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RAVENNA&DINTORNI

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Settimanale FREEPRESS

GiovedĂŹ 10 luglio 2014 n.590

Le fedi che si sono scambiate Barbara Domenichini e Carla Baroncelli durante la cerimonia che simulava un matrimonio omosessuale a Palazzo Merlato

LA SFIDA NUZIALE

TRA MATRIMONI FINTI (IN CITTÀ) E VERI (ALL’ESTERO). LA BATTAGLIA PER I DIRITTI DELLE COPPIE GAY

POLITICA

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Errani si dimette dopo la condanna CHIUSO PER FERIE dal 24 al 27 luglio e dal 9 al 24 agosto ORARI: Dal lunedĂŹ al venerdĂŹ 12,00-20,30 Domenica 16,00-21,00 - Sabato chiuso Per prenotazioni: 328.0272552

Ravenna - via della Lirica

RAVENNA 2019

a pagina 6

Torna il cinema in piazza per cinque sere ECONOMIA

a pagina 13

Ecco come sarĂ il nuovo Esp con 99 negozi

Inchiesta Terremerse: al Presidente un anno per falso ideologico in appello

MUSICA

SOCIETĂ€

Al via Strade Blu con Ribot e Lindsay

da pagina 4

Cocaina e debiti: carabinieri in carcere

a pagina 15

POESIA

a pagina 18

Intervista all’ironico Guido Catalano

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OPINIONI

RAVENNA &DINTORNI 10/7 2014

L’ EDITORIALE

TUTTO D’UN TRATTO

L’ OSSERVATORIO

La giornata del finto matrimonio gay? Magari

di Gianluca Costantini

Facciamolo santo quel condannato!

di Federica Angelini

Quando Barbara e Carla mi dissero che si sarebbero sposate ricordo che chiesi loro: «E dove di bello?».

«Qui». Per una frazione di secondo sperai che avessero notizie non in mio possesso: Renzi aveva fatto il miracolo ed era riuscito a far approvare nottetempo una legge di civiltà.

No, niente di tutto ciò. E infatti la loro è stata appunto una prova, ma dall’alto valore simbolico. arbara e Carla hanno voluto e potuto, grazie alla disponibilità del sindaco, trasformare una questione privata in un fatto pubblico, con molto coraggio di tutti, anche di Matteucci, appunto (più facile per le due assessore di sinistra). La protesta e la denuncia questa volta hanno assunto i toni della gioia e della commozione. Chissà che non aprano una strada. Chissà che davvero il Comune non sia costretto, come immaginava qualcuno, a istituire la giornata del finto matrimonio gay. Sarebbe bellissimo.

E sono arcisicura che un modo per far pagare la sala, o magari la biblioteca o il palazzone, si può trovare e così placare le preoccupazioni di parte dell’opposizione, che hanno sollevato un’obiezione oggettivamente piuttosto marginale. Più di sostanza, ma non proprio nuova, quella che dice «non sta ai Comuni fare le leggi». Verissimo.

Ma è anche vero che i matrimoni si celebrano in Comune, appunto, e che un’amministrazione decida di accogliere un’istanza di parte dei suoi cittadini su un simile argomento non può essere considerato “fuori tema”. Il Comune è un luogo per la politica. Un po’ come è accaduto con i consiglieri aggiunti per dare almeno un po’ di voce agli stranieri (sugli esiti poi magari ne parliamo, sto parlando del principio). Insomma, una cosa come quella successa con Barbara e Carla, la loro foto sullo scalone che sembrava scattata in un futuro speriamo prossimo, non potrà che fare del bene fino a quando una legge non cancellerà un'ingiustizia incomprensibile.

Sogno il tempo in cui i nostri figli ci chiederanno “come avete potuto aspettare tanto prima di cambiare la legge?” con quell'incredulità con cui oggi possiamo chiederci come in passato sia stato possibile tollerare, chessò, il divieto ai matrimoni misti. Renzi ha promesso di fare qualcosa. Non è chiaro cosa. Speriamo che non sia un recinto per “freak”, una legge speciale per gay.

Abbiamo bisogno che anche i gay possano sposarsi, e che anche gli etero possano formare coppie di fatto. E poiché già oggi a nessun omosessuale è vietato mettere al mondo figli e i figli al mondo per fortuna tanti li mettono, né agli etero è chiesto di essere sposati per farlo, forse sarebbe ora di rivedere anche la legislazione per l’adozione dei minori, nell’interesse delle famiglie e dei bambini.

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di Moldenke «[...] piena vicinanza a V.E., sia per la sua vicenda umana che politica. A V. E. va il ringraziamento per l’impegno costante profuso e per la sua piena dedizione al lavoro svolto in questi anni [...] E. rappresenta un modello positivo [...] Confido che l’ulteriore grado di giudizio possa sgombrare ogni dubbio sulla rettitudine e serietà di una persona che ha sempre dato tutta se stessa per la buona politica e per l’amministrazione del bene comune [...] non posso non evidenziare le doti di amministratore che hanno contraddistinto il presidente E. nel suo operato [...] La scelta da lui operata è ancora una volta la conferma del suo profilo umano e istituzionale, sempre teso ad affermare gli interessi superiori dell'incarico che ha rivestito [...] uomo la cui capacità amministrativa e la cui rettitudine istituzionale sono sempre stati esemplari, non può non andare il nostro riconoscimento per il lavoro svolto finora [...] Un atto che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, la straordinaria correttezza politica, umana e lo stile di una persona dall’alto senso delle Istituzioni.

Esprimiamo stima, immutata fiducia e vicinanza [...]

Confermo l'opinione che ho espresso in passato: per me V. E. è una persona onesta. Mi dispiace molto per le sue dimissioni [...] V. E. ha sempre agito con correttezza, per questo voglio esprimergli la massima stima e vicinanza.

Sono certo che saprà far valere le sue ragioni ma nel frattempo ci ricorda in modo esemplare cosa sono responsabilità e senso delle istituzioni [...] Le dimissioni di V.E. ci danno l'ennesima prova dell'alto senso delle istituzioni che abbiamo potuto apprezzare in questi anni. V.E. è un uomo e un politico onesto [...] Vogliamo esprimere la nostra più totale e sincera solidarietà al presidente E. Rispettiamo la sua decisione di rassegnare le dimissioni, come atto di responsabilità e per tutelare l'onore della Regione, ma siamo fermamente convinti che abbia sempre operato nel pieno rispetto delle regole, nella massima trasparenza e nella totale onestà, dimostrando la correttezza della sua personale azione politica e amministrativa [...] Invitiamo V. E. a riconsiderare le sue dimissioni da presidente».

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XI

nr. 590

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, Imola

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Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

Se non sapeste di chi sono quelle iniziali, vi parrebbe normale che sindaci, senatori, deputati, sindacati, presidenti di Camera di Commercio si esprimano così su un amministratore pubblico appena condannato a un anno di carcere per falso ideologico per una relazione su un finanziamento di un milione di euro da parte dell’istituzione che presiede alla cooperativa del fratello? In effetti sì, so già che vi sembrerà normalissimo, perché siamo abituati a considerare le sentenze dei giudici come «dei dubbi da sgombrare». Ha dato le dimissioni? Wow. Niente più che un atto dovuto, ma forse avete ragione voi, facciamolo santo!

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SOCIETÀ

Sono in auto, sono in due, sono appartati, è mezzanotte passata, stanno pippando cocaina appena ricevuta dal pusher di fiducia. «Che cazzo ti sei buttato addosso? Eri tutto bianco, è stato uno spettacolo vederti. Adesso chiamo i Ris». E ridono. L'auto è una gazzella dei carabinieri. E loro sono due appuntati scelti in servizio a Cervia. Divise impolverate, questa volta, non è solo un’immagine retorica da colonne di giornale.

I colleghi della Benemerita a Ravenna li stanno ascoltando con una cimice installata sulla pattuglia.

Li arresteranno nove mesi dopo quella notte di pippate e risate per la divisa che si impolvera e per i Ris da chiamare, dopo aver raccolto tutti gli elementi a sostegno. Dal 17 giugno scorso i due sono in carcere.

Custodia cautelare: secondo il giudice per le indagini preliminari c'è il rischio di inquinamento delle prove e reiterazione del reato. E ha firmato un'ordinanza di 168 pagine che contiene anche quell'intercettazione. La procura muove una lista di accuse lunga così: dalla truffa al falso ideologico, dalla corruzione fino al concorso in spaccio e rapina passando per l’abuso d’ufficio. Reati per cui si può arrivare a pene superiori ai dieci anni di detenzione.

Insieme ai due militari sono state arrestate altre quattro persone. I fornitori dei due carabinieri, una coppia di conviventi già ai domiciliari per spaccio: i militari andavano formalmente per i controlli di routine ma in realtà per rifornirsi di droga, a volte pagando e a volte a credito. E poi il titolare di un bar cervese considerato un punto di spaccio dove ogni tanto andavano anche i carabinieri a comprare. E infine un altro uomo che riforniva i due conviventi di quantitativi consistenti per taglio, confezionamento e distribuzione al dettaglio. Una fetta del mercato della droga su Cervia in cui il confine tra guardie e ladri non si riesce più a distinguere.

L’indagine ricostruisce i luoghi dello spaccio, dalla piazzola dell’area di servizio sull’Adriatica al bar in centro. E poi tutto un mondo fatto di personaggi che sgomitano per alzare due soldi. Il 42enne che trasporta la coca dal fornitore alla coppia di spacciatori e pretende 50 euro per il servizio. Il duello tra fornitori (il 36enne barista Gianni D’Addiego e il 49enne Roberto “Boccia” Forcelli poi finiti tra gli arrestati) a colpi di

CRIMINI E MISFATTI

Divise nella polvere: quei due carabinieri che coprivano i pusher in cambio di coca L’INCHIESTA QUALCUNO

SAPEVA E HA TACIUTO?

Qualcuno tra i circa cento carabinieri dell’area cervese (50 quelli che ruotano sulla caserma di Milano Marittima) sapeva cosa facevano Giuseppe Giancola e Claudio Capozzi e non ha denunciato? A questa domanda vorranno trovare una risposta gli inquirenti: alcune intercettazioni telefoniche gettano ombre su questo fronte.

Andrà verificato se quelle conversazioni registrate fossero basate su reali elementi di conoscenza o se fossero chiacchiere senza troppa importanza.

vanterie su chi abbia la roba migliore. La donna che sgrida il compagno spacciatore perché si droga e sogna una medicina per farlo smettere promettendo di mettergliela nel latte: «Chiediti se Dio è contento di quello che fai». E si arrabbia ancora di più per Natale quando il pusher vuole andare a far visita alla figlia della donna portando in dono una dose.

Per raccontare la storia di questa inchiesta condotta dai carabinieri del reparto investigativo – anche per dare un segnale di come l'Arma possa individuare chi sbaglia al suo interno – cominciamo dalla fine.

Dall’ultima notte in cui i due carabinieri sono stati in servizio. È una notte emblematica per i fatti e per le

persone coinvolte. Tutte. E qui forse si riesce a separare le guardie dai ladri. È il 17 novembre scorso. Su incarico della direzione distrettuale antimafia di Lecce è in corso in tutta Italia una retata per catturare 45 indagati per collusioni con la criminalità organizzata.

Uno di questi è stato individuato a Cervia. Operazione delicata che non può andare a monte. Tutto programmato per le 3 di notte. Uomini e mezzi dislocati. Tutto deve filare liscio. E un carabiniere ubriaco che fa casino in un ristorante nella zona dell’intervento non è quello di cui c'è bisogno. È Giuseppe Giancola, 43enne di Atri (Teramo) residente dal 2001 a Roncofreddo (Forlì) e da anni in servizio al nucleo operativo radio-

mobile (Norm) di Cervia. Per tutti è Beppe (oggi difeso dall’avvocato Marco Martines). Con lui c'è il collega che quasi quotidianamente lo accompagna in pattuglia: Claudio Capozzi, 41enne di Colleferro (Roma) residente a Fosso Ghiaia. Per tutti è Toni (avv.

Giovanni Scudellari). Tanto per capirci, era la sua la divisa che un mesetto prima si era impolverata di cocaina. Al ristorante i due militari si presentano verso mezzanotte per parlare con il titolare con l'intento di chiarire una recente incomprensione. Il tenore della discussione si scalda subito, Giancola appare poco lucido e agisce senza criterio: finge un controllo dei documenti della pattuglia appostata poco distante

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per l'operazione antimafia e chiede se è tutto ancora in corso poi si allontana con il Capozzi. Tornano poco più tardi, dopo aver consumato droga in auto e questa volta la situazione rischia di degenerare davvero perché Giancola sfiora lo scontro fisico con una delle persone in compagnia del ricercato e secondo le testimonianze del ristoratore avrebbe sfregato più volte la mano sulla pistola nella fondina.

In divisa, armato, ubriaco, drogato. Al 112 arriva la telefonata di uno dei presenti per segnalare un carabiniere completamente ubriaco. Interviene in persona il comandante di Giancola e Capozzi, il tenente Andrea Giacomini che guida l'aliquota radiomobile dal 2011 ma non sa nulla dell’indagine in corso a carico dei suoi due uomini: la procura l’ha tenuto all’oscuro per la massima trasparenza. Ne seguirà una notte difficile in caserma ma l'operazione antimafia andrà a buon fine. Dal mattino seguente Giancola verrà sospeso con un provvedimento del tenente. Poco più avanti anche Capozzi non sarà più in servizio.

Beppe e Toni. Li conosce solo per soprannome Ion Marcel Bors. Che a sua volta ha il suo di soprannome: Galiziano, perché viene da Galati. Ma vive a Lido di Savio con altri due romeni e gira lungo la riviera ostendando una Saab Turbo nera con capote beige.

Faceva il portiere notturno in un hotel di Milano Marittima e finì in carcere che era la fine di agosto del 2013 per una rapina al bar Sos24 sulla statale Adriatica a Cervia. Dirà di lui il gip: «Soggetto socialmente ai margini» con un «mediocre livello culturale e delinquenziale». Insomma un pesce piccolo, si direbbe in un poliziesco. Con il vizio di tirare cocaina. E il carcere lo mette a dura prova: tenta due volte il suicidio, prima impiccandosi con le lenzuola alla grata della finestra e poi con le lamette, poi decide di parlare al magistrato. E siccome ha trascorso i primi giorni in cella con i complici della rapina e lui è il capo decide che parleranno tutti. Perché non ha più senso coprire Beppe e Toni visto che loro non hanno fatto lo stesso. Proprio così: a sentire Galiziano e i suoi sodali, ritenuti attendibili dagli inquirenti, la

rapina al bar che fruttò 2.500 euro era stata un'idea dei carabinieri. Proprio condividendo una striscia di neve era cominciata la conoscenza, più o meno tre anni prima. Gli dicono che si procurano la roba dagli spacciatori in cambio di protezione. E quando una sera al parcheggio del golf club di Cervia, il loro punto di ritrovo per le pippate in compagnia, lui dice loro che è a corto di soldi ecco che gli suggeriscono il colpo al bar: sopralluogo, informazioni su orari e vie di fuga in cambio di parte del bottino (ottocento euro). Perché in questa storia sta tutto qui il motore di ogni mossa di Beppe e Toni: recuperare soldi per arrivare alla cocaina di cui non avevano mai abbastanza. «Ti è rimasta la voglia, vero?», è una delle frasi che ricorre più spesso tra i due nell’abitacolo della gazzella. Ma se un grammo costa 80 euro e hai uno stipendio da carabiniere di circa 1.500 euro netti al mese non è facile viverci e mantenerti il vizio anche se a te fanno lo sconto di 30 euro perché fai pesare la divisa e in cambio offri protezione. A un certo punto il pusher farà il riassunto della contabilità e per Beppe risulterà un debito di 900 euro. E di fronte alla richiesta di un altra dose a credito il pusher non cede: «Io campo di questo». È il “Tengo famiglia” di Longanesi declinato allo spaccio.

E pensare che una notte Giancola ci aveva pure provato a prendersi l'impegno grosso. Era l'1 di ottobre, anche una di quelle date che sembrano fatte apposta per cambiare vita. «Drogati marci», aveva detto tre sere prima a commento di tre tirate in auto. «Ci siamo sfracanati». A distanza di pochi giorni annunciò al collega che quella sarebbe stata l'ultima notte di cocaina. Non fu così. Ne arrivarono tante altre. La consumavano anche sulle palette.

Una notte si sentono i rumori delle inspirazioni con il naso e poi uno che dice: «Ciapa ciapa la paletta». Poco

Sniffavano in auto

nei turni di pattuglia tirando sulle palette

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IL COMANDANTE

dopo: «Toni, per uscire sulla statale pulisci quella paletta». Ma la consumavano anche a casa di Zoran Pekic e Antonella Guarini, 53 anni lui e 61 lei.

Convivono a Pinarella dove stanno ai domiciliari per spaccio. Lei, ad esempio, la beccarono nel 2012 all'aeroporto di Bologna che rientrava da Cartagena con due bottiglie di rum piene di cocaina liquida. Lui usava le ore autorizzate di permesso per andare a rifornirsi della roba da smerciare. E un po' come in molti altri episodi di cui è accusata la coppia in divisa fu Beppe a fare il primo passo. Avvicinò Pekic a fine 2012 in borghese, dopo un controllo ufficiale in divisa, e gli chiese della cocaina. Superata l'incertezza iniziale ne tirarono una striscia insieme. E la volta dopo con Beppe c'era anche Toni. Quando gli inquirenti si rendono conto che quelle prolungate soste nell'appartamento non sono per le formalità di rito ma potrebbero essere per drogarsi allora si intrufolano e installano telecamere e microfoni.

I filmati forniscono elementi fondamentali al pubblico ministero e aumentano la rabbia di colleghi e superiori. L’abitazione offre una base perfetta per il vizio: è un luogo sicuro, evitano di essere visti in strada e la loro presenza è giustificata con i controlli.

Finti. Come tanti altri ordini di servizio che annotano targhe di auto e nomi di conducenti fermati, passaggi di pattugliamento nelle zone sensibili, controlli a viados e prostitute. Tutto inventato per coprire le soste a drogarsi o le cene al ristorante. Attorno al tavolo della casa di Pinarella si muovono le due coppie – Pekic-Guarini e Giancola-Capozzi, tra loro un «pactum sceleris», scrive il gip – e le loro storie, a volte anche avvilenti. Il serbo non è l’unico con precedenti.

Giancola ha infatti già una condanna in primo grado: ai tempi dell’ordinanza antilucciole fermò un cliente in una piazzola e si fece pagare in contanti senza rilasciare nessuna ricevuta raccontando al cliente che così avrebbe evitato di pagare una somma più alta. A Pekic dice che il ricorso in appello gli evitò l’espulsione dall’Arma. Un provvedimento che difficilmente potrà evitare questa volta: per gli operatori delle forze di polizia la legge non prevede test tossicologici periodici (come previsto invece per altre professioni) ma chi viene trovato sotto effetto di droghe difficilmente conserva la divisa. Dopo averla impolverata.

Andrea Alberizia

Indagini fatte dai colleghi «Arma è sana»

False relazioni di lavoro

mentre erano a cena o in casa degli spacciatori

Accusati di aver aiutato

tre uomini in una rapina per avere parte del bottino

Il colonnello Guido De Masi

Il colonnello Guido De Masi, comandante provinciale dei carabinieri, è rammaricato per gli addebiti contestati ai due militari ma al tempo stesso anche soddisfatto che l’Arma abbia saputo affrontare la vicenda isolando chi non rispettava la divisa: «È importante che le indagini siano state fatte dai colleghi di quelle persone, senza remore, per sgombrare il campo dai dubbi – fu il commento in occasione della conferenza stampa del 16 giugno –. L’istituzione è pulita e sa individuare al suo interno chi devia e sbaglia. Sono stati allontanati dal servizio e si è proceduto con le indagini». I complimenti per i risultati dell’operazione anche dal procuratore capo, Alessandro Mancini.

KAFKA SULLA SPIAGGIA Incontri, parole e sapori

giovedi 17 luglio

dalle ore 20.30

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poeta, scrittore e blogger; autore di “Ti amo ma posso spiegarti”

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sabato 30 agosto:

Marco Travaglio

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RAVENNANTICA

PONTE MOBILE CHIUSO PER 4 GIORNI

Una passeggiata sulle antiche mura con storici e artisti

Causa lavori di manutenzione tecnico funzionale, il ponte mobile di via Attilio Monti, zona Darsena a Ravenna, resterà chiuso al traffico dalle 9 di lunedì 14 alle 17 di giovedì 17 luglio.

Sul nostro sito internet i percorsi alternativi predisposti dal Comune.

AMBIENTE INCONTRO SU PIALASSE E CAPANNI

Venerdì 11 luglio alle ore 19 alla sede della Lega Navale di Marina di Ravenna (in Molo Dalmazia 101) si terrà la presentazione dei libri “La pialassa della Baiona” di Carlo Zingaretti ed Enzo Pezzi e “Baia grande” di Ivan Fuschini.

Partecipano gli assessori all’Urbanistica e all’Ambiente del Comune, rispettivamente Libero Asioli e Guido Guerrieri, che risponderanno alle domande di un giornalista, anche sul tema molto caldo del nuovo regolamento per i capanni.

Torna la tradizionale rassegna Tamo al chiaro di Luna che inaugura quest’anno con una novità: lunedì 14 luglio è in programma infatti A spasso nel tempo, una passeggiata sulle antiche mura di Ravenna. Partenza e iscrizioni alla Rocca Brancaleone (ritrovo alle ore 17, partenza del primo gruppo alle 17.30, poi ogni 15 minuti con conclusione del tragitto alle ore 21 circa al Museo Tamo). La passeggiata sarà l’occasione per ripercorrere 1500 anni di storia di Ravenna vista dalle mura antiche della città. Durante la passeggiata si incontreranno storici, artisti e musicisti con la partecipazione, lungo il percorso, di Alessandro Scala, che proporrà Un sax sulle mura e che all’arrivo si unirà a Nico Menci al piano e Paolo Ghetti al contrabbasso per dare vita a un jazz trio (costo 20 euro, info 338 5097841, adesioni via mail a info@trailromagna.eu).

La rassegna proseguirà martedì 15 luglio, alle 21.30 all’anfiteatro della Banca Popolare, con una conversazione con il grande archeologo, scopritore di Ebla, Paolo Matthiae, e il direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti (ingresso libero); mercoledì 16 alle 21.30 al museo Tamo Il mondo delle biglie, una serata di giochi con Roberto Papetti e Domus Ludica: Paolo e Francesca intrighi in città a cura di Sir Chester Cobblepot.

Programma completo su www.ravennaedintorni.it.

VERSO IL 2019

Da Lynch a Matrix: il cinema in piazza E in ottobre anche le dirette di Repubblica Partirà lunedì 14 luglio la terza edizione della rassegna Cinema in 5 tracce, l'iniziativa dell'associazione Ravenna Cinema realizzata per la candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura che vedrà piazza del Popolo trasformata in un'arena cinematografica. Cinque serate (da lunedì a venerdì 18), cinque titoli diversi, a partire dalle 21.30 e ognuna con un filone tematico differente che sta caratterizzando la candidatura ravennate. La kermesse esordirà con Elephant Man di David Lynch per il tema dell'accoglienza, della diversità e dell'integrazione. Martedì verrà trasmesso Matrix dei fratelli Wachowski, per il filone delle contrapposizioni della vita, mentre per mercoledì è previsto Fitzcarraldo di Werner Herzog, (tema ricerca dell'ignoto). Per la tematica dell'immaginario, giovedì verrà trasmesso Alice nel paese delle meraviglie, e la rassegna terminerà con Miracolo a Milano di Vittorio De Sica, per la tematica della cooperazione e della realizzazione collettiva di progetti per l'uomo. Fra le novità – oltre a una postazione dell'associazione di volontari V!Ra2019 con il progetto fotografico partecipativo #cimettolafaccia –, la proiezione, lunedì prima del film, di un cortometraggio animato (dal titolo Ravenna 2019 per la regia di Claudio Tedaldi) realizzato dalle cosiddette “magliette gialle”, i ragazzi partecipanti al progetto di cittadinanza attiva promosso dall'assessorato alle Politiche giovanili “Lavori in Comune”.

Il coordinatore di Ravenna2019 Alberto Cassani nel corso della presentazione della rassegna ne ha approfittato per ricordare le prossime tappe della candidatura: entro l'8 settembre andrà presentato il dossier finale; il 10 ottobre arriva l’evento (con dirette streaming) “Next” del quotidiano La Repubblica sul tema del 2019; il giorno dopo ci sarà in centro la Notte d'Oro, mentre il 13 Ravenna ospiterà la delegazione della commissione che proclamerà la città vincitrice. Dal 15 al 17 di ottobre a Roma si terranno le audizioni delle finaliste, tra cui Ravenna nella fattispecie il 17 «e la sera stessa – annuncia Cassani – si saprà finalmente quale città sarà Capitale europea della cultura». (fa.ci)

LA CURIOSITÀ UNA NOTTE BIANCA DIGITALE ANCHE PER DIVENTARE CAPITALE Torna anche quest'anno la "Notte Bianca Digitale" giovedì 10 luglio dalle 20 alle 2. Chi desidera partecipare, armato di cellulare, macchina fotografica e/o tablet, può condividere foto e video utilizzando l'hashtag ufficiale #NBTW seguito dall'argomento specifico scelto tra i seguenti: literature, music, art, travel, food. Si può anche contribuire alla candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura utilizzando gli hashtag: #NBTWtravel, #ravenna, #ra2019.

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CERVIA

via N. Sauro 136

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PIAZZA KENNEDY

L’INIZIATIVA

«Trasformiamola tutti insieme in un’altra piazza del Popolo»

Uno lo bevi, uno lo offri Anche a Ravenna arriva il caffè sospeso

Com’è l’umore tra i titolari degli esercizi pubblici che si affacciano su piazza Kennedy? Il trafficato parcheggio del centro di Ravenna dal prossimo anno diventerà un cantiere a cielo aperto per trasformarsi in una piazza pedonale.

I lavori cominceranno a inizio 2015 e dureranno dai dodici ai sedici mesi.

«Per il primo mese il nostro bar sarà completamente sbarrato dal cantiere per realizzare la rete fognaria – dichiara Tatiana Melandri, titolare della caffetteria Kennedy, dopo aver partecipato a una riunione con esponenti del Comune –: a questo scopo chiuderanno l’area tra il semaforo dell'incrocio di via Gioacchino Rasponi/via Guerrini e via Garatoni (il tratto di strada che poi confluisce in via D’Azeglio, ndr), proprio la parte di strada di fronte a noi, quindi avremo una considerevole perdita di introiti». Per i successivi mesi di lavoro è previsto un passaggio di massimo un metro e mezzo per i pedoni, per rendere accessibili i locali. «Nella riunione di marzo con l'assessore Corsini – continua – ci è stato detto che in cambio di queste perdite potremmo ricevere degli sgravi fiscali su tutte le imposte comunali possibili, come quella dei rifiuti e quella relativa all'occupazione del suolo pubblico per posizionare poi i tavoli nella nuova piazza. Saranno comunque mesi difficili».

Lo stesso concetto lo ribadisce Yuri Ravaioli, titolare del Central bar, il locale sotto ai portici all'incrocio con via Rasponi (nel tratto che collega piazza Kennedy con piazzetta dell’Aquila), oltre ad aggiungere che «in realtà la pedonalizzazione della piazza ha già portato danni: doveva chiudere per lavori a giugno e in ottica di questa previsione molti liberi professionisti e attività commerciali del nostro palazzo si sono già trasferiti in altre zone». Ravaioli e Melandri, in coro, confermano che manteranno la loro attività anche se la pedonalizzazione portasse loro meno clientela. «Sono undici anni che lavoro qui, è il lavoro di una vita – spiega il titolare del Central bar –. Dove vuole che vada, si vende poco ovunque, tanto vale rimanere qua». A pochi passi dal Central Bar c’è poi la sede di Radio International, che potrebbe sfruttare la nuova piazza per organizzare eventi, anche se al momento – attraverso le parole dell'agente di commercio Pierpaolo Ferruzzi – non si sbilancia, dichiarando di non avere ancora idee. «Sicuramente – assicura – ci saranno eventi, ma è ancora presto per parlarne». All’oscuro quasi di tutto, non sapendo neppure della recente riunione convocata dall’assessore al Commercio Andrea Corsini, è invece Filomena Savarese, della famiglia che gestisce il ristorante Scaì, all’angolo tra piazza Kennedy e via Mafalda di Savoia.

«Ovviamente subiremo delle perdite, soprattutto quando toglieranno tutti i parcheggi dei nostri clienti. Con 4mila euro di affitto al mese, valuteremo se trasferirci altrove quando lo spazio sarà completamente pedonalizzato, in base a quanto fattureremo». E gli sgravi fiscali? «Quali sgravi?».

Bar e ristornati tra paure

e speranze: sgravi e tavolini per compensare... il cantiere E il Fellini cambia pelle

Infine, parliamo con il titolare del locale più noto e frequentato della zona, il Fellini, che cambierà volto insieme alla piazza. «Innanzitutto – spiega Giuseppe Pietropaolo – da settembre diventeremo anche ristorante a pranzo, mentre durante tutti i lavori di pedonalizzazione apriremo le cucine anche a cena, per contrastare il prevedibile calo di clientela. Quando poi i lavori saranno conclusi, con la piazza interamente pedonale, saremo aperti già dalla colazione e siamo intenzionati a utilizzare uno spazio esterno per posizionarvi i tavolini». Riguardo ai possibili eventi che coinvolgeranno l'area, Pietropaolo è chiaro: «Piazza Kennedy è stata resa pedonale anche per questo. Ci auguriamo quindi di avere la collaborazione sia del Comune che delle altre attività limitrofe per la realizzazione di eventi, sia di notte che di giorno, per i turisti e per i ravennati: il nostro scopo è renderla più frequentata possibile, come piazza del Popolo. Parallelamente, auspico che, una volta finiti i lavori, ci siano più mezzi pubblici e parcheggi alternativi possibili».

Fabrizio Cilindro

Storia, Cucina e Tradizione

Sono undici i bar ravennati che hanno aderito alla rete del caffè sospeso: chi ne beve uno può decidere di lasciarne un altro già pagato per un futuro cliente. «È una iniziativa nata nei bar di Napoli – spiegano gli organizzatori del gruppo Facebook “Ravenna Centro Storico”, che ha introdotto in città l'usanza –. Quando una persona era particolarmente felice sorseggiava un caffè e ne pagava due, uno per quello che sarebbe venuto dopo.

Era un caffè offerto al resto del mondo, un investimento sul futuro, una pratica di cortesia, cordialità e grande considerazione umana».

Ogni bar della rete sarà riconoscibile grazie a una vetrofania e una lavagnetta con il logo della rete, dove i caffè (o panini, bibite, brioches...) donati vengono annotati in modo che chiunque sappia se c’è qualcosa di sospeso.

«Quello che deve essere chiaro di questa iniziativa è che non si tratta di fare assistenzialismo al senzatetto come si tende a credere, ma è qualcosa di più ampio che rientra in una logica di condivisione, dignità umana e solidarietà tra la persone», ha detto Nicola Grandi del gruppo Facebook e anche consigliere comunale di Lista per Ravenna. I bar che vogliono aderire devono rivolgersi su Facebook a Ravenna Centro Storico che provvederà a concedere la lavagnetta in comodato d'uso, e a inserire il nome dell’esercizio nel sito www.retedelcaffesospeso.com.

Di seguito gli esercizi che hanno aderito: Hotel Diana, Caffetteria La Mimosa, Caffetteria Dolce Salato, Caffè Belli, Caffetteria Rekiko, Caffè Corte Cavour, Caffè Letterario, Forno Pasticceria Ristorante Caffetteria Coccinella, CostaCafè, Alex & Paul, Voilà Caffè.

Paolo Silvestroni

Nella storica Fattoria Guiccioli un locale che offre cucina della tradizione romagnola e un ricco menu a base di pesce.

Veramente piacevoli d’estate le grandi tavolate sull'aia circondati dallo splendido scenario verde del Parco del Delta del Po e dalle straordinarie memorie della trafila Garibaldina. La fattoria Guiccioli, dove si rifugiò e si spense Anita Garibaldi è infatti un affascinate museo che rappresenta una tappa fondamentale nelle eroiche imprese che portarono all'unità d'Italia.

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PRIMO PIANO

Lo scambio degli anelli in municipio e un bacio delle novelle spose in due scatti di Stefania Pelloni, wedding planner dell’evento e autrice anche della foto in prima pagina

IL FATTO

Prove di matrimonio gay: Barbara e Carla spose in municipio La cerimonia, priva di valore legale, nella sala preconsiliare alla presenza di sindaco e due assessori, davanti al pubblico commosso Ci sono gli applausi e gli occhi umidi. Anche più che a un matrimonio normale. E dire che questo lo sembrava, un matrimonio normale, ma la legge italiana non lo consente, come si dicono in inglese anche due turisti proprio dietro di noi, poco prima di salire lo scalone del municipio, sabato 5 luglio, verso le 18. Quel giorno e a quell’ora infatti si è tenuta la cerimonia nella sala preconsiliare del Comune, in piazza del Popolo, e si tratta di un evento, anche se solo simbolico, in qualche modo storico per una città di provincia come Ravenna. In municipio, di fronte al sindaco e a due assessori, di fronte a oltre cento invitati, di fronte a giornalisti e fotografi, c'erano due spose. Un matrimonio gay in un Paese dove i matrimoni gay sono vietati. E così il sindaco non ha potuto indossare la fascia tricolore, non ha potuto firmare gli atti, leggere il codice civile e neppure recitare la solita cerimonia, ma ha di fatto dato la propria benedizione alle due spose, che si sono scambiate gli anelli e si sono baciate davanti alle testimoni (le nipoti) e una platea felice e commossa. Le due spose sono sono Barbara Domenichini – 42 anni,

LA NOVITÀ

dipendente del Comune e membro del comitato di coordinamento della Casa delle Donne di Ravenna – e la scrittrice e giornalista (con trascorsi in Rai), di 20 anni più grande, Carla Baroncelli. Ma sabato erano solo Barbara e Carla, che dopo dieci anni di convivenza senza riconoscimento di cittadinanza – come ha dichiarato Carla nel corso del suo discorso in Municipio – dopo dieci anni in cui hanno chiesto diritti e aspettato risposte, ora hanno finito la pazienza. E allora: «Facciamo un fatto – dice Carla –: chiediamo a tutti e tutte di farci da testimoni e al sindaco di riceverci in residenza. Così la nostra unione diventa un fatto pubblico e politico». E così è andata.

Anche se non potersi sposare «come tutti voi», ha aggiunto Barbara, provoca «frustrazione e delusione».

Il sindaco Fabrizio Matteucci nel suo breve intervento – prima di augurare alle spose ogni bene e auspicare che non siano proprio Carla e Barbara rovinare la sua media di matrimoni andati a buon fine nel corso degli anni – motiva la propria decisione con parole chiare: «Voglio che il Municipio sia la casa di tutti i ravennati e quindi

sede adatta per una festa del genere», ha detto, sottolineando come lui sia «tra i tanti italiani» che vorrebbero dare rilevanza giuridica anche ai legami tra omosessuali.

A fianco del sindaco anche l'assessore alla Partecipazione Valentina Morigi, che ha parlato di un Paese ipocrita e sordo, che nega la realtà, rivendicando «l'atto politico e di alto valore simbolico del Comune di Ravenna, che non discrimina le persone» e quella ai Servizi sociali e alle politiche di genere, Giovanna Piaia, entrambe legate alle spose anche per collaborazioni per vari progetti sociali e culturali.

Dopo lo scambio di anelli e il tradizionale bacio, la cerimonia è proseguita con alcuni interventi molto toccanti di amici e amiche, fino alla firma di quasi tutti i partecipanti del registro dei testimoni. Poi la discesa dalla scalinata e il lancio del riso. Proprio come un matrimonio normale. In attesa che lo diventi anche quello tra omosessuali, magari anche grazie a gesti coraggiosi come quelli di Barbara e Carla.

Luca Manservisi

I PROGETTI

«A ottobre, ci sposiamo a Lisbona» Dopo le nozze simboliche a Ravenna, quelle in Portogallo. E poi la trascrizione

Nuova location per dire sì: il Palazzone di Sant’Alberto Alla lista delle location ideali per le nozze civili a Ravenna, dopo la suggestiva biblioteca Classense, si aggiunge il Palazzone di Sant’Alberto, immerso nella natura del Parco del Delta del Po e sede del museo NatuRa. I matrimoni saranno celebrati nel salone del piano nobile. Il primo è in programma per sabato, 26 luglio, tra Antonella Tacchinelli e Fabrizio Casamenti. La tariffa dovuta al Comune per sposarsi al Palazzone sarà di 150 euro. Chi desiderasse sposarsi al Palazzone per informazioni può rivolgersi all’ufficio matrimoni, viale Berlinguer 68, 0544 482274, statocivile@comune.ra.it. Grazie alla cooperativa Atlantide che gestisce il museo NatuRa è inoltre possibile scegliere tra varie opzioni possibili per la cerimonia e anche i festeggiamenti in loco.

Il “corteo nuziale” di Barbara e Carla in una delle foto condivise dal profile facebook di Ravenna2019

Felici e soddisfatte, così sono Carla Baroncelli e Barbara Domenichini nei giorni successivi al grande evento. «Abbiamo sentito la solidarietà anche di tante persone che non conoscevamo – racconta Barbara – per strada c’è stata gente che ci ha viste e ci ha seguite fino in Municipio per farci gli auguri. È andata anche meglio di come ci aspettavamo. La cerimonia è stata così come la volevamo e abbiamo visto anche sui social tanti commenti entusiasti, repliche spontanee di persone che nemmeno conosciamo alle critiche». Le (tardive) polemiche dei giorni successivi non possono certo scalfire la soddisfazione. «Nei giorni successivi siamo state contattate da altre persone mai viste né conosciute che ora vorrebbero fare lo stesso e questo non può che renderci felici. In effetti è quello che un po’ speriamo». Come fare? Non essendoci una procedura, Barbara consiglia di seguire il loro esempio: chiedere un appuntamento al sindaco tramite il suo gabinetto o con un assessore per poi accordarsi. Intanto, loro due stesse stanno progettando una nuova sfida per Fabrizio Matteucci, che si è mostrato così disponibile sull’argomento. Stanno infatti programmando di volare in Portogallo per sposarsi nella romantica Lisbona, dove saranno peraltro verosimilmente accompagnate da un gruppetto delle amiche e degli amici che le hanno supportate in questa prima impresa.

Una volta tornate in Italia inizierà la trafila per il riconoscimento del matrimonio, innanzittutto da parte, appunto, del Primo cittadino all’anagrafe comunale (trascrizione che però non comporta vincoli per la legge italiana che non prevede questo tipo di unione). (fe. an.)

RAVENNA

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

PRIMO PIANO

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IL DIBATTITO

LA CURIA

Il finto sì saffico divide la politica

Risveglio 2000: «Una forzatura Critiche a Matteucci da Forza Italia e Lista per Ravenna. Ma anche dagli alleati del Pri del sindaco»

Il finto matrimonio tra due donne in municipio, alla presenza del sindaco e di due assessore, non è piaciuto a parte dell’opposizione e nemmeno al vicesindaco. L'atto simbolico andato in scena sabato 5 luglio nella sala preconsiliare di Palazzo Merlato – una sorta di festa in pubblico, senza alcun valore di legge, dei dieci anni di unione tra Barbara Domenichini e Carla Baroncelli – accende i malumori nelle file di minoranza e maggioranza.

I primi a uscire, peraltro non troppo tempestivamente, sono stati i tre consiglieri di Forza Italia che ipotizzano il danno erariale per il mancato pagamento della sala preconsiliare. Argomento che porteranno in consiglio comunale giovedì 10 luglio e che, è facile presumere, il sindaco smonterà con una certa facilità. Si è trattato di un incontro tra autorità e cittadini nella residenza municipale, non era un matrimonio, nemmeno volendo esisteva un modo per le due donne di pagare quelle poche decine di euro che vengono chieste alle coppie che si sposano in Municipio di sabato.

«Non sapevamo nulla», dice il vicesindaco repubblicano. «Temi di questo genere sarebbe meglio affrontarli prima in giunta. Un confronto su questo argomento va fatto ed è inevitabile, sarebbe preferibile che il sindaco con franchezza e trasparenza ci avvisasse. Ho chiesto un confronto sul tema. Se capitasse di riconoscere un'unione gay anche celebrata all'estero io non lo farei mai». E lo dice Mingozzi

E l’Arcigay

La cerimonia di sabato 5 luglio nella sala preconsiliare alla presenza del sindaco e delle assessore Morigi e Piaia

lancia un boicottaggio contro i locali del consigliere berlusconiano

che tuttora è in vetta alla classifica per numero di matrimoni celebrati dagli amministratori della giunta.

L'Arcigay invece si muove con un appello lanciato da Bruno Moroni, presidente del circolo Frida Byron di Ravenna: «Un boicottaggio dei locali di Bucci, ovvero il Cinema Mariani, l'Hotel Mosaico e il bagno Baci Baci Beach di Punta Marina. Sospenderemo il boicottaggio solo quando verranno ritirate le parole scritte e saranno fatte pubbliche scuse a Barbara e Carla per aver offeso la loro stupenda e struggente cerimonia con le parole “macchietta con tanto di spettacolo”». Iniziativa che ha incassato il

plauso semiserio dell’assessore vendoliana Valentina Morigi su Facebook e le critiche di Pietro Vandini del Movimento 5 stelle che però non critica le finte nozze in sé se non per l’eccessiva spettacolarizzazione.

Sul fronte politico, infine, si muove anche Lista per Ravenna, altra forza di opposizione. Dopo quello dei forzisti, anche il consigliere Nicola Grandi ha presentato al presidente del consiglio comunale il question time con cui chiede quale ruolo abbia svolto nella vicenda questa amministrazione e a quale titolo sindaco ed assessori abbiano presenziato alla stessa, «a quale titolo uno spazio di proprietà dell’inte-

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ra comunità ravennate sia stato utilizzato per lo svolgimento di un evento di carattere privato al quale il vigente ordinamento non riconosce alcun rilievo giuridico». Resta da capire quanto e se l’anima più cattolica del Pd abbia effettivamente apprezzato la scelta del sindaco di esporsi così platealmente sul tema. Un sindaco che, peraltro, è diventato egli stesso cattolico.

Certo se dovesse essere confermata la voce di un possibile regolamento per l’uso degli spazi comunale per questo tipo di cerimonie, non mancheranno le occasioni di dibattito a Palazzo Merlato.

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«Come sollecitazione politica può starci, un sindaco è libero di farla, ma forse è un po’ una forzatura rispetto ai compiti istituzionali di una amministrazione». È il pensiero di un cattolico convinto come Giulio Donati, direttore di Risveglio 2000, il settimanale della diocesi di Ravenna. La testata ha deciso di affrontare il dibattito sollevato dal gesto simbolico fatto in municipio con un editoriale di Donati pubblicato sul numero del 10 luglio. «Quando parliamo di matrimoni tra coppie omosessuali si tratta di un tema dibattuto a livello nazionale e a livello nazionale andranno prese posizioni e fatte scelte. Sul piano locale lasciano un po’ il tempo che trovano». Le polemiche politiche, con gli attacchi dall’opposizione e il fuoco amico della stessa maggioranza, confermano una convinzione di Donati: «Mi pare non si tratti di un gesto condiviso». Ma se si entra nel merito della questione le idee del giornalista e diacono permanente, con un trascorso anche da assessore a Russi, sono chiare: «Questo tipo di unioni sono un’altra cosa rispetto al matrimonio come noi lo intendiamo, non hanno bisogno di questo tipo di riconoscimento. E quando dico noi non intendo noi cattolici ma noi mondo: il matrimonio rappresenta una relazione naturale che nella cultura della storia del mondo è rappresentata da uomo e donna. Mi pare che a livello legislativo si stia lavorando per arrivare a individuare una formula che rappresenti questi legami senza parlare di matrimonio». Resta una solida certezza: «È un gesto con valore di atto politico per sollecitare qualcosa che non riguarda l’amministrazione locale». Un gesto con un valore diverso se fatto da un sindaco che non ha mai nascosto il suo orientamento cattolico? «Credo che in Italia quando si parla di certi temi siamo sempre tutti ispirati da un pizzico di cultura cattolica perché fa parte della nostra storia». (and.a.)

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PRIMO PIANO

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LA STORIA Da Russi a New York con amore, per sposarsi. Nell’ottobre del 2012 Valentina Bellotti e Dora Casalino per dire sì, anzi yes e risultare ufficialmente coniugate, scelgono di andare nella Grande Mela dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono quotidiani. Una procedura semplice, ci racconta Dora: «Richiedono documenti come l’atto di nascita e il passaporto, non vogliono la residenza. Si prendono qualche giorno per verificare che i documenti corrispondano al vero e in meno di una settimana puoi andare in municipio a sposarti. Il costo? Mi pare una quarantina di dollari in tutto». Semplice, anche andare dal pasticcere a ordinare la torta nuziale, perché a New York nessuno si stupisce più e i matrimoni tra due donne o due uomini sono ordinaria amministrazione.

«Anche per questo abbiamo scelto proprio questa città, perché dentro c’è tutto, c’è posto per tutti». Ad accompagnarle il fratello di Dora e un amico di Valentina, tra l’altro avvocati entrambi avvocati, che hanno avuto anche il ruolo di testimoni e a festeggiarle alcuni amici residenti nella metriopoli.

Familiari, colleghi e amici italiani invece hanno potuto partecipare alla festa che hanno replicato in grande una volta tornate a Russi, Italia. La cittadina in cui convivono, in cui Dora, da tanti anni attivista nei movimenti Lgtb, si è anche candidata alle ultime amministrative per la lista La sinistra per Russi.

Lavora come operatrice sociale a Ravenna, mentre Valentina, 41 anni, è psicoterapeuta e vicepresidente della cooperativa Persone in movimento. Stanno valutando l’ipotesi di far trascrivere il proprio matrimonio agendo per via politica, attraverso un voto del consiglio comunale perché Dora ribadisce come per lei la testimonianza sia importante. Anche se le loro nozze sono state per l’appunto un fatto privato. «Ci siamo sposate perché ci amiamo e abbiamo scelto un progetto di vita comune, non abbiamo scelto di rendere la cosa pubblica perché volevamo occuparci del nostro matrimonio: gli anelli, (fatti a mano per noi da nostri amici) il vestito, i testimoni all'aeroporto, dire "si, lo voglio" in inglese, l'emozione che c'è nel dirsi attraverso quel gesto, voglio passare la vita con te. Insomma, a noi interessava sposarci e basta. Le questioni politiche sui diritti civili, le affrontiamo quotidianamente». E quindi, cosa pensare del matrimonio finto tra Barbara Domenichini e Carla Baroncelli a Palazzo Merlato davanti al sindaco?

«Hanno fatto una cosa bellissima visto anche come ha reagito la città. Barbara mi ha raccontato che hanno sentito la vicinanza di tante persone, che hanno tutte firmato come testimoni, sono felice per loro che hanno dimostrato come la società sia pronta e sia la politica a essere rimasta indietro».

In comune queste due coppie condividono il fatto che comunque sia per la legge italiane sono due

Da Russi a New York per dire «yes» Dora e Valentina si sono sposate nella Grande Mela nel 2012 e ora tenteranno di far trascrivere gli atti

Valentina e Dora il giorno del matrimonio, all’uscita del municipio, a New York. Nella foto piccola la loro torta

conviventi e non due coniugi e non beneficiano dunque delle leggi che regolano il matrimonio. Nel caso per esempio il matrimonio di Dora e Valentina fosse trascritto dal Comune, potrebbero essere parificate alle coppie tradizionali solo per quanto concerne atti interni al Comune stesso, come l’accesso a potenziali bandi per le famiglie, non certo per questioni di rilevanza e ambito nazionale dove la legge, banalmente, manca. Ora però il premier Matteo Renzi ha promesso a settembre di istituire un nuovo tipo di unione possibile per le coppie omosessuali, con diritti e doveri simili a quelli previsti per il matrimonio. Una civil partnership come la chiama lui che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe non essere estendibile agli etero e non chiamarsi matrimonio. Insomma, par di capire una corsia separata e parallela.

«Non ci interessano i diritti di serie B, noi siamo già sposate e vogliamo che altri possano farlo anche in Italia, magari perché non hanno condizioni economiche per andare all’estero. Ma di cosa si ha paura?

Che minacciamo la famiglia cosiddetta tradizionale? Ma dov’è? Qual è oggi la famiglia tradizionale?

Peraltro sono sempre più numerose anche le famiglie omosessuali con figli, sono già una realtà, è miope e ingiusto far finta che non esistano». Anche Dora e Valentina non escludono in futuro la possibilità di avere un figlio anche se, almeno stando in Italia, di certo non potranno adottarlo (anche ammesso che interessi loro farlo, nel caso passi qualche forma di unione civile tra le poche certezze c’è che non vi sarà l’adozione).

Per il momento c’è la loro militanza e testimonianza, data in primis dalla normalità della loro vita di coppia e poi dall’attivismo che in passato ha portato anche Dora nelle scuole «con gli studenti non ci sono problemi, sono gli adulti a crearli, i problemi». Ora l’impegno è su Russi, dove le due donne originarie una di Milano e l’altra di Napoli e con una carriera in giro per l’Italia, hanno (per ora) scelto la Romagna per vivere il loro amore.

Federica Angelini

LA TESTIMONIANZA

«Bene il matrimonio gay, ma attenti a non perdere la potenzialità rivoluzionaria» Marco Cavalcoli: «Nelle differenze un’occasione di ripensare i fondamenti della società» Nel 2008 furono tra le coppie, etero e omosessuali, che andarono simbolicamente insieme all’anagrafe per iscriversi al registro delle coppie di fatto da poco istituito. Marco Cavalcoli e Luigi de Angelis sono, come si dice, una coppia nella vita e in teatro (dove lavorano insieme nella compagnia Fanny&Alexander, di cui Luigi stesso è fondatore con Chiara Lagani) che però non hanno mai pensato, ci spiega Marco, al matrimonio. «Naturalmente sono al fianco di tutti coloro che si battono per il matrimonio tra omosessuali e anche per l’adozione. E credo che quanto hanno fatto Barbara e Carla sabato in muncipio (le finte nozze di cui parliamo a pagina 8, ndr) sia importante: l’immagine di persone che fanno questa cosa anche in maniera tradizionale credo possa abituare anche le persone con una mentalità diversa a considerare una cosa del genere normale».

Detto questo, Marco Cavalcoli, da sempre politicamente schierato con i radicali, però amplia il discorso e pur ribandendo l’importanza di uno stato basato sul diritto individuale e sul principio liberale «troppo spesso dimenticato» per cui qualsiasi cosa non nuoccia a terzi non abbia senso che sia oggetto di un divieto, mette anche in guardia dal rischio di “ripetere uno schema”. «Stiamo attenti a non perdere la potenziale carica rivoluzionaria che c’è nelle differenze, che possono essere di genere o di orientamento sessuale, a cambiare il fondamento di una società fondata su un certa idea di famiglia. Fare entrare le donne nell’esertcito, non ha cambiato l’esercito». Cavalcoli individua come un modello di società da cambiare quello in cui, spiega «l’educazione dei ragazzi e anche la cura degli anziani sono tutti a carico della famiglia stessa, mentre dovrebbero essere gestiti dalla collettività. Auguro a tutti di vivere in famiglie felici, ma i numeri ci dicono che la maggior parte delle violenze sui bambini e sulle donne avvengono proprio all’interno delle famiglie. Non tutte le società sono state costruite e concepite in questo modo nella storia, basta pensare ai kibbutz israeliani. Se i ragazzi uscissero davvero di casa a 18 anni forse anche le relazioni familiari stesse ne beneficerebbero». Una potenzialità eversiva che a ben guardare potrebbero avere però anche semplici single o coppie di fatto anche eterosessuali. «Certo, anche essere single ti mette in qualche modo ai margini di questa società, o pensiamo all’assoluta mancanza di possibili tutele reciproche per due individui che scelgono di essere una coppia ma di non condividere la residenza». . (fe. an.)

Marco Cavalcoli (Foto Mattia Sangiorgi, osservatorio fotografico di Ravenna) per “Facce da Agorà”

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POLITICA

LA SENTENZA

CRONACHE ROMANE

Errani, condannato, si dimette Un anno al Presidente della Regione nel caso Terremerse. Il ricorso in Cassazione Che sia o meno la fine di un’epoca, come stanno più o meno tutti commentando, il dato certo è che si tratta di un terremoto politico per l’istituzione Emilia-Romagna e per la politica regionale. Il presidente Vasco Errani, ravennate, martedì 8 luglio è stato condannato a un anno in appello nel processo Terremerse, dopo l’assoluzione in primo grado nel novembre 2012. L’accusa era di falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta portata avanti dal procuratore Roberto Alfonso e dal pm Antonella Scandellari sulla coop Terremerse in cui è a processo per truffa il fratello Giovanni, che della coop era stato presidente. La vicenda nacque con l'accusa rivolta da Il Giornale a Errani di aver favorito la coop del fratello nell’ottenimento di un finanziamento di un milione di euro dalla Regione per la creazione di una cantina a Imola, cantina che però non era stata finita entro il termine indicato dal bando. Errani decise allora di inviare in procura una relazione in cui veniva affermato che tutta la procedura era stata regolare. Ma quando le indagini della Finanza appurarono che invece c’erano irregolarità, al termine dell'inchiesta per truffa contro Giovanni Errani, funzionari regionali e tecnici, la procura ha indagato anche il presidente Errani, nell'ipotesi che avesse voluto depistare le indagini inducendo i funzionari Valtiero Mazzotti e Filomena Terzini (condannati invece a un anno e due mesi con la condizionale) a raccontare il falso. La difesa ha invece sempre sostenuto che quella lettera di Errani, oltre a non voler mettere fuori pista nessuno, è stata proprio un esposto che ha permesso di iniziare le indagini. In primo grado i giudici le hanno dato ragione, in appello la sentenza, che gli avvocati di Errani definiscono «sconcertante» e di cui attendono le motivazioni, è stata invece di colpevolezza.

Immediate sono seguite le dimissioni del presidente che in una nota ha dichiarato «è un momento di amarezza. Ma per prima cosa non parlo di me. Parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l’istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna. Ho sempre messo l’istituzione davanti ad ogni altra considerazione - a me stesso - e non cambio ora. Non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l’istituzione. Per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza. Dunque annuncio subito che presenterò ricorso affinché prevalga questa semplice verità. Le mie dimissioni sono dunque puramente un gesto di responsabilità. Ad esse unisco il ringraziamento a collaboratori, istituzioOTONOMI ni, organi dello Stato, forze sociali ed economiche, perché con tutti c’è stata una collaborazione significativa e TRA BONACCINI costruttiva. A tutti, ancora grazie ed un augurio di E RICHETTI, SPUNTA POLETTI buon lavoro».

Una dichiarazione che ha ricevuto il plauso di molte La prematura decadenza del manforze politiche e di tutto il Pd. La direzione nazionale del dato di Errani rischia di complicare partito ha addirittura chiesto all’ormai ex presidente di non poco la vita al partito regionaripensarci e restare al proprio posto. Sindaci (Matteucci le che aveva per il 5 ottobre fissato in primis), parlamentari, esponenti di altre forze politile primarie per eleggere il proprio che, tutti pronti a scommettere sull’onestà e la capacità segretario e immaginava a dicemdi Errani e tutti convinti che la Cassazione ribalterà la bre di poter procedere con la scelsentenza che lo dà per colpevole. Un terremoto perché ta del candidato alla regionali preVasco Errani era al vertice dalla Regione dal lontano viste per la primavera del 2015.

Ora c’è già chi immagina addirittu1999, cinque anni fa fu eletto per il terzo mandato conra di sospendere il congresso, c’è secutivo (suscitando più di una perplessità in tema di lechi chiede elezioni a ottobre, chi gittimità e, certamente, di opportunità politica, è un chiede a Errani di ripensarci, chi uomo potente e un simbolo di un certo Pd): fino a febcomunque non auspica le elezioni braio 2013 tutti lo immaginavano accanto a Bersani al anticipate (come il parlamentare governo, nel ruolo che fu di Gianni Letta per Berlusconi Gianluca Pini della Lega Nord). e in quello che oggi è di Graziano Delrio per Matteo RenIntanto, è iniziato comunque il zi. Ma Bersani perse le elezioni. E in questi giorni la sen“toto” successore e c’è chi dà in tenza è da molti vista come la pietra tombale su un ciclo pole position, oltre ai noti e già politico, ma è difficile immaginare che Errani smetta citati Stefano Bonaccini e Matteo improvvisamente di esercitare la sua enorme influenza, Richetti, anche (e questa è la vera e che è stato anche presidente della Conferenza delle Renew entry) il ministro al lavoro gioni e Commissario per la ricostruzione del terremoto.

Giuliano Poletti, imolese, già a Di certo resterà influente nella sua Ravenna, dove ha capo di Legacoop, nell’ipotesi di iniziato la sua carriera anche dalla base del partito e soun rimpasto di governo. no stati tantissimi in queste ore ad avergli espresso la propria stima e il proprio affetto.

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SEN.T.IN.EL: L’ALLARME L’ALLARME ATTIVO ATTIVO SEN.T.IN.EL: NEL CUORE DELLA PORTA NEL CUORE DELLA PORTA

«Primo di ovollolo». Ecco cosa ha detto davvero Renzi a Venezia di Andrea Casadio

«Grazie grazie, così tanto per queste opportunità... veramente, veramente interessante anche perché, non perché, veramente preoccupato del tempo e del, e del campanello, la tua campana». Più che della mia campana, Renzi dovrebbe preoccuparsi del suo inglese. Questa è la traduzione letterale delle parole pronunciate (male) dal Premier pochi giorni fa, al convegno Digital Venice. Sir Matthew Renzi ha deciso di lanciarsi in un discorso a braccio di ventotto minuti, tutto in inglese, di fronte a una platea attonita di politici ed esperti europei che non hanno capito una minchia (l'inglese loro lo parlano), mentre attorno a lui ministri come la Madia e colleghi vari italiani annuivano come cagnolini imbarazzati. Ecco cosa ha detto davvero: «Il ruolo dell'Europa attorno al mondo, non è un ruolo di... ehm... associazione di limitazioni, è uno spazio di libertà, Europa sarà utile attorno al mondo se fare disglobalizzazione civile, è... eeewww... È possibile cambiare l'Italia se in prossimi mille giorni, noi usiamo tecnologia per cambiare atteggiamento nei problemi tradizionali del nostro paese, per esempio giustizia civile. Ora noi cominciamo con uno a favore del sesso nella rete, quelli a favore del sesso telematico per giustizia civile hanno due obiettivi: primo di ovolollo(?), ridurre il numero di, mmmehm, di quelli a favore del sesso bloccati, cinque milioni a favore del sesso in Italia, e dare lo stesso tempo della Francia, Germania, nel nel cronometraggio di quelli a favore del sesso, oggi in Italia è mille giorni più o meno, novanta-cinquanta giorni, in Germania è trecento, trecento giorni. Quindi, rosse asce, la riduzione è possibile. Se presento le riforme come un diktat dell'Europa, io uomo terribile. Se io spiego a persone, io sono un corretto e civile gentleman, esattamente come nel wwrraaaa resto del mondo... Se, se spieghi a persone giovani “oooh l'Europa è una creazione perché nel passato alcune visioni, uomini e donne visionari decidono di creare un posto in cui tutti scambia-condividono lo stesso pro papera”, loro pensano che questa è una creazione su Ebay, su Amazon, sulla troia, non dell'Europa. Per la prossima generazione l'Europa non è solo un posto economico, l'Europa è la libertà di movimento, è la stessa, nella mia esperienza personale l'Europa era mia madre che piangeva dentro la tv, mentre l'hashish, lei sentimento, lei sentiva le mura di Berlino distrutte dalle persone, per me, per mia madre l'Europa è questi momento. Per mio figlio l'Europa è Champions League e normale vita tutti i giorni. E questa sarà la nostra rosa purpurea ad ottobre nel cancellare, ogni singolo euro investito in infrastruttura digitale deve casa della scatola, deve fuori dalle limitazioni, perché se io investo in una struttura digitale, investo nel futuro. Questo non è un costo, questo è un piscio di futuro ed è impossibile di uscire da crisi. Meucci è un buon italiano, ma è anche (Renzi dice “olzo”), un a-ah pessimo storia, pessima storia, perché Meucci è l'arcolaio inventore del mmmm, telefono. Mi dispiace con le persone americane presenti qui, ma anche il Congresso degli Stati Uniti in 2002, 2001, non ricordavo, riconoscere il fondatore, l'inventore telefono è Antonio Meucci. Lui era... un genio... per qualche ragione lui lasciò l'Italia e non poteva usare il copyrigh,, quindi Graham Bell arriva e nella storia lui fu l'inventore e fondatore del telefono. Andare a mangiare, è ora di pranzo».

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Un investimento complessivo che supererà i 50 milioni di euro e, nelle previsioni degli investitori, darà 450 nuovi posti di lavoro (indotto compreso). In sintesi sta tra queste due cifre la dimensione economica del raddoppio del centro commerciale Esp di Ravenna.

Partenza dei lavori programmata per fine anno e taglio del nastro previsto tra Natale 2016 e primavera 2017, quando saranno passati diciannove anni dalla prima apertura della struttura nella periferia ovest della città.

L'ampliamento, progettato dalla società cooperativa Inres e dall’architetto Carlo Sadich, è di 19mila metri quadrati (di cui 13mila di area vendita) per arrivare a un colosso con una superficie complessiva di 47mila (31mila) improntato alla sostenibilità energetica con illuminazione a led e pannelli fotovoltaici sul tetto. Il design sarà realizzato in linea con l’ultima recente ristrutturazione (la pavimentazione come elemento di unione con l’attuale edificio): il passaggio di collegamento sarà dove oggi si trova il negozio Deichmann.

L’impianto oggi conta 40 negozi e sei punti vendita di media superficie: se ne aggiungeranno rispettivamente 45 e 8 per arrivare a un totale di 99. Con l’ambizione di averli tutti assegnati al momento dell’inaugurazione. Resterà immutata l'area del supermercato.

Ampliamento del parcheggio per arrivare a 4.255 posti.

Le scorse settimane, sul nostro settimanale, avevamo anticipato le tratttive in corso per portare alcuni marchi nei nuovi spazi commerciali: fonti ritenute attendibili parlano di Zara, H&M, Maisons Du Monde, Decathlon.

Quest’ultimo è l’unico nome smentito dalla dirigenza Esp. Trattative con marchi nazionali e internazionali dell’abbigliamento e dell’arredamento per quanto riguarda gli spazi più grandi.

Per quelli che vengono chiamati negozi di vicinato ci sarà una particolare attenzione agli imprenditori locali anche se alla fine sarà il mercato a dire l’ultima parola. La nuova area manterrà la natura di quella attuale con ristoranti e bar. La novità: un dentista.

L’investimento comprende quasi sei milioni di euro per opere di urbanizzazione primarie e secondarie. E infatti il piano approvato dal Comune prevede di risistemare la rotonda Austria con nuovi svincoli, una pista ciclabile fino a Borgo Montone e migliorare la funzionalità dell’ingresso da viale Alberti.

Oltre alla viabilità perimetrale.

ECONOMIA

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AMBIENTE/1

GRANDE DISTRIBUZIONE

L’Esp mette sul piatto 50 milioni per il raddoppio: avrà 99 negozi

CERTIFICAZIONE EMAS PER LA CAMERA DI COMMERCIO La Camera di commercio di Ravenna, dopo aver scelto di dotarsi di un sistema di gestione ambientale conforme al regolamento europeo, ha ottenuto la registrazione Emas. È il secondo ente camerale in Italia dopo Ancona e la prima Camera di Commercio in regione.

Al sistema comunitario di ecogestione e audit Emas possono aderire le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, aventi sede nel territorio della Comunità Europea o al di fuori di esso, che desiderano impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.

AMBIENTE/2 LA NOTTE GREEN FA IL BIS A FUSIGNANO MUSICA, EXPO, EVENTI

NEL DETTAGLIO ECCO CHI INVESTE E PERCHÉ: «C’È LA CONCORRENZA...»

A farsi carico dell’investimento dell’Esp sarà la società per azioni Immobiliare Grande Distribuzione (Igd), proprietaria del centro commerciale. Igd, nata a fine anni novanta, sviluppa e gestisce centri commerciali su tutto il territorio nazionale e vanta 15 centri in Romania. Soci di maggioranza: Coop Adriatica (44 percento) e Unicoop Tirreno (13 percento).

«L’ampliamento dell’Esp è necessario per restare competitivi nel contesto territoriale di riferimento – ha spiegato Gilberto Coffari, presidente di Igd – dove negli ultimi anni sono nate nuove strutture tra Lugo, Cesena, Forlimpopoli, Rimini, Savignano, Forlì e Faenza». Coffari ricorda che i 33 milioni per appalti potranno essere un ritorno economico importante per le imprese del territorio.

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Due rendering di come saranno l’ingresso della nuova parte dell’Esp e gli interni.

Progettazione a cura di Inres e architetto Carlo Sadich

di Antonietta Mar ino NUOVA GESTIONE

Viale delle Palme, 8/A Marina Romea tel. 0544/446620 www.ristoranteinvespa.it RISTORANTE invespa

Apertura annuale pranzo e cena

Torna la Notte Green a Fusignano: la seconda edizione si svolgerà il 14 luglio 2014 nel centro del paese. Una serata dedicata alla sostenibilità ambientale.

Un percorso di partecipazione, d’informazione e di comunicazione con i cittadini su quelli che sono i valori di sostenibilità, che aprono le porte alla cosiddetta green economy. Mostre, musica, gioco, degustazioni, riciclo, creatività, mercatini, concerti, riuso.

Nell’occasione sarà inaugurata la rete wifi a disposizione nel centro di Fusignano.

MENU OPERAI A PRANZO – dal lunedi al venerdi CARNE Primo, secondo, contorno, mezzo litro d’acqua, un quarto di vino e caffè – 11 € PESCE Primo, secondo, contorno, mezzo litro d’acqua, un quarto di vino e caffè – 13 €

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LETTORI detti e contraddetti

a cura di Fausto Piazza

detti e contraddetti

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

NON CHIUDETE IL CONVENTO DEI FRATI CAPPUCCINI Abbiamo appreso dagli amici ravennati del punto d’incontro, dell’Ofs e dai padri del convento cappuccino di via Oberdan che è in progetto la chiusura totale del convento. Abbiamo frequentato con assiduità le periodiche iniziative di riflessione religiosa e di solidarietà e, in particolare, abbiamo goduto con continuità della accoglienza, del sostegno spirituale e del profondo apporto biblico, teologico e culturale di padre Alberto Casalboni, sostegno e apporto di cui tutta la comunità cristiana ravennate e l’intera città ha potuto avvalersi, sempre con alto apprezzamento e beneficio, in numerose occasioni pubbliche.

Imploriamo l’arcivescovo monsignor Lorenzo Ghizzoni e padre Matteo Ghisini di soprassedere a questa triste decisione e di verificare tutti insieme ogni possibile strada che non privi Ravenna e tutti noi di questa preziosa presenza francescana.

Disponibili per ogni dialogo e ogni possibile riconsiderazione e collaborazione in merito, ringraziamo per l’attenzione e auguriamo ogni bene.

Francesco Nicastro, Daniele Morelli, Mariangela Baroncelli

#INSTAGRAM

L’artiglio meccanico di @alegara Pubblichiamo in questa pagina una foto dal nostro territorio pubblicata su Instagram, noto social network fotografico, con l’hashtag #igersravenna. Questa è scattata dall’utente @alegara nella zona portuale di Ravenna.

ESENZIONE IMU PER LE ATTIVITÀ NEGLI IMMOBILI DI CHIESA Una vergogna. Non ci sono altre parole per definire il decreto con cui il Governo definisce il regime Imu e Tasi per le attività svolte in immobili della Chiesa cattolica. Esenzione totale per le cliniche convenzionate, in un paese in cui una convenzione non si nega a nessuno, indipendentemente dalle tariffe

richieste. Identico trattamento per le scuole private, a patto che le rette, al netto dei generosi contributi pubblici, non superino i 600 euro al mese. Sconti anche per le palestre, che naturalmente devono avere un trattamento diverso da quelle gestite da privati in immobili privati. Almeno abbiamo capito cosa si

intende per no profit quando c'è di mezzo il Vaticano, alla faccia di trasparenza e uguaglianza delle condizioni.

Giovanni Paglia, deputato Sel

COME VENGONO SPESI I NOSTRI SOLDI PER ASFALTARE LE STRADE? Mi piacerebbe chiedere all'ammini-

strazione comunale come vengono spesi, male, i nostri soldi. Avrete notato Ravennati che in questi giorni, finalmente, stanno rifacendo il manto stradale in alcune strade cittadine. Mi chiedo io in che maniera vengono fatti gli appalti per questi lavori? Ritengo che i lavori che vengono svolti non siano fatti con mezzi idonei! Le attrezzature utilizzate non mi pare siano adatte per asfaltare strade ad alta percorrenza ma bensì più adatte a piste ciclabili. Come si fà a vedere che l'asfalto vecchio viene rimosso con un Bob-kat e quello nuovo viene rullato con un compressore piccolo? In via Saragat hanno impiegato troppi giorni per fare un tratto piccolo e venerdi sono intervenuti nuovamente a rappezzare con ghiaino e liquido di catrame una strada già finita, lavoro fatto nella più totale insicurezza, chi è transitato in zona lo ha potuto notare. Domanda: questa strada arriverà a Natale? Ma da Palazzo Merlato signor sindaco qualcuno si muove per venire a controllare ciò che viene fatto? I Ravennati penso che siano un bel pò stanchi di vedere danaro pubblico sprecato. Ormai governate voi da troppi anni e non potrete sicuramente dire che è colpa della destra se la città viene governata male!

Luciano Fosci, portavoce Fratelli d’Italia a Ravenna

RACCOLTA FONDI PER IL CANILE DI CERVIA Il 7 luglio al Bar del Centro di Pinarella di Cervia si è svolta la serata: “Un lunedì da cani” serata dedicata ai cagnolini di ogni tipo e razza. È stato un grande successo con la partecipazione di

un centinaio di cani che accompagnavano padroni di ogni età, si è creata una bellissima atmosfera tra animali che socializzavano e altrettanto i padroni. È stata molto positiva anche la raccolta fondi per il canile di Cervia. Stiamo già valutando un'altra data per ripetere l'appuntamento e confermare la volontà del Bar del Centro di aiutare chi ama gli animali. Se passate da Pinarella col vostro animaletto ricordate che nel nostro bar gli animali sono sempre graditi. Le persone solo se si comportano bene.

Tino Giugni, Eleonora Giunchi, Maurizio Capelletti

IN BOCCA AL LUPO A MIRELLA ROSSI PER LA GUIDA DELL’AUSER Accogliamo con un applauso l'elezione di Mirella Rossi come presidente dell'Auser. Io personalmente, ho avuto la fortuna e l'onore di collaborare con lei quando era a suo tempo responsabile del dipartimento immigrazione in Cgil Ravenna. Nel svolgere il suo lavoro di sindacalista, si è vestita con la pelle di leone, elefante, bufalo, serpente, dell' aquila... per difendere e proteggere i più deboli e in particolare gli immigrati. Mirella è una donna con tenacia, rigorosa, guerriera, sensibile, sempre disponibile e molto materna. Sono convinto che anche da presidente dell'Auser, riuscirà come sempre a rilevare brillantemente questa nuova sfida.

Congratutazioni e in bocca al lupo per questo suo nuovo e importante incarico.

Charles Tchameni Tchienga, presidente associazione Il Terzo Mondo

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RAVENNA &DINTORNI 10/7 2014

MUSICA

CULTURA

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PINARELLA DI CERVIA

LA RASSEGNA

AL ROCK PLANET

TRA BAND METAL, E IL REGGAE GIAMAICANO MAX ROMEO

A Faenza anche i Los Lobos

Venerdì 11 luglio dalle 21.30 al Rock Planet di Pinarella di Cervia sonorità pesanti con due gruppi americani. Si tratta degli Iwrestledabearonce, band avantgarde metal della Louisiana, e dei Texas in July, gruppo metalcore della Pennsylvania. Il giorno dopo, sabato 12, al Rock Planet, dalle 23.30 appuntamento con Max Romeo (nella foto), storico cantante reggae giamaicano con alle spalle alcuni decenni di carriera.

Artisti di fama mondiale a “Strade Blu”. Si parte con Arto Lindsay e Marc Ribot Dopo i concerti dei Sacri Cuori in veste diversa al Ravenna Festival prima (vedi pagina 16) e al Riot di Massa Lombarda dopo (vedi box in basso), la tradizionale rassegna romagnola di folk e dintorni “Strade blu” entra nel vivo con un cartellone di caratura internazionale. L’evento clou è forse il ritorno in Italia dei Los Lobos – i cosiddetti lupi del barrio di East La – che tutti hanno imparato a conoscere per la loro La Bamba, ma che con La Bamba poi c’entrano poco e nulla.

L’appuntamento con il loro rock latino – in senso lato – è in programma il 18 agosto in piazza Nenni, a Faenza. Ma il primo colpo “Strade Blu” lo spara già domenica 13 luglio, sempre a Faenza ma nella cornice del Museo Internazionale delle Ceramiche, con due mostri sacri come il brasiliano Arto Lindsay (uno che è passato dal tropicalismo al cantautorato passando dall’avanguardia e inventandosi di fatto il cosiddetto movimento no wave newyorkese) che dividerà il palco con uno dei più grandi chitarristi rock di sempre, Marc Ribot.

Il cartellone prosegue il 15 luglio fuori provincia (a Modigliana) con il progetto blues Bagamojo e nel corso delle prossime settimane vedrà protagonisti artisti del calibro di Steve Earle (in solitaria il 31 luglio a Faenza), Lydia Lunch (altra esponente di stra-culto della no wave) con i Gallon Drunk (a Faenza il 1° agosto). Howe Gelb e Chuck Prophet. Veri e propri classici in una sfilata al solito contornata da roots e blues, da piccole produzioni proprie (Carla Lippis dall'Australia, Ingrid Veerman dal Belgio) con artisti che hanno cominciato a Strade Blu interessanti percorsi internazionali.

Info: 3478932009. Programma completo su www.stradeblu.org.

Arto Lindsay sarà il protagonista del concerto di “Strade blu” di domenica 13 luglio a Faenza. Sul palco con lui ci sarà Marc Ribot

MARINA DI RAVENNA NINOS

DU

BRASIL AL BAGNO HANA-BI

Venerdì 11 luglio dopo uno speciale picnic sulla spiaggia al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna concerto dei Ninos du Brasil, tra musica brasiliana, elettronica e percussioni tribali. Il 12 luglio all’Hana-Bi invece l’anteprima del festival della trasmissione radiofonica Area51 con i live di band emergenti italiane come Hernandez&Sampedro, C+C=Maxigross, Lovespoon e Jarred, The Caveman. Martedì 15 infine un’altra band italiana, i Gazebo Penguins con il loro post-hardcore.

SURF

MUSIC AL

PETER PAN

CON

JOE

Sabato 12 luglio al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna concerto di surf music con uno degli esponenti del genere più noti, SurferJoe, che si esibirà con la sua band a partire dalle 18.

RAP CON LA KATTIVERIA

RIOT FEST MARTA

SUI

TUBI, SACRI CUORI

E

BLASTEMA

A

AL

BUKOWSKI

Sabato 12 luglio alla Taverna Bukowski di Marina di Ravenna serata hip-hop con il rapper Murubutu e il collettivo emiliano La Kattiveria.

MASSA

Torna a Massa Lombarda il Riot Fest, in programma da giovedì 10 a sabato 12 luglio con oltre settanta musicisti distribuiti nei cinque palchi allestiti. Sul palco centrale in piazza Matteotti, ad aprire il festival giovedì 10 saranno i Marta sui Tubi, una delle band più seguite nel panorama del rock italiano, mentre apriranno la serata i giovanissimi Freedom Underground, vincitori del concorso di band locali promosso del centro giovani di Massa Lombarda. Venerdì 11 si esibirà il gruppo romagnolo dei Sacri Cuori, che ospiteranno sul proprio palco alcuni ospiti come i due “leoni della balera” Michele Carnevali e Primo Montanari, e – attorno a un'idea di colonna sonora tra West, Romagna e dolce vita – due personaggi di caratura internazionale come Tav Falco ed Evan Lurie dei Lounge Lizards. L’ultima serata, sabato 12, è quella dedicata alla quarta edizione del premio Radio Sonora, il riconoscimento attribuito a un progetto musicale romagnolo: quest’anno i vincitori sono i Blastema, rock band di Forlì. Concerti gratuiti. Info: 340 2555174 e www.riotfest.it.

THE SCOMMITMENTS

AI LUNEDÌ DEL

SINGITA

Parte la rassegna di concerti del lunedì al bagno Singita di Marina di Ravenna. Il 14 luglio l’appuntamento è con il soul alla ravennate della storica band The Scommitments.

AL SOTTOMARINO TRE CONCERTI 2.0 Mercoledì 16 luglio dalle 21 al Sottomarino serata rock dell’associazione Ravenna Duepuntozero. Sul palco i ravennati Io & Bobby e Nannibiuss & Friends, e gli Antefatti, band punk rock di Terni in attività da oltre un decennio.

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RAVENNA &DINTORNI 10/7 2014

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SPETTACOLO

CULTURA

Nelle foto (di Silvia Lelli) alcune immagini del concerto de “Le vie dell’Amicizia” del Ravenna Festival a Redipuglia

RAVENNA FESTIVAL/1

A Redipuglia il Requiem poi il silenzio Uno straordinario concerto di Riccardo Muti dedicato alle vittime di tutte le guerre Se c’è un filo rosso che intreccia lo straordinario concerto de “Le Vie dell’Amicizia” del Ravenna Festival, diretto da Riccardo Muti al sacrario militare di Redipuglia per commemorare le vittime di tutte le guerre, in occasione del centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, questo potrebbe essere il silenzio. Un vuoto paradossale rispetto alla pienezza simbolica e alla potenza evocativa della messa da Requiem di Giuseppe Verdi, scelta dal Maestro per la sua universalità «come il grido dell’uomo di fronte al dolore e alla morte». È lo scenario di Redipuglia che prepotentemente suggerisce il senso del silenzio: una gigantesca lastra tombale vasta come una montagna, che racchiude i resti di migliaia di giovani caduti insieme come patrioti italiani nella prima fra le grandi carneficine del “secolo breve”. L’epoca iniziata nel 1914 e conclusa, sempre nel segno del sangue, dalla fine della guerra civile della ex Jugoslavia nei primi anni ‘90, dove, va ricordato, si è inaugurato 18 anni fa il percorso delle “Vie dell’Amicizia” del Festival dedicato a portare un segno di pace fra i popoli attraverso la musica. Il Requiem di Verdi interpretato da Muti con giovani orchestrali italiani ed europei e prime parti di formazioni musicali internazionali, un grande coro di varie nazionalità e solisti d’eccezione, risuona di una forza universale ma il messaggio che emerge da quella enorme tomba è tristemente muto, scolpito nella parola “presente” delle centinaia di gradini che che sembrano tendere all'infinito, fino ad un golgota pietrificato nella cui sommità sono ficcate tre croci. Il sacrificio di oltre 100mila soldati ignari della sorte, mandati al macello loro malgrado, da altri uomini. La grandiosità del Requiem verdiano, fra momenti di doglianza e di tremenda solennità come nell'attacco corale del Dies Irae, colma il silenzio di tutte quelle vittime che a milioni sono state sacrificate nell’insensatezza dei conflitti. Ma quando anche l’ultima nota del concerto si è spenta, ed è il momento degli applausi, Riccardo Muti torna in scena e indica gli spalti del sacrario per dare il là ad un ultimo saluto, il silenzio militare, per l’appunto, che rieccheggia dalla solitaria tromba di un alpino.

«La musica – ha dichiarato il Maestro Muti – è l’unico linguaggio oggi capace di portare un messaggio di pace, di fratellanza e di speranza». Certo, una speranza rispetto all’impotenza della politica e ai fallimenti della diplomazia che sembrano susseguirsi attualmente, nonostante la volontà di riconciliazione che ha visto partecipare al concerto di Redipuglia assieme al nostro Presidente della Repubblica i Capi di stato di Slovenia, Croazia ed Austria. Un piccolo passo, in controtendenza rispetto ai rigurgiti nazionalisti che sembrano minacciare il progetto di Unione Europea.

RAVENNA FESTIVAL/2

Gran finale: l’omaggio a Buñuel di Evan Lurie Si concluderà giovedì 10 luglio con l’omaggio musicale al cinema di Buñuel alla Rocca Brancaleone il cartellone estivo dell’edizione 2014 del Ravenna Festival. La direzione della manifestazione ha infatti annunciato che lo spettacolo Night Commuters, in programma venerdì 11 luglio, è stato annullato a causa di insostenibili ritardi nella concessione dei visti di uscita a quattro attori del Burkina Faso.

L’ultimo appuntamento estivo con il festival è una performance suddivisa in due parti: Concert for film and musicians, dialogo tra la partitura del pianista e compositore Evan Lurie e le immagini di Un chien andalou, film surrealisti del 1929 di Buñuel e Dalì; Lido, è invece una riflessione sull’identità del lido ravennate, animata dalle note della band romagnola Sacri Cuori e dalle immagini del videomaker Andrea Pedna.

Il Ravenna Festival tornerà a settembre con il concerto trekking sul crinale dell'appennino tosco-romagnolo I sentieri di Dino Campana, e terminerà definitivamente in ottobre con la trilogia d’autunno che vedrà rappresentati al Teatro Alighieri tre spettacoli di danza prodotti dal tempio del balletto classico, il celeberrimo Teatro Mariinskij di San Pietroburgo: Il lago dei cigni, il Trittico ‘900 e Giselle.

P R O G R A M M A VENERDÌ 18 20.30:Inizio Torneo 22.00:Premio Ambiente “Vip Amici del Mare” 23.30: Gran Buffet “Discoteca Pineta” (Invitati Vip, Autorità, Sponsor) SABATO 19 13.00:Buffet Bagno Paparazzi 242 (Invitati Vip, Autorità, Sponsor) 20.30:Inizio torneo 23.00:Premiazioni 24.00:Cena al “Pacifico” (Invitati Vip, Autorità, Sponsor)

MILANO MARITTIMA

18 e 19 luglio 2014 ore 20.30 Circolo Tennis, Milano Marittima Organizzazione Mario e Patrick Baldassarri

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LUGO MUSICA ESTATE RAIZ AI CHIOSTRO, IN ATTESA DI SARAH JANE MORRIS “Lugo Musica Estate” prosegue giovedì 10 luglio (ore 21.15) al Chiostro del Monte con due musicisti eclettici come Raiz (Almamegretta) e Fausto Mesolella (Avion Travel). Presenteranno il loro album Dago Red nell’intima formula con solo voce e chitarra e un repertorio di canzoni che va dai Rolling Stones a Patty Pravo passando per classici della canzone napoletana rivisitati.

Giovedì 17 luglio in programma il concerto di una cantante di fama planetaria come Sarah Jane Morris, accompagnata dal chitarrista Antonio Forcione.

SAX ART FESTIVAL TRA FAENZA E RUSSI CONCERTI A RITMO DI JAZZ E FUSION

Al via l’edizione 2014 del “SaxArt Festival“, in programma fra Faenza, Brisighella, Tredozio e Russi dal 15 al 20 luglio con masterclass e concerti aperti al pubblico. Si parte il 15 luglio a Russi (Giardino della Rocca) con il progetto fusion jazz-rock The Start Point ( con Nicola Peruch, Alessandro Altarocca, Marcello Sutera e Filippo Mignatti) a cui si unisce per l’occasione il saxofonista Russ Peterson. Il 17 luglio a Faenza (sede Fondazione Banca del Monte – Salesiani) l’appuntamento è con il Sax Lab, nuovo “spazio” dedicato alle giovani leve del saxofono: si tratta degli allievi del Conservatorio di Trento. Inizio concerti ore 21. Info tel. 333 5921089-339 5781400.

RAVENNA &DINTORNI 10/7 2014

CULTURA

SPETTACOLO • TEATRO

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COTIGNOLA

IL FESTIVAL

Tutta la magia dell’arena di paglia

A Santarcangelo la prima dell’Agassi di Fanny&Alexander

Sei giorni di arte, musica, danza e letture. E il 12 luglio c’è la raccolta all’alba L'Arena delle balle di paglia torna a Cotignola da giovedÏ 17 a martedÏ 22 luglio. Sei giorni di arte, musica, danza e letture nella cornice di una golena del Senio, dove il fiume si incontra con il Canale Emiliano Romagnolo.

L’edizione di quest’anno si fonda su due temi: i sogni e i nidi di fiume. E saranno proprio i nidi il leitmotiv delle installazioni scenografiche, a cura di Oscar Dominguez, Luigi Berardi, Marilena Benini, Mario “Maginot�

Mazzotti, Giulia Cesari e dell’associazione Selvatica. A queste opere si aggiungono poi il “Popolo di passaggioâ€? del collettivo Atelier 37.2, giĂ visto a Faenza per l’inaugurazione di palazzo Naldi, la rotoballa in ceramica di Marco Bravura e, immancabili, le Lune di Primola sull’argine del fiume.

Venendo agli appuntamenti da segnare in calendario, si parte come ormai da tradizione con la raccolta delle balle di paglia, che quest’anno si svolgerĂ all’alba di sabato 12 luglio. Il “duro lavoroâ€? è aperto a tutti: ritrovo alle 5.45 in via Belvedere a Cotignola, con accoglienza affidata al violino di Matteo Penazzi e al violoncello di Valenzuela Veronica Fabbri. Al termine, un rinfresco per tutti.

Per quanto riguarda il programma degli eventi, la prima sera sarĂ dedicata ai racconti, con la proiezione del film di Ermanno Cavazzoni “Vacanze al mareâ€?; venerdĂŹ 18 luglio aperitivo musicale con la Pneumatica Emiliano Romagnola e, a seguire, concerto dei Bevano Est; la notte proseguirĂ fino all’alba con tre dj set, mentre sabato 19 luglio suoneranno i cinquanta elementi dell’orchestra Senzaspine di Bologna. Domenica torna l’Emilia Romagna Festival, proponendo quest’anno il pianista Ramin Bahrami, che eseguirĂ le “Variazioni Goldbergâ€? di Bach. LunedĂŹ 21 luglio ci sarĂ il Grande coro delle balle di paglia, il piĂš grande coro di Romagna diretto da Roberto Bartoli e inserito nel calendario “What if?â€? per Ravenna 2019 capitale europea della cultura. Ultima serata martedĂŹ 22 luglio con il gran ballo finale, insieme all’Orchestrona della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, mentre al termine ci sarĂ l’asta delle balle di paglia.

Per informazioni e aggiornamenti www.primolacotignola.it, 333 4183149 (dalle 18 alle 20).

L’arena delle balle di paglia in una foto scattata di notte in una delle passate edizioni

FAENZA

Il Coppi della Villoresi e la Traviata di Augias Appuntamento “fuori abbonamentoâ€? per la rassegna Teatro Masini Estate che andrĂ in scena venerdĂŹ 11 luglio (ore 21.15) in piazza Nenni, a Faenza, e avrĂ per protagonista una delle piĂš grandi attrici dei nostri palcoscenici: Pamela Villoresi in Il mio Coppi (nella foto) un omaggio all’indimenticato campione del ciclismo.

MercoledĂŹ 16 luglio (sempre alle 21.15 in piazza Nenni) con La vera storia di Traviata, il celebre scrittore e giornalista Corrado Augias omaggia (accompagnato dal pianista Giuseppe Modugno) il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi con la messa in scena di uno dei capolavori del compositore nella formula della conferenza-spettacolo, giĂ collaudata con successo nei suoi precedenti lavori teatrali.

Nell’ambito della rassegna prosegue anche la terza edizione di “In Tempo�, cartellone di concerti di musica colta in giro per Faenza. Sabato 12 luglio sempre in piazza Nenni “E lucean le stelle�, concerto lirico a cura della associazione Musicale “Pia Passinari�.

Tel. +39 0544 71156 Via Madonna della Neve, 15 Cervia (RA) www.damadellesaline.com info@damadellesaline.it La Dama delle Saline

20 EURO bevande escluse

CARNE

nuova gestione di Rudy Lupini

Torna da venerdĂŹ 11 a domenica 20 luglio a Santarcangelo di Rimini il festival del Teatro in Piazza, lo storico osservatorio dei fermenti della scena teatrale italiana e internazionale. E anche nella 44esima edizione c’è una importante presenza ravennate, a partire dall’atteso debutto di Fanny & Alexander. Sabato 12 luglio infatti la compagnia ravennate presenta in prima assoluta Us, performance-concerto “tennisticoâ€?, liberamente ispirato a Open, l’acclamata autobiografia del campione di tennis Andre Agassi alla cui stesura ha contribuito in modo sostanziale il giornalista premio Pulitzer J. R. Moehringer.

Ed è cresciuta proprio nei Fanny & Alexander l’attrice ravennate Sara Masotti, che sarĂ protagonista dell’inaugurazione del festival, venerdĂŹ 11 alle 21.30 allo sferisterio, come performer nel lavoro “Lecture For Every Oneâ€? dell’artista belga Sarah Vanhee.

Sempre allo sferisterio, ma domenica 20, torna protagonista al festival la non-scuola del Teatro delle Albe di Ravenna, con gli adolescenti della scuola media Teresa Franchini di Santarcangelo.

Tra le compagnie che si esibiranno alla prestigiosa manifestazione anche i faentini Menoventi che presentano insieme ai francesi Pardes Rimonim la peformance “Survivre�.

Info e programma dettagliato del festival su santarcangelofestival.com.

Spiedino di frutta con speck Pappardelle all’uccelletto (pomodoro, fagioli borlotti, pancetta e rosmarino) Costine di maiale scottadito Salame al cioccolato

MARINA ROMEA L’ANTEPRIMA DELLA RASSEGNA “DONNE VERSO IL MARE APERTO�

MercoledĂŹ 16 luglio alle 19 nell’area prevalliva di Marina Romea, in fondo a viale Ferrara, anteprima del festival “Donne verso il mare apertoâ€?. Dopo l’introduzione di Marina Magnani e Giovanna Piaia, il pubblico potrĂ partecipare all’ascolto attivo del concerto del quartetto Femme Folk, con il contributo dell’iniziativa “La danza del pennelloâ€? a cura di Elisabetta Vera Graziani. Dal 17 al 20 proiezioni serali, concerti all’alba, passeggiate di Nordic walking e vari incontri culinari, etnici e non.

PESCE

Tonno fresco marinato con salsa Balsoya, lamelle di zenzero agrodolce Spaghetti alla chitarra con gamberi, pomodorini e pesto Filetto di sarda dorata Salame al cioccolato

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CULTURA

LIBRI

L’INTERVISTA

LA BUSTINA DI MELPOMENE

«Le poesie? Sono come i fumetti» Parla l’ironico Guido Catalano, a Marina di Ravenna per un reading d’amore sulla spiaggia Il filosofo Friedrich Nietzche sosteneva che i poeti sono le persone più spudorate, perché invece che tenere per se le proprie esperienze più intime le sfruttano trasformandole in poesia. La poesia oggi è un’arte semi dimenticata, ma c’è ancora chi la pratica, sfruttando le armi dell’autoironia, affilate negli anni da Bukowski. Un grande successo stanno riscuotendo, anche in rete, le poesie di Guido Catalano, torinese, classe 1971, scritte e lette in modo molto divertente dal loro autore. Catalano sarà ospite al Molo Tre Zero di Marina di Ravenna giovedì 17 luglio per la rassegna Kafka sulla spiaggia dove reciterà le poesie tratte da Ti amo ma posso spiegarti e dal suo recentissimo Piuttosto che morire, mi ammazzo.

Come si fa a scrivere poesie d’amore nel 2014?

«Ho iniziato a scrivere poesie a metà degli anni ‘90, allora si poteva ancora scrivere d’amore, ora è più difficile. Le poesie d’amore sono sempre state scritte in abbondanza dall’alba dei tempi. Io non so bene perché continuo a scriverle, bisognerebbe chiedere allo psicanalista…»

Come reagiscono le tue fidanzate alla tue poesie d’amore?

Funzionano? «È da talmente tanto che sono single che inizio a dimenticare il concetto di fidanzata. Le donne amano la poesia molto più degli uomini, questo è certo. Alle mie letture vengono soprattutto donne, c’è un rapporto di 70 a 30. Il poeta piace alle donne. A ben pensarci può essere un lato negativo per un poeta avere la fidanzata, se scrivi una poesia d’amore per un’altra si incazza!»

Nelle tue poesie parli anche delle ex-fidanzate, quelle che compaiono sempre quando non vorresti vederle. Ti hanno minacciato dopo aver sentito le poesie?

«Non mantengo rapporti con le ex. Rimangono lì, sospese nella me-

Guido Catalano, ospite del Molo Tre Zero di Marina di Ravenna giovedì 17 luglio, alle 21.30. Prima, per chi lo desidera, la cena con menù letterario, per cui è consigliata, ma non obbligatoria, la prenotazione al numero 0544 530793. L’ingresso agli incontri è libero

moria, non posso dire di essere in cattivi rapporti con loro. Direi solo in nessun rapporto. Quindi non ho idea se sappiano di essere diventate bersagli di alcune mie poesie. In realtà non sono poi molte le mie ex...»

A che poeti ti sei ispirato?

«A molti, e non solo a poeti propriamente detti. Sicuramente mi hanno influenzato cantautori come De Gregori, il sodalizio Battisti-Mogol, che per quanto riguarda le canzoni d’amore sono stati sicuramente i migliori di sempre, Guccini, De Andrè. Anche Schulz l’autore di Charlie Brown, le strisce a fumetti sono come poesia, sono brevi e devono essere efficaci in quella determinata brevità.

Come poeti il mio primo “amore” è stato Prevert e poi è venuto Bukowski che considero come uno zio. Non posso non citare Woody Allen per la sua irona, come attore, ma anche co-

me scrittore».

Non credo sia un caso il fatto che tu abbia citato un attore, il modo in cui reciti le poesie è stata la forza del tuo successo…

«Recitare le poesie è molto importante per il loro significato. All’inizio l’ho fatto un po’ contro voglia, lo facevo solo perché serviva a farle conoscere. Non c’era internet e l’unico modo che avevo per diffonderle era andare in giro e leggerle. Non era possibile farmele pubblicare da un editore e quello era il mezzo più veloce. Facevo reading anche davanti a poche persone. È stato molto importante anche per raggiungere massimo potenziale delle parole con una certa interpretazione».

La tua popolarità si è poi moltiplicata grazie ai social…

«Ho aperto un blog nel 2006 che ha avuto subito molto successo nella

blogosfera, come la chiamavano una volta. Poi Facebook e Twitter hanno fatto la differenza. La poesia si presta alla condivisione, è breve e immediate, più ancora dei video. Facebook ha un grosso potenziale di pubblico, sia per scrittura che per pubblicizzare i reading che faccio».

Giri molto per l’Italia, qual è il pubblico che reagisce meglio e quale peggio?

«Ci ho pensato spesso, ma non ho notato grandi differenze nelle varie regioni d’Italia. La vera differenza la fa il luogo, a volte le mie poesie non funzionano se il pubblico si aspetta il poeta serio o un cabarettista alla Zelig, perché non sono nessuna delle due cose».

Come pensi reagirà il pubblico della spiaggia?

«L’orario è serale, questo spero che tenga lontani i bambini in costume da bagno. A Bari mi hanno fatto recitare poesie in spiaggia con 50 gradi a mezzogiorno, non è stata un’ottima idea... A Marina di Ravenna credo ci saranno in prevalenza ragazze trai 20 e i 30 anni».

Questo lo dici per far aumentare il pubblico maschile che potrebbe venire dopo aver letto questa tua dichiarazione? «È chiaro. È come nelle discoteche che dicono di far entrare gratis le ragazze perché così arrivano più arrivano ragazzi… Funziona anche per le poesie».

Matteo Cavezzali

a cura di Maria Giovanna Maioli

Anche Maria Luisa Spaziani, poeta tra gli insigni del nostro tempo, francesista, critica letteraria, musicista (aveva studiato canto), ci ha lasciato. Più volte fu l’ospite eccellente e raffinata di RavennaPoesia. Una lunga, affettuosa amicizia la legò a Montale, il quale così la ricorda in una famosa poesia: “Se t’hanno assomigliato / alla volpe sarà per la falcata / prodigiosa, pel volo del tuo passo / che unisce e che divide, che sconvolge / e rinfranca il selciato…”. Nata a Torino, visse a Parigi, a Milano e a Roma, dove si stabilì definitivamente. Numerose le sue raccolte poetiche. Era stata sposata con Elémire Zolla. La poesia che ho scelto è:

VORREI MORIRE A TEATRO...

DI

MARIA LUISA SPAZIANI

Vorrei morire a teatro come Molière, anche se quella sera non ci recito.

Preferirei la Scala, il regno dei miei fasti di giovinezza, in palco con Montale.

(Eviterei i riti dell’agonia tra parenti vocianti, vicini curiosi, e il prete che mi porge i suoi conforti in fretta perché ha un altro funerale.)

I quaranta rastrelli luminosi delle pareti d’oro avvolgeranno i miei ultimi sguardi come frecce più violenti di soli. Il loro abbraccio a poco a poco sarà devastante, boa che toglie il fiato, risucchiante corolla di una pianta carnivora. (da La luna è già alta, Mondadori, Milano 2006)

POESIA LETTURE SUL TEMPO AL PLANETARIO Giovedì 17 luglio alle ore 21.30 al Planetario (via Santi Baldini Ravenna), con Maria Giovanna Maioli e Franco Costantini e la partecipazione di Mina Bertolotto e Francesco Matteucci si farà un viaggio poetico sul tempo attraverso le voci di poeti e narratori, da Montale a Solmi, da Szymborska a Marcoaldi, fino a Ende e Proust: Il pièveloce Crono.

RUBRICHE

CULTURA

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FULMINI E SAETTE

LETTI PER VOI

di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

Rosso caldo, l’alchimia delle parole per parlare di sentimenti di Nevio Galeati *

Con le ali,

Marina Romea

VISIBILI E INVISIBILI

Smetto quando voglio, sane risate in un bel film che dimenticherete in fretta di Francesco Della Torre

Smetto quando voglio (di Sydney Sibilia) Sydney Sibilia sa come fare ridere la gente: i cortometraggi che hanno preceduto il suo debutto nel lungo, sono sempre stati oggetto di premi del pubblico e di sane risate di sala. Dal quasi amatoriale, ma trascinante Iris Blu (www.arcoiris.tv/scheda/it/3714/), fino a produzioni più grosse, come Oggi gira così (vimeo.com/20238970), il regista salernitano ha sempre dimostrato di avere i requisiti giusti del comico: sceneggiatura, azione, ritmo e battute. Smetto quando voglio è stato un film rivelazione della stagione che sta riassumendosi nelle arene estive, ha ricevuto molti riconoscimenti e mantiene pienamente i caratteri che il giovane regista ha manifestato nei suoi cortometraggi. Pietro, alla soglia dei 40 anni, ha una famiglia ma l'università non gli rinnova il dottorato, nonostante mente e tesi molto brillanti (o forse proprio per questo). La sua abilità in chimica lo induce a sperimentare un nuovo tipo di droga, per realizzare e spacciare la quale dovrà avvalersi di una banda composta interamente da ex ricercatori universitari brillanti, che hanno eccellenza ognuno nel campo che serve. Lo spunto e lo sfondo sono quelli della commedia sociale, che con azzeccate caricature ben dipinge la situazione universitaria e lavorativa odierna, ma lo sviluppo è puramente da film comico, come Una

notte da leoni, tanto per intenderci o come, per chi lo ricorda, quel delizioso Paz, omaggio ai fumetti di Andrea Pazienza, ben realizzato a inizio anni 2000. Un fumetto, si diceva, che trova un qualche intoppo quando vuole rientrare nella commedia, attraverso il personaggio della compagna del protagonista, una Valeria Solarino bella e incolpevole, che abbassa i ritmi e cerca di dare un realismo che nessuno spettatore si sognava di vedere.

Fortunatamente il tutto riesce a essere messo tra parentesi, perchè la parte finale torna sui binari iniziali e addirittura può apparire fin troppo veloce (ma il film dura cento minuti, non poco) e poco approfondita. Pensiero errato, pensate al finale di Animal House (a sua volta caricatura di American Graffiti), e di come vengono liquidati in fretta i protagonisti raccontando le loro storie e cosa faranno da grandi. Smetto quando voglio non è Animal House, probabilmente neanche un cult movie, ma un modo divertentissimo per passare il tempo e di farsi sane risate. Menzione speciale a tutto il cast, che ai più famosi Marcorè, Sermonti e Di Rienzo, affianca alcuni deliziosi personaggi della nostra migliore tv. Non stiamo parlando di un film coraggioso, che ha riscritto la commedia o ha impostato il futuro: ve lo dimenticherete in fretta, non ve lo riguarderete, ma l'importante è divertirsi.

Sempre nelle Arene, sembra giusto darvi un richiamino per i film più belli dell'anno. Ecco la prima terzina: Snowpiercer, Gran Budapest Hotel, A proposito di Davis. Buona visione!

lo! l e b è il cielo con noi! o scopril Giovedì 17 luglio, ore 21.30 Martedì 15 luglio, ore 21.30 Paolo Morini, Sara Ciet: The Stars of The Little Prince A talk in English about Astronomy, Life and Friendship. (conferenza in lingua inglese)

RavennaPoesia presenta Il pièveloce Crono. Poesie sul Tempo

Commissariato di Pozzuoli.

Mentre piove male, nonostante il calendario parli di primavera, le vite dei personaggi creati da Patrizia Rinaldi si complicano.

Come tutte le vite, in realtà. La sovrintendente Blanca, ipovedente da quando aveva 13 anni, è attraversata da crisi di rapporto con l’ispettore-dandy Liguori (che soffre senza mollare mai le proprie “pose”) e con la quasi figlia adottiva, e adolescente, Ninì; il commissario Martusciello sente scivolare via la memoria e rischia la vita per un colpo di coltello; l’agente scelto Carità continua con la propria “mutagnola”. E torna il malavitoso Gianni Russo, padre di Ninì. Tutto mentre ci sono da risolvere due omicidi e da capire cosa siano quegli scheletri (veri ma non solo) antichi. Rosso caldo, appunto di Patrizia Rinaldi (edizioni e/o, 16 euro) è un romanzo in cui tutto si tiene. Non c’è alcuna sbavatura nella trama, poliziesca o gialla che la si voglia definire. I personaggi sono vivi, reali, parlano e soffrono oggi e leggendo si percepisce il loro sentire. Anche quando esprimono il dolore della rabbia, feroce, che può far scorrere il sangue. E non solo i personaggi cardini di questa che si spera divenga una serie letteraria. Sono, per esempio, affascinanti le due anziane omosessuali, insieme da quando esserlo rappresentava uno scandalo e portava all’esclusione dalla società “normale”. Belle e dolcissime, con la professoressa di matematica che nasconde all’altra il proprio male. Ma è la scrittura a chiudere il cerchio di un romanzo da leggere e rileggere, per scoprirne dettagli e preziosità. Capitoli brevi, che tolgono il respiro, con un linguaggio in terza persona cristallino.

Altri dedicati ai protagonisti che “si raccontano” e propongono punti di vista dettagliati e diversi. Certo, non è una novità, ma Patrizia Rinaldi rinnova l’alchimia delle parole che sanno esprimere i sentimenti. Come quando descrive l’umanità: «Stiamo dentro a un mondo che non stende mani, che si lava la faccia con le parole belle e con le mani inserrate dentro alle tasche. Voi no. La faccia la tenete sprucida ma l’anima e le mani le tenete aggiustate», dice Carità al suo commissario, privo di sensi.

Ancora una volta la letteratura di genere, o popolare che dir si voglia, mostra dove si può arrivare con la qualità.

Così, se leggendo Patrizia Rinaldi capitasse di pensare a Simenon e a come un personaggio seriale possa entrare fra i classici, bhé, non si commetterebbe peccato. * direttore del festival GialloLuna NeroNotte

MALDINI E COFFARI e C. DETRAZIONI

50%

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65%

con Maria Giovanna Maioli e Franco Costantini e la partecipazione di Mina Bertolotto e Francesco Matteucci (Ingresso Libero)

Martedì 22 luglio, ore 21.30 Agostino Galegati: Le favole del Cielo

(conferenza adatta a bambini a partire da 10 anni) Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna - tel. 0544.62534 sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it - Si consiglia la prenotazione

IMPIANTI TERMOSANITARI - CONDIZIONAMENTO SOLARE TERMICO - ASPIRAZIONE - ANTINCENDIO Per informazioni e preventivi gratuiti cell. 348 8810612 e-mail: maldini.coffari@libero.it Via Bonifica, 50 - Porto Fuori (Ravenna) • Tel./Fax 0544 433323

RAVENNA &DINTORNI 10/7 2014

20 CINEMACITY Ravenna

ven.: p.u. 21.30

Programmazione dei film in sala

Captain Phillips Attacco in mare aperto

Transformers 4 L’era dell’estinzione

di Paul Greengrass sab.: p.u. 21.30

di Michael Bay Proiezione in 3D mer.: 20.45-21.15 Proiezione in 2D mer.: 21-21.30

Grand Budapest Hotel di Wes Anderson dom. e lun.: p.u. 21.30

DA GIOVEDÌ 10 A MERCOLEDÌ 16 LUGLIO

Mai così vicini di Rob Reiner gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.40-22.45; dom.: 18.25-21.15

Le origini del male di John Pogue gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.20; ven. e sab.: 20.30-22.45; dom.: 18.30-21.20

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

ARENA DEL SOLE Lido di Classe

American Hustle L’apparenza inganna

di Robert Stromberg Proiezione in 2D gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 20.35-22.45; dom.: 18.25-21.10

Babysitting

di Justin Zackham gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.45-22.50; dom.: 18.30-21.15

Tutte contro lui di Nick Cassavetes gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.05;

X-Men Giorni di un futuro passato di Bryan Singer Proiezione in 2D gio., lun. e mar.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 20.10-22.50; dom.: 18.20-21.10

Don Carlo dal Teatro Regio di Torino, l’opera di Giuseppe Verdi, in 4 atti, cantata in italiano mar.: p.u. 20

RISTORANTE & PIZZERIA

Lunedì sera

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CUCINA TIPICA ROMAGNOLA APERTO PRANZO E CENA - CHIUSO IL MERCOLEDÌ

Cervia - via Caduti per la Libertà 85 tel. 0544.1692831 ristorante.lafontanina@virgilio.it

ven. e sab.: 20.30-22.50; dom.: 18.15-21.05

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ROCCA CINEMA Ravenna

Jersey Boys

I sogni segreti di Walter Mitty

di Clint Eastwood gio., lun. e mar.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 20.15-22.55; dom.: 18.20-21.10

di Ben Stiller ven.: p.u. 21.30

Dallas Buyers Club

Il Magico Mondo di Oz

di Jean-Marc Vallée sab.: p.u. 21.30

di Dan St. Pierre, Will Finn gio. e lun.: p.u. 21.10; ven. e sab.: 20.30-22.35; dom.: 18.15-21.10

Rio 2 - Missione Amazzonia di Carlos Saldanha ven.: p.u. 21.30

di Frank Coraci gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.20-22.50; dom.: 18.35-21.15

Big Wedding

di David O. Russell gio.: p.u. 21.30

RAVENNA via Cavour 117

Insieme per forza - Blended

di Nicolas Benamou, Philippe Lacheau gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21.20; ven. e sab.: 20.30-22.35; dom.: 18.20-21.20

Ida di Pawel Pawlikowski mar. e mer.: p.u. 21.30

Storia di una ladra di libri di Brian Percival dom.: p.u. 21.30

Three Days to Kill

Piccola patria

di McG gio., lun. e mar.: p.u. 21.15; ven. e sab.: 20.20-22.50; dom.: 18.30-21.15

di Alessandro Rossetto lun.: p.u. 21.30 (presente il regista)

La mafia uccide solo d’estate

Edge of Tomorrow Senza domani di Doug Liman Proiezione in 2D gio., lun., mar. e mer.: p.u. 21; ven. e sab.: 20.20-22.45; dom.: 18.10-21

Maleficent

di Pif mar.: p.u. 21.30

Nebraska di Alexander Payne mer.: p.u. 21.30

CINEDREAM Faenza

Transformers 4

L’era dell’estinzione

Attacco in mare aperto

di Michael Bay Proiezione in 3D mer.: p.u. 20.40 Proiezione in 2D mer.: 20.20-21.15-22.10

di Paul Greengrass ven.: p.u. 21.30

Mai così vicini di Rob Reiner fer. e sab.: 20.30-22.40; dom.: 16-18-20.30-22.40

Sotto una buona stella di Carlo Verdone sab.: p.u. 21.30

Il passato

Grand Budapest Hotel

di Asghar Farahdi sab.: p.u. 21.30

di Wes Anderson dom.: p.u. 21.30

Lei

Godzilla

di Spike Jonze dom.: p.u. 21.30

di Gareth Edwards lun.: p.u. 21.30

Big Wedding

Il grido

di Justin Zackham fer. (escluso mer.), sab. e dom.: 20.35-22.45

di Michelangelo Antonioni lun.: p.u. 21.30

The Lego Movie di Phil Lord, Chris Miller mar.: p.u. 21.30

Le origini del male

Locke

di John Pogue fer. e sab.: 20.40-22.40; dom.: 16.20-18.30-20.40-22.40

di Steven Knight mar.: p.u. 21.30

Edge of Tomorrow Senza domani

Piccola patria

di Doug Liman mer.: p.u. 21.30

Babysitting di Nicolas Benamou, Philippe Lacheau fer. (escluso mer.) e sab.: 20.45-22.40; dom.: 16.10-18.10-20.45-22.40

di Alessandro Rossetto mer.: p.u. 21.30

ARENA JOLLY Russi

ARENA SPADA Brisighella

Storia di una ladra di libri di Brian Percival lun.: p.u. 21.15

Insieme per forza

Dallas Buyers Club

di Frank Coraci fer. (escluso mer.) e sab.: 20.25-22.40; dom.: 15.55-18.10-20.25-22.40

di Jean-Marc Vallée ven.: p.u. 21.30

Gloria

Kiki - Consegne a domicilio

Tutte contro lui

di Sebastian Lelio mer.: p.u. 21.30

di Hayao Miyazaki ven.: p.u. 21.30 (gratuito)

ARENA CINEMA Massa Lombarda

A proposito di Davis

di Nick Cassavetes fer. (escluso mer.) e sab.: 20.20-22.40; dom.: 16-18.10-20.20-22.40

LUGOCINEMA Lugo

Il Magico Mondo di Oz

Grand Budapest Hotel

di Dan St. Pierre, Will Finn dom.: 16.15-18.15

di Wes Anderson mar. e mer..: p.u. 21.30

Maleficent di Robert Stromberg Proiezione in 2D fer. e sab.: 20.30-22.40; dom.: 16.10-18.10-20.30-22.40

La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati gio.: p.u. 21.15

di Joel & Ethan Coen sab.: p.u. 21.30

Sole a catinelle

ARENA DELLE CAPPUCCINE Bagnacavallo

di Gennaro Nunziante dom.: p.u. 21.30

Vacanze al mare

Il passato

di Ermanno Cavazzoni gio.: p.u. 21.30 (incontro con il regista)

di Asghar Farhadi lun.: p.u. 21.30

The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca di Lee Daniels

Anita B. di Roberto Faenza mer.: p.u. 21.30

L’era glaciale di Chris Wedge, Carlos Saldanha ven..: p.u. 21.15; sab.: 18-21.15; dom.: 16-18-21.15

ogni venerdì

World War Z di Marc Forster lun.: p.u. 21.15

Locke di Steven Knight mar.: p.u. 21.15

RISTORANTE - PISCINA

Django Unchained di Quentin Tarantino mer.: p.u. 21.15

ARENA BORGHESI Faenza

Specialità di pesce - Piatti della tradizione romagnola - Pizzeria

Jimmi P.

RISTORANTE PIZZERIA SEMPRE APERTO A PRANZO E CENA - SI CONSIGLIA LA PRENOTAZIONE

di Arnaud Desplechin gio.: p.u. 21.30

MARINA DI RAVENNA VIALE DELLE NAZIONI 40 tel. 0544 530186 - 347 5313967

Captain Phillips

www.bagnolucciola.it

INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Rocca Cinema Ravenna, Rocca Brancaleone, cell. 331 4709412 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033

Arena Borghesi Faenza, viale Stradone, tel. 0546 663568 Arena Spada Brisighella, via Spada, tel. 0546 22367 Arena Cinema Massa Lombarda, c/o Museo della Frutticoltura Bonvicini via

Amendola 40, tel. 329 2054014 Arena delle Cappuccine Bagnacavallo, via Berti 6, tel. 329 2054014 Arena del Sole Lido di Classe, via Marignolli 26, tel. 0544 939942

Arena Jolly Russi, via Saffi 4 Lugocinema Lugo, Area Parco del Lago, rotonda via Piratello/via Quarantola, tel. 0546 660220.

JUNIOR LA RASSEGNA

TEATRO

Tornano i giovedì con i burattini al Valtorto

Spettacoli all’aperto per famiglie a Faenza e Brisighella

Per l'ottavo anno consecutivo ritornano gli appuntamenti con la rassegna “Burattini alla riscossa!”: una programmazione fissa animerà per cinque giovedì sera consecutivi il giardino del centro Valtorto, l'ex scuola di Fornace Zarattini. Parallelamente dai primi di agosto si svilupperà un ricco programma nel forese, con eventi e spettacoli fino a fine settembre.

Giovedì 10 luglio a Fornace Zarattini il primo appuntamento: direttamente da Crevalcore, nel bolognese, calcheranno la scena i burattini di Mattia Zecchi (nella foto). Classe 1991, Zecchi si è formato frequentando sin da ragazzo le botteghe dei più grandi maestri bolognesi, ed è oggi il talento emergente della burattineria bolognese ed emiliana, già conosciuto e stimato a livello nazionale. A Ravenna presenterà in anteprima il suo ultimo lavoro, ispirato a un canovaccio della tradizione: “Fagiolino barbiere dei morti”.

L'appuntamento successivo vedrà impegnato sempre nel giardino di Valtorto, giovedì 17, un artista che il pubblico ravennate ha già avuto modo di apprezzare in più occasioni: Paolo Rech, della compagnia Bambabambin di Alano di Piave (Belluno) presenterà lo spettacolo “Arlecchinate”.

L'ingresso agli spettacoli è gratuito. L’orario di inizio al Valtorto è fissato per le 21.15.

Info: 349 0807587 e italia@massimilianoventuri.com.

Un grande classico per il nuovo appuntamento con il Teatro Ragazzi nella Molinella. Lunedì 14 luglio alle ore 21,15 in piazza Nenni a Faenza, la compagnia Il Baule Volante presenterà “La Bella e la Bestia”, uno spettacolo di Roberto Anglisani (anche regista) e Liliana Letterese, anche interprete della pièce insieme ad Andrea Lugli (biglietti a 3 euro, in caso di maltempo spettacoli al teatro Masini).

Continuano anche i giovedì sera (dalle 21.15) al Teatro di via Spada di Brisighella: il 10 luglio “Sotto la neve. Minuetto d’inverno”, una delle più recenti e acclamate produzioni di teatro per ragazzi di Accademia Perduta; il 17 i Fratelli di Taglia presenteranno “Alice”, rilettura del classico Alice nel paese delle meraviglie.

A

PONTE NUOVO

E

FAGIOLINO

ALLO

CHALET

DEI GIARDINI

Giovedì 10 luglio alle 21.30 all'Arena del Villaggio del Fanciullo di Ravenna, la compagnia Teatro del Drago porta in scena il suo celebre “Pinocchio”, spettacolo musicale per pupazzi, attori e un burattino di legno (è possibile cenare con menù a tema nella pizzera, info e prenotazioni: 392 6664211 o via mail a info@teatrodeldrago.it ).

Mercoledì 16 luglio invece nuovo appuntamento con “Fantastico Chalet” la rassegna di teatro estiva promossa dallo Chalet dei Giardini pubblici di Ravenna, sotto la direzione artistica del Teatro del Drago. Alle 21 lo stesso Teatro del Drago porterà in scena lo spettacolo “Fagiolino asino burattino”, che unisce il classico teatro dei burattini con l’arte del cantastorie e la giocoleri, per bambini dai 4 anni.

COOP ZEROCENTO A FAENZA

21 Uno spettacolo a Casola

TEATRO DEL DRAGO “PINOCCHIO”

RAVENNA &DINTORNI 10/7 2014

ARRIVA LA SPIAGGIA CON SABBIA, ONDE GIGANTI E GONFIABILI

Due giorni di eventi per la cooperativa Zerocento che venerdì 11 lpresenta dalle 18 al Masini di Faenza il suo bilancio sociale, mentre sabato 12, dalle 18 alle 23 trasformerà via Pistocchi e corso Mazzini (sempre a Faenza) in una spiaggia con sabbia, onde giganti, spettacoli e gonfiabili.

L’INIZIATIVA

A Casola Valsenio il Mercato della fantasia Venerdì 11 luglio nell’ambito del programma di eventi di “Casola è una favola” dalle 20 apre il Mercato della Fantasia (realizzato grazie alla collaborazione con il Teatro del Drago), uno spazio dove attori, musicisti, artisti di strada, burattinai, marionettisti, narratori e “animali” ambulanti incroceranno le loro strade con Biancaneve, Il Principe Ranocchio, La Fabbrica di Cioccolato, La Bella e la Bestia, la Bella addormentata, Fate, Folletti e molti altri personaggi usciti per l'occasione dalle pagine della letteratura e dalla fantasia. I bambini e i ragazzi, insieme ai loro genitori avranno l'occasione per esprimere tutta la loro creatività, allestendo e inventando una bancarella a tema sulla propria Favola preferita, vivendo una serata speciale da protagonisti in compagnia dello spettacolo dal vivo. Dalle 20 alle 24 si potrà infatti anche assistere allo spettacolo di strada di Skizzo & Jf, ascoltare le fiabe originali scritte dai narratori del Corso sull'arte di Raccontare e dai ragazzi vincitori del Maggio dei Libri; applaudire gli spettacoli “Gran Circo dei Burattini” del Teatro Pirata (ore 21 piazza Sasdelli) e de “I 4 musicanti di Brema” del Teatro Sonoro (Sala Spadolini ore 22). L'ingresso é gratuito a tutti gli spettacoli.

Info: 392 6664211.

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MONDOVINO

di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali.

Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole

IL VITIGNO

TERRITORI E TIPOLOGIA

Storie di albana e “pataca”

Ma è dolce o secca?

Ecco cosa deve Un vino mai troppo considerato, nonostante lo esaltasse pure Galla Placidia... sapere il consumatore Ho sempre scritto di albana in queste pagine. Negli anni ho fatto notare le potenzialità del vitigno amato da Galla Placidia e di molti altri autoctoni romagnoli. Interviste, ricerche, assaggi si sono succeduti a dimostrazione del valore di un territorio, il nostro, ma il romagnolo si sa, per natura disprezza quello che ha in casa e, anzi, lo rifila allo “straniero” soddisfatto di aver dato una fregatura.

Il problema del produttore romagnolo è che ancora oggi mi vuole rifilare vini con problemi da destinare a importatori stranieri, convinto che gli altri non capiscano nulla, che sputtana il vino del vicino inconsapevole che alla fine parla di se stesso e che aumenta o cala il prezzo in base a chi ha di fronte. Molti dei produttori in Romagna che conosco incarnano perfettamente l’immagine del “pataca romagnolo”, decantata dal noto comico Giacobazzi che tanto fa sorridere ma che triste è se visto con una chiave di lettura professionale.

Il “pataca romagnolo” nelle vesti di un produttore che spesso vedo all’estero col guizzo negli occhi in cerca di una vittima cui mollare un container di vino fallato, che non parla una parola di inglese, che non si accorge del sorriso ironico dei buyer che lo snobbano e che torna a casa con la coda tra le gambe ma inventa favole da fare invidia agli altri produttori. È la versione del “pataca romagnolo” nelle vesti di un produttore illuso che non ha capito che il mondo è ormai più

globalizzato che mai. Ma cosa c’entra tutto questo con l’albana?

Dieci anni fa scrivevo di un produttore che faceva un’albana secca. Un prodotto ottimo, e per quante volte ne scrivevo, ricevevo mail contrariate da parte di produttori ed esperti. Mail saccenti intrise di arroganza. Ogni volta che parlavo di Romagna, regolarmente c’era chi avanzava polemiche. Oggi, gli stessi esaltano quest’albana, la stessa di dieci anni fa esattamente come esaltano altri vini “no-

stri” che oggi cominciano a raccogliere consensi fuori regione. Atteggiamento tipico del “pataca romagnolo” questa volta nelle vesti di esperto magari “guidaiolo”. In questo giornale se ne parlava con anni di anticipo.

Ormai è storia vecchia, l’albana di Romagna si affaccia vividamente per la prima volta nella storia nel 453 dc.

Leggenda vuole che fu proprio una donna, Galla Placidia, a esaltarne le doti dopo averne bevuto un calice. La sua esclamazione, «non così umil-

mente ti si dovrebbe bere bensì berti in oro…», battezzò il villaggio che le diede ristoro col nome di Bertinoro. L’accento, in quest’antica vicenda, è messo sulla località, famosa agli appassionati di settore, più che sul vino a lei offerto. Molto probabilmente di albana, però, si trattava. L’unico vino che poteva corrispondere alla poetica descrizione altro non poteva essere che lei, la regina delle nostre terre, che col suo carattere dolce e gentile ben compensa la mascolinità e l’esuberanza dell’altro grande vitigno romagnolo: il sangiovese.

I biotipi dell’albana sono vari ma originariamente, pare, fu introdotta dai romani che la chiamavano “albus”, bianco, anche se alcuni autori la vogliono proveniente dai Colli Albani, nel Lazio, e altri ancora fanno riferimento ad un vitigno, nominato“elbling”, regalo dell’ antica Roma alle popolazioni del Reno. Di là dalle incertezze storiche, la nostra albana di sicuro ha deliziato i palati di nobili e consolato viandanti lasciando un bellissimo ricordo impresso nelle loro menti.

Anche se l’evoluzione di questo vino ha fatto sì che fosse il primo “bianco” a fregiarsi della “docg” e il suo carattere si riflette piacevolmente nella tipologia secco, dolce, passito e spumante non ha mai goduto di una considerazione importante da parte del pubblico esperto che si limitava solamente ad apprezzare ogni tanto la versione passita.

RAV SERVICE

Quest’albana com’è, dolce o secca? In realtà è molto di più. A volte il consumatore può fare un po’ di confusione sia sulla territorialità sia sulla tipologia. Chiariamoci un po’ le idee. La zona di produzione comprende tutto il territorio dei comuni di Bertinoro (Fo), Borgo Tossignano (Bo), Casalfiumanese (Bo), Castel San Pietro Terme (Bo), Dozza Imolese (Bo), Fontanelice (Bo), Castrocaro e Terra del Sole (Fo), Longiano (Fo), Meldola (Fo), Montiano (Fo), Roncofreddo (Fo), Brisighella (Ra), Casola Valsenio (Ra), Riolo Terme (Ra); alcuni comuni di Imola (Bo), Ozzano dell'Emilia (Bo), Cesena, Forlì, Forlimpopoli (Fo), Savignano sul Rubicone (Fo), Castel Bolognese (Ra), Faenza (Ra).

Per gli amanti della precisione una carrellata sulle varie tipologie per fugare ogni dubbio zuccherino. Tenendo anche presente che esiste anche una versione spumante.

Secco: gradazione alcolica complessiva minima: gradi 11,50; - zuccheri riduttori da svolgere: massimo 4 grammi per litro; - acidità totale: non inferiore a 5 grammi per litro; - estratto secco netto: non inferiore a 17 grammi per litro.

Amabile: gradazione alcolica complessiva minima: gradi 12; - zuccheri riduttori da svolgere: da 12 a 45 grammi per litro; - acidità totale: non inferiore a 5 grammi per litro; - estratto secco netto: non inferiore a 17 grammi per litro.

Dolce: gradazione alcolica complessiva minima: gradi 12; - zuccheri riduttori da svolgere: oltre 45 grammi per litro, ma non superiori a 80 grammi per litro; - acidità totale: non inferiore a 5 grammi per litro; - estratto secco netto: non inferiore a 17 grammi per litro.

LE AZIENDE INFORMANO

Il connubio di passione e cultura, per fare del vino un piacere quotidiano Un’azienda tutta al femminile, che porta in Romagna le profumate bollicine “Conca d’Oro”, vincitrici del Vinitaly e del Concours Mondial Bruxelles

Una ragazza, una passione, il vino e tanta voglia di fare cultura. Sono gli ingredienti firmati “Rav Service”, azienda tutta al femminile che si occupa, prima ancora che di distribuzione, di fare cultura del mondo del vino. È la storia di una giovane ragazza esperta di vino il cui nome a molti potrebbe ricordare la nostra città, Ravena, e che ha il sogno di far comprendere la qualità del vino nella vita di tutti i giorni. Perché il piacere del vino deve essere un atto quotidiano con la

consapevolezza che l’Italia ha la migliore produzione enologica del mondo. Qui nasce il sogno, quello di diffondere questa qualità attraverso un’opera di comunicazione diretta al consumatore finale e alla ristorazione stessa. Un esempio classico nasce proprio dal mondo prosecco uno dei vini più affascinanti quanto sfruttati e poco compresi. Chi di voi è in grado di distinguere un vero prosecco da uno così chiamato solo perché fatto con le stesse uve? Ravena ha scelto proprio per questo le bollicine dell’azienda “Conca d’Oro” che produce prosecco di qualità in un territorio a denominazione d’origine controllata e garantita. Quest’azienda, di fatto, produce prosecco in un territorio particolarmente vocato, cosa che gli ha permesso negli anni di diventare punto di riferimento nel mondo delle “profumate bollicine” vincendo premi internazionali e catturando l’attenzione del grande pubblico. Nello specifico Ravena con la sua “Rav Service” sul territorio romagnolo propone due versioni in particolare: il brut e l’extra dry.

Il “Conegliano Valdobbiadene Brut” ha un profilo minerale con ricami floreali che ricordano la magnolia e le rose bianche con un finale di erbe aromatiche e sfumature di agrumi. La bocca mascolina nel carattere ma di freschezza acida delicata. Carbonica cremosa e sapidità sul finale a riconfermare il carattere minerale. Il millesimato “Conegliano Valdobbiadene Extra Dry DOCG Superiore” del 2013, vincitore quest’anno del Vinitaly e del Concours Mondial Bruxelles, ha un naso nitido e ricco di dettagli. In apertura odori di erbe aroma-

tiche, fiori di campo con ricordi di tarassaco, foglie di ortica e fico.

Zucchero filato e leggerezze agrumate. Chiusura di mandorle amare.

Bocca fresca, delicata con carbonica composta, fine e cremosa. Sono vini che permettono abbinamenti divertenti nella tavola di tutti i giorni. Di solito col prosecco non sempre è facile pasteggiare. Le proprietà minerali del prosecco “Conca d’oro”, il gioco tra sapidità e freschezza, la piacevole morbidezza dell’extra dry o la mascolinità del brut, permettono gli abbinamenti più disparati. Dalle insalate estive alle uova, ai formaggi leggeri alle carni bianche senza dimenticare crostacei, molluschi e piatti di pescato in generale.

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MONDOVINO

23 «L’albana è il vitigno che forse più di altri raccoglie la storia della Romagna, con un legame importante con Bertinoro dove, fino agli anni ’70, era il vino da invecchiamento mentre, il sangiovese, era il vino d’annata». Sono le parole di Francesco Bordini, romagnolo, enologo di riferimento nella nostra zona e sempre più richiesto fuori regione e all’estero.

«Era il vino da invecchiamento perché ha tannicità e acidità con una maturazione precoce tanto da anticipare il trebbiano. La scelta per chi vinifica oggi è se produrre molto per diluire proprio quest’acidità o sfruttarne la freschezza stessa, tenendo anche conto dell’altro elemento difficile, il tannino».

Di solito quando si parla di albana si sente sempre dire che è una “brutta bestia” da gestire in cantina. Poi assaggio quelle che fai tu e mi rendo conto che la gestisci molto bene.

«Sono scelte di stile. È un po’ il dilemma dell’albana. Se vuoi portare questo vitigno a fare un vino con poca acidità, sviluppata nel frutto e poco tannico lo devi snaturare ma per farlo servono una serie di operazioni in cantina che alla fine riducono il tutto a un’albana commerciale».

Ciò vuol dire che si deve gestire, togliendo colore, che fa perdere comunque aromaticità e costringe poi a utilizzare lieviti selezionati, basse temperature e magari sfruttare tagli con altri vitigni...

«Esatto, se invece rispetti la sua natura allora è il vitigno che ti guida. L’albana di una volta, era aromatica con profumi che vanno dal fiore giallo all’albicocca, dalla pesca gialla alla frutta gialla carnosa, mai cenni di frutta tropicale».

E l’ossidazione o la volatile che spesso si trova in questo vino?

«Il problema dell’ossidazione e della volatile nell’albana ci sono ma d'altronde la gradazione alta, la grande acidità e le macerazioni delle bucce sono tutte varianti di rischio e non solo di stile. La volatile è anche legata alla gradazione alcolica alta con conseguenti problemi nelle “code di fermentazione”. Lo stile dell’albana del passato era tendenzialmente ossidativo e, l’ossidazione stessa, esaltava la parte floreale verso profumi di camomilla e foglie di tè».

Caratteri della vinificazione tradizionale...

«Quanto basta per esaltare certe espressioni olfattive tenendo presente che grazie ad acidità e tannino è un vino tuttavia dinamico nonostante un approccio ossidativo caratteriale».

L’ESPERTO

«Il dilemma dell’albana in cantina...»

Parla Francesco Bordini, enologo di riferimento della viticoltura romagnola CONCORSO ESPERTI DI LIVELLO INTERNAZIONALE E UNA GIURIA POPOLARE PER L’ALBANA DÈI

LO STAPPATO

La secca della Monticino Rosso, elegante fin dal primo respiro Ed eccola qua, l’albana nella versione secca premiata nella categoria “Equilibrio” nel corso della manifestazione “Albana Dèi”. Il “Codronchio” 2011 di Fattoria Monticino Rosso di Imola, è un vino elegante fin dal primo respiro.

Sfoggia una timbrica minerale cui intreccia e fonde sensazioni “calde” e “fresche” in un divenire di sfumature contrastanti e in continuo sviluppo evidenziando, al palato, sapidità e giusta tensione gustativa. Chiude con un piacevole amarognolo appena vibrato sul finale assieme a sensazioni di albicocca e scorza di arancio leggermente affumicata. La stessa albana di dieci anni fa. Abbinatela a un po’ di consapevolezza.

“Albana Dèi” è un’iniziativa nata un anno fa con lo scopo di far conoscere il vitigno romagnolo fuori dai confini d’origine. È opera di persone come Carlo Catani e Andrea Spada, noto sommelier romagnolo, che hanno coinvolto istituzioni e appassionati tanto è vero che il concorso enologico è organizzato nell'ambito del programma europeo “Wines from the south of Europe – Mediterranean Wines”. A giudicare i vini, una giuria di esperti di livello internazionale che hanno scelto “l’Albana all’Antica”, con profumi e sapori più rustici, e “l’Albana dell’equilibrio”, moderna e frutto di tecniche enologiche raffinate. Una giuria popolare, invece, si è occupata di giudicare i vini da destinare alla categoria “l’Albana “del Cuore”. Ad aggiudicarsi la prima posizione tra gli Albana all'Antica, è stato il “SabbiaGialla” della Cantina San Biagio Vecchio di Faenza (Ra), frutto di una selezione di vecchi cloni, il cui mosto viene fatto macerare a freddo con le bucce a temperature molto basse per estrarre profumi e struttura. Nelle Albana dell’Equilibrio, si è imposto il “Codronchio” del Monticino Rosso di Imola, ottenuto da una vendemmia tardiva, raccolta a mano, un grappolo alla volta alla comparsa delle prime tracce di muffa nobile.

Nella categoria Albana del Cuore, con verdetto della giuria popolare mediato con la giuria di esperti, si è imposto “Compadrona” Poderi delle Rocche di Dozza nell’imolese.

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GUSTO

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ALIMENTI

VIAGGI CULINARI

Pane: quel cibo essenziale sempre più raro a tavola

Sarde in saor, un cicchetto all’ombra de vin di Chiara Bassi www.rossocorsa.ra.it

Venezia. In onore del mio socio, lo Chef Matteo Bellini, ho deciso di parlare di un’antica tradizione veneta che amo molto: i “cicchetti all’ombra de vin”. Un tempo i bacari, ovvero i vignaioli, andavano a vendere il vino e piccoli spuntini in Piazza San Marco a Venezia. Il bicchiere di vino si chiamava “Ombra” perché i bacari seguivano l’ombra del campanile di San Marco per proteggere il vino nelle giornate assolate. Per evitare ogni giorno il faticoso trasporto delle botti, si usava utilizzare unmagazzino nella zona. Ormai molti bacari (col tempo si sono evoluti in piccoli locali) sono frequentati da turisti e hanno perso la loro tipicità, ma se ci si addentra tra le calle più piccole si possono trovare ancora pensionati veneziani che fanno lo storico giro d’ombra! Tradizionalmente l’Ombra era un bicchiere di vino della casa, ma, al passo con i tempi ed i progressi fatti in campo enologico, che hanno consacrato il veneto come grande regione produttrice di vino, attualmente nei bacari si trovano anche etichette blasonate ad un prezzo molto accessibile. I cicchetti, questi piccoli deliziosi spuntini tradizionali, cambiano da stagione a stagione e sono normalmente caldi o freddi, principalmente di pesce.

Il più tipico è sicuramente quello fatto con un crostino di pane e una sarda in saor. Il saor è un condimento che ha origini negli antichi pescherecci veneziani dove c’era l’esigenza di conservare il cibo il più a lungo possibile ed è a base di cipolle in agrodolce, pinoli ed uva passa. Per prepararlo basta friggere le sarde e coprirle del condimento, che avrete ottenuto lasciando appassire a fuoco basso 500 gr. di cipolle bianche con 4 cucchiai d’olio d’oliva, un bicchiere d’aceto, 1 cucchiaio di zucchero ed un pizzico di sale. In un contenitore disponete vari strati di sarde e saor, facendo attenzione che l’ultimo strato sia di saor. Poi abbondate di pinoli, uvetta e pepe.

L’Ombra perfetta? Un Soave Cru Vecchie Vigne 2009 13,5 % di Tenuta Sant’Antonio. La particolare vinificazione lo rende un vino equilibrato dove le note calde e morbide si fondono perfettamente con quelle fresche e sapide. E quel sentore di mandorla amara e confettura esaltano uno spuntino che il giorno dopo la preparazione acquista importanza.

«Dacci oggi il nostro pane quotidiano». Una preghiera secolare, che al di là degli aspetti simbolici ha sempre meno corrispondenze con la realtà, visto che l’alimento principe, un tempo indispensabile, oggi si mostra sempre più raro sulle nostre tavole. In questo senso varrebbe la pena rivedere anche altre frasi proverbiali come «guadagnarsi il pane» o «per un tozzo di pane». Ed è improbabile che il popolo affamato minacci attualmente un «assalto ai forni».

A parte i modi di dire, sono le statistiche e il mercato che evidenziano un radicale mutamento nelle abitudini alimentari degli ultimi trent’anni, riguardo il consumo di pane.

Lo conferma il ravennate Giancarlo Ceccolini, fornaio dal lontano 1968, da tempo rappresentante sindacale dei panificatori (presidente provinciale e dell’unione regionale Confcommercio), e titolare di un esercizio commerciale che da tempo cerca di sintonizzarsi con l’evoluzione delle abitudini gastronomiche e le esigenze di una nuova generazione di consumatori più attenti e sensibili alla qualità dei prodotti da forno e all’alimentazione naturale.

«Dagli anni 60’-’70 ad oggi il consumo di pane pro capite si è ridotto di circa un quinto, e quel-

lo fatto dai fornai artigiani nelle tradizionali botteghe è stato abbondantemente soppiantato dai prodotti industriali, precotti o preconfezionati, spesso provenienti anche dall’estero, e commercializzati soprattutto nelle catene della grande distribuzione».

Sono gli effetti di una “liberalizzazione” del commercio e della produzione del pane che ha scal-

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zato le vecchie abitudini per adeguarsi ai nuovi stili di vita – spiega Ceccolini – ma che nel corso degli anni, nonostante le buone intenzioni di distinguere, e quindi tutelare, la produzione artigianale rispetto a quella industriale, di fatto, mancando i decreti attuativi, ha lasciato il campo a una sorta di laissez faire. È evidente che hanno prevalso gli interessi economici rispetto a quelli della

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PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

GUSTO RAVENNA

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via Belfiore 19

IL RICONOSCIMENTO

COSE BUONE DI CASA

LA PIZZERIA ‘O FIORE MIO NELLA GUIDA DEL GAMBERO ROSSO

Giardiniera di verdure agrodolce: come preparare due conserve di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it

Sono a Venezia, a casa di amici e sfogliamo due quaderni di ricette domestiche, pensando ai tanti ortaggi disponibili in estate per realizzare delle prelibate conserve che consumeremo poi nelle stagioni con meno disponibilità di vegetali freschi. Una delle ricette più classiche è la giardinera di verdure, di cui vi propongo due diverse preparazioni, comunque facili da realizzare.

Giardiniera in agrodolce con verdure crude qualità e salubrità della filiera della panificazione.

«Anche quella minoranza di panificatori che “resistono“ è poco propensa a orientarsi verso l’utilizzo di materie prime selezionate o biologiche, magari a certificare la qualità dei loro prodotti – commenta Ceccolini – Non è solo un problema di costi ma anche di burocrazia. Bisogna essere veramente appassionati e tenaci nel proprio mestiere per intraprendere quella strada. E il problema riguarda, dall’altra parte, anche i consumatori che devono poter scegliere consapevolmente i prodotti più buoni e più sani, ma spesso non hanno le indicazioni per comprenderlo».

In questo contesto la produzione e il consumo di pane e derivati di qualità certificata sta diventato un settore alimentare di nicchia, ma che può avere una significativa evoluzione.

«Sul piano della creazione del prodotto si sta ampliando da

tempo l’utilizzo di farine di cereali diversi, oltre a quella di grano tenero – precisa Ceccolini – : si va dal kamut alla segale dal farro al riso, anche per andare incontro ai sempre più frequenti problemi di intolleranze alimentari e alla scelta di molte persone di orientarsi verso un’alimentazione più sana, naturale e costituita da materie prime integrali. Anche per quanto riguarda la lievitazione la tendenza è quella di utilizzare enzimi naturali, come il lievito madre e comunque processi più lenti che garantiscono al tempo stesso bontà e digeribilità».

Un’altra prospettiva riguarda gli spazi commerciali che vedono la trasformazione del tradizionale negozio solo per la vendita in luoghi anche per il consumo dei prodotti e di pasti completi.

Il destino del pane quotidiano quindi potrebbe essere quello di un consumo limitato ma che punta soprattutto sulla qualità e la naturalità.

‘O Fiore Mio, ormai nota pizzeria gourmet di origini romagnole con punti vendita-ristoranti a Faenza e Milano Marittima, riceve il premio che la guida Gambero Rosso assegna alle migliori pizzerie del Bel Paese.

Selezionata tra le 450 realtà nazionali più meritevoli, si aggiudica il massimo riconoscimento (i 3 Spicchi) nella categoria “Pizza Gourmet”, confermando così la qualità delle pizze preparate con lievito madre e le eccellenze gastronomiche della penisola. I due ideatori della pizzeria, Davide Fiorentini e Matteo Tambini (nella foto), hanno ritirato il riconoscimento alla Città del Gusto di Roma (sede di Gambero Rosso). Il progetto, che da poco aderisce all’Alleanza tra Cuochi e Presidi Slow Food e alla Rete di Spacciatori di Pasta Madre, ha inoltre recentemente intrapreso un processo di “accelerazione” con il food incubator di You Can Group, per rendere il format scalabile ed esportabile in una formula “franchising” pur mantenendo gli elementi qualitativi che lo contraddistinguono.

Ingredienti: 1litro e 1/4 di vino bianco secco, 1 litro di aceto di vino bianco, 1/2litro di acqua, 250 gr. di zucchero,50 gr. di sale grosso, 3 bicchieri di olio extra vergine d'oliva. Tutte le verdure di stagione che trovate al mercato fresche, sode e magari in formato mignon (ad esempio: carote, fagiolini, cipolline, sedano, piselli, cetriolini, cavolfiore...).

Preparazione: lavare, asciugare ed eventualmente, a seconda della tipologia, tagliare a pezzi grossolani le verdure. Nel frattempo fare bollire tutti i liquidi con lo zucchero e il sale per 5 minuti, nel frattempo avrete sistemato le verdure nei vasi e versarvi sopra il liquido bollente e chiudere immediatamente i vasi. Avvolgere i vasi in stracci di lana e lasciare raffreddare a temperatura ambiente. Dopo controllare se nei vasi è stato ottenuto il sottovuoto, fondamentale per la conservazione. Infine etichettare e conservare in un luogo fresco e buio per circa un mese, prima di consumare le conserve.

Giardiniera in agrodolce sott'olio Ingredienti: 500 gr. di cipolline, 500 gr. di peperoni, 300 gr. di carote, 200 gr. di fagiolini, 300gr di cavolfiore, un sedano, 3 bicchieri di olio extra vergine di olive, 1 litro di aceto bianco, 1 litro di vino bianco, 1/2 litro di acqua, 250 gr. di zucchero, 50 gr. di sale grosso.

Preparazione: mondare le verdure dalle impurità, lavare, asciugarle e tagliarle a pezzetti, tranne le cipolline. In una pentola versare i liquidi e le verdure più consistenti (come carote, sedano e cipolline) mettere sul fuoco e, quando il liquido raggiunge il bollore, aggiungere le altre verdure e continuare la cottura per 10 minuti. Prendere le verdure e metterle nei vasetti poi riempirli con il liquido di cottura bollente. Avvitare le capsule e lasciare raffreddare.

22a FIERA

DELLO SCALOGNO DI ROMAGNA A RIOLO TERME

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17-18-19-20 LUGLIO 2014 PROGRAMMA TUTTE LE SERE: Ore 19:00 PARCO PERTINI Apertura STAND GASTRONOMICO con ricercate pietanze aromatizzate allo Scalogno di Romagna, con possibilità di asporto.

La domenica anche a mezzogiorno.

VENERDÌ ore 20:30 PIAZZA MAZZANTI TERZA FIERA DEL LIBRO ROMAGNOLO La fiera del libro rimarrà aperta anche il sabato e la domenica

GIOVEDÌ 17 LUGLIO: Ore 18:30 CORSO MATTEOTTI: Apertura mostra mercato; Ore 21:00 PARCO PERTINI: BALLO LISCIO CON L’ORCHESTRA ELISA E LE DOLCI NOTE

VENERDÌ 18 LUGLIO: Ore 18:30 CORSO MATTEOTTI: Apertura mostra mercato; Ore 21:00 PARCO PERTINI: “RI…CANTARE A RIOLO” Concorso canoro

SABATO 19 LUGLIO: Ore 18:30 CORSO MATTEOTTI: Apertura mostra mercato; Ore 21:00 PARCO PERTINI: I DIAVOLI DELLA FRUSTA

DOMENICA 20 LUGLIO: Ore 18:30 CORSO MATTEOTTI: Apertura mostra mercato; Ore 21:00 PARCO PERTINI: Orchestra VIA EMILIA PONENTE 6

Bar caffetteria Panetteria - Focacceria Gastronomia vegetariana

o, i z a p , s o t s u più g e t u l più a s più Via D’Azeglio 3/C - Ravenna - Tel. 0544 217700 Aperto tutti i giorni 6.30-19.30 - Sabato 6.30-15 - Domenica chiuso

www.giancarloceccolini.it

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SALUTE LUGO

AVIS/1

Sangue, calano i donatori Parte la campagna estiva

L’istituto oncologico dona un’auto a metano per l’assistenza domiciliare L’Istituto oncologico romagnolo (Ior) ha donato una Fiat Punto a metano, al servizio di assistenza domiciliare e cure palliative del distretto sanitario di Lugo. Alla donazione hanno contribuito la famiglia Gianstefani-Staffa e l’associazione culturale ricreativa voltanese. La donazione sosterrà l’attività domiciliare nei confronti dei pazienti oncologici assistiti al domicilio nel distretto di Lugo dagli infermieri e dai medici oncologi dell’Ausl: nel 2013 circa 2.500 pazienti assistiti, di cui 270 con trattamenti oncologici, per un totale complessivo di circa 50mila accessi domiciliari.

CONSELICE INFLUENZA AVIARIA H7N1 IN UN ALLEVAMENTO ABBATTUTI UN MIGLIAIO DI ESEMPLARI A seguito di un campionamento effettuato il 18 giugno 2014 dal servizio veterinario del dipartimento di sanità pubblica di Ravenna dell’azienda Usl della Romagna, nell’ambito del piano di monitoraggio regionale per influenza aviaria, è stato isolato un virus influenzale H7N1 in un allevamento di svezzamento a bassa patogenicità, nel comune di Conselice. Pertanto sono stati disposti il divieto di movimentazione dei capi avicoli in entrata e in uscita e l’abbattimento di circa un migliaio di capi presenti nell’azienda.

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La Regione Emilia Romagna e le associazioni Avis e Fidas lanciano la campagna estiva rivolta ai 143.535 donatori di sangue. Il messaggio è “Vacanze all’orizzonte? Parti col piede giusto: programma con noi la tua donazione”.

Grazie ai donatori di sangue, nel 2013 si è confermata l’autosufficienza del sistema regionale (sono state inviate 4.099 unità di sangue alle Regioni che non riescono a soddisfare le esigenze dei loro servizi). In tutta la regione, i volontari delle associazioni Avis e Fidas sono impegnati a organizzare iniziative per avvicinare i cittadini alla donazione, per informarli, per invitarli a saperne di più su come, dove e perché diventare donatori di sangue.

Oggi l’attenzione del sistema sangue regionale, ed è questo il significato della campagna estiva, è rivolta a una pianificazione della raccolta in base all’effettivo fabbisogno del sistema, quindi a un migliore uso del sangue, a una migliore appropriatezza, secondo l’obiettivo del piano sangue e plasma regionale approvato lo scorso anno. Questo significa anche meno necessità di sangue intero e più attenzione alla raccolta di emocomponenti (in particolare il plasma, da cui vengono ricavati farmaci salvavita). Ai donatori oggi si chiede di concordare il momento della donazione sulla base della richiesta del sistema regionale; e le donazioni sono mirate anche in base al gruppo sanguigno. Il messaggio oggi non è “più donazioni”, ma “più donatori” e “programmazione”.

Avis e Fidas nei prossimi giorni invieranno messaggi e email ai propri donatori, con lo slogan della campagna. Ogni donatore potrà a sua volta inviare l’immagine ad altri donatori, anche utilizzando le applicazioni di messaggistica per smartphone o condividerlo sui social network. I

dati confermano una pianificazione della raccolta di sangue in base all’effettivo fabbisogno del sistema e una migliore appropriatezza nell’uso. È diminuita la raccolta di unità rosse di sangue (- 6,2 percento nel 2013 rispetto al 2012) ed è diminuito il loro utilizzo (-4,7 percento), è molto aumentata invece la raccolta di emocomponenti (+8%, 63.994 unità di plasma e piastrine raccolte nel 2013 contro le 59.243 dell’anno precedente).

Complessivamente, si registra una diminuzione dei donatori totali: 143.535 contro i 146.717 del 2012. Un dato su cui incide il forte aumento dei donatori che non possono più donare sangue per via dell’età (per legge non è possibile donare sangue oltre la soglia dei 65 anni, in alcuni casi estesa a 67) o per motivi di salute: i donatori sospesi definitivamente nel 2013 sono stati 15.108, erano stati 7.152 nel 2012.

PUNTO DI DIFFUSIONE CONTINUA

SALUTE • BENESSERE

RAVENNA

RAVENNA &DINTORNI 10/7 2014

via L.B. Alberti 42

AVIS/2

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L’ESTETISTA RISPONDE

IL FARMACISTA RISPONDE

La prevenzione delle macchie in estate

Nuxe: olio prodigioso naturalmente efficace

a cura di Rita Fabbri

a cura di Fabio Francesconi

CONCORSO VIDEO: VINCE L’ITIS RAVENNA “Un eroe ordinario” è il titolo del video realizzato dalla quinta A dell'Istituto tecnico Nullo Baldini di Ravenna che ha vinto il concorso “Sali sulla nuvola rossa”, concluso pochi mesi fa e promosso dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e con le associazioni dei volontari donatori sangue Avis e Fidas per promuovere la donazione di sangue o plasma. Il video è visualizzabile sul sito internet della regione Emilia Romagna. È stato prodotto nel corso dell'anno scolastico 2012/2013 e ha fatto conoscere anche nella nostra area geografica il Parkour, la disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ‘90 che consiste nell'eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo vi sia presente, con efficienza di movimento.

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L’estate conviene sorridi con FarmaCHL Le offerte di Luglio di FarmaCHL sono mirate a chi vuole vivere l’estate a pieno ritmo: per contrastare le perdite di sali minerali dovute all'eccessiva sudorazione.

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Il cloro della piscina, la salsedine e la sabbia possono anche irritare gli occhi e dare una fastidiosa sensazione di secchezza, il collirio Euphralia in qualsiasi momento può dare grande sollievo. Puoi scoprire tutte le offerte da FarmaCHL, in via Rotta, 65/a, Ravenna.

Il sole non sempre è un buon alleato della pelle, soprattutto nel caso delle macchie alle mani. Ma è proprio in estate, quando non è indicato fare nessun trattamento che potrebbe essere vanificato dall’esposizione al sole, che è bene lavorare sulla prevenzione. Occorre anzitutto ricordare sempre di mettersi all’aria aperta solo dopo aver applicato una crema ad alta protezione 50, evitando – comunque – di restare al sole per troppo tempo. L’abbronzatura, infatti, rischia di accentuare le macchie facendole diventare ancora più scure. La prevenzione raggiunge la sua massima efficacia la sera quando, restando comodamente a casa propria, si può applicare una crema o un siero in grado di essere assorbiti e di rilasciare i loro effetti benefici anche nel corso della notte. Un ottimo modo per prendersi cura delle proprie mani, evitando di peggiorare la situazione proprio nella stagione in cui non è possibile ricorrere ad altri rimedi. Poi, in autunno – da fine settembre a ottobre – sarà di nuovo tempo, per chi lo desidera, di rivolgersi a un centro estetico o a un medico per trattamenti specifici quali peeling più o meno profondi, in grado di schiarire le tanto odiate macchie. Al Centro estetico Solidea è possibile sia effettuare questi trattamenti, sia acquistare i migliori prodotti per affrontare l’estate senza problemi.

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ARIETE

BILANCIA

L’opposizione di Marte sollecita sfigo-pessimismi e la matrigna che c’è in voi. Per fortuna sta per finire. In compenso l’estate fa sbocciare gli ormoni che rendono lo stretto necessario. Attenzione solo nel fine settimana: la Luna capricciosa potrebbe far crescere gli incisivi di Dracula nel partner.

Giovedì e venerdì potreste avere voglia di scotennare chi vi ostacola, ma con Mercurio e Venere a sostenervi non è necessario rischiare la galera. Piuttosto studiate una guida Lonely Planet sulla prossima meta delle vacanze estive. E se potete, mettete in pratica le vostre fantasie più roventi.

SCORPIONE

TORO

La Luna amica vi aiuterà a bilanciare l’umore, ma anche voi dovrete fare la vostra parte per non sciogliere nell’acido collaboratori più lenti di un koala sull’albero di eucalipto. Nel fine settimana viaggiate, anche da un corpo all’altro. Se siete soli non trascurate un’amicizia particolare.

Capi e colleghi rompono. Guardatevi le spalle e state concentrati contro i tiri mancini alle terga. Ma da giovedì riuscirete a vedere tutto più chiaro e a tagliare ciò che non serve più, anche se il sex appeal vi renderà così dolci da farvi sembrare buoni pure gli zombi. Domenica noiosetta.

GEMELLI Giovedì e venerdì avrete l’umore dei beduini al Polo Nord. Solo evitando atteggiamenti troppo pungenti riuscirete a chiarire uno spiacevole malinteso in famiglia. Fine settimana più sereno in compagnia del partner: anche se l’ormone latita, basteranno le coccole sotto l’ombrellone.

CANCRO Non è il momento di cercare soluzioni facili sul lavoro, sennò ci sarà chi vi farà fumare i glutei per le arie che vi date. Anche l’amore negli ultimi tempi è abbastanza nervosetto, ma nel fine settimana potrebbe andare meglio, a patto di non brandire le chele se qualcosa non andrà come volete voi.

LEONE Le stelle del vostro ambiente astrale tengono il broncio e il vostro umore acquista una patina grigiognola tipica di queste giornate afose, tanto che chi normalmente vi circonda stenterà a riconoscervi. Resta un po’ di pitbullismo, ma nel fine settimana il sex vi renderà meno aggressivi.

VERGINE Il vostro umore sarà un misto tra lo sfigo-petenziale e il cimiteriale-incacchioso, per via del lavoro avaro di soddisfazioni. Non temete, con grinta e metodo ne verrete a capo. Ma nel fine settimana, l’amore procederà più per inerzia che per godimento. Privilegiate una buona lettura sotto estiva.

Il dott. Fabio Francesconi, farmacista, e il suo staff vi aspettano a FARMACHL via Rotta 65/A, Ravenna tel. 0544 452005, cell. 346 2347362 Facebook: Farmachl Ravenna

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SAGITTARIO La Luna nel segno che civetta con Marte, diffonde buonumore nei rapporti e vi aiuta a non ingigantire le polemiche, specie nel fine settimana, quando potrete sfoderare lo charme fetish-suino utile ad impalmare anche il partner più distratto. Ma se non dovesse bastare telefonate agli amici.

CAPRICORNO Non è il vostro momento migliore, ma sia Marte che Giove stanno per concludere il loro transito negativo. Intanto rafforzate l’autostima perché questo è il momento per realizzare quei progetti avviati tempo fa. Lo stesso dicasi per l’amore, che potrebbe riservare piacevoli inserimenti.

ACQUARIO Impicci e impegni ingigantiti dalla vostra cocciutaggine, vi riducono gli zebedei come omogeneizzati. Ma faticare, sbattervi e litigare farà bene? Nel dubbio datevi una calmata e se possibile lucidate gli ormoni per compensare le giornate grigio funeree con serate rosso passione.

PESCI Con Venere e Mercurio dissonante qualche polemica è da mettere in conto, col partner o con certi fetenti in linea con le vostre natiche. Le giornate peggiori giovedì e venerdì quando avrete a che fare con skizzati che vi faranno venire gli zebedei a forma di borchie. Pure gli ormoni saranno flosci.

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La legge dovrà essere recepita dai comuni che la applicheranno in base alle specifiche normative territoriali.

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QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 30 giugno al 6 luglio 2014 Stazione

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Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.

Legenda IQA Buona

Accettabile

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/.

L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in EmiliaRomagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

CORSA IN MONTAGNA OTTIMI RISULTATI PER GLI ATLETI RAVENNATI ALLA GARA VOLA VERDE DI VIDICIATICO Domenica 6 luglio a Vidiciatico di Bologna si è tenuta la IX edizione della gara podistica Vola Verde valida come Campionato nazionale di corsa in montagna Uisp.

Alla manifestazione, che ha raccolto oltre 260 agonisti, hanno partecipato anche diversi atleti ravennati, molti dei quali hanno ottenuto ottimi risultati.

La Lega Atletica della Uisp propone una suddivisione degli atleti in diverse categorie, a Vidiciatico erano 14 fra maschili e femminili, questo per premiare e rendere partecipi molti atleti, in contrapposizione alla premiazioni delle attività professionistiche che propongono un premio molto sostanzioso riservato ad un unico vincitore.

Fra le prestazioni degli atleti ravennati segnaliamo: Babini Germana, Casadio Monica, Raggi Giancarlo, Emanuelli Oriano tutti della Pol. Ponte Nuovo, primi nelle loro rispettive categorie e quindi campioni nazionali Uisp, come: Spezzati Nadia del GS Drago, Felloni Alberto del Trail Romagna e Bassi Alice GPA Lughesina.

Altri piazzamenti sono stati il secondo posto per Donatini Enzo della Pol. Ponte Nuovo e Costa Claudio, terzo di categoria per il GS Drago.

Da segnalare anche che nella Classifica a squadre femminile a punti la Pol. Ponte Nuovo ha ottenuto un ottimo terzo posto.

CALCIO

La Regione Emilia Romagna ha approvato il 30 maggio scorso la legge n. 5 che modifica ed integra la oramai “vecchia” LR 11/1998 sul recupero a fini abitativi dei sottotetti, ritoccandone alcuni caratteri alla luce del globale rinnovamento dell’assetto regolamentare sui temi dell’urbanistica e dell’edilizia, discendente dalla LR 20/20000 e dalla più recente LR 15/12013 (che ha modificato la LR 31/2002). Gli interventi consentiti dalla Legge mirano a rendere abitabile una parte dell’edificio che in origine non lo era, il sottotetto. L’intervento viene classificato come ristrutturazione edilizia, di cui alla LR 15/2013, art. 9, comma 3, con due elementi di miglioramento: si può procedere mediante presentazione di semplice SCIA e, a differenza che nella LR 11/1998, sono soggetti al solo pagamento del contributo concessorio legato alo costo di costruzione e non più a quello per gli oneri di urbanizzazione (quindi meno oneroso).

Relativamente a verde e parcheggi pubblici, la LR 5/2014 è più flessibile, dando la possibilità di ricasindacale varli dall’area pertinenziale del- Associazione piccoli proprietari l’edificio, oppure di monetizzarli. immobiliari La modalità è prevista anche per i Ravenna V.le Galilei 81/83 parcheggi pertinenziali, in questo tel. 0544 470102 caso il comune realizzerà altrove i fax 0544 470075 info@asppi.ra.it parcheggi.

Dal provvedimento è prevista an- www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 che la possibilità di incrementare, tel. 0546 25807 fino a un metro, l’altezza del tetto faenza@asppi.ra.it al colmo, e quella della gronda fi- Lugo Via Manfredi, 41 no a mezzo metro. Possibile anche tel. 0545 33356 la traslazione dell’ultimo solaio lugo@asppi.ra.it per ricavare più spazio nel sotto- SERVIZI AI SOCI tetto, particolarmente utile nel ca- - Gestione contratti di locazione so di villette a schiera dove non è possibile la modifica del tetto. Va - Assistenza legale da sé che ogni intervento deve - Consulenza condominiale consolidare a fini sismici l’edificio - Consulenza tecnica e puntare al risparmio energetico. - Consulenza fiscale Studio Arch. Lab Ravenna Arch. Gianfranco Casadei

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Dal 1980 a Ravenna

QUADRIFOGLIO RAVENNATE

Aperte le iscrizioni Record di presenze per la gran fondo al prossimo Campionato targata Asd Pedale Bizantino L’esperienza si ripete.

Dopo il successo della prima edizione del Campionato romagnolo territoriale di calcio a 11, la manifestazione che nel 2013 ha unificato in un solo grande evento i tre Campionati amatoriali di calcio a 11 dei Comitati territoriali Uisp della Bassa Romagna, di Ravenna e di Imola Faenza, gli stessi Comitati hanno deciso di riproporre la competizione anche per la Stagione sportiva 2014-2015. Gli attestati di stima e la soddisfazione mostrata dalle squadre partecipanti, oltre che la gestione organizzativa senza intoppi nella prima esperienza, hanno spinto la Uisp a replicare l’esperienza dell’ultima stagione con una grande manifestazione calcistica in grado di riunire sotto una sola bandiera le società di calcio di tutto il territorio romagnolo. Pubblicate dunque le nuove norme di partecipazione e la scheda di iscrizione disponibili sul sito della Uisp Ravenna www.uisp.it/ravenna e su quello della Bassa Romagna www.uisp.it/bassaromagna. Cambio invece alla guida del Coordinamento che gestirà il Campionato con la presidenza che passa, come previsto, da Gianfranco Betti ad Alessandro Verlicchi della Uisp Ravenna.

654 i partecipanti, domenica 6 luglio, alla quarta prova del circuito cicloturistico organizzato dall’ASD Pedale Bizantino affiliata Uisp Ravenna. Due le sedi di partenza per l’ultima Gran Fondo valida per la classifica del Quadrifoglio Ravennate. Più di 200 atleti al via già alle 6.30 del mattino presso la sede de Il Fumista a Madonna dell’Albero e altri 400 (circa), dalle 7, presso Pieve di Corleto (Faenza). Sono state 58 le società ciclistiche che hanno percorso i 148 km dell’unica Gran Fondo del circuito ravennate, una lunghissima tappa che da Ravenna si è articolata verso le colline faentine attraversando Monte Brullo e il passo del Monte Trebbio.

Giornata caratterizzata da un’ottima temperatura atmosferica che ha accompagnato i ciclisti fino al traguardo e da tanti volontari con molta disponibilità che hanno preparato punti di controllo e zone di ristoro tutto seguendo le norme del codice della strada. Non una gara ma un raduno cicloturistico, in perfetto stile Uisp, con tanto agonismo ma con lo scopo di conquistare un posto a tavola dopo tanta fatica in compagnia. Spazio anche ai premi, non al più veloce, non al miglior scalatore ma solo alle squadre più numerose. Medaglia d’oro all’Avis Faenza con 59 iscritti, secondo posto per il Pedale Bianconero di Lugo con 36 partecipanti e bronzo all’Endas Mameli Monti che si è anche aggiudicata il trofeo Ceccoli Battista come squadra ravennate più numerosa. Con la Gran Fondo del Pedale Bizantino si chiude il secondo anno dell’evento denominato Quadrifoglio Ravennate. Le feste non sono finite perché la Lega Ciclismo Uisp Ravenna organizza, a fine stagione, la Festa del Cicloturista in cui vi saranno le premiazioni ufficiali degli atleti che hanno portato a termine tutte e quattro le tappe del Quadrifoglio.

SETTIMANALE

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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 10 luglio 2014

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