme complesse in vari ambiti». Le assunzioni sono partite nell'ultimo mese. Il 30 ottobre si è conclusa la procedura per la selezione a tempo determinato di un dirigente dei Lavori Pubblici. A questa selezione si aggiungonno altre undici assunzioni: sei posti nell'area economico gestionale, una nell'ambito informatico e quattro per quanto riguarda l'area urbanistica. Il tema delle assunzioni porta ad una riflessione di Ravenna in Comune: «L’attuale istituzione della Provincia di Ravenna ha ancora importanti compiti ma è in perenne ricerca delle risorse finanziarie per adempierli. Per anni ha smantellato la propria macchina amministrativa e si trova invece ora nella paradossale necessità di assumere personale: sono in corso bandi per 12 posizioni lavorative, compresa la figura di un dirigente». Una situazione di cui «è responsabile il Pd» con l'attuale governo che non «si preoccupa in alcun modo di risolverla». (al.mo.)


PRIMO PIANO / 13 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Provincia, in quattro anni da 444 a 184 dipendenti Tagli imposti dalla legge Delrio in previsione della riforma costituzionale poi bocciata nel 2016. Oggi l’ente si occupa soprattutto di edilizia scolastica e strade

La dieta Delrio ha fatto effetto. I dipendenti della Provincia di Ravenna sono passati da 444 nell’aprile del 2014 agli attuali 184. Nella pianta organica un solo dirigente a tempo pieno, uno part-time in condivisione con il Comune di Lugo per i lavori pubblici e un segretario generale in condivisione con il Comune di Ravenna. La spesa annua per il personale è scesa da circa 17 milioni di quattro anni fa agli attuali 7,3. In buona sostanza è successo che la riforma costituzionale proposta dal Governo Renzi voleva abolire le province assegnando le sue funzioni ai Comuni o alle Regioni. Per questo il ministero retto da Graziano Delrio elaborò la legge di riforma che imponeva drastici tagli. Si è proceduto con prepensionamenti e mobilità verso altri enti pubblici. Poi a dicembre 2016 il referendum bocciò il riassetto dello Stato e l’abolizione delle Province è rimasta a metà del guado. L’ultimo passaggio si è avuto lo scorso giugno quando circa sessanta dipendenti dei vecchi uffici di collocamento sono passati sotto la competenza della Regione che ha creato da zero l’agenzia per il lavoro. Gli operatori però ancora lavorano negli spazi e con gli strumenti della Provincia che riceve un rimborso da Bologna. Oggi Piazza Caduti mantiene essenzialmente quattro funzioni: analisi statistica, una parte dell’urbanistica e le due principali che sono strade e edilizia scolastica (istituti superiori).

L’interno della cripta Rasponi nel Palazzo della Provincia in piazza Caduti. Nella pagina accanto un dettaglio del pavimento in mosaico. Gli spazi sono gestiti da Ravennantica. Nelle due foto a destra scorci dei giardini interni con una parte pensile che affaccia su piazza San Francesco

Le entrate del bilancio della Provincia provengono da una quota per le assicurazioni auto (16,3 milioni all’anno), l’imposta provinciale di trascrizione per la compravendita dei veicoli (12,5), le multe (4,7), una addizionale sulla tassa smaltimento rifiuti (3,3). La legge Delrio impone che una parte delle entrate provinciali debbano essere girate allo

Stato. Furono 10 milioni nel 2015 che sarebbero dovuti raddoppiare e triplicare nei due anni successivi. In realtà – come ci spiega la dirigente Silvia Bassani – ci si rese conto presto che con quei numeri non c’era possibilità di sopravvivenza per l’ente. Nel 2018 la restituzione è di 15,5 milioni. Andrea Alberizia


14 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

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Mobilitazione contro il Ddl Pillon il 10 novembre a Ravenna e Faenza A promuovere la giornata di protesta anche associazioni femministe e i centri antiviolenza

Giornata di mobilitazione delle associazioni femministe e in difesa delle donne contro il Ddl Pillon in materia di separazione e affido il 10 novembre promossa in particolare dall’Associazione D.i.Re Donne in Rete contro la Violenza, rete nazionale dei centri antiviolenza in Italia, a cui hanno aderito i centri antiviolenza della Regione Emilia-Romagna e della provincia di Ravenna. A Ravenna, l’appuntamento è in piazza Unità d’Italia dalle 15.30 alle 18.30 con per un’iniziativa promossa da Udi Ravenna, Linea Rosa, Casa delle Donne, Donne Ccgil, Di.Re., Fmp. «A parole – scrivono le promotrici a proposito del disegno di legge tanto discusso – vorrebbe conciliare i problemi, ma guardandolo bene crea maggiori difficoltà, imponendo regole e mediatori che, oltre ad avere un costo, stravolgerebbero la vita dell'intera famiglia». A Faenza, dalle 9 alle 12, il centro antiviolenza Sos Donna di Faenza, in via Laderchi 3, aprirà le porte alla cittadinanza con una ricca colazione offerta dal “Club del Cucchiaio” per un momento conviviale e informativo sul DDL Pillon. Sarà presente per tutta la mattinata l’avvocata Barbara Liverani del foro di Ravenna, volontaria dell’Associazione Sos Donna, per eventuali chiarimenti e in quella sede verrà presentato il documento promosso dal Gruppo Avvocate di D.i.Re. Contemporaneamente le volontarie dell’Associazione saranno presenti in Piazza della Libertà per un banchetto informativo.

DONNE/3 Parole in transito per dire no alla violenza di genere Per la rassegna “Una società per relazioni” promossa dal Comune di Ravenna e partecipata da varie associazione in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, sabato 10 novembre si svolge la performance itinerante “Parole in transito” per dire no alla violenza sulle donne: alle 9 nell’Itis, alle 11 nell’Ips Olivetti, alle 15 nel parco 8 Marzo a Porto Fuori; a cura di As di associazione Asja Lacis, Lions Club Ravenna Dante Alighieri, associazione 8 marzo donne di Porto Fuori.

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AL CISIM UNA GIORNATA CON TAKOUA BEN MOHAMMED E UN WORKSHOP SULLA VOCE IN CINQUE INCONTRI Sabato 10 Novembre, una giornata insieme a Takoua Ben Mohammed al centro culturale Cisim di Lido Adriano (viale Giuseppe Parini 48). Nata in Tunisia nel 1991, cresciuta a Roma, Takoua Ben Mohamed è graphic journalist e sceneggiatrice, disegna e scrive storie vere a fumetti su temi sociali a sfondo politico come islamofobia, razzismo, immigrazione, diritti umani, violenza contro le donne per la promozione del dialogo interculturale ed interreligioso. Ha pubblicato con Becco Giallo Sotto il velo (2016) e La rivoluzione dei gelsomini (2018). La giornata prevede quindi alle 15.30 un workhop su su autonarrazione e graphic journalism dedicato agli studenti delle scuole superiori di secondo grado e universitari e alle 18 l’incontro con l’autrice. Sempre al Cisim prende il via inoltre, martedì 13 novembre alle 21 (per 5 appuntamenti settimanali) il workshop intensivo con NicoNote dal titolo “Dare voce”. Un workshop sull’uso della voce condotto da Nicoletta Magalotti e rivolto a tutti coloro interessati alla vocalità. Per informazioni e iscrizioni: cisim.lidoadriano@gmail.com: tel. 389 6697082.

DONNE/4

A PROPOSITO DI #METOO: UN INCONTRO APERTO PER DISCUTERE DI DIRITTI, LAVORO E POTERE Organizzato da Femminile Maschile Plurale con una giudice, una sindacalista, uno storico e una femminista Nell’ambito della Rassegna “Una Società per relazioni – Strade alternative alla violenza”, organizzata dal Comune di Ravenna, sabato 10 novembre dalle 9.30 alle 10.30 l’ Associazione Femminile Maschile Plurale promuove uno spazio pubblico di approfondimento e di dialogo dal titolo “A proposito di #MeToo. Molestie e ricatti. Dal silenzio alla parola” alla sala Buzzi di via Berlinguer 11 con interventi del giudice Anna Mori su “Corteggiamento, molestia, violenza sessuale: le risposte del diritto”; Giulia Sudano dell’associazione Orlando su “Quale femminismo per combattere una violenza strutturale?”; lo storico Sandro Bellassai su “La logica maschile liberale contro il femminismo” e la sindacalista della Cgil Antonella Raspadori su“La Contrattazione sindacale per contrastare le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro”. «L’incontro – spiegano gli organizzatori – ha come obiettivo quello di analizzare il fenomeno del movimento #MeToo, e la sua ricaduta culturale e politica nei femminismi, del passato e “nuovi”, senza dimenticare la tutela dei diritti delle donne nel mondo del lavoro. Emerge, ancora una volta, l’antico nesso fra sesso e potere». Come noto #MeToo è un movimento di denuncia che si è diffuso dall’autunno del 2017, a partire dalle accuse di molestie contro il produttore cinematografico Harvey Weinstein, che per anni ha zittito numerose donne, famose e non, con intimidazioni, ricatti, aggressioni, stupri. «È da sottolineare – spiega Maria Paola Patuelli di Fmp – che il convegno è il frutto di una decisione dell’intera associazione, che ha incaricato un gruppo di lavoro specifico, composto da Marina Mannucci, la nostra presidente, Antonella Bufano,nostra associata, una psicologa attenta alla grande questione degli uomini maltrattanti, la sottoscritta e, non ultimo, Ivan Morini, vicepresidente. È nostra tradizione avere una presidente donna e un vice uomo. Con gli uomini è nostra intenzione confrontarci, ogni volta che sia possibile farlo. Non a caso, al convegno partecipa anche uno storico dell’Università di Bologna, Sandro Bellassai. Abbiamo dato voce a una giudice, Anna Mori, a lungo impegnata nel tribunale di Ravenna, a una femminista dell’ultima generazione come Giulia Sudan e a una sindacalista, Antonella Raspadori. Quindi, cerchiamo di intrecciare sguardi, punti di vista, esperienze».


SOCIETÀ / 15 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA RASSEGNA

Al via gli incontri del sabato al Moog tra linguaggi diversi della cultura: Casadio parla di giornalismo italiano in tv Il 10 novembre nel locale di vicolo Padenna alle 18 inizia il ciclo di appuntamenti curato da Ivano Mazzani che proseguirà fino al 13 aprile Sabato 10 novembre prende il via la rassegna di incontri “I sabati del Moog” che proseguirà fino al 13 aprile ed è organizzata da Ivano Mazzani che dice: «Posto che vai parole nuove che trovi, e la carovana viaggia e va verso l’incontro, insieme ai proprietari del Moog che ringrazio molto. Questa nuova “rassegna timbrica dei linguaggi” porta con sé il timbro, suono che corona il pensiero, la musicalità delle parole, delle immagini e dei riti ancestrali della cultura, dando sostanza alla relazione, allo scambio e alla creazione che qui al Moog troveranno casa e ospitalità». Gli appuntamenti, tutti gratuiti, si svolgeranno alle 18 nel locale di vicolo Padenna e alterneranno autori appartenenti a vari linguaggi. Tra cui personalità affermate sul panorama ravennate e non solo, come Franco Masotti, Danilo Montanari, Maria Martinelli, Alberto Giorgio Cassani, Giovanni Gardini, Luca Maggio, Cristina Carile, Daniele Casadio, Laura Orlandini, Marina Mannucci, Paola Pattuelli, Rodolfo Sacchettini, Giovanni Mecozzi, Emilio Rambelli, Francesco Gamberini insieme ad artisti della scena locale ed extra territoriale come Chiara Lagani, Alessandro Renda, Alessandro Argnani, Agata Tomsic, Davide Sacco, Carlo Garavini, Lorenzo Carpinelli, Max Penombra, Luigi Bertaccini, Mirko Dadich, Silvia Camporesi e Iacopo Gardelli.

ARCHEOLOGIA La Ravenna bizantina a Casa Matha per Classis Proseguono gli incontri organizzati da RavennAntica in preparazione dell’apertura del museo Classis, a Classe, l’1 dicembre. Il 13 novembre alle 17.30 alla Casa Matha l’ospite sarà Il professore Enrico Cirelli (docente di Archeologia medievale all’Università di Bologna) con una conferenza dal titolo “Ravenna Bizantina. Guardando ad Oriente”.

PEDAGOGIA “Nuovi confronti d’autunno” Eraldo Affinati a Faenza Il giornalista Andrea Casadio

Ad aprire le danze sarà il giornalista e autore televisivo Andrea Casadio che presenta “Il giornalismo italiano in tv, i talk show”. Casadio spiegherà come si costruisce un servizio televisivo, come si mettono insieme parole, immagini e suoni per raccontare una notizia, come si parla davanti o dietro alla telecamera. Casadio analizzerà con cura il meccanismo di una "diretta", l'evoluzione dei telegiornali e come il giornalismo di approfondimento rischi di venire soppiantato dall'entertainment e dai talk show.

Casadio ha alle spalle un passato da medico, docente e ricercatore alla Columbia University di New York, dove ha lavorato nel laboratorio del premio Nobel Eric Kandel. Poi la svolta repentina che lo ha portato nel mondo del giornalismo. Negli anni Casadio ha lavorato per MobyDick, Sciuscià e Annozero di Michele Santoro, Turisti per Caso di Patrizio Roversi e Syusy Blady, Report di Milena Gabanelli e Piazzapulita con Corrado Formigli. È inoltre autore di numerosi documentari e programmi tv per Rai, La 7 e Sky.

Venerdì 9 novembre nella sala consiliara E. De Giovanni a Faenza, alle 20.45, per il ciclo di incontri “Nuovi confronti d’autunno”, l’ospite sarà lo scrittore Eraldo Affinati, finalista premio Strega, autore apprezzato e fondatore nel 2008, insieme alla moglie, della scuola Penny Wirton per insegnare italiano agli immigrati. Affinati è autore tra gli altri, anche del volume uscito quest’anno Il sogno di un’altra scuola. Don Lorenzo Milani raccontato ai ragazzi (edito da Piemme). A lungo ha insegnato a “La città dei ragazzi”, la comunità educativa basata sull’autogoverno alle porte di Roma. A Faenza parlerà di “Responsabilità del futuro”.


16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

NON SOLO SPORT E per tre giorni La Campaza apre un ristorante in città

La grande festa collettiva della Maratona di Ravenna Dal 9 all’11 novembre la ventesima edizione dell’evento che si annuncia da record Al via in oltre diecimila. Anche 3 km riservati ai disabili e una corsa “a sei zampe” con i cani

Arriva al traguardo della ventesima edizione la maratona di Ravenna “Città d’arte”, il grande evento, non solo sportivo, che porterà nel capoluogo da venerdì 9 a domenica 11 novembre migliaia di runner, famiglie, turisti e semplici curiosi. L’anno scorso, complessivamente, si parlò di 25mila presenze ma questo secondo gli organizzatori potrebbe essere l’anno del record, almeno come numero di partecipanti. Il programma Venerdì 9 novembre dalle 12 si aprirà l’Expò Marathon Village, la grande struttura da oltre 1.200 mq allestita nei giardini pubblici di viale Santi Baldini che rappresenterà il fulcro degli eventi e ospiterà gli stand dei servizi messi a disposizione, dei partner della Maratona e degli sponsor. L’inaugurazione della struttura si terrà sempre venerdì ma alle 16. Sabato 10 ai giardini alle 10.30 la partenza della Conad Family Run, la manifestazione ludico-motoria da 2 km aperta a tutti, bambini e famiglie compresi. A seguire, alle 12, invece, il via della Dogs & Run, la maratonina a sei zampe con cani e padroni. Sempre sabato, all’Expò Marathon Village alle 13.30 la presentazione delle band musicali che, dislocate sul percorso, allieteranno con la loro musica la giornata di domenica e accompagneranno i runner al loro passaggio. Alle 16 la presentazione dei “top runner”, i migliori atleti che parteciperanno alla gara sui

Il passaggio davanti a San Vitale dell’anno scorso

42,195 Km e sui 21,0975 Km, e alle 17 la sfilata dei cosiddetti Pacer, gli assistenti di gara. Domenica 11 novembre alle 9 la partenza della Correndo senza frontiere – Tutti insieme, la 3 km riservata ai disabili che partirà da Porta Serrata. Alle 9.30 infine, davanti al Mar, il Museo d’Arte della Città di Ravenna, in via di Roma, lo start della 20esima edizione della Maratona di Ravenna Città d’Arte (anche in diretta streaming sui canali social) valida quest’anno anche come Campionato

Giovedi 15 Novembre ore 21:30

Alex Bellini presenta il suo ultimo libro

"OLTRE" FAENZA Piazza del Popolo, 31 Sala consiglio comunale INGRESSO GRATUITO per partecipare all’evento è necessario registrarsi sul sito

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Italiano Assoluto di Maratona e, in contemporanea, della Half Marathon (la mezza maratona, sempre competitiva) e della Martini Good Morning Ravenna (la 10,5 km non competitiva aperta a tutti, podisti e “camminatori”). All’arrivo (sempre su via di Roma), le premiazioni e il pasta party Delverde. Gli iscritti A quasi una settimana dal via erano già oltre 3.500 gli iscritti alle due gare competitive, 1.650 alla maratona e 1.850 alla mezza ma-

Una delle grandi novità dell’edizione 2018 della Maratona di Ravenna sarà la grande struttura di oltre 200 mq allestita in piazzale Segurini (il parcheggio pubblico a ridosso del Mar) che ospiterà al suo interno, da venerdì 9 a domenica 11 Novembre, un vero e proprio ristorante di specialità romagnole gestito dallo staff de La Campaza, punto di riferimento ricettivo per il turismo della Riviera Romagnola da oltre 35 anni. Un luogo dove troveranno ospitalità sia i runner che le loro famiglie, sia i turisti che gli stessi ravennati. Sarà possibile sedersi ai tavoli e gustare un pranzo oppure una cena a tutti gli effetti (anche di pesce), oppure optare per uno spuntino più veloce e anche per un piatto da asporto (come piadine o crescioni) o la “colazione dei campioni”, come è stata ribattezzata.

ratona, in rappresentanza di ben 50 nazioni. A questi si aggiungono anche coloro che prenderanno parte alle altre manifestazioni sportive previste nel weekend che porteranno il numero complessivo di partecipanti, secondo gli organizzatori, ben oltre quello dello scorso anno che raggiunse i 10.000 partenti totali. Sarà possibile effettuare l’iscrizione fino al giorno precedente il via. Il percorso La maratona si snoderà (con le conseguenti

Quando pensiamo ai grandi atleti le prime cose che balzano all'attenzione della nostra mente sono il loro fisico e la grande preparazione atletica. Eppure c'è un aspetto, immateriale e forse per questo molto spesso sottovalutato, altrettanto importante, se non di più: la preparazione mentale. Senza di essa le doti, le abilità, apprese con sacrificio e duro allenamento, e i talenti non avrebbero modo di esprimersi e di tradursi in prestazioni formidabili. Alex Bellini, esploratore, sportivo ed esperto di ottimizzazione mentale, ci guida nell'affascinante mondo della mente umana, esplorando tutti gli aspetti che rendono possibile andare oltre i propri limiti (nello sport ma non solo) e condividendo i segreti appresi durante le sue incredibili imprese. Alex Bellini è un esploratore, un ottimizzatore mentale e uno speaker motivazionale. È nato in Italia nel 1978, in un piccolo villaggio della provincia di Sondrio. Nel 2001 partecipa alla Marathon des Sables, una corsa in semi-autosufficienza di 260 km nel deserto del Sahara.

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SOCIETÀ / 17 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

IL PERSONAGGIO

NON SOLO MUSICA

A LUGO SI CELEBRA ROSSINI, 150 ANNI DOPO Con un museo, una messa, un libro e concerti

TRA I “FINISHER” DI NEW YORK ANCHE IL CONSIGLIERE GATTA Tra i diversi ravennati che hanno partecipato il 4 novembre alla più celebre maratona al mondo, quella di New York, anche il consigliere comunale del Pd (nonché vicepresidente di Federcoop) Rudy Gatta. Una sorta di regalo per il suo quarantesimo compleanno, che ha festeggiato anche piangendo, come scrive su Facebook accompagnando la foto (qui sopra) scattata dall’amico Michele Palazzo, fotografo ravennate che lavora proprio a New York. «Al trentatreesimo chilometro, appena entrato nel Bronx, ho iniziato a piangere a dirotto – racconta Gatta –. Ma non per il dolore, era la gioia che dentro si espandeva: non perché stavo superando qualcuno. Perché stavo superando me stesso. Sentivo dentro una emozione incontenibile, da lì in poi la corsa è stata qualcosa che non so descrivere, una favola». Gatta ha poi chiuso i 42 chilometri in poco più di 5 ore.

modifiche alla viabilità) ancora tra le vie della città per toccare tutti gli otto monumenti Unesco e non solo. Il percorso sarà interamente pianeggiante e dunque veloce, nel cuore del centro storico e nelle zone più caratteristiche (compresa la Darsena), poi si allungherà prima verso Classe toccando la Basilica di S. Apollinare e successivamente prenderà la direzione di Punta Marina Terme prima del rientro verso Ravenna. La mezza maratona percorrerà le stesse strade della 42,195 km per i

suoi primi 18 km, poi, all’altezza della Rotonda Gran Bretagna, nei pressi della frazione di Ponte Nuovo, le due strade si divideranno per incontrarsi nuovamente in via di Roma sotto l’arco del traguardo. La medaglia A caratterizzare la Maratona di Ravenna è la medaglia in mosaico realizzata da Annafietta, autentico gioiello che per l’ottavo anno consecutivo sarà messo al collo di tutti i finisher della maratona e della mezza maratona,

oltre ai primi duemila iscritti della Martini Good Morning Ravenna. Una medaglia prestigiosa che nel corso del 22esimo Congresso Mondiale di Aims, Association of International Marathons and Distance Races, svoltosi a Tallinn, in Estonia, è stata giudicata come la seconda più bella al mondo, alle spalle solamente a quella riservata ai finisher della US Marine Corps Marathon di Washington. Le medaglie (quest’anno ispirate ai mosaici di San Vitale) sono state assemblate con i rispettivi cordoncini tricolori da un gruppo di detenuti del carcere di Ravenna nell’ambito di una collaborazione con la direzione della casa circondariale. I convegni al museo Mar Nel pomeriggio di sabato 10 novembre la sala Martini del Museo Mar ospiterà infatti due interessanti convegni. Alle 16.30 “Le donne lo fanno meglio?”, la rivista specializzata Correre presenterà tre esperienze di corsa al femminile. Un anno di allenamenti per partecipare alla maratona di Ravenna effettuati da tre lettrici in rappresentanza di tre distinte fasce d’età: F30 (30-39 anni); F40 (40-49 anni); F50 (50 anni e oltre). Alle ore 18 invece Carlo Grippo presenterà “Sportupp: una nuova opportunità per l’autofinanziamento delle società sportive” e, a seguire, la relazione tecnico-sportiva del dottor Luca De Ponti “Oltre l’infortunio, la prevenzione biomeccanica nella corsa”.

Entrano nel vivo a Lugo le celebrazioni per il 150esimo anniversario della morte (avvenuta il 13 novembre 1868) di Gioachino Rossini, il celebre compositore strettamente legato a Lugo. Venerdì 9 novembre la sala Codazzi della biblioteca Trisi ospita, alle 17.30, la presentazione del libro L’ultimo spartito di Rossini dell’autrice, attrice e organizzatrice di eventi Simona Baldelli che ha voluto indagare sul motivo che ha spinto Rossini a smettere di scrivere opere dopo il Guglielmo Tell. Sabato 10 novembre alle 11 ci sarà invece l’inaugurazione del Museo Rossini, ospitato in via Giacomo della Rocca 14. Nella stessa giornata, alle 21, al teatro Rossini il concerto dal titolo “Rossini tra sacro e profano”. Lunedì 12 le celebrazioni continuano con “Una cena a casa Rossini” al ristorante dell’hotel Ala d’Oro di Lugo. Protagonisti della serata saranno il celebre attore e comico Stefano Bicocchi, in arte Vito, Cristina Giardini, Enrico Picinni Leopardi e Lucia Michelazzo. Per l’occasione, i protagonisti interpreteranno i coniugi Rossini vestiti in abiti d’epoca e il ristorante sarà la loro dimora (cena 35 euro, prenotazioni allo 0545 22388). Martedì 13 novembre, giorno della morte del compositore, nella chiesa del Carmine verrà celebrata alle 17 la Messa Vespertina in sua memoria. Alle 23 Rossini viene ricordato con il concerto “Petite messe solennelle” alla chiesa del Carmine, in via Baracca 1.



SPECIALE / I

AMICI ANIMALI

8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

DIRITTI

Nel testamento c’è spazio anche per gli amici a 4 zampe Un recento convegno di Lav e Consiglio notarile ha chiarito quali sono prerogative e limiti della legge italiana che definisce gli animali domestici “beni” e non “parte di una famiglia” Cosa succede agli animali da compagnia quando il padrone muore? Si possono ricordare nelle proprie volontà testamentarie? A queste domande ha cercato di rispondere l’incontro dal titolo “Fare testamento. Perché e come lasciare un segno” promosso recentemente a Ravenna dalla Lega anti vivisezione (Lav) con il patrocinio del Consiglio Notarile provinciale. Quale futuro sarà riservato ai nostri amici animali quando non ci saremo più? Cosa è legalmente possibile fare, per contribuire ai loro diritti? Quali progetti la Lav sta realizzando con i ricavati dei lasciti sottoscritti dai suoi sostenitori? Questi interrogativi sono stati affrontati e chiariti da Roberto Bennati e Laura Sansone, rispettivamente vicepresidente e responsabile dell’area lasciti per gli animali di Lav, con il supporto tecnico dei notai Caterina Di Mauro e Nicola Bruno del distretto notarile ravennate. «Al contrario dei Paesi anglosassoni in cui questa pratica è molto diffusa – hanno affermato gli organizzatori –, sono infatti ancora poche in Italia le persone consapevoli di un gesto che può dare molto agli altri senza intaccare il diritto dei propri eredi, ricordando nel proprio testamento una Onlus e dunque una causa sociale. Grazie ai lasciti testamentari si può dunque assicurare un futuro a tanti animali». In Italia, a differenza di altri Paesi come ad esempio gli Stati Uniti, la legge non consente

di lasciare, in tutto o in parte, la propria eredità agli animali, ma solamente a chi si prende cura di loro, in quanto nel nostro ordinamento gli animali non sono considerati soggetti giuridici ma beni di proprietà. «Il testamento, dunque, rappresenta lo strumento per evitare il rischio che, in assenza di disposizioni specifiche – sostengono gli esperti della normativa – i nostri animali vengano assegnati a qualcuno che non se ne prenda cura come vorremmo o come dovrebbe, facendo sì che i nostri animali vengano indirettamente beneficiati, designando come erede diretto una persona fisica o giuridica (associazione o fondazione di nostra fiducia), che amministri l’eredità e assicuri che l’animale venga accudito e curato in base alle nostre specifiche disposizioni». Grazie alla presenza dei notai, l’incontro è stato anche un’occasione per approfondire casi particolari e, più in generale, fare chiarezza su cosa sia un testamento, cosa si possa lasciare in eredità, chi siano gli eredi e come si componga l’asse ereditario, il rapporto tra testamento e donazione, come ricordare un’associazione nelle proprie volontà e gli strumenti per assicurare un futuro sereno ai propri animali. L’evento èservito anche per accogliere testimonianze ed esperienze dirette e verificare i risultati e gli obiettivi in via di realizzazione grazie alla generosità di chi ha deciso di ricordare l’associazione Lav nelle proprie volontà testamentarie.

Per ulteriori informazioni sul tema è possibile rivolgersi al Consiglio Notarile di Ravenna e consultare il sito internet www.consiglionotarileravenna.it.

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II / SPECIALE

AMICI ANIMALI

RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

PET SPORT

Ma come è bello correre la maratonina fianco a fianco con il proprio cane I consigli per giocare e allenarsi in attivita sportive assieme agli amici animali Gli amici a quattro zampe si sa sono ottimi compagni di vita in tutti i momenti della quotidianità. Con loro, infatti, si crea una relazione unica e profonda, un legame che si consolida nel tempo a suon di coccole, amore e fiducia reciproca. In particolare con il proprio cane, è bello fare un po’ di tutto, attività fisica compresa. Al riguardo, le idee possono essere molteplici: ci si può cimentare nell’addestramento per l’agility dog, partecipare a gare cinofile o passare esami per cani guida nelle scuole cinofile o nel club sportivo cinofilo locale. Ma si può anche conciliare lo sport che si è soliti praticare con il bisogno di attività del proprio amico a quattro zampe. Il tipo di attività adatta al cane dipende in parte dalla struttura fisica tipica della sua razza, ma anche dall’età del cane e dalle sue attuali condizioni fisiche. Per que-

sto motivo, quando si programma un’attività, bisogna sempre ricordarsi che deve essere un piacere sia per se stessi sia per il cane. Il primo passo può consistere semplicemente nel dedicarsi a tutta una serie di attività ludiche o per il benessere, quali fare jogging con il cane, andare in bicicletta, fare escursioni, mantenersi in forma in spiaggia o in acqua, giocare a frisbee. Ultimamente sono nate anche tante discipline sportive con i cani, fino alle maratone e alle corse, denominate in vario modo: dalle cosiddette olimpiadi dei cani alle corse a sei zampe, fino ad arrivare alle runner dog. Tanto per fare un esempio, sabato 10 novembre alle 12 a Ravenna – nell’ambito della ben nota “Maratona di Ravenna Città d’arte” che prevede numerosi eventi collaterali – si terrà la “Dogs & Run”, la seconda edizione della

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simpatica maratonina a sei zampe con cani e padroni che percorreranno due chilometri in un clima di festa e divertimento. Lo scorso anno, quando ha fatto il suo debutto, l’iniziativa ha registrato un successo superiore a qualsiasi aspettativa. Ma ovviamente, ci sono eventi analoghi ben più impegnativi sul fronte della prestazione sportiva. Ora la domanda, per chi ha un cane e desidera partecipare è: come affrontare un evento ludico-sportivo di questo tipo? «Come per un uomo – spiega il medico veterinario Steve Morelli del Centro Polispecialistico Veterinario di Russi –, il passaggio da una semplice passeggiata o da un giretto al mare, iniziare un percorso di allenamento di vario tipo e natura, può esporre al rischio di traumi o di problematiche se non si sa di essere primariamente a posto con il fisico. Ecco perché il ruolo dell’ortopedico di medicina preventiva e del medico sportivo, tra i nuovi settori della medicina veterinaria, sono fondamentali per iniziare un percorso di questo tipo. Al riguardo, il nostro centro offre servizi specializzati e una consulenza clinica ortopedica preventiva e curativa per i cani che devono iniziare questo tipo di attività». E non finisce qui, perché l’innovativo Centro Polispecialistico Veterinario di Russi – grazie alla partnership operativa della storica Clinica Veterinaria – è in grado di fornire anche un servizio di veterinario

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AMICI ANIMALI / III 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA LETTERA

PRONTO SOCCORSO

Basta con gli spettacoli circensi che sfruttano gli animali, c’è una legge in proposito...

ANIMAL RESCUE TEAM ITALIA: UNA SQUADRA DI SPECIALISTI PER RECUPERARE VITTIME DI ABBANDONI E MALTRATTAMENTI

ANCHE LA MEDICINA VETERINARIA SI OCCUPA DI PREVENZIONE ORTOPEDICA E PRATICA SPORTIVA sportivo che presidia le manifestazioni dove si svolgono tali eventi, proprio per portare un aiuto immediato in caso di incidenti e traumi o risolvere l’acidosi lattica, disturbo troppo spesso sottovalutato che può provocare il blocco dei muscoli se non si è ben allenati. ÂŤUna consulenza di medicina sportiva e un parere ortopedico preventivo – conclude Morelli – sono un lasciapassare per un sano e buon divertimento. Da segnalare infine che, oggi giorno, anche cani affetti di disturbi un tempo considerati irrecuperabili come displasie e artrosi, possono fare attivitĂ sportiva e non precludersi l’attivitĂ sportiva, facendo sforzi proporzionali, se ben seguiti e con controlli periodiciÂť. Roberta Bezzi

La onlus con sede a Russi è dotata di mezzi, attrezzature e metodiche per la cattura e il soccorso di animali che subiscono crudeltĂ e incuria Il tema della crudeltĂ verso gli animali, purtroppo, è di triste attualitĂ e i casi di abbandono e maltrattamenti registrati sono molti piĂš di quelli che si potrebbe immaginare. Si va dagli avvelenamenti all’omissione di soccorso, dalle fucilate all’abbandono, dalle torture o sevizie all’incuria. ÂŤĂˆ un punto interrogativo che non trova una risposta perchĂŠ non è chiaro cosa spinga l’uomo a maltrattare gli animaliÂť, afferma il medico veterinario Matteo Galliani, presidente di Animal Rescue team Italia, associazione Onlus con sede a Russi, nata nel 2007. Da sempre, fra gli scopi statutari, vi è la volontĂ di offrire soccorso animale e divulgazione in materia di benessere degli animali e tutela dei loro diritti. L’associazione si avvale di volontari e di mezzi di soccorso quali ambulanze per cani e per cavalli e, nel tempo, ha sviluppato una fitta rete di collaborazioni con tutti gli enti pubblici e privati. Rivela Galliani: ÂŤMalgrado le molteplici campagne di sensibilizzazione verso questa problematica – mirati particolarmente alle scuole per favorire la conoscenza e la consapevolezza del valore e del rispetto degli animali – sono ancora troppi i casi di maltrattamenti e ne ho testimonianza ogni volta che sono chiamato, come medico veterinario e come membro dell’associazione, a risolvere casi spesso con risvolti drammatici. I piĂš frequenti? Cani e gatti segregati in condizioni di vita ignobili e cavalli spesso abbandonati per impossibilitĂ di mantenimento da parte dei proprietariÂť. Cosa fare quando c’è il sospetto di un atto criminale? Chiamare immediatamente le forze dell’ordine che, in collaborazione con associazioni come Animal Rescue Team Italia, intervengono attraverso azioni dirette come il sequestro dell’animale maltrattato e azioni punitive verso chi commette il reato. Oggi, infatti, l’animale è considerato soggetto e non oggetto di diritto e chi offende ne paga le conseguenze. Fiore all’occhiello dell’associazione di volontariato di Russi è la cosiddetta tele-anestesia, una pratica attraverso cui è possibile somministrare farmaci sedativi o anestetici a distanza. Si effettua con l’ausilio di strumenti quali cerbottane o fucili mediante i quali viene sparato un dardo-siringa contenente il farmaco necessario. ÂŤĂˆ un settore di specializzazione – conclude Galliani – che ci consente, in situazioni difficili correlate alla distanza, di catturare, recuperare o soccorrere l’animale. Il nostro primo obiettivo è sempre salavaguardia della creatura, per questo cerchiamo di mettere in atto tutte le strategie che favoriscono la prevenzioneÂť. (ro. be.)

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ÂŤSono indignato per la presenza a Ravenna del circo Millenium: che vanta la presenza di numerosi animali nei suoi spettacoli. Ritengo importante sottolineare l'incomprensibile violenza fisica e psicologica a cui questo animali sono condannati solo per un discutibile svago umano, fortemente diseducativo proprio per i bambini a cui viene destinato, in quanto lesivo della dignitĂ e della libertĂ degli animali selvatici: sottoposti ad addestramenti cruenti e contrari alla loro natura, al contatto forzato con l'uomo, a viaggi estenuanti e alla reclusione in minuscole gabbie. La vera arte circense – quella di artisti che esibiscono il loro talento in esercizi che coinvolgono solo umani preparati e consenzienti – non è certo rappresentata da questo superato e barbaro genere di spettacoli. I circhi abusatori di animali devono cessare di esistere: in linea con la decisione presa dai Comuni piĂš avanzati ed in ottemperanza alla recente legge che prevede il graduale superamento degli animali negli spettacoli itineranti, a partire dalla quale sarĂ presto in vigore un decreto legislativoÂť. Galiano Pasquale


IV / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

COMUNE

REGIONE

Approvato il piano faunistico: cinghiale osservato speciale, no alla caccia al lupo Tra gli aspetti critici gli incidenti con gli animali: «Stiamo studiando nuove modalità per tenere lontani i selvatici dalle strade, compresa una app sperimentale» CONCLUSO CON SUCCESSO IL CORSO PUBBLICO PER PROPRIETARI DI CANI

protezione degli allevamenti. Dove abbiamo utilizzato questo sistema la predazione non si è ripresentata: occorre quindi informare di più gli agricoltori. Non ci sono soluzioni facili, occorre ascoltare i tecnici e rispettare le regole. Con questo Piano ci mettiamo nella parte più avanzata del Paese».

Con lo svolgimento del test finale e la consegna degli attestati, si è conclusa la quinta edizione del corso per proprietari di cani, organizzato recentemente dal Comune di Ravenna. Il corso si è articolato in cinque incontri nella sala Buzzi di viale Berlinguer. I partecipanti hanno mostrato molto interesse, stimolando i docenti con domande, esperienze, curiosità da cui si è sviluppato uno scambio utile e ricco di spunti. Anche gli amici a quattro zampe che hanno partecipato, sono stati preziosi per evidenziare modalità di relazioni e comportamenti comuni. Il corso è in gran parte teorico, ma fornisce una serie di nozioni pratiche che poi possono essere sperimentate nelle proprie case, coi propri animali, per evitare di impostare il rapporto in modo scorretto. Vengono inoltre sottolineati gli aspetti normativi e le regole da seguire per non recare danno alle persone e al decoro delle città e degli spazi comuni.

PARLAMENTO Si amplia l’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali. I temi in discussione L’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, presieduto dall’on. Michela Vittoria Brambilla si è allargato con nuove adesioni: l’ex sottosegretario alla Giustizia on. Cosimo Ferri, l'on. Lucia Ciampi (Pd) e l'on. Rosa Alba Testamento (M5S). L’Intergruppo che conta decine di componenti di tutti i gruppi parlamentari ha lo scopo di promuovere la tutela degli animali e dei loro diritti attraverso l’attività legislativa, di indirizzo politico e di sindacato ispettivo. Tra i temi prioritari individuati durante le prime due sedute dell’attuale legislatura, l’inasprimento delle sanzioni penali per maltrattamento e uccisione di animali, il riconoscimento degli animali come “esseri senzienti” e il conseguente adeguamento anche del codice civile, la riduzione dell’Iva sugli alimenti per animali e sulle cure veterinarie, il prezzo dei farmaci destinati agli animali, norme sull’accesso degli animali d’affezione nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

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La Regione ha approvato il piano faunistico regionale che mette insieme tutte e nove i piani provinciali. Il piano ha tagliato il traguardo dopo un’istruttoria tecnico-amministrativa durata un paio d’anni e una consultazione con tutte le categorie interessate: cacciatori, agricoltori e ambientalisti. Tra gli obiettivi prioritari la tutela della biodiversità di tutte le specie, insieme alla salvaguardia delle attività agricole e alla riduzione del rischio per la circolazione sulle strade per l’eccessiva presenza della fauna selvatica sul territorio. Tra i temi che interessano il territorio, e in particolare le colline faentine, il controllo della popolazione del cinghiale. «La questione dei danni all’agricoltura causati dagli ungulati, cinghiale in testa – ha spiegato l’assessore Simona Caselli – sta diventando per le aziende agricole una questione di vita o di morte soprattutto nelle zone di montagna, dove la prosecuzione della loro attività è fondamentale per evitare lo spopolamento e per la difesa dell’assetto idrogeologico del territorio. Per questo attraverso il piano faunistico interveniamo con una “stretta” sulla gestione del cinghiale, in particolare con un abbassamento della soglia di danno superata la quale scatterà l’obbligo di intervento con i piani di abbattimento contro l’eccessiva proliferazione della specie». Altro aspetto critico il numero crescente di incidenti sulle strade provocati dalla proliferazione della fauna selvatica. «In questa materia – ha insistito l’assessore – anche se la Regione non ha competenze dirette, stiamo studiando nuove modalità per tenere lontani gli animali dalle strade, compresa una app che stiamo sperimentando e che ci permette di raccogliere dati utili. Resta comunque fondamentale lavorare insieme alle Province per trovare le migliori soluzioni” Infine, la presenza del lupo nelle zone di collina e montagna: «Premesso che, è bene sottolinearlo ancora una volta, la caccia sui valichi è proibita, noi – ha concluso Caselli – non siamo tra le Regioni che hanno chiesto di consentire di sparargli. In Emilia-Romagna facciamo prevenzione anche attraverso tecnici incaricati di andare sul posto e suggerire i più idonei sistemi di


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20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

L’INTERVISTA

Sacchi: «Il calcio è lo specchio del Paese, in Italia il cambiamento fa paura e il merito non conta» L’ex ct della Nazionale atteso per un incontro pubblico al Mar di Ravenna: «Mi è sempre piaciuto andare per musei Voto Berlusconi, ma la prossima volta sceglierò solo chi metterà al primo posto scuola e ricerca» di Luca Manservisi

Arrigo Sacchi sarà venerdì 9 novembre al Mar di Ravenna

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Il Times lo ha nominato miglior allenatore italiano di tutti i tempi, con il Milan ha scritto la storia di questo sport in Italia e in Europa e con la Nazionale ha sfiorato il Mondiale. Arrigo Sacchi, da Fusignano, classe 1946, è stato per molti un profeta del “calcio totale”, così come si intitola il suo libro-biografia che presenterà venerdì 9 novembre alle 21 al Mar, il Museo d’Arte di Ravenna, nell’ambito degli eventi collaterali alla mostra “? War is over”. Sacchi, qual è il suo rapporto con l’arte? «Sono un appassionato: quando avevo tempo durante le trasferte con il Milan e la Nazionale andavo per musei, mi piacevano molto. In particolare la pittura fiamminga, di cui ho comprato anche qualche quadro». La mostra a Ravenna è incentrata sul tema della guerra e al Mar in questo senso si parlerà anche di metafore calcistiche: ci sono partite che ricorda come vere e proprie battaglie? «Beh, direi che in generale il calcio italiano ha molti proseliti e qui si adotta principalmente una tattica di guerra: in Italia si aspetta l’errore dell’avversario per sparare». Quindi dalle nostre parti si gioca ancora solo con tattiche difensive? «Negli ultimi tempi si può notare una certa evoluzione, ma questo è un Paese difficile e il calcio non è altro che lo specchio della vita sociale, culturale e politica di un Paese. Le sembra che l’Italia sia incline al cambiamento?». Beh, al momento c’è in carica un Governo che si autodefinisce “del cambiamento”... «Sappiamo cosa c’è spesso tra il dire e il fare, diciamo che in questo caso spero possa essere solo un fiumiciattolo…». Per chi ha votato alle ultime elezioni? Ancora Berlusconi come in passato?

«La tattica è aspettare solo l’errore dell’avversario Con la strategia invece si crea uno stile e si vince con merito»

«Se non ricordo male sì: sono suo amico e gli devo molto. Però mi sono ripromesso che la prossima volta voterò solo quel partito che metterà al primo posto del suo programma l’istruzione e la ricerca scientifica, oggi troppo trascurati». Tornando al calcio, e più in particolare al momento critico della nostra Nazionale, perché non nascono più grandi talenti? Colpa dei settori giovanili? «Non è vero che non nascono più talenti, ne nascono anche troppi rispetto a quanto ci si crede e ci si investe. Ma in un calcio soprattutto difensivo il giovane inevitabilmente si perde. Il giovane è pieno di effervescenza, di idee, di entusiasmo e il calcio difensivo invece lo castiga». Il tecnico della Juventus Allegri, con cui pare non andare troppo d’accordo, ha da poco dichiarato che nei settori giovanili c’è troppo tattica, che bisognerebbe lasciare più liberi i giovani di esprimersi. «Il grande commediografo Bertolt Brecht diceva che senza un copione ci possono essere solo improvvisazione e pressappochismo...». Quindi la tattica è importante... «Cerchiamo di usare le parole giuste. La tattica la fanno tutti quelli che aspettano l’errore dell'avversario. Altra cosa è la strategia, che permette invece di creare i presupposti per dar vita a uno stile, una qualità che purtroppo in pochi possono dire di possedere, nel calcio così come nel mondo del lavoro. Spesso sono chiamato a partecipare a convention per parlare di come si fa squadra in azienda e cerco di spiegare che due cose fanno la differenza: la cultura corporativa e lo stile. Lo stile ti identifica, dice chi sei, dà orgoglio e senso di appartenenza. E il problema vero è che spesso ci si dimentica di fare squadra, e che il calcio è uno sport di squadra». Ci sono allenatori che hanno seguito le sue orme e che pensano quindi alla strategia e non alla tattica? «Ce ne sono diversi. Senza bisogno di fare nomi, sono quelli che ritengono che il merito sia un valore, che la bellezza sia un valore, che lo spettacolo sia importante, che la vittoria senza merito non sia una vittoria. Se a me basta solo vincere, userò una tattica. Se invece credo che il calcio sia una filosofia, che debba essere spettacolo, inclusione, emozioni, voglio vincere con merito. Ma in italia nessuno, in nessun campo, parla di merito». In Italia chi vince, a calcio, è la Juventus. Quest’anno sembra avere un’impronta più offensiva, come chiedeva lei, anche in Europa, cosa ne pensa? «Spero sia così. Avrebbe tutto per fare come le grandi squadre della storia, per essere un traino per tutto il movimento. Con il Manchester United, con l’Udinese, ho visto lo spirito giusto, altre volte no».

LA VISITA E il 14 novembre sarà il sindaco a fare il critico d’arte Il sindaco Michele de Pascale sarà “Critico per una sera” al Mar di Ravenna nell’ambito della mostra “? War is over”. Il primo cittadino ha scelto l’opera di Pablo Picasso, “Jeux des pages” del 1951, che presenterà al pubblico presente durante una visita guidata in programma mercoledì 14 novembre alle 18 (prenotazioni allo 0544 482487). Picasso con l’opera in mostra, torna a una riflessione sui disastri della guerra iniziata nel 1937 con Guernica e che si concluderà con le due grandi composizioni del 1952 intitolate La Guerre e La Paix. La serata si conclude con un aperitivo negli spazi suggestivi del Museo (biglietto, visita guidata e aperitivo 17 euro).


SPORT / 21 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA PANORAMICA

IL WEEKEND SPORTIVO

Basket e pallavolo, la carica delle 57 squadre delle serie minori

CALCIO: IL MODENA TORNA AL BENELLI MA CONTRO IL CLASSE. IL RAVENNA VA A FANO Pallacanestro: un altro derby per l’OraSì attesa a Imola

Sempre meno le formazioni di volley maschile Nella palla a spicchi brilla Sant’Agata sul Santerno

La rosa dell’Acsi Ravenna, capolista nel campionato di serie D di volley

Con l’inizio dei tornei di Prima e Seconda Divisione anche l’attività dei campionati di pallavolo e basket, dopo quella del calcio, entra nel proprio clou a livello provinciale. Oltre alle squadre maggiori iscritte alle varie serie nazionali – “mischiando” gli sport, dai ragazzi della Consar in Superlega, dell’OraSì in A2, della Rekico e dell’Orva in B fino alle ragazze della Conad e dell’InfinityBio in A2 e della Liverani e della My Mech in B2 – sono in tutto 57 le società che prendono parte alle cosiddette categorie “minori”. Si tratta di campionati che spesso non godono delle luci della ribalta, ma che rappresentano un’importante fetta dell’attività dei più o meno giovani atleti del territorio ravennate. Con 42 club la fetta maggiore della partecipazione della truppa ravennate riguarda la pallavolo, in particolare femminile. Sono infatti ben 33 le squadre iscritte ai vari tornei, a partire dalle quattro della Serie C regionale. Nel girone C, in prevalenza a carattere romagnolo (ma ci sono anche società bolognesi), hanno già disputato le prime quattro giornate la Fenix Faenza (tra l’altro prima della classe a quota 11), le cervesi della Greppia, la matricola Massa Lombarda e le bizantine dell’Olimpia Teodora. Scendendo di categoria, in D, gli otto team nostrani sono divisi in due raggruppamenti: nel girone C si stanno facendo onore le neopromosse Fulgur Bagnacavallo e Tecnoprotezione Faenza, il Reda e la Teodora Mib Service, mentre nel girone D il Russi Volley e l’Acsi Ravenna sono assieme in testa, con Alfonsine e Olimpia Teodora in fase di risalita. Andando nei tornei provinciali, la Prima Divisione è composta da due gruppi da squadre, tutte ovviamente ravennati: nel girone A ci sono Porto Fuori, Cervia 1969, Teodora Mib Service, Involley 2001 Lugo e Mattei, nel girone B Harmony Cervia, Involley 2002 Lugo, Massa, Olimpia Teodora e Portuali. Infine in Seconda Divisione l’unico raggruppamento (a nove) vede in campo Virtus Lugo, Pallavolo Faenza, Fulgur Bagnacavallo, Russi Nero, Alfonsine, Russi Arancio, Volley Time Mattei, Involley Lugo e Olimpia Teodora. Rispetto al passato è calato in modo drastico il numero di squadre maschili, che adesso sono in tutto nove. Si parte dalle quattro della Serie C, in un girone romagnolomodenese che prevede la partecipazione della Conad San Zaccaria Atlas Santo Stefano (al momento in vetta alla classifica), della Spem Volley 2016 Faenza, della Consar Ravenna (i giovani cresciuti nel vivaio del Porto Robur Costa) e della nobile decaduta Foris Index Conselice. Sono solo tre invece i team iscritti al girone C a 14 della Serie D, con la Fulgur Bagnacavallo a punteggio pieno (i biancorossi nella passata stagione hanno rinunciato alla promozione), seguita dalla novità Pietro Pezzi Ravenna (in ricordo dell’agente di polizia deceduto in un terribile incidente stradale) e dalla Consar Ravenna. Si termina con le due formazioni della Prima Divisione, per un girone interprovinciale che prevede anche realtà del forlivese e del riminese: si tratta di Alfonsine e Involley Lugo. Cambiando sport si va al basket, con Ravenna rappresentata da quindici formazioni. L’apice della provincia è rappresentato dalla Selene Sant’Agata sul Santerno, unica partecipante “nostrana” nella Serie D maschile, in un gruppo composto in gran parte da team bolognesi, ferraresi e romagnoli: ottima la partenza del gruppo allenato da Dalpozzo, capace di vincere cinque delle prime sei partite. Quattro invece le squadre iscritte alla Promozione: tre nel girone E, con Faenza Basket Project (a punteggio pieno), Massa e A. Gardini Fusignano a lottare con avversari bolognesi e imolesi; una nel girone F, con il Basket Club Russi a vedersela con riminesi e forlivesi. È appena cominciato il torneo di Prima Divisione, che vedrà sotto canestro ben sette realtà ravennati su un totale di undici del girone F: si tratta di Cral Mattei, Junior Basket, Faenza Futura, E Cruseri San Pietro in Campiano, Warriors Ravenna, Bk Club Zanni Lugo e Castelbolognese. Terminiamo questa rapida panoramica con la Serie C femminile, con Hellas Basket Cervia, Capra Team Ravenna e Faenza Futura a vedersela con rivali modenesi, bolognesi, ferraresi e forlivesi. Vincenzo Benini

Se lo scorso weekend è stato caratterizzato in gran parte da match casalinghi, il prossimo fine settimana prevede soprattutto delle trasferte per le formazioni ravennati. Domenica 11 novembre comincia con il calcio di Serie C, che vedrà il Ravenna, rinfrancato del successo sul Renate, andare a fare visita in terra marchigiana a un Fano affamato di punti (inizio alle ore 14.30). Con la Conad (A2 femminile di volley) ferma per il turno di riposo (tornerà in campo il 18 novembre a Cutrofiano, in Puglia), a provare a tenere alto il vessillo del volley ravennate ci penserà la Consar (A1 maschile), che alle ore 18 sarà di scena a Verona contro la quotata Calzedonia dell’ex Spirito, con l’obiettivo di conquistare i primi punti esterni di questa Superlega. Nella giornata di domenica i riflettori saranno però puntati tutti sulla OraSì, che sempre alle 18 al PalaRuggi di Imola (quindi si tratta di una trasferta molto breve) sfiderà l’Andrea Costa in un derby dal grande significato nel campionato di Serie A2 di basket. Battuto Forlì qualche giorno fa al Pala De André, i giallorossi proveranno a superare un’altra “cugina” romagnola, trovando quella continuità di prestazioni ancora abbastanza lontana. Facendo un passo indietro, tornando così a sabato 10 novembre, in A2 femminile di basket le faentine dell’InfinityBio intraprendono uno dei viaggi più lunghi della stagione, andando a Palermo (ore 18), mentre in B maschile l’Orva Lugo in casa (ore 20.30) andrà a caccia della prima vittoria stagionale contro i trevigiani del San Vendemiano. Il L’esultanza del Ravenna durante la partita vinta giorno dopo, contro il Renate; i giallorossi, settimi in classifica inoltre, la in serie C, sono attesi dalla trasferta di Fano capolista Rekico al PalaCattani (ore 18) chiederà strada ai lombardi del Desio per calare uno splendido “settebello”. Da non dimenticare il Classe (calcio Serie D), che domenica (ore 14.30) farà visita ai bresciani dell’Adrense, mentre mercoledì 14 novembre ospiterà al “Benelli” la nobile decaduta Modena (orario ancora da definire).


22 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Dai migliori film sulla Grande Guerra alle uscite di novembre, tra rock e zombie

Il nipote di Isacio

di Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

l'ultimo film di Gipi, noto anche col vero nome di Premessa: bentornati all’aleatoria rubrica pregiudiGianni Pacinotti, Il ragazzo più felice del mondo, storia ziale, che altro non vuol essere che una guida alle stravagante e vera che parla dello stesso autore e visioni cinematografiche (e non) del mese in corso. fumettista che si mette alla ricerca di un giovane Trattasi di film che destano in qualche modo la mia ammiratore. Sembra interessante anche Senza lasciaattenzione, ma da qui a dire che li guarderò il passo re traccia, film dell'indipendente Debra Granik (Un non è così scontato. Intanto nei giorni scorsi si è celegelido inverno) che parla di padre e figlia che vivono brato il centenario della fine della Prima Guerra nel bosco come eremiti ma che ovviamente vengono Mondiale, detta anche Grande Guerra, che ha lasciascoperti. Merita fiducia anche Zen – Sul ghiaccio sottito un'eredità cinematografica non da ridere a livello le, l'opera prima di una giovane indipendente imolequalitativo. In principio c'era e ci sarà sempre Stanley se chiamata Margherita Ferri che con coraggio Kubrick, che donò uno dei suoi capolavori, Orizzonti affronta in un sol colpo bullismo, omosessualità e… di gloria (1957), alla cinematografia bellica. Poi senza hockey. A partire dal 15 novembre vedremo un film parlar troppo di trame, vi propongo alcuni titoli rock sovietico che narra la storia del rocker Viktor essenziali sul primo conflitto mondiale: gli italiani La Coj e della sua band, i Kino, la principale formazione grande guerra (Monicelli, 1959) e Uomini contro (Rosi, rock degli anni ottanta russi. Tra Lou Reed e post 1970), l'allora indipendente Mel Gibson nel bellissimo Gli anni spezzati punk, passando da (Weir, 1981), il classiBowie e Iggy Pop, una cissimo La grande illubiografia di un persosione (Renoir, 1937) e naggio da noi poco il durissimo e invisibile conosciuto ma che ha E Johnny prese il fucile segnato le vite musi(Trumbo, cali di molti giovani. 1971). Questa la mia sestina, Rigorosamente in non che non ce ne bianco e nero, come siano altri di grande Control sui Joy livello, figuriamoci. Division, il suo titolo è Tornando al ridente Summer. mese di novembre, Il 22 esce Upgrade, l'ho non bisogna perdersi il già visto ed è interescult movie generatiosante, quindi spero lo nal horror (forse) guardiate così ci contrash Zombie contro frontiamo un po'. Lo Zombie, stesso giorno esce commedia Dal film Zen - Sul ghiaccio sottile giapponese cinefila Morto tra una settimasugli zombi che sta na, commedia nera passata alla Festa del Cinema di Roma e che tanto ha spopolando nei paesi dov'è uscito: se siete capaci di divertito il suo pubblico evidentemente appassionato mangiarvi il sushi, potete anche provare i cadaveri di british humor. Concludiamo (sempre il 22) con l'uanimati del sol levante. Il film è uscito, a voi la ricerscita di un film illegale, visto che l'iraniano Jafar ca del cinema che lo programmerà, magari insieme Panahi non può realizzarne nel suo paese: il regista con il nuovo film di Paolo Virzì, Notti magiche, s'improvvisa autista e conduce una famosa attrice ambientato proprio in quelle serate in realtà amarisalla ricerca di una giovane ragazza che le ha chiesto sime dei mondiali di calcio del 1990, ma che vedono aiuto. Buon cinema! al centro un misterioso omicidio. Sempre in uscita c'è

Tra le iscrizioni funerarie conservate a Ravenna quella del piccolo Gregorio, nipote dell’esarca Isacio, è certamente tra le più poetiche e commoventi. L’iscrizione è databile al VII secolo – entro il 643, anno della morte di Isacio – e, stando a quanto riporta lo Spreti, proviene dalla chiesa di San Mauro a Comacchio: «Il Cavalier Luca Danesi Ravennate Architetto di Ferrara, trovò a Comacchio le seguente Greca Iscrizione, posta credesi da Isacio al Cadavere d’un suo Nipote. Il tenore delli primi sei versi, perché corrosi dal vorace dente del tempo, e mancanti, come si può pronosticare, era il seguente, quello degli ultimi è chiarissimo». La lastra fu trasferita a Ravenna nel Lapidario Farsetti, noto anche come Museo Arcivescovile. Il testo, scritto in greco e inciso con grande accuratezza ed eleganza, è formato da undici versi, un numero che potrebbe corrispondere all’età del giovane defunto: «Mentre il corpo si trova nella tomba sotto terra, l’anima vola verso Dio poiché desidera la luce eterna che tutto illumina, essendo sfuggita alla sporcizia del peccato. Gregorio era infatti un fanciullo che aveva quasi undici anni, semplice, nobile d’animo, dolcissimo. Isaacio, che ha dimostrato di essere un grande esarco delle armate italiche per le (proprie) imprese, lo ha pianto amaramente dal profondo del cuore poiché era suo zio dalla parte paterna, ma provava per lui l’affetto di un padre». Traduzione di Francesca Fiori, immagine tratta dal testo di Desiderio Spreti, XVIII secolo.

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CULTURA / RUBRICHE / 23 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

LETTI PER VOI

Il ritorno delle chitarre e il punk-rock negli anni della Brexit

Per tutti quelli che dicono che “il noir è maschio”...

di Luca Manservisi

di Nevio Galeati *

il tempo di ascoltare l’album in questione, Il titolo in realtà è un falso per attirare le criJoy As An Act Of Resistance, considerando tiche degli amanti del rock inteso nel senso che si tratta di un disco senza particolari più tradizionale: le chitarre non sono mai compromessi (se non una spiccata attitudisparite, i gruppi chitarra-basso-batteria ne alla melodia, nonostante il suono punk) e hanno continuato negli anni a produrre musicalmente un “instant classic” sì, come dischi, ripetendo inevitabilmente gli stessi hanno scritto molti, ma degli anni settantacliché, pian piano abbandonati da critica ottanta, con quel suo frullato di Clash, Wire, mondiale e web a favore (il più delle volte Hüsker Dü, Sex Pistols, Minutemen, Fall e giustamente) di suoni elettronici, musica via dicendo. La rivoluzione, stando anche a black, hip hop. Ogni tanto però, attraverso quanto si dice nel Regno Unito, la fanno processi spesso incomprensibili, qualche disco di band chitarra-bassobatteria che suonano cose già sentite migliaia di altre volte sale di nuovo alla ribalta. Anche perché, va detto, l’originalità non può essere tutto, in un momento in cui pietre miliari del genere compiono 50 se non 60 anni. Quest’anno, forse per mancanza di qualcosa di davvero clamoroso in campo “mainstream” è toccato agli Idles, band di Bristol di cui stanno parlando un po’ tutti gli addetti ai lavori, le riviste specializzate, i blog, tanto che il loro Gli inglesi Idles secondo album sta finendo nei primi posti dei principali forse le atmosfere e i testi, un grido contro aggregatori di recensioni mondiali on line (è l’Inghilterra della Brexit, il collasso sociale, saldamente al primo per esempio del noto in stile working class hero, senza avere però la “albumoftheyear.org” con un voto medio di pretesa di essere un disco politico. 88/100 sulla base di 23 recensioni, tra cui il Una volta inquadrato il contesto, fregando10 del Nme) e in patria ha venduto qualcosene di averne già sentiti altri molto simili, sa come 11mila copie nella prima settimana senza stare a rifletterci troppo, ascoltato seidi pubblicazione (a inizio settembre), piazsette volte, sull’onda dell’entusiasmo, questo zandosi al quinto posto nella classica Uk, album può essere in fondo considerato un primo in quella dei vinili più venduti. Un piccolo capolavoro anche nel 2018 senza risultato migliore di Franz Ferdinand ed che si scandalizzi nessuno. Anzi, ne dovremEditors, tanto per citare altri due nomi in mo essere un po’ tutti felici. ambito rock molto più celebri nel resto del Gli Idles sono in tour e passeranno in Italia mondo. Un’entusiasmo (di critica e pubbliper un’unica data, il 22 novembre a Milano. co) decisamente sorprendente se ci si prende

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La pagina culturale del Manifesto ha pubblicato, in luglio, una bella recensione al libro Sbirre della collana Rizzoli Noir. Tre racconti firmati da Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Maurizio De Giovanni con al centro poliziotte non convenzionali, protagoniste di indagini border line. L’articolo spara, però, due giudizi quanto meno discutibili. Il primo, nell’attacco del pezzo: “Il noir è maschio” (e risparmio la dissertazione che tenta di mettere in un angolo firme come Agatha Christie e Anne Holt); il Cristina Cassar Scalia secondo in chiusura: “Adesso serve che gli editori comincino a pubblicare romanzi noir che non solo abbiano come protagoniste donne, ma che siano stati scritti da donne”. Come si fa a scrivere commenti di questo genere? E Aurora Scalviati, protagonista di due romanzi, duri e affascinanti, di Barbara Baraldi? E le storie nerissime di Paola Barbato? Si può dimenticare l’investigatrice privata Arancia, di Francesca Bertuzzi? O il commissario capo Erika Franzoni di Annamaria Fassio? L’elenco è più lungo di quanto ci si possa immaginare, e offre sempre nuove prove d’autore. Come il vicequestore Vanina Guarrasi, apparsa per la prima volta in Sabbia nera di Cristina Cassar Scalia. Il romanzo passa dalla sciarada del giallo classico al noir con disinvoltura e abilità; la pro-

tagonista, fascinosa, testarda e scontrosa, si muove nei misteri di una Sicilia vera, fatta di malavita vecchia e nuova, ceneri dell’Etna e attentati della mafia, portando con sé la consapevolezza di come sia difficile, forse impossibile, pacificare quella terra. Così, dal cadavere ormai mummificato di una donna che arriva dal passato, scoperto in una villa di nobili decaduti, si arriva a oggi, con l’avidità che continua lasciare dietro di sé una striscia di sangue. A capo della Mobile di Catania (città dove vive e lavora Cassar Scalia), la palermitana Vanina tiene duro anche di fronte allo scetticismo di alcuni superiori, e resiste alle lusinghe di chi, per contro, vorrebbe farle fare carriera. Vuole arrivare alla verità, in omaggio al padre, ucciso dalla mafia. Un personaggio già solido e credibile, pronto a “reggere” una serie; e al quale si può perdonare qualche vezzo “camilleriano” come le divagazioni sulla buona cucina. Divertenti e mai banali i riferimenti al cinema di genere e ai fumetti d’autore. E quando Vanina Guarrasi descrive in poche righe il centro storico di Noto, città dove è nata, il cerchio si chiude perfettamente. Con buona pace di chi si ostina a dire che il noir è “maschio”. * direttore GialloLuna NeroNotte


24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

CLASSICA/2

CLASSICA/1

Il vincitore dell’ultimo concorso “Busoni” suona alla sala Corelli

LA MUSICA DI DEBUSSY INTRECCIA LA STORIA DELL’ARTE A Faenza con la pianista Ilia Kim e il grande musicologo Piero Rattalino Terzo appuntamento il 15 novembre alle 21 con Emilia Romagna Festival a Faenza, con il programma che si sposta alla Sala dei Cento Pacifici, al Ridotto del Teatro Masini con “Debussy – Preraffaellita, Impressionista, Simbolista, Astrattista”. Per i 100 anni dalla morte del compositore, un concerto della pianista sudcoreana Ilia Kim, introdotta al pubblico dal grande Piero Rattalino, critico e musicologo tra i più pronti e preparati in Italia, che motiverà le ragioni di un programma tanto particolare. In Claude Debussy, infatti, si può ricercare lo snodo fondamentale tra due grandi epoche della storia della musica, il romanticismo e la modernità. Il suo primo capolavoro fu una cantata su testo di Dante Gabriele Rossetti, esponente tra i maggiori dei preraffaelliti, e le sue ultime creazioni furono contemporanee alla nascita dell’astrattismo a opera di Mondrian. Il programma percorrerà dunque i brani di Debussy attraverso l’originale prospettiva diacronica della Storia dell’Arte. Ilia Kim, trasferitasi in Italia ormai da vent’anni, nata a Seoul, si è fatta conoscere in tutto il mondo grazie a moltissime tournée e apprezzate registrazioni. Piero Rattalino è invece un’istituzione per la cultura italiana: già medaglia d’oro dei benemeriti dell’arte, della cultura e dell’educazione, ha diviso la propria carriera tra il pianoforte, i libri e le direzioni artistiche.

Il pianista ai “Concerti della domenica” L’ensemble del Verdi alla vetrina sui Giovani

Chiude alla Sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna la rassegna Giovani in Musica curata dall’associazione Angelo Mariani. Il concerto finale in programma venerdì 9 novembre alle 17 è affidato all’Ensemble Strumentale dell’Istituto Musicale “Giuseppe Verdi” di Ravenna. Diretto da Federico Ferri, docente di esercitazioni orchestrali, l’ensemble proporrà composizioni di Vivaldi, Bach e Mozart. Ingresso a 3 euro. Domenica 11 novembre, eccezionalmente alle 17.30, ad animare la Sala Corelli sarà poi il secondo appuntamento dei Concerti della Domenica, sempre a cura della Mariani. A prendere posto al pianoforte sarà il vincitore dell’ultima edizione del prestigioso concorso “Ferruccio Busoni” di Bolzano, il croato Ivan Krpan. Il concerto ha in programma le Sonate n. 27 op. 109 e n. 30 op. 109 di Beethoven, seguite dalla Sonatina seconda di Ferruccio Busoni e i due brani di Liszt Pensée des morts e Apres une lecture du Dante- Fantasia quasi una sonata. Ingresso a 7 euro.

CLASSICA/3

ROMAN KIM AL VIOLINO E INCONTRI SU BACH E BEETHOVEN CON EMILIA ROMAGNA CONCERTI Torna la stagione concertistica "Capire la Musica" organizzata dalla cooperativa Emilia Romagna Concerti. Si inizia il 13 novembre alle 21 al ridotto dell’Alighieri di Ravenna con un asso del violino come Roman Kim (foto), uno dei più accreditati virtuosi del mondo, che accanto a Kreisler, Ysaye e al prediletto Paganini eseguirà anche alcune sue nuove composizioni (accompagnato al pianoforte dal giovane talento sloveno Jure Goručan). Prezzo del biglietto 8 euro, ridotto 5 euro. Al via anche una serie di quattro lezioni-conferenze sempre a cura di Emilia Romagna Concerti (alle 17.30 alla sala Corelli a ingresso gratuito): giovedì 8 novembre il compositore e divultagore di musica su Radiotre, Alessandro Solbiati, parlerà di Beethoven; il 13 novembre Dino Villatico, storico critico de La Repubblica parlerà di Bach.

CLASSICA/4 A Russi la musica da camera in una nuova veste con l’Ensemble dei Salotti Parmensi Giovedì 8 novembre alle 20.45 al teatro comunale di Russi prosegue la stagione musicale con l’Ensemble dei Salotti Parmensi, composto da musicisti di primo piano della scena musicale italiana che vantano prestigiose collaborazioni in qualità di prime parti (Filarmonica della Scala, Orchestra Mozart, Orchestra del Festival di Lucerna, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Filarmonica Toscanini ) e sono docenti in conservatori italiani. Si tratta dell’ensemble stabile presso l’omonima rassegna di musica da camera il cui scopo è quello di ridare lustro alla grande tradizione musicale cameristica dei salotti della committenza nobiliare ed alto-borghese fra la metà del’700 e gli anni ’20 del secolo scorso, riproponendola in una veste divulgativa ed attraente per il pubblico moderno.

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Cena tra i Mosaici Una serata unica ed irripetibile: cenare in un luogo magico che raccoglie i Mosaici Parietali più importanti del '900. Dal giovedì al sabato menù di pesce a degustazione dello Chef Franco Ceroni a € 29,00 Dal giovedì a domenica: ore 16.00 sala da tè - ore 18.00 aperitivo

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CULTURA / 25 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

MUSICHE DAL MONDO/1

Il Socjale riapre all’insegna del Brasile con Toninho Horta Lo storico chitarrista con Piero Odorici alla riscoperta di Carlos Jobim e Stan Getz

CONCERTI JAZZ

CONCERTI ROCK & DINTORNI

Al Club23 il sassofonista Arcelli

Cisim “sperimentale” con Lami e Alexiadis

Sabato 10 novembre dalle 22 al nuovo Club 23 di Ravenna, in via Mentana, concerto jazz con il quartetto del sassofonista umbro Cristiano Arcelli.

L’8 novembre alle 21.30 live di musica sperimentale al Cisim di Lido Adriano con il ravennate Giovanni Lami e il compositore greco Panos Alexiadis, tra elettroacustica e field recordings.

Bartoli presenta il nuovo album Sabato 10 novembre dalle 22 alla Casa del Teatro di Faenza il contrabbassista imolese Roberto Bartoli presenta il suo nuovo lavoro discografico “Landscapes”, su DodiciLune Records, in un concerto in dimensione acustica accompagnato dal chitarrista Daniele Santimone e dal clarinettista Achille Succi.

Dal Trio Eccentrico al tango Al Rossini Jazz Club di Faenza (piazza del Popolo) giovedì 8 novembre concerto del Trio Eccentrico (flauto-clarinetto-fagotto), per un percorso che parte da alcuni celebri standard di George Gershwin per arrivare a Chick Corea passando da Stravinsky e Piazzolla. Giovedì 15 novembre, sempre alle 22, la stagione prosegue con il concerto di Tango Minas, formazione tutta al femminile voce-pianoforte-flauto-violoncello.

Il leggendario chitarrista brasiliano Toninho Horta (foto) aprirà la nuova stagione del teatro Socjale di Piangipane venerdì 9 novembre (dalle 21.30) in compagnia del sassofonista jazz italiano Piero Odorici. Porteranno sul palco un tributo al grande maestro brasiliano Antonio Carlos Jobim e al sassofonista Stan Getz; la serata sarà impreziosita inoltre da alcune composizioni originali di Horta. Ad accompagnarli alle percussioni Gilson Silveira. Ad aprire la serata il trio della cantautrice brasiliana (di stanza a Bologna) Nilza Costa. La stagione prosegue il giorno dopo con Elena Bucci (vedi p. 27).

MUSICHE DAL MONDO/2 Suoni celtici con i Morrigan’s Wake Sabato 10 novembre alle 21.30 al Mama’s concerto dei Morrigan’s Wake, gruppo ravennate con 37 anni di attività alle spalle, tra i gruppi pionieri nell'ambito della musica celtica in Italia. Oggi il loro concerto è un'alternanza di danze, di ballate e di “slow airs” arrangiate ora in maniera tradizionale ora dando sfogo a licenze compositive che comunque rimangono ancorate agli schemi della musica tradizionale dell'area celtica del nord-Europa.

BLUES

Pilia e Pupillo al Clandestino Al Clandestino di Faenza giovedì 8 novembre serata di elettronica e musica sperimentale con il californiano Brian Pyle e il suo progetto Ensemble Economique; il 10 novembre “Dark Night Mother”, live set musicale “in forma di rito” a cura del chitarrista (di Afterhours, Massimo Volume e 3/4 Had Been Eliminated) Stefano Pilia e il bassista e compositore degli Zu Massimo Pupillo.

Filippo Malatesta suona gli U2 a Fusignano Venerdì 9 novembre dalle 21 al teatro Moderno di Fusignano il cantautore riminese Filippo Malatesta sarà protagonista (insieme alla sua band) di un concerto monografico con arrangiamenti delle più famose canzoni degli U2.

All’Abajur gli americani Miss Massive Snowflake Appuntamento di caratura internazionale al circolo Abajur di Ravenna che venerdì 9 novembre dalle 22 ospita, dagli Stati Uniti, i Miss Massive Snowflake, band del trombettista e cantante Shane De Leon (ex Rollerball) che si muove tra soul, hiphop, country ed electro-pop.

Al Bronson tra soul e hip hop con FunkRimini Sabato 10 novembre al Bronson dalle 21.30 concerto del collettivo riminese FunkRimini, tra future funk, nu soul, hip hop e broken beat. Suoni che dal vivo prendono forma attraverso synth d’annata, batterie elettroniche, basso, chitarra e una vocalità avvolgente.

Al Kinotto la psichedelia degli Horseloverfat

MARCO CHIARABINI AL BAGNO OASI Domenica 11 novembre al bagno Oasi di Marina di Ravena concerto a mezzogiorno (con il brunch - nella foto il primo appuntamento del 4 novembre) del cantante e chitarrista Marco Chiarabini dal titolo “Le Donne, il Diavolo e i Chiari di luna”. Chiarabini racconterà al pubblico i segreti dei temi portanti della musica Blues, suonando in acustico i brani che ne hanno fatto la storia, accompagnato dal contrabbasso di Alex Gorbi.

Domenica 11 novembre dalle 18 al circolo Arci Kinotto di Mezzano concerto degli Horseloverfat band italiana composta da musicisti che vantano illustri collaborazioni (Vinicio Capossela, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Mitchell Froom, Marc Ribot, Howe Gelb, Stevie Wynn) e che propone un rock psichedelico influenzato dal kraut tedesco.

Il pop svedese degli Hater al Moog Al Moog di Ravenna domenica 11 novembre (all’ora dell’aperitivo) concerto degli svedesi Hater (indie-pop) che presentano il loro nuovo album “Siesta”, uscito in ottobre per la londinese Fire Records. Giovedì 15 invece sul palco del Moog dalle 21.30 un artista romagnolo, Glauco Salvo (chitarrista dei Comaneci), tra folk e musica sperimentale.

V i e n i a s c o pr i r e l a m a g i a de l N at a le S A B A TO 1 0 e D O ME NI C A 1 1 No v em b r e


26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

BIBLIOTECA/1

“Eppur son libri”: mostra in Classense dei lavori di Gianinetti Inaugurazione il 9 novembre alle 17 in sala Dantesca

Venerdì 9 novembre alle 17, nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, sarà inaugurata la mostra di libri d’artista Roberto Gianinetti, Eppur son libri (fino al 16 dicembre). Artista noto anche all'estero, Gianinetti esporrà negli spazi classensi oltre settanta libri d'artista, collocati nel Corridoio Grande dentro le teche ma anche fuori, incontenibili segni della nostra storia e del mondo in cui viviamo. La xilografia, tecnica incisoria legata ai primordi della stampa e del libro, con Gianinetti si apre ad altre declinazioni, che traggono avvio dalla tradizione ma diventano idee diverse e nuove. Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo, curato da Daniela Poggiali, responsabile delle collezioni artistiche della Biblioteca Classense, e stampato in edizione limitata di 100 copie firmate dall’artista.

BIBLIOTECA/2 Matteo Codignola e i suoi tennisti eminenti

BIBLIOTECA/3 Incontri per il Centro Relazioni Culturali con Claudio Spadoni e Mario Arnaldi

Per la rassegna “Il tempo ritrovato” alla biblioteca Classense, mercoledì 14 novembre alle 18, Matteo Codignola presenterà in anteprima nazionale Vite brevi di tennisti eminenti dialogando con Stefano Bon e Matteo Cavezzali. “Prima che il ragazzone in copertina, Jack Kramer, lo chiudesse per sempre nella camicia di forza del professionismo - si legge nella cartella stampa –, il tennis era un mondo libero e per molti versi alieno, dove ognuno sembrava dare, del gioco, un’interpretazione quantomeno personale: Torben Ulrich tentava di cogliere, in stadi e palazzetti, il suono perfetto della palla sulle corde; «Teach» Tennant, che aveva insegnato a Carole Lombard e Joan Crawford, cercava di trasformare le sue giocatrici in «statue di tennis »; e Art Larsen – oh, Art seguiva sempre e solo i consigli del suo coach immaginario, l’aquila reale appollaiata, durante i match, sulla sua spalla”. Quel mondo rivive in questi quindici racconti, che sono quindici lunghe didascalie di altrettante foto d’agenzia degli anni Cinquanta, trovate per caso nella valigia di un collezionista. Matteo Codignola è anche traduttore e ha tradotto, fra gli altri, testi di Patrick McGrath, Mordecai Richler, Patrick Dennis e John McPhee. Di lui Adelphi ha pubblicato Un tentativo di balena (2008) e Mordecai (insieme a Mordecai e Noah Richler, 2011).

Per gli incontri realizzati dal Centro Relazioni Culturali, venerdì 9 novembre alle 18, in biblioteca Classense interviene Claudio Spadoni per presentare Borgonzoni. Catalogo generale delle opere pittoriche. L'opera completa di uno straordinario protagonista del realismo pittorico del Novecento italiano. Martedì 13 novembre, sempre alle 18 e sempre in Sala Muratori, Mario Arnaldi presenta invece Il Calendario pasquale di Ravenna (Ed. del Girasole). Si tratta di uno studio sulla lastra marmorea del Museo Arcivescovile che reca la più antica rappresentazione del ciclo pasquale. Con Ernesto Giuseppe Alfieri, Giovanni Gardini e Ivan Simonini.

FILOSOFIA Ermanno Bencivenga ospite a Lugo

Venerdì 9 novembre, alle 21, all’Hotel Ala d’Oro di Lugo arriva il filosofo Ermanno Bencivenga con il suo recente volume uscito per Giunti Filosofo anche tu alla cui base c’è l’idea della filosofia come un’attività pubblica, nella quale siamo tutti coinvolti, consapevolmente o meno. Che discutiamo di vaccini o di unioni civili, delle condizioni di salute di Totò Riina o degli annunci di Donald Trump, le posizioni che difendiamo e quelle che avversiamo riepilogano le teorie di Platone o di Nietzsche, di Hobbes o Rousseau, di Aristotele o Kant.

LA RASSEGNA

Pasta fresca e cotta al forno secondo la tradizione della Romagna rivendita dei prodotti del Sale di Cervia

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TRAME, TRE SCRITTORI E I LORO ROMANZI NELLA ROCCA DI BAGNARA Alle 17 della domenica. Si comincia con Il bambino del treno di Paolo Casadio, seguirà Corrado Peli, chiude Fabio Mongardi A Bagnara di Romagna prende il via la sesta edizione di “Trame”, la rassegna letteraria dedicata al romanzo che mette in campo quest’anno tre appuntamenti, nelle domeniche dall’11 al 25 novembre nella sala consiliare della Rocca sforzesca alle 17. Domenica 11 novembre il primo appuntamento della rassegna sarà con il ravennate Paolo Casadio (nella foto), con il suo ultimo romanzo Il bambino del treno (Piemme, 2018). Un treno, una stazione ferroviaria, un capostazione, un bambino e un cane, sullo sfondo la Seconda guerra mondiale che arriva anche a sconvolgere la vita di una piccola comunità montana. Domenica 18 novembre sarà ospite Corrado Peli con I bambini delle case lunghe (Fanucci editore, 2018). Anno 1985. Un paesino della bassa bolognese un gruppo di bambini si ribella all'ipocrisia e alle violenze del mondo degli adulti ristabilendo un nuovo ordine. Così sembra fino a trent'anni dopo quando riemerge un dramma dimenticato, pronto a reclamare che il cerchio venga chiuso una volta per tutte. “Trame” chiude domenica 25 novembre con Fabio Mongardi che presenterà Il Verme (Parallelo45, 2018). In questo giallo ambientato a Ravenna si mette in luce la sofferta vicenda storica dei Sonderkommando. Un ispettore di polizia e un killer pagato per uccidere, due personaggi paralleli, che si inseguono e si intrecciano tra Ravenna e Ferrara, lasciando emergere di tanto in tanto il cuore profondo e antico delle due città.Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 17 e sono a ingresso libero; conduce gli incontri Lisa Emiliani della cooperativa “Il Mosaico”.


CULTURA / 27 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

SPETTACOLO/1 INCONTRI/1 Una spy story nel tramonto della swinging London in Killing Rock Revolution Sabato 10 novembre alle 18 ospite della libreria Liberamente di viale Alberti a Ravenna sarà Alessandro Bruni che, in compagnia di Stefano Bon, presenterà il suo ultimo romanzo: Killing Rock Revolution, Persiani Editore. L'incontro sarà in collaborazione con la rassegna Il Tempo Ritrovato. Si tratta di una vicenda ambientata in una Swinging London ormai al tramonto, i grandi concerti all’Isola di Wight, la Parigi esistenzialista del dopoguerra. Killing Rock Revolution unisce la narrazione biografica alla spy story.

Icarus di Matteo Cavezzali al centro Venturini per una “massa di libri”

Elena Bucci

Di terra e d’oro, Elena Bucci al Socjale sul filo del lavoro

Al centro culturale “Carlo Venturini” di Massa Lombarda, in viale Zaganelli 2, prosege la rassegna “Una Massa di libri”, dedicata agli incontri con gli autori. Giovedì 15 novembre alle 20.30 sarà in biblioteca Matteo Cavezzali, con Icarus. Ascesa e caduta di Raul Gardini (Minimum Fax 2018), romanzo dedicato a uno dei misteri d'Italia per eccellenza; a dialogare con l'autore sarà Eraldo Baldini.

INCONTRI/2

Venerdì 9 novembre alle 21.30 al Mama’s club di via San Mama a Ravenna si tiene la presentazione di Chickamauga, un racconto di Ambrose Bierce illustrato da Davide Reviati che sarà intervistato da Iacopo Gardelli. I racconti di Bierce sono classici della letteratura americana che hanno anticipato generi come l'horror e la weird fiction. Pubblicato per la prima volta nel 1889, il “Chickamauga” esce ora per Else edizioni in un volume corredato da una trentina di tavole originali del noto fumettista e illustratore ravennate, stampate manualmente in serigrafia in edizione limitata.

La lettura in musica apre i sabati sera teatrali di Piangipane Al via i sabato sera teatrali al teatro Socjale di Piangipane, il 10 novembre alle 21 con la pluripremiata attrice Elena Bucci che è interprete e autrice di Di Terra e d’Oro. Ovvero, la materia dei sogni. Si tratta di una lettura in musica dedicata al pensiero del lavoro, a persone e personaggi della nostra terra e della nostra memoria. Con Dimitri Sillato alle tastiere e al violino; cura e drammaturgia del suono Raffaele Bassetti e Franco Naddei.«Il filo di questa lettura in musica – spiega Bucci – si avvolge intorno all’unico lavoro che conosco bene, quello del teatro, che ne racchiude molti altri, dal più umile al più complesso: come fosse la cura di un autismo, per me il mestiere coincide quasi con la vita e nonostante rischi e precarietà, mi permette di amare ciò che mi circonda. È un cannocchiale, un filtro, un amplificatore, forse una protezione, di certo uno strumento di revisione dei pregiudizi e delle abitudini. Con esso rifletto intorno alle parole lavoro, arte, mestiere e su come possano significare prigionia o libertà, crescita o umiliazione, terreno di solidarietà o di guerra. Mi pare che le traversie che in ogni epoca i comici e gli artisti hanno affrontato per affermare come tale il loro mestiere, somiglino di nuovo a quelle che si incontrano in altri lavori che, almeno in Europa, parevano protetti, ma con l’aggiunta di inquietanti novità per tutti: alla strategia dell’ incertezza, della confusione, del facile ricambio, dell’ esposizione ai ricatti si aggiungono il progressivo svuotamento del valore della tradizione e della trasmissione dei saperi da persona a persona, lo scarso riconoscimento delle abilità, il misconoscimento dei risultati. E così, come imparo a riconoscere il nuovo orrore dello sfruttamento planetario di alcuni popoli a danno di altri negli inutili oggetti che posso comprare a pochi soldi, cerco la frattura dalla quale comunque passano antidoti e speranze».

SPETTACOLO/2

FÈSTA CHIUDE CON L’HISTOIRE DU SOLDAT, OMAGGIO A PASOLINI L’Histoire du soldat, dopo la prima nazionale a Pordenone, arriva a Ravenna nell’ambito del festival della cooperativa E, Fésta. La fiaba musicale di Stravinsky viene riletta attraverso gli appunti di Pier Paolo Pasolini per un progetto rimasto incompiuto e che sarebbe stato destinato a diventare un film. La produzione vede la collaborazione di Menoventi/E-production per la regia di Gianni Farina accompagnata dall’esecuzione musicale l’Ensemble Zipangu diretto dal musicista Fabio Sperandio (violino dell’Orchestra del Comunale di Bologna e fondatore dell’Ensemble). Nello spettacolo si intrecciano i linguaggi: della musica, della parola recitata a anche quello visivo con video e immagini inedite. Sarà in scena domenica 11 novembre alle 21 all’Almagià di Ravenna (foto di Luca d’Agostino).

REVIATI DISEGNA BIERCE

INCONTRI/3 Sesso e amore in Romagna con il volume di Beppe Sangiorgi e Maria Pia Timo Domenica 11 novembre alla Bottega Bertaccini di Faenza alle 17 si terrà la presentazione del nuovo volume Sesso e amore in Romagna con l’autore Beppe Sangiorgi e la partecipazione straordinaria di Maria Pia Timo. Si tratta di una sorta di viaggio che copre tutta la Romagna tra modi di dire, proverbi, aneddoti, indovinelli e racconti (in gran parte in dialetto con traduzione in italiano) alla scoperta della sessualità sognata, mitizzata e praticata dai romagnoli di ogni tempo. Nel libro si trovano anche alcuni capitoli dedicati alla sessualità e alla schiettezza delle donne romagnole, insieme ad altri che trattano argomenti amati dai maschi romagnoli: l’esperto da bar, i patëca e la pataca, i pregi e i difetti sessuali di uomini e donne.

SPETTACOLO/3 La compagnia Rasi con i monologhi di Rasi al teatro Rasi, a cent’anni dalla morte La compagnia teatrale Luigi Rasi, attiva sul territorio da ben 35 anni, rende omaggio, nel centenario della morte, all’attore-scrittore dal quale prende il nome. L’appuntamento è per sabato 10 novembre dalle 17 al teatro Rasi. La regista Alessandra Casanova costruisce una scena all’aperto sulla quale si affaccia un caffè d’epoca e si muovono personaggi tipici del tempo per ridare voce ai più bei monologhi di Rasi (adattati e ridotti per l’occasione). Ingresso libero.


28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

ARTE/1

ARTE/2

Ritorna “Selvatico” con il progretto “Fantasia/Fantasma”

OTTO GIOVANI ARTISTI AL MUSEO NAZIONALE PER CREARE UN PONTE TRA ITALIA E COREA Fino al 25 novembre nell’ambito del progetto “Acknowledging the differences”

Il 10 novembre a Fusignano inaugura una doppia esposizione tra Museo civico San Rocco e centro culturale Il Granaio Sabato 10 novembre alle 17 a Fusignano inaugura il nuovo progetto di Selvatico, intitolato quest’anno “Fantasia/Fantasma, pittura tra immaginazione e memoria”. La tappa fusignanese, la prima a inaugurare, è costruita attorno a una doppia esposizione che affianca la pittura fatta di ombre e neri di Daniele Galliano e Andrea Chiesi al museo civico “San Rocco” (via Monti 5) e, a fare da controcanto, quella multicolore di Marta Sesana e Giuliano Sale al centro culturale “Il Granaio” (piazza Corelli 16). Le opere saranno visitabili fino al 20 gennaio a ingresso libero il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica e i festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Chiuso il 25 e 26 dicembre e primo gennaio; aperto anche su prenotazione. L’intero percorso espositivo e la geografia di Selvatico, che abbraccia in tutto trentasei artisti provenienti dal panorama nazionale, connettendo paesi e città (con musei e spazi espositivi, gallerie e palazzi sonnambuli), oltre a Fusignano, disegna una mappa che congiunge e collega, come arcipelago, anche Cotignola (dal 24 novembre) e Ravenna (dal 7 dicembre); lo fa attraverso uno sguardo plurale e ramificato sulla pittura contemporanea (italiana) che parte dall'evocazione di un'opposizione e polarità, dal sovrapporsi e sfumare, e dall'incontro divergente di due termini legati a una radice comune che al tempo stesso li apparenta e avvicina: fantasia e fantasma. Fantasie e fantasmi come meccanismi che stanno alla base del formarsi del pensiero e delle immagini. In occasione di questo nuovo episodio, Selvatico stampa il suo tredicesimo libro, complementare e in continuità con quello di “Foresta” prodotto lo scorso anno. “Selvatico” è curata da Massimiliano Fabbri del museo civico “Luigi Varoli” di Cotignola, con il contributo e patrocinio della Regione Emilia-Romagna, Ibc, in collaborazione con l’associazione culturale Primola di Cotignola.

Marta Sesana, “Attenzione 2018”, tempera su tela

ARTE/3 Icone contemporanee - da Picasso ai nostri giorni alla galleria Arte&Vacanze Si intitola “Icone contemporanee – Da Picasso ai giorni nostri” la nuova esposizione aperta fino al 5 dicembre alla Galleria Espositiva “Arte & Vacanze” all’interno del Terme Beach Resort di Punta Marina. Curata come sempre dal direttore artistico Andrea Petralia, e realizzata grazie alla collaborazione del collezionista pavese Enzo Longo, l’esposizione accompagna il visitatore tra le opere di alcuni dei maggiori artisti contemporanei dal Novecento ad oggi: da un paio di litografie autenticate di Pablo Picasso e Andy Warhol; a maestri italiani quali Mario Sironi, Mimmo Rotella, Mario Schifano e Giuseppe Capogrossi, tanto per citarne alcuni, oltre ad artisti dei nostri giorni come Andrea Stella, Elio De Luca, Maurizio Bini, Fabio Calvetti, Giuliano Giuggioli, Salvo Messina, Paolo Nuti, Massimo Lomi, Lisandro Ramacciotti.

Prosegue fino 25 novembre al Museo Nazionale di Ravenna (via San Vitale, 17) la mostra curata da Giovanni Gardini (mentre la scelta degli artisti è affidata a Paola Babini) “Italy – Korea, Art & Culture Acknowledging the differences”, nella cornice della Sala della Tinazzara. Organizzata da Capit Ravenna e Bomnamu Art Seoul in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Ravenna e il Museo Nazionale di Ravenna, la mostra è l'occasione per vedere l'arte di giovani artisti coreani e italiani a confronto. L’obiettivo dell’ambizioso progetto Acknowledging the differences, nato nell’ambito della collaborazione tra Capit Ravenna e Bomnamu Art, è costruire un ponte tra due penisole, quella coreana e lo Stivale, distanti geograficamente ma con molte sorprendenti analogie. «Per farlo – spiega il curatore – spiegano si è̀ scelto di abbattere le barriere linguistiche con la forza delle immagini, del colore, della materia, nel tentativo di andare oltre la superficiale fascinazione che Italia ed Estremo Oriente esercitano reciprocamente». Del resto quello con l’Oriente è un legame radicato profondamente non solo nell'eredità artistica bizantina ma anche nella tradizione popolare, nel dialetto e addirittura nel gioco ai tavoli dei bar e dei circoli. Otto gli artisti esposti, quattro coreani e quattro italiani. Ettore Frani, Il velo del Bo Mi Kim e mondo I, 2017, olio su Yusun Jung tavola laccata, cm 30x40 propongono una (foto Paola Feraiorni) pittura legata alla tradizione, ma dal messaggio attuale, con l'uso di carta coreana, di inchiostri e pigmenti minerali come strumenti per una ricerca introspettiva, che trae ispirazione dalla contemplazione della natura ma si schiude ad indagare i legami interpersonali. Le sperimentazioni di Dae Chul Lee e Jun Young Kang si discostano maggiormente dalla tradizione, mediante la scelta di materiali innovativi e con una forte componente materica, che crea un originale connubio tra scultura e pittura. Ettore Frani si esprime attraverso una pittura poetica e potente, in equilibrio tra forma e contenuto, tra luce ed ombra, mentre nelle tele di Federica Giulianini i contrasti si attenuano in un cromatismo delicato che cattura le vibrazioni della natura. Le ceramiche di Luca Freschi indagano l’alterità della figura umana, la memoria personale e collettiva. Sara Vasini, mosaicista e scultrice, presenta un'installazione dal titolo The bell jar, ispirata al libro di Sylvia Plath.

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CULTURA / 29 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

ARTE/5

ARTE/4

Ceramiche: le culture dell’antica America tra Aztechi, Maya e Inca

QUEL DIMENTICATO GALASSI CHE FU «PITTORE, ARCHITETTO, SCRITTORE, IDEATORE DI INFINITI PROGETTI» Il 14 novembre alle 19 al Salone dei Mosaici sarà ricordato il geniale ravennate citato anche da Alberto Savinio Mercoledì 14 novembre, alle 19, al Salone dei Mosaici, si terrà una serata, a cura dell’Associazione Tessere del ’900, su un artista ancora misconosciuto ai più, nato a Ravenna, in quello stesso giorno e mese del 1907. Stiamo parlando di Enrico Galassi, scomparso a Pisa nel 1980. Chi era costui?, si chiederanno molti citando Don Lisander. Lasciamo la parola ad Alberto Savinio, suo fraterno amico, che, in Sentimento di Ravenna, un capitolo del romanzo Il signor Dido, così scrive: «Enrico traversò l’infanzia, l’adolescenza: diventò uno degli adulti più geniali che il signor Dido avesse mai conosciuto. E variamente operoso: pittore, architetto, scrittore, ideatore di infiniti progetti»; «ma – aggiunge Savinio – sempre guardato in cagnesco dalla sorte». È proprio per riscattarlo, anche solo un po’, da questa sfortuna che l’ha perseguitato, che gli si è voluto dedicare questo incontro. Assieme a una conferenza tenuta da chi scrive, sarà infatti proiettato, per la prima volta, un documentario di Fabrizio Varesco, commissionato dalla figlia primogenita di Galassi, Alice detta “Babina”, in occasione del centenario della nascita. Oltre ad Alice, alla serata sono attesi anche alcuni dei figli del secondo matrimonio: Luca, Marina e Andrea. Seguirà una cena su prenotazione con ricette di Galassi. Enrico, dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti della sua città, senza però diplomarsi e critico nei confronti di un insegnamento troppo tradizionale – soprattutto nel campo del mosaico, di cui frequentò le prime lezioni della, da poco fondata, Scuola –, a seguito di un evento doloroso, dovette andarsene da Ravenna e vi tornò raramente. La città ricordò di lui sempre e soltanto la sua giovanile iscrizione alle camicie nere, fatto che ne decretò da noi, nel secondo dopoguerra, una più che evidente damnatio memoriæ. Da quel momento sembrò aprirsi una fulgida carriera da pittore, con mostre a Milano e Roma, con testi su catalogo di Filippo de Pisis e recensioni di Carlo Carrà. Ma Galassi, da vero “arlecchino”, come lo effigierà Savinio in un ritratto distrutto dalle bombe dell’ultima guerra, ama sperimentare i più diversi campi e, abbandonata momentaneamente la pittura, s’improvvisa architetto dilettante, finendo addirittura, con la sua casa ai Ronchi, recensito sulle pagine di “Domus” da Gio Ponti. In questo periodo Enrico progetta quello che resta il suo capolavoro: la casa di Savinio al Poveromo. «La mia casa – scriverà Savinio – Galassi l’ha disegnata a forma del più casalingo degli animali: a chiocciola», per proteggere i suoi abitanti, secondo l’archetipo della casa come guscio e utero. Ma Enrico cambierà ancora molte volte vesti: sarà ceramista, imprenditore di altri artisti nello Studio di Villa Giulia a Roma, il suo progetto più ambizioso e, soprattutto, riscoprirà il mosaico come espressione artistica moderna, realizzando cartoni di Savinio e Giorgio De Chirico, ben prima di quanto fece Giuseppe Bovini con la mostra del 1959 a Ravenna. È venuto il momento che Galassi riemerga dall’oblio. Intanto per raccogliere informazioni sui possessori di opere di Galassi è attivo l’indirizzo Facebook “Amici di Enrico Galassi (1907-1980)". Alberto Giorgio Cassani

A sinistra “Pesci e ciliege”; a destra Enrico Galassi all’Isola del Giglio, 1942

Inaugura il 10 novembre e resterà aperta fino al 28 aprile al Mic di Faenza

Sabato 10 novembre alle 18 al Mic di Faenza inaugura la mostra “Aztechi, Maya, Inca e le culture dell’antica America” a cura di Antonio Aimi e Antonio Guarnotta, che presenta circa trecento reperti (terrecotte e tessuti) della collezione del Mic insieme ad altre opere (propulsori dorati, sculture, stele) provenienti dai più importanti musei italiani di antropologia e da due collezioni private. L’esposizione offre una sintesi nuova e aggiornata sulle più importanti culture dell’antica America e presenta al contempo alcuni dei temi più interessanti emersi dalle ricerche più recenti: la conquista dell’America vista dalla parte dei vinti, la condizione della donna, i sistemi di calcolo dell’antico Perù e l’arte precolombiana presentata come arte e non solo come archeologia. Il Mic di Faenza possiede una delle più interessanti collezioni italiane d’arte precolombiana, costituita da quasi 900 reperti. Il primo nucleo importante risale al prebellico. La collezione si arricchì poi nel dopo guerra, grazie alle donazioni di musei e istituzioni come l’Instituto Nacional de Arqueología y Historia di Città del Messico, The University Museum di Philadelphia, Museo Nacionál de Antropología y Arqueología di Lima, Museo Nacionál di San José ed è accresciuta fino ad oggi grazie a numerose donazioni private, alcune anche recenti. L’esposizione sarà visitabile fino al 28 aprile.

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30 / CINEMA

(2018) di Richard Eyre

RAVENNA&DINTORNI 8-14/11/2018

• Cinemacity • Ravenna

IL FILM NEL PIATTO

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

(2018) di Spike Lee

ven. 9: ore 21 sab. 10: ore 19-21 dom. 11: ore 17-19-21 mer. 14: ore 21

0544 37148

RASS. “RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI”

RASS. "2DAY CULT MOVIE"

(2018) di Matteo Vicino

(2018) di Berardo Carboni

lun. 12-mar. 13: ore 21.15 gio. 8: ore 21

Presente in sala il regista

Cinema Mariani - Ravenna

Bernini

di Francesco Invernizzi da lun. a mer.: 17.50-20.20

La Bayadère

in diretta satellitare dalla Royal Opera House di Londra mar.: p.u. 20.15

Coldplay A Head Full of Dreams

First Man - Il primo uomo

di Damien Chazelle da gio. a sab.: 17.40-20-22.55; dom.: 14.50-17.40-20-22.55; lun. e mer.: 20-22.55; mar.: p.u. 20; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Hell Fest (v.m. 14)

regia di Mat Whitecross mer.: p.u. 20.30

di Gregory Plotkin fer., sab. e dom.: p.u. 22.55

Animali fantastici I crimini di Grindelwald

Il mistero della casa del tempo

regia di David Yates mer.: p.u. 20.30

Hunter Killer Caccia negli abissi

di Donovan Marsh fer. e sab.: 17.40-20.20-22.55; dom.: 15-17.40-20.20-22.55

Notti magiche

di Paolo Virzì fer. e sab.: 17.40-20.20-22.55; dom.: 14.50-17.40-20.20-22.55

Tutti lo sanno

di Asghar Farhadi fer. e sab.: 17.40-20.10-22.55; dom.: 14.50-17.40-20.10-22.55

Ötzi e il mistero del tempo

di Gabriele Pignotta fer. e sab.: p.u. 17.50; dom.: 15.15-17.50

Overlord (v.m. 14)

di Julius Avery fer. e sab.: 17.40-20.20-22.50; dom.: 15-17.40-20.20-22.50

La scuola serale

di Malcolm D. Lee da gio. a dom.: p.u. 20.20; da lun. a mer.: p.u. 22.55

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

Ti presento Sofia

BlacKkKlansman di Spike Lee lun. e mar.: p.u. 21.15

Gli Incredibili 2

di Brad Bird sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

di Asghar Farhadi fer. (escluso mar.): p.u. 21.50; sab. e dom.: 17.20-21.50

Sogno di una notte di mezza età

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

• Cinema Jolly • Ravenna

di Lasse Hallström, Joe Johnston fer. (escluso ven.): 20.20-22.45; ven.: 17.40-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.20-22.45

La donna dello scrittore

Ti presento Sofia

di Christian Petzold gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

Millennium Quello che non uccide (v.m. 14)

di Guido Chiesa gio. e lun.: 20.35-22.45; ven.: 17.45-20.35-22.45; sab. e dom.: 15.35-17.45-20.35-22.45

• Cinedream •

First Man - Il primo uomo

di Fede Alvarez da gio. a dom.: p.u. 22.55

7 sconosciuti a El Royale (v.m. 14) di Drew Goddard da ven. a mar.: p.u. 22.55

Halloween Affronta il tuo destino (v.m. 14)

di David Gordon Green fer., sab. e dom.: 20.35-22.55

Euforia

di Valeria Golino fer., sab. e dom.: p.u. 17.40

Piccoli Brividi 2 I fantasmi di Halloween

di Ari Sandel fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 17.50

A Star is Born

di Bradley Cooper da ven. a lun.: p.u. 20

Ravenna Lovers

di Matteo Vicino gio.: p.u. 21

The Children Act - Il verdetto

di Guido Chiesa fer. e sab.: 18-20.20-22.40; gio. e dom.: 15.25-18-20.20-22.40

Tutti lo sanno

di Brad Bird sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

di David Gordon Green fer. e sab.: 17.50-20.20-22.50; dom.: 15.25-17.50-20.20-22.50

• Cinema Mariani •

di Lasse Hallström, Joe Johnston fer. (escluso mer.) e sab.: 17.45-18.2520.15-20.40-22.50; dom.: 14.50-15.1015.30-16.10-17.45-18.25-20.15-20.4022.50; mer.: 17.45-18.25-20.40-22.50

Gli Incredibili 2

di Richard Eyre ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21; dom.: 17-19-21

Faenza Bernini

di Francesco Invernizzi lun. e mar.: p.u. 21

di Damien Chazelle fer.: 20-22.30; sab. e dom.: 17.40-20-22.30

Il mistero della casa del tempo di David Gordon Green fer. (escluso ven.): 20-22.40; ven.: 17.45-20-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.45-20-22.40

Coldplay A Head Full of Dreams regia di Mat Whitecross mer.: p.u. 21

di David Gordon Green gio., sab. e dom.: p.u. 22.45; ven.: 17.30-22.45

Animali fantastici e dove trovarli regia di David Yates mar.: p.u. 21

regia di David Yates Proiezione in Dolby Atmos mer.: p.u. 20.30

Hunter Killer Caccia negli abissi

di Bradley Cooper gio. e ven.: p.u. 20.10; sab. e dom.: 15.20-20.10

di Donovan Marsh fer. (escluso ven.): p.u. 20.10; ven.: 17.45-20.10; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.10

di Alexandre Espigares ven.: p.u. 18; sab. e dom.: p.u. 15.30

Notti magiche

• Cinema Italia •

Overlord (v.m. 14)

di Julius Avery fer. (escluso ven.): 20.30-22.50; ven.: 18.10-20.30-22.50; sab. e dom.: 15.20-18.10-20.30-22.50

Faenza

Tutti lo sanno

Coldplay A Head Full of Dreams regia di Mat Whitecross mer.: p.u. 21.15

• Cinema Jolly • Russi

BlacKkKlansman di Spike Lee dom.: p.u. 21

Smallfoot

di Karey Kirkpatrick, Jason Reisig dom.: p.u. 16

• Cinema Gulliver • Alfonsine

di Asghar Farhadi fer.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; gio. e dom.: 16-18.30-21

Caravaggio L’anima e il sangue

• Cinema Europa •

The Children Act - Il verdetto

Faenza

Il Presidente

di Santiago Mitre gio.; p.u. 21 (proiezione in lingua originale spagnola con sottotitoli in italiano)

di Jesus Garces Lambert gio.: p.u. 21

di Richard Eyre ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

Hotel Transylvania 3 di Genndy Tartakovsky dom.: p.u. 16

di Debra Granik ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21

• Cinema Moderno •

Sinfonia d’autunno

BlacKkKlansman

Lugo

di Stefano Sollima mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

di Paolo Virzì fer. (escluso ven.): 20.15-22.45; ven.: 17.40-20.15-22.45; sab. e dom.: 15.10-17.40-20.15-22.45

Faenza

• Cinema San Rocco •

Soldado

Zanna Bianca

• Cinema Sarti •

di Ingmar Bergman mar.: p.u. 20.30

A Star is Born

Animali fantastici I crimini di Grindelwald

di Daniel Auteuil lun.: p.u. 21.15

Senza lasciare traccia

Halloween (v.m. 14)

NOVEMBRE

gio. 15: ore 21

Presente in sala il regista

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DA GIOVEDÌ 8 A MERCOLEDÌ 14

Notti magiche

Fusignano

di Spike Lee sab. e dom.: p.u. 21

Ritorno al Bosco dei 100 Acri di Marc Forster dom.: p.u. 15.30

di Paolo Virzì ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.45; dom.: 16.30-18.45-21

• Cinema Moderno •

Hotel Transylvania 3 Una vacanza mostruosa

Una storia senza nome

di Genndy Tartakovsky dom.: p.u. 14.15

Castel Bolognese di Roberto Andò gio.: p.u. 21

A Star is Born

di Bradley Cooper sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

Il settimo sigillo

• Cinema di Palazzo Vecchio • Bagnacavallo

• Cinema Sarti •

Euforia

L’uomo che uccise Don Chisciotte

The Children Act - Il verdetto

di Ingmar Bergman gio.: p.u. 21

di Valeria Golino ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

di Terry Gilliam ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

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JUNIOR / 31 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

SPETTACOLO

Un giardino delle magie in scena alla Casa del Teatro La compagnia Inti a Faenza domenica 11 novembre Inti, Il Giardino delle Magie - foto di Antonio Capodieci

ARTE Laboratori per ragazzi alla mostra Log Off #3 Il 9 novembre, nell’ambito della mostra collettiva Log Off #3, è in programma alle 17 nelle Salette Garzoniane dell’ex convento di San Francesco a Bagnacavallo il laboratorio per bambini e ragazzi “Dal touch ai passi”. Il laboratorio, a cura di Rosa Banzi e Maria Giovanna Morelli, vuole stimolare bambini e ragazzi a sperimentare in modo giocoso il significato concreto dell’essere collegati con gli altri in una rete di relazioni. Il laboratorio è gratuito e si svolgerà dalle 17 alle 18.30. Info e prenotazioni: 340 0748203, 338 1837841.

Una notte nel “giardino inventato” a Cervia

Domenica 11 novembre alle 16 alla Casa del Teatro di Faenza, appuntamento con Luigi D’Elia e Francesco Niccolini della compagnia Inti per lo spettacolo Il giardino delle magie. In un grande giardino pieno di alberi e fiori, un vecchio sta infornando il pane. Si chiama André. Accanto a lui c’è Nicolas, il suo piccolo vicino di casa. A casa di Nicolas la felicità è volata via e il giardino di André è il suo rifugio. Inti è un progetto di arte e paesaggio di Luigi D’Elia e Simonetta Dellomonaco, rispettivamente narratore/autore e architetto paesaggista, che raccoglie e sviluppa la ricerca che entrambi hanno condotto in seno alla compagnia Thalassia e propone oggi racconti teatrali, esperienze in natura, ricerche d’arte, laboratori, eventi site-specific.

FIDO IN AFF

IDO

TOM Dolce, affettuoso, tranquillo Setter inglese di 6 anni. Ama andare al guinzaglio e adora anche di più sedersi all'ombra per ricevere coccole e attenzioni. Interagisce bene con gli altri cani. È curioso e amichevole con le persone. È da troppo tempo nel box, chiamate per adottarlo! Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: cell. 339 8952135 - 349 6123736

ADOTTAM ICI GINEVRA Stupenda gattina dal manto nero e gli occhi verdi, ha circa tre mesi. Già trattata per pulci e vermi, cerca adozione casalinga da persone amanti dei gatti che sappiano vincere la sua iniziale timidezza e il suo timore degli estranei. Con dolcezza e pazienza diventerà la vostra amica inseparabile! Per conoscerla e adottarla, chiamate: cell. 393 4375542

Un evento speciale per famiglie ai Magazzini del Sale di Cervia con una “Notte al Museo!” che Immaginante-Laboratorio museo itinerante ha in programma, all’interno della mostra-gioco “Il Giardino inventato”, sabato 10 novembre alle 21. I bambini dai 4 ai 10 anni, accompagnati da i genitori, potranno dormire all’interno dei Magazzini del Sale, per svegliarsi domenica 11 novembre tra gustose sorprese. Il programma della serata precedente prevede una piccola passeggiata all’interno delle installazioni, una narrazione animata e interattiva ispirata all’opera “Il giardino delle delizie” di Bosch. Prenotazioni al 334 2804710. Il costo dell’evento è 12 euro a persona.

TEMPO LIBERO

L’ANTICA GIOSTRA IN PIAZZA KENNEDY Torna a Ravenna l’antica giostra dei cavalli ma in una nuova cornice: ad ospitarla è infatti piazza Kennedy dal momento che nella piazza XX Settembre, dove viene installata di solito, non è possibile per i lavori in corso. La giostra rimarrà attiva fino alla fine di marzo e sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.30 mentre sabato, domenica e festivi funzionerà dalle 10 alle 19.30.

IN BIBLIOTECA Laboratori e letture a Casa Vignuzzi, a Castiglione e Santo Stefano A Casa Vignuzzi, in via San Mama, proseguono i laboratori di manualità creativa per ragazzi dai 6 agli 11 anni realizzati dall'Associazione Fatabutega dalle 16.30: giovedì 8 novembre il tema sarà “Luci d’autunno”, lunedì 12 novembre si realizzeranno “Pupazzi d’Argilla” mentre il 15 il tema è “Runnindogs”. La partecipazione è gratuita, con iscrizione obbligatoria allo 0544 482815. Alla biblioteca Celso Omicini, a Castiglione di Ravenna, l’appuntamento è invece per il 10 novembre alle 10.30 con il laboratorio (dai 7 ai 13 anni) “Tu-Tum ascoltare il corpo umano” (prenotazione allo 0544 951754). Sempre il 10 novembre, ma alle 16.30, alla biblioteca di Santo Stefano si tengono le “magiche letture” per bimbi dai tre anni (prenotazione: 0544 563130).

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DALL’8 AL 10 NOVEMBRE GHIGI via Cavour 78 tel. 0544 38575; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; COMUNALE 7 via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; AL MARE viale Al Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019. DALL’11 AL 17 NOVEMBRE MODERNA via Bovini 11 tel. 0544 218994; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; S. STEFANO via Cella 528 (S. Stefano) - tel. 0544 563525.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com

Costo di ogni singolo corso: € 80,00 (comprensivo di tutti i materiali) Il pranzo sarà offerto dall’Associazione Info e prenotazioni: Ecomuseo delle Erbe Palustri tel. 0545 47122 - erbepalustri.associazione@gmail.com


32 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018

CERVIA CASTEL BOLOGNESE Il vino novello si sposa con il ciambello secco della croce

L’interno delle Officine del Sale a Cervia che l’11 novembre dalle 17 ospiteranno Tramonto Divino

In dialetto si chiamano “brazadèl d’la cros”, ciambello secco della croce: un patrimonio dell’antica arte della panificazione di Castel Bolognese (la ricetta è custodita da due forni del paese che portano avanti la produzione). A questo prodotto la pro loco e il Comune dedicata una festa che quest’anno arriva alla 23esima edizione: appuntamento l’11 novembre a partire dalle 9 in centro con la via Emilia chiusa al traffico, la mostra mercato dell’usato, i produttori agricoli, le bancarelle del mercato, la giostrina per i più piccoli. Un ruolo importante lo avranno le cantine vitivinicole locali che abbinano al “brazadèl d’la cros” una vasta scelta di vini di qualità fra cui spicca il vino novello. Stand gastronomico a pranzo e cena sotto al chiostro comunale.".

Metti una domenica con 250 etichette

LO STAPPATO Della Tenuta San Lorenzo un merlot bio affascinante di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Questa settimana nel calice abbiamo un vino umbro della “Tenuta San Lorenzo”. Si tratta della denominazione controllata “Assisi” e, di conseguenza, assaggiamo il “Merlot Silence wine” 2015. Un vino certificato Bio che si presenta al naso pulito e che esprime sentori di frutta nera e rossa matura con note fresche di spezie. Accenni di pepe nero, inchiostro, cardamomo e coriandolo che si mescolano a ricordi di amarena, mandorle ed erbe aromatiche. Bocca pulita, di corpo, tannica e affascinante. Il frutto al palato a tratti succoso. Un vino da abbinare ad un filetto al pepe.

Una serata con vini e cibi della regione Ingresso 18 euro, assaggi liberi Oltre 250 etichette di vini dell’Emilia-Romagna in degustazione, raccontati dai sommelier Ais e abbinati ai prodotti della gastronomia regionale: Tramonto Divino sbarca a Cervia concludendo il tour che quest’estate ha toccato le piazze della riviera e delle città d’arte in regione. L’appuntamento è per domenica 11 novembre a partire dalle 17 alle Officine del Sale in via Evangelisti 2. In cucina e dietro i banconi lo staff del locale coadiuvato da una rappresentanza dei ragazzi dell’alberghiero Artusi di Forlimpopoli. Gli assaggi gastronomici verranno spettacolarizzati e raccontati in una girandola di show cooking. È previsto un ticket d’ingresso di 18 euro: la Guida “Emilia Romagna da bere e da mangiare”, un marsupio con calice in vetro per le degustazioni libere dei vini e un carnet di assaggi per i prodotti della gastronomia.

STAND GASTRONOMICO VILLA VITTORIA via 8 Settembre 1944 n. 45

SPECIALITà Castrato ai ferri e piadina Spezzatino di castrato con polenta Anguilla ai ferri

PRIMI Tortellini Risotto di pesce Risotto di folaga

SECONDI

APERTURA STAND GASTRONOMICO ORE 19,00 DOMENICA APERTO ANCHE A MEZZOGIORNO PER PRENOTAZIONI: 333 2528525 - 335 6078592

Castrato Spezzatino di castrato con polenta Fegato di maiale ai ferri con la rete Grigliata di carne Fritto di pesce Anguilla ai ferri Brodetto d’anguilla Fantasia di dolci

RAVENNA/1 “Cantine in città” con 15 vignaioli Ritorna a Ravenna “Cantine in Città”, l’evento organizzato dal team Di Cantina in Cantina per creare un momento di incontro tra i produttori e i consumatori di vino, offrendo la possibilità a 15 vignaioli, invitati per l’occasione, di narrare la propria storia proponendo 80 etichette diverse. Appuntamento sabato 10 novembre al Circolo Strocchi di Ravenna (in via Maggiore 71) dalle 15 alle 21 (biglietto d’ingresso 20 euro: un calice, una tasca porta calice e un buono di 5 euro per l’acquisto delle bottiglie di vino). Ai primi ottanta visitatori in omaggio una borsina porta bottiglie da sei. Alle 18 l’autore Francesco Antonelli presenterà il suo ultimo libro “Viaggio in Romagna: racconti, percorsi e interviste su un vino ancestrale”. Alle 19, 19.45 e 20.30, su prenotazione effettuabile durante il pomeriggio, cappelletti.


GUSTO / 33 8-14 novembre 2018 RAVENNA&DINTORNI

RAVENNA/2

UN WEEKEND LUNGO CON CIOCCOLATA E SPECIALITÀ DI PASTICCERIA IN CENTRO Cioccolata e dolci saranno protagonisti dall’8 all’11 novembre in piazza del Popolo a Ravenna con Art&Ciocc, il tour dei più famosi maestri cioccolatieri che da dieci anni portano golose prelibatezze di alta qualità artigianale nelle maggiori piazze e centri storici di tutta Europa. L’ingresso all’evento è gratuito: per quattro giorni dalle 9 alle 21 dai 25 ai 40 stand con cioccolato di tutti i gusti e di tutte le forme. Ogni maestro cioccolatiere propone le più golose specialità regionali assieme a piccole e grandi sculture di cioccolato: opere d’arte uniche, una vera e propria festa per gli occhi ed il palato. Immancabili poi il cioccolato crudo o senza glutine, le torte al cioccolato, le praline in ben 42 gusti, le barrette, i cioccolatini, i cremini, i liquori al cioccolato, le chips di cioccolato croccante, il chocokebab, i cioccolatini alla birra e molto altro. Sarà presente per la prima volta anche uno stand di un cioccolatiere aderente al Consorzio di Tutela del Cioccolato Modicano Igp, l’unico cioccolato a marchio di tutela d’Italia. La particolarità di questo pregiato cioccolato, oltre alla qualità e l’alta percentuale di cacao monorigine, sta nell’antica lavorazione di origine settecentesca che prevede una lavorazione della pasta di cacao “a freddo”. Inoltre laboratori e lezioni di cioccolato per grandi e piccini, eventi, animazione per i più piccoli e molto altro.

GRANAROLO FAENTINO La sagra paesana tra mostre artigianali e sport senza dimenticare il cinghiale “alla granarolese”

CONSELICE Il patrono si festeggia tra poesie e castagnaccio

E’ tutto pronto a Granarolo Faentino per ospitare la trentasettesima edizione della Festa paesana di Ambiente e Caccia in programma fino al 12 novembre. Nella grande struttura riscaldata allestita nella zona degli impianti sportivi, in piazza Martiri di Felisio, mostre artistiche, artigianali e della cultura locale faranno da cornice agli stand gastronomici, che offrono piatti originali dove, come sempre, il protagonista sarà il cinghiale, preparato secondo un’antica ricetta granarolese. Da venerdì a domenica lo stand gastronomico sarà aperto a pranzo e cena, lunedì solo a cena. Ogni serata sarà allietata da musica e iniziative. La domenica per tutta la giornata tornei di sport e animazione.

Conselice festeggia il suo patrono con un fine settimana (10-11 novembre) dedicato ai sapori autunnali e alle tradizioni romagnole, con trebbi e il “San Martino d'oro”, il concorso per recitatori di poesia romagnola giunto alla sua XIX edizione. La giornata di domenica vedrà protagonista lo stand in piazza con mistuchine, caldarroste, castagnaccio, zucca cotta e ravioli. Sarà come ritornare indietro nel tempo, quando le antenate del castagnaccio venivano preparate con farina di castagne, un po’ di acqua, sale e zucchero per ammorbidirle, e vendute per le strade da venditori ambulanti più o meno improvvisati.

COSE BUONE DI CASA Pithiviers, un dolce francese con pasta sfoglia e mandorle di Angela Schiavina

Il Pithiviers è un dolce di origine francese a base di pasta sfoglia e crema di mandorle. Si dice che risalga circa al XVII secolo, ma testimonianze parlano di preparazioni molto simili in tempi molto più antichi. Ingredienti: 400 gr di pasta sfoglia, 150 gr di farina di mandorle, 150 gr di burro, 150 gr di zucchero a velo, 3 uova, 2 cucchiai di rum, zucchero a velo. Preparazione: In un recipiente lavorate il burro finchè non risulterà cremoso. Unite successivamente lo zucchero a velo e due uova, una alla volta, mescolando fino ad ottenere un com-

posto omogeneo. Aggiungete la farina di mandore ed in ultimo il rum. Dividete la pasta sfoglia in due parti e stendetele con un mattarello, in modo da ottenere una sfoglia sottile da cui ricaverete 2 dischi del diametro di 24 cm. Adagiate un disco in una tortiera o su una teglia rivestite di carta da forno e distribuite su di esso la farcitura alle mandorle, lasciando un bordo di circa 1 cm. Bagnate leggermente il bordo con un uovo sbattuto, quindi ricoprite con il secondo disco facendo combaciare i bordi e schiacciando bene per farli aderire. Spennellate ora la superficie della torta con l’uovo sbattuto e, con un coltello affilato, praticate delle incisioni a raggiera sulla superficie ed un piccolo foro al centro. Cuocete in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 40 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare su una griglia. Servite la Pithiviers cosparsa con zucchero a velo.


34 / RAVENNA&DINTORNI 8-14 novembre 2018 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI E OFFERTE SUL MONDO DELLA CASA

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TRE LETTO SAN BIAGIO RIF. C 15: Trasformabile in abitativo, capannone di mq.90 con altezza minima di m.4, ideale per la realizzazione di un loft su 2 livelli. Area esterna di mq.65. ACE G Ep. tot. 268,33 €.120.000,00

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ADIACENZE VIA ZALAMELLA (RIF RA 558) Ampio appartamento al terzo ed ultimo piano con ascensore, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, camera da letto matrim., camera doppia, terza letto/ studio, 2 bagni, 2 balconi e garage. Risc. aut. Ampio parco condominiale. €180.000,00

GESTICASA

RAVENNA

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ZONA POGGI (RIF. RC 381) Casa singola da ristrutturare, su ampio lotto di terreno. Attualmente la casa è disposta su 2 livelli. Possibilità di ampliamento con studio di massima già realizzato. P. terra: ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile e bagno. Al piano primo 3 camere da letto, bagno, terrazzo. Servizi in corpo staccato. Ape in fase di realizzo. €200.000,00 SAN ROCCO (RIF RA 568) Bell’appartamento ottimamente tenuto, in contesto di sole 3 unità, al 2° piano ed ultimo senza ascens.: ingresso, soggiorno con cucinotto in nicchia, ampia letto matrim., studio, bagno. Imp. autonomi. (G/277,04). € 150.000,00. Possibile acquistare il garage a € 20.000,00

SAN BIAGIO (RIF RA 805R) Bell'appartamento al piano primo composto da: ampio salone, studio, cucina, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 ampi terrazzi, garage. Impianti autonomi. (C/80,66). €250.000,00

Via Maggiore 30 . Ravenna tel. 0544 66796 . 333 2910567 gesticasaimm@gmail.com

SAN BIAGIO RIF. C 12:

Attico di recentissima costruzione con rifiniture di pregio composto da ingresso armadiato, salone con terrazzo di 40 mq., cucina abitabile, 1 matrimoniale, 2 singole con 2 terrazzi di 20 mq., 2 bagni, garage. Risc. autonomo. Aria condizionata. ACE E Ep. Tot. €. 410.000,00 167,35 SAN ROCCO RIF. C 26: Di metratura molto importante, in contesto di prestigio di sole 3 unità, spazioso appartamento da rimodernare composto da ingresso, salone con terrazzo, cucina abitabile, grande bagno, 2 ripostigli/wc, una grandissima matrimoniale, una matrimoniale, una ZONA CHIAVICA ROMEA RIF. C 3: In casa di sole 2 unità, appartamento in buono stato, piano terra con ingresso indipendente, composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 matrimoniali, 2 bagni, cantina di 35 mq. collegabile con scala interna per realizzare taverna finestrata. Risc. autonomo. ACE G ep. Tot. 236,51 €. 128.000,00

doppia, una singola. Ufficio/bilocale in aderenza con altro ingresso indipendente. Zona servizi per 2/3 posti auto coperti e cantine. ACE G, EP 304 Kwh/mq. €. 360.000,00

CASA CENTRO STORICO RIF. E 1: Meravigliosa bifamiliare storica da ristrutturare con bellissimo e ampio giardino. Piano seminterrato: grande taverna divisa in due vani. Piano rialzato: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, ampio tinello 1° Piano: disimp. armadiabile, 1 matrimoniale, 1 doppia, 1 singola, bagno. ACE G, Ep. Tot. 286,78 €. 350.000,00


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Appartamento al 2° piano ed ultimo con lastrico solare al p.superiore composto da: soggiorno con zona cottura separata, 2 camere, bagno, 2 balconi, 2 posti auto in area privata di cui uno coperto, completamente arredato, termo autonomo, condiz.

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VILLANOVA DI BAGNACAVALLO

PORTO CORSINI

A 20/25 minuti da Ravenna, elegante villa bifamigliare tutta a pietravista con giardino alberato, a piani sfalsati, costruz. 1982, con bagni recentemente rifatti. Ingresso, soggiorno, cucina abitabile con caminetto angolare, doppi servizi, 3 letto (di cui una mansarda alta), doppio garage grande con 2 distinti portoni. Altri aggiornamenti di finiture sono da fare a volontà gusto del nuovo proprietario. La consegna puòssere effettuata anche in 2 mesi. Molto bella, prezzo interessantissimo. Ulteriori info in agenzia. Cl. energ. "F" Ep tot. 245 kwh/mq./anno Rif.: 0477 Richiesta € 148.000,00

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SAN BARTOLO (RA) Vendesi villetta di recente costruzione, indipendente terra /cielo: sala con angolo cottura, ripostiglio e piccolo giardino, camera da letto, bagno terrazzo e mansarda. Posto auto. Cl. energ. in lavorazione € 145.000

VILLANOVA DI BAGNACAVALLO Nel centro del paese, appartamento al 1° piano recentemente ristrutturato, con travi in legno e pavimenti in parquet: • soggiorno • cucina • bagno • camera da letto • posto auto • cantina

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Ampia casa abbinata ad un lato, con giardino sui tre lati e posti auto interni. L'immobile, da rimodernare, è composto da ingresso, soggiorno con camino, cucina abitabile con balcone verandato, tinello e predisposizione bagno; al piano superiore tre camere da letto, bagno finestrato. Al piano terra ampia zona servizi adibita a cantina, lavanderia e bagno. Garage. Certificazione energetica in corso. € 270.000,00

ZONA POGGI In elegante e recente costruzione vendesi villetta abbinata ad un lato dalle ottime rifiniture. P.T.: porticato d'ingresso, sala, cucina abit.; 1°P.: camera matrim., camera singola, bagno con doccia e balcone; P. superiore: mansarda vivibile con travi in legno a vista; P. seminterrato: taverna, bagno con vasca idro e garage. Giardino di 150 mq. circa. Portoncino blindato, infissi con doppio vetro, inferriate, porte scorrevoli e condizionatore in mansarda. Cert. energetica in corso. € 320.000,00

Rif. 4279/R

ZONA DARSENA NUOVA FRONTE CANALE In elegante contesto condominiale proponiamo in vendita appartamento con ottime rifiniture composto da ingresso, soggiorno con terrazzo e ottima vista panoramica, cucina abitabile, tre camere da letto, doppi servizi. Garage e cantina al piano seminterrato. Riscaldamento centralizzato con contacalorie e condizionatore. Classe energetica B - Ep55,19 € 190.000,00

Rif. 4275/R

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MEZZANO In zona centrale e servita, si propone in vendita interessante villetta angolare in quadrifamiliare con giardino privato, in ottimo stato d'uso; al p. rialzato soggiorno con balcone, disimpegno, cucina abitabile con balcone e bagno; al p. superiore 3 camere da letto 2 balconi e bagno. Spaziosa tavernetta, ripostiglio/lavanderia e garage. Risc. autonomo, condizionatore, allarme. Classe energetica E - Ep:101,80 € 205.000,00

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CLASSE Appartamento con ingresso indipendente al piano primo e ultimo, di recente costruzione, composto da: balcone d'ingresso, soggiorno, cucina abitabile, disimpegno notte, camera da letto matrimoniale con balcone loggiato, camera singola con balcone loggiato e bagno finestrato con vasca. Sottotetto praticabile e ampio garage. Risc. autonomo e aria condizionata. Certificazione energetica in corso. € 175.000,00 trattabili

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