Giovedì 8 dicembre 2016 n.702 RAVENNA&DINTORNI
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Affluenza alle stelle e vittoria del sì Provincia in controtendenza rispetto alla nazione. A Cervia e Russi vince il no
ECONOMIA
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Porto, c’è il presidente Ora manca il comitato
SOCIETÀ
da pagina 10
a pagina 6
Musica e visite ai monumenti dell’Unesco OPERA
a pagina 18
La musica di Shakespeare secondo Arruga ARTE
a pagina 20
La mostra su Santa Maria in Porto Fuori MONDOVINO
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Bollicine italiane per i brindisi delle feste
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ISSN 2498-9495 I
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 8/12 2016
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Qui ha vinto il sì, ma non per cambiare
di Gianluca Costantini
«Non torcerei un pelo ad una mosca»
di Federica Angelini
di Moldenke
Ma quindi, come dicono Bonaccini e tanti altri del Pd locale, la nostra regione è più riformista delle altre? Siamo il baluardo contro il populismo? A Ravenna, dovremmo quindi desumere, abbiamo meno paura del cambiamento e per questo qui, seppur di poco, ha vinto il sì al referendum? Fare analisi del voto è spesso esercizio puramente teorico. Ma non è difficile, andando a vedere come si è distribuito, dire che, banalmente, qui il Pd ha tenuto. Il grosso del partito a chiamata ha risposto. La notizia è che hanno risposto anche gli altri e che l’altissima affluenza si è evidentemente distribuita tra i due campi. Può il Pd locale per il sì gioire? Abbastanza. Hanno fatto la loro figura, nel panorama nazionale, considerato poi che da queste parti di bersaniani ancora ce ne dovrebbero essere. Gli studi su città vicine a noi dicono che in realtà una parte consistente del Pd ha votato no e a votare sì sono stati molti centristi e moderati, hanno votato no Lega & co. e soprattutto, compattissimi, sono stati i grillini. Le analisi del voto dicono anche che a votare no sono stati giovani, disoccupati, persone in difficoltà che, più che sulla riforma, si sono espressi politicamente. E senza nulla togliere ai valenti comitati per il sì e senza escludere ovviamente tanti elettori sul “merito”, anche qui il voto per molti è stato “politico”. Ed è successa una cosa paradossale: il sì che ha fatto la campagna incentrata sul cambiamento è stato percepito come continuità, e il no per molti è passato come “cambiamento” (a prescindere dal fatto che questo fosse o non fosse vero). E qui ha vinto il sì, anche se Renzi non convince del tutto, anche se Bersani aveva detto no, così come la Cgil, l’Arci, la sinistra. Forse, per chi ha più da perdere, anche la possibilità più volte evocata del possibile disastro del giorno dopo ha fatto più paura che altrove. Ma davvero, tra tutte le letture possibili, pensare che questo sia un territorio più vocato al cambiamento degli altri e meno spaventato dal nuovo suona leggermente surreale. Qui, dove da decenni governano gli stessi e continuano a governare. E dove questi hanno detto di votare sì, in larga parte. Gli elettori li hanno premiati e loro, i governanti che erano per il sì e che oggi mostrano la necessaria prudenza, possono esserne contenti perché di questi tempi non è scontato. E forse potranno anche reclamare un po’ più di attenzione a livello nazionale, dentro al Pd. Ma faranno bene naturalmente a chiedersi anche come mai a Cervia e Russi e in molte zone di Ravenna il no ha prevalso. Lasciando magari stare la presunta vocazione riformista delle zone, magari del forese, dove ha prevalso il sì.
Ora vi spiego la vignetta qui a fianco. Musica inquietante in sottofondo: «Sabato scorso duecentomila donne si sono riunite a Roma per manifestare contro la violenza: dopo 5 giorni, a Ravenna, una donna è stata oggetto di pesantissime e inaccettabili minacce». A rivelarcelo è il gruppo di Sinistra per Ravenna, che è di sinistra soprattutto quando si parla di donne, per il resto preferisce allearsi con il Pd. Facendola breve, è stata attaccata Livia Molducci, non certo in quanto donna, ma in quanto presidente del consiglio comunale. Il fatto che sia donna pare sia però un aggravante, ci dicono da Sinistra per Ravenna. Prendetene atto. Poi ci spiegano che «il decano dell'opposizione Alvaro Ancisi avrebbe rivolto a Livia Molducci le seguenti parole “Io ti sparo in bocca”. Un altro virgulto dell'opposizione, Alberto Ancarani, sempre nella stessa seduta, avrebbe detto alla Molducci “Lei non sa cosa le posso fare io”». Il livello è questo, ahinoi. Prendetene atto. Ma aspettate la risposta di Alvaro Ancisi, che qui cito testualmente (in minima parte). «[...] La presidente, alzandosi in piedi e con voce alterata, mi ha minacciato di attaccarmi pubblicamente attribuendomi giudizi politicamente offensivi, estranei a come il dibattito si era svolto e lontani anche dal mio pensiero. Alla sparata vera, ho reagito con una sparata virtuale, accompagnandola subito con l’avverbio “politicamente”, che elimina in radice ogni sia pur lontana immaginazione sul rischio d’incolumità della presidente. L’espressione è peraltro entrata nel linguaggio comune in senso figurato, spesso usata ironicamente come per far tacere un amico che “la spara grossa” verso di te. Non ho nessuna difficoltà a riconoscere che è stata forte. La presidente, anziché vittimizzarsi su facebook come perseguitata, riconosca di avere sbagliato, come ha già fatto con me pochi minuti dopo dicendo testualmente “me l’hai tirata fuori dalla bocca”. Sarò conseguente. [...] Non ho vocazione femminicida. Non ho mai torto né torcerei un pelo ad una mosca. Il sesso non c’entra niente». Ho lasciato volutamente fuori il merito della vicenda (su cui peraltro probabilmente aveva ragione Ancisi), ognuno potrà recuperare digitando su Google “Ancisi - ti - sparo - in - bocca” (sperando non esca un porno). Qui volevo solo ricordarvi che l’uomo che ha scritto il comunicato qui sopra ha 76 anni. Chapeau.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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POLITICA
REFERENDUM COSTITUZIONALE/1
REFERENDUM/2
In provincia vince (di poco) il sì
La mappa del comune: il no vince in centro, al mare e in Darsena
In controtendenza sul dato nazionale. Il no prevale solo a Cervia e a Russi
76,3
In controtendenza con il dato nazionale che ha visto una netta vittoria del no (con il 59,1 percento) al referendum costituzionale, in provincia di Ravenna, dove si è avuta l'affluenza record del 76,3 percento, vince il sì con oltre il 52,8 percento. Nel comune capoluogo lo scarto tra sì e no si riduce con i favorevoli al 50,9 percento e con svariate sezioni in cui prevale il no. Nel comune di Cervia prevale, seppur di poco, il no con il 50,2 mentre più netto è il distacco a Russi dove il no si afferma al 52 percento.Tra i risultati migliori per il sì si segnala Casola Valsenio con il 60 percento, Lugo al 56,6 percento, ma anche Massa Lombarda con il 56,7 percento, Fusignano con il 55,1 percento, Faenza con il 54,7 e Bagnacavallo con il 54,2 percento. Tra i primi commenti in rete dei politici locali quello della faentina Manuela Rontini, consigliera regionale Pd, da sempre convinta supporter del premier e in prima linea nella campagna elettorale, che così ha commentato a caldo il discorso di Renzi e l’annuncio delle sue dimissioni: «Anche davanti alla sconfitta si conferma un vero leader: grazie Matteo Renzi. W l'Italia! Il meglio, però, deve ancora venire. Ne sono certa».
52,8%
I ravennati al referendum hanno votato in modo piuttosto variegato, pur se con pochi picchi per la verità, e quel 50,8 percento finale favorevole alla riforma costituzionale è la media tra molti seggi dove il sì ha in realtà vinto con ampio margine rispetto a quelli in cui ha prevalso il no secondo una divisione territoriale come sempre piuttosto interessante da osservare e che rispecchia naturalmente anche gli esiti delle elezioni in termini di maggiore o minore adesione al Pd, con qualche sorpresa, questa volta, soprattutto nel forese. Ecco allora che non sorprende come la prima circoscrizione, che comprende il centro storico, ha visto prevalere il no di pochissimo, al 50,4 percento. Ma il no, in città, vince anche nel quartiere Darsena A CURIOSITÀ e nella terza circoscrizione mentre perde solo in quella che viene chiaI SEGGI DEI RECORD: mata Ravenna Sud con il 51,5 perLIDO ADRIANO E SANT’ALBERTO cento, in una zona storicamente più fedele al Pd. Spulciando tra i risultati dei vari Anche il forese riserva poche seggi alla ricerca di record, emerge sorprese: con la circoscrizione del con grande nitore quello di Lido Mare che vede affermarsi il no al Adriano dove nella sezione 149 si è 54,3 percento con punte molto superato il 68 percento dei no, alte in particolare a Lido Adriano, nella 11 il 66 e nelle restanti il voto ma anche a Savio. Fedeli invece è oscillato tra il 59,9 e il 61,6. Sopra alla propria appartenenza piddina il 60 percento si è arrivati anche in aree come quella di Mezzano dove un seggio della zona Darsena e, il sì ha superato il 53 percento, a sorprendentemente, nell’unico San Pietro in Vincoli (dove è storiseggio di Camerlona, nel forese camente forte il voto repubblicano, ravennate. I sì invece hanno avuto in questo caso diviso) il sì si è afferl’apice in un seggio di Sant’Alberto mato con oltre il 54,6 percento dove si è superato il 66 percento, e mentre a Sant’Alberto si è arrivati il 60 percento si è superato anche al 55,7 ma non tutto il forese della in una sezione del centro storico (al campagna ha votato in maggioMordani, dove in un’altra sezione si ranza per il sì. A Piangipane, per è comunque arrivati al 59,5 percento). Per il resto i risultati migliori per esempio, il no è arrivato al 50,5 il sì sono il 59,6 al seggio dell’ospepercento e a Castiglione è arrivato dale, un 59,1 a Savarna e alcuni al 50,4. Una curiosità: nell’ex cirseggi, in particolare a San Pietro in coscrizione di Roncalceci il sì si è Vincoli, dove si è comunque supeaffermato per un voto: il no ha rato il 58 percento. preso 1.055 voti, il sì ha vinto con 1.056.
Un’affluenza record che non si vedeva da tempo. A livello nazionale è stata del 65,5% L
47,2%
Questi i sì in provincia di Ravenna, I no in provincia di Ravenna, a livello nazionale invece sono nel comune capoluogo si fermano stati pari al 59,1 percento invece al 50,9 percento
REFERENDUM/3
La soddisfazione di tutti i vincitori Dal Comitato per il no alla Lega Nord e fino al Pdf: i commenti al voto Sono stati in molti a cantare vittoria anche nel Ravennate per il risultato del no al referendum costituzionale. In primis naturalmente quelli del comitato di cittadini e associazioni che fanno soprattutto capo al mondo della sinistra, che hanno come portavoce Maria Paola Patuelli, e che in un incontro post voto hanno sottolineato come «per la seconda volta in dieci anni - dopo il nostro no nel 2006 - il popolo italiano ha onorato l’articolo 1 della Costituzione e ha dimostrato di essere un sovrano che sa di esserlo». E ora, dopo questa vittoria, dicono ancora: «Chiediamo ai partiti, nessuno escluso, di trarre lezioni da quanto è accaduto. La Costituzione va messa in sicurezza e non potrà mai più essere arma politica contingente per una maggioranza di turno». Come noto il popolo del no era assai ampio e variegato e includeva anche molti partiti politici da Sinistra Italiana a Possibile cui appartengono due parlamentari ravennati, Giovanni Paglia e Andrea Maestri, entrambi soddisfatti del risultato. Paglia scrive infatti: «Sono stati sconfitti Matteo Renzi e il suo populismo dall'alto, il tentativo di cambiare le regole a proprio uso e consumo e la ricerca del plebiscito». Maestri detta anche l’elenco delle priorità e auspica elezioni tra un anno, dopo aver preso una serie di provvedimenti inclusa naturalmente la nuova legge elettorale. Il loro collega, Gianluca Pini della Lega Nord (partito che invece chiede le elezioni subito sul piano nazionale), nella notte del risultato sul proprio profilo Facebook ha invece ironicamente postato il celeberrimo video di Apocalypse Now sull’odore del napalm al mattino. Dichiarazioni sono arrivate anche dal Popolo della Famiglia che si era impegnato nella campagna elettorale con i propri banchetti per il no: «Noi, nati dalla grande mobilitazione del Family Day, gliel'avevamo promesso: Renzi ci ricorderemo. Ci siamo ricordati dell'arroganza con cui ha varato le unioni civili, con cui si è fatto paladino dei falsi miti di progresso contro cui ci battiamo da anni. E quei due milioni di italiani sono andati a votare no. E sono stati determinanti».
POLITICA
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REFERENDUM/4
REFERENDUM/5
La segretaria Pd Proni: «Occasione persa, ma siamo baluardo contro populismi»
Fiammenghi (Pd): «Un voto che esprime un disagio»
«Il risultato del voto ci consegna uno scenario particolarmente complesso e delicato». Sono le parole di Eleonora Proni, segretaria provinciale del Pd nel commentare il voto del referendum costituzionale del 4 dicembre. «A fronte di una partecipazione straordinaria dei cittadini la sconfitta appare ancora più netta. Se a livello nazionale le percentuali di affluenza al referendum sono state alte, a Ravenna sono andate oltre ogni aspettativa. Questo dato testimonia la forza della responsabilità civile e della passione democratica dei ravennati che hanno partecipato oggi a una scelta importantissima per il nostro Paese. I cittadini della provincia di Ravenna si sono espressi con un dato in controtendenza rispetto alla media nazionale e il sì, seppure di poco, si è affermato. Occorrono tempo e lucidità per fare le dovute analisi». E aggiunge: «Resto convinta che si è persa un'occasione importante di modernizzazione delle istituzioni e che quella che si apre da oggi è una stagione di incertezza istituzionale e politica. A noi tutti compete l'onere di gestire un'agenda politica diversa rispetto a quella di ieri, con al centro il tentativo di difendersi dai populismi, dalla demagogia, dall'instabilità. Abbiamo commesso molti errori: la riforma non era perfetta ed è stata impostata ma anche subita una battaglia dell’uno contro tutti. C'è un disagio diffuso dato dalla difficoltà del Paese che ha trovato espressione in un no complessivo».
IL COMMENTO RINASCITALIA SI SCIOGLIE: «RISULTATI LOCALI IMPORTANTI» All’indomani delle elezioni chiude l’esperienza del comitato civico “Rinascitalia” ma per una scelta costitutiva. Si trattava di un gruppo di volontari, non legati ai partiti e autofinanziati. «Il risultato di Ravenna, per il poco che conta – ha dichiarato Nevio Salimbeni, il portavoce – risulta però localmente importante perché segna la nascita potenziale di una nuova presenza civica riformatrice (una volta si sarebbe detta “ulivista”) potenzialmente in grado di attrarre la partecipazione anche fuori dalla logica dei partiti tradizionali».
Qualche settimana prima del voto avevamo intervistato Miro Fiammenghi, ex consigliere regionale Pd e come noto molto vicino a Pierluigi Bersani, per parlare della situazione complicata all’interno del partito, tra la minoranza e la maggioranza renziana. Allora ci aveva detto che, non rassicurato dalla promessa di riformulare la legge elettorale, avrebbe votato no ma che era lungi da lui qualsisasi tentazione di lasciare il Pd. Lo abbiamo risentito dopo il risultato, per certi versi clamoroso, delle urne. Fiammenghi, soddisfatto dunque del voto? «Avendo deciso di votare no perché non ero convinto che si dovesse modificare in questo modo la Costituzione con quella legge elettorale, credo sia accaduta la cosa migliore. E credo sia importante l’altissima partecipazione al voto che testimonia ancora una volta il senso civico degli italiani». E adesso? Dentro al partito? Bisogna andare al congresso subito? «Come ho detto prima del voto, che vincesse il sì o il no, sarebbe stato importante confrontarci. E adesso aggiungo che prima del congresso, prima di tutto, sarebbe importante riflettere a lungo sul significato di questo voto, un significato importante e profondo che va analizzato e discusso e su cui bisogna prendere decisioni importanti perché il voto esprime un malessere, un disagio sociale che riguarda una grande parte del Paese, a partire, come dice l’Istituto Cattaneo, da molti giovani, il sud, ma anche imprenditori, famiglie, lavoratori. Non potrebbe essere il momento di chiederci per esempio se misure come la diffusione dei voucher e il jobs act, o riforme come quelle della Buona scuola, non abbiano bisogno di correzioni». Quindi anche le elezioni possono aspettare? «La risposta è la stessa: cosa ci dice questo voto? Quali disagi esprime? Mi chiedo anche se il Paese abbia bisogno di votare adesso e non di affrontare una serie di problematiche a partire da quella della legge elettorale, su cui pende una sentenza della Corte Costituzionale che non sappiamo cosa dirà. Mi pare che sia tutto prematuro e che tutto richieda una riflessione, un confronto». Non la convince la teoria secondo cui Renzi ha comunque incassato 13milioni di voti da cui ripartire, preferisce il
governo tecnico? «Se ne discuterà in direzione, personalmente penso che ci vorrà un governo che sia in grado di dare risposte». Ma il Parlamento è sempre lo stesso eletto nel 2013, se non c’è riuscito a oggi, perché mai dovrebbe farcela adesso? «Il Parlamento deve fare i conti con quello che gli elettori hanno detto e con ciò che dirà la Corte Costituzionale». Un commento sul voto locale? Qui il sì ha comunque vinto. «Qui c’è stata partecipazione altissima e mi pare una situazione di sostanziale equilibrio tra le due posizioni. Bisogna discutere, capire e ragionare su un disagio sociale molto profondo e diffuso. Credo se ne dovrebbe discutere in ogni circolo». Pensa di avere qualche merito nel fatto che proprio Cervia, il suo comune, sia uno di quelli in cui ha vinto il no? «Assolutamente no. In tutta la campagna elettorale ho solo rilasciato un’intervista a lei e fatto un’assemblea nel mio circolo...» Lei continua a ripetere il “mantra” del discutere e chiede una riflessione su temi importanti, ma io continuo a chiederle: chi potrebbe portare avanti queste istanze in un prossimo congresso? «Non è un “mantra”, è ciò che fa una comunità quando deve affrontare un problema. E come posso sapere se prima non si discute? Magari ci potremmo accorgere che siamo d’accordo sull’analisi del voto e sulle misure da prendere insieme e l’intero scenario potrebbe cambiare». Chi potrebbe essere il vostro candidato? «Non ho in mente nessun nome. Voglio ascoltare e solo quando avrò ascoltato valuterò chi sostenere». Quanta sinistra c’era in questo no? Quanto Pd c’era? «Del Pd non lo so, ma ritengo che il popolo della sinsitra sia ancora ampio e in questi anni abbia sofferto molto e credo che abbia avuto un peso importante in questo voto. Se si fa una bella e approfondita riflessione quel popolo della sinistra che in alcune occasioni ci ha abbandonato può tornare a votare Pd e incrementare molto quel 40 percento». (fe. an.)
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SOCIETÀ
PATRIMONIO ARTISTICO
LA MOSTRA
GIULIANA SGRENA
Ventennale Unesco Al via le iniziative per le celebrazioni Al via il nutrito programma di eventi predisposto in occasione del ventennale dei monumenti paleocristiani e bizantini di Ravenna sotto l’egida dell’Unesco. Le celebrazioni sono iniziate il 7 dicembre alle 16 a Palazzo Rasponi Dalle Teste, in piazza Kennedy, con la lectio magistralis sul tema “Un patrimonio italiano Beni culturali, paesaggio e cittadini” del professor Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici e professore ordinario di Archeologia del Dipartimento di Studi Umanistici presso l'Università di Foggia. Dall’8 all’11 sarà possibile partecipare alle visite guidate in tutti i monumenti. Il weekend del 10-11 dicembre invece gli scorci a ridosso dei siti le vie di accesso diventeranno scenografie per le invasioni musicali della Corelli: note di musica classica ad accompagnare i visitatori. Ma anche in scena concerti veri e propri: l’8 dicembre alle 18.30 a Sant’Apollinare Nuovo (ingresso gratuito) il coro Ludus Vocalis, il 10 alle 18.30 alla basilica di San Vitale (ingresso gratuito) concerto per due oboi e organo. L’8 dicembre alle 21 concerto di Natale a San Giovani Battista. Molte delle visite in programma saranno in particolare condotte da giovani guide del Fai e dell’Opera di religione. Le celebrazioni si concluderanno domenica 11 dicembre. Il calendario completo degli appuntamenti consultabile sul sito www.turismo.ra.it. Gli otto monumenti inseriti nel Patrimonio Unesco sono: il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, il Mausoleo di Teoderico, la Basilica di San Vitale e la Basilica di Sant'Apollinare in Classe.
A
PALAZZO RASPONI
CON IL
TEMPO RITROVATO
Per la rassegna letteraria “Il Tempo ritrovato” curata da Matteo Cavezzali il 13 dicembre a Palazzo Rasponi sarà ospite alle 18.30 la giornalista Giuliana Sgrena, firma storica de “Il Manifesto”. Sgrena parlerà del libro Dio odia le donne conducendo un’indagine sui pregiudizi contro le donne nascosti in tutte le religioni monoteiste. A dialogare con lei ci sarà la giornalista Carla Baroncelli.
LAVORI PUBBLICI
Nuove luci e nuova tribuna in tre campi sportivi: contributo di 70mila euro dal Comune
LA
STREET ART NELLE FOTO DEGLI STUDENTI LICEALI
La sala espositiva Palazzo Rasponi2 in via Massimo d’Azeglio 2 a Ravenna ospita dal 7 dicembre all’8 gennaio (dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 13) la mostra fotografica “Ravenna Walls”, realizzata dagli studenti del laboratorio fotografico del liceo classico Dante Alighieri, coordinato dal fotoreporter Giampiero Corelli. L'esposizione propone un'originale lettura della street art di Ravenna attraverso 27 foto in esposizione che offrono una panoramica dei vari interventi artistici disseminati nel contesto urbano.
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L’INCONTRO/1
Il Comune di Ravenna ha approvato tre progetti per tre campi sportivi per un contributo complessivo di circa 70mila euro. Il primo prevede l’installazione di una tribuna prefabbricata modulare (in acciaio zincato a caldo, delle dimensioni di 2,45 per 11,08 metri, con capienza di 87 posti) nel campo da calcio in via Zalamella 88, in concessione alla società sportiva dilettantistica Azzurra. L’importo dei lavori è di 15.440,72 euro, di cui 12.200 a carico dell’amministrazione comunale. Il secondo progetto riguarda l’illuminazione del campo da calcio numero 2 del polisportivo di Ponte Nuovo, in via Ancona 43, in concessione all’associazione sportiva dilettantistica Polisportiva di Ponte Nuovo. L’importo dei lavori è di 42.140,39 euro, di cui 37.027,08 a carico dell’amministrazione comunale. Il terzo progetto prevede l’illuminazione del campo di allenamento adiacente al campo da gioco principale dell’impianto sportivo comunale di San Zaccaria, in via Vicolo della Vecchia e in concessione all’associazionesportiva dilettantistica San Zaccaria. L’impianto sarà costituito da nuovi pali, dotati di proiettori Led. L’importo dei lavori è di 21.904 euro di cui 20mila a carico dell’amministrazione comunale.
L’INCONTRO/2 IL
SENATORE
MANCONI
PRESENTA IL SUO LIBRO ALLA
ORIANI
Il 9 dicembre alle 17 alla biblioteca Oriani verrà presentato il libro Corpo e anima. Se vi viene voglia di fare politica del senatore Luigi Manconi. L’iniziativa è curata dal Circolo Cooperatori in collaborazione con la Fondazione Casa di Oriani, il cui direttore Alessandro Luparini introdurrà la discussione. Parteciperanno l’autore del libro, lo scrittore Maurizio Maggiani, Lorenzo De Benedictis di Legacoop Romagna e Lorenzo Cottignoli, presidente Federcoop.
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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
COSTRUZIONI
Ora è ufficiale: Rossi nuovo presidente del porto
ACMAR: RESPINTA LA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA
Operativo dal 2 dicembre: «Subito organizzazione interna e manutenzione. Poi i fondali» «L’organizzazione interna dell’ente e la manutenzione ordinaria del porto ormai diventata straordinaria per i ritardi accumulati»: ecco come Daniele Rossi, nuovo presidente dell’Autorità portuale di Ravenna oggi chiamata Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale, risponde alla domanda sulle priorità del suo incarico iniziato ufficialmente il 2 dicembre. Per il dirigente sono giorni di frenetica attività per le incombenze burocratiche, quelle legate al nuovo corso che si sovrappongono a quelle consuete di fine anno: tra le prime c’è la nomina dei tre membri del comitato di gestione (indicati uno a testa da Comune, Regione e Capitaneria al posto del comitato portuale da venti componenti, ndr) e tra le seconde l’approvazione del bilancio preventivo 2017. Originario della Toscana, il 56enne Rossi vive a Ravenna da cinque anni, da quando arrivò per l’incarico di amministratore delegato della Rosetti Marino. Da allora si è spostato spesso per lavoro ma la famiglia è rimasta ferma a Ravenna, scelta come casa: «Dopo tanti spostamenti per la carriera che ho fatto, ho deciso di non andarmene più da questa città. È la prima volta che decido di fermarmi in un posto. Mi considero ravennate». Condizione da più parti del mondo istituzionale indicata come necessaria per il nuovo presidente dopo i contrasti vissuti nella parte finale del mandato di Galliano Di Marco, accusato di non aver capito fino in fondo gli equilibri del tessuto loca-
le. Il rapporto con i poteri forti è quindi un banco di prova per il nuovo dirigene: «Da sempre ho impostato la mia carriera professionale sul dialogo con tutti gli stakeholder. Tendo a credere che non ci siano difficoltà insormontabile se c’è confronto e dialogo». La presidenza Di Marco si arenò sul progetto hub per il maxi approfondimento dei fondali, soprattutto le difficoltà per trovare la collocazione dei fanghi dragati. «È un po’ presto per dare pareri sulla questione. Però una cosa posso già dirla: da uomo d’azienda credo molto nel fare le cose. Sono affascinato dai grandi progetti purché abbiano sempre una dimensione di fattibile». Prima di immergersi nel lavoro, i ringraziamenti per quattro persone: «Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il ministro Graziano Del Rio che hanno voluto e sostenuto la mia nomina. Poi un grande apprezzamento al contrammiraglio Giuseppe Meli che ha svolto un lavoro importante e con cui negli ultimi mesi ho parlato spesso». È già in calendario anche quella che dovrebbe essere la prima uscita pubblica di Rossi nella nuova veste: interverrà il prossimo 16 dicembre al convegno Mareterra organizzato da Legacoop. L’iniziativa, intitolata “Futuro in porto. Un nuovo inizio per un nuovo sviluppo”, sarà ospitata a Palazzo Rasponi delle Teste (piazza Kennedy, Ravenna), dalle 9 alle 12.30.
I commissari giudiziali dell’Acmar, cooperativa edile con 230 dipendenti attualmente in concordato misto omologato a giugno di quest'anno, non hanno concesso l’autorizzazione per procedere con la richiesta di ulteriori nove mesi di cassa integrazione ministeriale per crisi sulla base del dispositivo del giudice che si è espresso sulla fattibilità e sostenibilità di quanto previsto nell'accordo. Lo fa sapere la Cgil. Intanto la storica azienda ravennate delle costruzioni ha nominato Ruggero Rosetti nuovo direttore generale.
INDUSTRIA BUNGE: SERVIRÀ
FINO AL 2018 PER I NUOVI IMPIANTI CHE RIDUCONO PUZZA NELL’ARIA
Ci vorrà fino a febbraio 2018 per sostituire gli impianti della Bunge, che produce derivati dal trattamento di semi oleosi, con altri più moderni e attrezzati per ridurre le emissioni di puzza e polveri nell'aria. Così fanno sapere dal comitato Aria Pulita dopo un incontro con l’amministratore delegato dell'azienda.
L’INTERVISTA
Sopravvivere al ricatto di Facebook
Google escono prima i siti di un Paese piuttosto che di un altro ecco che hai già spostato gli equilibri economici. E non è mica detto che già non accada…» Non esiste una forma di resistenza al monopolio dei due giganti? «Una strategia di marketing mix. A tavola una buona dieta variegata ti fa stare in salute e la stessa cosa vale per le aziende: non si può puntare tutto solo su un canale». Ma almeno si può misurare in qualche modo quali e quanti benefici arrivino per l’azienda dal social media marketing? «Qui ci sono due grandezze del problema. Il primo lo chiamiamo cultural divide che non è quello digital perché ormai lo smartphone lo sanno usare tutti: se un albergo a Marina di Ravenna non riesce a comprendere che il suo competitor non è l’hotel accanto ma è Trip Advisor e Booking ’APPUNTAMENTO allora anche il piccolo investimento di 5A LEZIONE DI WHATSAPP 10 euro non serve a niente. Il secondo problema è che il 95 percento di chi ha Per il 12 e 13 dicembre Confesercenti organizza a fatto advertising su Facebook non ha Ravenna “Vitamine per la comunicazione”, due giornaavuto vantaggi perché ha sbagliato l’imte di formazione con Andrea Albanese, esperto di postazione: se fai atterrare le persone social media marketing, organizzatore del social media sulla home page sperando che poi facciamarketing day a Milano e docente alla Business School no tutto da sole non si arriva a niente. Va del Sole24Ore. L’appuntamento del 13 è dedicato a pensato come un servizio di customer Linkedin ed è riservato esclusivamente agli associati di care, i cliente va coccolato e non scippaFederpubblicità-Confesercenti, il giorno precedente to». invece la lezione sull’utilizzo di Facebook, Messenger e Prenda la sfera di cristallo e ci facWhatsapp nelle aziende del turismo è pubblica e apercia il nome di un social che oggi è ta a tutti: dalle 15 alle 18.30 alla sede dell’associazione sconosciuto alla massa e farà boom in piazza Bernini 7, iscrizione gratuita ma prenotazione a breve. obbligatoria fino a esaurimento posti al numero 0544«Non so se ne esista uno sconosciuto 292721 oppure provinciale.ravenna@sicot.it. ma mi sento di dire che tutti andranno sempre più verso le chat e le videochat. Si osserva questa tendenza da tutte le parti, è la rincorsa dei vecchi social alle novità che spuntano tutti: se gli utenti navigano sui social e nessuno sui siti ma non è detto che sia davvero producente perché fa delle aziende allora piano piano caleranno gli investiperdere l’identità di ognuno e mette in mostra la reale menti su se stessi. E il giorno in cui un social alzerà troppo i prezzi o morirà ci ritroveremo con le gambe debolezza di questi colossi. My Space ce lo ricordiamo? tagliate. Gli algoritmi di ragionamento li conoscono in Pareva dovesse essere immortale e invece in tre anni è pochi e basta una modifica di quelli per cambiare l’ecosparito...». nomia di un Paese: se tra i risultati di una ricerca su Andrea Alberizia
Albanese, esperto di social media, ospite di Confesercenti per due giornate di formazione Si sono fatti largo a spallate e ora hanno preso il possesso di grandi territori della nostra quotidianità. Il tutto in un lasso di tempo di una decina di anni. L’espansione dei social media è stata rapida e massiccia. Servono guide per orientarsi. Una di queste è Andrea Albanese, esperto del settore che a Ravenna terrà due incontri organizzati da Confesercenti (vedi box al centro). I partecipanti all’incontro pubblico del 12 dicembre cosa porteranno a casa? «Parleremo di come usare i social per promuovere attività commerciali e raggiungere potenziali nuovi clienti, tratteremo soprattutto Messenger, Facebook e Whatsapp: i corsi molto teorici credo siano poco coerenti con i nostri tempi quindi ci saranno delle esercitazioni pratiche per chi vuole provare, ma si potrà anche solo ascoltare». L’incontro è organizzato da Confesercenti, associazione di categoria che rappresenta il tessuto commerciale locale. I social oggi sono utili a tutte le imprese a prescindere dalla dimensione? «Sì al cento percento. Con investimenti da 5-10 euro al giorno si può fare advertising su Facebook ed entrare in contatto con nuovi clienti. Se dieci anni fa qualcuno avesse pensato di farsi pubblicità con quel budget lo avrebbero ricoverato, oggi invece è la realtà». Quindi non esiste un mercato in cui i suoi protagonisti possano ignorare i social? «Una scelta consapevole di restare fuori dai social è rarissima. Può sembrare strano ma anche un metalmeccanico in questo momento storico se sa fare una campagna di personal branding ha maggiori possibilità di trovare occupazione perché anche il mercato del lavoro oggi viaggia sui social. Non solo: anche l’azienda che deve assumere un metalmeccanico avrà tutto
L
da guadagnare se è uno che sa usare i social media perché ti stai portando a casa una persona che sa fare il suo lavoro e magari è capace di comunicarlo facendo vedere il suo lavoro e così fa comunicazione di se stesso e dell’azienda». Si può fare pubblicità con budget minimi e le pagine che non investono vengono ignorate dall’algoritmo di Facebook e mostrate meno agli utenti. A guardarla così assomiglia a un ricatto… «La risposta è sì. Il problema è il peso che hanno raggiunto Google e Facebook: insieme si portano casa l’80 percento dell’intero budget advertising italiano. Fissano loro i prezzi e non c’è via d’uscita. È un monopolio che avrà ripercussioni mediamente negative per
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PRIMO PIANO Una veduta dello spazio Darsena Pop Up sulla banchina del Candiano, esempio di rigenerazione accanto al già recuperato Almagià
Un rendering della riqualificazione del Sigarone, magazzino ex Sir
La sede storica del Tiro a segno a Ravenna: ha già vissuto qualche esperimento di riuso nel percorso di Ravenna 2019
RIGENERAZIONE URBANA
Dalla darsena al mercato coperto tra restauri, progetti e abbandoni Viaggio tra gli edifici dismessi, recuperati o in attesa di esserlo del Ravennate di Luca Manservisi
La nostra panoramica sui principali progetti di recupero di edifici dismessi o abbandonati in provincia di Ravenna parte dal capoluogo e in particolare dalla sua darsena, quartiere che sta cercando (a fatica) di prendere vita proprio attraverso anche il riuso e la rigenerazione urbana. Tanto che al momento l’esperimento più riuscito è quello dei container recuperati per bar, ristorantino e attività sportive della Darsena Pop Up, che si appresta tra l’altro a mettere in campo dall’8 dicembre anche il suo primo calendario di iniziative natalizie. Proprio a fianco dell’Almagià, primo e più noto esempio di recupero a Ravenna di un edificio industriale dismesso e architettonicamente significativo, situato nel complesso dell’omonima ex raffineria di zolfo. L’ex magazzino fu edificato nel 1888 e dalla seconda metà degli anni novanta è diventato una sala polifunzionale per spettacoli e teatro. Ora l’attenzione in zona è da anni invece rivolta in particolare al cosiddetto Sigarone. L’ex magazzino Sir di archeologia industriale di proprietà dell’immobiliare Platani è al centro di un progetto di recupero (redatto da Nuovostudio) presentato pubblicamente ormai più di quattro anni fa e frenato da burocrazia, polemiche e ora in attesa, quasi un anno dopo le ultime varianti resesi necessarie, del via libera definitivo da parte della Soprintendenza. Un progetto da oltre 10 milioni di euro (che lo trasformerà in una sorta di mega piazza a uso pubblico per manifestazioni ed eventi culturali, ma sono previsti anche un supermercato, spazi commerciali, pubblici esercizi e una parte di residenziale) inserito nel piano complessivo di riqualificazione della Darsena coordinato dal Comune e in attesa dei finanziamenti (circa 13 milioni di euro) da parte del Governo nell’ambito del Bando per le periferie. Dopo il referendum e le dimissioni del premier Renzi, ora a Palazzo Merlato c’è chi trema (ci esprime le proprie preoccupazioni, per esempio, l’assessore all’Urbanistica Federica Del Conte), ma il via libera per il finanziamento – atteso «entro il 2017» – era già arrivato prima del voto e ora mancherebbe solo il tassello dell’approvazione della Legge di stabilità in Senato, secondo alcuni, in questa fase di dimissioni «congelate» del Presidente del Consiglio, una sorta di formalità. In quello stesso piano presentato al Governo era inserita anche la riqualificazione (in previsione c’è un locale affacciato sul candiano vicino alla Torre Zucchi) della cosiddetta Area T, mentre è stato presentato durante il percorso di candidatura a Capitale europea della cultura 2019 il progetto dello Spazio Mosa (con tanto di galleria d’arte e ristorante) all'ex mangimificio Martini, sull’altra sponda del canale (l’edificio con il grande murales di Ericailcane), ma in questo caso al momento mancano gli investitori.
LA POLEMICA PIAZZA KENNEDY È COSTATA MEZZO MILIONE IN PIÙ: «PAGA IL COMUNE» Il progetto di riqualificazione più discusso probabilmente della storia di Ravenna è quello di piazza Kennedy, con tanto di finale polemico sui bagni pubblici, installati ma destinati a essere rimossi a furor di popolo. Un progetto finanziato per circa 1,2 milioni di euro da parte della Fondazione del Monte (che ha restaurato anche Palazzo Rasponi che si affaccia sulla piazza, vedi articolo principale) ma i cui costi sono lievitati di circa mezzo milione di euro (compresi anche quelli per la rimozione delle toilette), a carico del Comune di Ravenna «attingendo al fondo del piano investimenti per la manutenzione stradale». Lo rivela Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna.
RUSSI
La centrale nell’ex zuccherificio E la ricerca a Palazzo San Giacomo? In quanto a recupero di spazi abbandonati, il Comune di Russi può vantare il restauro dell’ex macello, che oggi ospita la biblioteca e il centro giovani, mentre l’ex zuccherificio Eridania, tra i simboli della città, continuerà a operare in ambito industriale. Partiranno entro l’anno (e con alcuni anni di ritardo), infatti, i lavori per la costruzione della tanto discussa centrale Powercrop per la produzione di energia elettrica dalla combustione di biomasse. L’avvio dell’attività è programmato per giugno 2018. Un investimento da 130 milioni di euro nell’ambito della riconversione dello zuccherificio e che prevede anche una compensazione da 1,5
milioni che il Comune utilizzerà per il recupero di Palazzo San Giacomo, per la cui manutenzione – ci dice il sindaco Sergio Retini – negli ultimi 20 anni il Comune ha speso tra i 4 e i 5 milioni di euro (rendendolo disponibile per visite guidate o mostre temporanee nei periodi estivi), senza però riuscire negli ultimi anni in particolare a intervenire in maniera sufficiente. «Stiamo pensando – sono le parole del sindaco – di procedere così come prevedeva l’accordo con Powercrop e utilizzare quel milione e mezzo per il restauro e la creazione a San Giacomo di un centro di ricerca universitario sulle energie rinnovabili».
Chiudendo con la darsena, al centro di un progetto di riuso è finita anche la suggestiva sede del Tiro a segno storico, con investimenti sempre legati a Ravenna2019, che doveva avere il suo quartier generale invece in centro, a Palazzo Rasponi, senza dubbio il progetto di recupero andato a buon fine più importante degli ultimi anni a Ravenna, oggi un elegante spazio restaurato (con oltre 10 milioni di euro) dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e gestito dal Comune che vi ha trasferito uffici e ci ospita esposizioni d’arte ed eventi temporanei anche di soggetti privati. Il prossimo palazzo in stato di abbandono a essere recuperato, sempre in centro, sarà il Guiccioli, in via Cavour, attualmente in fase di restauro (intervento da oltre 6 milioni questa volta a carico della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna) e dove sono in corso i lavori per realizzare (oltre a caffetteria-ristorante e negozi) due musei: uno dedicato a Lord Byron e uno al Risorgimento. Ma il cantiere più atteso del centro di Ravenna resta probabilmente quello di un altro edificio storico da riqualificare: il mercato coperto, che nel 2022 compirà cent’anni. I lavori di ristrutturazione veri e propri (che lo dovranno trasformare come noto in un contenitore su due piani dedicato in particolare all’enogastronomia di qualità) partiranno in gennaio, con mesi di rallentamenti dovuti anche ad alcuni ritrovamenti archeologici, monitorati dalla Soprintendenza: difficile a questo punto vederlo completato nel 2017. Nessuna novità per altri due luoghi che hanno fatto a loro modo la storia della città e che sono attualmente in stato di abbandono: da una parte l’ex caserma Alighieri – su cui il Comune è in attesa di avere lumi dal ministero e dove si vorrebbe realizzare anche un grande parcheggio a servizio del centro – dall’altra l’ex macello, per cui era stato presentato un progetto di riqualificazione dalla famiglia Poggiali del gruppo Setramar (che ne è proprietaria), poi tramontato a causa di ritardi burocratici e crisi economica. Uscendo dal centro – detto dall’ormai cronico degrado della Villa Callegari di via Faentina, data in concessione dal Comune fino al 2043 a una società privata che però non ha mai avviato i lavori annunciati, tanto che il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi chiede da tempo di revocare la concessione – merita naturalmente una segnalazione il milionario (22, per l’esattezza) investimento per il nuovo museo archeologico di Classe che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo per un’opera che avrebbe dovuto aprire i battenti secondo le previsioni iniziali addirittura nel 2004) inaugurare nella primavera del 2018 al posto dello zuccherificio, edificato fra il 1899 e il 1900 e dismesso negli anni ottanta. Uscendo dalla città, infine, doveroso citare i casi del Teatro Italia di Mezzano, costruito a inizio Novecento dalla cooperativa braccianti, che ha rischiato di essere demolito a fini speculativi e per il cui restauro si batte da anni un comitato cittadino; e di Palazzo Grossi a Castiglione di Ravenna, residenza fortificata cinquecentesca inutilizzata e in attesa di un recupero dopo una serie di appelli rimasti inascoltati.
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MILANO MARITTIMA
CERVIA/1
Un Parco della musica e delle arti aperto tutto l’anno al Woodpecker
4,8 milioni per un nuovo Magazzino
Altro luogo simbolo del litorale cervese è l'ex discoteca Woodpecker, che dopo aver ospitato eventi culturali in questi ultimi tempi è destinata a diventare (anche in questo caso dopo un percorso partecipativo) un “parco della musica e delle arti”, dove si potrà ascoltare musica, ma anche vivere la dimensione delle arti in generale, dal cinema, alle esposizioni, agli spettacoli. Un «polo culturale moderno» che nelle intenzioni del Comune avrà anche la possibilità di ospitare il pubblico per cene, aperitivi e degustazioni, tutto l'anno, con la possibilità di collocare vetri a protezione delle aperture delle cupole. Dopo le feste verrà pubblicato un bando per trovare un potenziale gestore e finanziatore, in grado di farsi carico anche di parte della ristrutturazione necessaria (servizi igienici compresi). E restando nel campo della vita notturna, il Comune di Cervia sta per mettere a bando la gestione dello storico dancing Kursaal, chiuso per fallimento, con l’obiettivo di riaprire il locale (di proprietà demaniale).
Da sinistra l’ex discoteca Woodpecker – in una foto tratta da un sito di albergatori di Milano Marittima in cui è inserita nella lista di attrazioni da visitare – il Magazzino Darsena e, qui sotto, un rendering del progetto dell’ex Cral Saline di Cervia
Ecco il bando per trasformare il Darsena in un polo dedicato a cultura e benessere
CERVIA/2
Via ai lavori all’ex Cral Saline: in arrivo teatrino e osteria Stanno per partire i lavori all’ex cral Saline, magazzino di pregio presente in centro a Cervia, costruito tra la fine del '600 e l’inizio del '700 per lo sfruttamento delle saline. L’obiettivo è riuscire ad aprire il nuovo centro polifunzionale, che vi dovrà nascere, entro la prossima primavera. Il nuovo “Officine del sale” seguirà le indicazioni scaturite dal laboratorio partecipativo di un anno fa: avrà una parte dedicata alle attività di socializzazione del "vecchio" Cral, con giochi da tavolo e sala soci mentre ad impreziosire la parte culturale e di socialità ci sarà anche un piccolo teatrino. Nella navata più verso il mare invece è prevista l'osteria di pesce con cucina a vista e nella parte più ad est un caffè letterario in collaborazione con librerie Coop.
Il Magazzino Darsena di Cervia sarà recuperato grazie ai 2,850 milioni di euro (cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 20142020) che la Regione Emilia-Romagna ha stanziato per il progetto presentato dall’amministrazione. È stato presentato l’1 dicembre il bando (in scadenza a fine marzo) per il progetto del recupero del Magazzino, esempio di architettura industriale di fine ‘600. L'obiettivo – si legge in una nota del Comune di Cervia – è farne una vera e propria piazza coperta della città, luogo di aggregazione con attività economiche «di respiro non solo locale, ma internazionale, che contribuiscano a stimolare l'economia turistica cervese tutto l'anno». Dominante, assieme al tema della cultura, sarà quello del benessere «nel suo significato più ampio», da intendersi come stile di vita in coerenza col tema della città slow, della salute, del vivere bene e dello sport. Sulla base del progetto vincitore saranno effettuate le gare per i lavori di ristrutturazione che dovranno essere completati entro il 2019 e per cui verranno utilizzati i fondi stanziati dalla Regione e anche dall’amministrazione comunale (1,950 milioni), per un costo complessivo stimato di circa 4,8 milioni di euro. Il bando prevede una durata della concessione fino a 12 anni, con il concessionario che verrà individuato a seguito di una procedura ad evidenza pubblica; il canone di concessione annuo a base d’asta è di 50.000 euro per i primi tre anni e poi di 75mila. «È un momento storico per la nostra città – commenta il sindaco Luca Coffari –: il recupero del Magazzino Darsena è un’opera strategica che andrà a completare la riqualificazione del Borgomarina e dell’asta del porto canale, già partita con il primo stralcio sotto la Torre e che sarà completata entro il 2018». Sempre nel 2018 inoltre è prevista la riqualificazione e rifunzionalizzazione della vecchia darsena davanti al Magazzino.
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FAENZA/1
BRISIGHELLA
L’ex Salesiani finito nel 2019?
Il teatro in municipio che vuole diventare un palco per il gusto
Il progetto di recupero del complesso a pochi passi da piazza del Popolo
FAENZA/2 740MILA EURO DALLA REGIONE PER LA SALA DELL’ARENGO PALAZZO DEL PODESTÀ: DOVRÀ ACCOGLIERE I TURISTI
DEL
È stato presentato in novembre all’Urbanpromo di Milano – l’evento culturale di riferimento nazionale sul tema della rigenerazione urbana – il progetto di riqualificazione del complesso dell'Istituto Ex Salesiani di Faenza: un percorso ambizioso, che affonda le sue radici nel 2000, anno in cui i salesiani abbandonarono definitivamente la struttura, e che si prevede sarà portato a termine entro la fine del 2019. Un progetto da un investimento complessivo di quasi 9 milioni di euro (per un totale di circa 24mila metri quadri) messo in campo da Faventia Sales, società per azioni a partecipazione pubblica (che vede il Comune di Faenza insieme a Banca di Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Faenza e Diocesi) nata nel febbraio 2005 allo scopo di rilevare appunto il complesso messo in vendita dai Padri Salesiani e rilanciare importanti spazi inutilizzati ad appena 400 metri dalla piazza principale di Faenza. Il progetto prevede un mix di attività tra loro indipendenti e correlate per una sorta di condominio diffuso, al servizio in particolare dei giovani, oggi diventato in parte realtà: nel 2013 è stato ultimato il restauro e il risanamento conservativo del piano terra (dei fabbricati denominati Case Maccolini ed Ex Ospitaletto della Misericordia, 1440 mq per un importo di oltre 700mila euro), mentre al 2014 risalgono i lavori su Palazzo Naldi (1,5 milioni di euro per 1.000 mq restaurati e risanati, destinati a uffici comunali e Informagiovani). Sempre nel 2014 ha visto la luce il Mens Sana, riportato al suo originale splendore con un investimento di circa 300mila euro, oggi locale importante per la vitalità notturna del centro di Faenza, con i suoi 100 mq di spazi interni e 240 mq di corte privata. Da poco più di un mese poi sono iniziati i lavori per il restauro e risanamento conservativo del primo e secondo piano di Palazzo Don Bosco (dove troveranno spazio aule, ludoteca, laboratori e biblioteca della facoltà di infermieristica e logopedia, servizi sociali e centro per le famigli), case Maccolini e manica lunga, la cui realizzazione vedrà la luce a fine 2017 (circa 3mila mq per una spesa di 2,5 milioni di euro circa), mentre nei prossimi mesi partiranno i lavori per il recupero della Palestra e del Castelletto, 1.000 mq che richiederanno circa 1 milione di euro di investimenti e gli interventi strutturali sull’ex oratorio per ospitare la scuola di musica “Giuseppe Sarti” (e spogliatoi per il campo di calcio).
Incantevole borgo medievale dai tanti gioielli, Brisighella nasconde anche un tesoro teatrale, purtroppo sconosciuto ai più. Si tratta di una sala ottocentesca incastonata nel secondo piano del Municipio, dunque un unicum per il nostro territorio, e dedicata a Maria Pedrini, celebre soprano brisighellese che qui si esibì nel 1941. Lo spazio, inaugurato nel 1832, conta due ordini di palchi - venticinque in tutto con quello d’onore, la cupola affrescata e medaglioni in stucco dorato. Insomma, nulla da invidiare a teatri ben più noti. Oggi tuttavia viene aperto al pubblico solo in occasioni particolari, come le recenti sagre autunnali o le giornate Fai per permetterne la visita, ma necessita di lavori di restauro e risanamento. Nelle intenzioni del Comune, guidato dal sindaco Davide Missiroli, al secondo mandato, quello spazio è da riqualificare e può diventare un punto di eccellenza della cittadina già nota non solo per la Rocca e la via degli Asini, ma
La Regione ha concesso nelle scorse settimane un finanziamento di 740mila euro (tramite fondi europei) per il restauro della grande Sala dell’Arengo del Palazzo del Podestà di Faenza, edificio di origine medievale nel pieno centro, sede al tempo del potere civile cittadino, ora inutilizzato per problematiche di agibilità e idoneità di spazi e impianti. L'edificio, a seguito del restauro, sarà dedicato essenzialmente a veicolare l'offerta turistica del territorio attraverso una funzione di portale di accesso dei visitatori e di contenitore di eventi, culturali, espositivi, artistici. «In questo modo – ci dicono dal Comune – il Palazzo del Podestà potrà essere restituito alla città come "Padiglione Faenza", prosecuzione ideale dell'esperienza dell'Expo 2015, sito permanente dedicato all'accoglienza turistica dei visitatori. Il progetto prevede una spesa complessiva di 1.480.000 euro (non sono ancora state definite le tempistiche) ed è complementare al progetto di recupero complessivo del Palazzo del Podestà (da circa 2,2 milioni di euro), corrispondendo indicativamente a quello che era stato individuato come primo stralcio dei lavori.
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anche per le sue eccellenze alimentari. Non a caso infatti il progetto di riqualificazione che purtroppo non è stato inserito tra quelli da finanziare tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale 2014/2020, a differenza di altri progetti del Ravennate (vedi Cervia) si intitola “Il teatro del Gusto”. Due le modalità previste per un futuro utilizzo dello spazio: una più tradizionale e rispettosa della funzione originaria del fabbricato, l'altra più innovativa e proiettata verso le esigenze di maggior richiamo turistico. L’idea di base è, si legge nella presentazione del progetto, «un meccanismo scenico che a richiesta rivela sotto al proscenio una cucina dimostrativa professionale a induzione, nella quale gli artisti del settore (gli chef) possano cucinare diventando l’attrazione primaria dello spettacolo. Nessun inciampo per i protagonisti, siano essi attori, musicisti, ballerini o chef». Il Teatro del Gusto dovrebbe inoltre rappresentare il luogo dove i prodotti locali, le aziende del territorio e gli chef diventeranno “attori” della tavola scenica, protagonisti di esposizioni e rappresentazioni con l’idea anche di ospitare artisti e compagnie per le proprie residenze artistiche e creative contaminati dalla tradizione culinaria locale. Costo preventivato intorno al milione di euro che ora si cercherà di reperire tramite vie alternative che potrebbero essere l’Art Bonus o anche il Piano di Sviluppo Rurale della Regione.
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LUGO
E nell’ex acetificio nascerà una Casa della Salute... Sono diversi gli edifici e i luoghi al centro del dibattito per una loro possibile riqualificazione a Lugo. Al Pavaglione, dopo l’inaugurazione del piazzale interno dell’anno scorso, sono in lavorazione i restauri del quadriportico iniziati con una importante messa in sicurezza antisismica grazie anche al finanziamento della Regione Emilia-Romagna. In questo stesso finanziamento (da 1,4 milioni) è incluso anche il rifacimento del cortile della scuola di musica Malerbi, che divenASSA LOMBARDA terà un importante contenitore di eventi culturali la prossima estate. Per il piano superiore degli stabili del Pavaglione ci saranno invece dei tempi più lunghi. «Abbiamo investito circa due milioni di euro per questo spazio molto importante per la città e una delle principali attrazioni per i turisti», ricorda il sindaco Davide Ranalli, che poi conferma l’arrivo di una svolta per l’ex acetificio Venturi, l’ampia area dismessa L’ex zuccherificio di Massa Lombarda è una delle strutture di archeologia induretrostante la stazione ferroviaria al centro da tempo striale più pregiate del territorio della Bassa Romagna. Inizia la lavorazione delle bardi un progetto di riqualificazione. «È tutto fermo da babietole il 29 agosto del 1901, concludendola una ventina di anni fa; nel frattemtrenta anni, ma è pervenuto un progetto per trasforpo cambia più volte proprietà e funzione fintanto che, sei anni fa, viene completamarlo in un luogo polifunzionale che entro la fine della mente dismesso dalla multinazionale Syngenta che lo utilizzava per la lavorazione di legislatura verrà realizzato». Secondo quanto trapelaselezione delle sementi. Si tratta di un’area di 85.000 metri quadrati, di cui 35mila to, pare ormai già firmato un accordo pubblico-privadi grande pregio ambientale. L’amministrazione comunale si sta impegnando per tentarne il recupero, riuscendo intanto a ottenere dalla multinazionale il comodato to che permetterà di realizzare nell’area la Casa della d’uso. È in fase di studio e analisi un proSalute di Lugo (i nuovi punti di assistenza getto di rigenerazione urbana che mira al sanitaria previsti in regione), a fronte del OTIGNOLA recupero degli spazi, presentato nel corso via libera per un supermercato Conad. di un affollato convegno lunedì 28 Ancora aperta invece la partita sul VERRÀ AMPLIATO IL TEATRO BINARIO cosiddetto “grattacelino” di piazzale novembre. Il progetto è sviluppato dalle Cavour, una sorta di simbolo, per alcuni, architette dell’Officina Meme di Ravenna A Cotignola è attesa la riqualificazione del teadi Lugo. «È di un privato che ci propone un e prevede la realizzazione di un polo deditro Binario che riaprirà nel 2017 ampliato e rinprezzo molto alto per l’acquisizione – sotcato all’innovazione e alla ricerca (dove novato dopo un investimento di 100 mila euro potrebbe trovare spazio anche l’azienda tolinea Ranalli –. Oggi acquistare un edifida parte del Comune. Si tratta di un piccolo Wasp che ha realizzato a pochi chilometri cio così costoso è molto complicato sia spazio ricavato grazie al riutilizzo del deposito di distanza la stampante 3D più grande al finanziariamente che per i vincoli della ferroviario. Il Comune è anche in trattativa per mondo), oltre al recupero di spazi urbani legge di stabilità. Stiamo cercando una l’acquisto di uno spazio privato per l’ampliaall’aperto liberamente fruibili. partnership forte tra pubblico e privato mento degli spazi museali di Casa Varoli che Ora si cercano investitori e aziende per sbloccare la situazione. Per ora è un ospiterebbe il progetto sui Giusti di Cotignola. sogno nel cassetto». interessate a far parte del progetto.
BAGNACAVALLO
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L’ex zuccherificio potrà essere un polo dell’innovazione
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Chiuso il bando per l’ex convento A Bagnacavallo si attende di sapere l’esito del bando emesso dal Comune per la concessione in gestione di una parte dell’ex convento di San Francesco. La gara prevedeva tre opzioni di affidamento: dell'intero complesso oggetto di gara (costituito dall'ex ostello, dall'ex ristorante e dalla porzione di chiostro prospiciente gli ingressi interni dell'ostello), del solo ex ostello con annesso chiostro o del solo ex ristorante. La concessione avrà una durata di sei anni, rinnovabili per ulteriori sei, con un canone annuo posto a base d'asta di 10mila euro più Iva. I progetti di gestione potranno contemplare, oltre alla prevalente attività ricettiva a fini turistici obbligatoria per la parte relativa all'ex ostello, attività e iniziative riconducibili alle seguenti tipologie: somministrazione di alimenti e bevande; intrattenimento; attività di carattere ricreativo, aggregativo, culturale; promozione turistica; servizi alla persona; formazione e convegnistica. È vietata l'installazione di giochi elettronici, videogiochi e gioco d'azzardo.
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LETTERE detti e contraddetti
LA POSTA DEL CUORE a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
UNA BRUTTA CADUTA
PER COLPA DEL MARCIAPIEDI Gentile Redazione, mi chiamo Maria Gualandi, ho 79 anni e sono residente a Lido Adriano. In data 24 agosto 2016, verso le ore 14.45, dopo aver parcheggiato la mia auto all’altezza del civico 51 di via dell’Ancora a Punta Marina Terme, sono scesa e sono inciampata a causa del marciapiede gravemente dissestato, cadendo rovinosamente. Preciso che non vi era al momento alcuna segnaletica visibile che potesse indicare lo stato del marciapiede e dare quindi modo a chicchessia di prestare la massima attenzione alla pavimentazione stradale. La caduta mi ha provocato un trauma cranio facciale e contusioni ad una spalla e ad un ginocchio, così come riscontrato dai medici del Pronto Soccorso di Ravenna dove sono stata portata in seguito alla richiesta di aiuto alla centrale operativa del 118. Dopo meno di un mese, in data 20 settembre 2016, ho inviato una lettera raccomandata al Comune di Ravenna segnalando l’accaduto e chiedendo che mi venissero date informazioni in merito alla società appaltatrice e alla loro compagnia assicuratrice onde valutare insieme l’accaduto e definire la questione in via stragiudiziale. In data 21 settembre 2016 il Comune, nella persona del Dirigente dell’Ufficio Assicurazioni, ha prontamente scritto alla società consortile incaricata dei lavori di manutenzione ordinaria e segnaletica, al broker assicurativo (e a me in copia) segnalando l’accaduto, inviando copia della scheda del 118 e chiedendo di “fornire i dati relativi alla apertura ed alla chiusura del sinistro […] per consentire un puntuale monitoraggio dello stato delle pratiche”. Ebbene, ad oggi – 24 novembre 2016 – nonostante vari solleciti, sia telefonici che via email, né la società consortile né il broker assicurativo si sono presi la briga di darmi alcun tipo di riscontro. Trovo vergognoso questo comportamento nei confronti di un cittadino che, per colpa di chi non ha evidentemente adempiuto ai propri doveri, si trova a dover pagare sulla sua pelle le
I regoli dalla soffitta, di @gio2611 Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @gio2611 e ritrae una scatola di regoli ripescata in soffitta.
conseguenze di un incidente che poteva assolutamente essere evitato. Tutto questo, infatti, mi ha causato danni fisici e lavorativi (sì, perché nonostante la mia età amo ancora andare in ufficio ogni mattina, sono agente immobiliare, ma sono dovuta restare assente per diverso tempo e ancora oggi, a causa del dolore persistente al ginocchio, a volte non riesco a camminare), ma soprattutto mi ha fatto sentire non tutelata, come cittadina ravennate, e non considerata come persona. Maria Gualandi, Lido Adriano
PERCHÉ PAGHIAMO LA SOPRINTENDENZA? Nella incresciosa e penosa vicenda urbanistica di piazza Kennedy, brilla il silenzio assordante della Soprintendenza. O peggio: tempo fa il suo dirigente ha osato sostenere che non trattasi di piazza storica per cui non necessita
l’autorizzazione prevista per legge pur rientrando nel perimetro del centro storico di Ravenna. Ma si può? Come hanno sostenuto vari interventi ben più autorevoli del sottoscritto, la piazza risale agli anni Trenta quando fu edificata la casa del Mutilato in pieno ventennio, valorizzando due palazzi certamente storici come i palazzi dei Rasponi, di cui uno recentemente restaurato. Da ultimo si sono ritrovati ed affossati in fretta e furia i reperti archeologici della preesistente chiesa di Sant’Agnese. Per l’attuale Codice dei Beni culturali è storico tutto ciò che ha più di settanta anni e può essere meritevole di tutela. Tutto ciò premesso, ci si chiede come si spiega l’assenza e la condotta omissiva della Soprintendenza ai Beni culturali, storici ed architettonici che per ufficio dovrebbe presiedere alla difesa dell’interesse pubblico e alla valorizzazione del bello? In parole povere, perché paghiamo una Soprintendenza? E visto il clamore che ha assunto la vicenda, sarebbe a questo punto auspicabile un intervento del ministro ai Beni culturali Franceschini. Angelo Ravaglia
SONO SMART E CONDIVIDO L’AUTO. FATELO ANCHE VOI Sono un cittadino “sfegatato” per l'utilizzo smart dei mezzi alternativi all'automobile. Vivo a Ravenna ma lavoro a Forlì. Attualmente divido l'auto con un pendolare come me conosciuto con Blablacar, ottenendo enormi vantaggi di risparmio, ma anche costruendo un rapporto nuovo e contribuendo in un gesto di sostenibilità per l'ambiente. Vi invito quindi a provare a inserire voi stessi la vostra tratta per un periodo di un mese (dal sito è possibile inserire un percorso quotidiano), probabilmente troverete pure voi una rete di persone che potranno fare da autisti per voi se mettiamo gli annunci tutti assieme! Buona condivisione! Giordano Mazza, Ravenna
Ma chi deride Lapo è forse un bullo? a cura di Enrico Ravaglia*
Nuova puntata della rubrica dello psicologo e psicoterapeuta Enrico Ravaglia per parlare di sentimenti attraverso la fondamentale lente della psiche. L’invito a lettori e lettrici è di scrivere al dottor Ravaglia ponendo le proprie questioni di cuore a: postadelcuore@ravennaedintorni.it. Caro dottore, sono un' insegnante in pensione. Le scrivo per condividere una riflessione sul caso che ha riportato alla ribalta Lapo Elkann. Io sono dalla parte di Lapo. Mi domando perché aggredirlo senza tenere in conto come lui stesso potrebbe essere vittima della sua ricchezza, senza considerare i suoi drammi interiori. I commenti di scherno sui social, ma soprattutto le considerazioni di autorevoli opinionisti e giornalisti in tv mi hanno delusa. Mi sembrava di essere tornata a scuola. Di assistere all’ennesimo fenomeno di bullismo, simile ai tanti che ho contrastato da insegnante. Possibile che siano diventati tutti bulli? Mi chiedo anche se occuparsi di Lapo non sia un modo strumentale per distogliere l'attenzione da tematiche più scomode e complesse. Carolina. Cara Carolina, anche se attualmente non insegna resta quella sensibilità che l'ha contraddistinta durante la sua professione. L’attenzione per i più deboli, per i soggetti vessati. Non so se Lapo sia tra questi. Certo è che ognuno di noi tende a proiettare le proprie storie, le proprie esperienze, negli altri. Per esempio, Lapo è visto nel mondo della moda come una delle persone meglio vestite. Mentre, per gli esperti della new economy è uno start upper in aree del lusso. Per altri è uno stravagante play boy. Ognuno lo vede attraverso il proprio sguardo. Lei empaticamente riconosce in lui aspetti di fragilità che le ricordano alcuni dei suoi studenti. Ma non è detto che la persona su cui esprimiamo un’opinione sia quella che noi immaginiamo. Buona parte la giocano i nostri meccanismi proiettivi. Chissà come è la vera realtà di Lapo? Non lo so io, non lo sa lei, così come non lo sanno tutti quelli che si prodigano a commentare. Famosi e non famosi. Riguardo alla sua ipotesi, non sono completamente d’accordo. In genere i bulli, anche se sono il primo a dire che non è corretto generalizzare, sono ragazzi problematici. Ragazzi che inconsciamente immaginano di ritrovare proprie fragilità in un coetaneo che giudicano debole. Quindi lo attaccano per scacciare le loro paure. Forse il sarcasmo che molti esprimono su Lapo è un modo sottile per celare la propria latente bisessualità. E sul fatto che la televisione ne parli molto, non credo ci siano sfumature complottistiche. Semplicemente un talk show con un tema popolare misto al gossip costa poco e non richiede un grande lavoro di preparazione giornalistico, come invece è necessario per un serio approfondimento. *Psicoterapeuta Psicoanalitico postadelcuore@ravennaedintorni.it
SPETTACOLO
CULTURA SATIRA
RAVENNA &DINTORNI 8/12 2016
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COMICO/1
COMICO/2
L’autobiografia di Teresa Mannino
La Performance di Virginia Raffaele
Teresa Mannino sarà protagonista della stagione di teatro Comico del teatro Alighieri di Ravenna venerdì 9 dicembre con il monologo Sono nata il ventitré, in cui la nota attrice comica racconta di sé. Così, passando attraverso il racconto della sua infanzia trascorsa nell’ambiente protettivo ma anche adulto e forte della sua Sicilia, dei rapporti genitori e figli, o quello dei mitici anni ’70, Mannino racconta la sua versione dei mutamenti avvenuti in questi ultimi anni.
L’amatissima Virginia Raffaele sarà in scena al teatro Goldoni di Bagnacavallo con il suo spettacolo Performance in cui ripropone i personaggi che l’hanno resa nota e fatta amare dal grande pubblico anche di Sanremo (fu infatti protagonista indiscussa della scorsa edizione). In scena martedì 13 dicembre alle 21, con musiche originali del compositore Teo Ciavarella.
Quel magnifico futuro raccontato da Sabina Guzzanti
Domenica 11 dicembre alle 21, al teatro Masini di Faenza, va in scena Sabina Guzzanti con le sue “proiezioni dal futuro” nelle spettacolo Come ne venimmo fuori. Un modo per parlare attraverso lo strumento della satira, della realtà di oggi partendo da un futuro immaginario, perfetto e felicissimo, a cui l’umanità sarebbe approdata dopo decenni bui e tormentati da ignoranza, ferocia e disumanità. Per non ricascare in quell’epoca buia, diventa quindi necessario ricordare come appunto si sia riusciti a superarli. Uno spettacolo, scritto dalla stessa interprete, con musiche di Paolo Silvestri per la regia di Giorgio Gallione, quanto mai utile in questo periodo di ulteriori incertezze per capire meglio il mondo che ci circonda.
COMMEDIA
MONOLOGO
WEEK END COMEDY SULLA CRISI DI COPPIA A CERVIA E FAENZA
LA FELICITÀ FOR DUMMIES SECONDO MERCADINI AL MAMA’S CLUB
A Cervia il 13 e 14 dicembre (e poi da giovedì 15 fino a sabato anche al Masini di Faenza) va in scena la commedia brillante Weekend Comedy di di Jeanne e Sam Bobrick (traduzione italiana di Enrico Lutterman) con Viviana Toniolo, Roberto Della Casa, Stefano Messina (che ne è anche regista), Claudia Crisafio. Uno spettacolo divertente, dove non mancano trovate, equivoci e gag, per riflettere sul tema della crisi coniugale mettendo insieme due coppie di età diversa in una convivenza forzata per un intero fine settimana.
Venerdì 9 dicembre alle 21.30 al Mama’s club di via San Mama a Ravenna va in scena Felicità for Dummies (Felicità per negati) di e con Roberto Mercadini poeta, monologhista cesenate che risponderà a una serie di domande: Qual è il significato originario della parola “felicità”? Cosa c’entrano gli alberi? E i vichinghi? E le galassie? E i calciatori brasiliani? Perché William James Sidis, l’uomo più intelligente della storia, ha avuto una vita così infelice? Cosa non aveva capito, lui che era in grado di comprendere ogni cosa? Che gli avrebbe detto Dante? «Negli ultimi tempi – spiega Mercadini – di domande me ne sono fatte molte. Ho incontrato persone immensamente felici. Ho speso ore intere ad osservare animali e persino oggetti che sembravano avere molto da insegnarmi. Il frutto di tutto ciò è questo monologo».
RICERCA
L’INIZIATIVA
Slot Machine, il dramma del gioco d’azzardo
The assassin chiude la rassegna
Mercoledì 14 dicembre alle 21 alla Casa del Teatro di Faenza di via Oberdan (ma nel cartellone contemporaneo del Masini curata da Accademia Perduta) va in scena Slot Machine, lo spettacolo di Ravenna Teatro/Teatro delle Albe dedicato al drammatico tema del gioco d’azzardo. Con la regia e il testo di Marco Martinelli (che ne è anche ideatore insieme a Ermanna Montanari), Un bravissimo Alessandro Argnani interpreta un monologo intenso e convincente in cui racconta la caduta vertiginosa di un giocatore dove ogni legame affettivo viene sacrificato sull’altare del niente. «Amara è la sua fine – scrive Martinelli – e, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campagna, colpito a morte dai suoi strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di se stesso».
Al Mariani ultimo appuntamento con “2 days Cult Movie” Ultima “puntata” dell’appuntamento con la rassegna “2 Days Cult Movie” al cinema Mariani in via Ponte Marino a Ravenna. Lunedì 12 e martedì 13 dicembre sarà trasmesso il film The Assassin alle 21 (e si rinnova l’offerta cinema + cena gourmet, vedi box) e come sempre la proiezione sarà commentata in sala da un critico cinematografico nella serata di martedì. The Assassin, di Hou Hsiao-Hsien Il settantenne taiwanese Hou Hsiao-Hsien nell'estremo oriente è un mito. Interprete della nouvelle vague orientale e infaticabile divoratore di premi targati Cannes, Berlino e Venezia, il regista nel 2015 torna a girare film ma stravolge la sua poetica presentando un “wuxiapian”, cioè un film di epica e spada cinese, come il più famoso La tigre e il dragone. Noto come maestro dell'immagine, incrollabile sostenitore della camera fissa e di ambienti chiusi, il regista nel cambiare registro ci parla di armi e amore, consegnando la sua firma a un genere imprescindibile del cinema asiatico. Per riscoprirlo, basti suggerire che nel 1989 ha vinto il Leone d'Oro a Venezia per Città dolente, un dramma storico sul dopoguerra della Cina e le sue dolorose separazioni, mentre con Il maestro burattinaio, si è aggiudicato nel 1993 il Gran Premio della Giuria a Cannes. Nel nuovo secolo il maestro non si ferma e nel 2001 esce uno dei suoi film più amati, quel Millenium Mambo, che racconta la vita delle creature notturne della sua Taipei, narrando di amore e fughe a colpi di musica techno, ralenty e bellissimi piani sequenza. Francesco Della Torre
LA PROMOZIONE IL MENÙ DELLA CENA GOURMET Ultima cena gourmet per la rassegna “2 days Cult Movie” al Mariani. Lunedì 12 e martedì 13, con 14 euro si può entrare alla visione del film, The Assassin, e prima gustare la proposta dell’osteria Passatelli che in questo caso prevede risotto d’anatra e zafferano, somarino in umido con polenta con bicchiere di rosso dell’angelo del Rubicone. Al Diabolik invece si può ordinare, sempre per 14 euro con il biglietto al cinema, un hamburger Fellini con patate o la pizza Nuovo Cinema Paradiso con una bevanda. Per chi desidera entrare solo al cinema il biglietto è 7 euro.
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CULTURA
MUSICA
OPERA
CLASSICA/1
Nel mondo di Shakespeare
Al Rossini di Lugo prosegue “Purtimiro”
Il 13 dicembre la prima assoluta dello spettacolo di Lorenzo Arruga Martedì 13 dicembre (ore 20.30) si parte dal palcoscenico del teatro Alighieri di Ravenna per un viaggio alla scoperta dell’epoca d’oro del teatro inglese con la prima assoluta di Lascia pur che il mondo giri di Lorenzo Arruga. Una «antica novità», come la definisce il suo creatore, che celebra il quarto centenario della morte di Shakespeare riportando sul palco le canzoni e le musiche di scena della compagnia The King’s Men, per cui il Bardo scrisse e recitò. Nell’opera si incontrano il patrimonio, già conosciuto e amatissimo, delle parole del Bardo e quello, assai meno conosciuto eppure affascinante, delle musiche che al tempo accompagnavano quei testi. Lascia pur che il mondo giri è così un vero e proprio mondo sonoro e un’occasione per riscoprire tutta la musica di Shakespeare in uno spettacolo che raduna, nelle parole di Arruga, «momenti di grande bellezza, nei testi inarrivabili e nelle musiche suggestive sconosciute, e la possibilità di far sperimentare un rapporto che non si riscontra abitualmente fra le due realtà». Quest’inedito incontro fra musiche ed episodi dai capolavori shakespeariani è orcheAGAZZI strato dal noto critico musicale e musiCON LASCIA PUR CHE IL MONDO GIRI RIPARTE ANCHE “A SCUOLA IN TEATRO” cologo (ma anche musicista, teatranTorna la rassegna “A scuola in teatro”. Cominciata nell’ormai lontano 1998, da allora sono più di te, docente…), che centomila i giovani e giovanissimi che hanno varcato la soglia del teatro Alighieri di Ravenna, grain oltre 40 anni di zie allo speciale invito per le scuole che Fondazione Ravenna Manifestazioni rinnova di anno in attività ha firmato anno allo scopo di diffondere la conoscenza del patrimonio della musica, del teatro e della danza articoli, libri, libretfra gli studenti. La rassegna si intreccia alla stagione d’opera e danza con percorsi dedicati (e talti, traduzioni, invenvolta paralleli) per elementari, medie, superiori e anche università. Prima tappa del percorso per zioni, filmati, spettala stagione 2016-17 è con lo spettacolo di cui si parla in questa pagina, Lascia pur che il mondo coli, cicli radiofonici giri, in programma il 13 e il 14 dicembre per Medie, Superiori e Università. La rassegna prosee televisivi, sempre guirà poi in gennaio, il 24 e 25, in Sala Corelli, con Zoo di Pinocchio della Compagnia con passione e iroDrammatico Vegetale, e il 27 con Il diario di Anna Frank, in occasione della Giornata della nia. La musica di Memoria. Si proseguirà poi fino ad aprile con altri cinque spettacoli. Shakespeare – quella composta per l’occasione, quella già nota e riadattata, quella di PERETTA repertorio – arriva sul palcoscenico grazie a una curiosa compagnia (Benedetta Borciani, Stefania Medri, Giulia Eugeni, Beniamino Borciani e Martino Dondi, e IL PAESE DEI CAMPANELLI APRE LA STAGIONE DELL’ALIGHIERI lo stesso Arruga nel ruolo di capocomico) di cabarettisti, cantanti, attori classici e d'avanguardia, mimi e Parte al teatro Alighieri di Ravenna la rassegna di musical e strumentisti avvezzi al barocco e alle partiture d’oggi operetta organizzata dalla Capit. Sabato 10 dicembre alle 21 (l’ensemble Milano Classica & Trio Il Furibondo guidauno degli spettacoli più classici del repertorio operettistico to da Michele Fedrigotti). Su una scena essenziale, reaitaliano, Il paese dei campanelli di Carlo Lombardo, considerato lizzata, come i costumi, da Lucia Giorgio. il padre dell’operetta italiana, e Virgilio Ranzato, in un Info e prevendite: www.teatroalighieri.org e 0544 allestimento della compagnia “Teatro Musica Novecento” con 249244. Biglietti a 15 euro. l’Orchestra diretta dal maestro Stefano Giaroli.
R
O
Prosegue al teatro Rossini di Lugo la prima edizione del festival di musica barocca “Purtimiro”. Domenica 11 dicembre è in programma un omaggio a Shakespeare nel quattrocentesimo anniversario della morte (1616) con lo spettacolo “Shakespeare in love, Shakespeare in musica...”, musiche di Henry Purcell, con la partecipazione del soprano Berit Solset, dell'attore Emanuele Marchesini e dell'Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Giovedì 15 dicembre recital “Il pianoforte nel Settecento: dall'Italia all'Europa” del pianista italo-svizzero Olivier Cavé (nella foto, già allievo di Maria Tipo) che proporrà le sue raffinate e premiatissime letture di musiche di Domenico Scarlatti, Franz Joseph Haydn, Muzio Clementi e Johann Sebastian Bach.
CLASSICA/2
Pianoforte e violino al Concerto della domenica Domenica 11 dicembre alla sala Corelli del teatro Alighieri (ore 11) sarà di scena il duo formato dalla violinista Flavia Fazzi e dal pianista Emanuele Stracchi, allievi rispettivamente dell’Accademia Nazionale e del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. L’appuntamento rientra nei “Concerti della Domenica” curati dall’associazione musicale Angelo Mariani. In programma Sonate per violino e pianoforte di Schumann e Khachaturian, seguite dalla Polonaise n. 2 di Wieniawski.
CLASSICA/3
Dressler e Filter suonano Brahms a Faenza Il teatro sala Fellini di Faenza l’11 dicembre alle 18 ospita il concerto del duo formato da due musicisti di caratura internazionale, il clarinettista russo ormai italiano d’adozione Anton Dressler e la pianista argentina Ingrid Fliter. Il programma del concerto è interamente dedicato a Johannes Brahms e comprende le due Sonate op. 120 per clarinetto e pianoforte. A queste si aggiunge una selezione di Danze Ungheresi del medesimo compositore che la Fliter suonerà con Denis Zardi a quattromani, a suggello della loro amicizia ventennale grazie alla quale il duo ha accettato l’invito nella città manfreda.
dalle ore 12,30
Rollatina di cappone su misticanza di radicchio di campo, con bruciatini di culatello di Zibello D.O.P, noci croccanti e dressing al miele Cappelletto in brodo della tradizione Strichetti al ragù di faraona e verdure dell’orto Variazioni su tema “arrosti misti”: coniglio farcito, faraona al rosmarino, lombetto di maiale agli aromi Patate in pavè e lenticchie Panettone con salsa al mascarpone
€ 32,00 bevande escluse
Prenotazioni: Tel. 0545.63580 Via Albergone, 27 (ex Barcelona) Bagnacavallo info@passatelli1962.it Osteria Passatelli di Bagnacavallo
CULTURA TEATRO MUSICALE AL
VIA LA STAGIONE A CERVIA CON UN OMAGGIO A MOZART
Il teatro comunale di Cervia ospita per la prima volta una vera e propria “stagione musicale�. L’8 dicembre sul palco debutta in prima assoluta Wolfgang - Camminando come un lupo, lo spettacolo pensato dal cervese Simone Marzocchi nel 260esimo anniversario della nascita di Mozart. Sul palcoscenico il soprano Giorgia Paci e l'ensemble de LaCorelli "Tempo Primo" (Nicola Nieddu primo violino concertatore).
LE SORELLE MARINETTI AL TEATRO SOCJALE VenerdĂŹ 9 dicembre arriva al Teatro Socjale l’epopea della canzone swingata degli anni trenta e quaranta con le Sorelle Marinetti, (nella foto sopra) celebre trio maschile di attori e cantanti en travesti. In programma dal “Pinguino innamoratoâ€? a “Maramaoâ€?, da “Ma le gambeâ€? a “Baciami piccinaâ€? per un tuffo nel passato musicale italiano.
JAZZ
RAVENNA &DINTORNI 8/12 2016
MUSICA
STRUMENTALE
ROCK/1
Teho Teardo a Cotignola omaggia Man Ray Termina al teatro Binario di Cotignola il 14 dicembre la rassegna “Radiciâ€? con protagonista il celebre compositore friuliano – ma ormai di stanza a Roma – Teho Teardo, noto per le sue musiche realizzate per il cinema e per la recente collaborazione con Blixa Bargeld, leader degli EinstĂźrzende Neubauten. A Cotignola Teardo presenterĂ il suo progetto Le Retour Ă€ La Raison, in cui prende l’ispirazione da tre film muti di Man Ray per un’opera di contrasti, attriti e contrapposizioni tra ambienti sonori diversi, come testimoniano gli archi e l’elettronica, le oltre 10 chitarre affidate a collaboratori e amici, i synth, il piano elettrico, le ocarine, le campane tibetane e quant’altro utilizzato per creare paesaggi sonori sempre in bilico tra sogno e realtĂ . Sullo schermo durante il concerto scorreranno le immagini, suggestive e potenti, dei film d'arte dell’Uomo Raggio.
Nicke Borg songwriter a Pinarella Al Rock Planet di Pinarella di Ceriva, sabato 10 dicembre, sarĂ in concerto Nicke Borg, cantante e chitarrista svedese noto in tutto il mondo per essere stato per due decenni il frontman del Backyard Babies e ora dedito, da solista, al songwriting e a forme piĂš folk.
CHITARRE LA WORLD MUSIC ROMAGNOLA DEI SUPERMARKET AL KINOTTO Al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti, continuano gli appuntamenti live. Domenica 11 dicembre alle 19 vanno in scena i Supermarket con la loro world music romagnola tutta strumentale, nella stessa sera si esibirĂ anche Padre Punjabi.
ROCK/2
CHITARRE
Egle Sommacal e Gionata Mirai in solo Domenica 11 dicembre doppio appuntamento con due tra i chitarristi piÚ importanti della scena rock alternativa italiana, che presenteranno i loro progetti solisti. All’agriturismo Rio Manzolo di Brisighella l’appuntamento è dalle 18 (in apertura le ravennati The Winonas) con Egle Som-
macal dei Massimo Volume. Al Moog di Ravenna dalle 19 ecco invece Gionata Mirai de Il Teatro degli Orrori (e Super Elastic Bubble Plastic). Da segnalare sempre al Moog anche il concerto dell’8 dicembre (ore 21.30) con il post-punk delle argentine Las Kellies.
CLASSICI
STANDARD IN SONORITĂ€ SWING CON FEDERICO TASSANI
VenerdĂŹ 9 dicembre (dalle 22) al Sax Pub di Lugo appuntamento con il quartetto del trombonista Federico Tassani che ripercorre i classici standard jazz interpretando sonoritĂ swing.
IL LUCA DI LUZIO BLUE(S) ROOM TRIO AL MARIANI VenerdÏ 9 dicembre (dalle 21.30) al Mariani di Ravenna proseguono le serate jazz con il Luca di Luzio Blue(s) Room Trio. La formazione trae ispirazione dal sound dei mitici organ trio anni ’60, corroborato da protagonisti quali Grant Green, Kenny Burrell, Jimmy Smith e Jack McDuff.
FOLKLORE CHITARRE BIZANTINE AL MAMA’S Sabato 10 dicembre alle 21.30 al Mama’s di Ravenna concerto del quartetto Chitarre Bizantine, progetto strumentale nato nel Ravennate che si sostanzia nell'arrangiamento di temi popolari e nella rivisitazione di brani d’autore.
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MenĂš di Natale
Prezzo a persona:
28,00
Russi (RA) V. Cortina Provinciale 5/1 Telefono: 0544 583638 info@ristorantelamascotte.com
Sul palco del Bronson girl band dagli Usa e punk dalla Grecia Sabato 10 dicembre al Bronson di Madonna dell’Albero, a partire dalle 21.30, una serata dedicata completamente a voci e band femminili, questa volta decisamente rock’n’roll. Dalla California arrivano le L.A. Witch, descritte come le eredi contemporanee del sound selvaggio dei Gun Club e dei primi X con il loro country distorto, rock psichedelico, il mito delle Breeders e dei Pixies. Arrivano invece da Atlanta le Shantih Shantih con le loro ruvide armonie vocali del quartetto, tra chorus di impatto, fuzz e beat. Infine, sono emilianoromagnole le Naughty Betsy, band nata tra Ravenna e Bologna nel 2014 per unire le varie influenze delle componenti che svariano tra indie rock, punk e surf pop. L’appuntamento successivo al Bronson sarà poi quello del 15 dicembre, giovedÏ, per una serata greca: la ricerca di Bronson Produzioni di band garage/punk in ogni parte del pianeta porta infatti fino alla Grecia, con due dei nomi di culto della scena psych ellenica, Acid Baby Jesus e Bazooka. Al Fargo, invece, in via Girolamo Rossi a Ravenna, sempre per Bronson Produzioni, arrivano alle 21 (a ingresso libero) i Mimes of Wine, fondati dalla cantante e pianista Laura Loriga, di origini bolognesi e ora attiva tra la sua città e New York.
RAVENNA &DINTORNI 8/12 2016
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ARTE • LIBRI
LA MOSTRA/RECENSIONE
Quel giro intorno alla memoria alla “Casa di Nostra Donna” Credo che la foto di don Mario Mazzotti fra le rovine di Santa Maria in Porto Fuori sia una delle immagini su cui si àncora parte della memoria dei ravennati sull’ultima guerra. Chi ama la storia della città ricorda questa icona perfettamente: in alto, si staglia quel che resta di un arco dell'antica basilica, crollata dopo i bombardamenti del 5 novembre 1944, che sovrasta un cumulo enorme di macerie. La nebbia appanna la visione rendendo imperscrutabile l’espressione di don Mazzotti, parroco della basilica, che a distanza guarda verso l’obiettivo. Nel suo abito nero sembra una figura rassegnata alla desolazione e alla perdita che lo segna due volte in questo contesto: quella della propria madre e di altri parrocchiani, morti sotto il crollo, e quella di una basilica a cui aveva dedicato lunghi studi importanti. Nonostante la sua valenza memoriale, non è questa l’immagine di apertura della mostra allestita al Mar di Ravenna: potrebbe però essere introduttiva al senso dell'esposizione curata da Alessandro Volpe, docente di Arte Medievale al Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna, sede di Ravenna. “La casa di Nostra Donna”, questo il titolo della mostra, concentra il proprio interesse sulle immagini e i ricordi della Basilica di Santa Maria in Porto Fuori, articolando una riflessione sul rapporto fra complesso monumentaLa celebre foto di le – l’insieme di edificio storico e apparati decorativi – e ricordo visivo, don Mario Mazzotti tra le tradotto nelle immagini che dal '700 in poi si sono accumulate fino a rovine della chiesa oggi. Come a dire, una sorta di decalogo non solo dei supporti diversi bombardata che la pratica d’arte e poi la tecnologia hanno favorito, ma anche della qualità e dell’interesse dello sguardo che ha condotto la penna, la macchina fotografica o il mouse. Partiamo dalla fine, ovvero dalla ricostruzione digitale della chiesa che permette ai visitatori di entrare dentro lo spazio ricostruito della basilica, in modo da comprendere la morfologia degli ambienti e il posizionamento dei cicli a fresco. Si tratta di ricostruzioni digitali - eseguite presso uno dei Laboratori del Dipartimento d Beni Culturali sotto la direzione del curatore e su base documentaria - che esprimono un preciso intento didattico. Superare i grafici e le ricostruzioni tecniche su cui hanno studiato in passato generazioni di studiosi è ormai una specie di imperativo: non solo per fronteggiare il disinteresse crescente delle nuove generazioni verso l'architettura antica e medievale ma anche per evitare quella dematerializzazione progressiva dell'architettura che i grafici hanno spesso favorito. A guardarli, ci si dimenticava quasi che materia, chiaroscuri, policromia e textures fossero parti costitutive delle architetture. Inutile poi sottolineare il cambiamento epocale nel campo della percezione che costringe oggi a porsi sul piano interattivo, digitale e virtuale a cui tutti sono legati. Sdrammatizzando l’implicita esca della spettacolarizzazione, si può affermare che la strada delle ricostruzioni tridimensionali può essere scientifica, gradevole, chiara, talvolta di supporto fondamentale alla ricerca. Dalle immagini virtuali alla tecnica fotografica che le precede: in una sala, le fotografie degli affreschi scomparsi sotto i bombardamenti restituiscono la ricchezza tecnica e iconografica affrontata dalla scuola riminese del Trecento. Segue una sala in cui viene proiettato un documentario – a cura di Elena Pirazzoli e Fabrizio Varesco – che raccoglie le memorie delle persone contemporanee che videro la chiesa, la sua vita e distruzione. Di nuovo saltando indietro nel tempo, sulle pareti si delinea il percorso delle memorie fotografiche della basilica attraverso due secoli. L'insieme restituisce la problematicità delle riprese, talvolta schiacciate su una tradizione visiva che non accetta modifiche. Appare quasi più libera la serie dei disegni tratti dagli affreschi: fra cui gli appunti e gli schizzi finissimi di uno studioso ottocentesco come Cavalcaselle e le traduzioni infedeli e bellissimenche nel Settecento ne diede un neoclassico come Felice Giani. Come si diceva, al cuore di questo percorso espositivo sta lo sguardo attraverso il tempo: un giro intorno alla memoria e alle sue declinazioni. La mostra è aperta fino all’8 gennaio. Ingresso libero. Serena Simoni
CULTURA VERNICE PERSONALE DI NICOLA CUCCHIARO NEGLI SPAZI DI FANGO A RAVENNA Vernice venerdì 9 dicembre alle 17.30, negli spazi di Fango in via Salara 11 a Ravenna, per la mostra personale di Nicola Cucchiaro. Si tratta di una rassegna di opere recenti dell'artista, fra disegni e sculture, che resterà aperta al pubblico fino al 9 gennaio. Nicola Cucchiaro nasce nel 1957 a Rimini dove risiede e lavora. Dal 1984 espone in numerose mostre collettive e personali, con testi critici in catalogo di R. Barilli, R. Daolio, D. Auregli, M.V.Cardi, G. Guberti, P. Balmas, C. Spadoni, A. Bernucci. Insegna Plastica ornamentale e Tecniche plastiche contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Per visite e informazioni (Fango e Ristorante Alexander) tel. 335 5879560.
LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di Maria Giovanna Maioli Poeta, narratore e saggista olandese, Willem van Toorn è nato ad Amsterdam nel 1935. È anche traduttore: dal tedesco, dall’inglese e dall’italiano.
POESIA INVERNALE 1 DI
WILLEM
VAN
TOORN
Tutti gli alberi sono morti nel viale morto del paese. Cala l’inverno, già intento a cominciare il suo lavoro. Non ancora snudata la bianca falce della morte di un altro anno: grandine, neve, ghiaccio. Ma la mano sul fodero è già pronta. I carri contadini rotolano verso il capace letto di erbe secche che accoglie il sonno dei mesi pieno di sogni tra il grido delle lepri al piombo caldo dei pallini. Appena nella luce affilata c’è una falce, un cacciatore sta spiando il nostro cuore. Sonno, per favore, fai dormire il paese. (da Paesaggi, traduzione di Franco Loi e dell’autore, Edizioni del Leone, Venezia 2001)
L’EVENTO
AGENDA LETTERARIA CAVINA E FOIS ALLA CLASSENSE SU IRONIA E LETTURA CREATIVA La rassegna Parole Classensi alla biblioteca di via Baccarini a Ravenna, organizzata dall’associazione Onnivoro, prosegue domenica 11 dicembre alle 16 con Cristiano Cavina parlerà dell’ironia partendo dal suo ultimo romanzo Pinna morsicata (Marcos y Marcos). Lunedì 12 dicembre alle 17 Marcello Fois terrà un incontro sul “Leggere creativamente”.
BALDINI PRESENTA STIRPE SELVAGGIA AL CAFFÉ LETTERARIO DI LUGO Mercoledì 14 dicembre alle 21 all’Hotel Ala d'Oro di Lugo, per la rassegna Il caffé letterario, Eraldo Baldini presenta il suo romanzo appena uscito per Einaudi Stirpe selvaggia.
BIBLIOTECA APERTA L’8 DICEMBRE CON MASSIMO PADUA Giovedì 8 dicembre, alle 15.30, ala Biblioteca Classense, si terrà un incontro con Massimo Padua per il suo romanzo Attitudine alla notte, iniziativa finanziata dall'Ibacn dell'Emilia Romagna che vedrà l'apertura straordinaria festiva dell'Istituzione dalle 15 alle ore 18.
ADRIANO ZANNI AL FARGO CON “COSA RESTA” Venerdì 16 dicembre alle 18, al Fargo in via Girolamo Rossi a Ravenna, si tiene la prima presentazione del volume fotografico Costa Resta (racconti di osservazione) di Adriano Zanni, blogger di R&D, edito da Reclam, una raccolta di immagini del territorio “post Deserto Rosso” che mostrano una Ravenna inedita e lontana da qualsiasi patina.
DOPPIO INCONTRO CASTRONUOVO E NEVIO SPADONI A SALA D’ATTORRE Incontro inedito per il Centro Relazioni Culturali il 9 dicembre alle 18 alla Sala D'Attorre in via Ponte Marino a Ravenna con Antonio Castronuovo e il suo Ossa, cervelli, mummie e capelli , dieci racconti che narrano le peripezie di pezzi anatomici di personaggi storici come Einstein e Galileo. Martedì 13 si terrà la presentazione del libro Ravèna, a cura di Nevio Spadoni, partecipano Alberto Giorgio Cassani e Giovanni Gardini.
RUBRICHE
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 8/12 2016
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FULMINI E SAETTE
LETTI PER VOI
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
L’ultimo di Lemaitre è un noir che genera ansia ad ogni passaggio di Nevio Galeati *
Uomini - Villanova di Bagnacavallo VISIBILI E INVISIBILI
Captain Fantastic, intelligente e ruffiano: conquisterà cuori e menti di Francesco Della Torre
Captain Fantastic (di Matt Ross, 2016). Ben ha cresciuto i suoi sei figli in una foresta lontano dalla civiltà, e li ha educati sia alla sopravvivenza che soprattutto a formazione culturale su storia, politica e società, tanto che al posto del Natale celebrano il compleanno di Noam Chomsky. Alla morte della madre, la famiglia decide di partecipare al funerale e, di conseguenza, di gettarsi in una società che non conoscono e di cui hanno timore e distacco. Presentato con successo al Sundance, premiato per la miglior regia a Cannes, Capitain Fantastic è un film bizzarro, divertente, intelligente ed estremamente ruffiano, destinato a conquistare i cuori e le menti del pubblico italiano, con occhio di riguardo al radical chic che si riconoscerà pienamente nella poetica del film. Diretto dal quasi esordiente Matt Ross e interpretato da un bravissimo Viggo Mortensen, il film parte presentando questa strana famiglia per poi tuffarsi nel cuore della sua narrazione nel classico e sempre divertente incontro/scontro tra culture, contestualizzando con abilità alcune classiche battute del genere, come il confondere l'azienda Nike con la Dea greca. Lo fa con garbo e intelligenza, alternando alla verve comica molti spunti di riflessione sul nostro mondo contemporaneo. Dopo il giro di boa, però, il film vuole continuare a piacere per forza, e si incanala troppo perfettamente nei binari della commedia di formazione, diventando un po' scontato e convenzionale, e perdendo un po' il cronometro su tempi e ritmi. Di impatto sicuro tutto l'impianto finale, a partire da una bellissima Sweet Child o'Mine in versione funebre, fino alla conclusione vera e propria della vicenda, che fa apparire il film come un percorso non solo
fisico ma anche interiore. Film consigliatissimo, anche se molto molto più curato nel suo aspetto e impatto, che nel contenuto. Visto in un'ottica di feste e di film di consumo, va benissimo. La donna che canta (di Dennis Villeneuve, 2010). Correva l'anno 2010 e in una sezione molto secondaria del festival veneziano, veniva presentata quest'opera non prima di un regista che da lì a pochi anni sarebbe diventato uno dei più grandi del suo tempo, quel Dennis Villeneuve, che nel 2017 si sottoporrà alla sua prova più importante, chiamata Blade Runner 2. La donna che canta è un dramma che vede due fratelli canadesi alle prese col testamento della defunta madre libanese, che chiede loro di rintracciare e consegnare una busta al padre da loro creduto morto, e al fratello di cui ignoravano l'esistenza. Comincia un viaggio la cui narrazione spesso si alterna alla storia della madre, una donna incredibile che ha fatto e subito cose incredibili, in uno scenario di guerra e lotta continua. Dopo un inizio un po' stentato, il film nelle sue due ore piene ti cattura come pochi altri in questi anni hanno fatto, grazie alla mano sicura del regista e al magnetismo delle due attrici. La donna che canta racconta da una parte la dolorosa storia dei paesi martoriati da conflitti religiosi, dall'altra ritrae una donna coraggiosa e straordinaria, ed è costruito quasi come un thriller, i cui colpi di scena si riveleranno al limite dell'inaccettabile. Non ultimo, anche il titolo italiano che non ha a che fare con l'originale Incendies (“tu incendi”, forse) è particolarmente azzeccato e guardando il film scoprirete perché. Un capolavoro, come raramente si vedono oggi, un canto di libertà e di umanità/disumanità impossibile da non amare, una perla da proiettare ovunque, diffondere e custodire con cura nel proprio cuore. Il film è edito e facilmente rintracciabile, ma, detto tra noi… me l'ero perso.
FARMACHL
o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o sc
INFOPROM
A Natale regala il benessere Per dicembre i professionisti di FARMACHL hanno preparato tante offerte per regalare o regalarsi benessere e bellezza, sono in offerta diversi cofanetti delle migliori marche: Bionike, Nature’s, Nuxe e tanti altri. Perfetti come idee regalo o come occasione per acquistare i propri prodotti preferiti in formati speciali e avere tanti omaggi! FARMACHL ha inoltre preparato un ricco calendario di eventi: mercoledì 14 dicembre “Giornata trucco Euphidra”: durante tutta la giornata è possibile scoprire il trucco più adatto al proprio viso. Sabato 17 dicembre in collaborazione con il supermercato NaturaSì, degustazione di prelibatezze realizzate con ingredienti naturali. Martedì 20 dicembre i nostri piedi sono al centro dell’attenzione e nella giornata della riflessologia plantare potrete scoprire come i nostri piedi parlano di noi. Inoltre tante offerte sui prodotti per contrastare raffreddori e influenza. I professionisti per la salute e il benessere vi aspettano da FARMACHL in via Rotta 65/A, Ravenna. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 19.30. Domenica Chiuso. Info tel. 0544 452005 - cell. 346 2347362
Se la trilogia di Pierre Lemaitre con al centro il commissario parigino Camille Verhoeven (arrivata nelle librerie italiana fra il 2011 e il 2015), è piaciuta, allora si deve “per forza” leggere il piccolo romanzo con il medesimo protagonista, Rosy & John (appena 117 pagine), appena proposto da Mondadori. Parigi, in maggio, è bellissima, ma non qui e ora: una bomba fa tremare un quartiere periferico; anche se, incredibilmente, non fa vittime. La polizia pensa subito a un attentato terroristico. Non è così, anche perché la polizia scopre che a esplodere è stata una granata della Prima guerra mondiale. Non basta: l’autore viene subito scoperto, è un ragazzo di 27 anni, Jean Garnier, che si fa chiamare John. Il quadro in forma di ricatto che presenta a Camille e agli altri poliziotti, compresi i durissimi dell’antiterrorismo, è terribile: ha piazzato altre sei bombe; esploderanno una al giorno, se non sarà rimessa in libertà sua madre, Rosie (o Rosy appunto), in carcere con l’accusa di omicidio. Non è ancora sufficiente: la secondo bomba, dice Jean, farà saltare una scuola materna, non si sa se a Parigi o in un’altra parte della Francia. Insomma, anche se sembra un po’ fuori squadro, se pare proprio tonto, il ragazzo riesce a tenere in scacco una nazione: sono in pericolo due milioni di bambini. E, mentre il governo pensa se far scattare un piano che manderebbe nel panico l’intera nazione, in boulevard Mulhouse viene scoperta un’altra bomba. Rosy & John è un noir a tutto tondo, scritto con un ritmo e uno stile in grado di generare ansia a ogni passaggio, a ogni nuovo particolare della trama. Il piccolissimo (è alto un metro e 45 centimetri), ma grandissimo Camille, si muove ancora una volta contro tutti, affiancato solo dal collega Louis, l’unico che riesca a capire i meccanismi mentali e la genialità del capo. Lemaitre poi descrive i rapporti fra Jean/John e Rosie/Rosy con intensità e partecipazione, facendo capire quanto siano potenti i sentimenti che legano figlio e madre. Che poi “sottotraccia” semini anche le indicazioni per capire cosa stia capitando, consentendo al lettore di arrivare alla soluzione… poco dopo il commissario, è un’altra dimostrazione delle sue qualità narrative. Un’ultima annotazione: Rosy & John è il titolo di una canzone di Gilbert Bécaud: lo rivela Lemaitre nella penultima pagina del romanzo. Peccato si legga così in fretta. *direttore di GialloLuna NeroNotte
Sabato 17 dicembre, ore 16:30 ...un pomeriggio al Planetario
Sara Ciet: I pirati e le stelle... alla conquista delle coste (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
Martedì 20 dicembre, ore 21
Paolo Morini, Lorenzo Soleri: "Terrore all'osservatorio di Avu" L'inquietante astronomia di H.G. Wells
bre, ore 21 Ven. 9 dicem NE OSSERVAZIO STELLATA DELLA VOLTA 0 bre, ore 10:3 m e ic d 8 1 . m Do NE DEL SOLE IO Z A V R E S S O ndo cielo permette gresso libero, Planetario - In
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
RAVENNA &DINTORNI 8/12 2016
22 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
CINEMA EUROPA Faenza
Miss Peregrine La casa dei ragazzi speciali
È solo la fine del mondo di Xavier Dolan gio. e dom.: 17-19-21; ven., sab. e mer.: p.u. 21
di Tim Burton gio.: 15.15-18.10-21 (anteprima)
A Dragon Arrives!
Sing
di Garth Jennings mer.: 17.45-20.20-22.50 (anteprima)
Non c’è più religione
rassegna “2Days Cult Movie”
di Luca Miniero gio.: 15.20-15.40-17.40-18.10-20.40-22.50; ven. e da lun. a mer.: 17.40-18.10-20.2020.40-22.35-22.50; sab. e dom.: 15.20-15.40-17.40-18.10-20.2020.40-22.35-22.50
CINEMA SAN ROCCO Lugo
di Xavier Dolan
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077
Shut In
Una vita da gatto
gio. e dom.: p.u. 15; sab.: p.u. 17 (rassegna “Cartoon Kids”)
The Assassin
di Barry Sonnenfeld gio., sab. e dom.: 15.35-17.45-20.20-22.40; ven. e da lun. a mer.: 17.45-20.20-22.40
di Hou Hsiao-Hsien lun. e mar.: p.u. 21.30 (rassegna “2Days Cult Movie”)
Babbo Bastardo 2 (v.m. 14)
È solo la fine del mondo
di Mark Waters fer., sab. e fest.: 20.20-22.40
Rock Dog
di Ash Brannon gio.: p.u. 18.10; sab. e dom.: 15.15-18.10; da lun. a mer.: p.u. 17.45
Peppa Pig in giro per il mondo di Astley Baker Davies gio., sab. e dom.: p.u. 15.15; ven.: p.u. 17.40
Un Natale al Sud
di Federico Marsicano gio., sab. e dom.: 15.30-17.50-20.25-22.40; ven. e da lun. a mer.: 17.50-20.25-22.40
Free State of Jones
di Gary Ross fer., sab. e fest.: p.u. 17.35
Sully
di Xavier Dolan gio. e dom.:16.45-18.30-21.15; ven. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.45-21.15
CINEMA JOLLY Ravenna Captain Fantastic
di Matt Ross fer. (escluso lun. e mer.): p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; gio. e dom.: 16-18.30-21
Rosenstrasse
di Margarethe von Trotta lun.: p.u. 21 (ingresso gratuito, rassegna “Donne Resistenti”)
CINEMA ASTORIA Ravenna Il curioso mondo di Hieronymus Bosch
di David Bickerstaff, Phil Grabsky mar. e mer.: p.u. 21.30
di Clint Eastwood gio., sab. e dom.: 15.15-17.45-20.30-22.50; ven. e da lun. a mer.: 17.45-20.30-22.50
Lo Schiaccianoci
Come diventare grandi nonostante i genitori
Captain Fantastic
di Luca Lucini gio., sab. e dom.: 15.25-17.45-20.20-22.40; ven. e da lun. a mer.: 17.45-20.20-22.40
Snowden
Royal Opera House gio.: p.u. 21.15
di Matt Ross gio., sab. e dom.: 18.10-21.10; ven., mar. e mer.: p.u. 21.10
È solo la fine del mondo
di Oliver Stone fer., sab. e fest.: p.u. 22.50
di Xavier Dolan gio., sab. e dom.: 18.10-21.10; ven., mar. e mer.: p.u. 21.10
La cena di Natale
Sully
di Marco Ponti gio., sab. e dom.: 15.25-17.45-20.20-22.40; ven. e da lun. a mer.: 17.45-20.20-22.40
di Clint Eastwood gio., sab. e dom.: 18.15-21.15; ven., mar. e mer.: p.u. 21.15
Mechanic: Resurrection
La mia vita da zucchina
di Dennis Gansel gio., sab. e dom.: p.u. 15.15; ven. e da lun. a mer.: p.u. 17.45
di Claude Barras gio., sab. e dom.: 17-18.30-20; ven., mar. e mer.: p.u. 20
Animali fantastici e dove trovarli
Amore e inganni
di David Yates gio., sab. e dom.: 15.15-17-20.05-22.55; ven. e da lun. a mer.: 17.30-20.05-22.55
di Whit Stillman gio., sab. e dom.: 18.15-21; ven., mar. e mer.: p.u. 21
La ragazza del treno
Il cittadino illustre
di Tate Taylor gio., ven. e da lun. a mer.: p.u. 20.20; sab. e dom.: 17.40-20.20
di Gastón Duprat, Mariano Cohn gio., ven., sab. e dom.: p.u. 21.30
CINEMA MARIANI Ravenna
di Oliver Stone gio.: p.u. 18.15; ven., mar. e mer.: p.u. 21.15; sab. e dom.: 18.15-21.15
Cicogne in missione
di Nicholas Stoller, Doug Sweetland
Snowden
di Luca Miniero gio. e dom.: 17-19-21; ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30
lun. 12 - mar. 13: 21.30
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
di Farren Blackburn fer., sab. e fest.: 20.35-22.50
Non c’è più religione
di Hou Hsiao-hsien Premio per la miglior regia Festival di Cannes 2015
Gran Premio della Giuria Cannes 2016 gio. 8 : 16.45 - 18.30 - 21.15 • ven. 9 : 21.15 sab. 10: 18.45 - 21.15 dom. 11: 16.45 - 18.30 - 21.15 mer. 14: 21.15
La festa prima delle feste
di Josh Gordon, Will Speck gio., sab. e dom.: 15.35-18-20.25-22.50; ven. e da lun. a mer.: 17.45-20.25-22.50
di Mani Haghighi mar.: p.u. 21 (rassegna “Pulp Iran - Il nuovo cinema persiano”)
DA GIOVEDÌ 8 A MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE
Animali fantastici e dove trovarli di David Yates gio., sab. e dom.: 18-21; ven., mar. e mer.: p.u. 21
Animali notturni
di Tom Ford gio., sab. e dom.: 18-21; ven., mar. e mer.: p.u. 21
CINEMA ITALIA Faenza Sully
di Clint Eastwood gio. e dom.: 17-18.45-21.15; ven. e sab.: 20.40-22.30; mar. e mer.: p.u. 21.15;
Cicogne in missione
di Nicholas Stoller, Doug Sweetland gio. e dom.: p.u. 15; sab.: p.u. 17 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
American Pastoral
di Ewan McGregor lun.: p.u. 21.15 (rassegna “Lunedì Cult Movie”)
CINEMA SARTI Faenza Captain Fantastic
di Matt Ross gio. e dom.: 16-18.15-21.15; ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15
Il gabinetto del Dottor Caligari di Robert Wiene mar.: p.u. 21.15 (musicato dal vivo)
CINEDREAM Faenza
Rogue One: A Star Wars Story di Gareth Edwards mer.: p.u. 00.05 (anteprima)
Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
di Josh Gordon, Will Speck gio., sab., dom. e mer.: 15.30-17.50-20.2522.40; ven.: 17.50-20.25-22.40 lun. e mar.: 20.25-22.40
Shut In
Cicogne in missione
Una vita da gatto
di Nicholas Stoller, Doug Sweetland dom.: p.u. 17
di Barry Sonnenfeld gio., sab. e dom.: 15.25-17.25-19.20; ven.: 17.25-19.20; mer.: 15.25-17.25
Babbo Bastardo 2 (v.m. 14)
di Mark Waters gio., ven., sab., dom., lun. e mar.: 20.35-22.40; mer.: p.u. 22.40
Rock Dog
di Ash Brannon gio., sab., dom. e mer.: 15-17.50; ven.: p.u. 17.30
Peppa Pig in giro per il mondo di Astley Baker Davies gio., sab. e dom.: p.u. 16.50
Sully
di Clint Eastwood gio. e mer.: 15.10-18.10-20.30-22.45; ven.: 18.10-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.10-18.10-20.30-22.45; lun. e mar.: 20.30-22.45
Come diventare grandi nonostante i genitori
di Oliver Stone ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21.45
di Garth Jennings mer.: 15.30-17.40-20.25-22.40 (anteprima)
Non c’è più religione
di Luca Miniero gio., sab., dom. e mer.: 15.30-17.4020.30-22.40; ven.: 17.40-20.30-22.40; lun. e mar.: 20.30-22.40
La festa prima delle feste
CINEMA GULLIVER Alfonsine Non c’è più religione di Luca Miniero gio. e dom.: 16-21; ven., sab. e lun.: p.u. 21
CINEMA MODERNO Castel Bolognese Che vuoi che sia di Edoardo Leo gio.: 18.15-21
Genius di Michael Grandage sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
Il giorno più corto
Un Natale al Sud
di Federico Marsicano gio.: 15.40-20.45-22.45; ven.: 18.10-20.45-22.45; sab. e dom.: 15.40-18.10-20.45-22.45; lun., mar. e mer.: 20.45-22.45
Miss Peregrine La casa dei ragazzi speciali
Sing
Robinson Crusoe
di Farren Blackburn fer., sab. e fest.: 21.10-22.55
di Luca Lucini gio., sab. e dom.: 15.30-17.30; ven.: p.u. 17.30; mer.: 15.30-17.30-19.20
di Tim Burton gio.: 15-17.35-20.10-22.45 (anteprima)
A spasso con Bob
di Roger Spottiswoode sab. e dom..: p.u. 21
di Vincent Kesteloot, Ben Stassen gio.: p.u. 17
Il curioso mondo di Hieronymus Bosch
di David Bickerstaff, Phil Grabsky mar.: p.u. 21
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
proiezione di cortometraggi internazionali del Corto Imola Festival mar.: p.u. 21 (ingresso offerta libera)
CINEMA SARTI Cervia
Frankenstein Junior di Mel Brooks ven.: p.u. 21 (rassegna “American Comedy”)
Genius di Marco Bellocchio sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
Snowden
CINEMA A PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo
La cena di Natale
di Victor Fleming dom.: p.u. 16 (rassegna “Cinema ritrovato”)
di Marco Ponti ven., sab., dom. e lun.: p.u. 20; mer.: p.u. 20.30
Animali fantastici e dove trovarli di David Yates gio. e ven.: 17.20-20-22.40; sab. e dom.: 15.20-17.20-20-22.40; lun.: 20-22.40; mer.: 15.20-18.10-21
A Street Cat named Bob di Roger Spottiswoode mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
Il Mago di Oz
Che vuoi che sia di Edoardo Leo ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
CINEMA JOLLY Russi Che vuoi che sia di Edoardo Leo sab. e dom.: p.u. 21
Kubo e la Spada magica di Edoardo Leo dom.: p.u. 16
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
JUNIOR LO SPETTACOLO
La stanza dei giochi: il teatro ragazzi allo specchio «Uno spazio scenico affidato alla naturalezza di soli attori bambini, che ribalta la consuetudine del Teatro Ragazzi interpretato da adulti per riscoprire il nesso fondante tra gioco e teatro. I temi eterni della condizione umana rivelati in filigrana, in un tessuto di conflitti, complicità, piccoli egoismi e affermazioni di potere. Una drammaturgia sapiente che restituisce con limpidezza
Vincitore di due
premi, vede in scena due attori bambini e semplicità di gesti e parole la dimensione profonda e poetica del mondo infantile». Sono queste le motivazioni con cui la giuria del Premio Scenario Infanzia 2014 ha premiato lo spettacolo La stanza dei giochi che sarà per la prima volta a Ravenna domenica 11 dicembre alle 16.30 a chiudere la prima parte della stagione Le Arti della Marionetta. La stanza dei giochi, che nel 2015 si è aggiudicato anche il premio Dallorso, è uno spettacolo inusuale dove protagonista sono due bambini, giovanissimi attori di dieci anni, Sofia Ghiorsi e Francesco Cataldo Scavo, che lo abitano insieme ai loro tanti giocattoli creando un effeto di “gioco nel gioco del teatro”. Uno spettacolo basato sul bino-
mio gioco/realtà tra i due bambini che, incrociando i loro sguardi, discutono, litigano, fanno pace, affrontano le mille reazioni alla vita quotidiana. «Emma ed Elio – ha scritto su “D di Repubblica” la celeberrima Elasti – hanno dieci anni, poco più di mio figlio, che li sta a guardare, con i suoi occhi tondi e sgranati, ma anche con la pancia, la testa, le braccia e le gambe perché, a quell'età, quel che ti cattura può inghiottirti e possederti, poco importa che tu sia sopra o di fronte al palcoscenico. Emma ed Elio giocano, quel gioco di potere, complicità, ricatti, perfidia e mediazione che si impara da piccoli per essere usato e abusato da grandi. Emma può essere spietata e prevaricatrice ma anche vulnerabile e inquieta. Elio può essere vittima ma è astuto, silenziosamente ribelle e si trasforma in quello che vuole. È un gioco sottile e ipnotico perché quei due portentosi ragazzini recitano se stessi, la loro età di scoperte e conflitti, ma mettono anche in scena, con magistrale inconsapevolezza, le nostre miserie, la nostra fragilità e il nostro vitale bisogno gli uni degli altri. Ci sono poesia e ferocia nei loro dialoghi, ci sono incanto e brutalità nei loro gesti. Ci siamo noi allo specchio, insieme ai nostri figli». Un lavoro unico e originale, frutto dell’esperienza e sensibilità dei due registi Marta Abate e Michelangelo Frola della compagnia Scena Madre. Lo spettacolo è adatto ai bambini a partire dai 6 anni.
PAZZI PER
PINOCCHIO:
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AGENDA TEATRALE JACK E IL FAGIOLO MAGICO A CERVIA Nuovo appuntamento con le Favole al Teatro Comunale di Cervia. Sabato 10 dicembre alle 21 la compagnia Accademia Perduta/Romagna Teatri presenterà Jack e il fagiolo magico, uno spettacolo di Marcello Chiarenza, interpretato da Mariolina Coppola e Maurizio Casali, con la regia di Claudio Casadio.
LA BELLA ADDORMENTATA IN SCENA AL GOLDONI Domenica 11 dicembre alle 17 al teatro Goldoni di Bagnacavallo va in scena, per Florian Metateatro, La bella addormentata, liberamente ispirato alle fiabe di Perrault e Grimm. Uno spettacolo che unisce la componente popolare dell’uso dei pupazzi alla ricerca teatrale e la sperimentazione sui linguaggi del corpo e della voce.
LA BELLA ADDORMENTATA IN SCENA AL GOLDONI Giovedì 8 dicembre alle 16 viene proposto alla Casa del Teatro di Faenza lo spettacolo Re tutto cancella, ovvero come nacquero le parole di Teatroperdavvero. Ingresso a offerta libera. Si consiglia di prenotare al numero 0546 622999 lun-ven o al 0546 091001 solo il giorno dello spettacolo
PALAZZO RASPONI TUTTI
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STORIA TEATRALE IN VERSI
Come entra in scena quella birba di Pinocchio? Ascolterà i buoni consigli o si farà imbrogliare dai furfanti? Sarà fritto come un pesce? Gli cresceranno le orecchie d’asino? Si può sperare che diventi infine un bravo ragazzino? Questo e altro in Tutti pazzi per Pinocchio, storia teatrale in versi di Galilea Maioli ispirata al sempreverde classico di Collodi. Con i personaggi ben noti, dal Grillo Parlante alla Fata, da Geppetto a Lucignolo, e naturalmente il nostro amatissimo burattino. I lettori saranno 20 giovanissimi della Piccola Accademia della Poesia (PAP), addestrati da Roberta Colombo. E non mancherà un sottofondo musicale di chitarra con Raimondo Raimondi. Appuntamento domenica 11 dicembre alle ore 11.30 al Salone delle Feste di Palazzo Rasponi (via Luca Longhi 9 - ingresso libero).
UNICEF
I bimbi per i bimbi: concerto all’Alighieri Domenica 11 dicembre, alle ore 15,30, si terrà, al teatro Alighieri di Ravenna, la 19esima edizione della rassegna canora “i BIMBI per i BIMBI”, organizzata dal Comitato Provinciale Unicef di Ravenna, che quest’anno cadrà proprio nella ricorrenza del 70° anniversario della nascita dell’Unicef. Lo spettacolo prevede la partecipazione del Coro Unicef “i BIMBI per i BIMBI” e del Coro Unicef “Da Fratello a Fratello”. Ospite della manifestazione il coro “Chorus Fantasy”. Ospite d’eccezione Aliendee, the Beatbox musician. Madrina dell’evento, quale ambasciatrice di Unicef, la celebre attrice e scrittrice Maria Rosaria Omaggio.
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MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
BRINDISI
Festeggiamenti spumeggianti
TERRITORIO SPUMANTI IN TUTTA ITALIA MA IDEALI SONO CLIMI TEMPERATI E SUOLI MAGRI
Solo con bollicine italiane: Alta Langa, Franciacorta, Trentino e Oltrepo Pavese Con le feste oramai alle porte, le bollicine impazzano, il consumo di vino spumante aumenta vertiginosamente. Perfino gli astemi in questo periodo si concedono una “bolla”. Lasciando stare la solita polemica che Champagne non sempre vuol dire bere bene, la bella notizia è che se fino a pochi anni fa lo spumante francese era al primo posto nella lista dei desideri dei bevitori incalliti oggi lo stesso rimane sì al primo posto ma ha di che guardarsi le spalle dalla concorrenza italiana che lentamente sta montando di posto. Forse la crisi oppure la maggiore consapevolezza del consumatore, sta di fatto che molti preferiscono dedicarsi alle bollicine di casa nostra o alternare le stesse con quelle d’oltre alpe. Rilassiamoci con un ottimo e meraviglioso calice di bollicine tutte italiane. Sì, ma quale? Franciacorta, Prosecco, Alta Langa, Trento Doc, Oltrepò Pavese o le produzioni minori sparse su tutta la nostra penisola? Ultimamente i numeri delle vendite di Franciacorta, spumante che molti amano sostituire allo Champagne, sono aumentate. Cuore pulsante della Lombardia vitivinicola, questo vino sta dando il meglio di sé sui mercati internazionali: le vendite sono notevolmente aumentate, e non poco, soprattutto nel mercato interno. Senza nulla togliere a questo spumante vi segnalo, però, altre importanti etichette meritevoli di attenzione. Come ad esempio la produzione “Alta Langa Docg”. Il Piemonte, zona di origine di questa denominazione, è un’area tra le più complete in fatto di produzione spumantistica. Qui, troviamo spumanti dolci e secchi provenienti sia da uve aromatiche che neutre. Il consorzio di tutela Alta Langa si forma nel 1990 con un accordo tra organismi istituzionali di Oltrepo Pavese, Franciacorta, Trentino e Alto Adige. Il protocollo sanciva i confini delle aree maggiormente vocate italiane per la produzione di spumante Metodo Classico. In realtà serviva commercialmente un atto ufficiale che sancisse in quest’area una denominazione particolare
dedicata allo spumante piemontese metodo classico. Non a caso a promuovere quest’accordo furono le grandi case di produzione piemontese. Ma questa denominazione ha stimolato anche le produzioni artigianali dei piccoli produttori. che hanno dimostrato
che sulle quelle colline ci sono le giuste condizioni ambientali e pedologiche adatte alla coltivazione dei vitigni Chardonnay e Pinot nero capaci di originare ottimi spumanti. Altro vanto di casa nostra meritevole di attenzione,
Ristorante Pizzeria via Berlinguer 4 Ravenna Tel. 0544 455263 FB: Ristorante Bar Pizzeria Oltremare www.ristoranteoltremare.it
IL PRANZO DI NATALE
CENONE DI CAPODANNO
Antipasto Flan di zucca con fonduta di formaggio di fossa e zucchine croccanti Primi Passatelli in brodo di cappone e cappelletti al ragù Secondi Arrosto di tacchino con salsa al Sangiovese e patate sabbiose Dolce Tortino di mascarpone ai frutti di bosco
Antipasti Misto freddo Oltremare Mazzancolle al sale Primi Ravioli ripieni di pesce con zucchine e gamberi profumati al timo Secondi Filetto di branzino in crosta di patate con spiedini mignon e assaggio di fritto Dolce Sorbetto e dolci tradizioni natalizie
Euro 30,00 - bevande escluse
Euro 30,00 - bevande escluse
Possibilità di menù alla carta
Si produce spumante in quasi tutte le regioni d’Italia, anche se la maggior produzione è localizzata nel nord. In via generale i territori più idonei sono dove il clima va da temperato a freddo, suoli magri e poco profondi. A essere idonei sono i terreni di natura calcarea o calcareo-argillosa, a fertilità moderata, ma anche sciolti, ciotolosi e ghiaiosi. In queste condizioni si ha la lenta maturazione dell'uva che favorisce il buon accumulo di zuccheri senza un'eccessiva diminuzione degli acidi organici, mentre l'escursione termica giorno/notte arricchisce il corredo degli aromi varietali.
sono le “bolle di montagna”, ovvero, il “Trento Doc”. La storia fa coincidere lo sviluppo di questo tipo di produzione con le intuizioni di Giulio Ferrari che nasce in Trentino nel 1879 e che frequenta la scuola di enologia di San Michele dal 95 al 97. Alcune conoscenze
fatte in questo contesto lo portano in Francia nella zona della Champagne. Il resto è storia. Il Trentino offre un’ottima gamma di spumanti, provenienti da un ambiente di grande varietà climatica grazie alle differenze altimetriche oltre che per la diversità dei terre-
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ni tutti, o quasi tutti, originari dalla disgregazione e dal deposito gravitazionale delle rocce dolomitiche che regalano finezza ed eleganza. Quattro i vitigni utilizzabili per questa denominazione senza particolari restrizioni o vincoli di percentuali: Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero e Pinot Meunier. Una zona invece trascurata dove si beve davvero bene, soprattutto se amanti del Pinot nero, è l’Oltrepò Pavese, in grado di soddisfare il palato senza danneggiare la tasca. Qui si possono trovare bollicine molto piacevoli con qualche punta di eccellenza. Si tratta di una zona, dove in fatto di spumanti metodo classico avevano una certa esperienza ancor prima dell’attuale e rinomata Franciacorta. La produzione di spumante, infatti, risale al 1870 quando l’ingegnere Domenico Mazza di Codevilla diede inizio alla produzione dello “Champagna d’Oltrepò” con una base vinosa di Pinot Nero. Da allora altri produttori cominciarono a cimentarsi sulla strada della fermentazione in bottiglia fino ad arrivare oggi dove, a parte gli ultimi scandali che hanno coinvolto la zona, troviamo una produzione di qualità. Va sottolineato che Oltrepò e Pinot Nero sono un binomio fortunato e che si tratta di una delle più importanti zone vitivinicole europee e mondiali per la produzione di spumanti di qualità oltre che il più grande “serbatoio” italiano di Pinot nero.
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Menu di Natale
• Insalatina ricca con cappone ruspante • Tortellini fatti a mano in brodo dei nostri capponi • Strigoli al crudo di parma e radicchio rosso • Rollatina di coniglio del nostro allevamento accompagnato da caponatina di verdure • Bollito della tradizione con patate rustiche dal nostro campo • Latte brulè e crostata alla crema con salsa ai frutti rossi • Frutta - compreso acqua
EURO
3000 Sconto bimbi da 3-8 anni 50% Bimbi 0-3 anni gratis
Menu di Capodanno
• Antipasto romagnolo dalla tradizione contadina • Crespelle al radicchio del nostro orto e pancetta • Tortelloni di patate con salsiccia e funghi EURO • Gnocchetti al ragù selvatico di cinghiale 00 • Stracotto di manzo del nostro allevamento al sangiovese di Romagna servito su un letto di cipolle di nostra produzione in agrodolce • Spadone ai ferri con contorno di melanzane grigliate e patate croccanti • Uva pari e dispari Caparra • Crema morbida di mascarpone con pera volpina dal nostro del 50% alla campo al vino rosso prenotazione. • Torta augurale al cioccolato Bambini Spettacolo musicale • Brindisi di mezzanotte sconto del con 50% ENRICO ed ELISA • Vini d.o.c. in bottiglia, acqua e caffè
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MONDOVINO
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IN CANTINA
ACQUISTI OCCHIO SEMPRE AL RAPPORTO ORIGINE, QUALITÀ E PREZZO
Ecco tutti i retroscena della produzione di uno spumante col metodo classico Ma alla fine queste bollicine come si fanno? Il sistema denominato “Metodo Classico” o per dirla usando il termine francese, champenoise, indica una procedura tecnica per cui le famose bollicine di cui stiamo parlando si formano direttamente in bottiglia. Le uve raccolte, per ciò che riguarda gli spumanti di “casa nostra”, generalmente sono Pinot Nero, Pinot Bianco e Chardonnay. I grappoli sono raccolti e pressati dolcemente. In base alla pressatura alcune aziende differenziano i prodotti. La prima pigiatura soffice, dà origine a un mosto migliore destinato a prodotti di alta qualità. Poi dal mosto, viene ottenuta la cosiddetta chiarifica, che prevede la separazione delle sostanze solide dal mosto stesso. Il vino fermo sarà posto in bottiglia assieme a una soluzione composta da lieviti e sostanze necessari per una seconda fermentazione direttamente in bottiglia sigillata con un tappo a ghiera (lo stesso usato per le bibite). È qui che comincia la “presa di spuma” che trasformerà un vino fermo in spumante. Le bottiglie, inizialmente in posizione orizzontale, sono sottoposte al cosiddetto “sbancamento” dove le bottiglie accatastate sono periodicamente “sbattute” con forza e riposte nelle cataste. Questo, serve per mantenere i leviti in sospensione in modo da caratterizzare meglio il vino. Questa fase può durare dai 12 ai 36 mesi e oltre in base ai disciplinari o allo scopo del produttore. Per questo si parla di un certo spumante che è stato a “contatto coi lieviti” per tot mesi: s’intende proprio valutare questo fondamentale periodo di affinamento. Verso gli ultimi mesi le bottiglie sono poste “in punta”, sottosopra, col collo verso terra per far scivolare i lieviti sul tappo a ghiera. La parte terminale della bottiglia, sarà immersa brevemente in un liquido criogenico e il tappo fatto saltare in modo da estrarre la parte congelata con tutti i depositi. Questa “stappatura” è eseguita con macchinari che evitano la fuoriuscita di troppo vino giacché la pressione varia dalle 4 alle 6 atmosfere. La fuori uscita del liquido determina la pulizia definitiva dello spumante che andremo a bere ma anche
LO STAPPATO
Moscato Fior d’Arancio, eccellente il Quota 101 una piccola perdita del vino stesso che sarà sostituita con una soluzione detta “ liqueur de expedition” che contiene in percentuali variabili zuccheri, vino accuratamente selezionato e a volte tracce di distillato. La “liqueur” rappresenta per ogni produttore, una sorta di “segreto” perché è così che si caratterizza uno stile aziendale. Va sottolineato inoltre, per il metodo classico, che quando ci troviamo davanti ad una bottiglia dove l’anno di vendemmia è chiaramente indicato, siamo di fronte ad un “millesimato”. Lo spumante in questo caso è prodotto con il vino proveniente da una singola annata.
Andiamo a brindare all’anno che verrà con un ottimo “Moscato Fior d’Arancio” dell’azienda padovana “Quota 101”. Il naso di questo moscato è finissimo. Sentori di mandarino e buccia di arancia amara, fiori di gelsomino, rose bianche e foglie di tè verde. Il frutto conserva un tocco tropicale che aggiunge particolarità al naso. Il palato piacevolissimo, la bollicina è cremosa, il gusto intenso e la persistenza termina in un abbraccio sapido. Parola d’ordine per questo vino è: bevetelo... È dissetante che ha un bel ritmo acido che vi permette di usarlo sia per un aperitivo che con pietanza a base di crudità.
TIPICO DAL MEDIO ORIENTE AL PIEMONTE, DOLCI VIRTÙ DEL MOSCATO Il Moscato è un tipo d’uva fra le più antiche e coltivate al mondo, che dall’Asia minore si diffuse nel bacino del Mediterraneo, nota ai romani come “uva apicia” o “apiana”, per la dolcezza che richiamava le api. In Italia esistono molte varietà, il cui posto di rilievo spetta al Canelli, in Piemonte, base del famoso Asti spumante. Dopo il pioniere Giovan Battista Croce, che al fine del ’500 iniziò a a produrre un vino stabilmente dolce, la vera esplosione del moscato d’Asti risale alla seconda metà dell’800, quando Carlo Gancia introdusse le tecniche francesi in cantina creando i primi spumanti che oggi si fregiano della Docg. Attualmente la produzione ammonta a milioni di bottiglie commercializzate in tutto il mondo e interessa i territori di 52 comuni nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo.
Al consumatore sprovveduto che beve spumante dolciastro da pochi euro va rammentato che il “vero” Moscato spumante è di una bontà unica ed è una tipologia di vino la cui finezza si basa su un’infinità di piccoli equilibri che ne determinano il dettaglio al naso e al palato. Bevete Moscato D’Asti Docg e gusterete qualcosa di davvero speciale. Esistono diverse versioni. Quella spumante e quella frizzante. Ambedue sono di una piacevolezza unica. La parte dolce del vino è in equilibrio con la parte acida e questo insieme vi regalerà un godibile ritmo al palato unito a sentori di agrumi e floreali. Il tutto a costo abbordabile (almeno una volta tanto). Una buona bottiglia costa una decina di euro da un’enotecario onesto. Sennò rivolgetevi direttamente alle aziende e scegliete quelle piccole. Quella dei moscati è una grande famiglia formata da cloni differenti che, in base alla zone di produzione, hanno caratteristiche diverse. Provate solo a pensare al Moscato Fior d’Arancio Docg (vedi Stappato a fianco) che non ha nulla da invidiare a quelli più blasonati piemontesi, per finezza di profumi e freschezza di palato. Lo trovate nella zona del padovano e se ne producono versioni passite considerate rare. Anche il prosecco merita una nota a parte, simile a quello del moscato. In questo caso si tratta di distinguere le bottiglie di qualità con quelle destinate alla grande distribuzione. Il Prosecco con la “P” maiuscola potrete pagarlo dai 10 o 12 euro in enoteca ed è davvero buono. Andate sul sicuro nelle zone vocate: le tipiche di produzione sono quelle di Conegliano e Valdobbiadene. Se amate i metodo classico ma non i prezzi a volte impegnativi, uscite fuori dai confini della Franciacorta, troverete produttori figli di un “dio minore” che non possono usare la Docg ma creano spumanti notevoli, e visto che non si fregiano della dicitura potrete comprarli a prezzi assai convenienti.
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GUSTO DEGUSTAZIONE
COSE BUONE DI CASA
NEI
CALICI DEL NATURALMENTE BURGER LE BOLLICINE DI ETICHETTE “TRIPLA A”
Mercoledì 14 dicembre, dalle ore 20, al Naturalmente Burger di piazza Duomo a Ravenna è in programma una serata dedicata alle bollicine naturali. Dopo il successo della rassegna “Naturalmente di Romagna” dedicata ai vini naturali del nostro territorio il locale dedica una serata alla “Tripla A”: Agricoltori, Artigiani e Artisti. Una sigla che negli ultimi anni ha portato alla ribalta lo straordinario lavoro di alcuni fra i più autentici vignaioli italiani. «Un modo – spiega Cristina, la titolare del ristorante – per sottolineare la qualità del vino frutto di un percorso agricolo e di un lavoro in cantina che sta scomparendo e che trova nella tradizione il suo senso più profondo». La degustazione è tutta dedicata alle bollicine con il Prosecco Tondo Glera Costadilà (Italia), il Riesling Pinot Gris auxerrois, Cremant d'Alsace (Francia), il Branko & Vasja Čotar, Refosco (Slovenia), il Riesling italico Slavcek (Slovenia), Movia Puro Rosé, Pinot nero (Slovenia).
FESTE GOLOSE SI
MANGIA E SI BALLA AL TREBBO DI
COTIGNOLA
Tre giorni di musica, spettacoli e gastronomia accompagnati dalla suggestione di una grande fuoco acceso in piazza: torna "E’ trèb in piàza" a Cotignola. La festa inizia venerdì 16 dicembre, alle 15, in piazza Vittorio Emanuele II con l'accensione del fuoco e poi la merenda offerta ai più piccoli e al tramonto la musica intorno al falò. A partire dalle 19 si cena in piazza con pasta al ragù, salsiccia, pancetta, stufato di pecora con patate, dolci e vin brulè. Serata all'insegna della musica con il punk da balera degli Extraliscio di Mirco Mariani e Moreno Conficconi. Sabato 17 alle 8 la colazione è con la tradizionale aringa norvegese, poi si continua con giochi, spettacoli e animazioni per grandi e piccoli, offerta di castagne e cioccolata calda. Dopo la cena, a base di pasta e fagioli, salsiccia, pancetta, dolci e vin brulè, musica folk-popolare. Domenica 18, nel pomeriggio concerto di musica corale e in piazza, dalle 17, musica e balli di una volta. Dalle 19 si cena con bruschette, piazza fritta e pasta al ragù, infine concerto-spettacolo, a partire dalle 21.
FALÒ, GIOCHI
E SABADONI IN PIAZZA A
FUSIGNANO
Giovedì 8 dicembre si accende il Natale a Fusignano con la Festa di strada: musica, gastronomia, “sabadoni”, mercatino del riuso e l’accensione del fuoco in piazza Corelli dal mattino, castagne e vin brulé per tutti. Nel pomeriggio animazioni, laboratori per i bambini, poi l'accensione dell'albero e delle luminarie in piazza Corelli. La festa continua domenica 11 dicembre con un’altra giornata ricca di iniziative e intrattenimenti, offerte di gastronomia tipica romagnola e tante dolcezze.
Bagnacavallo (RA) - Via Macallo 38 - Tel. 0545 63036
PRANZO DI NATALE Carciofi ripieni con cappone, erbe aromatiche e salsa verde Cappelletti in brodo della tradizione Strichetti con salsiccia di mora romagnola, cime di rapa, olive taggiasche e cacio ricotta Medaglioni di filetto di maiale alla griglia avvolti nel lardo su letto di sfiandrine e patate al forno Il gran buffet di dolci - La selezione di vini Bocon Divino e Caffè
35,00 € a persona (è necessaria la prenotazione)
Ti aspettiamo e… Buone Feste!
Semplice ma appetitoso, ecco il pollo con i funghi di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Questa settimana vi propongo un piatto molto semplice da realizzare ma sempre gradito a tavola: il pollo con i funghi. Ingredienti: un pollo disossato, senza pelle e tagliato a pezzi non troppo grandi, un cucchiaio di scalogno tritato, due cucchiai di olio evo, una noce di burro, farina per infarinare i pezzi del pollo, un bicchiere di vino bianco secco, due mestoli di brodo preparato con le ossa e la carcassa del pollo e con carote, sedano, cipolla, sale, gambi di prezzemolo, un cucchiaino di zenzero fresco tritato finemente, un cucchiaino di senape dolce in polvere, 500 gr. di funghi champignon puliti e tagliati a fettine non troppo sottili, 250 gr. di panna fresca, sale e pepe. Preparazione: in un tegame basso versare l'olio, il burro e lo scalogno tritato; fate appassire e poi aggiungere i pezzi di pollo infarinati. Rosolate la carne poi aggiungete sale e pepe. Sfumate con il bicchiere di vino bianco secco, fate evaporare e continuate la cottura per 15 minuti, poi aggiungete il brodo bollente nel quale avrete sciolto la paprica dolce. Aggiungete lo zenzero tritato, mettete il coperchio al tegame e lasciate cuocere per circa 45 minuti. Se necessario aggiungete un altro mestolo di brodo. A parte, in una padella, versate poco olio evo e cuocete velocemente i funghi. Devono rimanere sodi. Aggiungeteli al tegame con il pollo e versate la panna, mescolare delicatamente, aggiustate di sale e lasciar cuocere fino a quando si sarà addensata la salsa. Servite il piatto ben caldo accompagnanto con del riso lessato.
MERCATINO COLDIRETTI A Porta Adriana i prodotti di contadini e artigiani a Km0 Un Natale ricco di arte e cibo del territorio grazie a "Campagna Amica sotto l’albero", il mercato agricolo a km0 di Porta Adriana in centro a Ravenna, promosso da Coldiretti. Dall’8 al 24 dicembre le eccellenze enogastronomiche della nostra provincia animeranno ogni sabato e domenica, dalle ore 15 alle ore 19, le giornate dello shopping natalizio. L'inaugurazione del mercato, giunto alla seconda edizione e quest'anno arricchito dalla presenza degli artigiani romagnoli, è in programma giovedì 8 dicembre, alle ore 15. Fra i prodotti offerti dalle aziende romagnole: vini autoctoni, confetture, miele, salumi, olio evo, uova “da cortile” e altre delizie... In vendita anche varie creazioni di artigianato artistico: ceramiche, oggetti a mosaico, stampe romagnole. Disponibili anche prodotti in degustazione e cibo da passeggio.
www.bocondivino.net
SALUTE
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LOTTA AL CANCRO
SOLIDARIETÀ/1
Il gran gala Ior raccoglie 18mila euro
CONCERTO DI BENEFICENZA PER UN PROGETTO DI MUSICOTERAPIA NEL REPARTO DI PEDIATRIA
Le donazioni raccolte nella serata ravennate andranno a sostegno di un progetto sperimentale per la cura dei tumori al seno senza intervento chirurgico È stata una serata all’insegna della solidarietà quella che si è svolta il 18 novembre al palazzo della prefettura: la seconda edizione del gran gala Ior di Ravenna, evento benefico organizzato dall’Istituto oncologico romagnolo che potuto incassare 18mila euro grazie alla spontanea generosità di tanti tra i circa 130 partecipanti. I fondi verranno interamente destinati ai progetti di ricerca scientifica portati avanti dalla Onlus nata per aggregare istituzioni, Un momento mondo del volontariato, medici, ricerdel gran gala Ior catori e aziende impegnate nella lotta nel palazzo della prefettura il 19 al cancro. novembre La serata, a cui hanno partecipato le massime autorità e i rappresentanIANGIPANE ti di molte delle eccellenze del territorio ravennate, è stata anche l’occaSTAMPE ROMAGNOLE A FAVORE DELLA RICERCA sione per fare il punto della situazione sulla lotta contro il cancro in sperimentale conferL’8 dicembre dalle 19 i volontari Ior allestiranno un banRomagna. Il professor Dino Amadori, merà la sua efficacia, chetto alla sala Rotondi di via Piangipane 155 (accanto presidente Ior, ha ribadito come dal potremmo riuscire a al bar dei Fiori di Piangipane): verranno esposte e venguarire le pazienti evi1979, anno di nascita dell’Istituto, la dute le tele con stampa romagnola realizzate a mano tando loro l’intervento nostra area abbia fatto passi da nel laboratorio Ior della piccola frazione ravennate, un chirurgico». gigante per quel che riguarda la premodo per acquistare un regalo di Natale sostenendo le Grande sodddisfaziovenzione e la cura dei tumori: attività che l’Istituto oncologico. Non mancherà un ne per Mario Pretolani, «Tuttavia ancora molto si può e si angolo dedicato alla piadina con degustazioni e buffet. consigliere Ior della sede deve fare. Ed è per questo motivo che E per le 22 lo Ior annuncia una sorpresa... di Ravenna: «La grande l’Istituto si è impegnato, per la campartecipazione all’appagna di raccolta fondi natalizia, a puntamento conferma quanto radicato sia il nostro legame col sostenere il progetto Arthe, presentato dal professor Giovanni territorio romagnolo, nello specifico ravennate, grazie a quanto di Paganelli, direttore di Medicina Nucleare, Medicina Nucleare buono compiuto negli anni dalla nostra Onlus. Sono davvero Diagnostica e Medicina Radiometabolica dell’Irst. Si tratta di una tecnica sperimentale, minimamente invasiva, per il trattamento orgoglioso della generosità dei miei concittadini, testimoniata dei tumori del seno non palpabili, che rappresentano circa il 30 dalla cifra raccolta. Quest’anno le aziende del territorio che percento della casistica totale dei carcinomi alla mammella. Il hanno sostenuto l’evento sono state ventidue, sei in più rispetto normale iter terapeutico che seguono le pazienti colpite da questo all’edizione 2015: ognuna di queste ha contribuito in maniera genere di patologia è l’intervento chirurgico: questo significa decisiva alla riuscita della serata, ed è per questo che vorrei espririmozione, totale o parziale, della mammella. Se questa tecnica mere la mia più sincera gratitudine».
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Per sostenere un progetto di musicoterapia da attuare nel reparto di pediatria dell’ospedale di Ravenna, Agebo (Onlus che si occupa di assistenza a genitori e bambini ospedalizzati) organizza un concerto di beneficenza tenuto dal coro di voci bianche Libere Note con il patrocinio del Comune di Ravenna: appuntamento alle 15 del 17 dicembre nell’aula magna dell’ospedale.
SOLIDARIETÀ/2
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Torna il calendario di Lola, cocker motociclista Il ricavato servirà per dare un cane a un cieco È stato presentato il calendario 2017 del “cocker motociclista” Lola, realizzato con il patrocinio del Comune di Ravenna. Si tratta del dodicesimo calendario di Lola e del quinto dedicato alla raccolta di fondi per consegnare un cane guida ad una persona non vedente residente in Romagna; fa parte del service Lions “Due Occhi per chi non Vede”. Alla presentazione in municipio a Ravenna, oltre alla stessa Lola, erano presenti la sua famiglia e l’assessore Massimo Cameliani. Con le precedenti quattro edizioni del calendario dedicate a questa finalità (2009, 2014, 2015 e 2016) sono stati raccolti complessivamente 13.500 euro, interamente destinati al service Lions. La tiratura è di 550 copie: tutte prenotate ( a fronte di una donazione di 10 euro).
I gemelli rappresentano un modello biologico unico, utilizzato per comprendere l’origine di moltissime patologie. Infatti, i monozigoti (identici) hanno lo stesso DNA, mentre i dizigoti (diversi), pur avendo una genetica differente, condividono la gestazione, il parto, l’allattamento e l’ambiente dei primi mesi/anni di vita. Tutti questi elementi contribuiscono a modificare il microbiota (o flora intestinale) cioè i numerosissimi batteri che vivono nel nostro intestino. Negli ultimi anni il microbiota ha attirato l’attenzione del mondo scientifico, perché sembra essere coinvolto nello sviluppo di molte malattie croniche, come, ad esempio, il diabete e l’obesità. Per questo, la Fondazione Grigioni è interessata a trovare coppie di gemelli di cui almeno uno sia affetto da malattia di Parkinson. I gemelli interessati potranno avere l’opportunità di partecipare a uno studio, che prevede la raccolta di un diario delle abitudini alimentari e di un campione biologico. Grazie a questa collaborazione, potrà essere proseguito un’importante ricerca sul ruolo del microbiota nello sviluppo della malattia. Inoltre, i gemelli potranno essere coinvolti in studi futuri ed essere seguiti con regolari controlli neurologici. Lo studio sul microbiota intestinale non è rivolto solo a gemelli affetti da malattia di Parkinson, ma anche da parkinsonismi rari come atrofia multisistemica (MSA) o paralisi sopranucleare progressiva (PSP).
RAVENNA &DINTORNI 8/12 2016
TEMPO LIBERO
28 ARIETE
BILANCIA
C’è un tantino di sfigo-impetuosità nel vostro cielo, che si diraderà da giovedì, quando il sestile di Marte darà la molla alla socievolezza e metterà a tacere la cinghialezza dei modi. Lavoro, rapporti e finanze paventano però l’inserimento di un simpatico pugnale tra le scapole. Cautelatevi.
Le feste imminenti e i mille impegni vi richiedono organizzazione e controllo dell’emotività. Non reagite come suocere se non volete far venire i gas intestinali al partner e ai colleghi che non sempre sono d’accordo con le vostre decisioni. Andrà meglio nel fine settimana, da dedicare allo shopping.
TORO
SCORPIONE
Giovedì e venerdì gli zebedei si trascinano sul pavimento come panni cattura-polvere per via degli impicci e degli impacchi di cui necessita il vostro animo, ferito da persone che portano ricamate nella fodera del cappotto le iniziali di Giuda Iscariota. Meglio nel week end con la Luna nel segno.
Giovedì e venerdì le giornate più sfiancanti: la vostra fitta agenda di impegni, congiunta alla soavità del rottweiler con il mal di denti potrebbe incorrere nelle timide rimostranze di colleghi e partner. Anche l’amore è sul genere calma piatta, tanto vale domenica visitare i mercatini di Natale.
GEMELLI
SAGITTARIO
Con Marte e Venere che vi appoggiano, non avete scuse per non sentirvi invincibili, anche se giovedì e venerdì dovrete sgambare come cani ai giardinetti per portare a termine tutti gli impegni, anche familiari. Bene l’amore, nel senso che se anche non c’è riuscite a fornicare lo stesso.
Concentrate tra giovedì e venerdì gli impegni più urgenti, se non volete che certa gente ve le faccia girare più veloci delle lame di un frullatore elettrico. Domenica fate più attività fisica col partner, se c’è, o se proprio siete da soli, per sentirvi avvolti dalla tenerezza, dedicatevi agli addobbi natalizi.
CANCRO
CAPRICORNO
Con Mercurio appena entrato nel segno, riuscirete a mettere energia e passione in ogni cosa che fate. Non è il momento degli sfigo-pessimismi per qualche discussione di troppo in famiglia . Agite anche se vi dovrete fare un sedere a forma di capanno, ma nel fine settimana cercate di riposare.
Se già dovete occuparvi del bilancio di fine anno, evitate di strafare nello shopping prenatalizio. Come al solito nel lavoro dovrete farvi due glutei come due tetragoni e rosicchiare le bolas di colleghi e familiari. Meglio rimandare alla prossima settimana eventuali litigi col partner.
LEONE
ACQUARIO
Il vostro ego proteiforme troverà pane per i suoi denti. Tra gli impegni di lavoro e i preparativi delle feste, non sfilettate con l’accetta chi vi manda il sangue al cervello. Bene creatività e faccia di glutei in fatto di intraprendenza suina, ma dedicate la domenica al riposo, che ne avete bisogno.
Anche se siete circondati da persone con gli emisferi cerebrali separati come le toilette dei ristoranti, non preoccupatevi, perché siete in grado di organizzarvi da soli. Approfittate del fine settimana per rilassarvi e decidere assieme al partner o agli amici sul programma delle feste.
VERGINE
Grazie al vostro Mercurio di nuovo amico, potete evitate di prolassarvi gli zebedei con le scadenze di fine anno. Avete il giusto nazi-self-control per risolvere molte situazioni e il sex non è più motivo di isterie ed ischemie. Forse perché non c’è, ma riuscirete lo stesso a stare bene col partner.
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PESCI
Il buonumore c’è così come l’energia psico-fisica per sbrigare tutti i vostri impegni. In vista delle solite cene pre-festive con amici e colleghi, fate però un po’ di training autogeno per non rischiare figuracce per troppa sicurezza. Ma il fascino non è da sfigati e si fornica un bel po’.
PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1
La Conad Sicomputer conserva ancora la testa della classifica Ora derby: capitan Sestini & Co ospitano Cesena al Pala Costa Una giornata di scarsa vena a muro e in battuta e una trentina di errori costano la prima sconfitta stagionale per la Conad Sicomputer Teodora: nella trasferta di Montale Rangone (Modena), ottava giornata del campionato B1 di pallavolo femminile, la squadra di Ravenna si è arresa 3-2 al tie-break dopo sette vittorie consecutive. Le giallorosse hanno trovato difronte la vivacità delle outsider designate alla vigilia della stagione, già capace di costringere al quinto set la quotata San Lazzaro. Proprio quest’ultima non ha saputo cogliere il mezzo passo falso della squadra di coach Caliendo: il ko in casa 1-3 contro Moie infatti costa il secondo posto in favore di Orvieto e lascia la Teodora al comando della classifica ora con un punto di vantaggio sulle umbre. L’occasione per riscattarsi avrà il sapore del derby: il 10 dicembre al Pala Costa alle 18 (ingresso gratuito) sarà di scena Cesena. A Montale è stato il primo parziale – la cui parte iniziale aveva fatto ben sperare (3-8), ma proseguito all’inseguimento (21-18) fino all’epilogo al fotofinish – a spostare l’equilibrio e a segnare la contesa. Il sestetto di coach Caliendo è stato infatti costretto a produrre il massimo sforzo per ribaltare il passivo, aggiudicandosi i due set successivi. A quel punto sono venute meno le energie e, nel momento topico del quarto set, le avversarie ne hanno approfittato per organizzare il contro sorpasso, concretizzatosi in un tie-break alla luce dei fatti mai in discussione. In casa giallorossa spiccano i 25 punti della schiacciatrice Aluigi, che ha attaccato col 40 percento e che è stata l’ultima ad arrendersi. La classifica (la prima è promossa in A2; seconda, terza e quarta ai playoff; le ultime tre retrocedono in B2): Teodora Ravenna 22, Orvieto 21, San Lazzaro di Savena 20, Perugia 18, Olimpia Ravenna 18, Montale 14, Cesena 10, Moie 10, Castelfranco di Sotto 10, San Giustino 6, Bastia Umbra 6, Firenze 5, Reggio Emilia 4, Montespertoli 4.
GIOVANILI/1 LE
Serie C: Teodora vs Master Olimpia (palestra Mattioli, giovedì 15/12 alle 20.30). Serie D: Teodora vs Omar Rimini (Montanari, sabato 17/12 alle 18). Under 18: Teodora vs Reggiana Volley (Mattioli, lunedì 19/12 alle 20.30).
A Montale la Teodora si è arresa al tie-break dopo 7 vittorie di fila
GARE IN CALENDARIO
GIOVANILI/2 UNA La Teodora allenata da Nello Caliendo guida la B1 inseguendo il sogno della promozione in A2
Spazio a cura di Teodora Pallavolo Ravenna Teodoraravenna.it
SETTIMANA DI PROVA GRATUITA
Il settore giovanile della Teodora apre le porte alle bambine tra 6 e 12 anni che vogliono provare a entrare su un campo di pallavolo con una settimana di prova gratuita. Queste le palestre e gli orari dove potersi presentare: il lunedì dalle 17.15 alle 18.45 alla palestra Mattioli di via Cicognani, il martedì e venerdì dalle 16.30 alle 18 alla palestra Ricci di via Cilla, il lunedì e il mercoledì dalle 17 alle 18.30 alla palestra dei vigili del fuoco in viale Randi.
INFOCITTÀ FIDO IN AFFIDO
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via De Gasperi 71 - tel. 0544 33054; via Faentina 102 - tel. 0544 460636; viale Ravegnana 815 (Coccolia) - tel. 0544 569060; viale al Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019.
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L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo
CENTRO OASI UISP RAVENNA DOMENICA 18 DICEMBRE MASTERCLASS PISCINA & PALESTRA Un’altra bella iniziativa sta per decollare al Centro “Oasi Uisp” nel quartiere San Giuseppe a Ravenna. Domenica 18 dicembre è infatti in programma il primo Masterclass Piscina & Palestra, una mattinata, dalle 9 alle 13, totalmente dedicata a tutti gli amanti del fitness in ogni sua espressione e declinazione. Lezioni in acqua e a secco della durata di 40 minuti l’una e tutto il pacchetto a solo 5 euro, per dare modo a chiunque di provare nuove tecniche, conoscere nuovi amici e avvicinarsi a discipline innovative proposte dai tecnici Uisp nel centro. Per quanto riguarda la piscina, il programma prevede: alle 9 Acqua Fitness, alle 9.50 e alle 10.40 Acqua Bike, alle 11.20 Acqua Gym e infine alle 12.20 Acqua Training. In palestra invece le proposte sono le seguenti: alle 9 GAG, alle 9.50 Ritmo Latino, alle 10.40 Pilates, alle 11.30 Indoor Training e alle 12.20 Yoga. Con soli 5 euro, i “superman” e le “superwoman” potranno partecipare a tutti gli appuntamenti. Prenotazione obbligatoria entro il 17 dicembre. Per informazioni e prenotazioni: Centro Oasi Uisp, via Lago di Como 29, Ravenna, tel. 0544 451852 - Uisp Comitato Ravenna-Lugo Sede di Ravenna, via Gioacchino Rasponi 5, tel. 0544 219724 fax 0544 219725 mail ravenna@uisp.it
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L’INIZIATIVA
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Dal 12 dicembre all’8 gennaio al Centro Commerciale Esp il Natale diventa solidale con l’iniziativa realizzata in collaborazione con l’associazione Volontari Protezione Civile Mistral che vede protagonisti i bambini di Ravenna. I piccoli ravennati potranno infatti portare all’Esp un gioco nuovo o appena aperto, come dono da regalare ai loro coetanei dei centri abitati di Lazio, Umbria e Marche colpiti dal terremoto. Quando saranno tanti, i giocattoli raccolti viaggeranno sotto il coordinamento della Protezione Civile fino alle zone colpite del Centro Italia. La consegna finale all’associazione Mistral dei giochi raccolti avverrà con un evento speciale, ospitato all’Esp nel pomeriggio dell’8 gennaio, ma nel caso il risultato della raccolta fosse particolarmente generoso, i volontari di Mistral effettueranno un viaggio per consegnare i giochi prima di Natale. La raccolta dei giochi funziona in questo modo: dal 12 dicembre all’8 gennaio l’Esp realizzerà un grande allestimento in galleria, il “Villaggio di Natale”, dove è possibile per i bambini e le proprie famiglie recarsi per lasciare i giochi. Basterà mettere il giocattolo su un nastro trasportatore, spingere un pulsante rosso e il regalo sarà trasportato fino al “treno della bontà”. Quando il giocattolo viene caricato, l’area si “attiva”, alcuni pupazzi si muovono, si accendono le “luci della solidarietà” e una musica natalizia sottolinea che la donazione è fatta. Nell’area sarà presente anche una “Natalina”, un’aiutante di Babbo Natale che aiuterà a fare la donazione e che fotograferà il bambino con il suo dono, stamperà la foto e l’incollerà su un attestato da lasciare in ricordo per il bel gesto. L’addetta sarà presente nei giorni feriali dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Inoltre, per rendere la visita dei piccoli frequentatori più interessante e giocosa, sempre nell’area di consegna dei giochi sono previste 4 giornate creative – sabato 17 e domenica 18 dicembre, venerdì 6 e sabato 7 gennaio – alla fine delle quali i bimbi potranno tornare a casa con una palla di vetro con la neve o con un orsetto di peluche che avranno personalizzato.
LUGO
Al Centro Studi Danza & Fitness le promozioni e le feste del periodo natalizio Nel periodo natalizio il Centro Studi Danza & Fitness, la palestra a corpo libero dove Uisp accentra gran parte della propria attività di fitness del territorio basso romagnolo, rilancia le proprie iniziative con un occhio di riguardo all’aspetto ludico e associativo. Tante infatti le iniziative in programma, così come le promozioni previste per queste settimane. Il calendario prevede le prime e più interessanti promozioni già dai prossimi giorni. Solo dal 12 al 16 dicembre sarà infatti possibile sottoscrivere l’abbonamento open trimestrale a 130 euro (anziché 145) e anche l’abbonamento mensile a 40 euro (anziché 50). Sabato 17 dicembre poi, è prevista la divertente Festa di Natale del Fitness Uisp, aperto sia a chi frequenta le palestre sia a chi svolge la propria attività in piscina. L’appuntamento per tutti è al Giradischi Club di Faenza con cena, concerto live e musica anni Novanta. Giovedì 22 dicembre sarà invece il “Giorno dei Regali”: tutti coloro che acquisteranno un abbonamento ai corsi Uisp riceveranno infatti un dono. Infine, giovedì 5 gennaio 2017 “Estrazione della lotteria della Befana”. Tutti coloro che acquisteranno un abbonamento nel mese di dicembre e tutti coloro che parteciperanno alla Festa di Natale riceveranno infatti gratuitamente un biglietto per l’estrazione a premi. Per info: Uisp Ravenna-Lugo Sede di Lugo, piazzale Veterani dello Sport 4, tel. 0545 26924 - 0545 030353 - Centro Studi Danza & Fitness, via Bartolomeo Gastaldi, tel. 0545 27237.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 8 dicembre 2016
settimanale
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Dimenticare il cane sul balcone… Per configurare il reato di abbandono di un animale non occorre necessariamente che ci si disfi materialmente del proprio cane. Il reato previsto dall'art. 727 del Codice Penale si concretizza anche solo mal curando il nostro amico a quattro zampe. La giurisprudenza sottolinea i termini del reato anche per cani lasciati sempre all'aperto e privi di ripari o costretti da catene molto corte o lasciati senza mezzi di sostentamento. Reato è anche lasciare il proprio cane in auto in periodo di eccessivo calore. Insomma lasciare gli animali in condizioni incompatibili con la loro natura è reato. Per cui lasciare il cane in casa e andare in vacanza senza prevedere un suo accudimento e causargli sofferenza è reato. Diverso il caso in cui il padrone lascia il proprio cane presso un canile privato o il caso in cui si detiene a casa numerosi animali domestici, ma ben curati. La sola condizione di spazio esiguo non legittima la punibilità se lo stato e le condizioni di salute delle bestie risultano nella norma. Si veda il caso di condanna di un padrone di un cane che abbaiava continuamente creando disturbo al quiete del vicinato (http://www.condominioweb.com/il-continuo-abbaiare-del-cane-creaproblemi-al-conduttore.2305). Da ispezione risultava che il cane versava in un vero stato di abbandono e di incuria perché costretto a vivere in una piccola terrazza e lasciato spesso senza acqua e cibo. Il Tribunale di Trento, ha precisato che il reato di abbandono di animali si configura anche in caso di comportamenti colposi di incuria, inerzia o indifferenza da parte del proprietario dell'animale. Quindi la carenza di cibo, la costrizione in ambienti sporchi e non adeguati sono elementi che possono portare alla condanna del proprietario per abbandono e, altresì, costituire, nel loro insieme, comportamenti di vero maltrattamento.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 8 dicembre 2016
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