FREEPRESS n.768
10-16 MAGGIO 2018
CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •
BUIO IN SALA Il cinema di provincia tra progetti, finanziamenti, ricordi e registi emergenti
Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2498-9495
INTRO / 3 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
SOMMARIO
IL COMMENTO
6 Multisala Astoria chiusa da mesi, è una spy story o una commedia? di Andrea Alberizia
Visto che di cinema si parla, se fosse un film questa vicenda sarebbe una spy story o una commedia: a vederla da fuori ci si chiede se sia un complotto con trattative nei sotteranei tra persone con i baveri alzati o una scenetta di equivoci in un cinepanettone. Ravenna si ritrova con una multisala chiusa da nove mesi e nessuno si prende la responsabilità di dire se e quando riaprirà con uno scaricabarile a ciclo continuo: è la vicenda dell’Astoria in via Trieste. Prima di tutto il cast: nella parte del gestore c’è il gruppo The City che guida anche la multisala Cinemacity, nella parte del proprietario dell’immobile c’è la cooperativa edile Acmar alle prese con un concordato, la spalla è la commercialista nominata dal tribunale nelle vesti di liquidatrice della coop. Dopo l’estate 2017 l’Astoria non ha riaperto: i danni alla struttura causati dal nubifragio di giugno è stata la motivazione ufficiale fornita solo a ottobre e solo su richiesta della stampa. Il gestore si augurava di riaprire entro Natale. Siamo arrivati a maggio e la struttura è ancora chiusa. La stagione 2017-18 quindi è saltata per intero. Ma qualcuno sta riparando i danni per l’autunno 2018? Qui si entra nel vivo del plot. Il gestore dice: siamo inquilini, quel tipo di manutenzione spetta alla proprietà. Il proprietario dice: siamo in concordato, portiamo avanti i cantieri edili e il ramo immobiliare non è il core business in questa fase, spetta alla liquidatrice fare valutazioni. La liquidatrice dice: chiedete ai dirigenti di Acmar perché nel mio ruolo non posso dare nessuna informazione alla stampa e se aveste detto di essere giornalisti non mi sarei nemmeno fatta passare la chiamata dalla segretaria. E ci consiglia anche di scrivere solo che lei non può parlare ricordandoci che in ogni caso farà leggere l’articolo a un legale. Tutto questo a proposito di una multisala che per una fetta di pubblico era considerata l’unica via percorribile per godere della settima arte – non è un mistero che nel caravanserraglio del Cinemacity qualche cinefilo non metterebbe piede nemmeno gratis – quindi un locale con un suo peso nell’intrattenimento (nella cultura?) della città. Va anche detto che i meno talebani della visione in sala non hanno potuto fare altro che spostarsi nel caravanserraglio. Nel complesso, per il gestore è un danno? Forse in un regime di concorrenza un altro gestore dell’Astoria avrebbe già messo in mezzo avvocati e puntato i piedi con Acmar e liquidatrice? Il dubbio sorge legittimo, fugarlo è nell’interesse anche del gruppo The City. Ma soprattutto, si rischia di lasciare all’abbandono un edificio di quelle dimensioni alle porte della città? Magari, data la nota vicinanza tra Acmar e Partito repubblicano, non è che sarebbe uno di quei casi in cui la politica potrebbe far valere il suo ruolo più alto di mediazione? Però vorrebbe anche dire chiedere una soluzione a un partito che fa parte di un’amministrazione che, a proposito di sale cinematografiche, da anni rincorre soluzioni per il Palazzo Congressi.
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POLITICA LA CRISI DEL PD VISTA DA DENTRO: INTERVISTA A RONTINI
COPERTINA CINEMA A KM ZERO: TRA FINANZIAMENTI E NUOVI NOMI
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SOCIETÀ ISPEZIONE DEL NAS AL CANILE: SEQUESTRI
SPORT PALLAVOLO, C’È UNA RAVENNATE DA SCUDETTO
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LIBRI INTERVISTA A DICKER, IL MAESTRO DELLA SUSPENSE
MUSICA FESTIVAL LOOSE, TRA CLUBBING E SPERIMENTALE
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I-IV
GUSTO IN PIAZZA TORNANO I CAPPELLETTI NEL CARTOCCIO
INSERTO CENTRALE ALLA SCOPERTA DELLA DISCESA DEI FIUMI UNITI
da pagina
32 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI
RD &
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XVII - n. 768
Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
LETTORI
FULMINI E SAETTE
La redazione risponde
“Scheletri” di Adriano Zanni
DA RAVENNA SOSTEGNO ALL’ANGELO MAI Angelo Mai è un laboratorio artistico e culturale d’eccellenza riconosciuto a livello nazionale e internazionale, come testimoniano i numerosi premi ottenuti [...]. Angelo Mai è un centro per le arti plurifunzionale completamente costruito grazie al lavoro degli attivisti che dopo aver ricevuto un rudere in convenzione hanno bonificato l’ambiente dall’eternit, realizzato un palco mobile, una sala polifunzionale, un sistema di condizionamento, una platea e un’impiantistica nuova completamente a norma. Angelo Mai viene scelto da molte delle più importanti formazioni artistiche nazionali per la qualità della programmazione, la dotazione tecnica, l’impostazione strutturale, la continuità di attività durante l’anno e la propria attività di produzione. [...] Le attività di progettazione e collaborazione di Angelo Mai con gli artisti ospiti [...] sono contraddistinte da uno specifico lavoro di sviluppo dei singoli progetti e di relazione con il pubblico e con i punti di riferimento artistici e culturali, sia cittadini che nazionali. Per questo ci troviamo riuniti non solo nel chiedere all’Amministrazione Comunale di Roma di differire l’esecuzione del provvedimento di sgombero in attesa di una pronunzia del Tar in via d’urgenza, ma che venga finalmente valorizzata e riconosciuta l’attività dell’Angelo Mai.
Sono decine le associazioni e realtà che hanno firmato questo appello, a cominciare naturalmente da quelle che si occupano di teatro di ricerca, ma ci sono anche realtà musicali, di arti visive, singoli e gruppi e la sensazione è che l’elenco (che trovate anche sul nostro sito www.ravennaedintorni.it) potrebbe allungarsi
ancora. Non accade poi troppo spesso vedere una simile mobilitazione per ragioni che hanno sì a che fare con la cultura, ma nel senso più lato possibile, intesa anche come impegno politico e civile. L’Angelo Mai rappresenta sicuramente un’esperienza che ha molto da dire e insegnare, a tutta l’Italia.
LA POSTA DEL CUORE La psicoterapia è come il kintsugi, l’arte di riparare con l’oro di Enrico Ravaglia *
Caro Dottore, sono rimasta molto suggestionata dal kintsugi, un’antica arte giapponese. Molti anni fa in Giappone uno shogun ruppe la sua tazza da tè preferita. Non volle gettarla e la fece riparare, gli venne restituito qualcosa di nuovo, che comprendeva anche la tazza originale. Un oggetto che non negava le fratture, ma le evidenziava e le faceva belle. Le rotture erano state saturate con l’oro, e la tazza era qualcosa di diverso che restituiva l’originale senza nascondere le crepe, anzi venivano evidenziate come traccia del passato che non andava nascosto. La metafora è presto servita, conoscendo la sua professione il paragone a cui voglio arrivare è la psicoterapia, che mi sembra palese. Lettera firmata
HAI UN VEICOLO (AUTO O MOTO) VECCHIO? FORSE HAI UN VEICOLO STORICO! Caro automobilista, se sei possessore di una auto o moto immatricolata prima del 1998 compreso, molto probabilmente sei proprietario di una vettura storica con TUTTI I VANTAGGI che questo comporta.
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La ringrazio e concordo pienamente con lei. Conosco quest’arte, che tra l’altro ha avuto molte dimensioni evolutive in vari campi artistici, dal design alla moda, solo per citarne alcuni. Ma stiamo al suo punto di osservazione. Condivido tanto che le dico che se qualcuno mi chiedesse di spiegare cos’è la psicoterapia con un oggetto mostrerei, senza aggiungere troppe parole, un kintsugi. Per esempio un piatto che ha avuto la sua storia, ma poi si è rotto, è caduto ed anziché gettarlo, si è cercato il migliore rammendo. Le crepe che non vengono negate, ma messe in evidenza, rese uniche e particolari, così come dovrebbe essere per le ferite della nostra anima. A mio avviso nascondere è uguale a negare. Più volte ho parlato di meccanismi di difesa. Uno dei più noti è la rimozione, tradotto con la nostra metafora significa nascondere la crepa, fare finta che non ci sia, girare il piatto dalla parte sana, ma se anche questo non funziona allora si ricorre alla negazione dove proprio si immagina che non ci siano le crepe. Non servono tante spiegazioni. Non regge, non regge il piatto come non regge la persona. La psicoterapia, come il kintsugi cerca si rinnovare ma con memoria. Non è negata la teiera originale, che include gli elementi originali con l’aggiunta di nuovi preziosi elementi riparativi, che nel parallelismo con la psicoterapia sono le parole, la tecnica, la relazione. Un processo che unisce e consente alla teiera di essere di nuovo funzionante, ed anche bella, anche in quelle che in origine apparivano fratture. E certamente più solida nella sua nuova identità. * Psicoterapeuta Psicoanalitico - postadelcuore@ravennaedintorni.it
PUNTI DI VISTA / 5 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
L’OSSERVATORIO
TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini
Ma che fine hanno fatto? di Moldenke
Ma che fine hanno fatto? Ve lo chiedete mai? Siete preoccupati del loro futuro? L’ex sindaco Fabrizio Matteucci è diventato direttore dell’Anci poco dopo la fine del suo mandato. Lo vogliamo ricordare con la sua prima dichiarazione subito dopo la sua prima giunta, nel 2006: «Passatemi un paragone calcistico: vorrei essere come il Chievo Verona, giocare bene senza sfarzi». In quella sua prima giunta, nominata ormai 12 anni fa, alcuni nomi di spicco, tra cui l’allora assessore al Turismo Andrea Corsini, oggi addirittura assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna. Lo vogliamo ricordare mentre benedice sul palco, nel giorno dell’inaugurazione, il nuovo outlet di Marinara (chiuso l’anno dopo) di fianco al patron Bruno Caravita (recentemente il pm ha chiesto per lui sei anni di carcere per il crac della coop che costruì il porticciolo) che in quel periodo diceva ancora che – testuale – “se non esistesse, Marinara, bisognerebbe inventarla”. E a proposito di Marinara, che fine ha fatto il suo grande promotore, l’ex-ex sindaco ed ex senatore Vidmer Mercatali? Ormai si starà godendo la pensione, penserete voi, e invece gli tocca pure lavorare (e pure gratis) per noi, essendo stato nominato l’estate scorsa dal sindaco nel cda della Fondazione Ravennantica. Ma tornando a quella giunta del 2006, naturalmente venne confermato anche l’allora vicesindaco uscente Giannantonio Mingozzi, che ora, se per caso vi è sfuggito, è diventato il nuovo presidente di Tcr, il terminal container partecipato indirettamente anche dal Comune. Lui come lo vogliamo ricordare? A tagliare un nastro? O alla sua amata Mille Miglia? O a protestare contro la beatificazione di un Papa? O mentre si batte contro la trascrizione delle nozze gay? E ancora, a quei tempi, tra gli assessori c’era anche Alberto Cassani, poi diventato una sorta di piccolo sindaco nell’ambito della candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura. Oggi è un pendolare, come ha subito dichiarato, coordinatore della segreteria dell’assessore regionale al Turismo (lo stesso Corsini di cui sopra). Lo vogliamo ricordare con gli “Appunti per la città del futuro” che ha lasciato insieme al suo staff dopo aver perso la sfida 2019. Sul web, se cercate bene, riuscite ancora a trovarli. Il cartaceo, invece, è stato utilizzato da nuovi sindaco e assessora alla Cultura per sistemare scrivanie con una gamba troppo corta.
6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
IL DOPOVOTO
La renziana Rontini: «Manteniamo le primarie, tratto identitario del Pd» La consigliera regionale sulla crisi del partito: «Cosa doveva fare Renzi oltre a dimettersi? Ora serve autocritica senza autoflagellazione. Eviterei anche solo di parlare di scissioni...» di Federica Angelini
Nel mezzo di una crisi istituzionale forse senza precedenti, il partito che è apparso più in crisi è il Pd, grande sconfitto della tornata elettorale del 4 marzo e profondamente diviso al suo interno. Per giorni si è attesa la direzione nazionale del 3 maggio dove, si pensava, ci sarebbe stata una conta tra chi, fedele all’idea renziana contraria a qualsiasi dialogo con il movimento 5 Stelle e chi, invece, era più possibilista. In direzione siede anche una faentina, la consigliere regionale Manuela Rontini, renziana della prima ora. La intervistiamo mentre siamo in attesa di conoscere il nome per il “governo neutro” che sarà scelto dal Presidente della Repubblica. Lei era alla tanto attesa direzione nazionale del Pd del 3 maggio. Com'era davvero il clima? E qual è il clima che lei respira invece tra la cosiddetta "base"? «Il voto finale unanime sulla relazione di Maurizio Martina è la testimonianza di un clima tutto sommato costruttivo, anche se mi rendo conto che la cosa possa sembrare anomala dopo che per oltre una settimana la narrazione mediatica ha raccontato un partito diviso e pronto a spaccarsi. L’auspicio è che i nostri dirigenti nazionali, tutti, abbandonino la tattica e tornino a concentrarsi sui bisogni dei cittadini. Quanto alla base, in queste settimane ho parlato con tanti iscritti ed elettori: c’è voglia di ripartire dopo la sconfitta del 4 marzo, evitando scissioni e alleanze innaturali». La sensazione è che Martina sia il reggente, ma a guidare sia ancora Renzi che di fatto ha i numeri in Parlamento e direzione. Eppure sono in tanti a chiedere che invece si faccia davvero da parte, dopo una batosta elettorale come quella del 4 marzo. Secondo lei che ruolo deve avere adesso il "senatore semplice" Renzi? «A seguito del risultato elettorale Renzi si è immediatamente dimesso da segretario: sinceramente non capisco, cos’altro dovrebbe fare? Abbandonare la politica? Spero vivamente di no. Matteo resta una figura importante per il nostro partito e sono convinta che la sua spinta riformista, il suo coraggio e la sua determinazione ci torneranno utili». E in futuro? Cosa ne pensa di quanto ha detto Richetti, che il “prossimo campionato non dovrebbe essere il suo”? «Quando la squadra scende in campo per il campionato, non c’è solo il capitano. Fossi io l’allenatore li farei giocare entrambi nella prima squadra: ogni altra considerazione, che non tocca a me, è prematura». Esiste il concreto rischio di un'altra scissione per il Pd? Se non addirittura la sua scomparsa? «Eviterei anche solo di parlare di cose che non hanno portato fortuna a nessuno. Venerdì, all’Assemblea di Legacoop Romagna, il direttore dell’istituto di ricerca Swg ha detto che la maggioranza degli elettori che ha scelto di lasciare il Pd, anche in questo territorio, è
AGENDA Pd: un incontro allo Chalet per i trentenni e quarantenni Il Partito Democratico della provincia di Ravenna organizza un incontro rivolto agli iscritti al Pd trentenni e quarantenni. «Un ritrovo – si legge nella nota stampa – per dialogare e confrontarci sulle prospettive, sui bisogni e sulle risposte che una generazione, spesso poco rappresentata nel dibattito pubblico, si aspetta dalla politica». L’incontro è il 10 maggio alle 18.30 allo Chalet dei giardini di Ravenna in viale Santi Baldini 4.
Incontro con Pasquino sull’Europa Il Comitato Salviamo la Costituzione, in concomitanza con la festa dell’Europa del 9 maggio, organizza per sabato 12 maggio alle 10.30 a Casa Matha l’oncontro con il politologo Gianfranco Pasquino autore del volume L'Europa in trenta lezioni (Utet, 2017).
Patrizio Bianchi su industria e politica Manuela Rontini durante un intervento in assemblea regionale dove è stata eletta nel 2014
andata sul M5s, non su Leu perché c’era un bisogno di futuro, cambiamento e attesa rimasto inevaso, o che ha ricevuto solo risposte istituzionali: temi su cui è necessario riflettere. È comunque innegabile che le forze riformiste stiano vivendo un momento di crisi in tutta Europa: penso alla Francia, alla Grecia o ai Paesi Bassi, dove i partiti tradizionali di sinistra stanno sotto il 10 percento». Il “padre nobile” Veltroni ha detto che il Pd ha raggiunto il suo punto più basso. E da fuori, va detto, lo spettacolo non è proprio edificante. Come si riparte? «Il percorso sarà tracciato dalla prossima Assemblea nazionale, convocata il 19 maggio. Ritengo che non dovremo abbandonare le Primarie, che restano un tratto identitario del Pd: un partito riformista, ancora giovane, che deve tornare ad essere popolare, in alternativa ai populismi. È necessaria un’analisi, senza scorciatoie, degli errori fatti. Orgoglio e autocritica possono camminare insieme, evitando che l’autocritica porti all’autoflagellazione e l’orgoglio produca conservazione. Guardando al nostro territorio, anche in vista delle amministrative del 2019, abbiamo in campo sindaci e persone capaci, che anche in questi anni difficili hanno dimostrato di saper amministrare bene le nostre comunità. Penso ci sia una domanda inevasa di protezione, una richiesta di sicurezze che riguarda le famiglie e i piccoli commercianti, ma anche i giovani che non ci chiedono assistenzialismo, ma di poter costruire un percorso di vita non precario. I loro bisogni vanno messi al centro delle nostre azioni concrete». Andrà alla prossima Leopolda? «Ci andrò, come ho sempre fatto. È una bella occasione di incontro per ascoltare, confrontarsi e discutere sulle soluzioni ai problemi del Paese». Visto come sono andate le cose, non sarebbe stato meglio tentare l’accordo con i 5 Stelle? È preoccupata dall’ipotesi di un voto anticipato a luglio? «Mi sembra evidente che, sin dall’inizio, Di
«In campo non scende solo il capitano, vorrei Renzi e Richetti in prima squadra”
Maio non avesse alcuna intenzione concreta di raggiungere un accordo con il Partito democratico, ma ha provato a spaccarci. Personalmente ero e sono contraria a un governo con i 5 stelle, anche in ragione del fatto che non si può un giorno cercare l’accordo con Salvini e il giorno dopo, come niente fosse, bussare alla porta del Pd pur di andare a Palazzo Chigi. Pensare, nel giro di pochi mesi e con la stessa legge elettorale, di tornare alle urne mi sembra folle: ma è doveroso evidenziare che questa impasse è principalmente dovuto all'egoismo e all'incapacità di fare politica di chi ha vinto le elezioni. Senza considerare i danni all’economia del nostro territorio, dal momento che saremmo in piena stagione turistica, e all’affluenza all’urne che sarebbe sicuramente influenzata in negativo. Come ha detto Paolo Gentiloni, “dire no a Mattarella è dire no all’Italia”».
Alla sala d’Attorre a Ravenna, venerdì 11 maggio, alle 18, sarà ospite Patrizio Bianchi, assessore regionale alle politiche europee, allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro e professore ordinario di Economia applicata nell’Università di Ferrara, per presentare il volume Il cammino e le orme. Industria e politica alle origini dell’Italia contemporanea, Il Mulino.
Le «1000 tasse gli italiani» con Lantino e i 5 Stelle Il 12 maggio alle 17 nel salone Estense della Rocca di Lugo, il M5S di Lugo e l'associazione Lugo a 5 Stelle promuovono un appuntamento con l'avvocato ed esperto di fisco Ricky Salvatore Lantino che illustrerà il suo libro Le 1000 tasse degli italiani. L’autore sarà anche a Faenza il 17 maggio alle 20.30 alla sala Laderchi.
PALAZZO MERLATO
Il Pd non vuole la commissione di inchiesta su Marinara Bocciata la proposta della lista civica La Pigna. Turchetti (dem): «Colpa della crisi, ma i lavori sono stati completati» Niente commissione di inchiesta su Marinara. Il Pd la boccia nettamente, parlando in sostanza della crisi economica come fardello principale che ha tarpato le ali al porto turistico. Se ne è discusso il 3 maggio in consiglio comunale. A chiedere una commissione era stata la capogruppo de La Pigna, Veronica Verlicchi. Secondo l’esponente di opposizione tale commissione avrebbe dovuto accertare eventuali illeciti commessi dall’amministrazione nei confronti della gestione e del rispetto della convenzione stipulata con la società Seaser per la costruzione di Marinara. Il Pd ha bocciato la richiesta e il consigliere Marco Turchetti, nel frangente si è detto «felice e orgoglioso di una amministrazione che nell’ambito di una corretta discrezionalità decisionale sia riuscita a gestire una situazione così delicata e a portare a compimento un progetto così importante, che forse non sarà salvifico per le sorti della nostra città ma che comunque, se non completato, avrebbe comportato un enorme danno sia sociale, che ambientale che economico, compromettendo moltissimo anche la nostra reputazione turistica». La Pigna promette che non si fermerà in Consiglio comunale: «Ci rivolgeremo prestissimo – scrive la lista civica – esponendo i fatti e allegando i documenti alle Autorità di controllo, per fare chiarezza sulla vicenda Marinara».
ECONOMIA / 7 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
CREDITO
Bcc, il primo bilancio dopo la fusione con Banca di Forlì è positivo Il dg: «Risultato migliore delle attese» L’istituto con sede a Faenza conta oltre 28mila soci, nel 2018 distribuirà sul territorio circa 1,5 milioni tra sponsor e beneficenza L’utile è pari a 9 milioni di euro, la somma della raccolta e degli impieghi supera i 7,3 miliardi, l’indice che esprime la solidità della banca è superiore a quello richiesto dalla normativa: sono i numeri del bilancio 2017 della Banca di credito cooperativo ravennate, forlivese e imolese (Bcc), il primo dopo la fusione con la Banca di Forlì. L’assemblea dei soci della Bcc che ha sede a Faenza sarà chiamata all’approvazione del bilancio il prossimo 19 maggio. Questi i numeri più nel dettaglio divulgati dalla Bcc in occasione di un incontro con la stampa: «L’utile conseguito è pari a 9.093.062 euro; i fondi propri ammontano a 338.647.705 euro; il prodotto bancario lordo supera i 7,3 miliardi di euro; il totale capital ratio è pari al 14,79 percento, abbondantemente superiore a quello richiesto dalla normativa. La compagine sociale al 31 dicembre dell’anno scorso era composta da 27.922 soci, così distribuiti nelle diverse zone commerciali: Faenza 32,52 percento, Ravenna 26,2, Lugo 19,55, Forlì 11,26 e Imola 10,48. La nostra famiglia è ulteriormente cresciuta – dice il presidente Secondo Ricci –, visto anche l’ingresso di 1.121 soci nei primi quattro mesi del 2018». Erogati nel 2017 oltre 5.300 nuovi mutui per circa 455 milioni di euro. Il direttore generale Gianluca Ceroni commenta con soddisfazione i dati di bilancio: «Il risultato finale è soddisfacente e sensibilmente migliore rispetto alle proiezioni contenute nel progetto industriale di fusione con Banca di Forlì. L’utile d’esercizio verrà destinato quasi interamente a riserva, come da Statuto della nostra banca locale cooperativa, e ciò contribuirà ancor di più ad aumentare la patrimonializzazione della banca a garanzia
di soci e clienti depositanti». Nel corso del 2018 la Bcc prevede di destinare a favore del territorio per attività promozionali, sponsorizzazioni ed erogazioni di beneficenza, nelle aree di Faenza, Forlì, Lugo, Imola, Ravenna, complessivamente 1,5 milioni, in crescita rispetto al 2017.
TURISMO
L’ALBERGO VENDE LE STANZE AI PRIVATI E SI RISTRUTTURA CON I RICAVI Nasce il condhotel, ibrido tra ricettivo e residenziale. La Regione ci crede Gli albergatori potranno dotare una parte delle camere dei loro hotel di cucina autonoma e poi venderle o affittarle a privati con il vincolo di investire le somme ricevute nella riqualificazione della struttura stessa per incrementare la sua classificazione. Nascono anche in Emilia-Romagna i condhotel, nuova tipologia ricettiva già presente in molti Paesi europei: la Regione ha presentato il 3 maggio la norma nazionale approvata col decreto attuativo dello Sblocca Italia e punta ad essere la prima in Italia a emanare entro l’estate il regolamento attuativo che permetterà a Comuni e operatori di poter agire da subito sul fronte condhotel. Il condhotel abbina camere di albergo, minimo sette, con unità abitative dotate di cucina autonoma che possono essere frazionate e vendute ai privati o affittate sulla base di un contratto di affidamento in gestione. Il gestore unico si impegna a garantire ai proprietari delle unità abitative ad uso residenziale i servizi alberghieri per una durata non inferiore a dieci anni dall’avvio dell’esercizio. La superficie massima che può essere messa in vendita non deve superare il 40 percento della superficie complessiva netta delle camere. I nuovi alloggi e le camere di albergo tradizionali devono inoltre condividere la portineria e altri servizi di tipo alberghiero. Le somme percepite dalle vendite o dagli affitti devono andare per interventi di riqualificazione (restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia) in grado di fare acquisire alla struttura una classificazione superiore a quella attribuita in precedenza, minimo tre stelle. Da quest’ultimo vincolo sono esclusi i 4 stelle o superiori.
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10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
LE ISTITUZIONI
Nella foto uno scatto da Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, il film tratto dall’omonimo spettacolo del Teatro delle Albe di Ravenna, tra i primi a essere prodotti grazie alla nuova legge regionale. Sempre legato al lavoro delle Albe (vedi pagina 24) è “Dem Dikk Africa”, il cortometraggio documentario di Maria Martinelli prodotto da Kamera Film e Start Cinema (in collaborazione con le associazioni Takku Ligey Ravenna & Ker Théatre Mandiaye NDiaye)
L’Emilia-Romagna punta sul cinema a suon di milioni Cambio di passo con la nuova legge regionale. Il Piano triennale Approvata nel 2014 ma poi pienamente entrata in vigore solo nei primi mesi del 2015 a causa delle dimissioni del Governatore Vasco Errani e dei tempi tecnici relativi all'insediamento della nuova giunta del presidente Stefano Bonaccini, la Legge regionale n. 20 è passata alla storia come la prima Legge Cinema della Regione Emilia-Romagna. Una legge che ha segnato un deciso cambio di passo rispetto agli anni precedenti, quando di fatto la Regione investiva meno di 200mila euro all’anno per la produzione cinematografica, esclusivamente per documentari e film d'animazione. Nel suo primo triennio (scarso) di attività, invece, il nuovo Fondo per l'audiovisivo dell'EmiliaRomagna ha investito nella produzione quasi 4,3 milioni di euro, finanziando 93 progetti (41 documentari/docufiction, 30 lungometraggi, 11 serie per la tv, 6 cortometraggi e 5 serie web) sui 288 pervenuti. «I progetti finanziati – commenta l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti – prevedevano spese per quasi 40 milioni di euro e dai dati in nostro possesso la ricaduta economica sul territorio, tra vitto, alloggio, maestranze, attori (nei bandi sono previsti punteggi aggiuntivi per l’utilizzo di imprese del nostro territorio, mentre è vincolante che almeno un terzo dell’opera sia girata in regione, ndr) la ricaduta economica netta è stata di quasi 16 milioni di euro. A fronte di 1 euro di investimento pubblico, 4 sono tornati sul territorio, ancora meglio delle nostre previsioni prudenziali che inizialmente erano state di 1 a 3». E l’investimento della Regione con il nuovo corso non si è fermato alla fase della produzione, avendo contribuito nel primo triennio 2015-2018 alla realizzazione di 64 tra festival e rassegne sul territorio con quasi 2.240.000 euro. Tra gli obiettivi prioritari della Legge 20 c’erano anche l’occupazione e la formazione di chi opera nel settore: in sinergia con l’assessorato regionale alla Formazione sono stati investiti nel triennio oltre 3 milioni di euro, per attivare 94 percorsi di Alta formazione e Formazione continua, che hanno interessato 1.356 partecipanti. E sul nuovo portale regionale cinema.emiliaromagna-
creativa.it è ora presente una “Guida alla Produzione”, banca dati dei professionisti e delle maestranze che conta quasi 500 iscritti (oltre la metà in provincia di Bologna, mentre sono 34 i professionisti a cui si possono rivolgere le produzioni in provincia di Ravenna). A fine gennaio, dopo un percorso partecipato con gli operatori del territorio, la Regione ha quindi varato il nuovo Piano triennale 2018-2020 (già ribattezzato Legge Cinema 2), impegnando per il cinema quasi 5 milioni di euro nel bilancio 2018, di cui la metà destinati alla produzione (con bandi – i cui partecipanti sono già superiori a quelli del triennio precedente, ci dice l’assessore – differenziati per produzioni nazionali o internazionali e uno invece riservato a quelle regionali). La nuova legge ha reso centrale anche il ruolo della cosiddetta “Film Commission” dell’Emilia-Romagna, struttura pubblica istituita dalla Regione nel 1997 con la mission – scrive la Regione – “di incoraggiare, promuovere e sostenere le produzioni cinematografiche e audiovisive, sia italiane sia estere, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale, ambientale e storico dell’Emilia-Romagna, nonché le risorse umane che vi operano”. Ma è solo dall’attuazione del nuovo Fondo, in particolare, che la Film Commission ha provveduto a promuovere servizi di differenziazione delle location e di assistenza alle produzioni interessate a girare in regione, con oltre 800 luoghi già censiti da poter utilizzare come ambientazioni (una cinquantina quelli in provincia di Ravenna). Luca Manservisi
In tre anni finanziati 93 progetti tra film, corti, serie e “doc” e attivati 94 percorsi di formazione per chi opera nel settore
IL DEBUTTANTE
«QUELLA VOLTA CHE SORRENTINO MI CHIESE DEL MIO FILM GIRATO A BARBIANO CON LA ZIA...» Parla il 34enne Alessandro Tamburini, nelle sale italiane con la sua commedia “Ci vuole un fisico”
Alessandro Tamburini con Elisabetta Bruscolini di Csc Production (al centro) e la protagonista Anna Ferraioli Ravel
Tra i film finanziati grazie alla nuova legge regionale di cui parliamo nell’articolo principale di questa pagina, c’è anche (con 120mila euro investiti dalla Regione, oltre alla coproduzione di Rai Cinema e la collaborazione di Apapaja e Margutta Digital International) la commedia Ci vuole un fisico, opera prima girata a Modena (con incursioni a Formigine e Lido degli Estensi) del 34enne Alessandro Tamburini, da Barbiano di Cotignola, con alle spalle comunque una lunga carriera tra documentari, corto e lungometraggi, più o meno professionali. Il film è tratto dall’omonimo e pluripremiato cortometraggio del 2013, che aveva sempre come protagonisti lo stesso Tamburini e Anna Ferraioli Ravel. Proprio il corto ha catturato l’attenzione di Elisabetta Bruscolini di Csc Production società del Centro Sperimentale di Cinematografia, la più antica scuola italiana di cinema, di cui il regista e attore è stato allievo e dove è stato poi selezionato come autore da valorizzare con la produzione di un lungometraggio. Il film è uscito nelle sale di tutta Italia a partire dal 3 maggio «ma in sole 12 copie – ci racconta al telefono lo stesso Tamburini –, che ora spero possano aumentare visto il successo di questi primi giorni, con una media di spettatori per copia che è quasi allineata con i migliori incassi del primo fine settimana di maggio». Com’è andata in queste prime presentazioni a cui hai partecipato? Cosa ti ha stupito di più? «Forse il fatto che la gente ride nei pezzi che pensavo facessero schifo. E poi naturalmente i complimenti, ho la mandibola bloccata a forza di ripetere grazie. Sono stati giorni decisamente molto faticosi, ma anche naturalmente appaganti». Dove nasce la tua passione per il cinema? «A 14 anni mi hanno regalato una telecamera e ho iniziato a riprendere i fiori di casa mia. Poi ho scoperto lo zoom e via dicendo e ho iniziato a fare filmini coinvolgendo in particolare mia nonna. Sono stato decisamente un autodidatta. Il comune denominatore dei miei lavori erano spesso gli anziani nelle campagne della Romagna, tra Barbiano e Solarolo in particolare, con attori presi dalla strada, che poi spesso si sono rivelati ugualmente capaci di quelli professionisti. Per un mio cortometraggio ho pure portato qui in Romagna, gratis, Sandra Milo». A cambiare le cose è stato però il tuo primo lungometraggio amatoriale... «In Ti uccido il cane! (anno 2005, vincitore del Dams Film Festival di Roma, ndr) era protagonista mia zia: l’ho girato per un anno in campagna, inventandomi la storia di questo cane, un boxer, che faceva fuori tutti i polli delle fattorie. Quello fu il film che mi fece entrare al Centro Sperimentale e alla prova orale dell’esame d’ammissione, con i docenti Paolo Sorrentino, Giuliano Montaldo e Umberto Contarello, parlammo solamente di questo mio lungometraggio». Vivi ancora a Barbiano? «Praticamente sì, anche se faccio un po’ e un po’. Spero ancora di non “romanizzarmi” troppo...». Quali sono i tuoi modelli e ispirazioni? «Adoro Marco Ferreri, ma ovviamente ne potrei citare tanti altri. La mia passione è scoprire il sottobosco cinematografico fuori dai circuiti distributivi ordinari, penso a uno degli ultimi film di Walter Chiari, Romance, che non ebbe distribuzione. O a Sciopèn, film che mi ha spedito direttamente il regista Luciano Odorisio e che adoro. Tra le mie ispirazioni anche sicuramente Gian Vittorio Baldi (regista e audace produttore, anche di Porcile di Pasolini, ndr)». (lu.ma.)
PRIMO PIANO / 11 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
LUTTO NEL CINEMA
«Ermanno Olmi è stato un maestro, lavorare con lui mi ha cambiato la vita» Le testimonianze di Luna Bendandi, protagonista del film “Centochiodi” con Raz Degan, e di Bruno Bendoni, al lavoro con il grande regista morto il 5 maggio per “Il mestiere delle armi” di Luca Manservisi
È morto il 5 maggio a 86 anni il grande regista bergamasco Ermanno Olmi, considerato da tutti gli addetti ai lavori creatore di un linguaggio personale e fuori da ogni schema nel mondo del cinema, italiano e non solo. Un «maestro di vita» secondo la cervese Luna Bendandi, oggi 37enne, protagonista del suo film del 2007, Centochiodi, nel ruolo di Zelinda, una ragazza che lavora in panetteria e si infatua di un professore di filosofia della religione interpretato da Raz Degan. «Studiavo recitazione a Roma – ricorda Luna, ora impegnata in un’attività autonoma a Ravenna, lontano dalle luci del cinema – e tramite un’agenzia riuscii a fare un colloquio con i suoi assistenti: dopo due settimane venni contattata per incontrare Olmi in persona, a Bologna». «Ero molto emozionata, parlammo parecchio, mi disse quello che avevano visto in me: aveva le idee molto chiare sul mio futuro personaggio nel film». Fu un impegno di due mesi sul set, a cui si sono poi aggiunte due settimane di doppiaggio sulla sua stessa voce. «È stato un lavoro molto impegnativo, formativo e coinvolgente, di quelli che ti cambiano la vita. Ermanno Olmi era una persona fantastica, leale, sincera: aveva, come detto, idee molto precise sulle scene del film, che esprimeva anche attraverso dei disegni, dei veri e propri acquerelli che faceva sul set per mostrarci cosa aveva in mente. Dava un significato profondo a ogni piccolo gesto e così le prove continuavano finché non si arrivava a un risultato ottimale, lasciando comunque spazio anche all’improvvisazione». Terminato il film, Luna ha continuato a scrivergli delle lettere, «a cui lui ha carinamente risposto, anche se adesso era da un paio d’anni che non ci sentivamo. È stato un maestro di vita, è come se avessi girato il
film con lui un mese fa: ti faceva vedere il mondo in un modo antico, senza la fretta dei nostri giorni, aveva un’altra concezione del tempo». A recitare (in una piccola parte ma comunque ben definita) in un film di Olmi è stato anche l’attore ravennate Bruno Bendoni, 58 anni, sul set de Il mestiere delle armi per cinque giorni (a fronte di un corrispettivo di 1.500 euro lordi al giorno, «ma per Olmi sarebbe bastato anche solo il rimborso spese», per cui forse ne è valsa la pena sudare per alcune ore con 40-50 chili di armatura addosso...). «E pensare – ricorda Bendoni – che credo di essere stato quasi vicino a fare il protagonista perché Olmi l’ha scelto in corso d’opera, dopo oltre un mese di girato. Durante il provino infatti lo avevo colpito: dopo 67 minuti di silenzio, uno davanti all’altro, ebbi un gesto di stizza che lui mi chiese di rifare più volte. Mi disse che avevo una bella faccia, con una bella cicatrice, e che avremmo sicuramente lavorato insieme. Ma quando mi chiese se mi piaceva comandare, io ingenuamente risposi praticamente di no (il protagonista del film è invece il condottiero Giovanni delle Bande Nere, poi interpretato dal bulgaro Hristo Jivkov, ndr)». Bendoni sorride ancora ripensando a quel provino. «Mi ricordo che ci avevano detto che Olmi cercava gente con facce molto particolari e che avesse dormito non più di 3-4 ore quel-
LA CURIOSITÀ
Un film sul “magiò” da portare fino in Cina I progetti del regista Gerardo Lamattina Un documentario da esportare fino in Cina che racconta la storia del Mah Jong (che qui diventa “magiò”) a Ravenna, un singolare esempio di ibridazione culturale tra il grande paese asiatico e la Romagna, dove almeno fino agli anni novanta è stato probabilmente il gioco più praticato e diffuso in città, tra bar e case private. Si tratta di un’idea del videomaker ravennate Gerardo Lamattina, promosso in questa fase ancora di progettazione dalla Regione Emilia-Romagna e che già può contare sulla produzione di PopCult e il sostegno del celebre critico e produttore Marco Müller, che si occuperà della futura distribuzione in Cina. Lamattina – reduce dalla pubblicazione di “Cimitero azzurro”, suo primo lungometraggio dopo un’esperienza nel settore ventennale – ha anche da poco presentato il suo cortometraggio contro il bullismo che vede tra i protagonisti anche il deputato ravennate del Pd Alberto Pagani e la vincitrice della quinta edizione di Masterchef, la ravennate Erica Liverani, con una cinquanta di alunni di alcune scuole medie di Ravenna. «Un lavoro rivolto soprattutto agli adulti – spiega il regista – perché secondo me sono loro spesso i primi bulli, soprattutto in internet». Lamattina, infine, è anche al lavoro per conto della Regione su un progetto per l’Ausl di Piacenza contro la violenza sulle donne, un film didattico (e interattivo) sull’onda del successo di quello già realizzato a Ravenna in collaborazione con Linea Rosa. (lu.ma.)
La cervese Luna Bendandi con Raz Degan in “Centochiodi”
la notte: io fortunatamente ero già allora devastato dai turni (oltre a recitare in alcuni film anche con autori importanti, infatti, Bendoni non ha mai voluto lasciare la propria occupazione all’Eni, dove lavora tutt’ora, ndr). Il provino era a Rimini e arrivai pure tardi per la fila sull’Adriatica. A colpirmi di Olmi fu in primo luogo il suo aspetto, un gigante, magro, quasi da olimpionico. E poi la sua voce soffusa e una stretta di mano incredibilmente forte. L’Italia ha perso un grandissimo regista, con uno stile unico».
12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
RISORSE PER IL CINEMA
Festival, rassegne e proiezioni tra corti, generi, musica e film d’essai Quattro i soggetti convenzionati con il Comune che si occupano di programmazione cinematografica per una spesa totale per Palazzo Merlato di poco più di 65mila euro di Federica Angelini
Le diverse realtà che si occupano di programmazione cinematografica a Ravenna sono di recente entrate tutte, per la prima volta, in convenzione con il Comune. Vale a dire che potranno contare su quei fondi, previa ogni anno la presentazione del progetto, per cinque anni. A oggi realtà anche di lunga data erano sempre state finanziate con la cosiddetta “compartecipazione”, ossia un finanziamento ad hoc deciso anno per anno. L’unica convenzione era quella che riguardava Ravenna Screen, una realtà che racchiudeva i tre soggetti allora operativi sul territorio, che però oggi non esiste più. I 22.500 euro che servivano a finanziare i progetti sviluppati sono quindi usciti dal budget annuo del Comune per il cinema, ma non tutto di quell’esperienza è andato perduto, perché tutti i soggetti confermano che manterranno alcune delle attività sviluppate sotto quel marchio, in particolare per quanto riguarda i progetti che coinvolgono le scuole, e soprattutto in questi anni si è sviluppata una consuetudine alla collaborazione che sta continuando a prescindere dagli impegni presi di fronte alle istituzioni. In tutto, nel 2018, Il Comune distribuirà una cifra di poco superiore ai 65mila euro tra i quattro soggetti che hanno raggiunto il punteggio necessario per accedere alla convenzione. Vediamoli a uno a uno. Rassegne d’essai in centro al Mariani Il punteggio più alto è andato a una new entry: Italsar, la società che gestisce il cinema Mariani di Ravenna e diverse sale a Faenza, nota anche con il significativo nome Cinemaincentro. 7,200 euro che serviranno, ci spiegano, per finanziare attività in gran parte già attivate negli anni passati senza contributi pubblici e che vanno sotto il titolo generale “Cinema in centro d’essai”. All’interno c’è la rassegna “2Days Cult Movie”, titoli d’essai in proiezione il lunedì e il martedì con incontri con l’autore; “Riusciranno i nostri eroi”, ossia due o tre appuntamenti autunnali con cinema d’essai dalla difficile circuitazione alla presenza degli autori; il “Cinema ritrovato” proposto dalla Cineteca di Bologna con pellicole restaurate in digitale di grandi capolavori; “Doc in Tour”, la rassegna promossa dalla Regione e dalla Fice per far circolare documentari nell’accezione più ampia del termine; “Cartoon Kids”, rassegna di cartoni per i più piccoli nei pomeriggi dei fine settimana. Nightmare, un festival che non è più solo da incubo Primo classificato per punteggio, tra i progetti più rodati, è stato quello di St/Art per l’ormai storico Nightmare Film Fest, una manifestazione che si è molto evoluta nel tempo e che nel 2017 ha ricevuto un importante riconoscimento, come ci racconta Franco Calandrini, direttore artistico: «A fine anno ci è stato dato anche il riconoscimento dal ministero come festival di valenza culturale nazionale, un motivo di orgoglio per noi che da tanti anni abbiamo quello della Regione e che,
WEB E TV
LA SERIE DI MARIA MARTINELLI SUL MERCATO DELL’ARTE CONTEMPORANEA L’avvocato penalista Luca Donelli e l’autore e scrittore Gianfranco Tondini sono i protagonisti delle prime due puntate de L’Artista è innocente – Save the artist, la Web-Tv serie della ravennate Maria Martinelli, trasmesse da Trc Tv il 9 e il 16 maggio alle 21:20. Gli episodi, di 25 minuti ciascuno, sono ambientati nel complesso mercato dell’arte contemporanea, seguendo l’attività dei due professionisti e i loro primi passi nel settore, attraverso la fondazione del marchio “Gallerie Migranti”. Ospite della seconda puntata lo scultore Giorgio Celiberti. La serie è prodotta da Kamera Film e Start Cinema Produzioni, con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission e con il patrocinio dell’Associazione Confindustria di Ravenna. Trc è visibile sul canale 15 e 618 del digitale terrestre e al canale 827 del bouquet di Sky.
soprattutto nell’ultima edizione, abbiamo cercato di allargare il più possibile la manifestazione. Da un lato – continua Calandrini – abbiamo coinvolto le scuole, un aspetto per noi cruciale e che ha dato ottimi risultati: qui si può trovare il pubblico del futuro. Abbiamo portato avanti molti progetti in ambito formativo, stiamo ora preparando una Summer School e abbiamo ottenuto un tirocinio di 150 ore dall’Alma Mater, anche questo un dettaglio non scontato. Dall’altro, abbiamo ampliato l’ambito: in tanti anni avevamo ormai esplorato ogni possibile declinazione dell’horror e rischiavamo così di non poter più proporre sempre il livello qualitativo che vogliamo mantenere, da qui è nato l’allargamento al noir, al thriller, al fantasy». Anche perché ormai, come in letteratura, tracciare confini netti è sempre più difficile, forse. «Sì, è vero, lo vediamo bene anche nelle serie tv. Questo ci ha permesso di raggiungere nuovi pubblici, così come la collaborazione con GialloLuna NeroNotte. Certo, a noi continua a interessare il “lato oscuro” del cinema, non ci metteremo mai a fare commedie, se non qualche black comedy...». Più sale, più proiezioni durante i nove giorni (anche al Cinemacity), ma appunto, soprattutto più eventi extra e collaterali. Il 2017 è stato, per esempio, l’anno di David Lynch al Liceo Scientifico. «Certo, non possiamo pensare di portare sempre personalità di quel livello, anche perché forse non ce ne sono. Ma un motivo di orgoglio per noi è anche il fatto che gli autori e a volta i produttori vengano sempre a Ravenna per la proiezione dei loro film in concorso, cosa non scontata». Tremila i biglietti staccati nell’edizione 2017 (il doppio di quelli del passato) per un numero di presenze calcolato in circa 4.500 e che coprono un decimo del bud-
get complessivo che si aggira sugli 80/90mila euro finanziato per un terzo dal Comune, per un terzo dalla Regione, per un 10 percento da finanziamenti statali e per il resto da sponsor e risorse proprie. L’edizione 2018, l’undicesima, si svolgerà dal 27 ottobre al 4 novembre, come ormai tradizione e avrà il suo cuore al Palazzo dei Congressi, ma con proeizioni ancora anche a Cinemacity. Ma gli eventi collaterali inizieranno appunto molto prima, e a breve, promette Calandrini, i dettagli per la prima Summer School. Musica sul grande schermo per Soundscreen Terzo nella classifica dei soggetti che entrano in convenzione con il Comune è Ravenna Cinema, realtà che racchiude due anime della programmazione per il grande schermo in città: Alberto Bucci, attualmente direttore artistico del Soundscreen Festival, e Fabrizio Varesco, documentarista e curatore della rassegna “Per non morire di televisione”. Anche le loro rassegne si svolgono all’interno del Palazzo del Cinema di largo Firenze. In particolare Soundscreen giunge quest’anno alla terza edizione e partecipa per la prima volta anche al bando di finanziamenti regionale (vedi pagina 10), che serviranno a compensare in parte anche il calo di quelli comunali rispetto allo scorso anno. Anche per questo Bucci ha deciso di spostare la manifestazione da aprile a settembre, precisamente dal 21 al 29, mentre la rassegna di documentari andrà a ottobre. «Stiamo aspettando la risposta della Regione - ci spiega Bucci - per formulare un programma che tenga innanzitutto conto della qualità della proposta, ma sono in effetti convinto che spostare l’evento a settembre possa essere positivo anche in termini di presenze».
Nell’ultima edizione sono stati 1.500 i biglietti staccati, inclusi ovviamente gli abbonamenti, per 3mila presenze complessive per questa realtà relativamente nuova che si concentra sul rapporto sempre più stetto tra musica e cinema, dove la prima è sempre meno colonna sonora, sempre meno accessoria e sempre più identità del film; ma anche e soprattutto come tema principale della narrazione. Un concorso internazionale che prende in consierazione dalla fiction ai biopic, dai documentari al genere musical, con particolare attenzione alle opere di ricerca e di sperimentazione dei nuovi talenti del cinema internazionale. questo ogni anno con almeno un grande evento live di sonorizzazione dal vivo con musicisti di rilievo nazionale come la Byzantium Experimental Orchestra di Bruno Dorella e Nicola Manzan e, l’anno scorso, il leader dei Verdena Alberto Ferrari. Tra gli ospiti delle prime due edizioni anche big come Frankie Hi-Nrg. Bucci conta di raggiungere in tutto un budget complessivo intorno agli 80mila euro di cui un 7 percento almeno coperto dallo sbigliettamento. I Sogni compiono 19 anni e studiano nuovi modi per finanziarsi Quarta realtà finanziata è quella paradossalmente più “antica”, ossia il circolo Sogni Antonio Ricci che organizza proprio in questi giorni (vedi pagina 13 per la programmazione) la 19esima edizione del concorso internazionale di cortometraggi. Un budget totale intorno ai 16mila euro (di cui circa 4mila dal Comune) per 2.700 presenze all’ultima edizione. Nonostante il taglio delle risorse comunali, la manifestazione si è ampliata in termini di collaborazioni e continua a crescere in termini numerici. Non solo, anche in questo caso si sono ampliati moltissimo i laboratori nelle scuole che coinvolgono sempre più realtà, a partire dalle elementari. In particolare, con Cna ed Ecipar, Sogni è tra gli organizzatori del corso “Tecniche di regia per la realizzazione di corti cinematografici” che prevede la realizzazione di alcuni cortometraggi da parte degli allievi guidati dal regista Edo Tagliavini, lavori che saranno presentati al festival. «Il 2018 è anche l’anno dell’avvio della convenzione quinquennale con il Comune di Ravenna – commentano gli organizzatori - che permetterà di progettare su un orizzonte più ampio del singolo anno. Questa è un’ottima notizia, dopo 18 anni di progettazione anno per anno, ora ragioniamo in una dimensione più ampia. Le risorse a nostra disposizione sono però diminuite, su più fronti. Questo avrebbe potuto mettere a rischio “Corti da Sogni”, ma non ci siamo arresi: ecco allora il crowdfunding e la “Lotteria da Sogni” in cui l’artista Walter Ricci ha messo in palio tre suoi bellissimi dipinti. Le due iniziative da sole non sarebbero però state sufficienti; da qui la scelta di portare il costo della tessera del Sogni a 5 euro. La nuova tessera permetterà al nostro pubblico di seguire interamente le quattro giornate di proiezioni e di partecipare ai vari incontri, workshop e lezioni che il circolo sta allestendo per i prossimi mesi».
PRIMO PIANO / 13 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
IL COMUNE DI RAVENNA
UN PALAZZO DEL CINEMA SENZA FILM E QUELL’INSEGNA “DIMENTICATA” AL CINEMACITY Il dirigente Tarantino: «Stiamo ragionando su un maggiore uso cinematografico dello spazio in Largo Firenze» Era il 2010 quando il Comune metteva nero su bianco l’intenzione di far L’insegna che ancora campeggia sulla diventare il Palazzo dei Congressi di Largo facciata nord del Cinemacity nonostante Firenze, un palazzo del Cinema. Da allora da anni gli uffici siano stati trasferiti sono stati spesi, in più tranche e con non pochi problemi, oltre 200mila euro per la”trasformarzione”. Eppure oggi, anno 2018, al Palazzo del Cinema si svolgono appena tre rassegne l’anno: il Nightmare, il Soundscreen e “Per non morire di televisione” (di cui parliamo nella pagina a fianco). In tutto non si arriva alle trenta giornate l’anno di programmazione. Le nuove convenzioni includono il Sogni che resta saldamente al Rasi e Italsar che incentra l’attività nella sua sala al Mariani. Ne chiediamo conto al dirigente alla cultura Maurizio Tarantino che ha ereditato questa situazione. «L’ipotesi di un potenzionamente delle attività cinematografiche al Palazzo dei congressi è tra quelle che stiamo valutando. Naturalmente si tratta di una valutazione complessa che va oltre le mere scelte di politica culturale coinvolgendo questioni di tipo gestionale e rapporti con altre istituzioni». Chissà dunque che in futuro, il Palazzo dei congressi, possa davvero diventare il palazzo del Cinema che tale non è nato e, nonostante il lifting, non è mai diventato del tutto. Di sicuro, non sarà direttamente il Comune a gestire un’eventuale nuova programmazione, anche perché l’ufficio Cinema così come è esistito per tanto tempo è stato riassorbito nel più generale “Ufficio politiche culturali” da Tarantino stesso. «Le convenzioni che regolano le attività cinematografiche sono come quelle che regolano il teatro o la musica, eppure non abbiamo uffici dedicati specificatamente all’uno o all’altra, la necessità di ufficio apposito per il cinema è dunque oggi superata». Resta però una curiosa anomalia di cui abbiamo chiesto conto al Comune: perché sulla facciata nord del Cinemacity campeggia ancora l’insegna che indica lì l’Ufficio Cinema dell’Amministrazione (dove in effetti è stato ospitato per qualche anno dopo l’inaugurazione della multisala)? Da Palazzo Merlato ci spiegano che da cinque anni hanno chiesto alla proprietà di rimuoverlo, ma ancora non è stato fatto, lì, però, di comunale non c’è più nulla. E l’archivio? «Perfettamente conservato in Classense», ci rassicura il dirigente. (fe. an.)
L’INIZIATIVA
Proiezioni, lezioni, concorso: i Corti da Sogno Verso il finale al teatro Rasi per la XIX edizione della rassegna
Entra nel vivo la XIX edizione dei “Corti da Sogni - Antonio Ricci”. Giovedì 10 maggio nel pomeriggio le proiezioni riprendono alle 18, con i corti in concorso al Rasi. L’11 maggio (dalle 10) appuntamento al cinema Mariani che ospiterà l’evento “Incontri ravvicinati in stop-motion” tra gli studenti delle scuole superiori e i professionisti dello studio di animazione Croma, che racconteranno il loro mestiere. La programmazione riprenderà al pomeriggio, al Rasi, alle 18 con un evento speciale: il festival avrà tra i suoi ospiti il critico e docente cinematografico Roy Menarini che illustrerà il linguaggio e lo sviluppo delle serie tv. A seguire proiezione dei corti in concorso. Il sabato si comincia alle 9.15 con Sogni Junior con la proiezione, aperta a tutto il pubblico, dei cortometraggi in concorso per la sezione Mitici Critici che vede come giurati gli studenti delle scuole medie. Dalle 16 alle 17, riprenderanno le proiezioni dei cortometraggi in concorso e alle 17 Davide Pietrantoni spiegherà il prezioso lavoro di recupero effettuato dalla Cineteca di Bologna e introdurrà la proiezione del film capolavoro L’Atalante di Jean Vigo. Dalle 20 partirà la serata finale, condotta da Alberto Mazzotti, con la proiezione e la premiazione dei cortometraggi vincitori. Alle 19 aperitivo e alle 20 l’estrazione della Lotteria da Sogni, iniziativa attraverso la quale sono stati messi in palio tre dipinti dell’artista ravennate Walter Ricci.
Un fotogramma da Belle à croquer, proiettato al festival Sogni. Ingresso gratuito con tessera associativa a 5 euro
FAENZA Quasi cinquecento spettatori per il “Cinema della Verità”
A Faenza si è appena conclusa la terza edizione della rassegna di docufilm “Il Cinema della Verità” al Ridotto del Teatro Masini. In sei serate sono state calcolate (ma l’ingresso è libero e quindi non ci sono biglietti) poco meno di 500 presenze per una media di un’ottatina di spettatori a sera a fronte di un costo totale di 3.700 euro. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Faenza e Accademia Perduta/Romagna Teatri, in collaborazione con il Mic e il cineclub Il Raggio Verde, Festival Internazionale del Cinema Documentario “Premio Marcellino De Baggis”, Cinemaincentro, Società Cooperativa di Cultura Popolare e Associazione D.E-R Documentaristi Emilia Romagna.
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LA PROIEZIONE/1 LA PROIEZIONE/3 Violante, la bambina che odia il rosa Un corto sugli stereotipi di genere Il cortometraggio documentario “Odio il rosa!” della regista Margherita Ferri, che vede protagonista la ravennate Violante Di Nuzzo di 9 anni e vincitore del premio Asff 2017 come miglior corto italiano, sarà proiettato al circolo Arci Dock 61 l’11 maggio a partire dalle 20.45 (ingresso libero). Saranno presenti la regista, i genitori di Violante, Silvia Manzani e Mauro Di Nuzzo, e le docenti Luana Vacchi, del coordinamento Casa delle donne Ravenna, e Francesca Spinelli. Con loro ci sarà modo di affrontare proprio gli argomenti attorno a cui ruota il lavoro di Ferri: il cortometraggio indaga gli stereotipi di genere e la libertà dei bambini proprio partendo dalla storia di una bambina che molto precocemente – dai quattro anni circa – ha dimostrato di avere gusti e preferenze non proprio in linea con quello che, nell’immaginario collettivo, viene associato a una bambina.
Un’immagine di una manifestazione per Giulio Regeni (foto dalla pagina Facebook di Amnesty Italia)
«Un documentario per avvicinare la storia di Giulio Regeni a più persone possibile» Il giornalista Giuliano Foschini è uno degli autori del film nato nell’ambito dell’inchiesta permanente che La Repubblica sta portando avanti dal 2016, quando il ricercatore venne ucciso al Cairo. Al Dock 61 la visione con Amnesty «A un certo punto, a fine 2017 dopo quasi due anni di inchiesta permanente, ci siamo posti il problema di come far conoscere la storia ancora a più persone possibili. E ci siamo detti, ci vorrebbe un film o un documentario…». Giuliano Foschini, firma di La Repubblica, racconta così la nascita di “Nove giorni al Cairo”, 52 minuti che condensano gli ultimi giorni di Giulio Regeni prima che venisse trovato morto nella capitale d’Egitto il 3 febbraio 2016. Il film, che oltre a Foschini vede tra gli autori il collega Carlo Bonini della stessa testata, sarà proiettato a Ravenna al circolo Arci Dock il 10 maggio, dopo l’in-
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contro alle 19 con Paolo Pignocchi di Amnesty International. Quanto lavoro c’è stato per arrivare al prodotto finale che vediamo ora sugli schermi? «Avevamo molte informazioni ma non avevamo mai raccolto immagini quindi da quando abbiamo deciso di fare il documentario sono stati mesi molto impegnativi. È un progetto che ha coinvolto decine di persone, non è solo mio o di Bonini, ma c’è tutta la redazione di Repubblica a partire dal direttore Calabresi al vice Di Feo». In tempi di multimedialità il prodotto video è un
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passaggio obbligato per il giornalismo d’inchiesta? «Il giornalismo deve sfruttare tutte le piattaforme che trova, sono declinazioni diverse ma alla fine c’è sempre il giornalismo. Se il documentario può portare la storia a più persone allora è un risultato positivo». Che riscontri avete? La storia è ancora seguita? «Abbiamo ampliato il pubblico ma non ancora abbastanza. La vera scommessa è stata quella di farne un’inchiesta permanente e purtroppo bisogna dire che, anche per via della politica, la società civile sta cominciando a dimenticare. Insistere è l’unico modo per non ammazzarre Giulio ogni giorno». Con un’inchiesta così importante in cui un giornale si è impegnato con grandi sforzi, si rischia di perdere la giusta distanza e finire per essere coinvolti? «Io mi sento coinvolto ma coscientemente coinvolto. In un caso come questo il giornalista deve avere chiaro da che parte stare, credo sia una delle poche occasioni in cui il giornalismo deve essere partigiano. La storia di Giulio non attiene al dolore di una famiglia ma alla democrazia di un Paese, è doveroso prendere parte». I media italiani l’hanno fatto? «Il caso Regeni è stato un esempio di buon giornalismo in Italia. Nessuno l'ha infangato, non ci sono state speculazioni, i giornalisti hanno fatto bene il proprio mestiere, tutti compatti, e questo non ha permesso alla politica di sbandare almeno nella prima parte». E invece lo Stato italiano come si sta comportando? «Il ritorno dell’ambasciatore in Egitto è stato spacciato dal nostro Governo come la conseguenza di un passo avanti nell’inchiesta e invece il passo avanti non c’è stato. Se è tornato per altri motivi bastava essere onesti e dirlo. Ora c'è il rischio di arrendersi perché l’Egitto non sta rispondendo. La procura di Roma sta facendo un lavoro ottimo, anche più di quello che le era possibile, ma non è un organo politico». C’è stato un momento in cui siamo stati vicini ad avere delle risposte? «Sì, quando Giulio era diventato un simbolo anche per i Fratelli Musulmani scesi in piazza. In quel momento c’era la percezione che si potesse avere il nome di qualcuno dei responsabili. Però poi è arrivato Trump». Andrea Alberizia
«Su carta o in video non cambia nulla, sono declinazioni diverse ma in fondo c’è sempre il giornalismo»
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LA PROIEZIONE/2
«Mi annoiavo e ho iniziato a cercare cosa c’è dietro a uno scacciapensieri, così è nato il mio film»
Il regista siciliano Diego Pascal Panarello
Al Mariani per due giorni la visione di “The strange sound of happiness” con il regista Panarello: «Il mio genere? Docu-fantasy, anzi space-eastern» Tutto nasce da un'urgenza narrativa: «Lo scacciapensieri, per alcuni è uno strumento musicale antichissimo. Per altri uno strumento magico a forma di chiave che apre molte porte. Quando ho iniziato a suonarlo, ho provato uno strano piacere e ho deciso di raccontarlo». Così spiega Diego Pascal Panarello, autore debuttante di The Strange Sound of Happiness. Il film è il racconto del viaggio - fisico e spirituale - che Diego, quarantenne alla deriva, operatore audiovisivo e musicista insoddisfatto, senza piani per il futuro, intraprende seguendo l'ipnotico suono del marranzano, il tipico souvenir siciliano noto come scacciapensieri. Un viaggio di riscatto, dalle coste siciliane alle pianure siberiane della Yakutia, dove lo scacciapensieri è lo strumento musicale nazionale. Il “suono della felicità” sembra essere qui. Una storia vissuta in prima persona, che il regista ha deciso di raccontare mescolando genere documentario e fantastico. Prodotto dalla Stefilm di Torino con la tedesca Kick Film, menzione speciale al Dok Leipzig Festival, unico film italiano in concorso al Bergamo Film Meeting, presentato in questi giorni a Hot Docs di Toronto e al Docaviv International Documentary Film Festival di Telaviv, The Strange Sound of Happiness è uscito nelle sale italiane lo scorso 18 aprile, distribuito dalla bolognese Apapaja. Produzione indipendente, progetto fortemente voluto e appoggiato da chi il cinema lo vive e lo ama, non poteva non privilegiare per la sua promozione le piccole e preziose sale d'essai. Infatti incontriamo Diego in una delle storiche roccaforti del cinema di qualità del territorio: il Gulliver di Alfonsine, il “cinemino lilla” come lo definisce lui con entusiasmo. Il 14 e 15 maggio il Cinema Mariani di Ravenna ospita la proiezione del film. Il regista e musicista siciliano a fine proiezione incontrerà il pubblico.
Come è iniziato questo percorso? «Il motore è stata la noia. Non avevo niente da fare e ho iniziato a cercare cosa c'è dietro a questo strumento che mi parla. Senza dubbio tutto è iniziato perché sono stato chiamato, scelto da questo “pezzo di ferro”. All'inizio non avevo idea che la cosa si sarebbe protratta per così tanto tempo (il progetto ha preso forma attorno al 2011, ndr). Il percorso è stato lungo ma devo dire che alla fine questa lunghezza mi ha gratificato. Se fosse stato fatto in fretta il film non sarebbe quello che è. Io non ho fretta, non faccio film per fama o soldi. Se ho qualcosa da raccontare la racconto...». Le recensioni faticano ad incasellare il tuo film: documetario, road movie, fantasy mescolata a mito, animazione, film di formazione, assurdo, naif, punk. Tu come lo vedi? «Bella domanda. Docu-Fantasy, oppure Far East... SpaceEastern, ecco». Come sei arrivato alla Yakutia? «Ho iniziato a studiare lo strumento ed ho incontrato le persone che fanno un festival a Catania, il Marranzano World Festival. Mi ci sono trovato dentro quasi per caso, all'epoca vivevo a Londra, sono tornato in Sicilia per una settimana e in quella settimana c'era il festival e la mia ragazza mi ha lasciato... Con la sua telecamera ho ripreso quelle persone esperte e tutte parlavano della Yakutia e io mi chiedevo dov'era ‘sta Yakutia. Io sapevo che era nel Risiko... Poi a Parigi è arrivato uno yakuto che doveva registrare un album, ho preso un treno e sono andato ad incontrarlo». Quindi una storia in divenire? «Totalmente, mi sono buttato in questa avventura per puro piacere personale, volevo esplorare questo mondo, ho studiato, fatto ricerche, ho iniziato a scrivere la storia, ho in-
contrato il produttore. Un'impresa che procede come la vita...». Si è rotto veramente il tuo marranzano? «Si, tra uno shooting e l'altro, quindi il film è cambiato. Il film è stato molto scritto a priori ma molto rivisto, riscritto durante le riprese. Mi ha aiutato lo scrittore Andrea Bajani, con cui ho avuto una magnifica relazione: io scrivevo delle cose e lui le riadattava, poi il suo ruolo è diventato quello di consulente narrativo. Che storia segreta ti ha raccontato il ferro magico? «Di provare a suonarli, i pensieri. Ascoltandosi, cercando veramente di capire cosa vogliamo, quali sono i nostri desideri e seguirli. Sicuramente il ferro mi ha insegnato ad ascoltarmi, mi ha aiutato a dialogare con me stesso. Il messaggio segreto, ma poi non così segreto, è che gli esseri umani sono tutti uguali, una banalità ma il ferro, con l'espressione sonora, lo rappresenta molto bene». Erika Baldini
16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
CERVIA
Sposalizio del mare tra racconti, cibo e mostre L’edizione 2018 è anche il primo evento del Festival del Mare e prevede un gemellaggio con Monaco di Baviera
Il secolare Sposalizio del Mare di Cervia quest’anno è anche l’apertura del Festival del Mare, rassegna itinerante alla scoperta delle Marinerie e dei prodotti ittici della costa dell’Emilia-Romagna. Dal 10 al 13 maggio la cittadina tornerà ad animarsi intorno all’evento clou della pesca dell’anello in mare con stand gastronomici, menù a tema, degustazione e diversi eventi. Da venerdì si potrà assistere alla tinteggiatura delle vele come avveniva una volta. I tintori si esibiranno l’11 e il 12 maggio nel comparto di Sant’Antonio dalle 10 del mattino. In serata un momento di spettacolo con Maria Pia Timo alle 21 ai Magazzini del sale con storie, aneddoti, giochi, racconti di vita, sogni e ambizioni che saranno raccontati in prima persona dei pescatori cervesi. Alle 16, il 12 maggio parte dalla Torre san Michele la passeggiata letteraria Faccia di Sale che prende spunto dal romanzo storico di Eraldo Baldini con l’interpretazione della vicenda dell’attore Giuseppe Viroli. Domenica 13 maggio alle 10.30 si va alla scoperta dei segreti del mondo dei marinai attraverso una passeggiata nei luoghi di produzione e trasformazione dei prodotti ittici locali (dalla Torre San Michele). A valorizzare la realtà marinara anche alcune mostre fra quella dedicata a oggetti e tradizioni di mare “Ti racconto una cosa delle mie passioni” oltre a una rassegna di foto, video e altri materiali dal titolo “Sommergibili in Adriatico”. Dedicata al mare anche la mostra di pittura “Ventre delle Barche”. Momento clou della manifestazione è tuttavia domenica 13 maggio con alle 16 la
IL VOLUME In un libro gli scavi nelle piazze di Ravenna dove un tempo scorreva l’acqua Il Genio delle acque, scavi nelle piazze di Ravenna è il volume edito da Longo Editore, che illustra i rinvenimenti dei due scavi realizzati a Ravenna in piazza Anita Garibaldi e in piazza Andrea Costa, accomunati da un tema: la presenza delle acque all’interno della città. In particolare nella prima piazza è stata individuata un’abitazione utilizzata per lunghissimo tempo dal II al VII secolo, mentre nella seconda piazza oltre a tracce di edifici con ambiti diversi è documentato il passaggio dei fiumi Padenna e del Flumisellum. La pubblicazione del libro, curato da Chiara Guarnieri, Funzionario della Soprintendenza Abap Emilia- Romagna e Giovanna Montevecchi, archeologa, rientra nella collana DEA della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Emilia-Romagna ed è stata realizzata grazie al sostegno del Gruppo Hera. La presentazione pubblica del libro si terrà giovedì 10 maggio alle 17 nella sala Muratori della Biblioteca Classense, con la partecipazione di Isabella Baldini dell’Università di Bologna e sarà seguita dalla visita alla sala de Il Genio delle Acque, presso il museo Tamo che ospita i reperti.
LA MOSTRA
Messa dell'anello in Duomo, a seguire il Corteo dell'anello in Piazza Garibaldi alle 17, quindi la sfilata delle imbarcazioni storiche e l’apertura della cerimonia in mare sul Porto canale alle 17.45, quando il Vescovo lancerà l’anello e i pescatori si tufferanno per recuperarlo. L’imbarco (è possibile acquistare i biglietti allo Iat) per la cerimonia e uscita in mare è alle 18 mentre alle 21 sempre al Canale si ripete il rito della Cuccagna sull'acqua. Città gemellata con Cervia per questa edizione è Monaco di Baviera.
VERDE
Settantasei giardini aprono le porte al pubblico per mostrare “meraviglie” Torna la manifestazione che l’anno scorso ha avuto 9mila presenze, molti gli appuntamenti culturali. Clou il 12 e 13 maggio La manifestazione che apre gli spazi verdi dei privati al pubblico “Meraviglie Segrete” ritorna come da tradizione nella seconda settimana di maggio e include Ravenna e molti comuni limitrofi. Prima nel suo genere in Italia per aderenti, la formula tutti gli anni vede crescere il numero dei giardini selezionati e delle aree verdi visitabili liberamente, in molti casi ospitanti mini eventi culturali di richiamo con il clou il 12 e il 13 maggio. Tra gli appuntamenti particolarmente significativi di quest'anno si segnalano: la conferenza “La meravigliosa storia del grano e i suoi interpreti nel territorio ravennate” venerdì 11 maggio alle 18 presso il Circolo Ravennate e dei Forestieri e le visite guidate a Punte Alberete in collaborazione con il Fai giovani, alla Valletta a Bagnacavallo con il WWF e all'oasi della Villa Romana di Russi. Gli spazi pubblici e privati a disposizione dei visitatori sono 76 con 42 eventi per bambini e adulti. Lo scorso anno si è registrata un’affluenza di pubblico che ha superato le 9mila presenze. Anche quest'anno non verranno trascurate le esigenze degli operatori specializzati, che potranno ritrovarsi in aree dedicate ai professionisti del verde. Mappa e calendario sono disponibili sul sito ufficiale www.meravigliesegrete.it.
LE VALLI DI COMACCHIO SECONDO LUIGI TAZZARI Fino al 20 maggio nelle sale del piano nobile di palazzo Rasponi dalle Teste, a Ravenna, è allestita la mostra fotografica “Le valli di Comacchio” di Luigi Tazzari, che si inserisce nell’ambito della valorizzazione del territorio della Destinazione Romagna. La mostra, ad ingresso libero, è visitabile dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 11 alle 18, lunedì chiusa.
LUGO Nella città natale dell’ideatore della bandiera italiana si celebra la Giornata del Tricolore La bandiera italiana fu ideata e proposta dal lughese Giuseppe Compagnoni 221 anni fa e sabato 12 maggio Lugo celebra la Giornata del Tricolore. Alle 9.30 davanti alla Rocca estense la deposizione di una corona sotto la lapide del Padre del Tricolore. Dalle 10 gli appuntamenti proseguono invece nel Teatro Rossini: dopo i saluti delle autorità locali è in programma una lectio magistralis del presidente emerito della Corte costituzionale, Valerio Onida. È dal 1997, anno del bicentenario dalla nascita del Vessillo, che Lugo celebra annualmente la Giornata del Tricolore coinvolgendo tutto il mondo giovanile studentesco.
FAENZA Italia Nostra a Palazzo Milzetti per scoprire la capanna rustica Domenica 13 maggio i volontari di Italia Nostra propongono la seconda edizione della “Giornata nazionale dei Beni Comuni” con iniziative in tutta Italia che coinvolgeranno direttamente i cittadini per sensibilizzarli sull’importanza di tutelare il patrimonio culturale e paesaggistico minore. Da nord a sud tra i 44 appuntamenti in programma anche un evento a Faenza alla capanna rustica del giardino di palazzo Milzetti: un incontro pubblico cui seguiranno visita guidata e mostra per il recupero della fragile struttura di legno con tetto incannucciato con pregevoli decorazioni illusionistiche a tempera di gusto teatrale, opera di Romano e Tancredi Liverani (1851 ca.).
SOCIETÀ / 17 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
IL CASO
AMBIENTE
Ispezione dei Nas al canile municipale, sequestrate tre carcasse e due cani Il Comune: «Valuteremo provvedimenti»
TORNA “LAB E LAB”: TRE GIORNI DEDICATI AL MONDO GREEN Conferenze e laboratori tra energia, rifiuti e acqua
A fine agosto scade la concessione per la gestione, uffici al lavoro per la nuova gara: «Struttura a norma, gli altri 70 animali in buona salute» Il canile municipale di Ravenna in via Romea Sud è stato ispezionato dai carabinieri il 2 maggio: il nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) ha sequestrato due cani e tre carcasse di animali morti conservate nel congelatore affidandone la custodia agli attuali gestori della struttura. Il Comune di Ravenna fa sapere che attende il termine delle verifiche in corso «per comprendere se vi siano delle azioni da intraprendere nei confronti dei gestori, alla luce di quanto previsto dai contratti in corso». L’attuale affidamento scade il 31 agosto e Palazzo Merlato è già al lavoro per l’avvio di una nuova gara, «fermo restando che l’ultima gara effettuata, sempre perseguendo la maggiore trasparenza, era stata aperta anche alle associazioni zoofile». Il Comune sottolinea che nella struttura – «Già a norma ma in cui si stanno eseguendo ulteriori migliorie» – sono presenti 70 cani «in buona salute e sui quali non è stato disposto alcun accertamento». Alcune delle foto circolate sui social nei giorni successivi all’ispezione, secondo il Comune sono false: «Non sono del periodo attuale o addirittura non sono state scattate nella struttura di via Romea». Le carcasse di animali «erano regolarmente conservate in apposito congelatore, ai sensi della normativa, in attesa di essere smaltite o inviate all’Istituto zooprofilattico per eventuale esame necroscopico. Le due bestiole vive invece sono «un meticcio pittbull/bulldog francese, di 8 anni, entrato come rinuncia di proprietà da Russi, in quanto morsicatore, affetto da sindrome da malassorbimento e reduce da infezione gastrointestinale nel mese scorso, le cui condizioni sono migliorate; un pittbull di 16 anni entrato per rinuncia di proprietà, che presenta una magrezza compatibile con l’età». In consiglio comunale gruppi di opposizione LpRa e Lega Nord hanno presentato question time chiedendo impegni preciso.
Uno dei cani ospitati al canile municipale in una foto divulgata dal consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr)
Dal 16 al 18 maggio Ravenna ospita l’undicesima edizione di “Lab e Lab”, la manifestazione green che affronta i temi ambientali legati a rifiuti, acqua e energia. Sono in programma laboratori e conferenze sui temi del rispetto ambientale e delle nuove tecnologie applicate al mantenimento della natura. Gli spazi della città che ospiteranno gli eventi sono Palazzo Rasponi, Casa Matha, la sede della banca Bper, il museo Mar, l’Autorità portuale, la Camera di Commercio.Il 14 e 15 maggio è in programma un’anteprima del festival tra le scuole superiori Itis, geometri e agrario di RavemnaPer tutto il calendario completo degli incontri è possibile consultare il sito web www.labelab.it.
ESCURSIONE Dal Cubo Magico Bevanella nel verde della pineta
ORO BLU A Cotignola un incontro sull’acqua, tra nuovi impianti e consigli utili
Il centro visite Cubo Magico Bevanella di Savio propone sabato 12 alle 16 una passeggiata a piedi tra l’Ortazzo e la Pineta di Classe che permette di raggiungere la torretta d’avvistamento per l’osservazione del paesaggio e per l’attività di birdwatching. L’escursione, condotta da una guida ambientale escursionistica, ha una durata di circa 2 ore, la prenotazione è obbligatoria (0544-528710) ed è previsto un costo di 6 euro comprensivo di binocolo.
Venerdì 11 maggio alle 20.45 al teatro Binario di Cotignola, in viale Vassura 20, ci sarà un incontro pubblico dal titolo “Acqua bene prezioso”, organizzato da Romagna Acque in collaborazione con il Comune di Cotignola. Fulcro dell’incontro sarà la presentazione dell’investimento per il raddoppio della condotta a servizio del territorio cotignolese. Saranno inoltre dati consigli per un utilizzo responsabile dell’acqua, al fine di contenere i consumi a vantaggio anche dell’ecosistema, specialmente nei mesi estivi.
Una produzione editoriale
INSERTO SPECIALE / I
Edizioni
Con il patrocinio del Comune di Ravenna
10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
www.trailromagna.eu
Fiumi Uniti tutti da navigare seguendo la corrente verso il mare In questa quarta edizione della discesa dei Fiumi Uniti in programma domenica 20 maggio, riproponiamo la formula che ha visto il successo nelle ultime edizioni. Sono previsti tre punti di partenza che corrisponderanno ad altrettante lunghezze percorse: Chiusa San Marco (13 km), Ponte Nuovo (10 km) e Chiusa Rasponi (4,5 km) per consentire al maggior numero di persone di poter partecipare all’evento in base alla capacità e all’allenamento di ciascuno. Attraversare questa via d’acqua su una canoa è una suggestione unica, ci si trova praticamente allo stesso livello dell’acqua e si fluisce con la corrente verso la foce: a volte ci si può immaginare come passeri che attraversano il fiume sfiorando il pelo dell’acqua. Partendo da chiusa San Marco il tratto di fiume da affrontare è di circa 13 km e subito ci si immerge in un ambiente dall’aspetto selvaggio, le sponde sono coperte di vegetazione e ci si sente immersi nella natura e circondati da fruscio delle fronde, dell’acqua e degli uccelli che stanziano sulle rive. Raggiungendo la confluenza con il Ronco il fiume diventa più antropizzato e ci troviamo nel tratto più vicino alla città. L’alveo fluviale si allarga, il paesaggio è caratterizza-
to dagli orti e si avverte maggiormente la presenza umana. In questa parte del percorso è situata la seconda partenza vicino al ponte di Ponte Nuovo che corrisponde ad un tratto di circa 10 km. Giunti alla chiusa Rasponi, dove i partecipanti effettuano un trasbordo per evitare il pericolo della chiusa, e dove l’organizzazione allestirà un momento di ristoro, inizia l’ultimo tratto ed è situata l’ultima partenza, quella del tratto “Family” di 4,5 km circa. Quest’ultima parte si caratterizza dalla presenza dei capanni da pesca. Il paesaggio si addolcisce e a tratti sembra di essere dentro ad una cartolina romantica. Ma non fatevi ingannare dal paesaggio bucolico, in agguato sulle sponde troverete gente in festa nei capanni spesso pronta ad indurvi in tentazione con un bicchiere di vino o qualcosa di buono da mangiare… Ed eccoci allo sbarco a Lido di Dante: nella località marinara i canoisti saranno accolti da un altro momento di festa e potranno ristorarsi delle fatiche compiute. Alberto Piergiacomi (presidente Gruppo Canoa Uisp Ravenna)
Si parte domenica 20 maggio dalla città fino a Lido di Dante
Dettagli sull’evento e le iniziative colaterali a pagina III
Fine settimana alla scoperta della città acquatica All’insegna della “Ravenna città d’acque”, Trail Romagna organizza una due giornate, sabato 19 e domenica 20 maggio, dedicate rispettivamente ad escursioni urbane (a piedi e in bici) lungo il percorso del canale Lama e alla discesa dei Fiumi Uniti (con mezzi acquatici, a piedi e in bici). Diversi gli eventi collaterali fra mostre, incontri, visite guidate, spettacoli e momenti convivali nei capanni da pesca lungo il fiume. Info dettagliate sul sito www.trailromagna.eu
II / INSERTO SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
CONVIVIALITÀ
LA STORICA OSPITALITÀ DEI CAPANNI FLUVIALI FRA BUONA CUCINA E RACCONTI POPOLARI
Escursioni urbane
Lungo la Lama, il corso d’acqua che lambisce la citta fino in Darsena Itinerari a spasso e in bicicletta, fra il centro storico e gli argini del canale Il percorso dello storico Canale Lama, dopo le diversioni alberoniane, lambisce la città e ne raccoglie una parte delle acque. Il corso d’acqua attraversa parti della periferia cittadina recente e fluisce nel Candiano presso la Darsena: la morfologia di alcuni tratti del Canale lo assimila a un “naviglio di città” con spazi utilizzabili, come aree verdi e di relax, luoghi d’incontro come avviene lungo la via Galilei e nei pressi del Pala De Andrè. Il percorso a piedi prende il via dalla Chiusa San Marco per attraversare il cuore di Ravenna e terminare alla Darsena di Città con un momento di ristoro. Due gli itinerari, uno con partenza dalla chiusa San Marco (km 10) alle 9.30; l’altro “family” (4 km) da Kirecò, alle ore 10. Quest’anno l’attraversamento della Lama farà parte della “Discesa dei Fiumi Uniti“ non solo per lo stretto legame di interconnessione tra i due corsi d’acqua ma perché
assieme oltre a costituire un “pezzo“ della storia di Ravenna “Città d’Acque” potrebbero divenire percorsi eco-urbani protetti. “A spasso sulla Lama” comprende anche un’escursione in bici in partenza dalla Biblioteca Classense dove è allestita una mostra dedicata ai vari mulini della Ravenna del passato e ai canali che li alimentavano, tutti oramai scomparsi, e di cui oggi rimangono tracce solo nella toponomastica. I documenti esposti, provenienti dall’Archivio Storico Comunale illustrano il funzionamento dei mulini ravennati e il loro ruolo nello sviluppo economico di Ravenna e l’evoluzione dell’aspetto idrografico. Dopo la visita guidata dai curatori della mostra – Claudia Foschini e Mauro Mazzotti – il bike tour partirà alla volta della chiusa San Marco dove parte il canale Lama, non prima però di aver osservato il Molino Lovatelli e i segni tangibili del Canale Molino.
Il pranzo ( oere 12.30) e la cena (19.30) diventano sabato 19 maggio, occasioni conviviali per scoprire le antiche tradizioni dei capanni, un’oasi dove il tempo si è fermato, che caratterizza il territorio ravennate tra fiumi, valli e pinete. Le sagome dei capanni contrassegnano da sempre il paesaggio (come testimoniano ad esempio, i sublimi disegni di Guaccimanni), piccole abitazioni “precarie”, con grandi reti che si levano sugli specchi d’acqua delle zone umide, fanno parte a pieno titolo del patrimonio culturale locale. Il capanno da semplice manufatto di canne palustri, concepito come un rifugio naturale per chi praticava la pesca con reti e padelle per il sostentamento della famiglia, è diventato negli ultimi anni un luogo di svago, di escursione e di socialità. In occasione della discesa dei Fiumi Uniti il capanno diventa ancora di più il luogo dove in maniera conviviale gli amici si misurano con le arti culinarie delle azdore romagnole e per la gioia dei buongustai. Nei capanni aperti per l’occasione al pubblico si mangerà in maniera informale, come tra vecchi amici e, oltre al buon cibo, ci si potrà imbattere in fini dicitori del dialetto, ascoltare poesie e zirundele goliardiche o cantori che ripropongono antiche cante romagnole, il tutto nella cornice di un ambiente naturale curato e mantenuto tale da ogni capannista. Evento in collaborazione con Co.Fu.Se. Costo di partecipazione di 15 euro.
INSERTO SPECIALE / III 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
FIUMI UNITI
Lido di Dante
Sul pelo dell’acqua in canoa, sup, kayak
FESTA FINALE CON BUON RISTORO, MOSTRE, MUSICA E ...POESIA In programma anche laboratori ecologici una dimostrazione di pesca
Ma dalla chiusa di San Marco al mare si può seguire la discesa a piedi o in bici La Discesa dei Fiumi Uniti di domenica 20 maggio è una gran festa collettiva e partecipata. E per quanto possano essere interessanti e piacevoli gli eventi di contorno, vivere il fiume dall’acqua, cioè dalla sua prospettiva, è un’emozione unica. In canoa, canoa, sup o kayak l’impresa è agevole per tutti. Le partenze sono fissate dalla Chiusa San Marco alle 9; da: Ponte Nuovo alle10 e dalla Chiusa Rasponi – per i meno esperti e le famiglie, magari con bambini – alle ore 10.30 dove è previsto anche l’utilizzo delle sit on top, canoe singole e doppie praticamente inaffondabili. Un’occasione di impegno e di svago in natura per tante persone, anche per quelle che seguono l’evento dagli argini, passeggiando o pedalando in bici. Per gestire questo flusso spontaneo si è pensato di dare a queste persone un minimo di sostegno, facendole partecipare allo stesso piacevole ristoro a cui approdano i canoisti dopo la chiusa Rasponi e al festoso pasta party finale allietato dalla musica di Radio Bruno a Lido di Dante. Questa edizione della “discesa” è particolarmente significativa, poiché segnerà la conclusione di un progetto di compartecipazione denominato “Fiumi Uniti per Tutti” che riunisce attorno ad un tavolo di lavoro tutte le realtà istituzionali, associative e private che mirano alla realizzazione di un percorso fluviale tutelato dei fiumi Montone, Ronco e Fiumi Uniti. Ogni attore metterà in campo la sua professionalità per mostrare al pubblico i variegati aspetti del “nostro” fiume, dalla tutela delle acque alla loro sicurezza, dalle emergenze naturalistiche e culturali limitrofe alle iniziative sportive praticabili, il tutto all’insegna della sensibilizzazione, tutela e sostenibilità. Va segnalato anche – sul piano ecologico e di rispetto dell’ambiente naturale – che la Delegazione Fai di Ravenna e i partners della “discesa”, presenteranno uno stand informativo (ubicato all’inizio ed alla fine del percorso) con poster esplicativi e materiale didattico. In più, alla partenza (Chiusa San Marco) alle ore 8.30, consegneranno, ai canoisti più volenterosi, un “sacchetto” per raccogliere rifiuti plastici lungo il fiume e un piccolo omaggio. L’iniziativa è finalizzata alla sensibilizzazione del pubblico per attivare utili azioni e possibili strategie in tema di qualità delle acque e gestione di rifiuti plastici (litter), che rappresentano ormai un gravissimo problema ambientale fluviale e marino-costiero.
INFOPROM
CENTRO ESTETICO SOLIDEA
Scopri qual è il trattamento più adatto al tuo corpo Adipe, cellulite, ritenzione idrica: prenota la tua consulenza gratuita dedicata al corpo, per capire come contrastare gli inestetismi di addome, gambe e braccia Il Centro estetico Solidea di Ravenna offre alla propria clientela l’opportunità di avere una consulenza gratuita dedicata al corpo. Sarà possibile prendere appuntamento con Valentina Nannini per far analizzare la propria corporatura – gratuitamente – per capire il trattamento più mirato in base alle proprie necessità. Con l’affabilità, disponibilità e professionalità che la contraddistinguono, Valentina effettuerà una mezz’ora di consulenza, con la possibilità di ricevere consigli mirati su come prendersi cura per esempio del proprio addome, delle proprie gambe o braccia, capendo quali trattamenti e prodotti sono più adatti per la problematica individuata. «La consulenza dedicata – spiega Valentina – sarà l’occasione per valutare con calma insieme alla cliente il modo più efficace per prendersi cura del proprio inestetismo: dall’adipe alla cellulite, fino alla ritenzione idrica. Durante l’analisi si terrà quindi conto dell’entità della problematica così come della disponibilità di tempo della cliente per impostare al meglio trattamen-
Sono molteplici le iniziative di animazione, culturali e di intrattenimento organizzate domenica 20 maggio in piazza a Lido di Dante, tappa finale della discesa dei Fiumi Uniti, dove sono previsti occasioni di ristoro, con un pasta party per tutti i partecipanti all’iniziativa. L’Associazione Tralenuvole che sostiene e realizza iniziative e progetti rivolti ai bambini, ragazzi e alle loro famiglie proporrà un piccolo laboratorio di “economia circolare” trasformando una vecchia maglietta in una comoda shopper che riprodurrà il logo del progetto partecipato “Fiumi Uniti per tutti”. Alle ore 10 è in programma una dimostrazione di pesca dalla spiaggia, il surf-casting. Si tratta di un tipo di pesca molto “naturale“ che sfrutta l’andamento delle maree, la creazione di una zona ricca di cibo che costituisce una vera e propria catena alimentare. È previsto anche l’allestimento di una mostra documentaria su “Idrografia e bonificazione del territorio classicano dal 1500 ad oggi”. Un excursus sull’evoluzione dei territori a sud di Ravenna raccontata per immagini e documenti storici, a cura del Consorzio di Bonifica della Romagna e dell’associazione Classe Archeologia e Cultura. Sempre in piazza a Lido di Dante, alle 14.30 va in scena lo spettacolo Fiumana, un recital musicale tra storia e poesia dialettale che vede protagonisti i dicitori Eliseo Della Vecchia, Rudy Gatta e il musicista Vittorio Bonetti (nella foto a finaco) che accompagnerà la lettura commentata di brani tratti dal repertorio poetico di Baldini, Stecchetti, Guerra e altri.
ti mirati anticellulite, tonificanti, modellanti o drenanti». La consulenza sarà anche l’occasione per far conoscere l’azienda statunitense Image Skincare che utilizza le formule attualmente più avanzate presenti sul mercato per creare prodotti di skincare di grado cosmeceutico. I prodotti sono formulati e sviluppati da chimici di rango internazionale in collaborazione con un team di medici, utilizzando ingredienti di massimo livello per garantire ottimi risultati. Non contengono conservanti chimici quali parabeni. Una volta terminata la consulenza, sono disponibili pacchetti che comprendono diverse sedute, per proseguire con trattamenti personalizzati ad hoc. Il Centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 e www.centroesteticosolidea.it
IV / INSERTO SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
TESTIMONIAL
A sinistra, Cristina Mazzavillani Muti; a destra, in primo piano, Mokke; in basso Mila Casetti
Partecipo alla discesa dei Fiumi Uniti perchÊ‌
AMMINISTRATORI PUBBLICI: UNA DISCESA ...POLITICAMENTE CORRETTA Sono diversi gli amministratori comunali ravennati (di varia estrazione politica) che a vario titolo hanno partecipato con convinzione e a quanto pare anche con divertita soddisfazione alla “Discesa dei Fiumi Uniti� nella sue tre passate edizioni. A partire dalla madrina sportiva e campionessa olimpica (ma anche ex assessere allo sport e parlamentare) Sefi Idem. Poi vanno citati ancora un ex assessore allo sport, Guido Guerrieri (sopra a sinistra), che vanta la partecipazione a tutte le “discese�; il vicesindaco Eugenio Fusignani (sopra a destra), pure lui un assiduo sostenitore della manifestazione della mani e gli assessori Federica Del Conte (urbanistica) e Roberto Fagnani (lavori pubblici e sport) che si sono cimentati lo scorso anno in una navigazione in coppia (foto in alto).
ÂŤPerchĂŠ amo vivere la natura. L’avventura, anche estrema, amo ritrovarmi immersa in quei percorsi che mi hanno vista fin da bambina fra capanni e padelloni con la canna da pesca in mano e nella cesta gnescoli e bigatelle! Un profumo particolare, un respirar diversoÂť. Cristina Mazzavillani Muti (madrina Trail Romagna) ÂŤPerchĂŠ ero molto curiosa! Proprio non ho resistito alla possibilitĂ di poter provare un'avventura a km 0 e di vivere il fiume da un punto di vista completamente diverso dopo aver tante volte corso o camminato sui suoi argini. Non avendo mai messo piede in una canoa prima d'allora io e la mia incoscienza ci siamo avventurate lungo il fiume per 13 km contando sul collaudatissimo paracadute organizzativo... Ăˆ andato tutto benissimo! Quindi quest'anno, da esperta ormai, ci riprovoÂť! Mila Casetti ÂŤĂˆ un modo ecologico, originale e coinvolgente per avvicinarsi ad una parte del territorio ravennate che non conoscevamo. Inoltre è inclusiva, adatta a tutti e piuttosto unica nel suo genere includendo anche sport meno frequentati quali la canoaÂť! Federica & Francesco ÂŤPartecipo con gli studenti dell'Iti-Morigiaperdisa, come facciamo con altre manifestazioni sportive outdoor del nostro territorio, dalla corsa alle ciaspolate in montagna, dalla mountain bike alla vela. Abbiamo attraversato le valli di Comacchio in canoa e sup, disceso il fiume Brenta e il Po, ma la discesa dei Fiumi Uniti è la piĂš affascinante e coinvolgente delle nostre esperienze remiere. Quest’anno alcuni studente parteciperanno seguendo la discesa correndo a piedi o in biciclettaÂť. Prof. Daniele Verati (insegnate di scienze motorie)
Pagaia tra le mani, cappellino ben calato e via, si parte. Un momento, è la prima volta che salgo su una canoa! La mia discesa dei Fiumi Uniti è iniziata cosÏ e mi resterà per sempre nel cuore. Da canoista inesperta ho vissuto un’avventura che si è rivelata indimenticabile. Una volta entrata in acqua e aver capito che per procedere bisogna pagaiare con lo stesso ritmo della persona che ti accompagna, pagaiare diventa automatico, divertente e puoi finalmente ammirare il bellissimo panorama dei Fiumi Uniti. Una splendida via d’acqua costeggiata da capanni, da alcuni dei quali provengono musiche che accompagnano il viaggio di un allegro e colorato sciame di canoisti. Il resto della colonna sonora: i rumori della natura, della canoa che scivola sull’acqua, ha reso questo viaggio rilassante e lontano dallo stress quotidiano. Ringrazio Trail Romagna per aver dato vita a questa iniziativa che regala inoltre un originale e diverso modo per ammirare la natura. Barbara Masia (comunicazione territoriale Hera) Innanzi tutto si ha la possibilità di scoprire una parte poco conosciuta del territorio ravennate, peraltro da un punto di vista del tutto inusuale. Secondo, avendo abitato per tanti anni vicino al fiume, realizza il desiderio che ho sempre avuto, quello di poter raggiungere il mare da una via d’acqua. Infine è l’occasione per fare una remata in compagnia in una cornice diversa dal solito mare aperto... Ora è diventata una tradizione alla quale non si può mancare! Mokke, al secolo Roberto Moccheggiani
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SPORT / 19 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
PALLAVOLO FEMMINILE Esordio azzurro a vent’anni
Lo scudetto è in mani ravennati: «È il frutto di tantissimo lavoro» A Conegliano la 23enne Laura Melandri di Bagnacavallo chiamata in causa nella gara decisiva della finale per l’infortunio di una compagna: «La panchina ora mi sta un po’ stretta...» di Vincenzo Benini
C’è una ravennate sul tetto della pallavolo femminile italiana. Laura Melandri, 23enne di Bagnacavallo, ha vinto da protagonista il titolo tricolore con la maglia dell’Imoco Conegliano. Il 29 aprile in un PalaVerde di Treviso da “sold out” le venete di Daniele Santarelli hanno chiuso in modo vincente la serie, battendo 3-1 in gara-4 le detentrici del titolo della Igor Novara dell’intramontabile Francesca Piccinini. A questo si aggiunge anche la partecipazione alla Final Four di Champions League, con la vittoria del bronzo nella “finalina” contro le turche del Galatasaray il 6 maggio. Per la centrale cresciuta nel florido settore giovanile della Foppapedretti Bergamo – capace di esordire in nazionale a soli vent’anni al Pala De André – lo scudetto 2017-18 è il primo grande successo in carriera: «Non mi ricordo niente – racconta Laura – solo una grandissima gioia. Mi è andato “in pappa” il cervello dalla felicità… Sono contenta di aver raccolto i frutti del tantissimo lavoro svolto quest’anno». Una vittoria vissuta in prima linea, da titolare in gara-4. Quanto senti tuo questo scudetto? «Chi l’avrebbe detto a inizio stagione, io no di certo… È chiaro che mi dispiace per Raphaela (Folie, ndr), infortunatasi in gara-3, che prima di essere una compagna di squadra è un’amica. È ovvio però che sono felice per me stessa, anche perché non è stato facile entrare in corsa nella mischia». Tra l’altro da protagonista, non da comprimaria, realizzando ben quattro muri nella finale decisiva… «Sono soddisfatta di non aver fatto rimpiangere una giocatrice di altissimo livello come “Raffa”, sostituendola al meglio delle mie qualità. Piano piano sento che sto colmando il gap con le più brave. Quest’anno credo di aver fatto un passo in avanti importante». Guardando le statistiche, infatti, rappresenti una garanzia di rendimento positivo. «Quando sono stata chiamata in causa penso di aver fatto il mio. Ammetto, però, che avrei sperato di giocare un po’ di più. Dall’altra parte è chiaro che quando fai parte di una squadra che lotta per il titolo, in un torneo equilibrato e difficile come quello italiano, con tante straniere così forti, non è affatto scontato trovare spazio». Cosa significa aver vinto il campionato? «È una grande soddisfazione, anche perché ci siamo riscattate dalle sconfitte con Novara nelle finali di Coppa Italia e Supercoppa. Siamo state brave a far valere la forza del gruppo, la marcia in più della squadra. Inoltre c’è sempre stata una ottima intesa tra di noi fuori e dentro al campo, con grandissima disponibilità e umiltà da parte di tutte». Più rammarico o gioia nella partecipazione alla Champions League? «Abbiamo concluso una stagione incredibile con una bella vittoria. Sono molto orgogliosa, perché abbiamo dato del filo da torcere alla squadra più forte del mondo (il VakifBank Instanbul in semifinale, ndr) e di sicuro non saranno quei due palloni che le nostre avversarie hanno messo giù in più di noi a cambiare il valore e la forza di questo gruppo. Per me è stato un sogno che si è realizzato, è mancato davvero poco per salire sul gradino più alto, ma questo è lo sport. Torno in Italia con una medaglia al collo e un sorriso a cinquanta denti». Il sogno di tornare in nazionale può diventare realtà? «Per questa estate purtroppo penso proprio di no. Il Ct Mazzanti ha già preso le sue decisioni e io non sono nella lista delle convocate. Il mio compito sarà quello di cercare di fargli cambiare idea in futuro. Io sarò ovviamente in prima fila a tifare Italia». Il tuo prossimo obiettivo, invece? «Diventare un po’ più protagonista. Al momento però non so cosa voglio fare in futuro. Sento che la panchina mi sta un po’ stretta, soprattutto dopo aver vissuto simili emozioni, ma a Conegliano sto davvero molto bene. Con calma decideremo insieme quale sarà il mio prossimo futuro». Cosa pensi del ritorno dell’Olimpia Teodora in un campionato di grande importanza come la Serie A2? «Conosco qualche giocatrice, come Scacchetti e D’Odorico, e anche il coach Angelini, con cui ho avuto modo di lavorare a Bergamo. Sono contenta che Ravenna, per la cultura sportiva e la storia che ha, sia tornata in uno scenario che le compete». In futuro ti piacerebbe indossare la maglia di una squadra ravennate? «Perché no, non si sa mai. Dipende da tante cose, ma mi piacerebbe molto. Anche perché sono andata via da Ravenna giovanissima e tutte le volte che torno a casa sono felicissima».
Dopo aver battuto la Igor Novara, l’Imoco Conegliano festeggia lo scudetto 2018, il secondo per la società nata nel 2012. Laura Melandri è in alto al centro con il numero 9 (foto Rubin LVF!)
Nata a Lugo il 31 gennaio del 1995, ma residente a Bagnacavallo, Laura Melandri cresce prima nel settore giovanile della Teodora, poi in quello della Idea Bologna, per poi trasferirsi appena quindicenne a Bergamo nella florida “cantera” della Foppapedretti. Nelle fila della seconda squadra bergamasca, la centrale veste la maglia delle nazionali giovanili azzurre, vincendo ai campionati Europei la medaglia d’argento Under 18 nel 2011 (pre-juniores) e nel 2012 quella di bronzo nell’Under 19 (juniores). Esordisce in A1 fresca diciassettenne, il 19 febbraio 2012, nel match casalingo contro Parma vinto 3-2, realizzando 11 punti (5 muri). Il ritorno nella massima serie è nella stagione 201314, sempre con la maglia della “Foppa”, nelle cui fila gioca anche nell’annata successiva, debuttando nella nazionale maggiore guidata da Bonitta il 23 maggio 2015, in occasione di Italia-Cina, a Ravenna. Seguono i trasferimenti alla Nordmeccanica Piacenza (2015-16) e al Bisonte San Casciano (2016-17) e la felice esperienza di questa stagione alla Imoco Conegliano, dove vince lo scudetto. In totale, per Laura sono già 139 le partite in A1. Frequenta il corso universitario di Psicologia alla “Guglielmo Marconi”. «Il tempo a disposizione non è moltissimo – spiega – ma ci tengo tanto allo studio e spero in un paio di anni di riuscire a laurearmi».
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20 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 10-16 mggio 2018
VISIBILI E INVISIBILI
CARTOLINE DA RAVENNA
La casa sul mare, come un simpatico vecchietto Dude, arrivato con quindici anni di ritardo
Storie apocrife
di Francesco Della Torre
mittente Giovanni Gardini
La casa sul mare (di Robert Guédiguian, 2017) Tre fratelli si riuniscono al capezzale del padre ridotto in stato ormai vegetativo da un ictus che lo ha colpito. L'incontro tra persone assai diverse sarà motivo delle solite riflessioni introspettive e intimiste del cinema francese. La casa sul mare del titolo è situata in una suggestiva cala nei pressi di Marsiglia, città dove Guédiguian ha regolarmente ambientato i suoi film, avvalendosi sempre degli stessi cinque attori, tra cui la moglie e protagonista Ariane Ascaride. Il suo cinema, ideologicamente militante tanto da valergli il titolo di Ken Loach francese, è fatto soprattutto di persone, idee e dialoghi e in trent'anni (oltre ad ambientazioni ed attori) non è cambiato di una virgola. Solo che siamo nel 2018, il primo cellulare si vede dopo mezz'ora di film e la militanza del regista si è trasformata in disillusione, pessimismo e un pizzico di nichilismo che traspare dalle tante parole e dalle azioni, a volte estreme, dei suoi (sempre bravi) attori. Un evento, strettamente legato all’attualità, cambia un po’ le cose nella seconda parte e migliora la situazione allo spettatore che risulta sicuramente più coinvolto e che permette al regista di dire decisamente la sua su immigrazione e accoglienza, qui trattati in un modo non banale, originale e fondamentalmente divertente. La scena più bella del film però è anche uno dei flashback più riusciti del cinema recente e non, e vede i protagonisti passare momenti spensierati tra loro una trentina d'anni prima: girare con gli stessi attori porta vantaggi nel tempo, perché la scena (arricchita da un Bob Dylan in sottofondo) fa parte di un film del 1985 dello stesso regista, Ki lo sa, dando un effetto realistico e suggestivo alla scena stessa e all'intera pellicola. In definitiva, La casa sul mare somiglia ai suoi protagonisti, perché è un cinema invecchiato non benissimo anche se ha una sua dignità artistica e soprattutto ideologica. Un simpatico vecchietto, ecco.
Dude (di Olivia Mich, 2018) Dagli anziani, ai post adolescenti. Mi piacciono molto i film giovanili e giovanilisti, quelli che vedono protagonisti ragazzi alla fine del ciclo scolastico superiore e devono compiere quel salto che li porterà verso l'amato college, con l'intramontabile ballo di fine anno, amori al capolinea, amicizie al crepuscolo, cambiamenti in vista… e quasi
Una scena da La casa sul mare
sempre molto alcol. Dude è tutto questo, ha quattro amiche per protagoniste che passano gran parte del loro tempo a fumare erba e a riempire di pensieri e parole il loro legame, reso ancor più forte da un lutto che ha colpito due di loro l'anno precedente. Ma Dude ha un difetto dal quale non può smarcarsi: è arrivato con quindici anni di ritardo, dopo tanti film ben più efficaci, profondi, divertenti e appassionanti di questo e dopo alcune serie tv che ci hanno detto tanto sull'argomento (spero conosciate e amiate Greek, di qualche anno fa). Non c'è nulla che non funzioni in Dude (anche le quattro attrici hanno un discreto carisma), ma non c'è neanche nulla che ci faccia pensare a qualcosa di diverso o migliore nel suo genere. Resta qualche riflessione, il gradevole comportamento “politicamente scorretto” della sceneggiatura, e qualche sorriso. C'è di peggio, ma si è visto ben di meglio.
Nella Cattedra di Massimiano diverse immagini traggono ispirazione dai racconti dei vangeli apocrifi: il dettaglio di Maria che tesse la porpora o la presenza della levatrice Salome nella scena della natività sono elementi che mostrano l’influenza di questi testi sapienziali. Tuttavia una formella in particolare, quella raffigurante la prova delle acque amare, merita più attenzione di altre perché ispirata esclusivamente alla leggenda apocrifa, non trovando riscontro nei vangeli canonici. Secondo queste antiche tradizioni Maria era una vergine consacrata al tempio e al diffondersi della notizia della sua gravidanza lei e Giuseppe furono richiamati dal sommo sacerdote: «Disse il pontefice Abiatar: «Viva il Signore! Ora vi farò bere l’acqua della prova del Signore affinché quando bevete si manifesti il vostro peccato». Diede dunque ordine e portarono dal santuario un’idria data da Mosè ai figli di Israele piena dell’acqua di cui si parla nella Legge del Signore. Questa è l’acqua che denuncia i peccatori: a chi la assaggia dopo aver mentito, Dio gli farà apparire un segno sulla faccia». Il testo racconta che Maria si avvicinò all’altare, prese sicura l’acqua della prova e nel momento in cui la bevve «un improvviso splendore apparve sulla sua faccia, e il suo volto fu così trasformato che i figli di Israele non potevano guardarla. Allora tutti i principi e il popolo, vedendo la sua bellezza, restarono ammirati». Immagine tratta da R. Garrucci, Storia dell’arte cristiana, vol. VI.
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CULTURA / RUBRICHE / 21 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
FIORI MUSICALI
NdL (Nota del Lettore)
Sintonia e unità d’intenti per un Barbella più intimo, “da camera”
L’immensa potenza della letteratura di Maylis de Kerangal
di Enrico Gramigna
di Federica Angelini
La Rissa al Gioco di Gaspare Traversi campeggia sulla copertina del disco A due viole (uscito quest’anno per l’etichetta Passacaille) dedicato a Emanuele Barbella e ai suoi Sei duetti originariamente pensati per violino e trascritti per questo organico da Johann Gottfried Schicht nel XVIII secolo. Il gusto tutto barocco del dettaglio e del chiaroscuro è una caratteristica che si ritrova sia nel dipinto di Traversi sia nelle note di Barbella le quali, proprio grazie a questa trascrizione, acquistano una sonorità più umana, più intima, più da camera. Questo genere di composizioni, infatti, era destinato non tanto a esecuzioni pubbliche, ma a intrattenimenti privati e la trascrizione, arte mai dimenticata dalla storia della musica, era un efficace modo per coprire tutte le esigenze e aumentare la diffusione delle opere. A giudicare dall’ascolto i due musicisti dell’Ensemble Symposium (Stefano Marcocchi e Simone Laghi, orgoglio faentino) durante la registrazione non si sono azzuffati come i protagonisti del quadro, ma, al contrario, hanno trovato una sintonia e un’unità d’intenti che sono il perfetto viatico per apprezzare la bellezza di queste pagine. La perizia degli esecutori nel descrivere mondi sonori differenti rende onore alla musica del compositore napoletano, sia nei dolcissimi piano sia nel forte nei quali la ricchezza timbrica degli strumenti acquista una dimensione, se non orchestrale, almeno quartettistica. La scelta, felice, di utilizzare un approccio filologico permette agli esecutori una proposta affettiva aderente ai contenuti musicali e agli ascoltatori di gustare una primizia che, senza la croccante dolcezza del suono delle corde di budello, avrebbe perso parte del suo fascino.
PULIZIA
Sgrassature e pulizie di fondo
Valentina Corbetto, raffigurante i due musicisti intenti a gettarsi un’occhiata d’intesa: con pochi tratti la disegnatrice pare aver colto l’anima vera del disco stesso. Al di là delle foto di rito e dei curricula dei due violisti, è molto interessante leggere il breve saggio di Guido Olivieri che scioglie molti punti interrogativi legati alla scarsa notorietà di Barbella, compositore noto per lo più per le sue opere dedicate al mandolino: l’unico appunto che si può (e si deve) fare è che per un disco di musica composta da un italiano, suonata da due italiani, alla quale si accompagna un saggio scritto da un musicologo italiano, incisa in Italia sotto la supervisione artistica di un italiano, viene spontaneo chiedersi perché manchi proprio la parte in italiano del libretto. Che la casa discografica sia belga non pare una ragione sufficiente.
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Bizzarro, oltre al quadro sulla copertina, anche il libretto interno dove all’inizio campeggia un grazioso disegno, realizzato da
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In un'edizione particolarmente ricca, ScrittuRa Festival ha tra i tanti meriti anche quello di portare a Ravenna, lunedì 14 maggio alle 18 al teatro Rasi, Maylis de Kerangal, francesce, classe 1967, autrice di uno dei capolavori degli ultimi dieci anni, se non venti: Riparare i viventi. Tradotto da Maria Baiocchi con Alessia Piovanello ed edito da Feltrinelli, non è certo una lettura facilmente consgliabile. Il tema è il più doloroso che si possa immaginare: un giovane surfista diciannovenne muore in un incidente d’auto. I genitori sono chiamati dall'ospedale a dare o meno la disponibilità al prelievo di organi. E come non accade mai nella vita anche di chi ha vissuto questa esperienza, noi oltre a conoscere il donatore, conosceremo anche il ricevente, la sua storia, la sua malattia, le sue aspettative. Così come a quel punto avremo conosciuto il giovane Simon attraverso parole, gesti, ricordi dei suoi cari. E così come intanto avremo imparato a conoscere almeno un po' i suoi genitori, la sorellina, la fidanzata. Ma in questo romanzo perfettamente orchestrato, l'autrice ci fa entrare in confidenza anche con i medici e gli infermieri che lavorano in quel limbo tra la vita e la morte. Con una prosa stratificata eppure fluida, dalla sintassi articolata, De Kerangal passa dalla poesia leggera del canto di un cardellino alla fisiologia del clampaggio, dalla straordinarietà di un cuore trapianta-
to alla normalità di una partita di calcio. E lo fa per dare spessore, tridimensionalità, corpo e concretezza a un flusso di pensieri e riflessioni esistenziali che non possono che accompagnare questo momento liminale dove viene ridefinito il concetto stesso di vita e di morte. I due piani, fisico e immateriale, si intrecciano e si modificano a vicenda, la brutalità del sangue obbliga a riflessioni da cui altrimenti, quotidianmente, preferiamo rifuggire; la necessità rituale, quell'elemento spirituale che distingue l'uomo dall'animale, produce tempi di attesa, momenti in cui un gesto simbolico si impone come più urgente di qualsiasi altro, anche in una sala operatoria. Un'umanità immensa trasuda da questo libro dove disperazione e speranza sono intrecciati, dove non compare un dio salvifico a fornire spiegazioni, dove gli uomini sono lasciati soli nella loro imperfezione e nel loro genio, in un incastro di meccanismi in un sistema quanto mai complesso che de Kerangal riesce a guardare scegliendo di volta in volta una distanza diversa di osservazione. Difficile consigliarlo perché l'esperienza della lettura si fa a tratti insopportabilmente dolorosa, ma resta un libro imperdibile. E resta anche uno di quei libri che non sembrano scritti per il cinema (anche se un film ne è stato tratto), anzi sembra un’opera, in generale, che non potrebbe essere fatta altro che di parole e ci ricorda l’immensa potenzialità della letteratura. Maylis de Kerangal, benvenuta a Ravenna.
o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o c s
Sabato 12, ore 21 Incontriamoci su Giove...alla scoperta del Gigante del sistema solare Ingresso Libero
Martedì 15, ore 21 Oriano Spazzoli Le geometrie del Cielo
li per mille ag 5 o tu il a n Do ONTARIA0T; O L O V I D I T 9 EN . 920225803 e indica il n llo sviluppo ia contribuira ssociazione A della nostra a a Ravenna z n ie c e della S
Mercoledì 16, ore 20:30 circa aspettando il Festival delle Culture
Osservazione del crescente di Luna Classe - Prato accanto alla basilica (Ingresso Libero - Cielo Permettendo)
Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia
BIBLIOTECA TEMATICA!
Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale Santi Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
22 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
SCRITTURA FESTIVAL/1
Dicker, maestro di suspense: «Nei miei romanzi c’è sempre molta improvvisazione» L’autore del best seller La verità sul caso Harry Quebert sarà al teatro Rasi lunedì 14 maggio con il nuovo romanzo di Matteo Cavezzali
«La scrittura è un dono non perché ti permette di scrivere correttamente, ma perché ti consente di dare un senso alla tua vita». Diceva lo scrittore protagonista de La verità sul caso Harry Quebert. Tra gli ospiti più importanti di questa edizione di Scrittura festival c’è Joël Dicker, autore svizzero che con quel romanzo ha venduto oltre 5 milioni di copie nel mondo. A sei anni e due libri di distanza è tornato in libreria con La scomparsa di Stephanie Mailer (La nave di Teseo, traduzione Vincenzo Vega). Lo scrittore sarà ospite del festival il 14 maggio in una giornata francofona al teatro Rasi che inizierà alle 18 con Maylis de Kerangal e Alberto Rollo e proseguirà alle 21 con Dicker in dialogo con Cristina De Stefano del Corriere della Sera. Il protagonista de La verità sul caso Harry Quebert era uno scrittore che dopo il successo del romanzo d’esordio era caduto in una crisi di creatività, pare che invece a lei il successo abbia fatto venire molte nuove idee. Si trova a suo agio nel ruolo di “scrittore famoso” o sente la pressione delle aspettative quando scrive un nuovo romanzo? «Non mi sento uno scrittore famoso. Sa, ho più romanzi rifiutati dagli editori, che romanzi pubblicati. Mi sento ancora un giovane scrittore, ho ancora tanto da imparare. C’è una grande differenza tra la percezione che le persone hanno di me e la percezione che ho io di me stesso. Quando scrivo, sono chiuso, da solo, nel mio studio, e per due o tre giorni non condivido il mio lavoro con nessuno. Quindi non ho alcun rapporto con la fama». Anche La scomparsa di Stephanie Mailer è ambientato negli Stati Uniti, come mai ama questa ambientazione che per gli europei è da un lato esotica, ma dell’altro molto conosciuta proprio attraverso la molteplicità di libri e film che la utilizzano come scenario? «Credo che gli Stati Uniti, un paese che conosco molto bene, mi permettano di mettere una
distanza tra l’io, Joël, e l’io narrativo, cioé di essere in una sorta di libertà assoluta che mi permette la fiction, senza rischiare di cadere nell’autofiction, ma facendo comunque in modo che tutto sia credibile, perché conosco bene i posti e gli ambienti di cui parlo. Spero un giorno di riuscire ad acquisire la stessa libertà romanzesca ambientando la storia in Svizzera. Sarebbe una tappa importante per me come autore». A proposito di cinema è stata presentata da poco a Cannes la serie tv ispirata a La verità sul caso Harry Quebert con attori molto noti come Patrick Dempsey e diretta da Jean-Jacques Annaud, regista di film come Il nome della Rosa e Sette anni in Tibet. Che effetto le ha fatto assistere all’anteprima? Se la immaginava così? «La serie mi è parsa magnifica e sono felice che esca. Jean-Jacques Annaud ha fatto un lavoro straordinario. Oltre alla bellezza delle immagini e della fotografia, la forza di Jean-Jacques Annaud è l’aver saputo rendere nei personaggi e nei luoghi i sentimenti del libro. Penso proprio che i lettori non resteranno delusi e non si sentiranno traditi anche se l'aspetto fisico degli attori non corrisponde a quello che avevano immaginato leggendo il romanzo, perché Annaud è riuscito a cogliere i sentimenti che esprimono i personaggi e ha saputo renderli perfettamente. Questo significa che esiste un legame invisibile ma molto forte tra romanzo e serie». Molti critici dicono che le serie televisive riescono ad essere molto più letterarie, a livello di intreccio narrativo, rispetto ai film. Cosa ne pensa? Ci sono serie tv che la appassionano? «Le serie tv non hanno inventato niente. Pensi ai romanzi che uscivano a puntate sui giornali, come feuilletton. Penso che le serie attuali siano megametraggi, cioé lunghi film. E questo si avvicina di più a ciò che in genere permette di fare un romanzo in termini narrativi:
Joël Dicker, ospite a Scrittura Festival 2018
una storia forte, avvincente, di lungo respiro, quello che i film di due o anche tre ore non possono fare, perché non si ancorano nel quotidiano. Un film occupa una serata, un romanzo può richiedere una o due settimane, c'è quindi un'immersione totale. È quello che fanno le serie oggi. Ma voglio ricordarlo: la serie tv ha preso tutto dal romanzo e dal cinema, non ha un Dna proprio. Tra quelle che amo di più ci sono Breakings Bad e Narcos». Ne La scomparsa di Stephanie Mailer, come in tutti i suoi romanzi ha una grande importanza il passato, e la verità ci mette sempre moltissimo tempo ad emergere. Qual è l'importanza del passato per i protagonisti dei suoi romanzi? «Credo che il passato sia indispensabile a vivere il presente. Il passato è l'insieme degli elementi costitutivi di un personaggio. Un personaggio esiste nel presente di un libro perché è esistito prima, o ha vissuto esperienze che l'hanno formato. Quindi per me è molto importante esplorare il passato dei miei personaggi». I suoi romanzi hanno sempre meccanismi narrativi molto avvincenti. Come costruisce le sue trame piene di colpi di scena? Quando inizia a scrivere è già tutto deciso o c'è margine per l'improvvisazione?
«C'è una grande parte di improvvisazione nel mio lavoro. Inizio sulla base della prima idea che mi viene, senza farmi troppe domande. Ed è il lavoro attorno a questa idea che fa scattare il romanzo. In genere, l’idea di partenza poi scompare, perché viene assorbita dalla trama, ma intanto mi ha permesso di avere un punto di partenza». Come riesce a creare sempre tanta “suspance” nei suoi lettori? Qual è il suo segreto? «Lavoro senza pianificazione, ed è appunto perché non so dove sto andando che posso, per un certo verso, testare se il filo della storia resta avvicincente per me. Ricordiamolo, sono il mio primo lettore. Quindi per assicurarmi che la storia sia coinvolgente devo essere il primo a sentire la suspence, altrimenti non funziona». Lei è svizzero come un grande autore di trame: Friedrich Dürrenmatt. Nella sua scrittura però si vede l’influenza anche di autori del nord Europa e statunitensi. Cosa legge Dicker? «Dürrenmatt è un autore stranordinario. Bisogna assolutamente leggere La promessa. Mi piacciono in particolare Romain Gary, Marguerite Duras, Dostoevskij, Gogol, Jonathan Franzen, Jonathan Safran Foer». (Traduzione di Federica Angelini)
CULTURA / 23 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
SCRITTURA FESTIVAL/2
I grandi nomi della letteratura francese, greca e italiana tra teatro Rasi e Classense
L’APERITIVO Il ‘68 a Ravenna attraverso la storia di un manifesto con Albertano e Carnoli al Salone dei Mosaici Mercoledì 16 maggio alle 18, nel Salone dei Mosaici di via IX Febbraio, a Ravenna, sarà presentato il libro Inidoneità di Cesare Albertano e Saturno Carnoli, Ed. Moderna. È la storia vera di uno dei manifesti che nel ‘68 i militanti si autoproducevano e incollavano ai muri. Anzi, è la storia del suo sequestro, “di un’istigazione a delinquere, di una presunta diffamazione, di un arresto vero, di un carcere militare, di due processi e dei loro epiloghi”. Attraverso fonti autentiche e finzione narrativa, gli autori ricostruiscono questa vicenda ravennate come storia sociale del ricordo, rispettosa della dimensione umana “e immune dal mito e dall’ideologia”. Gli autori dialogheranno con Fausto Piazza e Walter Pretolani. Durante la presentazione sarà possibile degustare l’aperitivo Cocktail Molotov con tartine Gauche Caviar e Potere Operaio. Sarà esposto l’originale del manifesto incriminato.
In arrivo Markaris (al pala Congressi), De Kerangal, Catozzella, Marchesini, Rizzo. E una mostra a Fusignano Dopo l’avvio con Arriaga, Scrittura Festival, diretto da Matteo Cavezzali, porta a Ravenna altri protagonisti della scena letteraria internazionale e nazionale. Domenica 13 maggio alle 18, al palazzo dei Congressi, arriva infatti il noto autore greco Petros Markaris che è da poco tornato in libreria con una nuova avventura del suo commissario Charitos dal titolo L’università del crimine, edito da La Nave di Teseo. Markaris è oggi forse la più nota e popolare voce greca letteraria, nei suo romanzi gialli emerge con vividezza tutta la drammaticità della crisi greca raccontata con profondità e umanità soprattutto verso i più deboli e senza mai rinunciare a quell’ironia che rende Charitos un personaggio amatissimo, da più critici definito il “Maigret” greco. Lunedì 14 ci si sposta invece al teatro Rasi, sempre alle 18, per un altro incontro davvero di grande spessore. Ospite infatti di Scrittura sarà la Sergio Rizzo francese Maylis de Kerangal. Con Feltrinelli ha pubblicato Nascita di un ponte (2013, Prix Médicis); Riparare i viventi (2015; Grand Prix RTL-Lire), che è recensito a pagina 21, Lampedusa (2016) e Corniche Kennedy (2018). De Kerangal dialogherà con Alberto Rollo, uno dei massimi esperti di letteratura europea. Alle 21 la scena sarà di Joel Dicker (vedi p. 22) mentre al mattino di lunedì si svolgerà anche la Maratona poetica in centro a Ravenna dalle 11 (partenza piazza del Popolo) con i ragazzi del Ginanni di Ravenna. L'iniziativa, curata dalla
professoressa Ilaria Cerioli, vede una performance dei ragazzi nelle principali vie del centro colorate da flash mob poetici. Il festival prosegue poi martedì 15 alla Biblioteca Classense. Alle 18 ospite sarà Gian Mario Villalta: scrittore, poeta e direttore artistico di Pordenonelegge, autore di Bestia da latte (SEM). Alle 21, invece, Giuseppe Catozzella, autore molto amato. Con Non dirmi che hai paura (Feltrinelli, 2014) ha vinto il Premio Strega Giovani. È da poco in libreria il suo ultimo romanzo E tu splendi. I suo libri sono tradotti in venti paesi. Mercoledì 16 alle 17.30 al teatro Rasi si terrà l’incontro “Avventure per nuovi mondi - Peripezie di eroi e antieroi contemporanei, a teatro e nel romanzo” una conversazione con Daria Deflorian, attrice, drammaturga e regista, Matteo Marchesini, critico letterario de Il Foglio e scrittore, e Marco Martinelli, drammaturgo e regista del Teatro della Albe, a cura di Rossella Menna, critico teatrale e dramaturgo. Alle 21 ci si sposterà alla Biblioteca Classense con Sergio Rizzo, vicedirettore di Repubblica, coautore del celebre La Casta che ha da poco pubblicato Il pacco. Indagine sul grande imbroglio delle banche italiane intervistato da Federica Angelini. Infine, Scrittura Festival arriva anche a Fusignano con la mostra “Log Off ” che inaugura sabato 12 maggio alle 18 al centro culturale “Il Granaio”, in piazza Corelli 16, con opere di Alessia Agnoletti e Rosa Banzi.
E D I Z I O N E
AGENDA LIBRI Le visioni oniriche di Casadei a Massa Lombarda Il centro culturale “Carlo Venturini” di Massa Lombarda, in viale Zaganelli 2, organizza un ciclo di tre appuntamenti in occasione del Maggio dei libri. Si comincia venerdì 11 con Liliana Casadei, che presenterà la sua raccolta di poesie Visioni oniriche (Eretica, 2017). Dialoga con l’autrice Marino Gentilini, autore imolese di poesie, racconti e romanzi.
Pombeni e cosa resta del ‘68 all’Hotel Ala d’Oro Venerdì 11 maggio, alle ore 21, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo, per la rassegna Il Caffé letterario, lo storico Paolo Pombeni Silvia presenta il suo saggio “Che cosa resta del ‘68” edito da Il Mulino. A introdurre la serata sarà Paolo Galletti. Ingresso libero.
La Romagna garibaldina secondo Ruggero Manzoni Mercoledì 16 maggio alle 21 al Museo del Risorgimento in Palazzo Laderchi, corso Garibaldi 2 a Faenza, l'Associazione Museo del Risorgimento, in collaborazione con la Bottega Bertaccini, organizza la presentazione del nuovo libro dello scrittore Gian Ruggero Manzoni Romagna alla garibaldina! - I Romagnoli nell’impresa dei Mille e la battaglia del Volturno, edito da Il Ponte Vecchio.
Il fango, la fame e la peste: incontro con Baldini e Bedeschi Martedì 15 maggio alle 21 alla Ca’ di cuntadèn di Sant’Agata sul Santerno, in via Roma 12, Eraldo Baldini e Aurora Bedeschi presentano Il fango, la fame, la peste (Editrice Il Ponte vecchio, 2018).
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24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
LA MOSTRA/1
I PANNEGGI DI MARIANI AL MUSEO NAZIONALE Inaugura giovedì 10 maggio alle 18 al Museo Nazionale di Ravenna la mostra “Frammenti di Bisanzio” dell’81enne artista milanese Umberto Mariani. Una mostra curata da Giovanni Granzotto e organizzata dalla fondazione “Il Vittoriale degli Italiani” di Giordano Bruno Guerri con la collaborazione della Galleria dell’Accademia di Torino. «Ho trovato il mio panneggio assimilabile a quello bizantino – commenta l’autore –. Per questo ho intitolato la mostra così. È un panneggio stilizzato, geometrizzato ma allo stesso tempo plastico. Le mie pieghe non hanno nulla di veristico e di reale, si avvolgono di forme e significati simbolici. Il panneggio è parte integrante della storia dell’arte, è sempre stato presente. Dai Greci fino alla fine del ‘700 e poi con me». Dall’11 maggio, la mostra sarà aperta (fino al 17 giugno) da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.
Umberto Orsini e Giovanna Marini
Orsini e Marini aprono la Polis di ErosAntEros
LA MOSTRA/2 A Fusignano la personale di Marilena Benini
Al Dock61 un aperitivo sul nuovo festival che parte poi il 17 all’Alighieri con due grandi nomi
Sabato 12 maggio alle 18 al museo civico “San Rocco” di Fusignano, in via Monti 5, inaugura “Pezzi”, la mostra personale dell’artista bagnacavallese Marilena Benini. Si tratta di una raccolta delle opere più significative dell’artista, realizzate a partire dagli anni Novanta; opere pittoriche, ma anche collage e tecniche miste. La mostra, a ingresso libero, è organizzata con il patrocinio del Comune di Fusignano e rimarrà allestita fino al 24 giugno e sarà visitabile il sabato dalle 15 alle 18, la domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18
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TEATRO
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Dal 17 al 20 maggio Ravenna ospita la prima edizione di Polis Teatro Festival, progetto della compagnia teatrale ErosAntEros che ha come protagonista assoluta l’arte dell’attore-performer “come fulcro ardente della relazione con lo spettatore, del teatro con la società”. Un teatro – scrivono gli organizzatori – «inteso nel suo senso più ampio e accogliente, senza distinzioni tra generi e generazioni, all’insegna della contaminazione non soltanto dei linguaggi, ma anche dei pubblici, per riavvicinare quest’arte viva alla collettività». Sabato 12 maggio il progetto verrà presentato direttamente da Agata Tomsic e Davide Sacco di ErosAntEros durante un aperitivo al circolo Arci Dock 61 in darsena a Ravenna mentre il primo appuntamento è in programma giovedì 17 maggio (ore 21) al teatro Alighieri con due maestri del mondo teatrale e musicale come Umberto Orsini e Giovanna Marini che, diretti da Elio De Capitani, inaugurano il festival con lo spettacolo La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde. Secondo il regista lo spettacolo si presta a una messinscena in cui «l’attrazione fisica si sublima in canto e il canto sublima la sofferenza in bellezza». Giovanna Marini ha scritto cinque ballate per lo spettacolo, componendo una musica che va dalla musica irlandese fino a Schubert, passando per i Beatles. Umberto Orsini interpreta un Oscar Wilde teso a cogliere solo il lato artistico-estetico e la bellezza dei versi. Sul prossimo numero del giornale il programma dettagliato degli altri giorni di festival con spettacoli di ErosAntEros (“1917 Core”) e Teatro delle Albe (“E’ Bal”) e un approfondimento sul caso Odin Teatret. Tutte le sere verrà chiesto agli spettatori di lasciare in forma anonima i propri commenti dopo la visione degli spettacoli. Info: polisteatrofestival.org ed erosanteros.org.
TEATRO CIVILE Marco Cortesi e Mara Moschini raccontano il Muro di Berlino a Massa Lombarda Domenica 13 maggio alle 20:30 nella sala del Carmine di Massa Lombarda, in via Rustici 2, andrà in scena lo spettacolo “Il muro”. Si tratta della nuova opera di teatro civile di Marco Cortesi e Mara Moschini: «È stata la barriera più invalicabile e letale che l’essere umano abbia mai conosciuto, in grado di tenere divisa una città per 28 anni – spiegano gli autori –: racconteremo la storia di chi ha deciso di sfidare il muro di Berlino e racconteremo la storia di chi è riuscito a sconfiggerlo». Marco Cortesi e Mara Moschini sono una coppia di teatranti romagnoli che hanno deciso di mettere in scena opere di carattere civile, cioè spettacoli che hanno un fondamento storico, “ma che aiutano a far riflettere lo spettatore su ciò che è stato, è e sarà”. L’ingresso sarà ad offerta libera, ma è necessario prenotare a massalombarda1@emiro.agesci.it, oppure chiamando il 340 6669382 o 392 7283369.
CULTURA / 25 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
MUSICA CLASSICA & DINTORNI
Il piano solo di Chick Corea chiude in grande stile il 45esimo Ravenna Jazz
Quartetto d’archi al femminile al Mariani Venerdì 11 maggio dalle 21.30 all’osteria Passatelli del Mariani di Ravenna concerto dell’Iris Quartet, quartetto d’archi tutto al femminile con un repertorio che spazia da Pachelbel a Morricone, non dimenticando anche brani della cultura pop moderna riarrangiati in chiave classica.
Tra gli ultimi ospiti del festival anche i Manhattan Transfer, il cantautore Raul Midòn e i britannici Sons of Kemet Ultimi quattro giorni di concerti di caratura internazionale per la 45esima edizione del Ravenna Jazz. Giovedì 10 maggio al teatro Alighieri (dalle 21) appuntamento con uno dei gruppi vocali più importanti della storia, The Manhattan Transfer, in trio con Yaron Gershovsky al pianoforte, Boris Kozlov al contrabbasso e Ross Pederson alla batteria. I Manhattan Transfer sono ai vertici del crossover da oltre 45 anni: Tim Hauser li fondò nel 1969, per poi rinnovarne completamente l’organico (a parte se stesso) nel 1972. La formazione di oggi è ancora quella, con Alan Paul e Janis Siegel e le inevitabili sostituzioni dovute al fato: Cheryl Bentyne fa parte del gruppo dalla fine degli anni Settanta, mentre Trist Curless ha da poco sostituito il fondatore della band, scomparso nel 2014. Hanno cantato di tutto, dal vocalese allo swing, musica brasiliana e R&B, pop e musica orchestrale vincendo dieci Grammy Awards e soprattutto vendendo milioni di dischi. Il giorno dopo si passa al Cisim di Lido Adriano per il concerto (voce, chitarra, pianoforte e percussioni; dalle 21.30) dell’americano (originario del Nuovo Messico) Raul Midòn, tra cantautorato, soul e retroterra latineggiante. Nel suo più recente disco, “Bad Ass and Blind” (2017), passa dal gospel al folk, dal rock al jazz. Sabato 12 maggio l’appuntamento è al Bronson club di Madonna dell’Albero con uno dei nomi caldi della scena (non solo jazz) britannica, i Sons of Kemet, definiti come «i profeti di un funky sciamanico tribale, dai ritmi hi-tech e le armonie low-res: feroci e sensuali, lirici e scabrosi, mischiano folk caraibico, solismi jazzistici e ritmi della diaspora africana». Domenica 13 maggio il gran finale del festival è di nuovo al teatro Alighieri (ore 21) con il “piano solo” di un nome che non ha certo bisogno di presentazioni: Chick Corea. Nato nel Massachusetts nel 1941, debutta verso la metà degli anni Sessanta nel giro della musica latina per poi entrare nel gruppo di Miles Davis, ed è lui il tastierista che sta dietro la svolta elettrica che cambiò il corso del jazz (In a Silent Way, Bitches Brew). Contemporaneamente Corea dà una sterzata alla sua carriera da leader e dopo le arditezze progressiste del gruppo Circle si sintonizza sulla nuova onda del jazz elettrico con una band entrata nel mito: i Return to Forever. Con il riflusso del jazz rock, genere del quale Corea va annoverato tra i ‘padri fondatori’, si apre un nuovo periodo per il pianista, capace di reinventarsi continuamente e di dar vita a nuove band accolte sempre con l’attenzione dovuta ai grandi eventi. Indimenticabili sono le sue collaborazioni con Gary Burton, Herbie Hancock, Michael Brecker, Miroslav Vitous e Roy Haynes. Poi i decenni a noi più vicini, con le sue memorabili Akoustic Band ed Elektric Band e nuovi sensazionali accostamenti musicali: con Bobby McFerrin, Pat Metheny, Béla Fleck, John McLaughlin e Kenny Garrett, Hiromi, Stefano Bollani. Nella dimensione del piano solo, Corea lascia emergere la sua vena rapsodica, la ricerca di stimoli insoliti per l’ispirazione musicale (talvolta coinvolgendo il pubblico in prima persona). Ma soprattutto scava nel suo repertorio compositivo. Ultimi concerti anche all’ora dell’aperitivo nei locali del centro di Ravenna, i consueti Aperitifs del Ravenna Jazz. Il 10 maggio al Fallini Scalinocinque un “organ solo” con l’hammondista (ma anche cantante) Sam Paglia; al Caffè del Ponte Marino, venerdì 11, si ascolteranno i paesaggi sonori della “Travelling Guitar” di Aldo Betto; il tenorista Alessandro Scala col suo “Bossax” si metterà in viaggio tra i classici della bossa nova (sabato 12, a Il Roma). L’ultimo ‘Aperitif ’ sarà al Caffè del Teatro (domenica 13) con la cantante e pianista Laura Avanzolini.
A Fusignano un omaggio a Rossini
Chick Corea
TEATRO Ultime due repliche al teatro Rasi per il Cappuccetto Rosso in versione africana Ultime due repliche al teatro Rasi di Ravenna – domenica 13 maggio (alle 17) e sabato 19 maggio (alle 10) – per Thioro, un Cappuccetto Rosso senegalese, uno spettacolo del Teatro delle Albe che è una reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo. In scena Adama Gueye e Fallou Diop, attori e musicisti, e Simone Marzocchi, compositore e trombettista, che intrecciano parola e musica e che dialogano facendo incontrare suoni, strumenti e ritmi europei e africani.
Venerdì 11 maggio alle 21 continua la rassegna “Suono antico” all’auditorium Corelli di Fusignano. In programma il concerto dedicato a Gioachino Rossini, nell’anno del 150esimo anniversario dalla morte. Protagonista sarà l’Ensemble Mariani con soprano, pianoforte, flauto, violino, viola e violoncello. L’appuntamento renderà omaggio a Rossini e ad alcune musiche che scrisse in giovanissima età, quando soggiornava in Romagna, come le celebri “Sonate a Quattro”. Tutti i brani saranno interpretati dalla soprano Daniela Bertozzi. L’ingresso costa 8 euro.
Il Trio Kreutzer nella pieve di San Pietro in Sylvis Nell’ambito della rassegna “La Storia siamo noi”, domenica 13 maggio dalle 15.30 alle 17.30 nella pieve di San Pietro in Sylvis di Bagnacavallo visita guidata a cui seguirà il concerto del Trio Kreutzer (Caterina Sangiorgi al flauto, Nicoletta Bassetti al violino e Davide Fabbri alla chitarra) che eseguirà musiche di Gioacchino Rossini e di Rodolphe Kreutzer.
13 MAGGIO 2018
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26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
MUSICA ELETTRONICA
Tra clubbing e sperimentazioni in darsena con il festival Loose Dai leggendari Clock DVA fino al dj-set dell’americana Laurel Halo all’Almagià Tra i container del Pop Up trasmetterà in diretta una radio berlinese
E Production organizza la quarta edizione di Loose Festival, una due giorni dedicata alla musica elettronica e alle arti digitali, in programma a Ravenna venerdì 11 e sabato 12 maggio. Espansione del progetto di Club Adriatico, il festival ospita circa venti artisti provenienti da una molteplicità di Paesi, scelti tra quelli più rappresentativi della diverse scene musicali contemporanee. Nome di punta è sicuramente quello dei Clock DVA, dagli anni ottanta protagonisti dell’influente scena di Sheffield, attesi all’Almagià venerdì 11. Adi Newton, il polistrumentista fondatore del gruppo, ha plasmato suono e immaginario della band contestualizzando in forme sempre differenti una visione personale e ante litteram del cyberpunk. Attraverso arrangiamenti industrial, new wave o EBM, la sua ricerca ha indagato l’alienazione tecnologica e il rapporto tra uomo e macchina. Dopo dieci anni di assenza dalla musica in favore della pittura e Laurel Halo altre discipline artistiche, Adi Newton ha nuovamente attivato il progetto negli anni scorsi. In apertura, venerdì all’Almagià (dalle 22), i set del to- chno a una sequenza di complessi breaks spezzati tipicascano Herva (tra i produttori più interessanti del pano- mente jungle. Tramite la sua label Worldwide Internarama italiano, già ospite a Club Adriatico) e di Parris – tional (W - I) indaga e trascende il rapporto tra opera sonome d’arte del dj e producer londinese Dwayne Parris- nora e il proprio supporto fisico creando Relic, un nuovo Robinson, tra dubstep, jungle, grime e frequenze basse –, mezzo di fruizione musicale che integra circuiti presi da a cui seguirà il live del producer e visual artist berlinese vecchi lettori mp3 ad una componente scultorea, vera e propria controparte tangibile alle astrazioni presentate (di origini egiziane) Kareem Lotfy. Il giorno dopo, sabato 12, sempre all’Almagià il nome in musica. A concludere il cartellone della seconda serata il quasi di punta è quello dell’americana (ma orma di stanza a Berlino) Laurel Halo che incorpora nella sua produzio- inedito progetto live tra elettronica e fiati del producer ne musicale elementi tipici della techno di Detroit, esa- inglese John T. Gast e il danese Mc Boli, collaboratore minando e decostruendo le origini (e le derive) funk/fu- di Dean Blunt. Sabato 12 maggio Loose sarà presente anche nella viture-jazz del genere. Ciò che la contraddistingue è una sensibilità ammiccante al pop nella costruzione delle cina Darsena Pop Up insieme alla tedesca Berlin Commelodie e nell'uso della sua voce, tanto patinata quanto munity Radio, che trasmetterà in streaming le perfordistorta. Si esibirà a Loose in un dj-set in cui condenserà mance e le interviste pomeridiane con una programmale sue influenze musicali. Altro nome atteso della secon- zione giornaliera a ingresso gratuito, prima della serata da serata è quello del dj e producer inglese Lee Gamble dell’Almagià, che partirà alle 22.30 (per proseguire fino mentre ad aprire sarà Oli XL, moniker principale col alle 5). Biglietti al botteghino dell’Almagià a 12 euro (abboquale l'artista multidisciplinare Oliver Sehlstedt produce musica: intreccia pattern noise e pulsazioni ambient-te- namento alle due serata su Vivaticket a 20 euro).
CONCERTI&FOTO Ingranaggi ad Alfonsine con l’Exotico Ensemble Prosegue nei comuni della Bassa Romagna la rassegna “Ingranaggi Festival” che porta la musica dal vivo all’interno di aziende del territorio. Ogni evento è accompagnato dalla mostra fotografica itinerante del collettivo SPontanea dedicata alla street photography dal titolo "Notte", curata da David Wilson (nella foto la serata inaugurale al Conad di Alfonsine). Venerdì 11 maggio l’appuntamento (a ingresso gratuito e all’orario dell’aperitivo) è ad Alfonsine – nella sede di via Palazzone 33 della Cooperativa Agricola Braccianti Fusignano – con l’Exotico Ensemble, creato e capitanato dal romagnolo Alfredo Nuti (dei Supermarket) a basso, clarinetto e sintetizzatore, con Marco Zanotti alla batteria e alle percussioni, Gianni Perinelli a sax, clarinetto ed elettronica, e Marcello Detti a trombone, tromba e conchiglie. Il risultato è un mix inedito di musica exotica, cumbia e afrobeat. Ad accompagnare l'evento le fotografie del ravennate Lorenzo Pasini, classe 1996, allievo di Daniele Casadio e frequentante della Libera Accademia di Belle Arti di Rimini.
IL CONCERTO Al Polka le “jam session” dei torinesi Indianizer Al bagno Polka di Marina Romea appuntamento con una delle band più chiacchierate della scena indie italiana. Sul palco domenica 13 maggio (dalle 16.30) i torinesi Indianizer, tornati quest’anno con un nuovo album (“Zenith”) a tre anni dall’esordio. Un mix di rock psichedelico, afrobeat e kraut per una sorta di lunga jam session libera che accompagna testi dall’inglese allo spagnolo e anche in una lingua inventata. Dal vivo promette di essere un’esperienza coinvolgente.
CULTURA / 27 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
MUSICA ROCK
METAL & HARDCORE
Garage dagli Stati Uniti con Black Lips e Lords of Altamont Gli appuntamenti al Bronson e al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna
A PINARELLA L’UNICA DATA ITALIANA DEI TEDESCHI ALAZKA Unica data italiana, sabato 12 maggio, al Rock Planet di Pinarella di Cervia per gli Alazka, band tedesca precedentemente nota come Burning Down Alaska che mescola melodic e post hardcore. In apertura il metal degli australiani Polaris e degli americani The Plot in You
AGENDA CONCERTI Al Marlin “Chicago Blues” con il trio di Marco Pandolfi Venerdì 11 maggio al bagno Marlin di Punta Marina nuovo appuntamento della rassegna di avvicinamento al festival Spiagge Soul con probabilmente il più autentito testimone del “Chicago Blues” del nostro paese, il cantante e chitarrista Marco Pandolfi (nella foto), considerato anche tra i migliori suonatori di armonica europei. Dal vivo con il suo trio, dalle 21.30.
Garage-punk al circolo Abajur con i tedeschi Sound Monkeys
Dopo il concerto di giovedì 10 maggio degli americani Radio Moscow (rock psichedelico) e quello del 12 dei Sons Of Kemet nell’ambito della programmazione di Ravenna Jazz (vedi pagina 25), al Bronson uno degli appuntamenti più attesi di questa seconda parte di stagione. Si tratta del live di mercoledì 16 maggio degli americani The Black Lips, tra i nomi di punta della scena garagerock a stelle e strisce, in tour (con una nuova formazione che presenta anche il sax) The Lords of Altamont per presentare il loro disco dell’anno scorso, “Satan’s Graffiti or God’s art?”. Tra rock’n’roll, pop, country e psichedelia. Sempre lo staff del Bronson organizza poi per l’aperitivo di domenica 13 maggio al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna il concerto degli americani The Lords Of Altamont – nome che cita la tragica “Woodstock della West Coast”, il festival rock che nel dicembre 1969 si concluse con un bilancio di quattro morti, furti e danneggiamenti – con la loro miscela garage punk e “Motor City Sound” tipico della Detroit degli anni '70.
CANTAUTORI
Venerdì 11 maggio dalle 21.30 al circolo Abajur di Ravenna concerto dei The Sound Monkeys, garage-punk duo tedesco.
L’AUSTRALIANO ANDERSON AL BOCA BARRANCA Il giovane cantautore australiano Hamish Anderson sarà in concerto al Boca Barranca di Marina Romea venerdì 11 maggio (dalle 23). Per la prima volta in tour in Italia con il suo power trio (chitarra/voce, basso e batteria), Anderson promuoverà il suo ultimo lavoro “Trouble”, prodotto dal leggendario Jim Scott (Tom Petty, Rolling Stones, Santana, Red Hot Chili Peppers).
Tra Romagna ed Est Europa al Peter Pan con Slavi-Bravissime Persone
FOLK
Sabato 12 maggio dalle 18 al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna appuntamento con Slavi-Bravissime Persone, sorta di supergruppo con membri di Nobraino, Supermarket e Duo Bucolico che unisce la Romagna e la canzone d’autore con i ritmi dell’Est Europa, per un risultato finale pensato appositamente o quasi nella sua dimensione live.
Al Prometeo alla scoperta di band faentine Terza serata al circolo Arci Prometeo alla scoperta di rock band e artisti faentini, con concerto e intervista dal vivo. Sabato 12 maggio, dall’ora dell’aperitivo l’appuntamento è con Mariasole Chiari e a seguire, dalle 20.30, con gli Ecosistema XXI.
Il bagno Kuta riparte all’insegna del Soul Domenica 13 maggio dalle 18 al bagno Kuta di Punta Marina concerto soul organo-batteria del collettivo padovano The Soul, guidato dalla cantante Fiorella “Nneka” Ekweme e Francesco Plazzi alla chitarra.
Quattro giorni di “Musica nelle aie” sulle colline di Castel Raniero Torna sulle colline faentine “La Musica nelle Aie Castel Raniero Folk Festival”, rassegna dedicata alla musica folk che ha acquisito in pochi anni risonanza nazionale. La formula vincente è quella che lega musica ed enogastronomia tra aie, strade e campi in aperta campagna, a Castel Raniero. Un’atmosfera da festa rurale che vede il suo clou la domenica pomeriggio con il concorso dei gruppi folk da tutta Italia che si esibiscono, appunto, nelle aie lungo un percorso di 5 chilometri. Ma i concerti con ospiti di caratura nazionale e anche internazionale si susseguono lungo tutti i quattro giorni di festival, dal 10 al 13 maggio. Quest’anno, tra gli altri, le musiche contadine di Taranterrae, la rivisitazione della tradizione musicale sefardita di Mi Linda Dama, i paesaggi sonori
delle Alpi di Ensemble Naturton, la musica irlandese dei Folk Notes, il “piccolo laboratorio etnico” Malanova, i balli staccati romagnoli del Duo Trabadel e, sabato sera, l’Orchestra Popolare ItaliaAmbrogio na del celebre AmSparagna brogio Sparagna (nella foto). A chiudere il festival, dopo il concorso di domenica pomeriggio, il progetto dedicato alla Romagna del grande batterista blues forlivese Vince Vallicelli.
28 / CINEMA RAVENNA&DINTORNI 10-16/5/2018
• Cinemacity • Ravenna
Rassegna ”2Days Cult Movie”
Rassegna ”Doc in Tour”
(2017) di Iram Haq
(2017) di Alessandro Quadretti
ven. 11 - sab. 12: 21.00 dom. 13: 16.30-18.30-21 mer. 16: 21.00
gio. 10: 21.00 incontro con il regista
(2017) di Elisabetta Lodoli
(2017) di Diego Pascal Panarello
gio. 17: 21.00 incontro con la regista
Mmar. 15 incontro con il regista
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Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 37148
The Mercy
di James Marsh Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano: gio. p.u. 21
Deadpool 2
Arrivano i prof
Cosa dirà la gente
di Ivan Silvestrini da gio. a lun.: 17.45-20.30-22.50; mar. e mer.: 20.30-22.50
di Iram Haq ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.30-18.30-21
Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
Game Night Indovina chi muore stasera?
The Strange Sound of Happiness
Proiezione in Dolby mar. e mer.: p.u. 21
Loro 2
di Paolo Sorrentino fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.4020.30-22.40
di David Leitch mar. e mer.: 17.45-18.15-20.20-20.4521.30-22.55
di John Francis Daley, Jonathan Goldstein da gio. a lun.: 18.10-20.30-22.45; mar. e mer.: p.u. 18.10
di Diego Pascal Panarello lun. e mar.: p.u. 21 (proiezione per la rassegna “2Days Cult Movie”)
Loro 2
L’isola dei cani
• Cinema Jolly •
di Raja Gosnell fer.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 15.35-17.45-20.30
La mélodie
Si muore tutti democristiani
di Paolo Sorrentino fer. (escluso mar.), sab. e dom.: 1820.30-21.35-22.55; mar.: 18-20.30-22.55
di Wes Anderson
Ravenna
di Rachid Hami
Show Dogs Entriamo in scena
di Raja Gosnell fer., sab. e dom.: 17.45-20.25-22.40
Show Dogs Entriamo in scena
di Il Terzo segreto di Satira fer. (escluso mar. e mer.): 20-22.40; sab. e dom.: 15.25-18.40-20-22.40; mar. e mer.: p.u. 22.40
Tonno spiaggiato
Si muore tutti democristiani
di Matteo Martinez fer.: 20.40-22.50; sab. e dom.: 15-16.50-20.40-22.50
di Il Terzo segreto di Satira
Avengers Infinity War
di Joe Russo, Anthony Russo Proiezione in Dolby Atmos fer. (escluso mar. e mer.): p.u. 21; sab. e dom.: 15-18-21 Proiezione in Dolby fer.: 20-22.30; sab. e dom.: 16.20-17.20-20-22.30
gio., lun., mar. e mer..: p.u. 17.50; da ven. a dom.: 17.50-22.40
Escobar Il fascino del male
gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 18.30-21
Loro 1
• Cinedream •
di Fernando León de Aranoa da gio. a lun.: 20.20-22.55
fer., sab. e dom.: 18.10-20.30-22.50
Tonno spiaggiato
di Matteo Martinez fer., sab. e dom.: 17.50-20.35-22.50
Avengers Infinity War
di Joe Russo, Anthony Russo da gio. a lun.: 17.45-18-18.40-20.3021.10-22.15; mar. e mer.: 17.45-18.40-20.30-21.1022.15
di Paolo Sorrentino gio., lun., mar. e mer.: p.u. 17.45; da ven. a dom.: 17.45-20.20
Tu mi nascondi qualcosa di Giuseppe Lo Console fer., sab. e dom.: p.u. 17.50
• Cinema Mariani •
Faenza
Harry Potter e la pietra filosofale di Chris Columbus sab.: p.u. 15
Harry Potter e la camera dei segreti
Ravenna
di Chris Columbus lun.: p.u. 21
Sensibile
Deadpool 2
di Alessandro Quadretti gio.: p.u. 21 (proiezione per la rassegna “Doc in Tour 2018”)
di David Leitch Proiezione in Dolby Atmos mar. e mer.: 20-22.45
Escobar Il fascino del male
di Fernando León de Aranoa gio., ven., sab. e dom.: p.u. 20.20
• Cinema Italia • Faenza Eva
Arrivano i prof
di Ivan Silvestrini fer. (escluso mar.): 20.35-22.45; sab.: 18.10-20.35-22.45; dom.: 16-18.10-20.35-22.45
Benvenuto in Germania di Simon Verhoeven gio., ven., sab. e mer: p.u. 21; dom.: 19-21
Cosa dirà la gente
di Wes Anderson ven. e dom.: p.u. 21.15
Peter Rabbit
di Will Gluck sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (proiezione per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)
Novecento (Atto II)
di Bernardo Bertolucci lun.: p.u. 21.15 (proiezione per la rassegna “Il Cinema Ritrovato”)
Io e Annie
• Cinema Sarti •
di John Francis Daley, Jonathan Goldstein gio., ven., sab. e dom.: p.u. 22.40
Faenza
L’isola dei cani
Loro 1
Game Night Indovina chi muore stasera?
• Cinema Europa •
• Cinema San Rocco •
Ready Player One
di Paolo Sorrentino fer. (escluso mar. e mer.): p.u. 21.45; sab. e dom.: 15.10-17.30-21.45
Style Wars
di Tony Silver, Henry Chalfant mar.: p.u. 21.15 (documentario)
di Benoît Jacquot gio. e sab.: p.u. 21.15; dom.: p.u. 17
di Woody Allen mar. e mer.: p.u. 21.15 (proiezione per la rassegna “Il Cinema Ritrovato”)
di Steven Spielberg Proiezione in lingua originale: mar. p.u. 21
MAGGIO
lun. 14 - mar. 15: 21.00
Maria by Callas di Tom Volf lun. e mar.: p.u. 21
DA GIOVEDÌ 10 A MERCOLEDÌ 16
Lugo
di Iram Haq ven., sab., dom. e mar.: p.u. 21
• Cinema Moderno • Fusignano
La casa sul mare di Robert Guédiguian sab. e dom.: p.u. 21
• Cinema Gulliver • Alfonsine
Loving Vincent
di Dorota Kobiela, Hugh Welchman gio.: p.u. 21
Loro 1
di Paolo Sorrentino
Faenza
Più libero di prima
di Adriano Sforzi gio.: p.u. 21.15 (proiezione per la rassegna “Doc in Tour 2018”)
Cosa dirà la gente
di Iram Haq ven., sab. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16.30-18.30-21.15
Maria by Callas di Tom Volf lun.: p.u. 21.15
ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
JUNIOR / 29 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
STORIA&NATURA
TEATRO
Un giardino del tempo con villaggio preistorico e cucciolo di tirannosauro A Giovecca aprea “Gea”, laboratori, costruzioni di forni per la cottura di ceramiche “primitive”
HANÀ E MOMÒ IN SCENA PER ARTEBEBÉ Sabato 12 maggio alle 17 a Lugo (Sala del Carmine) e domenica 13 maggio alle 11 a Ravenna (Teatro Rasi) prosegue la rassegna curata da Drammatico Vegetale ArteBebé con lo spettacolo di Principio Attivo Teatro Hanà e Momò, adatto a un pubblico dai 2 ai 6 anni. Hanà e Momò (fiore e pesca in giapponese) affronta il tema del valore dello scambio, dell’incontro e dell’importanza del concetto di unione.
BAGNACAVALLO L’antico convento diventa una città di Lego
Sarà inaugurato a Giovecca di Lugo sabato 12 e domenica 13 maggio “Gea - Il giardino del tempo” in via Giovecca. I presenti potranno partecipare alle visite guidate al percorso geologico, al villaggio preistorico e al giardino sensoriale: il parco raccoglie l’eredità di quello creato da Ermete Bartoli a San Potito, ora chiuso. Ci sarà inoltre la possibilità di assistere e partecipare alle attività di Keramos con cotture ceramiche primitive e cotture raku e laboratori per adulti e bambini a cura di Urbano Mengozzi di Argentea Arte. Nelle due giornate dell’inaugurazione si potrà anche assistere alla costruzione e allestimento di forni in buca per la cottura di copie di manufatti ceramici primitivi realizzati da Ermete Bartoli. Domenica 13 maggio alle ore 10,30 avrà luogo l'inaugurazione ufficiale con la presenza del Sindaco di Lugo Davide Ranalli. Durante tutta la giornata sarà possibile passeggiare, fra fossili e sculture naturali del parco, in compagnia di un cucciolo di tirannosauro a grandezza naturale (a cura di Stefano Bono).
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Da venerdì 11 a domenica 13 maggio a Bagnacavallo una della manifestazioni più importanti d’Italia tra quelle dedicate ai celebri mattoncini Lego. Si tratta della sesta edizione della “Città dei Mattoncini”, in programma all’ex Convento di San Francesco e in altri luoghi del centro. L’attesa è per quella che gli organizzatori annunciano come «la city più grande del mondo», con i suoi oltre 100 metri quadrati, su 600 metri quadrati dedicati alle esposizioni di mattoncini e 10mila metri quadrati di superficie complessiva. A disposizione anche un’area giochi bambini, ristori, intrattenimenti ludici e tra gli ospiti della manifestazione il campione Italiano ed europeo di “calcio freestyle” Gunther Celli. Biglietti a 10 euro (bambini gratis). A disposizione navette bus gratuite da via Mattei e via Libeccio traversa di Via ca' del Vento. Info: www.cittadeimattoncini.eu e sulla pagina Facebook.
30 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 10-16 maggio 2018
FESTA GOLOSA SAGRE A Brisighella si celebra il carciofo moretto: mercato di prodotti tipici e degustazioni Appuntamento a Brisighella il 13 aprile con la seconda e ultima domenica dedicata al carciofo moretto. Durante la giornata di sagra, ingresso libero dalle 9 alle 20, nelle vie del borgo e nel parco Ugonia ci saranno bancarelle di prodotti tipici e dell’artigianato, stand gastronomico con menù a tema, degustazioni, intrattenimenti musicali e animazioni. La festa vuole celebrare questo prodotto autoctono che cresce spontaneo lungo i calanchi di Brisighella. Le botteghe artigiane del centro storico resteranno aperte e i ristoranti presenteranno menù caratteristici.
LO STAPPATO C’è del vino buono anche nei “bag in box” di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com
Chi dice che il vino buono può essere solo in bottiglia? Questa settimana assaggiamo una tipologia di vino spesso snobbata. Si tratta del vino confezionato nei cosiddetti “bag in box” volgarmente chiamati “cartoni da 5 litri”. Proprio quelli che trovate nei supermercati. Vi posso assicurare che a volte si trovano vini in “questa forma” piacevoli e utili alla tavola soprattutto se avete molti ospiti che col vino desiderano prima di tutto refrigerarsi. Apriamo, così, un “bag in box” da 5 litri di “Chiccobianco”, un Sauvignon Igt, indicazione geografica tipica, dell’azienda “Campo del Sole” di Bertinoro. Troverete un colore giallo paglierino, il naso pulito con sentori che vi ricorderanno la frutta bianca con sfumature floreali di biancospino ed erbe aromatiche. Al palato è secco e di piacevole freschezza. Un vino pulito, che corrisponde alla tipologia indicata sulla confezione. Ideale per un fritto misto senza pensieri.
Tutti a spasso con la bontà dei cappelletti Weekend in piazza Kennedy dedicato al principe della cucina romagnola
Sempre presenti sulla tavola familiare delle feste, immancabili nei menù delle trattorie, dei ristoranti e delle sagre popolari, i cappelletti sono indiscutibilmente i grandi protagonisti della gastronomia tradizionale romagnola. Artusi nella “bibbia” de La scienza in cucina li colloca ad inizio repertorio con la ricetta denominata “all'uso di Romagna” confermando questo primato. La variante tipicamente ravegnana “di magro” che prevede un ripieno rigorosamente di formaggio – originariamente in brodo – via via si è consolidata nella versione “asciutta” (principalmente col ragù o altre deliziose salse), e più recentemente nella circostanza dell’assaggio, il cappelletto è apprezzato anche come pietanza da “passeggio”, insomma nobile “cibo da strada”. Questa nuova formula pop del cappelletto da degustare in pratiche confezioni “da asporto” torna a sollecitare la gola di residenti e visitatori a Ravenna, dopo il successo di pubblico degli anni scorsi, con la terza edizione della “Festa del Cappelletto” in piazza Kennedy, fra i chioschi di undici ristoranti locali pronti a spadellare le loro specialità. La kermesse gastronomica – in programma nel fine settimana da venerdì 11 maggio a domenica 13 maggio – propone il cappelletto nella sua caratteristica più tipica e identitaria: sfoglia all'uovo, solo Parmigiano Reggiano e formaggio tenero, uova e noce moscata. Con una notevole varietà di dimensioni, consistenze e, naturalmente, succulenti condimenti. Infatti, sono undici i ristoranti ravennati che parteciperanno con i loro cappelleti alla festa: Antica Bottega di Felice; Babaleus; I Furfanti; Marchesini; Osteria I Passatelli 1962 del Mariani; Ristorante al 45; Ristorante Cappello; Ristorante La Gardela; Ristorante Pizzeria Naif; Ristorante Pizzeria Radicchio Rosso; Ristorante Fellini Scalinocinque.
Vi aspettiamo nel nostro giardino per la festa di fine anno scolastico!
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Menù dedicati per adulti e bambini Menù pizza adulto 14 € Menù pizza bimbo 11 € Servizio, coperto e bevanda inclusi. Disponibilità tutte le sere, escluso il sabato. Via H. Matisse - Madonna dell’Albero (RA) Tel. 0544 271381 - Cell. 347 3703598 Aperto a pranzo sabato, domenica e festivi - Chiuso il lunedì
Decisamente pop anche il costo delle confezioni da passeggio (5 euro a porzione) e delle bevande in abbinamento. «La festa del cappelletto – affermano gli assessori al Turismo Giacomo Costantini e alle Attività produttive Massimo Cameliani – si inserisce con coerenza nella proclamazione del 2018 quale anno nazionale del cibo italiano da parte dei ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali e del turismo; si tratta di un appuntamento importante nel calendario delle manifestazioni della città che evidenzia le nostre tradizioni culinarie e attraverso questo prodotto simbolo racconta quanto la pasta fresca fatta a mano sia protagonista dell'offerta enogastronomica romagnola». La Festa del Cappelletto – che ospita in piazza anche altri stand alimentari e propone laboratori gastronomici, artistici e animazioni musicali dal vivo – è promossa da Confcommercio e Confesercenti, con il patrocinio e contributo del Comune e della Camera di Commercio di Ravenna e con l’organizzazione di Tuttifrutti.
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GUSTO / 31 10-16 maggio 2018 RAVENNA&DINTORNI
AGENDA Alla scoperta dei birrifici ravennati: serata di degustazione con Slow Food La condotta Slow Food di Ravenna propone una serata dedicata alla degustazione delle birre dei birrifici della provincia di Ravenna premiati dalla guida delle Birre d’Italia 2019 di Slow Food che si potrà acquistare nell’occasione: appuntamento il 17 maggio alle 20.30 al ristorante Molinetto di Punta Marina. I protagonisti saranno Birra Bizantina, Birrificio Valsenio, Icb e Monkey Beer Company: saranno presenti i birrai che racconteranno i propri prodotti. Il costo della serata è 28 euro per soci e accompagnatori (massimo 30 posti, prenotazioni al 3384285972 oppure rossella.claudio@inwind.it.
Si pedala nella campagna di Bagnacavallo, dalla colazione alla merenda È ancora possibile iscriversi alla Pedalêda cun la magnêda longa in programma domenica 20 maggio nelle campagne di Bagnacavallo. Un itinerario non competitivo di circa 30 km con partenza alle 9 e ritorno alle 18 al Podere Pantaleone e tappe nella campagna tra Villa Prati e Villanova, con visite guidate e pause ristoro, dalla colazione alla merenda. Quota di adesione (fino a un massimo di 100 persone): 18 euro adulti, 8 euro bambini fino a 10 anni, comprensiva di pranzo e visite guidate. Menù per vegetariani su richiesta al momento della prenotazione. L’evento si svolgerà anche in caso di maltempo con mezzi propri. Info e prenotazioni: 0545 47122 – erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it; 0545 280889 – urp@comune.bagnacavallo.ra.it
Curiosità storiche: un cappelletto tira l’altro, fino a 999 in un giorno... Fra gli oggetti del desiderio goloso, il cappelletto è della specie “uno tira l’altro” in una singolare bramosia della papilla gustativa. Sarà la sua rotondita e la morbida e saporosa consistenza, il cappelletto si presta a farne scorpacciata. Venti, trenta o giù di lì, dipende dalla voracità del buongustaio. Ma i record di ingoio dei cappelletti vantano ben altri numeri. Lo ricorda il gastrosofo ed enciclopedico della cucina del territorio che nei suoi tanti volumi – fra cui il recente Enciclopedia enogastronomica della Romagna – racconta spigolando fra cronache e memorie anedottica, dei “grandi mangiatori” e la proverbiale insaziabilità dei romagnoli. Una fame vorace che in diversi casi diventa addirittura fatale. «L’avidità di tale minestra (i cappelleti ndr) – si legge in una cronaca del 1811 – è così generale che da tutti, e massime dai preti, si fanno delle scommesse di chi ne mangia una maggior quantità e si arriva da alcuni fino al numero di 400 o 500 (sic!). Questo costume produce ogni anno la morte di qualche individuo per forti indigestioni». E proprio a proposito di religiosi (cronaca del 1845): «È morto questo sacerdote, Don Giuseppe Salvatori d’anni 60 circa... forte mangiatore alle altrui mense ove era qualche volta invitato per questa sua prerogativa, per cui si dice morto per una forte mangiata di cappelletti». Sulla questione interviene lo stesso “maestro” Artusi che rammenta a proposito di cappelleti «degli eroi che si vantano di averne mangiati cento: ma c’è il caso però di crepare come avvenne ad un mio conoscente. A un mangiatore discreto bastano due dozzine». Il record dei record spetta comunque a Giacomo Maria dei conti Manzoni di Lugo che sfidato da Stecchetti nel 1876 di cappelletti se ne mangiò 999 in 24 ore.
COSE BUONE DI CASA Fave, piselli, lattuga e carciofi per la romanesca vignarola di Angela Schiavina
Questa settimana mettiamo in tavola la vignarola, un piatto della tradizione laziale Ingredienti: 500 gr. di fave fresche da sgranare, 500 gr. di pisellini freschi da sgranare, una lattuga romana, 390 gr. di carciofi mammole, due cipollotti freschi, un peperoncino fresco, 70 gr. di vino bianco secco, olio extravergine d'oliva q.b., un bicchiere di brodo vegetale, sale fino q.b. Preparazione: come prima cosa sgranate piselli e fave per ottenere circa 200 gr. di ciascun vegetale. Tagliate la lattuga romana a strisce medie, sciacquatela e tenetela da parte. Occupatevi ora dei carciofi: eliminate le foglie più esterne più
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dure e ricavate il cuore del carciofo; utilizzando uno spelucchino arrotondate e pelate anche il gambo, poi tagliate la punta del carciofo e dividetelo a metà. Senza eliminare la barbetta interna tagliate il carciofo a fettine sottili. Eliminate la parte verde del cipollotto, tagliatelo prima a metà e poi a striscioline. Tagliate a rondelle anche il peperoncino. Passate alla cottura della vignarola: versate un filo d'olio in un tegame, lasciatelo scaldare e aggiungere i cipollotti, quindi il peperoncino e lasciate appassire a fiamma moderata per alcuni minuti. Appena il cipollotto sarà ben dorato, alzate leggermente la fiamma e unite i carciofi. Dopo 3-4 minuti e unite le fave, mescolate e dopo altri 3 minuti anche i piselli. Aspettate altri 3-4 minuti, saltando le verdure e unite la lattuga. Sfumate col vino bianco, e una volta evaporata la parte alcolica versate un bicchiere di brodo vegetale bollente e coprite con un coperchio. Cuocere per almeno 10 minuti, poi togliete il coperchio regolate di sale e ultimate la cottura per altri 5 minuti. Aggiungere unfilo d’olio e servire il piatto caldo.
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Legge di Bilancio 2018, cedolare secca al 10% Nella legge di Stabilità 2018 è contenuta la proroga anche per il biennio 20182019 della cedolare secca al 10% per gli affitti a canone concordato. Alle locazioni di mercato si applica invece l'aliquota standard del 21%. La cedolare ridotta si applica, secondo quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate, ai "contratti di locazione che, oltre a essere riferiti a unità immobiliari ubicate nei comuni con carenze di disponibilità abitative (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, nonché i comuni confinanti con gli stessi e gli altri comuni capoluogo di provincia) e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), siano stipulati a canone concordato sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini (articolo 9, comma 1, Dl 47/2014)". Il contratto di locazione a canone concordato è caratterizzato da un canone calmierato, a differenza del canone libero che dipende dai prezzi di mercato. Tale tipologia può essere utilizzata per i contratti a uso abitativo, a uso transitorio e per gli studenti universitari. Riguarda le abitazioni di proprietà dei privati concesse in locazione a privati, studenti e cooperative/enti senza scopi di lucro. Nel contratto di locazione a canone concordato il canone non può superare un tetto massimo stabilito da accordi territoriali tra le principali organizzazioni dei proprietari e degli inquilini. La durata del contratto di locazione a canone concordato può essere di 3 anni + 2 di rinnovo; di 6 mesi fino a 3 anni per gli studenti universitari; di 1 mese fino a 18 mesi per i contratti transitori. Il DM del 16/01/2017, in tema di Canoni concordati, ha introdotto il certificato di conformità del contratto stesso che può essere emesso da una delle associazioni firmatarie come Asppi. Onde evitare spiacevoli inconvenienti come il mancato recupero fiscale previsto per questi contratti, Asppi è disponibile ad fornire i chiarimenti necessari.
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Via Maggiore 30 . Ravenna tel. 0544 66796 . 333 2910567 gesticasaimm@gmail.com CASE SAN BIAGIO RIF. F 26: Casa abbinata ad un lato, in buono stato. PT: ingresso, ampio soggiorno, cucina, tinello, bagno, cortile di 90 mq., garage; 1P/ tutto parquet, 2 ampie matrimoniali con balcone, studio e bagno. ACE G Ep tot 321,95 Info in agenzia
SANT’ALBERTO (RA) Vendesi casa indipendente completamente da ristrutturare, insita su un lotto di terreno di mq. 450, composta da 4 vani, garage. Classe energetica G, kWh/m2/anno 492,43. Rif. L886 € 60.000,00
RAVENNA, ZONA PONTE MOBILE Vendesi appartamento, parzialmente da ristrutturare, composto da: ingresso, soggiorno con balcone, cucina abitabile, bagno, 2 ampie camere da letto, garage, posto auto condominiale, riscaldamento autonomo, ascensore. Classe energetica E kWh/m2/anno 149,02. Rif. 871 € 115.000,00
RAVENNA, QUARTIERE S. BIAGIO Vendesi appartamento molto luminoso all'ultimo piano con ascensore, composto da: ingresso, soggiorno con balcone, cucina, camera matrimoniale, camera singola, bagno, garage. Classe energetica G, kWh/m2/anno 328,72. Rif. L883 € 120.000,00
RAVENNA, CENTRO STORICO Ideale per un single, delizioso appartamento appena ristrutturato, arredato e rifinito con particolare attenzione, al piano rialzato in prestigioso stabile del centro storico: ingresso, soggiorno-pranzo, cucinotto, bagno, ampia camera matrim., ripost./ lavanderia, cantina nel seminterrato del fabbricato, ampio terrazzo condominiale al 4° piano, posto auto condominiale. Completamente arredato. Classe energetica G, kWh/m2/anno 432,32. Rif. N52 € 148.000,00
RAVENNA, CENTRO STORICO Appartamento da ristrutturare insito in complesso residenziale con parte storica, al primo piano e composto da: ingresso, soggiorno con camino, pranzo, cucina, camera con bagno, 3 camere e bagno, oltre ad ampi servizi al piano terra. L'edificio ha 2 ingressi uno pedonale ciclabile ed uno per auto. Caratteristiche le 2 corti di cui una con piantumazione. Utenze autonome. Classe energetica G kWh/m2/anno 390,62. Rif. N79 € 215.000,00
GODO (RA) Vendesi villa abbinata da un lato di mq. 362,50 su un lotto di circa mq. 1300. Al P.T. ingresso, salone, soggiorno, tinello, cucina, bagno, cantina; 1°P. n. 6 camere da letto di cui 2 affrescate, 2 bagni. Classe energetica G, kWh/m2/anno 272,67. Rif. L840 € 250.000,00
BILOCALE PONTE NUOVO (RA) Vendesi capannone artigianale di mq. 400 composto da: unico vano, uffici, bagno e spogliatoio. Classe energetica C, kWh/m3/anno 70,81. Rif.L863 Info in Agenzia
RAVENNA, ZONA IPPODROMO Villa abbinata, zona molto tranquilla, vic. centro e ben servita da tutti i presidi commerciali, comunali, scolastici e medici, costruita con ottimi materiali, dotata di fotovoltaico. P.T.: ingresso/atrio, salone con camino, lavanderia/bagno e cucina abit.; 1°P. 2 camere matrimoniali, ripostiglio, bagno, camera padronale con bagno riservato e ampio terrazzo; P. Sottotetto: ampia mansarda con bagno e sottotetto ripostiglio. Ottime rifiniture e pavimenti in legno. Rif. N81 € 370.000,00
CENTRO STORICO RIF. A 8: In palazzo di pregio, elegante appartamento al p. terra: ampio soggiorno con ang. cottura, disimp., ripostiglio, una camera matrimoniale molto grande con possibilità di ricavare uno studio, bagno. Risc. aut. ACE F Ep. Tot 175,63 €. 160.000,00
DUE LETTO SAN ROCCO RIF. B 11: In casa di sole 3 unità senza spese condominiali, appartamento composto da soggiorno e cucina con balcone, disimp. ampio armadiato, 1 matrimoniale con balcone, studio, bagno e ampio garage. Risc. autonomo, ACE G, EP 214 Kwh/mq. €. 140.000,00 GALILEI RIF. B 13: In recente contesto, appartamento al 1°piano con ingresso indip. dalla piccola corte con spazio bici coperto, soggiorno con balcone, cucinotto separato, disimp. armadiabile, 1 matrimoniale con balcone, una singola, bagno. Garage e cantina, risc. autonomo, ACE D, EP 108,48 Kwh/mq. €. 135.000,00
TRE LETTO SAN BIAGIO RIF. C 3: In casa di sole 2 unità ampio appartamento al 1° piano ed ultimo con ingresso indip.: ampio ingresso, soggiorno, cucina abit. con camino e terrazzo abitabile verandato, tinello, disimp., 1 matrim. con bagno, 1 matrim.e 1 studio, bagno. Garage di 40 mq, cantinato di 120 mq., cortile. Risc. aut. ACE G, Ep. Tot. 297,25 €. 198.000,00
ZONA VICOLI RIF. E 3: Bifamiliare internamente ristrutturata composta da Piano terra: taverna con angolo cottura, 1 camera, bagno, garage e giardino su tre lati con pergolato; Piano Primo: ingresso, soggiorno, ampia cucina abitabile in arredo, disimpegno armadiato, 1 camera matrimoniale, 2 camere singole, bagno. ACE F, Ep. Tot. 198,56 €. 275.000,00
NUOVE COSTRUZIONI ZONA ISTITUTO AGRARIA RIF. B 22: NUOVA COSTRUZIONE IN CLASSE A di casa con sole due unità indipendenti Si vende appartamento al piano terra con ingresso indipendente sulla sala, cucina, disimpegno, 1 camera da letto matrimoniale, 1 camera doppia, bagno, giardino di 100 mq. con 2 posti auto. Possibilità di personalizzazioni. €. 155.000,00
CASA RAVENNA, SAN ROCCO RIF. G 54: Tipica casa del borgo abbinata ai lati e completamente ristrutturata composta da Piano terra: ingresso, soggiorno, ampia cucina abitabile con affaccio sulla corte interna, bagno; Primo piano: una camera da letto matrimoniale, una doppia, studio, bagno. €. 215.000,00 ACE F, EP 186.
10-16 maggio RAVENNA&DINTORNI
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Agenzia Immobiliare
ROMAGNA SAN BIAGIO Villa singola con giardino sui 4 lati, suddivisa in 2 ville bifamiliari entrambe in vendita, disposte su 2 livelli e dotate di piena autonomia, composte da soggiorno, cucina abit., 3 letto, 2/3 bagni, terrazzi, garage. Ampia area esterna con posti auto coperti e giardino. Finiture raffinate, pavimenti in parquet, allarme. Zona bellissima, vicina al centro ed immersa nella pace. Occasione anche per chi vuole acquistare entrambe per vivere vicino ad € 380.000 - € 370.000 amici o parenti. Classe ”F”.
Via degli Spreti 71 - Ravenna Tel. 0544.501515 info@agenziaimmobiliareromagna.it
RAVENNA, ZONA VIA RUBICONE/GALILEI, appartamento ampio, in piccola palazzina al 3° ed ultimo piano con ascensore; composizione classica con ingresso, soggiorno, cucina abit., terrazzo a loggia, ampio e vivibile, ideale per pranzare e cenare, disimp., 3 letto, 2 bagni e ripostiglio. P.T. garage e posto auto. Risc. aut. Da ammodernare. Bellissima posizione, zona silenziosa, ampio € 190.000 tratt. parco condominiale. Classe “G”
Studio Immobiliare
Mondo Casa
Punto Vendita Mare PUNTA MARINA TERME Viale dei Navigatori 53/55 - Tel. 0544.553191 SAN BARTOLO (RIF RA 4555 SB)
AGENZIA ROMAGNA
A POCHI KM DA RAVENNA (7 Km), casetta singola con giardino sui quattro lati da ammodernare, tutta al piano terra, in una bella zona tranquilla e residenziale, costruita negli anni '50, ha avuto alcune migliorie e modifiche negli anni. Attualmente è composta da ingressocucina con camino, soggiorno, disimpegno, letto matrimoniale, bagno e garage. Impianto elettrico a norma. Ideale € 85.000 tratt. per single o coppia. Classe “G”
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Rich. €450.000,00
VILLANOVA DI RAVENNA (RIF RC 374 V) Su lotto di mq 1020 ampia casa su 2 livelli, piano terra e primo per complessivi vani 12 oltre ad ampio garage di mq. 50. Ideale per più nuclei familiari. (G/338,62) Rich. €235.000,00
CAMPIANO (RIF RC 370 C) Bella villetta ad angolo, abbinata su 2 lati con ampia porzione di giardino privato. A piano terra ampio soggiorno, cucina abitabile e bagnetto di servizio. Al piano primo 2 camere da letto, 2 bagni di cui uno con accesso diretto dalla camera da letto, ampio balcone. Piano sottotetto ben ripartito con scala diretta. 2 posti auto. Impianti autonomi. (E/176,67). Rich. €179.000,00
NULLO BALDINI (RIF RC 375) Su lotto di mq. 350, casa singola libera su 4 lati composta da n. 2 appartamenti con ingresso indipendente, uno al piano primo ed uno al piano secondo. Ogni appartamento è composto da ingresso, soggiorno, pranzo, 2 camere da letto (matrimoniale + doppia), bagno, balcone e terrazzo nella zona giorno. Al piano terra garage, taverna e servizi. Ideale per 2 nuclei familiari. (G/393,40) Rich. €365.000,00
FORNACE ZARATTINI, (RIF RA 906). Appartamento di recente costruzione al piano 2^ con ascensore. Soggiorno con angolo k., con affaccio su ampio terrazzo verandato, letto matrimoniale, studio/cameretta, 2 bagni, 2 ampi terrazzi di cui uno verandato. Garage doppio. Imp, autonomi certificati. (E/133,38) Rich. €139.000,00 ADIAC. VIA S. ALBERTO (RIF RC 377). Casa abbinata ad un lato, da ristrutturare, composta da 2 appartamenti indip. oltre ad ampi servizi. Possib. anche di creare un’unica unita abitativa con reparto giorno al piano terra e notte al piano primo. (G/277.56) Rich. €180.000,00 ADIAC. ZALAMELLA (RIF RA 558) Appartamento al piano terzo ed ultimo. Ingresso, soggiorno, cucina, 3 camere da letto, 2 bagni. Garage. Riscaldam. aut. Rich. €180.000,00
SAN BIAGIO
in zona residenziale, a pochi passi dal centro, si propone casetta abbinata. L'immobile, recentemente ristrutturato si compone di: al piano terra soggiorno, cucina abitabile, ripostiglio, bagno e cantina ciclabile; al piano superiore camera da letto matrimoniale, camera da letto singola/studio e secondo bagno. Soffitta uso ripostiglio. Riscaldamento autonomo, aria condizionata, nessuna spesa condominiale. Classe energetica "G". € 165.000,00 Tratt. Rif. 4224
ZONA CLASSE Porzione di bifamiliare di ampia metratura, sviluppata al 1° ed ultimo piano. L'immobile, in buono stato d'uso, si compone di soggiorno, cucina abit., 3 letto, ripostiglio/ studio, disimpegno, bagno finestrato, balcone ed ampia terrazza; al p. superiore sottotetto sfruttabile come ulteriore camera, bagno e ripostiglio. Al p. terra corte angolare, spazioso garage e posti auto. Risc. aut., condizionatore, doppi vetri e zanzariere. Classe energetica D -Ep:123,28 € 260.000,00 Rif. 4178
SAN BIAGIO Interessante appartamento al piano primo in ottimo contesto condominiale con ascensore. L'appartamento, di generosa metratura, si compone di ingresso, soggiorno, cucina abitabile con camino, disimpegno notte, camera da letto matrimoniale, camera doppia e camera singola, due bagni e due balconi. Spazioso e comodo garage al piano terra. Classe energetica E - Ep: 125,00 € 180.000,00 Rif. 4186
458942
Nel cuore di Bagnacavallo, si vende splendida residenza storica di ampie dimensioni, disposta su 2 livelli oltre a mansarda, con giardino interno. (G/335,38).
BORGO MONTONE
Appartamento con ingresso indipendente al piano primo ed ultimo in buono stato d'uso, composto da soggiorno con ampio terrazzo, cucina abitabile, disimpegno e bagno finestrato; al piano superiore sottotetto sfruttabile come camera da letto matrimoniale e ripostiglio/2° bagno. Posto auto scoperto. Risc. autonomo, aria condizionata. Classe energetica E- ep: 166,35 € 79.000,00 Rif. 4191
via Brunelli n. 42 c/o Centro Comm. La Fontana
Interessante villetta a schiera angolare, accuratamente rifinita, composta la piano terra da sala con camino, cucina a vista, bagno/lavanderia, disimpegno, ampio porticato, giardino angolare e due posti auto interni coperti; al piano superiore 3 camere da letto, due bagni e balconi. Mansarda sfruttabile come ulteriore camera e zona sottotetto a ripostigli. Aria condizionata, fotovoltaico installato, pavimenti parquet. Classe energetica D. € 340.000,00 Rif. 4218
SAN MARCO
RAVENNA
BAGNACAVALLO (RIF RC 376 B)
In contesto di recente costruzione, si vende appartamento al piano terra con ingresso ed ampia porzione di giardino di proprietà. Ingresso su soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, bagno, ripostiglio, posto auto. Impianti autonomi. APE in corso di realizzo. Rich. €108.000,00
ZONA CLINICA S. FRANCESCO: appartamento ampio, al 4° ed ultimo piano con ascensore, ottima soluzione per chi desidera un’abitazione già perfettamente ristrutturata. Ingresso, soggiorno con ampia vetrata, cucina abit., disimp., 2 bagni, 3 letto e balcone. Infissi, pavimenti (parquet), porte, bagni, impianti recenti ed a norma. Risc. aut., clima. P.T: garage ampio (con soppalco con scala, ad € 210.000 tratt. altezza 1.80 mt). Classe “F”
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ZONA SAN ROCCO A ridosso del centro, in zona tranquilla, proponiamo in vendita interessante casa abbinata ad un lato sviluppata su 2 livelli, in stile liberty, recentemente ristrutturata; al piano terra ingresso, soggiorno di mq 31 circa con camino, cucina, antibagno e bagno finestrato; al p. superiore disimpegno, 3 letto e bagno finestrato. In corpo staccato ampia zona servizi di circa 55 mq ideale come depandance. Giardino privato e posto auto. Classe energ. "G" € 325.000,00 Rif. 4097
ZONA POGGI Luminoso appartamento con ingresso indipendente in ottimo stato d'suo. Al primo piano spazioso terrazzo d'ingresso, sala, cucina abitabile, bagno finestrato e terrazzo; al piano superiore camera da letto matrimoniale, camera da letto doppia, bagno finestrato e due terrazzi. Piccola corte privata e garage. Riscaldamento autonomo, condizionatore e zanzariere. Certificazione energetica in corso. € 229.000,00 Rif. 4133
Ravenna - Faenza - Lugo - Lidi
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MEZZANO Comodo appartamento in villetta al 1° e ULTIMO PIANO con ingresso indipendente e corte privata, in contesto molto tranquillo e vicino a tutti i servizi e scuole, in ottimo stato, composto da loggia di ingresso, soggiorno con climatizzatore, cucina ampia con balcone, bagno, 2 camere da letto, sottotetto uso sgombero. Garage rifinito + posto auto. Riscald. aut. Cl. energ. "D" Ep: 185
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Si mantiene la proprietà dell'immobile a tutti gli effetti. Non rimane la casa vuota, con il rischio che possa deteriorarsi con il tempo €eXXXX perdere valore. L'immobile si converte in un bene che offre una redditività mese dopo mese. Permette coprire le spese dell'immobile. In caso in cui si abbia l'ipoteca, l'affitto ne copre una parte o la totalità del costo.
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tel. 0544 219628 DARSENA NUOVA Luminoso appartamento accuratamente rifinito, 1°piano con ascensore. Soggiorno, loggia abit. con camino, cucina separata di mq 9 arredata, disimpegno, camera da letto matrim. con cabina armadio, ripostiglio e bagno finestrato. Posto auto scoperto nel cortile interno e cantina al piano terra. Risc. autonomo, climatizzatore, satellitare, pavimenti parquet. Classe energetica "E" - Ep: 155,50
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RAVENNA CENTRO STORICO CAMERLONA In vende Si zona residenziale casa indip. terra/cielo,disposta molto tranquilla, su lotto 3 piani, dicon 530corte mq interna, si vendesevizi villa eindipensplendidente do affaccio di recente su San Vitale. costruzione, Da rimodernare. di ampia Classe energ. in lavorazione metratura, con giardino sui quattro lati. € 300.000 Ottima qualità e rifiniture di pregio.
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Mondo Casa tel. 0544 495525 - 335 7713645 RAVENNA ZONA DARSENA Appartamento panoramico piano alto, completamente ristrutturato, mq 140, con doppio ingresso, ampio salone, cucina abitabile, 3 camere da letto, doppi servizi e cantina
DARSENA In contesto di recente costruzione, appartamento all’ultimo piano su 2 livelli con soffitto in legno a volta. Ottimamente rifinito e razionale negli spazi con: soggiorno, cucina, sala da pranzo, disimpegno notte, camera matrimoniale, bagno, ampia terrazza perimetrale. Nella parte soppalcata è stato ricavato uno studiolo a vista sul soggiorno, camera da letto e splendido bagno di pertinenza. Cantina e posto auto coperto.
ADIACENZE VIA ZALAMELLA Ampio appartamento al 3° ed ultimo piano con ascens.; ingresso, soggiorno, cucina abit., 3 letto, 2 bagni, 2 balconi, garage al p. terra. Risc. aut. Cl. en. in lav. € 180.000 Rif. RA 558
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RAVENNA, BORGO SAN ROCCO ATTICO al 5° piano con ascens. (mq comm. 260 ca.), splendido panorama e bellissima vista sulla città; ingresso, ampia sala soggiorno-pranzo, cucina abit., 3 letto, 2 bagni, terrazzo di mq 45 ca, ampio vano mansardato di mq 68 ca, collegato con scala dall'ingresso dell'appartamento e con proprio ingresso autonomo dal 6°p. Nel p. ammezzato del condominio è ubicata la cantina e al p.t. un garage di mq 28 ca. Risc. centralizzato con conta-calorie. Ottime rifiniture, molto luminoso e curato nei dettagli.
Rif. N33 € 390.000
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MARINA DI RAVENNA (POSIZIONE CENTRALE) Accogliente CASA SINGOLA in ottimo stato di manutenzione con spazioso giardino privato sui quattro lati: P.T. ingresso, ampio soggiorno con caminetto, studio, cucina abitabile, bagno, ripostiglio e veranda; P.P. 4 camere da letto, bagno. Spaziosa dependance con garage, ampia tavernetta con camino e bagno, lavanderia, cantina e vari proservizi. Zona tranquilla.
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€ 168.000
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RAVENNA - SAN BIAGIO XX XX Si vende casa abbinata ad un lato,
in buono stato d’uso, composta da: Piano terra: ingresso, ampio soggiorno, cucina, € XXXX tinello, bagno, cortile di 90 mq., garage; Piano primo: pavimentazione tutta con parquet, 2 ampie camere da letto matrimoniali con balcone, studio e bagno. Classe energetica “G” - Ep tot 321,95
Rif. F 26
€ 188.000
ROMAGNA tel. 0544 446655 - 3394722017
tel. 0544 501515
MARINA ROMEA Villetta ad angolo completamente ristrutturata, piano primo e mansardato, giardino privato, soggiorno, cucina con finestra, 2 bagni, 3 camere, terrazzo, posto auto interno. Termo autonomo, arredo.
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Rif: R-032 € 190.000
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