Giovedì 10 novembre 2016 n.698 RAVENNA&DINTORNI
Settimanale di informazione FREEPRESS
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NEL VERDE PARCHI E GIARDINI PUBBLICI: QUANTI SONO, QUANTO CI COSTANO, COME CAMBIERANNO POLITICA
Naturalmente di Romagna Aperitivo di vini naturali al Naturalmente Burger TUTTI I GIOVEDÌ dal 27 ottobre al 1 dicembre www.naturalmenteburger.com
a pagina 8
Il no di Fiammenghi al referendum L’ex consigliere regionale vicino a Bersani sulle divisioni interne al Pd
EVENTI
a pagina 4 e pagina 26
Un weekend tra maratona e fiera del ciocciolato
OFFSHORE
da pagina 11
a pagina 9
Western Atlas verso la chiusura: 46 posti persi LIBRI
a pagina 15
Intervista a Malvaldi tra scienza e letteratura MUSICA
a pagina 18
Extraliscio al Socjale di Piangipane SALUTE
Aperitivo di vini naturali al Naturalmente Burger GIOVEDÌ ORE 19.30 10 NOVEMBRE
a pagina 20
Partita la vaccinazione antinfluenzale
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Naturalmente di Romagna
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ISSN 2498-9495
OPINIONI
RAVENNA &DINTORNI 10/11 2016
3
L’ EDITORIALE
TUTTO D’UN TRATTO
L’ OSSERVATORIO
Cosa voterà chi applaudiva Bersani?
di Gianluca Costantini
Mi spiegate perché sono felice per Trump?
di Federica Angelini
di Moldenke
Era un novembre, di quattro anni fa. Obama veniva rieletto e Pierluigi Bersani veniva accolto in pompa magna a Ravenna per la sua campagna per le primarie contro Matteo Renzi, quelle che poi vinse. Era un’epoca ormai lontana dove tutto l’establishment del partito tifava Bersani incondizionatamente. Ma quattro anni sono ormai un’era geologica in politica. Da allora, come noto, Bersani ha non vinto le elezioni e Matteo Renzi è poi diventato in rapida successione segretario del partito e premier. Qui, come noto, la vittoria di Renzi non ha provocato alcun cambiamento radicale della classe dirigente Pd che, semplicemente, da bersaniana è diventata più o meno convintamente renziana, mentre vinceva le amministrative con margini sempre più risicati. Non è mancato chi si è allontanato dal partito, qualcuno vi si è avvicinato, ma grossi sommovimenti non si sono visti. Alle feste dell’Unità è venuta spesso la Boschi e Renzi era addirittura a chiudere la campagna di De Pascale in piazza. Ma poi è successo che le amministrative di giugno non sono andate benissimo. E il vento renziano che già non era travolgente si è ancor più affievolito. All’ultima festa dell’Unità ministri se ne sono visti meno, ma Bersani è tornato in “prima serata” e ha fatto il tutto esaurito. Il nuovo segretario provinciale (peraltro part time) renziana non è, e si è in attesa di scoprire chi sarà il nuovo segretario comunale che mesi fa sembrava dovesse essere renziano e ora chissà. Perché la sensazione è che per molti Renzi non vada bene, ma non ci sia nemmeno una vera alternativa che non venga dal passato e che tutto sia un po’ sospeso, in attesa di un Godot che, per sua natura, non può arrivare. Forse anche per questo a oggi la campagna per il sì ha visto forse più attivi i comitati nati al di fuori del partito (soprattutto ex Pd). Oggi scopriamo, senza troppe sorprese, che per il no c’è anche Miro Fiammenghi, che a Ravenna ha fatto la storia del partito. Ma nelle dichiarazioni gran parte della dirigenza è per il sì. E nella base? Quanti di quelli che due mesi fa erano ad applaudire Bersani hanno capito le sue ragioni e voteranno no? Quanti daranno retta a Bonaccini, il primo dei bersaniani fino alla conversione renziana, quando dice che chi vota no è “nella foto con Salvini e Grillo” dimenticando Anpi, Cgil e altre forze di sinistra e, soprattutto, dimenticando i compagni di partito? Non c’è da stupirsi se in giro c’è scarso entusiasmo da queste parti. Renzi non convince, ma su chi può avere davvero appeal Bersani oggi, dopo quattro anni da quell’accoglienza trionfale? Intanto, in Usa, dopo quattro anni ha vinto Trump. A proposito di ere geologiche.
Ora sono proprio arrivato a una crisi esistenziale che riuscirò a risolvere solo con l’aiuto di qualcuno. Magari il tuo, che mi stai leggendo in questo momento. Mi presento, mi chiamo Moldenke e sono sempre stato tendenzialmente di sinistra: contro le ineguaglianze e Berlusconi, amico dei neri e dei gay, piuttosto trasandato, avverso alle divise, finto intellettuale e tutte quelle cose lì, insomma. Donald Trump rappresenta un po’ tutto quello che odio, evidentemente, come immagino anche lo sia per te, lettore medio di R&D, che stai addirittura leggendo Moldenke. E allora, caro tu, mi devi spiegare perché di fronte alla faccia di Hillary, piuttosto che vedere alla Casa Bianca la moglie di Clinton (non in quanto donna, ovviamente, ma in quanto moglie di uno che è stato eletto Presidente nel 1993, cioè, dico, davvero non avevate nulla di meglio della moglie di uno che è stato Presidente nel 1993? In America? Sul serio?), piuttosto che vedere esultare l’establishment (non riesco a tradurre questa parola un po’ spocchiosa, mi spiace), piuttosto che il solito politically correct, piuttosto forse avrei votato Trump pure io. E ora sono felice di vedere questo pagliaccio alla guida del Paese più potente del mondo mentre il resto (del mondo) va nel panico, mette in discussione il suffragio universale, grida alla catastrofe. Perché mi capita questo? E perché, allo stesso modo, fatte le dovute proporzioni, sarei stato felice di veder vincere Alberghini al ballottaggio a Ravenna? Alberghini, avete presente? Il candidato senza appeal di Lega Nord e Lista per Ravenna, di Ancisi insomma. Però, ecco, vuoi mettere la faccia di chi governa da sempre e di chi qui si è preso tutto quello che poteva prendersi in tutti questi anni? Vuoi mettere la faccia di chi ha quel sorrisetto di chi sa che tanto sarà ancora lui a vincere? Vuoi mettere la faccia di quelli di sinistra che proprio in questi giorni hanno fatto i simpatici su Trump e Hillary, dicendo che in fondo erano le stessa cosa, prendendo per il culo la Leopolda, Renzi e il Jobs Act ma che qui hanno votato pochi mesi prima proprio per Renzi, la Leopolda e il Jobs Act per evitare probabilmente la deriva autoritaria di Alberghini? La cosa si fa preoccupante. Sento questa esigenza di far vincere il peggio per vedere radere al suolo il meno peggio e poi tentare chissà, boh, forse, di ricostruire il meglio. Dite che è molto grave? Dite che finirò per votare Salvini? Com’è possibile? Dov’è che ho sbagliato, esattamente? Oppure sono loro? Sono loro ad aver sbagliato tutto e a non essersene ancora accorti?
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001
Anno XV nr. 698 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Andrea Casadio, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini, Flavio Montelli. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA
SOCIETÀ
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MOSTRA FOTOGRAFICA/1
MOSTRA FOTOGRAFICA/2
MOSTRA FOTOGRAFICA/3
I paesaggi notturni di Concas
50 immagini per un viaggio tra i porti
Quei profughi accolti 60 anni fa
Dai ritratti sempre ambientati, alla street photography, ai paesaggi, alla fauna e alla macro, con la massima espressione nel notturno: la fotografia del 28enne siciliano Luca Concas è questa. Affascinato sin da subito dalle forme classiche e sinuose, senza mai dimenticare progetti astratti. Lo spazio Bonobolabo (via Centofanti 79) ospita la sua mostra Landescape. Inaugurazione il 12 novembre alle 18: resterà aperta fino al 26 con ingresso libero nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19.30 su prenotazione al 328-6340102.
C'è anche il porto di Ravenna tra quelli fotografati per #MyportforTurku, la mostra itinerante organizzata dalla Commissione Europea per celebrare il 2016 European Maritime Day e che fa tappa nella nostra città: inaugurazione al Darsena Pop Up il 12 novembre alle 11. Sarà visitabile tutti i giorni fino al 20 novembre dalle 10 alle 22. Si tratta di 50 immagini selezionate come migliori dalla Commissione Europea nell’ambito di un concorso internazionale di fotografia a cui hanno partecipato 234 autori con 579 immagini di 166 porti da 24 Paesi diversi.
Sessant’anni fa nella colonia di Marina di Ravenna venne allestito un centro accoglienza per 308 profughi dall’Ungheria in fuga dalle repressioni del regime comunista. Per ricordare quegli avvenimenti l’associazione culturale Capit ha promosso una mostra fotografica e documentale alla galleria FaroArte (inaugurazione il 12 novembre alle 16.30, visitabile sabato e domenica dalle 17 alle 19 fino al 26). A seguire la proiezione di un documentario. Il 26 novembre alle 17.30 un convegno sul tema dell’accoglienza all’auditorium del lido.
L‘EVENTO
LA PRESENTAZIONE/1
L’invasione dei tremila maratoneti
LO
Atleti da 45 Paesi diversi. Il percorso toccherà tutti gli otto monumenti Unesco Le iscrizioni sono ancora aperte ma a meno di una settimana dallo start la lista conta già oltre tremila atleti di 45 nazionalità diverse: sono gli iscritti alla 18esima edizione della maratona internazionale Ravenna città d’arte in programma il 13 novembre (partenza e arrivo in via di Roma, di fronte al Mar). Rispetto al 2015 saranno rappresentate dieci nazionalità in più e per quattordici Paesi sarà una prima assoluta: Albania, Bolivia, Ecuador, Estonia, Giappone, India, Lettonia, Lussemburgo, Messico, Nuova Zelanda, Portogallo, Serbia, Taipei e Venezuela. Le iscrizioni sono aperte l’11, il 12 e il 13 novembre (50 euro maratona e 35 euro half marathon) all’Expo Marathon Village (in piazza Kennedy a Palazzo Rasponi). La giornata di gara sarà la domenica ma il calendario è ricco di appuntamenti collaterali a par-
Quest’anno il percorso della 18esima maratona passerà anche dalla basilica di Sant’Apollinare in Classe
tire dal venerdì. Per tutti i dettagli vedi www.maratonadiravenna.com. Il percorso interamente pianeggiante e veloce si snoda attraverso le vie della città e, novità di quest’anno, toccherà tutti gli otto monumenti Unesco della città: i podisti infatti passeranno anche nei pressi della basilica di Sant’Apollinare in Classe. La mezza maratona percorrerà le stesse strade per i primi 18 km. Il cuore della tre giorni organizzata da Ravenna Runners sarà l’Expo Marathon Village che quest’anno cambia sede, da Palazzo Congressi a Palazzo Rasponi dalle Teste: ospiterà gli spazi per il ritiro pettorali ma anche stand espositivi per conoscere nuovi prodotti e confrontarsi con le tendenze del mercato. E il sabato sarà la cornice per convegni e conferenze sui temi dello sport e della salute.
L’INCONTRO
Giuliana Sgrena al Mama’s contro la violenza alle donne La giornalista e scrittrice Giuliana Sgrena presenta il suo libro “Dio odia le donne” l’11 novembre alle 21.30 al Mama’s di Ravenna (via San Mama 75). È una delle iniziative inserite nel calendario di appuntamenti in programma fino all’11 dicembre in riferimento alla giornata internazionale contro la violenza alle donne (25 novembre). L'arte e la musica saranno il filo conduttore dell'appuntamento di sabato 12 al parco 8 marzo a Porto Fuori: alle 15 verrà inaugurata l'opera murale dell'illustratrice Valeria Colonnella in collaborazione con Federica Simonetti. Domenica 13 alla Casa delle donne una mattinata dedicata ai bambini: dalle 10 nella biblioteca di Sofia per giocare al gioco del rispetto. Mercoledì 16 novembre al caffè letterario di via Diaz alle 18 l’inaugurazione della mostra fotografica "Quello che le donne non mostrano" di Cinzia Fabbri. “Violenza di genere: lo stato dell'arte dal punto di vista giuridico e sociale” è il tema del convegno in programma giovedì 17 novembre alle 17.30 a sala D'Attorre di via Ponte Marino: sotto la conduzione del giornalista Nevio Galeati si alterneranno interventi di avvocate e sociologhe.
STORICO
BRIZZI
E IL SUO LIBRO A SALA
D’ATTORRE
Venerdì 11 novembre alle 18 alla sala D'Attorre (via Ponte Marino a Ravenna) lo storico Giovanni Brizzi presenterà il suo libro “70 d.C. La conquista di Gersulamme” (Laterza). scontri più cruenti e dalle maggiori conseguenze per l'Oriente e per l'Occidente: il conflitto tra Romani ed Ebrei.
LA PRESENTAZIONE/2 BARBUJANI
OSPITE ALLA
ROCCA
DI
LUGO
Venerdì 11 novembre alle 21 nel salone Estense della Rocca di Lugo la presentazione del libro di Guido Barbujani “Gli africani siamo noi” (Laterza). Introduce Patrizia Randi, sarà presente l’autore. Il titolo dell’opera vuole essere la sintesi, più onesta possibile, delle nostre frammentarie conoscenze sulle origini dell’uomo e sulla nostra vicenda evolutiva.
LA PRESENTAZIONE/3 IL
DIALETTO SOPRAVVIVERÀ AL DIGITALE ?
Lunedì 14 novembre alle 18 alla libreria Feltrinelli di Ravenna (via Diaz 14) Mauro Mazzotti presenta il libro di Marcello Minghetti, di cui firma la prefazione, “Parole moribonde”. Tra storia, linguistica e poesia, il libro di Minghetti pone un quesito e cioè se la lingua di Romagna può sopravvivere all’assedio incessante della rivoluzione digitale. Sarà presente l’autore.
LA CONFERENZA CON
IL
CAI
IL MEETING DELLA MONTAGNA
La sezione di Ravenna del Club Alpino Italiano, nata ne 1981 e oggi conta 560 soci, propone il "Meeting della Montagna e della Natura": un ciclo di proiezioni/conferenze alla sala Buzzi (viale Berlinguer): l’11 novembre alle 21 ospite Eloise Barbieri, alpinista e viaggiatrice che ha attraversato da sola a piedi parte del Tibet.
NEW ISSUE Ci sono voluti più di tre anni di indagini, coordinate da varie procure italiane, per stabilire che non ci sono elementi a sostegno delle accuse che avevano coinvolto il manager italo-svizzero Roberto Villa nella maxi inchiesta sulle vicende della banca Mps. I pm ritenevano Villa responsabile di riciclaggio internazionale nell’ambito di un fascicolo che ipotizzava una truffa ai danni della banca da parte di un gruppo di dipendenti e collaboratori. Il Gip di Siena ha accolto la richiesta dei pm e disposto l'archiviazione per l'imprenditore originario di Lugo e difeso dagli avvocati Agostino Somma e Enrico Vieri Fabiani. Villa, cominciamo dal racconto di questi tre anni... «Sono stato indagato dalle autorità italiane e da quelle svizzere dove ho la residenza, indagini aggressive e invasive sotto un diluvio mediatico di portata europea per l'enorme problema creato dalla vicenda Mps. Per me è stata una gogna. Mi hanno pedinato, intercettato, perquisito e lo stesso è accaduto a persone che avevano l'unica colpa di conoscermi. Mi sono trascinato dietro un fardello importante che ha messo a dura prova anche gli affetti familiari». In questo tempo è riuscito a lavorare ugualmente? «In gergo li chiamano “bad names”: se il tuo è tra quelli diventa impossibile fare anche l'operazione di finanza più semplice. Non mi aprivano un conto corrente in Italia ma nemmeno a Malta o Madeira a dimostrazione che il clamore creato ha avuto risvolti europei. Ormai il cosiddetto rischio reputazionale si è trasformato in una sorta di condanna anticipata». Adesso? «Il tempo non è una variabile indipendente. In Svizzera sono stati davvero rudi negli atteggiamenti ma sono bastati sei mesi per chiudere l'indagine e stabilire che non c'era nulla sul mio conto. In Italia ho trovato persone dai modi molto cortesi ed anche preparati, ma per arrivare a un punto fermo sono serviti tre anni e mezzo nei quali, al di là di ipotesi generiche, io non ho saputo concretamente di cosa ero accusato. Per uno che fa il mio mestiere stare fuori dal giro per tre anni e mezzo vuol dire essere professionalmente morti». Si è chiesto perché è finito sotto indagine? «Da trent'anni conosco Gian Luca Baldassari, è di Lugo come me ma ci siamo conosciuti a Milano lavorando entrambi alla Cofilp. Lui era il numero tre di Mps ed è finito indagato nelle vicende senesi e io che gestivo parte del suo patrimonio liquido in Svizzera sono stato sospettato di riciclaggio e di far parte della cosiddetta banda del 5 percento che avrebbe fatto operazioni illecite all'ombra della banca. Io invece con Mps non ho mai fatto operazioni e le somme gestite per conto di Baldassarri erano denari regolarmente detenuti all'estero in quanto dichiarati in Italia a seguito di rientro dei capitali effettuato nel 2002 in ottemperanza alla normativa». Visto il tipo di indagine, può starci che venga indagato chi gestiva i soldi di uno dei profili di primo piano... «Certo, il sospetto va approfondito e da privato cittadino per quanto mi possa seccare lo accetto. Ma non puoi tenermi a bagnomaria per tre anni a mezzo solo per fumus delicti e ipotesi non circostanziate. Non sapendo di cosa si tratta nel concreto è quasi impossibile difen-
SOCIETÀ
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L’INTERVISTA
«Tre anni di gogna ingiusta» Archiviazione per il lughese Roberto Villa indagato nella maxi inchiesta Mps IL CASO GESTIONE
RIFIUTI RADIOATTIVI: ASSOLTO
Lo scorso giugno Roberto Villa è stato assolto dall'accusa di aver violato le norme sulla gestione dei rifiuti radioattivi nella veste di presidente di Richard Ginori. L’inchiesta si aprì nel 2013 quando negli scantinati dello stabilimento di Sesto Fiorentino furono ritrovati due contenitori di piombo, non ermeticamente sigillati, al cui interno si trovavano una quindicina di chili di uranio. I fusti, secondo quanto accertato dal procedimento giudiziario, risalivano a 40 anni prima.
dersi. Troppo lasso temporale tra l'avviso di garanzia e la conclusione delle indagini specie in casi come il mio dove il clamore mediatico dato dalla rilevanza del problema Mps è stato di portata almeno europea. Così l'indagato di fatto viene già processato. I danni diventano irreparabili quando, dopo oltre tre anni e ben oltre ai limiti per le indagini previsti dalle norme, mi si viene a dire che non c'è nulla né sul mio conto né su quello degli altri nel mio filone di indagine». Si è fatto un’idea di cosa cercassero sul suo conto? «Mps non è in crisi per le operazioni di Baldassarri. Mps è in crisi per l'acquisizione di Antoveneta e, probabilmente, per una gestione societaria non impeccabile. Rimestando tra le carte o forse a seguito di qualche segnalazione, hanno trovato il mio nome che era abbastanza noto nel mondo finanziario e, particolarmente in Toscana, dove sono stato presidente della Richard Ginori. Essendo poi italosvizzero avevo tutte le caratteristiche per le loro ipotesi investigative. Nell'unico interrogatorio che ho sostenuto, su mia richiesta, mi sono trovato di fronte a tre finanzieri, cortesi e competenti ma dalle loro domande mi sono reso conto che non avevano fatti concreti da imputare e che si muovevano in una sorta di pesca a strascico». Perché ha la residenza in Svizzera? «Ho la doppia cittadinanza, svizzera e italiana, e la residenza a
Lugano, non è una questione fittizia. Andai a Lugano tanti anni fa perché quando iniziai da imprenditore nel campo della gestione di patrimoni la normativa svizzera consentiva ancora, a differenza dell'Italia, di poter intraprendere l'attività senza immettere grossi capitali nell'impresa. Bastavano 100mila franchi per muovere i primi passi. Oggi le norme si sono abbastanza uniformate in Europa ma certo la Svizzera garantisce semplicità nella burocrazia e tempestività nelle risposte delle amministrazioni pubbliche». Perché l’attività degli esperti di finanza viaggia sempre tra i soliti paradisi fiscali? Non è anche questo che getta ombre? «Premetto che essendo residente fiscale svizzero devo uniformarmi a normative non identiche a quelle italiane. Ma, in ogni caso, siamo globalizzati o no? Perché non dovrei andare a operare in Stati dove vige un'aliquota fiscale più conveniente? Forse bisognerebbe chiedere a questi Stati di cambiare il loro ordinamento fiscale, ma questo esula dalle mie competenze. Madeira, Malta, Lussemburgo, Austria: l'elenco di chi ha facilitazioni fiscali importanti sarebbe molto più lungo e sono tutte realtà in Europa. L’importante è che i redditi siano tassati dove vengono prodotti e le norme antiriciclaggio osservate». Ha ricordato la presidenza Ginori. A dicembre comincia il processo per bancarotta e lei è tra i tre imputati. «Per i magistrati sono stato l'ideatore di un'operazione straordinaria di vendita di terreni a Sesto Fiorentino che avrebbe causato dissipazione quindi distruzione di valore aziendale. L'operazione fu ideata ed il preliminare siglato dall'allora presidente Carlo Rinaldini e ratificata dal cda di cui non facevo parte. Sono entrato nel successivo consiglio di amministrazione in rappresentanza della neo costituita Starfin a seguito di un patto parasociale debitamente comunicato alle autorità, al mercato e di conseguenza pubblico. Su mandato unanime del cda, susseguente a quello che aveva ratificato il preliminare, ho siglato il rogito di vendita. Trovo surreale che in un cda di sei persone che hanno deliberato in modo unanime, tre sono rinviati a giudizio e tre archiviati fra cui il presidente e fra questi non ci sono consiglieri del precedente consiglio di amministrazione che hanno deciso volitivamente l'operazione. A prescindere ritengo tutt’ora che l'operazione, ideata e fatta da altri, sia stata confacente agli interessi aziendali e congrua nel prezzo. Dovessi poi valutare l'operazione ai prezzi attuali, dovrei anzi dire che il corrispettivo fu molto generoso». (gu. sa.)
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POLITICA
di Federica Angelini
La campagna elettorale per il referendum si sta rivelando per il Partito democratico un fattore fortemente divisivo tra la maggioranza renziana, schierata a favore del sì, e una minoranza divisa tra più posizioni che vanno dal sì al no. In particolare recentemente ha fatto discutere la decisione di Pierluigi Bersani, ex segretario del partito, di votare no e di partecipare ad alcune iniziative elettorali, mentre Gianni Cuperlo, anch’egli esponente della minoranza di sinistra, si è detto a favore del sì dopo un impegno della maggioranza (ritenuto da molti però vago e insufficiente) a modificare la legge elettorale. Non bastasse, la recente Leopolda ha visto qualche coro che invitava in modo non troppo dialettico a uscire dal partito chi non seguiva la linea del partito proprio in tema di referendum. Insomma, è ormai guerra aperta. Per questo abbiamo chiesto l’opinione di Miro Fiammenghi, già segretario provinciale dei Ds, consigliere regionale Pd e soprattutto uomo molto vicino da sempre a Pierluigi Bersani. Cosa pensa della scelta di Bersani di schierarsi ed esprimersi per il no? «Credo che un partito debba essere anzitutto una comunità, fatta di valori, identità e idee, ma anche di rispetto, civiltà e pluralismo. Non mi è piaciuto e non mi piace come si è sviluppato il dibattito sul tema referendum dentro al Pd negli ultimi mesi e credo che si sia esagerato nei toni e nei contenuti. Ma mi è piaciuto ancora meno ciò che è successo alla Leopolda domenica scorsa». Si riferisce ai cori finali di un gruppetto in platea “fuori, fuori”? «Certo, concordo con le parole di Macaluso: “ciò che è successo domenica è un fatto indecente”. Peraltro credo sia stato un danno anche per loro: immagino che alla Leopolda si sia discusso di cose anche interessanti e importanti che però sono state oscurate da questo episodio». Quindi secondo lei Renzi non ha preso a sufficienza le distanze da chi urlava? «Erano i suoi sostenitori, chi doveva dire loro di smetterla? Un leader deve avere il coraggio di dire cose forti quando c’è bisogno di dirle e lui è uno che in altre occasioni ne ha dette». Ma il Pd di Bersani era davvero più aperto e rispettoso delle minoranze interne? Non tutti i renziani, che sono stati minoranza, concorderebbero… «Non voglio fare polemiche con i renziani o non renziani. Ma voglio solo ricordare che quando Renzi ha partecipato alle primarie, lo statuto non lo consentiva ed è stato Bersani a volere la deroga allo statuto per consentire nuove primarie. Era un “dentro, dentro”, il contrario di ciò che accade oggi». L’idea di abbandonare questo Pd la sfiora? «Sa cosa ho fatto lunedì mattina? Ho chiamato il mio segretario di circolo (a Cervia, ndr) e prenotato la tesse-
REFERENDUM/1
L’INTERVISTA
L’appello di Fiammenghi al Pd: «Fermiamoci, resettiamo tutto»
L’ex consigliere regionale molto vicino a Bersani orientato a votare no al referendum
ra Pd per i prossimi dieci anni, dicendomi pronto a pagare in anticipo se necessario…» Come a dire: questa è casa mia, di qui non me ne vado… «Voglio continuare a praticare questo spazio politico con lo speranza che diventi un soggetto politico. Oggi è più simile a uno stadio dove si scontrano le tifoserie». Ma che cosa ha in comune oggi lei con Renzi? Quali sono i valori e le idee che tengono insieme il Pd? «È esattamente ciò da cui bisogna ripartire e di cui vorrei poter discutere. E credo sarebbe innanzitutto compito di un segretario cercare di tenere insieme, di unire. Renzi è anche il mio segretario ma posso avere idee diverse dalle sue e deve essere normale che ci siano idee
diverse; che si possano esprimere soprattutto su temi importanti come la Costituzione e che quelle idee possano essere espresse pubblicamente anche con azioni concrete. Inoltre ci deve essere spazio per un confronto vero e rispettoso delle diverse opinioni, e ovviamente si deve fare anche la sintesi». Quindi, pare di capire, il suo voto sarà per il no. «Voterò no se nulla cambierà, soprattutto per il combinato disposto di legge elettorale e riforma ma spero ancora che possano essere decise cose importanti e cogenti in particolare su come cambiare la legge elettorale». Ormai sembra tardi, però. Lei non è in Parlamento, ma perché come minoranza non vi siete fatti sentire durante la fase di approvazione della legge? «La legge di per sé ha anche cose buone, poteva essere fatta meglio, si fa quel che si può. Il problema è appunto che con quella legge elettorale, quella con cui si voterà la prossima volta, e queste riforme, il sistema diventa pericoloso». Non dà valore all’accordo firmato da Gianni Cuperlo sulla riforma della legge elettorale? Lui infatti ora è per il sì… «Il punto è che quell’accordo è impalpabile e fumoso, è privo di impegni concreti e di tempistiche. Mi pare significativo, per esempio, che Renzi domenica alla Leopolda non vi
«Indecenti i cori alla Leopolda. Oggi il Pd è più simile a uno stadio con le tifoserie, ma non intendo andarmene
»
abbia nemmeno fatto cenno. Al momento per me sono semplici appunti, al massimo un promemoria su cui ragionare se proprio sarà necessario un giorno o l’altro, ma ciò non basta». Ma esiste una minoranza Pd? Lei e Bersani per il no, Cuperlo per il sì dopo l’accordo, parlamentari di certo non renziani come Alberto Pagani per il sì da subito? C’è peraltro chi dice che Vasco Errani potesse essere un pericolo proprio per Renzi dentro al partito e che farlo commissario per il terremoto sia stata una mossa leggibile anche in termini di equilibri politici interni… «Questo non lo credo. Di fronte a un’enorme tragedia e a un’emergenza Errani è stato chiamato per le sue capacità, la sua esperienza e la sua competenza, credo che nessuno dovrebbe dare una lettura politica di questo incarico. Per quanto riguarda il partito, ripeto, c’è una maggioranza, c’è una minoranza o ci sono più minoranze e bisogna avere rispetto di tutte». La vedremo impegnato a iniziative per il no? «No, e non mi iscriverò a nessun comitato. Però mi sento di fare un appello per il bene del Pd: fermiamoci, resettiamo tutto e ognuno lavori con la propria idea per il Pd, nel rispetto reciproco. Questo soprattutto per costruire una vera comunità di donne e di uomini e non un semplice comitato elettorale. Quindi un soggetto politico forte della sinistra europea, questo sarebbe molto utile soprattutto dopo la Brexit e Trump». Se il 4 dicembre vincesse il no, cosa dovrebbe fare Renzi? «Il 4 dicembre, che vinca il sì o che vinca il no si dovrà discutere, finalmente».
WALTER TOCCI (PD) E RICCI (CGIL) PER IL NO Il Comitato faentino per il No alla modifica costituzionale nel referendum del 4 dicembre, con l’Anpi di Faenza, organizza il12 novembre alle 10.30, nella sala degli ex-Salesiani (via San Giovanni Bosco) l’incontro con il senatore della minoranza Pd Walter Tocci sulle ragioni del no. Tocci sarà protagonista, insieme al segretario provinciale della Cgil Costantino Ricci anche dell’incontro organizzato a Ravenna sempre sabato 12 novembre ma alle 17, in Sala Buzzi (viale Berlinguer 11).
RUBECHI, RONTINI, MALPEZZI, GORI PER IL SÌ Si svolge l’11 novembre alle 21 al Complesso Ex-Salesiani di Faenza (aula 1) l’ultimo incontro di un ciclo sulla riforma costituzione con Massimo Rubechi (docente di diritto costituzionale nell’università di Urbino) . Interverranno anche il sindaco Giovanni Malpezzi, Massimiliano Gori, direttore generale Vetriceramici s.p.a., Everardo Minardi, sociologo e Manuela Rontini, consigliere regionale PD Comitato “Basta un SI”. Nel faentino sono nati negli ultimi giorni due nuovi comitati per il sì.
BERTI A CAPO DEI COMITATI PER IL NO DELLA LEGA NORD Jacopo Berti è il nuovo responsabile dei comitati del No organizzati dalla Lega Nord sul territorio del faentino. La nomina è avvenuta alla presenza del Segretario Nazionale della Lega Nord Romagna Jacopo Morrone, il consigliere regionale Andrea Liverani e il Capogruppo in comune Gabriele Padovani.
REFERENDUM/2
Anche i repubblicani divisi: due iniziative tra no e sì “Un sereno No dalla coscienza Laica del Paese” è il titolo che il Comitato dei Repubblicani per il No al referemdum costituzionale del 4 dicembre ha scelto per l’iniziativa che si svolgerà al circolo Pri di Madonna dell’Albero (sala Bronson) il 12 novembre alle 15.30 con Paolo Gambi - che, con Luisa Babini e Fabio Bocchini, è fra i promotori del Comitato dei Repubbicani per il no - Sandra Bonsanti (Predidente di Giustizia e Libertà), il politologo Stefano Passigli, Luigi Compagna e Giancarlo Tartaglia. Sempre sabato 12 novembre, però, un altro gruppo di repubblicani organizza invece un incontro per il sì: alle 11.30 al circolo Pri di San Michele si tiene un incontro per spiegare le ragioni di alcuni repubblicani favorevoli alla riforma con Giannantonio Mingozzi e Mauro Mazzotti. Interverrà Adolfo Battaglia.
ECONOMIA
NEW ISSUE
OFFSHORE
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LA NOMINA A FAENZA
Caso Western Atlas Ancora fumata nera 46 posti a rischio «L'azienda avrebbe dovuto dare una risposta alla proposta, fatta dalle istituzioni durante il precedente incontro al ministero dello Sviluppo economico, di varare un accordo di programma per permettere la sopravvivenza e il rilancio delle realtà aziendali in oggetto nei territori di Abruzzo e Emilia Romagna. In realtà la direzione aziendale ha di fatto ignorato la proposta lasciando trascorrere inutilmente il mese, asserendo che il percorso di riorganizzazione di Pescara è ormai completato, visto che rimangono solo 9 posizioni da eliminare perché ridondanti, mentre per Ravenna la decisione di chiudere e licenziare tutti è già stata presa. In poche parole il gruppo Baker si è preso gioco di sindacati, ministero, istituzioni e, per finire, dei lavoratori». Sono le parole dure messe nero su bianco da Filctem-Cgil e Uiltec-Uil a commento dell’incontro avvenuto il 4 novembre a Roma alla sede del Mise relativo alle vertenze Baker Hughes e Western Atlas, nota azienda del comparto offshore. I sindacati sono tornati a ribadire «che Baker Hughes sta cercando di impossessarsi dei contratti attualmente detenuti da Western Atlas in modo da aggirare le normative italiane in materia di cessione di ramo d'azienda». Sono stati sottolineati i ripetuti episodi nei quali l'azienda ha agito in modo da perdere attività già acquisita o in via di acquisizione pur di poter rivendicare un basso volume di lavoro. Sono state evidenziate diverse situazioni nelle quali l'azienda ha proposto contratti individuali esteri ai lavoratori attualmente coinvolti nel percorso di mobilità, di fatto interferendo pesantemente sul percorso stesso. I sindacati hanno inoltre spiegato che la fusione, annunciata pochi giorni fa, della divisione Energia di General Electric con Baker Hughes, declassa l'attuale management, poiché le funzioni di Ad e di presidenza del cda saranno in mano G.E.». A più riprese il Mise ha chiesto chiarimenti alla direzione internazionale dell’azienda in merito ai comportamenti tenuti, spesso confusi e incomprensibili, sug-
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LA PRIMA DONNA ALLA GUIDA DI UN ISIA IN ITALIA
Una donna alla direzione di un Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche). Roberto Ossani, esperto di design della comunicazione, passa il testimone della direzione dell'Isia di Faenza alla storica dell'arte contemporanea e curatrice indipendente Marinella Paderni, prima donna in Italia ad essere stata nominata direttore Isia dalla loro fondazione, negli anni Settanta. Paderni si è laureata in Arti Visive al Dams di Bologna. È già docente all’Isia di Faenza, dove insegna Storia dell’Arte Contemporanea e Antropologia culturale. Dal 2006 al 2016 ha insegnato all’Accademia di Belle Arti “Carrara” di Bergamo, mentre dal 2010 al 2013 presso l’Università Iulm di Milano.
CYBER SECURITY
Una nuova piattaforma di Itway Previsti 5 milioni di ricavi in 3 anni
FAENZA CONFERENZA
DI ARCHITETTURA ALLA CON LA RIVISTA CASA PREMIUM
PINACOTECA
Massimo Iosa Ghini (Bologna) e lo studio Etb Tessari/Bandiera (Treviso) sono i protagonisti del prossimo incontro del ciclo “I 16 – SeDici Architettura”, rassegna organizzata dalla rivista Casa Premium e dalla società editoriale Reclam: il 17 novembre alla Pinacoteca Comunale di Faenza dalle 20. Dopo gli interventi dei relatori seguirà la tavola rotonda “Arte e design per l’identità cittadina”.
gerendo alla stessa di assorbire il personale Western Atlas in Baker Hughes, in modo da continuare le attività in corso senza futuri problemi legali. A nulla sono valse tutte queste considerazioni, a quanto pare per Ravenna non ci sarebbe futuro e per Pescara non bastano i 66 lavoratori che hanno già lasciato l'azienda: servirà una nuova mobilità per portare il conto dei posti di lavoro persi a 75. A Ravenna rischiano di perdere il posto di lavoro 46 persone.
Il gruppo ravennate Itway, quotato al segmento Star di Borsa Italiana, attraverso la sua controllata Business-e, comunica che grazie al lancio della piattaforma Cerbero Cyber Security Services (servizi di sicurezza informatica gestita) nei prossimi tre anni è prevista una crescita nei ricavi ricorrenti pari a 5 milioni di euro. Si tratta di una nuova piattaforma che permetterà di monitorare lo stato della sicurezza informatica delle aziende. Sempre più attacchi sono mirati al furto di identità, a manipolare la reputazione di aziende e Governi e a bloccare l’operatività dei network e sistemi informativi aziendali in cambio del pagamento di denaro. «Le dimensioni del fenomeno da cui le organizzazioni si trovano, tutti i giorni, a doversi difendere sono ormai insostenibili – ricorda in una nota inviata alla stampa Itway –: oltre un milione di attacchi al minuto che in varie forme tecniche (malware, botnet, intrusioni) le organizzazioni si trovano a respingere, ed ogni settimana le aziende specializzate del settore cyber security investono oltre ottomila ore di ricerca/risposta alle minacce e attacchi presenti sulla rete». Studi specifici sulla sicurezza informatica, ricordati da Itway, evidenziano che sempre più aziende si rivolgono a realtà esterne specializzate. «La spesa delle aziende sulla sicurezza informatica – dichiara Andrea Farina, presidente e amministratore delegato del gruppo Itway – è in rapido e costante aumento ma la gravità degli attacchi del cyber crime non sembra diminuire. La ragione di questa apparente contraddizione è che le tecnologie, ma soprattutto le tecniche di difesa, hanno bisogno di aggiornamenti continui e competenze specialistiche elevate per essere gestite al meglio.
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LA PANORAMICA
40 metri quadrati a testa di verde pubblico ci costano 2,5 milioni di euro all’anno A fine 2015 erano poco meno di 6,5 milioni i metri quadrati di verde pubblico nel comune di Ravenna, con una dotazione complessiva di 40,55 metri quadrati in media per ogni abitante, in crescita rispetto al 2014 quando era (secondo i dati Istat) di 38,9, a fronte di una media italiana di 31,1 (con Ravenna al 31esimo posto in Italia nella classifica stilata ogni anno). Un risultato ottenuto anche grazie ai circa 80mila alberi presenti nel territorio comunale e ai 117 parchi attrezzati con i giochi per bambini, per oltre 700 unità/gioco complessivi. Tra questi, sono ormai diventati tre – anche se il Baronio sarà ancora per anni in fase di completamento (vedi pagina 12) – invece i grandi parchi urbani di Ravenna (gli altri due sono il Teodorico e i Giardini pubblici) e per completare il quadro vanno segnalati i 274mila metri quadrati di verde presente nelle scuole del territorio, i 110mila metri quadrati occupati dagli orti urbani, fenomeno in rapida ascesa in questi anni, e alcuni esempi di quella che viene definita dagli addetti ai lavori come riforestazione urbana, di cui ci sono esem-
pi in città lungo l’argine Lama, via Stradone o via Keplero. Sono questi i principali dati fornitici dal nuovo assessore al Verde pubblico del Comune di Ravenna, Gianandrea Baroncini. «Sono i frutti – commenta – di un lavoro molto ben fatto di pianificazione da parte delle Amministrazioni già degli anni settanta, con il ruolo chiave della cintura verde nei piani regolatori. Interessante è sottolineare come questi indicatori siano sempre stati tenuti in considerazione dalle giunte che si sono succedute, prevedendo per esempio compensazioni ambientali per nuove costruzioni o lottizzazioni. Il Comune di Ravenna ritiene tuttora che la disponibilità di verde pubblico oltre a migliorare l’ambiente, migliori anche la qualità della vita dei suoi cittadini». La manutenzione delle aree verdi costa al Comune di Ravenna circa 2,5 milioni all’anno, in crescita rispetto al passato, che vengono corrisposti ad Azimut, società per azioni a capitale pubblico-privato che se ne occupa per conto dell’Amministrazione.
LE ATTREZZATURE
I genitori protestano e il Comune lancia un piano straordinario da 300mila euro per l’acquisto di giochi nuovi per i parchi
Altri 400mila euro in 5-6 anni
per la manutenzione di quelli esistenti
L’area dove c’era lo scivolo nel parchetto di Fornace Zarattini
La rabbia di Fornace Zarattini per le promesse non mantenute
Le lamentele che arrivano negli uffici comunali sono tante. L’ultima, e più clamorosa, è quella dei genitori di Fornace Zarattini, dove l’unico parco di una piccola frazione con residenti in crescita è lasciato a se stesso, con solo un’altalena e una giostrina in cattive condizioni e giochi pericolosi rimossi alcuni fa ma mai sostituiti. Nonostante le promesse dell’amministrazione comunale durante la recente campagna elettorale, con tanto di preventivi in mano. A distanza di mesi, il parco di via Orioli, affacciato sulla trafficatissima Faentina, è ancora in uno stato decisamente poco invitante, non solo per la mancanza dei giochi. I genitori si sono allora ritrovati per una nuova protesta pubblica, dopo una petizione inviata in Comune in cui si chiedeva anche di risolvere la questione della mancanza di parcheggi. Tra i presenti anche Mauro Bertolino, di Forza Italia, molto sensibile al tema dei parchi pubblici e che continua a pungolare l’Amministrazione anche sullo stato dei giochi (e non solo) della Rocca Brancaleone (vedi pagina 13). «L’area verde di Fornace Zarattini è comunque curata, in passato abbiamo sostituito dei giochi che sono stati poi di nuovo danneggiati: faremo però il possibile per sistemare il parco, essendo l’unico di una frazione ora densamente abitata», sono le parole dell’assessore del Comune di Ravenna, Gianandrea Baroncini, che ricorda anche però come siano 117 i parchi da gestire nel territorio di sua competenza. Fornace rientrerà così tra le priorità in quello che Baroncini definisce come «un piano straordinario di manutenzione e sostituzione dei giochi». Piano che partirà nei prossimi mesi e che prevede un impegno da oltre 300mila euro da parte del Comune per l’acquisto di nuovi giochi e allo stesso tempo circa 400mila euro (da spalmare però in questo caso nei prossimi 5-6 anni) esclusivamente per la manutenzione di quelli che non è possibile sostituire. «Ovvio che in questo campo il nostro impegno non basta mai – sottolinea l’assessore – ma posso assicurare che si noterà la differenza... Cerchiamo così di dare risposte a un problema molto sentito, anche se voglio sottolineare che qui il Comune ha giustamente ritenuto di attrezzare con i giochi così tanti parchi della città per il benessere dei suoi cittadini, ma che non è una strategia così scontata. Nella vicina Forlì, ad esempio, è stato scelto di concentrare i giochi in pochi parchi, e questo è senza dubbio anche un risparmio economico...». Baroncini lancia poi un appello ai frequentatori dei parchi cittadini. «Dobbiamo studiare un modo per coinvolgerli nella cura e nella gestione, veri e propri patti con i cittadini per far fronte al problema degli atti vandalici o delle ragazzate che finiscono col danneggiare le attrezzature. E mi auguro che anche in caso di lamentele, ci si ricordi sempre che al posto di quell’area verde poteva pure esserci un piazzale di cemento...».
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PARCHI URBANI/1
L’ANNUNCIO
Al Teodorico addio ponte: ripristinarlo costa 150mila euro La barista: «Toilette da rivedere»
1,5 milioni di euro dal Comune per riqualificare la Rocca
Con alle spalle oltre un decennio di vita, il parco Teodorico con i suoi (quasi) 14 ettari è diventato negli ultimi anni un luogo frequentato da un po’ tutti i ravennati, oltre che dai turisti che fanno visita al vicino Mausoleo. Come in molti altri parchi della città, anche qui i giochi iniziano a sentire il peso degli anni e rientreranno nel piano di manutenzione previsto dal Comune (vedi pagina 11), che ha affidato la gestione dell’intero parco al consorzio cooperativo San Vitale (in associazione con Deltambiente e Metrò) con un appalto di 15 anni da oltre 4,5 milioni (compresa anche la gestione dei Giardini pubblici) che scadrà nel 2020. A gestire il bar, invece, che ha il compito di fornire servizi essenziali per un parco così esteso, è dal marzo del 2013 Loredana Corona, che si dice soddisfatta della propria attività e della frequentazione del parco da parte dei ravennati, lamentando come unica vera pecca quella dei servizi igienici – che ha il compito di gestire – troppo isolati e senza nessun sistema di sorveglianza in grado di scoraggiare certi comportamenti incivili. Manca poi – ci dice la barista, che chiede anche una riverniciata ai muri esterni – un custode notturno che avrebbe potuto sventare per esempio i tre assalti al locale ad opera di vandali o malviventi che lo hanno fatto finire sulle pagine di cronaca dei quotidiani locali in questi ultimi anni. Altro problema è rappresentato, secondo Corona, da alcune radici e da tombini pericolosi, mentre in molti le chiedono che fine abbia fatto il ponte in legno sul piccolo laghetto del parco. Chiuso per anni a causa delle cattive condizioni, il ponte è stato del tutto eliminato la scorsa primavera e dall’Amministrazione ci comunicano che «una stima dei costi del ripristino del ponte si aggira intorno ai 150.000 euro e per il momento non abbiamo i margini di bilancio per intervenire, anche perché la sua assenza non compromette la piena fruibilità del parco da parte dei cittadini». (lu.ma.)
ERRATA CORRIGE PIAZZA KENNEDY, FAGNANI NON ERA ASSESSORE ALL’AVVIO DEL CANTIERE Ad aprire a Ravenna il cantiere di piazza Kennedy nel giugno del 2015 fu l’assessore Enrico Liverani e non Roberto Fagnani (nella foto), come invece scritto a causa di una banale svista sullo scorso numero del nostro settimanale, nell’articolo di pagina 4 sulla riqualificazione della piazza. Fagnani infatti – come scritto peraltro nello stesso articolo – entrò nella giunta Matteucci solo nel dicembre del 2015 al posto dello stesso, compianto, Liverani, morto per un infarto il mese prima. Fagnani è stato poi riconfermato assessore ai Lavori pubblici dal nuovo sindaco Michele de Pascale e ricopre tuttora quel ruolo. Ci scusiamo della svista con il diretto interessato e tutti i lettori.
La giunta del Comune di Ravenna ha deciso di inserire nel piano degli investimenti triennali, dal 2017 al 2019, 500mila euro all’anno per la riqualificazione della Rocca Brancaleone. Una scelta attesa da anni, frutto anche della volontà diretta del sindaco Michele de Pascale «che si è innamorato di un luogo assolutamente da valorizzare», rivela l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Fagnani, che in futuro immagina anche una rievocazione di una partita di calcio fiorentino all’interno della Rocca, per proseguire nel solco delle iniziative “storiche” degli ultimi anni, magari nell’ambito delle celebrazioni dantesche. Per il futuro il Comune ha in mente anche di coinvolgere i privati nella gestione del parco pubblico e nella programmazione di eventi alla Rocca, dando la possibilità di intervenire sul bar a chi si aggiudicherà il nuovo bando di gara: quello di mera gestione del locale in scadenza a fine anno, quando la Rocca chiuderà anche i battenti per i mesi invernali. Intanto è partito proprio in questi giorni un piccolo cantiere all’interno del parco per la messa in sicurezza di alcuni vialetti, nell’ambito dei lavori di manutenzione che il Comune ha finanziato negli ultimi tre anni con 150mila euro (50mila all’anno). A necessitare interventi urgenti sono anche i giochi per i bambini, alcuni eliminati in quanto pericolosi o rotti, altri danneggiati o comunque non certo in ottime condizioni. Per questo motivo è stata aperta on line una raccolta fondi dal gruppo “L’Amata Brancaleone” con l’obiettivo di poter restaurare la fontana e i giochi, che verranno aggiustati, puliti e poi ridipinti per realizzare una sorta di parco tematico sulla storia e i personaggi di Ravenna. L’obiettivo è raccogliere 4mila euro; a 18 giorni dalla chiusura (il 27 novembre) la raccolta è ferma a circa 1.300 euro. Per partecipare: www.ideaginger.it. (lu.ma.)
Intanto è partita
anche una raccolta fondi per i giochi: obiettivo 4mila euro entro il 27 novembre
PARCHI URBANI/2
Al nuovo Baronio la pista è già stata rattoppata Lavori fermi in attesa del bar e dei giochi Frequentato già da diversi mesi da ravennati di passaggio o da amanti dell’attività fisica, il nuovo parco più grande di Ravenna è, come noto, ancora in divenire. Si tratta del Parco Baronio – quasi 17 ettari (orti compresi) tra le vie Fiume Abbandonato e Meucci e il comando provinciale dei carabinieri – previsto già dal piano regolatore del 1983 e tra i “cento progetti” promessi nel 2011 dall’ex sindaco Fabrizio Matteucci, i cui lavori sono partiti nell’estate del 2013. I primi due stralci sono terminati con l’installazione dei lampioni della scorsa primavera per un investimento complessivo del Comune da oltre un milione di euro (sfruttando risorse provenienti da compensazioni ambientali di Atersir) che ha permesso innanzitutto di risistemare gli orti e poi di creare il laghetto, piantumare i circa 4mila esemplari di alberi e arbusti del (futuro) bosco esterno e di realizzare – oltre agli stessi lampioni – la viabilità ciclabile con due collegamenti esterni e l’anello ciclopedonale centrale. Anello che, a pochi mesi dall’inaugurazione (con tanto di intitolazione al giovane calciatore ravennate Gionata Mingozzi,
morto in un incidente stradale) è già stato necessario rattoppare (a costo zero per il Comune) con una sorta di collante dall’effetto finale piuttosto discutibile (e pure contestato sui social network, vedi foto in alto del presidente del Csi Alessandro Bondi). Il prossimo impegno concreto da parte del Comune è ora quello di installare panchine e cestini temporanei entro la prossima primavera (in attesa dell’arredo definitivo) e di realizzare il terzo stralcio di lavori entro il 2017. Si tratta di quella parte che nel progetto viene definita come “parco romantico” e di nuove piantumazioni di alberi e arbusti «autoctoni e di pregio». Uno stralcio da 145mila euro che prevede, più nel dettaglio, un intervento nella zona centrale interna, lungo l’anello ciclopedonale e tra questo e il laghetto. Nel 2018 sarà poi la volta di un nuovo percorso ciclopedonale per collegare la zona del centro sociale per anziani a via Fiume Abbandonato. Restano poi da definire nel dettaglio due aspetti che l’assessore Gianandrea Baroncini definisce come prioritari. Da una parte il chiosco-bar-ristorante (non è ancora stata definita esattamente la tipologia), il
cui bando potrebbe essere pubblicato a completamento dello stralcio di lavori previsti per il 2017 ma su cui non ci sono ancora tempi certi (il locale dovrà sorgere affacciato sul lago, vicino all centro sociale). Dall’altra l’area giochi per bambini che molti genitori della zona si chiedono dove e quando sarà realizzata. Nel progetto sono previsti vicino agli orti, ma tra l’anello pedonale e il lago. Al momento non ci sono però i soldi, che sono stati impegnati come da programma per terminare infrastrutture e alberature. Ma «non è escluso – ci dicono dal Comune – che a seconda delle disponibilità di bilancio si possa iniziare l’implementazione dei giochi in tempi più brevi». Rispetto al cronoprogramma che non ne prevedrebbe l’installazione prima del 2018. Per completare il parco il progetto prevede inoltre uno skate park, un ponticello sul lago e un cavalcavia ciclopedonale di collegamento al giardino Carlo Urbani (quello di via della Lirica), per un investimento complessivo da oltre 3 milioni di euro. Luca Manservisi
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MARINA DI RAVENNA
FAENZA
LÀ DOVE IN POCHI GIORNI
Ecco il progetto di recupero per il parco Bucci
È CADUTO UN PINO ED È STATO INCENDIATO IL BAR...
Ha fatto scalpore, nei mesi scorsi, il caso del parco pubblico di Marina di Ravenna dove prima – il 23 maggio – è caduto un pino a poca distanza dai bambini che stavano giocando, poi (il 13 giugno) è stato incendiato nella notte il bar, che è risultato in pratica abusivo non essendo mai stato accatastato dall’agenzia del Demanio. Nonostante questo, il Comune lo aveva assegnato tramite bando nell’estate del 2015 e la titolare ci aveva investito 30mila euro – ha dichiarato alla stampa – letteralmente andati in fumo. Il parco dopo un paio di mesi di chiusura forzata a causa delle due differenti inchieste della procura, ha riaperto i battenti a fine luglio. «Dopo la caduta del pino – sottolinea l’assessore al Verde pubblico del Comune, Gianandrea Baroncini – abbiamo fatto tutta una serie di verifiche con prove di trazione, di tenuta verticale, sul parco arboreo, facendo pulizia di tutto quanto non rispondente ai requisiti. Dal 1 di agosto abbiamo quindi restituito il parco a cittadini e turisti che lo hanno potuto frequentare in tutta sicurezza. Per quanto riguarda il bar – osserva Baroncini – noi ci siamo limitati a mettere a bando la gestione in accordo con il Demanio e la Forestale, ma sono loro a doversene occupare...».
L’area verde chiuderà nei primi mesi del 2017 per la prima parte di lavori per 600mila euro
Uno scatto dal parco Bucci postato su Facebook
CERVIA
Dopo lamentele e polemiche (anche per lo stato di alcuni animali presenti), il Comune di Faenza ha presentato il progetto di recupero e riqualificazione del parco Bucci, polmone verde di otto ettari realizzato negli anni settanta con tanto di laghetti e animali in libertà (conigli, cavie, volatili...). Si tratta di un progetto da 600mila euro complessivi, con risorse provenienti anche da sponsor privati, diviso in due stralci. Il primo partirà nei primi mesi del 2017 con la conseguente chiusura del parco, che riaprirà in estate. Si tratta di una manutenzione straordinaria del verde a cui si aggiunge la realizzazione di un impianto elettrico per ospitare manifestazioni e di sistemi per ossigenare l’acqua, anche tramite fontane al centro dei laghetti. Saranno poi riqualificati percorsi e sostituite staccionate mentre la parte più consistente del primo stralcio riguarderà anche l’allestimento di nuovi giochi e la manutenzione di vecchi, per un piano che proseguirà poi nel secondo stralcio. L’obiettivo è di terminare i lavori complessivi nel 2018. Il Comune ha anche annunciato di voler attivare collaborazioni con associazioni per la cura degli animali e delle specie vegetali, oltre che per organizzare visite guidate didattiche all’area verde.
LUGO
Al parco naturale quasi 60mila Quelle quindici piante abbattute ingressi a pagamento in “fattoria” per i lavori al Canale dei Mulini Storica meta per gite fuori porta e turisti, il parco naturale di Cervia ospita animali della fattoria, daini, cervi, cavalli, piccoli mammiferi e volatili. Dalla primavera del 2014 l’ingresso alla zona della cosiddetta “fattoria” è a pagamento, a fronte anche di una cura costante (anche nei mesi invernali, quando il parco è chiuso) da parte del nuovo consorzio che si è aggiudicato la gestione. Rispetto ai primi due anni, il 2016 ha registrato un lieve incremento negli accessi, con circa 57.000 ingressi in fattoria (di cui oltre 2.000 derivanti da scuole e centri estivi) e altri 8.200 al percorso avventura. Numeri ovviamente che non tengono conto dei tanti, cervesi e non, che entrano al parco e restano solo nella (vasta) area gratuita. Pochi giorni prima di chiudere i battenti per l’inverno, il parco naturale di Cervia è stato preso di mira da vandali che di notte hanno aperto le gabbie degli animali presenti, liberandone solo pochi e causando anche la morte di una lepre. L’area verde riaprirà a metà marzo del 2017.
A Lugo degno di interesse è senza dubbio il Parco del loto, situato a pochi passi dal centro storico di Lugo su un'area di quasi 80mila metri quadrati. Nello specchio d'acqua sono presenti fior di loto e ninfee, che ne costituiscono la principale attrattiva, oltre alla zona adibita a parco giochi. Al limitare del parco sono stati ultimati a inizio novembre i lavori di sistemazione idraulica del Canale dei Mulini, molto discussi nei mesi scorsi, con Legambiente e Verdi a contestare l’intervento, costato 80mila euro e cofinanziato dal Consorzio di bonifica e dal Comune di Lugo. «Le opere – spiega in una nota il Consorzio – si sono rese necessarie per mettere in sicurezza il tratto di canale interessato rispetto al rischio elevato di rotture arginali, fontanazzi e sifonamenti e per consentire il transito in sinistra idraulica delle macchine operatrici e del personale del Consorzio». Sono state abbattute 15 piante tra alberi e arbusti e verranno ripiantumati 20 alberi: dovrà essere il Comune di Lugo a dare al Consorzio indicazioni sul luogo in cui collocarli, presumibilmente da dicembre in poi.
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LETTERE detti e contraddetti
LA POSTA DEL CUORE a cura di Fausto Piazza
detti e contraddetti
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla email redazione@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
DA DUE SETTIMANE SENZA TELEFONO E INTERNET Gentile redazione, credo sia giusto portare all’attenzione anche dei vostri lettori un clamoroso disservizio di Telecom. Vivo nella zona di via Vicoli, a Ravenna, e sono senza linea telefonica da circa due settimane. Non si tratta solo della nostra abitazione, ma siamo almeno cinque-sei famiglie, forse di più. A ogni telefonata ci dicono che il problema sarà risolto il giorno dopo, o qualcosa del genere. E ci dicono che hanno diritto al risarcimento solo le attività commerciali. Ma davvero, nel 2016, in Italia, si possono lasciare famiglie senza linea telefonica e quindi anche senza internet per due settimane senza un motivo apparente? Lettera firmata, Ravenna SONO UN FAN DELLA SERIE TV BLUE JEANS. DOVE SI TROVA?
Spettabile Redazione, ho appena letto online un vostro articolo di qualche anno fa, tratto dalla rubrica “Visibili e Invisibili”, sulla serie tv ”Blue Jeans” che veniva trasmessa nei primissimi anni '90 in Italia. Anch’io, come chi firma la rubrica e chissà quanti altri, sono stato, un accanito seguace della serie. E lo sarei ancora se riuscissi a trovare un qualsiasi posto, virtuale o reale, da dove poterla guardare o, addirittura, portare a casa. Nell'articolo ho letto che una riproduzione non viene fatta per i grandissimi costi che avrebbero i diritti di autore delle varie colonne sonore che hanno accompagnato il telefilm. Cercando, però, in rete un sito da dove scaricare la seria completa, ho trovato un link in cui dicono che in America è stato realizzato un cofanetto con tutti gli episodi, ovviamente, in lingua originale. Ma, allora, mi chiedo questo: se è stato possibile farlo in americano perchè non è possibile realizzarlo anche in italiano? A chi, eventualmente, ci si potrebbe rivolgere
Lido di Dante, di @ale221985 Pubblichiamo qui una foto dal nostro territorio postata su Instagram con l’hashtag #ravenna. Questa è stata scattata dall’utente @ale221985 e ritrae un capanno sull’acqua a Lido di Dante.
per chiedere che venga svolto lo stesso lavoro? A qualche emittente televisiva? Magari, la Rai che la trasmetteva o anche altre? Davide Caro lettore, a proposito del meraviglioso Blue Jeans c’è una buona e una cattiva notizia. Quella cattiva è che nessuno si fa avanti né per la ritrasmissione, né per la pubblicazione. Sicuramente la Rai lo possiede in magazzino ma dovrebbe rinnovarne i diritti per trasmetterlo nuovamente, ma quello che era uno dei punti di forza della serie, e cioè la strepitosa colonna sonora composta da grandi pezzi dell’epoca, si rivela un’arma a doppio taglio in quanto il costo dei diritti è tale da non giustificare la ritrasmissione. Per lo stesso motivo nessuna casa di distribuzione ha intenzione di farlo uscire, e tanto-
meno (fortunatamente) nessuno si prende la briga di presentarlo con un doppiaggio e musiche diverse, come successe una decina d’anni fa con la pubblicazione del Dvd di Animal House. Molto difficile, quindi. La buona notizia è che c’è un gruppo facebook che si è fatto carico della questione e ha nel miglior modo possibile, grazie ai contributi di chi ai tempi lo aveva registrato in Vhs (tra cui, orgogliosamente, il sottoscritto), ricostruito la serie in italiano con la maggior parte degli episodi (che sono ben 115). Il gruppo in questione è chiuso e si può far richiesta di iscrizione collegandosi a questo link facebook.com/groups/bluejeans.telefilm. Francesco Della Torre, autore della rubrica Visibili e Invisibili
QUANDO ARRIVERÀ IL TEMPO PER LA PIAZZA DON FUSCHINI? Da giorni leggo con molta frequenza la fatidica parola “buonsenso”, viene spesso utilizzata da politici della sinistra. Ebbene resto sconcertato visto che è diventata un jolly da utilizzare in casi vicino a progetti o disegni di parte, mentre viene ignorata per altri. Da cittadino di Porto Fuori non dimentico la querelle della Piazza, i lavori procedono e sono in fase di ultimazione. La precedente giunta ha posto dei paletti per dedicarla a Don Francesco Fuschini, l’unico ostacolo, a mio parere mascherato, si poneva per i fatidici 10 anni dalla scomparsa del figlio migliore della frazione. Non parlo del prete che impropriamente potrebbe dividere, ma dell’intellettuale che dovrebbe unire tutta la comunità. Il prossimo mese tutto questo decade e vorrei vedere quel “buonsenso” entrare in campo lasciando da parte ideologie e fratture del passato, vorrei vedere questa nuova dirigenza politica di maggioranza intraprendere un percorso costruttivo, di buonsenso, senza diatribe, rimettere tutto al proprio posto, vorrei vedere la politica vicino ai cittadini. Nicola Tritto, consigliere comitato cittadino Porto Fuori
Perché, anche in amore, andiamo al tavolo già pieno? a cura di Enrico Ravaglia*
Seconda puntata della nuova rubrica dello psicologo e psicoterapeuta Enrico Ravaglia per parlare di sentimenti attraverso la fondamentale lente della psiche. L’invito a lettori e lettrici è di scrivere al dottor Ravaglia ponendo le proprie questioni di cuore a: postadelcuore@ravennaedintorni.it. Caro dottore, perché la gente oggi vuole andare dove il tavolo è pieno? Quando sei single non ti bada nessuno, e quando ti fidanzi arrivano tanti messaggi. Barista anonima Cara Barista anonima, apprezzo il suo linguaggio schietto. Ho inteso il riferimento al tavolo, considerato il lavoro che fa, sia in senso concreto che figurato. Come a dire che al bar, la gente, con a disposizione tavolini perfettamente sgombri, preferisce comunque sedersi in quelli dove ci sono ancora bicchieri, carte, piattini. Il tavolo simbolico poi ci riguarda già da bambini: chi di noi, quando vedeva un coetaneo con un gioco nuovo, non insisteva con i propri genitori per averlo. Proprio oggi, mentre scrivo è il 4 novembre, nella puntata dei Simpson, Homer scopre che il suo vicino Ned Flanders tiene, a casa propria, galline per avere uova più sane. Homer non può più tollerare quelle che consuma abitualmente. Sono diventate improvvisamente cattive e dal colore sospetto. Deve avere a tutti i costi quelle di Flanders. Cosa accomuna la gente che si siede al tavolo ancora apparecchiato, i bambini affascinati dal gioco dell’amico, le uova di Homer, gli uomini che si manifestano solo quando la donna in questione è fidanzata? Probabilmente il bisogno di essere riconosciuti e legittimati dall’altro, ma soprattutto il considerare una scelta valida solamente se c’è stato qualcuno che l’ha già fatta in precedenza. Come un sentiero che si può percorrere solo se si intravedono le tracce di chi c’è già passato. È certamente vero che l’altro è importante: sono infatti la nostra comunità, il nostro gruppo sociale, a permetterci di definirci come individui. L’immagine che abbiamo di noi stessi, la nostra autostima si costruiscono con le relazioni, a cominciare da quelle con gli “altri significativi”, come i genitori. Seguono poi i rapporti con altre persone che stimiamo. Rappresentano un modello che iniziamo a imitare. Secondo un buon percorso, però, da questa fase dovremmo giungere a una sana differenziazione. A quanto pare non tutti ci riescono. Certamente ne sono stati capaci i “grandi differenti”: gli artisti che inventano un nuovo sguardo rispetto le cose. Ma noi tutti, non solo gli artisti innovatori, dovremmo avere una sufficiente fiducia in noi stessi da non cercare sempre persone garanti per le nostre scelte. Quindi si può essere, al limite, tolleranti con quelli che, insicuri e incerti, hanno bisogno di sedersi al tavolino ancora apparecchiato, perché i clienti precedenti lo fanno apparire preferibile. Non credo però si possa fare lo stesso e tollerare, quelli che necessitano che ci sia stato, prima di loro, un altro uomo che l’ha apprezzata e scelta per sé, per accorgersi di lei. *Psicoterapeuta Psicoanalitico postadelcuore@ravennaedintorni.it
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CULTURA L’INTERVISTA
Prima di essere uno degli autori più venduti del paese con i vecchietti del Bar Lume, Marco Malvaldi era uno scienziato. Nel suo nuovo libro L’infinito tra parentesi, Storia sentimentale della scienza da Omero a Borges (Rizzoli) - che presenterà mercoledì 16 novembre alle 18.30 a Palazzo Rasponi per la rassegna “Il Tempo Ritrovato” – lo scrittore e scienziato è riuscito a riunire le sue due passioni. Scienza e letteratura sono considerate spesso come “rette parallele” destinate a non toccarsi mai, ma secondo te non è così… «Non è detto che due rette parallele non si debbano incontrare. L’universo è così. Ci sono stati grandi scienziati che erano anche grandi letterati come Newton e Galileo che scriveva benissimo. Se leggete Il saggiatore di Galileo fa schiantare dalle risate quando dileggia i suoi avversari! Sono partito dall’idea che il cervello è uno e quello che il cervello fa è comprimere il complesso e tentare di semplificarlo. Calvino diceva che la poesia è l’arte di versare il mare in un bicchiere, la stessa cosa è la matematica che cerca di trovare risposte semplici e universali a dei problemi. Scienza e letteratura sono due linguaggi di uno stesso pensiero». Nel tuo libro sembri caldeggiare l’idea che lo sguardo dei poeti abbia preceduto alcune scoperte scientifiche, è così? «In certi campi sicuramente. Lucrezio è forse l’esempio più celebre. Pensiamo a Proust quando nella Alla ricerca del tempo perduto - che nessuno ha letto, ma che tutti conoscono dice che l’odore delle madeleine gli fa tornare in mente quando era bambino. Nel 2002 una scienziata americana ha dimostrato che l’olfatto è il più grande amplificatore della memoria. Nel 1920 era impensabile, ma Proust lo aveva descritto. Quella vena di follia di pensare a come potrebbero essere le cose al letterato è concessa, allo scienziato viene rimproverata». Credo sia la prima volta che Omero e Borges entrano in un libro di scienza«Borges è amatissimo dai matematici, per Omero probabilmente è vero. Paolo Dario, che è un robotista della Scuola Superiore Sant’Anna, mi ha fatto notare che nell’Odissea appaiono i primi robot, quando Efesto crea degli automi…» Perché spesso i letterati snobbano la scienza e viceversa?
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LA BUSTINA DI MELPOMENE
Malvaldi: «Scienza e poesia? Due linguaggi di uno stesso pensiero» di Matteo Cavezzali
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Lo scrittore, autore della fortunata serie del Bar Lume, è anche scienziato
«Quando Galileo dileggia gli avversari ne “Il saggiatore” fa schiantare dalle risate» «La scienza è autoreferenziale, ma lo è ancora di più la letteratura. Spesso gli scienziati leggono molti libri, raramente i letterati studiano la scienza e quando lo fanno non la inseriscono nei propri libri. Uno che lo faceva era David Foster Wallace, però ci ha messo un sacco di errori…» Come!? Bocci il mostro sacro Foster Wallace in matematica?
«Diciamo che quando scriveva dell’infinito ha messo delle imprecisioni. Si vede che aveva studiato, ma gli mancava l’esperienza per capire bene l’argomento. Diciamo che era uno studente di dottorato entusiasta, ma senza pratica…» Nel libro, parlando dell’acqua, cita con somma ammirazione la poetessa polacca premio Nobel Wisława
Szymborska dicendo: «Se avete letto la poesia che apre il capitolo senza provare ammirazione, posate serenamente questo libro; ho più di un sospetto che non faccia per voi»… «Chi non apprezza la poesia della Szymborska è inutile che legga il Malvaldi. È una poetessa assoluta come Montale e Edgar Lee Masters. Anche perché è riuscita la sua poesia a superare le barriere della traduzione. (Una volta ho letto Dante in Inglese, nella famosa traduzione di Longfellow. Sarebbe da cercarlo e obbligarlo a chiedere scusa, ma purtroppo è morto nell’800.) La Szymborska è in grado di dire in poche parole cos’è un essere umano. Sarò brutale: Se non vi piace lei datevi al curling». Per Il Tempo Ritrovato incontrerai anche gli studenti delle superiori, come reagiscono loro all’idea di “mescolare” materie diverse come lettere e matematica? «Quando hai 15 o 16 anni lo sospetti fortemente che le cose non siano disgiunte. Poi ci sono i professori che cercano di convincerli che le materie si dividano in quaderni e ore. Però quelli che studiano filosofia si accorgono che nell’antica Grecia non c’era questa separazione e gli viene il dubbio… spero di far in modo che i professori non li convincano!» Spesso si sente dire che la scienza è progresso, tu però parli continuamente degli antichi greci… «Ho una regola, se mi viene una bella pensata sulla vita o l’universo, vado a vedere: se l’aveva detta qualche tizio greco nel 500 a.C. è una buona idea altrimenti è una bischerata!» .
a cura di Maria Giovanna Maioli Giovedì 10 novembre alle ore 18, nella Sala D’Attorre di Casa Melandri, a cura di RavennaPoesia, Giuseppe Bellosi ricorda un grande della poesia di Romagna recentemente scomparso: Giovanni Nadiani.
NÓ CUN I FINISTREN AVIRT... DI
GIOVANNI NADIANI
nó cun i finistren avirt ins al tangenziêl in corsa a n’s’n’adesen brisa che e’ marug l’è in fiór... cl’udór ch’e’ pr un sgond u s’infila int e’ nöstar nês ch’u s’invurnes u s’fa vultê la tësta dlà de’ gvardreil d’lamira e a n’a saven brisa d’in do’ ch’u s’vegna u s’pé sól d’arcurdês nó da basterd una séra d’maz schelz pr e’ fiôn... e alóra u s’pé d’sintì che la vita l’è tota a lè in cl’udór ch’a j aven incóra int e’ nês e ch’a n’saven piò d’in do’ ch’u s’vegna... (noi coi finestrini aperti / sulle tangenziali in corsa / non ce ne accorgiamo / che l’acacia è in fiore... // quel profumo che per un secondo / s’infila nel nostro naso / che ci inebria / ci fa voltare la testa / oltre il guardrail di lamiera / e non sappiamo / da dove venga / ci sembra solo di ricordare / noi da ragazzi / una sera di maggio / scalzi lungo il fiume... // e allora ci pare di sentire / che la vita / è tutta lì / in quel profumo / che abbiamo ancora nel naso / e che non sappiamo più / da dove provenga...) (da Guardrail, peQuod, Ancona 2010)
L’INIZIATIVA
61 ritratti per l’alfabeto poetico di Costantini Un libro, una mostra e un dialogo (alla libreria Longo): l’ultimo lavoro del disegnatore Sabato 12 novembre alla Libreria Dante verrà presentato il nuovo libro di Gianluca Costantini Le cicatrici tra i miei denti (NdA press) un giro del mondo in 61 poesie, aforismi, riflessioni, di poeti, scrittori, uomini e donne, attraverso due secoli e quasi tutte le culture che compongono il pensiero contemporaneo. Questa originale antologia unisce l’originaria passione per la poesia dell’autore con il lavoro di graphic journalism attento ai temi delle violazioni dei diritti che lo caratterizza internazionalmente, soprattutto in rete. Un album familiare di volti noti e meno noti, una galleria di ritratti che provengono da tutti i continenti, e che costruiscono un arcipelago visivo e verbale in cui risuona come leitmotiv l’impegno civile, l’attenzione per l’umanita, l’attitudine all’amore. Da Anna Achmatova ad Andrea Zanzotto, l’alfabeto poetico di Costantini testimonia la resistente necessità della bellezza: non c’è rivoluzione possibile e giusta senza di essa. L’introduzione è di Lello Voce, la postfazione di Davide Brullo. In occasione dell’apertura della mostra, alle 18.30, si terrà un dialogo tra Tahar Lamri e Gianluca Costantini con letture di Agata Tomsic (ErosAntEros). La mostra resterà visitabile fino al 26 novembre.
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CULTURA
MUSICA CLASSICA/1
CLASSICA/2
CLASSICA/4
Marescotti e il maestro Rossini a Lugo
A FUSIGNANO IL RECITAL DI CARLO TRA PIANOFORTE E ANEDDOTI
Venerdì 11 novembre all’auditorium “Arcangelo Corelli” di Fusignano Carlo Botti – docente di pianoforte alla scuola Corelli di Fusignano – si esibirà in un recital dal titolo “I maestri cantori della tastiera”, con musiche di Beethoven, Liszt e Scriabin, dove oltre a suonare racconterà aneddoti e curiosità sulle musiche.
JAZZ
Ivano Marescotti, atteso il 12 novembre a Lugo
Romanovsky per Emilia Romagna Concerti
LA DOLCE VITA
Al via la seconda edizione di “Capire la Musica”, la stagione musicale organizzata dalla cooperativa ravennate Emilia Romagna Concerti. L’inaugurazione è in programma il 16 novembre (ore 21) al Ridotto dell’Alighieri di Ravenna con il concerto del pianista ucraino Alexander Romanovsky che, formatosi all’Accademia di Imola, a soli 33 anni è oggi uno dei pianisti più famosi del mondo. Il programma della serata comprende due noti capolavori del repertorio pianistico: Il Carneval di Schumann e “Quadri di un’esposizione” di Mussorsgky.
CLASSICA/3 L’arpa celtica di Rizza ai Concerti della Domenica Proseguono alla sala Corelli del teatro Alighieri di Ravenna i Concerti della Domenica. La rassegna curata dall’associazione Angelo Mariani domenica 13 novembre (ore 11) proporrà un affascinante strumento di raro ascolto: l’arpa celtica. A suonarla sarà un maestro nel suo campo, Fabio Rizza. Dopo gli studi di violino e pianoforte, all’età di diciassette anni Rizza si avvicina all’arpa per poi decidere di dedicarvisi completamente. La sua formazione comprende gli studi presso il Conservatorio di Como e il Triennio Accademico presso il Conservatorio di Parma, nonché master class in Arpa con diversi maestri tra i quali Judith Liber, Jekaterina Suvorova, Margret Koll. Intensa è la sua attività concertistica con partecipazioni a rassegne importanti tra cui il Festival Internazionale di Courmayer. Il programma del concerto prevede una scelta di musiche di Turlough O’Carolan, tra i più importanti compositori di musiche popolari irlandesi attivi tra Sei e Settecento, seguite da danze bretoni e musiche tradizionali inglesi, e per finire da una serie di brani di autori contemporanei.
FARMACHL
BOTTI
DI
ANGELI
AL
MARIANI
Venerdì 11 novembre al Mariani di Ravenna concerto del duo della cantante riminese Monia Angeli in omaggio all’Italia della Dolce Vita: da Modugno a Ennio Morricone fino a Nino Rota.
GYPSY
Dopo l’appuntamento con la Filarmonica Toscanini, prosegue la stagione concertistica del teatro Rossini di Lugo, con un’altra anteprima del festival barocco “Purtimiro” diretto da Rinaldo Alessandrini. Sabato 12 novembre alle 20.30 sarà la volta di un concerto cameristico con la partecipazione straordinaria dell’attore romagnolo Ivano Marescotti, in duo col raffinato pianista inglese Richard Barker, di casa al Teatro alla Scala. Titolo del concerto “Il Maestro e il Cignale”. Il Maestro è Gioachino Rossini; il cignale è sempre lui, come amava schermirsi quando gli affibbiavano l'epito “Il cigno di Pesaro”. Biglietti da 7 a 20 euro: info@teatrorossini.it, 0545 38542.
MANOUCHE AL
MAMA’S
Serata gypsy manouche sabato 12 novembre al Mama’s di Ravenna, tra l'antica tradizione musicale zingara e il jazz americano. Sul palco i pugliesi Gypsy Project (chitarre, contrabbasso e violino). Dalle 21.30.
DOCUMENTARIO
E LIVE ALLO
ZINGARÒ
Mercoledì 16 novembre dalle 22 allo Zingarò di Faenza verrà presentato il documentario “Al capolinea - Quando a Milano c’er il jazz” di Marianna Cattaneo. A seguire concerto di Alfredo Ferrario (clarinetto) e Paolo Birro (pianoforte) con il repertorio del periodo swing.
CLASSICA/CONTEMPORANEA
L’orchestra di Hangzhou a Faenza Ultimi appuntamenti della rassegna “ERF & Masini in Musica” Ultimi appuntamenti della rassegna “ERF&Masini in Musica” che, dopo l’omaggio a Relendo Villa-Lobos del 10 novembre al ridotto del Masini di Faenza con Cristina Renzetti prosegue domenica 13 novembre con un evento al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza: una visita guidata che anticipa il concerto delle 18,30 dell’Ensemble Sarti. Nato all’interno della Scuola Sarti di Faenza, il sestetto di fiati proporrà musiche di musiche di Smit, Poulenc, e due prime esecuzioni assolute di Denis Zardi e Aurelio Samorì. Conclude la stagione il 16 novembre al Masini, il concerto “A Est del sole, a Ovest della luna”: il magico lirismo pianistico di Haochen Zhang, giovane pianista vincitore del 13° concorso pianistico internazionale Van Cliburn di Fort Worth (Usa), si unirà ai talenti della
Hangzhou Philharmonic Orchestra (nella foto), diretti dal giovane Yang Yang. In programma una selezione di brani da “Yanhuang Fengqing” del cinese Bao Yuankai, il Concerto n. 1 di Liszt per piano e orchestra e in chiusura la Sinfonia n. 2 di Rachmaninov.
INFOPROM
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CULTURA PUNK
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MUSICA
ELETTRONICA
ROCK E DINTORNI AL CLANDESTINO
LA
“FESTA” DEGLI OTTONE PESANTE
Al Clandestino di Faenza giovedì 10 novembre Alberto Boccardi, uno dei sound artist più promettenti del panorama elettronico italiano, dal vivo con il batterista Paolo Mongardi (Zeus!/Fuzz Orchestra/Fulkanelli) e il contrabbassista di area improvvisativa Antonio Bertoni con il loro progetto “Litio”. Il 12 serata industrial-punk-no wave con i bresciani Twomonkeys e ospite d’eccezione Chris Imler, già batterista di Peaches. Infine, giovedì 17 gli Ottone Pesante presenteranno dal vivo il loro disco d’esordio all’insegna del metal suonato con tromba, trombone e batteria.
IL
Gli inglesi G.B.H. a Pinarella di Cervia Sabato 12 novembre al Rock Planet di Pinarella di Cervia concerto degli inglesi G.B.H., attivi dal 1979, tra i punti di riferimento della scena punk hardcore made del Regno Unito.
CANADESE
DYJECINSKI
Una serata di Extraliscio al Socjale di Piangipane
AL CIRCOLO
AURORA
AL
BORGOROSSO
Venerdì 11 novembre alle 21.30 al Borgorosso di Bagnacavallo concerto del cantautore forlivese Giacomo Toni, che presenta il suo nuovo 45 giri “Ho perso la testa”.
SUPERMARKET
ALLA FESTA DI ADDIO DI
ACRYLICO
Domenica 13 novembre alle 18.30 allo spazio Acrylico di Bagnacavallo concerto di chiusura con i romagnoli Supermarket e il loro rock interamente strumentale che loro stessi definiscono “calypso-world music romagnola”.
SUCCI DEI BACHI DA PIETRA LEGGE GOZZANO AL MOOG Martedì 15 novembre (ore 21.30) al Moog Slow Bar di Ravenna appuntamento con Giovanni Succi, cantante dei Bachi Da Pietra, che terrà un reading dedicato al poeta piemontese Guido Gozzano (1883-1916). La lettura di alcune delle opere più significative sarà corredata da interventi sonori selezionati «con criterio filologico».
I RONIN Al teatro Socjale di Piangipane, venerdì 11 novembre, protagonista della serata sarà “Extraliscio”, un progetto nato e sostenuto da Ravenna Festival, nato dall’incontro tra Mirco Mariani e Moreno Il Biondo che cerca di rivestire con nuovi suoni e nuovi arrangiamenti i brani della nostra tradizione. Propone inoltre originali composizioni in cui tradizione e sperimentazione si fondono. Tra i suoi elementi fondanti c'è Mauro Ferrara, la voce storica della Romagna. Ma ci saranno molti altri grandi musicisti con loro: Baby Moira, Big Mauro Ferrara, Alfredo Nuti, Daniele Marzi, Enrico Milli, Michele Orvieti, Marco Bovi. Come da tradizione, i cappelletti del Socjale all'intervallo.
Tra planetario e Club Adriatico con Lee Gamble
Venerdì 11 novembre dalle 21.30 al circolo Aurora di Ravenna secondo appuntamento in collaborazione con Heyman Booking. Sul palco il cantautore canadese, ora di stanza a Londra, A. Dyjecinski, con il suo suono minimalista. Sarà accompagnato in apertura da Nick Faraone (leader dei Barbarism), musicista americano trapiantato prima a Parigi e poi in Svezia.
GIACOMO TONI
FOLK
CON
FRANCESCA AMATI
AL
Il secondo appuntamento di Club Adriatico della stagione è dedicato ai percorsi musicali dell’inglese Lee Gamble, tra i nomi di punta della scena techno ed elettronica del Regno Unito. Sarà a Ravenna il 12 Novembre in prima serata al planetario per presentare una performance esclusiva (con segnali radio che arriveranno a Ravenna da un ricevitore posizionato sopra la sua residenza a Londra) in collaborazione con la rassegna Paradoxes (ore 21 e ore 22 in doppia replica) e dalle 23 all’Almagià, dopo il live dell'artista lettone N1L, parte della sua etichetta discografica UIQ. Per prenotare il proprio posto al planetario occorre inviare i propri dati e numero di telefono a: adriatico.club@gmail.com.
ROCK ITALIANO&SOUL
BRONSON
MIELE LIVE AL RADICCHIO ROSSO Musica live al Radicchio Rosso di Ravenna (via Stradone 74) con la giovane cantautrice siciliana Miele, nota al pubblico per essere stata selezionata anche tra le nuove poposte di Sanremo 2016 giovedì 10 novembre.
STEFANIA MARTIN AL MARLIN
Mercoledì 16 novembre (dalle 21.30) al Bronson di Madonna dell’Albero fa tappa il tour dei Ronin, band di rock strumentale tra western morriconiano e folk mediterraneo, per l’occasione accompagnati dalla cantante ravennate Francesca Amati.
Al Marlin di Punta Marina (via Colombo 161) Stefania Martin Soul band in concerto domenica 13 novembre alle 18.
Con il patrocinio di ORDINE ARCHITETTI RAVENNA
Comune di Ravenna
Con la collaborazione di Comune di Faenza
Comune di Cervia
Comune di Forlì
Comune di Cesena
GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE Sala Conferenze PINACOTECA COMUNALE via Santa Maria dell’Angelo, 9 FAENZA
Massimo Iosa Ghini
ETB Tessari/Bandiera
Bologna
Treviso
ore 20 Apertura, registrazione crediti formativi ore 20.40 ETB Tessari/Bandiera ore 21.20 Massimo Iosa Ghini ore 22.15 TAVOLA ROTONDA ore 23 Brindisi e saluto conviviale
ciclo di conferenze 2016 Info Reclam tel. 0544 408312 - redazione@trovacasa.ra.it - www.reclam.ra.it
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Aziende sostenitrici
Aziende partner
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CULTURA
SPETTACOLO
FAENZA
IL RICONOSCIMENTO
L’ANTICIPAZIONE/1
Ambra Angiolini al Masini con i Tradimenti di Harold Pinter Nuovo appuntamento con la grande prosa del teatro Masini di Faenza. Da venerdì 11 a domenica 13 novembre alle 21, il palcoscenico manfredo ospiterà Ambra Angiolini, Francesco Scianna e Francesco Biscione, protagonisti di Tradimenti di Harold Pinter con la regia di Michele Placido. Gli interpreti dello spettacolo saranno inoltre protagonisti dell’incontro con gli artisti che si terrà sabato 12 novembre alle 18 al Ridotto del Teatro Masini (l’ingresso all’incontro è gratuito). La storia si dipana a ritroso, dal 1977 al 1968. Emma, manager in una galleria d’arte, e Jerry, scrittore e agente letterario, si rivedono due anni dopo la fine della loro relazione. Sono stati amanti per cinque anni. L’apparente banalità del ménage tra marito, moglie e amante si dissolve nel protrarsi della narrazione all’indietro. Mentre lo spettatore scopre nuovi dettagli, si delinea il carattere quasi esistenziale della condizione di tradito e traditore. L’inganno che copre la stanchezza di questi matrimoni, divenuti asfittici, diventa il passepartout per un’apparente libertà che, tuttavia, non va al di là della distrazione pura e semplice: i rapporti falliti restano, assieme ad una profonda stanchezza e all’impossibilità di fidarsi di chi si ha vicino. Il testo Tradimenti nasce da uno spunto autobiografico: Pinter, sposato con l’attrice Vivien Marchant, visse una relazione lunga sette anni con la presentatrice televisiva Joan Bakewell. Scritta nel 1978 e ambientata tra Londra e Venezia, questa è una delle commedie più famose dello scrittore premio Nobel 2005 per la letteratura, già portata sul grande schermo nel 1983, diretta da David Hugh Jones con Jeremy Irons, Ben Kingsley e Patricia Hodge.
La China National Peking Opera apre la stagione dei teatri all’Alighieri La China National Peking Opera Company apre la “stagione dei teatri” all’Alighieri con Faust in scena dal 17 al 20 novembre. Si tratta di un progetto che crea un nuovo linguaggio in cui si combinano Oriente e Occidente, portato in scena dalla Compagnia Nazionale dell’Opera di Pechino. Una sfida produttiva importante affidata alla giovane regista tedesca Anna Peschke e a un gruppo di altrettanto giovani interpreti cinesi che eseguono un repertorio musicale originale composto da Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani e Chen Xiaoman. Lo spettacolo andrà in scena in lingua cinese con sottotitoli in italiano.
L’ANTICIPAZIONE/2 CARLO GOLDONI
PER LA
“PRIMA” DI RUSSI
A inaugurare la stagione di prosa del Teatro Comunale di Russi giovedì 17 novembre alle 20.45 sarà “La Bottega del Caffè” di Carlo Goldoni, commedia scritta nel 1750 che affronta però un tema di grande attualità: la passione per il gioco d’azzardo. La sfida del regista Antonio Zavattieri è stata quella di reinventare quella piazza, quelle botteghe e quelle anime tenendo conto dell’imprescindibile arte e leggerezza goldoniana.
Al Mariani Le ultime cose, con la regista Il film neorealista “contaminato” di Irene Dionisio, applaudito a Venezia
Le ultime cose, di Irene Dionisio Nessuno è profeta in patria, e i nostri distributori continuano a ignorare e a sottovalutare il nuovo cinema italiano, quello cosiddetto “indipendente”, e cioè girato con budget ristretti e col sudore del suo regista. Alzi la mano chi di voi ha visto o sentito parlare di questo film uscito a fine settembre dopo le lusinghiere impressioni di chi lo ha visto in concorso al Festival di Venezia, nella sezione “Settimana della critica”. Si tratta di un’opera prima di una giovane regista (classe 1986) che viene dal mondo dei documentari e delle videoinstallazioni; Le ultime cose rappresenta quindi il debutto nel cinema di finzione e intreccia tre storie legate a un’ambientazione insolita e originale, quale è il Banco dei Pegni di Torino, mentre lo sfondo sociale della crisi è purtroppo argomento fin troppo attuale. E ciò che incuriosisce nella visione del film è proprio l’evoluzione del concetto di neorealismo che dopo settant’anni continua a essere un marchio di fabbrica del nostro cinema, qui “contaminato” con l’originale e sapiente tecnica del documentario. Francesco Della Torre
È stata l’attrice ravennate Elena Bucci ad aggiudicarsi la 31esima edizione del Premio Teatrale Eleonora Duse, unico premio italiano riservato all’attrice di teatro che si è distinta particolarmente nel corso della stagione di prosa in uno o più spettacoli in Italia o all’estero. La giuria era composta da Renato Palazzi, Anna Bandettini, Maria Grazia Gregori e Magda Poli. Il suo nome si aggiunge alle attrici premiate nelle precedenti edizioni tra cui Mariangela Melato, Franca Valeri, Ilaria Occhini, Maddalena Crippa, Alida Valli, Anna Proclemer, Milena Vukotic, Rossella Falk, Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni, Anna Bonaiuto, Maria Paiato, Federica Fracassi, Galatea Ranzi, Ermanna Montanari, Sonia Bergamasco ed Emma Dante. La cerimonia di premiazione si è svolta come sempre al Piccolo Teatro di Milano.
LA CURIOSITÀ
LA RASSEGNA
Secondo appuntamento con la rassegna 2 Days Cult Movie al cinema Mariani, in via Ponte Marino a Ravenna, con il film Le ultime cose. Il 14 e il 15 novembre proiezioni uniche alle 21. La presenza in sala della regista nella serata di martedì permetterà un approfondimento sia prima che dopo la visione.
IL PREMIO DUSE 2016 A ELENA BUCCI
LA PROMOZIONE CENA
E CINEMA IN CENTRO A
14
EURO
Anche per il 14 e il 15 novembre torna la formula cena+cinema in centro a Ravenna grazie alla collaborazione con l’osteria I passatelli e il Diabolik, i due locali all’interno del Mariani Lifestyle dove si trova anche la sala di proiezione. Per chi lo vorrà infatti, prima della visione del film “Le ultime cose” di cui parliamo nell’articolo, con 14 euro sarà possibile avere il biglietto del cinema e tortelloni con compenso di ricotta e taleggio al burro e salvia seguiti da polpettine vegane e melanzane annaffiate da un bicchere di Ulziano (un sangiovese superiore di Ozzano Emilia) ai Passatelli o scegliere, al Diabolik, un hamburger Fellini con patate o pizza Nuovo Cinema Paradiso accompagnati da una bevanda o una birra. Per chi invece preferisce solo la visione del film, il prezzo del biglietto è di 7 euro.
Un fotogramma del film Le ultime cose
Seconda stagione per Zen.Zero, racconti e musica per Whatsapp Ripartirà lunedì 14 novembre con una nuova stagione, la seconda, Zen.Zero, programma radiofonico da ascoltare sul proprio dispositivo mobile attraverso piccoli file audio inviati tramite Whatsapp. Si tratta di un progetto nato dall'incontro fra Marco Borghesi (Borguez) e Gianni Gozzoli negli studi di Radio Sonora, che è stato premiato come Miglior Podcast al Radio Web Festival 2016, evento nazionale dedicato alle web radio italiane. La prima stagione ha preso il via a gennaio di quest'anno, proseguendo per venti puntate settimanali, e ha raggiunto circa 600 smartphone privati. La seconda stagione è pronta e la voce di Gianni Gozzoli sarà sottolineata dalle note sonore dell'eccellenza musicale romagnola (e non) che ha aderito al proDa sinistra Marco Borghesi getto: I Camillas, e Gianni Gozzoli Mirco Mariani, Matteo Scaioli, Godblesscomputers, Moro & Silent Revolution, Francesco Giampaoli, Eloisa Atti, Enrico Farnedi, Matteo Ramon Arevalos, Riccardo Lolli, Corrado Molducci, Marco Zanotti, Cacao, Il Cloro, Caterina Cardinali. Le puntate di Zen.Zero verranno inviate via WhatsApp settimanalmente, il lunedì. Sono file audio di un minuto o poco più. Sul blog zenpuntozero.wordpress.com sono disponibili le puntate della prima stagione.
RUBRICHE
CULTURA FULMINI E SAETTE
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LETTI PER VOI
di Adriano Zanni - Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
Il ritorno di Dylan Dog e i messaggi di Sclavi come scariche elettriche di Nevio Galeati *
Ci credevamo davvero - Lido Adriano VISIBILI E INVISIBILI
Sing Street una commedia non solo per patiti di musica o di anni ‘80 di Francesco Della Torre
Sing Street (di John Carney, 2016) Dublino, 1985. Conor ha sedici anni e si innamora di una ragazzina di un anno più grande di lui. Guardando i primi videoclip in televisione (Duran Duran in primis), il giovane intraprendente decide di fondare una pop band per coinvolgerla nel girare video e così conquistarla, seguendo i preziosi consigli del fratello, un grande appassionato di rock con l’aria da Kurt Cobain. In questo caso più che di rock parliamo di quel pop, con molto cotone nei capelli e sintetizzatore sul palco, che in quegli anni la faceva da padrone, che partito da Londra aveva gia invaso il resto dell’Europa e del quale purtroppo non ci siamo più liberati. Non va tutto liscio nella vita di Conor, visto che i genitori sono sull’orlo della separazione, la scuola che frequenta, dalla morale retrograda e cattolica, lo mortifica e lo castiga e che spesso si presta come teatro di azioni di bullismo nei suoi confronti da parte di compagni più grandi. A tutto questo aggiungiamo che l’amica in questione frequenta un adulto, che le ha promesso di andare a Londra, meta e desiderio di generazioni di amanti del pop rock. Chi ha qualche anno di cinema alle spalle, l’accostamento Dublino-musica-band lo porterà a ragione direttamente al 1991 e allo splendido The Commitments di Alan Parker, perché le atmosfere, i sogni e lo status non propriamente da ricchi dei protagonisti sono elementi molto comuni. Ma è proprio dal film di Parker che idealmente parte la cinematografia di John Carney, commediografo che racconta la musica: a partire dal pluripremiato Once, suo primo vero successo che ha come protagonista proprio un membro dei Commitments, la sua carriera
ha avuto trampolino e fiducia per scrivere le sue melodiose commedie. Due anni fa il delizioso (e recensito) Tutto può cambiare ne fu la conferma, ma è con Sing Street che raggiunge l’apice di creatività, efficacia e poesia, nel raccontare un contesto e un mondo che il regista conosce benissimo. Il film alterna canzoni originali del gruppo di Conor a una colonna sonora di successi dell’epoca, su cui spiccano efficaci momenti a sfondo Jam e Cure, punte di una partitura musicale studiata e azzeccatissima. Nella terra (circa) di Ken Loach, non poteva parlare solo di musica, perché la crisi sociale, familiare ed economica di quegli anni si legge tutta negli occhi e nelle azioni dei protagonisti. Conor è un personaggio magnifico, molto ben definito, pieno di sfumature e davvero ben interpretato dall’esordiente Ferdia Walsh-Peelo, e la sua band davvero riassume in meno di due ore quasi tutti i protagonisti della scena britannica di allora. Sing Street non è un film solo per appassionati di musica o patiti di anni 80, anche perché in quest’ultimo caso al sottoscritto non sarebbe piaciuto; il film di Carney è una commedia esilarante, intelligente, romantica che ricrea perfettamente un’ambientazione, un’epoca e un’età in cui siamo passati tutti. Corriamo quindi a vedere questo piccolo gioiello, con padri e figli, per sorridere, commuoverci e, per i più giovani, scoprire un mondo che possono solo immaginare. P.s: A proposito dell'elezione di Trump, il cinema era già sul posto. Perchè qualche mese fa Michael Moore col suo M.M. in Trumpland ci aveva già immerso in questo mondo per molti sommerso. Non un documentario ma la ripresa di un monologo teatrale, alla Benigni per intenderci. È divertente, e in rete si trova sottotitolato, fatevi un'idea.
Dylan Dog, personaggio che ha rivoluzionato (in Italia) l’immaginario collettivo, ha compiuto trent’anni. Il numero 1 del mensile era uscito il 26 settembre 1986. Nelle edicole, per l’intero mese di settembre, c’è il numero 362, Dopo un lungo silenzio, scritto di nuovo, dopo nove anni di assenza, dal creatore del personaggio, Tiziano Sclavi. L’albo ha subito un impatto notevole; copertina bianca, con il titolo a piede di pagina e, sotto la testata, la “celebrazione” del ritorno di un grande autore, tutto in maiuscolo: “Scritto da Tiziano Sclavi”. La stupefazione prosegue in seconda di copertina, e nelle pagine 3 e 4: bianche, senza posta dei lettori, zero immagini d’apertura, niente di niente, fino alla tavola iniziale, a pagina 5, che si apre con un uomo di spalle davanti a una casa londinese con i muri a pietra a vista, sotto un cielo plumbeo. Creazione di un autore storico e rappresentativo della Bonelli, Giampiero Casertano. Dopo un lungo silenzio non è una storia normale, è quasi un richiamo dell’autore ai propri lettori originari (anche se arriva a smorzare la potenza sarcastica di Groucho, quasi afono, senza battute surreali). Tiziano Sclavi manda messaggi come fossero scariche elettriche; forse in alcuni passaggi con un eccesso di didattica, comprensibile e quasi legittima. Poi non si incontrano presenze mostruose e i fantasmi che fanno capolino in un paio di pagine, sono creati dalla mente dell’Old Boy, ricaduto pesantemente nell’alcolismo. Casertano usa uno scarto grafico quasi destabilizzante: inserisce fra le proprie tavole, minuziose e nitide di bianco e nero, frammenti fotografici sfuocati: i fantasmi non esistono, dice la storia. Ed è addirittura una medium a spiegare come in quella casa “infestata” ci sia, in realtà, solo silenzio. Quello dell’anima dei personaggi: prima di tutto Owen Travers, cliente di Dylan Dog; poi lo stesso indagatore dell’incubo che, sceso ancora una volta negli inferi della dipendenza, ne esce grazie agli alcolisti anonimi. C’è, esplicita, la ricostruzione della sofferenza dell’autore, di quell’esperienza terribile da cui fortunatamente è uscito sano e salvo. C’è poi una declinazione molto potente del tema dell’amore come elemento salvifico e, insieme, delicatissimo e da proteggere. Insomma, un lungo racconto di dolore e stupore, che forse lascia un po’ di amaro in bocca ai nuovi lettori; ma che stringe la mano a chi segue Dylan da tanto tempo. *direttore di GialloLuna NeroNotte
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M.M. PARRUCCHIERI unisex di Marisa Martini Venerdì 11 novembre, ore 21
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Daria Dall'Olio: Costellazione Manga: le stelle nel fumetto e nel cinema di animazione giapponese (in collaborazione con A.S.C.I.G. Assoc. Culturale Italo Giapponese - ingresso libero)
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Marco Garoni: In gita sulla Luna (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)
Martedì 15 novembre, ore 21 SALONE DI RAVENNA Via Newton, 32/A (GALLERIA INTERNA CONAD GALILEI) ORARI: mar, mer, gio, ven 9/13 e 15/19.30 | sab 9/19.30 PER APPUNTAMENTO: 389 0669574
SALONE DI MODIGLIANA Piazza Matteotti, 13/A
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Giuliano Deserti: Un tour per piccoli telescopi nel cielo di Novembre
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Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.00-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata
RAVENNA &DINTORNI 10/11 2016
20 Programmazione dei film in sala
CINEMACITY Ravenna
mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)
Topolino e Disney Junior
Pets Vita da animali
Walt Disney sab. e dom.: 15.35-17.45
di Chris Renaud, Yarrow Cheney sab. e dom.: 16-18
Ibrahimovic Diventare leggenda
di Magnus Gertten lun. e mar.: 17.50-20.20-22.45
DA GIOVEDÌ 10 A MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE
Fai bei sogni
di Marco Bellocchio fer.: 20-22.55; sab. e dom.: 15.15-17.25-20-22.55
Sing Street
il nuovo film di Michele Placido
di Chris Renaud, Yarrow Cheney fer., sab. e dom.: p.u. 17.45
CINEMA MARIANI Ravenna 7 minuti
Genius
di Michele Placido gio., ven. e mer.: p.u. 21.15; sab.: 19-20.45-22.30; dom.: 17-19-21.15
di Michael Grandage fer.: 17.50-20.20-22.50; sab. e dom.: 15.20-17.50-20.20-22.50
Kubo e la spada magica
di Ewan McGregor sab. e dom.: p.u. 18
CINEMA ITALIA Faenza Fai bei sogni
di Marco Bellocchio
di Irene Dionisio lun. e mar.: p.u. 21.30 (rassegna “2Days Cult Movie”)
Genius
Doctor Strange
di Michael Grandage fer. (escluso lun.): p.u. 21; sab. e dom.: 17.50-21
di Scott Derrickson Proiezione in 2D fer.: 17.50-20.25-22.40-22.55; sab. e dom.: 15.15-17.50-20.25-22.40-22.55
Sing Street
di John Carney fer. (escluso lun.): p.u. 21.05; sab. e dom.: 18-21.05
In guerra per amore
di Pif fer., sab. e dom.: p.u. 20.20
Knight of Cups
Ouija L’origine del male
di Terrence Malick fer. (escluso lun.): p.u. 20.50; sab. e dom.: 18-20.50
di Mike Flanagan fer., sab. e dom.: p.u. 22.55
Fai bei sogni
The Accountant
di Marco Bellocchio fer. (escluso lun.): p.u. 20.45; sab. e dom.: 17.50-20.45
di Gavin O’Connor fer. (escluso lun. e mar.), sab. e dom.: p.u. 20.10
La ragazza del treno
Trolls
di Tate Taylor fer. (escluso lun. e mar.): p.u. 20.50; sab. e dom.: 17.50-20.50
di Mike Mitchell, Anand Tucker fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.15
In guerra per amore
Cicogne in missione
di Pif fer. (escluso lun.): p.u. 20.50; sab. e dom.: 17.50-20.50
di Nicholas Stoller, Doug Sweetland fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 18.10
La ragazza senza nome
di Jean-Pierre e Luc Dardenne fer. (escluso lun.), sab. e dom.: p.u. 21
Pets Vita da animali
Io, Daniel Blake
di Ken Loach fer. (escluso lun.): p.u. 21;
Alla ricerca di Dory
Non si ruba a casa dei ladri
La ragazza del treno
di Tate Taylor fer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom. e mar.: 16-18.15-21.15
CINEDREAM Faenza
Harry Potter e i doni della morte Parte I di David Yates mer.: p.u. 18.45
Harry Potter e i doni della morte Parte II di David Yates mer.: p.u. 21.30
Animali fantastici e dove trovarli di David Yates mer.: p.u. 00.05
A spasso con Bob
Alla ricerca di Dory
Neruda
di Pablo Larraìn gio.: p.u. 21
In guerra per amore
L’era glaciale In rotta di collisione
gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15
CINEMA SARTI Faenza
Inferno
di Ron Howard sab. e dom..: p.u. 21
di Pif ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21
di Tate Taylor fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.25-17.50-20.25-22.40
di Jason Bateman lun.: p.u. 21.15 (rassegna “Lunedì Cult Movie”)
CINEMA TEATRO MODERNO Fusignano
CINEMA GULLIVER Alfonsine
La ragazza del treno
La famiglia Fang
di David Lowery dom.: p.u. 14.15
Masterminds I geni della truffa
di Travis Knight sab. e dom.: p.u. 15.25
di Andrew Stanton, Angus MacLane sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “La casa di Pinocchio”)
Il drago invisibile
di Andrew Stanton, Angus MacLane dom.: p.u. 15.30
Kubo e la spada magica
Les Contes d’Hoffmann
di Greg Tiernan, Conrad Vernon fer. (escluso mer.), sab. e dom.: p.u. 22.55
Genius
di Pif ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
di Michael Grandage fer., sab. e dom.: 20.20-22.35
di Magnus Gertten lun. e mar.: 20.20-22.40
CINEMA ASTORIA Ravenna di John Schlesinger mar.: p.u. 19.15
di Edoardo Leo fer.: 20.30-22.40; sab. e dom.: 15.45-18-20.30-22.40
Ibrahimovic Diventare leggenda
di Marco Danieli fer.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom. e mar.: 16-18.30-21
Sausage Party Vita segreta di una salsiccia (v.m. 14)
Che vuoi che sia
Walt Disney sab. e dom.: 15-16.40
La ragazza del mondo
di Carlo Vanzina fer.: 17.50-20.25-22.40; sab. e dom.: 15.35-17.50-20.25-22.40
di Roger Spottiswoode fer.: p.u. 20.30; sab. e dom.: 15.30-17.45-20.30
Topolino e Disney Junior
CINEMA JOLLY Ravenna
Non si ruba a casa dei ladri
Cinema Mariani - Ravenna
www.cinemamarianiravenna.com
di Jared Hess fer.: 20.35-22.45; sab. e dom.: 18.20-20.35-22.45
Le ultime cose
di Tate Taylor fer.: 17.50-20.20-22.55; sab. e dom.: 15.20-17.50-20.20-22.55
di Ron Howard fer., sab. e dom.: p.u. 20.15
American Pastoral
Alla ricerca di Dory
La ragazza del treno
Inferno
sab. e dom.: 18-21
di Andrew Stanton, Angus MacLane sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (rassegna “Cartoon Kids”)
di Travis Knight fer. (escluso lun. e mar.): p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15.30
In guerra per amore
lun. 14 - mar. 15: 21.30
TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!
di Edoardo Leo fer.: 17.40-20.25-22.50; sab. e dom.: 15.20-17.40-20.25-22.50
CINEMA SAN ROCCO Lugo
martedì la regista sarà presente in sala per incontrare il pubblico
Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 216077
Che vuoi che sia
di Jared Hess fer.: 17.45-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.25-17.45-20.20-22.45
di Marco Danieli gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17-19-21
(2016) di Irene Dionisio
gio 10 - ven. 11: 21.15 sab 12: 19.00 - 20.45 - 22.30 dom 13: 17.00 -19.00 - 21.15 mer 16: 21.15
A spasso con Bob
Masterminds I geni della truffa
La ragazza del mondo
Rass. “2Days Cult Movie”
di John Carney fer.: 17.50-20.25-22.55; sab. e dom.: 15.20-17.45-20.25-22.55
di Roger Spottiswoode fer.: 17.50-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.25-17.50-20.20-22.45
CINEMA EUROPA Faenza
di Carlo Vanzina fer. (escluso mar.): p.u. 20.50; sab. e dom.: 16.50-18.50-20.50
Sausage Party Vita segreta di una salsiccia (v.m. 14)
di Mike Thurmeier, Galen T. Chu dom.: p.u. 16
CINEMA MODERNO Castel Bolognese Lumière! La scoperta del cinema
di Thierry Frémaux gio.: p.u. 21 (introduzione di Francesco Minarini)
Inferno di Ron Howard sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21
CINEMA SARTI Cervia Io, Daniel Blake
di Greg Tiernan, Conrad Vernon fer., sab. e dom.: p.u. 22.40
di Ken Loach sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21
In guerra per amore
Angry Birds Il Film
di Pif gio., ven., sab. e dom.: p.u. 20.30
Ouija L’origine del male
di Mike Flanagan fer., sab. e dom.: p.u. 22.45
Trolls
di Mike Mitchell, Anand Tucker sab. e dom.: p.u. 17.30
Doctor Strange
di Scott Derrickson fer.: 20.25-22.40; sab. e dom.: 15.25-17.40-20.25-22.40
Cicogne in missione
di Nicholas Stoller, Doug Sweetland sab. e dom.: p.u. 15
Inferno
di Ron Howard gio., ven., sab. e dom.: p.u. 22.40;
di Clay Kaytis, Fergal Reilly dom.: p.u. 15 (ingresso gratuito)
CINEMA A PALAZZO VECCHIO Bagnacavallo Café Society
di Woody Allen sab. e dom.: p.u. 21.15
CINEMA JOLLY Russi
Lettere da Berlino di Vincent Perez sab. e dom.: p.u. 21
L’era glaciale In rotta di collisione di Mike Thurmeier, Galen T. Chu dom.: p.u. 16
INFOCINEMA Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Cinema Mariani Ravenna, via Ponte Marino 19, tel. 0544 215206 Cinema Jolly Ravenna, via Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema Astoria Ravenna, via Trieste 233, tel. 0544.500410
Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Sala del Carmine Massa Lombarda, via Rustici 2, tel. 0545 985890 Cinema Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32, tel. 0545 954194 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999
Cinema Moderno Castelbolognese, via Morini 24, tel. 0546 55075 Sala Sarti Cervia, via XX settembre 98/A, tel. 0544 71964 Cinema Palazzo Vecchio Bagnacavallo, piazza della Libertà 5, tel. 320 8381863 Cinema Jolly Russi, via Cavour 5
JUNIOR IL PROGETTO
L’EVENTO
RAVENNA &DINTORNI 10/11 2016
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LO SPETTACOLO
Nati per leggere comincia dalle librerie In occasione della settimana dedicata al progetto Nati per leggere, dal 13 al 20 novembre, ci saranno letture dedicate ai più piccoli nelle scuole, in biblioteche e nelle librerie della città. In particolare, a Ravenna, si comincia dalla Feltrinelli di via Diaz dove domenica 13 alle 11 ci saranno letture per il ciclo Diritti alle storie... in libreria, mentre lunedì 14 novembre l’appuntamento è alle 9 alla libreria per ragazzi Momo con Davide Calì (un incontro riservato ai bambini e bambine della primaria), mentre giovedì 17 novembre l’apputamento è alla libreria Liberamente di viale Alberti e venerd’ 18 novembre alla libreria Dante di via Diaz. Giovedì 17 novembre alle 16 ci saranno letture anche nel reparto di pediatria dell’ospedale. Gli appuntamenti in biblioteca sono invece tutti per il 20 novembre, giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Anche a Lugo ci sono numerose iniziative alla biblioteca Trisi a cominciare da lunedì 14 Lunedì alle 10 con “Nati per leggere… in ospedale” per l'inaugurazione della nuova sede dell'Unità operativa di pediatria mentre martedì 15 novembre alle 20.30, le pediatre e la bibliotecaria curatrici della selezione bibliografica presenteranno la sezione “Nati per leggere” della biblioteca, dedicata ai neogenitori. Saranno inoltre inaugurate le bacheche mensili “Il pediatra consiglia…” e “I genitori consigliano…”.
CUCCURULLO “CHIUDE” ACRYLICO Domenica 13 novembre chiude Acrylico, lo spazio a Bagnacavallo in via Togliatti 2, almeno nella forma e nella formula nota fino a oggi. La parte dedicata ai bambini di questo “funeral party” è alle 16 l con Storie dell’altro mondo, una rassegna di vicende e personaggi di luoghi apparentemente lontani a cura di Alfonso Currullo (adatto a un pubblico dai tre anni). E’ gradita la prenotazione al 366 9506539.
LA NOVITÀ UN CENTRO GIOCHI PER I BAMBINI E I GENITORI Ha aperto nella sede dell'ex asilo nido Ninna Nanna di via Borghi 14/a, a Ravenna, un nuovo servizio rivolto a bambini che non frequentano il nido o la scuola dell'infanzia. Si tratta del Centro giochi che la cooperativa L'Albero mette a disposizione per i bambini da zero a sei anni, accompagnati però da un adulto in cui bambini potranno giocare, socializzare fra di loro e fare attività in compagnia di un'educatrice. Il servizio funziona mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 e il martedì dalle 16.30 alle 18.30.
INCONTRI
QUANTA PAZIENZA HANNO I BAMBINI CON NOI Le “Conversazioni Educative” in programma per novembre a Russi affrontano le tematiche dei diritti dei bambini e della disabilità. Si comincia mercoledì 16 novembre alle 20.30 alla sala Convegni "P.F. Ravaglia"(via Cavour, 21) con l’incontro “Bambini oggi: un seme per il futuro - Quanta pazienza i bambini hanno con noi!” con Ezio Aceti (Psicologo) e Ernesto Sarracino (coordinatore pedagogico Comune di Russi).
L’attualità di Piter Pan metafora della vita Primo appuntamento, domenica 13 novembre alle 17, con la rassegna “Favole” proposta dal teatro Goldoni di Bagnacavallo per la Stagione 2016/17. Ad aprire il sipario sul cartellone domenicale dedicato alle famiglie sarà la compagnia Unoteatro-Stilema con A proposito di Piter Pan, liberamente ispirato alle visioni di J.M. Barrie e scritto e interpretato da Silvano Antonelli. «Ci sono dei libri che quando li leggi, quando te li leggono, è come se tutte le parole, le figure, i colori e anche il profumo della carta, uscissero dal libro e ti entrassero nella testa, nella pancia, nel cuore». Ha inizio così A proposito di Piter Pan che non segue la storia originale di Barrie ma ne è una divagazione; del libro utilizza solo alcune suggestioni: il desiderio di volare, la paura di diventare grande. La finestra diventa il tramite sul mondo; quel mondo che ci chiede di diventare grandi rinunciando, spesso, ai nostri sogni. L’eterna lotta tra Peter Pan e Capitan Uncino diviene, allora, metafora della vita e delle figure adulte che la popolano. Quel vivere in cui c’è sempre un orologio che ti insegue ma anche un cuore che batte. Nel teatro, però, si può “fare finta”, ci si può circondare di piccole magie, magari di una fata che ci aiuti a pensare che i sogni e la vita possano stare insieme.
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FUORI PORTA L’ANTICIPAZIONE
La magia delle feste tra Comacchio e i suoi lidi Tra gli eventi anche un laboratorio con Ambrogio Sparagna
Come ogni anno, anche i presepi avranno un importante ruolo nel creare l’atmosfera del Natale a Comacchio
Anche per il 2016 la romantica Comacchio prepara una serie di eventi per celebrare il Natale tra i suoi suggestivi scorci lagunari e sui suoi lidi. Si comincia un mese prima, nel week end di sabato 26 e domenica 27 Novembre nella Sala Polivalente San Pietro e nelle sale al piano terra di Palazzo Bellini ti terrà il laboratorio di Canti di Natale con Ambrogio Sparagna e il laboratorio di Danze con Francesca Trenta. Si tratta di laboratori gratuiti, a numero chiuso, con obbligo di prenotazione (Iat o 0533 314154 comacchio.iat@comune.comacchio.fe. it) mentre a Lido degli Estensi ci sarà l’Inaugurazione dell’illuminazione natalizia e “Cerca il tappeto rosso - il bar con il tappeto rosso offrirà cioccolata calda”, un’iniziativa che accompagnerà i fine settimana delle feste. Domenica 4 dicembre in piazza XX Settembre dalle 16.30 ci sarà il “Comacchio Street Choir: Bon Nadeal”
Primi di pasta fresca Grigliate di carne e pesce Pranzi di gruppo, organizzati e di lavoro Via L. A. Muratori Comacchio (FE) Tel. 0533.81511 - Cell. 328.1411564 www.legresine.it info@legresine.it CHIUSO IL MERCOLEDÌ
a cura di Briciole di Teatro. Il 9 e il 10 e poi ancora dal 15 al 17 dicembre alla Sala Polivalente "San Pietro" di Palazzo Bellini alle 21, l’associazione teatrale Al Batal presenta ”In Squerie”, una commedia in due atti in dialetto comacchiese che racconta uno spaccato di vita quotidiana degli anni 60/70 in uno dei luoghi simbolo di Comacchio, l’antica Pescheria, cuore pulsante di tutto un paese (Info e prevendita 339 2343588 / 3391081417). Sabato 10 e domenica 11 dicembre a Porto Garibaldi, in piazza 3 agosto e via Bonnet ci sarà un villaggio di Babbo Natale “al mare” in cui si raccoglieranno le letterine dei bambini e saranno estratti 3 regali, ma è prevista anche la passeggiata nel bosco, con renne, alberelli magici e punti di ristoro, un mercatino di Natale oltre ad animazioni e giochi, a cura dell'associazione Alba di Porto Garibaldi. Sabato 17 e domenica 18 alla
Manifattura dei Marinati dalle 10 alle 18.30 ci sarà una mostra di mattoncini in Lego, mentre nell’Antica Pescheria dalle 16 ci sarà sempre Natale nella Bottega di Geppetto, mentre nella sala polivalente di Palazzo Bellini alle16.30 si esibirà il “Carducci Ensemble and Band: Christmas Carols and Spirituals” (ingresso gratuito) a cura dell'Associazione Briciole di Teatro. Con l’approssimarsi del 25 dicembre si intensificano gli appuntamenti: il 22 dicembre ci saranno i Concerti Gospel del quartetto Dennis Reed & Gap a San Giuseppe nella sala parrocchiale adiacente alla Chiesa alle 16, a Lido degli Estensi nella Chiesa parrocchiale di San Paolo alle ore 17 e a Porto Garibaldi nella Chiesa parrocchiale alle 18 (Ingresso gratuito). Nella sala Polivalente di Palazzo Bellini alle 21 si tiene il Concerto Gospel del gruppo “Earl Thomas Spirituals and Soul Christmas Project” (Ingresso gratuito).
RAVENNA &DINTORNI 10/11 2016
FUORI PORTA
23 La vigilia di Natale, a Lido degli Estensi, oltre agli spettacoli per bambini (vedi articolo), dalle 15.30 lungo il viale si sentirà la musica su trampoli di Zampanò, mentre a Comacchio, alla Torre dell'Orologio 16 alle 19 l’Avis in piazza distribusce ciambella, vin brulè e cioccolato caldo, alle 17, nella cattedrale di San Cassiano, si terrà la “Funzione del Bambino” con la benedizione del Gesù Bambino dei vari presepi cittadini e familiari, mentre al Ponte Trepponti dalle 18 ci sarà “Comacchio...un presepe d'acqua”, ossia una rappresentazione della Natività attraverso giochi di luce, balletti e musica fino al gran finale con fuochi piro-teatrali. A Porto Garibaldi, invece, ci si ritrova dopo la Messa di mezzanotte con un piccolo buffet sotto l’albero di Natale dove ci si potrà scambiare gli auguri con un brindisi. Il giorno di Santo Stefano, a Porto Garibaldi, lungo il Portocanale dalle 10 alle 19 ci sarà il mercatino, con animazioni natalizie per grandi e piccoli, spettacoli di strada, distribuzione di cioccolato caldo e dolcetti natalizi, mentre al Mercato Ittico, alle 16.30 si terrà il Concerto della Filarmonica di Tresigallo mentre alle 18.30 l’appuntamento è con la tradizionale fiaccolata di Natale sull’acqua, con giochi pirotecnici. A Comacchio sarà aperta, così come il 30 dicembre, la Bottega di Geppetto nell’antica Pescheria dalle 16, mentre a Lido degli Estensi Babbo Natale ed i suoi Elfi consegneranno gli ultimi regali a tutti i bambini, E per capodanno? Sabato 31 dicembre si comincia dalle 16 con il Capodanno dei piccoli all’Antica pescheria ma già dalle15.30 ci sarà un’animazione itinerante con Gino lo Struzzo e la musica su trampoli di Zampanò per le vie del centro. Da non perdere poi le feste per l’epifania, in particolare venerdì 6 Gennaio quando in centro dalle 15 ci sarà la distribuzione della calza e alle 18 ai Trepponti il gran finale con la Befana che saluta tutti i bambini tra musica e balli in un spettacolo piro-teatrale. A San Giuseppe invece, per gli appassionati, il Pomposa Car Show - Challenge Auto. L’ultimo appuntamento è per sabato 7 gennaio alla Sala Polivalente San Pietro a Palazzo Bellini alle 21 con Ambrogio Sparagna, i Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana e i solisti dei laboratori di canto. (Ingresso gratuito)
PER I PIÙ PICCOLI BURATTINI, MARIONETTE, NARRAZIONI E CLOWNERIE PER ASPETTARE E FESTEGGIARE
NATALE
Tantissimi gli appuntamenti dedicati ai più piccoli durante le feste natalizie a Comacchio e dintorni in particolare con la programmazione di spettacoli curata dal Teatro dell’Aglio. Si comincia già domenica 20 novembre a Porto Garibaldi quando, nelle palestra delle Scuole Medie (via Pastrengo n.1) alle 16, vanno in scena Romano Danielli e Mattia Zecchi con Fagiolino Cavaliere Contadino. Domenica 27 novembre, invece, nella tensostruttura di Vaccolino sempre alle 16 è la votla di Gambeinspalla Teatro con Il Sogno – clownerie e bolle di sapone mentre a Volania, nella ex scuola elementare dalle 15.30 si aspetta Babbo Natale con giochi, burattini e mercatino natalizio di beneficenza. Sabato 3 dicembre l’appuntamento è in viale Carducci a Lido degli Estensi alle 15.30 e alle 17 con Massimiliano Venturi che propone Aspettando il Natale con Fagiolino e Sganapino, mentre il ci si sposta al teatrino parrocchiale di San Giuseppe con Sergio Diotti e Pepe Medri per le narrazioni con le figure dal titolo L’uomo che racconta le favole, alle 16. Giovedì 8 dicembre si torna a Lido degli Estensi sempre con repliche alle 15.30 e alle 17 questa volta per Le avventure di Mengone di Orsolini e Palmieri. Massimiliano Venturi torna protagonista domenica 11 dicembre a Volania alle 17 con Grosso guaio a Marcabò. Il 17 dicembre si va invece in centro a Comacchio per il Natale nella Bottega di Geppetto, nell’Antica pescheria, e lo spettacolo Una storia di Natale con i burattini (l’appuntamento è anche per il 23 dicembre), mentre in Piazza Folegatti alle 16.30 e alle 17.30 si esibiranno Skizzo & JF Circus Off – giocoleria e arti di strada. La vigilia di Natale per chi ama le marionette l’appuntamento è a Lido degli Estensi alle 15.30 e alle 17 per All’Incirco: Storie appese a un filo, mentre a Santo Stefano ci si trova in piazza piazza Folegatti (alle 16:30 e alle 17.30) per Atuttotondo: Le peripezie Alchemiche di Andro – fachirismo, giocoleria e comicità. Inoltre il 4, l’88, l’11 e il 18 di Dicembre a Lido degli Estensi, gli Elfi inviteranno tutti i bambini a portare la letterina a Babbo Natale che li aspetterà nella sua postazione in viale Carducci. A tutti i bambini Babbo Natale donerà un regalino.
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Il 17 dicembre a Palazzo Bellini, a Comacchio, inaugura la mostra “Archeologia della comunicazione. Pompei, arte e scrittura” che nasce dalla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e si realizza grazie al prestito di affreschi e reperti proventi dagli scavi archeologici di Pompei (nella foto una veduta del sito). Ingresso gratuito fino a maggio 2017.
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MONDOVINO
di Fabio Magnani Giornalista, selezionatore vini con collaborazioni nazionali e internazionali. Consulente di importatori, piattaforme commerciali, ristorazione e aziende vinicole
POLEMICA
Ecco chi disonora il Made in Italy Tra furbate e incompetenza i nostri prodotti più qualificati faticano ancora a imporsi all’estero Lo spunto per questa riflessione polemica nasce da un dialogo con un amico ristoratore di Ravenna, Matteo, che ogni tanto mi capita di incontrare. Stupito da uno “Stappato” – la nostra consueta rubrica settimanale – dove degusto e vi racconto un vino, Matteo mi ha chiesto: «Ma davvero in India fanno il vino? È davvero possibile»? Prendo l’esempio di Matteo perché rappresenta lo stupore diffuso quando si parla di vino estero. Si è così conformisti rispetto casa nostra che molti restano spiazzati quando si esce dai confini nazionali e si va magari oltre le più note Francia e Spagna. In India fanno il vino, certo, ed è pure interessante se non addirittura ottimo. Ci sono altipiani e zone del continente indiano dove coltivano anche uve da spumante che danno origine ad apprezzabili bollicine. Non solo: recentemente ho assaggiato vini boliviani, giapponesi, cinesi, peruviani per non parlare dei paesi dell’Est sempre più agguerriti nelle produzioni di qualità. Mentre scrivo, ho ricevuto una mail da un produttore vietnamita che mi chiede di valutare i suoi prodotti. Anche nel Vietnam del Nord ci sono vigneti da vino. Quindi, come la mettiamo? Forse è arrivato il momento di essere più consapevoli e autorevoli sul piano internazionale. Purtroppo l’Italia del vino, all’estero, è agli ultimi posti per fama. Credete davvero che basti dire che si tratta di prodotti Made in Italy per farli apprezzare e venderli? Ho visto lavorare
all’estero molti promotori del vino italiano e mi permetto di giudicare che spesso non sono all'altezza del compito. Purtroppo in molti paesi del mondo l’italiano che si qualifica come esperto del settore o il sommelier famoso che va a parlare di vino è visto con diffidenza, almeno fino a quando non dimostra coi fatti di essere preparato. Certo abbiamo a che fare anche con pregiudizi, a volte ingiusti, ma derivano da errori del passato che hanno incrinato la reputazione di certe zone vitivinicole del nostro Paese. Ad esempio, non sono poche le cantine che hanno venduto in Cina e altre nazioni dell'Est Asiatico vini ossi-
dati o con difetti qualitativi, spacciandoli per buoni. Di fatto, nel giro di pochi anni, paesi importatori emergenti hanno imparato a distinguere il vino buono da quello cattivo, magari grazie ai francesi e agli spagnoli. Il risultato è che il nostro vino anche se buono “non tira” da quelle parti, a scapito di prodotti concorrenti di altri paesi europei o del mondo. E per la disonestà di alcuni ci rimettono i produttori più bravi e onesti e l'immagine complessiva dell'enologia italiana. Con rammarico continuo a sentire le critiche e lamentele da parte di diversi produttori sulle dinamiche commerciali legate alla ristorazione o alla
grande distribuzione. Taluni però sono i primi a sfruttare questi spazi di mercato per spacciare prodotti mediocri, con danno per gli esercenti più distratti ma anche per i consumatori finali. Sarebbe opportuno che in questi ambiti – più che "fregarsi" a vicenda – gli attori della filiera del vino fossero consapevoli che l'interesse è comune e che nella catena fra chi produce e chi consuma fosse condiviso quel livello dignitoso di qualità e convenienza che farebbe bene a tutti. Ma un certo masochismo di fondo, nel mettere a rischio il Made in Italy, non finisce qui: lungo la penisola circolano vini sfusi che servono da "correttori" per vini blasonati, senza contare che con l'analisi del Dna certe ibridazioni rischiano di venire a galla, con buon pace dei furbetti del rimescolamento. Ci sono anche enologi che in cantina cambiano etichetta all'ultimo minuto o miscelano annate diverse per presentarle come millesimi importanti o “in purezza”, fino alle boutade del vino bio che ha il bollino ma in realtà è intriso di chimica o di quel vino “naturale” maleodorante e cattivo che “per essere autentico” deve proprio essere imbevibile. Ma quando mai? Sto esagerando? Dico tranquillamente che c'è stato e c'è anche di peggio, in certe bottiglie. Semplicemente sono indignato e invito proprio tutti – a partire dagli appassionati del buon vino (fino agli astemi) – a denunciare e rifiutare chi mette a repentaglio con
SUPERSTORE VIA GALILEI
PARADOSSI C’È SEMPRE QUALCUNO PIÙ FURBO DEGLI ASTUTI
In una regione del sud d’Italia, rinomata per la bontà del suo vino, arrivano da tutte le parti del Paese per comprarne di sfuso da imbottigliare con etichette di rango. Molti di questi produttori meridionali, imparata la lezione, hanno cominciato a confezionare in proprio il vino e a metterlo in commercio. Giusta intraprendenza si potrebbe dire non fosse altro che qualcuna di queste cantine marca le bottiglie con denominazioni che fanno pensare ad Amarone, Barolo, Brunello... Nomignoli inventati per mercati esteri che una volta scoperto l’inganno preferiranno rivolgersi altrove con pessime conseguenze anche per i veri vini nobili italiani.
QUEGLI SCANDALI “STRILLATI” CHE DANNEGGIANO ANCHE GLI ONESTI
Ogni anno, all’avvicinarsi di certe fiere, occorre che qualche testata a denunci uno scandalo che poi finisce nella solita bolla di sapone. Qualcuno si ricorderà un’inchiesta de “L’Espresso” che titolava: «Velenitaly». Era il 2008 e purtroppo se ne parlò molto anche all’estero. Molti produttori italiani, che conosco personalmente, all’epoca persero importanti contratti. Peccato che questi produttori erano tra quelli più bravi e onesti.
prodotti di bassa lega quella varietà, ricchezza, qualità di tanta parte onesta, operosa e innovativa della vitivinicoltura italiana. Nel campo del vino il nostro è un Paese dalle potenzialità enormi, unico al mondo sul piano territoriale, climatico, delle biodiversità e per questo va assolutamente tutelato.
AZIENDE INFORMANO
Enoteca Conad, la qualità nel bicchiere fra vini bianchi, rossi e vivaci bollicine Curiosando lungo i ben forniti scaffali dell’enoteca Conad con lo spirito del cultore del buon vino ci si può sempre imbattere in nuove etichette, tutte da provare. Tra le file di bottiglie dei bianchi, dei rossi e degli spumanti c’è sempre un vino di qualità da scegliere: per un’aperitivo conviviale, una cena intima o fra amici, una festa o da abbinare ad un piatto per chi ama cimentarsi ai fornelli di casa. L’intenzione di soddisfare la domanda di un numero sempre più ampio di consumatori curiosi e attenti alla varietà e alla qualità del vino è stata lanciata appena un anno fa dal superstore Conad di via Galilei a Ravenna, che ha ristrutturato un’intera corsia per ospitare una vera e propria enoteca, ben ordinata in tipologie ed etichette regionali, che rappresentano i più importanti territori vitivinicoli italiani. Il titolare del supermercato Paolo De Lorenzi – che all’intraprendenza commerciale ha affiancato la competenza e la passione per l’enologia – non nasconde la soddisfazione: «l’offerta che in termini di assortimento e di valore delle etichette abbiamo allestito ha avuto un notevole e crescente riscontro da parte dei clienti. Molti consumatori hanno innalzato il loro livello di esperienza e di gusto e la soluzione dell’enoteca che esprime il nostro amore per il buon vino ha incontrato un'analoga passione
nei clienti». Nella selezione delle cantine, De Lorenzi ha sempre cercato di impostare una filiera corta fra produttore e distributore con notevoli vantaggi per i consumatori: sia in termini di qualità dei prodotti che di prezzo. In diversi casi si tratta di piccole etichette, tanto pregevoli quanto poco commercializzate che rappresentano una vera e propria occasione per chi è in cerca di novità da assaggiare. «In effetti non manchiamo mai di testare i prodotti e applicare un giusto prezzo al loro valore per cui possiamo ben dire che nell’assortimento dell’enoteca Conad c’è n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche – sottolinea il titolare del superstore Galilei –. Molto apprezzati sono i vini del Friuli e dell’Alto Adige con le cantine Bastianich, Lis Neris, Ermacora, Luisa,
Abbazia di Novacella, Santa Maddalena, Costalta ma anche quelli siciliani con etichette quali Tasca d’Almerita e Donna Fugata e quelli pugliesi del territorio di Manduria. E c’è grande interesse anche per i migliori vini romagnoli, il Sangiovese in particolare ma anche altri vitigni autoctoni di produttori come Fattoria Paradiso, Madonia, Cesari, Fattoria Zerbina, Drei Donà, Podere del Nespoli, Pertinello, La Berta, Galassi... Infine, continua il successo delle bollicine, in particolare con l’avvicinarsi delle feste di fine anno. All’enoteca si può trovare un’am-
pia gamma di proposte dal Prosecco al Franciacorta allo spumante Trentino doc, anche nei formati magnum e – li forniamo su ordinazione – ancor piu straordinari, sia per volume che per qualità, soprattuto se marcati Ferrari». Fra le novità più recenti che proprio in questi giorni vanno ad arricchire le selezioni dell’enoteca del superstore Galilei, si segnalano gli eleganti vini altoatesini della cantina San Michele Appiano, i rossi maremmani della Fattoria San Felo e i Barbera d’Asti, superiori e riserva, della cantina piemontese Pico Maccario Ma la novità più importante è prevista la prossima primavera, quando saranno trasferiti in altri spazi del supermercato gli scaffali dei vini da tavola, che consentiranno all’attuale comparto dell’enoteca Conad di allargare ulteriormente la serie dei vini qualità proposti per la soddisfazione di tutti gli appassionati.
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TERRITORIO NEGATO La Romagna del Sangiovese che abbandona pregiati vitigni autoctoni È la Romagna del vino che combina all’estero? L’ubertosa e conviviale Romagna che pare non sappia altro che cantare e ballare se stessa non è certo da meno nel deficit di promozione e autorevolezza internazionale. Proprio poco tempo fa parlavo con un mio importatore svizzero che mi ha spiegato come dalla Romagna non arrivino altro che proposte di acquisto di vini da un euro e mezzo. Prodotti definiti da lui «osceni» e che lo hanno portato a pensare che il nostro sia un territorio dove si produce solo vino di scarsa qualità. Eppure le aziende che fanno vini fantastici in Romagna ci sono e ne potrei citare tante ma questa è la spiacevole percezioni fuori dai confini che cozza con il mondo illusorio dove gli stessi produttori romangoli si sono rifugiati. Sono quelli che propongono il proprio Sangiovese, “potabile” ma mediocre a ben dieci euro ignari che nel mercato globale circo-
lano prodotti della stessa gamma, marcati da altre nazioni, alla metà del prezzo e con uno standard qualitativo ben superiore. Però, noi siamo italiani dicono, anzi no Romagnoli con la “R” maiuscola, dove ci si diverte sempre e si beve un vino che alla fine… nemmeno il romagnolo apprezza più di tanto. Questa è la realtà, contando, haimé, che nelle fiere di settore lo stand della Romagna rischia sempre di essere l’ultimo ad essere visitato, sia dagli appassionati che dagli addetti ai lavori. E i consorzi? Beh, fanno quello che possono, molti si impegnano ma non sanno che pesci pigliare. I produttori si lamentano, i consorzi si agitano cercando di fare iniziative utili di promozione ma con difficoltà perché manca una l’esperienza commerciale, mancano azioni incisive di marketing. Anche perché in questo campo c’è carenza di personale addestrato e qualificato. E poi, diciamocelo, la Romagna non riesce a fare gruppo, e spesso quando fa gruppo fa ancora più danno proprio come sta succedendo in una particolare area della regione dove nel tentativo di emergere sul mercato certi produttori vogliono rappresentare se stessi non grazie ai vitigni di territorio ma attraverso quelli internazionali. Al bando il Sangiovese e altri autoctoni quindi e avanti coi soliti vitigni francesi. Avranno ragione? Chissà. Credo che l’indirizzo dovrebbero essere diverso, a cominciare dalla scelta dei consulenti in modo da sviluppare strategie ragionate proprio nell’interesse dei produttori. Che volete farci, il vignaiolo romagnolo si fa sempre fregare da chi gli promette fama e soldi.
LO STAPPATO
Merlot 2011 Padis Vineyards Eccellenza da Napa Valley E andiamo nella famosa terra da vino della Napa Valley in California per assaggiare il merlot di “Padis Vineyards”. Stappiamo un 2011 che subito esalta aromi di brioche e vaniglia, ciliegia matura e spezie. Erbaceo in fase di chiusura con sfumature minerali di polvere da sparo, cannella e chiodi di garofano. Bocca cremosa, tannino fine, il corpo rotondo con un finale di tabacco e frutta in confettura. Da abbinare a piatti di pregiata carne. Con una domanda: riusciranno i nostri geniali romagnoli “rivoluzionari” a confrontarsi con tali vini yankee?
A TAVOLA RISTORANTI
E WINE BAR FRA PREZZI ECCESSIVI E SERVIZIO DISCUTIBILE
Qualcuno potrebbe chiedersi: quale ruolo ha il ristoratore in questo deludente scenario? Ma che volete che faccia il ristoratore? Deve preoccuparsi di arrivare a fine serata senza averci rimesso. Oramai il ristoratore, eccetto poche eccezioni, è sempre più alienato dal suo stesso locale. Spesso all’esercente non resta che far eco al produttore nella ricerca della scusa per rifilare un vino mediocre a prezzi alti. Comprano i vini a tre euro, e li rivendono a 15. Ricarichi folli che portano il consumatore ad evitare la carta dei vini verso prodotti di basso profilo alla spina. È un circolo vizioso che coinvolge tutti a scapito degli avventori e che porta i gestori dei locali a incredibili sciatterie nel servire il vino al tavolo. Da quelli che trascurano la puntuale freschezza dei vini bianchi, a quelli che non indicano le annate in carta, fino a coloro che stappano le bottiglie tra le gambe o non valutano che un vino è ossidato o sa di tappo. Se chi siede a tavola paga notevoli ricarichi sul vino deve pretendere almeno di essere servito in modo corretto! Poi ci sono i bar o i wine bar, dove la gente si accalca su banconi per mangiare mescole di cibo vario, a volte addirittura rimasugli della giornata buttati lì senza cura e dove paghi un prosecco standard sette euro. Chiaramente ci sono anche ristoratori che sono grandi professionisti, con chef di valore e notevoli carte dei vini a prezzi giusti così come wine bar dove si beve divinamente ma nel ravennate si contano sulla punta delle dita. Dove il parlare del cibo e del buon vino assorbe così tanto tempo che ci si dimentica di metterlo in pratica, come esercenti ma anche come consumatori.
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GUSTO
L’EVENTO/1
COSE BUONE DI CASA
Weekend al cioccolato Fiera Art&Ciocc dal 10 novembre in piazza del Popolo Un lungo weekend al sapore di cioccolato in centro a Ravenna: dal 10 al 13 novembre (9-21 la domenica, 9-23 i giorni precedenti) piazza del Popolo ospiterà i 37 stand dei maestri cioccolatieri che daranno vita alla tappa ravennate del tour “Art e Ciocc” che sta attraversando l’Italia per la nona edizione (#arteciocc l’hashtag sui social). Ogni maestro cioccolatiere – provenienti da varie parti d’Italia – è specializzato in oggettistica al cioccolato (dalle borsette ai cuori di varie grandezze, dalle scarpette da calcio ai nuovi modelli di smartphone, dagli attrezzi da lavoro ai protagonisti dei cartoni animati) oppure in specifiche produzioni regionali. La novità di quest’anno è il laboratorio “Bean to Bar: dal cacao al cioccolatino”. In uno speciale stand verrà illustrato il percorso delle fave di cacao attraverso i processi di tostatura, granellatura, raffinatura, concaggio, temperaggio e modellaggio fino a raggiungere la forma finale di tavoletta. In piazza saranno presenti tutti i macchinari funzionanti. Anche quest’anno “Art e Ciocc” (organizzato da Mark Co & Co, Ape, Comune di Ravenna e Confcommercio con il contributo della Camera di Commercio) si svolge in concomitanza con la maratona internazionale. E così gli artigiani saranno pronti ad accogliere i partecipanti alle varie corse. In particolare sabato 12 novembre ai partecipanti della “Conad Family Run”, in partenza alle 10.30 dai Giardini Pubblici, verrà offerta una merenda a base di pane e cioccolato con la collaborazione del sindacato panificatori di Confcommercio.
Cake di cioccolato, prugne e marron glacé di Angela Schiavina - www.angelaschiavina.it
Forse verrà il freddo, un dolce nutriente e calorico per affrontare le giornate fredde, ecco la ricetta del cake di cioccolato,prugne e marron glacé. Per 10/12 persone Gr 150 di cioccolato fondente al 72% o al 55%; gr 40 di burro; gr 225 di farina 00; gr 40 di zucchero semolato; un cucchiaino di lievito per dolci; un cucchiaino di bicarbonato di sodio; un uovo, un decilitro di latte, gr 150 di marron glacè spezzettati, gr 150 di prugne secche a pezzetti, denocciolate, una tazza di tè nero speziato (200 gr), un pizzico di sale fine. Preparate il tè e ancora bollente versatelo in una scodella dove avrete messo i pezzetti di prugne secche denocciolate. Lasciate in infusione per 30 minuti. Sciogliete il cioccolato con il burro, a bagnomaria. Mescolate la farina con il lievito, il bicarbonato e il pizzico di sale. In una ciotola lavorate l'uovo intero con il latte, lo zucchero e due cucchiai di tè (lo stesso dell’ammollo delle prugne). Aggiungete la farina con i lieviti e con una frusta elettrica a media velocità continuate a sbattere aggiungendo l'impasto di uovo, latte e zucchero. Aggiungete il cioccolato fuso con il burro, il tè delle prugne e poi mescolando delicatamente i pezzetti di prugne. Foderate con carta forno uno stampo rettangolare, versate metà dell'impasto poi mettete i pezzetti di marron glacé e ricoprite con l'altra metà del composto. Cuocete in forno caldo a 180 gradi per circa 70 minuti, controllate infilando uno stecchino nel dolce se è cotto. È cotto quando lo stecchino risulta asciutto. Togliete dal forno, sformatelo su una gratella e lasciate raffreddare. Potete utilizzarlo per una prima colazione o merenda.
LA SAGRA
L’EVENTO/2
A BRISIGHELLA
Back to the wine, piccoli produttori di vino da tutta Italia per due giorni in Fiera a Faenza
PROTAGONISTI LA PERA VOLPINA E IL FORMAGGIO
Domenica 13 novembre a Brisighella si svolge la Sagra della Pera Volpina e del Formaggio stagionato con il mercato dei frutti autunnali e dei prodotti tipici della collina. In piazza Carducci si potrà ammirare come vengono utilizzati questi frutti. Le pere vengono consumate bollite, cotte in acqua o vino, oppure al forno. La ricetta tipica della Romagna vuole che le pere volpine vengano cotte in un buon vino rosso, meglio se Sangiovese, aromatizzato con chiodi di garofano e cannella. La cottura in forno ammorbidisce il frutto e il vino si trasforma in uno sciroppo da abbinare con il formaggio stagionato di Brisighella, un pecorino invecchiato in grotte di gesso.
È dedicato ai piccoli produttori del vino da tutta Italia la prima edizione di Back to the wine alla Fiera di Faenza domenica 13 e lunedì 14 novembre. Curato da Andrea Marchetti, ideatore della comunità di Vinessum, con l’organizzazione di Blu Nautilus, la due giorni è il manifesto del “vino come atto agricolo responsabile”, omaggio ai vignaioli artigiani. Oltre 130 i produttori da tutta la Penisola (Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Umbria, Toscana, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Puglia, Sicilia), tutti con una produzione enoica a tiratura limitata, con attenzione all’ecosostenibilità. Presenti anche escursioni oltreconfine, con produttori da Francia, Slovenia, Germania e Croazia. Insieme a loro una quindicina di produttori del cibo a filiera corta, più un’altra decina produttori di olio e birre artigianali, sempre da tutta Italia. Nel corso della manifestazione sono presenti firme della cucina (Max Mascia, Athos Migliari, Cristian Mometti, Fabrizio Mantovani, Vincenzo Vottero), presentazione di libri (Paolo Marchi e Maurizio Pratelli) e degustazioni guidate. Back to the Wine, Fiera Faenza 13-14 novembre, orari: domenica 10-20; lunedì 11-18. Biglietto ingresso: Domenica 13 euro 20,00; lunedì 14 euro 15,00. Abbonamento entrambe giornate 30 euro. Per operatori del settore: 10 euro valido entrambe le giornate. Il biglietto di ingresso comprende: calice, tracolla porta calice, degustazione libera dei vini. www.backtothewine.it
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SALUTE LA CAMPAGNA
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IL CORSO UNA
Influenza, partita la vaccinazione Pronte 67mila dosi in provincia È partita il 7 novembre e terminerà a fine dicembre la campagna di vaccinazione contro l’influenza. Per la provincia di Ravenna sono previste 67mila dosi (186mila in totale in Romagna), un aumento di circa il 10 percento rispetto alla stagione precedente. Principali destinatari sono i gruppi di popolazione più a rischi, in particolare gli over 65, le persone di tutte le età affette da patologie croniche debilitanti e le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Particolarmente importante è la vaccinazione degli operatori sanitari, in quanto è necessario che il personale addetto all’assistenza assicuri la presenza in servizio durante il periodo epidemico e nel contempo eviti di trasmettere l’infezione ai pazienti. La vaccinazione viene raccomandata anche per categorie di soggetti che pur non facenti parte di gruppi a rischio, sono comunque strategici per il paese in quanto addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo: forze dell’ordine e protezione civile, donatori di sangue, personale delle scuole, personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali. Il vaccino antinfluenzale viene offerto a persone che per motivi di lavoro sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, veterinari, trasportatori di animali, macellatori).
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LA COPERTURA L’ANNO SCORSO 49,4 PERCENTO Il tasso di copertura vaccinale nel territorio romagnolo ha registrato l’anno scorso, un incremento di un punto percentuale nella popolazione ultrassessantacinquenne, passando da una copertura complessiva del 48,4 percento nella campagna 2014/2015 ad una pari al 49,4 nella campagna 2015/2016, con una variabilità nei quattro ambiti territoriali. Il risultato è ancora molto lontano dal valore del 75,4 percento conseguito nel 2006.
Anche quest’anno la campagna sarà affidata, per la popolazione adulta, ai medici di famiglia a cui ci si deve rivolgere per ogni informazione e per concordare le modalità. I bambini assistiti dai pediatri di libera scelta affetti da patologie croniche predisponenti le complicanze verranno invitati alla vaccinazione dal servizio Pediatria di comunità su segnalazione del proprio pediatra. Le donne in gravidanza possono ottenere la vaccinazione, oltre che dal proprio medico di medicina generale, anche negli ambulatori di Igiene Pubblica.
«Il vaccino antinfluenzale è sicuro, di provata efficacia e generalmente ben tollerato – scrive l’Ausl –. Non deve essere somministrato a soggetti con allergia vera alle proteine dell’uovo e va rinviato in caso di manifestazioni febbrili in atto. Gli effetti collaterali più comuni, anche se non frequenti, possono consistere in dolore di solito di lieve entità e/o arrossamento nel punto di iniezione. In rare occasioni possono manifestarsi leggero malessere generale, febbricola, dolori muscolari, nevralgie, di breve durata».
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Sono aperte le iscrizioni al corso gratuito di rianimazione nel lattante e nel bambino organizzato dall’associazione Aiemt (Associazione Italiana Tecnici di Emergenza Sanitaria) per il 19 novembre dalle 10 alle 12.30 nei centri Demetra-ArteBios di via Giardini 11 a Lugo. Obiettivo dell’incontro è formare i partecipanti sulle principali manovre e sulla sequenza di rianimazione di base in condizioni di arresto respiratorio o cardiaco o con ostruzione delle vie aeree a causa di ingestione di un corpo estraneo. Il corso, che prevede sia una parte teorica sia alcune postazioni di addestramento pratico su manichini, sarà tenuto dal dottor Leonardo Loroni, specializzato in Clinica Pediatrica, fino a dicembre 2010 direttore della Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia dell’Ausl di Ravenna.
IL RICONOSCIMENTO INTERVENTO AL CUORE AL PREMIATO A LONDRA
MARIA CECILIA
La tecnica utilizzata al Maria Cecilia Hospital di Cotignola in un intervento chirurgico per riaprire la coronaria sinistra di un paziente di 76 anni è valsa al dottor Roberto Nerla, specialista in Cardiologia Interventistica, un premio al Pcr London Valve, appuntamento annuale organizzato dalla più importante società di emodinamica, l’Eapci. La tecnica si chiama Chimney technique, una procedura percutaneametodica non chirurgica mininvasiva che sfrutta le naturali vie d’accesso offerte da vene e arterie con impianto di protesi aortica TaviValve in Valve su una precedente valvola biologica deteriorata. «Il nostro caso – spiega Nerla – è stato selezionato e premiato tra i 5 più complessi al mondo (un migliaio quelli ammessi, ndr), e non era mai stato descritto finora in letteratura».
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RAVENNA &DINTORNI 10/11 2016
TEMPO LIBERO
28 ARIETE
BILANCIA
Con la Luna nel segno venerdì e sabato, inserimenti, ingaggi e cambiamenti in positivo sono possibili. Anche l’amore, del tipo fetish, vi avvampa con baci e morsi, ma attenzione a non accavallare troppi impegni per non rientrare al lavoro il lunedì già spompati e senza energie.
Marte di nuovo positivo dispensa creatività, energia e faccia a forma di glutei. La fortuna vi si appiccica nel lavoro, l’amore vi avvolge come un morbido plaid e la fornicazione infonde gioie per tutti i gusti. Non è quindi il caso di rosicare per qualche contrattempo sui piani del week end.
TORO
SCORPIONE
Non sembra ma il tempo delle frustrazioni è finito, anche se in agguato ci sono tensioni individuali o familiari irrisolte. Meglio il lavoro, che paventa nuovi ingaggi e opportunità. Poi domenica, con la Luna nel segno, l’umore si risolleva all’altezza giusta per elargirvi non solo in senso metaforico.
Grinta e talenti non vi mancano, ma non sarà semplice mettere in fila gli impegni, da cogliere e vagliare con certosina attenzione. Lo stress vi farà soffiare gas intestinali su chiunque si avvicina, partner compreso, che per sicurezza nel fine settimana preferirà emigrare in Mozambico.
GEMELLI
SAGITTARIO
Il vostro desiderio di autonomia mal si concilia con quanti vi circondano. Non c’è quindi di che stupirsi se spesso vi sentirete come gli zebedei a tiro dell’elica di un aeroplano in volo. Malgrado questo si profilano successi, soprattutto nel lavoro, senza neppure chiedervi di farvi troppo il mazzo.
Fascino e un minimo di fortuna ci sono. E pure un certo estro e la voglia di sperimentarvi in nuovi campi e in nuove imprese. Ma non passate sulla grattugia gli zebedei della gente con la vostra pedanteria da serial killer. Anche se siete singles l’amore vi glassa e vi profuma di vaniglia.
CANCRO
CAPRICORNO
Va bene che voi state al pessimismo come Donald Trump alle tinte dei parrucchieri, ma con Mercurio amico, avete le carte in regola per superare l’umore da morto-vivente e colleghi immunodeficienti. Va meglio in amore, anche se di fornicare se ne parla soltanto. Passerà.
È vero che Mercurio bilancia la dissonanza di Giove, ma mettete in conto qualche momento di incertezza e contrattempi, utili comunque ad aggiustare il tiro, anche in chiave fornicatoria. Negli affari fate attenzione a non esporre i glutei alle freccette di capi e collaboratori fetenti.
LEONE
ACQUARIO
L’avvicinarsi di Marte nel segno sollecita idee, iniziative e richieste, che vengono accolte col favore di molte persone, escluso i familiari, che potrebbero risentirsi dei vostri modi da zitelle. Attenzione anche in amore: nel senso che potreste cedere a corpi non propriamente consentiti.
Creatività ed efficienza sono in crescita, anche se portereste volentieri certa gente a giocare nella nebbia fino alle rotaie della ferrovia più vicina. Per fortuna il fine settimana vi porterà sollievo e fortuna nelle trattative e in viaggio. Si riaccende la speranza anche per i più tormentati in amore.
VERGINE
PESCI
Con la Luna nel segno giovedì e Mercurio in trigono, lavoro e privato si rivelano inaspettatamente appaganti. Idee e gratificazioni non mancano, soprattutto se avete la possibilità di organizzarvi come più vi piace. Ma in fatto di amor-sex la ripresa è più lenta: si fornica poco o rapidamente.
Stanchezza e figli di meretrice accartocciano gli zebedei. Meglio che vi organizziate da soli, scacciando il pessimismo che incombe come la nebbia in pianura. Con Mercurio che vi sostiene potete raggiungere ogni obiettivo. Ad esclusione delle questioni amorose, un po’ stortine.
PALLAVOLO FEMMINILE/CAMPIONATO B1
C’è Bastia Umbra sulla strada della Teodora verso la cinquina Al Pala Costa il 12 novembre sfida alla neopromossa per allungare la striscia di vittorie: a Montespertoli è arrivato il poker (3-1) Ha calato il poker vincendo 3-1 in trasferta a Montespertoli nel primo weekend di novembre ma questa Teodora ha tutta l’aria di chi vuole restare dov’è e cioè in testa alla classifica del girone C del campionato di pallavolo B1 femminile: per farlo bisognerà battere Bastia Umbra nel quinto turno. Le ragazze della ConadSiComputer il 12 novembre ospitano tra le mura amiche del Pala Costa (ingresso libero alle 18) la neo promossa che finora ha raccolto una vittoria (4 punti all'attivo), una squadra costituita da un mix tra giocatrici giovani ed esperte. Dalla spedizione in terra toscana le giallorosse sono tornate con diverse conferme. Il coach Nello Caliendo si è infatti affidato a quello che al momento considera il sestetto titolare: Mazzini al palleggio in diagonale a Nasari, Aluigi e Rubini a schiacciare da posto 4, Sestini e Torcolacci al centro, Masina libero. Il primo set è andato però alle padrone di casa. La Teodora ha retto l’urto e ribaltato la gara. Il set di apertura è servito da sprone per il resto della partita. Dalla seconda frazione in poi, infatti, e fino al termine dell’incontro è come se ci fosse una sola squadra in campo; la Teodora tiene sempre in mano il pallino del gioco e si aggiudica i parziali successivi non consentendo alle fiorentine di arrivare mai neanche a 20. Da segnalare la buona prestazione di Nasari, è lei l’attaccante più prolifica (15 con il 39 percento, nel suo score anche 3 ace e 2 muri), di Aluigi (13 punti in attacco con il 41 percento, 2 muri) e della coppia di centrali, la capitana Sestini e la baby Torcolacci, capace di procurare complessivamente oltre 20 punti, di cui 5 a muro.
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10 novembre alle 20.30, serie C (palestra Mattioli, via Cicognani) Teodora - Cervia 16 novembre alle 20, Under 16 (palestra Montanari, via Aquileia) Teodora - Bvolley Rn 17 novembre alle 20.30, serie C (palestra Mattioli, via Cicognani) Teodora - Riccione
APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI
18 novembre alle 21, serie D (palestra Montanari, via Aquileia) Teodora - Riviera Rn
Sono ancora aperte le iscrizioni ai corsi di pallavolo femminile della Teodora, la prestigiosa società di Ravenna con il più grande e sviluppato settore giovanile della città, per tutte le bambine dai 6 ai 12 anni. Per informazioni e dettagli su orari e luogo dei corsi è possibile telefonare al numero 339-7008715 oppure scrivere una mail all’indirizzo segreteria@teodoraravenna.it.
A cura di Teodora Pallavolo Ravenna www.teodoraravenna.it
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Legenda IQA Buona
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L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degliinquinantipiùcriticidelnostroterritorio:particolatofine(PM10),biossidodiazoto ed ozono. Maggiori informazioni sull’indice e le previsioni regionali di qualità dell’aria sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/v2_aria.asp?idlivello=134&tema=previsioni. Le stazioni utilizzate per il calcolo dell’indice di qualità dell’aria di Ravenna sono quelle dell’area urbana: Rocca Brancaleone, Caorle e Zalamella. Infunzionedelsuo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://service.arpa.emr.it/qualita-aria/bollettino.aspx?prov=RA. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
A cura del Comitato UISP RAVENNA - LUGO Sede di Ravenna: via G. Rasponi, 5 - tel. 0544 219724 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp.it/ravenna Sede di Lugo: piazzale Veterani dello Sport, 4 - tel. 0545 26924 E-mail: lugo@uisp.it - www.uisp.it/lugo
IN PISCINA UISP LANCIA L’ACQUABIKE A RAVENNA E A LUGO La bici è da sempre una passione in Romagna e quando, in inverno, salire in sella è più difficile per le condizioni meteo, resta sempre un’alternativa, quella dell’Acquabike. L'Acquabike non è altro che lo spinning acquatico, ossia il pedalare su una bici, ma in acqua. Si cerca in questo modo di sfruttare ancora di più la resistenza dell’acqua per poter tonificare, rassodare, snellire le zone che più tendono ad accumulare tessuto adiposo. Tutto il lavoro fisico è svolto grazie a delle bici immerse nell’acqua. Non è necessario saper nuotare e pedalando a ritmo di musica, seguendo le istruzioni di un istruttore qualificato, si moltiplicano i numerosi vantaggi che il movimento in acqua assicura: migliorare la circolazione sanguigna e allo stesso tempo rilassarsi e fare nuove amicizie. E Uisp Ravenna-Lugo ha ormai lanciato corsi e lezioni di Acquabike sia nel Centro “Oasi Uisp” di Ravenna sia alla piscina comunale di Lugo, impianti nei quali la passione per la bicicletta si reinventa in ambiente acquatico. Le lezioni al Centro “Oasi Uisp”, dove questa attività è stata appena lanciata in fase di test, si svolgono il martedì dalle 20.40 alle 21.30 e il giovedì dalle 13.10 alle 14 e dalle 20.40 alle 21.30. Alla piscina comunale di Lugo, dove la disciplina è stata rilanciata già dallo scorso mese di giugno, le opzioni sono: lunedì dalle 10.15 alle 11 e dalle 19.45 alle 20.30; martedì dalle 13.30 alle 14.15; mercoledì dalle 13.45 alle 14.30; giovedì dalle 10.15 alle 11, dalle 19.45 alle 20.30, dalle 19.45 alle 20.30 e dalle 20.30 alle 21.15; venerdì dalle 19.45 alle 20.30; sabato dalle 11.30 alle 12.15.
Sabato 5 novembre è stata inaugurata la nuova sede di Auser territoriale volontariato Ravenna, in via Romolo Murri, 13. Erano presenti, oltre che Auser Regionale, rappresentanti delle associazioni di volontariato ravennati, della Regione Emilia Romagna, di Camera del Lavoro e Spi, delle amministrazioni pubbliche locali e degli enti con cui Auser Ravenna collabora quotidianamente in attività di volontariato e promozione sociale. La grande partecipazione ha reso onore a quella che, per l’associazione, è stata una giornata storica, che ha visto l’apertura di quella che tutti i volontari di Auser Ravenna e della Bassa Romagna, da adesso, potranno considerare casa propria, come ha ricordato la Presidente, Mirella Rossi: «un luogo identitario tutto nostro, con una buona disposizione degli uffici e una maggiore praticità urbana, più accessibile anche per chi viene dai territori limitrofi, che siamo riusciti ad ottenere anche grazie alla gestione attenta e parsimoniosa di chi mi ha preceduto, che oggi ci consente questo investimento senza mettere a rischio l’equilibrio dell’associazione. La nostra forza – ha ribadito la presidente – sono i meravigliosi volontari che ogni giorno prestano le loro attività tessendo relazioni, solidarietà, vicinanza e sostegno al servizio della comunità a favore delle persone più fragili». Sarà in ogni caso mantenuta anche la sede in via Oriani, all’interno della Casa del Volontariato, che Auser gestisce grazie ad una convenzione con il Comune di Ravenna.
SPORT&FAMIGLIE
CICLOTURISMO
Giovedì 17 novembre Uisp fa la “baby sitter” alla Maratona di Ravenna la Festa del Ciclismo La 18esima edizione della Maratona internazionale “Ravenna Città d’Arte” in programma dall’11 al 13 novembre vedrà una collaborazione intensa da parte di Uisp Ravenna-Lugo per garantire una migliore organizzazione dell’evento soprattutto nel contesto del supporto alle famiglie. È in questo senso che si può leggere il servizio di “Baby Sitting” che sarà garantito proprio dagli operatori Uisp nella mattinata di domenica 13, in contemporanea con lo svolgimento della corsa. Lo staff Uisp metterà a disposizione un’area privata dalle 8.30 alle 15.30 nella quale accogliere bambini dai 4 ai 10 anni. Un servizio completamente gratuito che garantirà animazione e custodia per i figli dei partecipanti alla gara, in maniera tale da sgravare le famiglie da questa incombenza e permettere a mamme e papà di partecipare alla Maratona senza troppe preoccupazioni. E sempre nell’ambito della collaborazione con l’associazione Ravenna Runners Club, Uisp gestirà la “Conad Family Run” di sabato 12 novembre, la corsa podistica per famiglie che lo scorso anno ha fatto registrare oltre 800 presenze. Partenza ore 10.30 dai Giardini Pubblici in via Santi Baldini, percorso di due chilometri non competitivo aperto a tutti i podisti, camminatori, famiglie con figli al seguito, anche con passeggino. Coinvolte nella gestione della “Conad Family Run” le associazioni podistiche affiliate Uisp che offriranno supporto alla viabilità e sicurezza sul percorso. Tra i volontari coinvolti anche giovani studenti delle scuole superiori di Ravenna. Iscrizioni alla Conad Family Run, venerdì 11 novembre allo stand Uisp allestito all’interno dell’Expo Village a Palazzo Rasponi dalle 14 alle 19, oppure direttamente sabato 12 ai Giardini Pubblici fino a 10 minuti prima della partenza.
Dopo la Festa del Ciclismo della zona della Bassa Romagna, svoltasi lo scorso 4 novembre a Lavezzola, ecco pronta anche la Festa Uisp dell’area di Ravenna. Il modo migliore, tutti insieme, per chiudere una lunga stagione trascorsa sulle strade in sella alla bicicletta e per ricordare i tanti raduni, le gare, le salite e le discese che hanno caratterizzato un 2016 andato agli archivi da pochi giorni, con lo sguardo già rivolto al 2017. È in programma infatti per giovedì 17 novembre la tradizionale Festa del Ciclismo con le premiazioni individuali del Quadrifoglio Ravennate 2016. L’appuntamento è per le ore 20.30 al Centro Sociale “Il Desiderio” nella nuova sede di via Manzoni 449 a Lido Adriano. Il programma della serata prevede la premiazione individuale dei cicloturisti che hanno partecipato al programma del Quadrifoglio Ravennate 2016, a seguire un rinfresco a base di pasticcini, dolci, pizzette, vino e bevande varie, oltre ad una ricca lotteria. Info: Uisp Ravenna-Lugo, sede di Ravenna tel. 0544 219724; oppure Sauro tel. 338 9779821.
CENTRO OASI UISP
AL VIA IL SECONDO CICLO DI LEZIONI Prosegue l’attività di nuoto, acquafitness e corsi in palestra al Centro “Oasi Uisp”, il nuovo impianto attivato di via Lago di Como a Ravenna. Dal 15 novembre inizierà il secondo ciclo di lezioni con la possibilità di scegliere tra corsi mensili o bimestrali. Sarà possibile rinnovare l’iscrizione ai corsi già attivi dal 28 ottobre scorso. Orari di apertura del Centro: tutti i giorni da lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30 e sabato dalle 9 alle 12.30. I soci già iscritti avranno la precedenza al rinnovo se confermeranno entro il 9 novembre.
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inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 10 novembre 2016
settimanale
Dal 1980 a Ravenna www.asppi.ra.it • Contratti Locazione
Residenza e ospitalità
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Spesso chi affitta è preoccupato di possibili ospitalità indesiderate nel proprio appartamento affittato. Nello specifico le cose funzionano così: L’affittuario o conduttore che dir si voglia può soggiornare nella abitazione dove paga il canone con la sua famiglia. Chiaramente può ricevere amici, parenti e conoscenti e ospitarli anche per diversi giorni. Cosa diversa è quando questa ospitalità si trasforma in residenza vera e propria. In questo caso occorre prendere la residenza e questo non è possibile senza l’autorizzazione del proprietario che in ogni caso dovrà essere interpellato dall’anagrafe. Nella “gestione” della residenza vi è l’aspetto problematico che ha indotto l’Asppi (Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari) a chiedere chiarimenti all’Ufficio Anagrafe del Comune. Infatti vi può essere il caso di persone che richiedono la residenza in un immobile pur non avendone titolo. L’operatore dell’Anagrafe dovrebbe infatti richiedere i motivi della richiesta e poi mandare la Polizia Municipale a controllare. Se non avvengono questi controlli viene meno la natura dell’esclusività e congruità della residenza. Altro preoccupazione dei proprietari è quella della mancata cancellazione della residenza da una abitazione in cui si era in affitto. Questi casi sono più frequenti, soprattutto quando l’inquilino che se ne va, magari facendo ritorno in patria, dimentica di comunicare all’Anagrafe che non abita più lì. E che dire di un inquilino, però non ancora tale, che alla firma del contratto per l’alloggio risulta già con la residenza in quello stesso alloggio? Sul nostro sito potrai trovare risposte nel merito, anche con il contributo dell’Ufficio Anagrafe di Ravenna.
• Denunce dei redditi Mod. 730 Unico-Imu • Successioni • Modelli 770 CU-Isee-Red • Consulenze per cedolare secca • Consulenze agevolazioni fiscali • Consulenza legale e notarile • Sfratti • Amministrazioni Condominiali • Polizza Affitto Sicuro
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