DAL 24 LUGLIO
Forlì, via XIII Novembre 127 AL 4 AGOSTO 2015
Un sub in immersione nei pressi del relitto Paguro a 30 metri di profondità al largo della costa ravennate (foto Mauro Pazzi)
Settimanale di informazione FREEPRESS
Giovedì 9 luglio 2015 n.637
RAVENNA&DINTORNI
FESTA
www.ravennaedintorni.it
MONDO SOMMERSO
IL FASCINO DEGLI ABISSI NELLE STORIE DI CHI LI ESPLORA, TRA RELITTI E ANIMALI MARINI
SOCIETÀ
a pagina 6
Darsena, si cambia Via la gru, ecco l’arredo abbigliamento, accessori e bijoux dal 13 luglio
saldi Viale delle Nazioni 93 Marina di Ravenna Occhidolci
SATIRA
a pagina 5
REPORT COOPERAZIONE
Rubriche e appuntamenti per il buon mangiare e il buon bere
da pagina 14
Cmc all’americana: lavorerà a New York MUSICA
LA STORIA
A Massa Lombarda torna il Riot Fest
In città per un film arruola un musicista di strada
GUSTO
Al Molo TreZero cena con Spinoza e Lercio
Trasbordatore pericolante e smantellato ma sulla banchina quattro installazioni a pagina 4
da pagina 8
a pagina 26
a pagina 17
ARTE
SALUTE I consigli degli esperti per un benessere a 360 gradi
a pagina 18
A Cervia l’ultimo Naturalismo
a pagina 27
Venerdì 10 luglio alle ore 21
Piadine Crescioni • Pizza al taglio e al tegamino • Rotolini • Torte salate Panini • Hamburger • Pizza fritta • Pesce fritto o al forno • Primi fatti in casa Crepes • Cannoli siciliani • Biscotti •Torte di stagione
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OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 9/7 2015
L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Quella gru che faceva paura alla burocrazia
di Gianluca Costantini
Le figuracce e il parafulmine
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di Andrea Alberizia
di Moldenke
Va stabilito se negli ultimi cento giorni chi ha passeggiato sulla banchina destra della darsena di Ravenna, passando sotto all'ultima gru, ha rischiato di prendersi una putrella tra capo e collo oppure se la macchina pubblica terrorizzata dal rischio di fare una figuraccia ne abbia raffazzonata una ancora peggiore. Oscilla tra queste due alternative la vicenda che ha portato allo smontaggio in una manciata di giorni, lavorando anche nel weekend, dello scheletro metallico che ricordava il passato industriale del quartiere e da tempo arrugginito. Perché il blitz firmato da Autorità portuale e Comune è tutto basato su una relazione tecnica di una pagina appena che la definisce pericolante sulla base di due ispezioni: una dell'1 luglio e una del 24 marzo. Cosa può essere capitato alla gru in quell'intervallo di tempo se dopo la prima ispezione non è stato disposto nulla e invece dopo la seconda è stata immediatamente firmata la relazione ed è partita la procedura di somma urgenza per lo smontaggio? All’orizzonte c’è la festa per Ravenna Capitale in programma il 18 luglio da celebrare lungo tutta la banchina e quindi passeggiando sotto la gru. Avrebbe del clamoroso se il timore (legittimo, ci mancherebbe) di un potenziale incidente improvviso avesse spaventato così tanto la burocrazia al punto da perdere lucidità decidendo di fare quello che sì le viene da sempre richiesto e cioè accellerare, ma questa volta anche troppo combinando un guaio irreparabile agendo con precipitazione. Come se temendo un futuro mal di testa si decidesse di decapitarsi prima di capire se può bastare un’aspirina. Perché ora a farsi strada tra gli addetti ai lavori (alcuni convinti che si potesse intervenire per la messa in sicurezza senza lo smontaggio) è il timore che quella gru, nonostante le promesse del sindaco in prima persona, non torni più al suo posto. Perché ora per rimontarla dovrà rispettare la normativa sismica. Perché per tirarla giù non si è andato di fioretto ma si è intervenuti di fiamma ossidrica. Perché ristrutturarla e rimontarla costerà un sacco di soldi (si parla di 100mila euro)e gli impegni a parole devono pur fare i conti con le difficoltà delle casse. Ma se la preoccupazione nei corridoi di Palazzo Merlato era quella di poter dormire tra due guanciali in vista della festa per Ravenna Capitale, non sarebbe stato forse il caso di muoversi un pochino prima? Festeggiare il titolo di Capitale italiana della cultura in darsena, tema centrale della candidatura, senza uno dei suoi simboli più noti è un po’ beffardo.
C’è un uomo nuovo in città, si chiama Enrico e fa il parafulmine umano, tipo Fantozzi. In questo caso però la parte del megadirettore è del sindaco Fabrizio Matteucci che lo ha di fatto assunto a inizio anno come assessore del Comune di Ravenna al posto di uno che se n’era appena andato, mettendolo in primis astutamente alla Protezione civile, prevedendo l’alluvione che avrebbe travolto (e fatto incazzare) in particolare i bagnini ravennati, che si sa, sono pure belli grossi. Naturalmente però Enrico è stato incaricato dal megadirettore di occuparsi anche di Mobilità, proprio guarda caso nel momento in cui stava per chiudere piazza Kennedy e quindi svanire nel nulla il parcheggio più utilizzato del centro storico. È lui così a prendersi tutti i cancheri dei commercianti e dei ravennati più rancorosi, ed è lui anche a tagliare il nastro del nuovo parcheggio alternativo e a dover pure fare marcia indietro per conto di altri sulle sorprendenti tariffe di questo nuovo parcheggio alternativo. Visto come svolge perfettamente il suo lavoro di parafulmine, ora la gente si diverte pure a prenderlo per il culo. E così dei simpatici cialtroni rifanno le strisce pedonali di via Maggiore e il giorno dopo le distruggono riasfaltando lo stesso tratto, tra le risate più sguaiate sentite chiaramente da tutti i residenti. Poco dopo Enrico manderà un comunicato in cui pur prendendo le distanze, praticamente si scusa e ammette una certa disorganizzazione, poveretto, lui che non c’entra praticamente un cazzo. Ancora qualche giorno e si fa la Notte Rosa: quelli del traghetto di Marina se la ghignano e alle due fanno la fuga, lasciando in fila centinaia di persone incazzate. Il parafulmine, il giorno dopo, chiede pubblicamente scusa a nome del Comune. Poi ci prova anche il sabotatore del ponte mobile, lo stesso di sempre, a lasciare aperto per diverse ore del sabato mattina il nostro prezioso ponticello, ma questa volta il comunicato già vergato a mano dall’assessore viene bloccato dall’ufficio stampa del Comune che gli dice pure di non esagerare, per dio. Infine, affonda pure la nave che avevano appena tirato fuori dall’acqua, quella dell’incidente che ha fatto un po’ di morti lo scorso Natale. Ma qui Liverani non se la sente di rubare la scena al vicesindaco che se ne è sempre occupato. Vicesindaco che però pare sia in ferie a Cortina d’Ampezzo e quindi chissà che non tocchi ancora a lui. Il problema, in fondo, non è certo il parafulmine. Il problema è che i fatti narrati qui sopra, sono veri.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
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MERCATO EUROPEO 10-11-12 LUGLIO 2015 LIDO ADRIANO 40 operatori appartenenti a un grande numero di paesi europei, per tre giorni, dal 10 al 12 luglio 2015 saranno presenti a Lido Adriano per vendere prodotti tipici sia alimentari che legati alle tradizioni del paese di proveniaenza ed alla produzione locale
PRO LOCO LIDO ADRIANO Viale Petrarca 434 Lido Adriano (RA) Tel/fax 0544 495353 info@prolocolidoadriano.it www.prolocolidoadriano.it
BRASILE Churrasco, mojito e cucina brasiliana MESSICO Burrito, taco cucina tipica messicana MAROCCO Cucina tipica marocchina ARGENTINA Carne alla griglia argentina GRECIA Gyros, moussaka, souvlaki, yogurt UNGHERIA Dolce tipico a forma di camino
INGHILTERRA Birra riproduzione Pub REPUBBLICA CECA Cucina ceca e birra tipica FRANCIA Crèpes al metro AUSTRIA Brezen SPAGNA Paella ABRUZZO Arrosticini e pannocchie
LIGURIA Trofie al pesto, pesce fritto, focaccia SARDEGNA Maialino sulla brace e prodotti tipici Frutta secca 50 tipi diversi SICILIA Prodotti pistacchio, arancini, cannoli
SICILIA Pasticceria e liquori siciliani TOSCANA Lampredotto, trippa, ribollita, pappa al pomodoro, hamburger chianina VAL D'AOSTA Vini
RAVENNA &DINTORNI 9/7 2015
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SOCIETÀ
Questa storia inizia con un sogno nella giungla e finisce con un film girato e ambientato a Ravenna. Il regista svizzero Hanspeter Ammann si trovava nel nord della Thailandia, al confine con il Laos, dove la foresta pluviale è così fitta da non lasciar filtrare la luce del sole. Lì Ammann stava girando un film sui combattenti tailandesi, quando una notte gli sono apparsi in sogno sua madre e suo padre. Nel sogno Ammann era bambino, e come quando aveva dieci anni, stava andando in auto con i suoi genitori al mare a Milano Marittima. «Era da tanto che non ripensavo a quelle estati di fine anni ’60. Nel sogno passiamo in macchina davanti a un cartello con scritto “Ravenna” e chiedo a mia madre “Andiamo a vedere i mosaici?” e lei mi risponde “Fa troppo caldo, andiamo in spiaggia, ci andremo la prossima volta”. Diceva sempre così, e alla fine non ci andammo mai. Così quando mi sono svegliato ho deciso che sarei venuto a vedere i mosaici». I primi giorni di Ammann a Ravenna sono stati come quelli di un normale turista: chiese, passeggiate, gelati e un corso di mosaico. «Mentre vedevo Ravenna ho pensato che questa era la città che cercavo da anni per girare un film che avevo in mente. Un omaggio al neorealismo. Oggi i film sono girati bene, hanno una bella fotografia, musiche meravigliose, attori splendidi, ma non trasmettono emozioni autentiche. Credo che il neorealismo sia stato un momento magico per il cinema internazionale. Con attori che non erano attori professionisti i registi italiani raccontarono le storie vere della realtà di quegli anni». L’idea di Ammann era quella di girare un film tributo alla pellicola che ha segnato maggiormente la sua carriera cinematografica, Ossessione di Luchino Visconti. Per farlo «ho deciso di usare come set ambienti che mescolano la natura e l’industria, gli stessi che utilizzò Michelangelo Antonioni in Deserto Rosso. Volevo anche far recitare attori
LA STORIA
Il regista svizzero e il giovane rom Hanspeter Ammann sta girando un film in città con un ragazzo notato per strada: «L’ho visto prendersi una multa mentre suonava la fisarmonica: gliel’ho pagata e poi l’ho voluto come attore»
Una foto delle riprese scattate dal regista ravennate Gerardo Lamattina, che sta collaborando con Ammann
non professionisti, persone vere. Ma in città non conoscevo nessuno e non sapevo chi avrei potuto coinvolgere nel progetto, allora chiesi all’unica persona che conoscevo, l’insegnante di mosaico Anna Fietta. Anna è stata molto gentile e ha organizzato un casting nel suo studio. Mentre la mattina andavo al casting mi sono fermato a bere un caffé in un bar vicino a Porta Adriana e ho sentito una musica meravigliosa. Era il suono di una fisarmonica. Mi sono avvicinato e ho visto questo ragazzo rom che suonava in maniera magnifi-
ca. Gli ho domandato se potevo fargli alcune foto mentre suonava e lui ha accettato. In quel momento è arrivata la polizia e gli ha chiesto di mostrare il permesso per suonare. Lui non lo aveva e hanno iniziato a discutere, io ho detto al poliziotto che le persone amano quella musica, ma il poliziotto mi ha intimato di non impicciarmi e gli ha fatto una multa da 50 euro. Io non capivo, lui suonava meravigliosamente, la persone si fermavano ad ascoltarlo, mi sembrava ingiusto. Allora ho deciso di pagargli la multa. Poi sono andato ai provini. Al
casting gli attori erano tutti bravi e belli, ma io continuavo a pensare a al ragazzo della fisarmonica. E finalmente ho realizzato: nel neorealismo i personaggi erano poveri, emarginati, gli ultimi della società. Se volevo fare un film neorealista oggi dovevo prendere lui. Così sono tornato indietro e l’ho ingaggiato come attore». Il film che Hanspeter Ammann sta girando in questi giorni a Ravenna uscirà a gennaio 2016 e si intitolerà Voyage to Ravenna – Viaggio a Ravenna. I tre protagonisti della storia sono un
GRUPPO LA CAMPAZA
ragazzo rom, giunto in città per racimolare qualche soldo suonando per strada, un ragazzo albanese venuto per lavorare in spiaggia e un ragazzo del Benin giunto qui per studiare (interpretato dal musicista Frank Viderot). Ammann è affascinato ed entusiasta di Ravenna. «Questo luogo è perfetto per il cinema. Ci sono set che vanno dal mare alla campagna, dal porto all’industria. Le persone sono molto disponibili e collaborano tra loro. Ho conosciuto moltissime persone in gamba come il videomaker Gerardo Lamattina, che mi sta dando una mano con il film. Lui consoce gli orari migliori per girare le scene, i luoghi, i modi per evitare di essere assaliti dalle zanzare, e condivide le sue conoscenze con me. Sto pensando seriamente che si potrebbe aprire una agenzia cinematografica a Ravenna. È una città ricca di talenti artistici, di fotografi, di registi. Credo sia un peccato che i ravennati credano poco nelle loro potenzialità. Molti mi chiedono “perché sei venuto proprio a Ravenna?”, “Perché ti piace questa città?” e mi dicono che è una città “provinciale” (lo dice in italiano, ndr), che “di inverno è triste” e “bla, bla, bla”. Beh, cari amici ravennati questa è una città ottima. C’è tutto e credo si possa fare cinema qui meglio che a Roma o a Zurigo...». Matteo Cavezzali
INFOPROM
La cucina del territorio alla grande festa Darsena Open Show Ristorazione Self Service Sant’Apollinare Nuovo sarà presente il 18 luglio in Darsena di città con la sua buona cucina tradizionale Ci sarà anche il Gruppo La Campaza, presente con il Self Service Sant'Apollinare Nuovo, fra i protagonisti del Darsena Open Show, il prossimo 18 luglio. La grande festa per celebrare il titolo di Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015, animerà il quartiere, rendendolo fulcro del divertimento e dello stare insieme all’insegna della musica, dell’arte e del buon cibo. Insieme ad altri sei ristoranti, il Gruppo La Campaza realizzerà il più grande catering della storia cittadina, allestendo una tavolata di quasi trecento metri lungo il canale Candiano dove saranno proposti tanti menù per soddisfare i palati più esigenti: dal pesce al vegan, dal fast food alle specialità della tradizione. «Un bel momento di aggregazione in segno di unità per rendere omaggio al grande sforzo compiuto – commenta Gilles Donzellini, titolare del noto ristorante –. Per quanto ci riguarda, durante la lunga festa dalle 17 di pomeriggio all’una di notte, ci occuperemo di un originale menù del territorio. Una scelta non casuale se si considera che in questi ultimi anni, abbiamo molto investito nella ricerca della massima qualità della materia prima, sposando in pieno la filosofia del chilometro zero. Un’attenzione al prodotto e al suo utilizzo che ha fatto registrare un alto gradimento fra i nostri clienti». In questi ultimi anni, il Gruppo La Campaza è
sempre più impegnato in eventi di vario tipo che ormai affiancano la tradizionale e florida attività di ristorazione. «Abbiamo cominciato a occuparci di catering – spiega Donzellini –, per rispondere alle crescenti richieste della nostra clientela, sia di privati soprattutto in occasione di matrimoni o ricorrenze particolari, sia di aziende. Abbiamo subito riscosso un certo successo e questo ci ha stimolato a organizzare eventi in cui mettere a frutto l’esperienza acquisita. Per esempio, lo scorso 7 luglio abbiamo ospitato nel nostro ristorante l’evento conclusivo del 1° Festival dell’Industria e dei Valori dell’impresa di Confindustria, mentre in giugno a Cervia abbiamo allestito un aperitivo nella suggestiva Torre di San Michele e un punto ristoro in piazzale dei Salinari, durante Cozze e Pesce in Festa. E ancora, abbiamo curato un ristorante tematico per fornire ristoro durante la diciannovesima edizione del Raduno dei Marinai d’Italia a Ravenna». Tanti tasselli che hanno reso la nota azienda di ristorazione, sinonimo di certezza, professionalità, cordialità e di buona cucina tradizionale e innovativa. Con la stessa passione dedicata all’arte dell’accoglienza e della buona cucina, è stato portato avanti anche un progetto di ripopolamento e reintroduzione della cicogna bianca, grazie alla costruzione di una grande voliera
nell’ampio parco del ristorante La Campaza a Fosso Ghiaia che ora ospita una settantina di esemplari. E, presto, nel “Giardino delle Cicogne e dei Fenicotteri” sarà inaugurata una nuova tensostruttura trasparente.
È in distribuzione l’edizione 2015 di
SOCIETÀ
Ravenna Festival Magazine Torna per il secondo anno la rassegna “Kafka sulla spiaggia” al bagno Molo TreZero di Marina di Ravenna. Gli incontri con gli autori (con tanto di cena a tema, prenotazione consigliata allo 0544 530793) si aprono sabato 11 luglio dalle 20 con gli autori di Spinoza e Lercio, i due siti di satira più noti d’Italia. Per l’occasione abbiamo intervistato Francesco Conte, della redazione di Lercio. Quando nasce Lercio e perché? «È stato fondato alla fine del 2012 da Michele Incollu. Nasce per mettere alla berlina il giornalismo sensazionalista che (soprattutto in rete) privilegia notizie capaci di destare clamore, senza neppure verificarne la veridicità, rispetto ad un’informazione completa e approfondita, abdicando così alla propria funzione sociale in cambio di qualche click in più. Questo marasma di notizie-non-notizie si è trasformato in una gara a chi la spara più grossa. Alle testate “ufficiali”, artefici di un’eccessiva attenzione al gossip e alle notizie di costume, si sono aggiunti siti di pseudo-informazione con tendenze complottistiche e creatori di bufale finalizzate solo al click-baiting. Lercio si insinua in questa zona grigia, offrendo articoli e “ultim’ora” dichiaratamente falsi, ma con una finalità satirica e parodistica». Da quando ci collabori? «Praticamente dalla sua fondazione. Ho inviato il mio primo articolo nel dicembre del 2012: parlava di una farfalla che minacciava di battere le ali a Tokyo, scatenando il panico a New York. La collaborazione è avvenuta in maniera spontanea. Io, Michele e tutto il resto dell’attuale redazione facevamo già parte di un collettivo satirico, Acido Lattico, a sua volta sorto sulle ceneri della “Palestra” di Daniele Luttazzi: lui raccoglieva le battute inviategli dai fan e pubblicava le migliori. Quando Michele ha fondato Lercio, come per osmosi, tutto il collettivo si è fatto coinvolgere». Qual è il segreto del vostro successo? «Secondo alcuni il colore rosso. Secondo altri l’accostamento di uno stile credibile e di contenuti incredibili. Ma probabilmente la chiave è nel fatto che nascondiamo piccoli quantitativi di sostanze psicotrope in ogni articolo». Quali sono gli articoli di cui vai più fiero? «Quelli a cui sono più affezionato sono due. La toccante storia di Jimbo: l’elefante che sa dipingere solo peni, parla dell’unico elefante al mondo che non è in grado di disegnarsi un autoritratto, caratteristica che, stando
L’INTERVISTA
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Alcune delle bufale che hanno reso famoso Lercio
Quelle bufale che ridicolizzano il giornalismo sensazionalista a Studio Aperto, sarebbe praticamente innata in tutti i pachidermi. Con l’articolo lanciavo anche una petizione per il povero Jimbo. Ed ha pure avuto un discreto seguito. L’altro articolo è L’Accademia della Crusca rivela: “Il congiuntivo? Ce lo siamo inventati”, con cui si è praticamente aperto un filone che poi ha raggiunto l’apice con l’ultim’ora di Rosaria Greco L’Accademia della Crusca si arrende: “Scrivete qual è con l’apostrofo e andatevene affanculo”. Con i social media manager dell’Accademia è nata una sorta di love story. È il nostro contributo alla cultura italiana». C’è chi crede che le vostre siano notizie reali... «Intanto mettiamo in chiaro una cosa: il nostro scopo non è quello di far passare i nostri articoli per veri. Produciamo contenuti dichiaratamente satirici. Però, onestamente, è molto divertente quando capita». Ci sono casi che ricordi, in questo senso? «Il più clamoroso, che credo resterà ineguagliato, si scatenò con l’articolo di Vittorio Lattanzi: Kyenge shock: “Prendiamo cani e gatti degli italiani per sfamare gli immigrati”. Intervennero “legioni di imbecilli” pronte ad attaccare la Kyenge. Sarebbe bastato leggere le
RAVENNA &DINTORNI 9/7 2015
Gli autori del sito Lercio al Molo TreZero di Marina (con Spinoza) «Tutto nasce da Luttazzi La nostra è satira palese, ma è divertente quando la gente si confonde, come quegli imbecilli contro la Kyenge...
»
prime righe dell’articolo per togliersi ogni dubbio, se potevano essercene. D’altra parte, lo scopo di quell’articolo era portare ad esasperazione le falsità che ogni giorno venivano attribuite all’ex ministro, per mettere bene in chiaro il livello di razzismo e pressapochismo della popolazione. Uno dei commenti più divertenti, in quell’occasione, fu di un utente, completamente allucinato, che scrisse una serie di amenità di questo tenore: “In Italia questi governanti sono dei golpisti al servizio dei criminali stragisti sionisti del Bildeberg, stanno conducendo il Popolo Italiano verso l'Olocausto quello vero è certo che questi flussi migratori sono guidati dall'Arabia Saudita in combutta con Israele, porteranno il vento di guerra delle primavere arabe in europa, solo una Rivoluzione ci potrà liberare dal giogo di questi criminali assassini dei Popoli”. Fortunatamente qualcuno restituì il giusto equilibrio alla situazione, scrivendo forse il più grande complimento che ci sia mai stato fatto: “Lercio è la cartina di tornasole inutilmente sognata da Darwin: i commenti alle sue “notizie” permettono di riconoscere con grande facilità gli “homo sapiens” e gli “anelli di congiunzione”. Purtroppo, in rete, questi si rivelano essere la stragrande maggioranza. Leggere per credere!”. Di recente abbiamo anche lanciato una rubrica con i commenti “più lerci” della settimana. Si trovano delle vere perle». In quanti lavorano a Lercio? «Nessuno “lavora” a Lercio, se per lavoro intendi qualcosa per cui si è pagati. Tu vuoi darci dei soldi?». Ci penso. E quindi che lavoro fai? «Cos’è, vuoi farmelo perdere?» Ma quindi un sito così seguito di satira, non è in grado di fare fatturato? Quante persone ci collaborano? «La redazione è composta di quaranta persone sparse in tutto il mondo, ma con una significativa percentuale di sardi, e tutte già appartenenti al collettivo Acido Lattico. Ognuno di noi dedica al progetto tempo ed energie a seconda delle proprie disponibilità e capacità. Abbiamo un’organizzazione prevalentemente “orizzontale”, con una suddivisione di compiti in continua evoluzione che, secondo i nostri calcoli, raggiungerà entro il 2034 un equilibrio Pareto-ottimale. Non possiamo rivelarti quanto fatturiamo, ma sappi che abbiamo appena comprato una penisola greca che da domani si chiamerà Lercioponneso». Luca Manservisi
RAVENNA &DINTORNI 9/7 2015
SOCIETÀ
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Legno, vegetazione e grafica per cambiare la sponda destra
Tra la testata
del Candiano e il ponte mobile arrivano quattro installazioni di riuso incentrate su luce, gioco, ombra e sosta Cassoni in legno, opportunamente trattati per essere resi fruibili e spogliati in parte della loro funzione originaria, diventano moduli costruttivi la cui semplice rotazione nelle tre direzioni spaziali permette la costruzione modulare delle singole strutture, ciascuna poi caratterizzata dall’inserimento di vegetazione, grafica o carpenteria metallica, in relazione alla funzione specifica: il faro, la duna, il campo e l’isola sono i nomi delle quattro installazioni che in occasione di Darsena Open Show, la festa di Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015 in programma il 18 luglio, verranno realizzate sulla banchina destra della testa del Candiano. Si tratta di interventi finanziati con le risorse della Capitale Italiana, sulla base di un progetto promosso dall'Associazione Naviga in Darsena e ideato da Officina Meme. La realizzazione delle installazioni è occasione per rendere tangibili alcune
metodologie di progetto dettate dal riuso urbano temporaneo. L’ideazione delle quattro installazioni vede come presupposto il riutilizzo di materiale di recupero, legato alla tradizione produttiva e agricola del territorio ravennate. L’obiettivo è quello di rendere fruibile l’area della banchina fornendo i servizi necessari all’utilizzo dell’area come: la luce (faro), la sosta e l’ombreggiamento (duna e campo) e il gioco e la scoperta della spazio (isola) dando anche un ritmo fruitivo alla passeggiata sulla sponda del canale. Le dimensioni delle singole strutture, sono dettate dal rapporto tra loro e dalla scala architettonica della darsena, costituita da grandi spazi e da profonde prospettive, che dalla città, “da bitta a bitta”, volgono verso il mare; in questo modo si è riusciti a garantire un contatto percettivo, sia tra le installazione stesse sia con l’intorno.
DARSENA CHE CAMBIA/2
E la gru di banchina se ne va Smantellata perché pericolante con l’impegno di recuperarla e riportarla sul posto Ne era rimasta una sola, superstite di un passato in cui l’attività del porto entrava nel cuore di Ravenna portando le navi a meno di un chilometro in linea d’aria dal salotto buono di piazza del Popolo, testimone dell’anima industriale che impregna le banchine e gli edifici in testa al Candiano. Ma ora non c’è più: l'ultima gru nella darsena di città, di proprietà demaniale, è stata smantellata dal 3 al 7 luglio perché dichiarata pericolante nella relazione firmata l'1 luglio da un tecnico incaricato. Nei piani urbanistici recentemente approvati dal Comune per la riqualificazione del quartiere sull'acqua, era stata inserita tra gli elementi di archeologia industriale da salvaguardare e così l'amministrazione si è presa l'impegno «secondo modalità e forme da definire» di finanziarne il recupero e il riposizionamento lì dove è stata negli ultimi decenni. Al momento quindi non c’è un calendario e non ci sono risorse stanziate (ufficialmente non si sa nemmeno quanto servirà ma fonti non ufficiali parlano di qualcosa come 100mila euro): a garanzia ci sono solo le parole del sindaco Fabrizio Matteucci («Il Comune ha già deciso di recuperare la gru») e l’impegno a vigilare del decano dell’opposizione Alvaro Ancisi. Tra i sostenitori del ritorno al suo posto c’è anche Alberto Cassani, coordinatore della corsa a Capitale europea della cultura 2019 che molto puntava sulla darsena e tuttora lo fa con il titolo di Capitale italiana della cultura 2015. Tecnicamente trattasi di un trasbordatore che veniva utilizzato per carico-scarico di merci direttamente da bordo nave: è di proprietà di Ap dal 1995 quando all'atto di costituzione delle Autorità portuali in Italia la ereditò dalla Capitaneria di Porto, si trova sulla sponda sud del canale in corrispondenza della cosiddetta Area T, un ex magazzino di fosforite nei pressi del condominio Torre Zucchi. L'associazione Naviga in darsena che raccoglie alcuni imprenditori interessati alla riqualificazione del quartiere si schierò a difesa della gru quando nel 2011 sembrava potesse essere smantellata e rottamata definitivamente sulla scia di quanto accaduto a una struttura simile posizionata a
Il trasbordatore sulla banchina destra della darsena di città: dal 7 luglio non c’è più (foto Adriano Zanni)
poca distanza ma di proprietà privata («Piaceva a tutti ma era inattiva da anni e a pagare la concessione demaniale poi ero solo io, allora ho deciso di demolirla», disse quattro anni fa Claudia Cappelletto). Nella visione proposta a suo tempo da Naviga in darsena la gru sarebbe potuta diventare una terrazza belvedere affacciata sullo specchio d’acqua seguendo gli esempi di altre città portuali in Europa dove addirittura (vedi Harlingen o Amsterdam) le vecchie cabine sono diventate suite extralusso con prezzi da capogiro. Nel suo piccolo la gru ravennate qualche esperienza di riuso l'ha pure vissuta in un certo senso. Nel recente passato quando già non era più utilizzata a scopi industriali. Lo scorso ottobre lo scheletro metallico ha offerto lo spunto per una spettacolare prova di parkour con un giovane salito a mani nude fino in cima al braccio con tanto di video girato da un drone
a testimoniarlo su Youtube. Ma ha anche fatto da sfondo in un paio di servizi fotografici, uno lo scorso settembre con il celebre fotografo Paolo Roversi dietro l'obiettivo e un altro nel 2012 con l'ex concorrente del Grande Fratello Veronica Ciardi in veste di modella (sul sito www.ravennaedintorni.it le foto e gli articoli). «Non è stato il solito set fotografico un po' fighetto. Mi sono innamorata del posto con quell'aria così underground, così street», ci disse la romana uscita dalla casa più spiata d'Italia. Insomma il trasbordatore piace alle gieffine, ai fotografi di moda e agli acrobati. È sempre piaciuta anche all'imprenditore Daniele Baldini, dirigente dell'Immobiliare Platani che possiede l'ex magazzino servito dalla gru (ma anche, vale la pena ricordarlo, il cosiddetto Sigarone) e tra quelli che sarebbero dispiaciuti se la gru non tornasse in banchina. Per l'edificio cui era ancorato il trasbordatore la
Platani in un cassetto ha un progetto di riqualificazione che ne vorrebbe fare un albergo con ristorante e attività ricettive e della gru un elemento simbolico, una cerniera dello skyline sull'acqua, magari esaltato da giochi di luce. La Platani si fece avanti con Ap per tastare il terreno con una lettera ufficiale trovando in buona sostanza un'apertura, a patto che si facessero le ispezioni opportune a saggiare lo stato di conservazione dell'opera e gli eventuali interventi necessari. Nella trattativa – la Platani prima di prendere impegni a proposito di una struttura di proprietà pubblica avrebbe voluto quantificare la spesa e aveva pronto un contratto con uno specialista per una perizia dettagliata da alcune migliaia di euro a sue spese – ha fatto irruzione all'improvviso a giugno il Comune: per il 18 luglio è in programma la festa in darsena per celebrare il titolo di Capitale italiana della cultura 2015 e proprio la banchina sud sarà interessata da installazioni e arredi urbani che dovranno prolungare il tratto illuminato fino all'ex tiro a segno quindi più a valle della gru transitando, come accade da anni, lungo la via D'Alaggio che corre sotto le gambe del gigante di metallo. I bene informati dicono che prima della festa il Comune volesse avere in mano una perizia che certificasse la buona salute della gru. L'accelerazione di Palazzo Merlato ha partorito la già citata relazione (firmata dall'ingegnere Stefano Salvotti dello studio Due Esse) in cui si parla di «pericolo di crollo in caso di urti accidentali o forte vento» e si «consiglia la rimozione per manutenzione e il successivo riposizionamento» piuttosto che il ripristino sul posto. La firma è dell'1 luglio e si fa riferimento a due visite ispettive: l'ultima nel giorno stesso della firma e la prima il 24 marzo scorso. Ma se si torna alla cronaca dei fatti le parole di Salvotti hanno messo sul tavolo l'incolumità pubblica portando Ap ad agire nel quadro della somma urgenza con una firma lampo su un protocollo d'intenti con il Comune: Ap, proprietaria del manufatto, si è occupata dello smontaggio a sue spese (ancora da quantificare perché l’intervento si è svolto con i caratteri di somma urgenza) e ha autorizzato Palazzo Merlato alla presa in carico (la struttura smontata è stata depositata nei cantieri navali della Rosetti Marino) per poter poi procedere al suo recupero e autorizzerà il riposizionamento «dopo la presentazione da parte del Comune di un idoneo progetto da redigersi nel rispetto delle normative vigenti in materia». Andrea Alberizia
È in distribuzione l’edizione 2015 di
POLITICA
Ravenna Festival Magazine
CENTRODESTRA
SINISTRA
Forza Italia apre ai cittadini e per il 2016 pensa a un candidato “civico”
CRONACHE ROMANE
di Andrea Casadio
Mentre su Facebook spunta un selfie tra Pippo Civati e il neoparlamentare ravennate del Gruppo Misto, l’ex Pd Andrea Maestri (vedi foto), si presenta anche a Ravenna “Possibile”, l'associazione promossa da Civati dopo il suo addio al Partito democratico. La presentazione avverrà nel corso di un incontro pubblico in programma venerdì 10 luglio alle 20.30 in via G. Rasponi 5 (saletta riunioni, 2° piano). Di ritorno da Roma, i cinque ravennati che hanno partecipato all’assemblea fondativa della nuova associazione della “sinistra repubblicana” riferiranno le idee e i progetti lanciando la proposta di costituire comitati di “Possibile” anche in provincia. Si tratta di Valentina Contadini, Ombretta Cortesi, Attilio Moroni, Marinella Tondelli e Piero Ulivi.
L’ANNUNCIO IL PERITO DELL’ENI CHE SI CANDIDA A SINDACO Si chiama Gian Battista Neri ed è a tutti gli effetti il primo a candidarsi a sindaco di Ravenna alle elezioni del 2016. Lo farà in un incontro in programma giovedì 16 luglio alle 18 all'hotel Centrale Byron di via 4 Novembre, in centro a Ravenna. Perito elettronico di 54 anni, lavora all’Eni e non ha mai avuto ruoli attivi in politica. Dice che la sua è una candidatura pulita, diversa da tutte quelle passate. Un candidato, però, ancora senza una vera e propria lista a sostenerlo. «Ci sono un team di persone che stanno lavorando insieme a me, abbiamo già preparato logo e programma, ma sono disponibile a lavorare insieme a chiunque condivida le mie idee». Idee senza un colore politico, garantisce, pur ammettendo di riconoscersi, da buon cattolico, nei «valori della famiglia». Un legame quindi con Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna e gli esponenti democristiani? «Vedremo...».
PALAZZO MERLATO
Bilancio ok, scintille sul reddito d’emergenza Nella seduta di giovedì 2 luglio il consiglio comunale di Ravenna ha approvato bilancio di previsione 2015/2017, relazione previsionale e programmatica e programma triennale dei lavori pubblici. Il bilancio era stato presentato dall’assessora Valentina Morigi nella seduta del 21 maggio e ne abbiamo parlato nel merito nelle scorse settimane su R&D. La delibera è stata approvata con il voto favorevole dei gruppi Pd, Sel, Idv e Pri; quello contrario dei gruppi di opposizione e l’astensione di Fds che non ha digerito la decisione di vendere le azioni Hera. Sono anche stati votati, ma tutti respinti, alcuni emendamenti dei gruppi di opposizione, che si sono lamentati proprio per la difficoltà di far sentire la propria voce. In particolare, il clima si è surriscaldato per l'emendamento del Movimento 5 Stelle in cui si chiedeva di istituire a Ravenna un reddito d'emergenza a favore di persone senzatetto. I 5 Stelle proponevano per questo motivo di aumentare di 110mila euro il budget legato alle Politiche sociali, indicando anche la copertura finanziaria nel dettaglio. A far infuriare il capogruppo dei 5 Stelle, Pietro Vandini, è stata non solo la bocciatura dell'emendamento, ma l'ordine del giorno molto simile presentato poi dai gruppi di maggioranza (Sel, Idv e Pd) in cui si chiede però che sia il Tavolo Regionale delle Politiche sociali a destinare ulteriori risorse per sperimentare il reddito d'emergenza.
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I nostri politici? Tutti in Grecia
“Possibile” di Pippo Civati si presenta a Ravenna
Forza Italia si apre ai cittadini con un progetto partito da Ravenna e che si espanderà in tutta la regione. Si chiama “Dillo a Forza Italia” e permetterà a chiunque di chiedere informazioni, esporre problemi o fare proposte direttamente ai politic berlusconiani tramite una vera e propria cartolina (ideata dal consigliere territoriale ravennate, Mauro Bertolino) cartacea o virtuale (disponibile nel sito internet www.forzaitaliaemiliaromagna.it e sulla pagina Facebook del partito). I quesiti dei cittadini saranno poi sottoposti direttamente ai propri politici di riferimento, comunali, regionali o nazionali. Nel presentare il nuovo servizio a Ravenna, il parlamentare di Forza Italia Massimo Palmizio (a sinistra nella foto), coordinatore regionale del partito, ha anche parlato della prossima campagna elettorale, promettendo di comunicare tra ottobre e novembre il nome del candidato sindaco. L’obiettivo è quello di individuare un personaggio non di partito, ma un professionista conosciuto in città, in grado di superare i veti e mettere d’accordo le forze del centrodestra. A quel punto, secondo Palmizio, «il ballottaggio sarà inevitabile».
RAVENNA &DINTORNI 9/7 2015
ABBIGLIAMENTO CALZATURE e ACCESSORI
UOMO
SALDI Via Salara 24/B - ravenna
A Roma, nelle viuzze tra Montecitorio e Senato, non incontri un solo politico per strada, in questi giorni. Dove sono andati? Stanno acquattati nei palazzi al fresco dell’aria condizionata per sfuggire dal caldo africano che avvampa e che ha trasformato Roma in Addis Abeba? No, i politici italiani se ne sono andati tutti in gita in Grecia. Ad imparare a fare politica, evidentemente. Politici di destra, sinistra e centro, comunisti, ex-comunisti, leghisti, grillini e persino fascisti sono andati in Grecia a festeggiare la vittoria schiacciante del no al referendum indetto da Tsipras sulle proposte dei creditori per il pagamento del debito. Abituati come sono alla sconfitta, sono andati all’estero a festeggiare una vittoria, solo che era una vittoria di un altro, sono andati a riverire il compagno Alexis Tsipras, il loro nuovo amore politico. Alexis, Agapimù! I no hanno stravinto e Tsipras si è presentato in piazza tra sorrisi di giubilo e bandiere sventolanti. «Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata», ha detto Tsipras, e ha annunciato: «Ora chiediamo un accordo per uscire dall'austerity. Vogliamo un'Europa della solidarietà. Il 'no' non è una rottura con l'Unione Europea». E tutti i nostri politici erano lì, a sventolare e gioire con lui. Il primo a parlare da Atene è stato Stefano Fassina, l’ex Pd: «In Grecia vince la speranza. L’euro è insostenibile in questa camicia di forza. Se io dico che piove e lo dice anche Salvini, resta un dato oggettivo: piove». Quindi Fassina adesso gioisce e dice che l’euro è un errore, come Salvini. Scusi, Fassina, ma lei è lo stesso Fassina, bersaniano, che una volta sosteneva che bisognava proseguire con le misure di austerità del Governo Monti, quelle stesse misure che adesso strangolano la Grecia? Lo stesso Fassina che, da sottosegretario all’Economia del Governo Letta, diceva che l’euro era irrinunciabile? Boh. E poi ha parlato l’immancabile Massimo prezzemolo D’Alema: «I Greci hanno dimostrato di non avere paura». Tipo quella paura che aveva il Pd guidato anche da lei, dal Presidente Giorgio Napolitano e da Pierluigi Bersani, che per tutta la campagna elettorale del 2013 ha continuato a sostenere che sì, si doveva continuare con l’agenda Monti di austerità e rigore che ce lo chiede l’Europa, e magari anche per questo sconsiderato programma ha perso le elezioni? In piazza Syntagma c’erano Nichi Vendola di Sel e Alfredo D’Attorre, ancora Pd. Gioivano e ballavano anche loro. E poi Beppe Grillo, in piazza ad Atene pure lui: «Usciamo tutti assieme dall’euro. Soffriremo un annetto, un annetto e mezzo, ma è meglio di questa Europa». Dall’Italia poi ha twittato Brunetta, Forza Italia: «In Grecia ha vinto la democrazia». E poi ha parlato Matteo Salvini: «Con Tsipras no, ma certamente con il no!». E infine si è accodata Giorgia Meloni: «Fratelli d’Italia non è filoTsipras perché la sinistra non è adeguata per queste sfide. Ma siamo per chi difende la sua gente. Ha ragione LePen». Ecco, come siete belli. Tutti uniti, tutti compatti, i nostri politici. Incapaci di elaborare una strategia politica, soffocati dalla paura, prendono a prestito le idee altrui, data la carenza di leader veri nostrani. E soprattutto, sono tutti affetti dal male incurabile che è italiano, arcitaliano: corrono sempre in soccorso del vincitore.
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PRIMO PIANO VIAGGIO NEGLI ABISSI/1
Uscirono dal cinema con gli occhi ancora pieni delle immagini di “Sesto Continente” di Folco Quilici. Era il 1954 e un gruppo di sei-sette 16enni ravennati si innamorò dell’attività subacquea con il documentario girato nelle acque del Mar Rosso: fondarono un’associazione dando vita a una storia di immersioni che ancora va avanti. Così è nato il gruppo sportivo Sub Delphinus, stesso nome della casa di produzione del film, prima realtà ravennate e quarta in Italia. Dal 1963 è anche scuola di immersione rilasciando i brevetti per sub: in poco più di cinquant’anni di attività i dirigenti stimano di aver formato tra tremila e cinquemila subacquei. Oggi il movimento locale di appassionati di tutte le attività subacquee (fotografia, caccia subacquea, tiro a segno, tecnica, orientamento, nuoto pinnato) raccoglie all’incirca un migliaio di persone. Gli associati alla Delphinus sono circa duecento, dal 16enne all’80enne. «Quei ragazzi negli anni Cinquanta furono davvero dei pionieri nel campo – racconta oggi Mauro Pazzi, membro del consiglio direttivo della Sub Delphinus –. A quel tempo le uniche competenze in materia venivano dal mondo della Marina militare». Oggi le cose sono cambiate, le attrezzature offrono sempre migliori prestazioni, le tecniche in alcuni casi sono cambiate molto ma andare sott’acqua non va considerata un’attività da fare senza la dovuta preparazione: «La legge italiana non richiede un brevetto ma i club si sono dati un’autoregolamentazione perché ci sia l’adeguata formazione per chi intraprende l’attività». Farsi trovare pronti per scendere negli abissi comporta una spesa che si aggira sul migliaio di euro per l’acquisto dell’attrezzatura, l’iscrizione a un’associazione e il corso con esame finale. Poi
Sub Delphinus, in apnea da 59 anni La prima scuola di immersione ravennate. Il movimento raccoglie un migliaio di appassionati Il fotografo: «In acqua sensazioni uniche. E hai il privilegio di vedere cose che altri non vedono» VIAGGIO NEGLI ABISSI/2 PIALASSA BAIONA, LA MERAVIGLIA CHE NON TI ASPETTI: SPECIE VIVENTI DA INDONESIA E FILIPPINE Due sub dopo un’immersione nella pialassa Baiona. A destra uno degli organismi viventi fotografati sul fondale della valle (foto Mauro Pazzi)
Per raggiungere il fondale c’è da sporcarsi di fango ma sotto quei sette metri di acqua della pialassa Baiona si trovano specie viventi originarie delle Filippine o dell’Indonesia. Da qualche anno la nuova frontiera delle immersioni ravennati è la valle a nord del porto e proprio ai canali di collegamento per la regolazione delle maree è dovuta la presenza di organismi esotici: «Le navi in viaggio trasportano larve dalle acque di altri ambienti e quando arrivano può succedere che trovino condizoni idonee e attecchiscono», spiega Mauro Pazzi della Sub Delphinus. È stato lui il primo a immergersi nelle acque della Baiona: «Nessuno si immaginava che ci fosse quello spettacolo là sotto. Poi nel 2007 andai con un amico su consiglio di un vongolaro e siamo rimasti senza parole». Organismi di dimensioni inferiori ai cinque centimetri che da queste parti non si erano mai visti. Con la collaborazione del biologo Attilio Rinaldi è iniziato un paziente lavoro di catalogazione dovendo fare i conti con le peculiarità del sito: «Si può andare solo in certe condizioni di marea, è stato necessario organizzarci all’alba o di notte». Nel 2012 l’iniziativa voluta dall’assessore allo Sport Guido Guerrieri, “Subacquea a chilometri zero”, ha dato visibilità alla Baiona e già nel 2014 si sono visti sub da diverse parti d’Italia attirati dall’ambiente unico.
ogni uscita nelle nostre zone può costare 30-40 euro per il noleggio della bombola e il trasporto al largo in barca. Pazzi ha iniziato venticinque anni fa e si cimenta soprattutto con la fotografia: «Quando vai in immersione si provano sensazioni uniche. Sei in una bolla, non hai peso, c’è l’isolamento dal mondo esterno, i suoni sono ovattati, hai il privilegio di vedere cose che altri non vedono e anche per questo ho iniziato a fare foto, per condividere con altri quello che potevo vedere sott’acqua». Fin dalla fondazione, l’associazione Sub Delphinus ha avuto come obiettivo la promozione dello sport legato all’attività subacquea. Ma anche ricerca: nel 1969 e nel 1970 il gruppo partecipò ai progetti Delfino 1 e 2: l’esperimento consisteva nel vivere alcuni giorni senza risalire in superficie dentro casse metalliche calate a 9 e a 20 metri di profondità, in prossimità dell’isola d’acciaio Sarom nel mare prospiciente a Marina di Ravenna. Il rapporto con la ricerca scientifica è tuttora in corso con collaborazioni con il mondo universitario. Nel corso degli anni dal gruppo sportivo o dai suoi soci sono nate numerose esperienze legate al mare e al mondo della subacquea, basti pensare alla Rana Diving e alla Marine Consulting società di lavori subacquei, all’Hds Italia, al Centro iperbarico e all’associazione Paguro. Andrea Alberizia
VIAGGIO NEGLI ABISSI/3
Piattaforma distrutta dalle fiamme, il relitto diventa un’oasi sommersa Nel ‘65 l’incidente del Paguro (tre morti): a 30 metri di profondità si è formato un ambiente che attira tremila sub ogni anno La scelta di lasciare sul fondo del mare il relitto di una piattaforma metanifera crollata dopo un incendio fu tutt’altro che figlia di una coscienza ambientalista, non proprio così marcata nel 1965, ma col senno di poi si può dire che sia stata quanto di più lungimirante si potesse fare. È la storia del Paguro, la piattaforma Agip inabissatasi per le conseguenze di un tragico rogo in cui morirono tre delle 38 persone a bordo e interessata da una metamorfosi per opera della natura che in cinquant’anni l’ha trasformata in uno dei contesti ambientali marini più unici che vi siano nelle acque italiane e non solo. A dodici miglia dalle coste ravennati, nel tratto tra Marina di Ravenna e Cervia, a una profondità di trenta metri, un’area di circa un km quadrato è l’unico sito di importanza comunitaria (Sic) in mare riconosciuto dall’Unione europea. La carcassa del gigante ha fatto sì che un fondale naturalmente composto da fango e limo si sia evoluto come se fosse roccioso accogliendo specie viventi altrimenti impossibili da vedere nelle nostre acque e offrendo spunti per ricerche scientifiche ma anche enologiche. Dal 1995 la gestione del sito Paguro è affidata all’omonima associazione nata per mettere ordine in una situazione confusa: «Tra pescatori di cozze e subacquei nel periodo estivo si trovava di tutto da quelle parti – spiega Giovanni Fucci, presidente dell’associazione –. E allora invece di farsi la guerra si è deciso di regolamentare l’area. Gli accessi sono limitati, la permanenza è
Un sub in immersione al relitto Paguro. La piattaforma affondò il 29 settembre 1965 (foto Mauro Pazzi)
fissata, c’è una organizzazione». L’associazione che opera su base volontaria oggi conta circa sessanta associati, per lo più si tratta di circoli subacquei della Romagna, in media ogni anno nel periodo maggio-settembre vengono fatte oltre tremila immersioni (se ne contano 63mila in cinquant’anni) principalmente
provenienti dal nord Italia ma anche veri e propri gruppi di affezionati che organizzano pullman dalla Svizzera o dalla Germania. Di solito a febbraio le prenotazioni per i weekend sono già tutte esaurite fino a ottobre. Una squadra di circa venti sub, qualificati e preparati, si offrono volontari per accompagnare chi
non conosce il sito. La parte più alta del relitto si trova a meno 10 metri, buona parte degli alloggi è collassata corrosa dall’ossido e correnti galvaniche, mentre il punto più profondo è a 33 metri sotto il livello del mare ed è costituito dal cratere formatosi con l’esplosione. Il relitto vero e proprio copre un’area di 200 metri per 200 ma a cavallo del 2000 nella stessa zona sono state adagiate anche le cosiddette gambe (acciaio pieno di cemento) di altre piattaforme dismesse per ampliare il sito. «Con il passare degli anni si è creato un laboratorio vivente che altrimenti non esisterebbe. All’epoca dell’incidente nessuno si pose il problema del recupero, alla sensibilità ambientale non pensava nessuno. Poi negli anni Novanta ci si rese conto che si era formato qualcosa di ammirevole». E da qualche anno il relitto Paguro è diventato addirittura una tenuta vitivinicola unica al mondo. Le bottiglie di vino vengono portate sul fondo e lasciate invecchiare dodici mesi finendo poi sul mercato a prezzi da 100 a 150 euro: «L’idea è stata di un enologo. Il primo esperimento andò male: la pressione a quella profondità fece saltare tutti i tappi e non trovammo più un goccio di vino. Sono stati studiati tappi speciali e le condizioni particolari di quasi assenza totale di luce e temperatura costante a 12 gradi fanno invecchiare il vino con risultati che gli esperti giudicano apprezzabili. Io mi fido di loro». (and.a.)
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Il fascino di immergersi e la storia subacquea raccontati da un museo
Dal 1998 a Marina di Ravenna reperti, libri
e attrezzature raccolti dalla passione di Faustolo Rambelli, pioniere delle immersioni Spesso gli abitanti di un luogo non sentono la spinta ad esplorarlo, a indagare tutto ciò che ha da offrire, come invece fanno i visitatori. È per questo motivo, forse, che molti ravennati passano in Piazza Marinai d'Italia a Marina di Ravenna e non si accorgono che al numero 16 ha sede il Mas (museo nazionale delle attività subacquee). Al suo interno strumenti, reperti, libri e documenti per raccontare la storia dell’immersione. Nato nel 1998, fino ad agosto 2014 il Mas – cuore dell'opera di divulgazione della società Hdsi (vedi altro articolo) – era ospitato nell’edificio della scuola media della località costiera. Poi, dovendo lasciare liberi gli spazi si è trasferito nell’attuale spaziosa sede la cui ristrutturazione è stata possibile principalmente grazie a Marine Consulting, Unicredit, Tavar e all'insostituibile impegno dei soci, in particolare del curatore Vincenzo Cardella. Il materiale esposto, solo una parte del patrimonio a disposizione della Hdsi, è stato donato o prestato in temporanea custodia da collezionisti e appassionati. Nel museo (503 ingressi nel 2014, visitabile su appuntamento da www.hdsitalia.org) si possono vedere, tra le altre cose, pompe da palombaro, fucili per la caccia subacquea degli anni '50 e '70, macchine fotografiche subacquee e camere iperbariche. Ci sono tavole che illustrano strumenti subacquei per fini lavorativi dall'età rinascimentale fino ad oggi. Nella sala dedicata alla Marina Militare si trovano le attrezzature risalenti alla seconda guerra mondiale, mentre in quella del lavoro subacqueo ci sono due diorama, uno che mostra il lavoro di un antico palombaro e l’altro il lavoro di un moderno sommozzatore con apparati di circa vent'anni fa che erano usati anche davanti alla nostra costa dagli addetti alla manutenzione degli impianti di ricerca e coltivazione del metano. Dal 2 maggio di quest'anno all'interno della sala delle mostre tematiche si può visitare l'esposizione dedicata a Luigi Ferraro per i cent'anni dalla nascita. Ferraro, presidente onorario di Hdsi, è stato eroe di guerra, decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare, pioniere assoluto delle attività subacquee, inventore e imprenditore. Il pezzo più importante di tutto il museo è la statua originale in gesso del Cristo degli Abissi, patrono di coloro che rischiano la vita in mare. L’opera è stata concepita negli anni Cinquanta da Duilio Marcante, cacciatore subacqueo. La statua venne commissionata nel 1953 allo scultore milanese Guido Galletti che ne preparò il gesso, poi portato in una fonderia di Milano in cui venne realizzata la copia in bronzo. Il Cristo degli Abissi venne immerso a fine agosto del 1954 nelle acque della baia di San Fruttuoso, nel promontorio di Portofino. Poi del lavoro originale di Galletti si persero le tracce. Fino al 1993,
Hdsi, la terza associazione al mondo per divulgazione del mondo sommerso L'Historical diving society Italia (Hdsi) nasce a Ravenna il 29 aprile del 1994 grazie alla passione di Faustolo Rambelli e Federico de Strobel per il mare e le sue misteriose profondità: l’associazione si occupa della raccolta e conservazione di attrezzature e altre testimonianze dell'evoluzione delle attività subacquee nel tempo, oltre che della diffusione di questo patrimonio. È stata la terza associazione di questo genere nel mondo, dopo quella inglese (1990) e quella americana (1992). Negli anni successivi molti altri Paesi hanno imitato queste iniziative e attualmente esistono 16 Hds. A livello italiano l’associazione nata sulla costa ravennate è stata la prima a dedicarsi in modo esclusivo all'eredità culturale della subacquea, che rappresenta una parte importante della nostra storia tecnologica, industriale, sportiva, militare e anche cinematografica. I membri dell'associazione sono impegnati in una importante opera di divulgazione, che comprende la distribuzione (dal 1995) di HDSI Notizie, unica rivista italiana specializzata nel settore, un museo (vedi altro articolo), convegni, mostre itineranti e non ultima la pubblicazione di oltre 35 libri di carattere tecnico e sto-
rico scritti dai soci. Fin dalla nascita l'associazione ha potuto vantare tra le sue file veri e propri pilastri della subacquea. È questo il caso di Francesco Alliata principe di Villafranca, socio onorario scomparso pochi giorni fa all'età di 95 anni, regista di cortometraggi subacquei e fondatore, insieme a Roberto Rossellini, della Panaria film, che ha prodotto fra gli altri i film Vulcano con Anna Magnani e La carrozza d’oro di Jean Renoir. Nel 2014 l'Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee – che assegna il prestigioso premio “Tridente d'oro” considerato il Nobel delle attività subacquee, a figure che si sono distinte in questo campo – ha premiato i vent'anni di attività di Hds Italia con l'Academy Award (il riconoscimento riservato a enti o gruppi), già ottenuto da altre due realtà ravennati: Micoperi nel 2013 e Rana Diving nel 1997. Quest’ultima, fondata nel 1964 da Rambelli, oggi presidente di Hdsi, insieme a Franco Nanni, opera nei servizi subacquei di tutto il mondo e alla sua attività si deve la creazione nel 1989 del Centro Iperbarico di Ravenna struttura medica di eccellenza sul nostro territorio.
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Quei saldatori 150 metri sotto il mare nel film di Ancarani Se c’è da saldare una tubatura di gas che corre sul fondale del mare a 150 metri di profondità ci vuole un Ots, operatore tecnico subacqueo: il loro lavoro ha affascinato il regista ravennate Yuri Ancarani che ha girato al largo delle nostre coste il film “Piattaforma Luna” (al Festival di Venezia nel 2011) raccontando la vita di chi resta 28 giorni in una stanza iperbarica di tre metri di diametro (letti a castello, un tavolo pieghevole e un bagno) e ogni sedici ore esce in mare per lavorare quattro ore di fila respirando una miscela di ossigeno e elio e comunicando con i colleghi con vocine che suonano buffe come quelle dei bambini che aspirano l’elio per scherzo. Prima di tornare in superficie servono alcuni giorni di decompressione graduale e poi un mese di riposo.
quando i ravennati Faustolo Rambelli e Vittorio Giuliani Ricci visitarono la Fonderia Brustolin di Verona per seguire i lavori della Madonnina del Paguro (che sarà poi posata nel 1994 sul relitto della piattaforma di perforazione Paguro, al largo della nostra costa) e scoprirono «all’aperto, nel cortile della fonderia, dimenticato sotto una piccola tettoia a ridosso del fabbricato, il gesso originale privo delle braccia e seminascosto da cassette e fasci di canne», come scrive Rambelli in un suo articolo sull’argomento. Il ritrovamento fortuito diede impeto al progetto di costituzione della Hdsi e alla creazione del museo collegato che, fin dall'apertura, ospita la statua del Cristo attualmente sotto vincolo da parte della Soprintendenza. Nella sede di piazza Marinai d'Italia si trova anche la biblioteca dell'associazione, che contiene libri di narrativa del mare e saggistica delle attività subacquee. Insieme al ricchissimo fondo “Folco Quilici”, sono stati inventariati altri mille titoli
consultabili sul posto. Oltre alla donazione di Quilici è significativa quella di Elio Galeazzi e di Fabrizio de Sanctis, che ha affidato a Hdsi i libri del padre Victor, autore nel 1935 del primo filmato subacqueo italiano, insieme a 1.300 pellicole: un lascito di immenso valore culturale, ora conservato nell'Archivio di Stato di Ravenna in attesa dei fondi per la digitalizzazione. «Apriamo ogni settimana, anche per gruppi di sole due o tre persone. Arrivano visitatori da tutta Italia e alcuni dall'estero» – spiega il curatore Vincenzo Cardella, consigliere di Hdsi. Che organizza inoltre laboratori per bambini all'interno del museo, percorsi didattici e ludici per avvicinare i più piccoli all'universo sottomarino: «Può sembrare una mostra settoriale, tecnica, ma tutto dipende da come si raccontano le cose: con le storie e i giochi si riesce a far vivere ai bambini l'emozione, l'entusiasmo per il mondo sommerso». Eleonora Martini
È in distribuzione l’edizione 2015 di
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11 L’INAUGURAZIONE
LA STORIA
A MARINA UNA CLINICA PER LE TARTARUGHE SPIAGGIATE
Alla scoperta dei delfini ravennati Il progetto di quattro ricercatori per studiarli e proteggerli. Partita una raccolta fondi Vanno a caccia di delfini al largo della costa di Ravenna. In senso mai così figurato, visto che la loro è semplicemente un'osservazione, per quanto scientifica, senza recare alcun disturbo ai cetacei. «Anzi, quando ci rendiamo conto che si tratta di esemplari troppo giovani o che stanno dormendo, ci allontaniamo», ci racconta Rebecca Andreini, 29enne ravennate tra i quattro ricercatori praticamente coetanei (gli altri sono Carlo Pezzi, Michela Spreafico e Nicola Aurier, l'unico non ravennate del gruppo, originario di Parma) che hanno fondato poche settimane fa l'associazione Delfini Bizantini, allo scopo di studiare e proteggere i delfini dell'alto Adriatico. Un tratto di mare, questo, soggetto a forte antropizzazione (a causa della pesca, delle piattaforme di estrazione metanifera e dell’intenso traffico navale) e in cui non sono presenti dati e ricerche pubblicate in bibliografia. Questo – oltre alla passione e ai percorsi di studi (due laureandi in medicina veterinaria e due biologi) – ha portato i quattro a cercare di realizzare una sorta di censimento, inizialmente basandosi sulle segnalazioni richieste a enti marittimi, pescatori, sub, poi iniziando a scandagliare il mare con i mezzi loro prestati dai circoli nautici della zona, seguendo i protocolli istituzionali per mantenere un approccio, come detto, assolutamente non invasivo. «Gli animali vengono semplicemente fotografati – conferma Rebecca –, in particolare la pinna dorsale, che è un po' per loro come le nostre impronte digitali». E per questo motivo le foto vengono poi analizzate con un software creato appositamente in grado di capire se si tratta dello stesso delfino fotografato precedentemente o se si tratta di un esemplare nuovo, che verrà quindi schedato. «In questo modo capiamo anche se siamo di fronte a un delfino stanziale o a un animale osservato durante una migrazione». Al momento, dopo una decina di uscite, i quattro ricercatori sono riusciti a fotoidentificare sei delfini diversi, tra cui uno ferito dalla presenza di un corpo estraneo («Abbiamo segnalato il fatto a un veterinario, noi ovviamente non possiamo intervenire anche solo per questione di autorizzazioni...»). Ma sono dodici («un gruppo di nove con anche una coppia con un piccolo e un altro gruppo di tre, all'apparenza stanziali») quelli che i quattro ragazzi sono riusciti a vedere con i propri occhi. Alcuni delfini, secondo diverse segnalazioni, si spingono anche vicino alla costa, all'imboccatura del porto, per cercare cibo. «In generale – spiega la ricercatrice – noi ci muoviamo entro le dodici miglia, restando in acque nazionali, anche se avremmo la possibilità di spingerci oltre». Quello di censire i delfini presenti nel nostro mare è un progetto oltre che ambizioso, anche dispendioso dal punto di vista economico. Al momento l'associazione si sta autofinanziando, ma è
Qui sopra una foto di due dei dodici delfini avvistati al largo di Ravenna dai quattro ricercatori (nell’immagine a fianco) che stanno cercando di fare un censimento di questi animali nell’Adriatico
«Ne abbiamo
fotoidentificati sei, ma visti in totale dodici. Vengono anche vicino alla costa
»
Live 2015 9 luglio PIPER BAND 16 luglio FEDERICA PILEGGI e MIRKO GUERRA duo 23 luglio ROBERTO VALENTINI 30 luglio CORRADO CACCIAGUERRA trio
iniziata on line una raccolta fondi per il progetto, che prevede anche studi sul comportamento, l’ecotossicologia e la salute dei delfini. I soldi della donazione (l'obiettivo è raggiungere i 2.700 euro) saranno utilizzati in particolare per comprare un idrofono che serva a quantificare l'inquinamento acustico del tratto di mare in esame e fare un passo avanti nella comprensione del linguaggio di questi animali. L'obiettivo in futuro è anche quello di effettuare
campionamenti, non invasivi, per studiare per esempio i motivi dell'alta mortalità della specie. Altro modo per sostenere l'associazione è naturalmente tesserarsi (al momento i soci sono 25), mentre l'università fornisce supporto logistico permettendo l'utilizzo dei laboratori e offrendo agli studenti la possibilità di effettuare tirocini sulle imbarcazioni (e non solo) dei ricercatori. «Stiamo cercando anche aziende del territorio che
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giugno - luglio - agosto 6 13 20 27
agosto agosto agosto agosto
È stata inaugurata a metà giugno a Marina di Ravenna (nei pressi della Lega navale, vicino al faro) una sede della Fondazione Cetacea di Riccione. Si tratta di una sorta di clinica di primo soccorso per animali del mare, in particolare tartarughe. Negli ultimi anni il fenomeno dello spiaggiamento di questi rettili sta diventando preoccupante (anche se è proporzionale all’aumento delle presenze, che è un dato questo incoraggiante per il nostro mare), basti pensare che dall’inizio dell’anno ne sono già state ritrovate circa 200. Con la nuova struttura di Marina, gli animali potranno ricevere un primo soccorso, evitando l’abituale trasferimento urgente a Riccione. Sarà anche un luogo aperto a tutti, per ottenere informazioni, oltre che per eventi didattici in collaborazione con le scuole. Fondamentale, per entrambe le funzioni, la grande vasca con l’acqua dove è stata curata, prima della liberazione, la tartaruga Federico, come è stata ribattezzata, nel giorno dell’inaugurazione (nella foto in alto uno dei primi interventi della nuova clinica mobile).
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abbiano voglia di sponsorizzarci, vogliamo che la nostra resti un'associazione radicata nel Ravennate, con lo scopo di tutelare appunto gli animali delle nostre coste». Che non sono solo delfini. Durante le loro escursioni, infatti, i quattro fanno sempre nuove scoperte. «Abbiamo visto tante tartarughe, anche di dimensioni notevoli. Poi numerosi cormorani tra cielo e mare. E i tonni, con tanto di salti acrobatici...». Luca Manservisi
LA CURIOSITÀ
In Darsena arriverà un mostro marino in ferro alto 4 metri La manifestazione “Darsena open show” – con cui il 18 luglio si festeggerà la nomina di Ravenna a Capitale Italiana della Cultura 2015 – avrà un patrono insolito e suggestivo: il mostro marino Mankugian, un polipo di ferro di quasi 8 metri di larghezza per 4 di altezza, che emergerà dalle acque del canale durante la serata. Sarà portato in superficie da una gru concessa dalla Compagnia Portuale, dove resterà appeso durante la serata. Mankugian nasce dall'immaginazione di Giancarlo Scagnolari e Markus Benesch, i due artisti che in questi giorni stanno realizzando l’opera lavorando tra i locali del Tiro a Segno storico e le banchine del porto, dove l’11 luglio si terrà un incontro aperto a tutti promosso dall’associazione Meme Exchange. Scagnolari e Benesch hanno creato una sorta di finto mito con al centro la figura di Mankugian, inscenando un fantomatico ritrovamento di questo mostro e costruendoci intorno una storia che ricorda i romanzi di avventura di fine Ottocento sulle grandi scoperte archeologiche. Dopo l’evento, l’installazione artistica sarà spostata all'interno dell’ex Tiro a Segno, in attesa che sia stabilito un piano per la sua collocazione permanente in Darsena. Il progetto comprende anche 14 ganci di corno delle gru decorati dagli artisti ed esposti sempre nei locali del Tiro a Segno, che nella cornice fantastica immaginata da Scagnolari e Benesch rappresentano il popolo degli ancorini, antichi abitanti di Ravenna che vivevano su palafitte. Il compito degli ancorini sarà quello di accompagnare i cittadini nel ritrovamento di Mankugian, festeggiando il ritorno del mostro e con esso il recupero del dialogo fra terra e acqua. L’articolo completo di Eleonora Martini sul sito internet www.ravennaedintorni.it.
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ECONOMIA
CENTRO STORICO
AGENDA
Via Salara di venerdì diventa un salotto
A FUSIGNANO UNA NOTTE DI FESTA TUTTA “GREEN”
MANZONI DI CONFESERCENTI ALLA GUIDA DEL TAVOLO DEGLI IMPRENDITORI
PARTITI I SALDI: «MA I COMMERCIANTI RESTANO IN AFFANNO»
Ambiente, energia, mobilità, natura per la Notte Green 2015, che si terrà a Fusignano lunedì 13 luglio. Una notte in cui artigiani, commercianti, professionisti, associazioni e istituzioni del territorio portano in piazza il loro saper fare in chiave sostenibile. Si parte alle 18.30 in piazza Aldo Moro con l’inaugurazione di una nuova sorgente urbana e poi si proseguirà anche con concerti e djset, oltre a mercatini di artigianato, cene a tema e spettacoli.
Passaggio di consegne nel solco dell’accordo in essere nel coordinamento del Tavolo Provinciale delle Associazioni Imprenditoriali: Elena Zannoni, in rappresentanza delle centrali cooperative, ha concluso il proprio mandato e ha passato il compito di coordinamento a Roberto Manzoni, Presidente Provinciale di Confesercenti, in rappresentanza delle Associazioni del commercio. L’accordo e il regolamento del Tavolo prevede che la guida sia assunta dalle categorie dei diversi settori (commercio, industria, artigianato, agricoltura, cooperazione) attraverso le rispettive associazioni di rappresentanza, a rotazione.
Sono partiti sabato 4 luglio a cavallo con la Notte Rosa, e dureranno per i successivi sessanta giorni, in Emilia Romagna i saldi estivi, tradizionale opportunità per acquistare capi d’abbigliamento, calzature e altri numerosi articoli a prezzi scontati. Per Roberto Manzoni, presidente provinciale e regionale di Confesercenti «benché si ripetano gli annunci della fine delle recessione, le famiglie italiane fanno ancora fatica ad arrivare alla fine del mese. Soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento. Aspettiamo, dopo la ripresa dell’export e i primi timidi segnali di ripresa, che ripartano i consumi interni. I commercianti restano comunque in affanno».
Nei venerdì di luglio, via Salara, per l'occasione chiusa al traffico dalle 19, accoglierà cittadini e turisti come un vero e proprio salotto a cielo aperto: si trasformerà infatti in un’oasi verde, incorniciata da composizioni floreali ed elementi di arredo. Si avvicenderanno lungo la via iniziative: animazione per bambini (10 e 31 luglio), un concerto per fiati (17) e clown (24). Il progetto è nato da alcuni operatori della strada (BabyDoc, Erboristeria I segreti di Teodor, Fango, Mariani) ed è sostenuto da Confesercenti e Confcommercio.
LAVORI PUBBLICI
ENERGIA
Via libera al restyling della suola Pasini
Il progetto sull’eolico in Adriatico arriva sulla torre della Micoperi
Il Comune accoglie alcune richieste dell’associazione La Pigna e investe direttamente Gli assessori del Comune di Ravenna all'Istruzione, Ouidad Bakkali, e ai Lavori pubblici, Enrico Liverani, rendono noti i risultati delle verifiche svolte dagli uffici tecnici dell'edilizia scolastica sulla fattibilità del progetto dell'associazione “La pigna” (di cui avevamo parlato in uno degli scorsi numeri), che intende svolgere direttamente lavori di migliorie nella scuola primaria Pasini. Fermo restando l'impegno della giunta a realizzare due interventi significativi nell'edificio scolastico (sostituzione degli infissi per 480mila euro da realizzare tra un anno, e il rifacimento del manto di copertura della zona aule per 160mila euro), l'associazione potrà realizzare diverse delle opere di manutenzione ordinaria indicate nel progetto in tempi compatibili con l'apertura dell'anno scolastico, avallate dagli uffici tecnici del Comune. Queste le richieste accolte: verniciatura del pavimento dell'ingresso esterno della scuola nella zona fra il cancello e il portone principale ed esecuzione di scritte di benvenuto in varie lingue; inserimento di pannelli raffiguranti le immagini dei bambini che frequentano la scuola sulla parete di destra (entrando) ed esecuzione di un murales in mensa; sostituzione delle turche presenti nei bagni degli studenti con water; riparazione di alcune tapparelle; ricostruzione parziale del tappeto erboso; realizzazione di piccolo orto con piante aromatiche e verdure; verniciatura della pavimentazione in conglomerato bituminoso dell'area pubblica esterna al cancello e fornitura e posa di sedute. Tra le altre opere indicate, la ripresa dei calcestruzzi della pensilina verrà eseguita dall' Edilizia Scolastica a spese del Comune, che farà fronte anche all'abbattimento degli alberi pericolanti e della rimozione dei rami secchi.
A sinistra un’immagine di come sarà l’ingresso della scuola Pasini, in un rendering dell’associazione La Pigna A destra l’installazione della stazione alla Micoperi
Alla Micoperi di Ravenna è stata installata la prima stazione di misure anemometriche, delle sette previste dal progetto europeo Powered. Le apparecchiature sono state installate su un’ex flare tower che si trova all’interno della sede della società, che è uno dei partner del progetto che ha lo scopo di raccogliere dati ad alto grado di precisione sulle potenzialità del vento per lo sviluppo dell'energia eolica in Adriatico.
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COOPERAZIONE
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REPORT
NUOVI CONTRATTI
E Cmc rifà anche le fogne di Manhattan
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La Cmc di Ravenna si è aggiudicata nuovi contratti in Africa e Stati Uniti per un valore totale di 130 milioni di euro. I contratti riguardano in particolare lavori in Sudafrica e Zambia per un valore totale di 40 milioni di euro e nuovi lavori infrastrutturali a Boston e New York per circa 90 milioni di euro. In Sudafrica, dove è presente dagli anni ’80, Cmc sarà impegnata nella realizzazione di un impianto di trattamento delle acque reflue nella provincia del Limpopo e nella costruzione/riabilitazione di oltre 11,7 km di drenaggi in Zambia.
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BILANCI TERREMERSE SUPERA I 174
MILIONI DI FATTURATO.
«GRAZIE AL RIPOSIZIONAMENTO»
Il Bilancio 2014 della cooperativa Terremerse di Bagnacavallo e del suo gruppo – con le controllate Semìa (commercializzazione sementi), Terre da Frutta (produzione varietà frutticole), BorgoBuono (produzione e commercializzazione carni, salumi e prosciutti) – conferma il trend positivo in atto ormai stabilmente da diversi anni. Il consuntivo 2014 realizza un utile di 239.000 euro, al netto di 1.2 milioni di accantonamenti prudenziali, con un aumento ulteriore di fatturato che raggiunge i 166 milioni di euro (+ 2,8%). Il consolidato a 174,4 milioni s’incrementa del 5,2% sul precedente. «La validità del risultato d’esercizio, conseguito in un’annata difficilissima per l’agricoltura, a causa sia delle avversità climatiche sia dagli andamenti del mercato nei comparti dei cereali, dell’ortofrutta e delle carni suine, si deve ai positivi risultati di posizionamento strategico acquisiti dalle principali attività condotte da Terremerse: in primis agroforniture, carni e cereali – commentano l’Amministratore Delegato della Cooperativa, Gilberto Minguzzi, e il Presidente, Marco Casalini in una nota congiunta –. Nel corso del 2015 il prosieguo del lavoro di riposizionamento di tutte le attività governate da Terremerse, secondo le linee guida già delineate nel progetto Terremerse 2020, porterà gradualmente a compimento la messa in valore della sua struttura multibusiness, con una rinnovata capacità di produrre reddito per sé e per i soci».
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Negli Usa, dove è presente dal 2011, Cmc ha acquisito nell’area di Boston contratti per 48 milioni di euro, attraverso la società LM Heavy Civil Construction (partecipata al 100%), relativi a lavori di infrastrutture ferroviarie finalizzati alla ristrutturazione di ponti e viadotti stradali. A New York, dove opera attraverso la società Difazio (partecipata al 33%), sono invece stati acquisiti contratti per 42 milioni di euro nei quartieri di Staten Island e Manhattan, per il rifacimento di infrastrutture fognarie nonché di riposizionamento dei sotto-servizi per le utilities.
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REPORT COOPERAZIONE
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15 L’ANNUNCIO
«Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo» La presidente di Coop Adriatica sulla fusione con Estense e Consumatori Nordest Il consiglio di amministrazione di Coop Adriatica ha deliberato con voto unanime il progetto di fusione con Coop Estense e Coop Consumatori Nordest. È il via libera alla nascita della più grande cooperativa del Paese con 2,7 milioni di soci, quasi 5 miliardi di fatturato, 419 punti vendita (di cui 56 ipermercati) e 22.000 dipendenti al netto delle società controllate e partecipate. Ora il progetto dovrà essere vagliato e approvato dalle assemblee dei soci. «La lunga storia delle cooperative del consumo segna una nuova data storica – commenta la presidente di Legacoop Romagna, Ruenza Santandrea –. I dirigenti e i soci delle cooperative hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e immaginato l’azienda del futuro, che nei prossimi mesi dovrà avvalersi di tutte le competenze e delle migliori menti a disposizione per far si che non si tratti di mere sommatorie, ma di importanti riorganizzazioni e realizzazioni fortemente innovative». «Occorrerà molto lavoro e umiltà – continua Santandrea –, ma la portata del progetto è straordinaria e dà la misura della consapevolezza dei soci e dirigenti, di quanto sia necessario, pur in presenza di bilanci positivi, di rinnovarsi per continuare ad assumere nel futuro quell’importante ruolo già svolto in passato a tutela della qualità nell’interesse dei consumatori». I soci, dirigenti e consiglieri della Romagna sono parte attiva, assicura la Santandrea, «convinta e determinante di questo progetto che va verso l’esclusivo interesse dei soci e dei consumatori. Senza dimenticare la valenza sociale dei territori coinvolti, in una sfida di modernità unita all’etica nella quale i soci possano sempre meglio continuare a riconoscersi».
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Sopra, la presidente Ruenza Santandrea
LA NOVITÀ LUCE
E GAS SI POSSONO COMPRARE ANCHE ALLA
COOP
Dal 6 luglio luce e gas per la casa si possono comprare in 101 negozi di Coop Adriatica tra Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo. È l’offerta di Luce&gas ècoop, con cui la cooperativa di consumatori ha scelto di entrare nel mercato dell’energia per le utenze domestiche, con soluzioni definite «semplici, trasparenti e convenienti», riservate ai propri soci. Le utenze di luce e gas devono essere attivate insieme: è possibile farlo con un contratto unico o con due contratti separati se gli intestatari sono diversi ma vivono nella stessa casa. Per diventare clienti i soci, dopo aver preso visione del kit, possno recarsi nel negozio più vicino della Cooperativa abilitato alla vendita di energia con i documenti necessari compilati, e consegnare tutto all’Ufficio Soci. Il passaggio dal vecchio al nuovo gestore sarà seguito direttamente da Adriatica Luce&gas.
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LETTORI detti e contraddetti
CONSUMATORI CONSAPEVOLI a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
UNA MULTA INSOPPORTABILE, PRESA MENTRE LAVORAVO... Grazie alla polizia municipale di Russi per il verbale da 72 euro. Non si può nemmeno lavorare in pace. Il 29 maggio stavo scaricando merce a domicilio in una srada a San Pancrazio dove vige il divieto di transito dalle 16 alle 16.30 per l’uscita della scuola. Alle 15.30 mi trovavo già all’interno della zona e poco dopo, mentre scaricavo, vedo passare la camionetta del vigile di cui sopra, che mi guarda senza avvertirmi di nulla men che meno per avvertirmi di una possibile multa. Finito il mio lavoro, riparto per proseguire nelle mie consegne ma lui (il vigile) è dietro l’angolo che mi aspetta al varco per farmi la multa. Posso solo aggiungere che anche il cliente, dalla finestra, vedendomi in difficoltà è sceso in strada per pregare il vigile: «Non fargli la multa, stava lavorando per me!». Il resto chiedetelo al vigile se siete più bravi di me... Con tutti quelli che infrazionano sulle strade, giustamente è forse più semplice multare noi poveretti che stiamo facendo il nostro dovere... Lettera firmata
PD FEUDALE? DOVREBBE RIFONDARSI. MA NON LO FARÀ Egregio signor Casadio, mi è capitato di leggere il suo corsivo sul Pd feudale (pubblicato sul numero del 25 giugno, ndD). Non ci voleva lo studio di Barca per capire che l’ex partito della nazione è un po’ ovunque la somma di persone e gruppi interessati all’immagine personale, al potere, alla carriera politica o peggio. Ora è clamoroso! Sotto sotto nacque così, lo capii, non aderii. Certo ci sono tanti militanti in buona fede – forse un poco ciechi o poco combattivi – che però non vedono bene il futuro dell’Italia e hanno accettato la parte di auditori, di votanti dei cosiddetti big. Questo sì, quello no, sulla base di programmi generici presentati ma non approfonditamente discussi col partito. Sì, ci saranno eccezioni ma restano tali e comunque poco incidenti. Comunque col popolo sovrano di cosa hanno
ALLARME IN VIA PATUELLI,
Il Pala De André illuminato di @la_babbi Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio postata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #instaravenna. Questa è stata scattata dall’utente @la_babbi e immortala la spettacolare proiezione dei mosaici al Pala De André per il Ravenna Festival.
discusso questi signori? Quante volte siamo stati interpellati, chiamati a parlare? Mai o quasi e così è per tutti i partiti di destra e di sinistra. Si potrebbe dire che se la suonano, se la cantano e se l’applaudono. [...] Tornando al Pd, quante volte i ravennati hanno potuto dibattere apertamente ed approfonditamente le scelte dell’amministrazione comunale, regionale, provinciale, delle politiche nazionali ed europee condotte dai loro gruppi eletti? Usare il “mai” forse è troppo, ma con il “troppo poco” si fa centro. Ed ancora, quante volte i suggerimenti inviati hanno avuto risposte adeguate? Idem. E allora? Dovrebbero semplicemente rifondarsi, sulla base di un’approfondita analisi del mondo, dell’Europa, dell’Italia, della glo-
llo! e b è o il ciel con noi! o scopril Martedì 14 luglio, ore 21.30 Giuliano Deserti: Plutone: la nuova riscoperta Martedì 21 luglio, ore 21.30 Agostino Galegati: Le favole del Cielo (conferenza adatta a bambini a partire da 10 anni)
Martedì 28 luglio, ore 21.30
balizzazione, eccetera. Fare cioè quello che non hanno fatto. Lo faranno? Non ci credo. Lettera firmata
RavennaPoesia presenta
In volo con i poeti: dalle farfalle alle astronavi con Maria Giovanna Maioli, (Sala conferenze - ingresso libero)
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Martedì 4 agosto, ore 21.30 Paolo Morini,:
E pare stella che tramuti loco... Le stelle cadenti di Agosto
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Si consiglia la prenotazione
SERVONO I DOSSI PER LE AUTO Buongiorno, mi rivolgo a voi sperando che possiate pubblicare questa segnalazione per darle maggior visibilità e girarla all’ufficio preposto. Via Vincenzo Patuelli e via lago di Carezza, che sono due strade esclusivamente residenziali di Ravenna con limite giustamente di 30 km/h sono utilizzate soprattutto dal traffico della mattina (dalle 8 alle 10) per evitare la congestionata via Mattei, determinando un traffico, un rumore e una pericolosità inaccettabili per una strada residenziale. Inoltre; essendo via Patuelli una strada rettilinea e larga; molti transitano su queste due strade con velocità eccesive, spesso 80 km/h con frequenti sorpassi dei veicoli più lenti. Ritengo inaccettabile che quando io transito su questa strada (abitando in questo quariere) alla velocità di 30-35 km/h, sopraggiungano auto a tutta velocità che mi suonano e mi insultano perché ritengono che vada troppo piano su una strada che, lo ribadisco, è solo residenziale. Vi rendo noto che il cane di un mio vicino è stato investito mentre era al guinzaglio corto, sulle strisce, a mezzo metro dal proprietario, da un’auto che procedeva a velocità folle su via Patuelli. Questo autunno aprirà la scuola materna San Giuseppe di via Patuelli e questa situazione può potenzialmente causare delle tragedie se qualche bambino finisse su questa strada. Certo della comprensione e volontà di migliorare questa città, rinnovo quindi la richiesta, a nome di tutto il quartiere, di installare dei dissuasori fissi di velocità (dossi) su entrambe le vie che verrebbero a costare pochissimo al Comune ma risolverebbero un grosso problema del quartiere. RingraziandoVi anticipatamente, colgo l’occasione per complimentarmi del vostro sempre ottimo giornale. Guido Fusconi, Ravenna
Serve cautela con il porta a porta a cura di Carlo Benelli - Codici Ravenna La gentilezza nei riguardi dei venditori porta a porta spesso non è ripagata come dovuto e può provocare una serie di problemi inaspettati nel ricevere nella propria abitazione giovani al primo lavoro e che si presentano per conto di ditte dai nomi altisonanti, con carte intestate in lingua inglese. Un nostro associato che già possedeva un aspirapolvere idoneo a tutte le sue necessità per fare un favore ad un coetaneo ha accettato di far eseguire in casa sua una prova con dimostrazione di un aspiratore che per le dimensioni e la potenza aveva più un aspetto di apparecchio industriale che familiare. La prova è stata eseguita sopra il cuscino di un divano del soggiorno che o per difetto dell’apparecchio o per errore dell’operatore ha causato uno strappo di venti centimetri. Il nostro associato ha immediatamente chiamato la Ditta e il titolare ha assicurato una rifusione immediata del danno a presentazione del preventivo di un tappezziere. Anche se il Codice del Consumo prevede che sia la Ditta a sobbarcarsi tutti gli oneri il preventivo del tappezziere è stato allegato alla richiesta di danno. La Ditta però ripetutamente interpellata per via telefonica non ha dato alcun cenno né di risposta né di rassicurazione per la rifusione del danno, che fra l’altro era richiesto con una cifra minima e non come dovuto per un ricambio integrale della tappezzeria. L’Associazione consumatori CODICI ha supportato la richiesta del nostro associato con una lettera piuttosto pressante che conteneva una diffida a rispondere immediatamente alla richiesta di rifusione del danno. Solo però l’intervento del legale è riuscito ad ottenere quanto dovuto al nostro associato che non poteva certamente subire oltre al danno la beffa di un mancato intervento. Tutto ciò non deve spingere a rifiutare ogni proposta di acquisto porta a porta, ma a saper distinguere quello che è necessario accettare con le dovute cautele nella propria abitazione. A Ravenna l’associazione Codici è in via Ignazio Sarti 5 (0544-35183) dove tutti i giovedì dalle 10 alle 12 il consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento
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MUSICA
CULTURA
I RIGOLÒ
A Massa è tempo di Riot Sul palco centrale Giacomo Voli, Marra-Chavez e i Julie’s Haircut
IN VIA
CAVOUR
A
RAVENNA
Prosegue la rassegna di musica dal vivo nello spazio esterno del negozio Bon Ton di via Cavour, in centro a Ravenna. Venerdì 10 luglio l’appuntamento è con i ravennati Rigolò e il loro folk-rock alternativo.
AL BAGNO HOOKIPA IL TRIO SOUL DELLA VOCE DEI QUINTORIGO Domenica 12 luglio alle 18.30 al bagno Hookipa di Marina di Ravenna concerto dei 3Soul, trio soul-funk con Moris Pradella dei Quintorigo.
A BAGNACAVALLO LA PNEUMATICA EMILIANO ROMAGNOLA Continuano i concerti al centro Acrylico di Bagnacavallo (in via Togliatti 2, con spazio all’aperto). Giovedì 9 luglio appuntamento con il bandeonista Pepe Medri e il violinista Dimitri Sillato; martedì 14 invece sul palco la Pneumatica Emiliano Romagnola con brani della tradizione regionale e italiana, uniti a strumentali dell'ottocento. Concerti alle 21.
AL CAESAR IL GARAGE-ROCK DEI LAST KILLERS Al bagno Caesar di Lido Adriano sabato 11 luglio alle 17.30 concerto dei Last Killers, ormai quasi un’istituzione tra le bande della Romagna con il loro tirato garage-rock anni sessanta. I Julie’s Haircut
AL BUKOWSKI IL ROCK DI RAVENNA DUEPUNTOZERO Prosegue la stagione estiva di Ravenna Duepuntozero. Il 12 luglio live a base di sonorità rock al Bukowski con i ravennati Infinite Monkey Theory e i torinesi Low Standards, High Fives.
RADIO IN SPIAGGIA ROCK E DINTORNI
Anche la folk-band amata dai Radiohead al bagno Hana-Bi per l’unica data italiana Enrico Farnedi al Peter Pan Sarà il cantautore cesenate Enrico Farnedi (nella foto) il protagonista dell’appuntamento del 15 luglio al Peter Pan di Marina di Ravenna con Radio Melody. Radio in diretta in spiaggia dalle 20, intervista (e magari qualche pezzo acustico) dalle 22. Per i concerti del sabato del Peter, invece, l’11 luglio alle 17.30 appuntamento con la musica giamaicana dei Limbo Tree.
CLASSICA VIOLINO E CHITARRA NELLA
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AGENDA
IL FESTIVAL
L’abituale appuntamento del Riot Fest, che giunge alla dodicesima edizione, torna da venerdì 10 a domenica 12 luglio, per una tre giorni di musica dal vivo, e non solo, nel centro di Massa Lombarda. La formula è quella conosciuta negli ultimi anni: sul palco principiale in piazza Matteotti, venerdì 10 luglio avrà modo di esprimete le proprie doti canore Giacomo Voli, considerato il “vincitore morale” della edizione 2014 di “The Voice of Italy”; cambio di registro sabato 11 luglio, dove a esibirsi, grazie al coinvolgimento del festival “Strade Blu”, vi sarà un ensemble capitanato da Rudy Marra, maestro di “bassarra”, uno strumento a tre corde unico al mondo e costruito appositamente per lui, che sarà affiancato dal poliedrico Frankie Chavez (Francisco Joacquim Paiva Chaves), chitarrista portoghese: una notte colorata tra rock, blues, folk e surf. In chiusura, domenica 12 luglio, il Riot ospiterà i Julie’s Haircut, gruppo emiliano nato come garage band, che dopo anni di molteplici collaborazioni ha saputo tramutarsi in uno dei più affascinanti fenomeni del panorama alternativo italiano. Oltre all’abituale mercatino (quest’anno molto improntato sul vintage musicale), per tutte e tre le sere in piazza Umberto Ricci si esibiranno le band locali selezionate dai ragazzi del Jyl, mentre alla chiesa del Carmine ci sarà una mostra di artisti locali a cui saranno abbinate foto di concerti “storici” avvenuti in zona: da Jimi Hendrix a Bologna sino alla performance dei Tuxedomoon, ultimo grande evento tenutosi nel cinema Eden di Massa Lombarda.
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CHIESA DI
LIDO DI DANTE
Il secondo concerto della rassegna Concerti del Mare è in cartellone sabato 11 luglio nella chiesa di San Benedetto a Lido di Dante e vedrà protagonisti il duo violino-chitarra Stefano Martini e Egidio Collini. Appuntamento alle 21.15 a ingresso gratuito.
Continua il mese molto intenso del bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna che ospita sotto la tettoia concerti di gruppi di rock alternativo ormai quasi quotidianamente. Giovedì 9 luglio l’appuntamento è con il metal contaminato degli americani Pallbearer che per l’occasione divideranno il palco con due band di rock psichedelico: i danesi The Wands e gli australiani The Walking Who. Venerdì 10 torna Lisa and The Lips, il nuovo progetto di Lisa Kekaula e Bob Vennum, membri fondatori di The BellRays, band garage-funk di culto della scena di Detroit. Sabato 11 spazio a King Salami and The Cumberland Three, nome nuovo e in rapida ascesa della scena garage e rockabilly londinese. Qualche giorno di pausa ed ecco martedì 14 luglio gli americani Radio Moscow, con il loro revival psychedelic rock dai tratti hard rock e stoner, lanciati nell’ormai lontano 2007 da Dan Auerbach dei Black Keys. Infine, dopo il live del 2012, torna sotto la tettoia la super folk-band dell’Oklahoma amata da Radiohead (per cui hanno aperto il tour), e Bon Iver: gli Other Lives presenteranno in spiaggia il terzo album “Rituals” uscito a inizio maggio in un’unica data italiana mercoledì 15 luglio.
AL FARGO
Da Hollywood, Simonne Jones Lunedì 13 luglio alle 21 nella piazzetta del Fargo di via Girolamo Rossi, in centro a Ravenna, concerto di Simonne Jones, songwriter e polistrumentista di Hollywood che è anche modella, artista visuale, ricercatrice e costruttrice di strumenti musicali.
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CULTURA
ARTE
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LA RASSEGNA/1
LA MOSTRA
A Cervia l’omaggio della Cna al Naturalismo di Arcangeli Oltre settanta opere di artisti fra i quali Bendini, Ferrari, Mandelli, Moreni, Morlotti, Romiti, Vacchi, saranno esposte dal 10 luglio al 27 agosto all’interno della suggestiva cornice dei Magazzini del Sale di Cervia nella mostra dello stesso abituale curatore del Mar di Ravenna, Claudio Spadoni, dal titolo “Ultimo Naturalismo”. Si tratta di un omaggio allo scritto omonimo pubblicato negli anni cinquanta dal noto critico d’arte bolognese Francesco Arcangeli, nel centenario della sua nascita, promosso dalla Cna provinciale di Ravenna in occasione del suo 70esimo anniversario e realizzato in collaborazione con l’associazione Il Cerbero. «L'Ultimo naturalismo – commenta Spadoni – costituiva una risposta italiana a una visione e un pensiero della realtà decisamente estranei ai modelli formali più diffusi. Non si trattava, come pure qualcuno fraintese, di un ritorno al naturalismo di matrice ottocentesca, ma di un'attualissima ricerca di un modo nuovo e fortemente individuale di esprimere un sentimento della natura senza cadere in una sua rappresentazione mimetica. Una natura da sentire appunto in modo diverso, da vivere come dal suo interno, in un tempo in cui la scienza, il progresso tecnologico stavano apportando sempre più rapidamente trasformazioni irreversibili. Gli artisti scelti da Arcangeli cercavano un rapporto nuovo e antico, senza ricorrere, in questo, a modelli formali precostituiti». La mostra intende documentare compiutamente questa situazione coi suoi protagonisti, a sessant'anni di distanza, ricordando al tempo stesso il centenario della nascita di Arcangeli (10 luglio 1915) e la sua scomparsa prematura il 14 febbraio 1974, a vent'anni dalla pubblicazione del suo saggio, La mostra presenterà un importante nucleo di opere degli artisti che stimolarono la partecipazione critica di Arcangeli, per rievocare quella stagione da lui definita come “ultimo naturalismo”, ma documentando anche gli sviluppi del loro lavoro nel decennio successivo. Accompagnerà l'esposizione un catalogo con un testo introduttivo del curatore, un'ampia biografia arcangeliana di Elena Volpato, la riproduzione delle opere esposte, brani critici dello stesso Arcangeli e i consueti apparati bio-bibliografici. L’inaugurazione è in programma venerdì 10 luglio, alle 19. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 20 alle 24.
PERFORMANCE E VIDEO DI FRANCESCA LEONI DA LILITH E IN VIA DI ROMA CONCERTO DI ENRICO FARNEDI...
ANTICIPAZIONI
Debutta a Ravenna la nuova rassegna “TempoSpazioCorpo”, dedicata alle nuove forme di linguaggio contemporanee dell'arte. Nei venerdì sera di luglio, Lilith Studio Gallery, spazio di via di Roma 82Y, ospiterà un artista di videoarte e performance, che ridisegnerà, attraverso le categorie di tempo, spazio e corpo, il luogo che lo ospita. Venerdì 10 luglio l’appuntamento è con O.Felia performance di Francesca Leoni ispirata alla body art degli anni ‘70, e in particolare alle performance di Marina Abramovic e Gina Pane, che vuole essere anche una riflessione sul tema della violenza sulla donne. In concomitanza, ogni serata vedrà un'esibizione musicale in relazione all'artista, negli spazi esterni del Cherry Bar su via di Roma. Venerdì 10 toccherà al cantautore cesenato Enrico Farnedi, impegnato nel tour di presentazione del suo secondo album solista, intitolato Auguri Alberta. La performance è in programma alle 20.30 (alle 23 seguirà una proiezione), mentre alle 21.30 inizierà il concerto. Ingresso libero per tutti gli eventi. Info e prenotazioni allo spazio Lilith: 333 9437600.
LA RASSEGNA/2 “DONNE VERSO IL MARE APERTO”: MOSTRE SUI LIDI E LA SCRITTRICE DARIA COLOMBO A MARINA ROMEA
Dalla Divina Commedia a Warhol al Mar Tempo di annunci al Mar, il Museo d’arte della città di Ravenna che prosegue la propria attività per tutto l’anno ma che ha già un paio di eventi da segnare in agenda: in ottobre è prevista l'esposizione “Divina Commedia”, che affronta il tema dell'illustrazione dantesca proponendo le opere di Gustave Doré, Francesco Scaramuzza e Amos Nattini (la sua opera qui sopra è stata scelta come manifesto dell’esposizione). La grande mostra del 2016, invece, partirà come tradizione in febbraio e si intitolerà “Il 900 antico”, nuovo progetto di Claudio Spadoni che ripercorre il secolo scorso con sguardo inedito, svelando gli insospettabili legami col passato che hanno caratterizzato gli anni delle avanguardie. Tra le opere in mostra anche quelle di artisti stranieri come Bacon e Warhol.
Tutti i martedì
prossimo appuntamento
14 LUGLIO ore 20 CENA A BUFFET 15 euro b.e. LIVE MUSIC & AMERICAN BAR RESIDENT DJ PIER MORETTI
Cinque mostre costituiscono quest’anno una sorta di incipit al tour della rassegna “Donne verso il mare aperto”, dal 14 al 19 luglio. Dopo l'esposizione “Al tabachi”, sui Gruppi di Difesa della Donna nella Resistenza ravennate 1944-45 a Casal Borsetti, cui ha fatto seguito a Marinara la Mostra “Gugù - Le meraviglie di Fata Natura”, si inaugureranno il 10 luglio a Casal Borsetti (sede pro loco), le installazioni di pittura “Double Identity” e il 12 luglio a Marina Romea (hotel Corallo) la mostra “I due pezzi della signora Maria”, personale di Anna Tazzari. Seguirà a Porto Corsini (pro loco) “Musivare”, che concluderà il percorso espositivo. Il festival, ideato e realizzato come sempre da Marina Magnani, sarà ancora una volta il palcoscenico per eccellenza della creatività femminile locale e non solo. L’inaugurazione è in programma per martedì 14 luglio, alle ore18, nell’area prevalliva di Marina Romea in fondo a viale Ferrara. Si terrà la lettura teatrale Dialogo sentimentale, testo liberamente tratto da Mal di Pietre della cagliaritana Milena Agus, a cura di Marina Magnani e Giselle Cavallari. Si proseguirà poi a cena con la madrina del festival, la giornalista e scrittrice Daria Colombo che presenterà Alla nostra età con la nostra bellezza (intervista a cura di Paola Rossi Balella).
Tutti i giovedì
16 LUGLIO dalle ore 20 GIÒ DE LUIGI e MARCO ROSETTI
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CULTURA IL FESTIVAL
TEATRO • LIBRI
MASINI ESTATE
All’alba la raccolta di paglia per l’Arena di Cotignola
LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di Maria Giovanna Maioli Venerdì 3 luglio, al Chiostro della biblioteca Classense, Ravenna Festival ci ha fatto incontrare con Patrizia Valduga, poeta di rilevante e originale spessore, di cui mi parlò la prima volta un grande della poesia, Giovanni Raboni, divenuto poi il suo amato compagno, scomparso nel 2004.
I partecipanti alla raccolta dell’anno scorso
Dall’omaggio a Gaber e Jannacci di Ale e Franz alla danza contemporanea in piazza a Faenza
Sei giorni di paesaggi che sognano di diventare necessari: è questo il messaggio con cui si presenta la settima edizione dell’Arena delle balle di paglia di Cotignola, che quest’anno si terrà da giovedì 16 a martedì 21 luglio: cinquantotto iniziative in sei giorni di festa. Come sempre, l’Arena si svolgerà nell’ampia golena situata dove il fiume Senio incontra il Canale Emiliano Romagnolo: un paesaggio agricolo che si intreccia con il fiume Senio e con le numerose installazioni effimere degli artisti che collaborano con Primola Cotignola, l’associazione culturale crea e organizza l’Arena. Anche quest’anno torna il consolidato appuntamento con la raccolta delle balle di paglia all’alba: sabato 11 luglio alle 5.45 l’appuntamento è in via Belvedere per raccogliere le balle che serviranno per costruire l’Arena. La raccolta sarà aperta dal concerto delle FemmeFolk: al termine dei lavori, Primola offriranno un rinfresco a tutti i partecipanti. La paglia quest’anno arriverà anche in centro a Cotignola: lunedì 13 luglio dalle 19.30 piazza Vittorio Emanuele II. Ci saranno le Storie da CaBARet di Giovanni Nadiani e il concerto degli Obelisco Nero, vincitori del premio del pubblico a ERVIA Musica nelle Aie 2015. Per l’Arena bisognerà UNO SPETTACOLO STORICO invece attendere giovedì PER LA ROTTA DEL SALE 16 luglio. Nella prima serata, che accoglierà la Tornano a Cervia le rievocazioni stogente per un primo saluto riche della Rotta del Sale. Il 15 luglio nella Golena, sarà protanel piazzale dei Salinari alle 21 l’apgonista il jazz, con un puntamento è con “Festum Salis”, quartetto che interpreta spettacolo storico, in tre atti, che “La Pasionaria”, ricordansarà accompagnato dalle musiche do Charlie Haden a un della Orchestra sinfonica “Città di anno dalla scomparsa. Cervia“ diretta dal maestro Fulvio Penso. Testi e ricerca storica di Nei giorni successivi, Federica Rossi. Diversi i gruppi storitra i protagonisti anche ci e le associazioni partecipanti fra Vinicio Capossela. Sul cui il Gruppo culturale Civiltà prossimo numero del giorSalinara e Il circolo dei Pescatori. nale il programma completo.
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Gaber, Jannacci, Milano, Noi: questo il titolo dello spettacolo con cui i due noti comici Ale e Franz vogliono rendere omaggio all’indimenticato genio dei due cantautori e alla loro città e che presenteranno in piazza Nenni a Faenza venerdì 10 luglio alle ore 21.15 nell’ambito della rassegna Teatro Masini Estate. Per questo spettacolo, Ale e Franz saranno accompagnati sul palco dalla musica dal vivo di Luigi Schiavone (chitarre), Fabrizio Palermo (basso e voce), Francesco Luppi (tastiere e voce) e Marco Orsi (batteria). Biglietti a 20 euro, posti unici e numerati. La rassegna proseguirà nello stesso luogo e alla stessa ora mercoledì 15 all’insegna della danza contemporanea con la nuova produzione della compagnia MM Contemporary Dance Company (nella foto). Carmen – Bolero, questi i due grandi titoli del repertorio internazionale nell’interpretazione dei coreografi Emanuele Soavi e Michele Merola.
ANIMA... DI
PATRIZIA VALDUGA
Anima, perduta anima, cara, io non so come chiederti perdono, perché la mente è muta e tanto chiara e vede tanto chiaro cosa sono, che non sa più parole, anima cara, la mente che non merita perdono, e sto muta sull’orlo della vita per darla a te, per mantenerti in vita.
(da Requiem, per mio padre morto il 2 dicembre 1991, Marsilio, Venezia 1994)
INCONTRI LETTERARI EUGENIO BARONCELLI AI CHIOSTRI DI BAGNACAVALLO Martedì 14 luglio prosegue la rassegna letteraria ai chiostri delle Cappuccine. Alle 21.30 l’appuntamento è con lo scrittore ravennate, di fama nazionale, Eugenio Baroncelli (nella foto qui a fianco), con il suo Gli incantevoli scarti edito, come le precedenti opere, da Sellerio.
C
GUIDO CERONI ALLA FELTRINELLI DI RAVENNA Venerdì 10 luglio alle 21 alla Feltrinelli di Ravenna, Guido Ceroni presenta il suo Nemmeno la tomba. Racconteranno il libro assieme all'autore Eraldo Baldini, Nino Carnoli e Paolo Cavassini.
LA RASSEGNA TRE SERATE DEDICATE ALLA
POESIA NELLA PIAZZETTA DEL
TREBBO:
DAI ROMAGNOLI A
YEATS
L'associazione Capit promuove tre incontri sulla poesia, nell'ambito delle iniziative di Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015, nella piazzetta del Trebbo Poetico di via Matteotti, in centro a Ravenna. Apre la rassegna, venerdì 10 luglio, una serata dedicata ai poeti di Romagna Giuseppe Bellosi, Giovanni Nadiani e Nevio Spadoni, con il commento di Luciano Benini Sforza. Sabato 11 è in programma “Per un ritorno di W.B.Yeats a Ravenna”, nel 150° anniversario della nascita. Il titolo della serata fa riferimento alla visita del poeta irlandese W.B. Yeats a Ravenna nel 1907: la visita alla città e ai suoi mosaici lo emozionò e impressionò al punto da valergli il soprannome, fra suoi amici, di “bizantino”. Le letture e i commenti saranno di Alessandro Gentili. Domenica 12 conclude la rassegna l'antologia “Versi d'Italia”, con Rosita Copioli, Gianfranco Lauretano e Davide Rondoni. Commento di Elio Pezzi. Ospite della serata il poeta ravennate Eugenio Vitali. Ogni sera i dialoghi musicali a cura dell'Istituto di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” di Ravenna, con Paolo Pasciucco al flauto e Alex Rossi al fagotto, che eseguiranno musiche di Vivaldi, Bach, Telemann, Milde e Balilla Pratella.
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CULTURA
MUSICA
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RAVENNA FESTIVAL: IL VIAGGIO
CONCERTATO
Note dolenti e di speranza risuonano in sintonia fra Ravenna e Otranto Quest'anno la “Via dell'Amicizia” del Ravenna Festival – che ha legato la città bizantina alla levantina Otranto – è una strada lunga 800 chilometri a seguire la sponda dell'Adriatico, verso l'estremo sud della penisola là dove si inclina verso il profondo Mediterraneo. Ed è una lunga storia millenaria che le accomuna come porte e porti aperti ad Oriente e magistrali sedi dell'arte musiva. Otranto è estroversa (al contrario di Ravenna) nel biancore delle pietre e degli intonaci delle sue case scolpite fra le strade strette e tortuose del labirintico centro storico di impianto normanno. Intorno, il mare dal terso colore azzurro, che ricorda quella luminosa vibrazione «d'oriental zaffiro» evocata dalla poesia dantesca. Incastonata nella medina – Otranto è gemella nell'aspetto di tante splendide cittadine greche e dalmate, spagnole e nordafricane che si affacciano sul mare nostrum – la cattedrale di Santa Maria Annunziata con la facciata che ti accoglie con il gigantesco rosone, e il suntuoso portone, scolpito nell'arenaria, la cripta con la teoria di fitte colonne come le moschee arabo-ispaniche e un dilagante mosaico pavimentale che disegna un brulicante “Albero della Vita”, ideato ed eseguito intorno al 1164 dal monaco Pantaleone e suoi maestri mosaicisti. Nulla a che fare con le ieratica raffigurazioni e la raffinata luminosità dei mosaici bizantini delle basiliche ravennati: le tessere sono più sgranate, grezze e i disegni quasi abbozzati ma
Nel concerto di Muti nella cattedrale della città più orientale d'Italia l'enigmatico splendore dei mosaici, di canti e musica sacra l'effetto narrativo è fantasmagorico. Fra dannazione e riscatto, uomini e animali, angeli e demoni, eroi e reietti, c'è tutta la storia e l'immaginario allora conosciuto. Un bestiario medievale, un intrico di meraviglie che mescola sacro e profano, figura per figura, tessera su tessera in un condensato di riferimenti iconici che gli studiosi hanno identificato in testi religiosi ebraici, islamici, cristiani eppure in romanzi cavallereschi e allegorie profane.
Insomma un'enciclopedia visionaria talmente universale che, nel 1480, quando per la prima e l'ultima volta Otranto venne conquistata e devastata dai Turchi, fu l'unica opera degli "infedeli" risparmiata. Questa invasione degli Ottomani, durante l'impero di Maometto II, ha segnato anche una delle pagine più emblematiche della storia dell'intolleranza religiosa con il feroce massacro di oltre 800 cristiani abitanti della città che non si piegarono
alla conversione all'Islam e ora sono venerati – la Cattedrale ne custodisce le reliquie – come martiri cattolici. Otranto è una città solare, aperta e ospitale, ma per la sua storia è anche un luogo inquieto e misterioso, come tutti i luoghi di confine che segnano lo spazio della fratellanza, dell'incontro e della tolleranza e allo stesso tempo quello dello scontro, dell'incomprensione e della violenza dell'uomo sull'uomo. In grande sintonia con tante e tali inquietudini umane e spirituali, Riccardo Muti ha scelto per suggellare questo gemellaggio per la fratellanza e la vicinanza culturale fra le due storiche città, nel segno della musica, straordinarie composizioni che mai come nel doppio concerto di Ravenna e Otranto hanno messo in luce i sentimenti del dolore e però della speranza, dell'umiliazione e del riscatto, dell'esaltazione della vita e del timore della morte, dei conflitti ma anche delle riconciliazioni che possono commuovere e fare incontrare visoni mistiche, credo religiosi e tradizioni culturali diverse. Dalle note sacre di Mozart a quelle di Haydn, dall'emblematica composizione di Arvo Part (Orient&Occident) al Te Deum di Verdi, fino agli straordinari intermezzi dedicati a canti e poemi in lingua grika, azera e turca, è un tappeto di note mistiche e dolenti, passionali e disperate, ma anche amorevoli ed esaltanti. Se c'è la fatica di vivere su questa terra, e forse l'Inferno, c'è anche la possibilità di un Paradiso.
La musica pericolosa di Nicola Piovani Dopo l’opera La Vita Nuova ispirata a Dante, il compositore premio Oscar Nicola Piovani torna al Ravenna Festival (sabato 11 luglio, ore 21.30, all’arena Micoperi) per presentare il suo inedito concertato “La musica è pericolosa”, di cui è autore dei testi e delle muscihe che eseguirà al pianoforte assieme al gruppo di cinque elementi Ensemble Aracoeli.
Finito il concerto – un'ora di pura spiritualità musicale – dalla Cattedrale si scende verso alle mura dove si erge l'imponente Castello aragonese, simbolo di difesa ma anche di cupo isolamento, già reso grandioso e apparentemente inespugnabile nel 1200 da Federico II. Chissà perché nel 1764, lo scrittore inglese Horace Walpole decise di intitolargli un romanzo tenebroso, romantico, che nella storia della narrativa è considerato il capostipite della “letteratura gotica”, quel genere letterario in cui poi furono inseriti autori inquieti e attratti dal mistero del rapporto fra bene e male come Bram Stoker, Ann Radcliffe, Edgar Allan Poe, Nathaniel Hawthorne, Mary Shelley, via via fino al contemporaneo genio narrativo di Stephen King? C'è il sole ma a volte irrompe l'eclisse, così nell'animo umano e nella musica. Fausto Piazza
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RUBRICHE
CULTURA
RAVENNA &DINTORNI 9/7 2015
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FULMINI E SAETTE
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Neil Young e la regola del 5 di Luca Manservisi
Racconto brevissimo - Casal Borsetti VISIBILI E INVISIBILI
Un horror consigliato: bello e originale (ma pesante) di Francesco Della Torre
Babadook (di Jennifer Kent, 2014) Amelia da 6 anni è sia vedova che madre del problematico Samuel, un bambino iperattivo molto propenso a combinare guai e difficilissimo da seguire. Se poi mettiamo sul piatto i problemi economici, otteniamo una donna distrutta dallo stress. La situazione degenera quando dopo una lettura di una fiaba, l'uomo nero, chiamato “Babadook”, entra pericolosamente nell'immaginario sia della madre che del figlioletto. Opera prima dell'attrice australiana Jennifer Kent, Babadook è un horror a tutti gli effetti, che parte da una situazione reale, sociale e drammatica per trasformarsi in un vero incubo a occhi aperti per tutti, indipendentemente da che parte dello schermo si stia, dentro o fuori. La progressiva discesa agli inferi di Amelia coincide tra l'altro con l'intensità della prova recitativa di Essie Davis, che mostra e trasmette un crescendo emotivo provocando in sé la metamorfosi, da innocua a spaventosa. Babadook è un film originale, girato magnificamente e a basso costo, cinematograficamente innovativo ed esteticamente impeccabile; però è anche un film difficile da digerire, nonostante ritmo e regia lucidi e una durata attorno ai canonici novanta minuti. Difficile perché parla del rapporto madre/figlio con un linguaggio e un registro, l'orrore, inediti e inusuali per il cinema. La Kent è bravissima nella resa finale, ma non si può non premettere che il tema e il suo sviluppo vadano a colpire l'intimità e una certa magia, con una furia e una potenza mai viste. Due righe di premessa per avvisare la spettatrice, in particolare, che ha di fronte un film bello, origina-
le e pesante. Un film che alcuni critici vedono giustamente come una favola morale, con un finale che giustifica l'azzardata definizione, ma con tutta una seconda parte, sospesa tra Polanski e Kubrick, che appare come un vero e proprio tunnel dell'orrore. Se resisterete, alla fine verrete ricompensati. Parola di critico. Cinema estivo. Siamo arrivati a un punto della stagione in cui i film segnalati le scorse volte hanno iniziato il tour romagnolo con lo slogan “se lo perdi oggi qui, lo rivedi domani lì”, quindi la sezione dedicata al cinema estivo andrà via via a trasformarsi inevitabilmente in una lista della spesa. Ma qualche colpo in canna c'è ancora, eccome. Alla Rocca di Ravenna da giovedì 9 a sabato 11 vanno in scena film poco distribuiti e molto interessanti: È arrivata mia figlia, Forza maggiore e Latin lover sono da vedere, come lo sono nei due giorni successivi Mia madre e Se dio vuole (quest'ultimo lo trovate anche all'Arena di Russi il 13 e il 14). A Bagnacavallo il 9 un'opera italiana originalissima, The Repairman di Paolo Motton, mentre ritroviamo anche qui Forza maggiore (11) e Mia madre (12 e 13), in programma anche a Lido di Classe il 9. Sempre a Lido, Youth il 12, La famiglia Belier il 13 (a Lugo il 9) e la prima parte del capitolo finale di Hunger Games il 10. Il classico dei lunedì di Faenza è La ragazza in vetrina di Luciano Emmer, mentre il 10 c'è l'Oscar Birdman (a Lugo il 12) e il 15 c'è il surreale Belluscone di Franco Maresco, mentre l'appuntamento più interessante è il 9 con l'indipendente Short Skin e il regista Duccio Chiarini presente in sala. A Lugo, oltre ai già citati, si segnala il David Anime nere il 10, mentre la chicca è in programma lunedì 13: The Fighters – Addestramento di vita, ottima opera prima di Thomas Cailley.
Sarà il caldo, sarà l'età che avanza, saranno i figli che si svegliano presto, sarà che sto ascoltando troppo rap, ma vi confesso che non sono ancora riuscito a restare sveglio dal primo all’ultimo dei 51 minuti dell'ultimo disco di Neil Young. Sì, perché è uscito quello che dovrebbe essere il 36esimo – o giù di lì – album del cantautore canadese, si chiama “The Monsanto years” ed è un concept sulle tematiche ambientali e di agricoltura sostenibile, contro in particolare Monsanto, appunto, una delle multinazionali di biotecnologie agrarie più influenti del mondo. Tanto per ammazzare l’entusiasmo. Però mica si potrà prendere in giro Neil Young. Mi vengono i sensi di colpa. Che è pur sempre uno dei miei idoli musicali. Ma proprio per questo mi capita, credo come un po’ a tutti voi, di svegliarmi nel cuore della notte e urlare: «Basta, Neil, ti prego, basta!». Perché alla lunga poi le pagine indimenticabili che ha scritto in particolare negli anni sessanta e settanta, mischiate tra una quarantina di dischi, rischiano di sbiadirsi. Ok, forse non è il caso di Neil Young, che è sempre stato piuttosto scostante e in fondo ha piazzato qualche colpo anche oltre i 60 (penso a Le Noise) ma non mi pare ci siano davvero artisti in grado di restare ad alti livelli per decenni. Anzi, forse i miei artisti preferiti sono tutti durati una manciata di dischi, ed è questo che inconsapevolmente li rende ancora più grandi (sto andando sul banale, me ne rendo conto). In generale, chi ci riesce, il capolavoro lo piazza entro i primi, tre, quattro, massimo cinque dischi. E comunque ho notato che il meglio una band la realizza sempre entro quei cinque dischi. Poi, sinceramente, il mondo può farne anche a meno, del loro contributo. Sto esagerando? Forse. Però ditemelo voi, chi ha pubblicato il disco migliore della propria carriera dopo il quinto? Il gioco si fa sempre più stupido, e questo mi entusiasma. I Beatles e i Rolling Stones (ma sono pur sempre i Beatles e i Rolling Stones), David Bowie (la trilogia berlinese), i Rem, Bruce Springsteen (Nebraska è il sesto), Tom Waits, Scott Walker. E poi? Anche di Neil Young, per tornare da dove siamo partiti, sinceramente se devo scegliere tre dischi scelgo il terzo (After the gold rush), il quarto (Harvest) e il quinto (On the beach). Tutto torna. Ragazzi, dopo il quinto disco è finita, fatevene una ragione...
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RAVENNA &DINTORNI 9/7 2015
22 CINEMACITY Ravenna
di Ruben Östlund sab.: p.u. 21.30
Programmazione dei film in sala
Naruto Evento 2 I guardiani del regno della luna crescente L’esercito fantasma
Mia madre di Nanni Moretti dom. e lun.: p.u. 21.30
di Toshiyuki Tsuru lun.: p.u. 20.20
Due giorni, una notte
Backstreet Boys: Show ‘em What You’Re Made Of
di Jean-Pierre e Luc Dardenne mar. e mer.: p.u. 21.30
DA GIOVEDÌ 9 A MERCOLEDÌ 15 LUGLIO
di Stephen Kijak mar. e mer.: p.u. 21
ARENA JOLLY Russi
roccacinema
Babadook
ore 21.30
di Jennifer Kent mer.: 20.30-22.45
Entourage di Doug Ellin mer.: 20.25-22.45
sab. 11 luglio LATIN LOVER di Cristina Comencini lun. 13 luglio SE DIO VUOLE di Edoardo Falcone mer. 15 luglio LA FAMIGLIA BELIER di Eric Lartigau
La famiglia Bélier
di Paul Feig mer.: 20.20-22.50
di Eric Lartigau gio.: p.u. 21.30
Anime nere Contagious Epidemia mortale
Terminator Genisys di Alan Taylor Proiezione in 3D fer., sab. e dom.: 20.10-22.35 Proiezione in 2D fer., sab. e dom.: 20.30-21.30-22.55
Se Dio vuole di Edoardo Falcone lun. e mar.: p.u. 21.30
LUGOCINEMA ESTATE 2015 Lugo
Rocca Brancaleone Ravenna
www.roccabrancaleonecinema.com
Spy
Segnala questa settimana:
di Henry Hobson fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 22.50
ROCCA CINEMA Ravenna
È arrivata mia figlia
Giovani si diventa
di Anna Muylaert gio.: p.u. 21.30
di Noah Baumbach fer., sab. e dom.: 20.25-22.40
Forza maggiore
Il nemico invisibile
di Ruben Östlund ven.: p.u. 21.30
di Paul Schrader fer., sab. e dom.: 20.30-22.45
Latin Lover
Ted 2 (v.m. 14)
di Cristina Comencini sab.: p.u. 21.30
di Seth MacFarlane fer. (escluso mer.), sab. e dom.: 20.10-20.30-22.35-22.55; mer.: 20.30-22.55
Mia madre di Nanni Moretti dom.: p.u. 21.30
Jurassic World
Se Dio vuole
di Colin Trevorrow Proiezione in 2D fer. (escluso mar. e mer.), sab. e dom.: 20.20-22.50
Poltergeist
di Eric Lartigau mer.: p.u. 21.30
CINEDREAM Faenza Babadook
di Jennifer Kent mer.: 20.40-22.45
Spy
Duri si diventa
di Paul Feig mer.: 20.20-22.45
di Etan Cohen fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 22.35
Terminator Genisys
Annie - La felicità è contagiosa
di Alan Taylor Proiezione in 3D sab.: p.u. 18.20;
di Will Gluck fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 20.20
di Edoardo Leo dom.: p.u. 21.30
Birdman
La ragazza in vetrina
di Alejandro González Iñárritu dom.: p.u. 21.30
Il nemico invisibile di Paul Schrader fer. (escluso mer.) e sab.: p.u. 20.45; dom.: 16.10-20.45
Naruto Evento 2 I guardiani del regno della luna crescente L’esercito fantasma di Toshiyuki Tsuru lun.: p.u. 20.30
The imitation game
Predestination
di Richard Loncraine fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 20.20
Noi e la Giulia
di Noah Baumbach fer.: 20.35-22.40; sab.: 18.20-20.35-22.40; dom.: 15.50-18.20-20.35-22.40
di Stephen Kijak mar. e mer.: 20.20-22.40
La famiglia Bélier
Ruth & Alex L’amore cerca casa
Giovani si diventa
Backstreet Boys: Show ‘em What You’Re Made Of
di Morten Tyldum mar.: p.u. 21.30
di Michael Spierig, Peter Spierig fer., sab. e dom.: 20.30-22.45
di Nanni Moretti sab.: p.u. 21.30
di Edoardo Falcone lun.: p.u. 21.30
di Gil Kenan Proiezione in 2D fer. (escluso mer.), sab. e dom.: 20.30-22.40
Poltergeist di Gil Kenan Proiezione in 2D fer. (escluso lun. e mar.): 20.40-22.40; sab. e dom.: 18.10-20.40-22.40
Duri si diventa di Etan Cohen fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 22.45
Predestination di Michael Spierig, Peter Spierig fer. (escluso mer.): 20.30-22.45; sab.: 18.25-20.30-22.45; dom.: 15.50-18.25-20.30-22.45
Ted 2 (v.m. 14) di Seth MacFarlane fer. (escluso mer.): 20.20-22.45; sab.: 17.50-20.20-22.45; dom.: 15.50-17.50-20.20-22.45
ven.: p.u. 21.30
Mia madre
ARENA DEL SOLE Lido di Classe
Belluscone - Una storia siciliana
Mia madre
di Franco Maresco mer.: p.u. 21.30
di Nanni Moretti gio.: p.u. 21.30
BRISIGHELLA BORGO D’ARTE Brisighella
Hunger Games Il canto della rivolta - parte 1
Il sorpasso
di Francis Lawrence ven.: p.u. 21.30
di Dino Risi ven.: p.u. 21.30 (ingresso gratuito)
Jurassic World
PARCOBALENO Alfonsine
di Colin Trevorrow sab.: p.u. 21.30
di Carlos Saldanha mer.: p.u. 21.15 (prima della proiezione, letture ad alta voce)
Youth - La giovinezza
Rio
ARENA DELLE CAPPUCCINE Bagnacavallo The Repairman
di Paolo Mitton gio.: p.u. 21.30 (incontro con il protagonista Daniele Savoca)
di Paolo Sorrentino dom.: p.u. 21.30
La famiglia Bélier di Eric Lartigau lun.: p.u. 21.30
Home - A casa
Leviathan
di Tim Johnson mar.: p.u. 21.30
di Andrei Zvyagintsev ven.: p.u. 21.30
American Sniper
Forza maggiore
di Clint Eastwood mer.: p.u. 21.30
di Karsten Kiilerich sab.: p.u. 17.50; dom.: p.u. 16
ARENA BORGHESI Faenza Short skin
MARINA DI RAVENNA viale delle Nazioni, 40 INFO 0544530186 - 3475313967
The fighters di Thomas Cailley lun.: p.u. 21.30
Big Eyes
di Colin Trevorrow Proiezione in 3D dom.: p.u. 18.20 Proiezione in 2D fer.: 20.20-22.45; sab.: 17.50-20.20-22.45; dom.: 15.50-17.50-20.20-22.45
BEACHBUTEO
di Josh Boone sab.: p.u. 21.30 (ingresso gratuito)
di Tim Burton mar.: p.u. 21.30
Albert e il diamante magico
IL SUBBUTEO AL LUCCIOLA DIVENTA
Colpa delle stelle
di Luciano Emmer lun.: p.u. 21.30 (ingresso gratuito)
Jurassic World
ogni martedì sera dalle 20.30
di Francesco Munzi ven.: p.u. 21.30
dom.: p.u. 16 Proiezione in 2D fer.: 20.20-20.45-22.45; sab.: 17.50-20.20-20.45-22.45; dom.: 15.50-17.50-18.20-20.20-20.45-22.45
di Duccio Chiarini gio.: p.u. 21.30 (ospite in sala il regista)
Birdman di Alejandro González Iñárritu
VEN. 17: JOE DI BRUTTO SAB. 18: LUCA ORSONI DOM. 19: GIANFRANCO AZZALLI GIO. 23: Orchestra Spettacolo DANIELE CORDANI VEN. 24: COMANDINI SAB. 25: Orchestra SILVAGNI DOM. 26: Orchestra Spettacolo LA STORIA DI ROMAGNA
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Rocca Cinema, Rocca Brancaleone Ravenna, tel. 0544 216077 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033
Arena Borghesi Faenza, viale Stradone, tel. 0546 663568 Brisighella Borgo d’Arte, piazza Marconi, tel. 0546 994411 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Parcobaleno Alfonsine, via Galimberti, tel. 0544 866673 Arena delle Cappuccine Bagnacavallo, via Berti 6, tel. 329 2054014 Arena Jolly Russi, via Saffi 4
Lugocinema Lugo, Area Parco del Lago, rotonda via Piratello/via Quarantola, tel. 0546 660220 Arena del Sole Lido di Classe, via Marignolli 26, tel. 0544 939942
JUNIOR SPORT
TEATRO/1
Corsi gratuiti di ciclismo sognando il Tour de France
Il pluripremiato “Sogno di tartaruga” in piazza a Faenza Nuovo appuntamento, lunedì 13 luglio alle ore 21.15 in piazza Nenni a Faenza, con il Teatro Ragazzi nella Molinella, rassegna organizzata nell’ambito di Teatro Masini Estate 2015. Ad andare in scena sarà la compagnia Il Baule Volante con lo spettacolo Il sogno di tartaruga, scritto da Liliana Letterese e tratto da una fiaba africana. La pièce, diretta da Andrea Lugli, vanta vari riconoscimenti, come il premio “Gianni Rodari” al Festival Nazionale di Teatro Ragazzi “Lucciole e Lanterne” di Roma e il primo premio al Festival EnfanTheatre di Aosta.
Per quattro pomeriggi del mese di luglio, quando si corre il Tour de France, le ragazze e i ragazzi delle scuole elementari (dai 7 agli 11 anni) potranno partecipare a un corso gratuito di avviamento allo sport del ciclismo, intitolato “Sulle ruote del Tour del France”, al parco Celso Strocchi di via Vicoli, a Ravenna. L’iniziativa, organizzata dal Consorzio Ciclistico Pedale Azzurro Rinascita, si svolgerà il 9, 14, 17 e 21 luglio, con i tecnici del Consorzio, dalle 16.30 alle 18, che saranno a disposizione dei giovani che vogliono provare una bici da corsa. Come fare? Bisogna essere accompagnati da un genitore, avere con sé il libretto verde di idoneità alla attività fisica e le scarpe da ginnastica. Il Pedale Azzurro Rinascita penserà al casco e alla bici. A tutti i partecipanti verrà consegnata come ricordo una borraccia offerta da Confartigianato della provincia di Ravenna autografata dal campione olimpionico ravennate Andrea Collinelli che sarà il testimonial dell’iniziativa.
LABORATORI A CASA VIGNUZZI
SI COSTRUISCONO I GIOCATTOLI DI UNA VOLTA
Sono partiti i laboratori creativi estivi a Casa Vignuzzi (via San Mama 175, Ravenna) rivolti ai bambini che hanno frequentato la scuola primaria. Dal 13 al 17 luglio l’ispirazione saranno i “giocattoli dei nonni e delle nonne”: con materiali di recupero si costruiranno trottole, frullini, strumenti sonori e bambole di pezza. Tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12. La quota di partecipazione è di 15 euro per ogni settimana. Per iscrizioni e informazioni: tel. 0544 482815.
GIOCO GARA
DI BIGLIE TUTTI I MERCOLEDÌ ALLA
ROCCA BRANCALEONE
Mercoledì 15, 22 e 29 luglio, sempre alle 20.30, alla Rocca Brancaleone di Ravenna corse e toreni di biglie su circuito creato appositamente dal Palomar Ludobus. La partecipazione al gioco è gratuita. Iscrizioni sul posto.
SPETTACOLO BOLLE DI SAPONE GIGANTI AL BAGNO PERLA. E POI STAGE PER GRANDI E PICCOLI Giovedì 9 luglio al bagno Perla di Punta Marina spettacolo di bolle di sapone giganti, a partire dalle 21. Sabato 11 sarà invece una giornata dedicata ai laboratori di bolle per bambini. Uno stage per adulti è in programma invece la domenica. Info e prenotazioni: 0544 437470 e 342 3019159.
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Uno spettacolo di Tanti Cosi Progetti
TEATRO/2
Tanti Cosi Progetti a Marina Romea Torna l’appuntamento con la rassegna estiva “Il Teatro dei Piccoli di Marina Romea”. Martedì 14 luglio alle 21.30 il giardino estivo dell’hotel Columbia ospiterà la compagnia Tanti Cosi Progetti con lo spettacolo Asini e lupi. In scena Danilo Conti e Antonella Piroli. Biglietto unico a 5 euro (gratuito sotto i 3 anni).
TEATRO/3
Burattini tutti i giovedì nel cortile del Valtorto Parte giovedì 9 luglio con la farsa Mengone torcicolli contro tutti dei marchigiani Orsolini e Palmieri la rassegna di burattini nel cortile del centro Valtorto di via Fornace Zarattini, in via Faentina 216, poco fuori Ravenna. Giovedì 16 sarà la volta del modenese Moreno Pigoni con lo spettacolo Il Dottore Innamorato. Il sipario si apre sempre dalle 21.15.
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MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
VALORI FONDAMENTALI
IN CANTINA
C’è il profitto e la passione... Nel campo vitivinicolo serve far bene i conti ma è la ricerca della qualità ciò che conta
Non è tutto oro quel che luccica ma qualcosa brilla
Queste pagine chiudono la prima parte della stagione dei nostri appuntamenti mensili. Appuntamenti qualche volta provocatori, in altri casi riflessivi. Alla fine“Mondo Vino” altro non è specchio del caotico mondo del vino vero. Un mondo che spesso stupisce, difficile da interpretare anche se sei esperto, che muta continuamente coi suoi prodotti e le sue regole, dove vignaioli capaci si aggrappano a quel territorio che vogliono mostrare a tutti i costi e industriali del vino che cercano di affossare lo stesso territorio che tanto li intralcia nel loro business. Vince chi ti frega e non chi ti dà realtà al giusto prezzo. E a volte quest’atteggiamento contamina tutti i segmenti vitivinicoli: dalla produzione alla ristorazione. È un universo davvero pieno di contraddizioni e lo scopo, svolto tra le pagine periodiche di questa rubrica, è di rompere l’incanto dell’illusione bucolica del vino che nasce dalla terra. Io voglio un consumatore disincantato. Personalmente sono dell’idea che un fruitore sveglio e attento, non può fare altro che migliorare il mercato e soprattutto metterebbe tutti gli addetti alla produzione e anche quelli alla somministrazione in condizione di dover cambiare evolversi, migliorare. Solo un consumatore informato è in grado di far mutare le cose. Provate a pensare se improvvisamente tutti si rifiutassero di bere la porcheria frizzante che spesso nei bar spacciano per prosecco docg che in comune col pro-
Anche se non è tutto oro quel che luccica c’è da dire che qualcosa brilla. A brillare sono i produttori onesti e posso garantirvi che sono davvero tanti. Ho conosciuto produttori di un’onestà e passione unica. Produttori romagnoli che davvero seguono la filosofia della purezza al “chiarore del sangiovese” e con sforzi fuori dal comune. Vignaioli ricercatori dell’Alto Adige che si fanno carico degli studi perfino di altri paesi per amore della vite. Ma come può fare un consumatore per capire se quello che beve corrisponde a quanto gli viene detto o legge in etichetta? Assaggiate, ma fatelo con consapevolezza. In tutti questi anni, vi hanno fatto credere che i gusti sono diversi e dovrete fare un po’ di sforzo per capire l’originalità di certi vini. Innanzi tutto non fate come certi esperti che vanno in cantina a lavori finiti: andate invece in cantina nel periodo successivo alla vendemmia, quando il ribollire dei mosti si acquieta e il vino è fatto ma non completo. Chiedete di assaggiare dalle vasche e cominciate a memorizzare cos’è il Sangiovese. Andate e assaggiate poi ricordatevi del produttore e andate a comprare quel vino che voi avevate assaggiato appena nato. Notate qualche differenza a livello visivo o di naso? Il colore è molto più scuro di quello che avevate visto? L’odore è più profondo e dettagliato rispetto a prima? Prendete tutto con tranquillità e con la consapevolezza che molti vini dalla vasca alla bottiglia hanno davvero un cambiamento fisiologico e non dovuto necessariamente a interventi artificiosi. Assaggiare i vini direttamente da botti o dalle cosiddette vasche in quasi tutta Italia fa parte del mio lavoro. Vi garantisco che se fate così avrete delle belle sorprese. Raccomando anche, dopo aver letto queste pagine di non diventare dei Savonarola del vino, evitate l’inquisizione enoica per favore. Il mio intento è esortarvi a ricercare per il vostro gusto e non per criticare chi lavora ogni giorno. Che sia onesto o meno non sta a noi decidere anche perché si tratta di semplice onestà intellettuale. A noi, anzi, a voi serve per decidere liberamente cosa bere e soprattutto per avere la consapevolezza di ciò che avete nel calice. E state sereni...
secco originale a denominazione garantita ha solo un costo al banco esageratamente alto. Non capisco come certi consumatori si ostinino a bere vini spiacevoli pagandoli prezzi inusitati. Calici proposti a sette euro di un vino che ne costa quattro a bottiglia e ne vale si e no due. Mi chiedo perché non potrebbe essere come in Friuli che un calice lo paghi tre euro e bevi divinamente. Lo stesso accade in Veneto e in altre regioni della nostra penisola. Dall’altro lato capisco le esigenze dei ristoratori, vittime di un si-
stema che non lascia scampo e che ti costringe a dedicare più tempo alla contabilità che alla ricerca del buono e del nuovo da proporre ai propri clienti. Quando un cliente varca la porta di un ristorante vuole entrare in un sogno, per un attimo vuole dimenticare i problemi e desidera essere assecondanto nella bontà e nella qualità. Soddisfare questo sogno, può significare riempire il locale. Rimango sempre dell’idea che la responsabilità del fallimento di un locale sia principalmente
del ristoratore. Molti esercenti ancora non si rendono conto della loro funzione fondamentale che non è spennare il cliente – come spesso sento dire in certe località turistiche – ma dovrebbe essere quello di incuriosire, acculturare e far godere le persone che vengono a “casa tua” per bere e mangiare. Purtroppo c’è chi fa l’esatto opposto. L’accoglienza è un’arte così come la somministrazione di cibi e bevande è una responsabilità seria. Una riflessione che mi viene spontanea, è che sono sempre i piccoli a rimanere fuori da questa ossessione economica. I “piccoli” sono produttori e ristoratori mossi da vera passione. Aziende che investano per migliorare la qualità e ristoratori che rinunciano a una parte dei profitti per un sorriso del cliente soddisfatto. Questa è passione e rispetto per la gente e per ciò che ci circonda. Spesso si parla e si scrive dei grandi vini, delle aziende emergenti, dei soliti noti se vogliamo, ma raramente si scrive e si fa notizia dei piccoli. I piccoli produttori che faticano ogni vendemmia, che s’indebitano per darci un pezzo del loro territorio. Ne ho conosciuti diversi in questi ultimi anni di viticoltori di questo genere. Non immaginate quanti vignaioli validi con le mani callose fuori dai circuiti commerciali, dall’eco dei media e fuori dalle guide. Le guide poi… non né parliamo. Rare volte riescono a cogliere il frutto di questa passione. In collaborazione con:
> Tartare di bosega su patate schiacciate all’olio di Brisighella e sale di Cervia. > Piadina, saraghina a “scottadito”, radicchio di campo e cipolla scottata all’aceto. > Risotto Acquerello, cozze di Cervia, pomodorini confit e profumo di Basilico.
> Bruciatini di tonno (alletterato o palamita), ratatouille di verdure di stagione “scomposta”. > Piccolo assaggio di sarde a beccafico > Nettarine grigliate, crema gialla e mandorle tostate. via Marabina 133, Lido di Dante - tel. 0544.473566 - cell 377.5313333 - info@latrattoriaravenna.it - www.latrattoriaravenna.it
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MONDOVINO
25 REGOLAMENTI
DECANTAZIONI
Le contraddizioni in termini dei disciplinari
DAI VINI NATURALI A QUELLI BIOLOGICI,
Spesso dietro certe etichette che indicano un’unica uva di produzione si nascondono “tagli” Una delle più grandi contraddizioni del mondo del vino sono i disciplinari che regolamentano la produzione. Questo è uno dei motivi principali per cui affermo che voglio un consumatore disincantato. Qualcuno di voi avrà sentito parlare dei “tagli”. Altro non è che la possibilità di rendere il tuo vino invitante usufruendo di un vitigno estraneo al tuo territorio ma concesso e a volte perfino consigliato da disciplinare. I disciplinari stessi sono ricchi d’incongruenze e gli stessi vignaioli sono spesso obbligati a non seguire le indicazioni per presentare un vino degno di nota. Comunque sia, volente o nolente, la maggior parte dei vini che bevete, cari consumatori, sono tagliati con uve diverse rispetto a quelle indicate. Nulla di strano se è concesso da disciplinare. Una presa per i fondelli, però, nel momento in cui il produttore insiste a vendervi quel vino sventolando la bandiera della purezza. La presa per i fondelli sta esattamente qui. Se qualcuno vi propone del Sangiovese romagnolo dicendo che è in purezza e che rispetta il territorio e poi vedete che si tratta di un vino scuro come la pece, fidatevi, non è sangiovese in purezza che invece ha un colore rubino ed è un vino semplice nell’espressione. La stessa cosa vale per il nostro Pagadebit ottenuto da uve “bombino bianco” con aggiunta di Chardonnay o Sauvignon dipende dall’annata. Il problema, voglio essere chiaro, non è il taglio in se stesso che è un’arte, ma il fatto che poi ti voglio-
LO STAPPATO
Barolo Altenasso 2010, semplice e non impegnativo Assaggiamo il “Barolo Altenasso” 2010 dell’azienda “Cavalier Bartolomeo”. Un bel rubino chiaro alla vista. Subito odore di fragole e rose. Mandorle e spezie in sottofondo. Ci sono sbavature alcoliche che un po’ riportano alla frutta sottospirito, note di cipria e di pepe. Segni floreali e scorza di agrumi passiti e ritorni terrosi piacevoli che si notano anche al palato. Erbe aromatiche e china. Forse un tocco tropicale, morbido che s’insinua tra i ricordi di frutta rossa e fragoline di bosco mature. Tracce di confettura di frutta rossa, ribes e fragole. Bocca fresca, fine, tannino altrettanto fine ma incisivo e un po’ puntiglioso, manca un po’ di diffusione e si concentra molto sulla prima parte del palato. Si sente un po’ la mancanza di equilibrio del tannino stesso. Un barolo semplice non impegnativo, utile anche per aperitivo per gli amanti dei rossi e se bevuto a 18 gradi.
DEGUSTAZIONE E VENDITA Brisighella via Strada 2 tel. 0546 81103 fax 0546 81497 info@brisighello.net www.brisighello.net PUNTO VENDITA CENTRO STORICO Brisighella Piazzetta Porta Gabolo 8 tel. 0546 80131
15 LUGLIO ore 21.30
MAGIC IN THE MOONLIGHT
VINO OLIO E PRODOTTI TIPICI
di Woody Allen Con Elleen Atkins, Colin Firth
Una commedia romantica che narra di un grande prestigiatore che prova a smascherare una sedicente medium
no vendere qualcosa che non corrisponde alla realtà. Quindi non scandalizzatevi se poi scoprite che a Montalcino succedono certe cose, se sentite parlare del movimento delle cisterne di vini dal sud verso il nord o se la Romagna fornisce vini a zone importanti dell’Italia settentrionale. Vi siete mai chiesti, inoltre, dove finisce la produzione del nostro Burson? E pensate che i grandi enologi siano così onesti e affidabili solo perché “grandi”? Tantissimi lo sono sia chiaro, ma finiamola con questa cosa dell’enologo che fa vita da “star”a spese dei produttori più facoltosi e del pubblico meno attento. I veri “grandi” sono quelli che vi salvano la vita in ospedale non chi vi mescola del vino e ve lo dà da bere. Qualche tempo fa mi trovavo a Gioia del Colle, zona della Puglia dove trovate il vero Primitivo che, per la cronaca, nasce proprio lì e non a Manduria come molti pensano. A Manduria, inoltre, il disciplinare permette il taglio mentre a Gioia il Primitivo deve essere in purezza, sempre per la cronaca. Comunque sia con un collega dopo una giornata di lavoro ci trovammo a mangiare in un ristorante della città. Senza volere udimmo, al tavolo vicino, una trattativa di un produttore di una famosa regione, che non cito per evitare querele, per l’acquisto di una partita di vino. C’è da chiedersi quale vino blasonato e del nord pagherete caro a Natale per i vostri regali pensando pure di aver avuto un’idea originale?
ALLA RICERCA DELLA PUREZZA PERDUTA
Il mondo dei vini naturali prima ancora di quelli biologici o biodinamici può essere d’aiuto. Frequentate le fiere dedicate a questa tipologia di vini e andate a casa dei produttori se potete. Di solito questo tipo di produttori sono sempre i più disponibili a svelarvi i segreti di cantina che poi tanto segreti non sono. Di solito questi vini rispettano davvero un disciplinare spesso reso ancor più severo dall’ideologia del produttore stesso. Assaggiando e memorizzando questo tipo di vini vi servirà per capire eventuali discorsi sulla purezza che poi qualcuno vi farà in seguito. Lavorare il vino in purezza, significa che metti in bottiglia solo le uve che dichiari. Sia chiaro a tutti i consumatori che fare questo non è per niente facile. Soprattutto con certi vitigni autoctoni. Per fare questo serve tecnologia avanzata e tecnici preparati diversamente i risultati non saranno piacevoli per il gusto dei mercati. Inoltre una buona e sana tecnologia cattura davvero l’essenza di un vitigno. Il problema è sempre l’interpretazione dell’uomo che c’è dietro. Per la cronaca in Romagna abbiamo tra i vini più difficili da lavorare in purezza. Albana e Sangiovese in primis. Tanti anni fa dovevo fare per lavoro una ricerca sul Nero d’Avola. Era il periodo della moda di questo vino. Forse gli anni ’90. Passai diverso tempo in Sicilia e assaggiai di tutto e soprattutto degustavo i vini dalle vasche, dalle botti e andavo perfino a cercare le vinificazioni casarecce degli anziani che mi permettevano, al netto dei difetti delle produzioni casalinghe, di comprendere davvero cos’è il vero Nero d’Avola. Quando fu il momento di selezionare questa tipologia di vino per un importatore italiano il risultato non fu positivo. Il pubblico all’epoca, vittima delle mode che beveva questo vino al posto dell’acqua, non lo capiva tanto era abituato al vino tagliato con merlot e cabernet. Fui costretto a selezionare altri Nero d’Avola per lo stesso distributore tagliati e di qualità inferiore. Il successo fu immediato. Meditate gente, meditate bene su ciò che bevete e su quanto sai vostro il “vostro” gusto.
9-12 luglio - P.le Premi Nobel - Pinarella Stand gastronomico Mercatino - Pesca & molto altro Giovedì 9 luglio: Trio Made in Italy Musica & Cabaret Venerdì 10 luglio: Incontro Vasco Errani e Michele De Pascale Sabato 11 luglio: Max Musica & Balli di gruppo Domenica 12 luglio: Incontro con Ministro Poletti
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GUSTO
L’EVENTO IN DARSENA
Sette ristoranti da Capitale per una tavola di 300 metri Sabato 18 luglio come già annunciato, si terrà il “Darsena open show”, l'evento celebrativo del titolo di Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015 che animerà la Darsena di città rendendola – scrivono dal Comune – «fulcro del divertimento e dello stare insieme all'insegna della musica, dell'arte e del buon cibo». Sono stati individuati attraverso un bando pubblico i sette ristoranti che realizzeranno il più grande catering della storia cittadina, che collaboreranno allestendo una tavolata di quasi 300 metri lungo il canale con menù dal pesce al vegan, dal fast food alle specialità della tradizione, con un occhio particolare anche per le persone celiache. Si tratta di: Naïf, Cabiria, I Furfanti, Terrazza Einaudi, Enoteca Bastione, Self Service Sant’Apollinare Nuovo del Gruppo La Campaza e Diabolik. Darsena Open Show prenderà il via alle 17 per concludersi a notte fonda. Programma completo disponibile sul sito www.ravennacapitale2015 e sul prossimo numero del nostro settimanale.
IL MERCATINO
Sapori da tutta Europa (e oltre) per tre giorni a Lido Adriano Per tre giorni, dal 10 al 12 luglio dalle 10 di mattina fino a mezzanotte, Lido Adriano ospita in viale Virgilio le bancarelle del Mercato europeo con il meglio dello street food nazionale e internazionale. Tra i protagonisti il Brasile con churrasco, mojito e cucina brasiliana; il Messico con burrito, taco e cucina tipica messicana; il Marocco; l’Argentina con la celebre carne alla griglia; la Grecia con gyros, moussaka, souvlaki e yogurt, l’Ungheria con il suo dolce tipico a forma di camino; l’Inghilterra con la birra riprodotta da un pub; la Repubblica Ceca, la Francia con le crèpes al metro, l’Austria, la Spagna con la sua paella e anche le regioni italiane come l’Abruzzo con arrosticini e pannocchie, la Liguria con trofie al pesto, pesce fritto e focaccia, la Sardegna con maialino sulla brace e prodotti tipici, la Sicilia con arancini, cannoli, pasticceria e liquori siciliani, la Toscana con lampredotto, trippa, ribollita, pappa al pomodoro e hamburger di chianina, la Val d’Aosta con i suoi vini e le Marche con le olive ascolane.
NOTIZIE GOLOSE
COSE BUONE DI CASA
SERATA CON SHOW COOKING DI GELATO ARTIGIANALE “AL DUOMO” Venerdì 10 luglio, alle 21, alla pasticceria Al Duomo di viale della Lirica 13 a Ravenna, è prevista una serata all’insegna della fresca dolcezza del gelato artigianale di alta qualità. Si inaugura infatti la nuova produzione di gelato con degustazione e show cooking del maestro gelatiere Andrea Bandiera.
ARTE CULINARIA NELL’ANTICHITÀ, SE NE PARLA A MARINA ROMEA Ritorna il consueto ciclo di appuntamenti culturali "Trebbi archeologici” con la studiosa Maria Grazia Maioli e l’arte e la cultura del mondo antico, giunto quest’anno alla 30esima edizione. Il tema di questa estate 2015 è “L’arte della cucina nel mondo antico”, in perfetta sintonia con l'Expo di Milano. Tutti gli incontri si terranno all’hotel Columbia di Marina Romea, dalle 21, con ingresso libero e gratuito. Appuntamento per tutti i giovedì di luglio. Il 9 il tema è “La cucina nel mondo greco”, il 16 “La cucina nel mondo etrusco e italico”, il 23 “La cucina a Roma all’epoca della Repubblica”, il 30 “La cucina a Roma in epoca imperiaIe”.
GRAZIANO POZZETTO RACCONTA LA STORIA DEL MAIALE IN ROMAGNA Mercoledì 15 luglio, il giornalista e gastronomo Graziano Pozzetto presenta il suo ultimo libro La tradizione del maiale in Romagna accompagnato da una degustazione di salumi di Pierangelo Orselli, a cura della Condotta Slow Food di Ravenna. L’appuntamento è in piazzale Marinai d’Italia, a Marina di Ravenna, a partire dalle 21.
AL MIC DI FAENZA PERCORSI INSOLITI FRA CERAMICA E CIBO Proseguono al Mic di Faenza gli incontri dedicati al rapporto fra arte ceramica e cibo, con conversazioni con esperti, visite guidate e aperitivi in giardino. Appuntamenti tematici il martedì 14 (La magnifica tavola), martedì 21 (I contenitori per il cibo) e martedì 28 luglio (Gli stili di vita a tavola). Info dettagliate degli eventi e prenotazioni su www.micfaenza.org.
Fredda crema al limone con macedonia d’agrumi di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Un dolce velocissimo e ottimo per rinfrescarsi in questa estate torrida: la crema al limone con macedonia di agrumi. Ingredienti: un litro di panna, 250/300 gr di zucchero, il succo di tre limoni naturali. Preparazione: fare sobbollire la panna con lo zucchero per 5 minuti, mescolando di tanto di in tanto. Spegnere il fornello, poi quando il liquido scende alla temperatura di 50 gradi aggiungere il succo dei tre limoni (i limoni devono essere particolarmente sugosi). Mescolare velocemente e lasciar raffreddare un po'. Versare il composto in piccole ciotoline o bicchierini. Preparare una macedonia con dadini di arance e pompelmo rosa e foglioline di timo limonato. Quando la crema si è rappresa mettere un cucchiaino di macedonia sulla superficie dei dolci e decorare con le foglioline di timo limonato. Servire ben freddo.
DEGUSTAZIONI/1 AL CAFFÉ TEODORA I VINI DI COLOMBARDA DI CESENA, FRA CUI LE BOLLICINE “69” In occasione di “Bella di sera“ tornano le degustazioni al Teodora Caffè di via Corrado Ricci. Venerdì 10 luglio, dalle ore 19.30, verranno proposti i vini dell’azienda agricola Colombarda di San Vittore di Cesena. Durante la serata verrà presentato l’originale ”69”, uno spumante rosé ottenuto da uve Sangiovese con metodo classico. Inoltre, saranno in assaggio altri vini innovativi vinificati in purezza e lavorati in acciaio.
DEGUSTAZIONI/2 PRELIBATEZZE DI MARE ABBINATE A DUE PREGEVOLI BIANCHI (DA AUSTRIA E PUGLIA) E A UNO SPUMANTE TRENTINO DOC Serata di degustazione venerdi 10 luglio ottimi vini e prelibati piatti al bar à vin Alex&Paul di Ravenna (via De Gasperi), che a partire dalle 19.30 propone tre diverse portate in abbinamento. Sautes di cozze alla puttanesca abbinato a Gruner Veltliner 2014 “Leth” (Austria); tagliolini agli scampi, zucchine, fiori di zucca e zafferano abbinati a Pietraia 2014 “Cefalicchio”; involtini di filetto di branzino alle verdure su letto di sfogliatine di patate abbinati a Brut Oro Rosso Trento doc Blanc de Noir Pas Dosè 60 mesi sui lieviti. Il costo delle degustazioni è rispettivamente di 10, 11 e 12 euro. Tutte e tre, in forma ridotta, a 29 euro.
Aperto tutti i giorni pranzo e cena Porto Corsini, via Baiona 310 - tel. 0544 447543
Bastava anche meno, ma a noi piace lavorare così
SALUTE
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IL CONSIGLIO DEL FARMACISTA
SOLIDARIETÀ
Piccolo pronto soccorso delle vacanze
A Marina Romea la rassegna a favore di Piccoli Grandi Cuori
Ecco il kit di medicinali da mettere in valigia e i consigli utili per chi va in viaggio L’estate è sinonimo di vacanze. Nell’entusiasmo della partenza, è bene però non trascurare la propria salute e ricordarsi di mettere in valigia anche farmaci che potrebbero rivelarsi utili. A fornire qualche consiglio al riguardo è il dottor Ciro Attardo della farmacia comunale di Pinarella. Chi deve fare particolare attenzione? «Anzitutto chi segue una terapia medica cronica. In tal caso è bene prevedere un’adeguata scorta di medicinali, quali antidiabetici, antipertensivi, antiepilettici, antianginosi, etc., che copra in eccesso il periodo della vacanza. Capita soprattutto quando ci si reca all’estero, di aver maggiori difficoltà nel procurarsi il particolare farmaco di cui si necessita. Per precauzione, è comunque consigliabile portarsi anche una prescrizione del medico curante in cui sia annotato, oltre al nome commerciale del medicinale, anche il nome e la quantità di principio attivo contenuto in quel particolare prodotto: in questo modo, in caso di necessità, anche se quel particolare farmaco non è commercializzato nel Paese destinazione del nostro viaggio è almeno possibile ricorrere temporaneamente a un preparato equivalente». Quali altri farmaci è consigliabile portarsi in viaggio? «La scelta dipende molto dalle caratteristiche del viaggio, dalla de-
Il dottor Ciro Attardo della Farmacia Comunale di Pinarella. In caso di dubbi riguardo ai prodotti da portare in vacanza, chiedi consiglio al tuo farmacista.
stinazione, dalla durata e dal tipo di alloggio. In linea di massima è buona norma portarsi, oltre ai farmaci abituali, anche alcuni prodotti che teniamo abitualmente nell’armadietto di casa quali: un analgesico, un antipiretico, un antidiarroico, un antibiotico a largo spettro d’azione, un antinfiammatorio, un antistaminico per allergie, eritemi e dermatiti, un farmaco contro la chinetosi (mal d’auto, mal di mare, mal d’aria), un collirio, un lassativo per chi soffre di stitichezza, un prodotto repellente contro le zanzare e altri insetti, una protezione solare e una crema antiscottature, un kit da
pronto soccorso con cerotti, disinfettante, qualche siringa sterile e l’occorrente per una pronta medicazione, un termometro, una pomata contro ematomi e distorsioni. Molti utili per jet lag e insonnia sono poi la melatonina e la valeriana». E se la destinazione è un Paese caldo o con condizioni igienico-sanitarie a rischio? «Occorre, con un certo anticipo, informarsi sulla situazione epidemiologica e ambientale della zona e farsi consigliare dal medico l’eventuale idonea profilassi farmacologica e vaccinale. Oltre ai farmaci prima citati, potrebbe rivelarsi utile portare con sé anche: sali per la reidratazione, disinfettanti per l’acqua potabile, disinfettanti per le vie urinarie, farmaci antibatterici specifici per l’intestino, fermenti lattici oltre naturalmente a qualsiasi altro medicinale il medico ci prescriva, quali farmaci antimalarici se la zona è a rischio». Dove vanno conservati i farmaci durante il viaggio? «Non in valigia ma nel bagaglio a mano, se si viaggia in aereo, in mo-
do da scongiurare il rischio di smarrimento e da poter disporre in qualsiasi momento della propria “farmacia da viaggio”. I farmaci che risentono delle alte temperature vanno conservati in appositi contenitori per evitare shock termici». Qual è il kit vacanze ideale di chi preferisce curarsi naturalmente? «I granuli omeopatici non presentano problemi a qualunque temperatura e sono molto versatili, tanto più che non è necessaria la ricetta per poterli prendere in farmacia. Belladonna è utile per la febbre e nei casi di arrossamento e tumefazione, ma anche per la gola gonfia, la congiuntivite e le scottature solari. Tabacum fa bene in caso di nausea, vertigini, senso di svenimento e quando i sintomi migliorano con l’aria fresca, mentre Cocculus quando i sintomi migliorano con l’aria calda. Per i piccoli traumi l’Arnica montana è un’ottima compagna di viaggio. Per la diarrea c’è Podophyllum e anche Arsenicum nei casi di febbre. Per le scottature solari c’è Apis, per prevenire le punture di zanzare Ledum, per l’arrossamento degli occhi Euphrasia, per la pelle delle mani la Calednula in crema oppure il Cardiospermum, che ha un’azione simile al cortisone in caso di eczemi, orticaria, prurito e punture di insetti». Roberta Bezzi
ARIETE
BILANCIA
Il periodo è impegnativo, ma energia e vitalità non vi manca. Attenzione a Marte che vi rende incacchiosi soprattutto in casa. In amore non state fermi: avete un bisogno estivo di cambiamenti e di colpi di fulmine, che però potrebbero farvi scambiare un calesse per amore.
Marte disturba, ma Venere e Giove sono risorse sufficienti per non strafare né pretendere che ogni successo duri per sempre. Carpe diem, anche in amore, che potrebbe rivelarsi più multicolor di un film in 3D scontato e più multi-suino di un allevamento di maiali. Approfittatene.
TORO
SCORPIONE
Con Giove ancora in opposizione, incertezze e ritardi non mancano, ma entro breve tempo potrebbe arrivare un colpo di derrieré utile a sciogliere ogni dubbio. Bene il fine settimana per chi vive una relazione, mentre i singles potrebbero entrare nelle grazie suine di qualcuno, o di qualchedue.
GEMELLI Con Venere e Giove a guidarvi, siete in fase di remise in forme, anche nel senso di glutei bombati: nel lavoro siete simpatici; nelle relazioni, anche di lunga data, non mancheranno le soddisfazioni (suine) in tutte le posizioni che vi verranno in mente, soprattutto domenica con la Luna nel segno.
Con Venere ancora in quadratura e Giove che sta terminando il suo transito, l’aggressività, non solo sud ombelicale, ancora non si placa. Non esagerate perché potreste ricevere picche nella fornicazione amorosa, e pacche nel derrière. Approfittate del fine settimana per ritrovare dolcezza.
FARMACHL
INFOPROM
Le offerte di luglio
CANCRO Con la presenza di Marte nel segno, soluzioni facili e improvvise sul lavoro, tanto da metterlo fra i glutei dei collaboratori sfigopenduli che si danno tante arie. Se l’amore negli ultimi tempi è stato nervosetto, nel fine settimana non drizzate le chelette per fornicazioni un po’ troppo graffianti.
LEONE Grazie ad una bella Luna in trigono, dopo alcuni giorni di stanchezza l’umore cambia in meglio, anche se resta un cincinino di pitbullismo giovedì e venerdì verso i membri dell’ordine delle meretrici. Andrà meglio nel fine settimana, quando l’ormone canterà “fornichiamos a la playa!”!
VERGINE È da un po’ di tempo oramai che l’umore di alcuni voi oscilla tra il pestilenziale ed il cimiteriale. Non rompete. Giovedì e venerdì la grinta ed il metodo vi garantiranno il successo in ogni attività. E nel fine settimana, basterà una cena in compagnia di persone simpatiche per tornare sereni.
Si inaugura lunedì 13 luglio (ore 21, alla gelateria Le Pleiadi) a Marina Romea la rassegna “Un mare di solidarietà”, fra incontri e momenti musicali, per promuovere l’associazione onlus “Piccoli Grandi Cuori” che assiste i bambini portatori di cardiopatie congenite del reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia del policlinico S. Orsola- Malpighi di Bologna. Il primo appuntamento, oltre alla curatrice della rassegna, la poetessa ravennate Livia Santini, prevede due ospiti d’eccezione come il comico Giuseppe Giacobazzi (nella foto) e il narratore Cristiano Cavina, che dialogheranno, per l’appunto, di scrittura, di umorismo e poesia. La serie di incontri proseguirà in vari luoghi di Marina Romea (il 20 e 29 luglio e poi il 9 12 e 19 agosto) affrontando vari temi e suggestioni, compresa un’alba musicale e poetica. Fra gli ospiti della rassegna Oriano Spazzoli, Franco Bolelli e Manuela Mantegazza, il cardiologo pediatra Gabriele Bronzetti, Serena Stanghellini, il Gruppo dello Zuccherificio, l’associazione “Libera”.
SAGITTARIO Sarà il caldo torrido di questi giorni, ma sarete in molti a dover indossare la museruola per non azzannare le parti molli di capi e collaboratori provvisti dell’intelligenza di un mollusco sminuzzato. A farne le spese partner e familiari, che potrebbero chiedere il divorzio rapido.
CAPRICORNO
FARMACHL in estate ti vuole bene e quest’anno premia la tua bellezza: ogni 90 euro di spesa ottieni un buono da 15 euro che potrai scontare nel centro estetico FARMACHL. I buoni saranno spendibili a partire da 16 settembre sui trattamenti più adatti per prepararsi al rientro. Il gran caldo di questi giorni mette a dura prova il nostro organismo ed è bene reintegrare sali minerali con integratori: in offerta questo mese sia Supradyn che Sostenium. FARMACHL è vicino anche a chi parte per le vacanze e proprio per loro ha predisposto le offerte su antinausea da viaggio e prodotti per regolare stomaco ed intestino, organi che di solito risentono del cambio di alimentazione. Queste ed altre offerte sono valide per luglio fino ad esaurimento scorte nei punto vendita di via Rotta 65/a.
Il pessimismo è tatuato naturalmente nel vostro cervello, e non è per niente decorativo, ma se rafforzate l’autostima è questo il momento per affrontare discussioni rinviate da tempo. Lo stesso dicasi per l’amore, che potrebbe riservare piacevoli e cosmopoliti inserimenti nel fine settimana.
ACQUARIO Venerdì e sabato impicci e impegni vi riducono gli zebedei come omogeneizzati della Mellin. Ma faticare, sbattervi e litigare vi farà bene alla salute? Nel dubbio datevi una calmata e se possibile lucidate gli ormoni per compensare le giornate grigio funeree con un fine settimana di passione.
PESCI Qualche insofferenza c’è, non sareste dei pesci altrimenti, ma le prospettive sono positive: sempre che vi sforziate di vedere il bicchiere mezzo pieno. Narcotizzate il serial killer che c’è in voi e prendete lezioni di diplomazia per trasformare ogni occasione in successi a vostro favore.
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INFOCITTÀ
FIDO IN AFFIDO
FARMACIE
ASPPI Notizie
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ZARA
Quanto vale la nuda proprietà?
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Zara è una rottweiller nata nel 2003, molto coccolona, e con uno sguardo triste che ti stringe il cuore… Su, diamole un porto sicuro per gli ultimi anni, sarà riconoscenza infinita! Per conoscerla e adottarla, chiamate: Canile di Ravenna tel. 0544 453095
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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 29 giugno al 5 luglio 2015 Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Area urbana di Ravenna
Legenda IQA Buona
Accettabile
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna
CICLISMO
Avis Faenza si aggiudica il primo premio all’ultima tappa del Quadrifoglio Ravennate Con la Gran Fondo ciclistica di domenica 5 luglio si è conclusa la terza edizione del “Quadrifoglio Ravennate” Uisp. Un “Mini-Giro” che comprende percorsi tra pianure e colline romagnole composto da quattro prove a punteggio organizzate e gestite dalle Associazioni sportive affiliate al Comitato di Ravenna: Cicli Sambi, C.S.C., ASD Osteria, Pedale Bizantino. Dal 22 marzo fino al 5 luglio le quattro Associazioni sono state il punto di riferimento per centinaia di ciclisti della provincia di Ravenna. Tre “Medio Fondo” di circa 100 km e una “Gran Fondo” di 126 km hanno caratterizzato l’anno ciclistico per il Comitato di Ravenna che ha raccolto oltre 2800 iscrizioni in totale. In tutte le prove è stata utilizzata la formula classica del raduno cicloturistico in cui Uisp è precursore: assenza di cronometro e partenza alla francese, ristori più assistenza meccanica (almeno due), pasta-party finale, tutto controllato da chip elettronico per la sicurezza degli atleti. Conclusa anche l’ultima fatica il 5 luglio scorso, con partenza da Madonna dell’Albero grazie al contributo e ai volontari dell’Associazione Pedale Bizantino. 611 gli atleti schierati ai nastri di partenza già alle 6.30 del mattino per dirigersi verso le salite di Monte Cavallo, Giaggiolo e Valico 300 per un totale di 126 km. Primo premio all’Avis Faenza, la società sportiva con più atleti al seguito, mentre il “Memorial Ceccoli Battista”, dedicato alla squadra con più presenze nel solo percorso lungo, è stato consegnato all’Associazione Endas Monti di Ravenna. Ultimo appuntamento ciclistico, nel mese di novembre prossimo, serata dedicata alle premiazioni per tutti i partecipanti al Quadrifoglio 2015.
Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di comprendere cosa sia la HYPERLINK "http://www.condominioweb.com/ condominio/articolo1309.ashx" \t"_ blank" nuda proprietà, e in che modo si possa sfruttare questa particolare forma contrattuale per cercare di concludere buoni affari sul fronte im- Associazione sindacale mobiliare. Ma in che modo si calcola piccoli proprietari il valore della nuda proprietà? Come immobiliari abbiamo già avuto modo di ricordare Ravenna V.le Galilei 81/83 in un’altra occasione, il valore dell’u- tel. 0544 470102 sufrutto – e, di conseguenza, della nu- fax 0544 470075 da proprietà – dipende fondamental- info@asppi.ra.it mente dall’età anagrafica dell’usu- www.asppi.ra.it fruttuario che ha ceduto la nuda pro- Faenza Via Cavour, 25 prietà. Considerato che l’usufrutto vi- tel. 0546 25807 talizio dura fintanto che l’usufruttua- faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 rio è invita, il valore dello stesso non tel. 0545 33356 potrà che dipendere dalle sue speran- lugo@asppi.ra.it ze di vita. E così, per poter calcolare proficuamente (ma in maniera solo SERVIZI AI SOCI indicativa) il valore dell’usufrutto e - Gestione contratti di locazione della nuda proprietà, si ricorre generalmente a una tabella convenzionale - Assistenza legale - Consulenza condominiale di questa natura: (vedi sotto). Stabilito quanto sopra, facciamo al- - Consulenza tecnica cuni esempi. Se intendiamo vendere la - Consulenza fiscale nuda proprietà di un appartamento - Affitti e vendite da privato a privato che ha un costo di 300 mila euro (ovvero, il valore della piena proprietà), - Successioni e abbiamo un’età anagrafica pari a Dal 1980 a Ravenna 58 anni, l’usufrutto avrà un valore pari a 180.000 e, di conseguenza, potremo vendere la nuda proprietà a 120 mila euro. Per comprendere quanto sia più “economica” la nuda proprietà con l’abbassarsi o con l’incrementarsi dell’età anagrafica dell’usufruttuario, facciamo due esempi più estremi. Ipotizziamo cioè che, a parità di valore della piena proprietà (300 mila euro), la nostra età anagrafica sia pari a 32 anni: in questo caso il valore dell’usufrutto sarà pari a 255 mila euro, mentre il valore della nuda proprietà sarà pari a 45 mila euro. Se invece ipotizziamo, DEL COEFFICIENTE ETÀ DEL COEFFICIENTE a parità di altre condi- ETÀ BENEFICIARIO BENEFICIARIO zioni, che la nostra età sia pari a 88 anni, il Da 0 a 20 95 Da 64 a 66 50 90 Da 67 a 69 45 valore dell’usufrutto Da 21 a 30 85 Da 70 a 72 40 sarà pari a 45 mila eu- Da 31 a 40 80 Da 73 a 75 35 ro e, di conseguenza, il Da 41 a 45 Da 46 a 50 75 Da 76 a 78 30 valore di vendita della Da 51 a 53 70 Da 79 a 82 25 nuda proprietà sarà Da 54 a 56 65 Da 83 a 86 20 pari a 255 mila euro. Da 57 a 60 60 Da 87 a 92 15
CORSI PATTINAGGIO INLINE AL FAGIOLO DI VIA ZALAMELLA L’Associazione Nuova Rinascita Pattinaggio - Roller Ravenna affiliata Uisp organizza, presso il Parco pubblico “Il Fagiolo” di via Zalamella, corsi di pattinaggio “Inline” (ruote in linea) aperti al settore giovanile a partire dai 4 anni. I corsi si terranno nelle giornate di lunedì e mercoledì dalle ore 18 alle 19. Per partecipare occorre premunirsi di pattini e protezioni. È possibile eseguire lezioni di prova con il materiale fornito gratuitamente dall’associazione. Per informazioni: Davide 335 7287768 oppure e-mail nuovarinascita@virgilio.it , www.facebook.com/nuovarinascita
Da 61 a 63
55
Da 93 a 99
10
TENNIS
Prosegue il torneo estivo al Centro Aquae Non è “1000” ma è comunque un Master di tennis composto, come da tradizione, da 9 gare individuali. Si tratta del Torneo estivo di Tennis 2015 sponsorizzato da “Deka Sport by Dunlop” organizzato dai Comitati Uisp di Ravenna e Lugo giunto al giro di boa ovvero la 5° tappa, attualmente in corso, presso il circolo Tennis di Porto Fuori. Sono 53 i giocatori che si stanno fronteggiando sui campi in terra rossa del Centro “Aquae” tutti appartenenti alla categoria amatoriale Uisp con restrizioni ai classificati federali per rendere equo ed equilibrato il torneo. Dall’8 luglio anche il Circolo di Bagnacavallo aprirà i campi al Master Uisp, attualmente oltre 40 gli iscritti. Prossime date: 18 luglio CT Piangipane, 1 agosto CT Cesarea, 29 agosto Matchpoint Ravenna. Ogni risultato ottenuto durante gli incontri viene valutato in un sistema a punti, i 32 giocatori con il miglior punteggio avranno diritto a partecipare al Master finale dal 15 settembre nei campi del Circolo Tennis Lugo.
inserto di Ravenna&Dintorni giovedĂŹ 9 luglio 2015
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DIABOLIK Restaurant & Café via Ponte Marino, 19
tel. 0544 31217 (chiuso il lunedì) Facebook: Diabolik Restaurant & Café
Il Diabolik Restaurant & Café è nato il 14 dicembre 2013 da un’idea dell’imprenditore ravennate Maurizio Bucci, appassionato del famoso fumetto italiano. Il locale – al primo piano del Mariani Lifestyle, l’ex multisala in pieno centro a Ravenna – è interamente dedicato al leggendario Diabolik. Si tratta di una pizzeria-birreriapub che negli arredi, nel gusto, nello stile vuol far rivivere il mitico personaggio, l’antieroe per eccellenza da sempre simbolo di anticonformismo. Un nome che lega più generazioni all’insegna di un linguaggio, quello del fumetto, in grado di parlare a tutti, giovani, adulti e famiglie. In menù pizze classiche, al kamut e ai sette cereali, spiedoni, hot dog, hamburger classici o vegan, insalate tutti preparati con prodotti a km 0 e ingredienti di qualità (pane artigianale da S. Patrignano, carne di manzo e verdure da aziende locali…). Vasta la gamma di birre, anche a tema, come le tre birre artigianali alla spina Diabolik ambrata, Eva Kant bionda, Ginko lager. Da settembre il locale proporrà inoltre eventi, spettacoli, musica, giochi per animare il dopocena. La struttura, insonorizzata e con impianto all’avanguardia, permetterà di divertirsi con Dr. Why ogni mercoledì sera, giovedì karaoke per grandi e piccoli, mentre venerdì “il dopocena spettacolo” vedrà protagonisti i clienti stessi, che un bravo intrattenitore saprà coinvolgere in una serata a sorpresa, tutta da scoprire! Sabato, dopo la cena, la musica del Dj set mentre la domenica è dedicata alle famiglie. Per la grande festa che sabato 18 luglio celebra Ravenna Capitale Italiana della Cultura, il Diabolik sarà in Darsena con tre proposte menù a 8, 10 oppure 12 euro, che comprendono un panino (bacon cheeseburger), patatine fritte, un dolce fatto in casa e una bevanda.
I fratelli Taroni del ristorante pizzeria Naïf hanno sempre pensato che i ristoranti sono come le città e il Naif, è per certi aspetti riconoscibile (soprattutto per i viaggiatori e la gente di passaggio) in ciò che scrisse Elias Canetti quando entrò per la prima volta nella piazza di Marrakech: «Da lì non volevo più andarmene, ci ero già stato centinaia di anni prima, ma lo avevo dimenticato, ed ecco che tutto ritornava in me. Trovavo nella piazza l’ostentazione della densità, del calore della vita che sento in me stesso. Mentre mi trovavo lì, io ero quella piazza. Credo di essere sempre quella piazza». Il Naïf è un ristorante pizzeria a conduzio-
ne familiare, quella di Vitaliano, Claudio e Carla, che offrono una cucina tradizionale ed innovativa con menù di ampia varietà e specialità marinare, il tutto accompagnato da un servizio attento e accurato. Un ambiente che vuol mettere a proprio agio il cliente, che si sente come in famiglia. In menù, pesce fresco tutti i giorni, fritto misto, grigliata mista e crudità di pesce, crostacei, porcini, tartufo, paste fatte a mano, carne ai ferri, insalate e verdure di tutti i tipi. Pizze con forno a legna e anche al Kamut. Prestando particolare attenzione a una cucina senza grassi e al giusto equilibrio tra proteine e carboidrati, viene anche proposto un menù a piatto unico, adatto agli sportivi. Per il grande evento Darsena Open Show, il ristorante pizzeria Naïf ha preparato un ottimo menù della tradizione romagnola con varie possibilità di abbinamento per tutti i gusti, con prezzi da 8, 10 e 12 euro.
- Zuppa di carote e patate con zenzero fresco Insalata di riso integrale - Farinata di ceci con pomini erba cipollina e curcuma - Seitan al limone e timo con piselli - Insalata di tofu con verdure, crostini di pane croccante - Insalata di farro con pesto di capperi, pomodorini e olive - Biscotti al sesamo - Cheesecake. Tutti i piatti tranne il seitan sono anche gluten free. Con abbinamento a scelta per un totale di 8, 10 e 12 euro
Il Ristorante Terrazza Einaudi può vantare l’unicità di una veranda panoramica su uno degli scorci più belli della città bizantina, situata tra piazza del Popolo e piazza Garibaldi. Con la nuova gestione di Marina e Franco, da gennaio di quest’anno il ristorante ha cambiato completamente volto e accoglie i propri clienti in un ambiente curato e piacevole. Inoltre grazie alla lunga e consolidata esperienza nel settore della ristorazione e della gastronomia, i due gestori hanno scelto di proporre sempre prodotti di prima qualità con certificazione biologica, anche per andare incontro alla crescente attenzione dei clienti verso ciò che viene servito a tavola, dalle farine al sale, dai vini alle carni. Alla Terrazza Einaudi si possono trovare i migliori piatti della cucina romagnola e toscana, vegana e vegetariana. La cucina è attrezzata per gestire le esigenze della clientela celiaca. Accanto al menù con i piatti della tradizione delle due regioni italiane, tutti i giorni viene proposto un ricchissimo buffet vegetariano e vegano a base di seitan, tofu, zuppe e salse varie, una novità introdotta seguendo le abitudini ormai già consolidate in città internazionali come Londra o Milano. In occasione della festa in Darsena per Ravenna Capitale, la Terrazza Einaudi ha preparato diverse tipologie di menù per vegani, vegetariani e celiaci.
Piazza Einaudi 1, Ravenna - 1° piano -Tel. 334 3339725 dietro Piazza del Popolo, Palazzo dell’Orologio
Stefano, Serena, Raffaele, Luciano, Marco e Matteo hanno dato vita ad un ristorante che permette di gustare piatti di terra e di mare. La creatività della cucina esalta le materie prime di grande qualità, per creare piatti semplici ma innovativi. Dal successo del Cabiria Wine Bar, aperto nel 2001 e da sempre protagonista degli aperitivi e dei dopocena più frequentati della città, nasce il ristorante Corte Cabiria, un luogo dove l’accoglienza, la buona cucina e la cordialità sono le note predominanti: qui la tradizione e la modernità si fondono offrendo momenti di profonda armonia. In occasione del più grande catering della storia cittadina, l’evento Darsena Open Show del 18 luglio, durante il quale sarà allestita una tavolata di quasi 300 metri lungo il canale, in Darsena di città, il Corte Cabiria ha preparato diverse proposte di menu di pesce: uno sfizioso panino, la panzanella con le acciughe e insalata di gamberi. In base all’abbinamento dei piatti il menu varia da 8, 10 e 12 euro.
Aperto tutti i giorni, pranzo e cena. Locali climatizzati/aria condizionata, saletta non fumatori. Servizio ristorante fino alle 2 di notte. Consegna in hotel. Saletta privata 20/25 persone. Si parla inglese, francesce e tedesco. Si accettano bancomat e tutte le carte di credito.
Cabiria Wine Bar aperitivo in cassetta dalle 18 alle 20.30 poi si prosegue fino alle 2 tutte le sere dal lunedì al sabato (chiuso la domenica). Corte Cabiria Ristorante aperto dal lunedì al sabato a pranzo dalle 12.30 alle 14.30 e a cena dalle 19.30 alle 22.30.
Via Candiano, 34 - RAVENNA Tel. 0544 422315 Cell. 377 43 98 142 www@ristorantenaif.com
Prossimo evento: 7 agosto 2015 > Notte della Pizzica
Su prenotazione possibilità di menù personalizzati per cene, cerimonie, intolleranze alimentari. Tutti i martedì d’estate aperitivo con musica dal vivo al Cabiria Wine Bar.
Via Filippo Mordani,8 - Ravenna - Tel. 0544 35060 www.cabiriaravenna.it