Foto di Adriano Zanni
Giovedì 9 febbraio 2017 n.709 RAVENNA&DINTORNI
Settimanale di informazione FREEPRESS
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OLTRE LE FRONTIERE LETTERATURA, ARTE, CORSI UNIVERSITARI PER SUPERARE L’EMERGENZA NELL’ACCOGLIENZA PROFUGHI da pagina 14 SANITÀ
VIAGGI
a pagina 6
Il sangue (e l’appalto) della discordia
680 PUNTI DI DIFFUSIONE QUALIFICATA IN TUTTA LA PROVINCIA DI RAVENNA
Sindacati e lavoratori contro Ausl e Copura che si è aggiudicata il servizio di trasporto
CONTI PUBBLICI
a pagina 20
Quattro anni di giro del mondo in bici TEATRO
a pagina 22
Il Macbeth di Branciaroli all’Alighieri ANTICIPAZIONE
a pagina 26
Una mostra sui Sonetti romagnoli di Guerrini
a pagina 12
La previsione di Bilancio di Palazzo Merlato
JUNIOR
a pagina 30
Esposizione interattiva al Mar
1601 PUNTI DI DIFFUSIONE QUALIFICATA IN TUTTA LA ROMAGNA
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GGIO €A 0,08 PIA OM COPrezzo
ISSN 2498-9495
A CONSEGN INA G A P A T S E QU IA IN AGENZ
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
L’emblematica vicenda dell’appalto sul sangue
di Gianluca Costantini
Polemiche da Top Five
3
di Federica Angelini
di Moldenke
Il caso dell’appalto vinto da Copura per il traporto sangue (vedi pag. 6) ha qualcosa di molto emblematico e che forse, se letto in controluce, dice molto di un intero sistema che da tempo vacilla e su cui invece si è storicamente fondata la ricchezza anche sociale di questo territorio. Quando una cooperativa vince un appalto pubblico perché offre un risparmio e questo risparmio viene effettuato proponendo ai lavoratori condizioni peggiorative rispetto alle precedenti c’è forse da riflettere. L’anno scorso abbiamo visto il caso di Hera, società a maggioranza pubblica, costretta a fare marcia indietro rispetto a un appalto vinto da una coop esterna al massimo ribasso. Anche in quel caso a pagare un prezzo furono lavoratori assunti e rimasti pochi mesi dopo senza prospettive. Tante volte sono state denunciate le condizioni sempre più precarie di lavoratori dell’industria in coop vere o false a cui privati esternalizzano servizi. In questo caso, però, la cooperativa è vera e storica, Copura appunto, più che mai del territorio, più della concorrente Plurima. Eppure vince riducendo garanzie e stipendi di lavoratori, anch’essi del territorio. A cosa serve tutto ciò? A realizzare un risparmio di qualche decina di migliaia di euro dell’Ausl, cioè un’azienda pubblica in una regione a guida Pd. Quel Pd che al governo è rappresentato da un ministro che è stato il presidente nazionale di Legacoop e a cui dobbiamo la legge sul Jobs Act e una regolamentazione dei voucher che ora in molti contestano anche dentro il Pd. Un corto circuito in cui la politica sembra non avere una visione complessiva, sembra non considerare semplicemente inaccettabile per la propria storia e i propri principi (in molto simili peraltro e nati dalle stesse radici da cui sono nate le cooperative) far pagare il conto a lavoratori da 1.300 euro al mese che da un giorno all’altro rischiano di finire sotto la soglia minima necessaria a mantenere una famiglia. Peraltro, continuare a distribuire lavoro a basso costo non potrà alla lunga che finire per ingrossare la fila di chi pagherà giocoforza meno tasse e magari avrà bisogno di un aiuto dalla collettività. E se con i privati e le grandi industrie forse (forse) gli antidoti sono più difficili da trovare, quando il committente è pubblico e l’imprenditore in questione è una cooperativa è più difficile capire l’applicazione tout court di leggi di mercato che sembrano considerare il lavoro un costo e non una risorsa, il lavoratore un peso e non un cittadino che attraverso competenze e prestazioni contribuisce al funzionamento di un servizio (peraltro essenziale) e garantisce a se stesso e alla propria famiglia una vita dignitosa. Toccherà invece prenderne atto, così è. E a chi si vuole dire di sinistra la cosa dovrebbe lasciare molto amaro in bocca.
La top 5 delle polemiche più entusiasmanti di queste settimane. Al numero 5 sarà banale, ma si piazzano i tipi del Popolo della Famiglia (quelli di Adinolfi, quello che in questi giorni ha chiesto di fare una legge per oscurare i siti porno) che – non paghi di averci sfracellato le palle giorni prima contro uno spettacolo pluripremiato che parla di identità di genere proposto alle scuole di Ravenna così come di mezza Italia – il giorno dopo la rappresentazione parlano addirittura di una «forma di discriminazione ripugnante». In pratica, secondo i nostri eroi, i bambini che non hanno partecipato a questo osceno spettacolo perché tenuti a casa dai genitori di sani principi, potrebbero – dicono – «essere oggetto di scherno e derisione per la loro assenza allo spettacolo; invitiamo pertanto insegnanti e genitori a vigilare». Non so se avete capito, ma spero per voi di sì. Al quarto posto finalmente arriva anche a Ravenna Forza Nuova, cavalcando il caso delle aule fredde al liceo classico per fare un po’ di populismo alla cazzo di cane, ricordandoci che spendiamo milioni per il torneo di golf, le banche e gli immigrati lasciando gli italiani al freddo, al gelo, nella povertà e con i loro terremoti. Alé. Al terzo posto troviamo un signore panciuto dall’aria simpatica, autorizzato a parlare in quanto “figlio del leggendario Angelo Costa”, che lancia dalle pagine del Carlino un appello al sindaco: «Vogliamo un nuovo palazzetto dello sport». La politica si gasa di brutto. Un po’ come la storia di quelli che chiedono una grande mostra al museo e non sono mai andati a vederne una. Un po’ come la storia che adesso tutti hanno una soluzione per l’Accademia di Belle Arti. Un po’ come... Al numero 2 un personaggio solo in apparenza minore ma di cui ci aspettiamo tanto in futuro, una certa Rosanna Biondi della Lega Nord, che visto che finora non l’ha mai cagata nessuno, e visto il successo ottenuto in città da piazza Kennedy, esaurito il caso delle leggendarie Toilettes ora ci prova chiedendo una sollevazione popolare contro le panchine, sottolineando come finora non siano state ascoltate le «eccellenze culturali del “gotha” ravennate», senza sapere chiaramente di cosa stia parlando. Al numero 1 a sorpresa il gruppo Pd che se la prende con una consigliera d’opposizione perché un amico virtuale di una sua amica virtuale su Facebook avrebbe augurato la morte alla giunta tutta. Un amico di un’amica su Facebook. Le nuove frontiere della polemica 2.0.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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SOCIETÀ
SOLIDARIETÀ
Al via una raccolta di materiale didattico per i bambini terremotati Aiutare 821 bambini e ragazzi di Treia, comune della provincia di Macerata, ai quali il terremoto ha portato via tantissimo, comprese le loro scuole. Con questo obiettivo l’associazione Radio club Mistral e il Comune di Ravenna hanno pensato di avviare una raccolta di materiale didattico a favore dell’istituto comprensivo Paladini, composto da due scuole secondarie di primo grado, due scuole primarie e una scuola dell’infanzia. A seguito degli eventi sismici del 2016 e 2017 una delle due scuole secondarie risulta inagibile, per cui le classi sono state trasferite nei locali di un oratorio e nei container montati dalla Protezione civile, e l’altra ha tre aule dissestate e inutilizzabili; la primaria della frazione di Passo è stata tra-
sferita presso un altro edificio e la scuola dell'infanzia è chiusa per i lavori di messa in sicurezza. L’appello di Mistral e del Comune è rivolto a cittadini, attività commerciali e associazioni ma anche alle scuole. L’assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali ha scritto una lettera a tutti i dirigenti scolastici invitandoli a dare massima risonanza all’iniziativa presso le famiglie e gli insegnanti. Il punto di raccolta è il centro operativo di Mistral di Ravenna che si trova in via Romea Nord 270 e rimarrà aperto al pubblico il martedì e il sabato dalle 15 alle 19. L'obiettivo è di partire con la prima missione di consegna tra la fine di
febbraio e i primi giorni di marzo. Tra il materiale richiesto ci sono notebook per allestire aule di informatica; libri per le biblioteche e dizionari di italiano, inglese, francese, greco e cinese; materiali per i laboratori scientifici e per le attività di geografia; materiali per l’attività psicomotoria e per le palestre; giochi, costruzioni, quaderni e colori. La scelta di questo istituto nasce su segnalazione dell'Agenzia regionale di Protezione Civile delle Marche e soprattutto perché questo territorio si colloca al confine del "cratere" sismico e non rientra, per ora, tra gli enti destinatari della prima tranche di fondi per la ricostruzione.
LA STORIA
Fabio, malato di Sla, fa rinascere il Low Ponte Big del calcio al battesimo in municipio «Perché lo faccio? Perché nella malattia ho trovato tanti amici che quotidianamente aiutano me, i miei figli, la mia famiglia. Amici conosciuti nel mondo del calcio, praticando questo sport. A tutti loro devo una parte del mio tempo, che voglio usare per dare a tanti ragazzi e adulti la possibilità di essere fortunati come lo sono stato io, la possibilità di essere circondati da persone magnifiche». Alla fine della presentazione nella sala preconsiliare del municipio di Ravenna, è il messaggio di Fabio Bazzocchi a sintetizzare quello che c'è dietro tutta l'operazione, che è di una semplicità disarmante: l'amicizia e la passione per il calcio. D'altronde Fabio ha giocato per buona parte della sua vita, allenando inoltre anche i bambini. Nel Low Ponte, la storica società di Ponte Nuovo (nata sulle ceneri del Low Street di Ravenna) che negli ultimi anni, dopo stagioni importanti nelle categorie dilettantistiche, ha attraversato una fase molto difficile a causa della crisi economica, rischiando di scomparire. Ora il rilancio, grazie soprattutto alla volontà di Fabio, 46 anni il prossimo aprile, dal 2010 costretto a convivere con la Sla (sclerosi laterale amiotrofica), malattia neurodegenerativa che gli impedisce qualsiasi movimento. Comunica tramite messaggi e social network grazie a un software che legge il movimento degli occhi. Mentalmente, lo si sarà capito, è invece lucidissimo. «Ha sicuramente più memoria di me», è stata la battuta di Arrigo Sacchi, tra gli ospiti d'eccezione della presentazione in Comune del nuovo Low Ponte, rivelando che Fabio la sera prima gli aveva ricordato che si erano già visti nel 1988. Il Low Ponte ripartirà grazie a tante persone qualificate che in alcuni casi rientrano in società solo grazie all'appello di Fabio, nominato nuovo presidente onorario. Il presidente sarà invece Piero Valentini, figura storica della società ed ex custode, al Low Street sin dalla sua nascita negli anni Settanta. La filosofia – è stato spiegato alla presentazione in municipio – sarà quella di collaborare con tutte le società dei dintorni senza preclusioni (compreso il Ravenna naturalmente, attaccato invece in passato per la decisione di aprire una franchigia per selezionare i giovani migliori delle società della città), puntando tutto sul settore giovanile (ma la novità è che ci sarà di nuovo la prima squadra, anche se non è ancora chiara la categoria a cui si ambisce) e all'insegna dei principi della Carta dei diritti del bambino, come ha spiegato il preparatore e responsabile dell'area tecnica Andrea Zavatta. «Fabio ci sta insegnando valori importanti – è stato poi il commento di Sacchi –, in un paese come l'Italia in cui regna invece la confusione, in cui si vuole vincere sempre, anche tra i bambini. Fabio è un esempio formidabile di costanza, volontà, determinazione, faccio a lui e a tutti i suoi collaboratori i miei migliori auguri». Hanno parlato di Fabio come un esempio da seguire anche gli altri due allenatori professionisti ravennati presenti per l'occasione, Davide Ballardini e Andrea Mandorlini. Il primo ha rivelato di essere diventato amico dei Bazzocchi al mare, dove ha conosciuto anche moglie e i loro due bambini («Lui incarna tante belle cose dello sport – ha detto Ballardini –, la tenacia e il rispetto delle regole in primis»), Mandorlini invece ha ricordato anche i suoi primi passi calcistici proprio al Low Street, prima poi di arrivare a vincere anche uno scudetto con l'Inter da calciatore e di allenare in serie A. Luca Manservisi
LA CURIOSITÀ IN
CITTÀ ALTRE OTTO SOCIETÀ
Il Low Ponte è solo una della decina di società di calcio che operano in ambito giovanile (fin dai 5-6 anni) in una città non certo di grandi dimensioni come Ravenna. Vanno ricordate infatti anche la Polisportiva Fz di Fornace Zarattini, il Porto Fuori e il Classe alle porte della città, la Mattei nel quartiere San Giuseppe, l’Azzurra nel quartiere San Biagio, la Monti in zona Gulli, la più recente Compagnia dell’Albero (zona Galilei), senza contare i lidi e le frazioni distanti pochi chilometri del forese. A queste si deve aggiungere naturalmente il più ambizioso Ravenna, che in questi anni dopo l’ultimo fallimento è riuscito grazie al lavoro della Virtus (nata appositamente nell’ambito della Compagnia dell’Albero) a ricreare il proprio settore giovanile, rinforzato anche dal progetto franchigia, con una decina di società del comune a collaborare per la valorizzazione dei migliori talenti. In tutta la provincia sono circa 5.400 i ragazzi, dai 5 ai 18 anni circa, a praticare il calcio.
Fabio Bazzocchi con Arrigo Sacchi
LAVORI PUBBLICI
Cantiere in ritardo: San Vitale chiusa fino al 14 maggio LA PETIZIONE «UNA PISTA CICLABILE TRA SAN MICHELE E FORNACE ZARATTINI»
La conclusione del cantiere era prevista per il 10 febbraio ma i sei mesi previsti non sono bastati per completare la manutenzione del ponte dell'Albergone a Traversara. Servirà altro tempo e la provinciale San Vitale resterà ancora chiusa al traffico tra Russi e Bagnacavallo fino al 14 maggio a causa di «motivi tecnici sopravvenuti nel corso dei lavori di consolidamento e adeguamento». Si tratta di lavori per l’adeguamento statico,
sismico e funzionale del ponte sul fiume Lamone. Il cantiere è partito a settembre 2016 e ha subito incontrato delle difficoltà con i vincitori dell'appalto. Vale la pena ricordare che una volta completate le opere sul Lamone, è previsto il medesimo tipo di adeguamento anche per il ponte sul Senio tra Bagnacavallo e Lugo. Anche per questo intervento la stima è di sei mesi a partire dall'inizio delle opere.
È stata discussa in municipio una petizione firmata da 400 persone che chiede al Comune di realizzare una pista ciclabile in grado di collegare l’abitato di San Michele con Fornace Zarattini e quindi poi con la ciclabile esistente fino a Ravenna. Un intervento molto sentito dai residenti di un paese che dista da Fornace solo 3 chilometri che sono però difficilmente percorribili in bicicletta, a causa del traffico. Il Comune si è impegnato ad avviare la fase di progettazione per cercare di stimare meglio i costi, all’apparenza molto elevati. Sono diverse però le possibili ipotesi alternative.
SOCIETĂ€
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5 POLITICHE CULTURALI
STORIA/1
L’annuncio dopo le polemiche: grandi mostre al Mar solo ogni due anni. E piÚ spazio per la fotografia
LA
Sta tenendo banco a Ravenna il caso del Mar, il museo d’arte di via di Roma, che per la prima volta dal lontano 2003 quest’anno non ospiterà la tradizionale grande mostra. Dopo la fine dell'era del curatore Claudio Spadoni e il cambio di Amministrazione, il futuro del Mar appare infatti incerto da mesi e il sindaco Michele de Pascale, già poco dopo il suo insediamento, aveva dichiarato l'intenzione di puntare come primo obiettivo al rilancio della Biennale del Mosaico, che si terrà in autunno in una veste totalmente rinnovata, sul modello della manifestazione faentina Argillà . L’opposizione ha per questo motivo attaccato frontalmente la giunta e cosÏ la lista Cambierà ha definito come una bestemmia inaudita lasciare un museo senza la grande mostra annuale mentre Maurizio Bucci della Pigna ha invitato il Comune a cercare piuttosto privati in grado di rilanciare il Mar e la Loggetta Lombardesca. E proprio per rispondere a un question time presentato da Bucci è stata in municipio l’assessora alla Cultura Elsa Signorino a confermare la posizione dell’Amministrazione. Nell’occasione ha sottolineato come un museo non sia fatto solo da mostre temporanee, ma anche dalla propria collezione permanente, da valorizzare, e ha ricordato come nel 2017 il Mar grazie a fondi europei sia destinato anche a diventare un luogo di innovazione e sperimentazione tecnologica, sorta di laboratorio aperto alla città e ai piÚ giovani. Signorino si è anche detta comunque consapevole dell’importanza degli eventi temporanei, promettendo una grande mostra ogni due anni (in alternanza appunto alla Biennale del mosaico), dando quindi appuntamento con la prossima grande mostra nel 2018. Una mostra che non dovrà essere solo di grande rilievo scientifico – ha detto – ma in grado di rivolgersi anche a un vasto pubblico. E accanto a questo il Mar – assicura l’assessore – proporrà altri eventi, sperimentando anche linguaggi artistici diversi, come ad esempio la grande fotografia. Il Comune, infatti, pare stia già lavorando a un’esposizione dedicata a grandi fotografi ravennati noti nel mondo (da Majoli – immaginiamo – a Malanca, da Masotti a Roversi). (lu.ma.)
L’APPELLO
POLIZIA TRA MOVIMENTO CLANDESTINO, PULSIONI GOLPISTE E VISIONE DEMOCRATICA
LunedĂŹ 13 febbraio alle 18 alla sala D’Attorre di Casa Melandri di via Ponte Marino, in centro a Ravenna, è in programma un incontro sulla storia della polizia ravennate e italiana “tra movimento clandestino, pulsioni golpiste e visione democraticaâ€?. Ne parleranno il segretario provinciale del Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) Giuseppe Arca e Tommaso Di Gaudio, del direttivo nazionale. Modera il giornalista Paolo Pingani.
STORIA/2 UN
DOCUMENTARIO SU SETTE STORIE ISTRIANE, PER NON DIMENTICARE LE FOIBE
ÂŤBurri diventi patrimonio di RavennaÂť In occasione del centenario della nascita lo ha omaggiato anche il Guggheneim di New York. Ravenna – che ospita una sua grande opera all'insaputa probabilmente dei piĂš – lo ha celebrato in ritardo e in sordina con un evento a fine 2015 e poi con un concerto del Ravenna Festival 2016. Ma si può fare molto di piĂš per ricordare Alberto Burri – tra i piĂš grandi artisti italiani del Novecento – secondo l'associazione Insieme per Cambiare Ravenna, presieduta dall'ex assessore dell'ultima giunta Matteucci, Guido Guerrieri. Nato a CittĂ di Castello, Burri ha avuto un rapporto particolare con Ravenna nel periodo dal 1988 al 1992: nel 1988 San Vitale ospita una sua mostra curata da Claudio Spadoni; negli anni immediatamente successivi l’artista realizza il “Grande Ferro Râ€? al Pala De Andrè e progetta l'allestimento di sue opere al piano terra del Palazzo del Gruppo Ferruzzi in via Diaz, mai però installate. Guerrieri lancia quindi alcune proposte concrete: ÂŤNel 2018, trent’anni dopo, riproporre Burri a San Vitale e al Museo Nazionale; realizzare alla sala Rossa del Pala De Andre un convegno di studi realizzare l'installazione in via Diaz, cosi come progettata da Burri; organizzare al Mar una mostra fotografica di Aurelio Amendola, il fotografo ufficiale che ha seguito Burri per tutta la vitaÂť.
In occasione del Giorno del Ricordo, venerdĂŹ 10 febbraio alle 17 verrĂ proiettato a palazzo Rasponi, in centro a Ravenna, il documentario “Italiani per scelta – 7 storie istrianeâ€?.SarĂ presente l’autore televisivo, giornalista e scrittore Nevio Casadio, che ha firmato il reportage. Il Giorno del Ricordo vuole conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della piĂš complessa vicenda del confine orientaleâ€?.
STORIA/3 A COTIGNOLA UN CONVEGNO SULL’EREDITĂ€ DELL’ALBARĂ€Z, IL PIOPPO SIMBOLO DEL ‘900 MercoledĂŹ 15 febbraio alle 21 al teatro Binario di Cotignola è in programma il convegno intitolato “L’ereditĂ e i pensieri dell’albarĂ zâ€?, sul pioppo bianco di Cotignola, simbolo vivente del ’900: oggi si trova su un'isola, in un lago che nasce dagli scavi di fornace. Attorno a lui e al suo lago, spazi incolti e boschivi sono in cerca di futuro. Saranno ospiti due studiosi: Luisa Calimani, architetta ed esperta di politica del paesaggio, e Massimiliano Costa, appassionato biologo direttore del Parco regionale della Vena del gesso.
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SOCIETÀ
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IL CASO
ORARI DI APERTURA: 08.30-13.00 / 14.00-19.00
Avevano contratti di lavoro da 40 ore settimanali con una retribuzione mensile da circa 1.300 euro netti. Poi l’azienda (Plurima di Perugia) che aveva un appalto pubblico ha perso la gara per il rinnovo. E loro sono stati sì assunti dall’azienda vincitrice (Copura di Ravenna, con un ribasso del 37 percento) ma con contratti da sole 26-28 ore e retribuzioni che arrivano a circa 800 euro, con un taglio al superminimo salariale e la cancellazione dei livelli maturati. È la situazione che stanno vivendo una ventina di lavoratori che si occupano del trasporto di materiale sanitario e non, compreso il sangue, per l’Ausl Romagna nella provincia di Ravenna. Il 6 febbraio i lavoratori hanno scioperato e torneranno a incrociare le braccia il 20. Mentre la prefettura sta tentando una mediazione fra azienda e lavoratori (con la prima arroccata sulle sue posizioni e poco aperta a concessioni), i sindacati hanno segnalato all’ispettorato del lavoro la presunta irregolarità di Copura che in occasione dello sciopero avrebbe sostituito i lavoratori andati alla manifestazione con altro personale oltre a cinque precettati. Stiamo parlando di un appalto di un anno con eventuale proroga di sei mesi: base d’asta 1,2 milioni di euro (era di 2 milioni all’epoca del precedente rinnovo vinto da Plurima). La durata è piuttosto ridotta per arrivare solo al 2018 quando scadranno gli appalti anche negli altri territori della Romagna e l’azienda sanitaria farà un bando unico per tutta l’area vasta, roba da 8 milioni di euro annui. Dal primo giorno di cambio appalto (25 gennaio) il calo di ore nero su bianco nei contratti non si è verificato nei fatti perché ai lavoratori è stato richiesto quasi lo stesso impegno di prima facendo straordinari: «Questo dimostra che il lavoro da fare c’è e il servizio non è cambiato rispetto al passato», dicono i funzionari sindacali Sokol Palushaj (Cgil), Roberto Billi (Uil) e Laura Chiarini (Cisl). In futuro però la situazione è destinata a cambiare per quei lavoratori: «Copura vanta più di un appalto con l’azienda sanitaria e ha già circa 400 persone impiegate nei tre ospedali, principalmente nello spazzamento e nel trasporto barelle. L’azienda sta mandando alcuni di quei 400 (dopo aver conseguito il patentino Adr necessario per il trasporto di quei materiali, ndr) in affiancamento ai diciassette
Trasporto sangue: l’Ausl assegna l’appalto a Copura e gli stipendi si riducono
I rappresentanti sindacali di Filcams-Cgil, Uiltrasporti-Uil e Fisascat-Cisl che stanno seguendo i lavoratori dell’appalto per il trasporto sangue dell’Ausl
IL LAVORATORE IL CAMBIO DOPO OTTO ANNI DI LAVORO: «AVEVO UN CONTRATTO DA 30 ORE E ME NE HANNO FATTO UNO DA 22» «Mi hanno fatto un contratto da 22 ore settimanali invece delle 30 che avevo prima del cambio di appalto ma nella prima settimana ne ho fatte 35. Il primo mese probabilmente prenderò più o meno lo stesso stipendio di prima ma appena avranno formato altre persone mi faranno fare le 22 e il taglio si sentirà». Jacopo Fabbri è un 28enne di Lugo che da otto anni lavorava per Plurima nel trasporto sangue per l’Ausl: «Facevo servizio a Faenza mentre adesso mi hanno spostato su Lugo». Anche Jacopo come i suoi colleghi ha scioperato il 6 febbraio e di fronte vede uno scenario preoccupante: «Per ora c’è anche una certa disorganizzazione. Ci comunicano i turni settimana per settimana. Così è difficile considerarlo come un lavoro part-time e poter cercare un altro lavoro da arrotondare. Prima del cambio appalto lo facevo ma adesso ho dei problemi». La proposta di Copura per tamponare la riduzione di ore è quella di rendersi disponibili per altri appalti della coop: «Ci hanno fatto contratti del settore multiservizi così ci possono impiegare in altri contesti. Per ora l’intenzione mia e di altri miei colleghi è di non accettare questa condizione perché significa ridurre la nostra professionalità».
ex dipendenti di Plurima (erano 21 ma quattro non hanno accettato il passaggio o si sono già dimessi) per formarli e quando avranno ampliato il numero di persone capace di fare il trasporto sangue non faranno altro che tenere i diciotto nuovi assunti entro le 26-28 ore e spalmare il resto delle ore necessarie sui dipendenti già assunti. Ma questo non è consentito dal codice sugli appalti». Le irregolarità di cui Copura sarebbe responsabile non finiscono qui secondo i sindacati. C’è la questione della categoria contrattuale: «Il bando fa riferimento al settore trasporti e logistica invece la coop ha utilizzato quello dei multiservizi». Su questo fronte in realtà l’anomalia risale al 2010 «quando Plurima assorbì i lavoratori dalla Itinere cambiando i contratti». Ma ancora non è tutto: «Copura ha tagliato il 70 percento dei superminimi non riassorbibili a tutti gli addetti trasformandoli in un 30 percento di assegno ad personam riassorbibile e ha azzerrato i quarto e quinto livello di 14 dei 21 lavoratori senza riconoscimento economico. Infine ha subappaltato il 30 percento del lavoro a Consar». Non è da escludere che i contratti vengano impugnati davanti al giudice del lavoro. C’è poi il capitolo dei disservizi. Il passaggio di consegne Plurima-Copura non è stato indolore, a sentire il racconto dei lavoratori. Alcune modifiche ai giri di consegne starebbero causando ritardi enormi nelle rigide tempistiche richieste per materiale che deve essere trattato entro certi termini per non minare la sua qualità. Il 13 e il 14 febbraio le tre sigle sindacali di categoria (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti-Uil) incontreranno la direzione dell’azienda sanitaria e i sindaci di Ravenna, Lugo e Faenza. Tutto questo mentre incombe il ricorso presentato al Tar da Plurima per chiedere l’annullamento dell’aggiudicazione (pronunciamento atteso per marzo). Andrea Alberizia
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LA POLITICA Interrogazioni al sindaco e al ministro Il primo che ha focalizzato l’attenzione su cosa stava succendo nell’appalto per il trasporto sangue dell’Ausl è stato Alvaro Ancisi, consigliere comunale di opposizione con Lista per Ravenna, che una decina di giorni fa riportava «lagnanza da parte dei dipendenti transitati nella nuova impresa per notevoli decurtazioni sia delle ore di servizio che dello stipendio» e ha presentato un'interrogazione al sindaco, responsabile in materia di sanità a livello locale. Samantha Gardin, capogruppo della Lega Nord, critica il meccanismo del forte ribasso: «L’Ausl è già oggetto di critiche per l’aggiudicazione dell’appalto sulla fornitura dei ausili per l’incontinenza che ha prodotto ritardi pesanti sulle forniture ai cittadini, oltre al disagio arrecato per materiale e taglie non idonee ai pazienti. Ora, il rischio è che il tutto si ripeta». La consigliera comunale Raffaella Sutter (Ravenna in Comune) esprime solidarietà ai lavoratori: «Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di una gara d’appalto di un servizio pubblico pensata principalmente per ottenere un risparmio e le scelte del committente si scaricano pesantemente sui lavoratori». E anche Sinistra per Ravenna (lista che appoggia il Pd e fa parte della maggioranza) esprime solidarietà ai lavoratori in sciopero. Il caso è arrivato anche sui banchi della Regione con Tommaso Foti, consigliere regionale di Fratelli d'Italia-An che ha presentato una interrogazione per chiedere alla giunta se «intenda appurare quali siano le condizioni contrattuali applicate al personale adibito al servizio, se le stesse differiscano - e sotto quali profili - da quelle applicate dal precedente gestore, e se le condizioni contrattuali risultino conformi ai principi e alla lettera del contratto nazionale di settore». Il deputato ravennate Giovanni Paglia (Sinistra italiana) ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute chiedendo «se ritenga di dover intervenire a tutela della continuità di trattamento per i lavoratori e della salute dei cittadini, per la quale è essenziale il servizio di trasporto di emoderivati».
I
VINCITORI DELLA GARA PUBBLICA
La coop smentisce ma non accetta domande Secondo Copura, colosso ravennate della cooperazione rossa, non corrisponde al vero quanto affermato dai sindacati a proposito dell’appalto per il trasporto sangue dell’Ausl. La replica è contenuta in un comunicato diffuso da Legacoop. Avremmo voluto rivolgere altre domande all’azienda ma la direzione ha scelto di non rispondere alle nostre richieste. Questo è quindi quanto dichiarato tramite il comunicato di Legacoop: «Non è vero che Copura abbia decurtato del 30 percento il monte ore rispetto alle 40 ore settimanali. Nonostante alle dipendenze di Plurima diversi operatori non lavorassero interamente le 40 ore previste nell’appalto, Copura aveva prospettato una soluzione organizzativa, presentata nell’incontro in prefettura con le organizzazioni sindacali, per far sì che la decurtazione fosse mediamente del 1012 percento e non del 30». Su questo aspetto i sindacati hanno chiarito che la proposta della coop consiste nel impiegare gli ex lavoratori Plurima in altri cantieri Copura con altre mansioni. «Non è vero – continua la coop – che sia stato azzerato il superminimo, perché nel medesimo incontro in prefettura Copura si era resa disponibile a riconoscere una quota del superminimo previsto nella precedente posizione contrattuale. Come nel caso precedente, la soluzione è stata illustrata agli operatori assunti nel passaggio d’appalto, che usufruiranno di questo riconoscimento economico sin dalla data di attivazione dell’appalto stesso». Legacoop conclude la sua nota dicendo che «Copura ha operato in maniera trasparente e tenendo conto delle esigenze dei lavoratori oltre che delle proprie».
LA COMMITTENTE
L’azienda sanitaria: «Il servizio è in ordine» «I sistemi di monitoraggio sul trasporto sangue non sono opinioni, ma sono garantiti da precisi sistemi di tracciatura dei tempi e delle temperature durante tutto il processo dei trasporti». Lo afferma l'Ausl Romagna per garantire che la situazione nel servizio di trasporto sangue non è nel caos dopo il cambio di appalto come invece sostengono i sindacati. L'azienda sanitaria inoltre ribadisce che la gara d’appalto si è svolta nel rispetto dei principi e delle normative vigenti in materia di appalti pubblici e censura le dichiarazioni dei sindacati che avevano parlato di sangue trasportato a temperature non adeguate. «Ciascun mezzo di trasporto è dotato di sistema di riscaldamento e raffrescamento in modo da garantire gli intervalli di temperatura di trasporto predefiniti. Nelle vetture è presente una sonda nel vano di carico che rileva le temperature di trasporto e al fine di garantire la sicurezza anche in caso di guasto, in ciascun vano, oltre alla sonda principale, sono presenti due sonde di backup che permettono di rilevare la temperatura qualora la sonda principale non trasmetta, per qualsiasi ragione, le temperature del vano. Ciascun autista può impostare dal posto di guida la temperatura del vano di carico attraverso apposito display, inoltre ha in dotazione un ulteriore dispositivo che consente di verificare la temperatura del vano ad ogni istante. Le temperature rilevate sono disponibili informaticamente in modo da disporre di alcuni indicatori rispetto alla temperatura ed al tempo che consentono di indentificare, la temperatura minima, massima e media rilevata nel trasporto».
POLITICA
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DECENTRAMENTO
REGIONE
COSA SONO LE
Consigli territoriali: a Ravenna si vota il 12 marzo. Sulla scheda si barra la preferenza in lista Domenica 12 marzo si vota per rinnovare i dieci consigli territoriali del comune di Ravenna: Centro Urbano, Ravenna Sud, Darsena, Sant’Alberto, Mezzano, Piangipane, Roncalceci, San Pietro in Vincoli, Castiglione di Ravenna e del Mare. Potranno votare, come già accaduto nel 2013, quando i consigli territoriali sono stati eletti per la prima volta, tutti i cittadini italiani e stranieri che abbiano compiuto 16 anni e risultino residenti nel comune di Ravenna alla data dell’11 gennaio 2017. Allora l’affluenza fu del 6 percento circa. Si voterà solamente nella giornata del 12 marzo, dalle 8 alle 20, presentando un documento di riconoscimento con foto. Non occorre la tessera elettorale. Ogni elettore avrà a disposizione una scheda sulla quale barrare le preferenze inserite nelle liste dei partiti. Si potranno scegliere un singolo candidato o una singola candidata, oppure due purché siano un uomo e una donna. Si voterà dunque la sola preferenza perché i seggi nei consigli sono ripartiti sulla base di quanto ogni singolo partito ha ottenuto durante la scorsa elezione amministrativa (in alcuni consigli quindi potrebbe ci sarà una maggioranza diversa da quella che governa la città, come noto il centrosinistra è particolarmente forte nel forese, meno in città e sui lidi). Si voterà in 38 seggi, che non coincideranno, in molti casi, con quelli utilizzati solitamente per le elezioni. La loro collocazione sarà divulgata attraverso svariati canali informativi. Chi non è maggiorenne voterà nel seggio dei genitori/genitore con i quali vive, presentando un documento di riconoscimento con foto che attesti la via di residenza.
EX CIRCOSCRIZIONI
Spese pazze: tre ex consiglieri regionali condannati a risarcire (poche) migliaia di euro
I consigli territoriali, composti ognuno da venti membri, sono nati per volontà della scorsa amministrazione dopo l’abolizione di quelle che furono la ex circoscrizioni e ricalcano proprio quei territori. Chi partecipa ai lavori lo fa in modo del tutto volontario. Hanno come primo obiettivo quello di tenere aperto il dialogo con l’amministrazione comunale sui principali temi di ciascun territorio.
Ventisei consiglieri regionali della legislatura 2010-2014 in Emilia Romagna - compresi i tre ravennati Miro Fiammenghi (Pd), Mario Mazzotti (Pd) e Gianguido Bazzoni (Pdl) - sono stati condannati dalla Corte dei Conti per cattiva gestione di soldi pubblici: le sentenze riguardano le spese sostenute negli ultimi mesi del 2011 e nel 2012, rimborsate dalla Regione ma ritenute illegittime dalla procura contabile. Articoli correlati Si tratta di quella che è passata alle cronache come l’inchiesta Spese pazze (la vicenda penale è distinta e i tre ravennati sono ancora coinvolti). La Corte contesta una gestione poco attenta dei fondi destinati all’attività politica dei gruppi consiliari ma non un intento criminale. Dalla stampa locale e in particolare da Il Resto del Carlino risulterebbe che per i tre ravennati la mancanza della lettera di incarico del gruppo renderebbe plausibile la riconduzione della spesa a esigenze personali del consigliere. A tutti, hanno stabilito i giudici, si applicherà uno sconto del 15 percento delle spese contestate. Ma la parte restante andrà saldata: metà dal consigliere (o ex) condannato e metà da chi avrebbe dovuto vigilare cioè i rispettivi capigruppo. A Fiammenghi vengono contestati 4.721 euro: pranzi di rappresentanza e attività di promozione del gruppo consiliare (2.789), spese taxi (377), auto (1.825) e giornali (782). Dopo lo sconto la cifra da risarcire è 4.013 euro da dividere con il capogruppo Monari. Per Mazzotti la somma totale è 3.554 euro. Infine Bazzoni: 18.769 euro da dividere con il capogruppo dell’epoca Villani.
CHI SI VOTA 660
CANDIDATURE
Il numero totale delle candidature nei dieci consigli è 660 (molti candidati e candidate si sono presentati in due consigli) di cui 232 da parte di donne e 428 da parte di uomini. Due le candidature straniere: quella di un cittadino macedone (lista Ravenna in Comune) per la Darsena e il Mare; e quella di una cittadina della Repubblica Ceca (Lista per Ravenna) per Piangipane e Roncalceci. Sono anche pervenute candidature di ragazzi di età compresa fra i 16 e i 18 anni: i candidati sedicenni sono due, un maschio e una femmina; anche i candidati diciassettenni sono due, entrambi maschi. La candidata più giovane è nata il 26 settembre 2000; la candidata più anziana è nata l’1 marzo 1926.
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POLITICA
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CAOS A SINISTRA
IL COMMENTO
Il dalemiano che vuole costruire ConSenso sul territorio
L’opposizione, il Pd e la capacità di prevedere il futuro
Ex Pd, ora in Possibile, attivissimo nella campagna elettorale di Ravenna in Comune, Alessandro Perini, 38 anni, non ha mai fatto mistero delle sue simpatie e della sua stima per Massimo D’Alema, non a caso è da tempo membro della Fondazione ItalianiEuropei e non a caso ha fatto campagna per il no al referendum come coordinatore provinciale del comitato “scelgoNO”. Oggi, neanche a dirlo, è impegnato in prima linea per il radicamento sul territorio ravennate di ConSenso, l’entità politica ancora difficile da definire lanciata proprio da D’Alema da tempo in rotta di collisione con il segretario nazionale del Pd Matteo Renzi. Innanzittutto, ci spiega cosa è ConSenso? «Si tratta di un movimento che vuole raggruppare persone dentro e fuori i partiti della sinistra per creare una rete, un luogo di elaborazione di politiche». D’Alema in genere è associato più all’idea di divisione, che di rete… Alessandro Perini «Ma questo non è un partito di (a destra) con D’Alema. Massimo ha raccolto un’esi- Massimo D’Alema genza di una parte di elettori del Pd, e non solo ma si tratta di un movimento che ha la massima autonomia e che deve nascere dal basso, non dalla classe dirigente per immaginare una sinistra e un centrosinistra che proponga politiche coerenti, non come il Pd di Renzi che porta avanti politiche di destra». Per ora sta riuscendo però a spaccare il Pd e a creare grossi problemi in casa di Sinistra Italiana alla vigilia del congresso, ne converrà. «L’unità del Pd e l’unità di Sinistra Italiana sono questioni loro, sono i rispettivi segretari che devono garantirla. Il punto è che la proposta lanciata da D’Alema ha suscitato molto interesse perché appunto manca un luogo aperto di discussione e ha provocato reazioni interessanti anche tra personalità come Pisapia e Vendola». D’accordo, luogo di discussione, ma tra poco potrebbero esserci le elezioni. Cosa diventerà allora ConSenso?
«Tutto dipende da cosa accadrà innanzitutto al Pd, se Renzi aprirà o meno al congresso e di conseguenza cosa faranno tanti della minoranza Pd. Ma di sicuro l’idea è quella di raggruppare le forze a sinistra del Pd. È evidente a tutti che manca in questo momento un soggetto forte di sinistra in Italia, un soggetto che torni a mettere i piedi nel disagio e torni a fare ciò per cui la sinistra è nata: combattere le diseguaglianze sociali». In effetti va detto che forse D’Alema, così come anche Bersani, non sono esenti da colpe rispetto a questa mancanza. Come affidare a loro il rimedio di ciò di cui sono stati concausa? «L’errore più grave sarebbe continuare a fare finta che il progetto del Pd non abbia subito un colpo dalla crisi iniziata nel 2008 e che non ci sia bisogno di una profonda revisione programmatica. E questo non per candidarsi a qualche ruolo ma per dare una mano ad un movimento che nasca soprattutto dal basso, mettendo insieme persone che magari si sono anche allontanate dalla politica e che in questi anni si sono rivolte altrove. D’Alema, che ha ancora un seguito e una forte visibilità, pur non avendo incarichi, ha lanciato l’idea perché lo sente anche come un dovere verso la propria storia e quella della sinistra in Italia, mai come oggi in difficoltà. Ma ripeto: non ci saranno accordi tra i vertici, dobbiamo cominciare a darci da fare dal basso, non abbiamo nulla da perdere ed eventualmente tutto da guadagnare». Quindi sul territorio cosa dovremmo vedere accadere a breve? «Ci stiamo organizzando, siamo già alcune decine in tutta la provincia, persone che sono anche del Pd, elettori di Sinistra per Ravenna e non solo, io stesso ho collaborato e sono ancora in Possibile, anche perché naturalmente si può avere o non avere una tessera di partito, ci sono giovani e meno giovani, persone che hanno voglia di ritrovarsi per discutere ed elaborare proposte che poi possono essere messe a disposizioni dei partiti esistenti. Il tema del lavoro sarà prioritario e avremo a breve un sito internet e una pagina Facebook». (fe. an.)
Un piccolo fatto ma piuttosto significativo emerge dalle ultime cronache di Palazzo Merlato. Il gruppo Pd si prende gioco di alcuni avversari (Samantha Gardin della Lega Nord e Massimiliano Alberghini) per aver inviato un comunicato su una votazione non ancora avvenuta sul tema delle partecipate. E va bene, trattatasi chiaramente di una gaffe. Detto questo, è mai esistita anche la più remota possibilità che quell’approvazione non ci sarebbe stata? A memoria d’uomo, qualcuno ricorda un consigliere comunale del Pd votare contro o anche solo astenersi rispetto a quanto dettato da giunta et similia? Quindi, ecco sì, lo sberleffo ci può pure stare, ma magari potrebbe essere l’occasione anche per un brevissimo esame di coscienza del medesimo partito di maggioranza e dei suoi rappresentanti. Il problema è (anche) che non ci vuole la sfera di cristallo per prevedere ciò che accadrà a Palazzo Merlato, che tutto sembra sempre già deciso (e magari altrove). E che alla fine andare sui giornali talvolta è davvero l’unica cosa che all’opposizione resti da fare...
IL CENTENARIO UNA MOSTRA SULLA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE E LA CORAZZATA POTËMKIN AL DOCK 61 Al circolo Arci Dock 61 in via Magazzini Posteriori in Darsena a Ravenna sabato 11 febbraio si tiene la serata inaugurale di una serie di eventi dedicati al centenario della Rivoluzione d’ottobre, alle 19.30 con la mostra "Il manifesto politico sovietico". Una trentina di manifesti tra i più significativi della comunicazione e propaganda sovietica dal 1918 (per gentile concessione di Giovanni Fucci). Dalle 20.30 proiezione de La corazzata Potëmkin di Ėjzenštejn (ma senza dibattito). Dalle 22 la musica slava con dj Meho.
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ECONOMIA
LA CASSAFORTE DI PALAZZO MERLATO
Ravenna Holding in salute Utile previsto di 8 milioni
Il risultato d’esercizio per il 2016 – secondo i dati di pre-consuntivo – è stimato in 10 milioni di euro e migliora il budget di oltre 1,6 milioni. Il risultato dell’esercizio 2017 è invece stimato con un utile netto pari a 8.629.148 euro, dato che si mantiene sostanzialmente allineato anche negli esercizi successivi, e che conferma per la società un utile strutturale atteso di almeno 8 milioni. Sorrisi in casa Ravenna Holding, la cosiddetta cassaforte del Comune di Ravenna: si tratta infatti della società per azioni (nella compagine societaria anche Cervia con il 10 percento e Faenza con il 5) che detiene le partecipazioni societarie del Comune di Ravenna. Il valore delle partecipazioni è valutato pari a oltre 347 milioni di euro, mentre il patrimonio netto della società al 31 dicembre è stimato in circa 479 milioni. Il conto economico evidenzia risultati positivi, grazie anche alla plusvalenza di oltre 1,7 milioni di euro, ottenuta dalla vendita di 3,5 milioni di azioni ordinarie della società Hera, e conferma una capacita strutturale, al netto di partite straordinarie, di produrre utili superiori agli 8 milioni. La redditività calcolata sulla base del principale indicatore preso a base per valutarla in rapporto al capitale proprio (Roe) - tenendo conto che l’ingente valore patrimoniale delle reti del servizio idrico detenute è caratterizzato strutturalmente da una redditività relativa molto contenuta o nulla, e scindendo pertanto gli elementi riconducibili alla gestione delle reti - si conferma superiore al 3 percento, consolidando il trend degli ultimi anni. Il gruppo Ravenna Holding ha garantito agli azionisti dal 2005 la distribuzione complessiva di 73 milioni di euro di dividendi (dato comprensivo anche della previsione di 8,2 milioni di dividendi relativi all’esercizio 2016), pari all’81,65 percento dell’utile realizzato.
Presentato il preconsuntivo 2016
Il valore delle partecipazioni è valutato pari a 347 milioni mentre il patrimonio netto è stimato in circa 479 milioni
CONTI PUBBLICI
La giunta comunale approva il bilancio di previsione La giunta del Comune di Ravenna ha approvato le proposte di Dup (Documento unico di programmazione) e di Bilancio di previsione 2017/2019, da sottoporre a deliberazione del consiglio comunale entro il termine di legge del 31 marzo. «La proposta di bilancio – dichiarano in una nota congiunta il sindaco Michele de Pascale e l’assessora al Bilancio Valentina Morigi – sarà come sempre oggetto di confronto e concertazione con organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e il consiglio comunale; il bilancio 2017 sarà il risultato di un percorso il più possibile condiviso. La manovra conferma le linee strategiche del programma della nuova amministrazione: grande attenzione ai servizi e al sociale e forte impulso allo sviluppo economico, soprattutto in relazione alla cultura e al turismo. I servizi alla persona, in particolare quelli scolastico-educativi e verso i più deboli, sono la nostra assoluta priorità. Cultura, educazione e inclusione sono sviluppo sociale, integrazione e crescita economica: investire sempre di più e sempre meglio in questi ambiti significa compiere una scelta strategica per il futuro dei cittadini e per lo sviluppo della nostra città. Il turismo si conferma al centro delle nostre scelte strategiche, per questo la tassa di soggiorno (1,8 milioni) sarà interamente destinata a investimenti in ambito turistico, e per la prima volta parte di essa (400mila euro) verrà utilizzata anche per interventi di riqualificazione delle località balneari per aumentarne il decoro e la bellezza urbana. Realizzeremo questi obiettivi senza aumentare le tasse locali; l'equilibrio economico sarà garantito dai positivi frutti di una lungimirante ed efficace lotta all'evasione e dall'impiego dei risparmi di spesa derivanti dalla riduzione dell'indebitamento, in un quadro che ci vede ancora una volta tra i Comuni più virtuosi d'Italia». Sono previsti investimenti per circa 31 milioni di euro, da finanziarsi con risorse proprie per circa 21 milioni e con contribuzioni esterne per circa 10 milioni. I principali settori di intervento riguardano le strade e la viabilità (circa 9,4 milioni), l’edilizia scolastica (circa 4,7 milioni), la tutela dell’ambiente e del territorio (circa 6,8 milioni), la conservazione del patrimonio storico culturale (circa 2,4 milioni). Nel corso del 2017 si procederà, inoltre, all’appalto di importanti opere finanziate nel corso del 2016, quali il polo scolastico di Lido Adriano (3,5 milioni).
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ECONOMIA
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INNOVAZIONE
La provincia conta 58 startup A Palazzo dei Congressi una giornata dedicata alle imprese innovative Il registro online delle Camere di Commercio che raccoglie le startup e le Pmi innovative italiane conta 58 nomi in provincia di Ravenna (altri 141 tra Forlì-Cesena e Rimini). Soprattutto per loro, ma non solo per loro, è pensato il calendario romagnolo di eventi collegati alla Startup European Week (#Sew2017 di cui R&D è media partner): il 10 febbraio al Palazzo dei Congressi di Ravenna la giornata conclusiva. Dalle 9.30 alle 17.30 si alterneranno sul palco diversi relatori che daranno il proprio contributo. Tre i temi principali: la collaborazione tra startup e imprese tradizionali nel segno dell’innovazione; le opportunità per reperire finanziamenti e sfruttare opportunità di formazione messi a disposizione soprattutto dall’Unione europea; il dialogo tra startup e investitori (con gli interventi di Microsoft e Intesa San Paolo che presenteranno le proprie iniziative a favore delle imprese innovative). A seguire spazio a quello che viene chiamato storytelling: saranno cinque o sei fondatori di startup a raccontare le proprie esperienze, concentrandosi non tanto sui risultati positivi ma sulle problematiche affrontate. Tutto questo nell’aula magna mentre negli spazi di contorno ci saranno stand e luoghi di incontro come sarà ad esempio il pranzo a buffet offerto da Cna e Legacoop. Particolarità per un evento di tipo economico sarà quello di un servizio di babysitter gratuito a cura dell’associazione Tra le nuvole: occorre la prenotazione così come occorre registrarsi su Eventbrite per la partecipazione agli eventi che sono tutti gratuiti.
«Se manca un ecosistema che mette insieme le persone e gli imprenditori allora dobbiamo provare a crearlo per facilitare lo scambio di conoscenze – dice Angela Corbari, organizzatrice degli appuntamenti romagnoli che dal 6 febbraio hanno già interessato Ravenna ma anche Cesena e Rimini –. Deve essere vista come una giornata in cui scambiare biglietti da visita con altri che fanno innovazione ma anche un’opportunità per capire quali strumenti ci sono a disposizione di chi avvia una startup». Corbari ci tiene a chiarire quali aspettative sia lecito nutrire per una startup: «Non si può pensare che tutte abbiano percorsi simili a Booking o Airbnb che sono diventati colossi. Credo che il primo obiettivo a cui guardare debba essere quello di raggiungere una stabilità di fatturato, magari la possibilità di assumere qualche dipendente
fisso e considerarsi come validi alleati di imprese tradizionali che hanno bisogno di innovarsi e possono farlo più facilmente se si appoggiano all’agilità di una piccola azienda esterna piuttosto che mettere in piedi un processo interno». Anche Corbari non poteva che essere in prima persona fondatrice di una startup insieme al marito Leonardo Dal Zovo: la loro Studiomapp sta portando avanti un progetto di mappatura del territorio in grado di dare una valutazione di ogni posizione incrociando più parametri. «A dicembre siamo stati inseriti nella Copernicus Academy, un network europeo di centri di ricerca, università e imprese che promuovono l’utilizzo dei dati geospaziali raccolti da Copernicus: è un sistema di sei coppie di satelliti che fotografano la terra con precisione fino a 5 metri e restituiscono una mole di dati impressionante e soprattutto gratuita».
I SEGRETI
DI
AIRBNB
NEL CONVEGNO DI
CNA
A Ravenna città sono attivi almeno 150 host di Airbnb (persone che ospitano in appartamenti, case o camere). È un dato fornito da Alessandro Tommasi, responsabili relazioni industriali di Airbnb che interverrà il 10 febbraio all’evento organizzato da Cna dalle 15.30 nella sua sede provinciale di viale Randi 90 a Ravenna. “Airbnb e i suoi fratelli, la ricettività ai tempi di internet” è il titolo dell’appuntamento. Aprirà i lavori Nevio Salimbeni, responsabile di Cna Commercio e Turismo, che relazionerà su “Il turismo ai tempi di Internet: come integrare le diverse forme di ricettività e il sistema territoriale”. A seguire un primo panel su “Il ricettivo diffuso cambia le destinazioni e le città” dove interverrà Tommasi. Un secondo panel affronterà il tema “Ravenna e la Romagna: il turismo che verrà” con Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e Vincenzo Cella, ad di Halldis, operatore, con sede a Milano, attivo dal 1986 e con più di 1.600 proprietà gestite in 25 località europee: in provincia di Ravenna ha iniziato nel 2014 con 10 appartamenti a Marinara e oggi ne gestisce in totale 30, fatturato di 110mila euro nel 2014 arrivato a 370.000 euro lo scorso anno.
AGRICOLTURA
La Regione stanza altri 28 mln per le imprese agricole L’assessorato regionale all’Agricoltura ha previsto lo stanziamento di ulteriori 28 milioni di euro quali risorse aggiuntive da destinare al finanziamento dei progetti di investimento delle imprese agricole nell’ambito del Piano di sviluppo rurale. «Una buona notizia dalla Regione Emilia Romagna che farà felice oltre 40 imprese agricole del Ravennate», commenta Coldiretti. La Regione ha portato lo stanziamento totale per gli investimenti a 52,2 milioni, arrivando a finanziare oltre 500 aziende, pari alla metà delle imprese agricole che hanno presentato domanda di investimento. Le graduatorie dei beneficiari sono su scala regionale e non più per ambito provinciale, «con un maggior numero di imprese agricole che grazie a questo stanziamento potranno mettere in pratica i progetti già presentati alla Regione, con l’effetto di continuare a contribuire al sostegno dell’economia della nostra regione, garantendo la maggior crescita dell’occupazione e delle esportazioni».
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PRIMO PIANO
L’INTELLETTUALE
Il terrorismo islamico secondo Tahar Ben Jelloun L’autore marocchino di fama mondiale in città per incontrare i ragazzi delle scuole e il pubblico il 16 febbraio Intenso narratore e profondo saggista, Tahar Ben Jelloun è uno degli intellettuali più importanti del Nordafrica. Vincitore del premio Goncurt, il più prestigioso riconoscimento per la letteratura in lingua francese, è considerato in Francia la voce più autorevole del mondo islamico e delle periferie in Occidente. L’autore marocchino terrà a Ravenna un incontro ispirato al suo ultimo libro “Il terrorismo spiegato ai nostri figli” (La Nave di Teseo) per Scritture di Frontiera (progetto realizzato da Scrittura Festival assieme all’assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna). Dopo aver parlato con 400 ragazzi delle scuole superiori della città, Ben Jelloun incontrerà il pubblico giovedì 16 febbraio alle 18 a Palazzo dei Congressi di Largo Firenze 1. Qual è secondo lei il luogo comune più pericoloso legato al terrorismo di matrice islamica? «È l’amalgama tra una religione, l’islam, e il terrore che diffonde lo pseudo “Stato islamico”. Le persone non distinguono tra una civiltà e la barbarie che utilizza l’islam per fini politici». Ha dedicato diverse sue opere ai giovani come “Il razzismo spiegato a mia figlia” e ora “Il terrorismo spiegato ai nostri figli”. In Francia l’immigrazione è alla quarta generazione, mentre in Italia la scuola multietnica è un fenomeno relativamente recente. Che cosa possiamo imparare dai risultati e dagli errori compiuti in Francia? «La Francia è responsabile della sua cattiva politica, anzi della sua assenza di politica rispetto ai figli degli immigrati, che sono francesi ma che non riconosce pienamente come tali non integrandoli nel suo tessuto sociale e culturale. Il risultato è che sempre più giovani si allontanano dalla Francia, non necessariamente per diventare terroristi, ma per tentare la sorte altrove, nel Paese d’origine dei loro genitori o in Paesi lontani come il Canada o altri Paesi europei. I più fragili tra loro, coloro che hanno debolezze psicologiche o una forte determinazione a “vendicarsi” seguono i reclutatori di Daesh. L’Italia dovrebbe avere una politica più solidale, più generosa e soprattutto incentrata sulla cultura e il lavoro. Non bisogna abbandonare quei figli di immigrati. Bisogna occuparsene perché il terrorismo non li attiri». Il tema razzismo è al centro di molto del suo lavoro. L’intolleranza e il reclutamento di terroristi in Europa
Molti terroristi sono giovanissimi, cosa li affascina dell’Isis al punto da essere disposti a morire? «I giovani voglio avventura, rischio, cambiamento. La propaganda promette loro tutto questo. Sono affascinati da un discorso che l’Europa non ha mai fatto a loro. Alcuni sono
rie, le loro somiglianze e la loro importanza. Bisogna anche lavorare con le famiglie che hanno difficoltà con i loro figli sui quali non hanno più autorità». Se i Paesi europei non si occupassero dei conflitti in Medio Oriente questo secondo lei sarebbe sufficiente a ridurre il numero degli attentati? «Sì, il conflitto israelopalestinese è il nodo di questo problema; il terrorismo nel nome dell’islam è una delle conseguenze delle umiliazioni subite dai palestinesi dall’occupante israeliano. Fino a quando Israele perseguirà la sua politica di colonizzazione e di occupazione illegale dei territori dove continua a costruire case senza rispettare la legge e il diritto, il mondo arabo e musulmano sarà umiliato e quindi in conflitto». Come si può spiegare tanta violenza a dei ragazzi? Primo Levi parlando dell'Olocausto scrisse che “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. Crede che si potrebbe dire la stessa cosa del terrorismo? «Sì, Primo Levi ha ragione. Bisogna conoscere e spiegare, e questo non significa scusare o accettare». Matteo Cavezzali (traduzione di Federica Angelini)
«L’Italia dovrebbe
perseguire una politica solidale, generosa e incentrata su lavoro e cultura
»
sono due fenomeni legati tra loro? «Sì, l’intolleranza, il razzismo, la mancanza di vigilanza da parte dei genitori, i fallimenti scolastici, la delinquenza o il vuoto sentito in Europa, e soprattutto la propaganda efficace di Daesh, tutti questi fenomeni assieme fanno sì che alcuni giovani partano per fare la jihad». L’Islam è una cultura composta da molti elementi e con una storia millenaria, come racconta in numerose sue opere, come si è trasformato con le migrazioni? «L’islam è un dogma, non cambia. Gli immigrati arrivano con un islam semplice che è anche la loro cultura e talvolta la loro identità. Ma tutto dipende da come si leggono e si interpretano i testi. La maggior parte degli immigrati non hanno alle spalle studi importanti. La loro cultura è talvolta limitata a ciò che i loro genitori hanno insegnato loro nei loro rispettivi Paesi. Ma l’immagine che hanno dell’islam è non violenta, ma pacifica». Il terrorismo di matrice islamica in Europa nasce anche dalla frustrazione di chi sperava di raggiungere qui una vita migliore che non è riuscito ad ottenere? «La frustrazione è talvolta, non sempre, alla base: si dice loro, la vita in Occidente è senza Dio, “hanno ammazzato Dio”, “noi vi
offriamo una vita dove Dio guiderà i vostri passi e vi darà tutto ciò che l’Occidente non vi ha dato”. Meglio ancora, dicono loro: “In Europa avete fallito la vostra vita, nello Stato Islamico avrete successo in vita e nella morte!”. Talvolta questa propaganda ha successo!»
disperati, altri annoiati, altri alla ricerca di qualcosa di nuovo e altri ancora sono pervasi dall’odio e dal desiderio di vendetta verso questo Occidente che non ha saputo trattenerli». Come può l’occidente rispondere al dilagare di questa terribile seduzione? «L’Occidente deve fare un’analisi di tutta la sua politica. L’immigrazione con il ricongiungimento familiare contiene questo rischio di deriva. Deve capire meglio l’islam e la sua civiltà. Per questo serve un maestro fin dalla scuola primaria per insegnare le religioni, le loro sto-
L’INIZIATIVA
Si inizia dal Piccolo paese di Gaël Faye Lo scrittore e musicista nato in Burundi ed emigrato in Francia racconta la sua storia Inizia Scritture di Frontiera, progetto nato da Scrittura Festival in collaborazione con l'Assessorato all'Immigrazione del Comune di Ravenna. Giovedì 9 febbraio Gaël Faye autore di Piccolo paese (Bompiani) discuterà di integrazione e guerra con la giornalista del Corriere della Sera Roberta Scorranese alle 18.30 a Palazzo Rasponi delle Teste in piazza Kennedy 12. La narrazione autobiografica di “Piccolo Paese” inizia nel 1992. Gabriel, dieci anni, vive in Burundi col padre francese, la madre ruandese e la sorellina Ana in un bel quartiere di expats. Passa la maggior parte del tempo coi suoi amici, in un’infanzia dorata che è presto destinata a scontrarsi con la Storia, con l’esplosione dei conflitti etnici di quel piccolo paese africano. Gabriel vedrà con paura i genitori separarsi, il profilarsi all’orizzonte la guerra civile e il dramma del vicino Rwanda. Lui, che si credeva solamente un bambino, scopre di essere anche qualcosa di diverso, il punto d’incontro di due mondi. Gaël Faye nasce in Burundi nel 1982, da madre ruandese e padre francese, nel 1995 allo scoppio della guerra civile in Rwanda si trasferisce in Francia, dove scopre il rap. Dopo gli studi di economia e un master in finanza, lavora a Londra per un fondo d’investimento per alcuni anni, prima di lasciare la City e dedicarsi alla scrittura e alla musica. Come musicista ha collaborato con numerosi altri artisti, principalmente d’origine africana, e ha ricevuto il Prix Charles Cros nel 2014. Piccolo paese è il suo primo romanzo. Vincitore del Prix Goncourt des Lycéens 2016. La rassegna si chiude con il giornalista Domenico Quirico il 7 marzo che parlerà del suo libro Esodo. Storia del nuovo millennio (Neri Pozza).
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L’ASSESSORE
Morigi: «Non più di 15 richiedenti asilo per struttura, corsi di lingua in sedi comunali» Il ciclo di incontri con autori sul tema delle frontiere per cui il Comune ha investito 4mila euro e la volontà dichiarata di voler collaborare in futuro alla creazione di nuovi eventi con l’Università sul tema dell’accoglienza (vedi pagina 17) danno il segno di un’attenzione culturale a questo tema e di un’impronta un po’ diversa rispetto al passato. Ne parliamo con Valentina Morigi che dal 2016 è assessore all’Immigrazione del Comune di Ravenna. Assessore, come nasce l’idea di finanziare un progetto così? Sembra qualcosa di molto culturale e insieme politico, molto pensato per gli italiani di vecchia data... «È vero. Stiamo vivendo un passaggio fondamentale della nostra società e abbiamo bisogno di un lavoro culturale per produrre pensiero sociale e comunitario sul tema dell’accoglienza. Basti pensare che oggi molti immigrati che da anni lavorano sul territorio anche in termini di volontariato sono intanto diventati italiani. Non ha senso continuare a dividere il mondo in “noi” e “loro”, è miope, è un modo di negare la realtà che non serve a nessuno». A questo proposito, ci dice cosa ne sarà della Rappresentanza dei cittadini extra Ue? È iniziato un lavoro di “revisione”? «Sì, abbiamo iniziato un percorso condiviso con le associazioni cercando di capire di quale strumento dotar-
Lei è anche assessore al Bilancio, saranno confermate le risorse per il capitolo immigrazione? E la loro modulazione? «Le risorse comunali sono confemate e attendiamo di sapere tramite i piani di zona quale sarà lo stanziamento previsto. Intanto abbiamo la certezza di esserci aggiudicati progetti finanziati da fondi Europei che saranno realizzati sul territorio con ricadute come sempre positive in termini di lavoro e di crescita professionale degli operatori».
Pronti i bandi
per i centri di accoglienza: «Premiate qualità ed esperienza» ci, alla luce anche di ciò che non ha funzionato. Quando nacque la Rappresentanza, nel 2002, si pensava sarebbe stato uno strumento transitorio in attesa del vero diritto di voto, che però ancora non è arrivato. Guarderemo quel poco che è rimasto delle esperienze in Emilia Romagna, in particolare Imola dove esiste un organismo misto».
Questo fu uno degli argomenti che utilizzò a settembre per spiegare perché Ravenna dovesse ospitare un hub (un luogo dove la permanenza massima non supera i due mesi) per venti minori non accompagnati. Come sta andando quell’esperienza? «Molto bene e stiamo organizzando per fine mese una commissione
consiliare che prevede la visita all’appartamento dove sono alloggiati i ragazzi. Chiederemo loro di accogliere amministratori e stampa, di narrare il loro viaggio, di esprimere le loro aspettattive perché sono spesso oggetto di tanto dibattito e tante polemiche, ma in realtà non hanno uno spazio in cui esprimersi». Nel 2017 è atteso anche il cambiamento più radicale nella gestione profughi del territorio: il Comune prenderà in carico i bandi per i centri di accoglienza finora gestiti dalla Prefettura. A che punto siamo? «I bandi saranno due e usciranno entro metà febbraio, entro il mese contiamo di presentarli pubblicamente. Uno riguarderà l’accoglienza per quanto riguarda alloggio, vitto e le tutele minime come quella alla salute, quella legale o l’impegno per far partecipare i richiedenti asilo a progetti di cittadinanza attiva e volontariato. Il secondo bando invece riguarderà l’insegnamento della lingua italiana e il supporto alla rete dei gestori. In particolare la lingua italiana verrà insegnata nelle sedi decentrate del Comune, cioé in sedi pubbliche, e secondo una modalità a modulo continuo e sulla base della preparazione dei frequentanti». Questo comporterà costi aggiuntivi per il Comune rispetto ai fondi stanziati dal Ministero?
«No, i costi saranno completamente coperti dallo Stato e il Comune di Ravenna non ci metterà un euro». L’opposizione ha però obiettato che nel caso lo Stato ritardasse nell’erogare i fondi, il Comune potrebbe trovarsi costretto ad anticiparli... «Non è mai successo e non succederà neanche a Ravenna perché il sistema di smistamento dei richiedenti asilo tiene conto dei posti disponibili e finanziati». Un tema molto d’attualità in questi giorni in città: quanto conterà il ribasso offerto dai concorrenti? Si tratta di un mercato piuttosto appetibile anche per realtà esterne al territorio... «Non posso rivelare i dettagli, ma posso certamente dire che abbiamo costruito i bandi in modo da premiare la qualità e abbiamo messo tra i requisiti l’esperienza nel campo. Vogliamo offrire un servizio che sia migliorativo rispetto allo standard minimo richiesto ai cosiddetti Cas e che si avvicini invece più al modello dello Sprar». I posti a bando sono 350. Tra i requisiti per chi partecipa c’è anche quello di trovare sistemazioni per un massimo di persone? «Sì, si chiedono lotti di non più di 10 o 15 persone, perché vogliamo evitare quelle macrostrutture che creano ghettizzazione e non permettono una buona cultura dell’accoglienza, che invece è ciò che vogliamo promuovere innanzitutto praticandola. In questo modo sarà anche più facile mettere in piedi un modello diffuso di relazione stabile per reti di comunità e associazioni che operano sui territori». Federica Angelini
ORDINE ARCHITETTI RAVENNA
giovedì 2 marzo ore 18.30 Presentazione della rassegna di conferenze. Confronto fra esperti sul progetto di Legge Regionale sulla tutela e l’uso del territorio.
c/o Albergo Cappello
INCONTRI A PIÙ VOCI SULLA PROGETTAZIONE: STORIA, ESTETICA, ESPERIENZE
via IV Novembre 41 - Ravenna
Con la collaborazione di Con il patrocinio di
Comune di Ravenna
Comune di Faenza
Comune di Cervia
Comune di Forlì
Comune di Cesena
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16 Una parlata spigliata, la voglia di far vedere le cose da un altro punto di vista, di smettere di guardare il mondo dal buco della serratura. Il ravennate Lucio Melandri parla ai ragazzi del liceo classico Dante Alighieri di guerre, rifugiati e - soprattutto – bambini in fuga. Temi di cui si occupa, con ruoli differenti, da più di venticinque anni. Oggi è funzionario Unicef (senior Emergency Manager) e vede da vicino le grandi questioni mondiali che riempiono i comizi elettorali. Alla fine, non sono pochi gli studenti che si accalcano attorno al funzionario per porre una domanda importante per chi, a breve, dovrà scegliere un percorso di vita fuori dalla scuola superiore. Melandri, come si diventa funzionario Unicef ? «Studiando. Nel senso che serve almeno un master per entrare nelle Nazioni Unite. Ci sono poi alcune posizioni pensate apposta per chi si è appena laureato. L’altra porta è quella delle “applications”: una sorta di concorso neil quale, a seconda della posizione per la quale si vuole accedere, è necessario un minimo di esperienza, anche internazionale». Il suo percorso qual è stato? «La prima scintilla fu a 14 anni, quando entrai nella Croce Rossa di Ravenna. Dopo pochi anni ci fu il terremoto in Molise e decisi di andare a dare una mano come volontario. I professori mi incoraggiarono. Pensando a quell'episodio, oggi, capisco che è importante non considerare il volontariato o le passioni qualcosa di “altro” rispetto al lavoro. Nel mio
IL FUNZIONARIO
Da Ravenna all’Unicef: «Non dobbiamo costruire muri» Melandri ha lavorato in trenta Paesi: «La situazione più terribile? Il Ruanda»
Lucio Melandri durante l’incontro con gli studenti del Liceo Classico di Ravenna sabato 4 febbraio
«Uno Stato piccolo
come la Giordania accoglie il quadruplo dei profughi dell’Italia
»
caso è diventata la mia professione, alla fine delle superiori sono entrato nella Croce Rossa Italiana e da lì è partita la mia carriera che, nel 2009, mi ha portato all'Unicef».
Quante situazioni di crisi ha affrontato? «Ho lavorato in una trentina di paesi. Sono partito dai Balcani, poi Africa e Medio Oriente. Una delle situazioni più terribili che ricordo è stata in Ruanda, dove ho operato dal 1994 al 1997: da un giorno all'altro si costituì un campo profughi da 250mila persone dove morivano 200 bambini al giorno». Oggi è la Siria lo scenario più caldo? «La Siria è un paese distrutto ed è la causa del picco di migrazioni che c'è stato nel 2015 in Italia. Da quel paese sono fuggite tre milioni di persone». Li aiutiamo a casa loro, come suggerisce qualcuno? «Mah. Secondo me aiutare le persone tra le rovine di Aleppo bombardata o in Nigeria, con Boko Haram alle spalle, non è così semplice…». Voce dal popolo: ci siete voi dell'Onu, a che servite sennò? «L'Unicef, che è una Agenzia dell'Onu, discute dei diritti umani con gli Stati ma nel rispetto della sovranità dei paesi. La verità è che funzionari e volontari nelle zone di crisi, senza una società civile solida alle spalle, possono fare poco». Che può fare l'uomo della strada per questioni così grandi? «Molto. Innanzitutto quando criti-
chiamo i muri che vengono eretti tra gli stati, ricordiamoci che molto spesso queste barriere sono costituite non tanto dal filo spinato o dal cemento ma dai piccoli muri che tutti i giorni ci costruiamo attorno. Poi è importante cercare di capire, trovare numeri ufficiali nel sovraccarico informativo quotidiano. Capisco che non è semplice, soprattutto per i più giovani. Credo sia importante non farsi instillare il seme della paura». E il terrorismo? «Chi fugge non è un terrorista ma lo può diventare quando incontra l'emarginazione che porta alla radicalizzazione: rabbia incanalata nel fanatismo. Anis Amri, che ha compiuto la strage a Berlino, quando è arrivato in Italia era poco più di un ragazzino, non un terrorista. La radicalizzazione è arrivata quando l'accoglienza ha fallito e le prime persone che ha incontrato e l'hanno aiutato erano malavitosi». L'educazione è la risposta? «La traduzione semplificata di Boko Haram è “educazione vietata”. La dice lunga. Noi oggi abbiamo una grande opportunità con le migliaia di bambini che arrivano sulle nostre coste: dar loro quell'educazione che non hanno nella patria devastata dalle guerre e far sì che, un domani, loro diventino classe dirigente in
grado di aiutare il loro Paese. Quella dei bambini è l’emergenza più grave: un quarto delle quasi novemila persone arrivate in Europa dall’inizio del 2017 è costituita da minori». Sembrano numeri importanti. «Va però ricordato che nel mondo ci sono 50 milioni di bambini che definiamo “sradicati” dal proprio territorio. In tutta Europa abbiamo un terzo dei migranti che accoglie la Turchia, in Italia ne accogliamo un quarto di uno stato piccolo come la Giordania. Il vero tema è come gestire questi flussi, la risposta non sono le strutture nei quali vengono stipati. Il mercato del lavoro ha bisogno di questi migranti». L'emigrazione è davvero una risorsa? «Lo sa perché in Germania hanno accolto i profughi siriani? Hanno capito che serviva un tipo di manodopera qualificata e molti di coloro che fuggivano dalla Siria hanno queste caratteristiche. Merkel lo ha compreso, altri no. In generale la migrazione offre opportunità ma anche rischi che sono appunto l'innalzare di barriere di cui parlavo prima. E qui torniamo al tema dell'educazione». Quando torna a casa, a Russi, cosa le dice sua madre? «Mi fa la pasta, poi guardiamo un po’ di tv insieme. Lei è del 1923 e quando sente certi discorsi in tv sembra molto preoccupata, perché dice che le ricordano molto la situazione prima della Seconda Guerra Mondiale. Io tendo ad essere un po’ più ottimista…». È pericoloso il suo lavoro? «Io mi sento un privilegiato, anche se è un lavoro che costa alcuni sacrifici. Per quanto riguarda il rischio: nelle zone di guerra serve prudenza ma tra poco devo rimettermi in macchina per andare a Ginevra, dove ho la base operativa. Forse è più pericoloso un viaggio di questo tipo». Guido Sani
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17 IL FOTOGRAFO
IL DEPUTATO
QUATTRO WORKSHOP E MOSTRE SUL TEMA DELLE FRONTIERE A PALAZZO
RASPONI
Salvatore Esposito, fotografo documentarista napoletano, terrà sabato 18 e domenica 19 febbraio a palazzo Rasponi 2, in via D’Azeglio 2, il primo di quattro workshop d’autore strettamente collegati al tema delle “Frontiere: linee tratteggiate di transito”, previsti contestualmente alla rassegna fotografica “Camera Work”, promossa dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune in collaborazione con il campus di Ravenna dell’università di Bologna e che prevede l’esposizione dei lavori dei tre vincitori di un bando sullo stesso tema. I successivi workshop si terranno tra marzo e maggio e vedranno protagonisti Marina Guerra, Monika Bulaj e Giampiero Corelli. Il laboratorio con Salvatore Esposito verterà sulla fotografia di strada intesa come “cronaca di periferia” e nella giornata di sabato 18 prevede una ricognizione fotografica di gruppo in zona Darsena e ai giardini Speyer. Nella mattina di domenica il corso si concentrerà sulla valutazione e sulla discussione del lavoro svolto. Il workshop, previa iscrizione obbligatoria, è gratuito ed è riservato a un massimo di venti giovani entro i 30 anni. Info: 0544/482277 o inviare una mail a palazzorasponi2@comune.ra.it.
MAESTRI (POSSIBILE) CONTRO LA «CINICA CACCIA» AI NIGERIANI SENZA PERMESSO: INTERROGAZIONE AL MINISTRO
Arriva anche da Ravenna, dal deputato ravennate Andrea Maestri di Possibile, l’interrogazione al Ministro dell’Interno sul telegramma inviato dal direttore della polizia delle frontiere alle questure italiane per procedere al rimpatrio di cittadini nigeriani in posizione irregolare sul territorio italiano. Scrivono i parlamentari di Possibile: «nel testo viene spiegato che dal 26 al 18 febbraio vanno riservati 95 posti (50 donne e 45 uomini) per “sedicenti cittadini nigeriani rintracciati in posizione irregolare” che, in seguito alle audizioni ai fini identificativi da parte ddell'ambasciata nigeriana, saranno rimpatriati con un volo charter in Nigeria. Audizioni che – dicono da Possibile – per il poco tempo a disposizione «non verificheranno le reali motivazioni dei cittadini nigeriani presenti in Italia. Oppure, essi non verranno informati in modo completo sulla procedura di richiesta della protezione internazionale». Si tratta di un’operazione, definita «frenetica e cinica “caccia”» a dir loro orchestrata a scopi politici «calpestando le disposizioni contenute nella legge italiana, per rimpatriarli in Nigeria, uno Stato dove le atrocità commesse dall'organizzazione terroristica jihadista Boko Haram dovrebbe automaticamente dare a qualunque cittadino nigeriano il diritto di asilo, specie alle donne vittime di tratta».
L’UNIVERSITÀ
Una tavola rotonda e un corso sull’accoglienza Il 10 febbraio si discuterà di pratiche oltre l’emergenza con esperti Si svolge venerdì 10 febbraio alle 9 nell’aula Magna della Scuola di Giurisprudenza, via Oberdan 1, a Ravenna si svolge la tavola rotonda “Oltre l’emergenza rifugiati: quali soluzioni?”, un’iniziativa promossa dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, dell’Università di Bologna, sede di Ravenna. Alla tavola rotonda parteciperanno alcuni tra i maggiori esperti a livello nazionale appartenenti alle più significative realtà attive sul tema come Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), Cittalia Fondazione Anci ricerche, Fondazione Migrantes e Leone Moressa, Bordeline Sicilia Onlus, Meditterranean Hope, Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione). Si tratta di un ap-
CINEMA FILM
PER CAPIRE MEGLIO L’IMMIGRAZIONE
Prosegue la rassegna di cinema sul tema della Immigrazione e della accoglienza dello straniero, organizzata dalla direzione del corso "Pratiche Sociali e Giuridiche sull'Accoglienza e Integrazione dei Migranti" (che sarà presentato durante la serate oltreché durante la tavola rotonda del 10 febbraio, vedi articolo), Università di Bologna, in collaborazione con Fondazione Flaminia e Ravenna Cinema, a ingresso libero e con degustazione di prodotti equo e solidali a cura di Villaggio Globale. Il 14 febbraio alle 20 sarà proiettato Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi, mentre il 21 febbraio sarà la volta di Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismaki. La visione dei film sarà accompagnata dalla guida di Andrea Panzavolta.
MINNITI
puntamento nel quale si intrecceranno le competenze scientifiche con l’esperienza di una prassi operativa quotidiana, che si misura con il problema dell’accoglienza dei rifugiati. In questa occasione verrà presentato il corso di formazione universitaria: “Pratiche sociali e giuridiche sull’accoglienza e integrazione dei migranti”. Il bando si chiude il 23 febbraio. La formula rappresenta una novità nel quadro dell’offerta post lauream dell’Alma Mater Studiorum perché coniuga l’aspetto della didattica tradizionale con l’acquisizione di competenze professionali, attraverso lo svolgimento di un periodo di tirocinio in strutture pubbliche o private, interessate all’accoglienza degli stranieri. Il corso inoltre valorizza il patrimonio di conoscenze scientifiche presenti nel Campus di Ravenna, dando voce a studi e ricerche sviluppati nell’ambito dei Dipartimenti di Scienze politiche, Beni Culturali, Giurisprudenza e Medicina. Info su: https://cfpimmigrazione.wordpress.c om/
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L’ARTISTA
AAA Vendesi baracca per profugo nella Jungle L’interesse di musei e collezionisti per il progetto di “sociologia visiva” nato a Calais da due ravennati che vivono in Belgio di Elettra Stamboulis
Maria Ghetti è un’artista difficile da incasellare. Forse non vuole neanche definirsi tale...forse si sente più a casa come sociologa visiva. Sicuramente fa parte di quella enorme tribù nomade di giovani di talento che abitano quest’Europa Ryanair. Classe 1988, ha vinto l'edizione di RAM 2013 “Transumanar e organizzar”, che aveva come tema proprio il nomadismo. Poggia i piedi tra Torri di Mezzano e il Belgio, dove è tornata a vivere dopo una breve parentesi in cui ha cercato di rimettere radici in città. Ha fondato con Marco Tiberio lo studio Defrost che ha appena prodotto un progetto che ha attirato l'interesse di molti musei, collezionisti, ma soprattutto del pubblico. “Immorefugee” è un catalogo, ma è anche un'azione. Si ispira visivamente ai free press immobiliaristici che troviamo fuori dai supermercati, ma idealmente vende... case nel campo di Calais. Proprio quello, la Jungle, che è stata ufficialmente smantellata ad ottobre 2016, ma che in realtà è ancora, seppur in forma ridotta, sempre in piedi... Raccontaci un po’ la nascita di questo progetto... «Il progetto nasce due anni fa. Né io, né Marco lavoravamo con la fotografia all'epoca. Lui studiava Relazioni Internazionali a Lovanio e stava facendo un'interessantissima tesi sul conflitto in Azerbajgian. Interessantissima, ma noiosissima... Le tesi sono così, hanno un linguaggio talmente noioso che, anche se trattano tematiche straordinarie, nessuno ha voglia di leggerle. Per questo tutto il nostro lavoro si concentra sulla ricerca di un linguaggio che traduca queste tematiche politiche, contemporanee in un linguaggio comprensibile. Vogliamo toccare contenuti veri, ma non vendere qualcosa, per cui non ci interessa neanche il registro strappalacrime. Questo è un po' il presupposto...» E quindi come vi siete interessati a Calais? «Noi abitiamo in Belgio e capita che un nostro amico viva a Calais. Così Marco incominciò ad andare a visitarlo e si incuriosì del campo. Da 15 anni c'era un accampamento di persone che voleva passare il tunnel della Manica perché pensava che le condizioni per gli stranieri in Gran Bretagna fossero migliori rispetto ad altre parti d'Europa. Calais è un imbuto, un punto dolente. È proprio un tunnel, senza metafora. Il passaggio è quasi più rischioso del Mediterraneo. Bisognava quindi assaltare dei camion, la polizia ti poteva aggredire. Se qualcuno ti caricava, rischiava anche lui. Questa piccola comunità viveva in una specie di baraccopoli provvisoria in un boschetto. Poi cominciarono i flussi intensi, il campo di Calais crebbe, diventando una sorta di città distopica. C'erano tantissime
persone di tantissime culture in un unico spazio, con volontà differenti, aspettative diverse, credo e abitudini distinte. C’erano per esempio tanti afgani giovani che volevano attraversare a qualsiasi costo, perché penavano che di là ci fosse il paradiso, mentre i sudanesi, che avevano buone prospettive di ottenere la cittadinanza francese, costruivano abitazioni più a lungo termine... Questa specie di città era organizzata in quartieri, c'erano negozi, spazi pubblici come centri di formazione, chiese, moschee, biblioteche. Era una città primitiva. Che in Europa sembra impossibile pensare, ma che viveva a 150 km da Londra, da Bruxelles, da Parigi». E cosa avete visto frequentando questo spazio così a lungo? «Intanto Calais era la base, per attraversare il tunnel ci sono 15 km da fare a piedi e quindi chi stava nel campo, a seconda della volontà e del progetto, passava più o meno giorni in questa sorta di città temporanea. Questa volontà si vedeva nelle costruzioni abitative. Perché erano costruite
«La città francese è
un imbuto, un tunnel senza metafora. Era diventata una sorta di città distopica
»
con volontà e scopi diversi. Afgani e pachistani avevano tende decathlon, poco stabili perché provavano a passare il tunnel più volte. Altri invece si insediavano pensando a una presenza più lunga..La tua casa poteva essere presa da qualcuno mentre tu tentavi di attraversare. Oppure potevano scattare degli incendi e questo era terribile, perché i documenti nessuno se li porta appresso... A lungo poi non c'è stato nessun intervento esterno, alcune associazioni di volontari locali. Poi all'improvviso c'era stata la visibilità
mediatica e sono arrivati tutti...alla fine anche le ruspe. E i container, che chiudono infatti il nostro catalogo. Un disastro». Il progetto non si conclude solo nella realizzazione della rivista. Ma c'è anche una fase di testing online... «Esatto. Puoi fare una sorta di ricerca di immobile su Immorefugee...è un ulteriore mettere il dito nella piaga. Una provocazione per noi europei su cosa vuol dire la casa. Cosa significa vivere la casa di un certo tipo invece di un'altra...quello che vogliamo noi lo cercano anche loro nello spazio dell'autocostruzione. Il nostro intento era quello di ridurre lo spazio di esperienza tra un europeo del benessere e chi vive questa situazione». Come siete stati accolti da chi lì ci viveva? «Frequentavamo il campo abbastanza spesso. Quando eri lì non era semplice, dovevi sempre essere introdotto da qualcuno, ma non era detto che quando tornavi quella persona ci fosse, o che tu riuscissi a trovarla. Tutto era però molto umano e, strano a dirsi, positivo. Tutta la gente che era lì, aveva un unico intento: migliorare la propria vita. Tutti i reportage che ogni tanto leggevamo ci facevano cadere le braccia. La goccia fu un servizio delle Iene, in cui veniva rappresentata una situazione da inferno in terra.... ecco, non era quello che avevamo conosciuto noi. Testimoniare quello che stava succedendo, cercando di non far trasparire quest'aspetto miserabile, senza dignità.... Non volevamo la pena. Alla fine forse non è quello l'importante. La pena, la compassione finiscono lì. La casa invece intesa come autocostruzione, come simbolo della cultura di ognuno, mostra il savoir faire di ciascuno, mostra la dignità, l'umanità, l'essere comune e simile. Tutti vogliamo una casa e la curiamo». Tu provieni da una formazione di architetto. Credi che questo tuo occhio abbia influenzato questo progetto? «Sì, sicuramente ha inciso. Dal punto di vista urbanistico direi. Come sguardo alla città utopica. Una cosa a cui mi sono rifatta molto sono Le città invisibili di Calvino. Di fatto la Jungle lo è stata. C'erano tutti gli ingredienti della città vera, strade, negozi...noi abbiamo fatto persino una presentazione, con power point e tutto... in una sorta di ristorante...Eppure non esisteva sulle cartine. Non esisteva come statuto di città, era invisibile agli occhi, circondata dalla polizia». È molto interessante l'approfondimento che fai sul tema della visione satellitare dei campi rifugiati. Ci vuoi parlare anche di questo aspetto che stai monitorando? «Calais era una città invisibile anche dal punto di vista satellitare:
infatti le foto satellitari non erano aggiornate dal 2013. Si leggeva chiaamente una volontà di tenere nascosta questa cosa. Così abbiamo iniziato a monitorare cosa succedeva nel mondo negli altri campi. Mentre Calais al centro dell'Europa era nascosta e alla deriva, i campi Unhcr se li vedi dall'alto sono spettacolari. Sono costruiti con piano urbanistico. Con dei centri, si vede che c'è qualcuno che agisce». Il vostro lavoro sembra avere come centro propulsore lo spaesamento, o meglio la miopia. Come se fosse una continua messa a fuoco per vedere meglio ciò che c'è... Ad esempio la campagna per promuovere la app GetCOO... Per non parlare poi dell'esilarante lavoro sulle rotonde di Ravenna... «Forse è un po' il nostro tema. E anche la questione sociale. Tutti i nostri lavori partono da questo intento: la ricerca sociologica è rischiosa, è facile che il messaggio non passi. Sono linguaggi che agiscono poco... Certo sono lavori impegnativi, Immorefugee è durato 2 anni. C'è una sorta di spaesamento anche nella grafica, che ha fatto Emilio Macchia. La forma e il contenuto non combaciano. Stridono quasi. Tanti ci hanno detto che dovevamo fare un bel libro di foto patinato...ma l'autoreferenzialità non ci interessa. Certo, è stato accolto molto bene: siamo stati anche finalisti a Kassel Dummy Award. Hanno scritto di noi Wired, Huffington Post, Il Post, The Atlantic, Pagina 99, Rolling Stone. Ci sono stati anche fraintendimenti, proprio per questa forma strana. Ci hanno preso per estremisti di destra (ride). Oppure qualcuno ci ha chiesto: “Davvero quando arrivavano sul campo i migranti sceglievano da questo catalogo?”....Domande assurde. Però vere. È anche un lavoro sul linguaggio. Il lavoro sulle rotonde di Ravenna, invece, ci ricorda che viviamo in un mondo nebulizzato. Siamo criceti che corrono dietro una palla. Conosco bene Maria Ghetti, ma non so nulla di Marco Tiberio. Lo vogliamo almeno inquadrare? «Di formazione è traduttore poliglotta. (quali lingue chiedo, e ricordo arabo, armeno, turco, francese inglese...), ha studiato a Lovanio, è di Ravenna, ma è scappato a 18 anni senza mai tornare davvero». Maria è semplice nel linguaggio, diretta e determinata. Ti confonde, perché dietro questa apparente semplicità si cela un lavoro ironico, profondo, vero. Rende lampanti questioni che di solito affrontiamo con “è una questione complessa...”. Il sito di Defrost è uno scrigno di scoperte, comprate il catalogo e sciogliete la vostra testa, come mi dice salutandomi. Trovate tutto su http://www.defrostudio.eu/
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VIAGGI
MAGIO BIKE TOUR Si licenzia per completare il giro del mondo in bici col fratello partito nel 2013 Il quinto anno di viaggio inizia in Sudamerica I
Il Magio Bike Tour comL PERCORSO pie quattro anni. Era il 17 febbraio del 2013, infatti, DA RAVENNA A PANAMA, PER 40 PAESI E 4 CONTINENTI quando Giovanni Gondolini e Marco Meini Partito da Ravenna nel febbraio del 2013 (i dettagli nell’artico(da cui l’acronimo Malo qui a fianco), il Magio Bike Tour ha toccato quasi 40 Paesi. Gio) partirono da piazza Come si può evincere in maniera stilizzata dalla piantina qui a del Popolo, a Ravenna, con fianco, i due ciclisti ravennati (Giovanni Gondolini e Marco l’obiettivo di completare in Meini) hanno abbandonato l’Italia (la prima parte del percorcinque anni il giro del so è quella in rosso) approdando in Slovenia e da lì sui pedamondo in bicicletta. Il li hanno attraversato parte dei Balcani in direzione Turchia nostro giornale – come (effettuando qui una parentesi in Georgia) per poi approdare promesso – ha seguito i in Asia percorrendo le strade di Iran, Turkmenistan e due giovani ravennati nel Uzbekistan, da dove sono volati in India (per visitare in bicicletta anche il Nepal), da cui hanno preso un nuovo aereo per corso del tour ospitando i la Thailandia. Da qui hanno esplorato anche Malesia e loro diari di viaggio su queIndonesia, prendendo poi un nuovo aereo che li ha portati in ste pagine. E continuereAustralia, dove sono rimasti quasi un anno facendo anche mo a farlo fino al ritorno a diversi lavoretti per mantenersi. Poi il ritorno in Thailandia per Ravenna di Giovanni – proseguire il proprio giro intorno al mondo in bicicletta pasrimasto solo ormai da sando per Cambogia, Laos, Vietnam, Cina, Mongolia e quasi un anno per la deciapprodare in Siberia e poi Corea del Sud e Giappone, da sione di Marco di trasferirdove hanno preso a fine 2015 un nuovo aereo per il Canada si in Canada con la fidane quindi un altro cambio di continente. Qui i due ciclisti si zata conosciuta proprio separano e Gondolini prosegue da solo (la linea verde della durante il loro “tour” – mappa) negli Stati Uniti, poi per quattro mesi in Messico e poi previsto tra un paio d’anni giù passando da Belize, Guatemala, El Salvador, Honduras, almeno, in leggero ritardo Nicaragua, Costa Rica e Panama dove si trova al momento (il rispetto alla tabella di marpallino verde della mappa) prima di iniziare ora insieme al fracia iniziale. Ora Giovanni tello l’esplorazione del Sudamerica, partendo dalla Colombia. ci scrive da Boquete, a Panama, rivelandoci innanzitutto di aver trascorso gli ultimi quattro mesi di viaggio in compagnia di una ragazza, Flavia, a cui ha dedicato uno dei due articoli che pubblichiamo in questa pagina, prima che le loro strade si dividessero. L’altra novità che ci rivela è infine la più importante: dal 27 febbraio lo raggiungerà il fratello, Francesco Gondolini, per completare insieme il tour del Sudamerica e poi quello dell’Africa, ultimo continente da visitare prima del rientro a Ravenna. Una scelta di vita anche quella di Francesco, ingegnere civile al lavoro per 5 anni proprio nel Continente Nero per Cmc. Ora ha deciso di licenziarsi e salire in sella a una bicicletta. «Ho sempre avuto anch’io la passione della bici – ci racconta Francesco, 31 anni, due in meno del fratello – e in questi anni, soprattutto quelli vissuti in Africa prima da volontario e poi IARIO DI VIAGGIO/1 anche da lavoratore, ho visto realtà, paesi e modi di vivere che mi hanno portato a prendere questa decisione di cambiare. Ero già stato a trovare Marco e Giovanni durante il loro tour e non è certo facile: il vento, la pioggia, solo una bicicletdi Giovanni Gondolini ta. Mi spaventa un po’ anche dormire ogni giorno in un luogo diverso o chissà dove, ma chiaramenL'ho conosciuta in Messico a Isla Mujeres, l'isola delle te sono molti più gli stimoli che mi spingono a Donne. Forse l'avevo già incontrata in un tempo lontano, intraprendere questa avventura». forse in un altro luogo, chissà. Viaggiava da sola, credo di Dal 27 febbraio Francesco raggiungerà ricordare, o comunque era sola quel giorno che la vidi. Giovanni in Colombia, nuova tappa del giro del Non so più se sia stato io per primo a inseguirla o se sia mondo, prima di passare, circa un mese dopo, in stata lei a mettersi per caso sulla scia della mia ruota. Di Ecuador e via via lungo le strade di tutto il certo so che mi ritrovai a viaggiare con lei. Sudamerica. Si uniranno ai due fratelli anche Alla prima frontiera ci siamo chiesti: «Continuiamo altri tre amici conosciuti durante questo lungo un po' oltre insieme?». Non ci siamo risposti, ma abbiamo viaggio. D’altronde Giovanni lo ribadisce: continuato a pedalare. Lei mi ha insegnato a svegliarmi «Continuo a chiamare questo viaggio MaGio presto la mattina per viaggiare con il fresco e avere più Bike Tour perchè non appartiene solo a me ma tempo libero pomeridiano. Io in solitudine pedalavo tropanche a chi può parteciparvi, unirsi o leggerne le po e questo diverso ritmo – meno sportivo e più umano – storie. Continuiamo a scrivere per un mondo lo devo a lei. Io le ho insegnato a non litigare col vento, libero e senza frontiere» ci scrive nella sua ultima quando è contro, a non gareggiare con lui, ma a lasciarmail Giovanni. (lu.ma.) si andare prendendo quella fatica con una filosofia diver-
In rosso il percorso di Giovanni Gondolini in compagnia di Marco Meini, in verde quello affrontato da solo (il pallino più grande è il Panama, dove si trova al momento Giovanni) e in giallo il programma futuro, da intraprendere insieme al fratello Nelle foto qui sotto Giovanni, anche in compagnia di Flavia, di cui parla nell’articolo a fondo pagina
DIARIO DI VIAGGIO/2
Pura Vida Costa Rica
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Una Donna...
sa. Mentre io cercavo i passi di montagna, lei desiderava le baie sperdute dell'Oceano, ma ovunque, lentamente, sembrava che i nostri sguardi confluissero sullo stesso orizzonte. A ogni frontiera ci ponevamo la stessa domanda: «Continuiamo un po' oltre insieme?». Dalle nostre labbra non è mai uscito un no, entrambi ammalati di andare, e affamati di conoscere. Insieme. Ho iniziato così a conoscere una Donna. Nei suoi infiniti misteri, nei suoi silenzi che parlano, nei suoi occhi che sorridono. Viaggio nel Viaggio, da quello in bicicletta attorno alla terra, a quello scalzo sulle braci roventi dell’anima di una donna. E come sempre perdendomi ho trovato quel luogo che cercavo. L'ho trovato nella sua sensibilità puramente e meravigliosamente femminile. E ora che sul canale di Panama le nostre strade si dividono, la porterò comunque con me. Perché credo che la rincontrerò prima o poi, in un altro tempo e in un altro luogo. Ma la rincontrerò.
Pura Vida Costa Rica! È questo il motto del paese, ma è anche il saluto più usato. È un inno alla vita forte come il sorriso dei costaricani, sincero come la loro cordialità, invidiabile come il loro benessere economico abbastanza diffuso. Viaggiare sulle sue strade è un piacere. Il cielo di Gennaio è azzurro e il sole invita a tuffarsi nelle acque spumose del Pacifico. Mi sento bene e anche un po' più vicino a casa grazie ai tanti italiani che incontro. Stefano è un trentenne sardo, che dopo dieci anni di lavoro a Londra sta cercando il suo posto qui, perché dopo una vacanza di due settimane non riesce più ad andar via. Daniela e suo marito piacentino gestiscono un ostello a Playa Samara. Sono genuini e ospitali anche con me, nonostante non sia un loro cliente, ma un povero vagabondo che pianta la sua tenda in spiaggia. La vita qui è cara e così torno a campeggiare qua e là, gratuitamente. Sono in compagnia anche di alcuni amici italiani che sono venuti a trovarmi. Con grande generosità e spirito di adattamento provano a fare la mia stessa vita per alcune settimane. Al principio restii alla bicicletta e alle scomodità della tenda, poi si sono fatti contagiare dalla potente alchimia di questo rivoluzionario mezzo a due ruote. La bicicletta e una tenda sono un'infuso di libertà, di allegria, di sostenibilità. I costaricani mi piacciono, anche perché non chiamano più gli stranieri Gringos, ma si rapportano con noi in maniera paritaria. Sono orgogliosi di ospitarci in mezzo alle loro ricchezze naturali. Dopo tanto tempo mi ritrovo in una nazione dove il buon governo è riuscito a creare prosperità e felicità. Non ultima la scelta politica di non creare l’ esercito, ma di investire quel denaro nell'educazione. Bravi mi vien da pensare. Pura Vida Costa Rica. Giovanni Gondolini
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LETTORI detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
C’È UN PIANO PER DISTRUGGERE IL CENTRO DI RAVENNA
Ormai la situazione è totalmente chiara ed evidente. [...] La trasformazione strutturale e funzionale di Piazza Kennedy che non è più in parcheggio, i lavori per cambiare Piazza Baracca, e l'ampliamento del centro commerciale Esp di Ravenna con la creazione di nuovi cinquanta negozi fanno tutti parte dello stesso piano. [...] Rendere difficile andare in centro togliendo i parcheggi e quindi rendere meno raggiungibili i negozi del centro di Ravenna e construire altri cinquanta negozi dietro l'Esp di Ravenna. [...] Se questo squallido piano non viene fermato è facile stabilire cosa avviene nel prossimo futuro. Le attività commerciali, cioè i negozi del centro, chiuderanno, e apriranno i Compro oro, i bar automatici, i centri massaggi, sale giochi e attività di questo livello. E sicuramente poi ci saranno anche i permessi per trasformare i negozi in abitazioni. Il bellissimo centro di Ravenna rimarrà solo sugli album e qualche libro. I lanzichenecchi democoopbancari sono arrivati e stanno lavorando sodo. Lanzichenecchi democoopbancari in quanto gli autori di questo scempio sono il Pd, la Coop Adriatica con la sua Immobiliare Grande Distribuzione e le banche coinvolte. [...] L’opposizione ha invece costituito l'associazione "Ponzio Pilato": se ne lavano la mani. [...] Francesco Baldini, Ravenna La prima obiezione a questa teoria camplottista che mi viene in mente è: ma chi glielo fa fare alla Coop
Lido di Dante nello scatto di @intrattabile Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #ravenna. Questa è di @intrattabile ed è stata scattata a Lido di Dante.
di investire milioni di euro per recuperare il mercato coperto, se sarebbe lei stessa a voler radere al suolo il centro storico? Ai posteri la sentenza...
PERCHÉ I BAGNI CHIUSI NEI PARCHI PUBBLICI?
Vorrei capire se è normale che si tengano aperti dei parchi pubblici
lasciando i servizi igienici sbarrati e inacessibili. Ciò accade sicuramente a Marina di Ravenna e a Ravenna in via Vicoli, prevalentemente nel periodo invernale, come se in inverno scomparissero le necessità fisiologiche. È ben evidente che i bambini e non solo, sono costretti a provvedere alle
urgenze riparandosi dietro i tanti cespugli contribuendo forzatamente al degrado igienico spesso a livelli allarmanti. Non conosco le cause di questo disservizio, ma se è vero che un locale pubblico è obbligato a disporre di servizi igienici adeguati, pena la chiusura, ritengo che anche i parchi pubblici dovrebbero restare aperti solo se tali servizi sono disponibili e adeguatamente gestiti. Proprio il Comune dovrebbe dare il buon esempio, invece a Ravenna è consuetudine risolvere i problemi eliminandoli... Si veda l’eliminazione delle panchine pubbliche in luoghi frequentati da extracomunitari, spacciatori, ubriachi. Sincera mente da tecnici e politici ci aspetteremmo qualcosa di più della solita eliminazione fisica dei problemi. Luigi Rocchi, Ravenna
ORGOGLIOSO DEI LEONI DEL MIO CAMERUN
Si sono spenti i riflettori sulla 31esima edizione della Coppa delle Nazioni Africane di calcio, organizzata in Gabon, con il trionfo meritato a Libreville dei leoni indomabili del Camerun che dopo aver battuto 2-O in semifinale la squadra del Ghana hanno in finale ruggito di nuovo stendendo i faraoni dell'Egitto con un risultato di 2-1, pur essendo sotto di un gol. Con questa vittoria i leoni indomabili centrano cosi per la quinta volta il titolo di Campioni
d'Africa [...] ribaltando tutti i pronostici e rendendo felici ed orgogliosi in particolare 23 milioni di camerunesi. [...] Appuntamento alla 32esima edizione che sarà organizzata proprio dal Camerun nel 2019. Firmato: un ravennate camerunese, tifosissimo dei leoni indomabili. Charles Tchameni Tchienga
LA CROCE ROSSA NON
CHIEDE SOLDI PORTA A PORTA L’associazione della Croce Rossa Italiana – Comitato di Ravenna, su segnalazione delle Forze dell’Ordine e di numerosi cittadini, comunica che non sono in atto richieste di fondi, sponsor o donazioni con modalità “porta a porta”. Le richieste di fondi e di sponsorizzazioni avvengono con modalità standard e ufficiali, senza contatti improvvisati. Chiunque riceva richieste da persone che utilizzino divise, loghi o emblemi di Croce Rossa potrà controllare la veridicità di quanto dichiarato contattando l’Ufficio Soci della Croce Rossa di Ravenna al n. 0544-38052 tutti i giorni dalle ore 8 alle 19 o scrivere a coordinamento@criravenna.it. Qualsiasi donazione in denaro verrà documentata e gestita secondo le normative vigenti e mai con modalità “informali”. Antonella Zanotti, presidente comitato ravennate Cri
SPETTACOLO
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
PROSA/1
COMICO
Il mondo in guerra di Branciaroli
GRAZIA SCUCCIMARRA, UNA DONNA “LACEROCONFUSA” A COTIGNOLA
Il grande attore protagonista e regista del Macbeth in scena fino al 12 a Ravenna Da giovedì 9 a domenica 12 febbraio (inizio spettacoli alle 21 e domenica alle 15.30) al teatro Alighieri di Ravenna un mostro sacro del teatro italiano come Franco Branciaroli è grande interprete e regista di un originale Macbeth di Shakespeare (produzione CTB Teatro Stabile di Brescia e Teatro de Gli Incamminati), la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali, dell’ambiguità, del caos e della distruzione che ne consegue. «Il Macbeth parla di un mondo esterno in guerra – spiega Franco Branciaroli – dove caratteristiche come efferatezza e sete di sangue, al pari del coraggio, sono ritenute virtù, in quanto preservano il mondo interno della corte, una società patriarcale civilizzata regolata da leggi divine. La violenza che si applica all’esterno non vale per l’interno, altrimenti tutto salta e tra il dentro e il fuori non c’è più differenza, tutto diventa guerra. Macbeth sceglie di portare la violenza all’interno. Se in più anche la parte femminile si snatura e prende caratteristiche maschili, allora il caos è totale. Macbeth viene infatti “sedotto” all’ambizione dalle streghe, che storicamente rappresentano la minaccia al mondo patriarcale, e indotto all’assassinio da sua moglie, che viola il suo ruolo sociale di donna agendo come agirebbe un uomo». Sabato 11 febbraio, alle 18, Branciaroli e la compagnia del Teatro de Gli Incamminati incontreranno il pubblico in un dibattito a cura di Claudio Longhi, da gennaio 2017 nuovo direttore del Teatro Nazionale del l’Emilia Romagna. Longhi coniuga il lavoro di ricerca come docente del corso di laurea magistrale dell’Alma Mater di Bologna con l’impegno teatrale come regista.
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Prosegue la stagione “Sipario 13” al teatro Binario di Cotignola: venerdì 10 febbraio e in replica straordinaria anche sabato 11 (sempre alle 21) protagonista, con Sono una donna laceroconfusa, sarà la nota attrice comica Grazia Scuccimarra. In scena il suo ultimo monologo per analizzare, attraverso un serrato dialogo con il pubblico, pregi e difetti di chi ci circonda, tra passato e presente, satira e attualità.
COMMEDIA CLASSE DI FERRO, LA TERZA ETÀ VISTA CON HUMOUR , A CONSELICE Martedì 14 febbraio alle 21 al teatro comunale di Conselice va in scena Classe di ferro, commedia scritta negli anni settanta da Aldo Nicolaj, per la regia di Giovanni Anfuso, con Paolo Bonacelli, Giuseppe Pambieri e Valeria Ciangottini. Lo spettacolo è incentrato sui problemi della terza età, trattati con delicatezza e humour. La vicenda è ambientata in un giardino pubblico di una grande città e vede protagonisti tre anziani conosciutisi casualmente.
PROSA/2 “L’APPARENZA
INGANNA” DI
LOMBARDI-TIEZZI
A
RUSSI
Passa martedì 14 febbraio (ore 20.45) dal teatro comunale di Russi il nuovo allestimento a cura di Federico Tiezzi de L’apparenza inganna, spettacolo già realizzato con successo (Premio Ubu per la regia) nel 2000 e molto apprezzato da critica e pubblico. Protagonisti i due anziani fratelli Karl e Robert, due solitudini fraterne portate nuovamente in scena da Sandro Lombardi e Massimo Verdastro in due sale, riconvertite ciascuna nell’interno domestico di ognuno dei due fratelli ritratti da Thomas Bernhard, con gli spettatori a spostarsi da un ambiente all’altro.
CINEMA/1
CINEMA/2
CINEMA/3
ANIMAZIONE: IN CLASSENSE L’ESPERTO MONDIALE BENDAZZI
Gli scatti di Baldazzi e il suono dei Cacao per “Paris, Texas”
Con Alps al Mariani un’occasione per scoprire un nuovo grande talento
Secondo appuntamento alla multisala Astoria di Ravenna della rassegna dell’associazione Mirada che unisce arte e cinema. Cinque docenti dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna sono stati invitati a scegliere altrettanti film la cui proiezione verrà accompagnata da cinque artisti del progetto “Ram”. Domenica 12 febbraio l’appuntamento è alle 19.45 con l’inaugurazione (con aperitivo) della mostra del fotografo Nicola Baldazzi. A seguire, alle 20.30, la proiezione del film “Paris, Texas” di Wim Wenders (Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1984), scelto dal prof Alberto Giorgio Cassani. La mostra di Baldazzi sarà un'istallazione fotografica con una selezione di fotogrammi del film e suoi ritratti di paesaggi del territorio, da cui il titolo Ravenna, Ohio. L'inaugurazione sarà accompagnata da un concerto del gruppo di rock sperimentale Cacao, duo composto dai ravennati Matteo Pozzi (chitarra) e Diego Pasini (basso) per una sorta di tributo sentimentale e replica originale del lavoro di Wenders. Ingresso (compreso buffet) a 10 euro; solo film 8.
Alps, di Yorgos Lanthimos (al cinema Mariani di Ravenna il 13 e il 14 febbraio, vedi box) L’opera prima di Lanthimos è uno dei film più duri, belli, originali e spiazzanti del nuovo secolo. Si chiama Kynodontas (titolo internazionale Dogtooth, traduzione italiana “canini”), è inedito in Italia, lo abbiamo lodato qui su R&D qualche anno fa e in rete si trovano i sottotitoli in italiano. L’opera terza di questo (a dir poco) eclettico regista greco, The Lobster (in italiano “l’aragosta”) ha vinto il Premio della Giuria a Cannes ed è uscito miracolosamente anche da noi suscitando difficoltà e consensi, perché le trame dei suoi film sono sempre molto particolari (eufemismo). Alps si colloca tra questi due film, viene distribuito da noi dopo 6 anni (meglio tardi che mai), anche se fu preA FORMULA sentato a Venezia in concorso. Si parla di un team di professionisti che si sostituiBIGLIETTO E CENA GOURMET A 14 EURO scono alle persone appena morte per passare del tempo con il loro caro più In occasione della proiezione del film “Alps” di cui si vicino in modo tale da lenirgli il dolore. parla qui a fianco – lunedì 13 e martedì 14 febbraio alle Se vi sembra una trama strana, andate a 21.15) torna al Mariani di Ravenna la formula cena leggere le altre due, perché Lanthimos è gourmet+cinema a 14 euro (ma in via eccezionale solo così, un talento spropositato, autore di il lunedì a causa del San Valentino). Il menù prevede un cinema originale sia nel racconto che orecchioni con compenso di ricotta e taleggo e coninella regia. Un’occasione ghiotta per scoglio con patate al forno. Si può cenare dalle 19, comprire un nuovo grande talento. mento al film il martedì alle 21. Francesco Della Torre
Venerdì 10 febbraio, alle 17.30 alla sala Muratori della biblioteca Classense di Ravenna si svolgerà un incontro sul tema del cinema d'animazione dal titolo “Animation a World History Dal mosaico al fotogramma e ritorno”, tenuto dal ravennate Giannalberto Bendazzi, giornalista, storico e critico del cinema. Considerato tra i massimi esperti mondiali di animazione, Bendazzi nella sua recente opera in tre volumi, edita in lingua inglese, Animation: A World History (Focal press, 2016) tratta in forma enciclopedica la storia del cinema d’animazione quale forma d’arte. Sabato 11 febbraio alle 11 incontrerà gli studenti del liceo artistico Nervi – Severini.
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CULTURA
MUSICA
TEATRO
CLASSICA/1
Tra danza ed effetti video a Faenza con Indaco
Luna Costantini ai concerti della scuola Mikrokosmos La pianista Luna Costantini sarà la protagonista del secondo concerto della rassegna “Mikrokosmi” della scuola di musica Mikrokosmos. La 17enne avezzanese, brillante studentessa dell’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola eseguirà un programma paradigma della storia della tastiera, da Bach a Debussy. L’appuntamento è alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna domenica 12 febbraio a partire dalle 11.
CLASSICA/2 Lunedì 13 febbraio alle 21 al teatro Masini di Faenza, proseguono gli appuntamenti con la rassegna dedicata alla danza. L’appuntamento è con Indaco, diretto da Cristiano Fagioli, spettacolo della veronese Rbr Dance Company attualmente in tournée in Italia e all’estero, coniugando danza, tecnica e innovazione col supporto ABARET di effetti video, ideati e curati dal videomaker LA METALLURGICA VIGANÒ Gianluca Magnoni. La A RUSSI PER I TERREMOTATI colonna sonora di Virginio Zoccatelli e Il Lions Club presenta sabato Diego Todesco è inedi11 febbraio alle 21 al teatro
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comunale di Russi lo spettacolo di musica e cabaret Seven (sui sette vizi capitali) del gruppo comico faentino Metallurgica Viganò. L'incasso sarà interamente devoluto a favore delle popolazioni delle Marche colpite dal terremoto (biglietti a 15 euro, 10 nel loggione; prenotazioni telefoniche al 347 2413517). La Metallurgica Viganò è una insolita formazione nata a Faenza nel 1993 composta da nove improbabili operai – rigorosamente in scana in tuta blu – che danno vita ad uno spettacolo teatral-musicale comico, una fusione tra ballate soul, satira sociale, e cultura romagnola.
ta e cucita minuziosamente sulle linee coreografiche di Fagioni. In scena Cristina Ledri, Alessandra Odoardi, Monica Zanotti, Chiara Pagano, Marco Mantovani, Matteo Zamperin e Daniel Ruzza. Lo spettacolo racconta per immagini il rapporto dell’essere umano con la natura, l’anelito della propria origine in qualche modo dimenticata e il rispetto dell’ambiente; tutti temi da sempre cari alla direzione artistica della compagnia veronese. Biglietti: da 14 a 25 euro; prevendita lunedì 13 febbraio dalle 10 alle 13 al Masini (nella sera di spettacolo dalle ore 20). Prenotazioni telefoniche tutti i giorni feriali dalle 10 alle 13 al numero 0546 21306.
A Fusignano si celebra il compleanno di Corelli Giovedì 16 febbraio alle 21 all’auditorium di Fusignano uno speciale concerto per celebrare il 364esimo anniversario della nascita di Arcangelo Corelli, famoso compositore e violinista barocco originario di Fusignano a cui intitolato lo stesso auditorium. Sul palco l’ensemble “Harmonicus Concentus”. Durante l’esecuzione sonon in programma videoproiezioni e commenti a cura di Gabriele Raspanti. Biglietti a 7 euro.
JAZZ & WORLD IL “LATIN” DI ZANCA E IL TANGO AL MAMA’S
DALL’IRLANDA ALLO SWING, FINO AI TRADITIONAL AMERICANI AL MARIANI
AL SAX L’AMERICANA JOYCE ELAINE YUILLE
ALLO ZINGARÒ VIAGGIO NEL MEDITERRANEO
Venerdì 10 febbraio al Mama’s di Ravenna appuntamento con il trio del noto trombettista (ma anche bassista e arrangiatore) forlivese Giuseppe Zanca che propone temi tratti dal panorama pop – da Billy Joel a Michael Jackson, da Claudio Baglioni ad Alex Britti – in chiave latin jazz e brani inediti. Il giorno dopo al Mama’s ecco invece lo spettacolo di tango interpretato dalle Tangominas con la cantante Francesca Esposito. Inizio concerti alle 21.30.
Settimana intensa di concerti all’osteria Passatelli del Mariani di Ravenna. Dopo la musica celtica e l’omaggio all’Irlanda dei Morrigan’s Wake di giovedì 9, venerdì 10 torna la rassegna jazz con il trio romagnolo Feeling Good (Lorena Sali alla voce, Marco Rossi a contrabbasso e basso elettrico, Marco Preger alle chitarre) e un programma swingato. La sera di San Valentino appuntamento con le canzoni d’amore interpretate al pianoforte dall’emiliana Barbara O’Neil e infine da segnalare la serata di giovedì 16 in collaborazione con il festival di rock’n’roll Moondogs con il terzetto romagnolo dei Country Owls e un omaggio alla musica tradizionale americana, dal country al bluegrass.
Venerdì 10 febbraio dalle 22 al Sax Pub di Lugo sul palco la cantante newyorkese Joyce Elaine Yuille accompagnata dall’eclettico ensemble romagnolo “Jazz Inc.”. Un concerto con brani tratti dall’ultimo disco dell’americana, Welcome to My World (Schema Records), con classici riarrangiati in chiave soul, blues e funk, e anche dal nuovo disco pubblicato da “Jazz Inc.”.
Mercoledì 15 febbraio (dalle 22) allo Zingarò di Faenza il duo formato da Joe Pisto alla chitarra e da Fausto Beccalossi alla fisarmonica (tra i più importanti fisarmonicisti in campo jazz in Italia) per una serata tra tango, jazz e musica mediterranea. Il duo propone le composizioni originali contenute nel loro ultimo lavoro discografico, Interplay, in uscita all’inizio del 2017.
lo! il cielo ècobnelnoi! scoprilo RISTORANTE
Apertura straordinaria martedì 14 febbraio per la vostra cena di San Valentino BAGNACAVALLO (RA) Via Ca' Del Vento, 20/G - tel. 0545 62470 Chiuso lunedì e martedì
Da Ravenna percorso consigliato su A14bis, uscita Bagnacavallo
Martedì 14 febbraio, ore 21
Stefano Cavina, Paolo Morini: Gli Stralunati: dialogo semiserio con la Luna (ingresso libero)
Sabato 18 febbraio, ore 16.30
...un pomeriggio al Planetario Marco Garoni: Alla scoperta del cielo di primavera (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
Martedì 21 febbraio, ore 21 Claudio Balella: La Terra vista dalla Luna
Martedì 28 febbraio, ore 21
Paolo Alfieri: Le stelle nelle bandiere del mondo
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
CULTURA CANTAUTORI/1 SETTI AL PER SAN
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
MUSICA
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ELETTRONICA/1
CANTAUTORI/2
FARGO VALENTINO
Lorenzo Senni, star romagnola su Warp, live al Club Adriatico
Torna al Fargo di Ravenna (via Girolamo Rossi) Nicola Setti, in arte semplicemente Setti, cantautore indie-pop di Modena. Il concerto è in programma il 14 febbraio a partire dalle ore 21.
ROCK/1 GABRIELLI E DELL’ERA AL CLANDESTINO CON I WINSTONS Sabato 11 febbraio (dalle 23) al Clandestino di Faenza concerto dei francesi Futur.s Mort.s, duo che suona un post-punk con bassi distorti, chitarre noise e beat elettronici. Il piccolo locale faentino ospiterà poi martedÏ 14 (dalle 22), The Winstons, power trio di Enrico Gabrielli (membro fondatore dei Calibro 35 e collaboratore anche di Pj Harvey), Roberto Dell’Era (bassista degli Afterhours e solista) e Lino Gitto (batterista negli UFO) che propone un rock psichedelico, con contaminazioni prog e jazz.
PSICHEDELIA E “MAMMA AFRICA â€? AL KINOTTO Al Kinotto di Borgo Masotti giovedĂŹ 9 febbraio (dalle 21.30) rock psichedelico con i ravennate Aldi dello spazio (e Fabio Cardinale) mentre domenica 12 (dalle 19) mix di reggae, punk, rap, ska, samba, funk e rumba con il collettivo MamaAfrika.
Ristò
Mazzini
Pizzeria
Ravenna, Via Mazzini, 86 Tel. 0544 30417 - 338 1303576 Consegna a domicilio dalle 18:30 alle 22:30 MARTEDĂŹ CHIUSO PER RIPOSO SETTIMANALE
Seguici su fb: Pizzeria Mazzini
Gerardo Balestrieri in trio al teatro Socjale Cantautore apolide, come ama definirsi, Gerardo Balestrieri presenterà il suo ultimo album Canzoni nascoste – in cui si va dal blues al folk occitano – al teatro Socjale di Piangipane venerdÏ 10 febbraio, dalle 22. L’artista – particolarmente apprezzato dai giurati del Premio Tenco... – arriva al Socjale in trio (pianoforte, fisarmonica, contrabbasso e percussioni) per un repertorio internazionale cantato in sei lingue, con le sue composizioni originali e omaggi a Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Boris Vian, Tom Waits, George Brassens e Renato Carosone.
COLONNE SONORE
I Winstons di Gabrielli, attesi a Faenza
ROCK/2 AL CINETICO DELAVEGA E CONSORZIO PORTUALI Al Cinetico Bike Bar di Montaletto di Cervia venerdĂŹ 10 febbraio (dalle 22.30) in concerto i cesenati Consorzio Portuali (pop-rock); martedĂŹ 14 (dalle 21.30) Delavega, progetto folk-blues di Antonio Gramentieri (voce e chitarra) e Diego Sapignoli (percussioni, synth, oggetti) dei Sacri Cuori.
Sabato 11 febbraio (dalle 23) torna la serata Club Adriatico all’Almagià di Ravenna, con i protagonisti della scena elettronica mondiale. Protagonista sarà un artista romagnolo, il cesenate Lorenzo Senni, ma di caratura internazionale, sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori per il suo ultimo lavoro, l’Ep Persona, pubblicato dalla prestigiosa Warp Records (primo artista italiano a farne parte). Si tratta di una tappa del minitour italiano che per il resto ha toccato o toccherà solo grandi città come Torino, Passa dal Bronson di Madonna Venezia, Firenze, Roma e Napoli. Senni è un dell’Albero l’11 febbraio il tour artista multidisciplinare che basa la sua perdegli emiliani Junkfood, quartetto sonale ricerca sonora che presenta dal vivo sulla decostruzione Italian Masters, disco LETTRONICA/2 dei canoni standard con alcune rivisitazioRYAN ELLIOTT AL MEET CLUB DI CERVIA della cosiddetta tranni di celebri brani di ce music. Prima di Ennio Morricone, Sabato 11 febbraio al Meet Club di Cervia (c/o Indie) arriva approdare alla Warp Piero Umiliani e l’americano Ryan Elliott, uno dei producer che ha saputo ha pubblicato gli Armando Trovajoli esprimere nei migliori dei modi quel nesso tra la musica acclamati Quantum (come Per un pugno di elettronica proveniente da Detroit e la sua successiva reinJelly (2012, Editions Dollari e C’eravamo terpretazione avvenuta in Germania. Tra i suoi spettacoli piÚ Mego) e Superimpo tanto amati). Una riviprestigiosi quelli al Guggenheim Museum di New York e al sitions (2014, Boomsitazione all’insegna Sonar di Barcellona. Il suo vasto repertorio spazia dalla techkat). del mix della band tra no nella forma piÚ coinvolgente alla house ridotta ai suoi Ingresso a 10 euro post-rock strumentale, elementi piÚ essenziali. In apertura Alessio Collina. entro mezzanotte, 12 prog, ambient, jazz e dopo. funk.
Da Morricone a Umiliani al Bronson con i Junkfood
Locale con posti a sedere Pizza Napoli a pranzo e cena Just Eat Anche asporto e consegna a domicilio Tutti i piatti sono fatti al momento. MENU TURISTICO A PRANZO E A CENA, primo, secondo e contorno 12,00 â‚Ź MENU OPERAIO A PRANZO E A CENA, primo, secondo, contorno e bevande 10,00 â‚Ź
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S.VALENTINO A CĂ€ BRUNA )
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Ravenna, S.S. San Vitale 84 - tel. 0544 461461 / 348 3911624 castagnoliromina@libero.it - Ăˆ gradita la prenotazione
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
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CULTURA
LIBRI
L’ANTICIPAZIONE
Il centenario si chiude con i Sonetti romagnoli L’omaggio della Classense a Guerrini. La direttrice: «La prima grande opera scritta in dialetto, a lui dobbiamo stereotipi e modernità» di Federica Angelini
Sarà una mostra alla Classense dedicata ai Sonetti Romagnoli e alla Ravenna del tempo che vi viene raccontata a chiudere le lunghe celebrazioni per il centenario della morte di Olindo Guerrini avvenuta il 21 ottobre 1916. Dal 25 febbraio al 6 maggio saranno infatti esposti alla Manica Lunga un centinaio di pezzi tra manoscritti, autografi, riviste d’epoca, fotografie e anche pezzi di arredo incentrati proprio sull’opera postuma dialettale che ha assicurato la gloria al poeta e intellettuale fino a oggi. Tra i promotori, nel contesto del Centenario guerriniano, l’infaticabile Associazione “Amici di Olindo Guerrini”, presieduta da Paolo Belletti di Sant’Alberto, dove il poeta visse da bambino, figlio del farmacista del paese: «Con il centenario abbiamo fatto un’operazione che voleva essere culturale; l’obiettivo era quello di restituire la giusta dimensione di Olindo Guerrini. Nel tempo, infatti, Guerrini si è per molti trasformato esclusivamente in Stecchetti ed è sopravvissuto per decenni solo nella sua dimensione romagnola dialettale, anche con qualche limitante stereotipo. In realtà Olindo Guerrini – precisa Belletti – è stato un protagonista della vita culturale a cavallo dei due secoli, un letterato che ha scritto best seller come Postuma (raccolta di poesie appunto firmate con lo pseudonimo Lorenzo Stecchetti, ndr) che vendette molto più delle Odi barbare di Carducci, ma che fu anche polemista, intellettuale a tutto tondo con un atteggiamento irriverente che anticiperà il Novecento. Fu bibliotecario all’università e ha lasciato tracce importanti delsuo lavoro, ma è stato anche fotografo, fondatore del Touring Club, appassionato di viaggi e di bicicletta. Ed era pure noto come gastronomo col suo testo sulla cucina degli avanzi e come corrispondente dell’Artusi. Non solo, suoi testi sono diventati opere musicali di Mascagni, Lehàr e tanti altri. Tuttavia, alla fine
di questo lungo percorso, abbiamo pensato di chiudere “ridando al popolo ciò che è del popolo”, ossia una mostra sui Sonetti romagnoli per cui oggi è ancora conosciuto e amato». E fin qui, la parte celebrativa e anche emotiva dell’omaggio.
L’aspetto scientifico dell’esposizione curata da un comitato di cui fa parte anche il professore Renzo Cremante è affidata invece dalla biblioteca Classense per ragioni storiche e letterarie, come ci spiega la direttrice Claudia Giuliani: “Come Classense abbia-
PUBBLICAZIONI IL COMMENTO DI CREMANTE, LA TRADUZIONE DI BELLOSI, IL CATALOGO In realtà, la vera conclusione del centenario dovrebbe essere (il condizione è d’obbligo, anche se pare ormai certo) la pubblicazione di un’edizione dei Sonetti romagnoli commentati da Renzo Cremante e tradotti da Giuseppe Bellosi per Longo, attesa per la primavera. Si tratta senza dubbio di un’opera importante anche per far uscire Guerrini dai confini obbligati del dialetto, data la traduzione, e che però rischia di non essere definitiva. Infatti Cremante non ha potuto lavorare sui manoscritti ancora in possesso delle eredi che stanno ancora catalogando i materiali del grande poeta tra i quali non è escluso vi possano essere anche inediti. Cremante è anche curatore del catalogo della mostra con Federica Marinoni e Floriana Amicucci.
mo scelto di lavorare sul Guerrini dei Sonetti perché, se la fortuna di opere come Postuma e Nova Polemica oggi è stata molto ridimensionata dalla critica e non esiste più se non in termini di popolarità per qualcuno, per i Sonetti romagnoli la questione è diversa. Questi componimenti sono studiati con molta attenzione perché da un lato sono la prima operazione importante di dialetto romagnolo scritto e dall’altra perché dal punto di vista stilistico e poetico collocano Guerrini alla stregua di un Porta o un Belli, quindi tra i grandi della letteratura dialettale italiana. A dirlo sono critici come Pasolini e Contini, non stiamo parlando di un livello locale». La ragione per cui la fama tuttavia non è mai andata molto oltre i confini romagnoli secondo Giuliani va ricercata nella difficoltà della lingua, soprattutto scritta, incomprensibile appunto fuori dai confini territoriali, almeno fino alla prossima pubblicazione dei Sonetti romagnoli (vedi box in basso). «Il punto è che Guerrini – sottolinea Giuliani – mostra una sensibilità contemporanea quando cela dietro la burla anche l’aspetto di dolore e sofferenza. Penso per esempio al sonetto dedicato alla Balia in cui mette in contrapposizione il ridere di giorno e il sanguinare di notte. Questa complessità da alcuni sottolineata rende i sonetti più interessanti e dimostra come appiattire l’idea del dialetto sul comico sia molto riduttivo». Giuliani tuttavia non ha un atteggiamento agiografico verso il poeta. «In lui esistono anche aspetti che personalmente trovo fastidiosi – dice la direttrice – e sono quelli che hanno contribuito a creare gli stereotipi più nefasti sui romagnoli, penso per esempio alle donne, come accade nel caso di grottesco estremo raggiunto con la figura della celeberrima Zabariona. E a lui dobbiamo l’ingiusto soprannome dato all’opera del Morigia per la Tomba di Dante, fu infatti Guerrini a bollarla come la “pivirola”. Di-
AGENDA
ciamo che nella creazione di questi cliché lui ci ha messo del suo e il resto lo ha fatto la mancanza di senso critico dei posteri. Ciò non toglie che ci ha dato la possibilità di esprimerci bene nel nostro dialetto e che gli dobbiamo molto». Cosa si potrà dunque vedere alla Manica Lunga? Molte carte guerriniane in cui nel tempo le biblioteche di Romagna si sono specializzate, a cominciare dall’Oriani, come ci spiega Giuliani, che a partire dagli anni Settanta ha raccolto – tramite donazioni dal figlio Guido Guerrini (che ne curò la pubblicazione postuma nel 1920 su indicazione del padre) e dal nipote Paolo Poletti – e acquisizioni, vari manoscritti autografi. Tra questi i Sonetti che sono stati scritti da Guerrini nel corso della propria vita su materiali da reimpiego, come il retro delle schede della biblioteca universitaria o sul verso di lettere, spesso accompagnati dai disegni dello stesso poeta. Inoltre, l’Oriani può contare sulla raccolta di molte lettere e anche dei manoscritti delle Ciacole del Bepi (versi in dialetto veneto, il cui protagonista è papa Pio X, che Guerrini scriveva per “Il travaso delle idee”). La biblioteca Classense da parte sua metterà in mostra il carteggio tra Corrado Ricci e Guerrini. «Lettere bellissime – dice Giuliani – da cui emerge l’intero ambiente della dotta Bologna di quegli anni, di questi intellettuali appassionati di ricerca e amanti anche della burla». Ci saranno poi riviste, come quelle in cui Olindo Guerrini per primo pubblicò i fogli sparsi di Jacopo Landoni in dialetto. Un centinaio complessivamente i pezzi esposti, provenienti anche dalla biblioteca Saffi, da Casa Carducci a Bologna, dall’Archiginnasio e da altre biblioteche emiliane. Il tutto sarà accompagnato da un corredo iconografico di foto dedicate alla Ravenna dell’epoca e raccontata proprio nei Sonetti, dalla Tomba di Dante al Candiano fino al palazzo «che ci dicono Merlato».
VERNICE
IL PRETE GARIBALDINO DON ISIDORO IN UN INCONTRO AL SEMINARIO
ALLA FELTRINELLI SI PARLA DI FELLINI CON GIANFRANCO MIRO GORI
ALLA SALA D’ATTORRE L’ITALIA BIZANTINA E LA RAVENNA TARDOANTICA
MASSIMO PULINI IN MOSTRA ALLA ROCCA DI
Per il ciclo “Preti di casa nostra” venerdì 10 febbraio alle 20.45 nella sala don Minzoni del Seminario Arcivescovile di Ravenna (Piazza Duomo 4) si tiene la presentazione del volume di Pietro Barberini e Francesco Farinelli Don Isidoro. Vita e opere di un prete garibaldino con la proiezione del documentario Giuseppina, regia di James Hill, oscar come miglior cortometraggio documentario nel 1960. Tra le comparse un giovane Don Isidoro. Intervengono: Alberto Giorgio Cassani, Pietro Barberini e Francesco Farinelli. Introduce: Giovanni Gardini, Direttore Ufficio per la Pastorale della Cultura.
Domenica 12 febbraio alle 17.30 alla libreria Feltrinelli di Ravenna (in via Diaz) sarà presentato al pubblico il volume Le radici di Fellini, romagnolo nel mondo (il Ponte Vecchio editore) alla presenza dell’autore, Gianfranco Miro Gori tra i fondatori della cineteca riminese, scrittore, poeta e profondo conoscitore del lavoro del grande regista che ha dato lustro alla Romagna nel mondo con i suoi capolavori. Con lui, per dialogare sull’argomento, ci sarà anche Paolo Gambi.
Venerdì 10 febbraio, alle 18 alla Sala D'Attorre all’interno del ciclo di incontri del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna, si terrà un percorso a ritroso nel tempo con Giorgio Ravegnani, noto esperto di storia medievale e bizantina, con la presentazione dei suoi due recenti volumi: Andare per l'Italia bizantina edito dalla casa editrice il Mulino e Teodora. La cortigiana che regnò sul trono di Bisanzio pubblicato dalla Salerno editrice. Il 14 febbraio, stesso luogo e stessa ora, per un incontro con Massimiliano David su La Basilica di Santa Croce. Nuovi contributi per Ravenna tardoantica. Partecipa Ivan Simonini.
Sabato 11 febbraio alle ore 17, alle Pescherie della Rocca di Lugo, inaugura “Ut pictura. Alfabeti dipinti”, mostra personale di pittura di Massimo Pulini, che rimarrà in esposizione fino al 5 marzo.
LUGO
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
LIBRI
RECENSIONE
LA BUSTINA DI MELPOMENE
Miniature Campianesi di Ermanna Montanari Principessa del Villaggio Universale di Ivan Simonini
Questo libro, Miniature Campianesi, ci spiega il fenomeno teatrale Ermanna Montanari meglio di ogni suo spettacolo, giacché qui non ci sono a proteggerla le difese psicologiche della scena. Qui la Diva è nuda. Con Nonna Daura non si poteva certo imparare l'italiano. Neanche con Nonna Nora: «... da lei ho imparato a bestemmiare, a raccogliere le erbe...». Avverto che bestemmiare in dialetto romagnolo, è una forma della preghiera. Ermanna era «una bimbetta gracile, malaticcia, con problemi di aggressività» in preda a quella spirale di ombre immaginarie che vedeva roteare pericolosamente sui muri: «Tenevo nascosto in un cassetto dell'armadio un quaderno dove appuntavo i miei desideri di vendetta e vari scenari di uccisione della mamma». Al primo sospetto che la mamma avesse scoperto quel quaderno «con pazienza lo distrussi, riducendo le sue pagine in tanti minuscoli pezzetti perché non si riuscisse a leggere neppure una virgola». D'altra parte «più volte la mamma ha dovuto allontanarmi dal pozzo dove volevo buttare la mia sorellina». Ma i nostri genitori non possono essere davvero anche i nostri salvatori: loro ci han già dato la vita. Ed ecco apparire, sulla scena dell'infanzia di quella bimbetta, tre figure salvifiche. Innanzitutto Nonno Renzo. Per lui repubblicano, accudire le mucche, con le quali entrava in rapporto di reciproca empatia, era un rito religioso laico, equivalente alla cura della famiglia. Poi Suor Andreina, la Madre Superiora dell'asilo di San Pietro in Campiano, a poche centinaia di metri dal casolare, e dove la piccola («E’ mi scaraböc!» la chiamava il babbo) non imparava soltanto a leggere, scrivere, disegnare, ricamare: «In refettorio si imparava a tenere la schiena dritta mangiando con un libro in testa». Alle altre suore, la Madre Superiora diceva che non si poteva addomesticare una bambina che ogni giorno scavava un buco nel giardino per ascoltare le voci al fondo della terra: «Dovevano essere loro ad ascoltare lei». Nelle recite di Natale Suor Andreina le affidava molte parti, la fata buona, la fata cattiva, la matrigna, un nano, il principe: «A me sarebbe piaciuto fare la bella addormentata piuttosto che tutte le altre parti, ma non ero abbastanza bella... In tutti gli anni che rimasi all'asilo
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proposito del libro in prosa A e in versi dell’attrice e autrice del Teatro delle Albe
non mi toccò mai di recitare la principessa». Alle elementari infine la Maestra Gianna le fece amare i burattini: «Non avrei mai immaginato che, per guadagnarmi da vivere, durante i primi anni di teatro, avrei lavorato con il maestro Monticelli per dare la voce a Fagiolino...». Maestra Gianna sibilò un giorno a Nonno Renzo: «Non sa risolvere certi problemi di matematica, ma li sa disegnare». Frase sibillina ed enigmatica che il Nonno cominciò a ripetere spesso, fino a quando Ermanna non chiese di essere mandata in un College di Londra. Contro il parere del babbo (suo figlio) il Nonno patriarca la mandò a Londra e smise di ripetere quella frase, ormai non più enigmatica per lui che aveva deciso di lasciarla... disegnare. Quando a vent'anni la “bimbetta” decide di andarsene di casa per fare teatro e poi sposarsi, sarà ancora Nonno Renzo a convincere il padre. Ma prima serviva un colpo di teatro all'altezza del personaggio e così Ermanna si inventò per Marco, il Principe Azzurro designato, una prova del fuoco degna del-
a cura di Maria Giovanna Maioli
l'ordalia più barbarica. Lo lasciò su due piedi una sera davanti alla chiesa di San Rocco a Ravenna «dopo un furioso litigio». Il ragazzo innamorato, che non aveva neanche la patente, cadde consapevolmente nella perfida trappola e in preda a una lucida disperazione cominciò a camminare da Ravenna. Cammina, cammina, cammina, camminò tutta la notte. Giunto alla via Cella, la percorse tutta fino a Campiano, dove all'alba – per sua fortuna – trovò ad accoglierlo Nonno Renzo che ancora non lo conosceva e che invece di mandarlo via a bastonate, gli diede un'occhiata veloce e lo fece entrare senza fare domande, solo dicendogli di aspettare che Ermanna si svegliasse. Al risveglio, la Diva, trionfante, trascinò Marco, ormai sfibrato di ogni forza di resistenza, nella «camera da ricevere». E per entrambi fu il naufragio d'amore. Nonché l'ouverture della stagione più gloriosa del teatro ravennate. La “camera da ricevere” era una stanza buia con specchi, adibita a ripostiglio per gli abiti che gli ospiti dei pranzi di Pasqua e di Natale si toglievano al loro arrivo al casolare. E, di nascosto, fu il primo palcoscenico di Ermanna: «Penso che le molteplici figure del mio repertorio di attrice, siano nate là, che quella camera sia stata la loro culla». Mi torna in mente, ad esempio, la rivoluzionaria (rispetto a Dumas, Stendhal, Shelley, Corrado Ricci, Artaud, Moravia) rivisitazione di Beatrice Cenci proposta da Ermanna nel 1993: Beatrice uccide il padre che l’ha stuprata ma, nel sogno che Ermanna le fa fare in carcere, il padre risorge e rivive come un amoroso patriarca eternamente giovane nello sguardo della figlia. A chi rimaneva sbalordito dall’animalità grandiosa del suo teatro visionario Ermanna dirà di aver messo immagini che non capiva ma che aveva visto. Il borgo natio da lei abbandonato ha continuato imperterrito ad attanagliare ogni gesto di lei: «Campiano è quella luce che mi devasta. Per quanto non voglia averci a che fare, ogni volta resuscita e trova un buco dove infilarsi». Sobria e secca pergamena miniata con l'intenzione di consegnare alla storia un sogno medievale dove l'apparente freddezza della scrittura è una sottile astuzia per dissimulare la sofferta esperienza di fissare letterariamente le dolcezze e le spine del ricordo, questo libro non è stato scritto per
Romanziere, poeta e giornalista, vincitore di numerosi premi letterari e tradotto in ventisei lingue, Roberto Pazzi è nato ad Ameglia nel 1946 e vive a Ferrara.
LA GAZZA LADRA DI
ROBERTO PAZZI
Lasciatemi andare, non posso perdere Tempo, non me ne resta più! Grido come una gazza ladra volata via dallo sportello aperto della gabbia, non prima però d’aver col becco rubato l’anello d’oro che luccicava sul cassettone. Tornata fra gli uccelli volerebbe più alta verso il sole, se lo splendore del diamante non gravasse il volo per le beccate delle gazze invidiose. Fra gli alati ci imita, noi ladri d’eternità, della luce lei. (da Felicità di perdersi. Poesie 1998-2012, Barbera, Siena 2013)
andare in scena, per la semplice ragione che per la scena è già pronto: lo è naturalmente. Ah, dimenticavo! Questo libro ambientato a Campiano in verità non è nato a Campiano, ma in Senegal, a Diol Kadd, il villaggio africano del cantastorie senegalese Mandiaye. Lì Ermanna ha avuto la sensazione precisa che Campiano e Diol Kadd siano lo stesso villaggio e che Diol Kadd e Campiano siano località più universali di qualunque villaggio globale. E se mai questo libro fosse stato iniziato per liberare finalmente la sua Autrice dalla persecuzione di Campiano, in corso d’opera è avvenuto il capovolgimento. «Campiano, e la mia famiglia, che imploro di non darmi requie»: l’epilogo è esattamente il contrario dell’incipit. Quella maledizione si è fatta benedizione. E se tu sei il “genius loci”, sarai il genio di quel luogo in tutto il mondo. Ermanna Montanari, Miniature Campianesi, 53 testi in prosa o in versi raccolti in 108 pagine, illustrate da Leila Marzocchi e stampate in trecento copie numerate nel dicembre 2016 dalle Edizioni Oblomov di Cagliari.
Via Agnello 1/A - Ravenna (angolo via Uccellini)
Info: 0544 1691949 seguici su Facebook
MerikipeCafè
A FEBBRAIO TUTTI I GIOVEDÌ DALLE 20 ALLE 22
ROCK’N’BEER 3X2 SU TUTTE LE BIRRE!
14 Febbraio San Valentino Aperitivo di Benvenuto Crostino con lardo, miele e noci su letto di melanzane Cuori ripieni d’amore in salsa rosa Filetto argentino ai ferri con formaggio di fossa Patate e pomodori al forno Cestino di fragole con crema pasticcera A PERSONA Vino in bottiglia - Acqua - Caffè
€30
Via H. Matisse Mad. dell’Albero (RA) per prenotazioni
Tel. 0544 271381 Cell. 347 3703598 Aperto a pranzo Chiuso il lunedì
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE
LETTI PER VOI
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Holt, imperdibile canto della pianura di Federica Angelini
Fino a quando era possibile - San Pancrazio VISIBILI E INVISIBILI
Dalla sciatta e piatta Hollywood a un capolavoro del nuovo cinema di Francesco Della Torre
La La Land (di Damien Chazelle, 2016) - Damien Chazelle, 32 anni, sembra essere l’astro nascente del cinema hollywoodiano, visto che dopo aver raccolto meritati consensi con Whiplash, ora è il grande favorito per la notte degli Oscar con ben 14 nomination per il nuovo film, La La Land, che ricorda e celebra adeguatamente la grande stagione dei musical americani a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta. La trama è inevitabilmente scontata e vede una storia tra un’aspirante attrice e un pianista jazz sull’orlo del fallimento, un amore che nel corso delle (oltre) due ore di film incontrerà qualche difficoltà ma vi farà uscire col sorriso. Il film non è propriamente un musical, nel senso che i minuti di parlato superano i numeri di canto e ballo, ma è indubbio che la musica sia la grande protagonista del film. A un genere più melodico e da cabaret si affianca il grande amore del registra per il jazz, una passione talmente sconfinata da essere protagonista assoluto in Whiplash e nel suo primo film, inedito ma da riscoprire, Guy and Madeline on a Park Bench. L’amore per il jazz emerge chiaramente anche in questo film attraverso i panni del protagonista di Ryan Gosling, un attore sempre più sulla cresta dell’onda, che forma un perfetto duetto con Emma Stone, già premiata a Venezia e in odor di statuetta, attrice che da anni (sei) è qui considerata una delle nuove stelle del cinema. Un film molto gioioso e colorato, con una regia azzeccata, e che come è già stato detto, pesca a piene mani da un cinema del passato, attraverso situazioni e citazioni, e omaggi a una Hollywood che forse non c’è più e che cerca di ritrovarsi (e lo farà donandogli tanti Oscar).
Ma Hollywood e il cinema non sono mai stati così distanti, perché se i titoli di punta sono questo innocuo filmetto musicale e la fantascienza reaganiana con alieni (Arrival) c’è da restare molto delusi. Per chi scrive, il cinema ha preso una strada diversa, attraverso serie tv e produzioni indipendenti, che a dire il vero ci sono sempre state, ma che con gli anni hanno preso coraggio e autorevolezza, grazie a una generazione di autori e registi talentuosi. Mentre il cinema di massa si autocelebra inutilmente con prodotti riciclati, standardizzati e noiosi, spesso scoraggiando la voglia di cinema degli appassionati e involontariamente foraggiando i pigri, c’è un mondo sommerso di film e serie che chiede cortesemente a La La Land e ai suoi inutili Oscar di farsi da parte, perché vuole che la rivoluzione anticonformista inizi al più presto. Black Mirror 3x04: “San Junipero” - Se avete deciso di non perdere tempo con film inutili, vi segnalo questo episodio (il quarto della terza serie, e si indica con 3x04, su Netflix) di quello che è uno dei più chiari esempi di rivoluzione in campo cinematografico: Black Mirror (vi ricordo che ogni episodio fa storia a sé). In “San Junipero” siamo negli anni ‘80 e le protagoniste sono due ragazze che si conoscono in discoteca e iniziano una storia. Il fatto è che non ritroverete, come sopra, una storiella con canzoni, balletti, sorrisi e bacini, ma una storia d’amore tra le più originali, sconvolgenti e malinconiche della storia del cinema, e non perché la relazione sia omosessuale (inutile, se vogliamo). Il tutto dura una sola ora, e non posso svelarvi nulla di più perché è tutta una sorpresa. A voi, dunque, la scelta finale: la sciatta e piatta Hollywood o un capolavoro della nuova generazione di cinema? Magari guardate entrambi, poi però unitevi alla rivoluzione!
In Italia la trilogia completa è arrivata nel 2016, ma Plainsong, il primo della serie, risale al 1999. Ed è qualcosa che sfiora il capolavoro e la perfezione. La cittadina di Holt, Colorado, e i suoi abitanti, inventati da Kent Haruf, rappresentano qualcosa per molti versi di straordinario nella mancanza di straordinarietà della storia, della trama, dell’ambientazione. La pianura, la cittadina di provincia (come non pensare, per esempio alla prima parte di Canada di Ford?), il mondo della scuola, le generazioni a confronto con i vecchi chiusi in case zeppe di roba ma senza radici troppo profonde e i bambini che portano i giornali all’alba nonostante il freddo (molto Walt Disney) e passano i pomeriggi in una terra da scoprire, in una sorta di frontiera personale della vita (forte è l’eco di Stand by me), le solitudini degli adulti così difficili da leggere e capire, le distanze delle madri, l’incapacità di accudire i figli. C’è tutto questo e molto altro grazie a personaggi complessi, uomini e donne che scartano leggermente dalla strada scontata e scelgono percorsi non previsti (e in questo c’è anche un po’ di Stoner) che potrebbero passare inosservati a un occhio disattento ma di cui Haruf ci rende testimoni. Questo è il lettore infatti: un testimone che osserva e ascolta, per strada, in classe, dentro le case. Pur accadendo per la verità non molto, il libro di Haruf è tutto azione e parte dell’azione sono i dialoghi, incredibilmente perfetti nella mimesi della realtà, talmente impastati con la trama da non aver bisogno di segni di interpuzione come le virgolette per separarli dal racconto, del resto questo è un canto, una song, delle pianure, quelle terre piatte dove si respira ancora il mito della frontiera e allo stesso tempo la disillusione del sogno americano, dove si fanno i conti di vite vissute non sempre all’altezza delle proprie aspettative eppure così spesso in grado di guizzi e riscatti, mai troppo tardivi. E in questa mimesi della realtà - del resto guardare e ascoltare non è ciò che facciamo nella vita reale nel relazionarci con gli altri? - c’è spazio per l’amore, l’ingiustizia, la sopresa, il dolore e anche la risata (i fratelli McPhersons da soli valgono forse il viaggio fino a Holt). Alla fine del libro, una sola consolazione, ce ne sono altri due: Benediction e Eventide. Altri personaggi, stessa ambientanzione. In Italia sono meritoriamente pubblicati da NN editore (anche in un cofanetto) e tradotti da Fabio Cremonesi.
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29 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
Lugo
La La Land
Mamma o papà?
di Damien Chazelle ven., sab. e mar.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21
50 sfumature di nero (v.m. 14)
di Jean-François Pouliot, François Brisson dom.: p.u. 14.15 (rassegna “Cinema in famiglia”)
di Riccardo Milani mar. e mer.: 17.45-18.10-20.20-20.4022.35-22.55
Palle di neve
di James Foley fer. (escluso ven.): 17.40-18.05-19.45-20.1520.40-22.30-22.50; ven.: 17.40-18.05-19.45-20.15-20.40-22.3022.50-23.15; sab.: 15.05-15.35-17.40-18.05-19.45-20.1520.40-22.30-22.50-23.15; dom.: 15.05-15.35-17.40-18.05-19.45-20.1520.40-22.30-22.50
DA GIOVEDÌ 9 A MERCOLEDÌ 15 FEBBRAIO
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano (2016) di S.Loznitsa
(2016) di Emmanuelle Bercot
(2016-animazione) di R. Clements e J.Musker
Film documentario
ven. 10: 21.00 sab. 11: 18.45 - 21.00 dom. 12: 18.30 - 21.00 mer. 15: 21.15
sab. 11: 17.00 dom. 12: 2 PROIEZIONI POMERIDIANE ore 15.00 e 16:45
Lego Batman Il film
di Chris McKay Proiezione in 3D fer., sab. e dom.: p.u. 17.20 Proiezione in 2D fer.: 18-20.30-22.55; sab. e dom.: 15-18-20.30-22.55
Incarnate Non potrai nasconderti
di Brad Peyton fer.: 17.40-20.30-22.50; sab. e dom.: 15.10-17.40-20.30-22.50
gio. 9: 21.00
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077 Oceania
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams sab.: p.u. 17; dom.: 15-16.45 (rassegna “Cartoon Kids”)
Alps
Smetto quando voglio Masterclass
di Yorgos Lanthimos lun. e mar.: p.u. 21.15 (rassegna “2 Days Cult Movie”)
di Sydney Sibilia fer.: 17.45-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.55
CINEMA JOLLY Ravenna
La battaglia di Hacksaw Ridge
La La Land
di Mel Gibson fer.: 17.25-20-22.55; sab. e dom.: 15-17.25-20-22.55
di Damien Chazelle fer. (escluso mer.): p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21
A United Kingdom L’amore che ha cambiato la storia
CINEMA ASTORIA Ravenna
di Amma Asante fer., sab. e dom.: p.u. 22.45
Io, Claude Monet di Phil Grabsky mar. e mer.: p.u. 21
Sleepless Il giustiziere
Paris, Texas
di Baran Bo Odar fer., sab. e dom.: 17.50-20.35-22.55
di Wim Wenders dom.: p.u. 20.45 (per la rassegna “ArtSTORIA”)
Split
di M. Night Shyamalan fer., sab. e dom.: 17.45-20.20-22.55
Mamma o papà?
di Riccardo Milani mar. e mer.: p.u. 21.10
Proprio lui?
di John Hamburg fer. (escluso mar. e mer.): 17.45-20.25; sab. e dom.: 15.10-20.25
La La Land
di Damien Chazelle fer.: 17.30-20.10-22.55; sab. e dom.: 15-17.30-20.10-22.55
Un re allo sbando
di Peter Brosens, Jessica Woodworth fer. (escluso lun.): p.u. 21.15; sab.: 18.15-21.15; dom.: 15.45-18.15-21.15
Smetto quando voglio Masterclass
Fallen
di Sydney Sibilia fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.15-21.05; dom.: 15.30-18.15-21.05
di Scott Hicks sab. e dom.: p.u. 15.10
L’ora legale
di Salvatore Ficarra, Valentino Picone fer.: 17.45-20.20-22.35; sab. e dom.: 18-20.20-22.35
Qua la zampa!
di Lasse Hallström sab. e dom.: p.u. 15.10
La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson fer. (escluso lun.): p.u. 21.10; sab.: 18.20-21.10; dom.: 15.30-18.20-21.10
A United Kingdom L’amore che ha cambiato la storia
Sing
di Garth Jennings sab. e dom.: 15.05-17.35
CINEMA MARIANI Ravenna Austerlitz
di Sergei Loznitsa gio.: p.u. 21
150 milligrammi
di Emmanuelle Bercot ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 18.45-21; dom.: 18.30-21
di Amma Asante gio. e ven.: p.u. 21.15; sab.: 18.15-21.15; dom.: 15.45-18.15-21.15
La La Land
di Damien Chazelle fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab.: 18.15-21.05; dom.: 15.30-18.15-21.05
Allied Un’ombra nascosta
di Robert Zemeckis gio., ven. e sab.: p.u. 21.10; dom.: p.u. 15.45
Lion La strada verso casa di Garth Davis sab. e dom.: p.u. 18.20
CINEMA ITALIA Faenza La La Land
di Damien Chazelle gio.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale); ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16-18.30-21.15
Oceania
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams sab.: p.u. 17 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
Knight of Cups
di Terrence Malick lun.: p.u. 21.15 (rassegna “Lunedì Cult Movie”)
Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
Paterson
Sei vie per Santiago di Lydia B. Smith lun.: p.u. 21
di Jim Jarmush gio.: p.u. 21 (rassegna “Giovedì Club”)
Smetto quando voglio Masterclass
Smetto quando voglio Masterclass
di Sydney Sibilia gio. e ven.: 20.20-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.40-20.20-22.45; da lun. a mer.: p.u. 20.20
La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson fer.: 20-22.35; sab. e dom.: 17.15-20-22.35
Split
di Oliver Stone gio.: p.u. 21
Allied Un’ombra nascosta
La La Land
di Scott Hicks sab. e dom.: p.u. 15
Oceania
di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams dom.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
Il disprezzo
di Jean-Luc Godard gio. 16/2: p.u. 21.15 (rassegna “Il cinema ritrovato”)
CINEDREAM Faenza
Mamma o papà?
di Riccardo Milani mar. e mer.: 20.20-20.40
50 sfumature di nero (v.m. 14)
di James Foley fer.: 20.15-21-22.45; sab. e dom.: 15.15-15.40-17.45-18.10-20.1521-22.45
Lego Batman Il film
di Chris McKay Proiezione in 2D fer.: 20.30-22.50; sab. e dom.: 15.25-17.45-20.30-22.50
Incarnate Non potrai nasconderti di Brad Peyton
Sing di Garth Jennings dom.: p.u. 16 (rassegna “Lanterna Magica”)
Snowden
di M. Night Shyamalan gio. e ven.: 20.20-22.40; sab. e dom.: 15-20.20-22.40; da lun. a mer.: p.u. 22.40
di Ang Lee gio.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale)
150 milligrammi
di Sydney Sibilia ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
CINEMA MODERNO Castel Bolognese
di Damien Chazelle fer.: 20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45
di Emmanuelle Bercot ven., lun. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 17-21.15
Oceania di John Musker, Ron Clements, Don Hall, Chris Williams dom.: p.u. 15.30
CINEMA GULLIVER Alfonsine
fer., sab. e dom.: p.u. 21.50
CINEMA SARTI Faenza
Billy Lynn Un giorno da eroe
Silence
di Martin Scorsese sab. e dom.: p.u. 21
di Robert Zemeckis sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
Sing
Fallen
di Garth Jennings sab.: p.u. 17.15; dom.: p.u. 15.15
L’ora legale
CINEMA SARTI Cervia
di Salvatore Ficarra, Valentino Picone fer. (escluso mar.): p.u. 20; sab. e dom.: 18.40-20
Arizona Junior
di Joel e Ethan Coen ven.: p.u. 21; dom.: 17-21
Qua la zampa!
di Lasse Hallström sab. e dom.: p.u. 16.45
Silence
Sing
di Martin Scorsese sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
Lion La strada verso casa
CINEMA PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo
di Garth Jennings sab. e dom.: 15.30-17.40
di Garth Davis mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)
CINEMA EUROPA Faenza
A United Kingdom L’amore che ha cambiato la storia di Amma Asante gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale inglese sottotitolata in italiano); ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
Collateral Beauty di David Frankel ven. e sab.: p.u. 21.15; dom.: 16-21.15
Luci della città di Charlie Chaplin mar.: p.u. 21.15 (in collaborazione con Cineteca di Bologna Cinema Ritrovato - Classici restaurati in prima visione)
CINEMA JOLLY Russi Collateral Beauty
Au Hasard Balthazar
di Robert Bresson mar.: p.u. 20.30 (introduce Roberto Chiesi Cineteca di Bologna, per la rassegna “Le peripezie della grazia”)
Il GGG Il Grande Gigante Gentile
CINEMA SAN ROCCO
di Steven Spielberg dom.: p.u. 16
di David Frankel sab. e dom.: p.u. 21
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
JUNIOR
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
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ARTE
TEATRO/1
Una mostra tutta blu al Mar per bambini dai 2 ai 10 anni
“Pierino e il lupo” al Rasi con proiezioni video
Inaugura l’11 febbraio al Mar - Museo d’Arte della città di Ravenna (in via di Roma), la mostra interattiva “Blu Blu Blu”. Si tratta di un progetto di Immaginante, pensato per bambini dai 2 ai 10 anni. Una mostra concepita come spazio-laboratorio per scoprire il colore blu nelle sue sfumature cromatiche e sonore, in un percorso suddiviso in quattro spazi diversi. L’11 febbraio in occasione dell’inaugurazione alle 10.30 sono previste “visite musicali” con Donatella Antonellini all'organetto diatonico (partecipazione gratuita ma su prenotazione). La mostra resterà aperta fino al 12 marzo con la possibilità di visite per le famiglie il sabato e la domenica dalle 10 e dalle 14.30 e il giovedì e il venerdì solo dalle 14.30 (per le scuole turni dalle 9 del mattino dal martedì al venerdì). La prenotazione è obbligatoria, la durata della visita “animata” è di un’ora. Costo biglietto: 5 euro. Info e prenotazioni: 334 2804710.
TEATRO/2
Tra ombre, pupazzi e suoni ecco il pluripremiato “Out” MUSICA
TRADIZIONI
Il Jazz (ancora) nelle scuole
I LUMINI DI FEBBRAIO ALLA CASA DELLE MARIONETTE Per recuperare e raccontare alle generazioni più giovani la memoria e la radice etica e culturale dell’accensione dei Lumini, il 9 febbraio l’associazione culturale RavennArte e Teatro del Drago presentano a bambini, famiglie e agli interessati di ogni età la storia affascinante di questa festa laica cara all’immaginario e alla storia del territorio romagnolo. Verrà racconatata da Roberta Colombo dalle 17 allo spazio del museo La Casa delle Marionette di Ravenna (vicolo Padenna). A seguire un laboratorio per creare i Lumini da porre sui davanzali per illuminare di luce la notte laica che ricorda la lotta per la libertà e l’alba della Costituzione. Una parte dei Lumini realizzati nel laboratorio dai bambini e dalle bambine illumineranno anche le finestre della Casa Matha di via Cavour per tutta la notte. La tradizione di accendere la sera del 9 febbraio dei lumini e di porli sui davanzali delle finestre per tutta la notte è nata il 9 febbraio 1849 per festeggiare la nascita della Repubblica Romana, a seguito dei moti insurrezionali del 1848.
Sono partite le lezioni e i laboratori della quarta edizione di “Pazzi di Jazz” in otto scuole elementari, sei medie e quattro superiori di Ravenna e del forese. A condurre i laboratori artisti affermati come Tommaso Vittorini, Paolo Fresu, Ambrogio Sparagna. A loro si affiancheranno anche in questa edizione altre due eminenti figure: il noto critico, docente e musicologo Francesco Martinelli e il giovane e pluripremiato rapper-beatboxer italiano Alien Dee. Il percorso didattico sfocerà l’8 maggio in un evento concertistico-festa finale presso il Teatro Alighieri, in omaggio a Dizzy Gillespie, filo conduttore del progetto 2017.
La Casa del Teatro di Faenza ospita domenica 12 febbraio alle 16 lo spettacolo “Out” della compagnia laziale UnterWasser. Uno spettacolo muto, consigliato per bambini a partire dai 6 anni, che parla del passaggio dall’infanzia all’adolescenza con pupazzi, musica, ombre, suoni, ispirato esteticamente da artisti come Mondrian, Calder, EATRO/3 Rotkho, Folon, Steinberg, Escher. “Out” ha vinto il premio LA GALLINELLA ROSSA E L’ANTICONFORMISMO SECONDO TANTI COSI PROGETTI Eolo Award 2016 come miglior spettacolo di teatro di figura, il Domenica 12 febbraio alle 16 al teatro Masini di Faenza va Premio Benedetto Ravasio in scena “La gallinella rossa”, uno spettacolo di Danilo Conti 2016, ed è stato menzione spee della compagnia Tanti Cosi Progetti, prodotto da ciale a Visionari Kilowatt Accademia Perduta/Romagna Teatri. Realizzato con le tecniFestival 2015, menzione d'onoche del teatro d’attore, pupazzi e oggetti musicali, parla di re Festebà 2015 e finalista collaborazione, amicizia e tenacia, anticonformismo. Biglietti Premio Scenario Infanzia da 4 a 6 euro. Prenotazioni telefoniche allo 0546 21306. 2014.
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LA PRIMA SFILATA MASCHERATA DI FOSSO GHIAIA Domenica 12 febbraio è in programma la prima edizione del carnevale di Fosso Ghiaia. Dalle 14 partirà una sfilata di carri e maschere dal Parco delle Cicogne di via del Casetto per le principali vie del paese. Merenda offerta.
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Sabato 11 febbraio (inizio spettacolo alle 17) la rassegna VulKano si sposta al teatro Rasi di Ravenna e propone “Pierino e il lupo” (dai 3 anni), una rilettura multimediale della celebre favola musicale a cura di Garraffo Teatro Terra, giovane compagnia siciliana. Durante la serata nel foyer proiezioni video giocose a tema con lo spettacolo. Ingresso a 6 euro, biglietti in vendita al Rasi giovedì 9 febbraio dalle 16 alle 18 e il giorno dello spettacolo dalle 16.
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GUSTO ASSAGGI E RACCONTI
COSE BUONE DI CASA
Da Baldovino, la Romagna del vino e di autentici vignaioli
Dolci ricordi dal passato con la torta Iolanda
Dopo i primi appuntamenti di febbraio, prosegueno all’Enoteca Baldovino di Ravenna (via Tombesi dall’Ova 9/11) le serate di degustazione (a partire dalle ore 19) che hanno come protagonisti i produttori che lavorano in vigna e in cantina e che quindi possano raccontare la loro esperienza di vignaioli direttamente al consumatore e presentare direttamente i loro vini in assaggio. Le aziende scelte sono principalmente piccole realtà agricole espressione del territorio romagnolo. Il prossimo appuntamento è mercoledì 15 febbraio con l’azienda Vigne dei Boschi che coltiva uve secondo il metodo della agricoltura biodinamica. In seguito (il 22 febbraio) sarà ospite di Baldovino la Tenuta Villa Rovere di Forlì, per poi approdare ad una serata dove il vino sarà solo da accompagnamento. L’appuntamento dell’1 marzo infatti vedrà la presenza di Domenico Celli e dei suoi salumi, preparati artigianalmente senza conservanti e additivi, solo sale e pepe come una volta. A introdurre la serata il racconto del giornalista, scrittore e gastronomo Graziano Pozzetto. L’8 marzo sarà la volta dell'azienda agricola Gallegati e del suo “Corallo Nero”. Le degustazioni termineranno a fine marzo, con due ulteriori serate: il 15 marzo è previsto Giorgio Melandri e i suoi tre sangiovesi di Modigliana (un'occasione per conoscere quel territorio più a fondo), mentre il 22, si chiude la serie di incontri enologici con Tenuta Fulcera di Bertinoro e il suo “Jeval”. Per info e prenotazioni tel. 348 8955845 oppure la pagina facebook EnotecaBaldovino
di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
CORSI SLOW
Oggi ho ritrovato uno dei miei libri storici sulla pasticceria: Pasticcere, confettiere moderno di Giuseppe Ciocca (Hoepli undicesima edizione 1959). È stata la bibbia all'origine della mia passione per i dolci, ed era il libro utilizzato dalla mamma. Partendo da lì questa settimana vi propongo una classica torta Iolanda. Ingredienti (per la realizzazione di due torte): 500 gr. di burro, 500 gr. di zucchero semolato, 250 gr. di farina 00, 250 gr. di fecola di patate, 16 tuorli d'uovo, 8 albumi montati, 1/2 bicchiere da tavola di alcool per liquori, il succo e la scorza grattugiata di un limone biologico, una stecca di vaniglia. Preparazione: lavorare il burro morbido con lo zucchero e i tuorli d'uovo fino a rendere il composto soffice. Aprire a metà la stecca della vaniglia, con la lama di un coltello raschiare la parte interna e aggiungerla al composto. Versare a poco a poco il succo del limone e l'alcol da dolci ed incorporare poi la buccia del limone grattugiata. Mescolare bene. Setacciare farina e fecola insieme ed aggiungerle poco per volta al composto. Per ultimo amalgamare gli albumi montati a neve mescolando con un movimento dal basso verso l'alto per non smontare l'impasto. Ungere e infarinare due tortiere di circa 24 cm. di diametro, versare il composto e cuocere a 170 gradi per circa 50 minuti. Io ne cucino sempre due: una va in tavola subito e l'altra la congelo, per mangiarla dopo una settimana. Quando sono cotte le sforno su una gratella e poi le spolvero con zucchero vanigliato.
NOTIZIE GOLOSE
A BAGNACAVALLO DUE MASTER OF FOOD DEDICATI ALLE BIRRE DEL BELGIO E AL MONDO DEI SALUMI La condotta Slow Food di Godo e Bassa Romagna organizza fra meta marzo e i primi di arile due Master of Food dedicati rispettivamente alla birra e ai salumi. Il corso dedicato alla birra – curato da Francesco Monari – sarà incentrato su 3 lezioni rivolte alla conoscenza della tradizione Belga fra le più antiche e rinomate d’Europa. Oltre agli approfondimenti su materie prime e tecniche di produzione le lezioni prevedono assaggi guidati. Appuntamento il 28 marzo e il 4 e 11 aprile (ore 20.30) all’Antico Convento San Francesco a Bagnacavallo (via Cadorna 10). Quota di partecipazione: 75 euro (65 euro per i soci Slow con meno di 30 anni). Il corso sui salumi si propone di fornire una base di nozioni teoriche e pratiche per discernere le diverse tipologie presenti sul mercato, valutandone la qualità. Offre anche gli strumenti per conoscere i processi di produzione – dall’allevamento delle razze ai tagli e alle stagionature fino alle tecniche di conservazione – e come degustare i salumi. Sono previste 3 lezioni i mercoledì 15, 22 e 29 marzo (ore 21) all’Osteria Malabocca a Bagnacavallo (piazza della Libertà 15). Quota di partecipazione: 85 euro (75 euro per i soci Slow con meno di 30 anni). Per informazioni e iscrizioni ad entrambi i Master: tel. 347 4524084; slowfoodbassaromagna@gmail.com
DA ALEX&PAUL
DEGUSTAZIONI DI PIATTI PRELIBATI IN ABBINAMENTO CON FRANCIACORTA E BAROLO
Il bar à Vin Alex&Paul in via De Gasperi 11 a Ravenna propone venerdì 10 febbraio, a partire dalle ore 20, una serata di degustazione di due vini di grande qualità e raffinatezza assieme ad altrettanti piatti prelibati. Il menù si apre con gnocchi di patate con vongole, orata e zafferano accompagnato al Brut Franciacorta Essenza “Maria Luisa Santus”. La seconda degustazione prevede un filetto di manzo al Barolo con risotto carnaroli alle verdure abbinato al Barolo Cerretta 2005 “Germano Ettore”. Costo degli assaggi, rispettivamente, 17 e 15 euro.
APERITIVI, CENE E CIOCCOLATINI PER UNA SERATA ROMANTICA NEL BORGO DI BRISIGHELLA Da sabato 11 a martedì 14 febbraio chiunque sceglierà di fare aperitivi, cene o acquisti nel borgo di Brisighella e se deciderà di donare almeno 1 euro ad Emergency negli oltre 50 punti fra ristoranti, osterie ed esercizi commerciali all'inziativa, potrà partecipare alla vincita di una notte romantica per due persone in suite SPA sulle colline brisighellesi. La sera del 14 febbraio, in occasione di San Valentino, è prevesto un evento speciale, promosso dal brand Lindt che, in collaborazione con il Club Nazionale dei Borghi più Belli d’Italia, ha scelto Brisighella per offrire a tutti gli innamorati un lancio di suggestive lanterne volanti, alle ore 20.15 al Parco Ugonia (Parco della Palla), mentre nei ristoranti, in ogni tavolo gli ospiti saranno omaggiati di un cofanetto di cioccolatini Lindor.
AL DUOMO
Centro Sviluppo Commercio, Turismo e Servizi
Scuola d’impresa della
31 INFOPROM
Delizie d’amore fra cuori e “lettini”
San Valentino è una "dolce" ricorrenza e la pasticceria Al Duomo la esprime pienamente. Con una serie di proposte originali e divertenti che troverete esposte al banco delle due sedi in via della Lirica e in via Port'Aurea. Per festeggiare insieme al proprio partner in modo davvero originale potete acquistare una torta che si chiama “Il Lettino”. Creato quasi 10 anni fa dal pasticcere Mario Maccalli per rendere più simpatica la ricorrenza è un' alternativa spiritosa alla classica torta a cuore perchè rappresenta lui e lei proprio ...sotto le coperte! Per i più piccoli, per mamme e bambini o per un pensierino delicato ecco i biscotti a forma di cuore da far trovare al mattino a colazione o in un bel sacchetto con dedica. Quest'anno le tradizionali torte a cuore sono proposte in versione più innovativa anche con la glassa a specchio, alla fragola sempre rigorosamente rossa, mentre le torte con glassa di pasta da zucchero sono preparate anche come cuoricini mono porzione, per chi vuole tener d'occhio la linea. Poi si passa alle crostate a forma di cuore piene di fragole fresche che sembrano “palpitanti” e sono un vero inno all'amore. Ma non fermatevi qui, se siete creativi potete ordinare la torta di San Valentino e personalizzarla a vostro piacimento, ma affrettatevi, il tempo stringe. Per chi invece si ricorderà all'ultimo del lieto evento, non per mancanza d'amore ma solo per i troppi impegni, sono sempre apprezzate le scatole con i cioccolatini anche a forma di cuore confezionate sul momento. Ci raccontano in pasticceria che la clientela di questo magico giorno è prevalentemente giovane, perchè notoriamente più romantica, ma quest'anno sfatiamo un mito e a tutte le età addolciamoci un pò con le delizie di San Valentino. Pasticceria Al Duomo Ravenna, viale della Lirica 13 tel. 0544 408841
Cescot organizza i corsi di cucina:
R AV E N N A
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
I menu dello Chef Zannoni
Scopri in anteprima le ricette che insegnerà lo Chef Zannoni ai corsi su cescotravenna
Quattro appuntamenti con il gusto e il sapere. Quattro menu da imparare e riproporre. Un unico filo condutture: LA CUCINA SALUTISTICA
Menu carne mercoledì 15/03/2017 Menu pesce mercoledì 22/03/2017 Menu vegetariano mercoledì 29/03/2017 Menu pizza & co. giovedì 06/04/2017
Destinatari: tutti coloro che amano la cucina, ristoratori o dilettanti.
Orario delle lezioni: dalle 19:00 alle 23:00 Sede: Tecnohelp, via Sansovino 17 a Ravenna Docente: Chef Luca Zannoni
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a Letizia Rizzi - Cescot Ravenna - piazza Bernini, 7 - tel. 0544/292776 o scrivere a cescot@cescotravenna.it
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
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MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
TENDENZE
I vini aromatici fanno bene all’amore Un Moscato può risollevare il morale, il Sauvignon lascia spazio al pensiero Voglio essere davvero sincero con voi, cari lettori. Pensate davvero di conquistare qualcuno che vi piace maschio o femmina che sia con una bottiglia di vino? Siete degli illusi voi e il sommelier che ve l’ha detto. In questo periodo si sente parlare di Champagne per una notte d’amore, di bollicine, di vini dolci dal nome altisonante, poi riducibili ai soliti francesi, tutto per conquistare la vostra o il vostro amato. Possibile che c’è chi pensa ancora che per conquistare qualcuno si debbano usare bollicine o vini francesi? Se proprio ci tenete a usare un bottiglia di vino come arma, mi raccomando d’amore e non contundente, dimostrate di essere in grado invece di gestire una scelta più attenta. Affascinare scegliendo l’etichetta più costosa non porta a molta. Se poi la vostra bella chiede la seconda bottiglia, siete rovinati. Occhio quindi al portafoglio e vediamo che fare giacché quando si vuole fare colpo a tavola, si cerca sempre di scegliere la bottiglia giusta finendo col prediligere un’etichetta anziché uno stile produttivo o una particolare espressione territoriale che può affascinare chi ci sta di fronte. Se proprio volete stuzzicare l’olfatto di chi vi interessa, solleticate il suo trasporto con un vino aromatico. Tecnicamente i vini aromatici sono quelli che hanno un particolare aroma. Un profumo riconoscibile, lo stesso che trovereste masticando una bacca dell’uva che gli ha dato origine.
SEMIAROMATICI MULLER THURGAU: NATO IN GERMANIA NEL 1882 ARRIVATO IN ITALIA NEL 1939 Esistono anche vini detti semiaromatici e tra c’è il Muller Thurgau. Un vitigno che nasce nel 1882 per opera dello svizzero Herman Muller originario di Thurgau. In breve tempo il Muller ha successo in Germania, Svizzera e a breve in tutta Europa. In Italia arriva nel 1939 in Trentino Alto Adige dove si è ambientato molto bene in particolare nella val di Cembra a 400 msl. È diffuso anche in Sicilia, ai piedi dell’Etna, e anche in Sardegna. Secondo ricerche condotte sul Dna, pare che il padre del vitigno non sia il Silvaner come si credeva fino a poco tempo fa, ma bensì lo Chasselas. L’incrocio deriva, infatti, da Riesling x Chasselas.
GEWURZTRAMINER: UN VITIGNO ANTICHISSIMO DALLE ORIGINI IGNOTE Detto anche Traminer Aromatico. Non si conosce bene la sua origine. La troviamo in Alsazia dove dà origine a vini profumati e grassi e in Germania. In Italia dà ottimi risultati in trentino Alto Adige. Ci sono citazioni molto antiche dove si parla di uve che potrebbero corrispondere al Traminer ma non si hanno certezze. Secondo alcuni studi il Gewurztraminer è una mutazione dello stesso Traminer. In Italia si usa il nome come sinonimo dello stesso Gewurzt che in tedesco significa, non a caso, speziato. Il Traminer era già noto nel 1000 d.C nella città di Tramin o Termeno in Alto Adige dove rimase in auge per molto tempo. Nel medioevo si conosceva il Traminer anche in Alsazia dove arrivò dalla Germania. Pare che il vitigno detto Savagnin che oggi è coltivato nella Jurà francese non sia altro che il Traminer. Si deduce quindi che l’attuale Gewurztraminer sia una mutazione avvenuta nel tempo addirittura, secondo alcuni, dal Savagnin rosè, Varietà più aromatica dell’omonimo a bacca bianca noto in Italia come Traminer rosso o Roter traminer. Oggi è molto è diffuso in tutto il mondo, dal Sud Africa all’Italia.
Appuntamento con il gusto:
il Veneto Degustazione di prodotti del Veneto e dei Colli Euganei. Presidi
Di solito il riferimento è sempre il moscato. Moscato dolce, passito e/o spumante sta di fatto che quando si vuole spiegare la differenza tra un vino aromatico e un altro è normale fare riferimento al moscato per il suo aroma. Ma in generale i vini aromatici sono
una risorsa per una conquista discreta, sottile ma profonda. I vini aromatici possono lasciare un segno positivo a chi beve. Un Moscato può cambiarvi di umore e rendervi più allegri con i suoi profumi fragranti mentre, un Sauvignon potrebbe conquistare l’attenzione del vostro amato soprattutto se è un tipo cerebrale. Il Sauvignon ad alti livelli costringe il pensiero a farsi spazio, è risaputo da chi ama questa tipologia di vino. Le sue sfumature, i contrasti olfattivi, i moti al palato fatti di continui cambi di marcia costringono all’attenzione. Se volete arrivare al cuore, c’è chi suggerisce un Traminer, oppure, se volete andare sul sicuro, un Gewurztraminer alsaziano. Le profumazioni di rose e litchi e il palato morbido e cremoso sono irresistibili per molti. Che bere allora per San Valentino? Cerchiamo prima di tutto di bere italiano e lanciatevi nel mondo dei vini aromatici. In questo modo potete organizzare una cena a casa vostrasenza scadere nel banale o nei soliti vini dolci e creare una scala stimolante per l’olfatto e per tutto quello che la fantasia vi proporrà durante la serata con la persona che amate. Oppure, al ristorante, sarete in grado di scegliere un calice di vino e abbinarlo a ogni piatto senza dover andare sui soliti vini un po’ stucchevoli che molti in questo periodo bevono. Pensando che il dolce risolva. Se proprio non potete fare a meno delle bollicine che siano almeno italiane. Franciacorta se volete fare i “fighi” davanti alla vostra amata, Oltrepò Pavese, ricordate in questo caso di andare su bollicine ottenute da pinot nero in purezza, se volete essere alternativi; un Trento Doc se volete fare gli intellettuali o un Alta Langa se preferite fare i “bohémien” anticonformisti. L’importante è che non facciate gli sciocchi esagerando con l’alcol cosa che non gioverebbe né all’amore né ai punti patente.
bar | colazioni | aperitivi | degustazioni vini | serate musicali
A San Valentino scegli di "osare"!
mercoledì 15 febbraio di Cristina Faccini e Stefania M. G. Petrarolo
Via Mazzini 47/A - RAVENNA Tel. 0544 32655 La Luna di Pane - Food & Wine
dalle ore 19.00
UN APERITIVO ALTERNATIVO con profumatissimi vini aromatici e afrodisiaci del territorio. piazza A. Costa - Ravenna - Tel. 0544 212812
Costa Café
MONDOVINO
RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
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NEL TERRITORIO Centesimino o Famoso, aromi di Romagna
IL SEGRETO
Dal Moscato al Merlot: vini facili da riconoscere Indovinare cosa c’è nel calice al “banco di assaggioâ€? non è un esercizio solo per professionisti Vi siete mai trovati in un “banco di assaggioâ€? e stupirvi di come il degustatore di turno riuscisse a indovinare subito il vino aromatico nel calice? In realtĂ , sappiate che è un esercizio facile per tutti, anche per chi non è un professionista. Riconoscere un vino aromatico è molto semplice dal momento che il suo profumo è immediato e netto. Non potete sbagliare perchĂŠ i vini cosĂŹ definiti sono sostanzialmente quattro: moscato, brachetto, alcune malvasie e gewurztraminer. I vitigni aromatici hanno nelle bucce dei propri acini la presenza di molecole che danno vita successivamente agli “aromi primariâ€?, raccolti, da un punto di vista chimico, nella grande famiglia del gruppo dei terpeni. Forse qualcuno di voi avrĂ sentito nominare termini come geraniolo, linalolo o nerolo e anche se a qualcuno sembrano i nomi dei personaggi di una favola Disney in realtĂ sono terpeni che vi ricordano odori piĂš familiari di agrumi, salvia, basilico, bergamotto, lavanda e, nel caso specifico del nerolo, di rosa. Questi solo per citarne alcuni, i piĂš facili da individuare, visto che nella realtĂ queste sostanze odorose si compongono di tutta un'altra serie di molecole presenti nel vino che a loro volta danno origine a nuovi odori. Un incrocio di molecole e di odori. In base alla presenza di queste molecole nelle bucce degli acini, distinguiamo i vitigni semi-aromatici e i neutri. Se per neutro s’intende un trebbiano, i semi-aromatici hanno profumi caratteristici ma meno caratterizzati e invadenti rispetto a un moscato ad esempio. Sauvignon, Riesling, Glera, da cui deriva il Prosecco, Kerner e Sylvaner sono alcuni di questi. Un accenno meriterebbe anche lo Chardonnay da molti considerato semi-aromatico. Non dimentichiamo che tra i vitigni semi aromatici troviamo anche quelli a bacca rossa che fanno riferimento tra i vari al Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, al Lagrein e non ultimo il Merlot. Quando sentite raccontare di profumi primari ora sapete che in realtà è molto piĂš semplice di quello che a volte appare. Ricordate anche che il Moscato non è solo dolce ma ci sono delle ottime versione secche che sono profumate e buonissime, utili se volete fare una cena a base di crostacei o raffinato pesce.
A San Valentino sorprendi con qualitĂ ed eleganza, regala un dolce artigianale di nostra produzione abbinato ad uno spumante delle Cantine Ceci, nelle raffinate Corso Farini 26 - Russi (RA) bottiglie Tel. 0544.580463 da regalo Chiuso giovedĂŹ e domenica pomeriggio Babini Pasticceria
LO STAPPATO
Muller Thurgau La Vis 2015: ottimo slancio acido e piacevole equilibrio Rimaniamo in tema dei vini semi aromatici anche nel nostro assaggio e stappiamo il “Muller Thurgauâ€? 2015 della Cantina trentina di La Vis. Un vino piacevole, profumato e pulito. Sentori di leggera pietra focaia cui seguono percezioni di muschio, felce, foglie di basilico e di erbe officinali. Sensazioni di agrumi, di frutta bianca con richiami floreali di gelsomino e rose bianche. Al palato il disegno è di un frutto bianco, appena carnoso e profumato. Chiude con un ricordo di agrumi ed erbe aromatiche. Ottimo slancio acido e piacevole equilibrio. Da abbinare a piatti di pescato.
Non dimentichiamo che anche in Romagna abbiamo vitigni aromatici o semi-aromatici. Avrete sicuramente sentito parlare di uve Famoso o di vino Rambela. Il primo è il vitigno che dĂ origine al secondo. Un vino bianco che trovate anche in versione spumante, ricco di piacevoli profumi. Lo trovate sia nelle versioni morbide, dry o extra dry oppure fermo e secco ma sempre profumato. Se, invece, siete amanti del rosso e cercate una soluzione romagnola nel campo dei semi-aromatici una scelta c’è. Ăˆ il caso del vitigno denominato Centesimino. Questo vitigno è stato chiamato fino alla metĂ del Novecento sauvignon rosso per le sue particolari caratteristiche aromatiche che un po’ riconducevano alla forza prorompente del sauvignon blanc. Pur non avendo nulla a che vedere nĂŠ con quest’ultimo nĂŠ col meno rinomato sauvignon rouge francese, il Centesimino è sempre stato amato dai viticoltori romagnoli per le sue qualitĂ organolettiche. Le storie dei vitigni che oggi beviamo con molta tranquillitĂ spesso racchiudono momenti di vita umana di straordinario interesse. Fonti scritte e orali confermano, infatti, che le ricostruzioni degli impianti effettuate attorno agli anni ’70 dopo la filossera nella zona di Oriolo, nel faentino, derivavano tutte dal possedimento di Pietro Pianori detto il Centesimino, che per primo ricostruĂŹ il proprio vigneto ottenendo le marze necessarie da una pianta di vite trovata all’interno del giardino di un palazzo del centro di Faenza che scampò alla filossera grazie alla protezione delle mura di cinta. Oggi, grazie agli esami sul dna, si può affermare con certezza che il Centesimino è un biotipo dell’“alicante faentinoâ€? e quindi una varietĂ a sĂŠ stante e non riconducibile ad altri ceppi. Nel 1995 è nata l’Associazione Produttori Torre di Oriolo cui aderiscono produttori agricoli, artigiani e commercianti che lavorano per favorire la riscoperta e la valorizzazione dell’intero distretto. Nel 2004 il vitigno è stato iscritto al catalogo nazionale delle varietĂ con il nome di sauvignon Rosso o Centesimino.
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FEBBRAIO
FEBBRAIO
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8 MARZO AZ. AGR. GALLEGATI
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SALUTE
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ANZIANI
IL RICORDO
Nasce “Trovami” per i malati di Alzheimer
Tutti d’accordo: una sala del Cmp intitolata alla memoria di Baldino
Un nuovo progetto per rintracciare chi non dovesse ritrovare la strada di casa Un pericolo per le persone affette da demenza èil disorientamento che porta avagabondare e a perdersi anche in zone conosciute. Spesso gli ammalati escono di casa e non riescono a ripercorrere il percorso per tornare al proprio domicilio provocando preoccupazioni e stress per i familiari. Il progetto “Trovami” nasce proprio per rintracciare eventuali familiari che, affetti da decadimento cognitivo, potrebbero non ritrovare la strada di casa. L'Associazione Alzheimer Ravenna, in collaborazione e accordo coi Servizi dell’Ausl dedicati alla presa in carico della Demenza, ha voluto questo progetto per aiutare le famiglie di coloro che sono stati colpiti da malattie che provocano un irreversibile decadimento cognitivo. Il progetto inoltre vede la collaborazione del Presidente della Pubblica Assistenza di Ravenna, Dino Guerra, e del direttore tecnico ing. Marco Guardigli della ditta TomWare scarl che ha offerto il software e hardware, i dispositivi di localizzazione e i relativi servizi di configurazione iniziale, telemetria e manutenzione in esercizio. L’apparecchio, che può essere facilmente indossato dagli ammalati ancora in grado di deambulare, è pagato dall'Associazione e al paziente si chiede un canone mensile di 10 euro. La batteria standard consente una carica di ben 40 ore consecutive con una rilevazione posizionale ogni 5 minuti circa che permette di tracciare il percorso effettuato dagli utenti che lo utilizzano. Gli utenti che ne possono fruire sono stati individuati, dopo una valutazione complessiva, dal Centro Disturbi Cognitivi e Demenza e dal Centro di Ascolto Servizio Assistenza Anziani dell’AUSL della Romagna del Distretto di Ravenna. Questa iniziativa si aggiunge all’attività di sostegno e orientamento dell’Associazione
La commissione consiliare Affari istituzionali del Comune di Ravenna, presieduta da Michela Guerra, ha discussola petizione di Lista per Ravenna, a cui hanno aderito 1.710 cittadini, che ha proposto di intitolare la sala “Ingressi e attesa” del Cmp dell’Ausl Romagna, alla memoria di Alfio Baldino. Per 24 anni, fino al suo ultimo ricovero ospedaliero del settembre scorso, Baldino ha svolto ininterrottamente un’attività di volontariato, mettendo la sua professionalità e competenza a servizio di tutti gli utenti, per aiutarli in ogni loro necessità di informazione e di assistenza sulle pratiche e incombenze da svolgere presso gli sportelli e gli ambulatori. Ha illustrato la petizione il primo firmatario della petizione, Alvaro Ancisi, sottolineando quanta ammirazione e gratitudine sia stata espressa da coloro che hanno sottoscritto la proposta e la generalità dei giudizi favorevoli all’iniziativa espressi dai cittadini, senza alcuna distinzione di parte o personale. È intervenuto il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, che ha dichiarato di condividere pienamente la richiesta, soffermandosi sul valore umano e sociale di chi dedica la propria vita al prossimo con tanta dedizione e passione. Roberta Mazzoni, direttore del Distretto di Ravenna dell’Ausl Romagna, ha comunicato che la proposta della petizione è stata accolta con favore dalla direzione aziendale. Alzheimer a favore degli ammalati ed ai loro familiari. Per il 2016, la stessa Associazione ha cofinanziato i progetti Istituzionali di stimolazione e riattivazione cognitivo-relazionale “Palestre della Mente e Spazio Incontro” ed ha promosso iniziative come:“Alzheimer sotto l'Ombrellone" - "Attività Motoria Attiva e Passiva al Domicilio" - "Musicoterapia " - "La Gestione dello Stress Cronico per il Caregivers". Per informazioni: Associazione Alzheimer Ravenna via Oriani 44 Ravenna tel. 0544 470099 cell. 327 074 1786; Centro di Ascolto c/o CMP - via F. Abbandonato 134 - Ravenna - 0544 286628/0544 286629; Ambulatorio Disturbi Cognitivi CMP via F. Abbandonato 134 - Ravenna 0544 286632
L’EVENTO/1
L’EVENTO/2
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “GUARIGIONI” A SAN VITTORE
UNA CENA DI BENEFICENZA PER ANACLETO, IL CENTRO PER L’AUTISMO
Mercoledì 15 febbraio alle 20.30 alla Parrocchia di San Vittore in via Narsete 30 a Ravenna, si terrà la presentazione del libro Guarigioni di Aldo Cavaleri (Edizioni del Girasole) con testi di don Giovanni Montanari, Domenico Poddie e Loretta Zanuccoli. Oltre all’autore, partecipa il Parroco don Claudio Giorgioni.
Il 13 febbraio alle 20 al Sclub Ravenna, (via Zara, 48) si terrà la cena di beneficenza “Insieme per Anacleto”. Il Centro Educativo “Anacleto” coordina e realizza attività di terapia per bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico e dello sviluppo. Il ricavato della serata sarà destinato al Centro Educativo "Anacleto" per finanziare corsi di Parent Training, una serie di incontri di sostegno psicologico ed educativo alle famiglie di bambini con disturbi dello spettro autistico e dello sviluppo. Ad accompagnare la serata live in acustico Martina Fregola. Per info e prenotazioni 0544 590219
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RAVENNA &DINTORNI 9/2 2017
TEMPO LIBERO
36 ARIETE
BILANCIA
Il vostro spirito di iniziativa è pari alla vostra autostima. Questo sarà più che mai evidente giovedì e venerdì, quando gli impegni di lavoro o l’organizzazione domestica non riusciranno ad afflosciare ogni vostra parte molle. Approfittate della festa degli innamorati per ravvivare l’intesa col partner.
Nonostante Marte opposto, ce la metterete proprio tutta per essere più collaborativi e rinunciare a quella maschera da cupo-mannaro che di tanto in tanto vi piace indossare. Ci guadagnerà anche il partner, che almeno nel fine settimana potrebbe finalmente attirare le vostre attenzioni suine.
TORO
SCORPIONE
Sembrate rivestiti di Swarovski, tanto splendete nel lavoro. Solo che certa gente vi appare petulante come la casalinga che nello spot caccia di casa la palla di polvere. E come al solito dovete fare tutto da soli. Ma ci riuscirete. Intanto nel week end l’amore, se c’è, si ravviva e ravviva la fornicazione.
Una certa stanchezza si fa sentire nei rapporti, in alcuni casi piacevoli come piranha in un acquario di pesciolini rossi. Non puntualizzate ogni cosa aggredendo a morsi chiunque vi chieda soldi o sostegno emotivo. Valorizzate lo charme, specie a San Valentino ricco di promesse suine.
GEMELLI
SAGITTARIO
Il lavoro premia e attira su di voi l’interesse di chi può aiutarvi a inserirvi in ambienti utili e a migliorare. Con effetti durevoli anche sul saldo bancario. In amore sarete ricercati e non disdegnerete di scambiare gli ormoni come fossero figurine dei campioni di calcio della serie A.
Sono giornate in cui tutto quanto in famiglia vi sembrerà una forma di espiazione o una sfacchinata. Non rompete e dialogate perché le soluzioni sono più vicine di quanto pensate. Il lavoro promette con un po’ di fortuna ottime affermazioni. Anche il sex a dire il vero promette un po’ di felicità.
CANCRO
CAPRICORNO
Umore e fatica in salita. Specie nel lavoro e nei rapporti familiari, dove spesso avrete bisogno della camicia di forza per contenere l’emotività, vostra e di chi vi circonda. Approfittate del fine settimana per distrarvi, possibilmente con il partner, o con nuovi incontri se siete ancora single.
Molti di voi potrebbero sentirsi come tortorine attorniati da una comunità di gatti. Per evitare fastidiose contundenze, sarà bene tenere gli occhi ben aperti e i glutei stretti in fatto di lavoro, soldi e contratti. L’arguzia comunque cresce nei colloqui, ma non l’amore, che si desuinizza.
LEONE
ACQUARIO
La Luna opposta da venerdì causa rogne nel lavoro e nei rapporti in genere. Fate attenzione a gente che ha più terga che testa e potrebbe farvi perdere la pazienza, peraltro già scarsa con le persone normodotate. Anche gli ormoni saranno transilvani, poco in sintonia con la festa degli innamorati.
Una certa inquietudine potrebbe deprimere il suino inside you. Anche se il partner c’è e vi ama, non potete pretendere di essere sempre in cima ai suoi pensieri. Lavoro alternato con un po’ di mondanità saranno i vostri ambiti di realizzazione, ma non trascurate il tempo con il partner.
VERGINE
PESCI
Giovedì e venerdì gli zebedei saranno in orbita opposta. Il rapporto col partner sarà una supposta, mentre i rapporti con i colleghi saranno piacevoli come un clistere. Domenica la giornata più delicata invece sul fronte sentimentale, che necessita del vostro personale prodotto suino lordo.
Calo dell’umore nel fine settimana, con la Luna nel segno domenica che solleciterà la vostra voglia di rivalsa. Fate attenzione, però, a non urtare la sensibilità di familiari o di chi è costretto a collaborare con voi. Anche l’amore potrebbe andare meglio, se solo vi limitaste a fornicare!
Spazio a cura di Teodora Pallavolo Ravenna Teodoraravenna.it
VOLLEY FEMMINILE
Under 18 e under 16 verso la final four regionale In entrambe le categorie giovanili del campionato di eccellenza regionale di pallavolo femminile la Teodora è in lotta per il primo posto. Nel girone unico del campionato under 18 le ragazze di Mattia Focchi – uniche a rappresentare Ravenna – finora hanno registrato quasi un percorso netto (solo la sconfitta a Modena contro Anderlini a macchiare il ruolino) ed è virtualmente al sicuro la partecipazione all’atto finale, ossia la final-four in programma in primavera che regalerà alle prime due classificate il pass per la finale nazionale. Non è da meno l’under 16 – campione regionale in carica da due anni – che al momento è al comando del suo girone con una lunghezza di vantaggio sulla rivale più agguerrita, ossia l’Idea Volley Bologna. E proprio in casa delle bolognesi il prossimo mercoledì 22 febbraio andrà in scena lo scontro diretto che assegnerà il primo posto. Le prime quattro dei due gironi accedono alla seconda fase e si contenderanno 4 posti per la final-four; anche in questo caso le prime due classificate si aggiudicano il diritto di partecipare alla finale nazionale.
VOLLEY FEMMINILE B1
INFO UTILI IL
CALENDARIO DELLE GIOVANILI
Sabato 11 febbraio: ore 21, alla palestra Montanari di via Aquileia, TeodoraCesenatico (Serie D). Mercoledì 15: alle 20, alla Montanari di via Aquileia, Teodora-Carpi (Under 18). Giovedì 16: alle 20.30, alla palestra Mattioli di via Cicognani, Teodora-Imola (Serie C). Lunedì 20: alle 19.30, alla Mattioli di via Cicognani, Teodora-Cesena (Under 16).
La Conad Teodora in casa del fanalino di coda per continuare a sognare Per la terza giornata di ritorno del campionato nazionale di B1 femminile la Conad SìComputer Teodora Ravenna gioca sabato 11 febbraio (ore 21) in trasferta a Reggio Emilia. Le reggiane – sconfitte all’andata 3-0, quando in nessuno dei set riuscirono a superare quota 20 – occupano l’ultimo posto in classifica del girone C in compagnia di Firenze e sono reduci dalla sconfitta al tie-break a Montale, mentre l’ultimo successo lo hanno ottenuto quattro turni fa ancora in trasferta – a Montespertoli – ancora A CLASSIFICA dopo cinque set. Le ravennati – ora con LE GIALLOROSSE SONO TERZE due punti di ritardo dalla A DUE PUNTI DALLA VETTA capolista – dopo il bel successo casalingo registrato La classifica del girone C di serie B1 sabato scorso (4 febbraio) dopo 15 giornate (la prima è pronel match del Pala Costa mossa in A2; seconda, terza e quarcontro Castelfranco dovranta ai playoff; le ultime tre retrocedono tenere alto il livello di no in B2): San Lazzaro di Savena 37; concentrazione contro una Orvieto 36; Teodora Conad Sì squadra sicuramente alla Computer Ravenna 35; Perugia e portata, ma che giocherà Olimpia Ravenna 33; Castelfranco di senza aver nulla da perdere, Sotto e Moie di Maiolati 23; Montale per aggiudicarsi la gara e 20; Bastia Umbra 17; San Giustino non lasciare ulteriore van16; Cesena 15; Montespertoli 11; taggio a San Lazzaro e Firenze e Reggio Emilia 8. Orvieto.
L
L’Under 18 della Teodora
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 30 gennaio al 5 febbraio 2017 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo
CICLOTURISMO
Parte la nuova stagione dei raduni Dopo i primi colpi di pedale registrati nello scorso weekend a Imola e Faenza, prendono il via anche gli appuntamenti cicloturistici Uisp nel territorio lughese e ravennate con l’apertura della stagione 2017 affidata alla Gs Boncellino e al tradizionale “Raduno dei Maccheroni – Memorial Pietro Sangiorgi”. Sabato 11 febbraio ritrovo al Circolo Unione di Boncellino di Bagnacavallo per un percorso tradizionale che negli anni ha sempre soddisfatto i tanti appassionati di cicloturismo. Eccellente anche il ristoro predisposto dalla società organizzatrice, sempre in prima linea con iniziative di questo genere. Il raduno di Boncellino è anche la prima data del “Week-end del Prosciutto”, novità assoluta del 2017 che nella giornata successiva, domenica 12 febbraio, prevede il raduno Cicloturistico Autogestito “Irca Macelleria”, a cura di Avis Ciclismo Lugo in collaborazione con la sede lughese della Uisp Ravenna-Lugo. Partenza da via Carrara Arginello a Lugo con ritrovo davanti alla sede Irca (traversa di via Quarantola prima della Cantina Sociale). Il “Week-end del Prosciutto” rappresenta anche la prima delle tante novità in programma per questa nuova stagione di ciclismo amatoriale, con appuntamenti e iniziative pensate per i tanti appassionati di questa disciplina. Inoltre, in occasione del “Week-end del Prosciutto” la Macelleria Irca ha predisposto dal 13 al 20 febbraio numerose offerte e prezzi scontati per tutti i soci Uisp. E tra le tante novità di questa stagione anche la nuova Pagina Facebook “Uisp and Bike”, con tutti gli appuntamenti, le foto, i volantini e i regolamenti del ciclismo Uisp. Info: Uisp Ravenna-Lugo Sede di Lugo tel. 0545 26924.
IN BREVE PISCINA OASI CHIUSA IL 13 E 14 FEBBRAIO Lunedì 13 e martedì 14 febbraio è prevista la manutenzione e ristrutturazione dell’impianto dell’acqua calda che serve le docce degli spogliatoi del Centro Oasi Uisp. La piscina sarà quindi chiusa, mentre i corsi in palestra si svolgeranno regolarmente. Info: tel. 0544 451852.
25 E 26 FEBBRAIO SNOWBOARD CAMP Sabato 25 e domenica 26 febbraio “Snowboard Camp” alla Doganaccia nel comprensorio dell’Abetone. La quota di partecipazione è di 139 euro (109 euro per chi non usufruisce del servizio pullman). Info: tel. 0545 26924.
Il problema delle tasse è divenuto assillante sia per l’onere e la quantità, ma anche per la difficoltà del pagamento e del porre rimedio ad errori non imputabili al contribuente. È noto che i rifiuti, specie nelle aree urbane e sovraffollate, costituiscono un problema per lo smaltimento e il costo degli stessi. Esiste perciò una tassa apposita che ha mutato nome nel corso degli anni e che è stata gestita da vari enti o direttamente o in appalto ad altri. Questa tassa rifiuti riguarda ogni tipo di attività e di abitazione. È il caso anche di quelle seconde case che si trovano sulla nostra riviera e che ha causato notevoli fastidi ad un nostro associato possessore di due appartamenti in un condominio. Gli appartamenti in questione risalgono agli anni ’60 quando il gestore dei rifiuti era il Comune che ha accettato la denuncia della tassa da parte dell’allora proprietario e ha verificato con un proprio incaricato la superficie degli stessi locali. Con l’andar del tempo la tassa è stata affidata ad una società di servizi che ha curato la riscossione mediante una domiciliazione bancaria a tutt’oggi pagata senza soluzione di continuità. Improvvisamente uno degli eredi degli appartamenti si è visto recapitare un’intimazione al pagamento con annesse contravvenzioni che hanno portato ad una cifra assai alta. Il ricorso immediato ha fornito tutte le prove del pagamento ancora in corso e ha richiesto l’annullamento dell’atto inviato. Ha fornito anche la causa dell’errore forse imputabile a un numero civico errato e ad una visura catastale leggermente diversa, ma comunque vantaggiosa per l’Ente. Il ricorso non ha avuto effetto se non per le telefonate alle 20 di un sabato e alle 8 del lunedì mattina di un recupero crediti di una città dell’Italia centrale. Un ulteriore ricorso ha avuto l’effetto di proporre altre due richieste per gli stessi appartamenti in anni diversi. L’Associazione consumatori ritiene che ormai la vertenza debba essere condotta davanti all’Autorità Giudiziaria competente. A Ravenna l’associazione consumatori Codici è in via Ignazio Sarti 5 tel. 0544 35183 Tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento (carlobenelli@alice.it)
GINNASTICA RITMICA
Ottimi risultati per le ravennati ai Regionali Uisp Sono tanti i risultati di rilievo ottenuti dalle atlete tesserate per le società della provincia di Ravenna in occasione della prima prova del Campionato Regionale Uisp di Ginnastica Ritmica di Terza, Quarta e Quinta Categoria ospitata sabato 4 e domenica 5 Febbraio a Fabbrico (Reggio Emilia) grazie all’organizzazione del Progetto Sport 2000. A mettersi in luce in questa manifestazione valida per l’ammissione alla successiva fase nazionale sono state in particolare le atlete della squadra Gold del Progetto Ritmica Romagna, dell’Asd Edera Ravenna e dell’Asd Lo Zodiaco. Per quanto riguarda il Progetto Ritmica Romagna, ad aprire il week-end di gara è stata la più giovane del gruppo, Emma Pantini, la quale eseguendo ottime composizioni con palla, clavette e nastro ha conquistato il secondo gradino del podio nella 4ª categoria Allieve. È stata poi la volta delle ginnaste Junior di 3ª categoria, con Mila Cristoferi che si è imposta vincendo sia al cerchio che al nastro, mentre la compagna Francesca Randi ha conquistato un primo ed un terzo posto, rispettivamente con fune e palla. A salire sul gradino più alto del podio sono state anche, nella specialità di coppia con fune e palla, Jemili Savini e Michela Alberghi. Le gare hanno regalato soddisfazioni anche con le ginnaste Senior di 3ª categoria. Questi i piazzamenti per il Progetto Ritmica Romagna: Lucia Sanchini 1ª al nastro e 6ª alla palla; Jemili Savini 1ª alle clavette; Siria Del Pomo 1ª alla palla e 2ª al nastro; Gaia Mazzotti 1ª al cerchio e 4ª alla fune; Arianna Bruschi 5ª al cerchio e 7ª alle clavette. Esordio stagionale di alto livello anche per le ginnaste dell’Asd Edera Ravenna, sezione ritmica. La società bizantina ha infatti conquistato ben quattordici medaglie di cui sei ori, quattro argenti e quattro bronzi. Nella 3ª categoria Esordienti Martina Bondi si è classificata prima alle clavette, mentre Martina Striolo ha portato a casa il secondo posto.
Bondi si è confermata prima al cerchio, mentre Striolo si è piazzata davanti a tutte alla palla e alla fune. Ottimo piazzamento per Bondi a pochissimi decimi dal podio nell’attrezzo fune. Bene Francesca Marangoni e Giulia Gonnella nella 3ª categoria Allieve. Nella 4ª categoria esordienti anno 2008 primo posto per Emily Beccari, mentre nella 4ª categoria esordienti anno 2007 Martina Pieralisi si è classificata quarta. Nella 4ª categoria allieve anno 2005 medaglia d’oro per Emma Bulzoni e bronzo per Felicia Baes. Nella stessa categoria sono giunte a pochissimi passi dal podio Caterina Marian (quarta) e Sofia Masci (quinta). E sempre per quanto riguarda l’Edera Ravenna, hanno varcato il campo gara anche le ginnaste più esperte ottenendo buoni risultati. Nella 3ª categoria Junior medaglia d’argento per Elena Teresa De Leo alla fune; Chiara Solaini si è classificata terza al cerchio e al secondo posto alla palla. Nella 3ª Categoria Senior Carlotta Bissi ha ottenuto una doppietta di bronzi agli attrezzi palla e clavette, mentre Giulia Mazzotti si è classificata seconda al cerchio. Sempre in questa categoria poi, buoni piazzamenti per Giulia Mazzotti al nastro ed Elena Tiene alla fune. Infine, a Fabbrico si è fatta notare anche l’Asd Lo Zodiaco che ha ottenuto due podi. Margherita Laghi si è imposta alla palla centrando l’oro e ha poi ottenuto un ottimo piazzamento al cerchio, pari merito con la sua compagna Noemi Tosi. Tosi che a sua volta ha poi ottenuto un buon piazzamento anche alla palla e al corpo libero nella 3ª categoria allieve. Camilla Pagnani si è invece classificata seconda nella 4ª categoria allieve. Per concludere, Rebecca Fiaschi si è classificata terza nella specialità clavette e quarta in quella del cerchio nella 3ª categoria Junior insieme alla sua compagna Eliza Hushi a sua volta quarta alla fune e con un buon piazzamento alla palla al primo anno in questa nuova categoria.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 9 febbraio 2017
settimanale
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Ricerca candidato per Tirocinio formativo in Asppi L’associazione dei piccoli proprietari intende continuare la collaborazione con la scuola nel progetto di formazione per studenti. Il progetto, avviato nel 2014, continuerà anche quest’anno ospitando alcuni stagisti inviati da Istituti scolastici ravennati. Anche in questa ottica e viste le opportunità offerte dalla Legge Regionale n.17/2005 e modificata con LR n.7/2013, Asppi intende anche dare il via ad un “Tirocinio formativo” sulle specifiche attività dell’Associazione. Pertanto chi è nelle condizioni previste dalla legge potrà inviare un curriculum in Associazione all’indirizzo mail: info@asppi.ra.it, per la selezione.
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Agenzia Immobiliare
ROMAGNA AFFITTASI
Via degli Spreti, 71 Ravenna Tel.0544.501515 - Fax 0544.504972 agenziaromagna@libero.it
S. BIAGIO/OSPEDALE
PUNTA MARINA
SAN BIAGIO: appartamento al 2° piano senza ascensore in piccola palazzina. Ingresso, soggiorno con balcone, cucina, 2 letto matrimoniali, bagno, ripostiglio e balcone. P.T. garage e cantina. Risc. Con conta calorie. € 520,00 CENTRO (PIAZZA MAMELI): appartamento ristrutturato con la sola cucina arredata al 4° piano con ascensore. Ingresso, cucina abitabile con balcone, bagno con doccia, 2 stanze (potenzialmente soggiorno e letto oppure 2 letto). Cantina. Riscaldamento autonomo. “F”. Solo referenziati. € 460,00 tratt
VENDESI
Appartamento arredato al terzo ed ultimo piano senza ascensore, composto da ingresso, soggiorno, terrazzino, cucina abitabile, 2 camere da letto matrimoniali e grande bagno con vasca. Al piano terra cantina e posto auto. Riscaldamento parcellizzato. € 600 PIANGIPANE
RAVENNA, CENTRO/STAZIONE
Interessante appartamento al primo piano in piccola palazzina, arredato, composto da ingresso, soggiorno con cucina in nicchia e balcone aperto verso la pineta ed il mare, disimpegno, 2 camere da letto e bagno con doccia. Al piano terra posto auto di proprietà. Riscaldamento autonomo, cappotto esterno ed infissi nuovi. Classe “C”. € 112.000. VILLANOVA (A 6 KM DA RAVENNA)
REQUISITI DEL CANDIDATO: -
Minimo 18 anni; No esperienza pregresse in mansioni impiegatizie; Iscrizione al Centro per l’impiego; C2 Storico rilasciato dal Centro per l’impiego; Carta di Identità e Codice Fiscale.
Ravenna Viale Galilei 81/83 - tel. 0544 470102 - fax 0544 470075 info@asppi.ra.it - www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 - tel. 0546 25807 - faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 - tel. 0545 33356 - lugo@asppi.ra.it
RAVENNA - via IV Novembre 4B tel. 0544 36337/36372 www.ideacasaravenna.com • casa_idea@libero.it
Ampio appartamento con 3 letto, da ammodernare. In palazzina di sole 6 unità, posto al 1° piano composto da ingresso, salone con affaccio verso i campanili del centro, studio con balcone, cucina abitabile con balcone, disimpegno, 3 camere da letto (2 matrimoniali ed una singola), bagno con vasca. P.T. garage e posto auto. P. Seminterrato grande cantina. Risc. autonomo. “G” € 178.000 tratt
Interessante soluzione abitativa autonoma in campagna, in trifamiliare. Casa singola costituita da tre appartamenti autonomi. Proponiamo la proprietà composta da giardino, abitazione e garage. Al piano terra un grande giardino(900 mq), il garage di circa 35 mq.,e l’ingresso con scala che ci accompagna alla parte abitativa. Al primo ed ultimo piano troviamo il soggiorno, la cucina /pranzo molto grande, 2 letto matrimoniali, il bagno e 2 ripostigli. Possibilità di secondo bagno. Abitazione di 150 mq. “F”. Ristrutturata. € 175.000
Recente appartamento al primo ed ultimo piano, in contesto curato, composto da soggiorno con parete cucina arredata, balcone, disimpegno, 2 camere da letto, bagno con doccia e balcone dalle camere da letto. Posto auto. Impianti a norma. Interessante anche come investimento. € 105.000
RAVENNA via Bovini, 54
tel. 0544 50.20.72 ALFONSINE via Mazzini, 15
tel. 0544 50.20.72
w w w. a g e n z i a s t u d i o e f f e . i t MEZZANO occasione a PIANO TERRA Centro paese adiacenze piazza/chiesa, appartamento recente come nuovo, con soggiorno con cucina a vista, disimpegno/ripostiglio, bagno, letto, corte interna accedibile dalla camera da letto. Cantina e posto auto privato. Riscaldamento autonomo, clima, zanzariere; possibilità di arredi. Cl. energ. "E" Ep tot 131 kwh/mq/anno € 88.000,00 tratt. Rif. 0334 Ideale anche uso investimento da affittare.
ROCCA BRANCALEONE Si vende appartamento al piano terra con ingresso indipendente completamente ristrutturato, composto da ampia zona giorno, 2 camere da letto, bagno, ripostiglio e lavanderia/cantina. € 165.000,00
RAVENNA TRA CENTRO ED OSPEDALE Si vende porzione di casa ristrutturata, con giardino indipendente e grande appartamento tutto su un piano oltre a sevizi e garage al piano terra. € 360.000,00
CAMERLONA In zona residenziale molto tranquilla si vende villa indipendente di recente costruzione, ampia metratura, composta da piano terra ampia zona giorno, salone con camino, cucina abit., bagno e studio e al piano superiore 3 grandi camere da letto, 2 bagni ripostiglio. Giardino sui 4 lati. Ottima costruzione. Classe energ. in lav. € 360.000,00
A 3 km. dal centro di ALFONSINE Casa costituita da due appartamenti in caratteristica CASA COLONICA + ex stalla con volte a vista + tipica cascina + capannoncini indipendenti, PARCO ALBERATO di 2800 mq., zona di campagna con privacy, 2 garage/vari magazzini indipendenti. Ideale anche per attività ricettiva. Cl. energ. "G" Ep tot. 248 kwh/mq./anno OCCASIONE - € 220.000,00
RAVENNA ZONA COMET
RAVENNA zona CANALE MOLINETTO
In palazzina di recente costruzione si vende luminoso appartamento sito al 2° piano con ascensore composto da ampia zona giorno con terrazzino abitabile, camera matrimoniale e bagno. Garage e cantina. Classe en in lavorazione. € 123.000,00
A 5 minuti da Ravenna, a CAMERLONA
Appartamento ampio e bello, al 3° con asc., palazzina signorile, ampio ing., salone molto luminoso con terrazzo panoramico, cucina grande, 2 bagni con finestra, 3 letto matrim. c/terrazzi, tutto parquet in legno, necessita di alcuni ammodernamenti, riscald. autonomo. Cantina grande + garage a piano strada, ampio cortile condominiale con parkeggio interno chiuso, molto verde. Cl. energ. "E" Ep tot 156 kwh/mq/anno Rif. 0271 Libero subito - € 198.000,00 tratt.
Appartamento al 1° ultimo piano, recente costruzione di soli 10 anni, ben tenuto, composto da soggiorno pranzo con zona cucina, terrazzo grande a pianta vivibile per tavolo ecc.., bagno, 2 letto (matr. + singola), sovrastante mansarda/sottotetto uso gioco ragazzi/ripostiglio, cantina ampia sotto e posto auto coperto in garage. Il riscaldamento e le utenze sono autonome, ottima soluzione piacevole per coppia di giovani per rimanere in una spesa contenuta.Classe energ. "D" Ep tot. 125 KWh/mq/anno € 120.000,00 tratt. Rif. 0398
inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 9 febbraio 2017
settimanale
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BORGO SAN BIAGIO (ZONA VIA CASTELFIDARDO)
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Confortevole APPARTAMENTO INDIPENDENTE in ottimo stato d’uso, sito a piano terra con giardino privato: ingresso indipendente, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto matrimoniali, 2 bagni, tavernetta, posto auto. Riscaldamento aut. e aria condizionata. Impianti a norma di legge. Classe energ. �F� ep 205,70. Rif. 638/a/d ₏ 235.000,00 tratt.li
Luminoso APPARTAMENTO in ottimo stato d’uso, sito al 1° (ultimo) piano in una palazzina di sole tre unitĂ : ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto, bagno, balcone, cantina e garage. Riscaldamento aut.e aria condizionata. Impianti a norma di legge. Nessuna spesa di condominio. Classe energ. “Fâ€? ep 169,42. Rif. 637/a â‚Ź 150.000,00 tratt.li
ADIAC . CENTRO STORICO (ZONA PIAZZA DELLA RESISTENZA) Luminoso APPARTAMENTO di recentissima ristrutturazione con ottime finiture, al 1° piano in posizione tranquilla: ingresso, soggiorno, cucina, camera da letto matrimoniale, bagno con finestra, ripostiglio, balcone, cantina e posto auto. Riscaldamento autonomo e aria condizionata. Classe energetica “Fâ€? ep 196,93. Rif. 630/a â‚Ź 120.000,00 tratt.li
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