INAUGURAZIONE DELLA SEDE DI LUGO Via Foro Boario 4/1 int.1 - dalle ore 10.30 Parteciperà il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti
Settimanale di informazione FREEPRESS
Giovedì 9 aprile 2015 n.624
RAVENNA&DINTORNI
SABATO 11 APRILE
www.ravennaedintorni.it
NEL FANGO SOTTO INDAGINE LE VASCHE DI MATERIALE DRAGATO DAI FONDALI DEL PORTO. DIECI AVVISI DI GARANZIA da pagina 10
RAVENNA 2015 www.acquatechitalia.it VENDITA, INSTALLAZIONE, ASSISTENZA AUTORIZZATA LA CASA DEL CONDIZIONATORE
Detrazione fiscale del 50% fino al 31/12/2015
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in pronta consegna, per ordini entro il 30/4/2015 Ravenna, Via Romea (sud) 56/B tel. 0544.472086
a pagina 5
Ecco che fine farà il milione da Capitale
SOCIETÀ
a pagina 4
L’artigiano stampa giocattoli da collezione TEATRO
a pagina 13
Alighieri: si chiude la prosa con Accorsi
Eventi, promozione, infrastrutture: così la città si consola dopo l’addio al 2019
MUSICA
POLITICA
Classica con la Toscanini, rock con i Verdena
da pagina 6
Province, dopo la riforma stipendi senza copertura
alle pagine 14-15
LIBRI
a pagina 16
Intervista al direttore dello Strega
GUSTO Rubriche e appuntamenti per il buon mangiare e il buon bere da pagina 21
SALUTE I consigli degli esperti e le notizie per un benessere a 360° gradi da pagina 26
Dal mese di aprile il Parco sarà visitabile TUTTI I GIORNI, anche in caso di pioggia
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OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
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L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Piazza Kennedy e mercato coperto: bene, ma...
di Gianluca Costantini
I ceffoni della Curia all’Udc ravennate
di Luca Manservisi
di Moldenke
La notizia dell’ultima ora è che in maggio potrebbero finalmente iniziare i lavori al mercato coperto di Ravenna. E solo poche settimane fa era arrivato l’annuncio dal Comune sull’apertura (in grave ritardo) in giugno del cantiere di piazza Kennedy. Nel giro di poche settimane partiranno così i lavori per i due interventi più importanti della storia recente del centro storico di Ravenna, osteggiati naturalmente da molti. Vuoi perché qualcuno si era affezionato ai vecchi operatori del mercato coperto e perché sparare contro la Coop (che, come noto, cura il progetto) in questo periodo va molto di moda; vuoi perché i commercianti sono sicuri che il centro morirà, con la chiusura alle auto di piazza Kennedy, come pare però pensassero anche prima che via Cavour diventasse pedonale. In realtà mi pare di poter affermare che – tra immobilismo (su Darsena, turismo, il fantomatico modello Marina...), criticità improvvise (come quella dell’emergenza casa), crisi, impasse burocratiche, mancanza di fondi, promesse mancate – questi due progetti possano essere sul serio tra gli atti da giudicare più positivamente di un’Amministrazione che da alcuni mesi dà un po’ l’impressione di stare aspettando solo la scadenza elettorale del prossimo anno. Ognuno, infatti, la può pensare come vuole sull’estetica del progetto, ma negare che allargare l’area pedonale e creare una nuova piazza sia una buona notizia per il centro storico e per tutta la città credo si possa definire mala fede o qualcosa del genere. Come lamentarsi sulla mancanza dei parcheggi. Che quello cosiddetto alternativo (che in realtà non lo è, perché esisteva già e non colmerà il gap) all’ex cinema Roma è comunque a due passi e altri sono ugualmente a ridosso (come quello di Torre Umbriatica) ma non vengono neppure considerati dalla maggior parte dei ravennati. La sfida sarà quella di far cambiare loro abitudini, piuttosto, ma è un altro discorso. Sul mercato coperto, invece, che dire. Ridotto com’era, il Comune è intervenuto con il bando per la riqualificazione fin troppo tardi. Però, insomma, peccato. Peccato che non si possa fare una mega libreria aperta fino a mezzanotte con bar ed eventi, come ci avevano raccontato all’inizio, prendendoci un po’ per i fondelli con il modello Ambasciatori di Bologna. Ora, se vogliamo restare a Bologna, sarebbe bello che i promotori si facessero un giro al Mercato delle Erbe e potessero vedere con i loro occhi come una zona fino a qualche anno fa degradata sia stata rivitalizzata senza Eataly o grandi marchi, ma solo con un piccolo consorzio di giovani che fa aperitivi informali di qualità. Ma Bologna è Bologna. A Ravenna invece ora il modello della Coop pare essere diventato l’Eataly di Milano. Senza Eataly però. Incrociamo le dita.
Qualche settimana fa è passata forse fin troppo sotto silenzio la notizia che a Marina Romea era partita una raccolta firme contro un centro profughi che in realtà non solo non esisteva, ma nessuno aveva mai chiesto di aprire. Cose che possono capitare, tra cittadini comuni, se non fosse che a lanciare l’allarme sono stati anche dei politici veri, si fa per dire, tra cui esponenti di quella che era una volta la Democrazia cristiana. No, non il Pd, proprio il partito dei cattolici e che dovrebbe rappresentare i cattolici e il pensiero cattolico, ora Udc, o un’altra sigla del genere, che tanto non se lo caga per fortuna più nessuno. E io pensavo: ma vuoi che un politico cattolico si debba scagliare contro un centro profughi? Il politico cattolico non dovrebbe accoglierli a braccia aperte, i profughi? Ma mi dicevo, sarò io che bevo troppo, lasciamo perdere. Poi però alcuni amici che lo comprano tutte le settimane (d’accordo, dai, sto scherzando) mi segnalano un editoriale sul numero di Risveglio 2000 dello scorso 20 marzo che vale la pena andarsi a riprendere (Risveglio 2000, tanto per capirci, è il settimanale della Diocesi di Ravenna, della Curia, quindi non c’è spazio per fraintendimenti). Nell’editoriale del numero in quesione il direttore Giulio Donati cita testualmente il comunicato di Gianluca Benzoni dell’Udc, appunto, quello che dovrebbe essere quindi il suo (o uno dei suoi) politico locale di riferimento, il comunicato in cui dice un “no netto e assoluto a qualunque progetto di accoglienza che riguardi il sociale e immigrati. Ravenna è già piena e non ne può più”. Cita questo comunicato e lo definisce non umano, davvero, scrive così, “non umano” e “neppure cristiano”. E vagamente minaccia: «Non siamo affatto contenti», con tanto di punto esclamativo. Noi di Risveglio 2000, insomma, non siamo contenti e facciamo un appello ai cristiani, “specie quelli impegnati in politica”, di cercare “soluzioni e proposte dignitose per tutti, a partire dai più deboli”. E solo poche righe più su il direttore invitava tutti i cristiani ravennati non solo a non raccogliere firme contro il centro profughi, ma a mettere a disposizione le proprie case, se non occupate, per ospitare i profughi “in fuga dai vari scenari di guerra dell’Africa del Nord. Sì – scriveva Donati –, perché prima di essere gente senza documenti, quelli che sfidano il mare sui gommoni, cercano la pace, cercano un futuro migliore. Faremmo così anche noi? Credo proprio di sì!”. Caspiterina, Risveglio 2000 si è arrabbiato e la cosa mi esalta. Anche perché poi il messaggio oltre che a Benzoni, sarà arrivato pure ad Ancisi. Siete cristiani o per qualche voto in più siete diventati tutti leghisti?
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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SABATO 11 APRILE
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SOCIETÀ
«È un po’ come rendere vivi i graffiti che facevamo negli anni Novanta...». Graffiti, skateboard, manga giapponesi e in generale la cosiddetta street culture sono le fonti di ispirazione dietro ai cosiddetti art toys, o semplicemente toys. Giocattoli realizzati da artisti, designer, grafici o illustratori che negli ultimi anni stanno appassionando milioni di collezionisti in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti, in Giappone e in Inghilterra. In Italia, come spesso accade, ancora il fenomeno è sconosciuto ai più, tanto che Alessandro Randi, il grafico ravennate di 43 anni con cui parliamo in questa intervista, non conosce altre persone in tutta la Penisola che facciano quello che sta facendo lui (con il nome d’arte CodecZombie). Giocattoli, appunto, in serie limitata e realizzati attraverso un procedimento del tutto artigianale, per un lavoro che grazie ai social network è stato notato anche Oltreoceano, tanto che ci sono collezionisti che arrivano ad offrire 350 dollari per una delle sue piccole sculture in resina o che una galleria d’arte di San Francisco gli ha commissionato un’opera da esporre in una mostra dedicata al regista americano Wes Anderson lo scorso novembre (25 statuette in resina rappresentanti Steve Zissou – celebre protagonista interpretato da Bill Murray delle “Avventure aquatiche” di Anderson – andate sold out a 250 dollari l’una). «Erroneamente qualcuno pensa che si tratti solo di stampare in 3D, mentre in realtà è un lavoro artigianale...», ci tiene a precisare Randi. La stampante 3D, però, c’entra eccome, in un’Italia in cui solo fino a pochi anni fa cose del genere potevano sembrare fantascienza. Il lavoro di CodecZombie – dopo i primi schizzi su carta a mano libera – si sviluppa al computer grazie a un software che è in grado di simulare alla perfezione l’arte del modellare la creta (come si evince fin dal nome, “Digital clay”), nato per gli effetti speciali nel
LA CURIOSITÀ
E il “giocattolo” esce dalla stampante 3D Le statuette del grafico Alessandro Randi sono finite anche in una galleria d’arte negli Usa
Alessandro Randi al lavoro e con in mano la sua ultima opera dedicata a Stanley Kubrick (foto di Marco Miccoli)
mondo del cinema e utilizzato anche per realizzare gli orchi de Il Signore degli Anelli, per esempio. Con questo programma Randi compone al computer la sua statuetta e poi ne stampa in 3D (prima con una stampante da 1.500 euro circa, poi con una più avanzata dal valore di circa il doppio) una sorta di prototipo che serve per realizzare un calco e poi dare vita all’intera serie (da alcune decine di unità, non di più) in maniera artigianale in resina. «Se facessi solo questo, come mi piacerebbe fare in futuro, si tratta di un procedimento (solo la stampa può durare quasi un giorno, ndr) che si potrebbe completare nel giro di un mese, un mese e mezzo – racconta Randi –, ma al momento ci lavoro solo nei ritagli di tempo». Il momento più impegnativo –
probabilmente anche più divertente – è quello della realizzazione vera e propria delle statuette in uno studio in campagna individuato dal grafico appositamente, con tanto di guanti e maschera anti polvere. Dopo la stampa e durante la realizzazione delle varie copie c’è un lavoro di cesello tra alcol e carta vetrata per far scomparire ogni piccola imperfezione, fino alla fase finale della colorazione, che al momento Randi effettua con un aerografo ma che in futuro non esclude di fare anche con bombolette spray («per rendere meno fighetto il mio prossimo lavoro, che sarà a tema horror»). Al momento, dopo una prima serie di prove fatte stampare in Olanda nel 2012 («ma poi mi sono accorto che dovevo avere tutta la lavorazione sotto
«È come modellare
la creta ma al computer Dopo la stampa c’è un lavoro artigianale
»
Il nuovo toy in resina
dedicato a Kubrick resterà in mostra a Bonobolabo fino al 23 aprile
controllo e ho così acquistato la prima stampante 3D»), Randi ha realizzato tre progetti: il primo basato su un personaggio inventato e tratto dai lavori come grafico per il Bronson (ribattezzato Obérdénne); il secondo per la galleria di San Francisco incentrato come detto sulla figura di Steve Zissou; e l’ultimo – che verrà presentato sabato 11 aprile alle 18 in un incontro allo spazio Bonobolabo di via Centofanti, a Ravenna – che è un omaggio a Stanley Kubrick: 35 statuette alte circa 12 centimetri che raffigurano il grande regista. “Kubrey, a resin tribute” è il nome del progetto, nato dalla grande passione di Randi per Kubrick (e anche per la sua misteriosa vita privata) che si evince anche dalla confezione del toy, il packaging, realizzato come sempre in maniera artigianale (tramite termoformatura del blister) dallo stesso grafico «e che considero parte integrante del progetto, visto che ci sono collezionisti che non lo apriranno mai». Nel caso del Kubrey, la confezione riprende i motivi del tappeto rosso di Shining e contiene alcune citazioni esplicite: dall’osso di 2001 al casco di Full Metal Jacket, dalla bombetta del protagonista di Arancia Meccanica all’ascia di Jack Nicholson sempre in Shining. I Kubrey resteranno fino al 23 aprile in mostra a Bonobolabo, mentre saranno in vendita on line (info www.codeczombie.com) anche perché «non mi interessa entrare nei musei – chiude Randi –, la mia è un’ambizione più popular, di finire tra le mani della gente». Come un vero giocattolo. Luca Manservisi
SOCIETÀ
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RAVENNA 2015
Capitale italiana della cultura: ecco il piano Budget da un milione di euro: seicentomila finiranno in interventi infrastrutturali, il resto in promozione e due grandi eventi Non duecentomila euro come inizialmente ventilato, non 1,2 milioni come poi ipotizzato e neppure ancora di più come in un certo momento si era considerato. Il budget del progetto Ravenna 2015 sarà di 1 milione di euro tondo tondo, così come da finanziamento statale (confermato ufficialmente dal governo solo lo scorso 10 marzo). Non si cercheranno sponsor, non si chiederanno ulteriori sforzi alle fondazioni bancarie, né l’ausilio della Regione (eccetto i finanziamenti specifici per la Capitale - art. 13), i cui recenti fondi aggiuntivi destinati alla cultura potranno così essere indirizzati, eventualmente, direttamente agli operatori o alle iniziative in difficoltà a causa dei tagli comunali e delle fondazioni. Con quel milione di euro il Comune dovrà invece onorare (e promuovere) il titolo di Capitale italiana della cultura 2015 che condivide come noto con le altre quattro città finaliste risultato sconfitte nella sfida europea targata 2019 che si è aggiudicata lo scorso anno Matera, ossia Cagliari, Lecce, Perugia e Siena. Le principali azioni individuate dal Comune sono state presentate nel corso di un’animata seduta di commissione consigliare (con il centrodestra che continua a contestare programmi e metodi) alla vigilia della conferenza stampa in programma venerdì 10 aprile a Roma con il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini e le altre capitali 2015. In estrema sintesi a spiccare sono i circa 600mila euro che verranno destinati non a finanziare eventi culturali, ma per interventi infrastrutturali (il coordinatore di Ravenna2015, Alberto Cassani, nel suo intervento ha sottolineato l’ambizione di «lasciare nella città un segno significativo»). In particolare quei soldi serviranno per gli allestimenti e gli arredi dell’area verde e dello scalone di ingresso del futuro Museo del territorio all’ex zuccherificio di Classe; per il recupero e il riuso urbano dell’ex tiro a segno in darsena di città (di cui verrà sistemata la copertura e in cui verranno realizzati servizi igienici e una nuova saletta); per attrezzature e arredi in grado di rendere perfettamente agibile come spazio espositivo e per eventi il nuovo Palazzo Rasponi di piazza Kennedy; per la ristrutturazione e la sistemazione della platea del teatro Rasi e della Sala Dantesca della biblioteca Classense. Per quanto riguarda invece i restanti 400mila euro, serviranno in particolare per potenziare la promozione dei principali eventi programmati in città, alcuni dei quali già in corso. Cinque, in particolare, sono quelli scelti: la grande mostra del Mar, il Ravenna Festival, l’inaugurazione (già fissata al 16 luglio) della prima stazione del Parco Archeologico di Classe, la rassegna Dante
Qui a fianco il manifesto che, insieme al logo, verrà diffuso a livello nazionale per promuovere Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015. Sono stati scelti cinque grandi eventi su cui puntare per veicolare l’immagine della città: la grande mostra del Mar, il Ravenna Festival, l’inaugurazione dell’Antico Porto del parco archeologico di Classe, la rassegna Dante2015 e la biennale Ravenna Mosaico. Qui sotto invece gli interventi infrastrutturali previsti dal progetto Ravenna2015, per un totale di circa 600mila euro sul milione di euro complessivo del budget.
E la capitale investe su: • • • • • 2015 e il Festival internazionale biennale di mosaico contemporaneo. Cinque eventi che saranno promossi, anche graficamente raggruppati (vedi foto qui sopra), insieme al logo, sia nel sito internet ravennacapitale2015.it che attraverso stendardi e pannelli in città e all’aeroporto di Bologna e in un video visibile nella metropolitana di Milano per l’Expo.
Un ulteriore veicolo sarà rappresentato dalla campagna stampa attivata direttamente dal ministero a favore delle cinque città capitali su quotidiani nazionali (“Corriere della Sera”, “Repubblica” e “Sole24Ore”) e video da trasmettere in cento stazioni ferroviarie di tutta Italia. E sempre gli stessi 400mila euro di cui sopra serviranno anche a cofi-
Palazzo Rasponi Ex tiro a segno Museo di Classe Teatro Rasi Biblioteca Classense
nanziare alcuni progetti in linea con le tematiche e magari parte del vecchio dossier di Ravenna2019 (sarebbero già arrivate diverse proposte dagli operatori del territorio in questo senso, alcune delle quali davvero spettacolari, assicurano dal Comune) ma soprattutto per dare vita ai due eventi speciali realizzati appositamente per il 2015.
Il 18 luglio l’appuntamento è in Darsena per una giornata che vedrà animazioni, installazioni, concerti, spettacoli e convivialità dalla testata del canale Candiano fino all’ex tiro a segno, passando per l’Almagià; il 12 dicembre invece gran finale a palazzo Rasponi con un programma che è ancora tutto in fase di ideazione.
AGENDA LA LAUREA SULLA COOPERAZIONE DI SANDRO PERTINI: UN CONVEGNO Si pensava perduta per sempre la tesi di laurea sulla cooperazione con cui il futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini si laureò nel 1924. Il suo ritrovamento, avvenuto nel 2013, ha restituito un documento importantissimo non solo dal punto di vista storico. Se ne parlerà nel corso di un convegno venerdì 10 aprile alle 16 alla sala Spadolini della biblioteca Oriani di Ravenna, su iniziativa del Circolo Cooperatori e della Fondazione Casa di Oriani.
IL FILOSOFO DUCCIO DEMETRIO E LA RELIGIOSITÀ DELLA TERRA Martedì 14 aprile alle 17.30 alla sala muratori della biblioteca Classense di via Baccarini (in centro a Ravenna) l’autorevole filosofo Duccio Demetrio presenterà il suo libro “La religiosità della terra - Una fede civile per la cura del mondo” (Ed. Raffaello Cortina). Il volume esplora il legame esistente tra l’uomo e la terra, un legame che può essere riscoperto o valorizzato attraverso la narrazione e che oggi impone un impegno di custodia e di cura dell’ambiente. L’evento rientra nella rassegna Librando.
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POLITICA
BILANCI PUBBLICI
LA SURROGA
Provincia: non ci sono nemmeno i soldi per riscaldare le scuole Temevano si trattasse di 7 milioni e invece saranno oltre 10. Il sacrificio chiesto alla Provincia di Ravenna, aggiuntivo a quelli degli anni precedenti, dal governo centrale è maggiore di quanto si aspettassero in piazza Caduti e dunque la situazione dell’ente tende a complicarsi più di quanto già non lo fosse all’inizio dell’anno, quando era stato lanciato l’allarme sull’imposizione di tagliare della metà il costo del personale entro fine marzo. Come sta andando dunque la riforma delle Province? Il personale Ad agitare i dipendenti di tutte le Province, Ravenna compresa, era stata l’imposizione dall’alto di ridurre la spesa appunto della metà e di fatto con essa grosso modo il numero di dipendenti. Del resto, secondo la riforma, alla Provincia rispetto alle precedenti competenze restavano solo alcune funzioni fondamentali: scuola (la manutenzione e gestione degli edifici delle superiori), manutenzione strade provinciali, competenze su territorio e ambiente, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, trasporti e statistica. Per coprire queste funzioni la Provincia di Ravenna ha intanto calcolato che serviranno poco meno di 200 persone dei 440 dipendenti che aveva nel 2014. Tra i restanti circa una cinquantina saranno pensionati o spostati con meccanismi di mobilità a altri enti, per esempio i Comuni sono per legge tenuti a dare la precedenza a personale delle Province
laddove abbiano fabbisogno di personale. Per un altro centinaio la Regione, che si accolla deleghe come agricoltura, turismo e cultura, pagherà gli stipendi di tutto l’anno (probabilmente rimborsando la spesa alla Provincia almeno per il 2015). Il problema al momento maggiore, ci spiega l’assessore al Personale Paolo Valenti, restano i lavoratori dei Centri per l’impiego, una settantina, e la trentina di guardie della Polizia provinciale. Entrambi questi ambiti dovrebbero infatti essere di competenza dello Stato, che però al momento non ha stanziato i fondi per sostenere i servizi. E l’idea che si ventilava a inizio anno di riccorere a fondi europei per finanziare i Centri per l’impiego sembra ora svanire, di fronte al rilievo di molte Regioni che sostengono come la Commissione europea non accetterebbe di veder così utilizzati fondi per l’innovazione. Dunque si attende l’annunciata costituzione di un’Agenzia nazionale per il lavoro che se ne faccia carico, insieme a una legge che decida di assorbire le Guardie provinciali dentro un altro organismo di polizia. Di certo c’è che la Provincia di Ravenna non potrà farsene carico perché il prelievo imposto dal governo centrale alle sue risorse rende di fatto complicato il suo stesso funzionamento anche per i temi che restano per legge di sua competenza. Un prelievo di 17 milioni di euro I dati definitivi parlando di oltre 10milioni di euro (una trentina in tutta
la Romagna) da aggiungere ai 4,8 già previsti nel 2014 secondo un criterio che a piazza Caduti Valenti definisce non lineare ma «casuale» e assoluta-
mente «incomprensibile»: «Hanno scelto dati finanziari del 2012 non più attuali e non adatti a tutti i territori, per esempio considerano solo le strade di montagna e non quelle di pianura. Non riusciamo a capire su che basi hanno deciso di tagliare le diverse Province anche in modo molto differenziato. Noi siamo stati particolarmente penalizzati e in questa situazione non siamo in grado di mantenere
GIORGINI SI DIMETTE, FAGNOCCHI RINUNCIA, BENINI ENTRA Dopo la rinuncia di Serena Fagnocchi, Francesca Benini è entrata in consiglio provinciale al posto del consigliere Sauro Giorgini, dimissionario, entrambi del gruppo Pd. Benini è nata a Lugo il 30 maggio 1978, è residente a Russi e non ha ricoperto, in precedenza, incarichi politici. Il consiglio provinciale resta in carica ancora per un anno e non sarà rinnovato nel 2016 quando non sarà rieletto nemmeno il presidente. L’ente diventerà allora, come già accaduto nelle province il cui mandato è arrivato a scadenza, di “secondo” grado e sarà presieduto da un sindaco eletto da tutti i sindaci del territorio che in genere coincide con quello del comune maggiore. Non a caso sono proprio i sindaci dell’Anci in questi giorni a far sentire maggiormente la propria voce di protesta contro i tagli agli enti pubblici, tagli che riguardanoanche gli stessi comuni.
Preoccupa la situazione di un centinaio
di lavoratori tra Centri per l’impiego e polizia provinciale per cui ancora non sono stati stanziati i fondi per gli stipendi
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POLITICA
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7 CRONACHE ROMANE
VERSO IL 2016
La Pigna si presenta alla città Sarà presentata sabato 11 aprile alle 16 al Mariani la nuova associazione La Pigna che l’attuale consigliere di Forza Italia Maurizio Bucci sta costituendo insieme ad altri come laboratorio di idee in vista del 2016 e che, non è escluso, si presenterà come lista civica alle prossime amministrative di Ravenna.
servizi essenziali». Per esempio i 3 milioni e oltre che nel 2014 sono stati spesi per riscaldare le scuole e per l’ordinaria manutenzione non ci sono a bilancio. «Sono arrivate risorse per investimenti straordinari, che vengono gestiti dal nostro personale», spiega sempre Valenti, «ma non ci sono più soldi per l’ordinario». Ma quindi? Chi pagherà le lampadine o il riscaldamento delle scuole d’ora in poi? «Questa è la domanda a cui non siamo in grado di rispondere, ma che bisognerà porsi». 30milioni per funzionare La Provincia, una volta conclusa la cosiddetta riforma e una volta che si ritroverà con i circa 200 dipedenti calcolati per le funzioni fondamentali dovrebbe aver bisogno per funzionare di circa 30milioni di euro: 7 milioni per il
personale, 12 per ripagare mutui e investimenti (due voci destinate a scendere con il tempo), e un’altra decina per manutenzioni e funzionamento. E questa cifra è più o meno quella che oggi la Provincia (che non riceve fondi statali) incassa per finanziarsi principalmente con l’addizionale su RcAuto .I.P.T. e con altre addizionali. Cifra che però ora deve versare per oltre la metà nelle casse dello Stato e peraltro destinata a raddoppiarsi nel 2016. «Si consideri anche che nei prossimi anni il miliardo di risparmio dalle Province – spiega Valenti – dovrà necessariamente essere ripartito tra meno contribuenti, perché molti enti andranno in dissesto, inevitabilmente». Sembra dunque che si stia assistendo a un’abolizione de facto delle Province, lasciate con qualche funzione, ma senza le risorse per espletarle. Il
ministro Delrio ha di recente dichiarato che non è vero, che le risorse ci sono. «A Ravenna le risorse non ci sono – replica Valenti – basta guardare i numeri». Futuro incerto Ma dunque, se si andrà avanti così, quale sarà il futuro anche di quei duecento dipendenti che comunque resteranno? E che consiglio darebbe loro l’assessore al Personale? «Consigli non mi sento di darne. Come Provincia già da un paio di anni abbiamo dato il nulla osta a tutte le richieste di mobilità verso altri enti e una ventina di persone hanno trovato collocazione altrove autonomamente. Io so che i dipendenti della Provincia lavorano e svolgono funzioni di cui c’è e ci sarà bisogno. Certo, resta il tema di chi pagherà. Regioni e Comuni stanno facendo la loro parte, a mancare adesso è lo Stato. Noi faremo tutto il possibile per escludere che tra due anni i dipendenti della provincia di Ravenna siano a rischio di licenziamento». La preoccupazione dei lavoratori Tra i dipendenti della Provincia l’incertezza e l’inquietudine resta alta. C’è chi si lamenta del fatto che i vertici politici avrebbero potuto almeno far sentire di più la propria voce, sospettando che abbiano taciuto per ragioni di convenienza politica essendo tutti del Pd come il presidente del consiglio, che i sindacati non abbiano abbastanza manifestato, troppo fiduciosi nel fatto che avrebbe pensato a tutto la Regione, e chi ancora si chiede se non sia meglio finire nelle liste degli “esuberi” e avere così la via privilegiata verso altri enti, piuttosto che essere ritenuti indispensabili per le funzioni rimaste e rischiare di restare incastrati in un’amministrazione che potrebbe essere spazzata via. E certezze granitiche, al momento, pare che nessuno possa darne. Federica Angelini
E come un boomerang australiano Bondi torna alla sua casa d’origine di Andrea Casadio
Renzi/ tu mi scanzi/ non mi penzi/ Renzi!/ io di te non so fare senzi/ Renzi!/ Se ti guardo perdo i senzi/ Renzi! Questa è la poesia che Sando Bondi ha dedicato al Premier Matteo Renzi. Come in un eterno ritorno nicciano, Sandro Bondi e sua moglia Manuela Repetti hanno abbandonato Forza Italia. E come un boomerang australiano, come un piccione viaggiatore dal sesto senso acutissimo, come una scorreggia che s’arrotola in perpetuo nelle mutande, pare abbia deciso di ritornare alla sua casa d’origine, il Pd. Sì, perché il giuovine Bondi era stato un promettente sindaco Pci del suo paese d’origine, Fivizzano, nella partigianissima provincia di Massa e Carrara. Guarda caso, proprio adesso che Forza Italia precipita nei consensi, Bondi e la moglie Repetti se ne vanno come topoloni furtivi dalla nave che affonda e trasbordano altrove. E dove? Ovvio, verso il Pd. La calllida Repetto, moglie del pallido Bondi, ha dichiarato: «La sfida del futuro non è costruire un nuovo centrodestra ma proporre un progetto politico nuovo alleato con la sinistra per la prima volta davvero moderna che Renzi rappresenta». Cosi Manuela Repetti, moglie di Sandro Bondi, senatrice passata da Fi al gruppo misto annuncia il possibile passaggio con Matteo Renzi. «La mia opinione – si legge nella nota – è che oggi il problema non sia quello di costruire un'alternativa di centrodestra al governo Renzi, un centrodestra tutto da ricostruire e da rifondare nei contenuti. Semmai, di fronte al rinnovamento della sinistra incarnata da Renzi, per le forze liberali e riformiste la sfida è di proporre un progetto politico nuovo, per oggi e per il futuro, cioè l’alleanza tra un’area oggi ancora dispersa di centro e la realtà di una sinistra per la prima volta davvero moderna che Renzi rappresenta». Coiumberi, si direbbe. Insomma la coppietta trasmigra. E, come sempre accade in Italia, corre in soccorso del vincitore, Matteo Renzi. Mai una volta che questi s’invaghiscano, che ne so, del Südtiroler Volkpartei e delle loro mele renette del Trentino. No, a questi due viene in mente di passare al Pd vittorioso di questi giorni, alle sue belle cooperative, ai suoi appalti, alle sue nomine. Il bello è che sembra che quelli del Pd siano pronti ad accoglierli, questi due. E pensare che il Bondi aveva scritto versi pieni d’amore dedicati a Silvio. Titolo: A Silvio. Svolgimento: Vita assaporata/ Vita preceduta/ Vita inseguita/ Vita amata/ Vita vitale/ Vita ritrovata/ Vita splendente/ Vita disvelata/ Vita nova. Niente, Berlusconi la vita non ce l’ha più. In realtà l’insofferenza di Bondi ha una genesi lontana. Nel marzo 2011 aveva lasciato tra le polemiche l'incarico di ministro dei Beni culturali lamentandosi perché i suoi l’avevano abbandonato nel momento del bisogno: crollavano i muri negli scavi di Pompei e lui non sapeva che fare, poverino. Adesso crollano i muri a Forza Italia e se ne va lui. Augura “buona fortuna” a Bondi e Repetti il consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti: «Le porte dei partiti mi piacciono aperte, ma si possono anche chiudere. Non gli è stato mai negato di fare politica. Dispiace ma Forza Italia va avanti lo stesso. Da molto tempo – aggiunge Toti – Bondi e Repetti non si vedevano al Senato e hanno scritto pensieri legittimi, ma non linea con il partito». Pensieri? Erano fuori linea? Si vede che non andavano abbastanza a troie.
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ECONOMIA
Il villaggio del Sole a Marina Romea
CULTURA D’IMPRESA
Vai al lavoro in bici? Meriti un permesso. E il menù è a emissioni zero Una giornata alla scoperta delle buone prassi di alcune aziende, dalla Domus Nova al campeggio di Marina Romea Vai al lavoro in bici? Meriti un premio: minuti di permesso retribuito. È questa la realtà per i dipendenti della clinica privata Domus Nova già da qualche anno, una di quelle buone prassi che le aziende possono mettere in pratica e di cui beneficiano non solo i lavoratori, ma anche tutti i cittadini. Basti dire che solo nel 2013, i 32 dipendenti che hanno aderito hanno percorso 13.222 km facendo risparmiare all’ambiente ben 1.224,56 kg di CO2, compensabili con l’attività di 1.579,25 mq di foresta. Cinque le fasce previste: si arriva a un massimo di 12 minuti di permesso al giorno per chi dista oltre i 2mila metri a un minimo di 3 minuti a chi abita entro una fascia da 500 a mille metri. Una buona prassi che distingue la Domus Nova dalle altre aziende e di cui sarà possibile scoprire i dettagli sabato 11 aprile (vedi box) durante la giornata organizzata dalla Provincia che prevede anche la visita al campeggio Villaggio del Sole a Marina Romea, struttura turistica selezionata come modello europeo per le sue caratteristiche di rispetto verso l'ambiente e che ha aderito al progetto europeo, sostenuto dalla Regione, Ecorutour. Molti gli interventi in tema di rispetto ambientale apportati nel corso degli ultimi dieci anni, dalla raccolta differenziata all’innovativa “Clima card” che consente l’uso gratuito dell’aria condizionata nei bungalow per un massimo di 10 ore al giorno, all’uso esclusivo di mezzi elettrici all’interno della struttura anche per i lavoratori, al risparmio energetico fino al "Menù .....che non lascia impronta", ovvero un menù certificato, grazie proprio al progetto della Regione, che calcola i costi energetici di ogni singola pietanza: dal trasporto degli ingredienti alla loro lavorazione fino allo smaltimento del rifiuto. Progetti per cui ogni anno diverse scolaresche vanno in visita e per cui dalla Regione il campeggio (che fa parte della società Campeggi di proprietà di Arci Uisp, Endas, Acli, Aics e Capit e impiega in tutto una settantina di persone tra lavoratori diretti e indiretti) riceve qualche contributo. Ma il direttore Carlo Ravaioli ci assicura che la strada intrapresa già dieci anni fa autonomamente dalla struttura che sorge nel Parco del Delta ha portato benefici non solo ambientali: «Certo, all’inizio acquistare i mezzi elettrici è costato una fortuna ma poi abbiamo risparmiato moltissimo in benzina, e anche per esempio la Clima Card ci ha permesso di ridurre i consumi di aria condizionata». Insomma, il vantaggio, assicura Ravaioli, non è solo etico, ma anche economico. Il che non guasta. Accanto a questi aspetti ambientali, il campeggio si distingue inoltre per la totale fruibilità da parte di chi usa una sedia a rotelle (piscina inclusa) e, da quest’anno, diventerà anche una struttura adatta ad accogliere famiglie con figli autistici. Il personale a contatto con il pubblico sta infatti seguendo un corso di formazione apposito per garantire a queste persone l’accoglienza di cui hanno bisogno. (fe. an.)
«Al Villaggio del Sole da quest’anno il personale viene formato per accogliere anche famiglie con figli autistici
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IL PROGRAMMA CMC, SAPIR, KIRECÒ La prima giornata di Open Day delle aziende che hanno partecipato al laboratorio per la Responsabilità Sociale d’Impresa coordinato dalla Provincia con la collaborazione della Camera di Commercio si svolge l’11 aprile. Alle 9 visita del cantiere di Kirecò, il centro studi per l'innovazione ambientale e sociale che la Coop Impronte sta realizzando in via Don Carlo Sala. Alle 10.30 Cmc, nella sede di via Trieste, presenterà Cmc University, il sistema interno di formazione per lo sviluppo manageriale delle figure professionali. La mattina si conclude alle 11.45 con la visita all’impianto di cogenerazione della Sapir. Nel pomeriggio visita al Villaggio del Sole di Marina Romea e alla Domus Nova. Gli iscritti potranno viaggiare su un mezzo ecologico messo a disposizione da Start. Info: tel. 0544 258482. La seconda giornata si svolgerà il 18 aprile nel Faentino.
CONVEGNO/1
Zoosafari: una due giorni con ministero,esperti e animalisti Qual è oggi il ruolo di un giardino zoologico? Può racchiudere in sé una valenza educativa contribuendo alla diffusione del mondo animale? Quanto possono fare per tutelare il benessere degli animali? Sono queste alcune delle domande a cui si cercherà di dare risposta durante il Forum “Che ruolo per i giardini zoologici in Italia?” che si terrà presso il Safari Ravenna il 10 e 11 aprile con il patrocinio della Sivae (Società Italiana Veterinari Animali Esotici). Tra i relatori della prima giornata interverranno esperti di giardini zoologici, il presidente dell’Anms (Associazione Nazionale Musei Scientifici), della Uiza (Unione Italiana Zoo e Acquari), il vicepresidente della associazione animalista Lav (Lega antivivisezione), docenti delle università di Bologna, Pisa, Roma III e Milano, medici, biologi e veterinari. «Esiste grande ignoranza circa il funzionamento ed il ruolo dei giardini zoologici in Italia. Con questo Forum intendiamo aumentare l’informazione su questo genere di attività a cominciare da quelli che sono i nostri principali obiettivi: conservazione della biodiversità attraverso l’educazione del pubblico e gestione “ex situ” delle specie minacciate in natura», dichiara Osvaldo Paci, direttore del Safari Ravenna. Attenzione è anche posta alla questione del benessere animale. «Non ci sottraiamo al confronto con chi la pensa diversamente da noi» dice sempre Paci con riferimento al mondo animalista «ma questo deve avvenire nel rispetto reciproco». Il confronto continuerà il sabato mattina, con la tavola rotonda “Giardini zoologici in Italia: opportunità e problemi”, in occasione del quale si confronteranno esponenti di ministero della Sanità, servizio Veterinario e Igiene Alimenti Emilia Romagna, il presidente Uiza, il vicepresidente della Lav, un rappresentante della Sivae, docenti universitari e gli esperti ospiti in sala. Il forum è Ilaperto tutti e Giuliano per partecipare occorre registrarsi alla mail ministroadel lavoro Poletti info@safariravenna.it specificando nell’oggetto.
SEMINARI MARIANELLA SCLAVI OSPITE RAVENNA E ALFONSINE
A
Sabato 11 aprile alle 10, a CittA@ttiva in via Carducci a Ravenna si tiene un seminario sulla progettazione partecipata. Ospite dell'incontro è Marianella Sclavi, ex docente del Politecnico di Milano ed autrice di diversi libri sull’ascolto attivo, la mediazione dei conflitti e i percorsi partecipativi. Il seminario è anche il primo incontro del corso sui processi partecipativi di Villaggio Globale. Marianella Sclavi sarà poi nel pomeriggio ad Alfonsine in un incontro sullo stesso tema organizzato da BellAlfonsine a palazzo Marini dalle 15.
CONVEGNO/2 IL MINISTRO POLETTI ALL’ECONOMIA DELLA SPERANZA Ci sarà anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti sabato 11 aprile a Lugo all’evento organizzato da Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, LugoNextLab, StarsUp e il consorzio Fare Comunità dal titolo “Investire nell’economia della speranza”, una tavola rotonda e un confrontosull’impresa sociale economicamente sostenibile. «Per “economia della speranza” – spiegano gli organizzatori – s’intende un’economia capace di risolvere problemi che non trovano risposta nel servizio pubblico, in grado di creare posti di lavoro e contribuire dal basso al superamento della crisi». L’evento, con inizio alle ore 9, si svolgerà nel Cinema Teatro San Rocco, in via Garibaldi 118. Durante la mattinata sono previsti interventi per discutere di cooperazione e impresa sociale, analizzandone la storia, le possibilità di finanziamento e gli sviluppi futuri grazie alla nascita di nuove start-up. Sarà questa prima parte a concludersi con l’intervento di Giuliano Poletti. Nel pomeriggio, dalle ore 14.30, si svolgeranno tavole rotonde. Il tutto sarà trasmesso in streaming sul sito web di LugoNextLab.
ECONOMIA
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LA SCOMMESSA Per due settimane sforbicia capelli a Ravenna poi prende un aereo e va a fare lo stesso a Siviglia per altre due settimane e poi riprende un aereo e torna indietro e ricomincia da capo. Avanti così, su e giù ogni quindici giorni, dall'estate scorsa. Pendolare Italia-Spagna: nei periodi in cui non c’è lascia le teste in mano al personale. «In Italia alla fine dell'anno il 60 percento dei ricavi dell'attività se ne va tra tasse e spese, in Spagna basta il 35 percento. E ti stupisci che oltre a Ravenna abbia aperto un salone anche a Siviglia?». L'inaugurazione del suo secondo negozio da parrucchiere, tra i 700mila abitanti della città in Andalusia, per Giuseppe Canino è stata sì un'astuzia da imprenditore ma anche un azzardo da sognatore. Lo riconosce lui stesso: «Adoro la Spagna e i capelli sono la mia passione da sempre. Ho unito le due cose e provo a realizzare un sogno. Ma certo che ho fatto un investimento davvero importante. Ci ho messo molto di quello che avevo da parte...». Per questo 37enne con origini siciliane ma nato a Torino e trasferitosi a Ravenna trent'anni fa l'arte del taglio è stata prima un gioco e poi una professione: «Mio zio e mia zia avevano due saloni a Torino e da piccolo li sentivo parlare del lavoro. A me piaceva sperimentare sui miei amici, per giocare. Ma sono finito a fare l'istituto alberghiero e poi l'educatore con ragazzi disabili anche se continuavo a tagliare». E a 26 anni ha deciso di fare il parrucchiere: «Non sapevo ancora lavare una testa ma ero già un drago con le forbici». Sono arrivati cinque anni di gavetta tra due saloni in città e corsi di formazione in giro per l'Italia mentre di sera a casa faceva volare pettini e rasoi sulle teste degli amici per alzare due soldi e far tornare i conti.
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Il barbiere di Siviglia è un ravennate Salone in Andalusia dopo quello in città: «Là per spese e tasse serve un quarto in meno» A ottobre del 2010 inizia l'avventura in proprio con il suo salone: «Ho deciso che ero pronto per provarci da solo». E mentre a Ravenna c'era da fare i salti mortali per starci dentro, dalla Spagna arrivavano notizie quasi da paese di balocchi: «Un amico spagnolo ha cominciato da solo come me e in tre anni ha aperto tre negozi. Non ci potevo credere». Vuoi vedere che nella penisola iberica si può puntare in grande? Giuseppe se lo chiede. L'idea lo solletica. Comincia a prendere contatti tramite amici. La svolta arriva quando incontra un commercialista spagnolo competente e si butta davvero nel business. La parte più stimolante e più difficile è stata trovare il negozio. La scelta di Siviglia – che Giuseppe pronuncia con accento spagnolo – è legata alla conoscenza della città dove aveva avuto occasione di lavorare già saltuariamente in estate ospite di amici. La scelta del locale, stando al racconto del parrucchiere, ha qualcosa che sa di mistico: «Giravo per la città e quando passavo davanti a quello spazio pur sapendo che era troppo grande mi sentivo come se mi chiamasse». E Giuseppe ha risposto prendendo in affitto i muri che una volta ospitavano un vecchio antiquario, uno spazio in pieno centro all'angolo di due strade, lasciato abbandonato da tempo. Il restyling curato da un architetto del posto è stata una soddisfazione anche per la comunità locale «con tanto di articolo sul giornale della città». Adesso sulle vetrate compare la stessa
scritta “Giuseppe Canino Hair Stylist” che si vede sotto i portici di via Fiume Montone Abbandonato «ma con l'aggiunta di “stile italiano” perché può sembrare strano ma all'estero non hanno dubbi sul nostro stile e quello attira ancora». Anche perché in materia pare che in Spagna ne abbiano da imparare: «Sono indietro, vanno cose che noi in Italia abbiamo già visto e superato. Anche per questo l’aggiornamento professionale è indispensabile. L’obiettivo è rendere indipendenti i due saloni per avere il tempo di passare magari un mese a Londra per aggiornarmi e poi portare le novità fra i miei collaboratori». Per ora si gode i ritmi iberici: «La siesta è una cosa meravigliosa: si riprende al pomeriggio pieni di energia». Un po' alla volta Giuseppe prova a portare il suo stile sulle teste dei clienti, senza incursioni violente: «Quando entra una persona con la prima occhiata cerco di farmi subito un'idea. Se arriva una ragazza con le scarpe della nonna so già che non potrò proporle un taglio troppo moderno tutto in una volta. Ma magari cercherò di capire se ha voglia di cambiamenti e se è pronta, senza stravolgimenti imposti. La mia firma la lascio un poco alla volta». E qui sta anche la risposta a chi si stupisce che un educatore sia diventato il barbiere di Siviglia: «Ora metto le mani fuori dalle teste, prima le mettevo dentro. Ma alla fine l'obiettivo rimane lo stesso ed è aiutare la gente a sentirsi meglio con se stessa». Andrea Alberizia
«In Spagna
con lo stile sono indietro: vanno di moda cose che noi abbiamo già visto e superato
»
Giuseppe Canino, 37 anni: nel 2010 ha aperto il suo salone a Ravenna e quattro anni dopo tenta l’avventura a Siviglia. In alto la facciata del salone spagnolo
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I
PRIMO PIANO
NOMI
NEL
MIRINO DELLA MAGISTRATURA
I dieci indagati eccellenti sono Galliano Di Marco e Giuseppe Parrello (presidente e suo predecessore prima del 2012 all’Autorità portuale); Matteo Casadio, Giordano Angelini e Roberto Rubboli (rispettivamente presidente, ex presidente e amministratore delegato di Sapir); Massimo Matteucci, Dario Foschini, Alfredo Fioretti, Maurizio Fucchi, Guido Leoni (presidente, ex ad e dirigenti di rappresentanza di Cmc).
L’INCHIESTA
Montagne di fango con permessi scaduti: dieci manager indagati Avvisi di garanzia ai vertici di Ap, Sapir e Cmc per i depositi del materiale dai dragaggi Dovevano essere depositi solo temporanei per rifiuti non pericolosi, da svuotare in tempi precisi in vista di un successivo riutilizzo. Questo dicevano le autorizzazioni ma questo non è stato, in alcuni casi si è oltre le scadenze di diversi anni: quelli che dovevano essere depositi hanno preso il nome di discariche e dieci persone – manager pubblici e privati ai vertici di Sapir, Cmc e Autorità portuale – hanno ricevuto il 31 marzo gli avvisi di garanzia per l’indagine aperta nei mesi scorsi dalla procura della Repubblica su presunte irregolarita autorizzative per otto casse di colmata contenenti fanghi dragati principalmente dai fondali del porto canale di Ravenna. Le scadenze più recenti risalgono alla fine del 2012 ma altre sono precdenti. In totale si tratta di circa tre milioni di metri cubi di materiale (volume equivalente circa a 30mila Tir) conferito nelle casse in momenti diversi nel corso del tempo. Il caso coinvolge le organizzazioni sopra ricordate perché coinvolte, con profili diversi, nella gestione delle casse, in buona sostanza vasche di contenimento costituite artificialmente realizzando arginature alte diversi metri sul piano campagna. Ap è l’ente porto e in quanto tale istituzione pubblica incaricata di disporre i dragaggi. Secondo quanto si apprende è direttamente responsabile per una frazione dell’intero volume. Sapir è il più grande terminalista dello scalo ravennate con la gestione di 500mila metri quadrati 1.600 metri di banchine attrezzate con 14 gru: il controllo della società è a maggioranza pubblica e in passato ha avuto ruoli in gare per l’assegnazione dei lavori di manutenzione nel
3 mln
I metri cubi contenuti in otto casse di colmata da considerare rifiuti non pericolosi da smaltire LA REPLICA CMC: «ABBIAMO
OPERATO IN OSSEQUIO ALLA NORMATIVA E AGLI ACCORDI»
Questa la nota integrale della Cmc: «In merito alla notizia riportata sulla stampa relativa alle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Ravenna in ordine alla verifica di alcune autorizzazioni inerenti talune casse di colmata utilizzate durante i lavori di dragaggio del porto di Ravenna, Cmc ritiene di aver operato in ossequio alla normativa ed agli accordi intercorsi e rispetta l’operato della Procura e resta a disposizione delle autorità inquirenti al fine di fornire tutte le informazioni utili a chiarire la propria posizione». Casadio (Sapir) ha espresso fiducia nella magistratura. No comment da Di Marco (Ap).
canale fino alla gestione dei fanghi di risulta considerati rifiuti non pericolosi utilizzabili in edilizia come materiale di riempimento dopo un necessario periodo di permanenza nelle casse. Da Ap riceve un canone di affitto perché ospita quel sesto di fanghi. Cmc è la cooperativa edile di via Trieste con un miliardo di fatturato e recentemente al centro delle cronache giudiziarie in diverse circostanze lungo lo Stivale, da ultimo un coinvolgimento al momento senza rilievi penali nelle carte dell’inchiesta Grandi Opere. Anche la coop come Sapir ha partecipato a gare in passato in questo ambito. Gli uomini della guardia forestale – sotto il coordinamento del procuratore capo Alessandro Mancini titolare del fascicolo con il sostituto Marilù Gattelli recentemente trasferitasi da Forlì a Ravenna – hanno perquisito le sedi delle tre società coinvolte sequestrando una grande mole di documentazione. Il riferimento normativo complessivo è il testo unico 152/2006 che richiama sostanzialmente tutta le precedenti disposizioni. Il cosiddetto Progettone, grande opera da 250 milioni di euro per l’approfondiamento dell’asta del Candiano fino a 14 metri, prevedeva lo svuotamento delle casse ora piene distribuendo il materiale su circa 220 ettari di aree in buona parte da espropriare. Nelle vecchie casse svuotate finirebbe parte del nuovo materiale da dragare. Lo svuotamento di alcune casse è stato interrotto negli ultimi tempi anche per via dell’apertura di altre indagini con l’intervento dei carabinieri del Noe tra Porto Fuori e il Candiano dove è in programma la realizzazione di una grande piattaforma logistica.
PALAZZO MERLATO ANCISI (LPR): «CASSE DI COLMATA ABUSIVE PER COLPA DEL PROGETTONE» IL COMUNE RESTA IN SILENZIO Ci ritroviamo le casse di colmata abusive per colpa del Progettone. Questa in buona sostanza la posizione espressa da Alvaro Ancisi, decano dell'opposizione e capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale. Con il Progettone «si vorrebbe smaltire questi fanghi dove mai si dovrebbe», sostiene Ancisi che si avventura in un'analisi dettagliata sul futuro dello scalo ravennate auspicando l'approfondimento del canale fino a un massimo di 12,5/13 metri (e non 14 come vorrebbe il Progettone). «Questo obiettivo avrebbe potuto essere perseguito semplicemente dando corso al progetto “Opere connesse al Piano Regolatore Portuale 2007”, che, essendo definitivo ed avendo ottenuto dal ministro dell’Ambiente il decreto di compatibilità ambientale in data 20 gennaio 2012, sarebbe stato immediatamente attuabile». Per la sistemazione definitiva a terra del materiale i siti inattaccabili individuati avrebbero potuto riceverne complessivamente 6,3 milioni di metri cubi, rivela Ancisi, «tutti col timbro preziosissimo dell’Ambiente». Ancisi sostiente che questo piano di smaltimento a terra sia stato soppiantato da quello, radicalmente contrastante e altrimenti devastante, che ha preso il nome di Progettone, «portato poi alla luce il 7 giugno 2012» proponendosi di portare i fanghi portuali anche e soprattutto, per 2,345 milioni di metri cubi, sui terreni agricoli privati di Porto Fuori. Fino al momento di andare in stampa non sono giunti commenti dal Comune che, va ricordato, tramite Ravenna Holding è il primo azionista di Sapir (al 18,98 percento). Tra l’altro l’attuale presidente Casadio è stato assessore alle Attività produttive nella prima giunta Matteucci ed è un esponente del Pd.
PRIMO PIANO
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11 DAL PARLAMENTO
«Chi doveva rinnovare le autorizzazioni forse avrà dormito» Pagani, deputato Pd in commissione Trasporti, è promotore di una legge che consente uno svuotamento più facile delle casse di colmata Sull’indagine in corso e sulle normative che inquadrano le procedure di svuotamento e gestione dei fanghi nelle casse di colmata abbiamo rivolto cinque domande al deputato ravennate Alberto Pagani (Pd), membro della commissione Trasporti. Il Parlamento ha da poco approvato un emendamento, da lei proposto, che avrebbe permesso di svuotare le casse di colmata che ora sono oggetto di indagine e di fatto di sanare una situazione vecchia di anni. Perché questa legge? Non si potevano svuotare prima le casse? «Con la modifica introdotta dall'emendamento a mio parere abbiamo solo portato un po' di buon senso nella normativa. Per le terre da escavo o da frana vigeva una bizzarra regola secondo la quale, indipendentemente dal fatto che fossero inquinate o meno, esse venivano assimilate ai rifiuti dal momento che venivano movimentate e poi depositate, anche temporaneamente, in un determinato luogo. Quello che dice la nuova legge, in sostanza, è che si tratta di rifiuti solo se le sostanze inquinanti che contengono sono superiori ai limiti che le tabelle ministeriali prevedono per i rifiuti. Se no si tratta di terra, o sabbia, e può essere riutilizzata come tale, invece di doverla smaltire in discarica, come i rifiuti». Di chi sono secondo lei le responsabilità per non aver trovato comunque il modo di svuotare le casse secondo le normative allora vigenti e quanto sono gravi? «Quando le normativi sono assurde, come in questo caso, è difficile incolpare qualcuno di non aver fatto quello che non si poteva fare. È evi-
dente che smaltire in discarica tonnellate di terra o di sabbia non inquinata come se fossero rifiuti è un'assurdità e uno spreco di denaro pubblico, e quindi mi sono sorpreso quando ho scoperto che prima che lo facessimo noi nessuno aveva pensato di correggere la normativa». Ma con la sua legge di fatto si permette di riutilizzare materiali che invece andrebbero smaltiti in discarica? «È proprio questo il punto: il porto di Ravenna è naturalmente propenso ad insabbiarsi, come si insabbiò l'antico porto romano di Classe, perché i fondali adriatici sono bassi e sabbiosi ed il mare, con le correnti e le mareggiate, spinge naturalmente la sabbia sospesa nell'acqua fin dentro al porto, dove si deposita poi sul fondale. Per mantenere i fondali sufficientemente alti, e quindi consentire l'attività portuale, è necessario dragare. Quando si draga la sabbia viene depositata nelle casse di colmata, e con il tempo, l'azione della pioggia e del sole lavano il materiale depositato nelle casse anche dal sale marino. Ora, se l'ente pubblico dispone di tonnellate di materiale che l'autorità ambientale certifica che non è inquinato, perché deve pagare per smaltirlo in discarica, e poi pagare ancora per comprare della sabbia per il ripascimento delle costa? Per arricchire i proprietari delle discariche e delle cave? A me pare una cosa assurda, ecco perché abbiamo cambiato la legge». Che cosa accadrà adesso alle casse? Il suo emendamento rischia di essere inapplicabile di fatto? «Non lo so, non so nemmeno se le casse sono state sequestrate dalla magistratura o meno, e quindi non ho idea di come si potrà risolvere il problema. D'altra parte in Italia l'azione penale è obbligatoria, e quindi la
magistratura farà il suo lavoro come meglio ritiene, e come prevede la legge, ma è evidente che non stiamo parlando di una discarica abusiva di fanghi avvelenati, ma di casse autorizzate, piene di terra o di sabbia, per le quali non sono state rinnovate le autorizzazioni che erano scadute, perché chi lo doveva fare se ne sarà dimenticato, o avrà dormito, immagino». E teme che questo potrà complicare l’iter dell’intero Progettone? Quanto devono preoccuparsi ora gli operatori portuali del futuro dello scalo? «Certo che lo temo, perché non so come e quando sarà risolto questo ennesimo problema. L'approfondimento dei fondali è essenziale per la vita del porto, perché maggiore profondità significa che possono entrare nel porto navi più cariche di merce, e quindi con un pescaggio maggiore. Più la nave è carica, e quindi affonda e pesca maggiormente, meno viene a costare il viaggio per la singola unità di merce che trasporta, e più il viaggio è conveniente per chi la spedisce, o la riceve. In altre parole il fondale è uno dei fattori che rende competitivo il porto, e una delle ragioni per le quali un operatore sceglie un porto invece di un altro. Se per problemi burocratici i dragaggi ritardano il porto perde di competitività, e ne risente l'economia di tutto il territorio perché i tre quarti della merce che importiamo e che esportiamo viaggia per nave, e quindi passa attraverso i porti. Io sono preoccupato per le imprese e per i lavoratori, non per il cosiddetto Progettone in quanto tale. Il progetto di approfondimento dei fondali ha uno scopo ben preciso, che è il miglioramento della competitività del nostro scalo, e questo obiettivo lo dobbiamo raggiungere». Federica Angelini
GLI ALTRI FANGHI Le foto in queste due pagine sono di Adriano Zanni
QUELLI DI MARINARA SONO STATI RUBATI? QUATTRO INDAGATI
DALLA PROVINCIA
L’assessore all’Ambiente: «Sono mancate le richieste di proroga» Ora che si fa delle vasche? «Ognuno cercherà soluzioni a sue spese» Alcune domande a Mara Roncuzzi, assessore all’Ambiente per la Provincia, ente chiamato a amministrare la materia ambientale legata alle casse di colmata. Nella questione casse di colmata che ruolo spetta alla Provincia? «La Provincia rilascia le autorizzazioni, a seguito di richiesta del proponente, una volta verificato, insieme agli altri enti competenti presenti nelle Conferenze di Servizi, che vi siano tutti i presupposti ambientali e urbanistici. Non le spettano controlli sul campo in corso d'opera. Non sono un tecnico, ma credo che qualora si accorga di un problema invii una segnalazione agli organi competenti per le verifiche e l'erogazione di eventuali sanzioni». La magistratura lavora sulle scadenze delle autorizzazioni. Mancavano solo le richieste di pro-
roga oppure le proroghe non erano più possibili? «C'è un'indagine in corso per cui non ritengo opportuno approfondire. Principalmente credo siano delle mancate richieste di proroga, ma penso che le situazioni siano diversificate». La scadenza più recente risale comunque a due anni fa. Nella migliore delle ipotesi vorrebbe dire che sono serviti due anni per accorgersi che i documenti erano scaduti? La Provincia doveva muoversi prima? Qualche altro ente doveva muoversi prima? «La responsabilità della richiesta di rinnovo delle autorizzazioni è sempre in carico ai proponenti. La Provincia rilascia giornalmente decine di autorizzazioni, centinaia all'anno. Normalmente i controlli avvengono a seguito di segnalazione. In questo caso, la neces-
sità di fare il punto della situazione in occasione del rilascio del parere in merito al cosiddetto Progettone ha fatto emergere le problematiche». In due anni la Provincia ha mai sollevato la questione in maniera ufficiale rivolgendosi ai soggetti coinvolti? «C'è un'indagine in corso, posso solo dire che sono stati chiesti approfondimenti per verificare lo stato di fatto». Qualcuno ritiene che su alcuni fronti in Provincia vi sia una interpretazione delle norme in maniera eccessivamente rigida... «Sicuramente le norme in materia di rifiuti nel nostro Paese sono particolarmente complicate. La normativa sulle "Terre e rocce da scavo" a cui appartengono anche gli escavi dei fondali, ad esempio, è cambiata due o tre volte nel corso di questa legislatura, iniziata a
metà 2011. Si è arrivati al paradosso che lo stesso identico materiale, dal punto di vista della composizione materica, può essere considerato “rifiuto” o “non rifiuto” a seconda della modalità di gestione e del periodo in cui è stato prodotto. Detto questo, ognuno deve svolgere seriamente il proprio lavoro alle condizioni date in quel momento, anche se non condivide alcune leggi. In ogni caso è singolare che da una parte si accusi la Provincia di essere troppo rigida e dall'altra troppo disattenta...». E ora le casse che fine faranno? «Questo non glielo so dire. Il loro svuotamento dovrebbe avvenire all'interno del Progetto dell'Hub portuale, il cosiddetto Progettone. In caso contrario, credo che ciascun proprietario debba cercare soluzioni alternative a proprie spese». Andrea Alberizia
A volte succede pure che i fanghi dragati vengano rubati. O almeno così ipotizza la procura di Ravenna. Quattro persone sono state indagate – recapitati un anno fa a Paolo Conforti, Lucio Caravita, Pier Bruno Caravita e Giorgio Camilletti gli avvisi di fine indagine che solitamente precedono la richiesta di rinvio a giudizio non ancora arrivata – per furto e appropriazione indebita a proposito di circa 50mila mc di fanghi scavati durante i lavori per Marinara. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti la Ecocave (Conforti) ricevette in deposito quel materiale da Cmr (Camilletti, Caravita L. e Caravita P.) che stava svolgendo i lavori per il porticciolo: 25mila metri cubi erano di proprietà della Seaser (società concessionaria del porto guidata da Caravita P.) e 26mila dell'Autorità portuale perché scavati da aree demaniali. Ecocave a un certo punto avrebbe pagato 95mila euro alla Cmr per il primo lotto di fanghi (che però erano di proprietà di Seaser) e per il secondo lotto invece non fu corrisposto nulla perché, secondo la linea difensiva, non sarebbe stata chiara la proprietà di Ap. Tutti gli indagati tranne Lucio Caravita si trovano imputati a Ferrara nel processo per il fallimento della cooperativa edile Cmr che costruì il porto e per lungo tempo detenne la maggioranza di Seaser. Il pubblico ministero ipotizza una bancarotta fraudolenta per 40 milioni (su un buco totale da circa 100) chiamando alla sbarra dodici persone di cui altri cinque (oltre Conforti e Caravita) sono ravennati. Tra loro anche l’ex presidente del Ravenna Calcio Gianni Fabri, titolare del gruppo Ecis.
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LETTORI detti e contraddetti
a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
LE COSTE HANNO BISOGNO DI INTERVENTI URGENTI Il Circolo Matelda e le Gev di Legambiente aderiscono alla giornata di volontariato promossa dalla pro loco di Casalborsetti e invitano i propri soci e i cittadini ravennati, che vogliono dare un loro contributo a liberare la spiaggia e le zone naturali dai rifiuti che il mare ha scaricato a riva, a partecipare a tale evento. [...] In questi giorni durante i nostri servizi di vigilanza sul territorio, abbiamo potuto verificare come si sia dato inizio al cantiere sulle dune della Colonia, progetto che prevede un finanziamento da parte di Eni di 500.000 euro, per la realizzazione di passerelle. Il nostro parere non positivo a tale progetto, per l'enormitĂ della spesa che si andava ad affrontare, era cosa giĂ conosciuta, e portata nelle commisiioni comunali che hanno presentato il progetto, prima delle mareggiate del 5 e 6 febbraio. A fronte dei danni arrecati da queste alle difese della costa, si è a proporre se non sia piĂš urgente utilizzare tali fondi per la loro rimessa in pristino [...]. Claudio Mattarozzi, circolo Matelda Legambiente BUON COMPLEANNO, TERZO 105 ANNI TRA EDERA E CALCIO L’8 aprile ha compiuto gli anni Terzo Ricci, il calciatore del Ravenna “meno giovaneâ€? e il portiere degli anni ‘30 della squadra giallorossa. 105 infatti sono le primavere che ha festeggia l’amico Ricci, repubblicano del circolo “Doveri e Dirittiâ€? al quale è iscritto da sempre. La sua passione per
#INSTARAVENNA
aggiungere un mio affettuoso saluto all’amico Terzo Ricci, repubblicano, calciatore e protagonista della storia cittadina, non solo del calcio ma per i sentimenti e gli ideali piÚ vivi di un grande combattente. Eugenio Fusignani, segretario provinciale Partito repubblicano
25 APRILE E 1 MAGGIO NON SI DEVE LAVORARE
Piazza Nuova di @gminguzzi Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @gminguzzi a Bagnacavallo e rappresenta la celebre piazza Nuova con i suoi locali sotto i portici che una volta ospitavano il mercato.
l’Edera infatti è pari a quella per il calcio e questa sua lunga militanza sotto le bandiere del Pri dello storico circolo di via Monfalcone, rallegra ed inorgoglisce tutti i Repubblicani ravennati. Di
Terzo Ricci è giusto anche rammentare il suo passato sportivo che si sovrappone alla storia del Ravenna Calcio. Agli auguri che porgo anche a nome dei Repubblicani ravennati, voglio
Le organizzazioni sindacali dei lavoratori del commercio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dell'Emilia Romagna confermano la netta contrarietĂ alle aperture festive nel settore del commercio. Nelle giornate festive del 25 aprile (Festa della Liberazione) e 1 maggio (Festa dei Lavoratori), i sindacati regionali Cgil, Cisl e Uil del commercio proclamano una giornata di astensione dal lavoro festivo dei lavoratori del commercio e degli addetti di tutte le attivitĂ svolte all’interno dei centri commerciali. Come noto la liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 con il Decreto “Salva Italiaâ€? ha eliminato ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie. [...] Le segreterie regionali hanno deciso di proclamare l’astensione dal lavoro per tutto il turno di lavoro delle festivitĂ sopra riportate, ricordando ai lavoratori che sulla base delle norme contrattuali vigenti, potranno rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festivitĂ , senza incorrere in nessuna sanzione. Le liberalizzazioni
sono sbagliate, non aiutano la crescita economica, creano dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività , svuotano i centri storici delle città a favore delle cittadelle del consumo, sviliscono la qualità del lavoro spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad orari improbi ben poco concilianti con le necessità di riposo. [...] Invitiamo le amministrazioni degli enti locali a prendere posizione, anche fattiva, differenziando chi rispetta i valori del lavoro e della nostra storia da chi li calpesta. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dell’Emilia Romagna
Ăˆ SBAGLIATO CHIUDERE NELLE FESTIVITĂ€: IL TURISMO MUORE
Sono contrario a chiudere i negozi il 25 aprile e l’1 maggio. Si tratta a mio avviso di un appello inopportuno, perchÊ contrasta con le esigenze di una città turistica, con modalità di accoglienza al passo con i tempi, orari e aperture delle attività commerciali e della ristorazione in linea con le offerte delle principali città d’arte. [...] Mi rendo conto che questo richiede un sacrificio alle categorie dei lavoratori e degli imprenditori del settore, ma dobbiamo diventare sempre di piÚ luogo di incontro e di animazione e non solo di visita ai musei e ai monumenti, anch’essi chiamati a rimanere aperti. Per questo ringrazio attività e lavoratori che decideranno di mantenere l’apertura festiva. Giannantonio Mingozzi, vicesindaco di Ravenna
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CULTURA
TEATRO
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Stefano Accorsi sarà in scena a Ravenna con il Decamerone
PROSA/2 “MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE” A LUGO CON ELIO DE CAPITANI
A concludere la stagione di prosa di Ravenna, dal 10 al 13 aprile (tutte le sere alle 21) sarà un classico come il Decamerone di Boccaccio. La versione è quella di Marco Baliani – regista e ideatore di progetti teatrali come Pinocchio nero e Kohlhaas e attore per Comencini e Costanzo – con in scena uno degli attori italiani più amati dal pubblico italiano, Stefano Accorsi, dal titolo Decamerone vizi, virtù, passioni. La selezione delle sette novelle messe in scena spazia dalla leggerezza dell’episodio di Calandrino, beffato dai suoi più astuti compagni, alle storie più drammatiche di Elisabetta da Messina e dei suoi crudeli fratelli e dell’amore soffocante di Tancredi per la figlia Ghismunda. «Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo, le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l’alito della morte», sottolinea Baliani, che poi in una nota continua: «Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone di Boccaccio perché oggi a essere appestata è l’intera società. Ne sentiamo i mia-
PROSA/1
L’Italia malata di oggi nel Decamerone di Baliani smi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le conventicole, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un’altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce».
Lo spettacolo è la seconda tappa di un percorso intrapreso da Accorsi e Baliani sui “Grandi italiani” iniziato con l’Orlando furioso di Ariosto e che proseguirà con Machiavelli. Sabato 11 aprile alle 17.30 si terrà al ridotto dell’Alighieri l’incontro ad ingresso gratuito con Stefano Accorsi e gli altri attori della compagnia condotto dal giornalista Matteo Cavezzali e un gruppo di studenti del suo laboratorio di storia del teatro del Liceo Scientifico “Oriani”. Info: 0544 249244.
CONTEMPORANEO
Belle Bandiere, nuovo spettacolo tra giustizia e verità
La stagione di prosa del teatro Rossini di Lugo termina con Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, un classico del Novecento che un’istituzione del teatro itliano, Elio De Capitani, regista e protagonista, affronta dopo il lavoro su Tennessee Williams, per proseguire una personale riflessione sulla vita d’oggi e sul tema dei rapporti tra giovani e adulti attraverso la drammaturgia americana d'ogni epoca. Accanto a lui nel ruolo della moglie Linda Loman, la sua compagna d'arte e di vita Cristina Crippa. Le recite dello spettacolo saranno venerdì 10 e sabato 11 aprile alle 20.30, domenica 12 aprile alle 16 e alle 20.30. Sabato alle 18 al Rossini Elio De Capitani e la compagnia incontreranno il pubblico lughese.
La compagnia debutta nella sua Russi con “La morte e la fanciulla”, dal testo di Ariel Dorfman
Le Belle Bandiere: Elena Bucci e Marco Sgrosso
Il 15 aprile (ore 20.45) debutta al teatro Comunale di Russi, l’anteprima dello spettacolo La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman (con la traduzione di Alessandra Serra), nuova produzione della compagnia russiana Le Belle Bandiere realizzata con il sostegno di Regione, Provincia di Ravenna, Comune di Russi e la collaborazione della Pro Loco Russi. In scena Elena Bucci e Marco Sgrosso (anche curatori del progetto e della drammaturgia) oltre a Maurizio Cardillo e Gaetano Colella, storici collaboratori della compagnia. Sono affiancati da Raffaele Bassetti (drammaturgia del suono), Loredana Oddone (disegno luci) e Giovanni Macis (scene e macchinismo), mentre i costumi sono disegnati da Nomadea e realizzati da Marta Benini. «L’azione si svolge ai giorni nostri, probabilmente in Cile, ma potrebbe trattarsi di un qualsiasi altro Paese che ha appena ottenuto la democrazia dopo un lungo periodo di dittatura». Così scrive Dorfman e «il nostro sguardo – si legge in una nota della compagnia – da un piccolo punto geografico, si allarga al mondo intero e
alla sua storia». Lo spettacolo si svolge in una casa sospesa tra mare e cielo, isolata. In una notte di pioggia Paulina Salas aspetta che il marito, Gerardo Escobar, ritorni dopo avere avuto un importante incontro politico che gli varrà un incarico di prestigio e di grande responsabilità nel nuovo governo democratico: è stato invitato a presiedere la commissione di indagine sui crimini della dittatura. Gerardo porta con sé un uomo brillante e intelligente, Roberto Miranda, che lo ha soccorso per un guasto alla macchina. Nel clima disteso generato dal nuovo respiro di speranza che permea tutto il paese, è naturale invitarlo in casa prima che riprenda il suo viaggio, nonostante l’ora e il luogo isolato. Un suono, una vibrazione della voce, trasformano un incontro casuale in un viaggio nel tempo che rivela identità impreviste e riflessi segreti nelle relazioni tra loro, aprendo squarci inattesi sulle ragioni che trasformano, di volta in volta, in vittime o carnefici, traditi o traditori. Le domande intorno a giustizia, verità e vendetta risuonano come echi di antiche tragedie. Info: 0544 587641, cultura@comune.russi.ra.it.
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CULTURA
MUSICA
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CLASSICA
JAZZ
All’Alighieri l’omaggio a Brahms della Filarmonica Toscanini Tra gli appuntamenti più attesi della stagione Ravenna Musica dell’associazione Mariani, martedì 14 aprile (ore 20.30) al teatro Alighieri salirà sul palco la Filarmonica Arturo Toscanini, da molti anni il punto di eccellenza dell’attività della Fondazione Arturo Toscanini. Cresciuta sul piano artistico nella più che trentennale esperienza dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, oggi è riconosciuta come una delle più importanti orchestre sinfoniche italiane. Sul podio a Ravenna il maestro Marco Dallara, una delle migliori bacchette della nostra penisola. Tra i numerosi solisti coi quali l’orchestra collabora, spiccano i nomi del violinista russo Sergej Krylov e del violoncellista Mario Brunello entrambi dalla fama internazionale consolidata, che il teatro Alighieri avrà l’onore di ospitare nell’occasione e che saranno impegnati nelle parti soliste del Concerto in la min. op.102 per violino, violoncello e orchestra di Brahms. La carriera di Krylov è decollata con la vittoria dei Concorsi Stradivari di Cremona, dopo essersi perfezionato con Salvatore Accardo, e Kreisler di Vienna, mentre Brunello è sulla scena internazionale da quando nel 1986 fu il primo artista italiano a vincere il Concorso Cajkovskij di Mosca. Il concerto, tutto dedicato a Brahms sarà aperto da Ouverture Tragica op. 81. La seconda parte proporrà la Sinfonia in re maggiore op. 73 n. 2.
Il violoncellista Mario Brunello sarà all’Alighieri con la Filarmonica Toscanini
I Pink Floyd visti da Rita Marcotulli & Co. Le musiche dei Pink Floyd diventeranno materia di improvvisazione grazie alla pianista Rita Marcotulli (tra le figure chiave della scena jazz italiana dagli anni ottanta a oggi), circondata da un cast ragguardevole che comprende anche Andy Sheppard, Raiz, Fausto Mesolella e Ares Tavolazzi per il concerto in programma giovedì 16 aprile (ore 21) al teatro comunale di Russi. Concerto che rientra nell’ambito del festival itinerante di jazz moderno, Crossroads.
LIRICA
Dalla poetessa alla Tosca con 14 danzatori Il Lugo Opera Festival prosegue con gli omaggi alla messicana de la Cruz e Puccini
CLASSICA/2
NAZZARENO CARUSI CON IL QUARTETTO D’ARCHI (E DOMENICO NORDIO) Domenica 12 aprile alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna nell’ambito della rassegna di musica classica organizzata da Mikrokosmos, il pianista di fama Nazzareno Carusi si presenta con un quartetto d’eccezione formato dal grande virtuoso del violino Domenico Nordio, il violista Danilo Rossi (scelto a soli vent’anni da Riccardo Muti come prima viola solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala di Milano), il violoncellista Alfredo Persichilli e il contrabbassista Giuseppe Ettorre (prime parti soliste dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala).
MUSICA SACRA:
UN OTTETTO VOCALE DI
CESENA
AI
CAPPUCCINI
Domenica 12 aprile alle 11 nella chiesa dei Cappuccini di via Oberdan 6, a Ravenna, continua l’ottava rassegna di musica sacra. Si esibirà l’Ottetto vocale Musicaesena di Cesena, un gruppo sorto di recente all’interno del coro dell’Accademia Musicaesena. Il repertorio è vasto e spazia dal madrigale del Rinascimento al Barocco a 3,2, e 5 voci. Dirige il giovane maestro Silvia Biasini.
La botte
Una scena da Tosca X
«Voce di donna», l’incipit di una celebre aria dell’opera La Gioconda di Amilcare Ponchielli, è il tema portante della nuova edizione del Lugo Opera Festival 2015, partita il 2 aprile con il Crime Passionnel di Astor Piazzolla. Il programma prosegue il 14 aprile alle 20.30 alla Chiesa del Suffragio di Lugo con un concerto d’organo che fa parte della serie “Visioni Mistiche”, quasi un minifestival all’interno del cartellone, in cui è esplorata la voce intellettuale femminile dal 1200 ad oggi, attraverso la lettura di opere letterarie e poetiche di grandi donne, in questo caso la poetessa messicana Juana Inés de la Cruz. Interprete unica l’attrice Lucia Ferrati, apprezzata specialista e studiosa nel campo del melologo, accanto alla quale il 14 aprile ci sarà Fabiana Ciampi all’organo. Il secondo evento del cartellone principale è invece in programma il 16 aprile (di nuovo al teatro Rossini, alle 20.30) con Tosca X, creazione per 14 danzatori sulle musiche della Tosca di Giacomo Puccini rielaborate da Luca Vianini e la coreografia, regia, luci, scene e costumi di Monica Casadei. Info e prenotazioni: 0545 38542.
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CULTURA
MUSICA
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ROCK E DINTORNI/1
ROCK E DINTORNI/2
Tutto esaurito per i Verdena
Ecco Tav Falco, dai Cramps al cinema in bianco e nero
Al Bronson la band del momento. Ma anche Soak, stella emergente del folk inglese Sabato 11 non ci saranno più biglietti alle casse del Bronson di Madonna dell’Albero – come ampiamente prevedibile andati esauriti già da diverse settimane – per il concerto dei Verdena, il gruppo rock del momento in Italia e probabilmente il più popolare della nostra Penisola in ambito alternativo. Lo storico trio bergamasco è reduce da una serie di sold out nei club di mezza Italia, nel tour del volume 1 di “Endkadenz”, celebrato seguito di “Wow” e sesto album della band, uscito lo scorso gennaio sempre per Universal. Il volume 2 verrà pubblicato entro la fine della primavera. Dopo il concerto è in programma l’afterparty. Il giorno precedente, venerdì 10 aprile, al Bronson l’appuntamento è invece con uno degli astri nascenti del cantautorato britannico. Si tratta di Soak, diciottenne L MARE nord-irlandese che IL FOLK DEGLI ARBOREA dopo essere stata in APRE L’HANA-BI tour con artisti come George Ezra e Chvrches e aver suonato ai festival estivi di Glastonbury e Latitude è ora candidata ai Bbc Music Sound 2015. Si è fatta conoscere con l’Ep “Blud”, raccolta di ballad malinconiche figlie del folk più Giovedì 16 aprile (dalle 21) inauagrodolce mentre il gura la stagione del bagno Hanasuo esordio su Lp, Bi di Marina di Ravenna con gli “Before We Forgot americani Arborea. How to Dream”, Si tratta di un duo del Maine fonuscirà il 1° giugno dato dai coniugi Shanti e Buck su Rough Trade Curran, che porteranno allo stabiRecords (ingresso 13 limento balneare (nello spazio euro, 10 in prevendiinterno) il loro folk-blues senza ta). Informazioni: tempo. 333 2097141.
A sinistra i Verdena A destra Tav Falco
A
AGENDA IL DESERT ROCK ROMAGNOLO DEGLI HERBA MATE A FAENZA Sabato 11 aprile al Clandestino di Faenza concerto dei romagnoli Herba Mate con il loro desert rock figlio dei Kyuss.
COVER ROCK
ANNI ‘70 E ‘80 AL CAFFÈ CENTRALE DI VILLANOVA
Prima del party finale di maggio, ultimo concerto per la rassegna “Live&More” del Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo. Sabato 11 (dalle 22) l’appuntamento è con i ravennati Mr. Freedom con un repertorio di cover rock anni '70 e '80.
Ancora un personaggio di culto al Boca Barranca di Marina Romea che, dopo aver inaugurato la stagione con Eugene Chadbourne, porta venerdì 10 aprile (ore 23 a ingresso libero) un altro musicista eccentrico e di caratura internazionale come l’americano Tav Falco. La sua avventura artistica parte alla fine degli anni ‘70 da Memphis e in quei primi anni inciderà alcuni dei più deraglianti e folli dischi di puro rock’n’roll e rockabilly dei tempi che insieme a quelli dei suo contemporanei The Cramps diventeranno il libro di testo per artisti come Jon Spencer Blues Explosion e tutta la generazione neo rock’n’roll dagli anni ’80 fino a oggi. Ora Falco vive in Francia e le sue passioni sono diventate il cinema e il tango: nel frattempo ha pubblicato due libri sulla storia di Memphis e a febbraio 2015 anche un nuovo album intitolato “Command performance”, e contemporaneamente una raccolta della sua carriera ribattezzata “Hip flash”. Ha diretto anche un film lo scorso anno intitolato “Urania Descending”, girato in bianco e nero e che trascende tutte le sue ossessioni estetiche.
INDIE
Gli americani Memories al Moog Martedì 14 aprile (alle 22) arriva sul palco del Moog Slow Bar di vicolo Padenna, in centro a Ravenna, The Memories. Si tratta di una band americana fondata a Portland nel 2010 da Erik Gage e Kyle Handley (White Fang) che propone un rock lo-fi melodico figlio dell’indie americana anni novanta in canzoni di un paio di minuti l’una. Ingresso gratuito.
Aperto tutti i giorni pranzo e cena Porto Corsini, via Baiona 310 - tel. 0544 447543
bastava anche meno, ma a noi piace lavorare così
napoli • ravenna
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Ogni anno a luglio c’è una giornata in cui l’aria dell’estate romana diventa più rovente del normale. In quella bollente serata “Gli amici della domenica” annunciano il libro che sarà destinato a entrare negli annali della letteratura italiana. Il Premio Strega da quasi settanta anni fa ribollire il sangue nelle vene dei grandi narratori italiani. Stefano Petrocchi è direttore della Fondazione Bellonci e segretario del comitato direttivo del premio Strega e nel suo libro La polveriera (Mondadori) racconta gli scabrosi dietro le quinte del premio che tutti gli scrittori vorrebbero vincere. Petrocchi sarà ospite della rassegna “Il tempo ritrovato” al Caffè Letterario di Ravenna mercoledì 15 aprile alle 18.30. Il Premio Strega da sempre crea attorno a sé dibattiti infuocati che spesso coinvolgono direttamente anche gli autori. È veramente azzeccato il titolo La polveriera… «La definizione nasce dalla stessa Maria Bellonci che fondò il premio nel 1947 e che si riferiva a come la competizione infiamma gli animi degli stessi partecipanti al premio. Questa struttura inedita che concepisce Maria Bellonci non è ristretta ma molto allargata. Ogni anno attorno al premio si muovono le ambizioni di scrittori e editori che si confrontano e le cui posizioni vengono enfatizzate dalla grande cassa di risonanza che è il premio stesso, sempre seguito dai media. La sua struttura favorisce la chiacchiera, la polemica, ma anche i discorsi seri su come cambiano i temi trattati dalla letteratura italiana e sulla figura dell’intellettuale». Il suo libro racconta i dibattiti suscitati dal premio dalla prima edizione del 1947 ai sessanta anni seguenti, quali sono state le polemiche più accese? «Sicuramente quella nata da Pier Paolo Pasolini che nel 1968 si ritira. Pareva quell’anno che la polveriera stesse per saltare in aria». Cosa fu a far infuriare a tal punto Pasolini che attaccò il premio e gli editori “padroni” su Il Giorno? «Nel premio si confrontano due mondi diversi: società letteraria e industria editoriale, che finalmente ha messo su i muscoli. Quell’anno i due mondi si scontrano frontalmente. Da
CULTURA
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LIBRI
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
LIBRI • ARTE • CINEMA
L’INTERVISTA
RASSEGNA
AGENDA
Il premio Strega? Una vera polveriera
Dai Rolling Stones alla Siria: tornano i documentari
Giovedì 16 aprile alle 18, nella Sala D’Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino 2), RavennaPoesia propone un incontro con il poeta Nevio Spadoni dal titolo “Le voci in fondo alla strada: da Nino Pedretti a Walter Galli”.
Al Caffé letterario Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, con il suo libro di retroscena una parte Pasolini e dall’altra Alberto Bevilaqua che vincerà il premio dopo il ritiro di Pasolini». A vincere il premio sono stati, a parte alcuni casi come quello di Calvino, molti dei grandi della letteratura italiana. Scorrendo l’albo dei vincitori ce ne sono però alcuni di cui oggi non ci si ricorda più e non sono nemmeno più editi… «Può accadere, è un premio che ha settanta anni di vita, non tutti i premiati entrano nel canone della letteratura italiana. Si nota meno nei primi anni, in cui a vincere era il meglio della letteratura che l’Italia stava producendo. È una sequela di nomi come Bassani, Buzzati, Cassola, Ginzburg, Elsa Morante, Pavese… è la letteratura italiana del novecento al completo tranne i tre casi famosi di Calvino, Pasolini e Gadda. Poi abbiamo un buco con alcune eccezioni come Primo Levi e Tommaso Landolfi, ma c’è sostanzialmente un decennio di autori che non vengono più nemmeno ristampati. Dopo l’epoca dei vincitori che danno luogo a film importanti come Il Gattopardo, La ragazza di Bube, L’isola di Arturo, c’è un vuoto che corrisponde a una crisi della narrativa e del cinema italiano». Dell’edizione di quest’anno si sta parlando anche più del solito. Cosa dobbiamo aspettarci? «C’è molto interesse e sarà una edizione particolare perché è cambiato il regolamento. Prima che fossero ufficializzate le candidature abbiamo introdotto due nuove importanti regole. Si voterà alla prima votazione tre libri e non uno solo. Così alcuni equilibri consolidati del voto potrebbero essere rivoluzionati. L’altra innovazione è una clausola di salvaguardia per la piccola e media imprenditoria. Se un editore medio piccolo non è presente nella dozzina finalista verrà recuperato il loro libro che ha ottenuto il maggior numero dei voti. Da tre anni non erano più presenti piccoli editori tra i
Stefano Petrocchi
INCONTRI
Mastrocola e Malvaldi in Classense Doppio appuntamento con i grandi nomi della letteratura italiana in Classense. Sabato 11 aprile alle 17.30 l’ospite sarà Paola Mastrocola (nella foto), autrice di successo con molti titoli anche per ragazzi, che presenterà il suo romanzo appena uscito per Einaudi: L'esercito delle cose inutili (Einaudi).La intervisterà Emiliano Visconti che giovedì 16 aprile porterà in città Marco Malvaldi che ha appena pubblicato un nuovo episodio dei celeberrimi vecchietti del BarLume.
finalisti, anche per pochi voti. I piccoli e medi editori rappresentano il 40% del mercato editoriale Italiano». C’è chi dice che il premio Strega sia diventato il premio degli editori più che quello dei libri… «Il peso dell’editore è evidente, ma non solo al premio Strega è così in molti altri premi, anche al Campiello. Il peso che la grande editoria ha sui premi letterari è inevitabile, ovunque, anche il famoso premio francese Goncourt spesso è vinto da Gallimard, che è l’editore più importante». L’edizione di quest’anno si è aperta con la polemica sollevata da Roberto Saviano che ha sollecitato la candidatura di Elena Ferrante, scrittrice anonima. Come avete vissuto da dentro questa polemica? «Si è creata incertezza sul fatto che la Ferrante potesse partecipare o no vivendo nell’anonimato, ma abbiamo tolto il dubbio. La Ferrante partecipò già nel ‘92. Inoltre abbiamo ricordato che il premio è dato al libro non all’autore. Non ci importa se l’autore ci sia o no. Saviano dice che Ferrante potrebbe sconvolgere equilibri e rimescolare le carte. Può essere, è molto nota in Italia e all’estero. Vedremo se Saviano sarà un buono o un cattivo profeta». Dall’anno scorso avete introdotto per la prima volta una graphic novel con Gipi, e anche quest anno ce n’è una con la presenza di Zerocalcare. Volete dare un segnale di apertura a questo genere in Italia spesso snobbato? Ci sarà una graphic novel ogni anno? «Sì è una decisione che il premio Strega ha preso assecondando una richiesta dei lettori. In Italia ci sono autori di grande talento nella graphic novel, perché non includerli? È un’apertura che fa bene. Non è però scontato che ce ne sarà uno ogni anno, dipenderà dai titoli usciti». Matteo Cavezzali
Secondo e ultimo weekend della rassegna di Ravenna Screen di documentari Per non morire di televisione curata da Fabrizio Varesco. Venerdì 10 aprile alle 18.30, al palazzo del cinema in largo Firenze a Ravenna, sarà proiettato Chiacogirl - The Social Network Takes on a Dictator di Joe Piscatella dedicato alla guerra e alla rivolta in Siria. Alle 21 sarà la volta di Qui di Daniele Gaglianone sul tema del movimento no Tav. Sabato 11 aprile, alle 18.30 è in programma Special Need di Carlo Zoratti, documentario on the road, racconta la normalità della diversità dell’autismo con due amici cercheranno di permettere al protagonista di esaudire il suo desiderio: fare all’amore. Alle 21 il gran finale con l’Omaggio ad Albert Maysles The Rolling Stones - Gimme Shelter di Albert e David Maysles, vero capolavoro del Rockumentary. Il film sarà presentato da Federico Siniscalco e Fabrizio Varesco.
MOSTRA
I 100 LIBRI DI PIERO DORFLES E I ROMAGOLI DI EMILIANI Venerdì 10 aprile, alla sala D’Attorre, il Centro relazioni culturali organizza l’incontro, alle 18, con Piero Dorfles (conduttore della trasmissione “Per un pugno di libri”) con il suo “I cento libri che rendono più ricca la nostra vita”. Per lo speciale Romagna di martedì, invece, il 14 aprile sempre alle 18 allla Sala D'Attorre ritorna a Ravenna Vittorio Emiliani con il libro Romagnoli & Romagnolacci, edito dalla Minerva edizioni.
IL ROMANZO STORICO DI PANZA AL SALONE ESTENSE DI LUGO
a cura di Maria Giovanna Maioli “La bicicletta in sé è già poesia”, ha scritto qualcuno. E vari sono i poeti che le hanno dedicato versi. Quanto mi manca la mia bicicletta! È stata sempre il prediletto mezzo di trasporto con il quale avrei voluto girare il mondo...
BICICLETTA NOTTURNA DI
Venerdì 10 aprile, alle ore 21, nel Salone Estense della Rocca di Lugo, sarà lo scrittore e giornalista Pierluigi Panza a presentare al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo romanzo storico “L’inventore della dimenticanza” edito da Bompiani nel 2014. L’incontro sarà introdotto da Daniele Serafini.
IL FOTOGRAFO LUIGI TAZZARI OSPITE DI RAVENNANTICA Venerdì 10 aprile, alle 17.30, al Museo Tamo, si terrà la presentazione dei libri fotografici del ravennate Luigi Tazzari: 2013 (Damiani Editore) e Offshore (LGN Editore). Alla presentazione dei volumi, con proiezione delle foto, oltre all’autore parteciperà Franco Gabici. RENDE OMAGGIO ALLA MEMORIA DI
Inaugura venerdì 10 aprile, alle 18 alla Galleria Mirada la mostra personale (fino al 3 maggio) di Bafefit, curata da Antonella Perazza. Il linguaggio è quello del pop surrealism. Bafefit è interprete del linguaggio Lowbro e caratterizza le sue opere attraverso l’uso calligrafico del rapidograph: pennino a china nato per uso tecnico che l’artista spinge all’estremo delle sue possibilità.
LA BUSTINA DI MELPOMENE
INCONTRO DEDICATO AI POETI PEDRETTI E GALLI CON NEVIO SPADONI
A FAENZA, IL TEATRO DUE MONDI
Il pop surrealism di Bafefit a Mirada
LEOTTA
Sabato 11 aprile alle 21 il Teatro Due Mondi rende omaggio a Guido Leotta, scomparso improvvisamente a Faenza nel febbraio 2014. Leotta fu una colonna portante della cultura faentina, musicista (suonava sax e flauto nel gruppo Faxtet), scrittore ed editore. Nel 1985 diede vita alla cooperativa culturale ed editoriale Tratti/Mobydick, da cui sono nate la rivista Tratti, fondata insieme a Giovanni Nadiani e prossima a festeggiare i suoi trent’anni, e la casa editrice Mobydick, attiva ancora oggi. A ricordare Guido Leotta in questo appuntamento saranno proprio gli amici Giovanni Nadiani, Elena Bucci, Ferruccio Filippazzi e Faxtet. Andrà in scena “Terminal (blues del broker fallito)”, spettacolo di Giovanni Nadiani e Michele Zizzari con le musiche di Faxtet. L'ingresso alla serata è a offerta libera (all'uscita). Si consiglia di prenotare telefonando al numero 0546.622999 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
ALESSANDRO PARRONCHI
Ora che par che la collina odori e che di verde intimità respiri prossima ai davanzali già la bruna notte rispunta. E come d’erbe intorno il maggio i muri alla città profuma sarà la sera trepida su scale verdeggianti infinite all’autunnale trasparenza degli alberi un variare d’iridi al sole, un appassito raggio di luce che si perde tra le aiuole. Sale a fiotti dall’erba il vento e vaga nella sera un gridio lungo dal borgo nascosto dietro i platani. Là sorge una luce diffusa tra le piante offuscate col giorno: ecco l’estate subentra al maggio ora ch’è buio, e vanno rasentando cascate silenziose d’edera appena intraveduti amanti. E ortiche in fiore invadono i recessi dell’incognite rupi. Poi di notte dai muri smarginati ove trabocca rosso stinto di rose anche le voci delle fontane riposano al vento. E la via tenebrosa empie una lucciola perpetua, e ancora indugia all’orizzonte l’antica aria serena.
(da Diadema. Antologia personale 19341997, Mondadori, Milano 1998)
Alessandro Parronchi, poeta, traduttore e critico d’arte, è nato nel 1914 a Firenze, dove è scomparso nel 2007.
Edizione 2014
E D I Z I O N E
2 0 1 5
La redazione giornalistica di R&D e una decina di autori esperti in campo musicale e culturale, in collaborazione con la direzione della Manifestazione, sono già all'opera per realizzare servizi di approfondimento, articoli e interviste dedicate agli eventi e ai protagonisti dell'edizione 2015 del Ravenna Festival, la prestigiosa manifestazione artistica Ravennate e una delle più ricche e importanti a livello Nazionale e Internazionale. Ravenna Festival Magazine uscirà il 4 giugno con oltre cento pagine di contenuti in gran parte inediti, con un ricco repertorio di immagini, il calendario aggiornato degli eventi e molte notizie utili, una vera e propria guida di qualità a tutti gli spettacoli del Festival. 2012
PRENOTA I TUOI SPAZI DI GRANDE E QUALIFICATA VISIBILITÀ. Reclam - 0544.408312 - 335.7456883 - 335.7259872 - 392.9784242 - 392.9276624 - entro il 15 maggio 2015
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RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
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Ogni anno a luglio c’è una giornata in cui l’aria dell’estate romana diventa più rovente del normale. In quella bollente serata “Gli amici della domenica” annunciano il libro che sarà destinato a entrare negli annali della letteratura italiana. Il Premio Strega da quasi settanta anni fa ribollire il sangue nelle vene dei grandi narratori italiani. Stefano Petrocchi è direttore della Fondazione Bellonci e segretario del comitato direttivo del premio Strega e nel suo libro La polveriera (Mondadori) racconta gli scabrosi dietro le quinte del premio che tutti gli scrittori vorrebbero vincere. Petrocchi sarà ospite della rassegna “Il tempo ritrovato” al Caffè Letterario di Ravenna mercoledì 15 aprile alle 18.30. Il Premio Strega da sempre crea attorno a sé dibattiti infuocati che spesso coinvolgono direttamente anche gli autori. È veramente azzeccato il titolo La polveriera… «La definizione nasce dalla stessa Maria Bellonci che fondò il premio nel 1947 e che si riferiva a come la competizione infiamma gli animi degli stessi partecipanti al premio. Questa struttura inedita che concepisce Maria Bellonci non è ristretta ma molto allargata. Ogni anno attorno al premio si muovono le ambizioni di scrittori e editori che si confrontano e le cui posizioni vengono enfatizzate dalla grande cassa di risonanza che è il premio stesso, sempre seguito dai media. La sua struttura favorisce la chiacchiera, la polemica, ma anche i discorsi seri su come cambiano i temi trattati dalla letteratura italiana e sulla figura dell’intellettuale». Il suo libro racconta i dibattiti suscitati dal premio dalla prima edizione del 1947 ai sessanta anni seguenti, quali sono state le polemiche più accese? «Sicuramente quella nata da Pier Paolo Pasolini che nel 1968 si ritira. Pareva quell’anno che la polveriera stesse per saltare in aria». Cosa fu a far infuriare a tal punto Pasolini che attaccò il premio e gli editori “padroni” su Il Giorno? «Nel premio si confrontano due mondi diversi: società letteraria e industria editoriale, che finalmente ha messo su i muscoli. Quell’anno i due mondi si scontrano frontalmente. Da
CULTURA
CULTURA
LIBRI
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
LIBRI • ARTE • CINEMA
L’INTERVISTA
RASSEGNA
AGENDA
Il premio Strega? Una vera polveriera
Dai Rolling Stones alla Siria: tornano i documentari
Giovedì 16 aprile alle 18, nella Sala D’Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino 2), RavennaPoesia propone un incontro con il poeta Nevio Spadoni dal titolo “Le voci in fondo alla strada: da Nino Pedretti a Walter Galli”.
Al Caffé letterario Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, con il suo libro di retroscena una parte Pasolini e dall’altra Alberto Bevilaqua che vincerà il premio dopo il ritiro di Pasolini». A vincere il premio sono stati, a parte alcuni casi come quello di Calvino, molti dei grandi della letteratura italiana. Scorrendo l’albo dei vincitori ce ne sono però alcuni di cui oggi non ci si ricorda più e non sono nemmeno più editi… «Può accadere, è un premio che ha settanta anni di vita, non tutti i premiati entrano nel canone della letteratura italiana. Si nota meno nei primi anni, in cui a vincere era il meglio della letteratura che l’Italia stava producendo. È una sequela di nomi come Bassani, Buzzati, Cassola, Ginzburg, Elsa Morante, Pavese… è la letteratura italiana del novecento al completo tranne i tre casi famosi di Calvino, Pasolini e Gadda. Poi abbiamo un buco con alcune eccezioni come Primo Levi e Tommaso Landolfi, ma c’è sostanzialmente un decennio di autori che non vengono più nemmeno ristampati. Dopo l’epoca dei vincitori che danno luogo a film importanti come Il Gattopardo, La ragazza di Bube, L’isola di Arturo, c’è un vuoto che corrisponde a una crisi della narrativa e del cinema italiano». Dell’edizione di quest’anno si sta parlando anche più del solito. Cosa dobbiamo aspettarci? «C’è molto interesse e sarà una edizione particolare perché è cambiato il regolamento. Prima che fossero ufficializzate le candidature abbiamo introdotto due nuove importanti regole. Si voterà alla prima votazione tre libri e non uno solo. Così alcuni equilibri consolidati del voto potrebbero essere rivoluzionati. L’altra innovazione è una clausola di salvaguardia per la piccola e media imprenditoria. Se un editore medio piccolo non è presente nella dozzina finalista verrà recuperato il loro libro che ha ottenuto il maggior numero dei voti. Da tre anni non erano più presenti piccoli editori tra i
Stefano Petrocchi
INCONTRI
Mastrocola e Malvaldi in Classense Doppio appuntamento con i grandi nomi della letteratura italiana in Classense. Sabato 11 aprile alle 17.30 l’ospite sarà Paola Mastrocola (nella foto), autrice di successo con molti titoli anche per ragazzi, che presenterà il suo romanzo appena uscito per Einaudi: L'esercito delle cose inutili (Einaudi).La intervisterà Emiliano Visconti che giovedì 16 aprile porterà in città Marco Malvaldi che ha appena pubblicato un nuovo episodio dei celeberrimi vecchietti del BarLume.
finalisti, anche per pochi voti. I piccoli e medi editori rappresentano il 40% del mercato editoriale Italiano». C’è chi dice che il premio Strega sia diventato il premio degli editori più che quello dei libri… «Il peso dell’editore è evidente, ma non solo al premio Strega è così in molti altri premi, anche al Campiello. Il peso che la grande editoria ha sui premi letterari è inevitabile, ovunque, anche il famoso premio francese Goncourt spesso è vinto da Gallimard, che è l’editore più importante». L’edizione di quest’anno si è aperta con la polemica sollevata da Roberto Saviano che ha sollecitato la candidatura di Elena Ferrante, scrittrice anonima. Come avete vissuto da dentro questa polemica? «Si è creata incertezza sul fatto che la Ferrante potesse partecipare o no vivendo nell’anonimato, ma abbiamo tolto il dubbio. La Ferrante partecipò già nel ‘92. Inoltre abbiamo ricordato che il premio è dato al libro non all’autore. Non ci importa se l’autore ci sia o no. Saviano dice che Ferrante potrebbe sconvolgere equilibri e rimescolare le carte. Può essere, è molto nota in Italia e all’estero. Vedremo se Saviano sarà un buono o un cattivo profeta». Dall’anno scorso avete introdotto per la prima volta una graphic novel con Gipi, e anche quest anno ce n’è una con la presenza di Zerocalcare. Volete dare un segnale di apertura a questo genere in Italia spesso snobbato? Ci sarà una graphic novel ogni anno? «Sì è una decisione che il premio Strega ha preso assecondando una richiesta dei lettori. In Italia ci sono autori di grande talento nella graphic novel, perché non includerli? È un’apertura che fa bene. Non è però scontato che ce ne sarà uno ogni anno, dipenderà dai titoli usciti». Matteo Cavezzali
Secondo e ultimo weekend della rassegna di Ravenna Screen di documentari Per non morire di televisione curata da Fabrizio Varesco. Venerdì 10 aprile alle 18.30, al palazzo del cinema in largo Firenze a Ravenna, sarà proiettato Chiacogirl - The Social Network Takes on a Dictator di Joe Piscatella dedicato alla guerra e alla rivolta in Siria. Alle 21 sarà la volta di Qui di Daniele Gaglianone sul tema del movimento no Tav. Sabato 11 aprile, alle 18.30 è in programma Special Need di Carlo Zoratti, documentario on the road, racconta la normalità della diversità dell’autismo con due amici cercheranno di permettere al protagonista di esaudire il suo desiderio: fare all’amore. Alle 21 il gran finale con l’Omaggio ad Albert Maysles The Rolling Stones - Gimme Shelter di Albert e David Maysles, vero capolavoro del Rockumentary. Il film sarà presentato da Federico Siniscalco e Fabrizio Varesco.
MOSTRA
I 100 LIBRI DI PIERO DORFLES E I ROMAGOLI DI EMILIANI Venerdì 10 aprile, alla sala D’Attorre, il Centro relazioni culturali organizza l’incontro, alle 18, con Piero Dorfles (conduttore della trasmissione “Per un pugno di libri”) con il suo “I cento libri che rendono più ricca la nostra vita”. Per lo speciale Romagna di martedì, invece, il 14 aprile sempre alle 18 allla Sala D'Attorre ritorna a Ravenna Vittorio Emiliani con il libro Romagnoli & Romagnolacci, edito dalla Minerva edizioni.
IL ROMANZO STORICO DI PANZA AL SALONE ESTENSE DI LUGO
a cura di Maria Giovanna Maioli “La bicicletta in sé è già poesia”, ha scritto qualcuno. E vari sono i poeti che le hanno dedicato versi. Quanto mi manca la mia bicicletta! È stata sempre il prediletto mezzo di trasporto con il quale avrei voluto girare il mondo...
BICICLETTA NOTTURNA DI
Venerdì 10 aprile, alle ore 21, nel Salone Estense della Rocca di Lugo, sarà lo scrittore e giornalista Pierluigi Panza a presentare al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo romanzo storico “L’inventore della dimenticanza” edito da Bompiani nel 2014. L’incontro sarà introdotto da Daniele Serafini.
IL FOTOGRAFO LUIGI TAZZARI OSPITE DI RAVENNANTICA Venerdì 10 aprile, alle 17.30, al Museo Tamo, si terrà la presentazione dei libri fotografici del ravennate Luigi Tazzari: 2013 (Damiani Editore) e Offshore (LGN Editore). Alla presentazione dei volumi, con proiezione delle foto, oltre all’autore parteciperà Franco Gabici. RENDE OMAGGIO ALLA MEMORIA DI
Inaugura venerdì 10 aprile, alle 18 alla Galleria Mirada la mostra personale (fino al 3 maggio) di Bafefit, curata da Antonella Perazza. Il linguaggio è quello del pop surrealism. Bafefit è interprete del linguaggio Lowbro e caratterizza le sue opere attraverso l’uso calligrafico del rapidograph: pennino a china nato per uso tecnico che l’artista spinge all’estremo delle sue possibilità.
LA BUSTINA DI MELPOMENE
INCONTRO DEDICATO AI POETI PEDRETTI E GALLI CON NEVIO SPADONI
A FAENZA, IL TEATRO DUE MONDI
Il pop surrealism di Bafefit a Mirada
LEOTTA
Sabato 11 aprile alle 21 il Teatro Due Mondi rende omaggio a Guido Leotta, scomparso improvvisamente a Faenza nel febbraio 2014. Leotta fu una colonna portante della cultura faentina, musicista (suonava sax e flauto nel gruppo Faxtet), scrittore ed editore. Nel 1985 diede vita alla cooperativa culturale ed editoriale Tratti/Mobydick, da cui sono nate la rivista Tratti, fondata insieme a Giovanni Nadiani e prossima a festeggiare i suoi trent’anni, e la casa editrice Mobydick, attiva ancora oggi. A ricordare Guido Leotta in questo appuntamento saranno proprio gli amici Giovanni Nadiani, Elena Bucci, Ferruccio Filippazzi e Faxtet. Andrà in scena “Terminal (blues del broker fallito)”, spettacolo di Giovanni Nadiani e Michele Zizzari con le musiche di Faxtet. L'ingresso alla serata è a offerta libera (all'uscita). Si consiglia di prenotare telefonando al numero 0546.622999 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
ALESSANDRO PARRONCHI
Ora che par che la collina odori e che di verde intimità respiri prossima ai davanzali già la bruna notte rispunta. E come d’erbe intorno il maggio i muri alla città profuma sarà la sera trepida su scale verdeggianti infinite all’autunnale trasparenza degli alberi un variare d’iridi al sole, un appassito raggio di luce che si perde tra le aiuole. Sale a fiotti dall’erba il vento e vaga nella sera un gridio lungo dal borgo nascosto dietro i platani. Là sorge una luce diffusa tra le piante offuscate col giorno: ecco l’estate subentra al maggio ora ch’è buio, e vanno rasentando cascate silenziose d’edera appena intraveduti amanti. E ortiche in fiore invadono i recessi dell’incognite rupi. Poi di notte dai muri smarginati ove trabocca rosso stinto di rose anche le voci delle fontane riposano al vento. E la via tenebrosa empie una lucciola perpetua, e ancora indugia all’orizzonte l’antica aria serena.
(da Diadema. Antologia personale 19341997, Mondadori, Milano 1998)
Alessandro Parronchi, poeta, traduttore e critico d’arte, è nato nel 1914 a Firenze, dove è scomparso nel 2007.
Edizione 2014
E D I Z I O N E
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La redazione giornalistica di R&D e una decina di autori esperti in campo musicale e culturale, in collaborazione con la direzione della Manifestazione, sono già all'opera per realizzare servizi di approfondimento, articoli e interviste dedicate agli eventi e ai protagonisti dell'edizione 2015 del Ravenna Festival, la prestigiosa manifestazione artistica Ravennate e una delle più ricche e importanti a livello Nazionale e Internazionale. Ravenna Festival Magazine uscirà il 4 giugno con oltre cento pagine di contenuti in gran parte inediti, con un ricco repertorio di immagini, il calendario aggiornato degli eventi e molte notizie utili, una vera e propria guida di qualità a tutti gli spettacoli del Festival. 2012
PRENOTA I TUOI SPAZI DI GRANDE E QUALIFICATA VISIBILITÀ. Reclam - 0544.408312 - 335.7456883 - 335.7259872 - 392.9784242 - 392.9276624 - entro il 15 maggio 2015
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CULTURA
RUBRICHE FULMINI E SAETTE
NDL - NOTA DEL LETTORE
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Tra Seneca, Carrère e il Regno di Gesù di Federica Angelini
Siamo nati tanto tempo fa – Lido Adriano VISIBILI E INVISIBILI
“True detective”, puro cinema, camuffato da serie tv di Francesco Della Torre
Deserto in sala, o per lo meno offerte poco accattivanti, visto che se si tolgono i soliti titoli da Oscar recensiti abbondantemente, ci restano cenerentole, auto velocissime, una vagonata di film italiani che non ispirerebbero neanche una prima serata televisiva, e i soliti thriller risaputi. È probabile che tra tutti questi titoli si nasconda la chicca, ma questa volta la rubrica alza bandiera bianca e vi dice di scegliere a caso secondo i generi che più vi piacciono. Perchè per non arrivare fuori tempo massimo, c'è un cinema, camuffato da serie televisiva e fortunatamente piuttosto visibile, che chiede spazio. True Detective (di Nic Pizzolatto, 2014). Prima stagione, 8 episodi Louisiana, 2012. Rust e Marty sono due detective che raccontano la loro vana caccia a un serial killer ricercato fin dal 1995. Diviso tra flashback, racconti in prima persona e narrazione contemporanea, la serie racconta la riapertura del caso e le conseguenze psicologiche che hanno subito i due protagonisti dopo 17 anni di buio. Fin dall’elegante e trainante sigla iniziale (Far From Any Road, dei The Handsome Family), e passando dalla scelta del cast che comprende due grandi attori quali Woody Harrelson e Matthew McCounaghey, si capisce subito che True Detective è espressione di puro cinema, che per lunghezza e ritmo della narrazione trova in televisione la sua unica collocazione. Il paragone con Twin Peaks viene spontaneo soprattutto per queste caratteristiche, per una messa in scena e per una forma di espressione che li distingue in modo chiaro dal
modo tradizionale di fare serial. Acclamatissima da pubblico e critica, la serie presenta molte eccellenze, a partire dalla fotografia da urlo, passando per la sceneggiatura intelligente fino alle interpretazioni dei due protagonisti, in particolare all'impeccabile trasformismo fisico e psicologico di McCounaghey. True Detective piace e si piace addosso, e si vede in ogni singola scena o dialogo, ma è in fondo un narcisismo che non dà fastidio, perchè se ne condivide la bellezza. Otto episodi carichi di mistero e avvincenti, nonostante il ritmo volutamente compassato, che sfociano in un finale probabilmente non all'altezza nelle sue ultime scene, ma anche difficile da vedere e realizzare in altro modo. True Detective, che avrà una seconda stagione con un altro cast e un'altra storia, ha dato scacco matto al cinema contemporaneo e ha rilanciato il mini serial come forma narrativa ideale per un racconto di media durata, distinguendosi sia da un cinema spesso superficiale, sia da serie come Lost che in passato ci hanno dimostrato che i misteri non possono durare troppo a lungo. E così si dà il via, negli Usa (Fargo) come da noi (Gomorra), a questa forma di racconto televisivo che forse rivoluzionerà il nostro amore per il cinema. Sempre a proposito di Twin Peaks, i più informati sanno che a ottobre il network televisivo Showtime aveva annunciato una terza serie, scritta da David Lynch e da Mark Frost (come nel 1990), per la direzione dello stesso Lynch. Proprio pochi giorni fa il regista ha annunciato il mancato accordo economico con Showtime dichiarando ufficialmente di abbandonare il progetto. A oggi, il network ha dichiarato di sperare in un cambiamento d'idea dello stesso Lynch. Venticinque anni dopo. Cosa sperare?
Un po’ come Limonov, il nuovo libro di Emmnanuel Carrère, il Regno (Adelphi, traduzione di Francesco Bergamasco), è un altro libro fatto di narrazione, di “macchine da presa” in primo piano come scelta poetica dichiarata, di sfondi storici perfettamente documentati in cui si muovono i protagonisti che in questo caso interrogano le radici stesse del cristianesimo. Il Regno infatti è quello di cui parla Gesù e l’indagine dello scrittore segue quella di Luca, l’ultimo degli evangelisti, e la vita di Paolo. O almeno lo fa dalla seconda parte del libro in poi. La più avvincente, la più interessante. Non sono infatti la sola a dire che la prima parte, quella in cui ci racconta dei suoi anni da cattolico praticante, con l’eccezione di qualche buffo cameo, risulta in realtà piuttosto noiosa. Come altri squarci di libro in cui Carrère ci parla di Carrère, della sua depressione, della sua consapevolezza del proprio plurimo vantaggio (intellettuale, economico e sociale) sugli altri, dell’amore per la moglie. Forse non è quindi il capolavoro che lui dice di sperare che sia, è forse meno formalmente perfetto e compiuto di Limonov, ma certo è un libro che fa capire molto di lui, del suo lavoro e anche dell’oggetto di cui parla. Per i profani (chissà se lo è anche per gli storici) è appassionante il modo in cui racconta l’impero romano tra Nerone e Domiziano, la distruzione di Gerusalemme, le abitudini quotidiane di romani e non. Come in un grande romanzo storico (senza personaggi inventati) ci si appassiona a leggere di come i primi germi del cristianesimo vengono seminati, di come comunità sparse per il Mediterraneo comincino a credere che davvero un uomo sia risorto dopo tre giorni, di come siano nati le fonti che di Gesù raccontano la vita e la morte. Con quel taglio da documentarista-narratore, con quell’abilità nel trovare il dettaglio, con le analogie ironiche tra primi cristiani e comunisti russi, l’affresco che ne esce è per lunghi tratti meraviglioso. Ma il libro non è solo questo. Più volte, tra il racconto di una seduta psicanalitica e di un sessione di meditazione o yoga e una passeggiata con l’amico fraterno, Carrère ribadisce di non essere più credente. Ma insinua comunque il dubbio che forse nell’idea del Regno come quello predicato da Gesù (non dei cieli, si badi bene, ma regno terreno, fatto di accettazione a cui hanno più facilmente accesso poveri e semplici, se non stupidi) ci sia la risposta a un’esigenza profonda dell’uomo (evidentemente in Francia il tema è piuttosto sentito, se si pensa anche all’ultimo Houellebecq). E lo fa anche mostrandoci l’analogia tra i primi decenni dopo Cristo e i nostri: era quella un’epoca dove grande seguito avevano religioni orientali e la filosofia aveva smesso di indagare il bene pubblico e totale era il ripiegamento sul sé e sull’individuo. Riscoprire (anche) Seneca per credere. Ma se il filosofo latino elargiva certezze, Carrère ci pone piuttosto domande.
Cervia (RA)
Via G. di Vittorio, 5 tel: 0544 977144 orari: dal mart. al sab. 9:30/12:30 e 15.30/19:00 (ORARIO INVERNALE) domenica 16/19.30
Ravenna (zona Pala De Andrè) Via Medulino, 3 tel: 0544 455666 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso
Ravenna (zona Ponte Nuovo) Via Dismano, 118 A tel: 0544 470268 orari: dal mar. al sab.10/12:30 e 15/19 dom. e lun. chiuso
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
19 CINEMACITY Ravenna
CINEMA EUROPA Faenza
Programmazione dei film in sala
Humandroid
Wild
di Neill Blomkamp fer.: 17.45-20.20-22.50; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.50
di Jean-Marc Vallée gio.: p.u. 21; dom.: p.u. 19
Se Dio vuole
Il padre
di Edoardo Falcone fer.: 17.40-20.30-22.40; sab. e dom.: 15.20-17.40-20.30-22.40
di Fatih Akin ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.40-21
DA GIOVEDÌ 9 A MERCOLEDÌ 15 APRILE
Uno, anzi due
Ma che bella sorpresa Vergine giurata Fino a qui tutto bene
Ooops! Ho perso l’arca... di Toby Genkel, Sean McCormack fer.: p.u. 17.30; sab. e dom.: 15.20-17.30
Fast & Furious 7 di Robert Schwentke fer.: 17.45-18.45-19.30-20.30-21.30-22.30; sab.: 15-15.50-16.30-17.45-18.45-19.30-20.3021.30-22.30-23.15; dom.: 15-15.50-16.30-17.45-18.45-19.3020.30-21.30-22.30
Into the Woods di Rob Marshall fer.: 17.40-20.20-22.50; sab. e dom.: 15-17.40-20.20-22.50
La scelta di Michele Placido fer., sab. e dom.: 20.30-22.35
Soldato semplice di Paolo Cevoli fer., sab. e dom.: 20.25-22.40
Home - A casa di Tim Johnson fer.: p.u. 17.35; sab. e dom.: 15.10-17.35
L’ultimo lupo di Jean-Jacques Annaud Proiezione in 2D fer.: 17.45-20.20-22.50; sab. e dom.: 15.10-17.45-20.20-22.50
La famiglia Bélier di Eric Lartigau fer.: 17.35-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.05-17.35-20.20-22.40
Cenerentola di Kenneth Branagh fer.: 17.30-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.30-20.20-22.45
CINEMA MARIANI Ravenna
Ma che bella sorpresa di Alessandro Genovesi gio.: p.u. 18.30; ven. e sab.: p.u. 20.30; dom.: p.u. 16.45; mar.: p.u. 21
Vergine giurata di Laura Bispuri gio. e lun.: p.u. 21; ven. e mer.: p.u. 18.30; dom.: p.u. 18.45
Fino a qui tutto bene di Roan Johnson ven. e sab.: p.u. 22.30; dom. e mer.: p.u. 21; mar.: p.u. 18.30
Spongebob Fuori dall’acqua di Paul Tibbitt sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15
CINEMA JOLLY Ravenna
CINEMA SAN ROCCO Lugo
Questa settimana
di Francesco Pavolini fer.: 17.40-20.30-22.40; sab. e dom.: 15.15-17.40-20.30-22.40
Telefona e prenota il tuo posto in sala
Soldato semplice di Paolo Cevoli ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
Cinema Mariani - Ravenna
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it
dom.: 16-18.30-21
dom.: 16-18.30-21.10
CINEMA ASTORIA Ravenna
CINEDREAM Faenza
Vincent Van Gogh Un nuovo modo di vedere i tesori del Van Gogh Museum di Amsterdam nel documentario di David Bickerstaff mar.: p.u. 21
Royal Opera House: Tosca di Jonathan Kent mer.: p.u. 20.15
Fast & Furious 7 di Robert Schwentke fer.: 20-20.40-22.45; sab. e dom.: 15-15.20-17.20-1820-20.40-22.45
Se Dio vuole di Edoardo Falcone fer.: 20.35-22.45; sab. e dom.: 15.35-17.50-20.35-22.45
Se Dio vuole
Humandroid
di Edoardo Falcone gio., mar. e mer.: p.u. 21.30; ven. e sab.: 18.45-21.30; dom.: 16-18.45-21.30
di Neill Blomkamp fer.:20.15-22.40; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.40
Il padre
di Francesco Pavolini fer.: 20.50-22.45; sab. e dom.: 15-17-20.50-22.45
Uno, anzi due
di Fatih Akin gio., mar. e mer.: p.u. 21; ven. e sab.: 18.20-21.15; dom.: 16-18.45-21.30
Ooops! Ho perso l’arca...
L’amore non perdona
di Toby Genkel, Sean McCormack sab. e dom.: 15-16.40
di Stefano Consiglio gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.15-21.15; dom.: 16-18.15-21.15
Wild di Jean-Marc Vallée gio., mar. e mer.: p.u. 21; ven. e sab.: 18.25-21; dom.: 16-18.25-21
Third Person di Paul Haggis ven., sab. e dom.: p.u. 18.20
Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo gio., ven. e sab.: p.u. 21.10; dom.: 16.10-21.10
Soldato semplice di Paolo Cevoli gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.30-21.15; dom.: 16.20-18.30-21.15
La famiglia Bélier
di Eric Lartigau ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
Cenerentola
di Paul Tibbitt sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
di Kenneth Branagh dom.: p.u. 16
La danza della realtà
CINEMA MODERNO Castel Bolognese Noi e la Giulia
di Alejandro Jodorowsky lun.: p.u. 21.15
di Edoardo Leo sab.: p.u. 21; dom.: p.u. 17.30
CINEMA SARTI Faenza Se Dio vuole
Al di qua del fiume
di Edoardo Falcone
per il 70° anniversario della Liberazione di Castel Bolognese, proiezione del documentario, con rarissimi filmati d’epoca, regia di Francesco Minarini dom.: p.u. 21 (ingresso gratuito)
SALA SARTI Cervia
Song ‘e Napule di Marco Manetti, Antonio Manetti gio.: p.u. 20.45
Ninotchka di Ernst Lubitsch ven.: p.u. 21
Cenerentola
Soldato semplice
di Kenneth Branagh sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
di Paolo Cevoli gio., ven. e mer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 18.50-20.25-22.40; lun. e mar.: p.u. 22.40
Home - A casa di Tim Johnson sab. e dom.: 15.25-18.20
L’ultimo lupo
gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven.: 20.45-22.30; sab.: 18.30-20.45-22.30; dom.: 16.30-18.15-21.15
CINEMA JOLLY Russi Cenerentola
di Kenneth Branagh sab. e dom.: p.u. 21
di Jean-Jacques Annaud Proiezione in 2D fer. (escluso mar.), sab. e dom.: 20.20-22.40
Cenerentola di Kenneth Branagh sab. e dom.: 15.45-18
RISTORANTE - PISCINA
Focus - Niente è come sembra di Glenn Ficarra, John Requa mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
di Richard Linklater lun..: p.u. 21
di Cristina Comencini gio., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 18.30-21.10;
Spongebob Fuori dall’acqua
CINEMA GULLIVER Alfonsine
La scelta
di Eric Lartigau gio., mar. e mer.: p.u. 21.05; ven. e sab.: 18.40-21.05; dom.: 16.10-18.40-21.05
di Saul Dibb gio., ven., lun. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15;
di Eric Lartigau gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-18.45-21.15
di Michele Placido gio., ven., sab., dom. e mer.: p.u. 22.45
Boyhood
Latin Lover
La famiglia Bélier
di Rob Marshall fer.: p.u. 20.10; sab. e dom.: 17.40-20.10
La famiglia Bélier
Suite francese
CINEMA ITALIA Faenza
Into the Woods
White God Sinfonia per Hagen di Kornel Mundruczo gio., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 18.35-21.15; dom.: 16-18.35-21.15
Still Alice
di Richard Glatzer e Wash Westmoreland sab. e dom.: p.u. 21
Vincent Van Gogh Un nuovo modo di vedere i tesori del Van Gogh Museum di Amsterdam nel documentario di David Bickerstaff mar.: p.u. 21
Specialità di pesce e piatti della tradizione romagnola RISTORANTE APERTO A PRANZO IL SABATO E LA DOMENICA MARINA DI RAVENNA VIALE DELLE NAZIONI 40 - tel. 0544530186 - 3475313967
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INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Corso Ravenna, via di Roma 51, tel. 320 9022548 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052
Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358
Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema di Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863
Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Cinema Moderno Castel Bolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
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JUNIOR
INAUGURAZIONE
TEATRO
La mostra che è uno spettacolo
La cicala e la formica di Accademia Perduta a Faenza
Alla Classense ecco “Pin’occhio”, tra musica, arte e teatro per bambini dai 3 anni
Sabato 11 aprile alle ore 21, il teatro Masini di Faenza ospiterà una delle più fortunate ed acclamate produzioni di Accademia Perduta/Romagna Teatri, La cicala e la formica, quale evento a favore dei service per il Comune di Faenza di Lions e Rotary Club. Lo spettacolo, scritto dal regista Claudio Casadio e Giampiero Pizzol, ha partecipato a prestigiose vetrine internazionali, quali il Festival dei 2Mondi di Spoleto o l’EnfantThéâtre di Aosta e vanta, nel proprio palmares, il premio per il “miglior spettacolo” e la “migliore attrice” al Festival “Ti fiabo e ti racconto” di VENTI Molfetta. Interpreti dello spettaANCHE ALICE ALLA CASA colo, che propone un’oriDELLE MARIONETTE ginale rilettura della celebre fiaba di La Fontaine, Al museo La Casa delle sono Maurizio Casali, Marionette di vicolo Padenna, in Mariolina Coppola e centro a Ravenna, sabato 11 apriAlessandra Tomassini. le alle 16 si terrà l’evento Si tratta di un raccon“Movimenti di primavera”, spetto di una amicizia perdutacolo/laboratorio a cura di Silvia ta e riconquistata che Rastelli sul tema della primavera. mette alla prova attori e Sttraverso il suo racconto, i bamspettatori per tracciare bini e i genitori attraverseranno il sottosuolo, i prati, conosceranno una parabola moderna. la natura e i suoi abitanti. Molto importante è la Domenica 12 aprile alle ore 11 parte musicale e l’uso di sarà la volta del “fulesta” Sergio canzoni dà vita a un Diotti con “Alice!!!”, spettacolo vero e proprio varietà di marionette e teatro d’oggetti fabulistico. Le scene fanper bambini a partire dai 4 anni. tasmagoriche di Il museo resterà aperto tutti i Maurizio Bercini creano sabati e tutte le domeniche dalle siparietti incantati per 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, con l’esibizione della cicala, possibilità di visite guidate persoin un continuo gioco di nalizzate. Info e prenotazioni al sorpresa. 392 6664211. Prenotazioni telefoniche allo 0546 21306.
E
Venerdì 10 aprile alle 10.30 è in programma l’inaugurazione (con tanto di visita guidata) della mostra spettacolo per bambini e bambine (a partire dai 3 anni di età) “Pin’occhio”, che resterà allestita dall’11 aprile al 9 maggio alla Manica Lunga della biblioteca Classense di via Baccarini, in centro a Ravenna. La mostra è stata realizzata in occasione dei 40 anni della compagnia teatrale Drammatico Vegetale che festeggia con questo viaggio giocoso – come viene descritto nel manifesto che promuove l’evento – «nel mondo della bugia creativa e del teatro di figura, tra tradizione e contemporaneo». Le visite guidate (previste per scuole ma anche famiglie) prevedono un percorso interattivo in compagnia di una guida-narratore nell’intento di coniugare creatività e valore educativo, attraverso l’incontro giocoso e il dialogo tra i linguaggi del teatro, della musica, dell’arte plastica e figurativa. Per le famiglie le visite guidate sono in programma (al costo di 3
SPORT - CALCIO
euro e su prenotazione al numero di telefono 0544 36239 o all’indirizzo mail info@drammaticovegetale.com) i sabati 11 e 18 aprile e 2 e 9 maggio alle 16 e alle 17, mentre l’entrata è libera (dalle 16 alle 18) dal 14 al 30 aprile e dal 5 all’8 maggio (lunedì, mercoledì e festivi riposo) e nei sabati delle visite guidate. Per l’occasione sarà allestita alla Classense anche la mostra “A lume di naso”, un’esposizione collettiva d’arte intorno alla figura di Pinocchio. Opere esposte di Raffaella Zavalloni, Monica Zani, Simonetta Venturini, Stefano Tedioli, Margherita Tedaldi, Fabrizio Pavolucci, Roberto Papetti, Andrea Mordenti, Luca Mandorlini, Claudia Majoli, Sara Maioli, Alice Iaquinta, Fabiana Guerrini, Riccardo Galeati, Pietro Fenati, Nicola Fagnani, Roberto David, Luca D’antuono, Silvia Casavecchia, Antonio Caranti, Gian Paolo Berto, Marilena Benini, Antonio Barbadoro, Ezio Antonelli. Entrata libera, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 18.
INFO PROM
1955-2015: sempre Bruno Rossi Tutto nasce nel lontano 1955 quando il presidente dell' Ente Delta Padano, il signor Bruno Rossi, appassionato di sport, decise di aggregare un gruppo di giovani al campo parrocchiale di Piangipane. Trovò loro le cose indispensabili e iniziarono a tirare i primi calci al pallone. Alla sua morte, le persone che con lui avevano condiviso la passione decisero di intitolare il gruppo alla memoria del presidente scomparso. Da allora, prima con attività giovanile nel C.S.I e successivamente con campionati amatoriali UISP, questo gruppo non è mai mancato ad ogni avvio di stagione. Nella memoria degli sportivi locali il G.S.BRUNO ROSSI è associato al memorabile torneo notturno degli anni 60, con il campo illuminato da poche lampade e con la possibilità di dissetarsi alla fontana
pubblica sulla strada. Il cammino più recente del gruppo di Piangipane annovera fra i trofei anche vittorie importanti da ricordare come la finalissima di coppa "Disciplina" nel 1992 nella cornice dello stadio Benelli di Ravenna, la vittoria del campionato UISP nella stagione 1993/1994 allo stadio dei Pini a Milano Marittima contro i temibili portuali, la "recente" coppa disciplina del 2006. Il Bruno Rossi ha inoltre avuto l' opportunità di farsi conoscere anche fuori dai confini provinciali. Diverse sono infatti le partecipazioni a tornei regionali fino a raggiungere, in un'occasione, le fasi finali a Martorano di Cesena. Questi successi sono solo l'apice dell'attività del gruppo e premiano i giocatori e gli allenatori che in tutti questi anni si sono alternati sui terreni di gioco. Ma se si sono ottenuti questi traguardi, vanno soprattutto ricordati e premiati il lavoro, la passione, il tempo che tanti dirigenti volontari hanno dedicato per raggiungere una meta così gratificante. Nella foto (da sinistra) i dirigenti Sauro Vitali e Fabrizio Galavotti, senza i quali il Bruno Rossi non sarebbe ancora in campo dopo 60 anni e che la squadra vuole ringraziare pubblicamente per la loro preziosa attività, insieme agli altri volontari, tra cui: Settimio Gorgoroni, Giovanni Zanzi, Piero Cappelli e Remo Cotignola.
NATURA DA SANT’ALBERTO ESCURSIONI NELLE VALLI PER TUTTA LA FAMIGLIA Prosegue il ricco programma del Museo NatuRa di Sant’Alberto. Sabato 11 aprile alle 15 si terrà un’escursione guidata per tutti in ambiente naturale arricchita dalla degustazione di prodotti tipici locali. L’appuntamento è all’agriturismo Tenuta Augusta di Mandriole. I partecipanti saranno condotti da un operatore della Cooperativa Atlantide alla scoperta della Valle Mandriole e del prato del Bardello attraverso un percorso di rilevante valore botanico e ornitologico. Sulla torre nord di Valle Mandriole si potrà osservare quest’ambiente unico del Delta del Po, una valle di acqua dolce a due passi dal mare che ospita la più importante garzaia d’Europa; all’interno del Bardello i partecipanti saranno poi condotti in un’escursione a piedi che permetterà di vedere e imparare a riconoscere numerose specie botaniche del Parco, in particolare le orchidee selvatiche. Il percorso terminerà con un aperitivo al gazebo di Tenuta Augusta in cui i partecipanti potranno gustare piadina, pane, affettati, formaggi stagionati, pizzette, focacce e dolcetti. Per partecipare è necessario prenotare entro il giorno precedente, è prevista una quota di partecipazione di 15 euro e sono previste quote agevolate per le famiglie. Domenica 12 aprile alle 10 partirà dal Museo invece un tour in bicicletta alla scoperta dei fenicotteri tra il fiume Reno e la Valli Meridionali di Comacchio alla scoperta di paesaggi, flora e fauna di questa porzione di Parco. Per partecipare è necessario prenotare entro il giorno precedente l’attività, è previsto un costo a partecipante di 9 euro comprensivo del noleggio di binocolo e bicicletta e del traghetto sul fiume Reno. Alle 15 di domenica 12 partirà invece “Romagna Mitica Terra: passeggiata delle erbe e laboratorio delle essenze”, un pomeriggio dedicato ai profumi e ai sapori delle erbe di Romagna in cui insieme a un esperto naturalista di Atlantide i partecipanti potranno imparare a riconoscere le erbe con curiosità e usi in cucina. Al rientro presso il Museo i partecipanti saranno coinvolti in un piccolo laboratorio delle essenze. Per partecipare è necessaria la prenotazione entro le ore 13, è previsto un costo di 6 euro a partecipante comprensivo di tutte le attività e traghetto sul fiume Reno. Info e prenotazioni: 0544 528710, 529260 e natura@atlantide.net.
GUSTO FESTA ENOGASTRONOMICA
COSE BUONE DI CASA
All’interno del Pavaglione due serate con “VinLugo”
Nasce “VinLugo”, la prima manifestazione lughese dedicata al vino, che si svolgerà all’interno del Pavaglione nelle giornate di venerdì 10 e sabato 11 aprile, dalle 17 alle 23. In occasione del fine settimana enogastronomico lughese – organizzato dalla giovane Maria Carlotta Pocaterra – il pubblico, al prezzo di 7 euro, riceveranno un calice, con l’apposita taschina da passeggio, e cinque degustazioni consumabili presso le venti cantine che hanno aderito all’iniziativa. Il tutto sarà arricchito da stand gastronomici (Le mani in pasta, Al 45 Ravenna, Pro Loco) e mercatino del biologico, mentre le attività commerciali rimarranno aperte fino alle 23. Inoltre, il venerdì nel corso della serata, sono previste performance live della scuola di musica “Giuseppe e Luigi Malerbi”, della scuola di danza Punto Pirouette e del dj Fabio Marchi. «Apprezzo molto le sinergie che si sono create attorno a questo nuovo evento – ha dichiarato l’assessore alle Attività economiche Simonetta Zalambani (nella foto, a destra, assieme al presidente Pro Loco Marchiani e alla Pocaterra) – Questo è un chiaro esempio di come la collaborazione tra le attività in campo, siano esse associazioni o attività commerciali, non possa che portare benefici alla comunità».
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LABORATORIO GASTRONOMICO
Acquacotta, zuppa toscana “povera” ma prelibata di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Questa settimana vi offro una ricetta per preparare l’Acquacotta, tipica zuppa Toscana, “povera” ma gustosa e nutriente. Ingredienti: 4 uova (una per ogni commensale), 3 cipolle dorate, 400 gr. di pomodori rossi maturi, le foglie di un sedano, fette di pane casalingo toscano raffermo (una o due fette per commensale), un pugno di basilico, 150 gr. di pecorino fresco, tre cucchiai di olio evo, sale e pepe. Preparazione: Preparare un brodo vegetale (ne occorrerà circa un litro, un litro e mezzo) nella maniera che preferite. La cosa migliore sarebbe prepararlo con le verdure fresche ma anche un brodo di estratto vegetale può essere adatto allo scopo. Pulire le cipolle e tagliarle a fette sottili. Pulire le foglie di sedano, lavarle, strizzarle bene per togliere l'eccesso di acqua e tritarle grossolanamente con la lama di un coltello. Spellare i pomodori mettendoli per qualche minuto in abbondante acqua bollente, tagliarli a quarti, togliere i semi e tagliare la polpa a cubetti. In una pentola, possibilmente di coccio, mettere un cucchiaio di olio extravergine d'oliva e fare appassire le cipolle a fuoco dolce (mettete anche uno spicchio di mela, serve per rendere digeribili le cipolle). Fare cuocere il tutto per circa 20/30 minuti; versare un litro circa di brodo vegetale caldo e tenerlo sul fuoco per un'altra mezz'ora affinché il brodo si ritiri piano piano. Quando saranno quasi sfatte (se in cottura asciugassero troppo aggiungere un poco di acqua calda), aggiungere la polpa di pomodoro tagliata a cubetti, le foglie di sedano tritate e il basilico spezzettato grossolanamente con le mani. Regolare di sale e di pepe. Continuare la cottura (il risultato dovrà essere quello di una sorta di minestrone ma comunque abbastanza "brodoso") aggiungere le uova, una per volta, direttamente nella pentola facendo attenzione che non si rompano; farle cuocere per 3-4 minuti in modo che diventino "uova in camicia". In ogni scodella mettere una fetta di pane tostato, delle scaglie di pecorino e versarvi sopra, con un ramaiolo, l'acquacotta caldissima e un uovo a testa. Questa zuppa ha molte varianti, si puó preparare anche solo con erbe selvatiche, senza pomodoro.
STORIA GOLOSA
DEGUSTAZIONI
A FORLIMPOPOLI FRA ARCHEOLOGIA E CUCINA TIPICA
DA ALEX&PAUL IN ASSAGGIO TRE SPUMANTI, DALLA FRANCIACORTA ALLA MOSELLA
Prosegue la collaborazione fra RavennAntica e il Maf di Forlimpopoli che prevede iniziative ludiche e di sperimentazione rivolte ai bambini con le loro famiglie, ma anche appuntamenti per adulti, in collaborazione con Casa Artusi, come visite guidate con degustazioni e aperitivi tematici. Sabato 18 aprile, alle ore 17.30, è in programma Stare a tavola dalla Preistoria al Rinascimento, che prevede prima una visita guidata al Museo Archeologico di Forlimpopoli e a seguire una visita guidata al Museo Casa Artusi, con dimostrazione della preparazione della sfoglia di una volta e piccola degustazione. Costo 9 euro. Info e prenotazioni tel. 0543 748071
Nuovo appuntamento, venerdì 13 marzo, a partire dalle 19.30, con le degustazioni di vini d’eccellenza e piatti prelibati, proposte dal bar à vin Alex&Paul di Ravenna (via De Gasperi). La serata riguarda tre assaggi tutti dedicati a tre notevoli spumanti. Si tratta di: La “mia” tartare di tonno scomposta abbinato a Franciacorta Brut Blanc de Blanc “Cavalleri”; Ravioli al radiccio, culatello e crema di parmigiano abbinato a Brut Cuvee 2007 Blanc de Noire “Lowenstein”, Mosella (Germania); Stinco di maiale brasato in crosta di pistacchio, con strudel di patate, mele e speck abbinato a Franciacorta Brut Pas Dosè Riserva 2005 “Rizzini”. Il costo delle degustazioni è ognuna di 12 euro. Tutte e tre, in forma ridotta, a 30 euro.
Al Cescot Lab di via Sansovino corsi sui piatti per bambini La maestra di cucina Giorgia Lagosti, su commissione del Cescot – scuola d’impresa della Confesercenti – ha in programma, nel nuovo laboratorio della TecnoHelp di via Sansovino a Ravenna, una serie di 4 incontri pratici dedicati alla preparazione di piatti per bambini. L’intento non è di insegnare a decorare un piatto in modo accattivante per renderlo più gradito, ma quello di trasmettere proposte nutrizionalmente corrette ed equilibrate per i pù piccoli. Negli incontri verranno spiegate e realizzate ricette sane ed bilanciate ma anche accattivanti e curiose, ricche di materie prime sane e stagionali e in grado di stimolare i bambini verso la curiosità, l'amore per il cibo e l’educazione al gusto. Il progetto è suddiviso in quattro incontri pomeridiani (14.30 – 18.30) e ad ogni incontro verrà sviluppato un macro argomento: si comincia mercoledì 13 maggio con la merenda e si continuerà con i successivi mercoledì (20 e 27 maggio, 3 giugno) con appuntamenti rispettivamente sulle verdure, sulla carne ed infine sul pesce. Gli incontri sono aperti a tutti coloro che cercano nuovi spunti, che sono convinti che ognuno di noi … è “fatto” di ciò di cui si nutre e che il cibo è la prima forma di comunicazione “silente” dell’amore per chi ci circonda. Per informazioni e prenotazioni: 0544 292711; e-mail cescot@cescotravenna.it (referente Letizia Rizzi).
37a SAGRA DEL TARTUFO DI PINETA In caso di maltempo ricordiamo che lo stand gastronomico è coperto e parzialmente riscaldato
Sabato 11 aprile Ore 8.00 apertura bar Inizio gara ricerca tartufo nella pineta di Classe Ore 9.00 camminata naturalistica in pineta guidata da tartufai esperti per gli alunni della scuola M. Montanari di Ravenna e per tutti gli interessati Ore 10.00 apertura mercatino con prodotti tipici Ore 11.00 premiazione dei primi tre classificati alla gara di ricerca tartufo - premi in natura Ore 12.00 apertura ristorante con cucina tipica e specialità a base di tartufo fresco Ore 14.30 Gara podistica camminata Ore 15.00 test dimostrativo di lavoro per cani addestrati alla ricerca del tartufo Presso lo stand gastronomico Menù ricco di piatti a base di tartufo fresco di pineta alias “Tuber borghi” Bianchetto
11-12 e 18-19 Aprile 2015
PARCO 1° MAGGIO (FOSSO GHIAIA) PINETA DI CLASSE CERVIA - RAVENNA
Domenica 12 aprile
Sabato 18 aprile
Domenica 19 aprile
Ore 7.30 apertura bar Apertura iscrizioni gare in ring a tempo per cani da tartufo di tutte le razze. Premiazione a fine gara. Ore 10.00 apertura mercatino con prodotti tipici Ore 12.00 apertura ristorante con cucina tipica e specialità a base di tartufo fresco Ore 15.00 gara in ring a tempo ad eliminazione diretta per cani da tartufo di tutte le razze.
Ore 8.00 apertura bar Ore 10.00 apertura mercatino con prodotti tipici Ore 12.00 apertura ristorante con cucina tipica e specialità a base di tartufo fresco Ore 14.30 Assemblea Ass. Tartufai. Ordine del giorno: “Libera ricerca...fino a quando”? Relatore: Luigi Pelliconi presidente C.R.A.T.E.R. (Comitato Regionale Associazione Tartufai Emilia Romagna) Ore 15.00 test dimostrativo di lavoro per cani addestrati alla ricerca del tartufo
Ore 7.30 apertura bar Apertura iscrizioni gare in ring a tempo per cani da tartufo locali. Possono gareggiare anche i cuccioli fino a 12 mesi. Premiazione a fine gara. Ore 9.30 Dimostrazione e pratica di Nordic Walking con istruttore. Per Info Federico Vichi 338 1245468 Ore 10.00 apertura mercatino con prodotti tipici Ore 12.00 apertura ristorante con cucina tipica e specialità a base di tartufo fresco Ore 15.00 gara in ring a tempo ad eliminazione diretta per cani da tartufo locali. Ore 16.30 Iscrizione mostra del bastardino. Saranno premiati gli esemplari più simpatici delle diverse taglie. Il ricavato sarà devoluto ai canili della Provincia di Ravenna.
Durante la manifestazione saranno previsti: • simulazioni di caccia la cinghiale con l’arco antico, a cura di “C’era una volta gli antichi mestieri” di Paolo Neri • In collaborazione con il Comune di Ravenna esposizione della mostra “Da selva antica a divina foresta, La Pineta di Classe”, realizzata dall’Associazione Classe Archeologia e Cultura.
Le domenica dalle 11.30 alle 15.30 servizio di navetta gratuito in partenza dal parcheggio della chiesa di Fosso Ghiaia
Per informazioni: Ass. Tartufai Ravenna - Luigi Pelliconi tel. 339 3546640
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TENDENZA BIO IN TAVOLA
L’ingrediente segreto: il seme PENSA AL NATURALE Il negozio Biofiore è il punto di riferimento per chi vuole acquistare prodotti per un'alimentazione sana e naturale, alimenti biologici e macrobiotici.
Dalle noci al sesamo, le proprietà di cibi ricchi di nutrienti NEL DETTAGLIO SEME PER SEME, TUTTE LE PROPRIETÀ
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NUTRITIVE E I BENEFICI PER LA SALUTE
ALIMENTAZIONE BIOLOGICA CONSEGNA AL DOMICILIO PRODOTTI PER CELIACI APERTO TUTTO L’ANNO Da maggio a settembre dalle 7:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 22:30 Invernale dalle 9:00 alle 12:45 e dalle 16:00 alle 19:30
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RISTORANTE VEGETARIANO E VEGANO ESTRATTI DI FRUTTA E VERDURA A PRANZO • A MERENDA PER L’APERITIVO DEL VENERDÌ TAKE AWAY • SERVIZIO CATERING via Marescalchi 13/15 Faenza - tel. 324 8448446 lagranadilla@yahoo.com La Granadilla Aperto 10.30 - 19.30 giovedì 10.30 - 15.00 venerdì 10.30 - 21.00 chiuso domenica
I semi oleosi solo recentemente ha trovato una propria identità comune, dopo anni di presenza sparpagliata in altri gruppi di cibi più che altro per il loro vario utilizzo, che ne impediva una visione unica. L’elemento che invece accomuna i semi oleosi, e che ne fa un’unica categoria, è la loro ricchezza di acidi grassi insaturi (monoinsaturi e polinsaturi) che uniti a centinaia (probabilmente migliaia) di altre sostanze chimiche naturali (molte delle quali non ancora studiate) biologicamente attive nel nostro organismo, ne fanno un alimento praticamente indispensabile per l’elevata qualità dei nutrienti che apportano, alcuni essenziali come i celeberrimi omega-3 e omega-6. Rispetto all'assunzione degli oli ottenuti dagli stessi (olio di sesamo, olio di girasole...), il consumo del seme tal quale presenta numerosi vantaggi: innanzitutto i grassi sono più protetti dall'ossidazione e inoltre, oltre agli stessi, il seme contiene anche vitamine, sali minerali e varie sostanze benefiche (antiossidanti, fibre solubili, mucillagini...) che sono in gran parte allontanati invece con la produzione dell'olio. I semi si possono consumare tal quali (tostati e non), oppure impiegati nei prodotti da forno, in pesti o nelle zuppe. Non tutti i semi si possono però tostare, ad esempio è sconsigliato per i semi di lino, chia e canapa (i grassi di pregio contenuti negli stessi, ovvero gli omega 3, verrebbero danneggiati). Infine vi sono le creme di semi oleosi, ottenute macinando delicatamente il seme fino a trasformalo in una pasta omogenea costituita unicamente dal seme, senza conservanti, coloranti, additivi. Giorgia Lagosti
Noce: le noci sono ricche di minerali e grassi polinsaturi di eccellente qualità, ma soprattutto ricchissime di quelli essenziali sia omega-3 (addirittura più del 9%) che omega-6 (33%), che nell’organismo producono le frazioni omega-3 EPA e DHA, quelle veramente importanti, presenti allo stato puro solo nel fegato e grasso dei pesci. Contiene anche molto manganese. Mandorle: contengono il 12% di acido linoleico, grasso essenziale omega-6, il 32% di acido oleico e notevoli quantità di vitamina E, rame e manganese. Nocciole: contengono quasi l’8% di acido linoleico omega-6 e il 45% di acido oleico e molta vitamina E, rame e manganese. Pistacchi: hanno il 13% di acido linoleico, il 23% di oleico e notevoli quantità di vitamina B6 e rame. Arachidi: in realtà sono legumi ma hanno svariate caratteristiche dei semi oleosi: contiengono acido linoleico al 15%, oleico al 24%, vitamina E, B3 (niacina), manganese. Noci del Brasile: contengono il 20% di acido linoleico, il 24% di oleico, tracce di alfa-linolenico omega-3 e gamma-linolenico omega-6, fosforo, magnesio, rame, e quantità enormi di selenio. Noci di Macadamia: sono i semi oleosi più grassi, con quasi l’80% di grassi. Contengono il 43% di acido oleico, vitamina B1, manganese. Sesamo: il sesamo è caratterizzato da proteine (18,7%), grassi (53,5%) e carboidrati (15,6%). A fronte del potere calorico dei semi di sesamo (595 kcal), c'è un'elevata azione di protezione, rafforzamento del sistema immunitario e stimolazione del sistema nervoso. Pinoli: contengono il 25% di acido linoleico, il 21% di acido oleico, vitamina B1, rame e manganese. Semi di girasole: sono tre le tipologie di girasole (bianco, nero, striato) e in tutti e tre i casi i semi di girasole sono alimenti particolarmente nutrienti, in cui è presente la rara e preziosa vitamina B12 e l'acido clorogenico. Semi di zucca: amici di intestino, vescica, muscoli. Semi di lino: ricchissimi di acido alfa-linolenico omega-3 (fino al 22%) e di linoleico (6%), fosforo, magnesio, manganese e rame, ma di difficile utilizzo.
TENDENZA BIO
RAVENNA &DINTORNI 4/9 2015
23 RAVENNA
IL LOCALE
CAMPOMARZIO70
Menu bio con vista e buffet veg (a pranzo) alla Terrazza Einaudi
I cosmetici giusti per una bellezza etica
LE AZIENDE INFORMANO
Prodotti senza addittivi chimici, adatti anche ai vegani
E Palazzo Rasponi si tinge di verde A Palazzo Rasponi, sabato 11 e domenica 12 aprile ci saranno due giorni di verde con oltre 70 aziende che operano nel settore dell’agricoltura e dell’alimentazione, del fai da te e del benessere della persona, del wedding e della green economy e in cui esperti del settore intratterranno il pubblico in degustazioni, sfilate, dimostrazioni, incontri, laboratori e progetti in verde. In particolare ci sarà un’Area del Gusto con tanti appuntamenti dedicati alle proposte di ristorazione vegetariana e vegana. (I posti sono limitati, si consiglia la prenotazione al 393 0861447). I produttori aderenti a Campagna Amica saranno presenti nell’antistante piazza Kennedy con un mercato straordinario con le eccellenze enogastronomiche del territorio. Ma ci sarà spazio anche per momenti di moda e bellezza e per incontri sulla natura del territorio.
FAENZA
Due giorni di fiera del benessere (con Yoga) Sabato 11 e domenica 12 aprile al Centro Fieristico di Faenza, operatori professionali e appassionati del benessere naturale si danno appuntamento alla seconda edizione del Faenza Benessere Festival, un weekend dedicato al mondo delle discipline olistiche e bionaturali. Si comincia sabato alle 9.30 con un programma che prevede conferenze tenute da esperti su alimentazione e benessere, aree expo, trattamenti gratuiti, lezioni aperte ed esibizioni di bio-discipline, arti marziali e ginnastica dolce. Confermata inoltre la presenza del mercatino di prodotti a Km 0, la cerimonia del thé giapponese il Body Painting Contest che si svolgerà domenica 12 aprile, dedicato al tema “Emozioni al cinema”. L’11 aprile sarà inoltre lo Yoga Day.
Ristorante Il Prato dei Fiorentini di Loretta dal Prato & C. snc
Ristorante - Piadineria Aperto dal mercoledì alla domenica e nei giorni festivi a pranzo, merenda e cena. Locale a gestione famigliare, con paste di produzione propria, carni fresche di qualità, piadina romagnola e fritta con formaggi e salumi nostrani.
NO barriere architettoniche, ampio parcheggio
Venerdì sera... POLENTA E BACCALÀ
Casola Valsenio (RA) - Via Cardello 22 - Tel. 0546.70875 Il Prato dei Fiorentini
Un ambiente accogliente, una veranda panoramica su uno degli scorci piu belli della città bizantina, un ricco menu di piatti della tradizione romagnola e toscana rigorosamente bio, insieme a menù vegetariani e vegani che a pranzo prendono la forma del buffet. Il luogo è la terrazza Einaudi, nell’omonima piazza, tra le piazze del Popolo e Garibaldi. Marina e Franco, i gestori, da diversi anni predilogono i prodotti biologici per le loro ricette anche per andare incontro alla crescente attenzione dei clienti verso ciò che viene servito a tavola. «Quasi tutte le nostre materie prime hanno la certificazione bio – spiegano – dalle farine al sale, dai vini alle carni. Per esempio per le carni ci rivolgiamo al Consorzio della Val bidente, e per la frutta all’azienda Radisa, la verdura viene da I Piccoli, mentre i vini sono dell’azienda vinicola Francesconi. In cucina, come olio usiamo “Il Crudigno”, olio di semi di girasole estratto a freddo dall’azienda Ki group, e l’olio extravergine d’oliva Baule Volante e La Finestra sul cielo». Accanto al menù con i piatti della tradizione di due regioni dall’amplissima cultura gastronomica, tutti i giorni vengono proposti menu vegetariani e vegani a base di seitan, tofu, zuppe e salse varie. Una novità introdotta sull’onda di quanto già accade, con successo, in città internazionali come Londra o Milano.
L’attenzione alla scelta di ingredienti biologici e certificati è in continuo aumento e non si limita a ciò che si consuma a tavola. Il nostro corpo infatti non assume sostanze solo attraverso l’alimentazione: il nostro organismo assorbe anche le sostanze che si trovano nelle creme che utilizziamo per la cura del corpo, nei cosmetici e nei detergenti. E basta guardare l’etichetta per scoprire in quanti prodotti ci sono conservanti, coloranti, derivati del petrolio, tensioattivi. Questo non accade da Campomarzio70 dove sono in vendita anche alcune linee di prodotti studiati per chi vuole prestare la massima attenzione a cosa viene assorbito dalla propria pelle e a chi vuole fare una scelta biologica, etica e in linea con le proprie esigenze. Ecco alcuni dei marchi che è possibile acquiestare a Campomarzio 70. La linea di prodotti viso e corpo BAKEL (www.bakel.com) è stata creata eliminando dalle classiche composizioni ingredienti inutili e a volte nocivi (100% PRINCIPI ATTIVI, ZERO SOSTANZE INUTILI ). Sono perciò composizioni semplici che svolgono rapidamente la propria azione grazie alla concentrazioni di principi attivi eliminando il rischio di reazioni allergiche essendo totalmente privi di PETROLATI,SILICONI,CONSERVANTI,COLORANTI E PROFUMI. Basta leggere la lista dei componenti (INCI) chiara e di facile comprensione per capire l'azione svolta da ogni singolo ingrediente nella sua PUREZZA. Inoltre BAKEL non testa i proprio prodotti su animali e non utilizza nessun derivato animale (certificato VEGAN). Per chi ricerca prodotti con la stessa filosofia ad impatto ambientale ZERO, l'azienda ZENOLOGY (www.zenology.eu) propone linee per ambiente e corpo. Specializzata in prodotti BIOLOGICI ECO CERTIFICATI per le SPA,l' azienda svedese L.A BRUKET (www.labruket.se) propone cure e trattamenti botanici utilizzando prodotti del Mare del Nord. Campo Marzio 70 sarà presente all’interno di Palazzo Rasponi dalle Teste, l’11 e il 12 marzo a Storie D’amore e di Verde per farvi provare queste esclusive serie di prodotti. Campomarzio70 è in via Argentario 5 - Tel. 0544 216311
Sabato 11 - Domenica 12 aprile siamo al Palazzo Rasponi per
Pasti, merende e spuntini vegetariani Il venerdì sera APERICENA dalle 18.00 alle 21.00
Via Mura San Vitale 11 Ravenna Tel. 0544 188 0354 Aperto dalle 10.00 alle 19 Domenica chiuso La Reverie
SABATO, dalle 10 alle 20, proponiamo il nostro FRAGOLANCIA: estratto di arancia e zenzero con fragole frullate (il succo incontra lo smoothy, l'inverno incontra la primavera...)
DOMENICA 2 centrifughe: ANANAS, FINOCCHIO, MELA E ZENZERO LIMONE, CAROTA, MELA E ZENZERO. Per il BRUNCH di domenica: CREMA DI ASPARAGI CREMA DI PISELLI COUSCOUS CARCIOFI, PATATE, RADICCHIO
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
24
MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
ANALISI SENSORIALE
CATEGORIE
Avventure del ficcanaso nel bicchiere
Dagli odori primari di vitigni ai profumi Seconda puntata dedicata all’esperienza dell’assaggio, alla scoperta di profumi e fragranze esenari di spumanti Riprendiamo il nostro perocrso alla luce del bere in modo intelligente, o meglio, cerchiamo di capire se il vino che abbiamo davanti è un buon vino oppure la solita sòla che ci vogliono propinare. Ritorniamo ai parametri della degustazione e alla seconda parte, quella dedicata all’olfatto. L’analisi olfattiva ci permette di catturare diverse informazioni sul vino. Prima di tutto dobbiamo sfatare il mito del degustatore che riconosce “mille profumiâ€? al primo colpo di naso. Non perchĂŠ non sia possibile, i profumieri ad esempio hanno questa capacitĂ , ma perchĂŠ non serve. E dubito che chi tratti vino sia in grado: serve un addestramento da “marinesâ€?. Chi lo fa vi sta prendendo in giro. Salvo che non sia un cane da tartufo. Non metto in dubbio le capacitĂ di nessuno, sia chiaro, ma solo la spettacolarizzazione che non fa bene nĂŠ al vino nĂŠ a voi che siete ad ascoltare e magari vi sentite inadeguati. In questi casi, ve lo dico in tutta sinceritĂ , non dovete essere voi a sentirvi imbecilli ma colui che avete davanti. Detto questo vediamo, invece, che fare col nostro naso quando siamo davanti a un calice di vino. Per prima cosa, occorre capire se il vino è pulito. E questo lo potete fare, anche se non siete degli esperti. Se sentite odori di feccia, muffa, cavolo, cipolla, cartone bagnato o su-
ghero marcio, c’è qualcosa che non va. Lo stesso odore di tappo a volte potrĂ trarvi in inganno. Assume diverse connotazioni in base anche al tipo di vino. Odori di legno marcio, sughero bagnato o cartone secco sono solo alcuni dei sentori di questo incubo dei produttori. In certi vini aromatici come il “mullerâ€? o il “gewurztraminerâ€? delle volte potrĂ ricordarvi le nespole. Attenzione quindi. Mettete il calice sotto il naso è inspirate delicatamente. Se non ci sono odori che possono ricordare quanto descritto sopra, o simili, il vino è pulito. Questa è la cosa principale, capire se quanto bevete è netto. Di solito ai novizi, si suggerisce di portare il calice al naso, chiu-
dere gli occhi e rispondere alla domanda: “questo vino è buono o noâ€?? Sembra una sciocchezza ma nel momento in cui siete concentrati su voi stessi, il corpo comincia a darvi delle risposte. Il naso vi coinvolge, in questa fase potreste anche emozionarvi per questo, ripeto, dovete ascoltarvi. Dopo di che valutiamo quello che gli esperti chiamano intensitĂ , in altre parole la quantitĂ di aromi che arrivano al naso. Non è subito facile da comprendere ma c’è una domanda chiarificatrice che dipana ogni dubbio. Quanti “chili di profumoâ€? arrivano al naso? Ăˆ la quantitĂ degli odori che si deve capire in questa fase. Se sentite parlare di finezza, si fa
riferimento alla gradevolezza dell’odore. Con la finezza si intende sempre l’eleganza. Un vino che ha tanti profumi non è elegante per definizione anzi, è la differenza tra quei fiori che hanno un profumo orrendo ma molto intenso e un mazzo di viole che affascina per la sottigliezza e complessitĂ dei profumi. La cosa importante da rammentare è la finezza. Ăˆ questa che fa un vino grande, la ricchezza dei dettagli, lo sviluppo progressivo dei profumi. I grandi vini sono quelli che affascinano con “nasiâ€? leggeri e sottili. SarĂ l’esperienza che acquisterete nel tempo ad aiutarvi in questa fase. Bisogna assaggiare (olfattivamente) molto per fare esperienza e memorizzare la gamma delle fragranze. La valutano in pochi ma anche al naso esiste l’armonia, l’equilibrio degli odori. L’ideale è sempre tanti profumi e tutti allo stesso livello. Quanti sono i profumi che sento? Sono tutti equilibrati? Un cabernet sauvignon che sa solo di peperone non ha nĂŠ equilibrio nĂŠ tanto meno persistenza. Un vino dovrebbe avere diversi profumi e nessuno prevalere sull’altro.
Quando annusate, ecco un “trucchettoâ€?, sempre utile, per capire meglio gli odori che percepite. Mentre fiutate, tenete le labbra appena socchiuse, avrete una sorta di effetto stereo perchĂŠ sentirete gli odori per via nasale e retro nasale. Percepirete, in questo modo, meglio i dettagli, le finezze e anche i problemi di un vino. Se vi fanno pesare che il mondo degli odori è complicato e difficile da interpretare sappiate che non è vero. Lo avete sempre fatto, è parte della nostra natura. Adesso vi dirò una grande veritĂ . Voi siete perfettamente in grado di capire gli odori e interpretarli. Avete solo dimenticato come farlo. Nel vino per semplicitĂ hanno suddiviso gli odori in famiglie. Odori primari, secondari e terziari. I primari fanno riferimento ai sentori legati al vitigno. Se mangiate un chicco d’uva di moscato, troverete lo stesso aroma nel vino che berrete. Ăˆ molto legato ai vitigni aromatici e semi aromatici. Gli aromi secondari nascono durante l’evolversi della fermentazione alcolica. I terziari nascono col tempo, dall’uso delle botti, dal contatto con l’aria. Ăˆ il vino con qualche anno sulle spalle per farla semplice. Ai corsi, però, non vi dicono che esistono anche i profumi “quaternariâ€? legati all’ambiente riducente della bottiglia; i profumi “quintenariâ€? che fanno riferimento alle grandi ossidazione vedi i grandi marsala, vin santo e “sherryâ€?, cui vero nome in realtà è “Jerezâ€?. Infine abbiamo i profumi “esenariâ€? che trovate negli spumanti metodo classico. Sono le fragranze di pasticceria, lieviti e pane. Odori che si originano da una serie di reazioni che coinvolgono anche composti che contengono zolfo. Giusto per togliere un po’ di poesia.
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RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
MONDOVINO
25 TECNICHE OLFATTIVE
ODORI SPIACEVOLI
Dal calice alla temperatura, così varia il fiuto
ATTENZIONE ALLE METOSSIPIRAZINE
Pochi e semplici accorgimenti per potere annusare correttamente un vino appena aperto Il tipo di calice che userete per degustare modificherà le vostre percezioni, fino a percepire di più o meno determinati profumi. La temperatura contribuirà a variare le percezioni stesse e le tipologie di odori. Le molecole più pesanti con l’alta temperatura sono più facili da percepire anche se distorte dalla temperatura stessa. Assaggiare un vino bianco a venti gradi o un rosso a dieci può riservare sorprese poco piacevoli. E attenti ai disonesti. Nei ristoranti c’è chi serve vini bianchi gelati. Poi si scopre che sono vecchie annate o vini con problemi. Il sentore di tappo in un vino servito a cinque gradi è difficilmente percettibile. In tal caso dovreste tenere una piccola quantità di vino in bocca in modo che si riscaldi inspirare l’aria, far vibrare il vino e riconoscere il
’olfatto è il senso più L profondo che abbiamo, collegato direttamente alla mente. Gli odori ci catapultano nei ricordi, possono farci piangere o ridere e viaggiare nel tempo tappo per via retro nasale. E a quel punto rifiutare la bottiglia (ma ne parleremo nel prossimo “Mondovino” che tratterà proprio del palato). Anche come si muove il bicchiere fa la differenza. Tecnicamente, il “primo colpo di naso” si fa a bicchiere fermo per capire intensità e finezza poi lo si muove per stimolare le molecole più pesanti e cogliere meglio armonia e dettagli. Dipende... In verità, continuare a girare il calice consente di percepire la reale finezza del vino, poiché a bicchiere fermo, bottiglia appena stappata, soprattutto se ha anni sulle spalle, sentirete odori ben poco eleganti. Se invece analizzate un vino spumante o frizzante non roteate subito il calice. Annusate a bicchiere fermo, assag-
giate un sorso e solo dopo ruotate il bicchiere per capire i dettagli al naso. Se fate il contrario, spezzerete l’anidride carbonica presente nel vino e non riuscirete a fare una corretta valutazione delle bollicine. Come quando sgasate una bottiglia d’acqua. Sfatiamo anche il mito della persistenza così com’è vista in tanti corsi di settore. La persistenza rappresenta la durata dei profumi al naso, ovvero per quanto tempo li percepite. Nei corsi vi dicono di contare i secondi in modo che, in base al tempo in cui continuate a riconoscere gli odori, decretate un giudizio positivo o meno. La persistenza è importante. Un vino “corto” è un vino che vi darà impressione che manchi qualcosa per rendervi felici e proseguire a bere. È il metodo di valutazione della lunghezza degli odori che non mi convince. Un cabernet che sa solo di peperone non lo potrete definire intenso perché è monocorde. Quando respirate sul calice, contate i secondi come si dice ai corsi ma smettete non appena sentite che i profumi si “slegano”. Non è più persistenza se sentite un solo odore...
LO STAPPATO
In questi articoli ho citato l’esempio del povero Cabernet per indicare l’odore di peperone che spesso si trova in questo vino e che non sempre è un pregio. Anzi. Di solito un evidente odore di “metossipirazine”, alias appunto peperone, è dovuto a una raccolta prematura e ad altri problemi in vigna. Se è eccessivo il vino sarà monocorde e anche poco piacevole. La stessa cosa vale per Merlot e Sauvignon. Dubitate anche se vi dicono che è una caratteristica propria del vitigno. D’altra parte, pure certi odori di erbaceo o di vegetale, quando sono prepotenti, derivano da errori: poca maturità delle uve, forti torchiature o diraspature malriuscite in fase di vinificazione.
SE È “RIDOTTO” SA DI STRACCIO BAGNATO C’è un modo di dire dopo un test olfattivo: “questo vino sa di ridotto”. Si tratta di un’odore non sempre facile da determinare per molti. Si dice “ridotto” un vino che svela la presenza di idrogeno solforato che si è combinato con altre molecole in fase di lavorazione, oppure che ha avuto un eccessivo contatto sulle fecce quando è ancora nelle vasche in cantina, oppure troppa privazione di aria. Avete mai sentito il cantiniere quando dice che deve far prendere aria al vino? Il motivo è questo. Come lo riconoscete quest’odore? Prende diversi aspetti ma spesso quando sentite un sentore che vi ricorda lo straccio bagnato, avete fatto centro! Si tratta proprio di “ridotto”.
ODORI INGANNATORI
Cabernet Franc doc Isonzo di Tiare: pulito, intenso e persistente Assaggiamo il vino dell’azienda friulana “Tiare” che ci propone un “Cabernet Franc” 2010 della doc Isonzo. Al naso è un’esplosione. Pulito, intenso e persistente. Profumi che ricordano il vitigno in tutte le sue sfumature. Ricordi di frutta rossa e nera, con equilibrate note verdi di peperone, erbe aromatiche, muschio e foglie di pomodoro. Il naso rimane ferreo nell’espressione e continua ad esprimere se stesso attraverso sensazioni pepate e di frutta rossa. I ricordi variano dalle more alle fragole, dai fiori d’iris alle viole e alle rose. Tracce di pepe rosa, con un leggerissimo fondo di cioccolato fresco. Bocca agile, ritmata, dal tannino appena rugoso ma perfetto e piacevolissimo nell’espressione.
DIFFIDATE DI CERTE PROFUMAZIONI STUCCHEVOLI Esistono vini in commercio creati apposta per confondere (e tradire) il consumatore. Sono prodotti studiati per fare in modo di affascinare chi beve a bottiglia appena aperta. Sono subdoli: ma quando sono fatti male li notate perché sono banali e soprattutto stucchevoli. Dietro c’è un’artificiosa lavorazione con lieviti selezionati che danno al vino profumazioni che vi possonotrarre in inganno: spesso si esauriscono in breve tempo e lasciano il tempo che trovano. Tutelatevi e fate una cortesia a chi scrive. Lasciate perdere e rispedite la bevanda al mittente.
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
SALUTE
26 L’INIZIATIVA
SOLIDARIETÀ/1
Obesità infantile, incontro a scuola
UN
Una concreta esperienza di solidarietà: è quella che, secondo i promotori dell’iniziativa, potranno provare i giovani che sceglieranno Avis a Ravenna per lo svolgimento del servizio civile. Anche quest’anno, infatti, l’associazione volontari italiani sangue è una sede accreditata che darà la possibilità di collaborare alla promozione della donazione del sangue e del plasma all’interno dei contesti associativi, tra i coetanei e nel territorio di riferimento. Avis provinciale di Ravenna mette a disposizione un posto per un giovane tra i 18 e i 28 anni interessato a dedicare, per un anno intero, alcune ore al giorno per la realizzazione di un progetto di solidarietà sociale e di tutela della salute, percependo un rimborso da parte dello Stato pari a 433,80 euro mensili. Il servizio civile viene inoltre riconosciuto dalle università in termini di crediti formativi universitari e di tirocinio. Domande entro il 23 aprile online sul sito web www.avis.it.
Open day a Sant’Agata con genitori e alunni sulla sana alimentazione Dall’indagine “L’obesità infantile: un problema rilevante e di sanità pubblica” (2015), a cura dell’Osservatorio per la Salute del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’università “Milano Bicocca”, che raccoglie le principali ricerche nazionali ed internazionali in materia di alimentazione, emerge che l’Italia è uno dei Paesi europei più colpiti dal fenomeno dell’ obesità infantile: nel nostro paese la prevalenza di sovrappeso in età pediatrica supera di circa 3 punti percentuali la media Europea, con un tasso di crescita/annua dello 0,5-1 percento, pari a quello degli Stati Uniti. Diverse ricerche, riferite al contesto italiano, mostrano che, estendendo il campione tra i 6 e gli 11 anni, è sovrappeso 1 bambino su 4 (23,1 percento) mentre 1 su 10 (9,8) è addirittura obeso. Anche alla luce di questi dati arriva il primo appuntamento in provincia di Ravenna per “Mangia bene, cresci bene”, l’iniziativa volta a sensibilizzare le famiglie sulle regole del mangiare sano. Venerdì 10 aprile l’istituto “Francesco d’Este” di Sant’Agata sul Santerno sarà teatro di un open day interamente dedicato all’educazione alimentare. La giornata si articolerà in due incontri a cura del dottor Raffaele Torregrossa: dalle 10 alle 12 per gli studenti di scuola media e dalle 17.30 alle 18.30 per i genitori. Il progetto promosso dal Moige (movimento genitori) è realizzato con il patrocinio scientifico di Sipps (società italiana di pediatria preventiva e sociale) e di Amiot (associazione medica italiana di omotossicologia) e in collabora-
POSTO PER SERVIZIO CIVILE ALL’AVIS PROVINCIALE
SOLIDARIETÀ/2
23%
La percentuale dei bambini sovrappeso nella fascia d’età tra 6 e 11 anni Uno su dieci è addirittura obeso
zione con Guna spa. Tra febbraio e maggio, “Mangia bene, cresci bene” attraverserà tutta Italia. Prenderanno parte al progetto 379 scuole, suddivise tra medie ed elementari, per un totale di circa 40mila studenti e 75mila genitori coinvolti. In ciascun istituto, i docenti e i medici di Amiot terranno degli incontri formativi sulla sana alimentazione e distribuiranno un kit didattico a ragazzi e genitori. Agli studenti è inoltre riservato un concorso a premi: le illustrazioni più significative saranno affisse nelle farmacie e gli studi medici aderenti e daranno vita ad un calendario info-educativo dell’iniziativa distribuito nelle scuole che hanno partecipato all’iniziativa.
I giganti della Robur tra i piccini di Pediatria La squadra e lo staff tecnico del Porto Robur Costa (A1 volley maschile) sono andati a salutare i piccoli degenti del reparto di pediatria dell'ospedale di Ravenna il 3 aprile portando una serie di doni pasquali, costituiti in particolare da maglie da gioco e gadget della società.
OBIETTIVO SALUTE
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
Gonfiore, allergie, disturbi intestinali, dermatite La zeolite Toxaprevent, un vulcano per la tua salute La zeolite è un minerale di origine vulcanica formatosi milioni di anni fa dall’incontro tra lava incandescente e il mare. Esistono più di cento tipi di zeolite ma tra questi la clinoptiolite contenuta nel prodotto Toxaprevent ha dimostrato di essere la più adatta all’uso umano e veterinario. La zeolite contenuta in Toxaprevent è in grado di detossinare/disintossicare naturalmente l’organismo e mantenerlo attivo e in salute. Tanto è forte il suo potere disintossicante che in Giappone è stata utilizzata per proteggere le persone dai disatri nucleari di Hiroshima, Nagasaki e Fukushima. Come funziona la zeolite Toxaprevent? Assumendo zeolite Toxaprevent con abbondante acqua, questa si libera nell’intestino comportandosi come una vera e propria calamita che attira tossine e radicali liberi, che vengono successivamente eliminati con le feci. Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo, assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo. Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e
minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, deacidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri, oltre a molecole di acqua. Per cosa è utile la zeolite Toxaprevent? La zeolite Toxaprevent smaltisce le tossine in eccesso pertanto è utile in caso di: - allergie e intolleranze, in quanto aiuta a mantenere bassi i livelli di istamina e a ridurre i sintomi di allergia e intolleranze - infezione da helicobacter pylori: alleviando i sintomi dovuti all'infezione - diete iperproteiche: consente di smaltire sostanze prodotte dalla dieta altrimenti tossiche per reni e fegato - diete dimagranti: diminuisce il senso di stanchezza e mal di testa dovuti alle tossine liberate dalla degradazione dei grassi - assunzione di metalli pesanti: permette di smaltire i metalli assunti con la dieta o mediante l’ambiente in cui viviamo - prevenzione: assunto quotidia-
namente consente i prevenire problemi dovuti all’intossicazione svolgendo un’azione anti-età, alleggerisce il lavoro degli organi interni e mantiene giovane e elastica la pelle. Chi può usare la zeolite Toxaprevent? Non esistono controindicazioni nell’utilizzo di zeolite Toxaprevent che può pertanto essere assunto da chiunque per il benessere dell’organismo. a cura di Valentina Piergallini farmacista specializzata in preparazioni erboristiche e omeopatia
SALUTE • BENESSERE
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
27 L’ESTETISTA RISPONDE
ALIMENTAZIONE NATURALE
L’ESTETISTA RISPONDE
Dal 13 al 19 aprile la Settimana della bellezza
I valori e i vantaggio bio nella dieta mediterranea
Pacchetto di massaggi per la migliore forma fisica
a cura di Raissa Ravegnani
a cura di Giancarlo Ceccolini
a cura di Nicole Marchetti
L’importante è agire dall’interno del nostro corpo per raggiungere la superficie, ovvero la nostra pelle, e parallelamente partire dalla cura del nostro aspetto per migliorare il benessere interno, promuovendo così uno stile di vita sano e salutare. Da Raisole nel mese di aprile ti proponiamo il trattamento rassodante “Firming”, in soli 30 minuti dona elasticità alla pelle e ne ripristina l’idratazione, lasciandola morbida, setosa e compatta. È raccomandato per pelli secche e denutrite al fine di ridonare elasticità. Risultati: aumento immediato dell’elasticità e dell’idratazione, sensazione di protezione e rinnovamento. Ottimo come preparazione ad eventuali programmi rimodellanti. Inoltre dedicheremo la settimana dal 13 al 19 alla nostra bellezza con una promozione dedicata a chi desidera un corpo sano e in forma. Certo bisognerebbe curare il proprio corpo 365 giorni l’anno , ma a maggior ragione, quando capitano occasioni di questo genere, consiglio sempre di approfittarne, e di corsa anche! Promozione: Trattamento tonificante/elasticizzante “Firming” sarà proposto ad un prezzo speciale di 25 euro. Sarà inoltre possibile acquistare i prodotti della nuova linea corpo “body strategist” rassodanti, anticellulite e antietà, scrub e patch con uno sconto speciale di 20 euro ciascuno. Raissa Ravegnani vi aspetta da Estetica Raisole Centro Benessere [comfort zone] via Ferrara 2, Marina Romea cell. 349 6248813 aperto da lunedì pomeriggio a domenica mattina Facebook: Estetica Raisole http://esteticaraisolemarinaromea.prodotticomfortzone.com
Se vogliamo parlare di filosofia in cucina orientata al benessere, non possiamo prescindere dalla dieta mediterranea, visto che si tratta un modello, o regime alimentare, che risulta fra i più accreditati su base scientifica e fra i più consigliati a livello internazionale. È particolarmente equilibrato anche dal punto di vista nutrizionale ed è ritenuto in grado di prevenire sia le patologie a carico dell'apparato cardio-vascolare che il declino cognitivo associato all’invecchiamento. La dieta mediterranea è una tradizione molto antica, un patrimonio di sapere diventato parte integrante della cultura dei popoli mediterranei, in particolare di quello italiano, e l’importanza di questo patrimonio è tale che l’Unesco, qualche anno fa, l’ha inserito nella sua lista di beni naturali ed immateriali, facenti parte del “patrimonio dell’umanità”. Gli alimenti fondamentali su cui si basa la dieta mediterranea sono i cereali, i legumi, il pane, la verdura, la frutta, l'olio extravergine di oliva, in prima battuta. Poi il pesce e, in quantità moderate, carne rossa, di latticini e di vino. Pertanto, la base di questa alimentazione è costituita prevalentemente da cibi di origine vegetale, con valori nutrizionali superiori, che vengono prodotti nel rispetto di precise norme comunitarie – che escludono l'uso di sostanze chimiche di sintesi, pericolose e dannose per una sana alimentazione (come diserbanti, pesticidi chimici, antiparassitari, Ogm, coloranti artificiali, aromatizzanti, ingredienti sintetici, ecc.) – quindi con metodo biologico.
L’estate si avvicina a grandi passi ed è già tempo di pensare a rimettersi in forma. Non solo per presentarsi in spiaggia nel miglior modo ma anche per favorire il proprio benessere a tutto tondo. La primavera è infatti la stagione ideale per liberarsi di quelle “rigidità” invernali che si ripercuotono sul corpo. Così come il momento giusto per depurare il proprio organismo con del sano movimento e una dieta equilibrata. Di grande aiuto possono essere trattamenti mirati per il corpo, che accompagnano e accelerano questo percorso di “rinascita”. Per questo il Centro estetico Solidea di Ravenna ha predisposto una speciale promozione su un pacchetto di tre massaggi (linfodrenaggio, miofasciale e slimmy), al prezzo speciale di 150 anziché 175 euro. Tutti e tre i massaggi lavorano sul corpo nella sua totalità, ma in maniera diversa. Per esempio, il linfodrenaggio serve per drenare i liquidi ed è molto adatto in questa stagione, soprattutto per chi sta cercando di perdere qualche chilo di troppo. Il massaggio miofasciale lavora invece in profondità sulle fasce muscolari e aiuta molto a distendere la schiena. Il trattamento slimmy, infine, ha un effetto dimagrante ed è efficace per scolpire le gambe, la pancia e la zona del bikini. Ogni trattamento dura cinquanta minuti e il cliente può decidere liberamente la cadenza, in genere settimanale. Il modo migliore per risvegliare il corpo e prepararlo al sole e alle belle giornate all’aperto! Rita Fabbri e il suo staff vi aspettano al Centro estetico Solidea via Porto Coriandro 7c - Ravenna apertura dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì) Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 www.centroesteticosolidea.it
Giancarlo Ceccolini Forno Pasticceria Cucina via D’Azeglio 3c - Ravenna www.giancarloceccolini.it
ARIETE
BILANCIA
Efficienza e creatività non mancano, ma lasciatene un po’ anche a certa gente clonata da pesci pagliaccio. Familiari, colleghi potrebbero affettarvele elegantemente come culatelli, tanto che chi vi guarda potrebbe avere l’impressione di trovarsi ad una puntata di Cecenia Got’s Talent.
Nel lavoro riceverete preferenze a iosa, anche da persone e strutture lontane, quindi, vale la pena inviare curricula everywhere. L’amore scombussola un tantinello il cuore e la pancia, mentre la fornicazione evidenzia il camallo che c’è in voi. Domenica cercate la compagnia degli amici.
TORO
SCORPIONE
Ascoltate Venere nel segno e Marte amico, che vi intimano di scacciare paranoie e perdita di tempo per non rischiare di chiudervi i peli pubici in una cerniera lampo. Se il lavoro si rivelerà piacevole come un prurito intimo, forse sarà perché vi aspettate riconoscimenti che devono ancora arrivare.
Settimana svogliata, caratterizzata da un’efficienza simile al meteorismo intestinale causato da una dose massiccia di lassativi. Ma nel week end con Venere che termina la sua opposizione potreste esprimere un Marte opposto molto focoso, utile a digitare le parti più sensibili del partner.
llo! e b è o il ciel con noi! o scopril
GEMELLI Se lavoro e famiglia vi tracimano gli zebedei, approfittate di una Luna amica nel week end, per lasciarvi tracimare dal sudombelico eruttivo, animato da sensibilità extra-labiali. In ogni caso, occorre negoziare e non mettere troppa carne al fuoco, per non rischiare un sovraccarico.
CANCRO Le stelle vi accatastano sulla schiena milioni di obblighi. Così i pretendenti fanno venire una punta d’ernia e il lavoro procura meno soddisfazioni degli 80 euro di Renzi in busta paga, mentre i rapporti sociali al massimo potrebbero rallegrarvi come una domenica dedicata al bricolage.
LEONE Giovedì e venerdì starvi vicino sarà come viaggiare su un aereo supersonico per le tante cose che dovete fare prima che sia troppo tardi. Attenzione a non ispirare la stessa simpatia di un’emorroide. Nel week end staccate la spina in compagnia degli amici e ascoltate ogni suggerimento utile.
VERGINE Da giovedì ritrovate un po’ di lucidità, e tutto sembra scorrere finalmente per il verso giusto, anche se la voglia di riposo, di distrazioni ed emozioni, anche anatomiche, è tanta. In questo caso chi ce l’ha dovrebbe prestare più attenzione al partner. Glutei come betoniere per via del lavoro.
Martedì 14 aprile, ore 21
(attività adatta a bambini a partire da 8 anni)
Speciale Speciale "Conquista dello spazio"
Martedì 21 aprile, ore 21
Sara Ciet, Lorenzo Soleri: Piacere Kudrjavka, per gli amici Laika! Cani e altri animali nello spazio
Venerdì 17 aprile, ore 21 Sala conferenze, ingresso libero
Paolo Morini: La maratona Messier
Sabato 18 aprile, ore 15:00 Speciale "Conquista dello spazio"
Da grande voglio fare l'astronauta
Speciale "Conquista dello spazio"
Massimo Berretti
La missione Cassini a Saturno
Venerdì 24 aprile, ore 21
Osservazione della volta stellata Ingresso libero, cielo permettendo
Domenica 26 aprile, ore 10.30 Osservazione del Sole
Ingresso libero, cielo permettendo
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Si consiglia la prenotazione
SAGITTARIO Anche se le cose da fare saranno tante e certa gente ve le spremerà come una centrifuga all’uva, il fascino e la voglia di fare cresceranno con il passare dei giorni, ma nel fine settimana evitate di sodomizzare la pazienza del partner con posizioni su cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso.
CAPRICORNO Lo stress vi gonfia come mongolfiere e la fornicazione sa di minestra riscaldata. Inserite il tollerante automatico se volete che ogni situazione migliori. Occorre impegno e soprattutto una faccia di glutei in formato gigante per non attaccarvi a cavilli, ormoni ed eventuali partner riluttanti.
ACQUARIO L’impegno è tanto come le bolas rotanti, ma i risultati arrivano, a patto che vi guardiate il deretano da chi ha il quoziente intellettivo di una vespa cieca. L’amor comunque vi si appiccica nel fine settimana, come l’aperitivo accompagnato da tonnellate di stuzzichini sulle maniglie dell’amore.
PESCI Anche se preferiste trascorrere la settimana ovunque piuttosto che al lavoro, grazie all’appoggio della Luna riuscirete a concentrarvi e a non tralasciare i dettagli, specie il compleanno del capo. Il vostro sudombelico intanto viene proclamato patrimonio dell’umanità, ma cercate pure di riposare.
RAVENNA &DINTORNI 9/4 2015
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 30 marzo al 5 aprile 2015 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna
È ancora conveniente? Con la fine degli incentivi, l’energia assume un valore nuovo ma purtroppo spesso le informazioni sono poco chiare specie sulle detrazioni. Perciò oltre a invitarvi a visitare il nostro sito rinnovato, è attivo il nuovo servizio “ASPPI ENERGIA”. Ecco come funziona, il tutto gratuitamente e senza alcun vincolo: verifica, da parte del nostro personale in sede ASPPI, della capienza fiscale; poi eventuale sopralluogo di un nostro incaricato per la verifica dei consumi, stato dell'immobile, soluzioni. Per avere la certezza di offrire un servizio attendibile e di qualità, siamo riusciti ad ottenere l’appoggio di Enerpoint: siamo orgogliosi di questo risultato perché è una Società internazionale che fornisce materiali e assistenza a oltre 6mila installatori ed ha contribuito all’installazione di 30mila impianti solo in Italia. Per contattarci compila il format sul nostro sito, telefonicamente o passando di persona. Nel frattempo, ecco 10 quesiti per chi ti propone un impianto fotovoltaico: 1) Cosa include ed esclude la tua offerta, il prezzo è iva inclusa? 3) Quanti impianti avete installato, referenze in zona che posso contattare? 4) Siete iscritti all’obbligatorio Consorzio per lo smaltimento a fine vita dei pannelli, puoi fornirmi il documento rilasciato dal Consorzio stesso? 5) Sei in regola col Durc, ne hai Associazione sindacale piccoli proprietari una copia aggiornata? 6) L’impianto che proponete come immobiliari ottimizza le prestazioni dei mo- Ravenna V.le Galilei 81/83 tel. 0544 470102 duli? 7) Posso monitorare la produzio- fax 0544 470075 ne, come mi accorgo di possibi- info@asppi.ra.it www.asppi.ra.it li anomalie? Via Cavour, 25 8) La vostra azienda monitora in Faenza tel. 0546 25807 tempo reale il mio impianto? faenza@asppi.ra.it 9) E’ compresa una polizza assi- Lugo Via Manfredi, 41 curativa per eventuali danni? tel. 0545 33356 10) Se il mio impianto dovesse pro- lugo@asppi.ra.it durre meno di quanto mi avete SERVIZI AI SOCI stimato, come mi ripagate il - Gestione contratti danno? di locazione Per il 2015 sono confermati gli sgravi fiscali del 50%, ora è tempo di denuncia di redditi, sfruttate le detrazioni e usate il vostro denaro a favore solo di voi stessi! ASPPI è da decenni al vostro fianco, saremo lieti di darti una mano.
TENNIS
Domenica 12 aprile festa in piscina per i bambini dei corsi “Primi Passi”
Sabato 25 aprile prima prova del Master estivo
ATTIVITÀ MOTORIA PER LA TERZA ETÀ NEI PARCHI CITTADINI Per il quarto anno consecutivo Uisp Ravenna propone corsi di ginnastica all’aria aperta. L’idea è quella di proseguire l’attività motoria dedicata alla terza età in palestra, anche nel periodo estivo. Il Comitato Uisp propone corsi di ginnastica dolce che si svolgeranno nelle aree verdi della città di Ravenna. Le zone coinvolte saranno: il Parco Teodorico in via Pomposa, il parco Fagiolo in via Giuseppe Zalamella ed i Giardini Pubblici in viale Santi Baldini. “Ginnastica nei Parchi” di Uisp sarà gestita da un esperto laureato in Scienze Motorie che proporrà lezioni di un’ora nelle ore mattutine dove saranno protagonisti esercizi di risveglio muscolare e camminata con l’ausilio di piccoli attrezzi. L’attività si svolgerà due volte alla settimana e prenderà il via nel mese di maggio 2015 per poi terminare nel mese di luglio 2015.
FESTA DI APERTURA A MARINA DI RAVENNA Domenica 12 aprile dalle ore 14 lo staff del Centro Estivo di Ponte Nuovo apre le iscrizioni presso il Bagno Astoria di Marina di Ravenna. Per l’occasione saranno organizzati giochi e tornei sportivi sulla sabbia. Durante la giornata sarà possibile iscriversi o raccogliere informazioni sull’attività del Centro estivo che aprirà l’8 giugno fino al 1 agosto presso il Parco di via della Vigna a Ponte Nuovo. Gli istruttori organizzeranno eventi di gioco e intrattenimento, ma non di custodia dei ragazzi, per cui è richiesta la presenza dei genitori o di accompagnatori responsabili.
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ACQUA FAMILY
GINNASTICA
CENTRI ESTIVI
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Domenica 12 aprile alle ore 10, presso la piscina Comunale di Ravenna, Uisp organizza per il secondo anno, “Acquafamily”. Si tratta di una festa in acqua per bambini dai 3 ai 5 anni che frequentano i corsi organizzati dal Comitato di Ravenna denominati “Primi Passi”. La formula dello scorso anno si ripete con programma arricchito e con l’invito esteso ai genitori che dovranno indossare il costume e scendere in acqua con il proprio figlio. Il 2014 si è dimostrato vincente facendo il pieno di adesioni da cui è stato tratto anche un video dell’evento scaricabile alla pagina facebook “centro nuoto uisp”. Gli insegnanti e tecnici del Comitato di Ravenna sono all’opera per organizzare l’evento ludico nella vasca da 25 metri che per l’occasione sarà completamente libera dalle corsie. Verranno proposti giochi in acqua accompagnati da musica in cui bambini possono interagire direttamente con mamma e papà. Un’ora in cui i genitori potranno tornare bambini e ripercorrere il vitale rapporto con l’acqua insieme ai figli. Una domenica diversa, in compagnia di Uisp Ravenna, per vivere l’acqua in modo divertente e consapevole. Per iscriversi all’evento è necessario confermare la propria adesione all’istruttore Uisp durante gli orari dei corsi giornalieri.
Aprile 2015, parte il Master Tennis estivo. Dopo la conclusione del Campionato a squadre invernale è ora di aprire il tetto dei campi da tennis e fare posto al Torneo singolare maschile Uisp giunto alla 12° edizione. Saranno nove le tappe del Master di Tennis 2015, si giocherà presso i circoli affiliati compresi nei Comuni di Cervia, Lugo e Ravenna. Inizio sabato 25 aprile presso il Circolo Tennis Castiglione di Ravenna dove è previsto un tabellone ad eliminazione diretta con teste di serie, aperto a tutti gli atleti Uisp con alcune limitazioni ai classificati Fit (vedere regolamento). Ogni tappa prevede punteggi in base alla classifica finale e la possibilità, ai migliori 32 atleti, di disputare la finale il 15 settembre presso il Circolo Tennis di Lugo. Per maggiori dettagli e iscrizioni consultare il regolamento nel sito del Comitato di Ravenna www.uisp.it/ravenna
inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 9 aprile 2015
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 9 aprile 2015
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RAVENNA, CENTRO STORICO Vendesi appartamento parzialmente da ristrutturare in palazzina di solo 2 unità: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, bagno, ripostiglio. Classe energetica G, kWh/m2/anno 378,49. Rif. LN800 € 170.000,00 RAVENNA CENTRO STORICO Ampio appartamento al 3° piano con ascensore: corridoio, cucina, tinello, soggiorno, 3 camere da letto, 2 bagni oltre a garage nel piano seminterrato. Utenze autonome, spese cond. € 620,00 ca. Attualmente affittato a studenti. Classe energ. D, kWh/m2/anno 126,73. Rif. 101GSC € 220.000,00 FORNACE ZARATTINI (RA)
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